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Italian Pages 364 Year 2015
INVENTARI DI MANOSCRITTI GRECI DELLA BIBLIOTECA VATICANA SOTTO IL PONTIFICATO DI GIULIO II (1503-1513)
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STUDI E TESTI ———————————— 491 ————————————
INVENTARI DI MANOSCRITTI GRECI DELLA BIBLIOTECA VATICANA SOTTO IL PONTIFICATO DI GIULIO II (1503-1513) Introduzione, edizione e commento a cura di
GIACOMO CARDINALI
C I T T À D E L VAT I C A N O B I B L I O T E C A A P O S T O L I C A V AT I C A N A 2015
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La collana “Studi e testi” è curata dalla Commissione per l’editoria della Biblioteca Apostolica Vaticana: Marco Buonocore (Segretario) Eleonora Giampiccolo Timothy Janz Antonio Manfredi Claudia Montuschi Cesare Pasini Ambrogio M. Piazzoni (Presidente) Delio V. Proverbio Adalbert Roth Paolo Vian
Descrizione bibliografica in www.vaticanlibrary.va
—————— Proprietà letteraria riservata © Biblioteca Apostolica Vaticana, 2015 ISBN 978-88-210-0933-4
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SOMMARIO PREMESSA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . INTRODUZIONE
7
...........................................
13
I. L’inventario anonimo (G) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
15
II. I due inventari di Fabio Vigili (T) e (V) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
62
Nota critica all’edizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
87
INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA SOTTO GIULIO II (1504-1505) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
89
FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA SOTTO GIULIO II (1508-1510) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
139
APPENDICE: EDIZIONE DEI LEMMATA TRASCRITTI DA VIGILI . . . .
289
INDICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
317
Indice degli autori citati negli inventari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
319
Indice dei manoscritti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
347
TAVOLE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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PREMESSA L’inventario dei manoscritti della bibliotheca graeca communis redatto da Fabio Vigili da Spoleto, che presento in queste pagine, non è un testo inedito, essendo noto agli studiosi grazie all’edizione procurata da Robert Devreesse nell’ambito della sua ricostruzione del più antico fondo greco della Biblioteca Apostolica Vaticana1. In quella sede Devreesse presentava il testo di Vigili (contenuto nel Vat. lat. 7135), come anche gli altri raccolti nella silloge, corredato delle identificazioni con gli attuali manoscritti del fondo vaticano, indicati nel margine destro in corrispondenza di ognuna delle 408 voci che conta il suo inventario. Quando l’identificazione fosse dubbia o almeno incerta, veniva posto un punto interrogativo. Il principale motivo per cui è parsa necessaria una nuova edizione, integrale, del testo di Vigili è costituito dal fatto che quella di Devreesse è dichiaratamente2 un’edizione incompleta dell’inventario del bibliofilo spoletino, che presenta un testo ridotto rispetto all’originale3. L’editore, infatti, ha proceduto ad eliminare da ogni singola voce intere parti da lui ritenute sovrabbondanti e ogni elemento dell’impaginato originale, fino a perdere la traccia della strutturazione interna di ogni manoscritto a favore di un succinto riassunto dei contenuti principali di ogni codice4. 1 R. DEVREESSE, Le fonds grec de la Bibliothèque Vaticane dès origines à Paul V, Città del Vaticano 1965 (Studi e testi, 244), pp. 152-180, mentre non se ne trova cenno nell’articolo Pour l’histoire des manuscrits du fonds Vatican grec, in Collectanea Vaticana in honorem Anselmi M. cardinalis Albareda a Bibliotheca Apostolica edita, Città del Vaticano 1962 (Studi e testi, 219), pp. 315-336. 2 È lo stesso DEVREESSE, Le fonds grec cit., p. 152, a precisare il suo metodo di edizione. L’interesse dichiarato era quello di permettere l’individuazione e il riconoscimento dei manoscritti componenti il più antico fondo greco e l’approccio all’inventario era, quindi, volutamente strumentale. Sui caratteri e i limiti di questa opera si veda la recensione di P. PETITMENGIN in Bibliothèque de l’École des Chartes 125 (1965), pp. 457-463, segnatamente pp. 460-461. 3 Così anche per l’edizione della parte finale dell’inventario del 1518-21, come già notato in Index seu Inventarium Bibliothecae Vaticanae divi Leonis Pontifici Optimi, a cura di M.L. SOSOWER – D.F. JACKSON – A. MANFREDI, Città del Vaticano 2006 (Studi e testi, 427), pp. LI-LII. 4 Valga, a titolo d’esempio, il raffronto della descrizione dell’attuale Vat. gr. 38 (V [22]) compilata da Vigili e la riproposizione di DEVREESSE, Le fonds grec cit., p. 154. Da qui in poi, per rimandare a una voce degli inventari, correderò l’indicazione di ciascun codice con la sigla V, per l’inventario del Vat. lat. 7135, e G, per quello del Vat. lat. 3960, seguita, tra parentesi quadre, dal numero d’ordine progressivo che compare sul margine sinistro della nostra edizione.
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PREMESSA
Una simile prassi di edizione snatura la facies dell’inventario, occultandone l’aspetto più caratteristico, che è quello della descrizione dettagliata dei contenuti di ogni singolo manoscritto, proposta mediante una formulazione di voci ampie e complesse, corredate di molte informazioni che vanno al di là dell’indicazione del nome dell’autore e del titolo dell’opera principale che caratterizzava il singolo codice e bastava a identificarlo5. Si trattava insomma di un inventario di carattere fortemente bibliografico. Questa scelta editoriale non permette al lettore di conoscere quale fosse l’aspetto e il reale patrimonio della bibliotheca graeca communis all’epoca di Giulio II. Le descrizioni di Vigili, così dettagliate e complete rispetto al contenuto dei codici da risultare spesso sovrapponibili a quelle delle sezioni corrispondenti nei moderni cataloghi vaticani, permettono di avere un’idea precisa di cosa fosse la sala greca pubblica della Vaticana attorno al 1510, di come fosse organizzata, di quali testi contenesse, di quali fossero il suo carattere generale e la tipologia di testi prevalenti. Un secondo motivo per rieditare il testo vigiliano sta nel fatto che le proposte di identificazione delle descrizioni di Vigili con codici attualmente presenti nei fondi vaticani non sembrano esser state avanzate da Devreesse a partire da un confronto sinottico dei vari inventari che aveva a disposizione e che coprono un periodo che precede addirittura la fondazione della Biblioteca Vaticana (1475) e arriva almeno fino alla metà del Cinquecento. A dispetto, infatti, della presentazione in serie dei vari inventari del fondo greco, redatti tra il 1450 e il 1550 circa, Devreesse procede alle identificazioni senza raffronti tra questi, come mostra il caso del Vat. gr. 168. Procedendo cronologicamente a partire dall’inventario di Cosimo di Montserrat del 1455, passando poi a quelli del 1475 e del 1481, e giungendo a quello del 1484, Devreesse riconosce il Vat. gr. 168 nelle rispettive descrizioni: «102. Nicetes Comata (sic) historia. Ex papiro in nigro»6, «353. Historia Coniatis, ex papyro in rubeo»7 e «360. Historia Comatis (sic)»8 Quando però arriva a editare l’inventario del Vigili, è costretto a porre un punto interrogativo e a non fare alcuna menzione del Vat. gr. 168 di fronte a una voce assai più ampia e dettagliata delle precedenti, che non combacia col contenuto del Vat. gr. 168 e che dimostra che il codice in questione era un altro, attualmente non più presente nelle collezioni vaticane9. Questo dato, tuttavia, non solo non comporta una revisione delle iden5 Un rilievo simile, sebbene a proposito dell’intervento dell’Acciaioli nella redazione dell’inventario del 1518, in Index seu Inventarium cit., pp. LI-LII. 6 DEVREESSE, Le fonds grec cit., p. 49. 7 DEVREESSE, Le fonds grec cit., p. 97. 8 DEVREESSE, Le fonds grec cit., p. 134. 9 V [6].
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PREMESSA
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tificazioni dei primi tre inventari alla luce delle informazioni apportate dal Vigili, ma non impedisce nemmeno, a partire dall’inventario seguente, quello del 1518, di tornare ad affiancare la segnatura Vat. gr. 16810 alla voce «399. Historia Comatis. Ex papiro in rubro»11. Un terzo motivo per rieditare l’inventario di Vigili è ovviamente costituito dal progresso degli studi in materia e delle conoscenze sulle vicende della fondazione della Biblioteca Vaticana e dei suoi primi decenni di vita, che hanno prodotto recentemente sia revisioni critiche notevoli12, che nuovi e più idonei strumenti di ricerca13. Un caso particolare, per l’ambito greco che qui interessa, è costituito dalle ricerche volte a ritrovare i manoscritti trafugati o spariti dalla Vaticana, che hanno avuto il loro iniziatore in Aubrey Diller14 e che hanno permesso di rintracciare codici che un tempo facevano parte della collezione papale e che poi ne uscirono, sia a seguito di eventi storici considerevoli, come il sacco di Roma, sia per cause e in circostanze meno eclatanti e che, pertanto, ci sfuggono. Parimenti utile si è rivelata l’edizione degli inventari dei codici greci redatti all’interno della Vaticana stessa nel 151815 e nel 153316, come anche del piccolo elenco di codici greci rilegati sotto il pontificato di Giulio II17. Se già queste ragioni avrebbero reso auspicabile la riedizione critica dell’inventario vigiliano della sala greca con una revisione complessiva di tutte le identificazioni, tenendo presenti sia le ricerche di Diller e dei suoi allievi sia le recenti edizioni degli indici vaticani del 1518 e del 1533, 10 Errore corretto nella recente edizione dell’inventario del 1518 (Index seu Inventarium cit., p. 49). 11 DEVREESSE, Le fonds grec cit., p. 204. 12 J. RUYSSCHAERT, Sixte IV, fondateur de la Bibliothèque Vaticane (15 juin 1475), in Archivium historiae pontificiae 7 (1969), pp. 513-24, poi discusso e rettificato da L. BOYLE, Per la fondazione della Biblioteca Vaticana, in A. MANFREDI, I codici latini di Niccolò V. Edizione degli inventari e identificazione dei manoscritti, Città del Vaticano 1994 (Studi e testi, 359), pp. XIII-XXII, che a p. XIV n. 3 offre una rassegna dettagliata degli studi dedicati alla questione da mons. J. Ruysschaert. 13 Le origini della Biblioteca Vaticana tra Umanesimo e Rinascimento (1447-1534), a cura di A. MANFREDI, Città del Vaticano 2010 (Storia della Biblioteca Apostolica Vaticana, 1). 14 A. DILLER, A Greek manuscript strayed from the Vatican Library, in The Bodleian Library Record 7 (1962), pp. 39-42 e ID., Greek Codices Strayed from the Vatican Library, in Italia medioevale e umanistica 26 (1983), pp. 383-388. 15 Index seu Inventarium cit. 16 Librorum graecorum Bibliothecae Vaticanae Index a Nicolao De Maioranis compositus et Fausto Saboeo collatus anno 1533, a cura di M.R. DILTS – M.L. SOSOWER – A. MANFREDI, Città del Vaticano 1998 (Studi e testi, 384). 17 Anch’esso edito da DEVREESSE, Le fonds grec cit., pp. 180-184; il testo è stato presentato nuovamente in Index seu Inventarium cit., pp. 123-132.
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PREMESSA
un’ulteriore motivazione è data ora dalla scoperta di due nuovi inventari concernenti i codici della sala publica graeca sotto il pontificato di Giulio II, che qui pubblico per la prima volta. Il primo di questi inventari è dovuto a Fabio Vigili e si trova nel Vat. lat. 7135. Esso contiene il primo stadio della descrizione della sala graeca publica da parte del bibliofilo umbro, che trascrisse i titoli che i codici recavano sul piatto superiore, applicati molto probabilmente su un’etichetta di pergamena e che permettevano di identificare il codice a chi avesse appena consultato l’inventario ad uso interno della biblioteca e avesse raggiunto il banco che gli era stato indicato. Fino a questo momento, essendo andati perduti a causa del logorìo delle legature e della loro sostituzione nel corso dei secoli, quasi nulla si sapeva circa questi titoletti o lemmata e, soprattutto, non se ne conosceva il contenuto esatto. Oltre a questo, presento in questa sede la prima edizione critica di un altro inventario della sala pubblica greca della Vaticana sotto Giulio II, che, sebbene incompleto, arricchisce le informazioni a nostra disposizione. Il Vat. lat. 3960, codice miscellaneo che riunisce inventari di varie biblioteche del Rinascimento, conserva, ai ff. 69r-93v, quello dei codici conservati nella sala graeca publica della Vaticana. Il testo, oltre ad essere anonimo, è anche senza data, ma risale a un periodo prossimo a quello in cui operò Vigili. Questo prezioso documento non ha finora ritenuto l’attenzione né di quanti, come Devreesse o Lilla18, si sono occupati del fondo greco della biblioteca papale né di coloro che, come Bignami Odier, hanno tentato di ricostruire una storia complessiva della Vaticana19. Una lacuna singolare, se si tiene conto della menzione che ne aveva fatto Giovanni Mercati in un breve articolo comparso nel 1908, annunciando la sua intenzione di occuparsene in una sede idonea20.
18
S. LILLA, I manoscritti vaticani greci. Lineamenti della storia del fondo, Città del Vaticano 2004 (Studi e testi, 415). 19 J. BIGNAMI ODIER, La Bibliothèque Vaticane de Sixte IV à Pie XI. Recherches sur l’histoire des collections de manuscrits, Città del Vaticano 1973 (Studi e testi, 272); nessuna menzione nemmeno A. DI SANTE, La Biblioteca rinascimentale attraverso i suoi inventari, in Le origini della Biblioteca Vaticana cit., pp. 309-350. 20 G. MERCATI, Un indice di libri offerti a Leone X, in Il libro e la stampa, n.s., 2 (1908), pp. 41-47, poi in Opere minori, III, Città del Vaticano 1937 (Studi e testi, 78), pp. 76-82, specie p. 76. Altre due menzioni dell’inventario da parte di Mercati sono una edita: I codici Vaticani latino 3122 e greco 1411 (in fine a Giovanni Tortelli cooperatore di Niccolò V nel fondare la Biblioteca Vaticana, di Girolamo Mancini), in Archivio storico italiano 68, 2 (1920), pp. 269282, poi in Opere minori, IV, Città del Vaticano 1937 (Studi e testi, 79), pp. 154-168, mentre la seconda, inedita, si trova nelle carte di studio dedicate alla storia del Vat. gr. 1209 (Biblioteca Apostolica Vaticana, Carte Mercati 123).
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PREMESSA
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I due nuovi inventari arricchiscono e completano il quadro ricavabile da quello, già noto, di Vigili e apportano indicazioni nuove e più sicure circa le descrizioni e le identificazioni dei manoscritti greci presenti in Vaticana sotto il pontificato di Giulio II, rendendo necessaria la riconsiderazione complessiva della questione. Dalla valutazione di tutti questi elementi è nata la decisione di presentare in edizione critica sia l’inventario anonimo appena riemerso dal fondo Vaticano latino, che indicherò con la sigla G, sia quello redatto da Fabio Vigili, che già da tempo si è soliti indicare come V, che l’inventario dei titoli dei codici greci, dovuto a Vigili, che chiamerò T. A questi tre testi è premessa un’introduzione, che li presenta, cercando di inserirli nel contesto in cui nacquero. Malgrado questa serie di ragioni, questo lavoro non sarebbe stato possibile senza la decisa volontà di procedere a una nuova pubblicazione da parte di monsignor Cesare Pasini, Prefetto della Biblioteca Vaticana, che mi ha sempre incoraggiato con attenzione e competenza, ma soprattutto con autentico spirito sacerdotale. Non avrei avuto modo di completare l’edizione, se il mio vescovo diocesano, Sua Eccellenza mons. Armando Trasarti, non mi avesse lasciato libero da ogni altra occupazione per frequentare quotidianamente la Vaticana per due anni consecutivi. Come non sarei riuscito a venire a capo dell’identificazione e del conteggio dei codici di ciascun tragico greco senza l’ésprit de géometrie di don Francesco Panizzoli, che mi ha aiutato nel confronto dei vari inventari e registri di prestito della Biblioteca. Un grande debito è quello che ho — felicemente — contratto col dottor Paolo Vian, al quale devo anzitutto la proposta di spendere alcuni anni della mia formazione romana in Vaticana, ma soprattutto l’incoraggiamento convinto e appassionato a servire la Chiesa nello studio e nel silenzio, secondo le parole di Paolo VI e la tradizione della Biblioteca del papa. Il dottor Antonio Manfredi ha avuto la pazienza di discutere con me ogni aspetto di questa ricerca, mettendomi a disposizione la sua competenza e i risultati delle sue ricerche sulla storia della Vaticana e confrontando questi tre inventari con quelli di epoca sistina. Questo lavoro esce quando Sua Eminenza il cardinale Raffaele Farina ha lasciato la direzione della Biblioteca, in cui mi accolse da Prefetto e mi ha seguito da Bibliotecario con il tratto mite e deciso insieme, che gli è così proprio. Mi sembra bello presentargli ora queste pagine come il mio ringraziamento e il mio saluto. Insieme a lui dedico queste pagine a un altro Cardinale bibliotecario, Giovanni Mercati, che ha avuto in animo di pubblicare l’inventario del Vat. lat. 3960. Non so se furono il tempo, le circostanze o il suo proverbiale
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PREMESSA
perfezionismo a impedirglielo. Lo faccio io ora, più giovane, e quindi più avventato. Città del Vaticano, 13 febbraio 2013 Mercoledì delle Ceneri
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INTRODUZIONE
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I L’INVENTARIO ANONIMO (G)
1. Il testimone Vat. lat. 3960 L’inventario dei codici greci della Vaticana, anonimo e non datato, che è edito qui per la prima volta, ci è giunto in esemplare unico, che si trova all’interno del Vat. lat. 3960, codice miscellaneo che raccoglie vari inventari di biblioteche italiane. Premetto qui anche una prima descrizione completa dell’intero manoscritto, anticipando che il testo che interessa è quello della sezione B IV. I. L’Inventario anonimo Vat. lat. 3960 (olim 519), sec. XVI, Italia, cart., A mm 220 × 160 (f. I mm 220 × 132), B mm 290 × 215, A ff. I-II, 1-13, B ff. 1-200 (A Iv-II, 13v, B 47-48, 70r, 67-68, 139, 157v, 158, 188-190, 200v vuoti). Numerazione ranaldiana completa ed esatta. Alcune sezioni mostrano una foliazione precedente: ff. 49-64 (ff. numerati in alto a sinistra di ciascun r da 1 a 16), ff. 69-70 e 71-93 (ff. numerati in alto a sinistra di ciascun r da 1 a 28, mancano i ff. 7, 9, 10), ff. 94-139 (ff. numerati in alto a sinistra di ogni r da 1 a 45, l’attuale f. 139 non essendo numerato), ff. 140-187 (ff. numerati in alto a sinistra di ogni r da 1 a 18, poi da 27 [attuale 159] a 42, poi da 43 [attuale 175] a 55, gli attuali 188-190 non essendo numerati).
Cataloghi e inventari di varie biblioteche italiane A (ff. I-II, 1-13): Index Voluminum graecorum Bibliothecae D. Card. Grimani, secondo il titolo riportato sul f. I, f. 1r, inc. .1. Alexandri Aphrodisei Solutiones quarundam naturalium dubitationum, f. 13r explicit: 392. Excerpta quaedam graece et latine. Edito da A. DILLER – H. D. SAFFREY – L. G. WESTERINK, Bibliotheca Graeca Manuscripta Cardinalis Dominici Grimani (1461-1523), Mariano del Friuli 2003 (Biblioteca Nazionale Marciana. Collana di Studi, 1), pp. 107-165. B I 1(ff. 1-48) Index graecorum Voluminum R.mi D. D. Dominici Grimani Episcopi Portuensis Cardinalis S. Marci et Patriarchi Aquilegiensis Venetiis in ecclesia S. Antonii de Castello, secondo il titolo riportato al f. 1r, dove segue l’incipit Alexandri Aphrodisei Sollutiones quorundam naturalium, f. 19r explicit Finis; 2(ff. 19r-48) Index librorum tam graecorum quam latinorum quos Reverendissimus in Christo pater Dominus Cardinalis Nicenus ac Episcopus Albiensis (sic pro Sabiniensis) dono dedit Serenissimo
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INTRODUZIONE
ac Excellentissimo Ducali Venetiarum Dominio qui reconditi prout Roma transmissi fuerant in capsis XXXta comendati fuerunt Magnificis et generosis dominis Procuratoribus Aedis Divi Marci tantisper quo ad instruatur et exornetur domus bibliothecariae in qua reponi pro communi studiosorum utilitate ac decoro et ornamento urbis huius celeberrimae, secondo il titolo riportato al f. 19r, cui segue l’incipit In capsa .A. sunt codicis infrascripti, f. 46v explicit Finis. Utilizzato da L. LABOWSKY, Bessarion’s Library and the Biblioteca Marciana. Six Early Inventories, Roma 1979 (Sussidi eruditi, 31), pp. 191-243 per l’edizione dell’inventario della biblioteca bessarionea del 1474. II (ff. 49-64) Index Bibliothecae Sancti Antonii Venetiarum quae fuit Cardinalis Grimani, secondo il titolo riportato al f. 49r, cui segue l’incipit Aggregatio dior setor (sic), f. 64v explicit Eiusdem commentaria 3. 10. 2931. III (ff. 65-66) Indice di libri offerti a papa Leone X, autografo di Guarino Favorino; f. 65r incipit Antonii Trombethe episcopi, f. 66v explicit tectum. Edito da G. MERCATI, Un indice di libri offerti a Leone X, in Il libro e la stampa, n.s., 2 (1908), pp. 41-47, poi in ID., Opere minori, III, Città del Vaticano 1937 (Studi e testi, 78), pp. 76-82. IV (ff. 67-93) Indice della sala graeca publica della Biblioteca Apostolica Vaticana, come si deduce in parte dal titoletto apposto da Angelo Colocci al f. 69r bibliothece Vaticanae, cui segue la descrizione del primo codice; al f. 93v descrizione dell’ultimo codice, inc. Actus Apostolorum cum expositione sine nomine auctoris, expl. Aristoteles Peri hermeneias; qui edito per la prima volta. V (ff. 94-139) Index Bibliothecae Illustrissimi Ducis Urbini, secondo il titolo riportato al f. 94r, cui segue l’incipit Bibliae prima pars, f. 138v explicit lingua arabica. VI (ff. 140-190) Indice incompleto della sezione greca della biblioteca Medicea Laurenziana, come si deduce parzialmente dal titoletto apposto dal Colocci al f. 140r Bibliothece Mediceae, cui segue l’incipit In primo Armario distinctione prima. Tabula prima, f. 187v explicit logotete grammatica absoluta. VII (ff. 191-200) Indice di libri senza alcuna titolazione; f. 191 incipit Quatuor Evangelistae, f. 200r explicit Orphei hymni.
1 Questo e i due precedenti inventari della biblioteca del cardinal Domenico Grimani sono stati studiati da MERCATI, I codici Vaticani latino 3122 cit., pp. 154-168 e ID., Codici latini Pico Grimani Pio e di altra biblioteca ignota del secolo XVI esistenti nell’Ottoboniana e i codici greci Pio di Modena con una digressione per la storia dei codici di S. Pietro in Vaticano, Città del Vaticano 1938 (Studi e testi, 75), pp. 29 n. 2 e 31 n. 5. Quanto alla biblioteca Grimani si veda DILLER – SAFFREY – WESTERINK, Bibliotheca Graeca Manuscripta cit.
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MAT. — A Carta senza filigrana. B I Due tipi di carta filigranata, il primo con sirena in cerchio (BRIQUET, nr. 13885, Firenze 1507), il secondo con un uccello in scudo sormontato da stella (BRIQUET, nr. 12235, Napoli 1513). II Due tipi di carta filigranata, il primo con profilo di angelo orante che corre sopra una ruota crociata (differente da BRIQUET nr. 634), il secondo con monogramma BS sormontato da trifoglio (senza raffronti in BRIQUET). III Carta filigranata con sirena in cerchio (BRIQUET nr. 13885, Firenze 1507). IV Tre tipi di carta filigranata, il primo con croce greca a tre punte per braccio (BRIQUET nr. 5539, Roma 1505), il secondo con aquila coronata ad ali aperte (che non ha simili in BRIQUET, pur richiamando il nr. 93), il terzo con chiavi decussate unite da laccio pendente (che non ha simili negli esempi descritti da BRIQUET ai nrr. 3808-3910). V Quattro tipi di carta filigranata, il primo con corno appeso a cordone in cerchio (BRIQUET nr. 7855, Roma 1513), il secondo con fiore (senza paralleli in BRIQUET, dove si potrebbe appena accostare al nr. 6443), il terzo con sirena in cerchio (BRIQUET nr. 13885, Firenze 1507), il quarto con giglio in cerchio (BRIQUET nr. 7099, Perugia 1502). VI Tre tipi di carta filigranata, il primo con sirena in cerchio (BRIQUET nr. 13885, Firenze 1507), il secondo con fiore (senza paralleli in BRIQUET, dove la si potrebbe appena accostare al nr. 6443), il terzo con corona in cerchio (BRIQUET nr. 4864, Santo Stefano e Firenze 1499). VII Due tipi di carta filigranata, il primo con scudo sostenuto da animale, in cerchio (esattamente come BRIQUET nr. 1131, ma senza la stella che sovrasta il cerchio; Firenze 1529), il secondo sirena in cerchio sovrastato da stella (BRIQUET nr. 13899, Napoli 1524-8).
Si nota che delle otto unità che complessivamente compongono il codice, quattro sono omogenee tra loro, presentando carte con una stessa filigrana, ossia BRIQUET nr. 13885, che risulta prodotta e diffusa a Firenze attorno al 1507, mentre la restante metà delle unità, pur avendo sempre provenienza italiana, non è omogenea e rivela un’origine diversa e varia. La forbice cronologica delle filigrane databili per raffronto non supera gli anni tra il 1490 e il 1515, ma converge sul primo decennio del XVI secolo; il dato non contrasta con i testi contenuti, anzi rafforza le datazioni orientative che ne emergono. FASC. – A 1 foglio e 1 settenione; sui ff. completi sono disposte circa 30 linee senza accorgimenti di rigatura. B I 3 ottonioni; sui ff. completi sono disposte circa 28 linee senza accorgimenti di rigatura. II 1 ottonione; sui ff. completi sono disposte circa 30 linee senza accorgimenti di rigatura. III 1 ternione, il cui bifoglio centrale proveniva originariamente dall’inventario seguente, come confermano, prima ancora del contenuto, le numerazioni origi-
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narie di questo e del fascicolo seguente; sui ff. completi sono disposte circa 27 linee senza accorgimenti di rigatura. IV 12 fascicoli: 2 bifogli, 1 foglio e 9 bifogli legati uno dopo l’altro, cui è da aggiungere il bifoglio rilegato per errore al centro del fascicolo precedente. Il foglio isolato (originariamente f. 8) è ciò che resta della caduta di due bifogli contigui, rivelata dalla numerazione originaria, prima ancora che dal contenuto: il secondo (originariamente ff. 9-10) caduto integralmente, mentre il primo per metà (originariamente f. 7). Sui ff. completi sono disposte circa 27 linee senza accorgimenti di rigatura. V 3 fascicoli: uno da 9 bifogli, uno da 10 bifogli e 1 quaternione; sui ff. completi sono disposte circa 25 linee senza accorgimenti di rigatura. VI 3 fascicoli: 1 quinione, un fascicolo da 17 bifogli e 1 ottonione; sui ff. completi sono disposte circa 30 linee senza accorgimenti di rigatura; il f. 158 si trova tra i ff. 174 e 175. VII 2 fascicoli: 1 ternione e 1 binione ottenuto dalla sovrapposizione di 3 bifogli, i cui due primi fogli, tagliati, ripiegati e incollati formano un tallone; sui ff. completi sono disposte circa 21 linee senza accorgimenti di rigatura. SCRIPT. — A Corsiva italica con finalità di copia ordinata ed esecuzione uniforme, di una sola mano, che adopera inchiostro bruno. B I Corsiva italica con finalità di copia ordinata ed esecuzione abbastanza uniforme, di una sola mano, che adopera inchiostro bruno. II Corsiva italica con finalità di copia ordinata ed esecuzione piuttosto rapida, talora scomposta, di una sola mano, che adopera inchiostro bruno. III Corsiva italica di mano di Guarino Favorino da Camerino, che adopera inchiostro bruno. IV Corsiva italica senza alcuna finalità di copia ordinata, con esecuzione disordinata e incerta, ricca di grafismi grecizzanti, di una sola mano, che adopera inchiostro che varia dal grigio chiaro al ruggine al marrone scuro. V Corsiva italica con finalità di copia ordinata ed esecuzione abbastanza uniforme, di una sola mano, che adopera inchiostro bruno. VI 1(ff. 140-155): corsiva italica senza finalità di copia ordinata, con inserzioni di greco dovute alla mano descritta qui di seguito; 2(ff. 156-157) corsiva italica senza finalità di copia ordinata, con inserzioni di greco di Scipione Forteguerri da Pistoia, detto Carteromaco2; 3(ff. 159-187) corsiva gotica senza finalità di copia ordinata, con inserzioni di greco e annotazioni marginali della seconda mano. VII Corsiva italica, senza finalità di copia ordinata, con esecuzione libera e scomposta, che adopera un inchiostro ruggine chiaro. ANNOT. — Note marginali, maniculae e segni di spunta di mano di Angelo Colocci, che, dopo interventi rari e distanti tra loro (A f. 1v, B ff. 2r, 65rv e 66r), a partire da 2
G. CARDINALI, Un inventario inedito di codici greci della Medicea privata e una notizia sul Carteromaco, in Miscellanea Bibliothecae Apostolicae Vaticanae 19 (2012), pp. 189-204 e ID., «In qua biblioteca pro commodo suo quisque studere potest». Frequentatori e prestiti della biblioteca Medicea privata durante il suo soggiorno romano, in Archivum mentis 3 (2014), pp. 131-170.
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69r interviene sistematicamente in ogni singolo foglio con fitte annotazioni lungo tutti i margini vuoti del singolo f. Ai ff. 79rv, 81rv, in orgine vuoti, annotazioni di mano di Angelo Colocci. Si tratta, quasi esclusivamente, di trascrizione a margine di nomi di autori e titoli di opere trovati nei singoli inventari. NOT. ANT. — B f. 1r traccia di un’antica segnatura: n. 519. LEG. — Legatura del sec. XIX (circoscrivibile agli anni 1846-1853), con cuciture in spago; coperta in assi di cartone rivestite di pergamena verde proveniente dalla precedente legatura, databile tra il 1609 e il 1618, che recava gli stemmi impressi in oro di Paolo V Borghese (1605-1621) sul piatto anteriore e, su quello posteriore, del cardinale bibliotecario Scipione Borghese Caffarelli (1609-1618); sul dorso di pelle chiara è stata apposta, nel secondo scomparto, un’etichetta di pelle bruna, su cui è stata impressa in oro la segnatura VAT. 3960, sempre in oro sono stati impressi nei due scomparti sottostanti gli stemmi di Pio IX Mastai Ferretti (1846-1878) e del cardinale bibliotecario Luigi Lambruschini (1834-1853). In questa occasione sono state inserite guardie cartacee non numerate, in principio e in fine di volume3.
2. Il possessore del Vat. lat. 3960: Angelo Colocci da Iesi Come chiaramente emerge dalla descrizione del manoscritto e in particolare dall’autografia di molti notabilia, il codice Vat. lat. 3960 proviene dalla biblioteca dell’umanista Angelo Colocci (Iesi 1474 – Roma 1549)4, sebbene finora nessuno degli studi dedicati a questa ne abbia mai fatto menzione. La biblioteca colocciana, infatti, è una collezione libraria singolare. Trattandosi di una raccolta molto vasta e diversificata, essa ha attirato finora l’attenzione di studiosi assai diversi per interessi e metodi di ricerca — classicisti, filologi romanzi, storici locali e dell’umanesimo, studiosi di 3 Quanto alla bibliografia relativa al Vat. lat. 3960, salvo quella citata in queste pagine, si rinvia ai volumi di M. BUONOCORE, Bibliografia dei fondi manoscritti della Biblioteca Vaticana (1968-1980), II, Città del Vaticano 1986 (Studi e testi, 319), p. 1138; M. CERESA, Bibliografia dei fondi manoscritti della Biblioteca Vaticana (1981-1985), Città del Vaticano 1991 (Studi e testi, 342), p. 535; M. BUONOCORE, Bibliografia retrospettiva dei fondi manoscritti della Biblioteca Vaticana, Città del Vaticano 1994 (Studi e testi, 361), p. 477; M. CERESA, Bibliografia dei fondi manoscritti della Biblioteca Vaticana (1986-1990), Città del Vaticano 1998 (Studi e testi, 379), p. 504; ID., Bibliografia dei fondi manoscritti della Biblioteca Vaticana (1991-2000), Città del Vaticano 2005 (Studi e testi, 426), p. 659. 4 Indico qui, preliminarmente, la raccolta di studi dedicata a Colocci, che sarà citata a più riprese nelle pagine seguenti: Atti del Convegno di Studi su Angelo Colocci (Jesi, 13-14 settembre 1969, Palazzo della Signoria), Jesi 1972; più documentato, sebbene più parziale, M. BERNARDI, Gli elenchi bibliografici di Angeo Colocci: la lista A e l’inventario primo (Arch. Bibl. 15, pt. A), in Miscellanea Bibliothecae Apostolicae Vaticanae 20 (2014), pp. 89-153. Interessante M. BERNARDI, Angelo Colocci, in Autografi dei letterati italiani. Il Cinquecento, a cura di M. MOTOLESE – P. PROCACCIOLI – E. RUSSO, consulenza paleografica di A. CIARALLI, II, Roma 2013, pp. 75-110.
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biblioteche e storici della scienza — che l’hanno indagata in maniera parziale e con prospettive non omogenee. Non è possibile fare affidamento sullo studio monografico più recente in materia5, dal momento che, pur presentandosi come un bilancio dello stato dei lavori, si dichiara esso stesso frutto di un lavoro che prescinde da ogni verifica degli originali e tutto basato sugli spogli della bibliografia precedente, dai lavori pionieristici di Pierre de Nolhac6 e Samy Lattès7, alle ricerche di Vittorio Fanelli8, Luigi Michelini Tocci9, Santorre Debenedetti10, Giovanni Mercati11, Augusto Campana12, fino ai recenti studi di Rossella Bianchi13 e Corrado Bologna14; dove manca ogni menzione al Vat. lat. 3960. Per riconoscere un pezzo proveniente dalla collezione di Colocci si ricorre ancora ai due criteri stabiliti da Lattès, ossia la presenza del volume in uno degli elenchi di libri posseduti dall’umanista e/o il riconoscimento, sui fogli del volume, di annotazioni manoscritte attribuibili alla mano di Colocci: egli aveva, infatti, l’abitudine di annotare in abbondanza i testi che andava leggendo. 5 M. BERNARDI, Per la ricostruzione della biblioteca colocciana: lo stato dei lavori, in Angelo Colocci e gli studi romanzi, a cura di C. BOLOGNA – M. BERNARDI, Città del Vaticano 2008 (Studi e testi, 449), pp. 21-83, specie p. 22. 6 P. DE NOLHAC, La bibliothèque de Fulvio Orsini. Contribution à l’histoire des collections d’Italie et à l’étude de la Renaissance, Paris 1887 [réimp. anast.: Genève – Paris 1976]. 7 S. LATTÈS, Recherches sur la bibliothèque d’Angelo Colocci, in Mélanges d’Archéologie et d’Histoire, publiés par l’École française de Rome 48 (1931), pp. 308-334. Del medesimo autore anche: La plus ancienne Bible en vers italiens (manuscrit Vatican Latin 4821), in Mélanges d’Archéologie et d’Histoire, publiés par l’École française de Rome 49 (1932), pp. 180-215 e, da ultimo, Premessa metodologica per l’indagine sulla biografia e gli autografi del Colocci, in Atti del Convegno cit., pp. 35-44. 8 Si veda la raccolta di V. FANELLI, Ricerche su Angelo Colocci e sulla Roma cinquecentesca, Città del Vaticano 1979 (Studi e testi, 283). 9 L. MICHELINI TOCCI, Dei libri a stampa appartenuti al Colocci, in Atti del Convegno cit., pp. 77-96. 10 S. DEBENEDETTI, Le ansie di un bibliofilo durante il Sacco di Roma, in Mélanges offerts à Emile Picot, I, Paris 1913, pp. 511-514. 11 G. MERCATI, Un codice negletto degli agrimensori romani e Il soggiorno del Virgilio Mediceo a Roma, in ID., Opere minori, IV, Città del Vaticano 1937 (Studi e testi, 79), rispettivamente pp. 523-524 e 524-545. Alcune notizie anche in B. L. ULLMAN, Studies in the Italian Renaissance, Roma 19732 (Storia e Letteratura, 51), pp. 378, 429 e 445-449. 12 A. CAMPANA, Angelo Colocci conservatore ed editore di letteratura umanistica, in Atti del Convegno cit., pp. 257-272, ora in ID., Scritti, I, 2, a cura di R. AVESANI – M. FEO – E. PRUCCOLI, Roma 2012 (Storia e Letteratura, 240), pp. 827-843. 13 R. BIANCHI, Per la Biblioteca di Angelo Colocci, in Rinascimento 30 (1990), pp. 271-282. 14 C. BOLOGNA, Colocci e l’Arte (di «misurare» e «pesare» le parole, le cose), in L’umana compagnia. Studi in onore di Gennaro Savarese, a cura di R. ALHAIQUE PETTINELLI, Roma 1999, pp. 369-407.
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Il Vat. lat. 3960 non pare riconoscibile in nessuna delle liste di libri appartenuti a Colocci. Oltre alle cinque più note ed ampie (Arch. Bibl. 15, ff. 44r-63r, databile entro il 154915; Vat. lat. 3963, ff. 4v-5v, databile al maggio-giugno 154916; Vat. lat. 3958, ff. 184r-196r, datata 27 ottobre 155817; Vat. lat. 7205, ff. 1r-52r, datata 1582 circa18; Vat. lat. 14065, ff. 50r63r, databile tra 1543 e 1549 circa19), ne sono emerse di parziali (Vat. lat. 2874, f. 112r; Vat. lat. 3217, ff. 329rv, databile post 1526; Vat. lat. 3903, ff. 199rv, 206rv, 222r-227v; Vat. lat. 4817, f. 196rv, 210r211v20): in nessuna di queste si trova traccia dell’attuale Vat. lat. 3960. Il codice in esame è tuttavia certamente ascrivibile alla biblioteca di Colocci, dal momento che presenta abbondantissimi notabilia nei quali con certezza si riconosce la scrittura dell’erudito di origini marchigiane, che «Comme la plupart des humanistes, … surchargeait de notes les marges de ses manuscrits. Or, il est peu d’écritures plus aisément reconnaissables que la sienne; le caractère personnel et difficilement lisible de sa graphie a été maintes fois noté (…). Le caractère de cette écriture, qui est, par ailleurs, la source de difficultés souvent insurmontables, est, dans ce cas qui nous occupe, d’une aide précieuse, car il permet de la reconnaître même dans un mot de quelque lettre21». Basta scorrere le pagine del Vat. lat. 3960 per imbattersi in innumerevoli esempi della grafia tipica di Colocci, facilmente riconoscibile soprattutto nel tracciato delle maiuscole B, D, G, L, R e S, delle minuscole H, E, P, V, oltre che dall’abituale e caratteristica mancanza di linearità e regolarità nell’impostazione grafica dei suoi notabilia. 15 Reso noto da MERCATI, Il soggiorno romano cit., pp. 541-542 ed edito da BERNARDI, Gli elenchi cit., pp. 106-151. 16 Edito da MERCATI, Il soggiorno romano cit., pp. 542-545, che registra i libri di Colocci prelevati alla sua morte per volontà di Paolo III ed entrati in Vaticana sotto il bibliotecariato di Marcello Cervini. 17 Questo Inventario delli libri del Colotio di sacra scriptura fatto alli 27 d’ottobre MDLVIII, fu segnalato da E. MONACI, Il Canzoniere portoghese della Biblioteca Vaticana, Halle 1875, p. XI, n. 1 e studiato da LATTÈS, Recherches sur la bibliothèque cit. Una menzione in D. GIONTA, Tra Questenberg e Colocci, in Studi Medievali e Umanistici 3 (2005), pp. 404-412, a p. 410. 18 L’Inventarium librorum Fulvii Ursini, in cui sono elencati i libri che Orsini decise, attorno al 1582, di legare alla Vaticana, è edito da DE NOLHAC, La bibliothèque de Fulvio Orsini cit., pp. 334-396, con aggiunte significative alle pp. 397-402. 19 Questo inventario, parzialmente autografo, è stato reso noto da BIANCHI, Per la biblioteca cit., pp. 277-282. 20 Gli ultimi due elenchi di libri sono stati segnalati da F. UBALDINI, Vita di Mons. Angelo Colocci. Edizione del testo originale italiano (Barb. lat. 4882), a cura di V. FANELLI, Città del Vaticano 1969 (Studi e testi, 256), p. 49, n. 59. 21 LATTÈS, Recherches sur la bibliothèque cit., p. 318 e CAMPANA, Angelo Colocci conservatore cit., pp. 828-829.
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A riprova dell’autografia colocciana delle note marginali del Vat. lat. 3960, si confrontino l’annotazione bibliothece vaticanè apposta nel margine superiore destro del f. 69r e le stesse parole vergate da Colocci in una ricevuta di prestito che si trova nel Vat. lat. 3966, f. 7r, e anche, la firma Colotius con la quale l’umanista siglava i suoi prestiti in Vaticana (specimina in Bertòla, tavv. 2*-4*, 24*, 34*-35*, 101*) e l’annotazione Colutius apposta a margine dell’indicazione di un volume con opere di Coluccio Salutati nell’inventario della biblioteca urbinate al f. 124r del Vat. lat. 3960 (tavv. I e II, III e IV). Queste evidenze paleografiche, se provano che Colocci lesse e annotò gli inventari raccolti nel Vat. lat. 3960, che dunque furono in suo possesso, non sono però sufficienti a dimostrare che nella biblioteca dell’erudito trovasse posto il codice così come si presenta attualmente. In altri termini, non è possibile stabilire se il Vat. lat. 3960 sia stato allestito da Colocci o sia il frutto del riordino di alcuni fascicoli di sua proprietà, che, conservati per un certo tempo sciolti, furono riuniti per affinità di materia e rilegati insieme successivamente al loro ingresso in Vaticana22. Un indizio in questo senso sembra essere l’aspetto logoro dei primi e degli ultimi fogli di ciascun inventario, che mal si spiega con una loro rilegatura precoce, ma che collima con l’ipotesi di una circolazione indipendente e di una conservazione separata dei diversi inventari, che erano così più facili da maneggiare. Un ulteriore indizio in questo senso è quello, che si vedrà tra poco, della caduta di alcuni fogli dell’inventario dei codici greci vaticani tra gli attuali ff. 74 e 76, avvenuta solo dopo che Colocci lesse e studiò il testo. Come anche pare confermare l’inversione di alcuni bifogli dell’inventario vaticano, confusi all’epoca della rilegatura attuale del codice, successiva alla lettura e consultazione di Colocci. 3. Angelo Colocci e gli inventari del Vat. lat. 3960 Avendo ora accennato alla probabile conservazione sciolta dei vari inventari che compongono il Vat. lat. 3960 e alla loro provenienza dalla biblioteca di Colocci, non mi pare inutile, prima di procedere oltre, porre mente alla persona del possessore e al possibile utilizzo da parte sua di simili strumenti bibliografici. Nato a Iesi (AN) il 24 luglio 1474 da famiglia nobile23, dopo un soggior22
CAMPANA, Angelo Colocci conservatore cit., p. 828. La biografia di riferimento è ancora quella di F. UBALDINI, Vita di Mons. Angelo Colocci cit., cui va affiancata la voce (redazionale) Colocci Angelo, in Dizionario Biografico degli Italiani, XXVII, Roma 1982, pp. 105-111, che recepisce gli studi successivi all’Ubaldini, tra i 23
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no nell’Italia meridionale che gli permise anche di legarsi agli umanisti dell’Accademia pontaniana, di cui fece parte, Colocci era giunto a Roma verso la fine del secolo. Protagonista di una rapida carriera ecclesiastica, egli ottenne, dopo esser rimasto vedovo (1518), la nomina a coadiutore con diritto di successione della diocesi di Nocera Umbra, di cui era vescovo Guarino Favorino24. Il Colocci gli succedette nel 1537, finché nel 1543 prese la decisione di tornare a Roma, esasperato dalla cittadina umbra e dalla sua aria troppo ‘sottile’25. Privato del figlio naturale Marcantonio, morto tra 1544 e 1545, Colocci si spense il 1 maggio 1549. Proprietario di un notevole patrimonio personale, Colocci si dedicò all’acquisto di beni immobili, reperti archeologici26 e libri per le sue collezioni personali già ai tempi ben note. Nei giardini della sua villa presso Sant’Andrea delle Fratte, i celebri Horti Colotiani, aveva l’abitudine di tenere riunioni con amici letterati ed eruditi27, che richiamava attorno a sé, animando la vita culturale romana del tempo28. quali: L. BERRA, Come il Colocci conseguì il Vescovato di Nocera, in Giornale Storico della Letteratura Italiana 89 (1927), pp. 304-316, e i due saggi di V. FANELLI, La ribellione di Jesi durante la congiura dei baroni, in Rendiconti dell’Istituto marchigiano di Scienze, Lettere e Arti di Ancona 19 (1955-1960), pp. 139-150 e Adriano VI e Angelo Colocci, in Studi Romani 8 (1960), pp. 13-24, ambedue ristampati in Ricerche su Angelo Colocci cit., pp. 19-29 e 30-44, oltre al contributo La fortuna di Angelo Colocci, in Atti del Convegno cit., pp. 19-34. Tra i contributi più recenti, si veda M. BERNARDI – C. BOLOGNA – C. PULSONI, Per la biblioteca e la biografia di Angelo Colocci: il ms. Vat. lat. 4787 della Biblioteca Vaticana, in Studii de Romanisticã, a cura di D. MARGA, V. MOLDOVAN, D. FEURDEAN, Cluj-Napoca 2008, pp. 200-220. 24 Si vedano M. MORICI, Due umanisti marchigiani vescovi di Nocera Umbra (Varino Favorino Camerte e Angelo Colocci), in Bollettino della Regia Deputazione di storia patria per l’Umbria 7 (1901), pp. 141-152; ID., Dov’è morto l’umanista Varino Favorino camerte, in Atti e memorie della Regia Deputazione di storia patria per le province delle Marche, n.s., 2 (1905), pp. 89-94 e BERRA, Come il Colocci cit., pp. 305-307. 25 L’espresione è di Colocci stesso in una lettera a Pier Vettori, scritta da Roma il 17 aprile 1543, ed edita da V. FANELLI, Lettere di mons. Angelo Colocci nel Museo Britannico di Londra, in Rinascimento, II s., 6 (1959), pp. 107-135, poi in ID., Ricerche cit., pp. 45-90, segnatamente p. 53: «io andai al mio vescovado dove sono stato dui anni quasi sempre in letto per quel aere sottilissimo molto contrario al nostro di Roma». 26 Una presentazione di questi testi in LATTÈS, Recherches cit., pp. 308-312, ma si vedano anche FANELLI, Ricerche cit., p. 111-125 e J. VERBOGEN, Martinus Smetius et Angelo Colocci. Une collection romaine d’inscriptions antiques au XVIe siècle, in Humanistica Lovaniensia 34A (1985) (Roma Humanistica. Studia in honorem Revi adm. Dni Dni Iosaei Ruysschaert), pp. 255-272. 27 D. GNOLI, Orti letterari nella Roma di Leone X, in Nuova Antologia 65 (1930), pp. 3-19 e 137-148, segnatamente pp. 15-19 e D. GNOLI, La Roma di Leone X. Quadri e studi originali, Milano 1938; più recente la sintesi di M. PELLEGRINI, Leone X, in Enciclopedia dei papi, III, Roma 2000, pp. 42-64, segnatamente pp. 62-63. 28 JACOBI SADOLETI / S.R.E. CARDINALIS / EPISTOLAE / QUOTQUOT EXTANT /
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In questa cornice fatta di incontri, discussioni, scambi di libri e di idee, trova naturalmente il suo posto e il suo senso la collezione di inventari di biblioteche italiane ora riuniti nel Vat. lat. 3960. A svelare il senso della presenza in una biblioteca erudita e dell’uso di materiali bibliografici di questo genere sta il caso analogo, coevo — e forse apparentato con quello del Vat. lat. 3960 e di Colocci — della raccolta di cataloghi e inventari di biblioteche italiane con speciale attenzione a quelle greche o alle loro sezioni greche, citata nell’epistolario di Guillaume Pellicier (1490-1567)29. Vescovo di Montpellier dal 1536 e ambasciatore francese a Venezia, Pellicier era in contatto epistolare anche con Pierre Duchastel, che dal 1540 dirigeva la biblioteca di Fontainebleau, che il re Francesco I stava allestendo nella sua sezione greca con considerevoli investimenti economici30. Il bibliotecario reale era alla ricerca di nuove acquisizioni per la collezione e, su mandato del sovrano, scriveva all’ambasciatore a Venezia, che era allora il maggior centro europeo di produzione e scambio di codici greci, fidando anche sulla competenza ed erudizione di Pellicier in quanto uomo di Chiesa. La richiesta era sempre quella di scovare, indicare e acquistare, o far copiare, manoscritti greci per la biblioteca reale. La cultura e gli interessi personali dell’ambasciatore trovarono in questa missione un’occasione di espressione, che diede modo a Pellicier anche di metter da parte volumi, originali o in copia, per la sua biblioteca personale31. Negli anni della sua missione veneziana, dal 1539 al 1542, Pellicier riuscì ad allestire una biblioteca greca di circa 250 pezzi, che ci è ben nota PROPRIO NOMINE SCRIPTAE / NUNC PRIMUM / DUPLO AUCTIORES / IN LUCEM EDITAE. / PARS PRIMA. / […] / ROMAE, MCDCCLX / EXCUDEBAT GENEROSUS SALOMONIUS / PRAESIDUM FACULTATE., pp. 309-318. Su questo testo si veda anche A. FERRAJOLI, Il Ruolo della corte di Leone X, a cura di V. DE CAPRIO, Roma 1984 (Biblioteca del Cinquecento, 23), pp. 335, 368ss. Si veda anche G. MERCATI, M. Tulli Ciceronis De re publica libri e codice rescripto Vaticano Latino 5757 phototypice expressi. Prolegomena: De fatis bibliothecae monasterii Sancti Columbani Bobiensis…, Città del Vaticano 1934, pp. 95-96 e FANELLI in UBALDINI, Vita cit., p. 50, n. 59. 29 Correspondance politique de Guillaume Pellicier ambassadeur de France à Venise 15401542, I, édition par A. TAUSSERAT-RADEL, Paris 1899. 30 J. IRIGOIN, Les ambassadeurs à Venise et le commerce des manuscrits grecs dans les années 1540-1550, in Venezia centro di mediazione tra Oriente e Occidente. Aspetti e problemi, Firenze 1977, pp. 399-415, segnatamente pp. 399-400. Pierre Du Châtel, erudito, lettore di Francesco I e maestro della sua biblioteca (†3 II 1552), fu vescovo di Tulle (1539-1544), Mâcon (1544-1551) e Orléans (1551-1552). 31 A. CATALDI PALAU, Manoscritti greci della collezione di Guillaume Pellicier, Vescovo di Montpellier (ca. 1490-1568), in Studi italiani di filologia classica, III s., 2 (1985), pp. 103-115; EAD., Les vicissitudes de la collection de manuscrits grecs de Guillaume Pellicier, in Scriptorium 40 (1986), pp. 32-53, specie pp. 32-37; EAD., Les copistes de Guillaume Pellicier, éveque de Montpellier (1490-1567), in Scrittura e civiltà 10 (1986), pp. 199-237; M. L. SOSOWER, A Manu-
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grazie all’inventario della collezione e alla corrispondenza dell’ambasciatore32. Proprio il carteggio diplomatico di Pellicier rivela che, per trovare ed entrare in possesso di manoscritti interessanti, egli aveva fatto ricorso alla prassi abituale di raccogliere inventari delle principali biblioteche italiane, così da sapere cosa vi fosse conservato ed eventualmente richiederlo in prestito o comandarne una copia. A questo scopo Pellicier aveva allestito per sé e per il proprio sovrano un atelier di copia con un numero di scribi che variava da quattro a dodici33, di cui Pellicier illustra l’attività nella lettera a Duchastel del 22 luglio 154034. Appunto per trovare i codici da copiare per la biblioteca reale o per fare in modo che Duchastel potesse esprimere dalla Francia i suoi desiderata bibliografici, erano necessari gli inventari delle più ricche e meglio raggiungibili biblioteche italiane e così l’ambasciatore si adopera per procurarsi questi strumenti, come scrive a Duchastel il 19 agosto 154035. In questa lettera Pellicier parla di cataloghi delle biblioteche di Roma (ossia la Vaticana), Firenze (cioè la Medicea) e Urbino, oltre che di Venezia (riferendosi sia alla biblioteca Grimani a Sant’Antonio in Castello36 sia a quella bessarionea di San Marco nell’inventario del 147437), ossia esattamente delle stesse collezioni librarie che si trovano descritte, alcune per intero, altre limitatamente alla sezione greca, nel Vat. lat. 3960. A questo proposito è significativa la lettera del 2 dicembre 1540, in cui Pellicier scrive al Duchastel per ragguagliarlo sugli inventari in suo possesso e su quelli che conta di inviargli al più presto38. Dalla lettera emerge che l’inventario bessarioneo del 1474 Pellicier se l’era procurato durante il suo soggiorno romano e da tempo stava nella sua biblioteca privata, così come doveva essere il caso di quello vaticano (citato assieme all’urbinate), dal momento che non lo invia in Francia, ma prefescript of Guillaume Pellicier (D. 1567) in the Beinecke Library, in Scriptorium 52 (1998), pp. 372-380. 32 H. OMONT, Catalogue des manuscrits grecs de Guillaume Pellicier, in Bibliothèque de l’École des Chartes 46 (1885), pp. 45-83 e 594-624; ID., Inventaire de la bibliothèque de Guillaume Pellicier, évêque de Montpellier (1529-1568), in Revue des bibliothèques 1 (1891), pp. 161-172. 33 IRIGOIN, Les ambassadeurs à Venise cit., pp. 403-404. 34 IRIGOIN, Les ambassadeurs à Venise cit., pp. 406-407 e Correspondance politique cit., pp. 27-28. Il soggiorno a Roma di cui parla qui l’ambasciatore Pellicier è da datare tra il 1534 e il 1537. 35 Correspondance politique cit.,pp. 57-58. 36 Si vedano la lettera dell’8 ottobre 1540 (Correspondance politique cit., pp. 117-118) e SOSOWER, A Manuscript of Guillaume Pellicier cit., p. 378. 37 Correspondance politique cit., p. 176. 38 Correspondance politique cit., pp. 175-176.
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INTRODUZIONE
risce aspettarne una redazione più aggiornata dall’amico Agostino Steuco, ex bibliotecario di Sant’Antonio in Castello e, dunque, della biblioteca del cardinal Grimani, che quasi due anni prima era divenuto bibliotecario papale (24 ottobre 1538)39. Pellicier possedeva, dunque, al momento solo una redazione dell’inventario dei codici greci della Vaticana precedente gli anni Trenta del Cinquecento. Sapendo che il soggiorno romano di Pellicier va datato tra il 1534 e il 153740, non è improbabile uno scambio del vescovo francese con Colocci, che era all’epoca uno dei letterati e degli eruditi più in vista della città, celebre per le sue collezioni archeologiche quanto per la sua ricchissima biblioteca. Trovandosi a Roma per alcuni anni ed essendo già curioso di manoscritti e testi antichi, non doveva esser difficile per Pellicier ricorrere al Colocci e alla sua collezione libraria, dove avrebbe ben potuto attingere ai materiali riuniti nell’attuale Vat. lat. 3960 e farne trarre una copia integrale o la trascrizione di alcune sezioni per lui particolarmente interessanti. Se anche così non fosse stato, l’episodio degli inventari di Pellicier resta eloquente, dal momento che rivela il senso e l’uso che veniva fatto di manoscritti simili al Vat. lat. 3960 e illumina le intenzioni con cui Colocci allestì la raccolta di inventari e l’utilizzo che potè farne41. Non va dimenticata, a questo proposito, la sua attività di sostegno all’avventura del Collegio greco del Quirinale. Angelo Colocci, infatti, aderì con convinzione a quel progetto di fondare a Roma un centro di eccellenza per lo studio del greco e la formazione di giovani copisti e letterati, che fu il Ginnasio Greco, voluto da papa Leone X de’ Medici e impiantato in Caballino monte, ossia sul Quirinale42, per il
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BIGNAMI ODIER, La Bibliothèque Vaticane cit., p. 44-45 e 322. Correspondance politique cit.,pp. 27-28. 41 Un caso analogo è quello di Fulvio Orsini nella cui biblioteca si trovavano: «266. Indice della bibliotheca di F. Onophrio, scritto di mano sua, in quattro quaderni, di foglio longo, in papiro» e «295. Indice de libri del Pico della Mirandola, scritto di mano d’huomo dotto, in papiro in foglio, coperto di carta pecora», secondo l’edizione di DE NOLHAC, La bibliothèque de Fulvio Orsini cit., p. 379 e 381. Due casi ulteriori in G. MERCATI, Per la storia della biblioteca apostolica, bibliotecario Cesare Baronio, in Per Cesare Baronio. Scritti vari nel terzo centenario della sua morte, Roma [1913, pp. 85-178], poi in ID., Opere minori, III: 1907-1916, Città del Vaticano 1937 (Studi e testi, 78), pp. 201-274, segnatamente pp. 247-248 e A. NUOVO, Gian Vincenzo Pinelli’s collection of catalogues of private libraries in sixteenth-century Europe, in Gutenberg Jahrbuch 2007, pp. 129-144. 42 I. E. KALIUSOUNAKIS, Ματθαιος Δεβαρης και το εν Ρωμη Ελληνικον Γυμνασιον, in Αθηνα 26 (1914), pp. 81-101 e V. FANELLI, Il Ginnasio greco di Leone X a Roma, in Studi romani 9 (1961), pp. 379-393, poi in ID., Ricerche su Angelo Colocci cit., pp. 91-110, ma assai più aggiornato e documentato, con amplissima bibliografia: S. PAGLIAROLI, Giano Lascari e il Ginnasio greco, in Studi Medievali e Umanistici 2 (2004), pp. 215-293. 40
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quale mise a disposizione una sua proprietà immobiliare, dove trovò posto la tipografia del Collegio. Il Collegio Greco, infatti, aperto dietro suggerimento di Giano Lascaris43 e posto sin dal 1514 sotto la direzione di Zaccaria Calliergi e poi, nel 1519, di Arsenio Apostolis44, produsse, nella stamperia allestita nella casa di Colocci in Caballino monte, tra il 1517 e il 1519 cinque volumi, i primi tre a cura di Lascaris e gli ultimi due di Apostolis45. Edizioni di testi greci destinate sia alle attività del Collegio che al pubblico di lettori colti dell’epoca46, prediligendo opere rare e inedite, che attirassero i lettori proprio per la loro novità. In un simile contesto non è difficile immaginare l’uso che potrebbe esser stato fatto di materiali bibliografici come quelli del Vat. lat. 3960, che offrivano inventari utili all’individuazione e al reperimento di testi inediti o addirittura sconosciuti da far tornare alla luce e stampare presso i tipi del Collegio. A questo proposito segnalo l’annotazione che Colocci appose al f. 163r del Vat. lat. 3960, dove, accanto alla voce n. 129 dell’inventario laurenziano (129 Symplicii Philosophia commentarium super tribus libris de anima Aristotelis, in plures sectiones distinctus) scrive «Aug(ustinus) Niphus habet traductum Arsen(ius)que Monobasien(sis) habet graecum». Colocci, cioè, annota che il testo del commentario di Simplicio ai tre libri del De anima aristotelico poteva trovarsi in traduzione latina presso il filosofo ed erudito Agostino Nifo, mentre nell’originale greco era posseduto da quell’Arsenio Apostolis, che fu anche il secondo direttore del Collegio Greco e divenne poi arcivescovo di Monemvasia. L’appunto del bibliofilo Colocci mostra come i materiali bibliografici del Vat. lat. 3960 servissero alla localizzazione e al reperimento di testi greci nelle principali biblioteche italiane e al confronto tra le varie collezioni, pubbliche e private.
43 FANELLI, Il Ginnasio greco cit., p. 91. Sul ruolo di Giano Lascaris come consigliere per l’allestimento della sezione greca della Medicea privata, si veda infra, pp. 129-144. 44 F. BARBERI – E. CERULLI, Le edizioni greche «in Gymnasio Mediceo ad Caballinum montem», in Atti del Convegno cit., pp. 61-76, specie pp. 74-76 e PAGLIAROLI, Giano Lascari cit., p. 247 con nuovi documenti, che provano anche la presenza di studenti non greci (p. 262). 45 BARBERI – CERULLI, Le edizioni greche cit., p. 67-71 e PAGLIAROLI, Giano Lascari cit., p. 271. 46 BARBERI – CERULLI, Le edizioni greche cit., pp. 61-62 e 65 e PAGLIAROLI, Giano Lascari cit., pp. 267-268 con ampi riferimenti bibliografici.
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4. L’inventario vaticano inedito (G) Ai ff. 67-93 del Vat. lat. 3960 è, dunque, contenuto un inventario dei codici greci che si trovavano nella seconda sala della biblioteca papale. La biblioteca voluta da Niccolò V, infatti, era strutturata in tre sale: una prima publica latina, la seconda publica graeca, e una terza, detta secreta e poi parva secreta, per distinguerla dalla quarta, aperta tra il 1480 e il 1481, chiamata dapprima nova o addita o pontificia e poi magna secreta47. Quest’ultimo era l’aspetto della collezione nel primo Cinquecento. L’inventario non fu compilato dal Colocci, ma da un personaggio finora non identificato e sicuramente precedente all’erudito iesino, che venne quindi in possesso di un elenco già pronto. Il compilatore, che non si firma nel documento, ha lavorato solo nella sala publica graeca, senza aver avuto accesso alla terza sala (secreta), dove pure si trovava riposta la seconda sezione dei manoscritti greci della Vaticana48, ma il cui ingresso era vietato agli esterni49. Nella sala publica i manoscritti erano fissati mediante catene di ferro a otto banchi, ciascuno composto da un leggìo e da un vano inferiore. La collocazione dei codici era allestita sulla base della materia; ripartiti tra opere sacre e profane secondo una scansione già chiaramente attestata nell’inventario del 1481. Il primo banco era dedicato al Testamentum vetus et novum; il secondo, il terzo e il quarto agli Auctores clariores; il quinto allo Ius civile et canonicum; il sesto In philosophia; il settimo agli Oratores et rhetores e infine l’ottavo agli Historici, poetae et grammatici50. Un primo fatto singolare è che, stando al contenuto dell’inventario del Vat. lat. 3960, chi l’ha steso ha iniziato il censimento della biblioteca non dal primo banco (Testamentum vetus et novum), ma dall’ottavo (Historici, poetae et grammatici) a ritroso verso il primo, considerando e numerando come primo quello che era l’ottavo, come secondo il settimo, come terzo
47 Si veda, da ultimo, A. MANFREDI, La nascita della Vaticana in età umanistica da Niccolò V a Sisto IV, in Le origini della Biblioteca cit., pp. 147-236, segnatamente pp. 217-228. 48 MANFREDI, La nascita della Vaticana cit., p. 222. 49 Contrariamente all’inventariatore anonimo del Vat. lat. 3960, di cui ci stiamo occupando, l’accesso alla sala secreta era stato concesso al primo dei visitatori esterni di cui ci sono giunti gli inventari, ossia Antonio de Thomeis che potè perlustrare e descrivere la biblioteca papale tra l’autunno del 1477 e la primavera del 1478. Quanto alla bibliografia essenziale, si veda infra p. 31, n. 57. 50 MANFREDI, La nascita della Vaticana cit., pp. 217-225 e A. MANFREDI, L’antica sede della Biblioteca Vaticana, in A. M. PIAZZONI – A. MANFREDI – D. FRASCARELLI – A. ZUCCARI – P. VIAN, La Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano – Milano 2012 (Monumenta Vaticana Selecta, 6), pp. 148-177, specie pp. 153-154 e 160-161.
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il sesto e così via fino ad arrivare all’ottavo e ultimo, che era, in realtà, il primo. Al f. 69r si legge in primo banco e la pagina inizia con il Tucidide Vat. gr. 12751, che stava all’ottavo banco; al f. 80r si legge in quarto banco e segue la descrizione del Vat. gr. 85252, custodito nel quinto banco; al f. 85v c’è l’annotazione in quinto banco, seguita dalla descrizione dei Gregorii Nazazeni Sermones in theologia53, incatenato al quarto banco; al f. 88v sta l’indicazione in sesto banco e la voce che presenta il Vat. gr. 58654, collocato nel terzo banco; così poi le indicazioni del settimo e ottavo banco rispettivamente ai ff. 91r e 93r, seguite da manoscritti riposti rispettivamente nel secondo e nel primo banco della sala publica graeca55. Il raffronto appena prodotto, sebbene inequivocabile, non è tuttavia completo a causa della perdita, subìta dall’inventario, di alcuni fogli, caduti tuttavia dopo la lettura e lo studio che ne aveva fatto Colocci. A testimoniarla stanno, da un lato, le lacune nella primitiva numerazione dei fogli dell’inventario, nella quale si riscontra un vuoto tra il f. 6 (attuale f. 74) e il f. 11 (attuale f. 76), e, dall’altro lato, il fatto che al f. 74v e al f. 75v si trovano delle annotazioni di Colocci relative al foglio successivo, che tuttavia non è quello che poi effettivamente segue. Al f. 74v, infatti, Colocci annotava nel margine inferiore destro della pagina la trascrizione dei titoli principali della descrizione che l’anonimo faceva, nel foglio seguente, dell’attuale Vat. gr. 706, che era il codice che apriva il VII banco della bibliotheca publica graeca. Questo spiega perché non possediamo, nell’inventario pervenutoci, il foglio iniziale della descrizione di questo banco e non ritroviamo nemmeno quello con la titolazione in secundo banco, con la quale l’anonimo avrebbe aperto la sezione successiva in conformità con quanto fa per quasi tutti i banchi successivi. Tra gli attuali ff. 75v e 76r dovevano esserci altri fogli, dal momento che al f. 75v Colocci anticipava in sintesi i contenuti della descrizione del foglio successivo, che, non corrispondendo a quello attualmente presente al f. 76r, deve essere scomparso. Le righe di Colocci descrivono gli attuali Vat. gr. 989, 85, 151, 1085, 51
G [1]. G [102]. 53 G [158]. 54 G [206]. 55 Dato il rischio di fare confusione tra la numerazione dei banchi data dall’anonimo e quella normalmente in uso negli inventari istituzionali della Vaticana, che è anche quella accolta e impiegata negli studi in materia, indicherò i banchi, adeguandomi alla prassi vigente, secondo la consuetudine dei custodes della Vaticana, chiamando ‘primo’ quello dedicato ai testi biblici e ‘ottavo’ quello che si apriva col Tucidide, oggi Vat. gr. 127. 52
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161, 81, 85, 990, 143, 174, che si trovavano nel VII banco della sala publica graeca e che l’inventario vaticano al suo stato attuale non presenta più, a seguito della caduta di fogli. Alla luce delle perdite appena documentate, che concernono i banchi VII e VI, si può ragionevolmente concludere che l’inventario vaticano, che allo stato attuale descrive in maniera pressoché completa i banchi I, IV, V, VI, VII e VIII della sala graeca publica, e in maniera parziale i banchi II e III, fosse inizialmente completo e censisse tutto il contenuto della sala. Ciò tuttavia non significa che l’inventario, nella sua forma originaria, descrivesse tutti i codici presenti sui banchi. Allo stato attuale, infatti, l’inventario censisce 330 codici greci, mentre quello precedente, redatto dai custodi della biblioteca nel 1484, ne contava 409 e quello di Vigili 406. È impossibile che nei pochi fogli caduti, forse un paio di bifogli in tutto, fossero descritti i circa 78 codici che mancano rispetto a quelli presenti nei due inventari, l’uno immediatamente precedente e l’altro subito successivo al nostro. Un dato che peraltro è confermato dal raffronto tra i tre inventari citati quanto ai banchi descritti in maniera completa. Anche in questi casi emerge che l’anonimo inventariatore ha tralasciato di descrivere qualche volume, forse perché in prestito o magari dal legatore o ancora per semplice distrazione o scarso interesse. Non va dimenticato che quest’opera di descrizione dovette durare più giorni e fu ripresa e interrotta più volte e non è improbabile che anche questo aspetto pratico abbia contribuito a qualche dimenticanza, tanto più che, come vedremo nel caso del pur attentissimo Vigili, ogni banco era provvisto, come più sopra si accennava, di un leggìo e di un vano inferiore e i codici potevano esser facilmente spostati tra i due ripiani così da render possibili omissioni e confusioni per chi volesse censirli. In ultimo, va ricordato che questo inventario è frutto del lavoro personale di un visitatore esterno e non un censimento istituzionale del patrimonio librario papale; come tale esso riflette gli interessi personali e gli scopi propri di uno studioso in visita alle collezioni pontificie o del committente dell’inventariazione. Quanto alla modalità di redazione e in rapporto a tutti quelli che ci sono pervenuti relativamente alla sala publica graeca, l’elenco del Vat. lat. 3960 presenta caratteristiche proprie anche rispetto a quelli redatti dai visitatori esterni. Gli inventari compilati dal personale della biblioteca papale, infatti, avevano lo scopo principale di reperire i volumi nei vari banchi. Ogni singolo codice era descritto in base a pochi criteri, che ne rendevano facile l’identificazione: nome dell’autore e titolo dell’opera, supporto scrittorio (pergamenaceo o cartaceo), colore della coperta o breve descrizione di essa. Nel caso, frequentissimo, di codici contenenti più opere di più autori,
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quella descritta nella voce non era spesso la prima che si trovasse aprendo il manoscritto, ma la prima ad essere riconosciuta chiaramente o quella ritenuta di maggior fama o estensione e che veniva scritta sui lemmata che si trovavano sul piatto anteriore del codice. In questo modo furono redatti gli inventari del 1475, 1481, 1484 e poi quelli del 1518 e 1533, ma anche altri due strumenti ad uso interno alla biblioteca, ossia i registri di prestito e l’elenco dei manoscritti rilegati sotto il bibliotecariato di Tommaso Inghirami, come si vedrà meglio in seguito56. L’altro filone di inventari del fondo greco vaticano, al quale si può ascrivere il Vat. lat. 3960, è quello delle compilazioni di eruditi visitatori, che ebbero accesso alla sala graeca publica e ne redassero un inventario per se o ad uso di un committente. Il primo esemplare, composto in versi e concernente le due sale pubbliche — la latina e la greca —, e la secreta, si deve al notaio romano Antonio de Thomeis tra il 1477 e il 147857, cui seguono in stretto ordine cronologico quello qui in esame e poi i due di Vigili, redatti tra 1510 e 1513, e l’ultimo della serie più antica, dovuto a Giovanni Severo da Sparta, che si trova nel Vat. gr. 1483 ed è databile attorno al 151858. Tutti questi inventari sono tra loro assimilabili per un certo numero di tratti comuni, primo dei quali è l’estensione delle voci descrittive ben oltre il nome dell’autore e il titolo dell’opera principale, per censire la maggior parte degli autori e delle opere contenute nel codice, sebbene a livelli di completezza diversi, senza eccessivo scrupolo rispetto al reperimento del codice nel banco in cui si trovava. Vengono, infatti, omesse le informazioni relative al supporto scrittorio e alla coperta esterna, e quel che ne risulta è una rassegna quasi di carattere bibliografico di opere codice per codice. Emblematica dal punto di vista archivistico e anche grafico è, a questo proposito, l’organizzazione delle voci sulle pagine. L’inventario del Vat. lat. 3960 si caratterizza per una sequenza di autori e titoli, che vengono divisi
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DI SANTE, La biblioteca rinascimentale cit., pp. 311-328. L’edizione del Convivium scientiarum in A. DE THOMEIS, Rime. Convivium scientiarum. In laudem Sixti Quarti Pontificis Maximi, a cura di F. CARBONI – A. MANFREDI, Città del Vaticano 1999 (Studi e testi, 394), pp. 1-126, cui si aggiungano i lavori preparatori F. CARBONI – A. MANFREDI, Verso l’edizione del Convivium Scientiarum di Antonio de Thomeis, in Sisto IV. Le arti a Roma nel primo Rinascimento. Convegno internazionale di studi, Roma, 23-25 ottobre 1997, pp. 60-73 e A. MANFREDI, Il Convivium scientiarum di Antonio de Thomeis tra gli inventari della Vaticana di Sisto IV, in Libri, lettori e biblioteche dell’Italia medievale (secoli IX-XV). Fonti, testi, utilizzazione del libro. Atti della Tavola rotonda italo-francese (Roma 7-8 marzo 1997), a cura di G. LOMBARDI e D. NEBBIAI DALLA GUARDA, Roma – Paris 2000, pp. 507-517 e la sintesi di DI SANTE, La biblioteca rinascimentale cit., pp. 313-320. 58 Edito da DEVREESSE, Le fonds grec cit., pp. 235-263. 57
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tra loro e ripartiti in unità librarie mediante parentesi graffe tracciate sul margine sinistro con l’indicazione in uno libro. Un altro elemento comune tra alcuni di questi inventari è che iniziano tutti a descrivere la sala greca a partire dal banco degli autori profani, aperto dal Tucidide Vat. gr. 127, e risalgono fino a quello dei testi sacri, nel senso contrario agli inventari istituzionali. Questo dettaglio tradisce un diverso approccio alla sala della biblioteca, che, per quanto sappiamo, era occupata da otto banchi disposti parallelamente uno dopo l’altro perpendicolari alle finestre laterali. Una volta entrati, venendo dalla sala publica latina, si incontrava il primo dei banchi, poi il secondo, il terzo e così via fino alla porta chiusa che immetteva nella parva secreta. La sala, dunque, poteva essere percorsa e visitata sia a partire dal primo banco fino all’ultimo, sia portandosi al fondo e risalendo verso la porta che si apriva sulla publica latina59. Dall’opposta organizzazione dei due tipi di inventari considerati emerge dunque un’opposta concezione spaziale della biblioteca tra personale interno e visitatori, che è ulteriormente confermata dalla discrepanza nella numerazione stessa dei banchi. Se negli inventari interni non c’è dubbio sul fatto che il primo banco fosse quello del Testamentum vetus et novum e l’ottavo e ultimo quello degli Historici, poetae et grammatici, l’anonimo del Vat. lat. 3960, che inizia la descrizione dal Tucidide Vat. gr. 127, considera quel banco il primo e quello dei testi biblici l’ottavo, mentre Vigili, che pure inizia dal banco degli autori classici e conclude coi biblici, considera il primo come l’ottavo e l’ultimo come il primo. È facile concludere che i banchi non fossero numerati chiaramente e che i visitatori si muovessero in tutta libertà, senza un preciso orientamento o percorso, precostituito o consigliato. Il contenuto dei singoli banchi corrisponde, infatti, assai bene, come mostra anche la nostra stessa edizione. Venendo alle caratteristiche interne dell’inventario del Vat. lat. 3960, si nota, nell’allestimento delle singole voci, un progressivo, ma deciso mutamento di metodo che matura progressivamente con la pratica stessa per almeno tre tappe consecutive. L’inventario si apre (f. 69r) con un elenco di ventisette nomi d’autore, cui in soli nove casi sono aggiunte brevi specificazioni, ma che non sono propriamente definibili come titoli: historia versu composita; l’aggettivo historicus; historia a principio mundi usque ad tempora sua; tragediae fino a de duodecim carminibus e al caso unico dell’ampia voce Protos qui continet examinationem per interrogationem quemadmodum. 59
MANFREDI, L’antica sede cit., pp. 170-173.
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Si tratta dunque di incipit molto sintetici, che tengono conto solo dell’autore dell’opera o dell’opera principale del manoscritto, senza specificarne il titolo, come mostra il caso delle tragedie di Sofocle ed Euripide, delle commedie di Aristofane e delle opere poetiche di Teocrito, Oppiano e Pindaro. Non compaiono segni o indicazioni che riconducano l’autore registrato al codice in cui è contenuto né all’eventuale presenza di altri testi o di materiali esegetici di corredo. È chiaro, dunque, che l’interesse non solo non è il reperimento del volume nella sala né è legato agli aspetti esterni (supporto e coperta), ma va solo ed esclusivamente agli autori presenti nella Biblioteca Vaticana. Questa prassi viene, tuttavia, subito abbandonata già nella pagina immediatamente successiva (f. 69v), dove, dopo un Argonautica Orphei60 ancora vicino alla prima modalità descrittiva, le voci sono impostate in maniera diversa, se non opposta61. L’inventariatore adotta, infatti, una modalità ampiamente descrittiva, che al nome dell’autore aggiunge una sorta di titolazione o rubricazione latina, spesso direttamente tradotta da quella greca presente sui codici. Questa modalità molto più analitica si estende a più opere, se ve ne sono, contenute all’interno dello stesso codice, arricchendone la descrizione e rendendo più facile per noi l’identificazione del codice nell’attuale fondo vaticano. Le voci iniziano così ad espandersi e l’insieme delle opere contenuto in ciascun volume viene indicato con l’espressione di raccordo in eodem libro, mentre le varie voci sono talora scandite tra loro dall’indicazione di passaggio in alio libro e poi riunite dalla specificazione in eodem banco (Tav. V). In questo modo la descrizione dei vari codici del banco viene ad assumere un carattere quasi narrativo, o quanto meno discorsivo, poiché passa in rassegna i volumi uno dopo l’altro con un’attenzione al contenuto dei singoli banchi oltre che all’articolazione interna dei codici. Si tratta di un passaggio verso uno sguardo maggiormente analitico sulla materia e a uno stile di inventariazione che punta a un quadro completo, quasi a una descrizione della sala62, ma che tuttavia si interrompe presto. A questo punto va segnalato, prima di illustrare la terza modalità descrittiva dell’inventariatore, un fatto singolare. Dopo aver descritto i primi 31 codici (f. 69rv), dopo un foglio rimasto 60
G [27]. Da G [28] a G [31] con la seconda stesura di G [6], [7], [8], [9], [10], [12], [13] e [14]. 62 Le formule di raccordo e la descrizione del codice divengono talora vere e proprie proposizioni In eodem banco in alio libro est Iosippi libellus…; In eodem libro sunt carmina iambica…; In eodem banco in alio libro est opusculum Ioannis…; In eodem banco est liber quidam qui continet… 61
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INTRODUZIONE
vuoto (f. 70rv), l’inventario ridescrive 8 codici, già presentati nella prima modalità — i Vat. gr. 140, 1003, 166, 114, 144, 1095, 951 e la perduta Historia Coniatis63 — mediante il secondo metodo di descrizione con voci ampie in un testo quasi continuo. La differenza è notevole e ben visibile nel caso delle due descrizioni del Vat. gr. 144, dove la prima versione Aliquid Dionis è rivista nel modo seguente: In eodem banco in alio libro est Dion fragmentatus, qui romanam historiam continet; liber satis utilis et a Latinis64 adhuc65 intactus; in quadragesimo libro scribit quomodo Caesar in Brit[t]anniam navigavit et reliqua; in quadragesimo primo66 quomodo Caesar in Italiam veniens Pompeius in Macedoniam navigavit et reliqua; in XXXXII quomodo Pompeius, superatus in Thesalia, fugit in AEgiptum et mortuus est et reliqua; in XXXXIII quomodo Caesar Scipionem et Iubam vicit et reliqua; in XXXXIIII de insidiis in eum factis et quomodo Caesar interfectus est et reliqua; in XXXXV quomodo Calenus67 pro Antonio Ciceroni contradixit et reliqua; in XXXXVI quomodo Caesar et Antonius et Lepidus68, Romam venientes, occisionem fecerunt et reliqua; in XXXXVII quomodo Caesar cum Fulvio et Lucio Antonio pugnavit et reliqua; in XXXXVIII quomodo Caesar Sextum vicit et Lepidum interemit; in XXXXVIIII quomodo Caesar et Antonius pugnare inter se caeperunt; in69 L quomodo Caesar, cum vicisset circa Actium, presentia disposuit; in LI quomodo Caesar voluit monarchiam dimictere; in LII quomodo Caesar Augustus est appellatus; in LIII quomodo non curavit itinera.
Il tipo di interesse e di approccio al codice è talmente mutato che alla semplice menzione dell’autore con l’indefinito aliquid viene sostituita un’analisi accurata del contenuto dell’opera e una descrizione ottenuta dalla traduzione latina delle rubriche che introducono ogni singolo libro nel codice greco. Un’attenzione che va forse messa in relazione con l’espressione a Latinis adhuc intactus, che rivela un interesse verso testi greci ignoti in Occidente. A partire, infine, dal f. 73r70 si fissa la metodologia descrittiva che resterà stabile per tutto il resto dell’inventario e che vede ancora l’indicazione delle opere principali che compongono il codice mediante la menzione dell’autore e una sorta di titolazione-descrizione, ma senza gli elementi di raccordo verbale, così che le singole opere vengono disposte su righe suc63
Rispettivamente G [6], [7], [8], [9], [12], [13], [14] e [10]. Nel ms alatinis. 65 Segue in tactus (sic), poi espunto. 66 Prima di primo si legge proprimo, poi espunto. 67 Sic per Galenus. 68 Segue in, poi espunto. 69 Segue X, poi espunto. 70 Ossia da G [32] in poi. 64
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cessive e poi riunite, a indicare l’unità del codice, dalla parentesi graffa, di cui sopra si diceva, sul lato sinistro accompagnata dall’indicazione in uno volumine o in uno libro71. In verità, anche la sistemazione delle opere di un medesimo codice su righe diverse, andando a capo ad ogni nuovo testo, è scelta grafica conquistata dall’inventariatore che presentava ancora il Vat. gr. 88372 con una voce che inizia senza alcuna distinzione tra le prime opere del codice, elencate una di seguito all’altra, senza che sia possibile distinguerle a un primo colpo d’occhio (Tav. VI). 5. Datazione di G Come si è detto, l’inventario conservato nel Vat. lat. 3960, ff. 69r-93v, è anonimo e non reca alcuna datazione esplicita, che permetta di collocarlo cronologicamente in maniera sicura. Procederemo dapprima a definire una datazione di G che metta a frutto gli indizi ricavabili dal testo e dal confronto di questo con gli inventari istituzionali precedenti e successivi della Vaticana, nonché dall’esame comparato dell’inventario di Vigili. Un primo, ampio, terminus post quem può essere fissato a partire dalle righe che aprono il f. 71r, dove si legge, vergato dalla mano dell’estensore, sebbene con un ductus più posato e sorvegliato: Bartholomei Picerni de Montearduo ad Iulium II Pontificem Maximum Praefatio edictii suue (sic). Quello che Mercati aveva considerato il titolo dell’inventario73, non è in realtà che la trascrizione della titolazione dell’epistola dedicatoria della retroversione latina della traduzione greca, dovuta a Demetrio Cidone, del Costituto di Costantino74 fatta da Bartolomeo Picerni da Monte Arduo (l’attuale Montesardo, frazione di Alessano, nel Salento) e indirizzata a papa Giulio II. Il testo del Costituto di Costantino, infatti, quali che ne siano stati l’origine, la finalità, l’autore, la datazione e le circostanze di composizione, apparve in Occidente in lingua latina e venne portato in Oriente e lì diffuso solo nel 1054 dal cardinale Umberto di Silva Candida nella missione diplomatica che si concluse con le reciproche scomuniche tra Chiesa Latina e Greca. 71
Un duplice primo esempio, che è rimasto isolato fino a questo punto, al f. 69v. G [32]. 73 Biblioteca Apostolica Vaticana, Carte Mercati 123. 74 Per una prima visione d’insieme della questione si vedano G. ANTONAZZI, Lorenzo Valla e la polemica sulla Donazione di Costantino, Roma 1985 e G. M. VIAN, La donazione di Costantino, Bologna 2004 (L’identità italiana, 35). 72
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Utilizzato in Oriente nel XII secolo in funzione sia anti-latina e antipapale dallo storico Giovanni Cinnamo75 sia filo-imperiale dal canonista Teodoro Balsamone, che probabilmente lo tradusse e lo inserì nella sua raccolta giuridica76, a metà del XIII secolo, precisamente nel 1252, il testo latino del Costituto era stato tradotto dai domenicani di Costantinopoli. Nel 1369 esso venne tradotto di nuovo da Cidone, che in quell’anno accompagnò a Roma Giovanni V, che si sottomise al papa e sancì l’unione per ottenere aiuto contro i Turchi77. Da questa versione del Costituto78 fu tratta la retroversione latina che qui interessa e che comparve a stampa a Roma tra il 1510 e il 1513, datazione che a sua volta si ricava, da un lato, dal fatto che l’opera apparve presso Marcello Silber, che iniziò la sua attività editoriale nel 151079, e, dall’altro, per via della dedica a Giulio II, che morì il 21 febbraio 1513. Ne consegue che la traduzione venne approntata da Picerni tra il 1503, data dell’elezione di papa della Rovere, e il 1510, quando potè esser pubblicata presso Silber80. Un primo terminus ante quem, molto ampio, ma inconfutabile, è quello del 1517. Dal raffronto con gli inventari istituzionali della Vaticana si scopre che, attorno a questa data, ebbero luogo alcuni spostamenti di manoscritti, che coinvolsero anche la sala greca nell’ambito di una risistemazione dovuta probabilmente all’iniziativa dei due primi bibliotecari nominati da Leone X de’ Medici: il bolognese Filippo Beroaldo il Giovane (1472-1518), nomi75 Quanto alle vicende greche del testo del Costituto di Costantino, si veda in particolare E. PETRUCCI, I rapporti tra le redazioni latine e greche del Costituto di Costantino, in Bullettino dell’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo e Archivio Muratoriano 74 (1962), pp. 45-160, ora in ID., Ecclesiologia e politica. Momenti di storia del papato medievale, Roma 2001, pp. 1-110, specie pp. 2-3, dove mostra di non conoscere la versione latina di Picerni. 76 D. MAFFEI, La donazione di Costantino nei giuristi medievali, Milano 1964. 77 G. MERCATI, Notizie di Procoro e Demetrio Cidone, Manuele Caleca e Teodoro Meliteniota ed altri appunti per la storia della teologia e della letteratura bizantina del secolo XIV, Città del Vaticano 1931 (Studi e testi, 56), pp. 90, 159 e 508; ID., Per l’epistolario di Demetio Cidone, in Studi bizantini e neoellenici 3 (1930), pp. 203-230, poi in Opere minori, IV, pp. 387-421; C. DELACROIX-BESNIER, Conversions constantinopolitaines au XIVe siècle, in Mélanges de l’École française de Rome, Moyen Âge 105 (1993), pp. 715-761; EAD., Philippe de Péra OP et Demetrios Kydonès, in Nicolaus 1-2 (2003), pp. 339-345; ma soprattutto EAD., Les Dominicains et la Chrétienté grecque aux XIVe et XVe siècles, Rome 1997 (Colléction de l’École française de Rome, 237). 78 Classiche e molto convenzionali le informazioni di L. VON PASTOR, Storia dei Papi, vol. III, tr. it. Angelo Mercati, Roma 1959, pp. 117, 862 e 1003. 79 A. TINTO, Gli annali tipografici di Eucario e Marcello Silber (1501-1527), Firenze 1968 (Biblioteca di bibliografia italiana, 55), p. 52 nr. 79, che data l’edizione a non prima del 1510. 80 TINTO, Gli annali tipografici cit., p. 4.
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nato bibliotecario nel 1516, e il domenicano fiorentino Zanobi Acciaioli (1461-1519), che entrò in carica il 30 agosto 151881. Attorno al 1517, e dunque a cavallo della gestione di Beroaldo e Acciaioli, in segno di forte continuità, sebbene con un’attenzione particolare di Acciaioli alla sezione greca, nelle sale della biblioteca papale ebbe luogo un’operazione di riordino, che comportò lo spostamento di alcuni manoscritti tra le due sale pubbliche, la latina e la graeca, e la parva secreta, dove venivano custoditi sia i codici in pessime condizioni sia quelli doppi o di minor valore, e pertanto destinati al prestito esterno, facilitato dal fatto che in questa stanza i codici erano conservati dentro appositi armadi e spalliere, senza catene o altro dispositivo che ne ostacolasse l’estrazione. Confrontando, per la sala graeca publica, l’inventario anonimo (G) con quello redatto attorno al 1518 fratre Zenobio bibliothecario ac Laurentio Parmenio et Romulo Mammacino custodibus (d’ora in poi L1), emerge come G sia stato redatto prima del 1517, dal momento che non riporta alcuna traccia degli spostamenti realizzati, sotto il bibliotecariato di Acciaioli, dai custodi Parmenio e, per la parte greca, Mammacini. Un certo numero di manoscritti, infatti, che in G risultano ancora collocati nei vari banchi della bibliotheca communis graeca, in L1 compaiono conservati negli armadi della parva secreta e, in quanto tali, non si trovano nell’inventario dei codici greci redatto attorno al 1517 da Giovanni Severo da Sparta (d’ora in poi L2), che non censisce che i codici della sala pubblica82. È questo il caso, ad esempio, dei Vat. gr. 333, 349, 408, 442, 446, 619, 643, 662 e 79183. Un altro dato che conferma il terminus ante quem che abbiamo fissato al 1517, è costituito dalla serie di manoscritti che, tra G, da un lato, e L1 e L2, dall’altro, hanno chiaramente subìto uno spostamento di collocazione, pur rimanendo nella graeca publica. Così, il Vat. gr. 730 in G si trova al IV banco84, mentre in L1 e L2 appare spostato nel I banco; il Vat. gr. 418, che in G era censito al III banco85, dopo il 1517 si trova posto nel I; più cospicuo il numero di codici che in G compaiono al III banco e in L1 e L2 sono spostati nel II: Vat. gr. 413, 419, 451, 504, 530, 564, 57686; allo stesso modo 81 A. RITA, Per la storia della Vaticana nel primo Rinascimento, in Le origini della Biblioteca Vaticana cit., 237-307, segnatamente pp. 278-287 e DI SANTE, La biblioteca rinascimentale cit., pp. 320-324. 82 Troppo perentoria e lontana dalle vicende della biblioteca l’affermazione di SOSOWER – JACKSON, Introduction, in Index seu Inventarium cit., pp. VIII-IX. 83 Rispettivamente G [312], [323], [218], [287], [221], [317], [319], [322] e [108]. 84 G [178]. 85 G [225]. 86 Rispettivamente G [222], [244], [230], [235], [260], [233], [259].
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il Vat. gr. 400, che in G compare al III banco87, in L1 e L2 si trova spostato al IV; il Vat. gr. 37388 dopo il 1517 viene spostato dal I al II banco89. La forbice cronologica più ampia in cui collocare l’allestimento dell’inventario va, dunque, posta tra il 1503 e il 1517. Si tenga tuttavia conto che esso sembra frutto di una compilazione durata poco tempo e non protratta negli anni. È, dunque, necessario ridurre uno spazio di tempo così ampio per capire meglio il documento. Un primo elemento di riduzione si deduce dalla consultazione dei due registri della Vaticana, conservati nei Vat. lat. 3964 e 3966, che documentano i prestiti effettuati lungo un periodo che va dal 28 febbraio 1475 al 1 febbraio 1487 e dall’aprile 1486 al 7 dicembre 154790. Dall’esame sono state escluse le ricevute di prestito che, pur concernendo codici greci, sono però datate agli anni 1517-1521 e dunque attestano uscite di codici presenti sì nel nostro inventario, ma in anni successivi al terminus post quem, di cui però ribadiscono la validità91, e anche la lista di prestiti di manoscritti, presenti Vat. lat. 3960, ma precedenti il terminus ante quem del 1503. Una volta operate queste scelte, il confronto con i registri di prestito permette di ridurre il lasso di tempo in cui l’inventario del Vat. lat. 3960 fu redatto. O, meglio, permette di circoscrivere le possibilità a due lassi di tempo prossimi tra loro. Il caso più celebre tra quelli documentati dai registri è quello dei Vat. gr. 346 e 33092, ossia dei codici biblici che papa Leone X acconsentì a prestare al cardinal Francisco Ximenes de Cisneros, arcivescovo di Toledo, perché li portasse in Spagna, dove sarebbero serviti per l’allestimento della Polyglotta Complutensis. La vicenda è nota93: l’arcivescovo di Toledo chiede al papa i manoscritti e Leone X ordina a Inghirami di consegnare i due volumi suo mandato, come risulta dalla registrazione della Camera Apostolica. Il cardinal Xime-
87
G [208]. G [169]. 89 Anche gli spostamenti che coinvolsero gli attuali Vat. gr. 242, 244 e 303 (G [150], [148] e [99]), pur facendo pensare a una priorità cronologica di L2 su L1, tuttavia non smentiscono il nostro assunto. 90 M. BERTÒLA, I due primi registri di prestito della Biblioteca Apostolica Vaticana. Codici Vaticani latini 3964, 3966, Città del Vaticano 1942 (Codices e Vaticanis selecti, 27) e MANFREDI, La nascita della Vaticana cit., pp. 212-213. 91 BERTÒLA, I due primi registri cit., pp. 48-50, 55, 63, 68, 77, 91, 94, 102-104, 107-108, 110-111, 115. 92 G [282] e [315]. 93 Da ultimo RITA, Per la storia della Vaticana cit., pp. 287-291. 88
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nes, da parte sua, si impegnava a restituire i due codici in un anno, pena una multa di duecento ducati. I due manoscritti vennero consegnati il 27 agosto 1513, ma, anziché rientrare nell’agosto 1514, fecero ritorno al loro posto solo l’8 luglio 1519, dopo cinque anni di assenza e un perentorio sollecito del papa tramite il nunzio in Spagna, Giovanni Russo94. Per quello che qui interessa, dal momento che sia il Vat. gr. 346 che il Vat. gr. 330 compaiono nel nostro inventario, il terminus ante quem andrà anticipato alla fine di agosto 1513, data in cui essi partirono per la Spagna, senza farvi ritorno che dopo la data del 1517, cui risalgono quegli spostamenti di codici che il nostro inventario non documenta. Non solo, ma il testo stesso di questa nota di prestito permette di anticipare ulteriormente il terminus ante quem95. Nell’agosto 1513, infatti, il Vat. gr. 330 fu estratto ex bancho primo bibliothece graece communis, dove si trovava anche secondo l’inventario del Vat. lat. 396096; il Vat. gr. 346, invece, venne preso ex quinto armario bibliothece secrete parve, dove era stato spostato rispetto a quando venne redatto il nostro inventario, che lo censiva ancora nella vecchia collocazione, ossia nella sala greca comune97. Ne consegue che lo spostamento del Vat. gr. 346 nella parva secreta dovette essere effettuato qualche mese o qualche anno prima dell’agosto 1513 e che, dunque, prima di quella data vada posta la redazione del nostro inventario. Questa datazione è confermata, del resto, da una serie di prestiti di volumi greci che compaiono nel nostro inventario, che dunque non potè esser redatto nel periodo che va dal 1513 al 151798. Un prestito che ci permette di circoscrivere ulteriormente la stesura dell’inventario del Vat. lat. 3960 è quello a favore dello scriptor apostolicus Raffaele Maffei da Volterra99, che riceve dalla biblioteca papale due volumi, di cui il secondo può essere identificato con il Vat. gr. 719, che negli inventari della biblioteca figurava come: Ioannes Chrysostomus contra Iudaeos, ex papyro in paonatio100. 94
BERTÒLA, I due primi registri cit., p. 55. Si veda anche M. G. CERRI, I documenti pontifici per la nuova istituzione, in Le origini della Biblioteca cit., p. 378, nr. 49 e, quanto al sollecito papale, p. 378, nr. 47. 95 BERTÒLA, I due primi registri cit., p. 68 e CERRI, I documenti pontifici cit., p. 376, 36. 96 G [315]. 97 G [282]. 98 BERTÒLA, I due primi registri cit., pp. 43-44, 46-48, 53, 62, 66, 73, 88, 99-100, 110-113, 115. 99 BERTÒLA, I due primi registri cit., p. 107. 100 Così in L1 e S3, mentre gli inventari ‘personali’ di Vigili e Giovanni Severo procedeva-
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Ora il Vat. gr. 719 figura regolarmente nell’inventario del Vat. lat. 3960 nella sua abituale collocazione, nel terzo banco della sala greca pubblica101. Ne consegue che il nostro inventario non potè esser redatto nel lasso di tempo che va dall’11 settembre 1506 al 10 ottobre 1510, date in cui il manoscritto rimase nelle mani del Maffei. Esso fu dunque steso o tra il 1503 e l’agosto 1506 o fra l’ottobre 1510 e la fine del 1512 circa. Un’ulteriore conferma, quanto al secondo dei due periodi, è data da un altro prestito di cui conserviamo la ricevuta102. Se l’identificazione di questo manoscritto non è assolutamente certa, dato che la descrizione si attaglia sia al Vat. gr. 762 che al Vat. gr. 761, ambedue en parchemin, auquel livre est partie des dites epitolles, couvert de cuir de truie, prins en la livrayrie grecque, au premier banc, tuttavia non è questione rilevante, dal momento che l’inventario del Vat. lat. 3960 presenta au premier banc ambedue i codici103, così da poter escludere che esso possa esser stato redatto tra il 25 ottobre 1509 e l’11 settembre 1510. Incrociando questo dato con quello del prestito del Vat. gr. 719, si è certi che il secondo dei due periodi possibili andrà dall’ottobre 1510 al 1512. Quanto, invece, al primo dei due periodi in cui collocare l’inventario, e che va dal 1503 al 10 settembre 1506, è possibile operare una nuova riduzione, mediante altre due ricevute di prestito. La prima è quella concernente il Vat. gr. 1066104, il liber Galieni ex papiro destructo in rubeo, che, trovandosi regolarmente nel nostro inventario nella sua collocazione abituale, al VI banco105, dimostra che l’anonimo non potè vederlo che dopo la sua restituzione il 10 febbraio 1503 da parte di Giuliano Corfino, che lo aveva in prestito dal 22 dicembre 1498. Ma il terminus post quem potrebbe esser fatto scendere ulteriormente almeno al maggio 1503, se si considera che solo il 22 di quel mese venne restituito da Jacob Quastenberg l’Hermes Trismegistus cum aliis in eodem volumine opusculis, preso a prestito il primo giugno dell’anno precedente106. A patto, però, che questo manoscritto vada identificato col Vat. gr. no, come anche l’inventariatore del Vat. lat. 3960, a riportare tutte le varie opere contenute nel codice a cominciare da quella di Ricoldo da Montecroce. 101 G [234]. 102 BERTÒLA, I due primi registri cit., p. 87. 103 G [280] e [278]. 104 G [94]. 105 BERTÒLA, I due primi registri cit., p. 85. 106 A dire il vero, la ricevuta di prestito non specifica l’anno della restituzione, limitandosi ad apporre un 22 maii, che sicuramente non è antecedente il 1503, ma che potrebbe anche essere di qualche anno successivo. A proposito di Questenberg si veda RITA, Per la storia della Vaticana cit., p. 250 e, a p. 251, la scheda Jakob Aurelius Questenberg, famulus di Giovanni Lorenzi.
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662 (e non col Vat. gr. 237), dal momento che questo si trova registrato nell’inventario del Vat. lat. 3960 (G [322])107. In ordine a circoscrivere la data di redazione dell’inventario, che potrebbe esser posta o tra la fine maggio 1503 e il 10 settembre 1506 o tra l’11 ottobre 1510 e la fine del 1512 o i primissimi mesi del 1513, un ulteriore elemento di datazione viene da una annotazione del Colocci, che ci trasmette il contenuto di una pagina dell’inventario anonimo poi caduta. Conforme alla sua abitudine di appore notabilia ai margini del testo, ricopiando sui bordi della pagina l’autore o il titolo o l’argomento di opere menzionate nel testo, Colocci scrive, tra l’altro, al f. 74v: Ricardus Ordinis Praedicatorum Contra Alcoranum, quod opus Latini non habent108. Questa annotazione non è altro che la trascrizione sintetica di una voce che si trovava originariamente nel recto del foglio seguente, oggi scomparso. Sebbene non possiamo più disporre del testo originale, tuttavia le righe trascritte da Colocci, incrociate con le descrizioni analoghe degli inventari istituzionali della Biblioteca109 e con quello di Vigili110, dimostrano che l’inventariatore anonimo stava descrivendo il Vat. gr. 706. Ai nostri fini di tutto il contenuto del volume è interessante la notazione concernente il testo di Ricoldo da Monte Croce, noto anche come Confutatio Alcorani, che nel codice era presente nella traduzione greca di Demetrio Cidone. L’estensore dell’inventario si appunta, dunque, a margine dell’indicazione dell’opera il fatto che di essa non esisteva una traduzione latina: quem Latini non habent. E questo è vero, a patto che si ponga la redazione dell’inventario prima del 1506, quando apparve a stampa una traduzione latina della versione cidoniana dello scritto anti-musulmano del domenicano Ricoldo, ad opera del già menzionato Bartolomeo Picerni da Montesardo, che a questo punto sembra in un certo rilievo rispetto a G. Il terminus ante quem per la redazione dell’inventario va anticipato al 1506, andando a rafforzare, a scapito dell’altra, la prima delle due possibilità di datazione cui si era addivenuti, ossia quella tra il 1503 e il 1506, forse meglio tra 1503 e 1505, ossia al primo biennio di pontificato di Giulio II della Rovere. Questa datazione ante 1506 collima perfettamente con la prima possi107
BERTÒLA, I due primi registri cit., p. 83. Per la trascrizione completa dell’annotazione colocciana, si veda infra, p. 53. 109 Il Vat. gr. 706 figura nell’ottavo banco della sala graeca publica al n. 403 dell’inventario del 1484, al n. 396 di quello del 1484 e poi ancora al n. 437 dell’inventario del 1518, ogni volta designato come Boetius et Ricardus, ex papyro in viridi, mentre solo nell’inventario del 1484 figura semplicemente come Boetius et Ricardus. 110 V [36]. 108
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bilità, ricavata dal confronto coi registri di prestito, ossia da marzo/maggio 1503 (fino a quella data erano in prestito i Vat. gr. 662 e 1066, censiti invece dall’anonimo111) all’inizio di ottobre 1506 (a quella data usciva il Vat. gr. 719, ugualmente censito dall’anonimo112). Tenuto conto, infine, del fatto che la retroversione latina del Contra Alcoranum uscì nel 1506, si può collocare la visita alla Vaticana dell’inventariatore anonimo al biennio 1504-1505. Questa datazione dell’inventario va però confrontata con un dato discordante, almeno in apparenza. Se si considera, infatti, l’inventario del Vat. lat. 3960, assieme ai Libri greci opera domini Thome Phedri bibliothecae pontificiae presidis nuper religati, che è l’elenco, vergato dal Mammacini (custos dal 1512), dei manoscritti rilegati sotto l’Inghirami (bibliotecario tra il 17 luglio 1510 e il 5 settembre 1517), e che dunque data tra il 1512 e il 1517113, si osserva che su 88 codici greci rilegati la metà è presente nel nostro inventario, mentre l’altra metà non vi compare. A questi vanno sottratti i pochi volumi non identificati, i due che provenivano e tornarono alla parva secreta, quelli la cui assenza potrebbe anche esser dovuta a prestito esterno, mentre una gran cautela va usata per quelli che erano collocati nei banchi che il nostro inventariatore non ha descritto che molto parzialmente, come il II, il VI e il VII. Dall’inventario del Vat. lat. 3960 mancano, dunque, perché presso il legatore, certamente dal I banco i Vat. gr. 23, 516, 569 e 823, dal II i Vat. gr. 517, 696 e 810, dal III il Vat. gr. 754, dal IV i Vat. gr. 431, 503, 575, 853 e 1101, dal V i Vat. gr. 686 e 770, dal VI i Vat. gr. 180, 184, 289, 295, 298 e l’attuale gr. 2390 della Bibl. Nationale de France, dal VII i Vat. gr. 147, 152, 161 e 976, e dall’VIII banco i Vat. gr. 89 e 982. A questo punto, parrebbe di poter concludere che l’inventariatore del Vat. lat. 3960 abbia lavorato proprio durante il lasso di tempo in cui molti manoscritti greci vennero inviati dal legatore, ossia tra il 1512 e il 1513. Ne consegue che la datazione più plausibile al nostro inventario sarebbe la fase finale del secondo periodo sopra circoscritto, tra l’11 ottobre 1510 e la fine del 1512 o l’inizio del 1513. Ma questa data non è più accettabile, per via dell’annotazione dell’anonimo ripresa da Colocci, secondo la quale non esisterebbe in Occidente una traduzione latina della versione greca dell’opera di Ricoldo di Monte Croce, che fu pubblicata a Roma nel 1506, ossia almeno quattro, se non sei, anni prima. 111
G [322] e [94]. G [234]. 113 L’elenco, nel Vat. lat. 3966, ff. 115v-117r, è stato edito da DEVREESSE, Le fonds grec cit., pp. 180-184 e riedito in Index seu Inventarium cit., pp. 123-132. 112
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Viene da chiedersi se l’opera di rilegatura attestata dall’elenco dei Nuper religati, non fosse stata intrapresa già molto prima, almeno dal 1504, quando era ufficialmente bibliotecario Giuliano Maffei, coadiuvato dall’Inghirami, in anni cioè in cui la gestione della Vaticana, stando agli studi più recenti, non brillò per efficienza e risultati. Ma forse un’altra ipotesi può essere avanzata. Si potrebbe sospettare che, al momento della visita alla biblioteca del nostro anonimo, tra il 1504 e il 1505, molti dei volumi che poi sarebbero stati inviati dal legatore fossero stati spostati nella parva secreta, dato il loro deterioramento e in attesa di un intervento di restauro, e dunque non poterono essere considerati e descritti dall’anonimo, che, come si è detto, non ebbe accesso alla sala. Quella dunque che l’anonimo descrive è, con una maggior dose di probabilità, la sala greca della Biblioteca Vaticana durante i primi due anni di pontificato di papa della Rovere. Dal 1504, infatti, Giulio II aveva posto a capo della biblioteca papale Maffei, frate conventuale, allievo di suo zio, papa Sisto IV della Rovere, poi vescovo di Bertinoro (1477), vicario generale di Giuliano della Rovere (1483) e, dal 1505, arcivescovo di Ragusa, pur senza prenderne mai possesso. La sua gestione della biblioteca dovette essere blanda, dal momento che sono pochissimi i documenti che ne attestano l’attività, della quale dovette farsi carico Inghirami senza nessun titolo ufficiale, fino alla morte del Maffei sopraggiunta nel 1510, che gli lascerà libero l’incarico di bibliotecario papale114. In questa situazione di stallo, e con una scarsa presenza dei superiori, il lavoro ordinario in biblioteca era svolto, con probabile ampio margine di manovra, dai due custodi, Demetrio Guazzelli, fino alla morte nel 1511, e Jean Chadel fino al 1512, sostituiti rispettivamente da Lorenzo Parmenio e Romolo Mammacini. È in questa fase, in qualche modo transitoria, che andrà collocato il nuovo inventario di manoscritti, a segno di una rinnovata attenzione, pur applicata dall’esterno, alla più vasta collezione di volumi orientali in Occidente. E ciò accadde dopo molti anni: gli inventari del Platina sembrano meno attenti alla descrizione di libri greci. Bisogna risalire, infatti, al primo bibliotecario, Giovanni Tortelli, per trovare in Vaticana un grecista davvero competente. La nuova attenzione maturata in un clima di maggior apertura agli studi greci a Roma nel primo Cinquecento aprì la strada ad altri interventi successivi, che mostrano come da allora in poi la collezione greca della Vaticana fu nuovamente riconsiderata da studiosi in grado di apprezzarla e sfruttarla a pieno. 114
RITA, Per la storia della Vaticana cit., pp. 260-273.
