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Italian Pages [371] Year 2016
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze, Volume I II Periodo Intermedio – Nuovo Regno (Prima Parte)
Giacomo Cavillier
BAR International Series 2828 2016
Published in 2016 by BAR Publishing, Oxford BAR International Series 2828 Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze, Volume I © Giacomo Cavillier 2016 Cover image Ushabti no. 2008. The Author’s moral rights under the 1988 UK Copyright, Designs and Patents Act are hereby expressly asserted. All rights reserved. No part of this work may be copied, reproduced, stored, sold, distributed, scanned, saved in any form of digital format or transmitted in any form digitally, without the written permission of the Publisher.
ISBN 9781407314884 paperback ISBN 9781407344553 e-format DOI https://doi.org/10.30861/9781407314884 A catalogue record for this book is available from the British Library
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SOMMARIO
ABSTRACT
v
PREFAZIONE
vii
PRESENTAZIONE
ix
ABBREVIAZIONI E SIMBOLOGIA
xi
INTRODUZIONE
1
SCHEDE USHABTI (II PERIODO INTERMEDIO)
19
SCHEDE USHABTI (NUOVO REGNO – PARTE PRIMA)
33
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
305
BIBLIOGRAFIA
355
INDICI DEI NOMI
357
INDICI DEI TITOLI
358
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CONTENTS
ABSTRACT
v
PREFACE
vii
FOREWORD
ix
ABBREVIATIONS AND SYMBOLOGY
xi
INTRODUCTION
1
USHABTI RECORDS (II INTERMEDIATE PERIOD)
19
USHABTI RECORDS (NEW KINGDOM – FIRST PART)
33
PHOTOGRAPHIC DOCUMENTATION
305
BIBLIOGRAPHY
355
INDEX OF NAMES
357
INDEX OF TITLES
358
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ABSTRACT
The Egyptian Museum of Florence has one of the most important ushabti collections in Italy and Europe. The collection contains around eight hundred ushabtis, which originally belonged to different collections: Granducale, Nizzoli, Rosellini, Ricci, Schiaparelli. Other smaller groups contain objects belonging to different sources collected within the 19th and 20th centuries. The ushabti is a small human figure, a servant whose duty was the “care of the dead” in the afterlife. Some ushabtis, are made of various materials such as wood, stones, alabaster, faience, pottery and clay. Many of them are mummified, with crossed arms, wearing a wing, grabbing to agricultural tools to carry out their afterlife duties. The word “ushabti/shabti”, generally speaking, deriving from the verb “usheb”, means “answer” to the daily task of afterlife responsibilities. Some of them are engraved with the name and title of the dead they represent, many are inscribed with a text from the sixth chapter of the Book of the Dead, the defined “ushabti formula” translating as: “Illumine the Osiris [name of the deceased], whose word is truth. Hail, Ushabti! If the Osiris will be decreed to do any of the work which is to be done in Necropolis: to plough the fields, to fill the channels with water, to carry sand from the East to the West (or viceversa).” The Ushabti will reply: “I will do it, I am here.”
In 2008, the “Ushabti Project” was started by the Egyptology and Coptic Civilization Study Centre “J.F. Champollion” of Genoa, in cooperation with the Egyptian Museum of Florence, which were interested in a complete study and scientific publication of a new catalogue concerning the ushabti collection. The ushabti corpus of Florence belongs to the end of the Second Intermediate and Roman Period. The collection presents very interesting features. Among them are various models of ushabti formulae, the different ways of presenting the “owner” (as mummified or in living being customs) and the different techniques of workmanship used on the products. The material provides us with relevant information about the identity and the cultural social background of the ushabti “owners” and the factory that furnished them, as well as the ritual and economic factors for their diffusion and use. The catalogue is divided into several volumes, providing a complete documentation of the Florence ushabti collection. This volume contains a general introduction about the history of the collection, the abbreviations and textual codes, the records, a photographic section, a useful index and a bibliography.
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PREFAZIONE della simbologia adoperata, delle schede e dell’apparato fotografico; la bibliografia adoperata e l’indice prosopografico afferente ai nomi e ai titoli delle statuette costituiscono gli utili riferimenti finali. Un sentito ringraziamento va a Maria Cristina Guidotti, Direttrice del Museo Egizio di Firenze, per la disponibilità alla realizzazione e revisione del presente lavoro, inclusa l’accurata risistemazione e riorganizzazione delle collezioni in archivio. Analogo ringraziamento va a Pier Roberto Del Francia, esperto conservatore delle collezioni egizie per i preziosi consigli e suggerimenti alla stesura e ricerca delle fonti. A quei colleghi ed esperti che ho sovente interessato per confronti e consigli durante la redazione del catalogo va il mio debito riconoscimento con auspicio di ulteriori disquisizioni sulla tematica. Sono altresì riconoscente agli studenti, ai tesisti e ai collaboratori scientifici per il loro prezioso apporto in tutti questi anni di ricerca per il sistematico e paziente lavoro di schedatura, classificazione e decodifica dei reperti. Di essi ricordo Francesca Emanuela Gotta, Cinzia Savino, Marta Berogno, Walter Siciliano, Sara Castagnasso e le collaboratrici Giulia Nicatore e Roberta Scazzarriello per il diuturno supporto alla redazione e revisione dei volumi del catalogo e al geologo Giacomo Balbi per la preziosa consulenza afferente la natura e classificazione dei materiali lapidei. Last but not the least, alla casa editrice per aver accolto, supportato e pubblicato un lavoro specialistico in lingua italiana, con auspicio di proseguire nella pubblicazione di altri contributi scientifici.
Nel 2008, quale docente di Egittologia dell’Università di Genova e Direttore del Centro Studi di Egittologia e Civiltà Copta “J.F.Champollion”, avviai, in collaborazione con la direzione del Museo Egizio di Firenze, il progetto di ricerca “Ushabti” finalizzato allo studio delle collezioni di statuette funerarie ivi presenti. A distanza di quasi otto anni, dopo intense ricerche in museo e con il coinvolgimento di colleghi, studenti, tesisti e collaboratori scientifici, il catalogo degli ushabti vede finalmente la luce. Si tratta dunque di uno studio complessivo dei pezzi fiorentini ripartiti in vari volumi ed ordinati per datazione e numero di inventario. È auspicabile che il presente lavoro possa contribuire ad arricchire le conoscenze su questo particolare settore della filologia e museologia egittologica, in considerazione della valenza stilistica e prosopografica dei pezzi analizzati. Altro dato interessante risiede altresì nella provenienza ed acquisizione degli ushabti che apre nuove prospettive di ricerca sulle modalità della loro scoperta e diffusione, soprattutto in considerazione che tali reperti, nella maggior parte dei casi, sono da mettere in relazione sia con la sepoltura di appartenenza che con il laboratorio di produzione. Abbiamo quindi a che fare non con semplici testimonianze materiali relative ad aree territoriali limitate, bensì con preziosi indicatori di un fenomeno storico e culturale di più ampi orizzonti legato all’ambito funerario antico egiziano; l’opportuna decodifica dei dati ascrivibili agli ushabti costituisce pertanto un primo passo per successivi percorsi di indagine e di approfondimento. Il primo volume del catalogo si compone dell’introduzione di Pier Roberto Del Francia, essenziale per avere un quadro di insieme della collezione e delle sue vicende,
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PRESENTAZIONE Il Museo Egizio di Firenze conserva nelle sue collezioni un numeroso gruppo di ushabti, che consiste in oltre ottocento reperti. Si tratta di materiale databile dal Secondo Periodo Intermedio fino all’Epoca Romana, per la maggior parte conservato nei depositi. Le statuette non sono mai state pubblicate in un catalogo scientifico completo, ad esclusione del parziale e ormai antiquato articolo di Astorre Pellegrini del 1900, e del volume uscito nel 2009 “Ushabti di militari del Museo Egizio di Firenze” redatto dall’autore di questo stesso catalogo, Giacomo Cavillier. Da quell’anno lo studio sulla collezione da parte di Cavillier è proseguito e in particolare si è focalizzato su un primo gruppo di ushabti databile fino al Nuovo Regno. E’ pertanto con mio grande piacere che vede la luce il primo volume di una serie che sarà dedicata alla pubblicazione scientifica completa di tutti gli ushabti della collezione egizia fiorentina. Dato il grande numero di statuette da prendere in considerazione, questo primo volume presenta solo una prima parte degli ushabti databili tra il Secondo Periodo Intermedio e il Nuovo Regno ed è stato deciso che il criterio adottato nella presentazione dei reperti fosse il numero progressivo di inventario.
Un secondo prossimo volume sarà dunque dedicato ancora alle statuette del Nuovo Regno, prima di proseguire con gli altri volumi dedicati agli ushabti delle epoche più tarde. Introduce il volume un prezioso e approfondito esame delle varie acquisizioni degli ushabti pervenuti al Museo Egizio di Firenze nel corso della sua storia. L’autore, Pier Roberto Del Francia, che per molti anni è stato direttore del Museo, fa il punto della situazione inventariale e dell’identificazione di tutte le statuette nella collezione, frutto delle sue lunghe ricerche e riscontri negli archivi del Museo. È sempre una grande soddisfazione per la direzione di un Museo poter vedere pubblicati i materiali che normalmente non è possibile esporre nelle sale, permettendo così che tutti gli studiosi ne possano fruire. Si tratta di uno dei doveri di valorizzazione e di fruizione che ha un Museo nei confronti dei reperti che custodisce, e costituisce inoltre una forma di tutela che si esercita tramite la conoscenza scientifica di questi oggetti.
M. Cristina Guidotti Direttrice del Museo Egizio di Firenze
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ABBREVIAZIONI E SIMBOLOGIA Abbreviazioni Ch - Chevereau P.M., Prosopographie des Cadres Militarires Égyptiens du Nouvel Empire (Antony 1994) ; PN - Ranke H., Die Äegyptische Personennamen (Gluckstadt 1935); Wd - Ward W.A., Index of Egyptian Administrative and Religious Titles of the Middle Kingdom (Beirut, 1982); Wdf - Fischer H.G., Egyptian Titles of the Middle Kingdom: A supplement to Wm. Ward’s Index (New York 1997); Wb - Erman A., Grapow H., Wörterbuch der ägyptischen Sprache V Voll. (Berlin and Leipzig 1926-1961). Simbologia 1. Nome dell’ushabti Per il nome riportato in alto a destra nella scheda si adopera: - la traslitterazione dal geroglifico (es. Pyy); - l’abbreviazione di N.N. (non noto) in caso di testo corrotto o illeggibile; - nessuna dicitura in caso di ushabti anepigrafo. 2. Caratteristiche descrittive dell’ushabti Utilizza la classificazione di Schneider 1977: Descrizione Cl. W H I B A Tp
Classe (tipologia generale) Tipologia parrucca e barba Posizione braccia e mani Tipologia strumenti Tipologia del canestro o sacco Amuleti e attributi Disposizione del testo sulla statuetta
L’insieme delle abbreviazioni della descrizione sono separate dal segno “ ; ” e in caso di non perfetta rispondenza alla codifica di Schneider si userà la dicitura “cfr.”. 3. Dimensioni h l s
altezza larghezza spessore massimo
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4. Formula N “titolare” dell’ushabti Tit Titolo del possessore P enunciazione di N I invocazione iniziale O ostacolo (impegno/dovere dell’ushabti) Sm appello al possessore (SIm=primo appello, SIIm=secondo appello, etc.) Ss appello al servitore Sms appello al possessore e servitore D compiti dell’ushabti T specificazione dei lavori da compiere nell’aldilà a.a.m. formula “come un uomo ai suoi doveri” nw formula “in questo istante” C chiamata Cfr confronta
5. Iscrizioni geroglifiche Per le iscrizioni geroglifiche vale la consueta simbologia: [ ] integrazione a seguito di lacuna nel testo [---] passo illeggibile < > integrazione a seguito di omissione dello scriba passo incerto o corrotto con integrazione ( ) ?
passo corrotto ma leggibile integrazione per chiarire il testo frase o parola di significato incerto
6. Riferimenti Il nome il titolo del possessore dell’ushabti hanno come riferimenti i contributi di Ranke (PN), di Chevereau (Ch), di Ward (Wd) con le integrazioni di Fisher (Wdf) e di Erman-Grapow (Wb) con i seguenti schemi: Nome (PN): “PN. Volume. Pagina. Numero” es. PN.I.282.4 Titolo (Ch): “Ch. Pagina. Numero” es.Ch.92.13; (Wd): “Wd. Pagina. Numero” es. Wd.38.282; (Wdf): “Wdf. Pagina. Numero” es. Wdf.8.365a; (Wb): “Wb, volume, pagina, numero”, es. Wb.I.282.10
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INTRODUZIONE USHABTI DEL MUSEO EGIZIO DI FIRENZE ACQUISIZIONI E SITUAZIONE INVENTARIALE
Con questo contributo si intende, da un lato, ripercorrere la storia della raccolta degli ushabti conservata presso il Museo Egizio di Firenze e, dall'altro, fare chiarezza su un dato di fatto, che interessa non solo questa classe di reperti ma anche altre, quali i bronzetti, gli scarabei e gli amuleti, costituito dalla impossibilità, in molti casi, di definire la provenienza mediata dei singoli oggetti. Tale situazione si origina, almeno per quanto concerne gli ushabti, da cause diverse. Prima fra tutte e comune anche alle tre altre classi sopra citate, la mancata esposizione di una quota parte di quelli in essere al momento della realizzazione del Museo Egizio, presso il Cenacolo di Fuligno, che non venne, quindi, inventariata e descritta nel Catalogo dei Monumenti Egiziani - 1856 - Volume I1, redatto, come indica il titolo, nel 1856, e relativo ai soli materiali esposti, ma venisse conservata nel gabinetto del Conservatore e nel magazzino, senza procedere alla stesura del cosiddetto Catalogo degli Scarti2 evidentemente, secondo le destinato, intenzioni di Migliarini, ad accogliere la descrizione dei reperti non esposti. La mancata redazione del Catalogo degli Scarti, che presumibilmente, come i CM I e CM II, avrebbe contenuto, oltre al numero di inventario, una seppur sommaria descrizione e delle indicazioni metriche anche i riferimenti alla raccolta di provenienza3,
comporta che, in un certo numero di casi, non sia possibile definire a quale delle quattro raccolte originarie (Gallerie, Nizzoli, Rosellini, Ricci) o ad altre, eventualmente acquisite dopo il 1856 e prima del 1878, appartengano gli ushabti elencati nel Supplemento all'Inventario esistente dei monumenti egiziani conservati nel gabinetto del Conservatore nel magazzino del Museo, redatto da Ernesto Schiaparelli fra il 1878 e il 1880, che tiene luogo del Catalogo degli Scarti e che venne a costituire il IV volume del Catalogo dei Monumenti Egiziani4. Nel CM IV, infatti, gli ushabti, definiti per essere «Figurine funerarie», sono ordinati per materiale5 e, per lo più, descritti a gruppi, corrispettivi alle caratteristiche generali che li accomunano6; in taluni casi, tuttavia, si è d'inventario che l'oggetto recava nell'antecedente catalogo. Si noti, tuttavia, che non vi si fa distinzione fra la raccolta Nizzoli e quanto già esistente in Galleria prima della sua acquisizione, facendosi riferimento ad ambedue con il termine «Gall.» seguito dal numero di inventario presente nel Catalogo Generale della R. Galleria di Firenze Volume XIII, ove le due raccolte sono distinte da opportune notazioni. 4
Di seguito citato come CM IV.
5
«Legno»: nn. 4478 - 4506 ed inoltre i numeri bis da n. 4478 a n. 4494; «Terra cotta»: nn. 4507 - 4524; «Calcare»: nn. 4525 - 4555; «Smalto o porcellana verde»: nn. 4556 - 4673; «Smalto o porcellana azzurra, talora sbiadita»: nn. 4674 4708; «Smalto verde»: nn. 4709 - 4711; «Pietra scura»: n. 4712; «Smalto scuro»: n. 4713; «Smalto giallognolo»: nn. 4714 - 4715; «Bronzo»: nn. 4716 - 4718; «Terra nera smaltata»: n. 4719; «Smalto verdastro. Senza iscrizioni»: nn. 4720 - 4735; «Smalto o porcellana verde e azzurra sbiadita. Senza iscrizioni»: nn. 4736 - 4767; «Smalto verde»: nn. 4768 - 4770; «Smalto turchino»: n. 4771; «Smalti diversi, terra cotta, legno»: nn. 4772 - 4785.
1
Il Catalogo dei Monumenti Egiziani 1856, compilato da Arcangelo Michele Migliarini, si compone di due volumi, di seguito citati come CM I e CM II.
6
Nn. 4478 - 4502: «[…] colle mani incrocicchiate sul petto […] segni geroglifici cancellati ed illeggibili.»; nn. 4503 4506: «[…] mani incrociate sul petto, da cui scende una lunga veste che arriva fin quasi ai piedi»; nn. 4511- 4522: «[…] colle braccia incrocicchiate sul petto.»; nn. 4526 4534: «[…] Senza iscrizioni […] Il numero 4531 porta sul petto l'uccello simbolo dell'anima»; nn. 4535 - 4546: «… colle braccia incrocicchiate sul petto e portanti in mano lo staffile e lo scettro […] Con iscrizioni illeggibili»; nn. 4556 -
2
Il Catalogo degli Scarti è menzionato soltanto nel volume I del Catalogo dei Monumenti, in corrispondenza del n. 2175: «Questo coperchio faceva parte di una controcassa appartenente alla cassa descritta nel Catalogo degli Scarti al N°: ». 3
In CM I e CM II, anche per oggetti descritti sotto una unica voce, sono indicati, di volta in volta, numero di inventario, raccolta di provenienza ed il riferimento al numero di
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Giacomo Cavillier
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proceduto a descriverli singolarmente, in base sia a connotazioni ritenute particolari7 sia, il più delle volte, allo stato di conservazione8, seppure, talora, l'indicazione di esemplari danneggiati compaia anche all'interno delle descrizioni per gruppi9. Totalmente assenti vi
sono le indicazioni metriche ed i riferimenti a precedenti inventari. La descrizione per gruppi e la mancata registrazione dei dati dimensionali costituiscono di per sé due elementi che, in assenza del numero di inventario apposto all'origine sull'oggetto, rendono difficile l'identificazione, mentre l'omesso riferimento a qualsivoglia documentazione antecedente la stesura del Supplemento all'Inventario inficia, in molti casi, la possibilità di risalire alla raccolta di appartenenza. Come si potrà constatare, gli ushabti elencati in CM IV, i quali assommano a circa un terzo di quelli costituenti la raccolta, non possono essere quindi, fatte salve rare eccezioni, identificati solamente sulla base delle descrizioni fornite da Schiaparelli, in merito alla consistenza delle quali si rimanda ai testi riportati nelle note precedenti10. Per altro, la situazione inventariale, per quanto almeno attiene gli ushabti, appare già compromessa nel 1898, a soli quattro anni di distanza dalla partenza di Schiaparelli per Torino. Al 1898 risale, infatti, la compilazione, da parte di Astorre Pellegrini, del Catalogo delle statuette funerarie o sabtiu11, prodromo alla pubblicazione, in forma abbreviata rispetto al catalogo manoscritto, delle Statuette funerarie del Museo archeologico di Firenze12. Nel Catalogo Pellegrini su ottocentonovantasette ushabti descritti, settantadue appaiono essere privi di numero di inventario13, trentadue di questi recano un numero riattribuito da Pellegrini14, quarantacinque sono connotati da
4610: «[…] colle braccia incrocicchiate sul petto, e tenenti colle mani lo scettro e lo staffile. I num. 4556, 4557, 4558 portano scritto buona parte del cap. VI del Todtenbuch, e le altre non hanno che il nome del defunto, colla solita formula»; nn. 4612 - 4642: «[…] colle braccia incrocicchiate sul petto, con iscrizioni in caratteri incavati, contenentl la formula solita con nome del defunto e dei suoi genitori.»; nn. 4643 - 4673: «Figurine funerarie come sopra»; nn. 4674 4708: «Figurine funerarie come sopra, con iscrizioni dipinte contenenti la solita formula ed il nome del defunto […]»; nn. 4720 - 4735: «Figurine funerarie c.s. collo scettro e collo staffile nelle mani. Senza iscrizioni.»; nn. 4736 - 4767: «Figurine come le precedenti, senza iscrizioni». 7
N. 4507: «Figurina funeraria colle braccia incrocicchiate sul petto»; n. 4510: «[…] con una colonna di iscrizioni illeggibili. È addossata a un piano pure di terra cotta»; n. 4549: «[…]. Una colonna verticale d'iscrizioni»; n. 4611: «[…] colle braccia incrocicchiate sul petto, e mancante di una parte delle gambe […] fu fatta in onore del faraone Seti I […]»; n. 4712: «Figurina funeraria, come le precedenti, con cinque linee di iscrizioni incavate»; n. 4713: «Figurina c.s. con iscrizioni incavate»; nn. 4716-4718: «[…] con una colonna verticale d'iscrizione»; n. 4719: «Figurina c.s. senza iscrizioni.». 8 Nn. 4508, 4509: «In tre pezzi»; nn. 4523, 4524: «Frammenti di figurine c.s.»; n. 4525: «Manca di una parte delle gambe»; n. 4547: «Figurina c.s. mancante di una parte delle gambe e rotta in due pezzi»; n. 4548: «Figurina c.s. mancante di una parte delle gambe con iscrizioni»; nn. 4550, 4551: «[…] mancante del capo e rotta in due pezzi. Con una colonna di geroglifici.»; n. 4552: «Figurina c.s. rotta in due pezzi. Senza iscrizioni»; n. 4553: «Figurina come la precedente, rotta in due pezzi e mancante di una parte delle gambe»; nn. 4554 4555: «Frammenti di figurine»; nn. 4709 - 4711: «Frammenti di figurine ecc.»; n. 4714: «Figurina c.s. senza iscrizioni rotta in due pezzi» n. 4715: «In tutto come la precedente»; n. 4768: «[…] mancante di una parte delle gambe. Addossata a un pilastrino che porta una colonna verticale d'iscrizione»; n. 4769: «[…] c.s. mancante di una parte del capo. Sulle gambe vedonsi disegnati in nero alcuni geroglifici.»; n. 4770: «c.s. rotta in due pezzi. Addossata a un pilastrino che porta una colonna verticale d'iscrizioni.»; n. 4771: «Figurina c.s. rotta in due pezzi […]»; nn. 4772 - 4785: «Figurine funerarie come le precedenti e frammenti, il tutto senza iscrizioni».
una parte delle gambe. I num: 4703, 4704 sono rotti in due pezzi.»; nn. 4736 - 4767: «I num. 4753, 4754, 4755 mancano di una parte delle gambe. Il num: 4751 è rotto in due pezzi». 10
Vedi note 6-8.
11
Poi citato come Catalogo Pellegrini.
12
«Bessarione», IV, vol. VII, 1900, pp. 1 - 32, 248 - 269.
9
Diamo qui i gruppi in cui compaiono esemplari danneggiati: nn. 4511 - 4522: «I num. 4520 e 4522 sono rotti in due pezzi»; nn. 4526 - 4534: «I num: 4526, 4529. 4531 sono rotti in più pezzi.»; nn. 4535 - 4546: «I num: 4535, 4537, 4543 e 4546 sono rotti in due pezzi ed i Num: 4538, 4540, 4541 sono rotti in tre pezzi.»; nn. 4643 - 4673 «I num. 4654, 4655, 4658, 4667, 4668, 4669, 4670, mancano di una parte delle gambe. I num: 4656, 4657, 4658 sono rotti in tre pezzi. I num: 4645, 4659, 4660, 4661, 4662, 4663, 4664 sono rotti in due pezzi.»; nn. 4674 - 4708: «I num: 4705, 4706, 4707, 4708 mancano di
13
Come si legge nella nota a pagina 7 del Catalogo Pellegrini: «(a) Manca, come in molte altre indicate per ……, il numero d'inventario». 14 Come indicato in nota a pagina 108: «* l'asterisco indica un numero supposto in statuette che ne son prive».
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Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
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numeri incerti o inesistenti, fra i quali ultimi figurano numerosi i numeri bis che non trovano riscontro nel Catalogo dei Monumenti, per un complesso di centodiciassette statuette e relative descrizioni, mentre i numeri di inventario che non compaiono nell'indice15 assommano a centocinquantadue, il che potrebbe significare che, all'epoca, trentacinque ushabti erano andati perduti oppure che Pellegrini non li prese in considerazione. Nulla sappiamo di come si evolvesse la situazione sino alla revisione inventariale, eseguita da Giuseppe Botti fra il 1940 e il 1947, per i cui criteri si rimanda all'autore della medesima16. Nel nostro riesame della situazione inventariale abbiamo ritenuto indispensabile, onde pervenire ad una esatta definizione delle provenienze, basarci unicamente su dati certi. Sono da considerarsi come tali: la presenza, sull'oggetto, di un numero di inventario
apposto in epoca coeva a quella del corrispettivo inventario manoscritto; la rispondenza univoca dei reperti ai dati forniti dal Catalogo dei Monumenti, dalle carte di archivio o dai precedenti inventari e, in subordine, dal Catalogo Pellegrini; l'appartenenza ad uno stesso defunto o la provenienza da una stessa matrice, qualora almeno un esemplare sia di provenienza definibile e fatto salvo il caso in cui gli esemplari possano provenire da raccolte diverse, infine la riconducibilità ad un gruppo attestato per provenire da rinvenimento ed acquisizione definiti nello spazio e nel tempo. Per quanto attiene gli esemplari non identificati si è mantenuta la numerazione attribuita da Giuseppe Botti al momento della sua revisione inventariale. Le singole raccolte sono trattate separatamente in modo che ne risulti evidenziata la peculiarità. La raccolta di Galleria Gli ushabti conservati in Galleria, prima dell'acquisizione della collezione Nizzoli, assommavano a quaranta esemplari e vennero descritti con una certa cura nel Catalogo Generale della R. Galleria di Firenze, finito di redigere nel 182517, ove sono definiti come «Osiride», nei volumi VI, tomo I e tomo III, e IX18; nel VI quelli in bronzo e nel IX quelli in legno, «argilla»19, «pasta»20 e «terra»21. Definizioni queste ultime che, non trovando riscontro nella realtà dei fatti, trattandosi, nella maggior parte dei casi, di ushabti in faience egiziana cui si devono aggiungere otto calchi in gesso22, vennero abbandonate,
15
Intitolato Rispondenza del numero nero delle statuette con quello rosso del catalogo, il che sembrerebbe, in qualche modo, garantire che, all'epoca, gli ushabti la cui descrizione è preceduta dal «numero nero» recassero ancora un numero d'inventario leggibile. 16
G. Botti, Buone notizie anche dal Museo egizio di Firenze, «Aegyptus», XXVII, 1947, pp. 252 - 254. Qui riportiamo, da p. 253, solo la parte che più ci interessa, sottolineando gli interventi, a nostro avviso, discutibili: «Appunto negli anni dello svolgimento delle operazioni belliche ('40 - '44) si diede principio al lavoro, […], della stesura di un triplice tipo di schedine, riproducenti gli oggetti, secondo il numero dei volumi dell'Inventario manoscritto; secondo il Catalogo dello Schiaparelli, l'Indication del Migliarini, la Breve Notizia del Rosellini, il Museo Nizzoli, le pubblicazioni del Pellegrini e di altri; e, previo inventario, secondo l'ubicazione nelle diverse parti delle sale del Museo, che fornirono lo strumento sicuro per individuare, con gli opportuni confronti e dovute eliminazioni, i singoli monumenti, per conoscere la loro provenienza, correggere i non pochi errori di enumerazione, togliere i duplicati, dar numero ai mancanti, ed evitare nuovi errori nella sistemazione e classificazione […]. Gli altri oggetti inventariati non pubblicati che non si rinvennero, sempre però di scarsa importanza, furono sostituiti con altri, fin dove fu possibile, della stessa natura, che non avevano ancor ricevuta alcuna enumerazione.». Per quanto riguarda gli ushabti, ad esempio, Botti si avvalse dei nn. 6172 - 6190, lasciati in bianco da Schiaparelli, per inserirvi una serie costituita da esemplari perlopiù anepigrafi, e reinventariò in CM V, ai nn. 8711 - 8744, parte dei numeri bis, attribuiti da Schiaparelli in CM IV ad ushabti in legno, con l'aggiunta di altre statuette funerarie date per essere «sfuggite all'enumerazione».
17
A.SBAS, 1825, Flz. XLIX, N°. 41.
18
Sottotitolati, rispettivamente: Classe III Bronzi ed altri metalli, avori, cere, paste e legni sculti , di seguito citati come CG VI-I e CG VI-III, e Classe IV Terre e vetri Tomo unico, di seguito citato come CG IX. 19
CG IX nn. 27 - 30, 32 - 36.
20
CG IX nn. 11, 13, 16 - 18, 52.
21
CG IX nn. 12, 14, 15, 19 - 26, 31, 37 - 39, 46 - 48.
22 Apparentemente non riconosciuti per essere tali, tratti da una sola matrice.
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Giacomo Cavillier
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unitamente al termine «Osiride», e sostituite con le indicazioni «smalto» e «statuetta funeraria» o «figurina funeraria», a partire dalla schedatura della collezione Nizzoli, eseguita da Champollion, su cui si basa la redazione del Catalogo generale della R. Galleria di Firenze volume XIII23. I tre in bronzo recavano, rispettivamente, in CG VI-I il n. 298 e in CG VI-III i nn. 2502, 2503 e vennero acquisiti prima del 1784, poiché sono menzionati nell'Inventario Generale della Real Galleria di Firenze compil. nel 1784 T. II.24. Non sono citati né
nel CG XIII, né nel CM I ma compaiono nel CM IV25. Dei quattro in legno, due, menzionati in CG IX ai nn. 49 e 50, sono riferiti al lotto 31526 dell'Inventario Generale della Real Galleria di Firenze compil. nel 1784 T. I.27, il quale non presenta alcun richiamo a precedenti inventari onde per tutti i diciannove «Idoli Egizi», costituenti il lotto suddetto, può solo dirsi che vennero acquisiti dalla Galleria prima del 1784. Nel CM I recano i nn. 2003 e 200628 e risultano identificabili grazie alle descrizioni fornite nel medesimo e, soprattutto, in CG IX. Gli altri due sono descritti a pagina 196 del Giornale della R. Galleria cominciato nel 178429 e costituiscono un «Dono […] di S.E. il Consigliere Alessandri Direttore della Galleria», dono risalente al 182030. Ambedue compaiono in CM I31, ma le descrizioni, non ne consentono sommarie, l'identificazione. Degli ushabti in «argilla», quattro, CG IX nn. 27 - 30, sono connotati dal richiamo «7 ter», riferentesi alla pagina del GRG, ove si legge: «Cinque piccoli Idoletti Egizi alti ca J 2.8. coperti di vernice in tre verde ed in uno bianchiccia - - -», cui è aggiunta, di altra mano, l'annotazione: «Anzi quattro», elencati fra i «Generi venuti alla R. Galleria dal Museo dell'Università di Pisa a forma dell'Ordine di S: A: R:»32, testo registrato in
23
Sottotitolato: Monumenti Egiziani Tomo unico; finito di redigere nel 1828, come si deduce da una lettera conservata in A.SBAS, 1828, Flz. LIII, Fasc. 18, e di seguito citato come CG XIII. Qui il riferimento inventariale per gli oggetti egizi già facenti parte della raccolta esistente in Galleria, prima dell'acquisizione della collezione Nizzoli, è dato mediante la notazione «Classe IV N° », che rimanda a CG IX. Che in CG XIII si sia cercato di seguire il metodo descrittivo di Champollion e si abbia avuto cura di distinguere fra le due raccolte è dichiarato nell'Avvertimento, a firma di A. Ramirez di Montalvo: «Per la nomenclatura e la classificazione degli oggetti è stato seguitato il nuovo sistema del chiarissimo Sig.re Champollion; che anzi la descrizione di una gran parte di essi è stata desunta dalle illustrazioni che egli stesso ne fece, le quali, scritte di suo proprio carattere, si conservano nell'archivio dello Stabilimento, in Filza 48 al N°20. Quindi è, che a ciascun articolo descritto in questo volume si troverà richiamato, o il numero della illustrazione di Champollion, ove questo esiste, o il numero e la classe, sotto cui l'oggetto per essere di antica pertinenza della Galleria, trovasi già registrato nei precedenti volumi, ove pure si è presa cura di notare il passaggio dell'oggetto medesimo alla classe presente, affine di evitare ogni confusione in occasione dio riscontri.».
25
Sotto i nn. 4716 - 4718. Sono identificabili in base alle descrizioni di CG VI-I e CG VI-III ed in quanto esemplari unici nella raccolta.
Diamo qui un esempio della schedatura di uno stesso ushabti in CG IX e in CG XIII. CG IX: «11. Osiride col solito berretto egizio in capo, il pizzo al mento. È tutto fasciato nella persona, e dalla fasciatura escono soltanto le mani incrociate sul petto, in una delle quali ha il flagello, nell'altra un arnese che forse è la chiave mistica. Nella parte posteriore è un pilastrino che sale dai piedi fin sotto le spalle. Stat. in Pasta verdognola Alt magge J 4. - - 77 -», CG XIII: «445. Figurina funebre barbata addossata a pilastrello, con zoccolo. Rozza e consunta. Alta J 4. Smalto celeste stinto Classe IV N° 11.».
26
Se ne riporta il testo: «315. Diciannove Idoli Egizi, due de quali di Legno di Sicomoro (Tav. 30 n. 3) 3 coperti di vernice verde uno minore con vernice simile, gli altri più piccoli, e comunemente rozzi, due de quali rotti. /Tav. 30 n. 1/».
27 Sottotitolato: Volume I che contiene, i Marmi, Le Pitture I Disegni, e le Terre. Di seguito citato IGRG I. 28
Compaiono in CG XIII rispettivamente ai nn. 424 e 423.
29
Di seguito citato GRG.
30 Registrato in GRG il «9 9mbre» 1820. I due ushabti recavano in CG IX i nn. 44 (CG XIII n. 419) e 45 (CG XIII n. 451).
24
Sottotitolato: Volume II che contiene i Bronzi antichi e moderni Le pietre dure, altri generi e la Mobilia, poi citato IGRG II. I tre bronzetti vi sono descritti, molto sommariamente, ai nn. 745, sotto la voce «Bronzi Antichi», e 162/2, 162/3, sotto la voce «Bronzi Moderni».
31
Ai nn. 1994, 2087.
32
Si tratta di reperti tutti egizi.
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Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
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data «Addì 20 gennaio 1786» 33. Il quinto è descritto a pagina 182 del GRG sotto il titolo «Generi che sono aumentati nella revisione del 1817»34, come «Una statuetta rappresentante Osiride verniciata di verde al J 2.10». Appartenevano al lotto 315 altri diciassette ushabti, esposti nel 1784 nella «Stanza delle Terre Armadio II piano 1°», di cui otto «in terra, verniciato di verde» o «con languida vernice verde», la cui «veste è tutta incisa di geroglifici» o che presentano una «striscia di geroglifici», e nove, in «argilla» e «terra», senza iscrizioni, descritti in CG IX, rispettivamente, ai nn. 19 - 26 e 31- 39. Per quanto concerne i primi, sette si identificano in base alle descrizioni riportate in CM I35, otto degli altri, per presentare il solito foro cilindrico sotto la base e per provenire da una stessa matrice36. Facevano, invece, parte di un insieme, parimenti citato in IGRG I sotto il n. 77, costituito da un numero imprecisato di «frammenti di figure in terra e vetri» e dato per essere conservato in magazzino, gli otto ushabti elencati nel CG IX sotto i nn. 11 - 18, dei quali solo tre compaiono in CG XIII37.
Sono altresì registrate in CG IX, sotto i nn. 46 - 48, le tre statuette di «Osiride in terracotta»38 che figurano a pagina 107 del GRG nella «Nota di anticaglie in bronzo e terracotta donate a questo I. e R. Museo dal Sig. Conte Opizzoni Ciambellano di compagnia di S. A. Imp. L'Arciduca Leopoldo», datata «Adi 20 9bre» 181539. Appartennero alla raccolta di Galleria, come, per altro, la collezione Nizzoli40, anche altri tre ushabti contrassegnati in CG XIII dai nn. 411, 1483, 148441. Il primo risulta essere un dono di Simone Peruzzi42, risalente al 1826, gli altri due vennero donati, unitamente ad altri reperti egizi, nel 185243, da Ferdinando Perfetti44. Inoltre in CG XIII compaiono ai nn. 426 e 447 due «figurine», prive di riferimento a precedenti inventari, onde non è possibile stabilire se avessero fatto parte della raccolta di Galleria oppure di quella Nizzoli, che sono
copia in gesso, in tutto simile a quelle citate nella nota precedente. 38 Dei tre ushabti solo due (nn. 47 e 48) compaiono in CG XIII, ai nn. 430 e 428 recano, rispettivamente in CM I i nn. 1971 e 1982. Ambedue sono identificabili in base alle indicazioni fornite in CM I.
33 Descritti in CG XIII ai nn. 429, 431, 440 e 450 e in CM I ai nn. 2018, 2013, 2045, 2059. Sono identificabili i nn. 2013 e 2018, in base ai dati forniti in CM I, ed i nn. 2045 e 2059 per presentare, sotto la base, come avviene in molti degli esemplari di Galleria, un foro cilindrico destinato ad accogliere un tenone.
39
Si tratta di reperti tutti egizi.
40
Che qui si è distinta in quanto venne acquistata per equiparare il R. Museo di Firenze ad altri che, in Europa, andavano acquistando egiziane antichità ed in quanto, grazie alla schedatura effettuatane da Champollion, segna un punto di svolta nella descrizione delle medesime.
34 Definito in CG IX n. 52 per essere in «pasta». Reca in CG XIII il n. 422 e in CM I il n. 2011. Identificato in base alla descrizione presente in CM I.
41
Gli ultimi due compaiono nella sezione del CG XIII intitolata Supplemento al Catalogo Generale della R. Galleria di Firenze -1838- Classe VIII Monumenti Egiziani.
35 Corrispettive ai nn. 1887, 1841, 1858, 1864, 1843 (CG IX nn. 19 - 23) e 1871, 1873 (GG IX nn. 25 - 26). In CG XIII queste statuette recavano i nn. 417, 415, 425, 420, 432, 410, 412. La n. 413 (CG IX n. 24) non venne esposta da Migliarini onde non compare in CM I.
42 Simone Peruzzi, ciambellano del Granduca, seguì Giuseppe Nizzoli al suo rientro in Egitto nel 1824 e si recò nel 1825 in Terrasanta e in Libano, tornando poi al Cairo e di qui a Firenze, cf. Amalia Nizzoli, Memorie sull'Egitto e specialmente sui costumi delle donne orientali e gli harem scritte durante il suo soggiorno in quel Paese (1819 - 1828), Napoli, 1996, pp. 80, 81, 84, 93 - 95.
36
Compaiono in GG XIII ai nn. 434, 444, 443, 442, 438, 436, 439,437, 435 e sono riportate in CM I sotto i nn. 2036, 2071. 2079, 2065, 2083 e 2037, 2069, 2064. La statuetta n. 436 (CG IX n. 36), evidentemente, non venne esposta onde non appare in CM I. I nn. 2071, 2079, 2083 sono copie in gesso. Altre quattro copie similari sono elencate in CM IV ai nn. 4714, 4715 , 4750, 4752.
43 L'assenza di registrazioni fra il 1828 ed il 1838 ed il fatto che prima del 1852 non compaiano nel Supplemento al CG XIII, sopra citato, registrazioni di ushabti garantisce che fra il 1826 e il 1852 non vi furono ulteriori accessioni di questi ultimi.
37 Ai nn. 427 (n. 16), 445 (n. 11), 446 (n. 14). In CM I recano, rispettivamente, i nn. 2015, 2073, 2075. Il primo è identificabile in base ai dati forniti in CM I, gli altri due per presentare l'usuale foro cilindrico. Il n. 2075 è altresì una
44
Recano in CM I i nn. 1872, 1840, 1967 identificabili in base alle descrizioni ivi fornite.
e risultano
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menzionate anche in CM I ai nn. 2022 e 202345.
del destinatario in caratteri geroglifici o dalla trascrizione del medesimo o, talora, da ambedue le notazioni, cui può aggiungersi la traduzione del titolo, il che li rende riconoscibili. Combinando i dati del Catalogo ed Inventario con quelli desumibili dalle Note e schede si deduce che della raccolta Nizzoli facevano parte non meno di cinquantatre ushabti di cui quarantanove schedati da Champollion, il quale non prese in considerazione quelli descritti in Catalogo ed Inventario sotto i nn. 1402 - 1405 come «piccole mummie di rozzissimo lavoro», le quali ultime non compariranno neppure in CG XIII49 ed in CM I, ma, invece, incluse nelle Note e schede gli ushabti 976 - 978, non considerati, da Nizzoli, come reperti degni di particolare interesse50. Per tutti la provenienza è indicata, in Catalogo ed Inventario, per essere «Saccarah»51. Quarantuno dei quarantanove esemplari studiati da Champollion, fra i quali solo uno anepigrafo52, risultano individuabili con certezza53, se ne danno, in nota, le
La raccolta Nizzoli La raccolta Nizzoli, acquistata dal Granduca Leopoldo II nel 1824, dispone di due cataloghi, uno redatto da Nizzoli medesimo, in quello stesso anno46, ed intitolato Catalogo e Inventario,47 l'altro steso da Champollion, durante i suoi brevi soggiorni a Firenze, nel 1825 e nel 182648. Nel primo gli ushabti sono descritti in maniera sommaria, spesso per gruppi, tanto da non risultare, nella maggior parte dei casi, in alcun modo identificabili, nel secondo le concise descrizioni sono accompagnate dalla riproduzione del nome 45
Di queste solo la prima risulta identificabile per essere epigrafa. Ricapitolando, non sono identificabili gli ushabti riportati in CM I ai nn. 1994, 2087, 2023; in CG XIII ai nn. 413, 436; in CG IX ai nn. 12, 13, 15, 17, 18.
46
Su richiesta del direttore della R. Galleria, Antonio Ramirez di Montalvo, sollecitato dal regio antiquario Giovanni Battista Zannoni di imporre al «Sig. Nizzoli l'obbligo di fare un catalogo dei monumenti, nel quale in ispecie dichiarasse e il luogo in che si sono da lui ritrovati, e l'uso che si son veduti servire», A.SBAS, 1823, Flz. XLVII, Fasc. 13.
49
Qui le statuette della raccolta Nizzoli sono descritte basandosi in larga misura sulle Note e schede, cui si fa riferimento con l'indicazione generica «Champollion», anziché riportare il numero progressivo del Catalogo ed Inventario.
47 Conservato in A.SBAS, 1824, Flz. XVIII, Fasc. 20, ed edito in AA. VV., Documenti inediti per servire alla storia dei Musei d'Italia, pubblicati per cura del Ministero della Pubblica Istruzione, IV, Firenze-Roma, 1880, pp. 346-376, sotto il titolo Museo Nizzoli a. 1824 - Catalogo ed Inventario; poi citato come Catalogo ed Inventario. Gli ushabti, variamente definiti come «figure», «figure di mummie», «figure diverse, […], in forma di piccole mummie ben lavorate», «piccole mummie», vi compaiono alle pp. 353 (nn. 42, 43), 354 (nn. 44, 45, 46, 51 - 60), 357 (nn. 582 601), 365 (nn. 1271, 1272, 1273), 370 (nn. 1386 - 1391, 1402 - 1405).
50
Sono, infatti, inseriti nella descrizione che interessa, nel loro insieme, gli oggetti nn. 976 - 1075, definiti genericamente come «Pezzi di detta porcellana verniciata a vari colori, e per essere tutti di un travaglio finissimo ne è stata fatta una classe a parte, […]; rappresentano essi le stesse divinità ed emblemi sopra descritti, che per brevità si tralascia di farne nuova enunciazione.».
51
Catalogo ed Inventario, p. 374: «Le altre statuette e figurine in calcaria, granito, terracotta, alabastro ed altro si trovarono nei diversi luoghi scavati in Saccarah, e quasi tutte nelle tombe e sepolcri.».
48
L'originale si trova in A.SBAS, 1824, Flz. XVIII, Fasc. 20, e reca il titolo Illustrazioni di Monumenti Egiziani della nostra Collezione di mano del Sig. Champollion; ed illustrazione della Mummia e sue Casse di mano del Sig. Migliarini; poi citato come Illustrazioni. Migliarini ne trasse una copia, limitatamente alla parte redatta da Champollion, conservata in MEF, Carte Migliarini, Cart. 2, Flz. 20., Ins. 1, Doc. 1, intitolata Note e schede scritte dal Cav. Champollion il Giovine, onde comporre un Catalogo della Collezione Nizzoli, esistente nella medesima Galleria. E ciò fece nel suo soggiorno in Firenze, l'anno 1825; di seguito citata come Note e schede. In effetti Champollion ultimò la schedatura della collezione durante il suo secondo soggiorno in Toscana e più precisamente dal 23 al 30 settembre del 1826, cfr. H. Hartleben, Jean - François Champollion sa vie et son oeuvre 1790 - 1832, Paris, 1983, pp. 312, 344, 345.
