Atti degli Apostoli. Commento ai capp. 15-28 [2] 9788839406989

Il libro in pillole - Una estesa introduzione alla seconda opera di Luca - Tempo e luogo in cui fu scritta l'opera

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Italian Pages 753 Year 2005

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Atti degli Apostoli. Commento ai capp. 15-28 [2]
 9788839406989

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ATTI DEGLI APOSTOLI Charles K. Barrett Edizione italiana a cura di

Donatella Zoroddu Volume 2

Introduzione. Commento ai capp. I s-28

PAIDEIA EDITRICE

ISBN 8 8 394 0698 O A

Titolo originale dell'opera: Critica/ and Exegetical Commentary on The Acts of the Apostles by C.K. Barrett Volume II lntroduction and Commentary on Acts xv-XXVIII (The Intemational Criticai Commentary, Edinburgh) Traduzione italiana di Vincenzo Gatti Revisione di Donatella Zoroddu ©T. & T. Clark, Edinburgh 1998 © Paideia Editrice, Brescia 2.00 5

PREMESSA

Ho poco da aggiungere alla premessa che scrissi per il primo volume di que­ sto commento. Le parole di allora, in particolare i ringraziamenti ai molti che in vario modo mi sono stati d'aiuto, valgono ancora. Alcune soluzioni adottate in questo volume sono forse migliori che nel primo: sbagliando si impara. Qui compare un'introduzione più o meno tradizionale. Penso risul­ terà evidente il motivo per cui non l'ho potuta redigere finché non mi sono chiarito le idee su un insieme di questioni che sorgono in Atti 1 5 -28. Dopo il completamento del primo volume è apparsa la 273 edizione del Novum Testamentum Graece di Nestle-Aland. Non senza averci riflettuto, ho optato per la coerenza e ho conservato il testo e l'apparato della 263• Un giorno, forse, il commento potrà essere riveduto e le sigle dell'edizione suc­ cessiva potranno essere usate sistematicamente. C.K. Barrett

INDICE DEL VOLUME

75 I

Premessa

75 5 75 5 759 767 797 8I6

Introduzione 1 . Il testo 2. Le fonti 3 . Gli Atti come testo storico 4· Gli Atti nella storia 5 . La teologia degli Atti a) L'escatologia, 817 b) Lo Spirito santo, 818 c) La cristologia, 8:z.o · d) La chiesa, 82.2. e) Apostoli e ministri, 82.4 f) Battesimo e pasto cristiano, 8:z.6 g) Il protocattolicesimo (Fri4hkatholizismus), 82.9 h) I giudei, 833 ·i) La legge, 835 j) I gentili e la missione ai gentili, 839 · k) L'etica, 842. ·

6. Conclusione 7· Atti I 5-28. I contenuti

844 852

ATII DEGLI APOSTOLI x. Il concilio di Gerusalemme ( I 5,I-3 5 ) 855 3 8. Disputa ad Antiochia ( I 5,I-5) 867 39· Il concilio di Gerusalemme ( I 5,6-29) 908 40. Paolo e Barnaba tornano ad Antiochia (I 5,30-3 5 ) XI.

9I2 926 936 969 986 ro2I

La missione di Paolo apre nuove frontiere ( I5,3 6-I 8,23 ) 4 I . Nuova visita ai luoghi del primo viaggio ( I 5,36-I6,5) 42. Guidati dallo spirito a Troade ( I 6,6-Io) 43· Paolo e Sila a Filippi ( I 6, 1 1-40) 44· Da Filippi adAtene ( I 7,I-I 5 ) 45 · Paolo ad Atene ( I7, I 6-34) 46. Paolo a Corinto e ritorno in Palestina ( I 8,I-23 )

75 4

INDICE DEL VOLUME

xn. La missione con base a Efeso ( 1 8,24-20,3 8) 1049 47· Apollo e i dodici discepoli ( 1 8,24-19,7) 1066 48. ll successo del ministero di Paolo a Efeso ( 1 9,8-�o) 108 1 49· Disordini a Efeso ( 19,21-40) 50. Ritorno in Palestina, attraverso la Macedonia, 1 108 la Grecia e Troade (2o,1-16) 1 1 28 5 1 · Il discorso di Paolo a Mileto (20, 17-3 8 ) xm. Paolo torna a Gerusalemme (21,1-22,29) 5 2. Il viaggio a Gerusalemme (21,1-14) 5 3 · Paolo e la chiesa di Gerusalemme (21,1 5-26) 54· Tumulto a Gerusalemme ( 2 1,27-40) 5 5 · Il discorso di Paolo nel tempio e i suoi effetti ( 22,1-29)

1153 1 1 67 1 185 1 197

XIV.

1 221 1238 xv.

1259 129 1 1 305 1 3 14 XVI.

1 348 1390 1408

Paolo e i giudei (22,30-23 ,3 5 ) 5 6. Paolo davanti al consiglio ( 22,30-23, 1 1 ) 57· Il complotto. Paolo trasferito a Cesarea (23,1 2-3 5 ) Paolo e i romani ( 24,1-26,3 2) 5 8. Paolo e Felice (24,1-27) 59· Paolo si appella a Cesare (25,1-12) 6o. Festo e Agrippa (25,1 3-22) 61. Festo, Agrippa e Paolo (25,23 -26,3 2) Paolo giunge a Roma (27, 1-28,28 ) 62. Il viaggio per mare (27, 1-44) 63 . Da Malta a Roma (28,1-16) 64. Paolo e i giudei a Roma ( 28,17-28)

1422

Conclusione 65. Conclusione (28,[29]-3 1 )

1429 143 5 1483

Indice analitico Indice dei passi citati Indice degli autori moderni

XVII.

INTRODUZIONE

I . IL TESTO B. Aland: ETL 6:z. (1986) 5-65; K. Aland, Alter und Entstehung des D-Textes im Neu­ en Testament, in S. Jeneras (ed.), Miscellania Papirologica, Barcelona 1987; K. Aland, Text und Textwert der grieschischen Handschriften des Neuen Testaments, m. Die Apo­ stelgeschichte, Berlin - New York 1993; C.K. Barrett, in Fs Black (1979), 15-2.7; J.N. Birdsall, in Fs Klijn, 39-45; M.É. Boismard - A. Lamouille, Texte Occidental des Actes des Apotres, Paris 1984; J.W. Childers: NTS 42. (1996) 55-74; A.C. Clark, The Acts of the Apostles, Oxford 1933; J.K. Elliott: NTS 34 (1988) 2.50-2.58; E.J. Epp, Tendency; T.C. Geer: Bib 69 (1988) 2.7-46; T.C. Geer: NT 31 (1989) 39-47; T.C. Geer: JSNT 39 (1990) 59-76; E. Haenchen - P. Weigandt: NTS 14 (r968) 469-481; R.P.C. Hanson: NTS 14 (1968) :z.8:z.-:z.86; R.F. Hull: JBL 107 (1986) 695-707; A. Jousseu, Die kopti­ schen Versionen der Apostelgeschichte (BBB 34), Bonn 1969; Ad. Jiilicher: ZNW 15 (1914) 163-188; R.S. Mackenzie: JSNT 6 (1980) 52.2.-576; R.S. Mackenzie: JBL 104 (1985) 637-650; C. Mattini, in Kremer, Actes, 2.1-35; C.D. Osbum: JSNT 44 (1991) 39-55; D.C. Parker: JSNT 15 (1982.) 97-112.; D.C. Parker, Codex Bezae. An Early Christian Manuscript and its Text, Cambridge 1992.; T. Petersen: CBQ :z.6 (1964) 2.2.52.41; J.H. Petzer: NTS 39 (1993) 2.2.7-2.45; W.A. Strange, The Problem of the Text in Acts (SNTSMS 71), Cambridge 1993; B.H. Streeter: JTS 34 (1933) 2.32.-2.41; M. Wil­ cox, in Kremer, Actes, 447-455; B. Witherington: JBL 103 (1989) :z.8:z.-:z.84.

È superfluo ripetere qui le informazioni fornite nel vol. I, 3 2-5 1, riguardo alle fonti manoscritte in greco e in altre lingue sulle quali è costituito il te­ sto degli Atti,' e basta ribadire a grandi linee il problema suscitato da quel­ le fonti, sul quale v. vol. I, p-6o. Vi è solo una lieve esagerazione nel soste­ nere che i testimoni del testo si suddividono in due blocchi: quello che in questo commento è detto testo onciale antico e ha i suoi esponenti migliori nei mss. B e �' e quello che è noto come testo occidentale, definizione che è bene ripeterlo- è geograficamente fuorviante ma talmente consolidata che non paiono necessarie le virgolette apposte sovente all'aggettivo. L'esage� razione di questo semplice enunciato, nei limiti in cui è presente, è di segno duplice: c'è una terza forma del testo, seriore, frutto di fusione (forse anI È tuttavia opportuno aggiungere i rinvii a D.C. Parker, Codex Bezae. An Early Christian Manu­ script and its Text, Cambridge 1991, e K. Aland, Text und Textwert der griechischen Handschriften des Neuen Testaments, 111. Die Apostelgeschichte, Berlin - New York 1993 . Nessuna delle due opere era stata pubblicata al momento in cui il primo volume fu terminato e dato alle stampe. Parker ritie­ ne che D sia stato scritto verso il 400 d.C., a Berito. V. anche K.E. Panten, A History of Research on Codex Bezae, with Special Reference to the Acts of the Apostles, diss. Ph.D., Murdoch University, Australia 1995.

INTRODUZIONE

che un testo cesariense, ma è dubbio); inoltre il testo occidentale, sebbene lo si possa ragionevolmente trattare sotto molti riguardi come unitario, nei particolari manifesta una notevole varietà. La posizione assunta in questo commento è già stata chiarita: il testo onciale antico fornisce nel comples­ so un resoconto attendibile di ciò che ha scritto Luca, benché il testo occi­ dentale, che è indubbiamente antico, possa talora restituire il dettato origi­ nario. Questo punto di vista non è sposato a priori, ma è il risultato del­ l'esame di numerosi passi; una volta che lo si adotti, anche se è valido, il compito del critico testuale non è esaurito. Qual è la forma originaria (o quali sono le forme più antiche) del testo occidentale? E come, quando e do­ ve è nato il testo occidentale? Sono questi gli interrogativi più urgenti, in­ teressanti e controversi che il critico testuale è chiamato ad affrontare, ma non sono gli unici. Sembra opportuno tornare al tentativo più ragguardevole compiuto in anni recenti di sostenere l'originarietà e autorevolezza del testo occidenta­ le, quello di M.É. Boismard e A. Lamouille, I anche se una sua disamina ac­ curata raddoppierebbe la mole di questa introduzione e forse del commen­ to. Boismard e Lamouille cercano di stabilire la forma originaria del TO ( Texte Occidental). Non si tratta certo di limitarsi a ristampare il testo del ms. D, che - secondo il loro convincimento è una redazione del testo oc­ cidentale. Emerge subito una difficoltà fondamentale, della quale ovvia­ mente Boismard e Lamouille sono ben consci: gli altri testimoni principali del testo occidentale non sono in greco, ma in latino, siriaco e copto, e da essi dovrà essere ricostruito per retroversione un testo greco originario. È fattibile, ed è stato fatto bene da Boismard e Lamouille, ma permane inevi­ tabilmente un margine di incertezza. Il passo successivo consiste nel costi­ tuire, sulla base dei testimoni ricostruiti, il TO. Del testo così approntato Boismard e Lamouille esaminano il linguaggio e lo stile. Compilando elen­ chi di espressioni idiomatiche caratteristiche, essi arguiscono che sia luca­ no; dev'essere stato scritto da Luca stesso, dall'autore cui si deve il TA (Tex­ te Alexandrien, testo onciale antico). Sicché entrambe le forme del testo ri­ salgono al medesimo autore. Il testo occidentale è una forma parzialmente modificata del testo originario di Luca; il testo onciale antico ne è una re­ visione. Insomma, entrambi i testi sono lucani; quello occidentale, laddove è recuperabile, è il più antico. I fatti stanno essenzialmente come li hanno esposti Boismard e Lamouil­ le;, i loro elenchi del lessico e delle espressioni idiomatiche lucane dimo­ strano la notevole presenza di lucanismi nel testo occidentale. Il problema è se tale osservazione possa provare la loro conclusione. Probabilmente non -

I M.É . Boismard- A. Lamouille, Texte Occidental des Actes des Apotres, :1. voll., Paris I984. V. voL 55 s. :1. Ma v. la recensione di J.N. Birdsall: JfS 39 ( 1988) 57 I-577·

1,

IL TESTO

757

può e non lo fa. L'alternativa è che il testo occidentale sia una revisione (ov­ vero che le varie forme del testo occidentale siano revisioni) del testo pre­ cedente, lucano, l'onciale antico. Sembra pressoché inevitabile che una revi­ sione, a meno che non sia estremamente radicale, continui a mostrare carat­ teristiche del testo originario. Molte penetreranno semplicemente nel nuo­ vo testo e il revisore, anche laddove opti per una forma diversa delle paro­ le, poiché opera costantemente su una base specifica, in questo caso luca­ na, tenderà ad adottare la maniera lucana - e può darsi che lo faccia persi­ no deliberatamente, affinché la sua revisione possa avere l'aspetto, se non la sostanza, dell'autenticità. I D punto sul quale si può tornare è quello della varietà e delle caratteri­ stiche delle lezioni occidentali. Si sono già forniti alcuni esempi; 1 se ne fa­ ranno seguire pochi altri. Ci sono luoghi ben noti e spesso dibattuti ove il testo occidentale offre dell'argomento trattato una visione differente da quella dei mss . onciali antichi. L'esempio migliore è 1 5,20.29; cf. 21,25, ove il decreto apostolico viene riportato in una forma discrepante e (quantomeno) con accenti di­ versi. Altri esempi sono 1 7, 1 5 , in cui, secondo D, Paolo passa oltre la Tes­ saglia perché gli viene proibito di predicare la parola; 1 8,7, ove il testo oc­ cidentale indica che Paolo ha lasciato l'abitazione (o il lavoro ?) di Aquila; 1 8,17, ove asserisce che i «greci» afferrarono e percossero Sostene; 19,1.2, in cui D e altri testimoni aggiungono che Paolo voleva andare a Gerusa­ lemme ma fu inviato dallo Spirito in Asia; in 20,3 si ha un'analoga diretti­ va dello Spirito; in 21,16 il testo occidentale fornisce un resoconto diverso delle-ultime tappe del viaggio di Paolo a Gerusalemme. Varianti come que­ ste potrebbero essere tutte opera di un unico revisore, con le proprie idee sugli eventi accaduti e sul loro significato. Ma c'è un'altra categoria di va­ rianti, rilevanti per la loro irrilevanza. Se ne segnaleranno molteplici casi nel commento; quelli proposti qui possono esemplificarne molti altri: 16,25 -rò (LE:aovux-rtov] (LÉaov -rljç vux-r&; o• 16,3 5 à.1tÉa-re:tÀocv ol a-rpocnryot] auvijJ...Sov ot a-rpocnryot È1tt -rò ocù-rò e:lç -r�v

à.yopàv xoci à.voc(L Vl)a.Sév-re:ç -ròv ae:ta(LÒV -ròv ye:yovo-roc Ècpo��.Sl)aocv xoci à.1tÉa-re:t Àocv D sybrng I V. M. Wikox, Luke and the Bezan Text of Acts, in Kremer, Actes, 447-45 5, il quale riconosce in D un testo lucano, fornendo in tal modo un certo avallo al mio saggio in Fs Black (1979), 15-17, e in un senso differente rispetto a Boismaid e Lamouille, benché egli non menzioni il mio lavoro e il loro libro non fosse ancora pubblicato quando egli scrisse. V. anche C. Maitini, lA tradition textuelle des Actes des Apotres et les tendences de l'Église ancienne, in Kremer, Actes, 11-3 5, con questa duplice conclusione: non sono attestate tendenze dottrinali chiaie, ma c'è una certa distanza dal contesto originario e dal giudaismo, con attenzione per la fedeltà alla tradizione e libertà nei confronti della lettera del testo. :z. V. vol. I, 3 5 s. 46 s. 49 s.

75 8

17,8

INTRODUZIONE

-ròv oxÀov xcxl. -ro� 1toÀt-rapx�1 -ro� 1toÀt-ra;px� xcxl. -ròv oxÀov

syP.

D gig

19,9 wc; ÒÉ "rL'IIEc;) "rt'IIÈ:c; ILÈ" OÙ'\1 cxù-rwv D 2.2,29 e:ù-Séwc; oùv] -r6-re: D 28,1 8 ohtve:c;] + 1toÀÀa 614 pc syh .. [il testo di D non è conservato in questo punto].

Varianti come queste (e sono numerose) non rivelano nulla di più (e nulla di meno) che l'intenzione da parte del copista di riprodurre il contenuto del testo che ha dinanzi, che evidentemente è considerato di un certo valo­ re, ma anche una mancanza di attenzione al suo dettato preciso: qualsiasi parola andrà bene purché riproduca il senso del testo con ragionevole ac­ curatezza. Se lo esprime con maggiore vivacità e dà al racconto coesione più forte, tanto meglio. Questo atteggiamento è assai distante dal rispetto tradizionale verso un testo sacro, che dev'essere conservato intatto, e ri­ manda a quella che probabilmente può essere reputata l'origine del testo o piuttosto dei testi occidentali, tutti caratterizzati da una parafrasi libera e perciò non riproduzione precisa dell'originale. Emergerà I che ci fu un pe­ riodo nel quale gli Atti erano in circolazione, ma non erano considerati te­ sto canonico. È questo il motivo per cui si ha un tasso molto più elevato di varietà testuale negli Atti rispetto ai vangeli e alle lettere paoline. Questa spiegazione dell'origine del testo occidentale di fatto non si discosta da quella di B. Aland :t quanto potrebbe apparire a prima vista, ma omette l'ipotesi che vi sia stato qualcosa come un testo occidentale nel quale mol­ te varianti «selvatiche» sarebbero state raccolte in una redazione unificata, che successivamente si sarebbe frammentata nelle forme diverse oggi note in D, nella Vetus Latina, in alcune versioni siriache e in poche altre fonti. Non ci sono motivi validi per postulare un testo occidentale normativo. Ov­ viamente quest'osservazione è in rapporto anche con l'opera di Boismard e Lamouille. Si lascia spazio alla probabilità che il testo occidentale abbia non di rado conservato il testo originario, ovviamente più spesso quando, come accade sovente, esso concorda con il testo onciale antico e in qualche caso quando i due testi discordano} In concreto ciò significa che il critico seguirà il metodo «eclettico», poi­ ché il dettato originario può emergere ovunque (benché perlopiù si ritrovi nei mss. onciali antichi). Probabilmente la massima divergenza testuale si ebbe nel primissimo periodo, sicché i testi divergenti (come sono noti oggi) saranno testi arcaici (indipendentemente dalla datazione dei mss. nei quali I V. sotto, p. 803 .

Entstehung, ChiJTakter unti Herkunft des sog. westlichen Textes untersucht an der Apostelgeschich· ETI. 6:t ( I986) s-6s. V. vol. I, s6-6o. 3 Sull'origine del testo occidentale v. anche Ropes, in Begs. m, ccxc-ccxcvn.

:t

te:

LE FONTI

759

sono contenuti) e a volte le loro lezioni saranno originarie quando i testi onciali antichi sono stati riveduti sotto l'influsso delle norme classiche e del buon gusto letterario. I È importante che indirizzi di studio disparati con­ corrano a definire il quadro degli Atti come opera relativamente arcaica che ha raggiunto tardi valore canonico; cf. sotto, 4· «Gli Atti nella storia» . 2 . LE FONTI M.É. Boismard - A. Lamouille, Les Actes des deux Apotres, Paris 1990; H.J. Cadbury: NTS 3 (1957) u8-13:z.; L. Cerfaux, Recueil n, 63-91; J. Dupont, Sources; J.A. Emer­ ton: JSS 13 (1968) :z.8:z.-:z.97; A. Harnack, The Acts of the Apostles, tr. ingl., London 1906; C.J. Hemer: Tyndale Bulletin 36 (1985) 79-109; J. Jeremias: ZNW 36 (1937) :z.os-:z.:z.r; R.A. Martin: NTS II (1965) 38-59; S.E. Parker, The «We-Passages», in Book of Acts 11, 545-574; S.M. Praeder: NT 2.9 (1987) 193-2.18; J. Taylor, Les Actes des deux Apotres, v. (Act. 9,r-r8,zz), Paris 1994; VI. (Act. r8,2.3·2.8,3J: ), 1996; C.-J. Thornton, Der Zeuge des Zeugen, Tiibingen 1991; J. Wehnert, Die Wir-Passagen in der Apostelgeschichte, Gottingen 1989; M. Wilcox, The Semitisms of Acts, Oxford 1965.

La questione delle fonti utilizzate da Luca in Atti 1-14 è affrontata nel vol. 1, 77-8 5.1 Sono rimasti in pochi oramai a pensare che sia possibile, indivi­ duando i doppioni, riconoscere nei capp. 2.-5 alcune fonti scritte) Quelli che si presentano come doppioni possono essere spiegati altrimenti, ed è im­ probabile che la chiesa dei primissimi anni tenesse registrazioni scritte delle proprie attività che si prestassero a una redazione letteraria. Luca attinse alle tradizioni orali disponibili. È possibile che talvolta abbia trovato qual­ cosa in forma scritta (v. ad es. 1 , 1 5 e ad loc. ). Si può dire di più sui capp. 6- 14, sebbene anche qui si raccomandi cautela riguardo alle fonti scritte. Chiunque sia stato l'autore degli Atti, poteva ricorrere a una messe di infor­ mazioni su Paolo, che è senz'altro possibile cominciassero da un resoconto della sua conversione (9,1-19). ll contatto (non necessariamente di prima mano) che a quanto pare l'autore deve aver avuto con Filippo l'evangelista (21,8) potrebbe avergli fornito ragguagli non solo sulle attività di Filippo (8,5- 1 3 .2.6·40), ma anche su tradizioni cesariensi arcaiche. C'era probabil­ mente un ciclo di racconti su Pietro (9,3 2.-43 ; forse 10,1·1 1 . 1 8; forse 1 2.,317; è possibile che fossero comprese storie precedenti come 3,1- 10). Quan­ do si passa ai capitoli successivi, assume importanza maggiore la tradizio­ ne antiochena, che va dalla fondazione della chiesa ad Antiochia ( 1 1, 19I Su questo punto si veda specialmente l'opera di G.D. Kilpatrick, in particolare nell'edizione postu­ ma degli studi testuali: The Principles and Practice of New Testament Textual Criticism. Collected Essays of G.D. Kilpatrick, ed. a c. di j.K. Elliott (BETL 96), Leuven 1990. z. È importante aggiungere ora un rinvio a J. Taylor, Les Actes cles deux Ap6tres, Patis 1994; v. an­ che il volume successivo (cit. in bibliografia). 3 L'esposizione migliore di questa teoria, ora generalmente abbandonata, è quella di A. Harnack, The Acts of the Apostles, tr. ingl., London 1906, 171·I 86.

INTRODUZIONE

26) fino alla vicenda delle vedove degli Ellenisti ( 6, I ) I - con una grande quantità di materiale, in parte proveniente da altre tradizioni, menzionate sopra, interpolato al suo interno. Materiale antiocheno si trova anche più avanti. n,27·30 manifesta l'indipendenza della chiesa antiochena, che si dimostra nella sua capacità di soccorrere la chiesa madre, e il racconto del­ la designazione di Barnaba e Saulo e della loro missione a Cipro e in Asia Minore nei capp. IJ e I4 è esposto da un punto di vista antiocheno (v. vol. 1, 8 3 ) . La prima questione da considerare qui è se la tradizione antiochena prosegua fino al cap. I 5 . Pare probabile. :z. n concilio di Gerusalemme è sollecitato dagli eventi di Antiochia dove, secondo i racconti negli Atti, c'era una chiesa mista com­ prendente sia giudei sia gentili fin da I I,2o s. Atti I 5 si apre ad Antiochia e si chiude ad Antiochia ( I 5,J0-4 I), ma non sembra verisimile che tutto il racconto intercorso sia stato ricavato da Antiochia. Secondo Atti I 5,I-5 gli esponenti antiocheni di punta erano Paolo e Barnaba, come conferma il re­ soconto parallelo in Gal. 2, I-Io,3 ove Paolo stesso fornisce un'esposizione del concilio che differisce sotto alcuni aspetti da quella degli Atti; questa incorpora probabilmente memorie gerosolimitane oltre all'elaborazione re­ dazionale .di Luca. Per un'ulteriore trattazione delle fonti del cap. I 5 v. sot­ to, p. 870. Con il cap. I6 ci s'imbatte in un nuovo fenomeno.4 In una serie di passi il racconto è narrato alla prima plurale, il che fa pensare di primo acchito che la vicenda sia riferita da una persona che era presente. I versetti in cui ricorre la forma significativa del pronome o del verbo sono i seguenti: 5 I 6, IO-( q)-I]; 20,5-S. IJ·I 5; 2I,I-8. I I . I 2.I4·I 8; 2],I-8.I 5 . I 6. I 8.20.27.29. 37; 28,I.2.]. IO- I 6. Nei brani inframmezzati a questi versetti il racconto ha talora uno sviluppo da cui è chiaro che continua una narrazione in pri­ ma persona, anche se ciò non vale sempre. L'interpretazione più ovvia di questi brani è che in essi la vicenda sia narrata da una persona che era pre­ sente e ha preso parte (per quanto forse solo in veste di cronista) agli even­ ti esposti. Si valuterà più avanti (pp. 762-766) come intendere questa in­ terpretazione e se essa sia concretamente fondata. n primo compito dev'es­ sere quello di passare in rassegna i dati. Il «noi» compare per la prima vol­ ta in I6,Io,6 quando Paolo a Troade viene sollecitato da una visione oniI Questo versetto e l'uso del termine •Ellenista• risalgono probabilmente a Luca; v. ad loc.

:z. V. sotto, pp. 856 s.

870 s., e le note esegetiche a molti versetti del cap. I 5.

3 Vi è chi individua il passo parallelo a Gal. :z.,I·IO non in Atti I 5 ma in Atti II,3o, o altrove. probabile; v. sotto, pp. 796 s., e le note esegetiche al cap. I5. 4 Ma si veda la lezione di D (p w mae) in n,:z.8 e la congettura di Bultrnann in IJ,:z.; v. ad loc. 5 Inoltre in I 6,8 la versione latina di Ireneo ha nos venimus (per xa;W{31JO'Gtv). 6

Ma v. sopra, nn. 4 e 5·

t im­

LE FONTI

rica a estendere la sua missione alla Macedonia e di conseguenza «'noi' cer­ cammo di partire per la Macedonia». La persona, reale o fittizia, che dice ciò, è in compagnia di Paolo. È ragionevole pensare che costui si sia unito a lui se non a Troade stessa quantomeno in quell'area. Sembra irragione­ vole (benché lo si sia proposto) ritenere che questi fosse l'uomo macedone che nel proprio racconto si sarebbe trasfigurato in una visione. Egli accom­ pagna Paolo in Macedonia, raggiungendo Filippi al v. 12. La prima perso­ na prosegue fino al v. 1 7 (la sua assenza in 1 6,14 è insignificante), quando Paolo esorcizza lo spirito divinatorio e insieme a Sila viene gettato in pri­ gione. n «noi » non compare più nel capitolo, il che potrebbe indicare che la persona cui ascriverlo aveva lasciato la cerchia di Paolo, ma motivo mol­ to più plausibile è che, mentre fino a questo punto tutto il gruppo è stato co­ involto negli eventi riportati, d'ora innanzi il racconto è incentrato su Pao­ lo e Sila, i quali vengono arrestati, percossi, imprigionati, liberati grazie a un terremoto, accuditi dal carceriere convertito e in quanto cittadini roma­ ni posti in libertà dai magistrati che presentano le loro scuse. La «prima persona » era estranea alla vicenda e quindi non è stata menzionata. Costui era forse rimasto a Filippi, quando Paolo se n'era andato? La domanda è pertinente, che si tratti di storia o di finzione letteraria. Quest'uomo non compare nel resto del ministero di Paolo in Macedonia ( r 7,I-r 2.), né nella sua missione ad Atene ( 1 7, 1 3 -34). Lungo tutto il cap. 1 8 la vicenda è nar­ rata alla terza persona (l'attività svolta a Corinto, il viaggio verso est e il ri­ torno a ovest), e così accade nel cap. 19 (Efeso). n «noi» ritorna in 2.0,5 . So­ patro e altri «ci» aspettavano a Troade; «noi » salpammo da Filippi e li rag­ giungemmo a Troade. La «prima persona» era rimasta a Filippi tutto que­ sto tempo? Può darsi. Può darsi che l'autore voglia lasciar pensare così; può darsi che, da scrittore di storie d'invenzione, egli reputi gradevole la varie­ tà e reintroduca l'altro suo stile di racconto dei fatti. n «noi» permane fino alla cena cristiana al v. 8, scompare nella storia di Eutico e viene ripreso quando ricomiq.cia il viaggio, al v. 1 3 . Se ne dovrà desumere che il raccon­ to del miracolo del risuscitamento di Eutico è stato tratto da una fonte di­ versa, forse non di un testimone oculare, una fonte meno attendibile? È pos­ sibile. La presenza del «noi » continua ai vv. 1 3-15; quindi cessa. Ciò può voler dire che proviene da una fonte differente non solo il discorso di 2.0, 18-3 5, ma l'intero episodio di Mileto. Anche questa ipotesi appare affatto probabile, ancorché non possa essere provata. n viaggio è ripreso in 2.1,1 e ritorna il «noi», presente in ogni versetto fi­ no al v. 8. La sua mancanza al v. 9, che si limita a riferire in modo oggetti­ vo che Filippo aveva quattro figlie (che potrebbero esserci in quanto erano note a «noi » ) non è significativa (mentre forse lo è il contatto tra «noi» e Filippo). Al v. r o, in assenza di un pronome personale espresso, il «noi» è

INTRODUZIONE

sottinteso (lo rendono esplicito w: E CJJl gig sybmg, che hanno �!Lwv; è espli­ citamente assente in � · 1 1 75, che hanno cxtttw v), ed è costante fino al v. 1 8, dove Paolo incontra Giacomo e gli anziani, con un'omissione ininfluente al v. 1 3 . n «noi » quindi accompagna Paolo fino alla sua destinazione, poi spa­ risce. La «prima persona » lasciò forse Gerusalemme, talché le informazio­ ni sulle vicissitudini occorse a Paolo ivi e a Cesarea dovettero essere tratte da un'altra fonte ? È possibile, ma si ricordi I 6, 19-40, dove le disavventure a Filippi sono narrate alla terza persona, forse soltanto perché coinvolgeva­ no esclusivamente Paolo e Sila. n «noi» ritorna al cap. 2 7, nel racconto del viaggio e del naufragio, an­ che in questo caso con interruzioni che possono essere significative. Esso compare senza soluzione di continuità fino al v. 8, l'arrivo della nave a Buo­ ni Porti. Non viene ripreso che dopo lo scoppio della tempesta al v. 15 . n brano in mezzo riferisce del disaccordo fra Paolo e le autorità presenti a bordo sull'opportunità di proseguire il viaggio: è stato forse interpolato in un racconto che in origine non lo conteneva? Oppure l'assenza della prima persona significa semplicemente che questa parte della storia riguarda Pao­ lo e non «noi» ? n «noi» prosegue dal v. 15 al v. 1 8. La sua assenza nei vv. 19.20 non pare significativa, ma i vv. 21-26 sono forse un racconto indi­ pendente su Paolo, paragonabile ai vv. 9-14. n «noi» ricorre nei vv. 27.29, ma poi sostanzialmente scompare, poiché il conto di quanti si trovavano sulla nave al v. 3 7 potrebbe stare a sé. Al cap. 28 il «noi » affiora nei vv. 1 . 2.7. 10, ossia nei meri ragguagli sulla permanenza a Malta. Non lo si incontra negli episodi di Paolo morso dal serpente e che guarisce il padre di Publio, che è possibile siano stati tratti da fonte diversa. I vv. 1 1- 1 6 portano Paolo a Roma e da questo punto in avanti la storia è incentrata su di lui, e la prima persona plurale scompare. Come trattare questi brani col «noi» ? La conclusione da trame di primo acchito è, come si è detto, che chi li scrisse fosse presente agli eventi narra­ ti, il che peraltro può essere inteso, ed è stato inteso, in modi differenti. 1. Secondo l'interpretazione tradizionale, che rimonta al Canone Mura­ toriano, I l'autore degli Atti nel loro insieme fu testimone oculare degli even,. ti narrati, e passò al racconto in prima persona nei punti in cui fece perso­ nalmente parte del gruppo di Paolo. 2. Giusta una seconda teoria, si deve distinguere l'autore degli Atti dalla figura cui risale una fonte da lui impiegata; fu questi a usare il «noi» e a essere presente; la sua narrazione in prima persona è stata conservata dal­ l'autore del libro benché a rigore non fosse più adeguata. 3 . La terza possibilità è che il «noi» sia fittizio, inserito nel testo con un I LI. 35-37: Lucas optimo Theofilo comprendit quae sub praesentia eius singula gerebantur. . . V. vol. I, 73 S.

LE FONTI

intento redazionale, forse semplicemente per accrescere la verisimiglianza del racconto. Un resoconto eccellente del dibattito sviluppatosi fra i sostenitori di que­ ste diverse opinioni è stato fornito da C.-J. Thornton, 1 sicché non occorre ripeterlo qui. È altresì impossibile seguire la disamina accurata e approfon­ dita condotta da Thornton sulla narrazione in prima persona (Ich-Erzah­ lung) nella letteratura antica. Basti citare la conclusione cui egli perviene sulla base di tale esame: • non stava compilando una tabella di navigazione nel Mediterraneo e nemmeno una guida turistica. Tra 2 1 , 1 8 e 27,1 non ci sono racconti in prima persona. Questo lungo brano comprende la visita di Paolo al tempio con i quattro che avevano fatto un voto; l'attacco mossogli dalla folla e l'intervento dei romani; il suo discorso alla moltitudine, nuove violenze e un altro intervento dei romani, i quali vengono a sapere che Paolo è cittadino romano; la comparsa di Pao­ lo di fronte al sinedrio, il complotto per ucciderlo e il suo trasferimento a Cesarea disposto dal tribuno; le accuse che gli vengono rivolte dai giudei dinanzi al governatore, che lo lascia in custodia perché del caso si occupi il suo successore; l'appello di Paolo a Cesare e le sue dichiarazioni di fronte ad Agrippa oltre che a Festo. Si trova in queste pagine una messe di infor­ mazioni, la maggior parte delle quali non possono essere ricondotte a una fonte specifica né verificate storicamente. Ci si può chiedere se il testimone oculare che compose i brani col «noi » sia rimasto a Gerusalemme tra 21,18 e 27, 1, dove ricompare per accompagnare Paolo nel suo viaggio a Roma. Non è impossibile. Non c'è motivo di pensare che dopo 16,17 non fosse più a Filippi: egli smise semplicemente di scrivere in prima persona perché stava raccontando ciò che era accaduto a Paolo e a Sila quando non erano con lui ma stavano in prigione e avevano a che fare con vari funzio­ nari. È possibile che sia rimasto a Gerusalemme e abbia raccolto tutte le no­ tizie reperibili sulle vicende di Paolo. Poiché era (presumibilmente) un gen­ tile, non avrebbe avuto accesso al tempio; i fatti accadutivi poteva esporli solo alla terza persona. I Da quel momento Paolo si trovò nelle mani dei ro­ mani e probabilmente fu perlopiù inavvicinabile, anche se nel complesso il regime di prigionia cui venne sottoposto non sembra sia stato rigoroso ( 2 3, 1 6; 24,2 3 ; 26,3 1 . 3 2) e un amico potrebbe essere stato in grado di racco­ gliere informazioni su fatti ai quali non era stato presente personalmente. I discorsi li avrebbe senz'altro composti di propria mano. Tutto ciò non su­ pera il grado della possibilità. È bene aggiungere peraltro che se non si acI Era attendibile riguardo al voto? Paolo avrebbe preso parte a questo rituale giudaico? V. sotto, pp.

u68 s., e a 2. I ,2.1.2.4.2.5. � possibile: egli era disposto a farsi giudeo con i giudei (I Cor. 9,2.o) e que­ sto era, o sarebbe potuto apparire, un atto privato che poteva compiere senza vincolare gli etnicocri­ stiani ad alcun impegno, mentre il decreto (15,2.9) li sottoponeva, se volevano essere salvati, a un mi­ nimo di osservanza della legge. D'altro canto è dubbio che Paolo abbia assunto volontariamente un obbligo legale per provare quella che certamente non era tutta la verità.

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INTRODUZIONE

cetta questa ipotesi, non vi è modo di indagare sull'origine del materiale in questione; si può dire solo che, se non è finzione letteraria, il materiale 1 de­ v'essere tradizione paolina, risalente a uno o più esponenti della cerchia paolina e (in parte) allo stesso Paolo. Se invece si accetta l'ipotesi prospet­ tata, il problema posto dall'opera di Thomton sui brani col «noi» risulta, entro un certo limite, quantomeno mitigato, e si può supporre che Luca (se si conviene sul nome, ma anche su questo punto non è facile seguire Thorn­ ton) sia stato l'autore di parte considerevole degli Atti, della seconda metà, poi, quasi per intero. In ogni caso colui cui si deve Atti 1 6-28 dovrà essere immaginato come un viaggiatore, che aveva sufficiente familiarità con Co­ rinto ed Efeso, e probabilmente anche con altre città, per poter raccogliere tradizioni e memorie locali su Paolo e le sue missioni. Molti se non tutti i contenuti dei capp. 17; 1 8; 19, oltre ad alcune delle pericopi inserite nei bra­ ni col cc noi » ai capp. 27 e 28, potranno essere spiegati in questo modo. NOTA AGGIUNTIVA

Gli Atti dei due apostoli (v. sopra, p. 759 n. :1.]

L'opera di M. É. Boismard e A. Lamouille sul testo degli Atti è stata presa in considerazione nel vol. I, 5 5 s., e sopra, pp. 7 5 5 ss. Successivamente sono usciti tre loro volumi sulle fonti degli Atti (Les Actes des deux Apotres), pubblicati nel 1990. Quando ho completato la stesura manoscritta del volume I, nel gennaio del 1991, non ne ero ancora a conoscenza. A questi doveva seguire un commento storico, di cui J. Taylor ha pubblicato ora la parte che tratta di Atti 9, 1-1 8,22 (Paris 1994) e un altro volume (v. sopra, p. 759). Nella premessa Taylor ripropone schematicamente la tesi di Bois­ mard e Lamouille sulla quale è basato il suo commento. Si offre qui un sommario di questo profilo. Nel dar conto delle fonti si presuppone il la­ voro testuale ricordato sopra. n testo occidentale ricostruito degli Atti degli Apostoli è la migliore ap­ prossimazione possibile al testo originario, opera dello stesso Luca. n testo alessandrino è una revisione di quello originario condotta da un'altra ma­ no. Esistono dunque due edizioni degli Atti. Esse contengono anche molte revisioni, aggiunte e interventi redazionali non lucani. Luca non ha avuto soltanto un revisore, ma anche un precursore, un t�sto che aveva già la forma di una vita, passione e risurrezione di Gesù seguita dalla storia della chiesa delle origini. Boismard e Lamouille lo chiamano Act I; Act 11 è l'ope­ ra dello stesso Luca; Act m è l'opera del revisore lucano. Ma Act I ha uti­ lizzato a sua volta un'opera ancora più antica, già con quello schema e,in­ l

O una sua pane; è possibile in cena misura distinguere &a tradizione e redazione.

GLI ATII COME TESTO STORICO

centrata sull'attività di Pietro. È il DocP ( «Document Pétrinien» ). Questa non è tanto una teoria sulle fonti quanto piuttosto sui diversi livelli di com­ posizione. È possibile andare ancora oltre e distinguere un «}ournal de Voy­ age» (JV), comprendente la maggior parte dei brani col «noi», e un «Do­ cument Johannique», che proviene da un gruppo di discepoli di Giovanni il Battista che lo ritenevano il messia. Chi scrive può solo dire che reputa questa elaborata ipotesi non incredi­ bile è affatto possibile - e tuttavia non verifìcabile né falsificabile, perciò fuori della portata di una disamina seria. Nel commento di Taylor molto, ovviamente, prescinde da questa ipotesi e ha validità storica ed esegetica. -

Atti degli Apostoli e quarto vangelo [Which was the Fourth Gospel?: JSNT 54 (1994) 3-:z.S)

In questo articolo R.C. Morgan sostiene che il vangelo di Giovanni era no­ to a Luca e fu da lui utilizzato. Ciò riguarda molto meno gli Atti che non il terzo vangelo (se si può consentire questa definizione), ma ci sono alcuni punti, come l'ascensione, in cui è utile perlomeno considerare la questione dal punto di vista di una priorità giovannea. Anche gui peraltro si tratta di rapporti teologici piuttosto che letterari. 3 · GLI ATII COME TESTO STORICO P.J. Achtemeier: CBQ 48 (1986) 1-26; L. Alexander, The Preface to Luke's Gospel (SNTSMS 78), Cambridge I993; C.K. Barrett, in Fs Neirynck, 1451-1466; C.K. Bar­ rett, in Fs Jervell, I-Io; E. Bickermann, Studies in ]ewish and Christian History, Leiden I986; F.F. Bruce, in ANRW n, 25.3, 1985, 2570-2603; H.J. Cadbury: JBL 45 (1926) I90-209; H.J. Cadbury, Making; S. Dockx: NT 13 (I97I) 261-304; F.V. Filson, Three Crucial Decades, London 1964; R.M. Grant: ve 46 (1992) 105-111; T. Holtz: TLZ xoo (1975) 321-332; J. JerveU, Luke and the People of God, Minneapolis 1972; J. Jer­ vell, The Unknown Pau/, Minneapolis I984; E. Larsson: NTS 33 (1987) 205-225; D.L. Mealand: ZNW 82 (1991) 42-66; J. Murphy-O'Connor, Pau/. A Criticai Life, Oxford I996; R.I. Pervo, Profìt with Delight. The Literary Genre of the Acts of the Apostles, Philadelphia I987; E. Pliimacher, Lukas als hellenistischer Schriftsteller, GOt­ tingen 1972; E. Pliimacher, in Kremer, Actes, 457-466; P. Pokorny: ZNW 64 (I973) 233-244; W.M. Ramsay, The Church in the Roman Empire before A.D. 170, 10a ed., London - New York - Toronto, s.d.; W.M. Ramsay, The Cities o{St Pau/, London I907; W.M. Ramsay, St Pau/ the Traveller and Roman Citizen, London 10I9o8; H.F.D. Sparks: JTS I (1950) 16-28; W. Stegemann, Zwischen Synagoge und Obrigkeit. Zur hi­ storischen Situation der lukanischen Christen (FRLANT Ij2), Gottingen 1992; A. Suhl: NTS 38 (1992) 430-447; G. Theissen: NTS 21 (1975) 23-39; E. Trocmé, Le 'Livre des Actes' et l'Histoire, Paris 1957; W.C. van Unnik: NT 4 (1961) 25-59; W.C. van Unnik, in Kremer, Actes, 37-6o; P.W. Walaskay, And so we carne to Rome (SNTSMS 49), Cambridge I983. Alcune delle opere menzionate per il S 4 sono pertinenti anche qui.

INTRODUZIONE

A una lettura superficiale, come è stata quella di generazioni di cristiani, gli Atti espongono la storia della missione cristiana nei suoi primi tre decen­ ni. 1 È giusto parlare «della missione cristiana» anziché «della chiesa cri­ stiana», giacché gli Atti mostrano scarso interesse (sarebbe sbagliato dire nessun interesse) per la struttura e lo sviluppo della chiesa come istituzio­ ne. La storia è soltanto abbozzata. Probabilmente l'autore voleva limitarsi a un unico rotolo di papiro, che accompagnasse il suo precedente volume sulla storia di Gesù, che a sua volta era in relazione con altre opere dello stesso argomento. Le linee fondamentali dell'abbozzo sono ben note. Tut­ to trae origine dal fatto che il Gesù crocifisso era stato risuscitato da Dio, aveva radunato di nuovo i suoi discepoli e compiuto la sua promessa di in­ viare loro il dono dello Spirito santo. È narrato il suo congedo da loro, e la discesa dello Spirito il giorno di pentecoste conduce immediatamente all'ini­ zio della missione a Gerusalemme (cf. Le. 24,47). A seguire, non un episo­ dio del giorno successivo, ma quello che è evidentemente inteso come uno specimen dell'attività cristiana degli albori: c'è un miracolo di guarigione, la folla si raduna e l'annuncio cristiano viene proclamato ancora una vol­ ta. Tiene dietro un altro evento, anch'esso indubbiamente emblematico più che unico: i predicatori non autorizzati e non graditi sono arrestati e con­ dotti dinanzi al consiglio giudaico, dove vengono ammoniti a non ripetere la loro trasgressione, monito al quale evidentemente non hanno intenzione di prestare ascolto. Sulla comunità delle origini Luca in questa fase non di­ ce che essa aveva questa o quella organizzazione, ma che i suoi membri pregavano e consumavano i pasti insieme, vendevano le loro proprietà e ne spartivano il ricavato, e di qui si giunge all'ignominiosa scoperta che una coppia di sposi ha mentito sul compenso riscosso per la vendita della sua proprietà. Il destino dei due suscita timore del castigo divino, ma non delle autorità religiose e civili. La predicazione continua; avvengono altri arre­ sti, in un caso sono inflitte percosse, ed è palese l'intenzione di continuare la missione. Così si chiude la prima parte della storia (capp. 1 - 5 ). La successiva pren­ de avvio da una seconda scoperta deprecabile: la distribuzione caritativa di sussidi risulta iniqua. Gli apostoli hanno già abbastanza occupazioni senza dover dedicare tempo a questa incombenza, per la quale vengono designati altri sette uomini. Uno di loro, andando ben oltre l'incarico ricevuto, pre­ dica e s'impegna in controversie tanto da essere anch'egli arrestato e con­ dotto davanti al sinedrio. Il suo lungo discorso è seguito dal martirio e dal­ lo S, il popolo d'Israele tra l'Egitto e la terra promes­ sa. 1 Luca aveva familiarità con i LXX e non si può dubitare che avesse in mente questo impiego di ÈxxÀlJata. Nell'A. T. il Signore aveva acquistato un popolo con le gesta potenti che aveva compiuto in Egitto; ora egli ha acquistato un popolo, misto per stirpe, effondendo il sangue di Cristo. Per­ ché la morte di Gesù debba essere considerata un sacrificio e come il sacri­ ficio possa sortire l'effetto di costituire un popolo sono problemi che Luca non affronta. Per questioni che invece gli stavano a cuore v. sotto, in parti­ colare h) «l giudei» e i) «l gentili e la missione ai gentili» . Per la costituzio­ ne e le attività della. chiesa v. e, f e g. e) Apostoli e ministri F.H. Agnew: JBL 105 ( 1 986) 75-96; E. Bammel: Augustinianum 30 ( 1 990) 63 -72.; C.K Barrett, Signs; C. Burchard, Der dreizehnte Zeuge, Gottingen 1 970; A. Campbell: JfS 44 ( 1993 ) 5 1 1-5 2.8; R.A. Campbell, The Elders. Seniority within Earliest Christian­ ity, Edinburgh 1994; H. von Campenhausen, Amt; L. Cerfaux, Recueil n, 1 57- 1 74; E. Ferguson: JfS 2.6 ( 1 97 5) I-12.; B. Gerhardsson: sEA 2.7 ( 1 962.) 89-1 3 1 ; K. Haacker: NT 30 ( 1 9 8 8 ) 9-3 8; A.E. Harvey: JfS 2.5 ( 1 974) p 8-3 3 2.; M. Karrer: NT 3 2. ( 1 990) 1 5 2.-188; G. Klein, Die zwolf Apostel (FRLANT 59), Gottingen 1961; D. Powell: JfS 2.6 ( 1975) 2.90-3 2.8; K.H. Rengstorf, Apostolat und Predigtamt, Stuttgart 1934, rist. 19 54; K.H. Rengstorf, in TWNT 1, 397-448; C.H. Roberts: JfS 2.6 ( 1 975) 403 -405; W. Schmithals, Das kirchliche Apostelamt (FRLANT 6 1 ), GOttingen 1961; H. Schiir­ mann, in Fs Erfurt ( 1 977), 1 -44; B.E. Thiering: JBL 1 00 ( 1 9 8 1 ) 59-74; F.M. Young: .rrs 45 ( 1994) 142.-148. .

Nel rappresentare la chiesa Luca appunta l'attenzione non sulla massa ma sui suoi esponenti di spicco. La continuità fra la vita terrena di Gesù di Na­ zaret e la chiesa dopo il tempo della risurrezione è garantita da dodici uo­ mini. Undici di loro ( 1 , 1 3 ) avevano fatto parte del gruppo dei dodici scelti da Gesù (Le. 6, 1 3 - 1 6), dal quale era stato rimosso Giuda Iscariota per la sua defezione e la sua morte (Atti I , I 6-2o), e cui era stato aggiunto Mania ( 1 ,21-26), col ricorso alla sorte per dimostrare che egli al pari degli altri era stato scelto da Gesù (à:vciòet�ov ov È�EÀÉ�w, 1,24). Questi «dodici » com­ paiono di nuovo con tale titolo in 6,2, ed esso è implicito in 2,14, dove Pietro si levò in piedi «con gli undici» (cf. 1,26). Essi sono dunque artefici della proclamazione iniziale dell'annuncio cristiano, e così sono considera1 L'uso di ÉxxÀJ)aiot in 19,(3 2).39·4 1 per indicare l'assemblea cittadina debitamente costituita a Efeso illustra la comune accezione profana del termine.

LA TEOLOGIA DEGLI AlTI

ti ancora al cap. 6, dacché esprimono l'intenzione di dedicarsi alla preghie­ ra e al ministero della parola, lasciando la gestione dell'attività caritativa a Stefano e ai suoi compagni ( 6,2.-6), che essi stessi designano dietro indica­ zione del gruppo. Quando si unisce loro Mattia, gli undici sono detti apostoli, termine che è in sintonia con Le. 6,1 3 (ol,ç xcx' &7toa"toÀouç WvO(J-txae:v) ed è usato molto più spesso del numerale, sebbene non dopo 1 6,4. Si è talora ma non sem­ pre affermato in modo piuttosto reciso che gli apostoli coincidono con i dodici, e vi sono solo due versetti (14,4· 14; v. ad loc.) nei quali personaggi che non appartengono ai dodici sono chiamati apostoli. Solo in questi ver­ setti Paolo (e Barnaba con lui) sono così definiti, ed è chiaro che Paolo (e presumibilmente anche Barnaba) non rispondevano alle condizioni esposte in 1,2.1.2.2. per la designazione. Dal resto del N.T. risulta evidente che il ter­ mine &7toa't'oÀo� trovava impiego in più d'un'accezione/ e probabilmente la soluzione migliore è supporre che la fonte (antiochena ?) utilizzata da Lu­ ca al cap. 14 parlasse di Paolo e Barnaba come apostoli, nel senso di invia­ ti, o missionari, della chiesa di Antiochia, e che egli abbia tralasciato di cor­ reggere l'appellativo adeguandolo al proprio uso generale. Luca racconta alcuni episodi di grande rilievo incentrati su Pietro: la sua testimonianza nel giorno di pentecoste; la guarigione dello storpio presso la porta del tempio e il discorso che ne seguì; la comparsa dinanzi al con­ siglio giudaico; il compimento di miracoli, riferiti sia in generale sia nei particolari; la visita a Samaria; l'incontro con Cornelio; la liberazione dal­ la prigione di Erode; la partecipazione al concilio apostolico. Nei capp. 3; 4; 8 Giovanni accompagna Pietro. Al cap. 12. si · legge dell'esecuzione capi­ tale di Giacomo, fratello di Giovanni. Luca non ha altro da dire sui dodici apostoli ed è chiaro che ai suoi occhi la loro importanza in quanto gruppo risiede soprattutto nel loro mero esistere, e con ciò testimoniare e garantire (quanto possibile) la continuità fra Gesù e la chiesa successiva alla risurre­ zione. Solo Pietro (secondo il racconto di Luca) contribuisce anche in altro modo alla vita della chiesa. La loro funzione è importante (si noti la con­ trapposizione in 1 3 ,3 1 · 3 2., e cf. 10,39), ma non poteva né doveva essere rinnovata. Non ci sono altri apostoli; il termine nel senso in cui è inteso in 2 Cor. 8,2.3 (e forse in Atti 14,4.14) cadde in disuso. Paolo, il tredicesimo testimone/' come si è già notato, non soddisfa i requisiti di apostolo espo­ sti da Luca, cionondimeno era, agli occhi di Luca e senz'altro nella realtà, il missionario per eccellenza della prima generazione. Per Luca Paolo in­ carnava inoltre esemplarmente la sua visione del giudaismo quale erede del popolo di Dio veterotestamentario, che tuttavia ora deve intendere sia r

V. Barret,t Signs, con il sommario alle pp. 71"73 ·

1 Der dreizehnte Zeuge è

il titolo di un volume di C. Burchard (GOttingen 1970),

INTRODUZIONE

l'A.T. sia la propria vocazione alla luce dell'evangelo. Come lo si deve de­ finire ? Luca non dispone di una categoria per lui. Egli è axe:uoc; ÈxÀoyijc; (9, 15 ), strumento prescelto da Dio per uno scopo particolare, un uomo che avrebbe portato il nome di Cristo dinanzi ai gentili e ai re e ai figli di Israe­ le. Paolo non è subordinato ai dodici. L'unico passo che lo potrebbe la­ sciar pensare è 1 3,32., e non si tratta di subordinazione bensì di distinzione. n suo discorso agli anziani di Efeso in 2.o, x 8-3 5 è importante sia perché mostra la sua concezione del ministero pastorale, come egli stesso lo eser­ cita e ci si aspetta lo esercitino gli anziani, sia perché chiarisce l'origine del loro ministero. Essi non sono stati designati né dalla chiesa in cui svolgono il ministero né da Paolo, bensì dallo Spirito santo ( 2.0,2.8). Qui non si indi­ cano disposizioni per i futuri ministri: essi scaturiranno dalla medesima fonte. Ciò non significa negare una partecipazione umana al processo. Specie nei primissimi giorni Paolo deve aver personalmente ricoperto un ruolo guida nelle nomine ( 14,2.3 ), ma 1 3 , 1-3, come 2.0,2.8, descrive la desi­ gnazione non tanto a un ufficio quanto a un compito specifico da parte del­ lo Spirito santo, che agisce, presumibilmente, tramite i profeti di 1 3 , 1 . n compito dei profeti e dottori era di profetizzare e insegnare, di esprimere messaggi comunicati dallo Spirito santo e di conservare e applicare le tra­ dizioni fondamentali della fede. Gli anziani dovevano gradire che Paolo stesso manifestasse il disegno di Dio ( 2.0,2.7) e mantenesse la disciplina nel­ la comunità. Poiché lavoravano per il proprio sostentamento, ve.risimilmen­ te aiutavano i bisognosi con le loro risorse e con quelle della chiesa. Altro­ ve questa è la mansione dei diaconi, ma il termine òtaxovoc; non ricorre ne­ gli Atti. Gli anziani, detti btiaxo7tot oltre che 7tpe:a�unpot, assolvono tutti i compiti propri dei ministri; Atti 6 non vuole essere un resoconto sulle ori­ gini del diaconato come ordine ministeriale (v. vol. I; 3 4 1 s.). f) Battesimo e pasto cristiano G. Barth: ZTK 70 ( 1973 ) 1 3 7- 1 6 1 ; S. Brown: ATR 59 ( 1 977) 1 3 5- 1 5 1 ; E.J. Christian­ sen: ST 40 ( 1986) 5 5-79; N.A. Dahl, in Fs Mowinckel, 3 6- 5 2; L. Hartman: ST 28 ( 1 974) 21-48; T.W. Manson: JTS 48 ( 1 947) 25-3 3; P.H. Menoud: RHPR 33 ( 1 9 5 3 ) 21-36; M. Quesnel, Baptisés dans l'Esprit (LO no ) , Paris 1 9 8 5 ; B.E. Thiering: NTS 27 ( 1 9 8 1 ) 61 5-63 1 ; J. Thomas, Le mouvement baptiste en Palestine et Syrie, Gembloux 1 9 3 5 ·

Questi due argomenti gemelli (così appaiono oggi; m a è tutt'altro che cer­ to che tali sembrassero a Luca; al pari di altri scrittori neotestamentari egli non disponeva di un termine come «sacramento» per accomunarli) hanno sollevato una serie di perplessità. Se ci si concentra su determinate parti de­ gli Atti (capp. x; 2.; 8; 9-1 1; x 6; x 8; 1 9; 2.2. ), o piuttosto su porzioni di que­ sti capitoli, il battesimo sembra il modo normale e universale di entrare a far parte della chiesa cristiana. «Che cosa dobbiamo fare ? » , chiede la folla

LA TEOLOGIA DEGLI Am

il giorno di pentecoste. «Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare», re­ plica Pietro (2,37. 3 8 ) . I samaritani convertiti reagiscono alla stessa manie­ ra. Cornelio e i suoi amici, il carceriere di Filippi e la sua famiglia, molti dei corinzi vengono battezzati. Se però ci si volge ad altri capitoli (o a parti di quelli elencati sopra), si trova il silenzio. La folla presso il tempio è esor­ tata a pentirsi perché i suoi peccati siano cancellati, ma non le viene detto di farsi battezzare. Non ci sono battesimi nel resoconto lucano del «primo viaggio missionario», benché siano fondate chiese ( 14,23 ). A parte Lidia e il carceriere di Filippi, non si parla di battesimi in Macedonia o nel filone principale del racconto (vale a dire fuorché in 19,5) dell'attività svolta da Paolo a Efeso. Nessun battesimo ha luogo dopo il cap. 19, nemmeno a Mal· ta, dove pure Paolo suscita un'impressione così profonda. Ancora: se ci si domanda se il dono dello Spirito preceda, accompagni o segua il rito del battesimo nell'acqua, si avranno risposte differenti in parti differenti degli Atti. Se ci si chiede se il battesimo debba essere completato dall'imposizio­ ne delle mani, non si trova una risposta univoca. Che cosa s'intende per bat­ tesimo nello (o con lo) Spirito? È una conseguenza del battesimo nell'acqua o ne è indipendente ? Chi sono i destinatari appropriati del battesimo nel­ l'acqua ? solo i credenti adulti o anche bambini ? Sulla base degli Atti non è possibile rispondere a nessuno di questi interrogativi con una certa sicurez­ za. n battesimo compare abbastanza negli Atti da mostrare chiaramente che Luca aveva familiarità con questa pratica; non pare possibile sfuggire alla conclusione che nella chiesa delle origini esso non fosse, come si ritiene co­ munemente, un'usanza universale, o quantomeno che alcune fonti di Luca (come quella basata su Antiochia) non fossero interessate al battesimo. Dove si fa menzione del battesimo e quando se ne precisano i particolari (e poiché nel 1 secolo la pratica si stava ampiamente diffondendo, 1 doveva esservi la specificazione: «il nostro battesimo è ... » ), si dice che esso è nel nome (bd o Èv -tcj} ÒvO(.LGt-tt; dc; -.ò ovo(.Lcx) di Gesù.1 A questa espressione è certamente sotteso l'ebraico lsm, che qui vorrebbe dire «così da andare sot­ to l'autorità di» . In greco l'espressione acquista una connotazione finanzia­ ria: «così da essere aggiunto sul conto di» , ossia «da diventare proprietà di». A quanto pare Luca pensa anzitutto a questo: i convertiti (si potrebbe dire battezzati o meno) diventano uomini o donne di Cristo. Ciò produce conseguenze: essi divengono membri del popolo di Cristo; Cristo accorda loro il dono dello Spirito; i loro peccati sono perdonati. Nell'idea di Luca tali elementi costituiscono un tutto unico e non gli interessa precisare in quale ordine essi si presentino. In 2,3 8 non viene espressamente affermato, ma è implicito che il dono dello Spirito segue il battesimo: «ciascuno di voi 1 V. j. Thomas, Le Mouvement Baptiste en Palestine et Syrie (IJO av. ].-C. 3 00 ap. ].-C.), Gembloux I935· 2. Non vi sono indizi di una formula trinitaria come quella di Mt. :t8,19. -

INTRODUZIONE

si faccia battezzare .... e riceverete .. . ». In 10,44-48 ricorre l'ordine opposto: lo Spirito scese su Cornelio e i suoi amici e la reazione di Pietro fu: «Pos­ siamo astenerci dal battezzare questi uomini che hanno ricevuto lo Spirito santo, proprio come noi ? » . 1 Nasce una complicazione ulteriore al cap. 8 (cf. 1 9,6), quando Filippo battezza i samaritani e non si dice che essi rice­ vettero lo Spirito santo. Allorché invece Pietro e Giovanni arrivano, impon­ gono loro le mani e pregano, lo Spirito viene concesso. L'imposizione delle mani è necessaria? Essa non è menzionata negli altri racconti considerati. È un rito che solo un apostolo può celebrare? Non si conoscono le risposte a questi interrogativi; si vedano le note esegetiche ai vari passi. Non ci si può sottrarre alla conclusione che Luca fornisca un resoconto poco chiaro del battesimo. Non aveva principi stabiliti riguardo alla sua pratica, o for­ se al suo significato. Per Paolo il battesimo comportava la crocifissione e sepoltura con Cristo, ed egli sembra presupporre che questa sia una conce­ zione cristiana comune (Rom. 6,3 ) . Quanto Luca dice sul battesimo corri­ sponde in effetti alla sua cristologia. Egli sa benissimo che Gesù era stato crocifisso e che la sua risurrezione implica prima la sua morte. Ma per lui il Cristo crocifisso non è un tema centrale, il tema per eccellenza, com'era per Paolo (I Cor. 2,2). Perciò il Cristo al quale i convertiti venivano ad appar­ tenere non era così specificamente ed esclusivamente Cristo crocifisso come per Paolo. La crocifissione restava inevitabilmente fuori del battesimo. La chiesa di Luca aveva un'eucaristia? Egli non lo dice. Gli Atti conten­ gono svariati riferimenti a pasti consumati dai cristiani. Nella descrizione della comunione cristiana conseguente alla predicazione di Pietro il giorno di pentecoste si leggono 2,42: «Essi persistevano assiduamente nell'inse­ gnamento degli apostoli e nella comunione, nella frazione del pane e nelle preghiere»; 2,46: «erano assidui di comune accordo nella pratica del tem­ pio, e spezzando il pane a casa consumavano i pasti con gioia e semplicità di cuore». In Atti 20,7 si dice che Paolo e i suoi compagni si riunirono con la chiesa di Troade per spezzare il pane; al v. n , dopo l'incidente occorso al giovane caduto dalla finestra, Paolo risalì, spezzò il pane e mangiò, e con­ tinuò il suo discorso. In 27,34-3 6 Paolo esortò i compagni di viaggio sulla nave a prendere cibo; ciò sarebbe stato per il loro bene (aw't'lJPtcx). Detto questo e preso il pane, lo spezzò dinanzi a tutti loro e cominciò a mangiare; e tutti si fecero coraggio e presero anch'essi cibo. Per ciascuno di questi pas­ si si rinvia alle note esegetiche. Sorprende che tutti menzionino la frazione del pane. Nell'ultimo ci si esprime in un linguaggio particolarmente vicino a quello di Le. 22,19.20 (l'ultima cena) e 9,16. 1 7 (il miracolo della molti­ plicazione dei pani e dei pesci); v. anche Le. 24,30· 3 5 · Non si fa peraltro parola, come accade invece nel racconto dell'ultima cena (in I Cor. 1 1,231 Alla domanda se gli apostoli fossero battezzati non è possibile dare una risposta.

