Elenco dei manoscritti persiani della Biblioteca Vaticana
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STUDI E TESTI ------ —

136

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ETTORE ROSSI

ELENCO DEI M A N O S C R I T T I P E R S I A N I DELLA

BIBLIOTECA

VATICANA

VATICANI - BARBERINIANI - BORGIANI ROSSIANI

CITTÀ DEL VATICANO BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA MCMXLVIIl

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STUDI E TESTI ----------

136

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ETTORE ROSSI

ELENCO DEI M A N O S C R I T T I P E R S I A N I DELLA

BIBLIOTECA

VATICANA

VATICANI - BARBERINIAN1 - BORGIANI ROSSIANI

CITTÀ DEL VATICANO BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA MCMXLVIII

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IMPRIMATUR:

Datum in Civ. Vat. die 1 Martii 1948.

pro Ex.mo DD. Vic. Gen. P. G a l e n ie M o n t i , O. S . A. S e c re t.

Ristampa anastatica - Dini - Modena 1983

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S O M M A R I O

P refazione

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Codici Vaticani persiani

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Codici Barberiniani orientali persiani

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Pag.

7

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27

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157

Codici Borgiani persiani

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161

Codici Rossiani persiani

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178

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181

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187

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190

D) Indice delle opere in arabo, ebraico, turco, urdu. Note in armeno. Testi in caratteri ebraici, garsciuni, latini .

»

194

E) Opere anonime. Opere senza titolo. Testi da identificare

»

195

F) Indice dei copisti .

»

196

G) Indice delle miniature, dei codici notevoli per antichità e pregi calligrafici, delle legature, dei sigilli e degli autografi . . . . . . . .

»

197

H) Indice dei collezionisti, dei donatori e altri personaggi notevoli . . . . . . . .

»

198

Aggiunte

»

199

INDICI A) Indice analitico per materia

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B) Indice degli autori e traduttori C) Indice dei titoli

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PREFAZIONE

1. Criterio seguito nella descrizione. — 2. I quattro fondi persiani della V a­ ticana : vaticano, barberiniano, borgiano, rossiano. — 3. Precedenti descrizioni parziali. — 4. Cenni sulla storia dei quattro fondi persiani. — 5. Importanza dei quattro fondi. — 6. T abella di concordanza con i cataloghi a stam pa di Assemani-M ai e P. H orn (solo per i V at. Pers 1-85). — 7. Abbreviazioni usate nel presente Elenco.

1. — Questo elenco dei codici persiani della Biblioteca Vaticana non ha la compiutezza di un vero catalogo; tuttavia cerca di for­ nire abbondanti notizie atte a definire ogni codice nel suo aspetto esteriore, nella storia e nel contenuto, aggiungendo informazioni utili sull’esistenza o meno di altri codici nelle maggiori collezioni europee con qualche riferimento anche a cataloghi di collezioni orientali, citazioni di edizioni note europee ed orientali e di fonti biobibliografiche la consultazione delle quali valga per lo studio del codice. La descrizione è così ordinata: a) descrizione esterna: materia scrittoria, data accertata o probabile, dimensioni in centimetri, numero dei fogli e delle linee, scrittura, legatura, indicazione di altri particolari paleografici o artistici degni di nota, eventuali annotazioni e altre notizie relative alla storia del codice; ò) descrizione interna: titolo, autore, divisione in capitoli, incipit, eventuale citazione di brani del testo, colophon e annotazioni del copista; rinvio a codici identici o simili della Vaticana; c) citazione di cataloghi di altre collezioni; non si fa men­ zione di tutti i codici esistenti quando si tratti di opere frequenti nelle collezioni orientalistiche ; si tralascia del tutto la citazione per opere come il Gulistân e il Büstân di Sa'dì che si trovano presso che in tutte le collezioni in gran numero; d) menzione di edizioni litografate o a stampa, totali o par­ ziali, quando esistono, anche se non criticamente curate ; di tradu­ zioni in lingue occidentali;

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δ

PREFAZIONE

e) rinvio alle principali fonti biobibliografìche nelle quali si tratta dell’autore e della sua opera. Debbo un particolare ringraziamento al canonico Arn. van Lantschoot, scrittore orientale della Vaticana, il quale mi ha age­ volato le ricerche e ha cortesemente verificato sui codici alcune note in armeno e in garsciuni. 2. — I codici persiani della Biblioteca Vaticana sono distribuiti in quattro fondi : a) vaticano persiano (nn. 1-165); b) barberiniano (Barberini Orientali nn. 58,89,97,102,104,105); c) borgiano persiano (nn. 1-25); d) rossiano (nn. 875, 877). Poiché nella serie numerica dei Vat. Pers. sono vacanti i nn. 26, 46, 50, 64, 65, 103, 104 passati al fondo turco, il numero dei Vat. Pers., al momento della redazione di questo elenco, si riduce a 158. I manoscritti del fondo borgiano persiano sono 23, essendo passati ai Borgiani Turchi i numeri 1, 22; i barberiniani persiani 6, i rossiani persiani 2. In totale sono qui elencati 189 manoscritti persiani. 3. — Prima del presente elenco i manoscritti persiani della Vaticana erano parzialmente e brevemente descritti nei seguenti cataloghi a stampa (‘) : Ios. Sim. A ssemanus, Bibliotheca orientalis dementino- Vaticana, tomo I, Roma, 1719, pag. 587 segg. (solo i 26 mss. vaticani per­ siani provenienti dalla collezione di Pietro Della Valle ; vedasi qui avanti, pp. 12-13) ; A. Mai, Scriptorum veterum nova collectio, vol. IV, 2a parte: Catalogus codd. Bibliothecae Vaticanae arabicorum,persicorum, tur­ cicorum, Roma, 1831. Nelle pp. 630-651 sono descritti 65 mss. vati­ cani persiani (alcuni dei quali ora passati al fondo vaticano turco, come risulta dalle tabelle di concordanza qui avanti). Il catalogo di parte di questi mss. era stato preparato da Giuseppe Simonio Assemani e dal nipote Stefano Evodio Assemani nel sec. XVIII;(*) (*) Cfr. E. T i s s e r a n t , I cataloghi stampati dei manoscritti orientali della B i­ blioteca Vaticana dal ‘700 ad oggi, in Orientalia, V (1936), p. 102-108.

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PREFAZIONE

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rimasto manoscritto nel Vat. Lat. 13202, fu stampato da Angelo Mai « senza aggiunte (anzi con l’omissione di quanto era stato scritto in caratteri orientali) » (*). P. H o r n , Die persischen und türkischen Handschriften des Vatikans, in ZDMG, LI' (1897), pp. 1-65. Vi sono descritti 79 mss. vaticani persiani (1-78 nella numerazione Horn, più un 27b; si veda la tabella delle concordanze qui avanti). P. Horn nel suo catalogo fa cenno in nota anche dei mss. per­ siani barberiniani e borgiani senza darne una vera descrizione. Il catalogo di Gius- S. Assemani è parziale e imperfetto, com­ prendendo, come s’è detto, solo i mss. persiani della collezione Della Valle. I due cataloghi di [Assemani]-Mài e Horn sono pure incompleti sia perchè non considerano tutti i codici (vi mancano necessariamente le accessioni posteriori), sia perchè la loro descri­ zione è imprecisa in alcuni casi e talora manca o è errata l’iden­ tificazione dell’opera o dell’autore. Tuttavia non si può disconoscere il merito di questi primi descrittori, specialmente di P. Horn, il cui lavoro è tanto più ammirevole se si considera che fu compiuto in base ad appunti presi durante un breve soggiorno di poche settimane a Roma nel 1894. P. Horn ha anche il merito di aver pubblicato in edizione accurata il preziosissimo Vat. Pers. 22 contenente l’opera Lugat-i Furs di Asadì. Oltre questi due cataloghi a stampa esistono nella Biblioteca Vaticana alcuni inventari o repertori manoscritti compilati in di­ verse epoche per i diversi fondi. Se ne fa cenno nel successivo paragrafo che tratta sommariamente della formazione dei quattro fondi persiani. Ricordiamo qui taluni degli inventari manoscritti più importanti : 1) Inventario manoscritto provvisorio dei mss. del Museo Borgiano (sala di consultazione dei mss. della Biblioteca Vaticana, segnatura 340); breve e imperfetta lista dei Borg. Pers. 1-19. (*) G. L e v i D e l l a V id a , Ricerche sulla form azione del più antico fondo dei manoscritti orientali della Biblioteca Vaticana, Città del Vaticano, 1939, p. 4. Nel V at. Lat. 13202, fol. 903-922, sono descritti i Vat. Pers. 1-33 (e a fol. 868 quello che diventò l’attuale Vat. Pers. 60). Nel Vat. Lat. 13204, fol. 155-156, sono d e­ scritti i Vat. Pers. 62-63 già di proprietà degli Assemani. Probabilm ente il Mai ebbe a disposizione per i V at. Persiani un catalogo Assemani diverso da quello di V at. Lat. 13202, che nei foli. 903-922 com prende solo i primi 33 codici; oppure si servì di schede a parte.