52
Si tratta del n. 56 citato in CG XIII al n. 441, non esposto da Migliarini, venne inventariato da Schiaparelli in CM IV sotto il n. 4530.
53
Una discrepanza si nota solo nel caso del n. 591 (CM I n. 1884, CG.XIII n. 391), che nelle Note e schede è registrato insieme ai nn. 589, 590, 597, 596 (CM I nn. 1862, 1886, 1852, 1846) sotto la definizione «Terre èmaillée verte = Figurines funéraires reprèsentant le défunt Phanehthouts = Legendes ordinaires abregées» e che, invece, è dato in CM I per appartenere, nella trascrizione geroglifica del nome, a Pen-Psemtk, mescolando il nome con il titolo. In CG XIII, seguendo Champollion, le cinque «figurine funerarie» sono tutte attribuite a «Phanehthouts» (Pa-en-heb, RPN I 110. 4),
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Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
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rispondenze inventariali54. Gli altri otto, interpretati da Champollion per appartenere, quattro, ad «Ahmeshor»55 e, quattro, a «Petos»56 ma, in effetti, destinati alla stessa persona, di nome Pa-kep figlio di Herert57, possono esser stati confusi con altri due, appartenenti allo stesso individuo e facenti parte della raccolta Ricci58. Ricci fu in Egitto dal 1818 al 1822, quindi, in parte, nello stesso periodo in cui vi dimorò Nizzoli (1814 - 1822, 1824 - 1828), e non sappiamo se la sua raccolta di antichità egizie fosse frutto anche di scavi o solo di acquisti ed in parte anche di doni ricevuti da chi effettuava scavi autorizzati, come Nizzoli. D'altra parte, occorre considerare che della raccolta del museo di Leiden fanno parte quattro esemplari appartenenti a Pa-kep, fra di essi
due provengono dalla collezione d'Anastasy59, il quale, come noto, commerciava in antichità ed aveva, a tale scopo, agenti incaricati degli scavi e degli acquisti, sia a Tebe che a Saqqara, acquisti che, in parte, dovettero essere illeciti60. La collezione Rosellini La collezione Rosellini venne catalogata da Migliarini nel 183161. Almeno per quanto riguarda gli ushabti Migliarini non seguì la terminologia ed il sistema descrittivo adottati da Champollion. Nel settore loro dedicato62 definiti «Immagine sono variamente 63 64 funebre» , «Figura» , «Statuetta», «Figura femminile», «Immagine femminile»65 ed 59
Cfr. H. D. Schneider, Shabtis, Rijkmuseum van oudheden te Leiden, 1977, vol. II, pp. 172 - 173, 5. .3. 1. 106, 5. 3. 1. 107, Pl. 124. La stessa situazione di coincidenza fra ushabti della raccolta Nizzoli con quelli conservati a Leiden e facenti parte dell'acquisto d'Anastasy si verifica anche nel caso dei nn. 1819, 1837 (5. 3. 1. 242, Pl. 122), 1846, 1852, 1862, 1886 (5. 3. 1. 246, Pl. 123), 1878, 1879 (5. 3. 1. 9, Pl. 118), 1881 (5. 3. 1. 58-5. 3. 1. 80, passim), 1884 (5. 3. 1. 140 - 5. 3. 1. 145, Pl. 129).
ma vi si nota che la n. 391 presenta «una colonna di geroglifici» mentre le altre quattro sono dotate di «cinque linee» di testo. Tuttavia corrispondendo i dati inventariali e non avendo Champollion preso in considerazione gli ushabti di Galleria è da escludersi che questo ushabti non appartenga alla raccolta Nizzoli.
60 Sui furti perpetrati dai «lavoratori Arabi» e consistenti «nel rubare ad ognuno degli agenti direttori per vendere all'altro» si veda A. Nizzoli, Memorie sull'Egitto, cit., pp. 132 - 133.
54
Fra parentesi il numero che compare nel Catalogo ed Inventario, utilizzato anche da Champollion nelle Illustrazioni, seguito dal numero corrispettivo di CG XIII. La corrispondenza fra le due numerazioni si deduce dalle Note e schede ed è pertanto da ascrivere a Migliarini.
61
Il manoscritto, inedito, si intitola Catalogo e breve notizia degli oggetti antichi Egiziani, riportati dalla Spedizione Letteraria Toscana, in Egitto e in Nubia, eseguita negli anni 1828 e 1829 E collocata provvisoriamente nell'Accademia di Arti e Mestieri, in S. Caterina. Firenze 1831, ed è conservato in MEF. Di seguito citato come Catalogo e breve notizia. Gli ushabti vi sono descritti sotto i numeri 97, 195, 196 e 308 316 bis, 318 - 375, 377, 378.
CM I: nn. 1809 (n. 60, n. 360), 1810 (n. 1260, n. 364), 1811 (n. 51, n. 361), 1813 (n. 1261, n. 365), 1814 (n. 42, n. 359), 1819 (n. 592, n. 399), 1837 (n. 593, n. 400), 1838 (n. 978, n. 394), 1844 (n. 977, n. 414), 1846 (n. 596, n. 393),1852 (n. 597, n. 392), 1862 (n. 589, n. 389), 1876 (n. 594, n. 396), 1878 (n. 582, n. 378), 1879 (n. 583, n. 379), 1881 (n. 586, n. 407), 1883 (n. 585, n. 379), 1884 (n. 591, n. 391), 1885 (n. 58, n. 381), 1886 (n. 590, n. 390), 1888 (n. 57, n. 395), 1946 (n. 46, n. 403), 1951 (n. 54, n. 402), 1952 (n. 45, n. 375), 1954 (n. 52, n. 376), 1955 (n. 53, n. 380), 1957 (n. 44, n. 416), 1959 (n. 55, n. 418), 1966 (n. 976, n. 401), 1981(n. 59, n. 421), 1988 (n. 1273, n. 383), 1989 (n. 1391, n. 398), 1990 (n. 1390, n. 397), 1991 (n. 1272, n. 405), 1998 (n. 1272, n.409), 2007 (n. 1387, n. 408), 2008 (n. 1386, n. 377), 2097 (n. 1271, n .382), 2116 (n. 1388, n. 404), 2148 (n. 43, n. 384); CM IV: n. 4530 (n. 56, n. 441).
62
Intitolato Figurine in forma di Mummie chiamate volgarmente Idoli. 63
Abbreviato, nella quasi totalità dei casi in «Immagine», «Immaginetta», distinguendosi, attraverso l'uso del diminutivo, le statuette in base alla altezza fra quelle superiori o inferiori a soldi 4 oppure, talora, a soldi 5.
64
Sostituito dal termine «Figurina», «Figuretta», sempre in relazione alla altezza.
65
Il termine «femminile» si deve ad un fraintendimento esplicitato nella nota illustrativa alle Figurine in forma di Mummie ove vengono definite per essere femminili le immagini che «dietro alle spalle oltre alla sportula hanno anche un altro corbellino più o meno grande indi una bilancia […], dove sono appesi due vasi, come si costuma ancora in molti paesi di portare l'acqua; sembra che gli Egizi facessero portare alle donne l'acqua, […] ed in ciò gli arabi conservano l'istesso uso».
55
Nn. 594, 595, 598, 600 (CG XIII nn. 371-374), corrispettivi a CM I nn. 1856, 1853, 1851,1848. 56
Nn. 587, 588, 599, 601 (CG XIII nn. 385-388), corrispettivi a CM I nn. 1854, 1877, 1880, 1845. 57
RPN I 119. 2 e RPN I 254. 4.
58
CM I nn. 1850, 1860.
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ordinati per materiale66. Le descrizioni67, talora sintetiche, sono accompagnate da una accurata misurazione della altezza. Solo per alcuni ushabti, tre in «legno» e cinque in «pietra», viene fornita la trascrizione del nome del destinatario68. In un certo numero di casi si adotta la descrizione per gruppi, seguendo cinque criteri diversi: l'appartenenza delle statuette ad uno stesso destinatario o a destinatari diversi69, il che implica che Migliarini avesse decifrato o comunque individuato più nomi di quelli riportati nel Catalogo e breve notizia; la provenienza da
una stessa matrice70; l'analogia formale71; il ricorso ad una sintesi descrittiva72; l'accorpamento sotto una caratteristica comune73. Migliarini espose presso il Cenacolo di Fuligno la quasi totalità degli ushabti facenti parte della collezione Rosellini, descrivendo, singolarmente, in CM I, quelli epigrafi ed accorpando sotto voci cumulative quelli anepigrafi, il che ne rende impossibile l'identificazione senza il ricorso al Catalogo e breve notizia ed anche per questa via il risultato resta parziale. Dei centocinquantanove esemplari, fra i quali novantatre74 iscritti e sessantasei75 privi di
66 Di cui quattordici in «pietra» (nn. 97, 308 - 316, 316 bis, 318), quarantuno in «legno» (nn. 195, 319 - 341), settantacinque in «terra verniciata o porcellana» (nn. 342 363), sette in «terra cotta» (nn. 364 - 367), diciannove in «terra cotta dipinta» (nn. 368 - 375, 377), uno in «terra cruda» (n. 378), per un complesso di centocinquantasette esemplari, cui si devono aggiungere il sarcofago dell'ushabti n. 310 (n. 91) e due sarcofagi «di creta indurita al sole» con ushabti di legno (n. 196).
«Num. 348. Due color di mare, sembrano tirate dalla stessa forma. l'iscrizione è riempita della vernice nei suoi solchi, e perciò difficile da distinguersi. 4. 3.», «Num. 350. Quattro piccole figurine della stessa forma, con breve iscrizione. 2.1.1.», n. 363: «Dodici figurine, con vernice turchina quasi tutte della stessa stampa. Alcune sono un poco frammentate. Circa 3. 3.».
67
71
70
«Num. 332. Tre figurine simili, colorite con piccola iscrizione longitudinale. 6.», «Num. 335. Due figure di forma particolare. Dicono essere rappresentanze delle Mummie dei Giudici. 6.», «Num. 337. Due figure tutte impegolate di bitume nero, con iscrizione gialla. 6. 1.», «Num. 352. Due figurine della stessa classe, senza iscrizioni. Vernice verde. 3.».
Ne diamo qui tre esempi: «Num. 308. Immaginetta di pietra nera tenera, lavoro diligentissimo, benissimo conservata. Ha gli occhi in cavati, ed il geroglifico d'Esculapio alle due braccia, ed ai piedi il nilometro, ed i due nodi o suggelli. Nella vetrina 4. 2.», «Num. 319. Bellissima immagine di legno bruno finissimo, e tenero. Bella scultura, con iscrizione maestrevolmente intagliata (Monumento raro) 10.», «Num. 316. bis. Figura ordinaria, di pietra calcarea, senza geroglifici né colore. 5.1.3.». Le indicazioni numeriche che si trovano al termine di ogni citazione sono relative all'altezza, data in soldi, quattrini e sottomultipli del quattrino.
72
«Num. 339. Tre figure dello stesso genere di lavoro ordinario. 7.», «Num. 340. Sei figure della medesima classe, di legno ordinario senza pitture né iscrizioni; altezza in circa di 6.», «Num. 354. Ventiquattro figurine di diverse grandezze, tutte senza iscrizione. […] Sono pure di varie proporzioni. Le grandi, 2.1.2. Le piccole, 1.1.», «Num. 365. Tre figurine del colore della terra cotta, senza iscrizioni. 2.1.2.», «Num. 366. Due figure rozze senza iscrizioni, terra cotta semplice, pare che avessero una tinta di rubrica. L'una circa 7. L'altra 5.2.2.», «Num. 377. Sette figure come le precedenti, lavoro ordinario, e molto logore. Sono di varie proporzioni.».
68 N. 309: «Larmess», n. 310: «Amenof», n. 311: «Amun-pohmes», n. 313: «phèphuèi», n. 316: «Thot imsa», n. 324: «Tre immagini di quelle deposte nella tomba di Menehptah». 69
«Num. 97. […] frammenti dell'immagine funebre di un sacerdote, […]», «Num. 327. Due figure con iscrizione longitudinale della stessa persona femminile. Sono di diversa proporzione. L'una 9. L'altra 8.», «Num. 330. Quattro figure appartenenti alla stessa defunta. Tutte sono dipinte similmente, ed hanno dietro i due vasi e la bilancia per portar l'acqua, ed una cestella nel mezzo. […] 7.1.», «Num. 349. Dodici delle medesime, appartenenti allo stesso defunto. Sono però uscite da diverse forme, o stampe. Altezza di circa 4. 1.», «Num. 368. Due figurine di terra cotta colorite. Sono di persone diverse, benché simili nei componimenti del dipinto, e del resto. 7.», «Num. 372. Due figurine appartenenti alla stessa defunta. Le iscrizioni, ed alcune altre parti delle medesime, sono verniciate con vernice colorita in rosso. È da rimarcarsi la cura con cui sono fatti i piedi, ed i loro calzali, cosa insolita, nelle forme di queste immagini. 5. 1.», «Num. 374. Tre figurine, appartenenti alla stessa persona &c. 4.».
73 «Num. 361. Tre frammenti. Mezza figura, con vernice bianca, iscrizioni scure, manca il volto, e le mani ch'erano riportati d'altra materia. Mezza figura, vernice turchina, ornamenti ed iscrizioni indaco scuro. Un busto, vernice bianca linee violette», n. 362: «Due figurette. Una, vernice turchina con poche linee violacee. Un'altra con vernice bianca, con faccia e mani rosse ed altre linee violette.», «Num. 362. Due figurette. Una, vernice turchina con poche linee violacee. 4.1. Un'altra con vernice bianca, con faccia e mani rosse ed altre linee violette. 4.2. Sono un saggio di ciò che si faceva in questo genere di più ordinario.». 74
Ottantacinque compaiono in CM I.
75
Quarantasei sono citati in CM I.
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Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
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della medesima da parte del Granduca79, seguendo, in larga misura, nella terminologia e nell'impianto descrittivo, il Catalogo e breve notizia. Nel caso degli ushabti80 si nota, tuttavia, accanto ad una semplificazione nella loro denominazione81 e ad una maggior precisione nella definizione dei materiali, per quanto concerne gli esemplari litici82, un più esteso ricorso alla descrizione per gruppi83 e
iscrizione, risultano identificabili, in base alle descrizioni del CM I e del Catalogo e breve notizia oppure alla presenza di un numero di inventario apposto all'epoca della redazione del CM I, ottantantasette76 dei primi e solo ventiquattro dei secondi77. La raccolta Ricci Migliarini stese il catalogo della collezione Ricci nel 183278, poco prima dell'acquisto
L'anno 1821 Compilato nel mese di Maggio 1832, di seguito abbreviato in Catalogo Ricci, edito in A. Sammarco, Alessandro Ricci e il suo giornale dei viaggi, volume secondo, documenti inediti o rari, il Cairo, 1930, pp. 56 - 76. L'indicazione della data del trasporto dei «Monumenti antichi» è errata, Ricci, infatti, da una lettera datata 12 settembre 1822 risulta essere in Alessandria, probabilmente in attesa dell'imbarco per Livorno, A. Sammarco, Alessandro Ricci, cit., p. 159.
76 Se ne forniscono i numeri di inventario attribuiti in CM I e in CM IV, seguiti dal riferimento, fra parentesi, al Catalogo e breve notizia. Si è mantenuta la classificazione ivi adottata da Migliarini onde facilitare il riscontro inventariale. Ushabti in «pietra»: nn.1855 (n. 318), 1861 (n. 308), 1869 (n. 315), 1873 (n. 309), 1930 (n. 316), 1950 (n. 312), 1953 (n. 311), 1956 (n. 313), 2141 (n. 310), 2147 (n. 314), 2146, 2150, 2151 (n. 97). Esemplari in «legno»: nn. 1995 - 1997 (n. 332), 1999 (n. 334), 2000 (n. 333), 2001 (n. 322), 2002 (n. 329), 2004 (n. 330), 2005 (n. 323), 2010 (n. 331), 2094 (n. 320), 2095 (n. 321), 2096 (n. 319), 2105 (n. 339), 2115 (n. 335), 2117 (n. 337), 2119 (n. 330), 2121 (n. 330), 2122 (n. 328), 2123 (n. 326), 2124 (n. 327), 2125 (n. 325), 2126 (n. 327), 2127 (n. 330), 2130 (n. 337), 2370, 2371 (n. 196), 2372 (n. 195). Ushabti in «porcellana»: nn. 1820 (n. 346), 1821 - 1832 (n. 349), 1833, 1834 (n. 348), 1835 (n. 347), 1836 (n. 345), 1870 (n. 357), 1874 (n. 342), 1875 (n. 344), 1882 (n. 343), 1984 (n. 359), 1986 (n. 358), 2012, 2014, 2017, 2020 (n. 350), 2016 (n. 360), 2019 (n. 351), 4545 (n.361/1), 4707 (n. 361/2). Statuette in «terra cotta»: nn. 2135 (n. 364), 4510 (n. 367). Ushabti in «terra cotta dipinta»: nn. 1925, 1927 (n. 372), 1932 (n. 370), 1933, 1935 (n. 368), 1936 (n. 369), 1938 (n. 373), 1939 (n. 371), 1968 - 1970 (n. 374), 2021 (n. 375). Ushabti in «terra cruda»: n. 2149 (n. 378). Si noti che la statuetta recante il n. 2135 non è in «terra cotta» ma in arenaria. Diamo l'indicazione ed il dato quantitativo rispetto al Catalogo e breve notizia ed al CM I degli ushabti iscritti non individuati. In legno: n. 324 (CM I nn. 1992, 1993, 2009), n. 338, «Una figura impegolata, come sopra, con iscrizione di bell'orpimento 5. 1.», n. 339, due esemplari.
79
Intervenuto nel luglio 1832.
80
Ai quali è dedicata la sezione intitolata Collezione delle figurine rappresentazioni delle Mummie, che comprende i nn.105 - 130, cui devono aggiungersi i nn. 36 e 142. Sotto il n. 117 sono descritte «Due mezze forme di pietra calcarea servivano per formare dette immagini di argilla, o di porcellana». 81 Gli ushabti sono definiti per essere «Figure di Mummia», «Immagine di Mummia», «figura», «immagine». 82 Si distingue fra «pietra calcarea», «pietra calcarea dipinta», «pietra scura», «alabastro venato», «marmo ordinario». 83 In pratica sono descritte in tal modo tutte le «figure» in «legno», «porcellana verniciata», «terra verniciata con iscrizioni dipinte a smalto», «terra verniciata senza geroglifici», «terra cotta dipinte». Riportiamo di seguito, per esteso, le descrizioni.
«36 N°.36. Figure di Mummia di legno, di diverse forme e grandezze, ma tutte molto guaste. Le migliori sono nella loro collezione particolare di esse», «118. N°.17. Figure della medesima collezione di legno con iscrizioni incise tutte belle, una fra le quali ha un cartello reale. Di diverse forme e proporzioni», «119. N°.8. di legno con iscrizioni dipinte, alcune tutte dipinte, di varie grandezze», «120. N°.4. di legno senza pittura né iscrizioni, di diverse proporzioni», «121. N°.24. Figure di diverse grandezze tutte ornate d'iscrizioni incise, di porcellana verniciata, fra le quali alcune molto belle», «122. N°. 66 delle medesime tutte della stessa forma e persona, tre delle quali sono state scelte per arricchire il numero precedente», «123. N°.30. Come sopra appartenenti allo stesso individuo, tre sono già state poste per compimento del N°.121», «124. N°.30. delle medesime di terra verniciata con iscrizioni dipinte a smalto, molte sono ornate di vari colori.», «125. N°.24. delle medesime, molto corrose e più ordinarie», «126. N°.35. più piccole della stessa forma verniciate senza geroglifici, alcune sono molto ben conservate, altre la vernice ha preso un altro colore oscuro», «127. N°.18. Piccolissime di diverse forme, ed alcune hanno iscrizioni difficili a decifrare, altre sembrano immagini di un
77 Ushabti in «pietra»: n. 2140 (n. 316 bis). Ushabti in «legno»: nn. 2114 (n. 335), 5257 bis (n. 341). Statuette in «porcellana»: nn. 2038 (n. 353), 2025, 2026, 2028 (n. 354), 4775 (n. 355: «Una di queste figure che direbbesi in miniatura, coperta di vernice corallina. […]. 1. 2.»); 2072 (n. 356), 2081, 4730 (n. 362), 2068, 2070, 2074, 2076, 2077, 2078, 2080, 2082, 2084 2085, 4762, 4764 (n. 363). Ushabti in «terra cotta dipinta»: n. 1943 (n. 377).
Come nella nota precedente si forniscono i dati relativi ai quarantadue ushabti anepigrafi non individuati. In legno: n. 336, «Figura rozza e scancellata 7. 2.» n. 340, sei esemplari. In «porcellana»: n. 352, due esemplari (CM I nn. 2039, 2040); n. 354, ventiquattro «figurine» fra le quali venti compaiono in CM I (nn. 2024, 2027, 2042, 2043, 20462058); n. 361/3. In «terra cotta»: n. 365, tre esemplari; n. 366, due esemplari; n. 377, sei esemplari. 78
Il manoscritto si intitola Catalogo dei Monumenti antichi trasportati dall'Egitto dal Sigre Dottore Alessandro Ricci
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Giacomo Cavillier
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l'assenza di indicazioni metriche, fatta eccezione per la maggior parte di quelli in pietre diverse, se trattati singolarmente84. Anche nel Catalogo Ricci si segue l'ordinamento per materiale85. Solo un numero limitato degli ushabti pertinenti a questa raccolta venne esposto, nel 1855, nelle sale pubbliche del Cenacolo di Fuligno e compare pertanto in CM I86, unico documento che consenta, fatte salve rare eccezioni87, di individuarne l'appartenenza alla collezione Ricci. Costituiscono un caso a parte gli esemplari litici, dei quali solamente due oppure tre88 non vennero esposti e quelli in «legno», dei quali venne proposta un'ampia selezione di quelli epigrafi e meglio conservati89. Delle «figure» in «porcellana
verniciata» epigrafe (nn. 121 - 123) vennero esposte soltanto otto del primo lotto90, trentaquattro del secondo91, composto di statuette pertinenti allo stesso defunto, probabilmente ad esemplificazione della produzione seriale degli ushabti, nessuna del terzo, parimenti costituito di ushabti destinati ad uno stesso individuo92, mentre tutte e cinque quelle anepigrafe (n. 142) trovarono posto in museo93. Di quelle in «terra verniciata con iscrizioni dipinte a smalto» (n. 110), identificabile in base ai dati del Catalogo Ricci. Ushabti in «legno», identificati in base a CM I: nn. 2086, 2089, 20902093, 2098-2104, 2106 (n. 118), 2111, 2113, 2118, 2120, 2129, 2131, 2132 (n. 119), 2128 (n. 36). Il n. 2088 (n. 108), essendo della serie di Seti I, non risulta distinguibile dagli altri presenti nella raccolta del Museo Egizio. Facevano altresì parte della collezione Ricci il n. 4478 bis (n. 36), in quanto pertinente allo stesso individuo del n. 2128 (n. 36) ed i nn. 4489, 4489 bis, 4490, 4496 in tutto simili al n. 2120 (n. 119). In totale, dunque, vennero esposti ventitre ushabti in legno e quarantadue furono destinati al magazzino.
altro genere», «128. N°.7 . di terra cotta dipinte con iscrizioni dipinte», «130. N°.4. delle medesime ordinarie, e poco conservate.», «142. N°.5. picciolissime figure di Mummia di porcellana verniciata».
90
CM I nn. 1839, 1847, 1849, 1850, 1859 (appartenente al destinatario del lotto 122), 1860, 1865, 1866. Il gruppo si componeva, come si è visto, di ventiquattro esemplari. Sono stati identificati i nn. 1847, 1859, 1866. La statuetta recante in origine il n. 1839 venne reinventariata da Schiaparelli sotto il n. 4671 e con questo numero compare in Catalogo Pellegrini al n. 529. Come si è visto, trattando della collezione Nizzoli, gli ushabti recanti in origine nn. 1850 e 1860 possono esser andati a prendere il posto di quelli appartenuti alla stessa persona facenti parte di quella raccolta ossia di due degli ushabti contrassegnati da Migliarini con i nn. 1845, 1848, 1851, 1853, 1854, 1856, 1877, 1880 e viceversa. Non sono stati identificati i nn. 1849 e 1865 i quali, per altro, non compaiono in Catalogo Pellegrini.
84
Sono privi di indicazione dell'altezza gli ushabti in pietra descritti, cumulativamente, sotto i nn. 115: «Due frammenti della Mummia di un sacerdote reso celebre perche furono rotte anticamente tutte le sue immagini.» e 116: «N°.9. Figure del medesimo genere di pietra calcarea dipinta, con iscrizioni più o meno conservate.». 85
Ventuno risultano essere in pietre di tipi diversi (nn. 105 116), ventinove in «legno» (nn. 118 - 120), cui deve aggiungersi il lotto n. 36, comprendente trentasei esemplari, centoventicique in «porcellana verniciata» (nn. 121 - 123), cui se ne devono aggiungere cinque costituenti il lotto n. 142, centosette in «terra verniciata» (nn. 124 - 127), sette in «terra cotta dipinte» (n. 128), cinque in «terra cotta semplice» (nn. 129 - 130). 86
91
CM I nn. 1857, 1891 - 1923. Dello stesso lotto facevano parte le statuette elencate in CM IV sotto i nn. 4567, 4568, 4570, 4571, 4574 4575, 4576, 4577, 4579, 4582, 4583, 4584, 4585, 4612, 4613, 4614, 4615, 4616, 4617, 4618, 4620, 4621, 4622, 4623, 4624, 4625, 4626, 4629, 4634, 4645, 4646, 4651. Sempre allo stesso destinatario sono dedicati gli ushabti nn. 4655, 4656, 4659, 4661, 4662, 4668, 4669, 4670, 4673 di cui tre frammentari (nn. 4668 - 4670), mentre due possono aver fatto parte del lotto n. 121 gli altri sette, pur essendo certa la loro appartenenza alla raccolta Ricci, non possono essere ricondotti ad alcun gruppo.
Centoventuno esemplari su un complesso di trecentotrenta.
87 Trattasi della maggior parte degli ushabti in vari tipi di pietra, di quelli pertinenti ai gruppi nn. 122 e 123 e di quanti, elencati nel CM IV, abbiano un preciso riscontro in CM I. 88 L'ushabti descritto in CM I sotto il n. 2134 reca il riferimento a «Ricci 116» il che comporta quantomeno il riferimento numerico errato in quanto è descritto per essere in «Terra smaltata chiara» e non in calcare come dovrebbe essere se avesse fatto parte del gruppo n. 116. L'attuale n. 2134, inoltre, non corrisponde alla descrizione datane in CM I ed è quindi da considerare come di provenienza ignota.
92
Recano in CM IV i nn. 4560, 4562, 4563, 4564, 4565, 4566, 4572, 4619, 4627, 4628, 4630, 4631, 4632, 4633, 4635, 4636, 4637, 4638, 4639, 4640, 4641, 4642, 4643, 4644, 4647, 4648, 4649, 4650, 4652, 4653. Allo stesso destinatario appartengono gli ushabti nn. 4657, 4663, 4663, 4666, fra i quali solo tre possono essere ricondotti al n. 121, ed il frammento n. 4658 mentre i rimanenti non trovano alcuna collocazione.
89 Diamo, di seguito, i numeri di inventario riportati in CM I e CM IV accompagnati, fra parentesi, dal numero del Catalogo Ricci. Ushabti in pietra, identificati in base a CM I: nn. 1812 (n. 105), 1818 (n. 112), 1926 (n. 109), 1934, 1945 (n. 116), 1947 (n. 108), 1948 (n. 116), 1949 (n. 106), 1958, 1960 (n. 116), 1961 (n. 107), 2133, 2136 (n. 116), 2137 (n. 114), 2138 (n. 113), 2139 (n. 111), 2152, 2153 (n. 115), inoltre nn. 4550 (n. 116), identificabile in quanto simile al n. 2133, 4712 (n.
93
Sono identificabili i nn. 2029 - 2031 in quanto recano ancora il numero di inventario appostovi da Migliarini.
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Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
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classe a cui i medesimi appartengono100, si rende necessario il ricorso ad una sorta di computo metrico. Come si è visto, la quasi totalità degli ushabti provenienti dalle raccolte di Galleria, Nizzoli e Rosellini venne riportata in CM I101, non
124 - 125) Migliarini espose solo dodici esemplari del primo gruppo94 e dieci del secondo95, fra quelle dello stesso tipo ma prive di iscrizioni soltanto due, appartenenti al gruppo 126, e nessuna del gruppo 127, infine, vennero esposte le sette in «terra cotta dipinte con iscrizioni dipinte» (n. 128)96 e due delle «medesime ordinarie» (n. 130)97, la statuetta n. 129 non venne esposta98. Riassumendo quanto esplicitato nelle note risultano identificabili fra quelli esposti e riportati in CM I, centoquattordici esemplari e fra quelli all'epoca conservati in magazzino ottantasei99.
100 Diamo qui due esempi attinenti i doni Moraitis e Del Valle De Paz, tratti da A.SBAS, 1868, Flz. A, Fasc. 217 e Fasc. 80. La consistenza del primo è citata nella minuta di una lettera, del 14 dicembre 1868, indirizzata al Ministero della P.I. da parte del direttore della R. Galleria: «Il Sigre Avvocato Giovanni Moraitis offre in dono a questa R. Galleria N° 30 oggetti Egizi in bronzo ed in pietra ed un antico lenzuolo nel quale sono involtate una testa e due mani di una mummia pure Egiziane», quella del secondo è affidata ad una nota allegata ad una lettera del 17 luglio 1868, solo in apparenza più circostanziata:
Probabili acquisizioni relative al periodo 1856 – 1878 Pare opportuno qui ricapitolare quanta parte delle «figurine funerarie» che compaiono nel Catalogo dei Monumenti, volume IV, sia ascrivibile alle raccolte in essere prima del 1856, data di compilazione dei CM I e CM II, e ciò al fine di stabilire se acquisizioni successive a questa data ed antecedenti al 1878 siano intervenute o meno. Visto che la documentazione di archivio, almeno a partire dal 1860, appare estremamente concisa e tale da non consentire l'individuazione non solo di singoli reperti ma neppure, in molti casi, della
«Nota degli oggetti contenuti nelle tre casse N° 200 Statuette e simboli in pietra dura smalto terra cotta 80 Pezzi di terra cotta cioè lampadari e lagrimatoj 52 Scarabei in pietra e smalto 12 Pietre dure incise 4 Pezzi d'oro cioè tre orecchini e un idolo 60 Statuette e Idoli in bronzo 2 Vasi Totale 410 Dono del Signor Giacomo Del Valle De Paz da Pisa addì 4 luglio 1868».
94
CM I nn. 1863, 1867, 1868, 1889, 1890, 1962, 1964, 1965, 1976, 1980, 1985, 1987, tutti identificabili in base alle descrizioni del CM I. Sono individuabili come facenti parte della raccolta Ricci, in base alla appartenenza ad uno stesso destinatario, di cui compare un esemplare in CM I, gli ushabti elencati in CM IV sotto i nn. 4674, 4683, 4688, 4705 (vedi n. 1863), 4681 (vedi n. 1867), 4686, 4690 (vedi n. 1980), 4704 (vedi n. 1890).
101 Fanno eccezione, per la raccolta di Galleria, i tre ushabti in bronzo ed otto di quelli in «terra verniciata» e in «terra», registrati in CG IX ai nn. 12, 13, 15, 17, 18, 24, 36, 46, dei quali uno solo epigrafo (n. 24), mentre i primi, come si è visto, sono registrati in CM IV ai nn. 4716 - 4718 per gli altri, non identificati, non risulta possibile definire il numero di inventario che dovettero recare in CM IV, ma solo tenerne conto dal punto di vista numerico. Solo cinque ushabti, tutti anepigrafi, della raccolta Nizzoli non vennero riportati in CM I, di questi il solo identificato, in calcare, reca, come già si è detto, in CM IV il n. 4530.
95
CM I nn. 1963, 1972, 1973, 1974, 1975, 1977, 1978, 1979, 1983, tutti corrispettivi alle descrizioni presenti in CM I. Esemplari individuati in CM IV come appartenenti allo stesso destinatario dei nn. 1975, 1977, 1978, 1979: nn. 4695, 4700.
Per quanto attiene la raccolta Rosellini, più consistente delle due sopra citate, la selezione fu solo in apparenza più severa. Si citano, fra parentesi, i riferimenti al Catalogo e breve notizia. Soltanto cinque ushabti in legno (tre n. 339, due n. 340) cui deve aggiungersi un frammento (n. 341) non compaiono in CM I. La stessa sorte subirono quattro ushabti, anepigrafi, in «porcellana» (n. 354), cui si devono sommare, sempre nello stesso materiale, l'esemplare connotato dal n. 355, uno dei due registrati al n. 362, altri due (n. 363) e tre frammenti, fra i quali due con iscrizioni (n. 361) . Parimenti non vennero presi in considerazione, fra quelli in «terra cotta», quattro esemplari (uno n. 365, due n. 366, uno n. 367) e, fra quelli in «terra cotta dipinta», sei (n. 377). Resta il
96
CM I nn. 1928, 1929, 1931, 1937, 1940, 1941, 1942, identificabili in base a CM I.
97 CM I nn. 1924, 1944, CM IV nn. 4519, 4522, 4523, tutte pertinenti alla stessa persona. 98 Reca in CM IV il n. 4507, risulta identificabile in base alla descrizione fornitane in Catalogo Ricci: «Una immagine molto più grande, di terra cotta semplice lavoro ordinario». 99 Cui devono aggiungersi i nove esemplari adespoti pertinenti agli stessi defunti cui sono dedicati gli ushabti dei gruppi 122 e 123.
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così per quanto riguarda la raccolta Ricci, come sopra si è appurato102. Per quanto concerne gli ushabti in «pietra», essendo quelli pertinenti alle raccolte Nizzoli, Rosellini e Ricci tutti identificati, tranne uno, ne discende che la maggior parte di quelli elencati in CM IV103, e definiti per essere in «calcare», sono da ascrivere ad acquisizioni successive al 1856104. Ad una conclusione analoga si perviene nei confronti di un
insieme costituito da ventisette esemplari in faience egiziana, tutti iscritti105, cui si devono sommare sette fra quelli elencati da Schiaparelli nel Catalogo dei Monumenti Egiziani, volume V106, e dedicati, in parte, per gruppi, a personaggi diversi107, i quali, tutti, in nessun modo possono aver appartenuto alle raccolte sopra ricordate, ed in particolar modo a quella Ricci, nel qual caso sarebbero stati, almeno in parte, esposti e comparirebbero in CM I. Diversa appare essere la situazione per quanto attiene gli ushabti in legno elencati in CM IV, i quali paiono corrispondere al totale di quelli non compresi in CM I, e provenire, dunque, dalle raccolte Rosellini e Ricci, mentre presentano minime eccedenze, decisamente inferiori alla decina, quelli in faience anepigrafi e quelli in terracotta. Si può quindi concludere che i doni intervenuti fra il 1856 e il 1878, ma più probabilmente fra il 1864 e il 1870, in coincidenza con Firenze capitale, almeno per quanto riguarda gli ushabti, non furono di entità limitata, sebbene molti di quelli in
fatto, tuttavia, che non siano identificabili, nel complesso, ben quarantatre esemplari anepigrafi e sei di quelli epigrafi. 102
Diamo qui una breve ricapitolazione degli esemplari identificati, segnalando il materiale ed i lotti di appartenenza nella descrizione del Catalogo Ricci. In legno: n. 36, sei su trentasei; in pietre di tipi diversi: nn. 105 - 116, venti su ventuno; in legno: n. 118, quattordici su diciassette, n. 119, otto su otto, n. 120, nessuno su quattro; in «porcellana» con «iscrizioni incise»: n. 121, quattro su ventiquattro, n. 122, sessantasei su sessantasei, n. 123, trenta su trenta; in «terra verniciata con iscrizioni dipinte a smalto»: n. 124, diciannove su trenta, n. 125, undici su ventiquattro; «senza geroglifici»: n. 126, nessuno su trentacinque; «alcune hanno iscrizioni»: n. 127, nessuno su diciotto; «terra cotta»: n. 128, sette su sette, n. 129, uno su uno, n. 130, quattro su quattro, cui deve aggiungersi un frammento che Migliarini non menziona, onde si può ipotizzare che, anche in altri casi, oggetti frammentari non siano stati presi in considerazione all'atto della stesura del Catalogo Ricci; «porcellana verniciata»: n. 142, tre su cinque. In totale risultano identificabili duecentouno esemplari su un complesso di trecentotrenta.
105
Inventariati in CM IV sotto i nn. 4556, 4557, 4558, 45864610 e 4611, tra i quali sono individuabili, in base al Catalogo Pellegrini, gli attuali nn. 4556, 4557, 4558, 4587, 4588, 4589, 4590, 4591, 4592, 4593, 4595, 4597, 4598, 4599, 4600, 4601, 4602, 4603, 4604, 4605, 4606, 4607, 4609, 4610, 4611, e per la presenza del numero di inventario il n. 4596.
103 Sotto i nn. 4525 - 4529, 4531 - 4549, 4551 - 4555 per un totale di ventinove esemplari ai quali deve aggiungersi il n. 4508, in arenaria anziché in terracotta. Tra di essi sono individuabili sulla base del Catalogo Pellegrini, oltre al n. 4508, soltanto gli attuali nn. 4527, 4531, 4532, 4533, 4534, 4536, 4537, 4538, 4540, 4541, 4546, 4547, 4548, 4549 bis (da intendersi per 4549 poiché l'atra statuetta ivi connotata con lo stesso numero è in «smalto»). In base al Catalogo Pellegrini, infatti, i nn. 4526 4545, 4549, risulterebbero essere in «smalto» ed i nn. 4528, 4529, 4542, 4543 in «terra cotta», mentre non sono citati nell'indice i nn. 4525, 4535, 4539, 4544, 4546, 4552, 4553, 4554, 4555 ed altri ushabti in calcare compaiono, nel testo, sotto i numeri 213, 218, 222, 541 come privi di numero di inventario. Botti riattribuì a statuette in calcare, che, evidentemente, ne erano prive, i numeri d'inventario 4525, 4529 (pertinente, secondo Pellegrini, a un esemplare in «terra cotta»), 4539, 4551, 4552, 4554, 4555. È stato possibile, quindi, individuare, sulla base sia del Catalogo Pellegrini sia della numerazione apposta da Botti, gli attuali nn. 4525, 4527, 4529, 4531, 4532, 4533, 4534, 4536, 4537, 4538, 4539, 4540, 4541, 4546, 4547, 4548, 4549, 4551, 4552, 4554, 4555, per un totale di ventuno esemplari cui deve aggiungersi il n. 4508.
106 Al quinto volume del Catalogo dei Monumenti, di seguito citato come CM V, Schiaparelli, all'epoca «Incaricato dell'ordinamento del Museo Egizio al Palazzo della Crocetta», come risulta da una lettera del 22 novembre 1881 a lui indirizzata dal direttore delle RR. Gallerie (cfr. MEF 3, Ins. 2, Fasc. 2), pose mano nel 1881 registrandovi, tra l'altro, sotto i nn. 5426, 5427, 5429 - 5437, undici ushabti dati per provenire dal «Magazzino» e, quindi, evidentemente, a suo tempo, non inventariati in CM IV. Tra di essi, due sono anepigrafi: nn. 5434, 5435 e risultano non identificabili e due nn. 5436, 5437, potrebbero aver fatto parte della raccolta di Galleria, e segnatamente del dono Perfetti, in quanto il destinatario risulta identico a quello del n. 1872. Gli ushabti, quindi, che qui interessano sono quelli attualmente contrassegnati dai nn. 5426, 5427, 5429, 5430, 5431, 5432, 5433. 107 Sono dedicati a Psemtek (RPN I 136. 8) i nn. 4588, 4589, 4590, 4595 ed ancora il n. 5426, a Im-hotep (RPN I 9. 2) i nn. 4587, 4591, 4602, 4604, 4606, 4607, a Pa-n-Imen (RPN I 106. 8) i nn. 4593, 4597, 4599, 4605, e, infine, a Ankh-pahred (RPN I 63. 18) i nn. 4598, 4601, 5429.
104 Alcuni potrebbero aver fatto parte del dono Moraitis, risalente, come si è visto, al 1868.
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Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
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calcare, al contrario di quelli in faience, risultino essere danneggiati già al momento della stesura del CM IV. Si deve notare, inoltre, che i suddetti doni pervennero, tutti o quasi, da italiani residenti in Egitto, come si rileva da una lettera di Gian Francesco Gamurrini, direttore del Museo dal 1867, al Direttore delle RR. Gallerie, datata 5 febbraio 1870, che, in parte, qui riportiamo in quanto vi è esplicitato il numero e la consistenza dei doni suddetti108.
Della raccolta Roda, acquistata nel 1882, facevano parte sedici ushabti, descritti con cura nella «Nota degli oggetti Egiziani componenti la collezione Roda offerta in vendita a questo Museo per la somma di L 150 (centocinquanta)»110, datata «Firenze li 3 febbraio 1882». Gli ushabti vennero inventariati, seguendo l'ordine della «Nota»111. Nell'elenco della collezione Franchetti, cui fa riferimento la medesima pratica di acquisto, non compaiono «figurine funebri»112. Sempre al 1882 risale l'acquisto di un piccolo gruppo di reperti, effettuato presso l'antiquario fiorentino Giuseppe Pacini, fra i quali figuravano tre ushabti113. Nel 1883
Acquisizioni Schiaparelli Fra le numerose acquisizioni dovute a Schiaparelli ci limiteremo ad elencare quelle in cui compaiono ushabti o oggetti ad essi riconducibili anche se occorre spendere due parole sulla composizione delle raccolte donate o poste in vendita da parte privati o di antiquari. Si tratta quasi sempre di piccole collezioni costituite, nella maggior parte dei casi, da immagini di divinità in bronzo, amuleti e scarabei e, spesso, ushabti. In nove casi vi compaiono, al massimo, una o due stele, statue, casse per mummie o frammenti delle medesime.109
diplomatico in Egitto, (1885), Bisciara (1892) e di quello del Governo egiziano (1893). 110
MEF 3, Ins. 12, Fasc. 1, Foglio 2. Si riporta, di seguito, il testo della «Nota» relativo ai materiali che qui interessano: «Tre figurine funebri portanti il nome dello scriba Noferhotep e da attribuirsi alla XIX Dinastia (Sec. XIV e XV av. l'Era volg,). Porcellana; alt. 0,m095 Una figurina funebre, col nome della Signora Hontau, da attribuirsi pure alla XIX Dinastia. Porcellana alt. 0,m112. Altra col nome della Signora Tahalo, id id. - Porcellana alt. 0,m 125 Altra con nome illeggibile id id. Porcellana alt. 0,m 115.
108
A.SBAS, 1870, Flz. A, Fasc. 14. «Ecco il terzo o quarto dono che ci viene d'Egitto. Si supporrà naturalmente che con questo succedersi di monumenti il nostro museo Egiziano vada acquistando pregio […] . Si crederà che il dono che un italiano offre da lontana regione alla madre patria, ad un Pubblico Museo, al R. Governo e alla Capitale d'Italia, non discordi dal suo nobile fine e che sia frutto di saggie ed assidue ricerche o almeno la mancanza di queste venga compensata dal sacrificio di un non mediocre prezzo sborsato […]. Queste logiche e necessarie considerazioni che qui s'accennano ci immergono in un amaro disinganno. Sono di continuo smentite dal fatto e dall'esame degli oggetti inviati: dei quali devo pur dirlo non sono che pochissimi i quali meritino d'essere esposti alla pubblica vista. [...] non si faccia ignorare ai suoi Consolati in Egitto ai quali in sostanza si dica che […] sarebbe desiderabile che non si inviassero più oggetti ed idoli in bronzo in pasta vitrea ed in pietra calcarea, né lavori in terra cotta come lucerne, statuette e vasi né piccoli amuleti di qualunque specie, poiché di tutte queste cose abbondano i Musei d'Italia […] ma se veramente si crede giovare ai patri istituti ed agli studi saranno sommamente graditi i monumenti in pietra in tela ed in papiro tanto figurati che scritti.».
Tre figurine funebri col nome di un defunto Psametik, sacerdote di Ammone, figlio della Signora Utama, da attribuirsi alla dinastia XXVI. Porcellana, alt 0,m 202. Altre tre col nome del defunto Takir Dinastia XXVI Porcellana alt. 0,m 180 Altra con nome illeggibile id. id. - Porc., alt. 0,m 155 Altra mancante del nome id id. - Porc., alt. 0,m 113 Altra col nome del defunto Psametik, id. id. Porc., alt. 0,m 085 Altra col nome del defunto Anχnesiris id. id. Porc., alt. 0,m 078» 111
Gli ushabti facenti parte di questo acquisto, vennero inventariati in CM V sotto i nn. 5595 - 5610 cui si accompagnano, nello stesso ordine, le descrizioni tratte dalla «Nota». Sono identificabili grazie alla presenza della scritta «Roda» sul dorso i nn. 5595, 5596, 5597, 5600, 5608, o del numero di inventario apposto da Schiaparelli nn. 5601 - 5607, 5609 ed in base alla descrizione fornitane nella «Nota» i nn. 5598, 5599, 5610. 112
MEF 3, Ins. 12, Fasc. 1, Foglio 1.