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6. L’autore dell’inventario vaticano, ovvero 3 annotazioni, la filologia, un nome: Bartolomeo Picerni da Montesardo. Veniamo ora all’altra questione posta dall’inventario contenuto nel Vat. lat. 3960, ossia a quella dell’individuazione del suo autore, che, mancando di sottoscrizione autografa, va ricercato a partire dagli indizi reperibili dall’inventario stesso, considerato da tutti i possibili punti di vista: codicologico, contenutistico, linguistico, paleografico. Il primo indizio per tentare di dare un profilo, e possibilmente un nome, all’autore dell’inventario è una notazione che si trova al f. 71v, nella voce in cui viene descritto l’attuale Vat. gr. 144: «Dion fragmentatus, qui romanam historiam continet; liber satis utilis et a Latinis adhuc intactus»115. L’annotazione a proposito dell’opera di Cassio Dione — a Latinis adhuc intactus — probabilmente da riferirsi all’assenza di una traduzione latina dell’opera storiografica greca116, che ne mettesse a disposizione il testo in Occidente, è interessante dal momento che tradisce una persona che non è, o non si considera latina, ma che guarda all’Occidente da una prospettiva diversa. Essendo agli inizi del XVI secolo e trattandosi di un inventario di codici greci, è evidente che l’opposto, per così dire, di latinus è graecus e che siamo di fronte a un redattore greco o che si considera greco, per nascita o per cultura. La formazione greca del redattore è confermata da un secondo ordine di indizi, costituito dai caratteri stessi della sua scrittura. Anzitutto il tracciato di alcune lettere, come la D minuscola, che richiama l’analoga forma greca, o la S minuscola che in un caso sfugge alla mano dell’anonimo nella forma greca a chiocciola (Tav. VII). Inoltre la stessa mano dell’inventariatore con lo stesso inchiostro verga al f. 70v quattordici righe in greco. Si tratta della trascrizione della titolatura e delle prime righe del testo della Schedographia di Manuele Moscopulo. Un’analisi anche molto superficiale rivela come la mano sia più a suo agio coll’alfabeto greco che con quello latino, utilizzato in modo assai meno fluido, mentre il testo di Moscopulo è vergato con una precisione e una facilità assai maggiori (Tav. VIII). L’impressione di un greco, che scrive in latino non senza una qualche 115
G [12]. L’opera storica di Cassio Dione, a parte le traduzioni latine di singole brevi sezioni, come quella di Giorgio Merula apparsa nel 1490 negli Scriptores Historiae Augustae Latini (regni di Nerva, Traiano e Adriano) e quella di Giovanni Aurispa edita a Parigi nel 1510 (consolazione di Filisco a Cicerone), fu tradotta integralmente in italiano da Niccolò Leoniceno e edita a Venezia nel 1526 (riedita nel 1533 e 1542, e tradotta in francese da Cl. Deroziers, Parigi 1542). Per una traduzione latina bisognerà aspettare il 1544, quando apparve postuma, presso R. Estienne a Parigi, quella del Merula. 116
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difficoltà e certamente non in modo naturale, si acuisce, considerando il f. 86r, dove compare su diciannove righe, della mano dell’anonimo inventariatore, il testo di una traduzione latina dell’incipit dell’Historia Ecclesiastica di Gelasio Ciziceno (Migne 85, 1192ss.), che si poteva trovare in Vaticana nel Vat. gr. 330 (non nel Vat. gr. 1142, dove manca proprio il brano incipitario qui tradotto). La traduzione, molto letterale, sin dal titolo stesso dell’opera, che da Σύνταγμα τῶν κατὰ τὴν ἐν Νίκαια ἅγιαν σύνοδον παραχθέντων diviene Coordinatio eorum quae gesta sunt in sancta synodo apud Nicaeam, dimostra, a livello grafico, un latino piuttosto sforzato, che concorda con la preparazione di un greco — di Grecia o dell’Italia meridionale — che fa più fatica a scrivere in latino che a tradurre all’impronta un’opera fino ad allora ignota, o quasi, in Occidente. A questa grafia ellenizzante fanno riscontro alcune particolarità del latino, in cui l’anonimo redige il suo inventario, al fondo del quale compaiono alcuni caratteri tipici di chi ha avuto una formazione primariamente ed essenzialmente greca e si sia poi dato allo studio del latino. Anzitutto, l’anonimo oscilla costantemente nell’uso di i e y, senza un apparente criterio, anche nella resa di uno stesso lemma, come nel caso dei nomi propri Cirillus (talora Cyrillus) e Dionisius (talora Dionysius), ma anche in quello dei sostantivi come silogismus (talora sylogismus). La resa grafica del nome Tiberius mediante la y (Tyberius) conferma una mano di formazione non primariamente latina, ma greca. Un’altra oscillazione nel latino dell’anonimo è quella tra il dittongo ae e la e semplice. Anche in questo caso si rilevano delle varianti immotivate nella resa grafica di uno stesso termine greco, come Ephrem (talora Ephraem), Palaeologus (altrove senza dittongo), quaedam (a volte quedam), AEgiptus (altrove Egiptus), o usi grafici che dimostrano una scarsa confidenza con i corrispondenti o le trascrizioni in latino, tra l’altro allora regolate dall’Orthographia di Tortelli: AEthicam; aedidit e aedita; edificatio; grecum. Ancora più significative sono le oscillazioni nella resa grafica del genitivo singolare e del nominativo plurale femminile: tragediae, epistole, elegantie quedam, homeliae (alternato a homelie), così come pulcherrimae (alternato a pulcherrime). Si arriva addirittura, in qualche caso, a registrare delle varianti anche all’interno di uno stesso sintagma: Historie grecae; Descriptio Europe et Lybiae o Secunda secunde beati Thomae. Un capitolo eloquente, è quello della resa latina di nomi greci, o comunque tradotti dal greco. Si incontra così Ephrem Enus (per Ainus), Aphianus corretto poi in Appianus, Zonora (per Zonara), Lopadiora corretto poi in Lopadiota, Ioannes Ceces (per Ioannes Tzetzes), Pessida (per Pisidia), Gacza (per Gaza), Arpocration (per Harpocration), Armenopolis (per Harmenopolis), Scalonita (per Ascalonita), Phtolomeus poi corretto in Ptolomeus,
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Cirmeus (per Cirenaeus), Zaphartus (per Onzaphardus), Phlavianus (per Flavianus), Nicolaus Cambasilas o Carbasilas (per Cabasilas), Catacuzinus alternato a Cantacuzinus, Simocrates (per Simocattes), Plutharchus poi corretto in Plutarchus, Plitho (per Gemistus Pletho), Simplicius alternato a Simplitius, Nazazenus (sempre per Nazianzenus), Severinus (per Severianus), Dacmascenus e Damnascenus poi corretti in Damascenus, Melitinus (per Meliteniota), Lutianus (per Lucianus), Cosma vestirus (per Cosma vestitor), Salamon (per Salomon), Ioannes Beccus (per Veccus), Euthimius Zigannius (per Euthymius Zigabenus). Il nome di Massimo Planude, infine, viene declinato talora secondo la prima declinazione, altre volte come se fosse della seconda. Anche nella resa latina di nomi greci si rivela un’alta dose di incertezza nell’anonimo, ossia quella dell’uso dell’h. Così egli scrive Coniata (per Choniata), Moscopulus (per Moschopulus), Alicarnaseus (per Halicarnasseus), oppure se, da un lato, alterna Ioannes a Iohannes, dall’altro, corregge egli stesso un Hemanuelis in Manuelis. Quanto ai nomi comuni, troviamo spesso la grafia Pasca al posto di Pascha, propeta per propheta, aritmetica alternato ad arithmetica, come anche homelia ad omelia. Tipica di un greco che scrive in latino è anche l’incertezza nell’uso delle consonanti doppie, non ben percepite e dunque omesse, oppure introdotte erroneamente, forse per ipercorrettismo. Così l’anonimo scrive Thesalonica (per Thessalonica), Asyria (per Assyria), Brittania e Thesalia (rispettivamente per Britannia e Thessalia), Nisa (per Nissa), Ataliota (per Attaliata), Apoliniis (per Apollinis), Polux (per Pollux), Calistus (per Callistus), Amonius (per Ammonius), Matheus (per Matthaeus), Machabei (per Macchabaei). Così anche nel caso di molti nomi comuni, in cui l’anonimo alterna la grafia corretta e quella errata, sia per omissione della consonante doppia, sia, di contro, per la geminazione della semplice. In questo modo sono alternati gramatica e grammatica, traditio e tradditio, silogismus e sillogismus, glosa e glossa, collectum e colectum, collectanea e colectanea, oppure le sole forme errate come libelus (per libellus), comunis (per communis), conffessor (per confessor), coruptio (per corruptio), comentum (per commentum), epigramata (per epigrammata). In questo senso vanno considerate anche le tracce evidenti di itacismo, che è facile riscontrare nel latino dell’anonimo, come nella grafia Grigoras (per Gregoras), Melitiniota (per Meliteniota), Gerasinus (per Gerasenus), Theodoritus (per Theodoretus) e, di contro, Analetica (per Analitica). L’inventariatore ha anche difficoltà a scrivere un latino corretto, sia dal punto di vista grafico (come dimostra l’uso di dimictere per dimittere, di quaesio per quaestio, di consilium per concilium, di panagiricus per panegiricus, l’oscillazione tra nuciae e nuptiae, l’uso di santus per sanctus, di
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transalata per translata), sia da un punto di vista morfologico (come l’oscillazione nella declinazione dei sostantivi tra le desinenze greche e quelle latine, così da scrivere synoduum e non synodorum), sia da un punto di vista sintattico (indecisione tra in e super davanti all’ablativo di argomento, e tra accusativo e ablativo dopo la preposizione super). In ultimo, ulteriore segno di scarsa confidenza con la morfologia latina potrebbe essere anche la facilità con la quale l’anonimo dimentica di apporre il segno di abbreviazione, quando non trascrive in extenso le parole, come quaeda, interpraetato, costructionis, cuiusda, quodda, iterpraetatione, Ioanis, sine noie autoris, lingua, eiusde, oratones, quida, demostrationes, cocilii, Ioanne. Da questa rassegna di particolarità grammaticali e lessicali emerge che, per dare un nome all’estensore dell’inventario, occorre cercare non tra gli eruditi di lingua e cultura latina, che affollarono la Roma dei primi anni di pontificato di Giulio II, ma tra quelli di orgine o di formazione greca. Qualcuno che, per essere nato in Grecia o in ambiente di cultura greca, avesse la competenza e l’agio necessari a trascrivere (f. 70v), mentre stava scorrendo in codici della sala graeca publica, le prime 25 righe del Moscopulo. Qualcuno che, attirato da un altro testo raro, scoperto mentre sfogliava un codice indicato negli inventari come Actus primi et secundi concilii, ex papyro in rubro (l’attuale Vat. gr. 830)117, è in grado di abbozzare una traduzione dell’opera storico-teologica di Gelasio Ciziceno, dalla quale emerge una notevole facilità a comprendere e tradurre il greco bizantino, data la totale assenza di segni di correzione o pentimento (f. 86r). Purtroppo un raffronto paleografico tra la mano dell’anonimo e quelle di coloro che stesero o sottoscrissero ricevute di prestito nei registri della Vaticana non ha dato finora alcun esito: non si trova alcuna grafia che sia avvicinabile a quella dell’anonimo del Vat. lat. 3960. Questo, tuttavia, non significa che l’inventario non offra alcun indizio o elemento di partenza per una ricerca che, se non può al momento basarsi su una evidenza paleografica, può comunque iniziare da altri tipi di prove documentarie. Fortemente convinti del fatto che: «ogni attribuzione (intendo quelle avanzate da autentici filologi e conoscitori, e non da dilettanti, improvvisatori, retori e mandolinisti dell’estetica) contiene un fondo di verità, che resta valido anche quando, col progredire degli studi il nome suggerito scade nell’inaccettabile, acquistando un sapore di inattendibilità, ingiusti117
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ficata e perfino assurda»118, converrà ripartire dall’attribuzione, formulata da Mercati, dell’inventario al nome di Bartolomeo Picerni da Montesardo. Nelle carte, rimaste inedite, contenenti lo studio delle vicende del codice B della Bibbia, il Vat. gr. 1209, cui lavorò per molti e molti anni della sua vita119, Mercati, tracciando una lista delle occorrenze del codice negli inventari vaticani, cita anche quello contenuto nel Vat. lat. 3960, ff. 69-93 come un «indice dell’inizio del XVI secolo». Dopo aver rilevato la presenza del codice B nell’VIII banco in terza posizione (f. 93v) e aver annotato il fatto che l’inventariatore inizia a numerare gli otto banchi della sala greca dal fondo (così che l’VIII diviene il I, il VII il II e così tutti gli altri) e che non fa distinzione tra i libri del leggìo superiore e quelli del vano inferiore, Mercati precisa: Index non ante vel saltem non longe ante Iulium II conscriptus est, nam ipsa prima manus in superiore f. 71r margine adnotavit: «bartholomei picerni de montearduo ad Iulium ii pontificem maximum prèfatio edictii (!) suue (?)» de quo videris L. Pastor, Gesch. d. Päpste III120. Aderant autem tum cod. Vat. gr. 330, is est “biblia” undecimo loco memorata, tum “in septimo banco” “proverbia Salamonis cantica canticorum sapientia salamonis sapientia iesu filii syrach esdra in uno libro” (f. 92r) sive cod. Vat. gr. 346, qui ambo a. 1513 mense augusto Francisco cardinali Ximenio commodati nonnisi a. 1519 redditi sunt121.
È chiaro che l’attribuzione dell’inventario a Picerni fu avanzata da Mercati considerando come titolo di questo le due righe di testo apposte nel margine superiore del f. 71r. Che questa proposta, così fondata, sia inaccettabile, è evidente da più punti di vista: 1. anzitutto le due righe incipitarie non si addicono al titolo dell’inventario, dal momento che introducono una praefatio che poi non segue e che la suddetta praefatio non è ad un inventario di libri, ma ad un non meglio specificato edictus, cui segue un ancor più misterioso suue. Del 118 F. ZERI, Due dipinti, la filologia e un nome. Il Maestro delle Tavole Barberini, Milano 1995, p. 11, che prosegue: «Salvo una minima percentuale di casi in cui conduce di primo getto alla soluzione definitiva, l’attribuzione non è altro che il tentativo di risolvere un determinato problema per mezzo delle conoscenze possedute dall’epoca cui appartiene lo studioso che la propone: l’accrescersi delle cognizioni può soltanto allargare i confini del campo di ricerca e, arricchendone taluni dettagli, indicare nuove prospettive, nuove soluzioni, nuove possibilità di progresso; ma non può certo annullare quell’immutabile quantitativo di verità sul quale altri, con piena ragione rispetto ai tempi, si erano fondati». 119 Mi permetto di rinviare a G. CARDINALI, Le vicende vaticane del codice B della Bibbia dalle carte di Giovanni Mercati. I. La presenza negli inventari, in Miscellanea Bibliothecae Apostlicae Vaticanae 20 (2014), pp. 331-424, specie pp. 360-361. 120 Segue uno spazio lasciato vuoto da Mercati, per potervi poi aggiungere, dopo un apposito controllo, il numero della pagina. 121 Biblioteca Apostolica Vaticana, Carte Mercati 123.
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resto, che Mercati stesso avesse dubbi in proposito, è rivelato dall’aggiunta del punto esclamativo e di quello interrogativo dopo gli ultimi due termini del presunto titolo, a sottolineare l’imbarazzo per una lettura problematica. 2. se solo si scorre l’inventario al foglio successivo (72r), si scopre un altro brano di testo, anche questa volta di mano dello stesso inventariatore e con il medesimo ductus più studiato e formale del solito, che contiene le ultime dieci righe di un testo, che si rivela essere la conclusione della retroversione latina del Costituto, elaborata da Picerni, di cui le due righe al f. 71r non sono che la titolazione della prefazione. 3. le due righe del f. 71r andranno, dunque, lette: Bartholomei Picerni de Monte Arduo ad Iulium II Pontificem Maximum praefatio edictii sive , come è confermato dall’esame dei frontespizi delle numerose edizioni a stampa dell’opera. Converrà tentare su nuove basi la verifica della proposta di Mercati, che, se fondata su quelle sopra indicate, resta troppo fragile. Anzitutto, va considerato che, come si è detto, la mano che redige l’inventario è la stessa che trascrive la titolazione e le ultime righe della retroversione latina del Costituto, sebbene con una non trascurabile variazione di ductus (più corsivo e frettoloso per l’inventario, più sorvegliato e pretenzioso per la traduzione), che si ripropone anche quando si passi ad esaminare le righe della traduzione latina dell’incipit dell’opera di Gelasio Ciziceno. Da questo dato si può ricavare una prima ipotesi: l’anonimo avrebbe redatto l’inventario, forse commissionatogli da qualcuno, e al contempo steso, almeno parzialmente, la retroversione latina del Costituto. Infatti, non si può in alcun modo dubitare che quello dell’inventario sia la prima stesura e non una sua copia calligrafica. La qualità della scrittura, il disordine che la informa, le correzione apportate dallo stesso redattore sono tutti elementi che depongono a favore del fatto che quella del Vat. lat. 3960 sia la stesura originale dell’inventario, dovuta alla mano dell’inventariatore e non a quella di un copista. Ma, a questo punto, è necessario chiedersi che senso avrebbe per qualcuno che stia redigendo un inventario dei codici contenuti nella sala graeca publica, trascrivere soltanto il titolo (incompleto, peraltro) e le ultime dieci righe, ossia l’incipit e l’explicit di un testo come la traduzione latina di Picerni del Costituto. Tanto più che questo testo non si trovava alla Vaticana e non poteva esser trascritto nella stessa sala in cui fu redatto l’inventario, mentre è un dato di fatto che la relazione che si dà nel Vat. lat. 3960 tra
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indice e traduzione è strettissima e fa pensare a qualcosa nato quasi contestualmente. Se si guarda con attenzione al f. 72r, si nota anche che le dieci righe della versione di Picerni sono barrate, così da poter riutilizzare la restante parte bianca del foglio per continuare l’inventariazione, e che sono dunque state redatte appena prima dell’inventario. Se ne ricava l’impressione che i ff. 71-72 siano gli estremi di fascicolo che conteneva tutta la traduzione latina della Donazione, che successivamente, a differenza dei fogli interni al fascicolo, siano stati riutilizzati dall’anonimo per redigere l’inventario, per sfruttarne le ampie parti rimaste vuote. Le righe della retroversione del f. 72r, infatti, non costituiscono un periodo isolato, ma iniziano ex abrupto, lasciando suppore che facessero seguito almeno a un foglio precedente in cui iniziava il periodo finale122. Di fronte a questa composizione e all’intersezione così stretta dei due tipi di testo, è naturale pensare che le due esperienze, di inventariazione e traduzione, siano nate contemporaneamente. Una situazione analoga si registra anche negli altri due casi di testi che si trovano frammisti all’inventario. Nel primo caso, la trascrizione dell’incipit della Schedographia di Moscopulo e, nel secondo, la traduzione latina dell’esordio dell’opera di Gelasio. In ognuno di questi casi, infatti, il testo greco originale o la traduzione latina si trovano frammisti all’inventario, quasi interrompendone lo svolgimento, come note prese in corso d’opera. Appunti, abbozzi e avvii di nuovi lavori sorti dalla scoperta del materiale, spesso inedito, che l’inventariatore andava trovando nel suo esame dei codici della sala graeca publica. L’unica differenza rilevabile sta nel fatto che mentre i testi di Moscopulo e di Gelasio non sono barrati, ma solo lasciati in sospeso, quello della traduzione del Costituto è stato cancellato, quasi che fosse stato compiuto appena prima dell’inventariazione o fosse giunto a un qualche esito editoriale e non andasse più mantenuto in quella sede. Che, dunque, l’opera di inventariazione possa essere attribuita a Picerni, che avrebbe visitato la Vaticana e vi avrebbe scoperto il Costituto, è una ipotesi che sembrerebbe avallata anche dalla dedicatoria della traduzione a papa Giulio II: 122
Questo il testo, con l’esordio ex abrupto, del finale della traduzione picerniana, che si trova al f. 72r: «per nostra mandata conservanda relinquere, et beato patri nostro Silvestro et catholico papae, et per ipsum omnibus eius successoribus pontificibus domino et Deo [segue nostro poi barrato] et Salvatore nostro Iesu Christo placide annuente aeterne et fœliciter his haec in possessionem futura imperiali subscriptione divinitas nos conservet in multis annis sanctissimi et beatissimi patres. Datum Romae die tertia calendis Aprilibus, domino nostro Flavio Constantino Augusto et Gallicano viris consulibus et clarissimis».
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Cum inter legendum in hac tua celeberrima bibliotheca, Beatissime Pater, occurrisset mihi libellus quidam graecus, qui donationem Constantini continebat, aequum mihi visum est illum è graeco in latinum convertere et cum tibi, Sanctissime Pater, inscribere debere, qui vicarius Christi, et Petri, ac Silvestri successor existis. Quippe cum multi sint, qui falsam Constantini donationem esse asserverint, inter quos est Laurentius Vallensis, vir haud sane ineruditus, qui librum de falsa donatione Constantini scribere ausus sit. Cuius opinionibus optime refragatur reverendissimus Cardinalis Alexandrinus, Iuris utriusque consultissimus, et illius obiecta diligentissime confutat. Existimabat vir ille fortasse, ut quod ipse non legerat, non posset apud alios reperiri. Nec mirum, cum tantae mordacitatis extiterit, ut Aristotelem philosophorum principem carpere non dubitarit et omnes linguae latinae autores ita taxare, ut nemini pepercerit. Sed non longior sim, Constantinum ipsum audiamus.
Picerni dichiara, dunque, di aver visitato per giorni, con una certa calma (inter legendum), la biblioteca papale e di avervi ritrovato, par hazard, senza alcuna premeditazione o ricerca mirata (occurrisset mihi), in uno dei codici visionati un testo greco (libellus quidam graecus) interessante, che si decise poi a tradurre, ritenendolo non inutile nel dibattito sull’autenticità della Donazione e i fondamenti del potere temporale dei pontefici, probabilmente sperando di trarne ricompensa da parte del papa riconoscente per l’utile omaggio123. Sebbene questa visita non abbia dato luogo a nessun prestito di volumi e non abbia lasciato traccia sugli appositi registri, è certo che Picerni passò del tempo tra i codici della biblioteca papale, alla quale ebbe accesso grazie all’intervento di qualche personalità. L’espressione inter legendum non fa, infatti, riferimento ad attività di copiatura o di studio specifico, ma suggerisce l’idea della visita prolungata di un erudito. Forse alla caccia di qualche tesoro nascosto nella biblioteca papale, che non sarebbe sfuggito — come avvenne nei fatti — all’abilità e alla facilità di lettura di un greco, a suo agio tra codici la cui decifrazione costava maggior fatica agli eruditi 123 Nessun elemento circa un ulteriore rapporto tra Picerni e Giulio II emerge dalle liste di scarico e dalle descrizioni di codici della biblioteca privata del papa: Inventarium librorum a Iannocto Lobera ex custodia rerum secretarum Papae habitorum; Inventarium librorum Iulii papae II reverendissimo cardinali de Aragonia de mandato Collegii cosignatorum; Vat. lat. 3966, ff. 111r-114v; L. DOREZ, La bibliothèque privée du pape Jules II, in Revue des bibliothèques 6 (1896), pp. 97-121; F. ALBERTINI, Opusculum de mirabilibus novae & veteris Urbis Romae, Roma 1510. Si veda anche P. BEMBO, Lettere, II: 1508-1528, a cura di E. TRAVI, Bologna 1990 (Collezione di opere inedite o rare, 143), pp. 70-72. Va però notato un caso affine a questo: anche il salentino Antonio de Ferrariis, detto il Galateo, dedicò a Giulio II una sua retroversione latina del Costituto, di cui è rimasta traccia in Vaticana. Si vedano almeno L. VON PASTOR, Storia dei papi dalla fine del Medio Evo, III, Roma 1959, p. 877 nt. 7 e 1003 nt. 2, e A. ROMANO, De Ferrariis, Antonio, in Dizionario biografico degli Italiani 33 (1987), pp. 738-741.
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di lingua latina. O, più probabilmente, inviatovi da qualcuno per averne un inventario dettagliato. In effetti, nella sala graeca publica si trovava più di un esemplare della versione greca del Costituto procurata da Cidone. In Vaticana, infatti, Picerni potè imbattersi nella traduzione cidoniana, esaminando i codici del IV banco, dove era riposto il Vat. gr. 614, oppure quelli del banco successivo, il V, dove si trovavano i Vat. gr. 778 e 847, oltre che un codice, poi sparito dalle collezioni vaticane, ma che conteneva il Costituto, oppure sfogliando i codici del VII banco della biblioteca, dove era collocato il Vat. gr. 81. Che il testo greco del Costituto sia stato rinvenuto da Picerni, a seguito non di una ricerca mirata, ma piuttosto di un’opera di spoglio sistematico, e magari di inventariazione, dei codici greci della Vaticana, è confermato da un dato di ordine concreto, e perciò tanto più probante. Se l’inventariatore si fosse recato in biblioteca alla ricerca del testo costantiniano e avesse consultato a questo scopo l’inventario redatto dai custodi, non avrebbe trovato il codice che gli interessava, dal momento che nessuno di quelli che riportavano il Costituto, era descritto come contenente quell’opera. Come si è già detto, i codici erano indicati generalmente mediante l’autore e il titolo della prima opera o di quella che fosse stato possibile identificare con certezza, oltre che mediante l’indicazione del supporto scrittorio e del colore della coperta. Queste brevi voci erano abitualmente ricopiate da un inventario all’altro, così da rimanere costanti nel tempo, come risulta da un raffronto tra i tre inventari ufficiali che precedettero e quello che seguì la visita in biblioteca di Picerni, ossia quelli del 1481 (S1) e 1484 (S2) e quello del 1518-‘19 (L1). Semplicemente scorrendo questi inventari, dunque, nessuno si sarebbe accorto che poteva trovare il testo greco del Costituto nel Vat. gr. 614, descritto come Secunda pars b. Thomae contra Gentiles et quaedam alia, ex papyro in rubro124, ma nemmeno nei tre codici che si trovavano nel V banco della biblioteca: i Vat. gr. 778 (Aliquid officii communis, ex papyro in paonatio125) e 847 (Prochiroselli Instituta, ex papyro in nigro126) e il perduto codice indicato come: Officium olei sancti, ex papyro in rubro127. Nemmeno il quinto e ultimo codice, il Vat. gr. 81, era indicato come
124 G [187]; nel lemma sulla coperta si leggeva (T [259]): Secunda pars B. Thomae contra Gentiles et quaedam alia. 125 G [103]; il lemma del codice indicava (T [216]): Aliquid officii communis. 126 G [107]; questo il testo del lemma: T [218]: ProchiroPseli Instituta. 127 G [109], il cui lemma era (T [220]): Officium olei sancti.
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contenente la traduzione cidoniana, essendo inventariato come: Libanii Orationes, ex papiro in rubro128. Dunque, Picerni dovette presumibilmente passare del tempo in biblioteca a esaminare i manoscritti greci uno a uno e a studiarli, prima di poter trovare il testo che poi avrebbe tradotto in latino e dedicato al papa, come, del resto, conferma egli stesso, quando ricorda la circostanza nella dedicatoria (cum … occurrisset mihi). A questo punto sembra lecito vedere in quell’inter legendum ben più che una semplice lettura di codici protratta per giorni, ma piuttosto un’indagine accurata, che potrebbe aver prodotto un inventario sintetico ad uso di qualche latino (data la lingua in cui fu redatto) solo di materiale greco, fra l’altro escludendo del tutto la ben più vasta raccolta di manoscritti conservata nella latina publica, che Picerni ignora completamente. La ricostruzione finora proposta ha anche il pregio di adattarsi bene al profilo dell’inventariatore anonimo derivato dal suo latino e dalla sua particolare scrittura. Un uomo nato, cresciuto ed educato a Montesardo, e dunque in pieno Salento, tra fine XV e inizio XVI secolo, era un greco. Fino alla metà del XVI secolo, infatti, prima che avesse luogo la latinizzazione di quel territorio e si estinguesse la radice ellenica, il Salento era per cultura, rito ecclesiastico, scrittura e lingua un territorio greco. Lo dimostra la disinvoltura con la quale lo stesso Picerni, una volta a Roma, si destreggia tra i codici greci del papa, scorrendoli, inventariandoli e traducendone alcuni, integralmente o parzialmente. Quanto alle sue retroversioni latine – quella del Costituto costantiniano e, come vedremo presto, quella del Contra Alcoranum di Ricoldo — è evidente che dovette trovare l’aiuto di qualche erudito latino per poter limare il testo delle traduzioni e renderlo all’altezza dell’operazione culturale che stava svolgendo, tanto più che, quanto al secondo dei due testi, sarà proprio sulla qualità del suo latino che farà leva per promuovere il proprio lavoro di versione dal greco. Un ulteriore indizio in questo senso è stato già anticipato sopra. Al f. 74v c’è, infatti, una nota manoscritta di Colocci, che conserva l’eco di una pagina dell’inventario poi andata perduta. Trascrivendo la voce contenuta nel foglio successivo dell’inventario, Colocci appuntava : Tractatus de facienda synodo. Boetius iterum. Ricardus oris praedicatorum Contra Alcoranum, quod opus Latini non habent. Photii patriarchae De schismatis duarum Ecclesiarum. Archiepiscopus Rhodiensis Super b. Thomam ad Bessarionem. Marci Epistola ad metropolitam Rosiae.
Si è già spiegato come qui Colocci stia trascrivendo, per sommi capi, la 128
L1 150bis, V [112], T [112]: Libanii quaedam.
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voce dell’anonimo che aveva davanti l’attuale Vat. gr. 706. Quello che ora interessa è, invece, l’annotazione posta accanto alla menzione del Contra Alcoranum del domenicano Ricoldo da Monte Croce: quod opus Latini non habent. Anzitutto un dettaglio di questo genere va considerato con il maggior riguardo possibile, dal momento che costituisce un’eccezione nella prassi abituale dell’inventariatore. Quasi mai si concede commenti di alcun genere accanto alle voci che descrivono un codice, a differenza di Vigili, che, come si vedrà meglio in seguito, arricchisce le sue descrizioni con annotazioni che spaziano dalla paleografia alla codicologia alla storia dei testi. Che, dunque, l’inventariatore abbia apposto questa nota non è fatto trascurabile, come in nessuno degli altri due casi in cui questo accade129. Come già nel caso dell’annotazione al Cassio Dione, anche qui, da un lato, torna costante l’opposizione implicita tra l’inventariatore e i Latini, ai quali egli evidentemente non appartiene (rivelandosi, per opposizione, un graecus) e, dall’altro, la nota registra il fatto che l’opera in questione non era ancora conosciuta in Occidente, non essendo mai stata tradotta, o quanto meno pubblicata, fino a quel momento. Anche questa seconda notazione dell’inventariatore rivela in lui un interesse alla circolazione dei testi nel mondo latino e, confrontata con il caso della retroversione del Costituto, conferma che in lui c’era, in conformità con quel poco che sappiamo sul conto di Picerni, un’attenzione a testi greci sconosciuti al pubblico latino, che avrebbe potuto essere interessato a una loro traduzione e divulgazione. Come si vede, i profili dell’inventariatore anonimo e di Picerni vanno progressivamente sovrapponendosi, pur in assenza, bisogna ricordarlo, di una evidenza paleografica. E questa sovrapposizione si rafforza, se solo si ricorda che il primo traduttore della versione greca del Contra Alcoranum di Ricoldo da Monte Croce fu, di nuovo, proprio Picerni. Il 28 maggio 1506, infatti, comparve a Roma, per magistrum Ioannem Besicken Alemanum, la retroversione latina della traduzione greca che Cidone aveva fatto dell’opera anti-musulmana del domenicano Ricoldus a Monte Crucis, il cui nome era stato grecizzato in Ricardus. La vicenda ripropone quasi esattamente tutti gli elementi della retroversione del Costituto. Anche in questo caso, infatti, siamo di fronte a Picerni che trova un testo greco, che non è altro che la versione greca, ad opera di Cidone, di un originale latino, e decide di tradurlo, dedicandolo, questa 129 Il secondo caso lo si vedrà in seguito e concerne la nota apposta alla descrizione dell’attuale Vat. gr. 951 (G [14]), mentre il primo, lo si è già visto ed è quello dell’annotazione all’opera di Cassio Dione, assai simile a questa, dal momento che anche in quel caso si appuntava che il testo era ancora intactum a Latinis.
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volta non più al papa, ma a Ferdinando re d’Aragona e delle Due Sicilie. Se una nuova versione inedita della Donazione, infatti, poteva tornare utile a Giulio II, che rivendicava con rinnovato vigore i diritti al potere temporale dei pontefici, un testo anti-islamico poteva risultare gradito al re cattolico Ferdinando, che, come scrive Picerni stesso nella sua dedicatoria, solus inter christianorum reges hac nostra tempestate Mahometanam sectam maximis cladibus affecisti. Ferdinando, infatti, aveva cacciato dopo ottocento anni i musulmani dalla Betica e si accingeva a riprendere l’intera Africa con un’operazione che, secondo Picerni, sarebbe stata agevole, dal momento che gli indigeni avevano da tempo perso l’abitudine a combattere contro i cristiani e sarebbero quindi stati vinti con facilità, tanto più che non erano esercitati nella guerra come quando, sotto la guida di Annibale, occuparono Spagna e Italia, non avevano equipaggiamenti militari paragonabili a quelli spagnoli, e, per giunta, avevano così grandi ricchezze che avrebbero acceso l’animo e l’ardore di conquista dei soldati di Ferdinando. L’augurio che Picerni formulava al re nella sua dedica era quello di tener fede al suo proposito (Omnia tibi prospere succedent, si reliquias incepti belli prosequaris), sicuro che la campagna africana non avrebbe messo a repentaglio la sicurezza interna al regno, garantita dal patto di alleanza col re di Francia. Una volta sottomessa l’Africa, sarebbe stato facile muovere alla riconquista di Gerusalemme (Prosequere igitur inchoatum bellum et omnes vires tuas in Aphricam transffer, quam facile, Deo duce, subiugabis et ea quidem subacta et in christianorum potestate redacta, facile deinde Hierosolymam recuperabis, quae tam ampla, tam fertilis, tam sancta terra sultano Babylonis hoc tempore paret). La riconquista della Terra Santa non sarebbe stata poi così ardua — spiega ancora Picerni — dato che essa era affidata alla custodia di mercenari, di diversa origine, molto attaccati al denaro, convertiti a forza all’islamismo, cui sono sottomessi i Saraceni, uomini a loro volta molles et effeminati, cui non è abitualmente permesso di maneggiare armi né di montare a cavallo né praticare altre attività virili. Al re, dunque, veniva offerta una lettura che lo avrebbe liberato dagli ultimi timori circa la fattibilità della crociata che stava meditando: ab immanissima Mahometanorum superstitione liberabis, que quam vana sit quam frivola quam nullius momenti in presentiarum nihil attinet dicere: quoniam eam tunc primum intelliges cum hanc Rhicardi fratris confutationem diligenter lectitaveris. Vale.
Ma veniamo all’aspetto che maggiormente interessa qui, ossia quello del testo tradotto da Picerni. Come egli stesso spiega all’inizio della dedica-
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toria, appena presentato (Bartholomeus Picernus de Montearduo Ferdinando Regi Aragonie et utriusque Sicilie SPD), il suo omaggio al re consiste in una traduzione che, partendo dal bel greco di Cidone, offre un testo latino più nitido di quello originale di Ricoldo da Monte Croce: Cum Demetrius Cydonius, vir utriusque lingue peritissimus, e latino in grecum opus Richardi fratris ordinis Predicatorum transtulisset, non ab re mihi visum est, serenissime atque catholice rex, illud rursus e greco in latinum convertere, non quod apud Latinos huiusmodi opus extare non existimem, sed cum vidissem Demetrium Cydonium opusculum illud e latino in grecum elegantiori stilo transtulisse, idcirco pro viribus conatus sum libellum illum iterum ea dicendi elegantia quoquo modo in nostram linguam transferre et eum in nitidiorem cultum candidioremque stilum pro viribus redigere, et tibi, serenissime atque catholice rex, illum dedicare debere, qui solus inter christianorum reges hac nostra tempestate Mahometanam sectam maximis cladibus affecisti.
La natura di retroversione dal greco di Cidone era ribadita anche nel titolo dell’operetta: Rhicardi ex ordine fratrum, qui apud Latinos predicatores appellantur, Confutatio legis late Sarrhacenis a maledicto Mahometo, translata ex Romana lingua in grecam per Demetrium Cydonium, deinde per Bartholomeum Picernum de Monte arduo e greco in latinum conversa.
Se, a differenza di quanto dichiarato nella dedicatoria della traduzione del Costituto, in questo caso Picerni omette ogni informazione circa il luogo e le modalità con cui ha reperito un testo come quello della versione greca del Contra Alcoranum, tuttavia è più che probabile che la sua scoperta sia avvenuta in Vaticana, contemporaneamente alla stesura dell’inventario e alla traduzione della Donazione. Questa ipotesi non urta, ma anzi si accorda con la cronologia ricostruita fino ad ora. Se la versione del Contra Alcoranum esce a Roma alla fine di maggio del 1506, non c’è nessuna difficoltà a pensare che la scoperta dell’originale greco e la sua versione siano avvenute durante la visita alla sala graeca publica, che abbiamo collocato tra il 1504 e il 1505. Un ulteriore elemento di conferma è costituito dalla presenza nella biblioteca dei papi del tempo di almeno tre codici con il testo di Ricoldo nella versione greca di Cidone, ossia gli attuali Vat. gr. 433, 706 e 719, collocati rispettivamente nel IV, VIII e III banco della sala graeca publica. Non c’è bisogno di ricordare che il secondo di questi codici, il Vat. gr. 706, è appunto quello a margine della cui descrizione l’inventariatore anonimo
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appose la nota: quod opus Latini non habent, che, alla luce di quanto presentato ora, appare come un’annotazione che fissava non tanto un dato di fatto, quanto un’idea e un vero e proprio progetto editoriale130. Se Picerni è l’autore dell’inventario, questa sua annotazione è l’appunto preso durante lo spoglio dei codici, che prelude alla traduzione e divulgazione del testo ancora inedito. In ultimo, a rafforzare l’ipotesi sull’identità dell’inventariatore, sta il fatto che, anche nel caso della versione greca del Contra Alcoranum, i codici vaticani che la contenevano non sempre potevano essere individuati a partire dagli inventari istituzionali. Picerni non avrebbe potuto scoprire la versione greca di Ricoldo in alcuni dei manoscritti tramite una consultazione degli inventari, dal momento che quasi nessuno di essi era detto contenerla. Il solo Vat. gr. 433131, infatti, era descritto come contenente il testo: Ethica b. Thomae et Riccardus contra Alcoranum, ex papyro in rubro, mentre nel Vat. gr. 706 l’opera non era indicata esplicitamente: Boetius et Riccardus, ex papyro in viridi132. Nel terzo caso, poi, ossia quello del Vat. gr. 719133, dove pure il Contra Alcoranum sta in prima posizione, non c’era alcun riferimento ad esso nell’inventario interno, dove il manoscritto era registrato come: B. Ioannes Chrysostomus contra Iudaeos, ex papyro in paonatio. Sebbene con un grado di probabilità nettamente inferiore a quello riscontrato per il Costituto, anche per questa seconda scoperta e traduzione dal greco di Picerni possiamo affermare che non fu necessaria una semplice visita alla Vaticana, con annessa consultazione degli inventari istituzionali, ma piuttosto un attento spoglio di manoscritti, che ben si accorda con la redazione concomitante di un inventario. A questi indizi, che spingono a ipotizzare che l’autore dell’inventario sia quel Bartolomeo Picerni da Montesardo possiamo ora aggiungerne un altro, derivato da un’annotazione che l’inventariatore ha posto descrivendo il Vat. gr. 951. Al f. 72r dell’inventario si legge una descrizione, in cui non è difficile riconoscere il Vat. gr. 951134, ma che attira l’attenzione per un particolare aggiunto nel primo rigo della voce: cuiusdam Demetrii de Monsilato, archipresbyteri Montisardui. A chi sia abituato alla tecnica di inventariazione dell’anonimo, abitual130
MERCATI, Notizie di Procoro cit., p. 161. G [193], come anche sul lemma (T [281]): Ethica Beati Thomae et Ricardus Contra Alcoranum. 132 Questo il lemma sul codice (T [38]): Boetius et Ricardus. 133 G [234], il cui lemma (T [304]): B. Ioannes Chrysostomus contra Iudaeos. 134 G [14]. 131
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mente così conciso nella descrizione, dove non riporta null’altro che ciò che è facilmente reperibile a una prima scorsa del codice in esame, desta qualche sospetto l’annotazione dell’autore (cuiusdam Demetrii de Monsilato, archipresbyteri Montisardui), peraltro mai registrato negli inventari a uso interno, dove l’opera, che pure apre il codice, è sempre presentata come anonima: Compendia quaedam historiae variae, ex papyro in rubro135. Il sospetto si acuisce, al confronto di questa voce con quella corrispondente di Vigili, abitualmente assai più ampio e dettagliato nelle descrizioni. Sebbene, infatti, la descrizione del manoscritto sia più ricca e articolata, nulla è notato quanto all’autore della Collectanea, che rimane anonima, senza nessuna menzione di Demetrio di Monsilato né della parrocchia di Montesardo. Colpisce, dunque, il fatto che l’unica volta in cui l’autore dell’inventario affina il suo sguardo e la sua ricerca quanto all’autore di un’opera, apparentemente anonima, lo fa per annotare che si tratta del prodotto di un arciprete di Montesardo, che non era certo un centro di primissima importanza, ma che noi sappiamo essere il villaggio natale di Picerni. Se è vero, dunque, che ci troviamo attualmente nell’impossibilità di procedere a un confronto tra la mano dell’inventariatore e quella di Picerni, è altrettanto vero che siamo in presenza di una serie, ricca e articolata, di indizi che ci spingono a proporre questo nome come quello dell’autore dell’inventario dei codici greci conservato nella miscellanea colocciana del Vat. lat. 3960. A parte le notizie ricavabili dalle sue due retroversioni latine esaminate sopra, non disponiamo di altre informazioni circa l’erudito salentino, a parte la voce di Camillo Minieri Riccio nelle sue Memorie storiche degli scrittori nati nel Regno di Napoli: PICERNO (Bartolommeo), nacque a Montesardo e vestì abito di chiesa. Si fece ammirare per dottrina a Roma e tradusse dal greco in latino la tanto rinomata falsa donazione di Costantino alla Chiesa. Di lui abbiamo ancora: Improbationem Alcorani136. 135
Così anche sul lemma del codice (T [46]): Compendia quaedam historiae variae. Memorie storiche degli scrittori nati nel Regno di Napoli compilate da Camillo Minieri Riccio, Napoli 1844, p. 271. Qualche notizia in A. DONDAINE, Ricoldiana. Notes sur les œuvres de Ricoldo de Montecroce, in Archivum Fratrum Praedicatorum 37 (1967), pp. 119-179, segnatamente 145, 147-148, che mostra ancora di considerarlo un domenicano, almeno da come appare registrato nell’indice del volume. Una appartenenza all’ordine è smentita invece da E. PANELLA, Presentazione, in Fede e controversia nel ’300 e ’500, in Memorie domenicane 17 (1986), pp. V-XL. La consultazione di P. O. KRISTELLER, Iter Italicum, vol. II, London – Leiden 1967, pp. 295 e 579, non ha dato alcun esito, dal momento che, alla voce Bartholomaeus Picernus, segnala il codice, che contiene una copia tarda della traduzione del Costituto: Verona, 136
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I. L’INVENTARIO ANONIMO
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Al momento non resta, dunque, che dare qualche notizia a partire dal toponimo e avanzare un’ulteriore ipotesi, che potrebbe esser verificata, ma anche smentita, dal ritrovamento di nuovi elementi documentari. Il borgo di Montesardo non è ignoto agli studiosi, dal momento che costituì, come vedremo, una tappa del viaggio compiuto da Giano Lascaris nel sud dell’Italia durante la sua seconda spedizione alla ricerca di codici per conto di Lorenzo de’ Medici. Una prima testimonianza sull’abitato di Montesardo ci è conservata da una fonte coeva a Picerni, ossia dal medico e umanista Antonio de’ Ferraris detto il Galateo (1444-1517), nella sua opera De situ Iapygiae, composta attorno al 1510 e stampata postuma nel 1558: A Vastis nulla occurrunt antiquitatis uestigia usque ad Montem arduum oppidum, ab Acra Iapygia VII millibus passuum remotum, ubi et urbs antiqua fuit, eius pars in colle, pars in plano sita, mediocris magnitudinis: huius et nomen abolitum est. In eminentiore huius urbis parte in edito colle pulchrum est oppidulum. Memini me a ueteribus audisse Graecis hanc urbem τραχειον ορος, quod Latine asperum seu arduum montem exprimit: erat enim urbs in lapidoso et aspero monte sita. Hic pars est Appennini, qui ad Acram Iapygiam terminatur. Quin etiam a peritis nauigantibus me audisse memini usque ad XL aut L millia passuum in mare protendi iuga Appennini, cum hinc atque illinc altius metiantur mare. Postea uersus Ocidentem ad quatuor millia passuum Vereti, seu Vreti, seu ut incolae dicunt, Veriti, reliquiae spectantur137.
Il Galateo, orgoglioso delle origini greche della sua famiglia e della sua regione138, ci consegna la descrizione di un borgo ormai quasi inesistente, ma che aveva una chiara consapevolezza della propria grandezza passata Biblioteca Capitolare, CCXXVIII (355), ff. 41v-50v, cui si aggiunge quella del codice: Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 13288. 137 ANTONII / GALATEI LICIEN / SIS PHILOSOPHI ET MEDICI / DOCTISSIMI QVI AETA / te magni Pontani uixit, Liber de / SITV IAPYGIAE. / […] / BASILEAE, / Per Petrum Pernam, / M. D. LVIII., p. 99. 138 ANTONII / GALATEI LICIEN / SIS PHILOSOPHI ET MEDICI cit., pp. 103-104: «Nec pudet nos generis nostri. Graeci sumus, et hoc nobis gloriae accedit. Diuinus ille Plato in omnibus gratias dijs agebat, sed praecipue in his tribus: quod homo, non belua: mas, non foemina: Graecus, non Barbarus natus esset. Galateus tuus Spinelle, non à Morinis aut Lingonibus: non ab Allobrogibus aut Sycambris: sed à Graecis ducit genus. Pater meus Graecas et Latinas literas nouit : auus et progenitores mei Graeci sacerdotes fuere, literarum Graecarum, sacrae Scripturae et Theologiae minime ignari : non armis, hoc est, ui, et caedibus et rapinis, sed bonis moribus et sanctitate uitae celebres. Pudet me Spinelle (tecum sine arbitris loquor) in Italia natum fuisse : quamuis Iapygiam terram extra Italiam scriptores quidam posuere. Graecia sua uetustate suaque fortuna, Italia suis consilijs suisque discordijs perijt. Utraque alienigenis seruit. Haec sponte, illa inuita. Graecia Italiam saepe a barbarorum seruitute liberauit, Italia Graeciam barbaris seruire permisit».
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INTRODUZIONE
e dell’origine greca, che costituiva ancora un forte elemento identitario139. Picerni, dunque, da figlio di Montesardo fu e si considerò greco quanto alla lingua e alla cultura e non fa meraviglia che abbia posto le note sulla fortuna di alcuni autori greci antichi e moderni come Cassio Dione e il Ricoldo greco presso i Latini. La forte tradizione cultrale e letteraria greca di questo territorio non veniva tanto dalla presenza di monasteri di rito e lingua greca, come quello basiliano di San Nicola di Casole, già noto al cardinal Bessarione, che vi trasse testi sconosciuti in Occidente140, ma piuttosto dal clero secolare. Lo studio dei colofoni dei manoscritti prodotti in questa zona della Terra d’Otranto, infatti, ha rivelato che l’attività di copiatura, trasmissione, annotazione e studio era prerogativa del clero secolare greco, che, uxorato, la trasmetteva di padre in figlio attraverso vere e proprie famiglie sacerdotali, che furono fieramente e consapevolmente responsabili della tradizione culturale locale. Addirittura bisogna attendere il 1468 per trovare un codice vergato da un monaco e dal contenuto che non sia di carattere religioso141. Sacerdote secolare fu anche, per venire ad anni prossimi, se non contemporanei a quelli di Picerni, Sergio Stiso da Zollino, insegnate di greco attivo tra il 1480 e il 1530, che fu maestro di Aulo Giano Parrasio e ricevette la visita di Lascaris nel 1491142. L’erudito aristocratico greco era, come si è detto, in missione diplomatico-culturale per conto di Lorenzo de’ Medici, diretto in Grecia e animato da un triplice interesse: stabilire contatti diplomatici in previsione di un’o139 Z. N. TSIRPANLIS, Memorie storiche sulle comunità e chiese greche in Terra d’Otranto (XVI secolo), in La Chiesa greca in Italia dall’VIII al XVI secolo. Atti del Convegno Storico Interecclesiale (Bari, 30 aprile – 4 maggio 1969), II, Padova 1972 (Italia Sacra, 21), pp. 845-877. 140 G. CAVALLO, La cultura italo-greca nella produzione libraria, in G. CAVALLO – V. VON FALKENHAUSEN – R. FARIOLI CAMPANATI – M. GIGANTE – V. PACE – F. PANVINI ROSATI, I bizantini in Italia, Milano 1982, pp. 495-612, specie 592-608. 141 A. JACOB, Culture grecque et manuscrits en Terre d’Otrante, in Atti del III Congresso internazionale di studi salentini e del I Congresso storico di Terra d’Otranto (Lecce, 22-25 ottobre 1976), Lecce 1980, pp. 53-77, specie pp. 62-63. Nulla di interessante a questo proposito in A. JACOB, Les écritures de Terre d’Otrante, in La paléographie grecque et byzantine, Paris 1977 (Colloques internationaux du Centre national de la recherche scientifique 559), pp. 269-281. 142 JACOB, Culture grecque et manuscrits cit., p. 66; ID., Sergio Stiso de Zollino et Nicola Petreo de Curzola. A propos d’une lettre du Vaticanus gr. 1019, in Bisanzio e l’Italia. Raccolta di studi in memoria di Agostino Pertusi, Milano 1982, pp. 154-168, F. LO PARCO, Sergio Stiso grecista italiota e accademico pontaniano del secolo XVI, in Atti della Accademia Pontaniana, 49 (1919), pp. 217-236 e il recente Sergio Stiso tra Umanesimo e Rinascimento in Terra d’Otranto, a cura di P. PELLEGRINO, Galatina 2012. Anche PAGLIAROLI, Giano Lascari cit., pp. 217-218 e D. SPERANZI, Per la storia della libreria medicea. Giano Lascaris, Sergio Stiso di Zollino e il copista Gabriele, in Italia medievale e umanistica 48 (2007), pp. 127-161 e ID., Per la storia della libreria medicea privata. Il Laur. Plut. 58. 2 e Giovanni Mosco, in Medioevo e rinascimento 21 (2007), pp. 181-217.
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I. L’INVENTARIO ANONIMO
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perazione militare contro i Turchi per il ristabilimento dell’impero bizantino cristiano, reperire codici greci per la biblioteca Medicea privata e far venire giovani greci in Italia per studiare e riportare in auge una cultura da tempo perduta in Occidente («potessero con l’esercizio perfezionarsi nella lingua greca e trasmetterla agli italici»)143. Durante il suo secondo viaggio, dunque, Lascaris attraversò anche il Salento e, come altri umanisti dopo di lui144, vi si fermò per esplorare biblioteche, prelevare manoscritti e stringere rapporti, che sarebbero poi rimasti vivi anche negli anni a seguire, come è appunto il caso dell’amicizia con Stiso145. All’erudito greco Lascaris fece ricorso sia visitandone la biblioteca personale, sia commissionando copie di codici allo scriptorium che quello aveva messo in piedi e dirigeva, procurandosi dalla Grecia quei testi che non riusciva a trovare nel Salento146. Non è improbabile supporre che anche Picerni abbia conosciuto, e magari frequentato, i corsi del più celebre maestro della zona, come altri suoi contemporanei provenienti dai villaggi e dai paesi vicini147, e che magari abbia incontrato e conosciuto Lascaris, che fu certamente in visita al suo borgo natale, dove incontrò anche l’arciprete di Montesardo, discendente di quello citato nella descrizione del Vat. gr. 951148. 143 JACOB, Culture grecque et manuscrits cit., p. 67. Si vedano anche A. PONTANI, Per la biografia, le lettere, i codici, le versioni di Giano Lascaris, in M. CORTESI – E. V. MALTESE, Dotti bizantini e libri greci nell’Italia del secolo XV. Atti del Convegno internazionale, Trento 22-23 ottobre 1990, Napoli 1992, pp. 363-433; S. GENTILE, I codici greci della Biblioteca Medicea privata, in I luoghi della memoria scritta. Manoscritti, incunaboli, libri a stampa di Biblioteche Statali Italiane, a cura di G. CAVALLO, Roma 1994, pp. 115-121; ID., Lorenzo e Giano Lascaris. Il fondo greco della biblioteca Medicea privata, in G. C. GARFAGNINI (a cura di), Lorenzo il Magnifico e il suo mondo. Convegno internazionale di Studi (Firenze, 9-13 giugno 1992), Firenze 1994, pp. 177-194 e ancora PAGLIAROLI, Giano Lascari cit., pp. 216-219. Si veda in ultimo SPERANZI, Per la storia della libreria medicea privata cit. e ID., Giano Lascari e i suoi copisti. Gli oratori attici minori tra l’Athos e Firenze, in Medioevo e rinascimento 24 (2010), pp. 337-377, soprattutto pp. 341-344. 144 JACOB, Culture grecque et manuscrits cit., pp. 67-68, che ricorda i casi analoghi di Aulo Giano Parrasio, del Sambuco, dei cardinali Barberini, Carafa e Casanate, di Francesco Borromeo. Ma già R. DEVREESSE, Les manuscrits grecs de l’Italie méridionale (histoire, classement, paléographie), Città del Vaticano 1955 (Studi e testi, 183), p. 49. 145 JACOB, Culture grecque et manuscrits cit., pp. 67-68; ID., Sergio Stiso de Zollino et Nicola Petreo de Curzola cit. p. 166. 146 JACOB, Sergio Stiso de Zollino e Nicola Petereo de Curzola cit., pp. 166-167 e SPERANZI, Per la storia della libreria medicea privata. Giano Lascaris cit., p. 92. 147 A. JACOB, Testimonianze bizantine nel Basso Salento, in Il Basso Salento. Ricerche di storia sociale e religiosa, Galatina 1982, pp. 49-69, specie p. 65. 148 JACOB, Testimonianze bizantine cit., p. 67 e anche ID., Notes sur quelques inscriptions byzantines du Salento méridional, in Mélanges de l’École française de Rome 95 (1983), pp. 6588, segnatamente p. 77.
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INTRODUZIONE
Nulla impedisce di ipotizzare che Lascaris abbia preso con sé anche un giovane di Montesardo, magari allievo di Stiso, per portarlo con sé prima a Firenze e poi a Roma, secondo un’abitudine sua propria che i più recenti studi hanno abbondantemente documentato. Ora sappiamo con certezza, infatti, che Lascaris durante la sua vita ospitò presso di sé e mantenne a sue spese molti greci, cui offriva non solo un alloggio e un vitto minimo, ma anche la possibilità di studiare e inserirsi nel mondo culturale del tempo149. Sebbene il nome di Picerni non compaia tra quelli degli allievi del Collegio greco, tuttavia non è impensabile che egli abbia raggiunto Roma al seguito di Lascaris, uno di quelli per cui sarà ricordato in un epitaffio composto dal Latomus150. Uno di quei giovani che già Lorenzo de’ Medici avrebbe voluto in Italia e che il figlio Leone X si adopererà per far venire151, come fu anche il caso di Marco Musuro da Candia, poi professore di greco a Venezia, o di Arsenio Apostoli152. Uno di quei non pochi giovani cioè che trovarono ospitalità presso l’aristocratico maestro, che impegava gran parte del suo patrimonio personale per questa opera pedagogica così esosa, iniziata a Firenze, ma che continuò anche a Venezia e a Roma153. «E che la porta della casa dell’umanista fosse sempre aperta per chi ne avesse bisogno è chiaramente testimoniato da Marco Musuro nella sua lettera di dedica al maestro Lascari (maggio 1516) dell’edizione di Pausania […]. Quando il Lascari leggeva queste parole viveva dunque a Roma onorato e ammirato, πρόξενος, come scrive il Musuro, τῶν Ἑλλήνων154». Ma, giunti a questo punto, converrà fermare le ipotesi, che, prendendo il largo dal nome di Bartolomeo Picerni da Montesardo, rischiano di perdere progressivamente di plausibilità. II I DUE INVENTARI DI FABIO VIGILI (T) E (V) 1. Il Vat. lat. 7135 testimone degli inventari di Vigili I due inventari redatti da Fabio Vigili da Spoleto, quello dei lemmata 149
Una serie di esempi in SPERANZI, Giano Lascari e i suoi copisti cit., p. 350. Citato in PAGLIAROLI, Giano Lascari cit., pp. 215-216 nt. 1. 151 PAGLIAROLI, Giano Lascari cit., pp. 219-221. 152 PAGLIAROLI, Giano Lascari cit., p. 225. 153 PAGLIAROLI, Giano Lascari cit., pp. 235-236 e 241 con abbondante documentazione. 154 PAGLIAROLI, Giano Lascari cit., p. 246. 150
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I DUE INVENTARI DI FABIO VIGILI
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e quello dei codici presenti nella sala graeca publica, ci sono giunti in un unico esemplare nel Vat. lat. 7135, di cui qui si da — per la prima volta — una descrizione completa, che fino ad ora mancava, nonostante la presentazione che ne ha fatto Giorgio Levi Della Vida ormai molti anni fa155. Vat. lat. 7135 (olim 519)156, sec. XVI, Italia, cart., mm 290 × 110, ff. I-III, 1-165. Numerazione meccanica in basso a destra del recto di ciascun foglio. Alcune sezioni mostrano una foliazione precedente: ff. 1-41 (ff. numerati in alto a destra di ciascun r da 1 a 42, ma il n. 18 è stato inavvertitamente omesso), ff. 43-49 (ff. numerati a matita in alto a destra di ciascun r da 44 a 50), ff. 78-164 (ff. numerati, da Vigili stesso, in alto a destra di ciascun r da 1 a 87).
Inventari, originali o in copia, di alcune sale della Vaticana I (ff. 1rv) Inventario dei lemmata dei codici del VII banco (supra e infra) del lato destro della sala latina publica della Vaticana, secondo i titoli riportati sul f. 1r (In VII scamno supra e In VII scano infra), f. 1r, inc. In VII scamno supra, f. 1v, explicit: Finis VII scamni sub et supra. Et omnium librorum qui a dextra bibliothecam introeuntibus offeruntur. Ad sinistram. II (ff. 2r-12r) Inventario dei lemmata dei codici della sala publica graeca della Vaticana, secondo il titolo riportato al f. 2r (Graeca Bibliotheca pontificia), cui segue l’incipit In octavo scamno supra, f. 12r explicit 13. Demetrii Cydonis opera. III (ff. 12r-28v) Inventario dei lemmata dei codici della sala publica latina della Vaticana, secondo il titolo riportato al f. 12r (Bibliotheca latina), cui segue l’incipit In primo scamno supra, f. 29v explicit Bibliothece. Finis noni scamni sub et supra et sic totius. IV (ff. 30r-35v) Inventario dei lemmata dei codici della sala parva secreta della Vaticana, secondo il titolo riportato al f. 30r (In III scamno supra. Interius. In secretiori bibliotheca), cui segue l’incipit 1. Prima pars Continentis Rasis, f. 36 v explicit Finis IIII scamni supra et infra, et sic totius bibliothecae interioris quae prima ingredientibus occurrit. V (ff. 35v-43r) Inventario dei lemmata dei codici della sala magna secreta o pontificia della Vaticana, secondo il titolo riportato al f. 35v (In intima et ultima secretiori bibliotheca, ubi libri sunt praetiosiores.), cui segue l’incipit In primo scamno supra, f. 43r explicit Finis totius Bibliothecae Pontificiae, videlicet omnium scamnorum, tam latinorum quam graecorum 155 G. LEVI DELLA VIDA, Ricerche sulla formazione del più antico fondo dei manoscritti orientali della Biblioteca Vaticana, Città del Vaticano 1939 (Studi e testi, 92), pp. 38-41. 156 Una descrizione molto sommaria dei Vat. lat. 7134-7136 in LEVI DELLA VIDA, Ricerche sulla formazione cit., pp. 39-40.
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INTRODUZIONE
in prima, 2a, 3a et 4a eius distinctione et omnium omnino librorum exceptis armariis et capsis et iis libris qui graeci ex maxima parte in scabellis parieti adhaerentibus in intima ac penitissima Bibliothecae parte sunt positi. Deo laudes et gratias. VI (ff. 46r-49r) Inventario dei codici in lingue diverse dalla greca e dalla latina, posti nella quinta cassa della sala magna secreta o pontificia della Vaticana, secondo i titoli riportati rispettivamente al f. 46r (Externa. In quinta capsa Pontificiae Bibliothecae secretioris. AEgyptia sive Caphita anonyma.), 46v (In quinta capsa Pontificiae Bibliothecae secretioris. Chaldaica sive AEthiopica anonyma.), 47r (In quinta capsa Pontificiae Bibliothecae secretioris. Arabica anonyma.), 48r (In quinta capsa Pontificiae Bibliothecae secretioris. Dalmatica sive Cyrillica anonyma.) e 49r (In quinta capsa Pontificiae Bibliothecae. Armenica anonyma). VII (ff. 54r-68v) Inventario dei lemmata dei codici posti nelle capsae della sala parva secreta della Vaticana, secondo il titolo riportato al f. 54r (In prima capsa), cui segue l’incipit 1 Novem libri de quaestionibus sacrae theologiae videlicet, f. 68v explicit 606 Concilia Galliae. Liber obsoleto corio opertus. VIII (ff. 78r-164r) Inventario della sala publica graeca della Vaticana, secondo il titolo riportato al f. 78r (Graeca), che si trova posto dopo l’incipit In VIII supra, f. 164r explicit Finis totius Bibliothecae Graecae. IX (f. 164v) Incipit dell’inventario della sala publica latina della Vaticana, secondo il titolo riportato al f. 164v (Bibliotheca Latina), cui segue l’incipit In primo scamno supra, f. 164v explicit Liber est philosophiae. L’inventario prosegue nel Vat. lat. 7136. MAT. - Vari tipi di carta filigranata, il primo con corno appeso a cordone in cerchio (BRIQUET n. 7855, Roma 1513), il secondo con sirena in cerchio (BRIQUET n. 13885 e 13886, Firenze 1507 e 1509), il terzo con balestra in cerchio (simile a BRIQUET n. 743, Venezia 1501), il quarto con fiore (BRIQUET n. 6681, Sermoneta 1507), il quinto con corno appeso a cordone (simile a BRIQUET n. 7702, Firenze 1512), il sesto con quercia in cerchio (BRIQUET n. 773, Livorno 1512), il settimo con cerchio (senza paralleli esatti in BRIQUET, dove lo si potrebbe appena accostare ai n. 2956 e 2959, 1455 e 1522), mentre l’ottavo (presente sui ff. 91 e 102) risulta difficile da identificare. FASC. – Oltre ai bifogli di guardia, 2 iniziali e uno finale, sono 12 i fascicoli: 1 bifoglio, un fascicolo da 8 bifogli, uno da 6, uno da 8, uno da 4, uno da 12, uno da 13, uno da 6, due da 10, uno da 2 e uno da 3. SCRIPT. – Corsiva italica ad esecuzione uniforme di mano di Fabio Vigili. ANNOT. – Un prospetto del complesso originario dell’opera di inventariazione allestita da Vigili in Vaticana è stato ricavato sulla base della numerazione vigiliana
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I DUE INVENTARI DI FABIO VIGILI
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originaria dei fogli dei Vat. lat. 7134-7136 e del Barb. Lat. 3185 da LEVI DELLA VIDA, Ricerche sulla formazione cit., pp. 39-40. LEG. – Legatura del sec. XVI con cuciture in spago, coperta in assi di cartone rivestite di pergamena avorio; sul dorso di pelle è stata apposta, in alto, la segnatura a inchiostro 7135; in principio di volume sono state inserite guardie cartacee non numerate.
2. L’autore degli inventari: Fabio Vigili da Spoleto L’autore dei due inventari che qui si pubblicano, dopo quello del Vat. lat. 3960, ha un nome certo: Fabio Vigili da Spoleto. La sua figura è stata sottratta all’oblìo e studiata dapprima da Levi Della Vida e poi da Marie-Hyacinthe Laurent157, che hanno attinto ad una vasta documentazione158. Qui si presenta un breve profilo biografico, utile all’inquadramento e alla comprensione della sua opera di bibliofilo. Nato a Spoleto nella seconda metà del Quattrocento da Gregorio Vigili e Polissena de Domo, Fabio si sposò ed ebbe due figli: Valerio, che sarà poi Cancelliere di Spoleto e ambasciatore della città presso il papa, e Cuminio. Rimasto vedovo dopo non molto tempo, abbracciò la vita ecclesiastica, divenendo poi priore della cattedrale di Spoleto159. Dopo il trasferimeno a Roma, è possibile ricostruire alcuni passaggi della carriera e della stessa vita di Vigili grazie alle ricevute, tutte autografe, del secondo registro di prestito della Biblioteca Vaticana. È così che sappiamo che nel 1498-99 era familiare dell’arcivescovo di Trani, lo spagnolo Juan Castelar160, che sarà creato cardinale nel concistoro del 31 maggio 1503, per morire due anni dopo, nel 1505161. L’Eliano del Vat. gr. 997 fu concesso, invece, a Vigili per conto di Juan Lopez, da Valentia, datario d’Alessandro VI, cardinale dal 19 febbraio 1496, che morirà il 5 agosto 1501162. Allo stesso anno 1499 risale un ulteriore prestito163. Si tratta, con ogni evidenza, del manoscritto di Giamblico, che poi sparì dalla collezione vaticana per ricomparire in quella Medicea 157 M.-H. LAURENT O.P., Fabio Vigili et les bibliothèques de Bologne au début du XVIe siècle d’après le ms Barb. lat. 3185, Città del Vaticano 1943 (Studi e testi, 105). 158 Ulteriori notizie in D. V. PROVERBIO, Alle origini delle collezioni librarie orientali, in Le origini della biblioteca cit., pp. 467-485, segnatamente pp. 475-478. 159 LAURENT, Fabio Vigili et les bibliothèques cit., pp. VIII-IX. 160 LAURENT, Fabio Vigili et les bibliothèques cit., p. IX e nt. 4, contro una prima ricostruzione di LEVI DELLA VIDA, Ricerche sulla formazione cit., p. 37. 161 BERTÒLA, I due primi registri cit., p. 67 e C. EUBEL, Hierarchia Catholica Medii Aevi, II, Monasterii 1914, p. 24. 162 EUBEL, Hierarchia Catholica cit., p. 23. 163 BERTÒLA, I due primi registri cit., p. 67.
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INTRODUZIONE
privata e confluire nella moderna Biblioteca Medicea Laurenziana, dove è conservato ancora oggi con la segnatura: Firenze, Biblioteca Laurenziana, Laur. Plut. 86. 3164. Pienamente inserito nella vita della curia romana sotto il pontificato di Alessandro VI Borgia, Vigili è al seguito di cardinali e prelati spagnoli, che godevano dell’appoggio papale anche per le loro origini. L’ultimo prestito documentato di Vigili in Vaticana risale al 30 dicembre 1508165 e l’erudito spoletino è qualificato come segretario del cardinal Pietro Isvalies166. Il più potente e decisivo prelato cui il Vigili risulta legato fu, tuttavia, Raffaele Sansoni Riario, creato cardinale da Sisto IV della Rovere nel concistoro del 10 dicembre 1477 e morto il 9 luglio 1521167. Questo rapporto ci è confermato non solo dalla notizia trasmessa da Teseo Ambrogio nella sua Introductio in Chaldaicam linguam, edita a Pavia nel 1539, dove Vigili è ricordato come giuriconsulto a servizio di Riario168, ma anche dalla traduzione latina del Μακρόβιοι dello pseudo-Luciano, che l’erudito spoletino offrì al cardinale, come attesta la dedicatoria che accompagna il testo, poi finito nella biblioteca personale di Colocci e di qui in Vaticana, dove si trova tuttora alla segnatura Vat. lat. 3410169. Forte di questi appoggi, il cursus curiale di Vigili proseguì con gli anni senza difficoltà, favorito dall’elezione di Paolo III Farnese, di cui fu prelato domestico. Così egli nel concistoro del 6 febbraio 1534 venne nominato clericus Sacri Collegii pro natione Italiae; l’8 dicembre dello stesso anno divenne segretario dei brevi papali absque signatura, mentre tre anni dopo, il 10 dicembre 1537, ricevette la cittadinanza romana170. Infine, il 9 settembre 1539 papa Paolo III nomina Vigili vescovo di Foligno e, appena un anno dopo, il 24 settembre 1540, lo trasferisce alla sede di Spoleto171. 164
CARDINALI, Un inventario inedito cit., pp. 199-200. BERTÒLA, I due primi registri cit., p. 67. 166 Pietro Isvalies, arcivescovo di Reggio Calabria, fu creato cardinale il 28 settembre 1500 e morì il 22 settembre 1511 (EUBEL, Hierarchia Catholica cit., p. 24). È a questo periodo che LAURENT, Fabio Vigili et les bibliothèques cit., p. X propone di datare dei viaggi che, attorno al 1511, dovettero portare Vigili nell’Italia centrale e settentrionale al seguito del suo patrono, permettendogli di visitare numerose biblioteche e stenderne i relativi inventari. 167 EUBEL, Hierarchia Catholica cit., p. 18. 168 LAURENT, Fabio Vigili et les bibliothèques cit., p. X. 169 Il testo della dedicatoria è stato edito da LAURENT, Fabio Vigili et les bibliothèques cit., pp. XLII-XLIV. 170 Al mese precedente (27 novembre 1537) data una lettera a Vigili di Federico Flavio, priore di Foligno, scoperta da LAURENT, Fabio Vigili et les bibliothèques cit., p. XLIV. 171 Si veda, a questo proposito, LAURENT, Fabio Vigili et les bibliothèques cit., pp. XLI-XLII, che riporta un frammento dell’Historia spoletina per episcoporum seriem digesta di Giacomo Filippo Leoncilli in pluribus correcta et locupletata a Seraphino de Seraphinis, edita nel 1656. 165
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L’amicizia, la stima e l’esplicito sostegno di papa Farnese non furono, invece, in grado di assicurargli un’ultima prestigiosa possibilità di rientro a Roma nel 1548 come bibliotecario vaticano in sostituzione del defunto Agostino Steuco. La candidatura del vescovo di Spoleto, sostenuta dal papa, si scontrò con quella del calabrese Guglielmo Sirleto, appoggiato dal cardinale Marcello Cervini, che ebbe la meglio172. La morte colse Fabio Vigili, vescovo di Spoleto, il 18 febbraio 1553: fu sepolto a Roma, nella chiesa di San Giovanni dei Fiorentini. È a Roma, infatti, che Vigili aveva passato gran parte della sua vita, distinguendosi, oltre che in curia, sia in ambito universitario sia nei circoli culturali più in vista della città. Sappiamo, infatti, che Vigili fu professore di eloquenza all’università di Roma173, ma che aveva interessi che andavano ben oltre la sua disciplina, dal greco e l’ebraico all’epigrafia fino alla giurisprudenza174. Un ambito questo in cui non si limitò a incursioni en amateur, ma arrivò a produrre un commentario, che poi non fece stampare, al Digesto, attestando una competenza, che vedremo provata anche dall’interesse e dalla precisione di descrizione riservati alle opere di carattere giuridico nell’inventario vaticano stesso. Una conferma del ruolo di Vigili sulla scena romana tra la fine del XV secolo e l’inizio del XVI ci viene dalla dedicatoria del IX libro degli Hieroglyphica sive de sacris AEgyptiorum literis commentarii di Giovanni Pierio Valeriano, apparsi a Basilea nel 1556175. Rivolgendosi all’erudito spoletino, Valeriano ne loda l’erudizione e la competenza in quasi ogni disciplina, sostenute da una prodigiosa memoria: Un elenco di altri privilegi accumulati da Vigili in G. MARINI, Degli archiatri pontificj, Roma 1774, pp. 287-288. 172 LAURENT, Fabio Vigili et les bibliothèques cit., pp. XVI-XVII e BIGNAMI ODIER, La Bibliothèque Vaticane cit., pp. 44-45. 173 LEVI DELLA VIDA, Ricerche sulla formazione cit., p. 35 ricorda l’operetta di F. Arsilli, De urbanis poetis, stampata a Roma nel 1524 in appendice alla raccolta Coryciana, mentre non si trova alcuna menzione di Vigili in I maestri della Sapienza di Roma dal 1514 al 1787: i Rotuli e altre fonti, vol. I-II, a cura di E. CONTE, Roma 1991. 174 LEVI DELLA VIDA, Ricerche sulla formazione cit., pp. 37-38 cita la menzione di Vigili fatta da Teseo Ambrogio nella sua Introductio in Chaldaicam linguam, in cui riporta la notizia che Vigili gli avrebbe trasmesso un alfabeto samaritano. Si veda anche M. H. CRAWFORD, Benedetto Egio and the Development of Greek Epigraphy, in Antonio Agustín between Renaissance and Counter-Reform, edited by M. H. CRAWFORD, London 1993 (Warburg Institute Surveys and Texts, 24), pp. 133-147, segnatamente pp. 134-137. 175 HIEROGLYPHICA / SIVE DE SACRIS AEGY / PTIORUM LITERIS COMMENTARII, / IOANNIS PIERII VALERIANI BOLZANII / BELLVNENSIS. / […] / Cum gratia & priuilegio Imp. Maiest. in / annos quinque. / BASILEAE. / 1556., p. 63r; quanto alla autorevole partecipazione alla Perduellionis rei defensio di Christophe de Longueil il 16 giugno 1519, si veda LAURENT, Fabio Vigili et les bibliothèques cit., p. XII.
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Nam tu quoque nullum dicendi genus, argumentum nullum, nullam arcanae quantumlibet doctrinae partem intactam reliquisti, quae de divinis, humanisque studiis, de rerum natura, de moribus, de ratione dicendi, de quacunque demum re vel dici, vel excogitari possunt, tuo illo magno ingenio, felicissimaque memoria complexus es, ut vix alterum aetate nostra conspiciam, quem Varroni illi literatissimo conferre possim. Quare porcum hunc meum tibi deberi merito iudicaui, cuius immolatione sanctissimum amicitiae fedus tam pie semper inter nos cultum et observatum, quae tua est animi synceritas, spero me perpetuo confirmasse.
L’erudizione e la competenza di Vigili dovettero essere una delle ragioni della sua presenza in alcuni dei circoli culturali più in vista della città, come quelli di J. Göritz (Ianus Corycius) e di Colocci. A riprova dell’appartenenza al primo circolo stanno i versi composti e dedicati da Vigili nella celebre raccolta Coryciana e nelle sue tarde Rime sacre e morali, apparse a Foligno nel 1629176, mentre il legame con Colocci è attestato da fonti più numerose e da documenti di carattere più vario. Anzitutto, la Vaticana conserva brani di uno scambio epistolare tra Colocci e Vigili dal carattere ordinario e quotidiano, che attesta un legame non solo culturale o erudito, ma fraterno177. Mentre più ufficiale e retorica è la menzione di Vigili da parte di Sadoleto nella già citata lettera a Colocci da Carpentras. Che due uomini come Colocci e Vigili potessero essere legati tra loro non fa meraviglia, se si considerano la loro profonda erudizione e la passione per i libri e i testi antichi, attinenti alle più varie discipline. A ben vedere, i due inventari della sala graeca publica della Vaticana che qui si presentano risultano tra loro ben più legati di quel che potrebbe parere a un primo sguardo e ben oltre il fatto, pur incontestabile, di riferirsi allo stesso oggetto, ossia alla collezione di codici della seconda sala della Vaticana sotto Giulio II. Questa edizione, infatti, mette l’uno dopo l’altro gli inventari della sala graeca publica di due bibliofili attivi a Roma all’inizio del XVI secolo, che furono legati tra loro da vera amicizia e che probabilmente confrontarono i due testi e ne discussero. L’uno, il professore universitario Vigili, versatissimo in greco oltre che in molte delle discipline rappresentate dai codici vaticani, quale autore di una accurata visita alla sala greca con conseguente sua inventariazione, e il bibliofilo e collezionista Colocci, dalla curiosità onnivora e costantemente alla ricerca di testi minori, di carattere più 176 FERRAJOLI, Il Ruolo della corte cit., ad indicem; LEVI DELLA VIDA, Ricerche sulla formazione cit., pp. 35-36, LAURENT, Fabio Vigili et les bibliothèques cit., pp. XI-XII. 177 Si tratta delle lettere contenute nel Vat. lat. 3410A ed edite da LAURENT, Fabio Vigili et les bibliothèques cit., pp. XLV-XLVIII.
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tecnico che letterario, da scorrere e glossare, che era entrato in possesso dell’inventario della stessa sala steso da Picerni. Ambedue, visti gli incarichi in Curia e i loro legami con alcuni papi, in modo speciale Leone X per Colocci e Paolo III per Vigili, ebbero inoltre facile accesso alle sale della Vaticana, sebbene ambedue le inventariazioni qui in esame risalgano al pontificato precedente di Giulio II della Rovere. 2. Datazione degli inventari Il problema della datazione dei due inventari presenti nel Vat. lat. 7135 è strettamente intrecciato a quello della loro scoperta, dovuta a Pierre Fabre, che avanzò anche un’attribuzione, essendo essi anonimi. Va però ricordato che, fino ad ora, nessuno si è mai reso conto che il primo dei due inventari vigiliani fosse la rassegna sistematica dei lemmata presenti sui codici greci. Essendo stato considerato come un indice o una versione abbreviata del secondo inventario, e dunque trascurato, ogni attenzione si è sempre concentrata sull’inventario analitico. Tuttavia, essendo i due inventari coevi, quanto si è detto e si dirà a proposito di V, ha valore anche per T. A dar notizia di un inventario dell’intera biblioteca papale (V), redatto da un umanista cui si dovevano anche lavori simili per altre biblioteche dell’Italia centro-settentrionale, è stato appunto Fabre, che però attribuiva l’opera alla mano di Lorenzo Parmenio da San Ginesio, che fu primo custode della biblioteca papale dal 6 luglio 1511 e che morì nel 1529, attivo pertanto sotto i pontificati di Giulio II e Leone X. Il Fabre datava la redazione dell’inventario tra il 6 luglio 1511 e il 1 settembre 1512178. Un’attribuzione e una datazione queste che vennero messe in discussione e respinte da Levi Della Vida che, dietro sollecitazione e consiglio di Mercati, le confutò su base paleografica179: dall’analisi dei registri di prestito vaticani la mano dell’estensore dell’inventario fu riconosciuta in quella di Vigili180. Di conseguenza, venne rivista anche la datazione, posta in un periodo compreso tra il 1508 e l’11 marzo 1513, sulla base del fatto che l’inventario si trova unito a quello, redatto dallo stesso autore, della biblioteca di famiglia che il cardinale Giovanni de’ Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico, proprio nel 1508 aveva riacquistato, dopo la confisca del 178 P. FABRE, La Vaticane de Sixte IV, in Mélanges de l’École française de Rome 15 (1895), pp. 435-483, segnatamente pp. 474-479. Quanto all’attività di Lorenzo Parmenio si veda RITA, Per la storia della Vaticana cit., p. 266. 179 LEVI DELLA VIDA, Ricerche sulla formazione cit., pp. 38-41. 180 BERTÒLA, I due primi registri cit., pp. 66-67.
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1494, e portato nella sua residenza romana, l’attuale Palazzo Madama181. Fissato in questo modo il terminus post quem al 1508, quello ante quem è stato fissato alla data dell’elezione pontificia di Giovanni de’ Medici, che l’11 marzo 1513 assunse il nome di Leone X e non sarebbe più stato indicato come reverendissimus Cardinalis de Medicis, come fa Vigili redigendo l’inventario della Medicea privata182. Ora, tuttavia, questa forbice avanzata da Levi Della Vida può essere ulteriormente ridotta alla luce dei recenti studi sull’inventariazione della Medicea privata183, che ne hanno anticipato la datazione al 1510, che costituisce il terminus ante quem anche per quella relativa alla Vaticana. Ne risulta che la visita e l’inventariazione della Biblioteca papale da parte di Vigili è da porre nel biennio 1508-1510. Essa concorda pienamente con i registri di prestito, che attestano che l’ultima visita alla biblioteca pontificia da parte dell’erudito avvenne il 31 dicembre 1508, quando presse a prestito un Librum institutionum in iure, che dovette riconsegnare durante i mesi seguenti (se mai lo restituì, dal momento che nulla venne registrato al proposito)184. Se quella dell’anonimo del Vat. lat. 3960 fu presumibilmente un’indagine circoscritta nel tempo, ma condotta senza intervalli, quella di Vigili avvenne in due tappe. Una prima prova in questo senso è costituita dalle correzioni e aggiunte operate sul testo con un inchiostro più scuro, che ho segnalato ogni volta in nota all’edizione. Ma la conferma di un’inventariazione in due tempi è fornita da Vigili stesso. Al f. 118r del Vat. lat. 7134, Vigili precisa: Omissa quaedam, quae, quom primum bibliothecam percurrerem, in ea non erant. Procopii rhetoris Caesariensis Historiarum Persicarum libri quatuor, in quibus de Iustiniano, Bellisario, Hermogene et de Gotthis quoque ac similibus plura. Procopii eiusdem Gotthicorum bellorum quae per Bellisarium Iustinianus confecit tomi seu libri IIII. Agathiae Scholastici asiani Myrrinaei Historiae Persarum regni libri quinque. Hic est liber XIX in VII scamno supra in graeca bibliotheca.
La descrizione del codice si attaglia perfettamente al Vat. gr. 152, che 181 Cfr. CARDINALI, Un inventario inedito cit, pp. 196-199, ID., «In qua biblioteca pro commodo suo quisque studere potest» cit., pp. 131-138 e I. G. RAO, L’inventario di Fabio Vigili della Medicea Privata (Vat. lat. 7134), Città del Vaticano 2012 (Studi e testi, 473), che tuttavia non aggiunge nulla quanto a Vigili, alla sua vita e alla sua opera di inventariatore. 182 Barb. lat. 3185, f. 260r. 183 I. G. RAO, Il fondo manoscritto, in I manoscritti datati della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, vol. I: Plutei 12-34, a cura di T. DE ROBERTIS – C. DI MEO – M. MARCHIARO, Firenze 2008, pp. 1-15, segnatamente p. 10. 184 BERTÒLA, I due primi registri cit., p. 67.
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era, dunque, fuori della biblioteca in occasione del censimento di Vigili, ma che questi ritrovò al suo posto quando vi tornò per la revisione. Se si escludono il prestito a Cristoforo Persona (che lo ebbe tra il 25 ottobre 1481 e il 6 settembre 1483, dunque troppo presto) e quello a Giovanni Rucellai (che lo prelevò il 28 marzo 1524, e dunque troppo tardi), non è documentato nei registri appositi della Vaticana che quello a Raffaele Maffei da Volterra, che lo ebbe dal 19 dicembre 1500 al 30 ottobre di un anno non specificato, dal 1501 in poi185. Da questo prestito ebbe luogo la pubblicazione dei due libri del De bello Persico e dei due De bello Vandalico, dedicata a Pier Soderini ed apparsa nel 1509. La mano che registrò la restituzione è quella di Jean Chadel, che morì nel 1512, fornendo un terminus maximus ante quem; mentre la ricevuta successiva è datata 1506 con restituzione al 1510. Ne consegue che l’inventariazione vigiliana avvenne tra il 1501 e il 1508, probabilmente attorno agli anni 1504-1505, mentre il controllo potrebbe aver avuto luogo attorno al 1508, quando è registrato l’ultimo prestito di Vigili in Vaticana. Se, dunque, si pongono, come in questo volume, l’uno dopo l’altro i tre inventari della sala publica graeca, quello attribuito a Picerni e i due di Vigili, è finalmente possibile gettare uno sguardo sulle vicende della sala rispettivamente nei bienni 1503-05 e 1508-10, ossia esattamente al principio e alla metà del pontificato di Giulio II della Rovere (1503-1513). In un periodo, cioè, tra i meno noti della storia della Vaticana, non essendo stati redatti in quest’epoca inventari istituzionali né condotte revisioni o controlli come quelli che saranno promossi da Leone X con la lettera Cum pleraque, tanto da far concludere che quello di papa della Rovere fu un capitolo tra i meno brillanti nel primo secolo di vita della nuova biblioteca pontificia186. Sebbene, come si è visto, l’inventario del Vat. lat. 3960 sia oggi incompleto per la caduta di alcuni bifogli e dunque sia impossibile condurre un raffronto esatto con quello vigiliano, si ha ora la possibilità di uno sguardo sulla sala publica graeca, che abbraccia circa un quinquennio. In questo modo si potrà finalmente procedere sia a un raffronto più minuto con i registri di prestito, ma anche a uno studio particolareggiato della vicenda dei singoli codici, così da ricavare dal confronto tra i due inventari informazioni anche su dettagli minimi delle loro vicende.
185 186
BERTÒLA, I due primi registri cit., p. 107. RITA, Per la storia della Vaticana cit., pp. 260-277.
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3. L’inventario dei lemmata dei codici greci del Vat. lat. 7135 (T) Il Vat. lat. 7135, ff. 2r-12r riporta, come si è detto, un inventario dal titolo vago e, come si vedrà, sottilmente ingannevole: Graeca Bibliotheca pontificia. Posto com’è al principio del volume che contiene anche l’inventario della sala publica graeca e dotato di un titolo che pare richiamare l’inventario successivo e ben più corposo, il testo è apparso al solo studioso che se ne è occupato come l’indice dell’inventario maggiore187. Effettivamente, quello dei ff. 2-12, oltre al titolo generico, presenta i codici nella stessa sequenza di banchi e nella loro ripartizione in leggìo superiore (supra) e vano inferiore (infra), in cui Vigili li censisce anche nell’inventario maggiore, cominciando dal banco VIII e risalendo al I, ossia dagli Auctores clariores al Vetus et novum Testamentum. Inoltre la numerazione data ai singoli codici nel primo inventario è esattamente la stessa che sarà loro assegnata in quello maggiore. A fronte di questi elementi che, specie a una scorsa sommaria, potrebbero far credere di esser di fronte all’indice dell’inventario maggiore dei codici greci della sala publica, stanno indizi che portano in tutt’altra direzione. Introducendo la descrizione dei codici del leggìo del VI banco, Vigili stende un titolo appena più ampio del solito, ma sufficiente a rivelare l’intenzione e la natura della sua operazione: SEXTI SCAMNI SUPRA LEMMATA. Il bibliofilo sta, dunque, redigendo un inventario non dei codici in essa contenuti, ma dei lemmata che trovava nei singoli banchi188. Il termine lemma è impiegato dal Vigili soltanto una volta nel suo inventario dei codici della sala greca pubblica, quando descrive l’attuale Vat. gr. 799, dove nota189: Metaphrastae mensis Octobris, ut introscriptum est, ut autem in lemmate Decembris.
È evidente che lemma viene qui impiegato in contrapposizione a introscriptum, come per una titolazione esterna che si trovi in opposizione a una indicazione interna al codice; e che in questo caso offrirebbe una descrizione erronea del contenuto del codice su cui si trovava. Dal momento che in quattro casi (Vat. gr. 501, 730, 847 e 905190) Vigili 187
LEVI DELLA VIDA, Ricerche sulla formazione cit., p. 40. Nulla a proposito dei lemmata ho potuto trovare in S. RIZZO, Il lessico filologico degli umanisti, Roma 1973 (Sussidi eruditi, 26). 189 V [360]. 190 Rispettivamente T/V [195], [251], [218] e T [21], che corrisponde a V [20] e [52]. 188
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nel suo inventario aggiunge dopo il testo del titoletto l’indicazione Lemma (est) in latere, possiamo dedurne che abitualmente, come era allora in uso, specie per le biblioteche a banchi, il lemma non doveva essere collocato sul dorso, ma sul piatto anteriore del volume. Un dato, questo, che collima con quanto sappiamo circa il funzionamento della Vaticana, in cui i codici erano posti orizzontalmente sul piatto inferiore, che aderiva al ripiano della mensola, lasciando in rilievo quello anteriore, sul quale, dunque, doveva essere applicata la targhetta che ne permetteva il riconoscimento e una conoscenza sintetica del contenuto principale. Non solo non siamo, dunque, di fronte all’indice dell’inventario maggiore dei codici greci della Vaticana, ma nemmeno a una trascrizione, magari semplificata, dell’inventario istituzionale della biblioteca, come pure si potrebbe supporre a una prima analisi. Anzi, questa ipotesi è fugata dal fatto che per ben sette volte (Vat. gr. 108, 264, 416, 752, 850, 1048, 1094191) nell’inventario vigiliano si incontra l’indicazione: Liber sine lemmate. È ora inconfutabile che Vigili stesse descrivendo non tanto il codice, quanto e soltanto il lemma che vi si trovava apposto, al punto tale che, di fronte a un codice che non esibiva il titoletto sul suo piatto anteriore, l’erudito non aprì nemmeno il codice né tentò di colmare il vuoto dell’informazione, segno che, in questa fase del suo lavoro, non era interessato al contenuto, ma solo alla trascrizione dei lemmata. Soltanto in seguito Vigili procedette a uno studio dei singoli codici e, sulla base dell’esame del loro contenuto, potè tornare sull’inventario dei lemmata e correggere quelli che non descrivevano esattamente il codice su cui erano applicati192. Questa operazione venne compiuta da Vigili in sette casi, nel primo dei quali, oltre ad apporre l’indicazione Falsum lemma, specificò il motivo della correzione: nam Sophoclis. L’attuale Vat. gr. 47193, infatti, esibiva il lemma: Euripides. Gli altri sei casi sono quelli delle voci relative agli attuali Vat. gr. 161; 178; 383; 836; 1021 e 1432194. Alla luce di questa serie di indizi, è pacifico concludere che possediamo finalmente l’inventario completo dei lemmata dei codici custoditi nella seconda sala della biblioteca papale. Questo testo, che rappresenta un unicum nella storia della Vaticana 191
Rispettivamente T/V [65], [237], [338], [364], [270], [135], [280]. Se questo controllo fosse stato compiuto contestualmente alla redazione dell’inventario, probabilmente Vigili non si sarebbe accontentato di scrivere in sei casi Liber sine lemmate. 193 T [49] e V [48]. 194 Rispettivamente T/V [76], [162], [240], [276], [233], [302]. 192
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e una novità assoluta nella ricostruzione della sua vicenda, permette di apporre l’ultimo tassello alla restituzione non solo della storia, ma anche del funzionamento della biblioteca almeno nel suo primo secolo di vita195. Fino ad ora, infatti, disponevamo, da un lato, dei codici che riempivano i banchi delle sale della libraria del Palazzo Apostolico e, dall’altro, degli inventari redatti dal personale della biblioteca. Avevamo cioè lo strumento da cui doveva partire ogni ricerca di codici, ossia l’inventario, e il manoscritto che di quella ricerca rappresentava il termine. Ora abbiamo a disposizione l’anello intermedio, ossia il lemma che compariva sulla coperta di ogni codice e che ne permetteva l’individuazione. Se si pone mente a come erano strutturate le voci degli inventari vaticani e vi si affronta ora il testo del lemma relativo, ecco completata la descrizione del volume che si cercava ed è possibile averne quell’immagine visiva che doveva guidare il custode e lo studioso prima al banco e poi al codice desiderato. In effetti, gli inventari vaticani, come si è già detto, contenevano l’indicazione dell’autore e/o del titolo dell’opera più importante, l’indicazione del supporto scrittorio e il colore della coperta. Ora se immaginiamo di veder apposto sul lemma l’indicazione dell’autore e/o del titolo dell’opera più importante, ecco che abbiamo di fronte i tre elementi visivi che permettevano una individuazione a colpo d’occhio del codice che si cercava: titolo, colore della coperta e supporto scrittorio. La stringatezza delle voci dell’inventario, fatta di soli tre elementi, aveva allora il suo senso e la sua ragion d’essere, dal momento che trasceglieva e offriva tutto quello che era necessario per individuare un codice a prima vista, senza bisogno di aprirlo e scorrerlo. Il testo di Vigili appena riscoperto nella sua autentica natura permette anche di avere come un’istantanea dello stato della publica graeca tra il 1508 e il 1510, così come appariva visivamente a chi vi entrasse con i suoi otto banchi, con i suoi due scaffali a banco, supra e infra, con i codici che vi erano riposti orizzontalmente, uno a fianco all’altro, con le coperte dal materiale e dal colore diverso e, in ultimo, il lemma incollato sulla coperta superiore. Con ogni probabilità il lemma era scritto su una strisciolina di pergamena apposta sul piatto superiore piuttosto che vergato con l’inchiostro direttamente su di esso. A provarlo sono i casi in cui conserviamo ancora la legatura originale dei codici. 195
La Vaticana conserva alcuni codici con legature coeve, che mostrano un incavo in cui si applicava la targhetta con il titolo. Si tratta, tuttavia, soltanto di legature di codici latini, come quella del Vat. lat. 1801.
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Il Vat. gr. 47196, ad esempio, che mantiene una legatura con Tabulae corio castaneo obductae saeculo (…) XV, fibulaum vestigia tantum retinent197, non presenta il lemma (errato) Euripides vergato sul piatto a inchiostro. Così come conferma la legatura del Vat. gr. 1432198, e anche quella del Vat. gr. 730199 col suo Integumentum ex corio obscuro saec. XVI, fibulis atque catena olim munitum. È più plausibile, dunque, pensare a una strisciolina di carta, pergamena o cuoio applicata al piatto superiore, che, come tale, poteva anche staccarsi e andar perduta, come fu forse nel caso dei codici che Vigili notò essere sine lemmate, dal momento che l’assenza in questi casi non pare motivata da una legatura ricca e preziosa che non offrisse lo spazio o il modo per l’applicazione del lemma200. Solo in due casi, quelli del n. 30 dell’VIII banco supra e del n. 13 dell’VIII infra, Vigili non registra il lemma, ma lascia uno spazio bianco sul suo inventario, senza che se ne possa comprendere il motivo. I titoletti sono tutti in lingua latina, tranne in due soli casi, che riportano i lemmata che si trovavano sui Vat. gr. 303 e 807, che sono in greco201. Questa estrema parsimonia nell’uso della lingua greca per i lemmata esclude che questi derivassero dai titoli greci che il primo bibliotecario, Giovanni Tortelli, aveva apposto sul primo foglio di molti codici del fondo vaticano antico. Esclusa la parternità di Tortelli, non è possibile, stando al solo inventario di Vigili, proporre un’ipotesi circa l’identità di colui che ideò e realizzò il sistema dei titoletti per l’identificazione dei codici. Disponiamo del loro testo in un periodo che corrisponde al secondo decennio del Cinquecento, ma non possiamo dedurne da chi e quando furono apposti. L’elenco dei lemmata, messo a confronto con l’inventario istituzionale del 1481 (S2), rivela una sostanziale identità tra il dettato del titoletto e la voce dell’inventario relativa ad ogni codice, fatta eccezione per alcuni elementi minimi, come aggettivi caduti nella redazione di Vigili (che, ad esempio, scrive Thucydides senza l’historicus di S2), correzioni apportate all’inventario (in un caso Vigili corregge in Progymnasmata il Progymnosti196
T [49] e V [48]. Codices Vaticani graeci, I: Codices 1-329, recensuerunt I. MERCATI et P. FRANCHI DE’ CAVALIERI, Città del Vaticano 1923 (Codices manuscripti recensiti, 14), p. 43. 198 T/V [302]. 199 T/V [251]. Codices Vaticani graeci, III: Codices 604-866, recensuit R. DEVREESSE, Città del Vaticano 1950 (Codices manuscripti recensiti, 27), p. 235. 200 In questo modo va rettificata l’affermazione di Petitmengin, recensione a DEVREESSE, Le fonds grec cit. p. 460 nt. 4. 201 Rispettivamente T/V [148], [314]. 197
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ca di S2), rare riscritture correttive (come quando l’erudito riscrive come Xenophon de vita Cyri il testo S2 Xenophontis Pedia et Annavasis Cyri), mentre restano pochi i casi di vistosa divergenza tra i due testi (Vat. gr. 942, 303, 807202). Se messo in sinossi con l’inventario del 1518 (L1), l’elenco vigiliano dei lemmata rivela sostanzialmente lo stesso tipo di rapporto appena rigistrato con S2, ma con alcune importanti divergenze. In non pochi casi, infatti, le voci di L1 appaiono nuove e diverse sia rispetto a S2 che ai lemmata riportati da Vigili, come nel caso, per limitarsi al solo leggio dell’VIII banco, dei Vat. gr. 12, 15, 18 e 19203. Se ne può dedurre che negli anni intercorsi, dapprima, tra il 1481 e il 1508/10, e poi da questa data al 1518/21 alcuni lemmata caddero o vennero comunque sostituiti con altri dal dettato corretto o completamente rivisto. Resta impossibile, tuttavia, sapere se il nuovo tenore del lemma fu copiato nell’inventario istituzionale successivo o se non fu invece ricavato da questo e poi trascritto sulla nuova strisciolina applicata alla coperta. In un caso già anticipato sopra, tuttavia, la scoperta dell’inventario vigiliano dei lemmata permette di riconsiderare e correggere un errore nell’identificazione dei codici dei tragici greci presenti nell’antico fondo vaticano che si perpetua dall’edizione di Devreesse fino a quelle più recenti degli inventari istituzionali della vaticana. Fino ad ora infatti, seguendo il dettato del testo dei vari inventari (S2, S3 e L1), gli editori moderni hanno creduto che nell’ottavo banco della sala publica graeca fossero custoditi un codice di Eschilo (certamente il Vat. gr. 58), due di Sofocle (ossia i Vat. gr. 45 e 49) e tre di Euripide (identificati dagli editori con gli attuali Vat. gr. 52, 54 e 897). Lasciando da parte la testimoninanza di G, che, non essendo esaustivo, risulta per noi inattendibile204, e passando a quella di V, si trovano un codice per Eschilo (Vat. gr. 58)205, ben tre per Sofocle (Vat. gr. 45, 47 e 49206) e solo due codici di opere euripidee (Vat. gr. 54 e 897207). Devreesse nel suo lavoro di edizione degli inventari non pare essersi 202
Rispettivamente T [104], [148], [314]. Rispettivamente T [35], [33], [24], [18]. 204 G censisce nell’VIII banco due codici per Sofocle (Vat. gr. 45 e 49, rispettivamente G [16] e [26]), tre per Euripide (Vat. gr. 52, 54 e 897, rispettivamente G [35], [22] e [25]) e nessun codice di Eschilo. Non è improbabile dedurne che Picerni sia anch’egli caduto vittima dell’errato lemma e abbia creduto e indicato come di Eurpide un codice che conteneva invece opere di Sofocle, e che pertanto non è da individuare nel Vat. gr. 52, ma nel Vat. gr. 47. 205 V [46]. 206 Rispettivamente V [10], [48], [16]. 207 Rispettivamente V [49], [55]. 203
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reso conto della discrepanza di informazioni, che resterebbe comunque difficile da interpretare anche per noi, se non avessimo ora il riscontro dell’inventario dei lemmata, in cui Vigili annota che il primo dei tre codici contrassegnati dal titoletto Euripides, e dunque come tale registrato anche negli inventari istituzionali, conteneva invece opere di Sofocle: falsum lemma, nam Sophoclis. Ne consegue che è necessario rivedere l’identificazione dei codici dei tragici dell’VIII banco, apportando la modifica ricavabile dalla nota di Vigili e ritenendo che in quel luogo si sono sempre conservati tre codici sofoclei (Vat. gr. 45, 47 e 49) e due di Euripide (Vat. gr. 54 e 897). 4. L’inventario dei codici greci del Vat. lat. 7135 (V) Anche l’inventario di Vigili contenuto nel Vat. lat. 7135, ff. 1-68 si presenta, come quello del Vat. lat. 3960, nella stesura originale, sebbene a un primo sguardo possa apparire, specie se paragonato a quello di Picerni, una copia, ben trascritta e curata. Se, in effetti, le righe di Picerni sono rapide e sbrigative, senza intento calligrafico, ma anzi vergate quasi con ansia, come a voler completare un lavoro che era propedeutico a qualcosa d’altro, molte pagine dell’inventario di Vigili mostrano una scrittura calma e posata, tracciata in pace e con attenzione, opera di un uomo preciso e sistematico certamente, ma anche con intenzione calligrafica (Tav. IX). Ma, malgrado la precisione, la chiarezza, il ductus posato, la scarsità di ripensamenti e cancellature, almeno di carattere macroscopico, e l’impianto complessivo chiaro di molte pagine, quella del Vat. lat. 7135 è la prima stesura dell’inventario. Lo lascia suppore anzitutto la serie di correzioni apportate da Vigili, verosimilmente durante la visita di controllo alla Vaticana, quando, resosi conto di imprecisioni e sviste, aggiunse termini e traduzioni in interlinea, riunì insieme in un unico manoscritto due voci precedentemente considerate separate o segnalando ripetizioni nella descrizione di una stessa voce. Ma la certezza che siamo di fronte a un originale la danno diversi indizi che qui elenco: — l’ampio excursus, in cui Vigili si dilunga insolitamente su temi e personaggi che si trovano descritti nell’opera di Zonara contenuta nel Vat. gr. 154208 e che non ha esempi simili in nessun altra voce dell’inventario, non avrebbe senso in una bella copia ordinata e omogenea, da dove sarebbe stata espunta per ragioni di uniformità, relegando altrove le 208
V [13].
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notizie raccolte per interesse personale, che qui ha evidentemente preso la mano all’inventariatore. — le due voci che Vigili si rende conto di aver erroneamente duplicato, sarebbero state eliminate in fase di copiatura e non, come invece è logico che accada in una prima stesura, mantenute e solo segnalate a seguito di una verifica209. — per ben cinque volte Vigili inizia la voce con le parole che trovava o nell’inventario della biblioteca o nel lemma incollato sul volume, in un secondo tempo le cancella, quando si accorge che prima di quella indicata ci sono altre opere, magari minori o adespote, con la menzione delle quali ricomincia la sua descrizione. Il primo caso è quello del Vat. gr. 883210: questo codice era indicato dagli inventari istituzionali e dal lemma come una grammatica di Giorgio Lecapeno211 e così fece dapprima anche Vigili: Lacapeni grammatica. Dopo aver aperto il codice e avervi scoperto altre opere, l’erudito spoletino barra la riga e ricomincia la descrizione, riprendendola dalla prima opera che aveva trovato e arricchendola degli altri titoli riconosciutivi. Simili ripensamenti e correzioni non sarebbero stati ricopiati in bella copia, ma hanno invece la loro ragion d’essere in una prima stesura. — non è infrequente riscontrare pentimenti dell’inventariatore che decide di passare dal latino al greco, per riportare parole o espressioni nella lingua originale, così come le trovava nel codice. Per cui, iniziato a scrivere una parola in latino, Vigili cambia idea, barra quanto ha già tracciato e riprende in greco di seguito, sulla stessa riga di scrittura212. — frequentissimi, invece, sono i ripensamenti da parte di Vigili, dovuti alla volontà di ampliare la descrizione del codice, cancellando quello che stava scrivendo e aggiungendo subito di seguito ulteriori particolari sull’opera, l’autore o un elemento esterno del codice213. — ugualmente numerose sono le correzioni in corso d’opera per il motivo 209 210
Rispettivamente V [15], [47] e [20], [52]. V [21] e T [22], dove il lemma dice: «Lecapeni grammatica et nonnulla generis eius-
dem». 211
Così l’attuale Vat. gr. 883 era descritto negli inventari ad uso interno della Vaticana del 1475: «24. Lecapeni grammatica et nonnulla generis eiusdem. Ex papiro in nigro»; 1484: «401. Lecapegni grammatica et alia generis eiusdem»; 1518: «[435]. Licapegni Grammatica et non nulla generis eiusdem, ex papyro in nigro» e 1533: «[392] 33. Lecapeni Grammatica et nonnulla generis eiusdem, ex papiro in nigro». 212 Ad esempio, V [71], [170], [181], [183]. 213 Ad esempio, V [56], [75], [80], [114], [128], [192], [212], [248], [251], [294], [343], [348].
