151 29 71MB
Italian Pages 732 Year 2019
1 ASTOLFI, RASCIONI & RICCI
Entriamo in azienda up
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA GLOBALE
AGGIORNAMENTI NORMATIVI ESERCIZI PER IMPARARE FACENDO SPAZIO COMPETENZE
TE58OAA
CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE
AGENDA 2030
HUBSCUOLA.IT
L’AMBIENTE INTERATTIVO PER LA DIDATTICA DIGITALE.
HUB Scuola è il centro del sistema per la didattica digitale. La piattaforma digitale per lo studio e l’insegnamento che permette al docente e allo studente di fruire del libro digitale e delle risorse multimediali integrate nel libro; consente inoltre di condividere i contenuti multimediali disponibili sulla piattaforma.
HUB Young è la App per usare la versione digitale del libro di testo. Il libro diventa pratico e intuitivo, stimola le dinamiche di apprendimento, favorisce l’inclusione e potenzia i risultati individuali.
I contenuti digitali integrativi che arricchiscono ed espandono il libro di testo sono raccolti in HUB Kit: audio, video, esercizi interattivi, materiali aggiuntivi e contenuti scaricabili, mappe concettuali, laboratori digitali e gallerie d’immagini.
HUB Smart è l’App per guardare i video e ascoltare gli audio del libro di testo, oltre a consentire agli studenti di allenarsi con i Test, direttamente dallo smartphone. *NOVITÀ HUB Test è la piattaforma per docenti e studenti, per creare verifiche e mettersi alla prova. Contiene un ricco database di quesiti disponibili ed è utilissima anche per l’allenamento individuale. *NOVITÀ HUB Campus è il portale disciplinare ricco di risorse per il docente. NOVITÀ
Come accedere a HUB Scuola? Vai su www.hubscuola.it e accedi con le tue credenziali Rizzoli Education. Non sei registrato? Vai su www.hubscuola.it, clicca su “registrati” e compila il form.
Scarica HUB Young Scarica l’App da HUB Scuola o dai principali store online per fruire del tuo libro e di tutte le risorse multimediali integrate. Lancia l’App, effettua il login e nella libreria troverai tutti i libri che hai attivato.
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Video, Audio e Test sempre a portata di mano. HUB Smart è l’App gratuita che permette di fruire di molti contenuti digitali del libro di testo direttamente dallo smartphone e dal tablet, senza necessità di registrazione.
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Usare HUB Smart è facile: verifica che sulla quarta di copertina del tuo libro di testo ci sia l’icona HUB Smart. Scarica l’App gratuita dai principali store online.
Se i contenuti digitali del tuo libro sono molti, troverai un unico QRCode nelle pagine di apertura dell’unità: inquadrandolo, vedrai l’elenco dei video, audio e Test dell’unità e potrai fruirne da subito.
I contenuti digitali sono sempre a disposizione nella Cronologia e puoi salvarli tra i Preferiti.
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HUB Test è la nuova piattaforma semplice e intuitiva che consente al docente di creare verifiche personalizzate per tutte le esigenze della classe. HUB Test permette di costruire verifiche scegliendo l’ordine scolastico, la materia e l’argomento.
Con HUB Test puoi:
La piattaforma permette di generare automaticamente le verifiche, fino a tre versioni differenti per file diverse. La verifica è pronta: può essere assegnata alla Classe Virtuale, oppure stampata e consegnata agli studenti.
scegliere un Test tra le moltissime verifiche già pronte, creare Test da zero scegliendo tra quesiti di varia tipologia: risposta multipla, vero/falso, completamento, trova l’errore, raggruppamento e risposta aperta, utilizzare singoli quesiti per verifiche personalizzate, infine, ritrovare sempre i test salvati nel tuo archivio. HUB Test è una risorsa validissima anche per gli studenti che possono allenarsi nelle varie materie e tenere traccia dei propri progressi. Il sistema infatti restituisce il Test corretto con feedback.
INVALSI
INVALSI
L’ambiente in cui lo studente può prepararsi alle prove ufficiali: è creato per avvicinare l’alunno all’interfaccia della piattaforma INVALSI e gli consente di svolgere le prove in modalità Computer Based. Su HUB Scuola sono a disposizione esercitazioni in italiano, matematica e inglese come previsto dalla normativa INVALSI.
LINK UTILI La piattaforma per la didattica digitale: hubscuola.it Il portale con le nostre novità: rizzolieducation.it L’assistenza per tutti: assistenza.hubscuola.it
Innovare insieme PROGETTI EDITORIALI
FORMAZIONE EVENTI E CONVEGNI
LIBRI DI TESTO MULTIMEDIALITÀ
COLLANA STRATEGIE DIDATTICHE
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CITTADINANZA GLOBALE AGENDA 2030
DIDATTICA COLLABORATIVA
CLASSE CAPOVOLTA
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NUOVO ESAME DI STATO
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PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E L’ORIENTAMENTO
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DIDATTICA PER LA CREATIVITÀ
CITTADINANZA DIGITALE
INSIEME A VOI DOCENTI
STUDENTI
Docenti, studenti, genitori, dirigenti scolastici sono i protagonisti di una scuola che propone sempre nuove side: per esempio, le nuove metodologie didattiche, la valorizzazione delle diferenze e degli stili di apprendimento, le nuove tecnologie e la multimedialità, la necessità di strumenti per aiutare i giovani nello studio e per accompagnarli nel loro percorso di apprendimento.
GENITORI
DIRIGENTI SCOLASTICI
Rizzoli Education propone un’oferta editoriale completa ed eicace per afrontare queste e altre side. L’oferta parte innanzitutto dall’ascolto di docenti, studenti e genitori ed è articolata per rispondere a tutte le loro esigenze. Soltanto così è possibile innovare insieme e rimanere al centro della scuola che cambia.
indice L’azienda e la sua organizzazione unità
1 L’azienda, il contesto in cui opera,
delocalizzazione e globalizzazione dei mercati 4 1 2 3 4 5
La funzione delle aziende I soggetti aziendali Gli stakeholder Le relazioni con il macroambiente Le relazioni con il mercato
4 6 7 9 10
unità
2 L’azienda come sistema
organizzato 1 2 3 4 5
Il concetto di organizzazione La struttura organizzativa Gli organi aziendali I modelli organizzativi di base L’organizzazione per processi
25 25 26 28 30 32
2
6 Le attività e le funzioni aziendali 7 Le scelte imprenditoriali 8 Localizzazione e delocalizzazione 9 Il sistema produttivo nazionale 10 I sistemi produttivi locali 11 La globalizzazione
12 13 16 17 18 19
Sintesi Verifica fine unità
21
6 Nuovi orientamenti nell’organizzazione aziendale 7 I meccanismi di coordinamento 8 I sistemi comunicativi 9 La comunicazione integrata
Sintesi Verifica fine unità
• Video introduttivo • Spunti per cominciare • Mappa personalizzabile
2
• Approfondimenti: – Le dimensioni aziendali – Sistema produttivo – Le origini dei distretti industriali • Lettura espressiva della sintesi
17 18 19 21
• Test in autoverifica su unità 1 • Interrogazione simulata con speakeraggio • Test interattivi
22
• Lettura espressiva della sintesi
39
• Test in autoverifica su unità 2 • Interrogazione simulata con speakeraggio • Test interattivi
40
• Test in autoverifica
44
• Video introduttivo • Spunti per cominciare • Mappa personalizzabile
52
• Lettura espressiva della sintesi
63
• Test in autoverifica su unità 1 • Interrogazione simulata con speakeraggio • Test interattivi
64
22
34 35 36 37 39 40
Spazio competenze Analizza il territorio Verifica delle competenze Laboratorio informatico Clil
43 44 47 51
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito unità
1 Le operazioni di gestione 1 La gestione dell’impresa 2 Le operazioni di gestione 3 Operazioni interne ed esterne di gestione
54 54 54 57
52
4 Gli aspetti della gestione 5 I cicli produttivi
59 59
Sintesi Verifica fine unità
63 64
unità
2 L’aspetto inanziario e l’aspetto
economico della gestione 1 2 3 4
I finanziamenti ottenuti dall’impresa I finanziamenti concessi dall’impresa I flussi della gestione L’equilibrio economico della gestione
66 66 69 70 73
unità
3 Il reddito
e il patrimonio aziendale 1 Il reddito globale 2 Il reddito d’esercizio 3 Il principio della competenza economica 4 Il patrimonio 5 Il calcolo del reddito d’esercizio e del patrimonio di funzionamento
83 83 85 88 91 93
5 Classificazione dei costi 6 Classificazione dei ricavi 7 Valori finanziari e valori economici
Sintesi Verifica fine unità 6 La remunerazione dell’imprenditore 7 Classificazione e valutazione degli elementi del patrimonio 8 Relazioni tra attività, passività e patrimonio netto 9 Parti ideali del patrimonio netto 10 L’equilibrio patrimoniale e finanziario
Sintesi
Verifica fine unità
73 75 75
• Lettura espressiva della sintesi
79
• Test in autoverifica su unità 2 • Interrogazione simulata con speakeraggio • Test interattivi
80
79 80
104 106
• Lettura espressiva della sintesi
118
• Test in autoverifica su unità 3 • Interrogazione simulata con speakeraggio • Test interattivi
119
• Test in autoverifica
125
• Video introduttivo • Spunti per cominciare • Mappa personalizzabile
134
108 111 113 118 119
Spazio competenze Analizza il territorio Verifica delle competenze Laboratorio informatico Clil
123 125 128 132
Il sistema informativo dell’impresa unità
1 Il sistema informativo aziendale
136 1 La comunicazione aziendale e il sistema informativo dell’impresa 136 2 L’elaborazione elettronica dei dati 138 3 L’articolazione del sistema informativo dell’impresa 139
unità
2 I conti e le scritture
dell’impresa 1 2 3 4
Il conto Le regole di registrazione nei conti La classificazione dei conti Il calcolo del saldo e la chiusura dei conti
unità
3 La contabilità IVA
146 146 147 150 152
175 1 L’imposta sul Valore Aggiunto 175 2 I presupposti di applicazione dell’IVA 177 3 Classificazione delle operazioni ai fini IVA 178
134
4 Il sistema informativo integrato 5 L’Information and Communication Technology
139
Sintesi Verifica fine unità
143
5 6 7 8
Le scritture dell’impresa Le scritture elementari Le contabilità sezionali L’inventario
Sintesi Verifica fine unità 4 5 6 7
Le fasi della vendita Pre-fatturazione e fatturazione La base imponibile IVA Le note di accredito
141
144
154 156 157 164 168 170
• Approfondimento: – L’evoluzione dei sistemi informativi aziendali e i sistemi ERP 140 • Lettura espressiva della sintesi 143 • Test in autoverifica su unità 1 • Interrogazione simulata con speakeraggio • Test interattivi
• Approfondimenti: – I documenti originari 146 – Modalità di tenuta e conservazione dei documenti contabili 155 – La contabilità del personale e la contabilità di magazzino 157 – Contabilità degli acquisti e delle vendite 164 – La valutazione degli elementi patrimoniali e la classificazione degli inventari 166 • Lettura espressiva della sintesi 168 • Test in autoverifica su unità 2 • Interrogazione simulata con speakeraggio • Test interattivi
179 179 183 187
144
170
8 Post-fatturazione: i registri IVA 9 Liquidazioni e versamenti IVA 10 L’acconto e le dichiarazioni IVA
unità
4 La contabilità generale 1 Oggetti e scopo della contabilità generale 2 Il metodo della partita doppia 3 Il sistema del patrimonio e del risultato economico 4 Il metodo della partita doppia applicato al sistema del patrimonio e del risultato economico
188 191 193
201 201 201
Sintesi Verifica fine unità
202
5 Il piano dei conti 6 Le rilevazioni in partita doppia sul libro giornale e nei conti di mastro 7 La tipologia degli articoli in partita doppia
205
Sintesi Verifica fine unità
195 197
210 211 216 223
• Lettura espressiva della sintesi
195
• Test in autoverifica su unità 3 • Interrogazione simulata con speakeraggio • Test interattivi
197
• Approfondimento: – L’evoluzione storica delle scritture contabili e del libro giornale 216 • Lettura espressiva della sintesi 223 • Test in autoverifica su unità 4 • Interrogazione simulata con speakeraggio • Test interattivi
224
• Test in autoverifica
228
• Video introduttivo • Spunti per cominciare • Mappa personalizzabile
238
• Approfondimento: – Comunicazione unica d’impresa • Lettura espressiva della sintesi
241 253
254
224
Spazio competenze Analizza il territorio Verifica delle competenze Laboratorio informatico Clil
227 228 232 237
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione unità
1 La costituzione dell’impresa 1 2 3 4
Premessa La nascita dell’impresa L’inventario di costituzione Gli apporti di disponibilità liquide
240 240 241 242 243
unità
2 Gli acquisti e il loro
regolamento 1 L’acquisto dei fattori produttivi 2 La rilevazione contabile degli acquisti 3 L’acquisto di merci e di materie di consumo 4 L’acquisto di servizi
unità
3 Le vendite e il loro regolamento 1 2 3 4 5 6
258 258 259 260 263
285 Premessa 285 La rilevazione contabile delle vendite 286 Le vendite all’ingrosso 286 Le vendite online 290 Le vendite al dettaglio 292 Il regolamento delle fatture di vendita 293
238
5 Gli apporti in natura disgiunti 6 L’acquisto di un’azienda 7 I costi di impianto
244 246 250
Sintesi Verifica fine unità
253 254
• Test in autoverifica su unità 1 • Interrogazione simulata con speakeraggio • Test interattivi
5 L’acquisto di beni strumentali 6 Il regolamento delle fatture di acquisto 7 I resi e gli abbuoni su acquisti 8 Il pagamento anticipato
265
• Lettura espressiva della sintesi
281
• Test in autoverifica su unità 2 • Interrogazione simulata con speakeraggio • Test interattivi
282
• Lettura espressiva della sintesi
305
• Test in autoverifica su unità 3 • Interrogazione simulata con speakeraggio • Test interattivi
307
267 275 278
Sintesi Verifica fine unità
281
7 I resi e gli abbuoni su vendite 8 La riscossione anticipata 9 Insolvenze e difficoltà di riscossione dei crediti 10 L’autoconsumo
297 300
Sintesi Verifica fine unità
305
282
301 303
307
unità
4 Le operazioni della gestione
accessoria e della gestione non corrente 1 Le aree della gestione aziendale 2 L’alienazione di beni strumentali
unità
5 Le operazioni con le banche 1 2 3 4 5
Il conto corrente di corrispondenza I servizi di pagamento I servizi di riscossione Le operazioni di finanziamento Lo sconto di cambiali commerciali
unità
6 Le altre operazioni di gestione 1 2 3 4 5
Gli imballaggi Le liquidazioni periodiche dell’IVA L’acconto imposte Il godimento di beni di terzi Le retribuzioni dei dipendenti e gli oneri sociali
311 311 312
3 La rilevazione contabile della cessione di beni strumentali 315 4 Le sopravvenienze e le insussistenze 320
• Approfondimento: – Flowchart della cessione di un bene strumentale 320 • Lettura espressiva della sintesi 322
Sintesi Verifica fine unità
• Test in autoverifica su unità 4 • Interrogazione simulata con speakeraggio • Test interattivi
323
• Approfondimento: – Codice IBAN • Lettura espressiva della sintesi
328 346
• Test in autoverifica su unità 5 • Interrogazione simulata con speakeraggio • Test interattivi
347
• Approfondimenti: – Normativa europea sugli imballaggi – TFR e fondi pensione – Sistemi minori – Situazioni contabili Lettura espressiva della sintesi
349 359 364 365 372
• Test in autoverifica su unità 6 • Interrogazione simulata con speakeraggio • Test interattivi
374
• Test in autoverifica
379
• Video introduttivo • Spunti per cominciare • Mappa personalizzabile
388
• Lettura espressiva della sintesi
429
• Test in autoverifica su unità 1 • Interrogazione simulata con speakeraggio • Test interattivi
430
• Lettura espressiva della sintesi
447
• Test in autoverifica su unità 2 • Interrogazione simulata con speakeraggio • Test interattivi
448
322 323
325 325 327 330 333 333
6 L’incasso di Ri.Ba. salvo buon fine (s.b.f.) 336 7 L’anticipo su fatture 338 8 I prestiti bancari 342
349 349 352 355 356
6 7 8 9
358
Sintesi Verifica fine unità I valori bollati Le variazioni del patrimonio netto La situazione contabile Le funzioni della situazione contabile
Sintesi Verifica fine unità
346 347
362 364 364 368 372 374
Spazio competenze Analizza il territorio Verifica delle competenze Laboratorio informatico Clil
378 379 383 386
La formazione del bilancio d’esercizio unità
1 Le scritture di assestamento 1 L’inventario di esercizio 2 Le operazioni di assestamento dei conti 3 Le scritture di completamento 4 Le scritture di integrazione
390 390 390 392 398
unità
2 Le scritture di epilogo e di chiusura
5 Le scritture di rettifica 6 Le scritture di ammortamento 7 I conti finanziari con saldi a credito o a debito
388
409 415 421
Sintesi Verifica fine unità
429
438 441 447
dei conti
433
3 Il patrimonio netto finale 4 La chiusura generale dei conti
1 Le operazioni finali della contabilità generale 2 Le scritture di epilogo
433 434
Sintesi Verifica fine unità
430
448
unità
3 Il bilancio d’esercizio 1 Le norme del codice civile in materia di bilancio 2 Lo Stato patrimoniale 3 Il Conto economico
unità
4 Le scritture di riapertura dei conti 1 2 3 4
La riapertura dei conti Le esistenze iniziali I risconti iniziali I ratei iniziali
450 450 452 453
466 466 467 467 469
4 Il bilancio a stati comparati e a stati collegati 5 I principi contabili
Sintesi Verifica fine unità
456 457 463
463
• Test in autoverifica su unità 3 • Interrogazione simulata con speakeraggio • Test interattivi
464
464
5 L’utilizzo dei fondi rischi e oneri 471 6 Lo storno dei conti Fatture da ricevere e Fatture da emettere 473
Sintesi Verifica fine unità
• Lettura espressiva della sintesi
475
Lettura espressiva della sintesi
475
• Test in autoverifica su unità 4 • Interrogazione simulata con speakeraggio • Test interattivi
476
• Test in autoverifica
478
476
Spazio competenze Analizza il territorio Verifica delle competenze Laboratorio informatico Clil
1 L’azienda, il contesto in cui opera, delocalizzazione e globalizzazione dei mercati 2 L’azienda come sistema organizzato 3 Le operazioni di gestione 4 L’aspetto inanziario e l’aspetto economico della gestione 5 Il reddito e il patrimonio aziendale 6 Il sistema informativo aziendale 7 I conti e le scritture dell’impresa 8 La contabilità IVA 9 La contabilità generale
477 478 482 486
488 500 507 511 519 540 543 556 561
Alla riconquista del mercato: il caso Swatch Il sistema informativo volano della crescita: il caso Lotto Sport Italia spa
10 11 12 13 14 15 16 17 18 19
La costituzione dell’impresa Gli acquisti e il loro regolamento Le vendite e il loro regolamento Le operazioni della gestione accessoria e della gestione non corrente Le operazioni con le banche Le altre operazioni di gestione L’inventario d’esercizio e le scritture di assestamento Le scritture di epilogo e di chiusura dei conti Il bilancio d’esercizio La riapertura dei conti
577 582 593 609 613 623 642 661 671 686
699 705
Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento Compiti di realtà per la valutazione del percorso di Alternanza scuola-lavoro
708
modulo 1 • video introduttivo • spunti per cominciare • mappa personalizzabile
AZIENDA
Parte integrante di un territorio che: crea posti di lavoro e mantiene l’occupazione genera crescita e benessere economico
• •
Insieme di elementi coordinati per svolgere processi produttivi
• •
Sistema socio-tecnico perché le scelte umane interagiscono con operazioni tecniche aperto e dinamico perché interagisce con l’ambiente esterno (competitivo e sociale)
Sistema funzionale
Creazione di valore economico Vantaggio competitivo
costi • bassi • differenziazione di un prodotto/servizio • collocazione sul mercato prima dei concorrenti • capacità relazionali
Relazioni con l’ambiente sociale (collettività)
Responsabilità sociale: sviluppo sostenibile, comportamenti eticamente corretti
Relazioni con i soggetti interni (proprietari, lavoratori dipendenti) Relazioni con i soggetti dell’ambiente competitivo (clienti, fornitori, imprese concorrenti, finanziatori) Coordinamento e integrazione delle funzioni aziendali Scelta del modello organizzativo
Assetto istituzionale: sistema dei contributi offerti dagli stakeholder e delle ricompense da essi attese
Microstruttura: suddivisione del lavoro, definizioni dei compiti e mansioni da assegnare al personale
Macrostruttura: organizzazione elementare, funzionale, per divisione, a matrice, per processi, lean organization, smart organization
COMPETENZE PROFESSIONALI DI INDIRIZZO
COMPETENZE EUROPEE
• Riconoscere e interpretare: – le tendenze dei mercati nazionali e globali per coglierne le ripercussioni in un dato contesto – i macrofenomeni economici per connetterli alla specificità di un’azienda – i cambiamenti nei sistemi economici attraverso il confronto tra epoche, aree geografiche e culture diverse • Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a soluzioni date
• Comunicazione nella madrelingua • Comunicazione nelle lingue straniere • Competenza digitale • Imparare ad imparare • Spirito di iniziativa e imprenditorialità
I DISTRETTI produttivi del tuo territorio I distretti migliori per performance di crescita e redditività (indice: 0-100)
82,2 81,5 80,3
1. Occhialeria di Belluno 2. Gomme del Sebino Bergamasco 3. Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene 4. Salumi di Parma 5. Meccatronica dell’Alto Adige 6. Vini del Veronese 7. Macchine utensili e per il legno di Pesaro 8. Materie plastiche di Treviso, Vicenza, Padova 9. Termomeccanica di Padova 10. Meccatronica del barese 11. Macchine concia della pelle di Vigevano 12. Meccanica strumentale di Vicenza 13. Elettrodomestici di Inox Valley 14. Meccanica strumentale di Varese 15. Calzature di San Mauro Pascoli 16. Vini di Langhe, Roero e Monferrato 17. Rubinetteria e valvolame Cusio-Valsesia 18. Pelletteria e calzature di Firenze 19. Olio e pasta del barese 20. Mozzarella di bufala campana
74,4 72,8 70,6 70,3 68,5 68,1 67,9 67,8 67,2 66,1 65,6 65,4 63,8 sistema moda 62,4 gomma e plastica 61,3 agro-alimentare 60,8 meccanica 60,7 sistema casa 0
20
40
60
80
100
Fonte: Rapporto annuale Intesa Sanpaolo – Economia e finanza dei distretti industriali
el nostro Paese il tessuto produttivo è formato prevalentemente da imprese industriali di mediopiccole dimensioni, di solito localizzate in distretti produttivi. Si tratta di imprese dinamiche, dotate di un buon grado di efficienza e che ricorrono all’outsourcing: acquistano all’esterno parti componenti il prodotto finito e/o affidano ad altre imprese la gestione di alcune attività aziendali. Essere parte di un “blocco” di imprese che lavorano nella stessa filiera talvolta permette di ottenere performance migliori rispetto alla media delle imprese non situate nei distretti. Innovazione, qualità e marchi in crescita sono alla base di un tessuto industriale che negli anni più recenti sta dimostrando una spiccata capacità di rinnovarsi, soprattutto grazie alla nascita di imprese condotte da giovani.
N
Attività ... a casa Ricerca in Internet le informazioni su un distretto appartenente al territorio in cui abiti (Nord-Ovest, NordEst, Centro, Sud e Isole) e prepara una presentazione in PowerPoint per illustrare gli elementi caratterizzanti il distretto: tipologia del prodotto offerto, destinazione della produzione (mercati locali o anche mercati internazionali), fascia di clientela servita, numero medio di dipendenti delle imprese, forma giuridica delle imprese (imprese individuali, società di persone, società di capitali).
... in classe Presenta in classe, utilizzando la LIM, il tuo lavoro e discutilo con i compagni.
unità
1
4
L’azienda, il contesto in cui opera, delocalizzazione e globalizzazione dei mercati 01 La funzione delle aziende Le aziende hanno la funzione di produrre i beni e i servizi di cui le persone hanno bisogno. Attraverso la produzione le aziende contribuiscono in maniera determinante allo sviluppo economico generando benessere per la collettività. Risorsa: ogni bene o mezzo con cui è possibile soddisfare un bisogno e che costituisce fonte di ricchezza. Beni strumentali: beni che servono per produrre altri beni. Brevetto: documento rilasciato da un apposito ufficio che attribuisce il diritto di sfruttare in maniera esclusiva un’invenzione.
L’azienda è un organismo economico, destinato a durare nel tempo, composto da beni e risorse organizzati al fine di creare nuova ricchezza attraverso la produzione di altri beni o servizi idonei a soddisfare i bisogni umani.
Gli elementi che costituiscono un’azienda sono:
•
l’organizzazione che deve essere stabile, cioè creata per durare nel tempo e non per compiere operazioni occasionali;
•
l’autonomia, cioè l’indipendenza dell’azienda dal proprietario (o dai soci); l’azienda infatti può continuare a vivere a prescindere dal soggetto che l’ha fondata (per esempio se l’imprenditore va in pensione, l’azienda può essere venduta);
•
i beni e le risorse che costituiscono i fattori della produzione. Le risorse finanziarie, ossia il denaro di cui l’azienda dispone o potrà avere in futuro, rappresentano un fattore produttivo generico in quanto possono essere utilizzate per acquistare qualsiasi bene/servizio. I beni materiali e immateriali, le risorse umane e le risorse create internamente (quali il know how, le capacità imprenditoriali e organizzative) rappresentano invece i fattori produttivi specifici.
Risorse finanziarie
Mezzi monetari a disposizione dell’azienda.
Beni materiali
Beni durevoli destinati a essere utilizzati nello svolgimento di più processi produttivi (per esempio i beni strumentali) e beni di breve durata destinati al consumo immediato o alla vendita (per esempio le materie prime, i prodotti finiti, le merci ecc.).
Beni immateriali
Beni durevoli che non possiedono il requisito della materialità (per esempio i brevetti, il software ecc.).
Risorse umane
Collaboratori interni dell’azienda, la quale dietro il pagamento di una retribuzione può disporre delle energie lavorative intellettuali o manuali dei lavoratori.
Risorse interne
Valori e competenze che stanno alla base dell’attività aziendale; si tratta della cultura organizzativa, delle conoscenze tecnologiche (know how) che rimangono in azienda nonostante il turnover del personale.
Know how Complesso di conoscenze ed esperienze tecniche non brevettate.
Turnover Sostituzione, avvicendamento, ricambio del personale in azienda.
5
aziende della Pubblica Amministrazione (o aziende composte).
Sono aziende non orientate al lucro (non profit) sia le aziende familiari sia quelle che, pur svolgendo un’attività di produzione non solo diretta all’immediato utilizzo o consumo, ma anche allo scambio, non si pongono finalità di guadagno, ma finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Tali aziende promuovono e realizzano attività di interesse generale, mediante forme di azione volontaria e gratuita oppure mediante attività di produzione e scambio di beni e servizi. Esse formano il terzo settore o settore del “privato sociale”, perché tramite interventi privati soddisfano necessità di carattere collettivo sostituendosi spesso allo Stato o agli altri enti pubblici. Sono aziende non profit quelle appartenenti ai circoli ricreativi, sportivi e culturali, che soddisfano le esigenze dei propri membri; alle associazioni di assistenza, beneficenza e ricerca, che soddisfano le esigenze di persone esterne (come l’ARCI, la lega del Filo d’oro, l’AVIS); alle organizzazioni di volontariato formate da gruppi di persone che offrono prestazioni gratuite a favore di persone bisognose; alle fondazioni, caratterizzate dalla destinazione dei frutti di un patrimonio al raggiungimento di finalità non lucrative.
Aziende non profit
Le aziende profit oriented (orientate al profitto), sono aziende di produzione governate da imprese; esse soddisfano indirettamente i bisogni umani in quanto i beni o servizi prodotti, o acquistati da altre aziende, sono scambiati sul mercato al fine di conseguire un utile. L’utile conseguito misura il valore economico creato dall’impresa; questo si ottiene quando i ricavi di vendita dei beni o dei servizi sono maggiori dei costi sostenuti per la loro produzione.
Aziende profit oriented
Utile
=
Ricavi
–
Costi
Tali aziende operano nei diversi settori economici, svolgendo attività di produzione diretta (aziende agricole, industriali, di servizi) o di produzione indiretta (aziende commerciali). Settori economici
Aziende
Settore primario
Aziende di caccia e pesca, aziende agricole e aziende estrattive.
Settore secondario
Aziende industriali (aziende di costruzione edile, aziende tessili, aziende chimiche e farmaceutiche, aziende alimentari, aziende meccaniche, aziende siderurgiche ecc.).
Settore terziario
Aziende di servizi (banche, compagnie di assicurazione, aziende di trasporto, aziende di consulenza ecc.) e aziende commerciali all’ingrosso e al dettaglio.
Le imprese possono essere distinte a seconda della forma giuridica in:
• •
imprese individuali, se appartengono a un unico soggetto (imprenditore); imprese collettive, se appartengono a più soggetti (soci). Le società si distinguono in società di persone e società di capitali.
Sono aziende della Pubblica Amministrazione quelle appartenenti a enti pubblici che svolgono un’attività diretta alla realizzazione di fini di interesse collettivo. Esse si distinguono in aziende degli enti territoriali (Stato, Regioni, Comuni), aziende degli enti istituzionali con particolari finalità di pubblica utilità (come l’INPS, le CCIAA) e aziende degli enti con finalità scientifiche e sanitarie di tipo autonomo (le università statali, le ASL – Aziende Sanitarie Locali ecc.).
Associazioni Sono dotate di personalità giuridica e perseguono scopi non economici.
Fondazioni Traggono i mezzi necessari allo svolgimento della loro attività da un patrimonio fruttifero, lasciato in eredità o in donazione e vincolato al raggiungimento di determinati fini di assistenza e beneficenza o allo svolgimento di attività educativo-religiose.
L’azienda, il contesto in cui opera, delocalizzazione e globalizzazione dei mercati
aziende profit oriented (o aziende di produzione);
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aziende non profit (o aziende di consumo);
È un’azienda di consumo in quanto la produzione è destinata al soddisfacimento diretto dei bisogni del nucleo familiare.
Produzione diretta Si attua quando l’azienda acquista materie prime o parti componenti che trasforma in prodotti finiti.
Produzione indiretta Si attua quando l’azienda acquista beni prodotti da altre aziende (merci) che rivende senza far subire loro una trasformazione fisico-tecnica.
INPS Sigla dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, ente pubblico che incassa i contributi previdenziali obbligatori e corrisponde le pensioni di invalidità e vecchiaia, le indennità di malattia ecc. (www.inps.it).
CCIAA Sigla di Camera di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura.
Aziende della Pubblica Amministrazione
L’azienda e la sua organizzazione
• • •
Azienda familiare
m1
Vi sono aziende la cui produzione è consumata dai soggetti interni all’azienda stessa; in altre aziende, invece, la produzione è destinata a essere scambiata sul mercato allo scopo di ottenere una remunerazione (profitto) per il proprietario o i soci dell’azienda. Pertanto, le aziende si possono suddividere in:
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{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Tipo di azienda
Identificare la categoria di appartenenza delle aziende
Indica con una crocetta in quale categoria rientrano le aziende di seguito elencate. Azienda non profit
Azienda profit oriented
Azienda della Pubblica Amministrazione
Enel Ferrero Croce Rossa CCIAA Intesa Sanpaolo Regione Lazio Poste Italiane Emergency Fondazione Telethon Ferrari
02 I soggetti aziendali Lo svolgimento delle attività aziendali richiede una serie di decisioni: quali beni /servizi acquistare, a quali finanziamenti ricorrere, quali persone assumere, in quali mercati entrare ecc. Tali decisioni vengono prese attraverso operazioni che comportano diritti e obbligazioni (contratti di compravendita, di mutuo, di lavoro subordinato, di assicurazione ecc.).
Soggetto giuridico
Il soggetto giuridico di un’azienda è la persona a cui fanno capo i diritti e le obbligazioni derivanti dalle operazioni compiute.
Il soggetto giuridico può essere:
•
una persona fisica, come il titolare dell’impresa individuale (l’imprenditore), oppure i soci delle società di persone;
•
una persona giuridica, cioè un “ente” che lo Stato riconosce come tale. Le persone giuridiche agiscono attraverso le persone fisiche che costituiscono gli organi dell’azienda. Sono persone giuridiche gli enti pubblici (come lo Stato, la Regione, i Comuni) e le società di capitali (società per azioni, società a responsabilità limitata e società in accomandita per azioni).
In relazione alla natura del soggetto giuridico le aziende si distinguono in aziende pubbliche e aziende private. Sono aziende pubbliche quelle il cui soggetto giuridico è un ente pubblico; sono aziende private quelle che hanno un soggetto giuridico privato (le società di capitali).
Soggetto economico
Interessi istituzionali Consistono nei fini che l’azienda si prefigge.
Le decisioni sugli obiettivi da raggiungere e le conseguenti azioni da compiere sono assunte dalle persone che operano all’interno dell’azienda (proprietario/soci e lavoratori dipendenti), che rappresentano i soggetti maggiormente coinvolti nell’attività aziendale. Tali soggetti sono portatori degli interessi istituzionali dell’azienda, in quanto sono interessati al successo dell’attività aziendale, alla creazione di valore economico e alla sopravvivenza dell’azienda. Se consideriamo un’azienda profit oriented, il successo è dato dall’utile realizzato; se questo accade, i proprietari possono ottenere la remunerazione del capitale investito e i dipendenti, oltre alla retribuzione, possono avere maggiori garanzie di stabilità del posto di lavoro.
7 Il soggetto economico di un’azienda è l’insieme delle persone che esprime gli interessi istituzionali e assume le decisioni strategiche inerenti all’attività aziendale.
Nelle imprese individuali il soggetto economico di fatto è l’imprenditore, mentre nelle società è il gruppo di soci che possiede la maggioranza del capitale sociale. In questo volume ci occuperemo solamente delle aziende private aventi forma di imprese individuali, rinviando lo studio delle società alle classi successive.
Decisione strategica: scelta importante, compiuta da chi comanda.
03 Gli stakeholder L’impresa fa parte di un territorio (ambiente esterno) al quale si rivolge per ottenere sostegni (contributi e appoggi) e al quale offre compensi (benefici) sotto varie forme, coinvolgendo gli interessi di più persone. Oltre ai soggetti interni, portatori di interessi diretti, l’impresa entra in rapporto anche con i soggetti esterni. I soggetti esterni all’impresa sono rappresentati da tutte le persone, gli enti e le altre aziende con cui l’impresa entra o potrà entrare in relazione e che, analogamente ai soggetti interni, offrono il proprio specifico contributo in cambio di ricompense: 1. i finanziatori, in vista di una adeguata remunerazione (interesse), prestano i capitali necessari per attuare il processo produttivo. Per i finanziatori è importante che l’impresa sia affidabile, ossia abbia la capacità di pagare gli interessi pattuiti alle scadenze concordate e di restituire le somme ricevute in prestito; 2. i fornitori offrono il materiale e i servizi necessari per la fabbricazione del prodotto contro pagamento di un prezzo concordato; essi sono interlocutori molto importanti perché le condizioni che determinano la soddisfazione del cliente, e quindi il successo dell’impresa acquirente, dipendono dal tipo di materiale e dai servizi da essi forniti, dalla puntualità delle consegne, oltre che dal prezzo praticato. Per i fornitori gli ordinativi dell’impresa rappresentano una fonte di guadagno: il loro interesse è quindi che l’impresa sia puntuale nei pagamenti e sia fedele, vale a dire che ripeta con continuità gli ordini di fornitura; 3. i clienti sostengono l’impresa attraverso l’acquisto dei beni o dei servizi prodotti. Essi si attendono che il prodotto o il servizio offerto dall’impresa li soddisfi, ossia abbia le caratteristiche desiderate; 4. lo Stato (inteso in senso lato), attraverso i suoi uffici periferici, mette a disposizione delle imprese una serie di servizi. Esso riceve dalle imprese specifiche ricompense sotto forma di imposte e tasse.
Soggetti esterni
finanziatori
AZIENDA clienti
proprietario, soci, lavoratori dipendenti
Stato e in generale Pubblica Amministrazione
fornitori
Ambiente esterno Comprende l’ambiente specifico (il mercato dove l’impresa opera) e l’ambiente generale, a sua volta composto da più ambienti: ambiente macroeconomico, ambiente politico, ambiente sociale, ambiente religioso ecc.
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il soggetto economico di fatto è la persona (o le persone) che ha il controllo dell’azienda e ne determina le scelte fondamentali.
L’azienda e la sua organizzazione
il soggetto economico di diritto è costituito da tutti i soggetti interni (o soggetti istituzionali);
m1
• •
L’azienda, il contesto in cui opera, delocalizzazione e globalizzazione dei mercati
È tuttavia necessario distinguere il soggetto economico di diritto da quello di fatto:
8 Considerando le relazioni tra impresa e stakeholder, è possibile definire l’impresa un sistema aperto, composto da un insieme di elementi (beni materiali e immateriali, risorse umane e tecniche) tra loro coordinati e in rapporto con l’ambiente esterno. L’impresa può essere considerata un sistema:
Sistema: insieme di elementi tra loro coordinati per raggiungere uno scopo prefissato.
•
socio-tecnico, in quanto è caratterizzato da decisioni umane e da operazioni tecniche (sistema uomo-macchina);
•
funzionale, in quanto è costituito da elementi che al suo interno svolgono differenti funzioni (vendere, acquistare ecc.);
•
aperto, in quanto influenza ed è a sua volta influenzato dall’ambiente circostante dal quale riceve in entrata (input) beni, servizi e informazioni e restituisce in uscita (output) prodotti, servizi e informazioni. AMBIENTE ESTERNO
SISTEMA IMPRESA INPUT beni, servizi e informazioni
informazioni interne ed esterne
decisioni
operazioni
rilevazione dei risultati
OUTPUT prodotti, servizi e informazioni
FEEDBACK
MERCATO E AMBIENTE SOCIALE
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Soggetti interni ed esterni
Distinguere i soggetti aziendali • Individuare le relazioni tra gli stakeholder e l’impresa
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F) e, in quest’ultimo caso, suggerisci una corretta formulazione. V 1. Il soggetto economico di diritto è formato dagli stakeholder interni all’impresa. 2. I fornitori di beni e servizi non devono stabilire relazioni con l’impresa perché sono soggetti esterni. 3. I contributi che la Pubblica Amministrazione garantisce alle imprese sono costituiti dalle infrastrutture e dai servizi.
F
5. Il soggetto giuridico si identifica sempre con una persona fisica.
6. L’imprenditore offre all’impresa le risorse finanziarie e le proprie competenze manageriali, ricevendo in cambio gli utili prodotti.
4. Nelle società per azioni il soggetto economico di fatto è l’azionista di maggioranza.
7. I clienti possono essere considerati i veri finanziatori dell’attività aziendale perché attraverso i loro acquisti l’impresa aumenta le proprie disponibilità monetarie. 8. Gli interessi istituzionali dell’impresa sono espressi dagli stakeholder esterni.
9
Ummah: comunità. Sharia: Legge Sacra islamica.
{Esempio} 1 2030
CITTADINANZA GLOBALE
Influenza dell’ambiente esterno sulle attività aziendali Nei periodi in cui il PIL (prodotto interno lordo) è in crescita le imprese hanno maggiori opportunità di aumentare le vendite perché i consumatori dispongono di maggiori redditi. Anche l’ambiente legislativo e quello religioso condizionano il funzionamento dell’attività aziendale. Se mettiamo a confronto il funzionamento delle imprese occidentali con quelle dei Paesi dell’Islam, possiamo osservare che in entrambe i fattori produttivi sono combinati in modo tale da stimolare la creazione di ricchezza sotto forma di beni e servizi utili alla collettività
(la dottrina islamica, basata sull’ideale di fratellanza della Ummah, ammette il profitto e l’attività imprenditoriale in quanto fonte di sviluppo economico e di benessere collettivo); tuttavia, diversamente dai Paesi occidentali, è diversa l’organizzazione dei tempi di lavoro in quanto nell’impresa islamica si deve lasciare tempo alla preghiera. Anche la Sharia rende diverso il business e, conseguentemente, le scelte di investimento e le attività dell’impresa: alcune attività come la vendita di alcolici e di tabacco sono vietate, così come non è possibile percepire gli interessi derivanti da prestiti.
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Le imprese, pur avendo la medesima finalità, presentano caratteristiche che le rendono differenti a seconda dell’ambiente esterno (economico, politico, culturale, religioso) in cui sono inserite; di conseguenza, le attività aziendali sono condizionate da molteplici fattori, quali l’andamento economico generale (macroeconomico), la legislazione, la religione, gli usi e le consuetudini della popolazione ecc.
L’azienda, il contesto in cui opera, delocalizzazione e globalizzazione dei mercati
04 Le relazioni con il macroambiente
L’ambiente esterno cambia continuamente creando nuovi bisogni che le aziende devono essere in grado di soddisfare per evitare l’uscita dal mercato. Il progresso scientifico e tecnologico modifica le esigenze, le abitudini e gli stili di vita delle persone; per esempio gli smart-phone e la diffusione dei social network hanno inciso profondamente sul modo di comunicare e di socializzare delle persone.
{Esempio} 2 Effetti di comportamenti socialmente responsabili 1. Molti consumatori preferiscono acquistare i prodotti di un’impresa piuttosto che quelli di un’altra in relazione all’uso che viene fatto delle risorse naturali. Per esempio nell’acquisto di detersivi possono essere preferiti quelli venduti in contenitori biodegradabili, così da preservare l’ambiente. 2. I consumatori attenti al rispetto degli animali preferi-
scono acquistare prodotti testati senza la sperimentazione su di essi. 3. Possono essere penalizzate le vendite delle imprese al centro di scandali come lo sfruttamento di lavoratori, la corruzione, le molestie nei confronti dell’altro sesso e così via.
L’azienda e la sua organizzazione
Responsabilità sociale dell’impresa
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Le persone sono sempre più attente alle tematiche sociali e ambientali; alle imprese viene chiesto di farsi carico dei problemi legati all’inquinamento, alla corruzione, al rispetto dei diritti umani, alle pari opportunità ecc. L’impresa è socialmente responsabile nei confronti della collettività: le azioni da essa compiute devono essere in sintonia con il giudizio etico ritenuto corretto. Se l’impresa perde la propria credibilità, il suo marchio potrebbe essere penalizzato e i consumatori potrebbero rivolgersi alle imprese concorrenti ritenute più responsabili dal punto di vista sociale e ambientale.
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05 Le relazioni con il mercato Circoscritta: limitata.
Prodotti/servizi sostitutivi Prodotti o servizi che possono essere usati in alternativa ad altri prodotti o servizi aventi caratteristiche simili.
L’analisi dell’ambiente esterno può essere circoscritta al mercato, ossia all’ambiente competitivo dove l’impresa opera. A seconda del bene/servizio offerto, ciascuna impresa si rivolge a un proprio specifico mercato: mercato dell’abbigliamento, dei trasporti, degli alimentari, dell’editoria ecc. Ciascun mercato è, a sua volta, identificabile a seconda dei clienti a cui si rivolge l’impresa; questi possono essere altre imprese, oppure consumatori finali. Per esempio un’impresa industriale può rivolgersi ai grossisti (imprese commerciali all’ingrosso) e questi ai dettaglianti (imprese commerciali al dettaglio), i quali offrono beni ai consumatori finali; oppure l’impresa produttrice si può rivolgere direttamente ai consumatori finali. In ogni caso nell’ambiente competitivo l’impresa deve tener conto:
•
delle imprese concorrenti, sempre pronte a elaborare nuove strategie per accrescere le proprie quote di mercato;
• • •
della possibile introduzione di prodotti e servizi sostitutivi, magari a prezzi più bassi;
•
della probabilità che altre imprese possano entrare nel settore, aumentando la concorrenza; del potere contrattuale dei fornitori e quindi della possibilità o meno di acquistare fattori produttivi (materie prime, semilavorati, componenti, fonti di energia, servizi, forza lavoro, capitali) a prezzi più bassi rispetto ai concorrenti. I mercati presso i quali avviene l’approvvigionamento prendono il nome di mercati di acquisizione dei fattori produttivi o mercati di approvvigionamento; del potere contrattuale dei clienti, disposti o no a pagare, per i prodotti e i servizi dell’impresa, dei prezzi che le permettano di sopravvivere nel tempo. I mercati in cui sono collocati i prodotti o prestati i servizi sono detti mercati di sbocco.
concorrenza nel settore
nuove strategie delle imprese già esistenti e minacce di nuove entrate
mercati di approvvigionamento
fornitori
IMPRESA
clienti
mercati di sbocco
forza contrattuale dei clienti
forza contrattuale dei fornitori
minaccia di prodotti/servizi sostitutivi
prodotti/servizi sostitutivi
Per sopravvivere e svilupparsi nell’ambiente competitivo l’impresa deve essere “più brava degli altri”, così da “battere la concorrenza” e acquisire una posizione di leadership sul mercato.
11 L’impresa è leader di mercato quando riesce a conquistare le preferenze dei clienti sottraendoli alle imprese concorrenti. Se ciò accade l’impresa acquisisce un vantaggio competitivo.
•
offrendo un prodotto/servizio avente caratteristiche particolari che lo rendono differente, insostituibile, “unico” agli occhi dei clienti, difficilmente imitabile dalle imprese concorrenti (leadership di differenziazione). Nonostante i prezzi di vendita siano più alti, i clienti preferiscono questi prodotti/servizi perché percepiti come i migliori e quindi sono disposti a spendere di più pur di possederli. Un prodotto può essere preferito per gli elementi materiali (qualità delle materie prime con cui è realizzato) o per gli elementi immateriali (design, prestigio legato alla marca, tecnologia che incorpora, innovazione ecc.).
Le tecnologie dell’informazione (IT – Information Technology) fanno sì che le innovazioni si diffondano rapidamente e quindi un nuovo prodotto possa essere imitato in brevissimo tempo (tutto è facilmente confrontabile attraverso il web). Il tempo è diventato una nuova fonte di vantaggio competitivo. Per continuare a rimanere “i primi sul mercato” le imprese sono costrette ad accorciare i tempi che intercorrono tra la progettazione e il lancio del nuovo prodotto sul mercato; la riduzione dei tempi, oltre al vantaggio “della prima mossa”, contribuisce a diminuire i costi. Anche le capacità relazionali/comunicative possono determinare un vantaggio competitivo. Per raggiungere l’obiettivo della fidelizzazione dei clienti si sta sviluppando la tendenza a coinvolgerli attraverso apposite piattaforme aziendali dove si ha la possibilità di partecipare in prima persona alla realizzazione del prodotto, fornendo dettagli secondo le proprie esigenze. Per esempio molte imprese calzaturiere sono in grado di personalizzare la scarpa con rifiniture (fibbie, stringhe ecc.) scelte dal cliente. Questa opportunità può essere sfruttata dalle imprese che riescono a intrattenere relazioni con i clienti e che hanno sviluppato competenze comunicative tali da renderle superiori alle altre in quanto a capacità di coinvolgimento. La differenziazione rispetto alle imprese concorrenti e il vantaggio competitivo che ne deriva sono chiamate customer engagement; i principali strumenti utilizzati sono i social network attraverso i quali l’impresa socializza con i clienti.
Nuove fonti del vantaggio competitivo
Impresa leader del mercato: è l’impresa che detiene la quota di mercato più elevata.
{Esempio} Vantaggi competitivi Costituiscono esempi di imprese che hanno acquisito vantaggi competitivi di rilievo Amazon e Google. Il dominio di questi due giganti di Internet è tale che il loro nome definisce i rispettivi mercati di riferimento. Entrambe le imprese detengono un vantaggio significativo nel proprio settore, ma i mezzi che le hanno portate a occupare una posizione dominante sono diversi. Amazon, lanciata nel 1995, ha ottenuto un vantaggio in quanto è stata la prima impresa ad accedere al mercato del commercio on line; nel tempo ha poi affermato il proprio marchio e conquistato una clientela fedele.
Google, al contrario, non è arrivata per prima: al momento del suo lancio (1998) il mercato era già dominato da numerosi grandi operatori; il vantaggio di Google è piuttosto da attribuire all’offerta di un prodotto superiore: alla maggiore velocità si affiancavano risultati di ricerca più accurati dei concorrenti. È stata la superiorità del prodotto a determinare la differenziazione dalle imprese concorrenti. Fonte: Il libro del business. Grandi idee spiegate in modo semplice, Gribaudo
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vendendo un prodotto/servizio simile a quello della concorrenza a prezzi più bassi, perché riesce a produrlo a costi inferiori (leadership di costo);
L’azienda e la sua organizzazione
•
m1
Ci sono due modi con cui l’impresa può conseguire un vantaggio competitivo:
L’azienda, il contesto in cui opera, delocalizzazione e globalizzazione dei mercati
Il vantaggio competitivo è la capacità dell’impresa di superare gli avversari nel raggiungimento del proprio obiettivo primario (la creazione di valore economico).
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{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Vantaggio competitivo
Individuare i fattori che determinano il vantaggio competitivo
Associa ciascuna attività alla corrispondente fonte di vantaggio competitivo. a. Utilizzo di piattaforme on line e social media per ascoltare i clienti e avere la possibilità di coinvolgerli nelle fasi di progettazione, realizzazione e consegna del prodotto b. Far leva sul marchio quale elemento caratteristico del prodotto, facendo sì che esso evochi stili di vita particolari e/o sia abbinato a comportamenti eticamente corretti c. Aumentare l’efficienza aziendale automatizzando i processi produttivi d. Sfruttare le tecnologie per riuscire a immettere un prodotto sul mercato prima delle imprese concorrenti
1. 2. 3. 4.
Riduzione dei costi Differenziazione Capacità relazionali Tempo
a
b
c
d
06 Le attività e le funzioni aziendali Le attività che si svolgono all’interno dell’azienda (progettare, ordinare, acquistare, ricevere) sono le “unità elementari” di qualsiasi processo di trasformazione (dall’input dei fattori produttivi all’output del prodotto/servizio sul mercato). Al fine di gestire i rapporti con tutti gli stakeholder e di individuare i fattori su cui far leva per raggiungere un vantaggio competitivo queste attività vengono raggruppate in funzioni. Una funzione aziendale è formata da una serie di attività aventi la stessa natura, riunite tra loro perché riguardanti lo stesso oggetto operativo e finalizzate al raggiungimento degli obiettivi dell’impresa.
L’articolazione delle attività aziendali in funzioni permette di individuare, analizzando e confrontando i dati, dove è necessario intervenire per ridurre i costi o per migliorare il prodotto/servizio. Le funzioni aziendali sono tra loro strettamente collegate in quanto l’una influenza l’altra e viceversa. Per esempio la definizione delle caratteristiche distintive del prodotto sul mercato, effettuata dalla funzione marketing, condiziona la funzione ricerca e sviluppo, la quale, a sua volta, influisce sulle scelte che vengono effettuate dalla funzione produzione. L’impresa deve realizzare la completa integrazione tra le funzioni aziendali, agganciandole tra loro come anelli di una catena indirizzata alla creazione di valore. Per questo motivo le funzioni che formano la catena del valore sono raffigurate mediante una freccia la cui direzione indica l’obiettivo da raggiungere, ossia un margine di utile (misura del valore creato dall’organizzazione). Tutte le funzioni che un’impresa svolge per creare valore e quindi per ottenere un prodotto che risponda ai bisogni e ai gusti dei clienti possono essere suddivise in: funzioni primarie; funzioni di supporto, tra le quali rientrano anche le funzioni infrastrutturali. CATENA DEL VALORE approvvigionamenti
funzioni di supporto
• •
M
AR GI
personale
NE
DI
ricerca e sviluppo
UT
ILE
funzioni infrastrutturali funzioni primarie
Articolazione: ripartizione, classificazione.
N
I ED
logistica
produzione
marketing
vendite
M
GI AR
UT
ILE
13
Approvvigionamenti Si occupa del reperimento di tutti i beni necessari alla produzione, quindi non soltanto delle materie e dei semilavorati ma anche dei beni strumentali, come impianti, macchinari, fabbricati. Per le materie e i semilavorati, gli ordini ai fornitori, accuratamente selezionati, sono inoltrati su segnalazione dei responsabili della gestione del magazzino i quali devono anche controllare la rispondenza degli arrivi con quanto ordinato.
Produzione Si occupa del regolare svolgimento del processo produttivo; riguarda quindi le attività inerenti alla trasformazione delle materie in prodotti (lavorazioni, montaggio, confezione, collaudo, manutenzione e gestione degli impianti ecc.).
Personale Comprende tutte le attività che interessano i rapporti con i lavoratori dipendenti, dal momento della loro assunzione fino alle dimissioni, al licenziamento o al pensionamento.
Marketing Si concretizza principalmente in una serie di strategie rivolte a favorire la commercializzazione dei prodotti. Marketing vuol dire profitable customer satisfaction, ossia soddisfazione del consumatore; è quindi opportuno che le attività di marketing siano principalmente indirizzate allo svolgimento di indagini di mercato che cerchino di individuare i gusti e gli orientamenti dei consumatori allo scopo di definire la gamma dei prodotti da offrire. È compito del marketing individuare altresì il segmento di mercato in cui lanciare tali prodotti, le modalità di penetrazione e il tipo di messaggi promozionali da utilizzare.
Ricerca e sviluppo È finalizzata al miglioramento qualitativo dei prodotti e/o alla loro differenziazione, nonché alla diversificazione e al miglioramento dei processi produttivi. Poiché l’obiettivo delle imprese è la soddisfazione dei consumatori, la funzione ricerca e sviluppo deve essere orientata verso un’ampia gamma di prodotti in grado di fidelizzare i consumatori, perseguendo al tempo stesso efficienti processi produttivi che consentano da un lato di minimizzare i costi di produzione e, dall’altro lato, di migliorare la qualità dei prodotti offerti.
Vendite È strettamente collegata alla funzione di marketing. Si occupa della risoluzione dei problemi connessi alla scelta dei canali di distribuzione, all’organizzazione della rete di vendita, alla distribuzione dei prodotti, accertando che la consegna ai clienti avvenga sempre nel rispetto degli impegni assunti (senza ritardi e in piena conformità qualitativa agli ordini accolti).
Funzioni infrastrutturali Riguardano l’intero sistema azienda. Esse comprendono: la funzione finanza, che ha il compito di procurare all’impresa i mezzi monetari necessari agli investimenti e allo svolgimento della normale attività di gestione e analizza anche le entrate e le uscite giornaliere di cassa in modo da assicurare la liquidità necessaria per effettuare i pagamenti; la funzione contabilità, che ha il compito di rilevare le operazioni aziendali (a fine anno i dati contabili saranno rielaborati in un documento che prende il nome di bilancio di esercizio); la funzione di direzione generale, che ha il compito di definire la strategia dell’impresa, stabilendo gli obiettivi fondamentali da perseguire; la funzione di controllo, che confronta a posteriori i risultati ottenuti con quelli programmati, adottando, quando necessario, misure correttive.
07 Le scelte imprenditoriali Ciascuna impresa si rivolge all’ambiente esterno con una propria mission. La mission rappresenta lo scopo ultimo dell’impresa e riassume le sue caratteristiche fondamentali (ciò che la distingue dai concorrenti, che cosa fa e perché lo fa).
In base alla propria mission l’impresa organizza le operazioni che le consentono di svolgere il processo produttivo, compiendo precise scelte che riguardano:
• •
la fascia di clientela da soddisfare, ossia quali gruppi di clienti (segmento di mercato) servire;
•
le modalità di svolgimento del processo produttivo, quali fattori produttivi e quali tecnologie si intendono utilizzare.
la tipologia di bene/servizio che si vuole immettere sul mercato e le caratteristiche con cui lo si vuole distinguere da quello offerto dalla concorrenza;
Processo produttivo Il processo produttivo è un insieme coordinato di attività e di operazioni finalizzate a ottenere nuovi beni o servizi o ad aumentare l’utilità di beni esistenti. Esso si attua combinando tra loro i fattori della produzione (input) in modo tale da ottenere beni e/o servizi (output) il cui valore economico sia superiore a quello dei fattori utilizzati.
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Logistica Si occupa di amministrare materialmente le scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti. Comprende sia le attività riguardanti il ricevimento, lo stoccaggio e il passaggio alla produzione delle materie e dei semilavorati (logistica in entrata), sia le attività riguardanti il magazzinaggio dei prodotti e la loro distribuzione ai clienti (logistica in uscita). Afferiscono a questa funzione anche le attività riguardanti la codificazione dei materiali e dei prodotti, il controllo delle scorte, l’elaborazione degli ordini, la gestione dei vettori, la programmazione delle spedizioni e così via.
L’azienda e la sua organizzazione
Funzioni di supporto
m1
Funzioni primarie
L’azienda, il contesto in cui opera, delocalizzazione e globalizzazione dei mercati
FUNZIONI AZIENDALI
14 scelta della fascia di clientela: specifico gruppo di clienti con caratteristiche omogenee (per genere, età, condizioni sociali, redditi, stile di vita, zona geografica)
per chi produrre? come produrre?
che cosa produrre?
individuazione delle caratteristiche del prodotto/servizio: quale bene/servizio immettere sul mercato e con quali caratteristiche; quale vantaggio competitivo ricercare (bassi costi/differenziazione/tempi brevi di realizzazione/coinvolgimento dei clienti)
scelta delle modalità organizzative: quali fattori produttivi e quali tecnologie utilizzare, come svolgere il processo produttivo (verticalizzazione/decentramento)
innovazioni di processo
e
innovazioni di prodotto
Tali scelte imprenditoriali sono strettamente interdipendenti: la scelta dei clienti a cui rivolgere la produzione determina il tipo di bene/servizio da produrre (che cosa produrre e con quali caratteristiche); individuato l’oggetto della produzione occorre definire quali fattori produttivi è necessario utilizzare e come coordinare l’intero processo produttivo.
Fascia di clientela Focalizzazione:
concentrazione, messa a fuoco.
L’individuazione della fascia di clientela rappresenta una scelta necessaria perché le risorse a disposizione dell’impresa sono limitate e non sempre è possibile rivolgersi a tutti i consumatori presenti nel mercato. La focalizzazione su uno specifico segmento di mercato consente all’impresa di analizzare meglio i propri clienti e di relazionarsi con loro allo scopo di scoprire le loro preferenze e soddisfarli con maggior cura.
{Esempio} 1 Fascia di clientela All’interno del medesimo settore di attività l’impresa può scegliere di produrre un diverso bene o un diverso servizio a seconda del target a cui intende rivolgersi. Per esempio, è possibile scegliere di offrire calzature per sportivi, oppure calzature eleganti, dedicate a una fascia di clientela che predilige uno stile più mondano.
Prodotto/servizio
Analogamente è possibile scegliere se aprire una discoteca, dedicando così l’attenzione prevalente ai giovani che amano uno stile di vita “notturno”, oppure avviare uno studio di consulenza aziendale; in quest’ultimo caso l’attenzione è focalizzata sulla fascia di clientela costituita dalle imprese che operano nel territorio locale.
Le caratteristiche distintive del prodotto dipendono dal gruppo di clienti da servire e dal vantaggio competitivo ricercato. Nelle imprese commerciali la scelta del bene da immettere sul mercato può ricadere su un solo tipo di prodotto (negozi monoprodotto i quali offrono, per esempio, solo calze, solo camicie e/o beni a essi strettamente collegati ecc.), oppure l’attenzione del cliente può essere catturata con l’offerta di prodotti diversificati (ne costituiscono un esempio i supermercati, che offrono numerosi prodotti). Nelle imprese industriali, invece, assumono particolare importanza sia le caratteristiche del bene/servizio offerto, sia le modalità con cui può essere organizzato il processo produttivo. Più che per la componente materiale (materie prime utilizzate), il valore di alcuni prodotti è
15 Filiera produttiva
Innovazioni di prodotto/servizio presa che produce bevande può creare una community on line invitando tutti i consumatori a esprimere le loro opinioni e/o a votare per alcuni gusti di base. Alcune imprese, come Adidas, hanno creato apposite App che consentono ai clienti di fare tutto comodamente, senza doversi recare in negozio; tramite smartphone il cliente ordina il prodotto che desidera, segue direttamente le fasi di lavorazione e paga on line.
L’innovazione può riguardare anche il processo produttivo; in questo caso si ricercano nuove tecniche di produzione e nuove modalità organizzative della filiera produttiva allo scopo di ridurre i costi di fabbricazione. Oggi numerose fasi del processo produttivo sono digitalizzate in base al modello di Industria 4.0: le funzioni necessarie per rendere disponibili i beni/servizi ai consumatori sono digitalizzate, le attività un tempo eseguite dalle persone sono ora realizzate da macchine dotate di intelligenza artificiale; l’IOT (Internet Of Thinking) permette di ottenere oggetti in grado di accedere autonomamente ai dati e/o di comunicare dati su se stessi. Le imprese applicano le tecnologie informatiche e digitali per ridurre i tempi e i costi di fabbricazione: diversamente dagli operai, i robot non si stancano, sono in grado di lavorare 24 ore su 24, non pretendono ferie e, una volta acquistati, non comportano altri costi se non quelli legati al loro utilizzo. Un processo produttivo può essere organizzato secondo due diverse modalità:
•
accentrando tutte le operazioni e le fasi necessarie per produrre il bene/servizio all’interno di un’unica impresa (produzione verticalizzata);
•
decentrando alcune operazioni o fasi presso diverse unità produttive (produzione deverticalizzata o in outsourcing). In questo caso la produzione avviene in più imprese, a ciascuna delle quali viene affidata l’esecuzione di alcune operazioni o la fabbricazione di parti componenti il prodotto finito. Le parti componenti (semilavorati) vengono successivamente assemblate da un’impresa che svolge un’attività di coordinamento e direzione delle altre imprese che partecipano alla produzione.
Innovazioni del processo produttivo
Digitalizzazione: passaggio dall’analogico al digitale.
Modalità organizzative del processo produttivo Industria 4.0 Indica la quarta rivoluzione industriale, caratterizzata dalla tendenza ad automatizzare la produzione industriale, digitalizzando e integrando i processi produttivi.
{Esempio} 3 Produzione verticalizzata e deverticalizzata Una calzatura può essere fabbricata completamente da una sola impresa, che acquista le materie prime (pelle, cuoio ecc.) e, utilizzando la propria struttura produttiva, le trasforma in un prodotto finito da collocare sul mercato. Oppure la stessa calzatura può essere fabbricata
da più imprese, ciascuna delle quali realizza una parte componente (tacchi, suole, tomaie ecc.); in seguito le parti componenti vengono trasferite a un’altra impresa che ha il compito di assemblarle per ottenere la calzatura.
L’azienda e la sua organizzazione
Un prodotto tradizionale può essere reso diverso proponendone nuovi usi. Il telefono, da strumento di comunicazione vocale, si è trasformato in un mezzo per accedere a internet, scattare fotografie, fare filmati ecc. Le stampanti, da strumenti per rendere disponibili su carta testi scritti e figure, sono diventate tridimensionali offrendo la possibilità di stampare oggetti. Con l’obiettivo di coinvolgere e fidelizzare i clienti, un’im-
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{Esempio} 2
L’azienda, il contesto in cui opera, delocalizzazione e globalizzazione dei mercati
È il percorso compiuto per arrivare dalla materia prima al prodotto finito.
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oggi determinato da elementi intangibili (quali l’innovazione apportata, la possibilità di ottenere il prodotto dietro specifiche indicazioni, di seguirne direttamente le fasi di realizzazione, i brevi tempi di consegna). I prodotti che incorporano in maniera prevalente tali elementi intangibili sono detti dematerializzati. Le imprese che effettuano questa scelta ricercano un vantaggio competitivo sia di differenziazione sia relazionale; esse apportano continue innovazioni al proprio prodotto, utilizzano gli strumenti digitali per sviluppare nuovi servizi, dialogano mediante community on line per coinvolgere i clienti così da accrescere la loro fedeltà.
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08 Localizzazione e delocalizzazione Le decisioni sul luogo in cui far sorgere l’impresa e svolgere le attività produttive non sono prese in maniera casuale, ma tengono conto di un insieme di fattori che rendono opportuna la scelta di un certo territorio piuttosto che un altro. La localizzazione riguarda la scelta ottimale del luogo dove insediare l’attività produttiva affinché l’impresa consegua vantaggi economici, generalmente derivanti dalla riduzione dei costi di fabbricazione e di distribuzione.
In alcuni casi la localizzazione è una scelta obbligata in quanto il processo produttivo presenta vincoli tecnici tali da rendere impossibile collocare altrove la produzione; si pensi per esempio alle imprese estrattive la cui localizzazione è condizionata dalla presenza di specifici giacimenti del sottosuolo. In altri casi, come per esempio nelle imprese individuali, la scelta può essere condizionata da ragioni personali o familiari dell’imprenditore.
Fattori di scelta
Diffusione: rendere accessibile.
Enti territoriali locali Sono gli enti pubblici autonomi, previsti dall’art. 114 della Costituzione, che amministrano un determinato territorio, quali i Comuni, le Regioni, le Città metropolitane.
Costi delle transazioni Costi sostenuti per effettuare uno scambio di beni (prezzo di acquisto del bene, costi di stipulazione del contratto, costi di trasporto ecc.).
Logistica Insieme di attività che riguardano la gestione integrata del trasporto, degli imballaggi e delle scorte di materie, merci e prodotti.
Pacchetto azionario Azioni che rappresentano una quota significativa del capitale di una società e che consentono di controllare la società stessa.
In generale è comunque importante prendere in considerazione i seguenti fattori: • la vicinanza dei mercati dove vengono acquisite le materie prime e dei mercati di sbocco dei prodotti, così da risparmiare sui costi di trasporto; • il livello del costo del lavoro e la presenza di manodopera specializzata; • la possibilità di reperire le informazioni ai fini della diffusione delle innovazioni tecnologiche e organizzative, come per esempio la vicinanza a istituti di ricerca, università, centri di formazione ecc.; la • disponibilità e facilità di accesso ai servizi offerti alle imprese, quali quelli connessi alle banche dati, alla certificazione di qualità, alla consulenza giuridica, alle ricerche di marketing ecc.; • l’esistenza di infrastrutture, come strade, ferrovie, aeroporti, interporti e reti di comunicazione telefoniche; • le caratteristiche geografiche del territorio e la sua stabilità politica, soprattutto se le produzioni vengono dislocate in Paesi esteri. La presenza di tali condizioni facilita l’attività delle imprese e, conseguentemente, lo sviluppo economico di un Paese; al fine di favorire l’insediamento di attività produttive nelle aree depresse lo Stato e gli enti territoriali locali offrono talvolta alle imprese facilitazioni fiscali o finanziarie (contributi, prestiti a tassi di interesse agevolati). La possibilità di frazionare il processo produttivo, il progresso delle telecomunicazioni e della telematica, nonché lo sviluppo dei collegamenti aerei per i trasporti a lunga distanza consentono alle imprese un’ampia gamma di scelte localizzative. A seconda della convenienza economica, le imprese possono decidere di:
• •
localizzare le produzioni sul territorio nazionale; delocalizzare le produzioni in Paesi che offrono condizioni più favorevoli, spesso legate alla possibilità di sostenere minori costi del lavoro. Ne costituiscono esempi le aree geografiche del Sud Est asiatico e dell’Est europeo.
Molti prodotti industriali commercializzati in tutto il mondo rappresentano oggi la sintesi di processi di lavorazione realizzati in Paesi diversi; può accadere che un apparecchio assemblato in Italia sia stato progettato negli Stati Uniti e sia costituito da componenti fabbricati parte in Cina, parte in Corea, parte in Germania. Il notevole sviluppo della rete Internet, la rapidità di accesso alle informazioni e i bassi costi delle transazioni hanno inoltre reso possibile delocalizzare anche processi collegati a servizi aziendali e/o intere funzioni che vengono esternalizzati, ossia affidati a imprese di diversi Paesi; per esempio molte imprese italiane hanno trasferito in India la gestione di sistemi informativi, altre hanno invece esternalizzato la logistica, affidandola a imprese situate in Romania. Sul piano tecnico la delocalizzazione produttiva può attuarsi attraverso: • la costituzione di proprie filiali o stabilimenti produttivi nei Paesi prescelti; • accordi di fornitura o subfornitura con imprese specializzate che offrono parti componenti il prodotto finito a prezzi più vantaggiosi; • l’acquisizione di pacchetti azionari di imprese concorrenti o che producono beni complementari, già esistenti, o appositamente costituite, nel Paese che offre la migliore opportunità.
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di far partecipare in prima persona il cliente alla realizzazione del prodotto e soprattutto di rendere il prodotto disponibile in tempi brevi, obiettivi difficilmente raggiungibili se il prodotto o le sue parti componenti arrivano da Paesi lontani.
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Scelte di localizzazione/delocalizzazione
Interpretare fenomeni economici • Collegare le scelte aziendali all’ambiente esterno
Leggi il brano tratto da Il Sole 24 ORE e rispondi alle domande. Costi e tempi logistici, effetto “made in”, servizio al cliente: sono i principali fattori che hanno motivato il reshoring, in questi anni di crisi, tra le imprese occidentali. Ma lasciando il fenomeno sempre confinato alla nicchia: secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Uni-Club MoRe Back-reshoring (team interuniversitario di lavoro tra Modena, Catania, L’Aquila, Udine e Bologna) si parla di 121 casi registrati in Italia di aziende che hanno riportato la produzione in patria dall’inizio della crisi globale – quasi esclusivamente tra moda (41%), elettronica (25%) e meccanica (16%) – su 376 casi in Europa e altri 329 in Nord America. Quegli stessi fattori sono però oggi amplificati esponenzialmente dall’avvento della fabbrica 4.0 e diventano valori cui il consumatore (sempre più consum-attore che interagisce con la produzione) non è disposto a rinunciare: prodotto su misura, alta qualità e consegna immediata impongono lavorazioni “in casa” con flessibilità estrema e lotti minimi. Impensabile soddisfare questa domanda con container che arrivano dalla Cina in sei settimane, che si tratti di macchinari o di abbigliamento. Sono sempre dinamiche competitive complesse a determinare le decisioni di localizzare le lavorazioni dentro o fuori dai confini e più che le politiche protezionistiche e le incertezze geopolitiche mondiali saranno le esigenze della produzione 4.0 a dare una forte accelerazione al fenomeno reshoring nei prossimi anni. Il reshoring si sta diffondendo anche nel tessile-abbigliamento, perché il vantaggio si sposta ora dal costo alla filiera. Perché il cliente vuole il capo su misura in tempi rapidissimi nel negozio di fiducia (o direttamente a casa, con l’e-commerce) e il fast fashion di alta qualità può essere garantito solo da una produzione, dentro la fabbrica o in una filiera a chilometro zero. 1. Quali elementi devono essere presi in considerazione nelle decisioni di localizzazione? 2. Perché molte imprese stanno riportando in Italia le produzioni in precedenza delocalizzate? 3. Quali settori sono prevalentemente coinvolti dal rientro delle produzioni in Italia?
09 Il sistema produttivo nazionale Il sistema produttivo è formato dall’insieme delle imprese che operano nel territorio nazionale. Un sistema produttivo si caratterizza per:
• • •
le dimensioni delle imprese che lo compongono; la distribuzione geografica delle unità produttive; il settore economico in cui si concentra la maggior parte delle attività aziendali.
Le dimensioni aziendali
L’azienda, il contesto in cui opera, delocalizzazione e globalizzazione dei mercati
•
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di offrire prodotti “made in Italy” che, in alcuni settori, quali il tessile-abbigliamento, rispondono meglio alle preferenze dei consumatori;
L’azienda e la sua organizzazione
•
Rilocalizzazione
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Le scelte di localizzazione cambiano a seconda delle circostanze economiche, delle modalità e delle tecniche di produzione. L’introduzione delle nuove tecnologie digitali e l’automazione dei processi di fabbricazione hanno ridotto il costo del lavoro e hanno portato molte imprese a riconsiderare le decisioni di delocalizzazione. Così, mentre in passato molte aziende del settore manifatturiero tradizionale (tessile, abbigliamento, calzature) avevano ritenuto conveniente trasferire le produzioni in Paesi caratterizzati da bassi costi della manodopera, quali la Cina e il Vietnam, attualmente stanno facendo rientrare le produzioni nei territori nazionali. Altre variabili che incidono sul rientro nel nostro Paese delle produzioni delocalizzate sono costituite dalla necessità:
18 Sistema produttivo
Gruppi aziendali
In Italia il sistema produttivo è prevalentemente composto da imprese di piccole e medie dimensioni (PMI) e, analogamente agli altri Paesi industrializzati, risultano sviluppati soprattutto il settore secondario e il settore terziario. Le imprese di medie o grandi dimensioni spesso agiscono assumendo la struttura di gruppo aziendale. Un gruppo aziendale è costituito da un insieme di imprese coordinate sul piano economico e finanziario da un’unica società madre, denominata capogruppo o holding.
Multinazionale Impresa di grandi dimensioni che opera in vari Paesi nei quali possiede centri di produzione e/o distribuzione, ma il cui centro di direzione e pianificazione delle strategie rimane nel Paese di origine.
La holding controlla direttamente o indirettamente tutte le imprese facenti parte del gruppo in quanto ne detiene la maggioranza delle azioni che formano il capitale sociale. Le società controllate, pur essendo giuridicamente distinte (hanno soggetti giuridici diversi), seguono le stesse strategie e agiscono in base alle direttive impartite dalla società capogruppo che svolge attività di direzione e coordinamento. Quando le imprese di un gruppo sono situate in Paesi diversi, il gruppo è definito multinazionale.
{Esempio} Gruppo aziendale La holding può esercitare sulle altre imprese un controllo diretto oppure indiretto. Il controllo è diretto quando possiede essa stessa le azioni della controllata; è invece indiretto quando la capogruppo possiede le azioni di una società che a sua volta ne controlla un’altra. La mappa del gruppo aziendale qui presentata mostra che la società capogruppo A controlla direttamente le società B, C e D in quanto possiede la maggioranza delle azioni. Tuttavia, per il fatto che tali società detengono a loro volta la maggioranza del capitale sociale di altre imprese (la società B possiede la società E e quest’ultima la società F; la società C possiede la società G), la capogruppo A può esercitare indirettamente il controllo sulle società da queste controllate (E, F, G). L’autonomia
delle imprese controllate è limitata e per questa ragione sono chiamate imprese dipendenti. A 90% B
capogruppo 80% D
C 100%
E
100%
100% G
100% F
10 I sistemi produttivi locali I sistemi produttivi locali sono contesti produttivi omogenei caratterizzati da un’elevata concentrazione di imprese, prevalentemente di piccole e medie dimensioni, in uno stesso territorio. In Italia i sistemi produttivi locali assumono molto spesso la configurazione del distretto industriale. Il distretto industriale è un sistema produttivo locale formato da imprese specializzate che agiscono insieme utilizzando modalità organizzative comuni per la produzione di uno stesso bene.
Sono caratteristiche essenziali di un distretto industriale:
• •
un’area territorialmente precisa e delimitata; la presenza nell’area di imprese artigianali e di piccole/medie dimensioni;
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la produzione di un prodotto specifico svolto con la compartecipazione (in outsourcing) tra più aziende;
• •
l’esistenza di una filiera produttiva che favorisce stretti legami tra committenti e fornitori;
Dal punto di vista geografico si è avuta una suddivisione territoriale per specializzazione produttiva. In ciascuna Regione dell’Italia hanno infatti trovato insediamento veri e propri “sciami” o “grappoli” di imprese fortemente focalizzate su specifiche produzioni. Nel distretto, a differenza di quanto avviene in altri ambienti, la comunità di persone e le imprese condividono la stessa cultura, gli stessi saperi e gli stessi valori; il forte radicamento a un territorio circoscritto facilita la rapida circolazione delle conoscenze e rafforza i rapporti fra le imprese e la collettività locale, circostanza favorevole allo sviluppo e al benessere economico. I legami tra le imprese distrettuali possono essere basati su semplici accordi (contratti) di fornitura, oppure essere rappresentati dal possesso di partecipazioni; in quest’ultimo caso le imprese che operano nel distretto assumono la struttura di gruppo aziendale, un modello organizzativo che permette alle imprese partecipanti di sfruttare tanto i vantaggi dell’essere piccole (se l’impresa viene considerata singolarmente), quanto quelli dell’essere grandi (se viene considerato l’intero gruppo come un organismo compatto che persegue solidalmente gli stessi obiettivi). In ogni caso i legami tra le imprese che operano nel distretto danno vita a una particolare modalità organizzativa del processo produttivo che si configura come una rete, in quanto tutti i partecipanti sono uniti, come in una ragnatela, da un progetto comune per la cui realizzazione è indispensabile che ciascuna impresa metta a disposizione delle altre le proprie competenze e la capacità produttiva di cui dispone. Al fine di stimolare la formazione delle reti produttive, la normativa consente alle piccole/ medie imprese di stipulare un accordo, in relazione al quale le imprese partecipanti si obbligano, sulla base di un programma di rete, a collaborare in forme predeterminate per lo svolgimento in comune delle attività produttive, o a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica.
Contratto di rete
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L’azienda, il contesto in cui opera, delocalizzazione e globalizzazione dei mercati
la presenza di istituzioni locali (banche, associazioni di categoria, centri di servizi ecc.) che agevolano la crescita economica del distretto.
Con il contratto di rete, due o più imprese si obbligano a esercitare in comune una o più attività economiche rientranti nei rispettivi oggetti sociali allo scopo di favorire l’innovazione e di accrescere la reciproca capacità di competere.
gli obiettivi strategici e delle attività comuni poste alla base della rete che dimostrino il miglioramento della capacità innovativa e della competitività sul mercato;
• •
la durata del contratto, le modalità di adesione di altre imprese e le relative ipotesi di recesso; l’individuazione di un programma di rete, che contenga l’enunciazione dei diritti e degli obblighi assunti da ciascuna impresa partecipante e le modalità di realizzazione dello scopo comune.
Alle imprese che aderiscono al contratto di rete sono riservate particolari agevolazioni fiscali e finanziarie.
Le origini dei distretti industriali
11 La globalizzazione Globalizzazione I contatti tra culture diverse, l’internazionalizzazione dei processi produttivi e la rapida diffusione delle conoscenze hanno reso le economie mondiali interdipendenti e, allo stesso tempo, hanno inciso profondamente sui rapporti territoriali, alterando, in alcuni casi, le modalità di ripartizione della ricchezza tra Nord e Sud del mondo. La globalizzazione ha comportato un’omogeneizzazione dei bisogni e dei desideri delle persone con la conseguente creazione di un unico mercato globale di dimensioni mondiali, dove si producono e si vendono beni/servizi con caratteristiche simili.
Insieme di processi tra loro collegati che mettono in contatto individui, gruppi, comunità, Stati, mercati, grandi imprese e organizzazioni internazionali costituendo complessi intrecci di relazioni sociali.
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•
L’azienda e la sua organizzazione
Il contratto di rete deve essere redatto per atto pubblico o per scrittura privata autenticata e deve indicare:
20 Attualmente molti prodotti si rivolgono non più a un mercato di clienti locali, ma sono offerti all’intero universo dei consumatori; è il caso, per esempio, della Coca-Cola, conosciuta e venduta in tutto il mondo, dei prodotti con il marchio Nike, della catena dell’Hard Rock Cafe presente, con servizi di ristorazione e gadget identici (T-shirt, cappellini ecc.), nelle principali capitali del mondo.
Global player Time based competition Letteralmente “competizione basata sul tempo”, indica il vantaggio competitivo che può essere acquisito immettendo nel mercato beni e servizi in “tempo reale”, ossia prima di altri concorrenti.
ISTAT Istituto nazionale di statistica, è l’organo statistico ufficiale dello Stato che provvede alla predisposizione e alla pubblicazione delle statistiche generali e speciali.
OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) Organizzazione internazionale di studi economici con sede a Parigi a cui aderiscono i Paesi maggiormente sviluppati che operano in un’economia di mercato.
Il mercato globale, dove tutto è presto e facilmente imitabile, ha aumentato la competitività e privilegiato le imprese più innovative. Alcune multinazionali sono diventate global player, ossia imprese in grado di operare simultaneamente in tutto il mondo, localizzando la fabbricazione dei beni nei Paesi che consentono i più alti risparmi sui costi di realizzazione e vendendoli in tutte le aree geografiche del globo terrestre.
Le imprese global player si caratterizzano per la flessibilità produttiva, per la capacità di adattamento ai contesti internazionali e per la prontezza nell’immettere sul mercato prodotti/servizi in tempi rapidissimi (time based competition). Anche se di grandissime dimensioni, la flessibilità organizzativa rende infatti tali imprese in grado di spostare rapidamente la produzione da un luogo all’altro, cambiando localizzazione a seconda della convenienza economica del momento. Tale convenienza è generalmente determinata dal più basso costo del lavoro e/o dalla possibilità di sfruttare le risorse naturali senza subire condizionamenti dalla normativa dei Paesi in cui le imprese operano; talvolta essa è ricercata senza rispettare fino in fondo le regole etiche che dovrebbero stare alla base dell’attività aziendale. La suddivisione internazionale del lavoro e della ricchezza tra le economie mondiali muta, evolvendosi continuamente; attualmente si possono individuare tre grandi aree: l’Africa e il Medio Oriente che si configurano sempre più come fornitori di risorse (si pensi ai diamanti e al petrolio), l’Asia che, in senso lato, si è specializzata nella trasformazione (si pensi alle fabbriche cinesi) e l’Occidente dove in maggior parte i beni prodotti vengono consumati.
Strumenti e modalitA 'di rappresentazione e comunicazione dei fenomeni economici Le aziende, come si è avuto modo di vedere, sono sistemi aperti in continua evoluzione: i loro comportamenti sono condizionati dall’ambiente esterno e, a loro volta, le decisioni prese dai soggetti aziendali influenzano l’ambiente circostante. Poiché l’ambiente in cui l’azienda opera è estremamente mutevole, per sopravvivere e creare valore economico le aziende devono continuamente disporre di informazioni utili per comprendere gli andamenti dei fenoSCELTE meni economici e sociali e assumere di conseinformazioni informazioni AZIENDALI guenza le relative decisioni che, a loro volta, incidono sull’ambiente. Le informazioni relative all’ambiente sono prodotte dal sistema informativo aziendale e vengono trasmesse a tutti i soggetti interessati attraverso specifici strumenti comunicativi, seguendo modalità diverse a seconda del soggetto destinatario della comunicazione. Le informazioni economiche provenienti dall’ambiente esterno che descrivono il contesto in cui l’azienda opera sono riferite sia allo specifico mercato (per esempio, il mercato delle automobili, il mercato dei televisori ecc.), sia all’andamento economico generale (macroeconomico). I dati del contesto microeconomico e macroeconomico sono reperibili attraverso indagini compiute dall’impresa stessa oppure attingendo alle statistiche dell’ISTAT, delle Camere di Commercio (CCIAA) o anche ricorrendo alle banche dati messe a disposizione da diverse istituzioni (per esempio dalla Banca d’Italia e, in ambito internazionale, dall’OCSE). Per esempio, se un’impresa prima di immettere sul mercato un nuovo tipo di prodotto vuole valutare il mercato potenziale in ambito locale, ossia vuole stimare quanti sono i potenziali consumatori del nuovo prodotto con riferimento alla Regione in cui ha la propria sede, dovrà quantificare il numero di soggetti residenti suddivisi per sesso, età anagrafica, fasce di reddito, stili di vita ecc. in modo da rendersi conto dell’ampiezza della fascia di clientela cui il prodotto è rivolto. Tuttavia la sola mappatura dei potenziali clienti non è sufficiente se non è accompagnata da informazioni macroeconomiche sull’andamento del reddito disponibile delle famiglie. I dati raccolti vengono elaborati per essere trasformati in informazioni. Per rendere le informazioni efficaci, ossia immediatamente comprensibili ai soggetti interessati, spesso vengono utilizzati strumenti quali grafici (diagrammi, istogrammi, grafici a torta ecc.) e tabelle di sintesi che ne facilitano l’interpretazione.
lettura espressiva della sintesi
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Le tecnologie informatiche e la digitalizzazione delle attività aziendali consentono di ridurre i costi di fabbricazione e sviluppano la capacità dell’impresa di fidelizzare i clienti attraverso piattaforme on line. I prodotti diventano dematerializzati perché incorporano elevati componenti immateriali.
Le attività aziendali sono raggruppate in funzioni. L’Information Technology sta trasformando il concetto di impresa, che diventa sistema di relazioni interne connesse con l’ambiente esterno.
ambiente esterno è l’ambiente dove l’impresa opera; è costituito dall’ambiente generale (o macroambiente) e dall’ambiente speciico (il mercato di acquisizione dei fattori produttivi e il mercato di vendita dei prodotti) stakeholder sono i soggetti interni ed esterni interessati all’attività aziendale vantaggio competitivo è la situazione favorevole di un’impresa rispetto alle imprese concorrenti fidelizzazione dei clienti è l’insieme delle azioni che
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Scelte imprenditoriali: • mission; • fascia di clientela; • modalità di svolgimento dei processi produttivi e risorse da utilizzare; • caratteristiche del prodotto/servizio.
La localizzazione riguarda la scelta del luogo in cui insediare le attività produttive. Le produzioni possono essere localizzate nei: • sistemi produttivi nazionali e locali; • sistemi produttivi internazionali (delocalizzazione/rilocalizzazione).
La globalizzazione ha reso interdipendenti le economie di tutti i Paesi del mondo. Vi è una separazione tra Paesi poveri, dove i prodotti vengono fabbricati, e Paesi ricchi, dove i beni vengono consumati.
l’impresa efettua per attrarre e mantenere i clienti (renderli fedeli) funzioni aziendali insieme di attività aventi la stessa natura che vengono accorpate perché relative allo stesso oggetto e inalizzate al raggiungimento di obiettivi comuni sistemi produttivi un sistema produttivo è formato dall’insieme delle aziende che operano nello stesso territorio
L’azienda e la sua organizzazione
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Per sopravvivere e svilupparsi l’impresa deve acquisire un vantaggio competitivo: • di leadership di costo; • di leadership di diferenziazione.
3
Gli stakeholder sono costituiti dall’insieme dei soggetti coinvolti nelle attività aziendali: • stakeholder interni: proprietario (o soci) e lavoratori dipendenti; • stakeholder esterni: inanziatori, fornitori, clienti, Pubblica Amministrazione.
Sintesi
L’impresa efettua scelte e compie operazioni. Il soggetto economico è colui che compie le scelte fondamentali. Il soggetto giuridico è colui che risponde delle obbligazioni giuridiche (debiti dell’impresa) derivanti dalle operazioni aziendali.
L’attività dell’impresa è condizionata dall’ambiente esterno: • macroambiente (o ambiente generale), costituito da più ambienti (economico, politico, sociale, religioso); • ambiente competitivo (o ambiente speciico), dove l’impresa si relaziona con le imprese concorrenti, i clienti, i fornitori.
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L’azienda è un organismo economico che efettua processi produttivi al ine di soddisfare i bisogni umani. Le aziende si suddividono in: • aziende non profit; • aziende profit oriented; • aziende della Pubblica Amministrazione.
Sintesi
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Verifica
fine
unità
• test in autoveriica su unità 1 • interrogazione simulata con speakeraggio
TEST INTERATTIVI
CONOSCENZE
ABILITÀ
• Azienda • Soggetti interni e soggetti esterni • Caratteristiche dell’ambiente esterno • Scelte imprenditoriali • Strategie di localizzazione/delocalizzazione • Sistemi produttivi
• Classificare le aziende • Distinguere i soggetti aziendali • Collegare le scelte aziendali all’ambiente esterno • Riconoscere i fattori che influiscono sulle scelte di localizzazione/delocalizzazione
g. Delle seguenti imprese appartengono
LIVELLO BASE 1 Indica la risposta corretta
al settore primario:
(alcuni quesiti possono avere più risposte esatte).
a.
Il soggetto giuridico di un’azienda è:
1. 2. 3. 4.
sempre una persona fisica sempre una persona giuridica una persona fisica o una persona giuridica sempre un ente pubblico
b. Il fine delle imprese è: 1. conseguire utili 2. soddisfare esigenze di carattere collettivo 3. perseguire scopi sociali e umanitari senza ottenere utili 4. destinare la produzione ai membri interni all’impresa c.
Le imprese ottengono utili attraverso:
1. l’offerta gratuita di prodotti/servizi sul mercato 2. la vendita di prodotti/servizi a prezzi più alti rispetto ai costi di produzione 3. la vendita di prodotti/servizi a prezzi più bassi rispetto ai costi sostenuti per la produzione 4. la vendita di beni/servizi a prezzi uguali ai costi sostenuti per la produzione
d. Sono aziende non profit: 1. le organizzazioni di volontariato 2. le associazioni di beneficenza 3. la Pirelli spa 4. i comitati di quartiere 5. l’Università Cattolica del Sacro Cuore 6. le banche e. Nei Paesi economicamente sottosviluppati
l’attività economica prevalente è quella:
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
le imprese di costruzione le imprese agricole le imprese estrattive le imprese bancarie le imprese chimiche le imprese meccaniche le imprese assicuratrici le imprese di trasporto
h. L’impresa è un sistema socio-tecnico perché: 1. è costituito da persone che svolgono al suo interno differenti funzioni 2. riesce a influenzare l’ambiente circostante con le sue azioni 3. è caratterizzato dalla coesistenza di decisioni umane e di operazioni tecniche 4. è dotato di capacità di autoregolazione e di retroazione i.
Un’impresa crea valore quando:
1. i ricavi di vendita sono superiori ai costi sostenuti per la produzione 2. ha un elevato potere contrattuale nei confronti dei fornitori 3. ha un elevato potere contrattuale nei confronti del personale dipendente 4. ottiene un vantaggio competitivo sulle imprese concorrenti
l.