LA TEOLOGIA DEGLI AITI

26, oltre che nei vangeli), del bere vino. Ha probabilmente ragione J. Jere­ mias (v. a 2,42) a ritenere che «spezzare il pane» sia un'usanza cristiana, in­ dicante un pasto specificamente cristiano, mentre ha torto quando sostiene che l'intenzione di Luca sia tenere nascosto a lettori non cristiani un rito cristiano segreto riservato ai credenti. Luca aveva già fornito un resoconto del pasto, inserendovi parole esplicative ( « Questo è il mio corpo» ecc.), non soltanto per il pane, ma anche per il vino, e in 27,3 5 si premura di precisare che i gesti di Paolo furono compiuti Èvwmov mivtwv. I quattro passi negli Atti descrivono un pasto di comunione cristiano, che traeva il suo significato peculiare non da ciò che veniva mangiato e bevuto, ma dal­ la comunione tra i cristiani, i quali, nel mangiare e nel bere, non avrebbero dimenticato il Signore che si era dato per loro e dandosi per loro si dava a loro. Se altri erano presenti, avrebbero preso ciò che potevano di quel pa­ sto - ed esso si sarebbe potuto dimostrare, persino nel mezzo di una tempe­ sta, più che un sostentamento fisico. La disponibilità di vino da bere pote­ va dipendere dalle circostanze. Non c'è alcuna indicazione che i pasti ricor­ dati negli Atti fossero connessi in qualche modo con la pasqua, nella quale era obbligatorio bere quattro coppe di vino. Un problema più arduo è su­ scitato dalla presenza nel resoconto paolino del pasto cristiano . (z Cor. 10, 16.21, oltre a 1 1,23 -26) di una menzione specifica del vino. È naturale - e fondato - osservare che c'era probabilmente una grande varietà nell'esecu­ zione del rito cristiano nel l secolo, ma Luca (comunque si valutino i brani col ((noi» ) era a suo modo paolinista. La soluzione migliore è verisimilmen­ te supporre che, sebbene «spezzare il pane» non fosse un'espressione cifra­ ta intesa a mantenere segrete le procedure rituali, era diventata una formu­ la che indicava un pasto intero, senza voler specificare tutti gli alimenti in esso consumati. È pressoché fuor di dubbio che per Luca fosse importante non il signifi­ cato simbolico delle azioni compiute, di dò che si mangiava e beveva, ma la condivisione di vita che l'essere commensali rappresentava. In 2,42 la frazione del pane figura in un contesto caratterizzato dall'insegnamento de­ gli apostoli, dalle preghiere e dalla comunione (xowwvtcx), che in parte al­ meno riceve la propria definizione dal fatto che coloro che vi partecipava­ no avevano in comune (xotva) i loro beni e usavano le loro risorse per aiu­ tare i poveri. g) Il protocattolicesimo (Frithkatholizismus) E. Bammel: Hervormde teologie Studies II ( 1993 ) 69o-707; R. Bultmann, Theologie� 446-470 (spec. 446. 464). 62.1-62.3 . 7 1 8-72.5, con copiosa bibliografia; H. von Cam­ penhausen, Kirchliches Amt und geistliche Vollmacht in den ersten drei ]ahrhunderten (BHT), Tiibingen 1 9 5 3 ; H. Conzelmann, Theologie, 58-77. 3 3 3-3 37; A. Hamack, Ent-

INTRODUZIONE stehung und Entwicklung der Kirchenverfassung und des Kirchenrechtes in den zwei er­ sten ]ahrhunderten, Leipzig 1 9 10; tr. ingl. The Constitution and Law of Church in the First two Centuries, London 19 10; E. Kiisemann, Exegetische 1, 1 09- 1 3 4 (spec. 1 3 01 3 3 ); cf. 1 3 5-1 57; 11, 2.39-2.5 2.. 2.62.-2.67; E. Kiisemann, in Id., (ed.), Das Neue Testa­ ment als Kanon, Gottingen 1970, 3 7 1-378. 399-4 1 0; H. KUng, in Kiisemann, Das N. T., cit., 175-2.04; J.B. Tyson: Interpretation 42. ( 1 98 8 ) 1 3 2.- 1 4 5 ·

Si è sostenuto che le informazioni fomite dagli Atti sugli apostoli e sul mi­ nistero, sul battesimo e sull'eucaristia rivelino l'evolvere della chiesa delle origini verso la fase del protocattolicesimo. Prima di poter valutare questa posizione è essenziale sapere con precisione che cosa s'intende per protocat­ tolicesimo. Giova risalire a uno stadio precedente nel dibattito, la contro­ versia fra Harnack e Sohm sul significato del cattolicesimo. I D senso della discussione è così chiarito da Conzelmann: z. «Non c'è ancora protocattoli­ cesimo là dove esiste un'idea di tradizione. Essa fa parte della teologia stes­ sa. La cesura decisiva sta dove la tradizione riceve una garanzia istituzio­ nale attraverso il collegamento a un ufficio e a una successione in questo uf­ ficio. Ma non c'è ancora protocattolicesimo quando c'è un ordinamento stabile dell'ufficio - anche se fosse dotato già di un vertice monarchico -, bensì soltanto quando l'ufficio ministeriale si attribuisce la qualità di media­ tore della salvezza, e l'azione dello Spirito e del sacramento viene legata al ministero. Per dirla con Bultmann: il momento decisivo è la trasformazio­ ne del semplice significato regolativo del diritto ecclesiastico in elemento co­ stitutivo (Bultmann, Theologie, 449 s. ) » . Sohm e Harnack trattavano lo Spirito e l'ufficio, o il diritto, alla stregua di alternative polarmente opposte. Bultmann 3 precisa l'antitesi, quasi la capovolge. Holl ha mostrato, a parer suo, «che la parola del carismatico, in quanto parola autoritativa, crea un ordine e una tradizione» . La formulazione di von Campenhausen è più vi­ cina al vero, perché espressa in termini reciproci. «A essere decisiva è piut­ tosto la forte correlazione in cui stanno sin dal principio lo Spirito e il con­ cetto di parola o testimonianza, che riconducono entrambi alla persona di Gesù. Essi sono la realtà decisiva e insieme rendono parimenti impossibile un'assolutizzazione dello Spirito contro la tradizione o della tradizione con­ tro lo Spirito ».4 La teologia si fa più alta quando le viene dato un aggancio storico spe­ cifico in relazione agli Atti a opera di E. Kasemann, il quale definisce il proI Lo studio migliore è di A. Hamack, Entstehung und Entwicklung, cit., in particolare la critica dello scritto di R. Sohm, Wesen und Ursprung des Katholizismus, U I - I 86 (tr. ingl., I 7 5-2.58). L'articolo di Sohm (Abhandlungen der Phil.-Hist. Klasse der K. Siichs. Gesellschaft der Wissenschaften 1.7/3 [1909)) vi è ampiamente citato e sunteggiato. 1. Theologie, 3 1 8. 3 Egli rimanda a K. Holl, purtroppo senza precisaie il rinvio, nonché a H. von Soden: Studium Gene­ rale 4 (I9S I ) 3 S I ss., e Campenhausen, Amt, 32.4· 3 2.5. ll volume è tutto in vario grado utile.

4 Amt, 32.5·

LA TEOLOGIA DEGU Am

83 1

tocattolicesimo «null'altro che il movimento di difesa della chiesa nei con­ fronti della gnosticizzazione incombente» . 1 L'escatologia è sostituita dalla Heilsgeschichte. La storia della missione narrata da Luca non ha per ogget­ to la testimonianza al Cristo proclamato, ma la via percorsa e l'attività svol­ ta dall'organismo salvifico (Heilsanstalt) cristiano che abbraccia il mondo. «La parola non è più l'unico criterio della chiesa, ma è la chiesa a essere le­ gittimazione della parola, e l'origine apostolica dell'ufficio ecclesiastico for­ nisce la garanzia di una predicazione legittima» (p. 2 1 ) . È una questione ri­ spetto alla quale Luca forse non è abbastanza teologo per sentire il bisogno di prender posizione. Tutti costoro hanno colto un importante contrasto teologico, il che non risponde alla domanda se essi abbiano valutato adeguatamente la docu­ mentazione storica fornita dagli Atti. Non tutti, invero, la valutano alla stessa maniera. I tratti del racconto che orientano nella direzione del pro­ tocattolicesimo sarebbero i seguenti: 1 . il rilievo attribuito all'importanza degli apostoli e 2. l'idea di una successione degli apostoli in quanto costi­ tutivi dell'esistenza della chiesa e in quanto la dotano del suo ministero; 3 · l'idea di u n ministero che è essenziale all'esistenza della chiesa e 4· l'accen­ to sull'importanza dei sacramenti come strumenti coi quali il ministero nu­ tre la vita della chiesa. Questi argomenti sono già stati in parte trattati. È vero che Luca dà con­ siderevole risalto agli apostoli. :z. Essi sono i primi credenti e, con alcune donne, costituiscono il primo corpo dei cristiani. ll loro numero è impor­ tante, talché dopo la morte di Giuda viene reintegrato l'organico origina­ rio. La scelta del dodicesimo apostolo è condotta in modo da mostrare che è compiuta da Gesù, come nella designazione dei dodici originari. Non è chiaro se essi soltanto ricevettero lo Spirito nel giorno di pentecoste, ma furono loro che, guidati da Pietro, si levarono in piedi per parlare alle folle radunate. I convertiti in quel giorno perseveravano assiduamente nell'inse­ gnamento degli apostoli, ed è palese lungo i capp. 3; 4; 5 che sono gli apo­ stoli, diretti da Pietro e Giovanni, i capi del movimento cristiano. Al cap. 6, indicati come «i dodici» , risolvono il problema delle vedove trascurate nominando sette uomini. destinati a servire alle mense, mentre essi conti­ nuano a dedicarsi alla preghiera e al servizio della parola. Secondo 8,1 so­ lo gli apostoli sfuggirono alla persecuzione e restarono a Gerusalemme, ma sul loro conto si legge poco altro. Al cap. 9, dopo un iniziale atteggiamen­ to di sospetto, accettano Saulo, e Pietro si reca a Cesarea, dove Cornelio diventa cristiano. Questo episodio è oggetto di dibattito al cap. u, e Bar­ naba viene inviato a vedere che cosa stia accadendo ad Antiochia, come Piex :z.

ZTK 54 ( 19571 :z.o; v. anche Siitze Heiligen Rechtes im NT: NTS I (19S s) 2.4B-:z.6o. V. sopra, sezione e.

INTRODUZIONE

tro e Giovanni erano stati mandati a Samaria al cap. 8. Nel cap. I 2 Giaco­ mo viene ucciso e Pietro fugge abbandonando Gerusalemme per andare «in un altro luogo » . Si è quindi informati che gli apostoli erano presenti al concilio del cap. I 5, ma a parlare è soltanto Pietro. Su di loro non si viene a sapere più nulla e sembra probabile che Luca non ne avesse più notizie. Essi erano importanti perché avevano accompagnato Gesù durante il suo ministero e fungevano in tal modo da garanzia - o forse da simbolo di co­ me le iniziative della chiesa posteriore alla risurrezione fossero una conti­ nuazione legittima dell'opera di Gesù. Per questo sono importanti, anzi in­ dispensabili, ma non esercitano alcuna autorità amministrativa, benché Pie­ tro riprovi Anania e Saffira e i dodici designino i sette. Tale importanza è esclusivamente loro propria; non può essere trasmessa a successori, perché gli apostoli e solo essi colmano lo iato fra il tempo di Gesù e il tempo della chiesa, facendo insieme da testimoni della risurrezione, il che significava che quel Gesù che era stato crocifisso era anche il Signore della chiesa, senza soluzione di continuità. Una successione è dunque a rigore impossibile; la funzione primaria dei dodici apostoli non era trasmissibile. Si è visto (sopra, p. 827) che non è dato evincere dagli Atti che il battesimo fosse una pratica generale e che per indicare il pasto comune dei cristiani non si faceva ricorso a un lin­ guaggio specificamente «sacramentale» . La chiesa negli Atti è dotata di quelli che si potrebbero chiamare ministeri, che tuttavia non sono di gene­ re uniforme. A Efeso ci sono 7tpea�u-n:pot, detti anche i1ttaxo1tot, ma ad Antiochia sembra non vi fossero presbiteri bensì profeti e maestri ( I 3 , I ). Probabilmente tutti assolvevano funzioni molto simili. Filippo era un evan­ gelista, e c'erano gli aiutanti insignì di Paolo, quali Barnaba e Sila. Come si è visto, gli apostoli non potevano avere successori, ma il loro compito di rendere testimonianza al Gesù risorto era condiviso da altri, e a quanto pare Luca non pensava che per svolgere tale compito fondamentale fosse necessaria una legittimazione speciale (oltre al riconoscimento come cri­ stiani). Stefano fu un testimone di primo piano, ma l'unico incarico asse­ gnatogli (secondo il racconto di Luca) fu l'assistenza alle vedove degli Elle­ nisti. Senza dubbio a Luca preme la continuità, che però va distinta dalla successione. In 20,28 Paolo non dice di aver ordinato i presbiteri-vescovi di Efeso, ma che lo Spirito santo li aveva resi ciò che erano. Qui non c'è nul­ la di corrispondente al resoconto di Clemente della designazione del mini­ stero postapostolico (che pure è piuttosto informale: I Clem. 40-.44 ) o al­ l'insistenza di Ignazio sulla centralità indispensabile del monoepiscopato e di un triplice ministero. C'è quantomeno un rito, che poi diventerà un sa­ cramento, non praticato universalmente (a quanto se ne sa). Sono questi i fenomeni storici principali. -

LA TEOLOGIA DEGLI AITI

È possibile affermare la presenza di alcuni indizi di quelli che si possono considerare elementi di una struttura «cattolica» in corso di sviluppo, ma non sono combinati in modo da costituire essi stessi una struttura cattoli­ ca. Per questo occorre qualcosa di più che alcuni elementi più o meno am­ bigui, benché essi possano anticipare il prodursi di ulteriori mutamenti nel futuro. n termine centrale nella citazione di Conzelmann (sopra, p. 83o) è «istituzionale» . Qualsiasi gruppo di persone che sussiste riconoscibile per un certo numero di anni sussiste in virtù della tradizione: gli anziani inse­ gnano ai giovani la ragion d'essere del gruppo e quando essi non sono più in grado di proseguire la loro opera trovano altri che li sostituiranno nel compito. La questione cruciale è quale sia la forza vitale che fa sopravvive­ re il gruppo e in che modo essa venga preservata a trasmessa. Negli Atti (con buona pace di Kasemann) il principio vitale è la parola che Gesù affi­ da a quanti lo seguono e lo Spirito di Dio grazie al quale quest'annuncio viene recepito e reso attivo. Esso non è legato a una successione e gli apo­ stoli non sono i più attivi nel promuoverlo. Di quando in quando si dice che chi riceve la parola (espressione caratteristica degli Atti) viene battez­ zato nel (o in) nome del Signore Gesù. È senz'altro possibile che ciò sia sot­ tinteso anche quando non se ne fa menzione esplicita, ma pure in tal caso l'omissione non è senza importanza. n gruppo dei fratelli e delle sorelle cristiani - com'è affatto naturale - condivideva ogni tanto un pasto di co­ munione. È possibile (Luca non lo dice) che richiamassero e ripetessero le parole di Gesù: « Questo è il mio corpo. Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue» . Non c'è alcuna indicazione che la frazione del pane e la pronuncia di queste parole fossero riservati a una categoria particolare di persone, sebbene non sorprenda che quando Paolo era presente parlasse molto a lungo ( 20,7. 1 1 ). Haenchen, 105, conclude «che occorre cautela nell'uso della definizione 'protocattolicesimo' » . Il monito potrebbe essere anche più energico. h) I giudei R.L. Brawley, Luke-Acts and the ]ews (SBLMS 3 3 ), Atlanta I987; V. Fusco: NT 3 8 ( I996) I-I?; A . George: RB 7 5 ( 1968) 4 8 ! - 5 2 5 ; K . Haacker: NT S 3 1 ( I 9 8 5 ) 437-4 s r ; W. Horbury: JfS 3 3 ( I9 8 2) I9-61; L.T. Johnson: JBL I 0 8 ( 1 989) 41 9-44 I; G . Loh­ fink, Die Sammlung Israels (SANT 3 3 ), Miinchen 1975; H. Merkel: NTS 40 ( I 994) 37 I-398; M. Rese, in Fs Schneider, 6 I -79; J.T. Sanders, The ]ews in Luke-Acts, Lon­ don I987; R.C. Tannehill: JBL 104 ( 1 9 8 5 ) 69-85; J.B. Tyson: NTS 4 1 ( I99 5 ) I9-3 8; A. Vanhoye: Bib 72 ( I 99 1 ) 7o-89; L.M. Wills: JBL n o ( I 99 1 ) 63 1-654.

Gli Atti iniziano presentando Gesù, giudeo, che si intrattiene con i propri discepoli giudei nelle settimane immediatamente successive alla risurrezio­ ne. Segue la sua ascensione e subito dopo il dono dello Spirito santo. I di-

INTRODUZIONE

scepoli predicano a un gruppo di persone ampio e variegato, molte delle quali accolgono il loro annuncio. Esse provengono da numerosi paesi ma sono venute a Gerusalemme, e i pi� se non tutti, devono essere considerati giudei. La temperie giudaica persiste nei capitoli successivi, tanto che al cap. 8 la conversione a opera di Filippo dei samaritani e di un etiope è pre­ sentata come un passo nuovo verso un mondo estraneo. Così è per la visi­ ta di Pietro a Cornelio e il suo battesimo. Da questo momento l'avanzata nel mondo dei gentili (v. sotto, sezione j ) subisce un'accelerazione. È guida­ ta da Paolo e dai suoi compagni, e alla fine del libro egli cita Is. 6,9.10 ai giudei romani, aggiungendo: «Sia noto a voi che questa salvezza di Dio è stata inviata ai gentili; essi ascolteranno» ( 28,26-28 ). Una lettura superfi­ ciale del racconto lascia pensare che a questo punto la missione ai giudei sia conclusa; i cristiani li abbandonano a loro stessi e si concentrano sulla missione ai gentili. Trarre questa conclusione dagli Atti non è inammissibi­ le, e nel libro si è ravvisato un contributo sostanziale all'antisemitismo cri­ stiano. Non è certamente così. Non è facile reputare antigiudaico (tanto meno antisemita: gli Atti non mostrano alcun interesse per l'etnia in quanto tale) un libro i cui attori principali - Pietro, Stefano, Paolo, Giacomo, per non di­ re Gesù (perlopiù fuori scena) - sono tutti giudei. Alla maggior parte dei capi della chiesa è necessaria una pressione assai forte, con argomentazio­ ni, visioni, interventi divini tramite lo Spirito santo, prima di indurii ad ac­ cettare come compagni di fede i gentili incirconcisi. Non v'è dubbio: la salvezza è per i giudei, ai quali era stata promessa. D versetto citato sopra ( 28,28 ) non è isolato. Ci sono paralleli in 1 3 ,46 ( «poiché respingete [la pa­ rola di Dio] e vi giudicate indegni della vita eterna, ecco, noi ci rivolgiamo ai gentili» ) e in 1 8,6 ( «ll vostro sangue sia sul vostro capo, io sono puro. D'ora innanzi andrò ai gentili» ), e in entrambi i casi il primo passo di Pao­ lo nella località da lui successivamente visitata ( 14,1; 1 8,19) consiste nel­ l'entrare nella sinagoga e svolgere ivi la sua missione. Non c'è motivo per cui 28,28, anche se posto alla fine del libro, debba essere letto in chiave to­ talmente altra. Ciò non significa che non vi sia da porsi domande. È chiaro (e al riguar­ do non c'è motivo di dubitare dell'attendibilità degli Atti) che una larga parte di giudei rigettava allora la credenza che Gesù fosse il loro messia giudaico. L'accusa mossa da Stefano è dura e aspra (7,5 1 - 5 3 ) . Significa che il popolo giudaico ha perso il proprio posto speciale nel disegno divino? ch.e ora è stato sostituito dal gruppo multietnico di credenti in Gesù? La questione del ruolo che il popolo giudaico può continuare a svolgere nel piano di Dio e la sua speranza finale di salvezza sono oggetto di un esame assai approfondito di Paolo in Rom. 9- 1 1 . Luca non era in grado di con-

LA TEOLOGIA DEGLI AITI

durre questo genere di trattazione ed era probabilmente meno consapevole dei problemi di quanto lo siano la maggior parte dei teologi oggi. Si può cogliere un segnale indicatore, affine a quelli rilevati in 14,1 e 1 8,19, tor­ nando alla conclusione del discorso di Stefano: «voi costantemente vi op­ ponete allo Spirito santo; come hanno fatto i vostri padri, così voi» (7,5 1). Stefano ha illustrato varie mancanze considerevoli da parte delle prece­ denti generazioni di giudei. Giuseppe era stato venduto dai fratelli in Egit­ to; Mosè era stato respinto dal suo popolo; costoro si erano costruiti il vi­ tello d'oro per adorarlo; avevano desiderato ed edificato un tempio che Dio non voleva. In ciascuna di queste occasioni Dio avrebbe potuto la­ sciarli al proprio destino, ma non lo ha fatto. È vero, Gesù era in un certo senso la sua ultima parola, ma un giudizio errato del sinedrio in una circo­ stanza specifica non poteva essere considerato l'ultima parola di Israele in risposta a Dio. Dal racconto lucano delle sofferenze di Paolo emerge dei giudei, rispetto ai romani, un ritratto negativo; d'altro canto la sua prima iniziativa appena giunto a Roma è la convocazione dei capi giudei (28,17), e Luca (giustamente o meno) asserisce che l'annuncio di Paolo non era nul­ l'altro che ciò che i profeti e Mosè avevano detto sarebbe dovuto accadere (26,22), e questo egli era pronto a proclamare 't "CE Àa. Xa.t 't'Otc; e-8ove:atV (26,23). Ma stava proprio qui il punto cruciale: Paolo ha rettamente inteso le parole di Mosè e dei profeti? I giudei in larghissima parte lo negavano, sul­ la scorta di due elementi fondamentali. Secondo Paolo le Scritture avevano profetizzato la morte e risurrezione del messia, e ciò si era compiuto in Ge­ sù. Secondo Luca essi avevano predetto altresì che Dio avrebbe tratto dai gentili un popolo per il suo nome- ( 1 5,14-18). In virtù di questa interpreta­ zione Gesù era il messia e la chiesa, compresi i gentili incirconcisi, era il popolo di Dio, con la nazione di Israele affiancata in una collocazione in­ definita, in attesa di rientrare grazie alla fede nel disegno divino. Forse dal punto di vista teologico questa era una posizione non molto soddisfacente né molto chiara, ma era una soluzione pratica e probabilmente tale da sod­ disfare Luca e la maggior parte dei suoi contemporanei. Lo stesso si dovrà dire probabilmente del decreto apostolico ( 1 5,29), sul quale v. sotto e a 1 5, 20.29. La questione cruciale era rappresentata dalla legge; v. la sezione se­ guente. i) La legge C.K. Barrett, in Fs Bammel, 345-367; C.L. Blomberg: JSNT :u. ( 1 984) 5 3-So; D.R. Catchpole: NTS 23 ( 1 977) 428-444; F.G. Do\Yning: JSNT 26 ( 1986) 49-5 2; N.J. McEie­ ney: NTS 20 ( 1 974) 3 19-3 4 1 ; M.A. Seifrid: JSNT 3 0 ( 1987) 3 9-57; A.J.M. Wedder­ burn: NT 3 5 ( 1 99 3 ) 3 62-3 89.

INTRODUZIONE

«Su tre cose si regge il mondo: la legge, il servizio [del tempio] e la pratica delle opere di misericordia » (Ab. r,2 [Danby] ). Nessuno scrittore neotesta­ mentario, certo non Luca, solleva obiezioni sulla gmjlwt IJsdjm, la pratica delle opere di misericordia. L'atteggiamento verso il tempio che emerge da­ gli Atti non è univoco. I Secondo la loro rappresentazione i primi cristiani continuano a frequentarlo. Lo scenario dell'evento di pentecoste ( 2,r-4) non è precisato; è possibile che fosse il tempio: v. a 2,2. In Atti 3 Pietro e Giovanni si recano al tempio all'ora della preghiera; guariscono uno stor­ pio presso la porta Bella e il gruppo procede all'interno del tempio, dove Pietro e Giovanni si rivolgono alla folla radunata. Al cap. 5 gli apostoli stanno predicando nel tempio quando vengono arrestati. In 6,I J • I4 Stefa­ no è accusato di minacciare la distruzione del tempio e al cap. 7 lancia il più violento attacco al tempio che compaia al di fuori dell'A.T. Da questo punto negli Atti la scena prende a spostarsi da Gerusalemme, ma Paolo, quando vi torna, accoglie la sfida di dimostrare la propria fedeltà al giu­ daismo prendendo parte ai riti del tempio ( 2 ! ,23 .24.26) e affermando in tal modo di accettarne la disciplina ( 2 r,24). Questo duplice atteggiamento nei confronti del tempio riflette l'atteggiamento degli Atti verso il giudai­ smo in generale. 1 Il giudaismo è buono se inteso alla maniera cristiana. Il tempio aiuta la preghiera, e la partecipazione allo scioglimento di un voto di nazireato prevedeva un sacrificio, per cui si deve ritenere che la visita di Paolo al tempio al cap. 2 r abbia come scopo un sacrificio oltre che la pre­ ghiera. Ma ogni tentativo di relegare Dio in una dimora costruita dall'uo­ mo dev'essere respinto, sicché l'esistenza stessa di un tempio costituiva un pericolo per la vera religione, tanto a Gerusalemme quanto ad Atene ( r 7, 24). È un atteggiamento diverso da quello della setta di Qumran, che non riprovava il tempio in linea di principio ma solo il modo in cui era ammi­ nistrato e chi lo governava. V. vol. 1, 3 7 5 s. È significativo che Stefano, che attacca il tempio con tanta veemenza, non si scagli contro la legge. Mosè «ricevette oracoli viventi da dare a noi » (7, 3 8 ). Gli israeliti ricevettero la legge e:lc; òtcx-rcxyàc; à.yyÉ.Àwv (concetto che Paolo usa in modo diverso: Gal. 3,r9). Che essi avessero una legge era buo­ na cosa; la loro colpa stava nel non osservarla. Sulla base degli Atti non si può dire che Stefano abbia inaugurato un evangelo libero dalla legge. Ne­ gli Atti non c'è in realtà un evangelo libero dalla legge, ma un compromes­ so fra chi voleva mantenere vigente l'intera legge e chi postulava come con­ dizione per la salvezza che non vi fosse alcuna legge. Tale compromesso tro­ va espressione nel decreto di Atti r 5,29. Senza dubbio esso propende net­ tamente nella direzione della libertà dalla legge. Non è pretesa la circonci­ sione, ma ai gentili convertiti si richiede (Èmxvayxe:c; in r 5 ,28) di astenersi I V. Fs Bammel, 345-367.

1 V. sopra, sezione h.

LA TEOLOGIA DEGLI ATII

dal cibo offerto agli idoli, dal sangue, dalla carne di animali strangolati e dalla fornicazione, richieste che combinano aspetto morale e rituale. 1 Que­ sto è presumibilmente il risultato di anni di controversie fra Paolo e i suoi da un lato e vari gruppi di giudaizzanti dall'altro. È sostanzialmente un compromesso di indole pratica piuttosto che teologica, e sebbene sia pre­ sentato come se contenesse condizioni di salvezza, il suo effetto concreto principale, oltre a quello di stabilire la pace all'interno della chiesa, fu pro­ babilmente di dare a giudeocristiani ed etnicocristiani la possibilità di par­ tecipare insieme al pasto comune della chiesa. Esso peraltro era basato 1 su quegli elementi del giudaismo ai quali un giudeo non poteva rinunciare nemmeno nel frangente estremo della persecuzione: il giudaismo ridotto al minimo indispensabile, così da imporre ai gentili il minor disagio possibile. Le ragioni per cui Luca accorda una dispensa così ampia dalla legge so­ no esposte al cap. I 5. Le motivazioni fondamentali vengono messe in bocca a Pietro, probabilmente per valutazioni strategiche. Anzitutto una motiva­ zione pragmatica: Dio ha chiamato Pietro ad annunciare la parola ai genti­ li; essi l'hanno ricevuta per fede (non per le opere della legge) e Dio ha elar­ gito loro lo stesso dono dello Spirito che in principio aveva concesso agli apostoli (giudei) ( 1 5,7 s.). Nella seconda motivazione si sottolinea come Dio non abbia fatto alcuna distinzione fra circoncisi e incirconcisi: costo­ ro, per quanto fossero gentili impuri, sono stati purificati da Dio per fede, senza alcun espediente legale. Infine Pietro afferma che gli stessi giudei non sono stati in grado di portare il giogo della legge e non devono quindi cer­ care di imporlo ai gentili, affermazione che difficilmente può essere giusti­ ficata, a meno che non si comprenda nell'osservanza della legge la pratica dell'amore perfetto verso il prossimo. Barnaba e Paolo corroborano l'argo­ mentazione raccontando i segni e prodigi che Dio aveva compiuto nel cor­ so della loro missione ai gentili: certo Dio non li avrebbe compiuti se aves­ se disapprovato quanto stava accadendo. Giacomo, infine, fa notare che l'azione di Pietro era stata condotta secondo la Scrittura, che manifesta l'intenzione di Dio di trovare un popolo fra i gentili. ll concetto, non trop­ po chiaro, espresso poi da Giacomo ( 1 5,21), può essere inteso a doppio taglio: Mosè viene letto in tanti luoghi che la sua legge non può essere sem­ plicemente ignorata; egli tuttavia dispone di un numero abbastanza vasto di persone che lo predicano senza che noi ci uniamo a loro. Questa è un'argomentazione molto diversa da quella di Paolo, non da ultimo perché Cristo non viene mai menzionato (se non, in modo oscuro, nel cenno alla ((tenda di Davide» , in 1 5, 1 6). Per Paolo è Cristo il -rÉÀo� vO­ !J.Ou (Rom. 10,4 ) . ll significato preciso di queste parole è dibattuto,3 ma è r

V. al cap. 1 5 .

1 V. a 1 5 ,10.

3 V. Cranfield, Romans, 5 1 5-5 10; Barrett, Romans, 1 84; Dwm, Romans, 589-59 1, con molti rinvii.

INTRODUZIONE

fuori discussione che l'intera trattazione si impernia sulla figura di Cristo. È questa forse l'indicazione più palmare che Luca non aveva un'intelligen­ za profonda della teologia cristiana, e segnatamente paolina. Egli era un leale credente cristiano ma non coglieva tutte le implicazioni della sua fe­ de, né fu in grado di ricavare dalle varie fonti utilizzate una visione coeren­ te della legge. Stefano è accusato di parlare contro la legge (xa'tà.... 'tou v& tJ.Ou) e di dire che Gesù avrebbe sovvertito .(ciÀÀtiEet) le usanze mosaiche (è:-8-rj, 6,1 3 . 14); nel suo discorso egli mostra alta considerazione della legge e sostiene che sono i suoi accusatori a infrangerla. L'episodio di Cornelio è irto di difficoltà. In Marco (ma non in Luca) Gesù dichiara che ogni cibo è puro, ma Pietro dev'essere convinto da una visione a non reputare profano ciò che Dio purifica. Questa stessa visione sembra afferire ai cibi puri e im­ puri, ma viene interpretata in relazione agli esseri umani e alla legittimità di intrattenere rapporti con i gentili. I Pietro riconosce inoltre che Dio non fa riguardi personali ( 10,34). Il versetto successivo è difficile da interpreta­ re con precisione. In superficie sembra voler dire che chiunque «Si compor­ ta bene» è accetto a Dio e che ciò è possibile sia ai gentili sia ai giudei. Se è così, però, sembra non vi sia molto bisogno dell'evangelo che Pietro sta per predicare a Cornelio. Se s'intende dire solo che un uomo buono come Cor­ nelio ha diritto di essere destinatario dell'annuncio dell'evangelo tanto quan­ to un giudeo, significa che l'uomo comune necessita di una conversione mo­ rale prima di poter ottenere una conversione cristiana, e invero la conver­ sione di Cornelio non consiste nel cambiar vita come chi prima abbia pra­ ticato il male, bensì nel dono dello Spirito che ha quale effetto il parlare in lingue ( 10,44-46). La conclusione, raggiunta in seguito a un dibattito ( n, 18), è tuttavia che i gentili in quanto tali possono adesso essere ammessi alla salvezza, finora intesa come riservata ai giudei. Da questa conclusione sembrano prendere le distanze non solo coloro la cui opinione è citata in 1 5,1.5, ma il concilio e il decreto, secondo i quali vi sono determinate con­ dizioni necessarie che i gentili devono soddisfare. Più avanti si legge che circolava la voce che Paolo insegnasse ai giudei della diaspora a non cir­ concidere i loro figli e a non seguire le usanze (giudaiche); in una parola, l'apostasia da Mosè (21,21). Paolo accoglie il consiglio di Giacomo come via per sottrarsi a quest'accusa. Paolo insegnava che non si doveva impor­ re la circoncisione ai gentili e che tra i giudei essa era un adiaphoron: «la circoncisione non è alcunché e l'incirconcisione non è alcunché» ( Gal. 6, 1 5 ). Secondo gli Atti egli osservava le festività giudaiche ( 20, 1 6), benché in Gal. 4,10 ne parli in tono spregiativo. L'opinione romana è che la diffe­ renza tra Paolo e altri giudei sia un problema di interpretazione della loro legge ( 1 8,1 5 ) e Luca, pur ravvisando l'importanza della questione, laddove I V. vol. 1, 5 3 5 s., e a ro,:z.8.

LA TEO LOGIA DEGLI ATII

i romani la banalizzano, non discorda completamente da Gallione. Come con l'Antico Testamento nel suo insieme, i cristiani hanno inteso bene la legge, i giudei male. j) I gentili e la missione ai gentili J.M.G. Barclay: JSNT 6o ( 1 9 9 5 ) 89-u .o; E.E. Ellis, in SE IV (TU 1 02.), Berlin 1 968, 390-399; P. Frederikson: JfS 42. ( 1 99 1 ) 5 3 2.-5 64; A.T. Kraabel: Numen 2.8 ( 1 9 8 1 ) 113-12.6; A.T. Kraabel, in F s Stendahl, 147-1 57; J.M. Lieu: JfS 46 ( 199 5 ) 483-501; J.M. Lieu, in Fs Goulder, 3 2.9-345; B.F. Meyer, in Fs Farmer, 2.43-2.63; J. Murphy­ O'Connor: RB 99 ( 1 992.) 4 1 8-42.4; J.A. Overman: JSNT 3 2. ( 19 8 8 ) 17-2.6; J. Reynolds - R. Tannenbaum, Jews and Godfearers at Aphrodisias (Cambridge Philological Society Suppl. Vol. 12.), Cambridge 19 87; E. Richard, in SBL Seminar Papers 1 980, 2.67-2.82.; J.T. Sanders: NTS 37 ( 1 99 1 ) 434-4 5 5; C.H. Talbert, in Fs Schneider, I I I-I 2.6; J.B. Ty­ son: NTS 3 3 ( 1987) 619-63 1 ; M. Wilcox: JSNT 1 3 ( 1 98 1 ) 1 02.-1 2.2.; S.G. Wilson, Genti/es.

Di questo argomento si è trattato già quasi a sufficienza nelle sezioni sulla legge e i giudei, e anche in quella sulle fonti (vol. 1, n-S I ), dacché si può ritenere che in gran parte le fonti di Luca fossero i racconti sull'origine e lo svolgimento della missione ai gentili che egli era riuscito a raccogliere. La questione cronologica di chi fu il primo a portare l'evangelo al di fuori del giudaismo nel mondo dei gentili non può avere risposta, poiché verisimil­ mente non lo sapeva nemmeno Luca. Nel suo resoconto del concilio ( 1 5,7) egli attribuisce tale priorità a Pietro, pur avendo narrato l'attività di Filip­ po prima di quella di Pietro, probabilmente perché aveva detto ( 8 , 1 ) che al­ lorquando tutti gli altri cristiani si erano dispersi da Gerusalemme gli apo­ stoli erano rimasti in città. La missione era il soggetto della sua opera (v. sopra, p. 768 ); quella ai gentili era la più grande delle missioni, e se non il suo iniziatore, il suo più grande capofila era Paolo. È interessante come ne­ gli Atti questi si impegni meno di Pietro e di Giacomo nel giustificare la mis­ sione al mondo dei gentili, limitandosi ad addurre (al cap. 1 5 ) i miracoli accaduti nel corso della sua attività missionaria. Egli non fa appello alla figura di Abramo come a colui che era stato giustificato per fede, senza cir­ concisione, e aveva ricevuto una promessa che abbracciava tutte le nazioni (Gen. 17,5; Gal. 4, 1 7; Gen. 1 2,3; Gal. 3,9). Le primissime missioni che coinvolgevano non giudei non furono (secon­ do gli Atti) il frutto di una pianificazione da parte di chi le intraprese. La missione di Filippo in Samaria fu la conseguenza della persecuzione che di­ sperse tutti i cristiani (eccetto gli apostoli) da Gerusalemme. ll suo incon­ tro con l'etiope fu il risultato di istruzioni dirette impartite dapprima ( 8, 26) da un angelo, successivamente ( 8,29) dallo Spirito. La visita di Pietro a Cornelio fu l'effetto di disposizioni coordinate impartite ai due uomini.

INTRODUZIONE

Dalla risposta di Pietro alla visione ( 10,14) appare chiaro ·che egli non era disposto a contatti con Cornelio e che la sua resistenza dovette essere vinta dalla pressione divina. Quando coloro che, come Filippo, erano stati scac­ ciati da Gerusalemme giunsero ad Antiochia, la loro prima intenzione era evidentemente di predicare solo ai giudei; in una seconda fase uomini di cui non si fa il nome provenienti da Cipro e Cirene estesero il loro campo d'azione a non giudei. Tenuto conto di questo sviluppo, e della chiesa mi­ sta che ne scaturì ad Antiochia, può darsi (anche se non è detto esplicita­ mente) che fosse inteso sin dall'inizio che la missione di cui furono incari­ cati Barnaba e Saulo ( 1 3,1-3 ) dovesse coinvolgere i gentili. 1 3 ,5, tuttavia, parla solo della predicazione nelle sinagoghe di Cipro, e l'incontro ( 1 3 ,612) con il proconsole Sergio Paolo sembra non fosse programmato. È una congettura plausibile, ma affatto incerta, che il successo di questo incontro ( I J,I2) abbia stimolato l'interesse per i gentili. È ipotesi anch'essa plausi­ bile ma affatto incerta che Giovanni Marco abbia abbandonato i suoi com­ pagni più anziani ( 1 3 , 1 3 ) perché disapprovava questa iniziativa non pro­ grammata. Da questo momento, secondo gli Atti, il disegno di Paolo fu per­ seguito con costanza, ed egli adottò di solito il metodo, all'arrivo in una nuova città, di visitare anzitutto la sinagoga, ricorrendo a un uditorio già raccolto per ascoltare un discorso religioso, e di lasciarla quando, come ac­ cadeva regolarmente, i giudei rifiutavano il suo annuncio, per concentrarsi sui gentili. Egli non smise mai di interessarsi ai giudei come lui (ad es. 28, 23; anche Rom. 9,1-3; 10, 1 ), ma riconobbe nella missione ai gentili una vocazione speciale, che negli Atti è fatta risalire già alla sua conversione (9,15; 22,21; 26,17), e giustamente, visto che ciò trova conferma in Gal. 1,16 ( ... LVCl s:ùayys:Àt'çW!J-Clt al.rtòv Èv -ro'tç É-Dvs:aw). n primo viaggio (per ri­ farsi alla partizione lucana del materiale) consiste in un piccolo giro in Pan­ filia e Pisidia; quindi Paolo amplia il proprio raggio d'azione. È assai probabile che Gesù non abbia dato esplicita disposizione di in­ traprendere una missione ai gentili. J. Jeremias 1 ha presumibilmente ragio­ ne a ritenere che Gesù previde dop() la sua morte il pellegrinaggio escato­ logico delle nazioni a Gerusalemme. n loro unirsi ai giudei in un unico po­ polo di Dio sarebbe stato un aspetto della fine della storia. Dopo la risur­ rezione i discepoli si resero conto che prima della fine sarebbe dovuto in­ tercorrere un periodo di storia non previsto. Questa dilazione temporale rese possibile una missione ai gentili (v. sopra, pp. 8 1 7 s. ), ma non era suf­ ficiente da sola a produrre tale missione. Per individuarne le cause occorre guardare oltre. In parte è possibile che essa sia stata esito di quello che po­ trebbe apparire un caso fortuito. Un gentile udì le parole del missionario, le accolse e manifestò i segni spirituali e morali di una vita mutata. n pre­ r jesus'

Promise to the Nations, tr. ingl., 1958, spec. 5 5-73 .

LA TEOLOGIA DEGLI ATII dicatore si trovò ad affrontare la domanda formulata da Pietro in 10,47: «come posso rifìutarmi . di battezzare una persona che manifesta gli stessi contrassegni dell'esistenza cristiana che mostro io stesso ? >> . Costui dovrà essere accolto nella comunità salvata. Non mancavano indizi anche nella vicenda di Gesù. Egli non aveva intrapreso alcuna missione al di fuori di Israele, ma si era dedicato e aveva dato la sua vita per quanti, sebbene di etnia giudaica, erano usciti dal quadro religioso del loro popolo. Se egli poté mangiare con pubblicani e peccatori, sorprende in effetti che Pietro abbia esitato a mangiare con Cornelio e che, se Gesù aveva dichiarato puri tutti i cibi/ inizialmente si sia rifiutato di obbedire all'ordine: «uccidi e mangia » ( 1 0,J4.28; I I,J ) . Senza dubbio ebbero luogo conversioni spora­ diche, ma fu lo sviluppo teologico paolino a porre le fondamenta dell'atti­ vità fra i gentili, in particolare il riconoscimento che l'antenato significati­ vo di Gesù non era Davide ma Adamo, il padre del genere umano, e che Dio non era il Dio solo dei giudei ma anche dei gentili (Rom. 3 ,29); un Dio di mezza umanità sarebbe stato solo un Dio a metà. Questo sviluppo teologico non si trova negli Atti. Paolo è chiamato ad andare ai gentili, e va. C'erano altre missioni ai gentili. Di alcune si è in­ formati soprattutto dalle lettere paoline, ma se ne può scorgere qualche traccia negli Atti: c'era chi dichiarava senza mezzi termini che i gentili po­ tevano essere accolti, ma soltanto se accettavano la circoncisione e la legge (Atti 1 5, 1 . 5 ) . Forse c'erano altresì taluni la cui esistenza è riconosciuta, benché in 1 5,24 si neghi la loro legittimazione. Gruppi differenti insisteva­ no su vari elementi nel giudaismo: alcuni su tutti, i giudaizzanti galati sulla circoncisione e il calendario, i giudaizzanti corinti sulle norme alimentari, gli artefici del decreto sulle norme alimentari, sul divieto dell'idolatria e sulla castità. È possibile che questi ultimi fossero connessi con i sette di Atti 6,5. A costoro o ad altri giudei della diaspora va forse ricondotto il discorso di Stefano (che critica il tempio ma accetta la legge) e il discorso al­ l'Areopago attribuito a Paolo. Entrambi i discorsi orientano verso un'ori­ gine :z. nel giudaismo ellenistico. Sarebbe naturale - e per nulla improprio ­ per un giudeo ellenista diventato cristiano rivedere e riutilizzare una predi­ ca sinagogale nella quale aveva combinato la filosofia greca con la religio­ ne veterotestamentaria, introducendo alla fine un cenno a Gesù. A questo punto sarebbero da menzionare anche i cosiddetti «timorati di Dio». Per la loro esistenza, le definizioni usate per designarli e il loro possi­ bile ruolo negli Atti v. a 10,2. Qui basta affermare senza soffermarvisi che erano gentili che si sentivano attratti dall'etica, dalla teologia e dal culto giudaici, ma non tanto da diventare proseliti. Probabilmente alcuni avevano 1

Mc. 7,19 (assente in Luca). vol. I, 375 ss., e a 7.5-44;inoltre vol.

2. V.

1,

7 I I s. e a I4,I S-I7.

INTRODUZIONE

contatti con la sinagoga locale. I predicatori cristiani offrivano a loro, co­ me a tutti, una forma di giudaismo spogliato degli aspetti meno attraenti, in particolare del rito della circoncisione. Se non si disponesse di alcuna te­ stimonianza, sembrerebbe verisimile che alcuni di costoro abbiano adotta­ to la via cristiana di ammissione al popolo di Dio, per costituire così il nu­ cleo di un elemento non giudaico e incirconciso nella neonata chiesa.

k) L'etica C.K. Barrett, in Fs Furnish, 1 6 1 - 172.; P. Borgen, in Fs Kee, 1 2.6- 141; R.J. Cassidy, Soci­ ety and Politics in the Acts of the Apostles, Maryknoll, N.Y. 1 9 87, 11988; F.G. Down­ ing: NTS 2.7 ( 1 9 8 1 ) 544-563; L.T. Johnson, The Literary Function of Possessions in Luke-Acts (SBLDS 3 9 ), Missoula 1977; A.J. Malherbe, Social Aspects of Early Chris­ tianity, Philadelphia 11983; D.L. Mealand: TZ 3 1 ( 1 975) 1 2.9-1 3 9; D.L. Mealand: JTS 2.8 ( 1977) 96-99·

Gli Atti non contengono pressoché alcuna istruzione etica diretta. Nei di­ scorsi missionari compare l'appello al pentimento, che implica una svolta nella condotta morale; si noti in particolare 26,20, con la richiesta che gli ascoltatori mostrino &�ta 't'% (.1-t'tavotac; epya, opere, atti morali volti a provare la sincerità del pentimento di cui fanno professione. Anche qui tut­ tavia (cf. 2,3 8; 3 ,19; 17,30) non c'è alcun tentativo di precisare le opere che potrebbero sortire questo effetto. L'unico esempio di istruzione etica specifica si ha in 20,3 3-3 5, ove Paolo, rivolgendosi agli anziani di Efeso (sono ovviamente cristiani che ci si può aspettare ricevano un insegnamen­ to etico), parla dell'esempio che egli ha offerto e li esorta a non dipendere dalla carità ma a lavorare come ha fatto lui così da poter aiutare i deboli. Egli adduce un detto che attribuisce (con scarsa attendibilità; v. ad loc.) a Gesù: (< È cosa più beata dare che ricevere» . Cf. 1,21 .22: il dodicesimo apo­ stolo destinato a prendere il posto di Giuda Iscariota deve aver !lCcompa­ gnato Gesù per tutto il suo ministero, il che comporta la consuetudine col suo insegnamento, compreso l'insegnamento etico. Coerentemente con quanto si è detto, la narrazione degli Atti è sotto il profilo etico di buon livello. La guarigione dei malati è considerata chiara­ mente un'attività consona, nella quale i cristiani, se hanno il dono appro­ priato, devono impegnarsi (3,1-10; 4,9: la guarigione è un'tùe:pye:ata; 4,30; 5,12-16; 8,6-8; 9,3 3 .40 s.: il risuscitare i morti è un atto particolarmente insigne; 14,1o; 19,n s.; 20,10- 1 2; 28,8.9), benché la compassione per i ma­ lati non sia l'unico motivo: i miracoli hanno un valore dimostrativo. Le azioni violente contro i cristiani sono evidentemente disapprovate, ma non si mostra una simpatia particolare per Sostene ( 1 8,17), e il racconto dei fi­ gli di Sceva ( 19,14- 1 6) è esposto con una certa gioia maligna. Menzogna e inganno sono male ( 5,1-n), come la slealtà ( 1 5,3 8 ) e la crudeltà (in un rac-

LA TEOLOGIA DEGLI AlTI

conto veterotestamentario, ad es. 7, 19). Erode Agrippa peraltro è abbattu­ to non perché ha fatto decapitare Giacomo e imprigionare Pietro, ma per l'offesa d'indole teologica consistente nell'aver accettato la gloria dovuta a Dio soltanto ( 1 2,2:3 ). n coraggio e la determinazione, nell'affrontare la mor­ te (ad es. 21,1 3 ) o in una tempesta in mare (cap. 27), sono virtù. La forni­ cazione e lo spargimento di sangue (se è questo il significato di al[La; v. ad loc. ) sono vietati nel decreto ( 1 5,20.29; 21,25). La pratica della magia è condannata (8,9; 1 3 ,6; 1 9, 1 3-19). L'insegnamento degli apostoli ( 2,42) doveva presumibilmente compren­ dere l'insegnamento etico, anche se in una comunità giudaica ce ne sarebbe stato poco bisogno: alti principi etici erano già insegnati e venivano nel complesso messi in pratica. L'insegnamento impartito da Paolo a Felice ( 24, 25) non era forse superfluo. Se ci si attiene al testo occidentale, il decreto apostolico conteneva la forma negativa della regola aurea, che era certo familiare al giudaismo. La richiesta generale di benevolenza e assistenza per i bisognosi è espressa in più modi. Per la vendita dei propri beni e la condi­ visione degli averi ( 2,44 s.; 4,3 2·34· 3 5 · 3 6. 3 7; 5,1- I I; cf. 6, 1 ) v. anche sot­ to. La chiesa di Antiochia ha inviato aiuti per sopperire alle necessità dei cristiani di Gerusalemme ( 1 1,29.30; 12,25). Paolo nella sua ultima visita a Gerusalemme era arrivato portando elemosine ( 24,17). Fare l'elemosina era fra le virtù di Cornelio ( 1 0,2.4·3 1 ) e Dorcas era prodiga di opere buo­ ne ed elemosine (9,3 6.39). L'ospitalità è un'opera buona meritoria ( 1 6, 15 .34; 21,8.1 6). Paolo si preoccupa per i suoi compagni di viaggio che so­ no stati troppo tempo senza prendere cibo ( 27,3 3-38). La preghiera di Ste­ fano per il perdono di coloro che lo hanno lapidato è modellata su quella di Gesù (7,60). È interessante osservare che nel racconto lucano la virtù e la carità non sono prerogativa esclusiva dei cristiani. Si è già segnalato che Cornelio pra­ ticava la carità e la giustizia ( 1 0,2+3 1 . 3 5 ) . Degli amici di Paolo tra gli asiarchi non si dice che fossero cristiani, ma si presero cura di lui e cerca­ rono di proteggerlo ( 19,3 1 ). n centurione Giulio prese provvedimenti per salvare Paolo ( 27,43; come avevano fatto altri funzionari romani) e i bar­ bari di Malta «CÌ mostravano una gentilezza non comune» ( 28,2). Per due volte Paolo sostiene di mantenere, o di aver fatto del suo meglio per mantenere una buona coscienza (23,1; 24, 1 6). Se fu Paolo in persona a pronunciare queste parole, probabilmente soggiunse - a voce alta o sotto­ voce - quelle che usa in I Cor. 4,4: à.ÀÀ'oùx èv 'tOVtc,> ÒEÒtxatw(Lat. Per Lu­ ca il loro significato è semplicemente che Paolo cercava sempre di fare ciò che riteneva giusto. 1 In 21,9 di Filippo si dice che aveva quattro figlie che erano vergini e pro­ l

Per la mlJEtv, 7tGtptxylve:a-8txt, 7ttxpGtÒÉX.Ea-8txt, l'impiego di !J.E'tcX al v. 4, di txt'pe:atc:;, e l'uso di 7tEmanuxo'te:c:; per denotare coloro che sono diventati cristiani. Le attesta­ zioni sono fornite nelle note esegetiche relative. Non sembra possibile di­ stinguere fonti diverse, anche se forse !J.È:V oòv segnalava l'inizio di una pe­ ncope. Questo materiale, tuttavia, non è frutto di pura invenzione da parte di Luca; v. ad es. Liidemann, 1 76- 178, il quale giunge alla conclusione che la tradizione sottesa al cap. 1 5 è «storicamente assai attendibile » . Potrebbe essere un giudizio troppo ottimista, così come Pesch, n, 72-74, e Weiser, 3 76, sono troppo precisi nello sceverare le tradizioni antiochena e geroso­ limitana (o inerente al decreto); v. sotto. Ma c'è la testimonianza fonda­ mentale della lettera ai Galati, secondo la quale c'era stato un incontro a Gerusalemme al quale avevano preso parte da un lato Giacomo, Pietro e Giovanni, e dall'altro Paolo, Barnaba e almeno un terzo, Tito ( Gal. 2, 1- 10). Si sa altresì che alcuni (di cui non si fa il nome) si erano recati dalla Giu­ dea (in realtà da parte di Giacomo a Gerusalemme) ad Antiochia, dove ave-

vano provocato una divisione tra giudeocristiani ed etnicocristiani (Gal. 2,1 1-14). La stessa lettera chiarisce che c'era stato un tentativo di persua­ dere tutti gli etnicocristiani che la circoncisione era necessaria alla loro sal­ vezza. La corrispondenza non è precisa, poiché negli Atti entrano in scena dapprima coloro che da Gerusalemme si sono recati ad Antiochia e il con­ cilio viene dopo, mentre in Galati l'ordine è inverso. Quello lucano ha l'ef­ fetto - voluto? - di presentare il disaccordo come un fatto soltanto tempo­ raneo, laddove la lettera ai Galati mostra che non fu risolto dal concilio, ed era profondo al tempo in cui questa fu composta. Si può dire che Luca sa­ peva di un incontro a Gerusalemme; sapeva che Gerusalemme aveva crea­ to problemi ad Antiochia; sapeva dell'esistenza di un decreto di compro­ messo (v. sotto, sezione 3 9); sapeva che, al momento in cui scriveva, la con­ troversia si era placata e la chiesa era in pace. Non sapeva con precisione come combinare questi dati e nella propria composizione non aveva alcu­ na intenzione di prodigarsi per presentare il quadro di una chiesa disordi­ nata e discorde. Per un'ulteriore disamina e una trattazione della cronologia si veda sot­ to, pp. 867-907, e sopra, pp. 77 1-77 5 . 79 1 . 79 5 ss. 1. xai "tt'n� xanÀ-80vn� cbtò "tlJ� 'Iouòat�. In assenza di indicazioni di segno contrario si dovrà presumere che la scena non sia mutata; le persone in questione giunsero ad Antiochia (v. 14,26- 2.8). Non vi sono richiami im­ mediati (ma v. I 5, J . I 2. ) all'attività missionaria dei capp. 1 3 e q; l'unico presupposto necessario è la presenza ad Antiochia (v. 1 1,2.o) di una chiesa mista composta (sia o meno da reputarsi giusto) di gentili incirconcisi e di giudei. Ciò significa che il nuovo materiale poteva seguire direttamente a n,27-30, elemento questo da tenere ben presente quando si considera la cronologia degli Atti, e segnatamente quando ci si chiede se il «primo viag­ gio missionario» debba essere collocato prima o dopo il concilio. I "ttVE� sono definiti solo dalle loro azioni (presentate subito) e dal luogo di provenienza. Essi venivano cbtò "tlJ� 'Iouòai�, dalla Giudea. Luca non dice ora che giungevano da Gerusalemme, benché così in effetti fosse ( 1 5, 24). Conzelmann, 8 2., e Roloff, 2.2.8, ritengono che abbia omesso qui ogni cenno a Gerusalemme perché non voleva lasciar affiorare l'idea che questi agitatori avessero avuto in qualche modo l'appoggio dei capi della chiesa madre. Potrebbe senz'altro esser così, ma le persone provenienti da Geru­ salemme sono immediatamente sconfessate in 1 5,2.4 (ol� où Òtta"tttÀcX!J.t&), il che si sarebbe potuto fare altrettanto agevolmente a questo punto. «Giu­ dea» è forse da leggersi come indicazione etnica più che non strettamente geografica: costoro provenivano dal territorio giudaico, sicché presumibil­ mente rappresentavano un punto di vista giudaico. Tali individui ricevono

DISPUTA AD ANTIOCHIA

una qualificazione più esplicita in lJ. 614 pc sy hmg, che dopo 'Iouòalac; ag­ giungono 't'wv 7te:7tta't'e:uxo't'wv à1tÒ 'tijc; atpÉae:wc; 't'wv l)aptaatwv, lezione se­ condaria dovuta ad assimilazione al v; 5 . xa't'e:À.fì.ov't'e:c; è geograficamente preciso, dacché Antiochia si trova sulla costa o nelle vicinanze, ma àvÉpx.e:a.fì.at, xa't'Épx.e:a.fì.at e composti affini era­ no impiegati per i pellegrinaggi verso e le partenze dalla capitale; v. a n,:z.. Potrebbe essere spia di una visita autorizzata; cf. 8, 1 5 (xa't'a�avnc;). Cf. Gal. :z.,n: 1tpò 't'ou y!Xp ÈÀ.fì.e:tv 't'tvoo:; à1tÒ 'Iaxw�u: da Giacomo e perciò presumibilmente da Gerusalemme. I due gruppi possono essere identificati solo se l'incontro di Gerusalemme di Gal. :z., I-Io ha preceduto quello di Atti 1 5 , o supponendo che Gal. :z. non segua bensì inverta l'ordine crono­ logico. Tali ipotesi sono entrambe improbabili; resta peraltro la possibilità che o Paolo o Luca abbiano dato alla visita dei giudaizzanti una colloca­ zione errata. Si propone già in tal modo l'intera questione della ricostru­ zione degli eventi che soggiacciono a Gal. :z. e Atti 1 5 . Essa non può essere risolta, o anche sensatamente esaminata, sulla base di questo solo versetto: che però (insieme a Gal. :z.,n) dev'essere tenuto presente. ÈÒtÒaaxov è verisimilmente un imperfetto incoativo: «quando arrivarono si mettevano a insegnare» . I visitatori ammaestravano 't'oùc; àòe:Àq:>oUc;. Per l'uso di àòe:Àq:>oc; v. a 1 , 1 5 ; il termine implica che le persone indicate siano cristiani (giacché per definizione non sono giudei). Ciò apre dunque la que­ stione in esame. Ovviamente la designazione significa solo che essi sono cri­ stiani per Luca, per il quale è affatto evidente che la circoncisione non era necessaria. I visitatori sostenevano il contrario: senza circoncisione non c'è salvezza. La circoncisione è un'esigenza mosaica: Èàv IJ."ÌJ 7te:pt't'!J.l)'l9irre: 't'� e.fì.e:t 't'� MwuaÉwc;. ll testo occidentale (D (syP) sa mae) chiarisce che si ri­ chiede più che un rito di iniziazione: là.v 1.1."ÌJ 7te:pt't'!J. Yj-8-ij't'e: xat 't'� &.fì.e:t M. 7te:pma't'ijn (si noti il presente - durativo). Anche se nel testo onciale anti­ co non è data espressamente, la precisazione è implicita: non avrebbe sen­ so farsi circoncidere per poi trascurare l'osservanza della legge. Com'è suo proprio, il testo occidentale non lascia nulla all'immaginazione, o al buon senso. «Usanza» non è una resa adeguata per e.fì.oc;, che denota la prassi sta­ bilita da Mosè (per quanto di fatto la circoncisione risalga ad Abramo; Gen. I7,IO-J4), che ha vigore di legge. Cf. 6, 14; 1 6,:z.1; 2.1,:z.x; :z.6,3; :z.8,17; an­ che 2 Macc. n,:z.5 ('t'à. È1tt 't'wv 7tpoy6vwv aù-rwv e.fì.l)); 4 Macc. 1 8,5; Giu­ seppe (ad es. Ant. :z.o, xoo: 't'Ott; yà.p 1tGt't'ptotc; oùx ÈVÉ!J.e:tve:v oÒ'roc; e.fì.e:atv); Fi­ lone (ad es. Spec. Leg. :z., 148: 1ta't'ptov e&c;). Quest'impiego del termine sem­ bra dovuto a uno sviluppo giudaico (non segnalato in LSJ); ma v. Dittenber­ ger, Sylloge n, 1073,:z.o s.: xa't'à. -.ò 7ta't'ptov 't'wv àywvwv Woc;. Ci si sareb­ be potuto aspettare quest'uso di xa't'a (con &&c;) anziché il dativo di Luca, che in MT, 2.42., è definito dativo di causa ( ... «a motivo della legge>> ). An-

che in BDR, § I96. I n. I , il caso in esame è classificato come dativus cau­ sae, ma sorprendentemente è tradotto «gemass » ( «in conformità a» ?), e si adduce a confronto PHolm 2, I 8: 't'jrr e: (leggi 't'ilòe:) 't'a�e:t «secondo questa ri­ cetta » . Sembra questo il significato in Luca: i gentili devono essere circon­ cisi in conformità alla prassi mosaica. I visitatori provenienti dalla Giudea non dicono: «i gentili non possono essere salvati affatto » ; bensì: «non potete essere salvati se non vi fate cir­ concidere» . Su tale asserto avrebbero concordato quasi tutti i giudei poi­ ché, sebbene vi fosse tra loro maggiore o minore entusiasmo verso il prose­ litismo, si riconosceva in linea generale che, ottemperando alle condizioni necessarie, i gentili potevano entrare a far parte del gregge giudaico. I visi­ tatori della Giudea si limitano a sostenere un enunciato ben noto: i giudei sono il popolo eletto di Dio e i giudei maschi vengono circoncisi, da bam­ bini se nascono in seno a una famiglia giudea, altrimenti al momento della conversione. È arduo trovare eccezioni a questa condizione. Ios. Ant. 2.0, 3 8-48 lo è solo parzialmente. Izate, re di Adiabene, desiderava diventare giudeo e riteneva che la circoncisione (anche se per il re di un popolo non giudeo sarebbe stato un atto pericoloso) fosse essenziale. D giudeo Anania lo negò, Òuvci{J.e:vov ò' aÙ't'Òv xai x.wp'c:; 't'ljc:; 7te:pt't'O!J.ljc; 't'Ò -Be:tov aÉ[Xtv, e:tye:

miv-rwc:; xÉxptxe: �lJÀOuv 't'� 1tcX'tpta 't'wv 'IouòaLwv · 't'oU't'e:lvat xuptwnpov

-rou 7te:pt't'É!J.ve:a-8at · auyyvw!J.lJ" ò'e�e:tv aÙ't(j} xai -ròv -Be:ov . .. (4 I ) . Un altro

giudeo, tuttavia, Eleazaro di Galilea, sostenne il contrario e il rito venne ese­ guito. La tesi di Anania fu dunque respinta, ed egli per giunta sembra esser­ si fondato sul principio che una prescrizione poteva essere disattesa se met­ teva a repentaglio la vita. In Ant. 2.o, I 3 9 Azizo, re di Emesa, e in I45 Po­ lemone, re di Cilicia, vengono circoncisi, in entrambi i casi per poter spo• sare una donna giudea. In ]eb. 46ab la questione dibattuta non è se la cir­ concisione sia necessaria o meno ma se a segnare il momento preciso della conversione sia il battesimo oppure la circoncisione. aw.SljvaL. Certo non qui, e forse mai, Luca dice con precisione che cosa intenda per «essere salvati » ; v. a 4,I 2. Probabilmente lo riteneva troppo ov­ vio per giustificare una trattazione. In questo contesto si può parafrasare il verbo con «ricevere in pienezza i benefici elargiti da Dio al suo popolo», senza specificare benefici particolari. Sembra che in questo versetto di aper­ tura Luca voglia anticipare l'argomento del capitolo: riguarderà l'essere sal­ vati, l'essere cristiani in generale, non la regolazione dei rapporti fra giu­ deocristiani, che desiderano conservare la loro giudaicità, ed etnicocristia­ ni, che non intendono diventare giudei. Appare questo il problema solleva­ to in Gal. 2., cui viene data implicitamente risposta in 2.,3 : oùòè Tt't'oc:; �vayxcia.SlJ 1tE'tt't!J.lJ'!9ljvat. «Al capitolo I 5 è dunque in questione non sem­ plicemente la condotta successiva alla conversione, bensì che cosa costituì•.•

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DISPUTA AD ANTIOCHIA

sca in primo luogo la vera conversione » (Wilson, Law, 72.). Se Luca si at­ tenga per tutto il capitolo a tale argomento è un interrogativo da tenere pre­ sente. Non si dimentichi altresì che il problema sembrava giunto a soluzio­ ne in I I,I8; v. ad loc. Se quel versetto non significa che per i gentili il pen­ timento, senza la circoncisione, è sufficiente per avere la vita - la salvezza -, non ha alcun senso. Al riguardo v. anche sopra, pp. 8 5 5 s., coi rinvii.