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opposto: Vigili decide di non ampliare ulteriormente la descrizione e cancella le prime lettere della parola che stava per scrivere o le ultime parole vergate, mettendo un punto fermo e passando oltre214. — in alcuni casi l’erudito barra quanto aveva appena scritto o per correggere l’attribuzione di un’opera o per eliminare, a seguito di una verifica, formule cautelative inserite avanzando un’attribuzione215. — molto spesso Vigili corregge quanto ha scritto e poi riprende la descrizione di seguito sulla stessa linea di scrittura216. Se fossimo di fronte a una copia, non troveremmo attestata questa ampia e variegata serie di ripensamenti e correzioni, che sarebbero stati lasciati cadere in sede di trascrizione. Nell’inventario di Vigili, cioè, le correzioni più numerose, consistenti e tipiche non sono poste in interlinea, ma nel corpo stesso del testo, subito dopo le parole, espunte con un tratto di penna, e dunque coeve alla scrittura del testo e alla redazione dell’inventario. Un altro dato è costituito dal formato oblungo del libro, la cosiddetta “vacchetta”, facile da trasportare, inserita in una tasca dell’abito, così da averla sempre a disposizione per prendere annotazioni e correzioni in loco. Il metodo di inventariazione di Vigili è applicato con diligenza sin dalla prima pagina, rivelando una riflessione precedente e propedeutica al lavoro. Vigili procede, infatti, in maniera coerente secondo un proprio sistema descrittivo, che si mostra disinteressato agli aspetti materiali del codice, come il supporto scrittorio (quasi mai rilevato217) e il materiale e il colore della coperta (mai annotati). Quel che premeva al bibliofilo di Spoleto erano, infatti, i dati di carattere contenutistico non solo e non tanto del singolo codice che aveva per mano, ma in qualche modo dell’intera collezione libraria pontificia, come rivela la menzione che egli fa dell’esistenza di più copie di uno stesso testo. Questo e tutti gli altri pregi della sua inventariazione che ora presenteremo, fanno probabilmente di quello di Vigili «il più accurato catalogo tra quelli prodotti in Vaticana nel principio del secolo XVI218», come fino ad ora era stato considerato l’inventario della parva secreta allestito da Zanobi Acciaioli nel 1518. 214
Ad esempio, V [73], [101], [128], [129], [130], [140], [144], [230]. Ad esempio, V [73], [80], [180]. 216 Ad esempio, V [141], [148], [181], [214], [220], [221], [235], [243], [247], [250], [266], [270], [296], [303], [311], [324]. 217 Sole eccezioni sono le brevissime annotazioni circa il supporto scrittorio degli attuali Vat. gr. 24, 124, 134 e 128, rispettivamente V [12], [2], [3] e [85]. 218 Index seu Inventarium cit., p. LIII. 215
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Dimostrando di procedere sempre in un’ottica più ampia, Vigili, ogni volta che incontra in un codice un testo già visto e censito in un altro, lo indica mediante l’aggiunta di iterum, rivelando così che egli, entrando nella biblioteca del papa, mirava a farsene un quadro completo e organico, e non la semplice rassegna dei testi che vi si trovavano. Così, avendo trovato nel Vat. gr. 142219 l’opera storica di Appiano, che aveva già censito nel Vat. gr. 134220, la indica come Appianus Alexandrinus, integer, iterum. Allo stesso modo la voce Ilias Homeri, iterum, et a tergo epigrammata quaedam Antipatri Sidonii in Homerum et eius imaginem, Iuliani unum in organa et Agathii unum in Mauricium imperatorem (Vat. gr. 29221), si spiega col fatto che appena due codici prima Vigili aveva già censito l’Ilias Homeri cum Manuelis Moschopuli commentariis (Vat. gr. 30222). Questa attenzione all’intero patrimonio librario della biblioteca è attestata anche dai rimandi a codici simili, come quando Vigili, nel descrivere il Vat. gr. 68223 (Demosthenis Olynthiaci, Philippici et caeterae orationes cum Libanii argumentis et glossis, non tamen eo ordine quo supra.), ha in mente quanto aveva visto nel Vat. gr. 71224, censito appena due codici prima, o descrivendo il Vat. gr. 674225 (Prochori Cydone et Ioannis Cantacuzeni De igne, sive flamma, montis Thabor, et reliqua eadem penitus opera ipsorum, quae in superiore proximo libro, nullo penitus addito vel dimin.), fa esplicito riferimento al Vat. gr. 673226 inventariato appena sopra227. Con questa attenzione, dunque, Vigili passa in rassegna uno per uno tutti i codici con una meticolosità che lo porta ad annotare ogni dettaglio testuale. Un caso emblematico, rispetto all’anonimo, è quello delle sillogi bizantine di autori classici. La tradizione scolastica di Bisanzio aveva, infatti, operato per i principali autori antichi, specie per quelli teatrali, una scelta di testi ritenuti particolarmente istruttivi dal punto di vista grammaticale e letterario, ma anche più accessibili agli studenti. Così di Sofocle 219
V [7]. V [3]. 221 V [11]. 222 V [30]. Stesso procedimento anche per il Sofocle dei Vat. gr. 45 e 49 (V [10] e [16]), l’Oppiano dei Vat. gr. 43, 119, 925 (V [47], [18], [19]), il Pindaro dei Vat. gr. 43, 925 (V [47], [19]), il Moscopulo dei Vat. gr. 19 e 18 (V [17], [23]), il Dionigi d’Alicarnasso dei Vat. gr. 134 e 133 (V [3], [24]), il Giorgio Lecapeno dei Vat. gr. 883 e 18 (V [21], [23]), l’Esiodo dei Vat. gr. 38 e 39 (V [22], [30]) e qualche altro caso simile ancora. 223 V [66]. 224 V [64]. 225 V [187]. 226 V [186]. 227 Altri casi simili nella descrizione dei Vat. gr. 411, 420 e 1107, rispettivamente V [327], [325] e [190]. 220
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si presentavano abitualmente Aiace, Elettra e Edipo tiranno, di Aristofane Pluto, Nuvole e Rane, di Euripide Ecuba, Oreste e Fenicie. L’anonimo, essendo di formazione greca non trovava necessario specificare il contenuto delle varie triadi teatrali presenti in Vaticana, sapendo quali erano i testi tràditi per ciascun drammaturgo, mentre Vigili segnala il contenuto di ogni singola silloge, specificandone tutti i titoli. Armato di curiosità e costanza, il bibliofilo Vigili si applica a segnalare per ogni singolo codice non solo l’autore e il titolo di ogni opera che vi trova, ma anche informazioni suppletive, che non hanno l’eguale né negli inventari istituzionali né in quelli degli altri visitatori esterni come de Thomeis, Picerni o Giovanni Severo da Sparta. Anzitutto, probabilmente quando non si sente troppo sicuro, Vigili aggiunge la trascrizione del greco originale del titolo di un’opera (Vat. gr. 3 e 905228) o del nome di un autore (Vat. gr. 18 e 883229), dapprima nell’interlinea superiore e poi, a partire dalla descrizione del Vat. gr. 12230, nel corpo stesso del testo della voce, proprio mentre la va componendo. È evidente in questa prassi l’attenzione a evitare errori e fraintendimenti nell’identificazione di un autore o del titolo di un’opera, che potrebbero prodursi già nella loro stessa traduzione in latino. È questo uno dei pochissimi elementi di sviluppo nei criteri di descrizione applicati da Vigili, che, come si è detto, procede in maniera assai più coerente dell’anonimo. In molti casi, poi, il bibliofilo spoletino inserisce nella descrizione di un codice una breve presentazione dell’opera e un’annotazione sul suo valore e la sua utilità. Scorrendo il suo inventario, si trovano testi indicati come eregii (Vat. gr. 500231), boni (Vat. gr. 1107232), excellentes (Vat. gr. 208233), apti (Vat. gr. 267234), accurati (Vat. gr. 176 e 182+181235), exactissimi (Vat. gr. 106, 191, 109236), admirabiles (Vat. gr. 111237), curiosi (Vat. gr. 942238), utiles (Vat. gr. 15, 792, 686, 1018239) o perutiles (Vat. gr. 15, 875, 12, 93,
228
Rispettivamente V [26] e [52]. Rispettivamente V [23] e [21]. 230 V [33]. 231 V [235]. 232 V [190]. 233 V [159]. 234 V [211]. 235 Rispettivamente V [173] e [174]. 236 Rispettivamente V [67], [128] e [99]. 237 V [86]. 238 V [104]. 239 Rispettivamente V [31], [133], [185] e [200]. 229
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16, 1116240) o utilissimi (Vat. gr. 875241), pulchri (Vat. gr. 15, 12, 128, 191, 1018242) o pulcherrimi (Vat. gr. 16, 163, 942, 179, 177, 176, 463, 643, 349243), nobiles (Vat. gr. 875, 12, 1453244), aperti (Vat. gr. 12, 1059245), venusti (Vat. gr. 989246), expeditissimi (Vat. gr. 12, 23247), optimi (Vat. gr. 875, 12, 16, 23, 1095, 905, 989, 1058, 1059, 1048, 178, 193, 182+181, 292, 686248) o introdotti da avverbi come plene e plenissime (Vat. gr. 12, 16, 139249), explicatissime (Vat. gr. 136250) o sapientissime (Vat. gr. 16251). Questo presuppone non solo molto tempo passato nella sala publica graeca a compulsare i codici, ma anche un’ottima competenza in greco, che permetteva di tradurre all’imponta qualsiasi tipo di testo e di capirne contenuto e natura, e una conoscenza solida della letteratura bizantina così da fare un inventario ragionato della biblioteca e non un semplice elenco di volumi, autori e opere. Dato che conferma il giudizio, già considerato sopra, espresso da alcuni contemporanei su Vigili e la sua cultura, come Valeriano e Sadoleto. A riprova di tale competenza e dell’applicazione al suo lavoro c’è anche il fatto che l’erudito umbro indica, nel caso di codici contenenti un’opera in maniera parziale o incompleta, la sezioni o i libri che vi compaiono, come quando descrive i Vat. gr. 132, 543, 537, 528, 540, 527 e 520252. Nel caso si accorga di trovarsi di fronte a opere tradotte in greco da un’altra lingua, Vigili non manca di segnalarlo, specificando la lingua originaria del testo (persiano, egizio, latino o, genericamente, barbara lingua) e il nome del traduttore, quando tituli e rubriche del codice lo rivelino: Vat. gr. 706, 899, 871, 116, 209, 292, 612, 610, 611, 615, 614, 616, 328, 606, 719, 391 e Ott. gr. 339, ff. 118-121253. Quando non conosce bene il testo in esame, Vigili prova a descriverlo 240
Rispettivamente V [31], [32], [33], [34], [35] e [201]. V [32]. 242 Rispettivamente V [31], [33], [85], [128] e [200]. 243 Rispettivamente V [35], [96], [104], [132], [168], [173], [349], [374] e [375]. 244 Rispettivamente V [32], [33] e [157]. 245 Rispettivamente V [33] e [130]. 246 V [110]. 247 Rispettivamente V [33] e [37]. 248 Rrispettivamente V [32], [33], [35], [37], [44], [52], [110], [129], [130], [135], [162], [172], [174], [176] e [185]. 249 Rispettivamente V [33], [35] e [203]. 250 V [94]. 251 V [35]. 252 Rispettivamente V [95], [289], [315], [316], [335], [340] e [345]. 253 Rispettivamente V [36], [39], [60], [106], [140], [176], [257], [258], [260], [261], [259], [262], [263], [279], [304], [358] e [145]. 241
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brevemente attingendo alle informazioni che trova nel codice stesso, scorrendone le rubriche e le titolature, come nel caso, ad esempio, dei Vat. gr. 892 e 867254. Le informazioni che poteva attingere dal testo e dai materiali esegetici che lo accompagnavano servirono a Vigili anche per fornire, quando fosse necessario, una breve presentazione dell’opera e di certi suoi caratteri precipui. Come accade nella descrizione, tra gli altri, dei Vat. gr. 22, 989, 191, 686, 1059, 792, 140, 114, 942, 208, 383, 666 e 584255. Pari cautela è riservata a quelle opere di cui Vigili non conosce l’autore. Anzitutto, segnala i suoi dubbi e la sua incertezza e, poi, tenta di riportare notizie per un’identificazione, come nel caso dei Vat. gr. 899, 1059, 267256. Nel caso del Vat. gr. 157257 Vigili trascrive la rubrica del codice per chiarire l’identità dell’autore. Elementi analoghi nella descrizione dei Vat. gr. 892, 151, 143 e 792258. Alcune volte Vigili, quando avanza attribuzioni di opere o loro identificazioni, le segnala mediante espressioni come ut mihi videtur (Vat. gr. 43, 22, 578, 113, 191, 1059, 852, 244, 313, 500, 520, 710259), ut videtur (Vat. gr. 1883+64, 280, 244, 1002, Bibl. del Cabildo 101-16 e Par. suppl. gr. 352260), ut puto (Vat. gr. 106, 792, 237, 509?, 501, 567261), credo (Vat. gr. 847262), ut alii volunt (Vat. gr. 244, 320, 663263), o, quando invece non sa a chi attribuire l’opera, nescio cuius (Vat. gr. 1883+64, 942, 463264). Un altro elemento cui il bibliofilo presta attenzione è quello dello stato del testo, segnalando se l’opera è completa, ossia perfecta (Vat. gr. 875, 12, 899, 114, 108, 116, 237265) o integra (Vat. gr. 43 e 34266), oppure frammentaria o parziale, ossia non perfecta (Vat. gr. 18267) o imperfecta (Vat. gr. 892,
254
Rispettivamente V [28] e [29]. Rispettivamente V [53], [110], [128], [185], [130], [133], [41], [43], [104], [159], [240], [249] e [288]. 256 Rispettivamente V [39], [130] e [211]. 257 V [88]. 258 Rispettivamente V [28], [111], [113] e [133]. 259 Rispettivamente V [15], [53], [101], [108], [128], [130], [179], [207], [232], [235], [345] e [388]. 260 Rispettivamente V [80], [177], [207], [212], [214] e [199]. 261 Rispettivamente V [67], [133], [156], [181], [195] e [328]. 262 V [218]. 263 Rispettivamente V [207], [210] e [226]. 264 Rispettivamente V [80], [104] e [349]. 265 Rispettivamente V [32], [33], [39], [43], [65], [106], e [156]. 266 Rispettivamente V [15] e [51]. 267 V [23]. 255
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INTRODUZIONE
706, 114, 22, 2338, ff. 1-22+203, 769, 847268), oppure sine principio (Vat. gr. 16269) o sine principio et fine (Vat. gr. 108270). Nel caso poi di opere storiche o cronografiche Vigili annota con scrupolo i limiti cronologici dell’opera e l’arco di tempo coperto dalla narrazione: Ephraem Historia senario iambico composita; incipit autem a Romae principiis et de status variatione pauca quaepiam dicit, usque ad Iulium Caesarem et ab eo per ordinem imperatores omnes exponit usque ad Michaelem Palaeologum et eius proximos. Patriarcharum Constantinopolis ordo serie expositus eodem senario iambico ab Andrea apostolo usque ad Ioannem Glycen et Esaiam patriarchas (Vat. gr. 1003271). Casi simili nella descrizione dei Vat. gr. 136, 161, 164, 151, 976, 166, 155, 163, 1001, 433, 487272 e anche in quella del Vat. gr. 1095273, che, pur non essendo un’opera storiografica, viene descritta da Vigili evidenziandone la sezione storica e i suoi contenuti. Un altro elemento che il bibliofilo spoletino non manca di annotare è la presenza di scoli, commentari, materiale biografico, elementi prosodici o tavole. Questa attenzione, oltre ad essere per noi dirimente nell’identificazioni delle voci con gli attuali codici vaticani, rivela che l’interesse di Vigili andava, oltre che alla biblioteca papale nel suo complesso, anche a tutto il singolo codice, senza nessuna esclusione o gerarchizzazione tra testi antichi e materiali eruditi di età successive. A semplice titolo di esempio si possono vedere le annotazioni nella descrizione dei Vat. gr. 43, 925, 38 e 931274. A volte, poi, le notazioni nelle voci di descrizione sono così particolari e specifiche da far pensare al riflesso di curiosità e interessi personali dell’inventariatore, che si appunta elementi minimi, che lo hanno sorpreso o incuriosito, come nel caso dei Vat. gr. 899 o 942275, per non parlare di quello eclatante, già citato, del lunghissimo excursus mitologico-storico-erudito che Vigili si concede nella descrizione del Vat. gr. 154276. Da ultimo, vanno segnalati due ulteriori tipi di interesse che si trovano riflessi nelle voci dell’inventario e che lo differenziano sia da quelli istituzionali che da quello del Picerni. Il primo tipo di notazioni è di carattere estetico e l’erudito umbro vi segnala la presenza di miniature, decorazioni o di qualsiasi altra forma 268
Rispettivamente V [28], [36], [43], [53], [136], [182] e [218]. V [35]. 270 V [65]. 271 V [40]. 272 Rispettivamente V [94], [76], [109], [111], [115], [42], [82], [96], [114], [281] e [317]. 273 V [44]. 274 Rispettivamente V [15], [19], [22] e [69]. 275 Rispettivamente V [39] e [104]. 276 V [13]. 269
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I DUE INVENTARI DI FABIO VIGILI
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di pulchritudo, che talora viene descritta a parole o con piccoli schizzi di propria mano. In questo ambito si va dai rapidi cenni dei Vat. gr. 179, 1087, 176 e 643277 alla descrizione ammiratissima del Vat. gr. 463278, dove, prima della parola Asteriscus, si trova il disegno stilizzato di un asterisco di mano dello stesso Vigili. Il secondo tipo di notazioni è, lato sensu, di carattere paleografico e diremmo quasi codicologico, che rivela attenzione e competenza per gli aspetti matriali della confezione e scrittura del documento librario. In alcuni casi Vigili è in grado di segnalare il nome di precedenti possessori di un codice, ricavandolo da alcune tracce rimaste in esso, come nel caso dei Vat. gr. 277, 212 e 177279. Altre volte egli riesce a ricavare elementi sulla datazione del codice (Vat. gr. 463 e 1002280), il luogo di provenienza (Vat. gr. 830281) e il tempo impiegato nella versione dell’opera dal traduttore (Vat. gr. 616282), o ha l’accortezza di segnalare testi aggiunti o incollati al codice in epoche successive, ma che concorrono a chiarirne la vicenda storica, oltre che a individuarlo negli attuali fondi vaticani, come nel caso dei Vat. gr. 807 (lettera di papa Eugenio IV ad ducem Lituaniae e di papa Niccolò V a Teodoro Paleologo), 133 (lettera di Eugenio IV all’imperatore Giovanni Paleologo) e 534 (epigramma di Francesco Aretino a Niccolò V)283. Il senso storico e la conoscenza dei manoscritti portano Vigili ad essere particolarmente attento a quei luoghi dei codici, che spesso sono depositari di importanti informazioni, come le sottoscrizioni, che almeno in un paio di casi si sono rivelate per il bibliofilo di Spoleto miniere preziose di notizie sul manoscritto e la sua vicenda. È questo il caso dei Vat. gr. 1149284 e del disperso Eucologio dell’olio santo285 di cui trascrive esattamente il dettato greco. In un caso l’occhio di Vigili riconosce in un codice un’opera significativa, che egli provvede subito a segnalare (Vat. gr. 837286) o la paginazione particolare di un’opera di per sé nota e divulgata (Vat. gr. 808287). 277
Rispettivamente V [132], [138], [173] e [374]. V [349]. 279 Rispettivamente V [149], [165] e [168]. 280 Rispettivamente V [349] e [212]. 281 V [356]. 282 V [262]. 283 Rispettivamente V [314], [24] e [341]. 284 V [189]. 285 V [220]. 286 V [277]. 287 V [292]. 278
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INTRODUZIONE
Altre volte Vigili si trova addirittura a correggere quanto legge nel codice stesso, che si tratti di una datazione (Vat. gr. 1018288) o di una titolazione (Vat. gr. 256289), della distribuzione delle opere (Vat. gr. 276290) o di una iscrizione (Vat. gr. 799291) o della ripetizione di una stessa opera (Vat. gr. 951292) o della mancanza di un’opera annunciata (volume disperso di opere mediche [178]). Non di rado lo studio delle rubriche porta Vigili a restituire l’esatto numero ed ordine dei libri di un’opera, come nel caso dei Vat. gr. 18 e 1059293, o a riconoscere una diversa disposizione della stessa materia, come nel Vat. gr. 68294. Nel Vat. gr. 669295 rimarca che la prima parte del codice deve esser stata aggiunta successivamente, mentre in altri casi Vigili ritiene di riportare esattamente le titulationes trovate nel codice così da render più esplicita l’indicazione di un’opera, come nei Vat. gr. 16, 75 e 942296. Da ultimo, la voce che descrive il Vat. gr. 844297 è stata colta e strutturata proprio a partire da notazioni di carattere diremmo codicologico. Un ultimo elemento, essenziale, dell’opera di inventariazione condotta da Vigili è quello della distinzione, all’interno di ognuno degli otto banchi della sala graeca, tra supra e infra. Censendo i codici, infatti, il bibliofilo spoletino procede non solo per banchi, ma presenta prima i codici appoggiati sul leggìo (supra) e poi quelli posti nel vano inferiore (infra). Se questa non era la prassi dei redattori interni degli inventari, nemmeno Antonio de Thomeis e Bartolomeo Picerni avevano creduto di operare questa distinzione, mentre tra i successori il solo Giovanni Severo da Sparta adotterà lo stesso procedimento e distinguerà ogni banco in scaffale superiore (επὶ) e inferiore (υπὸ). Va precisato, tuttavia, che la collocazione dei singoli codici sul leggìo o nel vano inferiore di ogni banco non era rigida né fissa, dal momento che i volumi potevano esser spostati tra un piano e l’altro, dato che la catena metallica li legava al banco, ma non al posto sullo scaffale. Se così fosse stato, non ci sarebbe stato l’agio per estrarre il codice e porlo sul tavolo di studio. 288
V [200]. V [206]. 290 V [144]. 291 V [360]. 292 V [45]. 293 Rispettivamente V [23] e [130]. 294 V [66]. 295 V [401]. 296 Rispettivamente V [35], [62] e [104]. 297 V [267]. 289
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I DUE INVENTARI DI FABIO VIGILI
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Ne sono prova due doppie descrizioni di uno stesso codice, che Vigili inavvertitamente stese e di cui si rese conto solo in sede di verifica del suo lavoro forse già presso di sé o in occasione della seconda visita alla biblioteca per rivedere e correggere il suo lavoro. Nel primo caso, l’attuale Vat. gr. 43 è descritto dapprima tra quelli posti In VIII supra con il numero d’ordine 16 (che è in realtà il 15 a causa della cancellazione di una voce, cui non ha fatto seguito la correzione dei numeri d’ordine), ma ricompare come ottavo di quelli posti In VIII infra, quarantasettesimo della numerazione progressiva. Ancora più chiaro il secondo caso di duplice fortuita descrizione di uno stesso codice, ossia quello del Vat. gr. 905, che compare una prima volta come ventunesimo (in realtà ventesimo) di quelli collocati In VIII supra e poi come tredicesimo di quelli In VIII infra, cinquantatreesimo in sequenza continua. In questo caso fu lo stesso Vigili a rendersi conto successivamente della duplice descrizione, una volta tra i codici supra e una tra quelli infra, e lo ha segnalato, apponendo a margine della prima descrizione la seguente nota: bis ponitur hic liber, nam et infra est. Un altro caso simile, che tuttavia sfuggì del tutto alla revisione successiva di Vigili, è quello dell’attuale Vat. gr. 686, che compare come ottavo codice in quinto scamno supra e anche come ottavo in quinto scamno infra. Tre inavvertenze queste che non intaccano certo il valore dell’opera di inventariazione svolta da Fabio Vigili nella sala graeca publica, che ci consegna, come si è visto, la descrizione più precisa e completa di tutto il XVI secolo. Una descrizione che, rapportata alle vicende della collezione papale, permette un’istantanea dettagliatissima non solo della situazione sotto il pontificato di Giulio II, ma forse dell’intero primo periodo di vita della Vaticana, dalla sua fondazione sotto Niccolò V al suo trasferimento nei nuovi locali del Fontana con Sisto V.
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NOTA CRITICA ALL’EDIZIONE Essendo i tre inventari che qui pubblico conservati tutti nella loro stesura originale, senza che se ne abbiano copie o trascrizioni parziali, il testo di ognuno di essi è stato stabilito sulla base dell’unico testimone a disposizione. I criteri di edizione sono i medesimi per ciascuno dei tre inventari: — i numeri di pagina dei fogli sono indicati in nota all’inizio di ogni singola sezione dell’inventario; — ciascuna voce è stata numerata sul margine sinistro con una cifra araba posta tra parentesi quadre; — sono state sciolte pressoché tutte le abbreviazioni evidenti; — i segni ß ed & sono stati sciolti rispettivamente in ss ed et; — si è regolarizzato secondo l’uso moderno l’oscillazione tra u/v e i/j; — la punteggiatura è stata completamente rivista e assimilata ai criteri moderni; — sono state introdotte le virgolette («») per rendere riconoscibili e leggibili le citazioni di testi, specie biblici; — all’interno di una medesima voce le differenti opere di uno stesso autore sono state divise mediante un punto e virgola; — è stato rivisto con criteri moderni l’uso delle maiuscole e delle minuscole, apponendo una maiuscola alla prima parola del titolo o della descrizione dell’opera, dopo l’indicazione dell’autore; — la trascrizione dei numerali è stata mantenuta il più possibile aderente al testo originale, così come quella dei nomi degli autori censiti nelle voci, riservando alla nota a piè di pagina la loro eventuale trascrizione corretta; così anche per le parti in greco degli inventari, che sono riportate così come si trovano negli originali. Quanto al Vat. lat. 3960: — si sono eliminate le parentesi graffe poste al margine delle voci e sono state indicate in nota a piè di pagina unitamente ad eventuali ulteriori indicazioni manoscritte dell’inventariatore. — sono stati eliminati dal testo tutte quelle righe che sono estranee all’inventario, ossia l’incipit della Schedografia di Moscopulo, la traduzione dell’incipit dell’Historia Ecclesiastica di Gelasio Ciziceno e la trascrizione del titolo e delle ultime righe della retroversione latina del Costituto di Costantino.
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA SOTTO GIULIO II (1504-1505)
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SIGLE S2
=
Inventario generale redatto nel 1481, secondo l’edizione DEVREESSE
S2 additi =
codici aggiunti da Mammacini nell’inventario generale redatto nel 1481, secondo il Vat. lat. 3952
V
=
Inventario redatto da Fabio Vigili tra 1508 e 1510, nella presente edizione.
L1
=
Inventario generale redatto nel 1518ca, secondo l’edizione SOSOWER – JACKSON – MANFREDI
Leg
=
Inventario dei codici greci fatti rilegare opera domini Thome Phedri, secondo l’edizione SOSOWER – JACKSON – MANFREDI
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IN PRIMO BANCO1
[1]. Thucydides2.
S2 343, V 1, L1 389
[2]. Polibius.
S2 346, V 2, L1 392
[3]. Dionisius et Appianus. S2 349, V 3, L1 395
[4]. Diodorus Siculus. S2 345, V 4, L1 391
[5]. Philonis
Opera3.
S2 351, V 5, L1 397
[6]. Laertius Diogenes. S2 352, V 41, L1 398
[7]. Ephrem Eni4 Historia versu composita. S2 344, V 40, L1 390
[8]. Acropolites historicus. S2 350, V 42, L1 396
[9]. Eumathius.
S2 348, V 43, L1 394
(= Vat. gr. 127) (= Vat. gr. 124) (= Vat. gr. 134) (= Vat. gr. 995) (= Vat. gr. 380+378) (= Vat. gr. 140) (= Vat. gr. 1003) (= Vat. gr. 166) (= Vat. gr. 114)
[10]. Historia Comatis5. S2 353, V 6, L1 399
[11]. Appianus6 historicus. S2 354, V 7, L1 400
[12]. Aliquid Dionis.
S2 356, V 8, L1 402
(= Vat. gr. 142) (= Vat. gr. 144)
[13]. Nicephorus historicus. S2 355, V 44, L1 401
[14]. Compendium quoddam historiarum. S2 358, V 45, L1 405
(= Vat. gr. 1095) (= Vat. gr. 951)
1 Segue bibliothece vaticanae, aggiunto da Colocci. I ff. 70r-v (2r-v) e 67r-v sono stati rilegati per errore tra i ff. 69r-v (1r-v) e 71r-74v (3r-6v); il foglio 70r è bianco, il 70v reca la titolatura e l’incipit della Schedografia di Manuele Moscopulo. 2 La y è corretta su una precedente i. 3 Sullo stesso rigo di mano di Colocci qui fuit iudeus et tenet quod mundus sit eternus; qui liber est impressus cum operibus Aristi (?). Sunt philosophi. Multa scripsit de vita Mose. 4 Sic per Efrem Ainus. 5 Sic per Nicetae Choniatae. 6 Prima di Appianus si legge Aph, poi espunto.
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA
[15]. Ilias Homeri duplex.
S2 360.359, V 11.9, L1 407.406
[16]. Sophocles.
S2 361, V 10, L1 408
[17]. Odissea Homeri.
S2 400a, V 12, L1 441
(= Vat. gr. 29-30) (= Vat. gr. 45) (= Vat. gr. 24)
[18]. Zonorae7 Historia a principio mundi usque ad tempora sua. S2 357, V 13, L1 404
[19]. Thocritus8, Oppianus et Pindarus. S2 367, V 15.47, L1 413
[20]. Aristophanes.
S2 368, V 50, L1 414
[21]. Expositio Homeri Iliados duplex.
S2 378.375, V 25. 14, L1 421 (Vat. gr. 32)
[22]. Euripidis Tragediae. S2 366, V 49, L1 419
[23]. Aristophanes. S2 369, L1 415
(= Vat. gr. 154) (= Vat. gr. 43) (= Vat. gr. 60)
(= Vat. gr. 32-33) (= Vat. gr. 54) (= Vat. gr. 921)
[24]. Proton, qui continet examinationem per interrogationem quemadmodum. S2 376, V 17, L1 491.42
[25]. Priscianus De duodecim carminibus. Euripides. S2 365, V 55, L1 412
[26]. Sophocles.
S2 362, V 16, L1 409
[27]. Argonautica
Orphei9.
S2 373, V 51, L1 418
[28].
Vocum10
(= Vat. gr. 19)
(= Vat. gr. 897) (= Vat. gr. 49) (= Vat. gr. 34)
atticarum11
collectio, collecta ab arte Imaginum Philostrati, quam12 aedidit sapientissimus dominus Manuel Moscopulus et a libris13 poetarum composita, autem est hic secundum elementum14.
7
Sic per Zonarae. Sic per Theocritus. 9 Segue, riferito alla voce successiva, in eodem libro. 10 Nel ms Nominum. 11 Nel ms atticocorum. 12 Segue expo, poi espunto. 13 Nel ms alibris. 14 Segue, riferito alla voce successiva, in eodem libro. 8
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15 – 7
Alia collectio collecta15 a sapientissimo et eloquentissimo inter monachos venerando Dei servo magistro Pero (sic) in16 Thesalonica secundum elementum17. Ars grammatices secundum elementum composita a domino Andrea Lopadiota18, maximo grammatico19, secundum elementum20. Ars quedam grammatices. (= Vat. gr. 22)
S2 388, V 53, L1 431
[29]. Dionysius De situ orbis et Oppianus De piscibus. Progymnastica in logica et Orationes de rhetorica21. S2 374, V 18, L1 420
[30]. Oppianus et Pindarus. S2 370, V 19, L1 416
(= Vat. gr. 119) (= Vat. gr. 925)
[31]. Ioannis Ceci22 Expositio in Iliada Homeri. Aristoteles De mundo ad Alexandrum. Aristotelis De historia animalium quartus et quintus23. S2 400b, V 20.52, L1 442
(= Vat. gr. 905)
IN PRIMO BANCO24
[7]. Ephraem25 Collectio historiarum carmine endecasyllabo composita, incipiens a Iulio Caesare usque ad imperatores constatiopolitanos26 et quidem ultimos, idest Paleologos. Catalogus27 patriarcharum constantinopolitanorum. S2 344, V 40, L1 390
(= Vat. gr. 1003)
15
Segue ab, poi espunto. Segue teh, poi espunto. 17 Segue, nella linea successiva, riferito alla voce successiva, in eodem libro. 18 Corretto su un precedente Lopadiora; sic per Andrea Lopadiota. 19 Segue se, poi espunto. 20 Segue, nella linea successiva, riferito alla voce successiva, in eodem libro. 21 A sinistra un tratto ondulato verticale, a destra In uno volumine. 22 Sic per Ioannis Tzetzes. 23 A sinistra un tratto ondulato verticale, a destra In eodem volumine. 24 Nei due righi superiori Bartholomei Picerni de Montearduo ad Iulium II / Pontificem Maximum praefatio edicti suue. 25 Sic per Efrem Ainus. 26 Corretto su un precedente Constarinopolitanos. 27 Prima di Catalogus si legge in eodem libro est. 16
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA
[6]. In28 libro Diogenis, qui continet Vitas philosophorum, sunt Vitae sophistarum Philostrati et eiusdem epistole29. S2 352, V 41, L1 398
(= Vat. gr. 140)
[8]. Iosippi30 Libellus, qui continet captivitatem hierosolymitanam et Acropolitae historici, qui continet captivitatem constantinopolitanam a Latinis. Carmina31 iambica sapientissimi32 et eloquentissimi domini Pessidae33 ad Sergium patriarcham Constantinopolitanum. S2 350, V 42, L1 396
[9].
(= Vat. gr. 166)
Opusculum34
Ioannis Eumathii, qui de horto scribit. Sermones35 plurimi Achillis alexandrini36, et primus quidem incipit describere (sic) urbem37 maritimam Asyriae38. Theogonia39 Hesiodi cum interpraetatione40. Opusculum41 Simonis, Xenophontis et Apsirti, virorum Atheniensium, qui scribunt diligentissime de medicina equorum et quomodo dignosci possit bonus equus. Opusculum42 Maximi Planudii de arthmetica43 secundum Indos.
S2 348, V 43, L1 394
(= Vat. gr. 114)
[13]. Liber44 quidam Nicephori Grigora45, qui continet historiam ecclesiasticam.
28
Prima di In si legge in eodem banco. Segue, sui due righi successivi, in alio libro in eode banco est Iosippi captivitas, poi espunto. 30 Prima di Iosippi si legge in eodem banco in alio libro est; sic per Nichephori Callisti. 31 Prima di Carmina si legge in eode libro est (poi espunto) sunt. 32 Segue et, poi espunto. 33 Sic per Georgii Pisidae. 34 Prima di Opusculum si legge in eodem banco in alio libro est. 35 Prima di sermones si legge in eodem libro e, poi espunto, sunt epistolae est; dopo sermones si legge sunt. 36 Sic per Achillis Tatii. 37 Nell’interlinea superiore, sopra urbem, è aggiunto Sydone. 38 Segue, dopo un breve spazio bianco, riferito alla voce successiva, in eodem libro. 39 Prima di Theogonia si legge est. 40 Segue in eode libro. 41 Prima di opusculum si legge est. 42 Prima di opusculum si legge in eodem libro est. 43 Nel ms arthimetica. 44 Nella riga precedente In eodem banco; prima di liber si legge est. 45 Sic per Nicephori Gregorae, così anche nelle righe successive della descrizione. 29
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Eiusdem Nicephori Grigora Enarratio de disputatione quam fecit ad Palaman46 coram imperatore Ioanne Palaeologo. Eiudem Nicephori Grigora Sermo dogmaticus secundus. Eiusdem Nicephori Grigora Romanae historiae sermo trigesimus septimus. Epistola47 Hipocratis48 ad Ptolemeum. Carmina49 Gregorii Theologi admonitoria.
S2 355, V 44, L1 401
[10].
Historia50
(= Vat. gr. 1095)
Comatis51,
quae incipit ab impero imperatoris Ioannis Comneni filii52 domini Alexii.
S2 353, V 6, L1 399
[12].
Dion53 fragmentatus, qui romanam historiam continet; liber satis utilis et a Latinis54 adhuc55 intactus; in quadragesimo libro scribit quomodo Caesar in Brit[t]anniam navigavit et reliqua; in quadragesimo primo56 quomodo Caesar in Italiam veniens Pompeius in Macedoniam navigavit et reliqua; in XXXXII quomodo Pompeius, superatus in Thesalia, fugit in AEgiptum et mortuus est et reliqua; in XXXXIII quomodo Caesar Scipionem et Iubam vicit et reliqua; in XXXXIIII de insidiis in eum factis et quomodo Caesar interfectus est et reliqua; in XXXXV quomodo Calenus pro Antonio Ciceroni contradixit et reliqua; in XXXXVI quomodo Caesar et Antonius et Lepidus57, Romam venientes, occisionem fecerunt et reliqua; in XXXXVII quomodo Caesar cum Fulvio et Lucio Antonio pugnavit et reliqua; in XXXXVIII58 quomodo Caesar Sextum vicit et Lepidum interemit; in XXXXVIIII quomodo Caesar et Antonius pugnare inter se caeperunt; in59 L quomodo Caesar, cum vicisset
46
Sic per (Gregorium) Palamam; segue coram, poi espunto. Prima di Epistola si legge in eodem libro est. 48 Sic per Hippocratis. 49 Prima di Carmina si legge in eodem libello sunt. 50 Prima di Historia si legge in eodem banco in alio libro est. 51 Sic per Nicetæ Choniatæ. 52 Nel ms filio. 53 Prima di Dion si legge In eodem banco in alio libro est. 54 Nel ms alatinis. 55 Segue in tactus (sic), poi espunto. 56 Prima di primo si legge proprimo, poi espunto. 57 Segue in, poi espunto. 58 Nella pagina seguente (f. 72r, olim 4r), poi espunte, le ultime righe della retroversione latina del Costituto di Costantino di Bartolomeo Picerni da Montesardo. 59 Segue X, poi espunto. 47
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA
circa Actium, presentia disposuit; in LI quomodo Caesar voluit monarchiam dimictere; in LII quomodo Caesar Augustus est appellatus; in LIII quomodo non curavit itinera60. S2 356, V 8, L1 402 13
(= Vat. gr. 144)
[14]. Compendium61 quoddam historiarum62 cuiusdam Demetrii de Monsilato, archipresbyteri Montisardui, in quo sunt multa notabilia in philosophia et theologia. Pselli63 Interpretatio chaldaicorum dictorum. Opus64 Hermetis Trimegisti Pimander. Termini65 AEsculapii ad Ammum regem de deo, de materia, de vitio, de fato, de sole, de intellectuali substantia, de divina essentia, de homine, de septem stellis, de homine secundum imaginem. Beati66 Maximi confessoris Opus67 de amore perfecto et aliis virtutibus per capita expositum ad Elpidium presbyterum. (= Vat. gr. 951)
S2 358, V 45, L1 405
[32]. Ars quedam gramatices, que continet elegantias multas Michaelis presbyteri. Opus de constructione satis perutile sapientissimi et eloquentissimi domini Iohannis patriarchae Constantinopolitani68. Ars de constructione et de octo partibus orationis. Ars quedam de componendis carminibus. Opusculum quoddam de quinque linguis. Gregorii Carmina tetrastica admonitoria69. (= Vat. gr. 883)
S2 394, V 21, L1 435
expositione70
[33]. Georgica Hesiodi cum Oppianus cum glossis. Theocritus cum expositione. Aristophanes cum expositione71. S2 371, V 22, L1 417
Procli.
(= Vat. gr. 38)
60
La descrizione è realizzata grazie alla traduzione delle rubriche del Vat. gr. 144. Prima di Compendium si legge In eodem banco est liber quidam, qui continet. 62 Segue cumius (sic), poi espunto. 63 Prima di Pselli si legge In eodem libro est. 64 Prima di Opus si legge In eode libro est. 65 Prima di Termini si legge In eode libro sunt. 66 Prima di Beati si legge In eodem libro est Maximi (quest’ultimo poi espunto). 67 Segue pro, poi espunto. 68 Segue domini, poi espunto. 69 A sinistra un tratto ondulato verticale e l’indicazione In uno volumine. 70 Corretto su un precedente expositionem. 71 A sinistra un tratto ondulato verticale e l’indicazione In uno libro. 61
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[34]. Imagines Philostrati cum glosis. Vocum72 collectio collecta per Manuelem Moscopulum a libris73 poetarum et composita est74 secundum elementum. Compendium dictionum atticarum, colectum a libris rhetorum secundum elementum a sapientissimo magistro. Costitutio heroici carminis et de passionibus in eo. Corinthii sacerdotis De idiomatibus linguarum. Dionysii De pedibus. Ioannis Ceci75 Ars76 componendorum carminum. Maximi Planudae monachi Ars in dialogum Philostrati. Eiusde Dialogus de gramatica, cuius persone introducuntur Nephron et Paletinius. Interpretatio in duos libros Homeri Iliados. Historie grecae, quarum meminit Gregorius Theologus77 in eius sermonibus78. S2 392, L1 434
[35]. Euripides cum glosis. S2 364, L1 411
[36]. Gramatica Theodori Gaczae79. S2 380, V 54, L1 423
[37]. Grammatica Muscopoli80. Proton. Marci Antonini Opus ex his que sunt de se ipso. E
igramata quaeda cum expositione. Imagines Philostrati. Pauli Silentiarii Semiiambica dimetra catalectica81. S2 387, V 56, L1 430
(= Vat. gr. 97)
(= Vat. gr. 52) (= Vat. gr. 13)
(= Vat. gr. 20)
[38]. Proton. Domini Michaelis Cretensis interpretato in Imagines Philostrati. Epigramata quaedam cum expositione. Opus quoddam sine nomine auctoris, cum expositione. 72
Nel ms Nominum. Nel ms alibris. 74 Segue per se, poi espunto. 75 Sic per Ioannis Tzetzis; segue de compos (sic), poi espunto. 76 Corretto su un precedente arte; segue d, poi espunto. 77 La e di Theologus è stata inserita nell’interlinea superiore. 78 A sinistra un tratto ondulato verticale e l’indicazione In uno volumine. 79 Sic per Theodori Gazae. 80 Sic per Moschopuli. 81 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 73
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA
Georgii Lecapeni82 Grammatica83.
S2 377, V 23, Leg 30, L1 445 38
[39]. Dionysius
Alicarnaseus84.
S2 347, V 24, L1 393
[40]. Iulius
Polux85.
S2 379, V 57, L1 422
[41]. Suidas in duobus voluminibus. S2 384-385, V 26-27, L1 427-428
[42]. Gramatica Scolarii. S2 382, V 58, L1 425
[43]. Gramatica Manuelis Cretensis. S2 386, V 59, L1 429
(= Vat. gr. 18) (= Vat. gr. 133) (= Vat. gr. 8) (= Vat. gr. 3-4) (= Vat. gr. 17) (= Vat. gr. 21)
[44]. Vocum86 atticarum87 collectio, collecta ab arte Imaginum88 Philostrati, quam exposuit Manuel Moscopulus, colecta a libris poetarum composita secundum elementum. Opusculum quoddam grammatices. Enarratio graecarum historiarum, quarum meminit Gregorius Theologus in epitaphio sancti Basilii89. S2 381, V 28, L1 424
[45].
Dictionarium90
Cirilli cum alio opere fragmentato.
S2 383, V 29, L1 426
(= Vat. gr. 892) (= Vat. gr. 867)
[46]. Dictionarium Arpocrationis91. Hori Apoliniis92 Libelus, quem Philippus ex egyptiaca93 lingua in grecam convertit, continet eis (sic) signa quedam ut puta volentes Egyptii94 mundum designare serpentem pingenbatur (sic). Interpretatio quedam in Iliada Homeri95. S2 390, V 60, L1 433
(= Vat. gr. 871)
82
Sic per Georgii Lacapeni. A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 84 Sic per Dionysius Halicarnasseus. 85 Sic per Iulius Pollux. 86 Nel ms Nominum. 87 Nel ms atticorum. 88 La a di imaginum è aggiunta nell’interlinea superiore. 89 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 90 Segue cil, poi espunto. 91 Sic per Harpocrationis. 92 Sic per Hori Apollinis. 93 Nel ms egiptiata. 94 Nel ms egiptii. 95 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 83
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38 – 52
[47]. Hesiodus96, Oppianus et Pindarus. S2 372, V 30, L1 417bis, p. XIV
(= Vat. gr. 39)
[48]. Elegantie quedam grammatices sine nomine auctoris. Aristidis rhetoris Rhodianis sermo primus. Maximi Planudae De grammatica dialogus, in quo introducuntur Palaetinius et Nephron. Principium costructonis secundum alphabetum. Tractatus quidam de medicina. Tractatus Gregorii de philosophia. Opus97 quoddam gramatices sine nomine auctoris. Capitula admonitoria ad imperatorem Iustinianum cuiusda diaconi98. S2 additi, V 31, Leg 20, L1 448
[49]. Vocabulista. Opus quoddam grammatices. Epistolae quedam99. S2 400, V 38, L1 440
[50].
Armenopolis100
(= Vat. gr. 15)
(= Vat. gr. 868)
Opus101
grammatices, quod continet elegantias. Aliud opus grammatices eiusdem. Opusculum quodda dialectices. Opusculum de componendis carminibus. Historiae quedam102. S2 391, V 33, Leg 19, L1 449
(= Vat. gr. 12)
Cyrmei103
[51]. Sinesii episcopi Ptolemaidos Epistole. Patriarche Glicii104 De costructione. Imperatoris Leonis philosophi Opusculum cum iterpraetatione. Opus quoddam gramatices Maximi Planudae105. V 34, L1 430bis p. XIV
(= Vat. gr. 93)
[52]. Grammatica quedam. Sermo in incarnatione Domini Nostri Iesu Christi. 96
Prima di Hesiodus si legge I, poi corretto in h e infine espunto. Corretto su un precedente Opurs. 98 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 99 A sinistra una graffa. 100 Sic per Constantini Harmenopuli. 101 Segue, unito a opus, c, poi espunto. 102 A sinistra una graffa e l’indicazione, precedeuta da hi, poi espunto, In uno libro. 103 Sic per Synesii (episcopi) Cyrenaei. 104 Sic per Ioannis Glycis. 105 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 97
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA
Carmina quedam aedita in Psalterium. Historia quedam ecclesiastica sine nomine auctoris. Quaedam Libanii. Oppianus et Pindarus et Theocritus. Epistole quedam Ioanis Manuelis imperatoris. 52 Sermo domini Manuelis imperatoris in epitaphio fratris sui. Monodia in obitu imperatoris Andronici iuvenis106.
S2 395, V 35, L1 436
[53]. Opus de componendis carminibus. Sermo habitus in concordia107 cuiusdam synodi. Boetius e latino in grecum conversus. S2 396, V 36, L1 437
(= Vat. gr. 16)
(= Vat. gr. 706)
[54]. Iohanis Chrisostomi Epistolae. Notabilia collecta ex Novo et Veteri Testamento. Iohannis patriarchae Hierosolymitani Sermo de Spiritu Sancto. Beati Andreae Cretensis Quomodo oportet invenire dus (sic) solis. Epistolae quedam Theano sapientissimo109. Carmina Michaelis monachi politica. Orphei110 Opus de lapidibus111. S2 300, V 101, L1 344
(= Vat. gr. 578)
[55]. Macrobii De sopnio Scipionis opus e latino in grecum conversum a Maximo112 Planuda. Nicephori Grigorae113 Epistolae. Eiusdem Monodia in obitu Andronici imperatoris Paleologi. Eiusdem Orationes. Eiusde Oratio in funere Iohannis114 metropolite. Eiusdem Monodia in funere imperatoris iunioris Andronici.
106
Sic per iunioris; a sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. Segue nove sid cus (sic), poi espunto, lasciando c come prima lettera del cuiusdam del rigo successivo. 108 Ff. 75r-v (7r-v). 109 Nel ms Theani sapientissimi. 110 Prima di Orphei si legge op, poi espunto. 111 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 112 Nel ms amaximo. 113 Sic per Nicephori Gregorae. 114 Segue p, poi espunto. 107
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52 – 62
Scholia arithmeticae115 Maximi Planudae Diophanti. Opus de componendis carminibus116.
S2 291, V 106, L1 335
(= Vat. gr. 116)
[56]. Libanii Epistolae.
(= Vat. gr. 83)
S2 312, V 107, L1 348
[57]. Aristidis Orationes.
S2 287 o 294, V 63 o 62, L1 331 o 338
(= Vat. gr. 74 o 75)
[58]. Aristidis Sermones. Epistolae Gregorii patriarchae Constantinopolitani117. S2 304, V 70, L1 347
(= Vat. gr. 77)
[59]. Libanii Epistolae. Eiusdem Exercitationes. Aristidis118 Sermo ad Achillem et alii eiusdem sermones119. S2 303, V 71, L1 346
[60]. Lucianus120.
S2 307, V 72, L1 349
(= Vat. gr. 84) (= Vat. gr. 90)
[61]. Vita AEsopi cum fabulis. Maximi Planudae Dialogus de grammatica, ubi introducitur Nephron et Palaetinius. Eunapii Liber sestus inscriptus Vitae sophistarum. Libanii Epistolae. Magni Basilii Ad iuvenes quomodo ex gentilibus sermonibus possit utilitatem capere. Vocabulista parvum. Epistolæ Lacapeni [et] Georgii Zaridae Andronici cum expositione. Opusculum quoddam theologie sine nomine auctoris. Sinesii Cirmei121 episcopi Ptolemaidos Epistolae122. S2 309, V 108, L1 351
[62]. Gregoras historicus romanam historiam scribit. S2 315, V 109, L1 356
(= Vat. gr. 113) (= Vat. gr. 164)
115
Nel ms arthimeticae. A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 117 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 118 Corretto su un precedente Aristididis. 119 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 120 Corretto su un precedente Lutianus. 121 Sic per Synesii Cyrenaei. 122 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 116
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA
[63]. Philostratus et Dion fragmentatus. S2 310, V 73, L1 352
(= Vat. gr. 99)
[64]. Euclidis Speculationes. Autolici De ortu et occasu. Valentis Antiocheni124 De medio coelo. Aliud opusculum in geometria sine nomine auctoris. Regulae annorum, mensium et dierum solis. Ptolomei125 Geographia. Iohannis Alexandrini Philoponi De usu astrolabii. Aristoxeni126 armonicorum elementorum liber primus. Aliud opusculum in geographia sine nomine auctoris. Ptolomei127 armonica. Diophantis Alexandrini Arithmetica. Tabulae in astronomia secundum Persas128.
(= Vat. gr. 191)
S2 249, V 128, L1 285
[65]. Cleomedes De circulari speculatione meteororum. Ptolomei armonica129. S2 248, V 161, L1 284
(= Nürnberg, Stadtbibl., cent. v app. 36-38)
[66]. Opus in astrologia sine nomine auctoris. Argiri Opusculum de inventione laterum quadrangularium. Traditio130 quedam in iudaicum opus. Trad[d]itio quedam brevis in arithmetica. De synodo solis et lunae et diametro horum sine nomine auctoris. Trad[d]itio in astronomia secundum Persas. Introitus principii anni et mensium Persarum. Opus Siamps Persae de disciplina astrolabii. De inventione solis secundum Persas sine nomine auctoris. Ars qua oportet construere oroscopum, idest astrolabium.
123
Ff. 76r-78v (10r-13v); f. 79r-v (14r-v) è bianco. Sic per Vettii Valentis. 125 Sic per Claudii Ptolemaei, così per tutto il resto dell’inventario. 126 Prima di Aristoxeni si legge Aristohe, poi espunto. 127 Prima di Ptolomei si legge Ph, poi espunto. 128 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 129 A sinistra una graffa. 130 Prima di traditio si legge ex, poi espunto. 124
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63 – 69
Expositio artifitiosa descriptionis astrolabii et eius usus, quae dici debent de magna constructione131. S2 275, V 129, L1 291
(= Vat. gr. 1058)
[67]. Geographia Ptolomei. Astrolabii constructio sine noie autoris. Opusculum in medicina sine nomine auctoris. De insania sine nomine auctoris. Descriptio Europe et Lybiae sine nomine auctoris. De potentia132 simplicium medicinarum sine nomine auctoris secundum alphabetum133. (= Vat. gr. 178)
S2 256, V 162, L1 320
[68]. Manuelis opus breve in astrologia. Procli successoris Platonis Opus in astronomia. Isaac monachi Argirii De134 costructione astrolabii instrumenti. Eiusdem135 Opusculum in astrologia. Ptolomei Opus in astrologia. Regula synodorum lunarium secundum Romanos exposita. Regula synodorum lunarium secundum Egiptios. Ptolomei Geographia. Isaac monachi Argiri De solaribus et lunaribus circulis et de his consequentibus, in quo et de inventione Pascae. Theodori Melitiniotae136 Opus in astrologia. Aliud137 opus in astrologia sine nomine autoris. Theodori Melitiniotae Opus in astrologia secundum Persas. Alia tabula138 sine nomine auctoris. Ars latinarum regularum exposita a Demetrio Chrisolora. Aliud opus in astrologia sine nomine auctoris. Stephani alexandrini Opus in astrologia139. S2 255, V 130, L1 301
(= Vat. gr. 1059)
[69]. Nicomachi Gerasini pythagorici Opus in aritmetica. Ptolomei armonia. Euclidis Geometria. 131
A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. Nell’interlinea superiore, sopra potentia, si legge virtute. 133 Nel ms alphabetu. A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 134 Segue d, poi espunto. 135 Prima di eiusdem si legge de, poi espunto. 136 Sic per Theodori Meliteniotae e così anche in seguito. 137 Prima di aliud si legge theo, poi espunto. 138 Segue ad in, poi espunto. 139 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 132
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA
Aliud opus geometriae sine nomine auctoris140.
S2 257, V 163, L1 292 69
[70].
(= Vat. gr. 196)
Theodori141
philosophi Paraphrasis in Posteriora Analeticorum Aristotelis. Theonis Alexandrini In mathematicis Ptolomei. Diophanti Alexandrini142 Arithmetica. Theonis Alexandrini Expositio in Arithmetica Ptolomei. Opus in astrologia sine nomine autoris. Aliud opus in astrologia sine nomine auctoris143.
S2 259, V 131, L1 294
[71]. Cleomedis144 Circularis speculatio meteororum. S2 260, V 164, L1 295
[72]. Magna constructio Ptolomei. De constructione instrumenti astrolabici. Alia eiusdem opera in astrologia145. S2 258, V 132, L1 293
[73]. Gemini Introductio in meteoris. Constructio astrolabii. Ptolomei Opusculum in astrologia146. S2 263, V 166, L1 298
(= Vat. gr. 304) (= Vat. gr. 223)
(= Vat. gr. 179)
(= Vat. gr. 318)
[74]. Ioannis Grammatici Alexandrini De usu astrolabii et de scriptis in eo: quid quodque significat. Nicephori Gregora Quomodo oportet construere astrolabium. Theodori Meleteniotae Introductio in astrologia. Expositio secundum Persas in astrologia. Regula de inventione Pascae. De synodis lunaribus sine nomine auctoris147. S2 261, V 133, L1 296
[75]. Diophantis Alexandrini Arithmetica. S2 244, V 167, L1 280
(= Vat. gr. 792) (= Vat. gr. 200)
140
A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. Prima di Theodori, nella riga precedente, si legge geographia Ptolomei, poi espunto. 142 Sic per Diophanti Alexandrini. 143 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 144 Sic per Cleomenis. 145 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 146 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 147 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 141
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69 – 83
[76]. Theodosii Spherica et Euclidis Nota et Euthicii Scalonitae148 Commentaria. (= Vat. gr. 204)
S2 262, V 134, L1 297
[77]. Geographia Ptolomei. (= Vat. gr. 177)
S2 250, V 168, L1 286, p. XXIII
[78]. Expositio, sine nomine auctoris, in Quadripartitum Ptolomei. Pauli Alexandrini Opusculum in astrologia149. (= Vat. gr. 1048)
S2 266, V 135, L1 302
[79]. De usu astrolabii et De partibus organi sine nomine auctoris. Theophili philosophi Opus in astrologia ad Deucalionem150. (= Vat. gr. 212)
S2 243, V 165, L1 279
[80]. Alypii Introductio in musica. Cleonidae Introductio armonica. Theonis platonici Compendium totius musices. Aristoxeni armonia. Theodosii Spherica. Ptolomei Musica. Theodosii Opus de noctibus et diebus. Aristarchi De magnitudinibus et distantiis. Apollonii151 Pergaei Liber in astrologia. Sereni philosophi Opusculum in geometria152. S2 285a, V 136, L1 319
(= Vat. gr. 2338, ff. 1r-22v+Vat. gr. 203)
[81]. Euclidis Geometria. S2 264, V 137
[82]. Ptolomei153 armonia. Porphirii In armonica Ptolomei commentarium. S2 271, V 169, L1 306
(= Vat. gr. 190)
(= Vat. gr. 187)
[83]. Complementa ex interpretatonibus in Paulum Heliodori et aliorum astrologorum. Ephestionis Complementum in Quadripartitum Ptolomei154. V 170 148
Sic per Eutocii Ascalonitae. A sinistra una parentesi graffa. 150 A sinistra una parentesi graffa. 151 Prima di Apollonii si legge p, poi espunto. 152 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 153 Prima di Ptolomei si legge Ph, poi espunto. 154 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 149
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA
[84]. Canones Ptolomei in astronomia155 et Canones notabilium urbium et insularum et totius orbis terrarum. Notabilia quedam. Epistolae queda sine nomine autoris. De dono sine nomine auctoris156. S2 277, V 171, L1 300 (amissae tempore Ioannis Cadelli custodis) (= Vat. gr. 1852)
[85]. Nicephori Gregorae Opus in astrologia. De materia errantium stellarum. Theonis Alexandrini In Mathematicis Ptolomei. Declaratio canonum. Mathematica Ptolomei157. S2 265, V 138, Leg 22, L1 308
[86]. Euclides.
(= Vat. gr. 1087) (= Vat. gr. 192)
S2 270, V 139, Leg 51, L1 305
[87]. Liber in astrologia cum expositione sine nomine auctoris. Ioannis Grammatici Alexandrini Interpretatio in Analeticis Aristotelis158. (= Vat. gr. 209)
S2 267, V 140
[88]. Ptolomei Geographia. Michaelis Bryenici159 Introductio in harmoniam160. Ptolomei Harmonia et de iuditiis in harmonia161. Porphirii Interpretatio in decem capita Harmoniarum Ptolomei. Eiusdem Interpretatio in librum secundum Ptolomei162.
(= Vat. gr. 176)
S2 269, V 173, L1 304
[89]. Astrologia163 Ptolomei. Eiusdem Opus de iuditiali parte et gubernativa164. S2 252, V 141, Leg 151, L1 288
(= Paris, B. N. de France, gr. 2390)
[90]. Euclides De elementis in astrologia. Barlaam monachi Opus in astrologia. 155
Corretto su un precedente astrologia. A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 157 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 158 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 159 Sic per Manuelis Bryennii; segue ind, poi espunto. 160 Nel ms inharmoniam. 161 Nel ms inharmonia. 162 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 163 Prima di Astrologia si legge Astrogia, poi espunto. 164 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 156
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84 – 97
Ptolomei Geographia165.
(= Vat. gr. 193)
S2 268, V 172, Leg 71, L1 303
[91]. Ptolomei Astrologia. S2 273, V 174, L1 323
(= Vat. gr. 182+181)
[92]. Canones temporum solis. Harmonia166 Ptolomei et de iuditiis in harmonia167. S2 251, V 142, L1 287
[93].
Theodosii168
Spherica.
S2 272, V 143, L1 307
(= Vat. gr. 185) (= Vat. gr. 202)
[94]. Simonis et Xenophontis et Apsirti De cognoscendis equis et de medicina eorum. Opusculum in astrologia sine nomine auctoris. Hermetis Trimegisti Opus in astrologia. Galeni Opusculum in medicina169. V 175, L1 310
[95]. Hippocratis Opera in medicina. S2 285, V 144, L1 317
[96]. Zaphartus170 De morbis particularibus. Galenus De diferentia morborum. AEtii Anulini171 Opus in medicina172. S2 274, V 145, L1 309
(= Vat. gr. 1066) (= Vat. gr. 276)
(= Ott. gr. 339, ff. 118-121+?)
[97]. Opus in medicina sine nomine auctoris. Michaelis Meletini173 De natura hominis. Aliud opus in medicina. Ioannis Zachariae Opus174 in medicina translatum ab Indorum lingua in lingua grecam ex libro Hali. Pselli Opusculum in medicina excerptum a175 libris medicinalibus secundum alphabetum.
165
A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. L’h iniziale è stata aggiunta in un secondo momento su un precedente Armonia. 167 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 168 Corretto su un precedente Theodosis. 169 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 170 Sic per Onzaphardus. 171 Sic per AEtii Amideni. 172 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 173 Sic per Meletii monachi. 174 Segue tran, poi espunto. 175 Segue di, poi espunto. 166
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA
Aliud opusculum de saporibus ciborum et potuum et primo de lacte176. 97
S2 284, V 176, L1 316
(= Vat. gr. 292)
[98]. Hippocratis Aphorismi cum expositione. Galeni De urinis opusculum. Romani Opusculum in medicina de acutis et longis morbis. Meleti Opusculum in medicina177. S2 282, V 177, Leg 79, L1 314
(= Vat. gr. 280)
[99]. Theodori Logothetae Interpretatio in Phisicis Aristotelis: in libris De anima; De coelo; De gneratione et coruptione; De memoria et reminiscientia; De sompno et vigilia; De insomniis; De vaticinio secundum somnum; De motu animalium; De longitudine et brevitate vitae; De itinere animalium; De particulis animalium; De gneratione animalium; De meteoris; De sensu et sensato178. S2 217, V 148, L1 248
(= Vat. gr. 303)
[100]. Georgii et Octarii Opus in medicina collectum a diversis auctoribus. Michaelis Pselli Opusculum in medicina. Eiusdem Opusculum collectum a diversis auctoribus de uncture ciborum et utilitate et damno. Ierophili sophistae Opus de cibis quibus utendum sit, quolibet mense et quibus abstinendum179. S2 279, V 178, L1 311
[101]. Hippocratis Omnia opera.
S2 283, V 149, Leg 72, L1 324
(= Vat. gr. 277)
IN QUARTO BANCO180
[102]. Leonis imperatoris constantinopolitani Opus compendiosum, in quo continetur ius civile secundum alphabetum. Novae constitutiones181 Romanorum182 imperatoris antiqui. Nova constitutio Leonis imperatoris. Nova constitutio Emanuelis imperatoris Comneni. 176
A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 178 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 179 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 180 Ff. 80r-v (15r-v) e 82r-85v (17r-20v); f. 81r-v (16r-v) bianco. 181 Segue Cyri Cyri, il primo sul rigo, il secondo nell’interlinea superiore, ambedue espunti. 182 Segue regis, poi espunto. 177
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109
97 – 106
Vocabularium iuris per alphabetum. Ex epistola183 Michaelis patriarchae Constantinopolitani opusculum in iure. Aliud opusculum in iure sine nomine auctoris184.
S2 169, V 179, L1 205
(= Vat. gr. 852)
[103]. Opusculum quoddam in theologia sine nomine auctoris. Psalterium. Aliud opus ecclesiasticum. Evangelia queddam, quae d(icu)n(tu)r in matutinis. Donatio Constantini. Edificatio Constantinopoleos185. S2 174, V 216, L1 209
(= Vat. gr. 778)
[104]. Opus in iure canonico compositum secundum alphabetum a Matthaeo monacho186. Trad[d]itio de Sancta Trinitate et de septem synodis. Brevis tractatus. Sermo beati Basilii de morte. Compendium iuris civilis in sex libris aeditum a Constantino Armenopolo187. Constitutiones Iustiniani188. S2 170, V 180, L1 189
[105]. Offitium commune ecclesiasticum. S2 175, V 217
(= Vat. gr. 841+851) (= Vat. gr. 779)
[106]. Interpretatio sine nomine auctoris, in eo quo189 est: «Ego hodie genui te». Photii patriarchae Epistola quod est opus190 imperantis. Maximi abbatis et confessoris Ad Elpidium presbyterum de amore. Stephani metropolitae Nicomedie De tribus partibus animae. Anastasii monachi191 De orthodoxa fide opus192. Ex epistolis beati Cyrilli priarche Alexandrini nonnulla. 183
Segue p, poi espunto. A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 185 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 186 Sic per Matthaei Blastaris. 187 Sic per Constantino Harmenopulo. 188 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 189 Corretto su un precedente quod. 190 Segue principis d, poi espunto. 191 Sic per Anastasii Sinaitae. 192 A sinistra una graffa. 184
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA
Phlaviani193 episcopi Constantinopolitani Ad Leonem papam epistola de incarnatione Domini. Gregori Nazazeni194 nonnulla. 106 Ioannis monachi in monte Syna195 Opus in theologia quod Climax appellatur, idest Scala. Santi Dorothei Opus in theologia. Beati Basilii Opusculum in theologia. Theodoriti Questiones in theologia et aliorum. Maximi Opusculum de duabus voluntatibus Christi. Florentini sacerdotis Opusculum de inventione Pascae. Epistolae quedam sine nomine auctoris. Aliud opusculum in theologia sine nomine auctoris196.
S2 171, V 181, L1 207
(= Vat. gr. 509?)
[107]. Psellus197 Super legibus. Liber legum et primo de iure et iustitia. Ius Rodiensium nauticum constitutum ab Antonino Hadriano Tyberio Lutio198 Septimio Severo imperatoribus. Notabilia excerpta199 ex diversis auctoribus. Pselli Collectio quedam per alphabetum200 de his, que faciunt ad bonam valitudinem et ad bene nutriendum. Epistolae quedam ad diversos viros, et primo ad imperatores, deinde ad viros qui201 sunt202 secundum diversas dignitates. Notabilia quaedam Simeonis. Basilii Opusculum ad203 Theodosium. Tarasius episcopus Ad Hadrianum papam epistola. Ioannis Chrisostomi Breve opusculum. Notabilia quedam sine nomine auctoris. Opus204 parvum de phlebotomia sanguinis et de urinis205. S2 172, V 218, L1 208
(= Vat. gr. 847)
193
Sic per Flaviani. Sic per Gregorii Nazianzeni, così per tutto il resto dell’inventario. 195 Sic per Sinai. 196 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 197 Segue in, poi espunto. 198 Sic per Lucio. 199 La r di excerpta è inserita nell’interlinea superiore. 200 Segue de, poi espunto. 201 Segue sum, poi espunto. 202 Segue diverse, poi espunto. 203 Segue d, poi espunto. 204 Prima di opus si legge d, poi espunto; dopo opus un altro d, anch’esso poi espunto. 205 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 194
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106 – 112
[108]. Aliquid206 offitii comunis per cantum. S2 176?, V 219, L1 750.35
111
(= Vat. gr. 791)
[109]. Offitium olei sancti. Offitium in sacrando templo et benedicendo mensam. Offitium baptismatis. Diversae orationes ecclesiasticae. Laudes que canuntur in sanctum Athanasium patriarcham Constantinopolitanum. Donatio Constantini, quam fecit beato Silvestro. Orationes quedam ad creandos diaconos et alios ordines ecclesiasticos. Calisti Opusculum in theologia contra Latinos. Compendium Philothei207 patriarchae sacrae synodi contra Prochorum208. S2 179, V 220, L1 213, p. XX
[110]. Aliquid offitii comunis. S2 177, V 182, L1 211
[111].
Ius209
V 183
(= Vat. gr. 769)
civile cum expositione sine nomine auctoris.
[112]. Nicolai Cambasilae210 Expositio in Missa. Eiusde Nicolai Diversi sermones in theologia. Quaedam ex visionibus Ezechielis211 prophetae. Magni212 Basilii Sermo contra Arianos et Sabellianos. Diversi auctores De processione Spiritus Sancti. Photii patriarchae De processione Spiritus Sancti contra Latinos. Ex iure canonico Ioannis nastenti213. Orationes quedam ad absolvendum hereticos de heresi et aliae oratones. Ecclesiae quae subiciuntur214 patriarchae Constantinopolitano215. S2 182, V 221, L1 216
(= Vat. gr. 717)
206
Segue offii, poi espunto. Corretto su un precedente Philoathei. 208 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 209 Prima di Ius si legge L, poi espunto. 210 Sic per Nicolai Cabasilae. 211 Corretto su un precedente Ezeihielis. 212 Prima di Magni si legge ba, poi espunto. 213 Sic per Ioannis Ieiunatoris. 214 Nel ms subiitiunntur. 215 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 207
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA
[113]. Christodulus monachus Contra Iudaeos.
(= Vat. gr. 685)
S2 183, V 222, L1 217
[114]. Aliquid offitii comunis.
(= Vat. gr. 787)
S2 178, V 184, L1 212
luce216.
[115]. Questiones Prochori Cydonii de Diversae questiones aliorum auctorum in theologia. Ioannis217 Catacuzini218 imperatoris Romanorum non nulla ex sesta synodo et diversorum auctorum219. (= Vat. gr. 673)
S2 186, V 186, Leg 47, L1 220
[116]. Niceta De fide catholica contra S2 185, V 224, Leg 36, L1 219
Maumeht220.
(= Vat. gr. 681)
[117]. Regula conventus beati Sabae de ordinatione offitii. Regula Marci monachi221 de ordinatione offitii222. S2 189, V 225, L1 223
(= Vat. gr. 782)
[118]. Nicephori archiepiscopi Constantinopolitani Sermones de catholica fide. S2 187, V 188, L1 221
(= Vat. gr. 682)
[119]. Compendium synodi, que fuit tempore imperatorum Catacuzini223 et Paleologi. Philothei patriarchae Constantinopolitani Opus in theologia contra Gregoram. Eiusdem Philothei Opus de divinitate224. S2 192, V 189, L1 226
(= Vat. gr. 1149)
[120]. Dorothei Opus in theologia. Maximi conf[f]essoris Capitula quedam in theologia, et primum de amore. Antiochi monachi Collectanea quaedam in theologia225. S2 190, V 226, L1 224
[121].
Regula226
beati Sabae de ordinatione offitii.
S2 191, V 227, L1 225
(= Vat. gr. 663) (= Vat. gr. 785)
216
Segue montis Tabor, poi espunto. Segue imper, poi espunto. 218 Sic per Ioannis Cantacuzeni. 219 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 220 Corretto su un precedente Maumet. 221 Corretto su un precedente monache. 222 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 223 Sic per Cantacuzeni. 224 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 225 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 226 Prima di Regula un Reb, poi espunto. 217
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113 – 130
[122]. Latini cuiusdam Parisiensis Ad Manuelem227 Paleologum imperatorem in Gallia existentem opusculus in228 figura sylogistica de processione Spiritus Sancti et Manuelis imperatoris Responsio. Notabilia quedam sine nomine auctoris. Opus in theologia sine nomine auctoris. Oratio in laudem Gabrielis archiepiscopi Thesalonices. Monodia ad Manuelem Paleologum imperatorem. Sermo consolativus ad egrotantem de patientia sine nomine auctoris. Quesiones quedam in theologia sine nomine auctoris229. S2 194, V 190, L1 228
[123]. Offitium comune. S2 181, V 228, L1 215
(= Vat. gr. 1107) (= Vat. gr. 788)
[124]. Sancta institutio et vita monachorum sine nomine auctoris. S2 193, V 191, Leg 76, L1 227
[125]. Offitium quotidianum.
S2 180, V 229, Leg 80, L1 214
(= Vat. gr. 605) (= Vat. gr. 775)
[126]. Nilus archiepiscopus De relatione Spiritus Sancti contra Latinos. S2 196, V 192, L1 230
[127]. Phisica Aristotelis.
S2 199, V 230, L1 233
(= Vat. gr. 1117) (= Vat. gr. 251)
[128]. Aristotelis De coloribus; De atomis lineis; De longitudine et brevitate vitae; De iuventute et senectute et De vita et morte et respiratione; De itinere animalium; De sensu et sensato; De memoria et reminiscentia; De somno et vigilia; De somno et vaticinio secundum somnium; De motu animalium; De particulis animalium; De generatione animalium; De anima; Meteora; De generatione et coruptione; De coelo230. S2 198, V 194, L1 232
[129]. Notabilia collecta ex diversis auctoribus. S2 197, V 193, L1 231
(= Vat. gr. 266) (= Vat. gr. 739)
[130]. Opus Ioannis Damasceni in philosophia et theologia. Nonnulla in theologia sine nomine auctoris231. S2 201, V 195, Leg 48, L1 235
(= Vat. gr. 501)
227
Corretto su un precedente Hemanuelem. Segue figul, poi espunto. 229 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 230 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 231 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 228
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA
[131]. Eiusdem Ioannis Damasceni Opus in philosophia et theologia.
(= Vat. gr. 502)
S2 226a, V 231, L1 258
[132]. Cyrni Nicephori Blemmidae Meteora. De naturalibus principiis et causis eiusdem232. S2 204, V 232, L1 237
(= Vat. gr. 313)
[133]. Phisica Aristotelis cum comento sine nomine auctoris. Aristoteles De motu cum comento sine nomine auctoris233. V 196, L1 239
[134]. Aristoteles De particulis animalium cum scholiis Michaelis Ephesii. Eiusdem De sensu et sensato; De somno et vigilia; De motu animalium; De generatione animalium234. (= Vat. gr. 261)
S2 205, V 197, L1 238
libris235
[135]. Interpretatio Alexandri in Aristotelis De sensu et sensato; De memoria et reminiscentia; De vaticinio secundum somnium; De somno et vigilia; De motu animalium; De longitudine et brevitate vitae; De iuventute et senectute et respiratione. Procli Quedam de motu in Aristotelem236. (= Vat. gr. 271)
S2 226b, V 198, L1 259
[136]. Ammonii Interpretatio in Predicabilibus Aristotelis et Predicamentis et libro237 De interpretatione238. Ioannis Scholastici Alexandrini In primo Analeticorum annotationes239. (= Vat. gr. 1021)
S2 218, V 233, L1 249
[137]. Haelianus De proprietatibus animalium. Captivitas Cretae carmine composita sine nomine auctoris. Philostrati Epistolae amatoriae et Simocrati240 Epistolae et laudes in Virginem Dei Genitricem carmine compositae241. S2 200, V 199, L1 234
(= Par. Suppl. Gr. 352, olim Vat. gr. 997)
[138]. Neophiti monachi Interpretatio in Dialecticam Aristotelis. Predicabilia Porphirii cum expositione Ammonii. 232
A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 234 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 235 Nel ms inlibris. 236 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 237 Prima di libro si legge LII, poi espunto. 238 Segue Ioa, poi espunto. 239 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 240 Sic per Theophylatti Simocattae. 241 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 233
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131 – 141
Interpretatio David philosophi super Predicamentis Aristotelis. Interpretatio quedam super Predicabilibus Porphirii sine nomine auctoris. Amonii Expositio in omnes philosophias. Textus Porphirii cum interpretatione Amonii. Textus Aristolis Predicamentorum cum interpretatione Amonii. Aristoteles Peri ermenias cum interpretatione Amonii. Expositio Magentini242 super Analiticis243 Aristotelis. Expositio Magentini super Posteriora Aristotelis. Topica Aristotelis cum expositione sine nomine auctoris. Amonius super libro Elenchorum Aristotelis244.
S2 216, V 200, L1 247
(= Vat. gr. 1018)
[139]. De partibus animalium Aristotelis245 libri quatuor. De motu animalium liber unus. De anima libri tres. De sensu et sensato liber I. De memoria et reminiscentia. De somno et vigilia et circa somnium phantasmata246. S2 206, V 234, L1 243
[140]. De partibus animalium libri quatuor. De generatione animalium libri247 quinque. De itinere animalium. De motu animalium248. S2 226c, V 236, L1 260
[141].
(= Vat. gr. 260)
(= Vat. gr. 259)
Clementis249
De peregrinatione et predicationibus beati Petri compendium. Opus in theologia sine nomine auctoris cum quaestionibus. Amonii presbyteri Alexandrini Sermones quida contra heresim Eutychii et Dioscori. Dionysii Areopagitae De unita et discreta theologia opusculum. Edictum Iustiniani imperatoris de orthodoxa fide.
242
Corretto su un precedente Magentii. Nel ms Analeleticis. 244 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 245 Corretto su un precedente Aristoteles. 246 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 247 Segue V, poi espunto. 248 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 249 Segue de p, poi espunto. 243
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA
Beati Gregorii Opusculum in theologia250. 141
S2 195, V 201, L1 229
[142]. Simplitii philosophi Interpretatio in S2 226d, V 202, L1 261
Epitectum251.
[143]. Expositio Pselli in Logica Aristotelis. S2 207, V 204, L1 240
(= Vat. gr. 1116) (= Vat. gr. 327) (= Vat. gr. 316)
[144]. Ioannis philosophi Compendium Predicabilium et Predicamentorum. Opusculum in theologia sine nomine auctoris. Ioannis Damasceni Opus in philosophia et theologia. Michaelis Alexandrini252 Epistola ad Photium patriarcham Constantinopolitanum253. S2 211, V 235, L1 242
[145].
Plutarchi. Eiusdem Symposia cum multis aliis operibus255.
(= Vat. gr. 500)
Moralia254
S2 219, V 203, L1 250
(= Vat. gr. 139)
[146]. Phisica Aristotelis cum glosis sine nomine auctoris. S2 213, V 205, L1 244
(= Vat. gr. 1025)
[147]. Metaphisica Aristotelis. Simplitii Expositio super libro Phisicorum Aristotelis. Nicomachi Gerasini pythagorici Introductio in arithmetica. Aristoteles De partibus animalium. Aristoteles De anima. Opusculum in philosophia sine nomine auctoris. Aliud opusculum sine nomine auctoris de diebus et noctibus et quatuor temporibus anni. De gneratione et coruptione opusculum sine nomine auctoris256. S2 203, V 206, L1 236
(= Vat. gr. 256)
[148]. Predicabilia Porphirii cum expositione Magentini. Predicamenta Aristotelis cum expositione Simplitii. Amonii Expositio super libro Peri hermenias Aristotelis. Expositio Magentini in tribus figuris Aristotelis. 250
A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. Sic per Epictetum; segue q, poi espunto. 252 Sic per Michaelis patriarchae Alexandriae. 253 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 254 Segue Plutharchi, corretto in Plutararchi, e poi espunto. 255 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 256 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 251
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141 – 153
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Alia interpretatio in figuris sine nomine auctoris. Expositio quedam super demostrativis silogismis. Aristotelis cum eiusdem textu sine nomine auctoris. De solutione silogismorum Aristotelis cum expositione sine nomine auctoris. Topica Aristotelis cum expositione Alexandri Aphrodisii. Elenchi Aristotelis cum expositione sine nomine auctoris257.
S2 240, V 207, L1 276
(= Vat. gr. 244)
[149]. Quaestiones phisicae secundum opinionem Aristotelis et solutiones sine nomine auctoris, et potissimum de anima258. S2 214, V 208, L1 245
(= Vat. gr. 268)
[150]. Predicabilia Porphirii cum glosis sine nomine auctoris. Predicamenta Aristotelis. Eiusde De interpretatione cum omnibus operibus dialectices259. S2 212?, V 209, L1 599.82
(= Vat. gr. 242)
[151]. Eustathii Expositio in AEthicam Aristotelis super ultimo et penultimo260. S2 226, V 210, L1 257
(= Vat. gr. 320)
[152]. Compendium philosophiae sine nomine auctoris, in libris Phisicorum Aristotelis: De coelo; In meteoris; De partibus animalium; De memoria et reminiscentia; De longitudine et brevitate vitae; De iuventute et senectute; De vita et morte261 et respiratione et expiratione et De aethicis262. S2 224, V 211, Leg 78, L1 255
(= Vat. gr. 267)
[153]. De ordinatione imperatorum constantinopolitanorum et eorum domesticis quomodo debent procedere. Georgii Gemisti Pro Aristotele defensiones. Georgii Gemisti In Helenam imperatricem epicaedium. Mensium et annorum ordo et dierum numeratio. De Deo naturales demonstrationes. Bessarionis cardinalis Epistola ad Georgium Gemistum. Georgii Gemisti Ad Bessarionem responsio.
257
A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 259 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 260 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 261 Segue ep, poi espunto. 262 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 258
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA
Aliqua ex263 AEthicis Aristotelis sine nomine auctoris et ex Politica Aristotelis nonnulla et ex Rhetorica ad Alexandrum. Plithonis264 Opus265 in quibus Aristoteles differt a Platone et quod melior est Platone Aristoteles. 153 Pro Latinis difensio de processione Spiritus Sancti266. (= Vat. gr. 1002)
S2 220, V 212, L1 251
[154]. Opera Aristotelis Magnorum aethicorum. AEthica Plutarchi de virtute et vitio. Plutarchi Epistola quedam moralis. Plutarchi De267 fortuna Alexandri et fortuna. Plutarchi Opusculum morale. Plutarchi Liber de268 imaginatione. Plutarchi Opus269 de fortuna Romanorum. Plutarchus De comestione carnis. Plutarchi Politica270. S2 222, V 237, Leg 33, L1 253
[155]. Moralia Plutarchi.
(= Vat. gr. 1013)
S2 221, V 213, L1 252
regno271
(= Vat. gr. 264)
sermones272
[156]. Dionis De quatuor et multi alii sermones morales. Gorgiae Opus in laudem Helenae273. S2 223, V 214, L1 254
(= Toledo, Biblioteca del Cabildo, 101-16)
[157]. Philonis Opera.
S2 225, V 215, L1 256
(= Vat. gr. 382)
263
Segue ex, poi espunto. Sic per Gemisti Plethonis. 265 Opus è inserito nell’interlinea superiore. 266 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 267 Segue virtute, poi espunto. 268 Segue adolescentia, poi espunto. 269 Opus è inserito nell’interlinea superiore. 270 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 271 Segue libri, poi espunto. 272 Sermones è inserito nell’interlinea superiore. 273 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 264
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153 – 162
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IN QUINTO BANCO274
[158]. Gregorii Nazazeni275 Sermones in theologia. S2 120, V 238, Leg 84, L1 150
[159]. Gregorii Nisae276 Opus in theologia. S2 122, V 239, L1 152
(= Vat. gr. 447)
[160]. Questiones Tyberii diaconi in theologia. Carmina quedam secundum alphabetum cum expositione. Notabilia quaedam excerpta a diversis auctoribus. Ioannis archiepiscopi Euchaetorum277 Opus in theologia per sermones278. S2 121, V 271, Leg 87, L1 151
(= Vat. gr. 676)
Euchaetorum279
[161]. Ioanis archiepiscopi Sermones in Basilium, Gregorium et Ioannem Chrisostomum. Compendium synodorum280 pro Palama sine nomine auctoris. Ioannis Damasceni Sermo animae utilis et mirabilis. Oratio queda in Christum Dominum Nostrum. Epistola quedam theologica sine nomine auctoris et Theophani Epistola queda theologica. Eiusdem Alia epistola. Offitium quoddam compositum in laude sancti Athanasii. Canon in laudem Domini Nostri Iesu Christi. Georgii Gemisti281 De ordinatione ecclesiae orientalis opusculum282. S2 123, V 272, L1 153
(= Vat. gr. 721)
[162]. Aristeas Ad Philocratem epistola et eiusdem Responsio. Liber Geneseos cum interpretatione Theodoriti283, Severini284, Basilii, Diodori, Ioannis Chrisostomi285. S2 124, V 240, Leg 55, L1 154
(= Vat. gr. 383)
274 Ff. 85v (20v) e 86v-88v (21v-23v); nel f. 86r (21r) il testo della traduzione latina dell’inizio dell’Historia Ecclesiastica di Gelasio Ciziceno (Vat. gr. 830). 275 Sic per Gregorii Nazianeni e così per tutto il resto dell’inventario. 276 Sic per Gregorii Nysseni e così per tutto il resto dell’inventario. 277 Sic per Ioannis Euchaitensis. 278 A sinistra una parentesi graffa. 279 Sic per Ioannis Euchaitensis. 280 Nel ms Synoduum. 281 Sic per Demetrii Gemisti. 282 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 283 Sic per Theodoreti. 284 Sic per Severiani. 285 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro.
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA
[163]. Beati Cyrilli Quaestiones quedam. Eiusdem Quedam in theologia. Gregorii Nisae Quedam in theologia et quorundam aliorum. Dionysii Areopagitae286 Quedam de divinis nominibus. Nonnulla Iohannis Damasceni287 in theologia. Sermo in Evangelium Virginis Dei genitricis. Proclus In astrologia. Ars de componendis carminibus. Maximi Opus per dialogum in theologia. Oratio Isocratis ad Demonicum. Opusculum quoddam in theologia sine nomine auctoris288. S2 125, V 273, L1 155
(= Vat. gr. 604)
[164]. Cyrilli episcopi Alexandrini Expositio super Ioannem evangelistam. S2 164, V 241, L1 169
(= Vat. gr. 593)
[165]. Beati Cyrilli Questiones et solutiones de Trinitate et in aliis operibus theologiae. Collectanea quaedam ex Novo Testamento cum sillogismis289 et solutionibus290. S2 127, V 242, L1 157
(= Vat. gr. 594)
[166]. Actus quarti concilii tempore Leonis papae et Theodosii. Actus tertii concilii291. S2 130, V 243, L1 160
(= Vat. gr. 831)
[167]. Liber in theologia sine nomine auctoris. Historia quedam sine nomine auctoris. Epistolae quedam sine nomine auctoris. Monodia quedam sine nomine auctoris. Opusculum in theologia sine nomine auctoris. Opusculum de ascendentibus292 et descendentibus in cognatione sine nomine auctoris293. S2 126, V 274, L1 156
[168]. Cyrillus De latria et adoratione spirituali vera. S2 128, V 244, Leg 59, L1 158
(= Vat. gr. 486)
(= Vat. gr. 599)
286
Segue d, poi espunto. Corretto su un precedente Dacmasceni. 288 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 289 Nel ms syllogismis. 290 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 291 Nel ms consilii. A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 292 Corretto su un precedente ascententibus. 293 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 287
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163 – 162
[169]. Dionysius Areopagita De coelesti hierarchia; De ecclesiastica hierarchia; De divinis nominibus et eiusde Epistolae, et omnia ista opera sunt cum iterpretatione294. S2 129, V 275, L 159
(= Vat. gr. 373)
[170]. Cyrillus De religione christiana ad Theodosium imperatorem. S2 165, V 245, L1 170
(= Vat. gr. 597)
[171]. Vitae et dicta sanctorum patrum sine nomine auctoris. S2 131, V 246, L1 161
[172]. Actus sexti cocilii. S2 132, V 276, L1 162
[173]. Vite et martyria sanctorum patrum. S2 133, V 247, L1 163
[174].
(= Vat. gr. 858) (= Vat. gr. 836) (= Vat. gr. 796)
Panegirici295
sive laudes in santos martyres, sine nomine auctoris, qui passi sunt martyrium mense iunio, iulio et augusto296.
S2 134, V 248, Leg 56, L1 164
(= Vat. gr. 820)
[175]. Actus octavi concilii habiti Florentiae tempore Eugenii. Epistola Ioannis Paleologi imperatoris ad patriarcham Alexandrinum. Epistola Gregorii monachi primi cancellarii ad eundem patriarcham. Testimonia ducta a Latinis de processione Spiritus Sancti. Nonnulla de processione Spiritus Sancti sine nomine auctoris. Nicolaus Carbasila297 de Missa opusculum scribit298. Argumenta contra Latinos de processione Spiritus Sancti299 sine nomine auctoris. Ioannis cuiusda Opusculum de nuptiis300. Capitula quaedam Cyrilli contra Nestorianos301. S2 135, V 277, L1 165
(= Vat. gr. 837)
294
A sinistra una graffa e l’indicazione mutila In v. Nel ms Panagirici; il sive seguente è aggiunto nell’interlinea superiore su un Ser, poi espunto. 296 A sinistra una graffa. 297 Sic per Nicolaus Cabasilas. 298 Questo testo manca nel manoscritto Vat. gr. 837, ma cfr. Codices Vaticani graeci, III: Codices 604-866, recensuit R. DEVREESSE, Città del Vaticano 1950 (Codices manuscripti recensiti, 27), p. 386 e G. MERCATI, Opere minori, III: 1907-1916, Città del Vaticano 1939 (Studi e testi, 78), p. 215, n. 2. 299 Questo testo manca nel Vat. gr. 837, ma cfr. Codices Vaticani Graeci, III, p. 386 e MERCATI, Opere minori, III, p. 215, n. 2. 300 Nel ms nuciis. 301 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 295
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA
[176]. Opus preclarum in theologia sine nomine auctoris. S2 136, V 249, L1 166
[177]. Paradisus Philothei. Beati Macarii Sermones in theologia. Sermones diversi in theologia302. S2 137, V 250, L1 167
[178]. Sermones diversorum auctorum in theologia. S2 163, V 251, L1 33
[179]. Theodori
Melitini303
S2 138, V 252, L1 168
Expositio in Evangeliis.
(= Vat. gr. 666)
(= Vat. gr. 703) (= Vat. gr. 730) (= Vat. gr. 684)
[180]. Sermones Iacobi monachi de Beata Virgine excerpti a Sacra Scriptura. S2 139, V 253, L1 171
(= Vat. gr. 1162)
[181]. Vita Ioannis Chrisostomi sine nomine auctoris. Philothei Sermones in Basilium, Gregorium et Ioannem Chrisostomum. Eiusdem Philothei Sermo in laudem Domini Nostri Iesu Christi. Eiusdem In laudem Genitricis304. S2 140, V 254, L1 172
[182]. Isidori Homeliae.
S2 142, V 255, L1 174
[183]. Ioannes Climax In theologia. S2 141, V 278, L1 173
(= Vat. gr. 809) (= Vat. gr. 651) (= Vat. gr. 394)
[184]. Breviarum sanctorum per totum annum. S2 143, V 256, L1 175 (est in camera)
[185]. Prima secunde beati Thome Aquinatis e latino in grecum conversa. S2 144, V 257, L1 176
(= Vat. gr. 612)
[186]. Beati Thomae Opus de veritate catholicae fidei et contra hereses. S2 151, V 258, L1 177
(= Vat. gr. 610)
[187]. Secunda pars beati Thomae contra Gentiles. Boetii philosophi Opus de Trinitate. Anselmi Quaestiones pulchrae305 in theologia. Cydonii Opusculum contra Latinos.
302
A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. Sic per Theodori Meliteniotae. 304 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 305 L’h di pulchræ è stata aggiunta nell’interlinea superiore. 303
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176 – 195
Lutiani306 Opusculum, quod appellatur Melite, idest Meditatio de interimendo tyranno et eiusdem de Hercule307. Ovidii308 Metamorphosis309 translata310 in prosam e latino in grecum a Maximo Planuda. Expositio in phisica sine nomine auctoris311. (= Vat. gr. 614)
S2 150, V 259, L1 179
[188]. Quaestiones mones.
Palamae312
pulcherrimae in theologia et eiusdem Ser-
S2 145, V 280, L1 181
(= Vat. gr. 1094)
[189]. Secunda secunde beati Thomae. S2 149, V 260, L1 180
[190]. Beatus Thomas contra Gentiles. S2 146, V 261, L1 182
[191]. Tertia et quarta pars beati Thomae contra Gentiles. S2 147, V 262, L1 183
(= Vat. gr. 611) (= Vat. gr. 615) (= Vat. gr. 616)
[192]. Boetius De consolatione et Cato e latino in graecum conversi cum latino a latere. S2 153, V 263, L1 185
(= Vat. gr. 328)
[193]. Epistolae queda Basilii. Nonnulla beati Thomae. Riccardus313 Contra314 Alcoranum. Chronica a creatione mundi usque ad tempora Alexii Comnenii imperatoris constantinopolitani. De apostolis quedam315 et prophetis316. S2 148, V 281, L1 184
[194]. Praecepta ecclesiastica sine nomine auctoris. S2 154, V 264, L1 186
[195]. Triodium, idest offitium quod canitur in ecclesia. S2 155, V 265, L1 187
(= Vat. gr. 433) (= Vat. gr. 691) (= Vat. gr. 786)
306
Sic per Luciani Samosatensis. Segue eiusdem de Hercule, poi espunto. 308 Prima di Ovidii, nel rigo sovrastante, eiusdem d hercule, poi espunto. 309 Segue in, poi espunto. 310 Nel ms transalata. 311 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 312 Sic per Gregorii Palamae. 313 Sic per Ricoldus de Monte Crucis. 314 Segue l, poi espunto. 315 Segue etd, poi espunto. 316 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 307
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA
[196]. Aliquid in iure civili, et primum de iure et iustitia. S2 156, V 282, L1 188
(= Vat. gr. 857)
[197]. Ordo omnium patriarcharum constantinopolitanorum. Michaelis patriarchae Constantinopolitani Quedam in iure canonico. Michaelis Ataliotae317 Opus in iure civili. Ioannis cuiusdam Opus de nucciis318. (= Vat. gr. 640)
S2 157, V 266, L1 206
[198]. Opus perutile continens omnia consilia in iure canonico cum iterpretatione. (= Vat. gr. 844)
S2 159, V 267, L1 191
[199]. Opus in iure civili digestum in sex libros editum ab Armenopolo. Aliquid in iure canonico319.
(= Vat. gr. 849)
S2 162, V 286, L1 194
[200]. Opus in iure civili secundum alphabetum sine nomine auctoris. Ars de componendis carminibus. Papiae Nestorique Opusculum de oblatione. Aliud opusculum in theologia sine nomine auctoris320. S2 168, V 284, Leg 37, L1 197
(= Vat. Pius II gr. 39)
[201]. Ius canonicum sive Clementinae. S2 167, V 268, Leg 58, L1 196
[202]. Compendium iuris civilis sine nomine auctoris. S2 160, V 285, L1 192
[203]. Compendium iuris civilis secundum alphabetum. Nicephori imperatoris Nova constitutio. Eiusdem Aliae constitutiones in iure civili321. S2 161, V 269, L1 193
(= Vat. gr. 827) (= Vat. gr. 854)
(= Vat. gr. 855)
[204]. Compendium iuris civilis digestum in sex libros editum a Constantino Armenopolo. Eiusdem Aliquid in iure canonico. Offitia palatii. Basilii Opusculum in iure canonico. Sophronii patriarchae Hierosolymitani Opusculum in theologia. Athanasii Opusculum in theologia satis utile. 317
Sic per Michaelis Attaliatae. Sic per nuptiis; a sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 319 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 320 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 321 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 318
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196 – 213
Quaestiones Gregorii Theologi et eiusdem Solutiones in theologia322. (= Vat. gr. 850)
S2 166, V 270, L1 195
[205]. Compendium iuris civilis digestum in sex libros editum a Constantino Armenopolo. Eiusdem Aliquid in iure canonico. Offitia palatii323. (= Vat. gr. 848)
S2 158, V 283, L1 190
IN SESTO BANCO324
[206]. Colectanea quedam ex variis operibus beati Ioannis Chrisostomi per formam sermonis325. (= Vat. gr. 586)
S2 78, V 287, L1 98
[207]. Ioannis Chrisostomi Sermones varii. S2 77, V 288, Leg 16, L1 94
[208]. Beati Athanasii Sermones et eiusdem Epistolae. S2 113, V 320, Leg 44, L1 203
(= Vat. gr. 584) (= Vat. gr. 400)
[209]. Ioannis Chrisostomi Interpretatio super Ioanne evangelistam.
(= Vat. gr. 543)
S2 76, V 289, Leg 61, L1 96
[210]. Theodoriti326 Opus perutile in theologia. S2 82, V 321, Leg 86, L1 102
(= Vat. gr. 624)
[211]. Ephrem Opus perutile et quidem morale in theologia. Aliud opus sine nomine auctoris, in theologia. Descriptio Epiphanii civitatis sanctae Hierusalem327.
(= Vat. gr. 443)
S2 79, V 322, Leg 81, L1 99
[212]. Athanasii Sermones Eiusdem Epistolae et Quoddam opus in theologia eiusdem. S2 85, V 323, Leg 77, L1 105
(= Vat. gr. 403)
glosatum328
[213]. Opus quoddam in theologia sine nomine auctoris, cum interpretatione, cuius non extat principium. S2 84, V 324, L1 104
(= Vat. gr. 389)
322
A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 324 Ff. 88v-91r (23v-26r). 325 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 326 Sic per Theodoreti Cyri. 327 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 328 Segue su, poi espunto. 323
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA
[214]. Collectanea quaedam Origenis ex operibus Basilii et Gregorii. Aliquid contra Celsum329. S2 83, V 290, L1 103
(= Vat. gr. 387)
[215]. Vitæ martyrum et aliorum sanctorum a diversis330 auctoribus scriptae. S2 80, V 292, L1 100
(= Vat. gr. 808)
[216]. Opus quoddam in theologia per dialogum, ubi introducitur Maximus et Pyrrus, et Cyrilli Omeliae quedam331. S2 81, V 293, L1 101
[217]. Omeliae Basilii in Psalmos. S2 90, V 297, L1 110
[218]. Hexameros Basilii homelie. S2 53, V 326, L1 767.52
[219]. Eiusde Homeliae multae. S2 86, V 325, L1 106
[220]. Homelie in Hexameron Basilii. S2 88, V 294, L1 108
(= Vat. gr. 508) (= Vat. gr. 417) (= Vat. gr. 408) (= Vat. gr. 420) (= Vat. gr. 405)
[221]. Gregorii Nisae, fratris beati Basilii, Opus preclarum in theologia. Eiusdem Gregorii Ad Petrum fratrem responsio de Hexamero332. S2 119?, L1 783.68
[222]. Varia opera Basilii. S2 104, L1 90
[223]. Beati Basilii Opus in Psalmos et Eiusdem Homelie333. S2 89, V 327, Leg 4, L1 109
[224]. Beati Basilii Homeliae in Psalmos et Aliae eiusde homeliae334. S2 93?, L1 137
[225]. Beati Basilii Sermones morales. S2 111, V 296, L1 52
(= Vat. gr. 446) (= Vat. gr. 413)
(= Vat. gr. 411)
(= Vat. gr. 415) (= Vat. gr. 418)
329
A sinistra una graffa. Nel ms adiversis. 331 A sinistra una graffa. 332 A sinistra una graffa. 333 A sinistra una graffa. 334 A sinistra una graffa. 330
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214 – 230
[226]. Ioannis Chrisostomi Sermones varii et Eiusdem Homeliae in Hexameron335. [227]. Gregorii Nazazeni Sermones cum interpretatione Nicetae. S2 91, V 298, L1 111
(= Vat. gr. 459)
[228]. Ioannis Christomi336 Sermones. Cyrilli Alexandrini Sermo in nativitatem Domini Nostri. Philothei Sermones. Ioannis Chrisostomi Homeliae. Offitium quoddam337, quod canitur in laudem martyrum. Ioannis Euchaitae Sermones quidam338. S2 95, V 328, L1 114
(= Vat. gr. 567)
[229]. Dionysius Areopagita cum interpretatione sine nomine auctoris. S2 92, V 299, Leg 39, L1 112
(= Vat. gr. 374)
[230]. Gregorii Nisani Colectanea quae[d]dam in theologia. Photii patriarchae Epistola quedam. Maximi Confessoris Capitula quedam in theologia. Nili Opusculum de oratione339. Stephani archiepiscopi Nicomediae Interpretatio brevis de tribus partibus animae. Compendium breve de fide. Interpretato Severiani in theologia quod omne340 peccatum quod facit homo ex corpore est. In eodem Athanasii, Photii et Isidori expositio. Ioannis Damasceni Opus de immaculato corpore Domini Nostri. Nonnulla Gregori Nazazeni341. Epistolae beati Cyri archiepiscopi Bulgariae. Pselli non nulla in theologia. Maximi De duabus voluntatibus Christi opusculum. Dorothei non nulla in theologia. Theodori non nulla in theologia342. S2 87, V 300, Leg 23.43, L1 85.107
(= Vat. gr. 451+432)
335
A sinistra una graffa. Sic per Ioannis Chrysostomi. 337 Segue quoddam, poi espunto. 338 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 339 Nel ms orantione. 340 Segue peca, poi espunto. 341 Segue, nel rigo successivo, Epistolae Cyri Cyri (aggiunto nell’interlinea superiore) archiepiscopi Bulgariae, poi espunto. 342 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 336
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA
[231]. Beati Ioannis Chrisostomi Opus super Matheum. S2 96, V 301, L1 115
(= Vat. gr. 526)
[232]. Beati Theodori Questiones pulcherrime in theologia et Eiusdem Epistolae343. S2 additi, V 302, Leg 85, L1 148
[233]. Ioannis Chrisostomi Sermones. Georgii archiepiscopi Nicomedie Sermones. Beati Epiphanii archiepiscopi Sermones. Beati344 Gregorii episcopi Antiochiae Sermones. Beati Ioannis Chrisostomi Sermones varii. Ioannis Thessalonici Sermones. Athanasii Sermones. Gregorii345 presbyteri Sermones. Gregorii Nisani Sermones. Constantini Sermones346. S2 98, V 303, Leg 38, L1 117
(= Vat. gr. 1432)
(= Vat. gr. 564)
Predicatorum347
[234]. Riccardus ex ordine Contra Alcoranum. Ioannes Chrisostomus Contra Iudaeos. Gregorii Nisani Opusculum contra Iudaeos. Athanasii Opusculum contra Iudaeos348. S2 99, V 304, L1 118
(= Vat. gr. 719)
[235]. Georgii consulis in Aphrica Quaedam in theologia. Maximi Epistolae quedam. Dionysii Areopagitae Opera cum expositione sine nomine auctoris et Eiusdem Epistolae. Policratis349 non nulla. Clementis presbyteri Alexandrini In theologia et Philonis. Ioannis Chrisostomi non nulla in theologia. Beati Maximi Opus de duabus voluntatibus Christi. Epistola quedam sine nomine auctoris de anima et quod sit immortalis. Maximi Epistola de amore. 343
A sinistra una graffa. Segue Georgii, poi espunto. 345 Segue b, poi espunto. 346 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 347 Sic per Ricoldus Pennisi de Monte Crucis, O.P. 348 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 349 Sic per Polycratis Ephesini. 344
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231 – 243
Ioannis Damasceni non nulla in theologia cum glosis sine nomine auctoris. Amonii Quedam super Praedicabilibus Porphirii. Beati Thalassii Capitula quedam in theologia. Eiusdem Alia quaedam in theologia. Maximi Quedam in theologia. Disputationes quedam anomii350 et orthodoxi in theologia. Beati Athanasii Ad Apollinarium disputatio in theologia. Eiusde Alia opera in theologia. Beati351 Ioannis Geometrae352 In honorem Virginis sermones353.
S2 additi, V 305, L1 76
[236]. Ioannis Climacis Opus in theologia. Colectanea ex operibus Pauli354. S2 103, V 329, L1 122
[237]. Gregorii Nazazeni Sermones imperfecti. S2 101, V 306, L1 120
[238]. Vitae et martyria santorum. S2 102, V 307, Leg 60, L1 121
[239]. Homeliae Basilii et Eiusdem Epistola ad Gregorium Theologum355. S2 additi,V 308, Leg 7, L1 145
(= Vat. gr. 504)
(= Vat. gr. 393) (= Vat. gr. 475) (= Vat. gr. 815)
(= Vat. gr. 422)
[240]. Beati Ioannis Chrisostomi Homeliae super Ioannem. S2 105, V 309, Leg 49?, L1 124
[241]. Calisti Opus in theologia. S2 106, V 310, L1 125
[242]. Gregorii Nazazeni Sermones et Eiusdem Epistola quedam. S2 108, V 330, L1 127
[243]. Collectanea ex operibus Gregorii Theologi356. Collectanea ex operibus Dionysii Areopagitae. Collectanea ex operibus beati Maximi357. S2 107, V 311, L1 126
(= Vat. gr. 545) (= Vat. gr. 736)
(= Vat. gr. 476)
(= Vat. gr. 485)
350
Sic per Eunomii. Prima di Beati si legge Ioannis, poi espunto. 352 Corretto su un precedente Geometri. 353 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 354 A sinistra una graffa. 355 A sinistra una graffa. 356 Corretto su un precedente Theologii. 357 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 351
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA
[244]. Constitutio beati Athanasii patriarchae358 cum consensu Andronici Comneni Paleologi. Amphilochii Iconii Ad Seleucum carmina iambica. Basilii non nulla notabilia. Basilii Homeliae in Psalmis. Nicephori non nulla in theologia. Ioannis Chrisostomi Compendium omnium synodorum359. S2 additi, V 312, Leg 18, L1 89
[245]. Beati Ioannis Climacis Opus in theologia. S2 109, V 313, Leg 45, L1 128
[246]. Vitae et martyria sanctorum patrum. S2 110, V 314, L1 129
[247]. Ioannes Chrisostomus super Ioannem. S2 112, V 315, Leg 49, L1 130
[248]. Beati Athanasii Opera in theologia per dialogum. Scholia Eunomii. Dialogus Macedonii. Gregorii Theologi nonnulla. Dialogus Maximi ad Pyrrhum et Eiusdem multa alia opera. Argumenta contra Severianos, idest Iacobitas. Beati Theodoriti Opus in theologia. Ioannis Damasceni non nulla360. S2 75, V 331, Leg 35, L1 95
(= Vat. gr. 419) (= Vat. gr. 390) (= Vat. gr. 807) (= Vat. gr. 537)
(= Vat. gr. 402)
[249]. Beati Ioannis Chrisostomi Homeliae super Mathaeum. S2 115, V 316, Leg 41, L1 131
[250]. Ioannis Chrisostomi Sermones. Basilii Sermones nonnulli361. S2 114, V 332, Leg 40
(= Vat. gr. 528)
(= Vat. gr. 568)
[251]. Gregorii Nazazeni Sermones cum expositione sine nomine auctoris. Ordo imperatorum christianorum incipiens a Constantino carmine compositus362. S2 116, V 317, L1 132
(= Vat. gr. 487)
358
patriarchae è inserito nell’interlinea superiore. A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 360 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 361 A sinistra una graffa. 362 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 359
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244 – 263
[252]. Beati Ioannis Chrisostomi Margaritae et alii sermones eius.
(= Vat. gr. 575?)