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PREFAZIONE

2) Inventario manoscritto della collezione di O. Rescher ac­ quistata nel 1934 : lista di mss. musulmani, di cui 43 persiani entrati nel fondo Vat. Pers. ; l’inventario è di mano del Rescher stesso. 3) Inventario manoscritto dei Barberini Orientali in continua­ zione dei Barberini Greci, tomo II dell’Inventarium codicum mmss. Bibliothecae Barberinae redactum et digestum a D. Sancte P ieralisi bibliothecario (sala di consultazione dei mss. della Biblioteca Vati­ cana, segnatura 377). Comprende i nn. 1-154 (*), dei quali, come s’è detto, sono persiani i nn. 58, 89, 97, 102, 104 e 105. 4) Indice manoscritto per autori e materia dei Barberini Orien­ tali contenuto nel vol. V ά) « Valle 30 ») « Valle 57 ») « Valle 65 ») « Valle 62 ») « Valle 67 ») « Valle 66 ») « Valle 31 ») « Valle 36») * Valle 34») « Valle 32 ») foglio di guardia « Valle 28 >) > « Valle 40 >) » « Valle 64 »)

Sono dunque 26 i manoscritti Vat. Pers. provenienti dalla col­ lezione del famoso e benemerito viaggiatore romano (*). Essi diven­ tano 29 se si considera che a P. Della Valle dovettero appartenere anche i Vat. Pers. 10, 67 e 68 (vedasi la descrizione qui avanti). Di un’altra trentina di manoscritti persiani affluiti nel fondo Vat. Pers. nel sec-. XVIII e agli inizi del sec. XIX abbiamo sparse notizie, che cui si enunciano senza esaurire peraltro l’indagine. I Vat. pers. 2, 15, 21, 33 fecero parte della collezione di Adriaan Reland, orientalista olandese (1676-1718), conoscitore di ebraico, arabo e malese (2). Come nota il Mai al Vat. Pers. 33, il Card. Passionei, Bibliotecario, acquistò dagli eredi del Reland quel codice « cum compluribus codicibus arabicis, turcicis, persicis et indicis» l’anno 1763 «ad incrementum bibliothecae vaticanae ». II Vat. Pers. 24, elaborato da Flaminio dementino Amerino nel 1614 su un ms. di G. B. Raimondi, entrò nella Vaticana sotto Clemente XI tra i « Codices Ecchellenses », come attesta G. S. Assemani (.Bibliotheca Orientalis Clementine-Vaticana^ I, p. 578). (4) Sul quale vedasi il mio recente articolo V ersi tu r c h i e a lt r i s c r itti in e d iti d ella V alle in R iv is ta d e g li S tu d i O rien ta li , vol. XXII, Roma, 1947, pp. 92-98. (2) Per notizie vedasi A. J. v a n d e r AA., B io g ra p h isch W oordenboek d e r N ed erla n d en , vol. X V I, ρρ. 145-151, e D e K a th o liek e E ncyclopaedie olandese, s. v. Brani di mss. in malese del V at. Pers. 33 sono stati estratti e raccolti a for­ m are il Vat. Indiano 23. d i P ie tr o

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PREFAZIONE

I Vat. Pers. 1, 22 appartennero agli eredi di Francesco Redi, il grande fisico e letterato (*). Donati a Papa Benedetto XIV nel 1741, furono aggiunti in quell’anno al fondo vaticano. II Vat. Pers. 35 fu donato alla Vaticana nel sec. XVIII; pro­ veniva dal Collegio dei Maroniti a Roma al quale l’aveva donato Ni'matullàh Assemani nel 1668. Il Vat. Pers. 58 appartenne anch’esso al Collegio dei Maroniti. I Vat. Pers. 39, 82 provengono dal Collegio missionario di S. Pietro in Montorio. I Vat. Pers. 51, 52, 55, 57 giunsero o furono portati in dono dai Padri Carmelitani di Isfahan. II Vat. Pers. 59 proviene dal Collegio missionario di San Pan­ crazio a Roma. Il Vat. Pers. 42 appartenne al Convento missionario carmeli­ tano di S. Paolo al Quirinale (2). Il Vat. Pers. 61 comperato da G. B. Vecchietti a Làr, nella Persia meridionale, l’anno 1606, perduto e riscattato con il pos­ sessore a Tunisi, fu donato alla Vaticana da Papa Benedetto XIV nel 1741. Portato a Parigi, fu ricuperato nel 1815. I Vat. Pers. 62, 63 furono già di proprietà degli Assemani (cfr. Vat. Lat. 13204, fol. 155M56). In epoca più vicina, dopo la pubblicazione del catalogo di Assemani-Mai (1831) e di quello di P. Horn (1897), entrarono nel fondo vaticano persiano i seguenti codici : Vat. Pers. 88, già di proprietà Minutoli-Tegrimi. Vat. Pers. 102 e 105, in data 4 febbraio 1924 ricevuti dalla Sacra Congregazione per la Chiesa Orientale. (4) Manca, ch’io sappia, uno studio sull’attività orientalistica di Francesco Redi. Nell’edizione delle sue O pere V a rie a cura di F. P r e d a r i , Torino, 1852, si nota (p. 72) un passo di Avicenna sugli scorpioni con testo arabo e traduzione. Nelle L ette re d i G iovan n i P a g n i m edico ed archeologo p isa n o a F rancesco R e d i in ra g g u a g lio d i quanto e g li vid d e ed operò in T u n isi pubblicate da Dom. M o r e n i , Firenze, 1829, è notizia (pp. 26-28) di un dono di 40 m anoscritti, 18 in caratteri greci e 22 in caratteri arabi, fatto dal Bey di Tunisi al Redi per tram ite del Pagni nel 1667. (*) Un collegio e seminario missionario carmelitano fondato nel 1612 sotto il titolo di S. Paolo ebbe sede al Quirinale fino al 1662 quando fu trasferito nel con­ vento di S. Pancrazio. Funzionò come seminario fino al 1872 e specialmente nei secoli X V II-X V III promosse gli studi orientali in relazione con i bisogni missionari. Si veda P. Laurenz K i l g e r , in Z e it. M ission sw issen sch aft, V (1915), pp. 207-224.

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p r e f a z io n e

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Vat. Pers. 108 proveniente dal Pontificio Collegio Scozzese in Roma. Un recente fortissimo incremento del fondo vaticano persiano si ebbe nel settembre del 1934 con l’entrata in biblioteca della collezione di O. Rescher la quale annovera, tra l’altro, 43 codici persiani. Essi sono (*): Vat. Pers. 110 (154); 111 (260); 112(195); 113(227); 114(118); 115 (37); 116 (198); 117 (221); 118 (282); 119 (141); 120 (142); 121 (16); 122 (64); 123 (65): 124 (72); 125 (86); 126(95); 127 (26); 128 (50); 129 (51); 130 (53); 131 (96); 132 (101); 133 (310); 134 (161); 135 (168); 136 (278); 137 (279); 138 (15); 139 (179); 140 (203); 141 (281); 142 (318); 143 (331); 144 (271); 145 (200); 146 (140); 147 (182); 148 (234) ; 149 (194) ; 150 (23) ; 151 (146) ; 152 (229bU). Vat. Pers. 157 è un estratto ricavato nel 1946 dal Vat Pers. 33. Vat. Pers. 158 è entrato in Biblioteca nel 1946. I Vat. Pers. 159, 160, 161, 162 sono stati ricevuti dal fondo vaticano turco nel 1946. I Barberini Orientali (tra cui i sei persiani) entrarono nella Biblioteca Vaticana nel 1902. Per la storia della formazione del fondo persiano barberiniano si può notare che il Barb. Orient. 89 è copia del Vat. Pers. 4 fatta nel 1601 ; il bellissimo Barb. Orient. 104 prima di appartenere alla Bibl. Barberini fu di proprietà di F. Cesi dell’Accademia dei Lincei (*)· Da annotazioni sui codici del fondo persiano borgiano si de­ sume che Borg. Pers. 2 e 10 furono donati a Propaganda Fide dal Cardinale Stefano Borgia nel 1774. Borg. Pers. 18 fu mandato a Propaganda Fide verso il 1746 dal frate Filippo Maria di S. Agostino dei Carmelitani Scalzi, ve­ scovo di Isfahan. (*) Indichiamo tra parentesi, per ogni codice, il numero dell’inventario auto­ grafo del Rescher conservato nella Biblioteca Vaticana. (2) Cfr. A. S t a tu ti , S o p ra no. 18 codici o rie n ta li che apparten n ero a l l ’an tica B ib lio teca d e i p r i m i t i v i L in c e i n el sec. X V I I , in A t t i della Pontificia Acc. Nuovi Lincei, LX (1906), pp. 204-209. Per ricerche sulla storia dei codici barberiniani orientali servirà la consulta­ zione d e ll’I n d e x m an u s c rip to ru m v a ria ru m lin g u a ru m o rie n ta liu m contenuto in Barb. Orient. 130, fif. 54-55. L ’I n d e x com prende 108 codici.