Sono definiti mercati di sbocco:
1. i mercati presso i quali l’impresa acquista i materiali necessari alla fabbricazione 2. i mercati ai quali l’impresa si rivolge per assumere lavoratori dipendenti 3. i mercati presso i quali l’impresa ricerca nuovi capitali di prestito 4. i mercati presso i quali l’impresa vende i suoi prodotti
1. agricola 2. industriale
f.
È soggetto economico di fatto in un’impresa individuale:
m. Il gruppo di clienti a cui un’impresa decide
1. la persona giuridica che risponde dei debiti assunti dall’impresa 2. la persona fisica che governa l’impresa 3. i soggetti esterni che entrano in relazione con l’impresa 4. i lavoratori dipendenti dell’impresa
3. dei servizi 4. commerciale
di rivolgere le proprie produzioni è formato:
1. da tutti i consumatori presenti sul mercato 2. da uno specifico insieme di consumatori aventi determinate caratteristiche 3. dai clienti che già da molto tempo acquistano gli stessi prodotti 4. solo dai consumatori finali, quali le famiglie
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I distretti industriali sono:
1. insiemi di imprese di grandi dimensioni, con produzioni fortemente verticalizzate 2. sistemi di imprese che interagiscono su uno stesso territorio con obiettivi produttivi comuni 3. sistemi di imprese di piccole/medie dimensioni localizzate in più Paesi, con obiettivi produttivi ben differenziati 4. insiemi di imprese di piccole/medie dimensioni in concorrenza tra loro con produzioni pressoché identiche
b. Un’impresa è delocalizzata quando svolge
la sua attività produttiva:
1. 2. 3. 4.
c.
Le imprese global player:
1. svolgono la loro attività produttiva all’interno di un solo Paese 2. sono in grado di operare simultaneamente in più parti del mondo 3. accentrano le fasi dell’attività produttiva nei Paesi economicamente più sviluppati 4. prediligono quali mercati di sbocco i Paesi sottosviluppati
in più Paesi, attraverso proprie filiali in un solo Paese, con una sola sede in più Paesi attraverso accordi di fornitura in un solo Paese con più sedi e filiali operative
d. Un gruppo aziendale è costituito da: 1. un’azienda profit oriented e una non profit, facenti capo a uno stesso soggetto giuridico 2. un’azienda con più filiali, succursali, agenzie facenti capo a uno stesso soggetto economico 3. un insieme di più imprese, giuridicamente autonome, facenti capo a uno stesso soggetto economico 4. un insieme di più imprese operanti in luoghi diversi facenti capo a uno stesso soggetto giuridico
Il vantaggio competitivo si realizza:
1. vendendo uno stesso prodotto a prezzi più bassi rispetto alla concorrenza 2. dotando un prodotto di specifiche caratteristiche distintive 3. ampliando le dimensioni aziendali in modo da penetrare in nuovi mercati 4. instaurando un rapporto di supremazia nei confronti dei fornitori
g. Fanno parte dell’ambiente competitivo
nel quale l’impresa opera:
1. 2. 3. 4. 5. 6.
le imprese concorrenti i fornitori gli organismi politico-amministrativi locali i lavoratori dipendenti i clienti le associazioni di volontariato
h. Le relazioni che un’impresa instaura
con l’ambiente sociale possono riguardare:
1. accordi strategici con le imprese concorrenti 2. rapporti di collaborazione con le istituzioni pubbliche 3. legami di fiducia reciproca con i fornitori 4. accordi con associazioni naturalistiche di tutela dell’ambiente circostante
i.
Le scelte dell’impresa circa il gruppo di clienti da servire:
1. dipendono dal settore di attività in cui l’impresa vuole operare 2. riguardano la definizione del prezzo del prodotto/servizio offerto 3. riguardano la definizione delle caratteristiche qualitative del prodotto/servizio offerto 4. riguardano l’individuazione di uno specifico segmento di clientela
Indica se i seguenti soggetti sono interni o esterni, il contributo che offrono e la ricompensa attesa. Proprietario o soci • Clienti • Fornitori • Lavoratori dipendenti • Lavoratori autonomi • Banche.
4
Leggi il testo seguente e rispondi alle domande. Paolo Piancatelli ha deciso di costituire un’impresa individuale per la produzione di mobili. La nuova impresa si avvale dell’opera dell’architetto Leonori, che ricopre la carica di direttore generale collaborando direttamente con Piancatelli alla gestione dell’azienda, dell’ingegner Torresi, che è responsabile della produzione, nonché di 30 operai, di 5 impiegati e delle consulenze del commercialista Gino Landi e dell’avvocato Filippo Manca. 1. Chi è il soggetto giuridico? E chi è il soggetto economico? 2. Chi è l’imprenditore? 3. Quale ruolo ricopre l’architetto Leonori? 4. Indica i lavoratori dipendenti. 5. Indica i lavoratori autonomi.
m1
3
f.
Verifica fine unità
a.
u1
(alcuni quesiti possono avere più risposte esatte).
e. L’impresa può essere considerata un sistema: 1. chiuso 4. dinamico 2. funzionale 5. sociale 3. aperto 6. statico
L’azienda e la sua organizzazione
LIVELLO INTERMEDIO/AVANZATO 2 Indica la risposta corretta
24
Verifica 5
unità
Associa le espressioni della colonna di destra con quelle della colonna di sinistra. a. b. c. d. e.
a
6
fine
Scelte di localizzazione Scelte di delocalizzazione Distretti industriali Mercato globale Contratto di rete
b
c
d
e
1. Stabilità politica del territorio, occasioni per risparmiare sui costi di produzione (livello del costo del lavoro, normative più permissive ecc.) 2. Vicinanza dei mercati di sbocco dei prodotti, esistenza di manodopera qualificata e di infrastrutture (strade, porti, aeroporti) 3. Insediamenti di reti di imprese che perseguono strategie comuni per la realizzazione di un bene/servizio da immettere sul mercato 4. Accordo tra più imprese che si obbligano a collaborare per lo svolgimento in comune di attività produttive 5. In tutto il mondo si producono e si vendono gli stessi beni poiché la rapida diffusione delle informazioni rende presto note le tecniche di produzione e facilita l’omogeneizzazione dei desideri dei consumatori
Correla le definizioni con i termini a esse relativi. Segmento di mercato
Caratteristiche del prodotto/servizio
Struttura produttiva
Insieme dei fattori (beni materiali e immateriali) che entrano a far parte del processo produttivo e delle loro modalità di organizzazione Specifico gruppo di clienti individuati in base a precise caratteristiche omogenee quali l’età, la residenza anagrafica, il sesso, il reddito ecc. Elementi distintivi sia di prezzo sia di qualità di cui vengono dotati i prodotti o i servizi al fine di renderli appetibili ai consumatori presenti nel mercato
7
Leggi il brano seguente tratto da Sergio Pivato e Andrea Gilardoni, Elementi di economia e gestione delle imprese, EGEA, definisci i termini indicati e rispondi alle domande. La dimensione sociale dell’attività d’impresa fa riferimento all’ampio e complesso sistema di interrelazioni e scambi con le varie categorie di stakeholder (soggetti interessati alla vita dell’impresa). L’esclusivo orientamento al fine economico non esaurisce il ruolo dell’impresa: è oramai diffusa la convinzione che il considerare in maniera congiunta gli obiettivi economici e quelli sociali migliora i livelli di efficienza e di efficacia dell’azienda nel suo complesso. L’impresa, dunque, deve sviluppare una strategia volta alla generazione di consenso, per ottenere le risorse funzionali al suo successo duraturo. Con riferimento al contesto sociale, si possono individuare i seguenti gruppi di interesse: • dipendenti; • Stato e Pubblica Amministrazione; • comunità locali e/o nazionali; • mezzi di informazione; • movimenti di opinione (associazioni di consumatori, associazioni ambientaliste ecc.). Rispetto alle esigenze e alle attese espresse da questi interlocutori, l’azienda deve fornire risposte che vanno necessariamente oltre l’ambito produttivo e di mercato. Si tratta di definire una strategia capace di assicurare all’impresa un grado di legittimazione sociale e di consenso che le permettano di operare in maniera efficace e continuativa. Se l’ambiente di lavoro è pericoloso per i dipendenti, se la produzione è inquinante per l’ecosistema, se la comunicazione aziendale verso l’esterno è poco trasparente, se il prodotto non è conforme agli standard di igiene e sicurezza, l’azienda incontrerà forti difficoltà a conseguire i propri obiettivi competitivi e reddituali. Infatti, un atteggiamento di sfiducia dei diversi interlocutori sociali nei confronti dell’impresa, indotto da un comportamento non rispondente alle loro attese, può influenzare negativamente le performance aziendali. L’impresa quindi con le sue scelte modifica il tessuto sociale in cui è inserita e questo a sua volta ne condiziona l’operato. L’interazione impresa-ambiente impone alla prima l’assunzione di una precisa responsabilità sociale, che si deve tradurre in linee d’azione che rendano attrattiva l’offerta dell’impresa nei confronti dei gruppi di pressione. Maggiore è l’impegno in campo sociale dimostrato concretamente dall’azienda, più ampio è il grado di legittimazione conseguibile. 1. Definisci i termini stakeholder e contesto sociale. 2. Quali sono i gruppi di interesse presenti nel contesto sociale in cui l’impresa opera? 3. Perché le “buone” relazioni con il contesto sociale permettono all’impresa di raggiungere più facilmente gli obiettivi economici di redditività? 4. Perché il contesto sociale condiziona l’operato dell’impresa? 5. Che cosa si intende per responsabilità sociale dell’impresa? E come si concretizza?
ESERCIZI FINALI GRUPPO 1
unità
2
25
01 Il concetto di organizzazione L’organizzazione studia la predisposizione e analizza le combinazioni economicamente più convenienti dei mezzi e delle risorse (lavoro umano e beni) disponibili.
Capacità dell’organizzazione di adattarsi ai cambiamenti economici, sociali e tecnologici dell’ambiente.
Organizzazione tecnica Stabilisce le modalità di utilizzo degli elementi materiali dell’attività aziendale, per esempio degli impianti e dei macchinari.
Organizzazione umana Coordina i rapporti tra le persone presenti all’interno dell’azienda realizzando un sistema di comunicazione.
Ambiente interno
L’azienda e la sua organizzazione
L’organizzazione deve occuparsi sia delle modalità di utilizzo dei beni materiali (organizzazione tecnica), sia delle risorse umane (organizzazione umana), fattore primario e indispensabile per il funzionamento di qualsiasi attività. Oggetto di studio dell’economia aziendale è essenzialmente questo secondo aspetto, tanto che l’espressione organizzazione aziendale è, in pratica, intesa come sinonimo di organizzazione del lavoro. Poiché l’azienda è formata da una comunità di individui che devono relazionarsi e lavorare insieme, l’organizzazione deve coordinare e favorire l’integrazione dei rapporti sociali e rendere partecipi tutte le persone alle attività da svolgere in gruppo. Sotto questo aspetto l’organizzazione può essere considerata un sistema di comportamenti che devono essere coordinati e diretti al fine di raggiungere il massimo risultato economico. Gli elementi che determinano il comportamento delle persone costituiscono le variabili organizzative da cui dipendono le modalità di funzionamento dell’organizzazione. Sono tali la struttura organizzativa e i meccanismi di coordinamento.
Flessibile
m1
L’organizzazione varia da impresa a impresa in funzione dell’attività produttiva svolta (tipo di prodotto/servizio offerto), della cultura organizzativa dei soggetti aziendali che la predispongono (idee, convinzioni, valori umani e sociali in cui il management si riconosce), delle dimensioni dell’azienda e della tecnologia utilizzata. Una stessa struttura organizzativa non può durare per tutta la vita dell’impresa ma necessariamente deve essere flessibile, adattandosi ai cambiamenti dell’ambiente interno ed esterno. Tuttavia, l’obiettivo fondamentale che l’organizzazione aziendale si prefigge è la combinazione dei fattori della produzione (lavoro umano e beni) in modo ottimale, vale a dire nella maniera più efficace ed efficiente possibile. L’efficacia consiste nella capacità di raggiungere un determinato obiettivo (per esempio la produzione di un determinato bene idoneo a soddisfare le aspettative di chi lo deve consumare); l’efficienza riguarda invece le modalità con cui tale obiettivo viene conseguito, ossia quali costi occorre sostenere. Non basta che un’organizzazione raggiunga gli obiettivi prefissati (sia cioè efficace), ma occorre anche che la combinazione produttiva sia tale da minimizzare l’utilizzo dei fattori produttivi (input), massimizzando nello stesso tempo i risultati finali (output). Per ottimizzare i risultati aziendali occorre creare interazioni con l’ambiente sia esterno all’impresa, sia all’interno della stessa.
u2
L’azienda come sistema organizzato
L’azienda come sistema organizzato
26
02 La struttura organizzativa Le decisioni assunte in ambito organizzativo definiscono la struttura organizzativa, l’insieme delle regole di svolgimento dell’attività lavorativa (come distribuire i compiti e le responsabilità tra le persone che operano nell’azienda) e delle relazioni gerarchiche che si devono instaurare tra i soggetti che detengono il potere e quelli che vi sono subordinati. Per progettare la struttura organizzativa di un’impresa occorre:
• • • Microstruttura organizzativa
Procedura Sequenza dei compiti che devono essere svolti per portare a termine una singola attività di lavoro.
definire i criteri con cui dividere il lavoro tra le persone; individuare uno o più centri di potere a cui sono affidati la direzione e il controllo dell’organizzazione; stabilire un efficiente sistema di comunicazione delle informazioni.
La suddivisione del lavoro implica che a ciascuna persona vengano assegnati i compiti (insieme di operazioni) che deve svolgere (per esempio raccogliere e registrare le fatture, predisporre fotocopie, rispondere al telefono, programmare appuntamenti ecc.). L’insieme dei compiti intellettuali e/o manuali che ciascun soggetto è chiamato a svolgere in ambito lavorativo prende il nome di mansione. Le mansioni svolte da ciascun soggetto devono essere tra loro coordinate in fasi in modo da formare una sequenza logica (procedura) che consenta di portare a termine una determinata attività lavorativa. Ogni mansione è attribuita a una persona la quale ricopre in tal modo una specifica posizione organizzativa (direttore della produzione, addetto al controllo di qualità, addetto alle spedizioni ecc.). Le mansioni che comportano identiche abilità e responsabilità ricevono il medesimo trattamento retributivo. La definizione dei compiti e delle mansioni da assegnare a ciascun soggetto rappresenta il livello di analisi della microstruttura organizzativa.
{Esempio} 1 Microstruttura organizzativa Nella fabbricazione automatizzata delle automobili, è possibile ipotizzare, semplificando, la seguente procedura attraverso la quale è possibile realizzare il prodotto finito. Fasi della procedura
Mansioni
1. Stampaggio
Addetto/i a: preparazione lamiere; taglio lamiere; sagomatura pezzi; trasferimento a fase successiva
2. Lastratura
Addetto/i a: assemblaggio scocca (carrozzeria); controllo dimensioni; trasferimento a fase successiva
3. Verniciatura
Addetto/i a: lavaggio e sgrossatura; trattamento anticorrosione; stesura vernice a fondo; colorazione; collaudo estetico; trasferimento a fase successiva
4. Montaggio
Addetto/i a: inserimento organi meccanici; montaggio plancia; inserimento componenti; prova e collaudo finale
La procedura utilizzata per la fabbricazione delle automobili è suddivisa in fasi a ciascuna delle quali corrispondono uno o più addetti con precisi compiti da svolgere (mansioni). La definizione di tali compiti e l’attribuzione delle relative responsabilità ai soggetti incaricati di eseguire l’attività lavorativa prevista costituiscono la microstruttura organizzativa.
Unità organizzativa È un insieme di attività omogenee; può corrispondere a un settore aziendale, un ufficio, un reparto ecc.
La microstruttura organizzativa dell’impresa è messa in evidenza dal funzionigramma, con cui si descrivono analiticamente le attività (compiti, mansioni e responsabilità) assegnate alle persone in relazione alla posizione organizzativa da esse occupata.
Il funzionigramma consente di esaminare la dimensione orizzontale della struttura organizzativa in quanto considera la suddivisione delle attività e delle risorse tra le persone che lavorano all’interno delle unità organizzative.
27
{Esempio} 2
Direzione generale
Indirizza, coordina e supervisiona tutte le attività; definisce gli obiettivi strategici da raggiungere mediante riunioni periodiche dei soci.
Socio Gironi
Responsabile della sicurezza, vigila sui luoghi di lavoro affinché sia rispettata la relativa normativa (controllo periodico degli estintori, utilizzo di caschi protettivi ecc.).
Socio Magri
Responsabile della gestione del sistema di qualità, cura i rapporti con gli enti certificatori, individua le modalità per la standardizzazione delle procedure, esegue i controlli.
Direzione produzione Socio Gironi
Organizza i fattori produttivi, coordina le fasi produttive e le attività degli addetti, dei responsabili dei cantieri e del personale tecnico, controlla i prodotti ottenuti.
Addetto responsabile dei cantieri
Effettua la manutenzione dei macchinari, vigila sulla pulizia dei locali, controlla gli accessi agli stabilimenti.
Addetto responsabile del personale tecnico
Si occupa dell’assunzione di nuovi addetti, dell’organizzazione di corsi di formazione e di aggiornamento.
Direzione commerciale Socio Magri
Si occupa del marketing e delle vendite dei prodotti; coordina le attività degli addetti responsabili dell’ufficio marketing e dell’ufficio vendite.
Addetto responsabile del marketing
Effettua ricerche di mercato, analizza i bisogni dei consumatori, organizza campagne pubblicitarie, cura le azioni di customer satisfaction.
Addetto responsabile delle vendite
Definisce gli accordi commerciali, verifica la regolarità degli ordini e controlla la corretta esecuzione dei contratti di vendita.
A un livello di analisi più allargato (macro) la struttura organizzativa deve considerare l’assetto dell’azienda nel suo insieme in modo da definire le posizioni gerarchiche dei singoli soggetti (chi ha il potere di assumere decisioni e detiene il comando e chi invece ha il compito di eseguire gli ordini impartiti). Le singole posizioni organizzative sono raggruppate in organi (o unità organizzative); un organo può essere formato da un’unica persona o da più persone aventi la medesima posizione; ciascun organo è responsabile di una specifica funzione aziendale, si occupa cioè di una predefinita area di attività costituita da uffici, reparti, settori e così via.
Macrostruttura organizzativa Potere: capacità di un soggetto di influenzare il comportamento di altri.
u2
Mansioni e responsabilità
L’azienda e la sua organizzazione
Posizione organizzativa
m1
Presentiamo il funzionigramma, per ragioni di spazio limitato alla descrizione dei compiti dirigenziali, di un’impresa industriale di piccole dimensioni, la cui direzione generale è affidata ai due soci, i quali coordinano direttamente la direzione produzione e la direzione commerciale. Per predisporre il funzionigramma occorre effettuare un’analisi approfondita delle posizioni (job analysis), individuando: • l’insieme dei compiti propri di ciascuna posizione organizzativa; • i criteri di suddivisione del lavoro tra i soggetti che appartengono alla medesima posizione organizzativa, così da ripartire i compiti e individuare le relative responsabilità di ciascuno. In realtà, i funzionigrammi aziendali sono documenti composti da molte pagine perché, appunto, contengono la descrizione dettagliata (job description) delle mansioni affidate a ciascun soggetto.
L’azienda come sistema organizzato
Funzionigramma di un’impresa industriale di piccole dimensioni
28
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Microstruttura organizzativa
Individuare le informazioni contenute nei funzionigrammi
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F) e, in quest’ultimo caso, suggerisci una corretta formulazione. V 1. I compiti, le mansioni e le responsabilità di ciascun dipendente dell’impresa sono descritte nel funzionigramma.
F
2. Il funzionigramma definisce la suddivisione delle attività e delle risorse tra le persone che lavorano all’interno delle unità organizzative. 3. Le mansioni devono essere indicate soltanto per il personale addetto alle attività esecutive. 4. All’interno di una funzione aziendale, ciascun addetto ricopre la medesima posizione organizzativa. 5. Gli addetti di ciascuna posizione organizzativa devono svolgere determinate operazioni e si assumono precise responsabilità.
6. Un organo è formato da una sola persona.
03 Gli organi aziendali Un organo aziendale è formato da una o più persone operanti in un’area di attività ben individuata, a cui è affidata l’esecuzione di determinate funzioni e sono attribuiti determinati poteri decisionali.
Le aree di attività costituiscono le funzioni; tuttavia, non necessariamente a ogni funzione aziendale corrisponde uno specifico organo: nelle piccole imprese un organo è spesso responsabile di più funzioni aziendali mentre, viceversa, all’aumentare delle dimensioni aziendali una stessa funzione può essere suddivisa e ripartita tra più organi. In una impresa possiamo distinguere i seguenti organi:
vertice strategico
linea intermedia
staff
staff
nucleo operativo
Vertice strategico
In alto troviamo il vertice strategico, dotato dei massimi poteri decisionali, composto da persone che hanno la responsabilità dell’organizzazione. Nelle piccole imprese individuali il vertice strategico è costituito dall’imprenditore, nelle società di persone dai soci, mentre nelle società di capitali è composto dal consiglio di amministrazione, dal direttore generale e dagli altri manager di alto livello.
29
gestisce le relazioni dell’impresa con l’ambiente esterno, nel senso che stabilisce le modalità di reperimento delle risorse (comprese quelle finanziarie), sviluppa contatti ad alto livello, negozia accordi con altre imprese;
•
supervisiona l’attività aziendale, in modo da gestire i conflitti fra i diversi soggetti operanti nell’impresa e vigilare sull’efficiente utilizzo delle risorse.
Alla base troviamo il nucleo operativo, dotato di una ridotta autonomia decisionale e formato dalle persone che eseguono materialmente le attività legate all’ottenimento dei prodotti e servizi. Fanno parte del nucleo operativo gli operai che realizzano il processo di trasformazione, i magazzinieri, gli addetti alla manutenzione degli impianti e dei macchinari, gli impiegati addetti alla contabilità che curano gli acquisti e le vendite dell’impresa.
Nucleo operativo
Tra il vertice strategico e il nucleo operativo si colloca la linea intermedia, che ha il compito di trasmettere e far eseguire al nucleo operativo gli ordini del vertice strategico. Essa è formata dai vari dirigenti responsabili di funzione, come quelli della logistica, della produzione, del marketing e delle vendite. La linea intermedia ha poteri decisionali limitati alla delega conferitale dal vertice strategico. Nelle piccole imprese, come possono essere le imprese individuali e le società di persone, la linea intermedia è molto ridotta o addirittura assente, essendo i suoi compiti svolti direttamente dall’imprenditore o dai soci; nelle imprese di grandi dimensioni, come alcune società di capitali, comprende anche figure non tipicamente manageriali come i capireparto, i capisquadra, i capiufficio.
Linea intermedia
Poiché i dirigenti di più alto livello, a partire dal direttore generale, non possono avere conoscenze approfondite su tutti i problemi, generalmente, nelle aziende di dimensioni mediograndi, sono presenti anche gli organi di staff. Lo staff è formato da esperti altamente qualificati in specifici settori aziendali, con funzioni di consulenza nei confronti del vertice strategico e della linea intermedia. Questi organi non possono assumere direttamente decisioni né possono impartire ordini: per questo motivo sono stati raffigurati all’esterno della piramide. Gli organi di staff coadiuvano gli organi direttivi con attività di studio, ricerca, analisi dei problemi, proponendo soluzioni alternative e prospettandone i risultati. Essi comprendono gli esperti della produzione, che hanno il compito di dare consigli ai manager su come organizzare l’attività produttiva, gli esperti nella comunicazione d’impresa, che suggeriscono le attività informative e promozionali da attuare per migliorare l’immagine aziendale, gli esperti di marketing, gli esperti nella ricerca e sviluppo, gli esperti di problemi finanziari, gli esperti di problemi legali ecc. Per alcune delle funzioni attribuite allo staff l’impresa può anche ricorrere a consulenti esterni.
Organi di staff
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Organi aziendali
Distinguere gli organi in relazione alla posizione gerarchica
Colloca all’interno della piramide organizzativa i soggetti indicati a fianco. Vertice strategico
................ Linea intermedia
..................................... Nucleo operativo
...................................................................
a. b. c. d. e.
Commessa addetta alle vendite: Rita Giorgi Responsabile della logistica: Francesca Ferri Titolare dell’impresa: Mario Foresi Addetti al magazzino: Marco Morresi e Marino Verolo Responsabile marketing e vendite: Anna Vitali
u2
•
L’azienda e la sua organizzazione
sviluppa le strategie aziendali, quindi sceglie i mercati in cui l’impresa deve operare, stabilisce i tipi di prodotto da fabbricare, decide come affrontare i concorrenti (competitors) e quali investimenti effettuare;
m1
•
L’azienda come sistema organizzato
Il vertice strategico:
30
04 I modelli organizzativi di base Le imprese scelgono il modello organizzativo da adottare in relazione alle proprie dimensioni, al grado di complessità del mercato in cui operano, agli obiettivi strategici da perseguire, al ruolo che vogliono assumere in ambito competitivo e in ambito sociale. La struttura organizzativa prescelta è messa in evidenza dall’organigramma. L’organigramma è una rappresentazione grafica che visualizza la struttura organizzativa di un’impresa, dando immediata percezione delle articolazioni e delle suddivisioni a cui corrispondono i diversi organi, con le loro posizioni gerarchiche e i loro rapporti funzionali.
Gli organigrammi consentono di esaminare la macrostruttura organizzativa nella sua dimensione verticale, mettendo in risalto la scala gerarchica dell’impresa con le posizioni di comando e di subordinazione dei diversi organi aziendali. Dal punto di vista macrostrutturale, i modelli organizzativi maggiormente utilizzati, soprattutto in passato, sono articolati in base alle funzioni svolte da ciascun organo.
Struttura elementare
IMPRENDITORE (amministratore-direttore)
impiegati e operai nucleo operativo
impiegati e operai nucleo operativo
La struttura elementare è adottata prevalentemente dalle aziende di piccolissime dimensioni che hanno un ristretto numero di dipendenti e operano in mercati non particolarmente complessi dove una sola persona (l’imprenditore) o un ristretto numero di persone (per esempio i soci di una società di persone) sono in grado di assumere tutte le decisioni inerenti all’attività aziendale, accentrando il potere nelle proprie mani.
Struttura funzionale
La struttura funzionale è tipica delle aziende di medie dimensioni che operano in contesti ambientali non particolarmente complessi. Nella struttura funzionale trovano collocazione gli organi della linea intermedia (direttori) ai quali il vertice strategico ha delegato lo svolgimento delle funzioni in cui è articolata l’attività aziendale, definendone i poteri e le responsabilità. Il potere decisionale segue linee di comando gerarchiche che possono essere più o meno lunghe (fino a 8 o 9 livelli) e viene suddiviso tra i vari responsabili di funzione, dipendenti dallo stesso vertice strategico e aventi tutti lo stesso grado.
Struttura multifunzionale
Nelle aziende di più grandi dimensioni il criterio della suddivisione per funzioni può essere applicato più volte dando vita a strutture multifunzionali (per esempio la funzione vendite può essere scissa per area geografica in vendite Italia e vendite Estero, assegnando a ciascuna area un organo dirigenziale; l’attività dei dirigenti vendite Italia e vendite Estero resta comunque coordinata dalla direzione vendite). SOCI-AMMINISTRATORI vertice strategico DIREZIONE GENERALE
Staff
Direzione del personale
Direzione amministrativa
Uffici del personale
Uffici amministrazione
Direzione di produzione
Reparto A
Reparto B
Reparto C
Direzione vendite
Vendite Italia
Vendite Estero
31 Struttura divisionale
Direttore divisione Sud Italia
Direttore acquisti
Amministrazione
Amministrazione
Logistica
Marketing e vendite
Ufficio acquisti
Direttore divisione Isole
Amministrazione
Amministrazione
Logistica
Logistica
Logistica
Marketing e vendite
Marketing e vendite
Marketing e vendite
L’organizzazione a matrice è tipica delle aziende di grandissime dimensioni (per esempio le multinazionali oppure le imprese aeronautiche che producono piccole serie di prodotti come radar, aerei ecc.). La struttura a matrice abbina elementi dell’organizzazione divisionale a elementi dell’organizzazione funzionale; le attività aziendali sono articolate verticalmente per divisioni (in relazione al tipo di progetto, alle linee di prodotto, alle aree geografiche ecc.), mentre orizzontalmente le responsabilità del personale sono articolate per funzione (si hanno, per esempio, direzioni inerenti alla ricerca e sviluppo, alla produzione, al personale, al commerciale ecc.). Si tratta, quindi, di una struttura organizzativa molto particolare dove si intrecciano autorità, competenze e responsabilità sia in senso verticale, sia in senso orizzontale.
u2
Direttore divisione Centro Italia
Direttore divisione Nord Italia
Staff
Struttura a matrice
SOCI-AMMINISTRATORI vertice strategico
DIREZIONE GENERALE
Staff
Divsioni
Funzioni
Direzione Marketing e Vendite
Direzione produzione
Direzione personale
Direzione amministrativa
Direzione prodotto Alfa
Alfa
Alfa
Alfa
Alfa
Direzione prodotto Beta
Beta
Beta
Beta
Beta
L’azienda e la sua organizzazione
DIREZIONE GENERALE
L’azienda come sistema organizzato
SOCI-AMMINISTRATORI vertice strategico
m1
L’organizzazione per divisioni trova generalmente applicazione nelle aziende di grandi dimensioni che operano in più aree geografiche, con più stabilimenti di produzione o con diverse linee di prodotti. Tale struttura può essere articolata su due livelli: a un primo livello si indicano le divisioni che possono corrispondere per esempio a linee di prodotto o ad aree geografiche; a un secondo livello ogni divisione è organizzata per funzioni. Ciascuna divisione è dotata di una propria struttura operativa gestita da un manager con poteri formali di comando, al quale il vertice strategico ha decentrato ampie responsabilità. In pratica ogni divisione assume la caratteristica di una struttura quasi a sé stante che progetta, realizza e commercializza la propria linea di prodotti o sviluppa l’attività della propria area di vendita.
32
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Strutture organizzative
Costruire organigrammi
Leggi la situazione operativa e completa l’organigramma. La Aloisia srl opera nel settore dei detersivi producendo tre linee di prodotto: detersivi per lavatrici, detersivi per lavastoviglie e detergenti per la casa. La direzione generale è affidata al socio di maggioranza Lino Gentili. L’ufficio organizzazione è diretto da Giacomo Corelli; l’ufficio con............................................... tabilità e bilancio è diretto da Lino Gentili Alessandra Miccini. Ciascuna linea di prodotti costituisce un’unità operativa a sé: • nella linea detersivi per lavatrici sono presenti le funzioni: ............................................... DIREZIONE ORGANIZZAZIONE ricerca e sviluppo (R&S), proAlessandra Miccini ............................................... duzione, vendite, personale; • nella linea detersivi per lavastoviglie sono presenti le funzioni: produzione, vendite, ......................................... marketing, personale; ......................................... ......................................... • R&S • nella linea detergenti per la • R&S • produzione • approvvigionamenti casa sono presenti le fun• produzione • vendite • produzione zioni: ricerca e sviluppo (R&S), • vendite • marketing • marketing approvvigionamenti, produ• personale • personale • vendite zione, marketing, vendite.
05 L’organizzazione per processi La struttura organizzativa deve adattarsi ai cambiamenti dell’ambiente esterno ed essere coerente con le scelte strategiche dell’impresa: non esiste una struttura organizzativa valida in assoluto e “per tutte le stagioni”. Parallelamente all’evolversi delle esigenze dei consumatori, molte imprese hanno seguito l’orientamento a soddisfare il cliente fornendo prodotti/servizi in grado di rispondere compiutamente alle sue richieste; di conseguenza, queste imprese hanno modificato la propria struttura organizzativa spostando l’attenzione dalle funzioni ai processi. Un processo è una sequenza di attività, anche di diversa natura, collegate tra loro al fine di ottenere un risultato finale (prodotto/servizio) al quale può essere attribuito un valore economico.
Nelle strutture organizzative finora esaminate il valore del prodotto/servizio offerto al cliente risulta dalla somma dei singoli contributi apportati dalle diverse funzioni aziendali (ricerca e sviluppo + produzione + marketing e vendite + logistica ecc.). La direzione generale, che coordina i contributi di tutte le funzioni generatrici di valore, corre il rischio di concentrare l’attenzione sui risultati parziali (singolo progetto, singolo prodotto, singola area di attività), perdendo di vista in tal modo la soddisfazione del cliente finale (la persona che acquista e consuma il prodotto/servizio). Al contrario, seguendo la logica dei processi le attività vengono raggruppate in base alla loro comune finalità a realizzare un prodotto/servizio destinato a un utilizzatore/utente che può essere: Sequenza: serie di oggetti che rispettano un preciso ordine.
•
un’unità organizzativa interna che impiega l’output del processo come parte componente del prodotto finito o come servizio di supporto (cliente interno);
•
un cliente esterno, cioè un cliente al quale l’impresa vende il prodotto/servizio.
33
L’azienda come sistema organizzato
Per esempio il ciclo degli acquisti può essere considerato un processo, che inizia con la richiesta dei nuovi materiali e termina con il pagamento della relativa fattura. La richiesta dei materiali da acquistare per la fabbricazione di un prodotto (attività della funzione produzione) è collegata all’emissione dell’ordine da parte della direzione acquisti, quindi tale richiesta è l’output della direzione produzione destinata alla direzione acquisti (input). Come evidenziato nell’organigramma che segue, in maniera analoga l’evasione dell’ordine da parte della direzione acquisti è l’input per la direzione logistica (che deve verificare la corretta esecuzione della consegna dei materiali) e quest’ultima funzione è collegata alla direzione amministrazione e finanza che completa il processo con la registrazione e il pagamento della fattura. In questa maniera la struttura organizzativa evidenzia l’articolazione sia delle funzioni, sia dei processi che attraversano orizzontalmente le diverse funzioni. Ciascuna delle fasi che compongono il processo è svolta da una specifica persona (o gruppo di persone) che forma un’unità organizzativa, dotata di autonomia decisionale e responsabile dei risultati ottenuti. ORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI
Direzione produzione
Direzione acquisti
Direzione logistica
Direzione amministrazione e finanza
Unità organizzativa richiesta materiali
Unità organizzativa selezione fornitori ed emissione ordine
Unità organizzativa ricezione materiali e controllo qualità, codifica materiali
Unità organizzativa registrazione e pagamento fattura
u2
DIREZIONE GENERALE
Processo ciclo degli acquisti Frammentazione: suddivisione in piccole parti. Omogeneità: della stessa specie, di contenuto simile.
L’organizzazione per processi supera la tradizionale frammentazione delle attività aziendali in base all’omogeneità dei contenuti e la conseguente classificazione per funzioni, consentendo una maggiore flessibilità e un più rapido adattamento della struttura organizzativa all’ambiente esterno.
Abilità
Strutture organizzative
Distinguere le strutture organizzative
Correla le caratteristiche alla relativa struttura organizzativa. Struttura organizzativa Elementare Suddivide le attività per linee di prodotto, aree geografiche ecc. Si basa sulla suddivisione del lavoro e sulla specializzazione delle funzioni Combina gli elementi dell’organizzazione divisionale con quelli dell’organizzazione per funzioni È adatta alle micro-imprese nelle quali un’unica persona è in grado di coordinare direttamente tutti i dipendenti Raggruppa le attività aziendali in relazione al comune obiettivo di creare un prodotto/servizio
Funzionale
Divisionale
A matrice
Per processi
m1
Conoscenze
L’azienda e la sua organizzazione
{Ora tocca a te!}
34
06
Nuovi orientamenti nell’organizzazione aziendale
La soddisfazione del cliente è diventata nel tempo una necessità sempre più avvertita da tutte le imprese: se il cliente non è soddisfatto non acquista i prodotti/servizi offerti e l’impresa non consegue ricavi di vendita. Per soddisfare i propri clienti le imprese devono essere capaci di rispondere prontamente alle loro richieste, sempre più diversificate e in continua evoluzione; per far ciò occorrono strutture organizzative articolate in pochi livelli gerarchici così che le decisioni vengano prese rapidamente.
Organizzazioni piatte
La progressiva riduzione dei livelli gerarchici ha favorito la realizzazione di strutture organizzative piatte (lean organization) in cui gli organi della linea intermedia sono presenti in numero limitato.
struttura gerarchico-funzionale
lean organization
La lean organization è caratterizzata dal lavoro di gruppo; la riduzione dei livelli gerarchici è compensata dalla presenza di gruppi di lavoro che godono di autonomia decisionale e sono responsabili dei risultati conseguiti. Sul piano economico questo comporta la diminuzione dei costi di coordinamento della struttura organizzativa e dei costi del personale in quanto i dipendenti sono maggiormente motivati al lavoro e fanno meno assenze. U10
Organizzazioni circolari
Organizzazioni smart
La riduzione dei livelli gerarchici ha favorito lo sviluppo di strutture organizzative circolari dove non esistono gerarchie prestabilite rigidamente, ossia non c’è un vero e proprio capo che dirige il lavoro; al contrario tutti i dipendenti sono coinvolti allo stesso modo nelle decisioni indipendentemente dal proprio ruolo. Gli organi sono posizionati in maniera orizzontale, dando luogo a “circoli”, appunto per indicare l’assenza di scale tra “chi comanda” e “chi esegue gli ordini”. Ogni persona ha una propria autonomia individuale (non solo a livello di gruppo) a cui corrisponde una maggiore responsabilizzazione nei risultati da raggiungere.
U2
U8
U1
U6 U5
U12
U3
U4
U7
Lo sviluppo delle tecnologie informatiche e l’automazione dei processi produttivi hanno accelerato la flessibilità delle strutture organizzative che in molte imprese sono diventate non solo agili ma anche intelligenti (organizzazioni smart). Una struttura organizzativa smart presenta le seguenti caratteristiche:
•
utilizzo di robot “intelligenti” che hanno sostituito la manodopera non qualificata nelle attività operative;
•
digitalizzazione dei processi e delle attività aziendali; tutto avviene on line: dal ricevimento dell’ordine del cliente, alla verifica delle scorte in magazzino, alla trasmissione dell’ordine di consegna, all’emissione della fattura, fino al pagamento;
•
elevate competenze informatiche e comunicative/relazionali del personale che deve interfaciarsi con l’esterno, per comprendere i bisogni specifici dei clienti e rispondere alle richieste di tutti gli stakeholder, e con l’interno per interagire con i sistemi informatici e i colleghi di lavoro al fine di raggiungere gli obiettivi aziendali;
•
smart working, cioè assenza di vincoli orari per i dipendenti e modalità di lavoro a distanza; si effettuano meno ore di lavoro in azienda in quanto il personale può svolgere le proprie mansioni collegandosi alle piattaforme informatiche da qualsiasi luogo e in qualunque orario mediante computer, tablet e smartphone.
Smart working Lavoro agile; è una modalità di lavoro subordinato che prevede che l’attività lavorativa sia svolta in parte all’interno dell’azienda e in parte all’esterno, senza vincoli di orario e di luogo di lavoro.
U11 U9
35 Dynamic working Lavoro dinamico.
Laptop
{Esempio} Organizzazioni smart working Il modello organizzativo smart richiede di modificare, oltre ai processi, anche gli spazi e i tempi di lavoro. A piazzale Maciachini (Milano) Zurich Assicurazioni ha ottimizzato gli spazi con il dimezzamento delle superfici complessive dei fabbricati. Il lavoro è diventato dynamic working, con l’ottimizzazione del lay out interno. I singoli uffici e le postazioni individuali hanno fatto posto a open space evoluti con sedute ergonomiche, luci antiriflesso e pannelli fonoassorbenti. Si lavora sempre meno fisicamente in presenza in sede Zurich: con l’ultimo accordo gestanti e neomamme fino al primo anno di età del bambino possono fare smart working tre volte alla settimana. In AXA Assicurazioni lo smart working raggiunge pres-
soché tutti i dipendenti e questo ha portato alla ridefinizione degli spazi per adeguarli alle mutate esigenze. Niente più postazioni fisse, ma ambienti dedicati alla creatività, all’innovazione, alla collaborazione e alla concentrazione. Infrastrutture rinnovate di pari passo con l’adeguamento della strumentazione tecnologica con laptop in dotazione a tutti e wi-fi in azienda per favorire la mobilità all’interno delle sedi. Spazi ripensati, ma anche razionalizzati al punto che grazie allo smart working a Roma, AXA di tre sedi ne ha fatta una sola. Fonte: Scrivanie condivise e mense digitali, di Cristina Casadei, Il Sole 24 ORE
L’azienda come sistema organizzato
Computer portatili.
u2
Nelle organizzazioni smart il lavoro è impostato sulla condivisione degli obiettivi da raggiungere; ciascun dipendente ha la possibilità di scegliere le condizioni che preferisce a patto che siano raggiunti i risultati prefissati. Le organizzazioni aziendali smart abbinano il vantaggio competitivo derivante dalla riduzione dei costi e dei tempi di fabbricazione e di consegna dei prodotti con il vantaggio competitivo dovuto alla capacità di innovare prodotti/servizi e di coinvolgere e fidelizzare i clienti (customer engagement). L’intera struttura organizzativa si basa su una rete di relazioni: le risorse umane costituiscono il fattore di successo.
07 I meccanismi di coordinamento
Le modalità di trasmissione degli ordini sono determinate dallo stile di direzione, ossia dall’atteggiamento che gli organi in posizione di supremazia hanno nei confronti dei loro subordinati. Lo stile di direzione può essere basato sull’autorità o sulla partecipazione. L’autorità è il potere di imporre, attraverso ordini, un certo comportamento a coloro che sono subordinati. La partecipazione implica invece il consenso dei subordinati all’esecuzione di compiti a essi richiesti.
Meccanismi operativi Riguardano le regole relative alle modalità di trasmissione degli ordini e delle informazioni e le regole che devono essere seguite per il controllo sull’operato dei dipendenti.
Stile di direzione
m1
I meccanismi di coordinamento riguardano i meccanismi operativi in senso stretto e lo stile di direzione; i primi si riferiscono alle modalità e ai canali utilizzati per far circolare gli ordini di servizio e le informazioni; lo stile di direzione riguarda invece l’atteggiamento assunto nei confronti dei dipendenti dal soggetto che ne dirige e ne coordina le attività. Gli ordini sono impartiti dagli organi superiori a quelli gerarchicamente subordinati seguendo un canale di comunicazione formale. Una comunicazione è formale quando viene trasmessa tramite i canali ufficiali, rispettando una forma prestabilita. Per esempio, un ordine scritto dato dal direttore di produzione ai capireparto in merito alle modalità di utilizzo del personale addetto alle macchine è una comunicazione formale. Le informazioni sono notizie che possono circolare tra persone di pari livello o tra persone di livello diverso. Le informazioni possono seguire canali di comunicazione informali. Per esempio, i suggerimenti forniti dall’impiegato ai livelli superiori circa le migliori procedure per razionalizzare il lavoro amministrativo seguono canali di comunicazione informali.
L’azienda e la sua organizzazione
I meccanismi di coordinamento rappresentano le regole relative alle modalità di trasmissione degli ordini, di circolazione delle informazioni e di controllo per l’esecuzione materiale delle direttive impartite.
36 Stile autoritario
Uno stile di direzione autoritario si basa sull’accentramento del potere decisionale nelle mani del vertice strategico. In questo caso il coordinamento tra i vari organi viene effettuato mediante un’attività di comando e di controllo: un superiore impone le sue decisioni (che assumono la forma di ordini) a un subordinato e ne controlla direttamente o indirettamente (con appositi controllori) il rispetto e l’esecuzione. Gli ordini sono generalmente rigidi, poco discutibili e vengono impartiti seguendo canali di comunicazione discendenti, che vanno dall’alto verso il basso, ossia dal vertice al nucleo operativo (canali di comunicazione formali).
Stile partecipativo
Il meccanismo di coordinamento tra i vari organi basato sullo stile autoritario può determinare nei sottoposti forti motivi di insoddisfazione, che causano alienazione e frustrazione. Può anche generare conflitti tra i vari membri dell’organizzazione difficilmente gestibili. Per questo motivo nelle imprese moderne si preferisce attivare uno stile di direzione partecipativo, fondato sulla delega del potere decisionale e sulla responsabilizzazione dei dipendenti, in modo da stimolarne la collaborazione, la creatività e le capacità personali. Il controllo degli organi di vertice è esercitato in maniera meno pressante, lasciando ai subordinati una maggiore libertà di azione e di espressione. In questo caso l’impresa tiene molto in considerazione i flussi di informazioni che partono dal nucleo operativo (per esempio relativi a proposte di miglioramento dell’attività produttiva) e affluiscono ai manager intermedi o direttamente al vertice strategico. I sistemi retributivi flessibili, basati sui risultati economici o produttivi delle imprese, favoriscono la realizzazione dello stile partecipativo; questo può essere incoraggiato anche attraverso l’assegnazione ai dipendenti di azioni o quote dell’impresa per la quale lavorano.
08 I sistemi comunicativi Alla base del funzionamento di qualsiasi organizzazione aziendale vi è un efficace sistema comunicativo, attraverso il quale vengono trasmesse le informazioni a tutti i soggetti interessati alla vita dell’impresa. Comunicare non significa soltanto trasmettere messaggi, ma anche mettere in comunione, ossia condividere un obiettivo da realizzare, concordando le azioni da intraprendere e le modalità con cui eseguirle. La comunicazione è un insieme di attività attraverso le quali vengono scambiate informazioni e si condividono idee e opinioni tra più soggetti.
La comunicazione aziendale si rivolge a soggetti interni ed esterni; occorre quindi distinguere il sistema comunicativo interno da quello rivolto agli stakeholder esterni.
Sistema comunicativo
Interdipendenti: che sono dipendenti tra loro. Complementari: che si completano.
La comunicazione interna (o comunicazione organizzativa) rappresenta il “filo invisibile” che lega gli organi aziendali e sorregge la struttura organizzativa indirizzandola verso gli obiettivi da raggiungere. Strategia, struttura organizzativa e sistema comunicativo sono elementi interdipendenti e complementari: la condivisione delle scelte strategiche passa attraverso la comunicazione; a sua volta, la comunicazione consente il funzionamento dell’organizzazione. La comunicazione interna persegue una pluralità di obiettivi:
•
ascoltare le persone che operano nell’organizzazione allo scopo di migliorare le relazioni interne e il clima organizzativo;
•
informare, ossia favorire la diffusione di dati e informazioni tra il personale in modo tale da accrescerne la motivazione e la partecipazione alla vita organizzativa;
•
garantire la presenza costante di flussi comunicativi a tutte le posizioni organizzative al fine di rendere possibile il coordinamento tra le attività dei diversi operatori e/o gruppi di lavoro;
•
sviluppare il senso di appartenenza dei dipendenti all’organizzazione aziendale, in modo da promuovere l’immagine dell’azienda anche presso l’opinione pubblica.
Clima organizzativo È la sensazione che i dipendenti percepiscono dell’ambiente in cui lavorano; si avverte un buon clima organizzativo quando vi è senso di appartenenza all’organizzazione: i dipendenti si sentono soddisfatti e apprezzati.
37
Contenuto del messaggio
Modalità di comunicazione
Canali di comunicazione
Comunicazioni informative e di servizio rivolte dai dirigenti agli impiegati e agli operai; comunicazioni su procedure da seguire, orari da rispettare, compiti da svolgere ecc.
Lettere, e-mail, newsletter scritte in forma chiara e precisa; manuale delle procedure, funzionigrammi e mansionari.
Bacheca aziendale, reti telematiche (intranet, extranet).
Comunicazioni per condividere obiettivi, strategie e azioni; per individuare e risolvere problemi, motivare il personale, sviluppare il senso di appartenenza all’organizzazione.
Riunioni periodiche, incontri face to face, convention, team briefing, focus group ecc.
Canali formali (convocazioni tramite lettere) oppure informali (per esempio conversazioni in presenza o telefoniche, semplici “passa parola”).
Poiché l’impresa è un sistema aperto che stabilisce molteplici relazioni con l’ambiente esterno (macroambiente e ambiente competitivo), le comunicazioni, oltre che all’interno, devono essere indirizzate anche a tutti i soggetti esterni.
Letteralmente “faccia a faccia”, è l’espressione utilizzata per indicare incontri in presenza.
Convention Riunione per trattare, discutere e condividere argomenti comuni.
Team briefing Incontro finalizzato a definire obiettivi comuni e scegliere le modalità più opportune per realizzarli.
Focus group Gruppo di discussione; è costituito da persone che si riuniscono periodicamente per risolvere problemi o anche per ricercare idee innovative in merito a un prodotto, un progetto, un’iniziativa da intraprendere.
Sistema comunicativo per l’esterno
L’azienda come sistema organizzato
Il sistema comunicativo interno deve consentire l’attivazione di flussi comunicativi bi-direzionali in senso verticale (dal vertice strategico al nucleo operativo) e in senso orizzontale (tra le medesime posizioni organizzative). Ciascuna comunicazione è trasmessa con modalità e canali di comunicazione diversi a seconda del contenuto del messaggio e del destinatario.
Face to face
u2
Il sistema comunicativo interno garantisce la conoscenza dei ruoli di ciascun individuo all’interno dell’organizzazione, gli obiettivi da perseguire, gli adempimenti da rispettare, il coordinamento dei diversi compiti e il controllo dei risultati ottenuti.
Il sistema comunicativo per l’esterno è l’insieme delle comunicazioni e delle relazioni che l’impresa intrattiene con gli stakeholder esterni allo scopo di ricercare il consenso necessario per sostenere la propria attività.
09 La comunicazione integrata Il ruolo della comunicazione nelle imprese attuali e il crescente utilizzo delle tecnologie informatiche hanno comportato modifiche nei tradizionali strumenti utilizzati per trasmettere messaggi. Attualmente molte imprese rendono disponibili le comunicazioni rivolte agli stakeholder nel sito web aziendale, mediante specifiche sezioni o mettendo a disposizione specifici documenti. La comunicazione integrata è l’insieme dei processi di creazione, scambio e condivisione di messaggi rivolti ai soggetti interni ed esterni all’impresa.
La comunicazione integrata ha il compito di coordinare i flussi comunicativi tra l’ambiente interno e quello esterno, allo scopo di concorrere al raggiungimento della completa soddisfazione di tutti gli stakeholder. Con questo obiettivo molte imprese predispongono dei piani di comunicazione; gli strumenti e i canali di comunicazione vengono programmati in relazione agli obiettivi della comunicazione e ai soggetti cui è rivolta.
Piano di comunicazione Consente di programmare e gestire le azioni di comunicazione (quali canali e quali strumenti utilizzare, quale forma dare ai messaggi) utili per il raggiungimento degli obiettivi di comunicazione dell’organizzazione.
L’azienda e la sua organizzazione
Legittimare: giustificare, approvare.
m1
Le moderne organizzazioni che ricercano vantaggi competitivi di tipo relazionale pongono al primo posto la soddisfazione dei clienti; tuttavia, non deve essere trascurata la soddisfazione dei finanziatori (per ottenere i capitali con cui operare) e, in generale, della collettività per legittimare i comportamenti aziendali.
38 INDIVIDUAZIONE DELL’OBIETTIVO
destinatario
ideazione del messaggio
scelta dei canali e degli strumenti comunicativi
Strumenti di comunicazione: sono i mezzi con cui vengono trasmesse le comunicazioni (per esempio televisione, giornali, internet ecc.).
Considerando tre categorie di soggetti di riferimento, cioè i finanziatori (coloro che offrono i propri capitali all’impresa, quali banche, fornitori, ma anche soggetti che desiderano acquistare quote di capitale o azioni per diventare soci), i clienti (i consumatori del prodotto/servizio offerto dall’impresa) e la collettività (l’insieme di soggetti che fanno parte dell’ambiente sociale in cui l’impresa è inserita), si possono individuare tre diversi aspetti comunicativi, ai quali corrispondono specifici strumenti di comunicazione:
•
la comunicazione economico-finanziaria, con la quale l’impresa comunica attraverso il bilancio d’esercizio il risultato economico conseguito (utile o perdita) e la composizione del proprio patrimonio;
•
la comunicazione di tipo non finanziario, con la quale l’impresa rende conto alla collettività del benessere che ha contribuito a generare nel territorio, sia in termini economici (posti di lavoro creati), sia in termini ambientali (quali e quante risorse naturali sono state consumate e quali azioni sono state prese per tutelare l’ambiente). Tali comunicazioni sono obbligatorie per le grandi società e vengono trasmesse con una specifica dichiarazione il cui contenuto è stabilito dalla legge; per tutte le altre imprese, invece, la comunicazione di tipo non finanziario è facoltativa e può essere trasmessa attraverso report o specifiche sezioni del sito web aziendale;
•
la comunicazione commerciale-pubblicitaria, con la quale l’impresa fa conoscere le caratteristiche del prodotto/servizio offerto, così da incentivarne l’acquisto da parte dei consumatori. Tale comunicazione utilizza gli strumenti propri del marketing (pubblicità televisiva, su giornali e riviste specializzate, offerta di gadget, pubblicità on line ecc.).
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Comunicazione integrata
Distinguere il contenuto delle comunicazioni in relazione ai soggetti cui sono rivolte
Abbina ciascuna comunicazione alla categoria di stakeholder a cui è destinata. a. b. c. d. e. f.
Informazioni sulle caratteristiche del prodotto/servizio Procedure da seguire nell’esecuzione dei compiti Andamento degli utili conseguiti negli anni Programmi di sviluppo delle attività aziendali Imposte versate Emissioni di sostanze inquinanti
1. 2. 3. 4. 5. 6.
Proprietario (o soci) dell’impresa Finanziatori a titolo di capitale di debito Lavoratori dipendenti Clienti Pubblica Amministrazione Collettività (in senso generale) a
b
c
d
e
f
Sintesi
lettura espressiva della sintesi
8
Lo stile di direzione può essere: • autoritario; • partecipativo.
7
4
La microstruttura organizzativa è rappresentata con il funzionigramma, che descrive analiticamente i compiti e le mansioni di ciascun collaboratore aziendale.
Modelli organizzativi: • elementare (o gerarchico); • funzionale; • divisionale; • a matrice; • per processi; • circolare; • smart.
9
10 eicienza capacità di utilizzare i fattori produttivi in maniera ottimale, così da ottenere l’obiettivo minimizzando i costi eicacia capacità di raggiungere l’obiettivo preissato struttura organizzativa deinisce all’interno dell’azienda la posizione degli organi, i loro rapporti, il ruolo e le loro responsabilità
Sintesi
6
I meccanismi di coordinamento sono le regole relative alla circolazione delle informazioni tra i dipendenti e alle modalità di controllo.
3
La macrostruttura organizzativa è rappresentata con l’organigramma, che indica le relazioni tra gli organi e la relativa posizione gerarchica.
u2
Per svolgere i processi produttivi in condizioni di eicienza ed eicacia occorre coordinare le persone, i mezzi e le tecnologie da utilizzare.
L’organizzazione può funzionare solo se l’impresa dispone di un eiciente sistema comunicativo. Il piano di comunicazione stabilisce i canali e gli strumenti comunicativi: • e-mail, newsletter; • incontri in presenza di vario tipo; • manuale delle procedure.
La comunicazione integrata si rivolge ai soggetti interni ed esterni e comprende: • la comunicazione economico-inanziaria; • la comunicazione di tipo non inanziario; • la comunicazione commerciale-pubblicitaria.
scala gerarchica ordine con il quale sono poste le persone all’interno di un’organizzazione in base ai loro poteri macrostruttura organizzativa si riferisce all’assetto organizzativo dell’azienda nel suo insieme microstruttura organizzativa si riferisce alle singole posizioni di lavoro
L’azienda e la sua organizzazione
5
2
La struttura organizzativa stabilisce i compiti e le responsabilità di ciascun soggetto a seconda dell’organo di cui è parte, secondo una scala gerarchica.
m1
1
L’organizzazione individua le modalità di predisposizione e di utilizzazione delle risorse interne all’azienda in maniera eiciente ed eicace.
39
40
Verifica
fine
unità
• test in autoveriica su unità 2 • interrogazione simulata con speakeraggio
TEST INTERATTIVI
CONOSCENZE
ABILITÀ
• Organizzazione • Organi aziendali • Organigramma e funzionigramma • Struttura organizzativa • Meccanismi di coordinamento • Strumenti e modalità di comunicazione interna • Comunicazione integrata
• Individuare le attività degli organi aziendali e la loro posizione gerarchica • Riconoscere le differenze tra organigrammi e funzionigrammi • Distinguere e interpretare i modelli organizzativi • Costruire organigrammi • Distinguere la comunicazione interna dalla comunicazione integrata
LIVELLO BASE 1 Indica la risposta corretta
(alcuni quesiti possono avere più risposte esatte).
a.
Gli impiegati e gli operai fanno parte:
1. 2. 3. 4.
dello staff di supporto del vertice strategico della linea intermedia del nucleo operativo
Il funzionigramma evidenzia:
1. 2. 3. 4.
le mansioni di ciascun dipendente la posizione gerarchica degli organi aziendali le procedure aziendali da osservare le modalità e gli strumenti di comunicazione
d. È uno strumento di comunicazione
per trasmettere ordini di servizio ai dipendenti:
b. L’organigramma di un’impresa è: 1. la composizione delle forze materiali, immateriali e personali che operano nell’impresa 2. l’insieme delle persone che operano nell’impresa 3. un grafico che visualizza la struttura organizzativa dell’impresa
2
c.
1. 2. 3. 4.
una e-mail un focus group la carta dei servizi il manuale delle procedure
Completa l’organigramma e individua la struttura organizzativa a cui si riferisce. ............................................
(amministratore-direttore)
addetti alle vendite
3
addetti al magazzino
addetti alla contabilità
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F) e, in quest’ultimo caso, suggerisci una corretta formulazione. V F 1. Le comunicazioni di servizio sono rivolte dai dirigenti al personale subordinato. 2. La comunicazione integrata ha lo scopo di pubblicizzare i prodotti/servizi offerti.
3. Il piano di comunicazione deve prevedere quali strumenti e quali canali si devono utilizzare per trasmettere le informazioni.
4. Lo stile di direzione autoritario è generalmente utilizzato per coordinare i flussi comunicativi all’interno delle strutture organizzative basate su livelli gerarchici molto rigidi.
5. Lo stile di direzione partecipativo favorisce flussi comunicativi dal nucleo operativo al vertice strategico al fine di prendere decisioni condivise.
41
1. individua la distribuzione dei compiti e delle responsabilità tra le persone operanti nell’impresa 2. stabilisce quali funzioni devono essere poste in essere all’interno dell’impresa 3. individua la combinazione più efficiente possibile dei beni materiali presenti nell’impresa 4. individua le relazioni che si instaurano tra le varie persone che operano nell’impresa
b. La comunicazione integrata si rivolge: 1. esclusivamente ai soggetti interni all’azienda 2. esclusivamente ai soggetti esterni 3. ai soggetti interni e ai soggetti esterni 4. esclusivamente al vertice strategico e alla linea intermedia
5
Collega gli organi aziendali ai rispettivi compiti. a. b. c. d.
Vertice strategico Linea intermedia Nucleo operativo Staff
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
1. 2. 3. 4.
presenta una marcata standardizzazione del lavoro non presenta organi di staff è tipica delle imprese che fabbricano più prodotti presenta una linea intermedia piuttosto accentuata
d. L’organizzazione divisionale può essere attuata
in base:
1. 2. 3. 4.
al processo produttivo alle linee di prodotti alle aree di vendita al grado di autonomia del responsabile di settore
e. È un obiettivo della comunicazione integrata: 1. favorire un’immagine positiva dell’azienda sia all’interno sia all’esterno 2. trasmettere ordini e informazioni in maniera unidirezionale, dal vertice strategico alle unità operative 3. far circolare le informazioni all’interno dell’azienda attraverso sistemi telematici 4. ascoltare gli stakeholder affinché si condividano gli obiettivi da realizzare
Predisporre le buste paga per i dipendenti Curare la disposizione delle merci nei locali adibiti a magazzino Scegliere i mercati in cui operare e la relativa fascia di clientela Fornire pareri in merito alle tecnologie più innovative da utilizzare Coordinare le attività della funzione logistica Collaborare con gli organi direttivi effettuando studi e ricerche di mercato Organizzare e supervisionare i processi produttivi a
6
b
c
d
Dopo aver esaminato la situazione operativa, completa l’organigramma e le frasi. Ramar srl è una PMI che su commessa assembla parti componenti l’hardware (computer e stampanti). I due soci si occupano direttamente dell’amministrazione della società; il coordinamento degli addetti alla produzione è affidato all’ingegner Francesco Casati, mentre il compito di pubblicizzare l’attività e seguire le richieste delle imprese clienti è affidato al dottor Giorgio Gentili che si avvale di 2 collaboratori (un addetto all’ufficio marketing e un addetto all’ufficio vendite). Nel reparto montaggio lavorano 4 dipendenti; nel reparto collaudo e controllo qualità vi è un solo addetto. SOCI-AMMINISTRATORI ............................................
............................................
.............................
Direzione amministrativa
.............................
Francesco Casati
.............................
Giorgio Gentili
Verifica fine unità
La struttura organizzativa:
u2
a.
L’organizzazione per funzioni:
Reparto montaggio
.............................
.............................
.............................
.............................
1 addetto
.............................
.............................
L’azienda e la sua organizzazione
(alcuni quesiti possono avere più risposte esatte).
c.
m1
LIVELLO INTERMEDIO/AVANZATO 4 Indica la risposta corretta
42
Verifica
fine
unità
1. La struttura organizzativa della Ramar srl è di tipo ........................................... 2. Tale struttura organizzativa ha il pregio di definire in modo chiaro e preciso i compiti e le responsabilità degli ........................; tuttavia può presentare l’.......................................... di allungare i tempi delle decisioni, in particolare quando i livelli gerarchici sono numerosi. 3. Tale struttura organizzativa si adatta alle imprese di .......................................... dimensioni che sono presenti in mercati non particolarmente complessi.
7
Leggi il brano tratto dall’articolo di Barbara Ganz Partecipazione, non gerarchie, Il Sole 24 ORE, e rispondi alle domande. Secondo i risultati di una ricerca realizzata da Randstad Professionals, oltre quattro imprese italiane su dieci (il 44%) avvertono la necessità di un’evoluzione della propria struttura organizzativa e il 42% guarda con interesse a un modello di organizzazione partecipata e circolare, che rinuncia a gerarchie rigide e vede con favore un progressivo ridimensionamento delle differenze di ruolo e una maggiore propensione al confronto orizzontale, all’autonomia e alla responsabilizzazione dei dipendenti. Un approccio che promuove una responsabilità diffusa e un nuovo modo di valutare l’errore sul posto di lavoro, che ben il 44% delle aziende non vede più come un danno ma come una fonte di apprendimento e miglioramento. In realtà, al momento, i dati sono più avari: solo il 4% delle imprese ha di fatto già adottato un modello circolare e partecipato, e solo il 6% si sta muovendo in questa direzione. Il modello organizzativo applicato in azienda Modello gerarchico
24%
Modello funzionale
22%
Modello divisionale
34%
Modello a matrice
16%
Modello circolare
4%
Fonte: Hr trends and salary report 2018 di Randstad e Asag
Passare da un modello gerarchico a una struttura circolare è una transizione obbligata per le aziende che vogliono prosperare, perché una forza lavoro deresponsabilizzata, priva di autonomia, che esegue direttive calate dall’alto e non condivise, ha un impatto fortemente negativo sulla performance e sulla capacità di innovare delle imprese. 1. Quali sono gli aspetti che contraddistinguono le organizzazioni circolari? 2. Nelle aziende che applicano il modello circolare come viene considerato un errore commesso da un dipendente? 3. Perché è importante che le persone che lavorano in azienda siano responsabili? 4. Riassumi le principali caratteristiche delle strutture organizzative indicate nella tabella sopra riportata (modello gerarchico, modello funzionale, modello divisionale, modello a matrice e modello circolare).
8
Collega gli obiettivi della comunicazione al sistema comunicativo. Obiettivi della comunicazione
Sistema comunicativo Interno
Esterno
Trasmettere informazioni a tutte le posizioni organizzative sui compiti da svolgere Diffondere i risultati raggiunti dall’impresa negli ambiti economico-finanziario e socio-ambientale Informare sugli obiettivi da perseguire in modo da rendere consapevoli tutti i dipendenti Giustificare il comportamento e le scelte aziendali in modo tale da ottenere contributi e appoggi Creare senso di appartenenza e rendere sereni i rapporti interpersonali Motivare il personale e favorire un clima organizzativo positivo Ricercare vantaggi competitivi relazionali Legittimare le scelte aziendali Migliorare il clima organizzativo
ESERCIZI FINALI GRUPPO 2
Analizza il territorio
43
parola d’ordine: innovare Nel periodo 2012-2016 il 48,7% delle imprese italiane industriali e di servizi con almeno 10 addetti ha svolto attività innovative. Di queste, il 30,3% sono “Innovatori forti” (innovano prodotti e processi); quasi il 25% “Innovatori di prodotto” (ma non di processo); il 18,5% “Innovatori di processo” (ma non di prodotto); circa il 22% “Innovatori soft” (innovano solo l’organizzazione o il marketing); il 4,9% “Potenziali innovatori” (hanno svolto attività innovative che non si sono tradotte in innovazioni). Imprese innovatrici per tipologia di innovazione, macrosettore e classe di addetti – Anni 2012-2016 (percentuali di imprese) 100 90 Innovatori forti Innovatori di prodotto Innovatori di processo Innovatori soft Potenziali innovatori Innovatori nel 2012-2014
80 70 60 50 40
Spazio competenze
Il direttore della produzione della Artez spa, impresa di medie dimensioni che produce serramenti, è stato incaricato dalla Direzione generale di predisporre un piano per valutare la convenienza a innovare il processo produttivo. Prima di confrontare i costi dell’investimento con i benefici che ne deriverebbero, egli vuole comprendere come si stanno comportando al riguardo le imprese italiane.
30 20 10
TOTALE
MANIFATTURA
e al
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SERVIZI
Rispondi alle domande. 1. Qual è la differenza tra innovazioni di prodotto e innovazioni di processo? ....................................................................................................................................................................................................................................................
2. In quali imprese prevalgono gli “Innovatori forti” e in quali gli “Innovatori soft”? ....................................................................................................................................................................................................................................................
3. Quali benefici hanno ottenuto le imprese dagli investimenti in ricerca e sviluppo e in tecnologie dell’informazione (ICT)? ....................................................................................................................................................................................................................................................
4. Quale relazione si può stabilire tra spese in ricerca e sviluppo e qualifica del personale dipendente? ....................................................................................................................................................................................................................................................
5. Che cosa significa creare conoscenza? Perché gli investimenti in ricerca e sviluppo e in ICT creano conoscenza? ....................................................................................................................................................................................................................................................
m1
Nel biennio 2014-2016 l’innovazione ha prodotto un effetto positivo sulla produttività delle piccole e medie imprese manifatturiere. È stata stimata l’importanza, ai fini della creazione di conoscenza, dell’utilizzo dell’ICT (Information Communication Technology) e della spesa in R&S: i risultati evidenziano come queste due tipologie di investimento contribuiscano ad accrescere la produttività d’impresa. L’investimento in ricerca e sviluppo risulta importante per l’innovazione di prodotto e per quella organizzativa, mentre l’investimento in capitale fisico (impianti, macchinari, attrezzature) favorisce l’innovazione di processo. Esisterebbe, poi, una forte complementarità, ai fini dell’attività innovativa, tra la presenza di lavoratori ad alta qualifica e le spese in R&S.
L’azienda e la sua organizzazione
Fonte: Rapporto ISTAT 2018 sulla competitività dei settori produttivi; ISTAT, Rilevazione sull’innovazione nelle imprese
44
Verifica
delle
competenze
test in autoveriica
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITÀ
• Riconoscere e interpretare: – le tendenze dei mercati nazionali e globali per coglierne le ripercussioni in un dato contesto – i macrofenomeni economici per connetterli alla specificità di un’azienda – i cambiamenti nei sistemi economici attraverso il confronto tra epoche, aree geografiche e culture diverse • Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a soluzioni date
• Tipologie di azienda • Funzioni aziendali • Scelte imprenditoriali • Vantaggio competitivo • Localizzazione • Ambiente esterno • Organizzazione e strutture organizzative
• Classificare le aziende • Identificare le scelte imprenditoriali • Riconoscere il vantaggio competitivo • Selezionare informazioni utili per interpretare fenomeni aziendali • Riconoscere modelli organizzativi e rappresentare le strutture organizzative attraverso organigrammi
Situazione operativa Leggi il seguente caso aziendale ed esegui quanto richiesto. Lanificio Luigi Colombo spa è un’impresa situata a Borgosesia (Vercelli), costituita alla fine del 1960 dall’imprenditore Luigi Colombo da cui deriva la denominazione dell’impresa. Originariamente l’attività produttiva consisteva solo nella produzione di tessuti dedicati alla nicchia di mercato delle “fibre preziose”; i tessuti, infatti, sono lavorati utilizzando fibre molto particolari e costose quali la lana di cammello, il cashmere, il guanaco. Successivamente dopo un decennio, con l’ingresso in azienda dei figli Roberto (esperto di marketing) e Giancarlo (manager della produzione), il Lanificio acquisisce rilievo internazionale e diversifica le produzioni, dedicandosi anche ai capi di abbigliamento (maglieria e accessori per uomo e donna). L’intera produzione è realizzata in Italia negli stabilimenti di Borgosesia e Ghemme: dalla scelta scrupolosa delle materie prime, alla trasformazione di queste in filati e in tessuti, fino al prodotto finito l’intero processo produttivo è verticalizzato. Una verticalità totalmente controllata direttamente dalla famiglia Colombo per garantire la più alta qualità. Le fibre vengono lavorate a Borgosesia, nella Divisione tessuti; il passaggio dalle fibre al tessuto comporta novantaquattro processi produttivi e diciotto controlli intermedi di qualità. Oltre che per la preziosità delle fibre, la qualità dei tessuti è anche frutto di creatività, di know how acquisito in decenni di esperienza e di innovazioni elaborate e messe appunto dall’ufficio R&S che non cessa mai di proporre nuove idee. Le collezioni donna, uomo, maglieria e accessori vengono realizzate nella Divisione prodotto finito esclusivamente con i filati e tessuti della Divisione tessuti. La cura del dettaglio e l’attenzione al particolare sono gli elementi fondamentali che rendono ogni capo sofisticato, contemporaneo, espressione di un lusso senza tempo. La filosofia aziendale va oltre la moda per divenire il lifestyle Colombo. I capi delle collezioni sono collocati nei più importanti department stores e nei più prestigiosi speciality stores del mondo e presentati nei punti vendita di proprietà del Lanificio Luigi Colombo. La differenza di prezzo tra i prodotti offerti dal Lanificio Luigi Colombo e quelli delle imprese concorrenti sono evidenti, ma l’opinione del management è che, per mantenere la leadership nel segmento di mercato dell’alta gamma, occorre acquisire la fiducia dei consumatori e questa la si conquista solo se alle differenze di prezzo corrispondono altrettante differenze di qualità. Gli investimenti più importanti effettuati negli ultimi anni hanno riguardato l’acquisizione di nuovi macchinari. Cambiano le macchine, ma l’interazione con le persone che le usano è legata all’esperienza che si accumuna e si stratifica nel tempo. Il 50% dei dipendenti (circa 400 in totale) ha meno di 35 anni e l’impresa investe moltissimo in formazione. Riguardo alla sostenibilità ambientale, il Lanificio Luigi Colombo segue standard superiori a quelli dei requisiti di legge per la gestione delle acque, lo smaltimento dei coloranti, le emissioni nell’ambiente. È parte della filosofia aziendale la convinzione che la qualità di un prodotto si misura anche in termini di sostenibilità ambientale; i consumatori del lusso nell’immediato futuro sono molto attenti a questi temi e giudicano i marchi e le aziende in Department stores: base alla responsabilità sociale che esse dimostrano. grandi magazzini. Fonte: estratto da Lanificio Colombo punta sulla manifattura under 35 di Giulia Crivelli, Il Sole 24 ORE; sito aziendale www.lanificiocolombo.com
Speciality stores: negozi specializzati, boutique.
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Forma giuridica
Settore di attività
Dimensioni (in relazione al numero dei dipendenti)
Destinazione della produzione
Soggetto giuridico
Sistema produttivo in cui è inserita
.............................
.............................
........................................
........................................
........................................
........................................
.............................
.............................
........................................
........................................
........................................
........................................
Illustra le attività svolte all’interno delle seguenti funzioni aziendali. ............................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................
Produzione
............................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................
Ricerca e sviluppo
............................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................
3
Collega i termini della colonna di sinistra con le frasi riportate nella colonna di destra. a. b. c. d. e. f.
Fonte del vantaggio competitivo Ambiente sociale Responsabilità sociale Ambiente competitivo Know how Risorse interne
1. Preziosità delle fibre utilizzate, cura del dettaglio, attenzione al particolare sono gli elementi fondamentali che rendono ogni capo sofisticato, contemporaneo, espressione di un lusso senza tempo 2. L’interazione delle persone con le macchine è legata all’esperienza che si accumula e si stratifica nel tempo 3. Il Lanificio Luigi Colombo segue standard superiori a quelli dei requisiti di legge per la gestione delle acque, lo smaltimento dei coloranti, le emissioni nell’ambiente 4. È parte della filosofia aziendale la convinzione che la qualità di un prodotto si misura anche in termini di sostenibilità ambientale 5. Nicchia di mercato delle “fibre preziose” 6. Creatività del personale, know how acquisito in decenni di esperienza a
4
b
c
d
e
f
Completa le frasi inserendo i termini mancanti al posto dei puntini. a. Il Lanificio Luigi Colombo ha scelto quale modalità di svolgimento del processo produttivo la ..........................................; questa modalità comporta che tutte le operazioni e le fasi necessarie per produrre i tessuti e i capi di abbigliamento avvengano .......................................... della stessa azienda. b. Il Lanificio Luigi Colombo è localizzato in .......................................... perché in questa maniera i .......................................... possono effettuare i controlli ..............................................., con maggiore frequenza e scrupolosità in modo tale da garantire l’assoluta .......................................... dei prodotti. c. I .......................................... del Lanificio Luigi Colombo sono i department stores e gli speciality stores; si tratta di punti vendita (negozi e grandi magazzini) di fascia .........................................., che si rivolgono ai .......................................... che prediligono il lusso e sono disposti a pagare un prezzo .......................................... pur di possedere un capo della collezione Colombo.
5
Spazio competenze
Marketing
Rispondi alle domande. a. A quale segmento di mercato si rivolge il Lanificio Luigi Colombo? Qual è il criterio utilizzato per individuare la fascia di clientela? Motiva la risposta. .............................................................................................................................................................................................................................................
b. Qual è il vantaggio competitivo acquisito dal Lanificio Luigi Colombo? E come si collega alle scelte imprenditoriali effettuate? .............................................................................................................................................................................................................................................
L’azienda e la sua organizzazione
2
Classifica l’azienda del Lanificio Luigi Colombo in base ai criteri indicati completando la tabella che segue.
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1
46
Verifica
delle
competenze
c. Quando un’impresa si può considerare socialmente responsabile? Il Lanificio Luigi Colombo può essere definito un’impresa socialmente responsabile? Motiva la risposta. .............................................................................................................................................................................................................................................
d. Che cosa significa l’espressione «il Lanificio acquisisce rilievo internazionale»? .............................................................................................................................................................................................................................................
e. Qual è la struttura organizzativa attualmente utilizzata dal Lanificio Luigi Colombo? Illustrane le principali caratteristiche. .............................................................................................................................................................................................................................................
f. Secondo la tua opinione, qual è il ruolo delle risorse umane nelle organizzazioni aziendali? Perché è importante investire nella formazione? .............................................................................................................................................................................................................................................
6
Completa gli organigrammi del Lanificio Colombo: • •
prima della diversificazione, sapendo che l’impresa produceva solo tessuti e ipotizzando l’utilizzo di una struttura organizzativa funzionale; dopo la diversificazione, sapendo che l’impresa produce tessuti, capi di abbigliamento e accessori e che ha deciso di utilizzare la struttura organizzativa divisionale.
Prima della diversificazione
..................................................
Direzione amministrativa
Direzione .......................
Reparti produttivi (filatura, tessitura ecc.)
Direzione commerciale
Reparto controllo qualità
Dopo la diversificazione ..................................................
Direzione produzione
R&S
Direzione commerciale
Marketing
Divisione tessuti
Divisione prodotto finito
...................................................
...................................................
...................................................
...................................................
...................................................
...................................................
...................................................
...................................................
Vendite
Laboratorio informatico
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Ampliamento delle vendite e organizzazione aziendale smart La SAPORI di CASA spa, impresa operante nel settore alimentare, svolge la propria attività nell’Italia centro-settentrionale. L’impresa desidera ampliare il proprio raggio di azione nell’Italia meridionale e cambiare la propria struttura organizzativa. A tal fine l’amministratore delegato intende presentare al Consiglio di amministrazione una serie di dati sull’andamento dell’impresa e delle imprese concorrenti e proporre l’introduzione di un’organizzazione aziendale smart. Paolo Somani, componente della direzione generale, viene incaricato di preparare un report contenente alcuni schemi e grafici che mostrino: 1. l’andamento delle vendite negli ultimi cinque anni; 2. l’andamento delle vendite per zona geografica; 3. le vendite delle tre principali imprese concorrenti; 4. le innovazioni da apportare all’organizzazione per rendere l’impresa in grado di soddisfare meglio le esigenze della clientela e di essere più competitiva sul mercato.
Svolgimento 1. L’andamento delle vendite della SAPORI di CASA spa Paolo Somani, incaricato di riassumere in un report l’andamento delle vendite della società anche in confronto con le imprese concorrenti, raccoglie nella cartella Vendite-Quote di mercato del foglio elettronico Microsoft Excel una sintesi dei dati presenti nel sistema informativo aziendale, espressi in migliaia di euro.
Spazio competenze
Situazione operativa
Sono presenti le formule di somma nelle celle B10:F10, di seguito riprodotte. B10: C10: D10: E10: F10:
=SOMMA(B8:B9) =SOMMA(C8:C9) =SOMMA(D8:D9) =SOMMA(E8:E9) =SOMMA(F8:F9)
2. Il confronto con i concorrenti Nelle celle A12:F17 del prospetto sono inseriti i dati delle vendite delle quattro maggiori imprese del settore (fig. 2, a pagina seguente). Nelle celle delle righe 21:24 sono riprodotti i dati riferiti al 2018 e sono inseriti: – i calcoli della quota percentuale delle vendite 2018; – la posizione di mercato raggiunta da ciascuna impresa.
m1
fig. 1
L’azienda e la sua organizzazione
Nelle celle A1:F10 sono inserite le vendite della SAPORI di CASA spa nel periodo 2014-2018 e la loro ripartizione per aree geografiche (Nord e Centro, fig. 1).
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Laboratorio informatico fig. 2
Le celle C21:C24 hanno formato Percentuale; le formule sono le seguenti: C21: C22: C23: C24: D21: D22: D23: D24:
=B21/$F$17 =B22/$F$17 =B23/$F$17 =B24/$F$17 =RANGO(C21;$C$21:$C$24) =RANGO(C22;$C$21:$C$24) =RANGO(C23;$C$21:$C$24) =RANGO(C24;$C$21:$C$24)
Nelle celle D21:D24 la funzione RANGO compila automaticamente una classiica in base alla quota percentuale di mercato delle quattro imprese: SAPORI di CASA spa è al terzo posto con una percentuale del 22,73%.
Nella cella D21 la formula =RANGO(C21;C21:C24) calcola il posto occupato dal numero contenuto nella cella C21 in una classiica in ordine decrescente rispetto all’insieme di numeri delle celle C21:C24.
3. I grafici Per illustrare l’andamento dei dati con graici si può procedere utilizzando i pulsanti del gruppo Inserisci-Grafici; molto rapidamente si ottengono gli stessi risultati con lo strumento Analisi rapida. Per descrivere l’andamento delle vendite della SAPORI di CASA spa nel periodo 2014-2018 si evidenzia l’area di dati B4:F5, si clicca sulla piccola icona che compare in basso a destra e si sceglie la voce Grafici (ig. 3). Si possono scorrere le varie tipologie e visualizzarne un’anteprima per poi scegliere, per esempio, un graico ad area, digitare il titolo ed efettuare eventuali opzioni graiche (ig. 4). Con lo stesso procedimento si inserisce un graico a torta con la distribuzione delle vendite tra le quattro principali imprese del settore. Individuata l’area A21:C24, si clicca sull’icona Analisi rapida e si sceglie Grafici; poiché il graico a torta non è tra quelli proposti, si sceglie la voce Altri e poi Tutti i grafici e Grafico a torta. Inserito il titolo, le etichette dei dati e uno sfondo grigio, si ottiene il graico riprodotto in igura 5.
fig. 3
fig. 4
fig. 5
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4. Obiettivi di innovazione Dopo aver inserito nel report le tabelle e i graici costruiti con Microsoft Excel, Paolo Somani elenca gli obiettivi indicati dall’amministratore delegato per puntare a migliorare, attraverso l’innovazione organizzativa, la qualità del prodotto e la posizione competitiva (organizzazione smart), ovvero: a) modiica della struttura organizzativa; b) inserimento di robot intelligenti per sostituire parte della manodopera nelle lavorazioni; c) modiiche al layout interno e ai processi di lavorazione e controllo; d) informatizzazione della gestione delle scorte di magazzino; e) sviluppo di vendite on line; f) avvio di forme di smart working per il personale amministrativo; g) corsi di formazione per il personale.
Spazio competenze
Viene realizzato il seguente organigramma aziendale con gli strumenti di disegno di Microsoft Word (ig. 6).
ig. 6
Area disegno Si tratta di un riquadro delimitato, al cui interno si possono inserire, senza uscire dall’ambiente grafico, più forme e caselle di testo; il vantaggio è di poter effettuare sull’area di disegno complessiva operazioni di Taglia e Incolla all’interno del documento e di poterne definire le dimensioni e colorare lo sfondo.
Tra le forme utilizzabili è compresa la Casella di testo, con cui si tracciano i riquadri e si inseriscono le denominazioni dei vari elementi dell’organizzazione, dalla direzione generale ino ai reparti produttivi e agli uici amministrativi, marketing e vendite. Utilizzando la scheda Formato sono disponibili i pulsanti Riempimento forma, Contorno forma ed Efetti forma, utili per inserire o modiicare colori, tratteggi, spessori, ombreggiature ecc.
m1
La voce Nuova area disegno si trova in fondo all’elenco delle forme; viene utilizzata per delimitare lo spazio da dedicare allo schema organizzativo nel report.
L’azienda e la sua organizzazione
ig. 7 Il pulsante Inserisci-Illustrazioni-Forme mette a disposizione una serie di strumenti per il disegno: linee e frecce, forme geometriche, simboli matematici e, per i diagrammi di lusso, oggetti decorativi (ig. 7). Quando in un documento si inserisce una forma, si apre la scheda Strumenti disegno-Formato, che contiene, oltre a Inserisci forme, altri gruppi di pulsanti utili per impostare efetti graici, colori, disposizioni e dimensioni delle forme. La scheda scompare se si clicca al di fuori di una delle forme o caselle presenti, per poi ricomparire con l’operazione inversa. Per disegnare una forma si punta con il mouse e si trascina, regolando altezza e larghezza; ogni forma, anche se irregolare, è delimitata da un riquadro rettangolare.
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Laboratorio informatico Sotto la voce Linee sono raccolti gli strumenti per disegnare linee e curve; si può così completare lo schema, tracciando le linee di collegamento e di dipendenza tra i vari elementi della struttura organizzativa. L’organigramma può essere realizzato anche all’interno di una diapositiva di Microsoft PowerPoint utilizzando gli strumenti di disegno, che sono del tutto simili a quelli di Microsoft Word; fa eccezione l’area di disegno, che non è disponibile nel software di presentazione. In alternativa si può utilizzare il pulsante Inserisci-Illustrazioni-SmartArt scegliendo poi Organigramma nella categoria Gerarchie. La soluzione più rapida è quella che prevede di riprodurre direttamente il disegno realizzato con Word in una diapositiva di PowerPoint. Aperto il file di Word con l’organigramma in primo piano, si passa a PowerPoint su una slide vuota e si clicca sul pulsante Inserisci-Immagini-Schermata. Nella finestra si sceglie Ritaglio schermata; quando lo schermo diventa grigio e compare una crocetta nera, si delimita con il mouse l’immagine da riprodurre. Rilasciato il mouse si ottiene il risultato.
{Ora tocca a te!} Presentazione di un’azienda In occasione del meeting organizzato per festeggiare i 10 anni di attività dell’azienda, Giuseppe Fioni, amministratore delegato della Bacco spa che produce e commercializza vini e liquori, intende presentare agli ospiti: • i positivi risultati ottenuti negli ultimi anni; • il contributo generato dall’azienda sul territorio in termini di posti di lavoro; • le azioni intraprese dall’azienda per tutelare l’ambiente in cui opera; • le caratteristiche del nuovo prodotto immesso sul mercato. Sei stato incaricato dall’amministratore Fioni di realizzare alcune slide contenenti le informazioni necessarie per la presentazione facendo riferimento ai seguenti dati.
Risultato economico conseguito Numero di dipendenti
2016
2017
2018
275 000
298 000
336 000
26
31
35
Suggerimenti Per garantire uniformità di layout tra le varie diapositive la procedura più semplice è la seguente: – in Visualizzazione normale puntare il mouse sull’icona della slide dopo la quale si vuole inserire una nuova diapositiva; – cliccare sul pulsante Inserisci-Nuova diapositiva e scegliere la voce Duplica diapositive selezionate; – nella nuova diapositiva cancellare gli elementi da sostituire e inserire quelli nuovi. Per illustrare i risultati economici puoi utilizzare una tabella e un grafico, da realizzare con Excel o direttamente in PowerPoint. L’organigramma può essere designato con Inserisci-SmartArt, scegliendo Organigramma sotto la voce Gerarchie.
Clil
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pliers, union, and the community from which the business draws its resources. Not all stakeholders are equal. A company’s customers are entitled to fair tra-ding practices but they are not entitled to the same consideration as the company’s employees. An example of a negative impact on stakeholders is when a company needs to cut costs and plans a round of layoffs. This negatively affects the
1
Tick the right answer. a.
Stakeholders are:
1. only individuals 2. only local organisations and institutions 3. all interested parties
c.
Stakeholders:
1. can affect an organisation’s actions 2. cannot affect the organisation’s actions 3. cannot be affected by the organisation’s actions
d. A company’s customers are entitled to: 1. the same consideration as the company’s employees 2. fair trading practices 3. to be reimbursed for the capital invested in the company
To deal with
e. Aspects that negatively affect stakeholders are: 1. an increase in the company share price 2. an increase in company profits 3. the planning of a round of layoffs
To be concerned with.
Affect That which produces an effect.
Entitled
2
Answer the questions. Who are a company’s main stakeholders?
Cessation of employment.
a.
Releases
b. Why is not possible to provide a complete list of all the stakeholders?
Puts on the market.
Stock Shares of the company.
................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................
c.
What are stakeholders interested in? ...................................................................................................................................................
L’azienda e la sua organizzazione
b. All stakeholders have: 1. the same interests 2. different interests depending on their roles 3. interests in the economic sector only
Is a general structure (or a general frame).
Layoffs
Source: EAM Foundation; Business Dictionary
Read the text and complete the tasks below.
Framework
Who has title to or who has rigth.
community of workers in the area and therefore the local economy. Someone owning shares in a business such as Microsoft is positively affected, for example, when the company releases a new device and sees their profit and therefore stock price rise.
m1
S
takeholders are all the people who have any kind of concern with regards to an organization. According to the framework a stakeholder is “An individual, team, or organization (or classes thereof) with interests in, or concerns relative to, the outcome of the architecture. Different stakeholders with different roles will have different concerns”. This means, that stakeholders are people who deal with the creation, evolution, operation or removal of elements of the concern. A great number of stakeholders can be identified in literature and practice. Unfortunately, differentiating terms for the same roles and vague or overlapping role descriptions make it impossible to provide a full list of all possible stakeholders. The interest of stakeholders is concerns interest in the system itself as well as interest in the environment influenced by the system, including developmental, technological, business, operational, organizational, political, economic, legal, regulatory, ecological and social influences . Stakeholder can affect or be affected by the organization’s actions, objectives and policies. Some examples of key stakeholders are creditors, directors, employees, government (and its agencies), owners (shareholders), sup-
Spazio competenze
Stakeholders
modulo 2 • video introduttivo • spunti per cominciare • mappa personalizzabile
GESTIONE
Operazioni di finanziamento proprio • capitale capitale di debito •
• •
Operazioni di disinvestimento
• ricavi pluriennali • ricavi sospesi
acquisizione di fattori produttivi: a utilità pluriennale a utilità semplice
• ricavi d’esercizio
Operazioni di investimento
• costi d’esercizio
• costi pluriennali • costi sospesi
COMPETENZE PROFESSIONALI DI INDIRIZZO
COMPETENZE EUROPEE
• Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese • Individuare e accedere alla normativa civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali
• Competenza alfabetica funzionale • Competenza digitale • Competenza imprenditoriale
imprenditori senza frontiere P
er dar vita a un’attività imprenditoriale occorrono inventiva, creatività e audacia. Una business idea può nascere anche “per caso”, magari mentre si sta passeggiando o discutendo con gli amici. Non sempre sono richiesti ingenti capitali da investire. Non ci sono frontiere allo spirito imprenditoriale: si può avere successo da qualsiasi parte del mondo si provenga, l’essenziale è avere una buona idea e trovare il coraggio di iniziare. Ecco alcuni esempi di storie vincenti. Loriblu Annarita Pilotti, ex maestra d’asilo, è oggi l’amministratore delegato di Loriblu, un calzaturificio tutto made in Italy di Porto Sant’Elpidio, in provincia di Fermo. È la storia tra amore e business di un’azienda nata in un sottoscala dove Graziano Cuccù, poi diventato il marito di Annarita, faceva un lavoro del tutto artigianale con mezzi di fortuna e fantasia da vendere. Adoperando carta vetrata e il motore di una vecchia lavatrice è riuscito a progettare un macchinario per sfibrare la pelle che incollava alla suola della scarpa. È stata l’origine di “mignon”, un sandalo con il filo di pelle sottile come uno spago intrecciato in mille versioni di colori e disegni che ha avuto un exploit in mezza Europa, dalla Germania alla Francia, all’Olanda. Oggi il calzaturificio Loriblu dà lavoro a duecento dipendenti e consegue un fatturato annuo di 35 milioni di euro.