L1 57
[253]. Opera Gregorii Nisani super Cantica canticorum. Eiusdem Epitaphium Meletii. Eiusdem Sermones alii363. S2 94, V 333, L1 113
[254]. Beati Ioannis Chrisostomi
S2 118, V 319, Leg 42, L1 134
Homeliae364.
(= Vat. gr. 448) (= Vat. gr. 558)
IN SEPTIMO BANCO365
[255]. Prophetae omnes cum expositione et figura. S2 43, V 334, L1 54
(= Vatt. gr. 1153+1154)
[256]. Dionysius Areopagita. Apocalipsis366 Gregorii Theologi367. S2 66, V 361, L1 76
[257]. Gregorii Theologi Sermones. S2 67, V 362, L1 77
[258]. Ioannis Chrisostomi Homeliae super Ioannem. S2 45, V 335, L1 56
[259]. Ioannes Chrisostomus Contra Iudaeos. Ioannis Chrisostomi Sermones368. S2 46, V 336, L1 57
[260]. Ioannes Chrisostomus Super Mathaeum. S2 46a, V 337, L1 58
[261]. Homeliae Basilii super369 Psalmis. S2 55, V 338
[262]. Ioannis Chrisostomi Sermones. S2 44, V 339, L1 55
(= Vat. gr. 370) (= Vat. gr. 474) (= Vat. gr. 540)
(= Vat. gr. 576) (= Vat. gr. 530) (= Vat. gr. 416) (= Vat. gr. 565)
[263]. Ioannis Chrisostomi Interpretatio super Evangelio Mathei, quae secunda pars dicitur super Matheum370. S2 48, V 340, L1 59
(= Vat. gr. 527)
363
A sinistra una graffa. Segue nella riga successiva Gregorii, poi espunto. 365 Ff. 91r-93r (26r-28r). 366 Prima di Apocalipsis si legge Apoga, poi espunto. 367 A sinistra una graffa. 368 A sinistra una graffa. 369 Segue psali, poi espunto. 370 A sinistra una graffa. 364
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA
[264]. Prima Ioannis Chrisostomi super Mathaeo. S2 47, V 341, L1 60
[265]. Ioannis
Chrisostomi371
(= Vat. gr. 534)
Super epistolis Pauli interpretatio.
S2 49, V 342, Leg 64, L1 61
[266]. Ioannis Chrisostomi Sermones. Gregorii Theologi Sermones. Basilii Sermones. Ioannis372 Damasceni Sermones. Georgii episcopi Nicomediae Sermones. Gregorii Nisani Sermones. Ioannis Chrisostomi Sermones373. S2 50, V 343, L1 62
[267]. Ioannis Chrisostomi Homeliae. S2 51, V 344, L1 63
[268]. Ioannis Chrisostomi Hexameros. S2 52, V 345, L1 64
[269]. Basilius et Gregorius Contra Eunomium. S2 57, V 346, L1 67
(= Vat. gr. 550)
(= Vat. gr. 555) (= Vat. gr. 521) (= Vat. gr. 520) (= Vat. gr. 424)
[270]. Basilii Interpretatio super Isaiam prophetam. S2 58, V 347, L1 68
(= Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana 4.2)
[271]. Basilii Sermones et epistolae quedam. S2 54, V 348, L1 65
[272]. Gregorii Nazazeni Sermones. S2 59, V 349, L1 69
[273]. Gregorii Nisani Sermones. S2 61, V 350, L1 70
[274]. Gregorii Nazazeni Sermones. S2 60, V 351, L1 71
(= Vat. gr. 425) (= Vat. gr. 463) (= Vat. gr. 449) (= Vat. gr. 461)
[275]. Andreae Cretensis Sermones. Cosmae Vestiri374 Sermones. Ioannis Damasceni Sermones. Ioannis Chrisostomi Sermones. Vita beati Silvestri papae sine nomine auctoris.
371
Corretto su un precedente Ioannes Chrisostomus. Segue damnas, poi espunto. 373 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 374 Sic per Cosmae Vestitoris. 372
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264 – 285
Diversi sermones aliorum375. S2 63, V 352, L1 90bis, p. XIII
(= Vat. gr. 654)
[276]. Beati Cyrilli Opera in theologia. S2 64, V 353, L1 74
(= Vat. gr. 596)
[277]. Cyrillus In Ioannem evangelistam. S2 65, V 354, Leg 65, L1 75
(= Vat. gr. 592)
[278]. Epistole beati Pauli cum glosis sine nomine auctoris. S2 62, V 379, L1 43
(= Vat. gr. 761)
[279]. Actus apostolorum et epistolae beati Pauli. S2 24, V 380, L1 23
[280]. Epistolae Pauli cum expositione377 sine nomine auctoris. S2 25, V 381, L1 24
(= Vat. gr. 762)
[281]. Expositio super Luca et Ioanne evangelista sine nomine auctoris. S2 26, V 382, L1 25
(= Vat. gr. 645)
[282]. Proverbia Salamonis378. Cantica Canticorum. Sapientia Salamonis379. Sapientia Iesu filii Syrach. Esdra380. S2 27, V 403, L1 p. XIV
(= Vat. gr. 346)
[283]. Libri Machabeorum. Ioannis Cantacuzini imperatoris non nulla in theologia. Sermones quidam contra Maumeth sine nomine auctoris. S2 28, V 404, L1 26
(= Vat. gr. 348)
[284]. Lectiones ex Veteri Testamento ordinatae per ecclesiam. S2 30, V 383, Leg 82, L1 27
(= Vat. gr. 768)
[285]. Theophilacti episcopi Bulgariae Epitoma Ioannis Chrisostomi super Matheum. S2 31, V 384, L1 28
(= Vat. gr. 644)
375
A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. Ff. 92r-93v (27r-28v). 377 Nel ms ex positione. 378 Sic per Salomon. 379 Sic per Salomon. 380 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 376
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA
[286]. Ephreni381 Sermones varii. S2 32, V 385, L1 29
[287]. Ephreni Sermones varii. S2 33, V 386, L1 30
(= Vat. gr. 440) (= Vat. gr. 442)
[288]. Sermones Nili. Eiusdem Epistolae. Epicteti Encheiridion382. Nili Admonitio ad monachos. Beati Antonii Melissa. Germani archiepiscopi Constantinopolitani Sermones. Abatis Cassiani Sermones. Maximi Confessoris Capitula de amore. Abatis Thalassii Capitula de amore383. S2 34, V 387, L1 31
[289]. Beati Macarii Sermones. Simeonis Opusculum in theologia. Nili Capitula diversa in theologia384. S2 35, V 388, L1 32
(= Vat. gr. 653)
(= Vat. gr. 710)
[290]. Demetrii Cydonii Sermones. Sermo sancti Augustini de Spiritu Sancto. Ioannis Becci385 Collectio dictorum per quae constituitur Italorum dogma. Monachi cuiusdam Itali Aliquid in theologia386. S2 37, V 405, L1 34
[291]. Vitae sanctorum patrum sine nomine auctoris. S2 36, V 389, L1 36
[292]. Demetrii Cydonii De processione Spiritus Sancti. S2 38, V 406, L1 35
(= Vat. gr. 677) (= Vat. gr. 865)
(= Vat. gr. 1103)
[293]. Eiusdem Opus de processione Spiritus Sancti. [294]. Vitae sanctorum patrum sine nomine auctoris. S2 39, V 390, L1 pp. X, XI, XIII
[295]. Vitae sanctorum patrum sine nomine auctoris. S2 40, V 391, L1 37
(= Vat. gr. 819) (= Vat. gr. 822)
381
Sic per Ephraemi, così anche nella voce successiva. Nel ms echreidion. 383 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 384 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 385 Sic per Ioannis Veccii. 386 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 382
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286 – 307
[296]. Vitae martyrum et confessorum sine nomine auctoris. S2 42, V 392, L1 39
[297]. Vitae martyrum et sanctorum. S2 41, V 393, L1 38
[298]. Dionysius Areopagita.
S2 68, V 355, Leg 57, L1 78
(= Vat. gr. 801) (= Vat. gr. 797) (= Vat. gr. 371)
[299]. Actus primi concilii387 et secundi. Theodori presbyteri Opusculum in theologia. Epistolae Cyrilli, quae de concilio388 fiendo (sic) tractant contra Nestorium389. S2 69, V 356, L1 79
[300]. Beati Cyrilli Thesaurus. S2 73a, V 357, L1 84
[301]. Vitae et martyria sanctorum martyrum. S2 73, V 359, L1 82
[302]. Ioannes Climax. Isaac Sermones varii390. S2 70, V 358, L1 80
[303]. Vitae et martyria sanctorum. S2 71, V 360, L1 81
[304]. Vitae et martyria sanctorum. S2 72, V 363, L1 83
(= Vat. gr. 830)
(= Vat. gr. 595) (= Vat. gr. 811)
(= Vat. gr. 391) (= Vat. gr. 799) (= Vat. gr. 810)
IN OCTAVO BANCO
[305]. Psalterium cum glosis sine nomine auctoris. S2 1, V 364, L1 1
[306]. Actus apostolorum et Epistolae Pauli. S2 5, V 394, L1 5
[307]. Biblia. Psalterium. Prophetiae. Epistolae Pauli391. S2 3, V 365, L1 3
(= Vat. gr. 752) (= Vat. gr. 369)
(= Vat. gr. 1209)
387
Nel ms consilii. Nel ms consilio. 389 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 390 A sinistra una graffa. 391 A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. 388
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INVENTARIO ANONIMO DELLA SALA GRECA
[308]. Epistolae diversorum auctorum theologicae. Liber Geneseos cum interpretatione Theodoriti figuratus392. S2 2, V 366, L1 2
(= Vat. gr. 747)
[309]. Epistolae diversorum auctorum. Liber Geneseos cum interpretatione Theodoriti figuratus393. S2 6, V 367, L1 6
(= Vat. gr. 746)
[310]. Iob cum glosis diversorum auctorum: Olimpiodori diaconi, Ioannis Chrisostomi, Didimi et Apollinarii et aliorum. S2 7, V 368, L1 7
(= Vat. gr. 750)
[311]. Expositio quedam Veteris Testamenti sine nomine auctoris. S2 8, V 395, L1 8
[312]. Liber Regum historiatus cum figuris. S2 9, V 369, L1 9
(= Vat. gr. 675) (= Vat. gr. 333)
[313]. Iob cum expositione figuratus sine nomine auctoris. S2 10, V 370
(= Vat. gr. 751)
[314]. Expositio Basilii super Isaiam. Ioannes Climax cum glosis sine nomine auctoris394. S2 11, V 396, L1 11
[315]. Biblia.
S2 4, V 371, L1 4
[316]. Isaias propheta cum expositione Basilii. S2 29, V 372, L1 18
[317]. Psalterium cum expositione Theodoriti. S2 13, V 397, L1 13
[318]. Ioannis Chrisostomi Sermo de salutatione crucis. Propetae395. S2 12, V 373, L1 12
(= Vat. gr. 410) (= Vat. gr. 330) (= Vat. gr. 755) (= Vat. gr. 619)
(= Vat. gr. 556)
[319]. Quatuor evangeliste cum expositione episcopi Bulgariae. S2 16, V 374, L1 736.21
[320]. Psalterium cum glosis sine nomine auctoris. S2 14, V 398, L1 14
(= Vat. gr. 643) (= Vat. gr. 744)
[321]. Sententiae diversae solis et lunae et inditionis. Psalterium.
392
A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. A sinistra una graffa. 394 A sinistra una graffa. 395 A sinistra una graffa. 393
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308 – 330
Nocturnum396.
S2 15, V 399, L1 15
[322]. Opusculum Hermetis Trimegisti de terremotibus. S2 18, V 400, L1 17
(= Vat. gr. 341) (= Vat. gr. 662)
[323]. Expositio quedam in Evangeliis sine nomine auctoris. S2 19, V 375, L1 728.13
(= Vat. gr. 349)
[324]. Quatuor evangelistae. [325]. Quatuor evangelistae cum expositione Eusebii. S2 17, V 376, L1 16
[326]. Expositio Euthimii Zigamnii397 super Psalmos. S2 20, V 401, L1 20
(= Vat. gr. 358) (= Vat. gr. 669)
[327]. Athanasii quaedam in Psalmis. [328]. Evangelia ordinata per missas. [329]. Evangelia ordinata per missas. [330]. Actus apostolorum cum expositione sine nomine auctoris. Peregrinatio Pauli. Aristoteles Peri hermenias. S2 23, V 402, L1 22
396 397
(= Vat. gr. 760)
A sinistra una graffa e l’indicazione In uno libro. Sic per Euthymii Zigabeni.
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FABIO VIGILI INVENTARIO DELLA SALA GRECA SOTTO GIULIO II (1508-1510)
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SIGLE S2
=
Inventario generale redatto nel 1481, secondo l’edizione DEVREESSE
S2 additi =
codici aggiunti da Mammacini nell’inventario generale redatto nel 1481, secondo il Vat. lat. 3952
L1
=
Inventario generale redatto nel 1518ca, secondo l’edizione SOSOWER – JACKSON – MANFREDI
G
=
Inventario anonimo della sala greca sotto Giulio II, nella presente edizione
Leg
=
Inventario dei codici greci fatti rilegare opera domini Thome Phedri, secondo l’edizione SOSOWER – JACKSON – MANFREDI
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IN VIII SUPRA1 - GRAECA [1] 1 Thucydides, cum vita eius et scribendi filo2 per Marcellinum.
(= Vat. gr. 127)
S2 343, G 1, L1 389
[2] 2 Polybius, Historiarum libri quinque, in membranis. S2 346, G 2, L1 392
(= Vat. gr. 124)
[3] 3 Dionysius Alicarnasseus et Appianus Alexandrinus, similiter. S2 349, G 3, L1 395
[4] 4 Diodorus Siculus. S2 345, G 4, L1 391
[5] 5 Philon Hebreus De lege et instit. Moseos. S2 351, G 5, L1 397
(= Vat. gr. 134) (= Vat. gr. 995)
(= Vat. gr. 380+378)
[6] 6 Niceta Choniates; eius historia habet acta Ioannis Comneni, Manuelis Comneni eius filii in divisionibus VII, Alexii Porphyrogenneti filii Manuelis praedicti, Andronici Comneni, in tomis II, Isaacii3 Angeli4 in tomis III, Alexii Comneni iterum in tomis tribus, Isaacii Angeli iterum et filii eius Alexii, Alexii Duca sive Murtzuphlu; regni sive imperii confusio; eiusdem historia de iis, quae acciderunt post capturam Constantinopolis, Balduini latini regnum. Et Georgii Niceni sive Constantinopolitae Historiarum συγγραφικῶν libri XIII, ubi de Michaele Paleologo plurima et de Andronico et de Constantino Porphyrogenneto et de Sultan et Turcis et patriarchis Nicephoro, Athanasio, Becco et aliis et, libro III, de Camelopardali qua sit figura. Item Acropolitae Historiarum libri5, ab imperio Alexii Angeli incipientes, ubi de Comneno et Michaele Palaeologo. Item Nicephori Gregorae Romanae historiae logi eo libro. S2 353, G 10, L1 399
[7] 7 Appianus Alexandrinus, integer, iterum. S2 354, G 11, L1 400
(= Vat. gr. 142)
[8] 8 Dionis Rerum Romanarum fragmenta, ubi de Pompeio, Caesare, Curione et caeteris et consules per suam seriem enumerati, in quibus libro6 Servius Sulpitius et Scipio Nasica et in libro ργ Nerva consul; 1
Ff. 1r-10r (78r-87r). Sic per stilo. 3 Segue Angrii sive, poi espunto. 4 Prima di Angeli si legge sive, poi espunto. 5 Segue uno spazio, lasciato bianco, per scrivervi forse il numero dei libri di cui si compone l’opera di Giorgio Acropolita. 6 Segue un breve spazio lasciato bianco, per scrivervi forse il numero del libro in cui sono narrati gli eventi riportati. 2
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
est autem Dionis quod invenitur fere a Luculli, Pompeii et Caesaris gestis ad Augustum eiusque gesta. S2 356, G 12, L1 402
(= Vat. gr. 144)
[9] 9 Ilias Homeri cum Manuelis7 Moschopuli commentariis. S2 359, G 15, L1 406
(= Vat. gr. 30)
[10] 10 Sophoclis Tragoediae tres, videlicet Aiax mastigophoros, Electra, OEdipus tyrannus, cum glossis. S2 361, G 16, L1 408
(= Vat. gr. 45)
[11] 11 Ilias Homeri, iterum, et a tergo epigrammata quaedam Antipatri Sidonii in Homerum et eius imaginem, Iuliani unum in Organa et Agathii unum in Mauricium imperatorem. S2 360, G 15, L1 407
[12] 12 Odyssea Homeri pulcherrima, in membrana. S2 400a, G 17, L1 441
(= Vat. gr. 29) (= Vat. gr. 24)
[13] 13 Ioannis Zonorae A principio mundi, idest ab Adam usque ad sua tempora compendium variarum historiarum, ubi de deductione gentium a filiis Adam et Noe, de rerum inventoribus, praecipue astrologiae, astronomiae et magiae, et Nebrod etiam, Orionem et nomina planetarum, et de Saturno gigante8 qui, Assyriis regnans, habuit uxorem Semiramin, quae et Rhea vocata est, ex qua suscepit natos tres, videlicet Iovem, Ninum et Iunonem, quam in uxorem cepit Picus, qui et Iuppiter eius frater. Post Cronon regnavit Ninus, eius filius, annis νβ, qui Semiramin matrem duxit uxorem, et facta lex est Persis accipiendi coniugium matres et sorores, quod et Iuppiter sororem duxisset. Hic et Ninivem condidit, ex cuius genere genitus est Ζωρόαστρος, Zoroaster, Persarum astronomus, qui moriturus optavit a coelesti igne absumi, dicens Persis: «Si usserit me ignis, ex ossibus meis combustis accipite ac servate, et non deficiet regnum ex regione vestra, donec servabitis ossa mea», et, praecatus orationem, ab aerio igne consumptus est, et Persae, accipientes ex combustis ossibus, habent servantes9 usque nuper. Post Ninum regnavit Assyrii Thuras quidam nomine, quem et Martem vocaverunt ex planetae nomine, cui primam στήλην erigentes Assyrii, nunc usque ut deum adorant et persice vocant Baal deum, quod est Mars bellorum deus. Cuius et Daniel meminit a Persis adorati. Post Martem regnavit Lames annis XX. Post quem Sardanapalus magnus, qui occisus est a Perseo. Huius 7
Corretto su un precedente Michaelis. gigante aggiunto nell’interlinea superiore. 9 Segue nunc, poi espunto. 8
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dicunt sepulchro inscriptum: haec habui quae com etc. plura, ut hae. Post hunc regnavit Pers Pici, sive Iovis filius, de quo plura hic et quod Tarsum urbem condiderit et quod Persas ex se Medos a Medusa appellarit et quod templum igni coelesti ac perpetuo fecerit, vocans templum ignis imortalis et instituit viros optimos ad servandum eum inextinctum et ministrandum ei, quos appellavit Magos. Primum igitur Assyriorum sive Babyloniorum regnum, Persarum secundum. Primus AEgyptiorum rex Sesostris annis octo regnavit, sub quo floruit Mercurius Trismegistus, post quem Pharao, qui et Naracho appellatus, a quo omnes subinde reges Pharaones dicti. Item de Inacho primo Argivorum rege, item de Libya Iovis filia, quae, Neptuno nupta, genuit Belum et Agenorem, ex Belo AEgyptus, ex Agenore Phoenix, Syrus, Cilix, Europa, a quibus provinciae. Χρονογραφια 10 Quomodo apud Tyrum conchylium reperit et quomodo Daniel apud Cyrum in honore fuit et de Croeso a Cyro victo et quod Cyri filius Dareus, qui et Cambyses, post quem Artaxerxes et quod in Italia Pallas regn(um), a quo palatium. Post quem Romus et Remus, Romae conditores, et de eorum gestis et quod Romus elementis IIII quatuor assignavit colores: viridem, album, ruffum, venetum. Symbola a Ro(manis) in convivium dari solita, quod turpe ducerent ab alienis ali. Brumalia hic et de Manlio, qui Gallos capitolio prohibuit et de Februario multa falsa ac deridenda. Item de Philippo et Alexandro. Postea de Saul et sa. hist. Item de Nilo et de successoribus Alexandri. Iterum de Adam et successoribus et de divisione linguarum. Item de Aristotele Platoni adversato et de Platone quod in AEgyptum venit et quae Moseos erant ad se transtulit etc. De generatione Abraam, de Melchisedech etc. De generatione Moseos. De Iesu nave. De Iudicibus Israel. De statu post eos. De Samuel propheta et Saul, David, Solomone et caeteribus regibus successive, ut sunt in Evangelio generationis Iesu Christi, et plura. Principium regni Nabuchodonosor et de eius successoribus: Ulemarodach, Baltasar, Cambyse, Dareio. De IIa templi aedificatione et de caeteris regibus Babylonis. Principium imperii romani, Iulius Caesar, Augustus, de Hircano, Antonio, Cleopatra, Herode, Olympiades serie, de Antigono, de Augusto iterum, Tyberio, Herode. Anni mundi et anni divinae incarnationis per ordinem. De regibus Iudaeorum alienigenis. Variorum collecta circa haec, veluti Iosephi, 10
La rifilatura del margine superiore del foglio (79v/2v) impedisce la lettura del resto della
riga.
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
Eusebii, Africani. De Iesu Christo et quod Pilatus de eo Tyberio scripsit. De apostolis plura11, de succedentibus romanis imperatoribus et Iudeorum regibus. Series historiae tamquam Eusebii de temporibus et extracta ab eo. De apostolis item et imperatoribus. Nerva, mansuete et sapienter regnans, morbo periit in hortis salustianis. Huius tempore dicit Philostratus Apollonium decessisse aneum et de morte significasse Nervae propriis litteris. Ordo idem de imperatoribus et qui sub iis claruerunt, qui apa Eusebium nescio an aliquid fere immutet et extracta epistolarum et opusculorum catholicorum quorundam. Episcopi omnis per ordinem et imperatores usque ad Carum, Claudium et Aurelianum. Zonorae finis, et eo libro12 Theophanes historiographus, ibi sic: Georgius abbas, Tarasii patriarchae constantinopolitani alumnus, Syntomon chronographia ab Adam usque ad Dioclitianum imperatorem conscripsit et mortem interceptus est, ne ulterius procederet. Theophanes, igitur, monachus, ab eo tempore, videlicet a Diocletiano, usque ad imperium Michaelis et Theophili, eius filii, imperatores, patriarchas et eorum actiones cum temporibus expedivit. Ita ut si(e?)tur quo tempore cuius imperatoris qualis actio fuit, sive bellica, sive ecclesiastica, sive civilis, sive popularis, sive alia quaevis. Haec Theophanes ipse in prooemio13. Hic anni mundi et incarnationis, ecclesiastici et imperatores per ordinem, et si liber interruptus, usque ad Marcianum et a Marciano ad Iustinum et Theodorici in urbem adventum, tantummodo perscriptus14. S2 357, G 18, L1 404 13
(= Vat. gr. 154)
[14] 15 Expositio quaedam sive commentarii in Homeri Iliada. S2 375, G 21
(= Vat. gr. 33)
[15] 16 Theocritus Eglogae VIII cum glossis et cum vita eius. 11
plura aggiunto nell’interlinea superiore. et eo libro pare essere un’aggiunta successiva, che lo stesso Vigili dovette apporre durante la verifica del suo inventario sui codici della sala greca della Vaticana, in modo tale da unire i due testi che componevano l’unico codice, ossia quelli di Zonara e di Teofane, che in un primo momento erano stati divisi in due voci diverse da una linea orizzontale, che non è stata comunque cancellata. Tuttavia la voce che inizia con Theophanes non aveva il numero d’ordine progressivo. 13 Corretto su un precedente prohemio. 14 Nel rigo seguente .14. Aristophanis Comoediae tres, videlicet Plutos, Nephelae, Batrach., poi espunto. Tuttavia, l’eliminazione di questa voce, avvenuta probabilmente durante la verifica successiva, non ha comportato la rinumerazione delle voci successive, così che la seguente rimane la n. 15. 12
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Pindarus, Olympionicae cum glossis et cum vita eius. Homeri Batrachomyomachia cum glossis. Oppiani Alieuticon cum vita eius et glossis libri III15. S2 367, G 19, L1 413
(= Vat. gr. 4316)
[16] 17 Sophocles iterum, Tragoediae tres, videlicet Aiax mastigophoros, Electra et OEdipus tyrannus, cum glossis et poetae vita. Item Homeri Batrachomyomachia, eodem libro. S2 362, G 26, L1 409
(= Vat. gr. 49)
[17] 8 Manuelis Cretensis Grammatica, videlicet de partibus orationis per interrogationem, appellata Proton17 schedos, ubi de dictionum origine multa. S2 376, G 24, L1 491.42
(= Vat. gr. 19)
[18] 19 Dionysius De situ orbis cum glossis. Orationes de rhetorica et in eloquentiae laudem. Progymnastica logices. Oppianus De piscibus, iterum, libri IIII cum glossis18. S2 374, G 29, L1 420
(= Vat. gr. 119)
[19] 20 Oppianus De piscibus, iterum, cum eius vita et glossis. Pindari Olympionicae, iterum, cum vita eius et ratione carminum eius et commento19. S2 370, G 30, L1 416
(= Vat. gr. 925)
[20] 21 Ioannis Tzetzis grammatici Enarratio in Iliada cum glossis. Aristoteles20 De indivisibilibus lineis21 Aristotelis Mechanica22 Aristoteles23 De mundo ad Alexandrum.
15
Nel margine destro una parentesi lega l’intera voce con l’indicazione in eodem volumine. Il ms è descritto due volte, una qui (banco VIII supra) e una come [47] 8 (banco VIII infra), a conferma della possibilità di riporre un codice nel ripiano superiore o inferiore dello stesso banco. Le due descrizioni non collimano che per la presenza nella seconda di una orazione per la domenica delle Palme, ma dagli altri cataloghi, sia precedenti che successivi, risulta che la Vaticana aveva un solo codice contenente queste opere. 17 Corretto su un precedente Protos. 18 A sinistra una parentesi lega l’intera voce con l’indicazione eodem libro. 19 A sinistra una parentesi lega l’intera voce con l’indicazione eodem libro. 20 Corretto su un precedente Aristoles. 21 Nell’interlinea superiore περὶ ἀτόμων γραμμῶν. 22 Lo stesso Fabio Vigili, probabilmente durante la verifica successiva alla stesura dell’indice, accortosi di aver descritto lo stesso codice, pur con una lievissima differenza, qui e sotto ([52] 13), aggiunge in questa riga bis ponitur hic liber, nam et infra est. 23 Corretto su un precedente Aristotelis. 16
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
Aristoteles De animalium24 historia libri quinque25. S2 400b, G 31, L1 442 20
[21] 22
Ibi26
(= Vat. gr. 905)
expositae27,
in principio dictiones quædam videlicet Technologia, postea, Theodori Lexicon de spiritibus, videlicet «a» ante «b» vel ante «g» et similia an aspirentur. Nicephori Gregorae Technologia grammatices. Beati Longibardi Parecbolaeon utilissimum28 schedographiae, quod per vocum fere omioteleuta et similitudinem procedit. Georgii Lacapeni Technologia de grammatica, ubi illud proverbium, quod est apud Lucianum in tyranno, exponitur: «τὰ πρὸ Ἐυκλείδου» et multae dictiones et loca auctorum. Michaelis presbyteri et syngeli apostolicae sedis Hierosolymorum Methodus de constructione orationis, facta in Edessa Mesopotamiae, ubi de singulis orationis partibus per ordinem. Item quædam29 sententiae versu iambico, ut Catonis nostri et animalium per singula voces quomodo appellentur, ut grunire suum, hinnire equorum est, latrare canum30 etc. Ioannis31 Glycis32 Constantinopolis patriarchae Technologia de constructione et de VIII partibus orationis. Gregorii Corinthii metropolitae, qui ante Pardus vocatus est33 et d(omi)nicos enarravit canones, De constructione sive ordine orationis vel de non soloecizando et de barbarismo et de ordine propositionum et verborum34. Quaedam de versu iambico, videlicet comico, tragico et puro. Quaedam de linguis optima, videlicet ionica, aeolica et attica. t. Quaedam dictiones expositae de lapillis 35, verba pauca.
24
Corretto su un precedente animalibus. A sinistra una parentesi lega l’intera voce con l’indicazione eodem libro. 26 Prima di Ibi si legge Lacapeni grammatica, poi espunto. 27 Segue postea, poi espunto. 28 utilissimum aggiunto nell’interlinea superiore. 29 Nell’interlinea superiore (in testa al f. 81r/4r) eo ipso libro. 30 latrare canum aggiunto nell’interlinea superiore. 31 Corretto su un precedente Ioannes. 32 Corretto su un precedente Glyces. Nell’interlinea superiore Γλύκεος. 33 Segue qui, poi espunto. 34 verborum aggiunto nell’interlinea superiore, dopo un seu, poi espunto, e sopra un precedente adverbiorum, anch’esso espunto. 35 de lapillis aggiunto nell’interlinea superiore. 25
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De vocabulis verbalibus sive de nominativis et derivatis eorum 36. Gregorii Sententiae morales per tetrastica iambica compositae, ibi de Echidna quae, recisa, recrescebat. Eudociae Atheniensis uxoris Theodosii parvi Homerocentona ad fidei nostrae propositum, collecta ex Iliade et Odyssea, appellata Ὁμηρόκεντρα37. Epitheta deorum, quae iis a poetis assignantur38. S2 394, G 32, L1 435
(= Vat. gr. 883)
[22] 23 Hesiodi Opera et dies cum commento Procli Diadochi Pythagorae Samii Carmina aurea Oppiani Alieuticon39 cum vita eius, argumentis operis et commentariis super eadem late et expedite libri V. Theocriti Eglogae XII, perverso fere ordine ac sine Pharmaceutria, emendatae tamen, cum vita eius et commentariis explicatissimis. Aristophanis Comoediae tres, videlicet Plutos, Nephelae et Batrachi, cum glossis. Et in fine Theocriti Eglogae duae, videlicet Pharmaceutria et Χαίρειν πολλὰ τὸν ἄνδρα θυωνυχὸν40. S2 371, G 33, L1 417
(= Vat. gr. 38)
Cretensis41
[23] 24 Manuel iterum Proton schedos, videlicet grammatices isagogae per interrogationem, ubi, propositis quibus variarum rerum thematibus non inutilibus, sed semper aliquid ad docendum vel historiae vel fabulae continentibus, fit super iis postea examinatio et docetur aptissime orthographia, verborum origines, coniugationes, constructiones etc.; sunt autem libri tres, cum in superiori non sit nisi primus, tamen et ita inscribuntur secundus ac tertius: Κηστακίης τῶν ἐισαγωγικῶν δευτέρον et Κηστακίης τῶν ἐισαγωγικῶν τρίτον. Manuelis eiusdem τοῦ Κρήτης In Imagines Philostrati Epimerismi, qui mihi videntur eodem ordine procedere, videlicet ut, propositis thematibus, super iis subsequatur examinatio, ibi et epigrammata plurima et inter themata fabulae, historiae et labores Herculis.
36
eorum aggiunto nell’interlinea superiore. Nell’interlinea superiore, a chiarire la lettura del finale della quarta sillaba del vocabolo greco – εν –, che aveva dovuto ripassare con un tratto di penna, Fabio Vigili ha apposto la trascrizione latina en. 38 A sinistra una parentesi lega l’intera voce con l’indicazione eodem libro. 39 Corretto su un precedente Aleeuticon. 40 A sinistra una parentesi lega l’intera voce con l’indicazione eodem libro. 41 Nell’interlinea superiore Μανουὴλ τοῦ Κρήτης. 37
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
Georgii Lacapeni Technologia de grammatica iterum, licet non perfecta, ut in superiori42. S2 377, G 38, Leg 30, L1 445
(= Vat. gr. 18)
[24] 25 Dionysius Alicarnassaeus iterum Περί Ρωμαικῆς ἀρχαιολογίας logi X; liber est pulcherrimus et casu alligatam habet in principio epistolam Eugenii, pontificis maximi, ad Ioannem Palaeologum Romeorum imperatorem43. S2 347, G 39, L1 393
(= Vat. gr. 133)
[25] 26 Homeri Lexicon, idest Didymi Expositio in Homerum, qui Aristarchum sequitur, ita namque in principio inscribitur Ilias, tamen enarratio, sed perbene. S2 378, G 21, L1 421
(= Vat. gr. 32)
[26] 27 Sudae pars prima et in principio hoc ascriptum: Hoc quidem praesens opus Suda appellatur οἱ δὲ συνταξάμενοι τοῦτο ἄνδρες σοφοὶ, idest: et qui composuere ipsum viri sapientes, hi fuere videlicet: Eudemus rhetor De dictionibus per alphabetum. Helladius44, qui Theodosii iunioris tempore fuit. Eugenius Augustopolitanus ex Augustopoli Phrygiae. Zosimus Gazaeus, qui Dictiones rhetoricas fecit per alphabetum. Cecilius Siculus, qui Dictiones45 scripsit per alphabetum. Longinus Casimus, qui similiter. Lupercus Berytius, qui Atticas dictiones scripsit. Iustinus. Iulius sophistes, qui Epitomen Pamphili linguarum fecit. Pacatus, qui de consuetudine Attica scripsit. Pamphilus, qui Λειμῶνα λέξεων, idest Pratum dictionum fecit46. Polion Alexandrinus, qui Atticas dictiones per alphabetum47. Est autem hoc ab «ε» littera usque ad «ω»; ab «α» enim ad «δ»48. Zopyrion perscripsit et Ex his omnibus auctoribus Suda constat. S2 384, G 41, L1 427
(= Vat. gr. 3)
42
A sinistra una parentesi lega l’intera voce con l’indicazione eodem libro. Si veda G. MERCATI, Scritti d’Isidoro il cardinale Ruteno e codici a lui appartenuti che si conservano nella Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma 1926 (Studi e Testi, 46), pp. 87-88. 44 Corretto su un precedente Elladius mediante l’aggiunta nel margine sinistro del foglio di una H. 45 Nell’interlinea superiore ἐκλογὴν λέξεων. 46 fecit aggiunto nell’interlinea superiore. 47 Il rigo da Polion ad alphabetum si trova posto dopo quello da Zopyrion a et, ma è stato anticipato di due righi dallo stesso Fabio Vigili mediante l’apposizione del segno di richiamo. 48 d aggiunto nell’interlinea superiore. 43
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20 – 23
[27] 28 Suda vel Suida pars secunda, ubi idest praescriptum. S2 385, G 41, L1 428
(= Vat. gr. 4)
[28] 29 Manuelis Moschopuli Lexicon, idest dictionarium per alphabeti ordinem, ita inscriptum: «Nominum atticorum collectio excerpta ex Technologia imaginum Philostrati, quam edidit Manuel Moschopulus, compacta ex poetarum libris per litterarum ordinem; principium a» etc. Item principium alterius dictionarii, nescio an sit eiusdem, ubi «a» tamen perficitur, caetera desunt. Collectio et enarratio Graecarum historiarum, quarum meminit Gregorius Theologus in epitaphio imperatoris, ubi de Cecrope, AEaco, Abaride Hyperboreo, Solone, variis urbibus, ithyphallis, diis variis, philosophis, animalibus, oraculis49 et similibus multa curiosa, velut item de fabarum esu a Pythagora vetito, de Salamandra, Trophonii oraculo etc.; opus imperfectum50. S2 381, G 44, L1 424
(= Vat. gr. 892)
[29] 30 Fragmentum51 operis, quod appellatur Ἰχνηλάτης, Ichnelates, ubi philosophus cum rege disputans inducitur et exempla semper adducens, ad varias vitae actiones, de animalibus plaerumque, qualia sunt AEsopi exempla, quom (sic) sub fabulis moralia astruit, ubi et de eo qui cum mel haberet et butyrum ita cogitabat: «Ego mel vendam tot nummis, ex iis quinque capras emam, hae parient» etc. ex eo quod redigetur: «boves emam» etc. et de pica52, quae, cum herilem mactasset filium, etsi multis fatigata precibus, redire negavit etc53. Georgii diaconi quaedam problemata versu iambico de naturis quorundam animalium, quae tamen fere non solvuntur ab eo; ibi sunt animalia, quae sibi in morbis medentur et quo pacto, ut cervus dictamno etc. Item quod maxima animalia plaerumque minimis sunt obnoxia et ab iis terrentur, ut leo, elephas, panthera, crocodilus et iis similia multa ibi ponuntur. Contractuum quorundam formulae cum testibus et necaessariis 49
animalibus, oraculis aggiunto nell’interlinea superiore. A sinistra una parentesi lega l’intera voce con l’indicazione eodem libro. 51 Nell’interlinea superiore, nel margine superiore del f. 5v (82v) eo libro inferiora omnia. 52 Nell’interlinea superiore, sopra un cornice, poi espunto. 53 Fabio Vigili, presumibilmente durante la verifica condotta in Vaticana successivamente alla stesura dell’inventario, unì in una sola voce le due che aveva contraddistinto coi numeri 30 e 31, accorpandole mediante un’unica cornice tracciata ai margini della voce e l’aggiunta all’inizio della voce n. 30 di eo libro inferiora omnia e di eo libro alla fine della voce n. 31. 50
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
omnibus, ut contractus matrimonii, Arabonis sive arrarum sponsalitiarum, dotis, divortii, matrimonii iterum. Item ἄκτον ἐις δίκην et παράδωσις παροίκων a duce ad exercitum, ἐξομολόγησις βογομίλων, testamenti, videlicet ἄκτον ἐις διαθήκην, ἤτοι ἐις διάταξιν. Item ἐις ἀβιωτικιον, videlicet quom aliqua fit monialis, venditionis vineae, venditionis animalis et similia, testamentum monachi, quaedam epistolae et suprascripta pro personarum varietate personarum, venditionis animalis et similia; instrumentum testamenti iterum et instrumentum adoptionis. 31 Beati Cyrilli Lexicon utilissimum per alphabetum ordinatum. Interpraetatio nominum archangelorum, apostolorum, prophanorum, fluviorum in Sacra Scriptura. Item Dictiones indifferentes. Item voces animalium singulorum, ut canum latrare, equorum hinnire, ranarum coaxare et similia. Item quid differant idolum, bretas et zoanon, στήλη, ἐικὼν et ἀν δρίας. Item quod Κνώδαλα appellantur figurae insectorum, ut muscarum, culicum etc. Item de latinis nominibus quibus Graeci utuntur, ut φίσκος, φάκ τον, ταβουλάριος et similia. Item Μέθη, παροινία et κρεπάλη quid sint. De latinis dictionibus ad graecos versis iterum. Milliarii et stadii mensurae, videlicet quot cubitos, plethra, acenas, pedes, ὀυργίνας, gradus habeant. Ex Sapientia Iesu Sirach; tres hominum species odit anima mea: pauperem, superbum, divitem, mendacem54 et senem libidinosum55. Interpraetatio eorum quae Daniel vidit in Babylone sub Nabuchodonosor, videlicet statuae illius ex diversis materiis per varia membra factae et quatuor animalium, videlicet leaenae, ursae, pardalis etc. Beati Maximi De aestimatione XXX denariorum quos Iudas proditionis Domini praemium accepit, quantum valuerint. Chrysostomus De coniugata et meretrice, duo tamen verba.
54 55
Nell’interlinea superiore ψεύστην. Nell’interlinea superiore μοιχὸν.
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20 – 23
Quid sit Deus et secundum quid Deus, duo verba56. S2 383, G 45, L1 426
(= Vat. gr. 867)
[30] 32 Hesiodi Opera et dies, iterum, cum commentariis Manuelis Moschopuli optimis. Theocriti Eglogae VIII cum commentariis et vita eius57. Oppiani Alieuticon libri IIII cum vita eius et glossis. Pindari Olympionicae, iterum, cum commento et cum quibusdam praemissis de ratione carminum eius et vita. S2 372, G 47, L1 p. XIV
(= Vat. gr. 39)
[31] 33 Quaedam58 dictiones expositae, partim verba partim nomina. De verbis compositis a praepositionibus per ordinem alphabeti. De constructione verborum ad nomina et eorum mutatione. Quaedam dictiones expositae iterum, ut supra. De figuris orationis, quas nos figuras, Græci πάθη vocant; eae optime expositae hic ut systole, aphaeresis etc. Expositiones iterum quarundam dictionum et praecipue verborum et eorum quidem compositorum. Aristidis rhetoris Rhodiacos sermones, videlicet Aristidis eiusdem Monodia de Smyrna terraemotu collapsa, nobilis ac pathon plena. Maximi Planudae monachi Dialogus de grammatica optimus, ubi a Palaetino et Neophrone interloquutoribus de partibus orationis ample59 disputatur. Verba quaedam usque ad «e» litteram per ordinem alphabeti. Gregorii Synopticon syntagma philosophiae, id est eius isagogicum, incipit enim a praedicamentis etc. De quantitate syllabarum regulae quaedam perutiles. Theodoritus De spiritibus, quod opusculum ex Herodiani libris de grammatica idem excerpsit. Ephaestion De metrica ratione; satis pulchra. Nicephori Gregorae Προθεωρία, idest praelectio in modum epistolae in Synesii sermonem περὶ ἐνυπνίων, idest de insomniis, quem, amico quodam rogante, ipse enarravit, ubi de divinatione et magia eiusque speciebus multa utilia. 56
Nell’interlinea inferiore eo libro. Fabio Vigili aggiunge alla descrizione del codice le Olimpiche di Pindaro, cancellando la linea che chiudeva la voce dopo l’opera di Oppiano, allargandola fino a comprendere le Olimpiche e aggiungendo sul margine destro l’indicazione eo libro. 58 Nell’interlinea superiore eo libro omnia inferiora. 59 Nell’interlinea superiore. 57
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
Agapeti diaconi ad Iustinianum imperatorem capita admonitoria cum glossis, in quarum fine est proprietas vocum animalium ut suum grunire est etc. Questio περὶ φωτὸς, idest de luce phisice60 non finita, videlicet de luce divina et de iis quae per gratiam hominibus apparent. S2 additi, G 48, L1 448 31
(= Vat. gr. 15)
[32] 34 Vocabularium optimum et perfectum per alphabeti ordinem, etiam cum glossis. Dictiones expositae ex Pauli apostoli epistolis. Dictiones expositae ex carminibus Gregorii Theologi. Synopsis sive consyderatio quaedam diligentissima fidei nostrae. Gregorii Theologi De genealogia Christi; Evangelium fere. Nicetae Deorum epitheta, ibi et fluviorum et montium et fretorum61 et similium nomina et multa deinde de ratione orthographiae et spirituum regulae perutiles. Voces animalium variorum rursus, ut grunire suum etc. Imperatorum constantinopolitanorum utilissimum ac nobile compendium a Constantino primo usque ad Alexium Ducan imperatores ad numerum LXXIII, ubi breviter notati anni imperii singulorum et sectae, videlicet christiani ne fuerint an heretici et cuius hereseos et successio. Ioannis Gaeometrae Hymni elego (sic) callimachio carmine ad Mariam Virginem, ubi omnes hexametri incipiunt Χαῖρε; sunt autem V hymni ante. AEsopi Paucae quaedam fabulae ad mores pertinentes. Michaelis Pselli Versus politici ad Imperatorem Constantinum Monomachum de grammatica; versus sunt iambici, ubi in principio de diversitate quinque linguarum graecarum et quid singulis conveniat, deinde de littera, accentibus, spiritibus et caeteris orationis partibus ad grammaticam pertinentibus. Dictiones ex Hesiodi Georgicon excerptae et declaratae. Aphrodisiani historici De moribus Mariae Virginis quaedam. Gregorii Theologi De genealogia Christi. Simocati62 Epistolae morales, rurales et sodalitiae sive amicorum; sunt autem omnes fictitiae, ubi in moralibus philosophus philosopho, in rusticanis sive agrestibus arbor arbori, in sodalitiis heros heroi et heroina heroinae scribit et sic de singulis. S2 389, L1 432
(= Vat. gr. 875)
60
Nell’interlinea superiore. Nell’interlinea superiore, sopra pelagorum, poi espunto. 62 Sic per Theophylacti Simocatae. 61
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[33] 35 Pythagorae Praecepta et eorum interpretatio. Bionis Versus; hi tamen de paupertate et divitiis.
Πᾶς γὰρ ἀνὴρ πενίη δεδμημένος ὀυκέτι ἐιπεῖν Ὄυθ᾿ ἕρξαι δύναται γλῶσσα δὲ ὁι δέδεται. Item Xρυσὲ πατήρ κολάκων ὀδύνης καὶ φροντίδος ἥς Καὶ τὸ ἔχεις σὲ φόβος καὶ τὸ μὴ ἔχειν σὲ λύπη. Sententiae quaedam paucis verbis. Dictiones expositae sive vocabularium, perfectum, per ordinem alphabeti; optimum. Gregorii (ut puto) Rhetorica optima et expeditissima, ubi in principio methodi et definitiones fabulae, narrationis, legis et similium; deinde figurae, colores etc. rhetorica, etiam cum glossis63. Armenopuli Technologia, ubi in principio de constructione verborum, deinde de varietate linguarum quinque et quid cuique conveniat, quid contra, deinde caetera grammatica et expositio dictionum quarundam64. Et ibi iterum Dictiones ad longum expositae partim alphabeti ordine, partim secus et quae in una ex particularibus lingua quid in communi significent. Item latinae dictiones translatae ad graecos; ibi et Clibanarii ὁλο σίδηροι inquit, Clibana enim Romani τὰ σιδηρᾶ καλύμματα vocant et multae tandem latinae dictiones graece expositae. Grammatica composita per ordinem litterarum cum praepositionibus. Sententiae perutiles collectae ex variis theologis. De philosophia et eius principiis libellus. Dictiones quædam expositae, iterum. Et voces animalium iterum, ut grunire suum est etc. Definitiones quaedam ex Actore latino libro plurimae. Methodus de arte metrica nobilis atque apertus, ibi de iambico, trochaico, dactylico, aeolico, logaidico, anapaestico, anacreontaeo etc. plene. Figurae et definitiones quaedam et de conceptu hominis. Historia quaedam a Sicyoniorum monarchia et temporibus Isaac per collationem regnorum usque ad Dioclitianum brevis et intercisa; ibi quae nomina prius fuerint aliquibus provinciis et similia; et fere ordo Eusebii est.
63
etiam cum glossis aggiunto nell’interlinea superiore. Nel rigo e mezzo seguente Astronomia sive astrorum comprehensio sive scientia theoretica, poi espunto. 64
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
Ex libro Περὶ ἁιρέσεων sive De sectis Ioannis Damasceni, ubi primo de barbarismo, ellenismo, iudaismo et similibus; de sectis philosophorum et earum opinionibus; de sectis haereticorum variis et eorum opinionibus; quot fuerint Sacrae Paginae traductores et qui; ex variis auctoribus, videlicet Egesia, Euclione in AEthiopicorum libris, Aristotele, Theopompo et similibus, de naturis et miraculis animalium, aquarum, arborum, fluminum et moribus variarum gentium plurima. De Spiritu Sancto, ubi de Trinitate quoque et haeresibus aliqua. Ἐκ τοῦ Μοίριδος τοῦ ἀττικιστοῦ, ubi interpraetationes quarundam dictionum, praecipue atticarum, per ordinem alphabeti et post aliae similiter non per ordinem alphabeti. De praedicamentis et in iis logicae quaedam introductiones. Excerpta ex X libris Iulii Pollucis, videlicet ï τέλος τῆς ἐκλογῆς τῶν ï βιβλίων Πολυδέκου. Ex Ruffo Ephesio De vocabulis omnium partium corporis, videlicet ἁι βλεφαρίδες καὶ ταρσοὶ ὀνομάζονται βουβῶνες ἁι ἀρχαὶ τῶν μηρῶν et similia pulchra cognitu, videlicet ἐκ τοῦ Ἐφεσίου Ῥούφου. Composita quaedam verba et dictiones cum suis accentibus interpretatae. Ex dialogo de grammatica Maximi Planudis, videlicet Μαξίμου τοῦ Πλανουδείος, ubi de quantitate syllabarum, denominatione verborum et similibus grammaticae. S2 391, G 50, Leg 19, L1 449 35
(= Vat. gr. 12)
[34] 36 Synesii Cyrenaei episcopi Ptolemaidis Epistolae ρμα. Patriarchae Glycis, videlicet τοῦ Γλυκέος, De constructione. Maximi Planude, videlicet τοῦ Πλανούδη, De constructione. Bulgariae, videlicet τοῦ Βουλγαρίας, Carmina iambica contra Alexium imperatorem, pauca admodum. Porphyrogenneti Apologetici πρὸς τοὺς ἄνωθεν; sunt identidem senaria iambica plura. Leonis imperatoris ac philosophi Ὀιακιστικὴ ψυχῶν ὑποτύπωσις cum expositionibus ac commento. Maximi Planude Epimerismata, ubi de interpretatione et differentia verborum plurima et dictionum quarundam. Epitaphia et epigrammata quaedam pauca cum glossis. Grammatica quaedam de verborum coniugatione τοῦ βατάτζη. Ecloge quomodo vocentur animalia terrestria et aquatilia. De constructione verborum per ordinem alphabeti. Canonismata sive derivationes verborum in obliquis ex Homero.
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Ecphrasis sive enarratio monumentorum Domini in Hierosolymis versu iambico, ubi quid quo loco ostendatur continetur. Sphaerae quaedam ad astrologiam pertinentes. Regulae quaedam dictionum sive interpraetatio et derivationes verborum. De spiritibus regulae quaedam perutiles et de accentibus. G 51, L1 p. XIV
(= Vat. gr. 93)
[35] 37 De spiritibus dictionum tractatus perutilis. Canonismata necessaria verborum, ut plurimum apud poetas et rhetores prolatorum, ex variis libris extracta. Oratio quaedam ad Beatam Virginem. Theodori Erotemata optima. Sermo in generationem Domini Nostri Iesu secundum carnem. Psalmi David ρïε composite et fere senario scripti. Historia quaedam sine principio de Iustiniani65 imperatoris temporibus, ubi de Theodora eius uxore, Bellisario etc. Libanii Ecphrases sive Descriptiones variarum rerum et factorum et Progymnasmata sive fabulae cum significatione. Oppiani De piscibus libri quinque cum vita eius et glossis. Pindari Olympionicae cum glossis. De arte metrica et pedum varietate tractatulus quidam brevis. Sophoclis Aiax cum poetæ ipsius vita. Theocriti Eglogae quinque a principio per ordinem cum eius vita. Manuelis Palaeologi imperatoris libellus66 moralis per admonitoria capita compositus ad Ioannem Palaeologum filium sapientissime et pulcherrime, ubi quos mores sortiri debeat evasurus in optimum imperatorem plenissime scribitur, et ita inscribitur:
βασιλεύς βασιλεῖ Μανουὴλ Ἰωάννη πατὴρ ὑιῷ ψυχῆς ψυχῆ καρπὸν τροφὴν ἐμῆς τῇ σῇ etc. Manuelis Palaeologi religiosissimi et philochristi imperatoris Λόγος ἐπιτάφιος ἐις τὸν ἀυτάδελφον ἀυτοῦ Porphyrogennetum Theodorum Palaeologum; et est fere in formam monodiae. Nicephori Gregorae, videlicet τοῦ Γρηγορᾶ, Monodia in morte imperatoris Andronici iunioris, videlicet τοῦ νέου. Nicephori Gregorae eiusdem Monodia ἐπὶ τῆ τελευτῆ τοῦ σοφωτάτου μεγάλου λογοθέτου τοῦ Μετοχίτου κυρίου Θεοδώρου. S2 395, G 52, L1 436
(= Vat. gr. 16)
[36] 38 Ex Longino philosopho Προλεγόμενα in Ephaestionis Enchiridion, 65 66
Corretto su un precedente Iustianiani. Segue de, poi espunto.
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
ubi de metrorum diversitate et fere centimetrum et de ratione pedum ac syllabarum quantitate. Beati Cyrilli Ex enarratione symboli, ubi de Trinitate. Oratio quaedam ad synodum de concordia. Boetii Libri quinque, incipientes a carmina qui quondam et deinceps cum commentis exactissimis, ubi et plurima de ratione carminum eius, translati in graecam linguam ex latina a Maximo Planude monacho. Riccardi fratris ex ordine Praedicatorum liber contra legem Sarracenorum, idest contra Alcoranum a Maumethe compositum, divisus in capita XVII, versus in graecam linguam ex latina a Demetrio Cydone. Erotemata quaedam, ubi et de accentibus aliqua. Phocius patriarcha De schismatibus, videlicet quando, quoties et per quos Constantinopolitana ecclesia a Romana dissenserit. Oratio quaedam sive sermo moralis de virtutibus. Oratio alia moralis. Oratio alia de fide ad synodum. Oratio alia. Sermo de fide, ubi de Trinitate plurima. Andreae archiepiscopi Rhodi Apologia ἀποδεικτικὴ ἀπὸ τῶν συγγραμμάτων beati Thomae ad metropoliten Nicaeae Bessarionem de divina substantia atque energia. Marci monachi Epistola ad archiepiscopum Cyebi et omnis Rosiae. Basiliensis synodi sub Ioanne Palaeologo congregatae capita. Oratio quaedam latina coram graecis oratoribus. Nomina an sint natura an positione, pauca quaedam. Oratio quaedam imperfecta ad imperatorem et quaedam alia. S2 396, G 53, L1 437
(= Vat. gr. 706)
[37] 39 Orthographiae liber, in qua regulae optimae et expeditissimae. S2 398, L1 438 37
(= Vat. gr. 23)
[38] 40 Lexicon sive vocabularium per alphabeti ordinem. Vocabularium sive lexicon aliud, per alphabeti ordinem. Niceta De cognominibus omnium deorum et de nominibus fluviorum, paludium, urbium, gentium et lapidum, pauca quaedam, et de ratione nominum ac dictionum praecipue67 verbalium. S2 400, G 49, L1 440
67
(= Vat. gr. 868)
Corretto su un precedente praecipuae.
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[39] 41 Aphthonii68 Progymnasmata in arte rhetorica. Rhetoricae libri tres optimi et perfecti, incerti tamen auctoris, ubi in fine notatur ac describitur stilus Gregorii Nazanzeni, Basilii, Gregorii Nyssae, Chrysostomi et Metaphrastae; item notatur tres fuisse urbes Persarum praeclaras, videlicet Pistera, Susa et Ecbatana; et Pistera quidem, inquit, erat thesaurophylacium, Susa aestatis requies et Ecbatana hyemis. Boetius philosophus De arte dialectica in graecam linguam conversus. Rhetorica alia, sic incripta Ὀικτροῦ πιναροῦ Ἰωσὴφ Ῥακενδίτου, aut nomen auctoris est aut scriptoris. Rhetorica alia sic notata; nota quod eadem rhetorica invenitur et in libro τοῦ πρωτοψάλτου. Dionysii Areopagitae Epistolae duae. Vita Socratis latine scripta ac satis inepte. Quaternarii numeri exempla plurima, ut quatuor sunt etc., latine ac theologicae scripta. S2 399, L1 439
(= Vat. gr. 899)
OCTAVI SCAMNI SUPRA FINIS. IN EODEM69 OCTAVO SCAMNO, INFRA70. [40] 1 Ephraem71 Historia senario iambico composita; incipit autem a Romae principiis et de status variatione pauca quaepiam dicit, usque ad Iulium Caesarem et ab eo per ordinem imperatores omnes exponit usque ad Michaelem Palaeologum et eius proximos. Patriarcharum Constantinopolis ordo serie expositus, eodem senario iambico, ab Andrea apostolo usque ad Ioannem Glycen et Esaiam patriarchas. S2 344, G 7, L1 390
(= Vat. gr. 1003)
[41] 2 Laertii Diogenis De vitis philosophorum libri X. Flavii Philostrati Atheniensis De vitis sophistarum libri duo ad Antoninum Gordianum consulem. Philostrati eiusdem Epistolae fere sophisticae. 68
Nell’interlinea superiore 41 et ultimus in VIII scamno supra. Eodem aggiunto nell’interlinea superiore. 70 Ff. 10r-13v (87r-90v). 71 Corretto su un precedente Ephraim. 69
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
Alciphronis rhetoris Epistolae rurales fictae ad exemplum epistolarum Simocati. 41 S2 352, G 6, L1 398
(= Vat. gr. 140)
[42] 3 Nicephori Xanthopuli72 Epitome senario composita, ubi a Trinitate, angelis et Adam incipens, exequitur usque ad captivitatem Ierusalem et in iis omnes Bibliorum libros per ordinem, deinde omnes monarchias, omnes imperatores, omnes patriarchas et denique totum Testamentum Novum et qui in eo claruerint homines. Acropolitae Historia a captivitate Constantinopolis, videlicet a tempore Isaacii Angeli et Alexii Comneni imperatorum usque ad Michaelem et Ioannem Palaeologos. Pesidae73 Senarii iambici ad Sergium Constantinopolis patriarcham, ubi rerum naturae et Creatoris admiratio ponitur et multa de elementis et coelo et astris et multa de naturis variorum animalium. Photii patriarchae Constantinopolis Epistola encyclios ad sedes orientales Alexandriae, Antiochiae, Ierosolymorum et reliquas, in qua capitum quorundam dissolutionem facit et quod non oportet dicere ex Patre et Filio Spiritus Sanctus procedit, sed ex Patre solum. Photii eiusdem Ad archiepiscopum Aquileiae sive Venetiae de blasphemantibus Spiritum Sanctum et ex Filio procedere. Ioannis metropolitae Rhosiae Epistola ad Clementem papam Romae de azimis et erroribus, quibus falluntur Latini; idem de VII universalibus synodis et quod in iis πρόεδροι veteris Romae συνήνεσαν. S2 350, G 8, L1 396
(= Vat. gr. 166)
[43] 4 Carmina quaedam iambica, ubi consyderatio humanae fragilitatis. Mutati status ac felicitatis amatoriae alacris descriptio. Constantini Anacreontea carmina sunt autem. Ὠδάριον, quod cecinit in adolescientia ludens, non serio sumpsit autem argumentum ex melodia quadam cantata in nuptiis; hic descriptio Cupidinis cum variis intercalaribus non repetitis. Eumathii Libri undecim amatorii, videlicet de amore eius in Hysminen Sosthenis filiam, quam, cum abductam naufragio perdidisset, invenit Rhodope Sostrati filiae servientem, unde se 72 73
Xanthopuli aggiunto nell’interlinea superiore. Sic per Georgii Pisidiae.
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Hysminiam servum et Hysmines fratrem esse finxit et de amore Rhodopes in ipsum; est autem fere Apuleio in De asino similis, ubi pulcherrimae descriptiones horti, conviviorum, quatuor virtutum depictarum, somniorum, XII anni mensium depictorum et denique amorum omnium ac voluptatum. Achillis Alexandrini De amore Leucippes et Clitophontis liber, refertus iisdem amatoriis hortorum, locorum, picturarum, somniorum, nuptiarum, peregrinationum, fabularum, casuum ac similium rerum amaenis descriptionibus. Epigramma de igne et amore, qui ex mulieribus accenditur. Pythagorae Aurea carmina cum glossis. Epigramma de septem planetis. Phocyllides. Hesiodi Theogonia perfecta cum commentis. Isagoge Porphyrii discipuli Plotini Lycopolitae cum glossis. Simonis, Xenophontis et Apserti Atheniensium liber nomine Hipposophion cum interpraetatione adiuncta, ubi de equis plenissime tractatur, qui, quibus signis, qua patria sint optimi aut pessimi et de morbis equorum atque eorum remediis. Maximi Planude monachi Psephophoria secundum Indos, appellata Magna, ubi de calculatione ad astrologos pertinente plene tractatur et varia schemata sive characteres numerorum ponuntur et de augmento et detractione optime regulae et de tziphra. Tabulae quaedam ad astrologos pertinentes imperfectae. Pesidae74 Senariorum pars. S2 348, G 9, L1 394
(= Vat. gr. 114)
[44] 5 Nicephori Gregorae monachi Libri XXXVIII contra Palamitas, videlicet de iis quae Palamas haeretice adversus fidem sentiebat et disputationes ac confutatio auctoris ipsius contra eius dogma; distinguuntur autem in libros universalis, Romanae ac dogmaticae historiae, ubi multa de bellis Genuensium ac Venetorum, precipue circa Euboeam et Byzantium, de Ioanne Palaeologo, Irene eius sorore et Andronico filio, de Callisto patriarcha Constantinopolitano, de Cantacuzeno et caeteris eius temporis principibus et Crale Serviae principe; preterea de Rhodo et Rhodio colosso, de Syria et Damasco, de Phoenice et Antiochia, de Cilicia, Tarso, Cydno flumine et de Arabia; de Cypro insula et eius bonis, de Creta et labyrintho in ipsa; de patriarchis Antiochiae et Alexandriae et multa similia et haec potissimum romanae historiae libro XIIII, 74
Sic per Georgii Pisidiae.
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
qui universalis est XXV, cum proximo praecedenti et sequenti; inest et tabula. Pars sermonis cuiusdam de divina essentia. Hippocratis Epistola ad Ptolemaeum de diaeta et victus ordine secundum temporum ac dierum diversitatem. Gregorii Theologi Sententiae optimae senario iambico explicatae de duobus versibus in duos. 44 S2 355, G 13, L1 401
(= Vat. gr. 1095)
[45] 6 Allegoria quaedam Homeri poematum satis bona. Collectanea75 omnigena historiarum, naturalis historiae et naturarum animalium variorum, Sacrae Scripturae ac theologiae et omnino omnis cognitionis, ubi de Romanis plurima et de imperatoribus omnibus a Iulio ad Constantinum. Pselli Enarratio sive expositio τῶν Χαλδαϊκῶν ῥητῶν; sunt autem Chaldaica illa carmina philosophica, quibus singulis subsequitur Pselli interpretatio; est autem hic bis id opus successive. Mercurii Trismegisti Pimander. Mercurii Trismegisti Ad Tatium sermo catholicus sive universalis. Mercurii eiusdem Sacer sermo. Mercurii Ad Tatium Crater sive Monas. Mercurii Ad Tatium filium quod invisibilis Dominus manifestissimus est. Eiusdem Quod in solo Deo bonum est, alibi vero nusquam. Eiusdem Quod maximum malum in hominibus est de Deo ignorantia. Eiusdem Quod nihil existentium perit, sed mutationes, destructiones et mortes errantes autumant. Eiusdem De intellectu et sensu et quod in solo Deo pulchrum et bonum est, alibi vero nusquam. Eiusdem Trismegisti Κλείς ad Asclepium. Eiusdem Mens ad Mercurium. Eiusdem De mente communi ad Tatium. Eiusdem Ad filium Tatium sermo apocryphus περὶ παλινγενεσίας καὶ σιγῆς ἐπαγγελίας. Eiusdem Hymnodia; is est ad Deum hymnus. Eiusdem Epistola ad Asclepium. Asclepii, Trismegisti discipuli, Definitiones ad Ammonem regem de Deo, de materia, de malitia, de fato, de sole, de intellectuali 75
Nell’interlinea superiore est autem ea Heraclide, ut in ultimo scamni libro.
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substantia, de divina substantia, de homine, de oeconomia, τοῦ πληρώματος, de septem planetis, de homine secundum imaginem. De anima a passionibus corporis impedita. Περὶ ἐυφημίας τοῦ κρείττονος καὶ ἐνκώμιον Βασιλ. Maximi De perfecto amore et aliis virtutibus libellus ad Elpidium presbyterum per capita compositus. S2 358, G 14, L1 405
(= Vat. gr. 951)
[46] 7 AEschyli Tragoediae tres, videlicet Prometheus, Eteocles et Polynices sive VII ducum ad Thebas, et Xerxes in Darii sepulchro sive Persica, cum vita poetae et glossis. S2 363, L1 410
(= Vat. gr. 58)
[47] 8 Oratio76 quaedam in dominica palmarum habita, ut mihi videtur. Theocriti AEglogae VIII cum vita poetae et glossis. Pindari Olympionicae cum vita poetae et glossis. Homeri Batrachomyomachia cum glossis. Oppianus De piscibus, integer, cum vita poetae et glossis. S2 367, G 19, L1 413
(= Vat. gr. 4377)
[48] 9 Sophoclis Tragoediae tres, videlicet Aiax mastigophoros, Electra et OEdipus tyrannus, cum vita eius et glossis. L1 497.48
(= Vat. gr. 47)
[49] 10 Euripidis Tragoediae duae, videlicet Hecuba et Orestes glossatae. S2 366, G 22, L1 419
(= Vat. gr. 54)
[50] 11 Aristophanis Comoediae duae, videlicet Plutos et Nephelae, cum vita poetae et glossis. S2 368, G 20, L1 414
(= Vat. gr. 60)
[51] 12 Orphei Argonautica, integra, cum quibusdam glossis latinis a principio. S2 373, G 27, L1 418
(= Vat. gr. 34)
[52] 13 Ioannis Tzetze grammatici Enarratio in Iliada Homeri optima cum additionibus et glossis quibusdam. Aristotelis Liber de indivisibilibus lineis. Eiusdem Mechanica. Eiusdem De mundo ad Alexandrum. 76
Nell’interlinea superiore ἐορτὴ τῶν βαΐων. Il ms è descritto qui, ma anche già sopra come [15] 16 (banco VIII supra), a conferma della possibilità di riporre un codice nel ripiano superiore o inferiore dello stesso banco. A differenza della prima descrizione, qui è menzionata un’orazione per la domenica delle Palme, che tuttavia non si oppone all’identificazione del codice come Vat. gr. 43, dal momento che i cataloghi precedenti e successivi attestano che la Vaticana possedeva un solo codice contenente queste opere. 77
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
Eiusdem De animalium historia libri quinque. S2 400b, G 31, L1 442 53
(= Vat. gr. 905)78
[53] 14 Proverbia quaedam antiqua cum sua interpretatione. Atticorum nominum collectio, excerpta ex Technologia imaginum Philostrati, quam edidit Manuel Moschopulus, etiam ex libris poetarum; est autem variarum dictionum interpretatio per ordinem alphabeti Moschopuli eiusdem De nominibus tractatus. Collectio alia similis collecta παρὰ τοῦ Θεοδούλου τοῦ μαγίστρου τοῦ ἐν Θεσσαλονίκη Πηροῦ; est autem dictionum interpretatio identidem per alphabeti ordinem. Andreae Lopadiotae Technologia grammaticae per ordinem alphabeti; sunt autem praedicta omnia vocabularia. Technologia alia grammaticae, ubi plurimum interpraetatio verborum ponitur, quae apud varios reperiuntur auctores. De accentibus tractatus imperfectus, ut mihi videtur. Enarratio fabularum quarundam. S2 388, G 28, L1 431
[54] 15 Theodori Gazae Grammatica. S2 380, G 36, L1 423
(= Vat. gr. 22) (= Vat. gr. 13)
[55] 16 Epitome novem metrorum ex Ephaestionis enchiridio. De signis communis syllabae tractatus79, videlicet quibus signis in antiquorum libris notatae reperiuntur syllabae, longae, breves aut communes. Euripidis Tragoediae tres, videlicet Hecuba, Orestes et Phoenissae, cum vita poetae et commentariis. S2 365, G 25, L1 412
(= Vat. gr. 897)
[56] 17 Manuelis Cretensis Erotemata. Eiusdem Grammatica, Proton schedos appellata. Marci Antonini liber De sui ipsius vel eorum quae circa se sunt ignorantia; opus omnifaria naturalis historiae, fabularum, sententiarum moralium atque admonitionum, cognitione referctum, cum commentariis. Philostrati Imagines, in quarum principio laus picturae, cum commentariis80. Pauli Silentiarii In thermas quae sunt in Pythiis, videlicet in cali78
Cfr. supra [20] 21. tractatus aggiunto nell’interlinea superiore. 80 L’intero rigo è stato aggiunto successivamente, con inchiostro più scuro, dallo stesso Vigili nello spazio dell’interlinea. 79
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da lavacra sive balnea ad morbos curandos, semiambia dimetra catalectica. Epigrammata variorum non pauca Posidippi, Cratetis cynici81, Arist. sive Metrodori82, et aliorum83, ubi et amor fugitivus Moschi cum commentariis; omnia in cuius fine signa sunt quantitatis syllabarum cum expositione variorum metrorum. Commentariorum quorundam grammaticae pars. (= Vat. gr. 20)
S2 387, G 37, L1 430
[57] 18 Iulii Pollucis Ad Commodum imperatorem Onomasticon, videlicet de vocabulis omnium rerum atque artium libri X. (= Vat. gr. 8)
S2 379, G 40, L1 422
[58] 19 Georgii Scholarii Grammatica ad Manuelem.
(= Vat. gr. 17)
S2 382, G 42, L1 425
[59] 20 Manuelis Cretensis Erotemata.
(= Vat. gr. 21)
S2 386, G 43, L1 429
[60] 21 Arpocrationis84 Lexicon per alphabeti ordinem85. Hori Apollinis Niloi Hieroglyphica, quae quidem ipse scripsit lingua aegyptia, convertit autem Philippus in graecam linguam; libri sunt duo. Heraclides: is allegoriam et defensionem Homeri poematum atque omnium poetarum contra Platonem, Epicurum et caeteros hoc libello facit. S2 390, G 46, L1 433
(= Vat. gr. 871)
FINIS OCTAVI SCAMNI ET ULTIMI SUPRA ET SUBTER. IN SEPTIMO SCAMNO, SUPRA86. [61] 1 Demosthenis Orationes XXIII. Quaedam epigrammata pauca et epistola quaedam. 81 Aggiunto successivamente, con inchiostro più scuro, dallo stesso Vigili nello spazio dell’interlinea. 82 Aggiunto successivamente, con inchiostro più scuro, dallo stesso Vigili nello spazio dell’interlinea. 83 Segue cu, poi espunto. 84 Nell’interlinea superiore Ultimus omnium liber. 85 Fabio Vigili, durante la rilettura successiva dell’inventario traccia, con un inchiostro più scuro, una riga orizzontale che chiude la voce e scrive Finis octavi supra et subter, ma poi, accortosi che la voce proseguiva nel verso dello stesso foglio, espunge la riga orizzontale e l’annotazione. 86 Ff. 13v-19r (90v-96r).
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
AEschinis rhetoris Orationes tres cum vita eius et enarratione Apollonii et eiusdem epistolae XII. Gregorii Theologi Carmina et epitaphia. Aristidis Orationes XXV, inter quas Rhodiaci epistola et sacrorum libri quinque sive logi. Bruti Epistolae septuaginta. Phalaridis Epistolae centum et octo. Libanii sophistae Progymnasmata LX, ubi laudes, vituperationes, sententiarum discussiones, comparationes, descriptiones, quae quis verba casu afflictus dixerit, positiones sive quaestiones et similia, multa ad exercitationem rhetoricam efficta. In fine positiones sive themata duo ad declamandum. S2 286, L1 330 61
(= Vat. gr. 67)
[62] 2 Aristidis rhetoris Orationes XLVII, in quibus Panathenaicus; ad Platonem super quattuor87, ii sunt Pericles, Cimon, Miltiades, Themistocles; communis defensio horum; ad Platonem super rhetorica logi duo et Platonicus tertius ad Capitonem; De mittendo auxilio iis qui erant in Sicilia in contrarium alter sive Sicelicus88; De pace cum Lacedaemoniis et Atheniensibus, duo; De Thebanorum symmachia, duo; Leuctrici quinque; Sacrorum sermonum sex; Πρεσβευτικὸς ad Achillem89; Κατὰ τῶν ἐξορχουμένων unus; Monodia super Smyrna; Eleusinius; Epistola de Smyrna ad Romanorum imperatores, ita inscripta: «Imperatori Caesari Marco Aurelio Antonino Augusto et imperatori Caesari Lucio Aurelio Commodo Augusto AElius Aristides salutem»; Palinodia super Smyrna et eius ἀνωκισμῶ; Rhodiis de concordia; De concordia urbibus; Πρὸς τοὺς ἀιτιωμένους ὅτι μὴ μελετὼν; De Paraphthegmate90; Smyrnaicus politicus; Politicus Smyrnaicus alter; AEgyptius; Συμβουλευτικὸς περὶ τοῦ μὴ δεῖν κωμωδεῖν; Panegyricus de templo in Cyzico; Apellae genethliacus; Μαντευτοῖ Ἀθηνᾶ; Asclepiadae; Dionysius; Hercules; In puteum91 τὸ ἐν Ἀσκληπϊοῦ; Panegyricus super acqua, quae est in Pergamo. S2 294, G 57?, L1 338
(= Vat. gr. 75)
[63] 3 Aristidis eiusdem Orationes cum praelectionibus sive argumentis et stilo auctoris et commentis; sed non eaedem sunt penitus, nec eodem ordine scriptae; et hic quidem ultra praedictas est Rho87
Segue videlicet, poi espunto. in contrarium alter sive Sicelicus aggiunto nell’interlinea superiore. 89 Πρεσβευτικὸς ad Achillem aggiunto nell’interlinea superiore. 90 La prima h di Paraphthegmate aggiunta nell’interlinea superiore. 91 Segue t, poi espunto. 88
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diacus; In Romam; In Eteoneum ἐπικήδειος et Super Alexandro epitaphium. S2 287, G 57?, L1 331
(= Vat. gr. 74)
[64] 4 Demosthenis Orationes cum suis argumentis, videlicet Olynthiaci tres; Contra Philippum primus; De pace; Contra Philippum secundus; De Aloneso; De iis qui erant in Cher[r]oneso; Ad epistulam Philippi; Epistula ipsa; De ordine; De Rhodiorum libertate; Super Megalopolitanis; Ad Leptinem de imperfectione, ubi leges aliquae explicatae Solonis etc.; Περὶ συμμορϊῶν; Contra Androtionem; Contra Aristocratem, ubi et leges identidem plures; Περὶ συνθηκῶν erga Alexandrum; Contra Neaeram; Contra Aristogitonem, duo; Sermo amatorius; Sermo alius epitaphius; Contra Midium περὶ τοῦ κονδύλου; ’Υπομνήματα τῶν κατὰ μειδίου ἀδικημάτων; De corona, ubi et leges et glossae quaedam, quae declarant quomodo nomina nostrorum mensium attice appellarentur; Περὶ τῆς παρα πρεσβείας. S2 290, L1 334
(= Vat. gr. 71)
[65] 5 Aphthonii sophistae Progymnasmata cum glossis. Hermogenis Ars rhetorica perfecta. Libanii sophistae Monodia super Iuliano imperatore. Eiusdem Exercitationes sive declamationes. Menandri rhetoris Περὶ ἐπιδεικτικῶν, ubi de regia vita et qualis esse atque educari rex debeat confi. Ecclesiastica quaedam pauca et sine principio et fine. S2 298, L1 384
(= Vat. gr. 108)
[66] 6 Demosthenis Olynthiaci, Philippici et caeterae orationes cum Libanii argumentis et glossis, non tamen eo ordine quo supra. S2 296, L1 340
(= Vat. gr. 68)
[67] 7 Distinctio quaedam ad rhetoricam et dialecticam pertinens. Aphthonii Progymnasmata cum commentariis. Hermogenis Rhetorica cum praelectione quadam. Libanii (ut puto) Commentaria exactissima super Hermogenis Rhetorica praefata. S2 299, L1 343
(= Vat. gr. 106)
[68] 8 Demosthenis Orationes omnes cum tabula et glossis quibusdam. S2 297, L1 341
(= Vat. gr. 70)
[69] 9 Aristidis Orationes LVII cum tabula, in quis (sic) et monodiae. S2 additi, L1 387
(= Vat. gr. 931)
[70] X AElii Aristidis rhetoris eiusdem Orationes eaedem cum glossis. Gregorii Cyprii Constantinopolis patriarchae Epistolae. S2 304, G 58, L1 347
(= Vat. gr. 77)
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
[71]
XI
Libanii sophistae Epistolae. Eiusdem Meditationes sive declamationes, inter quas et Πρεσβευτι κὸς ad Troianos super Helena, qui inscribitur Menelaus, et alius ad eosdem super eadem, qui Ulyxes; item Aristidis Πρεσβευτικὸς ad Achillem; Ulyxes. Libanii Ἀντιρρητικὸς; Achilles; eiusdem Monodia super Nicomedia igni et motibus contrita; Monodia ἐπὶ τῶ ἐν τῆ δάφνη νεὼ τοῦ Ἀπόλλωνος; Monodia super Iuliano imperatore; Epitaphius sermo super eodem Iuliano, longus; Ad imperatores Constantem et Constantinum laudes; Ad imperatorem Iulianum consulem factum; Ad eundem Iulianum προσφωνητικος; Ad eundem Iulianum super Aristophanem; Ad eundem πρεσβευτικὸς super Antiochenis; Ad Antiochenos de imperatoris ira; Ad eundem92 Ἐπὶ ταῖς διαλλαγαῖς; Ad Antiochenos super rhetoribus; Ad eos qui in doctrina eius invehebantur; Ὑπὲρ Θαλασσίου; Ad Aristidem Ὑπὲρ τῶν ὀρχηστῶν; Antiochicus eiusdem Libanii; Κατὰ τῶν προσεδρευόντων τοῖς ἄρχουσι; Libanii sunt omnia suprascripta. (= Vat. gr. 84)
S2 303, G 59, L1 346
[72] XII Luciani Dialogi LI cum tabula. S2 307, G 60, L1 349
[73] XIII
Philostrati93
(= Vat. gr. 90)
Vitae94.
sophistarum Dionis Prusaei95 De regno libri quatuor. Eiusdem Λιβυκὸς μῦθος. Eiusdem Diogenes sive Περὶ ἀρετῆς96. Troicus sive Ilium captum non fuisse; eiusdem. Eiusdem Diogenes sive Isthmicus. Dionis eiusdem Diogenes ἤ περὶ ὀικετῶν.
92
Segue ep, poi espunto. Prima di Philostrati si legge Dionis Prusaei poi espunto. 94 Segue ut (aggiunto nell’interlinea superiore) Sed in libro ipso inscribitur. Sed ego eas crediderim esse Philostrati, poi espunto. 95 Prusaei è aggiunto con un inchiostro più scuro nell’interlinea sopra eiusdem, poi espunto. 96 ἀρετῆς è aggiunto nell’interlinea sopra ὀικετων, poi espunto. 93
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71 – 76
Eiusdem Diogenes sive De tyrannide. Eiusdem Dionis Diogenes sive De virtute. S2 310, G 63, L1 352
[74] 14 Libanii Epistolae. S2 311, L1 353
167
(= Vat. gr. 99) (= Vat. gr. 85)
[75] 15 Nicephori Gregorae Epistolae. Eiusdem Declamatio; Martyrium sancti Codrae, qui est in Corintho Peloponnesi; Sermo in Beatam Virginem, compraehendens97 nativitatem, in sancta sanctorum ingressum et nutritionem eius. Item Sermo in annuntiationem eiusdem Virginis. Vita πολιτεῖα καὶ ἄθλησις Michaelis Synceli98. Magno domestico προσφώνημα et quaedam epistolae eiusdem. Monodia eiusdem Nicephori in obitu Andronici Palaeologi99 imperatoris. Monodia eiusdem in obitu Metochitae. Eiusdem epistulae duae et consolatoria ad imperatorem super morte mulieris. Epistula alia et alia ad Palaeologum de sermone, quem scripsit sapiens Synesius De somniis. Maximi Planudae Dialogus magnus de grammatica, interloquutores Neophron et Palaetinus. Euripidis Epistolae perpaucae, videlicet quinque. Hippocratis Epistolæ haud multo plures. Heracliti Ephesii Epistolae quinque, inter quas Hermodoro duae. Gregorii Cyprii Constantinopolis patriarchae Epistolae. Proverbia per alphabetum bis et sine semel. S2 313, L1 354
(= Vat. gr. 1085)
[76] 16 Ioannis Curopati100 historiarum Epitome, incipiens a morte Nicephori ἀπὸ γενικῶν imperatoris usque ad imperium Isaacii Comneni, ubi in principio de aliquibus novis historicis fit mentio, deinde per ordinem Michael Rancabe, Theophilus, Michael Theophili filius cum matre, Basilius Macedo, Leon Basilii filius, Alexander, Constantinus Leonis filius, Romanus Lacapenus, Constantinus Palaeologus, Romanus huius filius, Ioannes Tzimisces, Basilius et Constantinus, Constantinus solus, Romanus, Michael Paphla97
Segue eius, poi espunto. Synceli aggiunto nell’interlinea superiore. 99 Palaeologi aggiunto nell’interlinea superiore. 100 Sic per Ioannis Curopalates. 98
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
gon, Michael appellatus Calaphat, Constantinus Monomachus, Theodora Porphyrogenneta, Isaacius Comnenus, Constantinus Ducas, Eudocia cum filiis, Romanus Diogenes, Michael Ducae filius, Nicephorus Sotaniates (sic) imperatores101 per ordinem continentur. S2 318, Leg 14, L1 358 76
(= Vat. gr. 161)
[77] 17 Quaedam senaria iambica. Apophthegmata quaedam varia et pauca. Theodori Prodromi In Baren iambica. Eiusdem Epigramma in Γράφην scriptam Ioanni Comneno imperatori a fratre eius Isaac. Eiusdem Versus alii super sepultura iambici. Proverbia quaepiam enarrata. De aetatibus hominis breve quid. Leontius De praeparatione sphaerae Arati. Ioannis Ztetzae Carmina iambica. Arati vita et de eius Phaenomenis et quomodo oporteat sphaeram constituere ex Hipparcho quaedam. Zosimi Comitis Novae historiae libri V, ubi, incipiens fere a Romanorum principiis et Alexandri Macedonis monarchia usque ad Iulium Caesarem et ab eo per reliquos imperatores per ordinem usque ad Diocletianum, brevissime enarrat et epitomen facit; ab hoc vero usque ad Arcadium et Honorium, Theodosii Magni filios, latius historiam conscribit de omnibus imperatoribus usque ad hos per ordinem; verum quia christianus non fuit, sed eorum hostis, in Iuliani Parabatae laudes totus effunditur, carpens ut cumque occasio est Constantinum magnumque Theodosium christianos imperatores apud hunc et unum Sybillae oraculum libro primo ponitur. Meditationes quaedam sive exercitationes, quas Libanii puto, nam est ibi quae verba dixerit Venus Adonim quaerens, dum spinis pungitur in pedibus102; quae Mercator nauticus vere apparente; quae Phænix Achillis magr (sic) et similia; et descriptiones quaedam, ut descriptio imaginis, quae erat in Gazaeorum urbe et in Memnonis statuam, et similia. Philostrati Imagines et103 Dictiones quaedam per alphabetum.
101
imperatores aggiunto nell’interlinea superiore. in pedibus aggiunto nell’interlinea superiore. 103 et aggiunto nell’interlinea superiore. 102
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76 – 80
[78] 18 Strabonis Gaeographicon libri XVII.
(= Vat. gr. 174)
S2 316, L1 357
[79] 19 Xenophontis De Cyri paedia sive infantia104 libri octo. Eiusdem De Cyri ascensu libri septem. Ex Laertio De vitis philosophorum et ex Plutarchi Moralibus excerpta quæpiam. Lysidis pythagorei Epistola ad Hipparchum. (= Vat. gr. 990)
S2 321, L1 361
[80] 20 Iuliani imperatoris Ἐις τὸν βασιλέα ἥλιον in sole ad Salustium. Eiusdem Antiochicus106 sive Misopogon. Themistii philosophi Basanistes sive Philosophus. Eiusdem in patrem suum. Libanii sophistae Antiochicus, ubi singulae partes, quae ad urbem pulcherrimam optimeque institutam pertinent, explicantur laudanturque. Isocratis Helenae encomion sive laudatio. Evagoras. Arriani Περὶ διατριβῶν, idest de conversationibus sive studiis vel disputationibus107, Epicteti philosophi libri quatuor philosophici. Libanii Epistolae πη108, idest LXXXVIII109. Ioannis Pediasimi Bulgariae chartophylacis Epistolae V. Synesii episcopi Cyrenes Epistola et hymnus. Lysidis pythagorei Epistola ad Hipparcum. Synesii Opera, videlicet110 epistolae et in iis111 contra Andronicum, in quo fabula aegyptia et epistola ad Pæonium. Eiusdem De somniis libellus; eiusdem112 Dion sive Περὶ τῆς κατ᾿ ἀυτὸν διαγαγῆς113, cuius principium hoc est: «Philostratus quidem Lemmius, describens sophistarum vitas usque ad tempora sua»; 105
104 sive infantia aggiunto successivamente, con inchiostro più scuro, dallo stesso Vigili nello spazio dell’interlinea. 105 Ἐις τὸν βασιλέα ἥλιον aggiunto successivamente, con inchiostro più scuro, dallo stesso Vigili nello spazio dell’interlinea. 106 Corretto su un precedente Antiochichus. 107 vel disputationibus aggiunto nell’interlinea superiore. 108 πε aggiunto nell’interlinea sopra oz, poi espunto. 109 corretto su un precedente LXXVIII. 110 Opera videlicet aggiunto nell’interlinea superiore. 111 et in iis aggiunto nell’interlinea sopra fabula aegyptia, poi espunto. 112 Segue ut puto ita est, poi espunto. 113 Segue qui ita, poi espunto.
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
in principio libri duas divisiones114 facit, videlicet115 et sophistarum ipsorum natura et eorum, qui philosophati ob eloquentiam, ex fama in sophistarum numerum transierunt116 et ponit Dionem cum iis, in quibus et Carneadem Atheniensem et Leonem Byzantinum et frequentes alios etc.117 Nobis autem videtur Dion etc. Eiusdem Synesii In imperatorem sive De regno. Eiusdem Catastasis et duae omiliae. Libanii sophistae In Cæsarium magistrum et ad Ellebichum. AEschinis rhetoris vita et orationes aliquae, ut contra Timarchum; Περὶ παραπρεσβείας; Contra Ctesiphontem et alia. AEschinis eiusdem Epistolae. Xenophontis, ut videtur, sive Eschinis socratici118 eiusdem Epistolae. 81 Isocratis oratoris Epistolae. Gregorii Theologi archiepiscopi Constantinopolis Λόγος στηλιτευ τικὸς contra Iulianum Parabaten imperatorem. Dionysius Alicarnasseus De compositione nominum. Vitæ rhetorum plurium, ut Lysiae Syracusani, Isocratis Atheniensis, Isaei Atheniensis et Dinarchi rhetoris, nescio119 cuius sit auctoris. Flavii Philostrati In sophistarum vitas libri duo ad Antonium Gordianum consulem. Philostrati120 Descriptiones, videlicet descriptio satyri et statuarum Bacchi, Indi, Amoris et Narcissi. Aristidis Sermo in regem et Λαλὶα in AEsculapium, in Iovem, in AEgaeum pelagus et121 in Serapin. S2 302, L1 345
(= Vat. gr. 1883+64)
[81] 21 Plutarchi Parallela, videlicet Vitae decem et octo, idest Theseus, Romulus; Themistocles, Camillus; Cymon, Lucullus; Nicias, Crassus; Demosthenes, Cicero; Solon, Publicola; Aristides, Cato; Pericles, Fabius Maximus; C. Martius Coriolanus, Alcibiades122. S2 323, L1 362
(= Vat. gr. 138)
114
Nell’interlinea superiore partes. videlicet aggiunto nell’interlinea superiore. 116 Segue etc., poi espunto. 117 Segue M, poi espunto. 118 socratici aggiunto nell’interlinea superiore. 119 Corretto su un precedente necio. 120 Philostrati aggiunto nell’interlinea sopra Callistrati, poi espunto. 121 et aggiunto nell’interlinea superiore. 122 Da idest a Alcibiades aggiunto nelle interlinee superiori e inferiore con inchiostro più scuro da Fabio Vigili. 115
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[82] 22 Compendium quoddam historiarum ad Eusebii De temporibus similitudinem, ex Eusebio ipso, Africano, Iustino philosopho et martyre in libro quem scripsit ad Antoninum imperatorem super christianis, Egesippo apostolorum discipulo, Iosepho, Irenaeo episcopo Lugdunensi in sermonibus contra haereticos, Dionysio Areopagita, episcopo Alexandriae et similibus, ubi de Romanis quaedam et imperatores, pontifices, episcopi per ordinem, ut apud Eusebium, cum annis mundi ab urbe condita, incarnationis et olympiadibus pon. Theophanis monachi Chronographia, incipiens a primo anno Diocletiani usque ad secundum annum Michaelis imperatoris et Theophili filii eius, idest ab anno mundi εψοζ usque ad annum ΣΤ KA, et habet fere eundem ordinem quod superius compendium. S2 338, L1 377
(= Vat. gr. 155)
[83] 23 Plutarchi Parallela, videlicet Vitae viginti octo; hae sunt: Theseus, Romulus; Solon, Publicola; Themistocles, Camillus; Pericles, Fabius Maximus; Cimon, Lucullus; Martius Coriolanus, Alcibiades; Agesilaus, Pompeius; Phocion, Cato; Aristides, M. Cato; Paulus AEmylius, Timoleon; Alexander, Caesar; Lycurgus, Numa; Nicias, Crassus; Dion, Brutus123. S2 335, L1 375
(= Vat. gr. 1007)
[84] 24 Iosepi Sermo philosophicus, quod imperatrix affectuum est ratio et inibi de martyrio Eleazari et septem fratrum Maccabaeorum cum matre pro lege per occasionem. Eiusdem De antiquitate124 iudaica125 libri et De bello iudaico VII. Paschalion, idest computatio quaedam annorum brevis. S2 330, L1 369
(= Vat. gr. 984)
[85] 25 Xenophontis rhetoris De Cyri paedia libri octo. Eiusdem Hieron sive tyrannicus. Eiusdem OEconomicus; liber totus pulcherrimus in membranis. S2 342b, L1 383
(= Vat. gr. 128)
[86] 26 Ioseph Rhacendyti Summa sive epitome in philosophia, cum tabula, ubi prius rhetorica et logica, deinde physica explicantur; et in iis Meteora omnia accuratissime et De motu et quiete; Somno et vigilia; Sensu et sensato; Memoria et reminiscentia; Vita et morte; 123
Da hae sunt a Brutus aggiunto nelle interlinee superiori e inferiori con inchiostro più scuro da Fabio Vigili. 124 Corretto su un precedente antiquitatibus. 125 iudaica aggiunto nell’interlinea superiore.
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
et similia; item De anima; De corpore; De vita longa et breve etc. Aristotelis. 86 Ioannis Zachariae actuarii Epistola ad Ioseph eundem, continens medicinalia theoremata et ipsius auctoris responsio admirabilis. Brevis congregatio mathematicarum, videlicet de arithemtica, musica, geometria, astronomia. S2 202 + additi, L1 385
(= Vat. gr. 111)126
[87] 27 Plutarchi Parallela sive Vitae XXVIII, videlicet Phocion, Cato; Dion, Brutus; Paulus AEmylius, Timoleon; Sertorius, Eumenes Cardianus; Philopoemen, T. Quintius Flaminius; Pelopidas, Marcellus; Lycurgus, Numa; Lysander, Sylla; Agesilaus, Pompeius Magnus; Alexander, Caesar; Demetrius Poliorcetes, Antonius; Pyrrhus, C. Marius; Aratus, Artaxerxes; Agis et Cleomenes, Tiberius et Caius Gracchi127. S2 324, L1 363
(= Vat. gr. 137)
[88] 28 Heliodori AEthiopicorum libri decem; is fuit Phoenix, Theodosii filius, episcopus Tricces Thessaliae urbis, quam nunc rustici Tricala vocant, ut Socrates, qui Ecclesiasticam scripsit historiam, testatur. Die nuper arridente etc. S2 332, L1 371
[89] 29 Herodotus libri Historiarum VIIII128. S2 329, L1 368
(= Vat. gr. 157) (= Vat. gr. 122)
[90] 30 Eusebii Pamphili Palaestini Ecclesiasticae historiae libri X. S2 331, L1 370
[91] 31 Thucydides.
S2 333, L1 372
(= Vat. gr. 399) (= Vat. gr. 126)
[92] 32 Diodori Siculi Bibliothecae historicae libri quinque. S2 339, L1 378
(= Vat. gr. 131)
[93] 33 Luciani Dialogi omnes cum tabula. Philostrati Atheniensis Imaginum libri quattuor. Philostrati eiusdem Descriptiones. Eiusdem Epistolae. 126 Il Vat. gr. 111 si trovava posto nel V banco, mentre Vigili lo censisce nel VII. Lo spostamento in questa nuova collocazione avvenne forse a seguito del rientro del codice dal prestito fatto allo scriptor apostolicus Raffaele Maffei da Volterra, che lo prese il 22 novembre 1498 e lo restituì il 5 maggio 1500, come appare in BERTÒLA, I due primi registri cit., p. 106. 127 Da videlicet a Gracchi aggiunto nelle interlinee superiori e inferiori con inchiostro più scuro da Fabio Vigili. 128 Corretto, con un inchiostro più scuro, su un precedente VIII.
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Eiusdem Heroica, ubi omnes, qui bello troiano interfuere, excellentes viri continentur. S2 342, L1 381
(= Vat. gr. 87)
[94] 34 Ioannis Zonarae monachi Epitome veterum historiarum a principio mundi, ubi a protoplastis ad regna et ab iis ad imperatores, idest a Iulio Caesare per ordinem usque ad Constaninum imperatorem et ab hoc usque ad Alexium Comnenum, explicatissime historia scribitur. S2 334, L1 373
[95] 35 Diodorus Siculus Libri a 16 ad XX. S2 341, L1 379
(= Vat. gr. 136)
(= Vat. gr. 132)
[96] 36 Compendium historiarum a principio mundi per ordinem Sacrae Scripturae usque ad regna et Romanorum tempora et imperatores, qui per ordinem exponuntur a Iulio usque ad Romanum Constantini Porphyrogenneti filium, cum annis mundi et Domini accuratissime ex variis compilatum. Constantini Manasse Compendium historiarum senario iambico (sive, ut aiunt, politico versu) compositum, a principio mundi, ut supra, usque ad regna et monarchias et Romanorum imperium et imperatores a Iulio usque ad Nicephorum Botaniatem per ordinem; quod opus ipse ad Irenen imperatricem129, Michaelis Comneni imperatoris fratri desponsatam, mittit atque illud ei dedicat. Nicetae Choniatae, idest ex Chonis Phrygiae urbe, Historia incipiens ab imperio Ioannis Comneni per reliquos imperatores usque ad Constantinum Ducan et Murtzuphlum et Balduini tempora130 et captivitatem Constantinopolis131, ubi monodia pulcherrima est ipsius auctoris, in XVIII tomo, non procul a fine operis. Ioannis Linnami Romanae historiae epitome, continens tempora et gesta Ioannis Comneni et Manuelis filii eius, ubi et gesta Frederici et aliquorum Germaniae imperatorum, nec non bella contra Turcos et Sarracenos eius temporis continentur. Acropolitae Historia, continens gesta post captivitatem Constantinopolis usque ad imperium Michaelis Palaeologi et est quasi consequutio historiae Choniatae; post huius autem historiam usque ad mortem praedicti imperatoris exequitur Georgius Pachymeres optimus historicus. S2 340, L1 380
(= Vat. gr. 163)
129
imperatricem aggiunto nell’interlinea superiore. et Balduini tempora aggiunto nell’interlinea superiore. 131 Segue et, poi espunto. 130
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
[97] 37 Plutarchi Parallela, videlicet Vitae quatuordecim; hae sunt: Demades, Cato; Dion, Brutus; AEmylius Paulus, Timoleon; Sertorius, Eumenes; Philopaemen, Titus Quintius Flaminius; Pelopidas, M. Marcellus; Alexander, Caesar132. S2 336, L1 374
(= Vat. gr. 1008)
FINIS VII SUPRA IN VII SCAMNO INFRA133. [98] 1 Rhetorica quaedam sive praeludia in ea arte anonyma. Aphthonii sophistae Progymnasmata cum glossis134 in eadem arte. Hermogenis Ars rhetorica cum glossis135, in qua non procul a fine multi rhetores oratoresque et historici cum suis stilis enumerantur. S2 288, L1 332
[99] 2 Aphthonii sophistae Progymnasmata cum glossis. Hermogenis Ars rhetorica cum glossis. S2 293, L1 337
[100] 3 Aristotelis Ars rhetorica. S2 289, L1 333
(= Vat. gr. 103)
(= Vat. gr. 109) (= Vat. gr. 265)
[101] 4 Ioannis Chrysostomi Ad Olympiadem epistolae 17. Extracta quaedam utilia ex historiis ecclesiasticis. Photii Constantinopolitani patriarchae Contra Romanam Ecclesiam capita 13, quod Spiritus Sanctus a Patre tamen et non a Filioque procedit. Ioannis papae Epistola ad praefatum Photium patriarcham. Eclogae sive excerptiones factae a sanctis patribus ex Sacra Scriptura tam Veteris quam Novi Testamenti et scriptoribus eiusdem nec non ex antiquis philosophis et omnigenis scriptoribus circa virtutes fidei et mores. Athanasii archiepiscopi Alexandriae Ad Antiochum principem de plurimis ac necessariis quaestionibus, quae in Sacra Scriptura usu veniunt et a cunctis christianis nosci debent. 132 Da hae a Caesar aggiunto nelle interlinee superiori e inferiori con inchiostro più scuro da Fabio Vigili. 133 Ff. 19r-23r (96r-100r). 134 cum glossis aggiunto nell’interlinea superiore. 135 cum glossis aggiunto nell’interlinea superiore.
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97 – 102
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Ioannis patriarchae Hierosolymitani Sermo de Spiritu Sancto permagnus. Anastasii patriarchae Antiocheni Περὶ τοῦ κατ᾿ ἐικόνα. Florentinus sacerdos ad Ptolemaeum astronomum quaepiam pauca. Andreae Cretes Hierosolymitae Methodus quomodo oportet136 invenire circulum solis et quomodo inveniatur Pascha. Andreae eiusdem Altera methodus in inventione cursus lunae; et sunt in utraque tabulae astronomicae. Theanus Sapientissimae epistolae ad quosdam; et epistolae quorundam aliorum mihi autem videntur esse Simocati137. Sermo quidam catholicus de imagine Dei in homine. Michaelis monachi Versus politici senarii. In ἐισόδια Beatae Virginis versus iambici. Orphei Λιθικὰ138 κηρύσματα, idest de naturis, virtutibus139, nominibus et aethymologia lapidum variarum. Epistolae quaedam ecclesiasticae anonymae. Extracta quaedam pauca ex ecclesiasticis auctoribus. Cantus quidam musicis notis graece signatus, in quo et Manuelis Thebani est opus. S2 300, G 54, L1 344
(= Vat. gr. 578)
rhetoris140
[102] 5 Lysiae Orationes XXVIII, in quibus multae et accusationes et defensiones continentur, et, inter alias, Contra141 Eratosthenis adulterium; Epitaphius sermo Corinthiorum auxiliatoribus; Super Calliae sacrilegio defensio; Areopageticus; Ὑπὲρ τοῦ σηκοῦ defensio; Contra Theomnestum duae; Contra Eratosthenem altera; Contra Alcibiadis ἀστρατίαν; Super pecuniis Aristophanis etc. Gorgiae Leontini Helenae encomion. Alcidamantis Περὶ τῶν τοὺς γραπτοὺς λόγους γραφέντων sive De sophistis. Eiusdem De Ulyxis contra Palamedem proditione. Antisthenis Aiax et Ulyxes eiusdem. Demadis rhetoris Ὑπὲρ τῆς δωδεκαετίας. S2 342a, L1 382
(= Vat. gr. 66)
136
Corretto su un precedente opotet. Segue aetericae, poi espunto. 138 Nell’interlinea superiore bonus est libellus. 139 Segue uo, poi espunto. 140 Nell’interlinea superiore oratoris. 141 Segue Demos, poi espunto. 137
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
[103] 6 Demosthenis Orationes quadraginta octo. Lysiae Epitaphius sermo Corinthiorum auxiliaribus. S2 292, L1 336
(= Vat. gr. 69)
[104] 7 Libanii sophistae et quaestoris Epistolae. Isaac Argyri Rationabilis methodus solarium et lunarium circulorum et quae ex iis sequuntur, in qua exponuntur et Epactae. Collectio historiarum, quae in primo et 2° Στηλιτευτικῶν continentur; est autem is Στηλιτευτικὸς vituperatio factorum a Iuliano imperatore; in hac multae tam philosophorum variorum quam caeterorum omnium historiae et fabulae quoque continentur, per compendium enarratae, nec non expositiones ibidem multarum dictionum. Dictiones plurimae apud Lucianum expositae et ibi multa de imperatoribus Severo, Iustiniano, Theodosio et caeteris per transitum. De epistolarum stilo tractatulus sive character. Geometriae tractatus et geographiae. Historiarum sive fabularum quorundam enarratio, ut de Tydeo, de Oto et Ephialte, de Diomede, Tantalo, Ixione, Sisypho, Titio et similibus. Annotationes quaedam paucae in grammatica secundum linguas varias. Expositio operis nescio cuius, in qua multa curiosa et de animalibus quibusdam et de Colosso rhodio et de Mausoleo et dictionum quarundam interpraetatio. Cornuti Allegoriae antiquarum rerum; opus vero pulcherrimum142, ita inscribitur: Ἐπιδρομὴ τῶν κατὰ τὴν Ἑλληνικὴν θεωρίαν παραδε δομένων; in eo continetur quid significent dii, deae143 omnes, tam superi quam terrestres, marini et inferi, a Iove usque ad Nymphas, Musas, Plutonem et Furias, quid Gigantes, quid omnes ferae antiquae fabulae, ut de Medea, Omphale, cornu Amaltheae etc. Synesii Cyrenaei episcopi Ptolemaidis Epistolae. Aristidis Orationes quinque, inter quas et Smyrnaicus. Georgii Scholarii Praelectiones et commenti in Logica et in Porphyrii Isagogen. S2 301, L1 342
(= Vat. gr. 942)
[105] 8 Aristidis Orationes omnes, in quibus Panathenaicus cum commentariis. 142 143
pulcherrimum aggiunto nell’interlinea superiore. deae aggiunto nell’interlinea superiore.
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Platonis Gorgias sive De rhetorica cum glossis. Gregorii Theologi Declamationes tres, in quibus prima est de Potideatibus, in contrarium Libanii, in qua Athenienses defenduntur. Eiusdem Encomiasticus144 sermo in Andronicum Comnenum imperatorem. S2 308, L1 350
(= Vat. gr. 933)
[106] 9 Macrobii Ambrosii Super somnio Scipionis, conversus ex latina in graecam linguam a Maximo Planude monacho. Nicephori Gregorae Ad amicum quendam epistola de vituperantibus astronomiam. Eiusdem Epistolae duae. Nicephori eiusdem Epistolae, προσφωνήματα et sermones; et inter epistolas prima est παρακλητικὴ de astronomia; est et alia disputativa de libello Synesii de somniis; laudes deinde imperatorum; monodia in morte Andronici Palaeologi et alia in morte Metochitae; dialogus qui inscribitur Philomathes ἠ περὶ ὑβριστῶν; laus in Amygdalen; declamatio; apologia ad Andronicum Palaeologum; antilogia contra dicentes non est ταπείνωσις in hominibus; panaegyricus in prudentiam et facundiam Andronici Palaeologi et similia multa. Eiusdem Nicephori Oratio funebris in morte patrui sui145; oratio perfectissima est. Ioannis archiepiscopi Heracliae Ponti. Nicephori eiusdem Monodia in morte Andronici iunioris. Gregorii Nyssae Sermo contradictorius inducentibus fatum. Diophanti Alexandrini Arithmeticorum libri duo cum commentis Maximi Planudae optimis. De ratione lyricorum Pindari libellus. De metris sive pedibus in soluta oratione libellus. Nicephori Gregorae Epistola ad Ioseph philosophum. S2 291, G 55, L1 335
(= Vat. gr. 116)
[107] X Libanii Syri sophistae et quaestoris146 Epistolarum libri sex cum tabula et insunt quidem147 epistolae trecentae singulis quinque libris prioribus, sexto vero et ultimo XLV adeo ut numerum mille et quingentarum et148 XLV expleant. 144
Nell’interlinea superiore laudativus. L’intero rigo è stato aggiunto nell’interlinea. 146 quaestoris aggiunto nell’interlinea superiore. 147 Segue primo libro, poi espunto. 148 Segue et, poi espunto. 145
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
Epistolae XXI magni Basilii et Libanii mutuae. Dionysii Antiocheni sophistae Epistolae quaedam paucae. S2 312, G 56, L1 348 107
(= Vat. gr. 83)
[108] XI AEsopi fabulatoris Vita et fabulae. Maximi Planudae Dialogus de grammatica magnus. Gregorii Cyprii Proverbia per alphabetum. Libanii sophistae Vita, orationes, descriptiones, comparationes, laudationes, inter quas bonis laus comparatio agri atque urbis, vituperatio riae (sic), descriptio picturarum, veris, ebrietatis, belli et similium. Libanii eiusdem Epistolae. Basilii magni Libellus ad iuvenes quomodo Graecorum sive antiquorum libri ab iis legendi sint. Libanii Comparatio nauticae et agriculturae. Dictiones quaedam et precipue verba per alphabetum expositae. Georgii Lacapeni et Andronici Zaridae Epistolae tum ad alios tum inter ipsos mutuae cum commentis et glossis. Dictionum quarundam expositiones et sunt Manuelis grammatici, ut mihi videtur. Tractatus quidam De Trinitate et eius processu. Synesii Cyrenaei episcopi Ptolemaidis Epistolae cum glossis149. Extracta quaepiam pauca ex Platone. Proverbia quaedam pauca exposita. Dictiones quaedam paucae ex Platone interprætatae. S2 309, G 61, L1 351
(= Vat. gr. 113)
[109] 12 Nicephori Gregorae Logi150 sex ex secundo libro eius generalis Romanae historiae, ubi de Cantacuzeno multa et bella contra Persas et Latinorum contra Constantinopolim et Genuensium ad Capha, de Irene, Crale151, Palamitis et similia eorum temporum gesta; item de Ioanne Palaeologo, quem generum sibi ascivit Cantacuzenus, et similia, cum tabula. S2 315, G 62, L1 356
(= Vat. gr. 164)
[110] 13 De canibus et equis et eorum generibus cura et exercitatione libellus optimus. Xenophontis rhetoris Hipparchicus liber de equis sive de iaculatione equestri. 149
cum glossis aggiunto nell’interlinea superiore. Logi aggiunto nell’interlinea sopra libri, poi espunto. 151 Corretto su un precedente Carale. 150
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AEliani Ad Adrianum imperatorem Τακτικὴ θεωρία sive de re militari liber. Ex Leonis Sapientis imperatoris Tacticis, idest de re militari152 extracta. Nonni Panopolitae poetae Conversio153 Evangelii secundum Ioannem; est autem liber de gestis Christi eiusque miraculis, morte ac sepultura, heroico carmine compositus venustissime.