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Borg. Pers. 20 reca una annotazione del proprietario Ant. Dane in data 1804. Il fondo borgiano passò alla Vaticana nel 1902. Si veda E. T i s ­ s e r a n d , Inventaire sommaire des manuscrits arabes du fonds Borgia à la Bibliothèque Vaticane, in Miscellanea Fr. Ehrle, V, Roma, 1924. Il fondo rossiano entrò nella Vaticana l’anno 1922. Esso fu costituito da Giov. Francesco Rossi romano tra il 1838 e il 1854. Si veda K. S il v a T a r o u c a , La Biblioteca Rossiana, in Civ. Cat­ tolica, quad. 1720, in data 18-2-1922, pp. 320-335. 5. — L’importanza di una collezione di manoscritti, anche senza tener conto del valore notevole che hanno tutti i manoscritti, spe­ cialmente per le letterature, come la persiana, finora in buona parte inedite o non edite criticamente, si può desumere da diverse considerazioni : il numero dei manoscritti, la loro antichità, i pregi di conservazione, le particolarità paleografiche e artistiche della scrittura, dell’ornamentazione, della legatura, la rarità di esemplari, la presenza di unicum, di autografi o copie di autografi. Impor­ tante è anche la presenza di manoscritti numerosi relativi a un dato argomento sì da costituire materia per ricerche speciali. Delle particolarità di ogni manoscritto si tratta avanti singo­ larmente nell’elenco ; i pregi paleografici e artistici sono esposti in apposito indice alla fine del lavoro. Qui si richiama l’attenzione su alcuni codici o gruppi di codici più importanti: Vat. Pers. 1, 2, 3, 4, 523, 56, 73, 100; Barb. Orient. 89; Borg. Pers. 18, 19 contenenti la raccolta dei Quattro Vangeli o sin­ goli Vangeli in traduzione persiana. Sono notevoli il Vat. Pers. 4 (Vangelo di S. Matteo, copia del 712 Eg. = 1312 d. Cr., dalla quale furono trascritti il Vat. Pers. 3, il Barb. Orient. 89 e altri codici di Milano, di Firenze e di Parigi, come è spiegato a suo luogo), Borg. Pers. 19 (i Quattro Vangeli, copia del 738 Eg., dalla quale fu trascritto il Casanatense nr. 2). Manca finora uno studio complessivo sulle traduzioni dei Vangeli in persiano analogo a quello di I. G u id i , Le traduzioni dei Vangeli in arabo e in etiopico, nelle Memorie di scienze morali, storiche e filologiche dell'Acca­ demia dei Lincei, 4 (1888), pp. 1-37 (*). È un lavoro che merita di es­ (*) V edansi ora per le traduzioni in arabo dei Vangeli le copiose notizie di G . G r a f , G eschichte d e r christlichen arabischen L ite r a tu r , vol. I, Città del V ati­

cano, 1944, p. 138-170.

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ser fatto da chi abbia pratica di studi neotestamentari e conoscenza di lingue orientali, tenendo conto di questi manoscritti vaticani, dei mediceo-laurenziani di Firenze, dei casanatensi e di quelli delle maggiori collezioni di Pietroburgo, di Londra e di Oxford (il cui bodleiano nr. 1835, copia del 742 Eg., fu riprodotto nella Bibbia Poliglotta di Walton, Londra, 1654-1657). Si veda anche G. M e s ­ s in a , Notizia su un Diatessaron persiano tradotto dal siriaco, Roma, 1943. Vat. Pers. 7, 8, 11, 395, 44, 47, 48, 49, 57, 59, 81 ; Borg. Pers. 5: scritti vari di apologetica cristiana e musulmana, catechismi e pra­ tiche di devozione cristiana, tra i quali vanno rilevati in modo particolare il Vat. Pers. 44 contenente 1'Âyina-yi haqq-numci di P. Girolamo Xavier, S. I., il Vat. Pers. 395 (confutazione musul­ mana del libro dello Xavier), i Vat. Pers. 7, 8, 11 (apologia cri­ stiana di P. Della Valle e confutazione musulmana), il Vat. Pers. 59 (traduzione della Summa di S. Tommaso). Vat. Pers. 61 : Pentateuco in persiano con caratteri ebraici, codice importante descritto da I. G u id i , D i una versione persiana del Pentateuco, nei Rendiconti di Scienze morali, storiche e filologiche dell1Accademia dei Lincei, serie IV, vol. I (1885), pp. 347-355. Vat. Pers. 51, 55 contenenti una traduzione o parafrasi per­ siana del Corano in alfabeto arabo e trascrizione in caratteri latini. Vat. Pers. 6, Borg. Pers. 8, 14, 15, 17 : lessici italo-persiani e latino-persiani. Vat. Pers. 22: uno dei codici più preziosi della raccolta sotto l’aspetto filologico, contenente il lessico persiano di Asadì, Lugat-i Furs, nel quale sono conservati versi di antichi poeti persiani non conosciuti per altra fonte. È stato criticamente edito da P. H o r n , Asadì's neupersisches Wdrterbuch “ Lughat-i Furs ” nelle Abhandlungen Kònigl. Ges. der Wiss. zu Gottingen, P hil-H ist. Klasse. Neue Folge, Bd. 1, nr. 8, Berlino 1897. Per alcuni punti dubbi può essere ancora utilmente consultato l’originale. Per una recente edi­ zione su altri mss. fatta a Teheran si veda qui avanti sotto Vat. Pers. 22. Nel campo della lessicografia vanno considerati, anche per la data di copia, i Vat. Pers. 831 (Qànùn-i Adab di Hubais at-Tiflïsï) e Borg. Pers. 11 (as-Sâml f i l'asamì di al-Maidànì). Vat. Pers. 30: Ganknama-yi Kism, poemetto di un certo Qadri sulla battaglia dell’isoletta di Kism nel Golfo Persico tra Porto­ ghesi e Persiani nel 1030 Eg. (1620-1621), edito da L. B o n e l l i , 2

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PREFAZIONE

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II poemetto persiano negli A tti della R. Acc. dei Lincei, serie IV, Rendiconti, vol. VI (1890), pp. 291-303. Altre opere di storia persiana politica o letteraria si trovano in Vat. Pers. 16, 106; di storia musulmana indiana in persiano in Vat. Pers. 90-92, 93-97, 157. Vat. Pers. 33: documenti in persiano relativi alla storia del­ l’India (Surat) e delle Indie Orientali e del commercio olandese. Vat. Pers. 113: Mirsàd ul-ibad, copia abbastanza antica del noto trattato di mistica di ar-Râzï. Vat. Pers. 40: bellissimo manoscritto, di notevole antichità (869 Eg. = 1465 d. Cr.), in ottima scrittura, contenente un testo molto accurato del trattato di etica Ahlàq-i N astri di Nasir ud-Dìn Muhammad at-Tüsï. Altro trattato di etica anonimo, intitolato Tuhfat al-mulùk, è in Vat. Pers. 12. Vat. Pers. 142: pregevolissimo trattato di mistica in versi di GamàlI intitolato Tanbih ul-arifìn, in bella scrittura con fregi e ornamenti, datato 865 Eg. (1461 d. C). Vat. Pers. 17, 34, 135, 140, 145: notevoli testi hurufì utili per lo studio di quella aberrazione che è nota con il nome di Hurùfismo e che si sviluppò specialmente in ambiente bektashì. Barb. Or. 104: splendido manoscritto del 967 Eg. (1559-1560 d. C.) contenente tre poemi storico-romanzeschi o mistico-amorosi di Hâtifî, con rilegatura dipinta su lacca. Ross. 877 : ottimo manoscritto del 982 Eg. (1572 d. Cr.), con­ tenente un poemetto di Hâtifî, in bella scrittura di una donna e sette notevoli miniature figurate. Gli altri codici contengono esemplari più o meno antichi e più o meno corretti e pregevoli delle opere di Sa'dì (molti Gulistàn e Bûstân), Hâfiz, Nizâmï, Galâl ud-Dîn Rümï, Gami, trattati di gram­ matica e di logica, lessici, modelli di stile epistolare (insù). V’è copia della Hadìqat ul-haqiqah di Sanà’ì, un buon esemplare dello Sâhnâma di Firdüsl (Vat. Pers. 118), una notevole versione del­ l’epitome di TcCrih al-hukamd di al-Qiftì (Vat. Pers. 133), un Farasnàma (Vat. Pers. 138), qualche trattato di astronomia, di astrologia e di medicina, quattro lettere di scià persiani ai Papi. Si vedano in fine al catalogo l’indice per materia, gl’ indici degli autori e delle opere e gl’ indici paleografici. V

V

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19

PREFAZIONE

6. — Tabella di concordanze tra i cataloghi a stampa di Mai (') e Horn e il presente elenco (solo per i Vat. Pers. 1-85). Vat. Pers. presente elenco

Vat. Pers. cat. Mai

1 2 3 4 5

1 2 3 4 5

6

6

7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23

7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23

Vat. Pers. cat. H orn

1 2 6 7 11 35 12 69 27“ 27b 22 70 51 57 23 48 32 28 71 33 36 37 38

Vat. Pers. presente elenco

Vat. Pers. cat. Mai

V at. Pers. cat. Horn

24 25

24 25

42 62

27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 T

50 59 67 66 46 25 47 24 60 52 8 34 72 26 73 9 53 13 40



(/tutte

Ture.

Vat. 101 )

27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45

(4) La lettera T accanto ad alcuni numeri del catalogo Mai significa Vat. Turco e indica codici compresi dal Mai nel fondo vat. turco successivamente tra­ sferiti al fondo vaticano persiano.