La variante oòv (1)74 A E 9n d l vg sy h ) in luogo di òé (t-1: B C D L 'l' 3 6 8 I 4 5 3 94 5 I I 75 I739 al gig p) sottolinea, com'è in ogni caso chiara­ 2..

mente sottinteso, che fu in conseguenza dell'arrivo dei visitatori dalla Giu­ dea e della posizione da loro assunta che sorse una a't'aae:w� xai 'ç'Yj't'ljae:W\; (xai 'ç. è omesso da 1)74 E vg bo) non di poco conto (la litote è caratteristi­ ca della seconda parte degli Atti: I 2, I 8; ma I 5 ,2.; I9, I I.23 .24; 2.0, 12; 2I,39; 26,I9.26; 27,20; 28,2). 'çlj't''Yjat� è il vocabolo prevedibile qui; esso non perse mai del tutto il valore di (1Xi'pe:atc;; per il termine v. a 5,17) dei farisei. Secondo Kosmala, Hebraer, 1 10 s.: «non necessariamente ciò vuole già dire che essi credettero nel mes­ sia Gesù, poiché l'uso linguistico lucano non lo esige affatto. Essi pertanto potevano benissimo essere diventati semplicemente esseni ovvero discepoli di Giovanni, e quindi non è neppure necessario che appartenessero alla comunità dei credenti in Gesù menzionata in 1 5,4 » . Questa posizione non pare sostenibile. Nell'uso lucano, in realtà, manUe:tv è connesso all'accetta­ zione dell'annuncio cristiano su Gesù; così ad es. 2..44 (o[ ma't'e:ooiXvnc;); 4,

4 (7toÀÀoL. È7tta't'euacxv) e 3 2 ('t'wv 7ttanuaciv't'wv), nonché altrove. Da cen­ ni precedenti ai sadducei (4,1; 5,I7) si è desunta la possibilità che i farisei (v. a 5,34) fossero meglio disposti verso la nuova fede. L'affermazione di Luca in esame conferma tale deduzione (almeno per quanto concerne la sua prospettiva, se non la realtà dei fatti ). Questi farisei erano presumibilmen· te giunti a credere che Gesù fosse il messia senza mutare le proprie opinio­ ni sulla legge. È tuttavia probabilmente legittimo affermare che «Luca non si chiede di quale autorità godesse il gruppo a Gerusalemme, poiché a lui non stava a cuore il contesto storico bensì la questione teologica » (Schille, 3 19). Ma Luca vedeva le questioni teologiche entro contesti storici ed era senza dubbio convinto che la posizione illustrata fosse quella che i farisei avrebbero adottato. Questi credenti farisèi «si levarono » - e forse «si distinsero » - a soste­ gno della loro opinione, È�cxvÉa'tYjacxv (cf. ad es. Xenoph. An. 6, 1,30: È�cx­ vcxa'ttXc; ehe Sevocpwv ) , forse per prendere parte a un dibattito, ma il vo­ cabolo potrebbe avere senso metaforico e rappresentare semplicemente la loro prontezza nell'esprimere il proprio punto di vista. Se È� in composi­ zione ha un valore particolare, vorrà indicare che essi si distinsero dagli al­ tri credenti, i quali assunsero un atteggiamento più accomodante. o'tt introduce il discorso diretto. Ora che lo scenario si è spostato a Ge­ rusalemme, non si può essere certi che cxÙ'toUc; indichi gli etnicocristiani di Antiochia o gentili (tra i quali Tito, Gal. 2,1 . 3 ) che Paolo e Barnaba ave­ vano portato con sé a Gerusalemme. ll v. 5 ripete il v. I (con l'aggiunta che dopo la circoncisione sarebbe stata richiesta l'osservanza della legge), come il v. 4 ripete in parte il v. 3· Se questa è una composizione libera di Luca volta a introdurre il toncilio, egli probabilmente aggiunge il v. 5 per chiarire che vi era davvero una questione da discutere; se c'era chi aveva gioito per il successo della missione, non mancava chi aveva sposato una linea dura, sostenendo « ... sine circumcisione salutem obtineri non posse» (Bengel, 448). Questa è forse la spiegazione migliore. Altrimenti è possibile che vi siano state due fonti, i vv. 1-2 e i vv. 3-5, combinate da Luca; o una sola, i vv. 3-5, cui egli ha aggiunto i vv. I-2 come introduzione. Mette con­ to notare che il v. 3 potrebbe essere collegato direttamente a I4,28, o an­ che a I I,3o, sia pure in modo meno soddisfacente del v. I (v. sopra). Se si accosta questo passo a Gal. 2, si può segnalare Gal. 2,4: gli 4euòciòe:Àcpot si sono insinuati per spiare la nostra libertà, t'vcx i)(.Liic; xcx't'cxÒouÀwaouatv. Per essere salvati gli uomini devono diventare giudei. Non v'è dubbio che qui questo asserto sia presentato come il tema del concilio. Si sostiene spesso che nel corso del capitolo il tema muta, sicché il decreto ( I 5,29) risponde non alla domanda «a quali condizioni i gentili possono essere salvati ? » , bensì (( a quali condizioni è possibile che i giudeocristiani e gli etnicocristia•.•

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ni vivano in comunione, compresa la comunione di mensa, in un unico cor­ po? » . Se le cose stiano così lo si valuterà più avanti (v. a I 5,28). Sembra si produca uno slittamento analogo nel cap. I I, dove la discussione prende le mosse dalle lamentele per i rapporti che Pietro aveva intrattenuto con i gen­ tili e perché aveva mangiato con loro, ma tennina con la convinzione che i gentili incirconcisi possano in quanto tali essere salvati. È possibile che ciò significhi che Luca non tracciava una distinzione netta fra le due questioni.

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( 1 5 ,6-29 )

E. Bammel, come sopra, 3 8; C.K. Barrett, in Fs Osbom, 50-59; C.K. Barrett, in Fs Ho6us, 3 23-339; J.B. Bauer: BZ 3 2 ( 1 9 88) I I4-I I7; P. Benoit, Exégèse m, 285 -299 (già in Bib 40 [ 1 9 59] 778-79 2); C. Blomberg: JSNT 22 ( 1 9 84) 5 3 -So; M.É. Boismard: En 64 ( r988) 433-440; T. Boman: NT 7 ( 1964-1965) 26-3 6; P. Borgen, in Fs Kee, 12.5141 (ora in Id., Ear/y Christianity and Hellenistic Judaism, 1996, 233-25 1 ); U. Borse, in Fs Zimmermann, 195-212; F.F. Bruce, in Fs Greeven, I I 5-124; R. Bulttnann, in Fs Manson, 68-So (ora in Exegetica, 4 1 2-423 ); A. Campbell: JTS 44 ( 1993 ) 5 1 1-5 28; D.R. Catchpole: NTS 23 ( 1976-1977) 428-444; L. Cerfaux, Recueil n, 105-123; O. Cullmann, Petrus; N.A. Dahl: NTS 4 ( 1 9 5 8 ) 3 19-3 17; F.W. Dankler, in Cassidy-Shar­ per, Politica/ Issues, 49-58; W. Dieterich, Petrusbild; J. Dupont: NTS 3 ( 1957) 47-50 (ora in Études, 3 6 1-365); J. Dupont: NTS 3 1 ( r 9 8 5 ) 3 2 1 -3 3 5; J. Eckert, in J. Emst (ed.), Schriftauslegung, 1 972, 281-J I I ; J. Fitzmyer, Essays, 27 1-303 (già in Fs Schu­ bert, 233-257); P. Gaechter: ZKT 85 ( 1 963 ) 3 3 9-3 54; B. Gerhardsson, Memory, 24926r; M.D. Goulder, Two Missions; R.M. Grant: HTR 73 ( 1 980) 299-3 10; E. Haen­ chen, in Fs Jeremias, 1 5 3 - 1 64; T. Holtz, come sopra, 3 8; P.W. van der Horst: NT r6 (1974) 309; J. Jensen: NT 20 ( 1 978) r 6 r - 1 84; G.D. Kilpatrick, in Kremer, Actes, 8486; A.F.J. Klijn: NT ro ( r 968) 305-3 1 2; M. Klinghardt, Gesetz und Volk Gottes, 1988, 1 5 8-224; W.G. Kiimmel, Heilsgeschehen und Geschichte, 1965, 278-288; H. Lietzmann, in Fs Harris, 203-21 1 ; J.I.H. McDonald, in SE yn (TU 1 26), Berlin 1982, 327-3 3 2; J. Manek: Comm. Viatorum 1 5 ( 1972) 1 5 1 - 1 60; P.H. Menoud: SNTSB 2 (195 1 ) 22-28; E. Molland: ST 9 ( 1 9 5 5 ) 1-39; J. Murphy-O'Connor: RB 99 ( 1982) 7191; J. Nolland: NTS 27 ( r 9 8 1 ) 105-I I 5 ; J.L. North: NTS 29 ( 1 9 8 3 ) 264-266; C. Per­ rot: RSR 69 ( 1 9 8 1 ) 19 5-208; R. Pesch, in Fs Zimmermann, 105-1 22; W. Pratscher, Ja­ kobus; B. Reicke, come sopra, 3 8; B. Reicke, in Stendahl, Scrolls, q6; E. Richard, co­ me sopra, 3 8; R. Richard: NT 24 ( 1 982) 37-5 3 ; H. Sahlin: NT 24 ( 1 9 8 2.) 1 87; H. van de Sandt: JSNT 46 ( 1 992) 73-97; A. Schmidt: ZNW 8 1 ( 1990) 1 22- I J I ; D.R. Schwartz: Bib 67 ( 1986) 276-28 1 ; M. Simon: BJRL 52· ( 1969-1970) 43 7-460; E.R. Smothers: HTR 46 ( 1 9 5 3 ) 203-21 5; A. Strobel, in Fs Zimmermann, 8 1- 1 04; C.H. Talbert: NT 9 ( 1 967) 16-40; J. Taylor: RB 99 ( 1 992) 373-378; Y. Tissot: RB 77 ( 1970) 3 2 1 -346; C.H. Tur­ ner: Theology 10 ( 1930) 4-14; A.J.M. Wedderburn: NT 3 5 ( 199 3 ) 3 62-3 89; A. Wei­ ser: BZ 28 ( r984) 1 4 5 - 1 67; P. Winter: EvT 1 7 ( 1 957) 399-406; E. Zuckschwerdt: ZNW 68 (1977) r u- r p; G. Zuntz, Opuscula Selecta, 1972, 2 r 6-1 5 1 .

6 Gli apostoli e gli anziani s i riunirono per esaminare questo problema. 7 Do­ po lunga discussione Pietro si alzò e disse loro: «Fratelli, voi sapete che in giorni lontani Dio scelse fra voi che tramite la mia voce i gentili ascoltasse­ ro la parola dell'evangelo e credessero; 8 e Dio, che conosce il cuore umano, rese loro testimonianza quando diede loro lo Spirito santo come a noi, 9 e non fece alcuna distinzione tra noi e loro quando purificò i loro cuori mediante la fede. ro Ora dunque perché mettete Dio alla prova imponendo sul collo di

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questi discepoli un giogo che né i nostri padri né noi siamo stati in grado di portare? 1 1 Al contrario, crediamo che sia mediante la grazia del Signore Ge­ sù che noi saremo salvati, alla stessa maniera di loro» . 1 12. L'intera comunità tacque e ascoltavano Barnaba e Paolo che narravano i segni e prodigi che Dio aveva compiuto fra i gentili tramite loro. r 3 Quand'ebbero smesso di parlare, intervenne 1 Giacomo, dicendo: > significa «Voi non dovreste ... >> . È assurdo pretendere che i gen­ tili tollerino ciò che noi giudei non riusciamo a sopportare. ·d 7tetpa'çen -ròv -8eov; L'idea sembra essere che Dio con la sua azione ha già fatto capire chiaramente che è sua intenzione incorporare i gentili nel proprio popolo così come sono, senza circoncisione o altri tipi di ottempe­ ranza alla legge, e che ostacolare la loro accoglienza imponendo clausole legali vuoi dire provocarlo deliberatamente. Per quest'uso di 7tetpa'çetv cf. ad es. Es. 17,2: 'tt ÀotÒopeta-8É !J.Ot, X(Xt 'tt 7tEtpa'çen xuptov; Gli uomini stan­ no saggiando «fin dove possono spingersi » con Dio, insistendo su ciò che è palesemente contrario alla sua volontà. In questo caso la loro azione sareb­ be «una provocazione nei confronti di Dio, il quale aveva mostrato, me­ diante la rivelazione fatta in casa di Cornelio e ben nota anche a Gerusa­ lemme, che la libertà degli etnicocristiani dalla legge era conforme alla sua volontà » (H. Seesemann, in TWNT VI, 3 3 ). Quest'uso di 7tetpa'çetv è quasi esclusivamente biblico, ma BA, 1 29 1 , che lo intende in senso lievemente diverso, cita Hdt. 6,8 6,3 ( 6,8 6,y,2 in OCT): Yj òè: Ilu'l9tlJ Eql'I'J -rò 7tetp'l')'l9i)­ "(Xt -rou -8eou X(Xt -rò 7totl]a(Xt taov òUv(Xa-8(Xt. Cf. Chrys. Hom. 3 2, 1 : -rt 7tetpa­

'çe-re 'tÒ'\1 '19t:Ò'II wc; OÙX ta'X,Uo'\l't(X aWa(Xt 'tTl 7tta'tt:t; &p> , 'wl, m a non come è im­ piegato qui. V. ad es. Ab. 3 , 5 : « Colui che prende sopra di sé il giogo della legge ('wl twrh), a lui sarà tolto il giogo del regno ( 'wl mlkwt) (vale a dire, l'oppressione dell'autorità terrena) » . n giogo della legge, l'obbligo di obbe­ dirle, è dunque una benedizione e un privilegio. Pietro l'interpreta in modo diverso. 'çuyc)ç presenta accezione negativa in altri passi neotestamentari. In I Tim. 6, 1 si dice che gli schiavi sono u1tÒ 'çuyov, e l'immagine è usata in senso teologico in Gal. 5 , 1 (!J.� 7taÀtv 'çuy� òouÀet(Xç ÈvÉx.ea-8e); cf. Barn. 2,6: la nuova legge (o X(Xtvòc; vo�J.oc;) di Cristo è &veu 'çuyou civayx'l')c;; ma d. anche I Clem. 1 6, 1 7: «Siamo entrati u1tÒ -ròv 'çuyòv -rl]c; X,apt-ro>, ma nella combinazione di entrambi. Secondo Pesch, n, 78, questo passo mostra l'accordo fondamentale tra Pietro e Paolo (cf. Gal. 2,1 5 s.). È così soltanto se le opinioni espresse qui sono legittimamente attribuite a Pietro. È senz'altro vero che Luca fa par­ lare Pietro più o meno come Paolo. Bruce, Acts, 29 5, cita la posizione di Ramsay, Paul the Traveller, 1 64, che esamina la questione da un punto di vista diverso e se ne serve per provare come i fatti di Gal. 2,1 1 s. non pos­ sano essere posteriori al concilio, giacché in tal caso Pietro apparirebbe colpevole di un «voltafaccia sconsiderato>> . n ragionamento non convince affatto giacché a) Paolo muove a Pietro proprio l'accusa di voltafaccia, e b) quale che sia il rapporto fra Gal. 2 , 1 1 s. e il concilio, l'episodio di An­ tiochia dev'essere accaduto dopo l'episodio di Cornelio. Pietro (nella rappresentazione di Luca) conclude la sua argomentazione dicendo che con le sue azioni Dio stesso ha fatto capire chiaramente che i gentili che credono gli sono graditi, e che egli è disposto a concedere loro i suoi doni senz'altra condizione che la loro fede. Se è così, chi sono gli stessi apostoli per imporre condizioni quando Dio non ne richiede? Questo è il punto fino al quale arriva Pietro. Egli, e Luca con lui, non scorgono co­ me sia implicito (Roloff, 23 1 ) che anche i giudeocristiani hanno rinunciato alla legge quale strumento di salvezza. È giusto aggiungere, con Marshall, 250: «Ciò che Pietro contestava era dunque la necessità di obbedire alla legge allo scopo di essere salvati; che i giudei l'osservassero per altre ragio­ ni era questione secondaria» . ••.

12. . èatyl]atv ÒÈ 1tav 'tÒ 7tÀi]oz9.oc;. Presumibilmente Luca intende dire che il discorso di Pietro placò la �lJ'tlJatc; del v. 7· n 1tÀi]&c; è probabilmente la massa del popolo (cf. l'uso di èxxÀlJata in 1 5,4.22) distinta dagli apostoli e anziani, e non l'intero gruppo degli apostoli e anziani. La distinzione è •• resa inequivocabile nella lezione di D (l) sy h : auyxa'ta'tt.O.tp.Évwv ÒÈ 'twv 1tpEa�u-répwv 'toi'ç {.mÒ 'tou Ilé'tpou ELplJp.Évotc; èatyl]a&v 1tav 'tÒ 7tÀi]oz9.oc;. Può darsi che Luca voglia semplicemente dire che gli astanti furono messi a ta­ cere, ma probabilmente intende indicare che furono convinti e assentirono. Si veda la lunga citazione di Musonio Rufo riportata da P.W. van der Horst: NT 16 ( 1974) 309. Con 'Ì)xouov Luca dimentica di aver usato il singolare èatylJaEv con un

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sostantivo collettivo, 7tÀTj..9.oc;; o piuttosto, descrivendo la situazione, si fi­ gura il silenzio generale e singoli individui che ascoltano, tutti attenti alla storia che Barnaba e Paolo hanno da raccontare. Per È�l')YOUfJ.Évwv cf. ÈxÒtl')you[J.e:vot in 1 5,3; non c'è differenza rilevante di significato. lEl'lY · è più frequente negli Atti ( 10,8; 1 5, I 2. J4; 2 1 , 19, sem­ pre detto del narrare episodi accaduti) rispetto a ÈxÒtljy. ( 1 3 ,4 1 - che cita Ab. 1,5 - 1 5,3 ), come, a quel che sembra, nella letteratura greca in genera­ le. In 1 5,3 Paolo e Barnaba raccontano la conversione dei gentili, in questo versetto i «segni e portenti » che Dio ha compiuto fra loro. Probabilmente Luca pensa in sostanza al medesimo resoconto (cf. 14,27), cui però il ma­ nifestarsi di segni e prodigi conferisce un maggior valore probante, giacché mostra l'approvazione da parte di Dio. Non vengono fomiti particolari: Luca presuppone che i lettori abbiano in mente il racconto dei capp. 13 e 14, benché essi non contengano molti segni e prodigi. O'l')(J.e:ioc xoci TÉpaToc è una delle espressioni tipiche di Luca ( 2, 1 9.22.43; 4,30; 5 , 1 2; 6,8; 7,3 6; 14,3 ) che scivola nel testo: è Luca l'autore del versetto nella sua forma at­ tuale. ll puntO qui è che i segni e prodigi furono COmpiuti ÈV 'tOtc; E..9.V€0'tV. Haenchen, 121, fa notare che, poiché Luca manca della giustificazione teologica paolina della missione ai gentili, è costretto a ripiegare sui mira­ coli. Egli dispone invero di varie strade per giustificare la missione: l'argo­ mento di Pietro che Dio ha trattato allo stesso modo giudei e gentili, e quel­ lo di Giacomo (v. sotto) ricavato dalla Scrittura; è paradossale che a Paolo restino i miracoli. Ma cf. Rom. 1 5,19; 2 Cor. u,u; Gal. 3 , 5 . Stahlin, 203, ritiene che i miracoli fossero «una forma importante della predicazione». Luca forse sarebbe stato d'accordo, ma è dubbio che sarebbe stato così per Paolo. Tutto quel che si può dire è «che Dio ha dato la sua approvazione all'opera missionaria di Paolo» (Bauernfeind, 1 9 1 ). Bultmann, Exegetica, 4 1 7 (già in Fs Manson, 72 s. e n. 6), ritiene che il v. u, come tutti gli altri cenni a Paolo in 1 5 ,1-3 5, sia stato inserito in una fonte che in origine non lo conteneva. Paolo e Barnaba non erano presenti all'incontro di Gerusalemme da cui scaturì il decreto di 1 5 ,29. Sulla que­ stione v. sopra, p. 870, e sotto. Non c'è alcuna difficoltà a congetturare una fonte in cui si leggesse Èatyl')ae:v ÒÈ: 1tliv TÒ 7tÀTj&c;, xoci &7te:xpt..9.l') 'Icixw[3oc;. «Le frasi nelle quali si parla di Paolo e Barnaba si possono facilmente estra­ polare: v. 2 (sarebbe sufficiente: hoc�ocv livocf3at ve:t" Ttvàc; È� ocù-twv 1t!'Òc; xTÀ.) e vv. 3 - 5 . 1 2: aùv Téjl IIocuÀ� xocl. .Bapvoc� al v. 22; vv. 25 s. Cf. W. Bousset: ZNW I4 ( 19 1 3 ) 1 5 6- 1 62» (Bultmann). D'altro canto Pesch, n, 79, ritiene che l'ordine «Barnaba e Paolo» non conduca alla mano di un in­ terpolatore. Se fu Luca a inserire le notazioni su Paolo e Barnaba, potreb­ be esservi stato indotto da uno di questi due motivi o da entrambi: a) egli conosceva una tradizione, in cui si riportava (attendibilmente) che i due

avevano preso parte a una riunione a Gerusalemme (cf. Gal. 2,1- 10), e b) nel suo resoconto sui rappresentanti presenti al concilio aveva bisogno di coloro che chiama Ellenisti (6,1; v. ad loc. ). Egli sembra abbia considerato Paolo e Barnaba come esponenti del movimento che aveva avuto inizio con Stefano, o che da lui era eminentemente rappresentato. 13· IJ.€'t'à ÒÈ 't'Ò atyijacxt cxÙ't'o&; può essere parte di un'aggiunta di Luca. Per questa possibilità - non è altro - v. al v. 1 2. Èaty'Yjae:v era stato usato nell'introdurre Barnaba e Paolo. Ora si doveva introdurre Giacomo; Luca aveva in mente il verbo atyciv e lo riutilizzò. L'introduzione di Giacomo è lievemente più formale in D syP: &:vcxa't'à� (cf. v. 7) 'Ic:ixw�� e:l7te:v. Luca non spiega chi indica col nome di Giacomo. Presumibilmente è il Giacomo di 1 2, 1 7, evidentemente un personaggio di tale rilievo da non aver bisogno di presentazione. Certo i lettori di Luca san­ no di chi si tratta. Senza dubbio è lui che ricompare in 2 1 , 1 8, di nuovo co­ me figura di spicco fra i cristiani di Gerusalemme. Un Giacomo è menzio­ nato tra i fratelli di Gesù (Mc. 6,3 ) e come testimone della risurrezione (I Cor. 1 5 ,7). M{)lto probabilmente è lo stesso Giacomo che gioca un ruolo attivo nella lettera ai Galati. Insieme a Pietro fu l'unico personaggio emi­ nente che Paolo vide nella prima visita a Gerusalemme ( Gal. 1,19). Era uno di coloro che ebbero il titolo di a't'uÀot ( 2,9, con Cefa e Giovanni), ma non aveva apportato alcun contributo all'evangelo di Paolo o all'autorità di cui egli godeva ( 2,6), limitandosi piuttosto a riconoscerne il mandato (2, 7.8). Erano state persone venute da parte di Giacomo a indurre Pietro a mutare atteggiamento ad Antiochia ( 2, 1 2). Oltre a queste, le uniche testi­ monianze meritevoli di seria considerazione sono fornite dai racconti della morte del fratello del Signore in Ios. Ant. 20,200 nonché in Egesippo, cita­ to da Eus. Hist. Ecci. 2,23 ,4-1 8 . ll secondo in particolare fa pensare che il martire godesse di grande reputazione per la sua religiosità giudaica. Se e quanto si possa utilizzare anche l'epistola di Giacomo è questione contro­ versa. Su tutto questo materiale v. Pratscher, ]akobus; anche Benoit, Exé­ gèse n, 289, cf. 254. Qui Giacomo sembra concorde con Pietro, Paolo e Barnaba. Se la testimonianza di 2 1 , 1 8 e di Galati confermi o contraddica tale dato è una domanda cui non ci si può sottrarre. avòpe:� &:òe:ÀcpoL Per questa forma allocutiva cf. 1 , 1 6. Talvolta l'espres­ sione denota «correligionari cristiani», talvolta «correligionari giudei»; qui potrebbe valere nell'uno o nell'altro senso, oppure in entrambi insieme. &xoUa-cx't'É !A-Ou. Secondo Roloff, 23 1 , questo invito è un segno di autori­ tà; cf. Stahlin, 203 . Non necessariamente è così; cf. 2,22; 7,2; 1 3 , 1 6; 22, 1 . Secondo W. Dieterich, Das Petrusbild der lukanischen Schriften, Stuttgart 1972, 3 17, quella di Giacomo è. una replica: non fu Pietro a dare inizio al-

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la missione ma Dio stesso. Questo sembra tuttavia ciò che anche Pietro af­ ferma (èçe:ÀÉçCl"'t'o o -8e:oc:;, v. 7). 14· �!J!UWV. «Jacobus, Hebraeorum apostolus, Hebraico nomine Petrum appellat» (Bengel, 449). Cf. 2 Pt. 1 , r . Questa forma, che richiama l'ebrai­ co sm'wn, probabilmente era volta a conferire al brano un colore semitico, ritenuto confacente a Giacomo. Si intende Simon Pietro, che ha appena par­ lato. Malgrado Fitzmyer, Essays, 108, è indebito reputare che qui si indichi Simeone Niger ( 1 3 , 1 ) . Cf. Cullmann, Petrus, 1 8 . Giacomo si richiama a Pie­ tro, non a Barnaba e a Paolo: ciò non prova che la fonte originaria non con­ tenesse il v. r :z., ma è quantomeno compatibile con tale congettura; v. ad loc. èçY)')'l}aCl"'t'o. Cf. èxÒtY)')'OU!J.tvot ( 1 5,3 ), èçY)')'OU!J.Évwv (v. 1 2). La ripetizio­ ne è eclatante. Qui il verbo deve certo avere lo stesso significato che ha al v. 12 e vorrà dire quindi che Pietro ha ricordato un evento; È7te:axÉ4Cl"'t'o si riferirà pertanto alla conversione di Cornelio (cui Pietro chiaramente pen­ sa nei vv. 7-9). x11-8wc:; ha qui il valore assai inconsueto ( ma v. Ep. Arist. 263 ; 3 Gv. 3) di «come, in che modo» : «Simeone ha narrato come Dio ... », Per 1tpw"'t'ov cf. &:�'lj[J.e:pwv clp'X,Cltwv (v. 7): l'evento in questione appartie­ ne agli inizi della storia cristiana ed è stato il primo nel suo genere. Non è facile trovare una buona resa per È1ttaxÉ4Cl"'t'O. Page, 1 77, afferma che il suo significato non è «visitare», ma «mostrare riguardo o considerazione nel prendere» . Per Begs. IV, 175, vale «provvedere a » . Molti elementi depon­ gono invero a favore dell'accezione, non insolita nei LXX e in Luca (v. r, 68.78; 7,1 6), di «visitare». Malauguratamente nella nostra lingua non è fa­ cile combinare tale resa con l'infinito seguente. Si potrebbe proporre la tra­ duzione «prendere l'iniziativa»; cf. Es. 3 , 1 6, dove Dio prende a favore del­ le persone interessate un'iniziativa determinante e liberante. In questo caso egli ha agito così per trarre (intendendo À11!3ttv come un infinito finale) dai gentili un popolo per il suo nome. In èç Wvwv À11ov fra i due sostantivi vi è netto contrasto. Da coloro che sono per definizione non giudei, che non sono il popolo di Dio, Dio trae uomini (nel primo caso Cornelio e i suoi amici; ma al riguardo v. sotto) perché siano un À116c:;, il suo popolo, anche se manca loro quello che era stato fino ad allora il requisito necessario a tale scopo: non appartengono all'etnia giusta né sono stati circoncisi come proseliti. J. Dupont: NTS 3 ( 1 957) 47-50 (ora in Études, 3 61-365, con una nota aggiuntiva che rinvia all'articolo di N.A. Dahl, menzionato sot­ to) sottolinea come le parole di Giacomo evochino il linguaggio dei LXX, in particolare di Deut. 14,2 (ai èçe:ÀÉçCl"'t'o xt)ptoc:; o -8e:oc:; aou re:vÉa-8Clt ae: ClÌJ­ "'t'vo�. In questa lezione gli editori seguono � B C lf. 33 81 3 23 ( 1 1 7 5 ) 1739 249 5 al co. Si è sostenuto che le parole avessero come base Is. 45,21: ... t'va. yvwatv &!J-a. 't'tvoç dice con più forza di &.7t'&.p'X,i)> (cf. 1 3 , 1 5 ) ; qui tuttavia (in quanto motivo del ralle­ grarsi) significa probabilmente· «conforto» : essi si sentirono sollevati per­ ché i capi giudeocristiani a Gerusalemme non avevano insistito sulla ne­ cessità della circoncisione. Si confronti d'altro canto l'uso del verbo 1ta.pa­ xaÀe:tv al v. 3 2. Avevano ottenuto ciò che volevano ? La loro opposizione alle pretese dei giudaizzanti ( 1 5,1.5) si appuntava semplicemente sul rito oltraggioso e doloroso della circoncisione, mentre le leggi alimentari costituivano un fat­ tore insignificante? Oppure essi avevano contestato il principio sotteso alle richieste di ottemperanza alla legge (per lievi e irrilevanti che fossero) qua­ le condizione per essere accettati come cristiani, condizione di salvezza ? O forse 1 5,1.5 sono formulazioni fuorvianti, giacché il vero punto controver­ so non è a quali condizioni i gentili possano essere salvati, ma a quali con­ dizioni gli etnicocristiani possano mangiare con i giudeocristiani? O anco­ ra: è improprio porre tali questioni storiche? È lecito andare oltre la do­ manda: come Luca considerò il decreto? Al riguardo è possibile rispondere in modo chiaro: egli lo ritenne una 1ta.p!ixÀ "r)atç, senza dubbio rispetto a una richiesta di circoncisione e di piena osservanza della legge. Si deve ricorda­ re che (secondo Luca) Paolo era uno del gruppo che consegnò e presumi­ bilmente caldeggiò la lettera. Luca sostiene che gli etnicocristiani sono li-

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PAOLO E BARNABA TORNANO A D ANTIOCHIA

beri dalla legge e che l'unità della chiesa è stata salvaguardata. La sua pro­ spettiva al riguardo dev'essere certamente il primo ambito d'indagine, ma poiché Luca decide di scrivere da storico, si è autorizzati a porsi altre do­ mande e non ci si può esimere dal valutare la testimonianza delle lettere paoline, secondo cui c'era chi non considerava gli etnicocristiani liberi dalla legge e l'unità della chiesa corse quantomeno un grave pericolo.

32.. Giuda e Sila (v. 1 5 ,2.2.) si unirono all'opera, xcxì. cxù-roì. 7tpo�ij-r1Xt o"Y­ nc;. È un'altra proposizione circostanziale (cf. 1 5,2.7), commentata da Black, Aramaic, 8 3 . Per la presenza di profeti a Gerusalemme v. u,2.7. xcxi (se non è semplicemente il fossile di una proposizione circostanziale semiti­ ca) deve voler dire «anche»; oltre a Paolo e Barnaba (che solitamente non sono detti profeti), oppure oltre ai profeti nativi di Antiochia? D aggiunge 7tÀ�ps:tc; 1tvs:UjJ.cx-roc; &.yiou (com'è ovvio, dacché la profezia è dono dello Spi­ rito: D sottolinea un tema già presente negli Atti) e omette 7tOÀÀou (con M­ you). Potrebbe non essere che un caso di omeoteleuto, oppure forse D è con­ dizionato da 1 5 ,2.7 e vuole porre in rilievo l'aspetto dell'aggiunta orale alla lettera scritta. Ma Blass, 172., giustamente osserva: «Sed manente quoque 7tOÀÀou id fieri potest». òtci introduce circostanze concomitanti (Moule, 57). ll parlare è definito dal verbo 1t!Xp&XcXÀ&a!Xv. Al v. 3 I il sostantivo corradi­ cale 7t!XpcixÀ7Jatc; sembrava significare «conforto»; qui «esortarono», o for­ se «incoraggiarono» pare una resa più naturale. Essi esortarono «i fratelli». Per &òs:À�t come appellativo dei cristiani v. a 1,15; anche qui come al v. 30 non vi sono indizi di una gerarchia di diri­ genti nella chiesa. èma'tTJpi�s:tv è usato di nuovo in 1 5,4 1; cf. 14,2.2.. L'uso metaforico del verbo non richiede alcuna spiegazione. 33· Per 7tOts:i'v �vov cf. 1 8,2.3; 2.0,3; anche Prov. 1 3 ,2.3 (1tot�aouatv t'tTJ 1toÀÀa). L'uso è classico (Demosth. 19,163 [392.]; Plat. Phileb. sod, e cf. il latino facere, Cic. Att. s,io [79] ). Ha un impiego analogo l'ebraico 'sh Uastrow, 1 1 2.5). 7tOt�acxvnc; �vov qui significa genericamente che gli inviati non si limitarono a consegnare la lettera per tornare immediata­ mente. Non è possibile precisare per quanto tempo si fermarono prima che i cristiani di Antiochia «li lasciassero andare» (àmÀU-,97Jacxv) per il viaggio di ritorno. Essi partirono [J.E't'e:lp�vTjc;: non solo in buoni rapporti con i lo­ ro ospiti ma in una situazione generale di benessere cristiano; cf. 9,3 1. I cristiani di Antiochia -sono anche qui, come al v. 3 2., «fratelli» . I messag­ geri tornarono da coloro che li avevano inviati, gli apostoli e anziani di 1 5, 2.2.. Si afferma la solidarietà con Gerusalemme (Davies, Land, 2. 76). Questo versetto, letto a sé, lascia capire che sia Giuda sia Sila, forse an­ che Paolo e Barnaba, tornarono a questo punto a Gerusalemme. Ma eviden•.•

temente non è questo che vuole dire Luca: al v. 3 5 egli dichiara che Paolo e Barnaba rimasero ad Antiochia e il v. 40 induce a ritenere, senza peraltro provarlo, che anche Sila vi si fermò. Ciò significa o che il plurale in questo versetto è un errore, oppure che altri, non menzionati in 1 5,22, accompa­ gnarono i quattro di cui si fa il nome. V. al v. 34· Metzger, 439, indica una variante non riportata in NN·6 • Anziché 7tpÒc; 'toùc; &:7toantÀcxncxc; cxù-toUc; (1)7-4 � A B C D vg sa bo al), H L P S, molti codici in minuscola, syP·h bo arm eth; Beda danno 7tpÒc; 'toùc; &:7toa'toÀouc;, " ··· per porre in maggior rilievo l'apostolato» . È altrettanto probabile che sia una corruzione di a.7toa�e:tÀcxncxc;cxu'to�. Si noterà il divaricarsi della te­ stimonianza della versione bohairica. 34· Questo versetto non è presente nel testo di NA1 6; lo omettono 1) 74 � A B E 'F g)l vgsr syP bo. È probabilmente una «miglioria » occidentale volta a spiegare la presenza di Sila in 1 5,40 dopo che il v. 3 �eva fatto pensare alla sua partenza da Antiochia per Gerusalemme. Esso r'if;:orre in svariate forme con differenze marginali. Tutte iniziano con EÒo�e: ÒÈ 'tql :EtÀcx (o :Et­ ÀÉ�) Èm!J-e:i'vcxt (così C D 3 3 3 6 3 23 4 5 3 614 (94 5 ) 1 175 1739 1 89 1 al gig l cl h "" sa bomss ) . Poi C ha cxÙ't'ou ( «sembrò bene a Sila stare là»; cf. w vg sy 18,19); Dc gig l W vgcl hanno 7tpÒc; aù-toUc; «Stare con loro»; 0• ha aÙ'toUc; («sembrò bene a Sila che essi si fermassero»; a meno che aÙ'toUc; non sia un errore per cxù'tou [Begs. IV, 1 8 2]). Dopo, D gig l w vgcl hanno (J-ovoc; ÒÈ 'IoU­ òac; È7tope:U.SlJ; e w vgcl aggiungono altresì hierosolyma. La lingua del versetto è lucana. tòo�e: è stato usato 3 volte nel contesto immediato ( 1 5,22.25 .28; cf. Le. 1,3 ); È7tt!J-Éve:tv è voce lucana (6 occorren­ ze, senza contare questo versetto; 10 nel resto del N. T.). 3 5 · Paolo e Barnaba si fermarono (òtcx'tpt�e:tv è un altro vocabolo lucano: Atti: 8x; Giovanni: 2x [ma in un caso con la variante !J-ÉVe:tv]; mai altrove nel N.T.) ad Antiochia, unendosi «a molti altri» - non menzionati per no­ me: si pensa ai profeti e dottori di 1 3 , 1 nonché a coloro che per primi an­ nunciarono la parola ad Antiochia, 1 1,19 - «insegnando e predicando (pre­ dicando come buona novella, e:ùcxyye:Àt�OIJ-e:vot) la parola del Signore» . Per l'insegnare la parola del Signore v. 1 8, 1 1 ; per il predicare la parola del Si­ gnore v. 8,4; per la parola del Signore v. ad es. 8,25; 1 5,3 6.

XI

LA MISSIONE DI PAOLO APRE NUOVE FRONTIERE

( I 5 , 3 6-I 8,2J ) 41 NUOVA VISITA AI LUOGHI DEL PRIMO VIAGGIO

( r s , J 6- r 6, s ) T. Baarda: NT 3 4 ( 1992) 250-256; P. Borgen, Paul preaches Circumcision, 1983, 33· 37 (già in Fs Barrett, 37-46); C. Bryan: JBL 107 ( 1 9 8 8 ) 292-294; S.J.D. Cohen: JBL 105 ( 1986) 251-268; D. Daube, Ancient Jewish Law, Leiden 1 9 8 1 , 22-3 2; E. Delebec­ que, come sopra, 40; R.M. Grant: VC 46 ( 1 992) 105·1 1 1 ; B.N. Kaye, come sopra, 40; G.D. Kilpatrick: JTS 41 ( 1 990) 98; Y. Tissot, come sopra, 39; A. Wainwright: JSNT 8 ( 1980) 66-70; W.O. Walker: ExpT 92 ( 198 1 ) 23 1-23 5 · 3 6 Dopo alcuni giorni Paolo disse a Barnaba: «Torniamo 1 a visitare i fratelli di città in città, ciascuna di quelle in cui abbiamo proclamato la parola del Si­ gnore, per vedere come stanno» . 37 Barnaba desiderava 1 prendere con sé an­ che Giovanni, detto Marco; 3 8 Paolo però era del parere di non prendere con sé l'uomo che si era separato da loro 3 in Panfilia e non li aveva accompagnati nella loro opera. 39 Sorse un aspro disaccordo tanto che si separarono l'uno dall'altro, e Barnaba prese Marco e salpò alla volta di Cipro, 40 mentre Paolo scelse Sila e partì, affidato dai fratelli alla grazia del Signore.4 4 1 Attraversava la Siria e la Cilicia, rinvigorendo le chiese. 1 Raggiunse dunque Derbe e Listra; e c'era un certo discepolo ivi di nome Timoteo, figlio di una donna giudea, credente, e di padre greco. 5 2 Questo di­ scepolo godeva di buona reputazione presso i fratelli di Listra e Iconio. 3 Pao­ lo volle che andasse con lui, e lo prese e circoncise a motivo dei giudei che sta­ vano in quei luoghi, poiché tutti sapevano che suo padre era stato 6 un gre­ co.? 4 Mentre attraversavano le città, consegnavano ai credenti 8 perché li os­ servassero i decreti che erano stati sanciti dagli apostoli e anziani che erano a Gerusalemme. 5 Così le chiese erano confermate nella fede e crescevano di numero ogni giorno.

Paolo propone a Barnaba di visitare nuovamente i fratelli cristiani in tutte le città in cui avevano predicato nel viaggio raccontato nei ca pp. I 3 e 14· Secondo 14,23, erano stati designati anziani in ogni chiesa; c'erano - in alI NEB: •Non dovremmo forse ritornare ora».

3 NEB, NJB: eli aveva abbandonati ». 7 NEB: •gentile•. 6 NEB: •era•.

1

NJB: •propose di prendere Giovanni Marco•. 5 NEB: •gentile•. In greco : •loro•, che non può rife rirsi alle città. 8

4 NJB: •grazia di Dio•.

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tre parole - comunità cristiane organizzate, fatte nascere dall'iniziativa del­ la chiesa di Antiochia. Era un dovere cristiano elementare accertarsi del lo­ ro benessere. Barnaba acconsentì ma desiderava prendere con sé Giovanni Marco, che li aveva accompagnati nel viaggio precedente. Paolo non era d'accordo, in quanto Giovanni Marco non era degno di fiducia. n disac­ cordo condusse a un aspro contrasto e alla separazione: Barnaba e Marco salparono per Cipro, Paolo scelse Sila come compagno e partì via terra at­ traverso Siria e Cilicia. Nell'accingersi a percorrere in senso opposto il campo dell'attività mis­ sionaria d'un tempo, Paolo e Sila giunsero a Derbe e Listra, dove incontra­ rono Timoteo, che Paolo volle aggiungere al suo gruppo. Poiché Timoteo era figlio di una coppia mista e incirconciso, Paolo, a causa dei giudei del luogo, che sapevano che il padre di Timoteo era greco (ossia non giudeo), lo circoncise. n viaggio continuò, i decreti del concilio venivano divulgati e le chiese fiorivano. Le linee essenziali del brano sono dunque chiare, ma esso suscita una se­ rie di problemi, che saranno enunciati e dibattuti nel commento. n ragio­ nevole proposito di rivisitare le chiese del primo viaggio è rapidamente ac­ cantonato: in 1 6,6 il gruppo apre nuove frontiere. Che Paolo e Barnaba non si trovassero d'accordo sull'opportunità di prendere con sé Marco è com­ prensibile, ma in Gal. 2,1 3 il dissidio ha un motivo diverso. n silenzio al riguardo negli Atti va messo in rapporto con l'assenza in essi di qualunque accenno al messaggio giunto da Giacomo che divise la chiesa ad Antio­ chia. Luca ne era al corrente? Ha omesso deliberatamente questa informa­ zione e si è visto costretto a fornire una ragione diversa per la separazione di Barnaba da Paolo? Si pone così in termini drastici la questione della pa­ ternità degli Atti. È ovviamente possibile che due persone si trovino in di­ saccordo su più d'una questione, e queste due possono essere state correla­ te. Perché Marco tornò indietro durante il primo viaggio? Una possibile ri­ sposta è che la missione si stava rivolgendo sempre più decisamente ai gen­ tili ed egli dissentiva; può darsi che abbia portato Barnaba dalla sua parte in quanto ad Antiochia costui s'era schierato con Pietro anziché con Paolo. Ciò non toglie, tuttavia, che non solo il racconto lucano del concilio ma anche la sua esposizione degli eventi successivi suscitano seri dubbi sulla paternità dell'opera. Un secondo rilevante problema sorge in 1 6,r-3. Il concilio aveva deciso che per i gentili convertiti al cristianesimo la circoncisione non era necessa­ ria: una vittoria considerevole della posizione di Paolo. Pochissimo tempo dopo Paolo stesso, che (secondo Gal. 2.,3 ) si era energicamente opposto al tentativo di far circoncidere Tito, circoncise Timoteo. È appena credibile che Paolo si sia comportato in questo modo, ma non più che appena. È pos-

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NUOVA VI SITA Al LUOGHI DEL PRIMO VIAGGIO

sibile che Paolo abbia fatto il seguente ragionamento: così com'è, Timoteo non è né giudeo né gentile; non si può annullare la giudaicità di sua madre; gli si può dare la circoncisione che suo padre, gentile, non consentirebbe. In tal modo si risolvono tutte le ambiguità. È possibile, non probabile. Lo stesso si può dire di altre ipotesi; v. sotto. Se le si rifiuta, qualora Luca ab­ bia fornito nel migliore dei casi un resoconto parziale della rottura di Pao­ lo con Barnaba e uno non veritiero del modo in cui Paolo si comportò con Timoteo, l'attribuzione tradizionale degli Atti a un personaggio apparte­ nente alla cerchia di Paolo è messa in discussione, e il meglio che si possa dire di questa pericope è che Luca dipende da racconti popolari che egli non ha verificato, o forse non ha potuto verificare, con Paolo, con Barna­ ba, con Timoteo, o con la chiesa di Antiochia.

36. fl proceSSO di insegnamento e di evangelizzazione ( I 5 ,J 5 ) Si protras­ se per un certo tempo, -rtvaç i}[J.Épaç. Luca non sa quanto a lungo, ma vuoi far capire che è stata un'attività impegnativa. A questo punto Paolo pren­ de l'iniziativa (Et1tEV 1tpÒtÀt1t1touclJ di 1 2, 1 3 . Della 7tcxtòtaxlJ di Filippi si dice che aveva un 1tVEU[J.CX 7tt.J.,9w­ va; così 1)74 � A B c• o• 8 1 3 26 pc; si legge 1tt.J.,9(1)\10" � ÒCXt(J.O\IE� ÈXpt�OUp.E\IOt cpuycxÒEUo\l'tCXL. La ragazza posseduta procurava molta ipycxatcx, «affari» o «profitto» .

L'accezione «affari » trova vasto sostegno nei papiri (MM, 25 2), ma era senza dubbio il profitto che ne derivava a interessare i XUptot (che poteva­ no essere uomo e donna: MT, 22) della ragazza e, in modo diverso, Luca, il quale disapprova il profitto tratto dall'abuso di poteri spirituali (v. Kre­ mer, Actes, 287-29 1 ). n profitto scaturiva dal [J.CX\I'tEUEO'&t della ragazza, verbo usato solo qui nel N.T., e dunque mai riguardo ai profeti veterote-

PAOLO E SILA A FILIPPI

stamentari o cristiani. Qui: «dando oracoli » . Ciò conferma l'interpreta­ zione di 7tVEU{l.cx 1tu.8wvcx fornita sopra e che ricompare in Suida, ove roJ­ -8wv equivale a ÒCXt!J.OVtOV !J.CXV'ttxov. 17• xcx-.cxxoJ..ou-8oUa-cx (1)4 5 ( ,. ) 1)74 � B D 36 4 5 3 pc), participio presente, è più adeguato a è:xpcx�Ev, imperfetto (l'aoristo è:xpcx�Ev è tràdito in pochissi­ mi mss.), rispetto a xcx'tcxxoì..ou-8l)acxacx (A C E 1!. 9Jl co). Potrebbe essere perciò stesso la lezione inferiore sul piano testuale (la «miglioria» di un co­ pista), ma la combinazione dei mss. onciali antichi e occidentali indica che è probabilmente la lezione genuina e s'inquadra in una descrizione armo­ niosa di un evento che si ripeteva (cf. v. 1 8 ). Non ha senso l'osservazione che i ventriloqui non sono in grado di emettere suoni forti (xpli�Etv). Luca non sta registrando i decibel ed è convinto che la ragazza fosse veramente posseduta (v. 1 8 ), ancorché da uno spirito maligno. Lo spirito ha una co­ noscenza soprannaturale dell'evangelo; si pensi alla conoscenza mostrata dai demoni nei vangeli sinottici (ad es. Le. 4,34). Ella «seguiva Paolo e noi». Weiser, 4 3 5 , nota che, sebbene si usi 'ij(J.tv, l'unica persona rilevante è Paolo: «ll 'noi' resta soltanto un'appendice». Egli ne deduce che in questo versetto la prima persona plurale non provie­ ne dalla fonte bensì dall'autore. L'argomento è debole: Paolo era sotto ogni aspetto il personaggio più importante del gruppo. L'omissione di av-8pw7tot nel testo occidentale (D,. gig; Lcf) dà un'iden­ tificazione più esclusiva: non «questi uomini sono schiavi», ma «questi uo­ mini sono gli schiavi...», ma probabilmente non è quanto Luca intendeva. &jlta"t'o>, ma forse è più probabile «per tre sabati» (cf. I J,27.42.44; I S , 21; I 8,4). Fil. 4,I6 (cf. 4,9) induce decisamente a credere che Paolo si sia fermato a Tessalonica molto più di tre settimane; così anche I Tessalonicesi. òte:ì..éEa-.o «discettò, discusse» . G.D. Kilpatrick: JTS 1 1 ( I960) 340, rile­ va che nel vangelo di Luca si usa Òtaì..o-yt"çe:a&t, in Atti ÒtaÀÉ-ye:a"!9-at. Egli ha ragione a rifiutare di ravvisare qui la prova che vangelo e Atti siano di due autori diversi, e forse anche a notare un cambiamento di stile nella di-

ATII 1 7 , 1 - 1 5

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rezione del greco attico o di una koinè più letteraria. L'argomentazione di Paolo si fondava (come era prevedibile nella sinagoga) sull'interpretazione delle Scritture veterotestamentarie. Questo è vero sia se cbto (D ha Èx, una miglioria) 'twv yparpwv è connesso a Òte:ÀÉ�a'to, sia se è legato a Òtavolywv xcxì 1tt:Xpa'tt-8É(.Le:vo� (nel versetto successivo). Fa poca differenza: l'argomen­ tazione di Paolo è complessivamente basata sulla Scrittura; è la Scrittura che egli «apre» ( «spiega » ) . È probabilmente preferibile il senso più genera­ le: Paolo argomentò sulla base della Scrittura, e l'argomentazione consiste­ va in esposizione e affermazione. Al posto di Òte:ÀÉ�a'to ci si poteva aspet­ tare Òte:ÀÉye:'to (imperfetto, come in D in 1 8,19), ma il carattere continuati­ vo della discettazione è espresso dai participi presenti al v. 3, ed è proba­ bilmente giusta l'interpretazione di òte:ÀÉ�a'to come aoristo constativo pro­ posta da BDR, § 3 27.1 n. 2. Schmithals, 1 5 5, fa notare che Paolo verisimilmente non sarà entrato in ogni nuova sinagoga da sconosciuto. Nelle comunità giudaiche dovevano essersi diffuse notizie su di lui (come agitatore). È possibile che informa­ zioni giunte da Filippi abbiano contribuito ad accelerare l'opposizione di cui si parla al v. 5 ·

3 · ll nuovo versetto prosegue la frase del v. 2 con un resoconto del modo e dei contenuti della discettazione che Paolo teneva nella sinagoga. Òtcxvolywv: il verbo è usato nella medesima accezione in Le. 24,32, ma né LSJ, 405, né BA, 375, sono in grado di produrre paralleli precedenti a Aen. Gaz. Theophr. 5b (PG 8 5 , 877: ... Òtavotye:tv 1te:tpaao(.Lat 'tà 'twv 7tiXÀcxtwv &:1topp7j'ta), del v-VI secolo d.C. La connessione della parola con le Scritture orienta verso uno sfondo giudaico. È dubbio peraltro che lo si possa individuare nel verbo pt!J, usato solitamente nell'esegesi con il si­ gnificato di «aprire una lezione o una predica con un passo della Bibbia»; così ad es. Ber. 63 b (non 63a, come in Bacher), citato da Bacher, Term ino­ logie 1, 1965, 1 62 s. È questo presumibilmente il significato anche di Sheq. 5,1, come compare nel Talmud babilonese. A Mordecai fu dato il nome Petahiaf:t, shjh pwt!J bdbrjm wdwrsn: «egli iniziava i suoi discorsi con pa­ role (della Scrittura) e procedeva a spiegarle» . Nel Talmud palestinese manca peraltro la preposizione b, sicché si ha semplicemente pwt!J dbrjm, e il significato può essere: «Egli apriva le parole (della Scrittura) e le spie­ gava». Danby traduce (una «combinazione dei due tipi» di Mishna): « poiché egli era in grado di 'aprire' questioni e spiegarle» . L'informazione ul­ teriore che Mordecai conosceva settanta lingue fa pensare a un interesse per un'esegesi parola per parola. Pochi i dubbi sul senso generale del passo di Luca - un'argomentazione basata sulla Bibbia -, ma sarebbe azzardato asserire che il suo linguaggio è informato a un modelio giudaico. Nell'am••.