Altre storie di successo sono quelle degli immigrati in Italia vincitori del MoneyGram Awards, un riconoscimento – offerto dalla MoneyGram, società specializzata nel trasferimento di denaro che opera a livello internazionale in circa 200 Paesi – alla capacità imprenditoriale e al valore positivo del lavoro degli imprenditori immigrati sull’economia italiana. Fonte: www.moneygramaward.com
per rientrare in patria dopo alcuni anni ma decidendo in seguito di lasciare nuovamente il suo Paese. Nel 2005 arriva a Milano e completa gli studi universitari. Nel 2016 ha dato vita a Italy’s Got Style, start up che crea opportunità di vendita per oltre 80 brand italiani. Collabora con un magazine di lingua araba e con un’App-guida per turisti mediorientali in visita in Italia.
2030
Attività ... a casa Immagina di voler avviare una tua attività imprenditoriale: sviluppa un’idea e individua i beni che occorrono per iniziare (beni strumentali, beni destinati al consumo e/o alla vendita). Attraverso una ricerca sul web, confronta i listini prezzi dei fornitori e individua la somma di denaro necessaria per gli investimenti iniziali. Se pensi di non avere sufficiente denaro, puoi decidere di costituire una società con i tuoi amici o i tuoi parenti, oppure puoi ricorrere a un prestito da una banca. L’essenziale è valutare in modo approfondito il rischio a cui si va incontro. A questo scopo, per valutare le probabilità di successo puoi ricercare in internet (digitando alcune parole chiave in un motore di ricerca) i settori economici in crescita e che offrono opportunità di guadagno. Prendi appunti sui costi da sostenere e sui capitali da impiegare e riassumi i dati raccolti in un prospetto simile al seguente: nella colonna di sinistra elenca i beni da acquistare indicando i loro importi (senza l’IVA), nella colonna di destra elenca i finanziamenti necessari. Impieghi
M.S.C. srl Yafreisy Berenice Brown Omage aveva solo 20 anni quando è arrivata dalla Repubblica Dominicana in Italia nel 2012 e in un anno è riuscita a rilevare, con l’aiuto del marito, un supermercato con annesso panificio. Nel tempo non sono mancate le difficoltà, ma con tanta forza di volontà Yafreisy è riuscita ad andare avanti facendo crescere la sua attività e dando lavoro a 15 persone. Intraprendenza, determinazione e coraggio l’hanno portata dov’è oggi. Pars Sohyla Arjomand proviene dall’Iran, nel 2010 decide di aprire a Bologna un ristorante di cucina persiana in cui propone anche eventi folkloristici della tradizione persiana. Il suo obiettivo è far conoscere la cultura del proprio Paese d’origine in Italia. Italy’s Got Style Dopo aver vissuto l’esperienza della guerra civile in Libano, Imad El Kanj è emigrato in Germania con la famiglia
CITTADINANZA GLOBALE
Importi
Fonti di finanziamento
Beni da acquistare ................................ ................................
Capitale proprio (l’apporto di beni o di denaro che l’imprenditore o i soci intendono conferire)
Disponibilità liquide da detenere a scopo precauzionale
Capitale di debito (eventuale finanziamento bancario)
Importi
... in classe Discuti la tua idea con i compagni; successivamente, con l’aiuto dell’insegnante o dopo avere studiato la prima unità di questo modulo, completa il prospetto degli impieghi e delle fonti di finanziamento.
unità
1
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Le operazioni di gestione 01 La gestione dell’impresa Capitale Ricchezza disponibile.
Retribuzione Corrispettivo della prestazione lavorativa.
Operazioni di gestione
Coordinato: che procede secondo un ordine prestabilito. Remunerativo: che offre una ricompensa, un profitto.
L’impresa è un sistema economico-sociale finalizzato alla produzione e allo scambio di beni e servizi. Per poter acquistare i beni necessari allo svolgimento dell’attività produttiva (fabbricati, impianti e macchinari, automezzi, mobili e arredi, materie prime, merci da destinare alla vendita ecc.) la persona o i gruppi di persone che assumono l’iniziativa devono disporre di risorse finanziarie (capitale) da investire nell’attività prescelta (industriale, commerciale, creditizia, assicurativa, di servizi ecc.). Il capitale può essere già disponibile nella misura necessaria per acquistare i fattori produttivi o può essere insufficiente; in tal caso è necessario che i mezzi propri vengano integrati con altri presi a prestito. Acquisiti i beni necessari per lo svolgimento della propria attività, l’impresa inizia una serie di operazioni: nelle imprese industriali sarà avviato un processo di trasformazione delle materie prime in prodotti finiti, i quali, successivamente, saranno venduti; nelle imprese commerciali si procederà alla vendita delle merci in precedenza acquistate; in entrambi i tipi di imprese si provvederà alla riscossione dei prezzi di vendita e al pagamento delle retribuzioni al personale dipendente ecc. L’insieme coordinato di tutte queste operazioni (acquisti, vendite, pagamenti, riscossioni, accensioni e rimborsi di prestiti e così via) costituisce la gestione. La gestione è formata da una molteplicità di operazioni, tra loro coordinate e collegate, effettuate per il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
La gestione è unitaria nel tempo perché le operazioni compiute condizionano le operazioni future e sono, a loro volta, conseguenza di operazioni precedenti. Per esempio, il volume di produzione attuato in un certo momento è condizionato dalla capacità produttiva dei macchinari precedentemente acquistati. La gestione è unitaria nello spazio in quanto la convenienza economica di una singola operazione deve essere valutata con riferimento all’intero sistema delle operazioni aziendali. Per esempio, per attrarre i clienti, un ipermercato può vendere alcuni prodotti a prezzi particolarmente bassi, facendo affidamento sul fatto che i clienti poi acquistino altri prodotti a prezzi pienamente remunerativi.
02 Le operazioni di gestione Nonostante la continuità e l’unitarietà della gestione, le operazioni in cui essa si manifesta possono suddividersi in:
•
operazioni di finanziamento, attraverso le quali l’impresa si procura i mezzi finanziari (capitali) necessari allo svolgimento della sua attività. Sono operazioni tipiche della funzione finanza;
55 •
operazioni di investimento, con le quali vengono acquisiti i fattori produttivi (beni strumentali, materie prime, merci, prestazioni di servizi) utilizzando i mezzi finanziari precedentemente acquisiti. Sono operazioni che riguardano la funzione approvvigionamenti;
•
operazioni di trasformazione tecnico-economica, con cui l’impresa attua il processo produttivo combinando tra loro i fattori acquistati. Queste operazioni sono effettuate dalla funzione produzione;
•
operazioni di disinvestimento, con cui vengono venduti beni (merci, prodotti finiti) o effettuate prestazioni di servizi; queste operazioni sono di pertinenza della funzione vendite. Al termine di questa fase l’impresa ritorna in possesso dei mezzi finanziari in precedenza investiti.
investimenti
trasformazione tecnico-economica input output
disinvestimenti
Il finanziatore è la persona che fornisce i capitali necessari allo svolgimento dell’attività d’impresa. Egli può:
•
acquisire, durevolmente o temporaneamente, la proprietà totale o parziale dell’impresa e di conseguenza partecipare al risultato della gestione; diventa proprietario se l’impresa è individuale, socio se è collettiva. Il proprietario o i soci possono apportare al momento della costituzione dell’impresa beni in natura (fabbricati, merci ecc.) oppure denaro liquido. Il finanziamento del proprietario o dei soci prende il nome di capitale proprio (o di apporto);
•
concedere temporaneamente il capitale in prestito (per periodi più o meno lunghi) ricevendo come compenso un interesse; in tal caso il finanziatore diventa creditore dell’impresa e il suo finanziamento viene denominato capitale di debito.
Operazioni di finanziamento
I finanziamenti di capitale di debito danno origine a entrate monetarie; quando sono rimborsati si hanno delle uscite monetarie. Le operazioni di investimento danno luogo a un flusso reale in entrata (di beni, servizi e lavoro) e a un flusso finanziario in uscita (di denaro o di sostituti del denaro). L’impresa infatti acquista beni e servizi da altre imprese (fornitori) e prestazioni di lavoro dal proprio personale dipendente, pagando i prezzi e i compensi pattuiti. I fattori produttivi da acquisire possono essere classificati come nella tabella che segue: Beni strumentali (fattori produttivi a utilità ripetuta)
Sono utilizzabili più volte nel processo produttivo per periodi medio/lunghi. Assumono la denominazione di beni strumentali in quanto servono come “strumenti” per la produzione dei beni destinati alla vendita. Ne costituiscono esempi: i fabbricati, i macchinari, gli impianti, gli automezzi, le attrezzature d’ufficio, gli arredi ecc.
Beni destinati al consumo o alla vendita (fattori produttivi a utilità semplice)
Sono costituiti da beni che partecipano a un solo processo produttivo, esaurendo la loro utilità nel momento in cui vengono impiegati. Sono tali le materie prime, le parti componenti, le materie di consumo, i prodotti finiti, le merci ecc.
Servizi
Sono prestazioni che provengono dall’attività produttiva di altre imprese (energia elettrica, smaltimento dei rifiuti, assicurazioni, trasporti ecc.) o da collaboratori autonomi (consulenze, assistenza professionale ecc.).
Energie lavorative
Sono le attività prestate dai lavoratori dipendenti legati all’impresa da contratti di lavoro subordinato.
Operazioni di investimento
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
DISPONIBILITÀ LIQUIDE
u1
Le operazioni di gestione
finanziamenti di capitale di debito
m2
finanziamenti di capitale proprio
56 Operazioni di trasformazione tecnico-economica
Le operazioni di trasformazione tecnico-economica avvengono all’interno dell’impresa e possono dar luogo a processi di produzione fisica (come la trasformazione delle materie prime o l’assemblaggio di parti componenti che consentono di ottenere prodotti finiti), di trasferimento (come il passaggio dei prodotti dagli stabilimenti ai depositi) o di conservazione dei prodotti e delle merci in magazzino in attesa della vendita (stoccaggio).
Operazioni di disinvestimento
Le operazioni di disinvestimento danno luogo a un flusso finanziario in entrata (di denaro o di crediti) e a un flusso reale in uscita (riguardante i beni venduti e i servizi prestati). L’impresa vende ai propri clienti, siano essi altre aziende o consumatori finali, prodotti, merci, servizi o beni strumentali che non ritiene di utilizzare più nel processo produttivo, ottenendo in cambio la disponibilità di nuovi mezzi finanziari. I capitali ottenuti con i finanziamenti, trasformatisi in beni e servizi attraverso gli investimenti, ritornano disponibili in forma liquida per mezzo dei disinvestimenti, in una serie di cicli che si ripetono per l’intera vita dell’impresa.
Impieghi e fonti di finanziamento nel momento della costituzione
Nella fase di costituzione il fabbisogno finanziario dell’impresa è costituito dagli investimenti nei fattori produttivi da acquistare.
{Esempio} Impieghi e fonti di finanziamento nella fase costitutiva Gabriella Monti decide di dar vita a un’iniziativa commerciale che comporta l’acquisto dei seguenti fattori produttivi: fabbricati 80 000 euro, arredamento 30 000 euro, attrezzature 40 000 euro, merci destinate alla vendita 20 000 euro. La costituzione dell’impresa comporta inoltre il sostenimento di costi di impianto di 5 000 euro. Per effettuare tali investimenti, l’imprenditrice apporta, a titolo di capitale proprio, 100 000 euro e ottiene un finanziamento bancario di 70 000 euro. Le somme raccolte vengono impiegate per pagare i fornitori di beni strumentali, mentre con i fornitori di merci viene pattuito un pagamento dilazionato. La somma residua viene depositata nel c/c bancario aziendale.
Presentiamo il prospetto che evidenzia gli impieghi di capitale effettuati e i finanziamenti ottenuti al termine delle operazioni di gestione della fase costitutiva sopra descritta.
Sono i costi (fiscali, per le consulenze, per le indagini di mercato, per la pubblicità, per l’allacciamento alla rete idrica ecc.) sostenuti per costituire e rendere operativa un’impresa.
Gli investimenti, le disponibilità liquide in attesa di utilizzo e i finanziamenti ottenuti possono essere rappresentati in un prospetto nel quale gli impieghi (investimenti + disponibilità liquide) si iscrivono nella colonna di sinistra; le fonti di finanziamento nella colonna di destra.
Impieghi Costi di impianto
Costi di impianto
Fonti di finanziamento 5 000 Capitale proprio
Fabbricati
80 000 apporto del proprietario
100 000
Arredamento
30 000 Capitale di debito
Attrezzature
40 000 finanziamenti bancari
70 000
Merci
20 000 debiti v/fornitori di merci
20 000
Banca X c/c
15 000
Totale impieghi
190 000 Totale finanziamenti
Osserviamo che: • il finanziamento ottenuto a titolo di capitale proprio corrisponde all’apporto del proprietario, mentre i finanziamenti ottenuti a titolo di capitale di debito corrispondono al prestito bancario e alla dilazione di pagamento pattuita con i fornitori di merci; • gli investimenti della fase iniziale sono costituiti dai
190 000
costi sostenuti per la costituzione, da beni strumentali (fabbricati, arredamento, attrezzature) e da beni destinati alla vendita (merci). Le somme in attesa di utilizzo, depositate nel c/c bancario, costituiscono le disponibilità liquide dell’impresa.
57
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Operazioni di gestione
Classificare le operazioni di gestione
Indica a quale categoria appartengono le seguenti operazioni di gestione. Finanziamento
Investimento
Trasformazione tecnico-economica
Disinvestimento
Le operazioni di gestione
Acquisto di arredamento Vendita di prodotti finiti Apporto del proprietario Passaggio delle materie prime ai reparti di produzione Acquisto di materie prime
u1
Ottenimento di un prestito bancario
03 Operazioni interne ed esterne di gestione
Operazioni interne
•
operazioni esterne di gestione: sono le operazioni di investimento, disinvestimento e finanziamento attraverso le quali l’impresa si collega con gli operatori economici esterni eseguendo atti di scambio (acquisti di beni, servizi, energie di lavoro; vendite di beni e prestazioni di servizi; accensioni ed estinzioni di prestiti).
Operazioni esterne
finanziatori
operazioni esterne
uscite monetarie per rimborsi
operazioni interne di gestione: sono le operazioni di trasformazione tecnico-economica con le quali, all’interno dell’impresa, si effettuano la combinazione e la trasformazione di fattori produttivi (per esempio, la lavorazione di materie prime, il montaggio di parti componenti, il consumo di materiali e di energie ecc.) e/o il trasferimento di beni nello spazio o nel tempo (per esempio, la conservazione di prodotti in magazzino in attesa della vendita, il trasferimento delle merci da un magazzino all’altro ecc.);
entrate monetarie per finanziamenti
•
acquisti
vendite IMPRESA PROCESSO DI TRASFORMAZIONE TECNICO-ECONOMICO
fornitori uscite monetarie operazioni esterne
clienti entrate monetarie
operazioni interne
operazioni esterne
m2
In tale ottica possiamo distinguere le operazioni in:
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
Le operazioni, chiamate anche fatti, che vengono compiute per attuare le combinazioni produttive dell’impresa possono essere suddivise a seconda che avvengano interamente all’interno dell’impresa stessa o che diano luogo a rapporti di scambio con terzi (clienti, fornitori, lavoratori, finanziatori).
58 Le operazioni esterne di gestione originano entrate o uscite finanziarie che corrispondono a:
• •
entrate o uscite monetarie; aumenti o diminuzioni dei crediti e dei debiti.
Entrate e uscite monetarie
Le entrate e le uscite monetarie corrispondono a movimenti in aumento o in diminuzione delle disponibilità liquide, cioè dei valori in cassa o dei c/c bancari e postali. Per esempio, se vendiamo merci (disinvestimento) con pagamento immediato, ricevendo l’importo in denaro contante o con assegno, abbiamo un’entrata monetaria. Analogamente, se acquistiamo merci (investimento) con pagamento immediato, versando l’importo in denaro contante o rilasciando un assegno bancario, abbiamo un’uscita monetaria.
Crediti e debiti commerciali
Se una vendita è effettuata con pagamento dilazionato, per esempio a 60 giorni, sorge inizialmente un credito verso il cliente, connesso al regolamento del prezzo pattuito (credito commerciale o di regolamento); se alla scadenza il credito viene estinto con il versamento da parte del cliente di quanto dovuto, avremo un’entrata monetaria e l’estinzione del credito. Analogamente, se un acquisto è effettuato con pagamento dilazionato a 60 giorni, sorge dapprima un debito verso il fornitore connesso al regolamento del prezzo stabilito (debito commerciale o di regolamento); se alla scadenza il debito viene estinto versando quanto dovuto al fornitore, avremo un’uscita monetaria e l’estinzione del debito.
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Operazioni interne ed esterne di gestione
Individuare le variazioni delle disponibilità liquide, dei crediti e dei debiti determinati dalle operazioni di gestione
Classifica le operazioni di gestione e individua se danno luogo a variazioni in aumento o in diminuzione delle disponibilità liquide, dei crediti o dei debiti come indicato per la prima operazione. Esterne Operazioni di gestione Ottenuto un mutuo bancario di 150 000 euro Ricevuta fattura di 2 440 euro, regolamento a 30 giorni Pagata con bonifico bancario la fattura di cui alla precedente operazione Rimborsata alla banca una quota di 10 000 euro del mutuo bancario Prelevate dal magazzino materie prime destinate alla lavorazione Trasferiti i prodotti finiti nel magazzino Emessa fattura di 1 830 euro, regolamento a 30 giorni Ricevuto un assegno bancario a saldo della fattura di cui alla precedente operazione Assunti un operaio e un impiegato Pagate a mezzo banca retribuzioni mensili di 83 900 euro al personale dipendente
Interne
Variazioni delle disponibilità liquide + 150 000 euro
Variazioni dei crediti
Variazioni dei debiti + 150 000 euro
59
04 Gli aspetti della gestione Abbiamo visto che la gestione deriva da una molteplicità di operazioni tra loro collegate nel tempo e nello spazio. Essa può essere analizzata sotto tre diversi aspetti: tecnico, economico e finanziario. L’aspetto tecnico della gestione risulta dalla combinazione dei fattori che determinano la produzione di beni e servizi e l’accrescimento dell’utilità di quelli preesistenti; si manifesta quindi in un’attività di trasformazione fisico-tecnica e di trasferimento di beni nel tempo e nello spazio (trasformazione economica).
Aspetto economico
L’aspetto economico della gestione è rappresentato: dai costi sostenuti per effettuare investimenti in fattori produttivi (operazioni di acquisto); dai ricavi conseguiti disinvestendo beni o prestando servizi (operazioni di vendita).
Aspetto finanziario
L’aspetto finanziario della gestione è costituito:
•
dall’uscita di mezzi monetari (denaro) o dal sorgere di debiti commerciali in conseguenza dell’acquisto di fattori produttivi;
•
dall’entrata di mezzi monetari (denaro) o dal sorgere di crediti commerciali in conseguenza della vendita di beni e servizi.
u1
• •
uscite monetarie o debiti commerciali
entrate monetarie o crediti commerciali
ASPETTO ECONOMICO
Investimenti in fattori produttivi COSTI
Disinvestimenti di beni Prestazione di servizi RICAVI
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
È necessario tener presente che la gestione è un processo essenzialmente unitario; pertanto i tre aspetti, nella realtà aziendale, sono tra loro strettamente coordinati nel tempo e nello spazio. ASPETTO FINANZIARIO
05 I cicli produttivi Al momento della sua costituzione un’impresa deve disporre dei finanziamenti iniziali che occorrono per acquistare i fattori produttivi. Questa esigenza deriva dal fatto che in genere gli acquisti sono effettuati prima delle vendite, quindi il sostenimento dei costi precede il conseguimento dei ricavi e le uscite connesse agli investimenti precedono, di norma, le entrate derivanti dai disinvestimenti. Dato che le operazioni aziendali si concatenano e si accavallano nel tempo, il processo si autoalimenta in un susseguirsi di cicli tecnici, economici, finanziari e monetari che si intersecano tra loro. Il ciclo tecnico comincia con la combinazione dei fattori produttivi per dare inizio al processo di trasformazione fisica o economica e si conclude con l’ottenimento dei prodotti o con la prestazione dei servizi. Il ciclo tecnico può essere di breve, media o lunga durata a seconda dell’attività che viene svolta. Per esempio, servono pochi minuti per produrre una pizza; servono vari mesi per costruire una monoposto da competizione.
Le operazioni di gestione
beni prodotti servizi prestati
Ciclo tecnico
m2
PROCESSO DI TRASFORMAZIONE
fattori produttivi
Aspetto tecnico
60 Ciclo economico
Il ciclo economico ha inizio con il sostenimento dei costi di acquisto, quando, con le operazioni di investimento, i mezzi finanziari si trasformano in fattori produttivi; termina con l’ottenimento dei ricavi, quando, con le operazioni di disinvestimento, beni e servizi si ritrasformano in mezzi finanziari.
Ciclo finanziario
Il ciclo finanziario ha inizio con i debiti commerciali che vengono originati dalle operazioni di acquisto dei fattori produttivi e termina con i crediti commerciali che sono generati dalle operazioni di vendita. Poiché i costi sono misurati dai debiti commerciali (debiti verso fornitori) e i ricavi dai crediti commerciali (crediti verso clienti), il più delle volte il ciclo economico e il ciclo finanziario coincidono per durata, pur rappresentando due aspetti diversi della gestione. L’acquisto dei fattori produttivi determina il sorgere di debiti commerciali; se gli acquisti sono pagati per pronta cassa, i debiti si estinguono immediatamente e contemporaneamente si hanno uscite di denaro. Analogamente, le vendite di beni e servizi generano crediti commerciali; se le vendite sono riscosse per pronta cassa, i crediti si estinguono immediatamente e contemporaneamente si hanno entrate di denaro.
Pronta cassa Pagamento alla consegna della merce.
Passaggio di proprietà Trasferimento della proprietà di un bene ad altri soggetti.
Ciclo monetario
Il ciclo monetario ha inizio con l’uscita monetaria relativa al pagamento degli acquisti e si conclude con l’entrata monetaria relativa alla riscossione delle vendite. Il ciclo economico e il ciclo monetario coincidono nei casi in cui acquisti e vendite sono effettuati per pronta cassa. Non coincidono quando i pagamenti sono anticipati o posticipati rispetto al passaggio di proprietà oppure alla consegna dei beni o alle prestazioni di servizi. Nella concreta operatività delle imprese il pagamento degli acquisti e la riscossione delle vendite sono spesso differiti rispetto alle rispettive operazioni di acquisto (investimenti) e di vendita (disinvestimenti): è molto diffuso, infatti, il regolamento dilazionato a 30/60/90 o 120 giorni. In alcuni casi le uscite monetarie precedono l’acquisto delle merci e le entrate monetarie precedono le vendite; ciò significa che i fornitori hanno preteso il pagamento anticipato delle merci e che l’impresa ha riscosso dai clienti l’importo delle vendite prima della consegna. Nell’attività commerciale è abbastanza rara un’ipotesi di pagamento e/o di riscossione totale prima della consegna; sono invece frequenti il pagamento o la riscossione parziale anticipati nei contratti di compravendita di importo abbastanza elevato, in cui la merce ordinata richieda una lavorazione personalizzata. In questi casi il produttore pretende degli anticipi, che consistono in pagamenti o riscossioni prima della consegna.
{Esempio} 1 Ciclo tecnico, ciclo economico, ciclo finanziario e ciclo monetario Un’impresa industriale acquista il 15 marzo una certa quantità di materie prime, da pagare entro la fine di aprile. Il 10 aprile inizia la lavorazione delle materie prime, che si conclude con l’ottenimento di prodotti finiti il 20 aprile. I prodotti sono venduti il 5 maggio e la fattura inviata al cliente viene riscossa il 31 maggio. Consideriamo la durata dei diversi cicli. • Il ciclo tecnico ha una durata di 10 giorni, dal 10 al 20 aprile. • Il ciclo economico ha una durata di 51 giorni; inizia il 15 marzo (data in cui si effettua l’investimento nel fattore produttivo materie prime e si sostiene il relativo costo di acquisto) e termina il 5 maggio (data in cui si effettua il disinvestimento ottenendo il ricavo di vendita dei prodotti finiti). • Il ciclo finanziario ha anch’esso una durata di 51 giorni; inizia il 15 marzo (data in cui sorge il debito commerciale verso il fornitore) e termina il 5 maggio (data in cui sorge il credito commerciale verso il cliente).
• Il ciclo monetario ha una durata di 31 giorni; inizia il 30 aprile (data in cui si paga il debito verso il fornitore) e termina il 31 maggio (data in cui si riscuote il credito dal cliente). Tra la data di inizio del ciclo economico e la data di inizio del ciclo tecnico l’impresa ha svolto un processo di conservazione (stoccaggio) delle materie prime in magazzino; tra la data di conclusione del ciclo tecnico e la data di ottenimento del ricavo di vendita l’impresa ha svolto un altro processo di conservazione, questa volta riguardante i prodotti finiti. La durata del ciclo tecnico non è facilmente modificabile, perché è legata alle caratteristiche del prodotto da ottenere e alla struttura produttiva dell’impresa (per esempio, per produrre una vite occorre minor tempo che per produrre un’auto, tuttavia se l’impresa è automatizzata il tempo di produzione di ambedue i beni si riduce). La durata del ciclo economico risente sia di quella del ciclo tecnico sia del tempo di stoccaggio delle materie:
61 più si abbreviano i processi di trasformazione e di conservazione, più si accorcia l’intervallo tra investimenti e disinvestimenti.
Modificando le modalità di pagamento viene modificato il ciclo monetario.
ciclo monetario ciclo finanziario
15/03
10/04
20/04
inizio produzione
termine produzione
uscita monetaria
credito commerciale
entrata monetaria
30/04
05/05
31/05 Le operazioni di gestione
debito commerciale
ciclo tecnico
costo di acquisto
ricavo di vendita
u1
ciclo economico
Abilità
Cicli produttivi
Calcolare la durata dei cicli produttivi
Completa lo schema che segue e calcola la durata dei cicli produttivi.
ciclo .................. ciclo .................. debito verso il fornitore
uscita di denaro
10/05
13/05
15/05 inizio lavorazione
costo di acquisto
25/05
credito verso il cliente
entrata di denaro
10/06
30/06
termine lavorazione
ciclo ..................
ricavo di vendita
ciclo .................. ciclo economico: durata ......... giorni ciclo tecnico: durata ......... giorni
ciclo finanziario: durata ......... giorni ciclo monetario: durata ......... giorni
m2
Conoscenze
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
{Ora tocca a te!}
62
{Esempio} 2 Durata del ciclo economico e monetario L’impresa Giovanni Bozzi acquista il 27/03 una partita di n. 300 fotocopiatrici come da fattura immediata n. 78 di 75 000 euro. L’impresa Bozzi può scegliere tra due condizioni di pagamento: a. regolamento della fattura a 60 giorni; b. pagamento di 12 500 euro per pronta cassa, di 31 250 euro a 30 giorni e di 31 250 euro a 90 giorni. L’impresa Bozzi il 16/05 rivende al cliente Andrea Torti 180 fotocopiatrici per 54 000 euro, pagamento per pronta cassa; il 30/06 rivende le restanti fotocopiatrici alla cliente Fibrex spa per 36 000 euro, pagamento al 4/08. Determiniamo la durata del ciclo economico e la durata del ciclo monetario nelle due ipotesi di pagamento alternative. Calcoliamo la durata media del ciclo economico. Data
Quantità merci vendute
16/05 30/06
180 120 300
20 400 300
Giorni dalla data di investimento (27/03) alle date di disinvestimento 50 95
Quantità×giorni 9 000 11 400 20 400
= 68 giorni, ciclo economico
Calcoliamo la durata media del ciclo monetario considerando le due ipotesi di pagamento alternative. a. Regolamento della fattura a 60 giorni: 27/03 + 60 = 26/05 Data
Entrate
16/05 04/08
54 000 36 000 90 000
Giorni dalla data di pagamento (uscita 26/05) alle date di riscossione (entrate) – 10 70
Entrate×giorni – 540 000 2 520 000 1 980 000
1 980 000 = 22 giorni, ciclo monetario 90 000 b. Regolamento della fattura pagando 12 500 euro per pronta cassa, 31 250 euro a 30 giorni e 31 250 euro a 90 giorni: in questo caso si deve determinare la dilazione media ottenuta dai fornitori, mediante un calcolo di scadenza adeguata: Data
Uscite
Giorni di dilazione
Uscite×giorni
27/03 26/04 25/06
12 500 31 250 31 250 75 000
epoca 30 90
– 937 500 2 812 500 3 750 000
3 750 000 = 50 giorni, dilazione media 75 000 La scadenza adeguata da considerare come data di pagamento al fornitore è quindi il 16/05 (27/03 + 50 gg). Data
Entrate
16/05 04/08
54 000 36 000 90 000
2 880 000 = 32 giorni, ciclo monetario 90 000
Giorni dalla data di pagamento (uscita 16/05) alle date di riscossione (entrate) – 80
Entrate×giorni – 2 880 000 2 880 000
lettura espressiva della sintesi
La gestione dà luogo ai cicli: • tecnico; • economico; • inanziario; • monetario.
trasformazione tecnico-economica la trasformazione tecnica è il cambiamento isico che subisce la materia prima per diventare prodotto inito; la trasformazione economica è l’accrescimento di utilità ottenuto attraverso il trasferimento dei beni da un luogo all’altro e/o la loro conservazione nel tempo ciclo successione regolare di operazioni
Sintesi
6
L’aspetto economico della gestione è rappresentato dai costi e dai ricavi. L’aspetto finanziario della gestione è rappresentato da entrate e uscite di denaro oppure dal sorgere di crediti e debiti commerciali.
u1
5
Sono operazioni interne quelle relative alla trasformazione tecnico-economica. Sono operazioni esterne quelle di: • inanziamento; • investimento; • disinvestimento.
4
Le operazioni di gestione si distinguono in: • operazioni di inanziamento; • operazioni di investimento; • operazioni di trasformazione tecnico-economica; • operazioni di disinvestimento.
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
3
Le operazioni di gestione possono essere classiicate in: • interne; • esterne.
2
63
m2
1
La gestione è formata da un insieme di operazioni tra loro collegate che si sviluppano in maniera unitaria nel tempo e nello spazio.
Sintesi
64
Verifica
fine
unità
• test in autoveriica su unità 1 • interrogazione simulata con speakeraggio
TEST INTERATTIVI
CONOSCENZE
ABILITÀ
• Operazioni e aspetti della gestione • Cicli produttivi • Impieghi e fonti di finanziamento
• Classificare le operazioni di gestione • Distinguere e calcolare la durata dei cicli produttivi • Redigere il prospetto degli impieghi e delle fonti di finanziamento nella fase costitutiva
LIVELLO BASE 1 Indica la risposta corretta
(alcuni quesiti possono avere più risposte esatte).
a.
È un’operazione interna di gestione:
1. l’apporto di beni da parte di un socio 2. la dilazione di pagamento concessa a un cliente 3. l’attribuzione di una mansione a un impiegato 4. l’assunzione di un dipendente
b. L’aspetto economico della gestione: 1. analizza il sostenimento dei costi e il conseguimento dei ricavi 2. analizza le operazioni di gestione dal momento dell’input (acquisto di beni e servizi) al momento dell’output (vendita ai clienti) 3. analizza il sorgere di debiti commerciali e di crediti commerciali 4. riguarda l’attività di trasformazione fisica dei beni o la loro conservazione in magazzino (trasformazione economica) c.
In un’impresa industriale il ciclo economico termina:
1. con la consegna delle merci al cliente 2. con l’emissione della fattura di vendita 3. alla data di scadenza del credito con la concessione di una ulteriore dilazione 4. con la riscossione del credito
2
d. La riscossione a scadenza di una fattura
determina:
1. 2. 3. 4.
l’aumento di un credito l’aumento di un debito la diminuzione di un credito la diminuzione di un debito
e. È un’operazione esterna di gestione: 1. la restituzione di materie prime difettose dal reparto lavorazione al magazzino 2. il trasferimento di merci dal magazzino al reparto di vendita 3. la restituzione da parte di un cliente di merce difettosa 4. il carico su un automezzo di merce imballata f.
L’aspetto finanziario della gestione riguarda:
1. l’attività di trasformazione dei beni 2. il sostenimento dei costi e il conseguimento dei ricavi 3. il sorgere di debiti commerciali e il successivo sorgere di crediti commerciali 4. le operazioni di gestione che si verificano dal momento dell’acquisto dei beni alla vendita dei prodotti finiti
g. In un’impresa industriale il ciclo tecnico inizia con: 1. il pagamento delle materie prime 2. l’immagazzinamento del prodotto finito in attesa della vendita 3. l’acquisto delle materie prime 4. il passaggio delle materie prime alla lavorazione
Elimina nelle frasi che seguono le parole superflue in modo da rendere corrette le definizioni indicate. I beni strumentali, detti anche fattori produttivi a utilità semplice/ripetuta, possono essere utilizzati per un solo ciclo produttivo/più cicli produttivi. Sono costituiti da beni/beni e servizi e la loro acquisizione coincide con l’inizio di un ciclo economico/tecnico/finanziario.
LIVELLO INTERMEDIO/AVANZATO 3 Completa il prospetto degli impieghi e delle fonti di finanziamento dell’impresa Giorgio Marinangeli considerando le seguenti operazioni di gestione.
• L’imprenditore ha apportato 50 000 euro e ha ottenuto dalla banca un prestito di 25 000 euro. • Sono stati acquistati e pagati con regolamento immediato mobili e arredi per 60 000 euro. • Sono state acquistate merci con regolamento a 30 giorni per 5 000 euro. I costi sostenuti per avviare l’attività commerciale ammontano a 2 000 euro. La somma residua è stata depositata nel c/c bancario.
65
............…. ............…. ............….
Totale impieghi
4
80 000
Capitale proprio apporto del proprietario Capitale di debito finanziamenti bancari debiti v/fornitori di merci Totale finanziamenti
............…. ............…. ............….
80 000
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F) e, in quest’ultimo caso, suggerisci una corretta formulazione. V F 1. La durata del ciclo finanziario coincide sempre con la durata del ciclo economico. 2. La durata del ciclo tecnico è maggiore di quella del ciclo economico. 3. Il ciclo tecnico inizia con l’immissione delle materie prime nei processi produttivi e termina con l’ottenimento del prodotto finito.
4. Il ciclo economico inizia con il sostenimento dei costi per l’acquisizione dei fattori produttivi e termina con il conseguimento dei ricavi di vendita dei prodotti.
5. Il ciclo finanziario inizia con l’uscita di denaro per il pagamento dei debiti commerciali e termina con l’entrata di denaro per la riscossione dei crediti commerciali.
6. I giorni compresi tra la data di pagamento dei debiti commerciali e la data di riscossione dei crediti commerciali indicano la durata del ciclo monetario.
5
Indica se il tipo di operazione descritta corrisponde a un finanziamento (F), a un investimento (I) o a un disinvestimento (D); specifica inoltre nella colonna “Beni” se si tratta di un flusso reale in entrata (E) o in uscita (U) e nella colonna “Denaro” se si tratta di un flusso monetario in entrata (E) o in uscita (U). Descrizione delle operazioni
Tipo (F/I/D)
Beni (E/U)
Denaro (E/U)
Apportati contanti dal proprietario Ottenuto un prestito da una banca Acquistato un fabbricato, pagamento immediato Vendute merci, pagamento immediato Acquistate materie prime, pagamento immediato Venduto un automezzo, pagamento immediato Apportato un macchinario dal proprietario
6
Determina la durata in giorni del ciclo economico e del ciclo monetario nei seguenti casi di compravendita di merci. Descrizione
Ciclo economico
Ciclo monetario
a. Acquistate merci in data 18/03 con pagamento immediato e vendute le stesse in data 28/04 con pagamento immediato b. Acquistate merci in data 18/03 con pagamento a fine mese e vendute le stesse in data 28/04 con pagamento a fine mese c. Acquistate merci in data 30/04 con pagamento a 30 giorni e vendute le stesse in data 10/05 con pagamento immediato
Redigi un breve commento al seguente schema. 1. finanziamento
2. investimento
3. trasformazione
3.1 combinazione dei fattori produttivi
4. vendita
m2
7
Verifica fine unità
............….
u1
Costi di impianto Arredamento Merci Banca X c/c
Fonti di finanziamento
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
Impieghi
3.2 ottenimento dei prodotti
ESERCIZI FINALI GRUPPO 3
unità
2
66
L’aspetto finanziario e l’aspetto economico della gestione 01 I finanziamenti ottenuti dall’impresa Liquidità Denaro in cassa, assegni, disponibilità nei c/c postali e bancari.
La funzione finanza si occupa dell’acquisizione dei capitali necessari allo svolgimento dell’attività d’impresa. L’obiettivo della gestione finanziaria è quello di assicurare all’impresa la liquidità necessaria perché, in qualsiasi momento, sia in grado di far fronte agli impegni in scadenza con i mezzi monetari a sua disposizione. Deve quindi essere verificata la seguente relazione: Disponibilità liquide
+
Entrate monetarie
≥
Uscite monetarie
È detta finanziamento l’operazione mediante la quale un’impresa ottiene i mezzi necessari allo svolgimento della sua attività.
A seconda della fonte di provenienza i finanziamenti aziendali possono essere distinti in: • finanziamenti interni (autofinanziamento); • finanziamenti esterni (apporti dei proprietari o dei soci; debiti di varia natura). Autogenerati: che si generano autonomamente, da sé.
Finanziamenti di capitale proprio
I finanziamenti interni sono autogenerati dall’impresa stessa attraverso le operazioni di gestione; riguardano l’autofinanziamento che si verifica quando l’utile conseguito non viene prelevato dal proprietario o dai soci e resta investito nell’attività aziendale. L’autofinanziamento comporta l’aumento del capitale proprio. I finanziamenti esterni provengono da fonti di origine esterna (proprietario, soci, banche, fornitori ecc.) e consentono all’impresa di disporre delle risorse finanziarie con le quali alimentare gli investimenti; possono a loro volta essere distinti in finanziamenti a titolo di capitale proprio e finanziamenti a titolo di capitale di debito. I finanziamenti di capitale proprio sono effettuati dall’imprenditore individuale o dai soci, in altre parole dalle persone che hanno la proprietà dell’azienda e che si assumono il rischio della gestione. Tali finanziamenti corrispondono agli apporti iniziali, eseguiti in sede di costituzione dell’impresa e agli apporti successivi, effettuati in momenti posteriori alla costituzione. Alla sua accensione un finanziamento a titolo di capitale proprio dà luogo a un’entrata di denaro oppure a un apporto di beni e quindi a un investimento. entrata monetaria apporti di beni
aumenti di capitale proprio
Alla sua estinzione un finanziamento a titolo di capitale proprio dà luogo a un’uscita di denaro, oppure a un’uscita di beni (assegnazioni al proprietario o ai soci) e quindi a un disinvestimento. diminuzioni di capitale proprio
uscita monetaria assegnazioni di beni
67 I finanziamenti di capitale di debito sono concessi all’impresa da finanziatori esterni come le banche, le società finanziarie, i fornitori di beni o di servizi e devono essere rimborsati a breve termine, oppure a medio o lungo termine. A seconda della natura dell’operazione i finanziamenti di capitale di debito si distinguono in: debiti finanziari in senso stretto, detti anche debiti di finanziamento o prestiti;
accensione del debito
estinzione del debito
uscita monetaria
I debiti commerciali sorgono quando l’impresa acquista beni o servizi con dilazioni di pagamento più o meno brevi. L’acquisto di beni con regolamento differito dà luogo a un investimento in beni o servizi accompagnato dal sorgere di un debito; la successiva estinzione del debito provoca invece un’uscita di denaro. Abbiamo visto che il ciclo monetario, chiamato anche ciclo di ritorno del capitale, è l’intervallo di tempo che intercorre tra l’uscita monetaria derivante dal pagamento dei debiti verso fornitori e l’entrata monetaria derivante dalla riscossione dei crediti verso clienti. A parità di altre condizioni, quanto più è breve il ciclo monetario tanto minore sarà l’importo dei finanziamenti necessari allo svolgimento dell’attività gestionale; è indispensabile quindi attivare una accorta politica sulle condizioni di pagamento concesse ai clienti e ottenute dai fornitori. entrata di beni prestazioni di servizi
accensione del debito commerciale
estinzione del debito commerciale
uscita monetaria
Finanziamenti esterni Capitale proprio
Capitale di debito
Debiti commerciali Debiti a breve termine Hanno scadenze che non superano 12 mesi, di solito comprese tra 30 e 120 giorni.
Debiti a medio termine Hanno solitamente scadenze superiori a 12 mesi e inferiori a 5 anni.
Debiti a lungo termine Hanno scadenze variabili, comunque superiori a 5 anni.
Caratteristiche I finanziamenti ottenuti a titolo di capitale proprio: • non hanno una scadenza prefissata in quanto i mezzi investiti dal proprietario o dai soci rimangono nell’impresa per un tempo indeterminato; il proprietario o i soci possono ritornare in possesso del capitale investito nell’impresa solo nell’ipotesi di liquidazione o di cessione; • non comportano un obbligo predeterminato di remunerazione in quanto il proprietario o i soci possono prelevare l’utile solo se dalla gestione si ottiene un risultato economico positivo (se si subiscono delle perdite non vi è alcuna remunerazione); • sono soggetti al rischio d’impresa, ossia al rischio di perdite che fanno mancare la remunerazione del capitale investito e incidono sul valore dell’azienda o delle quote di proprietà della stessa. I finanziamenti ottenuti a titolo di capitale di debito: • devono essere rimborsati alla scadenza; • comportano il pagamento di interessi espliciti o impliciti, indipendentemente dal risultato economico conseguito; • sono soggetti al rischio d’impresa in misura limitata in quanto i creditori non otterranno il rimborso solo se l’impresa non sarà in grado di estinguere i propri debiti, ciò si può verificare in caso di perdite elevate e protratte nel tempo.
u2
entrata monetaria
Debiti finanziari
Differito: posticipato.
Liquidazione Fase finale della vita di un’azienda in cui si procede alla vendita di tutti i beni, alla riscossione di tutti i crediti e all’estinzione di tutti i debiti. L’impresa cessa quindi di esistere.
Cessione Trasferimento dell’azienda contro riscossione di un prezzo in denaro. L’azienda ceduta continua la sua attività con un nuovo proprietario.
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
I debiti finanziari in senso stretto sono veri e propri prestiti, attraverso i quali l’impresa si procura i mezzi monetari necessari alla sua attività. Al momento dell’accensione si ha un’entrata di denaro; quando tali prestiti vengono estinti (rimborsati) si ha un’uscita di denaro.
L’aspetto finanziario e l’aspetto economico della gestione
debiti commerciali, detti anche debiti di regolamento o di fornitura.
m2
• •
Finanziamenti di capitale di debito
68
{Esempio} Scelta tra pagamento per pronta cassa e pagamento dilazionato Luciano Bottini, titolare di un’impresa di calzature, deve installare un antifurto generale. L’impresa fornitrice gli offre la scelta tra le seguenti condizioni di pagamento: • pagamento alla consegna: sconto 1% sull’importo della fattura di 73 000 euro; • pagamento a 90 giorni a prezzo pieno; • pagamento con ulteriore dilazione di 90 giorni (scadenza fattura a 180 giorni) aumentato degli interessi al tasso del 4% per l’ulteriore dilazione concessa. Luciano Bottini ha sul c/c bancario la somma disponibile che frutta un interesse netto del 2,50%. L’imprenditore decide di effettuare il regolamento per pronta cassa utilizzando i fondi disponibili in c/c. Consideriamo la validità della decisione presa, trascurando per semplicità l’aspetto fiscale. Pagamento per pronta cassa Il regolamento immediato della fattura usufruisce dello sconto dell’1%.
Importo della fattura Sconto 1% Importo da pagare per pronta cassa
euro 73 000 – euro 730 euro 72 270
Pagamento a 90 giorni L’importo da versare a 90 giorni corrispondente all’importo della fattura, cioè a 73 000 euro, comprende interessi impliciti per 730 euro determinati al tasso così calcolato: 36 500 × 730 72 270 × 90
= 4,10%
Pagamento a 180 giorni La dilazione comporta il pagamento di interessi, come a fianco calcolati.
Importo della fattura Interessi 4% per 90 giorni Importo da pagare a 180 giorni
euro 73 000 + euro 720 euro 73 720
Per calcolare il costo della dilazione rispetto al prezzo per pagamento immediato è necessario fare la differenza fra i due importi.
Importo da pagare a 180 giorni Importo da pagare a pronta cassa Costo della dilazione
euro 73 720 – euro 72 270 euro 1 450
Il tasso di interesse effettivo applicato dal fornitore è così calcolato: 36 500 × 1 450 = 4,07% 72 270 × 180 Per effettuare il pagamento immediato, in sostituzione del pagamento a 90 giorni, è necessario prelevare dal c/c bancario la somma di 72 270 euro. Ciò comporta la rinuncia alla maturazione degli interessi per 90 giorni, come risulta dal calcolo che segue: euro
72 270 × 2,50 × 90 = euro 445,50 36 500
Per effettuare il pagamento immediato, invece che a 180 giorni, si devono prelevare i fondi necessari dal c/c bancario. Ciò comporta la rinuncia alla maturazione degli interessi per 180 giorni così calcolati: euro
72 270 × 2,50 × 180 = euro 891,00 36 500
Gli interessi bancari che maturerebbero sul c/c in 90 o in 180 giorni sono inferiori sia agli interessi impliciti compresi nel prezzo a 90 giorni sia agli interessi complessivi compresi nel prezzo a 180 giorni. La scelta effettuata dall’imprenditore di pagare per pronta cassa è stata quindi opportuna.
69
Conoscenze
Abilità
Capitale proprio e capitale di debito
Distinguere i finanziamenti di capitale proprio da quelli di capitale di debito
Considerando le operazioni sotto riportate, classifica i finanziamenti ottenuti dall’impresa e individua i movimenti (entrate o uscite) a cui danno origine. Capitale proprio Operazioni
Entrate/uscite monetarie
Capitale di debito
Entrate/uscite di beni
Entrate/uscite monetarie
Entrate/uscite di beni
........................
........................
........................
Apporto di denaro da parte dell’imprenditore
........................
Prelevamento di denaro da parte dell’imprenditore per esigenze personali
........................
........................
........................
........................
........................
........................
........................
........................
........................
........................
........................
........................
........................
........................
........................
........................
........................
........................
........................
........................
........................
........................
........................
........................
Ottenimento di un prestito bancario Rimborso di un prestito bancario Ottenimento di una dilazione di pagamento da un fornitore Assegnazione all’imprenditore di beni aziendali
u2
Pagamento di una fattura per la quale è stato concordato il regolamento differito
L’aspetto finanziario e l’aspetto economico della gestione
{Ora tocca a te!}
02 I finanziamenti concessi dall’impresa a titolo di capitale proprio: l’impresa può, attraverso l’acquisto di azioni o quote di altre aziende, assumerne il controllo parziale o totale. In tal caso, gli investimenti finanziari prendono il nome di partecipazioni e sono in genere attuati per integrare il processo produttivo tramite il controllo di imprese fornitrici o clienti;
•
a titolo di prestito: l’impresa finanzia altre imprese, nei cui confronti diviene creditrice.
I finanziamenti concessi a terzi si distinguono in:
• •
crediti commerciali, detti anche di crediti di regolamento o di fornitura; crediti finanziari in senso stretto o crediti di finanziamento (prestiti).
I crediti commerciali sorgono quando l’impresa vende beni o presta servizi concedendo dilazioni di pagamento ai clienti; si considera un credito commerciale anche l’acquisto di beni e servizi con regolamento anticipato. concessione del credito commerciale
uscita di beni e prestazioni di servizi
entrata monetaria
riscossione del credito commerciale
I crediti finanziari in senso stretto sono dei prestiti attraverso i quali l’impresa finanzia dei privati o altre imprese in cui, in genere, possiede delle partecipazioni. Le forme tecniche di tali prestiti sono varie: sovvenzioni in c/c, prestiti a breve o medio termine, mutui attivi ecc.
Crediti commerciali
Crediti finanziari
m2
•
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
L’impresa, oltre che ricevere, può concedere finanziamenti ad altre imprese. Questi finanziamenti possono essere accordati:
70 concessione del credito finanziario
uscita monetaria
entrata monetaria
riscossione del credito finanziario
03 I flussi della gestione Disponibilità liquide Comprendono gli assegni, il denaro e i valori in cassa, i c/c bancari attivi e i c/c postali.
Variazioni di capitale proprio
Le operazioni di gestione provocano delle variazioni (flussi) in aumento o in diminuzione nei finanziamenti, negli investimenti e nelle disponibilità liquide. I flussi (flow) sono le variazioni in aumento o in diminuzione che intervengono in un dato periodo di tempo su un determinato oggetto.
Danno luogo a variazioni in aumento di finanziamenti a titolo di capitale proprio gli apporti di denaro o di beni effettuati dal proprietario o dai soci. Analogamente, i prelevamenti di denaro o di beni effettuati dagli stessi a titolo di rimborso o di assegnazione danno luogo a variazioni in diminuzione del capitale proprio. AUMENTI DI CAPITALE PROPRIO apporti di beni
INVESTIMENTI + fattori produttivi
DIMINUZIONI DI CAPITALE PROPRIO
apporti di mezzi monetari
prelevamenti di mezzi monetari
ENTRATE MONETARIE + disponibilità liquide
USCITE MONETARIE – disponibilità liquide
assegnazioni di beni
DISINVESTIMENTI – fattori produttivi
flussi monetari
Variazioni di capitale di debito
Danno luogo a variazioni in aumento di finanziamenti a titolo di capitale di debito l’acquisto di fattori produttivi con pagamento dilazionato e l’accensione di prestiti. Analogamente, i pagamenti di debiti sorti per precedenti acquisti con regolamento dilazionato e i rimborsi di prestiti in precedenza ottenuti danno luogo a variazioni in diminuzione. AUMENTI DI CAPITALE DI DEBITO acquisto di beni e servizi con regolamento posticipato (accensione di debiti commerciali)
INVESTIMENTI + fattori produttivi
DIMINUZIONI DI CAPITALE DI DEBITO
accensione di debiti finanziari
rimborso di debiti finanziari
ENTRATE MONETARIE + disponibilità liquide
pagamento di debiti commerciali
USCITE MONETARIE – disponibilità liquide
flussi monetari
Investimenti e disinvestimenti
Ampliamo ora il concetto di investimento non limitandolo ai soli fattori produttivi acquistati, ma estendendolo anche ai crediti concessi. Analogamente ampliamo il concetto di disinvestimento, riferendolo non solo alla vendita di beni o alla prestazione di servizi, ma anche all’estinzione di crediti.
71
USCITE MONETARIE – disponibilità liquide
concessione prestiti
b. Acquisto di beni o servizi con regolamento immediato o dilazionato: acquisti per pronta cassa INVESTIMENTI acquisti di beni e di servizi acquisti a credito
USCITE MONETARIE – disponibilità liquide FINANZIAMENTI + debiti commerciali
c. Vendita di beni o prestazioni di servizi con regolamento immediato o dilazionato: ENTRATE MONETARIE + disponibilità liquide
vendite per pronta cassa DISINVESTIMENTI vendite di beni e di servizi
INVESTIMENTI + crediti commerciali
vendite a credito
u2
INVESTIMENTI + crediti finanziari
L’aspetto finanziario e l’aspetto economico della gestione
Quindi l’impresa effettua un investimento sia nel momento in cui acquisisce un fattore produttivo, sia nel momento in cui concede dei crediti. Al contrario, l’impresa effettua un disinvestimento non solo quando vende beni o servizi, ma anche quando, in conseguenza di pagamenti o rimborsi, i suoi crediti vengono estinti. Ne deriva che le operazioni di investimento o di disinvestimento possono, talvolta, compensarsi tra loro. Gli schemi sotto riportati analizzano vari casi. a. Concessione di mutui attivi (prestiti) a terzi:
d. Riscossione di crediti commerciali e di mutui in precedenza concessi: riscossione crediti
DISINVESTIMENTI – crediti commerciali
riscossione prestiti
L’impresa deve coordinare i flussi in entrata con i flussi in uscita, in modo da mantenersi costantemente in grado di far fronte agli impegni verso i terzi e assicurare un andamento regolare alla propria attività.
{Esempio} Analisi dei flussi degli investimenti, dei finanziamenti e delle disponibilità liquide Presentiamo l’analisi dei flussi degli investimenti, dei finanziamenti e delle disponibilità liquide relativi alle operazioni di gestione di seguito indicate. 1. Acquistati macchinari per 140 000 euro, pagamento immediato. 2. Vendute merci per 82 000 euro, come da fattura n. 78, regolamento a 30 giorni. Alla scadenza la fattura è riscossa con bonifico bancario. 3. Acquistate merci per 57 000 euro, come da fattura n. 45, regolamento a 60 giorni. Alla scadenza la fattura viene pagata con bonifico bancario. 4. Il proprietario di un’impresa apporta denaro per 180 000 euro, merci per 62 000 euro e crediti per 38 000 euro. 5. Il proprietario preleva dalla cassa 400 euro per esigenze personali. 6. Ottenuto un finanziamento bancario di 200 000 euro per 6 mesi. Alla scadenza il finanziamento viene estinto integralmente in contanti.
m2
DISINVESTIMENTI – crediti finanziari
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
ENTRATE MONETARIE + disponibilità liquide
72 La vendita di beni con pagamento differito dà origine a un disinvestimento per uscita di merci e a un investimento per aumento di crediti v/clienti. Alla scadenza, la riscossione del credito v/clienti dà luogo a un disinvestimento per il suo rimborso e a un incremento di disponibilità liquide. Operazioni
Investimenti
1.
Acquistati macchinari con pagamento immediato tramite c/c bancario
140 000
2.
Vendute merci regolamento a 30 giorni
82 000
Disinvestimenti
Dopo 30 giorni la fattura è riscossa con bonifico bancario
3.
Acquistate merci regolamento a 60 giorni
Finanziamenti Rimborsi
Apportati dal proprietario denaro per 180 000 euro, merci per 62 000 euro e crediti per 38 000 euro
5.
Prelevati dal proprietario 400 euro dalla cassa
6.
Ottenuto un finanziamento bancario per 200 000 euro
Entrate
Uscite
140 000
82 000 82 000
82 000
57 000
57 000
Dopo 60 giorni la fattura è pagata con bonifico bancario
4.
Accensioni
Disponibilità liquide
57 000
62 000 38 000
57 000
280 000
180 000
400
400
200 000
Estinto il finanziamento alla scadenza
200 000
200 000
200 000
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Variazioni del capitale proprio e del capitale di debito • Investimenti e disinvestimenti
Riconoscere i flussi della gestione aziendale
Analizza i flussi derivanti dalle operazioni di gestione di seguito riportate. Operazioni di gestione
Finanziamenti
Disponibilità liquide
Investimenti
Disinvestimenti
Rimborsi Accensioni
Entrate
Uscite
Pagata con bonifico bancario fattura di 1 220 euro
.........................
.........................
..............
..............
..............
..............
Apportati dall’imprenditore macchinari per 25 000 euro
.........................
.........................
..............
..............
..............
..............
Riscossa con bonifico bancario fattura di 4 270 euro
.........................
.........................
..............
..............
..............
..............
Accreditato in c/c un mutuo bancario di 100 000 euro
.........................
.........................
..............
..............
..............
..............
Ricevuta fattura per acquisto di merci di 6 100 euro, regolamento a 30 giorni
.........................
.........................
..............
..............
..............
..............
Emessa fattura per vendita di merci di 2 928 euro, regolamento a 60 giorni
.........................
.........................
..............
..............
..............
..............
Pagata alla scadenza fattura di 6 100 euro
.........................
.........................
..............
..............
..............
..............
73
04 L’equilibrio economico della gestione I costi sono gli oneri sostenuti dall’impresa per l’acquisto di fattori necessari allo svolgimento della sua attività.
Senza soluzione di continuità: incessantemente, senza interruzione.
I costi si ricollegano alle operazioni di investimento, rappresentate dall’acquisto di beni strumentali (immobili, macchine, attrezzature), di beni destinati alla lavorazione o alla vendita (materie prime, materie sussidiarie, merci) e di servizi (trasporti, assicurazioni, energia elettrica, gas, energie di lavoro, consulenze ecc.). I ricavi sono i corrispettivi derivanti dalla cessione di beni e dalla prestazione di servizi.
u2
I ricavi si ricollegano alle operazioni di disinvestimento, quindi alla vendita dei prodotti e delle merci o alla prestazione di servizi da parte dell’impresa. I costi e i ricavi individuano l’aspetto economico della gestione. L’impresa si definisce in equilibrio economico quando le operazioni di gestione permettono di ottenere un flusso di ricavi capace di coprire tutti i costi dei fattori produttivi e di corrispondere un’adeguata remunerazione ai soggetti che hanno apportato il capitale (imprenditore o soci). In altre parole, con riferimento a un certo intervallo di tempo (generalmente un anno), i ricavi devono superare i costi e la differenza deve originare un utile remunerativo. Ricavi
–
Costi
05 Classificazione dei costi I costi possono essere classificati a seconda della loro natura, vale a dire a seconda dell’oggetto o della motivazione per la quale sono stati sostenuti, come risulta dall’analisi successiva. I costi pluriennali sono generati dall’acquisto di fattori produttivi a lungo ciclo di utilizzo (fattori a utilità ripetuta), in altre parole dall’acquisto di quei fattori produttivi che danno la loro utilità per più anni e vengono impiegati più volte nel processo produttivo. Sono tali i costi relativi all’acquisto o al sostenimento di:
• • • • • • •
costi d’impianto e di ampliamento;
costi di sviluppo; brevetti; marchi; diritti di concessione; diritti d’autore; avviamento;
• • • • • •
fabbricati e terreni (detti immobili); impianti e macchinari; attrezzature industriali e commerciali; macchine d’ufficio; automezzi; arredamento.
I costi per le merci e le materie sono sostenuti per l’acquisto dai fornitori di:
• • •
merci o materie prime; materiali di consumo (imballaggi, cancelleria, lubrificanti ecc.); semilavorati, parti componenti ecc.
Costi pluriennali
Costi di sviluppo Sono i costi sostenuti per l’applicazione della ricerca di base e per la realizzazione di specifici progetti inerenti a nuovi prodotti o finalizzati all’introduzione di nuove tecnologie.
Costi per le merci e le materie
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
=
m2
Utile
L’aspetto finanziario e l’aspetto economico della gestione
La gestione origina tipicamente costi e ricavi che si susseguono e si intrecciano nel tempo senza soluzione di continuità.
74 Costi per servizi Salari e stipendi I salari riguardano la retribuzione degli operai, gli stipendi quella degli impiegati.
Trattamento di fine rapporto Somma di denaro corrisposta ai dipendenti nel momento dello scioglimento del rapporto di lavoro.
Costi per godimento di beni di terzi
I costi per i servizi sono sostenuti per l’amministrazione e il funzionamento dell’impresa nel suo complesso:
• • • • • • • • •
Costi vari
Rinnovo fisiologico Sostituzione di beni strumentali diventati vecchi in seguito all’usura fisica (senescenza) oppure tecnologica (obsolescenza).
Costi finanziari
costi di pubblicità; provvigioni a rappresentanti; lavorazioni presso terzi; premi di assicurazione; commissioni bancarie; costi di manutenzione; costi raccolta rifiuti solidi; costi esercizio automezzi; competenze degli amministratori.
•
fitti passivi;
canoni di leasing.
I costi per il personale dipendente sono costituiti da:
• • •
salari e stipendi; oneri sociali, per le assicurazioni sociali presso INPS e INAIL;
trattamento di fine rapporto.
I costi vari sono oneri di diversa natura che hanno origine da differenti operazioni, quali le perdite su crediti non riscossi, le perdite (minusvalenze) derivanti dalla vendita di beni strumentali effettuata per un rinnovo fisiologico. Fanno parte dei costi vari di gestione anche i costi non correnti. Si tratta di costi difficilmente ripetibili nel tempo e che sono caratterizzati dall’eccezionalità del loro importo o della loro incidenza sul risultato economico. Per esempio, l’impresa può sostenere costi non correnti quando subisce una perdita (minusvalenza) derivante dalla vendita degli impianti e dei macchinari di una linea produttiva che ha deciso di dismettere, oppure quando subisce una perdita di rilevante entità in seguito a furti, rapine, calamità naturali ecc. I costi finanziari sono generati dalla remunerazione del capitale di debito (finanziamenti a breve, medio o lungo termine):
• • Costi fiscali
• • • • • • • • •
I costi per godimento di beni di terzi consistono nei canoni periodici pagati per la locazione di beni immobili o mobili di proprietà di terzi:
• Costi per il personale
costi di energia; costi di trasporto; costi di magazzinaggio presso terzi; costi di illuminazione e forza motrice; costi di consulenza; costi di vigilanza; abbonamenti a giornali e riviste; costi per i locali; costi postali e telefonici;
interessi passivi su c/c bancari; interessi passivi a fornitori;
• •
interessi passivi su mutui; sconti passivi e oneri finanziari diversi.
I costi fiscali sono collegati alle imposte e alle tasse da versare agli enti impositori nei modi e nei tempi stabiliti dalla normativa vigente. L’importo dei costi è misurato dalle uscite monetarie o dai debiti commerciali se il pagamento è dilazionato. costi pluriennali costi per le merci e le materie costi per servizi costi per godimento di beni di terzi costi per il personale
Dismettere: eliminare,
togliere dal processo produttivo. Calamità naturali: catastrofi che colpiscono numerose persone (terremoti, alluvioni eruzioni vulcaniche ecc.).
costi vari costi finanziari costi fiscali
USCITE MONETARIE O AUMENTO DEI DEBITI
75
06 Classificazione dei ricavi ricavi di vendita di merci e prodotti; ricavi accessori di vendita.
I ricavi vari sono proventi di diversa natura ottenibili da differenti operazioni di varia origine, quali per esempio: fitti attivi; rimborsi costi di vendita; risarcimenti di danni subiti; penalità addebitate ai clienti; plusvalenze derivanti dalla vendita di beni strumentali diventati troppo vecchi oppure che non sono più idonei per il processo produttivo a causa dell’obsolescenza.
Fanno parte dei ricavi vari di gestione anche i ricavi non correnti. Si tratta di ricavi difficilmente ripetibili nel tempo, di importo o incidenza sul risultato economico eccezionali. Per esempio, l’impresa può conseguire un ricavo non corrente quando ottiene un utile (plusvalenza) derivante dalla vendita dei beni strumentali di un’intera linea produttiva che viene dismessa. I ricavi finanziari, derivanti dall’attività finanziaria dell’impresa come, per esempio, da prestiti a breve, medio o lungo termine concessi a terzi, sono dati da:
• • •
interessi attivi bancari; interessi attivi postali; interessi attivi da clienti;
• • •
interessi attivi su mutui; interessi attivi su titoli; proventi da partecipazioni.
L’importo dei ricavi è misurato dalle entrate monetarie o dai crediti commerciali se la riscossione è posticipata. ricavi delle vendite ENTRATE MONETARIE O AUMENTO DEI CREDITI
ricavi vari ricavi finanziari
07 Valori finanziari e valori economici Gli investimenti, i disinvestimenti, i finanziamenti e le disponibilità liquide che scaturiscono dalle operazioni di gestione, espressi in quantità monetarie, danno luogo a un sistema di valori che, a seconda della loro natura, si classificano in:
• •
Ricavi finanziari
valori finanziari; valori economici. I valori finanziari sono elementi che per loro natura vengono espressi solo in moneta. Per questo motivo di essi si ha una immediata percezione e sono quindi valori originari.
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
• • • • •
Ricavi vari
m2
• •
Ricavi delle vendite
u2
I ricavi delle vendite sono conseguiti con la vendita ai clienti di prodotti finiti, sottoprodotti, merci ecc. e sono costituiti da:
L’aspetto finanziario e l’aspetto economico della gestione
A seconda della loro natura i ricavi vengono classificati come nell’elenco che segue.
76 Sono valori finanziari:
Valuta Moneta di un Paese straniero.
•
le disponibilità liquide (costituite dal denaro e dai valori in cassa, dagli assegni bancari e circolari ricevuti da terzi, dai depositi postali e dai c/c bancari attivi);
• •
i crediti e i debiti commerciali e finanziari; i ratei attivi e passivi, i fondi oneri e i fondi rischi; prevedono entrate o uscite, relative a operazioni aziendali già in corso, che si manifesteranno o che potranno manifestarsi in futuro; rappresentano valori finanziari presunti che per ora ci limitiamo a citare, rinviandone l’esame all’unità successiva.
Gli assegni, il denaro e i valori in cassa sono sempre valori finanziari attivi. Oltre al denaro contante (in euro e in valuta), i valori in cassa comprendono anche i valori bollati (francobolli, marche cambiali e marche da bollo). I conti correnti possono esprimere crediti (c/c attivi) e debiti (c/c passivi). I c/c bancari se sono attivi si considerano facenti parte delle disponibilità liquide, in quanto costituiscono fondi immediatamente utilizzabili; se sono passivi, rientrano tra i debiti di finanziamento. I c/c postali sono sempre valori finanziari attivi. I crediti sono valori finanziari attivi, mentre i debiti sono valori finanziari passivi. I crediti e i debiti possono essere:
•
liquidati, quando sono già stati definiti nell’importo e nella scadenza e si conosce il nominativo del debitore o del creditore; ne sono esempi le cambiali attive e passive, i crediti v/ clienti e i debiti v/fornitori sorti all’emissione delle fatture di vendita o al ricevimento delle fatture di acquisto;
•
da liquidare, quando non sono stati ancora definiti nell’importo e nella scadenza, né sono stati emessi o ricevuti i relativi documenti; ne sono esempi i crediti e i debiti per fatture da emettere o da ricevere in relazione a merci già inviate o ricevute e i debiti per trattamento di fine rapporto maturati a favore del personale dipendente. I valori economici sono i costi e i ricavi che, per loro natura, non sono espressi originariamente in moneta; il loro valore deriva da variazioni intervenute nei valori finanziari o è frutto di un processo di valutazione. I valori economici sono quindi valori derivati.
Variazioni finanziarie e variazioni economiche
Le operazioni di gestione determinano variazioni sia nei valori finanziari sia nei valori economici. Una variazione intervenuta in un valore finanziario è una variazione finanziaria; una variazione intervenuta in un valore economico è una variazione economica. I costi e i ricavi sono misurati da variazioni finanziarie. Le variazioni finanziarie possono compensarsi tra loro, perché di segno opposto e di pari importo, dando luogo a permutazioni finanziarie (per esempio, un’entrata di cassa può compensarsi con la diminuzione di un credito) o possono non compensarsi; in quest’ultimo caso le variazioni che intervengono nella cassa, nei crediti o nei debiti misurano variazioni economiche, cioè costi o ricavi. Come già detto, l’aspetto finanziario di ogni operazione è originario, in quanto di esso si ha un’immediata percezione. L’aspetto economico è derivato in quanto misurato da una variazione finanziaria. Per esempio, se un’impresa acquista una merce per 500 euro viene percepita immediatamente l’uscita monetaria necessaria all’acquisto. L’aspetto economico (il costo sostenuto) è invece derivato, perché se ne prende conoscenza con un successivo ragionamento ed è misurato dalla variazione finanziaria.
{Esempio} Analisi di operazioni di gestione In un’impresa tessile il giorno 1/06 sono effettuate le seguenti operazioni: 1. si pagano in contanti costi di pubblicità per 700 euro; 2. si acquistano filati dall’impresa Franco Farra per 67 000 euro, regolamento a 60 giorni; 3. si vendono tessuti all’impresa Giulio Giorgi per 89 000 euro, regolamento a 60 giorni; 4. si ottiene dalla locale sede della Banca Nazionale del Lavoro un mutuo di 40 000 euro (importo accreditato in c/c bancario); gli interessi calcolati al tasso 5% sono pagati posticipatamente l’1/12 unitamente al rimborso della prima rata del prestito di 8 000 euro;
77
Aspetto economico (derivato)
Aspetto finanziario (originario)
costo per pubblicità
uscita: diminuzione di denaro in cassa
2. L’operazione fa sorgere debiti v/fornitori per 67 000 euro; la variazione nei debiti misura l’entità del costo per acquisto materie prime. Aspetto economico (derivato)
Aspetto finanziario (originario)
costo per acquisto di materie prime
aumento di debiti v/fornitori
3. L’operazione fa sorgere un credito v/clienti per 89 000 euro con scadenza a 60 giorni; la variazione nei crediti misura un ricavo per vendita di prodotti finiti di pari importo. Aspetto finanziario (originario)
Aspetto economico (derivato)
aumento di crediti v/clienti
ricavo per vendita di prodotti finiti
4. L’operazione dà luogo a un’entrata di denaro (aumento delle disponibilità liquide nel c/c bancario) di 40 000 euro e a un aumento di debiti finanziari di pari importo. Si hanno perciò due variazioni finanziarie di uguale importo e di segno contrario, che si compensano tra loro. L’operazione costituisce una permutazione finanziaria. Aspetto finanziario (originario)
Aspetto finanziario (originario)
entrata: aumento dei fondi liquidi nel c/c bancario
aumento di debiti verso la banca
5. L’operazione dà luogo a un’uscita per diminuzione dei fondi disponibili in banca e a una diminuzione nei debiti v/ fornitori. Anche in questo caso si hanno due variazioni finanziarie di eguale importo e di segno contrario, che si compensano tra loro (permutazione finanziaria). Aspetto finanziario (originario)
Aspetto finanziario (originario)
diminuzione di debiti v/fornitori
uscita: diminuzione dei fondi liquidi presso la banca
6. L’operazione dà luogo a un’entrata per aumento dei fondi disponibili in banca e a una diminuzione nei crediti v/clienti. Si hanno perciò, anche in questo caso, due variazioni finanziarie di eguale importo e di segno contrario, che si compensano tra loro. Si tratta pertanto di una permutazione finanziaria. Aspetto finanziario (originario)
Aspetto finanziario (originario)
entrata: aumento dei fondi liquidi presso la banca
diminuzione di crediti v/clienti
u2
1. L’operazione dà luogo a un’uscita di denaro dalla cassa per 700 euro; l’uscita monetaria misura l’entità del costo per pubblicità.
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
Negli schemi che seguono indichiamo: a sinistra i costi, le entrate di denaro, l’aumento dei crediti e l’estinzione dei debiti, a destra i ricavi, le uscite di denaro, l’aumento dei debiti e la riscossione dei crediti, applicando la stessa convenzione che regola il funzionamento nei conti che verrà appresa successivamente.
m2
Esaminiamo le operazioni di gestione nell’aspetto finanziario ed economico tralasciando, per semplicità, di considerare l’IVA.
L’aspetto finanziario e l’aspetto economico della gestione
5. dopo 60 giorni, in data 31/07, si paga a mezzo banca il debito verso l’impresa Franco Farra; 6. dopo 60 giorni, in data 31/07 si riscuote a mezzo banca il credito verso l’impresa Giulio Giorgi; 7. l’1/12 si versano a mezzo banca gli interessi maturati sul mutuo e si rimborsa la rata in scadenza; 8. il 6/12 si acquista dalla Autocar Adriatica srl un automezzo sostenendo un costo di 35 000 euro, regolamento a 30 giorni; 9. si pagano in contanti costi di trasporto per 800 euro; 10. si prelevano 1 200 euro da c/c bancario.
78 7. L’operazione dà luogo a un’uscita di denaro per 1 000 euro che misura l’entità del costo relativo agli interessi passivi sul mutuo. Aspetto economico (derivato)
Aspetto finanziario (originario)
costo per interessi passivi
uscita: diminuzione dei fondi liquidi presso la banca
Sempre alla stessa data l’impresa rimborsa la rata in scadenza del mutuo di 8 000 euro; tale operazione dà luogo a un’uscita di denaro e a una diminuzione di debito verso la banca. Si tratta quindi di una permutazione finanziaria. Aspetto finanziario (originario)
Aspetto finanziario (originario)
diminuzione debiti verso la banca
uscita: diminuzione dei fondi liquidi presso la banca
8. L’operazione fa sorgere un debito commerciale (debiti v/fornitori) di 35 000 euro che misura il costo dell’automezzo acquistato (costo pluriennale). Aspetto economico (derivato)
Aspetto finanziario (originario)
costo per l’acquisto del bene (costo pluriennale)
aumento di debiti v/fornitori
9. L’operazione dà luogo a un’uscita di denaro dalla cassa per 800 euro che misura l’importo dei costi di trasporto. Aspetto economico (derivato)
Aspetto finanziario (originario)
costo di trasporto
aumento di debiti v/fornitori
10. L’operazione dà luogo a un’entrata di denaro in cassa di 1 200 euro e a un’uscita di denaro dal c/c bancario di uguale importo. Si hanno due variazioni finanziarie di segno contrario che si compensano tra loro e, anche in questo caso, si è in presenza di una permutazione finanziaria. Aspetto finanziario (originario)
Aspetto finanziario (originario)
entrata: aumento dei fondi liquidi in cassa
uscita: diminuzione dei fondi liquidi nel c/c bancario
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Aspetto finanziario e aspetto economico della gestione
Individuare l’aspetto finanziario e l’aspetto economico delle operazioni di gestione
Individua l’aspetto finanziario ed economico delle operazioni di gestione di seguito riportate e indica i movimenti nei valori corrispondenti come indicato per la prima operazione (per semplicità l’IVA viene tralasciata). Operazioni di gestione Riscossa a mezzo conto corrente bancario una fattura di 1 952 euro
Aspetto finanziario
Aspetto economico
+ disponibilità liquide – credti commerciali
Ottenuto dalla banca un mutuo di 200 000 euro accreditati nel c/c bancario
..................................
..................................
Pagato in contanti il canone di locazione di un fabbricato di 680 euro
..................................
..................................
Ricevuta fattura per l’acquisto di merci di 5 000 euro
..................................
..................................
Pagata con bonifico bancario una fattura di 9 200 euro
..................................
..................................
Emessa fattura per la vendita di merci di 6 400 euro
..................................
..................................
Addebitati nel c/c bancario gli interessi di 5 000 euro maturati sul mutuo
..................................
..................................
Rimborsata a mezzo c/c bancario una quota del mutuo di 4 000 euro
..................................
..................................
Pagati in contanti costi di trasporto di 250 euro
..................................
..................................
Pagate con bonifico bancario retribuzioni per 28 800 euro
..................................
..................................
6
7
I lussi monetari danno luogo a entrate e a uscite di denaro. I lussi di beni sono collegati a operazioni di investimento e di disinvestimento e danno origine a: • costi; • ricavi.
5
L’impresa può concedere inanziamenti ad altre imprese a titolo di: • partecipazione al capitale proprio; • prestiti (crediti inanziari e crediti commerciali).
Le operazioni di inanziamento generano flussi monetari o lussi di beni. Si hanno lussi in entrata quando: • si aumenta il capitale proprio; • si accendono debiti; • si riscuotono crediti; • si vendono partecipazioni al capitale di altre imprese. Si hanno lussi in uscita quando: • si efettuano prelevamenti di capitale proprio; • si rimborsano i debiti; • si concedono crediti; • si acquistano partecipazioni al capitale di altre imprese.
8
I inanziamenti, gli investimenti, i disinvestimenti danno luogo a un sistema di valori classiicati in: • valori finanziari (disponibilità liquide, crediti e debiti, ratei, fondi rischi e fondi oneri); • valori economici (costi e ricavi).
I costi sono misurati da uscite monetarie o dall’aumento dei debiti. I ricavi sono misurati dalle entrate monetarie o dall’aumento dei crediti.
autofinanziamento capacità dell’impresa di inanziare le proprie attività impiegando gli utili realizzati, senza ricorrere a fonti esterne
partecipazioni azioni o quote di capitale di altre imprese apporti conferimenti del proprietario dell’azienda flussi monetari entrate o uscite di disponibilità liquide
Sintesi
I inanziamenti di capitale proprio riguardano gli apporti efettuati dall’imprenditore. I inanziamenti di capitale di debito si suddividono, a loro volta, in: • debiti inanziari; • debiti commerciali.
3
u2
4
2
I inanziamenti interni sono costituiti dall’autofinanziamento. I inanziamenti esterni si suddividono in: • inanziamenti di capitale proprio; • inanziamenti di capitale di debito.
79
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
1
L’impresa ottiene i capitali necessari per svolgere la propria attività attraverso: • fonti interne; • fonti esterne.
Sintesi
m2
lettura espressiva della sintesi
80
Verifica
fine
unità
• test in autoveriica su unità 2 • interrogazione simulata con speakeraggio
TEST INTERATTIVI
CONOSCENZE
ABILITÀ
• Aspetto finanziario e aspetto economico della gestione • Fonti di finanziamento • Costi e ricavi
• Individuare le caratteristiche delle fonti di finanziamento • Classificare i debiti • Classificare i costi e i ricavi • Individuare l’aspetto finanziario ed economico delle operazioni di gestione
LIVELLO BASE 1 Indica la risposta corretta
(alcuni quesiti possono avere più risposte esatte).
a.
I debiti finanziari:
1. sorgono in relazione a un contratto di compravendita 2. non sono gravati da interessi 3. comportano l’obbligo di rimborso alla scadenza 4. sostituiscono momentaneamente il denaro nello scambio
b. Sono finanziamenti di capitale proprio: 1. l’accensione di mutui 2. l’ottenimento di prestiti bancari 3. l’apporto di beni dai soci 4. gli acquisti di beni con regolamento dilazionato 5. l’apporto di denaro dai soci 6. il rimborso di prestiti bancari
2
c.
I debiti commerciali sorgono quando vengono:
1. 2. 3. 4.
vendute merci con pagamento anticipato vendute merci con pagamento posticipato acquistate merci con pagamento anticipato acquistate merci con pagamento dilazionato
d. L’autofinanziamento: 1. diminuisce i mezzi finanziari a disposizione dell’impresa 2. deriva da utili non distribuiti 3. aumenta l’indebitamento esterno dell’impresa 4. potenzia il capitale proprio dell’impresa e. In economia aziendale per costo si intende: 1. il corrispettivo derivante dalla cessione di un bene 2. l’onere sostenuto per acquistare un bene o un servizio 3. il valore del bene utilizzato 4. il disinvestimento di un bene pluriennale f.
Il costo scaturisce da un’operazione di:
1. 2. 3. 4.
investimento disinvestimento finanziamento esterno finanziamento interno
g. Sono costi pluriennali immateriali: 1. i materiali di cancelleria 2. i brevetti 3. l’avviamento 4. le marche da bollo 5. i fabbricati 6. i costi di impianto e di ampliamento
Indica quali operazioni determinano flussi monetari in entrata e quali flussi monetari in uscita. a.
Rimborso di un mutuo bancario
b . Ottenimento di una sovvenzione bancaria c.
Apporto di denaro da parte dell’imprenditore
d. Concessione di un prestito a terzi e. Rimborso di un prestito concesso a terzi f.
Acquisto di materie di consumo con regolamento immediato
g. Riscossione di un credito commerciale h. Pagamento di un debito commerciale i.
Rimborso in denaro al proprietario
l.
Vendita di merci con regolamento immediato
Disponibilità liquide Flussi in entrata
Flussi in uscita
81
3
Indica, tracciando una crocetta in una delle colonne, la fonte di finanziamento a cui l’impresa ha fatto ricorso. Fonti di finanziamento Operazioni di gestione
Esterne Interne
Capitale proprio
Debiti finanziari
Debiti commerciali
Acquistate merci con regolamento posticipato Ottenuto un mutuo dalla banca Conferito denaro da parte dell’imprenditore Apportato un fabbricato da parte di un socio
Classifica, tracciando una crocetta in una delle colonne, le seguenti voci di costo. Costi pluriennali
Costi per le merci
Costi per il personale
Costi per servizi
Costi finanziari
Costi fiscali
5
u2
Impianti Interessi passivi su mutui Acquisti di materie prime Costi di pubblicità Interessi passivi bancari Trattamento di fine rapporto Costi telefonici Assicurazioni Costi di impianto Acquisto di merci Automezzi Commissioni bancarie Costi di trasporto Arredamento Salari e stipendi Costi di consulenza Imposte dell’esercizio
Classifica, tracciando una crocetta in una delle colonne, le seguenti voci di ricavo. Voci di ricavo
Ricavi delle vendite
Ricavi vari
Ricavi finanziari
Ricavi per cessione di prodotti Interessi attivi postali Fitti attivi Interessi attivi da clienti Plusvalenze da alienazione di un automezzo
LIVELLO INTERMEDIO/AVANZATO 6 Indica in ciascun riquadro l’aspetto finanziario o economico delle operazioni di gestione. a. Apportato dall’imprenditore un assegno bancario di 20 000 euro: Aspetto .................................. Aumento di disponibilità liquide 20 000 euro b. Ottenuto un mutuo bancario di 50 000 euro: Aspetto .................................. Aumento di disponibilità liquide 50 000 euro
Aspetto ..................................
Aumento del capitale proprio 20 000 euro
Aspetto .................................. Aumento dei debiti finanziari 50 000 euro
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
Voci di costo
m2
4
Verifica fine unità
Reinvestito nell’impresa l’utile aziendale
82
Verifica 7
fine
unità
Osserva i seguenti schemi e indica quale illustra il ciclo dei debiti finanziari, quale quello dei debiti commerciali, quale il ciclo dell’autofinanziamento. accensione del debito verso il fornitore
1
entrata di beni o prestazione di servizi
estinzione del debito verso il fornitore
AZIENDA
uscita monetaria
AZIENDA
utili realizzati
accensione del debito verso il finanziatore
entrata monetaria
2
estinzione del debito verso il finanziatore
AZIENDA
uscita monetaria
3 capitale proprio
entrata monetaria o di beni
Rispondi alle seguenti domande. 1. Quali elementi differenziano i debiti commerciali dai debiti finanziari? ................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................................... .......
2. Che cosa si intende per autofinanziamento? ................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................................... .......
3. Quali sono le caratteristiche dei finanziamenti di capitale proprio? ........................................................................................................ ..................................................................................................................................................................................................................................... .......
8
Individua l’aspetto finanziario ed economico delle operazioni di gestione di seguito riportate e indica i movimenti nei valori corrispondenti, seguendo l’esempio riportato nella prima riga (per semplicità l’IVA viene tralasciata). Operazioni di gestione
Aspetto finanziario
Aspetto economico
Pagata a mezzo conto corrente bancario fattura per costi di energia di 600 euro
– disponibilità liquide
+ costi per servizi
Ricevuta fattura per l’acquisto di un macchinario del costo di 15 000 euro
......................................
......................................
Pagato in contanti il canone di locazione relativo a un magazzino di 700 euro
......................................
......................................
Emessa fattura per la vendita di merci di 8 000 euro
......................................
......................................
Pagata con bonifico bancario la fattura relativa all’acquisto del macchinario
......................................
......................................
Ricevuto un assegno bancario a saldo della fattura per la vendita di merci
......................................
......................................
Ricevuta fattura di 950 euro per acquisto di merci
......................................
......................................
Pagata con assegno bancario la fattura di 950 euro
......................................
......................................
Ottenuto un mutuo di 40 000 euro accreditati nel c/c bancario
......................................
......................................
Apportato dall’imprenditore un fabbricato di 90 000 euro
......................................
......................................
Prelevati dall’imprenditore 200 euro dalla cassa per spese personali
......................................
......................................
Addebitati in c/c bancario interessi passivi di 800 euro relativi al mutuo in precedenza ottenuto
......................................
......................................
Rimborsata a mezzo c/c bancario la quota capitale del mutuo di 10 000 euro
......................................
......................................
ESERCIZI FINALI GRUPPO 4
unità
3
83
Il reddito e il patrimonio aziendale In economia aziendale il termine “reddito” è sinonimo di utile quando è positivo e di perdita quando è negativo. Non ha quindi lo stesso significato che gli viene attribuito nel linguaggio corrente.
L’aspetto economico della gestione riguarda i costi e ricavi; il risultato economico (utile o perdita) che deriva dalla differenza tra ricavi e costi è denominato reddito. Il reddito può essere riferito all’intera gestione dell’impresa (da quando si costituisce fino a quando cessa di esistere), oppure a un periodo più breve, di solito della durata di un anno. Il reddito riferito all’intera gestione dell’impresa è denominato reddito globale. Il reddito globale può essere calcolato con procedimento analitico e con procedimento sintetico. Con il procedimento analitico il reddito globale si ottiene facendo la differenza fra tutti i ricavi realizzati e tutti i costi sostenuti nell’arco dell’intera vita aziendale. Il prospetto che lo rappresenta è denominato Situazione economica.
Reddito globale È il risultato economico conseguito dall’impresa con la gestione svolta nell’intero arco della sua esistenza (dalla costituzione alla cessazione).
Procedimento analitico
u3
01 Il reddito globale
SITUAZIONE ECONOMICA Costi • ricavi delle vendite • ricavi vari • ricavi finanziari
Perdita globale (costi > ricavi)
Con il procedimento sintetico il reddito globale si ottiene facendo la differenza tra il capitale proprio finale e il capitale proprio iniziale apportato dal titolare o dai soci al momento della costituzione. Il reddito globale rappresenta l’incremento o il decremento del capitale proprio per effetto delle operazioni di gestione. Se il capitale proprio iniziale risulta incrementato si ha un utile; se risulta diminuito si ha una perdita.
Procedimento sintetico
{Esempio} Calcolo del reddito globale L’imprenditore Mario Alfei costituisce un’impresa commerciale apportando un assegno di 300 000 euro, che viene depositato nel c/c bancario destinato alla gestione aziendale. Dopo 10 anni l’imprenditore decide di cessare l’attività e di vendere (liquidare) tutti i beni dell’impresa. Le operazioni compiute nei dieci anni di gestione, tutte regolate con denaro contante o tramite c/c bancario, sono state le seguenti: • acquisto di automezzi, impianti e attrezzature 245 000 euro; • pagamento di costi di impianto 5 000 euro; • acquisto di merci e materie di consumo 950 000 euro; • acquisto di servizi 165 200 euro; • pagamento di fitti e canoni di leasing 117 600 euro; • pagamento di salari e stipendi, oneri sociali e trattamento di fine rapporto 1 584 000 euro;
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
Utile globale (costi < ricavi)
Ricavi
m2
• costi pluriennali • costi per le merci e le materie • costi per servizi • costi per godimento di beni di terzi • costi per il personale • costi vari • costi finanziari • costi fiscali
Il reddito e il patrimonio aziendale
Reddito
84 • interessi passivi addebitati sul conto corrente bancario 6 800 euro; • pagamento di imposte e tasse 30 000 euro; • vendita di merci 3 600 000 euro; • interessi attivi accreditati sul conto corrente bancario 1 200 euro; • vendita di beni strumentali 45 000 euro. Calcoliamo il reddito globale considerando che non vi sono stati né prelevamenti né nuovi apporti dell’imprenditore e determiniamo la somma prelevata dall’imprenditore. Procedimento analitico Il reddito globale si ottiene dalla differenza tra i ricavi realizzati e i costi sostenuti durante l’intera vita dell’impresa. Reddito globale (procedimento analitico) Costi Costi pluriennali Costi per le merci e le materie Costi per servizi Costi per godimento di beni di terzi Costi per il personale Costi finanziari Costi fiscali Totale costi Utile globale Totale a pareggio
Ricavi 250 000 950 000 165 200 117 600 1 584 000 6 800 30 000 3 103 600 542 600 3 646 200
Ricavi delle vendite Ricavi vari Ricavi finanziari
3 600 000 45 000 1 200
Totale ricavi
3 646 200
Procedimento sintetico Nell’aspetto finanziario le operazioni compiute dall’impresa durante l’intera gestione hanno prodotto i seguenti movimenti di disponibilità liquide. Disponibilità liquide Apporto iniziale Uscite per costi Entrate per ricavi Prelevamento finale Totale
Entrate 300 000
Uscite 3 103 600
3 646 200 3 946 200
842 600 3 946 200
Il reddito globale si ottiene dalla differenza tra capitale proprio finale e capitale proprio iniziale. Capitale proprio finale Capitale proprio iniziale Utile globale
euro 842 600 – euro 300 000 euro 542 600
Va però chiarito che il reddito globale così determinato è un reddito nominale in quanto con il trascorrere del tempo la moneta può perdere il suo potere di acquisto. Se ipotizziamo che nel decennio di vita dell’impresa la moneta si sia svalutata del 10%, occorre rendere omogenei il valore del capitale proprio iniziale e del capitale proprio finale tenendo presente la svalutazione della moneta per effetto dell’inflazione. Il capitale proprio iniziale deve essere rivalutato del 10%: euro (300 000 × 110%) = euro 330 000 Si ottiene quindi il reddito globale effettivo: Capitale proprio finale Capitale proprio iniziale Utile globale
euro 842 600 – euro 330 000 euro 512 600
Potere di acquisto Quantità di beni che si può acquistare con un’unità di moneta (per esempio cosa si può acquistare con 1 euro).
Inflazione Aumento generalizzato dei prezzi che provoca la diminuzione del potere di acquisto della moneta.
85
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Reddito globale
Calcolare il reddito globale con procedimento sintetico e con procedimento analitico
L’imprenditore Mauro Ferri ha costituito un’impresa con un apporto iniziale di 100 000 euro versati nel c/c bancario aziendale. Dopo alcuni anni l’imprenditore decide di cessare l’attività ed estingue il c/c bancario prelevando 400 000 euro. Durante gli anni di vita dell’azienda si sono verificati i movimenti delle disponibilità liquide di seguito elencati:
Disponibilità liquide Entrate 100 000
Apporto iniziale Uscite per • costi pluriennali • costi per le merci • costi per servizi • costi per godimento di beni di terzi • costi per il personale • costi finanziari • costi fiscali Entrate per • ricavi delle vendite di merci • ricavi delle vendite di beni strumentali • ricavi finanziari Prelevamento finale Totale
Uscite
u3
248 000 1 265 000 32 000 76 800 165 040 5 685 56 000
Il reddito e il patrimonio aziendale
Completa i prospetti e determina il reddito globale con il procedimento analitico e con il procedimento sintetico.