S2 317, L1 630.113
(= Vat. gr. 989)
[111] 14 Agathiae Scholastici Myrrinaei Historiarum libri quinque; ii continent Iustiniani tempora et gesta usque ad Iustinum iuniorem bellaque eiusdem per Narsetem ac Belisarium contra Gothos et Persas et Cosroen154 ac Saborem ipsorum reges, in Hunnos quoque et varios barbaros et mentio est de Zenone Isauro in ultimo libro; in primo, vero, ait auctor se esse Agathiam Memnonii filium, ex Myrrhina Asiae urbe pervetusta, olim ab AEolibus condita, seque Procopii rhetoris Caesareensis historiam exequutum, ut inde scilicet ipse Agathias historiam suam incipiat, ubi Procopius desinit. Apophthegmata variorum philosophorum collecta. S2 328, L1 367
(= Vat. gr. 151)
[112] 15 Constantini imperatoris Constitutio et mandatum, quo Sylvestro papae donat etc., et auctoritate dat155. Libanii Sermones triginta novem cum tabula et vita eius per Eunapium. Annorum computatio quaedam brevis per tabulas. S2 305, L1 p. XIII
(= Vat. gr. 81)
[113] 16 Arriani Ad Hadrianum imperatorem navigationes descriptae Ponti Euxini ad loca Bithyniae156, Paphlagoniae, Thraciae et similium cum descriptione locorum et fluminum eorumque distantia et mensura. Arriani eiusdem De Alexandri ascensu libri septem; in qua historia testatur se sequutum Ptolemaeum Lagi et Aristobulum Aristoboli, qui de gestis Alexandri veracius scripsere. Arriani eiusdem Historia indica, liber unus. Xenophontis De Cyri paedia libri octo.
152
idest de re militari aggiunto nell’interlinea superiore. Nell’interlinea superiore translatio. 154 La s di Cosroen aggiunta nell’interlinea superiore. 155 dat aggiunto nell’interlinea superiore. 156 Corretto su un precedente Bythyniae. 153
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
Eiusdem Xenophontis De Cyri ascensu libri VII.
S2 322, L1 p. XIV 113
(= Vat. gr. 143)
[114] 17 Historia anonyma, continens Iustiniani tempora et eius bella contra Cosroen et Persas per Bellisarium; item multa et Theodosii et Iustini gesta, et similis est Agathiae historiae; ego illam crediderim esse Procopii aut Agathiae157. Aristidis rhetoris Ad Rhodios de concordia oratio. Basilii Magni Sermo ad adolescentes quomodo ex graecorum adiuventur libris. (= Vat. gr. 1001)
S2 325, L1 364
[115] 18 Hermiæ Sozomeni Salaminii Ecclesiasticae historiae libri novem ad Theodosium imperatorem; in quibus complectitur tempora Constantini, Constantii, Iuliani, Ioviani, Valentiniani, Magni Theodosii, Arcadii, Honori imperatorum et Sylvestri158, Liberii et Damasi pontificum, ubi de Eutropio et Stilicone aliqua; enarrantur ibidem synodi plurimae et haeretici, ut Arrius, Eutychianus159, Macedonius et similes, et sancti viri, ut Athanasius, Hilarion, Apollinaris, Ambrosius, Gregorius Theologus, Donatus et similes multi episcopi et sancti viri ac sanctorum reliquiae; et de fide Iberorum et de crudelitate Saboris Persarum regis in Christianos; allegat in historia aliquando Procopium, ut libro V. S2 326, Leg 15, L1 365
[116] 19 Xenophontis De Cyri paedia libri octo. S2 320, L1 360
(= Vat. gr. 976) (= Vat. gr. 129)
[117] 20 Dionysii Alicarnasei Romanae antiquitatis libri XI. Porphyrius De vita Plotini et ordine librorum eius bis160. S2 319, L1 359
(= Milano, Biblioteca Ambrosiana, A 159 sup.)
[118] 21 Iamblichi Chalcidensis ex161 Coelosyria162 De secta pythagorica libri quatuor cum vita Pythagorae et tabula; ii complectuntur omnes mathematicas. Figurae musicae duae et horarum calculus quidam. Marini Neapolitani Proclus sive de felicitate. Aristotelis Περὶ παραδόξων ἀκουσμάτων. 157 Dopo Procopii seguiva un punto fermo, poi corretto in due punti con inchiostro più scuro, col quale è stato aggiunto, dallo stesso Vigili, aut Agathiae. 158 Sylvestri aggiunto nell’interlinea superiore. 159 Eutychianus aggiunto nell’interlinea superiore. 160 bis aggiunto nell’interlinea superiore. 161 ex aggiunto nell’interlinea superiore. 162 Corretto su un precedente Coelosyriae.
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113 – 127
Theophrasti Characteres.
(= Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, 86.3)
S2 306
[119] 22 Philostrati Lemnii sophistae De vita Apollonii Tyanaei libri octo.
(= Vat. gr. 1016)
S2 337, L1 376
FINIS SEPTIMI163 SCAMNI, INFRA ET SUPRA. IN VI164 SCAMNO, SUPRA165. [120] 1 Aristotelis Metaphysica.
(= Vat. gr. 257)
S2 227, L1 263
[121] 2
Aristotelis166
Physica.
(= Vat. gr. 249)
S2 228, L1 264
[122] 3 Platonis Opera omnia, videlicet Dialogi XXVII; Definitiones; De Republica libri X; De Legibus libri XII; Epinomis; Epitaphius et167 Epistolae. (= Vat. gr. 1029)
S2 234, L1 269
[123] 4 Platonis Dialogi XIX et De Republica libri decem. S2 232, L1 268
[124] 5 Alcinoi Didascalicus in dogmatibus Platonis. Platonis Dialogi decem et octo. S2 231, L1 267
(= Vat. gr. 226)
(= Vat. gr. 225)
[125] 6 Platonis Opera omnia cum Alcinoi Prologo, Isagoge et tabula; sunt autem primum Dialogi viginti novem, deinde De Republica libri X; De Legibus XII; item Timaeus; Epistolae; Definitiones et ultra praedictos omnes in fine Dialogi alii septem. S2 230, L1 265
(= El Escorial, Bibl. del monastero, Ψ-I-1, gr. 421)
[126] 7 Platonis Dialogi XXXI et De republica libri et Isagoge Alcinoi. S2 233, L1 274
X
cum tabula, prologo
(= Cesena, Biblioteca Malatestiana, D 28 4)
[127] 8 Claudii Ptolemaei Mathematicorum liber, qui Almagestus dicitur; Astrologiae theorica. S2 247, L1 283
(= Vat. gr. 180)
163
Corretto su un precedente secundi. Corretto su un precedente III. 165 Ff. 23r-30r (100r-107r). 166 La prima a di Aristotelis corretta su una precedente e. 167 et aggiunto nell’interlinea superiore. 164
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
[128] 9 Euclidis Catoptrica, idest de mirabilibus quae cum speculis fiunt; quod opus Aulus Gellius allegat. Euclidis eiusdem Phaenomena, idest astronomia. Eiusdem Optica, idest de visus humani ratione. Eiusdem Dedomena, idest de mensuris geometriae. Theodosii Sphaericorum libri tres. Eiusdem De habitationibus, prout ad sphaeram pertinet. Eiusdem De noctibus et diebus, similiter ut ad sphaeram pertinet libri duo; describitur enim a Theodosio sphaera tota. Aristarchi De magnitudinibus atque intervallis solis et lunae liber. Autolyci Περὶ ἐπιτολῶν καὶ δύσεων, idest de ortibus et occasibus stellarum libri duo. Hypsiclis Anaphoricus, videlicet theorica planetarum. Autolyci Περὶ κινουμένης σφαίρας, de mota168 sphaera. Eutocii Ascalanonitae In libros quatuor conicorum τῆς κατ᾿ ἀυτὸν ἐκδόσεως Apollonii Pergensis geometrae commentarium. Vettii Valentis Antiocheni Anthologiarum libri octo in astrologia. Vettii Valentis eiusdem De iudiciis, ut mihi videtur, libri duo169 ad Marcum, in quorum principio allegatur ab eo Nechepso rex, divinissimus astrologus; sed ii mihi videntur VIII anterioribus adiungendi; sunt et in iis tabulae quaedam astrologicae. Constitutio signorum XII ad effectum Chronocratoris. Annorum computatio quaedam et tabulae. Tabulae quaedam astronomicae. Claudii Ptolemaei Geographia. Procli Diadochi Ὑποτύπωσις τῶν ἀστρονομικῶν ὑποθέσεων. Ioannis170 Alexandrini De usu astrolabii; et quid in eo descriptorum unumquidque significet. Arati Phaenomenorum ad introductionem ex Achillis libris duobus de omni. Ex aliis commentariis introductio similis. Eratosthenis Ἐν ὅλω Hipparchi in Arati Phaenomena; ibi est quae stellae cooriantur signis 12 etc. Hipparchi In Arati et Eudoxi Phaenomena enarrationis libri tres ad AEschrionem. In Pauli doctrinam et ea quae scripsit in iudiciali. Astronomicae artis θεμέλιος secundum Chaldaeos; ibi de planetis, 168
mota aggiunto nell’interlinea superiore. Segue in quorum, poi espunto. 170 Segue Philoponi, poi espunto. 169
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zonis, caeteris sphaericis et cur homines essent tam longaevi in primis mundi principiis; est autem opus continens theoricam et iudicialem, sed magis iudicialem partem, optimum longumque. Alim filii Isaac Israelitae Astrologia; huius esse superius opus mihi videtur et huic coniungi debere; opus quidem magnum est et exactissimum; allegatur in eo Apomasar, quem Albumasar dicunt. Gaudentii philosophi Harmonica171 isagoge sive musica introductio, libellus pulcher. Harmonica172 ars alia sine nomine auctoris. Aristoxeni musici Ἁρμονικῶν στοιχείων, idest Harmonicorm elementorum sive principiorum libri tres. Alypii Isagoge sive introductio musica. Aristoxeni173 Ῥυθμικῶν στοιχείων liber secundus. Tabulae quaedam astronomicae paucae. Claudii Ptolemaei Harmonicorm libri tres; in huius fine figura est, in qua Archytae, Aristoxeni, Eratosthenis, Didymi et Ptolemaei eiusdem Harmonica allegantur. Diophanti Alexandrini Arithmeticorum libri sex. Diophanti eiusdem Περὶ πολυγώνων ἀριθμῶν, idest de multangulis numeris libellus. Harmonica ars alia sine auctoris nomine. Euclidis Isagoge sive introductio harmonica. Nomina quaedam iurisconsultorum et figura geniturae urbis Constantinopolis a Valente facta. S2 249, G 64, L1 285
(= Vat. gr. 191)
[129] X Astronomica quaepiam, ubi de gradibus provinciarum, urbium. Tabulae quaedam astronomicae. Isaac Argyri monachi Methodi et interpraetationes circulorum paschalium et aliorum necessariorum. Isaac Argyri eiusdem Demonstratio quod XXXa Septembris est proprie principium anni et non alia aliqua praeter hanc; in qua et de solaribus et lunaribus periodis, quas plurimi circulos appellant ἐμμέθοδος ἀιτιολογία. Isaac eiusdem ad Andronicum, qui petierat rationabiles methodos componi solarium et lunarium circulorum et quae eos sequuntur libellus. Eiusdem Methodus de Paschate. 171
Corretto su un precedente armonica. Corretto su un precedente armonica. 173 Segue ru, poi espunto. 172
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
Ioannis Damasceni Regula de Paschatis inventione. Nicephori Gregorae philosophi De Paschatis inventione sive174 Paschalion. Isaac Argyri De inventione τετραγωνικῶν πλεύρων τῶν μὴ ῥητῶν τετραγώνων ἀριθμῶν. Tabulae astronomicae sive calculus optimus. Ἔκδοσις ἐις τὸ ϊ᾿ουδαϊκὸν εξαπτέρυγον. Calculativae scientiae brevis et clara traditio. Maximi Planudae monachi Psephephoria sive calculatio secundum Indos, quae appellatur Magna. Georgii Chrysococce medici Enarratio in Σύνταξιν sive ordinem Persarum ad Ioannem Charsianitem eius fratrem in astrologia. Astrologiae opus optimum et praecipue circa inventionem horoscopi et temporum secundum Persas et Arabes. Enarratio quaedam in Persicos canones paratissimos. Methodus per quam prompte invenimus tempora175. Tabulae astronomicae exactissimae. Siam Persae Libellus de doctrina astrolabi. Isaaci Argyri monachi De inventione oppositionum solis et lunae methodus. Calculatio eclipsium a certis mundi annis. Regulae quaedam extractae ex Almagesto. Astronomica quaedam ars alia. Santzarae De astronomia liber. Nachizae Canones secundum Persas et tabulae. Santzarae liber alius de astronomia. Canones dierum, mensium et annorum, quibus nunc utimur; ii quidem sunt longae et exactissimæ tabulae. Asterismus, videlicet quae signa quot stellas habeant. Stellae coorientes de canis signorum secundum Persas et Indos. Canones longitudinis et latitudinis insignium urbium sive tabulae, ubi omnes insignes continentur. Methodus si oportet praeparare horoscopum vel astrolabium. Ecthesis methodica astrolabi descriptionis et usus. Prolegomena Magnae constructionis. Methodi perutiles ad multiplicationem in calculatione. Ordo alius partitionis in calculo secundum Pappum geometram. Canones alii multiplicationis in calculatione. 129 174 175
sive aggiunto nell’interlinea superiore. Segue et, poi espunto.
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Ptolemaei Ἄρχαι καὶ ὑποθέσεις. Circuli quidam astronomici circa effectum ventorum. Simeonis176 monachi Expositio. S2 275, G 66, L1 291
(= Vat. gr. 1058)
[130] XI Canones et tabulae astronomicae. Manuelis Comneni imperatoris Astronomiae apologeticus contra scripta cuiusdam monachi. Isaac Argyri Commentarius in primum schema geograp. De augmento et diminutione secundum aequalitatem in calculo. Procli Diadochi, idest successoris Platonis, Ὑποπωσις ἀστρονο μικῶν ὑποθέσεως177. Claudii Ptolemaei In eadem astronomica libellus cum enarratione Theonis Alexandrini, in quo et de astrolabi praeparatione et usu, sed haec o praedicto Procli libro continentur, nam in fine est τέλος Πρό178. Ioannis Philoponi Alexandrini De astrolabi us et quid eorum, quae in eo descripta sunt, unumquodque significet. Isaac Argyri Methodus praeparationis astrolabi et orga. De astrolabi usu brevis et clarissima methodus. Methodus principiorum astronomiae brevis et apertissim. Isaac Argyri Πραγμάτεια novorum canonum de coniunctionibus et oppositionibus ab annis etc. Ex Theonis enarratione in librum constructionis Ptolemaei et Canones cum tabulis latitudinis planetarum. Commentaria diversa in astronomicas hypotheses cum tabulis, in quibus est canon et tabula optim, continens omnes reges insignes omnium gentium ab Adam et diluvio179 usque ad reges romanos et imperatores, quos etiam per ordinem ponit ab Augusto usque ad Manuelem Palaeologum cum suis temporibus singulos. Ex Ptolemaei Magna constructione canones quidam et eiusdem De magnitudine τοῦ ἐνιαυσίου Χριστοῦ. Computatio quaedam lunaris συζυγίας cum commentis. Claudii Ptolemaei Geographia cum tabula. Isaac Argyri De solaribus et lunaribus circulis eorumque consequentibus, in quo et de Paschatis inventione. 176
Corretto con inchiostro più scuro su un precedente Symeonis. Segue Supra Ptolemaei mathematica constructione, poi espunto. 178 Una graffa unisce sul margine sinistro della pagina la descrizione di quest’opera di Tolomeo e quella immediatamente precedente di Proclo. 179 et diluvio aggiunto nell’interlinea superiore. 177
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
Matthaei monachi, qui enarrationem fecit in sacros et divinos canones, De Paschatis inventione. Isaac Argyri De Paschate emmethodus aetiologia. Theodori Melitiniotae Astronomica Tribiblos sive computationum180 introductio in quo et de astrolabi praeparatione; liber est optimus et magnus, in eo et canones calculationis planetarum etc. Theonis Alexandrini Astronomiae canones. Claudii Ptolemaei Astronomiae canones. Theodori Melitiniotae Astronomicae Tribibli tertius liber sive computationum secundum Persas ordo; videntur autem mihi libri superiores, idest Theonis et Ptolemaei et tabulae, quae sequuntur magnae et exactae, cum canonibus181 in hac Tribiblo contineri, licet separatae, videantur; et tabulae quidem a latitudine urbium incipiunt etc182. Demetrii Chrysolorae Astronomiae canones. Tabulae quaedam astronomicae. Computatio quaedam secundum canones Theonis ab annis etc. Stephani Alexandrini magni philosophi Computatio et canones183; Stephanus hic floruit temporibus Heraclii imperatoris, qui et de Moameth Turcorum legislatore multis temporibus ante praedixit eiusque de potentia. Theonis Alexandrini, Theodori Melitiniotae et Claudii Ptolemaei Canones alii astronomici. 130 S2 255, G 68, L1 301
(= Vat. gr. 1059)
[131] 12 Theodori Prodromi philosophi Παράφρασις in libros Posteriorum Analyticorum Aristotelis. Theonis Alexandrini In mathematica Ptolemaei. Diophanti Alexandrini Arithmeticorum libri se. Diophanti eiusdem De multangulis numeris libri II. Theonis Alexandrini Astronomia. Astronomiae canones alii et computationes. Ioannis Philoponi Alexandrini De astrolabi usu et quid in eo descriptorum singula designent. Recta sphaera et magnae tabulae secundum eam quarum in fine 180
Corretto su un precedente computationis. cum canonibus aggiunto nell’interlinea superiore. 182 Una parentesi graffa sulla sinistra del testo unisce, in conformità alla spiegazione datane da Vigili stesso, in una sola le descrizioni di cinque opere, da Theodori Melitiniotae Astronomicae Tribiblos a tabulae quidem a latitudine urbium incipiunt etc. 183 et canones aggiunto nell’interlinea superiore. 181
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quae stellae in qua parte signorum aut asrum figurarumque coeli constituantur plene continet.
S2 259, G 70, L1 294
(= Vat. gr. 304)
[132] 13 Claudii Ptolemaei Μαθεματικῆς συντάως quae appellatur Magna et ab aliis Almstus libri XIII; liber est pulcherrimus. S2 258, G 72, L1 293
(= Vat. gr. 179)
[133] 14 Menses nostri quomodo apud Persas appellentur tabula et de inventione anni Persarum alia. Nicephori Gregorae Paschalion, ex quo suum Argyrus fa. Isaac Argyri Πραγματεία novorum canonuum etc. Ioannis Alexandrini Grammatici De astrolabi usu, quid in eo descriptorum singula significent; hic est Ioan, qui cognominatur Philoponus. Tabula quaedam parva stellarum fixarum. Nicephori Gregorae Παράδοσις de praeparatione astrol. Tabulae quaedam astronomicae eiusdem, ut puto. Theodori Meliteniotae Astronomica Tribiblos: opus maximum et utilissimum; sunt autem libri tres, in quorum principio disseritur quid sit astronomia et a quibus inventa a primordio, ad Graecos fuerit translata et de almagesto, deinde computationes cum suis introductoriis et canones et tabulae et ad finem de Paschatis inventione et insignium urbium tabulae. S2 261, G 74, L1 296
(= Vat. gr. 792)
[134] 15 Theodosii Sphaerica. Autolyci De sphaera mota. Euclidis Optica et Phaenomena. Theodosii De habitationibus unus, De noctibus et diebus duo libri. Aristarchus De magnitudinibus et intervallis solis et lunae184. Autolyci185 De ortibus et occasibus libri duo. Hypsiclis Anaphoricus. Euclidis Catoptrica. Eutocii Ascalonitae In libros III Apollonii Conicorum τῆς κατ᾿ ἀυτὸν ἐκδόσεως commentaria exactissima. Euclidis Dedomena. Marini philosophi In Euclidis Dedomena commentaria. Commentaria In Euclidis Elementorum libros novem. S2 262, G 76, L1 297
184 185
(= Vat. gr. 204)
et lunae aggiunto nell’interlinea superiore. Corretto su un precedente Autolycus.
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[135] 16 Enarrator anonymus In Tetrabiblion Ptolemaei; commentarium est optimum in IIII eius astrologiae libros. Porphyrii philosophi Isagoge in Apotelesmatica Ptolemaei. Pauli Alexandrini De OEcodespote sive Domino geniturae. Claudii Ptolemaei Harmonica186. S2 266, G 78, L1 302
(= Vat. gr. 1048)
[136] 17 Alypii Isagoge musica. Damiani Heliodori Larissaei Opticarum hypothesum, videlicet ὀπτικῶν ὑποθέσεων liber. Cleonidae Isagoge harmonicae. Gaudentii philosophi Harmonica Isagoge. Theonis platonici Totius musicae compendium. Aristoxeni Harmonicorum elementorum libri tres. Claudii Ptolemaei Musica, imperfecta. Theodosii Sphaericorum libri tres. Theodosii eiusdem Περὶ ὀικήσεων, De habitationibus. Eiusdem De noctibus et diebus et e converso libri duo. Autolyci Περὶ κινουμένης σφαίρας unus. Autolyci eiusdem De ortibus et occasibus libri duo. Hypsiclis Anaphoricus. Aristarchi De magnitudinibus et intervallis solis et lunae. Eutocii Ascalonitae In quattuor libros187 Apollonii conicorum τῆς κατ᾿ ἀυτὸν ἐκδόσεως commentaria. Apollonii Pergaei Conicorum libri quatuor ἐκδόσεως Ἐυτοκίου Ἀσκαλωνίτου ἐυτυχῶς. Sereni Περὶ κυλίνδρου τομῆς libri duo. S2 285a, G 80, L1 319
(= Vat. gr. 2338, ff. 1-22+203)
[137] 18 Geometriae opusculum anonymum sine principio. Euclidis Στοιχείων sive elementorum libri XIII. Aliud quoddam opusculum geometricum in Dedomena. Euclidis eiusdem Dedomena. Commentaria in quasdam Dedomenorum propositiones. Hypsiclis Τὸ ἐις Ἐυκλείδην ἀναφερόμενον. Euclidis Decimus quartus liber. Theonis Alexandrini Canones astronomiae. Commentarium in Canones Ptolemaei tomi IIII. S2 264, G 81
186 187
(= Vat. gr. 190)
Corretto su un precedente Armonica. libros aggiunto nell’interlinea superiore.
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[138] 19 Epistola Nicephori Gregorae ad magnum Logotheten scriptorem libri appellati De astronomia. Theodori Metochitae Astronomia optima et maxima188 cum tabula. Theonis Alexandrini In Almagestum commentaria. Opus de signis celestibus sive astris et eorum origine, interpraetatione ac figura, cum pictura optima. Nicephori Gregorae De compositione astrolabi liber. S2 265, G 85, L1 308
(= Vat. gr. 1087)
[139] 20 Euclidis Elementorum τῆς Θέωνος ἐκδόσεως libri tredecim. Euclidis Dedomena. Marini philosophi In Euclidis Dedomena commentaria. Commentaria in Euclidis Elementorum libros. Damiani Heliodori Laryssaei Capita opticarum hypothesum189. Euclidis Optica et Catoptrica. Hypsiclis Anaphoricus. Aristarchi De magnitudinibus et intervallis solis et lunae190. Euclidis Phaenomena. Aristidis Quintiliani De musica libri tres. Claudii Ptolemaei Harmonicorum libri tres. Plutarchi De musica liber. S2 270, G 86, Leg 51, L1 305
(= Vat. gr. 192)
[140] 21 Canones secundum Persas sive Πρόχειρος σύνταξις cum tabulis exactissimis, in quibus et insignium urbium latitudo etc., deducti olim ex persica in graecam linguam a Chioniade Constantinopolitano, qui apud Persas versatus est, quibus lex est de astronomia etc. Ioannis Grammatici Alexandrini scholastici ac Philoponi cognominati In Priora Analytica Aristotelis commentaria καὶ ἀποσημει ώσεις ἐκ τῶν συνουσιῶν Ἀμμωνίου τοῦ Ἑρμείου191. Aristotelis Priora cum commentariis Ioannis Grammatici. Aristotelis Secundi Priorum Enarratio Magentini. Nicephori Gregorae Musica figura secundum planetas composita cum analogia harmonica Ioannis Philoponi. Ioannis Alexandrini Philoponi Commentaria in Posteriora Aristo188
et maxima aggiunto nell’interlinea superiore. hypothesum aggiunto nell’interlinea superiore. 190 lunae aggiunto nell’interlinea superiore. 191 Segue τῶν ἐις τὰ τρία τὸ πρῶτον, poi espunto. 189
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telis cum eius textu ἐκ τῶν συνουσιῶν Hammonii Hermiae cum additionibus suis. 140 (= Vat. gr. 209)
S2 267, G 87, L1 p. XIV
[141] 22 Claudii Ptolemaei Mathematicae compositionis, quae appellatur Magna sive Almagestus libri XIII. Claudii Ptolemaei Προχείρων κανόνων διάταξις καὶ ψηφορία. Eiusdem Quae stellae fixae sive astra, quo tempore anni, quibus in regionibus oriantur aut occidant liber, qui inscribitur Φάσεις ἀπλανῶν et inibi nomina mensium AEgyptiorum explicata secundum nostros. Eiusdem Ptolemaei Περὶ κριτηρίου καὶ ἡγεμονικοῦ. Theonis Alexandrini In Almagestum commentaria. Theodosii Sphaericorum libri tres. Autolyci De sphaera mobili192 liber unus. Euclidis Optica. S2 252, G 89, Leg 151, L1 288
(= Paris, B. N. de France, gr. 2390)
[142] 23 Tabulae astronomicae. Claudii Ptolemaei Harmonicorum libri tres. S2 251, G 92, L1 287
(= Vat. gr. 185)
[143] 24 Theodosii Sphaericorum libri tres. Autolyci De mobili sphaera unus. Euclidis Optica. Eiusdem Phaenomena sive Apparentia. Theodosii De habitationibus liber unus. Eiusdem De diebus et noctibus libri duo. Aristarchi De magnitudine et distantia solis et lunae193. Autolyci De ortu et occasu stellarum. Hypsiclis Anaphoricus sive relativus. Euclidis Dedomena sive data. S2 272, G 93, L1 307
(= Vat. gr. 202)
[144] 25 Hippocratis Opera, videlicet Iuramentum; Lex; Aphorismi; Prognosticon; Πρὸς τὰς Κνιδίας γνώμας ἢ περὶ πτισάνης ἢ περὶ διαίτης ὀξέων; Κατ᾿ ἰητρίον; Περὶ ἀκμῶν; Περὶ ἄρθρων ἐμβολῆς; Περὶ τῶν ἐν κεφαλῆ τραυμάτων; De aere, aquis et locis; Ἐπιδημιῶν libri septem; De natura hominis; De natura infantis; De natura generationis; Περὶ ἐπικυήσεως; De septimestri; De octimestri; De virginibus; De muliebri natura; Περὶ ὀδοντοφυίας, sive dentium genitura; Περὶ τόπων τῶν κατὰ ἄνθρωπον; Muliebrium libri duo; Περὶ ἀφόρων; Πε 192 193
mobili aggiunto nell’interlinea sopra mota, poi espunto. lunae aggiunto nell’interlinea superiore.
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ρὶ ἐπικυήσιος; Περὶ ἐγκατατομῆς παιδίου; De medico; De iudiciis; De corde; De carnibus; Περὶ ἀδένων ὀυλομέλϊης; Περὶ ἀνατομῆς; Epistolae; Dogma Atheniensium; Ἐπιβώμιος194; Πρεσβευτικὸς qui est ultimus; inest tamen in principio tabula, quae multo plura quam hic sint opera enumerat Hippocratis, et quidem usque ad LXIII.
S2 285, G 95, L1 317
(= Vat. gr. 276)
[145] 26 Liber appellatus Ἐφόδια τοῦ ἀποδημοῦντος compositus ab Epro Onzapharto, conversus in graecam linguam a Constantino Πρω τασιοκρῆτις, cum tabula. S2 274, G 96, L1 309
(= Ott. gr. 339, ff. 118-121+?)
Amedeni195
[146] 27 AEtii comitis Opsicii Libri sedecim generalis et perfectae medicinae cum tabula et in fine medicinae et virtutes ex herbis et animalibus. S2 280, L1 312
(= Vat. gr. 297)
[147] 28 AEtii Amedeni Libri sedecim universalis et perfectissimae medicinae cum tabulis suis196. Ex Africani Περὶ σταθμῶν καὶ μέτρων. Pauli AEgineta medici Libri septem in universa medicina identidem optimi et doctissimi, in quibus plurima de naturis et virtutibus diversorum animalium, herbarum et similium. Medicinae quaedam ad particulares morbos. S2 281, Leg 9.10, L1 313
(= Vatt. gr. 298+295)
[148] 29 Theodori Metochitae magni Logothetae Enarratio in quadraginta libros Aristotelis, videlicet197 in novem De physico auditu; in tres De anima; in quatuor De coelo; in duos De generatione et corruptione; in unum De memoria et reminiscentia; in unum De somno et vigilia; in unum De somniis; in unum De divinatione secundum somnia; in unum De motu animalium; in unum De brevi vita et longa; in unum De senectute et iuventute, de morte et vita; in unum Περὶ ζώων πορείας; in quatuor De partibus animalium; in quinque De generatione animalium; in quatuor Meteorologicorum; in duos De sensu et sensato. S2 217, G 99, L1 248
(= Vat. gr. 303)
[149] Hippocratis Opera omnia, idest libri sexaginta, videlicet Ὅρκος; 194
Segue sive ἐπικώμιος, poi espunto. Corretto su un precedente Amideni. 196 Nel rigo seguente una linea orizzontale marcava la fine della voce, che successivamente Vigili decise di ampliare proseguendo la descrizione delle altre opere del codice, dopo aver espunto la linea orizzontale. 197 Segue v, poi espunto. 195
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
Νόμος; Περὶ τέχνης; Περὶ ἀρχαίης ἰητριχῆς; Παραγγελίαι; Περὶ ἀσχημο σύνης; Περὶ φύσεως ἀνθρώπου; Περὶ γονῆς; Περὶ φύσεως παιδίου; Περὶ ἄρθρων; Περὶ χυμῶν; Περὶ τροφῆς; Περὶ ἑλκῶν; Περὶ ἱερῆς νό σου; Περὶ νόσων libri quatuor; Περὶ νόσων παθῶν; Περὶ τῶν ἐντός παθῶν; Περὶ διαίτης libri tres; Περὶ ἐνυπνίων; Περὶ ὄψεως; Περὶ κρισίμων; Ἀφορισμοὶ; Προγνωστικὸν; Περὶ διαίτης ὀξέως (sic); Περὶ φυσῶν; Μοχλικὸν; Περὶ ὀστέων φύσεων; Περὶ ἀγμῶν; Κατ᾿ ἰητρεῖον; Περὶ ἐγκατατομῆς; Περὶ γυναικείων libri duo; Περὶ ἀφόρων; Περὶ ἐπικλύσεων; Περὶ ἑπταμήνων198; Περὶ ὀκταμήνων199; Περὶ παρθενίων; Περὶ γυναικείης φύσεως; Περὶ ἐγκατατομῆς παιδίου; Προρρητικὸν libri duo; Περὶ συρρίγων; Περὶ ἁιμορροΐδων; Κωμίκαι προγηώσεις; Ἐπιδημιῶν libri septem; Ἐπιστολαὶ; Περὶ μανίης; Δόγμα Ἀθηναίων; Πρεσβευτικὸς; Ἐπιβώμιος; habet autem liber in principio lexicon, idest expositionem omnium difficilium dictionum in eo per ordinem alphabeti et post vitam Hippocratis secundum Soranum; fuit autem hic liber Theodori Palaeologi Cantacuzeni et Manuelis, ut in eo praenotatum est. 149
S2 283, G 101, Leg 72, L1 324
(= Vat. gr. 277)
FINIS VI SUPRA. IN VI SCAMNO INFRA200. [150] 1 Aristotelis Ethicorum Nicomachiorum libri X. S2 229, L1 266
(= Vat. gr. 263)
[151] 2 Aristotelis Logica, videlicet Praedicamenta X et Peri ermenias cum praelectione. Aphthonii sophistae Progymnasmata. Hermogenis Ars rhetorica perfecta. S2 235, L1 270
(= Vat. gr. 1022)
[152] 3 Aristotelis Opera, videlicet De insecabilibus lineis, sive Περὶ ἀτόμων γραμμῶν; Περὶ χρωμάτων; Περὶ ἀισθήσεως καὶ ἀισθητῶν; Περὶ μνήμης; Περὶ ὕπνου καὶ περὶ τῆς καθ᾿ ὕπνον μαντικῆς201; Περὶ τῆς καθ᾿ ὕπνον μαντικῆς; Περὶ ζώων κινήσεως; Περὶ γενέσεως καὶ φθορᾶς libri duo; Μετεώρων quatuor; Περὶ ζώων μορίων quatuor; Περὶ ζώων γενέσεως 198 Corretto su un precedente ἑπταμήνου, aggiungendo nell’interlinea superiore ων, ma dimenticando di barrare l’ου finale. 199 Corretto su un precedente ὀκταμήνου, aggiungendo nell’interlinea superiore ων, ma dimenticando di barrare l’ου finale. 200 Ff. 30r-34v (107r-111v). 201 Corretto su un precedente μαντείας.
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quinque; Περὶ μακροβιότητος καὶ βραχυβϊότητος; Περὶ νεότητος καὶ γήρως καὶ ζωῆς καὶ θανάτου. S2 239, L1 275
(= Vat. gr. 258)
[153] 4 Synesii De regno ad Arcadium liber. Eiusdem Φαλάκρας ἐγκώμιον. Dion sive Περὶ τῆς κατ᾿ ἀυτὸν δϊαγωγῆς. AEgyptii sive Περὶ προνοίας libri duo. Ad Paeonium Περὶ δώρου. De somniis sive Περὶ ἐνυπνίων. Epistola Andronici Zaridae ad Lacapenum et alia epistola Lacapeni ad Zariden. Aristotelis De mundo liber. S2 237, L1 272
(= Vat. gr. 92)
[154] 5 Maximi Planudae Ad Thalassium presbyterum quidam de Sacra Scriptura libellus. Aristotelis Ethicorum Nicomachiorum sive Parvorum Moralium libri cum glossis. Eiusdem De historia animalium libri. S2 236, L1 271
(= Vat. gr. 506)
[155] 6 Canones et tabulae astronomicae secundum Arabes. S2 242, L1 278
(= Vat. gr. 211)
[156] 7 Mercurii Trismegisti Dialogi XVIII. Porphyrii Τῶν πρὸς τὰ νοητὰ ἀφορμῶν. De virtutibus libellus eiusdem, ut puto. Procli Diadochi platonici philosophi Στοιχείωσις theologica in capitibus CC, liber optimus. Procli eiusdem De theologia secundum Platonem libri duo, in quorum primo et de coaevis suis mentionem facit, videlicet de Plotino, Amelio, Porphyrio, Iamblicho, Theodoro; libri sunt optimi et perfectissimi. S2 238, L1 273
(= Vat. gr. 237)
[157] 8 Procli In Ptolemaei Tetrabiblon sive Quadripartitum commentaria nobilissima. S2 245, L1 281
(= Vat. gr. 1453)
[158] 9 Alexandri Aphrodisiei Περὶ χρώματος, et Ὁρισμοὶ sive Definitiones eiusdem. Aristotelis Praedicamenta X. Porphyrii Isagoge cum vita eius et glossis.
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Aristotelis Κατηγορίαι sive Praedicamenta rursus cum glossis202. Eiusdem Περὶ ἑρμηνείας sive De interpraetatione cum glossis203. Eiusdem Priorum analyticorum libri duo cum glossis. Eiusdem Posteriorum analyticorum totidem cum glossis. 158 [159]
X
De canonibus Theonis et Ptolemaei tractatus quidam. Isaac Argyri monachi Canones astronomici. Theonis Alexandrini Ἐις τοὺς προχείρους κανόνας astronomiae παράδοσις et in hac ipsa πρόχειροι canones Ptolemaei; sunt autem tabulae excellentes, in quibus et urbium insignium et stellarum fixarum longitudines latitudinesque explicantur. Claudii Ptolemaei Πρός Σύρον συμπερασματικῆς τετραβίβλου, idest Quadripartiti libri quatuor. De nominatis centris, epanaphoris et apoclimatibus et de nomine ac potestate XII locorum204 libellus. Ioannis Chrysostomi De prophetia libellus. Claudii Ptolemaei Fructus, quod Centiloquium vocant. Canonum quorundam pars. Claudii Ptolemaei De argumentis planetarum. Introductio quaepiam ad calculationem astrorum. Ioannis Grammatici Alexandrini De astrolabi usu et quid in ipso descriptorum unumquodque significet. Isaac Argyri Methodus praeparationis astrolabici organi. (= Vat. gr. 208)
S2 246, L1 282
[160] XI Tabulae longitudinis et latitudinis insignium urbium. Tabulae secundum Persas ex traditione Chioniadae. Isaac Argyri Methodus solarium et lunarium circulorum quaeque eos consequuntur. Mercurii, ut inscribitur, Technologia de hora solis et lunae. Tabulae astronomicae et in ultimo quomodo inveniatur annus Persarum. (= Vat. gr. 1047)
S2 254, L1 290
[161] 12 Cleomedis Κυκλικῆς θεωρίας μετεώρων libri duo. Nicomachi Geraseni pythagorei Arithmeticae introductionis libri duo. Claudii Ptolemaei Harmonicorum libri tres. S2 248, G 65, L1 284
(= Nürnberg, Stadtbib., cent. v app. 36-38)
202
glossis aggiunto nell’interlinea superiore. cum glossis aggiunto nell’interlinea superiore. 204 Nell’interlinea superiore domorum. 203
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[162] 13 Claudii Ptolemaei Geographiae libri septem. De astrolabi praeparatione libellus. Medicinae et remedia quaedam ad varios morbos. De oleis variis in medicina conficiendis. De variis unguentis et electuariis. De insania et melancholia et earum causis liber. Tabulae provinciarum ex Geographia Ptolemaei. De simplicium pharmacorum potentia liber optimus per alphabeti ordinem compositus, ubi de herbarum, lapidum, animalium205 et similium virtutibus. S2 256, G 67, L1 320
(= Vat. gr. 178)
[163] 14 Nicomachi Geraseni pythagorici Arithmeticae introductionis libri duo. Claudii Ptolemaei Harmonicorum libri tres. Euclidis Geometriae libri duodecim. S2 257, G 69, L1 292
(= Vat. gr. 196)
[164] 15 Cleomedis Κυκλικῆς θεωρίας μετεώρων, sive De circulis libri duo. Aristotelis De mundo liber. Enarratio particularis astrolabi. S2 260, G 71, L1 295
(= Vat. gr. 223)
[165] 16 De praeparatione astrolabi organorum libellus. De usu astrolabi et partibus eius libellus. Canones differentiae temporum insignium virorum. Receptae quaedam in alchimia latine scriptae. Canones alii rursum cum tabulis. Extracta quaedam astronomica, ut differentiae intercapedinum inter planetarum sphaeras; differentiae annorum monarchiarum, legum et insignium virorum; calculus quinque planetarum et tabulae a Moameth incipientes. Theophili philosophi Ad Deucalionem filium libri quatuor de iudiciali astrologia et praecipue de interrogationibus, qui libri inscribuntur Περὶ καταρχῶν πολεμικῶν καὶ ἐπὶ στρατείας καὶ τυραννίδος ἐξ ὧν ἐν πείρα γέγονε καὶ ἐκ τῶν ἀρχαίων συνήγαγε et alibi Θεοφίλου
Περὶ καταρχῶν διαφόρων τὰ πρῶτα κεφάλαια τῆς δωδεκατρόπου ὀρφέως περὶ καταρχῶν τῶν ζωδίων etc. Eiusdem ad Deucalionem filium epistola; liber autem fuit Laudivii equitis hierosolymitani, ut praescribitur.
S2 243, G 79, L1 279 205
(= Vat. gr. 212)
animalium aggiunto nell’interlinea superiore.
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[166] 17 Gemini Isagoge in Meteora, videlicet Sphaera. Methodi perutiles in astronomia. De praeparatione astrolabi libellus. Theophili Συλλογή περὶ κοσμικῶν καταρχῶν. Claudii Ptolemaei Φάσεις ἀπλάνων ἀστέρων, videlicet quae stellae quo mense quo die oriantur. De constructione astrolabi libellus alius. S2 263, G 73, L1 298
(= Vat. gr. 318)
[167] 18 Diophanti Alexandrini ad Dionysium Arithmeticae libri octo. S2 244, G 75, L1 280
(= Vat. gr. 200)
[168] 19 Claudii Ptolemaei Γεωγραφικῆς ὑφηγήσεως libri octo cum tabulis suis et in principio et fine sunt epigrammata in Ptolemaeum; liber est pulcherrimus et fuit Maximi Planudae; in ultimo autem libro sunt nomina mensium AEgyptiorum cum nostris similibus. S2 250, G 77, L1 286
(= Vat. gr. 177)
[169] 20 Ptolemaei Harmonicorum libri tres. Porphyrii In Harmonica Ptolemaei commentarium. Barlaam monachi philosophi Logisticae libri quinque. Barlaam eiusdem Ἀριθμητικὴ ἀπόδειξις τῶν γραμμικῶς ἐν τῶ δευτέρω τῶν στοιχείων αποδειχθέντων, προοίμιον et liber. Eiusdem Barlaam Quomodo oportet ex Almagesto Ptolemaei ratiocinari solarem eclipsim. Eiusdem Diligentior ratio de eodem. Eiusdem Barlaam monachi Enarratio in canonem apostolorum de Paschate et de confecto a prioribus canone ad inventionem Paschatis per singulos annos; est autem de Paschate canon apostolorum talis; si quis episcopus vel presbyter vel diaconus sanctam Paschatis diem, annum, vernum, æquinoctium cum Iudæis fecerit, καθαιρείσθω. S2 271, G 82, L1 306
(= Vat. gr. 187)
[170] 21 Heliodori Enarratio in Pauli Apotelesmatica. Ephaestionis (ut videtur) Enarratio in Pauli Apotelesmatica. Mercurii Trismegisti Methodus ἐις πᾶσαν καταρχὴν. Syri Catholica παραγγέλματα περὶ τῶν καταστημάτων τοῦ αἔρος. Quod membrum humani corporis singula signa sint sortita. Apotelesmatica constructio ab AEgyptiis de206 zodiaco circulo et omnes astrologiae canones ac termini exactissimi. Enarratio in Quadripartitum Ptolemaei. G 83 206
Segue ζωδ, poi espunto.
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[171] 22 Claudii Ptolemaei Πρόχειροι κανόνες astronomiae207, videlicet tabulae eius astronomicae nobiles. Synesii Epistolarum pars, videlicet epistolae eius LXXVII. Eiusdem ad Paeonium De dono et De somniis. S2 277, G 84, L1 300 (amissae tempore Ioannis Cadelli custodis) (= Vat. gr. 1852)
[172] 23 Euclidis Elementorum libri XIII, in quibus sunt solidorum tres cum praelectione quadam et terminorum declaratione optima, quibus geometriae opus fit perspicuum. Barlaam monachi Logistica in astronomia. Claudii Ptolemaei Geographia imperfecta. S2 268, G 90, Leg 71, L1 303
(= Vat. gr. 193)
[173] 24 Claudii Ptolemaei Geographia cum Isaac Argyri commento super prima figura etc. parvo. Manuelis Bryennii Harmonicae introductionis libri tres; musica est pulcherrima. Claudii Ptolemaei Harmonicorum libri tres. Porphyrii Enarratio in quatuor prima capita primi Harmonicorum Ptolemaei. Pappi Commentarium a quinto capite eiusdem libri et deinceps post Porphyrii enarrationem. Pappi eiusdem Enarratio in secundum Harmonicorum Ptolemaei librum accuratissima. S2 269, G 88, L1 304
(= Vat. gr. 176)
[174] 25 Logothetae In XIII libros Magnae compositionis mathematicae sive Almagesti Ptolemaei commentaria optima et accuratissima. S2 273, G 91, Leg 24, L1 323
(= Vat. gr. 182+181)
[175] 26 Simonis, Xenophontis et Apserti Atheniensium Hipposophion et Hieracosophion, idest de equorum et accipitium ad venandum cura libellus. Interpretatio Hippocratis ad Galenum; et est fictum quid inepte. Regula ad inveniendum horoscopum alicuius et constituendam geniturae figuram per interrogationem. Significationes VII plantarum et quales homines eorum unusquisque efficiat et cui rei dominentur animatae sive inanimatae208 planetarum singuli et signorum et regulae quaedam aliae astrologicae et de interrogatione an sit futurum quod quis quaerit. Mercurii Trismegisti Methodus in omnem καταρχὴν. De coniunctionibus trium planetarum simul. 207 208
Corretto su un precedente astrologiae. Corretto su un precedente inamatae.
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
De nominibus ac potestate XII domorum in figura. Significationes VII planetarum ut supra et de eclipsi lunae et aliae regulae in astrologia notabiles. De usu astrolabi et quibus sit proficuum casibus. Galeni Περὶ κατακλίσεως prognostica ex mathematica scientia liber magnus. Ptolemaei Apotelesmatica ad Syrum, idest Tetrabiblos. Brontologion sive interpretatio sismologii XII signorum, quem in singulis fit terraemotus aut tonitrus, quid significent in accidentibus mundi et quid significent tonitrus pariter in singulis mensibus circa annonam etc., videlicet Ἰανουάριος ἐὰν βροντης σίτος ἔσται πολὺς etc. Item Regulae quaedam et nomina singulorum mensium et de diebus lunae ac eius signis significatoque. 175 Galeni Excerpta quædam ex primo libro optima. G 94, L1 310
(= Vat. gr. 1066)
[176] 27 Generalis medicinae liber de particularibus morbis a capite hominis usque ad pedes eorumque remediis, quadringentis LXXV capitibus explicatus; ad Constantinum Porphyrogennetum imperatorem cum tabula. Ἀλὴ apud Indos, apud Graecos vero Abitziani, Liber περὶ ούρων209, in graecam linguam e barbara translatus a Christodulo medico, in numerum autem graecumque ordinem reductus a Ioanne Zacharia medico. Mercurii monachi Περὶ σφυγμῶν libellus. Pselli De vi alimentorum et eorum iuvamine ac nocumento liber optimus ad Constantinum Monomachum imperatorem per ordinem alphabeti, ubi de naturis et qualitatibus omnium ciborum et omnium quae comedi possunt aut bibi plene tractatur; e medicorum libris extractus ac transferendus. Liber anonymus Περὶ χυμῶν βρωμάτων καὶ πομάτων terrestrium, aeriorum ac marinorum et quae ex iis sint nutritiva et boni humoris, quae vero indigestibilia atque humoris mali, imperfectus. S2 284, G 97, L1 316
(= Vat. gr. 292)
[177] 28 Hippocratis Aphorismi cum commentariis Galeni, ut videtur. Galeni ex libris et ex commentariis Philagrii de urinis excerpta quaedam. Romani πρωτομηνίτου Zenonis Myrelaei imperatoris Liber in medicina instructivus. 209
Nell’interlinea superiore idest de urinis.
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Theophili De urinis libellus et eiusdem commentarii in Magnum medicum de urinis210. Theophili eiusdem Libellus περὶ διαχωρημάτων. Ioannis Alexandrini cognomento Philoponi Περὶ σφιγμῶν. Melethi monachi Σύνοψις de natura hominis, videlicet de anima eiusque potentiis et virtutibus211 et corporis generatione et omnibus eius partibus. S2 282, G 98, Leg 79, L1 314
[178] 29
(= Vat. gr. 280)
Georgii212
medici Liber e variis libris extractus in universali medicina sub regno Stephani imperatoris Serviæ cum tabula magna et capitibus 257. Liber alius medicinae universalis, in cuius principio de diebus bonis et malis singulorum mensium ad pharmaca et phlebotomiam et similia caetera; nec non Esdrae prophetae de claris et obscuris diebus, quaeve in iis facienda vitandave sint scribitur et quae in quibus utiles sint et e contra singulis mensibus deinde praeparationes variorum pharmacorum ad varios morbos et similia, de variis excerpta auctoribus. Medicinale continens potentias naturae in medicinam variorum morborum per ordinem alphabeti. Michaelis Pselli De naturis simplicium ad Monomachum Constantinum imperatorem, videlicet de virtutibus herbarum, pomorum, lapidum, animalium et similium et quid cuique malo conferat. Dioscoridis Capita LXIII, sed liber non adest. Michaelis Pselli Liber de potentia alimentorum et utilitate ac nocumento ipsorum e libris medicorum compilatus ad Constantinum Monomachum imperatorem213 et eiusdem medicine ad varios morbos e diversis medicis inibi explicatis extractae. Hierophili sophistae De alimentis liber, quibus videlicet singulis mensibus uti convenit et quibus abstinere. S2 279, G 100, L1 311
210
Nell’interlinea superiore sive in Magni medici librum de urinis. Da eiusque a virtutibus aggiunto nell’interlinea superiore. 212 Nell’interlinea superiore ultimus. 213 imperatorem aggiunto nell’interlinea superiore. 211
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
IN QUINTO SCAMNO SUPRA214. [179] 1 Digestorum compendium, per alphabeti ordinem confectum atque ita inscriptum: Ἐκλογὴ καὶ σύνοψις τῶν βασιλικῶν ξ βιβλίων σύν παραπομπαῖς κατά στοιχεῖον. Novae constitutiones aliquorum imperatorum, ut Romani veteris et novi: Constantini Porphyrogenneti215, Nicephori, Ioannis, Basilii iunioris, Leonis, Manuelis et Alexii Comnenorum, Isaacii Angeli et similium. Item aliquorum patritiorum et officialium. Leonis imperatoris In hos sexaginta libros universae Nomothesiae sive legislationis, epistola Iustiniano (quod miror) inscripta; ex hoc autem videtur mihi esse hoc Leonis compendium; ponitur vero epistola haec in principio, quam casu septem sapientium apophthegmata subsequuntur et deinde mensurae, videlicet milliariorum216, stadiorum, cubitorum et similium. Iusiurandum quod praestant principatus sive magistratus ineuntes. Eustathii romani Περὶ ὑποβόλου. Dictionarium, quo declarantur latinae dictiones in graecis legibus, per alphabetum. Dictionarium aliud, quo exponuntur dictiones, quibus in litteris utimur, per alphabetum. De sponsalibus et nuptiis gradibusque affinitatum et cum quibus prohibeantur nuptiae aut inter quos permittanturve, ubi Michaelis et Ioannis Xiphilini patriarcharum nec non Alexii Comneni, Isaacii Angeli et aliorum nonnullorum edicta ac constitutiones circa hoc ponuntur. De temporalibus intervallis, ἀπὸ ῥοπῆς, idest a momento temporis usque ad centum annos, videlicet quid fieri possit aut debeat in iure, tot dierum, tot mensium, tot annorum spatio; puta dies tot aut horae dantur a iure ad hoc faciendum, menses tot, ut quadrimestre condemnatis, anni tot, ut anni ad adeundum etc. De diversis capitibus, videlicet varii termini in iure. S2 169, G 102, L1 205
(= Vat. gr. 852)
[180] 2 Matthaei monachi Sacrorum canonum compendium, ubi in principio de omnibus synodis, de canonibus apostolorum et de sanctis viris Dionysio, Gregorio Nyssa, Basilio, Timotheo, Theophilo, Cy214
Ff. 34v-46v (111v-123v). Porphyrogenneti aggiunto nell’interlinea superiore. 216 Corretto su un precedente milliarioriorum. 215
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rillo et similibus, et de synodo circa Photium, de origine in civilis, de legibus decalogi et similibus; est autem compendium hoc iuris canonici per ordinem alphabeti compositum, cum tabula sua. Nicetae metropolitae Heracliae Responsa ad quendam Constantinum episcopum, ad quasdam quaestiones ab eo propositas ut de digamis, de eo qui socium adulteravit et similibus. Latinae dictiones in graecis canonibus inventae, per alphabetum expositae. Antiochi praefecti praetorio Epistola ad Nestorium heresiarcham et alia Nestorii ad ipsum. Compendium totius ecclesiasticae traditionis, videlicet de Trinitate, de imaginibus Dei, de reliquiis sanctorum, de VII synodis et similibus, incerti auctoris. Barlaam monachi Πρὸς τὰς κυριωτέρας Λατίνων ὑποθέσεις, ex quibus ostendere se existimant quod Spiritus Sanctus etiam ex Filio habet τὴν ὕπαρξιν. Eiusdem Ad Nicolaum archiepiscopum de papae principatu seu potestate. Eiusdem217 Dialogus de Spiritu Sancto, in quo interloquutores sunt graecus et latinus, et inscribitur «Legatus». Eiusdem Barlaam Ἀνασκευὴ in missam ei epistolam a legatis papae et disputatio Latinorum cum ipso. Eiusdem Ad synodum de unione cum Latinis, scilicet graecae Ecclesiae. Cyrilli archiepiscopi Alexandriae Liber de Trinitate. Eiusdem De Domini nostri incarnatione libellus. Basilii magni archiepiscopi Caesareae in Cappadocia Oratio de morte218. De Spiritu Sancto tractatus anonymus. Constantini Harmenopuli Πρόχειρον legis, appellatum Hexabiblos, collectum undique ex libris iuris per epitomen atque in sex libros distinctum, in quibus principium est de iustitia et iure, et de iudicibus, de legibus et origine iuris et de compilatione digestorum Iustiniani et codice, institutis et authenticis, in quibus maxime infamat avaritiam malignitatemque Tribuniani; deinde refert quomodo Leo Sapiens hos omnes libros et totum iuris corpus, a Iustiniano compilatum, rursus compilavit et in sexaginta libros
217 218
Segue (ut puto), poi espunto. morte aggiunto nell’interlinea superiore.
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
reduxit, et hae in prohemio, post exequitur omnem iuris substantiam sex libris et praesunt omnibus tabulae suae etc. S2 170, G 104, L1 189 180
(= Vat. gr. 841+851)
[181] 3 Interpraetationes aliquae in Sacra Scriptura, ut quod ex latere Domini manavit sanguis et aqua, et similia. Photii patriarchae Ex epistola ad monachum Bulgariae principem, qua dicebatur quod sit opus principis. Eiusdem Photii De monachorum voto. Eiusdem De sacrificiis. Maximi abbatis Ad Elpidium presbyterum de theologia, Hecatontades duae, quarum singulae centum habent capita theologicarum definitionum et deinde capita XIIII, et inibi de amore, de incarnatione Verbi etc. Chrisostomi archiepiscopi Constantinopolis In parabolas Evangelii commentarii. Maximi eiusdem Quatuor aliae Hecatontades in theologia. Nili asceti Capita CXIIII in theologia. Stephani metropolitae Nicomediae Brevis expositio atque enarratio trium partium animae. Liber219 appellatus Ὁδηγὸς, in quo probationes christianae fidei contra haereticos continentur et quid oporteat catholicum facere aut credere et definitiones Ecclesiae. Anastasii monachi De fide orthodoxa libellus. Anastasii presbyteri in monte Sina De fide itidem libellus et ex Proclo contra Severum, Nestorium, Paulum Samosatenum hereticos et similes, ex Cyrillo quoque220, Ambrosio, Amphilochio, Irenaeo, Antiocho, Flaviano, Ignatio, Iulio, Gregorio Nazianzeno, Melitone, Severiano, Dionysio Areopagita, Ioanne Damasceno aliisque sacris scriptoribus eorumque libris, qui ibi allegantur et221 contra item Theodosianos222, Gaianitas, Acephalos, Monophysitas haereticos, et quid singuli eorum asserant, quid contra orthodoxi respondeant, disputationes; quae omnia praedicto libro continentur, qui Ὁδηγὸς appellatur. Ioannis abbatis monachorum qui erant in monte Sina Ad Ioannem abbatem Rhaithi λόγος ἀσκητικὸς, qui appellatur Climax, idest 219 Da questa voce fino a quella che termina con qui Ὁδηγὸς appellatur si estende sul lato sinistro una parentesi, che tiene insieme la descrizione delle tre opere consecutive in un’unica voce. 220 quoque aggiunto nell’interlinea superiore. 221 Nell’interlinea superiore contra eosdem (poi espunto) et. 222 Segue Gra, poi espunto.
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Scala, XXX capitibus quasi XXX gradibus explicatus, ad ascendendum ab inferioribus rebus ad superiora et coelestia; et est haec virtutum scala, in cuius principio epistola est eius ad praefatum Ioannem et huius responsiva ad ipsum, nec non eius vita. Eiusdem (ut puto) Πρὸς τὸν ποιμένα in theologia. Dorothei viri sancti Liber περὶ τοῦ φόβου τῶν μελουσῶν κολάσεων καὶ τοῦ ἀγονίζεσθαι μὴ ἐμπεσεῖν ἐν ἀυταῖς. Basilii archiepiscopi Caesareae in Cappadocia Ἀσκητικὰι διατάξεις πρὸς τοὺς ἐν κοινοβίω καὶ καταμόνας ἀσκοῦντας; liber sat magnus. Theodori presbyteri Rhaithi Προπαρασκευὴ τὶς καὶ γυμνασία, volenti discere quis modus divinae incarnationis et quae dicta sint de ipsa non recte sentientibus a veritatis alumnis. Anastasii Responsa ad quaestiones quasdam sibi factas in fide, ut quale sit signum perfecti christiani, et similes; liber est magnus cum allegationibus variorum theologorum, ut Olympiodori, Gregorii Nyssae, Isidori, Basilii, Nemesii, Theodoriti, Dionysii, Epiphanii, Chrysostomi, Dionysii Alexandrini et similium. Theodoriti Cyropolitae Ἐκ τῶν ἀπόρων interrogatio, quid significet secundum imaginem et similitudinem, et Nemesii Emesae episcopi Ex libro de natura hominis et aliorum theologorum variae quaestiones in Sacra Scriptura cum responsionibus suis, quas ego crediderim superiori Anastasii libro contineri debere, nam idem est modus. Pselli Ad Michaelem Ducam imperatorem de Trinitate et articulis quibusdam fidei multa curiosa. Maximi De duabus voluntatibus Christi et de voluntatibus. Iesu filii Sirach Sapientia liber magnus. Iesu eiusdem Sirach filii Προσευχὴ in fine Sapientiae. Florentini sacerdotis Et librorum ἐπισφραγιστοῦ ad magnum regem Ptolemaeum organum canonicum breve ad cognoscendum quid de quaque re sit eventurum. Calculus et regula inveniendi circulum solis et lunae, dierum et mensium paschaliumque et caeterorum similium. Ioannis Damasceni De Macedonum mensibus et ecclesiasticorum brevis traditio. Epactae mensium, incipientes a Martio mense. Theophilacti episcopi Bulgariae Epistolae; opus magnum. Basilii archiepiscopi Caesareae in Cappadocia Liber magnus de baptismate. Cosmi Χρονικὴ παρασύντομος βίβλος de diabolo et serpente et pomo
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
quod comedere protoplasti, et de cherubim flammeaque eius223 rhomphaea et de morte Chain et de Seth astrologiae inventione, qui nomina planetis imposuit, et similibus, in bibl. hist. Tractatus de commemoratione variorum anni festorum, tam Dei et Beatae Virginis quam variorum sanctorum. S2 171, G 106, L1 207 181
(= Vat. gr. 509?)
[182] 4 Ordo ecclesiastici officii, ut quae commemoratio sit facienda in festis totius anni et quae orationes dicendae, ut in festo Βαΐων, idest Palmarum, et similibus, et in principio cantus musicis notis praenotatus et in fine sermo Ioannis Chrysostomi de dominica resurrectione, imperfectus. S2 177, G 110, L1 211
(= Vat. gr. 769)
[183] 5 Compilatio quaedam iuris civilis, ubi primo de consuetudine quaedam, deinde de verborum significatione non eadem omnino neque eodem penitus ordine, quae in latinis libris fforum (sic), post de regulis iuris, tam canonici quam civilis, post de episcopis et clericis ipsorumque privilegiis, et post de monasteriis et similibus, ut224 περὶ ἐμφυτεύσεως ecclesiasticarum rerum; deinde libro VI de magistratibus et eorum ordine ac privilegiis, ut de consulibus, proconsulibus, legatis, praefectis urbis, praefectis praetorio, praetoribus et similibus; libro VII de indiciis et iudicibus et omnibus, quæ ad illos pertinent, ut si quis ius danti non obtemperaverit, si quis in ius vocatus non ierit, de eo per quem factum erit, et similibus; liber VIII de contractibus et ad eos pertinentibus; in X de dolo, malo et similibus; sunt enim libri X cum titulis suis, sed defit primus; omnes cum commento sive glossis optimis. G 111 [184] 6 Tetramenaeon, idest officium ecclesiasticum quattuor mensium anni, idest quid singulis eorum mensium diebus dici debeat et quae orationes quaeve commemorationes, quo in libro multa variorum theologorum dicta orationesque allegantur, quorum nomina atque opera ibi exprimuntur. S2 178, G 114, L1 212
(= Vat. gr. 787)
[185] 7 Christoduli monachi Contra Iudaeos libri novem, per dialogum confecti, in quibus Ioannem Cantacuzenum imperatorem, Ioasaph monachum transnominatum, et Xenon hebraeum quendam 223 224
Segue r, poi espunto. Segue de, poi espunto.
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nomine disputantes in Peloponneso inducit; hoc legem suam probante, Ioanne imperatore praefato confutante. Ioannis Cantacuzeni imperatoris διὰ τοῦ μοναχικοῦ σχήματος μετονομασθέντος Ἰωάσαφ μοναχοῦ Liber contra Sarracenos eorumque legem; cuius argumentum est quod Achaemenides quidam nobilis ac dives, magnus antea Moameth eiusque legis defensor, a Deo inspiratus, relictis omnibus, venit ad Ioannem Cantacuzenum imperatorem et in eius amicitiam insinuatus est, adeo ut, postquam Ioannes ipse ad vitam monasticam transiit, idem unus ex iis fuerit qui eum sunt sectati et, monachus quidem factus, transnominatus est Meletius; huic igitur Meletio, in vita monastica proficienti225, quidam226 musulmanus Sampsatines Sphachanes Persa litteras mittit, hortatur ad pristinam legem redire; is ad Ioannem praefatum recurrit, auxilium implorat; Ioannes provinciam suscipit, disputationem contra Persam instituit, absolvitur autem opus totum quatuor apologiis, quarum prima est quod Christus filius Dei est et perfectus deus est et, cum Deus esset, factus est homo, ut prophetae praedicant; 2a quod Filius et Verbum Dei, cum Deus esset, in ultimis diebus ob hominum salvationem factus est homo et, crucifixus ac sepultus, resurrexit etc. et quod non divinitas, sed humanitas passa est et quod est venturus iudicare etc.; 3a quod post Christi resurrectionem XII discipuli eius totum mundum docuere, miraculis crediti, et de Beata Virgine etc.; 4a quod Μωάμεθ erranter et impie docuit et quod non soluta est vetus lex et testamentum a Christo, sed magis constituta, quoniam legis debile et impossibile adimplevit Evangelium; in principio autem operis ponitur similitudo legis iudaicae et moamethicae quaeve habeant communia. Incerti auctoris Contra Moameth libri quatuor cum tabulis suis, in quibus continentur capita in Coran, hoc est in lege a Moameth posita, explicata; liber est optimus atque utilissimus. S2 184, Leg 46, L1 218
(= Vat. gr. 686)227
[186] 8 Prochori Cydonae monachi De igne montis Thaborii et transfiguratione Christi liber. Ioannis Cantacuzeni imperatoris, qui appellatus est Ioasaph monachus, Contra Prochori librum de igne Thabor. 225
Segue a, poi espunto. Corretto su un precedente quodam. 227 La voce è stata inavvertitamente duplicata da Fabio Vigili, cfr. [223] 8. 226
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
Prochori eiusdem Liber quod idem est ὀυσία καὶ ἐνέργεια in Deo, adducens in hoc dicta theologorum, et Ioannis Cantacuzeni Contra ipsum disputatio, demonstrans eum male et blaspheme intelligere ea dicta. Ioannis Cantacuzeni eiusdem Ad Paulum de quibusdam fidei ac theologiæ capitibus probationes et in iis et omnibus superioribus allegationes multae variorum theologorum, ut Andreae Cretensis, Ephraim Syri, Synodi contra Monothelitas, Anastasii, Cyrilli, Damasceni et similium. S2 186, G 115, Leg 47, L1 220 186
(= Vat. gr. 673)
[187] 9 Prochori Cydone et Ioannis Cantacuzeni De igne sive flamma montis Thabor et reliqua eadem penitus opera ipsorum, quae in superiore proximo libro, nullo penitus addito vel dimin. S2 188, L1 222
(= Vat. gr. 674)
[188] X Nicephori archiepiscopi Constantinopolis Liber de fide christiana contra idololatras, ubi multa curiosa et haec inter alia, videlicet contra Antonium, Ioannem et Constantinum Mamonam haereticos, contra Arrianos quoque Manicheos et Eusebium de apostatis et iis qui cum temporibus mutantur exemplum Chamaeontis; de dicentibus usque ad Constantinum idola adorasse Christianos et quod non deberent adorare imagines et similia multa, ut etiam in tabula libri omnis. Capita quædam catholicae fidei ex variis theologis et Scriptura Sacra, anonyma. Contradictiones magnae tres contra deliramenta228 impii Constantini Mamonae, videlicet τοῦ Μαμωνᾶ, de incarnatione divini Verbi indocte simul et impie effutita229. S2 187, G 118, L1 221
(= Vat. gr. 682)
[189] XI Decisio facta a sancta synodo congregata versus Barlaam et Acindynum eorumque errores et sectatores sub imperatoribus Ioanne Cantacuzeno et Ioanne Palaeologo, in cuius fine est subscriptio ipsorum duorum imperatorum et reliquorum principum, qui ibi affuere, inter quos multi sunt clari viri et scriptores, veluti Philotheus, Theodoritus, Cabasilas, Choniates et similes. Philothei archiepiscopi et patriarchae Constantinopolis Adversus X libros Nicephori Gregorae philosphi reliquaque eius scripta in Barlaam et Acindyni errores atque haeresim, lapsi et a suprascripta synodo excommunicati, libri quindecim, cum tabula et protheo228 229
Corretto su un precedente delirationes. Corretto su un precedente effutitas.
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ria, in qua continetur quomodo Nicephorus, praedictorum errores sequutus et de igna Thaborii ac Christi transfiguratione haeretica sentiens, a praefata synodo condemnatus est. S2 192, G 119, L1 226
(= Vat. gr. 1149)
[190] 12 Latini cuiusdam qui Parysii morabatur Ad Manuelem Palaeolgum imperatorem peregrinantem in Galliis epitome in forma syllogismi de Spiritus Sancti processu. Manuelis Palaeologi Romanorum imperatoris Liber apologeticus magnus de processione personarum contra praefatum latinum, probans Spiritum Sanctum a Patre tamen, non etiam a Filio procedere. Libellus quidam, licet imperfectus, ad instruendum adolescentem, quo a vitiis ad virtutes animum advertat. Manuelis Palaeologi Ad Ioannem filium capita centum admonitoria, quo pacto, vitam ducens, in optimum imperatorem sit evasurus; quem librum et alio loco superius notavi, ut et superiorem. Liber de variis causis, quibus in fide scandalizamur, distinctus in sermones quatuor, quibus causae prædictae atque earum remedia continentur, et in primo per transitum vituperatio Turcorum vitae et legis. Monodia in morte Ioannis fratris, et videtur mihi esse alicuius ex Palaeologis, ita inscripta: Ἀπὸ συναλγοῦντος παραμυθητικὸς230 ἢ επὶ θανάτου. Encomion in patres, qui ad VII generales synodos convenere. Encomion aliud sive laudatio in Gabrielem archiepiscopum Thessalonicae. Encomion aliud in David Thessalonicensem. Commemoratio et sermo in particularia miracula et inventionem corporis ac reliquiarum sanctae martyris Euphemiae. Monodia ad Manuelem Palaeologum imperatorem. Sermo quidam quod neque ex Sacra Scriptura neque ex rationis necessitate cogimur dicere Spiritum Sanctum a Filio proced. Basilicon ad David praedictum et reliquos sanctos patres. Consolatorius sermo ad egrotantem ἢ περὶ καρτερία. Libellus quidam de virtute et moribus, bonus. S2 194, G 122, L1 228
(= Vat. gr. 1107)
[191] 13 Isaac syri monachi atque heremitae sive anachoretae De vita monastica et contemplativa libri duo, quibus ad LXXXIX sermones 230
Corretto su un precedente παραμυθηκὸς.
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
atque homiliae continentur, interpraetati a Patritio et Habraam abbatibus, qui fuere ἐν τῆ λαύρα Beati Sabae.
S2 193, G 124, Leg 76, L1 227 191
(= Vat. gr. 605)
[192] 14 Nili archiepiscopi Thessalonices Liber magnus contra Latinos, continens LXII capita, quorum primis XIII probatur nullam aliam esse causam231 dissensionis inter Latinorum Ecclesiam et orientalem usque ad id temporis, nisi quod papa nollet dubium remittere in universalem synodum, sed vellet ipse praesidere ac magister esse habereque caeteros discipulorum loco; deinde de potestate papae et de enchiridion contra Latinos, unde a quovis convinci possent et de Spiritu Sancto contra Latinorum opinionem sermones V; reliquis vero XLIX capitibus continentur solutiones argumentorum, quibus Latini inducere existimant ut inquit Spiritum Sanctum a Filio quoque procedere, quae omnia XLIX capita argumentorum ipse confutat totidem solutionibus iuxta oppositis; liber habet tabulam. Solutio eiusdem eius partis in symbolo, quae inquit qui ex Patre Filioque procedit, et expositio dicti symboli in Nicaea facti a CCCXVIII patrum synodo atque eiusdem per patres interpretatio. Ultimo in fine libri quiddam breve ex Arsenio Cyzici metropolita. S2 196, G 126, L1 230
(= Vat. gr. 1117)
[193] 15 Liber de virtutibus et vitiis, ut de sapientia et voluntate, de puritate et prudentia, de iustitia, de misericordia, de operatione et gratia, de principatu et potestate, de vituperatione, sive iurgio, et calumnia, de divitiis et paupertate, de similibus, ex omnigenis auctoribus collectae sententiae, tam philosophis et historicis, quam ecclesiasticis et sacris. S2 197, G 129, L1 231
(= Vat. gr. 739)
[194] 16 Aristotelis Opera, videlicet Περὶ χρωμάτων, De insecabilis lineis; De longaevitate et vitae brevitate; De iuventute et senectute, et vita et morte, et respiratione; Περὶ ζώων πορείας; De sensu et sensato; De memoria et reminiscentia; De somno et secundum somnum divinatione; De motu animalium; De animalium partibus libri IIII; De animalium generatione libri quinque; De anima libri tres. S2 198, G 128, L1 232
(= Vat. gr. 266)
[195] 17 Ioannis Damasceni De philosophia liber, qui continet capita quinquaginta tria. 231
Segue latin, poi espunto.
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Eiusdem Damasceni De fide orthodoxa liber, qui continet capita centum, cum tabula. Eiusdem (ut puto) Interpraetationes in quasdam Evangelii partes, ut : «Pater maior me est232» et: «Ego sum vitis vera et pater meus cultor est233» et: «De die illa nemo novit, neque angeli neque filius, nisi Pater234» et: «Pater, si possibile est, transeat a me calix iste235». Basilii Ad Eubulum quomodo Filius et Verbum ex Patre genitus est et quaedam alia catholicorum extracta ex diversis theologis, quorum opera ibi allegantur. S2 201, G 130, Leg 48, L1 235
(= Vat. gr. 501)
[196] 18 Aristotelis Physica cum commentariis. G 133, L1 239 [197] 19 Aristotelis De partibus et natura animalium libri cum commentariis Michaelis Ephesii. S2 205, G 134, L1 238
(= Vat. gr. 261)
[198] 20 Alexandri Aphrodisiaei Commentarii in Aristotelis libri De sensu et sensato. Michaelis Ephesii Commentarii in Aristotelis libros De memoria et reminiscentia; De somno et vigilia et De divinatione secundum somnia; De motu animalium; De longaevitate et brevitate vitae et De senectute et iuventute et respiratione. Procli Physica στοιχείωσις, videlicet omnes termini et definitiones in physica, secundum Aristotelem. S2 226b, G 135, L1 259
(= Vat. gr. 271)
[199] 21 Amerii (ut videtur) sophistae Sermones, inter quos et monodia est in filium236 eius Ruffinum et oratio in principio studii. AEliani De proprietate animalium libri XVII. AEliani eiusdem Variae historiae libri quatuordecim. Theodosii diaconi Captura Cretae, versu politico. Philostrati Epistolae ἑταιρικαὶ sive amatoriae. Simocati Epistolae rurales, amatoriae et philosophicae et Paschalion breve. Hippocratis Epistola ad Ptolemaeum regem; epistola ipsa Hip232
Gv 14, 28. Gv 15, 1. 234 Mt 24, 36. 235 Mt 26, 39. 236 Corretto su un precedente filii. 233
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pocratis continet quid faciens quis quibus anni diebus sanitatem illibatam conservet et continuam. Bruti Epistolae et De Laconum breviloquentia, quam Laconismon appellant, breve quid. Alciphronis rhetoris Epistolae halieuticae237 sive marinae. Alciphronis eiusdem Epistolae parasiticae. Eiusdem Epistolae amatoriae et laus agriculturae. Horti laudatio anonyma, nescio an eiusdem. Hymni in Beatam Virginem, partim hexametro, qui omnes incipiunt Χαῖρε, et partim versu politico. In quaedam musicum, in Romanorum pugnam, ad Simplicium philosophum versus iambici sive politici, anonymi. Enodia et in Nicephorum magnum suum, in sanctum Theodorum, in honorem Dei, in eunuchum, in apostolos et similes, versus primo hexametri, deinde politici, nec minus in Basilium, Iamblichum, Xenophontem, Theonem philosophum versus politici et rursus in Beatam Virginem hexametri. Odae quoque sunt XII eodem senario, quarum ultima est in amorem inscripta Ὠδάριον ἐρωτικὸν. 199 S2 200, G 137, L1 234
(= Par. suppl. gr. 352, olim Vat. gr. 997)
[200] 22 Prodromeni Neophyti monachi Ἔφοδος συνοπτικὴ τῆς λογικῆς πραγματείας Ἀριστότελ. Ammonii Commentarii in partem Logicae Aristotelis. Porphyrii Isagoge cum commentariis et praelectione, in quibus commentariis, non longe a principio, ponitur epitaphium quod Aristoteles Platoni fecit. David philosophi Enarratio X Praedicamentorum philosophiae; opus satis magnum pulchrumque et utile. Commentarium anonymum in Porphyrii Isagogen. Ammonii Hermiae philosophi Praelectio in universam philosophiam; hic ita praenotatum238 est: «Ammonius ὁ σακᾶς sub Commodo imperatore fuit, cuius dicipuli Plotinus et Origenes.»; Ammonius vero Hermias, qui praesentem librum interpraetatus est, fuit sub Leone Magno imperatore, cuius discipuli multi, sed praecipuus Ioannes Philoponus Alexandrinus; Hermupolis autem in AEgypto. 237 238
Corretto su un precedente alieuticae. Corretto su un precedente praescriptum.
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Ammonii239 Hermiae philosophi eiusdem Commentaria in V voces, idest in Isagogen Porphyrii. Porphyrii Phoenicis, discipuli Plotini, Lycopolitae (est autem Lycopolis ipsa in AEgypto), Isagoge V vocum cum glossis. Aristotelis X Praedicamenta cum commentariis Ammonii ex parte, videlicet Περὶ ὁμωνύμων et Περὶ ὀυσίας, et in reliquo cum commentariis Ioannis Philoponi. Ammonii Hermiae Commentarii in Aristotelis libros Περὶ ἑρμη νείας240 sive De interpraetatione. Ioannis grammatici Scholastici Philoponi Alexandrini In Priora et Posteriora analytica Aristotelis commentaria: ἐκ τῶν συνουσιῶν Ἀμμονίου τοῦ Ἑρμείας. Magenteni Enarratio secundi libri Priorum Aristotelis. Ioannis Philoponi Alexandrini Σχολικαὶ ἀποσημειώσεις ἐκ τῶν συνουσιῶν Ἀμμονίου τοῦ Ἑρμείας μετὰ τινῶν ἰδίων ἐπιστασιῶν sive Commentaria in Posteriora Aristotelis, textus cum commento. Particula quaedam ex Praedicamentis Aristotelis. Leonis Magenteni metropolitae Mitylenes Commentaria in secundum Posteriorum Aristotelis. Leonis Magenteni eiusdem Commentaria in Dialecticam Aristotelis, videlicet in VIII libros Topicorum eius. Ammonii Hermiae philosophi Enarratio in Sophisticos elenchos sive in libro Elenchorum Aristotelis. S2 216, G 138, L1 247
(= Vat. gr. 1018)
[201] 23 Clementis Epitome τῶν Πέτρου ἐπιδημιῶν κηρυγμάτων. Liber de fide christiana, qui appellatur Ὀδηγὸς, in quo de fide plene disputatur et roborantur articuli. Anastasii monachi ex monte Sina Opus de fide orthodoxa magnum et perutile, in quo ex variis scriptoribus sacris, velut Flaviano, Ignatio, Iulio, Melitone, Cyrillo, Hippolyto, Dionysio et similibus eorumque rationibus atque auctoritatibus, probatur fides catholica disputaturque contra Theodosianos, Gaianitas, Acephalos, Nestorianos, Paulianos et Andream nestorianum, Monophysitas et omnia hereticorum genera, quorum sectae ac nomina in extremo libri per cathalogum enumerantur atque anathemate percutiuntur, et sunt quidem numero ad centum et LXXVI, inter quos et Valens, Manens, Marcion, Eutyches, Dioscorus, Severus, 239 240
Corretto su un precedente Hammonii. Corretto su un precedente ἑρμήνειας.
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Ioannes Philoponus, Origenes, Macedonius et denique omnes a Simone mago usque in auctoris ipsius tempora. Gregorii De fide libellus, ubi aliquæ de Christo quaestiones explicantur. 201 Iustiniani imperatoris Edictum de fide catholica.
S2 195, G 141, L1 229
(= Vat. gr. 1116)
[202] 24 Simplicii magni philosophi In Enchiridion Epicteti commentarium, videlicet in capita eiusdem LXIX. S2 226b, G 142, L1 261
(= Vat. gr. 327)
[203] 25 Plutarchi Moralia, quae constant capitibus LXXV, videlicet De virtute et malitia241; Περὶ παίδων ἀγωγῆς; Quomodo quis sentiat ἑαυτοῦ προκόπτοντος ἐπ᾿ ἀρετῆ; De iis qui a Deo tarde puniuntur; Quomodo quis ab inimicis iuvetur; Quomodo oportet adolescentem poemata audire; Quomodo discernat quis assentatorem ab amico; 8 Quomodo quis se laudet extra invidiam; 9 Περὶ ἀοργησίας; X Περὶ πολυπραγμοσύνης; XI Περὶ ἐυθυμίας; 12 Περὶ δυσωπίας; 13 Περὶ φιλαδελφίας; 14 Περὶ αδολεσχίας; 15 Περὶ τοῦ ἀκούειν; 16 Περὶ πολυφιλίας; 17 Περὶ φιλοπλουτίας; 18 De fortuna; 19 Animae ne an corporis passiones sint peiores; 20 Aqua ne an ignis sit utilior; 21 Περὶ δεισιδαιμονίας; et hic est finis Ethicorum; 22 Plutarchi consolatorius ad Apollonium; 23 Consolatorius ad propriam uxorem; 24 Περὶ φυγῆς; 25 Galbas; 26 Otho; 27 Per bellum ne an per sapientiam Athenienses fuerint clariores; 28 Περὶ τοῦ ὅτι μάλιστα τοῖς ἡγεμόσι δεῖ τὸν φιλόσοφον διαλέγεσθαι; 29 Ὑγϊεινὰ παραγγέλματα; 30 Ἐι πρεσβυτέρω πολιτευτέον; 31 Convivium philosophorum (sive ut in alio libro est) Septem sapientium symposium; 32 De Iside et Osiride; 33 Mulierum virtutes, ubi Troades, Phocides, Chiae, Argivae, Persides, Celtae, Meliae, Tyrrhenides, Lyciae, Salmatides in Hyberia242, Milesiae, Phocides, Valeria et Cloelia, Micca et Maegisto, Pieria, Polycrite, Lampsace, Aretaphila, Camma, Stratonice, Chiomara, Timoclea, Eryxo et243 Xenocrite244; 34 Γαμικὰ παραγγέλματα; 35 Ad ducem exercitus indoctum; 36 et 37245 Περὶ σαρκοφαγίας sive de esu carnium, libri duo; 38 De fato; 39 Platonicae quaestiones, quarum non invenitur principium; 40 De musi241
Nell’interlinea superiore vitio. Corretto su un precedente Hiberia. 243 et aggiunto nell’interlinea superiore. 244 Corretto su un precedente Xenocrita. 245 Aggiunto nell’interlinea superiore. 242
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ca; 41 Σύνοψις ὅτι παραδοξότερα246 οἵ στωϊκοὶ τῶν ποιητῶν λέγουσιν; 42 Epitome comparationis Aristophanis et Menandri; 43 Epitome de generatione animae in Timaeo; 44 Ὅτι ὀυδὲ247 ζῆν ἐστὶν ἡδέως κατ᾿ Ἐπίκουρον; 45 An bene dictum sit τὸ λάθε βιώσας; 46 Ἐι ἀυτάρκης ἡ κακία πρὸς κακοδαιμονίαν; 47 De amore ἐις τὰ ἔκγονα248, videlicet Περὶ τῆς ἐις τὰ ἔκγονα φιλοστοργίας; 48 De invidia et odio; 49 De Monarchia, democratia et oligarchia; 50 Amatoriae narrationes; 51 Causae physicae sive Problemata249. 52 53 54 55 56 Περὶ τῶν ἀρεσκόντων τοῖς φιλοσόφοις sive de placitis philosophorum libri quinque, quibus universa philosophia et mathematica continetur et primus quidem liber habet capita XXX, secundus XXXII, tertius XVIII, quartus XXIII, quintus XXX; in his de natura rerum sive physica, de astrologia, de medicina250, de divinatione, de omnibus denique rerum continetur; item de anima, de generatione hominis, de omnibus inquam rebus; 57 De ethica virtute; 58 Περὶ τοῦ πρώτου ψυχρ; 59 De Homero; 60 Ὅτι διδακτὸν ἡ ἀρετὴ; 61 De fortuna Romanorum; 62 De Alexandri fortuna et virtute; 63 De Alexandri fortuna et virtute liber II; 64 Πολιτικὰ παραγγέλματα, ubi de legibus ac moribus plurima; 65 Apophthegmata regum et ducum, ad Traianum; 66 Laconica Apophthegmata; 67 De parallelis sive comparationibus Graecorum et Romanorum, ubi quae similia utrisque evenerint continetur; 68 Κεφαλαίων καταγραφὴ sive Problemata, ubi et Romana sunt et Graeca problemata; 69 Vitae decem rhetorum, videlicet Antiphonis, Andocidis, Lysiae, Isocratis, Isaei, AEschinis, Lycurgi, Demosthenis, Hyperidis et Dinarchi, ubi et sophismata super Demosthene; 70 Quod irrationalia sive bruta ratione utuntur; 71 Περὶ τοῦ μὴ δεῖν δανείζεσθαι; 72 Στωϊκῶν ἐναντιωμάτων; 73 Quae nam animalium sint prudentiora, terrestria ne an aquatilia; 74 Περὶ τοῦ ἐιτοῦ ἐν Δελφοῖς; 75 Περὶ τῶν ἐκλελουπότων Χριστηρίων; finis. Plutarchi eiusdem Συμποσιακῶν, idest Symposiacorum libri novem; quorum singuli continent capita X praeter ultimum, qui habet XV; ibi omnia, quae de conviviis eorumque celebratione et alacritate dici possunt, plenissime describuntur. S2 219, G 145, L1 250
(= Vat. gr. 139)
246
Corretto su un precedente περιδοξότερα. Corretto su un precedente οὔδε. 248 Corretto su un precedente εὔκονα, poi espunto; segue 48, poi espunto. 249 sive Problemata aggiunto nell’interlinea superiore. 250 de medicina aggiunto nell’interlinea superiore. 247
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
[204] 26 Pselli Commentarii in Logica, videlicet in illud ars artium et scientia scientiarum et deinceps in LXXXXIII logicae capita sive textus. Ioannis Consulis, videlicet Ὑπάτου, et magistri philosophorum Itali Ἔκδοσις sive Enarratio in libros Topicorum Aristotelis, videlicet in II, III et IIII, quorum secundus251 capita continet sive textus XXXIX, tertius LXV, quartus LXXXII, cum commentariis Ioannis praedicti. Ioannis Consulis eiusdem Ad Andronicum imperatorem liber de dialectica. Ioannis eiusdem Ἔκδοσις περὶ τῆς τῶν συλλογισμῶν ὕλης καὶ τῆς συστάσεως ἀυτῶν. Eiusdem Ioannis philosophi Methodus rhetoricae, edita κατὰ σύνοψιν sive per compendium. Liber anonymus de duabus Christi naturis, videlicet divina et humana, ubi et aliqua de Trinitate. Aristotelis De mundo ad Alexandrum liber. De tribus syllogismorum figuris liber anonymus. S2 207, G 143, L1 240
(= Vat. gr. 316)
[205] 27 Aristotelis Φυσικῆς ἀκροάσεως, idest de physico auditu libri novem, cum praelectione et commentariis. Eiusdem De mundo liber. S2 213, G 146, L1 244
(= Vat. gr. 1025)
[206] 28 Aristotelis Τῶν μετὰ τὰ φυσικὰ, idest Metaphysicorum libri V252, sed inscribuntur quinquaginta, quod videlicet singuli X contineant partes. Simplicii Praelectio in primum librum Physicorum. Aristotelis De physico auditu libri novem, cum glossis. Nicomachi Geraseni pythagorei Arithmeticae introductionis libri duo, cum praelectione et glossis. Aristotelis Περὶ ζώων μορίων, idest De partibus animalium, libri tres. Eiusdem De anima libri tres. Eiusdem De generatione et corruptione, et Meteora. S2 203, G 147, L1 236
(= Vat. gr. 256)
[207] 29 Ex Ammonio in quinque voces pauca quaedam. Leonis Magenteni metropolitae Mitylenes Brevis enarratio quinque vocum sive Isagoges Porphyrii. 251 252
secundus aggiunto nell’interlinea sopra un precedente primus, poi espunto. Segue q, poi espunto.
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204 – 211
Porphyrii Isagoge cum dictis commentariis Magenteni. Aristotelis Categoriae sive Praedicamenta decem cum glossis extractis e commentariis Simplicii super iis. Aristotelis Περὶ ἑρμηνείας cum commentariis Ammonii, ut videtur. Magenteni Brevis enarratio in tria schemata Aristotelis. Aristotelis Priora et Posteriora analytica, cum commentariis partim Leonis Magenteni et partim Alexandri Aprodisiei, ut mihi videtur. Aristotelis Topicorum libri octo sive dialectica cum expositione ex Alexandri Aphrodisiei commentariis super iis extracta. Eiusdem Sophistici elenchi cum commentariis Michaelis Ephesii sive, ut alii volunt, Pselli.
S2 240, G 148, L1 276
(= Vat. gr. 244)
[208] 30 Ἀπορίαι φυσικαὶ secundum Aristotelis δόξαν problematum sive quaestionum solutiones, et primum de anima ἀποριαι et254 deinceps per omnia Aristotelis opera. et253
S2 214, G 149, L1 245
(= Vat. gr. 268)
[209] 31 Porphyrii Isagoge sive quinque voces cum commento. Aristotelis Decem praedicamenta cum commento. Eiusdem Περὶ ἑρμηνείας cum praelectione et commento. Eiusdem Priora et Posteriora analytica cum commento. Eiusdem Topicorum libri octo cum commento. Eiusdem Sophistici Elenchi cum praelectione et commento. S2 212?, G 150, L1 599.82
(= Vat. gr. 242)
[210] 32 Scholae sive enarratio in Ι et Κ Ethicorum Nicomachiorum Aristotelis, Eustachii ut quidam volunt. S2 226, G 151, L1 257
(= Vat. gr. 320)
[211] 33 Compendium sive epitome operum Aristotelis, videlicet Physicorum; Meteororum; De generatione et corruptione; De partibus animalium; De generatione animalium; De anima; De sensu et sensatis (sic); De memoria et reminiscentia; De animalium motu; De somno et vigilia; De somniis et divinatione ipsorum; De longaevitate et brevitate vitae; De iuventute et senectute, vita et morte, respiratione et expiratione; De corpore; Ethicorum et Metaphysicorum; et aptissima quidem compilatio est per capita et quaestiones, cui auctor ipse anonymus255 aliquid interdum addit, ut in libris de anima opiniones Christianorum contra philosophos etc. S2 224, G 152, Leg 78, L1 255
(= Vat. gr. 267)
253
et aggiunto nell’interlinea superiore. et aggiunto nell’interlinea superiore. 255 Si tratta di Georgius Pachymeres. 254
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
[212] 34 Liber de ordine graduum in imperatoria domo et magistratuum et quae nominatio, quis habitus quenque (sic) magistratuum quaeve insignia deceant et quid sit a quoque faciendum, quae sit potestas cuique, quis vestitus, quos omnes per ordinem enumerat, ut drungarium, protobestiarium, primicerium, despoten, ducem, magnum domesticum et similes, ut quoque conostaulon, protospatharium, amiralium et similes cum officiis universae domus principis et ipsorum praecedentia, videlicet quis magistratus alterum praecedat; quid sit faciendum variis diebus festis vel ab iis vel ab imperatore vel etiam a sacerdotibus; et est proprie liber magistri caerimoniarum, editus, ut videtur, sub Michaele et Andronico Palaeologis, de quibus et Michaele Tarchaniote et Cantacuzeno et Theodoro256 Metochite sive Logothete mentio est in principio. Georgii Gemisti Πρὸς τὰς Σχολαρὶου ὑπὲρ Ἀριστοτέλους ἀντιλήψεις; in iis vituperatio Aristotelis et Simplicii, eius defensoris, continetur et Scholarii ipsius contra quae scribit, cum defensione et exaltatione Platonis. Plethonis Legum conscriptionis imperfectum quid et breve. Georgii Gemisti In reginam Helenam ἐπικήδειος. Mensium et annorum ordo et dierum ἀπαρίθμησις, ubi de diebus lunae, μουμηνία et embolimo257. Magica λόγια τῶν ἀπὸ Ζωροάστρου μάγου, quae versibus fere hexametris constant. Georgii Gemisti Declaratio quaedam brevis super praedictis logiis. Bessarionis cardinalis Ad Georgium Gemistum et Gemisti ad Bessarionem epistolae quaedam philosophicae. Contemplatio terminorum et sententiarum ex X libris Ethicorum Nicomachiorum et ex quinque Eudemiorum, ex duobus OEconomicorum, ex octo Politicorum, ex libro De arte rhetorica, ex Rhetorica ad Alexandrum, ex libro De poetica, ex II et ultimo OEconomicorum rursum, Aristotelis videlicet libris. Plethonis Liber de quibus Aristoteles a Platone dissentit ac differt et quod melior rationabiliorque Plato magnus enim est hic Platonis defensor contra Aristotelem. Liber adversus Latinorum dogma de processu personarum in Trinitate. S2 220, G 153, L1 251
256 257
(= Vat. gr. 1002)
Segue L, poi espunto. Nel rigo seguente Bessarionis Cardinalis, poi espunto.
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212 – 214
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[213] 35 Plutarchi Ethica; et sunt sermones septuaginta quinque, iidem penitus qui supra sunt enumerati. S2 221, G 155, L1 252
(= Vat. gr. 1013)
[214] 36 Dionis Sermones octoginta, videlicet De regno quattuor; 5 Libyca fabula; 6 Diogenes sive de tyrannide; 7 Diogenes sive de virtute; 8 Diogenes sive Isthmicus; 9 Diogenes ἢ περὶ ὀικετῶν; X De AEschylo, Sophocle et Euripide et de Philoctetae arcubus; XI De Homero; 12 De Socrate; 13 De Homero et Socrate; 14 Agamemnon sive de regno; 15 Nestor; 16 Achilles; 17 De regno et tyrannide; 18 De fortuna tres; 21 De gloria tres; 24 De virtute; 25 De philosophia; 26 De philosopho; 27 De schemate; 28 De fide; 29 De infidelitate; 30 De lege; 31 De more; 32 De invidia; 33 Euboicus sive κυνηγὸς; 34 In Athenis de fuga; 35 Olympiacus sive περὶ τῆς πρώτης τοῦ θεοῦ ἐννοίας; 36 Troicus super Ilium non esse captum; 37 De servitute et libertate duo; 39 De tristitia; 40 Περὶ πλεονεξίας; 41 Περὶ λόγου ἀσκήσεως; 42 Περὶ τῆς ἀυτοῦ φιληκοΐας; 43 Περὶ ἀναχωρήσεως; 44 De pulchritudine; 45 De pace et bello; 46 Quod felix est sapiens; 47 De felicitate; 48 De daemone; 49 Περὶ τοῦ βουλεύεσθαι; 50 Διατριβὴ περὶ τῶν ἐν συμποσίω; 51 Μελαγκόμας primus, ordine 2s; 52 Μελαγκόμας 2s, ordine primus; 53 Charidemus; 54 Rhodiacus; 55 Ad Alexandrinos; 56 Tarsicus primus; 57 Tarsicus secundus; 58 In Celaenis Phrygiae; 59 Borysthenicus, ὃν ἀνέγνω ἐν τῆ πατρίδι; 60 Corinthiacus; 61 Ad Nicomedienses de concordia erga Nicaenos; 62 De concordia in Nicaea, sedata seditione; 63 In patria de concordia erga Apameenses; 64 Ad Apameenses de concordia; 65 Διάλεξις in patria; 66 Politicus in patria; 67 Φιλοφρονητικὸς πρὸς τὴν πατρίδα ἐισηγουμένην ἀυτῶ τιμὰς; 68 Ἀπολογισμὸς ὅπως ἔσχηκε πρὸς τὴν πατρίδα; 69 Πρὸ τοῦ φιλοσοφεῖν ἐν τῆ πατρίδι; 70 Δημηγορία in patria; 71 Πολιτικὸς ἐν ἐκκλησία; 72 Παραίτησις ἀρχῆς ἐν βουλῆ; 73 De operibus ἐν βουλῆ; 74 Ad Diodorum; 75 Ulysses sive Philoctetes; 76 Nessus sive Deianira; 77258 Chryseis; 78 Περὶ πλούτου; 79 Τῶν ἐν Κιλικία περὶ ἐλευθερίας; 80 De invidia secundus; finis. Gorgiae Helenae ἐγκώμιον sive laudatio. Oratio ita inscripta: Ἐστὶν ὁ λόγος τῶν σφόδρα θαυμασθέντων ἐπὶ σεμνότητα; mihi autem videtur esse monodia quæpiam. Lysiae Περὶ Ἐρατοσθένους φόνου, apologia. S2 223, G 156, L1 254
258
(= Toledo, Biblioteca del Cabildo, 101-16)
Segue Χρ, poi espunto.
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
[215] 37 Philonis Iudaei Sermones vel libri259 XLVII, videlicet: De Moseos mundi factione; 2 De X verbis legis; 3 De iudice; 4 De pietate et humanitate; 5 De constitutione principum; 6 Quod omnis studiosus est liber; 7 De via theorica vel ἱκετῶν ἀρετῶν; 8 Quod merces meretricis in templum non recipiatur; 9 De relatis in spem legum; X Quod non vituperentur mulieres; XI Vita politica, quae est de Ioseph; 12 De iis quae sacrificant Abel et Cain; 13 De Cherubim et flammeo gladio; 14 De agricultura; 15 De gigantibus; 16 Quod inconvertibilis est divinitas; 17 De transmigratione duo; 19 De conventu ad prima rudimenta; 20 De vita sapientis vel legibus non scriptis; 21 Quis est divinarum rerum haeres; 22 Quod a Deo missa sunt somnia; 23 De muneribus certaminum et honoribus; 24 De maledictionibus; 25 De virtutibus sive fortitudine ac pietate; 26 In Flaccum; 27 De virtutibus et legatione ad Caium; 28 De vita Moseos, duo; 30 De sacerdotio; 31 De nobilitate; 32 De exulibus; 33 De plantarum cultura; 34 De eo quod sobrius factus est Noe; 35 De confusione linguarum; 36 De incorruptione mundi; 37 Quod peius meliori consuevit superponi; 38 De ebrietate; 39 De circumcisione; 40 De monarchia, duo; 42 Quae munera sacerdotum; 43 De animalibus quae in sacrificia et quae sacrificiorum species; 44 De sacrificantibus; 45 Legum sacrarum allegoria 2a; 46 De homicidis; 47 De interficientibus domesticos. S2 225, G 157, L1 256
(= Vat. gr. 382)
FINIS VTI SUPRA. IN QUINTO SCAMNO INFRA260. [216] 1 Officium commune ordinatum, ubi et psalmi et calendarium et mense (sic) benedictio et ex pluribus theologis multa, ut Basilio, Damasceno, Chrysostomo et similibus. Constantini imperatoris Dogma βασιλικὸν ad Ecclesiam Romanam, de fidei videlicet terminis et articulis. Constantinopolis primum, deinde templi Sanctae Sophiae aedificatio. De problematibus patriarchae. S2 174, G 103, L1 209
(= Vat. gr. 778)
[217] 2 Officium commune, quod appellant Μηναῖον, ubi quo officio uti 259 260
vel libri aggiunto nell’interlinea superiore. Ff. 46v-51v (123v-128v).
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debeamus singulis anni mensibus et singulis festis continetur cum commemoratione variorum sanctorum, qui ibi scribuntur. S2 175, G 105
(= Vat. gr. 779)
[218] 3 Pselli Ad Alexium imperatorem Ἐις τοὺς νόμους, videlicet in leges; liber senario sive politico versu compositus, qui ex omni iuris corpore terminos continet, faciens primo de omnibus iuris libris, videlicet digestis, codice, institutis atque authenticis atque etiam de Leonis imperatoris compilatione hexicontabiblo mentione, in quibus ipse (ut in fine testatur) aliqua generalius, aliqua particularius et magis descripte, quam in iure sint, exequitur. Quare Antiqui iuraverint per βουνοὺς et φρέατα, ut Abimelech qui iuravit per puteum inferni, breve quid. Termini quidam legum cum interpretatione iuncta et de testimonio episcoporum et monachorum, ante quem titulum in fine superioris ponitur, qui a testimonio arceantur ut m(?)imus. Mensurae terrae vineatae et novalium, quomodo a mensoribus canna mensurentur et quibus mensuris. Dictiones quaedam declaratae, ut libellus, brevia, poena capitalis etc. Compendium quoddam universi iuris optimum, quod quadraginta et uno titulis constat nec tamen eodem ordine, quo digestorum est compendium; nam incipit de lege et iustitia, de rege, de patriarcha, de proefecto urbis, de quaestore, de magistratibus simpliciter et post de episcopo, de nuptiis etc., sequens suo ordine et, ad extremum, de lege Rhodia iactus, ubi et in aliis quoque plura ac diversa dicit, ab iis quae in digestis continentur; inscribitur autem Προχείρου νόμου ἐις ποσουμένους. Ecloge perutilis ex libro Parallelorum, in qua de virtute et vitio, de prudentia et consilio, de puritate et castitate, de fortitudine et potentia, de iustitia et similibus virtutibus omnibus vitiisque tractatur et continet horum capita LXXII cum exscerptis (sic) ex variis auctoribus tam philosophis quam ecclesiasticis et omnigenis scriptoribus, qui ad propositum cuiusque capitis allegantur, ut de memoria, de medicis, de gloria, de pulchritudine, de mulieribus, de iureiurando, de somno, de fide, de anima, de luxuria, de laude, de spe, de ebrietate et similibus, ex Eusebio, Sirach, Epicteto, Didymo, Chrysostomo, Evagrio, Aristotele, Clitarcho, Musonio, Sophocle, Basilio, Solone et similibus. In eadem capita titulus alter, cum aliis similibus XIII capitibus, cum pari auctorum allegatione, ut ex Aristarcho, Hyperide, Favorino, Clemente, Sexto, Plutarcho et similibus.
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
Pselli Περὶ τροφῶν sive de alimentis liber per ordinem alphabeti. Epistolae quaedam plurimae; credo eas esse Pselli. 218 Symeonis Logothetae et Metaphrastae Gnomica; et sunt sententiae ad varia proposita. Basilii magni Epistola ad Theodosium imperatorem et duae aliae. Legum capita quaedam non pauca, ut si alterius bovem occiderit, de colono partiario, de furto et similibus. Ioannis Carpathii De genitis et ingenitis, de bonis et malis, physiologia, breve quid imperfectum. Constantini magni Imperatoris Θέισμα sive Constitutio de papa Romae; est autem donatio, quam is, imperium transferens Constantinopolim, fecit beato Sylvestro papae. Quod natura hominis ex anima est et corpore, et Carmina in archangelum Michaelem pauca, et contra assentatores senaria, videlicet quod colax est corax. Andronici et Michaelis Palaeologorum et alterius Andronici Novae constitutiones quaedam circa varia. Tarasii episcopi Ad Adrianum papam veteris Romae epistola de fide orthodoxa. Niphonis archiepiscopi Constantinopolis atque oecumenici patriarchae ex manu Qui episcopi et quot dictae sedi subessent. Patriarchae Constantinopolis Quaedam constitutio super episcopo Γάγγρων. Quos sermones dixerit Menelaus, rapta Helena, quos meretrix ad castitatem reducta, et similes. Evagrii Breve quid de voluptate et quaedam alia. Menologia de aegrotis hominibus, videlicet quo mensis cuiusque die, si quis aegrotare coeperit, moriatur aut sanetur. Item de phlebotomia et urinis, et menologia iterum. S2 172, G 107, L1 208
(= Vat. gr. 847)
[219] 4 Officium commune cum cantu et musicis notis notatum et nominibus musicorum, qui eos cantus perfecere, ut Ioannis Cucuzelis, Ioannis Clada, Lampadarii etc. S2 176?, G 108, L1 750.35
(= Vat. gr. 791)
[220] 5 Euchologion, in quo orationes continentur et olei sancti et pro laborantibus feminis et in omnes casus, qui hominibus evenire possunt a baptismatis die usque ad extremum vitae, cum exorcismis et similibus. Constantini imperatoris Basilicon dogma ad Romanam Ecclesiam scriptum; est autem fidei instructio.
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Modus ordinandorum ecclesiasticorum omnium, ut lectoris, cantoris, diaconi, subdiaconi, presbyteri, episcopi et similium; ordinationes per seriem. Callisti Angelici261 Ἐπίγνωσις salutaris fidei sive contra Latinos; est autem de Trinitate. Philothei patriarchae et sacrae synodi Tomos sive decisio contra Prochorum Cydonem monachum, Barlaam et Acindyni errores sequutum; qui habet hypographas sive subscriptiones multorum Orientis episcoporum, qui ibi subscribuntur et, inter alios, trium patriarcharum, videlicet Constantinopolitani, qui ita subscribitur262: «Philotheus, Dei misericordia, archiepiscopus Constantinopolis, novae Romae, et ὀικουμενικὸς patriarcha.» Deinde patriarchae Alexandrini, qui ita inscribitur: «Νίφων ἐλέω Θεοῦ πάπας καὶ πατριάρχης Ἀλεξανδρείας, Πενταπόλεως, Λιβύης, Ἀιθιοπίας καὶ κριτὴς τῆς οικουμένης.» Post patriarchae Hierosolymitani, qui ita inscribitur: «Λάζαρος ἐλέω Θεοῦ πατριάρχης Ἱεροσολύμων, ἁγίας Σιὼν, πάσης Παλαιστίνης, Συρίας, Ἀρραβίας (sic) πέραν Ἰορδάνου καὶ Κανᾶ τῆς Γαλιλαίας.» S2 179, G 109, L1 p. XX, n. 213
[221] 6 Nicolai Cabasilae Quae mens sit universae hierurgiae liber, in quo omnia quae in Missa et sacrificiis christianis fiunt, particulariter exponuntur, quid significet et quare sint instituta. Nicolai Cabasilae eiusdem Περὶ τῆς ἐν Χριστῶ ζωῆς, idest de vita in Christo libri quinque, quorum in primo de sacrificiis et variis rebus ad vitam ducentibus; in II de263 baptismate; in III de unctione sive oleo sancto; in IIII de eucharistia; in V de meditationibus, quae ad vitam perducunt sempiternam, quales eae esse debeant, tractatur. Expositio et σημασία in duas visiones Ezechielis prophetae, videlicet in visionem IIII animalium et in visionem ossium humanorum siccorum. De Trinitate et processu personarum libellus, et quod Spiritus Sanctus a Filio non procedit, ex Basilio contra264 Damaso etc. Epiphanii Cyprii De azymis; inibi et de haeresi Armeniorum; ex Niceta quoque et Meletio et Leone episcopo Bulgariae de azymis auctoritates. 261
Sic per Callistus Angelicudes Meleniceota. Segue Φ, poi espunto. 263 Segue p, poi espunto. 264 contra aggiunto nell’interlinea superiore. 262
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
De Trinitate rursum et processu personarum libellus et quod Spiritus Sanctus a Filio non procedit, allegationes ex variis. Photii patriarchae Constantinopolis Contra XIII capita sive conclusiones Latinorum et veteris Romae, quod ex solo Patre procedit Spiritus Sanctus, non etiam ex Filio. Ioannis papae Ad Photium patriarcham epistola. Liber de fide orthodoxa, Trinitate, incarnatione, imaginibus sacris, reliquiis ipsarumque adoratione, de VII universalibus synodis et tota ecclesiastica traditione, quam oportet fideles servare usque ad extremum spiritum, incipiens a symbolo, sive Credo et deinceps. Iustini philosophi et martyris Expositio rectae fidei confessionis. Ex variis theologis ad propositum variorum vitiorum expositio. Quo ritu recipiantur haeretici ad Ecclesiam et varii ritus ecclesiastici orationesque ad diversos casus. Leonis Sapientis imperatoris Διατύπωσις, quem ordinem habeant throni Ecclesiarum subiacentium patriarchae Constantinopolitano. 221 Expositio metropolum subiacentium regiae Constantinopoli sub regno Andronici Palaeologi secundi. S2 182, G 112, L1 216
(= Vat. gr. 717)
[222] 7 Christoduli monachi Contra Iudaeos libri novem, in quibus per dialogum inducit Ioannem Cantacuzenum imperatorem disputantem cum quodam Xeno iudaeo pro fide orthodoxa contra Iudaeos; is est Ioannes imperator, qui, post monachus factus, transnominatus est Ioasaph, ut etiam supra habetur. S2 183, G 113, L1 217
(= Vat. gr. 685)
[223] 8 Christoduli monachi Contra Iudaeos libri novem; identidem ut supra. Ioannis Cantacuzeni imperatoris, qui per monachicum schema transnominatus est Ioasaph monachus, Apologiae quatuor cum argumento, quarum prima habet quod Christus filius Dei est et perfectus deus est et, deus cum esset, factus est homo, ut prophetae praedicant; secunda quod filius et verbum Dei, deus ens, in ultimis diebus ob hominum salvationem factus est homo et crucifixus, mortuus est et sepultus, resurrexitque et ascendit, et non divinitas passa est, sed homo, et ipse est venturus iudicare omnem terram; tertia quod post Domini ascensionem XII discipuli eius totum265 orbem docuerunt, miraculis crediti, et de Beata 265
totum aggiunto nell’interlinea sopra omnem, poi espunto.