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20

PREFAZIONE

Vat. Pers. presente elenco

(nu n c

Ture.

Vat. Pers. cat. Mai

Vat. Pers. cat. Horn

Vat. 102 )

47 48 49

(nunc

Ture.

47 48 49

14 15 16

V?t. Ture. 103 ) (nunc

51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 —

(nunc

Ture.

Vat. 104)

Vat. Pers. presente elenco

51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63

21 17 . 74 43 20 3 18 54 19 63 10 55 75

V at. Pers. cat. Mai

Vat. Pers. cat. Horn

32 T 35 T 37 T 42 T 43 T 46 T 51 T 55 T

49 29 30 39 76 77 61 4 5 58 65 45

Vat. 105 )

66

67 68

69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85

68

45 56 T 64 T

64 51 78 41 44 31

I Vat. Pers. 86 segg. non sono stati descritti in nessun cata­ logo a stampa prima del presente elenco (‘).(*) (*) Un cenno a Vat. Pers. 32, 112, 147 si trova nel C atalogo d e lla M o stra d i m a n o sc ritti e docu m en ti o r ie n ta li te n u ti d a lla B ib lio teca A p o sto lic a V aticana e d a l­ l ’A r c h iv io S eg reto n e ll’occasione d e l X I X C on gresso In te rn a zio n a le d e g li O rien ta­ lis ti. Città del Vaticano, 1935.

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PREFAZIONE

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7. — Abbreviazioni usate net presente Elenco. A. Opere biobibHograficheArberry - Catalogue o f the Library o f the India Office, vol. II, parte VI: Persian Books by A. J. A rberry, Londra, 1937. Brockelmann - C. B rockelmann, Geschichte der arabischen Litteratur, Weimar Berlin, 1898-1902, e Supplementband I, II, III, Leiden, 1937-1942. Browne - E. G. B rowne, A literary History o f Persia, in 4 voli., Londra-Cambridge, 1906-1928. Edwards - Edward E dwards, A catalogue o f the persian printed books in the British Museum, Londra, 1922. E. I. - Encyclopédie de l'IsIàm, Leida, 1908-1938. Hammer - Jos. von H ammer, Geschichte der schonen Redekünste Persiens mit einer B lüthenlese, Vienna, 1818. H. H. - H aggï H alìfa, K a sf az zunùn ran asàmî al-kutub walfunün. Si cita l’edizione con trad, latina di G. F lügel, Lipsia, 18351858. È in corso una nuova edizione a Istanbul, dal 1941. Hammer - J. H ammer-Purgstall, Geschichte der schonen Redekünste Persiens, Vienna, 1818. Levi Della Vida - G. L evi D ella V ida, Ricerche sulla formazione del più antico fondo dei manoscritti orientali della Biblioteca Vaticana, Città del Vaticano, 1939. Ό . Mii. - B ursal'ì M ehmed T ahir, Osmànli Mi!ellifleri, voli. I, II, III, Istanbul, 1333-1346 Eg. Ouseley - Sir Gore O useley, Bart., Biographical Notices o f per­ sian poets, Londra, 1846. Pizzi - I. P izzi, Storia della poesia persiana, in 2 voli., Torino, 1894. Storey - C. A. S torey, Persian Literature, A biobibliographical Survey, Londra, Luzac, 1927 e segg.: I. Quranic Littérature, 1927. - II. 1. General History. The Prophets and early Islam, 1935. - II. 2. Special History of Persia, Central Asia and the remaining part o f the world except India, 1936. - II. 3. History o f India, 1939.

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22

PREFAZIONE

B. Cataloghi (*) Aberystwyth - H. E thé , The National Library o f Wales. Cata­ logue o f the oriental manuscripts, persian, arabic and hindustani, Aberystwyth, 1916. Algeri - Catalogue général des manuscrits des bibliothèques publi­ ques de France. Départements. T. X V III. Alger, par E. F agnan, Parigi, 1893. Ambrosiana - G. De H ammer, Catalogo dei codici arabi, persiani e turchi della Biblioteca Ambrosiana, in « Biblioteca Italiana o sia Giornale di Letteratura, Scienze ed Arti », vol. XCIV (1839), pp. 22-49, 322-348. Amburgo - C. B rockelmann, Katalog der orientaliscben Handschr i f ten der Stadtbibliothek zu Hamburg, Teii I, Amburgo, 1903. Bankipore - Catalogue o f the Persian and Arabic Manuscripts in the Oriental Public Library o f Bankipore, Patna-Calcutta, 19081939. Un Index to the Catalogue Raisonne o f the Persian Ma­ nuscripts of the Oriental Public Library at Bankipore prepa­ rato da Maulavi A bdul M uqtadir, edito a Patna nel 1939, fa­ cilita la consultazione dei volumi del catalogo riguardanti opere persiane e cioè I, li, III, VI, VII, Vili, IX, XI, XIV, XVI, XVII e Suppl, volumes MI. Berlino - W. P ertsch, Verzeichniss der persischen Handschriften der Kdnìglichen Bìbliothek zu Berlin, Berlino, 1888. Bodleiana - Catalogue o f the persian, turkish, hindûstânî andpushtû manuscripts in the Bodleian Library begun by Ed. S achau, contimied and edited by H. E thé , I. The Persian Manuscripts, II. Turkish, Hindûstânî, Pushtû and additional Persian Manu­ scripts, Oxford, 1889-1930. Bologna - V. R osen, Remarques sur les manuscrits orientaux de­ là collection M arsigli à Bologne, negli « Atti della R. Acc. dei Lincei, Memorie della Classe di Scienze Morali, Storiche e Filologiche », serie III, vol. XII (1884), pp. 163-295. British Museum - Ch. R ieu, Catalogue of the Persian Manuscripts in the British Museum, 3 voli., Londra, 1879-1893. Idem, Sup­ plement to the catalogue o f the Persian Manuscripts in the British Museum, Londra, 1895. (') Si è seguito il criterio di citare le collezioni secondo la località e la b i­ blioteca o istituto. I codici sono citati .secondo il nr. (numero), più raram ente se­ condo la p. (pagina) del catalogo.

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p r e f a z io n e

23

British Museum D. L. - A. G. E llis and Ed. E dwards, A descrip­ tive List o f the arabic mss. acquired....... since 1894, Lon­ dra, 1912. C a ir o - Fihrist al-Kutub al-farisiyy a wal-gawiyya al-mahfuza bil-kutubhâna al-hidïwiyya al-misriyya, a c u r a d i 'Ali Efendì Hilmï ad-D Â G iSTÂ N ï, Cairo, 1306 Eg. Calcutta As. Soc. - W. Ivanow, Concise descriptive catalogue o f the Persian Manuscripts in the collection of the Asiatic Society o f Bengal, Calcutta, 1924-1928. (Citato attraverso Zetterstéen, vedi Uppsala Zett.). Calcutta Curzon - W. Ivanow, Concise descriptive catalogue o f the Persian Manuscripts in the Curzon collection, Calcutta, 1926. (Citato attraverso Zetterstéen). Calcutta Madrasa - K amâlu ’d - D în A hmad and 'A bdu Ί-M uqtadir, Catalogue o f the arabic and persian manuscripts in the Library o f the Calcutta Madrasah. With an introduction by E. D enison R oss, Calcutta, 1905. Cambridge .Browne - A descriptive catalogue o f the oriental mss. belonging to the late E. G. Browne by E. G. B rowne. Com­ pleted and edited by R. A. N icholson, Cambridge, 1932. Cambridge Pers. - E. G. B rowne, A catalogue o f the persian manu­ scripts in the Library of the University o f Cambridge, Cam­ bridge, 1896. Cambridge Suppi. - E. G. B rowne, A Hand-list o f muhammedan manuscripts in the Library o f the Univ. o f Cambridge, Cam­ bridge, 1900. (I mss. persiani sono semplicemente elencati con rinvio a Cambridge Pers.). Uscì poi A supplementary Hand-list ecc., Cambridge, 1922, che comprende anche altre collezioni di Cambridge e aggiunte alla collezione della Libreria dell’Uni­ versità. E questa che qui si cita con l’abbreviazione « Cam­ bridge Suppl. ». Copenhaguen - A. F. Mehren , Codices persici, turcici, hindustani variique alii Bibliothecae Regiae Hafniensis, Hafniae, 1857, (nn. 1-143 persiani). Costantinopoli, vedi Istanbul. Dresda - H. O. F leischer, Catalogus codicum manuscriptorum orien­ talium Bibliothecae Regiae Dresdensis, Lipsia, 1831. Dublino - Catalogue o f the Manuscripts in the Library o f Trinity College, Dublin. - Dublino, 1900.