109
Si tratta delle raccolte Nardi (1885) e Palazzi (1890), dei pezzi posti in vendita dall'antiquario Pacini nel 1887, dell'acquisto Giglioli (1890) e dei doni da parte di italiani residenti in Egitto: Morpurgo, Bisciara, De Martino, agente
113 MEF 3, Ins. 12, Fasc. 1, Foglio 4. Si riporta il testo della «Nota di acquisti di antichità Egiziane» relativo ai materiali che qui interessano:
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venne acquisita una piccola raccolta dall'antiquario livornese Oreste Bellandi114, comprendente due ushabti115. Nel 1884, sempre presso l'antiquario Pacini, venne acquistata una raccolta116 di cui facevano parte cinque «figurine funebri», descritte nella «Nota degli oggetti egiziani offerti in vendita dall'antiquario G. Pacini»117 ed inventariate in CM V118.
Sempre al 1884 è da ascriversi l'acquisto di venti «Figurine funebri esistenti al Museo di Boulaq in Egitto»119, poi divenute trenta grazie alla generosità di Émile Brugsh Bey120, provenienti dalla cachette di Deir-el-Bahari. Schiaparelli si limitò a registrarle nel CM V sotto una unica voce «Ushabti nuovo impero porcellana - Dal Ripostiglio di Deir el Bahri, acquistati dal Museo di Bulaq - Tutti 30 L.300», il che non ne rende agevole l'identificazione121. All'inizio del 1885 risale l'acquisizione di centodieci ushabti122 derivanti da acquisti e rinvenimenti effettuati da Schiaparelli nel corso del suo primo viaggio in Egitto (18841885), ai quali si fa cenno, in modo estremamente sommario, sia in una minuta
« Alabastro dipinto rappr. figurina funebre di tempo tardo Porcellana celeste - figurina funebre del periodo tebano Porcellana verde figurina funebre del periodo saitico» . Inventariati in CM V sotto i nn. 5622, 5623, 5624. Due su tre risultano identificabili. Il n. 5622, in «alabastro dipinto», perché altri esemplari similari non identificati non sono presenti nella raccolta, il n. 5623 perché reca, a tergo, il numero di inventario appostovi da Schiaparelli. 114
MEF 3, Ins. 5, Fasc. 2. Autorizzazione all'acquisto da parte del Direttore delle RR. Gallerie, del 14 aprile 1883.
119 MEF 3, Ins. 6, Fasc.. 3. Comunicazione di Schiaparelli al Direttore delle RR. Gallerie, del 18 gennaio 1884, in merito all'accordo intervenuto con Maspero per la cessione «di venti figurine funebri scelte fra quelle rinvenute or sono due anni nel celebre ripostiglio di Dehr-el-Bahri insieme alle mummie dei Faraoni e dei grandi pontefici di Ammone». Il prezzo convenuto per la cessione delle statuette era di Lire 300.
115
MEF 3, Ins. 12, Fasc. 1, Foglio 5. Inventariati sotto i nn. 5691 e 5692 e descritti, come segue, nella «Nota degli oggetti egiziani offerti in vendita dal Sig. Oreste Bellandi»: « I figurina funebre, che appartenne al defunto Uas, sacerdote di Ammone. Porcellana. Dinastia XIX I " funebre, senza iscrizioni, di tempo tardissimo. Alabastro. Rara. Ambedue gli ushabti risultano identificabili. Uno, n. 5691, in base alla descrizione della «Nota» sopra riportata; l'altro, n. 5692, per recare ancora il numero di inventario appostovi da Schiaparelli.
120 MEF 3, Ins. 6, Fasc.. 3. Come si apprende da una lettera del R. Console al Cairo, del 31 luglio 1884: «Il signor Bruchs Bey, conservatore di questo Museo Egiziano, ha voluto, con squisita cortesia, e onde render maggiormente completa la collezione, consegnarmi 30 statuette, in luogo di 20, numero che era stato convenuto».
116
121
Inventariate in CM V sotto i nn. 6142 - 6171. Già nel 1898 un certo numero di esse non conservavano più il numero d'inventario appostovi da Schiaparelli (nn. 6144, 6145, 6148, 6149, 6152, 6153, 6154, 6156, 6159, 6162 - 6166, 6168 6171), come si rileva dal Catalogo Pellegrini nel quale risultano riattribuiti, in modo casuale, ma sostanzialmente corretto, i numeri 6144, 6145, 6148, 6149, 6152, 6153, 6154, 6156, 6159, 6168, 6169 a quelle statuette che, riconosciute per far parte del lotto, erano prive di connotazione inventariale. A tre lasciate prive di numero, tutte per NesyKhonsu (RPN I 178. 20), e ad una per Isit-em-kheb (RPN I 4. 3), questo venne attribuito da Giuseppe Botti, all'atto della revisione inventariale. Si tratta dei numeri 6162, 6163, 6164 e 6165. Risultano, quindi, identificabili in base al Catalogo Pellegrini i nn. 6142 - 6161, 6167 - 6169 e in base alla successiva revisione i nn. 6162 - 6165. È dubbio, invece, se siano effettivamente da ascrivere a questo acquisto gli ushabti recanti attualmente i nn. 6170 e 6171 i quali, tuttavia, si avvicinano agli altri per lavorazione e soprattutto per la tipologia del materiale. Resta da identificare l' ushabti al quale dovrebbe assegnarsi il n. 6166.
MEF 3, Ins. 5, Fasc. 1 e MEF 3, Ins. 6, Fasc. 6. La raccolta, offerta in vendita nel 1883, come si evince dalla «Proposta di acquisto di antichità egiziane», a firma di Schiaparelli, indirizzata «All'Illmo Sig. Commend. C. Donati, Direttore delle RR. Gallerie e Musei» del 26 marzo, venne acquistata solo il 5 aprile 1884. 117
MEF 3, Ins. 5, Fasc. 1. Allegata alla proposta di acquisto, citata alla nota precedente. Se ne riporta il testo per la parte che qui interessa: «III Figurine funebri 3 figurine funebri della dinastia XIX e XX. Porcellana 1 figurina funebre della dinastia XXVI con iscrizioni dipinte e non incise. Porcellana - Assai rara 1 figurina funebre del defunto Psametek. Dinastia XXVI. Porcellana». 118
Registrate, in CM V, ai nn. 5938 - 5942. Risultano identificabili la n. 5938 in base alla descrizione datane nel Catalogo Pellegrini e le nn. 5939 - 5941 in quanto recano ancora i numeri appostivi da Schiaparelli. Quanto al n. 5942, non è stato rinvenuto alcun ushabti che si attagli allla descrizione datane nella «Nota».
122 Ai quali si devono aggiungere una statuetta ed un frammento probabilmente non inventariati da Schiaparelli cui si sono attribuiti numeri bis.
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Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
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del rendiconto da inviarsi al Ministero123, comprendente anche la stima del valore venale, sia in CM V 124. 123
MEF 3, Ins. 12, Fasc. 1.
124
Riportiamo di seguito le descrizioni presenti in CM V:
Soltanto un ushabti fece parte dei doni ricevuti da Schiaparelli nel 1885 da parte di italiani residenti in Egitto, quello di Bisciara125. Al 9 febbraio 1886 risale l'autorizzazione all'acquisto di una piccola raccolta presso l'«Impresa di vendite all'incanto o all'amichevole di Giulio Sambon»126, comprendente, tra l'altro, un ushabti127. Del 1888 è l'acquisto Vampa, del quale facevano parte quattro ushabti128. Allo stesso anno è da ascrivere l'acquisto di «oggetti provenienti dall'Oasi di Giove Ammone» offerti in vendita dall'esploratore Luigi Robecchi Bricchetti fra cui figura un «Frammento superiore di ushabti: smalto»129. Al 1890 risale l'acquisizione di quanto riportato nella «Nota degli oggetti egiziani offerti in vendita dalla Signora Caterina Palazzi (provenienti dalla necropoli di Tebe)», fra i quali si annoveravano sedici «figurine funebri»130.
«6552 Ushabti con cassetta - Legno - Tebe (necropoli) 6553 Altro cs
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6554 Ushabti in legno, rozzissimo. Tempo romano Elefantina 6555 Ushabti. XIII dinastia - Calcare - Tebe 6556
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XVIII "
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6557
"
con iscrizioni ieratiche - Legno - Tebe
6558 Ushabti XVIII dinastia - Legno - Achmim 6559 - 6563 Cinque ushabti
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"
- Tebe
6564 - 6567 Quattro ushabti (necropoli)
- Calcare - Tebe
6568 - 6569 Due ushabti frammentati - " -
"
"
6570 Ushabti XVIII dinastia - Terra cotta rossa - Tebe 6571 - 6580 Dieci ushabti - Terra cotta dipinta - Achmim 6581 - 6583 Tre ushabti - Due terracotta uno di legno - Tebe (necropoli)
contrassegnati dai nn. 6658 e 6659 a questo gruppo è solo probabile. Gli ushabti recanti in origine i nn. 6584, 6599 non risultano identificabili.
6584 - 6629 Quarantasette ushabti - Smalto - Tebe (necropoli) 6630 - 6656 Ventisette ushabti - Terra dipinta - Tebe (necropoli)
125
Inventariato in CM V al n. 7227 e così descritto: «Uschabti della Regina Honttaui - Porcellana - Nuovo impero». Identificato per esclusione in quanto altri esemplari similari sono individuabili in base al Catalogo Pellegrini. Quanto al donatore non è possibile stabilire se si tratti di «Paolo Bisciara, figlio del R. Agente consolare in Luqsor», citato in una lettera di Schiaparelli al Ministero del 2 luglio 1892 (MEF 1, Ins. 2, Fasc. 1), relativa a doni di antichità ricevuti nel corso della seconda missione in Egitto, oppure del di lui padre.
6657 - 6661 Cinque ushabti rozzissimi - creta indurita al sole - Tebe (necropoli)» Gli ushabti elencati ai nn. 6552, 6553, 6555, 6556, 6557, 6564, 6589, 6591, 6592, 6594, 6595, 6598, 6601, 6603, 6608, 6609, 6610, 661 - 6629, 6644, 6645, 6648, 6655 si identificano in base alle descrizioni del Catalogo Pellegrini, anche se il n. 6647 vi è connotato erroneamente con il n. 6642. Quelli corrispettivi ai nn. 6558, 6559 - 6563, 6565, 8566, 6567, 6568, 6569, 6570, 6571 - 6580, 6581 - 6583, 6586 - 6588, 6590, 6593, 6596, 6597, 6600, 6602, 6604 6607, 6630 - 6633, 6635 - 6643, 6646, 6649, 6650 - 6654, 6657, 6660 e 6661, recano ancora il numero appostovi da Schiaparelli. L'ushabti n. 6554 si identifica in base alla descrizione datane in CM V. Il n. 6585 si identifica per essere dello stesso proprietario del n. 6614, altrettanto dicasi per il n. 6609, in tutto simile al n. 6594. La statuetta n. 6625 bis appartiene allo stesso personaggio della n. 6625, parimenti la n. 6649 bis è in tutto simile alla n. 6649. I nn. 6644 e 6645 si identificano per essere identici sl n. 6646, parimenti i nn. 6655 e 6656 sono individuabili in quanto simili al n. 6654. L'ushabti recante attualmente il n. 6647 si identifica in quanto appartenente allo stesso proprietario di n. 6648. L'ushabti descritto in Catalogo Pellegrini al n. 766 per recare il n. 6634 non è in terracotta ma in faience, tuttavia essendo in tutto simile ai nn. 6627 e 6628 non vi è motivo di dubitare che sia stato acquisito da Schiaparelli unitamente con gli altri. Per contro la pertinenza degli usciabi attualmente
126
MEF 3, Ins. 8, Fasc. 1.
127
Inventariato in CM V al n. 7358 e descrittovi come «Uschabti con iscrizione - Porcellana», identificabile in quanto reca ancora il numero appostovi da Schiaparelli. 128
Descritti in CM V, ai nn. 7429 - 7432, come «Quattro ushabti con iscrizioni scritte - Porcellana». Solo il n. 7430 risulta identificabile in quanto reca a tergo il numero appostovi da Schiaparelli. 129 MEF 3, Ins. 10, Fasc. 4. Inventariato sotto il n. 7410, non è identificabile. 130 MEF 3, Ins. 12, Fasc. 1, Foglio 10. Si riporta qui il testo relativo agli ushabti, che compare identico in CM V in corrispondenza dei nn. 7462, 7463, 7464 - 7465, 7466 - 7469, 7470 - 7471, 7472, 7473 - 7477:
«Frammento superiore di figurina funebre (porcellana policroma) - Dinastia XIXa, probabilmente.
_______________________________________________________________________________________________ 15
Giacomo Cavillier
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Dal suo secondo viaggio in Egitto (1891 1892) Schiaparelli recò soltanto cinque ushabti, tutti dati, in CM V, per provenire da «Gurnah»131. Sempre al 1892 risale il legato Bartolucci132, composto prevalentemente da immagini di divinità in bronzo e da amuleti ma di cui facevano parte anche quattro ushabti133. Del 1893 è il dono da parte del Governo egiziano costituito dal quinto lotto di reperti provenienti dalla seconda cachette di Deir-elBahari comprendente oltre a cinque sarcofagi e tre cassette anche quarantasei coppie di ushabti, distinti, in apposito elenco, con i nomi dei proprietari134, le quali vennero
riportate in CM V sotto la voce «ushabti porcellana - Tebe, come sopra. Dono del Governo Egiziano»135. Data l'estrema concisione del Catalogo dei Monumenti l'identificazione non può che basarsi sulla presenza dei numeri di inventario apposti da
fattane dalla Direzione del Museo egiziano di Gizeh, composto di tre facciate, poi citato come Allegato ed abbreviato in All. Se ne riporta il contenuto che qui interessa: N°. 1 Ankh f n. khonsou N°.23 Shedsou amon " 2 Nessi ta neb taoui " 24 Khonsoumes " 3 Padouarer " 25 Nespahashouti " 4 Isit m kheb " 26 Isit in kheb " 5 Hat pa menfi amon " 27 Ankh f khonsou " 6 Tadoumaut " 28 Tabaken khonsou " 7 Ousorhatimes " 29 Hent taoui " 8 Merit amon " 30 Teton mat ars ankh " 9 Tetmaut aus ankh " 31 Nesi amen ap " 10 Amonhatep " 32 Nesi mont " 11 Tashed khonsou " 33 Ankh sn mat " 12 Isit " 34 Ankh n mat " 13 Ankh n maut " 35 Meritamon " 14 Meritamon " 36 Ta shed khonsou " 15 Heroub " 37 Hori " 16 Tent taoui " 38 Nesi amon " 17 Don khonsou ari " 39 Pakhali " 18 Bok n maut " 40 Tà nefer " 19 Nessi ta ouza khou " 41 Hatserhsi " 20 Padoua out ren out " 42 Khonsou m heb " 21 Khaes " 43 Nespa nefr her " 22 Paifouzaru " 44 Nesi khonsou " 45 Padoua amen " 46 Nesi pa hivar»
Figurina funebre di un impiegato della necropoli di Tebe (legno dipinto) XXa. Due figurine c.s. della defunta Tabuhonsu (terra cotta dipinta) - Dinastia XXIIa probabilmente (si sono disfatte per l'umidità E.S.) Quattro figurine funebri del defunto Mamhebu - (porcellana celeste) Due figurine funebri (di cui una frammentata) di porcellana celeste, con iscrizioni tracciate in nero. Figurina funebre di rozzissimo lavoro con iscrizione impressa a tergo (terra cotta dipinta) Cinque piccole figurine funebri, di rozzo lavoro, senza iscrizioni (terra cotta con resti di colori)». Sono identificati in base alla presenza del numero di inventario apposto da Schiaparelli i nn. 7471, 7474 - 7476 ed in base alle descrizioni del Catalogo Pellegrini i nn. 7463, 7466 - 7469, 7470. 131
Inventariati e descritti in CM V come segue:
«8059 Figurina funebre del defunto Aχumut - Terra cotta dipinta 8060 Figurina funebre del defunto Kamapret -
id
8061 altra simile
id
-
8062-63 Due figurine funebri della defunta Tetmut
-
id»
Tutte si identificano in base alle descrizioni riportate in CM V. 132
MEF 1, Ins. 4.
133
Inventariati in CM V ai nn. 8271 - 8274 e descritti come «Ushabti - smalto». Risultano identificabili i nn. 8271 e 8272 in quanto recano ancora a tergo i numeri di inventario ed in base alle descrizioni fornite in Catalogo Pellegrini.
135
«Tebe, come sopra» è da intendersi «Deir, el Bahri, tombe dei sacerdoti di Ammone, a Tebe». Gli ushabti vennero inventariati ai nn. 8536 - 8627.
134
MEF 1, Ins. 2, Allegato alla lettera ministeriale del 4 luglio 1893, intitolato Antichità egiziane comprese nel lotto N°. 5 toccato in sorte all'Italia, secondo la descrizione
_______________________________________________________________________________________________ 16
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
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Schiaparelli, sull'Allegato e sul Catalogo Pellegrini136.
Con questa acquisizione si chiude l'epoca schiaparelliana, durante la quale la raccolta degli ushabti si arricchì di duecentonovantadue esemplari, dei quali sono identificabili con certezza duecentosessantotto.
136
Diamo di seguito i numeri di inventario degli ushabti identificati. Fra parentesi il numero corrispettivo all'Allegato e le modalità di identificazione: n.i. (numero di inventario apposto da Schiaparelli), All (Allegato), CP (Catalogo Pellegrini), an (analogia con l'esemplare di coppia):
Acquisizioni successive al 1893 Nessuna acquisizione di ushabti intercorse fra il 1894 ed il 1920. In questo stesso anno vennero acquistati cinque ushabti presso il signor Forti, non meglio specificato. Quattro presi in carico il 22 luglio, uno il 23, come si deduce dai buoni in cui compare anche il nome del venditore. Nessun altro documento è disponibile. Descritti in CM V137 come «Numero quattro statuette egiziane (due di bronzo, una di porcellana verde e una di legno)» e al n. 8649 come «Una statuetta egiziana in porcellana verde alta cm 20 con iscrizione geroglifica per lo scriba del posto del Re Psammitik figlio di Maryt-neit». Le descrizioni ripetono quelle dei buoni di carico. Al 1948 risale il legato Wilson Barker, comprendente almeno otto ushabti138, mentre al 1954 sono da ascrivere due acquisti, rispettivamente dalla contessa Ernesta Parravicino Garzoni139 e dalla signorina Ada Norsa140, e al 1955 un dono, da parte della
nn. 8536 - 8537 (n. 13, n.i., All); 8538 - 8539 (n. 32, CP, All); 8540 - 8541 (n. 33, n.i., CP); 8542 - 8543 (n. 4, All); 8544 - 8545 (n. 29, CP, All); 8546 - 8547 (n. 18, CP, All); 8548 - 8549 (n. 10, CP, All); 8550 - 8551 (n. 3, n.i., All); 8552 - 8553 (n. 30, n.i. CP, All); 8554 - 8555 (n. 44, CP, All, an); 8556 - 8557 (n. 36, CP, an, All); 8558 - 8559 (n. 27, n.i., All, CP); 8560 - 8561 (n. 45, n.i, CP); 8562 - 8563 (n. 34, n.i., CP); 8564 - 8565 (n. 15, n.i., CP); 8568 - 8569 (n. 43, All); 8570 - 8571 (n.14, CP, All); 8572 - 8573 (n. 37, CP, All); 8574 - 8575 (n. 6, CP, All); 8576 - 8577 (n. 2, n.i., CP, All); 8578 (n. 22, CP, All); 8580 - 8581 (n. 24, n.i., CP); 8582 - 8583 (n. 42, n.i., CP); 8584 - 8585 (n. 46,CP, All); 8586 - 8587 (n. 26, CP, All); 8590 - 8591 (n. 25, an., n.i., CP, All); 8592 - 8593 (n. 8, an, n.i., All); 8594 (n. 12, All); 8596 8597 (n. 7, CP, All); 8598 - 8599 (n. 31, n.i., an, All, CP); 8600 - 8601 (n. 19, an, n.i., All); 8602 - 8603 (n. 16, n.i., All); 8604 -8605 (n. 28, CP, All); 8606 - 8607 (n. 23, CP, All); 8608 - 8609 (n. 35, n.i., All, CP); 8610 - 8611 (n 1, n.i., All); 8612 - 8613 (n. 21, n.i., All, CP); 8616 - 8617 (n. 5, CP, All); 8621 (n. 11, CP); 8622 - 8623 (n. 40, CP, All); 8624 - 8625 (n. 39, CP); 8626 - 8627 (n. 17, n.i., All). Non è risultato possibile individuare con certezza, nella raccolta, ushabti che potessero essere identificati con quelli che compaiono nell'Allegato sotto i numeri 9 «Tetmaut aus ankh», 20 «Padoua out ren out», 38 «Nesi amon», 41 «Hatserhsi». D'altro canto non risultano individuabili quelli che dovettero recare i numeri 8566-8567, descritti in Catalogo Pellegrini sotto i nn. 52 e 24 e definiti per essere uno per «Zed-hor», l'altro per «Zed-mut», a meno che non si possa identificarli con il n. 9 dell'Allegato. Per quanto riguarda l'attuale n. 8615, riportato nel Catalogo Pellegrini al n. 159, con lettura del nome «Hotep-neχebu», da correggersi in Gaut-seshnu (RPN I 350. 6), si viene a porre il problema della parziale attendibilità dell'Allegato. Infatti se è vero che ushabti dedicati a questo personaggio sono citati in G. Daressy, Les cercueils des prètres d'Ammon, «ASAE» VIII, 1907, p. 17, la presenza nel lotto 5, anche di un solo esemplare, rende l'Allegato almeno in parte inaffidabile visto che alcuni degli ushabti ivi menzionati potrebbero esser stati sostituiti con altri, sempre della medesima provenienza. Lo stesso dato di fatto e la stessa conclusione interessano gli ushabti recanti i nn. 8588 - 8589, che compaiono nel Catalogo Pellegrini sotto i nn. 163, 164, con lettura erronea del nome «Pa-neχt-amen», da correggere in Pa-dy-Amun (RPN I 121. 23), di cui compare nell'Allegato una sola coppia sotto il n. 45, alla quale vennero attribuiti i nn 8560 - 8561; analoga considerazione vale per il n. 8595 destinato allo stesso proprietario dei nn. 8600 - 8601. Per quanto attiene l'attuale n. 8620 resta incerta l'effettiva pertinenza al dono del governo egiziano. Per completezza, si forniscono i numeri, pertinenti a questo lotto, che non compaiono nel Catalogo Pellegrini: nn. 8542 - 8543, 8544, 8548, 8555, 8556, 8579, 8590, 8594 - 8595, 8614, 8618 - 8619, 8626, e si indicano
altresì i numeri di inventario degli ushabti allo stato attuale non identificati: nn. 8566 - 8567, 8579, 8614, 8618 - 8619. 137
Ai nn. 8645 - 8648.
138
A.SAT 1948 - 50, Pos. 7, Fasc. 27. Registrati in CM VI sotto i nn. 10091 - 10098. Di fatto dagli allegati alla lettera di presa in consegna della raccolta, datata 10 novembre 1948, la consistenza risulterebbe essere di «n.10 statuette funerarie in terracotta smaltata» oppure di «12 ushabti in faience di varia grandezza», a seconda che si prenda in considerazione l'allegato manoscritto oppure quello dattiloscritto. 139 A.SAT 1954, Pos. 7/1. Costituito da cinque reperti fra i quali figura un ushabti, descritto minuziosamente in CM VI al n.11895. L'acquisto fu perfezionato con ministeriale del 3 maggio 1954. 140
A.SAT 1954, Pos. 7/1. Sorella della papirologa Medea Norsa. L'acquisto, del 26 maggio 1954, era costituito da un solo ushabti che ricevette il n. 11894 e venne descritto con cura in CM VI.
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Giacomo Cavillier
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signora Bruschi141. Un ushabti privo del numero di inventario si rinvenne negli anni sessanta in magazzino142. Agli anni settanta risale la catalogazione della raccolta De Grüneisen143. L'elenco dei reperti costituenti la medesima144, allegato al verbale di consegna, presenta un certo numero di inesattezze terminologiche difficilmente interpretabili in senso univoco. Non risulta, infatti, chiaro a quale classe appartengano, ad esempio, gli oggetti definiti per essere, al n. 19, una «Statuetta femminile di alabastro con le mani al seno Alt. 012» e, al n. 81, una «Figura in basalto, con braccia al seno e geroglifici incisi Alt. 018». Tuttavia, proprio partendo da queste definizioni, dal tipo di materiale e dai dati dimensionali, è stato possibile individuare fra i reperti attribuibili alla raccolta i due ushabti rispondenti alle descrizioni145 e stabilire, quindi, che l'espressione «statuetta femminile con le mani al seno» o la definizione «con le braccia al seno» indicano le statuette funerarie146. Di queste sono state identificate per appartenere alla raccolta De Grüneisen tredici 147 esemplari .
L'acquisizione più recente, 1992, riguarda la raccolta di Massimiliano Strozzi Sacrati148, adunata nel corso del suo viaggio in Egitto, effettuato fra il 1845 e il 1846, che comprende sedici ushabti149. Nel complesso, dunque, le accessioni intervenute nel corso del novecento non possono, neppure alla lontana, competere con quelle del secolo precedente ma valgono a dimostrare, quantomeno, una continuità d'intenti nell'accrescimento della raccolta. Pier Roberto Del Francia
141
A.SAT 1954, Pos. 7/1. Il dono è menzionato nel buono di carico n. 2553, del 17 gennaio 1955; l'ushabti è descritto in CM VI al n. 11901. 142
Trattasi del n. 12210, descritto sommariamente in CM VI.
143 A.SAT 1925 - 50, Pos. 9, Firenze 5. Posta sotto sequestro conservativo il 30 agosto 1926 e trasferita nei locali del R. Museo Archeologico di Firenze. 144 Redatto da Doro Levi e quindi non da un conoscitore della materia. 145
Poi connotati in CM VI dai nn. 12308 e 12291.
146 Sulla base di questa indicazione avrebbero appartenuto alla raccolta De Grüneisen, oltre a quella citata (n. 12308), altri trentotto esemplari cui si devono aggiungere, oltre all'altra già ricordata (n. 12291), variamente descritti, per avere «braccia incrociate», recare «geroglifici» o essere «statuette stanti», altri otto esemplari, per un totale di quarantotto. 147
Dieci registrati in CM VI ai nn. 12291, 12300 - 12308 e tre in CM VII ai nn. 13274, 13294, 13295, fra i quali uno risulta essere un falso (n. 12291). A questi devono aggiungersi tre ushabti in legno, falsi, che compaiono nell'elenco sotto il n. 12: «4 statuette stanti in legno dipinto, una col piedistallo originale».
148 Si veda in proposito P.R. Del Francia - M.C. Guidotti, La raccolta egizia Massimiliano Strozzi Sacrati a Firenze, Firenze, 1993. 149
Inventariati in CM VIII ai nn. 14249 - 14264.
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II PERIODO INTERMEDIO
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Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
Pyy(?) Pyy(?)
N.1 Inventario n.
2370
Materiale:
Legno (ushabti) Argilla cruda (sarcofago)
Dimensioni:
h 9 – l 2,3 – s 2 cm (ushabti) h 11 – l 5 – s 6 cm (sarcofago)
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Integro (ushabti) Lievi abrasioni (sarcofago)
Note tecniche:
Intaglio, pittura (ushabti) Modellatura a mano (sarcofago)
Datazione:
II Periodo Intermedio (XVII Dinastia)
Cfr.Cl.IVC3; W.0 ; H.0; Tp.1° Descrizione:
L’ushabti, sommariamente intagliato, presenta la testa, il volto, il corpo e i piedi appena accennati. Su tutti i lati del corpo è presente il testo ieratico scritto con inchiostro nero e disposto in linee orizzontali, diviso in due partiture mediante linea verticale sul lato frontale della statuetta. Il nome del personaggio è scritto con inchiostro nero sul lato destro del volto. Il testo risulta a tratti illeggibile a causa della superficie grezza del supporto. Il sarcofago anepigrafo è sommariamente modellato e si compone del coperchio e della cassa. Il coperchio ha forma antropomorfa con testa e parrucca appena accennati e corpo mummiforme. La cassa è di forma rettangolare con lato testa arrotondato. Formula:
I=N=SIm=D=a.a.m.=T=C
Testo:
Iscrizione sul lato destro del volto:
1. ____________________________________________________________________________________________________ 21
Giacomo Cavillier
2. 3. 4. 5. 6. 7.
(1) O questo primo ushabti di Pyy per fare (2) il lavoro [---](3) come un uomo ai suoi doveri: coltivare (4) i campi, irrigare le sponde (5) per trasportare la sabbia dell’(6) Oriente all’Occidente. Laggiù [---] (7) “eccomi” tu dirai. Nome:
PN.I.129.7
Bibliografia:
AA.VV. 1992, p.17 n.6
____________________________________________________________________________________________________ 22
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.2 Inventario n.
2371
Materiale:
Legno Argilla cruda (sarcofago)
Dimensioni:
h 8,7 – l 2,0 – s 1,9 cm (ushabti) h 10,5 – l 3,5 – s 2,2 cm (sarcofago)
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Integro (ushabti) Lievi abrasioni (sarcofago)
Note tecniche:
Intaglio, pittura (ushabti) Modellatura a mano (sarcofago)
Datazione:
II Periodo Intermedio (XVII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVC3; W.0 ; H.0; Tp.1a L’ushabti, sommariamente intagliato, presenta la testa, il volto, il corpo e i piedi appena accennati. Su tutti i lati del corpo è presente il testo ieratico scritto con inchiostro nero e disposto in linee orizzontali, diviso in due partiture mediante linea verticale sul lato frontale della statuetta. Il testo risulta a tratti illeggibile a causa della superficie grezza del supporto. Il sarcofago anepigrafo è sommariamente modellato e si compone della sola cassa di forma rettangolare con lato testa arrotondato.
Formula:
I=SIm=D=a.a.m.=T=C
Testo:
1.
____________________________________________________________________________________________________ 23
Giacomo Cavillier
2. 3. 4. 5. 6. (1) O ushabti questi [---] (2) se si computa [---] se si numera (3) [---] coltivare i campi (4), irrigare le sponde (5) trasportare la sabbia dell’Oriente all’Occidente. (7) Laggiù [---] “eccomi” tu dirai. Bibliografia:
AA.VV. 1992, p.17 n.7
____________________________________________________________________________________________________ 24
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
IaHIaH-ms
N.3 Inventario n.
2372
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 17,5 – l 3,7 – s 4,2 cm
Provenienza: Acquisizione: Conservazione: Note tecniche: Datazione: Descrizione:
n.n. Spedizione Franco-Toscana 1828-1829 Integro Intaglio, pittura (ushabti) II Periodo Intermedio (XVII Dinastia) Cfr.Cl.IVC4; cfr.W.4; H.0; cfr.Tp.8c L’ushabti, sommariamente intagliato, presenta la testa con parrucca corta, il volto, le mani, il corpo e i piedi appena accennati. Su tutti i lati del corpo è presente il testo ieratico scritto con inchiostro nero e disposto in linee verticali: tre frontali, due laterali destra, due posteriori e una laterale sinistra.
Formula:
I=N=SI-N=D=a.a.m.=D=a.a.m.
Testo:
Iscrizione frontale: 1. 2. 3.
Iscrizione laterale destra:
4. 5. Iscrizione Posteriore:
____________________________________________________________________________________________________ 25
Giacomo Cavillier
6. 7. Iscrizione laterale sinistra:
8. (1) O ushabti (2) questo computato di Ahmes nato da (3) Nyri (?) se numerato (4) Ahmes nato da Nyri per (5) trasportare la sabbia dell’Occidente all’Oriente (6) se convocato “eccomi”, tu dirai! (7) (per) trasportare la sabbia dell’Oriente all’Occidente se convocato, “eccomi” (8) tu dirai.
Nome:
PN.12.19
Bibliografia:
Inedito
Note:
1. Si noti la differente grafia di
più simile a
2. Si noti l’uso del determinativo nella riga 3
nella riga 4, omesso dallo scriba
____________________________________________________________________________________________________ 26
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
Nswsw-Htp
N.4 Inventario n.
6552
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 11 – l 2.4 – s 2.4 cm (ushabti) h 15.5 – l 7.0 – s 7.5 cm (sarcofago)
Provenienza:
Tebe
Acquisizione:
Prima Spedizione Schiaparelli 1884-85
Conservazione:
Integro
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.IIA; cfr.W.4; H.0; Tp.1a. L’ushabti, accuratamente intagliato, presenta il volto definito con fattezze evidenziate in nero, una parrucca tripartita che copre le orecchie, il corpo mummiforme e i piedi non definiti. Su tutti i lati del corpo è presente il testo ieratico scritto con inchiostro nero e disposto in sei linee verticali, di cui due sulla parte anteriore, due sulla parte posteriore e due sui lati; il testo a tratti risulta di difficile lettura a causa della superficie grezza del supporto. Il sarcofago, accuratamente intagliato, si compone del coperchio e della cassa. Il coperchio di forma rettangolare ha la parte esterna convessa, mentre quella interna è piana con lieve incavatura e dotata di fori per i tasselli di innesto per la cassa sui lati superiore ed inferiore; quest’ultima è rettangolare, anch’essa dotata di fori per i tasselli in corrispondenza di quelli del coperchio, con varie fessurazioni e tracce di pittura di colore bianco. Sulla parte esterna del coperchio è presente parte di una iscrizione in ieratico scritta con inchiostro nero e disposta in linee verticali.
____________________________________________________________________________________________________ 27
Giacomo Cavillier
Formula:
P=I=N=SI=D=a.a.m.=T=C
Testo:
Iscrizione: frontale (1,2); lato destro (3); retro (4,5); sinistro (6,7):
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Iscrizione sarcofago:
1. 2. 3. 4. (1) Il Sehedj, lui dice: O ushabti (2) questi (di) Nesu-hotep1 giusto di voce (3) se computato per fare i lavori (4) tutti da farsi, come un uomo al suo dovere nella terra del dio (5) (quale) giusto(?) per coltivare (i campi) irrigare le sponde (6) per trasportare la sabbia dell’Oriente (7) all’Occidente. “Eccomi” [---] tu dirai. Iscrizione sarcofago (1) Nesut-hotep … (2) la sua incisione (?) (3) incisione (?)… (4) formula … Nome: Bibliografia: Note:
PN.I98.14 Tiradritti 1999, p.134 e 172, n.152 1. Si noti la differente grafia del nome presente sull’ushabti e quello sul sarcofago
____________________________________________________________________________________________________ 28
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
IAbt
N.5 Inventario n.
6553
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 11.5 – l 3 – s 2.5 cm (ushabti) h 16 – l 6.4 – s 4.8 cm (sarcofago)
Provenienza:
Tebe
Acquisizione:
Prima Spedizione Schiaparelli 1884-85
Conservazione:
Integro (ushabti) Fessurato, consunto (sarcofago)
Note tecniche:
Intaglio, pittura (ushabti) Intaglio (sarcofago)
Datazione:
II Periodo Intermedio (XVII Dinastia)
Descrizione:
Cl.IIA; cfr.W.4; H.0; Tp.1a. L’ushabti, accuratamente intagliato, presenta il volto definito con fattezze evidenziate in nero, una parrucca tripartita che copre le orecchie, il corpo mummiforme e i piedi non definiti. Sulla schiena è presente una resina di colore scuro atto a incollare la statuetta alla cassa del sarcofago, quest’ultima provvista di apposito foro. Sulla parte anteriore è presente il testo ieratico scritto con inchiostro nero e disposto in sette linee orizzontali; il testo a tratti risulta di difficile lettura a causa della superficie grezza del supporto. Il sarcofago, accuratamente intagliato, si compone del coperchio e della cassa. Il coperchio nella parte esterna è di forma antropomorfa con testa e parrucca appena accennati e corpo mummiforme, mentre in quella interna presenta lieve incavatura. La cassa sul fondo presenta un foro di innesto per un tassello posizionato sulla parte posteriore dell’ushabti. Sulla parte esterna del coperchio è presente parte di una iscrizione in ieratico scritta con inchiostro nero e disposta in linee orizzontali.
____________________________________________________________________________________________________ 29
Giacomo Cavillier
Formula:
(Ushabti) I=N=SIm=D=T=C; (Sarcofago) P=N?
Testo: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
Iscrizione sarcofago:
1. 2.
Iscrizione ushabti: (1) o ushabti questo, l’Osiride1 Iabet, se computato Iabet (3) se convocato Iabet nella terra del dio (4) per trasportare la sabbia (5) dell’Occidente all’Oriente (6) “Eccomi” (7) tu dirai. Iscrizione sarcofago: (1) Il Sehedj (2) (giusto di) voce (?) Nome:
Cfr.PN.I.1.17
Bibliografia:
Inedito
Note:
1. Meno probabile il titolo
rs “vigilante”
____________________________________________________________________________________________________ 30
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
Iry
N.6 Inventario n.
6554
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 19,1 – l 4,5 – s 3,8 cm
Provenienza:
Elefantina
Acquisizione:
Prima Spedizione Schiaparelli 1884-85
Conservazione:
Integro
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
II Periodo Intermedio (XVII Dinastia)
Descrizione:
Cl.IVC6; Cfr.W.1; H.0; Tp.7c. L’ushabti, sommariamente intagliato, presenta il viso definito con ampia parrucca corta dipinta di colore nero. Il corpo è di tipo mummiforme con i piedi non definiti; le mani recanti attrezzi sono appena accennate sul petto mediante linee diagonali di colore rosso. Sulla parte frontale è presente una linea di testo ieratico scritto con inchiostro nero e disposto in un’unica linea verticale.
Formula:
P=N
Testo: Il Sehedj, l’Osiride Iry Nome:
PN.I.41.23
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 31
NUOVO REGNO (parte prima)
____________________________________________________________________________________________________
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
NHs
N.7 Inventario n.
1809
Materiale:
Basalto
Dimensioni:
h 13 – l 4 – s 1,6 cm
Provenienza:
Necropoli di Tebe
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Integro, scheggiatura frontale scultura, incisione
Note tecniche: Nuovo Regno (XIX Dinastia) Datazione: Cl.V1B2; W14; H8; I12; Tp.4 Descrizione: L’ushabti presenta una barba corta rituale, una parrucca striata con riccioli resi in rilievo e le braccia incrociate sul petto, che recano la zappa e l’aratro, anch’essi in rilievo. Il corpo è accuratamente abbigliato con una camicia con maniche plissettate e una lunga gonna liscia con grembiule trapezoidale centrale. Il testo inciso è disposto in sei linee orizzontati sulla gonna e su di una linea verticale sul grembiule. Formula:
P=I=SIm=D=T=SIIm=C
Testo:
Iscrizione verticale:
Iscrizioni orizzontale:
1. 2. 3. 4. 5. 6. ____________________________________________________________________________________________________ 35
Giacomo Cavillier
(Iscrizione verticale) Il Sehedj, l’Osiride Scriba reale, Generale, NeHes (Iscrizione orizzontale) (1) egli dice: o questi ushabti, (2) se si convoca, se si numera per fare (3) tutti i lavori da farsi nella necropoli: (4) coltivare i campi, irrigare (5) le sponde, trasportare con imbarcazioni la sabbia (dall’)[Oriente] (6) all’Occidente, se convocato (tu dirai):“Eccomi”. Nome:
PN I.209.4
Titolo:
Wd.161.1392; Ch.22.2:19
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.22 n.127; Guidotti – Pecchioli Daddi 2002, p.64, n.13; Cavillier 2009, TM2, pp.11-13; Guidotti 2013, p.29 n.27
____________________________________________________________________________________________________ 36
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
Cw--n-r Cw
N.8 Catalogo n.
1810
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 21 – l 6 – s 3 cm
Provenienza:
Necropoli di Tebe (probabile)
Acquisizione:
Collezioni Granducali
Conservazione:
Consunto con ampie fessurazioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno
Descrizione:
Cl.VIB2; cfr.W.5; H.20; Tp.4; cfr.B.13a. L’ushabti presenta una barba corta rituale, una parrucca liscia bipartita di colore nero che lascia scoperte le orecchie, il viso definito e i lineamenti evidenziati anch’essi con colore nero. Sul collo è presente un’ampia collana dipinta di colore rosso su fondo giallo; le braccia anch’essere evidenziate con colore rosso risultano incrociate sul petto. Il corpo presenta sulla parte frontale una gonna con grembiule trapezoidale centrale su cui è dipinta una linea verticale di testo vergata con inchiostro nero; sugli altri lati della gonna sono presenti fasce delimitate con inchiostro rosso atte a contenere del testo, sebbene alcuna iscrizione vi è stata vergata. I piedi sono ben definiti e provvisti di base atta a simulare i calzari.
Formula:
P
Testo: Il Sehedj, l’Osiride, Capo degli scultori Sunero (giusto di voce). Nome:
Cfr. PN.I.316.24
Titolo:
Wd.149.1278
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p. 30 n. 182.
____________________________________________________________________________________________________ 37
Giacomo Cavillier
@wy
N.9 Inventario n.
1811
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 32 – l 4 – s 1,6 cm
Provenienza:
Necropoli di Tebe
Acquisizione:
Collezioni Granducali
Conservazione:
Mancante dei piedi, consunto
Note tecniche:
Scultura, incisione
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cl.V1B2; cfr.W14; H1; A1; Tp.8a L’ushabti presenta una barba corta rituale, una parrucca striata con riccioli resi in rilievo e un viso definito e lineamenti in rilievo. Il corpo è abbigliato con una camicia con maniche plissettate e una lunga gonna liscia con grembiule trapezoidale centrale, le braccia sono incrociate sul petto con mani in rilievo che recano il pilastro djed e l’amuleto tyt; i piedi non sono definiti. L’iscrizione è incisa e posizionata in una colonna verticale.
Formula:
P=Tit=N
Testo:
Il Sehedj, l’Osiride, Comandante di Reggimento, Huy giusto (di voce)1 Nome:
PN I.233.18
Titolo:
Ch.64.11
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.26 n.151; Guidotti-Pecchioli Daddi 2002, p.65, n.15; Cavillier 2009, TM1, pp.8-10.
Note: 1. Migliarini nell’inventario manoscritto del 1856 traduce “Capo
degli eserciti reali”.
____________________________________________________________________________________________________ 38
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
Nfr--rnpt Nfr
N.10 Inventario n.
1812
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 32 – l 9 – s 5,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Mancante di parte dei piedi, lievi abrasioni
Note tecniche:
Scultura, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VIB4; cfr.W.14; H.35; cfr.Tp.4.
L’ushabti presenta una barba corta rituale, una parrucca liscia bipartita che lascia scoperte le orecchie, il viso definito e lineamenti evidenziati con colore nero. Il corpo reca un abito da dignitario consistente in una lunga tunica liscia sorretta al petto da due bretelle e che presenta sulla parte frontale una linea verticale di testo incisa e colorata di azzurro; sugli altri lati della tunica sono presenti otto linee orizzontali di testo inciso e anch’esso colorato di azzurro. Le braccia sono ben definite e stese lungo la tunica con mani posizionate sulla parte frontale ai lati dell’iscrizione. I piedi dotati di calzature risultano in parte mancanti; una parte del piede sinistro con calzare è attualmente visibile. Formula: Testo:
P=Tit=N=I=SIm=D=T=C=P=Tit=N=O Iscrizione verticale:
Iscrizione orizzontale:
1. 2. ____________________________________________________________________________________________________ 39
Giacomo Cavillier
3. 4. 5. 6. 7. 8. (Iscrizione verticale) L’Osiride, Principe e Nobile, Padre divino amato dal dio, Dignitario Preposto di Hierakonpolis, Sacerdote di Maat, Sindaco, Visir Neferrenpet, giusto di voce. (Iscrizione orizzontale) (1) Il Sehedj, l’Osiride, Principe (2) e Nobile, Padre divino amato (dal dio), Dignitario (3) Sindaco, Visir Neferrenpet, giusto di voce, lui dice: (4) o questi ushabti se si computa (5) se si numera per fare il lavoro da farsi (6) nella terra del dio: coltivare i campi, irrigare le sponde, trasportare (7) la sabbia dell’Occidente all’Oriente. Eccomi dirai, l’Osiride, Principe e Nobile, (8) Sindaco, Visir Neferrenpet giusto di voce. Ecco (ti) sarà affidata l’incombenza laggiù. Nome:
Cfr. PN.I.197.18-19
Titoli:
Wd.102.854;cfr.Wd.69.570h;Wd.181.1563;Wd.147.1265; Wd.110.913; Wd.31.220;Wd.184.1590.
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.9 n.33; Sammarco 1930; pp.68-69 n.105; GuidottiPecchioli Daddi 2002, p.65, n.16; Raedler 2004, p.392.