2 135 000 12 600 925 400 000 2 248 525
2 248 525
Totale costi Utile globale Totale a pareggio
..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... .....................
Ricavi Ricavi .................................. Ricavi vari Ricavi ..................................
..................... ..................... .....................
Totale ricavi
.....................
Procedimento sintetico .................................................. ..................................................
Utile globale
euro – euro euro
.................... .................... ....................
02 Il reddito d’esercizio Il reddito globale è scarsamente significativo perché viene determinato al termine della vita aziendale; allo scopo di conoscere periodicamente i risultati dell’attività svolta, è necessario suddividere la gestione in tanti periodi amministrativi della durata di un anno. La suddivisione in periodi amministrativi è anche imposta dalla legislazione fiscale e civile; le norme vigenti obbligano infatti tutte le imprese al pagamento delle imposte sul reddito e le società di capitali alla pubblicazione dei risultati conseguiti.
m2
Costi ............................................. ............................................. ............................................. ............................................. ............................................. ............................................. .............................................
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
Procedimento analitico
86 Esercizio
Nella maggior parte delle imprese il periodo amministrativo si svolge dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno. Le società di capitali (come le società per azioni) possono scegliere anche date diverse. Alcune società di capitali, infatti, chiudono l’esercizio amministrativo in altri giorni dell’anno, come il 31 marzo o il 30 giugno (per esempio le imprese alberghiere e le imprese agricole). È detto esercizio l’insieme delle operazioni di gestione compiute in un periodo amministrativo.
ecc.
4° esercizio
3° esercizio
2° esercizio
costituzione dell’impresa
1° esercizio
La chiusura dell’esercizio coincide generalmente con il 31 dicembre; tuttavia, poiché un’impresa si può costituire in qualsiasi momento, il primo esercizio, che intercorre dalla data di costituzione alla fine dell’anno, ha di solito una durata inferiore. Analogamente avviene per l’ultimo esercizio di vita dell’impresa, che può essere più breve dell’anno in quanto la sua chiusura coincide con la data in cui si concludono le operazioni di liquidazione. Tutti gli esercizi intermedi durano invece un anno solare.
periodi amministrativi
tempo
Concettualmente i termini “periodo amministrativo” ed “esercizio” sono tra loro diversi, in quanto il primo riguarda il periodo di tempo, mentre il secondo si riferisce alle operazioni di gestione effettuate in tale periodo; in pratica però il termine “esercizio” è utilizzato anche come sinonimo di periodo amministrativo.
Reddito d’esercizio
Il reddito d’esercizio è il risultato economico ottenuto con la gestione in un periodo amministrativo, generalmente della durata di un anno. Viene calcolato come differenza tra il flusso dei valori economici positivi (ricavi) e il flusso dei valori economici negativi (costi) scaturiti dalle operazioni di gestione e riferiti allo stesso periodo amministrativo.
Il reddito d’esercizio esprime il risultato economico della gestione svolta nel corso di un anno; tale risultato può essere positivo (utile), negativo (perdita) oppure uguale a zero (pareggio). I componenti positivi e negativi del reddito d’esercizio vengono messi in evidenza nella Situazione economica. Tale prospetto può assumere due forme: la forma a due sezioni divise e contrapposte, oppure la forma scalare. Se la Situazione economica assume la forma a due sezioni, per convenzione, a destra si scrivono i ricavi e a sinistra si scrivono i costi. Il risultato economico si scrive per pareggio: a) a sinistra se è un utile (caso dei ricavi maggiori dei costi): Costi del periodo
+
Utile d’esercizio
=
Ricavi del periodo
b) a destra se è una perdita (caso dei costi maggiori dei ricavi): Costi del periodo
=
Ricavi del periodo
+
Perdita d’esercizio
La Situazione economica ha la forma scalare se ha una sola sezione in cui si scrivono sia i componenti positivi sia i componenti negativi con il loro segno e il reddito si calcola per somma algebrica di gruppi omogenei di ricavi e costi di competenza, in modo da determinare sia risultati economici intermedi sia il risultato d’esercizio finale (utile o perdita).
87
{Esempio} Calcolo del risultato economico gia elettrica, telefonici, postali ecc.) per 12 307 euro; • vendute tutte le restanti merci per 330 000 euro; • sostenuti costi per interessi passivi a fornitori per 480 euro; • riscossi interessi attivi da clienti per121 euro. Calcoliamo il reddito conseguito dall’impresa nell’esercizio considerato, tenendo presente che gli oneri fiscali relativi alle imposte ammontano a 7 650 euro. Se rappresentiamo i costi e i ricavi nella Situazione economica redatta a due sezioni divise e contrapposte, otteniamo il seguente prospetto:
Situazione economica a sezioni divise e contrapposte Costi 757 538, 12 307, 13 846, 30 770, 480, 7 650, 822 591, 46 000, 868 591,
00 Ricavi delle vendite di merci 00 Ricavi finanziari 00 00 00 00 00 00 00 Totale ricavi
868 470, 00 121, 00
u3
Costi per le merci Costi per servizi Costi per godimento di beni di terzi Costi per il personale Costi finanziari Costi fiscali Totale costi Utile d’esercizio Totale a pareggio
Ricavi
Il reddito e il patrimonio aziendale
Si costituisce l’impresa commerciale Marina Cerra con un apporto in c/c bancario di 400 000 euro. Durante l’anno si effettuano le seguenti operazioni di gestione, tutte regolate a mezzo banca: • acquistate merci per 461 538 euro; • sostenuti costi per il personale per 30 770 euro; • sostenuti costi per il fitto dei locali per 10 000 euro e il canone di locazione delle attrezzature d’ufficio per 3 846 euro; • vendute le merci per 538 470 euro; • acquistate altre merci per 296 000 euro; • sostenuti costi per servizi (costi di trasporto, ener-
868 591, 00
Lo stesso risultato viene evidenziato con il prospetto in forma scalare:
868 470, 00 757 538, 12 307, 13 846, 30 770,
00 00 00 00 – 814 461, 00 54 009, 00
121, 00 – 480, 00 – 359, 53 650, – 7 650, 46 000,
00 00 00 00
Le operazioni compiute, tutte regolate a mezzo conto corrente bancario, hanno originato i seguenti flussi monetari: Descrizione Apporto del proprietario Entrate per ricavi Uscite per costi Saldo attivo al 31/12 Totali
Entrate 400 000, 00 868 591, 00
1 268 591, 00
Uscite
822 591, 00 446 000, 00 1 268 591, 00
Il saldo attivo del c/c bancario al 31/12 è dato dalla somma dell’apporto iniziale del proprietario e dell’utile d’esercizio, dato che tutti i costi e tutti i ricavi hanno determinato un’uscita o un’entrata monetaria.
m2
Ricavi delle vendite Costi per le merci Costi per servizi Costi per godimento di beni di terzi Costi per il personale Totale costi della produzione Risultato della gestione della produzione Ricavi finanziari Costi finanziari Risultato della gestione finanziaria Risultato prima delle imposte Costi fiscali (imposte dell’esercizio) Utile d’esercizio
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
Situazione economica in forma scalare
88
03 Il principio della competenza economica
Fluire: svolgersi del tempo.
L’esempio presentato nel paragrafo precedente è volutamente semplice. Nella realtà le cose sono assai più complesse. Vi sono operazioni che si compiono interamente in un periodo amministrativo perché iniziano e terminano nello stesso esercizio (come quelle descritte nell’esempio), ma vi sono anche operazioni che riguardano due o più periodi amministrativi e che sono ancora in corso alla fine dell’anno. Per esempio, i costi pluriennali (costi per l’acquisto di brevetti, fabbricati, impianti, attrezzature, automezzi ecc.) riguardano beni a lungo ciclo di utilizzo che partecipano al processo produttivo per diversi anni successivi, per cui vanno imputati a più esercizi. Del resto, anche alcuni beni a breve ciclo di utilizzo possono dare la loro utilità per due esercizi consecutivi, come, per esempio, le merci acquistate nell’esercizio in corso ma non vendute entro il 31 dicembre. L’intreccio degli esercizi amministrativi, che rispecchia il fluire continuo della gestione d’impresa, richiede dunque una serie di calcoli e di valutazioni per distinguere i costi e i ricavi che sono propri a ciascuno di essi.
{Esempio} 1 Costo comune a due esercizi con manifestazione finanziaria anticipata L’impresa Paolo Patta paga anticipatamente in data 1/10/n1 un fitto di 750 euro per i capannoni industriali. L’affitto viene corrisposto ogni 4 mesi, pertanto la successiva rata dovrà essere pagata l’1/02/n2. Il pagamento della prima rata del fitto ha generato un costo di 750 euro. Tuttavia questo costo, che si è manifestato durante l’esercizio n1 (e precisamente l’1/10/n1), non potrà essere attribuito per intero allo stesso esercizio, dato che darà la sua utilità (cioè l’impresa potrà usufruire del capannone) anche per il mese di gennaio dell’esercizio successivo. Quindi il fitto in oggetto compete economicamente all’esercizio n1 soltanto per: 750 fitto
:
4 mesi
=
x fitto
:
3 mesi
da cui: x = euro 562,50 fitto di competenza esercizio n1 Esercizio n1 3 mesi
1/10/n1 Pagato fitto capannone (manifestazione monetaria)
Esercizio n2 1 mese
31/12/n
1/02/n2 Costo di competenza esercizio n1 (562,50 euro) Costo di competenza esercizio n2 (187,50 euro)
Il reddito di un esercizio non è indipendente dal reddito degli altri esercizi che lo hanno preceduto e che lo seguiranno, ma si ricollega sia al reddito degli esercizi passati sia a quello degli esercizi futuri. Per determinare il risultato economico di un esercizio, separandolo da quello degli esercizi precedenti e successivi, deve essere seguito il principio della competenza economica dei costi e dei ricavi e non quello della loro manifestazione finanziaria. Il principio della competenza economica prevede che le operazioni di gestione determinano il reddito dell’esercizio a cui tali operazioni si riferiscono economicamente, indipendentemente da quello nel quale si è verificata la corrispondente manifestazione finanziaria.
89 Infatti la competenza economica di un costo o di un ricavo può temporalmente coincidere o non coincidere con la manifestazione finanziaria che misura il costo o il ricavo stesso. Per manifestazione finanziaria di un’operazione di gestione si intende non soltanto la sua manifestazione monetaria (entrata o uscita di cassa relativa a una riscossione o a un pagamento in contanti oppure a mezzo conto corrente), ma anche l’aumento o la diminuzione di crediti e l’aumento o la diminuzione di debiti connessi a operazioni compiute con dilazioni di pagamento. Un ricavo si considera di competenza dell’esercizio se in quell’anno il processo produttivo del bene e/o servizio è stato completato e lo scambio è avvenuto; in altre parole se il bene è stato consegnato o spedito e/o il servizio è stato reso.
Un costo si considera di competenza dell’esercizio se ha dato in quell’anno la sua utilità e se ha trovato copertura nel correlato ricavo, nel senso che il suo sostenimento ha permesso all’impresa, tramite il processo produttivo, di ottenere un ricavo di competenza.
Se riprendiamo l’esempio precedente, sono di competenza dell’esercizio “n” tutti quei costi “incorporati” nell’automobile venduta che, tramite il loro sostenimento, hanno permesso di ottenere il prodotto finito: quindi materie prime, parti componenti, salari degli operai, costi per energia, quota di consumo degli impianti e macchinari ecc., necessari alla produzione dell’autovettura. Per determinare il reddito d’esercizio è necessario scindere il complesso dei costi e dei ricavi derivanti dalle operazioni di investimento e di disinvestimento in due gruppi:
• •
Scindere: suddividere, separare.
costi e ricavi di competenza, attribuibili al periodo amministrativo considerato;
u3
Il reddito e il patrimonio aziendale
Per esempio, se consideriamo un’impresa che produce automobili, il ricavo derivante dalla vendita di un’autovettura è di competenza dell’esercizio “n” se in quell’anno il processo produttivo è stato completato con l’ottenimento del prodotto finito e l’autovettura è passata di proprietà, quindi venduta.
costi e ricavi non di competenza, non attribuibili al periodo amministrativo considerato.
Competenza economica di costi e di ricavi Nell’esercizio n, l’impresa Carlo Rossi ha compiuto, tra le altre, le operazioni di gestione di seguito indicate: • acquistato all’inizio dell’esercizio un macchinario del costo di 40 000 euro che si reputa darà la sua utilità per 5 anni; • acquistate merci per 150 000 euro; al 31/12 le relative fatture risultano pagate per 100 000 euro; • venduto il 90% delle merci in precedenza acquistate ottenendo ricavi per 200 000 euro; le relative fatture risultano riscosse per 180 000 euro; • stipulato in data 1/10 un contratto di locazione di alcuni locali per il quale si prevede un affitto semestrale di 1 200 euro da pagare posticipatamente l’1/04/n+1; • al 31/12 risultano nel magazzino merci non vendute alle quali è attribuito un valore di 15 000 euro. Presentiamo i calcoli per determinare la competenza economica dei costi e dei ricavi. Al 31/12/n per determinare la competenza economica dobbiamo verificare l’esistenza della correlazione costi-ricavi per l’esercizio preso in considerazione. Costo del macchinario Il costo di 40 000 euro sostenuto all’inizio dell’esercizio per l’acquisto del macchinario rappresenta un investimento di carattere pluriennale (costo pluriennale) la cui utilità è relativa a 5 periodi amministrativi. Per determinare la competenza economica di ciascun esercizio, detto costo deve essere quindi suddiviso in cinque quote. Supponendo
m2
{Esempio} 2
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
Il reddito d’esercizio si calcola come differenza fra i ricavi e i costi di competenza del periodo amministrativo considerato.
90 quale criterio di riparto il procedimento matematico a quote costanti, il costo di competenza dell’esercizio n è così calcolato: euro (40 000 : 5) = euro 8 000 quota di costo relativo al macchinario di competenza dell’esercizio n Con tale procedimento il costo del macchinario graverà sul reddito di ciascuno dei 5 esercizi per 8 000 euro. Costi e ricavi delle merci Le merci acquistate e quelle vendute rappresentano costi e ricavi indipendentemente dal pagamento o dalla riscossione delle relative fatture. Al 31/12, per determinare il reddito dell’esercizio n, occorre, tuttavia, tener conto del principio di correlazione in base al quale possono essere considerati costi di competenza soltanto quelli inerenti alle merci acquistate e che nello stesso periodo amministrativo sono state vendute. Poiché le merci acquistate sono state vendute per il 90% e in magazzino sono quindi presenti delle rimanenze valutate 15 000 euro (che saranno vendute nell’esercizio n+1), il costo di competenza dell’esercizio n è pari a: euro (150 000 – 15 000) = euro 135 000 costo per le merci di competenza dell’esercizio n Costo per godimento di beni di terzi Il costo relativo all’affitto, pur non avendo avuto la sua manifestazione finanziaria (il fitto sarà infatti pagato l’1/04/ n+1), deve comunque partecipare alla formazione del reddito dell’esercizio n, in quanto l’impresa ha utilizzato i locali anche per il periodo 1/10-31/12. da cui: x = euro 600 quota di costo di competenza dell’esercizio n Riportiamo sull’asse del tempo le date dell’operazione in modo da evidenziare visivamente quale parte di costo ricade nell’esercizio n. costo di competenza dell’esercizio n
1/10/n
quota di costo di competenza dell’esercizio n+1
31/12/n
1/04/n+1
Nella Situazione economica dell’esercizio n appaiono, tra gli altri, i seguenti componenti del reddito: Situazione economica dell’esercizio n Costi di competenza Per le merci Per il macchinario Per godimento di beni di terzi .......................................................
Totale costi di competenza Utile dell’esercizio Totale a pareggio
Ricavi di competenza 135 000, 00 Vendite di merci 8 000, 00 600, 00 ........................, .....
200 000, 00 ........................, .....
........................, ..... ........................, ..... ........................, ..... Totale ricavi di competenza
........................, .....
Nella Situazione economica presentata il costo delle merci è stato esposto al netto del valore attribuito alle rimanenze presenti nel magazzino al 31/12. Alternativamente si sarebbe potuto procedere iscrivendo il costo delle merci acquistate per il loro importo integrale e riportando le rimanenze finali tra i ricavi, a rettifica indiretta dei costi di acquisto. Situazione economica dell’esercizio n (iscrizione dei costi di acquisto delle merci al lordo delle rimanenze) Costi di competenza Per le merci Per il macchinario Per godimento di beni di terzi .......................................................
Totale costi di competenza Utile dell’esercizio Totale a pareggio
150 000, 8 000, 600, ........................, ........................, ........................, ........................,
Ricavi di competenza 00 Vendite di merci 00 Rimanenze finali di merci 00 .......................................................
200 000, 00 15 000, 00 ........................, .....
..... ..... ..... ..... Totale ricavi di competenza
........................, .....
91
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Competenza economica • reddito d’esercizio
Determinare i costi e i ricavi di competenza economica dell’esercizio
31/12/n
Riscosso in via anticipata in data 1/10 il fitto semestrale di 3 600 euro relativo a un fabbricato concesso in locazione.
quota di ricavo di competenza dell’esercizio .......................
1/10
quota di ricavo di competenza dell’esercizio successivo .......................
31/12
04 Il patrimonio La suddivisione della gestione in esercizi, connessa all’esigenza di esprimere giudizi con regolarità periodica sull’andamento e “sullo stato di salute” dell’impresa, oltre al reddito d’esercizio, crea la necessità di determinare il patrimonio di funzionamento. Il patrimonio dell’impresa è l’insieme dei beni economici che, in un dato istante temporale, sono a disposizione del soggetto aziendale. Se riferito alla fine del periodo amministrativo prende il nome di patrimonio di funzionamento.
I fabbricati, gli impianti, le attrezzature, le materie prime, i prodotti e le merci ancora in magazzino, i crediti, il denaro ecc. costituiscono gli elementi del patrimonio; il soggetto aziendale deve avere non solo il diritto di utilizzarli, consumarli, trasformarli, scambiarli, riscuoterli, impiegarli, ma anche la possibilità effettiva di farlo avendone il possesso materiale. Questi beni daranno la loro utilità in futuro, quando il loro sfruttamento permetterà all’impresa di ottenere un reddito. I beni patrimoniali sono inoltre gravati da debiti che il soggetto aziendale ha contratto; i mutui, i prestiti a breve e medio termine dovranno essere estinti utilizzando la liquidità disponibile o quella che si potrà rendere disponibile con operazioni di disinvestimento o con nuovi finanziamenti. Gli elementi che compongono il patrimonio possono, quindi, avere segno diverso: positivo, per i cosiddetti elementi attivi (i fabbricati, i crediti, le merci, il denaro ecc.), negativo, per i cosiddetti elementi passivi (i debiti, nelle loro varie forme). La composizione del patrimonio muta continuamente nel tempo; i beni si avvicendano attra-
u3
1/01/n
quota di costo di competenza degli esercizi successivi .......................
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
quota di costo di competenza dell’esercizio .......................
m2
Acquistato all’inizio dell’esercizio un automezzo del costo di 35 000 euro, la cui vita utile è di 5 anni.
Il reddito e il patrimonio aziendale
Calcola la quota di costo/ricavo di competenza dell’esercizio “n” e quella degli esercizi successivi delle operazioni di seguito riportate.
92
Equiparare: paragonare .
verso le operazioni di investimento e di disinvestimento; i crediti e i debiti si accendono e si estinguono; il denaro entra ed esce. Possiamo equiparare il patrimonio alla fotografia di un insieme in movimento. Fotografie scattate in istanti successivi danno luogo a immagini diverse; così il patrimonio determinato in un momento risulta diverso da quello determinato in momenti precedenti o successivi. Uno stesso oggetto può inoltre dar luogo a immagini diverse a seconda dell’angolatura da cui la fotografia è scattata; analogamente possiamo avere diverse “fotografie” del patrimonio a seconda dello scopo per il quale lo stesso viene determinato. Il patrimonio è rappresentato attraverso la Situazione patrimoniale. Le attività rappresentano gli impieghi, costituiti dagli investimenti che sono ancora in grado di dare la loro utilità negli esercizi futuri (costi pluriennali, rimanenze in magazzino), dai crediti e dalle disponibilità liquide. Le passività rappresentano i finanziamenti ricevuti a titolo di capitale di debito. La differenza tra le attività e le passività rappresenta il patrimonio netto. Patrimonio netto
Attività
=
Passività
–
Nelle imprese individuali il patrimonio netto coincide con il capitale proprio.
{Esempio} Situazione patrimoniale Al 31/12/n1 l’impresa Mattia Rondini presenta i seguenti elementi patrimoniali: • investimenti in beni strumentali: fabbricati 250 000 euro, impianti e macchinari 125 000 euro, attrezzature 25 000 euro, automezzi 30 000 euro; • rimanenze di magazzino, costituite da merci e materie di consumo acquistate nell’esercizio ma ancora non vendute o utilizzate: merci 100 000 euro, materie di consumo 10 000 euro; • crediti: crediti v/clienti 60 000 euro, crediti diversi 2 500 euro; • disponibilità liquide: depositi in c/c bancario 4 000 euro, denaro in cassa 1 000 euro;
• debiti: mutui passivi 150 000 euro, debiti v/fornitori 90 000 euro, debiti v/banche 50 000 euro, debiti diversi 20 000 euro. Presentiamo il prospetto che evidenzia il patrimonio di funzionamento alla data considerata. Seguendo l’uso tradizionale, scriviamo a sinistra le attività, costituite dagli investimenti a utilità futura, dai crediti e dalle disponibilità liquide, e a destra le passività, corrispondenti ai debiti, e il patrimonio netto, ottenuto per differenza tra attività e passività.
Situazione patrimoniale al 31/12/n1 Attività
Passività e netto
Fabbricati
250 000, 00 Mutui passivi
Impianti e macchinari
150 000, 00
125 000, 00 Debiti v/fornitori
90 000, 00
Attrezzature
25 000, 00 Debiti v/banche
50 000, 00
Automezzi
30 000, 00 Debiti diversi
20 000, 00
Merci
100 000, 00 Totale passività
Materie di consumo
10 000, 00
Crediti v/clienti
60 000, 00
310 000, 00
Crediti diversi
2 500, 00
C/c bancari attivi
4 000, 00 Patrimonio netto
Denaro in cassa
1 000, 00 Capitale proprio
297 500, 00
607 500, 00 Totale a pareggio
607 500, 00
Totale attività
93
05
Il calcolo del reddito d’esercizio e del patrimonio di funzionamento
Il reddito è un concetto riferibile a un periodo di tempo (flusso di costi e ricavi di competenza dell’esercizio), il patrimonio è riferibile a un istante, a un momento preciso della vita dell’impresa.
Il reddito e il patrimonio aziendale
Il patrimonio di funzionamento si determina al termine di ogni periodo amministrativo in stretta connessione con il reddito d’esercizio. Ciò in quanto fanno parte del patrimonio, oltre alle disponibilità liquide e ai crediti e debiti, anche tutti i costi e ricavi non di competenza del periodo amministrativo che daranno la loro utilità in futuro.
Il patrimonio di funzionamento è costituito da: costi e ricavi pluriennali per la parte di competenza degli esercizi futuri; crediti e disponibilità liquide; debiti verso finanziatori e fornitori; ratei, fondi oneri e fondi rischi. DETERMINAZIONE DEL REDDITO D’ESERCIZIO E DEL PATRIMONIO DI FUNZIONAMENTO
costi e ricavi non di competenza
REDDITO D’ESERCIZIO
PATRIMONIO DI FUNZIONAMENTO
SITUAZIONE ECONOMICA
SITUAZIONE PATRIMONIALE
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
costi e ricavi di competenza
crediti, debiti, disponibilità liquide
u3
complesso dei costi e dei ricavi derivanti da operazioni di investimento e disinvestimento
Per calcolare correttamente il reddito dell’esercizio e, di conseguenza, il patrimonio di funzionamento si deve tener conto della coincidenza o meno tra la manifestazione finanziaria e la competenza economica. Se la manifestazione finanziaria e la competenza economica coincidono (l’aspetto finanziario e l’aspetto economico della gestione si svolgono parallelamente), i costi o i ricavi misurati rispettivamente dalle variazioni finanziarie passive (uscite monetarie o aumento dei debiti) o dalle variazioni finanziarie attive (entrate monetarie o aumento dei crediti) sono interamente di competenza dell’esercizio e quindi affluiscono nel prospetto della Situazione economica. Quando invece la manifestazione finanziaria non coincide con la competenza economica e l’operazione di gestione è comune a due o più esercizi, occorre distinguere tre diverse situazioni:
• • •
costi e ricavi a manifestazione finanziaria posticipata; costi e ricavi a manifestazione finanziaria anticipata; costi e ricavi pluriennali.
La manifestazione finanziaria è posticipata quando si verifica alla fine del periodo di maturazione del costo o del ricavo. Se il costo o il ricavo è comune a più esercizi (è “a cavallo” tra due esercizi), come abbiamo già visto, si deve determinare la quota di competenza economica dell’esercizio da iscrivere nella Situazione economica; tale quota di costo o di ricavo influisce però anche sulla determinazione
Costi e ricavi a manifestazione finanziaria posticipata
m2
• • • •
94 del patrimonio di funzionamento in quanto rappresenta un debito o un credito potenziale, che avrà (o potrà avere) manifestazione finanziaria futura. Si determinano così componenti patrimoniali particolari che, tecnicamente, vengono denominati ratei, fondi oneri e fondi rischi. I ratei sono quote di entrate o uscite future relative a ricavi e costi già maturati ma che avranno la loro manifestazione finanziaria negli esercizi successivi.
Il rateo è attivo se misura un ricavo, passivo se misura un costo.
{Esempio} 1 Rateo passivo L’1/03/n l’impresa Giorgio Stucchi ha ottenuto un mutuo bancario di 80 000 euro su cui maturano interessi da pagare posticipatamente ogni sei mesi (1/03 e 1/09 di ciascun anno) al tasso 6%. Determiniamo la quota di interessi di competenza dell’esercizio n e iscriviamo le voci e i valori nella Situazione economica e nella Situazione patrimoniale redatte al 31/12/n. Al 31/12/n occorre tener conto che risultano già maturati gli interessi relativi al periodo 1/03-31/12, tuttavia gli interessi relativi al periodo 1/09-31/12 devono ancora essere pagati. Utilizzando la formula dell’interesse con il tempo espresso in giorni (procedimento dell’anno commerciale) si ha: 80 000 × 6 × 300 = euro 4 000 interessi di competenza dell’esercizio n 36 000 80 000 × 6 × 120 = euro 1 600 rateo passivo 36 000 interessi maturati (di competenza esercizio n) da pagare
interessi pagati di competenza esercizio n
quota di costo per gli interessi di competenza dell’esercizio n+1
rateo passivo 1/03/n
1/09/n
Situazione economica dell’esercizio n Costi Interessi passivi
Ricavi 4 000, 00
31/12/n
1/03/n+1 uscita finanziaria
Situazione patrimoniale al 31/12/n Attività
Passività e netto Mutui passivi Ratei passivi
80 000, 00 1 600, 00
{Esempio} 2 Rateo attivo L’1/12 la Foxel srl ha concesso un prestito (credito finanziario) di 40 150 euro sul quale maturano interessi da riscuotere posticipatamente ogni tre mesi al tasso 5,50%. Determiniamo la quota di interessi di competenza dell’esercizio n e iscriviamo le voci e i valori nella Situazione economica e nella Situazione patrimoniale redatte al 31/12/n. Anche se non sono stati riscossi, al 31/12 sono già maturati gli interessi attivi per 30 giorni relativi al periodo 1/1231/12 (primo giorno escluso), pari a: 40 150 × 5,50 × 30 = euro 181,50 rateo attivo 36 500
95
interessi maturati (di competenza esercizio n) da riscuotere
quota di interessi di competenza dell’esercizio n+1
rateo attivo
31/12/n
Interessi attivi
Attività 181, 50
Crediti finanziari Ratei attivi
Passività e netto
40 150, 00 181, 50
I fondi oneri rappresentano il valore presunto di uscite che saranno sostenute per spese o impegni non ancora definiti nell’importo e nella scadenza, collegati a operazioni in corso di svolgimento.
Fondi oneri e fondi rischi
Costituiscono esempi di fondi oneri:
•
il fondo manutenzioni programmate; riguarda i costi da sostenere per interventi di manutenzione da effettuare ciclicamente, vale a dire trascorsi alcuni anni o dopo un determinato numero di ore di servizio, su alcuni beni strumentali (impianti, macchinari, navi e aeromobili);
•
il fondo garanzia prodotti; copre l’impegno di assistenza post-vendita che consiste nell’effettuare sostituzioni o riparazioni gratuitamente, entro un certo periodo di tempo dalla consegna, in caso di difetti o malfunzionamento dei prodotti venduti. Aspetto economico
Aspetto finanziario
costo per oneri e impegni
fondi oneri
I fondi rischi sono destinati a far fronte a perdite probabili, connesse a operazioni già compiute, di cui, tuttavia, alla fine del periodo amministrativo sono incerti il verificarsi dell’evento, l’importo e l’eventuale data della manifestazione finanziaria.
Costituiscono esempi di fondi rischi:
•
il fondo per imposte, istituito per far fronte al rischio di uscite future dovute a decisioni sfavorevoli da parte della commissione tributaria quando è in corso un contenzioso riguardante accertamenti fiscali (è un fondo rischi per cause in corso);
•
il fondo responsabilità civile, istituito per fronteggiare il rischio di pagamenti dovuti al rimborso di danni provocati a terzi, non coperti da polizza assicurativa.
{Esempio} 3 Fondo per imposte La Fiacchini srl, che ha in corso un contenzioso tributario relativo all’IVA, per far fronte al rischio di una decisione sfavorevole della commissione tributaria decide di accantonare 1 000 euro nel fondo per imposte. Aspetto economico
Aspetto finanziario
costo per accantonamento imposte indirette 1 000 euro
fondo per imposte per probabili uscite future 1 000 euro
Il reddito e il patrimonio aziendale
Ricavi
u3
Costi
Situazione patrimoniale al 31/12/n
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
Situazione economica dell’esercizio n
1/03/n+1
m2
1/12/n
96
Situazione economica dell’esercizio n Costi Acc.to per imposte indirette 1 000, 00
Situazione patrimoniale al 31/12/n
Ricavi
Attività
Passività e netto Fondo per imposte 1 000, 00
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Costi e ricavi a manifestazione finanziaria posticipata • Situazione patrimoniale • Situazione economica
Determinare costi e ricavi di competenza economica dell’esercizio con manifestazione finanziaria posticipata • iscrivere le voci nella Situazione economica e nella Situazione patrimoniale
Inserisci nella Situazione economica e nella Situazione patrimoniale le voci e i relativi importi collegati alle seguenti operazioni. Situazione economica
Situazione patrimoniale
Costi
Ricavi
Attività
Passività
Rinviato all’1/02/n+1 il pagamento di un debito verso fornitori di 15 000 euro in scadenza l’1/11/n; per la dilazione ottenuta vengono concordati interessi al tasso 3%
............................. .............................
............................. .............................
............................. .............................
............................. .............................
Concesso a un cliente il rinvio al 15/02/n+1 del pagamento di un credito di 9 000 euro in scadenza il 15/11/n; per la dilazione vengono pattuiti interessi al tasso 3,50%
............................. .............................
............................. .............................
............................. .............................
............................. .............................
In relazione a futuri interventi di manutenzione programmata, al 31/12/n si accantonano 900 euro
............................. .............................
............................. .............................
............................. .............................
............................. .............................
Costi e ricavi a manifestazione finanziaria anticipata
Alcune operazioni di gestione possono dar luogo a costi e ricavi che, pur avendo avuto la loro manifestazione finanziaria, sono però in parte di competenza anche dell’esercizio futuro. Il loro ammontare deve perciò essere suddiviso in due frazioni:
•
la quota di competenza dell’esercizio affluisce nel calcolo del risultato economico e si iscrive nella Situazione economica;
•
la quota di competenza dell’esercizio futuro dà luogo a un risconto che affluisce nel calcolo del patrimonio di funzionamento e si iscrive nella Situazione patrimoniale. I risconti sono quote di costi o di ricavi non ancora maturate ma che hanno avuto la loro manifestazione finanziaria in via anticipata.
I risconti attivi rappresentano una parte di costi già sostenuti che devono essere sospesi (detratti dai costi di competenza dell’esercizio) in quanto collegati a impieghi o investimenti che daranno la loro utilità in futuro. I risconti passivi rappresentano una parte di ricavi già riscossi che devono essere sospesi (detratti dai ricavi di competenza dell’esercizio) in quanto relativi a impegni a cui l’impresa deve ancora dare attuazione.
97
{Esempio} 4 Risconto attivo
quota di costo di competenza dell’esercizio n+1
costo di competenza dell’esercizio n
risconto attivo 1/04/n
31/12/n
1/04/n+1
5 840 : 365 = x : 91; da cui x = euro 1 456 risconto attivo Il costo per il premio assicurativo di competenza dell’esercizio n è quindi pari a: euro (5 840 – 1 456) = euro 4 384 premio assicurativo di competenza Situazione economica dell’esercizio n Costi Assicurazioni
Situazione patrimoniale al 31/12/n
Ricavi
Attività
4 384, 00
Risconti attivi
Passività e netto
1 456, 00
u3
Al 31/12/n risulta già pagato il premio per l’assicurazione relativo al periodo 31/12/n-1/04/n+1, anche se l’impresa non ha ancora ottenuto il relativo servizio. Nel determinare il reddito dell’esercizio n occorre, pertanto, sottrarre la quota di costo che matura nei tre mesi dell’esercizio n+1 e che costituisce un costo sospeso (risconto attivo) da iscrivere nella Situazione patrimoniale tra le attività.
Il reddito e il patrimonio aziendale
L’1/04/n l’impresa Alba Favignani ha pagato anticipatamente un premio annuo di assicurazione contro i furti di 5 840 euro. Determiniamo la quota di costo di competenza dell’esercizio n e iscriviamo le voci e i valori nella Situazione economica e nella Situazione patrimoniale redatte al 31/12/n.
In data 1/04/n la Oldrini spa ha riscosso anticipatamente un fitto annuo di 9 600 euro relativo a un fabbricato concesso in locazione a terzi. Determiniamo la quota di ricavo di competenza dell’esercizio n e iscriviamo le voci e i valori nella Situazione economica e nella Situazione patrimoniale redatte al 31/12/n. Il fitto di 9 600 euro riscosso l’1/04 corrisponde a un ricavo di 12 mesi che partecipa per 9 mesi al reddito dell’esercizio n e per 3 mesi al reddito dell’esercizio n+1. quota di ricavo di competenza dell’esercizio n+1
ricavo di competenza dell’esercizio n
risconto passivo 1/04/n
31/12/n
1/04/n+1
9 600 : 12 = x : 3; da cui x = euro 2 400 risconto passivo La quota di ricavo di competenza dell’esercizio n è quindi pari a: euro (9 600 – 2 400) = euro 7 200 Situazione economica dell’esercizio n Costi
Ricavi Fitti attivi
Situazione patrimoniale al 31/12/n Attività
7 200, 00
Passività e netto Risconti passivi
2 400, 00
m2
Risconto passivo
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
{Esempio} 5
98 Costi e ricavi relativi alle merci
Analogamente ai risconti, anche i costi relativi alle merci acquistate e che alla fine dell’esercizio non sono state vendute, ossia le rimanenze, costituiscono costi sospesi, da rinviare all’esercizio futuro, quando troveranno il correlato ricavo. Pertanto, se al 31/12 vi sono merci in rimanenza, per calcolare il reddito dell’esercizio è necessario togliere dai costi sostenuti per il loro acquisto il valore attribuito alle rimanenze. Le rimanenze finali di merci, come abbiamo già visto precedentemente, possono essere iscritte nella Situazione economica secondo due diverse modalità: nella sezione dei ricavi, a rettifica indiretta dei costi per l’acquisto delle merci, oppure portando il valore a esse attribuito in detrazione dei costi di acquisto, così da determinare il costo delle merci vendute. Nella Situazione patrimoniale il valore delle rimanenze di merci si iscrive qualunque sia la modalità di rappresentazione nella Situazione economica, tra le attività in quanto elemento del patrimonio che darà la sua utilità nell’esercizio futuro (costo sospeso).
{Esempio} 6 Rimanenze di merci L’impresa Victor Zamora, al suo primo anno di attività, ha acquistato durante l’esercizio n merci per 600 000 euro, conseguendo ricavi per la vendita di parte di tali merci di 800 000 euro. Al 31/12 nel magazzino dell’impresa risultano merci non ancora vendute valutate 50 000 euro. Esaminiamo come i costi, i ricavi e le rimanenze delle merci figurano nella Situazione economica e nella Situazione patrimoniale redatte al 31/12.
Mentre i costi per l’acquisto e i ricavi per la vendita delle merci sono misurati, rispettivamente, da debiti verso fornitori e da crediti verso clienti, il valore attribuito alle rimanenze deriva da valutazioni del soggetto aziendale effettuate, come vedremo in seguito, nel rispetto delle norme del codice civile. Per meglio evidenziare i valori con i quali le merci partecipano al reddito dell’esercizio si preferisce far apparire nella Situazione economica gli importi integrali dei costi di acquisto, dei ricavi di vendita e delle rimanenze finali.
Situazione economica dell’esercizio n Costi Costi di acquisto delle merci
Ricavi 600 000, 00 Ricavi di vendita delle merci Rimanenze finali di merci
800 000, 00 50 000, 00
Situazione patrimoniale al 31/12/n Attività Merci
Passività e netto 50 000, 00
Le merci in rimanenza al 31/12/n costituiscono, in base al principio della continuità di vita dell’azienda, le esistenze iniziali del nuovo esercizio che si apre all’1/01/ n+1. Le esistenze iniziali rappresentano dei costi di competenza dell’esercizio n+1 poiché le merci saranno vendute nello stesso esercizio (troveranno il loro correlato ricavo). Esse saranno quindi iscritte nella Situazione economica dell’esercizio n+1 nella sezione dei
costi, unitamente a quelli sostenuti per i nuovi acquisti di merci. Supponendo che durante l’esercizio n+1 l’impresa abbia acquistato merci per 700 000 euro, ottenuto ricavi di vendita delle merci per 850 000 euro e che le rimanenze finali di merci al 31/12/n+1 siano valutate 60 000 euro, la Situazione economica dell’esercizio n+1 evidenzierà quanto segue:
Situazione economica dell’esercizio n+1 Costi Esistenze iniziali di merci Costi di acquisto delle merci
Ricavi 50 000, 00 Ricavi di vendita delle merci 700 000, 00 Rimanenze finali di merci
850 000, 00 60 000, 00
99
Abilità
Costi e ricavi a manifestazione finanziaria anticipata • Situazione patrimoniale • Situazione economica
Determinare costi e ricavi di competenza economica dell’esercizio con manifestazione finanziaria anticipata • iscrivere le voci nella Situazione economica e nella Situazione patrimoniale
Inserisci nella Situazione economica e nella Situazione patrimoniale le voci e i relativi importi collegati alle seguenti operazioni. Situazione patrimoniale
Costi
Ricavi
Attività
Passività
In data 1/08 pagato anticipatamente il canone annuo di vigilanza notturna di 9 600 euro
............................. .............................
............................. .............................
............................. .............................
............................. .............................
In data 1/09 riscosso anticipatamente il fitto semestrale di 5 100 euro su un fabbricato concesso in locazione a terzi
............................. .............................
............................. .............................
............................. .............................
............................. .............................
Le rimanenze di merci al 31/12 vengono valutate 16 000 euro
............................. .............................
............................. .............................
............................. .............................
............................. .............................
• •
tra le passività, a rettifica indiretta del costo pluriennale;
Costi pluriennali
Vita utile È il periodo di tempo nel quale il fattore produttivo è idoneo a dare all’impresa la sua utilità economica.
Ammortamento È il procedimento mediante il quale un costo pluriennale viene ripartito tra più esercizi di durata utile del bene.
tra le attività, in diretta detrazione del costo pluriennale cui il fondo ammortamento si riferisce.
L’ammortamento ha inizio nel momento in cui il bene entra in funzione e termina quando lo stesso ha ceduto completamente la sua utilità, situazione che contabilmente si verifica quando la somma delle quote accantonate nel fondo ammortamento è uguale al costo originariamente sostenuto per acquisire il fattore produttivo.
{Esempio} 7 Ammortamento di un automezzo All’inizio dell’esercizio n, l’impresa Mario Foglia ha acquistato un automezzo destinato al trasporto delle merci del costo di 60 000 euro. L’automezzo ha una vita utile stimata di 5 anni e si ritiene opportuno farlo partecipare al reddito dell’esercizio con quote costanti di ammortamento del 20%. Determiniamo la quota di ammortamento di competenza di ciascun esercizio e iscriviamo le voci e i valori nella Situazione economica e nella Situazione patrimoniale.
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
I fattori produttivi a lungo ciclo di utilizzo come i fabbricati, gli impianti, gli automezzi, i brevetti, i software ecc. rappresentano costi pluriennali, ossia costi comuni a più esercizi. Al 31/12, per determinare il costo di competenza economica di tali fattori della produzione, occorre suddividere il costo pluriennale in base agli anni della sua vita utile attraverso il procedimento di ammortamento. L’ammortamento rappresenta la quota di costo pluriennale di competenza dell’esercizio e, pertanto, si iscrive nella Situazione economica; le quote di ammortamento che anno dopo anno vengono calcolate affluiscono nel fondo ammortamento che esprime il consumo (deperimento fisico e superamento tecnologico) complessivo del fattore produttivo pluriennale. Il fondo ammortamento si può iscrivere nella Situazione patrimoniale secondo due diverse modalità:
m2
Situazione economica
u3
Conoscenze
Il reddito e il patrimonio aziendale
{Ora tocca a te!}
100
Il costo sostenuto per l’acquisto dell’automezzo di 60 000 euro deve essere ripartito in cinque quote costanti, pertanto in ciascun esercizio la quota di ammortamento (costo di competenza) è pari a: euro (60 000 × 20%) = euro 12 000 ammortamento automezzo da iscrivere nella Situazione economica Le quote di ammortamento via via calcolate affluiscono nel fondo ammortamento così che nella Situazione patrimoniale, attraverso il raffronto tra il costo sostenuto e il corrispondente fondo ammortamento, sia possibile evidenziare il valore attribuibile all’utilità futura del bene. Situazione economica dell’esercizio n Costi Ammortamento automezzi
Ricavi 12 000, 00
Situazione patrimoniale al 31/12/n Attività Automezzi
Passività e netto 60 000, 00 Fondo ammortamento automezzi
12 000, 00
Il fondo ammortamento automezzi rappresenta una rettifica indiretta del costo sostenuto per l’automezzo, il cui valore residuo al 31/12/n è di euro (60 000 – 12 000) = euro 48 000. Alternativamente, nella Situazione patrimoniale si sarebbe potuto iscrivere il valore dell’automezzo al netto del proprio fondo ammortamento. Situazione patrimoniale al 31/12/n Attività Automezzi Fondo ammortamento automezzi Valore residuo
Passività e netto 60 000, 00 – 12 000, 00 48 000, 00
Al termine del primo anno di utilizzo del bene strumentale, il fondo ammortamento ha un valore uguale alla quota di ammortamento di competenza dell’esercizio; negli anni successivi, mentre la quota di ammortamento iscritta nella Situazione economica resta costante, il fondo ammortamento aumenta progressivamente fino a raggiungere un importo uguale al costo pluriennale sostenuto per il suo acquisto. Pertanto nell’esercizio n+1, il fondo ammortamento automezzi diventa pari a euro (12 000 + 12 000) = euro 24 000, mentre il valore residuo dell’automezzo indicato nella Situazione patrimoniale è di euro (60 000 – 24 000) = euro 36 000. Situazione economica dell’esercizio n+1 Costi Ammortamento automezzi
Ricavi 12 000, 00
Situazione patrimoniale al 31/12/n+1 Attività Automezzi
Passività e netto 60 000, 00 Fondo ammortamento automezzi
24 000, 00
Alla fine del quinto anno di utilizzo, l’automezzo ha ceduto interamente la sua utilità e risulta perciò completamente ammortizzato (il valore residuo è pari a zero). Situazione economica dell’esercizio n+4 Costi Ammortamento automezzi
Ricavi 12 000, 00
Situazione patrimoniale al 31/12/n+4 Attività Automezzi
Passività e netto 60 000, 00 Fondo ammortamento automezzi
60 000, 00
101
{esercitazione} Determinazione del reddito d’esercizio e del patrimonio di funzionamento L’impresa Mario Bonaffini, che svolge un’attività commerciale all’ingrosso, presenta all’inizio dell’anno n1 i seguenti elementi del patrimonio:
Passività e netto Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento attrezzature Debiti v/fornitori Totale passività Patrimonio netto Totale a pareggio
192 000, 64 000, 150 280, 406 280, 505 800, 912 080,
00 00 00 00 00 00
Durante l’anno n1 vengono compiute le operazioni qui riassunte e indicate: 1. acquistate merci per 1 650 000 euro, regolamento dilazionato; 2. vendute merci per 1 966 725 euro, regolamento dilazionato; 3. riscossi da clienti a mezzo banca 1 750 800 euro; 4. sostenuti i seguenti costi, tutti regolati a mezzo c/c bancario: costi di trasporto 26 600 euro, costi postali e telefonici 20 928 euro, costi per il personale 84 030 euro, costi vari 19 160 euro; 5. stipulato contratto di manutenzione delle attrezzature e pagato in data 1/06 il canone annuo anticipato di 3 000 euro; 6. pagati a fornitori a mezzo banca 1 546 000 euro; 7. pagati tramite c/c bancario interessi passivi a fornitori per 1 600 euro; 8. maturati interessi attivi bancari sul c/c per 275 euro. Determiniamo a fine anno il risultato economico d’esercizio e il patrimonio di funzionamento, tenendo conto delle seguenti rettifiche e integrazioni: • le merci in rimanenza ammontano a 210 800 euro; • le attrezzature vengono ammortizzate del 20%; • i fabbricati vengono ammortizzati del 4%, il valore da ammortizzare è di 320 000 euro. Per ragioni di semplicità si è supposto che tutti i movimenti relativi ai pagamenti e alle riscossioni dell’impresa considerata siano regolati tramite c/c bancario. Ciò non è però molto lontano dalla realtà, in quanto oggi la massa dei movimenti finanziari si effettua appunto attraverso banca e solo alcune spese o alcuni incassi avvengono in denaro contante. Sempre per ragioni di semplicità, in questa esercitazione abbiamo tralasciato l’aspetto tributario. L’IVA, normalmente, non rappresenta per l’impresa né un costo né un ricavo e quindi non incide sulla determinazione del reddito d’esercizio. Esaminiamo l’aspetto economico della gestione, indicando dapprima i soli costi e ricavi che hanno avuto la loro manifestazione finanziaria nel corso dell’anno e le variazioni che tali manifestazioni hanno generato nel conto corrente bancario, nei crediti verso clienti, nei debiti verso fornitori. Componenti negativi del reddito (Costi) Acquisti di merci
Componenti positivi del reddito (Ricavi)
1 650 000, 00
Costi di trasporto
26 600, 00
Costi postali e telefonici
20 928, 00
Costi per il personale
84 030, 00
Costi vari
19 160, 00
Costi di manutenzione
3 000, 00
Interessi passivi a fornitori
1 600, 00
Vendite di merci Interessi attivi bancari
1 966 725, 00 275, 00
Il c/c bancario, poiché le entrate superano le uscite, presenta a fine esercizio un saldo a credito dell’impresa di 56 837 euro che scriviamo a pareggio nella colonna in cui l’importo è minore.
u3
00 00 00 00 00 00
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
400 000, 160 000, 165 000, 180 000, 7 080, 912 080,
m2
Attività Fabbricati Attrezzature Merci Crediti v/clienti C/c bancario Totale attività
Il reddito e il patrimonio aziendale
Situazione patrimoniale all’1/01/n1
102 Lo stesso procedimento si utilizza per determinare gli altri saldi: Movimentazione c/c bancario 1/01
Entrate
Fondi disponibili all’1/01/n1
Uscite
7 080
(3)
Riscossi crediti v/clienti
(4)
Pagati costi sostenuti nell’anno
(5)
Pagato canone annuo di manutenzione
(6)
Pagati debiti v/fornitori
(7)
Pagati interessi passivi a fornitori
(8)
Interessi attivi bancari
1 750 800 150 718 3 000 1 546 000 1 600 275
Saldo attivo di c/c
56 837
Totali
1 758 155
Movimentazione crediti v/clienti 1/01
Aumenti
Importo dei crediti esistenti all’1/01/n1
(2)
Aumento crediti per vendite di merci
(3)
Riscossi crediti a mezzo banca
Diminuzioni
180 000 1 966 725 1 750 800
Saldo
395 925
Totali
2 146 725
Movimentazione debiti v/fornitori 1/01
1 758 155
Diminuzioni
Importo dei debiti esistenti all’1/01/n1
(1)
Aumento debiti per acquisto merci
(6)
Pagati debiti a mezzo banca
2 146 725
Aumenti 150 280 1 650 000
1 546 000
Saldo
254 280
Totali
1 800 280
1 800 280
I costi e i ricavi sopra indicati non consentono l’immediato calcolo del reddito d’esercizio, ma devono essere integrati e rettificati al fine di determinarne la competenza. 1. Costo per le merci Il costo delle merci vendute di competenza economica dell’esercizio n1 è così calcolato: Esistenze iniziali Acquisti effettuati nell’anno n1 Rimanenze finali Costo delle merci vendute
euro euro euro – euro
165 000 1 650 000 1 815 000 210 800
euro
1 604 200
Nella Situazione economica successivamente presentata il costo delle merci di competenza dell’esercizio n1 viene evidenziato con il procedimento che prevede l’iscrizione integrale delle esistenze iniziali, dei costi di acquisto e delle rimanenze finali. 2. Il canone di manutenzione pagato anticipatamente per un anno il 1° giugno è di competenza dell’esercizio solo per 7 mesi, mentre i restanti 5 mesi riguardano l’esercizio successivo. Dobbiamo perciò rettificare l’importo del costo per il canone calcolando un risconto attivo: uscita monetaria risconto attivo 1/06/n1
31/12/n1 competenza economica
1/06/n2
103 3 000 × 5 = euro 1 250 12 Il canone di manutenzione di competenza ammonta quindi a: euro (3 000 – 1 250) = euro 1 750
Risconto attivo: euro
Il fondo ammortamento da iscrivere tra le passività nella Situazione patrimoniale diventa di: euro (192 000 + 12 800) = euro 204 800 Fondo ammortamento al 31/12/n1 Attrezzature commerciali Il costo storico originariamente sostenuto di 160 000 euro deve essere ammortizzato con l’aliquota del 20%, perciò la quota di costo di competenza dell’esercizio n1 è di: euro (160 000 × 20%) = euro 32 000 ammortamento di competenza dell’esercizio n1 Il fondo ammortamento da iscrivere nella Situazione patrimoniale tra le passività a rettifica indiretta del costo attribuito alle attrezzature commerciali è di: Fondo ammortamento attrezzature esistente all’1/01/n1 Quota di ammortamento di competenza esercizio n1
euro 64 000 euro 32 000
Fondo ammortamento al 31/12/n1
euro 96 000
Siamo ora in grado di redigere la Situazione economica, che accoglie i componenti integrati e rettificati del reddito d’esercizio, e la Situazione patrimoniale, che accoglie gli elementi finanziari del patrimonio e gli elementi economici di competenza futura.
u3
Fabbricati Il valore dei fabbricati iscritti nella Situazione patrimoniale all’1/01/n1 è di 400 000 euro; tale importo è comprensivo anche del valore dei terreni sui quali sono stati costruiti gli edifici. Poiché l’utilità dei terreni non si esaurisce, la quota di ammortamento deve essere calcolata solo sul costo storico degli edifici, pari a 320 000 euro: euro (320 000 × 4%) = euro 12 800 quota di ammortamento di competenza dell’esercizio n1
Il reddito e il patrimonio aziendale
3. I fabbricati e le attrezzature hanno partecipato al processo produttivo che è stato svolto nel periodo amministrativo; una quota del loro costo (ammortamento) deve concorrere alla determinazione del risultato economico. Contemporaneamente risulta ridotto per pari importo il valore sia dei fabbricati sia delle attrezzature.
Situazione economica dell’esercizio n1 165 000, 1 650 000, 26 600, 20 928, 84 030, 19 160, 1 750, 12 800, 32 000, 1 600, 2 013 868, 163 932, 2 177 800,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
Vendite di merci Interessi attivi bancari Rimanenze finali di merci
1 966 725, 00 275, 00 210 800, 00
Totale ricavi
2 177 800, 00
Situazione patrimoniale al 31/12/n1 Attività Fabbricati Attrezzature Merci Crediti v/clienti C/c bancario Risconti attivi Totale attività
Passività e netto 400 000, 160 000, 210 800, 395 925, 56 837, 1 250,
00 00 00 00 00 00
1 224 812, 00
Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento attrezzature Debiti v/fornitori Totale passività Patrimonio netto Patrimonio netto iniziale Utile d’esercizio Totale a pareggio
204 800, 96 000, 254 280, 555 080,
00 00 00 00
505 800, 00 163 932, 00 1 224 812, 00
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
Esistenze iniziali di merci Acquisti di merci Costi di trasporto Costi postali e telefonici Costi per il personale Costi vari Costi di manutenzione Ammortamento fabbricati Ammortamento attrezzature Interessi passivi a fornitori Totale costi Utile d’esercizio al lordo delle imposte Totale a pareggio
Componenti positivi del reddito (Ricavi)
m2
Componenti negativi del reddito (Costi)
104
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Reddito d’esercizio e patrimonio di funzionamento
Individuare e collegare i componenti del reddito d’esercizio e quelli del patrimonio di funzionamento
Esegui quanto richiesto. La Situazione patrimoniale al 31/12/n dell’impresa Sergio Davoli, redatta dopo aver determinato la competenza economica dei costi e dei ricavi, presenta, tra gli altri, i seguenti valori:
Situazione patrimoniale al 31/12/n Attività
Passività e netto
Impianti e macchinari Automezzi Merci Risconti attivi
40 000, 55 000, 15 600, 1 525,
00 00 00 00
Fondo ammortamento impianti e macchinari Fondo ammortamento automezzi Fondo responsabilità civile Mutui passivi Ratei passivi
12 000, 33 000, 1 000, 75 000, 1 250,
00 00 00 00 00
Inserisci nella Situazione economica dell’esercizio n le voci e gli importi corrispondenti, tenendo presente che: • gli impianti e i macchinari sono al loro secondo anno di utilizzo e sono ammortizzati con quote costanti del 15%; gli automezzi, al loro terzo anno di utilizzo, sono ammortizzati con quote costanti del 20%; • in data 1/09/n l’impresa ha ottenuto un mutuo di 75 000 euro, gli interessi al tasso 5% devono essere pagati in via posticipata ogni sei mesi; • in data 1/11/n l’impresa ha stipulato un contratto di assicurazione contro i furti versando anticipatamente il premio annuo di 1 825 euro; • l’impresa ha accantonato per il secondo esercizio consecutivo 500 euro nel fondo responsabilità civile.
Situazione economica dell’esercizio n Costi
Ricavi
......……....….…….........…….....................................
....................., .....
......……....….…….........…….....................................
....................., .....
......……....….…….........…….....................................
....................., .....
......……....….…….........…….....................................
....................., .....
......……....….…….........…….....................................
....................., .....
......……....….…….........…….....................................
....................., .....
......……....….…….........…….....................................
....................., .....
......……....….…….........…….....................................
....................., .....
......……....….…….........…….....................................
....................., .....
......……....….…….........…….....................................
....................., .....
06 La remunerazione dell’imprenditore L’impresa è in equilibrio economico quando in un certo periodo l’ammontare dei ricavi di competenza supera l’ammontare dei costi di competenza. La differenza tra i ricavi e i costi di competenza forma l’utile (reddito positivo), che costituisce il compenso spettante all’imprenditore o ai soci. In caso di reddito negativo i proprietari non ottengono alcun compenso, anzi subiscono una perdita che riduce il patrimonio netto dell’impresa. Il fatto che un’impresa ottenga un utile non significa che il capitale proprio sia remunerato “adeguatamente”. Il reddito è remunerativo solo se è di importo tale da compensare l’imprenditore:
• • • •
per il capitale investito nell’impresa; per il lavoro svolto personalmente nell’azienda; per il grado di rischio assunto; per la sua attività di coordinamento dei fattori produttivi, tipica della funzione imprenditoriale.
L’imprenditore che ha investito i propri capitali nell’attività aziendale vuole ricavare dalla stessa una remunerazione (interesse di computo) commisurata ai tassi di interesse di mer-
{Esempio} 1 Remuneratività del reddito conseguito L’imprenditore Matteo Sassi ha investito nella propria impresa 650 000 euro e ha conseguito in un anno un reddito di 130 000 euro. Il compenso per l’attività lavorativa svolta nell’impresa è stimato in 60 000 euro annui; sui capitali investiti, in base ai tassi correnti di mercato, si potrebbe percepire un interesse al tasso 5%. Valutiamo se il reddito conseguito può considerarsi remunerativo. Reddito conseguito (utile) Stipendio direzionale
euro 130 000 60 000
euro
32 500
Profitto (in senso economico)
– euro 92 500 euro 37 500
La gestione aziendale si trova in equilibrio economico e remunera tutti i fattori produttivi in essa impiegati. Il reddito può pertanto considerarsi remunerativo. L’imprenditore ottiene, infatti, oltre alla remunerazione del lavoro svolto e del capitale investito, anche un profitto per l’attività imprenditoriale vera e propria.
{Esempio} 2 Mancata remuneratività dell’attività imprenditoriale L’imprenditore Francesco Locatelli ha investito nella propria impresa 500 000 euro e ha conseguito in un anno un reddito di 60 000 euro. Egli svolge nell’azienda la sua attività di lavoro valutata in 48 000 euro annui. Il tasso medio corrente degli investimenti di mercato è 4%. Valutiamo se il reddito conseguito è remunerativo. Utile conseguito Stipendio direzionale Interessi di computo euro
euro 60 000 000 × 4 ( 500100 )=
Profitto (in senso economico)
euro
48 000
euro
20 000
– euro 68 000 – euro 8 000
Il calcolo mette in evidenza che il reddito non è remunerativo per l’imprenditore in quanto non vengono completamente remunerati i fattori produttivi (lavoro e capitale) impiegati.
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
000 × 5 ( 650100 )=
euro
m2
Interessi di computo euro
u3
cato. Inoltre, se l’imprenditore, come spesso accade nelle piccole e medie imprese, presta nella propria azienda un’attività lavorativa, il reddito deve consentirgli un compenso (stipendio direzionale) commisurato alla quantità e alla qualità del lavoro effettuato. Gestire un’impresa è economicamente conveniente quando il reddito positivo supera la somma dello stipendio direzionale e dell’interesse di computo, dando luogo a un profitto. Il profitto rappresenta la remunerazione della funzione imprenditoriale in senso stretto, intesa come attività di coordinamento e combinazione di fattori produttivi e assunzione di rischi. L’imprenditore non ha convenienza a gestire l’azienda quando il reddito dell’attività imprenditoriale non copre gli oneri figurativi (interesse di computo e stipendio direzionale). Egli infatti guadagnerebbe di più investendo i suoi capitali in titoli o depositandoli in banca e svolgendo la propria attività come lavoratore dipendente presso terzi. Nella Situazione economica di un’impresa non troviamo contabilizzati né lo stipendio direzionale né l’interesse di computo in quanto essi non provocano esborsi monetari e quindi non sono calcolati tra i costi materialmente sostenuti dall’azienda (come i salari e gli stipendi pagati ai dipendenti o gli interessi pagati a banche e ad altri finanziatori). Questo spiega perché tali costi sono chiamati oneri figurativi. Affinché l’investimento di energie e di capitali propri nell’impresa possa essere considerato remunerativo è necessario che l’utile conseguito sia superiore alla somma dello stipendio direzionale e dell’interesse di computo, dando quindi un profitto.
Il reddito e il patrimonio aziendale
105
106
07 Complementarità: funzionalità di parti o di oggetti che sono in rapporto reciproco, che si completano tra loro.
Classificazione degli impieghi
Classificazione e valutazione degli elementi del patrimonio
In un’impresa in funzionamento, gli elementi del patrimonio vengono così classificati: • gli impieghi secondo la loro destinazione; • i finanziamenti secondo la loro provenienza. Ogni investimento adempie a una determinata funzione ed è legato agli altri da vincoli di complementarità. A seconda della destinazione nei processi aziendali e della durata dell’investimento, gli impieghi si classificano in due gruppi:
• •
attivo immobilizzato; attivo circolante. L’attivo immobilizzato è costituito da quei beni che sono destinati a permanere per lungo tempo nel patrimonio aziendale mantenendo la loro utilità per più anni.
Le attività immobilizzate si suddividono in:
• Brevetto Diritto di sfruttare economicamente un’invenzione in esclusiva per un certo periodo di tempo.
Diritto d’autore
•
Diritto di sfruttare economicamente una data opera (scritto, musica ecc.), cioè di pubblicarla e di diffonderla in esclusiva.
Diritto di concessione Diritto, accordato dallo Stato o da altri enti pubblici a cui spetta per legge, di sfruttare in esclusiva miniere e corsi d’acqua o di esercitare determinati servizi in condizioni di monopolio.
•
Marchio di fabbrica Segno distintivo (costituito da un simbolo, da una figura, da parole) dei prodotti di un’impresa che attribuisce loro una “identità” .
immobilizzazioni immateriali: sono beni a utilità pluriennale di natura non materiale, dato che di tangibile vi è solo il documento che certifica il sostenimento dei relativi costi. Sono costituiti da: – diritti, il cui sfruttamento dovrà essere pagato ai titolari (per esempio: brevetti, diritti d’autore, diritti di concessione, marchi di fabbrica); – oneri pluriennali, che sono costi la cui utilità si manifesta in più esercizi (costi di impianto sostenuti per la costituzione dell’impresa, costi di ampliamento, costi di sviluppo che daranno la loro utilità per più esercizi); immobilizzazioni materiali: posseggono il duplice requisito della materialità e dell’utilità pluriennale; sono costituite dai beni strumentali che caratterizzano la struttura tecnico-organizzativa dell’impresa (fabbricati, impianti, attrezzature, automezzi, arredi, macchine contabili ed elettroniche ecc.). Sono fattori produttivi a medio o lungo ciclo di utilizzo e i mezzi finanziari in essi investiti restano immobilizzati per molto tempo, in quanto si tratta di investimenti finalizzati allo svolgimento dell’attività dell’impresa. Il disinvestimento ha luogo solo quando questi beni vengono eliminati o sostituiti, cessando di essere impiegati nel processo produttivo; immobilizzazioni finanziarie: permangono a lungo nel patrimonio dell’impresa ma non sono strumentali per l’attività tipica aziendale; sono rappresentate da investimenti che consentono di esercitare il controllo su altre società attraverso il possesso di azioni o di quote (partecipazioni) o da finanziamenti concessi a terzi per durate medie o lunghe (per esempio: mutui attivi). L’attivo circolante è costituito da quei beni destinati alla vendita, al consumo o alla produzione che esauriscono la loro utilità in tempi brevi o da disponibilità finanziarie in attesa di impiego.
Fanno parte dell’attivo circolante:
•
• •
le rimanenze, costituite da scorte di beni destinati a essere utilizzati entro breve tempo nella produzione, venduti o consumati (materie prime, parti componenti, prodotti, merci e materie di consumo, come imballaggi, combustibili, materiale di cancelleria ecc.) e da costi sospesi inerenti a servizi pagati in via anticipata, di cui perdura ancora la possibilità di utilizzo (risconti attivi), che sono rimanenze contabili attive; i crediti, costituiti da importi da riscuotere con scadenza entro un anno, di natura commerciale (crediti verso clienti, cambiali attive) o finanziaria; le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni, e che comprendono gli strumenti finanziari che l’impresa detiene in portafoglio per periodi di tempo non lunghi. Questi costituiscono investimenti temporanei di liquidità in eccesso e sono comunque destinati a un rapido smobilizzo.
107 Fanno parte delle attività finanziarie non immobilizzate sia i titoli di debito (titoli di Stato e obbligazioni private) sia i titoli di capitale (azioni) destinati a essere ceduti entro breve tempo;
Patrimonio principale e accessorio
Immobilizzazioni e attivo circolante rappresentano gli impieghi dei finanziamenti che l’impresa ha raccolto a titolo di capitale proprio oppure a titolo di capitale di debito:
Classificazione dei finanziamenti
• •
i finanziamenti di capitale proprio coincidono con il patrimonio netto; i finanziamenti di capitale di debito coincidono con le passività in senso proprio; le passività comprendono sia i debiti sia i fondi per rischi e oneri.
Talvolta nella sezione delle passività (di destra) si iscrivono anche alcune poste di rettifica di voci dell’attivo come, per esempio, i fondi ammortamento che costituiscono passività improprie, in quanto non corrispondono a impegni verso terzi, liquidati, da liquidare o comunque temuti. Dette poste di rettifica possono essere, più opportunamente, detratte dalle specifiche voci delle attività (iscritte a sinistra) a cui si riferiscono. I finanziamenti di capitale di debito si distinguono, a seconda della loro durata, in:
• •
debiti a breve termine, con scadenza entro un anno (passività correnti); debiti a medio o lungo termine, con scadenza oltre un anno (passività consolidate).
La somma del patrimonio netto con le passività consolidate costituisce il capitale permanente e corrisponde all’ammontare dei mezzi che rimangono nell’impresa per tempi medio/ lunghi. Per determinare l’entità del patrimonio di un’impresa è necessario che gli elementi siano valutati, ossia espressi in un’unica unità di misura (la stessa moneta, nel nostro caso l’euro). I criteri di valutazione che devono essere applicati dalle imprese di minori dimensioni sono indicati nella tabella a pagina seguente. I criteri di valutazione previsti per le imprese di grandi dimensioni saranno illustrati nei volumi dedicati alla classe quarta e quinta.
Valutazione degli elementi patrimoniali
u3
Vi sono beni strettamente utilizzati nella gestione caratteristica dell’impresa, tipici dell’attività commerciale, industriale, di servizi ecc. che la stessa svolge, e altri che costituiscono solo degli investimenti redditizi di disponibilità liquide eccedenti le normali esigenze. I primi fanno parte del patrimonio principale, mentre i secondi fanno parte del patrimonio accessorio. Per esempio, in un’impresa che costruisce edifici per venderli, i fabbricati fanno parte del suo patrimonio principale. Fanno sempre parte del patrimonio principale i fabbricati strumentali, impiegati nel processo produttivo (come i capannoni di uno stabilimento, i locali adibiti a uffici o a magazzini di un’azienda industriale o commerciale). I fabbricati non utilizzati dall’impresa, ma dalla stessa affittati a terzi e che le rendono canoni di locazione, costituiscono invece elementi del patrimonio accessorio.
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
La suddivisione degli elementi del patrimonio tra immobilizzazioni e attivo circolante varia da impresa a impresa e, all’interno della stessa impresa, può variare da un periodo di tempo a un altro. Per esempio, gli elementi che compongono il patrimonio di un’impresa industriale sono diversi da quelli che compongono il patrimonio di un’impresa bancaria. Inoltre beni identici possono assolvere funzioni diverse a seconda dell’attività svolta. Un’impresa che fabbrica automezzi considera tali beni come facenti parte dell’attivo circolante (prodotti destinati alla vendita); al contrario, le imprese di trasporto che utilizzano gli automezzi come strumenti fondamentali per lo svolgimento della loro attività, li classificano come immobilizzazioni (beni strumentali da utilizzare per un lungo arco di tempo). Ogni impresa ha inoltre una propria composizione qualitativa del patrimonio, armonizzata con l’attività da svolgere, e tale composizione varia nel tempo. Un macchinario, acquistato per essere utilizzato nel processo tecnico di trasformazione, è un’immobilizzazione. Quando lo stesso macchinario diventa senescente o obsoleto e deve essere sostituito, cambia la destinazione: da bene strumentale facente parte dell’attivo immobilizzato diventa bene da vendere.
Il reddito e il patrimonio aziendale
le disponibilità liquide, costituite dagli assegni, dai valori in cassa e dai fondi depositati nei c/c postali e bancari in attesa di essere utilizzati.
m2
•
108 Criterio del valore nominale
All’elemento patrimoniale viene assegnato un valore coincidente con l’importo indicato nel titolo di credito. Si utilizza per i beni già espressi in moneta, come il denaro in cassa (banconote e monete), gli assegni, i valori bollati. Si valutano con tale criterio anche i debiti e le cambiali passive quando il loro valore nominale coincide con l’importo da pagare.
Criterio del presunto valore di realizzo
Si utilizza per i crediti e le cambiali attive quando si presume di non poter riscuotere l’intero importo e quindi si riduce il valore nominale per la parte che si ritiene di non poter incassare a causa di insolvenze, sconti e abbuoni.
Criterio del costo storico diminuito delle quote di ammortamento
Riguarda i beni a utilità pluriennale (immobilizzazioni immateriali e materiali) il cui valore deve essere ridotto annualmente, attraverso il procedimento di ammortamento, in relazione alla residua possibilità di utilizzazione. Il costo storico comprende anche tutti i costi accessori (trasporto, installazione, collaudo ecc.) sostenuti per acquistare il bene.
Criterio del costo storico rivalutato
Si può utilizzare per i beni pluriennali quando, in periodi di elevata inflazione, il valore delle immobilizzazioni iscritte nella Situazione patrimoniale (valutate con il criterio del costo storico al netto delle quote di ammortamento) non corrisponde al reale valore monetario del bene, aumentato a causa del deprezzamento della moneta. La rivalutazione monetaria dei beni strumentali deve essere prevista da un’apposita legge.
Criterio del costo di acquisto o di produzione
Le rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci devono essere valutate al costo di acquisto, ovvero al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato alla chiusura dell’esercizio, se minore. Il costo di acquisto, oltre al prezzo, comprende anche i costi accessori di diretta imputazione, come i costi di trasporto, di assicurazione, di facchinaggio ecc. I prodotti finiti si valutano al costo di produzione, ossia al costo che l’impresa ha sostenuto per fabbricare i prodotti.
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Elementi del patrimonio
Classificare gli elementi del patrimonio
Indica con una crocetta a quale raggruppamento appartengono i seguenti elementi del patrimonio. Attività Attivo immobilizzato
Attivo circolante
Passività Passività consolidate
Passività correnti
Costi di impianto Materie di consumo Automezzi Debiti verso fornitori Merci Crediti verso clienti Mutui attivi Denaro in cassa Mutui passivi Risconti attivi Banche c/c passivi Software Ratei passivi
08
Relazioni tra attività, passività e patrimonio netto
La somma dei valori attribuiti a tutte le attività dell’impresa prende il nome di patrimonio lordo. La differenza fra i totali delle attività e delle passività è detta patrimonio netto. Di una impresa è opportuno conoscere sia l’entità del patrimonio lordo sia l’entità del patrimonio netto. Analizzando, per esempio, i prospetti delle Situazioni patrimoniali riportati di
109 seguito, riguardanti due distinte imprese, possiamo notare che esse presentano un patrimonio netto di eguale importo, pari a 400 000 euro; le loro caratteristiche e dimensioni sono però molto diverse. La prima impresa dispone di un patrimonio lordo di 912 800 euro ed è di maggiori dimensioni, la seconda dispone di un patrimonio lordo di soli 610 200 euro. Le diversità esistenti tra le due imprese non sono evidenziate dal patrimonio netto ma dal patrimonio lordo.
Situazione patrimoniale al 31/12/n dell’impresa Aldo Bianchi Attività
Passività e netto Debiti a medio e lungo termine Mutui passivi
138 000, 00
Debiti a breve termine
Automezzi
127 000, 00
Debiti verso fornitori
Attivo circolante
205 000, 00 272 500, 00
Banche c/c passivi
35 300, 00
Merci
144 000, 00
Totale passività
512 800, 00
Crediti verso clienti
267 000, 00
Patrimonio netto
400 000, 00
Totale a pareggio
912 800, 00
Denaro in cassa
Il reddito e il patrimonio aziendale
226 000, 00
Attrezzature
10 800, 00
Totale attività
912 800, 00
Situazione patrimoniale al 31/12/n dell’impresa Renzo Neri Passività e netto 112 000, 00 66 000, 00 92 000, 00 115 000, 221 000, 4 200, 610 200,
00 00 00 00
Debiti a medio e lungo termine Mutui passivi Debiti a breve termine Debiti verso fornitori Banche c/c passivi Totale passività Patrimonio netto
123 000, 26 200, 210 200, 400 000,
Totale a pareggio
610 200, 00
u3
Attività Immobilizzazioni Fabbricati Attrezzature Automezzi Attivo circolante Merci Crediti verso clienti Denaro in cassa Totale attività
61 000, 00 00 00 00 00
Nella prima impresa i capitali di debito sono di importo superiore al capitale proprio (indicato dal patrimonio netto); l’impresa è quindi sottocapitalizzata. La seconda impresa invece presenta una buona capitalizzazione. Se indichiamo con A le attività, con P le passività e con N il patrimonio netto, possiamo riscontrare le seguenti relazioni corrispondenti ad altrettanti casi:
• • • •
A=N le attività sono uguali al patrimonio netto;
•
L’impresa non ha debiti; il patrimonio lordo coincide con il patrimonio netto. L’impresa risulta finanziata solo con capitale proprio. Questo caso si riscontra in sede di costituzione, mentre è piuttosto raro durante la gestione.
A=N
•
L’impresa ha dei debiti e il patrimonio netto viene calcolato come differenza tra attività e passività. Questo caso è il più diffuso nelle imprese in normali condizioni di funzionamento. Dalla relazione:
A>P
A>P le attività sono maggiori delle passività; A=P le attività sono uguali alle passività; P>A le attività sono minori delle passività.
Attività
–
Passività
=
Patrimonio netto
+
Patrimonio netto
otteniamo, attraverso un semplice passaggio algebrico, Attività
=
Passività
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
Fabbricati
m2
Immobilizzazioni
110 mettendo in evidenza che le attività sono finanziate in parte con capitale di debito (P) e in parte con capitale proprio, che nell’impresa individuale coincide con il patrimonio netto (N).
A=P
•
L’impresa non dispone di capitale proprio; le attività sono uguali alle passività. Questo caso, piuttosto raro, è legato a una situazione anomala e patologica dell’impresa.
P>A
•
I debiti superano le attività; la differenza tra attività e passività ha segno negativo e prende il nome di passivo netto o deficit patrimoniale, che indichiamo con la lettera D. L’impresa non ha quindi un capitale proprio, anzi il deficit indica l’insufficienza delle attività nel far fronte agli impegni assunti verso i finanziatori diversi dal proprietario o dai soci. La relazione: Passività
Attività
–
=
Deficit patrimoniale
può essere anche scritta, con un semplice passaggio algebrico: Attività
Liquidazione giudiziale Vendita dei beni dell’impresa in seguito a uno stato dichiarato di crisi o di insolvenza.
+
Deficit patrimoniale
=
Passività
Una situazione del genere è indice di gravissimo squilibrio patrimoniale ed è quindi chiaramente patologica. Essa è tipica delle imprese in dissesto (default), per le quali si dà corso alla liquidazione giudiziale oppure a un concordato con i creditori per il realizzo delle attività e l’estinzione parziale delle passività. A questo punto è opportuno ribadire un concetto assai importante: il patrimonio netto è un “risultato” numerico, derivante dalla differenza tra attività e passività; esso non può dunque identificarsi con i singoli beni. Analogamente, il passivo netto o deficit è un risultato numerico, derivante dalla differenza tra passività e attività e anche esso non può identificarsi con una o più passività aziendali.
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Relazioni tra attività, passività e patrimonio netto
Determinare il patrimonio netto e il deficit patrimoniale
Completa la Situazione patrimoniale di seguito presentata e cancella il termine errato nelle frasi che seguono. Situazione patrimoniale al 31/12/n Attività
Passività e netto
Immobilizzazioni
.................
Attivo circolante Totale attività
120 000 400 000
…....….……..................
Totale a pareggio
Debiti a medio e lungo termine
700 000
Debiti a breve termine
300 000
.................
1 000 000
Totale passività
1 000 000
1. Il deficit patrimoniale si verifica quando l’importo dei debiti è maggiore/minore di quello degli investimenti effettuati. 2. Se tutti gli investimenti sono finanziati con capitale di debito/capitale proprio, il patrimonio netto è pari a zero. 3. Il patrimonio netto è positivo se l’importo della attività/passività è maggiore dei debiti.
111
09 Parti ideali del patrimonio netto
=
Patrimonio netto all’1/01/n1
+/–
Reddito d’esercizio
Se invece durante l’anno vi sono stati nuovi apporti o prelevamenti: Patrimonio netto al 31/12/n1
=
Patrimonio netto all’1/01/n1
Nuovi apporti dell’imprenditore
+
–
Prelevamenti per esigenze extragestione
+/–
Reddito d’esercizio
+
Nuovi apporti dell’imprenditore
u3
Il reddito d’esercizio è l’incremento (utile) o il decremento (perdita) che il patrimonio netto subisce per effetto della gestione durante un periodo amministrativo.
Con una semplice equivalenza, è possibile calcolare il reddito d’esercizio con procedimento sintetico come differenza fra il patrimonio netto alla fine del periodo amministrativo e il patrimonio netto all’inizio dello stesso periodo. Se durante l’anno vi sono stati apporti e prelevamenti il reddito d’esercizio sarà uguale a: Reddito d’esercizio
=
Patrimonio netto al 31/12/n1
–
(
Patrimonio netto all’1/01/n1
–
Prelevamenti per esigenze extragestione
Nelle imprese collettive il patrimonio netto si scompone in più parti ideali che saranno meglio esaminate trattando le società.
{Esempio} 1 Calcolo del patrimonio netto a fine periodo amministrativo All’inizio del periodo amministrativo, il patrimonio netto dell’impresa Fulvio Martelli è di 486 000 euro. Per usufruire della favorevole situazione di mercato, l’imprenditore decide di incrementare la produzione. Pertanto acquista nuovi macchinari e, per far fronte alla spesa, apporta in denaro 104 000 euro. Durante l’anno, per esigenze familiari, l’imprenditore effettua a più riprese prelevamenti per complessivi 44 000 euro. A fine periodo amministrativo la Situazione economica evidenzia un reddito d’esercizio di 66 400 euro. Determiniamo a quanto ammonta il patrimonio netto a fine esercizio. Possiamo osservare che il reddito conseguito di 66 400 euro è stato per 44 000 euro prelevato dall’imprenditore per esigenze familiari, mentre la differenza di 22 400 euro non è stata prelevata ed è andata a incrementare il capitale proprio. Il capitale proprio investito nell’impresa, oltre che per l’utile non prelevato, si è incrementato anche grazie a un nuovo apporto di 104 000 euro effettuato nel corso dell’anno dal titolare dell’impresa. Il patrimonio netto a fine periodo amministrativo viene così calcolato: Patrimonio netto all’inizio del periodo amministrativo Nuovi apporti dell’imprenditore Utile d’esercizio Prelevamenti extragestione Autofinanziamento per utile non prelevato Patrimonio netto a fine periodo amministrativo
euro + euro euro
486 000 104 000 590 000
+ euro euro
22 400 612 400
euro 66 400 – euro 44 000
) La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
Patrimonio netto al 31/12/n1
Imprese individuali
m2
Nelle imprese individuali, se durante il periodo amministrativo l’imprenditore non effettua né apporti né prelievi, vale la seguente relazione:
Il reddito e il patrimonio aziendale
Il capitale proprio conferito dall’imprenditore individuale o dai soci di una società alla nascita dell’impresa corrisponde al patrimonio netto di costituzione, ossia alla differenza iniziale fra attività e passività. Successivamente il patrimonio netto si modifica sia perché possono essere effettuati nuovi apporti o prelevamenti per cause extragestione (per esempio il proprietario preleva denaro contante per spese di carattere personale), sia perché la gestione aziendale produce utili o genera perdite. L’importo del patrimonio netto dell’impresa viene generalmente scomposto in parti ideali.
112
{Esempio} 2 Calcolo del reddito d’esercizio con procedimento sintetico L’impresa commerciale Alberto Rozzi presenta, all’inizio dell’esercizio n1, un patrimonio netto di 616 000 euro. Durante l’esercizio l’imprenditore effettua ulteriori apporti per 48 400 euro e preleva per esigenze personali 84 700 euro. A fine esercizio il patrimonio netto dell’impresa ammonta a 682 000 euro. Calcoliamo il reddito conseguito dall’impresa Alberto Rozzi nell’esercizio n1. Il reddito conseguito può essere calcolato come segue: Patrimonio netto al 31/12/n1 Patrimonio netto all’1/01/n1 Prelevamenti extragestione Nuovi apporti dell’imprenditore
euro
682 000
– euro euro
579 700 102 300
euro 616 000 – euro 84 700 euro 48 400
Reddito d’esercizio (utile)
Struttura del patrimonio di un’impresa individuale svolgente attività industriale al 31/12/20.. ATTIVO IMMOBILIZZATO Immobilizzazioni immateriali • Costi di impianto e di ampliamento • Costi di sviluppo • Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno • Software • Concessioni, licenze, marchi ecc. (al netto dei fondi ammortamento) Immobilizzazioni materiali • Terreni e fabbricati • Impianti e macchinari • Attrezzature commerciali • Altri beni strumentali (arredamento, automezzi, macchine d’ufficio ecc.) (al netto dei fondi ammortamento) Immobilizzazioni finanziarie • Crediti a medio/lungo termine (mutui attivi) ATTIVO CIRCOLANTE Costi sospesi (rimanenze attive) • Materie prime e materie di consumo • Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati • Prodotti finiti • Risconti attivi Crediti • Crediti v/clienti • Cambiali attive • Crediti diversi • Ratei attivi
PATRIMONIO NETTO • Patrimonio netto all’1/01 • Apporti effettuati nell’anno • Prelevamenti extragestione durante l’anno • Utile d’esercizio (o perdita d’esercizio)
FONDI RISCHI E ONERI • Fondo per imposte • Fondo responsabilità civile • Fondo garanzia prodotti • Fondo manutenzioni programmate
DEBITI A MEDIO/LUNGO TERMINE • Mutui passivi • Sovvenzioni a medio termine • Debiti per trattamento di fine rapporto
DEBITI A BREVE TERMINE • Banche c/c passivi • Debiti v/fornitori • Cambiali passive • Debiti tributari • Debiti v/Istituti previdenziali • Debiti diversi • Ratei passivi
RICAVI SOSPESI (rimanenze passive) • Risconti passivi
Disponibilità liquide • Banche c/c attivi • C/c postale • Assegni • Denaro e valori in cassa Totale attività
Totale passività e patrimonio netto
113
10 L’equilibrio patrimoniale e finanziario
PATRIMONIO NETTO
È una forma di finanziamento a tempo determinato o indeterminato concesso dalle banche.
capitale permanente
PASSIVITÀ CONSOLIDATE ATTIVO CIRCOLANTE
PASSIVITÀ CORRENTI
•
L’esistenza di rapporti ottimali tra capitale proprio e capitale di debito, in altre parole se l’impresa è sufficientemente capitalizzata, quindi dotata di adeguati mezzi propri. In una situazione ottimale l’indebitamento non deve superare l’importo del capitale proprio. Un eccessivo ricorso al capitale di debito non solo comporta il pagamento di interessi passivi che possono alterare la redditività, ma compromette anche la crescita futura dell’impresa che troverà difficoltà nel reperire nuovi capitali perché i finanziatori potranno nutrire dubbi sulle sue effettive possibilità di rimborso.
•
L’esistenza di rapporti opportuni tra attivo immobilizzato e attivo circolante. Un’impresa è tanto più elastica e flessibile quanto più alta è la percentuale dell’attivo circolante rispetto all’attivo immobilizzato. Comunque il rapporto ottimale tra immobilizzazioni e attivo circolante dipende anche dal tipo di attività esercitata dall’impresa: è evidente che un’impresa industriale, che utilizza macchinari per le sue fasi di lavorazione, avrà un attivo immobilizzato maggiore rispetto a un’impresa commerciale, che invece non attua alcun processo tecnico di fabbricazione. L’attivo circolante, tuttavia, deve essere di entità tale da permettere all’impresa di far fronte alle necessità finanziarie di breve periodo.
Per poter effettuare un’analisi del patrimonio si deve procedere a una riclassificazione delle fonti e degli impieghi. In particolare le fonti dovranno essere raggruppate in:
•
capitale proprio, che nelle imprese individuali coincide con il patrimonio netto in quanto già comprensivo degli eventuali prelevamenti del proprietario; rappresenta un finanziamento permanente;
• •
passività consolidate (debiti scadenti oltre un anno); passività correnti (debiti scadenti entro un anno), comprendenti anche i ratei passivi e i risconti passivi.
Riclassificazione delle fonti e degli impieghi
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
ATTIVO IMMOBILIZZATO
Apertura di credito
u3
L’esistenza di corretti rapporti tra impieghi e fonti di finanziamento; i fattori produttivi a lungo ciclo di utilizzo, quali gli impianti, i macchinari, gli automezzi ecc., proprio perché destinati a permanere per lungo tempo nel patrimonio dell’impresa, devono essere finanziati da capitali che saranno rimborsati a medio/lungo termine (mutui passivi) o per i quali non è prevista una scadenza di rimborso (capitale proprio); invece le merci, le materie prime, i materiali di consumo e gli altri fattori a breve ciclo di utilizzo possono essere finanziati da capitali a breve scadenza, generalmente entro l’anno. Se si utilizzano fonti a breve, come per esempio un’apertura di credito a tempo determinato di 90 giorni, per finanziare fattori a lungo ciclo di utilizzo, come per esempio un macchinario, l’impresa, in caso di richiesta di rimborso, potrebbe trovarsi in difficoltà finanziarie. Infatti il ritorno monetario di un macchinario, realizzato attraverso la vendita dei prodotti, si attua in un arco di tempo lungo; la banca può invece richiedere il rimborso del prestito in qualunque momento. Una corretta relazione tra fonti e impieghi si verifica quando i debiti a medio/lungo termine sono di importo inferiore agli impieghi a medio/lungo termine e i debiti a breve termine sono di importo inferiore agli impieghi a breve termine.
m2
•
Il reddito e il patrimonio aziendale
L’analisi della struttura del patrimonio deve permettere all’imprenditore di verificare alcune condizioni, di seguito descritte.
114 Gli impieghi dovranno essere raggruppati in:
• • • • Struttura patrimoniale Insieme degli elementi e dei loro rapporti che compongono il patrimonio.
Redditività Capacità di produrre reddito.
attivo immobilizzato, al netto dei fondi ammortamento; rimanenze; crediti; disponibilità liquide.
La somma delle rimanenze, dei crediti e delle disponibilità liquide costituisce l’attivo circolante. La struttura patrimoniale di un’impresa viene messa in evidenza dal calcolo dei rapporti percentuali di composizione sia degli impieghi sia delle fonti di finanziamento. L’analisi della composizione degli impieghi mette in risalto il grado di rigidità o di elasticità del patrimonio attraverso il calcolo dei seguenti rapporti percentuali: Grado di rigidità=
Grado di elasticità=
Attivo immobilizzato Totale impieghi
×100
Attivo circolante Totale impieghi
×100
L’analisi della composizione delle fonti mette in rilievo il peso del ricorso alle diverse fonti di finanziamento attraverso il calcolo dei seguenti rapporti percentuali: Incidenza del capitale proprio = (indice di indipendenza finanziaria)
Capitale proprio Totale finanziamenti
×100
Passività correnti
Incidenza dei debiti a breve termine=
Totale finanziamenti
Incidenza dei debiti a medio/lungo termine=
Passività consolidate Totale finanziamenti
×100
×100
Poiché il totale dei finanziamenti è uguale al totale degli impieghi, nei rapporti precedenti al posto del totale dei finanziamenti può essere inserito il totale degli impieghi. Un’impresa è capitalizzata quando il capitale proprio è almeno uguale al capitale di debito, in altre parole quando si ha un indice di indipendenza finanziaria non inferiore al 50%. Il grado di capitalizzazione può anche essere valutato attraverso il calcolo del seguente indice: Grado di capitalizzazione=
Capitale proprio Capitale di debito
Se il rapporto è uguale a 1 significa che il capitale proprio è esattamente uguale al capitale di debito, ovvero l’indice di indipendenza finanziaria è 50%. La situazione, ovviamente, risulta migliore se il capitale proprio è maggiore di quello di debito. Se il rapporto è inferiore all’unità significa che il capitale di debito supera il patrimonio netto e quindi l’impresa è sottocapitalizzata.
ROE Congruità: convenienza, appropriatezza.
Dall’analisi patrimoniale è possibile ricavare anche un importante indicatore della redditività del capitale proprio: il ROE (Return On Equity). Esso è dato dal rapporto percentuale tra utile netto d’esercizio e capitale proprio. Per giudicarne la congruità è necessario metterlo a confronto con il rendimento di investimenti alternativi. ROE=
Reddito d’esercizio Capitale proprio
×100
115 Impresa con struttura patrimoniale e finanziaria equilibrata
Il reddito e il patrimonio aziendale
PASSIVITÀ CONSOLIDATE PASSIVITÀ CORRENTI
Impresa con struttura patrimoniale e finanziaria squilibrata
PASSIVITÀ CONSOLIDATE
ATTIVO CIRCOLANTE
PASSIVITÀ CORRENTI
L’impresa è sottocapitalizzata: infatti il capitale proprio (patrimonio netto) è decisamente inferiore al capitale di debito. Il capitale permanente (capitale proprio + passività consolidate) non è sufficiente per finanziare l’attivo immobilizzato che, pertanto, risulta finanziato anche con le passività correnti. L’attivo circolante non copre i debiti con scadenza entro l’anno.
u3
ATTIVO IMMOBILIZZATO
PATRIMONIO NETTO
{Esempio} 1 Analisi della struttura patrimoniale e finanziaria di un’impresa L’impresa industriale Giovanni Bellina presenta la seguente Situazione patrimoniale: Attività Impianti e macchinari
Passività e netto 350 000, 00 Patrimonio netto
519 000, 00
Attrezzature industriali
80 000, 00 Mutui passivi
Automezzi
50 000, 00 Sovvenzioni bancarie a medio termine
75 000, 00
Arredamento
20 000, 00 Debiti per TFR
25 000, 00
Materie prime
65 000, 00 Debiti verso fornitori
Prodotti finiti
110 000, 00 Cambiali passive
Crediti verso clienti
241 000, 00
Cambiali attive
37 000, 00
Banca c/c attivo
30 000, 00
Denaro in cassa
7 000, 00
Totale attività
990 000, 00 Totale passività e netto
Esaminiamo la struttura patrimoniale e finanziaria.