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DA FILIPPI AD ATENE

bito della letteratura qumranica CD 5,3 non pare pertinente giacché si ri­ ferisce all'apertura di un libro sigillato; 1 QH 1 8,20 è difficile, ma potrebbe risultare calzante: l'rl 'wzn nftl; dbr «a un orecchio incirconciso fu aperta una parola » . 7ta.pa.-ri-Sea-8a.t non compare altrove nel N.T. con una proposizione og­ gettiva (ma cf. 28,2. 3A) e quest'uso del verbo sembra tardo. Cf. tuttavia Plat. Po/. 2.75b: -ròv tJ.U-8ov 7ta.pe-8ÉtJ.e&L, tv'èvòei�a.t-ro Dodd, Scriptures, 1 8, pone a confronto questo «aprire» e «applicare» con Rom. 9-1 1 . Non si compie qui alcun tentativo di mostrare quali passi si sostiene provino che il messia deve soffrire e morire (la sofferenza deve comprende­ re la morte alla luce delle parole che seguono; cf. 1,3; 3 , 1 8; Le. 24,26.46) e risuscitare dai morti. Su questo tema fondamentale della predicazione cri­ stiana secondo la rappresentazione degli Atti v. sopra, pp. 82.0-82.2.. L'as­ serto fondamentale, che la Scrittura predice la morte e risurrezione del messia, è seguito dall'identificazione del messia che muore e risorge con Gesù. n secondo 8-rt, e forse anche il primo, introduce un discorso diretto, come mostra xa.-ra.yyÉÀÀw. « Costui è il messia (che dunque muore e risor­ ge), ossia Gesù, che io ora sto proclamando». Per un analogo passaggio dal discorso indiretto al discorso diretto cf. 1,4. Partendo dal presupposto che il testo di NA1 6 sia quello genuino, si direbbe che sia stata l'insolita posizione apposizionale di ò 'I "t)ao� a far nascere parecchie lezioni varian­ ti: ò Xpta-rò� ò 'l"t)aO� B; ò Xpta't� 'l"t)aO� \f SUl; Xpta-rÒ� 'l"t)aO� 1)74 A D 3 3 8 1 pc gig vgst; 'l"t)aO� Xpta't� � 614 2.49 5 pc vg cl; 'l"t)ao� ò Xpt­ a-r6� E 3 6 4 5 3 pc. Non mancano però argomenti a favore della lezione di D o di �.••

4· Per 7tei-Sea-8a.t come risposta positiva all'evangelo cf. 2.8,24

(Le. 1 6,3 1;

Gal. 5,7); altrove negli Atti il vocabolo indica l'accettazione di qualche al­ tro insegnamento o opinione ( 5 ,36.37·39; 2. 1 , 14; 2.3,2.1; 2.6,2.6; 2.7, 1 1 ) . Al­ cuni dei tessalonicesi (giudei o proseliti, poiché si trovavano nella sinago­ ga, e altri che potevano esservi vengono menzionati separatamente) accet­ tarono gli asserti secondo cui il messia doveva soffrire e morire, e Gesù era il messia. Si dice inoltre che questi credenti 7tpoaexÀ"t)pw-8"t)aa.v -r . Esige questa interpretazione il testo oc­ cidentale, xaì. yuvai.'xe:ç -rwv rtpw-rwv (D lat). Per l'interesse lucano per la conversione di donne e il ruolo da loro svolto nella chiesa v. 1,14; 5,1; 8, 3.12; 9,2; 1 3 ,50; 1 6,1 . 1 3 . 14; 17,1 .2.34; 1 8,2; 21,5; 22,4; 24,24. Per le donne in Macedonia v. W.W. Tam, Hellenistic Civilisation, 1930, 89. 90. L'uso di n e la litote (oùx òÀ(yat) sono anch'esse caratteristiche di Luc.a. ' ll testo del versetto è un po confuso. Clark, 108. 3 66, sulla base di D, lo ricostruisce così:

xa( -rtve:ç &l; aù-rwv &rtda-8Yjaav -rfl òtòaxfl, KtXÌ. rtpoae:xÀYjpw.SYjatXv -rij.l IIauÀ� xtXì. -rij.l l;, À� 7tOÀÀOÌ. 'tWV a&(3o(J-ÉVWV KtXÌ. 'EH�vwv rtÀi]&c; rtoÀÙ xtXÌ. yuVtXi.'xe:c; -rwv rtpw-rwv oùx ÒÀtytXt. 5· 'çl]Àwaav-re:c;: come in 7,9 (i patriarchi erano gelosi di Giuseppe); cf. 5, 17; 13,45 (ÈrtÀ�a-87Jaav 'ç�Àou). I giudei temevano di perdere l'autorità sul­ la sinagoga e il richiamo sui non giudei religiosi, e contrastavano il succes­ so dei predicatori cristiani. Di conseguenza presero con sé ( rtpoaÀa�!J.e:vot,

DA FILIPPI AD ATENE

medio) alcuni uomini malvagi (1tOVYJpoUç) -rwv àyopatwv. Non ci sono dub­ bi di rilievo sul significato che Luca attribuisce qui a questo termine (ma cf. 19,3 8), ma sono sottesi problemi linguistici che investono segnatamente l'accentazione. Così MH, 57: «Fra àyopatoc:; e àyopai'oc:; i grammatici trac­ ciano distinzioni diverse. Zonara (xn secolo) spiega àyopai'ot come o{ iv àyop� àvaa-rpecpo[J.evot &v�pw7tot, e àyopatoc:; come i] i][J.Épa iv n i] àyopà -re­ Àet-rat. Se è così, in Atti 19,3 8 si deve scrivere àyopatot, e ricondurre al no­ minativo àyopatot il sostantivo di 1 7,5; ma Ammonio [I o n sec. d.C. se­ condo LSJ], di otto secoli [dieci o undici secondo il calcolo di LSJ) anterio­ re a Zonara, propone una distinzione totalmente diversa», che è riportata in modo non proprio preciso da LSJ; v. Ammon. 1 1. Secondo Ammon. 4 (6) la differenza è la seguente: àyopawc:; (J-Èv yc%p Èa-rtv i] i)(J.Épa, àyopatoc:; ÒÈ o 'Ep[J.ijc:; o È1tt -rijc:; àyopt�t [Thackeray] ); 7,247 (-r"Ìjv 7tpÒt�t� nel senso di dipartita nella «morte» (cf. Le. 9,3 1: e�oò�), cui si può pensare qui, ma non necessaria­ mente. Forse una certa ambiguità è voluta: «non appena sarò lontano» . La partenza di Paolo sarà seguita dall'arrivo di Àuxot �a.pe:'t� «lupi ter-

IL DISCORSO DI PAOLO A MILETO ribili». In D l'aggettivo è usato in 2.0,9 per il sonno pesante; l'idea comune è l'oppressione. È questo il significato della parola in Ios. Ant. 1 5,3 54, do­ ve Erode il Grande è messo in guardia dall'essere [»pùv xat 't"Ufl!XVVLxov. L'aggettivo è usato con opy� e 1..6"Aoç in 3 Macc. 5,1.30·47, ma resta piut­ tosto sorprendente attribuito a lupi. Luporum ... rapacium (Horat. Carm. 4,4,50, citato da Schweizer, Beitri:ige, 63 ) è più naturale. TI saggio di G.W. H. Lampe, Grievous Wolves, in Fs Moule, 2.53-2.68, per quanto istruttivo riguardo all'eresia cristiana delle origini, non getta alcuna luce sull'impie­ go di �apet'ç. �apUç può voler dire altresì «potente» (ad es. Horn. Il. 1,89; Xenoph. Ag. n, n, ma questo può essere un esempio di �apu't"a't'oç «fieris­ simo») e forse l'intento di Luca è dire che gli eretici sono formidabili più che feroci. È la definizione della chiesa come gregge (v. 2.8, ripetuto al v. 2.9) a su­ scitare l'immagine dei lupi. I lupi non risparmieranno il gregge; i mestatori perseguiranno i loro fini, incuranti di ciò che sarà della. chiesa. Per queste immagini, variamente utilizzate nella chiesa delle origini, v. tra l'altro Did. 16,3; Ign. Phld. 2., 1,2.; 2 Clem. 5,2.-4; Iust. Apol. 1,16,58; Dial. 3 5· Per i lupi nell'A. T. v. Ez. 2.2.,2.7; Sof. 3,3. I lupi vengono dç ÒIJ-aç, vale a dire, provengono dall'esterno. Potrebbe­ ro essere maestri giudei o gentili, che importano le loro credenze nella chie­ sa, o forse autorità oppressive, ma ciò si accorderebbe meno bene a elç, che lascia intendere che le persone in questione si sono introdotte nella comu­ nità ecclesiale. V. per contro il v. 30. Per il compiersi di quanto si dice in questo versetto e nel v. 30 si vedano le pastorali e l'Apocalisse. Sul rapporto cronologico tra questo versetto e le pastorali v. Wilson, Pastorals, 12.3. Per il concetto cf. Act. Thom. 67 (L.­ B., 11/2., 184 s.): òta't'�pl'jaov aù't'�v à1tÒ 't'wv Àuxwv 't'wv òtap7ta�6nwv. All'inizio del versetto in alcuni testimoni il nesso con quanto precede ri­ sulta più stretto: anziché i:yw olòa in CJ E 'l. tpwv; Vergil. Aen. 9,2.47: di patrii; cf. Thuc. 2.,71,3. Paolo (Luca) accetta il termine oòOc; come definizione del cristianesimo. Qui si vede invero (così Haenchen, 630) perché Luca sia lieto di usarlo. «Questa parola designa la nuova religione di Gesù come un'entità spe­ cifica, senza tuttavia separarla dal giudaismo: essa ricorda in effetti con tutta evidenza locuzioni veterotestamentarie come 'le vie del Signore', che presentano il giudaismo come la vera religione prediletta. Questa via non ha condotto Paolo al di fuori del giudaismo... » . cttpe:atc; invece è un termine

1 275 che appartiene agli avversari giudei - Yiv ì..éyouatv at'p&atv -, usato per esem­ pio da Tertullo (v. 5). L'implicito rifiuto della definizione at'pe;at� significa che il cristianesimo si considera non una setta o un gruppo all'interuo del popolo di Dio; esso è il popolo di Dio, e la sua via è la halaka per tutto Israele. «Hanc appellationem Paulus corrigit, non quo tum esset odiosa, sed quod non satis digna» (Bengel, 477). Che il Dio che Paolo adora sia in effetti il Dio avito, veterotestamenta­ rio è provato dalla fede di Paolo in 1taat 'tot� xa-tà -tòv VO!J.OV xal 'tot� èv 't'Ot� 1tpOq:>"lJ't potrebbe essere la proposizione che precede, vale a dire (il fatto che) ci sarà una risurrezione di giusti e ingiusti. Èv è probabilmente causale ( «per questo motivo»; v. ad es. Xenoph. Cyrop. 1,3,14), anche se non pare ne­ cessario supporre che vi sia alcuna dipendenza diretta dall'uso dell'ebraico b. Cf. Gv. 1 6,30. Questa interpretazione è diffusa: così Bruce, Acts, 425 ( «perciò»); Schneider, n, 348 ( «per questo, per tale motivo» ); Zerwick, S 1 19 ( «propterea», cf. 7,2.9); BDR, § 219.2. n. 2 ( «perciò» ). Forse tuttavia è meglio non attribuire a 'tOU'tCJ.l un antecedente preciso. Moule, 79· 132.. 197, traduce «e così, stando così le cose» (si pensi all'uso dell'espressione analoga col relativo, Èv (!J; anche 26, 12.: Èv olç). xal. aù-.6ç: «'anch'io', come i miei accusatori e i giudei che essi rappre­ sentano» (Page, 239). &axci> (ND m, 1 5 3, rinvia a H. Dressler, The Usage of &ax€w and its Cognates in Greek Documents to zoo AD, 1947; v. an­ che Fs Furnish, 161-172) indica anzitutto l'allenamento fisico in vista di prestazioni e attività atletiche dìsparate, ma fu facile applicarlo all'adde­ stramento intellettuale e morale; ad es. Xenoph. Mem. 1,2,19-2.8: opci> yàp wa1te:p -.à 'tOU aWILCX'toç Épycx 'tOÙv fosse stato in origine nel testo di Luca, è arduo capire perché lo si sarebbe dovuto tralasciare, accidental­ mente o intenzionalmente. E in BDR, § 42.3 (senza citare questo versetto) si osserva: «Il genitivo di un participio può anche stare senza il genitivo di un nome o pronome, se questo si può immediatamente integrare» . Metz­ ger, 492. s., difende il testo breve. Cf. Le. 12.,3 6; Atti 2.I,3 I . civtX�oÀ"Ìjv 7tOtlJaclp.e:v>, Ciò non giustifica il periodo grammaticalmente ellittico, ma spiega come si sia giunti a formularlo così. «Di solito (J.aÀta-ra. precede la parola che sottolinea» (Begs. IV, 3 14). Così accade qui. i-f)wv 'tE xa.l. t:"'l.'""fl!J.a'twv. Qui probabilmente E&ç è usato nel senso di «legge»; cf. 1 5, 1 . E possibile che lo si sia preferito in quanto termine meno offensivo in un tribunale che conosceva soltanto un vo(J.oç (romano). Gli �"fl't�(J.(l.'ta. (cf. 25,19) sono le controversie che i giudei notoriamente tene­ vano sull'interpretazione delle loro leggi. Così sostanzialmente Calvino, n, 269. xa.-.à 'Iouòa.touç. L'uso di xa.-.li per indicare un genitivo possessivo o soggettivo è «in genere ellenistico» (BDR, § 224.1 e n. 3 ) . Ma il genitivo equivalente sarà diverso per i due sostantivi: «le usanze (leggi) dei giudei»; «le controversie correnti fra i giudei, nelle quali essi si impegnano» . òio(J.a.t ... cixoUa-a.t. «Con ÒEta-8a.t 'chiedere' l a persona cui ci si rivolge è in genitivo; inoltre può essere usato anche l'infinito semplice, quando il sog­ getto dell'infinito coincide con la persona cui ci si è rivolti» (BDR, § 409. 5). Cf. Le. 9,3 8. Dopo ÒÉo(J.a.t C 9Jl syP co? aggiungono il genitivo aou. Ai vv. 2.3 Paolo fa ricorso alla consueta captatio benevolentiae; cf. 24,2 s. IO. Beyer, 148, è fuori strada quando osserva che Paolo si sente sollevato a parlare con un giudeo, dopo aver cercato di spiegarsi con gentili ignoran­ ti. Egli invero si trovava decisamente meglio con i gentili che con i giudei. 4· Con jÙv oòv si passa all'incombenza della difesa. Piuttosto stranamente, �twatç sembra essere, nell'uso, un termine giu­ daico. Ricorre in Sir. prol. 14 (-.� èvvo(J.OU �twaEwc;), in Sal. 3 8 ( 39),6 Sym. e in un'iscrizione giudaica del I sec. d.C. (lnscriptiones Graecae ad res Ro­ manas pertinentes, ed. R. Cagnat, Paris 1906, IV, 65 5 , 1 2 s.: òta n -.�v èva­ pE'tov a.ù-.wv [�L]watv). Sorprendentemente BA, 283, non ne segnala la pre­ senza in Simmaco e non cita nuovi esempi. LSJ, 3 1 6, aggiunge un papiro del VI sec. d.C. Che il termine significhi «stile di vita» è chiaro. iv -.cil Wve:t !J.Ou t:v n 'lEpoaoÀu(J.otc; ... 7tanEc; 'Iouòa.tot. Turner, Insights,

84 s., esamina il senso e la costruzione della frase. Molto dipende dal valo­ re di n. A prima vista verrebbe da pensare che e.Svoç indichi, come nei di­ scorsi di Paolo in 24,17; 28,19, la nazione giudaica. Turner sostiene invece che -re: vale «e», non «comprendendo» o «concretamente», talché la vita «nella mia nazione» e la vita «a Gerusalemme» sono distinte. Paolo «allu­ de non alla sua condizione attuale, bensì alla sua situazione nell'infanzia, prima di recarsi a Gerusalemme per la sua formazione. Allora egli avrebbe ovviamente considerato come 'sua nazione' la gente della città natale di cui andava tanto fiero, Tarso, 'città non priva d'importanza'» ( 8 5 ) . La diffi­ coltà più evidente in questa lettura è che non si vede come «tutti i giudei» (pur ammettendo una certa esagerazione retorica) possano aver conosciuto lo stile di vita di Paolo a Tarso; sarebbe stato possibile ai giudei di Tarso, forse anche ai giudei della Cilicia, ma in questa scena Paolo non può non contemplare pure i giudei di Gerusalemme che lo stavano accusando. Tur­ ner è troppo sbrigativo nell'escludere significati di n diversi dal semplice «e» ; v. ad es. Atti 6,7, dove l'incremento complessivo del numero di disce­ poli comprende l'adesione alla fede di un vasto numero di sacerdoti. Ana­ logamente è possibile che «a Gerusalemme » si debba far rientrare nella de­ finizione più ampia «nella mia nazione» . Questo versetto non può risolve­ re la questione, affrontata in 22,3, di quale sia stato il centro principale del­ la formazione di Paolo; in ogni caso resta inevitabilmente il problema se 22,3 e 26,4, quale che ne sia il significato, siano attendibili. Sarebbe peral­ tro un errore concludere che questo versetto chiami in causa la prima gio­ vinezza di Paolo a Tarso e insieme la sua formazione a Gerusalemme. V. Bruce, Book, 462; anche Hanson, 2 3 7. Se in effetti si parla di Gerusalem­ me, È� à:p'X,ijç è significativo: la vita di Paolo era trascorsa a Gerusalemme se non dalla nascita quantomeno a partire dai suoi primissimi anni. Begs. IV, 3 1 5, ritiene che e.Svoç debba essere contrapposto a Gerusalemme, a me­ no che forse non significhi «provincia» (vale a dire la Giudea). Fil. 3,5 di­ mostra che Paolo ha vissuto i suoi primissimi anni fra i giudei. Si legge 'louòcxi'ot, senza articolo, in 1:)74 B c• E 11· 3 3 8 1 3 23 6q 94 5 I I75 1739 249 5 al. ol è aggiunto da � A C1 9R; v. Delebecque al v. 2; nonché MT, 1 69, e Metzger, 49 5 · iaaat. Nel N.T. sembra questo l'unico caso assolutamente sicuro (ossia non interessato da varianti testuali) delle forme più arcaiche del perfetto (MH, 221; v. anche BDR, § 99.2 n. 2); è un esempio ulteriore del greco letterario che Luca inserisce in questo discorso. La terza persona plurale di olòa non ricorre nelle (tredici) lettere paoline; oiòan è comune (ia-re: impe­ rativo ricorre in Ef. 5,5 ). Per spiegare il vero punto in discussione Paolo «deve parlare della storia della sua vita. Solo così giunge al nocciolo della questione» (Beyer, 149).

FESTO, AGRIPPA E PAOLO S· 7tpo- in 7tpoytvwaxov-te:c; e avw-8e:v sono in sostanza l'uno la reduplica­ zione dell'altro: «essi mi conoscevano in precedenza, ossia prima di ora; mi conoscono da lunga data, dall'inizio» . cixpt�e:a'ta'tlJV è uno dei tre superlativi in -'ta-toc; del N.T. (quattro se si legge a7tÀoua-ta-toc; con D in Mt. 10,1 6); v. BDR, § 60. 1 n. 2. È un altro segno di stile letterario in questo passo. ND 1, 3 7, segnala un uso avverbia­ le del superlativo in un'iscrizione di Sagalassos URS 66 [ 1976] 106- 1 3 1 ). Cf. Ios. Vita 191, ove dei farisei si dice 'tW\1 aÀÀW\1 cixpt�L� Òta> a terra. ·· n testo occidentale (rappresentato da 614 2 147 pc h vgmss sy h ) aggiun­ ge che il viaggio durò òt'"i]!Jo&pwv Ò&xCl7tÉv-r& (per òta e il genitivo per espri­ mere estensione nel tempo v. BDR, § 223 .2b n. 4). Era la durata che si po­ teva presumere per la traversata; cf. Luc. Nav. 7: Èx&t'-8&v [da Sidone] òè: 'X,&t!Joci'>vt !J.&yaÀ(f) Ò&xa'tTl È1tÌ. X&ì.. tòovÉClc; [sulla costa della Licia]... iì..-8&t'v. Dieci giorni con vento forte potevano facilmente diventare quindici in condizioni differenti. L'aggiunta denota conoscenza delle condizioni locali. «A meno che le parole in più nel testo 'occidentale' ... non siano considera­ te genuine e accidentalmente omesse dal testo di B, non vi sono spiegazio­ ni» (Ropes, in Begs. m, 241 )._ Clark, XLVI, nota che le parole formerebbero uno a'tt"X,oc;. Begs. IV, 3 26, le accoglie come genuine perché danno una sti­ ma così precisa. Altrimenti - ed è più verisimile - sono state aggiunte da qualcuno che conosceva la zona, in un tempo in cui il testo degli Atti pote­ va essere manipolato liberamente e i copisti si sentivano autorizzati ad ag­ giungere ciò che sapevano (o credevano) fosse vero sulla base delle loro co­ gnizioni. n nome del porto raggiunto alla fine della prima tappa del viaggio è trà­ dito in forme diverse. L'apparato di NA16 non distingue le lezioni Mt)p(p)Cl (neutro plurale) e Mt)p(p)ClV (femminile singolare). n neutro plurale è più comune. Si legge MupCl in 11· > avrebbe richie­ sto il participio (in questo versetto il plurale onE�); analogamente BDR, S 414.1 n. 4· Tuttavia (ammesso che sia in ogni caso legittimo applicare a Òta't'EÀEi'v considerazioni che concernono 't'uyx.civEtv) è il caso di prender nota dell'osservazione di Rutherford, Grammar, 342: «Anche nel periodo aureo con 't'uyx.&:vw il participio del verbo 'essere' era talora negligente­ mente omesso. Se nello spoglio si trascurano i casi in prosa ritenendoli irri­ levanti, c'è un verso di Aristofane che confuta chi vorrebbe emendare i te­ sti in prosa sulla base del precetto di Frinico: xai 't'wv -8Ea't'wv Et 't'te; Euvo� 't'uyx.tivEt (Ecc/. 1 14 1 ) » . &at't'ot ÒtanÀEtn significa dunque: > (cf. Pesch, n, 3 0 I ) . Le delegazioni che vengono da Roma non sono presentate da Luca con accenti trionfalistici; l'effetto del lo­ ro arrivo è rincuorare Paolo e infondergli coraggio per ciò che lo attende. Sarebbe stato facile omettere tutti i cenni ai fratelli venuti da Roma per incontrare Paolo al Foro d'Appio e alle Tre Taverne, e Luca lo avrebbe senza dubbio fatto se fosse stata sua intenzione prospettare l'idea (in con­ trasto con la realtà) che Paolo sia stato il fondatore effettivo della chiesa romana (così ad es. Haenchen, 688). Può darsi si colga nel segno a suppor­ re che se si dice poco sui cristiani di Roma è perché la loro accoglienza non

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fu cordiale quanto Luca (e Paolo) avrebbe desiderato. La lettera ai Filippe­ si è stata probabilmente scritta da Roma e testimonia che vi era chi predi­ cava Cristo «senza invidia e contesa» (Fil. I , I 5 . 17). Che non sia usato il ter­ mine ÈxXÀTJata non è significativo; cf. ad es. I 5,36 con 14,23 . Il silenzio di Luca al riguardo in 28,I 7-3 I è dovuto al suo intento (v. sotto, pp. qo8 s., e a 28,I7. I9) di mostrare, in maniera definitiva e decisiva, che Paolo è un giudeo buono e leale; che il rifiuto dell'evangelo da parte dei giudei costitui­ sce il compimento della profezia, e che la chiesa è incaricata della missione ai gentili. I. Il cap. 27 si chiude col quadro dei naviganti che attraversano a fatica il tratto di mare che li separa dalla . terraferma, cui tutti giungono sani e

salvi. All'ultima immagine si riallaccia qui Òtaaw-8évnç, per il quale v. 27, 43 s. Passo successivo ('ton) fu l'identificazione (Èmytvwaxetv) del luogo in cui si trovavano. L'isola era detta MeÀt'tTJ. Come i passeggeri della nave are­ nata abbiano potuto riconoscere quella terra Luca non lo dice. Gli abitanti del luogo sono menzionati nel versetto successivo. Si può forse presumere che fossero già comparsi e fossero stati interrogati in proposito anche se, in tal caso, sarebbe stato più appropriato dire «venimmo a sapere» o «fum­ mo informati», piuttosto che «ci rendemmo conto» . È possibile, ovviamen­ te, che una volta a terra, viaggiatori esperti capissero dove si trovavano. Si suppone di solito che MeÀt't"fJ (in B"" lat syh bo MeÀt't�V"fJ; v. MH, 3 59: è un aggettivo concordato con vijaoc; [sottinteso] o c'è una dittografìa in MeÀt't"fJ i) vijaoç [Metzger, 500] ? ) designi l'isola ora nota come Malta, do­ ve il sito tradizionale del naufragio è conosciuto come Baia di San Paolo. In antico i tentativi di identificare la scena del naufragio sembra siano stati scarsi o nulli, ma nell'viii secolo Costantino Porfìrogenito (De administran­ do imperio 3 6) pensò non a Malta bensì a un'isola nell'Adriatico oggi nota come Meleda, Melite o Mljet, detta nell'antichità Cefalonia. La convinzio­ ne che Paolo sia naufragato nell'Adriatico è stata sostenuta diffusamente da H. Wamecke, Die tatsachliche Romfahrt des Apostels Paulus (SBS I 27), Stuttgart I987, sulla base di accurate argomentazioni nautiche, topografì­ che e meteorologiche, che si potrebbero seguire qui solo dando al commen­ to dimensioni spropositate e che potrebbero essere valutate unicamente da un commentatore con conoscenze adeguate delle scienze chiamate in cau­ sa. Saranno menzionati alcuni dati pertinenti ogniqualvolta i versetti che seguono ne porgeranno il destro. Qui si può osservare che una tempesta che aveva minacçiato di sospingere la nave nelle Sirti (27,I7) doveva veni­ re da nord-est, sicché è arduo capire come possa aver condotto a un naufra­ gio sul versante orientale dell'Adriatico. Malta era stata un'isola romana da quando fu sottratta ai cartaginesi

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nel 218 a.C. (Liv. 21,5 1). Sul suo governo e altre caratteristiche v. al v. 7 (e la bibliografia in Schneider, n, 400 n. 1). Si è detto che aveva un nome appropriato, poiché in fenicio meleta significa «rifugio, scampo», ma non vi sono indizi che Luca ne avesse contezza. Bauernfeind, 276, ritiene che i} vljaoç (con l'articolo) rinvii all'isola che Paolo aveva predetto (27,26). Più probabilmente è semplicemente quella su cui sono appena sbarcati. . In questo versetto «noi» (imyvw(Le:v) resta indefinito. Col procedere del racconto cessa di riferirsi a tutto il gruppo dei passeggeri (com'era stato di quando in quando nel cap. 27) e indica solo Paolo e i suoi compagni. Dopo le concitate fasi del viaggio, a questo punto il racconto sembra ac­ quietarsi. Davies, Land, 282, osserva che non c'è alcuna fretta di arrivare a Roma; «l'atmosfera del viaggio » è «quasi 'turistica' » . Questo perché Luca qui si avvale di una fonte costituita da un diario di viaggio, diversa da quel­ la teologicamente motivata che ha perlomeno qualche rapporto con Paolo? Weiser, 666, cita Heutger, il quale, pur convenendo su Malta come luo­ go del naufragio, discorda sull'ubicazione tradizionale nella Baia di San Paolo: « ... il termine òt-Bil:ì.�:taaoç sarebbe molto più confacente all'insena­ tura successiva verso occidente, la Baia di Mellieha, al di fuori della quale ancor oggi è possibile vedere un secondo mare che ogni inverno si forma verso terra » . 2. . Gli abitanti del luogo sono chiamati o t �f3aflot. Negli Atti il termine è usato solo qui e al v. 4; cf. Rom. 1,14; I Cor. 14, 1 1; Col. 3 , 1 1 . n suo va­ lore primario afferiva al linguaggio ed era presumibilmente onomatopeico. n fjapf3afloç era chi non parlava greco, le cui parole suonavano (a un greco) come un ba-ba-ba privo di senso. Era qualcuno diverso da un greco. Il ter­ mine designava «in particolare i medi e i persiani »; dopo le guerre persiane assunse l'accezione di «brutale, rude» (LSJ, 306). Tale accezione, alla luce del versetto, qui non è contemplata: questi barbari non erano brutali e ru­ di, ma mostravano cortesia e gentilezza. Il vocabolo dunque conserva pro­ babilmente il suo referente linguistico (come accade in I Cor. 14, 1 1 ). È que­ sto uno degli argomenti usati da Warnecke, 1 1 1-1 1 8, per sostenere che la scena del naufragio è Cefalonia e non Malta. Prima del 1 sec. d.C. Malta era stata ellenizzata e romanizzata. Si sono rinvenute iscrizioni in greco e latino, insieme a rovine di ville, teatri e bagni romani. A Malta Giulio Ce­ sare insediò alcuni dei suoi veterani, e poco più tardi all'isola fu concessa la cittadinanza, com'è comprovato da monete (v. anche Strabo 17, 1 5 s.). D'altro canto Zahn, 842 (citato da Haenchen, 68 1 ), scrive che è dimostra­ to da iscrizioni (i particolari sono agevolmente reperibili in Hemer, 1 5 2) che «l'uomo comune, gli operai e i facchini, gli ortolani e gli allevatori di

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cani di Melita capivano, parlavano e leggevano solo la lingua madre puni­ ca» . Analogamente Page, 264: > ) di sterpi, cppuycxwx, per il fuoco. Così Xenoph. An. 4,3 ,n: cppuycxvtX

auÀÀÉyone:c; wc; è1tì. 1tup. n genitivo assoluto (aua'tpÉ\jlcxnoc;. . . 'tou IIcxuÀou) è combinato con un al­ tro participio al genitivo, èm-8Év'toc;. Paolo mise il fascio di sterpi sul fuoco. Per sottrarsi al calore (à.1tÒ 't% -8Ép!J.l)c;) una serpe (€-x,tòvcx) uscì (è�e:À-BoootX; H L P lf. 049 32.3 614 945 1 2.4 1 Sin hanno òte:�e:À&oocx: uscì tra le fiamme, tra i rami?). Dai versetti che seguono si vedrà che la serpe non fece alcun male a Paolo. Luca lo considera evidentemente un miracolo, intendendo perciò é-x,tòvcx in senso proprio. Egli inoltre mostra che gli abitanti nativi dell'isola condividono la sua prospettiva: una persona morsa da uno dei t;etv v. a 27,43 s. Nel N.T. Èiiv è voce quasi esclusivamente lu­ cana, e 1tciv-rw� è usato solo da Luca e Paolo. Begs. IV, 341, lo traduce «for­ se», richiamandosi a H.J. Cadbury: JBL 44 ( 1 925) 223-227. In LSJ, 1 301, non compare questa accezione; in BA, 1 2 3 2, si menziona senza commenti l'interpretazione di Cadbury - che non è convincente. Forse è meglio scrivere òtxlJ con iniziale maiuscola. ll termine ricorre in I Tess. 1,9; Gd. 7; mai altrove nel N.T. (eccetto in Atti 2 5 , 1 5 , dove E 'F � hanno Btxl)v per xct'tctBtxl)v ). È possibile che i barbari abbiano personi­ ficato la Giustizia come essere divino. Cf. Soph. Ant. 5 3 8 s.: àÀÀ'oùx Maet 'toU'to y'lj Btxl) a', È1tet l oÙ't'lj-8ÉÀlJa� oÙ't'èyw 'xotVW(Joctaci(Jol)V; Oed. Col. 1 3 8 1 s.; Hes. Theog. 902; Plut. Exil. 5 ( 6o1 b); Alex. 5 2 ( 695a): 'tl)v �tXlJV E'X,tt 7t�eBpov o Zeùc; xcxi 'tl)v 8É(JotV. L'idea che i peccati non sono lasciati impuniti (e che a ciò può servire an­ che il morso di una serpe) è illustrata in SB, II, 772, da una lunga citazione di Sanh. 3 7b. Per un parallelo molto stretto col racconto di Luca v. Anth. Pal. 7,290: un marinaio naufragato è ucciso da una vipera. 5· o (J-È:V oùv «egli tuttavia» . Per l'uso avversativo di (J-È:v oùv d. 14,3; 17,17; 25,4 (Moule, 163). à7to'ttvci��: Le. 9,5. Èx'ttvci�cxa-8cxt: Atti 13,51; 1 8,6. Cf. Eur. Ba. 253:

oùx à7to'ttvci�et� xtaaov; Per E1tct-8ev oooè:v XGtXOV d. Plut. Pericl. 34 ( 171a): 1tOÀÀà. (J-È:V Bpwv-re� xcxxà. 'tO� 'A-8l)VCXtOU Delebecque, 1 3 6, scorge l'ebraismo costituito da un pronome relativo segui­ to da un altro pronome; ma si sbaglia. Daube, New Testament, 234 s. ri­ tiene che a È7tt.fJ.e(� sarà sotteso o s;t o sjt, non però smk (v. a 6,6 ) . L'asser­ zione non ha fondamento nell'uso di È7tt-rt.fJ.Évat ed è in urto con la schiac-

qoo

DA MALTA A ROMA

dante prova contraria fornita da .IQapGen 20,28.29, uno dei rari esempi giudaici di guarigione per imposizione delle mani. ll brano recita: «Io pregai per [ ... ] e imposi (smkt) le mie mani sulla sua testa. La piaga fu rimossa da lui ... » . Sul passo v. J.A. Fitzmyer, A Wandering Aramaean, Missoula, Mont. I979, 96 s. Cf. Giac. s , I 3 s. Secondo Hemer, I 5 3 s., «è possibile che la febbre sia stata quella asso­ ciata a quest'isola, la 'febbre maltese', che nel I 8 87 si scoprì essere provo­ cata da un microrganismo endemico detto micrococcus Melitensis, che in­ fettava il latte delle capre maltesi» . Ecco un punto a favore di Malta con­ tro Cefalonia, ma di scarso peso; ci sono altre cause di febbre. Paolo pregò che potesse compiersi la guarigione. «Pregando Paolo pale­ sa che non è lui l'artefice del miracolo, bensì soltanto il ministro, così che Dio non sia defraudato della sua gloria» (Calvino, II, 303 ). In commenti successivi l'osservazione è ripetuta e posta in relazione con la tesi secondo cui negli Atti Paolo è presentato nelle vesti di -8ti'oc; &:v�p. Così Roloff, 367; Pesch, II, 299; anche Weiser, 670: «In ciò si dovrà scorgere un correttivo importante della diffusa concezione ellenistica dei taumaturghi come 'uo­ mini divini' ( -8ti'ot a"Òptc;) ». 9 · La guarigione del padre di Publio accese ovviamente le speranze di al­ tri abitanti dell'isola che erano malati (E'X.O"'ttc; &:a-8tvttoo;). Costoro si reca­ rono da Paolo in cerca di cura e furono guariti. Non è fondata l'idea che, mentre Paolo avrebbe guarito (miracolosamente) ( lciaa-ro) il padre di Pu­ blio, agli altri abitanti furono prestate cure non miracolose (i-8tpet7ttUov-ro) da Luca e dal suo gruppo di medici. Cf. i-8tpet7ttUoV'tO in s , I 6. H intende -rou-rou come maschile riferito all'uomo malato e aggiunge uyi­ ouc;. xat (prima di o[ Àot7tot) è omesso da B gig vgcl.

IO. Non è da escludere la possibilità che 7tOÀÀai'c; 'tt(J.ettc; i-rt(J.Y)aet" signi­ fichi «ci pagarono molti onorari » (per le prestazioni mediche e d'altro ge­ nere), ma è molto più probabile che voglia dire «ci onorarono con (ci tri­ butarono) molti onori». L'espressione era corrente (v. BA, I 628-I 63o; ad es. Ios. Ant. 20,68: -rau-ratc; !J.È:" ò-ì) -rate; 'tt(J.ettc; o 'I�a't"Y)c; u1tÒ -rou -rw" Titip­ .fJ.w" [3aatÀÉwc; ht(J. �-8YJ). Dal racconto di Luca non si ricava l'idea che Pao­ lo e i compagni esercitassero come medici in senso professionale, e le neces­ sità materiali sono considerate nella frase successiva. Per l'interpretazione alternativa v. Sir. 3 8,I: 'tt(J.et la-rpò" 7tpòc; -rètc; x.ptt oo; 'tt(J.ettc; a&tou. Per &:"ciyta-8at v. a I 3 , I 3 ; I 6, n . In segno di gratitudine gli abitanti del­ l'isola (nella fonte di Luca non tutta la popolazione, ma Publio e la sua fa­ miglia; così Pesch, n, 299 ) fecero sì che ai viaggiatori cristiani non man­ casse nulla durante il resto del viaggio. Non si fa parola di conversioni.

ATII

28,1 - 1 6

btÉ-8ev-ro potrebbe voler dire «ci offrirono» oppure «misero a bordo» . syh·, con l'aggiunta «nella nave», opta per la seconda alternativa. Questo episodio sembra indipendente dal racconto del viaggio per mare del cap. 2 7; non si accenna affatto che Paolo fosse un prigioniero in viag­ gio per essere processato. n. Non si può stabilire quanti fra i (2)76 passeggeri originari rimasero sull'isola per tre mesi. La prima persona plurale di àv1rx.-8TJ(J.EV (1rx.-8TJ!J-EV in H 049 6 3 26 1 8 9 1 2464 pm; sul verbo composto v. al v. Io) potrebbe ri­ guardare solo Paolo e i suoi compagni (compresa ovviamente la scorta mi­ litare). Di solito durante l'inverno le navi erano messe in disarmo (come era intenzione di tutti sulla nave di Paolo; l'unico punto di disaccordo era sta­ ta la scelta del porto in cui svernare: v. 27,u s.), e presumibilmente il cen­ turione non avrà avuto grandi problemi a trovare una nave che avesse tra­ scorso l'inverno (7tapcxxex.et(J.CXXO'tt) in un porto dell'isola e con spazio suffi­ ciente per prendere a bordo i passeggeri essenziali. 'tpetç (J.ijvcxç suscita qualche difficoltà. Come periodo di sosta nel corso di un viaggio per mare trova paralleli (los. Beli. 2,203 : auvÉ�lJ 'X,Et(J.txa-8ijvcxt 'tpetç (J.ijvoo; Èv ....;) -8cxÀaaa-n), ma il viaggio di Paolo era iniziato dopo il gior­ no dell'espiazione ( 27,9), verisimilmente non molto dopo, altrimenti non avrebbe avuto senso utilizzare quella ricorrenza come data. Tenuto conto di tutte le informazioni temporali fornite nel racconto, si potrebbe supporre che Malta sia stata raggiunta verso la fine di ottobre. Con un soggiorno di tre mesi si giunge alla fine di gennaio, molto presto per riprendere a navi­ gare; v. i passi citati a 27,9 e cf. Apul. Met. u,5: riferendosi al giorno di Iside ( 5 marzo) si poteva dire sedatis hibernis tempestatibus, et lenitis ma­ ris procellosis fluctibus, navigabili iam pelago... Iam non significa che la na­ vigazione cominciava quel giorno, ma è implicito che non era stata ripresa da molto. D'altronde c'erano motivi per cui una nave frumentaria (v. sot­ to) potesse avere fretta (v. Hemer, 1 54) e la traversata verso Reggio forse veniva compiuta in un periodo precoce della stagione (Preuschen, I 56). «Tre mesi» è in ogni caso da considerare un'approssimazione, per quanto Bau­ ernfeind, 278, sostenga che il viaggio fu ripreso in gennaio. La nave era alessandrina. 'AÀe�cxvòptvoc; ha un suffisso aggettivale latino, mutuato in greco; cf. l'uso di 'AÀe�cxvòpeUc; (detto di persone) in 6,9; I8,24 (v. BDR, § 5.2 n. u ) . Molto probabilmente l'imbarcazione faceva parte del­ la flotta di navi frumentarie adibita al trasporto regolare di grano dall'Egitto a Roma. È inverisimile che una nave di questo tipo svernasse a Cefalonia. Se il senso delle ultime due parole nel versetto è chiaro, non lo è la co­ struzione. In antico le navi recavano spesso una o più immagini di una di­ vinità, il cui nome dava il nome all'imbarcazione (Luc. Nav. 5 : .. 't�v È1t.

DA MALTA A ROMA

14 02

WV1.J!LOV 'tlJ> è indub­ bio. 1)47vid A • vid pc hanno l'aoristo içWt-ro. L'imperfetto è evidentemente adatto a esprimere un'azione che si protrae per l'intera giornata, ma l'aori­ sto può essere inteso come constativo: in questa occasione, considerata nel suo insieme, Paolo espose l'evangelo. L'azione di esporre è sviluppata dal

PAOLO E I GIUDEI A ROMA

participio ÒtcxtJ.Ilp't'upO!JoE:� (ÒtcxtJ.tXp't'upli:p.e"oc; �( •l; 7ttlpll't't-8t(LE:'\10c; A). In que­ sto modo si porta a compimento la promessa di 23,u. Non è chiaro che co­ sa significhi esattamente rendere testimonianza al regno di Dio, ma altrove (per es. in 2 8, 3 I ) Luca sembra usare la definizione di regno di Dio come compendio dell'annuncio cristiano (v. anche Schmithals, 239) e così la si deve intendere qui, con la proposizione successiva che presenta il contenu­ to cristologico e il fondamento dell'annuncio. Paolo si adopera per convin­ cere il proprio uditorio riguardo a Gesù, a persuaderlo cioè che sia egli a portare a compimento il senso e in particolare le promesse della legge e dei profeti. Stiihlin, 3 27, rilevando la giustapposizione di regno e Gesù, richia­ ma opportunamente il termine usato da Origene, aÙ't'of3 (J.ta'l9w(J4"Ct fa eco a dc; "C�v �tvictv; tla7toptuo(J.Évouc; 7tpÒc; ct\rrov a Yj).'l9ov 7tpÒc; ctÙ't'ov; Xl)pooawv e òtòciaxwv a È�t't't'l9t"Co e 7ttt'l9wv; 't'�v [3ctatÀEtctv 't'ou '19tou è ripetuto, e 't'lÌ 7ttpì. 't'ou xuptou 'I l)aou Xpta"Cou ri­ chiama 7ttpì. 't'ou 'I l)aou. Le circostanze sono le stesse e l'annuncio è identi­ co; l'unica differenza è che mentre ai vv. 23 s. l'uditorio è interamente com­ posto da giudei, il v. 3 o riguarda 7tcXV"Cctc;, che includerà di sicuro i gentili ma non può escludere i giudei. È un punto importante perché fornisce un indi­ rizzo interpretativo per i vv. 28,26-28: essi non vogliono dire che non resta più spazio per una missione ai giudei, bensì che l'incredulità giudaica non è dovuta al fallimento del predicatore, ma è predetta nella stessa Scrittura giudaica. «.La tesi che Luca difendeva l'ha sostenuta fino in fondo con suc­ cesso: la fedeltà di Dio al suo popolo e alla propria parola » (Johnson, 476). Dupont (NTS 6 [ 1 960] 1 3 2- 1 55 ; in Kremer, Actes, 3 59-404) concorda con Haenchen: ciascuna delle due missioni, quella ai giudei e quella ai gentili, influisce sull'altra: «L'ingresso dei gentili nella storia della salvezza diventa così uno dei segni che consentono di riconoscere come Gesù sia effettiva­ mente il messia promesso a Israele» (404). ··

2.9. Questo versetto è un'aggiunta di 'lJl it vgcl sy h :

xctì. 't'ctU"Cct ctÙ't'ou d1tOV't'oc; tbij).'l9ov o{ 'Iouòcttot 1tOÀÀ�v ÉX,OV't'Ec; Èv tctU"Cotc; ao�lJ't'l)atv (�lJ't'l)atv 104 pc). La sua origine è manifestamente occidentale, ma esso è stato ri­ preso nel testo antiocheno. Si ebbe verisimilmente la sensazione che la vi­ cenda iniziata al v. 23 necessitasse di una conclusione narrativa, accanto all'asserto di Paolo in 28,28. «È probabile che l'aggiunta sia stata introdot­ ta a motivo della transizione brusca dal v. 28 al v. 30» ( Metzger, 502}. Essa esplicita il concetto che Luca intendeva presumibilmente comunicare: non c'è il rifiuto totale e definitivo del giudaismo, bensì un popolo diviso nella sua risposta all'evangelo. n versetto è assente in 1)74 l'lì A B E lf. 048 3 3 8 1 I I 75 1739 2464 pc s vg5t syP co. 30. Questo versetto e il seguente conchiudono il racconto di Luca. Per gli interrogativi suscitati dal punto e dal modo in cui terminano gli Atti si veda l'introduzione alla pericope. I versetti in sé sono chiari e soddisfacenti. A sollevare problemi non è ciò che dicono bensì tutto ciò che non dicono. L'aoristo ivé(J.Etvtv indica uno stato di cose che si protrasse per due an-

ATTI

28,[29 ]-3 1

ni, che sono considerati come un tutto unitario (Moule, 1 3 ; MT, 72.). Per

òtntcx (cf. biennium) cf. 2.4,2.7; dalle attestazioni emerge che il termine sta­ va entrando in uso nel greco tardo (v. MM, 1 60 s., per iscrizioni -e papiri; Philo Flacc. 1 2.8; in Ios. Ant. 1,302. É7t"t'cxe:"t'tcx). oÀl)v segnala che si deve in­ tendere un periodo completo di 2.4 mesi; altrimenti, secondo il metodo di calcolo comune nell'antichità, che faceva rientrare nel computo anche anni incompleti, un « biennio» (ossia, parti di due anni solari) potrebbe denota­ re un lasso di tempo considerevolmente inferiore. Per BDR, § 3 3 2..1, l'ao­ risto (ÈvÉtJ.e:tve:v, sopra) implica che alla fine del biennio lo stato di cose de­ scritto ebbe termine - «ma poi cessò questa situazione» . È una deduzione basata sul tempo verbale forse probabile, ma non necessaria. In una lunga nota in Begs. v, 3 1 9-3 3 8, Cadbury (che cita ampiamente Lake) sostiene che la òte:"t'tcx menzionata nel versetto in esame era significa­ tiva alla luce della disposizione legale romana secondo cui, se gli accusato­ ri di un prigioniero non comparivano entro due anni, la causa decadeva e il prigioniero veniva rilasciato. Un lettore del 1 secolo avrebbe dunque inte­ so questo versetto nel senso che Paolo era stato rilasciato e che anche duran­ te il periodo in cui era stato tenuto sotto custodia aveva potuto predicare liberamente. Quest'ipotesi fornisce quella che appare per molti aspetti una spiegazione soddisfacente della chiusa degli Atti. Essa è nondimeno radical­ mente contestata da Sherwin-White, 1 1 2.- 1 19. La critica più fondata inve­ ste la dipendenza di Cadbury da un papiro latino (BGU 62.8 recto), che egli, sulle orme di L. Mitteis, Grundzuge und Chrestomathie der Papyrus­ kunde n/I, 1 9 1 2., 2.81, ha datato al tempo di Nerone. Sembra che ora si sia concordi nell'assegnare il testo a epoca assai seriore. Scrive Sherwin-White, 1 1 5 n. 4: « La norma cui Cadbury si appella non. compare fino al 5 2.9 d.C. In testi del 3 8 5 e 409 d.C. Teodosio decreta che se un accusatore non por­ ta avanti la causa intentata entro un determinato periodo, precisato da ul­ timo in due anni, sarà punito. Che però l'accusato debba essere prosciolto è stabilito solo in una norma di Giustiniano datata al 5 2·9 d.C. » . Sherwin­ White, 1 18 s., peraltro giunge alla fine a una conclusione non dissimile da quella di Cadbury. «Una soluzione tecnica più probabile di quella di Cad­ bury si trova, come accade spesso, nella natura deWimperium . Nel suo edit­ to sugli accusatori che desistevano dall'azione Claudio non ha promulgato una legge. Per questo avrebbe fatto ricorso a un decreto del senato, com'era suo costume. Egli si è limitato a dichiarare come personalmente si accinge­ va ad agire... Nulla impediva al successore di Claudio di adottare una li­ nea analoga [nel rilasciare prigionieri e simili], se lo avesse voluto Forse Paolo beneficiò della clemenza di Nerone [incoraggiato da Seneca] e otten­ ne un proscioglimento puramente casuale» . Aggiunge Sherwin-White, 1 19: «Non è però necessario far dire agli Atti che egli fu senz'altro rilasciato» . .•.

CONCLUSIONE

D'altronde l'indicazione di un periodo preciso fa pensare effettivamente a un termine, sia esso il rilascio o la morte; v. sopra sull'aoristo ÈVÉ(J-Etvev. Si veda anche l'eccellente riepilogo critico in Wilson, Gentiles, 23 3 -23 8, e più di recente Hemer, 3 8 3-3 87. 398, nonché Dupont, Études, 544 s., e Begs. v, 3 19-3 3 8 (che merita ancora riflessione; v. sopra). L'argomento di Haen­ chen, 692, secondo cui se dopo due anni ci fosse stato un verdetto favore­ vole, il suo valore apologetico sarebbe stato troppo rilevante perché se ne tacesse, è forte. Schmithals, 24 I s., è convinto che Paolo sia arrivato a Ro­ ma da uomo libero e sia sopravvissuto fino al pogrom di Nerone. V. anche Schille, 479, e Weiser, 677. 68o. Paolo trascorse due anni Èv tÒt

INDICE ANALITICO

143 . 147. 1 69, 1 8 1 s., 1 84, 11 2., 3 04, 3 I S, 3 l.S, 3 30, 3 3 4 . 3 S0, 3 63, 3 8 3 , 3 8 8 s., 4 I S, 42.4, 4SO, 464, 47S. 490, S 69, 8o6 s., 9 1 1 , 1 2. 1 8 Berenice, r s4, 619, 793, 847, I 3 0S- I 3 08, 1 3 1 6-1 3 1 8 Blasto, 63 s Boeto, 2.6I, 3 2.3 Bruto, 939 s., 1 2.42. Caifa, 2.60 s., 486, 789 Caligola, Gaio, 42.0, so7, 6 I 8, 66o Cambise, 46 s Canone Muratoriano, 73 s, 762., 779, 8os Cassio, 9 3 9 s., 1 2.42. Catilina, I 2.42. Catullo, I 2.9 Celso, 62.s, 9S7, IOI8 Cheltenham, lista di, 62. Cibele, 1089, 1 102. Ciclope, I009 Cipriano, 39, so, s 2., s6, s 8, I48 , 2.6 s, 372. (v. anche indice dei passi) Cirillo di Alessandria, so s. Cirillo di Gerusalemme, so Cirillo Lucaris, patriarca, 34 Claudio, 432., S7I, 604, 6o8 s., 6I9, 66o, 672., 708, 72.0, 789-79 I, 796, 8 I l., 847. I02.3, I02.7, I036-I03 8, I I S 6, I 2. I 8 s., I2.SQ-I2.S2., I 2.67, I l.7 I , Il.8o, I 3 06, I 3 2.0, I34I, I 3 60 s., I404, I4I7, I42.5 Clemente di Alessandria, 3 7, 48, 5 2., 57, 1 3 3, 6I4 s., I004 Clemente Romano, 6I, 778, 799, 847 (v. anche indice dei passi) Prima lettera, 2.78, 779 Clemente VIII papa, 40 Clementine, 44S (v. anche indice dei pas­ Cleopatta, s94, I 2.50, I l.84 g) Columella, I 57 Corbulone, 602. Cratete, 99I Crescente, 6 I Creso, 679 Critone, I 89 Cuza, 6I4 Damaso, papa, 39 Davide, 65, I07 s., Il.7, I 6o, I 64, 1 76-

I 84, 2.2.3, 2.2.8, 2.78, 2. 8 I s., 2.84, 2.86 , 3 2.6, 409, 4 1 1 s., 42.7, 569, 667 s., 68o683, 69 I, 693-696, 8 2. 1 , 8 3 7· 84I, 88 6 s., 9 5 6, 1 14 I Demostene, 545, 547, 8 I 6, I 2.2.8 s . (v. anche indice dei passi) Diatessaron, 40 s. Diciotto benedizioni, I07, 198, 2.2.8 Didachè, I9S, 452. (v. anche indice dei passi) Diocleziano, 673 Diodoro Siculo, 499 (v. anche indice dei passi) Diogneto, Lettera a, 68 (v. anche indice dei passi) Dione Cassio, 657, 92.0 (v. anche indice dei passi) Dione di Prusa o Crisostomo, 92.0, 109I, I I9 5 (v. anche indice dei passi) Dionigi di Alessandria, 8o6 Dionigi l'Areopagita, IOI9 Dionigi di Corinto, IOI9 Dionigi di Parigi, IOI9 Dioniso, 62.s, 9 57 Dioscuri, I 4o2. s. Diottefe, 799 Domiziano, 763, 778, I03 8 s., I 3 l.O Drusilla, 6I9, I 2.5o, I 2.6l., u .82., I 2.84 s., I l.90, I 3 1 8 Efrem Siro, 3 5, 40, 642., I 04 2. , 1077, 1 1 2.3, I 2.8o, I 3 84 Egesippo , 4 I9, 74 1 , 776, 799, 883, u88 Eleazar di Modiim, I J76 Eleazaro, 5 5 1 Eleazaro di Galilea, 8 59 Elena, 4 5 6 Elena di Adiabene, 6o 8 Elettra, I oo Elia, I03, I 1 2., I I 5, "2.14, 14 1 , 3 I4, 4 62., 717, I I 2.I, 1 1 54 Eliezer, figlio di Mosè, 398 Eliezer, servo di Abramo, 68I Eliezer b. Ircano, 2.38, 471, 681 Elimas, 2.99, 646, 655, 659, 661 s., 1074; v. anche Bar-Iesus Eliodoro, 48I Elise0, 3 I4, S 1 7, I I 1I, I I 54 Elisha b. Abujah (�er), 145, 412.

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Elvidio, 1 2. I r Enoc, 42.3, 496 (v. anche indice dei pas­ Epicuro, I09 I si) Epifania, so, UI, I 004, I 3 84 (v. anche indice dei passi) Epirnenide, IOI I, I 3 87 Epistula Apostolorum, 777, 8oo (v. anche indice dei passi) Epitteto, I040, I 3 76 (v. anche indice dei passi) Era, 475, 72.3 Eracleone, 2.4 z. Erinni, IOI7 Erma, 847 (v. anche indice dei passi) Ermes, 72.3 s. Erminiano, Claudio Lucio, 638 Ermippo di Smime, 42.I Erode Agrippa 1, 2.99, 609, 6 I 3-62.2., 6 :z.4, 63 4-640, 642., 6501 769, 789, 79 I , 847. 872., I O:Z.7 Erode Agrippa n, 485, 6 I 8 s., 789, 793 , 847· 999. I 2.50, I 2.84, I 2.93· 1 306 s., I34I Erode Antipa, 7I, 2.78, 2.83 s�, 636 Erode il Grande, I 78, 2.84, 3 5 3 , 477, 6 I 8 s., 6 3 8 , 6so, I I46, I z. 5 5 , I z. s 8 , I 3o8 Erodiade, u8 5, I 2.90 Erodiano, 92.0 (v. anche indice dei passi) Erodoto, 1 1 3, 397, 4 1 2., 1 1 8 3 , 1 3 87 (v. anche indice dei passi) Esapla, 2.44 Esaù, 6p , I 3 IO Eschilo, I 3 67 (v. anche indice dei passi) Eschine, I 3 67 (v. anche indice dei passi) Esichio, 1 1 7 (v. anche indice dei passi) Eunice, 92.0 Euripide, 959, I 3 67 (v. anche indice dei passi) Eusebio di Cesarea, 3 7, 49, so, 73, Ioz., 6Io, 1 1 62, 1 2.89 (v. anche indice dei passi) Eutiche, 1 14 5 Ezechia, 28�, 2.84 Ezechiele Tragico, 3 76 Fado, 3 3 I s. Felice, Claudio, 95, 789, 793, 797, 843, 847, 853, I I93, u so s., I255, 1 2. 5 7 s., I 2.60-I 2.67, I 2.7 I , I 2.74. . I 2.78, 12.82- I 290, I 3 I 8

Festo, 273, 485, 765, 780, 785, 789, 793, 797, 8 oo, 847, 853 s., 999, u8 8-I304, I 3 06, I 3 08 S. , 1 3 1 1 S., I J I 6- I 3 20, I 3 3 3 · I 3 3 7· 1 3 3 9 s., I 346, I 3 5 3 Fiabi, z.6I Filemone, 724 Filippo di Side, 6z.o Filippo Erode, 6 I 8 Filone Alessandrino, 3 57, 948, I004, I009, I053, I 2.4 1 , I 3 67 (v. anche in­ dice dei passi) Filosseno, vescovo di Mabbug, 42. Filostrato, 3 60 (v. anche indice dei passi) Fozio, 264, I 306 Gabinio, 464 Gabriele, 68, 62.3 Gaiba, 672, 964 Galerio, 63 8 Gallione, 785, 789, 792, 796, S u , 839, 847. I022 s., I027, I036-I043 Gamaliele, 3 I 7-3 I9, 3 2.9-3 3 6, 346, 525, 789 s., 848, 1 1 60, I 199, I 2.02.- I :Z.04, 1 2. 3 6· Ganimede, 4 7 5 Gerolamo, 40, so, s8, 6z., I08, IZ.I, 1 84, 3 2.6, 6Io, 663, 8o6, Iooz., I 2.47, I288 (v. anche indice dei passi) Gezabele, 906 Giacobbe, I78, 22.7 s., 3 86, 3 8 8 s., 4 1 1 , 482., 54s; 6 3 I , I 3 74 Gionata, 95, z.6I, I 2.50 s. Giovanna, 6I4 Giovanni Climaco, I 344 Giovanni Crisostomo, 50 s., Ioz., I4Z., 2.46, z.s6, 3 2.9, 3 4 I , 346, 453 s., 457, 463, 663, 7I9, 8o6 s., 98I, I059, I089, 1 145, I 2.99 (v. anche indice dei passi) Giovanni il Battista, 9I s., I03, I45, I 7 I , I 86, I 9 I , 224, 2. 3 7 , 565, 5 6 8 , 5 87, 596, s99, 669, 683, 685, 767, 8 5 3 , I02.4, I 0 5 0 s., I054, I059, Io6o, I064, I069, I 262, I 2.90 Giovanni Ircano, I 7 8 Giovanni Malala, I 344 Giuda il Galileo, nz. Giulio Cesare, 3 5 3 , 594, Ioz. s-, I 394 (v. anche indice dei passi) G�unia, 7 I 8

INDICE ANALITICO

Giuseppe, I74, 2 2.4, 230, 233, 265, 3 74 , 3 84 s., 3 87-3 89, 3 9 I , 399. 420, 570, 8 3 5 , 975 Giuseppe di Arimatea, 598, 688 Giuseppe e Asenet, 489 (v. anche indice dei passi) Giuseppe, Flavio, 2. 1 3 , 259, 3 3 3 s., 346, 476, 6I6 s., 62.1, 847, 948, 1 2.62 (v. anche indice dei passi) Giustiniano, I425 Giustino Martire, 45, 68, 70, 73, 4 3 5 , 452, 657, 669, 777, 785 (v. anche in­ dice dei passi) Giusto di Calcide, I 34 Gog e Magog, 282 Gorgone, 492 Grato, 260 s. Gregorio Magno, 423, 8o6 J:lama b. J:Ianina, 63 I J:lanina b. Dosa, 2.2.7, I 397 J:lijja b. jose, 4 I 7 J:lijja b. Rabba, 4 I 7 J:lijja bar Abba, 237 Hillel, 247, 897 J:loni il Disegnatore di cerchi, 2.2.7, 23 5 Ignazio, 799, 8 3 2, 847 .(v. anche indice dei passi) Ipparco, 548 Ircano, 486 lreneo, 35, 3 7, 45, 49, 5 2., 57-60, 23 1, 76o, 763, 779 s., 8o2, 8os, 8 I 5, 847 (v. anche indice dei passi) lsacco, I78, 227 s., 3 82, 3 84, 3 89, 422., 482, 54·5 Isho'dad di Merv, IOI I Iside, 263, I40I lsmaele. (b. Fiabi), 3 2.3 , 1 195 Iza� re di Adiabene, 8 59 J�haq, 887 Jo):tanan il Calzolaio, 3 3 5 Jo):tanan b. Gudgeda, 296 jo):tanan b. Zakkai, 47I, 5 64 joshua b. J:lananiah, 297 Joshua b. Levi, 68 5 Judah il Principe, 2.46 judah, r., 620

Kamit, 26I Kathros (Kantheros), 3 23 Kore, 446 Latona, Io88 Lattanzio, 637 Lino, 6 I Lisania, 6 I 8 Luciano, 2 I 7, 3 90, 9 5 5 , I09 I , I 3 67 (v. anche indice dei passi) Luciano martire, 5 I Lucifero di Cagliari, 3 8, 49, 66I Ma, I089 Makkot, 1 2.29 Manaen, 294, 296, 6I4, 644, 649 s. Marcello, 4 20 Marcione, 7 5 s., 8oi-8o3, 8os, 847 Marco Antonio, 940, I 2I9, I 250, I 284 Marco Aurelio, 93I, I040 (v. anche indice dei passi) Martiri di Lione e Vienne, 74 Marutha di Maipherkat, 803 Mecenate, 994 Meir, 1 2.68 Melchisedec, I 229 Men, 446, 707, 723 Metatron, I I 5 , 422 Metello, Lucio Cecilio, 486 Middot, 2.2.5 (v. anche indice dei passi) Minerva Poliade, I I02 Mishna, 2.2.5, 1 196, 12.30 (v. anche indi­ ce dei passi) Mordecai, 973 Mosè, 72, Io7, I I 2., I42, I78, 22.3 , 698, 2.2.9, 23 2., 2.42-246, 3 2.8, 3 3 I , 3 5 1 . 3 57 s., 3 64, 3 66-3 68, 3 72, 3 74 s., 378, 3 84, 3 9 1-399. 40I-405, 4 I O s., 4 I 5 s., 420, 443. 504, 569, 627, 669, 679. 697 s., 769 s., Soo, 8 :z.:z., 83 5-838, 8 5 8, 864, 898 s., 9 8 I , IOIO, I039. 1 143. 1 1 54, 1 1 76, 1 199. I 2. I I, I 254. I 3 I7, I 3 3 3. 1 3 3 8 s., 1 3 4 I , 1 3 5 6 Mummio, Lucio, I02.5 Musonio Rufo, 881 ( v. anche indice dei passi) NaJ.unan, .SS 7 Nabucodonosor, 414, 628

INDICE ANALffiCO

Nerone, 62, 464, 477, 6oi s., 6o8, 672, I 2 5 2, I 25 7, I 267, I 28o, 1 2 8 8 s., I 294. 1425 s. Nestorio, I I4 5 Nicodemo, 688 Noè, 142, 232, 564, 894 s. Noeto, 572 Numenio, 486 Odisseo, 492, Ioro, 1 378 Olofeme, 726 Omero, I06, I I?, 271, 491, 548, 6or , 67 1, 728, 730, 978, I045 > 1 25 7> 1 3 6 5 ; 1 3 77 (v. anche indice dei passi) Onia, 4 8 I Oracoli Sibillini, 9 8 9 (v. anche indice dei passi) Oribasio, 4I7 Origene Alessandrino, 3 7, 49, 57, 1 79, 66 3, 8o6, 141 8 (v. anche indice dei pas­ si) Ottaviano Augusto , 363, 47 7 , 594, 63 8, 673, 720, 9 3 2, 940, 977, 979, 99 4 , I079, I I 20, 1 1 24 s., I 303, 1 3 20, 1 3 56, I 3 99 Padrenostro, 198, n 66 Palladio, no2 Pallante, 1 250, 1 28 8 s. Paolo Alessandrino, I 53 Papia, 67, I 23 , 1 29, 6 I 5 , 62o, 629, n62 Pappas, 723 Pericle, I 8 5, 990 Persicus, Paullus Fabius, 66o Pilato, Ponzio, 7 1 , 222 s., 229 s., 261, 278, 283 s., 4 I 6, 420, 687 s., 1 293. 14I3 Platone, 406, 730, 962, I004, IOI I s., 1 2.28, I4o2 (v. anche indice dei passi) Plinio il Giovane, 1 n 8 (v. anche indice dei passi) Pluta rco, 3 90, 707, 9 5 5, I ooo, 1 3 67 (v. anche indice dei passi) Polemone, re di Cilicia, 793, 8 59, 1 3 07 Polibio, 476, 6or , 6I9 (v. anche indice dei passi) Policarpo, 42 Policarpo di Smime, 67, 3 68 (v. anche indice dei passi) o

14 3 3

Policrate di Efeso, 70, 46I Pompeo Magno, no, 93I, I 2I9 Posidonio di Apamea, IOI I s. Priscilla, 79 1 s., 8 1 2, 1023-I029, 1042, I043 s., I046, 1050-1052, I05 5· I062, 1067, Io86, n63 Priscilliano, 64 Prometeo, 269 Pseudo-Dionigi Areopagita, 1019

Qaddish, IO?, I83 Quirinio, n 2 Qumran, 24 5, 289, 308, 3 3 5 , 344 s., 3 5 5 , 3 66, 3 76 s., 4 7 I , 5 J9, 5 22, 823', 836, 844, 956, 1 3 29 (v. anche indice dei passi) r QS (Regola della Comunità), I I9, 196 (v. anche indice dei passi) 4QExod4, 3 8 8 Rab, 2. 3 8 Rabbuia, vescovo di Edessa , 4 1 Raffaele, 5 7 1 Ramses n, 390 Rashi, 1 66 Saddoc, 3 3 2 Sadochita, Documento (CD), 487 (v. anche indice dei passi) Saffo, I I 24 Salome; 1308 Salomone, 226, 4 1 I -414, 5 57, 68o, Ioos, 1009, I074 Samuele, 24 5 s., 390, 68o s., I I49 Sanhedrin, 3 78, I 229 (v. anche indice dei passi) Sardanapalo, 893 Saul, 68o s. Seleuco 1, 594, 656 Seneca, 103 6, 1 04 0, 1425 (v. anche indice dei passi) Seneca il Vecchio, 1036 Senofonte, I 242 (v. anche indice dei pas­ Serapide, 497, 1 2. 3 7 si) Sergio Paolo, 299, 655, 657, 659-662, 66s, 78s, 789, 79 1, 84o, 847 Serse, 7 I 5 Sethos 1 , 390 Sherlock Holmes, 814

14 3 4

INDICE ANALmCO

Silla, Lucio Cornelio, 540, 637, 990, I I 2.4 Silvano, 900 Simeone b. Shetah, 2.2.7 Simmaco, 33 5 Sisto v papa, 40 Socrate, 71, 1 89, 171, 174, 614, 890, 988, 99Q-991, 994 s., 998, 1 301 Sofocle, 664 (v. anche indice dei passi ) Sol Invictus, 446 Solone, 1 3 3 Speculum, 5 1 Stobeo, 485, 1 3 5 6 (v. anche indice dei passi) Strabone, 1 5 3 s., 360, 9 5 5 (v. anche indi­ ce dei passi) Tacito, 8 1 3 , 1 2.61 (v. anche indice dei pas­ si) Targum jonatan a Isaia, 414 Taziano, 40 Teofìlo, 73, 95, 103 Teodoreto di Ciro, 1004 (v. anche indice dei passi) Teodosio, 1415 Teodoto, 3 61 Teofrasto, 403 (v. anche indice dei passi) Tertulliano, 58, 76, 435, 8o1, 8os, 847 (v. anche indice dei passi) Teuda, 33 1-334, 778 - 790, 848, 1 193 Tiberio, 410, 618, 1017, 1 3 10 Tiberio Alessandro, 6o8 Tito, imperatore, 763, 1307, 1 3 5 8

Tolemeo v, 1 1 6o Tolemeo VIU (Evergete n), 486 Tommaso di Harkel, 41 s. Traiano, 571, 1 306, 1407 Trifone, TZ. Trigeo, 2. 1 8 Tucidide, 545, 1 2.41, 1 3 67, 1401 (v. an­ che indice dei passi) Ulpiano, u .84, 1 303 (v. anche indice dei passi) Valentino, 75, 801 Valerio, Lucio, 486 Vespasiano, 181, 901, 1 1 15 Vetteno, 3 6 1 Vettio Valente, 707, 9 5 5 , 1071 (v. anche indice dei passi) Vitellio, proconsole di Siria, 161 Vittore di Roma, 70 Watson, 8 14 Wes ley, john, 1 2.00 Zatchlas, 1075 Zenone, 99 1 Zenone di Cizio, 1 17 1 Zeus, 3 19. 4 1 1, 431, 4 7 5 . 706, 7 13 -7 16, 948, I088, I09I, I I 0 1 Zonara, 976

INDICE DEI PASSI CITATI

BIBBIA EBRAICA

Genesi

I,I: 1004, I006 I,:z.: 144 I,9: 1008 I,I4: I008 I,:Z.4: 549 I,3 I : I I 3 2.,4: 392. 2.,7: IOOS s. 4,I6: 3 3 8 6,4: 2.42, 874 6,6 Aq.: 2 S 5 6,9-10: I 26 9.4= 894 IO: I42. I I , I -9: 142., I006 I I ,7: I 50 I l ,9: I SO, I006 u,26: 3 80 u,p : 3 79 s. I I,3 2.: 3 80 12., 1 : 379 s . 1 2.,3: 2.47 s., 839 I :Z.,4: 3 80 I 2,s: I98 1 2.,7: 379. 382. 1 2.,19: 664, I I 3 6 J3,I s : 3 8 :z. I3,J7: 494 14, 1 8 : 4 1 2, 1 2.2.9 I S : 3 84 I S ,I: 379 I 5 , 1 2.: 548 I S, I 3 s.: 3 8 2. I S , I 8 : 42.9 I 6,3: 105 1 6,6: 349 16,7: 3 :z.o, 6:z.s

I 6,9: 46 2. I7,5= 839 I7,8: 3 8 2. I 7, I o-I4: 8 s 8 I7,IO- I 3 : 3 8 3 I 7,I7: I06o I 8,8: 90S 1 8, I 8 : 247 s . I 9,9= 946 2I,4: 3 84 2. I , I 8 : 462. 22,3 : 306 22, s : 40I 2:Z., I 8 : 247 s. 23·3 -20: 3 8 8 2.4·3 3 = 476 24,62: 9os 2S,:Z.4: I 4 I 28, 1 s : 476 30,28 (Sym.): 6Io 30,3 S= I73 3 3 · 3 = 476 3 3 .4= I I S :Z. 3 3 ,10: 3 68, 63 1 3 3 · 19: 3 8 8 34·7= 1 8 S 34,I8: 3 5 2. 3 5· 5 = 199 37, u : 3 84 37,2.8: 3 84 3 8,:z.6: 2.74 39,2: 3 84 39,:Z. I : 3 8 5 41,3 8-4 5 : 3 8 s 4 I ,4 3 = 3 5 2., 467 4I ,54: 3 8 s 42., I : 3 86 4:Z.,j: 3 8 5

42.,2. 1 : 3 8 5, IOIS 42.,2.7: 3 86 43·4= 40I 43,I6: 544 43,I8: I03 5 43,24: 3 8 6 44,I 6: 40I 4 5 = 3 87 4s,1: 3 87 4s,:z.: 3 87 4s,8: 3 85 4S,9-I I : 3 87 4S,I4: I I 5 2. 4 S,I6: 387 4s,46: 3 87 46,6: 3 8 8 46,26: 3 8 8 46,27: 3 8 8 46,2.9: 467 47,29: I 278 48,4: 3 8 2. 48,u : I I 39 48,I6: 63 1 49.3 0: 3 8 8 SO, I 3 : 3 8 8 S 0,2.0: I 74, 2.6 5

Esodo

I,5: 3 8 8 I,6: 3 8 8 1,7: 390 1,8: 390 I,9-I4: 390 I,IO: 3 90 I,I6: 390 1,2.2.: 390 S. :z.,:z.: 39I s. 2.,5 : 392

14 3 6 [Es.] 2.,1o: 3.93 2.,1 1 : 3.95 2.,12.: 3.95 2.,13 s.: 3.96 2.,1 3 : 3 .9 6 s. 2.,14: 397 2.,I j : 3.97 2.,2.2.: 3 8 2., 398 2.,2.3: 105 2.,2.4: 400 3,1-2.: 398 3,2.: 72., 145. 3 8 3 , 400 3,5: 400 3,6: 2.2.8, 3.9.9 3,7: 2.8 s. 400 3,8: 400 3,10: 3 80, 400 3,12.: 3 82. s., 103 5 3,Ij·I6: 3.99 3,1 5= 2.2.8 3,16: 884 4,1o-I6: 3.94 4,1 5 : 506 4,19: 105 6,1 : 677 6,5: 400 6,6: 402., 677 7,3 : 1070 8,4: 401 8,8: 401 8,1 1 : 2.40 9,18: 544 10,1.9: 403 1 2.,1 1 : 62.5 s. 1 2., 1 2.: 62.4 12., 1 5 : 62.1 1 2.,16: 198 1 2.,40: 3 82. s., 3 94 13 ,2.1 s.: 145 1 5,17: 3 8 3 1 6,3 5: 677 17,2.: 307, 878 1 8,3: 398 18,4: 398 1 8,17-2.3 : 349 1 8,2.1: 3 50 19,5 ! 884 19, 1 8 s . : 144 2.0,2.-5: 991

INDICE DEI PAS SI CITATI

2.0,4: 892. 2.o,s: 406 2.0, 1 1 : 72.7, 1004 2.2.,2.7: 2.63, 1 2.2.4, 1 2. 3 1 2.2.,30: 894 2.3 , 1 2.: 2.40 2.3 , 1 6: 1 4 1 2.3,2.2.: 884 2.4,8: 3 84 2.j,I: 410 2.j,9: 410 2.5,40: 4 1 0 2.7,2.1 : 4 1 0 2.9,39= 2. 1 1 , 3 2. 1 2.9,4 1 : 2. 1 1 3 2., 1 : 405 3 2.,4: 405 3 2.,6: 406 3 2.,1 1 : 677 3 2.,2.3: 405 3 2.,3 2. s.: 706 3 3 .3 ! 4 1 5 34,2.0: 402. 34,2.2.: 141 J4,2._9-3 5 : 368

Levitico

4·3 = 1 2.2.9 j,I: 1 2.2.8 6,8: 545 6,2.o (T.M. 6,1 3 ) : 2. 1 1 7,2.6-2.7: 8.94 8,3 3 : 1 4 1 10! 300 10,1-5: 2.99 10,1.9: 349 1 6,8: 1 3 5 s . 1 6,2.9: 6p 17: 895, 898 1 7,7= 72.7, 892. 17,8 s.: 8.95 17,8: 895 I7,I Q- 14! 894 S. 1 7,14: 896 17, 1 5 s.: 8.95 1 8 : 895. 898 1 8,6- 1 8 : 893 1 8,8: 8.93 1 8,2.6: 893

1.9, 1 5 : 1 2.2..9 2.0,2.5: 54.9. 5 5 1 2.2.,14: 2. 3 6 2.3,15-2.1: 1 4 1 2.3,2..9: 2.2.4, 2.44 2.4, 1 1 : 3 3 8 2.4,16: 3 3 8 2.6, 1 : 1 004 2.6,4 1 : 4 1 5

Numeri

1 , 1 8 : 1 2.6 j , 2. I : 1 3 9 8 6,1 - 2. 1 : 1043 6,.9 s . : 1 1 84 6,_9: 1 1 84, 1 1 8 6 6, 14: 1 1 80 6,1 5 : 1 1 80 6,1 8: 1 1 80 8: 646 11: 535 1 1, 1 : 345 1 1 , 1 6: 146 1 1,2.9: 168 J4,3 : 405 14,3 3 " 34= 677 1 6,_9: 6p 19,1 1 - 1 3 : 1 1 86 2.0,6: 3 3 8 2.0,7- 1 3 : 1 1 54 2.2., 1 6: 5 2.6 2.4,17: 407 s . 2.j,I 3 : 1 2.04 2.6, 5 3 : 1 2.62.6, 5 5 : 1 2.6 2.7,1: 3 50 2.7,14: 4 1 5 2.7, 1 6 ss.: 3 50 2.8,4: 3 2.1 2.8,2.6: 1 4 l

Deuteronomio

1,19: 1 3 3 6 1,3 I : 678 2.,5 : 381 s. 2.,7: 407, 678 2.,2. 5= 14.9 3,1 1: 1 5 1 4,7: 1009

s.