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24

p r e f a z io n e

Firenze - I. P izzi, Catalogo dei codici persiani della Biblioteca Me­ dicea Laurenziana, in « Cataloghi dei Codici Orientali di al­ cune Biblioteche d’Italia», Roma, 1878 segg., pp. 299-320. Gotha - W. P ertsch, Die orientalischen Handschriften der Herzoglichen Bibliothek zu Gotha, I. Die Persischen Handschriften, Vienna, 1859. Heidelberg - J. B erenbach, Verzeichnis dar neuerworbenen orien­ talischen Handschriften der Universitdtsbibliothek Heidelberg, in « Zeit. fur Semitistik », VI (1928), pp. 213-23T’ ; X (1935), pp. 74-104. India Office - H. Ethé, Catalogne o f Persian Manuscripts in the Library o f the India Office, 2 voli., Londra, 1903-1937 (il vol. II riveduto da Ed. E d w a r d s ). Istanbul Horn - P. H orn, Persische Handscnften in Constantinopel, in «Z.D.M.G. », LIV (1900), pp. 275-332, 475-509. Istanbul Tauer - F. T auer, Les manuscripts persans historiques des bibliothèques de Stamboul, in < Archiv Orientàlni » III (1931), pp. 87-118, 303-321, 426491; IV (1932), pp. 92-107, 193-207. Leida - R. D ozy ecc., Catalogus codicum orientalium Bibliothecae Academiae Lugduno-Batavae, Leida, 1851-1877. Leningrado, vedi Pietroburgo. Lipsia - H. O. F leischer, Codices arabici, persici, turcici, in « Ca­ talogus librorum manuscriptorum qui in bibliotheca senatoria civitatis lipsiensis asservantur » di R. N aumann, Grimae, 1838, pp. 327-559. Lipsia Univ. - K. V ollers, Katalog der islamischen, christlich-orientalischen, jìidischen und samaritanischen Handschriften der Universitàts-Bibliothek zu Leipzig. M it einem Beitrag von J. Leipoldt, Lipsia, 1906. Londra As. Soc. - W. H. Morley, A descriptive catalogue o f the historical manuscripts in the arabic and Persian languages pre­ served in the Library o f the R. As. Society o f Great Britain and Ireland, Londra, 1854. Manchester (Lipdesiana) - C rawford ecc., Handlist op Oriental Manuscripts (Arabic, Persian, Turkish), Aberdeen, 1898. Mashad - O k ta i , Fihrist-i Kutubhdna-yi mubaraka-yi  sitân-i quds-i Rizavi, Mashad, 1345 Eg. ; cfr. W. Ivanow, A notice on the Library attached to the Shrine o f Imam Riza at Meshed, in «J. R. A. S. », 1920, pp. 535-563.

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PREFAZIONE

25

Milano, vedi Ambrosiana. Monaco - J. A u m e r , Die persischen Handschriften der K. H of -und Staatsbibliothek in München, Monaco, 1866. Oudh - A. S p r e n g e r , A catalogue o f the arabic, persian and hindiistdny manuscripts of the Libraries o f the King o f Oudh, I. Persian and hindustany Poetry, Calcutta, 1854. Oxford, vedi Bodleiana. Parigi - E. B l o c h e t , Catalogue des manuscrits persans de la B i­ bliothèque Nationale, vol. I-IV, Parigi, 1905-1934. Pietroburgo - B. D o r n , Catalogue des manuscrits et xylographes orientaux de la Bibl. Imp. Publique de St. Pétersbourg, Pie­ troburgo, 1852. Pietroburgo 1st. - V. R o s e n , Les manuscrits persans de ΓInstitut de Langues Orientales, Pietroburgo, 1886. Pietroburgo Univ. - C. S a l e m a n n et V. R o s e n , Indices alphabetici codicum manuscriptorum persicorum, turcicorum, arabicorum, qui in Bibliotheca Imperialis Universitatis Petropolitanae adservantur, Pietroburgo, 1888. Un Supplementum a cura di A. R o m a sk ew ic s usci nei « Zapiski Kollegii Vostokovedov », vol. I, Leningrado, 1925. Princeton - Descriptive Catalog o f the Garrett Collection o f persian, turkish and indie manuscripts including some miniatures in the Princeton University Library, by M. E. Moghadam Yahya A r m a j a n i under the supervision o f Phil. K. H im , Princeton, 1939. Roma Caetani - G . G a b r ie l i , La fondazione Caetani per g li studi musulmani, Roma, 1926. [La fondazione è nell’Acc. dei Lincei]. Vedasi anche: I. P izzi, Catalogo é descrizione di X X II codici manoscritti persiani della Biblioteca della R. Acc. dei Lincei donati dal corrispondente Leone Caetani, in « Rendiconti della R. Acc. dei Lincei >, vol. XXI, 3 (1912), pp. 109-124. Roma Casanatense - L. B o n e l l i , Catalogo dei codici arabi, persiani e turchi della Biblioteca Casanatense, in « Cataloghi dei codici orientali di alcune biblioteche d’Italia », Roma, 1878 seg., pp. 403-474.

Roma Vitt. Em. - I. G u id i , Catalogo dei codici siriaci, arabi, turchi e persiani della Biblioteca Vittorio Emanuele, in « Cataloghi dei codici orientali di alcune biblioteche d’Italia », Roma 1878 seg., pp. 1-38. Strasburgo - S. L a n d a u e r , Katalog der hebr. arab. pers. u. türk. Hss. der K. Univ. u. Landsbibl. zu Strassburg, Strassburg, 1881.

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PREFAZIONE

Teheran Magiis - Y u su f F t isa m i , F ihrist-i Kitabhana-yi Maglis-i Sürâ-yi millì, Teheran, vol. I, 1305; vol. II, 1311 Eg. (1932). Teheran Sipahsâlâr - I bn Y u su f S ïr â z î , Fihrist-i Kitâbhàna-yi dâniskada-yi mcCqùl ü manqül dar madrasa-yi Sipahsâlar, vol. MI, Teheran, 1313-1318 Eg. (1934-1939). Torino - C. A. N a l l in o , I manoscritti arabi, persiani, siriaci e turchi della Bibl. Nazionale e della R. Acc. delle Scienze di Torino, Torino, 1900. Uppsala Tornberg - C. J. T o r n b e r g , Codices arabici, persici et turdei Bibliothecae Regiae Universitatis Upsaliensis, Upsalae-Lundae, 1849. Uppsala Z e t t - K. V. Z e t t e r s t é e n , Die arabischen, persischen und türkischen Handschriften der Universitatsbibhothek zu Uppsala, in « Le Monde Oriental », XXII (1928). È continuazione del Catalogo di Tornberg. Vaticana Ar. - G. L e v i D e l l a V id a , Elenco dei manoscritti arabi islamici della Biblioteca Vaticana, Città del Vaticano, 1935. Venezia Nan. - Sim. A s s e m a n i , Catalogo de' codici manoscritti orientali della Biblioteca Naniana, Padova, 1787-1792. (Questi codici dovrebbero trovarsi ora nella Marciana di Venezia che presentemente annovera 27 mss. persiani. Cfr. F. B e r c h e t , La Repmbblica di Venezia e la Persia. Nuovi documenti e regesti, Venezia 1866. Si veda anche G . G a b r ie l i , Manoscritti e carte orientali nelle biblioteche e negli archivi d ’Italia, Firenze, 1930). Vienna - C. F l Cg e l , Die arabischen, persischen und türkischen Handschriften der Kaiserlich-Kòniglichen Hofbibliothek zu Wien, vol. I-III, Vienna, 1865-1867. Vienna Ak. - A. K r a f f t , Die arabischen, persischen und türkischen Hss. der K. K. orientalischen Akademie zu Wien, Vienna, 1842.

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VATICANI

PERSIANI

Vat. Pers. 1 Cart.; fine sec. XVI - inizio sec. XVII d. Cr.; cm. 26,5 X 15, 5; ff. 189; linee 15 ; scrittura nasta’lïq ; legatura orientale in pelle. Fol. 1 : « Donato dal Cav. Fra Ruberto Strozzi a Francesco Redi l ’anno 1669 in Firenze ». Il codice fu donato alla Vaticana da Papa Benedetto XIV nel 1741 (nota di Gius. Assemani).

I Quattro Vangeli in traduzione persiana. Inizio del Vangelo di S. Matteo; (Jb db I

^

I_jbCS"

^Lb

(__ybo

Fine del Vangelo di S. Matteo: b

Ubi b ^ bLbl bb- o 1^ ·

Non v’è indicazione dell’autore della versione nè della data di copia. Le divisioni in capitoli dette cUr°l si alternano con divi­ sioni dette J -ο* come nel ms. Cambridge, nr. 2. Fine del Vangelo di S. Giovanni: bb-wj 1

f.