165 000, 00
190 000, 00 16 000, 00
990 000, 00
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
ATTIVO CIRCOLANTE
PATRIMONIO NETTO
m2
ATTIVO IMMOBILIZZATO
L’impresa è capitalizzata: infatti il patrimonio netto (che rappresenta il capitale proprio) è uguale al capitale di debito. L’attivo immobilizzato è interamente finanziato con il capitale permanente, vale a dire capitale proprio + passività consolidate. Specularmente l’attivo circolante è più che sufficiente per coprire i debiti con scadenza entro l’anno.
116 Procediamo alla riclassificazione delle attività e passività, tenendo conto che il debito per TFR rappresenta una passività consolidata e calcoliamo i rapporti di composizione: Impieghi
Importi
%
Attivo immobilizzato
500 000
Attivo circolante: Rimanenze Crediti Disponibilità liquide Totale impieghi
175 000 278 000 49,49 37 000 990 000 100,00
50,51
Fonti di finanziamento
Importi
%
Capitale proprio
519 000
52,42
Passività consolidate Passività correnti
265 000 206 000
26,77 20,81
Totale finanziamenti
990 000 100,00
L’impresa presenta l’attivo immobilizzato (50,51%) all’incirca uguale all’attivo circolante (49,49%), un ricorso prevalente al capitale proprio che nell’impresa individuale si identifica con il patrimonio netto (52,42%) rispetto al capitale di debito (47,58%), una forte presenza del capitale permanente (52,42% + 26,77% = 79,19%) rispetto ai finanziamenti a breve termine (20,81%). L’impresa considerata è, quindi, ben capitalizzata e presenta anche una soddisfacente correlazione tra fonti e impieghi; infatti il capitale permanente copre interamente l’investimento in fattori pluriennali a lento rigiro; specularmente l’attivo circolante è maggiore dei debiti di breve periodo essendo finanziato in parte anche dal capitale permanente.
{Esempio} 2 Analisi della struttura patrimoniale e finanziaria di un’impresa L’impresa Domenico Farina che svolge attività industriale presenta la seguente Situazione patrimoniale riclassificata: Impieghi Attivo immobilizzato
Importi 513 000
% 61,22
Attivo circolante: Rimanenze
123 000
Crediti
198 000
Disponibilità liquide Totale impieghi
Fonti di finanziamento
Importi
%
Capitale proprio
176 000
21,00
Passività consolidate
116 000
13,84
Passività correnti
546 000
65,16
Totale finanziamenti
838 000 100,00
38,78
4 000 838 000 100,00
Esaminiamo la struttura patrimoniale e finanziaria. L’impresa considerata è sottocapitalizzata. A fronte di impieghi per 838 000 euro, i finanziamenti di capitale proprio risultano di soli 176 000 euro, pari al 21% delle fonti. La struttura dell’attivo è rigida (l’attivo immobilizzato rappresenta il 61,22% del totale degli impieghi) e il capitale permanente (34,84%) non riesce a coprire l’investimento in immobilizzazioni che, pertanto, è finanziato in larga parte da debiti a breve scadenza. Ciò potrà creare all’impresa notevoli difficoltà, perché, presumibilmente, non sarà in grado di far fronte ai pagamenti alle scadenze dovute. La difficile situazione finanziaria dell’impresa rende urgenti dei provvedimenti di riequilibrio. Anzitutto è necessario ridurre l’indebitamento complessivo e/o aumentare il patrimonio netto. È inoltre opportuno effettuare ulteriori interventi che potrebbero consistere: • nell’ottenere dai creditori il consolidamento di una parte dei debiti a breve in debiti a medio termine, in modo da portare le passività correnti a un importo inferiore all’attivo circolante; • nell’ottenere dilazioni di pagamento dai fornitori e nel ridurre le dilazioni concesse ai clienti.
117
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Elementi del patrimonio aziendale • indici patrimoniali
Classificare gli elementi del patrimonio aziendale • calcolare e commentare gli indici
Quelli che seguono sono gli elementi che formano il patrimonio dell’impresa Giovanni Valli. Dopo aver individuato gli impieghi e le fonti di finanziamento, completa la Situazione patrimoniale riclassificata e calcola gli indici della struttura patrimoniale. Prepara infine un breve commento dei risultati ottenuti. Fabbricati
450 000
Software
30 000
Patrimonio netto
605 400
Debiti per TFR
96 400
Debiti verso fornitori
298 200
Banca c/c attivo
29 200
Automezzi
172 000
Mutui passivi
200 000 58 000
Crediti verso clienti
u3
Merci
368 400
Attrezzature commerciali
80 000
Denaro in cassa
12 400
Il reddito e il patrimonio aziendale
Leggi la situazione operativa ed esegui quanto richiesto.
Situazione patrimoniale riclassificata Fonti di finanziamento
Immobilizzazioni immateriali
................. Passività consolidate
Immobilizzazioni materiali
................. ................................
Totale attivo immobilizzato
................. Debiti per TFR
Attivo circolante
Totale passività consolidate
.................
.................
96 400 .................
.................................................
................. Passività correnti
.................................................
................. ................................
.................
.................................................
................. Totale capitale di debito
.................
Totale attivo circolante
.................
Totale impieghi
................. Totale finanziamenti
Grado di rigidità
.................
Grado di elasticità
.................
Incidenza del capitale proprio
.................
Incidenza dei debiti a medio/lungo termine
.................
Incidenza dei debiti a breve termine
.................
Grado di capitalizzazione
.................
.................
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
Capitale proprio
m2
Impieghi Attivo immobilizzato
118
Sintesi 1 3
lettura espressiva della sintesi
Il reddito globale è l’utile o la perdita derivante dalla gestione dell’impresa nell’arco della sua esistenza. Può essere calcolato con: • procedimento sintetico; • procedimento analitico.
Il reddito rappresenta l’incremento o il decremento del capitale proprio per efetto delle operazioni di gestione: • se il capitale proprio inale è maggiore del capitale proprio iniziale si ha un utile; • se il capitale proprio inale è minore del capitale proprio iniziale si ha una perdita.
2 4
Il reddito d’esercizio (utile o perdita) può essere calcolato con: • procedimento sintetico; • procedimento analitico.
5 7
Il patrimonio di funzionamento è rappresentato nella Situazione patrimoniale. Le attività sono costituite da: • Immobilizzazioni immateriali e materiali e inanziarie; • Attivo circolante, formato dalle rimanenze (rimanenze di magazzino e rimanenze contabili), dai crediti e dalle disponibilità liquide. Le passività sono costituite da: • debiti, commerciali e inanziari; • ratei passivi, fondi rischi e fondi oneri.
8
Per applicare il principio della competenza economica è necessario individuare: • i costi e i ricavi a manifestazione finanziaria posticipata; • i costi e i ricavi a manifestazione inanziaria anticipata; • i costi e i ricavi pluriennali.
Il reddito d’esercizio è dato dalla diferenza tra i ricavi e i costi di competenza del periodo amministrativo considerato. L’utile è remunerativo solo se copre gli oneri figurativi generando un profitto.
9 10
competenza economica regola in base alla quale le operazioni di gestione incidono sul reddito dell’esercizio a cui si riferiscono economicamente e non sul reddito dell’esercizio in cui si sono avuti i pagamenti e gli incassi manifestazione finanziaria se è attiva consiste in un’entrata di denaro, un aumento dei crediti o una diminuzione dei debiti; se invece è passiva è costituita da un’uscita di denaro, un aumento dei debiti o una diminuzione dei crediti
Per determinare il reddito d’esercizio occorre applicare il principio della competenza economica dei costi e dei ricavi. I costi e i ricavi di competenza aluiscono nella Situazione economica. I costi e i ricavi di competenza degli esercizi successivi aluiscono nella Situazione patrimoniale.
6
Patrimonio netto = Attività – Passività
dell’impresa occorre calcolare: • il grado di rigidità/elasticità; • l’incidenza del capitale proprio; • l’incidenza dei debiti a breve e a medio/lungo termine; • il grado di capitalizzazione.
Per esigenze amministrative la gestione aziendale viene suddivisa in periodi della durata di un anno. Il reddito relativo a ciascun periodo amministrativo è denominato reddito d’esercizio.
La redditività del capitale proprio investito nell’attività imprenditoriale è espressa dal ROE.
rimanenze contabili sono costi sospesi, vale a dire costi da rinviare agli esercizi successivi oneri figurativi costi che non si iscrivono nella Situazione economica perché non comportano uscite di denaro profitto compenso spettante all’imprenditore per l’attività svolta all’interno dell’azienda ROE – Return On Equity: è dato dal rapporto percentuale tra Reddito d’esercizio e Capitale proprio
ABILITÀ
• Reddito globale e reddito d’esercizio • Competenza economica di costi e ricavi • Situazione patrimoniale e Situazione economica • Condizioni di equilibrio patrimoniale e finanziario
• Determinare la competenza economica dei costi e dei ricavi • Calcolare il reddito d’esercizio e il patrimonio di funzionamento • Classificare gli elementi del patrimonio • Analizzare le condizioni di equilibrio patrimoniale e finanziario di un’impresa
e. La riscossione di interessi attivi di competenza
LIVELLO BASE 1 Indica la risposta corretta
dell’esercizio successivo dà luogo a:
(alcuni quesiti possono avere più risposte esatte).
a.
I costi di competenza economica di un esercizio comprendono:
1. 2. 3. 4.
i costi pluriennali i costi da rinviare agli esercizi successivi la quota di ammortamento dei costi pluriennali le rimanenze finali di merci
f.
Le rimanenze di merci:
1. sono costi sospesi 2. sono ricavi sospesi 3. entrano a far parte del reddito d’esercizio ma non del patrimonio di funzionamento 4. entrano a far parte sia del reddito d’esercizio sia del patrimonio di funzionamento
3. un rateo attivo 4. un risconto passivo
h. Un ricavo è di competenza di un esercizio quando: 1. ha nell’esercizio la sua manifestazione finanziaria 2. trova nell’esercizio il costo dal quale deriva 3. viene realizzato nell’esercizio 4. conserva la sua utilità per più esercizi
un risconto attivo un rateo attivo un risconto passivo un rateo passivo
d. Il reddito globale è dato dalla differenza tra: 1. costi e ricavi di competenza dell’esercizio 2. capitale proprio finale e capitale proprio iniziale 3. entrate e uscite monetarie 4. attività e passività
2
g. Fanno parte del patrimonio di funzionamento: 1. i costi d’esercizio 2. i crediti e i debiti commerciali 3. i costi pluriennali 4. i debiti e i crediti finanziari
Una quota di ricavo già maturata con manifestazione finanziaria nell’esercizio successivo dà luogo a: 1. 2. 3. 4.
1. un risconto attivo 2. un rateo passivo
b. I ratei attivi misurano quote: 1. di costi di competenza economica dell’esercizio 2. di ricavi di competenza economica dell’esercizio 3. di costi da rinviare all’esercizio successivo 4. di ricavi da rinviare all’esercizio successivo c.
i.
Il capitale permanente è dato da:
1. patrimonio netto + passività consolidate 2. patrimonio netto + passività consolidate + passività correnti 3. attivo immobilizzato + passività consolidate 4. attivo immobilizzato + attivo circolante
Associa le espressioni della colonna di destra con quelle della colonna di sinistra. a. Cambiali attive
1. Debiti commerciali
b. Mutui attivi
2. Debiti finanziari
c. Costi di impianto
3. Patrimonio netto
d. Automezzi
4. Attivo circolante: rimanenze
e. Mutui passivi
5. Immobilizzazioni finanziarie
f. Debiti v/fornitori
6. Immobilizzazioni materiali
g. Utile d’esercizio
7. Immobilizzazioni immateriali
h. Merci in magazzino
8. Attivo circolante: crediti a
b
c
d
e
f
g
h
Verifica fine unità
CONOSCENZE
119
u3
unità
fine
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
Verifica
m2
TEST INTERATTIVI
• test in autoveriica su unità 3 • interrogazione simulata con speakeraggio
120
Verifica 3
unità
Completa la seguente tabella inserendo i dati mancanti. Patrimonio netto iniziale
Anni
4
fine
Prelevamenti extragestione
Reddito d’esercizio
1
498 000
2
.........................................
35 000 39 000
3
.........................................
.........................................
+ 65 490
4
.........................................
45 000
.........................................
Patrimonio netto finale
+ 12 450
.........................................
.........................................
510 000 416 700 497 000
Esamina la Situazione patrimoniale redatta al 31/12/n, completa i calcoli e il report di seguito riportati. Tieni presente che l’utile dell’esercizio è di 40 000 euro ed è stato interamente prelevato dall’imprenditore. Situazione patrimoniale al 31/12/n Impieghi
Fonti di finanziamento
Attivo Immobilizzato Immobilizzazioni immateriali Software Brevetti
15 000 34 000
Immobilizzazioni materiali Fabbricati Attrezzature commerciali Macchine d’ufficio Totale attivo immobilizzato
337 400 24 000 12 600 423 000
Attivo circolante Rimanenze Merci Risconti attivi Crediti Crediti verso clienti Disponibilità liquide Denaro in cassa Totale attivo circolante Totale impieghi
Grado di rigidità:
Grado di elasticità:
Incidenza del capitale proprio:
Incidenza dei debiti a medio/lungo termine:
Incidenza dei debiti a breve termine:
Grado di capitalizzazione:
ROE:
Report: rapporto, relazione.
Capitale proprio
400 000
Passività consolidate Mutui passivi Debiti per TFR
100 000 50 000
Totale passività consolidate Passività correnti Debiti v/fornitori Banche c/c passivi Ratei passivi
150 000
Totale passività correnti
390 000
Totale capitale di debito
540 000
Totale finanziamenti
940 000
366 000 21 500 2 500
90 000 1 200 418 800 7 000 517 000 940 000
........................................
Totale impieghi ........................................
Totale impieghi ........................................
Totale finanziamenti ........................................
Totale finanziamenti ........................................
Totale finanziamenti ........................................ ........................................
Reddito d’esercizio ........................................
× 100 = .................%
× 100 = ...................%
× 100 = ...................%
× 100 = ...................%
× 100 = ...................%
= 0,74
× 100 = 10%
121
LIVELLO INTERMEDIO/AVANZATO 5
Date le seguenti voci, indica quali sono i componenti del patrimonio e quali sono i componenti del reddito d’esercizio, precisando se si tratta di attività o passività, costi o ricavi d’esercizio. Voci
Componenti del patrimonio Attività
Componenti del reddito
Passività
Costi
Ricavi
Denaro in cassa Vendite di merci Merci Rimanenze finali di merci Fabbricati Ammortamento fabbricati
u3
Crediti v/clienti
Verifica fine unità
Report L’impresa risulta lievemente sottocapitalizzata perché il capitale proprio è ............................. del capitale di debito. La struttura patrimoniale e inanziaria è equilibrata in quanto l’attivo immobilizzato, pari a 423 000 euro, è interamente coperto dal ..............................................................., pari a ............................. euro. L’attivo corrente rappresenta il ............................. del totale impieghi ed è più che suiciente a coprire i debiti .............................. La struttura patrimoniale risulta elastica perché l’attivo immobilizzato è ............................. all’attivo corrente. La redditività del ............................................................... investito dall’imprenditore è stata del 10%.
Interessi attivi v/clienti Debiti v/fornitori Fitti passivi Risconti attivi Interessi passivi su mutui Mutui passivi Ratei passivi
Acquisti di merci Esistenze iniziali di merci Acconti versati ai fornitori
6
Individua se le seguenti operazioni di gestione danno luogo al 31/12 a ratei oppure a risconti e calcola il relativo importo. Operazioni di gestione L’1/10/n è stato pagato un fitto semestrale anticipato di 4 800 euro L’1/11/n sono state concesse dilazioni di pagamento su fatture attive di 15 000 euro, interessi al tasso 4% da riscuotere posticipatamente l’1/02/n+1 L’1/09/n è stato ottenuto dalla Banca X un mutuo di 80 000 euro, interessi da pagare semestralmente in via posticipata al tasso 6% Il 12/11/n sono stati riscossi anticipatamente gli interessi al tasso 5% su un prestito concesso a terzi di 16 000 euro il cui rimborso è a 3 mesi (12/02/n+1) L’1/08/n è stato stipulato un contratto di assicurazione contro gli incendi versando anticipatamente il premio annuo di 2 372,50 euro L’1/09/n è stato concesso in affitto un magazzino non più utilizzato come bene strumentale, il contratto prevede un canone semestrale posticipato di 5 400 euro
Ratei Attivi
Risconti Passivi
Attivi
Passivi
m2
Banca c/c attivo
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
Salari e stipendi
122
Verifica 7
fine
unità
Classifica i seguenti elementi del patrimonio di un’impresa commerciale e completa, inserendo gli importi, il prospetto che ne evidenzia la struttura. Rispondi poi alle domande che seguono il prospetto. Fabbricati Denaro in cassa Crediti v/clienti Automezzi Debiti v/fornitori Risconti attivi Mutui attivi Costi di impianto Fondo ammortamento avviamento Materie di consumo Arredamento
300 000 10 800 97 200 30 000 36 000 600 60 000 2 400 2 400 5 800 12 000
Mutui passivi Avviamento Fondo ammortamento fabbricati Banca c/c passivo Debiti v/Istituti previdenziali Fondo ammortamento costi di impianto Fondo ammortamento arredamento Merci Fondo ammortamento automezzi Ratei passivi
240 000 12 000 3 000 53 780 6 000 1 920 3 600 14 400 15 000 240
Situazione patrimoniale al 31/12/20.. Immobilizzazioni • Immobilizzazioni immateriali • Immobilizzazioni materiali • Immobilizzazioni finanziarie
............................. ............................. .............................
Patrimonio netto
Totale immobilizzazioni (al netto dei fondi ammortamento)
.............................
Attivo circolante • Costi sospesi • Crediti • Disponibilità liquide
• Patrimonio netto all’1/01 • Utile d’esercizio
.............................
Totale patrimonio netto
.............................
............................. ............................. .............................
Debiti a medio/lungo termine
.............................
Debiti a breve termine
.............................
Totale attivo circolante
.............................
Totale passività
.............................
Totale attività
.............................
Totale passività e netto
.............................
24 260
1. Considerando che per ammortizzare i costi di impianto è stato utilizzato un coeiciente del 20%, da quanti anni l’impresa sostiene tali costi? E tra quanti anni terminerà il loro processo di ammortamento? ..................................................................... 2. A quanto ammonta il patrimonio lordo dell’impresa? ......................................................................................................................................
8
Tenendo presente i dati che seguono, completa la Situazione patrimoniale riclassificata dell’impresa Giacomo Perini, esercente attività di commercio all’ingrosso: • incidenza del capitale proprio 45%; • grado di elasticità 55%; • incidenza dei debiti a breve termine 40%. Situazione patrimoniale riclassificata Impieghi
Fonti di finanziamento
Attivo Immobilizzato
.................
Capitale proprio
.................
Attivo circolante
.................
Passività consolidate Passività correnti Totale capitale di debito
................. ................. .................
Totale impieghi
1 800 000
Totale finanziamenti
1 800 000
Commenta la struttura patrimoniale e inanziaria dell’impresa. ................................................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................................
ESERCIZI FINALI GRUPPO 5
Analizza il territorio
123
Nel periodo 2008-2012, anni maggiormente colpiti dalla crisi economica, le imprese italiane di piccole e medie dimensioni (PMI) sono state in difficoltà, oltre che per la diminuzione dei ricavi delle vendite, anche per la scarsità del credito. In questi anni, infatti, i prestiti bancari e i debiti commerciali hanno registrato una notevole contrazione. Nel 2015 il calo si è arrestato e nel corso del 2016 sono cresciuti sia i debiti finanziari (+ 1,1%) sia i debiti commerciali (+ 1,2%) delle PMI. Parallelamente al ritorno alla crescita del capitale di debito è proseguito a ritmi sostenuti il rafforzamento del capitale proprio, con un aumento del patrimonio netto del 4,9%. Questa crescita del capitale proprio è una tendenza che ha fortemente trasformato la struttura finanziaria delle PMI: il rapporto tra debiti finanziari e patrimonio netto si è ridotto di quasi 40 punti percentuali tra il 2007 e il 2016, passando dal 115% al 76%, con miglioramenti molto consistenti sia tra le piccole sia tra le medie imprese. Andamento dei debiti finanziari e patrimonio netto delle PMI 143,4 Debiti inanziari su patrimonio netto Debiti inanziari Patrimonio netto
100,0 107,8
Spazio competenze
come si finanziano le Pmi
2007
2008
100%
98%
96%
2009
2010
95%
2011
2012
90%
2013
84%
78%
76%
2014
2015
2016 Fonte: Rapporto Cerved PMI 2017
La tendenza alla ricapitalizzazione ha coinvolto anche le imprese più grandi, le quali avevano risentito con minore intensità rispetto alle PMI della crisi economica. Andamento del patrimonio netto per dimensione PMI Grandi Medie Piccole
150
140
130
120
110
100
90 2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
Fonte: Rapporto Cerved PMI 2017
m2
98%
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
115%
124
Analizza il territorio Imprese fortemente sotto-capitalizzate 26,3%
26,1%
26,0% 24,7%
24,4%
23,2%
22,7%
22,6%
22,0%
21,1%
Imprese per cui i debiti finanziari superano il doppio del patrimonio netto, percentuale sul totale
19,1% 18,0%
2014 2015 2016
PMI
Grandi
Medie
Piccole Fonte: Rapporto Cerved PMI 2017
Insieme al rafforzamento della struttura patrimoniale, si osserva un miglioramento della redditività del capitale proprio (ROE = return on equity): per il complesso delle PMI tra il 2015 e il 2016 si è passati dal 9,2% al 10,2%. Le imprese di grandi dimensioni hanno invece ottenuto risultati insoddisfacenti: dall’8,5% del 2015, sono passate nel 2016 all’8%.
Rispondi alle domande. 1. Come si misura il grado di capitalizzazione di un’impresa? ....................................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................
2. Che cosa si intende per rafforzamento del capitale proprio? ....................................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................
3. Come può avvenire il rafforzamento del capitale proprio? ....................................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................
4. Perché è importante che le imprese siano sufficientemente capitalizzate? ....................................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................
5. Come si modifica la struttura patrimoniale di un’impresa se aumentano il capitale proprio e il capitale di debito? ....................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................
6. Perché sotto l’aspetto economico e sociale è importante che le imprese abbiano un accesso agevolato al credito? ....................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................
7. Quali imprese sono state maggiormente coinvolte dal processo di ricapitalizzazione? ....................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................
8. Come si calcola il ROE? ....................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................
delle
competenze
125
test in autoveriica
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITÀ
• Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi, con riferimento alle differenti tipologie di imprese • Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date
• Operazioni e cicli produttivi della gestione aziendale • Aspetti della gestione aziendale • Impieghi e fonti di finanziamento • Reddito d’esercizio • Competenza economica • Situazione economica e Situazione patrimoniale • Condizioni di equilibrio aziendale
• Individuare e analizzare le operazioni di gestione • Riconoscere le forme di finanziamento • Determinare il reddito d’esercizio e il patrimonio di funzionamento • Redigere la Situazione patrimoniale e la Situazione economica • Analizzare la composizione degli impieghi e delle fonti di finanziamento, calcolare il grado di capitalizzazione e il ROE • Valutare la situazione aziendale
Situazione operativa Esamina la seguente situazione operativa ed esegui quanto richiesto. Rainbow di Luigi Farabollini è il nome con cui è conosciuta una startup che organizza viaggi in autobus per giovani che intendono recarsi in discoteca o partecipare a eventi (concerti, raduni, gare sportive ecc.) in Italia e nelle località europee raggiungibili “andata e ritorno”, senza necessità di pernottamento. Rainbow si è costituita con un apporto iniziale del titolare, Luigi Farabollini, di 20 000 euro; altri 20 000 euro sono stati ottenuti con una sovvenzione bancaria da rimborsare tra due anni. L’attività aziendale, come mostrato dal prospetto, ha richiesto i seguenti investimenti iniziali.
Spazio competenze
Verifica
Situazione patrimoniale iniziale Fonti di finanziamento 00 00 00 00 00 00
Capitale proprio Apporto del proprietario Capitale di debito Sovvenzione bancaria Debiti v/fornitori Totale finanziamenti
20 000, 00 20 000, 00 13 500, 00 53 500, 00
Il locale dove l’impresa ha la propria sede è stato preso in affitto, per cui oltre ai costi di impianto (costi fiscali e di startup) è stato sufficiente acquistare licenze software, un computer, una stampante e una fotocopiatrice (macchine d’ufficio) ottenendo dal fornitore una dilazione di pagamento a 60 giorni e l’arredamento. Per esigenze di liquidità l’imprenditore ha preferito mantenere 12 080 euro nel c/c bancario aziendale. L’impresa si occupa solo dell’organizzazione del viaggio: prima di ogni iniziativa, Luigi Farabollini contatta un’impresa di noleggio autobus con conducente per ottenere il preventivo di spesa del viaggio; successivamente le proposte del trasporto collettivo vengono divulgate via web e/o inviate direttamente al cellulare dei clienti con specifiche App; le adesioni vengono raccolte on line così come il pagamento, in modalità ticketless che deve avvenire anticipatamente all’atto della prenotazione. Per il servizio di organizzazione/intermediazione con le imprese che effettuano il servizio del trasporto, l’impresa percepisce un compenso variabile a seconda del numero di partecipanti e della destinazione del viaggio. Durante il suo primo periodo di attività (la Rainbow di Luigi Farabollini si è costituita all’inizio di febbraio) l’impresa ha compiuto le operazioni di gestione di seguito indicate in maniera riassuntiva (riscossioni e pagamenti sono avvenuti tramite c/c bancario): • in data 1/02 stipulato un contratto di locazione che prevede il pagamento dell’affitto semestrale di 5 520 euro da corrispondere anticipatamente l’1/02 e l’1/08 di ciascun anno; • in data 1/03 pagato anticipatamente il premio annuo di assicurazione di 1 825 euro; • acquistate materie di consumo (materiale di cancelleria, toner e risme di carta per la stampante) per 1 620 euro, pagamento immediato; • in data 1/08 pagato il canone di locazione relativo al successivo semestre di 5 520 euro;
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
7 400, 5 040, 13 500, 15 480, 12 080, 53 500,
m2
Impieghi Costi di impianto Software Macchine d’ufficio Arredamento C/c bancario Totale impieghi
126
Verifica
delle
competenze
• riscossi 98 000 euro riguardanti i ricavi complessivi derivanti dall’organizzazione dei viaggi; • pagato il debito verso il fornitore delle macchine d’ufficio in precedenza acquistate; • sostenuti costi per il noleggio degli autobus con conducente per 70 000 euro, di cui 15 000 euro da pagare il 30/04 dell’esercizio successivo; • pagati costi di energia elettrica, costi telefonici e per il riscaldamento dei locali di 980 euro; • pagate con addebito in c/c commissioni bancarie per 50 euro. Al 31/12 vengono determinati il reddito d’esercizio e il patrimonio di funzionamento sulla base di quanto segue: • si ammortizzano i costi di impianto per il 20%; il software per 1 155 euro; le macchine d’ufficio per 1 856 euro; l’arredamento per 2 838 euro; • si determinano gli interessi passivi di competenza dell’esercizio sulla sovvenzione bancaria tenendo presente che gli interessi al tasso 4,50% devono essere pagati posticipatamente in data 1/02 di ciascuno dei due anni di durata del prestito; • si valutano le rimanenze finali di materie di consumo per 220 euro; • si determina la competenza economica dei costi per l’affitto dei locali e il premio di assicurazione; • si calcolano le imposte di competenza pari a 1 744 euro, che danno luogo a un debito da estinguere nell’esercizio successivo.
1
Rispondi sul quaderno alle domande. a. b. c. d.
2
Come possono essere classificati i finanziamenti a seconda della provenienza? A quali fonti di finanziamento ha fatto ricorso l’impresa Luigi Farabollini? Quali sono i fattori produttivi a utilità pluriennale acquistati dall’impresa Luigi Farabollini? Quali cicli produttivi svolge l’impresa Luigi Farabollini?
Indica le principali differenze tra finanziamenti di capitale proprio e finanziamenti di capitale di debito. Capitale proprio ................................................................................................................................................................................................................... Capitale di debito ................................................................................................................................................................................................................
3
Analizza i flussi degli investimenti, dei finanziamenti e delle disponibilità liquide della Rainbow nella fase di costituzione. Finanziamenti
Operazioni
4
Investimenti
Disponibilità liquide
Rimborsi
Accensioni
Entrate
Uscite
Apporto del proprietario
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
Accensione della sovvenzione bancaria
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
Sostenimento di costi di impianto
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
Acquisto del software
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
Acquisto delle macchine d’ufficio
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
Acquisto dell’arredamento
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
Analizza sotto l’aspetto finanziario ed economico le seguenti operazioni di gestione, distinguendo i debiti, i crediti, i costi e i ricavi in base alla loro natura. Operazioni di gestione
Aspetto finanziario
Aspetto economico
Apportati dal proprietario 20 000 euro
...................................
...................................
Ottenuta sovvenzione bancaria di 20 000 euro
...................................
...................................
Acquistato arredamento per 15 480 euro, regolamento immediato
...................................
...................................
Acquistate macchine d’ufficio per 13 500 euro, regolamento a 60 giorni
...................................
...................................
Pagato fitto di 5 520 euro relativo al semestre 1/02-1/08
...................................
...................................
Riscossi 98 000 euro riguardanti i ricavi di vendita dei servizi organizzativi dei viaggi
...................................
...................................
Pagata fattura del fornitore delle macchine d’ufficio
...................................
...................................
Sostenuti costi per il noleggio degli autobus di 70 00 euro, di cui 15 000 euro da pagare il 30/04 dell’esercizio successivo
...................................
...................................
127
5
Completa la Situazione economica e la Situazione patrimoniale dell’impresa Luigi Farabollini al termine del primo esercizio e determina il reddito d’esercizio e il patrimonio di funzionamento. Situazione economica dell’esercizio n Costi
Ricavi ........................, .... ............................................................................ ........................, .... ............................................................................ ........................, ....
1 525, 00 ........................, ....
825, 00 ........................, ....
98 220, 00
Situazione patrimoniale al 31/12/n Attività
Passività e netto
............................................................................ ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................
Banca c/c attivo
.... .... .... .... ....
............................................................................ ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................ 1 220, 00 ............................................................................ 26 065, 00 ............................................................................ ............................................................................
Totale passività Patrimonio netto 68 925, 00 Totale passività e netto
Totale attività
6
........................, ........................, ........................, ........................, ........................,
........................, ........................, ........................, ........................, ........................, ........................, ........................,
.... .... .... .... .... .... ....
825, 44 898, 24 027, 68 925,
00 00 00 00
Esegui quanto richiesto. 1. Riclassifica la Situazione patrimoniale distinguendo gli impieghi dalle fonti di finanziamento e calcola il grado di rigidità, il grado di elasticità, l’incidenza dei debiti a breve termine, l’incidenza dei debiti a medio/lungo termine, il grado di capitalizzazione e il ROE. 2. Esprimi infine una valutazione sulle condizioni di equilibrio patrimoniale e finanziario e sulla redditività dell’impresa.
Situazione patrimoniale al 31/12/20.. Impieghi Attivo immobilizzato Immobilizzazioni immateriali Costi di impianto ............................................................................
Immobilizzazioni materiali ............................................................................ ............................................................................
Totale attivo immobilizzato Attivo circolante ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................
Fonti di finanziamento Capitale proprio Capitale proprio iniziale 5 920, 00 Utile d’esercizio ........................, .... Totale capitale proprio Passività consolidate ........................, .... ............................................................................ ........................, .... Passività correnti 34 091, 00 ............................................................................ ........................, .... ........................, .... ........................, ....
............................................................................ ............................................................................
Totale capitale di debito
Totale attivo circolante
27 505, 00
Totale impieghi
61 596, 00 Totale finanziamenti
........................, .... ........................, .... ........................, .... ........................, .... ........................, .... ........................, .... ........................, ....
37 569, 00
61 596, 00
grado di rigidità ................. • grado di elasticità ................. • incidenza del capitale proprio ................. • incidenza dei debiti a medio/ lungo termine ................. • incidenza dei debiti a breve termine ................. • grado di capitalizzazione ................. • ROE .................
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
.... .... .... ....
Spazio competenze
10 120, 00 ........................, ........................, ........................, ........................,
94 193, 00 4 027, 00 98 220, 00 Totale ricavi
Totale costi Utile d’esercizio Totale a pareggio
........................, .... ........................, ....
m2
............................................................................ ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................
128
Laboratorio informatico Analisi della situazione patrimoniale Situazione operativa L’imprenditrice Silvia Sereni ha avviato da alcuni anni un’attività commerciale all’ingrosso. Al termine dell’esercizio n la Situazione patrimoniale dell’azienda presenta i seguenti elementi: • Fabbricati 480 000 euro; • Arredamento 30 000 euro; • Attrezzature commerciali 25 000 euro; • Automezzi 142 600 euro; • Merci 388 000 euro; • Crediti verso clienti 439 000 euro; • Cambiali attive 34 000 euro; • Denaro in cassa 1 400 euro; • Mutui passivi 300 000 euro; • Debiti per TFR 70 000 euro; • Debiti verso fornitori 460 000 euro; • Cambiali passive 24 000 euro; • Banche c/c passivi 21 000 euro; • Debiti diversi 49 000 euro. Paola Radaelli, addetta alla contabilità e al bilancio, viene incaricata di: 1. redigere il prospetto della Situazione patrimoniale e della Situazione patrimoniale riclassiicata; 2. calcolare il grado di rigidità, di elasticità e di capitalizzazione dell’azienda; 3. rappresentare graicamente la composizione degli impieghi e delle fonti di inanziamento; 4. predisporre un commento sulle condizioni di equilibrio patrimoniale e inanziario dell’impresa, indicando le possibili decisioni da assumere in vista dell’ampliamento dell’attività aziendale.
Svolgimento 1. La Situazione patrimoniale al 31/12/n e la Situazione patrimoniale riclassificata Il prospetto della Situazione patrimoniale al 31/12/n è redatto dall’addetto alla contabilità e al bilancio in una cartella di Microsoft Excel, denominata Analisi situazione patrimoniale. Le colonne A e B contengono i dati relativi alle Attività, mentre i dati relativi a Passività e netto sono inseriti nelle colonne D ed E (ig. 1).
fig. 1
129
Nello stesso foglio è realizzata la Situazione patrimoniale riclassificata (fig. 2); nel prospetto le voci sono raggruppate secondo criteri finanziari.
Il foglio contiene formule di somma per il calcolo dei totali: B14: E11: E12: E14: B21: E21:
=SOMMA(B4:B13) =SOMMA(E4:E10) =B14-E11 =SOMMA(E11:E12) =SOMMA(B18:B19) =SOMMA(E18:E20)
E18: E19: E20: B18: B19:
=E12 =E4+E5 =SOMMA(E7:E10) =SOMMA(B4:B7) =SOMMA(B9:B12)
2. Il calcolo degli indici Per analizzare la situazione dell’impresa dal punto di vista degli impieghi si calcolano i seguenti indici:
Grado di rigidità =
Attivo immobilizzato
Grado di elasticità =
Totale impieghi Attivo circolante Totale impieghi
× 100
Spazio competenze
fig. 2
× 100
H3: =B19/B21 Gli indici sono espressi in percentuale; le celle H2:H3 hanno formato Percentuale con due decimali. Alle celle G2 e G3 è stato aggiunto un commento in cui è indicato il procedimento di calcolo dell’indice. Puntato il cursore su una cella, il pulsante Revisione-Commenti-Nuovo commento apre una casella a sfondo colorato in cui inserire il testo; regolate le dimensioni e la posizione della casella, il commento resta visibile finché il cursore è sulla cella. Nel menu rapido sono disponibili i comandi per modificare o eliminare il commento o per rendere visibili in modo permanente tutti i commenti. La composizione degli impieghi è rappresentata con il grafico a torta riprodotto in fig. 3.
fig. 3
m2
H2: =B18/B21
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
Il calcolo è inserito nell’area G2:H3; le formule sono le seguenti:
130
Laboratorio informatico Individuata l’area di celle A18:B19, contenenti le denominazioni e i dati, la costruzione del graico è realizzata con il pulsante Inserisci-Grafico a torta, scegliendo la tipologia Torta esplosa 3D. Cliccando sull’area del graico si attivano tre pulsanti che consentono di speciicare le caratteristiche del graico (legenda, stile, colori, layout ecc.). Ulteriori possibilità di formattazione sono oferte dalla inestra di opzioni che si apre sul lato destro dello schermo, diferenziata a seconda della zona del graico su cui si clicca. L’analisi delle fonti di finanziamento è efettuata con i seguenti indici, espressi in percentuale eccetto il grado di capitalizzazione che è unitario.
Incidenza del capitale proprio =
Capitale proprio Totale inanziamenti
Incidenza dei debiti a breve termine =
Passività correnti Totale inanziamenti
Incidenza dei debiti a medio/lungo termine =
Grado di capitalizzazione =
× 100
× 100
Passività consolidate Totale inanziamenti
× 100
Capitale proprio Capitale di debito
Il calcolo degli indici è efettuato nelle celle H13:H16 con le formule sotto riprodotte. H13: =E18/E21 H14: =E20/E21 H15: =E19/E21 H16: =E18/(E19+E20) Anche la composizione delle fonti di inanziamento è rappresentata con un graico a torta (ig. 4); individuata l’area di celle G13:H15, si segue il procedimento indicato in precedenza, utilizzando il pulsante Inserisci-Grafico a torta.
fig. 4 3. Il commento Per ottenere un riscontro immediato della situazione inanziaria dell’azienda sono stati inseriti due riquadri. Il primo comprende le celle J7:J8 e fornisce una valutazione del grado di elasticità/rigidità dell’azienda; la formula in J8 utilizza la funzione SE: . Il secondo riquadro comprende le celle J21:J22 e fornisce una valutazione del grado di capi. talizzazione dell’azienda; la formula in J22 è:
Utilizzando il word processor Microsoft Word, viene redatta la relazione di commento sulle condizioni di equilibrio patrimoniale e inanziario dell’impresa.
131
Relazione sull’equilibrio patrimoniale e finanziario L’impresa è sottocapitalizzata: a fronte di impieghi per 1 540 000 euro i finanziamenti di capitale proprio risultano di 616 000 euro, pari al 40% delle fonti di finanziamento. La struttura aziendale è elastica: le immobilizzazioni rappresentano il 44% del totale degli impieghi. Il capitale permanente, formato dal capitale proprio e dalle passività consolidate, è pari al 64,03% delle fonti e copre gli investimenti in immobilizzazioni.
Proposte L’azienda deve ridurre l’indebitamento complessivo e/o aumentare il capitale proprio. Effetti positivi sulla gestione aziendale si possono conseguire: – ottenendo una maggiore dilazione di pagamento dai fornitori; – riducendo le dilazioni di pagamento concesse ai clienti.
{Ora tocca a te!} Reddito globale
Spazio competenze
Il ricorso a debiti a medio e lungo termine per 370 000 euro risulta eccessivo in rapporto agli investimenti in immobilizzazioni; tale indebitamento comporta il pagamento di interessi passivi che incidono negativamente sul reddito di esercizio.
L’imprenditrice chiede al consulente aziendale di determinare il reddito globale conseguito. Assumendo il ruolo di consulente: • calcola il reddito globale con il procedimento analitico e con il procedimento sintetico; • calcola il reddito globale effettivo considerando una svalutazione della moneta dell’8%; • predisponi il report di commento da consegnare all’imprenditrice. Suggerimenti Compilare uno schema contenente i costi sostenuti e i ricavi realizzati che consenta di determinare, per differenza, il reddito globale. Per calcolare le disponibilità liquide richiama gli importi dei costi e dei ricavi totali dallo schema utilizzato per il calcolo del reddito globale. Per calcolare il capitale proprio rivalutato utilizza il coefficiente di rivalutazione.
m2
Nei dodici anni di attività sono state compiute le seguenti operazioni, tutte regolate tramite conto corrente bancario: • sostenuti costi per l’avvio dell’impresa per 3 000 euro; • acquistati arredamento e macchinari per 152 000 euro; • acquistate merci per 550 000 euro; • acquistate materie di consumo per 20 000 euro; • pagati servizi per 98 000 euro; • pagati fitti e canoni di leasing per 72 000 euro; • pagati salari e stipendi, oneri sociali e trattamento di fine rapporto per 950 000 euro; • addebitati sul conto corrente bancario interessi passivi per 4 100 euro; • pagate imposte e tasse per 18 000 euro; • vendute merci per 2 150 000 euro; • accreditati interessi attivi sul conto corrente bancario per 750 euro; • beni strumentali per 27 000 euro.
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
Carla Asteni chiude l’attività imprenditoriale per la commercializzazione di prodotti alimentari avviata dodici anni prima. Al momento dell’avvio dell’impresa aveva trasferito 150 000 euro sul conto corrente bancario riservato alle operazioni aziendali.
132
Clil Proit... that’s all
T
he objectives of the company are clearly defined, which are profit maximisation, sales maximisation, cost minimisation, growth of company, excellence of a product, maintenance of good public relations, welfare of employees etc. Since all business activity involves allocation of scarce resources and expects return by employing the resource for the purpose. The return must be balanced against its opportunity cost (i.e. what it might have earned in its alternative uses), and most profitable alternative is then selected.
Opportunity cost Opportunity cost means the sacrifice of alternatives required by that decision. For example: the opportunity cost of using our own house as a business premise is the rent which we could have earned by letting others use it.
Proceeds Money obtained by an event, earning.
Rent Payment to the owner for the use of a property or land.
Adjustment Change made in the financial statements at the end of an accounting period to make the budgeted entries consistent with the actual ones.
Actual costs Costs actually incurred and paid.
Depreciation charges Amounts of original costs that are periodically charged off in order to compensate for the depreciation of a property,
Investment Investments are made on: Land and buildings; Procurement of raw materials, tools, instruments; Purchase and installations of machinery; Internal services like material handling devices, transporting vehicles, light, water gas, power; Administrative and selling services; Payment of wages to the employees etc.
Value of balance stock Value of share holdings and securities recorded in the balance sheet.
Out of the above mentioned objective the most important is profit, maximisation. The profit of a company equals the total sale proceeds minus the cost of production. Here cost of production includes rent on land, wages for labour, interest on borrowed capital and salaries of management and organisation etc. But, out of this profit, later on certain adjustment are be made. We are to subtract not only actual cost but also certain imputed costs in order to obtain “Gross Profit”. Owner’s capital and owner’s labour is to be paid although they have not been actually paid. These costs should be added to the actual costs. In addition, certain tax obligations might have arisen during the course of the year but it is not essential for us to pay them up during that year. These can be paid next year also, but to arrive at a correct figure of gross profits we should add those tax payments on the cost side.
The value of the existing stock is also obtained and this should also be deducted to obtain the true value of “Gross Profits”. To obtain “Net Profits”, we are required to make further adjustments. From the gross profit, deduct depreciation charges and the cost of new investment during that period. The final position is called “Net Profits”. It can be summarised in the following ways: • Residue = Actual Receipts during a period – Actual payments made during the period. • Gross Profit = Residue – Imputed charges of owner’s labour and capital – Tax obligations – Value of balance stock. • Net Profit = Gross Profit – Value of capital equipment added during the period – Depreciation charges. Source: A text Book of Business Economics, Dr Saroy Pareek, Sunrise Publishers & Distributors, Vaishali Nagar, Jaipur
133
Read the text and complete the tasks below.
1
Indicate if the following statements are true or false. V F
To calculate the profit it is necessary to consider only the actual costs.
d. The return of a company must consider opportunity costs. e. Net profit equals Gross Profit minus depreciation charges and the cost of new investment during that period. f.
2
Taxes due for the following year must not be included in the calculation of costs for the period.
Tick the right answer. a.
Residue is:
1. Actual Receipts during a period – Actual payments during the period 2. Total revenue – total costs 3. Assets – liabilities
b. To maximise profit a company can: 1. maximise production costs 2. minimise sales revenues 3. minimise production costs c.
An objective of a company is to:
1. maintain good relations with its customers 2. lay off its employees 3. maximise opportunity costs
d. Production costs actually paid are: 1. the amount the owner would receive if the company’s premises were rented 2. wages for labour 3. management salaries
3
Complete the sentences adding the terms listed below. Production costs, profit, rent, interessa, labour cost, taxes, revenues from sales.
a. The main goal of a company is to maximise ………................................… which means maximising sale revenues and minimising ………................................….
b.
………................................… must be considered as part of the costs for the period even if they are to be paid
the following year.
c. Company profit is calculated by subtracting production costs from total sales ………................................…. d. Production costs include ………................................…, ………................................…, ………................................… on loans and, in general, all the costs needed to run a company.
Spazio competenze
b. The Gross Profit of a company corresponds to total revenues. c.
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
The main objective of a company is profit maximisation.
m2
a.
modulo 3 • video introduttivo • spunti per cominciare • mappa personalizzabile
SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
Comunicazione integrata
Comunicazione per i soggetti interni: vertice strategico linea intermedia nucleo operativo
• • •
Comunicazione per i soggetti esterni: finanziatori clienti ambiente esterno
• • •
Conti accesi a cassa, banca, crediti e debiti
Conti finanziari Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
Conti accesi ai costi, ai ricavi e al patrimonio netto Conti economici
Contabile
Utilizzo dei conti
Variazioni economiche negative
Variazioni economiche positive
Scritture elementari Scritture sezionali
Metodo della partita doppia, sistema del patrimonio e del risultato economico
Contabilità generale dei conti • piano libro giornale • conti di mastro •
Non contabile
• •
Inventario di costituzione di esercizio
Statistiche, analisi di mercato
COMPETENZE PROFESSIONALI DI INDIRIZZO
COMPETENZE EUROPEE
• Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese • Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali • Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata • Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa per realizzare attività comunicative con riferimento a diversi contesti
• Competenze alfabetiche funzionali • Competenze digitali • Competenze personali, sociali e di apprendimento • Competenze civiche • Competenze imprenditoriali
l’innovazione del digital marketing riendz è una startup nata nella primavera del 2015 a Malnate, un piccolo paese della Provincia di Varese, per opera di tre ragazzi, Alessandro Cadoni, Daniele Scaglia e Cecilia Nostro che inventano un’applicazione che rivoluziona la comunicazione delle imprese sui social network. L’idea nasce dalla constatazione che i banner pubblicitari sono sempre più invasivi e di scarsa utilità, mentre milioni di persone ogni giorno postano sui social fotografie che in modo involontario spesso pubblicizzano marchi conosciuti di imprese, come, per esempio, quando vengono pubblicate fotografie di persone che indossano capi di abbigliamento di noti brand del settore. Di fatto, sono contenuti spontanei che diventano un canale pubblicitario molto efficace, sia perché presenti in un messaggio prodotto dagli amici, sia perché la pubblicità arriva, sia pure in modo indiretto, da una fonte conosciuta. E allora perché non unire le due cose? Friendz è un’applicazione per smartphone che permette di iscriversi con il login di Facebook e iniziare a guadagnare postando fotografie sui social network associate a determinate campagne pubblicitarie lanciate periodicamente dall’applicazione. Ogni campagna pubblicitaria, scelta liberamente dall’utente, richiede di fare una foto attinente al tema indicato dall’impresa; la foto viene valutata da un team di esperti e, una volta approvata, viene immediatamente pubblicata su Facebook o Instagram con un hashtag dedicato: per esempio, una campagna per RayBan
F
potrebbe richiedere di pubblicare una foto dell’utente che indossa i noti occhiali da sole. I guadagni variano in base al tipo di campagna scelta, alla qualità degli scatti, alla visibilità delle foto, al numero di like e commenti ottenuti, con una media di due a un massimo di cinque euro a foto. Al raggiungimento dei cinque euro è possibile convertire i guadagni in buoni sconto per acquisti su Amazon, Decathlon, La Feltrinelli, Zara, Ryanair e altri noti marketplace. Friendz ha ottenuto diversi riconoscimenti internazionali e sta attirando sempre più investitori per lo sviluppo dell’applicazione. Fonte: libera rielaborazione da vari siti Internet, tra cui http://friendz-app.com/chi-siamo/
Attività ... a casa Scarica da Google Play Store (o da Apple Store) l’applicazione Friendz, decidi la campagna pubblicitaria alla quale aderire (fotografie con un prodotto specifico, selfie in un locale oppure geolocalizzazioni) e posta una foto attinente.
... in classe Confronta i guadagni ottenuti con quelli dei tuoi compagni, relazionando brevemente sul tipo di comunicazione che hai sviluppato.
unità
1
136
Il sistema informativo aziendale 01 Condivisione: divisione e partecipazione con altri soggetti. Tempestive: immediate.
Comunicazione interna
Comunicazione esterna
Mission
Ogni impresa, per essere competitiva nel mercato globale, deve creare un efficace sistema comunicativo che le consenta la diffusione, lo scambio e la condivisione di idee e informazioni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi aziendali. La comunicazione, per poter essere efficace, deve essere integrata, cioè finalizzata a istituire un sistema di relazioni fra tutti i soggetti interessati alla vita dell’impresa (stakeholder), siano essi soggetti interni, quali gli organi di vertice, i dirigenti della linea intermedia e gli altri dipendenti, oppure soggetti esterni, quali i finanziatori (di capitale proprio e di capitale di debito), i clienti e la collettività circostante, rappresentata dai soggetti facenti parte dell’ambiente sociale in cui l’impresa opera. In particolare, la comunicazione interna è finalizzata a:
•
coinvolgere le risorse umane nella condivisione dei progetti e degli obiettivi dell’impresa, favorendo una maggiore responsabilizzazione dei dipendenti e lo sviluppo di una struttura organizzativa partecipativa;
•
supportare il processo decisionale degli organi aziendali con informazioni precise e tempestive, finalizzate alla creazione di nuovo valore economico.
La comunicazione esterna può assumere, a seconda dei soggetti destinatari, tre differenti profili:
•
comunicazione economico-finanziaria, rivolta soprattutto ai finanziatori, effettivi e potenziali, per far conoscere loro l’attività svolta e i risultati raggiunti, in modo da farne condividere idee e obiettivi, consolidando le relazioni reciproche. Il principale documento della comunicazione economico-finanziaria è il bilancio di esercizio;
•
comunicazione di tipo non finanziario, rivolta alla collettività circostante, tramite la quale l’impresa comunica la sua mission e gli obiettivi raggiunti, economici, con la creazione di nuovi posti di lavoro, sociali, sul rispetto dei diritti umani e la lotta alla corruzione e ambientali, specificando quali azioni sono state effettuate a tutela dell’ambiente. Questa comunicazione è finalizzata a favorire l’accettazione dell’impresa nel territorio da parte della collettività, in modo da ottenere un giudizio etico positivo. Molte imprese pubblicano queste informazioni nel bilancio integrato, nel quale sono presenti anche i principali dati del bilancio d’esercizio. Per le imprese di maggiori dimensioni la comunicazione di tipo non finanziario è resa obbligatoria dalla normativa;
•
comunicazione commerciale-pubblicitaria (o comunicazione di marketing), rivolta prevalentemente ai clienti, per far conoscere le caratteristiche del prodotto/servizio offerto, in modo da stimolarne l’acquisto. Viene attuata soprattutto con messaggi pubblicitari.
La missione di un’impresa è la sua dichiarazione d’intenti, cioè l’esplicitazione di che cosa vuole fare e di quale immagine vuole offrire di sé e dei suoi prodotti. Di solito, si sostanzia con la pubblicizzazione di un motto o una frase.
Sistema informativo aziendale
La comunicazione aziendale e il sistema informativo dell’impresa
Il sistema comunicativo rappresenta un sottosistema del sistema informativo aziendale. Il sistema informativo aziendale è l’insieme coordinato dei dipendenti, delle procedure (software) e dei mezzi tecnici computerizzati (hardware), il cui compito, all’interno dell’impresa, è quello di raccogliere, memorizzare e scambiare i dati per trasformarli in informazioni da comunicare ai soggetti, interni ed esterni, interessati alla vita dell’impresa.
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INFORMAZIONI PER I SOGGETTI ESTERNI
finanziatori, clienti, Stato, altri soggetti interessati alla vita dell’impresa
SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
u1
DATI INTERNI ED ESTERNI
Omogenee: che hanno caratteristiche comuni. Interpretate: comprese e spiegate.
Il sistema informativo aziendale
Un dato è un “elemento grezzo” che individua un certo fenomeno e può provenire dall’ambiente esterno (stato delle tecnologie, mercati di acquisizione dei fattori produttivi e di sbocco dei prodotti ecc.) oppure dall’interno dell’impresa, come i flussi di cassa, il reddito conseguito in un certo periodo, la quantità di materie prime consumata ecc. I dati devono essere raccolti, classificati secondo categorie omogenee, immagazzinati e successivamente rielaborati per ottenere un’informazione, costituita da un insieme di dati elaborati e combinati tra loro in modo da fornire all’utilizzatore le conoscenze necessarie per assumere una decisione. Le informazioni possono essere qualitative, se descrivono i fenomeni osservati, oppure quantitative, se si riferiscono a grandezze misurabili monetariamente oppure in altre unità di misura (volumi di produzione e vendita, Kwh di energia elettrica consumata ecc.). Mentre il sistema informativo aziendale elabora informazioni di carattere neutro, che devono cioè essere analizzate e interpretate dagli utilizzatori per prendere le decisioni più opportune, il sistema comunicativo fornisce ai destinatari informazioni opportunamente arricchite con i valori e la cultura dell’impresa, in modo da influenzarne i comportamenti e finalizzarne le azioni al raggiungimento di un vantaggio competitivo.
vertice strategico
INFORMAZIONI PER I SOGGETTI INTERNI
linea intermedia nucleo operativo
Il sistema informativo dell’impresa
Informazioni di supporto al processo decisionale interno
Routine: che si ripete periodicamente.
m3
Il processo decisionale attuato dai soggetti aziendali è alla base di una corretta gestione dell’impresa, finalizzata a ottenere condizioni di equilibrio economico e finanziario. Le scelte riguardano tutte le attività aziendali e coinvolgono, a seconda della loro importanza, il vertice strategico, i dirigenti della linea intermedia e il personale del nucleo operativo. Le informazioni destinate al vertice strategico provengono principalmente dall’elaborazione di dati esterni e devono essere idonee a focalizzare i fenomeni ambientali in base ai quali definire le strategie aziendali. Si tratta, per esempio, di statistiche riguardanti i mercati di approvvigionamento e di sbocco, l’avanzamento tecnologico applicabile ai processi produttivi ecc. Queste informazioni consentono di assumere decisioni strategiche. Le informazioni fornite ai soggetti che fanno parte della linea intermedia, la quale deve predisporre le strutture e reperire le risorse necessarie per attuare le decisioni strategiche, derivano invece soprattutto dall’elaborazione di dati interni riguardanti l’andamento della gestione aziendale. Esse descrivono sia le operazioni passate sia i fenomeni che potranno verificarsi nel breve periodo, al fine di controllare la corretta esecuzione delle direttive impartite dal vertice strategico e di assumere decisioni tattiche. Ai componenti il nucleo operativo, infine, le informazioni provengono dall’elaborazione di dati sia esterni sia interni riguardanti le operazioni di gestione quotidiane. Si tratta di informazioni dettagliate e di routine relative, in generale, ai rapporti contrattuali con i clienti, i fornitori, i dipendenti e così via come, per esempio, le fatture di acquisto e di vendita, i salari e gli stipendi corrisposti.
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{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Comunicazione aziendale, stakeholder
Individuare soggetti e documenti della comunicazione aziendale
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F) e, in quest’ultimo caso, suggerisci una corretta formulazione. V
F
1. Il bilancio d’esercizio è il principale documento della comunicazione di tipo non finanziario.
2. Il bilancio integrato è finalizzato a favorire l’accettazione dell’impresa da parte di associazioni di consumatori, associazioni sindacali e gruppi ambientalisti.
3. Un’informazione deriva da una rielaborazione di dati da parte del sistema informativo aziendale. 4. La linea intermedia è composta esclusivamente da soggetti interni all’impresa. 5. La comunicazione interna deve favorire l’integrazione dei dipendenti nel progetto imprenditoriale. 6. La comunicazione di marketing è rivolta principalmente ai fornitori dell’impresa.
02 L’elaborazione elettronica dei dati La quasi totalità delle imprese si avvale oggi di strumenti elettronici di elaborazione dei dati fondati sull’Information Technology (IT). Questi sistemi presuppongono l’uso di elaboratori elettronici in grado di ricevere in entrata i dati (input), di memorizzarli, di elaborarli a velocità molto elevate e di metterli a disposizione degli utenti sotto forma di informazioni (output). Va precisato che con la diffusione della multimedialità i dati di input non sono solo testi o numeri, ma anche immagini, documenti originali, suoni, fotografie, filmati (in un’impresa si possono quindi immagazzinare elettronicamente fatture, certificati, contratti ecc.).
Scanner Utilità di input in grado di acquisire immagini e documenti. È uno degli elementi di un sistema multimediale.
L’elaborazione elettronica dei dati avviene attraverso l’utilizzo di dispositivi hardware e di software. L’hardware è l’insieme delle apparecchiature che compongono un sistema di elaborazione: in esso sono presenti unità di input (tastiera, porte USB, lettori di caratteri ottici, scanner, apparecchiature per l’acquisizione di suoni e immagini), unità di calcolo (memoria centrale, memorie ausiliarie e memorie periferiche) e unità di output (stampanti, video). Il software è l’insieme dei programmi e delle procedure che permettono il funzionamento del sistema di elaborazione e la risoluzione dei problemi posti dagli utenti. Software di base
Software applicativo
È costituito dal sistema operativo che consente l’uso del computer, come per esempio Windows 10, Linux, Ubuntu.
È costituito dai programmi e dagli altri pacchetti software destinati a risolvere problemi applicativi specifici (videoscrittura, preparazione di tabelle e grafici, fatturazione, contabilità, paghe, magazzino). Sono tali Word, Excel, PowerPoint.
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03 L’articolazione del sistema informativo dell’impresa sistema informativo contabile, che accoglie e organizza le informazioni quantitative di tipo numerico riguardanti le operazioni esterne e interne di gestione. Ricavando i dati dai documenti originari (fatture, assegni, cambiali, ricevute ecc.) consente di ottenere: – le scritture elementari, le contabilità sezionali, la contabilità generale, che supportano l’attività operativa; – la contabilità gestionale e il budget, che supportano l’attività di programmazione e di controllo;
•
sistema informativo non contabile, che accoglie e organizza le informazioni qualitative e quantitative che fanno da supporto alle decisioni strategiche prese dagli organi di vertice. Produce elaborazioni sintetiche dei risultati contabili, statistiche interne ed esterne, informazioni economiche di settore, analisi di mercato ecc.
SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
• contabilità gestionale • budget
NON CONTABILE
• statistiche complesse • informazioni di settore • rielaborazioni dei dati contabili
La contabilità gestionale è una contabilità interna tenuta a fini conoscitivi per analizzare il processo di formazione del costo dei prodotti e calcolare i risultati economici di particolari operazioni, mentre il budget è l’insieme dei programmi (economici, finanziari, degli investimenti) che si riferiscono al successivo esercizio amministrativo. In questo volume ci soffermeremo, invece, su quella parte del sistema informativo contabile costituita dalla contabilità generale e dalle contabilità sezionali; queste ultime sono le contabilità riguardanti determinati settori aziendali (cassa, magazzino, rapporti con le banche, rapporti con il personale, rapporti con clienti e fornitori, contabilità IVA, contabilità dei beni strumentali).
04 Il sistema informativo integrato In passato, ogni funzione aziendale disponeva di un proprio sistema informativo indipendente dagli altri: i dati immessi da un certo ufficio o unità operativa potevano essere utilizzati solamente da quell’ufficio o da quella unità operativa. Un sistema informativo così strutturato comportava un’inutile duplicazione di informazioni con conseguente spreco di tempo e di risorse monetarie. Oggi la conservazione dei dati avviene attraverso la creazione di archivi che, di solito, sono organizzati in database (basi di dati), vale a dire in insiemi di archivi di dati organizzati in modo integrato, rendendo possibile l’accesso diretto alle informazioni da parte di tutti gli organi aziendali interessati. Il sistema informativo diviene così integrato.
Il sistema informativo dell’impresa
• scritture elementari • contabilità sezionali • contabilità generale
m3
CONTABILE
u1
•
Il sistema informativo aziendale
Il sistema informativo dell’impresa è unico e, per essere produttivo, strettamente integrato in essa. In termini puramente teorici, tuttavia, il sistema informativo dell’impresa può essere scisso in due sottosistemi:
140 Un sistema informativo integrato è un sistema di elaborazione e trasmissione dei dati in grado di assicurare un interscambio tra i flussi informativi nell’ambito di tutte le funzioni aziendali.
Implementato: ottimizzato mediante l’installazione.
In un sistema informativo integrato i dati vengono forniti in entrata (input) una sola volta, inserendoli direttamente per compilare i documenti originari che l’impresa deve emettere oppure traendoli dai documenti originari pervenuti da soggetti esterni. Tutte le successive elaborazioni di ogni ufficio o unità operativa si ottengono in modo automatico immettendo soltanto i nuovi dati e aggiornando quelli già esistenti, senza che si debbano ripetere quelli già immessi. Infatti ogni input reagisce con il database, nel senso che ogni elaborazione può accedere allo stesso gruppo di dati e utilizzarlo per scopi diversi. Le risorse informatiche sono distribuite in uffici diversi e condivise da più stazioni di lavoro (workstations). Un sistema informativo integrato può essere implementato mediante l’utilizzo di software ERP (Enterprise Resource Planning).
SISTEMA INFORMATIVO INTEGRATO
Direzione generale archivio centrale (database) Direzione amministrativa
Direzione finanziaria
server
divisione A
Server Unità centrale che fornisce programmi utilizzati da tutti gli utenti di una rete.
L’evoluzione dei sistemi informativi aziendali e i sistemi ERP
divisione B
personale
personale
produzione
produzione
marketing e vendite
marketing e vendite
magazzino
archivio decentrato
archivio decentrato
magazzino
{Esempio} 1 Prelievo di merce dal magazzino Quando in un’impresa commerciale il magazziniere immette tramite computer i dati di un prelievo relativi a una merce venduta, il sistema informativo procede automaticamente alla compilazione del documento di scarico dal magazzino; i dati memorizzati vengono successivamente utilizzati dall’ufficio amministrazione
per l’emissione della fattura e per l’aggiornamento dei registri IVA. In relazione alla quantità di merce venduta, inoltre, è automatica la segnalazione all’ufficio acquisti del momento in cui trasmettere al fornitore l’ordine per il riapprovvigionamento della merce, in modo da non lasciare sguarnito il magazzino.
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{Esempio} 2 Vendita di merce in un supermercato Quando in un supermercato la cassiera scannerizza una merce venduta, il sistema informativo “pesca” dal database il prezzo della merce immesso precedentemente e provvede all’emissione dello scontrino; inoltre è automatica la segnalazione all’ufficio acquisti circa la quantità venduta, per l’aggiornamento delle scorte e l’eventuale riapprovvigionamento.
I sistemi informativi più avanzati (sistemi operativi di rete o NOS, Networking Operating System) permettono il collegamento delle diverse funzioni aziendali con la rete Internet e di legare i propri processi aziendali a quelli dei fornitori e dei clienti, gestendo nel modo più efficace ed efficiente possibile la catena logistica (supply chain), in modo da seguire tutto il percorso della produzione. I vantaggi di una gestione integrata dell’intera catena logistica sono evidenti per la singola impresa, che può comunicare più velocemente i propri ordini di acquisto riducendone i costi, ottimizzare i trasporti delle materie prime e dei prodotti finiti diminuendo i tempi e quindi i costi di magazzinaggio, avere una visione immediata degli acquisti e delle vendite e di conseguenza dei propri flussi di cassa. Il collegamento delle imprese con la rete Internet ha consentito lo sviluppo dell’e-commerce, il commercio elettronico realizzato tramite un sito Web. L’impresa che vuole vendere attraverso la rete crea un apposito portale nel quale, oltre a pubblicizzare i suoi prodotti, può raccogliere gli ordini di acquisto che evaderà successivamente attraverso le vie tradizionali (posta, corriere) oppure, se possibile, direttamente tramite la rete (per esempio, vendita di software). Lo sviluppo del Web 2.0, vale a dire di applicazioni che consentono all’utente di intervenire direttamente nel sito, esponendo la propria opinione o ponendo domande (blog, forum), oppure addirittura modificandolo (wiki), ha dato ampia diffusione ai social network (Facebook, LinkedIn, Twitter). Il Web 2.0 ha trasformato l’e-commerce in senso interattivo, sviluppando forme di social commerce. Il social commerce è l’evoluzione in senso Web 2.0 del commercio online, consentendo maggiori interattività e partecipazione da parte dei clienti, attraverso blog, forum, wiki e la condivisione di articoli scritti dai membri delle comunità virtuali. Caratteristica peculiare del social commerce è quella che le imprese mettono a disposizione degli utenti il software necessario per creare un proprio negozio elettronico, con allestimento personalizzato e articoli venduti dalla stessa impresa.
Internet Portale Sito specializzato di Internet. Nel commercio elettronico i portali sono i siti dedicati alle transazioni di un determinato segmento industriale. Oltre a quelli costituiti dai produttori possiamo trovare anche portali di informazione che mettono in contatto venditori e compratori.
Il sistema informativo aziendale
Dall’inglese “ragnatela”, il sito Web è composto da un insieme di pagine Internet tra loro collegate che contengono testi, grafici, immagini e suoni.
u1
Fondamentale per lo sviluppo dell’ICT è stata la diffusione di Internet, una rete informatica planetaria nata negli Stati Uniti che oggi rappresenta la più grande rete di comunicazione al mondo. A essa possono connettersi reti e sistemi informatici di tutti i Paesi, consentendo alle imprese di acquisire, utilizzare e trasmettere informazioni su scala mondiale.
Sito Web
Blog Sito Internet, di solito gestito da una persona o da un ente, in cui l’autore pubblica le proprie opinioni. Gli altri utenti possono a loro volta inserire le proprie opinioni, ma nessuno può modificare quanto scritto da un’altra persona.
Forum Identifica la struttura informatica nella quale gli utenti discutono di vari argomenti, come politica, attualità, sport.
Wiki Sito Internet che viene aggiornato dai suoi utilizzatori e i cui contenuti sono sviluppati in collaborazione da tutti coloro che vi hanno accesso. Il testo può essere modificato da tutti gli utenti. È un wiki l’enciclopedia multimediale Wikipedia.
Interattività Interventi costruttivi su blog, forum e wiki.
Il sistema informativo dell’impresa
Negli ultimi anni si è sviluppata l’Information and Communication Technology (ICT), un sistema complesso di elaborazione e trasmissione elettronica dei dati che consente di diffondere in tempo reale le informazioni annullando le distanze geografiche. In azienda il computer viene usato non solo per la rielaborazione dei dati ma anche per la comunicazione delle informazioni attraverso l’uso di reti telematiche. I collegamenti in rete consentono lo scambio delle informazioni in tempo reale fra tutti i computer della stessa impresa, permettendo altresì la comunicazione con le sedi situate in luoghi diversi e con i soggetti esterni con cui si intrattengono rapporti commerciali, come i fornitori e i clienti.
Insieme di elementi interconnessi per l’invio e la ricezione di messaggi, con possibilità di utilizzare risorse comuni. Collega tra loro più posti di lavoro.
m3
05 L’Information and Communication Technology
Rete telematica
142 Collegamenti ipertestuali Link in un testo che consentono di accedere ai contenuti digitali di un altro testo.
Cloud computing Nella traduzione italiana “nuvola informatica”.
Il passaggio dal Web 2.0 al Web 3.0 è in fase di avanzata attuazione. Sue applicazioni sono la presenza di parole chiave e collegamenti ipertestuali per ricerche più avanzate, filmati in 3D, la progressiva trasformazione del Web in un enorme database, la capacità crescente di influenzare la vita reale mediante i social, per i quali si stanno ponendo seri problemi di tutela dei dati personali degli utenti. Un’applicazione del Web 3.0 è il cloud computing, mediante il quale è possibile memorizzare, archiviare, elaborare e gestire dati direttamente in rete, per esempio utilizzando software non installati sul proprio computer.
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Sistema informativo aziendale, reti telematiche • Information and Communication Technology
Analizzare il sistema informativo aziendale e le sue applicazioni • Individuare le applicazioni dell’Information and Communication Technology
1
Correla gli elementi della colonna di sinistra con quelli della colonna di destra. a. b. c. d. e. f. g. h.
Computer Budget Statistica di mercato Fattura Database Information and Communication Technology Forum E-commerce
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
Sistema informativo contabile Documento originario Archivio dati Hardware Scambio di informazioni in rete Sistema informativo non contabile Vendite online Discussione online a
2
b
c
d
e
f
g
h
Leggi il caso aziendale e rispondi alle domande. Jeffrey Preston Jorgensen nasce nel 1964 ad Albuquerque nel Nuovo Messico (USA), da una ragazza diciassettenne che frequenta ancora le scuole superiori e un ragazzo di poco più grande. Il loro matrimonio termina dopo poco più di un anno. Quando Jeff ha quattro anni la madre si risposa con un esule cubano emigrato negli Stati Uniti, Miguel Bezos, che adotta il bambino. Il nuovo padre, ingegnere, si trasferisce per lavoro prima a Houston poi a Miami dove Jeff frequenta le scuole primarie e superiori, mostrando una spiccata attitudine per le materie tecnologiche, laureandosi poi all’Università di Princeton in ingegneria elettronica. Nel 1994 Bezos, favorevolmente impressionato dallo sviluppo di Internet, cerca di trovare un modo per sfruttare questa opportunità. Stila un elenco di 20 prodotti che possono essere venduti on line e ritiene che i libri siano la scelta migliore. Fonda a Seattle, nel garage di casa, Cadabra.com. Jeff prevede che per ottenere i primi utili siano necessari almeno 4/5 anni. Nei primi giorni di vita dell’impresa ogni volta che qualche cliente acquista un libro suona una campanella; ben presto la campana inizia a suonare così frequentemente che viene silenziata. L’impresa cambia nome in Amazon. com, dal fiume Rio delle Amazzoni, offrendo una scelta di libri di molto superiore alla concorrenza, ampliando poi le vendite ai dvd, videogiochi, macchine fotografiche, elettrodomestici, abbigliamento, mobili, prodotti alimentari, fino a una vastissima gamma di prodotti cloud. Oggi Amazon.com è il primo sito di e-commerce al mondo con un fatturato annuo che supera i 150 miliardi di euro. Ma quali sono i segreti del suo successo? Il primo fattore di vantaggio competitivo è sicuramente il prezzo di vendita dei prodotti, nel 90% dei casi inferiore a quello della concorrenza. Poi la politica delle spedizioni a basso prezzo, addirittura gratis se gli acquisti superano una determinata cifra o se il cliente ha sottoscritto l’abbonamento Amazon Prime. Infine i tempi di consegna di pochissimi giorni, in alcuni casi anche in giornata; e, non ultima, l’assoluta qualità dell’assistenza post vendita, con un servizio attivo 24 ore su 24 e un’efficiente gestione dei resi e degli eventuali rimborsi per i prodotti difettosi o non conformi all’ordinazione. Fonte: rielaborazione da diversi articoli Internet, tra cui “L’avventurosa vita di Jeff Bezos” di Avery Hartmans e “Le ragioni del successo di Amazon” di Carlo Maria Fabianelli
1. Che cosa si intende per e-commerce? 2. Quali sono stati i fattori che hanno determinato il successo di Amazon? 3. Che cosa sono i prodotti cloud?
lettura espressiva della sintesi
3
Fanno parte del sistema informativo contabile le scritture elementari, le contabilità sezionali, la contabilità generale, la contabilità gestionale e il budget. Fanno parte del sistema informativo non contabile le statistiche e le analisi di mercato.
software programmi per i computer hardware mezzi tecnici di elaborazione dei dati, come i computer stakeholder soggetto interessato alla vita dell’impresa e quindi alla sua comunicazione vertice strategico organi di vertice dell’impresa, quali l’assemblea dei soci, gli amministratori, i direttori generali, che prendono le decisioni strategiche linea intermedia organi con il compito di far applicare al nucleo operativo le decisioni del vertice strategico; è costituita da direttori di funzione, capiufficio, capireparto nucleo operativo impiegati e operai con limitato potere decisionale
5
La comunicazione esterna può essere economico-finanziaria, se rivolta soprattutto ai inanziatori, di tipo non finanziario, se rivolta alla collettività circostante, e commerciale-pubblicitaria, se rivolta prevalentemente ai clienti.
u1
Il sistema informativo aziendale si articola in sistema contabile (utilizza i conti) e sistema non contabile (non utilizza i conti).
comunicazione economico-finanziaria riguarda l’attività svolta e i risultati raggiunti dall’impresa. Il principale documento della comunicazione economico-inanziaria è il bilancio d’esercizio comunicazione di tipo non finanziario riguarda i risultati raggiunti dall’impresa nell’ambito del sociale, della salvaguardia dell’ambiente, della sicurezza dei lavoratori in azienda, della tutela dei diritti umani. Le informazioni non inanziarie sono riportate nel bilancio integrato, che pertanto contiene informazioni di natura economicoinanziaria e informazioni su temi socio-ambientali comunicazione commerciale-pubblicitaria è costituita principalmente da messaggi pubblicitari per far conoscere le caratteristiche dei prodotti/servizi oferti dall’impresa
Il sistema informativo dell’impresa
2
La comunicazione aziendale fornita dal sistema informativo può essere interna, se rivolta ai soggetti interni (vertice strategico, linea intermedia e nucleo operativo) oppure esterna, se rivolta a soggetti operanti all’esterno dell’impresa (fornitori, clienti, inanziatori, Amministrazione inanziaria dello Stato).
m3
1
Il sistema informativo aziendale è costituito da dipendenti, software e hardware che producono informazioni per gli stakeholder.
143
Sintesi
4
Sintesi
144
Verifica
fine
unità
• test in autoveriica su unità 1 • interrogazione simulata con speakeraggio
TEST INTERATTIVI
CONOSCENZE
ABILITÀ
• Comunicazione aziendale • Sistema informativo aziendale • Sistema informativo integrato • ICT
• Individuare soggetti e documenti della comunicazione aziendale • Analizzare il sistema informativo aziendale e le sue applicazioni • Esaminare le applicazioni dell’ICT
LIVELLO BASE 1
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F) e, in quest’ultimo caso, suggerisci una corretta formulazione. V F 1. 2. 3. 4. 5.
La comunicazione di marketing è rivolta principalmente ai soggetti interni. Il principale documento della comunicazione economico-finanziaria è il bilancio d’esercizio. Il sistema informativo aziendale è costituito dai dipendenti dell’impresa e dai computer e programmi utilizzati. Il sistema informativo aziendale produce esclusivamente informazioni di tipo contabile. Il sistema informativo è integrato quando consente uno scambio continuo di informazioni tra le varie funzioni aziendali.
6. Tramite l’e-commerce l’impresa può aumentare il suo volume di vendite.
2
Correla gli elementi della colonna di sinistra con quelli della colonna di destra. a. b. c. d. e. f. g. h.
Linea intermedia Vertice strategico Software Workstation Internet E-commerce Sistema informativo integrato Dato
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
Rete informatica planetaria Stazione di lavoro Decisioni tattiche Insieme di programmi Elemento grezzo Decisioni strategiche Commercio elettronico Input unico dei dati a
LIVELLO INTERMEDIO/AVANZATO 3 Indica la risposta corretta
(alcuni quesiti possono avere più risposte esatte).
a.
Un sistema informativo è integrato quando:
1. permette di conoscere in tempo reale la situazione finanziaria dell’impresa 2. si avvale contemporaneamente di procedure manuali e automatizzate 3. si avvale di un sistema EDP che consente di utilizzare più volte i dati immessi, evitando digitazioni successive 4. produce informazioni per i soggetti interni all’impresa utilizzando procedure manuali
b
d
e
f
g
h
2. derivano da elaborazioni di dati esterni e descrivono gli attuali andamenti del mercato 3. derivano da dati interni ed esterni e sono caratterizzate dalla ripetitività delle operazioni descritte 4. riguardano rielaborazioni statistiche e dati stimati
c.
Scopo del sistema informativo è:
1. la rappresentazione delle operazioni di gestione e delle procedure automatizzate 2. la produzione delle informazioni per i soggetti interni ed esterni all’impresa 3. l’integrazione di tutte le procedure amministrative 4. la produzione del software applicativo e del software di base
b. Le informazioni per il nucleo operativo: 1. derivano dall’elaborazione di dati interni e descrivono probabili fenomeni futuri
c
145
consistono:
Fanno parte del sistema informativo contabile:
1. 2. 3. 4.
le statistiche di vendita le contabilità sezionali le scritture elementari le analisi di mercato
Leggi il brano seguente, rielaborato da www.insoftosra.it, www.sispac.it e www.nextage.it, e rispondi alle domande. Il mercato dei software gestionali per imprese e professionisti è in continua espansione. Per fornire risposte adeguate a una clientela sempre più esigente, a Venaria Reale (Torino) tre diverse imprese hanno deciso di operare in sinergia, offrendo ai propri clienti qualunque tipo di servizio informatico: progettazione e vendita di software gestionali, assistenza informatica in tutti i suoi aspetti, consulenza post vendita. Insoft Osra offre software gestionali capaci di soddisfare tutte le esigenze informatiche e organizzative attraverso un servizio prevendita che analizza la realtà aziendale e determina la soluzione migliore. Sispac offre supporto tecnico per migliorare al massimo l’efficienza dei server e dei computer operanti all’interno dell’impresa. Next@ge è un fornitore globale di soluzioni ICT in grado di analizzare e risolvere qualunque criticità si possa presentare nella rete informatica dei propri clienti. 1. 2. 3. 4.
Che cos’è un software gestionale? Per quali motivi le imprese utilizzano software gestionali sempre più sofisticati? Che cos’è un server? Che cosa si intende per ICT? Operare in sinergia: operare in modo coordinato, unitario.
Dopo aver osservato la figura, rispondi alle domande.
Stakeholder secondari comunità circostante
istituzioni pubbliche Stakeholder primari imprenditore o soci informazioni
clienti Sistema informativo aziendale
finanziatori di capitale proprio opinione pubblica
1. 2. 3. 4. 5.
Il sistema informativo dell’impresa
5
f.
informazioni
e operai finanziatori di capitale di debito gruppi di pressione
Chi è uno stakeholder? Qual è la differenza tra stakeholder primari e stakeholder secondari? Che cos’è il sistema informativo aziendale e qual è il suo compito? Che tipo di informazioni deve produrre il sistema informativo e quali sono i soggetti destinatari? Qual è la differenza tra sistema informativo e sistema comunicativo?
ESERCIZI FINALI GRUPPO 6
m3
4
1. nella velocizzazione delle procedure
2. negli elevati costi del personale 3. nell’eliminazione di errori da duplicazione dei dati 4. nella ridondanza della circolazione dei dati
Verifica fine unità
e. I vantaggi di un sistema informativo integrato
u1
d. L’e-commerce: 1. viene utilizzato esclusivamente dalle imprese commerciali 2. viene attuato sempre tramite Internet 3. presuppone la realizzazione di un apposito portale elettronico 4. può utilizzare il Web 2.0
unità
2
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I conti e le scritture dell’impresa 01 Il conto I documenti originari
Le operazioni di gestione effettuate dall’impresa danno origine a un flusso di dati in entrata e in uscita che il soggetto aziendale deve raccogliere, immagazzinare e rielaborare al fine di ottenere informazioni. I dati possono riguardare entrate e uscite monetarie, acquisti, vendite, costi, ricavi, produzione, prezzi, e vengono annotati su supporti cartacei (schede, moduli, registri) o sui supporti elettronici che abbiamo esaminato trattando del sistema informativo automatizzato. La registrazione delle scritture che formano la contabilità aziendale viene detta rilevazione. La rilevazione consiste nella determinazione qualitativa e quantitativa, nella classificazione e nella elaborazione dei dati relativi all’impresa e al mercato e nella rappresentazione e interpretazione delle informazioni che ne derivano.
Flusso di dati: insieme di dati.
Le imprese rilevano le operazioni di gestione mediante l’utilizzo dei conti. Il conto è un insieme di scritture riferite a un determinato oggetto, a cui lo stesso conto viene intestato, ordinate in modo da evidenziarne la quantità iniziale e le variazioni successive.
Consistenza Quantità in giacenza.
Eterogenei: non espressi nella stessa unità di misura. Omogenee: espresse nella stessa unità di misura e quindi confrontabili tra loro.
Le rilevazioni nei conti possono essere effettuate in quantità fisiche (chilogrammi, metri, litri) oppure monetarie (valori in euro o altra moneta). Funzionano a quantità fisiche, per esempio, i conti intestati alle merci in magazzino, che rilevano la consistenza di ciascun articolo, le quantità caricate e quelle scaricate. Le registrazioni in valori monetari, invece, si utilizzano quando i conti hanno per oggetto un insieme di elementi eterogenei o quando sono collegati tra loro in modo da formare un sistema di conti. Per esempio, è necessario utilizzare un conto a valori monetari per registrare le vendite di merci aventi ciascuna una differente unità di misura, come chilogrammi e litri. In questi casi la traduzione delle unità fisiche in valori monetari è necessaria per rendere omogenee le quantità misurate e avviene utilizzando la moneta di conto, che in Italia e negli altri Paesi dell’UEM è rappresentata dall’euro. Ogni conto presenta:
•
una denominazione, che costituisce l’intestazione del conto e che ne indica l’oggetto di analisi. Per esempio, tutte le variazioni che in un certo periodo sono intervenute nella cassa aziendale vengono registrate nel conto denominato Denaro in cassa, tutte le variazioni che sono intervenute nelle vendite di merci vengono registrate nel conto Merci c/vendite e così via. È da notare che l’intestazione del conto viene assegnata dall’impresa che effettua la rilevazione, quindi alle stesse variazioni ciascuna impresa può intestare un conto con denominazione diversa. Per esempio, le variazioni intervenute nelle vendite potrebbero essere registrate nel conto Merci c/vendite oppure Vendite di merci o anche Vendite: cambia l’intestazione, ma l’oggetto di rilevazione è lo stesso. Alla denominazione, di solito, viene associato un codice identificativo, numerico o alfanumerico. Quando l’impresa richiama al computer il codice del conto, appare automaticamente la denominazione dello stesso;
•
un prospetto grafico, che esprime la forma del conto. La forma più usata è quella a due sezioni; in essa la sezione di sinistra è contrassegnata dal termine Dare, mentre quella di destra dal termine Avere.
147 Addebitare un conto significa rilevare una quantità o un valore monetario nella sezione di sinistra. Accreditare un conto significa rilevare una quantità o un valore monetario nella sezione di destra.
L’effettuazione della prima rilevazione in un conto comporta la sua apertura, che in termine tecnico viene definita accensione di un conto.
Conto a due sezioni Presentiamo un conto a due sezioni, con registrazioni in Dare e in Avere. Codice
Intestazione del conto
Sezione di sinistra
Sezione di destra
Dare
u2
08.20 DENARO IN CASSA Avere 480, 00
Valore monetario addebitato
I conti e le scritture dell’impresa
{Esempio}
250, 00
Valore monetario accreditato
attribuire una denominazione e un codice annotare la prima registrazione nel prospetto graico rilevare in modo continuativo tutte le scritture che lo riguardano rilevare un valore o una quantità nella sezione sinistra (Dare) rilevare un valore o una quantità nella sezione destra (Avere) calcolare il saldo e far bilanciare le sezioni Dare e Avere
02 Le regole di registrazione nei conti Le regole di registrazione nei conti variano a seconda dell’oggetto di rilevazione. I conti accesi alla cassa sono quelli in cui vengono rilevati i movimenti di denaro (euro o valuta estera), di assegni bancari e circolari ricevuti da terzi, di valori bollati (francobolli, marche cambiali e marche da bollo). Per ognuno di questi valori viene acceso un conto che ne rileva i movimenti e la consistenza. Poiché il denaro non può uscire dalla cassa se non vi è prima entrato, la prima registrazione nel conto Denaro in cassa è sempre un’entrata.
Conti accesi alla cassa
m3
Intestare un conto: Accendere o aprire un conto: Tenere un conto: Addebitare un conto: Accreditare un conto: Spegnere o chiudere un conto:
Il sistema informativo dell’impresa
Terminologia relativa ai conti
148 Convenzionalmente, dato che il nostro sistema di scrittura è da sinistra verso destra, tutte le entrate vengono rilevate nella sezione di sinistra (Dare). Al contrario, tutte le uscite vengono rilevate nella sezione di destra (Avere). Allo stesso modo funzionano i conti accesi agli Assegni e ai Valori bollati.
Denaro in cassa Dare Entrate Variazioni finanziarie attive • consistenza iniziale • entrate di denaro
Conti accesi alla banca
Avere Uscite Variazioni finanziarie passive • uscite di denaro
I conti accesi alla banca rilevano i movimenti di denaro che l’impresa effettua nei c/c bancari. Ogni impresa, infatti, intrattiene di solito rapporti di conto corrente con diverse banche, aprendo più conti con differente intestazione, per esempio Intesa Sanpaolo c/c, UniCredit c/c, UBI Banca c/c ecc. Questi conti funzionano come il conto Denaro in cassa, nel senso che i movimenti che aumentano la disponibilità di denaro in c/c (versamenti di denaro o assegni, ricezione di bonifici ecc.) vengono registrati nella sezione di sinistra (Dare), mentre i movimenti che diminuiscono la disponibilità di denaro in c/c (prelevamenti di denaro, disposizione di bonifici ecc.) vengono registrati nella sezione di destra (Avere).
Banca X c/c Dare Variazioni finanziarie attive • consistenza iniziale • aumento di disponibilità liquide
Conti accesi ai crediti
Avere Variazioni finanziarie passive • diminuzione di disponibilità liquide
I conti accesi ai crediti, come per esempio Crediti v/clienti, Crediti diversi ecc., accolgono nella sezione di sinistra (Dare) il credito iniziale e gli aumenti dei crediti (variazioni finanziarie attive), mentre nella sezione di destra (Avere) registrano le diminuzioni dei crediti sorti in precedenza, per esempio per la riscossione degli stessi (variazioni finanziarie passive).
Crediti
Conti accesi ai debiti
Dare
Avere
Variazioni finanziarie attive • crediti iniziali • aumento di crediti
Variazioni finanziarie passive • diminuzione di crediti
I conti accesi ai debiti, come per esempio Debiti v/fornitori, Debiti diversi ecc. accolgono nella sezione di destra (Avere) il debito iniziale e gli aumenti dei debiti (variazioni finanziarie passive), mentre nella sezione di sinistra (Dare) registrano le diminuzioni dei debiti sorti in precedenza, per esempio per il pagamento degli stessi (variazioni finanziarie attive).
Debiti Dare
Avere
Variazioni finanziarie attive • diminuzione di debiti
Variazioni finanziarie passive • debiti iniziali • aumento di debiti
I conti accesi alle variazioni finanziarie sono detti bilaterali, in quanto le registrazioni sono effettuate in entrambe le sezioni del prospetto. Le registrazioni in Dare sono sempre antitetiche, cioè di segno opposto, rispetto a quelle in Avere.
149 I conti accesi ai valori economici registrano nella sezione di sinistra (Dare) le variazioni economiche negative (costi) e nella sezione di destra (Avere) le variazioni economiche positive (ricavi). Generalmente i conti economici sono unilaterali, in quanto le rilevazioni avvengono in una sola sezione del prospetto:
•
Conti accesi ai valori economici
i conti accesi ai costi (Merci c/acquisti, Salari e stipendi, Fitti passivi ecc.) funzionano in Dare;
Costi
Variazioni economiche negative • costi pluriennali • costi dell’esercizio • costi sospesi dal precedente esercizio
•
i conti accesi ai ricavi (Merci c/vendite, Interessi attivi, Proventi vari ecc.) funzionano in Avere.
Ricavi Dare
Avere Variazioni economiche positive • ricavi pluriennali • ricavi dell’esercizio • ricavi sospesi dal precedente esercizio
I conti e le scritture dell’impresa
Avere
u2
Dare
Se nel corso della gestione si effettuano rettifiche di costi o di ricavi è necessario accendere appositi conti a esse intestati. Le rettifiche di costi vengono registrate in Avere (Resi su acquisti, Ribassi e abbuoni attivi ecc.) e le rettifiche di ricavi in Dare (Resi su vendite, Ribassi e abbuoni passivi ecc.).
Rettifiche di costi Dare
Avere
Dare
Avere
Variazioni economiche negative • rettifiche a ricavi dell’esercizio
Le regole di registrazione nei conti finanziari ed economici sono così sintetizzabili.
Conti finanziari Dare
Avere
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
Conti economici Dare Variazioni economiche negative
Avere Variazioni economiche positive
m3
Rettifiche di ricavi
Il sistema informativo dell’impresa
Variazioni economiche positive • rettifiche a costi dell’esercizio
150
03 La classificazione dei conti I conti possono essere classificati in base:
• • • Estensione dell’oggetto
all’estensione dell’oggetto rappresentato; alle informazioni fornite sull’oggetto; alla forma del prospetto in cui si effettuano le scritture.