____________________________________________________________________________________________________ 40
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
Cw--n-r Cw
N.11 Catalogo n.
1813
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 19,5 – l 6,3 – s 3 cm
Provenienza:
Necropoli di Tebe (probabile)
Acquisizione:
Collezioni Granducali
Conservazione:
Consunto, con varie abrasioni e mancante di porzione del piede sinistro
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cl.VIB2; cfr.W.14; H.26; cfr.Tp.4. L’ushabti, consunto e con varie abrasioni, presenta una barba corta rituale, una parrucca liscia bipartita di colore nero che lascia scoperte le orecchie, il viso definito e i lineamenti evidenziati anch’essi con colore nero. Sul collo è presente traccia di un’ampia collana dipinta di colore rosso su fondo giallo; le braccia, anch’essere evidenziate con colore rosso, risultano incrociate sul petto. Il corpo presenta sulla parte frontale una gonna con grembiule trapezoidale centrale su cui è dipinta una linea verticale di testo vergata con inchiostro nero quasi illeggibile; sugli altri lati della gonna sono presenti fasce delimitate con inchiostro rosso, a tratti scolorite, atte a contenere del testo, sebbene alcuna iscrizione vi è stata vergata. Il piede destro è ben definiti e provvisto di base atta a simulare il calzare, mentre il piede sinistro risulta mancante.
Formula:
P=Tit=N
Testo:
[Il Sehedj, l’Osiride], Capo degli scultori Sunero giusto (di voce). Nome:
Cfr. PN.I.316.24
Titolo:
Wd.149.1278
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 41
Giacomo Cavillier
@r@r-iw
N.12 Inventario n.
1814
Materiale:
Peridotite serpentina
Dimensioni:
h 16,2 – l 6,1 – s 3,5 cm
Provenienza:
Saqqara (?)
Acquisizione:
Collezione Nizzoli 1824
Conservazione:
Mancante dei piedi
Note tecniche:
Scultura, incisione
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cl.V1B2; cfr.W14; H1; A1; Tp.8a L’ushabti presenta una barba corta rituale, una parrucca striata con riccioli resi in rilievo che copre le orecchie e un viso definito con lineamenti in rilievo. le braccia incrociate sul petto, che recano il pilastro djed e l’amuleto tyt incisi solo superficialmente e appena visibili data la natura grezza della superficie. Il corpo è abbigliato con una camicia con maniche plissettate e una lunga gonna liscia con grembiule trapezoidale centrale. Sul grembiule è presente un’iscrizione verticale incisa poco visibile che riporta il nome e il titolo del defunto.
Formula:
P=Tit=N
Testo: L’Osiride, l’Aiutante e Ufficiale di Intendenza 1 Kher-iw2. Nome:
Cfr. PN I.245.21.
Titolo:
Cfr. Ch.34.3; Ch.228.35
Bibliografia:
Cavillier 2009, TC3, pp.39-41.
Note:
1. Il titolo è tradotto in Wd.84.694 con “Amministratore”. Il titolo idnw (n) wartw (Cavillier 2009, TC3) è altresì possibile. 2. La lettura del nome risulta ardua data la pessima qualità dell’incisione. Meno probabile quello di wartw-Hr quale nome del possessore.
____________________________________________________________________________________________________ 42
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.13 Inventario n.
1816
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 20,5 – l 4,5 – s 2,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezioni Granducali
Conservazione:
Integro
Note tecniche:
Intaglio
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVC5; cfr.W.4; H.0 L’ushabti, sommariamente intagliato, presenta una parrucca liscia tripartita che lascia coperte le orecchie e volto appena delineato. Il corpo mummiforme risulta sproporzionato con parte inferiore allungata rispetto a quella superiore; l’intaglio operato sul petto e al di sopra del ventre pone in rilievo le braccia incrociate sul petto, non definite e appena accennate. La statuetta è anepigrafa.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 43
Giacomo Cavillier
¤A¤A-Ast
N.14 Inventario n.
1818
Materiale:
Basalto
Dimensioni:
h 13,8 – l 3,3 – s 2,9 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Mancante della parte superiore e dei piedi
Note tecniche:
Scultura, incisione
Datazione:
Nuovo Regno (XIX dinastia)
Descrizione:
Cl.VIB1; Tp.4 L’ushabti, di cui resta solo parte del corpo, è abbigliato con una lunga gonna liscia con grembiule trapezoidale centrale plissettato. L’iscrizione è incisa e ripartita in sei linee orizzontali.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=D=T=O=a.a.m.
Testo: 1. 2. 3. 4. 5. 6. (1) Il Sehedj, l’Osiride Generale, il divino Sa-aset, egli dice: o (2) questi ushabti, se si computa, se si convoca, (3) se si [numera] per fare tutti i lavori da farsi nella terra del dio: coltivare (4) i campi, irrigare le sponde, trasportare (5) la sabbia dell’Oriente all’Occidente. Ecco, (ti) sarà affidata l’incombenza laggiù, (6) (come) quotidianamente un uomo compie i suoi doveri,“Eccomi” dirai. ____________________________________________________________________________________________________ 44
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
Nome:
PN I.280.8
Titolo:
Ch.22.2:19
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.31-32 n.189; Sammarco 1930, p.69 n.112; GuidottiPecchioli Daddi 2002, p.64 n.14; Cavillier 2009, TM3, pp.14-16.
____________________________________________________________________________________________________ 45
Giacomo Cavillier
PAPA-rara-nby
N.15 Inventario n.
1838
Materiale:
Faience verde
Dimensioni:
h 10 – l 3,2 – s 1,2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezioni Granducali
Conservazione:
Consunto
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; W.8; H.26; A.3; I.1; cfr.Tp.8b L'ushabti presenta una lunga parrucca tripartita striata con nastri incisa che lascia scoperte le orecchie, un volto definito mediante incisione e un ampio pettorale inciso con vari filari che si estende sino alle spalle. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani impugnano attrezzi agricoli, entrambi evidenziate mediante incisione. I piedi non sono definiti. Su tutti i lati della statuetta sono riportate sei linee verticali di testo incise.
Formula:
P=N=I=SIm=N=D=T=O=a.a.m.=nw=C
Testo: 1. 2. 3. 4. 5. 6. (1) Il Sehedj, l’Osiride Pa-ra-neby1, egli dice: o ushabti (2) se ____________________________________________________________________________________________________ 46
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
computati per Pa-ra-neby per fare i lavori (3) da farsi nella terra del dio: coltivare i campi, (4) irrigare le sponde, trasportare la sabbia dell’Occidente all’Oriente. (5) Ecco, (ti) sarà affidata l’incombenza (6) laggiù, (come) quotidianamente un uomo compie i suoi doveri,“eccomi” dirai.
Nome:
PN.I.114.15
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.19 n.98
Note:
1. Pellegrini traduce con Pa-se-n-bi, sulla base della lettura del segno in . Tale lettura è altresì possibile date le dimensioni ridotte del segno, benché la similitudine fra quello afferente alla formula P e quello di nostro interesse fa propendere per la traduzione di Ranke.
____________________________________________________________________________________________________ 47
Giacomo Cavillier
@w
N.16 Inventario n.
1844
Materiale:
Faience verde
Dimensioni:
h 10 – l 3,2 – s 1,8 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezioni Granducali
Conservazione:
Consunto
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VD3; cfr.W.14 ; H.29; A.3; I.1; Tp.5 L'ushabti presenta una corta parrucca bipartita con riccioli in rilievo che copre le orecchie, un volto definito e un pettorale a forma di Ba ad ali spiegate. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani impugnano attrezzi agricoli, entrambi evidenziate mediante incisione. I piedi non sono definiti. Sui lati posteriore e laterali della statuetta sono riportate tre linee orizzontali di testo incise, mentre sul lato frontale il testo è disposto su di una linea verticale.
Formula: Testo:
P=N=I=SIm Iscrizione verticale:
Iscrizione orizzontale: 1. 2. 3.
____________________________________________________________________________________________________ 48
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
(Iscrizione verticale) Il Sehedj, l’Osiride Hu (Iscrizione orizzontale) (1) giusto di voce, egli dice: O (2) ushabti questo (3) (se) computato e se numerato. Nome:
PN.I.234.10
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.26 n.149
____________________________________________________________________________________________________ 49
Giacomo Cavillier
NxtNxt-Imn
N.17 Inventario n.
1855
Materiale:
Arenaria
Dimensioni:
h 14,5 – l 4,6 – s 2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Retro della testa mancante
Note tecniche:
Scultura, incisione
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.14 ; H.30; A.3; I.1-20a; B.4b; Tp.1C L'ushabti presenta una corta parrucca bipartita con riccioli in rilievo che copre le orecchie, un volto definito e un pettorale a forma di Ba ad ali spiegate. Il corpo è mummiforme, le braccia estese con mani in rilievo contrapposte che impugnano due attrezzi agricoli e sulle spalle sono presenti due sacchetti per semi e due ceste. I piedi non sono definiti. Su tutti i lati della statuetta sono riportate cinque linee orizzontali di testo incise.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=D=T
Testo: 1. 2.
3. 4. 5.
____________________________________________________________________________________________________ 50
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
(1) Il sehedj Osiride, Scriba del granaio Nakht-Amon (2) giusto di voce. Lui dice: o questi ushabti se si computa, se si numera per (3) l’Osiride scriba Nakht-Amon per fare tutti i lavori che sono da farsi (4) nella terra del dio: coltivare i campi, irrigare (5) le sponde, trasportare la sabbia dell’Oriente all’Occidente. Ecco! Nome:
PN.I.209.22-23
Titolo:
Wd.166.1440
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p. 23 n.129
Note:
t e traduce con Nakht1. Pellegrini legge il segno diacritico come (ut)-Imn, mentre Ranke (I.209.23) segnala quale nome Nakht-Imn-[m]ipt, sebbene non vi siano segni ulteriori presenti sulla statuetta.
____________________________________________________________________________________________________ 51
Giacomo Cavillier
KAbKAb-nfnf-Ra
N.18 Inventario n.
1861
Materiale:
Basalto
Dimensioni:
h 12 – l 4,1 – s 1,8 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Integro, ricomposto
Note tecniche:
Scultura, incisione
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB3; W.7 ; cfr.H.30; A.cfr.1; I.3; B.4 b; Tp.3a L'ushabti presenta una parrucca striata tripartita che lascia scoperte le orecchie, un viso delineato e un ampio collare. Le braccia sono incrociate con mani rese in rilievo contrapposte che impugnano due attrezzi agricoli e sui gomiti sono presenti due simboli tyt; sulle spalle sono presenti due ceste. Il corpo è mummiforme con piedi non definiti su cui è presente al centro il simbolo djed e ai due lati il simbolo senu. Le iscrizioni sono incise e disposte in sette linee orizzontali sui lati frontale e laterali e in una linea verticale sul lato posteriore della statuetta.
Formula:
P=N=I=SIm=D=T=O
Testo:
Iscrizione orizzontale:
1. 2. 3. 4. 5. ____________________________________________________________________________________________________ 52
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
6. Iscrizione verticale:
(1) Il Sehedj Osiride, K(a)b-nef-Ra giusto di voce, lui dice: o (2) questi ushabti se si computa, se si convoca, (3) se si numera per fare tutti i lavori (4) che sono da farsi nella terra del dio: coltivare i campi (5) irrigare le sponde, trasportare (6) la sabbia dell’Oriente all’Occidente. Ecco (iscrizione verticale) l’incombenza laggiù come un uomo ai suoi doveri. Nome:
PN.I.333.6
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p. 5 n.11; Guidotti 1982, p.62 n.134
____________________________________________________________________________________________________ 53
Giacomo Cavillier
_wA_wA-Ra
N.19 Inventario n.
1863
Materiale:
Faience celeste
Dimensioni:
h 13,4 – l 4 – s 2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni
Note tecniche:
Stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX-XX Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; W.17; H.29; I.5; B.9a; Tp.7a L’ushabti presenta parrucca liscia di color nero che lascia scoperte le orecchie; volto definito con occhi, palpebre, sopracciglia e bocca con colore nero e collare con più filari appena evidenziato sempre con colore nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani impugnano attrezzi agricoli evidenziati con colore nero; sulla schiena è presente un’ampia cesta evidenziata con colore nero. I piedi non sono definiti. L’iscrizione è scritta con inchiostro nero e disposta in un’unica linea verticale sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo: L’Osiride Ufficiale di intendenza1 Dua-Ra giusto (di voce) Nome:
PN.I.398.19
Titolo:
Ch.228.35
Bibliografia:
Cavillier 2009, TC9, pp.52-53
Note:
1. Il titolo è tradotto “Amministratore” in Wd.84.694 e altresì valido.
____________________________________________________________________________________________________ 54
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
MnMn-mAatmAat-ra
N.20 Inventario n.
1866
Materiale:
Peridotite serpentinizzata
Dimensioni:
h 9,3 – l 3 – s 1,2 cm
Provenienza:
KV 17 – Valle dei Re
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Mancante di parte del volto
Note tecniche:
Scultura, incisione
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia – Sethi I)
Descrizione:
Cl.VB3; cfr.W.24; H.27; I.1; B.10b; Tp.1c L’ushabti, sommariamente inciso, presenta una parrucca striata tripartita che copre le orecchie, un volto dai lineamenti appena riconoscibili poiché in parte mancante e un collare con filari resi con incisioni parallele. Le braccia sono incrociate sul petto con mani che impugnano attrezzi agricoli, mentre sulla schiena è presente un cesto. Il corpo è mummiforme e i piedi non sono definiti; le iscrizioni sono incise sommariamente e disposte su tutti i lati della statuetta in quattro linee orizzontali.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=N=O?
Testo:
1. 2.
(?)
3.
(?)
4. (1) Il Sehedj, l’Osiride, Sovrano Men-Maat-Ra giusto di voce, lui dice: (2) O questi ushabti se si computa, se si numera [---] (3) Sethi giusto di voce, per [---] (4) tutti i lavori da farsi nella terra del dio. Ecco.
____________________________________________________________________________________________________ 55
Giacomo Cavillier
Nome:
PN.I.150.6
Titolo:
Wb.II.325.6
Bibliografia:
Picchi 2009, p.97 n.68
____________________________________________________________________________________________________ 56
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
NfrNfr-sxpw
N.21 Inventario n.
1869
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 18,5 – l 5,5 – s 3,3 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Integro, ricomposto con tracce di bruciatura
Note tecniche:
Scultura, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.7; H.1; I.1; cfr.B.4a; Tp.1b L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita dipinta con colore nero che lascia scoperte le orecchie e un volto definito con occhi e sopracciglia evidenziate con colore nero. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate con mani che impugnano due attrezzi agricoli e sulla spalla destra è presente una cesta. I piedi non sono definiti. Sul lato frontale e su quelli laterali della statuetta sono riportate sei linee orizzontali di testo incise.
Formula:
P=N=I=SIm=N=D=T
Testo:
1. 2. 3. 4. 5. 6.
____________________________________________________________________________________________________ 57
Giacomo Cavillier
(1) Il Sehedj, l’Osiride, Nefer-sekhepu (2) giusto di voce (2 volte), lui dice: o questi ushabti (3) se si computa, se si numera, (4) l’Osiride Nefer-sekhep(u) (5) per fare tutti i lavori da farsi nella terra del dio. (6) Trasportare la sabbia da Oriente e Occidente. Nome:
Cfr. PN.I.200.3
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p. 22 n.126
____________________________________________________________________________________________________ 58
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
Ipw
N.22 Inventario n.
1870
Materiale:
Faience ocra
Dimensioni:
h 15 – l 4,9 – s 2,4 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Integro
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; W.7; H.1; I.5; B.10; Tp.5 L'ushabti presenta una parrucca striata tripartita delineata con inchiostro di colore rosso che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con occhi e sopracciglia evidenziate sempre con colore rosso e un collare composto di vari filari. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate con mani che impugnano due attrezzi agricoli e sulla schiena è presente un’ampia cesta entrambi dipinti di colore rosso. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni sono vergate e riempite con inchiostro rosso scuro e disposte in sei linee orizzontali sui lati frontale e laterali e in una linea verticale sul lato posteriore della statuetta.
Formula: Testo:
P=Tit=N=I=SIm=Tit=N=D=C Iscrizione orizzontale:
1. 2. 3. 4. 5.
____________________________________________________________________________________________________ 59
Giacomo Cavillier
6. Iscrizione verticale:
(1) Il Sehedj, l’Osiride Scriba della tavola del sovrano (2) Ipu giusto di voce, lui dice: o (3) ushabti se si convoca, se si numera (4) l’Osiride Scriba delle offerte Ipu (5) giusto di voce per fare tutti i lavori da farsi nella terra del dio. (6) “Eccomi”, tu dirai quotidianamente. (iscrizione verticale) l’Onorato presso il dio Ipu giusto di voce. Nome:
PN.I.23.6
Titolo:
Cfr.Wd.159.1378
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.11 n.44
____________________________________________________________________________________________________ 60
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
RaRa-mssw
N.23 Inventario n.
1873
Materiale:
Serpentinite
Dimensioni:
h 16,2 – l 5,1 – s 2,8 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Integro con lievi abrasioni
Note tecniche:
Scultura, incisione
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VIIIA1; W.17 ; cfr.H.2; cfr.I.16; Tp.3a L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita che lascia scoperte le orecchie, un viso definito con incisioni atte ad evidenziare le sopracciglia e il contorno degli occhi. Le braccia sono incrociate e le mani rese in rilievo, di cui una che impugna il manico di un attrezzo agricolo. Il corpo è mummiforme e i piedi sono appena definiti mediante una separazione centrale alla base. Le iscrizioni sono incise e disposte in cinque linee orizzontali sui lati frontale e laterali e in una linea verticale sul lato posteriore della statuetta.
Formula:
N=I=SIm=P=D=T=N
Testo:
Iscrizione orizzontale:
1. 2. 3. 4. 5.
____________________________________________________________________________________________________ 61
Giacomo Cavillier
Iscrizione verticale:
6. (1) Ramesse, lui dice: o ushabti (2) questi per fare i lavori del Sehedj Osiride (3) (nei) campi (come) incombenza per trasportare la sabbia dall’Occidente (4) all’Oriente. Alla chiamata (5) (nell’)Occidente per il lavoro agricolo (6) (tu farai) il lavoro per l’Osiride Ramesse giusto (di voce). Nome:
PN.I.218.6
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.8 n.27
____________________________________________________________________________________________________ 62
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
Nb-nfrt
N.24 Inventario n.
1885
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 15,5 – l 5,7 – s 3 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezioni Granducali
Conservazione:
Integro
Note tecniche:
Scultura, incisione
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.7; H.30; I.1; cfr.Tp.7a. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita che lascia scoperte le orecchie, un volto definito e una linea incisa atta probabilmente a indicare la presenza di un collare composto di vari filari. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani impugnano attrezzi agricoli, entrambi evidenziate mediante incisione. I piedi non sono definiti. Il testo è inciso e posizionato in una linea verticale sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=N
Testo:
Il Sehedj, l’Osiride Neb-Neferet giusta di voce Nome:
PN.I.185.21
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.21 n.116
____________________________________________________________________________________________________ 63
Giacomo Cavillier
R-ma
N.25 Inventario n.
1888
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 16,8 – l 6 – s 3,3 cm
Provenienza:
Saqqara (?)
Acquisizione:
Collezione Nizzoli 1824
Conservazione:
Ricomposto e fessurato nella parte superiore
Note tecniche: Scultura, incisione Datazione: Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB1; cfr.W.14; H.29; cfr.Tp.3a. L'ushabti presenta una corta parrucca bipartita con riccioli in rilievo che copre le orecchie e un volto definito. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani sono chiuse a pugno ed evidenziate mediante incisione. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni sono incise e disposte in sei linee orizzontali sui lati frontale e laterali e in una linea verticale sul lato posteriore della statuetta.
Formula: Testo:
P=Tit=N=I=SIm=D=O=T Iscrizione orizzontale: 1. 2. 3. 4. 5.
____________________________________________________________________________________________________ 64
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
6.
Iscrizione verticale: 7.
(1) Il Sehedj, l’Osiride Scriba R(o)ma, lui dice: o ushabti (2) questi se si computa, se si numera per fare i lavori (3) nella terra del dio come un uomo ai suoi doveri (4) per coltivare i campi, irrigare (5) le sponde e trasportare la sabbia dall’Oriente (6) all’Occidente. Dirai (7) “eccomi”(io sono) l’Osiride Scriba R(o)ma Nome:
PN.I.222.9
Titolo:
Wd.156.1346
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.25 n.146
____________________________________________________________________________________________________ 65
Giacomo Cavillier
_wA_wA-Ra
N.26 Inventario n.
1889
Materiale:
Faience celeste
Dimensioni:
h 14 – l 4 – s 2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Integro
Note tecniche:
Stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX-XX Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; W.8; H.29; I.1-cfr.20a; B.5b; Tp.7a L’ushabti presenta parrucca tripartita striata con nastri di color nero che lascia scoperte le orecchie; volto definito con occhi, palpebre, sopracciglia e bocca con colore nero e un collare con più filari evidenziato sempre con colore nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani impugnano attrezzi agricoli evidenziati con colore nero; sulle spalle sono presenti due ceste, mentre sulla schiena sono presenti due sacchetti per semi, tutti evidenziati con colore nero. I piedi non sono definiti. L’iscrizione è scritta con inchiostro nero e disposta in un’unica linea verticale sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo:
L’Osiride Ufficiale di intendenza1 Dua-Ra2 giusto (di voce) Nome:
PN.I.150.6
Titolo:
Ch.228.35
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.30 n.178; Cavillier 2009, TC4, pp.42-43.
Note:
1. Il titolo è tradotto “Amministratore” in Wd.84.694 e altresì valido. 2. Pellegrini traduce il nome e il titolo con “Comandante Siu-ra”.
____________________________________________________________________________________________________ 66
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
#a#a-m-wAst
N.27 Inventario n.
1925
Materiale:
Terracotta
Dimensioni:
h 14,9 – l 4,8 – s 2,8 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; W.11; H.26; cfr.I.12-24; B.13a; Tp.7a. L'ushabti presenta una lunga parrucca bipartita dipinta con colore nero che copre le orecchie, un volto dipinto con colore rosso scuro con occhi evidenziati di colore nero e un ampio collare con filari anch’essi evidenziati con colore nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani impugnano attrezzi agricoli ed evidenziate mediante colore rosso scuro. Sulla schiena è presente una cesta dipinta di color ocra, mentre sulle spalle pendono due sacchetti di semi dipinti con inchiostro rosso. La parte superiore del corpo ha sfondo di color ocra, mentre la parte inferiore ha sfondo di colore bianco. I piedi sono definiti mediante colore rosso scuro, mentre le cinghie dei calzari sono in rilievo. Sulla parte frontale della statuetta è presente un’unica iscrizione verticale dipinta con inchiostro nero su fondo ocra.
Formula:
P=N
Testo:
Il Sehedj, l’Osiride Khamuaset giusto di voce
Nome:
PN.I.263.19
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.29 n.174
____________________________________________________________________________________________________ 67
Giacomo Cavillier
#a#a-m-wAst
N.28 Inventario n.
1927
Materiale:
Terracotta
Dimensioni:
h 15 – l 5 – s 2,7 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; W.11; H.26; cfr.I.12-24; B.13a; Tp.7a. L'ushabti presenta una lunga parrucca bipartita dipinta con colore nero che copre le orecchie, un volto dipinto con colore rosso scuro con occhi evidenziati di colore nero e un ampio collare con filari anch’essi evidenziati con colore nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani impugnano attrezzi agricoli ed evidenziate mediante colore rosso scuro. Sulla schiena è presente una cesta dipinta di color ocra, mentre sulle spalle pendono due sacchetti di semi dipinti con inchiostro rosso. La parte superiore del corpo ha sfondo di color ocra, mentre la parte inferiore ha sfondo di colore bianco. I piedi sono definiti mediante colore rosso scuro, mentre le cinghie dei calzari sono in rilievo. Sulla parte frontale della statuetta è presente un’unica iscrizione verticale dipinta con inchiostro nero su fondo ocra.
Formula: Testo:
P=N Il Sehedj, l’Osiride Khamuaset giusto di voce
Nome:
PN.I.263.19
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 68
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
ImnImn-msw
N.29 Inventario n.
1928
Materiale:
Terracotta
Dimensioni:
h 17,5 – l 4,8 – s 2,7 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Integro con lievi abrasioni
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.17; H.2; cfr.Tp.7a. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita di colore nero con nastri di colore giallo che copre le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro e gli occhi evidenziati con colore nero e bianco; segue un ampio collare composto di vari filari evidenziati con colore rosso su fondo giallo. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani sono chiuse a pugno e dipinte di rosso scuro. I piedi non sono definiti e lievemente consunti. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale delineata con colore rosso sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=N
Testo:
L’Osiride Amenemesu (giusto di voce). Nome:
PN.I.29.8
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 69
Giacomo Cavillier
ImnImn-msw
N.30 Inventario n.
1929
Materiale:
Terracotta
Dimensioni:
h 18 – l 4,9 – s 2,7 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Integro con lievi abrasioni
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.17; H.2; cfr.Tp.7a. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita di colore nero con nastri di colore giallo che copre le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro e gli occhi evidenziati con colore nero e bianco; segue un ampio collare composto di vari filari evidenziati con colore nero su fondo giallo. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani sono chiuse a pugno e dipinte di rosso scuro. I piedi non sono definiti e lievemente consunti. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale delineata con colore rosso sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=N
Testo:
L’Osiride Amenemesu giusto di voce. Nome:
PN.I.29.8
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.12 n.55
____________________________________________________________________________________________________ 70
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
+Hwty+Hwty-ms
N.31 Inventario n.
1930
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 16,3 – l 5,2 – s 2,8 cm
Provenienza:
Necropoli di Tebe (?)
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto, parte inferiore fessurata e con varie abrasioni
Note tecniche:
Scultura, incisione, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.7 ; H.1; Tp.1c L'ushabti presenta una lunga parrucca striata tripartita con nastri dipinta di colore azzurro che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro ma con varie abrasioni e un ampio ed elaborato pettorale dipinto con colore nero e rosso che si estende sulle spalle. Il corpo è mummiforme, le braccia sono incrociate sul petto e rese in rilievo così come le mani chiuse a pugno e dipinte di rosso scuro. Lieve traccia di attrezzo agricolo resa con colore rosso è visibile solo sulla spalla destra. La parte inferiore della statuetta è consunta e i piedi non sono definiti. Le iscrizioni sono vergate con inchiostro nero su fondo giallo e disposte in quattro linee orizzontali evidenziate con colore rosso e disposte sui lati frontale e laterali della statuetta.
Formula:
P=N=I=SIm=D=O=T
Testo:
1. 2. 3. 4.
____________________________________________________________________________________________________ 71
Giacomo Cavillier
(1) Il Sehedj Osiride Thutmosi1 (lui dice:) o ushabti (2) questi se si computa, se si numera l’Osiride per fare (3) tutti i lavori da farsi nella terra del dio come un uomo ai doveri (4) suoi per coltivare i campi e irrigare (le sponde). Nome:
PN.I.408.5
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.5 n.12
Note:
1. Pellegrini traduce il nome con Djehuty-ms-a sulla base dell’interpretazione del segno ridondante
w per
A
____________________________________________________________________________________________________ 72
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
Nbtbt-nhs
N.32 Inventario n.
1931
Materiale:
Terracotta
Dimensioni:
h 18,8 – l 5,5 – s 4 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Integro con lievi abrasioni
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.17; H.29; I.1; cfr.Tp.7a. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita di colore nero con nastri di colore giallo che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro e gli occhi evidenziati con colore nero e bianco; segue un ampio ed elaborato pettorale dipinto con colore rosso su fondo giallo che si estende dalle spalle ai gomiti. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani dipinte di rosso scuro impugnano attrezzi agricoli. I piedi non sono definiti. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale delineata con colore rosso sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo:
L’Osiride Signora della casa Nebet-nehet giusta di voce. Nome:
PN.I.188.22
Titolo:
Wd.99.823
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.21 n.119
____________________________________________________________________________________________________ 73
Giacomo Cavillier
MrMr-sxmt
N.33 Inventario n.
1932
Materiale:
Terracotta
Dimensioni:
h 18,8 – l 6 – s 3 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VE; cfr.W.17; H.27; B.3a, 10a, 29; cfr.Tp.1c. L'ushabti presenta una parrucca liscia bipartita dipinta di colore nero che copre le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro con varie abrasioni e gli occhi evidenziati con colore nero e bianco; segue un collare dipinto con colore rosso, azzurro e nero su fondo giallo. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani chiuse a pugno dipinte di rosso scuro. Sulla schiena sono presenti due ceste dipinte di colore giallo e di rosso e tracce di altre due ceste sulle spalle dipinte di colore rosso. I piedi non sono definiti con varie abrasioni. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in sei linee orizzontali sul lati frontale e laterali, mentre una linea verticale dipinta con colore rosso su fondo bianco con motivo a rete è sul lato posteriore della statuetta.
Formula:
Testo:
P=Tit=N=I=SIm=D=a.a.m.
1. 2. 3. 4.
____________________________________________________________________________________________________ 74
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
5. 6. (1) Il Sehedj, l’Osiride Sacerdote del culto quotidiano di Maat1 Mer-sekhmet giusto di voce, lui dice: (2) o questi ushabti se si computa, se si numera per fare (3) tutti i lavori da farsi [---] terra del dio, coltivare (4) i campi [---] irrigare le sponde e viceversa (5) trasportare la sabbia dall’Oriente (6) all’Occidente, ecco l’incombenza! Nome:
PN.I.157.25
Titolo
Cfr.Wb.I.282.13-Wb.II.20.13
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.25 n.144
Note:
1. Meno plausibile è l’epiteto di Maat “Signora di Ra” o il nome Neb-ramer-sekhmet suggerito da Pellegrini (1900, p.25 n.143) per altra statuetta similare (N.83)
____________________________________________________________________________________________________ 75
Giacomo Cavillier
&Awy&Awy-nbs(?) nbs(?)
N.34 Inventario n.
1933
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 20 – l 5,7 – s 2,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Ricomposta, consunta con varie abrasioni
Note tecniche:
Scultura, incisione, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VD2; W.14; H.1; I.1; B.10a; cfr.Tp.5 L'ushabti presenta una parrucca liscia bipartita dipinta di colore nero con riccioli resi in rilievo nella parte anteriore che copre le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro con varie abrasioni e gli occhi evidenziati con colore nero e bianco; segue un collare dipinto con colore rosso, giallo e nero e due corte linee di colore nero atte a figurare una barba corta rituale. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate indossano bracciali e sono evidenziate con colore nero; le mani sono dipinte di rosso scuro e impugnano attrezzi agricoli. I piedi non sono definiti con varie abrasioni. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo (ormai consunto) e posizionato in una linea verticale frontale e tre linee orizzontali sul lati laterali; una linea verticale con colore rosso con motivo a rete è sul lato posteriore della statuetta.
Formula:
P=Tit=N ?
Testo:
Iscrizione verticale
Iscrizioni laterali (registri)
Alto sin.:
(?) Alto destra:
(?)
____________________________________________________________________________________________________ 76
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
Medio sin.: Basso sin.:
(?) Medio destro: (?) Basso destro:
(?) (?)
Il Sehedj, (l’Osiride) Signora della casa, Suonatrice di Mut Tawynebes (?) giusta (di voce) figlia di Nu (?)1 (Iscrizioni laterali) … (?) Nome:
Cfr.PN.I.377.7
Titoli:
Wd.99.823; cfr.Wd.132.1128
Bibliografia:
AA.VV.1992, p.69 n.118
Note:
1. Iscrizione di traduzione incerta; meno probabile la traduzione di eventuali epiteti come nb pt n nw, nb Mwt.
____________________________________________________________________________________________________ 77
Giacomo Cavillier
@mt@mt-nTr
N.35 Inventario n.
1934
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 24,6 – l 6,8 – s 3,7 cm
Provenienza:
Necropoli di Tebe (?)
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Mancante di parte dei piedi, con abrasioni
Note tecniche:
Scultura, incisione, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.4; H.29; Tp.7a L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita di colore nero che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro e gli occhi evidenziati con colore nero e bianco; segue un ampio collare composto di vari filari evidenziati con colore nero e rosso su fondo giallo. Il volto e la parrucca recano varie abrasioni. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani sono chiuse a pugno e dipinte di rosso scuro. I piedi non sono definiti e mancano della punta. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale delineata con colore rosso sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo: Il Sehedj, l’Osiride Signora della casa, Hem(et)-netjer giusta di voce presso i Signori del (cielo)1. Nome:
PN.I.240.14
Titolo:
Wd.99.823
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.24 n.140
Note:
1. Meno probabile
‟celebrazione delle offerte”.
____________________________________________________________________________________________________ 78
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
&Ay&Ay-(?)
N.36 Inventario n.
1935
Materiale:
Terracotta
Dimensioni:
h 20,6 – l 5,5 – s 2,3 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Ricomposta, consunta con varie abrasioni
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VD2; W.14; H.1; I.1; B.10a; cfr.Tp.5 L'ushabti presenta una parrucca liscia bipartita dipinta di colore nero con riccioli resi in rilievo nella parte anteriore che copre le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro con varie abrasioni e gli occhi evidenziati con colore nero e bianco; segue un collare dipinto con colore rosso, giallo e nero e due corte linee di colore nero atte a figurare una barba corta rituale. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate indossano bracciali e sono evidenziate con colore nero; le mani sono dipinte di rosso scuro e impugnano attrezzi agricoli. I piedi non sono definiti e presentano varie abrasioni; alla base dei piedi risulta aggiunto uno strato di argilla di supporto. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale frontale e tre linee orizzontali sul lati laterali; una linea verticale con colore rosso con motivo a rete è sul lato posteriore della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo:
Iscrizione verticale:
Iscrizioni laterali (registri)
____________________________________________________________________________________________________ 79
Giacomo Cavillier
Alto sin.:
(?) Alto destra: (?) Medio destro:
Medio sin.: Basso sin.:
(?) (?)
Basso destro:
Il Sehedj, (l’Osiride) Signora della casa, Suonatrice(?) Tay-pet(?)1, figlia di Amon-nu (?) (Iscrizioni laterali) ...(?) Nome:
PN.I.375.9
Titolo:
Wd.99.823; cfr.Wd.132.1128
Bibliografia:
Inedito
Note:
1. Iscrizione di traduzione incerta.
____________________________________________________________________________________________________ 80
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
Ray(?)
N.37 Inventario n.
1936
Materiale:
Terracotta
Dimensioni:
h 18,7 – l 6,8 – s 2,6 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Integro con lievi abrasioni
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VE; W.8; H.30; B.9b; cfr.I.1; cfr.Tp.1c. L'ushabti presenta una parrucca liscia bipartita dipinta di colore nero con nastri di colore giallo che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro e gli occhi evidenziati con colore nero e bianco; segue ampio pettorale policromatico (colori rosso, azzurro e verde) su fondo giallo che copre tutta parte centrale del corpo, la cui parte centrale è costituita da una serie di filari policromatici. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani chiuse a pugno dipinte di rosso scuro. Sulla schiena sono presenti una cesta e un attrezzo agricolo dipinte di colore rosso. I piedi non sono definiti con varie abrasioni. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in quattro linee orizzontali sul lati frontale e laterali e sulla parte centrale dei piedi, mentre una linea verticale dipinta con colore rosso su fondo bianco con motivo a rete è sul lato posteriore della statuetta.
Formula:
P=N?
Testo:
Iscrizione verticale sui piedi:
1. Iscrizione orizzontale:
2. ____________________________________________________________________________________________________ 81
Giacomo Cavillier
3. 4. 5. (1) Recitare: Ray (2) il Sehedj … (4) Ray ?1 Nome:
Cfr. PN.I.220.10
Bibliografia:
Inedito
Note:
1. L’iscrizione pare essere unicamente decorativa senza alcun riferimento alla formula del Capitolo VI del Libro dei Morti.
____________________________________________________________________________________________________ 82
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
NbtNbt-nhs
N.38 Inventario n.
1937
Materiale:
Terracotta
Dimensioni:
h 18,5 – l 5 – s 4 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Integro con lievi abrasioni
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.17; H.29; I.1; cfr.Tp.7a. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita di colore nero con nastri di colore giallo che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro e gli occhi evidenziati con colore nero e bianco; segue un ampio ed elaborato pettorale dipinto con colore rosso su fondo giallo che si estende dalle spalle ai gomiti. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani dipinte di rosso scuro impugnano attrezzi agricoli. I piedi non sono definiti. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale delineata con colore rosso sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo: L’Osiride Signora della casa Nebet-nehet giusta di voce. Nome:
PN.I.188.22
Titolo:
Wd.99.823
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.21 n.120
____________________________________________________________________________________________________ 83
Giacomo Cavillier
IyIy-nfr
N.39 Inventario n.
1938
Materiale:
Terracotta
Dimensioni:
h 14,6 – l 4 – s 2,3 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Integro con lievi abrasioni
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB3; W.16; H.29; B.9b; cfr.I.1; cfr.Tp.1b. L'ushabti presenta una parrucca liscia bipartita dipinta di colore nero che copre le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro e gli occhi evidenziati con colore nero e bianco; segue ampio pettorale dipinto di colore nero su fondo giallo chiaro che copre tutta la parte centrale del corpo, la cui parte centrale è costituita da un paio di filari di colore nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani dipinte di rosso scuro che impugnano attrezzi agricoli. Sulla schiena è presente un’ampia cesta dipinta di colore rosso. I piedi non sono definiti e consunti. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo bianco e posizionato in quattro linee orizzontali evidenziate con colore rosso sul lati frontale e laterali della statuetta.
Formula:
P=N=I=SIm=D
Testo: 1. 2. 3. 4. ____________________________________________________________________________________________________ 84
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
(1) Il Sehedj, l’Osiride Iy-(2) nefer, lui dice: o (ushabti) (3) se si computa, se (4) si numera per fare i lavori (nella terra del dio)1. Nome:
PN.I.10.5
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.6 n.17
Note:
1. Si noti la grafia abbreviata della formula e, in particolare, della SIm:
____________________________________________________________________________________________________ 85
Giacomo Cavillier
#a#a-nwb
N.40 Inventario n.
1939
Materiale:
Terracotta
Dimensioni:
h 20 – l 6,3 – s 3,8 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Integro con lievi abrasioni
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; W.21; H.1; cfr.I.1; B.5a;cfr.Tp.7a. L'ushabti presenta una parrucca striata tripartita di colore nero che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro e gli occhi evidenziati con colore nero; segue un pettorale dipinto con filari di colore rosso su fondo giallo. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate e le mani dipinte di rosso scuro che impugnano attrezzi agricoli evidenziate di colore rosso su fondo giallo. Sulla schiena sono presenti due ceste con motivo a rete evidenziate entrambe con colore rosso su fondo giallo. I piedi non sono definiti. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale delineata con colore rosso sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo: Fatto per la Signora della casa Ha-nub giusta di voce. Nome:
PN.I.264.12
Titolo:
Wd.99.823
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.5 n.10
____________________________________________________________________________________________________ 86
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
PnPn-Imn
N.41 Inventario n.
1940
Materiale:
Terracotta
Dimensioni:
h 15,5 – l 3,6 – s 2,7 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Integro con lievi abrasioni
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.16; H.21; B.9a; cfr.Tp.7a. L'ushabti presenta una parrucca liscia bipartita di colore blu con nastri di colore giallo che copre le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro e gli occhi evidenziati con colore nero e bianco; segue un pettorale dipinto con colore rosso su fondo giallo la cui parte centrale è composto di filari di colore nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani chiuse a pugno dipinte di rosso scuro. Sulla schiena è presente una cesta e un sacco di forma triangolare evidenziate entrambe con colore nero. I piedi non sono definiti. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale delineata con colore rosso sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo: L’Osiride Servitore1 Pen-Amon giusto di voce presso (la necropoli) Nome:
PN.I.106.8
Titolo:
Wb.I.389.5
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.20 n.104
Note:
1. Pellegrini traduce “uditore”; meno probabile è il titolo di sDm “giudice” (Wd.174.1502).
____________________________________________________________________________________________________ 87
Giacomo Cavillier
PnPn-Imn
N.42 Inventario n.
1941
Materiale:
Terracotta
Dimensioni:
h 15,6 – l 3,5 – s 2,8 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.16; H.21; B.9a; cfr.Tp.7a. L'ushabti presenta una parrucca liscia bipartita di colore blu con nastri di colore giallo che copre le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro e gli occhi evidenziati con colore nero e bianco; segue un pettorale dipinto con colore rosso su fondo giallo la cui parte centrale è composto di filari di colore nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani chiuse a pugno dipinte di rosso scuro. Sulla schiena è presente una cesta e un sacco di forma triangolare evidenziate entrambe con colore nero. I piedi non sono definiti. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale delineata con colore rosso sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo:
L’Osiride Servitore1 Pen-Amon giusto di voce presso (la necropoli) Nome:
PN.I.106.8
Titolo:
Wb.I.389.5
Bibliografia:
Cfr.Pellegrini 1900, p.20 n.104
Note:
1. Pellegrini traduce “uditore”; meno probabile è il titolo di sDm “giudice” (Wd.174.1502).
____________________________________________________________________________________________________ 88
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
PnPn-Imn
N.43 Inventario n.
1942
Materiale:
Terracotta
Dimensioni:
h 16 – l 3,4 – s 2,8 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto con abrasioni
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.16; H.21; B.9a; cfr.Tp.7a. L'ushabti presenta una parrucca liscia bipartita di colore blu con nastri di colore giallo che copre le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro e gli occhi evidenziati con colore nero e bianco; segue un pettorale dipinto con colore rosso su fondo giallo la cui parte centrale è composto di filari di colore nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani chiuse a pugno dipinte di rosso scuro. Sulla schiena è presente una cesta e un sacco di forma triangolare evidenziate entrambe con colore nero. I piedi non sono definiti. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale delineata con colore rosso sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo: L’Osiride Servitore1 Pen-Amon giusto di voce presso (la necropoli) Nome:
PN.I.106.8
Titolo:
Wb.I.389.5
Bibliografia:
Cfr.Pellegrini 1900, p.20 n.104
Note:
1. Pellegrini traduce “uditore”; meno probabile è il titolo di sDm “giudice” (Wd.174.1502).
____________________________________________________________________________________________________ 89
Giacomo Cavillier
N.44 Inventario n.
1943
Materiale:
Terracotta
Dimensioni:
h 17,5 – l 5 – s 2,4 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Ricomposto, consunto
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.22; H.2. L'ushabti presenta una parrucca striata tripartita di colore nero con nastri che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto di colore giallo e gli occhi evidenziati con colore nero; segue un pettorale inciso la cui parte centrale è composto di vari filari. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate con le mani dotate di bracciali che impugnano attrezzi agricoli. I piedi non sono definiti. La statuetta è anepigrafa.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 90
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
*T*T-ry
N.45 Inventario n.
1946
Materiale:
Basalto
Dimensioni:
h 18,3 – l 5 – s 4 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezioni Granducali
Conservazione:
Integro
Note tecniche:
Scultura, incisione
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB1; cfr.W.4; H.28; cfr.Tp.5. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita che lascia scoperte le orecchie e un viso delineato. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani chiuse a pugno. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni sono incise e disposte in sei linee orizzontali sui lati frontale e laterali e in una linea verticale sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=N=I=SIm=D=T=O
Testo:
Iscrizione verticale: 1. Iscrizione orizzontale: 2. 3. 4. 5. 6.
____________________________________________________________________________________________________ 91
Giacomo Cavillier
7. (1) Il Sehedj, l’Osiride1, detto Tjtery, lui dice: (2) o questi ushabti se si computa, se si numera (3) per fare tutti i lavori da farsi nella terra del dio per (4) coltivare i campi, irrigare le sponde (5) trasportare la sabbia dall’Oriente all’Occidente (6) come un uomo ai suoi doveri. (7) “Eccomi” tu dirai. Nome:
PN.I.395.29
Bibliografia:
Inedito
Note:
o eventuale nome 1. Con differente grafia stilizzata per proprio rp o rXr segnalato da Ranke (PN.I.395.29)
____________________________________________________________________________________________________ 92
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
WrWr-wr
N.46 Inventario n.
1947
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 15,8 – l 5,6 – s 2,5 cm
Provenienza:
Necropoli di Tebe
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Integro con lievi abrasioni
Note tecniche:
Scultura, incisione, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB5; cfr.W.4; cfr.Tp.7a. Il coperchio di sarcofago per ushabti presenta una parrucca liscia bipartita che lascia scoperte le orecchie e un viso delineato. Il corpo è mummiforme con piedi non sono definiti; sul retro sono presenti i due fori di innesto della cassa. Le iscrizioni sono incise e delineate con colore rosso e disposte in tre linee orizzontali laterali (con funzione decorativa) e in una linea verticale sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo:
Iscrizione verticale:
Iscrizioni laterali (registri):
Alto sin.:
Alto destra:
Medio sin.:
Medio destro:
Alto sin.:
Alto destro:
____________________________________________________________________________________________________ 93
Giacomo Cavillier
Il Sehedj1, il Portiere del tempio di Amon Ur-Ur2 (Iscrizioni laterali) Il venerato presso (il dio). Nome:
Cfr. PN.I.80.132
Titolo:
Cfr.Wd.61.500 e 62.502
Bibliografia:
Pellegrini 1900, pp.15-16, n.82; Sammarco 1930, p.69, n.108.