Ua*jj c^bio obi j.lr |A£b*o

^Jbbb

Cfr. Vat. Pers. 2,3,4, 523, 56, 73, 74, 100; Barb. Orient. 89; Borg. Pers. 18, 19. Per le versioni persiane dei Vangeli si veda quanto è detto qui sopra nell’in­ troduzione (pp. 16-17). Per un confronto si dovranno tenere presenti le numerose versioni manoscritte di Roma Casanatense, nr. 1 (copia del 1014 Eg. su esemplare del 718 Eg. in persiano arcaico); Firenze, nr. 2, 3; Pietroburgo, p. 241 (i Quattro Vangeli di mano di Sarghls Lüc b. Amir Malik, in data 718 Eg.); Monaco, nr. 340; India Office, nr. 2713-2714; Cambridge Pers., nr. 1 seg., Cambridge Suppl, nr. 92-93; Bodleiana, nr. 1833 seg.; Berlino, nr. 1096-1097; Parigi, n. 6-12 (il nr. 7 corrisponde a Borg. Pers. 18); Vienna, III, p. 11; Leida, V, p. 90 (a Pera di Costantinopoli,

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ELENCO DEI MANOSCRITTI PERSIANI

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ragab 869 Eg.) ecc. ecc. Una trad, dei Vangeli, opera del carmelitano Padre Pe­ dro, è segnalata in Manchester, p. 171. Edizioni a stampa di Vangeli in persiano : Bibbia Poliglotta di Walton, Lon­ dra, 1654-1657, V (dal bodleiano nr. 1835) ; Novum Testamentum Domini et Sal­ vatoris nostri Jesu Christi e graeca in persicam linguam a viro reverendo Henrico Martyno translatum in urbe Schiras, mine vero cura et sumptibus Societatis Biblicae ruthenicae typis editum, Petropoli, apud Jos. Joannem, 1815, 455 -f- 4 pp. (titolo per­ siano Paimàn-i tâza ecc.), comprendente anche gli Atti, le Epistole e l’Apocalisse. Cfr. anche E d w a r d s , s . v . « Bible » ; Z e n k e r , Bibliotheca orientalis, II, Leipzig, 1861, p. 102-103.

Vat. Pers. 2 Cart.; fine sec. XVII - inizio sec. XVIII d. Cr.; cm. 31 X 18, 3 ; linee 16 ; scrittura nasta'lìq indiana elegante ; sarlauh a pagina intera assai belli ai f 11. l v, 33, 54, 78 all’inizio d’ogni Vangelo ; fregi e ornamenti ai titoli di ogni capitolo e alla fine di ogni Vangelo ; legatura occidentale in pelle. Fol. 1: « Evangelia quatuor persice, elegantissimo charactere k=L in regno Golcondae exarata, Adriano Relando donata a P. van der Vorm (?) ».

I Quattro Vangeli in traduzione persiana. I Vangeli sono qui divisi in J-os e non in ζΐ ^°Ι. Inizio del Vangelo di S. Matteo: ^ jaJI j'

ώ*?.

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F ine di S. IMatteo :

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^ l.t..o 1»

Cfr. Vat. Pers. 1,3, 4, 523, 56, 73, 74, 100; Barb. Orient. 89; Borg. Pers. 18, 19. Vat. Pers. 3 Cart.; 1598 d. Cr.; cm. 2 2 ,5 χ 17; AT. 62; linee 15; scrittura nastri; legatura in pergamena flessibile con stemma del Cardinale Santoro (come Barb. Orient. 89). Cfr. G. L ev i D ella V i d a , Ricerche, p. 189, 200, 201, 202, 204, 205 ecc. Fol. 60v: « Ex libris Leonardi Abel Episcopi Sidoniensis ».

Vangelo di S. Matteo. Inizio: db [cancellato e corretto in c^ ] 0 La*j [cancellato] U J }\ ...

yS 1 juO

^Lo IÒìL J o )y D

^Lma-4

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VATICANI PERSIANI

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1-4

Da fol. 60v risulta che il codice fu copiato a Roma da Toma· gàn, armeno di Aleppo, sotto il pontificato di Clemente [ V i l i ] nel mese di rabi' II (sic) dell’anno di Cristo 1598. E evidente ch’esso fu copiato sul Vat. Pers. 4 del quale riproduce il colophon. Ad esso identici sono il Laurenziano nr. 3 (Firenze); Barb. Or. 89; Parigi, nr. 10. Cfr. Vat. Pers. 1, 2, 4, 56, 73, 74, 100; Barb. Or. 89; Borg. Pers. 18, 19. L hvi D e l l a

V

id a

,

p. 216, 220-221, 244.

Vat. Pers. 4 Cart; primi di ragab 712 Eg.; cm. 16 X 11; ff. 81; linee 14; scrittura nashì; legatura europea in pelle con stemma dorato del Card. Barberini sul piatto supe­ riore, di Urbano V ili sul piatto inferiore. Fol. 79v: nota di Tomàgàn l’armeno. Fol. 80v: nota in italiano redatta a Roma nel 1598 da Giov. Battista Vecchietti fiorentino.

Vangelo di S. Matteo. Inizio: J 5t cLc°l Fine:

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Colophon con la data di copia ragab 712 Eg. e menzione del copista Mas'üd ibn Ibrâhîm: àS y ^ AJtfiS t

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La grafia arcaica del ms. distingue quasi sempre il dal per­ siano: ecc. E questo il primo ms. persiano entrato nella Vaticana (vedasi qui sopra nella prefazione e G. L e v i D e l l a V id a , Ricerche, p. 167, 168, 443). Da questo Vat. Pers. 4 furono copiati il Vat. Pers. 3,

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30

ELENCO DEI MANOSCRITTI PERSIANI

Barb. Or. 89, l’Ambrosiano 82, probabilmente Firenze n. 2 e Pa­ rigi n. 10 (che il Blochet dice essere stato copiato « prima del 1609 » su « un testo antichissimo della Vaticana »). Cfr. Vat. Pers. 1, 2, 3, 56, 73, 74, 100; Barb. Or. 89; Borg. Pers. 18, 19.

Vat. Pers. 5 Cart.; 7 ramadàn 1029 Eg.; cm. 21 X 15; ff. 88; linee 10; scrittura nasta’/ìq ; legatura orientale in pelle. Sul fol. 1: « Valle, 49 η. V ».

Catechismo cristiano a domanda e risposta intitolato Intihab-i 'âqctid ü 'amaliyyât-i dïn-i 'Isaviyân. Dottrina Cristiana del Card. Rob. Be l l a r mi n o , trad, in per­ siano a Lahore (come risulta da Vat. Pers. 6) a cura di Padri Gesuiti. E diviso in capitoli {fasi)·, il 1° dar bàb-i nisan-i 'Isaviyân \ 8° dar bàb-i anci lazim ast bar 'Isavì k i bi-dànad; 15° sui quattro novissimi {cahar cìz-i âhirïn), cioè la morte, la risurrezione, l’in­ ferno, il paradiso. Inizio, dopo il titolo (fol. l v): i \ iAsL

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La Madonna è detta Btbl Maryam jjtJColophon (fol. 84’): pj* £^13 y Jl^-o , Li

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Cir. Vat. Pers. 6. Cambridge, pag. 5 (titolo intihâb- ί nr. 1098 (identico, ma meno corretto); traduzione della Dottrina Cristiana del Nan., II, p. 7 (data 20 muharram 1034

hikâyat ü 'amaliyyât-i dtn-i 'Tsà)·, Berlino, Parigi, nr. 19 (dove è rilevato ch’è una Cardinale Bellarmino); nr. 21-22; Venezia Eg.); Lipsia, nr. 1073.

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VATICANI PERSIANI 4-6

31

G. H o f f m a n n , Il Beato Bellarmino e g li Orientali, in Orientalia Christiana, voi. V ili, fase. 6, Roma, 1927. Cfr. S o m m e r v o g e l , Bibl. de la Compagnie de Jésus, I, pp. 1187-1204; V ili, pp. 1800-1804. Per altra trad, persiana della Dottrina Cri­ stiana del Cardinale Bellarmino a cura di Padre Ignazio di Gesù, dei Carmelitani Scalzi, cfr. P. A mbrosius a S. T h e r e s i a , Bio-bibliographia missionaria ordinis Carmelitarum Discalceatorum, Roma, 1941, p. 102-103.

Vat. Pers. 6 Cart.; inizio sec. XVII d. Cr.; cm 30,5 χ 21 ; pag. I-II 4" ff· 1-274 + ff. 8; linee 15; scrittura nasht grande ; legatura europea in pelle. Sul fol. di guardia : « Valle XLVIII ».

Lessico persiano-italiano dei vocaboli contenuti in Vat. Pers. 5 come appare dal titolo: « Vocabulario persiano e toscano di tutte le parole che si contengono nella Dottrina Christiana che gli anni passati in Lahor, per opera de Padri Gesuiti in lingua persiana fu scritta. A pubblica utilità de curiosi di questa lingua messo insieme da gli studenti del Colleggio (sic) di S. Pietro e San Paolo che nella città di Sphahan (sic) capo e reggia di tutto l’Imperio persiano da i Padri Carmelitani Scalzi ultimamente è stato eretto ». Il codice è dell’inizio del sec. XVII, contemporaneo al passag­ gio di Pietro Della Valle da Isfahan (1617-1622). I vocaboli persiani sono disposti secondo il doppio ordine della lettera iniziale (detta bàb) e della finale (detta fasi). Sono distinti con A i vocaboli arabi. La traduzione in italiano è per lo più se­ guita dalla corrispondente latina. Per ogni vocabolo si fa rinvio al testo persiano del Catechismo e Dottrina Cristiana citandosi il ca­ pitolo (fasi) con l’abbreviazione ό e la questione-risposta con E (abbreviazione di risposta). Qualche correzione ai margini. Nei ff. 277-279 in carattere minutissimo elenco alfabetico di tutti i vocaboli italiani del lessico con rinvio alle pagine. Fol. 16 notevole l’espressione Rim Papa per Lk |*aw

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Segue la spiegazione dei cinque usui ud-dtn. A proposito del 4° suW'imamato si spiega che il fedele deve credere che dopo Mao­ metto il legittimo imam e califfo dei Musulmani iu 'Ali e che dopo di lui furono Hasan e Husein e quindi gli altri imam sciiti fino a Muhammad Mahdï Hâdï detto sahib az-zamàn (il 12° imam), scom­ parso, che riapparirà un giorno e riempirà il mondo di giustizia. Sono quindi esposte le prescrizioni canoniche relative alla preghiera. A fol. 110 è l’annotazione avvertente che il testo è stato coliazio­ nato: ixìò AbLLo i_ilx*· . Anche di questo testo il Della Valle aveva preparato una ver­ sione latina ( Viaggi, ediz. Brighton-Torino p. 182, 228) nel 1621. Questa « Professione della fede dei Persiani > o « Professione della legge maomettana secondo il rito dei Persiani » fu nel 1621 affi­ data da Pietro Della Valle a Padre Vincenzo, come è detto sotto Vat. Pers. 8*. Cfr. anche L. Bianconi, op. cit., p. 357, dove è riferito

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VATICANI PERSIANI 8 - 9

35

il titolo vero o supposto della traduzione che si ritiene perduta: Professio Fidei Muhammedanorum iuxta ritum Sciaitarum ex per­ sico idiomate in latinum versa. Parigi, nr. 75-77, 1457.