Secondo l’estensione dell’oggetto rappresentato i conti si dividono in:
•
analitici, accesi a un oggetto elementare come, per esempio, i conti Denaro in cassa, Banco BPM c/c, Fornitore Italtecnica srl, Tessuti di cotone c/vendite, Costi di trasporto ecc.;
•
sintetici, accesi a un oggetto che raggruppa elementi tra loro sufficientemente omogenei come, per esempio, i conti Banche c/c, Debiti v/fornitori, Merci c/vendite, Costi per servizi e così via. conti analitici (accesi a un oggetto elementare) ESTENSIONE DELL’OGGETTO conti sintetici (accesi a categorie omogenee di elementi)
Informazioni sull’oggetto
Secondo le informazioni fornite sull’oggetto i conti si dividono in:
•
descrittivi, quando indicano la data e la causale dell’operazione riguardante l’oggetto del conto, portano i riferimenti ad altre scritture collegate con quella in esame, annotano tutti i dati qualitativi e quantitativi necessari per meglio interpretare i valori iscritti;
•
sinottici, quando danno informazioni sintetiche, limitandosi alla data di registrazione e ai valori monetari, oppure solamente a questi ultimi. Il conto presentato è un conto sinottico con l’annotazione dei soli importi riferiti alle varie partite di merci vendute. I conti sinottici sono di uso essenzialmente scolastico. 20.01 MERCI C/VENDITE Dare
Avere 21 350, 00 10 020, 00 32 790, 00
conti descrittivi (forniscono dettagli sull’operazione) INFORMAZIONI SULL’OGGETTO
Forma scalare Forma di un conto in cui gli importi sono iscritti in colonna e il saldo viene calcolato da una serie di addizioni e sottrazioni successive.
Forma del prospetto
conti sinottici (danno informazioni sintetiche)
Secondo la forma del prospetto i conti si distinguono in:
•
conti a una sezione, che presentano una sola colonna per accogliere le quantità (le altre servono per annotare la data, il tipo di operazione ed eventuali annotazioni). La forma di tali conti è scalare e le quantità sono precedute dal segno (D/A); la consistenza dell’oggetto (saldo) si determina dopo ogni operazione.
151 Ne presentiamo un esempio:
IBAN
Operazioni
1/01 8/01
Importi
Saldo a nostro credito Ns. assegno n. 056756 a favore di Luca Goggi
D A
2 500,00 410,00
15/01
Saldo Ns. prelevamento Bancomat
D A
2 090,00 250,00
17/01
Saldo Ns. versamento di denaro contante
D D
1 840,00 160,00
23/01
Saldo Prelevamento con assegno n. 056757
D A
2 000,00 1 300,00
Saldo a nostro credito
A
700,00
conti a due sezioni, che presentano due colonne per accogliere le quantità (le altre servono per registrare la data, il tipo di operazione ed eventuali annotazioni).
Un conto a due sezioni può essere a sezioni divise o a sezioni accostate:
•
nella forma a sezioni divise (o contrapposte) risultano separate sia le colonne delle quantità o dei valori sia quelle della data e della descrizione dell’operazione. Ne presentiamo un esempio nel seguente conto descrittivo acceso alle cambiali attive;
Conto n. 05.05 Data 1/01 16/01 21/01
•
Cambiali attive Operazioni
Importi Dare
Saldo iniziale
Data
19 200,00
Spiccata tratta su impresa Renato Cambiaghi Ricevuto pagherò da STE.MA. spa
14/01 25/01
395,00 7 000,00
27/01
Operazioni
Importi Avere
Riscosso pagherò da impresa Vincenzo Ciaschini
5 000,00
Riscossa tratta su impresa Enrico Falorni
2 270,00
Riscossa tratta accettata da Ripa Renato & F.lli snc
2 900,00
nella forma a sezioni accostate, o parzialmente divise, risultano separate solo le colonne delle quantità o dei valori, mentre quelle della data e della descrizione dell’operazione sono comuni. Spesso questo tipo di conto presenta una colonna di saldo, in cui si registra la differenza tra le quantità o i valori rilevati nelle sezioni Dare e Avere per conoscere la consistenza dell’oggetto del conto dopo ogni operazione.
•
il conto acceso ai costi telefonici è un conto unilaterale che presenta registrazioni solo nella sezione Dare;
Conto n. 31.06 Data 16/01 15/03 16/05 17/07 19/09
•
Il sistema informativo dell’impresa
Presentiamo tre esempi di conti descrittivi a sezioni accostate:
Costi telefonici Operazioni Fattura Fastweb n. 5941 Fattura Fastweb n. 5942 Fattura Fastweb n. 5943 Fattura Fastweb n. 5944 Fattura Fastweb n. 5945
Dare 150,00 230,00 140,00 160,00 200,00
Avere
il conto acceso ai Debiti v/fornitori è un conto bilaterale che accoglie valori antitetici, vale a dire presenta registrazioni effettuate sia in Dare sia in Avere;
Conto n. 14.01 Data 1/01 25/01 10/02 21/02 12/03
Debiti v/fornitori Operazioni Saldo iniziale Pagata con bonifico fattura n. 321 Codex spa Ricevuta fattura n. 21 da impresa Antinori Ricevuta fattura n. 51 da Rama spa Pagata con a/b fattura n. 21 da impresa Antinori
Dare
Avere 31 435,00
16 600,00 10 898,00 25 641,00 10 898,00
Saldo 31 435,00 14 835,00 25 733,00 51 374,00 40 476,00
m3
•
Segno
I conti e le scritture dell’impresa
Data
Acronimo di International Bank Account Number. Codice alfanumerico di 27 cifre che contiene gli elementi identificativi del conto corrente e della banca, oltre ai necessari codici di controllo. Nel caso di effettuazione di bonifici deve sempre essere specificato l’IBAN del beneficiario.
u2
Conto n. 18.20 Banco BPM c/c IBAN IT53M0503401600000000037654
152 •
il conto acceso alla merce “Televisore mod. RX Vision” è un conto bilaterale a sole quantità che accoglie valori antitetici, riferiti al carico e allo scarico dal magazzino dell’oggetto del conto; il conto presenta una terza colonna in cui viene rilevata, dopo ogni operazione, la consistenza di magazzino del bene considerato, vale a dire il saldo. merce TELEVISORE MOD. RX VISION scorta min. 15 fornitore: COLTEX spa unità di mis. unità collocaz. ......... 20.... n. 1 01 1 12 01 2 15 01 3 19 01 4 24 01 5 25 01 6 29 01 7
Provenienza o destinazione Esistenza iniziale Documento consegna n. 1 a Bini Federico Documento consegna n. 2 a Timor spa Fattura immediata n. 12 da Coltex spa Documento consegna n. 3 a GI.GA. spa Reso da Timor spa Documento consegna n. 4 a Fabi Luciano
Carico 36
cod. A07 scheda 1
Scarico 10 10
50 20 2 15
Esistenza 36 26 16 66 46 48 33
conto a una sezione (con una sola colonna per la quantità) FORMA DEL CONTO conto a due sezioni
a sezioni divise (colonne separate per le quantità, la data e la descrizione)
a sezioni accostate (colonne separate per le sole quantità)
04 Il calcolo del saldo e la chiusura dei conti Nei conti a sezioni divise, sia descrittivi sia sinottici, il saldo finale, che misura la grandezza dell’oggetto di indagine in un determinato momento, viene calcolato facendo la differenza fra il totale dei valori iscritti in Dare e il totale dei valori iscritti in Avere. Il saldo rappresenta pertanto l’eccedenza di un totale sull’altro totale. I conti possono presentare:
•
un’eccedenza Dare, quando
Totale Dare
>
Totale Avere
•
un’eccedenza Avere, quando
Totale Dare
=50'') =SOMMA.SE(D2:D19:''>=50'';C2:C19) =MATR.SOMMA.PRODOTTO(D2:D19;C2:C19)/SOMMA(C2:C19)
La funzione CONTA.SE esegue il conteggio degli elementi presenti nell’area indicata che soddisfano una condizione; D2:D19 è l’area dei prezzi unitari, la condizione è: ''>=50''. La funzione SOMMA.SE esegue la somma delle quantità vendute considerando solo le righe in cui il prezzo soddisfa la condizione > 50; D2:D19 è l’area a cui si riferisce la condizione, C2:C19 è l’area dei dati da sommare,''>50'' è la condizione. La funzione MATR.SOMMA.PRODOTTO calcola la somma dei prodotti tra i valori numerici di due aree di celle (matrici): C2:C19 è l’area delle quantità, D2:D19 è l’area dei prezzi. Le due matrici devono avere la stessa forma (riga, colonna, rettangolo, quadrato) e lo stesso numero di elementi.
Matrice Area di celle di forma lineare (in riga o in colonna), quadrata o rettangolare.
m3
Le formule sono riprodotte di seguito:
Il sistema informativo dell’impresa
Nel caso della media ponderata dei prezzi i pesi sono costituiti dalle quantità vendute.
234
Laboratorio informatico Per procedere alle elaborazioni successive conviene trasformare l’area dei dati in una tabella Excel, evidenziando l’intera area e cliccando sul pulsante Inserisci-Tabelle-Tabella; viene richiesta conferma dell’intervallo dei dati e della presenza delle intestazioni (ig. 5).
fig. 5
Quadratino per regolare le dimensioni della tabella Gli elementi che caratterizzano la tabella Excel rispetto all’area di dati da cui si è partiti per ottenerla sono i seguenti: 1. le righe evidenziate con un’alternanza di colore di sfondo; 2. la riga delle intestazioni ha un’evidenziazione graica; ciascuna cella della riga contiene un pulsantino triangolare, che sempliica le operazioni di ordinamento e selezione (filtro) delle righe dei dati; 3. un quadratino colorato è posto nell’angolo inferiore destro della tabella: serve a modiicare le dimensioni della tabella stessa, aggiungendo (o eliminando) righe e/o colonne; 4. è possibile evidenziare una riga dei totali, che consente di efettuare automaticamente operazioni matematiche (somma, media, ricerca del minimo o massimo) sui dati delle colonne che contengono numeri e un conteggio di elementi sulle altre colonne. Nella tabella riprodotta sopra è stata calcolata la media dei Prezzi unitari, la somma delle Quantità e il conteggio dei Prodotti; per scegliere la funzione da utilizzare si clicca sulla cella della Riga Totali e si apre il menu con il pulsante che compare sulla destra; 5. è possibile inserire un campo calcolato, cioè una nuova colonna il cui contenuto numerico deriva da un calcolo eseguito sui numeri presenti in altre colonne. Alla tabella è assegnato automaticamente un nome (Tabella1, Tabella2, …) inserito nella Casella Nome; aprendo l’elenco della casella e scegliendo il nome della tabella, si può accedere a essa da qualunque foglio della cartella. Più tabelle possono essere inserite nello stesso foglio. Le caratteristiche graiche della tabella e alcune sue funzionalità possono essere regolate, attivate/disattivate con il pulsante della scheda Progettazione, che si apre cliccando su una qualsiasi cella della tabella. 4. Gli ordini del trimestre gennaio-marzo. Per visualizzare solo gli ordini del trimestre gennaio-marzo si utilizza il pulsante con il triangolino nella cella A1. Aperta la inestra a tendina, si imposta l’ordinamento A-Z (dal meno recente al più recente); poi si iltrano le date cliccando su Seleziona tutto in modo da disattivarlo e si selezionano i mesi gennaio, febbraio, marzo (ig. 6). Si chiude con OK, ottenendo l’elenco degli ordini del primo trimestre. Il cambio di colore (da nero a blu) dei numeri delle righe indica che l’elenco non è completo, ma è stato iltrato (ig. 7).
fig. 7
fig. 6
235
fig. 9
7. Elenco dei prodotti contenente, per ciascuno, il prezzo unitario e il prezzo comprensivo di IVA (aliquota 22%). Per produrre un elenco dei prodotti con il prezzo unitario e il prezzo IVA compresa si inizia efettuando, su un nuovo foglio di lavoro, una copia dell’intera tabella. Vengono poi eliminate le colonne contenenti i campi Data, Quantità, Cliente evidenziando le colonne, cliccando con il tasto destro e scegliendo Elimina. Per aggiungere un nuovo campo si trascina il quadratino posto in basso a destra e si allarga la tabella di una colonna. Il nome Colonna1, inserito automaticamente, viene sostituito con Prezzo con IVA. Nella prima riga, cella C2, si scrive la formula per il calcolo del prezzo con IVA 22%: =B2*(1+0,22) Se, anziché digitare l’indirizzo della cella B2, la si individua con il cursore, Excel scrive: =[@[Prezzo unitario]]*(1+0,22) Appena si conferma la chiusura della formula con il tasto INVIO, essa viene automaticamente trascritta in tutte le righe della tabella. Si ottiene così un campo calcolato, i cui valori derivano da un calcolo anziché da un inserimento manuale. Poiché nelle varie righe lo stesso codice prodotto compare più volte, si ricorre all’eliminazione dei campi duplicati, efettuata automaticamente con il pulsante Progettazione-Rimuovi duplicati. Nella inestra omonima, dovendo indicare su quale campo vanno ricercati i valori duplicati, si indica Prodotto (ig. 10).
fig. 10
Il sistema informativo dell’impresa
6. Prospetto degli ordini pervenuti dai clienti Biol spa e Ing srl, disposti in ordine decrescente sulla base delle quantità. Viene richiesto un prospetto degli ordini relativi ai clienti Biol spa e Ing srl, disposti con le quantità in ordine decrescente; oltre alla data, devono essere presenti il codice prodotto, la quantità e il cliente. Il campo Prezzo unitario viene escluso nascondendo la relativa colonna; si punta il cursore sulla colonna D, si attiva il menu con il tasto destro del mouse e si sceglie Nascondi. Per ripristinare la visualizzazione sarà suiciente evidenziare le colonne C, E (a cavallo di quella nascosta), aprire il menu e scegliere Scopri. Successivamente si apre il menu di iltro sul campo Quantità e si attiva l’ordinamento Z-A (dal più grande al più piccolo). Inine, aperto il iltro su Cliente, si esclude Seleziona tutto e si selezionano i due clienti richiesti: Biol spa e Ing srl. Il risultato inale non cambia se le operazioni vengono eseguite con un ordine diverso (ig. 9).
m3
5. Gli ordini di gennaio e di aprile riguardanti i prodotti della linea “Tavoli”. Per ottenere un elenco degli ordini di fig. 8 gennaio e di aprile riguardanti i prodotti della linea “Tavoli” (codice che inizia con la lettera B) si procede con due iltri successivi. Si inizia dalla Data, procedendo come nel caso precedente, ma selezionando solo i mesi gennaio e aprile; successivamente si apre la inestra di iltro su Prodotto e si scelgono in successione le voci Filtri per testo e Inizia con…, digitando inine la lettera B nell’apposita inestra. I campi iltrati sono riconoscibili dall’immagine dell’imbuto che ha sostituito il triangolino (ig. 8). Per tornare all’elenco completo occorre annullare, nell’ordine desiderato, i due iltri.
Spazio competenze
Per eliminare la selezione si riapre il menu e si riattiva Seleziona tutto oppure si clicca sulla voce Cancella filtro da “Data”.
236
Laboratorio informatico L’operazione è diversa dal nascondere le righe eccedenti; in questo caso infatti le righe vengono cancellate e non sono recuperabili. È questo il motivo per cui si deve agire su una copia della tabella. Formattati opportunamente i valori numerici e ordinati i prodotti in ordine alfabetico crescente, si ottiene l’elenco richiesto (fig. 11).
fig. 11
{Ora tocca a te!} Acquisti e vendite Nel primo trimestre del 2019 l’impresa Aldo Gori & Figli snc ha registrato gli acquisti e le vendite riguardanti i prodotti codificati AT71, AR60, AS81, CB50, BZ9, CV42. Data
Codice prodotto
Acquisto/Vendita
5/01/2019
AT71
A
10/01/2019
AR60
V
18/01/2019
AS81
V
22/01/2019
CB50
A
25/01/2019
BZ9
V
28/01/2019
CV42
A
30/01/2019
AR60
V
4/02/2019
Fornitore
Cliente
Giglio Luca
Saremi Carlo Picco Angela Ponti Serena Picco Angela Forte Mauro Saremi Carlo
Quantità
Prezzo unitario
120
12,35
300
5,99
45
50,50
40
15,80
80
40,60
75
60,00
250
5,99
AS81
V
Renzini Giulio
15
50,50
10/02/2019
BZ9
V
Renzini Giulio
135
40,60
15/02/2019
AT71
A
Giglio Luca
50
12,35
23/02/2019
CB50
A
Ponti Serena
75
15,80
26/02/2019
AR60
V
150
5,99
Saremi Carlo
28/02/2019
AS81
V
Picco Angela
25
50,50
1/03/2019
AR60
V
Saremi Carlo
450
5,99
6/03/2019
60
60,00
Renzini Giulio
90
40,60
50
15,80
30
50,50
85
60,00
CV42
A
14/03/2019
BZ9
V
20/03/2019
CB50
A
26/03/2019
AS81
V
31/03/2019
CV42
A
Forte Mauro Ponti Serena Renzini Giulio Forte Mauro
Utilizzando Microsoft Excel, costruisci un elenco con i dati riguardanti gli acquisti e le vendite della Aldo Gori & Figli snc e da esso ricava una tabella Excel. Successivamente esegui le seguenti elaborazioni: • inserisci un campo calcolato, denominato Importo totale, sulla base delle quantità e del prezzo unitario; • filtra la tabella visualizzando prima le vendite e poi gli acquisti. Inserendo la riga totale, ricava, rispettivamente per le vendite e per gli acquisti, il totale degli importi, il valore medio dei prezzi unitari, il valore minimo e massimo delle quantità; • seleziona le operazioni avvenute nel mese di marzo 2019, disposte in ordine cronologico inverso; • seleziona gli acquisti riguardanti il prodotto CB50; • seleziona le vendite al cliente Giulio Renzini e determina il totale delle quantità e degli importi. Suggerimenti Esegui l’inserimento del campo calcolato dopo aver trasformato l’elenco in una tabella Excel; in tal modo è sufficiente scrivere la formula nel primo record ed essa verrà estesa automaticamente a tutte le righe. Sotto le intestazioni e tra un record e l’altro ricorda di non inserire righe vuote.
Clil
237
Information system systems, generally Internet-based, for conducting much of their personal lives: for socializing, study, shopping, banking and entertainment. Source: Vladimir Zwass from www.britannica.com, official website of Encyclopeadia Britannica
Data
Knowledge Notions and skills acquired over time that must be shared with third parties.
Read the text and perform as requested.
1
Customers Those that buy a company’s products.
Suppliers Those that sell goods, raw materials and services to enterprises.
Tick the right answer. a.
Information systems:
1. consist of subjects external to the company 2. are needed to collect, process and provide information 3. consist of all the tangible and intangible assets of an enterprise
Real or virtual place where goods and services are traded.
b. An effective information system: 1. increases a company’s competivity on the market 2. improves relations with employees 3. doesn’t need constant maintenance
Supply chains
c.
They base their activities entirely on information systems:
Steps a product undergoes to reach the final consumer.
1. McDonald’s corporation 2. Alibaba 3. Tod’s
Marketplace
Online promotions Goods offered at competitive prices on the Internet.
d. Services you can get access to through cloud computing are: 1. freight transport 2. online purchase of a good 3. use of software
Cloud computing services Data processing, transmission and/or storage services carried out on the Internet.
Business-to-business Sales carried out by enterprises with other enterprise on the Internet.
Revenue Profit.
2
Answer the questions. a.
What is the difference between data and information?
b. Which elements does an information system consist of? c.
Which stakeholders rely on the information provided?
Il sistema informativo dell’impresa
Set of numbers that describes a phenomenon in an elementary way, to be classified and processed in order to have a more complex and deeper knowledge.
Spazio competenze
Many major companies are built entirely around information systems. These include eBay, a largely auction marketplace; Amazon, an expanding electronic mall and provider of cloud computing services; Alibaba, a business-to-business e-marketplace; Google, a search engine company that derives most of its revenue from keyword advertising on Internet searches. Governments deploy information systems to provide services cost-effectively to citizens. Digital goods – such as electronic books, video products and software – and online services, such as gaming and social networking, are delivered with information systems. Individuals rely on information
m3
A
n information system is an integrated set of components for collecting, storing and processing data and for providing information, knowledge, and digital products. Business firms and other organizations rely on information systems to carry out and manage their operations, interact with their customers and suppliers and compete in the marketplace. Information systems are used to run interorganizational supply chains and electronic markets. For instance, corporations use information systems to process financial accounts, to manage their human resources and to reach their potential customers with online promotions.
modulo 4 • video introduttivo • spunti per cominciare • mappa personalizzabile
OPERAZIONI DI GESTIONE
Rilevazioni in Contabilità generale
Costituzione dell’impresa
Acquisti e loro regolamento
Vendite e loro regolamento
Operazioni della gestione accessoria e della gestione non corrente
Operazioni con le banche
Scritture in partita doppia
Costi e ricavi rilevati nel momento della manifestazione finanziaria (entrate/ uscite, debiti/crediti)
Altre operazioni di gestione
Situazioni contabili
COMPETENZE PROFESSIONALI DI INDIRIZZO
COMPETENZE EUROPEE
• Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali • Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa per realizzare attività comunicative con riferimento a diversi contesti • Individuare e accedere alla normativa civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali
• Competenze alfabetiche funzionali • Competenze digitali • Competenze personali, sociali e di apprendimento • Competenze imprenditoriali
KAHOOT! giocando s impara ’
ahoot! è un sito Web che viene utilizzato per realizzare materiali per lezioni e altre attività scolastiche. Digitando https://kahoot.it è possibile accedere a una piattaforma che permette di creare: • quiz, nella forma di domande a risposta multipla con attribuzione di punteggio; • jumble, un puzzle di parole o di numeri che devono essere correttamente ordinati; • discussion, come un quiz ma senza punteggio; • survey, cioè sondaggi.
K
La piattaforma è in lingua inglese ma è possibile tradurre i contenuti in italiano mediante il pulsante destro del mouse. Per creare un kahoot è necessario prima di tutto registrarsi all’indirizzo https://getkahoot.com/, cliccare su “New kahoot” e inserire titolo e descrizione. Quando un kahoot viene lanciato, la piattaforma genera un codice che dovrà essere inserito dai partecipanti per l’accesso al kahoot stesso; si può accedere da un qualsiasi device (computer, tablet o smartphone). Una volta che tutti i partecipanti sono entrati, si dà inizio all’attività cliccando su “Start”. Se il kahoot è un quiz, compare la domanda con quattro risposte alternative. Per dare la risposta esatta basta cliccare su uno dei quattro rettangoli, poi si procede con la domanda successiva. Alla fine del gioco il sistema compila in automatico la classifica dei partecipanti.
Per utilizzare la piattaforma non è necessario creare un nuovo kahoot; cliccando sul tasto “Public kahoot” e scegliendo l’argomento è possibile selezionare tra migliaia di materiali già pronti per l’uso.
Attività
... a casa
In gruppi di quattro o cinque studenti, create un quiz kahoot di contabilità. Utilizzate le conoscenze che avete acquisito nel modulo precedente: conti, conti finanziari ed economici, regole di registrazione contabile, metodo della partita doppia, libro giornale e conti di mastro, piano dei conti, primi articoli in partita doppia. Preparate 10 domande, con una risposta esatta e tre sbagliate.
... in classe Ciascun gruppo presenta il proprio quiz facendo giocare gli altri gruppi. Alla fine di ogni turno di gioco si registra il punteggio totalizzato da ciascun gruppo, fornito in automatico da Kahoot!; completati i turni di gioco, si calcola il punteggio totale e dopo aver stilato la classifica finale avviene la proclamazione del gruppo vincitore.
unità
1
240
La costituzione dell’impresa 01 Premessa In questa parte del programma, dedicata prevalentemente all’analisi degli aspetti contabili della gestione aziendale, ci occuperemo delle imprese commerciali. Queste presentano una maggiore semplicità di gestione rispetto alle imprese industriali e bancarie, che saranno analizzate nelle classi quarta e quinta. Inoltre, le varie applicazioni contabili riguarderanno le imprese individuali, poiché lo studio delle forme societarie è previsto nella classe quarta. Le imprese commerciali appartengono al settore terziario e la loro attività consiste nell’acquisto e nella vendita di merci, senza effettuare processi materiali di lavorazione o trasformazioni tecniche del prodotto.
Immissione: vendita sul mercato.
Negozi di prossimità Piccoli negozi situati a poca distanza dalla casa di abitazione.
Supermercati Grandi punti vendita con superficie compresa tra 400 e 2 500 metri quadrati.
Ipermercati Grandi punti vendita con superficie non inferiore a 2 500 metri quadrati.
Si tratta di aziende di produzione indiretta, perché attuano un processo di produzione economica volto all’accrescimento dell’utilità dei beni attraverso il loro trasferimento nel tempo e nello spazio. Il trasferimento dei beni nel tempo si attua con la conservazione delle merci e con la loro graduale immissione sul mercato; il trasferimento nello spazio, invece, riguarda la distribuzione delle merci dai luoghi di produzione ai luoghi di consumo. Le imprese commerciali si distinguono a seconda che la loro attività sia finalizzata al collegamento delle imprese produttrici di materie prime e prodotti agricoli con le imprese utilizzatrici (industriali o di servizi), oppure al collegamento delle imprese produttrici con i consumatori finali. In questo senso la più importante classificazione delle imprese commerciali le distingue in imprese all’ingrosso e imprese al dettaglio. Le imprese all’ingrosso acquistano le merci dai produttori o da altri grossisti e le rivendono alle imprese trasformatrici oppure ad altri commercianti senza operare direttamente con consumatori finali. Le imprese al dettaglio acquistano le merci dai produttori o dai grossisti e le rivendono direttamente ai consumatori finali. Le imprese commerciali al dettaglio si suddividono in piccolo dettaglio (negozi di prossimità) e grande dettaglio (supermercati, ipermercati, grandi operatori dell’e-commerce).
all’ingrosso
non vendono ai consumatori finali
al dettaglio
vendono ai consumatori finali
IMPRESE COMMERCIALI
piccolo dettaglio
grande dettaglio
241
02 La nascita dell’impresa Un soggetto che decide di dare vita a un’attività imprenditoriale deve preliminarmente valutare una serie di elementi essenziali. Prima di iniziare un’attività d’impresa bisogna, infatti, svolgere appropriate analisi per decidere il settore in cui operare e il luogo in cui insediare l’azienda. Le valutazioni da fare sono principalmente riconducibili alla scelta:
Costituisce principio generale dell’ordinamento nazionale la libertà di apertura di nuovi esercizi commerciali sul territorio senza vincoli di alcun tipo, esclusi quelli connessi alla tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente e dei beni culturali. Viene altresì stabilito che tutte le attività economiche (imprenditoriali, commerciali, artigianali e di lavoro autonomo e professionale) devono essere improntate al principio della libertà di accesso, di organizzazione e di svolgimento.
Comunicazione unica d’impresa
Adempimenti giuridici e fiscali per la costituzione di un’impresa Chi decide di avviare un’attività imprenditoriale può adempiere agli obblighi previsti dalla normativa (iscrizione al Registro delle imprese, all’INPS, all’INAIL e all’Agenzia delle entrate) mediante un’unica domanda, la Comunicazione Unica d’impresa, valida ai fini fiscali, previdenziali e assicurativi. La Comunicazione Unica deve essere inviata per via telematica all’Ufficio del Registro delle imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA) di appartenenza, che informa le altre amministrazioni dell’avvenuta presentazione. Le amministrazioni competenti comunicano immediatamente all’interessato e all’Ufficio del Registro delle imprese il codice fiscale e il numero di partita IVA ed entro i successivi sette giorni gli ulteriori dati definitivi relativi alle posizioni registrate. La medesima procedura è prevista anche in caso di modifica o di cessazione dell’attività aziendale. Prima dell’inizio dell’attività è inoltre necessario inviare, sempre per via telematica, la Segnalazione certificata d’inizio attività (Scia) allo Sportello unico per le attività produttive (Suap) del Comune di residenza. La Scia può far parte della Comunicazione Unica; in questo caso è compito della Camera di Commercio che riceve la domanda trasmettere immediatamente la Scia al Suap. Il Suap rilascia all’impresa una ricevuta telematica che le consente di avviare immediatamente l’attività imprenditoriale. Con la Scia l’imprenditore autocertifica il possesso di tutti i requisiti previsti dalla normativa; si tratta di una comunicazione che sostituisce tutte le autorizzazioni, licenze o domande di iscrizione non sottoposte a valutazioni discrezionali o al rispetto di norme di programmazione e pianificazione e di vincoli ambientali, paesagCodice fiscale gistici e culturali. La Scia permette all’imprenditore di iniziare la sua attività senza dover Codice che identifica le persone attendere i controlli da parte degli organi competenti. Per consentire lo svolgimento fisiche nei loro rapporti con dei controlli successivi, la Scia deve essere corredata delle autocertificazioni circa il amministrazioni ed enti pubblici. possesso dei requisiti soggettivi (morali e professionali, quando richiesti) e oggettivi È composto da 16 caratteri (attinenti la conformità in materia urbanistica, edilizia, igienico-sanitaria e ambientale alfanumerici. dei locali nei quali l’attività viene svolta). Il Comune, entro 60 giorni dal ricevimento Numero di partita IVA della Scia, deve accertare il possesso e la veridicità dei requisiti dichiarati, adottando, Codice che identifica un in caso negativo, i provvedimenti per vietare la prosecuzione dell’attività e sanzionare soggetto che svolge un’attività l’imprenditore responsabile di dichiarazioni non veritiere. Adempiere: compiere, soddisfare, rispettare totalmente. Requisiti: qualità, titoli richiesti dalla normativa. Valutazioni discrezionali: valutazioni di tipo soggettivo. Essere corredata: avere in allegato.
rilevante ai fini IVA. Per i soggetti diversi dalle persone fisiche coincide con il codice fiscale e il numero di iscrizione presso il Registro delle imprese.
La costituzione dell’impresa
del luogo in cui operare e del mercato di riferimento a cui rivolgersi. È indispensabile valutare i fattori che possono rendere più o meno conveniente insediare l’azienda in un determinato luogo. Per esempio, può essere vantaggioso collocare la sede dell’impresa nelle vicinanze dei mercati di sbocco delle merci ottenendo un risparmio sui costi di trasporto. È importante, inoltre, valutare la potenziale clientela interessata al prodotto.
u1
•
Insediare: costituire, installare, situare.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
del settore di attività in cui si intende operare. Tale scelta richiede un’attenta analisi della domanda da parte dei consumatori e dell’offerta da parte delle imprese già presenti nel settore. In questa fase è necessario valutare le caratteristiche strutturali delle imprese concorrenti, la possibilità di espansione del settore, i rischi legati alla probabilità di ingresso di nuovi concorrenti;
m4
•
242
03 L’inventario di costituzione Al momento della costituzione, l’imprenditore deve effettuare un apporto iniziale che può essere:
•
di disponibilità liquide (denaro, assegni bancari e circolari) versate in cassa o fatte affluire sul c/c bancario o postale destinato all’attività aziendale (spesso a fronte di prelevamento di fondi dal c/c personale dell’imprenditore);
•
in natura, formato da beni (fabbricati, arredamento, automezzi, merci) che entreranno a far parte del patrimonio dell’impresa unitamente ai beni acquistati da terzi. I beni apportati dall’imprenditore sono soggetti a valutazione in quanto, non essendo stati acquistati, sono privi di un prezzo che ne definisca il valore. Il patrimonio di costituzione, che rappresenta il patrimonio netto esistente alla nascita dell’impresa, è l’insieme degli apporti (in denaro e in natura) effettuati dall’imprenditore. Il prospetto che ne mette in evidenza la consistenza è l’inventario di costituzione.
L’inventario di costituzione deve essere trascritto nel libro degli inventari, di cui rappresenta la registrazione iniziale.
{Esempio} 1 Patrimonio di costituzione In data 1° aprile si costituisce l’impresa commerciale Maria Balestri. La proprietaria versa 60 000 euro sul c/c aperto presso la Banca Nazionale del Lavoro destinato all’attività aziendale tramite giroconto dal proprio c/c personale e apporta un fabbricato valutato 138 000 euro e un automezzo valutato 22 000 euro. Presentiamo l’inventario di costituzione. Il fabbricato entra a far parte del patrimonio di costituzione dell’impresa per 138 000 euro, l’automezzo per 22 000 euro. Inventario di costituzione al 1° aprile 20.. ATTIVITÀ
PASSIVITÀ E NETTO
Immobilizzazioni materiali
Patrimonio netto
Fabbricati
138 000, 00
Automezzi
22 000, 00
220 000, 00
Attivo circolante BNL c/c TOTALE ATTIVITÀ
60 000, 00 220 000, 00 TOTALE A PAREGGIO
220 000, 00
Il patrimonio netto corrisponde al totale degli apporti effettuati dall’imprenditrice. Successivamente l’imprenditrice, con il denaro disponibile sul c/c bancario, acquisterà gli altri beni necessari allo svolgimento della sua attività (per esempio computer mobili d’ufficio, registratore di cassa, merci ecc.).
{Esempio} 2 Patrimonio di costituzione Il 1° settembre si costituisce l’impresa commerciale Marco Giannini. Il proprietario apporta un assegno circolare di 50 000 euro, computer d’ufficio valutati 4 000 euro e arredamento valutato 10 000 euro. Presentiamo l’inventario di costituzione.
243 Inventario di costituzione al 1° settembre 20.. ATTIVITÀ
PASSIVITÀ E NETTO
Immobilizzazioni materiali
Patrimonio netto
Macchine d’ufficio
64 000, 00
4 000, 00
Arredamento
10 000, 00
Attivo circolante 64 000, 00 TOTALE A PAREGGIO
64 000, 00
Dopo la redazione dell’inventario di costituzione, l’impresa avvia la tenuta della contabilità generale provvedendo:
•
alla scelta degli strumenti, dei supporti, delle procedure e delle risorse da adibire a questo fondamentale aspetto dell’attività amministrativa (hardware, software, modulistica, organizzazione, impiegati, consulenti ecc.);
•
alla numerazione progressiva delle pagine del libro giornale e del libro degli inventari prima di essere messi in uso, ai sensi degli artt. 2215 e 2215 bis del c.c.;
• •
alla predisposizione del piano dei conti;
Supporti Elementi materiali e immateriali con il compito di facilitare lo svolgimento dell’attività contabile.
u1
all’intestazione dei conti di mastro e degli eventuali sottoconti.
04 Gli apporti di disponibilità liquide Nell’ipotesi più comune, la costituzione di un’impresa individuale avviene con apporto di disponibilità liquide da parte del proprietario; tale apporto può essere effettuato con denaro, assegni circolari o bancari che entrano a far parte della dotazione iniziale della cassa, oppure con l’apertura di un c/c bancario dedicato all’attività aziendale tramite giroconto dal c/c personale dell’imprenditore. In entrambi i casi il valore dell’apporto è oggettivamente misurato dal valore nominale del denaro, degli assegni o del credito verso la banca.
{Esempio} 1 Apporto di liquidità In data 1° luglio si costituisce l’impresa Roberta Giannini con apporto di un assegno circolare non trasferibile di 25 000 euro e di denaro contante per 400 euro. Rileviamo l’operazione in P.D. L’analisi dell’operazione di gestione è la seguente: Assegni: variazione finanziaria attiva Dare 25 000,00 Denaro in cassa: variazione finanziaria attiva Dare 400,00 Patrimonio netto: variazione economica positiva Avere 25 400,00 Sul giornale in partita doppia si compone il seguente articolo che dà luogo alle corrispondenti registrazioni nei conti di mastro (per i quali utilizziamo la forma sinottica). Data
Codice
01/07 01/07 01/07
08.20 08.21 10.01
Denominazione dei conti e descrizione DENARO IN CASSA ASSEGNI PATRIMONIO NETTO
08.20 DENARO IN CASSA 400, 00
apporto di denaro contante apporto di a/c apporto di liquidità 08.21 ASSEGNI 25 000, 00
La costituzione dell’impresa
TOTALE ATTIVITÀ
Dare
Avere
400, 00 25 000, 00 25 400, 00 10.01 PATRIMONIO NETTO 25 400, 00
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
50 000, 00
m4
Assegni
244
{Esempio} 2 Apporto diretto in c/c bancario In data 1° aprile si costituisce l’impresa Sergio Ferretti. Il proprietario apre un c/c bancario dedicato all’attività aziendale presso Intesa Sanpaolo ed effettua un apporto di 50 000 euro mediante un bonifico dal proprio c/c personale. Rileviamo l’operazione in P.D. Gli imprenditori individuali tengono di solito distinti, sia per opportunità fiscale, sia per maggiore chiarezza contabile, il conto corrente personale, interessato dalle operazioni di famiglia, dal conto corrente aziendale, interessato dalle operazioni di gestione dell’impresa. Il primo, ovviamente, non fa parte del sistema contabile dell’impresa, per cui la sua movimentazione non è rilevata in contabilità generale. L’analisi dell’operazione di gestione è la seguente: Intesa Sanpaolo c/c: variazione finanziaria attiva Dare 50 000,00 Patrimonio netto: variazione economica positiva Avere 50 000,00 Sul giornale in partita doppia si compone il seguente articolo che dà luogo alle corrispondenti registrazioni nei conti di mastro. Data
Codice
01/04 01/04
18.20 10.01
Denominazione dei conti e descrizione INTESA SANPAOLO C/C PATRIMONIO NETTO
Dare
bonifico bancario bonifico bancario
18.20 INTESA SANPAOLO C/C
Avere
50 000, 00 50 000, 00
10.01 PATRIMONIO NETTO
50 000, 00
50 000, 00
05 Gli apporti in natura disgiunti Valore soggettivo Valore assegnato dal soggetto che effettua la valutazione.
Costo di riproduzione o di riacquisto Costo al quale il bene può essere riprodotto nelle identiche condizioni in cui si trova oppure riacquistato sul mercato.
In alternativa al denaro liquido l’imprenditore può apportare beni in natura di sua proprietà, che sono utilizzabili quali beni strumentali nello svolgimento dell’attività dell’impresa. L’apporto in natura può consistere in uno o più beni; si tratta, comunque, di apporti disgiunti, vale a dire di beni privi di qualsiasi legame di complementarità, che non hanno tra loro una coordinazione economica (come, per esempio, potrebbero avere i beni di un’azienda già funzionante). La valutazione viene effettuata per ciascun singolo bene, generalmente utilizzando il criterio del prezzo corrente oppure il criterio del presunto costo di riproduzione o di riacquisto. Si tratta, in pratica, di attribuire a ogni singolo bene apportato un valore pari al costo che si sarebbe sostenuto se, alla data in cui avviene l’apporto, si fosse dovuto acquistare o costruire il bene stesso. Mentre nel caso di apporto di disponibilità liquide il patrimonio netto iniziale è misurato dall’entrata finanziaria, nel caso di apporti in natura l’entità del patrimonio netto dipende dal valore attribuito ai beni conferiti. Si tratta perciò di un valore soggettivo.
{Esempio} 1 Apporto di beni disgiunti Il 20/03 si costituisce l’impresa Dino Mari; l’imprenditore conferisce un fabbricato valutato 190 000 euro e un automezzo valutato 20 000 euro. L’analisi dell’operazione di gestione è la seguente: Fabbricati: variazione economica negativa Automezzi: variazione economica negativa Patrimonio netto: variazione economica positiva
Dare 190 000,00 Dare 20 000,00 Avere
210 000,00
245 I conti Fabbricati e Automezzi sono conti economici accesi ai costi pluriennali nei quali viene iscritto in Dare il valore del costo di riproduzione o di riacquisto del bene apportato; nel nostro esempio, rispettivamente, di 190 000 euro e di 20 000 euro. Il conto Patrimonio netto è un conto economico di patrimonio che indica il valore complessivo stimato attribuito al capitale proprio apportato. Sul giornale in P.D. si compone il seguente articolo che dà luogo alle corrispondenti registrazioni nei conti di mastro.
02.01 02.07 10.01
conferimento immobile via Roma 2, Ancona conferimento autoveicolo targa AH456NB conferimento in natura
FABBRICATI AUTOMEZZI PATRIMONIO NETTO
02.07 AUTOMEZZI
02.01 FABBRICATI
Dare
Avere
190 000, 00 20 000, 00 210 000, 00 10.01 PATRIMONIO NETTO
20 000, 00
190 000, 00
210 000, 00
{Esempio} 2 Apporto di beni disgiunti
u1
Il 1° luglio si costituisce l’impresa commerciale Rino Marchesini con i seguenti apporti del proprietario: • locale adibito ad attività commerciale valutato 125 000 euro; • bancone frigorifero valutato 32 000 euro; • computer valutato 1 600 euro; • arredamento valutato 5 000 euro. Compiliamo il relativo articolo in P.D. e l’inventario di costituzione. L’analisi dell’operazione di gestione è la seguente: Fabbricati: variazione economica negativa Dare 125 000,00 Impianti e macchinari: variazione economica negativa Dare 32 000,00 Macchine d’ufficio: variazione economica negativa Dare 1 600,00 Arredamento: variazione economica negativa Dare 5 000,00 Patrimonio netto: variazione economica positiva Avere 163 600,00 I conti Fabbricati, Impianti e macchinari, Macchine d’ufficio e Arredamento sono conti economici accesi ai costi pluriennali; il conto Patrimonio netto è un conto economico di patrimonio che indica il valore complessivo stimato attribuito al capitale apportato. Sul libro giornale viene composto il seguente articolo in P.D.: Data
Codice
01/07 01/07 01/07 01/07 01/07
02.01 02.02 02.05 02.06 10.01
Denominazione dei conti e descrizione apporto del proprietario apporto del proprietario apporto del proprietario apporto del proprietario conferimento in natura
FABBRICATI IMPIANTI E MACCHINARI MACCHINE D’UFFICIO ARREDAMENTO PATRIMONIO NETTO
Dare 125 000, 32 000, 1 600, 5 000,
Avere 00 00 00 00 163 600, 00
Inventario di costituzione al 1° luglio 20.. ATTIVITÀ
PASSIVITÀ E NETTO
Immobilizzazioni materiali
Patrimonio netto
Fabbricati Impianti e macchinari Macchine d’ufficio Arredamento TOTALE ATTIVITÀ
163 600, 00
125 000, 00 32 000, 00 1 600, 00 5 000, 00 163 600, 00 TOTALE A PAREGGIO
163 600, 00
La costituzione dell’impresa
20/03 20/03 20/03
Denominazione dei conti e descrizione
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
Codice
m4
Data
246
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Inventario e operazioni di costituzione • registrazioni nel libro giornale e nei conti di mastro
Analizzare le operazioni di costituzione • compilare il libro giornale e i conti di mastro
Completa l’inventario di costituzione, il giornale in P.D. e i conti di mastro relativi alle operazioni di gestione indicate sotto. Il 10/06 si costituisce l’impresa commerciale Stefania Salniti con un patrimonio netto di 80 000 euro formato dai seguenti apporti della proprietaria: • computer d’ufficio valutati 10 000 euro; • arredamento valutato 5 500 euro; • un automezzo valutato 15 000 euro; • un bonifico nel c/c destinato alle operazioni aziendali presso la Banca Macerata per la parte rimanente.
Inventario di costituzione ATTIVITÀ
PASSIVITÀ E NETTO
Immobilizzazioni materiali ..................................................
..................................................
................, ....
................, ....
..................................................
5 500, 00
..................................................
................, ....
Attivo circolante ..................................................
TOTALE ATTIVITÀ
49 500, 00 ................, ....
TOTALE A PAREGGIO
80 000, 00
Libro giornale Data
Codice
........ ........ ........ ........ ........
........ ........ ........ ........ ........
Denominazione dei conti e descrizione .................................................
ARREDAMENTO .................................................
BANCA MACERATA C/C .................................................
Dare
apporto della proprietaria apporto della proprietaria apporto della proprietaria apporto della proprietaria conferimenti in denaro e natura
Avere
10 000, 00 ................, .... ................, .... ................, .... ................, ....
Conti di mastro 02.05 MACCHINE D’UFFICIO ......................, ....
02.06 ............................. ......................, ....
10.01 PATRIMONIO NETTO ......................, ....
02.07 AUTOMEZZI ......................, ....
18.20 ............................. ......................, ....
06 L’acquisto di un’azienda Dopo aver assolto agli adempimenti giuridici e amministrativi e aver effettuato gli apporti, l’imprenditore può scegliere tra le seguenti alternative:
•
procedere all’acquisto separato (disgiunto) dei beni necessari allo svolgimento dell’attività d’impresa. In questo caso, tuttavia, deve passare un certo tempo prima che la gestione, attraverso i ricavi delle vendite, possa produrre risultati economici remunerativi;
247 Garanzie ipotecarie
Il prezzo dell’impresa acquistata dipende dal valore attribuito al complesso aziendale. I beni che compongono il patrimonio aziendale, infatti, vengono considerati come un insieme inscindibile e unitario di elementi che, coordinati e collegati tra loro, sono in grado di produrre utili. I beni appartenenti all’impresa acquistata hanno una destinazione economica unitaria e costituiscono un apporto congiunto.
Apporto congiunto di beni
L’acquisto di un’azienda già funzionante, che produce utili, con un nome conosciuto sul mercato, un’organizzazione collaudata, personale addestrato, una propria clientela e buoni rapporti con i fornitori comporta il pagamento di un prezzo superiore al valore del patrimonio netto contabile dell’impresa. La differenza tra il prezzo di cessione dell’azienda e il patrimonio netto contabile è detto avviamento e dipende dagli elementi immateriali rappresentati dalle qualità positive dell’impresa.
Prezzo di cessione di un’azienda funzionante
=
prezzo di cessione
–
patrimonio netto contabile
u1
avviamento
Inscindibile: non divisibile.
L’avviamento è la maggiore capacità di produrre un utile che un’azienda già funzionante possiede rispetto a una di nuova costituzione. Esso è rappresentato dal maggior valore che viene attribuito a un’azienda rispetto alla somma algebrica di tutte le singole attività e passività che ne compongono il patrimonio.
Per chi acquista un’azienda funzionante l’importo pagato a titolo di avviamento costituisce un’immobilizzazione immateriale. Esso rappresenta, infatti, un costo che ha il requisito dell’utilità pluriennale ma non quello della materialità. Se l’impresa non produce utili ma perdite, l’avviamento è negativo e si traduce nel minor valore che viene attribuito all’impresa rispetto alla somma algebrica di tutte le singole attività e passività che ne compongono il patrimonio. Normalmente nella valutazione di un’azienda funzionante si tiene conto sia degli elementi patrimoniali sia delle capacità reali e potenziali di produrre risultati economici positivi. A tale scopo si può utilizzare il criterio della capitalizzazione del reddito, in base al quale il prezzo di cessione attribuito a un’impresa scaturisce dal valore attuale del reddito che presumibilmente sarà in grado di produrre in futuro. prezzo di cessione
=
La costituzione dell’impresa
Garanzie reali che consentono alla banca, in caso di mancato rimborso dei prestiti, di rivalersi sul bene oggetto di ipoteca (in questo caso l’azienda acquistata).
Valutazione di un’azienda funzionante
valore attuale del reddito futuro
{Esempio} Acquisto di un’azienda Il ragioniere Marco Arnese decide di intraprendere un’attività commerciale; a tale scopo il 20/05 trasferisce su un c/c aperto presso la Banca Nazionale del Lavoro, filiale di Torino, 250 000 euro tramite un giroconto dal proprio c/c personale. Il successivo 21/05 conclude con Carlo Bigiarini l’acquisto di un’azienda funzionante alla quale viene attribuito un valore risultante dalla capitalizzazione di un reddito annuo di 18 000 euro al tasso 10%. Gli elementi che costituiscono il patrimonio dell’impresa Carlo Bigiarini sono i seguenti: Fabbricati 92 000 euro, Arredamento 26 000 euro, Automezzi 28 260 euro, Merci 38 052 euro, Crediti v/clienti 16 344 euro, Mutui passivi 22 000 euro, Debiti v/fornitori 11 915 euro, Ratei passivi 220 euro.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
acquistare un’azienda funzionante, già dotata di una struttura tecnico-organizzativa in grado di consentirgli immediatamente lo svolgimento dell’attività. In questo caso la gestione potrebbe essere immediatamente redditizia. Naturalmente la scelta di acquistare un’azienda funzionante è condizionata da numerosi fattori, per esempio la presenza di un imprenditore disposto a cedere la propria azienda a un prezzo considerato congruo dall’acquirente. Inoltre l’acquisto di un’azienda funzionante comporta di solito un rilevante esborso monetario, che richiede la disponibilità di adeguati mezzi propri o l’ottenimento di un finanziamento bancario a medio/lungo termine con garanzie ipotecarie.
m4
•
248 L’acquisto dell’impresa viene regolato con assegno bancario il 22/05. Presentiamo gli articoli in P.D. e l’inventario di costituzione al 21/05. Il prezzo pagato per acquistare l’azienda funzionante è così calcolato: 10
:
100
=
18 000
:
x
x = euro 180 000 prezzo di cessione dell’azienda di Bigiarini Esso è superiore alla somma algebrica delle attività (200 436 euro) e delle passività (33 915 euro) che compongono il patrimonio dell’impresa. Si ha pertanto un avviamento così calcolato: euro (200 436 – 33 915) = euro 166 521 patrimonio netto contabile euro (180 000 – 166 521) = euro 13 479 avviamento Al cedente dell’impresa viene intestato il conto Bigiarini c/cessione appartenente al raggruppamento Debiti diversi; esso accoglie in Avere il debito verso il cedente, al quale bisogna pagare il prezzo di cessione, e in Dare l’estinzione di tale debito al momento del pagamento. Il valore attribuito alle merci viene successivamente girato dal conto Merci al conto Merci c/apporti che è un conto economico acceso ai costi d’esercizio. Gli articoli in P.D. sono i seguenti: Data
Codice
Denominazione dei conti e descrizione
Dare
Avere
20/05 20/05
18.20 10.01
BNL C/C PATRIMONIO NETTO
apporto in c/c bancario apporto in c/c bancario
21/05 21/05 21/05 21/05 21/05 21/05 21/05 21/05 21/05 21/05
01.08 02.01 02.06 02.07 04.04 05.01 13.10 14.01 16.01 15.22
AVVIAMENTO FABBRICATI ARREDAMENTO AUTOMEZZI MERCI CREDITI V/CLIENTI MUTUI PASSIVI DEBITI V/FORNITORI RATEI PASSIVI BIGIARINI C/CESSIONE
acquisto azienda di Bigiarini acquisto azienda di Bigiarini acquisto azienda di Bigiarini acquisto azienda di Bigiarini acquisto azienda di Bigiarini acquisto azienda di Bigiarini acquisto azienda di Bigiarini acquisto azienda di Bigiarini acquisto azienda di Bigiarini prezzo cessione impresa
13 479, 92 000, 26 000, 28 260, 38 052, 16 344,
21/05 21/05
30.05 04.04
MERCI C/APPORTI MERCI
g/c dal c/Merci g/c al c/Merci c/apporti
38 052, 00
22/05 22/05
15.22 18.20
BIGIARINI C/CESSIONE BNL C/C
emesso a/b n. 33777 a/b n. 33777 a favore di Bigiarini
250 000, 00 250 000, 00 00 00 00 00 00 00 22 000, 11 915, 220, 180 000,
38 052, 00 180 000, 00 180 000, 00
Inventario di costituzione al 21 maggio 20.. ATTIVITÀ
PASSIVITÀ E NETTO
Immobilizzazioni immateriali
Patrimonio netto
Avviamento
250 000, 00
13 479, 00
Immobilizzazioni materiali Fabbricati
92 000, 00 Debiti
Arredamento
26 000, 00 Mutui passivi
22 000, 00
Automezzi
28 260, 00 Debiti v/fornitori
11 915, 00
Ratei passivi
Attivo circolante Merci
38 052, 00 Bigiarini c/cessione
Crediti v/clienti
16 344, 00
BNL c/c
250 000, 00
TOTALE ATTIVITÀ
464 135, 00 TOTALE A PAREGGIO
00 00 00 00
220, 00 180 000, 00
464 135, 00
249
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Inventario e operazioni di costituzione • acquisto di un’azienda funzionante • registrazioni nel libro giornale
Analizzare le operazioni di costituzione • compilare il libro giornale
L’1/04 Vincenzo Di Tullio, avendo deciso di intraprendere un’attività commerciale, trasferisce sul c/c aperto presso UBI Banca destinato all’attività aziendale 100 000 euro. Due giorni dopo acquista da Matteo Orzinuovi un’azienda funzionate alla quale viene attribuito il valore di 160 000 euro. Gli elementi che costituiscono il patrimonio dell’impresa Orzinuovi sono i seguenti: Fabbricati 150 000 euro, Merci 38 000 euro, Arredamento 32 000 euro, Macchine d’ufficio 14 000 euro, Debiti v/fornitori 155 000 euro, Debiti per TFR 96 000 euro, Crediti v/clienti 144 000 euro, Debiti diversi 20 000 euro, Software 10 000 euro, Attrezzature 23 000 euro. L’acquisto dell’impresa viene regolato il 10/04 con un assegno bancario di importo pari alle disponibilità del c/c e, per la parte rimanente, mediante il rilascio di un pagherò a 3 mesi.
Inventario di costituzione ATTIVITÀ Immobilizzazioni immateriali
PASSIVITÀ E NETTO
.................................................
................, ....
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................, ....
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................, ....
La costituzione dell’impresa
Completa l’inventario di costituzione e il libro giornale dell’impresa Di Tullio.
.................................................
................, ....
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Debiti Debiti per TFR
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Macchine d’ufficio
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................, ....
32 000, 00 .................................................
................, ....
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160 000, 00
TOTALE A PAREGGIO
531 000, 00
Attivo circolante ................, ....
.................................................
144 000, 00
UBI Banca c/c TOTALE ATTIVITÀ
................, .... ................, ....
Libro giornale Data
Codice
Denominazione dei conti e descrizione
.........
18.20
UBI BANCA C/C
.........
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01.06
SOFTWARE
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02.01
FABBRICATI
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.........
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04.04
MERCI
.........
.........
.................................................
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.........
.................................................
.........
14.01
DEBITI V/FORNITORI
.........
.........
.................................................
......... .........
15.22 30.05
ORZINUOVI C/CESSIONE MERCI C/APPORTI
.........
.........
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15/04
.........
.................................................
.........
18.20
UBI BANCA C/C
.........
.........
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apporto del proprietario apporto del proprietario acquisto azienda di Orzinuovi acquisto azienda di Orzinuovi acquisto azienda di Orzinuovi acquisto azienda di Orzinuovi acquisto azienda di Orzinuovi acquisto azienda di Orzinuovi acquisto azienda di Orzinuovi acquisto azienda di Orzinuovi acquisto azienda di Orzinuovi acquisto azienda di Orzinuovi acquisto azienda di Orzinuovi acquisto azienda di Orzinuovi g/c dal c/Merci g/c al c/Merci c/apporti pagato acquisto azienda a/b n. 347769821 rilasciato pagherò
Dare
Avere
................, .... ................, .... ................, ....
20 000, 00 ................, ....
23 000, 00 ................, .... ................, .... ................, .... ................, .... ................, .... ................, ....
20 000, 00 ................, .... ................, ....
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
.................................................
38 000, 00 ................, .... ................, ....
60 000, 00
m4
.................................................
u1
Immobilizzazioni materiali
250
07 I costi d’impianto La costituzione di un’impresa e il conseguente inizio della nuova attività determinano il sostenimento di una serie di costi riguardanti gli obblighi di registrazione, gli oneri tributari (bolli, imposta di registro), le indagini di mercato, gli onorari per prestazioni professionali nel caso in cui l’impresa si sia avvalsa della collaborazione di un consulente esterno (commercialista), i costi di addestramento e qualificazione del personale qualora sostenuti per l’avviamento della nuova impresa. Questi oneri preoperativi sono costi a utilità pluriennale che fanno parte delle immobilizzazioni immateriali: si rilevano nel conto economico acceso ai costi pluriennali denominato Costi d’impianto. L’avvio dell’impresa comporta, inoltre, la stipulazione di contratti riguardanti l’erogazione di taluni servizi, come quelli relativi all’acqua potabile, all’energia elettrica, al telefono, che generalmente richiedono il deposito di cauzioni in denaro a favore degli enti che forniscono il servizio. Il deposito delle cauzioni, che costituiscono un credito nei confronti degli enti depositari, viene rilevato in Dare del conto finanziario Crediti per cauzioni e in Avere del conto Denaro in cassa. I costi di allaccio ai vari servizi hanno invece natura pluriennale e sono rilevati nel conto Costi d’impianto.
{Esempio} 1 Sostenimento di costi d’impianto e versamento di cauzioni In data 20/03, in sede di costituzione di un’impresa, si pagano in contanti oneri tributari per 360,55 euro e in data 30/03 si depositano cauzioni inerenti alla stipulazione di contratti con TIM per 103,27 euro. Presentiamo le scritture in P.D. L’analisi delle due operazioni di gestione è la seguente: Costi d’impianto: variazione economica negativa Denaro in cassa: variazione finanziaria passiva Crediti per cauzioni: variazione finanziaria attiva Denaro in cassa: variazione finanziaria passiva
Dare
360,55
Dare
103,27
Avere
360,55
Avere
103,27
Presentiamo la rilevazione in P.D. sul giornale e nei conti di mastro. Data
Codice
Denominazione dei conti e descrizione
20/03 20/03
01.01 08.20
COSTI D’IMPIANTO DENARO IN CASSA
pagati oneri di costituzione pagati oneri di costituzione
360, 55
30/03 30/03
06.10 08.20
CREDITI PER CAUZIONI DENARO IN CASSA
deposito cauzioni TIM deposito cauzioni TIM
103, 27
01.01 COSTI D’IMPIANTO 360, 55
06.10 CREDITI PER CAUZIONI 103, 27
Dare
Avere 360, 55 103, 27
08.20 DENARO IN CASSA ................., ....
360, 55 103, 27
I costi d’impianto sono documentati da ricevute e da fatture. Se l’impresa si avvale della consulenza di un commercialista per l’espletamento degli adempimenti amministrativi inerenti alla costituzione e per la redazione del piano dei conti dell’impresa, i costi d’impianto sono documentati dalla parcella emessa dal professionista.
Aspetti fiscali
A seconda della loro natura, i costi di impianto possono essere soggetti a IVA (come il compenso spettante al consulente che ha curato la costituzione) oppure essere esclusi dall’IVA (come gli oneri fiscali). Sappiamo, infatti, che le cessioni di beni e le prestazioni di servizi possono dare luogo a operazioni che rientrano o non rientrano nel campo di applicazione dell’imposta. L’IVA calcolata sul compenso per una consulenza professionale viene registrata nel conto finanziario IVA ns/credito. Tale conto accoglie il credito del contribuente per l’importo dell’IVA pagata sugli acquisti di beni e/o servizi.
251 I compensi percepiti dai liberi professionisti sono soggetti a una ritenuta fiscale d’acconto da trattenere all’atto del pagamento della parcella. Tale ritenuta, attualmente della misura del 20%, costituisce un acconto ai fini dell’imposta sul reddito (IRPEF), che il libero professionista potrà portare in detrazione dell’imposta dovuta nella propria dichiarazione unificata annuale. L’impresa che opera la ritenuta d’acconto funge da sostituto d’imposta, ossia deve effettuare la ritenuta sul compenso pagato e versare poi la somma all’Amministrazione Finanziaria dello Stato. Contabilmente, la ritenuta d’acconto operata sul compenso percepito dal professionista viene rilevata nel conto finanziario Debiti per ritenute da versare, che rappresenta il debito dell’impresa per le ritenute effettuate e da versare.
Ritenuta fiscale d’acconto La costituzione dell’impresa
La ritenuta d’acconto è una forma di tassazione provvisoria che viene effettuata da società, enti, imprese individuali e lavoratori autonomi sulle retribuzioni corrisposte ai lavoratori dipendenti e sui compensi a quelli autonomi.
IRPEF Imposta diretta e progressiva per scaglioni di reddito che si calcola sul reddito complessivo delle persone fisiche formato da tutti i redditi percepiti in denaro o in natura.
Sostituto d’imposta
u1
Soggetto che trattiene la somma corrispondente alla ritenuta d’acconto e la versa successivamente all’Amministrazione Finanziaria dello Stato, entro i termini stabiliti dalla normativa.
{Esempio} 2
La parte tabellare della fattura del dottor Tacchi è così composta: Fattura n. 34 da Tacchi Assistenza impostazione sistema informativo e redazione piano dei conti Contributo Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza dei dottori commercialisti 4%
260,00 10,40 270,40
Costi anticipati in nome e per conto dell’impresa come da documenti allegati (art. 15 DPR n. 633/1972)
155,00 425,40
IVA 22% su euro 270,40
59,49
Totale Imponibile 260,00 euro
484,89 Ritenuta fiscale 20% 52,00 euro
Netto da pagare 432,89
Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza dei dottori commercialisti ed esperti contabili Ente che raccoglie i versamenti degli iscritti per erogare, al raggiungimento dell’età prevista, una pensione.
Il contributo 4% alla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza dei dottori commercialisti ed esperti contabili rientra nella base imponibile IVA ma non viene conteggiato ai fini del calcolo della ritenuta d’acconto.
m4
In data 20/10 l’imprenditore Antonio Massi riceve la fattura (parcella) n. 34 del commercialista dottor Tacchi relativa a prestazioni professionali riguardanti la fase di costituzione della sua impresa. La fattura espone onorari per il lavoro professionale svolto per 260 euro (riguardanti l’assistenza prestata per l’installazione del sistema informativo e la redazione del piano dei conti) e il rimborso dei costi anticipati dal dottor Tacchi in nome e per conto dell’impresa Massi per 155 euro (tali spese sono di natura tributaria in quanto riguardano l’imposta di registro e i bolli). Il pagamento avviene il 20/10 con un assegno bancario. Presentiamo la parte tabellare della fattura emessa dal dottor Tacchi, le registrazioni in P.D. sul giornale e nei conti di mastro e un prospetto indicante la natura e la destinazione in situazione contabile dei conti utilizzati.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
Sostenimento di costi d’impianto soggetti a IVA
252 L’analisi delle operazioni di gestione è la seguente: a) ricevimento della fattura in data 20/10: Costi d’impianto: variazione economica negativa IVA ns/credito: variazione finanziaria attiva Debiti v/fornitori: variazione finanziaria passiva
Dare Dare
b) pagamento della fattura in data 20/10: Debiti v/fornitori: variazione finanziaria attiva Debiti per ritenute da versare: variazione finanziaria passiva Banca X c/c: variazione finanziaria passiva
Dare
425,40 59,49 Avere
484,89
Avere Avere
52,00 432,89
484,89
c) versamento della ritenuta fiscale operata sul compenso da lavoro professionale da effettuarsi entro il giorno 16 del mese successivo. Debiti per ritenute da versare: variazione finanziaria attiva Dare 52,00 Banca X c/c: variazione finanziaria passiva Avere 52,00
Data
Codice
Denominazione dei conti e descrizione
Dare
20/10 20/10 20/10
01.01 06.01 14.01
COSTI D’IMPIANTO IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI
fattura n. 34 dottor Tacchi fattura n. 34 dottor Tacchi fattura n. 34 dottor Tacchi
425, 40 59, 49
20/10 20/10 20/10
14.01 15.02 18.20
DEBITI V/FORNITORI DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE BANCA X C/C
pagata fattura n. 34 pagata fattura n. 34 pagata fattura n. 34
484, 89
16/11 16/11
15.02 18.20
DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE BANCA X C/C
versamento ritenuta versamento ritenuta
52, 00
484, 89 52, 00 432, 89 52, 00
01.01 COSTI D’IMPIANTO
06.01 IVA NS/CREDITO
425, 40
59, 49 15.02 DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE
14.01 DEBITI V/FORNITORI 484, 89
Avere
52, 00
484, 89
18.20 BANCA X C/C
52, 00
432, 89 52, 00
Conti Costi d’impianto IVA ns/credito Debiti v/fornitori Debiti per ritenute da versare Banca X c/c
Finanziari
Economici X
Situazione patrimoniale
Situazione economica
Attività X
Costi
Passività
X X
X
X
X
X
Ricavi
lettura espressiva della sintesi
4 5
I costi di impianto sono i costi che l’impresa deve sostenere per costituirsi. Possono essere pre-operativi e di costituzione e, in quanto pluriennali, rappresentano un’immobilizzazione immateriale.
luogo di insediamento luogo in cui l’impresa localizza la sua attività obblighi fiscali richiesta all’Agenzia delle entrate del codice iscale e del numero di partita IVA obblighi previdenziali richiesta all’INPS per l’iscrizione dei dipendenti ai ini del successivo versamento dei contributi sociali obblighi assicurativi richiesta dell’apertura della posizione assicurativa presso l’INAIL Scia acronimo di Segnalazione certiicata di inizio attività. Autocertiicazione del possesso dei requisiti previsti dalla normativa da presentare allo Sportello unico delle attività produttive del Comune di residenza. beni in natura disgiunti apporto di beni non legati da vincoli di complementarietà
Il patrimonio di costituzione è l’insieme dei beni immateriali e materiali a disposizione dell’impresa nel momento in cui inizia l’attività. L’inventario di costituzione è il prospetto che evidenzia il patrimonio di costituzione.
6
L’avviamento è il maggior valore attribuito all’azienda al momento della cessione rispetto al suo patrimonio netto contabile. Dipende dal fatto che l’azienda produce utili, ha una sua clientela e rapporti avviati con i fornitori.
beni in natura congiunti apporto di beni economicamente coordinati tra loro (azienda funzionante) costi di impianto pre-operativi costi di progettazione e ristrutturazione per rendere operativa l’impresa, costi per le ricerche di mercato, per l’assunzione e l’addestramento iniziale del personale costi di impianto di costituzione costi per l’atto costitutivo, per la parcella del professionista, per le eventuali autorizzazioni comunali e sanitarie, costi di natura iscale, costi di allaccio delle utenze (acqua, luce, gas) patrimonio netto contabile diferenza tra attività e passività
Sintesi
Gli apporti dell’imprenditore possono essere di disponibilità liquide oppure di beni in natura, disgiunti oppure congiunti.
u1
3
Chi decide di costituire un’impresa deve inviare al Registro delle imprese la Comunicazione Unica d’impresa per assolvere agli obblighi fiscali, previdenziali e assicurativi. Per dare inizio all’attività si deve anche trasmettere la Scia al Comune di residenza; di solito la Scia fa parte della Comunicazione Unica.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
2
253
m4
1
Quando si costituisce un’impresa è necessario scegliere il settore di attività, il luogo di insediamento e rispettare gli obblighi di legge.
Sintesi
254
Verifica
fine
unità
• test in autoveriica su unità 1 • interrogazione simulata con speakeraggio
TEST INTERATTIVI
CONOSCENZE
ABILITÀ
• Adempimenti e operazioni di costituzione • Inventario di costituzione • Costi d’impianto • Avviamento • Registrazioni nel libro giornale e nei conti di mastro
• Individuare gli adempimenti giuridici e fiscali per la costituzione dell’impresa • Analizzare le operazioni di costituzione • Compilare il libro giornale e i conti di mastro
LIVELLO BASE 1
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F) e, in quest’ultimo caso, suggerisci una corretta formulazione. V F 1. Un supermercato è un’impresa al piccolo dettaglio. 2. La localizzazione dipende anche dall’attività svolta dall’impresa. 3. Per l’apertura di un esercizio commerciale è necessaria soltanto la Comunicazione Unica d’impresa. 4. L’inventario di costituzione è una scrittura obbligatoria. 5. I conferimenti effettuati dall’imprenditore costituiscono il patrimonio netto iniziale. 6. Il valore attribuito ai beni apportati in natura dall’imprenditore è soggettivo. 7. L’acquisto di un’azienda funzionante rappresenta un apporto in natura disgiunto. 8. Il sostenimento di costi d’impianto comporta sempre il versamento di una cauzione. 9. L’avviamento viene sempre calcolato come differenza algebrica fra patrimonio netto contabile
e prezzo di cessione dell’azienda.
10. Il conto Cedente c/cessione è un conto finanziario acceso a un credito.
2
Effettua le opportune correlazioni tra gli elementi della colonna di sinistra e quelli della colonna di destra. a. b. c. d. e. f. g. h.
Avviamento negativo Avviamento positivo Costi d’impianto Scia Comunicazione Unica d’impresa Apporto in natura disgiunto Apporto congiunto Parcella commercialista
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. a
3
Contributo Cassa di Previdenza Valutazione del bene apportato Comune di residenza Costi pluriennali Patrimonio netto contabile > prezzo cessione Acquisto azienda funzionante CCIAA Patrimonio netto contabile < prezzo cessione b
c
d
e
f
g
h
Dopo aver letto il caso aziendale, tratto da Giuseppe Serao, Pomodori e fagiolini in sharing, prodotti bio dall’orto in affitto, in la Repubblica, www.biofarm-orto.it, rispondi alle domande. Sempre più numerosi, gli amanti del mangiare sano utilizzano i social per prendere contatto con piccole aziende agricole e farsi recapitare a casa prodotti di qualità. Ma il mondo dell’alimentazione salutare sta scoprendo una nuova frontiera. Si tratta degli “orti condivisi”. Arianna Vulpiani, quarantenne imprenditrice agricola, in un suo terreno di 4 ettari a venti minuti dal centro di Roma, ha creato 70 orti che affitta a famiglie e ristoranti che vogliono adottare un pezzo di terra a coltivazione biologica, quindi senza uso di pesticidi e concimi chimici. Nasce così BioFarm Orto, una startup innovativa che si basa sull’affitto stagionale di un piccolo orto coltivato dall’imprenditrice. Il cliente raccoglie direttamente gli ortaggi e le verdure dall’appezzamento coltivato, senza alcun intermediario; l’impresa infatti non effettua consegne a domicilio. Di fronte a ogni appezzamento un cartello segnala il nome dell’affittuario. Con l’app BioFarm Italy i clienti possono avere una visione panoramica del loro orto mediante una telecamera e scegliere così il momento migliore per la raccolta. 1. Che cos’è una startup? 2. Qual è stata l’idea imprenditoriale che ha permesso la nascita di BioFarm Orto? 3. Quali valutazioni ha effettuato Arianna Vulpiani prima di dare vita all’iniziativa imprenditoriale?
Appezzamento: pezzo di terreno.
255
4
Completa le affermazioni che seguono inserendo i termini riportati sotto. CCIAA, complementarietà, Comunicazione Unica d’impresa, congiunto, costi pluriennali, denaro, disgiunto, economico, inventario di costituzione, onorario, patrimonio netto, ritenuta d’acconto, telematica 1. Chi decide di costituire una nuova impresa deve inviare per via ........................................ la ..................................................... alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (........................................) della zona di appartenenza. 2. Gli apporti dell’imprenditore formano il .................................................
8. L’............................. del professionista che ha curato la costituzione dell’impresa viene assoggettato a una ............................... del 20%.
LIVELLO INTERMEDIO/AVANZATO 5 Indica la risposta corretta
(alcuni quesiti possono avere più risposte esatte).
a.
La Comunicazione Unica d’impresa:
1. deve essere compilata alla costituzione dell’impresa e al termine di ogni esercizio 2. deve essere inviata al Comune competente per via telematica 3. viene utilizzata anche per adempiere agli obblighi fiscali in sede di costituzione dell’impresa 4. serve anche per comunicare la cessazione dell’attività aziendale
b. Il patrimonio di costituzione: 1. è rappresentato da un prospetto che sintetizza le operazioni compiute dall’impresa nell’arco di tempo che va dalla costituzione alla chiusura dell’esercizio 2. è l’insieme dei beni materiali e immateriali di cui l’impresa dispone al momento della costituzione 3. coincide con gli apporti in denaro effettuati dal proprietario dell’impresa 4. coincide con gli apporti in denaro e/o in natura effettuati dal proprietario dell’impresa
d. I costi d’impianto: 1. sono rappresentati esclusivamente dalle imposte e dalle tasse pagate per adempiere alle formalità richieste dalla legge 2. sono i costi che l’impresa sostiene per gli impianti e macchinari 3. sono costi a utilità pluriennale dotati del requisito della materialità 4. sono costi a utilità pluriennale non dotati del requisito della materialità e. Quando l’imprenditore individuale apporta
un fabbricato, l’apporto è effettuato in:
1. 2. 3. 4.
f.
L’avviamento (goodwill) è:
1. la differenza tra il valore delle attività e quello delle passività presenti nel patrimonio dell’impresa acquistata 2. un insieme di qualità negative che impediscono all’impresa di produrre utili 3. un insieme di qualità positive che permettono all’impresa di ottenere utili 4. il maggior valore attribuito all’impresa acquistata rispetto al suo patrimonio netto
c.
L’inventario di costituzione è:
1. il prospetto che evidenzia il patrimonio di costituzione 2. l’elenco dei conti che vengono utilizzati nella fase della costituzione
6
3. l’insieme delle spese di costituzione documentate dalla parcella del commercialista 4. il documento iniziale rilevato nel libro degli inventari
denaro beni in natura congiunti beni in natura disgiunti forma liquida
Compila gli articoli in P.D. dell’impresa Moreno Bialetti in base alle registrazioni nei conti di mastro sinottici sotto riportati, ricostruendo anche la parcella del commercialista. Dati mancanti a scelta. 01.01 COSTI D’IMPIANTO 5 100, 00
02.01 FABBRICATI 120 000, 00
02.05 MACCHINE D’UFFICIO 3 500, 00
02.07 AUTOMEZZI 12 500, 00
u1
7. Il conto Costi d’impianto è un conto ................................................ acceso a ..............................................................
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
5. L’acquisto di un’azienda funzionante è un apporto .................................................. 6. L’apporto di .......................................... è un apporto di disponibilità liquide.
m4
4. L’apporto di beni non legati tra loro da vincoli di .................................................. è un apporto in natura .............................................
Verifica fine unità
3. Il prospetto che evidenzia il patrimonio iniziale dell’impresa è chiamato .................................................
256
Verifica
fine
unità
06.01 IVA NS/CREDITO
14.01 DEBITI V/FORNITORI
10.01 PATRIMONIO NETTO
242, 00
136 000, 00
5 342, 00
220, 00
5 342, 00
220, 00
31.14 COMMISSIONI BANCARIE
18.20 BANCA X C/C
3, 00
5 122, 00 3, 00 220, 00
7
15.02 DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE
Data
Codice
Denominazione dei conti e descrizione
........... ........... ........... ...........
........... ........... ........... ...........
......................................................... ......................................................... ......................................................... .........................................................
........................................ ........................................ ........................................ ........................................
................., ..... ................., ..... ................., .....
........... ........... ...........
........... ........... ...........
COSTI D’IMPIANTO ......................................................... .........................................................
........................................ ........................................ ........................................
................., ..... ................., ..... ................., .....
........... ........... ...........
........... ........... ...........
......................................................... ......................................................... .........................................................
........................................ ........................................ ........................................
................., ..... ................., .....
................., .....
........... ...........
........... ...........
COMMISSIONI BANCARIE
........................................ ........................................
................., ..... ................., .....
................., ..... ................., .....
16/05 16/05
........... ...........
.........................................................
........................................ ........................................
................., ..... ................., .....
................., ..... ................., .....
.........................................................
BANCA X C/C
Dare
Avere ................., ..... ................., ..... ................., .....
136 000, 00 ................., ..... ................., ..... ................., .....
5 342, 00 220, 00
Calcola l’avviamento delle seguenti imprese, interessate da un procedimento di cessione, poi rispondi alle domande. Impresa Natali Matteo
Impresa Giorgi Domenico
Attività cedute e passività accollate: Impianti e macchinari 158 000, Automezzi 27 000, Debiti v/fornitori 66 000, Crediti v/clienti 83 500, Banche c/sovvenzioni 73 000, Debiti per TFR 31 000, Software 12 000, Macchine d’ufficio 32 000, Debiti diversi 22 000, Mutui passivi 100 000, Ratei passivi 2 000, Fabbricati 100 000, Attrezzature 35 000, Materie prime 18 000, Prodotti finiti 42 000.
Attività cedute e passività accollate: Attrezzature 36 000, Automezzi 12 000, Macchine d’ufficio 15 000, Debiti v/fornitori 100 000, Crediti v/clienti 50 000, Debiti per TFR 65 000, Debiti da liquidare 40 000, Fabbricati 85 000, Merci 48 000, Arredamento 28 000, Risconti attivi 3 000, Debiti diversi 10 000.
Prezzo di cessione: 300 000
Prezzo di cessione: 50 000
Avviamento: ........................................................................... Avviamento: ...........................................................................
1. Quale tipo di attività svolgono le due imprese? ............................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................
2. Riguardo al calcolo dell’avviamento, che cosa si deve evidenziare? ............................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................
3. Da che cosa dipende l’avviamento e quando viene calcolato? ............................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................
257
8
Osserva l’inventario di costituzione, poi esegui quanto richiesto. Nell’inventario di costituzione dell’impresa Maria Giacco figurano i seguenti beni:
PASSIVITÀ E NETTO 100 000, 00 Mutui passivi 20 000, 00 Ratei passivi 30 000, 00
30 000, 00 200, 00
TOTALE ATTIVITÀ
Totale Patrimonio netto 150 000, 00 TOTALE A PAREGGIO
30 200, 00 119 800, 00 150 000, 00
1. Quali beni apportati dal titolare hanno subìto un processo di valutazione? 2. Il fabbricato è gravato da un mutuo ipotecario sul quale maturano interessi da corrispondere posticipatamente l’1/04 e l’1/10 di ogni anno al tasso 4%. Per quale importo netto tale bene è entrato a far parte del patrimonio dell’impresa? 3. Redigi sul giornale dell’impresa Giacco le scritture in P.D. relative agli apporti effettuati. 4. Supponi che alla fine dell’esercizio il patrimonio netto sia di 130 000 euro e che la titolare dell’impresa abbia effettuato prelevamenti per spese personali di 9 800 euro. A quanto ammonta l’utile conseguito dall’impresa?
Completa la fattura e registra le operazioni che seguono sul giornale in partita doppia. Il 27/04 l’impresa Franco Marini riceve la parcella n. 77 del commercialista Alisei relativa a prestazioni professionali riguardanti la fase di costituzione dell’impresa: Fattura n. 77 Assistenza impostazione sistema informativo Contributo Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza dei dottori commercialisti 4%
350,00 .........................
150,00 514,00
IVA 22% su euro ............... Totale Imponibile 350,00 euro
.........................
594,08 Ritenuta fiscale 20% 70,00 euro
Netto da pagare .........................
Il 30/04 la parcella viene pagata con l’emissione di un assegno bancario. Data Codice
Denominazione dei conti e descrizione
Dare
Avere
......... ......... .........
......... ......... .........
........................................................ ........................................................ ........................................................
........................................................ ........................................................ ........................................................
.................., ..... .................., ..... .................., .....
.................., ..... .................., ..... .................., .....
......... ......... .........
......... ......... .........
........................................................ ........................................................ ........................................................
........................................................ ........................................................ ........................................................
.................., ..... .................., ..... .................., .....
.................., ..... .................., ..... .................., .....
Dopo aver spiegato il significato del termine “sostituto di imposta”, rispondi alle domande. 1. Qual è la natura del conto Debiti per ritenute da versare? ............................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................
2. Entro quale data devono essere versate le ritenute effettuate dall’impresa sui redditi da lavoro autonomo? ............................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................
ESERCIZI FINALI GRUPPO 10
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
.........................
Costi anticipati in nome e per conto dell’impresa come da documenti allegati (art. 15 DPR n. 633/1972)
m4
9
u1
ATTIVITÀ Fabbricati Automezzi Banca X c/c
Verifica fine unità
Inventario di costituzione al 1° giugno 20..
unità
2
258
Gli acquisti e il loro regolamento 01 L’acquisto dei fattori produttivi L’acquisto dei fattori produttivi rappresenta la fase della gestione aziendale in cui l’impresa compie gli investimenti necessari alla realizzazione del processo produttivo.
L’acquisto dei fattori produttivi, classificabili in beni strumentali, merci e materie di consumo, servizi (trasporti, assicurazioni, pubblicità, energia elettrica, telefono), viene effettuato sui mercati di approvvigionamento e rappresenta un’operazione di investimento che genera costi.
Funzione approvvigionamenti
Preventivo Previsione circa il costo della merce/del servizio richiesto prima di concludere il contratto di acquisto. Di solito viene rilasciato per iscritto.
Clausole accessorie Parte del contratto di vendita che espone le condizioni complementari rispetto alle condizioni principali che riguardano la quantità, la qualità e il prezzo della merce. Le clausole accessorie si riferiscono alle modalità di trasporto della merce, al luogo di consegna, alle condizioni di pagamento.
Clausole contrattuali
All’interno dell’impresa il compito di valutare le offerte dei fornitori e di procedere all’acquisto dei fattori produttivi è affidato alla funzione approvvigionamenti, che si occupa di selezionare i fornitori e di attuare la procedura di acquisto. La scelta dei fornitori avviene valutando i prezzi, la qualità, le condizioni di pagamento, la puntualità delle consegne, l’assistenza postvendita per riparazioni e manutenzioni. LE FASI DELL’ACQUISTO A. Trattative
B. Stipulazione del contratto
C. Esecuzione del contratto
L’impresa che intende effettuare l’acquisto richiede al fornitore un preventivo; il fornitore presenta un’offerta di vendita. Se l’offerta è accettata dal compratore, questi procede all’ordine di acquisto (scritto o verbale); il fornitore risponde con una conferma d’ordine.
Le parti concludono un contratto di vendita. La vendita è un contratto: • bilaterale, in quanto i contraenti sono due, il venditore e il compratore; • consensuale, perché si perfeziona con l’accordo tra i contraenti sulla quantità, sulla qualità, sul prezzo della merce e sulle clausole accessorie; • a titolo oneroso, in quanto comporta obblighi per entrambi i contraenti: il venditore deve consegnare le merci e il compratore deve pagare il prezzo.
L’acquisto si conclude con la consegna del bene (o la prestazione del servizio) da parte del venditore e con il pagamento del prezzo da parte del compratore nel rispetto delle condizioni contrattuali.
Al momento della stipulazione del contratto assumono rilievo le clausole riguardanti il tempo e il luogo di consegna della merce e il trasporto. Le clausole contrattuali che regolano il tempo di consegna possono prevedere la consegna immediata, pronta (entro un termine da 5 a 15 giorni dalla stipulazione del contratto) o differita della merce. Le condizioni contrattuali relative al luogo di consegna e al trasporto possono prevedere:
•
consegna franco partenza (o franco magazzino venditore): il venditore consegna la merce al compratore presso il proprio magazzino. I rischi inerenti al trasferimento della merce (e i relativi costi di assicurazione) e i costi del trasporto gravano sul compratore; MAGAZZINO VENDITORE
Consegna merce
Costi del trasporto e rischi a carico del compratore
MAGAZZINO COMPRATORE
259 •
consegna franco destino (o franco magazzino compratore): il venditore consegna la merce presso il magazzino del compratore. I rischi inerenti al trasferimento della merce (e i relativi costi di assicurazione) e i costi del trasporto gravano sul venditore. MAGAZZINO VENDITORE
MAGAZZINO COMPRATORE
Consegna merce
Costi del trasporto e rischi a carico del venditore
Se la consegna è a mezzo vettore, il contratto di vendita prevede una delle seguenti clausole:
Impresa incaricata del trasporto della merce.
porto assegnato, quando il pagamento dei costi è effettuato dal compratore e avviene nel luogo di destinazione della merce.
02 La rilevazione contabile degli acquisti il ricevimento delle fatture: sulla base dei documenti di acquisto pervenuti (fatture, ricevute fiscali, parcelle ecc.) si rileva nell’aspetto finanziario il sorgere dei debiti verso fornitori (variazione finanziaria passiva) e nell’aspetto economico il sostenimento dei costi (variazione economica negativa). Le fatture indicano, inoltre, l’importo dell’IVA, che costituisce un credito del compratore per imposte da detrarre (variazione finanziaria attiva);
•
il regolamento delle fatture: il regolamento degli acquisti può avvenire con varie modalità e in diversi tempi e investe solo l’aspetto finanziario. Esso comporta una diminuzione dei debiti verso fornitori (variazione finanziaria attiva) e una corrispondente diminuzione di disponibilità liquide (denaro in cassa, banca c/c ecc.) o il sorgere di nuovi debiti (cambiali passive, scoperti di c/c bancario ecc.), che determinano una variazione finanziaria passiva.
FATTURA DI ACQUISTO
costo per acquisto del fattore produttivo (variazione economica negativa)
estinzione del precedente debito verso il fornitore (variazione finanziaria attiva)
debito verso il fornitore (variazione finanziaria passiva)
credito per IVA su fattura (variazione finanziaria attiva) ricevimento fattura
diminuzione di disponibilità liquide o accensione di un nuovo debito (variazione finanziaria passiva)
regolamento fattura
Debiti verso i fornitori
Mentre nella contabilità sezionale degli acquisti viene acceso un conto analitico per ciascun fornitore, nella contabilità generale i debiti verso fornitori possono essere raggruppati secondo il tipo di fornitura, distinguendo quelli sorti per acquisto di beni strumentali da quelli sorti per acquisti di merci e servizi. Per semplicità verrà utilizzato un solo conto Debiti v/fornitori, corrispondente a quello presente nel piano dei conti e all’analoga voce dello Stato patrimoniale del bilancio d’esercizio. FORNITORE A 4 000, 00
FORNITORE M 12 200, 00
FORNITORI IMMOBILIZZAZIONI 16 200, 00
FORNITORE C
FORNITORE Z
14 810, 00
6 190, 00
FORNITORE L
FORNITORE R
2 400, 00
FORNITORI MERCI
6 200, 00
FORNITORI SERVIZI 21 000, 00
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
•
u2
In contabilità generale le operazioni di acquisto si rilevano sempre in due fasi:
Gli acquisti e il loro regolamento
Vettore
porto franco, quando il pagamento dei costi di trasporto è effettuato dal venditore;
8 600, 00
DEBITI V/FORNITORI 45 800, 00
m4
• •
260 Registrazioni contabili
Supponendo che il regolamento di una fattura avvenga mediante l’utilizzo di disponibilità liquide (Denaro in cassa, C/c postali e/o Banca X c/c), avremo le seguenti registrazioni contabili: FATTURA DI ACQUISTO Costo del fattore produttivo IVA 22%
10 000, 00 2 200, 00 12 200, 00 DISPONIBILITÀ LIQUIDE
DEBITI V/FORNITORI 10 000, 00
Conti accesi ai costi di acquisto dei fattori produttivi
2 200, 00
12 200, 00
12 200, 00
12 200, 00
1
2
Ricevimento fattura
Regolamento fattura
I costi sostenuti per l’acquisto dei fattori produttivi vengono rilevati in conti economici accesi ai costi. I conti utilizzati sono diversi a seconda del tipo di fattore acquisito:
•
fattori produttivi d’esercizio: i costi sostenuti vengono rilevati in conti economici accesi ai costi d’esercizio (come i conti Merci c/acquisti, Materie di consumo c/acquisti, Costi per servizi) e si considerano di competenza del periodo amministrativo corrente;
•
fattori produttivi a utilità pluriennale: i costi sostenuti vengono rilevati in conti economici accesi ai costi pluriennali (come i conti Fabbricati, Impianti e macchinari, Attrezzature commerciali, Arredamento, Automezzi) e partecipano alla formazione del risultato economico di più esercizi.
03 L’acquisto di merci e di materie di consumo Gli acquisti di merci, di materie di consumo e di ogni altro bene destinato al consumo o alla vendita entro breve tempo si rilevano in Dare di specifici conti Acquisti, che sono conti accesi alle variazioni economiche d’esercizio e precisamente a componenti negativi ordinari di reddito (costi). Quando le merci ordinate sono consegnate all’impresa, la funzione logistica (reparto ricezione merci) è incaricata di un duplice controllo:
•
verificare che la quantità di merce pervenuta corrisponda alla quantità ordinata, controllando che il quantitativo giunto a destinazione coincida con quanto specificato nell’ordine di acquisto trasmesso al fornitore (controllo quantità);
•
controllare che la qualità della merce equivalga a quella richiesta (controllo qualità).
Se tutto è conforme all’ordine, la merce viene immessa nel magazzino dell’impresa.
{Esempio} 1 Acquisto di merci e materie di consumo In data 20/04 l’impresa Valentino Abate riceve la fattura n. 342 della Electroshop spa relativa all’acquisto di n. 20 televisori LCD 32'' a 500 euro + IVA con sconto incondizionato per redistribuzione 5% e la fattura n. 145 della CIT srl relativa all’acquisto di materiale di imballaggio per 80 euro + IVA. Presentiamo la fattura n. 342 della Electroshop spa, l’analisi delle due operazioni di gestione e gli articoli sul giornale in P.D. dell’impresa Abate. Si ricorda che lo sconto mercantile incondizionato non è soggetto ad alcuna condizione; esso concorre a determinare la base imponibile IVA e non viene registrato in un conto specifico, in quanto il costo della merce viene rilevato direttamente per il valore scontato.
261 ELECTROSHOP SPA Via Sampierdarena, 75 - 16149 Genova Capitale sociale 200 000 euro i.v. Ufficio del registro delle imprese di Genova n. 13561660106 Codice fiscale e partita IVA n. 13561660106
Spett. Abate Valentino Via Tirreno, 91 17100 Savona Partita IVA n. 02314300092
Fattura Data 20/04/20.. N.