INDICE DEI PASSI CITATI [Deut.] 4,9: 506 4,10: 404 4,1 2.: 492. 4 t l9: 149 4·2.5-46: 669 4,2.9: 1010 5,6-9: 991 6,5: 2.90 7,I : 679 7,6: 884 8,3 : 2.42. 9,Io: 404 9,I4: I49 Io, I 2. s.: 563 Io, I 2.: 563 IO,I 6: 4 I 5 I0,2.2.: 3 87 s. I I,2.: I 5 5 I I, I 5 : 3 86 1 2., 1 2.: 454 1 2., 1 6: 894 1 2.,2. 3: 894 1 3 ,3= 2.2.8 1 3 ,6: 305 14= 5 3 5 14,2.: 884 I4,2.7: 454 14,2.9: 454 1 5,4= 2.9 1 1 5,I I : 2.92. 1 6,9-1 2.: 1 4 1 1 6, 1o-1 2.: 2.03 1 6, I 8 : 3 50 I 8: 2.2. 3 , 2.44 I 8,1 5-16: 2.2.4, 2.44 I 8 , 1 5 : 2.42. s., 2.49, 3 3 1 , 375. 403 I 8,1 5a: 403 1 8, 1 6: 404 1 8,I 8-19: 2.43 I 8,18: 2.43, 2.49 1 8,19: 2.2.4, 2.44 s. 19,I 5 : 2.08 2.0� 1 1 : 476 2.0,17: 679 2.1,1: IOI 5 2.1,2.2.-2.3 : 3 2.7 2.I ,2.2.: 688 2.1,2.3 : 570

:z.:z.,2.: 601 2.3 ,1(2.): 404, 464, 5 3 3 2.8,2.2.: 1 2.2.8 2.8,2.8 S. : I 2.0 5 2.9, 1 8 ( 17): 4 56 s. 2.9,19: 149 3 0, 1 5-2.0: 404 3 J ,6: 103 5 3 2.,8: I007 3 2., 10: 678 3 2.,47= 404 3 3 ·2.: 4 I 7 3 3 ·3-4= 1 1 49 34·5 s.: I I 2. 34.7= 394

Giosuè

I,6: I03 5 I,9: I03 5 2.,I 5 : 508 3,10: 679 7= 3 00 7,1 : 3 02. 7,19: 5 8 8, 63 8 10,40: 485 2.2., I 3 : I 2.2.9 2.2.,2.2.: 1 1 76 2.4= 373 2.4,2.: 874 2.4, 1 1 : 679 2.4,3 2.: 3 89 2.4.3 3 : 1 2.2.9

Giudici

1,1 3 : I I 60 2.,10: 696 2.,1 5 : 664 2.,1 6: 2.49 3,8: 68o 3.9: 3 2.7 3,1 1 : 68o 3 , 14: 68o 3 , 1 5 : 3 2.7 3.17: 3 9 1 3,30: 68o 4,3 : 68o 4.4: 1 3 4 4,2.1 (A): 305 5,3 1 : 68o

14 3 7 6,1 : 68o 8,2.8: 68o 9,2.2.: 68o 9.2.4: 32.5 9,44 (B): 2.3 2. 10,2.: 68o 10,3 : 68o Io,8: 68o 12.,7: 68o I 2.,9: 68o I l., l l : 68o I2.,14: 68o I 3 , I : 68o I 5 ,2.0: 68o I6, I 7: 2.I2. I9J30: I365 2.I,2.: 72.3, I2.I4 I

Samuele

I,15: 32.5 4,I 8: 68o 5,9: 446 I 2.,2. s.: 1 1 34 1 2.,3 : 1 149 1 3 , 1 : 681 1 3 ,14: 65, 669, 682. 14, 1 : 306 14,2.4= 6p I4.4 5 = I 3 8 2. 1 5,2.2. s.: 2.74 1 5,2.3 : 681 16,1: 68I 1 6, 1 2.- 1 3 : 681 2.1,5: 306 2.8,7: 947 2.8,2. 3: 946 2.9,9= 3 68 2

Samuele

1 , 1 2.: 6p 3 · 3 5 = 6p 5,1 1 : 1 1 5 8 7,2.: 4 1 1 7·3 = 4 1 1 7.4-17: 4 1 1 7,5: 4 1 1 7,6-1 6: 669 7·7= 4 1 1 7,1 2. s.: 1 79

14 3 8 [2. Sam.] 7, !2. : 4 !2. 7,I 3 : 4 1 1 I4, 1 1 : I 3 8 2. I4,I7: 368 I

Re

I,52: I 3 8 2 5: 1 1 5 8 6,I: 68o 8,27: 4 I 3 s. 1 1 ,29 ss.: I I 64 I3,I8: 5 50 I4: 300 I7,I7-24: p .o I7,I9: 526 I9,4: 1 1 54 I9, 1 1 : I44 I9,I 2: I4 5 2I,7: I344 2

Re

2.,I-I2.: 1 1 54 2,I7: 946 4,I 8-37: 52.0 I7,6: I H I 8,I I : I 54 I9,3 5: 637

Isaia

2,3: 7I 2,8: 4 I 2 2.,I 8 : I004 2,I9: 2.87 2,2.I: 287 5,9: 597 5,1 1 : I008 6: I41 1, I420 6, I- J 3: 48I 6,9 s . : I4IO, I4I9 6,9: 834, I4I9 6,Io: 834 8,I-4: 1 1 64 8,2.1: 3 8 5 9,2.: 489 I 6,I2: I004 20,I ss.: 1 1 64 23: 1 1 5 8 28, 1 1 : I47 29, 1 3: 54I, 70I

INDICE DEI PASSI CITATI 3 I ,5: 1 144 3 3 .9: 52.4 3 3 ,2.4: 572. 3 5.5 : I 3 3 I 3 5,6: 2. IO, 2.I7 s . 37,I 6-20: 282 37,I6: 2 8 I 37, I 8 : 284 40,3-4: 455 40,3 : 488 40,I4: 506 40, I 7: I093 40,I 8-20: IOI4 4 I,5-7: Ioi4 4I,IO: I03 5 4I ,29: IOI4 42, I : 278 42,5: I004 s . 42,7: I 3 3 1 s . , I 3 34 42, I 6: 489, I 3 3 I, I 3 3 4 42.,I7: IOI4 43. 5 : I03 5 43, I0: 1 10, 3 2.8 4 3 , 2. I : 1 144 43,23: u .66 43,25: 238 44.9-2.0: IOI4 45,I 5 : I003 4 5 , 2. 1 : 8 8 5 , 889 46,I -7: IOI4 48,5: IOI4 48,2.0: I I O 49, I : 7I4, 72.1 49,5 : 47I 49,6: I IO, 704 S. 49,8: 705 50,4: 47I 52,7: 3o8, 568 52, I 3 - 5 3 , I 2: 2.28, 470 5 2., 1 3 : 2.2.3, 228, 2.37. 2.49. 82.I n: 2.28, 2.30, 2.37. 2.43 · 2.78, 470, 821 53.4: 99 53 .7-8: 470 s. 53,8: 1 1 9I, I 2. I4 53,1 1 : 2.28, 2.30 5 5·3= 693 s. 5 5,6: 1008, IOIO

5 5.7: 572. 5 6.3 -5: 46o, 465 5 6.4 s . : 5 3 3 57, I 3 : IOI4 57,I9: 1 88 5 8,6: 4 5 6 5 8,9: 4 5 6 59.3 : 334 59.7: 308 59.9: 1 1 22 6o, I : 489 60,20: 489 6I,I s . : 93 5 6I,I: 284, 568, I 098, I332 63,IO: 4 I 5 64,3 : 237 65: 395 65,I: 570 66: 395 66,I-2.: 4I4 66, I : 4 I 4 66,2. : 4 I 4 66,I 5-I8: I 3 9 66, I 5 : I44

Geremia

I,4-IO: 4 8 I I,5: 7I4 T-,7: I 3 3 1 I,8: I03 5, I 3 3 3 I , I 6: IOI4 2,2.6-2.8: IOI4 2,36: 5 8 2 3,1 5 : 1 141 3 , I 6: 395 4.4: 4 I 5 4,Io: 280 6,Io: 4 1 5 7,I4: 366 7 ,2.1 -2.6: 4 I 5 7,2.2 s.: 274 7,22: 407 8,6: 4 5 5 I o,2.-5: IOI4 I0,8-9: IOI4 I O, I 3 : I IO I I ,IO: 2.47 u , I 5 : 885 s .

INDICE DEI PASSI CITATI [Ger.] 18,16 LXX: 1 1 80 1 8,23: 238 19,1 ss . : 1 1 64 I9, I 3 ! 406, 547 20,2: I I7 23,1-4: I 141 25,12: I4I 25,25! 1 54 25,26 (3 2,1 2. LXX) : 1006 27,2 ss.: 1 1 64 3 1 ( 3 8 LXX ) ,34 : 572 3 1.3 5 : 1008 3 2,6-9: 1 23 3 2(39 LXX) ,39: 289 5 1 (28 LXX ) ,5o: 395 Ezechiele 1,3 : 943 1,28: 489 2,I-3! 1 3 3 1 2,1 : 722 3,18-2.1 : I I40 4-5= 1 1 64 4,14! sso, 584 1 2,7 Aq.: 664 13! 1 229 1 3 ,3= 273 13,14 s.: 1 229 20! 373 20,5: 387 20,30-3 1 : 373 20,3 5 : 580 21,12: 305 22,27= 1 146 23,4 1 ! 524 26-28: 1 1 5 8 27: 1 1 5 8 28,2: 63 7 28,6: 637 30,5: 247 3 3 .4-5= 103 2 34,1-24: 1 14 1 40,22: 6 27 40,26: 627 41,7: 1 17 Osea 1 3,5= 678 14,10: 663

Gioele 2,27: 1 67 2,28-29: 8oo 2,28: I40 3,I-5: I 59, I 8 8, 817 3,1: 1 67, 168, 1 8 2, 573 3,2: 1 68, 573 3,3: 443 3 ,3a: 168 3,4: I 69 3,5: 1 67, 175, 1 88, 496 3,5a: 170 3,5b: 170 Amos 3,8: 275 5,6: 1010 5,25-27! 406 s. 5,26-27= 409 5,26: 407, 887 5·27! 408 8,I 2: 1010 9,1 1 s.: 88 5 s . 9,1 1 : 179, 407, 409, 886887 9,1 2.: 775, 887-889 Giona 1,5: 1371 1,7: 1 3 5 3,3: 392

S.

Michea I,8: 43 1 5,1 1 : 147 7,8: 489 Naum 1,15: 308 Abacuc 1,5: 699, 882 Sofonia 1 , 5 : 547 2,4: 462, 464 3 ·3 = 1 146 3,10: 464

14 3 9 Zaccaria 2,1 ,5 ( 1 1 ): 88.s 9,1 1: 678 I I,I2-I 3 ! I 23 14,1-,S: 1 193 14,4= 116 Malachia 1,6: 892 1,7: 892 1,12: 892 2,23! 241 3,1: 683 3,22 s.: 24 1 3,23! I06, 224, 2.42 Salmi

(tra parentesi la numerazione secondo i LXX ) 2: 281 s . , 284, 692 s . 2,1-12: 71 2,1 s . : 278, 284, 1 293 2,7: 505 s . , 692 s . , 82.1 2,8: 693 4,2: 426 6,4: 406 8,7: 292 9,9: 1016 10,6: I76 10,17 (Sym. ): 598 1 1,4: 414 1 3 ( 1 2.),3 : 1 3 65 14( 1 3 ),2: 563, IOIO 1 5,5: 176 1 5,8-1 1 : 161 I5,8 LXX: 176 1 5,9 LXX: 177 1 6: 1 8 1 1 6,8: 982. 16,10: 570, 693 s. 16( 1 5 ),5: 1 149 16(1 5),8-I I : 176, 1 8 2. 1 6( 1 5 ),10: 177, 695 1 6( 1 5 ), 1 1 : 177, 1 8 1 17(16),3 : I H 1 8,4: I75 1 8 ( 17),6: 66, 175 19( 1 8 ),14: 402 21,8: 176

144 0 (Sa/.) 2.2.(2.I ), I I : 72.1 2.2.(2.! ),2.3 : 956 2.3: I l4 1 2.7,1: 489 2.7, 1 2.: 365 2.9(2.8),3 : 378 30,7: 176 3 2.,1: 698 34(3 3 ),2.: 544 34(33 ),3 : 574 3 5, I I : 365 3 5(34),16: 42.1 37= 179 37(36), 1 2.: 42.1 37(36),19: 386 39(38),6 Sym.: 132.2. 4 1,10: 12.7 44(43 ),2.2.: 134 45,8: 6o9 50, 1 2. s.: 1005 50(49),16: 2.42. 5 1 , 1 ( 50,3 ): 2.38 5 1 ,9 ( 5o, u ): 2.38 53(52.),3 : IOIO 5 5,1 (54,2.): IOI 5 5 5,18: 2. 1 1 59(5 8),9: 664 62.,3 : 176 62.,7: 176 67( 66),3: 142.1 68(67): 181 S . , 465 68(67),19: I81 S. 68,3 1 ( 3 2.): 461, 464 69,2.0: I 2.9 69,2.5: 1 2.4 69(68),2.6: 13 I 69,2.8: 706 7I (7o),I9: 1 5 5 74(73 ),2.: 1 144 74(73 ),1 1-17: 1008 76(75 ),7 Aq.: 1 1 2.0 77,6: 874 78,I4: 489 78(77).3 5: 402. 78(77),37= 4 5 5 78(77) ,62.: 101 5 82.,4 LXX: 390 89,2.I: 65 89(88),2.Ia: 682.

INDICE DEI PASSI CITATI 91,1: 3 14 9 1 (90), 1 3 : 1 397 93(92.),3: 1 2.14 94(9 3 ),I I: 134 95,13 LXX: 1016 97.9 LXX: 1016 105( 104): 373 105( 104),1 : 1 56 105( 104),2.!: 385 105( 104),3 8: 199 106,6-46: 373 1o6( xo5),2.I: 1 5 6 109,1 : 161 109( 108),8: 1 2.4, 1 3 1 109( 108),14: 2.38 109( 1o8),16: 1 8 5 I 10( 109): 1 8 1 , 1 8 3 I IO( I09),I: 93, 17 6, 1 8 2., 42.2. s. , 506, 82.1 I I 2.,6: 176 I 1 4,7= 2.87 1 1 5,4 ( 1 1 3,1 2.): 4 1 2. I I 5,I6 ( I I 3 ,2.4): 2.69 I I 6( I 14),3: 175 I i 8,I6 LXX: I 8 I I I 8 ( I I7),2.2.: 2.65 S. 1 1 9( I I 8): 404 1 19 ( u 8 ),5o: 404 1 19,9 1 : 4 1 7 1 3 2.( 1 3 1 ),5: 4 u 1 3 2.( 1 3 1 ), 1 1 : 72. 139( I 3 8 ),2.: 1 3 4 139,12.: 3 14 I41,2.: 545 I 4 5 ( I44),18: 1009 146( 145 ),6: 2.8 I, 72.7 Giobbe I,I: 301 2.,1 2.: 1 2. 1 5 3,1: 562., I039 3,5 Sym.: 664 9.3 3 : 1 2. 5 8 I 5 ,2.4: 1 2.67 19,2.: J'2.66 19,2.!: 664 2.3,I3 : 2.46 34,2.9: I 2.02.

Proverbi 3,8: 1 3 5 6 5,4: 456 10,9: 663 1 3,2.3: 910 14,5= 3 65 14,34= 564 1 6,3 3 : 134 1 8,10: 4 5 1 2.3,2.5: 2.2.7 2.4,2.8: 365 Rut 1,1: 143 1,9: 1 2.14 1,14: 1 2. 1 4 3·3 = 3 8 7 Ecclesiaste 1,3: 149 2.,3 : 149 3,1: xo8, 149 10,9: 2.55 Ester 1,5: 476 1,19: 1 54 2.,2.2.: I 2.4 3 5,2.: 368 Daniele 1 ,4: I340 1 ,6: 30I 1,18: 892. 2.,5 (Theod.): 453 2.,8: 562. 2.,2.1 : 108 3,6 Theod.: 1 2.09 3,9 (Theod.): 3 64 3 , 1 3 : 301 3,1 5 Theod.: 12.09 3,18: 165 3 , 5 0 (Theod.): 2.73 3 ·95= 62.8 3 ,96 (Theod.): 453 4,3 5 (Theod.): 1093 5·5= I 2.09 5,7 LXX: 9 5 8 5,2.8: I 54

INDICE DEI PASSI CITATI [Dan.] 6,8: 1 54 6,IO: 547 6,1 2.: 1 54 6,1 5 : 1 54 7: 8 I 7 7.I 3 : 94. I I 3, I I 5 8,:z.: 943 8,I7: 489 8,19: I008 9,8: :z.8o 9, I 5 : :z.8o 9,1 6: :z.8o 9,17: :z.8o 9,19: :z.8o 9,2.I: :Z. I I I0,4: 943 I0,7: 492. I :Z.: 8 I 7 I :Z.,I: 706 I :z.,:z.: 2.55, 1 2.76 Esdra 2..45= 607 2.,46: 607

Neemia :z.,I : 568 :z.,:z.o: 454 3,2.3: 301 4.7: 3 66 9= 373 9.3 8: 373 I

Cronache I2,23 : 28I 1 2,38: 290 I 5,I4: I 229 1 6,3 5: 1 3 3 1 16,36: 242 17,1-I 5 : 4 1 1 17,4: 282 17,6: 5 8 2 17,12: 886 I7,14= 886 I7,24: 886 22,IO: 886 23, I 3 : 6 p 25,8 s.: I 3 5 26,I3 s.: I H

:z.8,4: 874 :z.8,5: 874 :z.8, I I : I I7 :z.8,:z.o: 1 1 7 2.9,IO: 2.42. .z

Cronache 3·9= 1 1 7 5,6: 676 5.9: IOO 6,42.: 694 7,6: 9 5 6 7.14: 544 2.0,9: 3 8 5 :z.5,:z.6: I 5 1 2.9,I9: 1 176 30,I2.: 2.90 3 1,3: 2. 1 1 3 3.3: 406 3 5,2.2.: 2.42 36,8: I S I 36,2I-22: 242

SCRITTI GIUDAICI DI ETÀ ELLENISTICA Aristeae Epistula 30: n65 p: 1 226 49= 9 5 I 2 I : I 340 263 : 884 278: 1 286 304 s.: 943 po: 3 89 Ascensio Isaiae 5.7: 422 9,I 6: 99

.z

Baruch 1,4: 440

Bel et Draco 1 8,41 : 1094 I

Esdra I,I9: 476 5,20: 2 I I 8,I 3 : 476 8,72: 2 I I 9,20 (LXX ) : 619

Ezechiele Tragico

I 3 = 392 37= 393 I I 3-I I9: 394

Pseudo-Filone

Antiquitates Biblicae 8,I: 3 79 9.3 : 394 9,1 5 : 3 84 Pseudo-Focilide

149: 1o8o

.z

Assumptio Mosis 3 , 1 1 : 403 10,3: 422 1 2.7: 2.2.7

Esdra 4,I 2- I 3 : I65 5,8: 165 1 2.,2.0: 454 19,6: 2.8I

Baruch 1,7: 476 5.3: 149

4

Esdra 13,10: 144

Giuditta 4.9: 623, I 3 25 5,5-2.1: 3 73 5,1 1 : 390 8,2.6: 740 9,1: 2.I I 10,18: 1 1 89

144 2 [Gdt.] 10,19: 390 12.,14: 349 14,16 s.: 72.6 I6,I7: 63 7 I

Henoch I 8,6: I367 2.2.,3: !2.3 5 2.2.,7: !2.3 5 3 8,2.: 2.30 45,4-5: 12.35 47,I: 2.30 47,3 = 706 47,4= 2.30 53,6: 2.30 84-90: 373 90,2.9: 3 67 I04,I: 706 I08,3 : 706 Henoch I6,3-5= 42.2. I6,3: 447

3

Henoch Slavus 19,4: 1008 loseph et Aseneth 4,7: 1 2.03 8,9: I 3 3 2. IO,I5: 4 8 1 14,9: 368, I I I9 Liber lubilaeorum 1,7: 4 1 5 1,2.3 : 4 1 5 6,1 6-17: 142. 7,2.0: 895 14,13: 395 2.2.,16: 559 30,2.0: 706 30,2.2.: 706 44,3 3 = 388 46,9: 3 89 47,9= 394 I

Maccabei 1,6: 6so 1,47: 5 5 1

INDICE DEI PASSI CITATI 1,62.: 5 5 1 2.,9: 496 2.,I 5 : r r76 3,49: I I 84 5,48: 9 3 1 7,2.6: 3 5 3 8,2.0: I 3 1 8 9>45= 1 3 09 I0,2.7: 740 I0,74 SS . : 5 2.4 r r,8: 656 I I,34: 52.2. I I,66: 2.I4 !2.,3 3: 5 2.4 I 3 , I I : 5 2.4 I 3 ,3 8-39= 42.7 I4,2.3 : I72. I 5,2.: I 2. 5 I I 5,5= 42.7 I 5, I 5 : 486 I 5,I6-2.I: 486 I 5 ,2.2.-2. 3: 486 I 5 ,2.2.: I 53 I 5,2.3 : I 54, 657, 672., I I 56 I 6,14: 1 3 56 2.

Maccabei 1,3 1 : 389 2.,1 8 : 149 2.,2.3: I H 2.,2.8: 2.5 5 3 = 481, 489 3 ·7= 1 2.43 3,I4: 1417 3,2.7-2.8: 48I 3,2.9: 4 8 1 3,p : 4 8 1 3 .3 3-34= 48I 4,2.: I I75 4,6: !2.65 4,2. I : 92.0 4>2.4: 92.0 -b3 1 : I IOI 4>44= 92.0 5,19: 3 66 6,1 : 1 2.2.6 6,5: 5 5 8 7,1: s s 8

7,2.: 2.74 7,2.2.: 1005 7,2.3: I005 7,27: 678 9,5-1 2.: 637 9,2.9: 65o I0,34= s s8 I I,8: I I 3 I I,2.3: I 3 5 6 r r,2.5: 8 5 8, I 2.2.6 I 2.,2.3: I057 I 2.,42.: 2. 3 8 I4,4= 943 I4,6-8: 4 8 I I4,2. I : I4I7 I4,3 5= 4I3, I005 I4,3 8: I 3 2.5 Maccabei I,3: 92.4 2.,2.: 2.8I 2.,9: I005 3.4= I 2.2.6 3>30: I 2. 5 I 5,1: 1 146, 1 3 5 6 5,2.o: s s 8 5,30: I I46 5,47: I I46 6,4 1 : 1 3 2.5 3

Maccabei 2.,8: I 2.2.6 2.,2.3: 1 2.2.6 4,2.3 : 1 2.2.6 5,7: 1 3 2.4 5,16-2.I: 2.74 5,16: 1 2.2.6 5 , 2. 5 : roo4 6,I : 432. 7,6: 5 5 1 7,Io: 1057 8,19: 1 2.7 !2.,1 3 : 72.7 I 8,5: 8 5 8

4

Odi di Salomone 8,2.1: I 8 I 2.5,9: I 8 I

INDICE DEI PASSI CITATI Oracula Sibyllina 1,171 S.! 1 340 2,1 7 1 ! 1 3 25 3 ·249! 1 3 25 3,27 1 ! 1 5 3 4,8- I I : 1004 4,1 10! 1 29 4,128 s.: 659 5·256-259! 243 5·450-452! 659 I

Regni 1,16: 1 267 2,8: 72 2,1 2: 1 267 3.4! 493 7,2: 1 8 3 8,5: 68 1 8,10! 681 10,21-26: 681 1 3 : 682 1 3,14: 682 14,3 ! I 2:Z.9 1 6, 1 2: 4 1 1 20.34 Aq.: 2 5 5 2

Regni 1,16: 103 2 7.7: 5 8 2 7,1 2-16: 72 7,1 2: 683 7,1 3 ! 886 7,16: 886 7,26: 886 1 3,36: 1 214 1 5,25: 4 I I 2.0,10: 1 2.9 2.4,1 6: 638 Regni 1,25: 1 2.2.9 2,Io: 427, 696 2., 27! I 2.2.9 3,10: 3 5 2. 3,I8: 714 8,8: 100 16,2: 72.7 I 6,I 3 : 72.7 I 7,I: 237. 2.42 3

17,17-24! I I 2I 17,20: 390 I8,I2! 475 1 8,29! 2 1 1 1 8,37! 406 1 8,46: 596 20,7! 1 344 Regni 2,1 1 ! 1 1 5 2,1 6: 475 4,18-37: I I 2I 4.3 3 : 5 27 4·3 5! 5 28 6,25: 6o8 8,1 3 : 587 I I,14: 4 5 6 1 2,5: 395 14,14! 476 1 5,14: 650 19,3 5! 638 23,1 2! 547 4

Salmi di Salomone 8,1 5: I lO 8,3 3 ! 1 8 8 8,39= 692 1 6,4: 1 3 30, 1 3 3 1 17,1 5 ( 17): 247 1 7,23 s.: 693 Sapienza di Salomone 2.,9: 454 3,17! 1093 5·5= I I49 6,10: 694 7,1 : 5 5 7 7.3 ! 72.7 9,1: 1004 9,6: 109 3 9,9: 1004 I I,2o: 1347 I I,2.6: 2.80 1 2,I4: 3 3 5· 364, 1 3 68 1 2,19: 3 2.8 1 3 -14: IOI4 I 3 ,6: I009

144 3 13,10-19! 1014 1 3,18: 217 14,20: IOOI 1 5,17: 1001 Siracide prol. 14: 1 3 22 prol. 22: 147 2,1 : 904 3·23! 1079 4.5: 1309 4·3 1 ! I I 5 I 7.3 5! 5 26 I I,H: 279 :Z.5,3! 23 1 28,7: 1016 3 5,16 s.: 545 3 8,1: 1400 40,28: 89:Z. 40,29: 892 45·3: 394 48,10: :Z.24 50,13 ss.: 2I I Susanna 44-62: 307 Testamenta Patriarcharum Beniamin 3,7 (CI e �): I IOO Gad 5·5= 273 losephi 8,5 (�): 956 Iudae 3 ,4(b): I IOO 2.5.3! I 3 9 XII

Levi

1 3 ,2! 1 340 1 8,12: I076 19,1: I 3 3 2. Nephthalim 6,6: 1 3 89 Ruben 4,1: 1 340 7,2.: 3 89 Symeonis 2.,6: 384

144 4 [Test. XII Patriarcharum] [Test. Sym.] 2,7: 3 84 3.3 : 364 Testamentum Iob 48-5o: 1 1 62. 48.3 : I47 50,I: I47 Testamentum Salomonis 2.2.,7 ss.: 2.66

INDICE DEI PASSI CITATI Tobia 2.,I : I4I 2,4: 548 3.7 (�): 1 19 I 3,I7: 499. 547 4,I 2.: 2.42. 4,I 5 : 897 5,4-6: 63 I 5,2.!: 63 I 6,8: 3 I 5 7,6 (�): 1 1 5 2.

7,1 1 (B A): n.8 6. 7,I7: I005 8,I7: 2.80 IO,I2. (�): 653 n , n (B A): 499 I 2.,6: 740 I 2.,I2.: 545 I 2.,I9: IOO, 57I I 3 ,6: 740

FILONE ALESSANDRINO De Abrahamo 46: 2.32. 62: 379 7I= 379 I 5 2.: 2.40 2.08: I 277 23 5: 2.0I 246: 98I

De Gigantibus I 6: Iooo

De Agricultura I74= 939

Hypothetica 7,6: 897 I I,I: 5 2. 2.

De Cherubim 99 ss.: 4 I 3 1 14: 42.5

De Iosepho n : I 3 69 I 84: I 3 IO

De Confusione Linguarum !2.9: 346

Legatio ad Gaium 36: 1 54 68: 974 1 3 2.= 943 134= 4 3 2. 1 5 2.= 943 1 5 5 = 3 62. 2.03 = 994 2. 1 2.: 1 1 88 2.81 s.: 1 5 3 2.8 I: 672, 102.6 2.82.: 657 306: I 3 6I 346= 943 3 7 I = 943

De Decalogo n : 144 44= 144 46: 139, I 52. 66: IOI4 87: 1 3 3 ! r68: up De Ebrietate 2.: 1 178 42.: 2.32. 146-148: 1 57 165: rpo

In Flaccum 2.6: I 3 S 8 45 s.: I 53 I 1 1 : 62.2. I 2.8: I42.5

Legum Allegoriae 3,22.3: 939

De Migratione Abrahtlmi I : 3 80 I 6: 3 8o I9: 3 80 2.0: 3 80 2. ! : 3 80 3 2.: 379 82.: 703 I48: I 3 76 I 77: 3 80 I99-2.0I: 3 8 8 De Mutatione Nominum I 2.6: IOIO De Opificio Mundi 6 I : u66 I42.: 2.3 2. I 57: ! 2.9 De Plantatione 2.5= 3 76 I07: 1000 Quaestiones in Genesim 1,86: I l 2. Quis Rerum Divinarum Heres sit 30: 1 143 56: 3 8o 179= 1 3 6 2.64= 548 293 = 2.42.

INDICE DEI PASSI CITATI Quod Deus sit lmmutabilis 130: 664 164: 999 169: 2 1 5 Quod Omnis Probus Liber sit I : 96 76: 215, 5 22 8 1 : 674 De Sacrifjciis Abelis et Caini 15: 999 De Spedalibus Legibus 1,21 s.: 1014

1,3 2: 1010 1,36: 1008 1,48: 1012 x,65: 243 1,74: 1012 1,169: 3 21 1,1 86: 1 3 6 1 2,1 2- 1 3 : 1 24 1 2,62-63 : 564 2,62: 675 2,148: 8 5 8 2,1 87: 142 2,193: 1 3 6 1 3,100 s.: 445 3,165: 1282 4,122: 893 4,147: 1000

144 5 De Virtutibus 161: 1226 De Vita Contemplativa 7: 1014 25: 376 71: 3 5 1 D e Vita Mosis 1,18: 391, 981 1,21-30: 394 1,21-24: 393 1,49: 1296 1,1 1 1 : 447 1,177: 279 2,1 : 95 2,23 : 1361 2,3 3 : 148

GIUSEPPE Antiquitates Iudaicae 1,27: 1004 1,76: 699 1,138: 594 1,1 52: 379 1,1 54: 3 79 1,302: 1425 1,341: 1 3 74 2,1 : 95 2,1 8 : 1 14 5 2,61 : 954 2,107: 1 3 28 2, 199: 3 89 2,205: 394 2,210: 394 2,216: 394 2,224: 391, 394 2,229-23 1 : 394 2,23 2: 391 2,236: 394· 1 3 5 6 2,271-272: 394 2,3 3 3 : 104 5 3,13: 1 1 89 3,23: 267 3.59: 3 5 1 3 , 1 3 3 : 1 3 63 3,260: 894 3o27 1 : 139 8

3.307: 3 65 3,3 20: 6o8 4,40: 281 4,207: 1 103 4,214: 3 50 4,274: 302 4,287: 3 50 4,3 1 5 : 1 145 4.3 23: 6p 4·3 26: 1 1 2 5·97: 653 5·23 5: 1 202 6,18: 1 1 12 6,40: 390 6,50: 6o8 6,62: 1 3 6 6,91 : 134 6,174: 702 6,199: 548 6,23 5 : 702 6,3 16: 174 6,3 3 8 : 548, 962 6,3 78: 681 7,29: 1 3 67 7,1 1 8 : 707 7,202: 1 1 6 7,244: 429 7.247: 1 14 5

7,303 : 217 7,3 5o: 5 5 6 7.373: 1045 7.392-394: 178 7.394: 178 8,1 s.: 96 8,45 -49: 1074 8,61: 68o 8,65: 144 8,107 ss.: 4 1 3 8,xo8: 1009 8,1 1 1 : 1005 8,1 1 5 : 694 8,227 ss.: 1004 8,24 1 : 1249 8,3 86: 467 8,404: 472 8,409: 6o8 9,55: 1406 9,56: 664 9,229: 1 3 67 9,25 5: 3 66 10,143: 68 1 xo,147: 68o 10,1 66: 1 243 1 1, 1 3 1 : 1 54 1 1,134: 1398 1 1,141: 975

144 6 [los. Ant.] 1 1,3 37: 1 107 1 1,106: 943 1 1,1 19-110: 594 1 1,145: 1 1 88 1 1,147- 1 5 3 : 673 1 1,166: 105 5 1 1,197: 981 1 1,11 3: 581 1 1,139= 976 1 1,155: 98! 1 1,178: 419 1 1,3 5 8: 598 1 1,3 87: 161 1 3,1 s.: 96 1 3 ,6: 1 1 66 1 3,86: 1367 1 3 ,171: 1 3 14 13,195= 1039 13,149= 178 13,184: 657 13,390: Il. 55 13,398: 1399 14,58: 583 14,65: 111 14,66: 1361 14,86: 464 14,88: 463 14,1 10: 677 14,114-1 18: 1 5 3 14,1 1 5 : 154 14,145= 486 14,1 56: 1 101 14,110: 1304 14,113: 1 :1.43 14,116: 1 143 14,118: 966 14,13 1: 966 14,134: 966 14,137= 966 14,:1.40: 966 14,158: 943 14,3 5 5 = 174 14,451: 1 1 60 15,5: 115 15,39= I H 15,40: 161 15,136: 417 15,170: 909 15,199: 1 1 60

INDICE DEl PASSI CITATI 1 5,117: 1000 1 5,16o: 1017 1 5,188: 3 67 1 5,3 54= 1 146 1 5,391: 44 1 1 5,396-401 : 115 1 5,403-409: 1 19 1 1 5,417: 1 1 88 1 6,10: 7 1 5 16,1 5 : 1 3 6 1 1 6,16-10: 1 1 15 1 6,30: 1 308 1 6,141 S.: 1 1 5 5 1 6,141: 1 1 5 5 16,160: I H 1 6,163: 903 16,179- 1 8 3 : 178 1 6,179: 178 1 6,105: 7 1 5 1 6,158: 1 309 16,161: 7 1 5 16,3 1 3 : 1 3 8 1 1 6,3 14: 1071 1 6.365: 907 1 6,393 : 1 3 10 17,4 1 : 1 104 17,78: 9 5 17,93 = 1 308 17,1 59= 174 17,165: 1 3 6 1 17,168-190: 63 8 17,169: 638 17,174= 1 3 19 17,1 89: 1079 17,3 14-3 38: 1404 17,3 17: 1 5 5 17,3 18: 1404 1 8,4-10,13 : 3 3 1 1 8,6: 1 1 8, 3 3 1 1 8,9: 1 1 8, 3 3 1 18,11: 1 18 1 8,13 : 1 1 8 1 8,16-3 5: 16o 1 8,3 5: 161 1 8,59: n9 18,76: 1 3 16 18,81-84: 1017 1 8,89 s.: 410 1 8,95 : 161

1 8,1 17: 598 1 8,113: 95, 161 18,1 5 5 : 1 1 6o 18,161: 1 1 15 1 8,195= 637 1 8,100: 637 1 8,103 S. : 1 184 1 8,13 5 : 157. 1 184 1 8,137: 410 1 8,148: 1404 1 8,168: 174 1 8,344= 1001 1 8,369: 174 1 8,374: 86o 19: 63 5 19,178-2.9 1 : 103 8 19,190: 1038 19,191-194: 619 19,194= 1 1 80 19,3 3 1 : 619 19,343-3 5 3 = 63 5 19,343= 6 3 4 s. 19,344= 636 19,3 4 5= 63 6 19,346: 637 10,3 8-48: 859 10,4 1 : 8 5 9 1o,p-53: 6o8 10,68: 1400 10,97-98: 3 3 1 10,100: 8 5 8 10,101: 608 10,101: 779 10,103 : 1 117 10,106 S.: 1 1 89 10,1 30: 511 10,13 1 : 154, 1 117 10,137: 1 150 10, 1 3 8: 1 150 :z.o,139: 859 10,141-144: 1 150, 1 184 10,141: 447, 661 10,145: 8 59, 1 307 10,146: 1 307 :z.o,1 61: 1 150 10,163 S. : 114 1 10,169-171: 1 193 :z.o,169: 1 1 6, 1 193 10,171: 1 147

INDICE DEI PASSI CITATI

[Ios. Ant.] 20,174: 1 101

20,179: 1 29 5 20,182-200: 1 288 20,I82: I 266, I 288 20,I83 s.: 477 20,I85-I87: 1 2.9 4 20, I 8 5 : I 294 20,I 86: 1 194 20,188: I 294 20,I 89-I96: I 3 07 20,I93-I94: I 294 20,197: I 294 20,I98: 260 20,I99: 3 19. I 3 24 20,200: 365, 419, 776, 883, 1 288 20,205: I 227 20,206-2I 3 : I 227 20,206: I 227 20,2I 5: I 287 20,220 s.: 225 20,222-223: I 306 Contra Apionem I,I: 9 5 I,2: 945 I,I 5 : 5 26 I,42: 924 I,5 3 : Io7o I,I30: I 3 8 8 I,I94: 258 I,I97: 258 I,2.49: I I03 I,279: 365 I,3 1 I: I I03 2,39: 594. I069 2,44 s.: 1 54 2,I03 s.: 1 1 88 2,I I9: 3 2 I 2,I23: 676 2,I 30: IOOO 2,I75: 898 2,210: 543 2,237= I I03 2,258: 543 2,265-267: 994 2,267: 997 2,282-284: 676 2,282: I 5 3, 543. 898

De Bello Iudaico 1,42: 279 1,61: 178 I,79: I 248, I256 I,I43: I236 I,242: 1 296 1 ,280: I37I 1,290: I I 60 1,394: 1 1 60 I ,403: 44I I,4 I 7: I 2 5 5 IA74: 486 1,539: I 3 20 I,5 50: 308 I,62o: I 308 I,62I: I 29 I,666: 308 2,96 s.: 44I 2,IOI-I IO: I404 2,I03: I 5 5 2,1 1 8: 3 3 2 2,1 22: 200 2,1 23 : 3 5 1 2,I 24: 5 22 2,143: I 3 8 I 2,I45: 365 2,I 50: I I9 2,I 5 2: I 3 28 2,I62: I 204 2,I 65: I 234 2,203: I40I 2,2I9: 63 5 2,228: 3 53 2,2.43 : I 227 2.,25 3 -263: I 264 2,254-257: 1 194 2,254-256: 1 24 I 2,261-263: 1 193 2,26I : 1 193 2.,262: 1 193 2,263 : 1 193 2,27 I : I 288 2,273= I 287 2,309: I 306 2,} 22: I 2 I 5 2,344-407: I 34 I 2,344= 260 2,3 86: I 3 5 8 2,39 5 = 473

1447 2,398: 1 5 3 2,429: 1227 2,44 1-442: I227 2,441 : I228 2,4 57: 477 2,460: 464 2,5 1 5: 5 22 2,5 20: 649 2,54D- 5 5 3 : I 248 2,5 60: 4'87, 707 2,56I: 487 2,565: 3 5 I 2,5 67: 974 2,57I: 3 50 2,6 1 I : I IOI 2,639: 1412 2,8p: I370 3,29: 594 3.54-5 5= 522 3,56: 5 24 3,I27: 3 28 3,402: 28 I 3,409: 477 4,I45: 525 4,159: 308 4,27I: I IOI 4.444: 522 4,53 2: 3 89 5·70: 1 1 6 5,I44: 260 5,I84 S. : 225 5,I93 s.: 1 1 88 5,20I: 2 I 2 5,204-205: 2 I 2 5,220: I I 20 5·242: 1 1 89 5,243: 1 19 1 5,244: 1 1 89 5·3 57 ss.: 373 5.376-4I9: 373 5.3 89: 1 102 5.439= 364 5·527: 330 6,64: 1 29 6,1 1 5 : I 399 6,I 25: 1 1 88 6,287: I I I 2 6,293= 627 6,294= 254

14 48 [Ios. Beli.] 6,2.99: 141 6,300: 12.88 6,305: 12.88 6,308 s.: 1 2.88 6,339= 3 2.8 6,3 54= 2.60 6,42.2.-42.5: 2.58 7.43-45= 594 7.43= 1 5 3 7.46-53: 594 7,12.8: 943 7·1 5 5 : 943 7,3 68: 487

INDICE DEI

PASSI CITATI

7,42.4: 3 67 7.4 5 3 = 1 2.9 Vita Iosephi IO: I 3 2.4 I l.: I 2.2.6, I 3 2.4 I 3 : 1 2.63 14: 1 302. I 5 : I3 76, I384 4 3 : I I76 49= I305 69: 14I 2. 76: 1 5 5

79: 10951 3 8: 1 2.9 1 68: 1 4 1 2. 175= 134 191: 1 2.04, 1 3 2.4 2.08 s.: 1 2.3 7 2.p : 52.6 2.77= 943 2.79= 165 2.96: 634, I 4 I 2. 3 2. I : I I46 4 I 3 : 703

NUOVO TESTAMENTO (escl�si i passi degli Atti degli Apostoli) Matteo 1,79= 94 2.,2.: 407 3,II: 145 5,12.: 962. 5,17: 367 5·34 s.: I2.35 6,I6-I8: 6p 6,I9-2.I: 2.00 7.4: 401 7,1 2.: 897 7·I 3 : 453 7,14: 73 5 7,2.3 : 563 8,2.8: 93 I 9,I8: 49 I 9,2.2.: 52.3 9,2.3 : 976 9.34= 1017 9,38-4 I : I074 9,3 8: 4 5 1 I0>4: 930, I 2. I 6 I0,5 s.: 886 Io,5: 438, 458 I0,8: 454 IO,I4: 708 IO,I6: I 2.33, I 3 2.4 I0,30: I 3 8 2. I I ,2.: 32.2., I097 I I,2.3 : I098 I I ,2.5: I005 I I,2.9 S.: 878

I 2.,8: 2.78 1 2.,18: 12.34' 1 2.,2.7 : 1074 I3,14 s.: I 4 I I , I4I9 13,52.: 733 14,6: 1402. J4,8: I098 14,2.I: 2. 5 8 I4,2.4: 1 3 5 6 I 5,I-2.0: 5 3 5 I 5,9= 54I, 70I I 5,15-2.0: 367 l 5,3 2.: 598 I 5,38: 2.58 I 6, u : I 5 2. I 6, I 2.: I 2.I9 I 6,I8: I75 I 6,I9: 2.99 I6,2.2.: I I 65 I7,9= I03 5 17,14= 548 I 8,IO: 63 I I 8,I8: 2.99 I 8,2.o: 93 I9,I7: 404 I9,2.8: I 2.4 2.0,2.8: 402. 2.I,8: 52.3 2.I,3 5: 42.4 2.I,42.: 2.66 2.2.,16: 60I 2.2.,30: I 2. 3 5

2.3,4= 879 2.3,2.7: I 2.2.9 2.3,3 5: 3 2.5, IOp. 2.3.37= 42.4 2.4,2.: I p , 366 2.4,6: 4 I 3 2.4,9= 1 3 2.8 2.4, 1 5 : 3 66 2.5.3 5 ss.: 6oi 2.5,3 5-40: 490 2.5,42.-4 5= 490 2.6, 1 3 : 545 2.6,30: 956 2.6,p: I I 5 5 2.6,59= 365 2.6,6o: 3 65 2.6,61 : 3 67, I 2.77 2.6,6 5= 72.6 2.7,3-IO: I 2.3 2.7,3 = 56I 2.7,4= I040 2.7,5= I2.9 2.7,7 = I 2.9 s. 2.7,2.2.: 495 2.7,2.3: I2.36 2.7,2.4: I040 2.7,2.5: 3 2.5, I032. 2.7,40: 3 67 2.7,53= I 2.42. 2.7,57= 733 2.8,I: I I I 6 2.8,2.: 956

INDICE DEI PASSI CITATI

(Mt.) 2.8,r 8-2.o: I I I 2.8,I9: 733· 82.7 2.8,2.0: 93. I09 Marco I,5: I078 I,2.3 : 3 60 I,2.4: 2.30 1,34: 994. 1076 2.: 52.2. 2.,I-I2.: 5 1 9 2.,3 : 52.2. 2.,.4: 3 I 3, 508, 5 2.2. l., I 1: 5 2.4 2.,I 6: 5 8 I 2.,1 8-2.0: 6 5 I 3,6: 601 3,1 r : 2.0I 3.14: 3 2.8 3,I7: 619 3,18: I I 8 S. 3,2.3-2.7: 569 3·3 1-3 5: I2.I 4,IO: 672. 4,I I : 3 1 I 4,12.: 14I I, I4I9 4,2.8: 62.7 5: 5 2.0 5,I 5: I 3 4 I 5,2.9: 52.3 5,34: 52.3 5·3 6-43= 5 2.0 5,39: 976 5,.40: 52.7 5..4I: 52.8 6: 3 63 6,3 : UI , 63 2., 883 6,3 I : 998 6,.48: I 3 j 6 6,56: 3 1 3 6,56a: 2.oi 6,56b: 2.oi 7,I-2.3 : 5 3 5 7,2.: 5 S I 7,5 : 55 I 7,7: j4I , 70I 7,I4-2.3: s so 7,I 5-I9: 53 5 7,I 5 : 3 67

7,19: 3 58, 5 5 2., 841 7.3 5: 997 7,3 6: 902. 8,2.: 598 8,I 5: 902. 8,I9 s.: I 2.78 8,3 I: 99, 2.66 9.3: I I 3 9,7: I l 3 9,8: 492. 9,I I : 5 8 1 9,1 2.: 2.41, 2.66 9,2.2.: 491 9,2.8: 5 8 I , I402. 9,34: I I I7 10,14: 473 10,2.7: 1 3 2.6 10,3 8: 1062. 10,39= 1062. I0,.4 5 : 402., I097 I0,52.: 5 2.3 I I,8: 52.3 I I,9: 4SI I I,I9: 2.01 I I,2.4: 62.9 I 2.,.4: 62.I I 2.,IO-I I: 2.66 I 2.,I 3 : 6oi I 2.,2.5: I 2. 3 5 1 2.,3 6: I 8 3 I 3,2.: 3 67 13,5: 699 I 3 ,6: 3 3 I, I I93 1 3 ,8: 6o9 I 3 , I 2.: I 3 2.8 1 3,2.4: I69 I3,32.: I07 s. I 3 ,34: I I47 I 3,3 5: I I47 I 3 ,3 7: I I47 I4, I : 62.I I4..4= 2.55 I4,9= 545 I4, I 5 : I I7, 52.3 I4,I9: 367 I4,2.6: 956 I4,.4 I : I73 I4,5 I S.: 62.9 I4,s6: 365

1449 I4,57: 365 14,58: 367 I4,62.: I I 3, I 83, 446 I4,63: 72.6, 953 1 5,I: 687 I 5,6: 2.0I 1 5,7: 860, I I05 I 5,I9: 42.6 I 5,2.1: 1099 1 5,2.9: 367 1 5 ,34: 176 1 5,37: 305 1 5,39: 305 1 5,4I : 690 1 5..44= 1 3 2.6 I6,2.: 1 1 1 6 ' I6,5: I I 3, 56I 16,7: 49I I 6,9-2.0: 64, 777 1 6,1 5: 64 16,17 s.: 1 397 1 6,I7: 105, 717 1 6,18: I39I 16,19: 92. s. I6,2.o: 7I7 Luca I-2.: I 2.0 I : I2.52. I,I-4: 6 3 , 96, 779 S., 844 I,I: 5 I 2., I073, I084 I,2.: I 3 3 , 657. I 3 3 2. I,3: 6I, 73, 95, 900, 9 I I , I047, I 340 I,.4: 609, I053 I ,7: I75 I , I 3 : I 375 I,I4: 609, 962. I,I 5: 2.I2. I,I7: I03, l.4 I I,I9: 339 I,2.0: 638, I 375 I,2.3: 64 5, 65o I,2.5: 2.85 I,32.: 474· 505, I 3 3 5 I,3 5 : Io9, 3 I4, 474, 505 I,38: I 2.0 I,39= 442. I t44: 962., I I72.

14 5 0 [Le.] I,46: 574 I,47= 962. I,66: 596 I,68: 3 50, 395. 402. I,69: 692. I,70: 2.42. I,72.: 740, 864 I,76: 683 I,78: 3 50 2.: 363, I2.52. 2.,I S . : I I 8 2.,I : 92.4, 978 2.,2.: 3 3 2. 2.,8: I074 2.,9: 62.5 2.,10: 3 39, I3 75 2.,u: 2.39, s68, 82.o, 8so 2.,14: s6s 2.,2.5: I49, 4 3 I , 5 I 6 2.,2.6: 5 5 5, IJ09 2.,2.9: 2.80, 2.86 2.,30: I42.I 2.,3 I: 2.2.9, I 309 2.,3 2.: 705 2.,3 6: I I 63 2.,3 8: 402. 2.,40: 2.9 I 2.,42.: 463 2.,44= 49 I, 599. 942. 1.45 = 599 2.,49= 304 2.,so: 396 3,I: I I I, 2.84, 3 5 3, 6I8, 650, 92.7 3,2.: 2.60 3,3: I 86, I063 3.4-6: I03 3,6: I70, I409, I4 2.I 3·7= I03, 498 3,8: I063, I 3 3 6 3.9: I03 3,IO: I86 3,I3: 906 3,I s: 684 3,I6: 9 I, I03, I45. 5 87, 68 s, Io6o, Io62. s., UI6 3,I7: I04 3,I8: 339

INDICE DEI PASSI CITATI

3,2.0: 684 3,2.1 s.: I 3 8, 2.84 3,2.1: 548 3,2.2.: I 82., 69 3 3,2.3: 943. I 3 84 3,2.6: I30 4,I: 360 4,I 3 : 664 4,I6-30: I 3 8, 670 4,I6: 972. 4,I8: 568, Io98, 1 4 I 5 4,2.0: 657· 675 4,2.2. S. : I 6 5 4,2.5: 972. 4·30: IOI9 4·34= 2.30, 948 4.3 5= 443. 950 4,3 6: 443 4.37= I44 4,3 8: I 399 4.40: 495 4,4 I : 443 4,42.: I I 65 4.4 3 = 3 3 9 S,IO: I 3 7 5 s, I 3 : 2. 1 6 s,I4: I03 s,I7: 3 2.9 s,I8: 443. 52.2. s,I9: 3 1 3 5,2.7: 8 I 2. 6,I-I I: 367 6,I 3-I6: 82.4 6,I 3 : 98 s., 349. 82.5 6,I4-I6: 9I, I I 8 6,I 5: I I 9 6,I 6: 4 I 6 6,I8: 3 1 5 6,2.0: IOO 6,n s.: 3 3 8 6,2.3: 42.9 6,2.7: 958 6,2.8: 4 5 1 6,p: 897 6,42.: 40I 7= 5 2.0, 8 I 5 7,2.: 5 4 I , I 3 5 6 7.7: 9 I 5 7,8: 54I

7,I I : I I 56 7,I s : 52.8 7,I 6: 395 7,I9: I03, 5 2.6 7,2.2.: 443 7,2.8: I03 7,2.9: I062. 7,5o: 52.3 8,I : 3 39. 349· 97I, I047 8,3 : 2.1 s. 2.84, 2.90, 6q, 6so 8,I0: 3 I I , I 4 I I , I419 8,I 3: I 3 4 8,2.9: 3 6 5 , 957, n 3 7 8,3 5 : I 3 4 I 8,47= 5 5 5 8,48: 52.3 8,5 2.: 5 2.7 8,54: so8, 5 2.8 9,I: 98, 349 9,5: I 397 9,7: 5 5 3 9,1 2.: 349 9,I6-I7: 82.8 9,16: I 3 h 9,17: 3 86, I 3 8 2. 9,2.2.: 2.66, 570, I 4 I 3 9,2.7: I I 2.2. 9,3 J : 683, I l4 5 9,34: 3 I4 9.3 5 = 549 9.37= u s6 9,3 8: I 3 2.2. 9.39= I 3 59 9,5 1 : 99. I4I 9,52.: I I 39 9.57= 476 9,62.: IOO, 1 3 64 IO,I: I 3 3 S., 5 2.6, 8 I 2. I0,2.: 4 5 I I0,3 : I 2. 3 3 10,4: I 2.9 5 I0,9: I OO IO,IO: 72.0 IO, I I : IOO, 708 IO,I2.: 42.9 IO, I 5 : 1098 IO,I8: 42.2. IO,I9: 1 397

INDICE DEI PASSI CITATI

[Le.] I0,2.I: 962, IOOS I0,34= I 249 I0,37= 864 I I ,2: IOO, I I 66 I I,I9: I074 I I,20: IOO . . I I,2I: 2I 5 I I ,22: 73 I I I,27: I 2I4 I I,28: 4I7 I I,32: 3 6 I I I ,44: I 229 I I ,48: 427 I I ,54: I 244 I2,I: 330 12.,3 : 63 8 12,4: 8 I 2 12,7: 1 3 8 2 12.,8: 3 8 3 12,I I : I099 12,I2: I 39. 146, 262 I2,I s: 2I s. 290 I2,3 2: IOO, 24I u,n : 2I5 12.,3 6: I 3 IO 12.,44= 2 I 5 I2,so: I062 u,s6: I 5 2 I3,IO-I7: 3 67 I3,I3: 495 I3,24: 74 I I3 ,28-29: IOO I3,32: 570 I3,34= 42.4 I4,I-6: 367 I4,s= 5 84 I4,24: 547. 1 122 I4,3 3 = 2 I 5 I4,3 5= I 3 64 IS,2: S 8 I IS,I7: 628 I S,20: I I 52 I5,22: 94I IS,26: I S 6 IS,29: 307 IS,30: 994 I6,I: 2 I 5 I6,9: I 29 I6,26: 933

I 6,p: 974 I7,I: 557 I7,8: 8 I 2 I7,I9: 523 I7,20: IOO I7,2I: IOO I7,24: I I S, I49. I 69 I7,25: 266 I7,3 I : 429 I7.3 3 = 383, I l44 I8,4: 8 1 2., 972 1 8,7: 395 1 8,8: 395· 1 2.96 I 8,9: 266 I8,n: 994 I 8,I4: 274 I 8,2.I : 4 I 7 I 8,3 I : 349 1 8,3 3 : 570 I 8,42: 5 23 19,7= S 8 I I9,8: 2I 5 I9,9= I75 I9,I 2: 980 I9,23: 349 I9,3 3= 63 8 I9.44= I07 2.0,I I: 62I 20,I 2: 62I 20,I7: 266 20,23 : 399 20,3 5= I 265 20,36: I235 2.1: 1 1 30 2I,6: 3 58, 3 66 2I,8: 699 2I,I4: I099 2I,I S: I46, 262,3 60, 3 63 2I,I 6: I098 2I,I8: I 3 8 2 2I,2o-24: 778 2I,24: 3 5 8, 3 66, I008 2I,25: I44 2I,26: 7 3 I 2I ,27: 1 1 5 22,I: 62I s. 22.,3 : 3 0 3 , 349 22,7: I 1 1 8 22,8: 40I

14 5 1 22,I2: 523 22,I5: I382 22,I7: I 3 8 2 22,I9-20: 828 22,I9: I 3 82 22,20: 247> 694 22,22: I74. 572 22,23 : 5 1 2 22,24-27: 788 22,25: 569 22,26: I 204 22,27: I IOI 22,29: 247. 694 22,30: I 24, 349 22·3 5= 877 22,4o-44: I l 54 22,41 : 426, I I S S 22,.42: I I 66 2.2. ,44: 623 12,47= I 27, 349 22..49= 672 2.2. ,53: 6I9 22,s6: 27I 22,57= 229 22,59= 630, 86I 22,6I : 229, 5 87, I I S I 22,69: 4I9, 423, 446 23: I 293 23,I: 687 23,2: 979 23.4= 2.2. 9, 1 2.3 6, I4I3 23,5= 567 23,6 s.: 12.93 23,6-12.: I 305 23,IO: I057. I 293 23,I I : 266, 56I, I 293 23, I 2: 284 23,I 3 : 259. 283 23,I4-I s: 229 23,I4: 877, 1 2.36, 12.93 23,I S: I4I3 23,I8-I9: 230 23,I8: I I9I, I 20I, I2I4 23,20: 229 23,22: 229, 687, I 236, I4I3 23,24 s.: I 293 23,25: 2 3 I 23 ,26: 3 63, 634

14 5 2 [Le.] 2.3,34: 2.35, 4I9, 42.7, 799 23·3 5= 2.83 2.3,43= 93 . I76, 42.4, 42.6 2.3,46: 305, 4I9, 42.6, 1 148 2.3,47= I 3 56 2.3,50: 598 2.3·5 1= IOO 2.3,5 3= 688 2.4: 9I, 92. 2.4,I: I2.0, I4I, I I I6 2.4,4= 1 1 3 , S6I 2.4,6: I02. 2.4·7= 2.2.9, 570, I4I3 2.4,I 2.: 548 2.4,I3·3 5: 469 2.4,I4: I I2.2. 2.4,I s: 5 I 2., 1 1 2.2. 2.4,I6: 1 1 65 2.4,I9: 394 2.4,2.0: 2. 59. 2.8 3 2.4,2.I: 402., 570 2.4,2.3 : I 3 3 5 2.4,2.5: 66s 2.4,2.6: 99. 2.2.2., 2.36, 974 2.4,2.7: 472. 2.4,2.9: 946 2.4,30-3 5: 82.8 2.4,30-p: IOI, 57I 2.4,30: 66, I97. 2.2.9, I 3 8 2. 2.4,3 I : 99 2.4,3 2.: 973 2.4,34= 99 2.4,3 5= 66, IOI, I97t 546, 57I, I 3 82. 2.4,36-43= 57I 2.4,3 6: 99 2.4,3 7= 42.2. 2.4,38: 395 2.4,4 I •43= IOI, 1 14 2.4,42.-4 3: 66 2.4,44 "49= 98 2.4,46: 99. 2.2.2., 2.36, 570, 974 2.4t47"49= 9I 2.4,47= 98, 1 3 2., 472., 567, 573. 768, I409 2.4.49= 98, I03, I03 5 2.4,50-53: 99