Vat. Pers. 9 Cart. ; 1624-1631 d. Cr. ; cm. 27 X 21 ; ff. 2 -f- 27 -p 2 ; linee 17; scrittura nasici di mano di P. Della Valle ; legatura europea in pelle. Sul fol. di guardia : « Valle 56 ».

Compendio in persiano di una trattazione di P. Cristoforo Bor­ ro, S. I., sul nuovo sistema cosmico di Tycho Brahe a cura di P. D e l l a V a l l e ; lavoro datato : Goa, 1624. Aggiunta la trad, italiana a Roma nel 1631. Titolo persiano (fol. 1): y C i-

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38

ELENCO DEI MANOSCRITTI PERSIANI

abbiano nella mente, affine di potervi applicare conveniente ri­ medio». Che lo scritto fosse in risposta al trattato di Della Valle risulta anche dall’esame del codice; brani interi dell’apologià di Della Valle sono riportati nel trattato persiano e segnati in rosso. Cambridge Pers., nr. 7-8 (due codici identici con lievi varianti nel titolo, datati 5 sa'ban 1031 Eg.); Parigi, nr. 54 (che il Blochet a torto ritiene diretto spe­ cialmente contro P. Girolamo Xavier). Sulla polemica cristiano-musulmana in ambiente persiano e indiano si vedano le notizie date sotto Vat. Pers. 395, 44, 47, 48; vedasi pure S. L k e , Controversial Tracts on Christianity and Mohammedanism by Rev. H. Martyn, Cambridge, 1824 (cenno in Journal Asiatique, VI, p. 181); Z e n k e r , Bibliotheca orientalis, II, Leipzig, 1861, pp. 102-103.

Vat. Pers. 12 Cart.; sec. XI Eg.; cm. 18 X 9 ; if. 81 ; linee 15, 17 e 21 ; scrittura s ik a s ta ; legatura orientale in pelle. Nel risguardo : « Valle 61 » e note varie. Al fol. 1 nota in latino di Andrea Gosullori, alunno di Propaganda Fide, in data 29 aprile 1775 con i titoli dei 15 capitoli dell’opera.

Miscellaneo : I. ff. 1-52: Trattato di etica intitolato (fol. Γ) Tuhfat ulmulük, senza indicazione dell’autore, diviso in 15 capitoli enunciati nei fogli l v, 2: 1) dar hirad; 2) dar sitayis-i ahl-i danis ; 3) dar hidmat-i pàdsàh; 4) dar sabr ü tibat ; 5) dar nlkl kardan ; 6) dar hü-yi nik ù bad; 7) dar nihuftan-i raz; 8) dar nïkï ü hirs (che nel testo è invece dar dunya ù hirs); 9) dar padsahi ; 10) dar nâ-dânï; 11) dar suhan guftan; 12) dar düsli; 13) dar huqüq-i düstân bar yakdigar ; 14) dar dusmanï ü asbâb-i an ; 15 dar tarbiyat ü nasïkat. Il trattato termina al fol. 52 senza chiusa e senza data. Al fol. 52v un hadit; fol. 53 in bianco. Comincia: ^ pJà 0 I_5

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Leida, I, p. 359.

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VATICANI PERSIANI 11-13

39

II. fi. 53v-64: Trattato di dogmatica sciita, compendio (muhtasar) intitolato: Tuhfat ul-abràr dar dikr-i hàlàt-i cCimma-yi ahyàr. Comprende un’introduzione (muqaddima), dodici capitoli (bàb) e una chiusa {halima). I 12 capitoli trattano dei dodici imam ; la chiusa parla dei segni della futura riapparizione àeW/màm na­ scosto. Comincia: 1^,**i\λ« òS «ìUCo f^ . . ·. .

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III. fi. 65T-80: Compendio sul calendario {taqvìm) di Na s i r u d - D ï n T ü s ï , m. 672 Eg., in 30 capitoli {sì fasi). Comincia: (_h°*

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Inserito foglio scritto da P. Della Valle: « Si fasi. Ë di Chogia Nesir Tusi » e titoli di 26 capitoli. Nel testo figure e quadri d’a­ stronomia. Cfr. Barb. Orient. 102 I. Firenze, nr. 27; Vienna, II, p. 490 ecc. ; Bodleiana, nr. 1511-1512; British Museum, II, p. 452-453v, India Office, nr. 2254-2555; Parigi, nr. 778, 783 ecc. E. I., s. V. « al-Tüsî Nasìr al-Din ».

Vat. Pers. 13 Cart.; inizio sec. XI Eg.; cm. 18,3 χ 11 ; ff. 110; linee 9; scrittura nasta’Rq molto larga ; legatura orientale in cartone ; dorso in pelle. Sul risguardo: «Valle 58». Al fol. 1: « nov. XIII».

Gulistàn di S a ' d i , m. 690 Eg. Il possessore P. Della Valle annotò nel risguardo : < Glustan {sic) cioè Istoria e versi persiani con caratteri arabici ». Comincia: £JI ** 'f ext-» Completo; finisce con il verso odi)U

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Manca la data di copia. Cfr. Vat. Pers. 36, 43, 58, 62, 632, 80, 84, 105; Borg. Pers. 16, 20. Copie frequenti in tutte le collezioni europee ed orientali. Edizioni numerosissime in Oriente e numerose in Europa. G. G e n t iu s , Musladìni Sadi Rosarium Politicum. Sive amoenum sortis humanae theatrum. De Persico in lalinum versum ecc., Amsterdam, 1651; E. Gladwin, Cal-

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40

ELENCO DEI MANOSCRITTI PERSIANI

cutta, 1806; J. Dumoulin, Calcutta, 1807 ; N Semelet, Parigi, 1827; E. B. Eastwick, Hertford, 1850 (con dizionario persiano-inglese); A. Sprenger, Calcutta, 1851; W. Nassau Lees, Calcutta, 1871; J. Platts, Londra, 1871; recente edizione critica di Muh. Furügï a Teheran, 1316 Eg. = 1937 d. Cr. Traduzioni (oltre quella di Gentius nel 1651) : in tedesco Ad. Olearius, Schlesswig, 1654 ; P. Wolf, Stuttgart, 1841 ; H. Graf, Lipsia, 1846 ; in francese Gaudin, Parigi, 1789; Semelet, Parigi, 1834; Ch. Defrémery, Parigi, 1858; F. Toussaint, Parigi, 1923 ; Gaudin, Parigi, 1930 ; in provenzale L. Piat, Montpellier, 1888 ; in inglese S. Sulivan, Londra, 1774; F. Gladwin, Calcutta, 1809 e Londra 1834 e ristampe; J. Ross, Londra, 1833; E. B. Eastwick, Hertford, 1852; J. T . Platts, Londra, 1873 ; R. Burton, Londra, 1928 ; E. Arnold (i primi 4 capitoli), Londra, 1899; A . J. Arberry (i primi due capitoli), Londra, 1946; in italiano Gh. De Vincentiis (introduzione e saggi dei capitoli III e VII), Napoli, 1873; I. Pizzi (com­ pleta), Lanciano, 1917. O u s e l e y , p p . 5-22, 352-364; H a m m e r , p p . 204-218 ; I. P i z z i , I, p p . 299-302; B r o w n e , I I , p p . 225-535 ; A r b e r r y , p p . 163-170 ; E. L, s. v. « Sa'di » ; E d w a r d s , s. v. « Muslih ibn 'Abd Ullâh », col. 545-574.

Vat. Pers. 14 Cart.; sec. X Eg., cm. 18,5 X 12,5; if. 125; linee 15 su due colonne; scrit­ tura nastalîq ; legatura orientale in pelle. Su un risguardo : « Valle 59 » e « nov. XIV ».