Note:
1. Si noti la variante della formula ushabti da tradurre con HDt n iry “Il risplendere/l’illuminare del portiere (lit. custode della porta)” Ūr-ūr, mentre per Ranke 2. Pellegrini traduce il nome con (PN.I.229.9) è hwry; l’indeterminazione è causata sia dalla lettura del segno
w al posto di
wr che da quella del segno
in
. Se si tiene conto che in altra statuetta è presente la seconda delle varianti grafiche (cfr. Scheda n.50), la lettura di Pellegrini risulta più plausibile.
____________________________________________________________________________________________________ 94
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
*mw
N.47 Inventario n.
1948
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 21,5 – l 8,2 – s 3,9 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Integro, consunta
Note tecniche:
Scultura, incisione, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.14; H.3; I.7;B.4b; Tp.7b
L'ushabti presenta una parrucca liscia bipartita dipinta di colore rosso (parte alta) con riccioli di colore nero (parte bassa) che copre le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro con varie abrasioni, gli occhi evidenziati con colore nero e bianco e labbra con colore rosso vivo; segue un collare dipinto con colore rosso, giallo e nero. Il corpo è mummiforme, le braccia sono incrociate sul petto e le mani sono dipinte di rosso scuro e impugnano attrezzi agricoli di colore giallo con contorno di colore rosso; sulla spalla destra è presente una cesta anch’essa dipinta con colore giallo e contorno di colore rosso e nero. I piedi non sono definiti con varie abrasioni. Il testo fortemente consunto è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale frontale della statuetta. Formula:
P=N
Il Sehedj, l’Osiride Capo equipaggio(?) Tjemw giusto di voce Nome:
Cfr.PN.I.391.4
Titolo:
Cfr.Wd.115.963 e 168.1462
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 95
Giacomo Cavillier
&A&A-[anx]
N.48 Inventario n.
1949
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 22,2 – l 7 – s 3,6 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto con abrasioni
Note tecniche:
Scultura, incisione, impeciatura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W21; H.27; I.1; B. 5a; Tp.3a L'ushabti presenta una parrucca striata tripartita incisa con nastri che lascia scoperte le orecchie e un volto definito con occhi e sopracciglia evidenziate con colore nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani che impugnano due attrezzi agricoli; sulle spalle sono presenti due ceste incise; sempre sulle spalle e sui fianchi sono presenti esili tracce di impeciatura. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni sono incise e disposte in cinque linee orizzontali sui lati frontale e laterali e in una linea verticale sul lato posteriore della statuetta.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=D=T=a.a.m.
Testo:
Iscrizione orizzontale:
1. 2. 3. 4.
____________________________________________________________________________________________________ 96
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
5. Iscrizione verticale: 6.
(1) Il Sehedj l’Osiride Signora della casa1 Ta-[ankh] 2 giusta di voce (2) lui dice: o questi ushabti se (si computa) (3) se si numera per fare tutti i lavori (da farsi) nella terra del dio (4) coltivare i campi, irrigare (le sponde) (5) trasportare la sabbia dall’Oriente all’Occidente. Ecco (6) come un uomo ai suoi doveri. Nome:
Cfr. PN.I.354.24
Titolo:
Wd.99.823
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.8 n.29; Sammarco 1930, p.69 n.106
Note:
1. Si noti la variante grafica di
in
(cfr. Scheda n.47)
2. Pellegrini cita il nome Ta–ankh, anche se il segno ankh non risulta più visibile.
____________________________________________________________________________________________________ 97
Giacomo Cavillier
@wyA
N.49 Inventario n.
1950
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 24 – l 7 – s 4,1 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Integro con lievi abrasioni
Note tecniche:
Scultura, incisione, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VD3; cfr.W.14; H.2; I.1; cfr.Tp.3b. L'ushabti presenta una corta parrucca bipartita striata con riccioli in rilievo dipinta con colore nero che copre le orecchie e un volto definito dipinto di colore rosso scuro con occhi evidenziati con colore nero e bianco. Il corpo è mummiforme, le braccia sono in rilievo e incrociate, le mani, sempre in rilievo impugnano attrezzi agricoli. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni sono incise, dipinte con colore nero e disposte in sette linee orizzontali evidenziare con colore rosso sui lati frontale e laterali della statuetta.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=N=D=a.a.m.=T=O=T=C
Testo:
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
____________________________________________________________________________________________________ 98
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
(1) Il Sehedj, l’Osiride Cantante Huya giusto di voce, lui dice: (2) o ushabti se si computa, se si numera l’Osiride Huya (3) per fare tutti i lavori che sono da farsi nella terra del dio: come (4) un uomo ai suoi doveri coltivare i campi, irrigare (5) le sponde e viceversa. Ecco, ti sarà affidata l’incombenza (6) laggiù per trasportare la sabbia dell’Oriente (7) all’Occidente e quando convocato “eccomi” tu dirai. Nome:
PN I.233.27
Titolo:
Wd.128.1092
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.26 n.152; Guidotti 1982, p.62 n.135; Guidotti 2000, pp.92-93 n.15; Guidotti 2011, p.85 n.44
____________________________________________________________________________________________________ 99
Giacomo Cavillier
+Hty+Hty-ms
N.50 Inventario n.
1951
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 21,5 – l 7 – s 5,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezioni Granducali
Conservazione:
Consunto con abrasioni
Note tecniche:
Scultura, incisione e pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VC2; cfr.W.5; H.1; Tp.1b. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita dipinta con colore blu che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con fattezze evidenziate con colore nero e una lunga barba rituale. Il corpo è mummiforme, le braccia sono incrociate sul petto e le mani dipinte di colore rosso scuro chiuse a pugno. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni sono incise, dipinte di blu e disposte in sette linee orizzontali evidenziate con colore rosso sui lati frontale e laterali della statuetta.
Formula:
P=N=I=SIm=N=D=O=T=a.a.m.
Testo:
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
____________________________________________________________________________________________________ 100
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
(1) Il Sehedj, l’Osiride Tuthmosi lui dice: o ushabti (2) questi se si computa Tuthmosi per tutti i lavori da farsi (3) nella terra del dio come un uomo ai suoi doveri per coltivare (4) i campi, irrigare le sponde, trasportare (5) la sabbia dall’Oriente all’Occidente, ecco (6) la sua incombenza laggiù nel momento in cui (7) il Sehedj quotidianamente dovrà lavorare. “Eccomi” tu dirai laggiù. Nome:
PN.I.408.5
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.8 n.30
____________________________________________________________________________________________________ 101
Giacomo Cavillier
IahIah-ms
N.51 Inventario n.
1952
Materiale:
Serpentinite
Dimensioni:
h 20,5 – l 7,5 – s 3,3 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezioni Granducali
Conservazione:
Integro
Note tecniche:
Scultura, incisione
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VA; W.21; cfr.H.19; I. 5; Tp.1b. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita incisa che lascia scoperte le orecchie, un volto definito mediante incisione dei particolari, ampio collare con vari filari resi con incisioni parallele. Il corpo è mummiforme, le braccia sono incrociate sul petto e in modo da simulare la presenza delle mani all’interno delle bende; all’esterno sono presenti mediante incisione gli attrezzi agricoli e due ceste pendenti dai polsi. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni sono incise e disposte in otto linee orizzontali sui lati frontale e laterali della statuetta.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=D=O=T=N
Testo:
1. 2. 3. 4. 5. 6.
____________________________________________________________________________________________________ 102
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
7. 8. (1) Il Sehedj, l’Osiride Scriba della tavola delle offerte di colui che lo ama (il sovrano)1 (2) Ahmosis2 giusto di voce, lui dice: o (3) questi ushabti se si convoca, (4) se si computa, se si numera (5) per fare tutti i lavori da farsi (6) nella terra del dio, per trasportare la sabbia (7) dall’Oriente all’Occidente. (8) “Eccomi” tu dirai (io sono) l’Osiride Ahmosis giusto di voce. Nome:
PN.I.12.19
Titolo:
Cfr.Wd.159.1378
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.6 n.16
Note:
1. Secondo Pellegrini, grafia incerta. 2. Si noti la diversa grafia del nome nel rigo 2 e 8.
____________________________________________________________________________________________________ 103
Giacomo Cavillier
IaHIaH-ms
N.52 Inventario n.
1953
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 24,9 – l 7,3 – s 4,6 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto con abrasioni
Note tecniche:
Scultura, incisione e pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VC2; cfr.W.38; H.30; Tp.1b. L'ushabti presenta una parrucca striata tripartita in rilievo e dipinta con colore verde su fondo ocra che lascia scoperte le orecchie, un volto definito e una lunga barba rituale entrambi in rilievo e dipinti con colore ocra. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani in rilievo e dipinte di colore ocra chiuse a pugno. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni sono incise e disposte in sette linee orizzontali sui lati frontale e laterali della statuetta.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=Tit=N=D=a.a.m.=C
Titolo:
1. 2. 3. 4. 5. 6.
____________________________________________________________________________________________________ 104
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
7. (1) Il Sehedj, l’Osiride Cantante1 di Amon Ahmosis, lui dice: (2) o questi ushabti se si computa (3) il Cantante Ahmosis per tutti i lavori da farsi (4) laggiù nella terra del dio, come un uomo ai suoi doveri, per (5) coltivare i campi, irrigare le sponde (6) trasportare la sabbia dall’Occidente all’Occidente. (7) “Eccomi” tu dirai. Nome:
PN.I.12.19
Titolo:
Wb.III.165.3
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.4, n.5.
Note:
1. Pellegrini traduce con “musico”.
____________________________________________________________________________________________________ 105
Giacomo Cavillier
ImnImn-m-pt
N.53 Inventario n.
1954
Materiale:
Basalto
Dimensioni:
h 22,3 – l 7,5 – s 3,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezioni Granducali
Conservazione:
Integro (ricomposto)
Note tecniche:
Scultura, incisione
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB3; W.21; cfr.H.28; I.1; B.1a front; Tp.1b. L’ushabti si presenta con tratti del viso perfettamente visibili, parrucca liscia e lunga che lascia scoperte le orecchie; le braccia sono appena percepibili e le mani recano due strumenti agricoli, di fattura raffinata, oltreché una cesta ciascuna. Otto registri di iscrizioni circondano la figura a partire dalle braccia, e si interrompono nella parte posteriore della statuetta.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=D=O=T=a.a.m.
Testo:
1. 2. 3. 4. 5. 6.
7. 8. ____________________________________________________________________________________________________ 106
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
(1) Il Sehedj, lo Scriba reale del Sovrano, il Soprintendente dei granai Amenemopet (lui dice:) o (2) questi ushabti se si computa, se si numera (3) per fare tutti i lavori da farsi nella terra del dio, coltivare (4) i campi, irrigare le sponde e trasportare (5) la sabbia dall’Oriente all’Occidente. Ecco come un uomo ai suoi doveri (7) quotidianamente. “Eccomi” tu dirai (8) laggiù nella terra del dio. Nome:
PN.I.27.18
Titolo:
Wd.161.1392; Wb.49.385
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.12 n.50
____________________________________________________________________________________________________ 107
Giacomo Cavillier
Msw
N.54 Inventario n.
1955
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 22– l 6,3 – s 5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezioni Granducali
Conservazione:
Integro
Note tecniche:
Scultura, incisione e pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB1; W.37; cfr.H.30; Tp.3b. L'ushabti presenta una parrucca tripartita striata dipinta che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con fattezze evidenziate con colore nero e una lunga barba rituale con riempimento dipinto di colore rosso. Il corpo è mummiforme, l’incrocio delle braccia non è definito e le mani sono appena evidenziate in rilievo e chiuse a pugno. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni sono incise, a tratti dipinte e disposte in sei linee orizzontali evidenziate con colore rosso sui lati frontale e laterali della statuetta.
Formula:
Testo:
I=Tit=N=SIm=D=a.a.m=O=D=Tit=N=C
1. 2 3. 4. 5. 6.
____________________________________________________________________________________________________ 108
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
(1) O questi ushabti dell’Osiride Custode di Onuris Mesu1, se si computa (2) per fare tutti i lavori da farsi nella terra del dio, ecco ti sarà data l’incombenza (3) laggiù come un uomo al suo dovere quotidianamente per (4) coltivare i campi, irrigare (5) le sponde e trasportare la sabbia dall’Oriente all’Occidente. Io (6) sono il Custode di Onuris Mesu,“eccomi” tu dirai laggiù. Nome:
PN.I.164.18
Titolo:
Cfr.Wb.I.104.6 - Wb.I.91.11
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.4 n.4
Note:
1. Pellegrini traduce “An-her-mes” ovvero “Nato da Onuris”, nome proprio attestato nel Nuovo Regno (cfr. PN.I.35.14), sebbene la presenza del genitivo indiretto n dopo il segno iry fa propendere per il titolo di iry n In-Hrt “Custode di Onuris”. Si noti la variante del nome del dio rispetto a quella nota di
(Wb.I.91.11).
____________________________________________________________________________________________________ 109
Giacomo Cavillier
PyPy-pwy
N.55 Inventario n.
1956
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 23,2– l 7,7 – s 3,8 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Integro con lievi abrasioni
Note tecniche:
Scultura, incisione, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB1; cfr.W22; H.29; I.1; B.4b; Tp.5 L'ushabti presenta una parrucca striata tripartita incisa e dipinta di colore nero con nastri che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con occhi e sopracciglia evidenziate con colore nero e labbra evidenziate con colore rosso e un ampio collare inciso con vari filari. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani che impugnano due attrezzi agricoli; sulla spalla sinistra è presente una ceste incisa. I piedi sono appena accennati mediante incavo. Le iscrizioni sono incise e dipinte di colore nero e disposte in quattro linee orizzontali sui lati frontale e laterali e in una linea verticale sul lato posteriore della statuetta. Le linee sono evidenziate con colore rosso.
Formula:
P=N=I=SIm=D=T
Testo:
Iscrizione orizzontale
1. 2. 3. 4. ____________________________________________________________________________________________________ 110
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
Iscrizione verticale
5. (1) Il Sehedj, l’Osiride Pypuy lui dice: o (2) ushabti se si computa, se si numera (3), se si convoca per fare i lavori (4) tutti da farsi nell’Occidente (5) coltivare i campi, Pypuy. Nome:
PN.I.130.9
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.7, n.21; Ciampoltrini, Guidotti 2001, pp.34-35; Bedman, Guidotti, Martin-Valentin 2014, p.191 n.125.
____________________________________________________________________________________________________ 111
Giacomo Cavillier
N.56 Inventario n.
1957
Materiale:
Alabastro
Dimensioni:
h 24,5 – l 8,4 – s 5 cm
Provenienza:
Saqqara (?)
Acquisizione:
Collezione Nizzoli 1824
Conservazione:
Consunto
Note tecniche:
Scultura, incisione, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W21; H.5; I.1, cfr.I.24; B.4b; Tp.3a L'ushabti presenta una parrucca striata tripartita incisa e dipinta con colore nero e azzurro (tracce) che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con occhi e sopracciglia evidenziate con colore nero e un collare in rilievo di cui sono evidenziati i due filari superiori. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani che impugnano due attrezzi agricoli; sulle spalle sono presenti una cesta e un sacchetto per semi entrambe incisi. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni sono incise e dipinte di colore nero e azzurro (tracce) e disposte in quattro linee orizzontali sui lati posteriore e laterali e in una linea verticale sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=I=S=D=T
Testo:
Iscrizione verticale:
Iscrizione orizzontale: 1. 2. ____________________________________________________________________________________________________ 112
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
3. 4. 5. (iscrizione verticale) Il Sehedj, l’Osiride1 (iscrizione orizzontale) (1) lui dice: o questi ushabti, se si convoca per fare (2) tutti i lavori da farsi nella terra del dio per coltivare i campi, (3) irrigare le sponde e trasportare la sabbia da (4) Occidente a Oriente. (Alla chiamata) Tu dirai: “Eccomi” (5) “Eccomi”! Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.5 n.13
Note:
Si tratta di un pezzo il cui nome del defunto poteva essere aggiunto successivamente, sia mediante incisione che semplice pittura.
____________________________________________________________________________________________________ 113
Giacomo Cavillier
N.N.
N.57 Inventario n.
1958
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 19,7 – l 7,2 – s 4,2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto
Note tecniche:
Scultura, incisione e pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.VB4; cfr.W.4; H.29; cfr.I.12; B.5b; Tp.7a. L'ushabti, sommariamente lavorato, presenta una parrucca liscia tripartita dipinta con colore nero che copre le orecchie, un volto dipinto di color rosso chiaro definito con occhi e sopracciglia evidenziate con colore nero e un pettorale appena accennato e delineato con una larga linea rossa e riempimento con colore rosso chiaro. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani in rilievo che impugnano due attrezzi agricoli incisi ed evidenziati con colore nero; sulla spalla destra è presente una cesta evidenziata con colore rosso e dipinta con colore rosso chiaro. I piedi non sono definiti con abrasioni. L’iscrizione scritta con inchiostro nero, quasi illeggibile, è disposta in una linea verticale sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N=?
Testo:
Il Sehedj, l’Osiride Signora della casa, Cantante (di) Amon [---]. Titoli:
Wd.99.823; Wb.IV.479
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 114
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
@n@n-r(A)r(A)-y
N.58 Inventario n.
1959
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 20 – l 7 – s 4 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezioni Granducali
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni
Note tecniche:
Scultura, incisione, impeciatura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; W.8; H.1; I.1; cfr.B.3a; Tp.5. L'ushabti presenta una parrucca striata tripartita incisa con fasce che lascia scoperte le orecchie e un volto definito con fattezze in rilievo. Il corpo è mummiforme, le braccia sono incrociate, le mani impugnano due attrezzi agricoli, tutti in rilievo; sulla spalla sinistra è incisa una cesta. I piedi non sono definiti con varie abrasioni. Le iscrizioni sono incise e disposte in quattro linee orizzontali sui lati posteriore e laterali e in una linea verticale sul lato frontale della statuetta.
Formula: Testo:
P=N=I=SIm=D=T Iscrizione verticale:
1. Iscrizione orizzontale: 2. 3. 4. 5. ____________________________________________________________________________________________________ 115
Giacomo Cavillier
(1) Il Sehedj, l’Osiride Heneroy (2) lui dice: o questi ushabti se si numera, se si convoca (3) per fare tutti i lavori che sono da farsi nella terra del dio: coltivare (4) i campi, irrigare le sponde (5) trasportare la sabbia dell’Oriente [all’Occidente]. Nome:
Cfr. PN I.245.7
Bibliografia:
Pellegrini 1990, p.26-27 n.153
____________________________________________________________________________________________________ 116
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.N.
N.59 Inventario n.
1960
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 20,1 – l ,.6 – s 3,2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto
Note tecniche:
Scultura, incisione, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.VB4; cfr.W.4; H.20; cfr.I.1; Tp.5. L'ushabti, sommariamente lavorato, presenta una parrucca liscia tripartita dipinta con colore nero che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con occhi e sopracciglia evidenziate con colore nero e un collare appena accennato con linea incisa. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani in rilievo che impugnano due attrezzi agricoli dipinti di colore rosso. I piedi non sono definiti con abrasioni. Le iscrizioni scritte con inchiostro nero e del tutto illeggibili sono disposte in cinque linee orizzontali evidenziate con colore rosso sui lati posteriore e laterali e in una linea verticale sul lato frontale della statuetta.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 117
Giacomo Cavillier
N.N.
N.60 Inventario n.
1961
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 19,7 – l 7,8 – s 4,3 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Incompleto (parte dei piedi mancante)
Note tecniche:
Scultura, incisione, pittura e impeciatura.
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cl.VD2; W.14; H.5; I.1; Tp.1b L’ushabti1 presenta una parrucca bipartita striata con riccioli resi in rilievo che copre le orecchie e volto definito dipinto di giallo ocra con fattezze in rilievo. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani incise che impugnano due attrezzi agricoli incisi e dipinti di colore nero. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni incise e dipinte di colore nero sono disposte in quattro linee orizzontali evidenziate sempre con colore nero sui lati frontale e laterali della statuetta.
Formula:
P=N=I=SIm=D=T=C
Testo:
1. 2. 3. 4. (1) Il Sehedj l’Osiride [---], lui dice: (2) o ushabti se si computa se si numera per fare (3) tutti i lavori da farsi nella terra del dio: coltivare i campi, (4) irrigare le sponde. “Eccomi” tu dirai.
____________________________________________________________________________________________________ 118
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
Bibliografia:
Sammarco 1930, p.69 n.107.
Note:
1. Si tratta probabilmente di una statuetta che ha subito due fasi di lavorazione ed utilizzo. Nella prima fase l’ushabti era policromo con una parrucca dipinta di colore nero, volto ocra con fattezze evidenziate di colore nero, braccia e attrezzi agricoli evidenziati di colore nero; le iscrizioni risultano incise e dipinte di colore nero, tranne il nome del proprietario lasciato vuoto per eventuali aggiunte. Si intravede un possibile nome abraso e illeggibile, scritto #Awt (Cfr.PN.I.262.25). Nella con inchiostro nero, forse seconda fase il pezzo è stato ricoperto da uno strato di pece.
____________________________________________________________________________________________________ 119
Giacomo Cavillier
&A-pti
N.61 Inventario n.
1966
Materiale:
Faience bianca
Dimensioni:
h 13,8 – l 4,8 – s 2,1 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Integro
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX-XX Dinastia)1
Descrizione:
Cl.VIIE2; cfr.W.17; H.1; I.5, 23; B.5a; Tp.5 L'ushabti presenta una parrucca tripartita liscia di colore nero con nastri che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con occhi e sopracciglia evidenziate con colore nero e un ampio pettorale composto di vari filari evidenziato con colore nero. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate con mani che impugnano due attrezzi agricoli, tutti evidenziati con colore nero. Sulla schiena sono presenti due sacchetti per semi e sulle spalle due ceste, tutti evidenziati con colore nero. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni sono scritte con inchiostro nero e disposte in quattro linee orizzontali sui lati posteriore e laterali e in una linea verticale sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=N=I=SIm=T
Testo:
Iscrizione verticale: 1. Iscrizione orizzontale: 2. 3. 4.
____________________________________________________________________________________________________ 120
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
5. (1) Il Sehedj, l’Osiride Ta-peti2 (2) lui dice: o ushabti (3) (se si) computa, se si numera per la chiamata (4) il censito (per) trasportare la sabbia dell’Occidente (5) (ad) Oriente e (per) trasportare la sabbia dell’Oriente (?). Nome:
PN.I.357.2
Bibliografia:
Inedito
Note:
1. Ranke data il nome ad epoca tarda (III Periodo Intermedio); lo stile e le fattezze dell’ushabti fanno altresì propendere per una datazione alla XIX o XX Dinastia. 2. La lettura
appare altresì plausibile.
____________________________________________________________________________________________________ 121
Giacomo Cavillier
Nb-xa-ti
N.62 Inventario n.
1968
Materiale:
Terracotta
Dimensioni:
h 11 – l 3,7 – s 1,9 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VE; cfr.W.17; H.27; B.3a, 10a, 29; cfr.Tp.1c. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita, dipinta di colore blu con nastri di colore giallo evidenziati con colore rosso, che copre le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro con varie abrasioni e gli occhi evidenziati con colore nero e bianco; segue un ampio pettorale dipinto con colore giallo ed evidenziato con colore rosso e nero esteso sino ai gomiti. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate e le mani con bracciali dipinti di blu che impugnano attrezzi agricoli anch’essi dipinti di colore blu. Sulla schiena è presente una cesta dipinta di giallo ed evidenziata con colore rosso; altre due ceste similari per colore e linee ma di minori dimensioni sono presenti su entrambe le spalle. I piedi non sono definiti con varie abrasioni. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale sul lato frontale; su entrambi i lati sono presenti quattro linee orizzontali evidenziate con colore rosso su fondo bianco, mentre una linea verticale evidenziata con colore rosso su fondo bianco con motivo a rete è sul lato posteriore della statuetta.
Formula:
P=N
Testo: Il Sehedj, l’Osiride Neb-ha-ti
____________________________________________________________________________________________________ 122
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
Nome:
PN.I.192.4
Bibliografia:
Inedito
Note:
Cfr. Pellegrini 1900, p.21, n.118
____________________________________________________________________________________________________ 123
Giacomo Cavillier
NbNb-xaxa-ti
N.63 Inventario n.
1969
Materiale:
Terracotta
Dimensioni:
h 11 – l 3,7 – s 1,9 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VE; cfr.W.17; H.27; B.3a, 10a, 29; cfr.Tp.1c. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita, dipinta di colore blu con nastri di colore giallo evidenziati con colore rosso, che copre le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro con varie abrasioni e gli occhi evidenziati con colore nero e bianco; segue un ampio pettorale dipinto con colore giallo ed evidenziato con colore rosso e nero esteso sino ai gomiti. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate e le mani con bracciali dipinti di blu che impugnano attrezzi agricoli anch’essi dipinti di colore blu. Sulla schiena è presente una cesta dipinta di giallo ed evidenziata con colore rosso; altre due ceste similari per colore e linee ma di minori dimensioni sono presenti su entrambe le spalle. I piedi non sono definiti con varie abrasioni. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale sul lato frontale; su entrambi i lati sono presenti quattro linee orizzontali evidenziate con colore rosso su fondo bianco, mentre una linea verticale evidenziata con colore rosso su fondo bianco con motivo a rete è sul lato posteriore della statuetta.
Formula:
P=N
Testo: Il Sehedj, l’Osiride Neb-ha-ti Nome:
PN.I.192.4
____________________________________________________________________________________________________ 124
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
Bibliografia:
Inedito
Note:
Cfr. Pellegrini 1900, p.21, n.118
____________________________________________________________________________________________________ 125
Giacomo Cavillier
NbNb-xaxa-ti
N.64 Inventario n.
1970
Materiale:
Terracotta
Dimensioni:
h 11 – l 3,7 – s 1,9 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VE; cfr.W.17; H.27; B.3a, 10a, 29; cfr.Tp.1c. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita, dipinta di colore blu con nastri di colore giallo evidenziati con colore rosso, che copre le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro con varie abrasioni e gli occhi evidenziati con colore nero e bianco; segue un ampio pettorale dipinto con colore giallo ed evidenziato con colore rosso e nero esteso sino ai gomiti. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate e le mani con bracciali dipinti di blu che impugnano attrezzi agricoli anch’essi dipinti di colore blu. Sulla schiena è presente una cesta dipinta di giallo ed evidenziata con colore rosso; altre due ceste similari per colore e linee ma di minori dimensioni sono presenti su entrambe le spalle. I piedi non sono definiti con varie abrasioni. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale sul lato frontale; su entrambi i lati sono presenti quattro linee orizzontali evidenziate con colore rosso su fondo bianco, mentre una linea verticale evidenziata con colore rosso su fondo bianco con motivo a rete è sul lato posteriore della statuetta.
Formula:
P=N
Testo:
Il Sehedj, l’Osiride Neb-ha-ti Nome:
PN.I.192.4
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.21, n.118
____________________________________________________________________________________________________ 126
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
&w-n-nA
N.65 Inventario n.
1976
Materiale:
Faience bianca
Dimensioni:
h 15,5 – l 4,8 – s 2,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Mancante di parte dei piedi, con abrasioni e varie scheggiature
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; W.8; H.1; I.1; B.11; Tp.1c. L'ushabti presenta una parrucca tripartita striata con nastri evidenziata con colore rosso su fondo bianco che lascia scoperte le orecchie, un volto definito di colore rosso scuro con occhi e sopracciglia evidenziate con colore nero; segue un ampio pettorale composto di vari filari evidenziato con colore rosso. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate con mani di colore rosso scuro che impugnano due attrezzi agricoli, tutti evidenziati con colore rosso su fondo bianco. Sulla schiena è presente una cesta con motivo a rete evidenziata con colore rosso su fondo bianco. I piedi non sono definiti e mancanti della parte anteriore. Le iscrizioni sono scritte con inchiostro rosso su fondo bianco e disposte in cinque linee orizzontali, sempre evidenziate con colore rosso, sul lato frontale e ai lati della statuetta.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=Tit=N=D=T=C
Testo: 1. 2. 3. 4. ____________________________________________________________________________________________________ 127
Giacomo Cavillier
5. (1) Il Sehedj, l’Osiride Scriba (contabile) Tunna giusto di voce lui dice: o ushabti (2) questi se si computa, se si numera l’Osiride Scriba contabile (3) Tunna giusto di voce (per fare) tutti i lavori da farsi nella terra del dio (4) coltivare i campi, irrigare le sponde, trasportare (5) la sabbia dell’Occidente all’Oriente. “Eccomi” tu dirai. Nome:
Cfr. PN.I.379.12
Titolo:
Wd.156.1346
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.36 n.209
____________________________________________________________________________________________________ 128
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
+Dw+Dw-sbk
N.66 Inventario n.
1981
Materiale:
Alabastro
Dimensioni:
h 15,5 – l 5,5 – s 2,8 cm
Provenienza:
Saqqara (?)
Acquisizione:
Collezione Nizzoli 1824
Conservazione:
Mancante di parte del gomito sinistro
Note tecniche:
Scultura, incisione
Datazione:
Nuovo Regno (XIX dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VG; cfr.W.4; H.1; Tp.8b L'ushabti, sommariamente lavorato e sproporzionato, presenta una parrucca tripartita liscia che lascia coperte le orecchie e un volto definito in rilievo. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate con mani chiuse a pugno entrambe in rilievo. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni, quasi illeggibili, sono scritte con inchiostro nero e disposte in riquadri verticali evidenziati anch’essi con inchiostro nero sui lati anteriore e posteriore della statuetta.
Formula:
Tit=N=C=N
Testo:
Iscrizione frontale: 1. Iscrizione posteriore: 2. (1) L’Aiutante, l’Osiride Djedu-sobek (2) se sei convocato laggiù, (“eccomi”) tu dirai, Djedu-sobek giusto (di voce)
Nome:
PN.I.402.24
Titolo:
Wd.70.153
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 129
Giacomo Cavillier
PA-n-Imntt Imntt
N.67 Inventario n.
1985
Materiale:
Faience bianca
Dimensioni:
h 11 – l 4,7 – s 2,3 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Mancante della parte inferiore
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VIIE2; cfr.W.8; H.1; I.1; cfr.B.9a; cfr.Tp.1c. L'ushabti presenta una parrucca striata tripartita con nastri che copre le orecchie, un volto definito e un collare con tre filari; tutti questi elementi sono evidenziati con colore rosso scuro. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate e le mani con bracciali che impugnano attrezzi agricoli tutti evidenziati con colore rosso scuro. Sulla schiena è presente una ampia cesta evidenziata con rosso scuro. Le uniche due righe e mezza di testo presente sono scritte con inchiostro rosso sui lati frontale e laterali della statuetta.
Formula:
P=N=I=SIm=D
Testo: 1. 2. (1) Il Sehedj, l’Osiride Pa-n-imentet1 giusto di voce, lui dice: o ushab(ti) (2) questi se si computa, se si numera, se si convoca per fare tutti i lavori (da farsi ?). Nome:
PN.I.106.11
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.20, n.105
Note:
1. Secondo Ranke, mentre Pellegrini traduce Pn-Imnty.
____________________________________________________________________________________________________ 130
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
Hwy
N.68 Inventario n.
1987
Materiale:
Faience azzurra
Dimensioni:
h 14,8 – l 5,3 – s 2,7 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto con abrasioni
Note tecniche:
Lavorazione a stampo, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VIIE1; cfr.W.8; H.1; I.1; cfr.B.9a; cfr.Tp.1c. L'ushabti presenta una parrucca striata tripartita con nastri che lascia scoperte le orecchie, un volto definito e un collare con cinque filari; tutti questi elementi sono evidenziati con colore nero. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate e le mani con bracciali che impugnano attrezzi agricoli tutti evidenziati con colore rosso nero. Sulla schiena è presente una cesta appena evidenziata, mentre sulla spalla destra è presente un’altra cesta con motivo a rete anch’essa evidenziata con colore nero. Il testo è scritto con inchiostro nero e posizionato in quattro linee orizzontali evidenziate con colore nero sui lati anteriore e laterali ed una linea verticale sul lato posteriore della statuetta.
Formula:
P=N=I=SIm=D
Testo:
Iscrizione orizzontale:
1. 2. 3. 4. ____________________________________________________________________________________________________ 131
Giacomo Cavillier
Iscrizione verticale: 5. (1) Il Sehedj, l’Osiride Huy (2) giusto di voce, lui dice: o ushabti (3) questi se si computa (4), se si numera (5) (per) fare tutti i lavori da farsi nella terra del dio, (per) Huy giusto di voce. Nome:
PN.I.233.18
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.26, n.150
____________________________________________________________________________________________________ 132
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
PnPn-tAtA-wr
N.69 Inventario n.
1988
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 18,7 – l 5,5 – s 3 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezioni Granducali
Conservazione:
Consunto con fessurazione anteriore
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr. W.11; H.1; cfr. I.5-20a; cfr. B.10b; Tp.1c. L'ushabti presenta una parrucca liscia bipartita, dipinta di colore blu che copre le orecchie, un volto dipinto di giallo ed evidenziato con colore rosso, gli occhi evidenziati con colore nero e bianco e sopracciglia evidenziate con colore nero; segue un ampio pettorale con filari di colore rosso e blu esteso sino al bacino. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate e le mani evidenziate con colore rosso che recano bracciali dipinti di azzurro ed evidenziati con colore rosso e che impugnano attrezzi agricoli dipinti di colore nero. Sulla schiena è presente una cesta dipinta di giallo ed evidenziata con colore rosso, mentre sulle spalle sono presenti due sacchetti per semi evidenziati con colore rosso su sfondo bianco. I piedi non sono definiti; sulla parte frontale della base, in posizione centrale, è presente una linea verticale evidenziata con colore azzurro su fondo rosso con decorazione a punti simile al motivo del pettorale presente sul bacino. All’esterno della colonna la restante parte della base è dipinta di bianco. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in quattro linee orizzontali evidenziate con colore rosso sul lato frontale e laterali, mentre una linea verticale evidenziata con colore rosso su fondo bianco con motivo a linee diagonali è sul lato posteriore della statuetta.
Formula: Testo:
P=Tit=N=I=SIm=D
1.
____________________________________________________________________________________________________ 133
Giacomo Cavillier
2. 3. 4. (1) Il Sehedj, l’Osiride Sacerdote di Amon di Luxor (2) Pen-ta-ur giusto di voce, lui dice: (3) o questi ushabti, (4) se si numera per fare il lavoro (4). Nome:
PN.I.111.17
Titolo:
Wd.79.641
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.7, n.22
____________________________________________________________________________________________________ 134
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
CwCw-n-r
N.70 Inventario n.
1989
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 18,5 – l 4,5 – s 2,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezioni Granducali
Conservazione:
Consunto, con fessurazioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.21; H.1; I.5, cfr.24; B.9b; Tp.7a. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita, dipinta di colore blu che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto di giallo con varie abrasioni e gli occhi evidenziati con colore nero e bianco; segue un ampio pettorale esteso sino ai gomiti dipinto con colore giallo con filari e motivi floreali evidenziati con colore rosso e nero. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate e le mani con bracciali evidenziati con colore rosso che impugnano attrezzi agricoli evidenziati di colore nero. Sulla schiena è presente una cesta evidenziata con colore rosso, mentre sulle spalle sono presenti due sacchetti per i semi anch’essi evidenziati con colore rosso. I piedi non sono definiti con varie abrasioni. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale evidenziata con colore rosso sul lato frontale della statuetta; su entrambi i lati sono presenti cinque linee orizzontali evidenziate con colore rosso su fondo bianco consunto.
Formula:
P=Tit=N
Testo:
Il Sehedj l’Osiride Capo degli scultori, Sunero, giusto di voce. Nome:
Cfr. PN.I.316.24
Titolo:
Wb.IV.47.15
____________________________________________________________________________________________________ 135
Giacomo Cavillier
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p. 31 n. 183
____________________________________________________________________________________________________ 136
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
CwCw-n-r
N.71 Inventario n.
1990
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 18,9 – l 5 – s 2,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezioni Granducali
Conservazione:
Consunto, con fessurazioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.21; H.1; I.5, cfr.24; B.9b; Tp.7a. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita, dipinta di colore blu che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto di giallo con varie abrasioni e gli occhi evidenziati con colore nero e bianco; segue un ampio pettorale esteso sino ai gomiti dipinto con colore giallo con filari e motivi floreali evidenziati con colore rosso e nero. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate e le mani con bracciali evidenziati con colore rosso che impugnano attrezzi agricoli evidenziati di colore nero. La schiena è consunta e reca solo esili tracce di colorazione rossa e bianca. I piedi non sono definiti con varie abrasioni. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale evidenziata con colore rosso sul lato frontale della statuetta; su entrambi i lati sono presenti cinque linee orizzontali evidenziate con colore rosso su fondo bianco consunto.
Formula:
P=Tit=N
Testo:
Il Sehedj, l’Osiride Capo degli scultori1, Sunero, giusto di voce. Nome:
Cfr. PN.I.316.24
Titolo:
Wb.IV.47.15
____________________________________________________________________________________________________ 137
Giacomo Cavillier
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p. 31 n. 184.
Note:
1. Si noti l’inversione del simbolo anx nel titolo.
____________________________________________________________________________________________________ 138
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
&w&w-twtw-ti
N.72 Inventario n.
1991
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 19 – l 5,5 – s 3 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezioni Granducali
Conservazione:
Consunto, parte dei piedi scheggiata
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VD3; W.13; cfr.H.29; I.1; B.11; Tp.1c L’ushabti presenta una parrucca bipartita liscia dipinta con colore nero che copre le orecchie, un volto definito dipinto di giallo ocra con occhi e sopracciglia evidenziate con colore nero e un collare con filari evidenziati di colore nero da cui pende un amuleto a forma di cuore sempre evidenziato con colore nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani in rilievo con bracciali evidenziati con colore nero che impugnano due attrezzi agricoli, anch’essi dipinti con colore nero. Sulla schiena è presente un’ampia cesta evidenziata con colore nero. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni sono scritte con inchiostro nero e disposte in quattro linee orizzontali evidenziate sempre con colore nero sui lati frontale e laterali della statuetta.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=D=C
Testo: 1. 2. 3. 4. ____________________________________________________________________________________________________ 139
Giacomo Cavillier
(1) Il Sehedj, l’Osiride Capo guardiano Tu-tu-ti1 (2) (lui dice) O questi ushabti, se è numerato (3) se è computato l’Osiride Tu-tu-ti (per fare tutti i lavori nella) terra del dio. (4) “Eccomi”, dirai laggiù. Nome:
Cfr.PN.I.379.16 e 383.23
Titolo:
Cfr.Wd.115.963-Wd.146.1255
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.36 n.210
Note:
1. Pellegrini traduce Tu-tu-i
____________________________________________________________________________________________________ 140
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
MnMn-mAatmAat-ra
N.73 Inventario n.
1992
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 18,5 – l 4,8 – s 2,2 cm
Provenienza:
Tebe Ovest (KV 17)
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con varie fenditure e parte dei piedi scheggiata
Note tecniche:
Intaglio, pittura, impeciatura (?)
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia – regno di Sethi I)
Descrizione:
Cfr.Cl.VC5; W.4; Tp.1d L’ushabti presenta una parrucca tripartita liscia che lascia scoperte le orecchie e un volto definito con lineamenti in rilievo. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani chiuse a pugno sempre in rilievo. Tracce di possibile impeciatura o di altro materiale atto a ricoprire la parte superiore della statuetta sono tuttora visibili. I piedi non sono definiti con profonda scheggiatura sul lato sinistro. Le iscrizioni, pressoché illeggibili, sono intagliate e disposte in cinque linee orizzontali su tutti i lati della statuetta.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=N=D=T=a.a.m.=C(?)
Testo: 1. 2. 3. 4. 5. (1) Il Sehedj, l’Osiride Sovrano Men-maat-ra giusto di voce, lui ____________________________________________________________________________________________________ 141
Giacomo Cavillier
dice: o ushabti (2) questi se convocati, se (computati) per l’Osiride Sethi giusto di voce per fare (3) tutti i lavori da farsi nella terra del dio, coltivare i campi, irrigare (4) le sponde, trasportare la sabbia di [---]. Ecco la sua incombenza. “Eccomi”(direte?). Nome:
PN.I.150.6
Titolo:
Wb.II.325.6
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.10 n.39; Picchi 2009, p.97 n.68
____________________________________________________________________________________________________ 142
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
MnMn-mAatmAat-ra
N.74 Inventario n.
1993
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 19,8 – l 5,5 – s 2,6 cm
Provenienza:
Tebe Ovest (KV 17)
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto, parte dei piedi scheggiata
Note tecniche:
Intaglio, pittura, impeciatura (?)
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia – regno di Sethi I)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; W.23; H.1; Tp.1d L’ushabti presenta una parrucca tripartita liscia che lascia scoperte le orecchie, un volto appena definito e una barba rituale lunga. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate in rilievo con mani chiuse a pugno sempre in rilievo. Tracce di impeciatura o di altro materiale atto a ricoprire la parte superiore della statuetta sono tuttora visibili. I piedi non sono definiti con profonda scheggiatura. Le iscrizioni sono intagliate e dipinte con colore nero e disposte in sette linee orizzontali su tutti i lati della statuetta.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=N=D=O=a.a.m.=C=nw=T=C1
Testo: 1. 2. 3. 4. 5. 6. ____________________________________________________________________________________________________ 143
Giacomo Cavillier
7. (1) Il Sehedj, l’Osiride Sovrano Men-maat-ra giusto di voce, lui dice: o ushabti (2) questi se convocati, se numerati per l’Osiride Sethi giusto di voce per fare (3) tutti i lavori da farsi nella terra del dio. Ecco l’incombenza laggiù, come (4) un uomo ai suoi doveri, “eccomi” direte voi numerati (5) quotidianamente (per) coltivare i campi, irrigare (6) le sponde, trasportare la sabbia dell’Occidente ad Oriente.“Eccomi”direte. Nome:
PN.I.150.6
Titolo:
Wb.II.325.6
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.9, n.34; Picchi 2009, p.97 n.68
Note:
Cfr. Versione VD.5 di Schneider 1977, Tav.4.
____________________________________________________________________________________________________ 144
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
MnMn-mAatmAat-ra
N.75 Inventario n.
1994
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 19,5 – l 4,8 – s 2,5 cm
Provenienza:
Tebe Ovest (KV 17)
Acquisizione:
Collezioni Granducali
Conservazione:
Consunto, con varie fenditure e abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, impeciatura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia – regno di Sethi I)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.17; Tp.1d L’ushabti presenta una parrucca tripartita liscia che lascia scoperte le orecchie e un volto definito con lineamenti in rilievo. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate in rilievo con mani chiuse a pugno sempre in rilievo. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni, di difficile lettura a causa dello strato di pece, sono intagliate e disposte in sei linee orizzontali su tutti i lati della statuetta.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=N=D=O=T=C(?)
Testo:
1. 2. 3. 4. 5. 6. (1) Il Sehedj, l’Osiride Sovrano Men-maat-ra giusto di voce, lui
____________________________________________________________________________________________________ 145
Giacomo Cavillier
dice: o ushabti (2) questi se convocati, se computati per l’Osiride Sethi giusto di voce (3) per fare tutti i lavori [---]. Ecco [---] (4) “eccomi” [---] (5) coltivare i campi, irrigare le sponde (4), trasportare [---]. (“Eccomi” direte?) [---]. Nome:
PN.I.150.6
Titolo:
Wb.II.325.6
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.10 n.40; Picchi 2009, p.97 n.68
____________________________________________________________________________________________________ 146
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
+Hw +Hwtyty-m-Hb
N.76 Inventario n.
1995
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 17 – l 5 – s 2,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto, mancante di parte dei piedi, con varie abrasioni e scheggiature
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; cfr.W.17; H.27; B.3a, 10a, 29; cfr.Tp.7b. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita, dipinta di colore nero con nastri dipinti di colore giallo ed evidenziati con colore rosso, che copre le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro con varie abrasioni e gli occhi evidenziati con colore nero; segue una collana con filari evidenziati con colore rosso e nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani dipinte di rosso scuro con bracciali evidenziati con colore nero che impugnano attrezzi agricoli evidenziati con colore rosso. Sulla schiena è presente una cesta evidenziata con colore rosso, mentre sulle spalle sono presenti due sacchetti per semi sempre evidenziati con colore rosso su fondo bianco. I piedi non sono definiti con varie abrasioni e scheggiature. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale evidenziata con colore rosso sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=N
Testo: Il Sehedj, l’Osiride Djehuty-m-heb, giusto di voce Nome:
PN.I.408.2
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 147
Giacomo Cavillier
+Hw +Hwtyty-m-Hb
N.77 Inventario n.