INDICE DEI PASSI CITATI

2.4, 5 I : 72., 90-93. 98 479 2.4·53= 1 1 7, I42.7 Giovanni I,I8: 546 I,I9-2.3 : 684 I,3 8: 525 I,4 I : 52.5 I,45: I 3 3 8 2.,I9: 3 67 3·5= IOI3 3,I6: 7I4 3ti9: I 3 64 3.2.3-2.4: 684 3.36: 7 I 5 4,I: 684 4,2.: 72.9 4.9: I 5 2. 4,2.0: 3 66 4,2.2.: I003 4,3 8 : 437. 449 4,52.: 544 4.5 3= 3 8 I 5,2.: 2.2.5, 9 I 8 5·3 5= 962. 6,I4: 2.42. 6,I s: 475 6,62.: I 2.36 6,68: 3 2. I 6,69: 2.30 7,5: I 3 4 7,12.: 345 7,I s: I 5 2. 7.34= 980 7.3 5= 42.9 7.36: 980 7,40: I098 8,s: 42.4 8,I6: I2.I9 8,44: 303 8,56: 962. 9.7= 52.5 9,2.2.: I03 3 I0,3: 493 I0,7: 74I I0,9: 74 I IO, I I : I I4I I0,2.3 : 2.2.5

s .,

Io,p: 42.4 I0,3 2.: 42.4 I 0,3 3 = 42.4 I I: 5 2.0 I I,2.: 930, I 2.I6· 1 1,8: 42.4 I I,2.8: 40I 1 1,3 6 s . : I65 1 1,48: 366 I 2.,I9: 2.04 1 2.,3 3 : 607 I 2.,40: I4I I, I4I9 I 2.,43 : 1 3 64 I 3 , I : 2.79 I 3,2.: 304 I 3 ,2.7: s s 8 I4,I 2.: 52.0 q,I6: 5 I 6 I4,2.I: I 2.42. I4,2.2.: 304, I 2.42. J4,2.6: p 6 I4,30: I 2.97 I 5,2.0: 5 87, l i S I I 5,2.6: 3 2.8, 5 1 6 I 6,2.: I 3 2.8 I 6,7: p 6 I 6,I7: I098 I 6,30: I 2.76 I 6,3 2.: 1 1 60 I 7,2.3 : 1 172. I 8 , I 3 : 2.60, 486 I 8,I7: 630, 946 I 8,2.2. s.: I2.2.8 I 8,2.2.: I 2.30 I 8,3 I : 42.0, I 3 IO, I 3 2.8 I 8,3 2.: 607 I 8,36: 979 I9, I 5 : I I9I, I 2.I4 I9,2.0: 346 I9,2.7: 1 160 I9,40: 548 2.o,s: 548 2.0,6: 548 2.0,7: 548 2.0,I 2.: I I 3, s6I 2.0,I7: 93 2.0,2.0: 93 2.0,2.2.: I04, l 3 8 2.0,2.7: 93

14 5 3

INDICE DEI PASSI CITATI

[Gv.] :z.r: I02., 2.08 2.I,I: 982. :z.r,8: 432. 2.I,I2.- I 3 : 66 2.I,I 5-I7: I I4I 2.I,I5: 906 u ,I9: 607 u ,2.I: 634 Romani I : 8 5 1 , 989 I,I: 65I, 7 I 8, I I 3 I, I I 34 I,3: I 8o, 693 I,4: I 84, 572., 693 1,9: I 3 74 1,14: I 394 I,I6: 2.48, 657, 67I, 704, 1135 I,I 8-3 I : 989 I,I 8-2.5: 8 5 1 I,2.o: 72.8 I,l.I-2.3 : I09I I,:z.r: 563, 637, 72.7 I,2.4: 406 I,2.5: 2.74 I,2.6: 406 I,2.8: 406, 72.8 2.,8: 7I 5 2.,IO: 563 2.,1 1 : 563 2.,I 6: 572. 2.,2.2.: I l 03 2.,2.9: I 2.75 3,I I : IOIO 3,:z.I: 2.43 3,2.6: 101 5 3,2.8: 849 3,2.9: 84I 4,I : 1 3 2.4 4,3 : 804 4,7: 69tl 4,2.o: 506 5,I: 5 1 5 6,3 : 82.8 7-9: 490 6,7: 697 7: 483 7,5: 8 p : 7,I2.: 85 1

7,I4: 8 p 8: Io6o 8,9: I 3 8, 436, I06o 8,I6: 3 2.8 8,2.0: 72.7 8,2.7: I p 8 9-1 1: 42.0, 834, 886, 974. 990, 1 1 88, I42.0 9,I-3: 674, 840 9,I : I 2.2.7 9,7: 496 9,1 1 : 496 9,I8: I070 9,2.2.: 4 5 3 . 496 9,2.3 : 496 9,2.8: 496 9,3 2.: IOOO I0: 960 IO,I: 674, 840 I0,2.: I003, I 2.04 I0,4: 837 I0,6: 2.68, I403 I0,9: 474. 960, 988, 995. 1 1 3 5, I 3 I I IO,I2.-I 3 : 496 IO,I2.: I I 3 5 IO,I4: I7I, 2.68, 42.6 IO,I6: 3 5 5 I0,2.0: 570, IOIO I I ,I-2.: I 87 I I, I : 397, 68I 1 1 ,2.: 397 1 1,5: 496 1 1,8: 2.59, I I40, 141 1, I419 I I, I 3 : 497 1 1,2.8 S.: 1 87 1 1,2.9: 2.47 1 1 ,30-3 2.: I42.0 1 1,32.: 2.41 I I,3 s= 4 I 6 I I,36: IOI I I 2.,3: 134I 1 2.,6 s.: 648 I 2.,7: I 2.65 1 2.,1 1 : 1054. 1 1 34 I 2.,I6: 1 1 34 J 3,I-7: 965 1 3 , I : 3 19 •

I 3,6: 65o I3,Io: 563 I3,I I: I70 I3,I4: I2.65 I4: 1 177 I4,5 S.: I l 2.6 I4,IO: I375 I4,I4: 5 5 1 I4,2.3 : 5 54 I 5 : 1 1 77 I 5,6: 42.4, I094 I 5,I4: 1 1 3 I, I I47 I 5,I9: 6I, 882., I07I, I336 I 5,2.2.-2.9: I086 I 5,2.2.: 1 1 65 I 5,2.3-2.8: I I I 3 I 5 ,2.5-2.8: 8 44 I 5,2.5: 1 168 I 5,2.6: I 95, 495o I l i O, I I I 2., I 2.78 1 5,2.7: 65o I 5,30-3 I : 1 173 I 5,3 I : 6Io, 1 1 39, 1 169 I 6: 497, I043, I099 I 6,I: 976, I043, I056 I 6,3-5: Io2.3, Io2.9 I6,3: I02.5, I043 I6,5: 946, Io68 I 6,7: 7 I 8 I6, I 3 : 496, I099 I6,I8: 1 1 34 I6,:z.r: 649, 92.0, 976; I I I4 I 6,2.3: I03 3, I086 I

Corinti I,l: 715, 1041 1,2.: 496, I I 3 I, I334 1,8: I 69 I,I I : 945 I,l2.: 5 3 8, 602., 1052., 1058 I,14: 102.3, 1033 I,17-I 8: 72.8 I,2.3: 2.2.2. I,2.4: 1 1 3 5 I ,2.6: 98I, 1 2.96 2.,1-5: 72.4

14 54 [I Cor.] 2.,2.: 72.8, 82.8 s. 2.,6: 2.36 2.,8: 2.3 6 2.,9: 395 2.,I6: 506, I098 3,4: I058 3,5: I058, I l 3 l 3,6: 4I3, I058 3,9: 1 1 3 I, I I48 3,I2.: I I 3 I 3,2.2.: I058 4,3 : ÌOI6 4·4= 843. I2.2.6 s. 4·5= 1 14I 4,8: I 3 8 5 4,I2.: I02.9, I I 3 I, I I 50, I 2.2.3, I 2.3 I 4,I4: 1 1 3 1, 1 147 4,I6: 12.76 4,I7: 9-2.0, I084-I086 4,I9: I045 5,I: 893 5.3 = 300 6,2.: IOI7 6,9-IO: 534 6,I I: 4I3, I2.I I 7.9: 12.85 7,I4-I6: 960 7,I8: 92.2., 1 177 7,I9: 1 177 7,2.2.: I I 34 7,2.9: 306 8: 892., 1 177 8,5: 82.1 8,6: I09I 9= 1 1 50, I I 8 I 9,I s.: 7I8, 774 9,I : 483 s., 490, 492., I2.IO 9,2.: 484, 7I4 9·3 = 2.63 9·5= j 3 8, 63 3 9,6-I8: 1 1 50 9,6: 2.94 s , 597. 599. 656, 7I8, 9I7 9.9: I042. 9,12.: 965, I l 5 1 9,I4: 1 1 5 1 9,16: 9 I 8

INDICE DEI PASSI CITATI

9,I9-2.4: I I 8 I 9,2.0: 670, 674· 765, 92.2., I02.4, I038, I043. I I 34, I I 69, I I 8 I 9,2.3: 9 I 8 9,2.5 s.: I 2.77 9,2.5: 12.85 9,2.7: I2.76 IO: 892. , I I77 I0,2.: 40I, I 2. I I I0,5: 4 I 3 IO, I I : 1 147 IO, I 3 : I I 3 I IO,I6: I97, 82.9 I0,2.I: 82.9 I0,2.3: 4 I 3 I0,2.5: 585, 1 177 I0,2.7: 585, 1 177 I0,3 2.: I I 3 5· I 2.77 I I,I: I 2.76 1 1 ,5: I I 62. I I,I7-2.2.: 2.03 I I,I8: 2.05 I I,2.0: 2.05 1 1,2.3·2.6: I97. 8 2.9 1 1,2.3: 2.92. 1 1 ,2.4-2.7: 957 I I,2.6: 949 I 2.: I 39, I46 I 2.,2.: 2.0I I 2.,3 : I 3 2.8 I :Z.,I 3 : I I 3 5 I :z.,2.8: 6o6, 648 I :z.,:z.9: 6o6 I2.,30: 52.5 I 3 ,2.: 877 I3 ,5= 9 I 6 I4: I 39, I46 I4, I : 1 1 9 I4,3 = 1 1 3 1 I4,4= 739. 1 1 3 1 I4·5= 52.5, 1 1 3 1 I4,I I : 392., I 3 94 I4,I 2.: I I 3 I I4, I 3 : 52.5 I4,I 5·I6: 1 1 78 14,I6: I 3 5 I4,18: I47 I4,2.I: I47

I4,2.3 : I 56, 2.05, I 340 I4,2.4: I l 3 1 I4,2.7: 52.5 I4,2.9: 6o6 I4,32.: 6o6 I4,34: I I 62. I4,3 5 S. : I I 63 I4,37: 6o6 I 5 : . 690, 790 I 5,3: 94 I I 5,4-8: 848 I 5,4: 570 I 5,5-8: 484 I 5,6: I 2.7, I 3 9 S., I93 I 5,7: I 34, 883 I 5,8: I 34, 483, 490, 492., 690, I 3 3 I I 5,9: 3 19, 4I9, 42.9, 1 1 3 1 I 5,I 3-I9: I 2. 3 3 I 5,I 5: I 2. I 8 I 5,2.0: 2.48 I 5,2.2.: 2.56 I 5,2.5: I 8 3 I 5,3 2.: I072., I084, I 096 I 6: I086 I 6,I: 495, 797, 12.78 I 6,2.: 604, I I I 6 s. I 6,3 s.: I I I 3 I 6,4: I086 I6,5: I085, I l iO I 6,7: I045 I 6,8: I087 I 6,9: 74I, I096 I6,IO S. : I084 I 6,IO: 92.0, I085·I087 I 6,12.: 998, I058 I 6,I5: 6IO, 957, I02.0, . I034 I 6,I7: 957 I6,I9: I02.3, I02.5, I02.9, I043, I068 I 6,2.2.: I 84 :z.

Corinti I,I: 92.0, I I 3 I I,8 s s . : I083 1,8- I I : I072., I083 I,8: I084, I096, 1 165, 1351

INDICE DEI PAS SI CITATI

[2 Cor.] I,9 s . : I 3 5 I I,9: I 304 I,I2: I 226 I,I4: I69 r,r s s.: ro8s 1,17: ro6I 1,19: 900, 920 1,23 : Io8s 2,4: I I 3 I , 1 1 34. I I47 2,1 2 SS.: I l iO 2,1 2: 741 , 9 3 2 2,1 3 : I03 3 , 1 283 2,1 s-I6: r 56 2,17: 1 226 3= 1 2.83 3,1: 486, 902, 1056 3,10: 1 4 1 5 3,14: 259, I I40 4,2: I 226 4.s= I I 3 1 4.7: 496 5,I 3 : 1 3 4 1 5·I4: 103 1 6,5 : 6s r 7,5: 1 2.83 7,6 SS.: I l iO 7,6: I I 34 8: I084 8,4: 195, 495, 6Io, I I 39, r r 69, 1 278 8,7: I I H 8,9: 88o 8,1 8 : 62, 64 8,19: 571, 1095 8,23: 647. 7 1 3 s., 719, 825 9,1: 6ro, r r 39, r r 69, 1 278 9,2: 3 20 9,7: 604, 610 9,1 2-1 3 : 610 9,1 2: 6so, r r 39 9,1 3 : 195. 1 1 39. 1 278 ro, r : 229, 1 1 34, 1 309 10,4: 392. Io,ro: 72.4, 780 1 1,1: 1039 r r,6: 72.4 I I,7-11: 1 1 50 1 1 ,7: 1029, 1 1 34

I I,8 s.: I03 I I I,9: 877 I I,22: 345 S . , 847 r r,23-3 3: 498 r r ,23-27: 1 3 5 3 I I ,23 : 965 I I ,24-26: 1 2.42 I I,24 S. : 9 54 r r,24: 489, 6s7, 674. r r 68, 1 3 28 1 1,25: 424, 7 1 2, 731, 9 54, 964 S . , I I I 2, I 3 89 I I,27: 6p r r,28: 1 274 I I,32 S.: 50I, 507 I I,3 3 : 508, I I 20 I 2: 103 5 I 2,r-5: I 3 3 2 I 2,I: 103 5. 1 3 3 5 1 2,2: 475 1 2.,4: 475 1 2, 1 2: I72, 882, I I34 I 2,1 3 : I I 69 1 2,14 S.: I I 3 1 1 2,14: 1 1 1 2 r 2,r6-r8: r r so 1 2,21: I I 34 13,1: I I I 2 Galati I : 482, I047 1,1: 172, 484, 713, 794 1,2: 79 5' 802 1,7: 903 1,10: 1 1 34 1,12 S.: 491 1,12: 482 S., 489, 502 1,13: 3 19, 429, 505, 714, II3I 1,14: 1 175, I 203, 1 204 1,1 5-r7: 653 r,r5 s.: 483, 490, 790, 1335 r,r s : 419, 481, 489, 6p, 1 2 1 2. r,r6: 482, 504, 840 1,17-19: 1 2 1 2 1,17: 1 5 5, 483 s., 487, 500 s., 509, 793

14 5 5 I,I8 s.: 5 IO, 5 I 3 , 795 I,I8: 509, S I 3 I,I9: I2.1, 63 2, 862, 883 1,2.1: 363, SI 3 , 919 1,22: 5 1 3 , 1 203, 1 3 3 6 1,23: 3 1 9. 429, 482, 505 2: 75· 604 s., 632, 796, 858 s., 865, 87o s., 873, 9 1 5, 917, I047 2,1-14: 9 1 8 2,1-10: 579, 604, 760, 773, 794-796, 856, 8s 8, 883 2,1 : 29 5. s or, 5 1 3 , 599 s., 656, 7 1 8, 86r, 865, 1 2.77 2,2: 86r, 872 2.3-5: 922 2,3 : 859, 86s, 9 1 3 , 923 2,4 s.: 86o 2,4: 86s 2,6: 502, 774. 883 2,7-9= 670, 704 2,7-8: 883 2,8 s.: 690 2,9: 1 2I, 29 5. 599. 63 2., 6s6, 67o, 674, 718, 775, 862, 87I, 883, I I 69 2,Io: 201, 604, 790, 844 2,I 1-21: I I 5 8 2,r r-I8: 875 2,r r-r s: 63 3 2,r r-I4: 713, 774, 857, 1047 2,1 1 S . : 881 2,I I : 229, 5 3 8, 1309 2,1 2.-I 5: 879 2,1 2-I4: I I77 2,12: 121, 536, 573. 581 s . , 592, 632, 796, 8s 8, 872, 879, 883, I I 69 2,1 3 : 8 r , 294 s., po, 592. s., 597, 603, 646, 649. 656, 9 1 3 , 917 2.,14-18: 917 2,1 5 s.: 8 8 1 2.,21: 917 3,1: 794

14 5 6 [Gal. 1 3,5: 882. 3,8: 2.47 3,9: 839 3,I3: 3 2.7. 570, 688 3,I6: 2.2.4, 2.48, 390 3,I7: 383 3,I9: 390, 404, 4I6, 836 3,2.8: I68, I I 3 S 4,8: I003 4,9: I 52. 4,IO: 838, I I 2.6, 1 3 62. 4,I3: 794. 796 4,I7: 839 4,2.0: 797 4,2.5: I 5 5 S,I: 878 5,2.: 864, 92.2. 5,3: I I40 5.7: 796, 974 S,IO: 903 s, I I : 92.2. s,n: 978 5,2.0: 3 2.0 5,2.3 : 12.8 5 6,3 : 3 3 I 6,8: 704 6,IO: 563 6,I 5: 838, I I77 6,I 6: u So Efesini I,I: 3 I9 I,2.I: I074 2.,3 : 682. 2.,I4: u88 2.,2.0: 2.67 3.I s: IOI3 4,6: IOI3 4,8-IO: 93 4,8: I 8 I S. 4,u: 343, 648, U4I, I I6I, I I 63 4,16: I098 4,I7: U40 4,2.8: U S I s.s: I 3 2.3 s,8: I H 2. s,IS: 5s6 s,I9: 956

INDICE DEI PAS SI CITATI

5·2.3: 3 2·7 6,2.: 94I 6,4: U47 6,9: 563 6,IO: 506 6,1 2.: I 3 34 6,2.0: s u, I 34 2. 6,2.I : I I I 4 Filippesi I,I: 92.0, I I 3 I S., I 1 34, I I42. s. I,5: U39 I,6: 1 69 I,IO: I 69, I 2.77 I,I3: 957, U 3 7 I , I 5 : I 393 I,I7: I 393 I,2.0: 574 I,2.3: 73 5. 103 1 I,2.7: I 2.2.6 I,2.9: 3 3 8 .2.,3 : U34 2.,6-u: I 84, 472. 2.,6: I74. 2.3 2. 2.,9-u: 93 2.,9: I 8 2. 2.,I I : 960 2.,I4: 345 2.,I 6: I69 2.,I9-2.3 : I086 2., I9: 92.0 2.,2.0: I087 2.,2.3: I S I 2.,2.s: 6so 2..3o: 6so 3 = 790 3,2.-7: I 2.04 3·5 s.: I 2.3 3 · I 3 2.4 3,5: 345 s., 68 I, 847, 879, I 3 2.3 3,6: 3 2.0, 42.9, 879 3,7-u: 483, 490 3.7: 482., I 3 2.I 3,IO s.: 73 5 3,Io: I4I3 3,I2.: 45I 3,2.0: 3 2.7 4,6: I l.O

4.9: 972. 4,I 2.: U34 4ti 3 : so6 4,I4: s6:z. 4,I6: 972. 4,I 8 : 545 Colossesi I,I: 92.0 I,s : 875 I,7: IO]I, I090 I,I:Z. S. : I 3 3 2. I,I:Z.-14: 1 3 34 I,l:z.: 1 3 34 I,l 3-2.0: 401 1 , 1 5 : 174, 2. 3 2. I,2.o: I I 3 1 I,2.3: I49 1,2.8: U 3 5t U47 S. 2.,1: 1048, I0 59. l07I, . 1090 :z.,:z.: 1098 2.,14: 2.3 8 2.,16: I I I7 2.,18: 1 3 2.4 2.,19: 1098 3,u: U 3 S, 1 394 3 , 1 2.: 1 1 3 1 3 ,16: 9 5 6, I I47 3 ,2.4: U 3 1 3·2.5: 563 4,2.: I l9 4·3 = 74 I 4.7: 1 1 14 4,10: 599. 615, 62.8, 672., 9 1 5 , 9 1 8, 1056, 1095. U I4, 1 3 5 5 4,u: 573 4.14: 6o-6:z., 73· 763, 779 s., 783 4,1 5 : 1068 I

Tessalonicesi 1,1: 900, 92.0 S., 1030 1,4: 496, 980 1,6: 1 2.76 1,9 s.: 1091, 1 2.86 1,9-10: 7U, 72.7, 989 1,9: 683, 72.7, 1 1 34, 1397

INDICE DEI PASSI CITATI

[I Tess.] 2.,I : 683 2.,2.: 5 I I, I 342. 2.,9: I02.9, I I 3 I 2.,IO: I I40 2.,I 2.: I I40 2.,I4-I6: 1 1 8 8 2.,I4: 984, I I 3 I 2.,I 5: 1 1 34 3,I S.: 990 3,I: IOJ I 3,2.: 92.0 s., 984, 987, I030 3,6: 9 2.0 s., I030 s. 4.5: I003 4,6: 4 5 8 4,I7: 1 1 3 , 475 5,3 : 365, I 3 9 5 5,6: I I J I , 1 147 5.9-I6: 5 2.7 5,IO: I I 3 I 5,I I : I I 3 I, I I48 5,I2.-I 3 : 7 I 2. 5,I2.: I I 3 I, I I47 5,I4: 1 147 5,I7: 544 5,2.3: 2.3 5 z

Tessalonicesi I,I: 900, 92.0 I,7: I 2.83 I,I2.: 4 5 I 2.,8: I 69 2.,9: I72. 2.,10: 63 8 3.7: 1 2.77 3.9: 1 2.77 3,I 5 : 1 147 I Timoteo I,2.: 92.0 I,3 s.: I I 3 I I,3 : 598, I I I 5, I I 3 I IJ4: I 3 64 1,5: 1 2.2.6 I,7-9: 799 I,7: 3 2.9 I,I I : 506 I,I 3 : 2.36, 42.9 I,I8: 64 7 , 92.0, I 30 I

I,I9: 397. I 2.2.6 I,2.0: I099 2.,I I S.: I I 62. 3,I S.: 1 1 3 I 3,2.: 1 143 3.7: 3 50 3.9: I 2.2.6 3,I3: 1 143 3,I4: I I I 5, 1 1 3 2. 3,I6: I74 • 2.32. 4,I: I 67, 799 4,I I s.: I I 3 2. 4,I J : I I I 5 4.I4: 647. 1 2.04 5 , I : 305 5.5: 598 5.9-I 6: 5 2.0 5,9-I3: 348 5,IJ: I07 3 5,I7: I I 3 I 6,I : 878 6,9-IO: 1 1 3 2. 6,9: 453 6, q : I 69 6,I8: 7 2.9 6,2.0 s.: I I 3 1 6,2.0: 799, 9 2.0, I I 3 2. z

Timoteo I,2.: 92.0 I , 3 : I 2.2.6 I,5: 92.0 I,6: 647 I,8 s.: I I 3 2. I,IO: I 69 I , I I - I 2.: I I 3 2. I,I3-I4: 1 1 3 2. I,I6: 2.40 I,I8: 5 5 8 2.,I : 506 2.,2.: I I 3 2., I I48 2.,3 : I I 3 2. 2.,9: I42.7 2.,I4 s.: I 1 3 I 2.,I 7 : 2. 72. 2.,I9: I 074 2., 2.1: 2.80, 496 3·I s.: 1 1 3 1 3,I : I 67, 799

14 5 7 3,4: 4I6, 1 103, I 3 64 3,IO S.: I I 3 2. 3,Io: 598 3,1 1 : 64, 707 , 7I 2., 7 2.0, 7 77. 1 1 3 2. 4,I: I69 4,2. S.: Il 3 l 4,2.: 7 87 4,J : 799 4.5: 343. I I6I s. 4,6 s.: 1 1 3 I s. 4,7: 684, I I 3 I, I I 39 4,8: 1 69 4,I I : 6o, 62., 6I 5, 62.9, 642., 6 58, 672., 7 79. 9 I 5, � n 8, 1 1 2.4 4,I2.: I I I4 4,I 3 : 932. 4·I4: I099 4,I 6: 778, I4IO, I42.3 4,I7: 506 4,I9: I02.3, I02.5, I043 4,2.0: I087, I I I4 4,2.2.: I I 3 2. Tito I,5 s.: 1 1 3 2. I,5: I 5 5, 1 1 3 2., I360 I,7: 1 143 I,8: I 2.8 5 I,IO: 573, 1 1 34 I,I I : I I 3 2. I,I2.: I 5 5 I,I4: 799. 1 1 34 2.,I J : I 69 2.,I4: 1 19, 402. 3,1: 3 2.6 3,IO: 1 147 3,I2.: I I I4 Filemone I: 92.0 2.: 2.02., I068 q : I087 2.2.: I4I7 2.4: 6I5, 62.9, 672., 763, 779. 9 I 5, 9 I 8, I095. I I I4, I 3 5 5

1 45 8 Ebrei 1,3: 183 1,9: 609, 962 1,13: 183 2,2: 404, 416 2,4: 172 2,6: 458 2,10: 67, 223, 23 2 2,1 2: 956 4,3 : 729 4,7: 572 5,2: 967 5·7= 149 6,1: 4 5 5 6,2: 4 5 2 6,3: 1045 6,7: 1 3 64 7,2 s.: 360 7,2: 525 7,4: 178 8,1-5: 410 9,1 : 716 9,10: 664 9,12: 402 9,14: 3 5· 1 226 9,22: 702 9,24: 1242 10,1: 373 10,24: 9 1 6 10,29: 5 5 1 10,34= 201 10,3 8: 1 1 34 10,39= 453 1 1,2: 3 50 I I,4: 350 I I,5: 3 50 I I,7: 149 I I,14: 1242 I I,25: 1364 I I,29: 933 I I,3 3 : 563 I I,37: 42.4, 1073 I I,39: 3 50 1 2,2: 223, 232 12,5: I I I7 1 2,10: 900 12.,19: 144 1 2,20: 424 1 2,2.1: 399. 959

INDICE D E I PASSI CITATI

I 2,28: 149 1 3 ,2: 997 13,15 s.: 545 1 3 , 1 5 : 544 13,18: 1 226 13,20: 1 14 1 1 3 ,22: 891 13 ,23 : 920 Giacomo I,I: 429, 1252 1,4: 23 5 I,6: 5 54 1,17: 1 3 3 4 1,20: 563 1,24! 402 1,26: 1 3 24 1,27: 1 3 24 2,1 : 563 2,9: 563 4,1 3 : 1 1 1 2 4,1 5: 1045 5,6: 230 5,9: 625 5,13 S.: 1400 5,1 3 : 9 5 5 5,16: 4 5 1 5,17: 727 I

Pietro I,I: 429, 672, 1026 r,6: 962 r,8: 962 1,17: 5 1 6 1,18: 402 1,22: 623 2,4: 266 s. 2,7: 266 2,9: 65, 1 3 3 2· 2,19: 3 3 8 2,25: 1 14 1 , 1 143 3,1: 7 1 5 3,2: 5 1 6 3,13: I I9, 61 9 3,16: 1 226 3,18: 230 3,21: I 226 3,22: 93 4·4= 997

4,8: 623 4,9: 345 4,1 2.: 997 4,1 3 : 962 4,17: 7 1 5 5 , 1 : I 142 5,2-4: 1 14 1 5,5: 305, 1 142 5,12: 900 5,1 3 : 6 1 5, 629 2.

Pietro I,I: 649, 884 r ,6: 1 2.85 1,19: 562 2,1 : 280 2,10: 63 1 2,1 2: 967 2,1 5 : 4 5 5 2,1 6: 273 2,1 8 : 273 3,12: 1 2 1 2 3,16: 780 I

Giovanni 2,1 : 230, 5 1 6 2,19: 798, 1 347 2,20: 230 2,22: 798 2,23 ! 798 2,26: 798 3,7-10: 798 3,14: 798 3 , 1 5 : 798 4,5: 798 4,6: 798 5,8: 1 172 5,16: 798 2. Giovanni 7 ! 799 9-1 1 : 799

Giovanni 3 : 884 6: 562 7= 3 3 8 9-10: 799 1 2: 3 5 1. 1088 15: 1 3 5 6

3

14 59

INDICE DEI PASSI CITATI

Giuda 4: 2.80 7= 1397 9= 1 1 17 12.: 1 14 1 2.4: 609, 962. Apocalisse 1,1: 607 1,10: 1 1 17 1,17: 489 2.: 1071 2.,2.: 365 2.,6: 3 5 3 2.,9: 1072. 2.,14: 906 2.,1 5: 353 2.,1 8-2.9: 945 2.,2.2.: 4 55

2.,2.4: 906 3 : 1071 3,2.: 1 147 3·3= 544· 1 147 3 .7: 2.30 3,8: 74 1 3.9: 1072. 3,2.o: 74 1 3,2.1: 73 5 6,5 s.: 6o9 6,10: 2.80 6,1 2.: 1 69, 956 9,2.0: 455 9,2.1 : 4 5 5 10,6: 2.81 1 1,12.: 1 1 3 1 1,13: 9 5 6 1 2.,4: 432. 1 2.,5: 475 SCRim DI

CD

1,13: 488 2.,6: 488 3,2.0: 706 4,13-14: 1419 5,3 : 974 5.4= 61 1 5,18: 417 7,14 s.: 407 7,14: 408 7,1 5 - 1 6: 887 7,1 5: 408 7,1 6-19: 409 7,1 6: 887 7,17: 887 8,12.: 1 2.2.9 9.4: 6 1 1 10,2.1 : 1 1 6 1 1,5 s.: 1 1 6 13,1 S.: 1 2.7 13,7-9: 1 143 13,1 1 : 194 1 3 , 1 2.: 1 2.8 14, 1 3 : 2.92. 1 5 ·7= 4 5 5 2.0,4: 1 2.8 2.0,18: 488, 1055

QUMRAN

1QapGen 2.0,2.8-2.9: 1400 2.2.,2.7= 3 79 1QH 1,13-1 5: 1004 1,16 s.: 1007 3,2.0: 1 1 5 3,2.1: I SO 3,2.8: 175 4,2.6: 199 6,2.5-2.7: 3 67 1 1,10-14: 1 3 3 3 1 1,1 1-12.: 1 149 1 8,2.0: 974 1QM 2.,6-1 5: 1008 10,12.-16: 1007 1 1 ,8 s.: 679 1 1,9: 1 193 13,1: 61 I 1QpHab 2.,1-10: 700 7,1 ss.: 1 14 1 1 1, 1 3 : 4 1 5 1 2.,6-9: 1 1 88

14,7= 2.81 16,1 1: 455 16,15: 1 147 16,18: 956 17,1: 401 17,8: 453 17,1 1 : 453 18,12. s.: 1 1 5 8 19,7= 962. 19,10: 557 19,2.0: 101 3 2.0,11-15: 1 2.76 2.1,8: 365 2.1,9: 401 2.1,2.7: 5 5 1 2.2.,9: 557 2.2.,16: 407

IQS 1,8-2., 19: 142. 1 ,10: 12.8 1,1 1 S.: 2.00 1,14-1 5: 1008 1,2.1: 1 5 6 2.,2.3 : 1 2.8, 1 3 5 3,13 S.: 1 1.41 3,2.4 s.: 398 4,2.1: 104 4·2.3 : 2.4 1 5,1: 195 , 4 5 5 5,2.: 2.00 5·3 = 136 5·5= 4 1 5 5.7: 2.05 6: 300 6,3 s.: 1 2.7 6,4·5: 2.� 3 6,7: 195 6,8-9: 674 6,8: 61 1 6,14: 194 6,16: 136 6,1 8 : 1 3 6 6,19-2.0: 2.92. 6,2.2.: 1 3 6

q6o (IQS) 6,2.4 s.: 300 7,Io: I I 2.0 8,I-9,I I : 1 193 8,I: I 3 6, 349 8,12.-I 5: 488 8,I 3: IOH 8,I9: I94. 2.05 9,1 1 : 2.43 9,I7-I8: 488 IO,I7: 2.05 I0,2.1: 488 1 1,5 ss.: 42.2., I I4I 1 1 ,7 s.: I333 1 1 ,7: 1 149 I I,I3: 488

INDICE DEI PASSI CITATI

IQSa I,I3: I 2.8 I,I6: I2.8 l., I I-2.2.: 2.03 2.,2.2.: I 2.7 IQSb 5,2.0: 3 2.7 4QFior I,Io-I I : I79 I , I I - I 3 : 887 I,I2.: I 79 I,IJ: 3 2.7 I,I9: 2.82.

4QpPs37 3,I 5 s.: I79 4QTest 5-8: 2.43 7= 2.44

SCRI1TI RABBINICI E TALMUDICI

Mishna 'Abodah zarah 3.4: IOI4, 1 1 60 Abot I,2.: 8}6 I,4: I 2.04 2.,6: 2.70 2.,7: 404 3·5= 878 },6 s.: I 2.7 },8: 468 },12.( 1 1 ): 3 84 },Il.: 1 176 4, 1 1 : 3 3 5 5,I7: 3 3 5 Baba batra 2.,9: 5 2.9 Baba qamma I,2.: 2.47 Berakot 2.,7: 52.5 9,2.: 730 9.5: 2.I4, 400 'Edujjot 6,I: }2.I 7.4: 2.60

Giffin 4,2.: 663 7.7: 1 2. 5 5 Jadajim 3.5: 6 1 1 4,2.: 6I I ]ebamot 8: 464 ]oma 2.,2.: I } 6 },I-2.: } 2. I 3·9= I 3 5 4,I: I 3 5 8,I: I}6I

3,6: 700 4,I : 700 Middot I ,2.: 3 2.3 I , } : 2. I } 2.,} : 2. I 2., 1 1 88 5.4= 2.60 Mo'ed qa{an I,8: 2.70 3 .7-9= 43 I 3 ·7= 476 Nazir 2.,5: I I 80 2.,6: I I 80

Kelim I,8: 1 1 88 I7,9= 2. I 3

Nedarim },I-}: I 2.4I

Keritot I,I: 2.45

Niddah 5·9= 464

Ketubbot 7,Io: 5 2.9

Oholot I 8,7: 559

Megillah I,}: 700 },2.: 5 2.9

Peah 2.,6: 2.60 8,7: 348, 350

14 6 1

INDICE DEI PAS SI CITATI

Sabbat 1,2.: 5 2.9 6,8: 2. 1 3 2.3,5: 5 2.6 Sanhedrin 1,6: 1 2.7 4·3 = 2.62. 4·4= 2.59 4,5: 447 6,1-4: 42.5 6,5-6: 430 6,6: 43 1 7.3 : 62.0 7,5 : 72.6 7.7: 947 9,6: 1 2.4 1 10, 1 : 1 2.34 10,2.: 2.70 I 1,2.: 2.60 Sebu'ot 4,1 3 : 1 2.2.8 Seqalim 5,1: 3 2.1, 973 Sot�Jh 7.7: 674 7,8: 6o8, 619. 674 9,1 5: 3 3 0 Ta'anit 3,8: 2.2.7, 2.3 5 Tamid 1,2.: 1 3 5 3,1: I J S Zebal_,im 1,3: 61 1 4,6: 3 3 8 Talmud babilonese

'Abodah zarah 8b: 2.60 1 83: 43 1

Baba batTa 8b: 348, 3 50 rob: 564 1 6b: 1 3 10 1 3 3b: 1 1 7

Megillah 2.6a: 350, 362.

Baba me�i'a 3 8a: 348

Mo'ed qa� 93: 706 1 13: 301 1 7b: 663

Baba qamma 83a: 3 3 0 Berakot 9b: 693 103: 2.82. 173: 1 2.68 2.6ab: 2. 1 1 3 33: 1397 34b: 2.37 6rb: 706 62.b: 2.14 63b= 973 'Erubin pa: 1 1 6 543: 468 lfagigah 5b: 663 14b: 1 1 5 1 53: 447 Hullin s 6b: 1 3 0 ]ebamot I 5b: 609 45b: 92.o 46ab: 859 ]oma 2.53: 2.60 2.8b: 681 3 8a: 2.12. 39b: 62.7 Ketubbot 96a: 685

Menafwt n b: 3 84

Nedarim 7b: 663 Pesahim . ub: 547 2.5ab: 895 573: 3 2. 3 . 1 2.2.7 65a: 5 2.9 66a: 2.47 68b: 141 QidduJin 82.b: 5 2.9 Ro5 ha-5anah 2.6a: 1 5 5 pa: 2.60 573: 706 Sabbat pa: 897 103: 547 1 53: 2.60 873= 446 88b: 142. 104b: 1 193 Sanhedrin 37b: 1 397 413: 2.60 673: 1 193 743: 895 82.a: 1 2.42. 96b-973: 887 97b-98a: 2.38 Sotah 46b: 663 49b: 3 3 0

! 4 62.

INDICE DEI PASSI CITATI

Ta'anit 2.3b: 547

]oma 2.,4: 2. 1 2

Talmud gerosolimitano

Megillah 3,6: 3 62

Berakot 5,9a,4o: I I 6 B�h 2.,6IC,9: I78 lfagigah 2.,77a,2.7: 2.46 2.,77b,32.: I45 2.,78a,4I : 178 ]oma 3,8>4Ia,5: 2.6I 3,8,43c,6I : 62.7

Mena!10t I 3,21: 323 Peah 4>1 5 : 3 50 Sanhedrin IO,I I : I I93 Sukkah 2,3 : 609

Midrashim

Megillah 3,I,73d,3 j: 362. 3,74a,I6: 3 50

Abot de-r. Natan 8: 47I

Sabbat 2.,5b,2.5: I36I I9,I7a>4: 2.47

Derek Ere� Zuta I : I78

Sanhedrin 8,4c: 3 3 6 I o,2.8c,6: 5 44 2.1b ,Io s.: 89 5 Sebu'ot 3 5a.49 s.: 895 Ta'anit z.,65 b,3 : 544

Tosefta

Genesi rabbah 44 (2.7c): 544 78 (5oa): 63 1 Esodo rabbah I (66d): 392. Levitico rabbah 5 ( Io8): 302. Numeri rabbah I 3 ( 172.a): I46

Baba me�i'a 3·9= 348

Deuteronomio rabbah II (207d): 3 68

Berakot 3,6: l.I I 7,I9: 2.I4

Mekilta a Esodo I l.,I ( I b): 574, 943 1 6,2.9 (59a): 1 1 6 16,3z. (59b): 108 2.0,6 (75b): 904 22,27 (I03a): 1 2.3 1

'Edu;;ot 2.,2.: 609

Midrash ai Salmi 16 § IO (62a): I77 I46 s 4 (2.68): 5 5 2 Midrash a Qohelet 5,6 (2.5b): 544 7,I4 ( 3 6a): 544 Pesiqta rabbati l. I ( I03b): 4 I 7 Pirqe de-r. Eliezer IO: I371 Sifre a Deuteronomio 34·7= 394 Tan}:luma Noap I 3 : 544 Bh'/tk 2.8: I 68 Mq� 4: 168

Targumim Targum Onqelos Genesi 5,2.2: p 6 6,9: p 6 Targum jonatan Genesi 1 2.,1: 3 80 27, 1 : 422. 41: 385 Esodo 2.,2: 3 9 1 I 6,2.9: I I 6 Numeri 2.2.,5: I340 z Samuele 13,14= 682. Targum Frammentario Genesi 4.7: 476 2.8,10: 476 44,I8: l l.8 Numeri 1 1,26: 14 5

INDICE DEI PASSI CITATI

Targum degli Scritti Salmi 68,34: 1 8 1 Cantico dei Cantici 1,5: 3 68

Targum dei Profeti Amos 5,26: 408 9,1 2: 888

Ecclesiaste 3,6: 1371 6,6: 1 3 5 Ester 6,1 : 545

LETTERATURA CRISTIANA ANTICA

Acta Andreae et Matthiae 14! 571 16: 1009, 1118 Acta Barnabae l! 641 s: 673 7! 557 8: 9 1 6 11! 657 13! 657 Acta loannis 8! 571 61: 1073 84: 1 186 Acta Isidori 13! 978 3 5 ss.: 1 1 1 5 Acta Pauli et Theclae 3 ! 3 68, 710, 1 171 s: 1 186 40! 1 1 56 Acta Petri et Andreae 18: 1 1 5 Acta Petri et Pauli 13-11: 1406 59! 1 114 60! 490 Actus Petri aun Simone 13 ! 45 3 3 3-3 5! 1 186 A cta Philippi 7(1): 998

7(2)-8( 3 ): 998 9(4): 169 17(1 1): 3 3 6 78( 1 5 ): 178 Acta Thomae l ! 1 19, 103 5 17! 3 1 3, 491 18! 571 30! 571 3 3 ! 1 19 3 8! 136 59(56): 3 14· 1058 67: 1 146 84: 1 14 1 11: 616 1 56: 180

Agostino di Ippona De Civitate Dei 1,19! 964 Confessiones 6,3 : 467 De Consensu Evangelistarum 4,8: 97 Contra Duas Epistulas Pelagianorum 1,11 (39)! 881 Contra Epistulam Fundamenti Manichaeorum 9! 97, 148 Contra Faustum Manichaeum 3 1,3 : 534 Contra Felicem 1,4 s.: 1 19 1,4! 97 1,5 s.: 148 4! 101

De Spiritu et Littera 7 ( 1 1 ) : 663 D e Trinitate 1 5,16: 181

Ammonio di Alessandria

Fragmento in Acta Apostolorum 1 8,7: 1031 19,11! 1073 Apocafypsis Petri 17! 637

Atanasio di Alessandria Epistula Festivalis 39! 63

Atenagora di Atene

Legatio sive Supplicatio pro Christianis 34,1: 581 Barnabae Epistula 1,6: 878 4,10! 105 4,1 1 : 391, 4 1 3 s,8: 45 5.9: 45· 66 6,1 : 118 6,4: 166 6,1 5 s.: 4 1 3 7,1: 6s-68, 71 8,4: 391 9,1: 118 1 1, 1 1 ! 1 1 1 1 1 5,9! 99. 1 1 1 8 1 6: 4 1 3 1 6,1: 66 1 6,8: 3 3 8, 111 1

14 64 [Bam.] 19,8: 65 19,9: I l 5 1 2.1,5: 1004

INDICE DEI PASSI CITATI s.

Cipriano, Tascio Cecilio

Acta Proconsularia 1 : 372. Epistulae 3,2.: 12.30 59.4= 12.30 66,3: 12.30 Ad Quirinum vel Testimonia 1,13: 693 2.,16: 49 3,89: 108

Clemente Alessandrino

Paedagogus 1,6,2.5: 693 Stromata 1,19: 1012. 2.,2.o,u8: 3 53 3,52.-54: n6:z. 4,1 5 : 907 5,8,45,2.: 1079 5,1 2.,76: 1091

Clemente Romano Epistula ad Corinthios 2.,1: 65, n 5 1 5.3-7= 776 5.4 ss . : 735 5.4: 65-67, u6, 1 3 5, 1406 5,5: 1409, 1 4 I I 5,7: I lO 6,I: I 2.2.6 6,2.: 684 8,3: 455 I0: 3 80 I2.,3: I I I9 I:Z.,7: 62.I I3,I-2.: 587, 1 1 5 1 14,I: 67 I6,I7: 878 I 8,I: 65, 682. 19,2.: I004 I9,3= I008

19,2.0: 730 2.0,6: 1008 2.0,9: 1008 2.1,1: 1 2.2.6 3 1,4: 1 3 2.5 3 3 , 1 : 62.3, 1 3 2.5 34.7= 2.05 37,1: 62.3, 1 3 2.5 40,5: 1 3 5 40-44= 832. 44= 73 5 46,7-8: 5 87, r r s r 47,1 s.: 804 55,6: 1 3 2.5 59-61: 2.80 59,2.-4: 65, 2.2.8 59,2.: 65, 2.81, 1 3 34 59.4= 2.80 60,j: 2.80 61,1-2.: 2.80 Secunda Clementis 1,1: 65, 67 4,4: 65, 67, 3 2.6 5,2.-4: I I46 8,3: 1078 2.0,5 : 67, 2.32., 3 2.8

Pseudo-Clementina

Diamartyria 4.3 = 102. Epistula Clementis ad lacobum 9,1: 102. Homiliae Clementinae 1,7,6: 101 5 3 , 2. 1 : 1 3 8 1 4,6: 101 9,I6: 947 I l .34= 101 1 3.3= 40I I3,4= 102. I 3 ,16: 485 14,8: 102. 19,2.5: 101 2.0,2.1 : 4 57 Recognitiones 1,2.2.-74= 3 74 I,2.2. ss.: 3 73 1,32.-34= 3 84

1,34: 3 84 1.43= 2.43 1,62.: 2.71 1,65: 3 3 0 10,63 : 457 10,70: 2.2.6 Constitutiones Apostolorum 6,7,2.: 4 5 5 ' 6,12.,6: 549 7,1 2.,1: 1 1 5 1 8,1 2.: 1008 Didache XII Apostolorum 1,2.: 45 1,5: 1 1 5 1 4,5: I I 5 I 4,8: 65 s. 7,1 s.: 473 7.4= 493 8,3 : :Z. I I 9,:Z. s.: 2.2.8 9,:Z.: 65 10,2. s.: 2.2.8 1o,:z.: 65 10,3 : 2.80 s. 10,7 : 65 I I-13: 648 I I : 607 I I,3- 1 2.: 65 I I,3 -6: 713 u,7 ss . : 6o6 I I,9: 962. 1 3 ,1-3: 65 14, 1 : I I I 8 1 5, I : 648, 650, 73 5 I 6,3 : 1 146 Didascalia Syriaca 2.4= 549 Enea di Gaza Theophrastus 5b: 973

Epifanio di Salamina

Adversus LXXX Haereses 2.9,6: 1 2.68

14 65

INDICE DEI PASSI CITATI

[Epiph. Haer.] 3o, n : I I95 30, 1 3 : 693

Epistu/a Apostolorum 3 ! 68 1 5 : 6 8 , 613 16: 68 1 8 : 68 J I ! 69 n : 69 44! 70 5 1 : 69 s. Epistu/a ad Diognetum 3.4: 67 Erma,

Pastore di

Mandata 4,1,5: I I I S 4>3>1: 62.1 4,3.4: 67, 134 s,1,1: 740 Similitudines 1,6: 73 5 S,I,I: 740 8,1,3: 1 1 3 8,10,3 : 497 9.7.3! 3 8 I 9,I 3,1: 4 76 9,I 3,6: I04l. 9,17.3 : 6s, 67 9,18,2.: 67 9,18,5: 497 Visiones I,I,I: 630 l.,I : I I 3 1,1,7: 73 5 3,l.,I: 73 5 J,s: n 3 5.7: 63 1 4,1,4: 67 s.4,I : I05

Eusebio di Cesarea Chronica I 8 I : 609 Historia Ecclesiastica I,Il.,J: I 3 3 l.,I,I3: 462.

1,3,1: l I 61 1,4,1: 346 1,9,1 s.: 614 1,10,3-9! 63 5 1,1o,6: 63 7 l.,I I,I: 3 3 3 l., I 3-15: 444 l.,l.l.,I: 61 1,11,6-8: 61 1,13·4-1 8 : 776, 799. 883, u88 1,13,8: 741 101301 1-18: 419 1,13 ,1 3 : 446, 799 1,13,16: 799 3.4,1: 61 3,4,10: 1019 3·5·3: 776 3015,1: 61 3,15,4! 61 3,19,1-3 : 3 5 3 3,19,4! l 3 3 3031,1-5 : I I 6I 3.3 1.3 : 461 3o3 I,s : 461 3o37,l.! I I 6I 3>37o4! I I 6I 3,39,9! I I 6I S. 3o39oi 5: 6I 5, 62.9 4,n,8: 8oi 4,I6,J: 9 5 5 4,I 8,9: 80I 4,11,3 : 799 4 ·13,3! IOI9 s: 9 5 5 s, I : 74 5,I,I 5: 74 s,I,l.6: 74 s,I,2.7: 9 5 5 s,I,49! 74 5,I,60: 74 5,1: 74 5,1,3 : 74 s,2.,s: 74 s,8,3 : 6I S 5,I0,1: I I 6I 5,I7,3: I I6I 5,1o,s s.: 58 5·2.4: 70

5.2.4,1 s.: 461 5,14,1: 70 5·14,7! 70 8: 9 5 5 8,10,8: 9 5 5 8,13,3! 1 3 5 6 8,16,4: 638 Praeparatio Evangelica 8,7,5: 897 9,17,13 s.: 617 Evangelium Petri 19! 446 so: 5 2· 5 Evangelium Thomae 71: 3 67

Gerolamo

In Matthaeum praef. 2.6-39: 779 14,5! 446 In Titum I,Il.: 1001 Epistu/ae 5J,9: 64 57,10: 3 89 I08,8: I I 63 I08,I 3 : 3 89 I30,I4,5 s.: 305 Epistu/a ad Damasum I-4: 3 9 l.: 3 8 De Viris Illustribus l.: 66 5! I l.I9 7: 61, 79

Giovanni Crisostomo Homiliae in Acta Apostolorum 3 l.,I: 878 3 6,1: 96I 3 8,1: I005 3 8,3: IOI I 41,1: I I03 S. 43,I: n s 8 45,3: I I70 48,2.: I l. 30 49,I : I l.3 5

I 4 66 [Chrys. Hom.] p.,4: I34I 53,I: I 3 5 5

Giustino Martire Apologia I,2.: IOOO I,3: I309 I,I6,5 8: I I46 I,2.I,3: I 3 2.0 I,2.6: 442., 444, 456, 8ox, I I I9 1,39: 2.7I 1,39 .3: 7I, 8oo I,40: 693 I,40,6-II: 71 I,49,5: 7I, 8oo I,5o,I 2.: 7I, 8oo I,56: 444 I ,60,2.: I 3 97 x,6x : 493 I,63 ,7: 399 1,65: 2.8I 1,67 ,3: 544 I,67 ,8: 544 2.,5 ,2.: 730 2.,Io,6: 72. Dialogus cum Tryphone Iudaeo I2.,2.: I4I9 2.0,3 s.: 72. 2.0,3: 8oo 2.2.: 4 I 3 3 3 , 1 : I4I9 34.36: I 3 3 9 3 5 : I I46 39.4: 800 41: 2.8I 47: 8oo, I I77 6o,I : 72. 68,5: 72., 8oo 80,3 : 72., 8oo 85: 2.16 87: 800 88: I45· 693 88,7: 684 103: 693 I08,2.: 72. I09,I: 4 5 5 n8,I: 71, 8oo

INDICE DEI PAS SI CITATI

I2.0,6: 444 I 3 I,3: 72.

Gregorio di Nazianzo

Funebris Oratio in Laudem Basi/ii Magni I 5 : I 2. I 5

Ignazio di Antiochia Ad Ephesios I,I: I I45 3,I: 3 3 8 7,2.: I 3 3 9 I I,2.: 602. I 2.,2.: 804 I3,I: 2.05 I4,2.: I 2.46 I9,I: 2.36 Ad Magnesios 5,I: 65 s., I 3 5 7,I: 2.05 9,I: I I I 7 I0,3: 602. Ad Philadelphenses 2.,I s.: 66 2.,I,2.: I I46 6,2.: 2.05 8,I: 4 I 3 IO,I: 2.05, 3 3 8, 73 5 Ad Polycarpum 1,2.: I 3 5 6 3,2.: I 3 3 9 7,2.: 73 5 7,3 : 602. 8,x : 940 Ad Romanos 2.,2.: 73 5 3,2.: 602. 4,3 : I 2.6, I406 Ad Smyrnaeos 3 ,2.: 66, I 2.6 3.3: 66, 57I 6,I : I 3 5 l I,2.: 7 3 5 Ad Trallianos 5,2.: I76

Innocenzo 1 Papa Epistulae 2.5,3: 439

Ippolito Romano Refutatio Omnium Haeresium 4.5 1 : 446 6,I9: 456

Ireneo di Lione Adversus Haereses I,I: I I4I I,2.: 474 I,2.3: 4 3 5 · 444 I ,2.3,I-2.: 75 I ,2.6,3: 75. 34I, 3 5 3 I,3 ,2.: 99 1,6,3: 74 1,30,14: 99 2.,3 2.,3 : 7 5 3,I,I: 75 3,2.,I: 46 3,I2.: 75 3,I2.,I: 75· I 2.8 3,12.,3: 46 s., 2. 1 8 3,I 1,4: 46 3,12.,5: 75. 2.79. 2.8I 3,12.,5(6): 46 3,I1,7(8): 47 3,I2.,8: 46 3,I 2.,9: 490 3,I2.,9( I I ): 47 3,12.,9( 1 2.): 46 3,I2.,IO: 34I 3,I 2.,IO( I 3 ): 46 3,12.,I4(I 7): 46-48 3ti3,3: 75 3,I4,1: 47 S., 75, 9 3 2. 3,I4,2.: 47 3,I 5,I: 76 4,6,2.: 8oi 4ti 5,I: 47. 34I 4·2.3,2.: 76, 462. 4,2.6, I : 47 4,2.7, 1 : 47 5,2.6,1: 8oi Martyrium Andreae Prius 1 : 1 2.6 Martyrium Carpi, Papyli et Agathonicae 2.4•2.7: 1 2.57

14 67

INDICE DEI PASSI CITATI

Martyrium lustini 4·7 ss.: 1 157

Passio Andreae 14: 307

Martyrium Polycarpi 3,1: 1 19 1 7,1 : 1 1 8, 1 19, 1 1 66 9,1: 1 191 12.,1: 368 11,1: 1096 14, 1 : 118 17,1: 364 1 8,3: 7 3 5 19,1: 73 5 10,1: 496 10,1: 118

Passio Petri et Pauli 6: 453 3 8 : 1 2.14 39: 490 48: 457

Minucio Felice

9,9: 1 1 19

Origene

Contra Celsilm 1,6: 1074 1,61: 171 1,34: 6:z.5, 957 3.46: 393 5,14: 1018 5.3 3 : 2.31 6,1 1 : 444 6,40: 1074 7,8 s.: 446 7,j l : 104 8,:z.1: 1 10 8,:Z.9: 896 8>4 1 s.: 957 Commentarli in loannem 1,16,9 1 : 2.41 13.46,199: 141

Orosio, Paolo

Historiae adv. Paganos 7,6, 1 5 s.: 1017 7,6,17: 609

Peregrinatio Egeriae 43,1-3: 140 43>4-6: 140

Policarpo di Smirne Ad Philippenses 1,1: 66, 175, 8oo 1,1 : 65 s. 1,3: 66, 587 3,1: 66, 804 6,3 : 66 9,1: 65, 1 3 5 1 1 ,1: 804 1 1,1: 66, 1 149 Protevangelium lacobi 7,1: 1 146 10,1: 391

Sinesio di Cirene Epistulae 9 1 : 1017

Teodoreto di Ciro Historia Ecclesiastica 5,17,1: 971

Teofane Confessore Chronographia 1,711 : 1 1 57

Tertulliano

1,1: 1309 7: 1 1 19 9: 48 1 3 : 444 11: 99 39: 101, 104, 190 De Baptismo 8: 439 10: 493 De Fuga in Persecutione 6: 48 Adversus Marcionem 1 ,9: 1001 1,19: 803 3 .7: 167 4,11: 693 5,1: 801 Ad Martyres 1: 956 De Monogamia 5: 49 Ad Nationes 1,9: 1001 De Oratione 15: 1 1 1 D e Praescriptione Haereticorum 11 s.: 1 141 11: 801 De Pudicitia 11.: 48 De Resu"ectione Mortuorum 13: 48 Ad Scapulam 3 : 63 8 Scorpiace 1 5 : 48 Ad Uxorem 1,3 : 1 145

Apologeticum 1,3: 1309 SCRITIORI GRECI E LATINI

Achille Tazio 3,3: 1 3 79 7,1,1: 3 19

Aezio di Amida 7,17: 664

Alessandro di Afrodisia De Febribus p : 1 399

14 68 Anunonio

4 (6): 976 II: 976 107: 1337 181: 103

Anacreontea 30,6: 156

INDICE DEI PASSI CITATI

1,18-30: 1075 1 1,5: 1401

Arato di Soli Phaenomena 4: 1013 5: 1011 7-9: 1008

Anthologia PaiiJtina 6,3 3 : 1 166 7,190: 1397 7,19 1,3 s.: 1 3 63

Areteo

Antifonte di Ramnunte

Aristofane

5,J6: 571

Antonino di Piacenza Itinerarium 46: 489

Pseudo-Apollodoro Bibliotheca 1..4,5: 917

Apollonio Discolo

De Adverbis 140,11: 581

Apollonio Rodio

4,88o: I I 3 6

Apollonio di Tiana EpistuiiJe 66: 1 17

Appiano

Bellum Civile 1,74: 364 1,100: 541 3.54: 1309 3.63 (157): 1 89 5,68 (188): 9 3 1 Samnitica 10,6: 1 89 Syriaca 58,303: 90 5

Apuleio, Lucio

Metamorphoses 1,11: 1 3 11

1 59,8: 1 397 1 63,1: 1 397

Acharnenses 70: 467 405: 3 5 5 503: 1131 Aves 180: I I 91 598: 1 19 601: 1 19 859: 3 66 1077 s.: 488 1 1 5 1 : 176 1719 (1716): 1039 Ecclesiazusae I I41: 1 3 8 1 Equites 196: 1 174 3 67: 9 5 5 394: 9 5 5 863 (867): 9 5 1 1001: 1 1 7 1049: 9 5 5 Lysistrata 19 s.: 167 Nubes 410: 1 19 Pax 1 86: 387 19 1 : 1 1 8 Plutus 140: 114 3 60: 366 361: 685 445 s.: 699 485 s.: 171 494: 664

1045: 1177 1095: 1057 Ranae 866 (890): 1 3 1 3 916 s.: 3 19 101 5 (1047): 976 1016: 485 Thesmophoriazusae 371 (379): 903 946 (953): 1371 Vespae 733-73 5: 570 1019 (1014): 103 5 1038: 1 399 109 1 : 5 5 1 1 165 ( 1 157): 1 3 17

Aristotele Atheniensium RespubliaJ 8: 1 3 3 Ethica Nicomachea 1,10, 1 5 (I IOia): 1 166 3,1,5 ( I I IOa): 1 3 7 1 4,1,7 ( 1 1 1oa): 1 1 5 1 4.7 ( 1 1 13b): 3 9 1 8,8 ( 1 1 3 5b): 1039 9,8 ( u 68b): 101, 191 D e Generatione Animalium 5,1 (779a): I I 10 Meteorologica 1,6 (363b n): 1 3 67 Poetica I I (1451b 6): 3 87 1 6 (1454b :z.x ) : 100 Politica 30,6: 544 Rhetorica 1,1,16 s.: 100 1,10,3! 1 301 1,13,16: 1039 1,5,1 8 : 1 3 69 1,14..4: 903 3·13: 1017

Pseudo-Aristotele De mundo 397b 6: 1011

14 69

INDICE DEI PASSI CITATI

Arriano, Flavio Alexandri Anabasis 1,6,1: 144 1,1 7-17: 1 1 5 8 Periplus Ponti Euxini 3,1,J : 1 3 86 Artemidoro Daldiano Onirocriticon 1,48: 664 1 proem.: 96 1,1 3 : 1071 Asclepius 3,41a: 376 Ateneo 10,41 9d: 104 Babrio, Valerio 45,1 1-14: 1 184 143,1-4: 930 Bione di Soli Aethiopica 1: 465 Caritone di Afrodisia 1,5.3= 1098 Catalogus Codicum Astrologorum Graecorum 8(4),173: 610 Catone, Marco Porcio De Agri Cultura uo: 1 5 7 Cesaie Bellum Civile 3·15= 1 3 8 5 De Bello Gallico 5,7: 1365 7,69: 1 3 66 Cicerone Brutus 11: 1181 Pro Caelio 30: 1 164

De Divinatione 1,15: 3 10 Epistulae ad Atticum 1 , 1 3 : 1405 1,18,1: 104 1,10: 1406 5,10: 910 10,17,1 : 1 3 15 1 3 ,1: 3 8 1 1 3,19,1: 678 Epistulae ad Familiares 10,3 1,3 : 1 1 1 8 14,5= 1 3 60 Pro Fiacco 7: 1095 16: 990 68: 191 De Inventione 1,5 1 ( 1 54): 1 3 69 Laelius de Amicitia 91: 190 De Lege Agraria 1>34= 9 5 1 De Natura Deorum 1,61: 1010 1,4: 1010 1,19: 996 1,5 3 : 730 3,18: 910 De Of(iciis 1,16,5 1 : 101 De Oratore 1 ,11: 1070 1,1 s: 783 1,14: so8 1,78-79: 1 164 Philippicae 1,4 1,104: 166 In Pisonem 3 6: 980 Pro Plancia 16: 1404 De Provinciis Consularibus 1: 971 Pro Rabirio Postumo 4,1 1: 1119 De Republica 1,8,14: 378

Pro Sexto Roscio Amerino 51: 1303 Tusculanae Disputationes 3,1 1,16: 3 14 In Verrem 1,10: 671 1,1,19: 1 181 1,1,9: 964 1,3,93= 1 190 1,4,46: 1395 1,5.57= 964, 966 1,5,61: 964 1,5,66: 9 64 1,5.71: 1 101 3 ,16: 3 10 Cleante di Asso Hymnus in Iovem SVF I, 537·4= 1011 Codex I��&tinianus 9·4·4= 634 Corpus Hermeticum 1,11: 489 1,16: 1 110 1,3 1 : 179 1,16: 1005 4,1 : 1004 5·4= 1007 s. j,IO: 1005 1 3 ,9= 195 Costantino Porfìrogenito De administrando imperio 36: 1393 Crisippo di Soli SVF m, 3 3 : 13 5 SVF IV, 8 1 : 1 165 Demostene 1,1 1 ( n): 146 3.3 (19): 636 3,16 ( 3 1): 108 4,10 (43): 997 s.s (5 8): 1 137 5,19 (61): 914 9,15 ( 1 17): 1 3 1

1470 [Demostene] n,r7 ( 1 56):

1 2.,17 (1 63): 5 8 1 998 r8,r (2.2.5): 1093 1 8,4 (2.2.6): 1 2.2.7 r 8,8 (2.2.7): 12.2.7 r8,36 (2.37): 1 173 r8,12.7 (2.69): 994 r8,r33 (2.71): 995 r8,141 (2.74): 1093 r 8,149 (2.77): 1099 r 8,2.1 3 (2.99): 1 3 2.7 1 8,2.5 5 (3 1 3 ): 1 3 2.7 18,2.70 ( 3 1 6): 149 r8,2.9 1 (32.3): 1 65, 12.14 19,163 (392.): 910 19,197 (403 ): 953 19,2.II (406): 1 2.64 19,2.2.4 (41 I ): 1 3 5 6 19,2.40 (416): 1 2.90 19,2.90 (434): 5 5 6 2.1,5 ( 5 1 5): 1 2.70 2.1,52. ( 5 3 1 ): 1093 2.1,105 (548): 894 2.1,168 (569): 103 2.4, 1 1 3 (73 6): 634 2.5,13 (773 ): 2.39 2.5,70 (79 1 ): 2.38 2.5,80 (784): 1 2.67 2.7,10 (8r6): 12.18 2.7,64 (834): 12.18 2.8,1 (836): 142.6 32.,4 (883 ): I I 5 8 32.,2.9 (890): 62.5 43.7 ( 105 2.): 652. 43,1 5 ( 1054): 652. 43,62. ( 1071): 306 44.36 ( 109 1 ): 9 5 1 45,81 ( 1 1 2.6): 964 48,40 ( n78): 72.3 52.,6 ( 1 2.37): 72.3 54.4 ( 1 2.57): 544 54,10 (1 2.60): 544 54,2.6 ( 1 2.65): 1 174 5 5.5 ( 1 2.73): 72.7 56,4 ( 1 2.84): 2.57 59,2.1 ( 1 3 5 1 ): 1 2.90 59,78 ( 1 37 1 ): I I40 59,80 (1 372.): 995 59,12.0 ( 1 3 86): 546

INDICE DEI PASSI CITATI

Epistulae 1,2. ( 1463): I I45 3,39 ( 1484): I I45

Demostene Oftalmico in Aezio di Amida 7.3 3 = 547

Digesta 48,J: 9 5 8 48,3,6: 1 2. 5 8 48,6-7 (Ulpiano): 1 303 48,p: 1 2.87 48,17,1: 1 3 09 48,19,8-9 (Ulpiano): 1 2.84 49,6, r : 1 3 19

Diodoro Siculo

r,75,r: 1 2. 3 5 r,86,3 : 72.3 2.,1 : 96 3,1: 96 3,2.,2. ss.: 464 4,8,2.: 1093 5,6,5: 1 50 5,12.: 1395 I I,45>3: 12.56 r 6,2.: 174 2.0,42.,2.: 1396 2.9 fr. 19: 1 2.65 40,3,8: 2.58

Diogene Laerzio

1,1 10: 1002. 5,1,2.0: 2.90 9,52.: 1079

Dione Cassio

17,5-7: 1 2. 1 8 53,12.: 1 54 6o,n: 609 61,6: I I04 5 2.,3 6,1 s.: 994 54·5·4= 465 54,9,7: I I 2.5 5 5.3.5= 346 56,2.5,5-6: 979 6o,6,6: 102.7 60,17,1: 1 2. 1 8

60,2.4.4= 968 63,8,1 : 464 65,1 5,3 s.: 1 307 66, r 8, r : 1 3 07 67,14,2.: 1039

Dione Crisostomo

3.43= 1 2.65 4,6: 96 34: 1 194 3 8,38: I I06 40,1: 2.3 1 46,14: 1 106 48,1-3 : I I06 80(30),8: 905

Dionigi di Alicamasso

Antiquitates Romanae 1,64,4: I I 2. 1,77,2.: 1 1 2. 2.,1 2.: 3 2.2. 2.,56,2.: 1 1 2. 5,1,4: 1 2.64 6,48,J: 1016 7·5 3 = 174 De Demosthene 1087 (42.): I 3 l 3 Epistula ad Pompeium Geminum 756: 5 5 1

Dioscoride Pedanio De Materia Medica 2.,78: 664 Duodecim Tabulae 8,1a: 1079

Eliano, Claudio Varia Historia 3,2.0: 1 5 6 8,1 5: 5 5 8

Elio Aristide

Orationes 48,7k: 1 145

Eliodoro di Emesa

Aethiopica 6,14: 682.