Büstan di S a ' d ï . Il Della Valle annotò : « Istorie persiane scritte con caratteri arabici ». Inizio noto (dopo la basmala) : X o*3·-

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Cfr. Vat. Pers. 75, 84, 87, 149, 154; Borg. Pers. 20. Copie frequenti in tutte le collezioni europee ed orientali. Edizioni numerose in Oriente: ultima di Muh. Furügï a Teheran, 1937; euro­ pee: Uri, Oxford, 1770; Ch. H. Graf, Vienna, 1858; A. Rogers, Londra, 1891. Traduzioni europee : Uri (parziale), Oxford, 1770 ; Graf, Jena, 1850, Ο. M. von Schlechta-Vssehrd,. Vienna, 1852 ; H. Wilberforce Clarke, Londra, 1878; A. C. Barbier de Meynard, Parigi, 1880; F. Rückert, Lipsia, 1832 ; A. Hart Edwards, Lon­ dra, 1911. P i z z i , I, pp. 296-298; B r o w n e , II, pp. 525-535; A r b e r r y , pp. 80-84; E .I., s, v. « Sa'dì ».

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41

VAtìCANI PERSIANI 13-15

V a t. P ers.

15

Cart.; ramadàn 1045 Eg.; cm. 23,5 X 13; ff. 168; linee 14; scrittura nasta'lìq molto regolare; legatura europea. Stemma di Papa Pio VI e del Cardinale Zelada (bibliotecario nel 1780). Sarlauh al fol. 6T. Al fol. 1 : « Reland 20 ». Al fol. 6 : « H. Relands ».

T r a tta to di d iritto m u su lm a n o sc iita in tito la to Gami'-i cAbbàsl di B a h â u d - D ì n [ o B a h â ’ ï ] M u h a m m a d a l - ' A m i l i m . 1030 E g . D iv is o in 20 ca p ito li (bàb) en u m era ti n ei ff. 7 v-8 ; in fine u n a hàtima. Inizio (d o p o basmala e hamdala) : ^ \

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C o n tin u a l’e n u m er a zio n e d e g li a r g o m e n ti di fed e, le n o rm e r e la tiv e al m atrim on io, ai waqf ec c. D a ta 5 ram ad àn 1045 E g . ; c o p is ta M ulla 'A b d u l-H u sa in i. S critto a H a id a r â b â d e d ivi c o lle z io n a to lo s t e s s o anno. Cfr. B o rg . P ers. 6.

Berlino, nr. 101; Bodleiana, n. 1784; Cambridge, nr. 25; Copenhagen, nr. 6; Monaco, nr. 334; India Office, nr. 2581; Parigi, nr. 70-71, 2228; Leida, IV, p. 78; Pietroburgo Univ., nr. 1096 ; Cambridge Suppl., nr. 351-352; British Museum, I, p. 25; Dresda, nr. 338; Teheran Sip., I, pp. 377-379; Dresda, nr. 33?; Manche­ ster, p. 125. Ediz. Lucknow, 1294 Eg.; Lahore, 1902 ; Bombay, 1910; Tabriz, 1277 Eg. ecc.

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ELENCO DEI MANOSCRITTI PERSIANI

42

V a t. P ers.

16

Cart. ; 1° gumâdà I 986 Eg. ; cm. 16 X 10,05; ff. 233; linee 15 ; scrittura n ash ì tendente al n asta'tiq ; legatura orientale in pelle.

Sul fol. di guardia: « Valle 41 ».

S to r ia isla m ica e p ersia n a fino al se c . X V I d. Cr. in tito la ta

Kitab lubb at-tavàrìh az zamàn-i Adam ià pàdsahl-yi sali Tahmasb [a g g iu n t o al-Husainï] di A m i r Y a h y à i b n eA b d a l - L a t ì f a l - Q a z v i n ì (m . 962 E g .). Inizio (fol. 2V): ecc. N e l fol. 3 V è m e n z io n a to il .P rin c ip e c h e B a h ra m a l-H u s a in ï a s -S a fa v ï. S e g u e il tito lo :

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I q u a ttro qism tr a tta n o la sto ria di : 1) M a o m etto e g li imam s c iiti; 2) i so v ra n i p r eisla m ici d e lia P e r sia ; 3) le d in a stie m u su l­ m a n e d e lla P e r sia fino ai S a fa v id i ; 4) (ff. 200-233) i S a fa v id i fino a ll’a n n o 9 4 8 E g . (1541-1542). A fol. 231v ΓΑ. p r o m e tte v a di scr i­ v e r e un a ltro lib r o su lla sto r ia d e llo sc ià T a h m a s b . II D e lla V a lle , c h e a c q u istò e co n su ltò il co d ic e , lo m en zio n a n e i Viaggi (ed iz. B r ig h to n -T o r in o , II, p. 183) co n il tito lo b e n e ita­ lia n izz a to di « M id ollo d e lle s to r ie » e lo d efin isc e « b r e v e c o m ­ p e n d io d ella sto r ia di tu tti i re d e lla P ersia, d a A d a m infin’a S cia h T a h a m a s p ». P e n s a v a di d o v e r lo un g io r n o « tradu r dal p e r sia n o in to s c a n o ». N e p a rla a n ch e più a v an ti (II, p. 262, 265, 330) e n el­ l ’o p u s c o lo Delle conditioni di Abbàs re di Persia (V e n e zia , 1628). Cfr. L . B ia n c o n i , Viaggio in Levante, p. 357 ; E . R o ssi, in Riv. degli Studi Orientali, X X I I (1947), p. 96, n. 2. Berlino, nr. 413; Bodleiana, nr. 88-95; British Museum, p. 104-797; Pietro­ burgo Univ., p. 18; Istanbul Tauer, III, p. 116; Parigi, nr. 327-335, 2177; Pietro­ burgo Univ., nr. 177; Leida, III, p. 6; Vienna Ak., nr. 245; Vienna, II, p. 71; Bankipore, VI, nr. 469. Ediz. Teheran, 1314 Eg., a cura di Yahyà b. 'Abd ul-Latïf Qazvïnï. Trad, di G. Gaulmin e A. Galland dal titolo L u b b -it T avarich seu M edu lla H is to r ia r u m pubblicata nel M agasin f ü r die neue H is to r ié di Biisching, Halle, 1783 (ristampa di una rara edizione di Parigi?). Il ms. della trad, latina è descritto in Dresda, nr. 363. S t o r e y , II, 1, p. I l i segg.; H. H ., V, nr. 11075.

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VATICANI PERSIANI 16-17

43

17

V a t. P ers.

Cart.; sec. X-XI Eg.; cm. 10 X 7; ff. 94; linee 10; scrittura nasta'llq ; lega­ tura europea in pelle. Sul fol. 1: « AJUI J-òà £_>y à * · A^LolyL _-..w-C ... Ai Ail j-ÿ» Ai^,-^.i [89] . . . . .

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(*) Inizio di g a za i; cfr. Vat. Pers. 130, fol. 230v.

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44

ELENCO DEI MANOSCRITTI PERSIANI

Fol. 94T sottoscrizione del copista, che doveva essere un bektâsî:

_jGùLII > —-xs". Cfr. Vat. Pers. 34, 135, 140, 145; Borg. Pers. 21. Textes Persans relatifs à la secte des Houroüfîs. Traduits et annotés par M. Clément H uart , suivis d ’une Étude sur ta religion des Houroüfîs pa r le docteur Rlz T kvfîq , Leida, 1909 (Gibb Memorial Series, IX); E. G. Brow ne , III, pp. 365375 ; 449-452 ; E. I., s. v. « Fadl Allah » e « Hurüfï ».

Vat. Pers. 18 Cart.; inizio sec. XI Eg.; cm. 28 X 1 8 ,8 ; ff. 19; scrittura nasta'/tq in nero

e in rosso ; legatura europea in pelle. Sul fol. di guardia : « Valle 54 ».

Tavole di oroscopi astrologici secondo le costellazioni intito­ lato : gadval-i m drifat-i ihtiyarat-i qamar dar burüg-i itnà 'asar. Testo persiano con traduzione latina a fronte. Titolo latino (di P. D e l l a V a l l e ) : * Tabula, proprie Rivolus, seu Codex cogni­ tionis electionum, lunae in signis duodecim ». Segne (ff. 3v-4) gadval-i mcCrifat-i tâlic- i atrâk va ru y at alahillah; traduz. latina: « Tabula cognitionis ascendentis Turearum et prospectus lunationum ». Poi (ff. 4-17v) gadval-i m drifat-i ta li-i sâl-i câlam va ruyat al-ahillah ; e titolo latino « Tabula cognitionis ascendentis anni et prospectus lunationum ». Calendario dell’anno 1029 Eg. (1619-1620 d. Cr.). ff. 17v-18. gadval-i mdrifat-i sitara-yi sekiz yïldïz [in turco] e titolo latino « Tabuta cognitionis sideris octo stellarum ». ff. 18VT9. gadval-i m drifat-i ittisalat-i qamar bà kavâkib-i sitta e titolo latino: « Tabula cognitionis coniundiomtm hoc est aspectuum lunae cum stellis ». Fol. 19v: spiegazione delle abbreviazioni usate nella versione latina. P. Della Valle nei suoi Viaggi (ediz. Brighton-Torino, II, p. 183, lettera in data 23-2-1621) enumera tre opuscoli di astrono­ mia e astrologia che andava traducendo in latino; il terzo era un