1996
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 17 – l 5 – s 2,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto, profonde scheggiature ai piedi e al fianco sinistro, con varie abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; cfr.W.17; H.27; B.3a, 10a, 29; cfr.Tp.7b. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita dipinta di colore nero con nastri dipinti di colore giallo ed evidenziati con colore rosso, che copre le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro con varie abrasioni e gli occhi evidenziati con colore nero; segue una collana con filari evidenziati con colore rosso e nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani dipinte di rosso scuro con bracciali evidenziati con colore nero che impugnano attrezzi agricoli evidenziati con colore rosso. I piedi non sono definiti; sotto la base dei piedi è presente parte di un tassello moderno per innesto su di un supporto. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale evidenziata con colore rosso sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=N
Testo: Il Sehedj, l’Osiride Djehuty-m-heb, giusto di voce Nome:
PN.I.408.2
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 148
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
+Hw +Hwtyty-m-Hb
N.78 Inventario n.
1997
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 17 – l 5 – s 2,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto, mancante di parte dei piedi, con abrasioni e scheggiature
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; cfr.W.17; H.27; B.3a, 10a, 29; cfr.Tp.7b. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita dipinta di colore nero con nastri dipinti di colore giallo ed evidenziati con colore rosso, che copre le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro con varie abrasioni e gli occhi evidenziati con colore nero; segue una collana con filari evidenziati con colore rosso e nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani dipinte di rosso scuro con bracciali evidenziati con colore nero che impugnano attrezzi agricoli evidenziati con colore rosso. Sulla schiena è presente una cesta evidenziata con colore rosso, mentre sulle spalle sono presenti due sacchetti per semi sempre evidenziati con colore rosso su fondo bianco. I piedi non sono definiti; sotto la base dei piedi è presente parte di un tassello moderno per innesto su di un supporto. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale evidenziata con colore rosso sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=N
Testo:
Il Sehedj, l’Osiride Djehuty-m-heb, giusto di voce Nome:
PN.I.408.2
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 149
Giacomo Cavillier
N.79 Inventario n.
1998
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 20 – l 6 – s 4 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezioni Granducali
Conservazione:
Consunto
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB1; cfr.W.17; cfr.H.2; Tp.1b. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita che lascia scoperte le orecchie, un volto definito e una collana appena evidenziata mediante una linea intagliata. Il corpo è mummiforme, le braccia in rilievo incrociate e le mani chiuse a pugno. I piedi non sono definiti. Il testo è intagliato e dipinto con colore azzurro e posizionato in sei linee orizzontali evidenziate con colore azzurro sul lato frontale e laterali della statuetta.
Formula:
I=SIm=D=T=C
Testo:
1. 2. 3. 4. 5. 6.
____________________________________________________________________________________________________ 150
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
(1) Formula di questi ushabti (da) recitare (2) se si computa, se si numera per fare i lavori (3) tutti da farsi nella terra del dio, trasportare la sabbia (4) da Oriente a Occidente. (5) “Eccomi” dirai laggiù (6) (io sono il) terzo. Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 151
Giacomo Cavillier
!n
N.80 Inventario n.
1999
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 21,2 – l 5,2 – s 2,2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto, piedi frammentati, con varie abrasioni e scheggiature
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX-XX Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.21; H.20; I.5; Tp.7a. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita, dipinta di colore nero che copre le orecchie, un volto definito dipinto di colore rosso con varie abrasioni e fattezze evidenziate con colore nero; segue un collare con filari evidenziati con colore rosso e azzurro. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani con bracciali evidenziate con colore rosso che impugnano attrezzi agricoli evidenziati sempre con colore rosso. Il testo ieratico è scritto con inchiostro nero e posizionato in una linea verticale sul lato frontale della statuetta; su entrambi i lati sono presenti otto linee orizzontali evidenziate con colore rosso. Sul lato posteriore è presente una linea con motivo a rete evidenziata con colore rosso.
Formula:
P=N
Testo: L’Osiride1, Han Nome:
PN.I.229.18
Bibliografia:
Inedito
Note:
1. Si noti la grafia
per ir anziché quella consueta
____________________________________________________________________________________________________ 152
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.N.
N.81 Inventario n.
2000
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 21 – l 6 – s 3,2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto, volto e piedi frammentati, con varie abrasioni e scheggiature
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX-XX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VE; cfr.W.19; H.4; cfr.I.3, 20a; cfr.B.9a; Tp.1c L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita, dipinta di colore nero con nastri evidenziati di colore bianco sulla testa e in posizione mediana delle trecce, che lascia scoperte le orecchie; il volto è scheggiato, segue un collare con filari evidenziati con colore rosso e azzurro su fondo di colore giallo. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani con bracciali evidenziate con colore rosso con dita estese che impugnano attrezzi agricoli evidenziati sempre con colore rosso. Sulla schiena è presente una cesta e due sacchetti per semi entrambi evidenziati con colore rosso su fondo di colore bianco. I piedi non sono definiti e frammentati; sotto la base dei piedi è presente parte di un tassello moderno per innesto su di un supporto. Il testo è scritto con inchiostro nero su fondo di colore giallo e posizionato in tre linee orizzontali evidenziate con colore rosso; altre due linee orizzontali similari seguono in basso ma anepigrafe1. Sul lato posteriore è presente una linea con motivo a rete evidenziata con colore rosso su fondo di colore giallo.
Formula:
N?
Testo: 1. 2. 3. ____________________________________________________________________________________________________ 153
Giacomo Cavillier
Bibliografia:
Inedito
Note:
1. La presenza di segni privi di significato grammaticale e non afferenti al Capitolo VI del Libro dei Morti fa ipotizzare che si tratti di un pezzo scartato e/o adoperato come supporto per prove di grafia; ciò ovviamente non esclude che la statuetta “riciclata” sia stata adoperata in ambito funerario.
____________________________________________________________________________________________________ 154
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.N.
N.82 Inventario n.
2001
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 6,7 – l 4,2 – s 3,6 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Integro, con lievi fessurazioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.7; H.1; Tp.1B. L'ushabti presenta una parrucca striata tripartita con nastri che lascia scoperte le orecchie, un volto definito e una collana appena evidenziata mediante una linea intagliata. Il corpo è mummiforme, le braccia in rilievo incrociate e le mani chiuse a pugno. I piedi non sono definiti; sotto la base dei piedi è presente parte di un tassello moderno per innesto su di un supporto. Il testo è intagliato e posizionato in dieci linee orizzontali evidenziate con intaglio sul lato frontale e laterali della statuetta.
Formula:
P=[N]=I=SIm=D=a.a.m.=O=T=SIIm=nw=C
Testo: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. ____________________________________________________________________________________________________ 155
Giacomo Cavillier
8. 9. 10. (1) Il Sehedj, l’Osiride N.N.1 giusto di voce, lui dice: (2) o questi ushabti se si computa, (3) se si numera per fare tutti i lavori (4) da farsi nella terra del dio, come un uomo al suo dovere (5) ecco ti sarà affidata l’incombenza (6) laggiù: trasportare la sabbia da Oriente (7) a Occidente, irrigare (8) le sponde, coltivare i campi. (9) Se si computa in ogni momento (10) “eccomi” tu dirai. Bibliografia: Note:
Pellegrini 1900, p.38 n.226. 1. Si tratta di un pezzo il cui nome del defunto è appositamente lasciato vuoto per un successivo inserimento.
____________________________________________________________________________________________________ 156
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
MrMr-sxmt
N.83 Inventario n.
2002
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 22,5– l 5,2 – s 3,2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto, mancante di parte dei piedi, varie abrasioni e scheggiature
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX-XX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VE; cfr.W.17; H.26; I.3, 20a; B.3a, cfr.29a; cfr.Tp.1c. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita dipinta di colore nero con nastri dipinti di colore ocra ed evidenziati con colore rosso, che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto di marrone con varie abrasioni, gli occhi evidenziati con colore nero e bianco e sopracciglia evidenziate con colore nero; segue un ampio pettorale con filari evidenziati con colore blu e rosso su fondo di colore ocra. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani dipinte di marrone con bracciali evidenziati con colore blu che impugnano attrezzi agricoli evidenziati con colore rosso. Sulla schiena sono presenti due ceste dipinte di colore ocra ed evidenziate con colore rosso, mentre sulle spalle sono presenti due sacchetti per semi sempre evidenziati con colore rosso, tutti su sfondo di color bianco. I piedi non sono definiti; sotto la base dei piedi è presente parte di un tassello moderno per innesto su di un supporto. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo ocra e posizionato in sette linee orizzontali evidenziate con colore rosso sul lato frontale e laterali della statuetta. Sul lato posteriore è presente una linea con motivo a rete evidenziata con colore rosso su sfondo di colore bianco.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=D=T=O=a.a.m.=nw=C=N
Testo:
1.
____________________________________________________________________________________________________ 157
Giacomo Cavillier
2. 3. 4. 5. 6. 7. (1) Il Sehedj, l’Osiride Sacerdote del culto quotidiano di Maat1 Mer-sekhmet2 giusto di voce, (lui dice: o) (2) questi ushabti se si computa, se si numera per fare tutti i lavori (3) da farsi nella terra del dio, coltivare i campi, irrigare (4) le sponde, trasportare la sabbia da Oriente (5) a Occidente. Ti sarà affidata un’incombenza laggiù (6) come un uomo ai suoi doveri, se si numera in ogni momento. (7) “Eccomi” tu dirai, (sono) l’Osiride Mer-sekhmet. Nome:
PN.I.157.25
Titolo:
Cfr.Wd.78.639-Wb.II.20.13
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.25 n.143.
Note:
1. Meno probabile quale epiteto di Maat “Signora di Ra” 2. Pellegrini riporta il nome di Ra-neb-mr-sekhmet che non trova riscontro con quello presente nella riga finale.
____________________________________________________________________________________________________ 158
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
IrIr-nfrw
N.84 Inventario n.
2003
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 21,5 – l 5,7 – s 2,8 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezioni Granducali
Conservazione:
Mancante di parte dei piedi
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; cfr.W.21; H.1; Tp.7a L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con occhi evidenziati con colore nero e bianco e sopracciglia evidenziate sempre con colore nero; segue un collare appena evidenziato mediante una sottile linea intagliata. Il corpo è mummiforme, le braccia in rilievo incrociate e le mani chiuse a pugno. I piedi non sono definiti. Il testo è scritto con inchiostro nero e posizionato in una linea verticale evidenziata con colore nero sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo:
Il Sehedj, lo Scriba di Thot, Ir-Neferu, giusto di voce. Nome:
PN I.39.28-29
Titolo:
Wb.III.479.14
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 159
Giacomo Cavillier
&A&A-mwtmwt-nfrt
N.85 Inventario n.
2004
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 22,5 – l 5,9 – s 2,7 cm
Provenienza: Acquisizione: Conservazione:
Consunto con varie abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.17; H.26; I.5, 20a; cfr.Tp.1c. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita dipinta di colore nero che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto di marrone con varie abrasioni, i lineamenti evidenziati con colore nero; segue un ampio pettorale con filari evidenziati con colore blu e rosso su fondo di colore ocra. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani dipinte di marrone con bracciali evidenziati con colore nero che impugnano attrezzi agricoli evidenziati sempre con colore nero. Sulle spalle sono presenti due sacchetti per semi evidenziati con colore nero su sfondo di color bianco. I piedi non sono definiti.. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo ocra e posizionato in cinque linee orizzontali evidenziate con colore rosso sul lato frontale e laterali della statuetta. Sul lato posteriore è presente una linea con motivo a rete evidenziata con colore rosso su sfondo di colore bianco.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=D
Testo: 1. 2. 3.
____________________________________________________________________________________________________ 160
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
4. 5. (1) Il Sehedj, l’Osiride Signora della casa, Cantante di Amon (2) Ta-mut-neferet giusta di voce. (3) Lei dice: o ushabti (4) questi se si numera (5) per fare tutti i lavori nella terra del dio. Nome:
PN.I.357.8
Titoli:
Wd.99.823; Wb.IV.479.13
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.34 n.203; Del Francia, Guidotti 1999, p.87 F4; Bedman, Guidotti, Martin-Valentin 2014, pp.192-193 n.126.
____________________________________________________________________________________________________ 161
Giacomo Cavillier
RaRa-iAy
N.86 Inventario n.
2005
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 19,5 – l 5,3 – s 2,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Integro, con lievi abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.22; H.26; I.3, 20a; B.10a; Tp.1c L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita dipinta di colore nero con nastri evidenziati con colore rosso su sfondo ocra, che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto di ocra, gli occhi evidenziati con colore nero e bianco, sopracciglia evidenziate con colore nero, bocca e orecchie evidenziate con colore rosso. Segue un ampio ed elaborato pettorale sino ai gomiti con filari e motivi floreali evidenziati con colore nero e rosso su sfondo di colore ocra. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani dipinte di colore ocra con bracciali evidenziati con colore nero e rosso che impugnano attrezzi agricoli evidenziati con colore rosso. Sulla schiena sono presenti una cesta dipinte di colore ocra ed evidenziate con colore rosso, mentre sulle spalle sono presenti due sacchetti per semi sempre evidenziati con colore rosso, tutti su sfondo di color bianco. I piedi non sono definiti e presentano lievi abrasioni. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo ocra e posizionato in sette linee orizzontali evidenziate con colore rosso sul lato frontale e laterali della statuetta.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=N=a.a.m.=T=C
Testo: 1. 2. ____________________________________________________________________________________________________ 162
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
3. 4. 5. 6. 7. (1) Il Sehedj, l’Osiride Custode della porta del Signore delle Due Terre Ra-iay1 (2) giusto di voce, lui dice: o ushabti (3) questi, se si computa, se si numera (4) l’Osiride Ra-iay per fare i lavori (5) tutti da farsi nella terra del dio, come un uomo ai suoi doveri (6) per coltivare i campi. “Eccomi” (7) tu dirai nella terra del dio. Nome:
PN.I.220.8
Titolo:
Cfr.Wd.61.500
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.24-25 n.142; Guidotti 2013, pp.24-25 n.142; Bedman, Guidotti e Martin-Valentin 2014, p.158 n.93.
Note:
1. Definito Ra-iy da Ranke, mentre per Pellegrini è Ra-aai.
____________________________________________________________________________________________________ 163
Giacomo Cavillier
Nfr(?)
N.87 Inventario n.
2006
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 18,8 – l 4,2 – s 1,8 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezioni Granducali
Conservazione:
Mancante di parte della base dei piedi, consunto
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VA; cfr.W.17; cfr.H.13; B.22; Tp.3b L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita che copre le orecchie, un volto appena definito con fattezze sommariamente intagliate. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi per simulare l’incrocio delle braccia e le mani che impugnano attrezzi agricoli sono evidenziate con colore nero. Sulla spalla sinistra è raffigurata una cesta evidenziata con colore nero. I piedi non sono definiti. Il testo è scritto con inchiostro nero e posizionato in dieci linee orizzontali evidenziata sempre con colore nero sul lato frontale e laterali della statuetta.
Formula:
P=Tit=N1?=N2=I=SIm=N1=D=O=a.a.m.=C1=SIIm=T=C2
Testo: 1. 2. 3. 4. 5. 6. ____________________________________________________________________________________________________ 164
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
7. 8. (1) Il Sehedj, la Signora della casa Nefer (?)1 giusta di voce, figlia della Signora della casa Iresateti giusta di voce (2) (lui dice:) o questi ushabti, se si computa la Signora della casa Nefer (?) (3) giusta di voce per fare tutti i lavori da farsi nella terra del dio, ecco (4) l’incombenza laggiù come un uomo ai suoi doveri. (5) “Eccomi” tu dirai se sei computato (6) per il da farsi laggiù: coltivare i campi (7) irrigare le sponde, (trasportare la sabbia) (8) da Oriente a Occidente. (“Eccomi”) tu dirai. Nome:
PN.I.194.1(?)
Titolo:
Wd.99.823
Bibliografia:
Inedito
Note:
1. Nome ipotetico e derivante da una lettura approssimativa dei segni presenti, pressoché illeggibili.
____________________________________________________________________________________________________ 165
Giacomo Cavillier
+Hwty+Hwty-ms
N.88 Inventario n.
2007
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 18,7 – l 5 – s 2,3 cm
Provenienza:
Saqqara (?)
Acquisizione:
Collezione Nizzoli 1824
Conservazione:
Mancante di parte dei piedi, consunto
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VIIIA1; cfr.W.21; H.1; I.1, 20a; B.9b; cfr.Tp.3b. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con fattezze evidenziate con intaglio. Il corpo è mummiforme, le braccia in rilievo incrociate e le mani che impugnano attrezzi agricoli evidenziati con intaglio e dipinti con colore bianco. Sulla schiena è presente una cesta con motivo a rete e sulle spalle sono presenti sacchetti per semi evidenziati con intaglio e dipinti con colore bianco. I piedi non sono definiti. Il testo è intagliato e dipinto con colore bianco e posizionato in sette linee orizzontali evidenziate sempre con intaglio e colore bianco sul lato frontale e laterali della statuetta, mentre sul lato posteriore è presente una linea con motivo linee diagonali evidenziata con intaglio e colore bianco.
Formula: Testo:
P=Tit=N=I=SIm=D=T=O=a.a.m.=SIIm=nw
1. 2. 3. 4.
____________________________________________________________________________________________________ 166
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
5. 6. 7. (1) Il Sehedj, l’Osiride Capo Gabinetto (della residenza) Tuthmosi giusto di voce (2) lui dice: o questi ushabti, se si computa (3) se si numera per fare tutti i lavori da farsi nella terra del dio (4) coltivare i campi, irrigare le sponde (5) trasportare la sabbia da Occidente a Oriente. (6) Ecco l’incombenza laggiù (7) come un uomo al suo dovere, se convocato in ogni momento. Nome:
PN.I.408.5
Titolo:
Cfr.Wd.14.72
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.37, n.216
____________________________________________________________________________________________________ 167
Giacomo Cavillier
ImnImn-m-ipt
N.89 Inventario n.
2008
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 17,5 – l 5,5 – s 2,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Nizzoli 1824
Conservazione:
Integro
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; W.8; H.1; B.6b, 10b; Tp.5. L'ushabti presenta una parrucca striata tripartita con nastri che lascia scoperte le orecchie, un volto definito e una collana con filari evidenziati mediante linee intagliate. Il corpo è mummiforme, le braccia in rilievo incrociate e le mani che impugnano attrezzi agricoli intagliati. I piedi non sono definiti. Sulla schiena è presente una cesta retata, mentre sulle spalle ve ne sono altre due pendenti, tutte evidenziate con intaglio. Il testo è intagliato e posizionato in sei linee orizzontali sul lato frontale e laterali e in una linea verticale sul lato posteriore della statuetta; tutte le linee sono evidenziate con intaglio.
Formula:
P=N=I=SIm=D=T=O
Testo:
Iscrizione orizzontale:
1. 2. 3. 4. 5. ____________________________________________________________________________________________________ 168
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
6. Iscrizione verticale:
1) Il Sehedj, l’Osiride Amenemopet giusto di voce lui dice: o (2) questi ushabti, se si computa, se (3) si numera, se si convoca (?)(4) per fare tutti i lavori da farsi nella terra del dio (5) coltivare i campi, irrigare (6) le sponde, trasportare (iscrizione verticale) la sabbia dell’Occidente ad Oriente. Ecco l’incombenza.
Nome:
PN.I.27.18
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.11, n.49
____________________________________________________________________________________________________ 169
Giacomo Cavillier
MnMn-mAatmAat-ra
N.90 Inventario n.
2009
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 18,1 – l 5,2 – s 2,2 cm
Provenienza:
Tebe Ovest
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto, con piedi scheggiati, varie abrasioni e lievi fenditure
Note tecniche:
Intaglio, impeciatura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia – regno di Sethi I)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.17; Tp.1d L’ushabti presenta una parrucca tripartita liscia che lascia scoperte le orecchie e un volto definito con lineamenti in rilievo. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate in rilievo con mani chiuse a pugno sempre in rilievo. Tracce di impeciatura o di altro materiale atto a ricoprire la parte superiore della statuetta sono tuttora visibili. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni sono intagliate e disposte in sei linee orizzontali su tutti i lati della statuetta. .
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=N=D=T=O=a.a.m.
Testo: 1. 2. 3. 4. 5. 6. ____________________________________________________________________________________________________ 170
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
(1) Il Sehedj, l’Osiride Sovrano Men-maat-ra giusto di voce, lui dice: O ushabti (2) questi se convocati, se computati (per) l’Osiride Sethi (3) giusto di voce per fare tutti i lavori da farsi nella terra del dio, coltivare (4) i campi, irrigare le sponde, trasportare (4) la sabbia dell’Occidente ad Oriente. Ecco l’incombenza laggiù, come un uomo [---]. Nome:
PN.I.150.6
Titolo:
Wb.II.325.6
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.10 n.35; Picchi 2009, p.97 n.68
____________________________________________________________________________________________________ 171
Giacomo Cavillier
@at@at-HrHr-m-Hb
N.91 Inventario n.
2010
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 17,5 – l 5,5 – s 2,4 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Integro
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.22; H.4; I.3; B.5c, 29; Tp.3a L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita dipinta di colore nero con nastri evidenziati con colore rosso su sfondo ocra, che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto di ocra, gli occhi evidenziati con colore nero e bianco, sopracciglia evidenziate con colore nero, bocca e orecchie evidenziate con colore rosso. Segue un ampio ed elaborato pettorale sino ai gomiti con filari e motivi floreali evidenziati con colore nero e rosso su sfondo di colore ocra. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani dipinte di colore ocra con bracciali evidenziati con colore nero e rosso che impugnano attrezzi agricoli evidenziati con colore rosso. Sulla schiena è presente una cesta dipinta di colore ocra ed evidenziata con colore rosso, mentre sulla spalla sinistra è presente un’altra cesta sempre dipinta di colore ocra ed evidenziata con colore rosso. I piedi non sono definiti e presentano lievi abrasioni. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo ocra e posizionato in sei linee orizzontali evidenziate con colore rosso sul lato frontale e laterali e in una linea verticale sempre evidenziata con colore rosso sul lato posteriore della statuetta.
Formula:
P=N=I=SIm=N=D=T=O=N
Testo:
Iscrizione orizzontale:
1. ____________________________________________________________________________________________________ 172
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
2. 3. 4. 5. 6. Iscrizione verticale: 7. (1) Il Sehedj, l’Osiride Hathor-m-heb giusta di voce. Lei dice: (2) o questi ushabti se si computa, (3) se si numera l’Osiride Hathor-mheb giusta di voce per fare (4) tutti i lavori che sono da farsi nella terra del dio: (5) coltivare i campi, irrigare (6) le sponde, trasportare (la sabbia) dell’Occidente (7) all’Oriente. Ecco, (vi) sarà affidata l’incombenza laggiù. L’Osiride Hathor-m-heb. Nome:
PN I.235.13
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.28 n.166; Guidotti 2000, pp.92-93 n.14: Guidotti 2011, p.84 n.43.
____________________________________________________________________________________________________ 173
Giacomo Cavillier
Apy Apy(?)
N.92 Inventario n.
2021
Materiale:
Terracotta
Dimensioni:
h 6,2 – l 2 – s 1 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto
Note tecniche:
Scultura, incisione, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.16; H.1; cfr.Tp.7b, 13c L'ushabti presenta una parrucca liscia bipartita dipinta di colore nero che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro, gli occhi evidenziati con colore nero e bianco, sopracciglia evidenziate con colore nero. Segue un ampio pettorale sino ai gomiti evidenziato con una linea con colore rosso e filari con linee di colore nero. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate in rilievo e le mani dipinte di colore rosso scuro con bracciali evidenziati con colore nero e rosso che impugnano attrezzi agricoli incisi ed evidenziati con colore nero. I piedi non sono definiti e presentano lievi abrasioni. Il testo, quasi illeggibile, è scritto con inchiostro nero su sfondo rosso scuro e posizionato in quattro linee verticali evidenziate con colore rosso su tutti i lati della statuetta.
Formula:
P=N=(I)=SIm=D=T(?)
Testo: 1. 2.3.4.1 4.2 ____________________________________________________________________________________________________ 174
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
(1) Il Sehedj, l’Osiride Apy (?) [---] (2) o (usha)bti se si (3) computa l’Osiride Apy (?) [---] per fare (4.1) tutti i lavori che sono da farsi [---]: (4.2) (trasportare) la sabbia (dell’)Oriente (all’) Occidente [---]. Nome:
Inedito
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 175
Giacomo Cavillier
PiyPiy-Ay
N.93 Inventario n.
2086
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 17,8 – l 5,4 – s 2,8 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto, mancante di parte dei piedi con abrasioni e fessurazioni
Note tecniche:
Intaglio
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; W.4; H.1; Tp.7a L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con fattezze evidenziate con intaglio. Il corpo è mummiforme, le braccia in rilievo incrociate e le mani chiuse a pugno. I piedi non sono definiti. Il testo è intagliato posizionato in una linea verticale evidenziata sempre con intaglio sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo: Il Sehedj l’Osiride, Fabbro1 Piyay [giusto di voce]. Nome: Titolo: Bibliografia: Note:
PN.I.129.25 Wd.114.995 Pellegrini 1990, p.6 n.20 1. Pellegrini traduce il titolo “vestitore dei morti”, titolo altresì plausibile come wty “imbalsamatore”.
____________________________________________________________________________________________________ 176
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
MnMn-mAatmAat-ra
N.94 Inventario n.
2087
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 18,2 – l 5,3 – s 2,2 cm
Provenienza:
Tebe Ovest
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, mancante di parte della parrucca, con abrasioni e fessurazioni
Note tecniche:
Intaglio, impeciatura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.17; cfr.H.1; Tp.1d L’ushabti presenta una parrucca tripartita liscia che lascia scoperte le orecchie e un volto appena definito. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate in rilievo con mani chiuse a pugno sempre in rilievo. Tracce di impeciatura o di altro materiale atto a ricoprire la statuetta sono tuttora visibili. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni, pressoché illeggibili, sono intagliate e disposte in quattro linee orizzontali su tutti i lati della statuetta.
Formula:
P=Tit=N=I=N=D(?)
Testo: 1.2. 3. 4. Il Sehedj, l’Osiride Sovrano Men-mmat-ra giusto di voce, lui dice: o (2) [---] (3) [---] Sethi giusto di voce, per fare (4) [---].
____________________________________________________________________________________________________ 177
Giacomo Cavillier
Nome:
PN.I.150.6
Titolo:
Wb.II.325.6
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.10 n.38; Picchi 2009, p.97 n.68
____________________________________________________________________________________________________ 178
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
#Ay
N.95 Inventario n.
2089
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 20,3 – l 4,4 – s 3,4 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto, mancante di parte della parrucca e spalla sinistra e dei piedi, con varie fenditure e abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; W.17; H.1; cfr.Tp.1d L’ushabti presenta una parrucca tripartita liscia con nastri che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con occhi evidenziati con colore nero e bianco e sopracciglia evidenziate con colore nero. Segue un collare policromo con filari alternati di colore rosso e blu. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate in rilievo con mani sempre in rilievo ed evidenziate con colore rosso che impugnano attrezzi agricoli evidenziati anch’essi con colore rosso. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni sono scritte con inchiostro nero e disposte in otto linee orizzontali evidenziate con colore rosso su tutti i lati della statuetta.
Formula:
Testo:
P=N=I=SIm=D=a.a.m.=O=T=SIIm=C
1. 2. 3. 4. 5.
____________________________________________________________________________________________________ 179
Giacomo Cavillier
6. 7. 8. (1) Il Sehedj, l’Osiride Khay [---] lui dice: o (2) questi ushabti, se si computa, se si numera (3) l’Osiride, l’Occidentale per fare i lavori da farsi (4) nella terra del dio (4) come un uomo ai suoi doveri, ecco (5) le incombenze laggiù: coltivare (6) i campi, irrigare le sponde, trasportare la (7) pregevole sabbia da Occidente ad Oriente. (8) Se si numera, [---] (“eccomi”) dirai. Nome:
Cfr. PN.I.262.6
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.29 n.170.
____________________________________________________________________________________________________ 180
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
BAkBAk-tAtA-wr
N.96 Inventario n.
2090
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 19,8 – l 5,5 – s 3 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto con fessurazioni e abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura, impeciatura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.8; H.8; cfr.I.1; B.9b; Tp.5 L’ushabti presenta una parrucca tripartita liscia con nastri che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con lineamenti intagliati. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate con mani che impugnano attrezzi agricoli tutti in rilievo. Sulla schiena è presente una cesta evidenziata con intaglio. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni sono intagliate e disposte in sei linee orizzontali evidenziate con intaglio sui lati frontale e laterali e su una linea verticale anch’essa evidenziata con intaglio sul lato posteriore della statuetta.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=D=T=O=a.a.m.
Testo:
Iscrizione orizzontale: 1. 2. 3. 4. 5.
____________________________________________________________________________________________________ 181
Giacomo Cavillier
6. Iscrizione verticale: 7. (1) Il Sehedj, l’Osiride Signora della casa Baketaur(et) giustificata, (2) lui dice: o questi ushabti, se si computa (3), se si numera per fare i lavori nella terra del dio laggiù: (4) coltivare i campi, irrigare (5) le sponde, trasportare la sabbia (6) da Occidente a Oriente (7) Ecco, la sua incombenza laggiù, come un uomo al (suo) dovere.
Nome:
PN.I.92.9
Titolo:
Wd.99.823
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.6 n.18
____________________________________________________________________________________________________ 182
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
@a@a-iw
N.97 Inventario n.
2091
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 25 – l 7 – s 3 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto con fessurazioni e abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VD3; W.13; H.1; Tp.1c L’ushabti presenta una parrucca bipartita liscia che copre parzialmente le orecchie e volto definito con lineamenti in rilievo. Il corpo è mummiforme, le braccia sono incrociate e le mani chiuse a pugno in rilievo. Segni di bianco orizzontali sul corpo lasciano ipotizzare l’originaria presenza di una impeciatura o pittura di color nero superficiale. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni intagliate sono disposte in otto linee orizzontali evidenziate sempre con intaglio sui lati frontale e laterali della statuetta.
Formula:
P=Tit=N=Inv=SIm=D=T=a.a.m.=N=C
Testo:
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
____________________________________________________________________________________________________ 183
Giacomo Cavillier
8. (1) Il Sehedj, l’Osiride Cantante di Kode1 Ha-iu (giusto di voce, lui dice:) (2) o questi miei ushabti, se si computa, se si numera per fare (3) tutti i lavori da farsi nella terra del dio: coltivare i campi (4), irrigare le sponde, trasportare (5) la sabbia da Occidente ad Oriente (6) Ecco, la sua incombenza laggiù, come un uomo al suo dovere. (7) Se computato l’Osiride Ha-iu (8) giusto di voce, ogni giorno, “eccomi” tu dirai. Nome:
Cfr.PN.I.263.17
Titolo:
Wd.128.1092; cfr.Vb.V.74.1
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.29 n.171
Note:
1. Pellegrini traduce con “musico, operaio di Dep xa-au. Leggenda scorretta assai”; la presenza del genitivo n prima del segno qd, il segno nw e il termine XAst “paese straniero” rende plausibile il toponimo Qdnw = Qode (Cilicia). Il titolo “operaio di Dep” (Cfr.Wb.V.74.1-Wb.V.443.1) è meno probabile ma altresì valido.
____________________________________________________________________________________________________ 184
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
Nxt
N.98 Inventario n.
2092
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 17,4 – l 3,6 – s 2,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Integro, lievemente consunto
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VIB4; W14; H35; I.1; B9b; cfr.Tp.4 L’ushabti presenta una parrucca bipartita striata con riccioli resi in rilievo che copre parzialmente le orecchie, un viso definito con occhi evidenziati con colore nero e bianco e sopracciglia evidenziate con colore nero. Il corpo è abbigliato con una camicia con maniche plissettate e una lunga gonna liscia con grembiule trapezoidale centrale; le braccia sono definite in rilievo e stese lungo il grembiule con mani posizionate sulla parte frontale; i piedi non sono definiti e sulla base è presente un tassello moderno di innesto su di un supporto. Sulle spalle è presente una cesta evidenziata di colore bianco e sulle spalle due attrezzi agricoli anch’essi evidenziati con colore bianco. Le iscrizioni sono dipinte con colore bianco e disposte in sei linee orizzontali sui lati frontale e laterali e su una linea verticale sul lato posteriore della statuetta, tutte evidenziate con colore bianco.
Formula:
P=N=I=N=SIm=D=T=O=a.a.m.=SIIm=nw=C
Testo:
Iscrizione orizzontale:
1. 2. 3. ____________________________________________________________________________________________________ 185
Giacomo Cavillier
4. 5. 6. Iscrizione verticale:
Iscrizione orizzontale: (1) Il Sehedj, l’Osiride Nakht giusto di voce, lui dice: O (2) questi ushabti, se si computa (3), se si numera l’Osiride giusto di voce per fare (4) tutti i lavori nella terra del dio: coltivare i campi, (5) irrigare le sponde, trasportare la sabbia da Oriente (6) a Occidente, ecco l’incombenza come un uomo ai suoi doveri. Iscrizione verticale: (Se si) numera, in ogni momento. “Eccomi”, tu dirai (o) Nakht. Nome: Bibliografia:
PN.I.209.16 Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 186
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
BntBnt-pw
N.99 Inventario n.
2093
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 21 – l 6,6 – s 4 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4;W.21; H.1; I.1; cfr.5b; cfr.Tp.1c L’ushabti presenta una parrucca tripartita striata che copre le orecchie, un volto definito con lineamenti intagliati. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate con mani che impugnano attrezzi agricoli tutti in rilievo. Sulla spalla sinistra è presente una cesta evidenziata con colore nero. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni sono intagliate e disposte in sei linee orizzontali sui lati frontale e laterali della statuetta.
Formula:
P=N=I=SIm=N=D=a.a.m.=T=O=SIIm=nw=C
Testo:
1. 2. 3. 4. 5. 6.
____________________________________________________________________________________________________ 187
Giacomo Cavillier
(1) Il Sehedj, l’Osiride Benet-pu, lei dice: o questi ushabti, (2) se si computa, se si numera l’Osiride Benet-pu2 per fare tutti i lavori da farsi nella terra del dio laggiù (come) un uomo (3) ai (suoi) doveri: trasportare la sabbia da Oriente a Occidente, coltivare i campi, (4) irrigare le sponde, ecco l’incombenza (5) per lui, se si numera in ogni momento, “io sono” (6) “il tuo servo3 laggiù!” tu dirai quotidianamente4 nella terra del dio. Nome:
PN.I.97.61
Bibliografia:
Bedman, Guidotti, Martin-Valentin 2014, pp.113 n.60
Note:
1. Ranke cita “f NR Florenz, Uschebti 69”. 2. Si noti l’inversione del segno w. 3. Altresì plausibile la t del genere femminile. 4. Altresì plausibile la combinazione di segni
“per due volte”.
____________________________________________________________________________________________________ 188
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
MaMa-r-nA
N.100 Inventario n.
2094
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 25,3 – l 8 – s 4,4 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Integro
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB1; W.21; H.28; Tp.1b L'ushabti presenta una parrucca tripartita striata che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con occhi evidenziati con colore nero e bianco e sopracciglia evidenziate con colore nero; segue una collana appena evidenziata mediante una linea intagliata e una evidenziata di colore rosso. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani in rilievo chiuse a pugno. I piedi non sono definiti. Il testo è intagliato, dipinto a tratti con colore azzurro e posizionato in otto linee orizzontali evidenziate con intaglio sul lato frontale e laterali della statuetta.
Formula:
Testo:
P=N=I=SIm=N=D=T=O=a.a.m.=SIIm=nw=C
1.
(1)
2. 3. 4. 5. 6. ____________________________________________________________________________________________________ 189
Giacomo Cavillier
7. 8. parte frontale dei piedi: 9. (1) Il Sehedj, (l’Osiride) Marna (giusto di voce), (lui dice:) O ushabti (2) questi, se si convoca, se si computa, se si numera Marna (3) nella terra del dio per fare tutti i lavori (4) che sono da farsi: coltivare i campi (5), irrigare le sponde, trasportare la sabbia (6) dell’Oriente all’Occidente. Ecco, (ti) sarà affidata l’incombenza (7) laggiù, come un uomo ai suoi doveri, se si computa (8) in ogni momento, “eccomi” tu dirai (9) laggiù. Nome:
PN.I.163.42
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.7 n.23
Note:
1. Il testo Dd.f “lui dice” è riportato appena sopra l’iscrizione. 2. Si tratta di un nome di origine straniera (cfr. Mariannu); Ranke riporta erroneamente il numero di catalogo 2074 anziché 2094.
____________________________________________________________________________________________________ 190
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
@ay
N.101 Inventario n.
2095
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 27 – l 7,4 – s 3 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto, mancante di parte dei piedi con varie fenditure e abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura, impeciatura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; W.6; H.22; Tp.7a L'ushabti1 presenta una parrucca tripartita liscia dipinta di colore nero con nastri che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con lineamenti evidenziati con intaglio e una lunga barba rituale. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani in rilievo chiuse a pugno con bracciali dipinti di colore nero. I piedi non sono definiti. Il testo è intagliato e posizionato in un'unica linea verticale evidenziata con intaglio sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo: L’Onorato presso Amset, l’Osiride Sindaco e Visir Khay Nome:
PN.I.263.7
Titoli:
Wd.31.224
Bibliografia:
Pellegrini 1990, p.29 n.172
Note:
1. La statuetta ha subito due fasi di lavorazione. Nella prima fase l’ushabti era policromo con una parrucca dipinta di colore nero, un ampio pettorale con filari evidenziati con colore rosso e nero, braccia e attrezzi agricoli evidenziati di colore nero e rosso. Nella seconda fase il pezzo è stato ricoperto da uno strato di pece.
____________________________________________________________________________________________________ 191
Giacomo Cavillier
QnyQny-ra
N.102 Inventario n.
2096
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 25,3 – l 8 – s 4,4 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Piedi scheggiati e fenditure varie
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VC1; cfr.W.4; H.0; Tp.1b L'ushabti presenta una parrucca tripartita liscia che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con occhi e sopracciglia evidenziati con colore nero; segue una collana appena evidenziata mediante una linea intagliata. Il corpo è mummiforme. I piedi non sono definiti. Il testo è intagliato e dipinto con colore bianco e posizionato in otto linee orizzontali evidenziate con intaglio sul lato frontale e laterali della statuetta e in una corta linea verticale al di sopra dei piedi.
Formula: Testo:
P=Tit=N=I=SIm=D=T=O=a.a.m.=C
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
____________________________________________________________________________________________________ 192
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
8. 9. parte frontale dei piedi: (1) Il Sehedj, (l’Osiride) Soprintendente ai lavori, Cancelliere della guardia1, Keny-ra (giusto di voce) (2) Egli dice: o questi ushabti, se si numera, se si computa (3) per fare tutti i lavori da farsi nella terra del dio: (4) coltivare i campi, irrigare le sponde, (5) trasportare la sabbia dell’Occidente all’Oriente. (6) Ecco, (vi) sarà affidata l’incombenza (7) laggiù, come un uomo ai suoi doveri: (8) “eccomi” dirai (9) laggiù. Nome:
PN.I.220.5
Titolo:
Wd.51.399; Wd.163.1491
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.25 n.145; Cavillier 2009, TC1, pp.34-36.
Note:
1. Pellegrini traduce con “capo operaio, tesoriere del culto”, mentre in Cavillier 2009, pp.34-35 è stato proposto il titolo di Capo dei addetti alla tesoreria della guardia, quale titolo civile asservito al mondo militare. Quest’ultimo resta plausibile a causa della sovente omissione del genitivo da parte degli scribi nella redazione dei titoli.
____________________________________________________________________________________________________ 193
Giacomo Cavillier
PAPA-sr
N.103 Inventario n.
2097
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 28,5 – l 8 – s 4,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezioni Granducali
Conservazione:
Integro
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.7; H.1; I.3; cfr.B.5a; Tp.3a. L’ushabti presenta una parrucca tripartita striata con nastri evidenziata con colore bianco che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con occhi e sopracciglia evidenziate con colore nero; segue una collana con filari evidenziati con colore bianco. Il corpo è mummiforme, le braccia in rilievo incrociate con mani anch’esse in rilievo con bracciali evidenziati con colore bianco che impugnano attrezzi agricoli evidenziati con colore bianco (destro) e nero (sinistro). Sulle spalle sono presenti due ceste con motivo a rete evidenziate con colore bianco. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni sono intagliate e dipinte con colore bianco e disposte in otto linee orizzontali sui lati frontale e laterali e su una linea verticale sul lato posteriore della statuetta, tutte evidenziate con colore bianco.
Formula:
P=N=I=SIm=D=T=O=a.a.m.=SIIm=nw=C
Testo:
Iscrizione orizzontale:
1. 2. 3. ____________________________________________________________________________________________________ 194
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
4. 5. 6. 7. 8. Iscrizione verticale:
Iscrizione orizzontale: (1) Il Sehedj, l’Osiride Paser, lui dice: o ushabti (2) questi, se si computa, se si numera l’Osiride Paser (3) per fare tutti i lavori nella terra del dio (4): coltivare i campi, irrigare le sponde, (5) per trasportare la sabbia da Oriente a Occidente, ecco (6) l’incombenza laggiù come un uomo (7) ai suoi doveri. Se si computa (8) in ogni momento, “eccomi”, “eccomi” tu dirai. Iscrizione verticale: l’onorato presso Amset, l’Osiride Paser giusto di voce / offerente. Nome:
PN.I.117.12-13
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.17 n.88
____________________________________________________________________________________________________ 195
Giacomo Cavillier
NfrNfr-rnp
N.104 Inventario n.
2098
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 25 – l 7,1 – s 3,6 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Integro
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.17; H.1; Tp.3a. L’ushabti presenta una parrucca tripartita liscia che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con lineamenti evidenziati con intaglio. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate con mani che impugnano attrezzi agricoli tutti in rilievo. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni sono intagliate e disposte in sette linee orizzontali sui lati frontale e laterali e su una linea verticale sul lato posteriore della statuetta, tutte evidenziate con intaglio.
Formula:
P=N=I=SIm=N=SIIm=T=D=O=aam=C=N
Testo:
Iscrizione orizzontale: 1. 2. 3. 4. 5.
____________________________________________________________________________________________________ 196
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
6. 7. Iscrizione verticale:
Iscrizione orizzontale: (1) Il Sehedj, l’Osiride Neferrenep giusto di voce, lui dice: o (2) questi ushabti se si computa, se si numera l’Osiride Neferrenep giusto di voce (3) nella terra del dio coltivare i campi, irrigare le sponde, (4) trasportare la sabbia all’Oriente (5) all’Occidente per fare i lavori da farsi (6) nella terra del dio. Ecco, (vi) sarà affidata l’incombenza laggiù (7) come un uomo ai suoi doveri. Iscrizione verticale: l’Osiride Neferrenep giusto di voce. Nome:
Cfr. PN I.197.18
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.7 n.24; Guidotti 2011, p.87 n.47
____________________________________________________________________________________________________ 197
Giacomo Cavillier
_wA_wA-Ra
N.105 Inventario n.
2099
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 22,5 – l 6,5 – s 3,9 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Integro con lievi abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VD2; W14; H.29; Tp.3a L’ushabti presenta una parrucca bipartita striata con riccioli resi in rilievo che copre parzialmente le orecchie, un viso definito con occhi e sopracciglia evidenziati con colore nero; segue un ampio pettorale con filari evidenziati con colore rosso e nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani in rilievo contrapposte che impugnano attrezzi agricoli evidenziati con colore rosso. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni sono intagliate e a tratti dipinte con colore nero e disposte in cinque linee orizzontali sui lati frontale e laterali e su una linea verticale sul lato posteriore della statuetta, tutte evidenziate con intaglio.
Formula:
P=N=I=SIm=D=T=O=a.a.m.
Testo:
Iscrizione orizzontale: 1. 2. 3. 4.
____________________________________________________________________________________________________ 198
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
5. Iscrizione verticale:
Iscrizione orizzontale: (1) Il Sehedj, l’Osiride Dua-ra giusto di voce, lui dice: o ushabti (2) questi, se si numera, se si convoca (3) per fare tutti i lavori (4) da farsi nella terra del dio: coltivare i campi, (5) irrigare le sponde, trasportare (iscrizione verticale:) la sabbia da Oriente a Occidente, ecco l’incombenza, laggiù (come un) uomo (ai suoi doveri). Nome:
PN.I.398.19
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.30 n.177
____________________________________________________________________________________________________ 199
Giacomo Cavillier
NxtNxt-Imn
N.106 Inventario n.