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Virgine et imaginibus etc.; quarta quod false et noxie docuit Moameth et quod non est soluta vetus lex et testamentum a Christo, sed potius constituta, et legis debile atque impossibile adimplevit Evangelium. Contra Μωάμεθ eiusque legem libri quatuor cum tabula capitum, quæ ἐν τῶ Κορὰν, idest lege a Moameth composita, continentur. (= Vat. gr. 686)266
[224] 9 Nicetae Byzantii philosophi Liber de fide catholica adversus Moameth arabem eiusque legem, cum responsionibus contradictionibusque ad epistolas ab Agarenis missas ad Michaelem imperatorem, Theophili filium, in calumniam christianae fidei. S2 185, G 116, Leg 36, L1 219
(= Vat. gr. 681)
[225] X Typicon conventus monasterii beati Sabae, continens totum officium et dispositionem ecclesiasticam monachorum, qui Hierosolymis morantur; haec enim acoluthia sive officium et dispositio fit in reliquis quoque Hierosolymorum monasteriis. Indictum sive novus annus incipiens a Septembri mense per reliquos totius anni menses, ubi continetur quae cuius sancti commemoratio, quo mense, quo die sit facienda et quis ordo sit officii in unoquoque. Officium Quadragesimae totius et variorum festorum quale. Marci monachi Typicon, incipiens similiter a Septembre. S2 189, G 117, L1 223
(= Vat. gr. 782)
[226] XI B. Dorothei Διδασκαλιῶν liber, videlicet267 sermones XXI, inter quos De humilitate; De Dei timore; De mendacio, et similibus, cum vita eius et Dosithei abbatis discipuli eius. B. Marci De lege spirituali capita XX. B. Marci eiusdem De poenitentia et baptismate sermo. B. Macarii (sive ut alii volunt) beati Marci eiusdem Sermo de paradiso et lege spirituali. Maximi abbatis et confessoris Capita περὶ ἀγάπης, idest de amore. Isaac Anachoritae abbatis Sermo de viis facientibus proximum quem esse Deo, manifestatis homini ex dulcibus operibus nocturnae vigilationis, et quod in hoc vitae stilo operantes, melle nutriuntur omnibus vitae diebus. Extracta268 ex Gerontico Περὶ κατανύξεως. Zosimae abbatis Aliqua. 266
La voce è stata inavvertitamente duplicata da Fabio Vigili, cfr. [185] 7.
267
Διδασκαλιῶν liber, videlicet aggiunto nell’interlinea superiore.
268
Segue e variis theologis ad diversa proposita, ut, poi espunto.
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
Antiochi monachi ex monasterio beati Sa[b]bae Liber quem appellavit Παντέκτην de vita monastica. Ex variis theologis, ut ex Gerontico, Athanasio, Ephrem et similibus, varia exempla sanctorum patrum et sententiae ad vitam monasticam pertinentes. Barsanuphii abbatis De vita anachoritarum et, cum communis ecclesiae officia non sint apta, quod facere debeant quibusve orationibus uti, dialogus. Ioannis Climacis Ex sermonibus de quiete. Isaac Syri Quaedam de vita monastica. Philothei patriarchae Responsio ad quendam, qui petierat quomodo degendum sit in cella, ἐν τῶ κελλίω. S2 190, G 120, L1 224 226
(= Vat. gr. 663)
[227] 12 Basilii Poenae in erratis monachorum. Typicon sive Regula beati Sa[b]bae, omnino ut supra. Acoluthia et ordo totius ecclesiastici officii per totum annum, incipiens a Septembri ad Augustum, omnino ut supra. Acoluthia officii in tota quadragesima, omnino ut supra, et alia ἀκολουθία τῶν ἁγίων παθῶν. Ioannis archiepiscopi Constantinopolis Oratio in dominica Resurrectionis. (= Vat. gr. 785)
S2 191, G 121, L1 225
[228] 13 Hymni et laudes ecclesiasticae. S2 181, G 123, L1 215
[229] 14 Cipriani officium ecclesiasticum quotidianum. S2 180, G 125, Leg 80, L1 214
[230] 15 Aristotelis Phisicorum S2 199, G 127, L1 233
libri269.
(= Vat. gr. 788) (= Vat. gr. 775) (= Vat. gr. 251)
[231] 16 Ioannis Damasceni Philosophiae liber, qui constat capitibus LXVIII, cum tabula. Ioannis Damasceni eiusdem Δογματικῶν κεφαλαίων sive sententiarum libri quatuor, qui constant capitibus centum et tribus, cum tabula. S2 226a, G 131, L1 258
(= Vat. gr. 502)
[232] 17 Nicephori Blemmidae Meteororum et Physicorum Aristotelis epitoma, ut mihi videtur; nam et sunt aliqua, quae ab ipso adiunguntur et plenius enarrantur, veluti in Meteoris, de XII signis eorumque characteribus et ex enarratione in VIII psalmum, circa 269
Segue IX, poi espunto.
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astrologiam et in physicis plura; etsi videri possit esse eius proprium opus, Aristotelem ad unguem sectati.
S2 204, G 132, L1 237
(= Vat. gr. 313)
[233] 18 Porphyrii Isagoge sive de quinque vocibus. Ammonii Hermiae philosophi Προλεγόμενα in philosophiam; sunt autem isagoge et introductio in philosophiam. Ammonii eiusdem Commentaria in Isagogen Porphyrii. Leonis Magenteni metropolitae Mitylenes Brevis enarratio et optima in Isagogen Porphyrii. Aristotelis Categoriae sive X Prædicamenta, sine commento, quas quidam inscribunt Τὰ πρὸ τῶν τόπων. Michaelis Pselli Doctrina brevis et aperta de X Praedicamentis et de Dialectica et Rhetorica. Ammonii Hermiae philosophi Προλεγόμενα in Aristotelis Categorias sive X Praedicamenta. Ammonii eiusdem Commentaria in easdem Aristotelis Categorias. Eiusdem Ὑπόμνησις sive commentaria in Περὶ ἑρμηνείας Aristotelis. Ioannis Scholastici Alexandrini In primum Priorum analyticorum Aristotelis Σχολικαὶ ἀποσημειώσεις ἐκ τῶν συνουσιῶν Ἀμμωνίου τοῦ Ἑρμείου τῶν ἐις τὰ τρία τὸ πρῶτον. S2 218, G 136, L1 249
(= Vat. gr. 1021)
[234] 19 Aristotelis Opera, videlicet De partibus animalium libri quatuor; De motu animalium liber unus; De anima libri tres; De sensu et sensatu liber unus; De memoria et reminiscentia, unus; De somno et vigilia et secundum somnum divinatione, unus. S2 206, G 139, L1 243
(= Vat. gr. 260)
[235] 20 Ioannis Philosophiae σύνοψις sive compendium, videlicet compilatio operum Aristotelis, ut Praedicamentorum; Physicorum; De anima; Ethicorum; De caelo; Meteororum et similium; inter quae etiam270 theologiae compendium per se facit, ut de Trinitate et quaestionibus ad eam pertinentibus. Oratio quaepiam theologica de peccato. Ioannis monachi Ad Cosmam episcopum Μαϊουμᾶ compendium quoddam dialecticae, ut mihi videtur. Ioannis Damasceni Theologia; opus egregium. Michælis patriarchae Alexandrini Epistola ad Photium patriarcham Constantinopolitanum. S2 211, G 144, L1 242
270
(= Vat. gr. 500)
Segue ph, poi espunto.
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
[236] 21 Aristotelis De animalibus libri undecim, videlicet Περὶ ζώων μο ρίων libri quatuor; Περὶ ζώων γενέσεως libri quinque; Περὶ ζώων πορείας unus; Περὶ ζώων κινήσεως unus. S2 226c, G 140, L1 260
(= Vat. gr. 259)
[237] 22 Aristotelis Ethicorum magnorum libri duo. Plutarchi Ethica, quae constant libris sive capitibus XXVI, uti superius quoque plene est enumeratum. S2 222, G 154, Leg 33, L1 253
(= Vat. gr. 264)
FINIS QUINTI SCAMNI SUB ET SUPRA. IN IIII SCAMNO SUPRA271. [238] 1 Gregorii Nazanzeni272 Theologi Sermones XVI, videlicet In sanctum Pascha καὶ ἐις τὴν βραδυτῆτα, sermones duo; Ἐις τὴν καινὴν κυριακὴν et in ver sanctumque martyrem Mamanta; 4 In Pentecosten et Spiritum Sanctum; 5 In sanctos Maccabaeos; 6 Ad Cyprianum qui rure redierat; 7 In sermones; 8 In natalem Domini; 9 In magnum Basilium epitaphius; X Ἐις τὰ ἅγια φῶτα; XI In sacrum baptisma; 12 In sanctum Gregorium Basilii fratrem; 13 In sanctum Athanasium episcopum Alexandriae; 14 In CL episcoporum praesentia273; 15 In plagam grandinis; 16 Περὶ πτωχοτροφίας sive de nutritione pauperum. S2 120, G 158, Leg 84, L1 150
[239] 2 Gregorii episcopi Νύσης Quod consubstantialis est Trinitas et quod una Deitas in tribus substantiis. Gregorii eiusdem episcopi Νύσης Libri duodecim contra Eunomium haeresiarcham duosque eius libros, quos post mortem beati Basilii ediderat. Cyrilli archiepiscopi Alexandriae Contra Nestorium haeresiarcham eiusque sectatores; liber multis variorum theologorum allegationibus referctus274. Cyrilli eiusdem Solutiones theologicarum quaestionum ad eum missarum a fraternitate quadam etc. Eiusdem Solutiones dogmaticarum quaestionum ad eum missarum ac propositarum a Tyberio diacono et fratribus, inter quas quomodo secundum imaginem Dei factus est homo, et quomodo 271
Ff. 51v-60v (128v-137v). Corretto su un precedente Nazanziani. 273 Corretto su un precedente praesentiam. 274 Corretto su un precedente refertus. 272
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incorporei existentes daemones mixti sunt mulieribus, quae est ultima; sunt autem XIIII quaestiones. Sententiae e pluribus auctoribus, tam philosophis quam ecclesiasticis, selectae brevesque, cum expositione iuncta. De definitione brevis tractatus, et videtur Anastasii. Definitiones et hypographae ex diversis sermonibus Gregorii Theologi, Basilii, Gregorii Nyses, Gregorii Thaumaturgi, Anastasii Antiocheni, Theodori presbyteri, Maximi monachi, Leontii Byzantii, Evagrii, Marci asceti, Stephani philosophi et Helii philosophi collecta. Anastasii ex Sina monte Definitiones eorum praecipue quae ad Trinitatem pertinent. S2 122, G 159, L1 152
(= Vat. gr. 447)
[240] 3 Aristeae ad Philocratem liber de translatione Bibliorum per LXX interpraetes, ubi per ordinem continetur quod fuerit initium Ptolemaeo Philadelpho bibliothecae illius maximae per Demetrium Phalereum constituendae, post quomodo Aristeas ipse et Andreas missi275 sunt a Ptolemaeo ad Eleazarum pontificem cum muneribus et quomodo ipsi ad regem deduxere LXX interpraetes et litterae regis ac pontificis mutuae et totus omnino ordo translationis cum nominibus translatorum et expositionibus multis ad Hebreorum legem Moseosque scripta pertinentibus. Theodoriti ad Hypatium commentaria super Pentateucho Moseos usque ad Exodum inclusive, ubi et multae variorum theologorum super eodem textu expositiones continentur referunturque; liber est magnus. S2 124, G 162, Leg 55, L1 154
(= Vat. gr. 383)
[241] 4 Cyrilli archiepiscopi Alexandriae In Evangelium Ioannis: «In principio erat verbum276» etc. commentariorum libri duodecim. S2 164, G 164, L1 169
(= Vat. gr. 593)
[242] 5 Cyrilli eiusdem De sancta et consubstantiali Trinitate liber, ubi multa Evangelii difficilia dicta interpraetatur, multas haereticorum opiniones confutat. Basilii episcopi Cesareae Epistola ad Paregorium presbyterum. Mensium nomina apud Hebraeos, AEgyptios, Macedones ac Romanos et quomodo mensis unusquisque penes horum quemlibet nominetur, bis habet in fine. S2 127, G 165, L1 157
275 276
(= Vat. gr. 594)
Corretto su un precedente missae. Gv 1, 1.
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
[243] 6 Synodi quartae Chalcedonensis acta, ubi plurimae277 epistolae Theodosii, Marciani, Valentiniani imperatorum, Leonis papae, Gallae Placidiae, Licinniae Eudoxiae, Pulcheriae augustarum multorumque eius temporis episcoporum clarorumque virorum, invicem continentur; nec non acta quoque aliqua in caeteris synodis et contra varios haereticos plurima decisa referuntur. S2 130, G 166, L1 160
(= Vat. gr. 831)
[244] 7 Cyrilli archiepiscopi Alexandriae De vero cultu seu De spirituali et vera adoratione et latria sermones sive libri octo. S2 128, G 168, Leg 59, L1 158
(= Vat. gr. 599)
[245] 8 Cyrilli eiusdem Liber de fide christiana ad Theodosium imperatorem τῶν πρὸς Ἰουλιανὸν ἀντιρρήσεων, idest contra Iuliani Apostatae imperatoris libros, quos ille contra Evangelia et sanctam christianorum legem conscripsit. Origenis Ex enarrationibus in Evangelium secundum Matthaeum tomi quatuor, videlicet decimus, XIs, XIIs, XIIIs, ubi expositiones plurium Evangeliorum et parabolarum: «Simile est regnum caelorum278» etc. S2 165, G 170, L1 170
(= Vat. gr. 597)
[246] 9 Vitae, miracula et apophthegmata LXXV sanctorum patrum ab incerto auctore compositae. S2 131, G 171, L1 161
[247]
X
(= Vat. gr. 858)
Vitae, actiones et martyria sanctorum XXX, qui singulis Septembris mensis diebus celebrantur, videlicet primo Septembris die, Symeonis stylitae; 2° Mamantis martyris; 3° Anthimi martyris episcopi Nicomediae; 4° Babylae martyris archiepiscopi Antiochiae; 6° Enarratio particularis miraculi apud Chonas facti a Michaele duce; 7° Martyrium sanctorum martyrum Eudoxii, Romuli, Zenonis et Macarii; 8° Sozontis martyris; 9° Severiani martyris; X° Martyrium sanctarum martyrum Menodorae, Metrodorae et Nymphodorae; XI° Theodorae279 ex Alexandria; XII° Autonomi martyris ; XIII° Cornelii hecatontarchi; 15° Nicetae martyris; 16 Euphemiae martyris; 17° Martyrium sanctarum mulierum Sophiae et filiarum eius; 19° Trophimi, Sabbatii et Dorymedontis martyrum; 20° Eustathii martyris; 22° Phocae martyris; 24° Theclae; 25 Sanctae Euphrosynae ex Alexandria; 26° Commentarius sive commemoratio in Ioannem apostolum et evangelistam; 27°
277
Segue sunt, poi espunto. Mt 13, 24ss. 279 Segue mar, poi espunto. 278
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Callistrati martyris et sociorum; 28° Charitonis; 29° Cyriaci anachoretae; 30 Gregorii martyris ex Magna Armenia et narratur hic quorum imperatorum tempore floruerint hi sancti martyres aut martyrii coronam acciperint. S2 133, G 173, L1 163
(= Vat. gr. 796)
[248] XI Trimenaeon sive Trimestre Iunii, Iulii et Augusti, in quo continentur variorum orationes in laudem diversorum sanctorum, qui certis horum mensium diebus celebrantur, nec non vitae et gesta sanctorum ipsorum, ut octavo Iunii die: martyrium Theodori τοῦ στρατηλάτου; XII° eiusdem: vita sancti Onuphrii a beato Paphnutio conscripta; XVII° eiusdem: martyrium Manuelis, Sabelis et Ismaelis; XXIIII eiusdem mensis: Theodori Studitae oratio in natalem sancti Ioannis Baptistae prophetae prodromi sive praecursoris; eadem: Antipatri episcopi Βόστρων oratio in natalem eiusdem sancti Ioannis Baptistae et complexum Beatae Virginis cum Helisabeth. Ioannis archiepiscopi Constantinopolis Oratio in eundem natalem. Ioannis eiusdem alia Oratio in eundem natalem. Theodori Daphnopati Oratio in eundem natalem. Leonis imperatoris Oratio in eundem natalem. XXVII° eiusdem: vita Sampsonis Xenodochi; XXIX° eiusdem: commentarium continens particulariter agones, certamina, peregrinationes et mortes sanctorum apostolorum Petri et Pauli. Ioannis archiepiscopi Constantinopolis Encomion in eosdem apostolos. Eadem die: Encomion aliud in eosdem apostolos. Ioannis eiusdem Encomion in Paulum apostolum. Theodori Daphnopati Encomion in eundem apostolum. Ioannis eiusdem Encomion in XII apostolos. Iulii autem mensis secundo die: oratio Theodori presbyteri, continens tempus quo Dei genitricis vestis Constantinopolim invecta est; VIII° eiusdem: Martyrium Procopii; XI° eiusdem mensis: Constantini episcopi Tii Oratio in inventione reliquii (sic) Euphemiae martyris; XV° eiusdem: martyrium Cyrici et Iulittae; XVII° eiusdem: martyrium Marinae280; XX° eiusdem: Commemoratio in magnum prophetam Elium (sic) Thesbiten; XXVII° eiusdem: martyrium Panteleemonis; XXIX° eiusdem: martyrium Callinici; XXX° vita et actio Eudocimi. Augusti autem mensis die primo: Ioannis 280
Segue Con, poi espunto.
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
archiepiscopi Constantinopolis Encomion in sanctos septem martyres Maccabaeos; II° eiusdem: Pselli in reliquium Stephani protomartyris oratio. VI° Ephraem281 Syri In transfigurationem Christi oratio. Andreae Hierosolymitae archiepiscopi Cretae In eandem Christi Domini transfigurationem oratio. Cyrilli archiepiscopi Alexandriae In eandem transfigurationem oratio. Basilii Seleuciae in eandem transfigurationem oratio. XV° Oratio compraehendens Beatae Virginis omnia: a genitura eiusque ad mortem, et de inventione sanctae vestis eius; eodem Andreae Hierosolymitae eiusdem Encomion in mortem Beatae Virginis. Eiusdem Encomiasticus alter in eandem mortem Beatae Virginis. Ioannis Damasceni in eandem mortem Beatae Virginis oratio. Augusti mensis eiusdem XVI die Constantini imperatoris Narratio ex diversis congregata historiis de imagine Christi non manufacta, ad Augarum missa et ex Edessa translata in felicem et reginam urbium Constantinopolim. XXVIII° eiusdem: oratio compraehendens per compendium a genitura, nutritione et circumcisione ad mortem sancti Ioannis Baptistae et de inventione capitis eius. Andreae Hierosolymitae In abscissionem capitis Ioannis Baptistae oratio. Ioannis archiepiscopi Constantinopolis Oratio in eandem abscissionem. Euthymii Encomion in adorationem Beatae Virginis καὶ ἐις τὰ ἐγκαίνια τῆς ἀγίας ἀυτῆς σοροῦ τῆς ἐν Χαλχοπρατίοις. Die ultimo augusti: Germani archiepiscopi Constantinopolis Oratio in adorationem zonae καὶ τὴν κατάθεσιν τῶν ἁγίων σπαργάνων Domini nostri Iesu Christi, die eodem. S2 134, G 174, Leg 56, L1 164 248
(= Vat. gr. 820)
[249] 12 Alexii imperatoris Δογματικῆς πανοπλίας libri duo, in quibus primum contra Epicureos et alios quosdam philosophos disputatur, deinde de Trinitate eiusque essentia et qualitatibus plene disseritur contra hebraeos Simonem Samaritam, Marcionem Ponticum, Manentem persam, Manichaeos, Sabellium, Arianos et Eunomianos, titulis XI deductis auctoritatibus atque argumentis e variis 281
Corretto su un precedente Ephraim.
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theologorum libris; in principio autem tabula est et versus quidam politici ad libri ipsius summam pertinentes.
S2 136, G 176, L1 166
(= Vat. gr. 666)
[250] 13 Philothei Paradisus sive pratum, ex libris τῶν ἀσκητικῶν eiusdem; sunt autem fidei instructiones. Hesychii presbyteri Ad Theodulum περὶ νήψεως καὶ ἀρετῆς hecatontades duae, videlicet capita CC. Theodori Studitae et Chrysostomi Quaedam pauca. Symeonis Metaphrastae et Novi Theologi Περὶ προσοχῆς liber versibus politicis et aliae instructiones quaedam theologicae, ut de baptismate, de quiete et similibus. Ephraim Syri Liber de monachis; breve quid. Maximi Hecatontades tres instructionum in fide christiana. Macarii Diadochi abbatis Hecatontas sive capita centum πρακτικῆς γνώσεως καὶ διακρίσεως. Macarii item et Chrysostomi Quaedam pauca. Thalassii abbatis Lybis sive aphricani Ad Paulum presbyterum de amore et moderatione καὶ περὶ τῆς κατὰ νοῦν πολιτείας hecatontades quatuor. Pselli ad Michaelem Ducan imperatorem symbolum fidei et interpraetatio verborum, quae in eo proferuntur de Trinitate, ut consubstantialis, et similia, et in fine quomodo utrum anima solvatur a corpore an corpus ab anima. Stephani metropolitae Nicomediae Brevis enarratio de tribus animae partibus, videlicet περὶ τριμεροὺς etc. Nili Περὶ προσευχῆς sive de adoratione liber. Eiusdem Doctrina ad iuniores, admonitio ad monachos et Περὶ λογισμῶν; liber sat magnus. Marci monachi De lege spirituali capita XL. Eiusdem Marci De baptismate dialogus. Eiusdem Mentis consultatio ad propriam animam dialogus. Eiusdem Ad Nicolaum de via Domini et salvatione animae. Nicolai responsio ad Marcum ἀσκήτην. De Christi mysteriorum μεταλήσει et ex Evagrio monacho, magno Basilio quaedam per dialogum. Macarii magni Ἐις πειρασμὸν sermo XX, XXI et LVI. Antiochi monachi Sermo περὶ νηστείας et de282 vitando intempestivas mundanorum conversationes; breve quid. Dorothei et Anastasii Breve quid de potentiis animae. 282
Segue sn, poi espunto.
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Philothei Ex historia compendium cum prologo, ubi vitae sanctorum patrum Marciani, Petri, Theodosii, Acepsimae, Eusebii, Salamani, Iacobi, Thalasii, Ioannis, Zebinae, Asclepii, Heliodori, Symeonis, Baradati, Theodoti, Thalelaei, nec non Maranae et Cyrae mulierum, Maronis quoque et Marci Atheniensis anachoretarum, compendiariae referuntur, etsi huius ultimi vita prolyxius aliquanto describitur. 250 Anastasii presbyteri ex monte Sina De praeparatione hominis secundum imaginem et similitudinem Dei sermones tres. Philemonis abbatis anachoritae vita. Pachomii abbatis vitae pars. Palladii episcopi Helenopolis Epistola ad Lausum praepositum. Symeonis283 Novi Theologi De illuminatione hominum ex Spiritu Sancto, de baptismate et de quiete, ut supra. Macrini284 monachi cognomento Medici De vita monastica et quomodo monachum vivere deceat liber. Esaiae cuiusdam Utiles ad fidem sermones, ubi exempla et miracula quaedam, et de inferno etc. Philothei Ex historia, ut mihi videtur, eadem qua supra vitae et acta sanctorum patrum anachoritarum, Ammonii, Cronidii, Chronii, Ammonae, Eulogii, Pauli simplicis, Hellen, Symeonis Amaramae, Iacobi et aliorum; historia autem inscribitur κατ᾿ Ἀιγύπτου et scribitur in principio modus, quo ventum est ad anachoritas. Iambi in principes apostolorum Petrum Paulumque. Epiphanius de XII lapidibus, qui erant in veste sacerdotum. Ex vita Xenes sanctae mulieris romanae quaedam.
S2 137, G 177, L1 167
(= Vat. gr. 703)
[251] 14 Marci abbatis Sermones, videlicet285 De poenitentia; De lege spirituali; De putantibus ex operibus iustificari; De baptismate dialogus; Ἀντιβολὴ Scholastici ad Marcum ipsum; Consultatio mentis ad propriam animam; De moderatione et humilitate; Ad Nicolaum; Nicolai ad ipsum de paradiso et lege spirituali. Macarii AEgyptii Ex sermonibus translata a Logotheta Metaphraste, de dilectione etc.286, capita CL. Macarii eiusdem Circa virtutes fidei capita XLV. 283
Aggiunto nell’interlinea superiore. Sic per Basilius Maleinus. 285 videlicet aggiunto nell’interlinea superiore. 286 etc. aggiunto nell’interlinea superiore. 284
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Isaac Syri Pauca quaepiam. Basiani romani Sermo habitus cum Pinuphio AEgyptio. Dorothei Verba diversa, ut per compendium, et epistola ad fratrem quendam de anima et dilectione. Theodori Studitae et Symeonis Novi Theologi capita quaedam. De Philemone sancto patre sermo. Symeonis metropolitae Ἐυχαϊτῶν Epistola ad Ioannem monachum de tribus animae partibus. Palladii Περὶ νήψεως a Brachmanarum sive Gymnosophistarum historia sic appellata. Antonii, Arsenii et Barlaam heremitarum Diversa dicta et vicissitudinariae interrogationes. Macarii Diadochi episcopi Φωτικῆς τῆς Ἠπείρου Capita centum, Definitiones appellata, circa fidem. Ioannis Carpathii Ad monachos ex India capita centum παρακλη τικὰ. Antonii magni Capita alia XXXII circa fidem. Ephraem287 Syri De humilitate capita centum. Maximi Confessoris Capita ἀσκητικὰ actionis, orationis et contemplationis CCXLIIII. Nili De adoratione, operatione mentis et Admonitio ad monachos, et Ad Eulogium de virtutibus et 7 peccatis mortalibus, et De virtutibus capita X. Philothei monachi ex Sina Περὶ νήψεως καὶ προσευχῆς capita XXXVIII. Eiusdem Περὶ τῶν ἐντολῶν Christi Domini nostri. Chrysostomi et Basilii Capita quædam. Ioannis Damasceni De virtutibus et passionibus animae et corporis. Ioannis Climacis Quaedam. Nicephori monachi Sermo de custodia cordis. Symeonis Novi Theologi Περὶ προσοχῆς et oratione. Theophilacti Quiddam in Evangelium: «Cibus quem ego dabo288.» Cassiani romani Ad Leonem de sanctis patribus κατὰ Σκήτην. Dorothei abbatis Sermones XXII, inter quos Περὶ ἀποταγῆς; De humilitate; De conscientia; De timore divino; De non iudicando proximum; De accusando semet; De ira et μνησικακία; De menda287 288
Corretto su un precedente Ephraim. Gv 6, 27.
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cio; De die iudicii; De tentatione; De virtutibus animae componendis289; De sanctis festis; Ad novos monachos, et similes. Exempla et miracula quaedam, inter quae ultimum de Mesite mago et notario etc. 251
S2 163, G 178, L1 33
[252] 15 Theodori Meliteniotae Expositio in Evangelia. S2 138, G 179, L1 168
(= Vat. gr. 730)
(= Vat. gr. 684)
[253] 16 Iacobi monachi ex monasterio Coccinobaphi Sermones sex in omnia festa Beatae Virginis, videlicet in conceptionem, in natalem, in sancta sanctorum, in exitum templi et deinceps in salutationem Helisabeth, in dationem purpurae et deinceps cum figuris. S2 139, G 180, L1 171
(= Vat. gr. 1162)
[254] 17 Ioannis Chrysostomi archiepiscopi Constantinopolis Vita ab incerto auctore prolyxe scripta. Philothei patriarchae Sermo encomiasticus in tres sanctos patres, videlicet magnum Basilium, Gregorium Theologum et Ioannem Chrysostomum. Eiusdem In omnes sanctos oratio et de Domini incarnatione. Eiusdem Encomion in Demetrium Myroblyten martyrem. Gregorii archiepiscopi Thessalonices Sermo in ingressum in sancta sanctorum Beatae Virginis Mariae. Eiusdem Homilia in idem festum ingressus in sancta sanctorum. S2 140, G 181, L1 172
(= Vat. gr. 809)
[255] 18 Isidori archiepiscopi Thessalonices Homiliae XXVIII in varia Evangelia et in festa Beatae Virginis: natalem, ingressum in sancta sanctorum, annuntiationem et mortem, nec non contra coniungentes se impiis et ad diversos de variis rebus circa fidem. S2 142, G 182, L1 174
(= Vat. gr. 651)
[256] 19 Breviarium sanctorum totius anni, incipiens a Septembri et explicans quae commemoratio, cuius sancti, singulis cuiusque mensis diebus fiat, et unde aut quibus temporibus unusquisque ex iis sanctis fuerit, et an per martyrium an vero per confessionem coronam acceperit; in fine est parvus quidam cantus musicis notis compositus a Dositheo monacho, libri ipsius scriptore. S2 143, G 184, L1 175 (est in camera)
[257] 20 Thomae Aquinatis Prima secundae, quaestiones in graecum nescio a quo. S2 144, G 185, L1 176
289
CXXII,
traducta
(= Vat. gr. 612)
Segue et similes, poi espunto.
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[258] 21 Thomae Aquinatis De veritate catholicae fidei et contra haereses ei contranitentes libri duo, quorum primus habet capita centum et tria, secundus nonaginta, quorum ultimum290 est de substantiis separatis; magnum et in multa291 divisum. S2 151, G 186, L1 177
(= Vat. gr. 610)
[259] 22 Thomae Aquinatis Secunda pars contra Gentiles, videlicet καθ᾿ Ἑλλήνων, quae constat capitibus centum. Constantini imperatoris Dogma basilicon, ad Romanam Ecclesiam destinatum; est autem catholicae fidei instructio. Boetii philosophi Liber de Trinitate. Anselmi episcopi Cantuariae Dialogi, Cur Deus homo, qui constant capitibus XXV. Eiusdem Quod homo iustus factus est a Deo, uti esset beatus, capita XXII. Demetrii Cydonis De processu personarum liber in Latinorum favorem quod Spiritus Sanctus etiam a Filio procedit. Luciani Meditatio sive declamatio de tyrannicidi; Προλαλία sive Hercules; De electro sive de cygnis; Iudicium vocalium, idest accusatio litterae «s» contra «t» apud vocales iudices. Ovidii Metamorphoseos libri duo primi, a Maximo Planude monacho in graecam prosam translati. Enarratio in Physica Aristotelis incerti auctoris. S2 150, G 187, L1 179
(= Vat. gr. 614)
[260] 23 Thomae Aquinatis Secunda secundae, videlicet ethicorum librorum secundi posterioris reliquum a c. XXIIIa quaestione usque ad CLXXXIX. S2 149, G 189, L1 180
(= Vat. gr. 611)
[261] 24 Thomae Aquinatis Κατὰ Ἑλλήνων sive contra gentiles liber tertius et quartus, quorum tertius habet capita CLXI, quartus vero XCVII. S2 146, G 190, L1 182
(= Vat. gr. 615)
[262] 25 Thomae Aquinatis idem tertius et quartus Κατά Ἑλλήνων, qui supra quorum tertius292 CLXI, quartus XCVII capitibus constat, ut supra; translati in graecam linguam a Demetrio Thessalonicense, qui et reliquos omnes contra gentiles sancti Thomae transtulit libros unius anni spatio, ut in fi. S2 147, G 191, L1 183
(= Vat. gr. 616)
[263] 26 Annitii Mallii Severini Boethi Boetii, ex consulum genere patri290
Corretto su un precedente ultimus. Corretto su un precedente multas. 292 tertius aggiunto nell’interlinea sopra primus, poi espunto. 291
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
tiorum, De consolatione philosophiae libri quinque, qui constant capitibus XXXIX, translati in graecam linguam a Maximo Planude monacho; et in libro quidem ex una parte graecum, ex altera latinum est, versus vero ubi versus, prosa ubi prosa. Catonis romani Γνῶμαι παραινετικαὶ δίστιχοι, translatae in graecum a Maximo Planude293. S2 153, G 192, L1 185
(= Vat. gr. 328)
[264] 27 Homiliae per singulas totius anni dominicas iuxta Evangelia currentia uniuscuiusque evangelistarum. S2 154, G 194, L1 186
(= Vat. gr. 691)
[265] 28 Ioseph et Theodori Studitae Triodion, incipiens a dominica publicani et pharisaei et finiens in parasceve Lazari; ordo s. offici ecclesiastici. S2 155, G 195, L1 187
(= Vat. gr. 786)
[266] 29 Ordo et praecedentia patriarcharum Romae, Constantinopolis, Alexandriae, Antiochiae, Hierosolymorum et metropolitarum LXXXIIII294, archiepiscoporum XXX constantinopolitano patriarchae subiectorum et qui unicuique harum metropoli subsint episcopi, usque ad numerum CCCCLVI. Michaelis patriarchae Ad imperatorem declaratio quod τῶν προη γιασμένων μυσταγωγία ἀρχαιοπαράδοτος et quomodo eius mysticum sacrum fit. Ioannis monachi Phurne Ad Gregorium monachum antigoniten de quadragesima pentecosteque. Nicolai episcopi Ἀνδίδων De symbolis et mysteriis, quae in sacrificio fiunt, interpraetatio omnium, videlicet quae in Missa dicuntur aut fiuntur declaratio. Basilii Magni Ex historia mystagogica ecclesiastica, ex Gregorio Nysse, Demetrio Bulgariae et Photio patriarcha, de iis quae fiunt in Missa et vestibus caeterisque sacerdotalibus indumentis interpraetatio. Ioannis Constantinopolitani τοῦ ἀπὸ σχολαστιχῶν ἐξορισθέντος Iustiniani temporibus, videlicet Sancti Eutychii Epitome sive compendium iuris canonici, quod quinquaginta295 titulis constat. Amphilochii Iconii Ad Seleucum iambi de libris Bibliorum et scriptoribus Novi Testamenti. 293
La voce terminava originariamente con l’opera di Boezio, cui poi Vigili aggiunse la menzione dell’opera di Catone. 294 Segue et si XLII unr, poi espunto. 295 Segue capitibus, poi espunto.
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De VII synodis, sub quo, quomodo et quando facta sint. Ioannis monachi discipuli Basilii magni De poenis monachorum et in conventu viventium secundum varia err, nec non et caeterorum quoque saecularium poenae ecclesiasti. Basilii quoque et Ioannis Nesteutae et diversorum Simi poenae ecclesiasticae in variis erratis. Compendium poenarum similium in omnibus peccatis. Michaelis Ataliotae anthypati et iudicis Compendium totius iuris civilis, et partim eti canonici, quod constat titulis LXVII, cum prologo, quo de origine iuris et epitome a Iustinia primum, deinde etiam a Leone facta, refert; fine autem compendii ponuntur novae constitution Leonis, Alexandri, Constantini, Romani. Compendium aliud iuris civilis in296 titulis triginta septem, appellatum Πρόχειρον νόμου. Ioannis Chartophylacis τῆς πρώτης Ἰουστινιανῆς καὶ πάσης Βουλγα ρίας τοῦ Πεδιασίμου De nuptiis liber et qui ab eis per affinitatis gradus arceantur aut per baptism et compaternitatem; et ponitur ibi arbor affinitatis per varias figuras secundum diversos gradus. Enarratio omnium synodorum secundum ordinem temporum, quibus singulae congregatae et factae sunt. S2 157, G 197, L1 206
(= Vat. gr. 640)
[267] 30 Theodori patriarchae Antiochiae καὶ πάσης Ἀνατολῆς Canonici iuris compendium, instar decreti, videlicet enarratio canonum, tam apostolorum quam universalium et localium, sive particularium synodorum, cum interpraetatione in singulis et, postquam omnes synodos exposuit singularumque canones interpraetatus est, ex variis sanctorum theologorumque epistolis et libris, ut Petri, Gregorii, Athanasii, Basilii, Timothei, Gennadii et similium, alios canones subinfert eosque pariter interpraetatur; est297 omnino sicut Decretum; in fine vero eiusdem est epilogus iambicis versibus factus. Prochiron nomu, videlicet compendium iuris civilis, incipiens a nova constitutione Basilii, Constantini et Leonis imperatorum et a nuptiis, et sequens per reliqua, ut de emptione et venditione, de testamentis, de lege falcidia, de poenis, et similibus, et miscetur etiam aliquid iuris canonici, ut de ordinatione episcoporum et presbyterorum. 296 297
Segue libris, poi espunto. Segue un altro est, non espunto.
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
Lex militaris, videlicet titulus de re militari, licet latius expositus, nam ex Ruffo et Tacticis poenae pro militaribus delictis etiam referuntur. 267 Lex agricolaris per compendium ex Iustiniano, ubi omnia quae circa agricolas per litteras constituuntur. Lex Rhodia de iactu et omnia in ea constituta. Et haec omnia in Prochiro nomu continetur, nam in fine versus est: τα τῶν προχείρων ἔσχε θεσπισμῶν πέρας.
S2 159, G 198, L1 191 267
(= Vat. gr. 844)
[268] 31 Compendium aliud canonici iuris et omnium synodorum canonumque ipsarum, paulo diversum a superiori et fere eodem ordine. (= Vat. gr. 827)
S2 167, G 201, Leg 58, L1 196
[269] 32 Compendium LX librorum imperatoriorum cum tabula298 digestorum per ordinem alphabeti, ubi et novellae quaedam constitutiones Basilii, Romani, Leonis imperatorum, et similium, et in fine Moschionis hypotheca et de bisexto. (= Vat. gr. 855)
S2 161, G 203, L1 193
[270] 33 Constantini Armenopuli nomophylacis et iudicis Thessalonices Πρόχειρον νόμων, appellatum Hexabiblos, idest iuris compendium sex libris constans, in cuius proemio299 de Iustiniani compilatione et Tribuniano scribit etc.; primus autem liber de iudiciis et legibus habet titulos XVIII, secundus de acquirendo rerum dominio habet titulos XI, tertius de contractibus, ut de emptione, societate300, emphyteusi, usuris et similibus, titulos XI, quartus de nuptiis titulos XV, quintus de testamentis et301 legatis, titulos XIII, sextus et ultimus de poenis titulos XV; sunt et post hos tituli quatuor per se, ut de dignitatibus, de diversis regulis, de significatione nominum et de electione episcoporum, sacerdotibus et clericis, et ecclesiasticis negociis, cum tabula. Constantini eiusdem De fide orthodoxa liber, in quo omnes hereticorum sectas recenset et quid singulae senserint. Constantini magni imperatoris Constitutio de papa Romae. Balsamonis patriarchae Antiochiae Ex enarratione canonum synodalium additio quaedam ad librum praescriptum Armenopuli de fide orthodoxa. 298 LX librorum imperatoriorum cum tabula 299 Corretto su un precedente prohoemio. 300 301
aggiunto nell’interlinea superiore.
societate aggiunto nell’interlinea superiore. Segue mandatis, poi espunto.
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Constantini Armenopuli eiusdem Epitome canonum, quae constat sex distinctionibus et in principio enumerantur omnes synodi, cum tabula; est autem compendium iuris canonici. Leges agricolares ex Iustiniano per compendium tractae. Officia palatii imperatorii per ordinem enumerata. Leonis Sapientis imperatoris quem ordinem habeant throni ecclesiarum patriarchae Constantinopolis subiectarum tam episcopalium quam archiepiscopalium; deinde ecclesiae officia, ut chartophylax, scenophylax, sacellarius et similes. Heracleae et Thessalonices archiepiscopis ecclesiae subiectae. Basilii magni Poenae spirituales in singulis delictis. Sententiae quaepiam, ex ecclesiasticis libris extractae, ad bene vivendum fidemque pertinentes plurimae. Sophronii patriarchae Hierosolymitani De Trinitate quaedam. Eiusdem De incarnatione Christi quaedam. Athanasii De tribus animae partibus liber. Gregorii Theologi De Christi divinitate et incarnatione dialogus. Athanasii De Trinitate dialogus. Gregorii Theologi De Deo dialogus. Gregorii Nysses Quomodo a sancto Ioanne theologo et evangelista Beatae Virginis προτροπὴ μεμυσταγάγηται. Anni a principio mundi in hunc usque diem, videlicet ab Adam ad Noe, a Noe ad Abraam, ab hoc ad Mosen, a Mose ad David, ab hoc ad Christum, a Christo ad Synodos singulas et imperatores Costantinum, Valentem astronomum et Michaelem Paphlagonem, quot anni fluxere, et in fine quo anno venturus sit Antichristus. Ioannis monachi et presbyteri Damasceni Libellus Περὶ ὀρθοῦ φρονήματος, videlicet de fide.
S2 166, G 204, L1 195
(= Vat. gr. 850)
IN IIII° SCAMNO INFRA302. [271] 1 Ioannis metropolitae Euchaitorum Versus politici sive senarii iambici, in varia festa et varios sanctos, tam Novi quam Veteris Testamenti, totius anni et in diversas etiam res, ut occurrit opuscula seu sylvae numero XCVIII. Ioannis eiusdem Epistolae LXXV. Eiusdem Orationes XIIII, inter quas et nova quaedam Constantini Monomachi imperatoris constitutio refertur. S2 121, G 160, Leg 87, L1 151
302
(= Vat. gr. 676)
Ff. 60v-63v (137v-140v).
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
[272] 2 Ioannis metropolitae Euchaitorum Sermo in sanctos hierarchas tres303 Basilium, Gregorium et Ioannem Chrysostomum; et post eorum commemoratio et versus eiusdem politici304 senarii in eosdem. Synodica decisio contra Palamam haeresiarcham. Ioannis Damasceni Sermo de virtutibus animae et sensibus corporis. Oratio quaedam ad Iesum Dominum nostrum. Theophanis Epistola didascalica ad rectos ab eo christianos Περὶ ὑπομονῆς καὶ μακροθυμίας. Oratio ad Iesum ὑπὲρ ἀπαλλαγῆς λοιμοῦ καὶ θανάτου. Theophanis metropolitae Nicaeae Epistola didascalica ad sacerdotes et clericos, demonstrans quis sit sacerdotii usus atque utilitas et qualem esse oporteat qui in ea est dignitate. Eiusdem Epistola ad Nicaeenses contra Acindyni errores, docens qualem esse oporteat christianum. Officium commune in sanctum Athanasium, Iesum et angelos. Poenae spirituales in varia errata clericorum et laicorum. De monachis et monasteriis et quid facere debeant. Demetrii Gemisti dispositio sacrificii patriarchae, quomodo fiat et de ordinationibus sive electionibus ecclesiasticis, quo ritu ab ipso fiant. S2 123, G 161, L1 153
(= Vat. gr. 721)
[273] 3 In diversos haereticos praecipueque Paulianos et Manichaeos e variis theologis quaedam. De transfiguratione Christi multa ex diversis. Oratio in annuntiationem Beatae Virginis Mariae. Procli Diadochi Ὑποτύπωσις τῶν ἀστρονομικῶν ὑποθέσεων, videlicet de suppositionibus astronomiae liber, cuius principium Πλάτων μὲν ὁ μέγας. Variorum carminum ratio, ut iambici, trochaici, choriambici et similium. Proverbia multa sparsim ac interrupte notata. Ex variis theologis quaedam pro fide. Isocratis rhetoris Ad Demonicum παραίνεσις. S2 125, G 163, L1 155
(= Vat. gr. 604)
[274] 4 De iis quae secundum fidem credere tenemur libellus. Demetrii Cydonis Sermo historicus de fide. 303 304
tres aggiunto nell’interlinea superiore. Corretto su un precedente politicic.
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277 – 278
Allegationes ad varia ex libris Bibliorum. Epistolae quaedam nescio cuius, inter quas et monodiae duae. Orationes ecclesiasticae duae de fide et de Deo. Super Physica Aristotelis quaedam imperfecta. De affinitate et consanguinitate libellus. S2 126, G 167, L1 156
(= Vat. gr. 486)
[275] 5 Dionysii Areopagitae episcopi Athenarum Opera, videlicet De coelesti hierarchia capita XV; De divinis nominibus capita XIII; De ecclesiastica hierarchia capita VII; De mystica theologia ad Timotheum capita V; Epistolae X, videlicet ad Gaium quatuor305, Dorotheum, Sopatrum, Polycarpum, Demophilum, Titum et Ioannem theologum atque evangelistam, in Patmo insula relegatum. S2 129, G 169, L1 159
(= Vat. gr. 373)
[276] 6 Septimae synodi, videlicet Nicaenae, in Nicaea Bithyniae urbe sub Constantino et Irene, eius matre, imperatoribus congregatae, gesta. S2 132, G 172, L1 162
(= Vat. gr. 836)
[277] 7 Synodi octavae Florentiae habitae gesta, in qua et epistola est Ioannis Palaeologi imperatoris ad patriarcham Alexandriae, ita inscripta: Ἀγιώτατε πάπα καὶ πατριάρχα Ἀλεξανδρείας καὶ κριτὰ τῆς ὀικουμένης Πενταπόλεως Λιβύης Ἀιθιοπίας καὶ πάσης Ἀιγύπτου etc. De Trinitate et processu personarum contra Latinos liber. Nicolai Cabasilae Liber quae mens sit totius hierurgiae, videlicet Expositio omnium mysteriorum, quae in sacrificio et Missa fiunt. Argumentum grande306 contra Latinos de processu personarum. De azymo et Paschate libellus. De diversis haeresiarchis et quid sentirent libellus. De septem synodis et quot in iis patres libellus. Ioannis Pediasimi chartophylacis τῆς πρώτης Ἰουστινιανῆς καὶ πάσης Βουλγαρίας De nuptiis liber, videlicet intra quem gradum nuptiae prohibeantur, ubi sunt omnes affinitatis et consanguinitatis arbores configurati. Cyrilli Contra Nestorianos capita XII. Ioannis philosophi Itali Novem capita, quae sectatores suos docebat, unde a sancta Synodo condemnati sunt. De Trinitate eiusque natura et substantia libellus. S2 135, G 175, L1 165 277
(= Vat. gr. 837)
[278] 8 Ioannis Climax XXX gradibus sive capitibus constans. 305 306
quatuor aggiunto nell’interlinea superiore. grande aggiunto nell’interlinea superiore.
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
Maximi Ad Elpidium presbyterum hecatontades tres. Figura quaedam litterarum quadrata, quæ ex omni latere idem dicitur. 278 De tribus animae partibus imperfectum quid. S2 141, G 183, L1 173
(= Vat. gr. 394)
[279] 9 Aurelii Augustini episcopi Hipponis De Trinitate libri quindecim, translati in graecam linguam ex latina a Maximo Planude. Augustini eiusdem Capita CCCLXXXVIII ex eius sermonibus extracta ac in graecam linguam translata a Demetrio Cydone. Eiusdem Ad Petrum de fide liber per eundem Demetrium translatus. Liber de Trinitate et processu personarum. Constantini Constitutio de papa Romae. Liber de processu personarum contra Latinos. De privilegio Romanae ecclesiae liber. S2 152, L1 178
[280]
X
(= Vat. gr. 606)
Contra Palamam eiusque scripta et quaestiones περὶ φοτὼς contraque Palamitarum haeresim, Apologiarum octo et Librorum trium liber. S2 145, G 188, L1 181
(= Vat. gr. 1094)
[281] XI Basilii magni Epistolae ad quadraginta. Thomae Aquinatis Ethica in graecum translata. Ricardi Contra Alcoranum et legem Sarracenorum liber, in graecum translatus a Demetrio Cydone307. Chronica epitome a mundi principio in hunc usque diem, videlicet ab Adam enumerans omnes claros Veteris Testamenti, deinde omnes monarchias et reges, ut Persarum, AEgyptiorum, Macedonum et similium, et omnes imperatores romanos ab Augusto ad Alexium Comnenum et Ioannem eius filium. Dorothei De apostolis et prophetis quaedam. S2 148, G 193, L1 184
[282] 12 Iuris compendium titulis XL expeditum. Lex agricolaris ex Iustiniano imperatore. Compendium aliud iuris civilis tantummodo. S2 156, G 196, L1 188
(= Vat. gr. 433)
(= Vat. gr. 857)
[283] 13 Constantini Armenopuli Πρόχειρον νόμων, appellatum Hexabiblos, videlicet iuris compendium, ab eo undique excerptum, in VI libros. 307
Nell’interlinea sopra quodam, poi espunto.
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Constantini magni Constitutio de papa Romae. Balsamonis patriarchae etc. Additio, uti supra. Leges agricolares ex Iustiniano imperatore, ut supra. Constantini Armenopuli eiusdem Epitome sacrorum et divinorum canonum, quae sex distinctionibus constat, cum tabula. Eiusdem De fide orthodoxa libellus. De hereticis omnibus et quid singuli senserint capita 19. Leonis Sapientis imperatoris Quem ordinem habeant throni ecclesiarum Constantinopolis patriarchae subiectarum, tam episcopalium quam archiepiscopalium. Officia ecclesiae magnae et officia Palatii imperatorii, quae sint et quomodo nominentur.
S2 158, G 205, L1 190
(= Vat. gr. 848)
[284] 14 Leges Agricolares Iustiniani imperatoris. Compendium iuris totius cum tabula exactissima. Trinitatis cognomina et appellationes breve quid. Mensurarum omnium nomina et quantitates breve quid. Signorum Zodiaci XII nomina breve quid. Epiphanii episcopi Cypri Ad Diodorum Tyri episcopum de XII lapidibus praetiosis breve quid. De Byzantii urbis origine breve quid. Genealogia Beatae Virginis Mariae breve quid. De climatibus opusculum. Papiae Nestongi liber de sacrificio, Missa, sacerdotalibus indumentis et omnibus quæ in Missa fiunt. Nicephori Xanthopuli Senarii politici de omnibus imperatoribus christianis, a Constantino magno usque ad Andronicum Palaeologum et omnibus constantinopolitanis patriarchis, scriptoribusque sacris atque haereticis. Dies infortunati quolibet mense totius anni, quibus neque incipere quicquam neque agere bonum est, aegrotare pessimum. Oratio de orthodoxae fidei institutione et initio. S2 168, G 200, Leg 37, L1 197
(= Vat. Pius II gr. 39)
[285] 15 Iuris civilis compendium per ordinem alphabeti, idem quod supra. S2 160, G 202, L1 192
(= Vat. gr. 854)
[286] 16 Constantini Harmenopuli chartophylacis et iudicis Thessalonices Πρόχειρον νόμων, appellatum Hexabiblos, videlicet compendium iuris civilis sex libris contentum cum tabula, ut supra. Constantini magni imperatoris Constitutio de papa Romae.
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
Philothei patriarchae Additio in Harmenopulum ex Balsamone, ut supra. Leges Agricolares ex Iustiniano, ut supra. Constantini Harmenopuli eiusdem Epitome et compendium sacrorum ac divinorum canonum, quod constat sex distinctionibus, ut supra. Harmenopuli eiusdem De fide orthodoxa liber. Eiusdem De quibus secundum tempora haeretici opinati sunt, idest qui haeretici, quo tempore fuerint et quid senserint. Officia palatii imperatorii XCI et eccclesiae 31. Leonis Sapientis imperatoris De ordine thronorum Constantinopolis patriarchae subiectorum, ut supra, liber et procathedria sive praecedentia inter V patriarchas. Expositio subiacentium Constantinopoli metropolum et qui harum singulis subsint episcopatus, facta sub Andronico secundo Palaeologo imperatore. Petri diaconi chartophylacis Erotemata sive quaestiones de fide, quas ipse solvit, praecipue de baptismate, per dialogum.
S2 162, G 199, L1 194
(= Vat. gr. 849)
FINIS QUARTI SUB ET SUPRA. IN III° SCAMNO SUPRA308. [287] 1 Ioannis Chrysostomi archiepiscopi Constantinopolis Ex variis operibus collectanea per modum sermonum. S2 78, G 206, L1 98
(= Vat. gr. 586)
[288] 2 Theodori magistri309 De virtutibus et vitiis rebusque mediis, ut de potestate et gloria, de morte, de iureiurando et similibus capita XXXIII, extracta e variis operibus beati Ioannis Chrysostomi. S2 77, G 207, Leg 16, L1 94
(= Vat. gr. 584)
[289] 3 Ioannis Chrysostomi Expositionis in Evangelium secundum Ioannem, quae constat sermonibus sive homiliis LXXXVIII; pars secunda, videlicet homiliae XXXVIII, a L usque ad LXXXVIII. S2 76, G 209, Leg 61, L1 96
(= Vat. gr. 543)
[290] 4 Origenis Ad Ambrosium pro fide christiana contra Celsum eius impugnatorem libri VIII. S2 83, G 214, L1 103
308 309
(= Vat. gr. 387)
Ff. 63v-70v (140v-147v). Sic per Theodori Daphnopatae.
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[291] 5 Gregorii Nazianzeni Pars IIa orationum, ea scilicet quae non publice legitur ad sermones 20, inter quos De Filio duo; De Spiritu Sancto unus; Epitaphius in magnum Basilium; In Athanasium; In baptisma; In Pascha; In Pentecosten, et similes. Gregorii Theologi praedicti Vita nescio a quo scripta. Gregorii eiusdem Testamenti copia ex eius archetypo tracta. Eiusdem Sermones quinque, inter quos contra Eunomianos et Arianos duo, ad Evagrium unus. S2 97, L1 202
(= Vat. gr. 471)
[292] 6 Nicetae philosophi Encomion in sanctos Cosmam et Damianum. Martyrium sanctorum Acindyni, Pegasii, Anempodisti, Aphthonii et Helpidephori martyrum. Encomion in martyres Nicandrum et Hermaeum. Pantaleonis diaconi et chartophylacis Encomion in gloriosum Michaelem τὸν ἀρχιστράτηγον. Pantaleonis eiusdem Narratio miraculorum sancti Michaelis archangeli eiusdem. Martyrium beati Porphyrii martyris, quod in Caesarea Cappadociae passus est. Martyrium Menae passi sub Diocletiano et Maximiano. Timothei archiepiscopi Alexandriae Narratio miraculorum V310 Menae martyris praefati, XI Novembris. Leontii episcopi Neapolis Cypriorum insulae Vita beati Ioannis Eleemonis sive Misericordis archiepiscopi Alexandriae et ex parte etiam Sophronii et miracula multa ad longum. Leonis Sapientis imperatoris Sermo encomiasticus in beatum Ioannem Chrysostomum, in quo et modi ordinationum sacrarum in ecclesia referuntur et miracula multa. Vita per epitomen eiusdem Ioannis Chrysostomi. Philippi apostoli actio et martyrium. Martyrium Guriae et Samonae martyrum et miraculum ab iis et Abibo martyre in Edessa factum. Matthaei apostoli et evangelistae actio et martyrium. Gregorii episcopi Nysses Vita et miracula beati Gregorii Thaumaturgi archiepiscopi Neocaesareae. Martyrium beati Platonis martyris. Ioannis Chrysostomi Encomion in Romanum martyrem. Germani archiepiscopi Constatinopolis Encomion in Beatam Vir310 V
aggiunto nell’interlinea superiore.
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
ginem quando in templum a parentibus suis τριετίζουσα προση νέχθη. Georgii archiepiscopi Nicomediae Sermo in id idem. Vita et martyrium sanctorum Caeciliae, Valeriani, Tyburtii et Maximi martyrum. Vita et actio Amphilochii episcopi Iconii. Vita et martyrium beati Clementis episcopi Romae, apostoli et martyris ac discipuli Petri apostoli. Ephraim episcopi Chersonis De miraculo facto a beato Clemente. Vita et martyrium beati Mercurii. Vita Alypii Cionitae, qui floruit temporibus Heraclii imperatoris in Hadrianopoli Paphlagonum urbe. Martyrium beati Iacobi Persae, passi sub Vararan, rege Persarum, temporibus Honorii et Theodosii imperatorum. Vita et martyrium beati Stephani Iunioris, passi sub Constantino impie imperante; hoc autem martyrologium totum habet dies mensis in singulis sanctorum vitis ascriptos, quibus eorum festa celebrantur. S2 80, Leg 54, G 215, L1 100 292
(= Vat. gr. 808)
[293] 7 Maximi Planudae311 monachi abbatis Opera, videlicet Dialogus contra Pyrrhum, asserentem in Christo unam voluntatem; Ad Marinum presbyterum de voluntate, sententia, consilio, potestate, opinione312 et similibus, et De voluntate Christi contra Severum; Ad Georgium de mysterio secundum Christum; Ad Marinum diaconum in Cypro decisio dogmatica; In illud: «Pater, si possibile est, transeat a me calix iste313»; Epistola ad Nicandrum; Ad monachos populosque Siciliae; De symbolis et figuris, quibus Dei ecclesia configurata est, et homo, et mundus, et Deus; Interpraetatio in IX psalmum David; Dialogus Anomoei sive Arianistae cum orthodoxo; Alter dialogus eorundem; Dialogus Eunomii cum orthodoxo, in quo et AEtii, magistri Eunomii, epistola refertur; Dialogus orthodoxi cum haeretico Macedonii sectatore Pneumatomachi; De duabus Christi voluntatibus; Περὶ ὄρων διαστολῶν; Epistolae plurimae ad varios de fide; Definitiones epithetorum ad Trinitatem pertinentium, videlicet substantiae, naturae, personae, hypostasis, substantialis, consubstantialis et similium; De duabus Christi voluntatibus capita VIII; De substantia et natura in Trinitate ad 311
Erroneamente per Maximi Confessoris. opinione aggiunto nell’interlinea superiore. 313 Mt 26, 39. 312
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Theodorum; De physicis voluntatibus et energiis capita X; Contra asserentes unam voluntatem in Christo capita XIII; De substantia et natura, hypostasi et persona in Trinitate capita IX; et subinde ex variis ad idem, ut Clemente et Eulogio; Quod impossibile est unam voluntatem in Christo dicere; In Isagogem Porphyrii et Praedicamenta Aristotelis314; Quid definitum et quid definitio et exin ex variis circa praedicta de substantia et persona etc., ut Irenaeo, Clemente, Alexandro, Eustathio, Diadocho, Nemesio et similibus; Definitiones patrum diverse de duabus Christi energiis, ut Iustini prilosophi, Alexandri, Cyrilli et similium. Cyrilli Ὑπομνηστικὰ duo ad Successum. Eiusdem Ad Nestorium epistola. Ioannis Ad Cyrillum epistola. Pauli episcopi Emesorum Homilia in natali Domini et encomion in archiepiscopum Alexandriae Cyrillum315 et eiusdem alia homilia in incarnationem Domini et encomion in Cyrillum. Cyrilli In incarnationem et homilia in festo Ioannis Baptistae, in qua contra Nestorium et epistola ad Ioannem. Item Ad Eulogium Constantinopoli seditiones agitantem. Maximi Ad Sophronium epistola de quiete et virtutibus et ad Constantinum sacellarium moralis epistola. Vita et actio beati Maximi Confessoris eiusdem. S2 81, G 216, L1 101
(= Vat. gr. 508)
[294] 8 Pselli Commentaria in quaedam Basilii dicta in primo Hexaemeri et aliud in Atoma316. Basilii archiepiscopi Caesareae Cappadociae In Hexaemeron, videlicet in sex dies creationis in317 Genesi, ex illo: «In principio creavit Deus coelum et terram318» usque ad hominis creationem exclusive, homiliae novem interpretationis, in quibus multa pulchra et curiosa, praecipue de naturis animalium et aliarum rerum, ut in VIIa de echino, echidna, corallo, margarita, prina, cochleis, cetis, trygone et lepore, et in VIIIa de asino, camelo, apibus, pelargo, hyrundine, alcyone, turture, aquila, cornice, vulture, vespertilione, luscinia, glauco, gallo, seleucide, cicada, cycno, et in IXa de vipera, leone, pardali, urso, testudine, formica et similibus multis, 314
Segue d, poi espunto. Cyrillum aggiunto nell’interlinea superiore. 316 et aliud in Atoma aggiunto nell’interlinea superiore. 317 Segue p, poi espunto. 318 Gn 1, 1. 315
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et in VIa de iis, qui de lunae incantatione fabulantur et similia multa curiosa, nam VIa est de genitura astrorum, VIIa de reptilibus, VIIIa de volatilibus et aquatilibus, IXa de terrestribus. Gregorii episcopi Nysses Ad Petrum fratrem suum epistola. Gregorii episcopi Nysses, fratris magni Basilii, De hominis creatione et mundi factura, quae reliqua erant Hexaemero, a Basilio eius fratre compositae, capita XXX, videlicet de die VII. Eiusdem Quod tres rationalis naturae sunt καταπαύσεις319. Eiusdem Ad Petrum fratrem suum apologia de Hexaemero. Eiusdem Contra Apollinarii dogmata ἀντιρρητικὸς. S2 88, G 220, L1 108 294
(= Vat. gr. 405)
[295] 9 Basilii magni episcopi Caesareae Ὑποτύπωσις ἀσκήσεως per capita XXX, sed imperfecta. Eiusdem Ὄροι ὡς ἐν κεφαλαίω ἐιπεῖν, περὶ τῶνδε capita LXXX, in quibus de poenitentia, de baptismate, de veritate et mendacio, de poena anathematis, de nuptis, de virginibus, de viduis, de servis et dominis et similibus. Eiusdem Ὄροι κατὰ πλάτος capita LV et prologus ἀσκητικὸς320. Eiusdem Ὄροι κατ᾿ ἐπιτομὴν capita CCCXIII. Eiusdem Epistola de vita canonica. Eiusdem Poenae, quae pro variis delictis peccantibus iniunguntur. Eiusdem De baptismate sermones tres. Eiusdem Dispositio et regula ad illos, qui in coenobio et vita monastica degunt, cap. 36. S2 additi, L1 87
(= Vat. gr. 428)
[296] X Basilii magni archiepiscopi Caesareae Cappadociae Ethica, videlicet Homiliae sive Sermones morales XLIIII, quorum in pm, 7m, 14m, reliqua eiusdem, 28m, eundem, 29m, 32m, 33m, 37m, 44m, 45m,48m, 59m, 61m, C14m, 115m psalmos; Homiliae sive sermones XVII: 18 et 19 Περὶ νηστείας; 20 In alium Πρόσεχε σε ἀυτῶ; 21 De Eucharistia; 22 In martyrem Iulittam et in reliqua321 praecendentis homiliae de Eucharistia; 23 Quod non est αἴτιος, idest causator malorum, Deus; 24 Κατὰ ὀργιζομένων; 25 De invidia; 26 In illud Evangelium secundum Lucam: «AEdificabo mansiones maiores322» καὶ περὶ πλεονεξίας; 27 Ad eos qui ditantur; 28 Homilia dicta ἐν λιμῶ καὶ ἀυχμῶ; 29 In principium Proverbiorum; 30 Προτρεπτικὴ in sanc319
Corretto su un precedente καταπεύσεις. ἀσκητικὸς aggiunto nell’interlinea superiore. 321 Segue praedictae, poi espunto. 322 Lc 12, 18. 320
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tum baptisma; 31 Κατὰ μεθυόντων; 32 De fide; 33 In Evangelium secundum Ioannem; 34 De Spiritu Sancto; 35 In Barlaam martyrem; 36 In Gordium martyrem; 37 In XL martyres; 38 Homilia dicta ἐν Λακίζοις; 39 De humilitate; 40 Περὶ τοῦ μὴ προσηλῶσθαι τοῖς βιωτικοῖς καὶ περὶ τοῦ ἐμπρησμοῦ; 41 Ad adolescentes ὅπως ἂν ἐξ Ἑλληνικῶν ὡφελοῖντο λόγων; 42 In natalem Christi; 43 Ad Virginem ἐκπεσοῦσαν; 44 Πρὸς μονάζοντα ἐκπεσόντα. S2 111, G 225, L1 52
(= Vat. gr. 418)
[297] XI Basilii magni In psalmos homiliae, eaedem quae supra. Pilati Relatio ad Tyberium Caesarem de Christo Domino. Vita et miracula plurima beati Basilii magni praefati. Martyrium XL martyrum, quorum nomina in calce ponuntur. S2 90, G 217, L1 110
(= Vat. gr. 417)
[298] 12 Nicetae, appellati Σερρῶν, metropolitae Heracleae Enarratio in XVI orationes Gregorii Nazianzeni Theologi archiepiscopi Constantinopolis, quae sunt: 1a In sanctum Pascha καὶ ἐις τὴν βραδυτῆτα; 2a In sanctum Pascha; 3a In novam dominicam καὶ περὶ ἐγκαινίων et in ver ac martyrem Mamantem; 4a In Pentecosten; 5a In Maccabaeos; 6a In magnum Cyprianum; 7a In Iulianum ἐξισωτὴν imperatorem; 8a In natalem Christi; 9a Epitaphius in magnum Basilium; 10a Ἐις τὰ ἄγια φῶτα ; 11a In sanctum baptisma; 12a In sanctum Gregorium Nysses, fratrem sancti Basilii; 13a In magnum Athanasium; 14a In CL episcoporum praesentiam; 15a De amore paupertatis, scilicet philoptochia; 16a In patrem tacentem et in plagam grandinis; hae autem XVI orationes consuevere legi, ideo Niceta eas commentatur. S2 91, G 227, L1 111
(= Vat. gr. 459)
[299] 13 Prologus in opera beati Dionysii Areopagitae. Dionysii Areopagitae Opera, videlicet De divinis nominibus capita XIII; De coelesti hierarchia XV; De ecclesiastica hierarchia 7; De mystica theologia V; Epistolae X, cum expositione fere omnia. Polycratis Diadochi archiepiscopi Ephesi Ex epistola ad Victorem Diadochum323; item ex Philone quaedam omnia praedicta cum glossis. S2 92, G 229, Leg 39, L1 112
(= Vat. gr. 374)
[300] 14 Gregorii archiepiscopi Nysses Ἐκλογαὶ μαρτυριῶν ad Iudaeos de Trinitate, quod Verbum et Spiritum habet Deus secundum veteres Scripturas: λόγον δὲ ἐνυπόστατον καὶ ζῶντα καὶ πνεῦμα ὡσαύτως. 323
Erroneamente per Victorem papam.
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
Photii patriarchae Constantinopolis Ad Michaelem, ἄρχοντα Bulgariae, τὶ ἐστὶν ἔργον ἄρχοντος. Maximi abbatis Ad Elpidium περὶ ἀγάπης. Eiusdem De theologia et incarnatione Christi324 hecatontas et γνωστικῶν κεφαλαίων, alia hecatontas, videlicet capita CCa. Eiusdem Capita alia XIIII. Ioannis Chrysostomi Interpraetatio in parabolas Evangelii. Maximi Confessoris eiusdem Περὶ ἀγάπης hecatontades IIII. Nili Περὶ προσευχῆς capita CLVIII. Stephani metropolitae Nicomediae De tribus partibus animae. Liber appellatus Ὁδηγὸς et est ad fidem instructio, in quo prolyxe omnium theologorum auctoritates adducuntur et contra varios haereticos disputatur. Ioannis Climax XXX capita, velut XXX gradibus constans. Dorothei Ex libris varia capita ad multa. Chrysostomi Ex moralibus pariter quaedam. Basilii magni Ἀσκητικαὶ διατάξεις ad ἀσκοῦντας in monasterio ac coenobio. Theodori presbyteri Rhaythi De incarnatione Christi. Anastasii Responsa ad varias orthodoxorum quaestiones super fide; et liber quidem magnus ac perutilis. Theodoriti Cyropolitani Solutiones variorum dubiorum cum interpretatione dictorum in sacris litteris; liber magnus. Pselli Ad Michaelem Ducan imperatorem interpraetatio nominum325, quibus in Trinitate explicanda utimur. Maximi De duabus voluntatibus Christi. Iesu, filii Sirach, Sapientia; liber magnus. Florentini sacerdotis Ad Ptolemaeum organum canonicum. Calculus ad inveniendum cyclum solis et lunae326 et Pascha. Ioannis Damasceni De Macedonum mensibus et ecclesiasticis traditionibus eorundem. Cycli solares et lunares figurati cum regulis, per quas est invenire primos mensium dies, aureum numerum, bisextum, Pascha et omnia talia. Theophylacti episcopi Bulgariae Epistolae. 300 Basilii magni De baptismate liber. 324
et incarnatione Christi aggiunto nell’interlinea superiore. Corretto su un precedente cognominum. 326 I termini sol e luna sono indicati da Vigili mediante due disegni. 325
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300 – 303
Cosmi Epitome ab Adam et327 a principio mundi, imperfecta.
S2 87, G 230, Leg 23.43, L1 85.107
(= Vat. gr. 451+432)
[301] 15 Ioannis Chrysostomi Commentarium in Matthaeum evangelistam, quod constat homiliis XLV. S2 96 additi, G 231, L1 115
(= Vat. gr. 526)
[302] 16 Theodori Studitae, videlicet ἡγουμένου τῶν Στουδίου, Dialogi ἀντιρρητικοὶ tres, κατὰ ἐικονομάχων, in quibus orthodoxi et haeretici disputant. Eiusdem Argumentum contra impia poemata Ioannis, Ignatii, Sergii et Stephani, novorum haereticorum, prius per iambos politicos, deinde etiam per prosam. Eiusdem Problemata quaedam contra Iconomachos, dicentes Christum corporeo charactere dipingi non debere. Eiusdem Epistola ad Platonem de adoratione imaginum. Eiusdem Ex epistolis suis diversis LVI ἐκλογὴ τῆς πρώτης καὶ δευτέρας ἐξορίας. Eiusdem Ex diversis identidem eius epistolis CCXX ἐκλογὴ τῆς τρίτης ἐξορίας. S2 additi, G 232, Leg 85, L1 148
(= Vat. gr. 1432)
XXX4328
[303] 17 Sermones Chrysostomi, Gregorii et diversorum in diversis solemnitatibus, videlicet 1 Ioannis Chrysostomi Ἐις τὰ βάϊα; 2 Andreae Hierosolymitae archiepiscopi Cretes Homilia in dominica τῶν βαΐων; 3 Ioannis Chrysostomi Homilia de ieiunio; 4 Eiusdem In ficum quod exaruerat; 5 Eiusdem In X virgines et de poenitentia et eleemosyna; 6 Eiusdem In easdem X virgines; 7 Eiusdem In Evangelium dictum: «exierunt pharisaei329» etc.; 8 Eiusdem330 In meretricem et pharisaeum; 9 Ephraim Sermo in meretricem; X Ioannis Chrysostomi In proditionem Iudae et Pascha et mysteriorum prohibitionem; XI Georgii metropolitae Nicomediae In illud: «Astiterunt Iesu mater eius et soror matris331» et in sepulchrum Christi; 12 Epiphanii archiepiscopi Cypri In sepulchrum Christi et Ioseph ab Arimathaea et descensum ad inferos; 13 Gregorii episcopi Antiochiae In sepulchrum Christi et in Ioseph ab Arimathaea et in tridui resurrectionem; 14 Ioannis Chrysostomi In Pascha; 15 Eiusdem In incredulita327
ab Adam et aggiunto nell’interlinea superiore. Corretto su un precedente XXX4I. 329 Mt 12, 14. 330 Eiusdem aggiunto nell’interlinea superiore. 331 Gv 19, 25. 328
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
tem Thomae apostoli et fidem; 16 Ioannis Thessalonices Quod nulla differentia aut contrarietas est in evangelistis de resurrectione; 17 Ioannis Chrysostomi In paralytum, qui XXXVIII annos in aegritudine fuerat, et: «Quod Pater meus facit Ego facio332»; 18 Eiusdem In dictum Iudaeorum: «Daemonium habes» et in 81m psalmum; 19 Eiusdem In Mesopentecosten; 20 Leonis presbyteri Constantinopolis In Mesopentecosten et in caecum a genitura καὶ ἐις τὸ μὴ κρίνετε κατ᾿ ὄψιν333; 21 Ioannis Chrysostomi In Samaritin et quid interpraetatur Mesias; 22 Eiusdem De cura Christi in caecum a genitura et in Zacchaeum et de iudicio et eleemosyna; 23 Eiusdem In ἀνάληψιν Christi; 24 Eiusdem In idem festum; 25 Eiusdem In idem et in martyrum corpora etc.; 26 Athanasii archiepiscopi Alexandriae In eandem ἀνάληψιν Christi; 27 Gregorii presbyteri Caesareae Cappadociae In sanctos 318 patres et Constantium imperatorem; 28 Sermo historicus de gestis in Nicaea a Synodo in maledictione Arii, in quo et particularis narratio de vita Constantini magni imperatoris; 29 Ioannis Chrysostomi Ex interpraetatione epistolae ad Thessalonicenses; 30 Eiusdem In Pentecosten et quare signa nunc non fiunt et quod facta et dicta nostra superius scribuntur; 31 Eiusdem Alius in Pentecosten; 32 Gregorii episcopi Nysses Sermo in Spiritum Sanctum; 33 Ioannis Chrysostomi Encomion in omnes sanctos; 34 Constantini diaconi et chartophylacis Encomion in omnes sanctos334. S2 98, G 233, Leg 38, L1 117 303
(= Vat. gr. 564)
[304] 18 Ricardi335 Contra legem Sarracenorum, idest contra Alcoranum capita XVII, in graecum e latino traducta. Ioannis Chrysostomi Contra Iudaeos libri sex. Titulus δογματικῆς πανοπλίας contra Iudæos336, ex libro appellato Θεογνωσία, qui dicitur esse Gregorii Nysses. Testimonia contra Iudaeos de Trinitate, quod trisubstantialis est et una deitas. Sapientis cuiusdam Contra Iudaeos sermo. Anastasii abbatis Contra Iudaeos disputatio. Dialogus parvus adversus Iudaeos. S2 99, G 234, L1 118
(= Vat. gr. 719)
332
Gv 5, 17. Gv 7, 20.24; καὶ ἐις τὸ μὴ κρίνετε κατ᾿ ὄψιν aggiunto nell’interlinea superiore. 334 Segue 35, poi espunto. 335 Sic per Ricoldi (Pennisi) de Monte Crucis O.P. 336 Opera di Euthymius Zigabenus. 333
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303 – 305
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[305] 19 Maximi Ad Thalassium de diversis dubiis Sacrae Scripturae337. Alexandri monachi Sermo historicus de inventione Crucis et encomion in eam, ubi per compendium Christi historia et imperatores ad Constantinum usque referuntur. Ioannis Damasceni De corpore Christi sive sacramento quod capimus. Dionysii Areopagitae Opera, videlicet De caelesti hierarchia; De divinis nominibus; De ecclesiastica hierarchia; De mystica theologia et Epistolae, omnia cum expositione et338 tabulis. Extracta quaedam ex variis theologis ad fidem. Maximi Hecatontades et de duabus Christi voluntatibus, et epistolae plurimae ad diversos. Ioannis Damasceni Definitiones diversae secundum traditionem Ecclesiae. Porphyrii Isagoge cum expositione. Thalassii et Basilii Quaedam de theologia. Maximi Ad Petrum contra Severi dogmata opus. Historiarum collectio, quae in primo et 2° Steliteuticorum contra Iuliani gesta conscriptorum inveniuntur, in quibus copia historiarum ac fabularum per compendium enarratarum omnigena et varia continetur. Maximi Definitiones diversae et capita XV et alia, videlicet theoriae, hecatontades, definitiones et alia capita. Cyrilli Ὑπομνηστικὸν ad Sucessum episcopum Diocaesareae. Maximi Epistolae quaedam ad diversos. Dialogi duo, quibus ἀνόμοιος339 sive arianista contra orthodoxum disputat et e converso; item commentaria Eunomii et epistola AEtii magistri eius. Macedonii Disputatio contra orthodoxum et e converso. Athanasii Contra Apollinarium disputatio. Apollinaristae identidem et Gregorii episcopi disputatio. Athanasii archiepiscopi Alexandriae De vita beati Antonii. Ioannis Geometriae Ἐξόδιος ἢ προπεμπτήριος in κοίμησιν Beatae Virginis Mariae. Eiusdem In annuntiationem Beatae Virginis. Interrogationes et responsiones ad solvenda quaedam fidei dubia. S2 additi, G 235, L1 76
(= Vat. gr. 504)
337
Nell’interlinea inferiore segue, poi espunta, la linea orizzontale che segna la fine di una voce e l’inizio della successiva. 338 et aggiunto nell’interlinea superiore. 339 Corretto su un precedente ἀνόμοις.
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[306] 20 Gregorii Nazianzeni Sermones, ut Apologeticus; In Heronem philosophum; In arianistas; De theologia, duo; Ad arianos iterum; Contra Apollinarium340; et similes. Steliteutici duo adversus Iulianum imperatorem, bis. (= Vat. gr. 475)
S2 101, G 237, L1 120
[307] 21 Mensis Decembris festorum orationes et historiae, videlicet die eius XV Martyrium Eleutherii; XVII Danielis prophetae et sanctorum trium puerorum Ananiae, Azariae et Misael; XIX° Martyrium Bonifatii; XX Ignatii; XXI° Iulianae; XXII° Anastasiae; 23° Sanctorum X martyrum in Creta; 24° Eugeniae; eodem Gregorii Theologi Oratio in Iulianum ἐξισωτὴν; 25° Gregorii Theologi eiusdem In natalem Christi; 27° Gregorii Nyses Encomion in protomartyrem Stephanum; 28° Theodori Grapti confessoris; 29° Martyrium sanctorum duorum millium, nec non Indi, Domnes, Glycerii, Theophyli, Dorothei et qui cum eis martyrium substinuere. (= Vat. gr. 815)
S2 102, G 238, Leg 60, L1 121
[308] 22 Basilii Homiliae sive sermones XXX; iidem qui superius.
(= Vat. gr. 422)
S2 additi, G 239, Leg 7, L1 145
[309] 23 Ioannis Chrysostomi Super Ioannis Evangelium homiliae LXXXVIII°, incipientes ab: «In principio erat Verbum341» et deinceps. (= Vat. gr. 545)
S2 105, G 240, L1 124
[310] 24 Callisti Angelicudae Meleniceotae Sermones morales XXX super variis Christi dictis, partim ut super illo: «Venite ad me omnes qui laboratis et honerati estis342» et similibus; item de paradiso plures, de Filio, de Spiritu Sancto et maximi inter omnes sunt duo, videlicet VIIIs, qui est epithalamium nubentis animae Christo, et XXs, qui est de coelo eiusque colore, forma et apparentiis; item 24s de vita activa et contemplativa, per capita C, deinde XXII de eadem; item 28s super: «In principio creavit Deus coelum et terram343» et similes. Duodecim anachoretarum de suis actionibus intra cellas invicem se interrogantium sermo. (= Vat. gr. 736)
S2 106, G 241, L1 125
[311] 25 Ecloge et compendium
omnium344
sermonum Gregorii Theologi,
340
Contra Apollinarium aggiunto nell’interlinea superiore. Gv 1, 1. 342 Mt 11, 28. 343 Gn 1, 1. 344 Segue operum, poi espunto. 341
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in titulos LXXXVI divisum, quorum singuli varia et multiplicia habent capita. Compendium libri Dionysii Areopagitae, in 23 capita divisum. Ecloge et compendium omnium operum Maximi monachi, in titulos LXIX divisum, in quibus omnibus multa curiosa et notatu digna et, inter alia, versus Gregorii Theologi hexametri et iambi, ita inscripti Ἀπανθίσματα ἐκ τῶν ἐπῶν etc. Est et quiddam ex definitionibus Platonis atque Aristotelis. S2 107, G 243, L1 126
(= Vat. gr. 485)
[312] 26 Andronici Comneni Palaeologi Νεαρὰ de rebus sacris. Amphilochii Iconii Ex iambis ad Seleucum, de Bibliis et scriptoribus tam Novi quam Veteris Testamenti. Basilii Epistolae duae, videlicet ad monachos et ad Caesarem. Ephud quid esset et Chrysostomi de indumento sacerdotis. Epiphanii Cyprii De XII lapidibus in indumento sacerdotis. Extracta quaedam e variis theologis. Andreae Hierosolymitae Cretensis Capita quaedam et regula de Paschate345. Basilii magni Homiliae sive Sermones morales, tam in Psalmos quam in reliqua, ut supra, XLIII. Anastasii Ex libro de Trinitate extracta. Chrysostomi Ex libro de Trinitate extracta. Chrysostomi De Spiritu Sancto liber346. Sedes Constantinopolis patriarchae subiectae. Τοῦ ἐπὶ τοῦ κανικλείου ἀντιθετικὸς contra Plotinum347 et Platonem quod animae non praeexistunt corporibus. Epitome omnium synodorum, tam universalium quam localium, usque ad VIIIIam generalem, et sunt numero XLVII. S2 additi, G 244, Leg 18, L1 89
(= Vat. gr. 419)
[313] 27 Ioannis Climax XXX capitibus, velut gradibus, constans. S2 109, G 245, Leg 45, L1 128
(= Vat. gr. 390)
[314] 28 Mensis Novembris festorum orationes XXX a Cosmae ac Damiani vita et miraculis usque ad martyrium Andreae apostoli; quae omnes supra sunt enumeratae et in principio libro colligatae sunt 345
Paschate aggiunto nell’interlinea superiore. Questa e le due voci precedenti sono unite da una parentesi tracciata sul lato destro della pagina e accompagnata dall’indicazione: omnia contra Latinos. 347 Segue quod, poi espunto. 346
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
litterae Eugenii ad ducem Lituaniae et in fine Nicolai ad Theodorum Palaeologum348.314
S2 110, G 246, L1 129
(= Vat. gr. 807)
[315] 29 Ioannis Chrysostomi Homiliae 42, videlicet a 46 usque ad LXXXVIII super Ioanne Evangelista. S2 112, G 247, Leg 49, L1 130
(= Vat. gr. 537)
[316] 30 Ioannis Chrysostomi Commentarium in Matthaeum evangelistam, quod constat homiliis XLIIII et est pars prima. S2 115, G 249, Leg 41, L1 131
(= Vat. gr. 528)
[317] 31 Prima charta habet Compendium successionis ab Adam usque ad Sedechiam et a Nabuchodonosor usque in Darium Persarum regem et ab Alexandro usque in Cleopatram AEgypti reginam et a Iulio Caesare omnium imperatorum usque in Michaelem Palaeologum. Gregorii Nazianzeni Theologi Sermones XVI cum commentario exactissimo Nicephori Gregorae. Argumenta praedictorum sermonum XVI Gregorii Nazianzeni. Circuli tres paschales ad invenienda festa mobilia. Nicephori Xanthopuli Callisti Versus politici, quibus enumerat imperatores omnes constantinopolitanos a Constantino magno usque ad Andronicum Palaeologum et patriarchas omnes eiusdem urbis, a Metrophane ad Athanasium. In ultima charta sunt Officia palatii imperatorii et menses anni totius quomodo appellentur latine, graece, hebraice et aegyptiace. S2 116, G 251, L1 132
(= Vat. gr. 487)
[318] 32 Ioannis Chrysostomi Homiliae sive sermones XXXVIII, videlicet Ad Stagirium monachum V; In dies creationis mundi secundum Mosen V, in quorum II° etiam in eum qui dixerat non oportere nos dicere Deus Sabaoth, in III° etiam de resurrectione; Περὶ ἀκαταλήπτου ἀπόντος τοῦ ἐπισκόπου πρός ἀνομοίους sermones sex; Contra Iudaeos libri sex; Sermones alii sex de variis rebus, ut de apostolis eorumque nominibus et potestate, de Pentecoste, de cognomine Sauli in Paulo apostolo plura; Homiliae IIII in πολύαθλον Iob; Ad sanctam Olympiadem epistolae duae; Ad Innocentium episcopum Romae una; ultimus sermo et 38s in illud: «Nihil ex me facio349» et in Trinitatem; et quod in honorem Trinitatis tres 348 Quanto alle lettere di Eugenio IV e Niccolò V, si veda MERCATI, Scritti d’Isidoro il cardinale Ruteno cit., pp. 88-89. 349 Gv 8, 28.
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patriarchae, tres sacerdotes, tres reges et tres virtutes memorantur.
S2 74
(= Vat. gr. 560)
[319] 33 Ioannis Chrysostomi eiusdem Ὁι ἀνδριάντες, videlicet homiliae sive sermones XXIIII, sic cognominati: de variis rebus ecclesiasticis. S2 118, G 254, Leg 42, L1 134
(= Vat. gr. 558)
FINIS III SUPRA. IN III° SCAMNO INFRA350. [320] 1 Athanasii magni archiepiscopi Alexandriae Sermones XXX, videlicet primus Contra arianos vehementissimus; 2s Disputativus contra eosdem in Nicaena synodo; 3s De exemplo secundum communem hominem; 4s Contra Arianos et Sabellianos, et351 apologia super Dionysio episcopo Alexandriae; 5s Epistola ad episcopos in Africa; 6 Ad episcopos qui ubicumque essent, quando ab Arianis διωγμὸς ἐγένετο; 7 Ἔλεγχος ὑποκρίσεως τῶν περὶ Ἐυσέβιον κατὰ τοῦ ὁμοιοουσίου; 8 Epistola ad Epictetum episcopum Corinthi; 9 Sermo contra Apollinarium; Xs Contra Apollinarium alter, de Christi incarnatione; XIs De sempiterna essentia Filii et Spiritus Sancti cum Deo, et contra Sabellii sectatores; 12 Quod unus Christus; 13 Ad Adelphium episcopum contra Arianos; 14 In illud: «Omnia mihi data sunt a Patre meo352» et: «Nemo cognoscit quis est Filius, nisi Pater, et quis est Pater, nisi Filius, et cui voluerit Filius revelare353»; 15 De incarnatione Verbi divini; 16 Quod synodus Nicaena, videns errorem Eusebii et sectatorum, constituit convenienter et pie contra arianam haeresim definita; 17 Apologia contra calumniantes fugam ipsius in persequutione; 18 Apologeticus secundus; 19 Epistola ad Serapionem episcopum; 20 Epistola ad omnes per Pontum monachicam vitam ducentes dicentesque: «Ecce reliquimus omnia et sequuti sumus te354»; 21 Epistola de gestis in synodis, in Arminio Italiae et in Seleucia Isauriae congregatis; 22 Apologia ad imperatorem Constantinum; 23 Epistola ad Ioannem et Antiochum; 24 Epistola ad Palladium presbyterum; 25 350
Ff. 71r-76v (148r-153v). Corretto su un precedente 5s. 352 Mt 11, 27. 353 Mt 11, 27. 354 Mt 19, 27. 351
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Ad Iovianum de fide; 26 Epistola ad Maximum philosophum; 27 Ἔκθεσις fidei; 28 Liberii archiepiscopi Romae Epistola ad Athanasium episcopum Alexandriae, quod perfectum hominem assumpsit divinum Verbum; 29 Antigraphon Athanasii ad Liberium; 30 Ad Antiochenos decisio. 320 Sermo quidam de incarnatione Verbi contra haereticos. S2 113, G 208, Leg 44, L1 203
(= Vat. gr. 400)
[321] 2 Theodoriti episcopi Cyri Ἐρανιστὴς sive Πολύμορφος; sunt autem dialogi plures, in quibus orthodoxus atque haereticus disputant de Verbo divino, videlicet quod ἄτρεπτος, ἀσύνχυτος, ἀπαθὴς, ὁ θεῖος Λόγος; et allegantur in iis omnes fere nobiles theologi. Eiusdem Ἁιρετικῆς κακομυθίας ad Sporacium libri quatuor, in quibus omnium haereticorum qui unquom (sic) fuerunt, sectae et nomina, plenissime explicantur. Eiusdem Θείων δογμάτων epitome, in qua de principio, de Patre, de Filio, de Spiritu Sancto, de divinis nominibus, περὶ δημιουργίας355, de materia, de saeculis, de angelis, de daemonibus, homine, providentia, incarnatione Domini, quod corpus accepit, quod animam post corpus accepit, quod perfectam humanam naturam assumpsit, quod quam assumpsit ἀνέστη φύσιν, quod ipse bonus et iustus, quod ipse veterem et novam Scripturam dedit, de baptismate, de resurrectione, de iudicio, de angelis, de IIa Salvatoris apparitione, de Antichristo, de verginitate, de nuptiis, de secundis nuptiis, de fornicatione, de poenitentia, de continentia variis capitibus abunde explicantur. S2 82, G 210, Leg 86, L1 102
(= Vat. gr. 624)
[322] 3 Ephraem356 Syri Opera, videlicet Epistola ad Ioannem monachum περὶ ὑπομονῆς καὶ σωφροσύνης; Ad iuniores monachos de virtute παραινέσεις quatuor; De virtute rursum capita X; Ἐις τὸ πρόσεχε σέ ἀυτῶ capita XI; Quod non oportet ridere et superbire, sed plangere et flere; Ad novos monachos consilia de spirituali vita; De recta vita capita LXXXIX; Μακαρισμοὶ LXXX, videlicet ‘Beatus vir qui tale et tale facit’ etc.; Sermones paraenetici plurimi, videlicet Exhortationes in θεοσέβειαν; Πρὸς ἀρχαρίους; Quod oportet christianum magnanimum esse et iniuriarum oblivisci; Quomodo oportet cognominare ὀλιγωροαῦτας; Quod oportet legentem φιλοπόνως legere; De virginitate καὶ σωφροσύνης; De puritate; Quod non oportet oculos elevatos ferre, sed deiectos ad terram et animam ad 355 356
Nell’interlinea superiore creatione. Corretto su un precedente Ephraim.
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Deum; Περὶ ἀνυποτάκτων καὶ καταστάσεως et timore divino; Περὶ ἐυλαβείας; De cadentibus ex sua incuria et proferentibus verba in peccatis; Quod non oportet iurare neque diffamare quemquam; Ad quemdam fratrem, quod melius est nubere quam uri; Περὶ τοῦ Ἐιλὶ sacerdotis; De timore divino; De dilectione; Ad monachum ἀκιδιαστὴν, dicentem: «Abeo ad mundum»; Περὶ κακοηθείας; De differentia monadicae vitae et mundanae; De humilitate; Quare ὀλιγωρεῖ frater in sua cella; De gratia; Περὶ γλωσσαλγίας καὶ παθῶν; sunt igitur παραινέσεις hae sive exhortationes XXIII. Contra feminas quaedam, incerti auctoris, sat vehementia. Martyrium beati Demetrii, XXVIa Octobris. Oratio in festo Sanctae Crucis, in laudem eiusdem Crucis357. Oratio quaedam funebris, veluti praedicatio. Oratio in laudem beati Philogonii, in eius festo. De Ecclesiae scripturis, evangelica, apostolica et prophetica. Dionysii Lexicon imperfectum per alphabetum super tota Sacra Scriptura. Epiphanii monachi Agiopolitae Enarratio ac descriptio de Syria et sancta civitate ac locis sanctis in ipsa. S2 79, G 211, Leg 81, L1 99
(= Vat. gr. 443)
[323] 4 Athanasii magni archiepiscopi Alexandriae Sermones XXXII, videlicet 1 In passionem Domini et crucem; 2 Epistola ad Serapionem episcopum de Spiritu Sancto; 3 Epistola ad eundem contra dicentes κτίσμα esse Filium; 4 Epistola ad eundem de Spiritu Sancto; 5 Epistola alia ad eundem de eodem Spiritu Sancto; 6 Sermo in figura disputationis cum Macedoniano sive Pneumatomacho; 7 Sermo alius disputativus cum eodem Macedoniano an ἐφόρεσε corpus animatum Verbum divinum; 8 In evangelicum illud: «Qui dixerit verbum contra filium hominis, remittetur ei, qui autem dixerit contra Spiritum Sanctum, non remittetur ei neque in hoc saeculo neque in futuro358»; 9 In evangelicum illud: «Euntes in proximam κώμην, invenietis a sellum ligatum et, solventes, ducite ad me359»; X Contra omnes haereses τὸ προκείμενον ab Evangelio Ioannis: «In principio erat Verbum360» etc.; XI Epistola proaemii vim habens et tragoediam ecclesiarum ταραχῆς; XII Ad iudicantes veritatem sola ex multitudine; 13 Contra iubentes non oportere a 357
Opera di s. Theodorus Studita. Mt 12, 32. 359 Mt 21, 2. 360 Gv 1, 1. 358
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
Scripturis quaerere vel loqui ἀρκουμένους τῆ παρ᾿ ἀυτοῖς πίστει; 14 Πρὸς τοὺς προβαλλομένους κακοήθως illud: «Verbum caro factum est361»; 15 Ad dicentes unam naturam in Christo, quod conversum sit divinum Verbum in carne; 16 Contra dicentes quod confiteri φύσιν τὴν σάρκα, quaternitatem est pro Trinitate praedicare; 17 Contra dicentes quod secundum hominem cognoscere Christum dominum est spes habere in homine; 18 Contra dicentes passum est impassibiliter divinum Verbum; 19 Contra dicentes passus est Deus, ut voluit; 20 Contra dicentes quod oportet quidem suscipere voces, sed non speculari significata per ipsas, ut omnium intellectum superexcedentia; 21 Contra dicentes passum est divinum Verbum carne; 22 Contra dicentes qualem dabunt Iudaeorum rationem, nisi Deum occidissent; 23 Contra dicentes Iudaeus est non confitens Deum crucifixum esse; 24 Contra dicentes quod angeli apud Habraam comedentes non omnino carnis ferebant naturam; 25 Πρὸς τοὺς σμικροῦντας ἔκαστον θαῦμα, τῶ ἀρνεῖσθαι τὴν σάρκα; 26 Πρὸς τοὺς ξημιοῦντας ἡμῶν τὸ γένος, τῶ μὴ λέγειν ἐκ τῆς φύσεως ἡμῶν ἐιληφέναι τὴν ἀπαρχὴν τὸν σάρκα; 27 Contra iubentes simpliciter credere iis quae dicunt neque discernere quid decens, quid indecens; 28 Contra extinguentes naturarum differentiam μετὰ post362 circa passionem καὶ τὴν ἀλάληψιν; 29 Testimonia ex Scriptura secundum naturam comunicationis et pariter habere Patrem, Filium et Spiritum Sanctum circa comunicationem: δυσέφικτα et unam habere energiam; 30 De virginitate sive περὶ ἀσκήσεως; 31 Ad Marcellum in interpraetationem Psalmorum; 32 Κατὰ ἀνομοίου disputatio orthodoxi; incipit autem ab epistola impii AEtii. S2 85, G 212, Leg 77, L1 105 323
(= Vat. gr. 403)
[324] 5 Origenis Philocalia, videlicet Ecloge quaestionum et solutionum Sacrae Scripturae, ex diversis Origenis libris congregata a Basilio et Gregorio theologis et ab altero eorum, videlicet Gregorio Nissa ad Theodorum episcopum Tyanorum cum epistola; habet autem capita primum 21, deinde etiam XII, quæ sunt haec: 1 De divina Scriptura et quomodo ea legenda et intelligenda sit et qualis in ipsa ἀσφαλίας sermo et de (κατὰ ῥητὸν) sive secundum superficiem in aliquibus impossibili et irrationabili; 2 Quod conclusa est et munita Scriptura divina; 3 Quare XXII sunt divini libri; 4 De soloecismis et363 perfecta loquutione Scripturae; 5 Quod multiloquum 361
Gv 1, 14. μετὰ post aggiunto nell’interlinea superiore. 363 Nell’interlinea superiore su un precedente aut, poi espunto. 362
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et qui multi libri et quod tota divina Scriptura unus est liber; 6 Quod unum organum Dei perfectum et aptissimum tota Scriptura sacra; 7 De proprietate personarum divinae Scripturae; 8 Non oportere solaecisticam et non servantia sermonis consequentia dicta, Scripturae corrigere, praecipue sententiam intelligentes; 9 Quae sit ratio, quod divina Scriptura eodem nomine secundum diversa significata utitur saepe et in eodem loco; X Περὶ τῶν ἐν τῆ θεία γραφῆ δοκούντων ἔχειν τὶ λίθου προσκόμματος ἢ πέτρας σκανδάλου; XI Quod oportet totius Scripturae sacrae τρόφιμον sequi et ab haereticis quoque scripta non aversari, sed et ipsorum appraehendere extra tamen infidelitatis perturbationem; 12 Πρὸς τὸ μὴ ἐκκακεῖν in lectione divinae Scripturae, non intelligentem obscuritatem aenigmatum et parabolarum in ipsa; 13 Quando et quibus ex philosophia disciplinae utiles in sacrarum Scripturarum enarrationem cum earumdem testimonio; 14 Quod volentibus non errare circa veritatem in cognoscendo divinas Scripturas, necessariae sunt scitu logicae disciplinae sive quibus significatorum diligentia non potest364 quae dicit modum constituere; 15 Contra gentilium philosophos, perfectioni loquutionis divinae Scripturae detrahentes et bona in christianismo melius apud gentiles dicta asserentes et insuper difforme Christi corpus dicentes et quae ratio diversarum Domini formarum; 16 De detrahentibus christianismo ob haereses in Ecclesia; 17 Contra dicentes ex philosophis nihil differre a nomine apud gentiles appellato, asserentes in omnibus dominum esse Iovem, ἢ τῶ δεῖνι φέρε ἐιπεῖν παρ᾿ Ἰνδοῖς, ἢ τῶ δεῖνι παρ᾿ Ἀιγυπτίοις; 18 Contra gentilium philosophos cuncta praedicantes scire et calumniantes inordinata quaedam in christianismo et quod nemo sapiens vel doctus discipulus fuit Christi, sed nautae, publicani, peccatores et similes; 19 Quod fides in Christo nihil commune habens cum gentilium fide laudabilis est etc., et contra dicentes quomodo e mortali corpore existentem Iesum Deum opinamur?; 20 Contra dicentes non ob hominem, sed ob bruta animalia factum esse totum mundum et homines, quoniam facilius nobis hominibus irrationalia vivunt et quod sapientiora nobis sunt Deumque amant et cognitionem habent eius et praenoscunt futura; in quibus et κατὰ μετεμψυχώσεως καὶ περὶ ὀιωνιστικῆς et fraude per ipsam; 21 Περὶ ἀυτεξουσίου καὶ τῶν δοκούντων τοῦτο αναιρεῖν ῥητῶν γραφικῶν solutio et interpraetatio; item ex XII: 1 Ἐις τὸ ἐσκλήρυνε dicens cor Pharaonis; 2 In illud: «Extraham ip364 Segue
consistere, poi espunto.
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sorum saxea corda et iniiciam carnea, ut in mandatis meis ambulent et rectificationes meas servent365»; 3 In illud: «Ut videntes non videant et audientes non audiant neque sciant366» etc.; 4 In illud: «Non volentis neque currentis, sed miserantis Dei367»; 5 In illud: «Velle et operari ex Deo est368»; 6 In illud: « Ὅν θέλει ἐλεεῖ ὃν δὲ θέλει σκληρύνει369»; 7 Quae in terra rationalium sive humanarum animarum διασπορὰ370, latenter significata ex aedificatione turris et linguarum apud ipsam συγχύσει etc.; 8 De fato et quomodo praecognitore existente Deo factorum ab unoquoque τὸ ἐφ᾿ ἡμῖν σώζεται; et quomodo astra non sunt effectiva eorum, quae sunt in hominibus, sed solum significativa, et quod homines de iis cognitionem diligenter habere non possunt, sed divinis potentiis τὰ σημεῖα ἔκκειται, et quae horum causa; in quo et Clementis episcopi Romae in sermone ad patrem in Laodicea, necessariissima speculatio, in quibus videatur ἀληθεύειν astrologia; 9 Quod non ingenita neque malorum causa materia; X Quod ὁ ἐκ προγνώσεως ἀφορισμὸς ὁυκ ἀναιρεῖ τὸ ἀυτεξούσιον; XI De bonis et malis et quod haec ἐν προαιρετικοῖς καὶ ἐν ἀπροαιρέτοις et secundum Christi doctrinam, non ut Aristoteles opinatur; XII Iterum in illud: «Ἐσκλήρυνε κῦριος τὴν καρδίαν φαραῶ371». S2 84, G 213, L1 104 324
(= Vat. gr. 389)
[325] 6 Basilii magni Ethica, idest homiliae XXIX in Psalmos etc., ut supra. S2 86, G 219, L1 106
(= Vat. gr. 420)
[326] 7 Basilii magni Hexaemeros, videlicet Opera sex dierum creationis mundi ab: «In principio creavit Deus372» etc. Et Gregorii episcopi Nysses, fratris eiusdem Basilii, Liber septimus de VII° die et creatione hominis in supplementum Hexaemeri, ad Petrum episcopum fratrem suum missus, qui continetur capitibus XXXI. Basilii eiusdem episcopi Caesareae Cappadociae Ad Amphilochium episcopum liber de Spiritu Sancto, qui constat capitibus 30. Basilii eiusdem Ἀντιρρητικὰ contra Eunomium haeresiarchen libri 365
Ez 11, 19-20. Lc 8, 10. 367 Rm 9, 16. 368 Fil 2, 13. 369 Rm 9, 18. 370 Corretto su un precedente διαπορὰ. 371 Es 10, 20. 372 Gn 1, 1. 366
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quatuor, in quorum quarto et ultimo multae expositiones in sacra Scriptura dictorum continentur. De Spiritu Sancto liber alter, nescio an eiusdem. S2 53, G 218, L1 767.52
(= Vat. gr. 408)
[327] 8 Basilii magni Ethica sive homiliae et sermones morales XXXIIII, ut supra, in quibus hoc mihi videtur plus esse, videlicet XXXs contra calumniantes nos quod tres deos dicimus et 32s contra Sabellianos, Arium καὶ τῶν ἀνομοιών. S2 89, G 223, Leg 4, L1 109
(= Vat. gr. 411)
[328] 9 Ioannis Chrysostomi Sermo ad Stagirium. Ioannis Chrysostomi eiusdem Vita et πολιτεία prolyxissime scripta, XIII° Novembris. Cyrilli Sermo in natalem Christi, 24 Decembris. Philothei patriarchae Sermo in vitam et martyrium sanctae Anysiae, quae erat in Thessalonice, Ianuario. Chrysostomi Homilia in illud: «Faciamus hominem ad imaginem373» etc. Eiusdem Homilia alia in id idem. Martyrium Eustathii et uxoris eius Theopistes et filiorum eorundem Agapii et Theophili, XX° Septembris, Oratio Symeonis Metaphrastae est praedicta. Martyrium Menae, Hermogenis et Eugraphi, X° Decembris. Versus politici pauci Demetrii Tricline in Basilium magnum, Gregorium Theologum et Ioannem Chrysostomum. Martyrium beatae AEcaterines, Catherinae (ut puto), 24° Novembris. Acoluthia, canon et sermo Pselli philosophi in vitam Symeonis Metaphrastae, XXVIII° Novembris. Capita quaedam diversorum sanctorum, ut Basilii etc. Ioannis metropolitae Ἐυχαίτων Sermo in tres maximos Ioannem Chrysostomum, Basilium magnum et Gregorium Theologum, die XXX° Ianuarii. Ex sapientia Solomonis quaedam. S2 95, G 228, L1 114
[329]
X
Ioannis Climax et commentarium quoddam super ipsa. De vita ἀσκητικᾶ et monastica opus. Ecloge ex libris Pauli et variorum sanctorum.
S2 103, G 236, L1 122
373
(= Vat. gr. 567)
(= Vat. gr. 393)
Gn 1, 26.
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
[330] XI Gregorii Nazianzeni Sermones XXVI. S2 108, G 242, L1 127
(= Vat. gr. 476)
[331] 12 Athanasii magni Dialogus contra Arium et quod consubstantialis est Filius Patri et Spiritui Sancto. Eiusdem Dialogus secundus de eodem et quod Spiritus Sanctus procedit ex Patre solo tamquam ex ore secundum Cyrillum. Eiusdem Dialogus alter Eunomii et orthodoxi de eisdem. Commentaria Eunomii et ad ea orthodoxi contradictoria. Ex epistola AEtii magistri Eunomii et commentariis atque epistola simul capita XIX. Eiusdem Dialogus contra Macedonium pneumatomachum et quod Deus est Spiritus Sanctus et consubstantialis Patri et Filio. Eiusdem Dialogus contra Apollinarium quod Christus assumpsit carnem intellectivam atque animatam. Gregorii Theologi Ex epistola ad Cledonium contra Apollinarium. Athanasii Dialogus alter contra Apollinarium. Apollinarii Ἀνακεφαλαίωσις in capitibus XXX et ad ipsam contradictio Gregorii orthodoxi. Maximi Dialogus ad Pyrrhum κατὰ μονοθελήτ. Eiusdem De duabus voluntatibus et energiis Christi secundum utrasque naturas. Theodori episcopi Καρῶν cognomento Abucara Opera, videlicet Dialogus et demonstratio physica quod Deus est trisypostatos. Eiusdem Contra Sarracenos ὅτι ἁπανταχοῦ τὸ θεῖον. Eiusdem Contra Arabas de divinitate Christi Domini nostri. Eiusdem Quod per incarnationem vicit Deus diabolum; item De corpore et sanguine Christi; Contra Sarracenos quod Deus verus est Christus, qui factus est homo; Μὴ λέλυσθαι ὑπόστασιν Christi in passione; Agareni interrogatio ad ipsum et eius responsio ad Agarenum; Disputatio contra Iudaeos; Aliae disputationes duae contra Nestorianos; Disputatio alia contra Origenianos; Secundum interrogationem et recensionem ὅτι ἐχθροὺς εἴχομεν ἐξ ὗν ἐρύσατο ἡμᾶς ὁ Χριστός; Ante legem et post legem credentes ἐβαπτίσθησαν; De Trinitate; De incarnatione; Quomodo ponimus tres personas in divinitate et non tres deos; De divinis nominibus communiter Trinitatis et singulariter uniuscuiusque personae ipsius; De humanitate Christi; De peccato Adam; De unione et incarnatione et quod substantia incarnata est et natura divinitatis unita est humanae naturae per substantiam divini Verbi; Confutatio Acephalorum, Severianorum et Iacobitarum haereseos. Diadochi episcopi Φωτικῆς Ἡπίρου Apocalypsis sive revelatio.