I 47 I

INDICE DEI PASSI CITATI

Enea Tattico

1 14,5 (40,7): 682

Ennio, Quinto Thyestes 8: 3 14

Epitteto Dissertationes 101,17! 104 5 1,9,23! 890 1,23,7: 392 1,28,4: 199 1,29,22: 432, 9 5 1 1,29,34! 1070 1,29,49! 33 8 1,30,1: 274 2,1,38 s . : 3 3 8 2,4.5= 134 2,6,26: 956 2,1 2,17! 1342. 2,14, 1 3 ! 1 204 2,1 5 ,7: 924 2,1 8,29! 1403 2,20,1! 907 3,20,10: 1 396 3,22,78: 1056 302404 1 ! 1217 4,1,12: 566 4.7,6: 1004

Eraclide Pontico

Homericae Allegoriae 34.7= 23 2

Eraclito di Efeso 93 ( n ): 607

Eroda

4,29: 305

Erodiano

Ab Excessu Divi Marci 101 101! I 102 2,3.7! 1 072 4.7,6: 49 1

Erodoto

1,2,3! 1 308 1,16,3: 1 3 10

1,71,1: 679 1,78,2: 1 5 6 1,95,1: 724 1,97,1 ! 1 3 10 1,99,1 ! 1 173 1 , 1 1 9,6: 628 1,126,6: 1 3 2 1 1 , 1 3 2,3! 1087 1,177= 1059 1,182,2: I l 56 1,195,1! 1004 2,141,4! 976 2,1 60,1: 394 3,13,2! 1 237 3,25,1! 1 10 3.37,3: s s 8 3.3 8.3 s.: 297 3,13 1,3: 649 3,140,5 : 21 5 3,148,1: 665 4,1 3 1,2: 994 5,6,2: 1090 5,1 1,2: 548 5,20,4! 349 5o25,1! 172 5,66,2: 1 3 25 5,69,1: 101 5 5,72,3 : 5 5 8 5,100: 1046 6,41,3! 1 290 6,75,2! 9 5 5 6,85,1: 174 6,86,y,2: 878 6,98, 1 : 1 254 6,10101! 1 3 8 6 6,1 39,3 : 962 7,6,2: 981 7,41,1: 467 7o59o3 ! 1386 7,104,2! 101 5 7,1 1 2: 941 7,1 24: 3 1 5 7,1 39,5! 7 1 5 7,1 5 6,2: 441 7,1 5 8,2: 1 1 87 7,174: 714 7ol97o2: 725 7,203, 1 ! 3 3 9 7,119,1 ! 1 399

7.3 26,5: 1015 8,1 3,1! 1370 8,6oa: 264 8,1 1 8,3: 267 8,142,1: 410 9,16,4: 3 3 5 9,22,1 : 725 9,58,2: 58o 9,82,1 s.: 548

Eschilo

Agamemnon 19! 44 1 209 s.: 334 259! 232 345! 392 1 3 60 s.: 1018 1624! 1 3 3 1 Choephoroe 205! 100 Eumenides 28 s.: 948 109! 544 647 s.: 1018 Persae 198 s.: 726 Prometheus vinctus 1 ! 94 3 1 ! 63 8 36: 1 210 - 5 1 = 271 94 5! 3 64 Septem contra Thebas 1 64! 725 769-771 ! 1371

Eschine In Ctesiphontem 1 3 ! 128 256: 628 Epistulae l ! 1 3 29 In Timarchum 1 1 6: 101 5

Esichio di Alessandria

s.v. &:vantppTj"tW4 (2?5): 976 39 (276): I 3 56 Agesilaus I9 (6o6): 431 Alexander 52 (695a): I 397 Antonius I 3 (92I): 49 I 3 6,J (93 2): 392 Aratus 4 5 ( I048): I 3 IO Brutus 2 (985): I47 Caesar 7 (?IO): 1 242 57 (734): 1 266 64 (738): 1 242 Camillus 3 5 ( I47): I J IO Cicero 6 (863): I I I J Coriolanus I 8 (222): I 202 I9 (223): 9 5 2 2 0 (223): I 302. Crassus 25 ( 5 5 8 s.): 3 79 28 ( s6I ): 3 79 29 ( 5 62): 3 79 Demetrius 25,5 (9oo): 465 Gaiba I ( IoSJ): I I76 4 ( 1o54): 1 3 6 5 I7 (Io6o): I079 26 ( 1o6s ): I 3 76

1 4 77

INDICE DEI PASSI CITATI

[Plut. Vitae] Lucullus

16 (509): I 303 Lysander 10 (444): I 3 74 Marcellus 1 (199 ): I 301 Numa 8 (65): I339 I7 (7 I ): 12.65 Otho 5 (Io68): I095 Pelopidas I6 (2.68): I 3 3 9 Pericles 33 ( I 70): 42.I 34 ( I7Ia): I 397 Phocion 13.4 (752.): I 1 1 2. 34 (758): 73 5 Publicolll 6 (99): 9 5 3 Romulus I4 ( I 5): I 3o3 17 (34): 1 196 Solon I2. (84): 12.8 Sullll I3 (460): 990 36 (474): 637 38 (475): 43 1 Themistocles 1 ( I I 2.): I 2. 5 8 5,4 (I 14): 39I I8 (no): 1 2.82. 11,4 ( I 2.2.): I 3 6 Theseus 1 8 ( I 3 ): 4 I 5 32. ( I 5 )= 2.3 I Tiberius et Caius Gracchus I6 (83 2.): I 302. Timoleon 3,I .(2.37): 890 I 2. ( 2.4 I ): 72.5 2.8 (2.50): I 3 72. Titus Flllmininus 9 (373 ): 1 1 2.2.

Pseudo-Plutarco

Regum et lmperatorum Apophthegmata I73d: 1 1 5 I I86a: 170

Polieno

Strategemata 1,J , I 5 : I 397 Polibio I,39,2.-4: I 3 70 I,39,4: I 3 8 5 I,72.,6: I 8 7 I,3 I 5 : 906 2.,I,I s.: 96 3,2.,8: 2.56 3,I9,7= 5 I 5 3,I I I, I I : I 89 4,J4,6: I 2.4I 6,I 3 ,2.: 92.4 6,2.6,5: 9 s:r I I,2.3,I: 54 I I3·5·7= 496 I 8,2.0,7: I395 2.1,I4,4: I 89 2.7,3 ·3= I 3 69 2.7,8,4: 634 2.9,I0(2.5 ).7: 1 2.56 Porfirio di Tiro De Abstinentia I,7, I : I072. Posidippo Comico 2.8: 346 Quintiliano, Marco Fabio lnstitutio Oratoria 2.,4,I 8 : 903 4,I: I 2.64 5·9= 100 1 1,3,84 SS.: I 3 2.1 Rufo di Efeso in Oribasio Collectanea Medicinalia I, 544,6 s.: 417

Sallustio Crispo, Gaio Catilinae Coniuratio I 6,5: 1 10

Sallustio Filosofo

4,8,10-11: 65 I

Seneca, Lucio Anneo Epistullle Mora/es 3 I, I I : IOI4 4I,I-2.: I009 4I,I: I009 77,I s.: I 3 5 8 77,I : I404 8 I,I7: 1 1 5 I 90,J : 2.89 95,47: I005, IOJ:O Hercules Oetaeus I703 s.: 42.6 I72.5 s.: 42.6 Natura/es Quaestiones 6,8,3-4= 464 Senofonte Agesilllus 2.,3 : 406 1 1,8: 999 I I,I2.: 1 146 Anabasis I,2.: 494 l.,I : 96 I,I ,2.: I72. I,:r,5: 62.8 I,2.,I9: 708 I,6,2.: 574 I,8,8: I 3 76 2.,I,I 5= I097 2.,5.7= 9 I 6 3.5, 1 1 : 574 3.5,I6: 1 170 4,1,2.1: I 3 65 4.3,1 1: I 396 4·5 · 3 3 = 492. 6,1,30: 865 7,.:J,IO: I l l.I 7.5,1 2.: 1 3 70 7,8,I 2.: 3 1 5 Cyropaedia I,I: 393

147 8 [Senofonte Cyropaedia] I,1,6: I 340 1,3,14: 1176 1,4,1: 366 1,6,8: 568 1,4,5: 1 173 3,1,3 3 : 1093 3,3,58: 999 4,1,15: 489 4,1,41: 301 4,6,10: 1 3 5 5 5,1,11: 476 6,3,14: 1168 6,3.3 5= 119, I 309 7,I,15: 1 I96 8,I,15: 1 3 61 8,1,I 6: 1073 8,3,11: 3 5 5 8,3,16: 1190 8,5,14: 3 3 5 8,8,8: 117 Historia Graeca I,5,1: 366 I,6,1I: 1 3 80 1,1,1: 13 61 1,1,5: I091 1,4,I : 1 19 1,4,13: I346 1,4.41: 189 3,1: 7I8 4,1,3 3 : 694 5.3,I: 1 170 6,1, 1 1 : 73 5 6,1,13 : 976 7,1,3 1: 568 7,1,7: 616 Memorabilia Socratis I,I,I: 994, I301 I,l,1: 994 I,I,IO: 991 I,I,I6: 134I 1,1,15: 1 187 I,1,I9-18: I 176 1,1,34: I I 3 5 1,1,39: 1187 1,1,48: 1 3 5 6 I,1,49: 1343 1,3,1: I079 1,5.4= 468

INDICE DEI PASSI CITATI

3,II,I: 63 5 4,1,10: 170 4.3,13: 498 Oeconomicus 3·3= 1181 De Re Equestri 4.3 : 117 Symposium 1,4: 877 I,l l : 3 5 5, 630 4.59= 7 1 7 Senofonte Ephesiaca 1,1 I,1: I l 6o 1,11,5: 1093, 1 1 60 1,I4,6: 1 1 5 8, I I 6o 5,7,9: 583 Servio Onorato Scholia in Vergilii Aeneidem 1,1 19: 465 Sesto Empirico Adversus Mathematicos 1,146: 346 Simplicio Commentarius in Epicteti Enchiridion 38: I 376 Sofocle Aiax 1 5 = 491 I48 s.: 997 3 14: 1 3 8 1 5 19= 164 5 54= 781 I048: 4 3 1 Antigone 448: I110 45o-46o: 174 5 3 8 s.: I 3 97 838: 1 174 Electra I 3 7-I39= 1018 413: 18 5 460: 185

564: 18 5 5 87: 185 II 50 s.: 1 3 68 Oedipus Coloneus 39: 1 186 16o: 1000 944= 130 1 3 80: 115 1 3 8 I s.: 1 3 97 1443: IOI I Oedipus Tyrannus 39: 1 186 160: 1000 944= 130 1 3 80: 115 I 3 8 I s.: 1 397 1443= 101 1 Philoctetes 93 s.: 516 5 1 1 s.: 3 64 I411 s.: 497 Stazio, Publio Papinio Silvae 1,7.3 1: 1036 Stefano di Bisanzio s.v. KpYjvtÒEC;: 94 1 Stobeo, Giovanni 39.3 1: 307 Strabone 1, 5,11: I 3 86 4,I,4: 546, 1137 6,3 5: 1 1 13 7·3·9= 189 14,1: 1 1 56 I4,5,10- I 5 : 1 194 q,11 ss.: 1089 I 6,1,4: 594 I 6,1,30: 463 I 6,1,34: 44I I7,I,54: 465 I 7,1 5 s.: 1 3 94 Suida Lexicon s.v. IIU&,vo.;: 948

1479

INDICE DEI PAS SI CITATI

Svetonio Tranquillo, Gaio Augustus I7: 1 1 25 3 I : I079 53: I 3 2o 96,2: I I 20 Claudius I8-I9: I 3 5 8 I8: 609, I 3 60 24,I : 3 62 25: 6oi, I026 s., I2I728: I250 Domitianus I6: 63 5 Gaiba 7: 1 290 Nero 12: I 2I 7 16,2: 602 21: 637 Tiberius 27: I 3 20 Titus s: 1 3 5 8 7= 1 307 Vespasianus 8: 1 1 25 Vitellius 14: 1027 Tacito, Cornelio Anna/es 1,25: 63 2 2,8 5: 3 62 2,87: 1 3 20 3,64: 3 50 12,43= 609 1 2,54= I 250 1 2,61: 1 1 5 6 13,1: 1 104 I 3,I4: I 289 I4, I 5 : 637 I4,6s: 1 289 1 5 .44= 602 16,22: 637 Historiae 1,6: 964, 1 3 09 2,2: I 307 2,78: 477

5·5= 5 5 8 5·9= I 250, I 284 5·I 3: 627 Teocrito Idyllia 7.3 7= 28 I Teofrasto Characteres 6 { 7),2: 976 I 6( I 7): 999 25(26), I : 1 286 Historia Plantarum 7,6,2: 664 Terenzio Afro, Publio Adelphoe 4.5,65-7 1 : 457 4.9,10 s.: 1342 5,2,10 s.: I342 Hauton Timorumenos 5,1,34: 143 Pbormio 1,2,27 s.: 1 3 3 1 Tolemeo, Claudio Geographia 3.4,1 : 1 376 3,15,I: 1 3 76 3,17,1: 1 376 3,17,3: 1365 Tucidide 1,24,2: 593 1,26,5: 62I 1,3 3 , I : I 290 1,33.3= 383 I,65,I: 1372 I ,8o,I: 1264 I,87,I: 890 I,89,3 = I 296 I,95,2: I 224 I,IOO,J : 97I I,I I I,2: I I 57 I,I I 3,2: I I I 2 I,I 28,3: I 290 I,I29,3 = 3 5 2 1,1 30,2: 962

I,I32,2: 23 2 I ,I40,I: I I I 2 2,3,3 3: 950 2,6,3: 488 2,8,I: 940 s. 2,8,2: 6o8 2,23,2: 3 3 I 2,25·3= I 37I 2,J 5,I: 1264 2,4 I,4: 729 2,42,3: I 3 IO 2,48,2: 270 2,7I,3: I 274 2,84 ,2: I 34 3 2,90,4: 1 3 8 5 2,97,4: Il 5 I 2,98-100: 1 1 14 2,98,1: p6 2,99= 94 1 3,10,1: I95 3·3 2,2: 1 1 25 3.3 6,2: 900 3,37,1: 1 264 3.3 8,4: 997 3·39.4= 1039 3,41: 275 3 .59,1: 1 3 8 2 3.64,4: 5 1 6 3,83,1: 699 3.83 ,2: 699 3,86,2: 1 3 79 3,87,2: 9 5 6 3,88,2: 656 3·90,3: 1 295 3,108,3: 1 3 89 4,1 : 719 4,2,2: 6o8 4,25,1: I 3 57 4,30,I: 593 4·47,2: 625 4,60,1: 890 4,78,6: 984 4,89,2: I 254 4,92,7: I375 4,I02,I: 971 4,I02,2: 971 4,1 1 8,7: 903 4,1 29·5= 1343 4,1 3 5,2: 548

14 80 [Tucidide) 5,9,6: 599 5,I6,3 : 904 5,I 8,6-7: 3 2.0 5,46,3 : I 362. 5,7I,2.: I 2.67 5·75,2.: I J IO 6,54.4= I309 6,76,I: I379 6,83,I: 638 6,I04,3= I 3 68 7,Io: I IOI 7,I4,2.: 72.5 7,:z.5,7: :z.49 7,2.5,9= 905, 1 1 70 7,5 2-,:z.: I 3 8 5 7,70,5: I 3 54 7,82.,2.: :Z.92. 7,86,I: 2.57 8,3 8,3 : 89I 8,4 5,4: 1 1 2.4 8,48,I: I:Z.76 8,50,2.: 89I

INDICE DEI PASSI CITATI

8,56,I: 6o8 8,69,3= 365 8,9:z.,:z.: 507 8,99,I : 89I 8,99.3 = I37I 8,Ioo,5: Io8o, I :z.46 8,I04,3= I 3 8 5 Vegezio Renato, Flavio Epitoma lnstitutorum Rei Militaris 3,8: 6:Z.2. 4.39= I36I

I ,:z.5o: IOI3 :z.,68:z.-684: I45 3,7:Z.: I 376 3,89 s.: :Z.87 3,:z.n : 1 3 78 5,:Z.o6: I 3 8 8 5,63 1 : 473 6,8 I s.: 62.7 6,:z.x 9= 5 2.6 6,706: 2.84 9,:Z.47= 1 2.74 I0,303-305: 1 3 8 8 Eclogae 3 ,108: I040 Georgica 3·3 56: I 3 65

Vettio Valente S I,I6: 4 I 7 59·7= 682. I 5 3 ,30: 2.04 2.40,I 5= 2.04

Zenone di Cizio SVF I, :Z.64: I09I

Virgilio Aeneis

s.v.

Zonara, Giovanni ciyopatot: 976

ISCRIZIONI E PAPIRI

AGIBM m, 48I.339-340: I I04 m, 48I,395: I095 m , 578: I089 IV, 48I • ,340: I07:Z. IV, 792..4 ss.: 1095 48I,:Z.2.0: I093 48I,:z.78: I093 48I,3 2.4: I093 482..373= I093 48:Z..J75= I093 48I • ,4: I 102. BGU I,36 [= 436) ,9 s.: I395 2.,42.3,18: 1045 4,1 1 3 8,I2.: 9 54 4,I I92.,5: I lO I 37: 1 1 6 1 1 3,I I : I 2.6 2.65,I8: I :z.6 3 88,I,16: I 2.7 3 88,11,3 5: 12.7

53 I,ll,9 S.: I 2.6 62.8 r.: I4:Z.5 I079,:Z.4: 699 OG 2.519: 944 2.963 : 72.5 34I7: 3 :Z.:Z. 4363: 2.6I cn 55= 42.7 693 = 97:Z. 712.-71 5= 992. 748: 542., I 12.5 755= 306 804: 2.89 92.5: 1 194 98:Z.: I I9 992.: 1 1 6 x:z.56: :z. I 3 1385: 155 1404: 362. I440= 943

CIL

664 ,I : 944 5 1 83b: I02.8 IV, 679: 6o:z. VI, 567: 444 VI/4.2., 3 1 1 6: 66o VI, 3 52.8: 54I IX, :Z.6I9: 630 x, 682.5: I405 X, 7494: I 3 99 x, 7495 = I 398 x, 785:z.: I 3o3 XI, 61 17: 54I m, m,

Dittenberger Sylloge I, 5 8,2.: 894 Il, 67:Z.,3 7= 1 104 11, 8 5 2.,:z.o: 1 1 04 11, 1073,2.0 s.: 8 5 8 I47.57 s.: IOI7 8 5o,8: IOI7 98:z.,5-7: 96I

14 8 1

INDICE DEI PASSI CITATI

[Dittenberger] Sylloge1 366,28: 3 5 1 Sylloge' ss5,5: 728 n, 708,5: I I So n, 8I4,30: I 3 20

IAssos

7,22: I 266 I6,3-4: 975

IEph 3.96I,3: I089 7,2,3 5 I I : 4 I 7 I, 24a,6: I 2 5 2 n , 5 5 5,I-I: I 27 VI, I980, 2212,4-7: I088 VI, I980, 2212,9: I088 IG 3,1,704: I019 4\1,1 23,12: 1237 5,2,49 1,77-78: I I65 10,2,1,72: 972 10,2,1,29 1 : 945 10,2,25 5 : 625 10,2,25 5.3 = 1 23 7 I I ,3 ,4: 625 12(8),186,9: 1095 14,601: 1398 14,830,2.2: 1256 14,1072,4 s.: I 3 1 2 14,1683: 999 3 8 1 6,1,2: 423 IGRom m, 93 5,9-n: 66o IV, 655,12 s.: 1 3 22. IGUR 1 3 79= 485 ILS

I, 2683 : 1 3 54 9 1 68: 541 IMAe

s 5.4: 1 3 1 8 90,7: 1 3 1 8

MAMA

IV, 202: 673 OGI I, 96,7: 948 I, 229,4I : I 2 5 1 , I 309 I, 308,2I: I I 80 I, 3 39·5 1= u So I, 3 79,5: I72 II, 4 5 6: I I 24 II, 48I,3: I 102 II, 493,1 1 : I IOI II, 496,7: I I02 II, 5 10, I I : I IOI II, 578,7 s.: 1 195 II, 5 9 8 : n 8 8 II, 599: 2I3 II, 6o6,I: I 3 20 II, 667,3 s.: I 25 2 II, 669,3: 23 1 PArnh 1 3 5, 1 5 : 740 I 54,2: 93 1 PCollYoutie 1,30: 489 PEgerton 2 , r. 6 : 263 PFay I I I,8: 1 297 PFior I,6I,59-61: 23 1 I,71,461: 945 1,89,2: 1092 PGen 1 6,23 : 575 PGrenf 1,3 1,1: 426 PHerm 1 198 3·3= 1 265 PHib 1,82,17: 562 1,96,22: 1 3 2 1 PHolm 2,18: 8 59

Piand 97·7= I l l 2 PKarGoodsp 46: 393. 68 I PKoln I I I, I I : 3 1 3 PLille 29, I I : 3 I9 PLond 43,2.r: I 340 III, I 3 6: 647 PLond I912 Claudio imperatore Lettera agli alessandrini 22: 1 271 86: 432 98-100: 1 267 PLondMed 2487: 548 PMagd 16: 1 264 20: 1 264 PMich 497,12: I l45 659,14: 63o, 86I 659,4 5 : 1 294 PMilVogl 6,287,9= 1 2.42 POxy 1,3 3 : 1341 1,33,4,9-15: 1 340 1,37. 1,4 s.: 12.63 1,37,1,6: 1 3 20 1,37,6: 392 2 (1 899) 2.68 7: 173 2. ( 1 899) 298,25-27: 23 1 2,237.7,25: 1 263 2.,23 7,5,8: 1 3 62. 3 ( 1903 ) 477,8 : 544

1482. [POxy] 4 [I904] 744,9 s.: 4.743,22: 94 9 393 7 (I9 IO) I067,J S.: 562 7,I02I,2: 57I 9,1204,I3: I264 IO (I9I4) I 242, I,I7 S.: 497 IO (I9I4) 1 242, 3,5 1 S.: 497 IO ( I9I4) I 345= 364 I4,I705,6: 1 194 I7,21253,I6: I 249 I7,2I 253,I7: I249 I7,2I253,20: I 249 36,2754·4= 57I 4I: 1265 44 (I976) 3 203,I2 S.: 290 46 ( I978) 33 13·3 s.: 708 46,3 269,I 3 : I427 46,3 269,9= I 3 69 46,3 3 14,I 5 : 1 284 294, 1 1 : 378 743·22: 255

INDICE D E I PASSI CITATI

I I 86,2: I 2 I 6 I 278,24: I236 2 I 5 6,IO: 622 3 275.7-8: 239 3 J I 2,I,6: I83

2.448,6- 1 1 : 1256 286, I 5 : I 303 309: 3 19 86,I6-20: 943 Il, 3 J I,I6: 3 22

Preisendanz, PGM IV, I 227: I078 IV, 30I9 S.: I074

PVindG 25683: 960

PRyl 2,77,I9: I 3 8 I 2,I I 3 , I 2 s.: 55 I PSI IV,

4424: 302

PVindTand I I,2Q-22: I34 1 1,44-46: I J 4 SEG 28, I978, I 5 3 6: 465 29, I979. 300: I029

PStras 637,I0- 1 1 : 569

TAM m, 66I: 944

PTebt I,22,9: I 282 2 ( I907) 407,9= 7 I 5

UPZ I I0,78: I 226 I44,I3 s.: I 226

INDICE DEGLI AUTORI MODERNI

Abbott, E., 4 3 1 Abrahams, I., 378, 65 1 Achtemeier, P.J., 767 Acworth, A., 1 348, 1 3 8 s, 1 3 90 Aejmelaeus, L., u:z.8 Agnew, F.H., 89, 82.4 Aland, B., 3 2.-34, 42. s. , 4 6, 48, s6-s9. 755· 758, 945 Aland, K., 3 2., 34, 40 s., 755, 941 Albright, W.F., 1 5 8 Alexander, L., 767, 779 Alford, H., so8, 1 3 1 2. Altaner, B., 6 7 s., 102.7 Amaru, B.H., 3 69 Applebaum, S., 12.38, 1 2. 5 5 Arai, S., 3 5 6 Argyle, A. W., 1 5 8 Arnold, W.T., 672. Auffret, P., 986 Aune, D.E., 6o6 Baarda, T., 9 I :z., 92.2., 986 Bacher, W., 890, 973 Bailey, R.E., 4 1 8 Ballance, M., 709, 72.0 Bamberger, B.J., 1 2.2.1 Bammel, E., 82.4, 8 2.9, 855, 867, I I93, 1 2.59, 142.2. Bammer, A., I08 I, 1089 Barag, D., 2. 5 1 Barbi, A., :z.:z.o Barclay, J.M.G., 8 3 9 Barker, D.C., 946 Barnard, L.W., 67, 340 Barnard, P.M., 48 Barnes, T.D., 986, 99 5 s . Barnett, P.W., p 6, I I97 Barnikol, E., 459 Barns, J.W.B., 3 1 6, 3 2.3 Barrett, C.K., 3 6, 59, 70, 76, 197, :z.o8,

2.2.0, :z.:z.s. 2.61, 32.3, 3 5 5· 361 s., 369, 377. 4 1 8, 42.0, 42.4, 433· 435. 437· 441, 445 s., 450, 452. s., 463, 483, SOI, 507, 5 3 8, 6:z.o, 648, 666, 698, 714, 739. 755· 767, 787, 797. 799. 82. 4 s., 83 5, 837, 842., 846, Bso s., 855, 867, 886, 902., 92.2., 946, 9 54· 960, 96 s. 986, 993, 995, 1016, 102.5, 1036 S., 1043· 1049. 1058, 1066, I068, 1071, 1 079, 1083, 1085, 1096, 1099, I l iO, 1 1 2.8, 1 142. s., 1 148, 1 1 62., 1 2.2.1, 1 2.59, 1 2.68, 1 2.74, 1 2.77 s., i :z.89, 1 3 14, 1 3 3 2., 1 348, 1 3 83, qo8 s., 142.2. Barth, G., 8:z.6 Barth, K., 104, I I 3, 1 5 1, 169, 1 74. 176, 2.04, :z.B s , 304, 3 2.6 s., 42.7, 451, 473, 490, 568 s., 63 1, 648, 965, 102.9, 1063 S., I I I 8 Barthes, R., 530 Bartlett, V., 639 Barton, J., 814 Bartsch, H.W., 797 Bates, W.H., 666 Bauckham, R., 8 5 5, 142.2. Bauer, J.B., 867 Bauer, W., 1 1 3 5· I I41, 1 147 Bauernfeind, 0., 94, 1 14, u6, 12.5 s., 1 3 1, 1 3 3 , 1 3 8, 1 50, 1 54 s., 1 69, 197. 2.17, 2.2.0, 2.2.7, 2.3 1 , 2.3 3 · 2.37. 2.40, :z.sB, :z.6:z., 2.75, :z.Bo, :z.86 s., 302., 309, 3 1 2. s., 3 19 s., 3 3 7 s., 341, 361, 367, 3 89, 402., 42.4, 42.6, 446, 450, 453. 464, 470, 476, 482., 5 1 0, 5 1 3. 5 1 5· s :z.6, 52.8, 540, 546, 5 57, 563, 569, 575, 578, 5 8 1 S., 591, 593, 596, 609, 615, 619, 62.1, 633, 648, 6 5 1 s., 6s s, 666, 69 1, 697. 700, 72.6, 740, 88:z., 907, 92.3, 958, 990, 1013, 1072., 1086, I I 30 S., 1 1 37, 1 1 60, 1 1 63, 1 170, 1 172., 1 195. 1 2.10, 1 2.2.9, 12.31, 1 2.3 4.

INDICE DEGLI AUTORI MODERNI

I :Z.48 S., I :Z.72. S., I :Z.99, I 3 I9, 1 3 2.2., I 3 :Z.8, I H I, I344t I 3 5 :Z., I373· I 3 8 I , I394, I40I Baugh, S.M., Io8I Baumbach, G., 3 1 6 Baumgarten, J.M., 92.3, 1 1 85 Baur, F.C., 775, 777, 798, 8o8 s., 846, 85:z., 1 1 74 Beardslee, W.A., 12.2. Beare, F.W., I 3 7, 478, 500, p 8, 603 Behm, J., 12.65, I 348, 136I Beli, H.I., I 54· 4 3 2. Bengel, J.A., p, 90, I03, I07 s., 1 19, I 34t I 3 6, I 5 2., I67, I 70, I97t :Z.II, 2.2.9, :z.3 5, 2.48, :z.56, :z.7o, :z.84, 3o3, 3:z.5, 3 3 5, n 8, 378, 4 1 2., 4 I 6, 430, 456, 468, po, 562. S., 578, 630, 66I, 690, 698, 706, 8 I 8, 865, 874, 88o s., 884, IOIO, IOI4, I060, I064, IQ90, I I03, 1 1 1 8, 1 1 2.7, 1 1 34· I 145 · 1 147; 1 1 59. I I63, I I7I, I I9J, I :Z.IO, I:Z.I7, I :Z.:Z.8, 1 2.3 I·I2.33, I:Z.J5, I 2.3 7, I :Z. p , I 2.75, I :Z.88, I:Z.96, I 2.99, I 30I, I 3 J 8 S., I 3 :Z.I, 1 3 2.6, I 3 3 I, I 3 37, I 344, I 3 74, 1406, 142.7 Benko, S., IO:Z.I Benoit, P., 83, 89, I :z.:z., I :Z.9, I 79, I90, I9:Z., I97. 2.03, 2.48, 2.88, 309 s., 5 80; 6o3, 6u, 6u, 63 3, 64o, 8 s s. 867, 883 Bentley, R., 42.6 Bentzen, A., 2.44 Berger, K., 2.2.0, Io66, I075, 1 167, 12.59 Bergmann, J., Ioo8 Bergmeier, R., 433 Bertram, G., 89, 93, 948 Best, E., 89, I 58, 644. 646 Betz, H.D., I07, I09, I I :Z., I44t I 57. I93. :Z.I6 s., 2.87, 392., 394. 405, 4 I 3, 42.6, 445, 467, 475, 492., 659, 72.6, 933, I03 5. I073. I079. I09I, I IO:Z. s., I I 37. I I 65, I 2.04, I 2. I 5, I :Z.66, I34I, I395 Betz , o., I37. 1 197 Beutler, J., 709 Beyer, H.W., I47, 5 1 1, 65 5, 856, 954, 962., I059. I I I 6, I I 2.8, I I43 · I I73. 1 177, 1 1 86, I 2.37, I 3 2.2. S . , I4o6 Beyer, K., 4I6

Beyschlag, K., 4 33 Beza, T., 3 5, 3 6:z. Bickermann, E.J., 5 89, 767, 1 1 8 5 Bieder, W., 309, 797 Bieler, L., 392., 396 Bietenhard, H., :z. I 6 Bihler, J., 3 5 6, 3 69, 4 I 8 Billerbeck, P., 542., 666, 674 Birdsall, J.N., 75 5, 756 Bishop, E.F.F., 459, 644 Black, M., 4 I , Io7, I 5 8, I7I, I 8o, 2.04 S., 2. I 2. S., :Z.3 I, 2.4I, 2.56, 2.74, 3 1 1, 3 I6, 3 2.2., 3 2.6, 3 3 3 · 345· 3 5 5 · 3 64 s., 3 8 I , 405, 4 I 6, 4 3 2., 44I, 446, 459, 476, 509, 546, s s 8, 597. 6o6 s., 62.7, 6p, 639. 642., 66I, 687, 716, 72.0, 72.2., 72.6, 733, 86I, 873 , 9IO, 92.2., 950, 960, IO:Z.I, I049t I085, I I08, I I I 6, I I :Z.I, I I 67, :n 8:z., I :Z.09, I2.32., I2.59, I 2.68, I 3 2.6, I 3 8 2. Blass, F., 49. n . 5 5 s., 59· 97. I04, I30, I34· I 5 I, 2.3 5· 2.63, 303, 3 I 3, 3 I9, 3:Z.I, 3 3 5, 347, 368, 443t 467, 475, 496, 499, sos, 5 2.9, 546, s s s. s67, 574, 63o, 634, 652., 678, 68o, 69 I, 7I4, 7:Z.I, 72.9, 9IO, 92.3, 92.7, 932., 934, 975, IOI2., I03 2., I040, I054, I05 7t I059t I063, I093, I IOI, I I 33t I I 3 6, I I 3 8, I I48, I I 5 I S., I I 57 S., I I 7I, I I 77, I I92., I 2.2.8, I 2.30, I 2.3 5t I 2.66, I 2. 76, I 2.96 S., I 2.99, I 3 I :Z., 1 3 2.I , I 3 2.5, I 3 2.7-I 3 2.9, I 3 3 I, I 3 37, I 3 39t I 34:Z., I 3 6:Z., I 3 74t I 3 76 S., I3 88, I395, I 4 I :Z., I 4 I 5, I4I7, I4I9 Blass, F. - Debrunner, A. • Rehkopf, F. (BDR), 94. 96, 99 s., I03, I05 s., 1 1 5, I I9, I :Z.6, I 2.9, I 3 I S., I34 S., I48, I 5 I S., I 54t I 65, I 68, I 7 3 , I76, I 80 S., I 8 5, I 87, 2.02., 2.I4, :Z. I 6-:Z.I9, 2.2.6, 2.35, 2.42., 2.46, 2.49. 2.57. :z.62., 2.64, 2.69, :Z.7I-2.73. 2.75. 2.76, 2.9I , 2.96, 30I, 303 s., 306 s., 3 1 3. 3 I5, 3 2.2.-3 2.5, n o s., 334· 3 3 8, J S I s., 3 8 I , 383, 3 863 8 8, 390, 392. s., 396 s., 400•403, 405, 4 1 2. s., 4 I 6, 442., 445. 4 5 1 . 45 5 . 457. 463, 466, 468 S., 476, 485, 49I , 493, 497-499, 505, 507, po, 5 1 2., S I45 I 6, 52.3, 544 s., 548, 5 5 1 , 562., 569, 572., 573-575, s 8o, 582. s., 586 s., 593,

INDICE DEGLI AUTORI MODERNI

597, 6o1 , 6 1 8, 610 s., 616-618, 634, 638, 647, 651, 657, 661-664, 671, 68o-684, 687, 69 1, 700, 717, 719-711, 715-734> 736, 739, 74 1, 781, 783, 8 59, 861, 876, 878, 900-901, 905 S., 9 14, 917, 919, 913, 934. 940, 945. 9 4 7. 949 s., 9 5 1-9 54. 9 57. 964, 966 s., 971-973· 978, 980, 983 s., 993 s., 997 s., 1000, 1009, 101 3 , 1017, 1031, 103 5 s., 1040-1041, 1045. 1047. 1051, 1056, Io58, Io6o, Io65, I074, I077, Io85, I090, I091-I094, I096-I098, I IOO S., I I01 S., I I I 1- I I I4, I I 10, I I 11 S., I I 16, I I 3 3 S., I I 37, I I 39, I I41, I I 47. I I 50, I I 56- I I 5 8, I I 6I, I I 63, 1 165 S . , 1 170-1 1 7:Z., 1 174, 1 1 76, 1 178-I I 80, I I 87-I I'J1, 1 10I S., I 105, 1 107, 1 109-I1I6, I 1I9, I 13 1, I136, 1 141 S., I 145 S., 1 149, I 1 5 I , I 154, 1 158, I 165, 1 167, I 170, I171-I 174> I 176, I 180-I183, I 190, I 196 S., I 199I301, I 306-I3 IO, I 3 I 1 S., I 3 I 7 S., 1 p.0-1 3 3 1, I 3 3 5-I 3 3 8, I340, I 341, I344-1347. I 3 5 3 s., I 3 57. I 3 64-I 3 68, I 3 70, I371-I 3 74. I378- I 3 8 I, I 3 84I 3 89, I 397 S., I40I-I403, I406, I4II, I4 I4-I4I9, I41I, I415 Blinzler, J., 6 12. Blomberg, C.L., 835, 867 Boers, H.W., I 5 8 BOhlig, A., 6 1 1 Boismard, M. �., 5 5 s., 5 9 , 3 5 6, 3 69, 4 I 8, 75 5-759· 766, 867, I 348 Boman, T., 867 Borgen, P., 841, 867, 9 I 1, 911 Borger, R., 936, 94 I Bormann, L., 936, 941 Bomemann, W., 689 Bomkamm, G., 363, 911 s., 933, 986, IOI8, I I I 1, I I 8 1 , 1410 Borse, U., 867 Botterweck, G.J., 1 008 Bousset, w., 138, 3 17, 5 59. 63 I, 674. 707, 881, 897, 8'}8, I 1 I I Bouwmann, G., 8 9 Bovon, F., 1 5 1 , 530, 576, 8 1 6, 1 1 18, 1 1 5 3, I I 59. I408 Bowers, W.P., 916 Bowker, J., 3 88, 666, 669, 943

Bowker, J.W., I 58, 669 Bowman, J., 143 Brandon, S.G.F., I I I, I I 8, 134, 5 3 8, 610, 614, 63 1, 776, I018, I I 8 I

Braun, H., 89, I 18, I 3 6, I41, I7I, 1 8o, I95· 100, 143· 189, 3 17, 349. 376 s.,

4 1 5, 4 I 7, 488, 586, 679, 899 S., Ioo8, 1 1 10, 1 1 18, I I 85, 1 193, 1 3 14, I 3 3 3 Brawley, R.L., 8 3 3 Bréhier, E., 347 Bright, J., 390 Brinkman, j.A., 137 Brock, S., 194, 196 Brodie, T.L., 433, 459 Broughton, T.R.S., 541, 666, 1o88, 1 3 54 Brown, R.E., I1I, 1 16, 799, 811 Brown, S., 816 Brownlee, W.H., 47I Bruce, F.F., 93, I 17, I 3 3 , I S7. 14 I, 163, 3 1 1, 369, 3 86, 407, 4 I 1, 491, S I I, 5 1 7, 547, s 86, 666, 681, 709, 7 I 8, 767, 8I7, 867, 878, 88I, 90I, 916, 9S6, 978, 983, 98S, I007, IOI I , IOI7, I030, IOS9, I071, I I S8, I I 60, I I61, I I 67, I I 74, I I78, 1 1 81, I I 84, I I 87, I I90, I I 94, I 116, I 13 3 , I 138, 11SI, I 171, I 173, I 176, I 179, 1 181, 1 199, I 3 04, I 3 07, I 3 13 , I 3 18, I 3 3 3. 1 3 3 9 S., I 341, I3 63 S., I 3 66 s., 1376, I38:z., I 3 87, 139S. I408, I4I4, 14I6, 14I8, I411 Bryan, C., 9 I 1, 91I Buchanan, E.S., 710 Buchanan, G.W., 1 5 8 Biichsel, F., 118, 113 1 . Buckler, W.H., I08I , I087 Budesheim, T.L., 1 1 18, I I97 Bultmann, R., SI, 83, I07 s., 149, 1 66, I73, I 84, 101 s., 2.41, 168, 187, 34S, 3 5 1, 434· 439 s., 597. 609, 640, 643. 645, 65o, 730, 76o, 819 s., 861, 867, 870, 881, 90I, 946, 99 S, I001 S., I008, I I I4, I I I6, I I I9, I I47, I I6I, I I 63, I I97, I :Z.03, I 1 I I , I330 Burchard, C., 3 1 1 s., 468, 478, 497, SIO s., 530, ss9, 64o, 675, 709, S:z. 4 s., 936, 959, 9 6I, 986, IOI9, I049, I06o, I08 I , I IOO, I 1 67, I 1 7'J, I I 'J7, 1 103 Burchardt, C., I I 1

INDICE DEGLI AUTORI MODERNI

Burger, J.D., 2.94 Burkitt, F.C., 41, 190, 2.05, 2.n, 654,

662., 9S6, 1075 Burrows, M., 40S, 471, 4SS Burton, E. de W., 52.3 Bussler, J.M., 530

Cadbury, H.J., 55, 6o, 73, 102., 1 3 7, 1 57, 2.94, 2.96, 2.9S, 301, n s, 346 s., p s, 52.3, 634, 702., 759. 767, 779 s., 7S3,

797, 965, 10S 1, 10S7, I I 67, 1 171, 13 14, 1 3 1S, 1 3 2.� 134� 1 3 6� 1 3 90, 1397, 142.5 Cagnat, R., 66o, 1 3 2.2. Calder, W.M., 92.S, 930 Calloud, J., 9S6 Calvino, Giovanni, 96, 101, 109, 1 2.0, 142., 167, 169, 171 S., I S6, 196, 2.09, 2.16, 2.2.S, 2.3S, 2.40, 2.44, 2.45, 2.47, 2.61, 2.6S, 2.S3, 2.9S, n 2., 363, 3 66, 375· 3S3, 391, 39S, 404, 4 1 3 , 42.7, 430, 439· 44S-4 S I . 453· 4 5 5. 45S, 465, 5oS, 5 1 5, 52.3, 52.5, 539 s., 546, 564, 573. 575. 595. 62.0, 632. s., 677. 6SS, 691, 705, 714, 72.S, S07, S76, SSI, S99, 953, 1005, IOIO, IOI S, 1039, 1043, 1046, 1056, I I I S, 1 1 2.7, I I44, I I46, I I 59 > I I 62. S., 1 1 75, I I77. I l.OS, I 2.2.S, I2.3I, 1 2.3 3 . 12.36, 12.71 s., 1 2.75, I l.SI, 1 2.S5, 1 2.99, 13 2.2., I n 5. I343. I3S3, 13 92., 1 396, 139S, I400, 142.0, I42.7 Cambier, J., 500 Campbell, A., S2.4, S67 Campbell, J.Y., 190 Campbell, L., 43 I Campbell, R.A., S 2.4 Campeau, L., 3 I 6 Campenhausen, H. von, S9, I 2.2., I90, 369, 459, 797, Soo, S I 6, S2.4, S2.9 s., I I42., I I·67, I I 73 Capper, B.J., 2.9S, 300 Carcopino, J., I07I Carroll, J.T., S17 Casey, R.P., n67, I I70 Cassidy, R.J., S42., S67 Casson, L., 134S, I 3 6o Catchpole, D.R., S35, S67 Causse, A., I 3 7

Cerfaux, L., S9, I 37, I90, 2.94, 4n , 759, S2.4, S67

Chambers, C.D., 639, 642., I 305, I 307 Chapman, I I 62. Chapot, V., Io96 Charles, R.H., 395, 906 Charlesworth, M.P., 62.7, 1 2.59, 1 2.65 Chase, F.H., 1 2.9, 2.3 1 , 2.59 Chevallier, M.A., 1 3 7, 1 5 S Childers, J.W. 75 5 Christiansen, E.J., 190, 82.6 Clark, A.C., 54, 97, 103, 1 2.9, 14S s., 2.3 I, ,

2.65, 2.S1 , 3 2.6, 3 n . 490, 495. 557· 567, 5 S 1 , 609, 62.7, 661, 6SS .s., 719, 740, 7 5 5 · S96, 940, 966 s., 975. 9SO, 9S3, 1013, 102.S, 1042., 1047, 1075, 1 1 14, 1 1 2.1 S., 1 1 56, 1 1 70, 1 2.07, 1 2.19, 1 2.44. 1 2.49. 1 2.69 s., 1 2.71, 1 2.S5, 1 3 1 3, 1 3 1 S s., 1 3 2.5, 1 344. 1 3 5 5, 1 3 57, 1 3 77, 1 379, 1407, 142.6 Clark, D.J., 1 34S, 1 372. Clark, K.W., 776 Clarke, W.K.L, I I 5, 1 3 4, 42.3, 635· 72.4, 7S1, I I75 Cobet, C.G., I I3 7 Coggins, R.J., 369, 4 3 3 Cohen, S.J.D., 9 1 � 92.1 Colaclides, P., 9S6 Collins, J.J . , 62.7 Colpe, C., 42.3 Colson, F.H., 994 Colwell, E.C., 1049, 1057 Conan Doyle, sir Arthur, S14 Connolly, A.L., 1041 Connolly, R.H., I I97 Conzelmann, H., 96, 99, 102., 109� 1 1 2., 1 2.0, 134, 1 3 6, 140, 14S, 16S S., 173, 1S1, 1S5, 2.17, 2.39, 2.46, 2.53, 2.55, 2.57, 2.72., 303-305, 3 n, 3 2.9, n s. 3 59, 365, 373 s., 392., 396, 4 1 3 , 419, 446, 452., 4S4, 49I, 493. 499. 503, 509 s., 546, 5 5 6, 5 5 S, 561, 579, 5S1, 6o9, 63 5, 655, 669, 6S6, 692., 719, 72.4, 734 s., 73s, S2.9 s., sn, S57, S79, ss5, 9 19, 931. 977. 97S, 9S6, 992., 1000, 1004, 1010, 1012., 1015, 1043, 1046, 1062., 1074, 107S, 1 10S, 1 109 S., 1 I I 5, 1 1 19, 1 1 2.6 s., 1 1 3 5· 1 14 1 s., 1 1 5 1, 1 1 54. 1 1 60, 1 1 66, 1 178 s.,

INDICE DEGLI AUTORI MODERNI

I I83, I I93, I I95, I l.04, Il.IO, I l.l.l., I l.l.5, I l.30- I l.3 l., I l.34· I l.5 l., I l.57· I l.64, I l.7I, I 30I, I 3 07, I3 I9, I 3 5 5· I 3 64, I 3 74· I 3 79 s., I 39l., I406, I4I3 Coppens, J., 340, 433, 644, 986, I049, I 390 Corssen, P., 49, n, 11 n Cosgrove, C.H., 8 I 6, I l.l.I Cramer, J.A., 72.3, 8o6, 98I, I02.8, I03 2, I052, I073 Cranfìeld, C.E.B., 64, Io7, 483, 837 Creed, J.M., 89 Cullmann, 0., II3 s., I I9, I 12, I 16, I 84, I97. 2.03, 2.2.8, 2.30, 134· 2.43. 2.49. 2.99. 3 2.8, 340, 345. 3 56, 369, 377. 42.3, 430, 437. 449. 473 s., 611, 63 3, 718, 8o4, 867, 884, I421 Cumont, F., I 3 7• I 159, I 167

Dahl, N.A., I 3 7• 22.0, 369, 3 8 3 , 82.6, 867, 884 s. Dalman, G., 96, Io4, 1 1 6 s., I 3 0 s., I7I �

I 8o, I9I, 1I3, 215, 160, 196, 446, 47I, 1 19I, 1 196 Danby, H., 973, 1 1 80, I 118 Daniélou, J., I90, 369 Dankler, F.W., 867 Danoff, C.M., 980 Dar, S., I :Z.38, I 1 5 5 Daube, D., I 4 3 s., 3 0 5 , 3 14, 3 1 8, 3 3 I, Ho, 3 54· 468, 47I, 489, 495. 68 s s., 9 I 2, 9l.O, I l.:Z.I, Il.35> I 3 99 Dautzenberg, G., I I 5 3 Davies, J.G., I 3 7 Davies, P., 142.2 Davies, W.D., Io:z., I05 s., I I I, I 3 :z., 369, 3 77. 3 80, 3 8 3 , 4 5 2, 467, 498, 5 I 5, 569, 574, s 8o, 9Io, 933, 1 1 8I, 1114, I 3 94, I406 De Boer, C., 620 De Zwaan, J., :z.os, 78I Dehandschutter, B., 428, 478 Deissmann, G.A., 1 16, I 26, 194, 4 I 7, 446, 5 5 5, 6so, 662, 96I, I045, I074, I094, I I :Z.5, I I40, I278, I 3 I 8, I 3 25 Delebecque, E., 55, 98, I04, I 2.0, I :Z.9, I 3 6, I76 s., :z.o3 , :z.56, 27I, 275, 3 19, 3 24, no, 3 34. 3 55. 396, 397. 400, 4 I 3 , 4 5 1 . 468 s., 489, 493. 52.7, 557.

568, 588, 597, 599, 6:z.5, 6:z.8, 7I6, 908, 9 I :Z., I066, I08I, 1 108, 1 1 57, I I7I, I I 73· Il.05, I :Z.07, I l. I 5, I:Z.:Z.5 s., I l.28, I 229, I:Z.3I, I l.36, I :Z.48 s., I255· I 2.65, I l.67, 12.69 s., I:Z.78, I28I, I :Z.83, I:Z.87, I :Z.90, I195·I197, I 30I, I309, I 3 I I s., I 3 :Z.I, I 3 13, I 3 16, I 34I-I343. I 3 54. I 3 6l., I 3 65 s., I 3 68, I370 s., I 3 76, I 3 80, I 3 89, I398 s., I403, I404, I4I4, I42.1 Delitzsch, F.J., 5 5 I, 6s :z., I2.oi Delling, G., 99, I 52, I 5 8, I73, I 88, I9o, 203, 23 2., 249, :Z.8I S., 2.85, 3 17 S., 417, 445· 470, no, 543· 572., 666, ho; 936, 945. 960, I I45, I I77, I 187, I4:Z.2 Derrett, J.D.M., 1 12., 198, 38:z., 4 3 3, 6:z.o, 1 145. I :Z.4 I Devine, C.F., I l 18 Dibelius, M., 98, I H , .qo, I 89, 2.00, 2.77. 2.82, 308, 3 19. no, 3 3 5· 34I, 3 59, 362., 3 68, 375, 4:Z.I, 416, 436, 477, 519, s n . n 7. 5 54, 564, 579, 6I6, 63 1, 63 3, 63 5, 655, 67I, 687, 787, 797, 8JO, 8 I I, 870, 898, 92.6, 93I, Ioo6-Ioo8, IOIO, IOI2., IOI8, I I I3, I I :Z.2, I I 30, I I73, I :Z.70, I:z.8o, I3 :Z.:Z., I3 30, I 3 3 :Z., I 3 3 6 Dieterich, W., 3 14, 867, 8 8 3 Dillon, R.J., I 58, 22.0 Dinkler, E., I I I, l..f i , 3 2.7, 459, 465, 473, 6o:z., 63 3 , 659, I02.I, Io2.5, I037, I :Z. I I , I 297, J 30I Doble, P., 4 I 8 Dobschiitz, E. von, 3 2., 3 5, so, 478 Doclcx, S., 4 I 8, 411, 644, 767 Dodd, C.H., Ioo, I6o, 242., 2.47, 170, 429, 705, 974, I046, I 3 3 8 Doignon, J., 478 Dombrowski, B.W., I90 Donaldson, T.L., 369 Donfried, K.P., ni, I 26, 969, 979 Dowd, W.A., I9o Downey, G., 594 Downing, F.G., 277, 369, 666, 709, 8 3 5, 842, 986 Dressler, H., I 2.76 Dubarle, A.M., 986 Duchesne, L., 652 Duensing, H., 1 1 53, n67

14 88

INDICE DEGLI AUTORI MODERNI

Duncan, G.S. , 10B 1 Dunn, J.D.G., 137, 47B, 837, B 5 5 Duplacy, J .A., 22.6 Dupont, J., BI, B9, 122, 137· I S B, I B I ,

190, 220, 251, 275. 277. 2BB, 309, 3 1 6, 340, 369, 4 1 6, 47B, 500, SJO, 576, 603, 612, 639. 642, 644. 666, 694, 709, 737, 759, B 1o, B67, BB4, BB s, 9B6, n2B, 1 3o5, 1 3oB, 1 3 14, 1390, 140B, 14I I, 1421 S . , 1424, 1426

Easton, B.S. , I I73 Eckert, J., B67 Edwards, M.J., 9B6 Egger, H., 1 396 Ehrhardt, A., 632, 97B, 1039, 1041,

1043, IOSJ, 1097, I I 54> I I73, 125B, I30B, I 3 I B Eisler, R., 367 Elbogen, I., 943• 944 Elliott, J.K., 755, 759 Ellis, E.E., I 5 B, uo, 422, 530, 576, 6o3, 6o6, 666, 7B3, B39, 1 I 53 Eltester, W., 9B6, IooB Emerton, J.A., B9, I 22, I 3 7, I S B, I 9o, 220, 25I, 277. 3 69, 400, 666, 6B2, 759 Enslin, M.S., 1 22 Epp, E.J., 36, 44. 59· 89, I 3 3, 2.20, 5 57. 755. 982, IOI6 Erasmo da Rotterdam, 37B, 39I, 4 5 5, 94 I, I28I Erman, A., 464 Emst, J., B67 Esler, P.F., 797, B I 3 Euler, K.F., 47I Evans, C.A., 1 5 8 Evans, C.F., I 5 8, uo, 5 30, 666 Exum, C., I I 2B

Farmer, W.R., n B Fascher, E., 47B, 6o6, IOB I, 1086 Feldman, L.H., 662., n 8o, I I93, I 2.2.7 Fenton, J.C., 709 Ferguson, E., 340, B24 Feuillet, A., B9 Field, F., I74 s., 3 B6, 4Io, 42.7, 6Io, 62. 8, 9B3, I I 3 B

Filson, F.V., 767 s., B99 Finkelstein, L., I 2.2.I, I 2.3 2

Finn, T., 530, 543 Fischer, B., 40 Fitzmyer, J.A., 89, IOI, I2I, 1 3 7, I 5 B, I79. I90, I95. 2.03, 2.44 s., 292., 345·

3 5 5j 3 BB, 409, 442, 4BB, 6u, B I 6, B67, BB4. BB7. I054· I066, I070, IOB I, I I43t :11B2, I 267, 1 3 24, I400, I4I9 Flusser, D., 2.5 I, 2.77 Foerster, W., 3 3 5, 340, 4 I B, 947, IOSJ, I 24 I , I 3 20 Frank, T., IoBB Frankel, M., 6so Franklin, E., 89, BI 6 Fraser, J.W., Bo7 Frederikson, P., B39 Fredriksen, P., 47B Fridrichsen, A., I 3 14, 1 343 Fuller, R.H., 1 22, 203, 2.2.4, 2.36, 2.39, 3 2B, 47B Funk, R.W., 603 Fusco, V., B33

Gaechter, P., B67 Gager, J.G., 340, 47B, n o, 543 Gallazzi, C., 34 Gapp, K.S., 6o3 Gartner, B., 17I, 3 66, 709, 9B6, Io1o s., 1014, 1 2.6B

Gasque, W., 797, 8o6 s. Gaventa, B.R., B 1 6 Geagan, D.J., 9B6 Geer, T.C., 7 5 5 Geoltrain, P., 340 George, A., 251, 340, 797, B 1 B, B33 Georgi, D., 1 278 Gerhardsson, B., 2.8B, 2.90, 3 5 1 s., 824, 867, B69, B73. B8B, B90

Gerstinger, H., 3 3 Giblin, C.H. , 13 7, I S B Giet, S., soo, 6o3 Gilchrist, J.M., 1 348 Gildersleeve, B.L., 707, 1 3 63 Giles, K.N., 5 14, 1 12.8 Gill, D.W.J., 47B, IOB9 Gilmour, S.M., 1 3 7 Glasson, T.F., 2.43 Glombitza, O., 1 5B, 340, 3 56, 369, 4 1 B, 666, 92.6

INDICE DEGLI AUTORI MODERNI

Goldsnùth, D., 666 Goodspeed, E.J., IO:Z.I, 103 3 Goodwin, W.W., 88o Gordon, R.P., 666, 678 Goulder, M.D., 776 s., 798, 846, 867, 871

Gourgues, M., 1 3 7, 43 3 Grant, F.C., 68, 190 Grant, R.M., 767, 867, 9 1 2., 92.6 Grasser, E., 89, 8o7, 8 1 1, 817 s. Grassi, A., 4 59 Gray, E.W., 930 Green, H.B., 666 Greeven, H., 644, 8 10 Gregory, C.R., 34 Grelot, P., 666 Grenfell, B.P., 1 3 2.5, 1 3 3 6 Gribomont, J., 40 Griesbach, J.J., 5 1 Grintz, J.M., 1 197 Grundmann, W., 340, 433, 5 89, 6o:z., 1 2.85

Gundry, R.H., 1 37, 147 Giiting, E., I 3 7' I 53 s. Haacker, K., 89, 1 3 7, 478, n o, 709, 8 1 7,

8:z.4, 8 3 3 , IO:Z.I, 1049, 1059, 1 197, I :Z.03, I :Z.:Z.I, I :Z.3 :Z., I :Z.59t l 3 14, 1408 Haenchen, E., 44, 81, 83 s�, 92., 94, 98 s., 106, 1 10, 1 1 4, 1 2. 5 S., 1 2.8, 141, 149, 1 50, 1 56, 1 65, 1 72., 1 87, 192. s., :z.o8, :Z. I :Z., :Z.:Z.I, 2.2.4, :z.:z.6-:z.:z.8, 2.30, 2.39, 2.42., 2.46, 2.49 s . , :z.n, :z.s6, 2.57, 2.59, 2.64, :z.66, 2.79. 2.87, 2.9 1 s . , 2.99. 302. s., 305 s., 3 10-3 1 3 · 3 1 5, 3 1 7 s., 3 :Z.:Z., 3 2.5, 3 30, 3 3 8, 345. 348, 3 5 �3 5 2., 3 5 8 s., 365, 375. 3 7 8 s., 395. 42.2., 42.7-42.9, 436, 443. 445-447. 453. 4 5 5· 461, 467, 471, 484 s., 49 1, 501 s., sos, so8, 5 1 1, s:z.o s., 52.9, n 3. n s. n s. 547, 5 5 2.-5 54, 560, 593, 598, 6o1 s., 6o46o6, 6o9-6 1 1 , 61 3-615, 617, 6:z.8, 63 1 , 639, 649 s., 6s s, 658, 664, 677, 688, 690, 693. 7 1 1 , 72.4. 755· 774· 8078 1 1, 833, 867, 869 s., 879 s., 88:z., 904906, 914, 917, 92.4, 93 I, 984, 989, 992., 995· 1003, 1006, 1016, 1018, 102.3, 103 1, 1037. 1040, 1 044, 1048, 1052. s., ro6o, 1067 s., 1072., 1075,