2100
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 18 – l 5,1 – s 3,2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto, mancante dei piedi con varie abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VIB4; W13; H35; I.1; B9b; cfr.Tp.5 L’ushabti, fortemente consunto, presenta una parrucca bipartita liscia dipinta con colore nero che copre parzialmente le orecchie, un viso definito con lineamenti evidenziati con intaglio. Il corpo è abbigliato con una camicia con maniche plissettate e una lunga gonna liscia con grembiule trapezoidale centrale; le braccia sono definite in rilievo e stese lungo il grembiule con mani posizionate sulla parte frontale; i piedi sono mancanti e sulla parte restante della base è presente un tassello moderno di innesto su di un supporto. Sulla schiena è presente una cesta evidenziata con intaglio, mentre sulle spalle sono presenti due attrezzi agricoli anch’essi evidenziati con intaglio. Le iscrizioni sono intagliate e disposte in cinque linee orizzontali sui lati frontale e laterali e su una linea verticale sul lato posteriore della statuetta, tutte evidenziate con intaglio.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=Tit=N=D=T
Testo:
Iscrizione orizzontale: 1. 2. 3.
____________________________________________________________________________________________________ 200
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
4. 5. Iscrizione verticale:
Iscrizione orizzontale: (1) Il Sehedj Scriba Nakht-Amon1, l’Osiride (2) Scriba Nakht-Amon, lui dice: o (3) questi ushabti, se si computa, se si numera (4) l’Osiride scriba Nakht-Amon giusto di voce per fare (5) tutti i lavori da farsi nella terra del dio: coltivare i campi, (iscrizione verticale) irrigare le sponde, trasportare la sabbia dell’Oriente ad Occidente. Nome:
PN.I.209.22
Titolo:
Wd.156.1346
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.23 n.128
Note:
1. Pellegrini traduce il titolo riportato in riga 1 in “Capo dei lavoranti di Amon”, sebbene appaia più verosimile il titolo di scriba seguito dal nome abbreviato del defunto.
____________________________________________________________________________________________________ 201
Giacomo Cavillier
NxtNxt-Imn
N.107 Inventario n.
2101
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 23 – l 7,1 – s 2,8 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto, con varie abrasioni e fenditure
Note tecniche:
Intaglio
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VIB1; W.13; H.1; Tp.4 L’ushabti presenta una parrucca bipartita liscia che copre parzialmente le orecchie, un viso definito con lineamenti evidenziati con intaglio. Il corpo è abbigliato con una camicia con maniche e una lunga gonna liscia con grembiule trapezoidale centrale; le braccia sono definite in rilievo e incrociate con mani chiuse a pugno. i piedi non sono definiti. Sulla schiena è presente un foro di innesto per resina o tassello per eventuale inserimento in un sarcofago. Le iscrizioni sono intagliate e disposte in cinque linee orizzontali sui lati frontale e laterali e su una linea verticale sul lato posteriore della statuetta, tutte evidenziate con intaglio.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=Tit=N=D=T=O=a.a.m. Iscrizione verticale:
Testo:
Iscrizione orizzontale: 1. 2. 3. 4. ____________________________________________________________________________________________________ 202
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
5. 6. Iscrizione verticale: è fatta offerta da parte del Sovrano (al)l’Osiride “Primo degli Occidentali” per (iscrizione orizzontale) (1) il Sehedj, l’Osiride Costruttore dei sistemi di irrigazione (bacini) del sovrintendente1 Nakht-Amon, lui dice: (2) o questi ushabti se si numera [---] l’Osiride Costruttore dei sistemi di irrigazione (bacini) del sovrintendente (3) Nakht-Amon per fare tutti i lavori da farsi (4) nella terra del dio: coltivare i campi, irrigare le sponde, trasportare la sabbia da Oriente a (5) Occidente. Ecco l’incombenza laggiù, come un uomo ai (suoi) doveri. (6). Nome:
PN.I.209.22
Titolo:
Cfr.Wd.79.1550
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.7-8 n.26
Note:
1. Pellegrini traduce “Lavorante dei bacini del governatore (?)”; si noti la grafia r per imy-r. Si tratta probabilmente di un alto funzionario preposto alla costruzione e manutenzione dei canali e bacini fluviali alle dirette dipendenze del imy-r qdw (Wd.12.48) o dell’imy-r spAt (Wd.43.335).
____________________________________________________________________________________________________ 203
Giacomo Cavillier
ImnImn-m-wiA
N.108 Inventario n.
2102
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 21 – l 4,5 – s 1,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto, piedi frammentati
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.4; H.19; I.5; Tp.7a L'ushabti presenta una parrucca tripartita liscia dipinta di colore nero con nastri che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con lineamenti evidenziati con intaglio, di cui gli occhi anche con colore nero. Segue un ampio pettorale con filari evidenziati con colore nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia ed attrezzi agricoli evidenziati con colore nero. I piedi sono mancanti nella parte anteriore; al di sotto della base è presente un tassello moderno di innesto in un supporto. Il testo è intagliato e dipinto di nero e posizionato in un'unica linea verticale evidenziata con intaglio sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo: Il Sehedj, l’Osiride Scriba reale, Capo degli armenti, Dignitario Amenemuia giusto (di voce in pace) Nome:
PN.I.28.1
Titoli:
Wd.161.1392; Wd.11.41
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.6 n.15
____________________________________________________________________________________________________ 204
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
KAKA-ms
N.109 Inventario n.
2103
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 20 – l 5 – s 3,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto, piedi frammentati
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; W.17; H.1; Tp.1b L’ushabti presenta una parrucca tripartita liscia che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con lineamenti evidenziati con intaglio. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate in rilievo con mani chiuse a pugno sempre in rilievo. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni sono intagliate e dipinte con colore bianco e disposte in nove linee orizzontali sui lati frontale e laterali, tutte evidenziate con intaglio e con colore bianco.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=Tit=N=D=T=O=a.a.m.=SIIm=nw
Testo:
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
____________________________________________________________________________________________________ 205
Giacomo Cavillier
8. 9. (1) Il Sehedj, l’Osiride Costruttore Kamose giusto di voce, (2) lui dice: o questi ushabti, se si computa, se si numera, (3) l’Osiride Costruttore Kamose (4) giusto di voce per fare tutti i lavori da farsi nella (5) terra del dio: irrigare le sponde, (6) coltivare i campi, trasportare (7) la sabbia da Oriente a Occidente. Ecco (8) l’incombenza laggiù, come un uomo (9) ai suoi doveri, se si numera in ogni momento. Nome:
PN.I.338.5
Titolo:
Wd.79.1550
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.8 n.28
____________________________________________________________________________________________________ 206
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
ImnImn-m-wiA
N.110 Inventario n.
2104
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 20 – l 4,8 – s 1,9 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto, con varie abrasioni, piedi frammentati
Note tecniche:
Intaglio
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.4; H.19; I.5; Tp.7a L'ushabti presenta una parrucca tripartita liscia con nastri che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con lineamenti evidenziati con intaglio. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia. I piedi non sono definiti; al di sotto della base è presente un tassello moderno per l’inserimento in un supporto. Il testo è intagliato e posizionato in un'unica linea verticale evidenziata con intaglio sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo: Il Sehedj, l’Osiride Scriba reale, Capo degli armenti, Dignitario Amenemuia giusto di voce in pace
Nome:
PN.I.28.1
Titolo:
Wd.158.1360; Wd.11.41
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.6 n.14.
____________________________________________________________________________________________________ 207
Giacomo Cavillier
@H@H-(?)
N.111 Inventario n.
2105
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 20 – l 5,3 – s 2,4 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, impeciatura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX-XX Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.17; cfr.H.28; cfr.Tp.7A L'ushabti, fortemente consunto, presenta una parrucca tripartita liscia con nastri che copre le orecchie, un volto appena definito, collare con vari filari evidenziati con intaglio. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e attrezzi agricoli evidenziati con intaglio. I piedi non sono definiti. Il testo è intagliato e posizionato in un'unica linea verticale evidenziata con intaglio sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=N?
Testo:
L’Osiride, il Sehedj, Khek[---](?) Nome:
Cfr. PN.I.250.8 e 10
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 208
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
Ibtbt-Hs
N.112 Inventario n.
2106
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 18 – l 5 – s 2,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto, con varie abrasioni e fenditure, piedi frammentati
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.4; H.1; cfr.Tp.3c L’ushabti presenta una parrucca tripartita liscia dipinta di colore nero che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con lineamenti evidenziati con intaglio e con colore nero. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate in rilievo con mani chiuse a pugno sempre in rilievo. I piedi non sono definiti; al di sotto della base è presente un tassello per l’inserimento in un supporto. Le iscrizioni sono intagliate e disposte in sei linee orizzontali sui lati frontale e laterali ed una linea verticale sul lato posteriore, tutte evidenziate con intaglio.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=Tit=N=D=T
Testo:
Iscrizione verticale:
Iscrizione orizzontale:
1. 2. ____________________________________________________________________________________________________ 209
Giacomo Cavillier
3.
4. 5. 6. Iscrizione verticale: il Sehedj, l’Osiride Signora della casa Ibet-hes lui dice: (iscrizione orizzontale) (1) o questi ushabti, se si computa, se si numera, (2) l’Osiride (Signora) della casa Ibet-hes giusta di voce per fare (3) tutti i lavori da farsi nella (4) terra del dio: coltivare i campi (5) divini(?), irrigare le sponde, (6) trasportare (la sabbia) ad Oriente [---]. Nome:
Cfr. PN.I.21.15
Titolo:
Wd.99.823
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 210
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.113 Inventario n.
2107
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 19,2 – l 5 – s 2,7 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto, frammentato sul retro
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.21; H.1; Tp.0 L’ushabti presenta una parrucca tripartita liscia che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con lineamenti evidenziati con intaglio e con colore nero. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate in rilievo con mani contrapposte chiuse a pugno sempre in rilievo. I piedi non sono definiti; al di sotto della base è presente un tassello moderno per l’inserimento in un supporto. Anepigrafo.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 211
Giacomo Cavillier
N.114 Inventario n.
2108
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 19,3 – l 4,4 – s 2,2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto, mancante di parte dei piedi con abrasioni varie
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.4; H.1; Tp.0 L’ushabti, sommariamente lavorato, presenta una parrucca tripartita liscia che lascia scoperte le orecchie, un volto appena definito con lineamenti evidenziati con intaglio. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia con mani chiuse a pugno in rilievo. I piedi non sono definiti. Anepigrafo.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 212
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.N.
N.115 Inventario n.
2109
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 18,8 – l 4,8 – s 2,2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni e fessurazioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VD4; W.13; cfr.H.19; Tp.7a L’ushabti presenta una parrucca bipartita che copre le orecchie, un viso appena definito con lineamenti evidenziati con intaglio. Il corpo è mummiforme, i gomiti sono estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia. I piedi non sono definiti con ampia fenditura centrale. L’iscrizione, fortemente consunta, è scritta con inchiostro nero e disposta in una linea verticale sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=N?
Testo:
Il Sehedj, [---] Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 213
Giacomo Cavillier
N.116 Inventario n.
2110
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 19 – l 5,2 – s 2,2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.21; cfr.H.29; Tp.0 L’ushabti presenta una parrucca tripartita liscia che copre le orecchie, un volto appena definito con lineamenti evidenziati con intaglio e tracce di colore nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia con mani chiuse a pugno sempre in rilievo. I piedi non sono definiti. Anepigrafo.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 214
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
&A&A-im
N.117 Inventario n.
2111
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 18,3 – l 4,9 – s 2,4 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.17; H.29; cfr.Tp.7b. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita, dipinta di colore nero, che copre le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro con gli occhi e le sopracciglia evidenziati con colore nero; segue un pettorale con filari evidenziati con colore blu su sfondo di colore giallo chiaro. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani dipinte di rosso scuro che impugnano attrezzi agricoli evidenziati con colore rosso. I piedi non sono definiti con varie abrasioni. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale evidenziata con colore rosso sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo: L’Osiride Signora della casa, Cantante di Amon Ta-im Nome:
Cfr. PN.I.353.16
Titolo:
Wd.99.823; Wb.IV.479.8
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.32 n.195
____________________________________________________________________________________________________ 215
Giacomo Cavillier
&Ay&Ay-Hw
N.118 Inventario n.
2112
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 18,5 – l 5 – s 2,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto con abrasioni e scheggiature
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.4; cfr.H.26; Tp.7a L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita, dipinta di colore nero, che copre le orecchie, un volto definito con gli occhi e le sopracciglia evidenziati con colore nero; segue un pettorale evidenziato con colore rosso con filari evidenziati con colore blu su sfondo di colore giallo chiaro. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi a simulare l’incrocio delle braccia. I piedi non sono definiti con varie abrasioni. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale evidenziata con colore rosso sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo: L’Osiride, la Grande dell’Harem di Amon Tay-hu veridica Nome:
Cfr.PN.I.375.7 e 9
Titolo:
Cfr.Wb.I.330.3-Wb.III.298.3
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.32 n.196.
____________________________________________________________________________________________________ 216
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
AxAx-swsw-ra
N.119 Inventario n.
2113
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 21,3 – l 7 – s 2,7 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto, con varie abrasioni, piedi frammentati
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.17; H.29; cfr.Tp.7b L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita, dipinta di colore nero, che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro con gli occhi e le sopracciglia evidenziati con colore nero; segue un pettorale con filari evidenziati con colore blu e rosso su sfondo di colore bianco. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani dipinte di rosso scuro con bracciali dipinti di colore blu che impugnano attrezzi agricoli evidenziati con colore rosso. Sulla schiena è presente una cesta evidenziata con colore rosso su sfondo giallo e sulle spalle sono presenti due sacchetti per semi evidenziati con colore rosso. I piedi non sono definiti con varie abrasioni. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale evidenziata con colore rosso sul lato frontale della statuetta. Sui lati della statuetta sono presenti quali decorazioni linee di colore blu e rosse su sfondo bianco, mentre sul lato posteriore è presente una linea verticale evidenziata di colore rosso con motivo a rete.
Formula:
P=Tit=N
Testo: Il Sehedj, l’Osiride Capo della cancelleria di Amon, Akh-su-ra giusto (di voce ?) Nome:
Cfr. PN.I.353.16
____________________________________________________________________________________________________ 217
Giacomo Cavillier
Titolo:
Cfr.Wd.115.966
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 218
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.120 Inventario n.
2114
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 16,8 – l 4,8 – s 2,2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto, con abrasioni e fessurazioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura, impeciatura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cl. VI B3; W.13; H.1; cfr.I.5; Tp 0 L’ushabti, fortemente consunto, presenta una parrucca bipartita liscia che copre le orecchie, un viso appena definito con lineamenti evidenziati con intaglio. Il corpo è abbigliato con una camicia maniche lunghe e una lunga gonna liscia con grembiule trapezoidale centrale; le braccia sono incrociate in rilievo con mani che impugnano attrezzi agricoli anch’essi in rilievo. I piedi non sono definiti. Anepigrafo.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 219
Giacomo Cavillier
NiwtNiwt-HbHb-raw(?)
N.121 Inventario n.
2115
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 17,3 – l 5,2 – s 1,8 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto, con varie abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr. Cl.VI B4; W.4; H.35; cfr.Tp.8a L’ushabti, fortemente consunto, presenta una parrucca bipartita liscia dipinta con colore nero che copre le orecchie, un viso definito con lineamenti evidenziati con intaglio e con colore nero; segue un pettorale con filari evidenziati con colore rosso su fondo giallo. Il corpo è abbigliato con una camicia con maniche lunghe e una lunga gonna liscia con grembiule trapezoidale centrale; le braccia sono definite in rilievo e stese lungo il grembiule con mani posizionate sulla parte frontale; i piedi sono definiti e poggiano su di una base quadrata. L’iscrizione è scritta con inchiostro nero su fondo giallo e disposta in una linea verticale sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=N
Testo: L’Osiride Niut-kheb-rau? Nome:
Inedito
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 220
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
A[---](?) ---](?)
N.122 Inventario n.
2116
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 21,4 – l 7 – s 3,4 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezioni Granducali
Conservazione:
Consunto con abrasioni varie
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB; cfr.W.21; H.26; I.1, 20a; B.9b; Tp.1c L’ushabti presenta una parrucca tripartita liscia dipinta di colore nero che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con lineamenti evidenziati con intaglio, una barba corta rituale appena evidenziata con colore nero sul collo. Segue un pettorale evidenziato con colore nero i cui filari sono appena visibili. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate in rilievo con bracciali dipinti con colore rosso ed evidenziate con colore nero, mentre le mani chiuse a pugno sempre in rilievo che impugnano attrezzi agricoli dipinti di colore rosso ed evidenziati con colore nero. Sulla schiena è presente una cesta evidenziata con colore rosso e sulle spalle sono presenti due sacchetti per semi sempre evidenziati con colore rosso. I piedi non sono definiti; al di sotto della base è presente un tassello moderno per l’inserimento in un supporto. Le iscrizioni, quasi illeggibili, sono scritte con inchiostro nero e disposte in sei linee orizzontali sui lati frontale e laterali ed una linea verticale ornamentale sul lato posteriore della statuetta, tutte evidenziate con colore nero.
Formula:
P=N=?
Testo: 1. 2. 3. ____________________________________________________________________________________________________ 221
Giacomo Cavillier
Il Sehedj, l’Osiride A[---] Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 222
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
BAkBAk-n-xnsw
N.123 Inventario n.
2117
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 18,8 – l 5,4 – s 2,3 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, impeciatura
Datazione:
Nuovo Regno (XX Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.21 ; H.1; I.1; B.12a; Tp.7a L'ushabti1, fortemente consunto, presenta una parrucca tripartita liscia con nastri che copre le orecchie, un volto appena definito con lineamenti evidenziati con intaglio, collare con vari filari evidenziati sempre con intaglio. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia, mani che impugnano attrezzi agricoli tutti evidenziati con intaglio. Sulla schiena è presente traccia di una cesta dipinta in giallo ed evidenziata con colore rosso. I piedi non sono definiti; al di sotto della base è presente un tassello moderno per l’inserimento in un supporto. Il testo è intagliato e posizionato in un'unica linea verticale evidenziata con intaglio sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo: Il Sehedj, l’Osiride Scriba reale del Signore delle Due Terre Bakenkhonsu
Nome:
PN.I.91.13
Titolo:
Wb.III.480.14
Bibliografia:
Pellegrini 1990, p.16-18 n.87
____________________________________________________________________________________________________ 223
Giacomo Cavillier
Note:
1. Si tratta probabilmente di una statuetta che ha subito due fasi di lavorazione ed utilizzo. Nella prima fase l’ushabti era policromo con uso del colore giallo ocra, nero e rosso; l’iscrizione risulta scritta con inchiostro nero su fondo ocra e linea evidenziata con colore rosso. Nella seconda fase il pezzo è stato ricoperto da uno strato di pece e le fattezze ed iscrizione evidenziate con semplice intaglio; il termine Sehedj posto all’inizio dell’iscrizione intagliata e ancora visibile non permette di stabilire se la statuetta fosse afferente a Bakenkhonsu o riutilizzato per altro personaggio.
____________________________________________________________________________________________________ 224
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
Nb-tAwy
N.124 Inventario n.
2118
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 19 – l 4,4 – s 2,7 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.29; H.25; cfr.Tp.7b. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita, dipinta di colore nero, che copre le orecchie, un volto definito con gli occhi e le sopracciglia evidenziati con colore nero; segue un pettorale con filari evidenziati con colore nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani che impugnano attrezzi agricoli tutti evidenziati con colore nero. I piedi non sono definiti; al di sotto della base è presente un tassello moderno per l’inserimento in un supporto. Il testo è scritto con inchiostro nero e posizionato in una linea verticale evidenziata con colore nero sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo: Il Sehedj, l’Osiride Cantante di Amon, Signora della casa Neb-tauy giusta di voce Nome:
PN.I.189.20
Titolo:
Wd.175.1516; Wd.99.823
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.22 n.122
____________________________________________________________________________________________________ 225
Giacomo Cavillier
&A-mwtmwt-nfrt
N.125 Inventario n.
2119
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 21 – l 5 – s 2,7 cm
Provenienza:
Tebe Ovest
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.21; H.24; I.5, 20a; cfr.B.11; Tp.1b. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita, dipinta di colore nero, che copre le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro con gli occhi e le sopracciglia evidenziati con colore nero; segue un ampio pettorale con filari evidenziati con colore blu e rosso su sfondo di colore giallo. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani contrapposte dipinte di rosso scuro con bracciali ed evidenziate con colore nero che impugnano attrezzi agricoli evidenziati con colore nero. Sulla schiena è presente una cesta evidenziata con colore rosso e sulle spalle sono presenti due sacchetti per semi. I piedi non sono definiti. Al di sotto delle braccia è presente una striscia decorativa dipinta di colore rosso scuro ed evidenziata con colore nero a tratti, interrotta dalle iscrizioni, che termina sulla parte frontale dei piedi. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in sei linee orizzontali evidenziate con colore rosso sul lato frontale e laterali della statuetta.
Formula: Testo:
P=Tit=N=I=SIm=D
1. 2. 3.
____________________________________________________________________________________________________ 226
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
4. 5. (1) Il Sehedj, l’Osiride, Cantante di Amon (2) Ta-mut-neferet giusta di voce, offerente, Lei dice: (3) o ushabti questi (4) se si numera, se si convoca (5) per fare tutti i lavori nella terra del dio. Nome:
PN.I.357.8
Titolo:
Wb.IV.479.13
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.34 n.204; Del Francia, Guidotti 1999, p.87 F.4; Bedman, Guidotti, Martin-Valentin 2014, pp.192-193 n.126.
____________________________________________________________________________________________________ 227
Giacomo Cavillier
PtHPtH-my
N.126 Inventario n.
2120
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 21 – l 6 – s 2,8 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.21; H.26; Tp.7a L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita, dipinta di colore nero con nastri di colore giallo, che copre le orecchie, un volto definito dipinto di colore giallo con gli occhi e le sopracciglia evidenziati con colore nero; segue un pettorale con filari evidenziati con colore rosso e nero. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate e le mani contrapposte evidenziati con intaglio che impugnano attrezzi agricoli evidenziati con colore rosso. I piedi non sono definiti; al di sotto della base è presente un tassello moderno per l’inserimento in un supporto. Il testo è scritto con inchiostro nero e posizionato in una linea verticale evidenziata con colore nero sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo: L’Osiride Scriba Ptah-my della sede (dell’Occidente)1 Nome:
PN.I.140.6
Titolo:
Wd.156.1346
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.4 n.7
Note:
1. Pellegrini riporta
Tai quale patronimico.
____________________________________________________________________________________________________ 228
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
&A-mwtmwt-nfrt
N.127 Inventario n.
2121
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 22,5 – l 6,2 – s 2,7 cm
Provenienza:
Tebe Ovest
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.21; H.24; I.5, 20a; cfr.B.11; Tp.1b. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita, dipinta di colore nero, che copre le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro con gli occhi e le sopracciglia evidenziati con colore nero; segue un ampio pettorale con filari evidenziati con colore blu e rosso su sfondo di colore giallo. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani contrapposte dipinte di rosso scuro con bracciali ed evidenziate con colore nero che impugnano attrezzi agricoli evidenziati con colore nero. Sulla schiena è presente una cesta evidenziata con colore rosso e sulle spalle sono presenti due sacchetti per semi evidenziati con colore rosso. I piedi non sono definiti. Al di sotto delle braccia è presente una striscia decorativa dipinta di colore rosso scuro ed evidenziata con colore nero a tratti, interrotta dalle iscrizioni, che termina sulla parte frontale dei piedi. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in sei linee orizzontali evidenziate con colore rosso sul lato frontale e laterali della statuetta.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=D
Testo: 1. 2. 3. ____________________________________________________________________________________________________ 229
Giacomo Cavillier
4. 5. 6. (1) Il Sehedj, l’Osiride, Signora della casa, Cantante di Amon (2) Ta-mut-neferet giusta di voce, offerente, Lei dice: (3) o ushabti questi (4) se si numera, se si convoca (5) per fare tutti i lavori nella terra del dio e nel trasporto. Nome:
PN.I.357.8
Titolo:
Wd.99.823; Wb.IV.479.13
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.34 n.205; Del Francia, Guidotti 1999, p.87 F.4; Bedman, Guidotti, Martin-Valentin 2014, pp.192-193 n.126.
____________________________________________________________________________________________________ 230
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
BAkBAk-n-xnsw
N.128 Inventario n.
2122
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 23,5– l 5,8 – s 2,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto con abrasioni e fessurazioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XX Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.22; H.26; I.5; cfr.B.12a; Tp.1c L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita, dipinta di colore azzurro con nastri di colore giallo evidenziate con colore rosso, che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro con gli occhi e le sopracciglia evidenziati con colore nero; segue un ampio pettorale con filari evidenziati con colore rosso su sfondo di colore giallo. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani dipinte di rosso scuro con bracciali dipinti di giallo ed evidenziati con colore rosso che impugnano attrezzi agricoli evidenziati con colore nero. Sulla schiena è presente una cesta dipinta di colore giallo ed evidenziata con colore rosso e sulle spalle sono presenti due sacchetti per semi evidenziati con colore rosso. I piedi non sono definiti; al di sotto della base è presente un tassello per l’inserimento in un supporto. Al di sotto delle braccia è presente traccia di una striscia decorativa dipinta di colore rosso scuro ed evidenziata con colore azzurro. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in otto linee orizzontali evidenziate con colore rosso sul lato frontale e laterali della statuetta.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=Tit=N=D=a.a.m.=O=T=SIIm=nw=C
Testo: 1.
2. ____________________________________________________________________________________________________ 231
Giacomo Cavillier
3. 4. 5. 6. 7. 8. (1) Il Sehedj, l’Osiride Primo Sacerdote di Amon Bakhenkhonsu giustificato (2) lui dice: o questi ushabti, se si computa, se (3) si numera, l’Osiride Primo Sacerdote di Amon Bakhenkhonsu giustificato (4) per fare tutti i lavori da farsi nella terra del dio, come (5) un uomo ai suoi doveri, ecco l’incombenza (6) laggiu: coltivare i campi, irrigare le sponde, (7) trasportare la sabbia da Oriente a Occidente. (8) Se sei convocato, in ogni (momento), “eccomi” dirai. Nome:
PN.I.92.18
Titolo:
Wb.III.89.18
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.16 n.84
____________________________________________________________________________________________________ 232
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
@nt@nt-sbA
N.129 Inventario n.
2123
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 25 – l 6,3 – s 3,1 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto, con abrasioni e fessurazioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VE; cfr.W.10; H.1; Tp.1b L’ushabti, fortemente consunto, presenta una parrucca tripartita liscia che reca tracce di pittura di colore nero che copre le orecchie, un volto definito con lineamenti evidenziati con intaglio. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate in rilievo con le mani contrapposte chiuse a pugno sempre in rilievo. I piedi non sono definiti. Le iscrizioni, quasi illeggibili, sono scritte con inchiostro nero e disposte in nove linee orizzontali sui lati frontale e laterali della statuetta, tutte evidenziate con inchiostro rosso.
Formula:
P=Tit=N=I=nw=D=T=C=Tit=N
Testo: 1. 2. 3. 4. 5. 6.
____________________________________________________________________________________________________ 233
Giacomo Cavillier
7. 8. 9. (1) Il Sehedj, l’Osiride Signora della casa Khenet-seba1 lui dice: (2) o questi ushabti, se si computa, (se si) numera, l’Osiride Khenet-seba (3) quotidianamente per fare tutti (i lavori da farsi) nella (terra del dio), (4) (ecco) l’incombenza: irrigare le sponde, (5) coltivare i campi, trasportare la sabbia dell’Oriente (ad) Occidente (6) e viceversa. “Eccomi” (7) dirai (8) laggiù se sei convocato (presso) il Signore della perfezione l’Osiride, Signora della casa Khenet-seba. Nome:
Cfr. PN.I.242.18, 243.11-12
Titolo:
Wd.99.823
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.27 n.154 (con inv. 118)
Note:
1. Pellegrini cita il nome di “Hen-t-seb”
____________________________________________________________________________________________________ 234
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
@r@r-HrHr-Imn
N.130 Inventario n.
2124
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 27 – l 7,5 – s 3,2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto con lievi abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.7; H.1; I.3; cfr.B.5a,17; Tp.7c L’ushabti presenta una parrucca tripartita liscia dipinta di colore blu con nastri di colore giallo che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con occhi evidenziati con colore nero e bianco e sopracciglia evidenziate con colore nero. Segue un collare con filari evidenziati con colore nero su fondo bianco. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate in rilievo con le mani contrapposte sempre in rilievo con bracciali evidenziati con colore nero e rosso. Le mani impugnano attrezzi agricoli dipinti con colore bianco. Sulla schiena è presente una cesta evidenziata con colore nero. I piedi non sono definiti. L’iscrizione è scritta con inchiostro nero su fondo bianco e disposta in una linea verticale evidenziata con colore nero sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo:
Il Sehedj, l’Osiride Kher-kher-Amon giusto di voce, detto Iu giusto di voce. Nome:
PN.I.252.15
Bibliografia:
Pellegrini 1990, p.28 n.164; Guidotti 1982, p.62 n.136
____________________________________________________________________________________________________ 235
Giacomo Cavillier
NfrNfr-HAt
N.131 Inventario n.
2125
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 25,5 – l 6 – s 3 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto con superficie abrasa in vari punti
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VE; cfr.W.9; H.26; I.2; cfr.B.21; Tp.3a L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita, dipinta di colore nero con parte superiore con motivi floreali e nastri di colore giallo evidenziate con colore rosso, che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro con gli occhi e le sopracciglia evidenziati con colore nero; segue un ampio pettorale con filari e motivi floreali evidenziati con colore rosso e nero su sfondo di colore giallo scuro. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani contrapposte; una delle mani dipinta di rosso scuro con bracciale evidenziato con colore nero che impugna un attrezzo agricolo evidenziato con colore rosso, mentre l’altra mano risulta non definita a seguito di scheggiatura. In corrispondenza di quest’ultima è presente l’attrezzo agricolo evidenziato con colore rosso. Sulla schiena sono presenti tre di quattro piccole ceste dipinte con colore rosso. I piedi non sono definiti; al di sotto della base è presente un tassello per l’inserimento in un supporto. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo scuro e posizionato in otto linee orizzontali sul lato frontale e laterali e in una linea verticale sul lato posteriore della statuetta, tutte evidenziate con colore rosso.
Formula: Testo:
P=Tit=N=I=SIm=Tit=N=D=T=a.a.m.=O=SIIm=nw=C Iscrizione orizzontale: 1.
____________________________________________________________________________________________________ 236
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Iscrizione verticale: 9. (1) Il Sehedj, l’Osiride Sacerdote di Montu e Prete-lettore1 Neferhat giustificato, (lui dice:) (2) o questi ushabti, se si computa, (3) se si numera, l’Osiride Sacerdote di Montu Neferhat giustificato (4) per fare tutti i lavori da farsi nella terra del dio, (5) coltivare i campi, irrigare le sponde, (6) trasportare la sabbia dall’Oriente (7) all’Occidente, come un uomo al suo dovere dinnanzi al Signore (dell’Occidente). (8) Ecco la tua incombenza laggiù, se sei convocato (9) in ogni momento, eccomi! Tu dirai dinnanzi al signore dell’Occidente. Nome:
PN.I.198.1
Titolo:
Wd.81.667; Wd.140.1202
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.7 n.25
Note:
1. Pellegrini traduce “maestro dei riti”
____________________________________________________________________________________________________ 237
Giacomo Cavillier
@r@r-HrHr-Imn
N.132 Inventario n.
2126
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 24,5– l 6,3 – s 3,2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto con lievi abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.7; H.1; I.3; cfr.B.5a; Tp.7c L’ushabti presenta una parrucca tripartita liscia dipinta di colore blu con nastri di colore giallo che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con occhi evidenziati con colore nero e bianco e sopracciglia evidenziate con colore nero. Segue un collare con filari evidenziati con colore nero su fondo bianco. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate in rilievo con le mani contrapposte sempre in rilievo che impugnano attrezzi agricoli dipinti con colore bianco ed evidenziate con colore rosso. Sulle spalle sono presenti due ceste evidenziata con colore bianco. I piedi non sono definiti. L’iscrizione è scritta con inchiostro nero su fondo bianco e disposta in una linea verticale evidenziata con colore nero sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo: Il Sehedj, l’Osiride Kher-kher-Amon (giusto di voce) detto Iu (giusto di voce). Nome:
PN.I.252.15
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.28 n.163; Bedman, Guidotti, Martin-Valentin 2014, p.173 n.108.
____________________________________________________________________________________________________ 238
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
&A&A-mwtmwt-nfrt
N.133 Inventario n.
2127
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 21,5 – l 5,2 – s 2,8 cm
Provenienza:
Tebe Ovest
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.21; H.24; I.5, 20a; cfr.B.11; Tp.1b. L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita, dipinta di colore nero, che copre le orecchie, un volto definito dipinto di rosso scuro con gli occhi e le sopracciglia evidenziati con colore nero; segue un ampio pettorale con filari evidenziati con colore blu e rosso su sfondo di colore giallo. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani contrapposte dipinte di rosso scuro con bracciali ed evidenziate con colore nero che impugnano attrezzi agricoli evidenziati con colore nero. Sulla schiena è presente una cesta evidenziata con colore rosso e sulle spalle sono presenti due sacchetti per semi evidenziati con colore rosso. I piedi non sono definiti. Al di sotto delle braccia è presente una striscia decorativa dipinta di colore rosso scuro ed evidenziata con colore nero a tratti, interrotta dalle iscrizioni, che termina sulla parte frontale dei piedi. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in cinque linee orizzontali evidenziate con colore rosso sul lato frontale e laterali della statuetta.
Formula: Testo:
P=Tit=N=I=SIm=D
1. 2. 3. 4.
____________________________________________________________________________________________________ 239
Giacomo Cavillier
5. (1) Il Sehedj, l’Osiride, Signora della casa, Cantante di (2) Amon Ta-mut-neferet1, (3) lei dice: se si numera (4) se si convoca per fare (5) tutti i lavori nella terra del dio. Nome:
PN.I.357.8
Titolo:
Wd.99.823; Wb.IV.479.13
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.33 n.202; Del Francia, Guidotti 1999, p.87 F.4; Bedman, Guidotti, Martin-Valentin 2014, pp.192-193 n.126.
Note:
1. Lo scriba riporta nel nome la m al posto della A.
____________________________________________________________________________________________________ 240
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
Apy (?)
N.134 Inventario n.
2128
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 21,5 – l 5,7 – s 3,2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto, con abrasioni e fenditure
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; W.17; H.26; I.5; Tp.1c L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita con tracce di colore turchese con nastri che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con lineamenti in rilievo evidenziati in rilievo. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate e le mani contrapposte in rilievo che impugnano attrezzi agricoli evidenziati con colore rosso. Sulla spalla destra è presente una cesta evidenziata con colore rosso. I piedi non sono definiti. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in sette linee orizzontali evidenziate con colore rosso sul lato frontale e laterali della statuetta.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=N=D=T=O=a.a.m.=C
Testo: 1. 2. 3. 4. 5. 6. ____________________________________________________________________________________________________ 241
Giacomo Cavillier
7. (1) Il Sehedj, l’Osiride Soprintendente alle arti, il costruttore Apy1 giusto di voce (2) lui dice: o questi ushabti se si computa, se si numera (3) l’Osiride costruttore Apy per fare tutti i lavori da farsi (nella) (4) terra del dio: coltuvare i campi, irrigare le sponde (5) e viceversa, trasportare la sabbia dell’Oriente ad Occidente. Ecco (6) la sua incombenza, come un uomo al suo dovere (7). “Eccomi” tu dirai laggiù. Nome:
Inedito
Titolo:
Cfr.Wb.III.84.5; Wd.179.1550
Bibliografia:
Inedito; cfr. Scheda n.1522
Note:
Cavillier 2009, p.31 1. In Cavillier 2009, p.31 si ipotizzava la seguente traduzione, sulla base dell’interpretazione di una figura seduta recante nella mano un arco quale segno mSa al di sotto del segno mr seguita dai tre segni del plurale:
Altra possibile traduzione del nome è quella di PA-xA-ry (Cfr.PN.I.116.19), il cui nome starebbe ad indicare un generale straniero detto “il Siriano”. 2. Giova rilevare che la statuetta citata da Pellegrini (1900, p.10 n.42), simile per fattezze alla presente e attribuita ad un certo Apy, reca il titolo “sopraintendente delle arti”. Tale titolo potrebbe essere connesso a quello qui proposto con l’aggiunta del titolo pA qd “il lavoratore”. Data l’illeggibilità del nome e del titolo entrambe le ipotesi restano valide.
____________________________________________________________________________________________________ 242
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
NfrNfr-Htp
N.135 Inventario n.
2129
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 22 – l 4 – s 1.5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto, con varie abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.8; H.22; I.5; cfr.B.13b; Tp.7a L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita, dipinta di colore nero con nastri dipinti di colore giallo ed evidenziati con colore nero, che copre le orecchie, un volto definito dipinto di colore rosa con gli occhi evidenziati con colore nero su bianco e le sopracciglia evidenziate con colore nero; segue un pettorale evidenziato con colore nero e con filari dipinti con colore giallo. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani contrapposte dipinte di colore rosa con bracciali evidenziati con colore nero che impugnano attrezzi agricoli evidenziati con colore nero. Sulla spalla sinistra è presente una cesta dipinta di marrone scuro ed evidenziata con colore nero. I piedi non sono definiti; al di sotto della base è presente un tassello moderno per l’inserimento in un supporto. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale evidenziata con colore rosso sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo:
L’Osiride, il Servitore della necropoli (Sede della verità)1 Neferhotep giusto di voce presso il dio grande. Nome:
PN.I.198.14
____________________________________________________________________________________________________ 243
Giacomo Cavillier
Titolo:
Wb.II.389.15
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.22 n.124
Note:
1. Pellegrini traduce il titolo sDm-aS “Servitore” come “obbediente all’appello”
____________________________________________________________________________________________________ 244
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
BAkBAk-n-xnsw
N.136 Inventario n.
2130
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 18,8 – l 5,4 – s 2,2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura, impeciatura
Datazione:
Nuovo Regno (XX Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.21 ; H.1; I.1; B.12a; Tp.7a L'ushabti1, fortemente consunto, presenta una parrucca tripartita liscia con nastri che copre le orecchie, un volto appena definito con lineamenti evidenziati con intaglio, collare con vari filari evidenziati sempre con intaglio. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia, mani contrapposte che impugnano attrezzi agricoli tutti evidenziati con intaglio. Sulla schiena è presente traccia di una cesta dipinta in giallo ed evidenziata con colore rosso. I piedi non sono definiti; al di sotto della base è presente un tassello moderno per l’inserimento in un supporto. Il testo è scritto con inchiostro nero su fondo di colore giallo e posizionato in un'unica linea verticale evidenziata con colore rosso sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo: Il Sehedj, l’Osiride Scriba reale Bakenkhonsu
Nome:
PN.I.91.13
Titolo:
Wd.161.1392
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.16 n.86
____________________________________________________________________________________________________ 245
Giacomo Cavillier
Note:
1. Si tratta probabilmente di una statuetta che ha subito due fasi di lavorazione ed utilizzo. Nella prima fase l’ushabti era policromo con uso del colore giallo ocra, nero e rosso; l’iscrizione risulta scritta con inchiostro nero su fondo ocra e linea evidenziata con colore rosso. Nella seconda fase il pezzo è stato ricoperto da uno strato di pece e le fattezze ed iscrizione evidenziate con semplice intaglio; il termine Sehedj posto all’inizio dell’iscrizione intagliata e ancora visibile non permette di stabilire se la statuetta fosse afferente a Bakenkhonsu o riutilizzato per altro personaggio.
____________________________________________________________________________________________________ 246
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
NbtNbt-nht
N.137 Inventario n.
2131
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 19 – l 7 – s 3 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Integro, consunto
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.V4; W.17; H.30; I.5; Tp.7a L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita, dipinta di colore nero con nastri dipinti di colore giallo ed evidenziati con colore nero, che copre le orecchie, un volto definito dipinto di colore marrone con gli occhi evidenziati con colore nero su bianco e le sopracciglia evidenziate con colore nero; segue un collare dipinto di colore giallo con filari evidenziati con colore rosso. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani contrapposte dipinte di colore marrone che impugnano attrezzi agricoli evidenziati con colore rosso. I piedi non sono definiti; al di sotto della base è presente un tassello moderno per l’inserimento in un supporto. Il testo è scritto con inchiostro nero su fondo di colore giallo e posizionato in una linea verticale evidenziata con colore rosso sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo: L’Osiride Signora della casa Nebet-nekhet giusta di voce. Nome:
PN.I.188.22
Titolo:
Wd.99.823
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.21 n.121
____________________________________________________________________________________________________ 247
Giacomo Cavillier
[---]tmH(?) ---]tmH(?)
N.138 Inventario n.
2132
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 18,5 – l 4,3 – s 2,4 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.8; H.24; I.5, 20a; cfr.B.12a; Tp.7a L'ushabti, fortemente consunto, presenta una parrucca liscia tripartita, dipinta di colore blu con nastri dipinti di colore giallo ed evidenziati con colore nero, che copre le orecchie, un volto definito dipinto di colore marrone con gli occhi e le sopracciglia evidenziate con colore nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani contrapposte dipinte di colore marrone con bracciali evidenziati con colore blu che impugnano attrezzi agricoli evidenziati con colore rosso. Sulla schiena è presente una cesta dipinta con colore giallo ed evidenziata con colore rosso, mentre sulle spalle sono presenti sacchetti per semi evidenziati con colore rosso. I piedi non sono definiti. Il testo è scritto con inchiostro nero su sfondo giallo e posizionato in una linea verticale evidenziata con colore rosso sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N?
Testo: L’Osiride Signora della casa [---] -temeh (?).
Titolo:
Wd.99.823
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 248
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
Ast
N.139 Inventario n.
2133
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 12,7 – l 3,6 – s 2,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Spezzato in due parti, consunto con varie abrasioni
Note tecniche:
Scultura, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.8; H.1; I.5; Tp.7a L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita, dipinta di colore nero con nastri dipinti di colore bianco ed evidenziati con colore rosso (schiena), che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto di colore marrone con gli occhi evidenziati con colore nero e bianco e le sopracciglia evidenziate con colore nero. Segue un collare con filari evidenziate con colore rosso su fondo bianco. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate in rilievo e le mani contrapposte dipinte di colore marrone che impugnano attrezzi agricoli appena visibili ed evidenziati con colore rosso. I piedi non sono definiti. Il testo è scritto con inchiostro nero su fondo bianco e posizionato in una linea verticale evidenziata con colore rosso sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=N
Testo: L’Osiride Iside giusta di voce presso il dio grande. Nome:
PN.I.3.18
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.13 n.63
____________________________________________________________________________________________________ 249
Giacomo Cavillier
NbNb-mrmr-twf
N.140 Inventario n.
2135
Materiale:
Arenaria
Dimensioni:
h 10,7 – l 3,8 – s 1,7 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Integro ricomposto
Note tecniche:
Scultura, incisione
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cl.VIB1; W.14; cfr.H.2; A.3; Tp.4 L'ushabti presenta una corta parrucca bipartita striata con riccioli in rilievo che copre le parzialmente orecchie, un volto definito in rilievo e un ampio pettorale a forma di Ba ad ali spiegate sempre in rilievo. Il corpo è abbigliato con una camicia con maniche plissettate e una lunga gonna liscia con grembiule trapezoidale centrale, le braccia sono incrociate sul petto con mani contrapposte in rilievo. I piedi provvisti di sandali sono definiti in rilievo. Le iscrizioni sono incise e posizionate in cinque linee orizzontali sui lati laterali e posteriore e in una linea verticale sul lato frontale della statuetta, tutte evidenziate mediante incisione.
Formula:
P=N=I=SIm=D=T=O=a.a.m.
Testo:
Iscrizione verticale:
Iscrizione orizzontale: 1. 2. 3. ____________________________________________________________________________________________________ 250
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
4. 5. Iscrizione verticale: il Sehedj, l’Osiride Neb-mer-tuef (iscrizione orizzontale) (1) lui dice: o ushabti, se si computa, se si convoca, (2) se si numera per fare tutti i lavori da farsi nella (3) terra del dio: coltivare i campi, irrigare le sponde, trasportare (4) la sabbia dall’Oriente all’Occidente. Ecco la sua incombenza, (5) come un uomo ai suoi doveri (per) l’Osiride. Nome:
PN.I.185.6
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.4 n.8
____________________________________________________________________________________________________ 251
Giacomo Cavillier
I-HrHr-st
N.141 Inventario n.
2136
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 15 – l 7 – s 3,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni
Note tecniche:
Scultura, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VE; cfr.W.9; H.1; cfr.B.19; Tp.1c L'ushabti presenta una parrucca tripartita striata con trecce in rilievo, dipinta di colore nero, con ampia fascia frontale evidenziata con colore rosso, che copre le orecchie, un volto definito dipinto di colore marrone con gli occhi e le sopracciglia evidenziati con colore nero. Segue un collare con filari evidenziati con colore rosso e nero su fondo bianco. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate in rilievo e le mani contrapposte dipinte di colore marrone che impugnano attrezzi agricoli evidenziati con colore rosso e occultati nella parte alta dalla parrucca. Sulla schiena è presente una cesta evidenziata con colore rosso. I piedi sono appena definiti mediante incisione centrale. Il testo, fortemente consunto, è scritto con inchiostro nero su fondo bianco e posizionato in cinque linee orizzontali evidenziate con colore rosso sui lati frontale e laterali della statuetta.