Prezzo unitario
% IVA
Importo
500,00
22
10 000,00
Televisori LCD 32''
Gli acquisti e il loro regolamento
20
Descrizione dei beni
Contributo ambientale CONAI assolto
Totale importi 10 000,00
Varie
Imponibile 9 500,00
IVA 22%
Costi forfetari Sconto redistribuzione 5% 500,00 Totale IVA 2 090,00
2 090,00
Interessi di dilazione (art. 10) Costi documentati (art. 15)
Totale fattura 11 590,00
Quindi, in relazione alla fattura di acquisto di merci presentata, bisogna registrare le seguenti variazioni: Merci c/acquisti: variazione economica negativa Dare 9 500,00 IVA ns/credito: variazione finanziaria attiva Dare 2 090,00 Debiti v/fornitori: variazione finanziaria passiva Avere 11 590,00 In relazione alla fattura riguardante l’acquisto del materiale di imballaggio bisogna registrare le seguenti variazioni: Materie di consumo c/acquisti: variazione economica negativa Dare 80,00 IVA ns/credito: variazione finanziaria attiva Dare 17,60 Debiti v/fornitori: variazione finanziaria passiva Avere 97,60 Sul giornale dell’impresa Abate gli articoli in partita doppia si presentano come segue: Data 20/04 20/04 20/04 20/04 20/04 20/04
Codice 30.01 06.01 14.01 30.02 06.01 14.01
Denominazione conti e descrizione MERCI C/ACQUISTI fattura n. 342 da Electroshop spa IVA NS/CREDITO fattura n. 342 da Electroshop spa DEBITI V/FORNITORI fattura n. 342 da Electroshop spa MATERIE DI CONSUMO C/ACQUISTI fattura n. 145 da CIT srl IVA NS/CREDITO fattura n. 145 da CIT srl DEBITI V/FORNITORI fattura n. 145 da CIT srl
Dare 9 500, 00 2 090, 00
Avere
11 590, 00 80, 00 17, 60 97, 60
Gli acquisti possono essere accompagnati dal sostenimento di costi di trasporto, di carico e scarico, di etichettatura prodotti, di imballaggio che, a seconda delle clausole contrattuali, gravano sull’acquirente oppure sul fornitore. Nell’acquisto di merci franco partenza possiamo avere i seguenti casi:
•
i costi connessi all’acquisto sono sostenuti direttamente dall’acquirente che riceve quindi una fattura del fornitore delle merci e una o più fatture dal fornitore dei servizi che saranno regolate separatamente;
•
i costi connessi all’acquisto sono sostenuti dal fornitore ma, per contratto, sono a carico dell’acquirente. Nel caso del trasporto il fornitore può effettuarlo direttamente, con proprio automezzo, oppure indirettamente, appoggiandosi a un proprio corriere o vettore, con regolamento complessivo dei trasporti effettuati in un certo periodo. In entrambi i casi il fornitore addebita in fattura all’acquirente i costi di trasporto forfetariamente, senza documentazione intestata allo stesso (costi non documentati) nonostante che, nel secondo caso, i costi di trasporto risultino da una fattura riepilogativa successiva intestata al fornitore;
Clausola franco partenza
Forfetariamente In misura fissa, stabilita in precedenza.
u2
Quantità
Condizioni di pagamento A 30 giorni data fattura con rimessa diretta
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
Trasporto Franco partenza
Documento di consegna o trasporto Data
m4
N. 342
262 •
Differimenti Pagamenti effettuati dopo un certo tempo dalla consegna della merce, dilazioni.
Congiuntura Fase economica.
Tempo di pagamento
i costi connessi all’acquisto sono anticipati dal fornitore in nome e per conto dell’acquirente. In questo caso siamo in presenza di costi documentati, in quanto il loro ammontare è provato da una fattura rilasciata dal fornitore di servizi e intestata all’acquirente. Il fornitore, che anticipa l’importo dei costi documentati, recupera la somma addebitandola nella fattura relativa alla vendita delle merci. Dato che l’importo dei costi documentati è comprensivo di IVA, gli stessi non rientrano nella base imponibile della fattura del fornitore. In questo caso le merci sono cedute con la clausola “franco partenza-porto franco”. È da rilevare, tuttavia, che nella realtà operativa questo caso è raro.
I termini di regolamento delle fatture di acquisto di merci sono normalmente più brevi rispetto a quelli delle immobilizzazioni materiali. I differimenti medi applicati agli acquisti tendono ad aumentare nei periodi di congiuntura negativa di mercato, mentre tendono a restringersi nelle fasi di espansione economica. Sono, inoltre, diversi in base ai settori economici (i più brevi si riscontrano nel campo dei prodotti alimentari) e per i differenti compratori (il credito di fornitura è minimo se il cliente è di dimensioni modeste o è considerato “a rischio”, mentre è più ampio se si tratta di un cliente importante o considerato “sicuro”).
{Esempio} 2 Costi di acquisto sostenuti dall’acquirente Il 5/05 l’impresa Mattia Rossi riceve la fattura n. 167 dell’impresa Giorgio Benedetti relativa alla fornitura franco partenza di merci per 2 600 euro + IVA e la fattura n. 68 del vettore Lampo srl relativa ai costi di trasporto per 60 euro + IVA. Rileviamo le due fatture sul giornale in P.D. Fattura n. 167 da Giorgio Benedetti (fornitore) Merci IVA 22% Totale fattura 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05
30.01 06.01 14.01 31.01 06.01 14.01
MERCI C/ACQUISTI IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI COSTI DI TRASPORTO IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI
2 600, 00 572, 00 3 172, 00
Fattura n. 68 da Lampo srl (vettore) Trasporto merci IVA 22% Totale fattura
fattura n. 167 da impresa Benedetti fattura n. 167 da impresa Benedetti fattura n. 167 da impresa Benedetti fattura n. 68 da Lampo srl fattura n. 68 da Lampo srl fattura n. 68 da Lampo srl
60, 00 13, 20 73, 20 2 600, 00 572, 00 3 172, 00 60, 00 13, 20 73, 20
{Esempio} 3 Costi di acquisto addebitati forfetariamente dal fornitore delle merci. Trasporto eseguito dal vettore Il 15/09 l’impresa Roberta Rilli riceve la fattura n. 707 dell’impresa Marco Farotto relativa alla fornitura franco partenza di merci per 7 650,75 euro + IVA. In fattura sono anche addebitati costi forfetari di trasporto per 200 euro. Il trasporto è stato eseguito dal vettore Freccia Emiliana spa per conto dell’impresa Farotto a cui viene intestata la relativa fattura. Rileviamo la fattura sul giornale in P.D. L’impresa Marco Farotto si serve del vettore Freccia Emiliana Fattura n. 707 da Marco Farotto (fornitore) spa, il quale, alla fine di ogni mese, fattura al suo cliente l’imMerci 7 650, 75 porto complessivo dei trasporti effettuati nel periodo. L’im200, 00 Costi di trasporto tramite Freccia Emiliana spa presa Farotto addebita forfetariamente nella fattura n. 707 i 7 850, 75 costi di trasporto a carico del compratore. Pur in presenza del 1 727, 17 IVA 22% vettore, i costi connessi all’acquisto sono non documentati ed Totale fattura 9 577, 92 entrano a far parte della base imponibile IVA. Osserviamo che i costi non documentati di trasporto confluiscono nel conto Merci c/acquisti. 15/09 15/09 15/09
30.01 06.01 14.01
MERCI C/ACQUISTI IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI
fattura n. 707 da Marco Farotto fattura n. 707 da Marco Farotto fattura n. 707 da Marco Farotto
7 850, 75 1 727, 17 9 577, 92
263
{Esempio} 4 Costi di acquisto addebitati forfetariamente dal fornitore delle merci. Trasporto eseguito dal fornitore Fattura n. 543 da Renato Giommi (fornitore)
Le scritture in P.D. sono analoghe alle precedenti. 10/05 10/05 10/05
30.01 06.01 14.01
MERCI C/ACQUISTI IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI
fattura n. 543 da impresa Giommi fattura n. 543 da impresa Giommi fattura n. 543 da impresa Giommi
4 600, 00 1 012, 00 5 612, 00
{Esempio} 5 Costi di acquisto anticipati dal fornitore delle merci Il 22/04 l’impresa Martina Pulvirenti riceve la fattura n. 37 della Globo spa per la fornitura franco partenza‑porto franco di merci per 15 800 euro + IVA. Il documento espone costi di trasporto documentati di 183 euro IVA compresa anticipati dal venditore al vettore TransItaly spa. Lo stesso giorno l’impresa Martina Pulvirenti riceve la fattura n. 72 del vettore TransItaly spa. Rileviamo le fatture sul giornale in P.D. La Globo spa ha pagato al vettore TransItaly spa i costi del trasporto al momento del caricamento della merce. Dato che le condizioni contrattuali stabiliscono che il trasporto è franco partenza, quindi con costi e rischi a carico del compratore, la Globo spa addebita nella fattura di vendita della merce l’importo della fattura del vettore. Poiché l’IVA sui costi di trasporto è già stata calcolata nella fattura del vettore, nella fattura di vendita della merce i costi di trasporto sono esclusi dalla base imponibile IVA; in caso contrario, infatti, l’imposta sarebbe calcolata due volte, nella fattura del vettore e nella fattura di vendita della merce. Fattura n. 37 da Globo spa (fornitore) Merci IVA 22% Costi trasporto documentati Totale fattura 22/04 22/04 22/04 22/04
30.01 06.01 14.01 14.01
22/04 22/04 22/04
31.01 COSTI DI TRASPORTO 06.01 IVA NS/CREDITO 14.01 DEBITI V/FORNITORI
15 800, 3 476, 19 276, 183, 19 459,
MERCI C/ACQUISTI IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI DEBITI V/FORNITORI
Fattura n. 72 da TransItaly spa (vettore)
00 00 00 00 00
Costi di trasporto IVA 22% Totale fattura
fattura n. 37 da Globo spa fattura n. 37 da Globo spa fattura n. 37 da Globo spa fattura n. 37 da Globo spa fattura n. 72 da TransItaly spa fattura n. 72 da TransItaly spa fattura n. 72 da TransItaly spa
04 L’acquisto di servizi Oltre alle merci, alle materie di consumo e ai beni strumentali, un’impresa commerciale acquista servizi sostenendo costi di pubblicità, di trasporto, di assicurazione, telefonici, postali, di energia elettrica, di sorveglianza, di consulenza e così via. Detti costi possono essere registrati in modo sintetico nel conto economico di reddito acceso ai costi d’esercizio denominato Costi per servizi o, più analiticamente, nei corrispondenti
150, 00 33, 00 183, 00
15 800, 00 3 476, 00 183, 00 19 459, 00 150, 00 33, 00 183, 00
Gli acquisti e il loro regolamento
Iva 22% Totale fattura
00 00 00 00 00
u2
4 500, 100, 4 600, 1 012, 5 612,
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
Merci Costi non documentati di trasporto
m4
Il 10/05 l’impresa Gino Berti riceve la fattura n. 543 dell’impresa Renato Giommi relativa alla fornitura franco partenza di merci per 4 500 euro + IVA; trasporto eseguito dal fornitore con costi addebitati forfetariamente in fat‑ tura per 100 euro; regolamento a 60 giorni. Rileviamo la fattura sul giornale in P.D.
264 conti Costi di trasporto, Costi per energia, Pubblicità, Consulenze, Costi postali, Assicurazioni e così via. L’uso di conti sintetici o di conti analitici avviene in funzione delle scelte effettuate al momento della stesura del piano dei conti.
{Esempio} Acquisto di servizi L’impresa commerciale Valentina Maletti, nel secondo trimestre dell’anno, riceve, tra le altre, le seguenti fatture relative ad acquisti di servizi: 14/04: fattura n. 19880 di Wind spa, relativa a costi telefonici del bimestre gennaio-febbraio per 1 320 euro + IVA 18/04: fattura n. 7659 di Edison Energia spa, relativa a costi per energia elettrica del bimestre gennaio-febbraio per 10 120 euro + IVA 10% 24/04: fattura n. 1350 della locale Azienda Comunale Multiservizi spa per fornitura di gas metano relativa al mese di marzo per 2 210 euro + IVA 10% 10/05: fattura n. 133 della Promo spa relativa a una campagna pubblicitaria effettuata nel primo trimestre dell’anno per 8 500 euro + IVA 20/05: fattura n. 207 della Night’s Eyes srl relativa al canone bimestrale marzo-aprile di vigilanza notturna per 400 euro + IVA 17/06: fattura n. 112 del vettore Arrow spa relativa a un trasporto di merci effettuato nel mese per 450 euro + IVA 30/06: fattura n. 177 della Bi.Ma. srl per canone di manutenzione semestrale degli impianti per 2 500 euro + IVA Presentiamo gli articoli in P.D. redatti sul libro giornale dall’impresa Maletti. Data
Codice
Denominazione dei conti e descrizione
Dare
14/04
31.06
COSTI TELEFONICI
fattura n. 19880 da Wind spa
1 320, 00
14/04
06.01
IVA NS/CREDITO
fattura n. 19880 da Wind spa
290, 40
14/04
14.01
DEBITI V/FORNITORI
fattura n. 19880 da Wind spa
18/04
31.02
COSTI PER ENERGIA
fattura n. 7659 da Edison Energia spa
10 120, 00
18/04
06.01
IVA NS/CREDITO
fattura n. 7659 da Edison Energia spa
1 012, 00
18/04
14.01
DEBITI V/FORNITORI
fattura n. 7659 da Edison Energia spa
24/04
31.02
COSTI PER ENERGIA
fattura n. 1350 da ACM spa
2 210, 00
24/04
06.01
IVA NS/CREDITO
fattura n. 1350 da ACM spa
221, 00
24/04
14.01
DEBITI V/FORNITORI
fattura n. 1350 da ACM spa
10/05
31.03
PUBBLICITÀ
fattura n. 133 da Promo spa
8 500, 00
10/05
06.01
IVA NS/CREDITO
fattura n. 133 da Promo spa
1 870, 00
10/05
14.01
DEBITI V/FORNITORI
fattura n. 133 da Promo spa
20/05
31.08
COSTI DI VIGILANZA
fattura n. 207 da Night’s Eyes srl
400, 00
20/05
06.01
IVA NS/CREDITO
fattura n. 207 da Night’s Eyes srl
88, 00
Avere
1 610, 40
11 132, 00
2 431, 00
10 370, 00
20/05
14.01
DEBITI V/FORNITORI
fattura n. 207 da Night’s Eyes srl
17/06
31.01
COSTI DI TRASPORTO
fattura n. 112 da Arrow spa
450, 00
488, 00
17/06
06.01
IVA NS/CREDITO
fattura n. 112 da Arrow spa
99, 00
17/06
14.01
DEBITI V/FORNITORI
fattura n. 112 da Arrow spa
30/06
31.11
MANUTENZIONI E RIPARAZIONI
fattura n. 177 da Bi.Ma. srl
2 500, 00
549, 00
30/06
06.01
IVA NS/CREDITO
fattura n. 177 da Bi.Ma. srl
550, 00
30/06
14.01
DEBITI V/FORNITORI
fattura n. 177 da Bi.Ma. srl
3 050, 00
L’impresa Maletti fa uso di conti analitici; se avesse registrato gli acquisti di servizi in modo sintetico, avrebbe utilizzato il conto Costi per servizi per ogni servizio acquistato.
265
•
un costo pluriennale, da iscrivere in un conto economico acceso ai costi pluriennali; un credito IVA, in quanto l’IVA sugli acquisti rappresenta un credito verso l’ente impositore, da iscrivere nel conto finanziario IVA ns/credito. L’IVA non viene applicata solo nell’ipotesi di acquisto da privati; in tale caso l’operazione è soggetta per alcuni beni (per esempio i fabbricati) a imposta di registro, il cui onere va a incrementare il costo del bene; un debito verso i fornitori, da iscrivere in Avere del conto finanziario Debiti v/fornitori per un ammontare corrispondente alla somma del costo sostenuto e dell’IVA.
Incrementare: aumentare.
Tempo di pagamento
L’acquisto dei beni strumentali è spesso accompagnato dal sostenimento di costi accessori di acquisto; si può trattare non solo di costi di trasporto, costi notarili, costi di registrazione dell’atto, costi di installazione e collaudo, ma anche di costi sostenuti per apportare miglioramenti durevoli agli stessi beni acquistati. Secondo i principi contabili, i costi accessori per l’acquisto di beni a utilità pluriennale vengono patrimonializzati nel conto del bene al quale si riferiscono e trattati come costi pluriennali. Per esempio, i costi di installazione e collaudo di un impianto vengono contabilizzati in Dare dello stesso conto Impianti e macchinari.
Patrimonializzazione dei costi accessori
u2
Il regolamento delle fatture di acquisto di immobilizzazioni materiali viene solitamente ripartito in un arco di tempo medio-lungo. La dilazione nel pagamento varia a seconda di diverse circostanze, quali la situazione congiunturale del mercato, l’affidabilità del compratore, gli usi del settore. In ogni caso i differimenti medi accordati sull’acquisto di immobilizzazioni materiali sono superiori ai differimenti medi riconosciuti sull’acquisto di merci.
{Esempio} 1 Acquisto di un bene strumentale e patrimonializzazione di costi Il 15 gennaio l’impresa commerciale Roberto Zanchi acquista dalla Caravan spa un nuovo furgone per il trasporto merce per 48 000 euro + IVA. Sullo stesso automezzo l’impresa fa apportare dall’impresa costruttrice una serie di migliorie (nuovo impianto di refrigerazione per la merce, particolare suddivisione dello spazio di carico, verniciatura della carrozzeria con logo personalizzato dell’impresa) per un importo complessivo di 7 500 euro + IVA. La Caravan spa emette fattura n. 8. Presentiamo la registrazione in P.D. sul libro giornale dell’impresa Zanchi relativa all’acquisto dell’automezzo. I costi sostenuti per adattare il furgone alle richieste dell’impresa Zanchi vanno patrimonializzati, cioè registrati nello stesso conto Automezzi, in quanto si riferiscono al miglioramento di un bene a utilità pluriennale e sono durevoli nel tempo. Detti costi si sommano quindi al costo del bene strumentale e vanno assoggettati ad ammortamento. Data 15/01 15/01 15/01
Codice 02.07 06.01 14.01
AUTOMEZZI IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI
Denominazione dei conti e descrizione fattura n. 8 da Caravan spa fattura n. 8 da Caravan spa fattura n. 8 da Caravan spa
Gli acquisti e il loro regolamento
• •
Imposta che colpisce specifici atti idonei a produrre effetti giuridici, come gli atti scritti di qualsiasi natura, determinati contratti verbali, alcune operazioni societarie, gli atti redatti all’estero.
Dare 55 500, 00 12 210, 00
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
L’acquisto di fattori produttivi a utilità pluriennale, come i fabbricati, gli impianti, le attrezzature, l’arredamento, gli automezzi, rappresenta un’operazione di acquisizione di immobilizzazioni materiali (vale a dire di beni a utilità pluriennale con il requisito della materialità). Tali costi vengono rilevati in Dare del conto acceso al bene acquistato (senza ricorrere a specifici conti acquisto in quanto non si tratta di beni destinati alla vendita) e danno origine a variazioni economiche riguardanti i costi pluriennali. Si tratta, infatti, di beni che mantengono la loro utilità per più esercizi e partecipano alla formazione del risultato economico attraverso le quote di ammortamento. L’acquisto di un’immobilizzazione determina il sorgere di:
Imposta di registro
Avere
67 710, 00
m4
05 L’acquisto dei beni strumentali
266
{Esempio} 2 Acquisto di un bene strumentale e patrimonializzazione di costi. Costi documentati relativi a migliorie prodotti Il 20 maggio la Stefano Landi & C. snc riceve la fattura n. 166 della Grifo spa di Perugia relativa alla fornitura di un impianto per 70 000 euro; costi di installazione e collaudo 1 250 euro, IVA 22%. La Grifo spa ha anche provveduto a installare sull’impianto tre termostati, come da richiesta della Landi & C. snc, acquistati dalla stessa Grifo spa presso l’impresa Termocalor srl. La relativa fattura n. 237, di complessivi 1 098 euro, che perviene alla Landi snc il 21/05, è stata pagata dalla Grifo spa che attua rivalsa nella fattura n. 166. La fattura n. 166 è regolata il 3 giugno con assegno bancario emesso su UniCredit. Presentiamo la parte tabellare delle due fatture, l’analisi delle operazioni di gestione e le registrazioni in P.D. Fattura n. 166 da Grifo spa La Stefano Landi & C. snc riceve Costo dell’impianto 70 000, 00 la fattura n. 166 della Grifo spa e Rimborso costi di installazione 1 250, 00 la fattura n. 237 della Termoca71 250, 00 lor srl. La fattura n. 166 contiene IVA 22% 15 675, 00 Fattura n. 237 da Termocalor srl anche l’addebito dei costi docuTotale fattura 86 925, 00 n. 3 termostati 900, 00 mentati anticipati dalla Grifo srl al Rimborso costo n. 3 termostati carico della merce. IVA 22% 198, 00 come da fattura n. 237 della Termocalor srl (art. 15)
Si devono quindi registrare le Totale fattura seguenti variazioni: Impianti e macchinari: variazione economica negativa IVA ns/credito: variazione finanziaria attiva Debiti v/fornitori: variazione finanziaria attiva Debiti v/fornitori: variazione finanziaria passiva Impianti e macchinari: variazione economica negativa IVA ns/credito: variazione finanziaria attiva Debiti v/fornitori: variazione finanziaria passiva
1 098, 00
1 098, 00 88 023, 00
Dare Dare Dare
71 250,00 15 675,00 1 098,00
Dare Dare
900,00 198,00
Avere
88 023,00
Avere
1 098,00
Avere
88 023,00
Il successivo pagamento dà luogo alle seguenti variazioni: Debiti v/fornitori: UniCredit c/c:
variazione finanziaria attiva variazione finanziaria passiva
Dare
88 023,00
I conti Debiti v/fornitori, IVA ns/credito e UniCredit c/c sono conti finanziari; il conto Impianti e macchinari è un conto economico acceso ai costi pluriennali. Sul giornale in P.D. rileviamo: Data
Codice
20/05 20/05 20/05 20/05 21/05 21/05 21/05 03/06 03/06
02.02 06.01 14.01 14.01 02.02 06.01 14.01 14.01 18.20
Denominazione dei conti e descrizione IMPIANTI E MACCHINARI IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI DEBITI V/FORNITORI IMPIANTI E MACCHINARI IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI DEBITI V/FORNITORI UNICREDIT C/C
fattura n. 166 da Grifo spa fattura n. 166 da Grifo spa costi documentati fattura n. 237 fattura n. 166 da Grifo spa fattura n. 237 da Termocalor srl fattura n. 237 da Termocalor srl fattura n. 237 da Termocalor srl a/b n. 12589 su UniCredit a/b n. 12589 a favore di Grifo spa
Dare
Avere
71 250, 00 15 675, 00 1 098, 00 88 023, 00 900, 00 198, 00 1 098, 00 88 023, 00 88 023, 00
Dopo la rilevazione delle descritte operazioni il conto Impianti e macchinari si presenta come segue: 02.02 IMPIANTI E MACCHINARI Data 20/05 20/05
Descrizione Fattura n. 237 da Termocalor srl Fattura n. 166 da Grifo spa
Dare 900, 00 71 250, 00
Avere
Dal conto risulta quindi che il costo degli impianti e macchinari ammonta complessivamente a 72 150 euro (di cui 1 250 euro per costi di installazione e collaudo patrimonializzati).
267
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Operazioni di acquisto • costi accessori di acquisto
Analizzare le operazioni di acquisto • compilare il libro giornale
Completa gli articoli in P.D.
Data
Codice
..........
30.01
MERCI C/ACQUISTI
..........
..........
............................................................
..........
..........
............................................................
fattura n. 32 da Marchigiana spa IVA su fattura n. 32 da Marchigiana spa fattura n. 32 da Marchigiana spa
Dare
..........
..........
............................................................
............................................................
6 550, 00
..........
06.01
IVA NS/CREDITO
............................................................
................, .....
fattura n. 90 da Giannelli fattura n. 72 da Marchei srl
................, .....
Avere
................, ..... ................, .....
5 612, 00
................, .....
..........
..........
............................................................
..........
..........
............................................................
..........
..........
............................................................
............................................................
.......... ..........
14.01 31.15
DEBITI V/FORNITORI COSTI DI ETICHETTATURA
............................................................ ............................................................
................, .....
..........
..........
............................................................
IVA su fattura n. 106 da Print spa
................, .....
..........
..........
............................................................
............................................................
..........
..........
............................................................
............................................................
................, .....
..........
..........
............................................................
............................................................
2 728, 00
..........
..........
............................................................
............................................................
39, 60
................, .....
................, .....
06 Il regolamento delle fatture di acquisto Per consentire alle imprese creditrici di recuperare rapidamente la liquidità, il debitore (Pubblica Amministrazione o impresa privata) deve pagare le fatture derivanti da contratti commerciali entro 30 giorni dalla data di ricezione della fattura o, se questa non è certa oppure è emessa anteriormente alla spedizione delle merci, dalla data di ricevimento delle merci o della prestazione di servizi. Nei rapporti tra imprese i contraenti possono tuttavia concordare un termine di pagamento superiore a 30 giorni. I termini superiori a 60 giorni, purché non penalizzanti per il creditore, devono essere espressamente concordati. La clausola relativa al termine deve essere provata per iscritto. Il pagamento delle fatture di acquisto può essere effettuato con vari strumenti: denaro contante, assegni bancari o circolari, bonifici bancari, assegni postali o postagiri, disposizioni elettroniche d’incasso (Ri.Ba.) e cambiali. Contabilmente, il regolamento delle fatture di acquisto dà luogo a delle permutazioni finanziarie.
D.l. 9/11/2012, n. 192
Contraenti Coloro che hanno stipulato un contratto.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
................, .....
m4
Denominazione dei conti e descrizione
u2
8/03: ricevuta fattura n. 32 della Marchigiana spa per acquisto di merci franco partenza per 4 400 euro + IVA; la fattura contiene anche l’addebito di costi forfetari di trasporto per 200 euro 12/03: ricevuta fattura n. 90 dell’impresa Marco Giannelli per acquisto di merci franco partenza per 6 450 euro + IVA; in fattura sono esposti costi di imballaggio per 100 euro 14/03: ricevuta fattura n. 72 del vettore Marchei srl per costi di trasporto relativi al precedente acquisto per 180 euro + IVA 22/03: ricevuta fattura n. 106 della Print spa per costi di etichettatura prodotti per 500 euro + IVA 25/03: ricevuta fattura n. 25 della Tecnofrost spa per acquisto di un bancone frigorifero per 12 000 euro + IVA; la fattura contiene anche l’addebito di costi di trasporto per 250 euro e costi di installazione dell’impianto per 150 euro
Gli acquisti e il loro regolamento
L’impresa commerciale Maria Fiano effettua, tra le altre, le seguenti operazioni:
268 La diminuzione o l’estinzione dei debiti verso fornitori si registra in Dare del conto Debiti v/fornitori e rappresenta una variazione finanziaria attiva; l’avvenuto pagamento (diminuzione del denaro in cassa, delle somme disponibili sul c/c bancario o postale, per il rilascio di pagherò o l’accettazione di tratte, per la girata di cambiali attive in portafoglio) si registra in Avere del conto acceso al mezzo di pagamento utilizzato e rappresenta una variazione finanziaria passiva. DENARO IN CASSA 484, 00 BANCA X C/C 5 445, 00 ASSEGNI 1 936, 00 C/C POSTALI 2 904, 00
DEBITI V/FORNITORI 484, 5 445, 1 936, 2 904, 5 808, 2 299,
00 00 00 00 00 00
18 876, 00
CAMBIALI PASSIVE 5 808, 00 CAMBIALI ATTIVE 2 299, 00
Regolamento con denaro contante
08/06 08/06
14.01 08.20
DEBITI V/FORNITORI DENARO IN CASSA
Regolamento con assegni bancari
09/07 09/07 09/07 09/07
14.01 18.20 14.01 08.21
Il denaro contante viene utilizzato, generalmente, quando venditore e compratore sono entrambi presenti sulla piazza di pagamento e l’importo da regolare non è molto elevato. Di fatto, la stessa normativa, per combattere l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro di provenienza illecita, non consente pagamenti in denaro di importo pari o superiore a 3 000 euro. Il regolamento con denaro contante comporta una diminuzione (in caso di pagamento parziale) o un’estinzione del debito verso il fornitore (in caso di pagamento a saldo), che rappresenta la variazione finanziaria attiva e una corrispondente diminuzione del denaro in cassa, che rappresenta la variazione finanziaria passiva. 484, 00 484, 00
Il debitore può effettuare il pagamento emettendo direttamente assegni bancari, mediante utilizzo delle sue disponibilità in c/c. Le banche rilasciano libretti di assegni con la clausola di non trasferibilità. Qualora il correntista abbia richiesto assegni trasferibili, questi possono essere emessi soltanto per importi inferiori a 1 000,00 euro; i pagamenti tramite girata di assegni precedentemente ricevuti da terzi, quindi, possono essere effettuati solamente entro detto limite. Nel caso di emissione di un assegno bancario, diminuisce o viene estinto il debito verso il fornitore (variazione finanziaria attiva) e diminuiscono le disponibilità sul c/c bancario (variazione finanziaria passiva); nel caso, ormai piuttosto raro, di girata di un assegno bancario diminuisce o viene estinto il debito verso il fornitore (variazione finanziaria attiva) e diminuisce la disponibilità di assegni in cassa (variazione finanziaria passiva).
DEBITI V/FORNITORI BANCA X C/C DEBITI V/FORNITORI ASSEGNI
Regolamento con assegni circolari
pagata fattura n. 489 da carrozzeria Veneta pagata fattura n. 489 da carrozzeria Veneta
a/b n. 12973 a/b n. 12973 a favore dell’impresa Giommi girato a/b n. 22876 girato a/b n. 22876 a favore dell’impresa Loi
5 445, 00 5 445, 00 310, 00 310, 00
Gli assegni circolari da inviare ai fornitori possono essere ottenuti versando alla banca emittente l’importo in denaro o contro addebito del c/c presso la stessa banca.
269 Nel caso di versamento di contanti si ha un aumento di assegni in cassa (variazione finanziaria attiva) accompagnato da una diminuzione di denaro (variazione finanziaria passiva); successivamente, in corrispondenza dell’invio degli assegni circolari ai fornitori, si ha una diminuzione o estinzione dei debiti (variazione finanziaria attiva) e una diminuzione degli assegni in cassa (variazione finanziaria passiva). a/c n. 345413 Credem Banca a/c n. 345413 Credem Banca a/c n. 345413 inviato a CIT srl a/c n. 345413 inviato a CIT srl
500, 00 500, 00 500, 00
Nel caso di addebito in c/c, si ha un aumento di assegni in cassa (variazione finanziaria attiva) accompagnato da una diminuzione dei fondi disponibili in c/c bancario (variazione finanziaria passiva); successivamente, si ha una diminuzione o estinzione dei debiti verso i fornitori (variazione finanziaria attiva) e una diminuzione degli assegni in cassa (variazione finanziaria passiva). 20/06 20/06 20/06 20/06
08.21 18.20 14.01 08.21
ASSEGNI BANCA X C/C DEBITI V/FORNITORI ASSEGNI
a/c n. 345698 Banca X c/c addebito in conto a/c n. 345698 a/c n. 345698 inviato a Telenews a/c n. 345698 inviato a Telenews
1 936, 00 1 936, 00 1 936, 00 1 936, 00
tempo di pagamento, sconti e premi Rispetto alla consegna della merce, il pagamento delle fatture può essere:
Insolvenza
•
Mancato pagamento. anticipato, quando ha luogo prima della consegna della merce. Questa forma di pagamento, di solito, viene usata quando la fornitura è di importo elevato, quando le merci sono prodotte appositamente per il compratore oppure quando il venditore vuole proteggersi dal rischio di insolvenza del compratore. L’anticipo può riguardare l’intero importo della merce o solo una parte di esso; in quest’ultimo caso si parla di acconto;
• • •
immediato o per pronta cassa, quando avviene contestualmente alla consegna della merce; per contanti, quando viene effettuato entro un termine brevissimo dalla consegna della merce (5-10 giorni); differito (oppure dilazionato o a termine o a respiro), quando è effettuato in un momento successivo alla consegna della merce. Il pagamento differito deve avvenire entro un termine prefissato, in un’unica soluzione oppure a rate, cioè con la suddivisione dell’importo in diverse scadenze. Nel pagamento differito, di solito, il debito viene gravato di interessi di dilazione, esenti da IVA e per i quali non vi è l’obbligo di fatturazione.
pagamento anticipato
tempo
pagamento differito
pagamento immediato
consegna delle merci
5-10 giorni
pagamento per contanti
Nei casi di pagamento immediato o per contanti, spesso il venditore accorda al compratore:
• •
ribassi, che consistono in arrotondamenti per difetto agli importi delle fatture, effettuati al momento del pagamento; sconti mercantili, che consistono in riduzioni percentuali calcolate sul prezzo di vendita. Gli sconti mercantili si distinguono a loro volta in: – sconti mercantili incondizionati, che spettano comunque al compratore, rappresentando il suo margine di guadagno quando il venditore fissa il prezzo di listino al pubblico (sconto per redistribuzione), un premio per acquisti superiori a determinati quantitativi (sconto per quantità) o anche riduzioni di prezzo collegate a ordini eseguiti in mesi di bassa stagione (sconto stagionale). Rientrano in questa tipologia anche gli sconti logistici, riduzioni di prezzo riconosciute al compratore quando il venditore effettua un’unica consegna presso il deposito centralizzato del cliente e gli sconti concessi alle imprese che si impegnano a praticare offerte speciali (per esempio 3 × 2) che consentono all’impresa produttrice di ridurre le scorte di magazzino. Dato che il venditore, al momento della compilazione della fattura, sa con certezza che il compratore ne ha diritto, gli sconti vengono calcolati prima dell’IVA e vanno a ridurre direttamente l’importo della merce venduta; (segue)
Gli acquisti e il loro regolamento
500, 00
u2
ASSEGNI DENARO IN CASSA DEBITI V/FORNITORI ASSEGNI
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
08.21 08.20 14.01 08.21
m4
10/05 10/05 10/05 10/05
270 – sconti mercantili condizionati, subordinati al pagamento per pronta cassa del compratore oppure al raggiungimento, a fine periodo o fine anno, di determinati target di fatturato. Poiché la scelta di pagare per
pronta cassa, di solito, è compiuta dopo l’emissione della fattura, per essi il venditore deve emettere una nota di accredito, che può essere con IVA o senza IVA. Anche negli altri casi gli sconti conTarget: obiettivo. dizionati non si calcolano in fattura, in quanto spettano all’impresa compratrice solo Remunera: ricompensa. se si verificano le condizioni stabilite nel contratto di compravendita. I contratti di fornitura possono prevedere anche la prestazione da parte delle imprese commerciali della grande distribuzione di servizi promozionali a favore dei fornitori per incentivarne le vendite. Questi servizi possono riguardare l’esposizione dei prodotti in posizioni molto in evidenza nel punto vendita (per esempio all’altezza degli occhi del consumatore), oppure l’inserimento di “prodotti lancio” o anche la pubblicizzazione del prodotto all’interno del punto vendita, tramite isole con hostess ed eventuali assaggi gratuiti. L’impresa fornitrice remunera l’impresa commerciale mediante premi o bonus per prestazioni aggiuntive, in misura fissa indicata in contratto o mediante percentuali da calcolare sul totale fatturato. In ogni caso è l’impresa commerciale che deve emettere fattura sull’impresa fornitrice per l’importo dei premi, assoggettati ad aliquota IVA ordinaria.
Regolamento con bonifico bancario
25/06 25/06 25/06 25/06
14.01 18.20 31.14 18.20
DEBITI V/FORNITORI BANCA X C/C COMMISSIONI BANCARIE BANCA X C/C
Regolamento con assegno postale o postagiro
30/06 30/06
14.01 08.10
Con il bonifico bancario il debitore ordina alla propria banca, presso la quale ha un rapporto di c/c, di inviare al fornitore l’importo richiesto, sia direttamente, quando il fornitore ha il c/c presso la stessa banca, sia tramite una banca corrispondente, quando il fornitore ha il c/c presso quest’ultima. In tal caso si rilevano una diminuzione o l’estinzione del debito (variazione finanziaria attiva) e una corrispondente diminuzione di disponibilità in c/c bancario (variazione finanziaria passiva). La banca, per il servizio effettuato, addebita in c/c una commissione.
Usufruirne: applicarlo, utilizzarlo.
4 620, 00 4 620, 00 3, 00 3, 00
Il titolare di un conto BancoPosta può effettuare i pagamenti mediante l’utilizzo di assegni postali, per i quali, circa la trasferibilità, valgono le stesse regole degli assegni bancari, oppure tramite bonifici postali. Qualora il debitore e il creditore siano entrambi titolari di c/c postali, il pagamento può essere effettuato anche tramite postagiro, vale a dire mediante il trasferimento della somma dal c/c postale del debitore al c/c postale del creditore. In tutti i casi, la scrittura è la medesima: una diminuzione o estinzione del debito in Dare (variazione finanziaria attiva) e una diminuzione di disponibilità del c/c postale in Avere (variazione finanziaria passiva).
DEBITI V/FORNITORI C/C POSTALI
Sconti e ribassi
saldo fattura n. 48 da Nitro spa saldo fattura n. 48 da Nitro spa commissioni per bonifico commissioni per bonifico
saldo fattura n. 133 da Ginger srl saldo fattura n. 133 da Ginger srl
2 904, 00 2 904, 00
Nel caso in cui, all’atto del pagamento per pronta cassa o per contanti, il compratore ottenga sconti mercantili condizionati, la differenza tra l’importo dovuto e l’importo pagato costituisce un componente positivo del reddito che si rileva nel conto economico acceso alle variazioni d’esercizio Proventi finanziari diversi. Gli arrotondamenti di prezzo ottenuti all’atto del pagamento delle fatture (ribassi) vengono invece registrati nel conto economico acceso alle variazioni d’esercizio Ribassi e abbuoni attivi che ha quindi un contenuto eterogeneo, accogliendo anche gli abbuoni per differenze qualitative o quantitative riscontrate all’arrivo della merce. Come sappiamo, lo sconto mercantile condizionato è indicato in fattura nella parte descrittiva ma non viene dedotto dall’importo delle merci in quanto il venditore, al momento dell’emissione della fattura, non sa se il compratore deciderà di usufruirne o meno; il ribasso, invece, non viene espressamente indicato in fattura. Inoltre, contrariamente a quanto avviene per gli abbuoni e per gli sconti mercantili condizionati, nel caso di ribassi non si emettono note di variazione IVA.
271
{Esempio} 1 Pagamento per pronta cassa con sconto condizionato
In questo caso la fattura registra soltanto l’importo della merce per 1 000 euro, l’IVA per 220 euro e il totale per 1 220 euro. Dato che Gianni Fiocco opta per il pagamento per contanti, ha diritto di usufruire di uno sconto mercantile di 24,40 euro (2% su 1 220 euro). Il cedente venditore ha la facoltà di emettere nota di variazione IVA; se si avvale di que‑ sta possibilità bisogna scorporare l’IVA dall’importo dello sconto e registrare la nota di variazione. Supponendo che il venditore, dato l’importo estremamente basso dell’IVA da modificare (4,40 euro) non esegua la rettifica, avremo:
10/05 10/05 15/05 15/05
14.01 18.20 14.01 40.40
variazione finanziaria attiva variazione finanziaria passiva variazione finanziaria attiva variazione economica positiva
DEBITI V/FORNITORI BNL C/C DEBITI V/FORNITORI PROVENTI FINANZIARI DIVERSI
Dare
1 195,60
Dare
24,40
pagata fattura n. 77 da Antares spa emesso a/b n. 248974 nota di accredito n. 14 da Antares spa nota di accredito n. 14 da Antares spa
Avere
1 195,60
Avere
24,40
1 195, 60 1 195, 60 24, 40 24, 40
Se invece il venditore emette nota di variazione, all’atto della ricezione il compratore registrerà: 15/05 14.01 DEBITI V/FORNITORI 15/05 06.01 IVA NS/CREDITO 15/05 40.40 PROVENTI FINANZIARI DIVERSI
nota di variazione n. 14 da Antares spa nota di variazione n. 14 da Antares spa nota di variazione n. 14 da Antares spa
24, 40 4, 40 20, 00
u2
Debiti v/fornitori: BNL c/c: Debiti v/fornitori: Proventi finanziari diversi:
Gli acquisti e il loro regolamento
L’impresa Gianni Fiocco riceve, in data 10/05, la fattura n. 77 della Antares spa per l’acquisto di merci per 1 000 euro + IVA 22%; le condizioni contrattuali stabilite prevedono lo sconto 2% con pagamento per contanti, oppure il prezzo pieno della merce a 30 giorni. L’impresa Fiocco decide di effettuare il pagamento per contanti con emissione di assegno bancario sulla Banca Nazionale del Lavoro e usufruisce così dello sconto previsto in contratto. Presentiamo le registrazioni in P.D. dell’impresa Fiocco.
Pagamento con un ribasso Il 5 settembre l’impresa Giorgio Leni, a saldo della fattura n. 124 di 564,50 euro emessa dal fornitore Rossi, rilascia un assegno bancario di 564 euro tratto su UniCredit. Rileviamo l’operazione sul giornale in P.D. dell’impresa Leni. L’operazione di gestione sopra indicata dà luogo alle seguenti variazioni: Debiti v/fornitori: variazione finanziaria attiva Dare 564,00 UniCredit c/c: variazione finanziaria passiva Avere 564,00 Debiti v/fornitori: variazione finanziaria attiva Dare 0,50 Ribassi e abbuoni attivi: variazione economica positiva Avere 0,50 I conti Debiti v/fornitori e UniCredit c/c sono conti finanziari; il conto Ribassi e abbuoni attivi è un conto economico di reddito che accoglie rettifiche ai costi d’esercizio. 05/09 05/09 05/09 05/09
14.01 18.20 14.01 30.11
DEBITI V/FORNITORI UNICREDIT C/C DEBITI V/FORNITORI RIBASSI E ABBUONI ATTIVI
a/b n. 54321 UniCredit a favore di Rossi a/b n. 54321 a saldo fattura n. 124 da Rossi ribasso su fattura n. 124 fornitore Rossi ribasso su fattura n. 124 fornitore Rossi
564, 00 564, 00 0, 50 0, 50
Il conto Debiti v/fornitori si presenta come segue: 14.01 DEBITI V/FORNITORI Data .........
05/09 05/09
Descrizione Fattura di acquisto n. 124 fornitore Rossi a/b n. 54321 UniCredit a favore di Rossi Ribasso su fattura n. 124 fornitore Rossi
Dare 564, 00 0, 50
Avere 564, 50
m4
{Esempio} 2
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
In entrambi i casi il debito verso il fornitore risulta estinto.
272 Regolamento con Ri.Ba.
Titoli di credito esecutivi Documenti che attestano un diritto di credito; in caso di mancato pagamento, consentono un’esecuzione forzata sui beni del debitore. Sono tali le cambiali.
Nel caso di regolamento differito di una fattura, uno degli strumenti di pagamento più diffusi è costituito dalle disposizioni elettroniche d’incasso (Ri.Ba.). Con questa operazione l’impresa venditrice emette disposizioni elettroniche d’incasso nei confronti dei propri clienti, trasmettendole tramite pen drive o direttamente per via telematica alla propria banca, che si assume l’incarico di riscuotere alla scadenza la somma indicata in ciascuna Ri.Ba. Giuridicamente, le Ri.Ba. non costituiscono titoli di credito esecutivi, ma rappresentano esclusivamente una modalità di incasso dei crediti commerciali con l’intervento di una banca. Per questo motivo, il debito resta evidenziato nel conto Debiti v/fornitori fino al momento del pagamento, quando si procederà allo scarico registrando una variazione finanziaria attiva per la diminuzione o l’estinzione del debito e una variazione finanziaria passiva per la diminuzione di disponibilità sul c/c bancario.
{Esempio} 3 Regolamento di una fattura tramite Ri.Ba. L’impresa commerciale Antonio Pisenti, in data 12 maggio, riceve la fattura n. 166 della Bora spa emessa il 10 maggio per acquisto di merci per 10 800 euro + IVA. Il regolamento viene pattuito con due Ri.Ba. di uguale importo senza interessi, scadenti rispettivamente a 30 e 60 giorni dalla data della fattura. L’impresa Pisenti regola ciascuna Ri.Ba. il giorno di scadenza mediante addebito del c/c aperto presso il Banco BPM. Compiliamo gli articoli in P.D. sul giornale dell’impresa Pisenti. Registriamo dapprima la fattura di acquisto. 12/05 30.01 MERCI C/ACQUISTI 12/05 06.01 IVA NS/CREDITO 12/05 14.01 DEBITI V/FORNITORI
fattura n. 166 da Bora spa fattura n. 166 da Bora spa fattura n. 166 da Bora spa
10 800, 00 2 376, 00 13 176, 00
Il 12/05 l’impresa Pisenti non deve effettuare nessun’altra registrazione. Il debito verso il fornitore Bora spa resta infatti evidenziato nel conto Debiti v/fornitori fino al 9/06, data di pagamento della prima Ri.Ba., quando viene stornato parzialmente. Per il debitore il pagamento della Ri.Ba. non comporta alcuna commissione. 09/06 14.01 DEBITI V/FORNITORI 09/06 18.20 BANCO BPM C/C
Ri.Ba. su fattura n. 166 da Bora spa Ri.Ba. su fattura n. 166 da Bora spa
6 588, 00 6 588, 00
Al 9/06 il conto di mastro Debiti v/fornitori, relativamente alle operazioni indicate, si presenta come segue: 14.01 DEBITI V/FORNITORI Data
Descrizione
Dare
.......... ..........
................................................................ ................................................................
................, ..... ................, .....
12/05 09/06
Fattura n. 166 da Bora spa Ri.Ba. su fattura n. 166 da Bora spa
13 176, 00
Avere ................, ..... ................, .....
6 588, 00
Alla successiva scadenza l’articolo in P.D. è simile: 09/07 14.01 DEBITI V/FORNITORI 09/07 18.20 BANCO BPM C/C
Ri.Ba. su fattura n. 166 da Bora spa Ri.Ba. su fattura n. 166 da Bora spa
6 588, 00 6 588, 00
Con il pagamento della seconda Ri.Ba. il debito verso il fornitore Bora spa risulta estinto. 14.01 DEBITI V/FORNITORI Data
Descrizione
Dare
Avere
..........
................................................................
................, .....
................, .....
..........
................................................................
................, .....
................, .....
12/05 09/06 09/07
Fattura n. 166 da Bora spa Ri.Ba. su fattura n. 166 da Bora spa Ri.Ba. su fattura n. 166 da Bora spa
13 176, 00 6 588, 00 6 588, 00
273
rilasciato pagherò a Electroshop spa rilasciato pagherò a Electroshop spa
5 808, 00 5 808, 00
Alla scadenza le cambiali passive, di solito, vengono pagate a mezzo banca, ordinando alla stessa di addebitare l’effetto in c/c. In questo caso si registra la variazione finanziaria attiva per l’estinzione della cambiale passiva e la variazione finanziaria passiva per la diminuzione di disponibilità in c/c bancario. 31/07 31/07
14.03 18.20
CAMBIALI PASSIVE BANCA X C/C
addebitato in c/c pagherò con scadenza addebitato in c/c pagherò con scadenza
Oltre che con cambiali passive, il compratore può effettuare il pagamento dilazionato con girata di cambiali attive in portafoglio. Il venditore preferisce di solito ricevere effetti per girata (cessioni) perché sono garantiti sia dalla firma dell’obbligato principale sia da quella del compratore, che girando la cambiale diventa obbligato cambiario di regresso. L’operazione determina la diminuzione o l’estinzione del debito (variazione finanziaria attiva) e la diminuzione delle cambiali attive in portafoglio (variazione finanziaria passiva). 27/08 27/08
14.01 05.05
DEBITI V/FORNITORI CAMBIALI ATTIVE
girato effetto a impresa Grassi girato effetto a impresa Grassi
5 808, 00 5 808, 00
Obbligato di regresso Emittente della tratta e i giranti del pagherò e della tratta, nonché i loro avallanti.
2 299, 00 2 299, 00
In caso di mancato pagamento, il debitore deve corrispondere interessi di mora, senza che sia necessaria la costituzione in mora, dal giorno successivo alla scadenza del termine di pagamento. Il tasso di interesse, salvo diverso accordo stabilito dalle parti limitatamente alle transazioni commerciali tra imprese, è pari al tasso di riferimento della Banca Centrale Europea aumentato di otto punti percentuali. Inoltre il creditore ha diritto al rimborso dei costi sostenuti per il recupero delle somme non pagate nella misura forfetaria di 40 euro. Per la contabilizzazione di detta somma viene utilizzato il conto economico acceso ai costi d’esercizio Oneri vari.
Interessi di mora
Sugli interessi di mora non viene calcolata l’IVA, in quanto essi sono esclusi dal computo della base imponibile.
Art. 15 d.p.r. n. 633/1972
{Esempio} 4 Interessi di mora L’impresa Daniele Alberici paga la fattura n. 157 della GI.GA. spa di 6 832 euro, scaduta il 24/05, con 60 giorni di ritardo mediante rilascio di un assegno bancario su UBI Banca. Gli interessi di mora per il tempo del ritardato pagamento sono conteggiati al tasso 8,15%. L’impresa Alberici deve rimborsare anche costi forfetari per 40 euro. Rileviamo l’articolo in P.D. sul libro giornale dell’impresa Alberici. Gli interessi di mora vengono così calcolati: euro 23/07 23/07 23/07 23/07
6 832 × 8,15 × 60 = euro 91,53 interessi di mora 36 500 14.01 39.03 41.01 18.20
DEBITI V/FORNITORI ONERI VARI INTERESSI PASSIVI V/FORNITORI UBI BANCA C/C
saldo fattura n. 157 da GI.GA. spa rimborso costi forfetari interessi di mora per 90 giorni a/b n. 69758 a favore di GI.GA. spa
6 832, 00 40, 00 91, 53 6 963, 53
Gli acquisti e il loro regolamento
DEBITI V/FORNITORI CAMBIALI PASSIVE
Emittente del pagherò e trattario che accetta la tratta, nonché i loro avallanti.
u2
14.01 14.03
Obbligato principale
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
30/04 30/04
Regolamento con cambiali
m4
Quando il regolamento è differito nel tempo e il debitore non è considerato affidabile, il fornitore può invece richiedere al proprio cliente di emettere un pagherò o di accettare una tratta per rendere più sicura la riscossione del proprio credito. Le cambiali sono, infatti, titoli di credito esecutivi con i quali, in caso di mancato pagamento, è possibile dar corso a una rapida azione legale per il recupero del credito insoluto. Il regolamento con cambiali passive comporta, contabilmente, una diminuzione o estinzione di debiti e un aumento di cambiali passive (variazione finanziaria attiva nei debiti verso fornitori e variazione finanziaria passiva nelle cambiali passive).
274
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Operazioni di acquisto e loro regolamento • costi di trasporto
Analizzare le operazioni di acquisto • compilare il libro giornale
Completa gli articoli in P.D. L’impresa commerciale Sabatini Renato effettua, tra le altre, le seguenti operazioni: 2/10:
ricevuta fattura n. 160 della Baldini spa per acquisto di merci per 22 600 euro + IVA, sconto per redistribuzione e quantità 10% + 2%; regolamento con bonifico bancario a fine mese 8/10: ricevuta fattura n. 208 della Faro srl per acquisto di merci per 18 000 euro + IVA, regolamento mediante rilascio di un pagherò con scadenza 30/11 12/10: ricevuta fattura n. 190 dell’impresa Vito Giani per acquisto di merci per 7 200 euro + IVA, trasporto addebitato forfetariamente per 110 euro, regolamento immediato mediante assegno bancario 20/10: ricevuta fattura n. 80 della Fimian spa per acquisto di merci per 12 280 euro + IVA; regolamento mediante richiesta e rilascio di un assegno circolare di 14 980 euro 26/10: ricevuta fattura n. 443 della Stella spa per acquisto di merci per 8 800 euro + IVA, regolamento mediante Ri.Ba. a 90 giorni con interessi di dilazione al 5% addebitati in fattura 31/10: disposto bonifico bancario a saldo fattura n. 160 del 2/10 della Baldini spa (commissioni bancarie 5 euro) Data
Codice
Denominazione dei conti e descrizione
Dare
..........
..........
............................................................
............................................................
................, .....
..........
06.01
IVA NS/CREDITO
............................................................
................, .....
..........
..........
............................................................
fattura n. 160 da Baldini spa
..........
..........
............................................................
............................................................
................, .....
..........
..........
............................................................
............................................................
................, .....
..........
..........
............................................................
............................................................
08/10
14.01
DEBITI V/FORNITORI
..........
..........
............................................................
saldo fattura n. 208 saldo fattura n. 208
..........
..........
............................................................
............................................................
24 318, 50
................, .....
21 960, 00 ................, .....
7 310, 00 ................, .....
..........
..........
............................................................
............................................................
..........
14.01
DEBITI V/FORNITORI
............................................................
..........
..........
............................................................
................, .....
..........
18.20
BANCA X C/C
..........
..........
............................................................
saldo fattura n. 190 saldo fattura n. 190 fattura n. 80 da Fimian spa
..........
..........
............................................................
............................................................
................, .....
..........
..........
............................................................
............................................................
..........
08.21
ASSEGNI
............................................................
..........
..........
............................................................
..........
..........
............................................................
..........
..........
............................................................
.......... ..........
30.11 30.01
RIBASSI E ABBUONI ATTIVI MERCI C/ACQUISTI
..........
..........
............................................................
..........
..........
............................................................ (1)
..........
..........
............................................................
richiesta a/c saldo fattura n. 80 saldo fattura n. 80 ribasso su fattura n. 80 fattura n. 443 da Stella spa IVA su fattura n. 443 da Stella spa interessi su fattura n. 443 fattura n. 443 da Stella spa
31/10 31/10 31/10 31/10
..........
............................................................
............................................................
..........
............................................................
saldo fattura n. 160
..........
............................................................
............................................................
..........
............................................................
commissioni su bonifico
(1)
euro
.......... × .......... × .......... = euro 132,36 ..........
Avere
................, .....
8 918, 20 ................, ..... ................, ..... ................, .....
14 980, 00 ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, .....
1 936, 00 ................, ..... ................, ..... ................, .....
24 318, 50 ................, ..... ................, .....
275
07 I resi e gli abbuoni su acquisti restituire le merci che sono state spedite in più rispetto a quanto ordinato o restituire quelle merci che presentano difetti tali da alterare significativamente la loro destinazione (per esempio, un capo di abbigliamento così macchiato da non poter essere più venduto). In questi casi si hanno dei resi;
•
richiedere degli abbuoni per quelle merci che, pur presentando differenze qualitative rispetto a quanto contrattato, non presentano significativi mutamenti di destinazione. Per il compratore, dato che comporta una riduzione del prezzo della merce, l’abbuono è attivo.
Sia i resi sia gli abbuoni sono rettifiche al costo di acquisto delle merci, rilevato in precedenza nel conto economico di reddito acceso ai costi d’esercizio Merci c/acquisti. Poiché i conti economici di reddito sono conti unilaterali, cioè funzionano o solo in Dare o solo in Avere, tali rettifiche non vanno a ridurre direttamente i costi di acquisto rilevati nel conto Merci c/acquisti, ma si registrano in appositi conti accesi alle rettifiche di costi che funzionano in Avere. Pertanto, i costi di acquisto vengono rilevati in Dare del conto Merci c/acquisti e le rettifiche a detti costi in Avere di conti distinti. I resi su acquisti si rilevano nel conto Resi su acquisti e gli abbuoni attivi nel conto Ribassi e abbuoni attivi, entrambi accesi a variazioni economiche positive. MERCI C/ACQUISTI
Costo di acquisto delle merci
RESI SU ACQUISTI
Rettifiche ai costi per merci rese a fornitori
RIBASSI E ABBUONI ATTIVI
Rettifiche ai costi per abbuoni ottenuti da fornitori
u2
•
Gli acquisti e il loro regolamento
Se la merce ordinata presenta alcune differenze di tipo quantitativo e/o qualitativo rispetto a quanto richiesto, l’acquirente, in base alle norme contrattuali, può:
• •
Art. 26 d.p.r. n. 633/1972
emettere una nota di accredito a favore del compratore, senza calcolare l’IVA; emettere una nota di accredito a favore del compratore con il calcolo dell’IVA e quindi con la modifica delle posizioni fiscali dei contraenti. In questo caso la nota di accredito viene detta nota di variazione.
Le note di variazione inviate dai fornitori possono essere annotate dal compratore nei registri IVA, alternativamente, secondo uno dei seguenti procedimenti:
•
nel registro delle fatture di acquisto in un’apposita colonna e con segno contrario, in deduzione dell’IVA a credito. È questa la soluzione più seguita;
•
nel registro delle fatture emesse, in modo che l’IVA sulle variazioni si sommi all’IVA a debito risultante dalle altre fatture di vendita.
Rilevazione delle note di variazione
{Esempio} Resi e abbuoni attivi Il 26/05 il grossista Francesco Neri di Napoli ha ricevuto la fattura n. 210 dell’impresa Ciclo Velox spa di Foggia, relativa a una fornitura di biciclette per 11 600 euro + IVA. Il 31/05 Neri restituisce alla Ciclo Velox spa due biciclette da corsa con telaio in carbonio, del costo di 815 euro l’una, in quanto non richieste (erano state infatti ordinate due mountain bikes da competizione). Neri richiede anche un abbuono di 350 euro perché, tra le mountain bikes pervenute, tre hanno il cambio a 18 velocità anziché a 21 come ordinato.
m4
La nota di accredito può contenere o meno anche la rettifica dell’IVA. Il venditore, infatti, ha il diritto di effettuare la rettifica dell’IVA, ma non ha l’obbligo di farlo. Questo significa che il venditore può:
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
In questi casi, qualora sia stata già emessa la fattura, il venditore deve rettificarla con una nota di accredito a favore del compratore.
276 Il 10/06 l’impresa Neri riceve: • la nota di variazione n. 71 per la merce resa; • la nota di variazione n. 72 per l’abbuono. Il 20/06 l’impresa Neri invia un bonifico tramite la filiale di Napoli di UniCredit a saldo fattura n. 210 (commissione bancaria 3 euro). Presentiamo: • la nota di variazione n. 71 per il reso; • la parte tabellare della nota di variazione n. 72 per l’abbuono; • il registro delle fatture di acquisto dell’impresa Neri, dove sono state annotate le note di variazione; • le rilevazioni in P.D. sul giornale dell’impresa Neri. Nota di variazione n. 71
CICLO VELOX SPA Spett.
Via del Tavoliere, 13 71100 Foggia Capitale sociale 250 000 euro interamente versato Ufficio del registro delle imprese di Foggia n. 00943250712 Codice Fiscale e Partita IVA n. 00943250712
Neri Francesco Via Nuova di Agnano, 210 80125 Napoli PARTITA IVA N. 00429470636
Nota di accredito
Riferimenti
Data 09/06/20..
N. 71 Quantità
Ns. fattura N. 210 del 25/05/20..
Descrizione
2
Prezzo unitario
IVA
Importi
815,00
22%
1 630,00
Bici da corsa telaio in carbonio restituiteci in data 31/05 in quanto non ordinate
Imponibile
IVA 22% 1 630,00
358,60
Imponibile
IVA Totale nota di variazione 1 988,60
Costi documentati (art. 15, DPR 633/1972) Costi non documentati
Nota di variazione n. 72 Riferimento nostra fattura n. 210 del 25/05 Abbuono relativo a n. 3 mountain bikes con cambio a 18 velocità anziché a 21 velocità come da Vs. ordine del 10/05 IVA 22%
350, 00 77, 00
Totale a Vostro credito
427, 00
Registro delle fatture di acquisto dell’impresa Francesco Neri Periodo: giugno 20.. Fattura
Data di consegna
Totale
Imponibile
IVA 22%
116 07/06
07/06
1 349,32
1 106,00
243,32
07/06 Bifar srl – Bari
90 07/06
07/06
495,20
405,90
89,30
10/06 Ciclo Velox spa – Foggia
71 09/06
31/05
10/06 Ciclo Velox spa – Foggia
72 09/06
31/05
– 427,00
– 350,00
13/06 Cotral srl – Brindisi
146 10/06
10/06
1 298,81
1 064,60
234,21
13/06 Rodia Luca – Roma
188 12/06
29/05
4 636,00
3 800,00
836,00
Data
Fornitore
07/06 Gaeff spa – Roma
N.
Data
−1 988,60 −1 630,00
Variazione IVA
358,60 77,00
277 Scritture in partita doppia del giornale dell’impresa Francesco Neri fattura n. 210 da Ciclo Velox spa fattura n. 210 da Ciclo Velox spa fattura n. 210 da Ciclo Velox spa nota di variazione n. 71 da Ciclo Velox spa nota di variazione n. 71 da Ciclo Velox spa nota di variazione n. 71 da Ciclo Velox spa nota di variazione n. 72 da Ciclo Velox spa nota di variazione n. 72 da Ciclo Velox spa nota di variazione n. 72 da Ciclo Velox spa saldo fattura n. 210 da Ciclo Velox spa bonifico a favore di Ciclo Velox spa
11 600, 00 2 552, 00 14 152, 00 1 988, 60 1 630, 00 358, 60 427, 00 350, 00 77, 00 11 736, 40 11 736, 40
L’importo del bonifico inviato a saldo dall’impresa Neri è pari all’importo della fattura n. 210 al netto delle note di variazione, cioè pari a euro (14 152 – 1 988,60 – 427) = euro 11 736,40. Nei conti sinottici di mastro accesi ai costi di acquisto delle merci e alle loro rettifiche appare quanto segue: 30.01 MERCI C/ACQUISTI
30.10 RESI SU ACQUISTI 1 630, 00
350, 00
u2
11 600, 00
30.11 RIBASSI E ABBUONI ATTIVI
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Natura dei conti • operazioni di acquisto e loro regolamento • resi
Individuare la natura dei conti • analizzare le operazioni di acquisto • compilare il libro giornale
Presenta gli articoli in P.D. completando la traccia, inserendo al posto del codice del conto la natura della variazione (F + variazione finanziaria attiva, F – variazione finanziaria passiva, E – variazione economica negativa, E + variazione economica positiva). Il 15/05 l’impresa commerciale Alice Zanotti riceve la fattura n. 38 della Pontini spa relativa all’acquisto di merci per 10 920 euro + IVA. La fattura contiene anche l’addebito di costi di trasporto documentati per 244 euro; regolamento mediante Ri.Ba. al 30/06. Il giorno successivo l’impresa Zanotti riceve la fattura n. 122 del vettore Maremmana spa per i costi di trasporto relativi al precedente acquisto e restituisce merci del valore di 1 500 euro in quanto difettose; l’impresa Pontini spa emette nota di variazione n. 6 ricevuta il 18/05. Il 30/06 viene inviato un bonifico bancario a saldo della fattura n. 38 (commissioni bancarie 4 euro).
Data .......... .......... .......... ..........
16/05 16/05 16/05 18/05 .......... .......... .......... .......... .......... ..........
Natura dei conti E– ..........
F+ ..........
E– .......... ..........
F+ .......... .......... ..........
F– .......... ..........
Gli acquisti e il loro regolamento
MERCI C/ACQUISTI IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI DEBITI V/FORNITORI RESI SU ACQUISTI IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI RIBASSI E ABBUONI ATTIVI IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI UNICREDIT C/C
Denominazione dei conti e descrizione ............................................................
IVA NS/CREDITO ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................
DEBITI V/FORNITORI ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................
fattura n. 38 da Pontini spa IVA su fattura n. 38 da Pontini spa costi documentati di trasporto fattura n. 38 da Pontini spa fattura n. 122 da Maremmana spa fattura n. 122 da Maremmana spa fattura n. 122 da Maremmana spa nota di variazione n. 6 da Pontini spa
Dare ................, ..... ................, ..... ................, .....
13 566, 40 ................, ..... ................, .....
244, 00 ................, .....
330, 00
............................................................ ............................................................ ............................................................
................, .....
bonifico per saldo fattura n. 38 commissioni su bonifico
................, .....
............................................................
Avere
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
30.01 06.01 14.01 14.01 30.10 06.01 14.01 30.11 06.01 14.01 18.20
................, .....
11 736, 40 ................, .....
m4
26/05 26/05 26/05 10/06 10/06 10/06 10/06 10/06 10/06 20/06 20/06
278
08 Il pagamento anticipato Il pagamento è anticipato quando è effettuato dal fornitore prima della consegna del bene oggetto di compravendita. L’anticipo può riguardare l’intero importo del bene acquistato o solo una parte di esso: in quest’ultimo caso il compratore versa un acconto.
Contabilizzazione degli acconti
1
Nel momento in cui versa un acconto, il compratore acquisisce il diritto di ricevere dei beni o servizi. Gli acconti versati ai fornitori devono essere iscritti nell’attivo patrimoniale a seconda della natura e della destinazione del bene oggetto dell’acconto. Gli acconti versati ai fornitori per l’acquisto di merci, che affluiscono nelle rimanenze, devono essere contabilizzati nel conto finanziario Fornitori c/acconti alla data in cui sorge l’obbligo al pagamento dell’importo o, in assenza di tale obbligo, al momento in cui l’acconto è versato. Agli effetti dell’IVA, il pagamento anticipato costituisce un’operazione da assoggettare all’imposta limitatamente all’importo versato a titolo di acconto, per il quale il fornitore deve emettere fattura entro dieci giorni dal ricevimento della somma, con addebito dell’IVA relativa. Contabilmente, l’acquisto di merci con versamento di un acconto dà luogo per il compratore alle seguenti fasi: 1 alla data in cui sorge l’obbligo contrattuale del pagamento dell’importo o, in assenza di esso, nel momento in cui l’acconto è versato, registrazione del credito in Dare nel conto finanziario Fornitori c/acconti che verrà stornato alla registrazione della fattura per l’acquisto delle merci. In Avere viene rilevato il debito per l’acconto da versare nel conto finanziario Debiti per acconti a fornitori, che verrà stornato alla registrazione della fattura relativa all’acconto. Gli importi non comprendono l’IVA; 2 invio della somma a titolo di acconto sulla fornitura, che genera un credito da registrare in Dare del conto Debiti v/fornitori per l’importo dell’acconto comprensivo di IVA, da stornare al momento della registrazione della fattura di acconto. Contemporaneamente, in Avere, si registra la diminuzione delle disponibilità liquide, secondo la modalità attuata per il trasferimento dei fondi; 3 ricevimento della fattura relativa all’acconto, emessa dal venditore. La sua registrazione comporta: • lo storno del debito per l’acconto in Dare del conto Debiti per acconti a fornitori; • la rilevazione dell’IVA a credito in Dare del conto IVA ns/credito; • lo storno dell’importo totale della fattura di acconto in Avere del conto Debiti v/fornitori; 4 ricevimento della fattura per l’acquisto delle merci e sua registrazione. Il compratore deve rilevare la fattura di acquisto che indica il costo complessivo della merce e l’IVA a credito solo sull’importo residuo, al netto dell’acconto. Il debito residuo nei confronti del fornitore viene determinato sottraendo dal totale della fattura l’importo anticipato in conto merci, stornando il conto Fornitori c/acconti.
FORNITORI C/ACCONTI
DEBITI PER ACC. A FORNITORI
5 000, 00
2
DEBITI V/FORNITORI
5 000, 00
BANCA X C/C
6 100, 00
3
DEBITI PER ACC. A FORNITORI 5 000, 00
4
MERCI C/ACQUISTI 20 000, 00
6 100, 00
IVA NS/CREDITO 1 100, 00
IVA NS/CREDITO 3 300, 00
DEBITI V/FORNITORI 6 100, 00
FORNITORI C/ACCONTI 5 000, 00
DEBITI V/FORNITORI 18 300, 00
279 Sia la fattura relativa all’acconto, sia la fattura di acquisto delle merci devono essere annotate nel registro delle fatture di acquisto. Nel caso in cui gli acconti siano versati per l’acquisto di immobilizzazioni, materiali e immateriali, vanno rilevati alla data in cui ne sorge l’obbligo al pagamento rispettivamente nei conti finanziari Fornitori immobilizzazioni materiali c/acconti e Fornitori immobilizzazioni immateriali c/acconti. Le successive scritture sono simili alle precedenti.
{Esempio} Il 10/02 l’impresa Flavio Giacometti stipula un contratto con la Riva spa per l’acquisto di merci per 130 000 euro + IVA, consegna a 60 giorni. Il contratto prevede il versamento con assegno bancario di un acconto, pari al 20% del valore della merce, mentre il saldo dovrà essere regolato con rimessa diretta al ricevimento della fattura di acquisto. L’assegno viene inviato il 15/02 e due giorni dopo l’impresa Giacometti riceve la fattura n. 46 emessa dal venditore per l’acconto ricevuto. Le merci vengono consegnate l’11/04 e l’impresa Giacometti il 12/04 riceve la fattura n. 104, che viene saldata il 15/04 con bonifico bancario di CREDEM Banca (commissioni 4 euro). Presentiamo: a. la parte tabellare della fattura di acconto; b. la parte tabellare della fattura di acquisto delle merci; c. le registrazioni in P.D. nel libro giornale. 26 000, 00 5 720, 00 31 720, 00
Fattura n. 104 da Riva spa (acquisto merci) Merci a dedurre acconto versato fattura n. 46 IVA 22% Totale fattura
130 000, 26 000, 104 000, 22 880, 126 880,
00 00 00 00 00
u2
Anticipo in c/merci IVA 22% Totale fattura
b. Le operazioni di gestione relative all’acquisto delle merci hanno dato luogo alle seguenti variazioni in P.D.: 1) stipulazione del contratto il 10/02 Fornitori c/acconti: variazione finanziaria attiva Dare 26 000,00 Debiti per acconti a fornitori: variazione finanziaria passiva Avere 26 000,00 2) invio dell’acconto il 15/02 Debiti v/fornitori: CREDEM Banca c/c:
variazione finanziaria attiva variazione finanziaria passiva
3) ricezione della fattura n. 46 per acconto il 17/02 Debiti per acconti a fornitori: variazione finanziaria attiva IVA ns/credito: variazione finanziaria attiva Debiti v/fornitori: variazione finanziaria passiva 4) ricezione della fattura n. 104 per acquisto delle merci l’11/04 Merci c/acquisti: variazione economica negativa IVA ns/credito: variazione finanziaria attiva Fornitori c/acconti: variazione finanziaria passiva Debiti v/fornitori: variazione finanziaria passiva
Dare
Dare Dare
31 720,00 Avere
31 720,00
Avere
31 720,00
26 000,00 5 720,00
Dare 130 000,00 Dare 22 880,00 Avere 26 000,00 Avere 126 880,00
L’IVA è stata così calcolata: euro (130 000 – 26 000) × 22% = euro 22 880 L’IVA su 26 000 euro, infatti, era già stata calcolata nella fattura n. 46 relativa all’acconto e, se fosse ricalcolata anche nella fattura di vendita delle merci, si avrebbe una duplicazione dell’imposta. 5) pagamento della fattura di acquisto merci il 15/04 Debiti v/fornitori: variazione finanziaria attiva CREDEM Banca c/c: variazione finanziaria passiva Commissioni bancarie: CREDEM Banca c/c:
variazione economica negativa variazione finanziaria passiva
Dare 126 880,00 Avere 126 880,00 Dare
4,00 Avere
4,00
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
Fattura n. 46 da Riva spa (acconto)
m4
a.
Gli acquisti e il loro regolamento
Acquisto di merci con acconto
280 c. Libro giornale in P.D. Data
Codice
10/02 10/02 15/02 15/02 17/02 17/02 17/02 12/04 12/04 12/04 12/04 15/04 15/04 15/04 15/04
04.10 14.22 14.01 18.20 14.22 06.01 14.01 30.01 06.01 04.10 14.01 14.01 18.20 31.14 18.20
Denominazione dei conti e descrizione FORNITORI C/ACCONTI DEBITI PER ACCONTI A FORNITORI DEBITI V/FORNITORI CREDEM BANCA C/C DEBITI PER ACCONTI A FORNITORI IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI MERCI C/ACQUISTI IVA NS/CREDITO FORNITORI C/ACCONTI DEBITI V/FORNITORI DEBITI V/FORNITORI CREDEM BANCA C/C COMMISSIONI BANCARIE CREDEM BANCA X C/C
acconto da versare acconto da versare a/b per acconto a Riva spa a/b per acconto a Riva spa fattura n. 46 da Riva spa per acconto IVA su fattura n. 46 da Riva spa fattura n. 46 da Riva spa per acconto fattura n. 104 da Riva spa IVA su fattura n. 104 da Riva spa storno acconto fattura n. 104 da Riva spa saldo fattura n. 104 saldo fattura n. 104 commissioni su bonifico commissioni su bonifico
Dare
Avere
26 000, 00 26 000, 00 31 720, 00 31 720, 00 26 000, 00 5 720, 00 31 720, 00 130 000, 00 22 880, 00 26 000, 00 126 880, 00 126 880, 00 126 880, 00 4, 00 4, 00
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Operazioni di acquisto e loro regolamento • acconti
Analizzare le operazioni di acquisto • compilare il libro giornale
Completa gli articoli in P.D. Il 18/06 l’impresa commerciale Guido Casati stipula con la Tecnica srl un contratto di acquisto di un nuovo impianto per il confezionamento delle merci per 50 000 euro + IVA. Il contratto prevede il versamento di un acconto pari al 20% del valore dell’impianto, versato lo stesso giorno tramite un assegno bancario, per il quale si riceve il giorno successivo la fattura n. 24. L’impianto viene consegnato il 30/06; lo stesso giorno si riceve la fattura immediata n. 26. La fattura viene saldata con il rilascio di un pagherò al 30/09. Data
Codice
Denominazione dei conti e descrizione
Dare
..........
02.21
FORNITORI IMM. MATERIALI C/ACCONTI
acconto da versare
..........
..........
............................................................
acconto da versare
..........
..........
............................................................
a/b per acconto a Tecnica srl
..........
..........
............................................................
a/b per acconto a Tecnica srl
..........
14.22
DEBITI PER ACCONTI A FORNITORI
fattura n. 24 da Tecnica srl per acconto
................, .....
..........
..........
............................................................
IVA su fattura n. 24 da Tecnica srl
................, .....
..........
..........
............................................................
fattura n. 24 da Tecnica srl per acconto
..........
02.02
IMPIANTI E MACCHINARI
fattura n. 26 da Tecnica srl
..........
..........
............................................................
IVA su fattura n. 26 da Tecnica srl
Avere
................, .....
10 000, 00 ................, .....
12 200, 00
................, ..... ................, .....
8 800, 00
..........
..........
............................................................
storno acconto
................, .....
..........
..........
............................................................
fattura n. 26 da Tecnica srl
................, .....
30/06
..........
............................................................
saldo fattura n. 26
30/06
14.03
CAMBIALI PASSIVE
saldo fattura n. 26
48 800, 00 ................, .....
lettura espressiva della sintesi
281
La contabilizzazione delle operazioni d’acquisto viene efettuata in due fasi: • il ricevimento della fattura, con cui si rileva in Avere nell’aspetto inanziario il sorgere del debito verso il fornitore e in Dare nell’aspetto economico il sostenimento del costo d’acquisto e nell’aspetto inanziario l’IVA a credito; • il regolamento della fattura, una permutazione finanziaria con cui vengono registrate in Dare l’estinzione del debito verso il fornitore e in Avere la diminuzione delle disponibilità liquide o il sorgere di nuovi debiti.
5 7
4
Per il trasporto sono applicate le seguenti clausole: • franco partenza (franco magazzino venditore), con costi e rischi a carico del compratore; • franco destino (franco magazzino compratore), con costi e rischi a carico del venditore.
Si ha un reso quando il compratore restituisce al venditore una merce difettosa o non conforme all’ordinazione. Si ha un abbuono quando il compratore ottiene una riduzione del prezzo per diferenze qualitative e/o quantitative della merce ricevuta rispetto a quella ordinata.
Rispetto alla consegna della merce, il pagamento delle fatture può essere: • anticipato, quando avviene prima della consegna della merce; • immediato o per pronta cassa, quando viene efettuato contemporaneamente alla consegna della merce; • per contanti, quando avviene entro 5-10 giorni dalla consegna della merce; • diferito, quando viene efettuato successivamente alla consegna, di solito a 30-60-90 giorni dalla stessa.
permutazione finanziaria operazione di gestione che contabilmente determina la movimentazione di soli conti inanziari franco partenza con questa clausola i costi di trasporto possono essere sostenuti direttamente dall’acquirente, dal fornitore ma addebitati forfetariamente all’acquirente (costi non documentati), dal fornitore ma addebitati all’acquirente in base alla fattura di un vettore (costi documentati)
8
6
Ricevimento di una nota di accredito o di una nota di variazione. Diminuzione parziale del debito verso il fornitore in Dare e rettifica del costo in Avere.
Il pagamento è anticipato quando è efettuato prima della consegna della merce. Se l’anticipo riguarda una parte del prezzo della merce viene chiamato acconto. Il venditore deve emettere fattura per la somma ricevuta in anticipo. Nel caso di acconto esso va stornato nella successiva fattura di acquisto delle merci.
franco destino con questa clausola i costi di trasporto sono a carico del venditore che efettua direttamente la prestazione oppure paga la fattura del soggetto che la efettua rettifica del costo diminuzione parziale del costo della merce registrata nei conti economici Resi su acquisti (in caso di resi di merci) oppure Ribassi e abbuoni attivi (in caso di abbuoni)
Sintesi
I costi accessori di acquisto (trasporto, imballaggio, carico e scarico merce, etichettatura), a seconda delle condizioni contrattuali, possono gravare sul compratore oppure sul venditore.
u2
3
• denaro contante per importi inferiori a 3 000 euro; • Ricevute Bancarie elettroniche (Ri.Ba.); • assegni bancari o circolari; • cambiali. • boniico bancario o postale;
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
2
m4
1
Sintesi
282
Verifica
unità
fine
• test in autoveriica su unità 2 • interrogazione simulata con speakeraggio
CONOSCENZE
ABILITÀ
• Natura dei conti • Fattura • Operazioni di acquisto e loro regolamento • Resi • Acconti
• Individuare la natura dei conti • Analizzare le operazioni di acquisto • Compilare il libro giornale
TEST INTERATTIVI
LIVELLO BASE 1 Completa il libro giornale e compila i conti di mastro. Nella seconda colonna del giornale anziché il codice del
conto inserisci la natura della variazione (F + variazione finanziaria attiva, F – variazione finanziaria passiva, E – variazione economica negativa, E + variazione economica positiva). Natura dei conti
Data 07/04 07/04 07/04 10/04 10/04 10/04 12/04 12/04 30/04 30/04 30/04 30/04
Denominazione dei conti e descrizione
..........
MERCI C/ACQUISTI
..........
............................................................
..........
............................................................
..........
COSTI DI TRASPORTO
..........
............................................................
..........
............................................................
..........
............................................................
..........
............................................................
..........
............................................................
..........
............................................................
..........
............................................................
..........
............................................................
06.01 IVA NS/CREDITO
Dare
fattura n. 102 da Marmore spa IVA su fattura n. 102 da Marmore spa fattura n. 102 da Marmore spa fattura n. 66 da Micheli Gino IVA su fattura n. 66 da Micheli Gino fattura n. 66 da Micheli Gino a/b per saldo fattura n. 66 a/b per saldo fattura n. 66 bonifico per Ri.Ba. a saldo fattura n. 102 bonifico per Ri.Ba. a saldo fattura n. 102 commissioni su bonifico commissioni su bonifico
14.01 DEBITI V/FORNITORI
Avere
3 800, 00 ................, ..... ................, .....
180, 00 ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, .....
3, 50 ................, .....
18.20 BANCA X C/C
................, ....
................, ....
................, ....
................, ....
................, ....
................, ....
................, ....
................, .... ................, ....
30.01 MERCI C/ACQUISTI ................, ....
31.01 COSTI DI TRASPORTO ................, ....
LIVELLO INTERMEDIO/AVANZATO 2
Indica la risposta corretta (alcuni quesiti possono avere più risposte esatte). a.
I debiti verso fornitori si rilevano quando:
1. 2. 3. 4.
si ordinano le merci si ricevono le merci si ricevono le fatture di acquisto si estinguono le fatture di acquisto
b. Patrimonializzare un costo significa rilevarlo: 1. in un conto acceso ai costi pluriennali 2. in un conto acceso ai costi di esercizio 3. in aumento del patrimonio netto 4. in un conto finanziario
31.14 COMMISSIONI BANCARIE ................, ....
c.
Negli acquisti di merci effettuati franco destino, i costi di trasporto sono:
1. 2. 3. 4.
a carico del compratore addebitati in fattura, se pagati dal venditore a carico del venditore detratti dalla fattura, se pagati dal compratore
d. I ribassi e gli abbuoni ottenuti sono per l’acquirente: 1. costi 3. rettifiche di costi 2. ricavi 4. rettifiche di ricavi e. Non sono titoli di credito: 1. gli assegni bancari 2. le disposizioni elettroniche d’incasso (Ri.Ba.) 3. gli assegni circolari 4. le fatture di acquisto
283 h. Il pagamento di un debito mediante girata
sono esenti da IVA e vanno fatturati derivano da un accordo fra venditore e compratore sono esclusi da IVA e non vanno fatturati sono esclusi da IVA e vanno fatturati
g. Il conto Fornitori c/acconti è un conto: 1. economico acceso a un costo pluriennale 2. economico acceso a un costo sospeso 3. economico acceso a un costo di esercizio 4. finanziario acceso a un credito
1. l’estinzione del debito e la diminuzione delle cambiali attive 2. l’estinzione del debito e la diminuzione delle cambiali passive 3. l’estinzione del debito e l’aumento delle cambiali attive 4. l’estinzione del debito e l’aumento delle cambiali passive
Alcune operazioni di gestione hanno dato luogo alle seguenti movimentazioni nei conti di mastro. Compila il libro giornale e descrivi le operazioni che le hanno determinate. 06.01 IVA NS/CREDITO 1 647, 80
14.01 DEBITI V/FORNITORI 1 464, 00
264, 00
18.20 BANCA X C/C
9 137, 80
7 673, 80
7 673, 80 30.01 MERCI C/ACQUISTI
5, 00
30.10 RESI SU ACQUISTI
31.14 COMMISSIONI BANCARIE
1 200, 00
7 490, 00
Denominazione dei conti e descrizione
5, 00
Data
Codice
22/11
..........
............................................................
fattura n. 267 da Casati spa
................, .....
Dare
Avere
22/11
..........
............................................................
............................................................
................, .....
22/11
..........
............................................................
............................................................
24/11
..........
............................................................
nota di variazione n. 12 da Casati
24/11
..........
............................................................
............................................................
................, .....
24/11
..........
............................................................
............................................................
................, .....
30/11
..........
............................................................
............................................................
30/11
..........
............................................................
bonifico per saldo fattura n. 267
30/11
..........
............................................................
............................................................
30/11
..........
............................................................
commissioni su bonifico
................, ..... ................, .....
................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, .....
a. ............................................................................................................................................................................................................................................... b. ............................................................................................................................................................................................................................................... c. ............................................................................................................................................................................................................................................... d. ...............................................................................................................................................................................................................................................
4
Leggi il testo che segue ed esegui quanto richiesto. La Arredocasa srl di Pistoia ha ricevuto la fattura differita della Toscana Salotti spa di Firenze riprodotta a pagina seguente. Rispondi alle seguenti domande, poi rileva in partita doppia l’acconto inviato tramite assegno bancario, la fattura ricevuta e il relativo pagamento a saldo. 1. A quale documento si collega la fattura differita presentata? 2. Che cos’è l’acconto? 3. I costi di trasporto sono addebitati in fattura come costi:
documentati non documentati Rientrano quindi nella base imponibile?
sì no
m4
3
di cambiali in portafoglio comporta:
Verifica fine unità
1. 2. 3. 4.
u2
Gli interessi di mora:
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
f.
284
Verifica
fine
unità Spett. Arredocasa Srl V.le Indipendenza, 182 51100 Pistoia Partita IVA n. 04716110475
TOSCANA SALOTTI SPA Via Forlanini, 76 - 50127 Firenze Tel. e Fax 055742180 Capitale sociale: 500 000 euro interamente versato Codice Fiscale e Partita IVA n. 23266140486 Ufficio del registro delle imprese di Firenze n. 23266140486 Data ordine 05/09/20..
Imballo gratuito
Trasporto con nostro automezzo
Costi documentati –
Quantità
10
Numero fattura 618
Descrizione merce
Importo unitario
Divani a due posti in pelle color beige
30
Divani a tre posti in pelle color beige
5
Salotti angolari in pelle color granata
8
Divani a tre posti sfoderabili
Pagamento euro 5 000,00 in acconto euro 22 980,00 con Ri.Ba. al 30/10 Documento di consegna o trasporto numero 937
Sconti
350,00
Data fattura 14/10/20..
data 15/09/20..
redistribuzione
quantità
promozione
Aliquota IVA
Importo totale
10%
–
–
22%
3 150,00
420,00
10%
4%
–
22%
10 886,40
1 550,000
10%
–
–
22%
6 975,00
390,00
10%
–
10%
22%
2 527,20 23 538,60
– Acconto già versato, rif. ns. fattura n. 510 del 07/09/20..
5 000,00 18 538,60
Trasporto
300,00
Imponibile
18 838,60
IVA 22%
4 144,49
Contributo ambientale CONAI assolto
Banca d’appoggio Banca Nazionale del Lavoro – Filiale di Pistoia
22 983,09
Importo totale a Vs. debito
Giornale in P.D. Data
Codice
Denominazione conti e descrizione
Dare
Avere
..........
..........
..............................................................................................................................
................, ....
................, ....
..........
..........
..............................................................................................................................
................, ....
................, ....
..........
..........
..............................................................................................................................
................, ....
................, ....
..........
..........
..............................................................................................................................
................, ....
................, ....
..........
..........
..............................................................................................................................
................, ....
................, ....
..........
..........
..............................................................................................................................
................, ....
................, ....
..........
..........
..............................................................................................................................
................, ....
................, ....
..........
..........
..............................................................................................................................
................, ....
................, ....
..........
..........
..............................................................................................................................
................, ....
................, ....
..........
..........
..............................................................................................................................
................, ....
................, ....
..........
..........
..............................................................................................................................
................, ....
................, ....
..........
..........
..............................................................................................................................
................, ....
................, ....
..........
..........
..............................................................................................................................
................, ....
................, ....
..........
..........
..............................................................................................................................
................, ....
................, ....
ESERCIZI FINALI GRUPPO 11
unità
3
285
Le vendite e il loro regolamento
Le vendite e il loro regolamento 01 Premessa La vendita rappresenta la fase della gestione aziendale in cui l’impresa colloca sul mercato di sbocco i prodotti, le merci o le prestazioni di servizi oggetto della propria attività.
• •
le imprese di servizi acquistano fattori produttivi che consentono di prestare servizi a terzi; le imprese commerciali acquistano merci da rivendere successivamente ad altre imprese o ai consumatori finali.
Poiché in questo volume ci soffermiamo sulla gestione delle imprese commerciali, prendiamo in considerazione solo le cessioni di merci.
Gamma: assortimento dei prodotti. Selezionare: scegliere.
All’interno dell’impresa il compito di stabilire la gamma dei prodotti da mettere in vendita, di fissare i prezzi, di stabilire le politiche pubblicitarie, di selezionare i clienti e le aree geografiche di vendita è affidato alla funzione marketing. La soluzione dei problemi operativi connessi alla commercializzazione e alla distribuzione dei prodotti è, invece, affidata alla funzione vendite.
Funzione marketing e vendite
I DOCUMENTI DELLA VENDITA I documenti che attestano la vendita sono:
•
la fattura, redatta dal venditore in formato elettronico per certificare l’esecuzione del contratto di vendita e il suo diritto a riscuotere il prezzo. La fattura può essere immediata oppure differita. La fattura immediata deve essere emessa entro 10 giorni dalla consegna o spedizione della merce. Se la consegna o la spedizione della merce risultano da un apposito documento di consegna o di trasporto, può essere emessa la fattura differita entro il giorno 15 del mese successivo a quello di emissione di detto documento. Le fatture, di solito, vengono emesse dai produttori e dai commercianti all’ingrosso;
•
la ricevuta fiscale e lo scontrino fiscale emessi dai commercianti al dettaglio, dagli esercizi pubblici (alberghi, ristoranti ecc.) e dai laboratori artigiani (lavanderie, parrucchieri, barbieri ecc.) al momento della consegna della
merce oppure della prestazione del servizio. A decorrere dal 1° gennaio 2020 questi commercianti hanno l’obbligo di memorizzare elettronicamente e trasmettere telematicamente all’Agenzia delle entrate i dati relativi ai corrispettivi giornalieri, senza emissione di ricevute e scontrini fiscali. Con apposito decreto, il Ministero dell’Economia e delle Finanze può disporre esoneri da tale adempimento in relazione alla tipologia di attività esercitata e alla zona geografica di appartenenza.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
le imprese industriali acquistano materie prime e parti componenti per ottenere prodotti finiti attraverso il processo di lavorazione e di assemblaggio;
m4
•
u3
La vendita di beni e servizi consiste in un’operazione di disinvestimento, attraverso cui l’impresa recupera i mezzi finanziari investiti nell’acquisto dei fattori produttivi e genera ricavi. L’oggetto della vendita dipende dall’attività d’impresa:
286
02 La rilevazione contabile delle vendite In contabilità generale le operazioni di vendita si rilevano sempre in due fasi:
•
l’emissione delle fatture: sulla base dei documenti di vendita emessi (fatture, ricevute fiscali, scontrini fiscali) si rileva nell’aspetto finanziario il sorgere dei crediti verso clienti (variazione finanziaria attiva) e nell’aspetto economico l’ottenimento dei ricavi (variazione economica positiva); le fatture indicano, inoltre, l’importo dell’IVA, che costituisce un debito del venditore per imposte da versare (variazione finanziaria passiva);
•
il regolamento delle fatture: il regolamento delle vendite può avvenire con varie modalità e in diversi tempi e investe solo l’aspetto finanziario. Esso comporta una diminuzione dei crediti verso clienti (variazione finanziaria passiva) e un corrispondente aumento di disponibilità liquide (denaro in cassa, banca c/c ecc.) o il sorgere di nuovi crediti (cambiali attive ecc.), che determinano una variazione finanziaria attiva. credito verso il cliente (variazione finanziaria attiva)
FATTURA DI VENDITA
ricavo per vendita di merci (variazione economica positiva) debito per IVA su fattura (variazione finanziaria passiva)
aumento di disponibilità liquide o accensione di un nuovo credito (variazione finanziaria attiva)
estinzione del precedente credito verso il cliente (variazione finanziaria passiva)
regolamento fattura
emissione fattura
Crediti verso i clienti
Mentre nella contabilità sezionale delle vendite viene acceso un conto analitico per ciascun cliente, nella contabilità generale, per semplicità, utilizzeremo un solo conto Crediti v/clienti, corrispondente a quello presente nel piano dei conti e all’analoga voce dello Stato patrimoniale del bilancio d’esercizio.