1083, 1 1 2.3, 1 1 2.7, 1 1 39 s., 1 143. 1 1 5 1, 1 1 55. 1 1 66, 1 1 68 s . , 1 173 . 1 178-1 1 8 1, 1 1 86, 1 191 s., 1 2.01 S., 12.05, 12.10, I :Z. I :Z., 1 2.19, I :Z.:Z.:Z., 12.2.5 s., 1 2.3 1, 1 2.33 s., 1 2.39 s., 12.53, 1 2.55· 1 2.63, 1 2.70, 1 2.74· 12.87, 12.89, 1 2.92., 1 2.96, 1300, 1 303, 1 306 s., 1 3 17· 1 3 2.6, 1 3 2.8, 1 3 30, 1 3 3 5· 1344· 1 348, 1 3 5 1 s., 1 3 n . 1 3 64, 1 3 66, 1 3 69, 1 3 74. 1 3 8 3 , 13 85, 1 3 88, 1 392., 1394. 1 40:Z., 1404, 1406, I417, I4:Z.4, 14:Z.6 Hahn, A., 572. Hahn, F., 89, :z.:z.o, 340, 437, 597, 719, 8o8 Halstead, S., 986 Haltgren, A.J., 478 Hamm, D., :z.o7 Hammond, C.E., 6:z.8 Hansack, E., 142.2. Hansen, G.W., 930 Hanson, A.T., 142.3 Hanson, R.P.C., 1 12., 2.47, :z.s8, 304, 308, 407, 557, 5 8 1, 755, 86o, 870, 977, 989, 994. 1004, 1008, 1 101, 1 1 2.5, 1 1 3 5, 1 1 56, 1 1 59. 1 170, 1 1 89, I :Z.H, 12.99. 1309, 1 3 2.3, 1 3 2.9, 1 3 3 1 , 1 3 36, 1 348, I36:Z., I379t 13 89, 14:Z.6 Harlé, P., 1 3 14, 1 345 Hamack, A. von, 8 1-83, 1 2.9, :z.:z.o, 3 17, 5 1 5, 592., 604, 609, 759· 779· 797. 8o:z. s., &2.9 s., 1 1 3 9, 1 161 s. Harrer, G.A., 654 Harris, J.R., 49, 2.59, :z.87, 457, 66:z., 1 3 3 8 Harrison, P.N., 67 Harrisville, R.A., 1 3 7 Han, J.H.A., 1049 Hartman, L., 1 5 8, 190, 8:z.o, 8:z.6 Harvey, A.E., 82.4 Hatch, E., uo, n s . 3 8o, 396, 999, n :z.o, 1 1 34, 1 3 2.4 Hatch, W.H.P., 41, 43 s. Haufe, G., 190 Haulotte, E., no, 576 Hauser, H.J., 1408, 142.2. Heckel, U., 8 5 1 Hedrick, C.W., 478 Heitmiiller, W., 2.34 Hemer, C.J., 92., 1 19, 1 34, 1 53, 1 55, 2.13, 2.3 1 , 3 34. 362., 442., 494. 507, s :z.s,

INDICE DEGLI AUTORI MODERNI

540, 546, 6o2, 6o8, 63o, 6so, 66o s., 673, 719, 723, 725, 759. 790, 901, 926, 927 s . , 932, 940 s., 944. 949. 971 s., 978 s., 983, 986, 996, 1019, 1020 s., 1026, 1027, 1048, IOS3t IOS9t 1070, 1074. I07St 1087 s., 1096, r ro2, r ro4, r ro8, r r r 3 s., r r r 8 s., I I 27, 1 1 59, I I6I, 1 1 64, 1 171, 1 195, 1218, 1 227, 1 230, 1 23 8, I2SI, I 2 S St 1257. 1 262, 1 271, 1 289, 1 305, 1 3 07, 13 10, 1 346, 1347 s., I H St IH7 s., 1360, 1364, 1366-1 369, 1371 s., 1 3 77. 1 3 84 s., 1387 s., 1390, I394t I 398, 1400 s., 1404 s., I407, 1416, 1426 Hengel, M., I I 8, 149, 173, 220, 2.95, 3 1 6, 340, soo, s ro, 5 1 2., s r s. 5 2.9, 6 I I s., 666, 712., 8s i, 936, 943, 948, I I62., I I73t i i 83, I I94, I 2.04, 1 2.48 Hennecke, E., 1 141 Heutger, N., 1348, 1 3 90, 1394 Hickling, C.J.A., 1 3 14 Hicks, E.L., I08I , ro89, I I 3 2. Hiers, R.H., 8I7 Hill, D., 6o6 Hillier, R., 797, 807 Hirsch, E., 4 78 Hock, R.F., I02.I Hoehner, H.W., 2.84 Hofius, 0., I I S I Holl, K., 830 Holmes, B.T., 612. Holtz, T., 369, 478, 767, 8 5 5, 867, 908 Holtzmann, 0., 2.07 Hommel, H., 986, roi i Hondius, J.J.E., 30I Hooker, M.D., I I 2.8, I I H Horbury, W., 1 22., 833 Horsley, G.H.R., 975, I02.I, 1049, ro66, Io8r Horsley, G.H.R. (ed.), New Documents illustrating Early Christianity (ND), 1 17, 1 3 I, I34, 169, I83, r88, 2.19, 23 5, 239. 140, 245. 2.63, 190, 192., 300, 307, 3 1 3. 3 13, 3 16, 3 3 1, 347. 3 50, 3 86, 393. 4 1 1, 4 I 7, 413, 4 16 s., 446, 465, 476, 485, 489, 494, 5 2.2., 515, 546, 569, S7I, 615, 62.9 s., 650, 66o, 674, 707, 708, 86I, 863, 877, 890 s., 914. 917, 943-946, 949. 956,

960, 971, 975, 978, 1005, 1014, IOI6, 1028 s., 1037· 1041, 1043 s., 1053. ros6, 1070, 1074. ro88 s., I096, 1 1 1 1, 1 1 14, 1 149, r r 6s, 1 17I, r r 8o, 1 1 89, 1 191, I I94t I I 96, I 105, I 109, I 1I8, 1 137, 1 141 s., 1 1 5 1 s., 1154, 1 157. I 16S s., 1 168, I 176 s., I 2.84, 1 194 s., I 198, 1309, 1 3 1 1, I 3 14, 1 3 3 7. 1 3 64, 1 3 68 s., 1 3 86, I42.7 Horsley, R.A., 3 I 6 Hort, F.J.A., 5 1 s., 18r, 6oi, 64I s., 906, 94 1, I IOS s., I I 2S, I I44• 1403 Houlden, J.L., 8 r 6, 8 5 5 Howard, W.F., 639, 642., 78I s., 1 305, 1 307 Hughes, J.H., 1 049, 1054 Hull, R.F., 755 Hunkin, J.W., 89, 96, 1 3 2., 567, 8o8 Hunt, A.S., 1 3 2.5 Hurd, J.C., 641

Iliffe, J.H., 1 1 85, 1 1 88 Jackson, F.J.F, 3 69 Jackson, F.J.F. - Lake, K. (edd.), The Be­

ginnings of Christianity (Begs.), 3 1-35, 40, 41-46, 48-s r, n . 57, 6o, 64, 73, 97, 101, I07, I lO, 1 1 3 , 1 19, 133, 141, 143. 148, I S4. r s6, 164 s., 1 69, 174. I 76, 190, 194 s., 199. 104 s., 1 1 2. s., 2.16-119, 12.5, 2.17, 130, 140-141, 146, 2.48 s., 154. 2.60 s., 163, 2.76, 190, 30I s., 3o6, 3o8, 3 Io, 3 13, 3 19, 3 16, 3 3 8, 346 s., 3 5 1, 3 82., 3 8 5-3 87, 391, 398, 404, 407, 4 I l s . , 4 I S s., 419, 413 s., 42.7, 430, 4 3 2., 44o-443, 445, 446 s., 4 H · 457 s., 466-468, 471 s., 47s. 48 s, 494, sos s., 509, 5 1 3, s r 6, S1I-S 1S, 5 17, 541, 547, 549, s n . s s 8, s61, s6s, s68, s7o, 579, s 82., s 86, 590, 598, 6or, 604, 6ro, 6r8 s., 611, 615, 617, 638, 641, 66o, 662-664, 670, 671, 678, 679 s., 686, 689, 692., 695 s . , 702., 704, 71 s s . , 72.3 s., 716, 731. 733, 740, 779, 78I, 796, 8o8, 861, 884, 890, 900, 904, 906, 9 1 1, 9I4, 92.1, 92.4, 917, 930, 941-943. 945. 9 S I , 953, 9 5 6-959, 965-967, 971 s., 976 S., 994t 996, IOOI, 1008, IOI I S.,

INDICE DEGU AUTORI MODERNI

IOI7 s., I028, I030-I03 2, I036, I039· I043, Ios s, Io6s, Io7o, Io7s, I077, Io8 s, Io87·Io89, I092, I094, Io96Io98, I Ioo, I I02·I IOS, I I I I, I I I 3 , I I I 5 s., I I 22. s., I I 25 s., 1 1 3 8, I I43 s., I I49 s., 1 1 5 2, I I 5 6·I I 5 8, I I 6I, 1 1 64, I I 66, I I70, I I72, I I76•I I 79. I I 8 I , I I 83, I I 84, I I 87, I I 89, I I92 s., I 204, I 209, I2I5, I2I7- I :Z.I9, I 225, I 229 s., I236, I 24I, I 243·I:Z.48, I250, I 253-I255, I :Z.63 s., I 266, I 269, I 273. I 277. I 28o, I 282, I 286, I 288, I 290, I 294. I 296, I 299-I303, I 3 07; I 3 I 3, I 3 1 7 S., I 3 2I-I 3 23 , I 3 25, I3-J6, I3 39, IJ42, I344 S., I 3 S 2, I 3 54· I 3 S 8, I 3 60-I 3 62, I 3 6s, I 3 67, I 3 69-I 37I, I 373· I 376 s., I 3 79 s., I 3 84-I 3 88, I 396 s., I402, I4IS, I4I7, I425 Jacob, E., I94 Jasper, G., 1 1 67 Jastrow, M., 96, I 3 l, 270, 296, 304, 465, 66I, 9 IO, I IOO, I 278 Jaubert, A., 1 22 Jeneras, S., 7 5 5 Jensen, J., 867 Jeremias, J., 82 s., 89, I78, I 87 s., I96, 202, 207, 2I3, 23S· 254 s., 2S8 s., 26I, 266, 27S. 296-298, 303, 304, 3 17 s., J48, 3 62 s., 3 8 8 s., 393. 440 s., 47I, so9, S26, S 29, S92., 603 s., 6o8 s., 611, 62.9, 6so, 7S9, 82.9, 84o, 92.2, 94S. I02.I, I02.8, I07S. I I S I, 1 1 89, 1 197. 1 2.03, I 2.2.I, 1 2.2.7, 1 2.3 2., 1 2..59. 1 2.89, 1 3 2.7, I 4 I S jervell, j., 478, 5 30, 767, 7 76, 846, I I 67, I2.33, I408, I42.1 jewett, R., 102.7, 1 1 1 8, I 2.89 johnson, L.T., 8 3 3 , 842., 874, 896, 92.3, 939. 988, 990, 1047. I068, I I76, 1253, 1 3 5 3 . I42.4 johnson, S.E., 300, 3 5 s johnston, G., 22.0, 3 1 6 Jones, A.H.M., 594, 1 101, I 3o2. jousseu, A., 755 jowett, B., 49 I Judge, E.A., 797, 8 I 3 , 969, 979, I 2. S I jiilicher, A., 7 s s juster, J., 966

Kaesdi, j.D., 8I7 Karrer, M., 82.4, 1 1 28 Karris, R.J., 797 Kasemann, E., 830, 833, 1049, IOS I, IOSS

Katz, P., 369, 1408, 1419 Kaye, B.N., 908, 9 I 2 Kearsley, R.A., I096 Keck, L.E., 340 Kemmler, D.W. , 969 Kennard, J.S., I 58 Kenyon, F.G., 873 Kerrigan, A., I 58 Kertelge, K., I 90 Kilgallen, J.J., I l 28, 1 1 5 1 Kilpatrick, G.D., 137, I S 8, 2.2. 0, 369, 4 I 6, 4 1 8, 42.3, 666, 692. s., 72.S s., 7S9.

867, 885, 889, 9 I 2., 969, 972., I049, I06I, I092., I I 5 3 • I I 6I, I I 64, I 2.3 8, I 2.47 s., I 2.9 I Kippenberg, H.G., I 2.9o Kirk, J.A., x 2.2. Kirschschlager, W., I390, I392. Kittel, G., 1 1 67 Klausner, J., Io6, 30I, 32.3, I099, I I93 Klein, G., I05, I 3 3 , 82.4, I078 Kleiner, G., I I 2.5 Klijn, A.F.j., 369, 6xo, 797, 867 Klinghardt, M., 867 Knauf, E.A., soo Knibb, M.A., 367 Knopf, R., 2.80 Knowling, R.j., I I 8, 12.3, 230, 3 2.4, 3 3 2., n s. so8, S I I, 877. 896, · 957· 972., IOI S, 1062., I IOS, 1 162., 1 1 84, 12.30, I2.3S· 12.56, I 2.8 I s., I 2.99. I 30I, I 3 2.I, I 343, I 3 62., I40S, I4I8 Knox, j., 76, 797, 8ox, 803 Knox, W.L., 82., I49, I 8 I, I8S, I92., 232., 3 3 1 , 366, 37S s., 403, 409, 4IS, 464, 468, 47s, 5 3 8, 68 x, 68s, 719, 72.7, 728, 9SS, I I 2.I, I I 3 6 s., I I S I , 1 193, 1 22S, I 22.8, I :Z.63, I 3 30, 1 340 Koch, D.A., 4 3 3 Kodell, j., 340, 639 Koester, H., 5 87, 1 1 5 1 Kosmala, H., 149, 42.2., 431, 488, s2.2., S2.S s., 864, 92.0, 949. 1054, IOS9. I065, I 2.68, I 3 i9, 1 3 3 3

INDICE DEGLI AUTORI MODERNI

Kraabel, A.T., no, 543, 839 Kraeling, C.H., 5 89 Kraft, R.A., 1348 Krankl, E., 82.o Kreitter, L.J., 1081 Kremer, J., 55, 89, 140 s., 147, 220, 288,

340, 418, 428, 4 3 3 · 43 5. 437· 445. 450, 452 s., 463, 478, 663 , 666, 709, 755. 757· 767, no, 784, 817 s., 8 5 5, 867, sss, 889, 947, 969, 1049, 1 1 28, 1 1 3 2, 1 1 59. 1 259. 1 3 14, 1 3 90, 1 392, 1424 Krodel, G., 1 3 74 Kiihner, R. - Gerth, B., 570, 587, 1 296, 1 3 39. 1 3 89 KiiUing, H., 986 Kiimmel, W.G., 3 2, 89, 424, 773, 777, 779, 794, 8o8 s., 8 1 6, 867 Ki.ing, H., 830 Kurz, W.S., 798, 1 1 28

Lacey, D.R. de, soo Lachmann, K., 2 3 5 Lachs, S.T., 1 2.21, 1235 Ladouceur, D., 1 348, 1 390 Lagercrantz, 0., 709 Lagrange, M.J., 55, 3 22 Lake, K., 55, 1 57, 2.12, 3 3 8, 638, 66o, 702, 796, 927 s., 930, I 288 s., I 303, I425

Lambrecht, J., I 1 2.8, 1 1 3 2 LamouiUe, A., 5 5 s., 59, 75 5-759, 766, I348

Lampe, G.W.H., I 3 7, 439, 1 146 Lampe, P., 102I, Io66, I08I Larsson, E., 340, 767, I408, I421 Laud, W., 36, SI Lawlor, H.J., 6I, 637 Le Déaut, R., 143, 24 I, 338 s., 369, 383 s., 395. 422, 545. 62.2, I 3 3 3 Leary, T.J., I066, I073 Lebram, J.C., 986 Lee, G.M., 926, 930, I066, Io8 I, I259, 1 284

Leenhardt, F.J., 478 Légasse, S., 1 1 85, I I97o I 22.I, I2.38, 1 2.59, I 29I, I 305, I 3 I4

Legrand, L., 986 Le Moyne, J., 2 5 5

Lentten-Deis, F., 4 I 8 Lede, E., 709 Leszynsky, R., 255, 1 234 Lewis, N., I H Iieberman, S., 1 1 92, I 264 Iiechtenhan, R., 500 Lienhard, M., 340 Lietzmann, H., 68, I97o 3 5 6, 867 Lieu, J.M., 839 Lifshitz, B., 5 89 Iightfoot, J.B., I 2I , 456, 6os, 628, 777, 798, I I I 8, I 3 3 I, I 3 5 5

Lilly, J.L., 478 Lindars, B., 1 8 1 , 1 108 Lindijer, C.H., 459 Linton, 0., I 37, 500 Lobeck, C.A., 962, I4o2 Loewe, H., 376 Loewe, R., 40 Lohfink, G., 1 1 5, I 22., 220, 478, 8 3 3 Lohmeyer, E., I I I, 5 1 5, 906 Lohse, E., I 3 7• I42, I87, I 9 5 s., 228, 259. no, 3 54 · 408 s., 4 3 5 s., 629, 6s x s., 1 194 Loisy, A., I J4, 809, I024 Longenecker, R.N., 230, 239 LOning, K., 530 LOsch, S., 459, 1 259, 1 265, 1 270 LOvestam, F., 692, 1 1 28 Liidernann, G., 92., I 24, qo, 234, 2.83,

294, 3 IO, 3 I 8, 3 5 3 o 372, 4I9, 433, 445· 447. 458, 475. 484, 492, 529, 5 3 6, 6o9, 621, 7I00 714, 792, 8 1 2 S., 856, 87o, 9 I 8, 923, 970, Io2.o s., 1023, 1027, I053 · I074o I087, I097. I 1 1 5, 1 1 54, 1-HJ3, 1 1 72 S., I I920 I 2 1 2, 1 2 1 7, 1 220, 1 234. 1237. 1 239. I 262. S., I 293t I 3 04, I 3 I 8, 1341, 1 346, I 3 5 3 . I 3 99. I410 s. Liihnnann, J., 1 2.21 Lundgren, S., 478, 1 197 Lutero, M., 439, 807, 1005 Lyonnet, S., I90, 478, 1 197

McCasland, S.V., 478 McDonald, J.I.H., 867 McDonald, W.J.G., 807 McEleney, N.J., 8 3 5 McGiffert, A.C., 8o8

INDICE DEGLI AUTORI MODERNI

McHugh, J., Il.I Mackenzie, R.S., n o, 666, 755, 986 Mackinnon, D.M., I90 Maddox, R., 92., Io8 s., I J 3 , I67, I 89,

2.55, 373. 4 2.2., 42.6, 497. 5 I 6, 7I3, 734, 989, I I 82., I 2. I 3 , I2.33, I 2.68 Malherbe, A.J., 842., I 3 I4 Manek, J., 867 Mansfìeld, J., 986 Manson, T.W., 3 66, 3 78, 575, 82.6 Marcus, R., 390, 943, Iooo, u88 Mare, W.H., 369 Marin, L., n o, 576 Markland, J., 983 Marshall, I.H., 89-9I , 98, IOO, I03 s., I 3 7. I45. I S S, I 5 8, I70, 2.64, 2.67, 42.3, 442., 493. 62.3, 88I, 942., 995 > I056, I059 S., I064, I086, I I 3 6, I l44> I I63, I I73> I I79, I I 89, I I92. s., I l. IO, I 2. 3 I , I 2.40, I2.55 s., I 2.84, I 3 2.8, I 3 5 5, I 3 6I, I 3 68, I 37 I, I404 Martin, R.A., 7 59 Martini, C.M., 2.2.0, 755, 757 Martone, C., 42.2. Masson, C., I 2.2., 500 Mastin, B.A., I066, I075, I08I Mattill, A.J., 798, 8o8, 8I7, 986, I l. 59 Mattill, M.B., 798, 8o8 Mattingly, H.B., 5 89, 6oi s. Maurer, C., I 2.2.6, I 2.59, I 2.77 Mayser, E., 3 I9, u so, I 3 89 Mealand, D.L., 89, I90, l.OI , 767, 842., I42.2. Meecham, H.G., 733 Meeks, W.A., 2.43, 594, 798, 8 1 3, IoltS Ménard, J.E., 2.2.0, 2.77 Menoud, P.H., 59, 89, 9I, I I I, I 2.2., I 37, I90, 2.98 s., 478, soo, 666, 82.6, 867, 896 Menzies, R.P., 8 I 8 Merkel, H., 8 3 3 Metzger, B.M., 3 2., 3 8-4I , 43 s., 5 5, 62., 89, 97, I l.I , I 2.9, I J 3 , I 3 7, I48 S., I n s., I 86, I99, 2.I8, 2.59, 2.74, 303, 3 I l., 3 2.5, 366, 399, 4 I I , 443, 508, 5 I7, 52.3, s so, 5 57. 56I, 596, 6oo, 609, 62.4, 62.8, 64 I s., 66I, 693, 72.0, 732., 740, 86I, 864, 89I , 903, 907, 9 I I, 9 I 6, 92.7, 9 3 2., 94I , 943· 972., 995. ·

14 93

IOI6, I02.5, I030, IOJ 3, I057, I06I, I077, I087, I I 04, I I I4, I I I9, I I 2.3, I I 3 8, I I 56, I I76, I I78, I I 83, I I90, 1 2.08, I 2.47> I 2.54, I l.87, I307, I J IO, I 3 I 3 , I 3 2.3, I 3 5 5· I 3 68, I369, I377. 1 3 84, 1 393. I403 s., 1413, I42.4, 142.7 Meyer, B.F., 8x6, 839 Meyer, F.E., 3 1 6 Meyer, H.A.W., S u Meyer, P., 9 5 1 Meyer, R., 650 Michaelis, J.D., 809 Michaelis, W., 589 Michel, H.J., x 1 2.8 Michel, 0., 4 I 8, 478 Middleton, J.F., I69 Miles, G.B., I J48, I 3 90 Miltner, F., I066, I08I. I094 Minguez, D., 459 Mircea, 1 . , I90 Mitteis, L., I42.5 Moehring, H.R., 478, 11 97, I2.o7 Moessner, D.P., 2.2.0, 817, 82.0, 1408 Molland, E., 867 Momigliano, A., 9 5 2., I02.7 Mommsen, T., 594, 936, 966, I075, I I97, I 2.56, I2.62. Morgan, R.C., 767, 8I4 Morgenstem, J., 63 6 Mosbech, H., I 2.2. Moule, C.F.D., 89, 96, 99, Io2., Ios, I 3 2., I 69, 2.2.0, 2.56, 2.69, 2.76 s., 3 I 3, 334. 340, 3 56, 369, 395. 400, 405, 4 I 5, 42.3, 4 2.6, 456, 468, 492. s., 499. p6, s n. 5 5 7, 56o s., 574, 582., 586, 63 8, 684, 689, 7I6, 740, 783, 898, 9IO, 92.9, 932., 940, 9 so, 980 s., I006, I042., I057, Io63, Io65, Io8o s., Io88, I094, I I04- I I 06, I I 08, I I 2.8, I I 3 I, I I40, I I45> I I7I, I I93, I2.06 S., I 2.09, I 2. I 3 , 1 2.49. I 2. 5 5· I 2.59· I2.66, I 2.7I s., I 2.76 s., I 2.8o, I2.86, 1307, I 309, I 3 1 2. s., 1 3 2.2., 1 3 2.7-I 3 2.9, I 3 3 5· I J 3 8 s., I342., I345· I3 58, I 3 6s, I 3 8 5 , I 3 97, I402., 142.5 Moule, H.W., 2.82. Moulton, J.H., Io6, u6, I 2.7, I 3 2., I 52., I 8o, l.OI, 2.I8, 2.58, 2.72., 302., 3 I9, 3 3 1, 3 5 1. 383, 3 87, 392. s., 396, 399.

14 9 4

INDICE DEGLI AUI'ORI MODERNI

400-403, 405, 456, 492, 523, 544. 5 5 8, 561 s., 567, 6o8, 612, 621, 627, 63 2, 642, 647, 662, 68 1, 684, 720, 725 s., 781, 783, 877. 9 1 5, 917, 929, 942, 950, 962 s., 980, 984, 1007, 1009, 1016 s., 1057, 1060, 1075, 1077, 1090, 1093. 1 1 1 6, 1 1 19 s., 1 1 26, 1 1 3 3· 1 144· 1 1 66, 1 170, 1 1 88, 1 190, 1 206 s., 1209, 1216, 1 254, 12j8, 1 264 S., 1271, 1 283 S., 1 3 07, 1309, 13 21, 1 3 28, 13 62, 1 3 8 j, 1397, 1411 Moulton, J.H. - Howard, W.F. (MH), 96, 1 1 3, 1 1 6, 1 29 S., 1 3 2, 173, 176, 1 80, 202, 205, 212, 217, 219, 226, 229, 233· 242, 257 s., 264, 272, 28 1, 292, 302, 320, 325, 3 3 1 , 348, 3 5 1, 3 86, 392 s., 397. 400, 4 1 2, 417, 523, 541, j48, jjl, 5 57· 593. 601 s., 6o8, 621 s., 627, 63o, 657, 678, 683, 720, 723, 726, 732, 736, 739. 781-783, 876, 924, 940, 950, 953. 956 s., 963, 976, 996, 1006, 1009, 1057 s., 1093 s., I IOj, 1 1 1 6, 1 1 19, 1 1 25, 1 1 3 3 , 1 1 3 7, 1 1 56, 1 1 87 S., 1 191, 1 204 S., 1 208 S., 1 229, 1232, 1 242, 1 247, 1 254, 1 265, 1266, 1 290, 1 294. 1 298, I J 09, 1 3 1 7, 1 3 23, 1 3 37, 1 3 54, 1 3 68 S., 1 3 76 S., 1385, 13 87, 1393, 1399, 1402, 1414, 1419 Moulton, J.H. - Milligan, G. (MM), 1 3 1, 173, 2.3 1 , 23 5, 302. S., 386 s., 392, 525 s., 56:z., S99. 621, 629, 634, 890 s., 900, 909, 92.0, 947. 96:Z., 1014, 1017, 103 2, 1070, 1074, 1077-1079, 1088, 1092., 1094. 1098, 1 1 19, 1 140, 1 149. 1 162, I I 6j, 1 171, 1 194, I :Z.I8, 1 242. S., 1 2.54, I 2.j6, 12.j8, 1 263, 1 277 S., 1 282, 1 308 S., 1 3 1 2, 13 17, 1 3 20, 1 3 25, 1340, 1 346, 1 3 64, 1 373, 1 3 8 1 , 1425, 1427

Moulton, J.H. Turner, N. (Moulton­ Turner), 781-783, 934 Moulton, J.H. - Turner, N. (MT), 105,

l l j, 1 3 2, 141, l j 2., 168, 211, 213, 219, 2.35 s., 272. s., 276, 3 1 3. 3 19, 3 2 1 s., 3 24, 36o, 383, 3 8 s-3 87, 392, 4 1 2, 447. 468 s., 491 s., 523, 544. 546, 5 5 8, 561, 568, 601 , 6o8, 610, 626, 628, 647. 649. 664, 672, 716 s., 725,

729, 733, 740, 85 8, 878, 9 1 5, 930, 945. 947. 953. 955. 967, 981, 983, 993. 998, 1000, 1009, 1026, 1036, 1040, 1047; 1057, 1063, I06j, 1074, 1076, 1079, 1088, 1093, 1 102-1104, 1 1 1 3, 1 1 17, 1 1 26, 1 1 3 3 · 1 1 3 5· 1 1 3 8, 1 148, 1 1 57, 1 1 70-1 172, 1 1 74, 1 1 88 s., 1 206, 1215 s., 1 229, 1 2.46, 1 278, 1281, 1 287, 1 296, 1300, 1 307 S., I J I 2, 1 3 20, 1 3 23, 1 3 27, 1 3 29, I J 3 1, 1 3 39, 1 343, 1 345, 1 347, I J 57, 1 3 60, 1 3 65-1367, 1 3 70, 1373, 1 3 77, 1 3 79, 1 3 80, 1 3 84-1 3 89, 1395. 1402-1404, 1 4 1 8, 1425 Mullins, T.Y., 644 Munck, J., 478, u28, u 3o, I I 74 Mundle, W., 3 69 Murphy-O'Connor, J., u 6, 178, 644, 767, 839, 867, 969, 975, 1021, I02j, 1027, 1037, 1049 Mussner, F., 1 5 8, 190, 220, 3 5 6, 369, 4 1 8, 530 Musurillo, H.A., 497, 1 2 1 5 Myers, J.L., 66o

Naber, S.A., 1 3 69 Naime, A., 639 Nauck, W., p 6, 986 Neirynck, F., 5 30, 566, 798 Nellessen, E., I 22, 709 Nestle, Eb., 309, 3 1 6, 612., 1 3 26, 1 3 3 8, 1 348 Nestle, Er., 3 2, 3 5, so New, S., 216 Neyrey, J., 813, I I97 Nibley, H., 89 Nickle, K.F., 604, 1 278 Nock, A.D., 263, 4 1 2, 445, 6 p, 949, 986, 997, 1091, 1 174, 1 3 64

Nolland, J., 867, 88o Noorda, S.J., 288, 294, 309 Norden, E., 280, 986 North, J.L., 867, 873, I02I; 1040, 1257 Noth, M., 390 Noy, D., 936 Oberwies, M., 1 348 Oepke, A., 240 Ogg, G., 709 Ogilvie, R.M., 1 348, 1 3 66

INDICE DEGLI AUTORI MODERNI

O'Neill, J.C., 8I6, 1 2.59 Orchard, B., 8 5 5 Osbom, E.F. , 7I, 8oo Osbum, C.D., 7 5 5 Oster, R., I 3 7, I08 I O'Toole, R.F., I 5 8, 459, 666, 8 2.0, 986, 1 3 14

Oulton, J.E.L., 6I, 433, 637, I049 Overbeck, F.C., 8o8 s., 1 105 Ovennan, J.A., 5 30, 543, 839 Owen, H.P., 4 I 8, 986, I004 Packer, J.W., I 55, 508 Page, T.E., 2.2.5, 2.9 I, 309, 3 I 2.

s. , 3 2.3, 3 3 5, 3 5 I, 3 89, 408, 42.3, 42.6, 456, 458, 468, 472., 497. 52.3, 5 2.7, 5 50, 5 5 3 s., 5 59. 566, 583, 587, 62.5, 6 p , .,2.5, 730, 740, 86o, 884, 94I , 993, Iop, I043, I057, Io6o, I076, I079, I093, I I I 5, I I 2.0, I I 60, I I7I, I I 75> I I90, I I94, I 2.2.4, I 2.2.6, I 2.43, I2.5 I, I 2.58, I 2.65, I 2.76, I 2.79, I 2.90, I 2.94, I 2.96, I 3 2.2., I 3 2.6, I 3 3 2. s., I 3 39-I 34I, I 343· I 347. I 3 5 5. I 3 57. I 3 66 s., I 373. I 3 86 s., I395. I402. Pallis, A., I 2.9, 2.18, 2.46, 2.72., 32.I, 390, 392., 440, 443, 52.3, 548 s., 568, 62.8, 63 5, 63 8, 687 Palmer, D.W., 89 Panagopoulos, J., 8 I 6 Panten, K.E., 7 5 5 Parker, D.C., 7 5 5 Parker, P., 89, 500, 589, 6 39 Parker, S.E., 759 Parratt, J.K., I049 Partsch, J., I395 Pathrapankal, J., 478, 82.2. Patsch, H., 603, 1 1 5 3 Payne Smith, R., 3 I I , 66I, Io2.8 Perrot, C., 867 Pervo, R.I., 767, 784 Pesch, R., I 2.5, I4o, I42. s., I 76, I 87, I92., I97. 2. I I , 300, 303, 3 10 s., 3 I 8, 3 2.2., 34I, 3 50, 36I, 3 64, 367, 378, 3 84, 4I3, 4I 8-42.3, 439. 445 s. , 449. 4 5 3 . 45 5. 457. 46I, 490, 493. 503, 507, 5 2.6, 5 3 7. 579. 642., 655, 668, 679. 704, 706, 72.8, 74I , 856, 867, 870, 8 8 I s., 9 I 6, 92.3. 93 2., 934. 988, •

14 9 5

IOI6, I I I 8, I2.34· I304, I400,

I044, I059, I069, I086, I l iO, I I 2.I, I I 30, 1 1 64, 1 1 86, I2.3I, I 2.40, I 2.73 s., 12.8 5. I2.93. I307, I34I, I375· I383, I3 9 2., I404 s., I4I4 Petersen, T.C., 44, 399, 755 Petersen, W., 62.2. Peterson, E., 589, 644, 648 Petzer, J.H. , 7 5 5 Pfì.tzner, V.C., I37 Pickering, S., 34 Places, É. des, 986 Pliimacher, E., 96, I 2.7, I65, I75, I92., 2.37· 2.70, 2.74· 2.94. 3 2.5, 32.7, 330, 349· 39I, 444· 454· 46I s., 473. 496, p.o, 5 2.9, 6I3, 664, 7 1 1 , 767, no, 8o8, 8 I I , 8 I4, I I 2.8 Pohlenz, M., 709, 986, I006 s., IOI I s. Pokomy, P., I 58, I9o, 767, I 348, I 3 5 3 Powell, D., 82.4 Praeder, S.M., 759, 1 108, I348, I390 Pratscher, W., 867, 883, 1 1 2.8 Preisendanz, K., I079 Preisker, H., I049, 1 2.66 Prentice, W.K., 6 I 2. Preuschen, E., 1 1 2., I I7, 1 50, I 5 6, 2.04, 2.42., 2.66, 2.82., 2.9 I s., 32.2., 3 3 5· 3 53. 3 86, 4 1 1 , 4 I 3 , 430, 452., p6, 52.1, 525, 5 2.8, 544. 549. 578, 72.I, 72.6, 86o, 874, 90I, 9I9 s., Ioo6, Io2.8, I043� I060, 1 1 5 8-1 160, 1 1 74, I 22.9, 12.33, I 2.39. I 2.43. I 2.54. I 2.62, I307, 1309, I370, I3 88, 1401 Prickard, A.O., 94 Prigent, P., 34, 45, 8oo Pwnmer, R., 3 69, 377, 433

Quasten, J., 8o6 Quesnel, M., 4 5 1, 82.6 Rackham, R.B., 140, 2.40, 3 78, 462., 474,

540, 635, 642., 9 3 2., 964, 993. I007, 1 1 19, 1 1 30, 1 145. 1 1 54, I2J3, 1 3 83, 1405 Radermacher, L., 3 34, 393, 458, 468, 495. 5 8 3 , 6p, 681, 687, 721, 935 . 956, 9 5 8, 965, 1000, 1009, 1042., 1058, 1 105, 1 1 2.6, 1 142., 1 242., 12.81, 1 309, 1 3 13, I 3 65, 1 3 74, 1 3 8 1, 1 3 8 5

INDICE DEGLI AUTORI MODERNI

Rahlfs, A., s 8:z.

Ramsay, W.M., 386, 661, 671

706, 716, 710, 715, 767, 881, 918-930, 941, 944· 9 5 1 , 957. 981, 1010, 1048, 1094, 1 1 15, 1 119, 1401, 141 1 Ramsey, A.M., 89 Rapske, 8., 939, 953, 956, 9 5 8, 964, 1131, 1374 Rees, 8.R., 2.19 Reicke, 8., 81, 1 10, 103 s., 3 1 7, 707, 811, 855, 867, 899, 961, 1o87, 1 1 17, 1 348 Reitzenstein, R., 956 Rengstorf, K.H., 111, 1 2.4, 348, 69 5, 814 Renié, J., 1 11 Rese, M., 833 Reumann, J., 111, 116 Reynolds, J.(M.), 541, 839, 13 14, 13 3 7 Richard, E., 369, 839, 8 5 5, 867, 908 Richard, R., 867 Richardson, A., 413, 443, 601 , 651, 950 Riesenfeld, H., 530, 566, no8, 1 1 16 Riesner, R., I01I Rimaud, R., 177 Roberts, C.H., 411, 82.4, 949 Robertson, A.T., 169, 44I , 488, 639, 996, 1000, 1 13 1 Robins, V.K., I 348 Robinson, D.F., soo, 6o3, 611 Robinson, J.A., 141 1 Robinson, J.A.T., 2.2.0, 114, 136, 139 Robinson, J.M., 587, 1 1 5 1 Rodgers, P.R., I 5 8 Rohde, E., 464 Roloff, J., I 13, I4P, 167, I81, 1 88, I91, 194. 113, 141, 14 5. 148, 1 5 1, 155· 160, 166, 168, 175· 178, 189, 19 I, 194, 300, 301, 3 1 1, 3 1 8, 311, 3 3 6, 34I, 3 5 5. 3 59· 36I, 367, 371 s., 375· 419, 431, 436, 445· 4 5 5. 469 s., 49 l , 497 s., 509, 5 1 6, 510, 513, 5 18, 537· 539, s so, s66, 6os, 616, 611, 64o, 648, 654, 671, 685, 69I-693, 696, 698, 700 s., 704, 7I3, 74I , 857, 875, 881, 883, 9 1 5, 934, 970, I008, IOIO, 1037, I047, 1071, I077t I088, I 097, I I I 3 , I I I S, 1 1 30, I I41, I I44. I I48, n s 8, 1 1 61-1 1 64, 1 1 69, 1 1 71, 1 1 84, 1 1 87, 1 191, 1 101, 1 104, I 108, I 1I4, 1134 s., 1139. I151 s., I161, I 179. s.,

1 199, I 3 04, 1 3 10, 1 3 16-I 3 18, I 3 3 I, 1341, I345 s., I 3 5 1, I 3 70, I 3 8 3 , 1391, 1400, 1409 s., I41I Ropes, J.H. , 3 1, 34 s., 40-46, 48-p, n 59• 97. I04, 107, 1 I 1 s., I 1I, I19, I4I, 143, I48, 1 5 1, I 64, 1 8 5, I99, 1I I, 1I3 s., 1I8, 130, 146, 160, 176, 190, 3 16, 408, 443· 4 5 5 · 457· 466, 494. 513, 549. 5 5 8, j61, s 6s, 6ol, 609, 678 s., 686, 689, 691 s., 696, 72.4. 73 3 · 758, 941, 966 S., IOI8, I018, I030, Io6s, Io7o, I075, I077, Io91, I094, I IOO, I I04 S., I I I I, I I I 3 , I I2.5 S., 1 1 3 8, 1 144, 1 149, 1 1 51, 1 1 56 S., I I6I, I I 64, I I 67, I I 70, I I71, I I76, 1 178 S., I I 83 S., I I 89, I 2. I 8 S., I 115, I 130, I 144 s . , I 147. I154. I 169, I 180, I 195, I 3 1 3 , I 3 18, I 3 1I, I 3 14, I 3 3 6, I 344· I 3 5 5. I 3 57· I 3 60, I 3 77· I 3 84, 1 3 86, I 388, I401, I 4 I 5 Rordorf, W., 1 108 Ross, J.M., 737, I01I, I046 Rostovtzeff, M.I., I 54 Roth, C., I 11 Rougé, J., I 348 Rousseau, A., 46 Routh. M.J., 67, 1 13 , 1 19 Rowland, C., 411 Rudolph, K., 433 Riiger, H.P., I 5 8, 1 197, 1 106, 1 168, Russell, D.S., 15 5 I 3 17 Rutherford, W.G., 6oi, 614, 630, 707, 719, 9 5 5. 957; I053, I I 2.4, 1 1 3 7, I 105, I 3 8 1, 1401

Sabbe, M., 4 I 8 Sahlin, H., 867, 889, I l 18, 1 14I, 1 1 53, n 8 s, 1 1 87, I 19I, I 300

Sanders, H.A. , 3 3 Sanders, J.T:, 833, 839 Sandnes, K.O., 986 Saum, F., I411 Schaeder, H.H., I7I, 1 168 Schechter, S., 487 Scheidweiler, F., 198, 305 Schenke, H.M ., 44 Schermann, T., 4 I 6 Schille, G., 91, 96, 99, I05, I07, I I I, 1 1 5 S.,

I 3 5, I43

S.,

I47, I SO, I70, I 8 1, I9 4

INDICE DEGU AUTORI MODERNI

s., 197. 2.02., 2.16-2.18, 2.33· 2.6 3 , 2.79 s., 2.82., 300, 303, 30S, 3 1 1, 3 2.1, 3 3 6, 3 3 8 s., 343, .J S I , 3 58, 360, 3 64 S., 37S,

383, 3 89, 42.1, 42.6, 444. 493. 5 1 S· s u, p 6, 544. 546, 5 57. s 64, 579. S90, S98, 601, 607, 619, 62.9, 640, 683, 687, 691, 700, 72.2., 732., 734. 86s, 879, 92.3, 9s 8, 962., 979, 984, 990, 998, 1041, 1048, 1063, 1072., 1092., 1 1 3 S· 1 149. I I S4. 1 1 63, 1 172., 1 178, 1 2.01, 1 2.2.6, 1 2.30, 1 2. 3 3 s., 12.S3. 12.S6, 1 2.61, 1 2.68, 1 2.71, 1 2.93· 1 2.96, 1 2.99. 1 3 00, 1 3 09, 1 3 3 3 . 1340, 1 3 4 1 , 1 3 60, 1371, 1 3 79. 1 3 8 3 , 1 392., 1406, 142.6 Schlatter, A., 1 3 2., 2.66, 34S, 42.0, s o9 Schleiermacher, F.E.D., 810 Schlier, H., 89, n o Schmid, L., 1 3 1 4, 1 3 30 Schmidt, A., 867 Schmiedel, P.W., 1 3 0, 6s7, 661, 900, 92.9, 976, 1 3 44, 1 3 77, 1419 Schmithals, W., 1 1 3, 1 2.0, 1 2.4 s., 143, 1 63, 1 67, 1 87, 192., 2.10, 2.2.1, 2.3S. 2.62., 2.64, 2.84, 2.86 s., 2.89, 2.9 1, 2.93. 2.9S. 302., 3 1 1 s., 3 14. 3 17 s., 329, 3 3 8, 398, 4 1 S, 42S, 464, 470, 494. s-o6, s2o, n9, 617, 642, 649, 655, 6s7. 671, 673, 692., 706, 711, 82.4, 87s, 89 s, 92.2., 973, 1008, 102.3, 103 1 , 1 03 7, 10s4, 1060, 1084, 1088, 1 1 2.8, 1 164, 1 1 66, 1 1 77. 1 1 87, 1 199. 1 2.04, 1 214, 1 2. 1 7, 12.2-S, 12. 2.8, 12.31, 1 2.39· 1 2.44. 1 2.93 s., 1 296 s., 1 3 2.4, 1 3 3 5· 1 3 S 3 , 1 3 8 3 , 1392., 1418, 142.1, 142.6 Schmitt, J., 666 Schnackenburg, R., no, 737 Schneckenburger, M., 8oS Schneider, G., 8 1 , 94, 98, 101, 106, 1 14, 1 1 6, 1 2.8, 1 30, 1 3 9 s., 149, I S 2., 1 66, 1 84, 197. 2.08, 2.34. 2. n s., 2.69, 2.72., 2.78, 28s, 2.87, 29 1, 2.9S. 303, 30S, 307, 3 10, 3 1 2., 3 14, 3 2.0, 32.2. s., 3 2.7 s., 3 3 1 , 3 5 8, 366-368, 377. 40S, 4 1 3 s., 4 1 9 , 4 2. 2. s., 42.7, 446, 4S7. 464, 469, 490 s., 493. 5 1 9. n9. 5 5 2. s., s6o, 6os, 609 s., 648, 6s 8, 66o, 66s, 678, 694. 7 1 3 , 8 1 7, 893. 92.3, 92.8, 934 s., 971, 989, 996, 1004, 101 1,

1018, IOS9. 1 142., 12.14, 1 2.S3. 12.89, 1 3 3 8, 1 3 83 ,

14 9 7

102.3, 1034· 1036, 1044. 1054, 1 070, 1076, 1078, 1 1 1 2., 1 1 2.1, 1 144. 1 1 66, 1 1 83, 1 19S. 1 2.0S, 1 219, 1 2.2.2., 1 2.2S, 1 2.40, 1 247. 12.S9. 12.70, 12.76, 1 2.78, 1 2.84, 1303, 1309, 1 3 1 1, 1 3 1 3, 1 3 2.0, 1 344· 1 3 5 3 . 1 3 70, 137S. 1 378, 1 3 84, 1394, 140S, I42.6 Schnider, F., 3 14 Schoeps, H.J., 3 84, 893, 897 Schrenk, G., 378 Schubert; P., I S 8 Schuler, C., 969, 977 Schulz, F., 1 1 97, 12.17 Schiirer, E., 1 1 8, 1 53, 2.S4 s., 2.S9 s., 2.84, 2.96, 3 19. 3 29, 361-363, 42.0, 44 1, 447. 463, 476 s., 486 s., 494. su, S2.4, 541 s., 5 59, s64, S94 s., 611, 6 1 8, 638, 672, 674. 793. 898, 943. 966, 980, 992., I02.S · I 02.7, 1038, 1044. 1069, 1074, 1 1 2.S, I I S6, I I S8, 1 171, 1 188 s., 1 191, 1 196, 1 2.2.S, 1 2.2.7, 12.32., 12.34, 1 2.SO, 1 2. 5 5 , 12.88 S., 1 306 S., 1 3 S4, 1 3 S 6, 1404, 1412. Schiirmann, H., 644, 82.4, 1 1 2.8 Schwartz, D.R., 89, 309, 867, 936 Schwartz, E., 1 1 87, 1 2.89 Schweizer, E., 1 2.2., 194, 240, 2.87, 3 34, 3 54, s so, s 86, 6o4, 648, 653, 666, 693. 82.0, . 1049. IOp, IO H , 1 146, 1 2.2.S, · I 2.3 1, 1 3 3 3 Schwyzer, E., 3 19 Scobie, C.H.H., 220, 3 69, 377, 433 Scrivener, F.H., 443, 1 1 5 2. Scroggs, R., 340 Seccombe, D., 190, 340 Seesemann, H., 878, 1 1 2.8, 1 1 34 Segai, A.F., no Segai, M.H., 1 196 Seifrid, M.A., 8 3 S Selwyn, E.G., 1 147 Semler, J.S., 809 Sevenster, J.N., 1 1 6, 362. s., 540, 1 1 88, 1 192, 1 2. 5 5, 1 2.64 . Shakespeaxe, W., 8 1 6 Sharper, P.J., 867 Sheeley, S.M., 798, 8 1 s Sherwin-White, A.N. , 940, 9 5 1 s., 964 s., 977 s., 980, 1 03 3 · 1 037• 1039. '1 089,

INDICE DEGLI AUTORI MODERNI

1096, I IOI-I I04, I I 06, I I 88, I I94

s., u.16 s., u .s6 s., 1 :z.6:z., 1 2.67, 1 :z.8o,

1 30:Z. S., 13 10, 1347, 1407, 1416, 14:Z.S

Silva, M., :z.r6, :z.p, 709 Simeone ben Shetah, :z.:z.7 Simon, M., 369, 867 Simonson, G., 1 2.78 Singer, S., 183 Skarsaune, 0., 73 Skeat, T.C. , 4u, 949 Sleeper, C.F., 137 Slingerland, D., 1o:z.r, 102.7, 1037 Smalley, S.S., I 3 7 Smallwood, E.M., :z.p, 42.0 Smit Sibinga, J., p 8 Smith, B.T.D., 1049 Smith, D.E., Io:z.r Smith, G.A., 463, ns s Smith, J., I 348, 13 5o, 1 3 s7, 1 3 6o, I 3 6s,

I37:Z., 1376-13 78, 1 3 84, 1 390, 1402.

Smothers, E.R., 867 Soden, H. von, 39, 49 s., 447, 830 Sohm, R., 830 Sokolowski, F., Io8 1 Souter, A., 6:z. Sparks, H.F.D., 40, 767, 781, 783 Sperber, D., 340 Spicq, c., 377, s89 Squires, J.T., 1 141 Staats, R., no8, 1n6 Stiihlin, G., 9:z.6, I 3 56 Stiihlin, 0., 1 2.8, I so s., I67, I7:z., 1 7s, I 87, I 89, I93. I97 s., 2.33, 2.39· 2.42.,

2.54, 2.63, 2.89, 2.93. 2.97. 30S, 308, 3 IO, p 8, 3 2.0 s., 3 2.4, 3 2.7, 3 3 S. 3 37· 3 39. 343. 3 5 2., 3 5 8, 366, 372., 3 8 2., 39I, 394. 397. 40I, 419, 42.3, 4:Z.S, 42.8, 43I, 438, 44S. 449. 497 s., so s s., 5Io, 5 13, s :z.8, 5 34, s 8o, S91, 6oo, 6o9, 633, 6s9, 67:z., 68s, 688, 700, 708, 7IS, 7 :Z.:Z., 72.7 , 734. 739. 741, 863 S., 88:z. S., 89S, 990, IOIO, 1013, IOI7, I038, IOS9, I07:Z. s., 1086, 1097, n:z.6, I I 3 :z., I I 56, 1 1 s9, 1 I 64, I I69, I I 7:Z. S., 1 177, I 1 84, 12.10, I:Z.:Z.6, I:Z.33, I:Z.S:Z., I:Z.S6, I :Z.63, 1 2.69, I306, 1 3 1 8, 1 3 2.6-I 3 :z.8, I 3 3 I, I 3 64 s., I370, I379. 1 3 8 3 , I 3 86, 140S, I4I0, 14I 8, I4:Z.I, I4:Z.7

Stanley, D.M., 478 Stanton, G.N., 340, 3 5 6, 3 69, 4 1 8 Stauffer, E., 1 87, 2.07, 2.13, :z.64 s., 3 2.8,

42.3, 693, 72.8, 73S• 94 S• u:z.8, U7S, I 3 34 Steck, O.H., 478, I I97 Stegemann, W., 767, 9 3 6, I I97, 1:z.:z.o, U3 8, I 3 14 Stegmiiller, F., 798, 8o6 Stendahl, K., IOI, I 3 7, 300, 34S• 3 5 5, 449. 482., 867, 899 Stenger, W., I 37 Stenning, J.F., 414 Safrai, S. - Stern, M., I I9S• l l.S9 Steuernagel, G., 478 Steyn, G.J., I419 Stoops, R.F., I08 I, I I07 Stowers, K., I I :Z.8 Strack, H.L., 301 Strack, H.L. Billerbeck, P., Kommentar zum N.T. (SB), I I7, I41, I 4 S• 149:, I66, 1 68, I 77 S., :Z. I I , :z.:z.6, 2.38, 2.43, 2.47. :Z.S4· 2.66, 301, 3 2.9, 3 39. 3 S:Z., 3 S4. 366, 3 68, 3 8 2., 394· 4IO, 4I7, 467, 469, 486, S :Z.9, 542., S44· S47. 5 50, s s:z., s s9. s74, 63 I , 6so, 6s9, 663, 674-676, 68o, 708, 89 I, 893, 89s. 897 s., 904, 92.0, 943· I043· I074· 1 178, n 86, I 194, 1 :z.:z.s, I :z.:z.8, 1 2.3 I, 1 2.34, 1 2.42., 1 2.76, I 3 40, I371, 1 3 97 Strange, W.A., 755, I049, 1o6I, 1066, 108 1 Strathmann, H., 6so, u:z.r, u:z.6 Strecker, G., 373, 6o3, 6os, 647, 649 Streeter, B.H., 3 3 , 3 3 3 , 755 Strobel, A., 89, 340, 6o3, 6u, 6:z.:z., 6:z.s S� 6:z.8, 867, � I :z.8, 1 I 3 1 Strom, M.R., 612. Stroumsa, G.G., 1 2.2.1 Stuehrenberg, P.F., 798, 8o6 Suggs, M.J., 969 Suhl, A., 767, 1 348, 1 39 0 Sukenik, E.L., 3 6:z., 366, 943, u:z.6 Sullivan, R.D., 1 2.S9 Swete, H.B., 906 Sylva, D.D., 89, 3 69 -

Tajra, H.W., 940, 963, 968, 978, 102.7,

I03 6-1039, I I :Z.7, I I 88, I I9S, 12.16

INDICE DEGLI AUTORI MODERNI

I :Z.:Z.O, 1 2.57, 1 2.99, 1 302. S . , 1 3 08, 1407, q:z.6 s. Talbert, C.H., 6o3, 798, 8 1 6, 839, 8 5 5, 867, IO:Z.I, I I :Z.8, I I97, 1348 Tannehill, R.C., 8 1 5, 833 Tannenbaum, R., 5-42., 839 Tam, W.W., 975 Taylor, B.E., 1066, 1075 Taylor, J., 759, 766 s., 795, 796 s., 867, 869, 872., 897. 9 3 2., 939. 970, 972., 995, 1002., 102.4, IO:Z.7 S., 1043, I :Z.:Z.I, 1 2. 3 5 Taylor, LR., 1088, 1096 Taylor, R.O.P., 2.94 Tcherikover, V., 1 54, 363, 898, 1 1 58, 1 194. 1 2. 5 5 Thackeray, H.St.J., 1 5 1, 1 6 5 , 390, 401, 403, 62.1, 876 S., 1009, 1 1 37, 1 145, 1 2.82. Theissen, G., 300, 767, 798, 8 1 3 Thiede, C.P., 6 n Thiele, W., 40, 12.0 Thieme, G., 1093 Thiering, B.E., 190, 8:z.4, 8 :z.6, 1 1 2.8, 1 143 Thornas, D.W., 144, 392. Thornas, J., 8:z.6, 8:z. 7 Thomton, C.-j., 759, 763 s., 766, 779, 92.8, 934, I l iO Thomton, L. S., 1 :z.:z. Thomton, T.C.G. , 89, 3 69, 414 ThraU, M.E., n:z.6 Throckmorton, B.H., :z. 5 1 Thyen, H., 1 5 8 Tiede, D.L., 89 Tischendorf, C. von, 44 7 Tissot, Y., 867, 9 1 2. TOdt, H.E., 42.3 Torrey, C.C., 96, 1o:z., 104, 1 3 2., 1 5 1, 1 62., 172. S., 1 80, 1 82., 2.04 S., 2.3 1, 2.33, 2.46, 2.69, 2.8 1, 3 1 1 s., 4 1 7, 52.1, 5 5 1, s6o, s6s, s67, 6o8, 739. 901 Trebilco, P.R., 92.4, 936, 944, 949, 975, I069, I089, I I:Z. 5, 1 1 5 6, I I 94, 1 3 59 Trites, A.A., 3 1 6, 1 1 85, 1 2.2.1 Trocmé, É., 84, 1 10, 767 Troeltsch, E., :z.oo Trompf, G., 1 348, 1 3 90, 1408, 142.2. Turner, C.H., 867, 1 2.59 Turner, M., 8 1 8 S.,

1 4 99

Turner, N., 105, 1 3 2., 141, 1 5 2., 2.56, 304,

3 19. 3 2.4, 447. 492., 544. 569, 6:z.8, 781 s., 9 1 5, 95 3-955. 967 s., 1064, 1076, 1079. 1 1 39. 1 144. 12.03, 1 2.06, 1 2. 1 6, 1 287, 1 308, 1 3 22. s., 1 3 2.8 s., 1343 s., 1374· 1402 Tyson, J.B., 530, 798, 8 1 5, 822, 830, 833, 8 3 9

Ullendorf, E., 4 59 van Bavel, T.J., 1 3 7 van de Sandt, H., 867 van den Broek, R., 986 van der Horst, P.W., 89, 1 2.2, 1 3 7, 1 5 8,

190, 207, 220, 2 5 1 , 277. 288, 294 . 309, 478, 867, 881, 986, 1001 s., 1066, 1 108, 1 1 20, 1 1 28, 1 1 5 2., 1 197. 12.04, 1408, 1412. van Elderen, B., 654, 66o, 709, 720 van Minnen, P., 936 van Segbroeck, F., 798 van Stempvoort, P.A., 89, 1 1 1 s. van Unnik, W.C., 89, 1 10, 179, 269 s., 433 · 459 · 530, 654, 767, no, 784, 786, 804, 936, 953. 1 197. 1 202. s., 1 2.59 Vanhoye, A., 833 Vaux, R. de, 414 Vazakis, A.A., :z.os Veitch, W., :z.64 Vermes, G., 1 5 1, 2.2.7, 408 Vielhauer, P., 162., 3 59, 697 s., 8:z.o, 8:z.:z., 1002. Vincent, L.H., 1 18 5 Viviano, B.T., 1 2.2.1, 12.35 Vageli, A., p6, 6u ., 936, 1 3 14, 1 3 3 1 Vogtle, A., 89, 709, 737 Volkel, M., 530 Voobus, A., 41, 190 Vos, C.S. de, 936 Voss, G., 8 2.0

Wainwright, A.W., 500, 9 1 2. Waitz, H., 4 3 3 , 459 Walaskay, P.W., 767, 785 Walker, N., 340 Walker, W.O., 89, 9 1 2. Wamecke, H., 1 3 90, 1 393-1 3 96, 1 399

1 5 00

INDICE DEGLI AUTORI MODERNI

Weber, R., 40 Wedderburn, A.J.M., 835, 867 Wehnert, J., 759, 1 348, 1390 Weigandt, P., 44, 755, 936 Weinstock, S., 137 Weiser, A., 92, roo, 105, 1 1 5, 1 25, 140, 147. 173· 1 8 2, 197. 207 s., 216, 218,

221, 227, 229, 232, 238, 2j2, 2j8, 279. 289, 29 1 s., 29 5. 300, 304, 309, 3 17 s., 322, 346, 3 54· 360 s., 3 68, 372, 378, 4 1 1, 413, 419, 421, 423, 425, 434. 437 s., 445· 450, 4 5 8, 460, 463 s., 474. 493. 497. 499. 503, 5 20, 522, 524, 529 s., 5 3 3 s., s n s., 557t s6o, 579. 593-595· 6os, 614, 6r6, 6:z.8, 653, 655, 658, 668, 67o, 684, 686, 700, 72.8, 731, 733. 736, 8 1 2, 856, 867, 87o, 879, 89o, 893, 92.4, 936; 938, 948, 970, 977. 985, 988, 996, 1003, 1010 s., 1016, 103 3. 1037. 1042, 1044, IOj i, 1053 S., 1060, 1064, 1072, 1075 s., 1078, 1099. I IOj, I l iO, 1 1 1 5 S., 1 1 3 1, 1 1 37, 1 142., l l j 2, 1 1 59. 1 1 62, 1 171, 1 173 s . , 1 178, 1 1 83, 1 193 s., 1 200, 1 2.14, 12.19, 1233. 1 23 5· 12.39· 1 262., 1 2.70, 1275. 1278, 1285, 1 290, 1 293. 1304 s., 1 3 20, 1 3 3 2, 1344. 1 3 5 1, 1 3 8 3 , 1 392, 1394. 1 398, 1400, 1406, 1409 s., 1415, 1421, 1426 Weiss, B., 1061 Weiss, K., 602 Wendt, H.H., 1 22.5 Wensinck, A.J., 145, 476 Westcott, B.F., 51 s., 62 Wetter, G.P., 478 Wettstein, J.J., 141, 145, 1 5 6, 166, 168, 17:z., 188, 201, 213 s . , 22.6, 244, 285, 3 14. 33 8, 363, 383, 432, 492, 507. 549, 637, 649, 68o, 702., 983, 991, 1039. 1042, 1062, 1072, 1 144. I I 57. 1272 s., 1 286, 1301 s., 1309 Wexler, P., 1066, 1071 White, H.J., 40 Wiefel, W., 1408 Wikenhauser, A., I I I, 478, no, 864, 1375 Wikgren, A., 37, rooo, I I 88 Wilcken, U., 1032

Wilckens, U., 1 5 8, 164, 173, 185, 220,

242, 251, 3 1 6, 478, no, s6s, 5 67, 666, 683, 687, 8 r 6 Wilcox, M., 5 5 , 9 6, 102., 1 14, 1 2.2, 1 28, 130, 1 3 2, 145 S., 1 5 1, 165, 175, 1 8 5, 200, 205, 207, 2.12., :z.r8, :z.:z.8, 2.31, 233, 242, 244· 2n, 266, 269, 278, 28 1, 294, 3 1 1, 3 1 6, 3 24, 3 5 2, 364, 366, 3 80, 382, 3 8 5, 3 89, 395. 399 s., 4 1 6, 43 1, 455· 476, 509, 525, no, 543. 546, 549. s66, 570, 583, 6o6, 63 5· 655, 664, 682 s., 687, 696, 701, 703, 707, 716 s., 722, 740, 755· 757· 759. 781, 783, 839. 861, 864, 874. 887, 922., 9 3 2., 936, 945. 950, 1032., 1055. 1078 s., 1 149. 1 191, 1 2.09, 1 214, 1 3 34, 1 3 82, 142.1 Wilken, R.L., 594 Wilkens, W., 433 Williams, C.S.C., 642, 898, 101 r , 1042, 1065, 1 1 14, 1 307 Wills, L.M., 833 Wilson, R. MeL., 4 33 Wilson, S.G., 89, 99. IOj, I I I, IIj s., 1 67, 170, 237· 248, 367, 422, 424· 430, 483, 5 3 3 , 5 5 8, 564, s68, 579, 581, 592, 647, 697, 704, 7 1 2 S . , 8 17 s., 839, 86o, 864, 885 s., 895 s., 899, 901, 903, 907, 92.4, 989, 103 2 s., 1 1 3 1 S., 1 146, 1 1 82 S., 1 225, 1 3 29, 1 4 1 1 , 1422 s., 1426 Windisch, H., 478 Winer, G.B. - Moulton, W.F., A Treatise on the Grammar of NT Greek (Winer­ Moulton), 546, 976, 1419 Winer, G.B. - Schmiedel, P.W., Gramma­ tik d. neutestamentlichen Sprachidioms (Winer-Schmiedel), 1 30, 657, 976, I I 2j, 1 3 77. 1419 Wingren, G., 478 Winter, B.W., ro89, 1 259 Winter, B.W. (ed.), The Book ofActs in its First Century Setting (Book of Acts), 759. 930, 939, 9n . 958, 964, 1089, 1 2 3 2, 1 3 74 Winter, P., 3 1 6, 867, 1 259, 1 268 Wiseman, J., 1021, 1025 Witherington, B., 7 55 Witherup, R.D., 1 197, 1 3 14

INDICE DEGLI AUTORI MODERNI

Wolter, M., 1049 Wood, H.G. , 478 Woodhouse, W.J., 1 348, 1365 Wordsworth, J., 40 Wordsworth, J. - White, H.J. - Sparks, H.F.D. Adams, A.W. (WW), 3 8-40, -

I20, 230, 64 I, IOI8, I029, I I02 Workman, W.P., 1348, 1361 Wycherley, R.E., 225, 986, 991, 1001

Yaure, L., 662 Young, C.M., 1 1 2 Young, F.M., 3 69, 824, 1 1 28 Zahn, T., 45, 5 3 , 5 5 , 59, 4 1 2, 629, 1016,

1072, 1 1 62, 1 394

Zeller, D., 5 3 3 Zerwick, M., 9 4 s., 106, 1 1 3, 1 � 1 , 201,

1 501

226, 265, 3 22, 334. 390, 397. 417, 447. 456, 527, 5 5 1. 560, 6oi, 652, 665, 701, 722, 729 s., 733, 863, 878, 900, 9 1 5, 923, 930, 9 3 2, 97 1, 980, 998, 1000, 1006, 1036, 1039. 1057 s., 1062, 1065, 1 1 3 6, 1 1 56, 1 1 58, 1 163, 1 1 65, 1 171, 1 1 89, 1206, 121 1, 1 232, 1 24 1 s., 1 255. 1 273· 1276, 1 278, 1 280, 1 282, 1295. 1300, 1307, 1309, 1 3 1 1, 1 3 1 3 , 1 3 21, 1 3 26, 1 3 27, 1 3 3 2, 1 3 3 6, 1343, 1 3 64 S., 1 3 84, 1 3 8 8 S., 1404, 1419 Ziesler, J.A., 820, 1221 Zimmermann, H., 3 10, 340 Zuckschwerdt, E., 6u, 867 Zuntz, G., 867, 896, no8, 1 1 19 Zweck, D., 986