Formula:
P=N=I=SIm=N=D=T=O
Testo:
1. 2. 3. 4.
____________________________________________________________________________________________________ 252
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
5. [---] Il Sehedj, l’Osiride (Ikherset), lui dice: o ushabti (2) [---] se si numera l’Osiride Ikherset per fare tutti i lavori da farsi nella terra del dio: (4) (coltivare) i campi, irrigare le sponde, (5) (trasportare la sabbia dall’Oriente all’Occidente). Ecco l’incombenza.
Nome:
Cfr.PN.I.45.6-7
Bibliografia:
Del Francia, Guidotti 1999, p.85 F2; Bresciani, Guidotti, Menghini, Pagiotti, Silvano 2006, pp.158-159.
____________________________________________________________________________________________________ 253
Giacomo Cavillier
N.N.
N.142 Inventario n.
2137
Materiale:
Alabastro
Dimensioni:
h 12 – l 4,4 – s 2,9 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni
Note tecniche:
Scultura, incisione
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII-XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB1; cfr.W.17; H.26; Tp.5 L’ushabti, sommariamente lavorato, presenta una parrucca liscia tripartita in rilievo che lascia coperte le orecchie, un viso delineato con lineamenti evidenziati sempre in rilievo. Il corpo è mummiforme, i gomiti in rilievo estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani che impugnano amuleti. I piedi non sono definiti. Il testo è inciso e posizionato in tre linee orizzontali sui lati posteriore e laterali e in una linea verticale sul lato frontale della statuetta, tutte evidenziate mediante incisione.
Formula:
P=N=I=SIm
Testo:
Iscrizione verticale: 1. Iscrizione orizzontale: 2. 3. 4. (1) Il Sehedj, l’Osiride [---] (2) lui dice: (3) o ushabti (4) (se) si computa, se si numera [---].
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 254
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.N.
N.143 Inventario n.
2138
Materiale:
Alabastro
Dimensioni:
h 14,2 – l 5,8 – s 3,2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Integro con lievi abrasioni
Note tecniche:
Scultura, incisione
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cl.VIB1; W.15; cfr.H.2; cfr.Tp.4 L’ushabti, sommariamente lavorato, presenta una parrucca striata bipartita con riccioli resi in rilievo, un viso delineato con lineamenti evidenziati sempre in rilievo. Il corpo è abbigliato con una camicia con maniche plissettate e una lunga gonna liscia con grembiule trapezoidale centrale. Le braccia incrociate in rilievo con mani chiuse a pugno. I piedi non sono definiti. Il testo è inciso e posizionato in tre linee orizzontali sui lati posteriore e laterali e in una linea verticale sul lato frontale della statuetta, tutte evidenziate mediante incisione.
Formula:
P=N?=I=SIm=D=T
Testo:
Iscrizione verticale:
Iscrizione orizzontale: 1. 2. 3.
____________________________________________________________________________________________________ 255
Giacomo Cavillier
Iscrizione verticale: il Sehedj, l’Osiride [---] 1 (iscrizione orizzontale) (1) lui dice: o ushabti computati, o (u)sha(b)ti (2) questi, se si numera per fare i lavori (3) da farsi nella terra del dio: coltivare [---]. Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.38 n.228; Sammarco 1930, p.69 n.113.
Note:
1. L’assenza del nome si deve probabilmente a ragioni di un suo utilizzo dopo la lavorazione.
____________________________________________________________________________________________________ 256
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.144 Inventario n.
2139
Materiale:
Diorite
Dimensioni:
h 12,7 – l 4 – s 2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Integra
Note tecniche:
Scultura, incisione
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VD3; W.14; cfr.H.26; I.1; A3; B.10a; Tp.0 L'ushabti presenta una corta parrucca bipartita striata con riccioli in rilievo che copre le parzialmente orecchie, un volto definito, un collare con filari e un ampio pettorale a forma di Ba ad ali spiegate. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi e le mani che impugnano attrezzi agricoli sempre in rilievo. Sulla schiena è presente una cesta in rilievo con motivo a rete. I piedi non sono definiti. Anepigrafo.
Bibliografia:
Sammarco 1930, p.69 n.111.
____________________________________________________________________________________________________ 257
Giacomo Cavillier
N.145 Inventario n.
2140
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 10,7 – l 3,8 – s 1,7 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni, piedi frammentati
Note tecniche:
Scultura, incisione, impeciatura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.4;cfr. H.1; Tp.0 L'ushabti, lavorato in rilievo con tracce di impeciatura, presenta una parrucca liscia bipartita che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con lineamenti. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate e le mani chiuse a pugno. I piedi non sono definiti. Anepigrafo
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 258
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
ImnImn-Htp
N.146 Inventario n.
2141
Materiale:
Calcare (ushabti) Arenaria (sarcofago)
Dimensioni:
h 30 – l 8,5 – s 4,7 cm (ushabti) h 14 – lungh. 40 – largh. 17 cm (cassa) h 7 – lungh. 41 – largh. 17 cm (cop.)
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Integro (ushabti) Consunto con abrasioni (sarcofago)
Note tecniche:
Scultura, incisione, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VC2; W.34;H.1; Tp.1b L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita in rilievo che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto di colore giallo con gli occhi evidenziati con colore nero su fondo bianco e le sopracciglia evidenziate con colore nero; una barba rituale lunga in rilievo. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani chiuse a pugno in rilievo. I piedi non definiti. Il testo è inciso e posizionato in nove linee orizzontali evidenziate con incisione sul lato frontale della statuetta.
____________________________________________________________________________________________________ 259
Giacomo Cavillier
Il sarcofago si compone del coperchio e della cassa. Il coperchio di forma rettangolare ha la parte esterna convessa, mentre quella interna è piana; la cassa è rettangolare e dotata di un foro sul fondo per l’eventuale attaccatura con il dorso dell’ushabti. Sulla parte esterna del coperchio è presente una iscrizione incisa posizionata in una linea verticale, mentre altre due linee verticali sono presenti sui lati minori della cassa. Tit=N=I=SIm=Tit=N=D=a.a.m=T=C Formula:
Iscrizione ushabti:
Testo:
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. (1) Il Sacerdote (di Amon) Amenhotep, lui dice: o (2) questo ushabti se si (3) computa il sacerdote Amenhotep per (4) il lavoro da farsi nella terra del dio (5) come un uomo ai suoi doveri, (per) coltivare (6) i campi, irrigare le sponde, (per) (7) trasportare la sabbia dell’Oriente ad (8) Occidente. “Eccomi” (9) tu dirai. Iscrizione sarcofago:
1.
____________________________________________________________________________________________________ 260
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
2. 3. (1) Il Sacerdote di Amon Amenhotep, da parte di suo figlio che fa vivere il suo nome, il Sacerdote di Amon May. (2) Il Sacerdote di Amon Amenhotep, (3) da parte di suo figlio che fa vivere il suo nome, il Sacerdote di Amon May. Nome:
PN.I.30.12
Titolo:
Wd.79.641
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.3 n.2-3
____________________________________________________________________________________________________ 261
Giacomo Cavillier
WabWab-nbw
N.147 Inventario n.
2147
Materiale:
Calcare
Dimensioni:
h 16 – l 6,8 – s 3,9 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Mancante della parte inferiore del corpo
Note tecniche:
Scultura, incisione, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VC2; W.17;cfr.H2; Tp.1b L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita in rilievo che lascia scoperte le orecchie, un volto definito in rilievo con gli occhi e le sopracciglia evidenziate con colore nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia e le mani chiuse a pugno in rilievo. Il testo è inciso e posizionato in quattro linee orizzontali evidenziate con incisione e colore nero sui lati frontale e laterali della statuetta.
Formula:
I=SIm=Tit=N=D=a.a.m.=O=T
Testo:
1. 2. 3. 4. (1) O questi ushabti se si computa (2) l’Osiride Signora della casa Uab-nebu nei lavori (3) tutti da farsi nella terra del dio come un uomo al (suo) dovere (4), ecco la sua incombenza [---] coltivare [---].
____________________________________________________________________________________________________ 262
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
Nome:
PN.I.76.27
Titolo:
Wd.99.823
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 263
Giacomo Cavillier
N.148 Inventario n.
2149
Materiale:
Argilla cruda
Dimensioni:
h 14 – l 7,4 – s 3,4 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Spedizione Franco-Toscana 1828-1829
Conservazione:
Mancante della parte inferiore, ricomposto, superficie grezza e deteriorata
Note tecniche:
Modellatura a mano
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.12;cfr.H2; Tp.0 L'ushabti, sommariamente lavorato e in precario stato di conservazione, presenta una parrucca liscia tripartita con nastri in rilievo che lascia scoperte le orecchie, un volto appena definito in rilievo. Il corpo è mummiforme, le braccia in rilievo sono estese e le mani chiuse a pugno di fronte e in rilievo. Anepigrafo.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 264
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.149 Inventario n.
4474
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 35 – l 9,7 – s 5,8 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, volto e piedi frammentati, con varie abrasioni e fenditure
Note tecniche:
Intaglio
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; cfr.W.17; H.1; Tp.0 L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita che lascia scoperte le orecchie, un volto appena definito poiché scheggiato. Il corpo è mummiforme, le braccia sono incrociate e le mani chiuse a pugno in rilievo. Piedi mancanti. Anepigrafo.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 265
Giacomo Cavillier
N.150 Inventario n.
4475
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 18 – l 5,4 – s 3,1 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con varie abrasioni, piedi con fenditura
Note tecniche:
Intaglio
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; cfr.W.21; H.1; Tp.0 L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con lineamenti in rilievo. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate in rilievo e le mani contrapposte chiuse a pugno sempre in rilievo con tracce di stuccatura. Piedi non definiti con ampia fenditura. Anepigrafo.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 266
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.151 Inventario n.
4478
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 26 – l 7.9 – s 4.5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto e con fenditura
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; cfr.W.21; H.1; Tp.0 L'ushabti, sommariamente lavorato e dipinto con colore bianco, presenta una parrucca liscia tripartita che copre le orecchie, un volto definito con lineamenti in rilievo e con colore marrone. Segue un collare evidenziato con intaglio non definito. Il corpo è mummiforme, i gomiti in rilievo sono estesi a simulare l’incrocio delle braccia. Piedi non definiti con ampia fenditura; al di sotto della base è presente un tassello moderno per l’inserimento in un supporto. Anepigrafo.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 267
Giacomo Cavillier
Apy
N.152 Inventario n.
4478bis/8711
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 21,5 – l 7,2 – s 3,6 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con abrasioni e ampie fenditure
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; W.17; H.26; I.5; cfr.20a; Tp.1c L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita con tracce di colore turchese con nastri che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con lineamenti in rilievo e con tracce di colore bianco. Segue un ampio collare policromo (con colore rosso, turchese e nero) appena visibile. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate e le mani chiuse a pugno in rilievo con tracce di colore bianco; gli attrezzi agricoli sono appena evidenziati con colore rosso. Sulla spalla destra è presente un sacchetto per i semi evidenziato con colore nero. Piedi non definiti con ampia fenditura centrale. L’iscrizione, pressoché illeggibile, è scritta con inchiostro di colore nero e posizionata in sei linee orizzontali evidenziate con colore rosso sui lati frontale e laterali della statuetta.
Formula:
P=N=I=SIm=N=?
Testo: 1. 2. 3. 4. 5. ____________________________________________________________________________________________________ 268
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
6. (1) Il Sehedi, l’Osiride, Sovrintendente alle arti Apy giusto di voce, lui dice: (2) o questi ushabti, se si computa (?), se si numera (?) (3) l’Osiride (?) Apy giusto di voce [---] (4) nella [---] coltivare [---] (5) lavoro [---] (6) [---]. Nome:
Inedito
Titolo:
Wb.III.85.16
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.10 n.42
____________________________________________________________________________________________________ 269
Giacomo Cavillier
Wa[--Wa[---] ---]
N.153 Inventario n.
4479
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 13,5 – l 4,25 – s 2,15 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con abrasioni e fenditure, piedi frammentati
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB1; cfr.W.4; H.30; Tp.7a L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita che copre le orecchie, un volto definito con lineamenti in rilievo. Il corpo è mummiforme, i gomiti in rilievo sono estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani evidenziate con intaglio. Piedi non definiti con ampia scheggiatura. L’iscrizione, appena visibile, è scritta con inchiostro di colore nero e posizionata in un'unica linea verticale sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=N
Testo:
Il Sehedj, l’Osiride Wa[---] Nome:
Cfr.PN.I.76.14
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 270
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.154 Inventario n.
4479bis/8712
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 20,5 – l 6,5 – s 3,2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con varie abrasioni ed una lunga fenditura centrale
Note tecniche:
Intaglio, pittura, impeciatura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.7; H.26; Tp.0 L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita che lascia scoperte le orecchie, un volto appena definito con lineamenti evidenziati con intaglio. Il corpo è mummiforme, i gomiti in rilievo sono estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani chiuse a pugno in rilievo. Piedi non definiti; al di sotto della base è presente un tassello moderno per l’inserimento in un supporto. Anepigrafo.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 271
Giacomo Cavillier
N.155 Inventario n.
4480
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 24 – l 6,2 – s 3,4 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; cfr.W.10; cfr.H.1; Tp.7a L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita con tracce di pittura di colore nero che copre le orecchie, un volto definito con lineamenti in rilievo. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate in rilievo e le mani aperte sempre in rilievo. Piedi non definiti. L’iscrizione, illeggibile, è scritta con inchiostro di colore nero e posizionato in un'unica linea verticale evidenziata sempre con colore nero sul lato frontale della statuetta.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 272
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.156 Inventario n.
4480bis/8713
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 32 – l 8,6 – s 3,9 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con varie abrasioni e fenditure, piedi frammentati
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; cfr.W.17; H.30; Tp.0 L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con lineamenti in rilievo. Segue un collare evidenziato unicamente con una incisione. Il corpo è mummiforme, i gomiti in rilievo sono estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani chiuse a pugno sempre in rilievo. Piedi non definiti e scheggiati. Anepigrafo.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 273
Giacomo Cavillier
N.157 Inventario n.
4481
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 21,5 – l 5,5 – s 2,7 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, mancante dei piedi, con varie abrasioni ed una ampia fessurazione
Note tecniche:
Intaglio, stuccatura (tracce)
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; cfr.W.17; H.20; Tp.0 L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con lineamenti in rilievo. Segue un collare evidenziato con intaglio non definito. Il corpo è mummiforme, i gomiti in rilievo sono estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani chiuse a pugno sempre in rilievo. Anepigrafo.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 274
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.N.
N.158 Inventario n.
4481bis/8714
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 18 – l 4,2 – s 2,6 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con varie abrasioni e scheggiature
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.7; cfr.H.0; cfr.I.9a; 21a; Tp.7a L’ushabti presenta una parrucca tripartita liscia dipinta di colore nero che copre le orecchie, un volto definito in rilievo con occhi e linea del mento evidenziati con colore nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti in rilievo sono estesi a simulare l’incrocio delle braccia e attrezzi agricoli evidenziati con colore nero. Sulla schiena è presente un cesta, mentre sulle spalle sono presenti due sacchetti per semi, tutti evidenziati con colore nero. I piedi non sono definiti. Il testo, quasi illeggibile, è scritto con inchiostro nero e posizionato in una colonna verticale evidenziata sempre con colore nero sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit?=N?
Testo: Il Sehedj, l’Osiride Guardiano/Portiere (?) [---] Signore delle Due Terre [---] giusto di voce Nome:
N.N.
Titolo:
Cfr.Wd.146.1255 o Wd.61.500
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 275
Giacomo Cavillier
N.159 Inventario n.
4482bis/8715
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 19,5 – l 4,5 – s 2,9 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni e lievi fessurazioni
Note tecniche:
Intaglio
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; cfr.W.21; H.1; Tp.0 L'ushabti, sommariamente lavorato, presenta una parrucca liscia tripartita che copre le orecchie, un volto definito con lineamenti in rilievo. Il corpo è mummiforme, le braccia sono incrociate e le mani chiuse a pugno sempre in rilievo. Piedi non definiti; al di sotto della base è presente un tassello moderno per l’inserimento in un supporto. Anepigrafo.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 276
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.N.
N.160 Inventario n.
4483
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 16 – l 4,7 – s 2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con varie abrasioni e piedi scheggiati
Note tecniche:
Intaglio, pittura e stuccatura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; cfr.W.17; cfr.H.26; I.5; Tp.7a L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita dipinta con colore nero che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto con colore marrone con lineamenti in rilievo. Il corpo è mummiforme, i gomiti in rilievo sono estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani appena visibili e uno degli attrezzi agricoli evidenziato con colore nero. Piedi non definiti; al di sotto della base è presente un tassello moderno per l’inserimento in un supporto. L’iscrizione, illeggibile, è scritta con inchiostro di colore nero e posizionato in un'unica linea verticale evidenziata sempre con colore nero sul lato frontale della statuetta.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 277
Giacomo Cavillier
N.161 Inventario n.
4483bis/8716
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 21 – l 5,8 – s 2,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con varie abrasioni e lievi scheggiature
Note tecniche:
Intaglio
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; cfr.W.16; H.1; Tp.0 L'ushabti, sommariamente lavorato, presenta una parrucca liscia tripartita che copre le orecchie, un volto definito con lineamenti in rilievo. Il corpo è mummiforme e sproporzionato in altezza, le braccia sono incrociate e le mani chiuse a pugno sempre in rilievo. Piedi non definiti. Anepigrafo.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 278
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.162 Inventario n.
4484
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 20,5 – l 6 – s 3,1 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con varie abrasioni, fenditure e piedi frammentati
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; cfr.W.17; H.1; Tp.0 L'ushabti, fortemente consunto, presenta una parrucca liscia tripartita dipinta con colore nero che copre le orecchie, un volto definito dipinto con colore giallo con occhi e sopracciglia evidenziati con colore nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti in rilievo sono estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani chiuse a pugno sempre in rilievo. Piedi non definiti e scheggiati; al di sotto della base è presente un tassello moderno per l’inserimento in un supporto. Anepigrafo
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 279
Giacomo Cavillier
N.163 Inventario n.
4484bis/8717
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 19 – l 5,2 – s 2,2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con varie abrasioni e piedi frammentati
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; cfr.W.17; H.1; Tp.0 L'ushabti, fortemente consunto, presenta una parrucca liscia tripartita che lascia scoperte le orecchie, un volto abraso con occhi appena evidenziati in rilievo. Il corpo è mummiforme, le braccia sono incrociate e le mani chiuse a pugno sempre in rilievo. Piedi frammentati. Anepigrafo.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 280
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.164 Inventario n.
4485bis
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 22 – l 6,5 – s 3,4 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con abrasioni, ampie fenditure e piedi scheggiati
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VD4; cfr.W.11; H.1; I.1; cfr.B.10a L’ushabti, fortemente scheggiato e consunto, presenta una parrucca bipartita liscia dipinta di colore nero che copre le orecchie, un volto definito con occhi e sopracciglia evidenziati con colore nero. Segue un ampio collare con filari di colore rosso evidenziati con colore nero su fondo nero. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate con le mani con bracciali evidenziati con colore nero su fondo giallo che impugnano attrezzi agricoli dipinti con colore bianco ed evidenziati con colore nero. Sulla schiena è presente un’ampia cesta evidenziata con colore rosso e nero su fondo giallo. I piedi non sono definiti; al di sotto della base è presente un tassello moderno per l’inserimento in un supporto. Sul lato frontale e sul lato posteriore sono presenti due registri verticali per le iscrizioni, mentre nei lati tali registri sono orizzontali. Anepigrafo.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 281
Giacomo Cavillier
N.165 Inventario n.
4486
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 20 – l 5,9 – s 2,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con varie abrasioni, piedi scheggiati
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; cfr.W.17; H.20; Tp.0 L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita dipinta con colore nero con nastri che copre le orecchie, un volto definito con lineamenti in rilievo. Segue un collare evidenziato con intaglio non definito. Il corpo è mummiforme, i gomiti in rilievo sono estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani chiuse a pugno appena evidenziate con colore nero. Piedi non definiti; al di sotto della base è presente un tassello moderno per l’inserimento in un supporto. Anepigrafo.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 282
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.N.
N.166 Inventario n.
4486bis
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 19 – l 6,3 – s 3 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con fenditure e abrasioni
Note tecniche:
Incisa e dipinta
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; Cfr.W.17; H.1; Tp.0 L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita dipinta con colore nero con nastri che copre le orecchie, un volto definito con lineamenti in rilievo. Segue un collare appena evidenziato con una incisione. Il corpo è mummiforme, le braccia in rilievo incrociate con le mani chiuse a pugno sempre in rilievo; la parte del corpo compresa dai fianchi sino ai piedi è dipinta di colore nero, mentre sulla schiena è presente una linea verticale dipinta con colore rosso che parte dal nastro posteriore della parrucca. Piedi non definiti con scheggiatura centrale. Tracce pressoché illeggibili di iscrizioni incise sono presenti sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=?
Testo: L’Osiride [---] Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 283
Giacomo Cavillier
N.167 Inventario n.
4487
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 19 – l 5,6 – s 3,1 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con abrasioni, ampie fenditure e volto frammentato
Note tecniche:
Intaglio, pittura, impeciatura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; cfr.W.17; H.4; I.5; Tp.0 L'ushabti, fortemente consunto, presenta una parrucca liscia tripartita dipinta con colore nero con nastri di colore giallo che copre le orecchie, un volto frammentato che reca tracce di pittura di colore giallo. Il corpo è mummiforme, i gomiti in rilievo sono estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani in rilievo e dipinte di colore giallo che impugnano attrezzi agricoli evidenziati con colore nero. Piedi non definiti con fenditura; al di sotto della base è presente un tassello moderno per l’inserimento in un supporto. Anepigrafo
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 284
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.168 Inventario n.
4488
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 20,5 – l 6,3 – s 2,7 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con abrasioni, fenditure e piedi scheggiati
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; cfr.W.17; H.0; Tp.0 L'ushabti, fortemente consunto, presenta una parrucca liscia tripartita dipinta con colore nero che copre le orecchie, un volto definito con lineamenti in rilievo che reca tracce di pittura di colore giallo. Segue un collare appena evidenziato con una incisione. Il corpo è mummiforme, i gomiti in rilievo sono estesi a simulare l’incrocio delle braccia. Piedi non definiti con scheggiatura sul lato destro. Anepigrafo
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 285
Giacomo Cavillier
PtHPtH-my
N.169 Inventario n.
4489
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 20 – l 5,3 – s 2,3 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.21; H.26; Tp.7a L'ushabti, presenta una parrucca liscia tripartita di colore nero con nastri di colore giallo che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto di colore giallo con occhi e sopracciglia evidenziate con colore nero. Segue un ampio pettorale dipinto di colore giallo evidenziato con linea incisa e i cui contorni sono appena visibili ed evidenziati con colore nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti in rilievo sono estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani chiuse a pugno sempre in rilievo. Piedi non definiti. Il testo è scritto con inchiostro nero su fondo giallo e posizionato in una linea verticale evidenziata con colore nero sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo: L’Osiride Scriba Ptah-my della (sede dell’Occidente)1 Nome:
PN.I.140.6
Titolo:
Wd.156.1346
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.4 n.6
Note:
1. Pellegrini riporta:
”Veridico”.
____________________________________________________________________________________________________ 286
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
PtHPtH-my
N.170 Inventario n.
4489bis
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 22,5 – l 6 – s 3 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni e fenditure
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.21; H.26; Tp.7a L'ushabti, presenta una parrucca liscia tripartita di colore nero con nastri di colore giallo che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto di colore giallo con occhi e sopracciglia evidenziate con colore nero. Segue un ampio pettorale dipinto di colore giallo evidenziato con linea incisa e i cui filari sono evidenziati con colore rosso e nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti in rilievo sono estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani chiuse a pugno sempre in rilievo. Piedi non definiti; al di sotto della base è presente un tassello moderno per l’inserimento in un supporto. Il testo è scritto con inchiostro nero su fondo giallo e posizionato in una linea verticale evidenziata con colore nero sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo:
L’Osiride Scriba Ptah-my della (sede dell’Occidente)1 Nome:
PN.I.140.6
Titolo:
Wd.156.1346
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 287
Giacomo Cavillier
PtHPtH-my
N.171 Inventario n.
4490
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 20 – l 5,7 – s 2,6 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.26; H.26; Tp.7a L'ushabti, presenta una parrucca liscia tripartita di colore nero con nastri di colore giallo che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto di colore giallo con occhi e sopracciglia evidenziate con colore nero. Segue un ampio pettorale dipinto di colore giallo evidenziato con linea incisa e i cui filari sono evidenziati con colore rosso e nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti in rilievo sono estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani chiuse a pugno sempre in rilievo. Piedi non definiti. Il testo è scritto con inchiostro nero su fondo giallo e posizionato in una linea verticale evidenziata con colore nero sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo:
L’Osiride Scriba Ptah-my della (sede dell’Occidente) Nome:
PN.I.140.6
Titolo:
Wd.156.1346
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 288
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.N.
N.172 Inventario n.
4490bis
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 24 – l 5,5 – s 2,8 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, mancante dei piedi, con varie abrasioni ed una ampia fessurazione
Note tecniche:
Intaglio, stuccatura e impeciatura (tracce)
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; cfr.W.17; H.30; Tp.0 L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita che copre le orecchie, un volto definito con lineamenti in rilievo. Il corpo è mummiforme, i gomiti in rilievo sono estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani chiuse a pugno sempre in rilievo. Piedi non definiti; al di sotto della base è presente un tassello moderno per l’inserimento in un supporto. Anepigrafo.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 289
Giacomo Cavillier
N.173 Inventario n.
4491
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 21,2 – l 6,4 – s 1,9 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni e fenditure, piedi scheggiati
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; cfr.W.17; H.0; Tp.0 L'ushabti, fortemente consunto, presenta una parrucca liscia tripartita dipinta con colore nero che copre le orecchie, un volto definito con lineamenti in rilievo. Il corpo è mummiforme, i gomiti in rilievo sono estesi a simulare l’incrocio delle braccia. Piedi non definiti e scheggiati nella parte frontale. Anepigrafo
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 290
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.174 Inventario n.
4491bis/8718
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 18,8 – l 5,5 – s 2,4 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con varie abrasioni e fenditure, piedi frammentati
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; cfr.W.17; H.1; Tp.0 L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con lineamenti in rilievo. Il corpo è mummiforme, le braccia sono incrociate e le mani chiuse a pugno sempre in rilievo. Piedi non definiti e frammentati. Anepigrafo.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 291
Giacomo Cavillier
N.175 Inventario n.
4492
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 18 – l 5,1 – s 2,6 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con varie abrasioni e fenditure
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; cfr.W.17; H.0; Tp.0 L'ushabti, sommariamente lavorato, presenta una parrucca liscia tripartita dipinta con colore nero che copre le orecchie, un volto appena definito con lineamenti in rilievo. Il corpo è mummiforme, i gomiti in rilievo sono estesi a simulare l’incrocio delle braccia. Piedi non definiti. Anepigrafo
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 292
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.176 Inventario n.
4492bis
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 18 – l 5,1 – s 2,6 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con varie abrasioni e fenditure
Note tecniche:
Intaglio, pittura, impeciatura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VIB1; W.13; cfr.H.2; H.1; Tp.0 L'ushabti, fortemente consunto, presenta una corta parrucca bipartita che copre le orecchie, un volto definito con ampia fenditura che reca tracce di colore nero atto ad evidenziarne i lineamenti. Segue un pettorale consunto i cui filari sono evidenziati con colore nero su fondo marrone. Il corpo è mummiforme, le braccia sono evidenziate con colore giallo chiaro e incrociate sul petto con mani con bracciali che impugnano attrezzi agricoli tutti evidenziati con colore nero. La parte bassa frontale e quella posteriore compresa tra la parrucca e i piedi presentano impeciatura. I piedi non sono definiti; al di sotto della base è presente un tassello moderno per l’inserimento in un supporto. Anepigrafo.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 293
Giacomo Cavillier
N.177 Inventario n.
4493
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 13,5 – l 3,8 – s 2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con varie abrasioni e fenditure, piedi frammentati
Note tecniche:
Intaglio, pittura, impeciatura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.17; H.29; Tp.0 L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita che lascia scoperte le orecchie, un volto definito con lineamenti in rilievo. Il corpo è mummiforme, i gomiti estesi atti a simulare l’incrocio delle braccia con mani chiuse a pugno e attrezzi agricoli accennati sempre in rilievo. Piedi non definiti e frammentati. Anepigrafo.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 294
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.178 Inventario n.
4494
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 23,5 – l 5,2 – s 3,2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con varie abrasioni e fenditure
Note tecniche:
Intaglio, pittura, impeciatura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.17; H.20; Tp.0 L'ushabti presenta una parrucca liscia tripartita che copre le orecchie, un volto definito con lineamenti in rilievo. Il corpo è mummiforme con ampia fenditura centrale, i gomiti in rilievo sono estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani chiuse a pugno sempre in rilievo. Piedi non definiti; al di sotto della base è presente un tassello moderno per l’inserimento in un supporto. Anepigrafo.
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 295
Giacomo Cavillier
PtHPtH-my
N.179 Inventario n.
4496
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 22 – l 5 – s 2,5 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
Collezione Ricci 1832
Conservazione:
Consunto con varie abrasioni
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.26; H.26; Tp.7a L'ushabti, presenta una parrucca liscia tripartita di colore nero con nastri di colore giallo che lascia scoperte le orecchie, un volto definito dipinto di colore giallo con occhi e sopracciglia evidenziate con colore nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti in rilievo sono estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani chiuse a pugno sempre in rilievo. Piedi non definiti. Il testo, consunto, è scritto con inchiostro nero su fondo giallo e posizionato in una linea verticale evidenziata con colore nero sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=Tit=N
Testo: L’Osiride Scriba Ptah-my della sede dell’Occidente Nome:
PN.I.140.6
Titolo:
Wd.156.1346
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 296
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.N.
N.180 Inventario n.
4497
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 21,5 – l 7,2 – s 3,6 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con abrasioni e scheggiature
Note tecniche:
Intaglio, pittura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII Dinastia)
Descrizione:
Cl.VB4; cfr.W.17; H.2; I.5; cfr.I.25; Tp.7c L'ushabti, fortemente consunto, presenta una parrucca liscia tripartita dipinta con colore nero che copre le orecchie, un volto indefinito e abraso che reca tracce di pittura di colore bianco e nero. Seguono tracce di un collare appena evidenziato con linee di color nero. Il corpo è mummiforme, i gomiti in rilievo sono estesi a simulare l’incrocio delle braccia e le mani chiuse a pugno sempre in rilievo con attrezzi agricoli evidenziati con colore rosso. Sulla schiena è presente una cesta con motivo a rete evidenziata con colore rosso e sulle spalle tracce di sacchetti per semi evidenziati con colore rosso. Piedi non definiti; al di sotto della base è presente un tassello moderno per l’inserimento in un supporto. Il testo, illeggibile, è scritto con inchiostro nero e posizionato in una linea verticale evidenziata con colore rosso sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=N?
Testo: L’Osiride [---] t-t-n [---] Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 297
Giacomo Cavillier
@tp@tp-n-Imn(?)
N.181 Inventario n.
4498
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 20 – l 5 – s 2,2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con varie abrasioni e scheggiature
Note tecniche:
Intaglio, pittura, impeciatura
Datazione:
Nuovo Regno (XVIII-XIX Dinastia)
Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; cfr.W.17; H.0; I.5; Tp.7c L'ushabti, sommariamente lavorato, presenta una parrucca liscia tripartita che copre le orecchie, un volto appena definito in rilievo con varie abrasioni e scheggiature. Il corpo è mummiforme, i gomiti in rilievo sono estesi a simulare l’incrocio delle braccia e attrezzi agricoli appena evidenziati con colore ocra. Piedi non definiti con fenditure nella parte posteriore; al di sotto della base è presente un tassello moderno per l’inserimento in un supporto. Il testo, illeggibile, è scritto con colore ocra e posizionato in una linea verticale evidenziata sempre con colore ocra sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=N(?)
Testo: L’Osiride Hotep-n-amon ( ?) Nome:
Cfr. PN.I.258.1
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 298
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
*Aw*Aw-nby (?)
N.182 Inventario n.
4499
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 21,5 – l 4,8 – s 2,2 cm
Provenienza:
n.n.
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, ampia fenditura centrale e piedi frammentati Intaglio, pittura, impeciatura
Note tecniche: Nuovo Regno (XIX Dinastia) Datazione: Descrizione:
Cfr.Cl.IVB; Cfr.W21; H.0; Tp.7a L'ushabti, sommariamente lavorato, presenta una parrucca liscia tripartita che copre le orecchie, un volto appena definito in rilievo. Segue un collare appena evidenziato con colore ocra. Il corpo è mummiforme, i gomiti in rilievo sono estesi a simulare l’incrocio delle braccia con mani chiuse a pugno che recano attrezzi agricoli evidenziati con colore bianco. Piedi non definiti e scheggiati. Il testo è scritto con colore ocra e posizionato in una linea verticale evidenziata sempre con colore ocra sul lato frontale della statuetta.
Formula:
P=N?
Testo:
L’Osiride Tjau-neby [---] Nome:
Cfr.PN.I.389.3
Bibliografia:
Inedito
____________________________________________________________________________________________________ 299
Giacomo Cavillier
MnMn-mAatmAat-ra
N.183 Inventario n.
4500
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 19 – l 5,4 – s 2,3 cm
Provenienza:
Tebe Ovest (KV 17)
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, con varie fenditure e abrasioni e piedi scheggiati
Note tecniche:
Intaglio, impeciatura
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia – regno di Sethi I)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; cfr.W.17; Tp.1d L’ushabti presenta una parrucca tripartita liscia che lascia scoperte le orecchie e un volto consunto con lineamenti appena visibili. Il corpo è mummiforme con una profonda fenditura, le braccia incrociate in rilievo con mani chiuse a pugno sempre in rilievo. I piedi non sono definiti e scheggiati. Le iscrizioni, pressoché illeggibili a causa dello strato di pece e delle abrasioni, sono intagliate e disposte in sei linee orizzontali su tutti i lati della statuetta.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=N=D=O=T=C(?)
Testo: 1. 2. 3. 4. 5. 6.
____________________________________________________________________________________________________ 300
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
(1) Il Sehedj, l’Osiride Sovrano Men-maat-ra giusto di voce, lui dice: o ushabti (2) questi se convocati, se computati per l’Osiride Sethi giusto di voce (3) per fare tutti i lavori [---]. Ecco [---] (4) “eccomi” [---] (5) coltivare i campi, irrigare le sponde (4), trasportare [---]. (“Eccomi” direte?) [---]. Nome:
PN.I.150.6
Titolo:
Wb.II.325.6
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.10 n.37; Picchi 2009, p.97 n.68
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Giacomo Cavillier
MnMn-mAatmAat-ra
N.184 Inventario n.
4501
Materiale:
Legno
Dimensioni:
h 19,8 – l 5,5 – s 2,5 cm
Provenienza:
Tebe Ovest (KV 17)
Acquisizione:
n.n.
Conservazione:
Consunto, mancante del volto, piedi scheggiati e varie abrasioni.
Note tecniche:
Intaglio, pittura, impeciatura (?)
Datazione:
Nuovo Regno (XIX Dinastia – regno di Sethi I)
Descrizione:
Cfr.Cl.VB4; W.23; H.1; Tp.1d L’ushabti presenta una parrucca tripartita liscia che lascia scoperte le orecchie. Il corpo è mummiforme, le braccia incrociate in rilievo con mani chiuse a pugno sempre in rilievo. Tracce di impeciatura o di altro materiale atto a ricoprire la parte superiore della statuetta sono tuttora visibili. I piedi non sono definiti con varie scheggiature. Le iscrizioni sono intagliate e dipinte con colore nero e disposte in sei linee orizzontali su tutti i lati della statuetta.
Formula:
P=Tit=N=I=SIm=N=D=O=a.a.m.=C=nw=T=C1
Testo: 1. 2. 3. 4. 5. 6.
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Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
(1) Il Sehedj, l’Osiride Sovrano Men-maat-ra giusto di voce, lui dice: o ushabti (2) questi se convocati, se numerati per l’Osiride Sethi giusto di voce per fare (3) tutti i lavori da farsi nella terra del dio. Ecco l’incombenza laggiù, come (4) un uomo ai suoi doveri, “eccomi” direte voi numerati (5) quotidianamente (per) coltivare i campi, irrigare (6) le sponde, trasportare la sabbia dell’Occidente ad Oriente.“Eccomi”direte. Nome:
PN.I.150.6
Titolo:
Wb.II.325.6
Bibliografia:
Pellegrini 1900, p.10 n.37; Picchi 2009, p.97 n.68
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DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
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N.128 (2122)
N.129 (2123)
N.130 (2124)
N.131 (2125)
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N.132 (2126)
N.133 (2127)
N.134 (2128)
N.135 (2129)
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Giacomo Cavillier
N.136 (2130)
N.137 (2131)
N.138 (2132)
N.139 (2133)
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Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.140 (2135)
N.141 (2136)
N.142 (2137)
N.143 (2138)
_______________________________________________________________________________________________ 343
Giacomo Cavillier
N.144 (2139)
N.145 (2140)
N.146 (2141)
_______________________________________________________________________________________________ 344
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.147 (2147)
N.148 (2149)
_______________________________________________________________________________________________ 345
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N.149 (4474)
N.150 (4475)
N.151 (4478)
N.152 (4478bis-8711)
_______________________________________________________________________________________________ 346
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.153 (4479)
N.154 (4479bis -8712)
N.155 (4480)
N.156 (4480bis-8713)
_______________________________________________________________________________________________ 347
Giacomo Cavillier
N.157 (4481)
N.158 (4481bis-8714)
N.159 (4482bis-8715)
N.160 (4483)
_______________________________________________________________________________________________ 348
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.161 (4483bis-8716)
N.162 (4484)
N.163 (4484bis-8717)
N.164 (4485bis)
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Giacomo Cavillier
N.165 (4486)
N.166 (4486bis)
N.167 (4487)
N.168 (4488)
_______________________________________________________________________________________________ 350
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.169 (4489)
N.170 (4489bis)
N.171 (4490)
N.172 (4490bis)
_______________________________________________________________________________________________ 351
Giacomo Cavillier
N.173 (4491)
N.174 (4491bis-8718)
N.175 (4492)
N.176 (4492bis)
_______________________________________________________________________________________________ 352
Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze
N.177 (4493)
N.178 (4494)
N.179 (4496)
N.180 (4497)
_______________________________________________________________________________________________ 353
Giacomo Cavillier
N.181 (4498)
N.182 (4499)
N.183 (4500)
N.184 (4501)
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_______________________________________________________________________________________________
BIBLIOGRAFIA
AA.VV. 1992 – L’Argilla e il tornio. La produzione fittile dell’Egitto antico in Toscana (Pisa)
2013 – La vita oltre la morte. Il corredo funerario nell’Antico Egitto (Pisa)
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Guidotti M.C., Pecchioli Daddi F. 2002 - La Battaglia di Qadesh: Ramesse II contro gli Ittiti per la conquista della Siria (Livorno)
Bresciani E., Guidotti M.C., Menghini A., Pagiotti R., Silvano F. 2006 – La bellezza femminile nell’Antico Egitto (Città di Castello)
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2000 - Mal d’Egitto. Origini del gusto e passione scientifica nella Toscana dell’800 (Livorno)
Schneider H.D. 1977 - Shabtis, an introduction to the History of Ancient Egyptian Statuettes (Leiden)
2011 – Reise in die Unsterblichkeit. Ägyptische Mumien und das ewige Leben (Frankfurt am Main)
Tiradritti F. 1999 – Il cammino di Harwa (Milano)
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INDICE DEI NOMI
[--]tmH(?), 138 A [---](?), 122 Apy, 152 Apy(?), 92,134 Ax-sw-ra, 119 Ast, 139 IAbt, 5 Iy-nfr, 39 IaH-ms, 3, 51, 52 Ibt-Hs, 112 Ipw, 22 Imn-m-ipt, 53, 89 Imn-m-wiA, 108,110 Imn-msw, 29, 30 Imn-htp, 146 Iry, 6 Ir-nfrw, 84 I-Hr-st, 141 Wa[---], 153 Wab-nbw, 147 Wr-wr, 46 BAk-n-xnsw, 123, 128, 136 BAk-tA-wr, 96 Bnt-pw, 99
NA-ir, 26 Niwt-Hb-raw(?), 121 Nb-nfrt, 24 Nb-mr-twf, 140 Nb-xa-ti, 62, 63, 64 Nb-tAwy, 124 Nbt-nw(?), 33 Nbt-nhs, 32, 38 Nbt-nht, 137 Nfr(?), 87 Nfr-rnp, 104 Nfr-rnpt, 10 Nfr-HAt, 131 Nfr-htp, 135 Nfr-sxpw, 21 NHs, 7 Nxt, 98 Nxt-Imn, 17, 106, 107 Nsw-Htp, 4
¤A-Ast, 14 Cw-n-r, 8, 11, 70, 71 KAb-nf-Ra, 18 KA-ms, 109 Qny-ra, 102 &A-im, 117 &Ay-Hw, 118 &A-[anx], 48 *Aw-nby (?), 182 &Awy-nbs(?), 34 &Ay-(?), 36 &A-pti, 61 &A-mwt-nfrt, 85, 125, 127, 133 &w-n-nA, 65 &w-tw-ti, 72 *mw, 47 *T-ry, 45 _wA-Ra, 19, 26, 105 +Hty-m-Hb, 76, 77, 78 +Hwty-ms, 31, 50, 88 +Dw-sbk, 66
R-ma, 25 Ra-iAy, 86 Ray(?), 37 Ra-mssw, 23
!n, 80 @a-iw, 97 PA-n-Imntt, 67 @ay, 101 PA-ra-nby, 15 @at-Hr-m-Hb, 91 PA-sr, 103 @w, 16 Piy-Ay, 93 @wy, 9, 68 Pyy, 1 @wyA, 49 Py-pwy, 55 @mt-nTr, 35 Pn-Imn, 41, 41, 42 @n-r(A)-y, 58 Pn-tA-wr, 69 @nt-sbA, 129 PtH-my, 126, 169, 170, 171, 179 @r-iw, 12 @r-Hr-Imn, 130, 132 Ma-r-nA, 100 @H-(?), 111 Mn-mAat-ra, 20, 73, 74, 75, 90, @tp-n-Imn(?), 181 94, 183, 184 #Ay, 95 Mr-sxmt, 33, 83 #a-m-wAst, 27, 28 Msw, 54 #a-nwb, 40
_______________________________________________________________________________________________ 357
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INDICE DEI TITOLI
imy-r iHw 108, 110 imy-r mSa, 7, 14 imy-r niwt, 10, 101 imy-r Xnwty, 88 imy-r Snwty, 53 imy-r kAwt, 102 it-nTr mry (nTr), 10 idnw, 12, 66 iry-aA (n) Imn, 46 iry, 54 iry-aA n nb-tAwy, 86 iry [---] nb-tAwy (?), 158
sAb iry Nxn, 10 Smayt n Imn, 85, 117, 124, 125, 127, 133 sS, 25, 65, 106, 126, 169, 170, 171, 179 sS wdHw n mr.f, 51 sS wDHw n nb-tAwy, 22 sS-nsw, 7, 108, 110, 136 sS-nsw n nb-tAwy, 123 sS n tA Snwt, 17 sS +Hwty, 84 SDAwty n Smsw, 102 sDm-(aS), 41, 42, 43 sDm-aS n st-mAat, 135
wab n Imn, 69, 146 wab n MAat ra-nb, 33, 83 wab n MnTw, 131 wartw,12, 19, 26 wr xnrt n Imn, 118
qd, 109, 134 qd (n) Sw (nw) imy-r, 107 tAyty, 10 TAty, 10, 101
nb pr, 34, 35, 40, 57, 87, 96, 117, 124, 129, 133 nbt pr, 32, 35, 38, 48, 85, 112, 127, 137, 138, 147 nsw, 19, 73, 74, 75, 90, 94, 183, 184 rpa(t) , 10 Hry-Hbt, 131 Hry Hmt, 134, 152 Hry sanx, 8, 11, 70, 71 Hry sqdw, 47 Hm-nTr MAat, 10 Hm-nTr tpy n Imn, 128 Hmty, 93 Hsw, 49 Hst n Imn, 52 Hst n Qdnw, 97 HAty-a, 10 Hry sAwty, 72 Hry at n Imn, 119 Hry pDt, 9 Xnw(t) (?), 36 Xnw(t) Mwt (?), 34 sAw [---] nb-tAwy (?), 158 _______________________________________________________________________________________________ 358