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Sermo apologeticus ad quendam Ioannem presbyterum, qui rogaverat. Quod non est idem usia et energia, ex VIa Synodo. Theodoriti ex Eraniste Ὅτι ἄτρεπτος ἢ θεότης capita VII; Ὅτι ἀσύγ χυτος ἡ ἕνωσις capita VI; Quod impassibilis salvatoris divinitas capita X. Athanasii Ex quaestionibus ad Antiochum dubiorum in sacra Scriptura per dialogum sive interrogationem et responsionem capita 132. De substantia, natura, specie et forma. De assumpta sacra carne Christi Domini nostri. Quomodo anima διηρέθη καὶ ὀυκ ἤρκησεν divinitas pro anima. De duabus Christi naturis et substantia eius. De factis a Deo sive κατ᾿ ἐυδοκίαν sive κατ᾿ ὀικονομίαν. De sensu et phantasia374. Περὶ ἐπιθυμίας. De tribus animae speciebus, videlicet Περὶ ζωτικῆς καὶ φυτικῆς καὶ λογικῆς ψυχῆς; Περὶ ἀιτίου καὶ προσεχῶς τὸ αἴτιον. Et in fine libri Ioannis Damasceni Paschalion cum figura circuli. S2 75, G 248, Leg 35, L1 95
(= Vat. gr. 402)
[332] 13 Ioannis Chrisostomi archiepiscopi Constantinopolis Sermones XV, videlicet 1s Ad Theodorum ἀσκητὴν375 lapsum et de poenitentia sermo paraeneticus in forma epistolae; 2 Epistola ad Olympiadem; 3 Ad Demetrium monachum περὶ κατανύξεως, idest de compunctione; 4 Ad Stagirium ἀσκητὴν δαιμονῶντα et de visione, quam patiens vidit et quod natura inimicis afflictis miseremur et narratio de factura mundi et de excellenti in hominum honore et: «Faciamus hominem ad imaginem et similitudinem nostram376» et de eiectione ex paradiso; V Ad Theodorum eundem lapsum sermo admonitorius alter in forma epistolae; VI In fidem et philosophiam Annae et honorem in sacerdotes et quod praecari et orare convenit in principio et fine omnis operis boni; 7 De conversantibus in theatris relicta ecclesia et reliquum in Annam; 8 Ad in festis solum συναγομένους et ad ἐγκαλοῦντας Dei providentiae quod dives quis sit vel pauper in vita et quod utilior est paupertas et ex omni parte maiorem habet voluptatem et tutelam
374
Corretto su un precedente fantasia. Aggiunto nell’interlinea superiore. 376 Gn 1, 26. 375
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quam divitiae et in Annam rursus; 9 Ἐις τὸ «Ἀσπάσασθε Priscillam et Acylam377» et quae sequuntur; X Homilia in Acylam et Priscillam et non oportere sacerdotes male dicere; XI Ad Philogonium episcopum et quod τοῦ προνοεῖν τῶν κοινῆ συμφερόντων ὀυδὲν ἴσον ἐις ἐυδοκίμησιν παρὰ τῶ θεῶ et quod ῥαθύμως accedere ad divina mysteria κόλυσιν ἀφόρητον habet; XII In illud apostoli: «Hoc non vobis dicimus in verbo Domini, quod vos viventes relicti» etc.; 13 Epistola ex Cucusum Ciliciae scripta ad beatam Olympiada quod se non iniuriantem nemo παραβλεύψαι potest; 14 In beatam Olympiada; 15 In eandem Olympiada ultimus. Basilii magni Homilia προτρεπτικὴ in baptisma. Ioannis Chrysostomi eiusdem De resurrectione mortuorum. S2 114, G 250, Leg 40 332
(= Vat. gr. 568)
[333] 14 Gregorii Nysses Interpraetatio in Ecclesiasten, per homilias octo distincta. Eiusdem Ad Ablabium monachum liber de Trinitate. Eiusdem Epitaphius sermo in Meletium archiepiscopum Antiochiae. Eiusdem In Macarismos homiliae octo, videlicet 1a In: «Beati pauperes spiritu378»; 2a In: «Beati humiles, quoniam ipsi haereditabunt terram379»; 3a In: «Beati flentes380»; 4a In: «Beati famem et sitim patientes381»; 5a In: «Beati misericordes382»; 6a In: «Beati mundi corde383»; 7a In: «Beati pacifici384»; 8a In: «Beati qui persequutionem patiuntur propter nomen meum385». Gregorii episcopi Nysses eiusdem In interpraetationem orationis: «Pater noster qui es in coelis386» homiliae quinque. Eiusdem387 De resurrectione Christi et concordia evangelistarum super ipsam, quod in nullo discrepant, sermo. Vita beatae Macrines, sororis magni Basilii, conscripta ab eodem
377
Rm 16, 3. Mt 5, 3. 379 Mt 5, 4. 380 Mt 5, 5. 381 Mt 5, 6. 382 Mt 5, 7. 383 Mt 5, 8. 384 Mt 5, 9. 385 Mt 5, 10. 386 Mt 6, 9. 387 Opera, in realtà, di Severus Antiochenus (homilia 77). 378
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Gregorio, episcopo Nysses et ad Hierium monachum missa, Iulii XIX°. (= Vat. gr. 448)
S2 94, G 253, L1 113
FINIS III SCAMNI SUB ET SUPRA. IN SECUNDO SCAMNO SUPRA388. [334]
I
Prophetae XVI, videlicet Ὠσηὲ, Ἰωὴλ, Ἀμὼς, Ἀβδιοῦ, Ἰωνᾶς, Μιχαίας, Ναοὺμ, Ἀββακοὺμ, Σοφονίας, Ἀγγαῖος, Ζαχαρίας, Μαλαχίας, Ἠσαΐας; et omnes quidem hi superiores cum expositionibus Theodoriti et Hesychii, Esaias vero cum expositionibus plurium, ut Theodoriti389 et magni Basilii in primis et Cyrilli Eusebiique commentariis magnis et exactissimis, cum paucis aliquibus Severi archiepiscopi Antiochiae; item Ἱεζέχιηλ cum expositionibus Origenis, Theodoriti, Πολυχρό Apollonariique; item Aphricani de historia contra Sosannam et Origenes Aphricano super eodem; item Hippolyti episcopi Romae et Ioannis Chrysostomi super eodem; item Δανιὴλ cum expositionibus Hippolyti, Ammonii, Chrysostomi, Polychrati, Apollinarii, Eudoxii philosophi Eusebiique; item Ἱερεμίας cum expositionibus Chrysostomi, Olympiodori, Origenis, Apollinarii, Theodoriti, Eusebii, Cyrilli, Gregorii Thaumaturgi, Severi, Victoris Hippolytique; item Hieremiae eiusdem Lamentationes atque epistola cum expositionibus eorundem et praecipue Olympiodori. (= Vatt. gr. 1153+1154)
S2 43, G 255, L1 54
[335] 2 Ioannis Chrysostomi Super Ioanne pars cet a XLVa usque in LXXXVIIIam. S2 45, G 258, L1 56
2a
homiliae XLIIII, videli(= Vat. gr. 540)
[336] 3 Ioannis Chrysostomi Contra Iudaeos libri sex. Eiusdem Περὶ ἀκαταλήπτου κατὰ ἀνομοίων libri sex. Eiusdem Homiliae plures, videlicet Laus in Ecclesia ἀπαντησάντων καὶ περὶ ἐυταξίας ἐν ταῖς δοξολογίαις et in: «Vidi Dominum sedentem in throno alto390»; In illud Esaiae prophetae: «Et factum est in anno, quo mortuus est Hozias rex, vidi Dominum sedentem in throno excelso391»; In primam Paralipomenon dicentem: «Exaltatum est cor Hoziae392» et de humilitate et quod oportet virtuosum 388
Ff. 76v-81v (153v-158v). Nell’interlinea sopra eorundem, poi espunto. 390 Is 6, 1. 391 Is 6, 1. 392 2Cr 16, 19. 389
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non esse audacem et quantum malum est ἀπόνοια; In idem Esaiae dictum: «Vidi Dominum sedentem393» etc. et laus urbis Antiochiae et contra prohibentes nuptias divina demonstratio; Homilia ἐις τὰ Σεραφὶμ; In illud prophetae: «Non est in homine via eius neque homo ambulabit et diriget iter eius394»; Homilia ἐις τὸν «Μὴ φοβοῦ ὅταν πλουτήσει ἀνθρώπος395» καὶ περὶ ἐλεημοσύνης; Homilia in Chananaea, et quando episcopi affuere ex Oriente. Eiusdem Περὶ ἱεροσύνης libri sex, qui ita inscribuntur Πρὸς τὸν ἐγκαλοῦντα ἐπὶ τῶ διαφυγεῖν τὴν ἱερωσύνην apologetici sex. S2 46, G 259, L1 57 336
(= Vat. gr. 576)
[337] 4 Ioannis Chrysostomi Super Matthaeum pars prima, homiliae XLIIII. (= Vat. gr. 530)
S2 46a, G 260, L1 58
[338] 5 Basilii magni Homiliae 37 in psalmos etc., ut supra.
(= Vat. gr. 416)
S2 55, G 261
[339] 6 Ioannis Chrysostomi Sermones et opera, ut Περὶ ἀκαταλήπτου libri sex; Contra Iudaeos libri totidem; De inebriantibus se et καπηλεῖα intrantibus; item In divitem et Lazarum sermones quatuor, in quorum II° est quod animae violenta morte pereuntium non fiunt daemones; item De ieiunio; In: «Vidi dominum sedentem in throno396»; Περὶ ἐυταξίας; In Seraphim; In: «Maiores domos aedificabo397»; In Theodorum lapsum duo; Ἐις τὰ ἄγια θεωφάνια etc. (= Vat. gr. 565)
S2 44, G 262, L1 55
IIa
[340] 7 Ioannis Chrysostomi Super Matthaeum pars sive liber constat homiliis XLV, hoc est a XLVIa usque ad 90am. S2 48, G 263, L1 59
IIs,
qui
(= Vat. gr. 527)
[341] 8 Ioannis Chrysostomi Commentarii in Matthaeum evangelistam pars prima, quae constat homiliis XLIIII, in cuius principio epigramma latinum est Francisci Aretini hunc librum, e Chalcide advectum, Nicolao V° pontifici dono mittentis398. S2 47, G 264, L1 60
(= Vat. gr. 534)
393
Is 6, 1. Ger 10, 23. 395 Sal 49 (48), 16. 396 Is 6, 1. 397 Lc 12, 18. 398 Su questo epigramma si veda MERCATI, Scritti d’Isidoro il cardinale Ruteno cit., pp. 128132. 394
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336 – 343
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[342] 9 Ioannis Chrysostomi Commentarium in Epistolam Pauli ad Romanos, distinctum in homilias XXXIII. S2 49, G 265, Leg 64, L1 61
[343]
X
(= Vat. gr. 550)
Ioannis Chrysostomi Demonstratio utiliter prophetias de Christo et gentibus et Iudaeorum excidione obscuras esse. Eiusdem Sermo in Dei φιλανθρωπίαν καὶ περὶ τοῦ μὴ κατηγορεῖν. Vita et πολιτεία beati Nicolai episcopi Μύρων τῆς Λυκίας. Martyrium sanctorum Menae, Hermogenis et Eugraphi. Ἄθλησις sanctorum martyrum Eustratii, Auxentii, Eugenii, Mardarii et Orestis. Commemoratio in magnum prophetam Danielem et in tres sanctos pueros Ananian, Azarian et Misael. Martyrium Bonifatii romani. Chrysostomi Ad Olympiadem, quod se non iniuriantem nemo παραβλάψαι poterit et in sanctos tres pueros. Gregorii episcopi Nysses De divinitate Filii et Spiritus Sancti et in Habraam. Ioannis Chrysostomi Sermo ἐις τὸ μὴ πλησιάζειν theatris et in Habraam399. Eiusdem Ex interpraetatione Evangelii in Matthaeum: «Liber generationis Iesu Christi filii David, filii Habraam400» homiliae duae. Eiusdem Ex interpraetatione eiusdem Evangelii: «Omnes igitur generationes ab Habraam usque ad David XIIII, et a David ad transmigrationem Babylonis XIIII et ab ea ad Christum totidem Ia401»; et ex eodem Evangelio: «Et hoc totum factum est, ut adimpleretur dictum a Deo per prophetam dicentem: ‘Ecce virgo concipiet et pariet filium et vocabitur nomen eius Emanuel’402»; et ex eodem Evangelio: «Iesu autem nato in Bethleem Iudaeae in diebus Herodis regis, ecce magi ex Oriente venerunt403» etc.; ex eodem: «Et congregans omnes principes sacerdotum et scribas, interrogabat ubi Christus nasceretur404»; ex eodem: «Et ingredientes domum viderunt puerum cum Maria matre eius405»; sunt autem in totum Evangelium supradictum homiliae VII.
399
et in Habraam aggiunto nell’interlinea superiore. Mt 1, 1. 401 Mt 1, 17. 402 Mt 1, 22-23. 403 Mt 2, 1. 404 Mt 2, 4. 405 Mt 2, 11. 400
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Eiusdem Chrysostomi Homilia in: «Cantate Domino canticum novum406». 344 Eiusdem In Philogonium episcopum etc. homilia; item in illud: «Exiit edictum a Caesare Augusto407» alia eiusdem homilia. Gregorii Nazianzeni Theologi In Iulianum ἐξισωτὴν. Eiusdem In natalem Domini nostri Iesu Christi alia oratio. Basilii magni In eundem natalem Domini oratio. Ioannis Damasceni monachi408 Narratio de gestis in Perside. Georgii episcopi Nicomediae Sermo ἐις τὴν διαπόρησιν Ἰωσὴφ καὶ πρὸς τὴν παρθένον διάλεξις. Gregorii Nysses Encomion in Stephanum protomartyrem. Basilii episcopi Seleuciae Sermo in sanctos infantes ab Herode caesos. Chrysostomi Ex interpraetatione Evangelii in Matthaeum: «Tunc videns Herodes quod delusus erat a Magis iratus est valde409» etc. S2 50, G 266, L1 62
(= Vat. gr. 555)
[344] XI Ioannis Chrysostomi Hexaemeros, idest opus sex dierum creationis mundi, deinde etiam de VII° et creatione hominis, opus nobilissimum XXXIII homiliis constans et distinctum. S2 51, G 267, L1 63
(= Vat. gr. 521)
[345] 12 Ioannis Chrysostomi eiusdem Secunda pars Hexaemeri sive Heptaemeri (ut mihi videtur, nam de tota creatione est, etiam hominis); constat autem homiliis XXXVII, videlicet a XXXa ad 67. S2 52, G 268, L1 64
(= Vat. gr. 520)
[346] 13 Basilii magni Contra impium Eunomium libri tres. Gregorii Nysses Epistola ad Petrum fratrem suum episcopum Sebastiae. Petri episcopi Sebastiae Responsio ad Gregorium praedictum, fratrem suum, in qua concisim referuntur capita librorum contra Eunomium. Gregorii episcopi Nysses Contra Eunomium et duos libros ab eo impie scriptos atque editos post mortem beati Basilii. Libri duodecim contradictorii. Gregorii Nysses eiusdem Ad Eusebium. Eiusdem Quod ὁμοούσιος Trinitas et quod una deitas est in tribus substantiis. 406
Sal 95. Lc 2, 1. 408 Segue de, poi espunto. 409 Mt 2, 16. 407
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344 – 349
Eiusdem In ἐπιγραφὴν psalmorum; liber magnus. Eiusdem Epistola ad non credentes orthodoxae fidei.
(= Vat. gr. 424)
S2 57, G 269, L1 67
[347] 14 Basilii magni Interpraetatio in Esaiam prophetam. S2 58, G 270, L1 68
(= Firenze, Biblioteca Laurenziana 4.2)
[348] 15 Basilii magni Ethica, idest regula vitae monachicae in plures libros capitaque distincta; nam principio formtur ea vita per ὑποτύπωσιν410 et411 περὶ κρίματος Dei et de fide tractatur; deinde definitiones praeceptorum eiusdem, in capitibus LXXX; deinde ἀσκητῶν ἐπερωτήματα in capitibus et titulis 349 sive CCCL ultimo πρόλογος ἀσκητικὸς. Basilii eiusdem De baptismate libri tres et, in fine, de fide. Eiusdem Ἀσκητικαὶ διατάξεις ad in coenobio et κατὰ μόνας ασκοῦντας in capitibus XXXV. Eiusdem Epistola ad Chilonem discipulum suum magna. Eiusdem Παραίνεσις περὶ ἀποταγῆς βίου et perfectione spirituali. Eiusdem Νουθεσία ad iuvenes. Et ad Alexium monachum lapsum. S2 54, G 271, L1 65
(= Vat. gr. 425)
[349] 16 Gregorii episcopi Nazianzi Theologi Sermones 17, videlicet 1 In natalem Christi; 2 Epitaphius in magnum Basilium; 3 Ἐις τὰ φῶτα; 4 In baptisma; 5 In Gregorium fratrem magni Basilii; 6 In Athanasium episcopum Alexandriae; 7 In CL episcoporum praesentiam; 8 De amore paupertatis; 9 In patrem tacentem ob plagam grandinis; X In Pascha; XI In Pascha iterum; 12 In novam dominicam; 13 In Pentecosten; 14 In Cyprianum etc.; 15 In Maccabaeos; 16 In ἐξισώτην Iulianum; 17 In sese et in senem. Ioannis Chrysostomi In Philogonium beatum etc. Ἴσον διαθήκης beati Gregorii Theologi, transcriptum ex archetypo Δικαιώματε ἐν ὧ καὶ ἰδιόχειροι ὑπογραφαὶ σώζωνται eiusque et testium, qui subscripserunt. Gregorii Theologi Epigrammata in sepulchrum magni Basilii numero XII cum interpraetatione Nicetae philosophi. Eiusdem Λόγος ἐυχαριστήριος412. Quaedam dicta, nescio cuius413, cum interpraetatione, in qua 410
Segue deinde, poi espunto. Segue de, poi espunto. 412 Corretto su un precedente ἐυχαριστήρις. 413 Si tratta, in realtà, dello Pseudo-Nonnus. 411
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multæ historiae et fabulae ex Steliteuticis tractae et omnimoda rerum cognitio; christiani alicuius opus. In principio autem libri, qui per se pulcherrimus est, litteris aureis praenotatur, quod τὸ ἡλιακὸν τοῦτο σημεῖον positum est in quibus locis auctor de theologia disputat, eo quod Sol Iustitiæ Deus in Scripturis sacris nominatur; asteriscus414, ἀστερίσκος415, positus est in quibus locis theologus de incarnatione disserit ob divinum astrum quod apparuit Magis; τὸ σημεῖον τοῦτο τὸ ὡραῖον ω positum est ubi oratio decoratur vel sententia efflorescit vel uterque sublimatur; τὸ σημεῖον τοῦτο Σύ ponitur ubi aliquid novum invenitur vel secundum dogma vel secundum historiam vel secundum loquutionem aut aliquid tale; in fine autem libri scriptum est esse hunc librum conscriptum imperante Constantino Duca et Eudocia Augusta. 349 S2 59, G 272, L1 69
(= Vat. gr. 463)
[350] 17 Gregorii Nysses episcopi De factura hominis et quasi de VII° die in mundi creatione et de anima et corpore disputatio omnigena, per egregios sermones XXX. Eiusdem Interpraetatio in μακαρισμοὺς Domini nostri, ut: «Beati pauperes spiritu416» etc. per sermones octo417. Eiusdem Interpraetatio in: «Pater noster qui es in coelis418» per sermones V. Eiusdem Epistola ad Olympiadem beatam. Gregorii Nysses eiusdem Ἐις τὸ ἄσμα τῶν ἀσμάτων, idest in Cantica canticorum, sermones sive libri quindecim. S2 61, G 273, L1 70
(= Vat. gr. 449)
[351] 18 Gregorii Nazianzeni Theologi Sermones XVI, ut supra. Collectio et enarratio419, quarum meminit historiarum Gregorius Theologus in oratione Ἐις τὰ φώτα, in quibus multa curiosa, ut de phallis et ithyphallis, de trophonio, de quercu dodonaea, tripode delphico, castalia, Magis, Thraciis, orgiis, Osiride, Iside et similibus multis, historiae fabulaeque diversae420. 414
Prima di asteriscus si trova il disegno molto stilizzato di un asterisco dovuto alla mano di Vigili stesso. 415 ἀστερίσκος aggiunto nell’interlinea superiore. 416 Mt 5, 3. 417 Nell’interlinea sopra un novem, poi espunto. 418 Mt 6, 9. 419 Corretto su un precedente enarratiorum. 420 Opera dello Pseudo-Nonnus.
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349 – 352
Gregorii Theologi episcopi Nazianzi vita.
S2 60, G 274, L1 71
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(= Vat. gr. 461)
archiepiscopi421
[352] 19 Andreae Hierosolymitae Cretae Sermo in Beatam Mariam Virginem, videlicet in eius genethlion et natalem orationes duae. Cosmae Besteris422 Sermo in Zachariam prophetam, V° Septembris. Ioannis Damasceni423 Sermo in genesion Beatae Mariae, 8° Septembris. Eiusdem Sermo alius in eandem cum demonstratione quod ex424 semine David deducitur. Eiusdem Sermo alius in eandem cum eadem demonstratione quod ex David est. Iacobi Sermo historicus, enarrans quomodo ex annuntiatione Beata Virgo concepta425 est: γέννησιν ἔσχεν et de sponso eius Ioseph. Ioannis Chrysostomi426 Encomion in sanctam Crucem et apostolos, 14° eiusdem. Ephraim Syri Sermo in eandem sanctam Crucem. Ioseph archiepiscopi Thessalonices Sermo in eandem sanctam Crucem. Andreae Hierosolymitae eiusdem Sermo in eandem sanctam Crucem. Encomion in conceptione beati prophetae praecursoris Ioannis Baptistae. Ioannis theologi, apostoli atque evangelistae Περίοδοι παρὰ Προχώ ρου discipulo eius conscriptae. Pantaleonis427 diaconi Enarratio miraculorum sancti Michaelis archangeli, ἀρχιστρατήγου428, 8 Novembris. Georgii monachi et chartophylacis Encomion in Beatam Virginem, quando triennis delata est in templum a parentibus suis. Georgii metropolitae Nicomediae Sermo in conceptione Beatae Virginis Mariae, IX° Decembris.
421
Corretto su un precedente episcopi. Sic per Cosmae vestitoris. 423 Corretto su un precedente Damasceni. 424 Corretto su un precedente e. 425 Corretto su un precedente concepit. 426 Segue s, poi espunto. 427 Sic per Pantoleonis. 428 Corretto su un precedente αρχηστρατηγου. 422
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Athanasii archiepiscopi Alexandriae Sermo in ἀπογραφὴν et in Beatam Virginem Mariam atque Ioseph. Gregorii Nysses Encomion in Stephanum protomartyrem. Eiusdem Sermo in natalem Christi et infantes ab Herode occisos. Vita et πολιτεία beati Sylvestri papae Romae. Gregorii episcopi Neocaesariae τοῦ θυαματούργου Ἐις τὰ ἅγια φῶτα. 352 Ioannis Chrysostomi Sermo ἐις τὴν ὑπαπαντὴν Iesu Christi, continens in fine morale optimum, II° Ferbruarii.
S2 63, G 275, L1 90bis, p. XIII
(= Vat. gr. 654)
[353] 20 Cyrilli archiepiscopi Alexandriae Opera ad Hermiam presbyterum, videlicet Prologus operum; 2° Quod consubstantialis et coaeternus Deo Patri est Filius, per dialogum; 3° Quod coaeternus Deo et Patri et ex ipso secundum naturam genitus factus; 4° Quod Deus verus Filius sicut et Pater; 5° Ὅτι ὀυ κτίσμα ὁ ὑιὸς οὔδε ποίημα; 6° Quod deitatis propria et gratia naturaliter sunt in Filio sicut et in Patre; 7° Quod humanitatis propria καὶ τὰ μὴ σφόδρα θεοπρεπῶς ἐιομένα de Filio, πρέποι ἂν μᾶλλον τῆ μετὰ οκὸς ὀικονομία, et non ipsi naturae Verbi, secundum quod agnoscitur, et est Deus; 8 De Spiritu Sancto quod Deus et ex Deo secundum naturam; 9° De Spiritu Sancto iterum; X° De humanatione Unigeniti et quod Christus unus et Deus secundum Scripturas, κεῖται δὲ ὁ λόγος; Sermo septimus ad Hermiam, licet plures mihi videantur distingui; XI° Quod unus Christus κατὰ ἀντίστασιν ad Hermiam. S2 64, G 276, L1 74
(= Vat. gr. 596)
[354] 21 Cyrilli archiepiscopi Alexandriae Interpraetatio et commentarium in Evangelium secundum Ioannem totum. Anastasii episcopi Antiochiae Περὶ τῶν καθ᾿ ἡμᾶς ὀρθῶν τῆς ἀλη θείας δογμάτων sermones quinque, videlicet primus hoc ipsum et de fide; 2s Περὶ ἀπεριγράπτου; Tertius Περὶ θείας ὀικονομίας; 4s Περὶ πάθους καὶ ἀπαθίας Χρίστου; vs Περὶ ἀναστάσεως. S2 65, G 277, Leg 65, L1 75
(= Vat. gr. 592)
[355] 22 Dionysii Areopagitae episcopi Athenarum Ad Timotheum episcopum Ephesi de coelesti hierarchia; De mystica theologia et caetera eius opera. S2 68, G 298, Leg 57, L1 78
(= Vat. gr. 371)
[356] 23 Gesta primae synodi in Nicaea contra Arium, factae sub Constantino magno, in qua multa de Constantino ipso, Maxentio et Maximino coaetaneis et Licinio; item de Ario et eius haeresi, beato Paphnutio, Eusebio Pamphilo et similibus multis longa historia.
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Theodori presbyteri Rhaithi De Christi incarnatione liber, in quo haereticorum omnium nomina, sectas opinionesque recitat et confutat429. Anastasii patriarchae Antiochiae Περὶ τῶν καθ᾿ ἡμᾶς ὀρθῶν τῆς ἀληθείας δογμάτων sermones quinque, ut supra. Gesta tertiae synodi contra Nestorium coactae, in qua primae partes sunt Cyrilli, Theodosii imperatoris, Caelestini papae, Nestorii ipsius haeretici et similium, de quibus multa et aliis plurimis, qui in Epheso praedictae tertiae synodo interfuere; opus hoc habet tabulam exactissimam et continetur capitibus CLXXII; liber vero transcriptus fuit ex bibliotheca Sanctae Sophiae.
S2 69, G 299, L1 79
(= Vat. gr. 830)
[357] 24 Cyrilli archiepiscopi Alexandriae Thesaurorum liber de sancta Trinitate, qui continetur cap. LIX cum tabula. S2 73a, G 300, L1 84
(= Vat. gr. 595)
[358] 25 Ioannis Climax XXX capitibus sive sermonibus constans, ut supra. Isaac Syri abbatis τοῦ ἀσκητοῦ καὶ ἀναχωρητοῦ, qui postmodum factus fuit episcopus Νινευὶ, Sermones ἀσκητικοὶ nonaginta, scripti quidem ab ipso in propria lingua et translati in graecam ab abbatibus Patricio et Abramio, profitentibus in monasterio Beati Sabae430 et habet regula hae Isaac tabulam. S2 70, G 302, L1 80
(= Vat. gr. 391)
[359] 26 Metaphrastae a primo die Novembris usque in XVm eiusdem, videlicet Vita Cosmae et Damiani, die primo; 2° Martyrium Acindyni431, Pegasii, Anempodisti, Aphthonii et Elpidephori; 3° Martyrium Acepsimae, Ioseph et Aithalae; 4° Vita et agones Ioannicii; 5° Martyrium et vita Galactionis et Epistemes; 6° Vita et πολιτεία Pauli confessoris archiepiscopi Constantinopolis; 7° Martyrium Hieronis et sociorum, qui in Melitine passi sunt; 8° Martyrium Matronae; X° Vita et πολιτεία Lesbiae; XI° Martyrium Menae aegyptii, qui in cotyaeo passus est; XII° Ioannis Misericordis archiepiscopi Alexandriae vita; XIII° Ioannis Chrysostomi archiepiscopi Constantinopolis vita; XIIII° Commemoratio in Philippum apostolum; XV° Martyrium Samonae, Guriae et Abibi. S2 73, G 301, L1 82
(= Vat. gr. 811)
[360] 27 Metaphrastae mensis Octobris, ut introscriptum est, ut autem in lemmate Decembris; eius igitur die primo Martyrium gloriosi 429
confutat aggiunto nell’interlinea superiore. Beati Sabæ aggiunto nell’interlinea inferiore. 431 Corretto su un precedente Acyndini. 430
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apostoli et martyris Ananiae; 2° Vita et martyrium Cypriani et Iustinae; 3° Martyrium Dionysii Areopagitae; 5° Martyrium Charitines; 6° Commemoratio in apostolum Thomam; 7° Martyrium Sergii et Bacchi; 8° Vita Pelagiae in Antiochia; X° Martyrium Eulampii et Eulampes; XII° Martyrium Probi, Tarachi et Andronici; XIII° Martyrium Carpi, Papyli et sociorum; XIIII° Martyrium Nazarii, Gervasii, Protasii et Celsii; XV° Vita et martyrium Luciani; XVI° Martyrium Longini hecatontarchi; XVIII° Commemoratio in apostolum et evangelistam Lucam; XIX° Martyrium vari et sociorum; eodem die Martyrium Andreae τοῦ ἐν τῆ κρίσει; XX° Martyrium Artemii; XXI° Vita et πολιτεία Hilarionis; XXII° Vita et πολιτεία Abercii episcopi Hierapolis; 23° Commemoratio in Iacobum apostolum et adelphotheum; 24° Martyrium Arethae et sociorum et historia secundum regiones tunc gestorum; 25° Martyrium Marciani et notariorum; 26° Martyrium Demetrii; 28° Vita et martyrium Anastasiae romanae; 29° Vita et πολιτεία Abraamii; 30° Martyrium Zenobii et Zenobiae sororis eius; 31° Martyrium Epimachi. S2 71, G 303, L1 81 360
(= Vat. gr. 799)
FINIS SECUNDI SUPRA. IN SECUNDO INFRA432. [361] 1 Dionysii Areopagitae Opera, videlicet De coelesti hierarchia et ecclesiastica; De mystica theologia; Epistolae etc., ut supra. Ioannis evangelistae Apocalypsis cum expositione et tabula, quae continet capita LXXII. S2 66, G 256, L1 76
(= Vat. gr. 370)
[362] 2 Gregorii Theologi Sermones XXX, videlicet I Apologeticus causa fugae in Pontum; 2s Πρὸς τοὺς καλέσαντας καὶ μὴ ὑπαντήσαντας μετὰ τὸν πρεσβύτερον in Pascha; 3 In patrem suum et Basilium, quando debebant ipsum eligere in episcopum433 Σασίμων; 4 In eosdem post electionem; 5 In se ipsum et patrem, quando mandavit ei φροντίζειν τῆς Ναζιανζοῦ ἐκκλησίας; 6 Πρὸς τοὺς πολιτευομένους ἀγωνιῶντας καὶ τὸν ἄρχοντα ὀργιζόμενον; 7 Περὶ δόγματος καὶ κατα στάσεως ἐπισκόπων; 8 Ad arianos et in se ipsum; 9 In se ipsum et ad dicentes ipsum desyderare cathedram Constantinopolis; X In Caesarium fratrem suum epitaphius; XI Epitaphius in sororem 432 433
Ff. 81v- 82v (158v-159v). Segue S, poi espunto.
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suam Gorgoniam; 12 Epitaphius in patrem suum Gregorium, in quo et Nonnam matrem consolatorius, dictus autem est praesente Basilio magno, in quem et prooemium dirigitur sermonis; 13 Ἐις ἐαυτὸν ἐξ ἀγροῦ ἐπιστὰς, μετὰ τὰ κατὰ Μάξιμον; 14 Ad Eunomianos προδιάλεξις, quod non uniuscuiusque est de Deo disputare neque ubique; 15 De theologia sermo secundus; 16 Περὶ τῆς ἐυταξίας τῆς ἐν ταῖς διαλέξεσιν; 17 In Heronem philosophum ἐκ τῆς ἐξορίας ἐπανελθόντα; 18 Ἐις τὸν κατάπλουν τῶν ἐξ Ἀιγύπτου ἐπιδημησάντων; 19 et 20 Ad Cledonium presbyterum epistolae duae; 21 Ad Nectarium episcopum Constantinopolis; 22 Ἐις τὴν χειροτονίαν δοάρων homilia edita Eulalio episcopo; 23 Ad Evagrium monachum de Deitate; 24 Ad virginem παραινετικὸς; 25 Σημασία ἐις τὸν Ἰεζεκιὴλ; 26 Μετάφρασις ἐις τὸν ἐκκλησιαστὴν; 27 In dictum Evangelii: «Tunc perfecit Iesus434» etc. 28 Ἐιρηνικὸς πρῶτος ἐπὶ τῆ ἑνώσις τῶν μοναζόντων; 29 Ἐιρηνικὸς δεύτερος ἐις435 τὴν σύμβασιν τῶν ὁμοδό ξων; 30 Ἐιρηνικὸς τρίτος περὶ ἐπισκόπων τινῶν διενεχθέντων πρὸς ἀλλήλους, dictus Constantinopoli. S2 67, G 257, L1 77
(= Vat. gr. 474)
[363] 3 Metaphrastae mensis Septembris, qui primus est apud Graecos, videlicet die primo Vita et politia Symeonis; 2° Martyrium Mamantis; 3° Martyrium Anthimi episcopi Nicomediae; 4° Martyrium Babylae episcopi Antiochiae; 6° Narratio miraculi facti a Michaele archangelo apud Chonas; eodem die Martyrium Eudoxii, Romuli, Zenonis et Macarii; 7° Martyrium Sozontis; 9° Martyrium Severiani; X° Martyrium sanctarum virginum Menodorae, Metrodorae et Nymphodorae; XI° Vi et politia Theodorae in Alexandria; XII° Martyrium Autonomi; XIII° Πράξις καὶ τελείωσις Cornelii hecatontarchi; XV° Martyrium Nicetae; XVI Martyrium Euphemiae; XVII° Martyrium Sophiae et filiarum eius Πίστεως, Ἔλπιδος καὶ Ἀγάπης; XIX° Martyrium Trophimi, Sabbatii et Dorymedontis; XX° Martyrium Eustathii et Theopistes, uxoris eius, duorumque filiorum eorundem Agapii et Theopisti; XXII° Asterii episcopi Ἀμασείας in Phocam martyrem oratio; XXIIII° Martyrium sanctae protomartyris et apostoli Thecles, videlicet Θέκλης; eodem die Basilii episcopi Seleuciae Isauriae In actiones sanctae apostoli et protomartyris Θέκλης Thecles, historico charctere προθεωρία ita436 prolyxe conscripta; XXV° Vita et πολιτεία sanctae Euphro434
Mt 19, 1. Segue συ, poi espunto. 436 Corretto su un precedente vita. 435
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synes in Alexandria; XXVI° Commemoratio in Ioannem apostolum et evangelistam; XXVII° Martyrium Callistrati et sociorum; XXVIII° Vita Charitonis confessoris; XXIX° Vita Cyriaci τοῦ ἀναχωρητοῦ; XXX° Vita et martyrium Gregorii τῆς μεγάλης Ἀρμενίας. S2 72, G 304, L1 83 363
(= Vat. gr. 810)
FINIS SECUNDI SUB ET SUPRA. IN PRIMO SCAMNO SUPRA437. [364] 1 Cycli paschaliorum plurimi et ἀπόκρεω etc. Psalterium cum expositione et figuris ditissimis. S2 1, G 305, L1 1
(= Vat. gr. 752)
[365] 2 Biblia tota et completa cum Pentateucho, prophetis omnibus, sapientiis et Actibus apostolorum etc. S2 3, G 307, L1 3
(= Vat. gr. 1209)
[366] 3 Aristeae438 ad Philocratem liber de translatione Bibliorum et ordine ipsius, ut supra. Geneseos liber et reliqui cum figuris et expositione Basilii, Gennadii, Theodoriti, Diodori, Acacii, Severiani Γαβάλων episcopi439, Cyrilli, Ioannis Chrysostomi, Didymi, Eusebii episcopi Emeses, Gregorii Theologi, Isidori, Gregorii Nysses, Hippolyti episcopi Romae, Serapionis episcopi Θμούεως, Philonis episcopi, Origenis, Ephraim, Severi, Philonis hebraei, Symmachi, Melitonis Sardoi, Successi440 episcopi Diocaesareae, Eustathii et multorum similium. Quae, quot et a quibus quotiesve Biblia ex haebraico in graecum translata sint, ut LXXIIrum 1a; Aquilae 2a; Symmachi 3a; Theodotionis 4a; alia sub Alexandro Mammaeae reperta 5a. Sexta post Severi persequutionem, Nicopoli reperta; septima Luciani monachi et martyris. Quoties et quando441 et a quibus filii Israel et Hierosolyma praedam vastationemque passi sunt, videlicet undecies. Decem nomina quibus Hebraei Deum nominant atque appellant et de nomine Dei apud eosdem quibus litteris scribatur. S2 2, G 308, L1 2
(= Vat. gr. 747)
437
Ff. 82v-86r (159v-163r). Prima di Aristeae si legge Geneseos liber, poi espunto. 439 Γαβάλων episcopi aggiunto nell’interlinea superiore. 440 Corretto su un precedente Succensi. 441 Segue p, poi espunto. 438
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[367] 4 Geneseos et caeteri Pentateuchi et Bibliorum libri cum figuris et expositionibus praedictorum, penitus ut supra. S2 6, G 309, L1 6
(= Vat. gr. 746)
[368] 5 Iob, cum expositione Olympiodori diaconi442, Ioannis Chrysostomi, Evagrii, Gregorii Theologi, Dionysii Areopagitae, Basilii, Theodori Μομψουεστίας, Polychronii episcopi Ἀπαμείας, Didymi, Origenis, Iuliani, Clementis, Apollinarii, Theophili episcopi Alexandriae, Severi episcopi Antiochiae, Theodotionis, Symmachi et aliorum quorundam. S2 7, G 310, L1 7
[369] 6 Libri Regum quattuor cum tabula. S2 9, G 312, L1 9
[370] 7 Iob cum expositionibus eorundem et pictura. S2 10, G 313, L1 143
[371] 8 Biblia tota et completa. S2 4, G 315, L1 4
(= Vat. gr. 750) (= Vat. gr. 333) (= Vat. gr. 751) (= Vat. gr. 330)
[372] 9 Esaias propheta cum expositionibus Basilii, Theodoriti, Cyrilli, Eusebii, Severi, Theodori Heracliae episcopi, Apollinaris, Iosepi443 et aliorum quorundam, et444 cum figuris. S2 29, G 316, L1 18
(= Vat. gr. 755)
[373] 10 Ioannis Chrysostomi Sermo in adorationem crucis. Ἑξακαιδεκαπρόφητον, videlicet liber continens prophetias omnes omnium sedecim prophetarum, videlicet XII minorum et quatuor maiorum; et sunt quidem XII minores hi Ὠσηὲ Ἀμὼς Μιχαίας
Ἰωὴλ Ἀβδιοὺ Ἰωνᾶς Ναοὺμ Ἀββακοὺμ Σοφονίας Ἀγγαῖος Ζαχαρίας Μαλαχίας; quatuor vero maiores sunt Ἡσαΐας Ἱερεμίασ Ἰεζεκιὴλ Δανιὴλ.
S2 12, G 318, L1 12
(= Vat. gr. 556)
[374] 11 Theophylacti445 archiepiscopi Bulgariae Interpretatio in quattuor evangelistas; textus est cum commento et liber pulcherrimus scriptura et pictura. S2 16, G 319, L1 736.21
(= Vat. gr. 643)
[375] 12 Quatuor evangelistae a Matthaeo ad Ioannem cum tabula capitum uniuscuiusque; liber pulcherrimus. G 323, L1 728.13
(= Vat. gr. 349)
442
diaconi aggiunto nell’interlinea superiore. Sic per Iosephi. 444 et aggiunto nell’interlinea superiore. 445 Corretto su un precedente Theophilacti. 443
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
[376] 13 Quatuor evangelistae cum expositione nescio cuius et cum epistola Eusebii ad Carpianum super concordia evangelistarum et tabula. S2 17, G 325, L1 16
(= Vat. gr. 358)
[377] 14 Evangelia per missas ordinata et magnis litteris conscripta. S2 19, L1 19
[378] 15 Evangelia similiter ordinata per missas. S2 22
(= Vat. gr. 356) (= Vat. gr. 350)
[379] 16 Epistolae Pauli apostoli cum expositione anonyma et tabula. S2 62, G 278, L1 72
(= Vat. gr. 761)
[380] 17 Actus apostolorum et Epistolae Pauli apostoli. S2 24, G 279, L1 23
[381] 18 Epistolae Pauli, cum expositionibus Cyrilli, Ioannis Chrysostomi, Theodoriti, Gennadii, Severiani, Apollinaris, Photii, Theodori, Origenis, Diodori, Isidori, Acacii episcopi Caesareae, Didymi et aliorum quorundam. S2 25, G 280, L1 24
(= Vat. gr. 762)
[382] 19 Lucae et Ioannis Evangeliorum expositio incerti auctoris. S2 26, G 281, L1 25
(= Vat. gr. 645)
[383] 20 Lectiones ex Veteri Testamento ordinatae per officia. S2 30, G 284, Leg 82, L1 27
(= Vat. gr. 768)
[384] 21 Theophylacti archiepiscopi Bulgariae Epitome enarrationum Ioannis Chrysostomi in Evangelium secundum Matthaeum, per capita CCCLIIII. Eiusdem interpretatio in Evangelium secundum Marcum, per capita 237. Eiusdem Epitome diversarum enarrationum in Evangelium secundum Lucam cum quibusdam propriis additionibus, per capita CCCXLII. Theophylacti eiusdem Epitome enarrationum Chrysostomi in Evangelium secundum Ioannem, per capita CCXXXI. S2 31, G 285, L1 28
(= Vat. gr. 644)
[385] 22 Ephraem Syri videlicet Ἐφραὶμ Moralia, scilicet Sermones ἀσκη τικῶν παραινέσεως ad monachos per AEgyptum, in quibus est De humilitate; De vanagloria et rapacitate; De nimio somno; De ieiunio; De operatione sive exercitio corporis; De acidia et ocio; item capita admonitoria centum: De doctrina monadicae vitae ad mundanam; De lectione tanquam Deo praesente facienda; De virginitate et castitate; De puritate; De oculis ad terram vertendis;
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Περὶ ἐυλαβείας; De non iurando neque diffamando; De poenitentia; De nubendo; De quibusdam interrogationibus; De timore Dei; De dilectione; De obedientia; De mendacio; De inordinatione; De invidia; De maledicentia; De continentia; De immodestia; Macarismi; Admonitio ἀσκηταῖς per ordinem alphabeti; De amore paupertatis; Epistola ad Ioannem monachum de castitate; De virtute ad novum monachum admonitiones IIIIor; item de virtute capita X, verum XI, sunt sermones; Consilium de vita spirituali per capita XCIII; De recta vita capita XC; Repraehensio sui et confessio; De abstinendo a desyderiis carnalibus et constantia ad fratrem lapsum; Περὶ ὑπομονῆς καὶ κατανύξεως sermo paraeneticus; et similia multa ad monasticam vitam virtutemque pertinentia; sunt autem ante epistolam praefatam ad Ioannem sermones sive capita in universum 82. S2 32, G 286, L1 29
(= Vat. gr. 440)
[386] 23 Ephraem Sermones morales XCIII cum tabula; inter quos iidem qui supra et praeterea De monacho perfecto; De divina gratia; De quiete; De passionibus; De religione, et similibus. Anastasii monachi montis Sinam Ἐις τὴν παρείσβασιν τῶν νηστειῶν et in VIm psalmum oratio. Epiphanii monachi De vita Beatae Virginis Mariae et temporibus vitae eius oratio. S2 33, G 287, L1 30
(= Vat. gr. 442)
[387] 24 Nili Sermones varii, videlicet 1s In ἀναίρεσιν sanctorum patrum in Sinam et Rhaito ad Theodulum filium; 2 Λόγος ἀσκητικὸς; 3 Ad iuniores monachos διδασκαλία; 4 Epistola ad Anastasium episcopum; 5 Ad Aphthonium; 6 Περὶ ἀκτημοσύνης πρὸς τὴν σεμ νοπρεπεστατὴν μάγναν, διάκονον ἀγκύρας; est446 de virtutibus tractatus per multa capita; et subsequenter in 7° de vitiis omnigenis, ut de fornicatione, de avaritia, de ira, de tristitia, de invidia, vanagloria, acidia, phantasia, magnanimitate, timore, patientia, et similibus, nam de virtutibus quoque et indifferentibus mixtim tractat inter vitia, capita et definitiones plurimae identidem; 8 Quod differunt in eremis ἀσκοῦντες ab iis qui in urbibus ἀσκούσι, etsi multis inexpertis contrarium videatur; 9 Ad Agathium monachum de virtutibus et vitiis, ut de elatione sive vanagloria, de lectione, oratione et similibus; item de non curantibus suam salutem tempore mortis, sed testam scribentibus iubentibusque ea, quorum potestatem non habent et vituperatio ipsorum; X De 446
Prima di est un Et, poi espunto.
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
beatorum διαγωγῆς et malitia diaboli, in qua de Ioseph et Sosannae castitate, quis eorum fuerit tolerantior; item de Sarra, David, Gedeone, Sampsone, Elisaeo, Aaron et similibus exempla multa; XI De apostolis et Dei genitrice; 12 Epistola habens capita moralia admonitoria LIII etc. Epicteti philosophi Ἐγχειρίδιος. Nili eiusdem Epistolae ducentae et XIIII. Eiusdem Admonitorium moralium capita ad monachos. Eiusdem Περὶ τῶν ὀκτὼ λογισμῶν, ut περὶ γαστριμαργίας, περὶ πορνείας, de avaritia, de ira, de tristitia, de acidia, de vanagloria definitiones plurimae de singulis. Eiusdem Diversa capita et definitiones morales. Eiusdem Περὶ προσευχῆς capita CLIII. Eiusdem Γνῶμαι deducentes hominem a corruptibilibus ad incorruptibilia. Ioannis episcopi τοῦ Καρπαθίου Ad monachos προτρέψαντας ab India παρακλητικὰ capita centum. Ioannis Carpathii eiusdem Capita practica CXVII. De vita ἀσκητικᾶ et quid sit ἄσκησις sermo. Antonii monachi Melissa; opus colligens ex omnibus Scripturis divinis flores ad animam salvandam. Germani archiepiscopi Constantinopolis Ad Marinum consulem καὶ ἀντιγραφέα sermo περὶ ὅρων ζωῆς. Cassiani abbatis Romani Περὶ τῶν τῆς κακίας ὄκτω λογισμῶν, videlicet de luxuria, avaritia, ira, tristitia, acidia, superbia, vanagloria etc., ut supra. Maximi Confessoris Capita περὶ ἀγάπης. Thalassii abbatis Capita περὶ ἀγάπης καὶ ἐγκρατείας καὶ τῆς κατὰ νοῦν πολιτείας ad Paulum presbyterum. S2 34, G 288, L1 31 387
(= Vat. gr. 653)
[388] 25 Macarii τοῦ ὀυνόφρονος καὶ ἐπικεκλημένου ἥ κινύρα Opera et sermones varii, videlicet pars epistolae scriptae ad quosdam monachos; item sermones XXII de diversis rebus ad fidem spectantibus, quorum XXs est de oratione, fide et spe; 21s de malo et hominis praelectione et ita caeteri de iis similibus. Philemonis anachoretae Sermo περὶ τῆς ἀυτοῦ πολιτείας. Symeonis τοῦ νέου θεολόγου De tribus modis τῆς προσευχῆς et eiusdem Περὶ προσοχῆς. 447
447
Sic per ὀυρανόφρονος.
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Nili Capita diversa ad Chariclem presbyterum, dicentem non sufficere in poenitentiam τὴν ἐξομολόγησιν. Eiusdem (ut mihi videtur) Epistolae quinquaginta sex.
S2 35, G 289, L1 32
(= Vat. gr. 710)
[389] 26 Liber eorum quae pertinent ad vitam monasticam et heremiticam et circa eam admonitiones omnigenae, ut de vita et exercitatione sanctorum patrum; De perfectione, tolerantia et fortitudine; De non faciendo quidquam ad demonstrationem; De non iudicando quemquam; De diiudicatione; Περὶ τοῦ δεῖν πάντοτε νήφειν; De oratione, hospitalitate, obedientia, humilitate, ἀνεξικακίας, dilectione; Περὶ διορατικῶν πάτρων, ubi exempla multa de sanctis patribus; Περὶ σημειοφόρων πάτρων, ubi pariter exempla multa de diversis sanctis patribus; Περὶ πολιτείας ἐναρέτου; De abbate Gerasimo; Ex vita sancti patris Onuphrii quaedam. S2 36, G 291, L1 36
(= Vat. gr. 865)
[390] 27 Vitae diversorum sanctorum patrum, ut vita Epiphanii episcopi Constantiae Cypri et eius miracula ad XXXIII, inter quae est quod vinum in aquam vertit; scripta a Ioanne eius discipulo, Maii die XII°; et epistola Polybii episcopi ad Sabinum episcopum Constantiae de eodem Epiphanio; Maii 13° die Vita Ioannis episcopi et ἡσυχαστοῦ τῆς λάυρας τοῦ ἀββᾶ Σάβα; Eiusdem VIII° die Vita et πολιτεία Arsenii; XIIII° Eiusdem Vita Pachomii; Iunii die XII° Vita beati Onuphrii eremitae et aliorum patrum, quam Paphnutius anachorites scripsit, uti ipse quoque in principio testatur; Iulii XVII° die Martyrium Athenogenis; Eiusdem XXI° Vita Symeonis abbatis cognomento Σαλοῦ, conscripta a Leontio episcopo Neapolis in Cypro insula, in LXIII capitibus compraehendens omnia circa eundem et circa beatum Ioannem; Augusti primo Iosippi narratio in martyrium Maccabaeorum; Eiusdem V° Martyrium Eusignii; Ianuarii V° Vita sanctae Apollinariae; Augusti II° Nicetae philosophi sermo narrativus de reliquiis protomartyris Stephani et earum inventione. S2 39, G 294, L1 pp. X, XI, XIII
(= Vat. gr. 819)
[391] 28 Vitae sanctorum martyriaque, ut 21° Maii Vita et magnanima gesta Constantini Magni imperatoris inter sanctos relati; Iunii XVII° Martyrium Manuel, Sabel et Ismael, passorum sub Iuliano apostata; Eiusdem 27° Vita et πολιτεία Sampsonis Xenodochi; Eiusdem 29° Commentarium compraehendens particulariter agones, certamina et peregrinationis perfectionem Petri et Pauli apostolorum; Iulii VIII° Martyrium Procopii; Eiusdem 27° Marty-
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
rium Panteleemonis; Eiusdem 29° Martyrium Callinici; Eiusdem 31° Vita et politia Eudocimi; Augusti XV° Sermo comprehendens genesim et nutritionem Beatae Virginis et Christi usque ad mortem et de ostensione vestis eiusdem Virginis, quae magnus thesaurus erat Christianorum; item narratio miraculorum in fonte templorum eiusdem Virginis sanctorum ad XLI; Eiusdem 16° Constantino imperatori narratio e diversis tracta collectaque historiis, de imagine Christi non manufacta ad Agbarum missa et ut ex Edessa translata est Constantinopolim; Eiusdem 29° Commemoratio in Ioannem Baptistam. S2 40, G 295, L1 37 391
[392] 29
(= Vat. gr. 822)
Primo448
Martyrium Ananiae apostoli; 2° Martyrium Cypriani et Iustinae virginis; 3° Martyrium Dionysii Areopagitae et V°449 Charitines; 6° Commemoratio in apostolum Thomam; 7° Martyrium Sergi et Bacchi; 8° Vita et politia Pelagiae in Antiochia; Martyrium Eulampii et Eulampiae, die X°; XII° Martyrium Tarachi, Probi et Andronici; XIII° Martyrium Carpi et Papyli; 14° Martyrium Nazarii, Gervasii, Protasii et Celsii; XV° Martyrium Luciani; XVI° Martyrium450 Longini hecatontarchi; XVIII° Commemoratio in Lucam apostolum et evangelistam; 19° Martyrium Vari et sociorum; Eodem die Martyrium Andreae ἐν τῆ κρίσει; XX° Martyrium Artemii; 21° Vita et politia Hilarionis; 22° Vita, politia et agones Abercii episcopi Hierapolis; 23° Commemoratio in Iacobum apostolum adelphotheum; 24° Martyrium Arethae et sociorum cum historia tunc temporis gestorum per provincias; 25° Martyrium Marciani et notariorum; 26° Martyrium Demetrii; 29° Martyrium Anastasiae romanae; eodem die vita et politia Abramii; 30° Martyrium Zenobii et Zenobiae sororis eius; ultimo Martyrium Epimachi.
S2 42, G 296, L1 39
(= Vat. gr. 801)
[393] 30 Die primo vita et politia Symeonis; 2° Martyrium Mamantis; VIII° Sermo in natalem Beatae Virginis Mariae; XI° Vita et politia Theodorae; 16° Martyrium Euphemiae, passae sub Diocletiano; Vita et martyrium Sosannae; XX° Martyrium Eustathii; 21° Martyrium sanctae protomartyris Thecles; 25° Martyrium Euphrosynes; Actio Cypriani et Iustae; 6° Periodi apostoli Thomae; X° Martyrium Eulampii et Eulampiae; Martyrium Probi, Tarachi et Androni448
Primo aggiunto nell’interlinea superiore. et V° aggiunto nell’interlinea superiore. 450 Aggiunto nell’interlinea superiore. 449
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ci; 13° Martyrium Papyli, Carpi Agathodorique, qui passi sunt in Thyateris Asiae; 16° Martyrium Longini hecatontarchi; XVII° Martyrium Chrysanthi et Dariae, passorum Romae; 19° Ephraem sermo in vitam sancti Habraamii; Martyrium Arethae et sociorum et historia tunc temporis per regiones gestorum; Martyrium Phocae; Octobris XXVI° Miracula Demetrii in Thessalonice; Martyrium Acindyni, Pegasii et Anempodisti; Martyrium Acepsimae episcopi, Ioseph presbyteri et Aithalae diaconi; Timothei archiepiscopi Alexandriae Narratio miraculorum Menae martyris; Martyrium Philippi apostoli; Miraculum factum in Edessa a sanctis confessoribus Guria, Samona et Abibo; Martyrium Iacobi Persae.
S2 41, G 297, L1 38
(= Vat. gr. 797)
FINIS PRIMI SCAMNI SUPRA. IN PRIMO SCAMNO INFRA451. [394] 1 Actus Apostolorum conscripti a Luca evangelista medico Antiocheno. Epistolae Pauli, Petri et Ioannis apostolorum; quiddam de officio commune. S2 5, G 306, L1 5
(= Vat. gr. 369)
[395] 2 Sermo contra dicentes nihil facere animas post divisionem a propriis corporibus et de orationibus oblationibusque etc.; est magnus. Theodoriti episcopi urbis Cyri Commentarium in visiones Danielis prophetae, per sermones sive libros X distinctum. Theodoriti eiusdem episcopi Cyri Interpraetatio in Hieremiam prophetam, per tomos sive divisiones XII distincta. S2 8, G 311, L1 8
(= Vat. gr. 675)
[396] 3 Basilii archiepiscopi Caesareae Cappadociae Interpraetatio in Esaiam prophetam perfectissima. Ioannis Climax XXX capitibus, quasi gradibus, constans. S2 11, G 314, L1 11
(= Vat. gr. 410)
[397] 4 Psalterium cum praelectionibus et protheoria Theodoriti episcopi Cyri. S2 13, G 317, L1 13 (est in camera)
(= Vat. gr. 619)
[398] 5 Psalmi cum expositionibus Theodoriti, Origenis, Chrysostomi, 451
Ff. 86r-87r (163r-164r).
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FABIO VIGILI, INVENTARIO DELLA SALA GRECA
Didymi, Gregorii Nysses, Eusebii, Esychii, Diodori, Theodori, Isidori, Cyrilli, Maximi, Arethae archiepiscopi, Athanasii, Eudoxii et aliorum quorundam mixtis. S2 14, G 320, L1 14 398 (= Vat. gr. 744) [399] 6 Psalterium cum tabula; et pars officii communis. S2 15, G 321, L1 15
[400] 7
(= Vat. gr. 341)
Trismegisti Περὶ σεισμῶν libellus, per menses singulos distinctus. Eulogii episcopi Alexandriae Sermo de Trinitate. Calcedonensis episcopi et Bulgariae Commentaria in omnia Evangelia. Anastasii presbyteri et apocrypharii Romae Ad monachum ascaloniten quaedam quae in Scriptura sacra dialectice contingunt, praesertim de Trinitate. Ex Dionysio, Basilii Hexaemero et Cyrillo quaedam. Basilii magni Historia mystagogica ecclesiastica. Eusebii et Cyrilli Quaepiam non multa in fide. Gregorii Theologi archiepiscopi Constantinopolis Sermo in Pascha cum enarratione Nicetae metropolitae Heracliae. Hermetis452
S2 18, G 322, L1 17 (est in camera)
(= Vat. gr. 662)
[401] 8 Athanasii et Pselli Quædam in ἐπιγραφὰς Psalmorum; separata a libro. Euthymii Zygabini Commentarium optimum in CL psalmos; ibi et eorum est tabula; liber pulcherrimus. S2 20, G 326, L1 20
(= Vat. gr. 669)
[402] 9 Actus apostolorum cum expositione anonyma. Interpraetationes in quaedam dicta Actuum apostolorum Cyrilli, Chrysostomi, Eusebii, Ammonii, Origenes, Theodoriti, Diodori, Severi, Severiani, Didymi, Iosepi, Evagrii, Maximi, Basilii, Athanasii, Isidori, Irenaei et aliorum quorundam. De X praedicamentis sive logica quæpiam453 libellus, columna una graeca, una latina. S2 23, G 330, L1 22
[403]
X
Proverbia Solomonis, Ecclesiastes, Cantica canticorum, Iob, Sapientia Solomonis, Sapientia Iesu filii Sirach, Esdras primus et Esdras secundus, Ἐσθὴρ, Τωβὴτ, Ἰουδὴθ; in eodem libro omnia. S2 27, G 282, L1 p. XIV
452 453
(= Vat. gr. 760)
(= Vat. gr. 346)
Corretto su un precedente Ermetis. sive logica quaepiam aggiunto nell’interlinea superiore.
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[404] XI Maccabaeorum libri tres. Ioannis Cantacuzeni imperatoris, per divinum et angelicum schema transnominati Ioasaph monachi, De fide catholica contra Moameth eiusque legem454 apologiae IIIIor. Contra Moameth eiusque legem libri quatuor alii. S2 28, G 283, L1 26
(= Vat. gr. 348)
[405] 12 Demetrii τοῦ Κυδώνη Sermo in Pentecosten et Spiritum Sanctum. Pauli patriarchae Constantinopolis Epistola ad papam et cardinales. De Trinitate liber, capitibus XIII constans. Augustini Sermo de Spiritu Sancto et alia quaedam in graecum traducta. Ioannis Becci455 Collectio allegationum Sacrae Scripturae, quibus constat et confirmatur Italorum dogma de processu personarum. Theodori Prodromi philosophi Ad Irenen augustam versus iambici politici de natura et nominibus signorum et planetarum. S2 37, G 290, L1 34
(= Vat. gr. 677)
[406] 13 Demetrii456 τοῦ Κυδώνη eiusdem Liber contra Cabasilae argumenta contra beatum Thomam, ab illo edita de processu Spiritus Sancti; probat, enim, in hoc libro Demetrius contra Cabasilam Spiritum Sanctum ex Patre et Filio procedere pro Latinis contra Graecos. Demetrii Cydonis eiusdem Liber alius de processu Spiritus Sancti in eandem sententiam pro Latinis, videlicet quod etiam ex Filio procedit, per capita 4. Manuelis τοῦ Χρυσολωρᾶ Capita et argumenta quod etiam ex Filio Spiritus Sanctus procedit pro Latinis contra Graecos. S2 38, G 292, L1 35
(= Vat. gr. 1103)
FINIS TOTIUS BIBLIOTHECAE GRAECAE.
454
Segue libr, poi espunto. Sic per Vecci. 456 Nell’interlinea superiore ultimus omnium liber. 455
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APPENDICE EDIZIONE DEI LEMMATA TRASCRITTI DA VIGILI
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GRAECA BIBLIOTHECA PONTIFICIA IN OCTAVO SCAMNO SUPRA1 [1] 1 Thucydides.
S2 343, G 1, L1 389
[2] 2 Polybius.
S2 346, G 2, L1 392
[3] 3 Dionysius et Appianus. S2 349, G 3, L1 395
[4] 4 Diodorus Siculus. S2 345, G 4, L1 391
[5] 5 Philonis opera.
S2 351, G 5, L1 397
(= Vat. gr. 127) (= Vat. gr. 124) (= Vat. gr. 134) (= Vat. gr. 995) (= Vat. gr. 380+378)
[6] 6 Historia Coniatis.
S2 353, G 10, L1 399
[7] 7 Appianus Alexandrinus. S2 354, G 11, L1 400
[8] 8 Aliquid Dionis.
S2 356, G 12, L1 402
[9] 9 Ilias Homeri.
S2 359, G 15, L1 406
[10]
X
[11]
XI
Sophocles.
S2 361, G 16, L1 408
Ilias Homeri.
S2 360, G 15, L1 407
[12] 12 Odyssea Homeri.
S2 400a, G 17, L1 441
[13] 13 Zonoras.
S2 357, G 18, L1 404
(= Vat. gr. 142) (= Vat. gr. 144) (= Vat. gr. 30) (= Vat. gr. 45) (= Vat. gr. 29) (= Vat. gr. 24) (= Vat. gr. 154)
[14] 14 Aristophanes. [15] 15 Expositio in Homerum. S2 375, G 21
[16] 16 Theocritus et Oppianus; liber ruber2. S2 367, G 19, L1 413
(= Vat. gr. 33) (= Vat. gr. 433)
1
Ff. 2r-v. L’annotazione di Vigili coincide perfettamente con le descrizioni di S2 (ex papyro in rubro) e L1 (ex papyro in rubro). 3 Il ms è descritto due volte, una qui (banco VIII supra) e una come [47] 8 (banco VIII infra). 2
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APPENDICE: EDIZIONE DEI LEMMATA
[17] 17 Sophocles.
(= Vat. gr. 49)
S2 362, G 26, L1 409
[18] 18 Proton.
(= Vat. gr. 19)
S2 376, G 24, L1 491.42
[19] 19 Dionysius De situ orbis et Oppianus De piscibus, Progymnasmata in logica et orationes de rhetorica. S2 374, G 29, L1 420
[20] 20 Oppianus et Pindarus. S2 370, G 30, L1 416
(= Vat. gr. 119) (= Vat. gr. 925)
[21] 21 Expositionis pars Ioannis Grammatici super Iliada Homeri et Mechanica Aristotelis; lemma in latere. S2 400b, G 31, L1 442
(= Vat. gr. 905)
[22] 22 Lecapeni grammatica et nonnulla generis eiusdem. S2 394, G 32, L1 435
[23] 23 Hesiodus et Oppianus. S2 371, G 33, L1 417
[24] 24 Proton et Imagines Philostrati. S2 377, G 38, Leg 30, L1 445
[25] 25 Dionysius Alicarnasseus. S2 347, G 39, L1 393
[26] 26 Expositio in Homerum. S2 378, G 21, L1 421
[27] 27 Suidae pars prima. S2 384, G 41, L1 427
[28] 28 Suidae pars secunda. S2 385, G 41, L1 428
[29] 29 Grammatica Moscopuli. S2 381, G 44, L1 424
(= Vat. gr. 883) (= Vat. gr. 38) (= Vat. gr. 18) (= Vat. gr. 133) (= Vat. gr. 32) (= Vat. gr. 3) (= Vat. gr. 4) (= Vat. gr. 892)
[30]4 [31] 31 Dictiornarium Cyrilli. S2 383, G 45, L1 426
[32] 32 Hesiodus, Oppianus et Pindarus. S2 372, G 47, L1 p. XIV
[33] 33 Ephestionis de metrica et nonnulla grammatica. S2 additi, G 48, L1 448
[34] 34 Vocabulista.
S2 389, L1 432
4
(= Vat. gr. 867) (= Vat. gr. 39) (= Vat. gr. 15) (= Vat. gr. 875)
Il rigo, destinato ad accogliere il lemma del codice n. 30, è lasciato vuoto da Vigili.
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17 – 50
[35] 35 Armenopolis et alia generis eiusdem. S2 391, G 50, Leg 19, L1 449
[36] 36 De constructione. G 51, L1 p. XIV
[37] 37 Pindarus et Herotimata. S2 395, G 52, L1 436
[38] 38 Boetius et Ricardus. S2 396, G 53, L1 437
[39] 39 Orthographia. S2 398, L1 438
[40] 40 Vocabulista.
S2 400, G 49, L1 440
(= Vat. gr. 12) (= Vat. gr. 93) (= Vat. gr. 16) (= Vat. gr. 706) (= Vat. gr. 23) (= Vat. gr. 868)
IN OCTAVO SCAMNO INFRA5 [41] 1 Ephren Enii historia versu composita. S2 344, G 7, L1 390
[42] 2 Laertius Diogenes. S2 352, G 6, L1 398
[43] 3 Acropolites historicus. S2 350, G 8, L1 396
[44] 4 Eumathius.
S2 348, G 9, L1 394
[45] 5 Nicephorus historicus. S2 355, G 13, L1 401
[46] 6 Compendia quaedam historiae variae. S2 358, G 14, L1 405
[47] 7 AEschylus.
S2 363, L1 410
[48] 8 Theocritus et Oppianus. S2 367, G 19, L1 413
(= Vat. gr. 1003) (= Vat. gr. 140) (= Vat. gr. 166) (= Vat. gr. 114) (= Vat. gr. 1095) (= Vat. gr. 951) (= Vat. gr. 58) (= Vat. gr. 436)
[49] 9 Euripidis Tragoediae; falsum lemma, nam Sophoclis7. L1 497.48
[50]
X
Euripides.
S2 366, G 22, L1 419
(= Vat. gr. 47) (= Vat. gr. 54)
5
Ff. 2v-3r. Il ms è descritto qui, ma anche già sopra come [15] 16 (banco VIII supra). 7 L’annotazione di Vigili è corretta, dal momento che l’attuale Vat. gr. 47 contiene la triade sofoclea e non le tragedie di Euripide, come rivela anche il confronto con V [49]. 6
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APPENDICE: EDIZIONE DEI LEMMATA
[51]
XI
Aristophanes.
S2 368, G 20, L1 414
[52] 12 Argonautica
Orphei8.
S2 373, G 27, L1 418
[53] 14 Manuelis Grammatica. S2 388, G 28, L1 431
[54] 15 Grammatica Theodori Gazae. S2 380, G 36, L1 423
[55] 16 Euripides.
S2 365, G 25, L1 412
[56] 17
Erotemata9
et quaedam Philostratis.
S2 387, G 37, L1 430
[57] 18 Iulius Pollux.
S2 379, G 40, L1 422
[58] 19 Grammatica Scholarii. S2 382, G 42, L1 425
[59] 20 Grammatica Manuelis Cretensis. S2 386, G 43, L1 429
[60] 21 Arpocration; liber parvulus est. S2 390, G 46, L1 433
(= Vat. gr. 60) (= Vat. gr. 34) (= Vat. gr. 22) (= Vat. gr. 13) (= Vat. gr. 897) (= Vat. gr. 20) (= Vat. gr. 8) (= Vat. gr. 17) (= Vat. gr. 21) (= Vat. gr. 871)
IN SEPTIMO SCAMNO SUPRA10 [61] 1 Demosthenis, Aristidis, AEschinis Orationes, Phalaridis et Bruti Epistolae ac Libani exercitatio. S2 286, L1 330
[62] 2 Aristidis Orationes.
S2 294, G 57?, L1 338
[63] 3 Aristidis Orationes.
S2 287, G 57?, L1 331
[64] 4 Demosthenes. S2 290, L1 334
[65] 5 Liber albus sine lemmate. S2 298, L1 384
[66] 6 Demosthenis quaedam. S2 296, L1 340
(= Vat. gr. 67) (= Vat. gr. 75) (= Vat. gr. 74) (= Vat. gr. 71)
(= Vat. gr. 108) (= Vat. gr. 68)
8
Il rigo seguente, destinato ad accogliere il lemma del codice n. 13, è lasciato vuoto da Vigili. Corretto su un precedente Erotematata. 10 Ff. 3r-v. 9
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51 – 83
[67] 7 Hermogenis Rhetorica.
(= Vat. gr. 106)
S2 299, L1 343
[68] 8 Demosthenes.
(= Vat. gr. 70)
S2 297, L1 341
[69] 9 Aristidis Orationes.
(= Vat. gr. 931)
S2 additi, L1 387
[70] 10 Aristidis Sermones.
(= Vat. gr. 77)
S2 304, G 58, L1 347
[71] 11 Libanius.
(= Vat. gr. 84)
S2 303, G 59, L1 346
[72] 12 Lucianus.
(= Vat. gr. 90)
S2 307, G 60, L1 349
[73] 13 Philostrati et Dionis quaedam.
(= Vat. gr. 99)
S2 310, G 63, L1 352
[74] 14 Libanii Epistolae.
(= Vat. gr. 85)
S2 311, L1 353
[75] 15 Hippocratis Epistolae et quorundam aliorum. S2 313, L1 354
[76] 16 Scylax historicus; falsum lemma11. S2 318, Leg 14, L1 358
(= Vat. gr. 1085) (= Vat. gr. 161)
[77] 17 Zosimus historicus. [78] 18 Strabo.
S2 316, L1 357
[79] 19 Xenophon de vita Cyri. S2 321, L1 361
(= Vat. gr. 174) (= Vat. gr. 990)
[80] 20 Iuliani imperatoris, Themistii philosophi, Arriani De disputationibus quaedam, Iuliani Epistolae, AEschinis Orationes, quaedam, Dionysii Halicarnassaei De nominum compositione. S2 302, L1 345
[81] 21 Vitae Plutarchi. S2 323, L1 362
[82] 22 Quoddam compendium historiarum. S2 338, L1 377
[83] 23 Plutarchi Vitae. S2 335, L1 375
(= Vatt. gr. 1883+64) (= Vat. gr. 138) (= Vat. gr. 155) (= Vat. gr. 1007)
11 Effettivamente l’attuale Vat. gr. 161 contiene una Σύνοψις storica dall’epoca dell’imperatore Niceforo fino a Isacco Comneno, tratta da Giovanni Curopalata. Nel f. Iv del codice una mano quattrocentesca aveva scritto Compendium historiarum incipiens a caede Nicephoris regis e una cinquecentesca aggiunse alias Scilax.
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APPENDICE: EDIZIONE DEI LEMMATA
[84] 24 Iosephus De antiquitate et bello iudaico. S2 330, L1 369
[85] 25 Xenophontis rhetoris Cyri Paedia. S2 342b, L1 383
[86] 26 Iosephi Summa in philosophia. S2 202 + additi, L1 385
[87] 27 Vitae Plutarchi; liber ruber et magnus12. S2 324, L1 363
[88] 28 Heliodorus historicus. S2 332, L1 371
[89] 29 Herodotus.
S2 329, L1 368
[90] 30 Eusebii Historia ecclesiastica. S2 331, L1 370
[91] 31 Thucydides.
S2 333, L1 372
[92] 32 Diodorus Siculus. S2 339, L1 378
[93] 33 Luciani et Philostrati Heroica. S2 342, L1 381
[94] 34 Zonaras.
S2 334, L1 373
[95] 35 Diodorus Siculus. S2 341, L1 379
[96] 36 Manases historicus. S2 340, L1 380
[97] 37 Plutarchus.
S2 336, L1 374
(= Vat. gr. 984) (= Vat. gr. 128) (= Vat. gr. 111) (= Vat. gr. 137) (= Vat. gr. 157) (= Vat. gr. 122) (= Vat. gr. 399) (= Vat. gr. 126) (= Vat. gr. 131) (= Vat. gr. 87) (= Vat. gr. 136) (= Vat. gr. 132) (= Vat. gr. 163) (= Vat. gr. 1008)
FINIS SEPTIMI SUPRA IN SEPTIMO SCAMNO INFRA13 [98] 1 [99] 2
Hermogenis Rhetorica.
S2 288, L1 332
Hermogenis Rhetorica.
S2 293, L1 337
(= Vat. gr. 103) (= Vat. gr. 109)
12 L’annotazione di Vigili coincide con le descrizioni di S2 (ex papyro in rubro) e L1 (ex papyro in rubro). 13 F. 4r.
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84 – 118
[100] 3 Rhetorica Aristotelis. S2 289, L1 333
[101] 4 Beati Ioannis Chrysostomi Epistolae. S2 300, G 54, L1 344
[102] 5 Lysius orator.
[103] 6 Demosthenis Orationes. S2 292, L1 336
[104] 7 Hermogenis Rhetorica et Libanii aliquid. S2 301, L1 342
[105] 8 Aristidis Sermones. [106] 9 Macrobius De somno Scipionis. S2 291, G 55, L1 335
[108]
XI
(= Vat. gr. 69) (= Vat. gr. 942) (= Vat. gr. 933)
S2 308, L1 350
X
(= Vat. gr. 578) (= Vat. gr. 66)
S2 342a, L1 382
[107]
(= Vat. gr. 265)
Libanii Epistolae.
(= Vat. gr. 116) (= Vat. gr. 83)
S2 312, G 56, L1 348
Libanii quaedam, Synesii Epistolae et AEsopi fabulae.
(= Vat. gr. 113)
S2 309, G 61, L1 351
[109] 12 Gregoras historicus.
(= Vat. gr. 164)
S2 315, G 62, L1 356
[110] 13 Helianus De re militari. S2 317, L1 630.113
[111] 14 Agathius historicus.
(= Vat. gr. 989) (= Vat. gr. 151)
S2 328, L1 367
[112] 15 Libanii quaedam.
(= Vat. gr. 81)
S2 305, L1 p. XIII
[113] 16 Arrianus et Xenophon. S2 322, L1 p. XIV
[114] 17 Annales sine nomine auctoris. S2 325, L1 364
[115] 18 Zozomenus De historia ecclesiastica. S2 326, Leg 15, L1 365
[116] 19 Xenophontis Paedia. S2 320, L1 360
(= Vat. gr. 143) (= Vat. gr. 1001) (= Vat. gr. 976) (= Vat. gr. 129)
[117] 20 Dionysius Halicarnaseus. S2 319, L1 359
(= Milano, Biblioteca Ambrosiana, A 159 sup.)
[118] 21 Iamblichus De secta pythagorica. S2 306
(= Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, 86.3)
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APPENDICE: EDIZIONE DEI LEMMATA
[119] 22 Philostratus De vita Apollonii. S2 337, L1 376
(= Vat. gr. 1016)
FINIS SEPTIMI SCAMNI SUPRA ET SUBTER SEXTI SCAMNI SUPRA LEMMATA14 [120] 1 Metaphysica Aristotelis. S2 227, L1 263
[121] 2 Physica Aristotelis.
(= Vat. gr. 249)
S2 228, L1 264
[122] 3 Omnia opera Platonis.
(= Vat. gr. 1029)
S2 234, L1 269
[123] 4 Dialogi Platonis.
(= Vat. gr. 226)
S2 232, L1 268
[124] 5 Platonis Dialogi.
(= Vat. gr. 225)
S2 231, L1 267
[125] 6 Platonis omnia S2 230, L1 265
(= Vat. gr. 257)
opera15.
(= El Escorial, Bibl. del monas., Ψ-I-1, gr. 421)
[126] 7 Dialogi Platonis. S2 233, L1 274
(= Cesena, Biblioteca Malatestiana, D 28 4)
[127] 8 Hermagestus (sic) Ptolemaei. S2 247, L1 283
(= Vat. gr. 180)
[128] 9 Astronomicum, Mathematicum et Geographia Ptolomaei. S2 249, G 64, L1 285
[129]
X
Tabulae in astrologia.
S2 275, G 66, L1 291
[130] XI Tabulae et alia quaedam. S2 255, G 68, L1 301
(= Vat. gr. 191)
(= Vat. gr. 1058) (= Vat. gr. 1059)
[131] 12 Theodori philosophi in libros Posteriorum, Diophanti Alexandrini Arithmetica, Theonis Alexandrini Geometria. S2 259, G 70, L1 294
[132] 13 Hermagestus (sic) Ptolemaei. S2 258, G 72, L1 293
[133] 14 Theodori tripartitum. S2 261, G 74, L1 296
14 15
(= Vat. gr. 304) (= Vat. gr. 179) (= Vat. gr. 792)
Ff. 5r-v. Segue liber est magnus, poi espunto.
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119 – 149
[134] 15 Theodosius De sphaeris et Euclidis Nota ac Euthicii Scalonitae Commentaria. (= Vat. gr. 204)
S2 262, G 76, L1 297
[135] 16 Liber sine lemmate.
(= Vat. gr. 1048)
S2 266, G 78, L1 302
[136] 17 Summa mathematica.
(= Vat. gr. 2338, ff. 1-22+203)
S2 285a, G 80, L1 319
[137] 18 Euclidis Geometria.
(= Vat. gr. 190)
S2 264, G 81
[138] 19 Theodori Metochitae In astronomia et Theonis In Ptolemaeum expositio ac Nicephori super astrolabo (sic) opera. (= Vat. gr. 1087)
S2 265, G 85, L1 308
[139] 20 Euclides.
(= Vat. gr. 192)
S2 270, G 86, Leg 51, L1 305
[140] 21 Libri in astrologia; cum expositione Analecticorum Aristotelis.
(= Vat. gr. 209)
S2 267, G 87, L1 p. XIV
[141] 22 Astrologia C. Claudii Ptolemaei. S2 252, G 89, Leg 151, L1 288
(= Paris, B. N. de France, gr. 2390)
[142] 23 Canones temporum et Harmonica C. Claudii Ptolemaei.
(= Vat. gr. 185)
S2 251, G 92, L1 287
[143] 24 Theodosii Sphaerica.
(= Vat. gr. 202)
S2 272, G 93, L1 307
[144] 25 Hippocratis Opera.
(= Vat. gr. 276)
S2 285, G 95, L1 317
[145] 26 Onzanaphardus De morbis particularibus. S2 274, G 96, L1 309
[146] 27 AEtius.
S2 280, L1 312
[147] 28 AEtius et Paulus Egineta. S2 281, Leg 10.11, L1 313
(= Ott. gr. 339, ff. 118-121+?) (= Vat. gr. 297) (= Vatt. gr. 298+295)
[148] 29 Ἐξηγηματικὸν τῶν ἀριστοτελικῶν ἀπὸ φωνῆς τοῦ μεγάλου Λογοθέτου. S2 217, G 99, L1 248
[149] 30 Hippocratis Opera.
S2 283, G 101, Leg 72, L1 324
(= Vat. gr. 303) (= Vat. gr. 277)
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300
APPENDICE: EDIZIONE DEI LEMMATA
IN VI SCAMNO INFRA16 [150] 1 Ethica Aristotelis.
(= Vat. gr. 263)
S2 229, L1 266
[151] 2 Aristotelis Logica.
(= Vat. gr. 1022)
S2 235, L1 270
[152] 3 Aristotelis Parva naturalia, Meteora et Animalium generatio.
(= Vat. gr. 258)
S2 239, L1 275
[153] 4 Synesius De regno ad Arcadium. S2 237, L1 272
[154] 5 Aristotelis Ethica et De historia animalium. S2 236, L1 271
[155] 6 Tabulae secundum Arabes. S2 242, L1 278
(= Vat. gr. 92) (= Vat. gr. 506) (= Vat. gr. 211)
[156] 7 Hermes Trismegistus et Porphyrius De causis adversus intelligibilia. (= Vat. gr. 237)
S2 238, L1 273
[157] 8 Procli Expositio in quadripartitum Ptolemaei. S2 245, L1 281
(= Vat. gr. 1453)
[158] 9 Aristotelis Logica. [159]
X
Theonis Tabulae et Ptolemaei Conclusiones.
S2 246, L1 282
[160] XI Tabulae secundum Persas. S2 254, L1 290
[161] 12 Cleomedes De circulis. S2 248, G 65, L1 284
(= Vat. gr. 1047)
(= Nürnberg, Stadtbib., cent. v app. 36-38)
[162] 13 Ptolemaei Musica; falsum lemma17. S2 256, G 67, L1 320
(= Vat. gr. 208)
(= Vat. gr. 178)
[163] 14 Nicomachi Arithmetica, Ptolemaei Musica et Euclidis Geometria. S2 257, G 69, L1 292
[164] 15 Cleomedis18 Meteora. S2 260, G 71, L1 295
[165] 16 De organis astrolabi. S2 243, G 79, L1 279
(= Vat. gr. 196) (= Vat. gr. 223) (= Vat. gr. 212)
16
Ff. 5v-6v. Effettivamente l’attuale Vat. gr. 178 contiene i primi sette libri della Geographia di Tolomeo, seguiti da opere di astrologia e medicina. 18 Corretto su un precedente Cleomenis. 17
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150 – 182
[166] 17 Geminus De meteoris. S2 263, G 73, L1 298
[167] 18 Diophantis Arithmetica. S2 244, G 75, L1 280
[168] 19 Geographia Claudii Ptolemaei. S2 250, G 77, L1 286
[169] 20 Ptolemaei Musica.
S2 271, G 82, L1 306
301
(= Vat. gr. 318) (= Vat. gr. 200) (= Vat. gr. 177) (= Vat. gr. 187)
[170] 21 Quadripartitum Ptolemaei cum expositione. G 83 [171] 22 Ptolemaei Tabulae.
S2 277, G 84, L1 300 (amissæ tempore Ioannis Cadelli custodis) (= Vat. gr. 1852)
[172] 23 Euclidis Geometria.
S2 268, G 90, Leg 71, L1 303
[173] 24 Musica Ptolemaei.
S2 269, G 88, L1 304
[174] 25 Logothetis Institutio.
S2 273, G 91, Leg 24, L1 323
[175] 26 Aliqua in astrologia sine nomine auctoris. G 94, L1 310
[176] 27 Liber de medicina. S2 284, G 97, L1 316
[177] 28 Hippocratis Aphorismi cum expositione. S2 282, G 98, Leg 79, L1 314
(= Vat. gr. 193) (= Vat. gr. 176) (= Vatt. gr. 182+181) (= Vat. gr. 1066) (= Vat. gr. 292) (= Vat. gr. 280)
[178] 29 Liber medicinae a capite usque ad pedes. S2 279, G 100, L1 311
IN V SCAMNO SUPRA19 [179] 1 Compendium digestorum. S2 169, G 102, L1 205
[180] 2 Aliquid in iure canonico. S2 170, G 104, L1 189
[181] 3 Pandecta in vita christiana. S2 171, G 106, L1 207
[182] 4 Aliquid officii communis. S2 177, G 110, L1 211
19
(= Vat. gr. 852) (= Vat. gr. 841+851) (= Vat. gr. 509?) (= Vat. gr. 769)
Ff. 6v-7v.
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302
APPENDICE: EDIZIONE DEI LEMMATA
[183] 5 Iuris canonici nonnulla. G 111 [184] 6 Aliquid officii communis.
(= Vat. gr. 787)
S2 178, G 114, L1 212
[185] 7 Christodulus monachus Contra Iudaeos. S2 184, Leg 46, L1 218
(= Vat. gr. 686)20
[186] 8 Prochorus De transfiguratione Salvatoris et quaedam alia.
(= Vat. gr. 673)
S2 186, G 115, Leg 47, L1 220
[187] 9 Ioannes imperator De transfiguratione Christi. S2 188, L1 222
[188]
X
(= Vat. gr. 674)
Nicephorus archiepiscopus Constantinopolitanus De fide catholica. (= Vat. gr. 682)
S2 187, G 118, L1 221
[189] XI Philotheus patriarcha Contra Gregoram. S2 192, G 119, L1 226
[190] 12 Manuel Mius De Spiritu Sancto. S2 194, G 122, L1 228
[191] 13 Isaac Syri Institutio et vita monachica. S2 193, G 124, Leg 76, L1 227
(= Vat. gr. 1149) (= Vat. gr. 1107) (= Vat. gr. 605)
[192] 14 Nilus archiepiscopus De relatione Spiritus Sancti contra Latinos. (= Vat. gr. 1117)
S2 196, G 126, L1 230
[193] 15 Melissa, id est collecta ex pluribus auctoribus. S2 197, G 129, L1 231
[194] 16 Aristoteles De anima et Naturalia parva. S2 198, G 128, L1 232
[195] 17 Ioannis Damasceni; lemma est in latere. S2 201, G 130, Leg 48, L1 235
(= Vat. gr. 739) (= Vat. gr. 266) (= Vat. gr. 501)
[196] 18 Aristotelis Physica cum commento. S2 217, G 133, L1 239
[197] 19 Aristoteles De natura animalium. S2 205, G 134, L1 238
(= Vat. gr. 261)
[198] 20 Alexandri Commentum in Parva naturalia Aristotelis.
(= Vat. gr. 271)
S2 226b, G 135, L1 259
[199] 21 AElianus De proprietatibus animalium. S2 200, G 137, L1 234
(= Par. suppl. gr. 352, olim Vat. gr. 997)
[200] 22 Ars vetus Aristotelis cum expositione. S2 216, G 138, L1 247
20
(= Vat. gr. 1018)
La voce è stata inavvertitamente duplicata da Fabio Vigili, cfr. [223] 8.
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183 – 215
[201] 23 Clemens De dictis et factis beati Petri. (= Vat. gr. 1116)
S2 195, G 141, L1 229
[202] 24 Simplicii magni philosophi Commentarium in Epicteton. (= Vat. gr. 327)
S2 226b, G 142, L1 261
[203] 25 Plutarchi Moralia. (= Vat. gr. 139)
S2 219, G 145, L1 250
[204] 26 Expositio in Logica Pselli. (= Vat. gr. 316)
S2 207, G 143, L1 240
[205] 27 Physica Aristotelis. (= Vat. gr. 1025)
S2 213, G 146, L1 244
[206] 28 Opera Aristotelis. (= Vat. gr. 256)
S2 203, G 147, L1 236
[207] 29 Expositiones in libros Aristotelis, auctore Theodoro Lo (= Vat. gr. 244)
S2 240, G 148, L1 276
[208] 30 Expositiones in Logica Aristotelis, sine auctoris no. (= Vat. gr. 268)
S2 214, G 149, L1 245
[209] 31 Logica Aristotelis. (= Vat. gr. 242)
S2 212?, G 150, L1 599.82
[210] 32 Eustrati Expositio in21 Ethicam Aristotelis super ultimo et penultimo. (= Vat. gr. 320)
S2 226, G 151, L1 257
[211] 33 Summa philosophiae sine nominis auctore (sic). S2 224, G 152, Leg 78, L1 255
(= Vat. gr. 267)
[212] 34 Gimistii Platonis quaedam. S2 220, G 153, L1 251
(= Vat. gr. 1002)
[213] 35 Plutarchi Moralia. S2 221, G 155, L1 252
(= Vat. gr. 1013)
[214] 36 Dion moralis. S2 223, G 156, L1 254
(= Toledo, Biblioteca del Cabildo, 101-16)
[215] 37 Philonis Opera. S2 225, G 157, L1 256
(= Vat. gr. 382)
FINIS V SCAMNI SUPRA 21
Segue Logica, poi espunto.
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APPENDICE: EDIZIONE DEI LEMMATA
IN EODEM V SCAMNO INFRA22 [216] 1 Aliquid officii communis. S2 174, G 103, L1 209
[217] 2 Aliquid officii communis. S2 175, G 105
[218] 3 ProchiroPseli Instituta; lemma est in latere. S2 172, G 107, L1 208
[219] 4 Aliquid officii communis per cantum. S2 176?, G 108, L1 750.35
(= Vat. gr. 778) (= Vat. gr. 779) (= Vat. gr. 847) (= Vat. gr. 791)
[220] 5 Officium olei sancti.
S2 179, G 109, L1 p. XX, n. 213
[221] 6 Nicolai Cambasidae expositio in Missa. S2 182, G 112, L1 216
[222] 7 Christodulus monachus contra Iudaeos. S2 183, G 113, L1 217
[223] 8 Christodulus monachus contra Iudaeos. [224] 9 Niceta de fide catholica contra Maumeth. S2 185, G 116, Leg 36, L1 219
[225]
X
Regula conventus Beati Sabae.
S2 189, G 117, L1 223
[226] XI Beati Dorothei sermones quidam. S2 190, G 120, L1 224
[227] 12 Beati Sabae Regula. S2 191, G 121, L1 225
[228] 13 Officium commune. S2 181, G 123, L1 215
[229] 14 Officium ecclesiae quotidianum. S2 180, G 125, Leg 80, L1 214
[230] 15 Physica Aristotelis.
S2 199, G 127, L1 233
[231] 16 Ioannis Damasceni Philosophia et Theologia. S2 226a, G 131, L1 258
[232] 17 Blemidae Meteora. S2 204, G 132, L1 237
22 23
(= Vat. gr. 717) (= Vat. gr. 685) (= Vat. gr. 686)23 (= Vat. gr. 681) (= Vat. gr. 782) (= Vat. gr. 663) (= Vat. gr. 785) (= Vat. gr. 788) (= Vat. gr. 775) (= Vat. gr. 251) (= Vat. gr. 502) (= Vat. gr. 313)
Ff. 7v-8r. La voce è stata inavvertitamente duplicata da Fabio Vigili, cfr. [185] 7.
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216 – 248
[233] 18 Rimmonii expositio in logica; falsum lemma. S2 218, G 136, L1 249
[234] 19 Varia opera Aristotelis. S2 206, G 139, L1 243
[235] 20 Ioannis cuiusdam Compendium philosophiae. S2 211, G 144, L1 242
[236] 21 Aristoteles de animalibus exceptis historiis. S2 226c, G 140, L1 260
[237] 22 Liber sine lemmate.
S2 222, G 154, Leg 33, L1 253
(= Vat. gr. 1021) (= Vat. gr. 260) (= Vat. gr. 500) (= Vat. gr. 259) (= Vat. gr. 264)
FINIS VTI SCAMNI INFRA IN IIII SCAMNO SUPRA24 [238] 1 B. Gregorii Nazanzeni Sermones. S2 120, G 158, Leg 84, L1 150
[239] 2 Gregorii Theologi Opus. S2 122, G 159, L1 152
[240] 3 Aristeae Philocratis Glossae; falsum lemma25. S2 124, G 162, Leg 55, L1 154
[241] 4 B. Cyrillus in Ioannem. S2 164, G 164, L1 169
[242] 5 B. Cyrillus de Trinitate. S2 127, G 165, L1 157
[243] 6 Actus quarti Concilii. S2 130, G 166, L1 160
[244] 7 B. Cyrillus de latria adoratione spirituali. S2 128, G 168, Leg 59, L1 158
(= Vat. gr. 447) (= Vat. gr. 383) (= Vat. gr. 593) (= Vat. gr. 594) (= Vat. gr. 831) (= Vat. gr. 599)
[245] 8 B. Cyrillus de religione christiana ad Th S2 165, G 170, L1 170
(= Vat. gr. 597)
[246] 9 Vitae et dicta Sanctorum Patrum sine nomine aucto. S2 131, G 171, L1 161
[247]
X
Metaphrastae mensis Septembris.
S2 133, G 173, L1 163
[248] XI Iunii, Iulii et Augusti panegyrici. S2 134, G 174, Leg 56, L1 164
(= Vat. gr. 858) (= Vat. gr. 796) (= Vat. gr. 820)
24
Ff. 8r-v. Effettivamente l’attuale Vat. gr. 383 contiene i libri della Genesi e dell’Esodo con commenti, preceduti dalla lettera di Aristea (ff. 1-19) e da quella di Teodoreto a Ipazio (f. 19). 25
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APPENDICE: EDIZIONE DEI LEMMATA
[249] 12 Extracta quaedam sanctorum de Trinitate.
(= Vat. gr. 666)
S2 136, G 176, L1 166
[250] 13 B. Philoti, Nili et quorundam aliorum opera moralia.
(= Vat. gr. 703)
S2 137, G 177, L1 167
[251] 14 Collationes patrum; lemma in latere.
(= Vat. gr. 730)
S2 163, G 178, L1 33
[252] 15 Theodori Melitin. expositio in Evangel.
(= Vat. gr. 684)
S2 138, G 179, L1 168
[253] 16 Sermones Iacobi monachi de beata Virgine. S2 139, G 180, L1 171
(= Vat. gr. 1162)
[254] 17 Vita Ioannis Chrysostomi sine auctore et Philothei Sermones. S2 140, G 181, L1 172
[255] 18 B. Isidori Omeliae.
S2 142, G 182, L1 174
(= Vat. gr. 809) (= Vat. gr. 651)
[256] 19 Compendium vitarum martyrum et confessorum. S2 143, G 184, L1 175 (est in camera)
[257] 20 Prima Secundae B. Thomae de Aquino. S2 144, G 185, L1 176
[258] 21 Sanctus Thomas.
S2 151, G 186, L1 177
(= Vat. gr. 612) (= Vat. gr. 610)
[259] 22 Secunda pars B. Thomae contra Gentiles et quaedam alia. S2 150, G 187, L1 179
[260] 23 Secunda Secundae B. Thomae. S2 149, G 189, L1 180
[261] 24 B. Thomas contra Gentiles. S2 146, G 190, L1 182
[262] 25 Tertia et quarta pars b. Thomae contra Gentiles. S2 147, G 191, L1 183
[263] 26 Boetius de consolatione et Cato. S2 153, G 192, L1 185
[264] 27 Praecepta ecclesiastica. S2 154, G 194, L1 186
[265] 28 Triodium.
S2 155, G 195, L1 187
[266] 29 Aliquid in iure canonico. S2 157, G 197, L1 206
[267] 30 Ius canonicum.
S2 159, G 198, L1 191
(= Vat. gr. 614) (= Vat. gr. 611) (= Vat. gr. 615) (= Vat. gr. 616) (= Vat. gr. 328) (= Vat. gr. 691) (= Vat. gr. 786) (= Vat. gr. 640) (= Vat. gr. 844)
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249 – 283
[268] 31 Ius canonicum.
S2 167, G 201, Leg 58, L1 196
[269] 32 Compendium digestorum. S2 161, G 203, L1 193
[270] 33 Liber sine lemmate; ultimus. S2 166, G 204, L1 195
(= Vat. gr. 827) (= Vat. gr. 855) (= Vat. gr. 850)
IN IIII SCAMNO INFRA26 [271] 1 Ioannis archiepiscopi Versus et sermones. S2 121, G 160, Leg 87, L1 151
[272] 2 Sermones quidam.
S2 123, G 161, L1 153
[273] 3 Accendini Nonnulla. S2 125, G 163, L1 155
[274] 4 Cydonius theologus. S2 126, G 167, L1 156
[275] 5 B. Dionysius De hierarchia. S2 129, G 169, L1 159
[276] 6 Gesta sextae synodi; falsum27. S2 132, G 172, L1 162
[277] 7 Gesta octavi Concilii Florentiae habiti. S2 135, G 175, L1 165
[278] 8 B. Ioannes Climax.
S2 141, G 183, L1 173
[279] 9 Augustinus De Trinitate. S2 152, L1 178
[280]
X
Liber sine lemmate.
S2 145, G 188, L1 181
(= Vat. gr. 676) (= Vat. gr. 721) (= Vat. gr. 604) (= Vat. gr. 486) (= Vat. gr. 373) (= Vat. gr. 836) (= Vat. gr. 837) (= Vat. gr. 394) (= Vat. gr. 606) (= Vat. gr. 1094)
[281] XI Ethica Beati Thomae et Ricardus Contra Alcoranum. S2 148, G 193, L1 184
[282] 12 Aliquid ex iure civili. S2 156, G 196, L1 188
[283] 13 Decreta Ecclesiae.
S2 158, G 205, L1 190
(= Vat. gr. 433) (= Vat. gr. 857) (= Vat. gr. 848)
26
F. 9r. Effettivamente l’attuale Vat. gr. 836 contiene gli atti del Concilio di Nicea II, ossia del settimo, e non del sesto, concilio ecumenico. 27
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APPENDICE: EDIZIONE DEI LEMMATA
[284] 14 Aliquid in iure civili.
S2 168, G 200, Leg 37, L1 197
(= Vat. Pius II gr. 39)
[285] 15 Iuris civilis comendium. S2 160, G 202, L1 192
[286] 16 Statuta quaedam.
S2 162, G 199, L1 194
(= Vat. gr. 854) (= Vat. gr. 849)
FINIS IIII INFRA IN III SCAMNO SUPRA28 [287] 1 Collectanea ex variis operibus B. Ioannis Chrysostomi per formam sermonum. S2 78, G 206, L1 98
[288] 2 B. Ioannis Chrysostomi sermones morales. S2 77, G 207, Leg 16, L1 94
[289] 3 B. Ioannis Chrysostomi pars II super Ioanne. S2 76, G 209, Leg 61, L1 96
[290] 4 B. Origenes contra Celsum. S2 83, G 214, L1 103
[291] 5 Collectanea ex operibus B. Ioannis Chrysostomi. S2 97, L1 202
[292] 6 Vitae martyrum et confessorum. S2 80, Leg 54, G 215, L1 100
[293] 7 B. Maximi opus.
S2 81, G 216, L1 101
[294] 8 Basilii hexameros.
S2 88, G 220, L1 108
[295] 9 Regula B. Basilii. S2 additi, L1 87
[296] X B. Basilii Sermones morales. S2 111, G 225, L1 52
[297] XI B. Basilius in Psalmos. S2 90, G 217, L1 110
[298] XII B. Gregorii Nazanzeni orationes cum expositione. S2 91, L1 111
[299] 13 B. Dionysius.
S2 92, G 229, Leg 39, L1 112
28
(= Vat. gr. 586) (= Vat. gr. 584) (= Vat. gr. 543) (= Vat. gr. 387) (= Vat. gr. 471) (= Vat. gr. 808) (= Vat. gr. 508) (= Vat. gr. 405) (= Vat. gr. 428) (= Vat. gr. 418) (= Vat. gr. 417) (= Vat. gr. 459) (= Vat. gr. 374)
Ff. 9r-10r.
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284 – 317
[300] 14 B. Gregorii Nisani opuscula quaedam. S2 87, G 230, Leg 23.43, L1 85.107
(= Vat. gr. 451+432)
[301] 15 B. Io. Chrysostomi pars prima super Mattheum. S2 96 + additi, G 231, L1 115
[302] 16 B. Gregorii Nazanzeni sermones; S2 additi, G 232, Leg 85, L1 148
falsum29.
(= Vat. gr. 526) (= Vat. gr. 1432)
[303] 17 B. Io. Chrysostomi, Gregori et aliorum quorundam sanctorum Sermones. S2 98, G 233, Leg 38, L1 117
[304] 18 B. Ioannes Chrysostomus contra Iudaeos. S2 99, G 234, L1 118
[305] 19 B. Dionysii Opera.
S2 additi, G 235, L1 76
[306] 20 B. Gregorius Nazanzenus. S2 101, G 237, L1 120
[307] 21 Metaphrastae mensis Decembris. S2 102, G 238, Leg 60, L1 121
[308] 22 B. Basilii Homiliae XL.
S2 additi, G 239, Leg 7, L1 145
[309] 23 B. Io. Chrysostomi Super Ioanne pars secunda. S2 105, G 240, L1 124
[310] 24 Calisti cuiudam Opus. S2 106, G 241, L1 125
(= Vat. gr. 564) (= Vat. gr. 719) (= Vat. gr. 504) (= Vat. gr. 475) (= Vat. gr. 815) (= Vat. gr. 422) (= Vat. gr. 545) (= Vat. gr. 736)
[311] 25 Collecta B. Gregorii Nazanzeni, Dionysii et Maximi. S2 107, G 243, L1 126
[312] 26 B. Basilii Moralia.
S2 additi, G 244, Leg 18, L1 89
[313] 27 B. Ioannes Climax.
S2 109, G 245, Leg 45, L1 128
[314] 28 Μεταφραστὴς Νοέμβρ. S2 110, G 246, L1 129
(= Vat. gr. 485) (= Vat. gr. 419) (= Vat. gr. 390) (= Vat. gr. 807)
[315] 29 B. Ioannes Chrysostomus super Ioanne evangelista. S2 112, G 247, Leg 49, L1 130
[316] 30 B. Io. Chrysostomi Super Matthaeo pars. S2 115, G 249, Leg 41, L1 131
(= Vat. gr. 537) (= Vat. gr. 528)
[317] 31 B. Gregorii Nazanzeni Sermones cum expositione. S2 116, G 251, L1 132
29
(= Vat. gr. 487)
Effettivamente l’attuale Vat. gr. 1432 contiene opere di Teodoro Studita.
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APPENDICE: EDIZIONE DEI LEMMATA
[318] 32 B. Io. Chrysostomi Margaritae. S2 74
[319] 33 B. Io. Chrysostomi Antriantes. S2 118, G 253, Leg 42, L1 134
(= Vat. gr. 560) (= Vat. gr. 558)
FINIS III SUPRA IN III INFRA30 [320] 1 B. Athanasii Opera.
S2 113, G 208, Leg 44, L1 203
[321] 2 Theodoriti Opus.
S2 82, G 210, Leg 86, L1 102
[322] 3 Opusculum Ephren.
S2 79, G 211, Leg 81, L1 99
[323] 4 B. Athanasii Opera quaedam. S2 85, G 212, Leg 77, L1 105
[324] 5 Origenis Philocalia. S2 84, G 213, L1 104
[325] 6 B. Basilii Homilia.
S2 86, G 219, L1 106
[326] 7 B. Basilii Hexameros. S2 53, G 218, L1 767.52
[327] 8 B. Basilii Sermones morales. S2 89, G 223, Leg 4, L1 109
[328] 9 Quaedam B. Ioannis Chrysostomi et Basilii. S2 95, G 228, L1 114
[329]
X
B. Ioannes Climax.
S2 103, G 236, L1 122
[330] XI B. Gregorii Nazanzeni Sermones. S2 108, G 242, L1 127
[331] 12 B. Athanasii Opera.
S2 75, G 248, Leg 35, L1 95
[332] 13 Basilii et Ioannis Chrysostomi Sermones. S2 114, G 250, Leg 40
[333] 14 B. Gregorii Nysani et aliorum quorundam Opera. S2 94, G 253, L1 113
(= Vat. gr. 400) (= Vat. gr. 624) (= Vat. gr. 443) (= Vat. gr. 403) (= Vat. gr. 389) (= Vat. gr. 420) (= Vat. gr. 408) (= Vat. gr. 411) (= Vat. gr. 567) (= Vat. gr. 393) (= Vat. gr. 476) (= Vat. gr. 402) (= Vat. gr. 568) (= Vat. gr. 448)
FINIS 3 SCAMNI SUB ET SUPRA 30
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318 – 350
IN II SCAMNO SUPRA31 [334] 1 Prophetae omnes cum expositione et figuris.
(= Vatt. gr. 1153+1154)
S2 43, G 255, L1 54
[335] 2 B. Ioannis Chrysostomi Pars S2 45, G 258, L1 56
2a
super Ioannem.
(= Vat. gr. 540)
[336] 3 B. Ioannes Chrysostomus contra Iudaeos et quaedam alia.
(= Vat. gr. 576)
S2 46, G 259, L1 57
[337] 4 B. Ioannis Chrysostomi Pars prima in Matthaeo. S2 46a, G 260, L1 58
[338] 5 Liber sine lemmate.
(= Vat. gr. 530) (= Vat. gr. 416)
S2 55, G 261
[339] 6 B. Ioannis Chrysostomi Sermones varii. S2 44, G 262, L1 55
[340] 7 B. Ioannis Chrysostomi II pars super Matthaeo. S2 48, G 263, L1 59
(= Vat. gr. 565) (= Vat. gr. 527)
[341] 8 B. Ioannis Chrysostomi Pars prima in Matthaeum.
(= Vat. gr. 534)
S2 47, G 264, L1 60
[342] 9 B. Ioannis Chrysostomi In epistulam Pauli ad Romanos.
(= Vat. gr. 550)
S2 49, G 265, Leg 64, L1 61
[343]
X
B. Basilii, Chrysostomi, Gregorii Nazanzeni, Damasceni Sermones. (= Vat. gr. 555)
S2 50, G 266, L1 62
[344] XI B. Ioannis Chrysostomi Hexameros. S2 51, G 267, L1 63
[345] 12 B. Ioannis Chrysostomi Hexameros. S2 52, G 268, L1 64
[346] 13 B. Basilius et Gregorius Contra Eunomium. S2 57, G 269, L1 67
(= Vat. gr. 521) (= Vat. gr. 520) (= Vat. gr. 424)
[347] 14 B. Basilius super Isaia propheta. S2 58, G 270, L1 68
(= Firenze, Biblioteca Laurenziana 4.2)
[348] 15 Regula B. Basilii.
S2 54, G 271, L1 65
[349] 16 B. Gregorii Nazanzeni Sermones. S2 59, G 272, L1 69
[350] 17 B. Gregorii Nisani Sermones. S2 61, G 273, L1 70
31
(= Vat. gr. 425) (= Vat. gr. 463) (= Vat. gr. 449)
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APPENDICE: EDIZIONE DEI LEMMATA
[351] 18 B. Gregorii Nazanzeni Sermones. S2 60, G 274, L1 71
[352] 19 Sermones varii auctorum clarorum. S2 63, G 275, L1 90bis, p. XIII
[353] 20 B. Cyrilli Opera ad Hermiam presbyterum. S2 64, G 276, L1 74
[354] 21 B. Cyrillus in Ioannem.
S2 65, G 277, Leg 65, L1 75
[355] 22 B. Dionysius De hierarchia. S2 68, G 298, Leg 57, L1 78
[356] 23 Actus primi et secundi Concilii. S2 69, G 299, L1 79
[357] 24 B. Cyrilli archiepiscopi Alexandriae Thesauri. S2 73a, G 300, L1 84
[358] 25 B. Ioannes Climax. S2 70, G 302, L1 80
[359] 26 Metaphrastae mensis Novembris. S2 73, G 301, L1 82
[360] 27 Metaphraestae mensis Decembris. S2 71, G 303, L1 81
(= Vat. gr. 461) (= Vat. gr. 654) (= Vat. gr. 596) (= Vat. gr. 592) (= Vat. gr. 371) (= Vat. gr. 830) (= Vat. gr. 595) (= Vat. gr. 391) (= Vat. gr. 811) (= Vat. gr. 799)
FINIS II SCAMNI SUPRA IN SECUNDO INFRA32 [361] 1 Opus Beati Dionysii. S2 66, G 256, L1 76
[362] 2 Gregorii Theologi Sermones. S2 67, G 257, L1 77
[363] 3 Metaphrastae mensis Decembris. S2 72, G 304, L1 83
(= Vat. gr. 370) (= Vat. gr. 474) (= Vat. gr. 810)
FINIS SECUNDI SUB ET SUPRA IN PRIMO SCAMNO SUPRA33 [364] 1 Liber sine lemmate, serico coopertus34. S2 1, G 305, L1 1
(= Vat. gr. 752)
32
F. 11r. Ff. 11r-v. 34 L’annotazione di Fabio Vigili collima perfettamente con le descrizioni dell’attuale Vat. gr. 752 fatte da S2 (in serico salvatico) e L1 (in serico salvatico). 33
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351 – 383
[365] 2 Biblia.
S2 3, G 307, L1 3
[366] 3 Liber Genesis historiatus. S2 2, G 308, L1 2
[367] 4 Genesis cum expositione. S2 6, G 309, L1 6
[368] 5 Iob cum glossis. S2 7, G 310, L1 7
[369] 6 Liber Regum historiatus. S2 9, G 312, L1 9
[370] 7 Iob cum expositione et pictura. S2 10, G 313, L1 143
[371] 8 Biblia.
S2 4, G 315, L1 4
[372] 9 Isaias propheta cum expositione. S2 29, G 316, L1 18
[373]
X
Prophetae.
S2 12, G 318, L1 12
[374] XI Quatuor evangelistae cum expositione. S2 16, G 319, L1 736.21
[375] 12 Quatuor evangelistae. G 323, L1 728.13
[376] 13 Quatuor evangelistae cum expositione. S2 17, G 325, L1 16
[377] 14 Evangelia ordinata per missas. S2 19, L1 19
[378] 15 Evangelia ordinata per missas. S2 22
[379] 16 Epistolae Beati Pauli cum glossa. S2 62, G 278, L1 72
(= Vat. gr. 1209) (= Vat. gr. 747) (= Vat. gr. 746) (= Vat. gr. 750) (= Vat. gr. 333) (= Vat. gr. 751) (= Vat. gr. 330) (= Vat. gr. 755) (= Vat. gr. 556) (= Vat. gr. 643) (= Vat. gr. 349) (= Vat. gr. 358) (= Vat. gr. 356) (= Vat. gr. 350) (= Vat. gr. 761)
[380] 17 Actus Apostolorum et Epistolae Beati Pauli. S2 24, G 279, L1 23
[381] 18 Epistolae Pauli cum expositione. S2 25, G 280, L1 24
[382] 19 Expositiones super Luca et Ioanne evangelistis. S2 26, G 281, L1 25
(= Vat. gr. 762) (= Vat. gr. 645)
[383] 20 Lectiones ex Vetere Testamento ordinatae per officia. S2 30, G 284, Leg 82, L1 27
(= Vat. gr. 768)
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APPENDICE: EDIZIONE DEI LEMMATA
[384] 21 Theophylactus in Matthaeum. S2 31, G 285, L1 28
[385] 22 B. Ephreni Sermones varii. S2 32, G 286, L1 29
[386] 23 B. Ephreni Varii semones. S2 33, G 287, L1 30
[387] 24 Collationes Nili et Ioannis Cassiani. S2 34, G 288, L1 31
[388] 25 B. Macarius in Cythara. S2 35, G 289, L1 32
[389] 26 Collationes Sanctorum Patrum. S2 36, G 291, L1 36
[390] 27 Vitae Sanctorum Patrum.
S2 39, G 294, L1 pp. X, XI, XIII
[391] 28 Vitae multorum Sanctorum sine nomine auctoris. S2 40, G 295, L1 37
(= Vat. gr. 644) (= Vat. gr. 440) (= Vat. gr. 442) (= Vat. gr. 653) (= Vat. gr. 710) (= Vat. gr. 865) (= Vat. gr. 819) (= Vat. gr. 822)
[392] 29 Vitae martyrum et confessorum sine nomine auctoris. S2 42, G 296, L1 39
[393] 30 Vitae martyrum et sanctorum. S2 41, G 297, L1 38
(= Vat. gr. 801) (= Vat. gr. 797)
FINI PRIMI SUPRA IN PRIMO SCAMNO INFRA35 [394] 1 Actus Apostolorum et Epistolae Beati Pauli. S2 5, G 306, L1 5
(= Vat. gr. 369)
[395] 2 Expositio quaedam Veteris Testamenti sine nomine auctoris. S2 8, G 311, L1 8
[396] 3 Expositio Basilii super Esaiam prophetam. S2 11, G 314, L1 11
[397] 4 Psalterium.
S2 13, G 317, L1 13 (est in camera)
[398] 5 Glossae super Psalmis sine nomine auctoris. S2 14, G 320, L1 14
[399] 6 Psalterium.
S2 15, G 321, L1 15
[400] 7 Expositio quaedam in Evangeliis. S2 18, G 322, L1 17 (est in camera)
35
(= Vat. gr. 675) (= Vat. gr. 410) (= Vat. gr. 619) (= Vat. gr. 744) (= Vat. gr. 341) (= Vat. gr. 662)
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384 – 406
[401] 8 Expositio in Psalmis. S2 20, G 326, L1 20
[402] 9 Actus Apostolorum expositi. S2 23, G 330, L1 22
[403]
X
Proverbis Solomonis.
S2 27, G 282, L1 p. XIV
[404] XI Libri Maccabaeorum. S2 28, G 283, L1 26
[405] 12 Demetrii Cydonis Opera. S2 37, G 290, L1 34
315
(= Vat. gr. 669) (= Vat. gr. 760) (= Vat. gr. 346) (= Vat. gr. 348) (= Vat. gr. 677)
[406] 13 Demetrii Cydonis Opera. S2 38, G 292, L1 35
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INDICI
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INDICE DEGLI AUTORI CITATI NEGLI INVENTARI Per alcune voci, più abbondantemente rappresentate, si è provveduto a suddivisioni secondo le opere, seguendo tendenzialmente i titoli utilizzati dai due inventariatori, e raccogliendo direttamente sotto il nome dell’autore o dell’argomento le indicazioni più generiche. Le cifre arabe si riferiscono ai numeri dell’inventario e sono precedute da G, per l’inventario di Bartolomeo Picerni da Montesardo, e da V per quello di Fabio Vigili da Spoleto.
A Achilles Tatius G 9, V 43 Acropolites G 8, V 6, 42, 96 Aedificatio Constantinopoleos G 103 Aelianus G 137, V 110, 199 Aephestion 83 Aeschines V 61, 80 Aeschylus V 46 Aesopus G 61, V 32, 108 Aëtius Amidenus G 96, V 146, 147 Aëtius magister V 305 Agapetus diaconus V 31 Agathias Scholasticus V 111 , 114 Agathius V 11 Alcidamans V 102 Alcinous V 124 Alciphron V 41, 199 Alexander Aphrodisiensis G 135, 148, V 158, 198, 207 Alexander monachus V 305 Alexius Comnenus I imp. V 179 Alexius imp. V 249 Alim filius Isaac Israelitae v. Apomasar Aliquid contra Celsum G 214 Alypius musicus G 80, V 128, 136 Amerius sophista V 199 Ammonius Hermia G 136, 138, 148, 235, V 140, 200, 207, 233 Ammonius presb. Alexandrinus G 141 Amphilochius Iconius G 244, V 266, 312 Anastasius V 300
Anastasius apocrisarius V 400 Anastasius monachus Sinaita G 106, V 181, 201, 239, 250, 304, 312 Anastasius patr. Antiochenus V 101, 354, 356 Anastasius presbyter V 181 Andreas archiep. Rhodiensis V 36 Andreas archiep. Cretensis G 54, 275, V 101, 303, 312, 352 Andreas Lopadiota G 28, V 53 Andronicus Palaeologus II imp. V 218, 312 Andronicus Zarides G 61, V 108, 153 Anselmus ep. Cantuariensis G 187, V 259 Antiochus monachus G 120, V 226, 250 Antiochus praefectus V 180 Antipater Sidonius V 11 Antisthenes V 102 Antonius G 288 Antonius monachus V 251, 387 Aphrodisianus historicus V 32 Aphthonius V 39, 65, 67, 98, 99, 151 Apollinaristae identidem et Gregorii episcopi disputatio V 305 Apollinarius V 331 Apollonius Pergaeus G 80, V 136 Apomasar V 128 Apophthegmata quaedam varia et pauca V 77 Appianus Alexandrinus G 3, 11, V 3, 7 Apsirtus Atheniensis G 9, 94, V 43, 175
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INDICE DEGLI AUTORI
Aratus Solius V 77, 128 Aristarchus Samius G 80, V 128, 134, 136, 139, 143 Aristea G 162, V 240, 366 Aristides G 48, 57, 58, 59, V 31, 61, 62, 63, 69, 70, 71, 80, 104, 105, 114 Aristides Quintilianus V 139 Aristophanes G 20, 23, 33, V 22, 50 Aristoteles V 140, 152, 194, 234, 236 — Analytica V 158, 207, 209 — Ethica G 154, V 150, 154, 237 — De anima G 139, 147, V 206 — De animalibus G 134, 140 — De animalium historia G 31, V 20, 52, 154 — De generatione et corruptione V 206 — De indivisibilibus lineis V 20, 52 — De interpretatione G 138, 150, 330, V 151, 158, 207, 209 — De memoria et reminiscentia G 139 — De motu G 133 — De motu animalium G 139 — De mundo G 31, V 20, 52, 153, 164, 204, 205 — De partibus animalium G 139, 147, 197, 206 — De phisico auditu V 205, 206 — De sensu et sensato G 139 — De somno et vigilia et circa somnium phantasmata G 139 — Mechanica V 20, 52 — Metaphisica G 147, V 120, 206 — Meteora V 206 — Parva naturalia G 128 — Περὶ παραδόξων ἀκουσμάτων V 118 — Phisica G 127, 133, 146, V 121, 196, 230 — Predicamenta G 138, 148, 150, V 151, 158, 200, 207, 209, 233 — Rhetorica V 100 — Sophistici elenchi G 148, V 207, 209 — Topica G 138, 148, V 207, 209 Aliqua ex AEthicis Aristotelis et ex Politica nonnulla et ex Rhetorica ad Alexandrum G 153 Ἀπορίαι φυσικαὶ et secundum Aristotelis
δόξαν problematum sive quaestionum solutiones V 208 Compendium philosophiae in libris Phisicorum Aristotelis G 152 Compendium sive epitome operum Aristotelis V 211 Contemplatio terminorum et sententiarum ex… Aristotelis videlicet libris V 212 De solutione sillogismorum Aristotelis cum expositione G 148 Enarratio in Physica Aristotelis incerti auctoris V 259 Expositio quedam super demostrativis sillogismis G 148 Interpretatio in figuris [Aristotelis] G 148 Quiddam ex definitionibus Platonis atque Aristotelis V 311 Super Physica Aristotelis quaedam imperfecta V 274 Aristoxenus Tarentinus G 64, 80, V 128, 136 Arrianus V 80, 113 Arsenius V 251 Arsenius metrop. Cyzicenus V 192 Asclepius quidam V 45 ASTROLOGICA ET ASTRONOMICA ANONYMA
— Annorum computatio quaedam brevis per tabulas V 112. — Annorum computatio quaedam et tabulae V 128 — Apotelesmatica constructio ab AEgyptiis de zodiaco circulo V 170 — Ars latinarum regularum exposita a Demetrio Chrisolora G 68 — Ars qua oportet construere oroscopum, idest astrolabium G 66 — Asterismus, videlicet quae signa quot stellas habeant V 129 — Astronomiae canones alii et computationes V 131 — Astrolabii constructio G 67 — Astrologiae opus et praecipue circa inventionem horoscopi et tempo-
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INDICE DEGLI AUTORI
rum secundum Persas et Arabes V 129 — Astronomica quaedam ars V 129 — Astronomica quaepiam, ubi de gradibus provinciarum, urbium V 129 — Astronomicae artis θεμέλιος secundum Chaldaeos V 128 — Brontologion sive interpretatio sismologii XII signorum V 175 — Calculatio eclipsium a certis mundi annis V 129 — Calculus ad inveniendum cyclum solis et lunae et Pascha V 300 — Calculus et regula inveniendi circulum solis et lunae, dierum et mensium paschaliumque et caeterorum similium V 181 — Calculativae scientiae brevis et clara traditio V 129 — Canones cum tabulis V 165 — Canones dierum, mensium et annorum, quibus nunc utimur V 129 — Canones differentiae temporum insignium virorum V 165 — Canones et tabulae astronomicae V 130 — Canones et tabulae astronomicae secundum Arabes V 155 — Canones longitudinis et latitudinis insignium urbium sive tabulae V 129 — Canones multiplicationis in calculatione V 129 — Canones secundum Persas sive Πρόχειρος σύνταξις cum tabulis exactissimis V 140 — Canones temporum solis G 92 — Canonum quorundam pars V 159 — Circuli quidam astronomici circa effectum ventorum V 129 — Circuli tres paschales ad invenienda festa mobilia V 317 — Cycli solares et lunares figurati cum regulis, per quas est invenire primos mensium dies, aureum numerum, bisextum, Pascha et omnia talia V 300
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— Commentaria diversa in astronomicas hypotheses cum tabulis V 130 — Computatio quaedam lunaris συζυγίας cum commentis V 130 — Computatio quaedam secundum canones Theonis ab annis etc. V 130 — Constitutio signorum XII ad effectum Chronocratoris V 128 — Constructio astrolabii G 73 — Declaratio canonum G 85 — De astrolabi praeparatione libellus V 162 — De astrolabi usu brevis et clarissima methodus V 130 — De augmento et diminutione secundum aequalitatem in calculo V 130 — De canonibus Theonis et Ptolemaei tractatus V 159 — De coniunctionibus trium planetarum simul V 175 — De constructione astrolabi libellus V 166 — De inventione solis secundum Persas G 66 — De materia errantium stellarum G 85 — De nominatis centris, epanaphoris et apoclimatibus et de nomine ac potestate XII locorum libellus V 159 — De nominibus ac potestate XII domorum in figura V 175 — De praeparatione astrolabi libellus V 166 — De praeparatione astrolabi organorum libellus V 165 — De synodis lunaribus G 74 — De synodo solis et lunae et diametro horum G 66 — De usu astrolabii et De partibus organi G 79, V 165 — De usu astrolabi et quibus sit proficuum casibus V 175 — Ἔκδοσις ἐις τὸ ϊ᾿ουδαϊκὸν εξαπτέρυγον V 129 — Ecthesis methodica astrolabi descriptionis et usus V 129 — Enarratio particularis astrolabi V 164
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INDICE DEGLI AUTORI
— Enarratio quaedam in Persicos canones paratissimos V 129 — Epactae mensium, incipientes a Martio mense V 181 — Ex aliis commentariis introductio similis V 128 — Ex Ptolemaei Magna constructione canones quidam V 130 — Ex Theonis enarratione in librum constructionis Ptolemaei et Canones V 130 — Expositio artifitiosa descriptionis astrolabii et eius usus G 66 — Expositio secundum Persas in astrologia G 74 — Extracta quaedam astronomica V 165 — In Pauli doctrinam et ea quae scripsit in iudiciali V 128 — Introductio quaepiam ad calculationem astrorum V 159 — Introitus principii anni et mensium Persarum G 66 — Liber in astrologia cum expositione G 87 — Menses anni totius quomodo appellentur latine, graece, hebraice et aegyptiace V 317 — Menses nostri quomodo apud Persas appellentur tabula et de inventione anni Persarum V 133 — Mensium et annorum ordo et dierum ἀπαρίθμησις, ubi de diebus lunae, μουμηνία et embolimo V 212 — Mensium nomina apud Hebraeos, AEgyptios, Macedones ac Romanos et quomodo mensis unusquisque penes horum quemlibet nominetur, bis habet in fine V 242 — Methodi perutiles ad multiplicationem in calculatione V 129 — Methodi perutiles in astronomia V 166 — Methodus per quam prompte invenimus tempora V 129
— Methodus principiorum astronomiae brevis et apertissim V 130 — Methodus si oportet praeparare horoscopum vel astrolabium V 129 — Opus de signis celestibus sive astris et eorum origine, interpraetatione ac figura V 138 — Opus in astrologia G 66, 68, 70 — Opusculum in astrologia G 94 — Ordo alius partitionis in calculo secundum Pappum geometram V 129 — Paschalion, idest computatio quaedam annorum brevis V 84 — Prolegomena Magnae constructionis V 129 — Quod membrum humani corporis singula signa sint sortita V 170 — Recta sphaera et magnae tabulae V 131 — Regula ad inveniendum horoscopum alicuius et constituendam geniturae figuram per interrogationem V 175 — Regula de inventione Paschae G 74 — Regula synodorum lunarium secundum Romanos exposita G 68 — Regula synodorum lunarium secundum Egiptios G 68 — Regulae annorum, mensium et dierum solis G 64 — Regulae quaedam et nomina singulorum mensium et de diebus lunae ac eius signis significatoque V 175 — Regulae quaedam extractae ex Almagesto V 129 — Sententiae diversae solis et lunae et inditionis G 321 — Significationes VII plantarum V 175 — Significationes VII planetarum et de eclipsi lunae et aliae regulae in astrologia notabiles V 175 — Signorum Zodiaci XII nomina breve quid V 284 — Sphaerae quaedam ad astrologiam pertinentes V 34 — Stellae coorientes de canis signorum secundum Persas et Indos V 129
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— Tabula G 68 — Tabula quaedam parva stellarum fixarum V 133 — Tabulae astronomicae V 142 — Tabulae astronomicae et in ultimo quomodo inveniatur annus Persarum V 160 — Tabulae astronomicae exactissimae V 129 — Tabulae astronomicae sive calculus optimus V 129 — Tabulae in astronomia secundum Persas G 64 — Tabulae longitudinis et latitudinis insignium urbium V 160 — Tabulae provinciarum ex Geographia Ptolemaei V 162 — Tabulae quaedam ad astrologos pertinentes V 43 — Tabulae quaedam astronomicae V 128, 129, 130 — Tabulae quaedam astronomicae paucae V 128 — Tabulae secundum Persas ex traditione Chioniadae V 160 — Traditio in astronomia secundum Persas G 66 — Traditio quedam brevis in arithmetica G 66 — Traditio quedam in iudaicum opus G 66 Athanasius V 401 Athanasius patr. G 244 Athanasius patr. Alexandrinus G 204, 208, 212, 230, 233, 234, 235, 248, 327, V 101, 270, 303, 305, 320, 323, 331, 352 Augustinus G 290, V 279, 405 Autolycus G 64, V 128, 134, 136, 141, 143 B Barlaam G 90, V 169, 172, 180 Barlaam eremita V 251 Barsanuphius V 226 Basianus romanus V 251
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Basilicon ad David praedictum et reliquos sanctos patres V 190 Basilius G 61, 106, 222, 244, 269, 270, 314, V 107, 108, 114, 180, 181, 195, 218, 227, 242, 251, 266, 270, 281, 295, 300, 305, 312, 326, 332, 346, 348, 400 — Ad iuvenes G 61 — Ad Theodosium G 107 — Contra Arianos et Sabellianos G 112 — De morte G 104 — Epistolae G 193, 239, 271 — Ethica V 325, 327 — Hexameron G 218, 220, V 294, 326 — Homeliae G 219, 223, 224, 239 — In Esaiam V 347, 396 — In psalmos G 217, 223, 224, 261, V 297, 338 — Opusculum in iure canonico G 204 — Sermones G 225, 250, 266, 271, V 296, 308 Basilius II imp. V 179 Basilius Maleinus V 250 Beati Gregorii Opusculum in theologia G 141 Batatzes quidam V 34 Bessarion cardinalis G 153, V 212 BIBLICA TEXTUS — Biblia G 307, 315, V 365, 367, 371 — Genesis G 162, 308, 309, V 366 — Liber Regum G 312, V 369 — Proverbia Salomonis G 282, V 403 — Iob G 310, 313, V 368, 370, 403 — Sapientia Salomonis G 282, V 403 — Sapientia Iesu filii Syrach G 282, V 181, 300, 403 — Esdra G 282, V 178, 403 — Psalmi V 35 — Psalterium G 103, 305, 307, 317, 320, 321, 364, 397, 398, 399 — Ecclesiastes V 403 — Cantica Canticorum G 282, V 403 — Prophetae G 255, 307, 318, V 334, 373 — Isaias propheta G 316, V 372
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— Ἐσθὴρ� Τωβὴτ� Ἰουδὴθ V 403 — Liber Macchabeorum G 283, V 404 — Evangelia G 319, 324, 325, V 375, 376 — Actus apostolorum G 279, 306, 330, V 380, 394, 402 — Epistolae Pauli G 278, 279, 280, 306, 307, V 379, 380, 381, 394 — Epistolae Ioannis V 394 — Epistolae Petri V 394 — Apocalypsis V 361 EXPOSITIONES BIBLICAE ANONYMAE — Allegationes ad varia ex libris Bibliorum V 274 — Carmina quedam aedita in Psalterium G 52 — Collectanea ex operibus Pauli G 236 — Collectanea quaedam ex Novo Testamento cum sillogismis et solutionibus G 165 — De apostolis quedam et prophetis G 193 — De Ecclesiae scripturis, evangelica, apostolica et prophetica V 322 — Dictiones expositae ex Pauli apostoli epistolis V 32 — Eclogae sive excerptiones factae a sanctis patribus ex Sacra Scriptura V 101 — Ecloge ex libris Pauli et variorum sanctorum V 329 — Ex Sapientia Iesu Sirach, tres hominum species odit anima mea… V 29 — Ex sapientia Solomonis quaedam V 328 — Expositio et σημασία in duas visiones Ezechielis prophetae V 221 — Expositio quedam in Evangeliis G 323 — Expositio quedam Veteris Testamenti G 311 — Expositio super Luca et Ioanne evangelista G 281 — Interpretatio in eo quo est «Ego hodie genui te» G 106 — Interpraetatio eorum quae Daniel vi-
dit in Babylone sub Nabuchodonosor, videlicet statuae illius ex diversis materiis… V 29 — Interpraetationes aliquae in Sacra Scriptura V 181 — Interpraetationes in quaedam dicta Actuum apostolorum V 402 — Ioannis theologi apostoli atque evangelistae Περίοδοι παρὰ Προχώρου discipulo eius conscriptae V 352 — Lucae et Ioannis Evangeliorum expositio incerti auctoris V 382 — Notabilia collecta ex Novo et Veteri Testamento G 54 — Quae, quot et a quibus quotiesve Biblia ex haebraico in graecum translata sint… V 366 — Quaedam ex visionibus Ezechielis prophetae G 112 Bion bucolicus V 33 Boetius G 53, 187, 192, V 36, 39, 259, 263 Brevis congregatio mathematicarum, videlicet de arithemtica, musica, geometria, astronomia V 86 Brevis tractatus G 104 Brutus V 61, 199 Bulgariae, videlicet τοῦ Βουλγαρίας, carmina iambica V 34 C Callistus G 109 Callistus Angelicudes G 241, V 220, 310 Capitula admonitoria ad imperatorem Iustinianum cuiusdam diaconi G 48 Captivitas Cretae carmine composita G 137 Carmina quedam secundum alphabetum cum expositione G 160 Cassianus romanus (Ioannes) G 288, V 251, 387 Catalogus patriarcharum constantinopolitanorum G 7 Cato G 192, V 263 Christodulus monachus G 113, V 185, 222, 223
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Clemens presb. Alexandrinus G 235 Clemens I papa G 141, V 201 Cleomedes G 65, 71, V 161, 164 Cleonides G 80, V 136 Compendium pœnarum similium in omnibus peccatis V 266 Complementa ex interpretationibus in Paulum Heliodori et aliorum astrologorum G 83 CONCILIA — Actus quarti concilii tempore Leonis papae et Theodosii G 166 — Actus octavi concilii habiti Florentiae tempore Eugenii G 175 — Actus primi concilii et secundi G 299 — Actus sexti concilii G 172 — Actus tertii concilii G 166 — Basiliensis synodi sub Ioanne Palaeologo congregatae capita V 36 — Compendium omnium synodorum G 244 — Compendium synodi, que fuit tempore imperatorum Catacuzini et Paleologi G 119 — Compendium synodorum pro Palama G 161 — De septem synodis et quot in iis patres libellus V 277 — De VII synodis, sub quo, quomodo et quando facta sint V 266 — Decisio facta a sancta synodo congregata versus Barlaam et Acindynum V 189 — Enarratio omnium synodorum secundum ordinem temporum, quibus singulae congregatae et factae sunt V 266 — Epitome omnium synodorum, tam universalium quam localium, usque ad VIIIIam generalem V 312 — Gesta primae synodi in Nicaea contra Arium, factae sub Constantino magno V 356 — Gesta tertiae synodi contra Nestorium coactae V 356 — Philothei patriarchae et sacrae synodi
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Tomos sive decisio contra Prochorum Cydonem monachum, Barlaam et Acindyni errores sequutum V 220 — Septimae synodi, videlicet Nicaenae, in Nicaea Bithyniae urbe sub Constantino et Irene V 276 — Sermo habitus in concordia cuiusdam synodi G 53 — Synodi octavae Florentiae habitae gesta V 277 — Synodi quartae Chalcedonensis acta V 243 — Synodica decisio contra Palamam haeresiarcham V 272 — Traditio de Sancta Trinitate et de septem synodis G 104 Constantini Anacreontea carmina V 43 Constantinopolis primum, deinde templi Sanctae Sophiae aedificatio V 216 Constantinus G 233 Constantinus diaconus V 303 Constantinus Harmenopulus G 50, 104, 199, 204, 205, V 33, 180, 270, 283, 286 Constantinus Manasses V 96 Constantinus Porphyrogenitus VII imp. V 179 Constantinus I imp. V 216, 218, 220, 259, 270, 279, 283, 286 Contra feminas quaedam, incerti auctoris, sat vehementia V 322 Corinthius sacerdos G 34 Cornutus V 104 Cosma vestitor G 275, V 352 Cosmi Epitome ab Adam et a principio mundi V 300 Cosmi Χρονικὴ παρασύντομος βίβλος de diabolo et serpente et pomo quod comedere protoplasti V 181 Cycli paschaliorum plurimi et ἀπόκρεω etc. V 364 Cyrillus Alexandrinus G 163, 164, 165, 168, 170, 175, 216, 228, 276, 277, 299, 300, V 29, 36, 180, 239, 241, 242, 244, 245, 277, 293, 305, 328, 353, 354, 357, 400
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— Ex epistolis beati Cyrilli patriarche alexandrini nonnulla G 106 Cyrus archiep. Bulgariae G 230 D David philosophus G 138, V 200 De aetatibus hominis V 77 De affinitate et consanguinitate libellus V 274 De anima a passionibus corporis impedita V 45 De Byzantii urbis origine breve quid V 284 De canibus et equis et eorum generibus cura et exercitatione libellus V 110 De climatibus opusculum V 284 De dono sine nomine auctoris G 84 De epistolarum stilo tractatulus sive character V 104 De generatione et corruptione opusculum G 147 De monachis et monasteriis et quid facere debeant V 272 De ordinatione imperatorum constantinopolitanorum et eorum domesticis quomodo debent procedere G 153 De Philemone sancto patre sermo V 251 De privilegio romanae Ecclesiae liber V 279 De problematibus patriarchae V 216 De tribus animae partibus imperfectum quid V 278 De vita ἀσκητικᾶ et monastica opus V 329 Decem nomina quibus Hebraei Deum nominant atque appellant et de nomine Dei apud eosdem quibus litteris scribatur V 366 Definitiones et hypographae ex diversis sermonibus … collecta V 239 Demades V 102 Demetrius Chrysolora V 130 Demetrius Cydonius G 187, 290, 292, 293, V 259, 274, 405, 406 Demetrius Gemistus V 272 Demetrius Triclines V 328
Demosthenes V 61, 64, 66, 68, 103 Diadochus ep. Photicensis V 251, 331 Dictionarium Cirilli cum alio opere fragmentato G 45 Dies infortunati quolibet mense totius anni, quibus neque incipere quicquam neque agere bonum est, aegrotare pessimum V 284 Dio Chrysostomus G 63, 156, V 214 Dio Cassius G 12, V 8 Dio Prusaeus V 73 Diodorus Siculus G 4, V 4, 92, 95 Diogenes Laertius G 6, V 41 Ex Laertio De vitis philosophorum et ex Plutarchi Moralibus excerpta quaepiam V 79 Dionysius G 34 Dionysii Lexicon imperfectum per alphabetum super tota Sacra Scriptura V 322 Dionysius Antiochenus V 107 Dionysius Areopagita G 141, 163, 169, 229, 235, 256, 298, V 39, 275, 299, 305, 355, 361, 400 Collectanea ex operibus Dionysii Areopagitae G 243 Compendium libri Dionysii Areopagitae, in 23 capita divisum V 311 Prologus in opera beati Dionysii Areopagitae V 299 Dionysius Halicarnasseus G 3, 39, V 3, 24, 80, 117 Dionysius Periegeta G 29, V 18 Diophantus Alexandrinus G 64, 70, 75, V 106, 128, 131, 167 Dioscorides V 178 Dorotheus Gazaeus G 106, 120, 230, V 181, 226, 250, 251, 281, 300 Dositheus monachus V 256 E Ecclesiastica quaedam pauca V 65 Ecclesiae quae subiciuntur patriarchae constantinopolitano G 112 Ecloge perutilis ex libro Parallelorum. […] In eadem capita titulus alter,
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cum aliis similibus XIII capitibus, cum pari auctorum allegatione V 218 Edictum Iustiniani imperatoris de orthodoxa fide G 141 Efrem Annius G 7 Enarratio fabularum quarundam V 53 Encomion in David Thessalonicensem V 190 Encomion in patres, qui ad VII generales synodos convenere V 190 Encomion sive laudatio in Gabrielem archiepiscopum Thessalonicae V 190 Ephaestion V 31 Ephaestion astronomus V 170 Ephraem V 40, 303 Ephraem ep. Chersonensis V 292 Ephrem Syrus G 211, 286, 287, V 250, 251, 322, 352, 385, 386 Ephud quid esset V 312 Epictetus G 288, V 387 Epigrammata quaedam cum expositione G 37, 38 Epiphanius archiep. Constantiensis G 233 Epiphanius Cyprius V 221, 250, 284, 303, 312 Epiphanius Hagiopolites G 211, V 322 Epiphanius monachus V 386 Epistolae quedam G 49, 54, 84, 106, 167 Epistolae quedam ad diversos viros G 107 Epistolae quaedam ecclesiasticae anonymae V 101 Epistolae quaedam nescio cuius, inter quas et monodiae duae V 274 Eratosthenes epicus V 128 Esaia quidam V 250 Euclides G 64, 69, 76, 81, 86, 90, V 128, 134, 137, 139, 141, 143, 163, 172 Commentaria in Euclidis Elementorum libros V 139 Commentaria in Euclidis Elementorum libros novem V 134 Commentaria in quasdam Dedomenorum propositiones V 137
Opusculum geometricum in Dedomena V 137 Eudocia Atheniensis V 21 Eugenius IV papa V 24, 314 Eulogius ep. Alexandrinus V 400 Eumathius G 9, V 43 Eunapius G 61 Eunomius G 248, V 305, 331 Euripides G 22, 25, 35, V 49, 55, 75 Eusebius Alexandrinus V 400 Eusebius Pamphilus V 90, V 376 Eustachius V 210 Eustathius G 151 Eustathius romanus V 179 Euthymius Zigabenus G 326, V 401 Eutocius Aschalonita G 76, V 128, 134, 136 Evagrius Ponticus V 218 Ex epistola AEtii magistri Eunomii et commentariis atque epistola simul capita XIX V 331 Exempla et miracula quaedam, inter quae ultimum de Mesite mago et notario etc. V 251 Expositio metropolum subiacentium regiae Constantinopoli sub regno Andronici Palaeologi secundi V 221 Expositio operis nescio cuius, in qua multa curiosa V 104 Expositio subiacentium Constantinopoli metropolum et qui harum singulis subsint episcopatus, facta sub Andronico secundo Palaeologo imperatore V 286 Extracta quaedam pauca ex ecclesiasticis auctoribus V 101 F Figura quaedam litterarum quadrata, quae ex omni latere idem dicitur V 278 Flavianus patr. Constantinopolitanus G 106 Flavius Philostratus V 41 Florentinus sacerdos G 106 , V 101, 181, 300
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Fragmentum operis, quod appellatur Ἰχνηλάτης, Ichnelates V 29 Franciscus Aretinus V 341 G Galenus G 94, 96, 98, V 175, 177 Gaudentius V 128, 136 Gaza Theodorus G 36, V 54 Geminus G 73, V 166 Gemistus Pletho G 153, 161, V 212 GEOGRAPHIA ANONYMA — Aliud opusculum in geographia G 64 — Canones notabilium urbium et insularum et totius orbis terrarum G 84 — Descriptio Europe et Lybiae G 67 — Geometriae tractatus et geographiae V 104 GEOMETRIA ANONYMA — Geometriae opusculum V 137 — Geometriae tractatus et geographiae V 104 — Opus geometriae G 69 — Opusculum in geometria G 64 Georgius archiep. Nicomediae G 233, 266, V 292, 303, 352 Georgius Chrysococces V 129 Georgius consul G 235 Georgius diaconus V 29 Georgius medicus G 100, V 178 Georgius monachus V 352 Georgius Nicenus sive Constantinopolites V6 Georgius Pisidiae G 8, V 42, 43 Georgius Scholarius G 42, V 58, 104 Germanus arch. Constantinopolitanus G 288, V 292, 387 Geronticus V 226 Glycas Michael G 51 Gorgias Leontinus G 156, V 102, 214 GRAMMATICA ET RHETORICA ANONYMA — Annotationes quaedam paucae in grammatica secundum linguas varias V 104 — Ars de componendis carminibus G 163, 200
— Ars de constructione et de octo partibus orationis G 32 — Ars quedam de componendis carminibus G 32 — Ars quedam grammatices G 28 — Canonismata necessaria verborum V 35 — Collectio collecta παρὰ τοῦ Θεοδούλου
τοῦ μαγίστρου τοῦ ἐν Θεσσαλονίκη Πηροῦ
V 53 — Commentariorum quorundam grammaticae pars V 56 — Compendium dictionum atticarum G 34 — Composita quaedam verba et dictiones cum suis accentibus interpretatae V 33 — Costitutio heroici carminis et de passionibus in eo G 34 — De accentibus tractatus V 53 — De arte metrica et pedum varietate tractatulus V 35 — De constructione verborum ad nomina et eorum mutatione V 31 — De constructione verborum per ordinem alphabeti V 34 — De figuris orationis, quas nos figuras, Graeci πάθη vocant V 31 — De latinis dictionibus ad graecos versis V 29 — De latinis nominibus quibus Graeci utuntur, ut φίσκος, φάκτον, ταβουλάριος et similia V 29 — De metris sive pedibus in soluta oratione libellus V 106 — De quantitate syllabarum regulae quaedam V 31 — De ratione lyricorum Pindari libellus V 106 — De signis communis syllabae tractatus V 55 — De spiritibus dictionum tractatus V 35 — De spiritibus regulae quaedam perutiles et de accentibus V 34
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INDICE DEGLI AUTORI
— De verbis compositis a praepositionibus per ordinem alphabeti V 31 — De vocabulis verbalibus sive de nominativis et derivatis eorum V 21 — Definitiones quaedam ex Actore latino libro V 33 — Dictiones ad longum expositae V 33 — Dictiones expositae sive vocabularium V 33 — Dictiones indifferentes V 29 — Dictiones quaedam et precipue verba per alphabetum expositae V 108 — Dictiones quaedam expositae V 33 — Dictiones quaedam expositae, videlicet Technologia V 21 — Dictiones plurimae apud Lucianum expositae V 104 — Elegantie quedam grammatices G 48 — Epitome novem metrorum ex Ephaestionis enchiridio V 55 — Erotemata quaedam, ubi et de accentibus aliqua V 36 — Expositiones quarundam dictionum V 31 — Figurae et definitiones quaedam et de conceptu hominis V 33 — Grammatica composita per ordinem litterarum cum praepositionibus V 33 — Grammatica quedam G 52 — Latinae dictiones translatae ad graecos V 33 — Lexicon sive vocabularium per alphabeti ordinem V 38 — Methodus de arte metrica V 33 — Nomina an sint natura an positione V 36 — Opus de componendis carminibus G 53, 55 — Opus quoddam grammatices G 48, 49 — Opusculum de componendis carminibus G 50 — Opusculum quoddam de quinque linguis G 32 — Opusculum quoddam dialectices G 50
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— Opusculum quoddam grammatices G 44 — Orationes de rhetorica G 29 — Orthographiae liber V 37 — Principium alterius dictionarii V 28 — Principium constructonis secundum alphabetum G 48 — Progymnastica in logica G 29 — Proton G 24, 37, 38 — Regulae quaedam dictionum sive interpraetatio et derivationes verborum V 34 — Quaedam de linguis optima V 21 — Quaedam de versu iambico V 21 — Quaedam dictiones expositae V 31 — Quaedam dictiones expositae de lapillis V 21 — Technologia grammaticae, ubi plurimum interpraetatio verborum ponitur, quae apud varios reperiuntur auctores V 53 — Variorum carminum ratio, ut iambici, trochaici, choriambici et similium V 273 — Verba quaedam usque ad «e» litteram per ordinem alphabeti V 31 — Vocabularium optimum et perfectum per alphabeti ordinem V 32 — Vocabularium sive lexicon aliud per alphabeti ordinem V 38 — Vocabulista G 49 — Vocabulista parvum G 61 — Voces animalium singulorum, ut canum latrare, equorum hinnire, ranarum coaxare V 29 — Voces animalium ut grunire suum est etc. V 33 — Voces animalium variorum rursus, ut grunire suum etc. V 32 Gregorii Carmina tetrastica admonitoria G 32, V 21 Gregorii De fide libellus, ubi aliquae de Christo quaestiones exlicantur V 201 Gregorii Synopticon syntagma philosophiae V 31
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Gregorii (ut puto) Rhetorica optima et expeditissima V 33 Gregorius (aneponymus) G 48 Gregorius archiep. Thessalonicensis V 254 Gregorius Cyprius patr. Constantinopolitanus V 70, 75, 108 Gregorius ep. Antiochenus G 233, V 303 Gregorius ep. Neocaesariensis V 352 Gregorius metrop. Corinthi (Pardus) V 21 Gregorius monachus G 175 Gregorius Nazianzenus G 13, 106, 204, 230, 242, 248, 256, V 32, 44, 61, 80, 105, 270, 291, 331, 349, 400 — Sermones G 158, 227, 237, 242, 251, 257, 266, 272, 274, V 238, 291, 306, 317, 330, 349, 351, 362 Argumenta praedictorum sermonum XVI Gregorii Nazianzeni V 317 Collectanea ex operibus Gregorii Theologi G 243 Collectio et enarratio, quarum meminit historiarum Gregorius Theologus in oratione Ἐις τὰ φώτα V 351 Dictiones expositae ex carminibus Gregorii Theologi V 32 Ecloge et compendium omnium sermonum Gregorii Theologi, in titulos LXXXVI divisum V 311 Gregorii Theologi episcopi Nazianzi vita V 351 Gregorius Nyssenus G 159, 163, 221, 230, 233, 234, 253, 266, 269, 273, V 106, 239, 270, 292, 294, 300, 303, 304, 326, 333, 346, 350, 352 Gregorius Palamas G 188 Gregorius patr. Constantinopolita-nus G 58 Gregorius presbyter G 233, V 303 H HAGIOGRAPHICA ANONYMA — Ἄθλησις sanctorum martyrum Eu-
stratii, Auxentii, Eugenii, Mardarii et Orestis V 343 — Breviarum sanctorum per totum annum G 184 — Breviarium sanctorum totius anni, incipiens a Septembri V 256 — Capita quaedam diversorum sanctorum, ut Basilii etc. V 328 — Commemoratio et sermo in particularia miracula et inventionem corporis ac reliquiarum sanctae martyris Euphemiae V 190 — Commemoratio in magnum prophetam Danielem et in tres sanctos pueros Ananian, Azarian et Misael V 343 — Die primo vita et politia Symeonis, 2° Martyrium Mamantis… Martyrium Iacobi persae V 393 — Encomion in conceptione beati prophetae praecursoris Ioannis Baptistae V 352 — Encomion in martyres Nicandrum et Hermaeum V 292 — Ex vita Xenes sanctae mulieris romanae quaedam V 250 — Martyrium beatae AEcaterines, Catherinae (ut puto), 24° Novembris V 328 — Martyrium beati Demetrii, XXVIa Octobris V 322 — Martyrium beati Iacobi persae, passi sub Vararan, rege Persarum, temporibus Honorii et Theodosii imperatorum V 292 — Martyrium beati Platonis martyris V 292 — Martyrium beati Porphyrii martyris, quod in Caesarea Cappadociae passus est V 292 — Martyrium Bonifatii romani V 343 — Martyrium Guriae et Samonae martyrum et miraculum ab iis et Abibo martyre in Edessa factum V 292 — Martyrium Menae, Hermogenis et Eugraphi, X° Decembris V 328
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INDICE DEGLI AUTORI
— Martyrium Menae passi sub Diocletiano et Maximiano V 292 — Martyrium sanctorum Acindyni, Pegasii, Anempodisti, Aphthonii et Helpidephori martyrum V 292 — Martyrium sanctorum Menae, Hermogenis et Eugraphi V 343 — Martyrium XL martyrum, quorum nomina in calce ponuntur V 297 — Matthaei apostoli et evangelistae Actio et martyrium V 292 — Mensis Decembris festorum orationes et historiae V 307 — Mensis Novembris festorum orationes XXX a Cosmae ac Damiani vita et miraculis usque ad martyrium Andreae apostoli V 314 — Metaphrastae a primo die Novembris usque in XVm eiusdem V 359 — Metaphrastae mensis Octobris, ut introscriptum est, ut autem in lemmate Decembris V 360 — Metaphrastae mensis Septembris, qui primus est apud Graecos V 363 — Panegirici sive laudes in sanctos martyres, qui passi sunt martyrium mense iunio, iulio et augusto G 174 — Philippi apostoli Actio et martyrium V 292 — Primo Martyrium Ananiae apostoli… ultimo Martyrium Epimachi V 392 — Vita Alypii Cionitae, qui floruit temporibus Heracclii imperatoris in Hadrianopoli, Paphlagonum urbe V 292 — Vita beati Silvestri papae G 275 — Vita et actio Amphilochii episcopi Iconii V 292 — Vita et actio beati Maximi Confessoris eiusdem V 293 — Vita et martyrium beati Clementis episcopi Romae, apostoli et martyris ac discipuli Petri apostoli V 292 — Vita et martyrium beati Mercurii V 292 — Vita et martyrium beati Stephani Iu-
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nioris, passi sub Constantino impie imperante V 292 — Vita et martyrium sanctorum Caeciliae, Valeriani, Tyburtii et Maximi martyrum V 292 — Vita et miracula plurima beati Basilii magni V 297 — Vita et πολιτεία beati Nicolai episcopi Μύρων τῆς Λυκίας V 343 — Vita et πολιτεία beati Sylvestri papae Romae V 352 — Vita per epitomen eiusdem Ioannis Chrysostomi V 292 — Vitae, actiones et martyria sanctorum XXX, qui singulis Septembris mensis diebus celebrantur V 247 — Vitae diversorum sanctorum patrum, ut vita Epiphanii episcopi Constantiae Cypri… Augusti II° Nicetae philosophi sermo narrativus de reliquiis protomartyris Stephani et earum inventione V 390 — Vitae et dicta sanctorum patrum G 171 — Vitae et martyria sanctorum G 238, 303, 304 — Vitae et martyria sanctorum martyrum G 301 — Vite et martyria sanctorum patrum G 173, 246 — Vitae martyrum et aliorum sanctorum a diversis auctoribus scriptae G 215 — Vitae martyrum et confessorum G 296 — Vitae martyrum et sanctorum G 297 — Vitae, miracula et apophthegmata LXXV sanctorum patrum, ab incerto auctore compositae V 246 — Vitae sanctorum martyriaque, ut 21° Maii Vita et magnanima gesta Constantini Magni imperatoris inter sanctos relati… Eiusdem 29° Commemoratio in Ioannem Baptistam. V 391 — Vitae sanctorum patrum G 291, 294, 295
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Harpocration G 46, V 60 Heliodorus V 88 Heliodorus Larissaeus V 136, 139, 170 Heracleae et Thessalonices archiepiscopis ecclesiae subiectae V 270 Heraclides (Heraclitus rhetor) V 60 Heraclitus Ephesius V 75 Hermes Trismegistus G 14, 94, 322, V 45, 156, 170, 175, 400 Hermogenes V 65, 67, 98, 99, 151 Herodotus V 89 Hesiodus G 9, 33, 47, V 22, 30, 43 Dictiones ex Hesiodi Georgicon excerptae et declaratae V 32 Hesychius presb. V 250 Hierophilus sophista V 178 Hipparchus astronomus V 128 Hippocrates G 13, 95, 98, 101, V 44, 75, 144, 149, 175, 177, 199 HISTORICA ANONYMA — Anni a principio mundi in hunc usque diem… V 270 — Chronica a creatione mundi usque ad tempora Alexii Comnenii imperatoris constantinopolitani G 193 — Chronica epitome a mundi principio in hunc usque diem… ad Alexium Comnenum et Ioannem eius filium V 281 — Collectanea omnigena historiarum, naturalis historia et naturarum animalium variorum, Sacrae Scripturae ac theologiae et omnino omnis cognitionis, ubi de Romanis plurima et de imperatoribus omnibus a Iulio ad Constantinum V 45 — Collectio et enarratio Graecarum historiarum, quarum meminit Gregorius Theologus V 28 — Collectio historiarum, quae in primo et 2° Στηλιτευτικῶν continentur V 104 — Compendium historiarum a principio mundi per ordinem Sacrae Scripturae V 96 — Compendium quoddam historiarum G 14
— Compendium quoddam historiarum ad Eusebii De temporibus similitudinem V 82 — Compendium successionis ab Adam usque ad Sedechiam et a Nabuchodonosor usque in Darium Persarum regem et ab Alexandro usque in Cleopatram AEgypti reginam et a Iulio Caesare omnium imperatorum usque in Michaelem Palaeologum V 317 — Extracta quaedam utilia ex historiis ecclesiasticis V 101 — Historia anonyma V 114 — Historia quedam G 167 — Historia quaedam a Sicyoniorum monarchia et temporibus Isaac V 33 — Historia quaedam sine principio de Iustiniani imperatoris temporibus V 35 — Historie grecae, quarum meminit Gregorius Theologus in eius sermonibus G 34, 44 — Historia quedam ecclesiastica sine nomine auctoris G 52 — Historiae quedam G 50 — Historiarum collectio, quae in primo et 2° Steliteuticorum contra Iuliani gesta conscriptorum inveniuntur V 305 — Imperatorum constantinopolitanorum utilissimum ac nobile compendium V 32 Historiarum sive fabularum quorundam enarratio V 104 Homiliae per singulas totius anni dominicas iuxta Evangelia currentia uniuscuiusque evangelistarum V 264 Homerus G 15, 17, V 9, 11, 12, 15, 16, 47 Allegoria quaedam Homeri poematum satis bona V 45 Canonismata sive derivationes verborum in obliquis ex Homero V 34 Expositio Homeri Iliados duplex G 21 Expositio quaedam sive commentarii in Homeri Iliada V 14
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Homeri Lexicon, idest Didymi Expositio in Homerum V 25 Interpretatio in duos libros Homeri Iliados G 34 Interpretatio quedam in Iliada Homeri G 46 Horti laudatio V 199 Horus Apollo G 46, V 60 Hypsicles V 128, 134, 136, 137, 139, 143 I Iacobus V 352 Iacobus monachus G 180, V 253 Iamblichus Chalcidensis V 118 Ierophilus sophista G 100 Interpraetatio nominum archangelorum, apostolorum, prophanorum, fluviorum in Sacra Scriptura V 29 Ioannes V 293 Ioannes abbas Sinae V 181 Ioannes archiep. Heracliae Ponti V 106 Ioannes Beccus G 175, 197, 290, V 405 Ioannes Cantacuzenus G 115, 283, V 185, 186, 187, 223, 404 Ioannes Carpathius V 218, 251, 387 Ioannes Chrysostomus G 107, 234, 235, 244, 252, 259, 265, 318, V 29, 101, 159, 181, 227, 250, 251, 292, 300, 303, 304, 312, 328, 332, 336, 339, 349, 352, 373 — Epistolae G 54 — Hexameron G 226, 268, V 344, 345 — Homeliae G 228, 254, 267, V 318, 319 — In epistola ad Romanos V 342 — In Ioannem G 209, 240, 247, 258, V 289, 309, 315, 335 — In Matthaeum G 231, 249, 260, 263, 264, V 301, 316, 337, 340, 341 — Sermones G 207, 226, 228, 232, 250, 259, 262, 266, 275, V 332, 339 Collectanea quedam ex variis operibus beati Ioannis Chrisostomi per formam sermonis G 206 Ioannis Chrysostomi archiepiscopi Constantinopolis Ex variis operibus col-
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lectanea per modum sermonum V 287 Ioannis Chrysostomi archiepiscopi Constantinopolis Vita ab incerto auctore prolyxe scripta V 254 Ioannis Chrysostomi Vita et πολιτεία prolyxissime scripta V 328 Vita Ioannis Chrysostomi 181 Ioannes Climax G 106, 183, 236, 245, 302, 314, V 226, 251, 278, 300, 313, 329, 358, 396 Ioannes Consul seu Italus V 204, 277 Ioannes Curopalates V 76 Ioannes Damascenus G 130, 131, 144, 161, 163, 230, 235, 248, 266, 275, V 33, 129, 181, 195, 231, 235, 251, 270, 272, 300, 305, 331, 352 Ioannes Euchaitensis G 160, 161, 228, V 271, 272, 328 Ioannes Geometra G 235, V 32, 305 Ioannes Glyces patr. Constantinopolitanus G 32, V 21, 34 Ioannes grammaticus v. Ioannes Philoponus Ioannes Hierosolymitanus G 54 Ioannes Linnamus V 96 Ioannes metrop. Rhosiae V 42 Ioannes monachus V 235, 266 Ioannes Nesteutes V 266 Ioannes Paleologus G 175, V 35 Ioannes papa V 101, 221 Ioannes (Ieiuniator) patr. Constantinopolitanus V 266 Ioannes patr. Hierosolymitanus V 101 Ioannes Pediasimus V 80, 266, 277 Ioannes Philoponus seu Alexandrinus G 64, 74, 87, V 128, 130, 131, 133, 140, 159, 177, 200, 233 Ioannes Phurnes V 266 Ioannes Scholasticus G 136 Ioannes Thessalonicensis G 233, V 303 Ioannes Tzetzes G 31, 34, V 20, 52, 77 Ioannes Tzimisces I imp. V 179 Ioannes Zacharias actuarius G 97, V 86 Ioasaph monachus v. Ioannes Cantacuzenus
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INDICE DEGLI AUTORI
Ioseph archiep. Thessalonicensis V 352 Ioseph Pinarus Rhacendytes V 39, 86 Ioseph Studita V 265 Iosephus Flavius V 84 Isaac Angelus II imp. V 179 Isaac Argyrus G 66, 68, V 104, 129, 130, 133, 159, 160 Isaac Syrus G 302, V 191, 226, 251, 358 Isidorus archiep. Thessalonicensis G 182, 230, V 255 Isocrates G 163, V 80, 273 Iulianus V 11 Iulianus imperator V 80 Iulius Pollux G 40, V 33, 57 IUS CANONICUM ET CIVILE — Ἄκτον ἐις δίκην ετ παραδωσις παροίκων a duce ad exercitum, ἐξομολόγησις βογομίλων, testamenti, videlicet ἄκτον ἐις διαθήκην, ἤτοι ἐις διάταξιν V 29 — Aliquid in iure canonico G 199 — Aliquid in iure civili, et primum de iure et iustitia G 196 — Compendium canonici iuris et omnium synodorum canonumque ipsarum V 268 — Compendium iuris civilis G 202 — Compendium iuris civilis in titulis triginta septem, appellatum Πρόχειρον νόμου V 266 — Compendium iuris civilis secundum alphabetum G 203 — Compendium iuris civilis tantummodo V 282 — Compendium iuris totius cum tabula exactissima V 284 — Compendium LX librorum imperatoriorum cum tabula digestorum V 269 — Compendium quoddam universi iuris optimum, quod quadraginta et uno titulis constat V 218 — Compilatio quaedam iuris civilis V 183 — Contractuum quorundam formulae cum testibus et necaessariis omnibus, ut contractus matrimonii… V 29
— De diversis capitibus, videlicet varii termini in iure V 179 — De sponsalibus et nuptiis gradibusque affinitatum et cum quibus prohibeantur nuptiae aut inter quos permittanturve V 179 — De temporalibus intervallis, ἀπὸ ῥοπῆς V 179 — Dictionarium quo declarantur latinae dictiones in graecis legibus, per alphabetum V 179 — Dictionarium quo exponuntur dictiones, quibus in litteris utimur, per alphabetum V 179 — Dictiones quaedam declaratae, ut libellus, brevia, pœna capitalis etc. V 218 — Digestorum compendium, per alphabeti ordinem confectum V 179 — Donatio Constantini G 103, 109, 112 — Ἐις ἀβιωτικιον� videlicet quom aliqua fit monialis, venditionis vineae, venditionis animalis V 29 — Ex epistola Michaelis, patriarchae constantinopolitani, opusculum in iure G 102 — Ex iure canonico Ioannis Ieiunatoris G 112 — Iuris civilis compendium per ordinem alphabeti V 285 — Iuris compendium titulis XL expeditum V 282 — Ius canonicum sive Clementinae G 201 — Ius civile cum expositione G 111 — Ius Rodiensium nauticum G 107 — Iusiurandum quod praestant principatus, sive magistratus ineuntes V 179 — Latinae dictiones in graecis canonibus inventae, per alphabetum expositae V 180 — Leges agricolares ex Iustiniano imperatore V 283, 286 — Leges agricolares ex Iustiniano per compendium tractae V 270
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INDICE DEGLI AUTORI
— Leges Agricolares Iustiniani imperatoris V 284 — Legum capita quaedam non pauca, ut si alterius bovem occiderit, de colono partiario, de furto et similibus V 218 — Lex agricolaris ex Iustiniano imperatore V 282 — Lex agricolaris per compendium ex Iustiniano V 267 — Lex militaris, videlicet titulus de re militari, licet latius expositus V 267 — Lex Rhodia de iactu et omnia in ea constituta V 267 — Liber legum et primo de iure et iustitia G 107 — Novae constitutiones Romanorum imperatoris antiqui G 102 — Opus in iure civili secundum alphabetum G 200 — Opus perutile continens omnia consilia in iure canonico cum interpretatione G 198 — Opusculum in iure G 102 — Praecepta ecclesiastica G 194 — Prochiron nomu, videlicet compendium iuris civilis V 267 — Psellus super legibus G 107 — Termini quidam legum cum interpretatione iuncta V 218 — Vocabularium iuris per alphabetum G 102 Iustinianus imperator G 104, V 201 Iustinus philosophus V 221 L Lacapenus Georgius G 38, 61, V 21, 23, 108 Latinus quidam parisiensis G 122, V 190 Leo presb. Constantinopolitanus V 303 Leo Sapiens VI imperator G 51, 102, V 34, 179, 221, 270, 283, 286, 292 Ex Leonis Sapientis imperatoris Tacticis, idest de re militari extracta V 110 Leontius V 77 Leontius ep. Neapolitanus Cypri V 292
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Libanius G 52, 56, 59, 61, V 35, 61, 65, 67, 71, 74, 77, 80, 104, 107, 108, 112 Libellus ad instruendum adolescentem, quo a vitiis ad virtutes animum advertat V 190 Libellus quidam de virtute et moribus V 190 Liber de ordine graduum in imperatoria domo et magistratuum et quae nominatio… V 212 Liber de virtutibus et vitiis V 193 Liber eorum quae pertinent ad vitam monasticam et heremiticam V 389 LITURGICA — Acoluthia et ordo totius ecclesiastici officii per totum annum, incipiens a Septembri ad Augustum V 227 — Acoluthia officii in tota quadragesima et alia ἀκολουθία τῶν ἁγίων παθῶν V 227 — Aliquid offitii communis G 110, 114 — Aliquid offitii communis per cantum G 108 — Canon in laudem Domini Nostri Iesu Christi G 161 — Cipriani officium ecclesiasticum quotidianum V 229 — Diversae orationes ecclesiasticae G 109 — Euchologion, in quo orationes continentur et olei sancti et pro laborantibus feminis et… V 220 — Evangelia ordinata per missas G 328, 329, V 377, 378 — Evangelia queddam, quae dicuntur in matutinis G 103 — Hymni et laudes ecclesiasticae V 228 — Indictum sive novus annus incipiens a Septembri mense per reliquos totius anni menses V 225 — Laudes in Virginem Dei Genitricem carmine compositae G 137 — Laudes que canuntur in sanctum Athanasium patr. Constantinopolitanum G 109
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INDICE DEGLI AUTORI
— Lectiones ex Veteri Testamento ordinatae per ecclesiam G 284 — Lectiones ex Veteri Testamento ordinatae per officia V 383 — Modus ordinandorum ecclesiasticorum omnium, ut lectoris, cantoris, diaconi, subdiaconi, presbyteri, episcopi et similium, ordinationes per seriem V 220 — Nocturnum G 321 — Officium commune cum cantu et musicis notis notatum et nominibus musicorum V 219 — Officium commune in sanctum Athanasium, Iesum et angelos V 272 — Officium commune ordinatum V 216 — Officium commune, quod appellant Mhnai/on V 217 — Officium Quadragesimae totius et variorum festorum quale V 225 — Offitium baptismatis G 109 — Offitium commune G 123 — Offitium commune ecclesiasticum G 105 — Offitium in sacrando templo et benedicendo mensam G 109 — Offitium olei sancti G 109 — Offitium quoddam compositum in laude sancti Athanasii G 161 — Offitium quoddam, quod canitur in laudem martyrum G 228 — Offitium quotidianum G 125 — Opus ecclesiasticum G 103 — Orationes quedam ad absolvendum hereticos de heresi et aliae orationes G 112 — Orationes quedam ad creandos diaconos et alios ordines ecclesiasticos G 109 — Ordo ecclesiastici officii V 182 — Pars officii communis V 399 — Quiddam de officio commune V 394 — Quo ritu recipiantur haeretici ad Ecclesiam et varii ritus ecclesiastici orationesque ad diversos casus V 221
— Regula conventus beati Sabae de ordinatione offitii G 117, 121 — Regula Marci monachi de ordinatione offitii G 117 — Tetramenaeon V 184 — Tractatus de commemoratione variorum anni festorum, tam Dei et Beatae Virginis quam variorum sanctorum V 181 — Trimenaeon sive Trimestre Iunii, Iulii et Augusti, in quo continentur variorum orationes in laudem diversorum sanctorum V 248 — Triodium, idest offitium quod canitur in ecclesia G 195 — Typicon conventus monasterii beati Sabae, continens totum officium et dispositionem ecclesiasticam monachorum V 225, 227 Longibardus V 21 Longinus philosophus V 36 Lucianus G 60, 187, V 72, 93, 259 Lysias V 102, 103, 214 Lysides V 79, 80 M Macarius G 177, 289, V 226, 250, 251, 388 Macedonius G 248, V 305 Macrobius G 55, V 106 Magentinus Leo G 138, 148, V 140, 200, 207, 233 Μαγιχα λόγια τῶν ἀπὸ Ζωροάστρου μάγου, quae versibus fere hexametris constant V 212 Manuel Bryennios G 88, V 173 Manuel Chrysolora V 406 Manuel Comnenus I imp. G 68, V 130, 179 Manuel Moschopulus G 28, 34, 37, 43, 44, V 9, 17, 23, 28, 53, 56, 59, 108 Manuel Palaeologus II imp. G 52, 102, 122, V 35, 190 Marcus Antoninus Aurelius G 37, V 56 Marcus monachus V 36, 225, 226, 250, 251
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INDICE DEGLI AUTORI
Marinus V 118, 134, 139 Matthaeus Blastares G 104, V 180 Matthaeus monachus V 130 Maximus confessor G 14, 106, 120, 163, 230, 235, 248, 288, V 29, 45, 181, 226, 250, 251, 278, 293, 300, 305, 331, 387 Collectanea ex operibus beati Maximi G 243 Ecloge et compendium omnium operum Maximi monachi, in titulos LXIX divisum V 311 Maximus Planudes G 9, 34, 48, 51, 55, 61, V 31, 33, 34, 43, 75, 108, 129, 154, 293 MEDICINA ANONYMA — Ἀλὴ apud Indos, apud Graecos vero Abitziani, Liber περὶ ούρων V 176 — De insania G 67 — De insania et melancholia et earum causis liber V 162 — De oleis variis in medicina conficiendis V 162 — De phlebotomia et urinis, et menologia V 218 — De potentia simplicium medicinarum secundum alphabetum G 67 — De simplicium pharmacorum potentia liber optimus per alphabeti ordinem V 162 — De variis unguentis et electuariis V 162 — Ex Africani Περὶ σταθμῶν καὶ μέτρων V 147 — Generalis medicinae liber de particularibus morbis a capite hominis usque ad pedes V 176 — Liber anonymus Περὶ χυμῶν βρωμάτων καὶ πομάτων terrestrium, aeriorum ac marinorum V 176 — Liber medicinae universalis V 178 — Medicinae et remedia quaedam ad varios morbos V 162 — Medicinae quaedam ad particulares morbos V 147 — Medicinale continens potentias natu-
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rae in medicinam variorum morborum per ordinem alphabeti V 178 — Menologia de aegrotis hominibus, videlicet quo mensis cuiusque die, si quis aegrotare cœperit, moriatur aut sanetur V 218 — Opus in medicina G 97 — Opus parvum de phlebotomia sanguinis et de urinis G 107 — Opusculum de saporibus ciborum et potuum et primo de lacte G 97 — Opusculum in medicina G 67 — Tractatus quidam de medicina G 48 Μέθη, παροινία et κρεπάλη quid sint V 29 Meletius monachus medicus G 97, 98, V 177 Menander rhetor V 65 Mensium et annorum ordo et dierum numeratio G 153 Mensurae terrae vineatae et novalium, quomodo a mensoribus canna mensurentur et quibus mensuris V 218 Mensurarum omnium nomina et quantitates breve quid V 284 Mercurius monachus V 176 Mercurius quidam V 160 Mercurius Trismegistus v. Hermes Trismegistus Michael Attaliates G 197, V 266 Michael Cretensis G 38 Michael Ephesius G 134, V 197, 198, 207 Michael monachus G 54, V 101 Michael patr. Alexandrinus G 144, V 235 Michael (Oxita) patr. Constantinopolitanus G 197, V 266 Michael presb. Hierosolymitanus G 32, V 21 Michael Syncellus V 75 Milliarii et stadii mensurae, videlicet quot cubitos, plethra, acenas, pedes, ὀυργίνας, gradus habeant V 29 Moeris atticista V 33 Monodia ad Manuelem Paleologum imperatorem G 122
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Monodia quedam G 167 Moschion V 269 MUSICA ANONYMA Cantus quidam musicis notis graece signatus, in quo et Manuelis Thebani est opus V 101 Figurae musicae duae et horarum calculus quidam V 118 Harmonica ars V 128 N Nachizes V 129 Neophitus Prodromenos monachus G 138, V 200 Nestorius G 200, V 180, 284 Nicephorus Blemmydes G 132, 244, V 232 Nicephorus Callistus Xanthopulus G 8, V 42, 284, 317 Nicephorus Gregoras G 13, 52, 55, 62, 74, 85, V 6, 21, 31, 35, 44, 75, 106, 109, 129, 133, 138, 140, 317 Nicephorus monachus V 251 Nicephorus patr. Constantinopolitanus G 118, V 188 Nicephorus Phocas II imp. G 203, V 179 Nicetas Byzantius G 116, V 224 Nicetas Choniata G 10, V6, 96 Nicetas Heracleensis G 227, V 32, 38, 180, 298, 400 Nicetas philosophus V 292 Nicolaus Cabasilas G 112, 175, V 221, 277 Nicolaus ep. Andidensis V 266 Nicolaus quidam V 250 Nicolaus V papa V 314 Nicomachus Gerasenus G 69, 147, V 161, 163, 206 Nilus G 230, 288, 289, V 181, 250, 251, 300, 387, 388 Nilus archiep. Thessalonicensis G 126, V 192 Niphon patr. Constantinopolitanus V 218 Nomina quaedam iurisconsultorum et
figura geniturae urbis Constantinopolis V 128 Nonnus Panopolites V 110 Nonnus (pseudo) V 349 Notabilia collecta ex diversis auctoribus G 129 Notabilia excerpta ex diversis auctoribus G 107 Notabilia quaedam G 84, 107, 122 Notabilia quaedam excerpta a diversis auctoribus G 160 Notabilia quaedam Simeonis G 107 O Octarius medicus G 100 Officia ecclesiae magnae et officia Palatii imperatorii, quae sint et quomodo nominentur V 283 Officia palatii imperatorii V 317 Officia palatii imperatorii per ordinem enumerata V 270 Officia palatii imperatorii XCI et eccclesiae 31 V 286 Offitia palatii G 204, 205 Onzaphardus G 96, V 145 Oppianus G 19, 29, 30, 33, 47, 52, V 15, 18, 19, 22, 30, 35, 47 Opus quoddam sine nomine auctoris G 38 Opusculum de ascendentibus et descendentibus in cognatione G 167 Opusculum de diebus et noctibus et quatuor temporibus anni G 147 ORATIONES ANONYMAE — Oratio V 36 — Oratio ad Iesum ὑπὲρ ἀπαλλαγῆς λοιμοῦ καὶ θανάτου V 272 — Oratio de fide ad synodum V 36 — Oratio de orthodoxae fidei institutione et initio V 284 — Oratio in annuntiationem Beatae Virginis Mariae V 273 — Oratio in festo Sanctae Crucis, in laudem eiusdem Crucis V 322 — Oratio in laudem beati Philogonii, in eius festo V 322
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— Oratio in laudem Gabrielis archiepiscopi Thessalonices G 122 — Oratio ita inscripta: Ἐστὶν ὁ λόγος τῶν σφόδρα θαυμασθέντων ἐπὶ σεμνότητα V 214 — Oratio moralis V 36 — Oratio quaedam ad Beatam Virginem V 35 — Oratio quaedam ad Iesum Dominum nostrum V 272 — Oratio quaedam ad synodum de concordia V 36 — Oratio quaedam funebris, veluti praedicatio V 322 — Oratio quaedam imperfecta ad imperatorem V 36 — Oratio quedam in Christum Dominum Nostrum G 161 — Oratio quaedam in dominica palmarum habita V 47 — Oratio quaedam latina coram graecis oratoribus V 36 — Oratio quaedam sive sermo moralis de virtutibus V 36 — Oratio quaepiam theologica de peccato V 235 — Orationes de rhetorica et in eloquentiae laudem V 18 — Orationes ecclesiasticae duae de fide et de Deo V 274 Ordo et praecedentia patriarcharum Romae, Constantinopolis, Alexandriae, Antiochiae, Hierosolymorum… V 266 Ordo imperatorum christianorum incipiens a Constantino carmine compositus G 251 Ordo omnium patriarcharum constantinopolitanorum G 197 Origenes G 214, V 245, 290, 324 Orpheus G 27, 54, V 51, 101 Ovidius G 187, V 259 P Pachomius abbas V 250 Palladius V 250, 251
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Pantaleon (Pantoleon) diaconus V 292, 352 Papias G 200, V 284 Pappus V 173 Patriarchae Constantinopolis Quaedam constitutio super episcopo Γάγγρων V 218 Patriarcharum Constantinopolis ordo serie expositus V 40 Paulus Aegineta V 147 Paulus Alexandrinus G 78, V 135 Paulus ep. Emesenus V 293 Paulus patr. Constantinopolitanus V 405 Paulus Silentiarius G 37, V 56 Peregrinatio Pauli G 330
Περὶ ἐυφημίας τοῦ κρείττονος καὶ ἐνκώμιον Βασιλ V 45
Perus magister G 28 Petrus diaconus V 286 Petrus ep. Sebastiae V 346 Phalaris V 61 Philemon anachoreta V 250, 388 Philo Iudaeus G 5, 157, 235, V 5, 215, 299 Philocrates G 162 PHILOSOPHIA ANONYMA — Apophthegmata variorum philosophorum collecta V 111 — De philosophia et eius principiis libellus V 33 — De praedicamentis et in iis logicae quaedam introductiones V33 — De X praedicamentis sive logica quaepiam libellus, columna una graeca una latina V 402 — Expositio in phisica G 187 — Opusculum in philosophia G 147 — Τοῦ ἐπὶ τοῦ κανικλείου ἀντιθετικὸς contra Plotinum et Platonem quod animae non praeexistunt corporibus V 312 Philostratus G 34, 37, 63, 137, V 56, 73, 77, 80, 93, 199 Philostratus Lemnius V 119 Philotheus monachus V 250, 251
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Philotheus patr. Constantinopolitanus G 109, 119, 177, 181, 228, V 189, 220, 226, 254, 286, 328 Phocylides V 43 Photius patr. Constantinopolitanus G 106, 112, 230, V 36, 42, 101, 181, 221, 300 Pilati Relatio ad Tyberium Caesarem de Christo Domino V 297 Pindarus G 19, 30, 47, 52, V 15, 19, 30, 35, 47 Plato V 105, 122, 123, 124, 125, 126 Dictiones quaedam paucae ex Platone interpraetatae V 108 Extracta quaepiam pauca ex Platone V 108 Quiddam ex definitionibus Platonis atque Aristotelis V 311 Plutarchus G 145, 154, 155, V 81, 83, 87, 97, 139, 203, 213, 237 Ex Laertio De vitis philosophorum et ex Plutarchi Moralibus excerpta quaepiam V 79 Pœnae spirituales in varia errata clericorum et laicorum V 272 Polybius G 2, V 2 Polycrates archiep. Ephesinus G 235, V 299 Porphyrius G 82, 88, 138, 148, 150, V 43, 117, 135, 156, 158, 169, 173, 200, 207, 209, 233, 305 — Interpretatio quedam super Predicabilibus Porphirii G 138 — Commentarium anonymum in Porphyrii Isagogen V 200 Porphyrogennetus V 34 Priscianus G 25 Prochorus Cydones G 115, V 186, 187 Proclus Diadochus G 33, 68, 135, 163, V 22, 128, 130, 156, 157, 198, 273 Procopius V 114 Progymnastica logices V 18 Proverbia multa sparsim ac interrupte notata V 273 Proverbia per alphabetum V 75
Proverbia quaedam antiqua cum sua interpretatione V 53 Proverbia quaedam pauca exposita V 108 Proverbia quaepiam enarrata V 77 Psellus Michael G 14, 97, 100, 107, 143, 230, V 32, 45, 176, 178, 181, 204, 207, 218, 233, 250, 294, 300, 328, 401 Ptolemaeus Claudius G 64, 65, 67, 68, 69, 72, 73, 77, 80, 82, 84, 85, 88, 89, 90, 91, 92, V 127, 128, 129, 130, 132, 135, 136, 139, 141, 142, 159, 161, 162, 163, 166, 168, 169, 171, 172, 173, 175 Commentarium in Canones Ptolemaei tomi IIII V 137 Enarratio in Quadripartitum Ptolemaei V 170 Enarrator anonymus in Tetrabiblion Ptolemaei V 135 Expositio in Quadripartitum Ptolomei G 78 Pythagora Samius V 22, 33, V 43 Q Quaedam dicta, nescio cuius, cum interpraetatione, in qua multae historiae et fabulae ex Steliteuticis tractae et omnimoda rerum cognitio, christiani alicuius opus V 349 Quaedam sententiae versu iambico V 21 Quaestiones phisicae secundum opinionem Aristotelis et solutiones, et potissimum de anima G 149 Quare Antiqui iuraverint per βουνοὺς et φρέατα, ut Abimelech qui iuravit per puteum inferni V 218 Quid differant idolum, bretas et zoanon, στήλη, ἐικὼν et ἀνδρίας V 29 Quod Κνώδαλα appellantur figurae insectorum, ut muscarum, culicum etc. V 29 Quod maxima animalia plaerumque minimis sunt obnoxia et ab iis terrentur, ut leo, elephas… V 29 Quod natura hominis ex anima est et
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corpore, et Carmina in archangelum Michaelem… V 218 Quos sermones dixerit Menelaus, rapta Helena, quos Meretrix ad castitatem reducta, et similes V 218 Quoties et quando et a quibus filii Israel et Hierosolyma praedam vastationemque passi sunt, videlicet undecies V 366 R Receptae quaedam in alchimia latine scriptae V 165 RHETORICA ANONYMA — De tribus syllogismorum figuris liber V 204 — Distinctio quaedam ad rhetoricam et dialecticam pertinens V 67 — Positiones sive themata duo ad declamandum V 61 — Rhetorica V 39 — Rhetoricae libri tres optimi et perfecti V 39 — Rhetorica quaedam sive praeludia in ea arte anonyma V 98 Riccardus (Ricoldo de Monte Crucis o.p.) G 193, 234, V 36, 281, 304 Romanus cubicularius medicus G 98, V 177 Rufus Ephesius V 33 S Sancta institutio et vita monachorum G 124 Santazares V 129 Sedes Constantinopolis patriarchae subiectae V 312 Sententiae e pluribus auctoribus, tam philosophis quam ecclesiasticis, selectae brevesque, cum expositione iuncta V 239 Sententiae quaedam paucis verbis V 33 Sententiae quaepiam, ex ecclesiasticis libris extractae, ad bene vivendum fidemque pertinentes plurimae V 270 Serenus Antinoensis G 80, V 136
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SERMONES ANONYMI SEU SYLLOGAE SERMONUM
— Consolatorius sermo ad egrotantem ἢ περὶ καρτερία V 190 — De vita ἀσκητικᾶ et quid sit ἄσκησις sermo V 387 — Diversi sermones G 275 — Duodecim anachoretarum de suis actionibus intra cellas invicem se interrogantium sermo V 310 — Sapientis cuiusdam Contra Iudaeos sermo V 304 — Sermo apologeticus ad quendam Ioannem presbyterum, qui rogaverat V 331 — Sermo consolativus ad egrotantem de patientia G 122 — Sermo contra dicentes nihil facere animas post divisionem a propriis corporibus et de orationibus oblationibusque etc. V 395 — Sermo de fide, ubi de Trinitate plurima V 36 — Sermo de incarnatione Verbi contra haereticos V 320 — Sermo historicus de gestis in Nicaea a Synodo in maledictione Arii V 303 — Sermo in Evangelium Virginis Dei genitricis G 163 — Sermo in generationem Domini Nostri Iesu secundum carnem V 35 — Sermo in incarnatione Domini Nostri Iesu Christi G 52 — Sermo quidam catholicus de imagine Dei in homine V 101 — Sermo quidam quod neque ex Sacra Scriptura neque ex rationis necessitate cogimur dicere Spiritum Sanctum a Filio proced V 190 — Sermones diversi in theologia G 177 — Sermones diversorum auctorum in theologia G 178 — Sermones quidam contra Maumeth G 283 Severianus G 230 Simeon monachus V 129
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Siamps persa G 66, V 129 Simon Atheniensis G 9, 94, V 43, 175 Simplicius G 142, 147, 148, V 202, 206, 207 Sophocles G 16, 26, V 10, 16, 35, 48 Sophronius patr. Hierosolymitanus G 204, V 270 Sozomenus V 115 Steliteutici duo adversus Iulianum imperatorem V 306 Stephanus Alexandrinus G 68, V 130 Stephanus metrop. Nicomediae G 106, 230, V 181, 250, 300 Strabo V 78 Suidas G 41, V 26, 27 Symeon G 289 Symeon Metaphrastes V 218, 250, 328 Symeon Novus Theologus V 251, 388 Symeon patr. Euchaitensis V 251 Synesius ep. Cyrenensis G 51, 61, V 34, 80, 104, 108, 153, 171 Syrus V 170 T Tarasius patr. Constantinopolitanus G 107, V 218 Termini AEsculapii ad Ammum regem G 14 Thalassius G 235, 288, V 250, 305, 387 Theanus V 101 Themistius V 80 Theocritus G 19, 33, 52, V 15, 22, 30, 35, 47 Theodoretus V 331 Theodoretus grammaticus V 31 Theodoretus (Theodorus Rhaithenus) G 106 Theodoretus ep. Cyri G 210, 248, V 240, 300, 321, 395, 397 Theodorus V 21 Theodorus Abucara V 331 Theodorus Balsamon patr. Antiochiae V 267, 270, 283 Theodorus Cyropolites V 181 Theodorus Daphnopates V 288
Theodorus Meliteniotes G 68, 74, 179, V 130, 133, 252 Theodorus Metochites G 99, V 138, 148, 174 Theodorus Prodromus G 70, V 35, 77, 131, 405 Theodorus Rhaithenus G 230, 299, V 181, 300, 356 Theodorus Studita G 232, V 250, 251, 265, 302 Theodosius diaconus V 199 Theodosius Tripolita G 76, 80, 93, V 128, 134, 136, 141, 143 THEOLOGIA ANONYMA — Argumenta contra Latinos de processione Spiritus Sancti G 175 — Argumenta contra Severianos, idest Iacobitas G 248 — Argumentum grande contra Latinos de processu personarum V 277 — Capita quaedam catholicae fidei ex variis theologis et Scriptura Sacra V 188 — Compendium breve de fide G 230 — Compendium totius ecclesiasticae traditionis V 180 — Contra Moameth eiusque legem libri quatuor alii V 404 — Contra Μωάμεθ eiusque legem libri quatuor cum tabula capitum, quae ἐν τῶ Κορὰν V 223 — Contra Moameth libri quatuor cum tabulis suis V 185 — Contra Palamam eiusque scripta et quaestiones περὶ φοτὼς contraque Palamitarum haeresim V 280 — Contradictiones magnae tres contra deliramenta impii Constantini Mamonae V 188 — De assumpta sacra carne Christi Domini nostri V 331 — De azymo et Paschate libellus V 277 — De Christi mysteriorum μεταλήσει et ex Evagrio monacho, magno Basilio quaedam per dialogum V 250
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INDICE DEGLI AUTORI
— De deo naturales demonstrationes G 153 — De diversis haeresiarchis et quid sentirent libellus V 277 — De duabus Christi naturis et substantia eius V 331 — De factis a Deo sive κατ᾿ ἐυδοκίαν sive κατ᾿ ὀικονομίαν V 331 — De hereticis omnibus et quid singuli senserint capita 19 V 283 — De iis quae secundum fidem credere tenemur libellus V 274 — De sensu et phantasia V 331 — De Spiritu Sancto tractatus V 180 — De Spiritu Sancto, ubi de Trinitate quoque et haeresibus aliqua V 33 — De substantia, natura, specie et forma V 331 — De transfiguratione Christi multa ex diversis V 273 — De tribus animae speciebus, videlicet Περὶ ζωτικῆς καὶ φυτικῆς καὶ λογικῆς ψυχῆς, Περὶ ἀιτίου καὶ προσεχῶς τὸ αἴτιον V 331 — De Trinitate eiusque natura et substantia libellus V 277 — De Trinitate et processu personarum contra Latinos liber V 277 — De Trinitate et processu personarum libellus, et quod Spiritus Sanctus a Filio non procedit V 221 — De Trinitate liber, capitibus XIII constans V 405 — Dialogi duo, quibus ἀνόμοιος sive arianista contra orthodoxum disputat et e converso V 305 — Dialogus parvus adversus Iudaeos V 304 — Disputationes quedam anomii et orthodoxi in theologia G 235 — Diversae questiones aliorum auctorum in theologia G 115 — Diversi auctores de processione Spiritus Sancti G 112 — Epistola quedam de anima et quod sit immortalis G 235
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— Epistola quedam theologica G 161 — Epistolae diversorum auctorum theologicae G 308, 309 — Extracta quaedam e variis theologis V 312 — Extracta quaedam ex variis theologis ad fidem V 305 — Ex variis theologis ad propositum variorum vitiorum expositio V 221 — Ex variis theologis quaedam pro fide V 273 — Ex variis theologis, ut ex Gerontico, Athanasio, Ephrem et similibus, varia exempla sanctorum patrum et sententiae ad vitam monasticam pertinentes V 226 — Genealogia Beatae Virginis Mariae breve quid V 284 — In diversos haereticos praecipueque Paulianos et Manichaeos e variis theologis quaedam V 273 — Interrogationes et responsiones ad solvenda quaedam fidei dubia V 305 — Liber adversus Latinorum dogma de processu personarum in Trinitate V 212 — Liber appellatus Ὁδηγὸς et est ad fidem instructio, in quo prolyxe omnium theologorum auctoritates adducuntur et contra varios haereticos disputatur V 300 — Liber appellatus Ὁδηγὸς, in quo probationes christianae fidei contra haereticos continentur V 181 — Liber de duabus Christi naturis, videlicet divina et humana, ubi et aliqua de Trinitate V 204 — Liber de fide christiana, qui appellatur Ὀδηγὸς, in quo de fide plene disputatur et roborantur articuli V 201 — Liber de fide orthodoxa V 221 — Liber de processu personarum contra Latinos V 279 — Liber de Trinitate et processu personarum V 279
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INDICE DEGLI AUTORI
— Liber de variis causis, quibus in fide scandalizamur V 190 — Liber in theologia G 167 — Monachi cuiusdam itali Aliquid in theologia G 290 — Nonnulla de processione Spiritus Sancti G 175 — Nonnulla in theologia G 130 — Opus in theologia G 122, 211 — Opus in theologia cum quaestionibus G 141 — Opus preclarum in theologia G 176 — Opus quoddam in theologia per dialogum, ubi introducitur Maximus et Pyrrus G 216 — Opus quoddam in theologia glossatum cum interpretatione, cuius non extat principium G 213 — Opusculum in theologia G 106, 144, 167, 200 — Opusculum quoddam in theologia G 103, 163 — Opusculum quoddam theologie G 61 — Pars sermonis cuiusdam de divina essentia V44 — Περὶ ἐπιθυμίας V 331 — Pro Latinis difensio de processione Spiritus Sancti G 153 — Quaternarii numeri exempla plurima… latine ac theologicae scripta V 39 — Questio περὶ φωτὸς, idest de luce phisice non finita V 31 — Questiones quedam in theologia G 122 — Quid sit Deus et secundum quid Deus, duo verba V 29 — Quod non est idem usia et energia, ex VIa Synodo V 331 — Quomodo anima διηρέθη καὶ ὀυκ ἤρκη σεν divinitas pro anima V 331 — Sententiae perutiles collectae ex variis theologis V 33 — Synopsis sive consyderatio quaedam diligentissima fidei nostrae V 32 — Testimonia contra Iudaeos de Trini-
tate, quod trisubstantialis est et una deitas V 304 — Testimonia ducta a Latinis de processione Spiritus Sancti G 175 — Tractatus quidam De Trinitate et eius processu V 108 — Traditio de Sancta Trinitate et de septem synodis G 104 — Trinitatis cognomina et appellationes breve quid V 284 Theon Alexandrinus G 70, 85, V 130, 131, 136, 137, 138, 141, 159 Theon Platonicus G 80 Theophanes ep. Nicaeae G 161, V 272 Theophanes historiographus V 13, 82 Theophilus philosophus (Edessenus) G 79, V 165, 166 Theophilus Protospatharius V 177 Theophrastus V 118 Theophylactus arch. Bulgariae G 285, V 181, 251, 300, 374, 384, 400 Theophylactus Simocattes G 137, V 32, 101, 199 Thimotheus archiep. Alexandrinus V 292 Thoma Aquinas G 185, 186, 187, 189, 190, 191, 193, V 257, 258, 259, 260, 261, 262, 281 Thucydides G 1, V1, 91 Tiberius diaconus G 160 V VERSUS ANONYMI — Carmina quaedam iambica, ubi consyderatio humanae fragilitatis V 43 — Ecloge quomodo vocentur animalia terrestria et aquatilia V 34 — Ecphrasis sive enarratio monumentorum Domini in Hierosolymis versu iambico V 34 — Enodia et in Nicephorum magnum suum, in sanctum Theodorum… V 199 — Epigramma de igne et amore, qui ex mulieribus accenditur V 43 — Epigramma de septem planetis V 43
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INDICE DEGLI AUTORI
— Epigrammata variorum non pauca V 56 — Epitaphia et epigrammata quaedam pauca cum glossis V 34 — Hymni in Beatam Virginem, partim hexametro, qui omnes incipiunt Cai/ re, et partim versu politico V 199 — Iambi in principes apostolorum Petrum Paulumque V 250 — In ἐισόδια Beatae Virginis versus iambici V 101 — In quaedam musicum, in Romanorum pugnam, ad Simplicium philosophum versus iambici sive politici V 199 — Monodia ad Manuelem Palaeologum imperatorem V 190 — Monodia in morte Ioannis fratris, et videtur mihi esse alicuius ex Palaeologis V 190 — Mutati status ac felicitatis amatoriae alacris descriptio V 43 — Ὠδάριον V 43
— Odae quoque sunt XII eodem senario, quarum ultima est in amorem inscripta Ὠδάριον ἐρωτικὸν V 199 — Quaedam epigrammata pauca et epistola quaedam V 61 — Quaedam senaria iambica V 77 Vettius Valens G 64, V 128 Vita πολιτεῖα καὶ ἄθλησις Michaelis Synceli V 75 Vita Socratis latine scripta ac satis inepte V 39 Vitae rhetorum plurium V 80 X Xenophon V 79, 80, 85, 110, 113, 116 Xenophon Atheniensis G 9, 94, V 43, 175 Z Zonaras G 18, V 13, 94 Zosimus V 77 Zosimus abbas V 226
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INDICE DEI MANOSCRITTI Le cifre arabe si riferiscono ai numeri dell’inventario e sono precedute da G, per l’inventario di Bartolomeo Picerni da Montesardo, e da V per quello di Fabio Vigili da Spoleto e da L per l’elenco dei lemmata dello stesso Vigili. I numeri seguenti si riferiscono alle pagine dell’Introduzione.
BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA Ott. gr. 339, ff. 118-121 Vat. gr. 3 4 8 12 13 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 29 30 32 33 34 38 39 43 45 47
G 96, V 145, L 145; 82
G 41, V 26, L 27; 81 G 41, V 27, L 28 G 40, V 57, L 57 G 50, V 33, L 35; 76, 81-83 G 36, V 54, L 54 G 48, V 31, L 33; 76, 81, 82 G 52, V 35, L 37; 82, 84, 86 G 42, V 58, L 58 G 38, V 23, L 24; 76, 80 n. 222, 81, 83, 86 G 24, V 17, L 18; 76, 80 n. 222 G 37, V 56, L 56 G 43, V 59, L 59 G 28, V 53, L 53; 83, 84 V 37, L 39; 42, 82 G 17, V 12, L 12; 79 n. 217 G 15, V 11, L 11; 80 G 15, V 9, L 9; 80 G 21, V 25, L 26 G 21, V 14, L 15 G 27, V 51, L 52; 83 G 33, V 22, L 23; 7 n. 4, 80 n. 222, 84 G 47, V 30, L 32; 80 n. 222 G 19, V 15.47, L 16 e 48; 80 n. 222, 83, 84, 87, 161 n. 77 G 16, V 10, L 10; 76, 77, 80 n. 222 V 48, L 49; 73, 75-77
Vat. gr. 49 52 54 58 60 64 66 67 68 69 70 71 74 75 77 81 83 84 85 87 89 90 92 93 97 99 103 106 108 109 111 113
G 26, V 16, L 17; 76, 77, 80 n. 222 G 35; 76 G 22, V 49, L 50; 76, 77 V 46, L 47; 76 G 20, V 50, L 51 V 80, L 80; 83 V 102, L 102 V 61, L 61 V 66, L 66; 80 V 103, L 103 V 68, L 68; 86 V 64, L 64; 80 G 57, V 63, L 63 G 57, V 62, L 62; 86 G 58, V 70, L 70 V 112, L 112; 30, 52 G 56, V 107, L 107 G 59, V 71, L 71 V 74, L 74; 29-30 V 93, L 93 42 G 60, V 72, L 72 V 153, L 153 G 51, V 34, L 36; 81 G 34 G 63, V 73, L 73 V 98, L 98 V 67, L 67; 81, 83 V 65, L 65; 73, 83, 84 V 99, L 99; 81 V 86, L 86; 81, 172 n. 126 G 61, V 108, L 108; 83
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Vat. gr. 114 116 119 122 124 126 127 128 129 131 132 133 134 136 137 138 139 140 142 143 144 147 151 152 154 155 157 161 163 164 166 168 174 176 177 178 179 180 181 182 184 185
INDICE DEI MANOSCRITTI
G 9, V 43, L 44; 34, 83, 84 G 55, V 106, L 106; 82, 83 G 29, V 18, L 19; 80 n. 222 V 89, L 89 G 2, V 2, L 2; 79 n. 217 V 91, L 91 G 1, V 1, L 1; 29 e n. 55, 32 V 85, L 85; 79 n. 217, 82 V 116, L 116 V 92, L 92 V 95, L 95; 82 G 39, V 24, L 25; 80 n. 222, 85 G 3, V 3, L 3; 79 n. 217, 80 n. 222 V 94, L 94; 82, 84 V 87, L 87 V 81, L 81 G 145, V 203, L 203; 82 G 6, V 41, L 42; 34, 83 G 11, V 7, L 7; 80 V 113, L 113; 30, 83 G 12, V 8, L 8; 34, 44, 96 n. 60 42 V 111, L 111; 29, 83, 84 42, 70 G 18, V 13, L 13; 77, 84 V 82, L 82; 84 V 88, L 88; 83 V 76, L 76; 30, 42, 73, 84, 295 n. 11 V 96, L 96; 82, 84 G 62, V 109, L 109; 84 G 8, V 42, L 43; 34, 84 8, 9 V 78, L 78; 30 G 88, V 173, L 173; 81, 82, 85 G 77, V 168, L 168; 82, 85 G 67, V 162, L 162; 73, 82, 300 n. 17 G 72, V 132, L 132; 82, 85 V 127, L 127; 42 G 91, V 174, L 174; 81-82 G 91, V 174, L 174; 81-82 42 G 92, V 142, L 142
Vat. gr. 187 190 191 192 193 196 200 202 203 204 208 209 211 212 223 225 226 237 242 244 249 251 256 257 258 259 260 261 263 264 265 266 267 268 271 276 277 280 289 292 295 297 298
G 82, V 169, L 169 G 81, V 137, L 137 G 64, V 128, L 128; 81-83 G 86, V 139, L 139 G 90, V 172, L 172; 82 G 69, V 163, L 163 G 75, V 167, L 167 G 93, V 143, L 143 G 80, V 136, L 136; 84 G 76, V 134, L 134 V 159, L 159; 81, 83 G 87, V 140, L 140; 82 V 155, L 155 G 79, V 165, L 165; 85 G 71, V 164, L 164 V 124, L 124 V 123, L 123 V 156, L 156; 41, 82, 83 G 150, V 209, L 209; 38 n. 89 G 148, V 207, L 207; 38 n. 89, 83 V 121, L 121 G 127, V 230, L 230 G 147, V 206, L 206; 86 V 120, L 120 V 152, L 152 G 140, V 236, L 236 G 139, V 234, L 234 G 134, V 197, L 197 V 150, L 150 G 154, V 237, L 237; 73 V 100, L 100 G 128, V 194, L 194 G 152, V 211, L 211; 81, 83 G 149, V 208, L 208 G 135, V 198, L 198 G 95, V 144, L 144; 86 G 101, V 149, L 149; 85 G 98, V 177, L 177; 83 42 G 97, V 176, L 176; 82 V 147, L 147; 42 V 146, L 146 V 147, L 147; 42
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INDICE DEI MANOSCRITTI
Vat. gr. 303 304 313 316 318 320 327 328 330 333 341 346 348 349 350 356 358 369 370 371 373 374 378 380 382 383 387 389 390 391 393 394 399 400 402 403 405 408 410 411 413
G 99, V 148, L 148; 38 n. 89, 75, 76 G 70, V 131, L 131 G 132, V 232, L 232; 83 G 143, V 204, L 204 G 73, V 166, L 166 G 151, V 210, L 210; 83 G 142, V 202, L 202 G 192, V 263, L 263; 82 G 315, V 371, L 371; 38, 39, 45, 48 G 312, V 369, L 369; 37 G 321, V 399, L 399 G 282, V 403, L 403; 38, 39, 48 G 283, V 404, L 404 G 323, V 375, L 375; 37, 82 V 378, L 378 V 377, L 377 G 325, V 376, L 376 G 306, V 394, L 394 G 256, V 361, L 361 G 298, V 355, L 355 G 169, V 275, L 275; 38 G 229, V 299, L 299 G 5, V 5, L 5 G 5, V 5, L 5 G 157, V 215, L 215 G 162, V 240, L 240; 73, 83, 305 n. 25 G 214, V 290, L 290 G 213, V 324, L 324 G 245, V 313, L 313 G 302, V 358, L 358; 82 G 236, V 329, L 329 G 183, V 278, L 278 V 90, L 90 G 208, V 320, L 320; 38 G 248, V 331, L 331 G 212, V 323, L 323 G 220, V 294, L 294 G 218, V 326, L 326; 37 G 314, V 396, L 396 G 223, V 327, L 327; 80 n. 222 G 222; 37
415 416 417 418 419 420 422 424 425 428 431 432 433 440 442 443 446 447 448 449 451 459 461 463 471 474 475 476 485 486 487 500 501 502 503 504 506 508 509 516 517 520 521 526
349 G 224 G 261, V 338, L 338; 73 G 217, V 297, L 297 G 225, V 296, L 296; 37 G 244, V 312, L 312; 37 G 219, V 325, L 325; 80 n. 222 G 239, V 308, L 308 G 269, V 346, L 346 G 271, V 348, L 348 V 295, L 295 42 G 230, V 300, L 300 G 193, V 281, L 281; 56, 57, 84 G 286, V 385, L 385 G 287, V 386, L 386; 37 G 211, V 322, L 322 G 221; 37 G 159, V 239, L 239 G 253, V 333, L 333 G 273, V 350, L 350 G 230, V 300, L 300; 37 G 227, V 298, L 298 G 274, V 351, L 351 G 272, V 349, L 349; 82, 83, 85 V 291, L 291 G 257, V 362, L 362 G 237, V 306, L 306 G 242, V 330, L 330 G 243, V 311, L 311 G 167, V 274, L 274 G 251, V 317, L 317; 84 G 144, V 235, L 235; 81, 83 G 130, V 195, L 195; 72, 83 G 131, V 231, L 231 42 G 235, V 305, L 305; 37 V 154, L 154 G 216, V 293, L 293 G 106, V 181, L 181; 83 42 42 G 268, V 345, L 345; 82, 83 G 267, V 344, L 344 G 231, V 301, L 301
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Vat. gr. 527 528 530 534 537 540 543 545 550 555 556 558 560 564 565 567 568 569 575 576 578 584 586 592 593 594 595 596 597 599 604 605 606 610 611 612 614 615 616 619 624 640 643 644
INDICE DEI MANOSCRITTI
G 263, V 340, L 340; 82 G 249, V 316, L 316; 82 G 260, V 337, L 337; 37 G 264, V 341, L 341; 85 G 247, V 315, L 315; 82 G 258, V 335, L 335; 82 G 209, V 289, L 289; 82 G 240, V 309, L 309 G 265, V 342, L 342 G 266, V 343, L 343 G 318, V 373, L 373 G 254, V 319, L 319 V 318, L 318 G 233, V 303, L 303; 37 G 262, V 339, L 339 G 228, V 328, L 328; 83 G 250, V 332, L 332 42 G 252; 42 G 259, V 336, L 336; 37 G 54, V 101, L 101; 83 G 207, V 288, L 288; 83 G 206, V 287, L 287; 29 G 277, V 354, L 354 G 164, V 241, L 241 G 165, V 242, L 242 G 300, V 357, L 357 G 276, V 353, L 353 G 170, V 245, L 245 G 168, V 244, L 244 G 163, V 273, L 273 G 124, V 191, L 191 V 279, L 279; 82 G 186, V 258, L 258; 82 G 189, V 260, L 260; 82 G 185, V 257, L 257; 82 G 187, V 259, L 259; 52, 82 G 190, V 261, L 261; 82 G 191, V 262, L 262; 82, 85 G 317, V 397, L 397; 37 G 210, V 321, L 321 G 197, V 266, L 266 G 319, V 374, L 374; 37, 82, 85 G 285, V 384, L 384
645 651 653 654 662 663 666 669 673 674 675 676 677 681 682 684 685 686 691 696 703 706 710 717 719 721 730 736 739 744 746 747 750 751 752 754 755 760 761 762
G 281, V 382, L 382 G 182, V 255, L 255 G 288, V 387, L 387 G 275, V 352, L 352 G 322, V 400, L 400; 37, 41, 42 G 120, V 226, L 226; 83 G 176, V 249, L 249; 83 G 326, V 401, L 401; 86 G 115, V 186, L 186; 80 V 187, L 187; 80 G 311, V 395, L 395 G 160, V 271, L 271 G 290, V 405, L 405 G 116, V 224, L 224 G 118, V 188, L 188 G 179, V 252, L 252 G 113, V 222, L 222 V 185.223, L 223; 42, 81-83, 87 G 194, V 264, L 264 42 G 177, V 250, L 250 G 53, V 36, L 38; 29, 41 e n. 109, 54, 56, 57, 82, 84 G 289, V 388, L 388; 83 G 112, V 221, L 221 G 234, V 304, L 304; 39, 40, 42, 56, 57, 82 G 161, V 272, L 272 G 178, V 251, L 251; 37, 72, 75 G 241, V 310, L 310 G 129, V 193, L 193 G 320, V 398, L 398 G 309, V 367, L 367 G 308, V 366, L 366 G 310, V 368, L 368 G 313, V 370, L 370 G 305, V 364, L 364; 73, 312 n. 34 42 G 316, V 372, L 372 G 330, V 402, L 402 G 278, V 379, L 379; 40 G 280, V 381, L 381; 40
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INDICE DEI MANOSCRITTI
Vat. gr. 768 769 770 775 778 779 782 785 786 787 788 791 792 796 797 799 801 807 808 809 810 811 815 819 820 822 823 827 830 831 836 837 841 844 847 848 849 850 851 852
G 284, V 383, L 383 G 110, V 182, L 182; 84 42 G 125, V 229, L 229 G 103, V 216, L 216; 52 G 105, V 217, L 217 G 117, V 225, L 225 G 121, V 227, L 227 G 195, V 265, L 265 G 114, V 184, L 184 G 123, V 228, L 228 G 108, V 219, L 219; 37 G 74, V 133, L 133; 81, 83 G 173, V 247, L 247 G 297, V 393, L 393 G 303, V 360, L 360; 72, 86 G 296, V 392, L 392 G 246, V 314, L 314; 75, 76, 85 G 215, V 292, L 292; 85 G 181, V 254, L 254 G 304, V 363, L 363; 42 G 301, V 359, L 359 G 238, V 307, L 307 G 294, V 390, L 390 G 174, V 248, L 248 G 295, V 391, L 391 42 G 201, V 268, L 268 G 299, V 356, L 356; 47, 85, 119 n. 274 G 166, V 243, L 243 G 172, V 276, L 276; 73, 307 n. 27 G 175, V 277, L 277; 85, 121 n. 298 e 299 G 104, V 180, L 180 G 198, V 267, L 267; 86 G 107, V 218, L 218; 52, 72, 83, 84 G 205, V 283, L 283 G 199, V 286, L 286 G 204, V 270, L 270; 73 G 104, V 180, L 180 G 102, V 179, L 179; 29, 83
Vat. gr. 853 854 855 857 858 865 867 868 871 875 883 892 897 899 905 921 925 931 933 942 951 976 982 984 989 990 995 997 1001 1002 1003 1007 1008 1013 1016 1018 1021 1022 1025 1029 1047
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42 G 202, V 285, L 285 G 203, V 269, L 269 G 196, V 282, L 282 G 171, V 246, L 246 G 291, V 389, L 389 G 45, V 29, L 31; 83 G 49, V 38, L 40 G 46, V 60, L 60; 82 V 32, L 34; 81-83 G 32, V 21, L 22; 35, 78 e n. 217, 80 n. 222, 81 G 44, V 28, L 29; 83 G 25, V 55, L 55; 76, 77 V 39; 82-84 G 31, V 20.52, L 21; 72, 81, 82, 87 G 23 G 30, V 19, L 20; 80 n. 222, 84 V 69, L 69; 84 V 105, L 105 V 104, L 104; 76, 81-84, 86 G 14, V 45, L 46; 34, 54 n. 129, 57, 61, 86 V 115, L 115; 42, 84 42 V 84, L 84 V 110, L 110; 29, 82, 83 V 79, L 79; 30 G 4, V 4, L 4 G 137, V 199, L 199; 65 V 114, L 114; 42, 84 G 153, V 212, L 212; 83, 85 G 7, V 40, L 41; 34, 84 V 83, L 83 V 97, L 97 G 155, V 213, L 213 V 119, L 119 G 138, V 200, L 200; 81, 82, 86 G 136, V 233, L 233; 73 V 151, L 151 G 146, V 205, L 205 V 122, L 122 V 160, L 160
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Vat. gr. 1048 1058 1059 1066 1085 1087 1094 1095 1103 1107 1116 1117 1142
INDICE DEI MANOSCRITTI
G 78, V 135, L 135; 73, 82 G 66, V 129, L 129; 82 G 68, V 130, L 130; 82, 83, 86 G 94, V 175, L 175; 40, 42 V 75, L 75; 29 G 85, V 138, L 138; 85 G 188, V 280, L 280; 73 G 13, V 44, L 45; 34, 82, 84 G 292, V 406 G 122, V 190, L 190; 80 n. 222, 81 G 141, V 201, L 201; 82 G 126, V 192, L 192 45
Vat. gr. 1149 1153 1154 1162 1209 1432 1453 1852 1883 2338
G 119, V 189, L 189; 85 G 255, V 334, L 334 G 255, V 334, L 334 G 180, V 253, L 253 G 307, V 365, L 365; 10 n. 20, 48 G 232, V 302, L 302; 73, 75, 309 n. 29 V 157, L 157; 82 G 84, V 171, L 171 V 80, L 80; 83 G 80, V 136, L 136; 84
Vat. Pius II gr. 39 G 200; V 284, L 284
ALTRE BIBLIOTECHE CESENA, Biblioteca Malatestiana D 28 4 V 126, L 126
NÜRNBERG, Stadtbibliothek Cent. v app. 36-38 G 65, V 161, L 161
EL ESCORIAL, Biblioteca del monastero Y-I-1, gr. 421 V 125, L 125
PARIS, Bibliothèque Nationale de France Gr. 2390 G 89, V 141, L 141; 42 Suppl. gr. 352 G 137, V 199, L 199; 83
FIRENZE, Biblioteca Medicea Laurenziana Plut. 4.2 G 270, V 347, L 347 Plut. 86.3 V 118, L 118; 66
TOLEDO, Biblioteca del Cabildo 101-16 G 156, V 214, L 214; 83
MILANO, Biblioteca Ambrosiana A 159 sup. V 117, L 117
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Tav. I – Vat. lat. 3960, f. 69r: primo foglio dell’inventario vaticano (G) con marginalia di mano di Angelo Colocci.
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Tav. II – Vat. lat. 3966, f. 7r: specimen della mano di Angelo Colocci.
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Tav. III – Vat. lat. 3960, f. 124r.: foglio dell’inventario urbinate con marginalia di Angelo Colocci.
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Tav. IVa – Vat. lat. 3966, f. 1v: specimen della mano di Angelo Colocci.
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Tav. IVb – Vat. lat. 3966, f. 2v: specimen della mano di Angelo Colocci.
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TAVOLE
Tav. V – Vat. lat. 3960, f. 71r: foglio dell’inventario vaticano (G) con i codici descritti nella seconda modalità e, in alto sotto un’annotazione colocciana, l’incipit della titolazione della retroversione latina del Costituto costantiniano.
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TAVOLE
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Tav. VI – Vat. lat. 3960, f.73r: foglio dell’inventario vaticano (G) con i codici descritti nella terza modalità.
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TAVOLE
Tav. VII – Vat. lat. 3960, f. 87v: specimen della mano dell’autore dell’inventario vaticano (G), che qui propongo di identificare con Bartolomeo Picerni da Montesardo.
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Tav. VIII – Vat. lat. 3960, f. 70v: specimen della scrittura greca dell’autore dell’inventario vaticano (G).
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TAVOLE
Tav. IX – Vat. lat. 7135, f. 1r: specimen della mano di Fabio Vigili.
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