Registrazioni contabili
Supponendo che il regolamento di una fattura avvenga mediante bonifico bancario (Banca X c/c), avremo le seguenti registrazioni contabili: FATTURA DI VENDITA Vendita di merci IVA 22%
15 000, 00 3 300, 00 18 300, 00
MERCI C/VENDITE
BANCA X C/C
IVA NS/DEBITO 3 300, 00
15 000, 00
18 300, 00
18 300, 00
18 300, 00
1
2
Emissione fattura
Regolamento fattura
03 Le vendite all’ingrosso Remunerativi: che consentono di ottenere un profitto.
Le imprese all’ingrosso hanno l’obbligo di emettere fattura nei confronti dei propri clienti e in contabilità rilevano distintamente i ricavi di vendita e l’IVA a debito. Attraverso le vendite esse disinvestono i mezzi finanziari investiti nei fattori produttivi e, operando a prezzi remunerativi, riescono a conseguire ricavi tali da coprire i costi sostenuti.
287
{Esempio} 1 Vendita di merci
Contributo ambientale CONAI assolto
Importo totale fattura a Vs. debito
L’operazione di vendita dà luogo alle seguenti variazioni: Crediti v/clienti: variazione finanziaria attiva IVA ns/debito: variazione finanziaria passiva Merci c/vendite: variazione economica positiva Rimborsi costi di vendita: variazione economica positiva
208,16
Dare
05.01 15.01 20.01 21.40
CREDITI V/CLIENTI IVA NS/DEBITO MERCI C/VENDITE RIMBORSI COSTI DI VENDITA
Le vendite e il loro regolamento
208,16 Avere Avere Avere
8,01 180,15 20,00
I conti Crediti v/clienti e IVA ns/debito sono conti finanziari; i conti Merci c/vendite e Rimborsi costi di vendita sono conti economici di reddito accesi ai ricavi di esercizio. L’articolo sul giornale in P.D. è il seguente: 28/07 28/07 28/07 28/07
u3
Via Amsicora 27 - 09100 Cagliari Capitale sociale 500 000 euro i.v. Tel. 070411706 - Fax 070314221 Cod. Fiscale/Partita IVA 00731144092 Ufficio del registro delle imprese di Cagliari n. 0731144092 Vs DARE per le seguenti merci da noi venduteVi alle seguenti condizioni: Pagamento Data ordine Imballo 10 07 20.. fatturato con bonifico bancario entro 30 giorni data fattura Trasporto Documento di consegna o trasporto numero data franco partenza 936 11 07 20.. N. Descrizione Aliq. IVA Prezzo unitario Prezzo totale kg 25 Pesche “Limone” 4% 1,20 30,00 kg 32 Pompelmi “Rosa” 4% 1,40 44,80 kg 20 Kiwi della Nuova Zelanda 4% 1,06 21,20 kg 51 Ananas della Costa d’Avorio 4% 1,65 84,15 180,15 Imballaggio 20,00 Imponibile 200,15 IVA 4% 8,01
fattura n. 910 su impresa Pileddu fattura n. 910 su impresa Pileddu fattura n. 910 su impresa Pileddu fattura n. 910 su impresa Pileddu
Quando un’impresa all’ingrosso vende merci a un’impresa al dettaglio può stabilire il prezzo di vendita con riferimento a un listino prezzi prefissato sul quale concede uno sconto percentuale (sconto mercantile incondizionato per redistribuzione), che rappresenta il margine di guadagno del dettagliante. In pratica il prezzo di vendita è dato dalla differenza tra prezzo di listino al pubblico e sconto, il quale non deve essere rilevato distintamente.
208, 16 8, 01 180, 15 20, 00
Prefissato: stabilito in precedenza.
{Esempio} 2 Vendita con sconto sul prezzo di listino Il 15/05 la Gimax srl emette la fattura n. 119 sulla Tarel spa per la fornitura di 25 notebook mod. XWZ, prezzo di listino 380 euro cadauno, sconto per redistribuzione 20%, IVA 22%. Rileviamo la fattura di vendita sul libro giornale della Gimax srl.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
La fattura espone il recupero forfetario del costo dell’imballaggio, da registrare in P.D. nel conto economico Rimborsi costi di vendita.
Numero fattura Data fattura 28 07 20.. 910 Spett.le Pileddu Massimiliano via dei Nuraghi, 199 09170 ORISTANO Partita IVA n. 00814760914
Fresh Fruit spa
m4
La Fresh Fruit spa di Cagliari, grossista di prodotti ortofrutticoli, il 28/07/20.. ha emesso la fattura riprodotta a lato nei confronti del dettagliante Massimiliano Pileddu di Oristano. Presentiamo l’articolo in P.D. sul libro giornale della Fresh Fruit spa.
288 Il ricavo di vendita è dato dall’importo al netto dello sconto, sul quale successivamente viene calcolata l’imposta sul valore aggiunto. Nel conto Merci c/vendite si registra quindi il ricavo di 7 600 euro.
15/05 05.01 CREDITI V/CLIENTI 15/05 15.01 IVA NS/DEBITO 15/05 20.01 MERCI C/VENDITE
Costi accessori
Fattura n. 119 su Tarel spa 25
Notebook mod. XWZ a 380 euro l’uno – Sconto 20% Imponibile IVA IVA 22% Totale fattura
fattura n. 119 su Tarel spa fattura n. 119 su Tarel spa fattura n. 119 su Tarel spa
9 500, 1 900, 7 600, 1 672, 9 272,
00 00 00 00 00
9 272, 00 1 672, 00 7 600, 00
Le vendite possono comportare costi accessori (di trasporto, di carico e scarico, di imballaggio, di etichettatura prodotti) che, a seconda delle clausole contrattuali, gravano sull’impresa fornitrice o sull’acquirente. Per quanto riguarda i costi di trasporto possiamo distinguere diversi casi:
•
i costi gravano sull’impresa venditrice e costituiscono per essa un onere (vendite effettuate alla clausola franco destino o franco magazzino compratore);
•
i costi sono a carico dell’impresa acquirente (vendite effettuate alla clausola franco partenza o franco magazzino venditore), ma vengono anticipati in suo nome e per suo conto dall’impresa fornitrice, che li addebita in fattura in base all’importo pagato e risultante da apposita fattura (porto franco). Si tratta, in tal caso, di costi documentati che non entrano nella determinazione della base imponibile IVA;
•
i costi gravano sull’impresa acquirente (vendite effettuate alla clausola franco partenza), ma l’impresa venditrice li sostiene direttamente; li addebita perciò in fattura al compratore in modo forfetario, senza documentarli. Detti costi entrano a far parte della base imponibile e sono gravati dall’IVA calcolata alla stessa aliquota delle merci.
{Esempio} 3 Costi di trasporto sostenuti dal venditore e a suo carico Il 15/04 l’impresa Giovanni Centi emette la fattura n. 116 sulla Gino Cespi & C. snc per la vendita di merci per 3 100 euro + IVA. La merce è consegnata franco destino. Lo stesso giorno l’impresa riceve la fattura n. 154 del vettore Baresi di 60 euro + IVA, relativa ai costi di trasporto delle merci inviate alla Gino Cespi & C. snc. Presentiamo la parte tabellare delle fatture e le scritture in P.D. sul libro giornale dell’impresa Centi. Fattura n. 116 su Gino Cespi & C. snc Merci IVA 22% Totale fattura
Fattura n. 154 da Baresi (vettore)
3 100, 00 682, 00 3 782, 00
Trasporto merci
60, 00
IVA 22%
13, 20
Totale fattura
73, 20
15/04 05.01 CREDITI V/CLIENTI 15/04 15.01 IVA NS/DEBITO 15/04 20.01 MERCI C/VENDITE
fattura n. 116 su Gino Cespi & C. snc fattura n. 116 su Gino Cespi & C. snc fattura n. 116 su Gino Cespi & C. snc
15/04 31.01 COSTI DI TRASPORTO 15/04 06.01 IVA NS/CREDITO 15/04 14.01 DEBITI V/FORNITORI
fattura n. 154 del vettore Baresi fattura n. 154 del vettore Baresi fattura n. 154 del vettore Baresi
3 782, 00 682, 00 3 100, 00 60, 00 13, 20 73, 20
289
{Esempio} 4 Costi documentati di trasporto a carico del cliente anticipati dal venditore
Fattura n. 175 su Giorgio Garavatti Merci
4 500, 00
IVA 22%
990, 00 5 490, 00
Costi documentati di etichettatura Totale fattura
122, 00 5 612, 00
La fattura n. 45 relativa ai costi di etichettatura perviene a Garavatti tramite SdI, ma il relativo importo di 122 euro, anticipato in contanti dall’impresa Seri, viene addebitato come costo documentato nella fattura n. 175 relativa alla vendita della merce. Il conto Clienti c/costi anticipati è un conto finanziario attivo acceso al credito che il venditore vanta nei confronti del compratore per l’anticipo relativo alla fattura dei costi di etichettatura.
18/07 05.03 CLIENTI C/COSTI ANTICIPATI 18/07 08.20 DENARO IN CASSA
sostenuti costi per c/Garavatti sostenuti costi per c/Garavatti
28/07 28/07 28/07 28/07
fattura n. 175 su impresa Garavatti fattura n. 175 su impresa Garavatti fattura n. 175 su impresa Garavatti fattura n. 175 su impresa Garavatti
CREDITI V/CLIENTI IVA NS/DEBITO MERCI C/VENDITE CLIENTI C/COSTI ANTICIPATI
122, 00 5 612, 00 990, 00 4 500, 00 122, 00
u3
05.01 15.01 20.01 05.03
122, 00
Le vendite e il loro regolamento
Il 28/07 l’impresa Luca Seri emette la fattura n. 175 per 4 500 euro + IVA sull’imprenditore Giorgio Garavatti per merci cedute alla clausola franco partenza-porto franco. Per conto dell’impresa cliente il 18/07 l’impresa Seri paga in contanti costi di etichettatura prodotti alla Falcon spa, che ha emesso la fattura n. 45 intestata all’impresa Garavatti per 122 euro IVA inclusa. Presentiamo la parte tabellare della fattura n. 175 e le scritture in P.D. sul libro giornale dell’impresa Seri.
Il 21/06 l’impresa Mara Boscaglia emette la fattura n. 343 sull’impresa Augusto Belli per la vendita di merci per 3 000 euro. Costi di trasporto addebitati al cliente in modo forfetario 80 euro; IVA 22%. La merce, venduta con la clausola franco partenza, è stata consegnata dall’impresa fornitrice presso il magazzino dell’acquirente. Presentiamo la parte tabellare della fattura n. 343 e le scritture in P.D. sul libro giornale dell’impresa Boscaglia. Fattura n. 343 su Augusto Belli Merci
3 000, 00
Rimborso per costi non documentati di trasporto
80, 00
L’IVA si calcola sull’importo della merce aumentato dei costi di trasporto non documentati. I costi di trasporto non documentati vengono registrati nel conto economico acceso ai ricavi di esercizio Rimborsi costi di vendita.
3 080, 00 IVA 22%
677, 60
Totale fattura
21/06 21/06 21/06 21/06
05.01 15.01 20.01 21.40
3 757, 60
CREDITI V/CLIENTI IVA NS/DEBITO MERCI C/VENDITE RIMBORSI COSTI DI VENDITA
fattura n. 343 su impresa Belli fattura n. 343 su impresa Belli fattura n. 343 su impresa Belli fattura n. 343 su impresa Belli
3 757, 60 677, 60 3 000, 00 80, 00
La stessa scrittura sarebbe stata compilata nel caso di trasporto eseguito da un vettore con costi addebitati forfetariamente dal venditore.
m4
Costi di trasporto addebitati al cliente forfetariamente
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
{Esempio} 5
290
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Operazioni di vendita • costi accessori di vendita
Analizzare le operazioni di vendita • compilare il libro giornale
Completa gli articoli in P.D., poi rispondi alle domande. L’impresa commerciale Pianigiani srl effettua, tra le altre, le seguenti operazioni: 4/09: 10/09:
13/09: 15/09:
emessa fattura n. 160 sulla Giannini spa per vendita di merci franco partenza per 5 950 euro + IVA; la fattura contiene anche l’addebito di costi forfetari di trasporto per 125 euro e di costi di imballaggio per 90 euro emessa fattura n. 161 sull’impresa Miriam Giuliani per vendita di merci franco partenza-porto franco per 12 320 euro + IVA. Lo stesso giorno per conto del cliente sono pagati con assegno bancario costi di trasporto per 220 euro + IVA al vettore Eurotrans spa, come da sua fattura n. 309 inviata tramite SdI all’impresa Giuliani emessa fattura n. 163 sulla Massimi srl per vendita di merci franco destino per 10 070 euro + IVA, sconto per redistribuzione 10% ricevuta fattura n. 194 del vettore Giappichelli per costi di trasporto relativi alla precedente vendita per 110 euro + IVA
..........
..........
............................................................
..........
..........
............................................................
..........
21.40
RIMBORSI COSTI DI VENDITA
..........
..........
............................................................
10/09 10/09
05.03
CLIENTI C/COSTI ANTICIPATI
..........
............................................................
..........
..........
............................................................
..........
15.01
IVA NS/DEBITO
..........
..........
............................................................
..........
..........
............................................................
13/09 13/09 13/09
..........
............................................................
..........
............................................................
..........
............................................................
..........
31.01
COSTI DI TRASPORTO
..........
..........
............................................................
..........
..........
............................................................
fattura n. 160 su Giannini spa IVA su fattura n. 160 su Giannini spa rimborso costi forfetari fattura n. 160 su Giannini spa costi per c/impresa Giuliani costi per c/impresa Giuliani fattura n. 161 su Giuliani IVA su fattura n. 161 su Giuliani fattura n. 161 su Giuliani recupero costi anticipati fattura n. 163 su Massimi srl IVA su fattura n. 163 su Massimi srl fattura n. 163 su Massimi srl fattura n. 194 da Giappichelli IVA su fattura n. 194 da Giappichelli fattura n. 194 da Giappichelli
7 521, 30 ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, .....
268, 40 15 298, 80 ................, ..... ................, ..... ................, .....
11 056, 86 ................, ..... ................, .....
110, 00 ................, ..... ................, .....
1. Con quale clausola è stata effettuata la vendita del 4/09 e come sono considerati ai fini IVA i costi accessori? 2. Con quale clausola è stata effettuata la vendita del 10/09 e come sono considerati ai fini IVA i costi accessori? 3. Con quale clausola è stata effettuata la vendita del 15/09 e come sono considerati ai fini IVA i costi accessori?
04 Le vendite online Corriere Vettore, impresa privata che si occupa del trasporto dei beni.
La diffusione di Internet e dei social network ha favorito lo sviluppo dell’e-commerce (commercio elettronico), cioè delle vendite effettuate per via telematica tramite un sito web. Accedendo ai più comuni siti di commercio elettronico gestiti da intermediari (Amazon, eBay, Alibaba) oppure al sito web aziendale, dato che quasi tutte le imprese effettuano vendite online, il cliente può acquistare direttamente tramite personal computer, smartphone, tablet. L’e-commerce può essere:
•
indiretto, quando la vendita telematica è seguita dalla consegna del bene materiale secondo le modalità tradizionali, per posta o tramite corriere, con modalità analoghe alla vendita per corrispondenza;
291 •
diretto, quando la cessione del bene immateriale o del servizio (software, viaggi, opere musicali e letterarie, quotidiani e riviste, consultazione di banche dati, consulenze con trasmissione di pareri e studi) avviene per via telematica, utilizzandolo direttamente oppure scaricandolo (download); in tal caso è assimilata, anche agli effetti IVA, a una prestazione di servizi. SOGGETTI COINVOLTI NELL’E-COMMERCE
L’impresa di e-commerce vende a un’altra impresa. Se il prezzo dei beni viene stabilito dall’acquirente affidando a un intermediario telematico la scelta del fornitore che accetta la transazione, siamo in presenza di consumer-to-business (C2B o C-to-B).
L’impresa di e-commerce vende a un consumatore finale. Nel B2C si stanno sempre più diffondendo i sistemi CRM (Customer Relationship Management), applicazioni software che consentono di gestire in modo personalizzato i rapporti con la clientela. Questi programmi raccolgono informazioni sul comportamento dei clienti, calibrando su tali notizie offerte e servizi direttamente in rete.
La transazione avviene direttamente tra due privati; in questo caso l’operazione è estranea al campo di applicazione dell’IVA.
Soggetto committente Soggetto che ha ordinato la prestazione del servizio.
Banner Inserzione pubblicitaria che appare all’utente di Internet e che di solito lampeggia per attirare la sua attenzione.
Marketplace Sito Internet nel quale è possibile acquistare beni e servizi di venditori diversi.
Imposta sui servizi digitali (web tax) legge 30/12/2018, n. 145
La cessione di beni online (e-commerce indiretto) viene registrata nel libro giornale del venditore al momento della spedizione nel conto economico acceso ai ricavi di esercizio Merci c/vendite online; la cessione di un servizio online (e-commerce diretto) viene rilevata al momento dell’utilizzo oppure dello scarico nel conto economico acceso ai ricavi di esercizio Servizi c/vendite online.
Aspetti contabili
u3
Le imprese che forniscono ad altre imprese servizi tramite Internet e che nel corso dell’anno solare ottengono ricavi, ovunque realizzati, non inferiori a 750 milioni di euro e ricavi derivanti da servizi digitali oltre i 5,5 milioni di euro, devono versare all’Amministrazione Finanziaria dello Stato un’imposta pari al 3% del valore del servizio erogato al netto di IVA. Rientrano nel pagamento dell’imposta, per esempio, gli introiti pubblicitari percepiti da Google e Facebook per i banner che appaiono nei loro siti e i ricavi conseguiti da imprese quali Amazon, eBay, Alibaba per la gestione di piattaforme digitali (marketplace).
{Esempio} Vendita di merci online L’impresa di commercio all’ingrosso Lux srl vende lampadari per la casa e altri articoli per l’illuminazione, sia tramite punti vendita diretti sparsi in tutto il territorio nazionale, sia tramite il proprio sito web, non applicando costi di spedizione per ordini superiori a 5 000 euro. Il 20/10 l’impresa Mario Fiorini acquista online articoli per complessivi 7 700 euro + IVA, come da fattura n. 440 emessa in giornata, regolamento mediante carta di credito. Gli articoli vengono spediti tramite corriere Tirreno spa che percepisce costi di trasporto per 50 euro. Il 27/10 la banca accredita in c/c alla Lux srl l’importo della fattura n. 440. Presentiamo gli articoli in P.D. La fattura, come da condizioni contrattuali, viene redatta per l’importo della sola merce + IVA. 20/10 20/10 20/10 20/10 20/10 20/10 27/10 27/10
05.01 15.01 20.02 31.01 06.01 14.01 18.20 05.01
CREDITI V/CLIENTI IVA NS/DEBITO MERCI C/VENDITE ONLINE COSTI DI TRASPORTO IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI BANCA X C/C CREDITI V/CLIENTI
fattura n. 440 su Fiorini IVA su fattura n. 440 fattura n. 440 su Fiorini fattura vettore Tirreno spa IVA su fattura vettore Tirreno spa fattura vettore Tirreno spa saldo fattura n. 440 saldo fattura n. 440
Le vendite e il loro regolamento
Consumer-to-consumer (C2C o C-to-C)
9 394, 00 1 694, 00 7 700, 00 50, 00 11, 00 61, 00 9 394, 00 9 394, 00
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
Business-to-consumer (B2C o B-to-C)
m4
Business-to-business (B2B o B-to-B)
292
05 Le vendite al dettaglio Le imprese al dettaglio operano nei confronti dei consumatori finali. A differenza delle imprese all’ingrosso, esse non hanno l’obbligo di emettere fattura per le merci vendute, salvo che la stessa non venga richiesta dal cliente (è obbligato a richiederne il rilascio l’imprenditore che acquista beni oggetto della propria attività d’impresa).
Obbligo di certificazione
Certificare: documentare, attestare.
Scontrino fiscale
Dati identificativi Dati che consentono di individuare in maniera univoca il dettagliante, contenuti sullo scontrino fiscale (impresa, sede legale, codice fiscale o partita IVA).
Corrispettivi
Per combattere l’evasione fiscale, lo Stato ha imposto a quasi tutti i dettaglianti (compresi gli ambulanti e fatta eccezione per alcune attività economiche previste dalla legge, quali, per esempio la cessione di tabacchi e di altri beni di monopolio, di giornali quotidiani e periodici) di certificare i corrispettivi di vendita con il rilascio al compratore di una ricevuta fiscale o di uno scontrino fiscale. Lo scontrino e la ricevuta fiscale devono essere emessi al momento del pagamento ovvero alla consegna del bene o all’ultimazione della prestazione, se anteriori al pagamento. Lo scontrino e la ricevuta fiscale non devono essere emessi anche quando per la stessa operazione si rilascia fattura; se la fattura emessa è differita, il documento di trasporto deve essere opportunamente integrato con l’ammontare del corrispettivo. Lo scontrino fiscale viene stampato da apposite apparecchiature dette registratori di cassa e contiene i dati identificativi del dettagliante, il numero progressivo giornaliero, la data e l’ora di emissione, gli importi parziali e totali comprensivi di IVA (vengono specificate le eventuali somme non riscosse). Le norme sulla semplificazione fiscale consentono l’emissione di uno scontrino fiscale integrato, contenente, oltre alle annotazioni sopra riportate, la specificazione degli elementi attinenti alla natura, alla quantità e alla qualità dell’operazione e il numero di codice fiscale dell’acquirente. Lo scontrino fiscale integrato, al pari della ricevuta fiscale integrata, può essere utilizzato sia per documentare la deducibilità, ai fini delle imposte sul reddito, delle spese sostenute per gli acquisti di beni e servizi da parte di imprenditori e professionisti, sia come documento idoneo a sostituire il documento di trasporto nel caso di fatturazione differita. Gli artisti, i professionisti e gli imprenditori individuali che rientrano nel regime forfetario sono esonerati dall’obbligo di emissione degli scontrini fiscali. I commercianti al dettaglio devono tenere il registro dei corrispettivi, con annotazione mensile riepilogativa delle vendite giornaliere entro il giorno 15 del mese successivo. Dal 1° gennaio 2020 i commercianti al dettaglio hanno l’obbligo di memorizzare elettronicamente e trasmettere telematicamente all’Agenzia delle entrate i dati relativi ai corrispettivi giornalieri; la trasmissione telematica dei corrispettivi sostituisce la tenuta del registro e l’emissione di scontrini e ricevute fiscali. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze può disporre esoneri da questo adempimento tenendo conto della tipologia di attività esercitata e della zona geografica di appartenenza.
{Esempio} Vendite al dettaglio e scorporo IVA Il 10/05 un commerciante al dettaglio ha effettuato vendite con regolamento per pronta cassa per 9 650 euro e con regolamento a credito per 1 124 euro. Lo stesso commerciante, nel mese di maggio, ha realizzato vendite per complessivi 239 852 euro assoggettate a IVA 22%. Presentiamo le scritture in P.D. relative alle vendite giornaliere e alla registrazione dell’ammontare dell’IVA mensile a suo debito. La rilevazione in P.D. delle vendite al dettaglio dà luogo ad articoli semplici; i regolamenti avvengono quasi sempre per pronta cassa ma, a volte, possono essere anche a credito: 10/05 08.20 DENARO IN CASSA 10/05 20.01 MERCI C/VENDITE
vendite per cassa della giornata vendite per cassa della giornata
9 650, 00
10/05 05.01 CREDITI V/CLIENTI 10/05 20.01 MERCI C/VENDITE
vendite a credito della giornata vendite a credito della giornata
1 124, 00
9 650, 00 1 124, 00
293 Poiché i prezzi di vendita sono comprensivi di IVA, per determinare l’IVA mensile a debito del commerciante è necessario procedere allo scorporo. 239 852
:
122
=
x
:
22
x = euro 43 252 IVA inclusa nei ricavi In P.D. si registra: scorporo IVA su vendite del mese scorporo dalle vendite del mese
43 252, 00
Il conto Merci c/vendite nelle imprese al dettaglio è un conto bilaterale, in quanto accoglie in Avere i ricavi di vendita al lordo di IVA e in Dare la rettifica per l’IVA scorporata; il saldo che concorre alla determinazione del risultato economico è al netto di IVA. MERCI C/VENDITE (AL DETTAGLIO)
IVA scorporata dai ricavi di vendita
Ricavi di vendita al lordo di IVA
u3
06 Il regolamento delle fatture di vendita
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
Le scritture contabili in partita doppia relative al regolamento delle fatture di vendita determinano la registrazione in Avere di una variazione finanziaria passiva per diminuzione o estinzione dei crediti verso clienti e in Dare di una variazione finanziaria attiva per aumento della liquidità o per il ricevimento di cambiali attive. DENARO IN CASSA 363, 00 CREDITI V/CLIENTI 18 271, 00
363, 3 751, 9 075, 3 872, 1 210,
ASSEGNI 00 00 00 00 00
3 751, 00 BANCA X C/C 9 075, 00 C/C POSTALI 3 872, 00 CAMBIALI ATTIVE 1 210, 00
Il regolamento dei Crediti v/clienti può infatti essere effettuato in uno dei modi che seguono, dando luogo a permutazioni finanziarie. a. Riscossione con denaro contante. I pagamenti in denaro possono essere effettuati per importi inferiori a 3 000 euro e per il venditore comportano un’entrata di denaro (variazione finanziaria attiva) e una diminuzione o estinzione dei crediti (variazione finanziaria passiva): 10/05 08.20 DENARO IN CASSA 10/05 05.01 CREDITI V/CLIENTI
saldo fattura n. 116 su Cespi G. & C. snc saldo fattura n. 116 su Cespi G. & C. snc
363, 00
b. Ricevimento di assegni bancari o circolari. Gli assegni bancari e circolari possono essere ricevuti tramite girata soltanto per importi inferiori a 1 000 euro; in ogni caso, il ven-
Le vendite e il loro regolamento
43 252, 00
363, 00
m4
31/05 20.01 MERCI C/VENDITE 31/05 15.01 IVA NS/DEBITO
294 ditore deve registrare un aumento di valori in cassa per assegni (variazione finanziaria attiva) e una diminuzione o estinzione dei crediti (variazione finanziaria passiva): 04/06 08.21 ASSEGNI 04/06 05.01 CREDITI V/CLIENTI
a/b BNL saldo fattura n. 910 su Pastore a/b BNL saldo fattura n. 910 su Pastore
3 751, 00 3 751, 00
c. Accreditamento in c/c bancario o postale. Se il debitore ordina un bonifico bancario o postale oppure effettua un versamento in c/c bancario o postale, il venditore ha un aumento delle disponibilità sul c/c bancario o postale (variazione finanziaria attiva) e una diminuzione o estinzione dei crediti (variazione finanziaria passiva): 10/06 18.20 BANCA X C/C 10/06 05.01 CREDITI V/CLIENTI
bonifico della Tarel spa a saldo fattura n. 119 bonifico della Tarel spa a saldo fattura n. 119
9 075, 00
10/06 08.10 C/C POSTALI 10/06 05.01 CREDITI V/CLIENTI
bonifico dell’impresa Cini in conto fattura n. 346 bonifico dell’impresa Cini in conto fattura n. 346
3 872, 00
Ribassi e sconti
9 075, 00 3 872, 00
All’atto della riscossione di un credito può accadere che il venditore conceda ribassi o sconti. In tal caso la differenza tra l’importo riscosso e l’importo da riscuotere costituisce un componente negativo di reddito che si registra in Dare del conto economico acceso ai costi di esercizio Ribassi e abbuoni passivi, oppure, per gli sconti commerciali (o mercantili condizionati), in Dare del conto economico acceso ai costi di esercizio Oneri finanziari diversi.
{Esempio} 1 Riscossione con sconti e ribassi In data 5/08 l’impresa Marco Ginobili a saldo della fattura n. 422 di 217,16 euro, emessa in passato sul cliente Giorgi, riscuote tramite banca 215 euro. In data 6/08 a saldo della fattura n. 428 di 12 444 euro, emessa in passato sul cliente Fiordi e scadente il 27/10, riceve un assegno su UniCredit al netto dello sconto commerciale al tasso 5,50%. Rileviamo in P.D. le due operazioni sul giornale dell’impresa Ginobili. Sulla prima fattura l’impresa Ginobili concede un ribasso di 2,16 euro. Sulla seconda fattura, pagata in anticipo rispetto alla scadenza, l’impresa Ginobili riconosce al cliente lo sconto commerciale dal 6/08 al 27/10: Sconto commerciale = euro
12 444 × 5,50 × 82 = euro 153,76. L’importo versato è quindi di 12 290,24 euro. 36 500
Rileviamo le due operazioni con articoli semplici, distinguendo gli importi ricevuti dai ribassi e sconti concessi. 05/08 05/08 05/08 05/08 06/08 06/08 06/08 06/08
18.20 05.01 20.11 05.01 08.21 05.01 41.40 05.01
BANCA X C/C CREDITI V/CLIENTI RIBASSI E ABBUONI PASSIVI CREDITI V/CLIENTI ASSEGNI CREDITI V/CLIENTI ONERI FINANZIARI DIVERSI CREDITI V/CLIENTI
saldo fattura n. 422 su Giorgi saldo fattura n. 422 su Giorgi ribasso fattura n. 422 su Giorgi ribasso fattura n. 422 su Giorgi a/b UniCredit di Fiordi saldo fattura n. 428 a/b UniCredit di Fiordi saldo fattura n. 428 sconto a Fiordi su fattura n. 428 per 82 giorni sconto a Fiordi su fattura n. 428 per 82 giorni
215, 00 215, 00 2, 16 2, 16 12 290, 24 12 290, 24 153, 76 153, 76
Il conto di mastro Crediti v/clienti si presenta come segue risultando, per le partite a margine, spento. 05.01 CREDITI V/CLIENTI Data
Descrizione
..........
Fattura n. 422 su impresa Giorgi
..........
Fattura n. 428 su impresa Fiordi Saldo fattura n. 422 su Giorgi Ribasso fattura n. 422 su Giorgi A/b UniCredit di Fiordi saldo fattura n. 428 Sconto a Fiordi su fattura n. 428 per 82 giorni
05/08 05/08 06/08 06/08
Dare
Avere
217, 16 12 444, 00 215, 2, 12 290, 153,
00 16 24 76
295 d. Emissione di disposizioni elettroniche d’incasso (Ri.Ba.). Il venditore emette delle disposizioni elettroniche d’incasso nei riguardi dei suoi clienti, trasmettendole alla propria banca che si assume l’incarico di riscuoterle alle varie scadenze. I principi contabili stabiliscono che il credito resti annotato nel conto Crediti v/clienti fino al momento della riscossione, quando l’aumento di disponibilità liquide genera per il venditore una variazione finanziaria attiva e la diminuzione o l’estinzione del credito una variazione finanziaria passiva.
Regolamento di una fattura tramite Ri.Ba. L’impresa commerciale Giulio Cionna, in data 15 settembre, ha venduto alla Diego Baldelli & C. snc merci per 6 120 euro + IVA, come da fattura n. 99 emessa in pari data. Il regolamento viene pattuito con due Ri.Ba. di uguale importo aumentate degli interessi 8% per la dilazione accordata, scadenti rispettivamente a 30 e 60 giorni dalla data della fattura. Gli interessi vengono esposti in fattura. L’impresa Cionna riscuote le Ri.Ba. il giorno di scadenza tramite banca, che addebita commissioni di incasso di 5 euro per ciascuna ricevuta. Compiliamo gli articoli in P.D. sul giornale dell’impresa Cionna, presentando anche il relativo conto di mastro Crediti v/clienti. Gli interessi e l’importo delle due Ri.Ba. vengono così calcolati:
u3
euro (6 120 + 6 120 × 22%) = euro 7 466,40 importo fattura n. 99 euro (7 466,40 : 2) = euro 3 733,20 importo di ciascuna dilazione euro
Le vendite e il loro regolamento
{Esempio} 2
3 733,20 × 8 × 30 = euro 24,55 interessi su Ri.Ba. a 30 giorni 36 500
euro (3 733,20 + 24,55) = euro 3 757,75 importo Ri.Ba. a 30 giorni
15/09 15/09 15/09 15/09 15/10 15/10 15/10 15/10 14/11 14/11 14/11 14/11
05.01 20.01 15.01 40.10 18.20 05.01 31.13 18.20 18.20 05.01 31.13 18.20
CREDITI V/CLIENTI MERCI C/VENDITE IVA NS/DEBITO INTERESSI ATTIVI V/CLIENTI BANCA X C/C CREDITI V/CLIENTI COSTI D’INCASSO BANCA X C/C BANCA X C/C CREDITI V/CLIENTI COSTI D’INCASSO BANCA X C/C
fattura n. 99 su Baldelli & C. snc fattura n. 99 su Baldelli & C. snc fattura n. 99 su Baldelli & C. snc interessi di dilazione Ri.Ba. in conto fattura n. 99 Ri.Ba. in conto fattura n. 99 commissioni incasso Ri.Ba. commissioni incasso Ri.Ba. Ri.Ba. a saldo fattura n. 99 Ri.Ba. a saldo fattura n. 99 commissioni incasso Ri.Ba. commissioni incasso Ri.Ba.
7 540, 04 6 120, 00 1 346, 40 73, 64 3 757, 75 3 757, 75 5, 00 5, 00 3 782, 29 3 782, 29 5, 00 5, 00
Il conto di mastro Crediti v/clienti al 14/11, relativamente alle operazioni indicate, si presenta come segue: 05.01 CREDITI V/CLIENTI Data
Descrizione
........... ...........
.............................................................................. ..............................................................................
15/09 15/10 14/11
Fattura n. 99 su Baldelli & C. snc Ri.Ba. in conto fattura n. 99 Ri.Ba. a saldo fattura n. 99
Dare
Avere
.............., .... .............., ....
.............., .... .............., ....
7 540, 04 3 757, 75 3 782, 29
m4
euro (3 733,20 + 49,09) = euro 3 782,29 importo Ri.Ba. a 60 giorni
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
euro 3 733,20 × 8 × 60 = euro 49,09 interessi su Ri.Ba. a 60 giorni 36 500
296 e. Ricevimento di cambiali attive. Il venditore ha un aumento di cambiali in portafoglio (variazione finanziaria attiva) e una diminuzione o estinzione di crediti (variazione finanziaria passiva): 10/07 05.05 CAMBIALI ATTIVE 10/07 05.01 CREDITI V/CLIENTI
effetto a saldo fattura n. 343 su Giugni effetto a saldo fattura n. 343 su Giugni
1 210, 00 1 210, 00
Di solito, le cambiali in portafoglio in attesa di scadenza vengono inviate a una banca per l’incasso o per lo sconto. Tali operazioni saranno esaminate nell’unità dedicata alle operazioni bancarie. f. Emissione di una tratta su un cliente a favore di un fornitore. Con questa operazione l’impresa venditrice (traente) ordina al cliente (trattario) di pagare a un proprio fornitore (beneficiario). L’ordine di pagamento origina una contemporanea diminuzione del debito verso il fornitore (variazione finanziaria attiva) e del credito verso il cliente (variazione finanziaria passiva). Si noti che il conto Cambiali non è interessato dall’operazione in quanto la tratta emessa non costituisce per l’impresa né una cambiale da riscuotere (la riscuoterà il fornitore) né una cambiale da pagare (la pagherà il cliente). In P.D. si rileva: 27/12 14.01 DEBITI V/FORNITORI 27/12 05.01 CREDITI V/CLIENTI
tratta su Giorgi a favore di Spini tratta su Giorgi a favore di Spini
3 258, 50 3 258, 50
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Operazioni di vendita e loro regolamento • sconti • costi accessori di vendita • vendite online
Analizzare le operazioni di vendita • compilare il libro giornale
Completa gli articoli in P.D. L’impresa commerciale Marta Allevati nel mese di marzo effettua, tra le altre, le seguenti operazioni: 4/03: 7/03: 8/03: 11/03: 20/03: 26/03: 06/05:
emessa fattura n. 46 sulla Gimetti spa per vendita merci franco partenza per 9 280 euro + IVA, trasporto addebitato forfetariamente 150 euro; regolamento con rimessa diretta entro 10 giorni emessa fattura n. 47 sull’impresa Contigiani Renato per vendita merci per 7 200 euro + IVA ridotta, sconto logistico 10%; regolamento con Ri.Ba. a 60 giorni con interessi di dilazione al 4% addebitati in fattura ricevuto nel c/c intrattenuto con la Banca Nazionale del Lavoro un bonifico postale di 11 500 euro a saldo della fattura n. 46 a regolamento della fattura n. 44 di 15 250 euro emessa il 28/02 viene ricevuta una cambiale di 5 000 euro e un assegno bancario per la parte rimanente. In giornata l’assegno bancario viene versato nel c/c emessa fattura n. 48 per vendita di merci online B2B alla Pascal spa per 3 200 euro + IVA, regolamento effettuato mediante carta di credito la Banca Nazionale del Lavoro accredita in c/c l’importo della fattura n. 48 riscossa tramite banca la Ri.Ba. in scadenza relativa alla fattura n. 47, costi di incasso 5 euro
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..........
............................................................
..........
..........
............................................................
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............................................................
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............................................................
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05.01
CREDITI V/CLIENTI
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............................................................
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............................................................
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............................................................
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............................................................
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05.01
CREDITI V/CLIENTI
(1)
fattura n. 46 su Gimetti spa IVA su fattura n. 46 su Gimetti spa fattura n. 46 su Gimetti spa fattura n. 46 su Gimetti spa fattura n. 47 su Contigiani IVA su fattura n. 47 su Contigiani fattura n. 47 su Contigiani interessi per dilazione a 60 giorni saldo fattura n. 46 ribasso fattura n. 46 saldo fattura n. 46
11 504, 60 ................, ..... ................, ..... ................, .....
7 174, 87 ................, ..... ................, ..... ................, .....
11 500, 00 ................, ..... ................, .....
297
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..........
............................................................
..........
..........
............................................................
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08.21
ASSEGNI
..........
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............................................................
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............................................................
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............................................................
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..........
............................................................
..........
05.01
CREDITI V/CLIENTI
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..........
............................................................
..........
..........
............................................................
..........
31.13
COSTI D’INCASSO
..........
..........
............................................................
(1)
euro
saldo fattura n. 44 saldo fattura n. 44 saldo fattura n. 44 versato a/b versato a/b fattura n. 48 su Pascal spa IVA su fattura n. 48 fattura n. 48 su Pascal spa saldo fattura n. 48 saldo fattura n. 48 saldo fattura n. 47 saldo fattura n. 47 costi incasso Ri.Ba. costi incasso Ri.Ba.
................, ..... ................, .....
15 250, 00 ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, .....
7 174, 87 ................, ..... ................, ..... ................, .....
.......... × .......... × .......... = euro 46,87 interessi di dilazione ..........
u3
07 I resi e gli abbuoni su vendite Se l’acquirente riscontra differenze quantitative e/o qualitative rispetto a quanto ordinato, l’impresa che ha effettuato la vendita può vedersi restituire parte della merce o può essere costretta a concedere degli abbuoni, che in questo caso, dato che comportano una riduzione del ricavo, sono passivi. Il venditore deve emettere una nota di accredito a favore del compratore per rettificare il ricavo della vendita. La nota di accredito, se contiene anche la rettifica dell’IVA la cui scelta spetta al venditore, viene chiamata nota di variazione. I conti economici di reddito sono unilaterali. Le eventuali rettifiche ai ricavi di vendita di merci non vanno quindi a diminuire direttamente i ricavi registrati nel conto Merci c/vendite, ma si rilevano in appositi conti accesi alle rettifiche di ricavi che funzionano in Dare. Pertanto, i ricavi di vendita vengono rilevati in Avere del conto Merci c/vendite e le rettifiche a detti ricavi in Dare di conti distinti: i resi su vendite si rilevano nel conto Resi su vendite e gli abbuoni passivi nel conto Ribassi e abbuoni passivi. MERCI C/VENDITE
Ricavi di vendita delle merci
RESI SU VENDITE
Rettifiche ai ricavi per merci rese da clienti
Le vendite e il loro regolamento
............................................................ ............................................................
RIBASSI E ABBUONI PASSIVI
Rettifiche ai ricavi per abbuoni concessi ai clienti
{Esempio} Resi su vendite e abbuoni passivi Il Maglificio Friulano di Massimo Castellini di Udine ha emesso in data 24/03 la fattura immediata n. 166 sull’impresa Enrico Galvani di Trento per 13 000 euro + IVA e la fattura immediata n. 167 sull’impresa Alberto Giuseppetti di Aosta per 18 200 euro + IVA. In data 2/04 l’impresa Galvani restituisce merci per complessivi 820 euro in quanto i prodotti presentavano difetti tali da non consentirne la rivendita, mentre in data 5/04 l’impresa Giuseppetti chiede al Maglificio Friulano la concessione di un abbuono perché una partita di 100 camicie di cotone da uomo presenta differenze qualitative rispetto a quanto contrattato. In data 10/04 il Maglificio Friulano emette i seguenti documenti: • nota di variazione n. 29 a favore dell’impresa Galvani per le merci rese; • nota di accredito n. 30 a favore dell’impresa Giuseppetti per un abbuono di 5 euro a camicia.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
.......... ..........
m4
.......... ..........
298 In data 3/05 il Maglificio Friulano riceve dalla Banca Nazionale del Lavoro di cui è correntista una lettera di accredito per il bonifico inviato a saldo da Giuseppetti, mentre due giorni dopo, sempre tramite la stessa banca, riceve il bonifico a saldo di Galvani. Presentiamo: a) la parte tabellare della nota di variazione a favore dell’impresa Enrico Galvani; b) la nota di accredito a favore dell’impresa Alberto Giuseppetti; c) gli articoli in P.D. sul libro giornale del Maglificio Friulano. Nota di variazione n. 29 a favore dell’impresa Enrico Galvani Riferimento nostra fattura n. 166 del 24/03/20.. Vi accreditiamo per merce difettosa da Voi restituita in data 2/04/20.. IVA 22%
820, 00 180, 40
Totale a Vostro credito
1 000, 40
Nota di accredito n. 30 a favore dell’impresa Alberto Giuseppetti Data nota di accredito UDINE, 10/04/20..
Maglificio Friulano
di Massimo Castellini Viale delle Ferriere, 132 - 33100 UDINE
Spett.
Tel. e fax: 0432 368136 Cod. Fiscale: CSTMSM48C09L483V Partita IVA: 43177610300 Ufficio del registro delle imprese di Udine n. 43177610300
ALBERTO GIUSEPPETTI Via Monte Bianco, 232 11100 AOSTA Partita IVA: 06198420074
Nota di accredito N° 30/20... Con la presente nota di accredito Vi autorizziamo a dedurre dall’importo della fattura n° 167/20.. emessa in data 24/03/20.. relativa alle merci spediteVi in data 24/03/20.. a mezzo CORRIERE FAST DELIVERY SPA, quanto segue: ABBUONO PER DIFFERENZE QUALITATIVE RISPETTO A QUANTO PATTUITO CONTRATTUALMENTE 500,00 IVA –––– Totale a Vs/credito 500,00
(firma)
Scritture in partita doppia 24/03
05.01
CREDITI V/CLIENTI
fattura n. 166 su impresa Galvani
24/03
15.01
IVA NS/DEBITO
fattura n. 166 su impresa Galvani
24/03
20.01
MERCI C/VENDITE
fattura n. 166 su impresa Galvani
24/03
05.01
CREDITI V/CLIENTI
fattura n. 167 su impresa Giuseppetti
15 860, 00 2 860, 00 13 000, 00 22 204, 00
24/03
15.01
IVA NS/DEBITO
fattura n. 167 su impresa Giuseppetti
4 004, 00
24/03
20.01
MERCI C/VENDITE
fattura n. 167 su impresa Giuseppetti
18 200, 00
10/04
20.10
RESI SU VENDITE
nota variazione n. 29 a favore Galvani
820, 00
10/04
15.01
IVA NS/DEBITO
nota variazione n. 29 a favore Galvani
180, 40
10/04
05.01
CREDITI V/CLIENTI
nota variazione n. 29 a favore Galvani
10/04
20.11
RIBASSI E ABBUONI PASSIVI
nota accredito n. 30 a favore Giuseppetti
10/04
05.01
CREDITI V/CLIENTI
nota accredito n. 30 a favore Giuseppetti
03/05
18.20
BNL C/C
bonifico da impresa Giuseppetti
03/05
05.01
CREDITI V/CLIENTI
bonifico da impresa Giuseppetti
05/05
18.20
BNL C/C
bonifico da impresa Galvani
05/05
05.01
CREDITI V/CLIENTI
bonifico da impresa Galvani
1 000, 40 500, 00 500, 00 21 704, 00 21 704, 00 14 859, 60 14 859, 60
299 Presentiamo in forma sinottica i conti economici di reddito relativi ai ricavi di vendita e alle successive rettifiche e in forma descrittiva il conto finanziario acceso ai Crediti v/clienti. 20.01 MERCI C/VENDITE
20.10 RESI SU VENDITE
13 000, 00
20.11 RIBASSI E ABBUONI PASSIVI
820, 00
500, 00
18 200, 00
05.01 CREDITI V/CLIENTI Dare 15 860, 00 22 204, 00
Avere
40 00 00 60
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Operazioni di vendita e loro regolamento • resi e abbuoni
Analizzare le operazioni di vendita • compilare il libro giornale
Completa gli articoli in P.D., poi rispondi alle domande. Il 6/04 l’impresa commerciale Valentina Siroti ha emesso sulla Ventimiglia spa la fattura n. 49 relativa alla vendita di merci per 13 300 euro + IVA, regolamento mediante Ri.Ba. al 31/05. Due giorni dopo il compratore restituisce merci del valore di 2 200 euro in quanto difettose, mentre richiede un abbuono di 400 euro perché alcune merci non risultano conformi a quanto ordinato. In giornata l’impresa Siroti emette nota di variazione n. 7 per il reso e nota di accredito n. 8 per l’abbuono. Il 31/05 viene riscossa tramite la banca la Ri.Ba. per l’importo residuo (commissioni d’incasso 10 euro). ..........
..........
............................................................
fattura n. 49 su Ventimiglia spa
..........
..........
............................................................
IVA su fattura n. 49 su Ventimiglia spa
..........
..........
............................................................
fattura n. 49 su Ventimiglia spa
08/04
20.10
RESI SU VENDITE
nota di variazione n. 7 su Ventimiglia spa
................, .....
08/04
..........
............................................................
IVA su nota di variazione n. 7
................, .....
08/04
..........
............................................................
nota di variazione n. 7 su Ventimiglia spa
08/04
20.11
RIBASSI E ABBUONI PASSIVI
nota di accredito n. 8
08/04
..........
............................................................
nota di accredito n. 8
..........
..........
............................................................
saldo fattura n. 49
..........
..........
............................................................
saldo fattura n. 49
..........
..........
............................................................
costi incasso Ri.Ba.
..........
..........
............................................................
costi incasso Ri.Ba.
1. Qual è la differenza tra reso e abbuono? 2. Qual è la differenza tra nota di variazione e nota di accredito? 3. Perché le rettifiche dei ricavi non vengono registrate nel conto Merci c/vendite?
................, ..... ................, ..... ................, .....
2 684, 00 ................, ..... ................, ..... ................, .....
13 142, 00 ................, ..... ................, .....
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
u3
1 000, 500, 21 704, 14 859,
Le vendite e il loro regolamento
Descrizione Fattura n. 166 su impresa Galvani Fattura n. 167 su impresa Giuseppetti Nota di variazione n. 29 a favore Galvani Nota di accredito n. 30 a favore Giuseppetti Bonifico da impresa Giuseppetti Bonifico da impresa Galvani
m4
Data 24/03 24/03 10/04 10/04 03/05 05/05
300
08 La riscossione anticipata La riscossione viene detta anticipata quando l’incasso di una fattura ha luogo prima della consegna della merce. Come già visto per gli acquisti, il regolamento anticipato può avvenire per diverse ragioni e l’anticipo può riguardare tutto l’importo della merce o solo una parte di esso. Quando l’anticipo riguarda solo una parte del prezzo viene chiamato acconto.
Fatturazione dell’acconto
Agli effetti dell’IVA la riscossione di un acconto costituisce un’operazione da assoggettare a imposta. Pertanto il venditore è obbligato a emettere due fatture: la prima nel momento in cui incassa l’acconto per l’importo riscosso, la seconda nel momento della consegna delle merci per l’importo restante. Contabilmente, la vendita di merci con riscossione di un acconto dà luogo per il venditore alle seguenti fasi: 1. alla data in cui sorge l’obbligo contrattuale della riscossione dell’acconto o, in assenza di esso, nel momento in cui l’acconto è riscosso, registrazione in Dare del conto Crediti per acconti da clienti del credito per l’acconto da riscuotere e in Avere del conto finanziario Clienti c/acconti, che verrà stornato alla registrazione della fattura per la vendita delle merci; 2. riscossione della somma a titolo di acconto sulla fornitura, che genera un aumento delle disponibilità liquide in Dare e un debito da registrare in Avere del conto Crediti v/clienti per l’importo dell’acconto comprensivo di IVA; 3. emissione della fattura relativa all’acconto, stornando in Dare il conto Crediti v/clienti e in Avere il conto Crediti per acconti da clienti. La differenza costituisce l’IVA a debito; 4. emissione della fattura per la vendita delle merci, nella quale l’IVA a debito viene calcolata solo sull’importo residuo, al netto dell’acconto.
{Esempio} Vendita di merci con acconto Il 12/05 l’impresa Fulvio Ballini stipula un contratto con la Giorgio Salsa & F.lli snc per la vendita di merci per 225 000 euro + IVA, consegna a 45 giorni. Il contratto prevede il versamento con bonifico bancario di un acconto pari a ¼ del valore delle merci, mentre il saldo verrà regolato con Ri.Ba. al 30/06. Il bonifico viene ricevuto il 15/05 e il giorno stesso l’impresa Ballini emette la fattura n. 98 per l’acconto. Le merci vengono consegnate il 26/06, con emissione lo stesso giorno della fattura immediata n. 147. La Ri.Ba. viene riscossa tramite banca (commissioni d’incasso 8 euro). Presentiamo: a. la parte tabellare della fattura di acconto; b. la parte tabellare della fattura di vendita delle merci; c. le registrazioni in P.D. nel libro giornale. Fattura n. 98 del 15/05 su Giorgio Salsa & F.lli snc (acconto) Anticipo in c/merci IVA 22% Totale fattura
56 250, 00 12 375, 00 68 625, 00
Fattura n. 147 del 26/06 su Giorgio Salsa & F.lli snc (vendita merci) Merci a dedurre acconto versato, rif. fattura n. 98 del 15/05 IVA 22% Totale fattura
225 000, 00 56 250, 168 750, 37 125, 205 875,
00 00 00 00
Libro giornale in P.D. 12/05 12/05
05.31 14.30
CREDITI PER ACCONTI DA CLIENTI CLIENTI C/ACCONTI
acconto da riscuotere acconto da riscuotere
56 250, 00 56 250, 00
301 bonifico per acconto da Salsa & F.lli snc bonifico per acconto da Salsa & F.lli snc fattura n. 98 su Salsa & F.lli snc per acconto IVA su fattura n. 98 su Salsa & F.lli snc fattura n. 98 su Salsa & F.lli snc per acconto fattura n. 147 su Salsa & F.lli snc storno acconto IVA su fattura n. 147 su Salsa & F.lli snc fattura n. 147 su Salsa & F.lli snc saldo fattura n. 147 saldo fattura n. 147 commissioni incasso Ri.Ba. commissioni incasso Ri.Ba.
68 625, 00 68 625, 00 68 625, 00 12 375, 00 56 250, 00 205 875, 00 56 250, 00 37 125, 00 225 000, 00 205 875, 00 205 875, 00 8, 00 8, 00
Non sempre è possibile riscuotere totalmente alla scadenza l’importo dei crediti o delle cambiali attive, in quanto alcuni clienti possono avere delle difficoltà a rispettare integralmente e puntualmente i loro impegni. Talvolta l’impresa è costretta a concedere dilazioni di pagamento che cerca di compensare gravando i clienti poco puntuali di interessi per il ritardato versamento. I crediti che alla scadenza non sono riscossi presentano un grado di rischio, circa il loro buon fine, maggiore rispetto a quello dei crediti non ancora scaduti. È perciò opportuno che i crediti scaduti e non pagati siano registrati in conti diversi da quelli che accolgono i crediti non ancora scaduti. Mentre i crediti non ancora scaduti sono rilevati nei conti Crediti v/clienti e Cambiali attive, i crediti scaduti e non pagati (i cosiddetti crediti incagliati) vengono rilevati rispettivamente nei conti Crediti insoluti e Cambiali insolute. Crediti regolari
Crediti scaduti e non pagati
Crediti v/clienti
Crediti insoluti
Cambiali attive
Cambiali insolute
u3
09 Insolvenze e difficoltà di riscossione dei crediti Integralmente: totalmente. Esazione: riscossione. Via giudiziale: attraverso una sentenza del giudice.
La mancata riscossione di crediti alla scadenza determina quindi dei giroconti contabili come i seguenti: ........
05.10
CREDITI INSOLUTI
scaduta Ri.Ba. fattura n. 123 su Seri
........
05.01
CREDITI V/CLIENTI
scaduta Ri.Ba. fattura n. 123 su Seri
........
05.11
CAMBIALI INSOLUTE
scaduto effetto su Pirani
........
05.05
CAMBIALI ATTIVE
scaduto effetto su Pirani
Se i crediti si presentano di difficile esazione, è opportuno passare la pratica all’ufficio legale dell’impresa per cercare di ottenerne la riscossione anche in via giudiziale. Per i crediti rappresentati da cambiali insolute, che costituiscono titoli esecutivi, il creditore può scegliere tra due possibili azioni cambiarie: l’azione diretta e l’azione di regresso. L’azione diretta viene rivolta contro gli obbligati principali (trattario-accettante nella tratta ed emittente nel pagherò), oppure contro i loro avallanti. L’azione di regresso viene, invece, rivolta contro gli obbligati di regresso (traente, girante e loro avallanti). Per effetto delle azioni promosse i crediti insoluti possono, successivamente, essere riscossi totalmente o parzialmente oppure possono risultare completamente inesigibili per insolvenza dei debitori.
Le vendite e il loro regolamento
BANCA X C/C CREDITI V/CLIENTI CREDITI V/CLIENTI IVA NS/DEBITO CREDITI PER ACCONTI DA CLIENTI CREDITI V/CLIENTI CLIENTI C/ACCONTI IVA NS/DEBITO MERCI C/VENDITE BANCA X C/C CREDITI V/CLIENTI COSTI D’INCASSO BANCA X C/C
10 250, 00 10 250, 00 8 500, 00 8 500, 00
Titoli esecutivi Titoli di credito che, in caso di insolvenza, danno diritto al creditore di pretendere il pagamento anche senza una sentenza del giudice. Sono tali le cambiali e gli assegni.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
18.20 05.01 05.01 15.01 05.31 05.01 14.30 15.01 20.01 18.20 05.01 31.13 18.20
m4
15/05 15/05 15/05 15/05 15/05 26/06 26/06 26/06 26/06 30/06 30/06 30/06 30/06
302 Nel caso in cui i crediti insoluti siano riscossi per intero, al creditore, dal giorno successivo alla scadenza del termine di pagamento, spettano interessi di mora. Qualora i crediti insoluti non siano riscossi, integralmente o parzialmente, la mancata riscossione determina una variazione economica negativa da rilevare nel conto Perdite su crediti. Tale conto viene utilizzato se la perdita è certa e se i crediti annullati sono sorti nell’esercizio in corso.
{Esempio} Crediti insoluti, recuperati e stralciati L’impresa commerciale Rolando Petini ha i seguenti crediti insoluti verso i suoi clienti, tutti sorti nell’anno in corso: • 4 800 euro nei confronti dell’impresa Raffaele Giovanardi; • 7 690 euro nei confronti della Steven spa; • 6 776 euro nei confronti della Gino Falasco & F.lli snc. L’imprenditore Giovanardi in data 20/09 estingue totalmente il suo debito tramite l’invio di un assegno circolare, versando anche interessi di mora per 80 euro e rimborsando costi forfetari per 40 euro. La Steven spa si trova in gravi difficoltà finanziarie; per tale motivo, in data 10/10, offre di versare tramite banca, a totale estinzione del suo debito, 5 000 euro; la Petini accetta il versamento a totale estinzione dell’insoluto. La Gino Falasco e F.lli snc, invece, è assoggettata a procedura di liquidazione giudiziale; l’impresa Petini, non vantando garanzie particolari, non riesce a riscuotere nemmeno parzialmente il suo credito, che pertanto, in data 13/11, viene stralciato. Esaminiamo gli articoli in P.D. nei tre casi presentati. Il pagamento dell’impresa Giovanardi dà luogo a due variazioni finanziarie, la prima attiva per entrata di un assegno circolare, la seconda passiva per estinzione di crediti insoluti, e a due variazioni economiche positive per il versamento degli interessi moratori e per il rimborso dei costi forfetari. Per il rimborso dei costi forfetari viene utilizzato il conto economico acceso ai ricavi d’esercizio Proventi vari. 20/09 08.21 ASSEGNI
riscossione da Giovanardi
4 920, 00
20/09 05.10 CREDITI INSOLUTI
riscossa fattura n. 255 su Giovanardi
20/09 21.02 PROVENTI VARI
rimborso costi forfetari
40, 00
20/09 40.10 INTERESSI ATTIVI V/CLIENTI
interessi di mora su fattura n. 255
80, 00
4 800, 00
La parziale riscossione dalla Steven spa dà luogo a una variazione finanziaria attiva per aumento di disponibilità in c/c bancario, a una variazione economica negativa per stralcio della parte di credito non riscosso e a una variazione finanziaria passiva per estinzione del credito insoluto. 10/10 18.20 BANCA X C/C
riscossione parziale da Steven spa fattura n. 280
5 000, 00
10/10 39.05 PERDITE SU CREDITI
stralcio parziale fattura n. 280 su Steven spa
2 690, 00
10/10 05.10 CREDITI INSOLUTI
riscossione parziale fattura n. 280 su Steven spa
7 690, 00
La totale cancellazione del credito nei confronti della Falasco snc dà luogo a una variazione finanziaria passiva per estinzione del credito insoluto e a una variazione economica negativa per stralcio dello stesso credito. 13/11 39.05 PERDITE SU CREDITI
stralcio insoluto Falasco snc
13/11 05.10 CREDITI INSOLUTI
stralcio insoluto Falasco snc
6 776, 00 6 776, 00
Se i crediti annullati fossero sorti nell’esercizio precedente, la perdita verrebbe rilevata nel conto economico acceso ai costi di esercizio Sopravvenienze passive straordinarie. In tal caso, infatti, la perdita avrebbe dovuto essere attribuita all’esercizio precedente.
303
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Operazioni di vendita e loro regolamenti • acconti
Analizzare le operazioni di vendita • compilare il libro giornale
............................................................
acconto da riscuotere
01/07
14.30
CLIENTI C/ACCONTI
acconto da riscuotere
10/07
..........
............................................................
bonifico per acconto da Gioia spa
10/07
..........
............................................................
bonifico per acconto da Gioia spa
10/07
05.01
CREDITI V/CLIENTI
fattura n. 62 su Gioia spa per acconto
10/07
..........
............................................................
IVA su fattura n. 62 su Gioia spa
10/07
..........
............................................................
fattura n. 62 su Gioia per acconto
................, ..... ................, .....
18 300, 00 ................, ..... ................, ..... ................, .....
15 000, 00
01/10
05.01
CREDITI V/CLIENTI
fattura n. 124 su Gioia spa
01/10
..........
............................................................
storno acconto
91 500, 00
01/10
..........
............................................................
IVA su fattura n. 124 su Gioia spa
................, .....
01/10
..........
............................................................
fattura n. 124 su Gioia spa
................, .....
................, .....
10/10
..........
............................................................
fattura n. 124 insoluta
10/10
05.01
CREDITI V/CLIENTI
fattura n. 124 insoluta
20/12
..........
............................................................
riscossione parziale fattura n. 124
................, .....
20/12
..........
............................................................
perdita su fattura n. 124
................, .....
20/12
05.10
CREDITI INSOLUTI
saldo fattura n. 124
10
................, ..... ................, .....
91 500, 00
L’autoconsumo
Quando l’imprenditore preleva dalla propria azienda beni da destinare al consumo personale o familiare, effettua un’operazione di autoconsumo. L’autoconsumo è assoggettato a IVA e la base imponibile è data dal valore normale dei beni prelevati, vale a dire dal prezzo formatosi sul mercato in condizioni di normale concorrenza desumibile dai listini dei fornitori e da quelli pubblicati dalle CCIAA. L’imprenditore che effettua l’autoconsumo, purché il valore dei beni prelevati sia superiore a 25,82 euro, deve emettere un’autofattura in formato elettronico. L’obbligo all’emissione della fattura per autoconsumo sorge quando vengono prelevati i beni; la fattura va annotata nel registro delle fatture emesse. Il commerciante al dettaglio, invece, deve emettere regolarmente lo scontrino fiscale e annotare il relativo importo, insieme agli altri importi della giornata, nel registro dei corrispettivi. Le fatture per autoconsumo devono essere rilevate in contabilità generale come normali fatture di vendita. Il conto Crediti v/clienti viene poi stornato al conto economico di patrimonio netto Prelevamenti extragestione, nel quale vengono rilevati i prelevamenti, sia di beni sia di denaro, effettuati dall’imprenditore per proprie esigenze personali.
CCIAA Acronimo di Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura. Enti pubblici con sede in molte Province con il compito di favorire le attività commerciali della zona di competenza. Accolgono il Registro delle imprese.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
..........
m4
01/07
u3
L’1/07 l’impresa commerciale Vito Di Santo stipula un contratto con la Gioia spa per la vendita di merci per 90 000 euro + IVA, consegna l’1/10. Il contratto prevede il versamento con bonifico bancario di un acconto di 15 000 euro, mentre il saldo verrà regolato sempre con bonifico bancario entro 10 giorni dalla consegna. Il primo bonifico viene ricevuto il 10/07 e il giorno stesso l’impresa Di Santo emette la fattura n. 62 per l’acconto. Le merci vengono consegnate l’1/10 con emissione lo stesso giorno della fattura immediata n. 124. La Gioia spa non invia il bonifico nei tempi pattuiti contrattualmente. La procedura per il recupero del credito permette all’impresa Di Santo di recuperare metà dell’importo dovuto tramite ricezione di un assegno circolare il 20/12, mentre la restante metà del credito viene stralciata in quanto inesigibile.
Le vendite e il loro regolamento
Completa gli articoli in P.D.
304
{Esempio} Prelievo per autoconsumo L’imprenditore Antonio Miceli di Vigevano, produttore di calzature, il 12/11 preleva dal proprio magazzino, per esigenze personali e della sua famiglia, un paio di scarpe da uomo e un paio di scarpe da donna. Presentiamo la fattura per autoconsumo e le relative registrazioni in P.D. sul libro giornale dell’impresa Miceli, tenendo conto che il valore normale delle scarpe da uomo è 90 euro, mentre quello delle scarpe da donna è 122 euro.
Antonio Miceli Fabbrica Artigiana di Calzature 27029 Vigevano (Pavia) Via dei Pioppi, 75 - Tel. 0382 432.775 Partita IVA 0032572183 Codice Fiscale MCLNTN45R22M109G Ufficio del Registro delle imprese di Pavia MCLNTN45R22M109G Vs. ordine del .....................
Spett.le ANTONIO MICELI Via dei Pioppi, 75 VIGEVANO (Pavia) C.F. MCLNTN45R22M109G
a mezzo ...............
Consegna con D.d.t. n. .............. del ...............
Vigevano, 12 novembre 20..
Pagamento .....................
FATTURA N. 314 AUTOFATTURA PER AUTOCONSUMO
Quantità
1 1
Descrizione Beni destinati al consumo personale e familiare dell’imprenditore: Paio di scarpe da uomo Paio di scarpe da donna
Prezzo
Importo
Aliquota IVA
90,00 122,00
90,00 122,00
22% 22%
Contributo ambientale CONAI assolto
Importo netto
212,00
IVA
46,64
Importo da pagare
258,64
Non si accettano reclami trascorsi 8 giorni dalla data di arrivo della merce
Le scritture in P.D. sono le seguenti: 12/11 05.01 CREDITI V/CLIENTI
autofattura n. 314 per autoconsumo
12/11 15.01 IVA NS/DEBITO
autofattura n. 314 per autoconsumo
12/11 20.01 MERCI C/VENDITE
autofattura n. 314 per autoconsumo
12/11 10.04 PRELEVAMENTI EXTRAGESTIONE
storno autofattura n. 314
12/11 05.01 CREDITI V/CLIENTI
storno autofattura n. 314
258, 64 46, 64 212, 00 258, 64 258, 64
lettura espressiva della sintesi
4
Si ha un reso quando il compratore restituisce al venditore una merce difettosa o non conforme all’ordinazione. Si ha un abbuono quando il venditore concede al compratore una riduzione del prezzo per diferenze qualitative e/o quantitative della merce inviata rispetto a quella ordinata.
6
Emissione di una nota di accredito o di una nota di variazione. Rettifica del ricavo in Dare e diminuzione parziale del credito verso il cliente in Avere.
rettifica del ricavo diminuzione parziale del ricavo di vendita registrata nei conti economici Resi su vendite (in caso di restituzione di merci) oppure Ribassi e abbuoni passivi (in caso di concessione di abbuoni)
Per il trasporto sono applicate le seguenti clausole: • franco partenza (franco magazzino venditore), con costi e rischi a carico del compratore; • franco destino (franco magazzino compratore), con costi e rischi a carico del venditore.
u3
I costi accessori di vendita (trasporto, imballaggio, carico e scarico merce), a seconda delle condizioni contrattuali, possono gravare sul compratore oppure sul venditore.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
5
Il regolamento di una fattura di vendita può essere efettuato tramite: • denaro contante per importi inferiori a 3 000 euro; • assegni bancari o circolari; • boniico bancario o postale; • Ricevute Bancarie elettroniche (Ri.Ba.); • cambiali.
Sintesi
La contabilizzazione delle operazioni di vendita viene efettuata in due fasi: • l’emissione della fattura, con cui si rileva in Dare nell’aspetto inanziario il sorgere del credito verso il cliente e in Avere nell’aspetto economico il conseguimento del ricavo di vendita e nell’aspetto inanziario l’IVA a debito; • il regolamento della fattura, una permutazione finanziaria con cui si registrano in Dare l’aumento delle disponibilità liquide o il sorgere di nuovi crediti e in Avere l’estinzione del credito verso il cliente.
2
3
305
m4
1
Sintesi
306
Sintesi
7
9 10
Rispetto alla consegna della merce, la riscossione delle fatture può essere: • anticipata, quando avviene prima della consegna della merce; • immediata o per pronta cassa, quando viene efettuata contemporaneamente alla consegna della merce; • per contanti, quando avviene entro 5-10 giorni dalla consegna della merce; • diferita, quando viene efettuata successivamente alla consegna, di solito a 30-60-90 giorni dalla stessa.
8
La riscossione è anticipata quando è efettuata prima della consegna della merce. Se l’anticipo riguarda una parte del prezzo della merce viene chiamato acconto. Il venditore deve emettere fattura per la somma ricevuta in anticipo. Nel caso di acconto esso va stornato nella successiva fattura di vendita delle merci.
Un credito o una cambiale non regolarmente riscossi alla scadenza sono insoluti.
I crediti e le cambiali insoluti possono essere riscossi per intero, parzialmente oppure non riscossi. La mancata riscossione, totale o parziale, determina una perdita su crediti.
11
insoluti non pagati regolarmente alla scadenza valore normale prezzo dei beni che si forma sul mercato,
Si ha autoconsumo quando l’imprenditore preleva beni per esigenze personali o della sua famiglia. L’imprenditore deve emettere un’autofattura per il valore normale dei beni prelevati.
desumibile dai listini dei fornitori e delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura
CONOSCENZE
ABILITÀ
• Natura dei conti • Fattura • Operazioni di vendita e loro regolamento • Costi accessori di vendita • Sconti • Resi • Acconti
• Individuare la natura dei conti • Analizzare le operazioni di vendita • Compilare il libro giornale
unità
LIVELLO BASE 1 Completa il libro giornale e compila i conti di mastro. Nella seconda colonna del giornale anziché il codice del
conto inserisci la natura della variazione (F + variazione finanziaria attiva, F – variazione finanziaria passiva, E – variazione economica negativa, E + variazione economica positiva). Rispondi poi alle domande. Libro giornale in P.D. 06/12
..........
............................................................
fattura n. 54 su Universal spa
06/12
..........
............................................................
IVA su fattura n. 54 su Universal spa
................, .....
06/12
..........
MERCI C/VENDITE
fattura n. 54 su Universal spa
15 800, 00
06/12
..........
RIMBORSI COSTI DI VENDITA
fattura n. 54 su Universal spa
200, 00
................, .....
09/12
..........
RESI SU VENDITE
nota di variazione n. 19 su Universal spa
1 500, 00
09/12
..........
............................................................
IVA su nota di var. n. 19 su Universal spa
................, .....
09/12
..........
............................................................
nota di variazione n. 19 su Universal spa
10/12
..........
............................................................
a/b in conto fattura n. 54
10/12
..........
CREDITI V/CLIENTI
a/b in conto fattura n. 54
30/12
..........
............................................................
bonifico a saldo fattura. n. 54
30/12
..........
............................................................
bonifico a saldo fattura n. 54
CREDITI V/CLIENTI ................, ....
................, .....
5 000, 00 ................, ..... ................, .....
12 690, 00
ASSEGNI
................, ....
IVA NS/DEBITO
................, ....
................, ....
................, ....
................, .... ................, ....
MPS C/C
MERCI C/VENDITE
................, ....
RESI SU VENDITE
................, ....
................, ....
RIMBORSI COSTI DI VENDITA ................, ....
1. Che cosa registra il conto Rimborsi costi di vendita? 2. Che cos’è un reso? Quali obblighi contabili ha il venditore? 3. Come è stato calcolato l’importo del bonifico a saldo?
2
Completa le fatture e compila le relative registrazioni nel libro giornale dell’impresa Lucio Sebastiani. Rispondi poi alle domande. Fattura n. 210 del 20/10 dell’impresa Sebastiani su Gino Valli & F.lli snc Merci tipo XY IVA 22% Totale fattura
6 420, 00 ................, .... ................, ....
307
Verifica fine unità
fine
u3
Verifica
Fattura n. 122 del 22/10 del vettore Rugani su Sebastiani Costi di trasporto IVA 22% Totale fattura
168, 00 ................, .... ................, ....
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
TEST INTERATTIVI
m4
• test in autoveriica su unità 3 • interrogazione simulata con speakeraggio
308
Verifica
fine
unità
..........
05.01
............................................................
fattura n. 210 su Valli snc
..........
15.01
............................................................
IVA su fattura n. 210 su Valli snc
7 832, 40 ................, .....
..........
20.01
............................................................
fattura n. 210 su Valli snc
22/10
31.01
COSTI DI TRASPORTO
fattura n. 122 da Rugani
................, .....
................, .....
22/10
..........
............................................................
IVA su fattura n. 122 da Rugani
................, .....
22/10
..........
............................................................
fattura n. 122 da Rugani
204, 96
1. Quale clausola è stata applicata nella vendita? 2. Quale natura hanno i conti Merci c/vendite e Costi di trasporto?
LIVELLO INTERMEDIO/AVANZATO 3
Indica la risposta corretta (alcuni quesiti possono avere più risposte esatte). a.
Lo scontrino fiscale:
1. viene emesso dai commercianti all’ingrosso 2. indica il prezzo della merce comprensivo di IVA 3. deve essere emesso solo in caso di pagamento del corrispettivo 4. contiene il numero di partita IVA dell’impresa venditrice
b. Il conto Resi su vendite è un conto: 1. patrimoniale 2. economico acceso a un ricavo 3. economico acceso a un costo 4. economico che rettifica un ricavo
4
c.
L’acconto ricevuto per una vendita di merci:
1. va fatturato non esponendo l’IVA 2. va fatturato esponendo l’IVA 3. nella successiva fattura di vendita va sottratto prima del calcolo dell’IVA
4. nella successiva fattura di vendita va sottratto dopo il calcolo dell’IVA
d. Lo sconto condizionato: 1. viene sempre sottratto nella fattura di vendita 2. viene calcolato al momento del pagamento 3. è uno sconto commerciale 4. viene sempre calcolato in proporzione al tempo e. Il conto Perdite su crediti è un conto: 1. finanziario acceso a un debito 2. finanziario acceso a un credito 3. economico acceso a un costo sospeso 4. economico acceso a un costo d’esercizio f.
Il valore normale di una merce:
1. è il costo di acquisto della merce 2. è dato dal costo di acquisto della merce più le spese accessorie di diretta imputazione 3. è il prezzo di mercato della merce in condizioni di normale concorrenza 4. è il prezzo di mercato della merce in periodi di elevata domanda
Esegui l’esercizio programmato sulle vendite. Il 17/03 l’impresa Sabrina Cantoni emette fattura n. 42 sulla Giorgio Strada & C. snc per la vendita di merci per 14 300 euro + IVA, trasporto franco partenza con costi per 200 euro addebitati forfetariamente in fattura, imballaggio fatturato a 80 euro, regolamento entro 10 giorni data fattura con sconto 5% o a due mesi tramite Ri.Ba. senza interessi. Il 22/03 perviene il bonifico bancario della Giorgio Strada & C. snc che ha optato per il pagamento per contanti. L’importo del bonifico accreditato dal Credito Valtellinese è al netto dello sconto condizionato. Lo stesso giorno l’impresa Cantoni emette nota di accredito n. 8 con rettifica dell’IVA. Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale dell’impresa Cantoni. Libro giornale dell’impresa Cantoni Nella seconda colonna, al posto dei codici dei conti, indica la natura della variazione: finanziaria attiva (F+), finanziaria passiva (F–), economica negativa (E–), economica positiva (E+). .......
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fattura n. 42 su Strada snc
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17/03
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F–
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14 300, 00 ................., ..... ................., ..... ................., .....
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ONERI FINANZIARI DIVERSI
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160, 38
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F+
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nota variazione n. 8
Calcolo dello sconto: euro (…………… × 5%) = euro 889,38 sconto condizionato
16 898, 22
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Fattura n. 121 del 6/07 35 cucine mod. AZ Costi di trasporto forfetari
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IVA 22% Totale fattura 06/07 .......... 06/07 .......... 06/07 .......... 06/07 21.40
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RIMBORSI COSTI DI VENDITA
fatt. n. 121 su Garimberti & F.lli snc fatt. n. 121 su Garimberti & F.lli snc fatt. n. 121 su Garimberti & F.lli snc fatt. n. 121 su Garimberti & F.lli snc
................., ..... ................., ..... ................., ..... ................., .....
Fattura n. 122 del 10/07
b.
Per acconto ricevuto in data odierna relativo a fornitura di televisori LCD IVA 22% Totale fattura 10/07
05.31
CREDITI PER ACCONTI DA CLIENTI
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10/07 10/07 10/07 10/07 10/07
08.21
ASSEGNI
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........................................................
05.31
CREDITI PER ACCONTI DA CLIENTI
........................................................ ........................................................
acconto da riscuotere acconto da riscuotere acconto in c/merci da Bacci acconto in c/merci da Bacci fatt. n. 122 per acconto su Bacci fatt. n. 122 per acconto su Bacci fatt. n. 122 per acconto su Bacci
................., .....
660, 00 ................., ..... ................., ..... ................., ..... ................., ..... ................., ..... ................., ..... ................., ..... ................., .....
Fattura n. 123 del 12/07
c. 15 notebook K300 IVA 22%
................., ..... ................., .....
Interessi di dilazione 6% (esenti art. 10 DPR 633/1972) Totale fattura 12/07 12/07 12/07 12/07
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40.10
INTERESSI ATTIVI V/CLIENTI
fattura n. 123 su Castignani snc fattura n. 123 su Castignani snc fattura n. 123 su Castignani snc fattura n. 123 su Castignani snc
................., ..... ................., ..... ................., ..... ................., ..... ................., ..... ................., ..... ................., .....
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
a.
u3
Compila, inserendo gli importi al posto dei puntini, le parti tabellari delle fatture e il giornale in P.D. della SAME srl. Inserisci a scelta gli eventuali dati mancanti. La SAME srl esercita attività di commercio all’ingrosso di elettrodomestici ed è assoggettata al regime di contabilità ordinaria. Nel corso del mese di luglio ha emesso le seguenti fatture: a. in data 6/07 la fattura n. 121 sulla Lucio Garimberti & F.lli snc per la vendita di 35 cucine da appartamento mod. AZ a 300 euro l’una. Costi di trasporto addebitati forfetariamente per 120 euro, IVA ordinaria; b. in data 10/07 la fattura n. 122 sull’imprenditore Nazzareno Bacci relativa a un acconto versato dal cliente in giornata tramite un assegno bancario di 3 660 euro. Tale acconto si riferisce a una fornitura di televisori LCD da effettuare entro dieci giorni; c. in data 12/07 la fattura n. 123 sull’impresa Mario Castignani & C. snc relativa alla fornitura di 15 notebook K300 al prezzo di 280 euro l’uno + IVA, pagamento mediante Ri.Ba. a 60 giorni data fattura con interessi di dilazione al 6% addebitati nella stessa fattura; d. in data 20/07 la fattura n. 124 sull’imprenditore Valentino Simonelli per la vendita di 10 frigoriferi mod. Y a 400 euro l’uno + IVA. Per conto del cliente, in data 13/07, giorno di spedizione della merce, sono stati pagati in contanti costi di trasporto per 160 euro + IVA al corriere Buratta; e. in data 23/07 la nota di variazione n. 10 in quanto la Lucio Garimberti & F.lli snc ha restituito n. 3 cucine perché difettose; f. in data 28/07 la fattura n. 125 di cui all’acconto ricevuto in data 10/07. Sono fatturati 21 televisori LCD a 410 euro l’uno.
m4
5
Verifica fine unità
309
310
Verifica
fine
unità Fattura n. 124 del 20/07
d. 10 frigoriferi mod. Y IVA 22%
................., ..... ................., ..... ................., .....
Costi documentati di trasporto (esclusi art. 15 DPR 633/1972) Totale fattura 13/07 13/07 20/07 20/07 20/07 20/07
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195, 20 ................., .....
pagati costi per c/Simonelli pagati costi per c/Simonelli
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................................................. ................................................. ................................................. .................................................
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................., ..... ................., ..... ................., ..... ................., .....
Nota di variazione n. 10 del 23/07
e.
Riferimento ns. fattura n. 121 del 6/07 Per n. 3 cucine mod. AZ restituiteci in data odierna in quanto difettose IVA 22% Totale nota di variazione
23/07 23/07 23/07
20.10
RESI SU VENDITE
nota variazione n. 10 su Garimberti snc
............ ............
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198, 00 ................., .....
................., ..... ................., ..... ................., .....
Fattura n. 125 del 28/07
f. 21 televisori LCD – acconto come da fattura n. 122
................., ..... ................., .....
IVA 22% Totale fattura
................., .....
5 610, 00
31/07 31/07 31/07 31/07
6
................., .....
............
.................................................
14.30
CLIENTI C/ACCONTI
fattura n. 125 su impresa Bacci fattura n. 125 su impresa Bacci
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................................................. .................................................
……………………………........……........ ……………………………........……........
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Completa gli articoli in P.D. Nella seconda colonna del giornale, anziché il codice del conto, inserisci la natura della variazione (F+ variazione finanziaria attiva, F– variazione finanziaria passiva, E – variazione economica negativa, E+ variazione economica positiva). Il 22/04 l’impresa Giovanni Paci emette fattura n. 42 sulla Sa.Pa. spa per vendita di merci per 12 800 euro + IVA, trasporto addebitato forfetariamente 150 euro, regolamento mediante Ri.Ba. al 30/06. Alla scadenza la Sa.Pa. spa non è in grado di pagare la fattura, che risulta insoluta. Il 20/10 la società offre di versare tramite bonifico bancario 10 000 euro a totale estinzione del debito. L’impresa Paci accetta e dopo due giorni riceve il bonifico per la somma pattuita. Libro giornale dell’impresa Paci ......... ............ ................................................................ ......... ............ ................................................................ ......... ............ ................................................................ ......... ............ RIMBORSI COSTI DI VENDITA ......... ............ ................................................................ ......... ............ ................................................................ ......... ............ ................................................................ ......... ............ ................................................................ ......... ............ CREDITI INSOLUTI
fattura n. 42 su Sa.Pa. spa fattura n. 42 su Sa.Pa. spa fattura n. 42 su Sa.Pa. spa fattura n. 42 su Sa.Pa. spa fattura n. 42 insoluta fattura n. 42 insoluta riscossione parziale fattura n. 42 perdita su fattura n. 42 saldo fattura n. 42
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15 799, 00 ................., ..... ................., ..... ................., ..... ................., .....
ESERCIZI FINALI GRUPPO 12
unità
4
I componenti di reddito della gestione corrente derivano da operazioni che si ripetono regolarmente nel tempo e riguardano il normale svolgimento dell’attività aziendale.
La gestione corrente comprende:
•
le operazioni della gestione caratteristica, riguardanti l’attività tipica dell’impresa, formata da tutte le operazioni che la caratterizzano e la rendono riconoscibile all’esterno (per esempio, produzione di auto per un’impresa automobilistica);
• •
le operazioni della gestione accessoria; le operazioni della gestione finanziaria, che interessano l’impiego di risorse finanziarie in avanzo oppure la remunerazione del capitale di debito. Generano, rispettivamente, interessi attivi, proventi da partecipazioni e interessi passivi.
Proventi da partecipazioni Introiti che derivano dal possesso di azioni o quote del capitale di una società. Ne sono un esempio i dividendi, che costituiscono la quota parte di utile di una società per azioni assegnata agli azionisti.
Locazione: affitto. Alienazione: vendita, cessione.
gestione caratteristica
GESTIONE CORRENTE
gestione accessoria
gestione finanziaria
Generano componenti della gestione accessoria le operazioni che, pur rientrando nella gestione corrente, non appartengono né alla gestione caratteristica, né a quella finanziaria. Sono esempi di componenti di reddito della gestione accessoria:
• • •
Gestione accessoria
i proventi e gli oneri riguardanti la gestione di fabbricati non strumentali concessi in locazione; gli utili (plusvalenze) e le perdite (minusvalenze) derivanti dall’alienazione di beni strumentali in occasione di operazioni di sostituzione o di rinnovo programmate oppure dalla vendita di fabbricati non strumentali; i proventi (sopravvenienze e insussistenze attive) e gli oneri (sopravvenienze e insussistenze passive) collegati a variazioni nelle attività e passività per cause indipendenti dalla volontà dell’imprenditore o per il verificarsi di eventi non previsti ma comunque collegati alla gestione corrente dell’impresa (multe, differenze negative di cassa per errori nel maneggio del denaro, risarcimenti di danni).
Programmate Predeterminate, in quanto riguardano la sostituzione o il rinnovo di beni strumentali per senescenza e/o obsolescenza.
u4
I componenti del reddito d’esercizio possono essere distinti in costi e ricavi della gestione corrente e della gestione non corrente.
m4
01 Le aree della gestione aziendale
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
Le operazioni della gestione accessoria e della gestione non corrente
Le operazioni della gestione accessoria e della gestione non corrente
311
312
{Esempio} Locazione di fabbricati non strumentali In data 1/04 la Tavullia srl stipula un contratto di locazione con l’impresa Mario Tesei riguardante un fabbricato non strumentale a uso abitativo per 5 000 euro annui esenti IVA, da riscuotere con canone trimestrale in via anticipata all’inizio di ogni trimestre mediante assegno bancario; alla firma del contratto la Tavullia srl riceve a titolo di cauzione l’importo corrispondente a 2 trimestri. Viene emessa inoltre la fattura n. 56 sull’impresa Tesei per il primo trimestre di affitto. Presentiamo le scritture in P.D. sul libro giornale della Tavullia srl. 01/04 01/04 01/04 01/04 01/04
05.02 21.01 08.21 05.02 15.19
CREDITI COMMERCIALI DIVERSI FITTI ATTIVI ASSEGNI CREDITI COMMERCIALI DIVERSI DEBITI PER CAUZIONI
fattura n. 56 su impresa Tesei per fitto fattura n. 56 su impresa Tesei per fitto riscosso fitto più cauzione riscossa fattura n. 56 ricevuta cauzione su locali affittati
1 250, 00 1 250, 00 3 750, 00 1 250, 00 2 500, 00
I componenti di reddito della gestione non corrente, sono difficilmente ripetibili nel tempo e risultano eccezionali nell’importo o nell’incidenza sul risultato economico dell’esercizio.
Costi e ricavi non correnti
Si possono considerare, a titolo esemplificativo, componenti di reddito della gestione non corrente:
•
gli utili (plusvalenze) e le perdite (minusvalenze) derivanti dall’eliminazione o dalla cessione di beni strumentali in seguito a operazioni di ristrutturazione e di riconversione dell’attività aziendale;
Cambiamento del processo produttivo per fronteggiare la concorrenza e aggiornare le tecniche di produzione. Viene attuata con l’acquisto di nuovi impianti e con la riorganizzazione del personale.
•
i proventi (sopravvenienze e insussistenze attive) e gli oneri (sopravvenienze e insussistenze passive) connessi a variazioni nelle attività e passività che risultano difficilmente ripetibili nel tempo e che sono di importo eccezionale o incidono in misura rilevante sul risultato economico (donazioni, danni derivanti da calamità naturali come alluvioni, incendi e terremoti).
Riconversione
Come vedremo nel successivo modulo sul bilancio d’esercizio, la normativa civilistica non prevede per i componenti di reddito della gestione non corrente uno specifico raggruppamento; tali ricavi e costi devono essere iscritti nella gestione della produzione, insieme ai ricavi e ai costi della gestione caratteristica e della gestione accessoria. Nel piano dei conti i componenti di reddito della gestione non corrente si rilevano negli stessi conti utilizzati per i ricavi e i costi della gestione corrente (Plusvalenze, Minusvalenze, Sopravvenienze attive, Sopravvenienze passive, Insussistenze attive e Insussistenze passive). Come si vedrà nelle classi successive, ai fini dell’analisi di bilancio si procede in via extracontabile (utilizzando le informazioni contenute nella Nota integrativa) a separare il risultato economico della gestione caratteristica e della gestione accessoria da quello della gestione non corrente.
Ristrutturazione
Cambiamento nei beni prodotti o nei servizi offerti allo scopo di inserirsi in nuovi mercati. Viene attuata con l’acquisto di nuovi impianti o la trasformazione di quelli esistenti.
Donazione Contratto con il quale una parte, proprietaria di un bene, lo trasferisce a titolo gratuito a un’altra parte.
Extracontabile Che non impiega metodi e tecniche contabili.
Nota integrativa Parte del bilancio d’esercizio che fornisce una serie di informazioni aggiuntive per meglio comprendere lo Stato patrimoniale e il Conto economico.
02 L’alienazione di beni strumentali I beni strumentali (fabbricati, impianti, macchinari, attrezzature, automezzi ecc.) sono fattori produttivi a utilità ripetuta che partecipano al processo produttivo per più esercizi. Il loro costo originario (storico) è un costo pluriennale che deve essere ripartito per tutti gli anni di vita utile del bene. La parte di costo pluriennale che viene attribuita a ciascun esercizio e che rappresenta la quota
313 di consumo annuo del bene è detta quota di ammortamento. Le quote di ammortamento determinate ogni anno vengono rilevate in un apposito conto economico di rettifica del costo originario denominato Fondo ammortamento. Le vendite di beni strumentali sono operazioni di disinvestimento estranee alla gestione caratteristica, che possono essere considerate:
•
operazioni della gestione non corrente, quando l’alienazione si accompagna a operazioni di ristrutturazione o di riconversione della produzione o di cessione di rami aziendali.
valore di cessione
plusvalenza
>
valore di cessione
minusvalenza
COSTO STORICO
FONDO
– AMMORTAMENTO =
Rilevazioni contabili
VALORE CONTABILE
Le plusvalenze e le minusvalenze, a seconda dell’evento che le determina, posono scaturire dalla gestione corrente (accessoria) o dalla gestione non corrente.
{Esempio} 1 Calcolo di una plusvalenza derivante da un’operazione della gestone corrente Un automezzo, acquistato per 11 650 euro e successivamente ammortizzato per 10 400 euro, viene venduto per 1 500 euro. Calcoliamo la plusvalenza realizzata. L’operazione rientra nella gestione corrente (gestione accessoria), che prevede la periodica sostituzione degli automezzi. Determiniamo dapprima il valore contabile dell’automezzo venduto. Costo originario dell’automezzo Fondo ammortamento Valore contabile dell’automezzo
euro – euro euro
11 650 10 400 1 250
Invece di considerare come costo di competenza dell’anno il valore contabile residuo dell’automezzo, pari a 1 250 euro, e come ricavo di competenza dell’anno l’importo realizzato con la vendita pari a 1 500 euro, si fa partecipare al reddito la differenza tra i due valori. Ricavo realizzato con la vendita Valore contabile dell’automezzo Plusvalenza
euro – euro euro
1 500 1 250 250
m4
Contabilmente, i costi di acquisto e i ricavi di vendita delle merci costituiscono distinti componenti positivi e negativi di reddito registrati nei conti Merci c/acquisti e Merci c/vendite. Per i beni strumentali, invece, si considera componente di reddito solo la differenza (plusvalenza, se positiva, minusvalenza, se negativa) tra il valore di cessione o di realizzo (ricavo) e il valore contabile del bene, determinato quest’ultimo come differenza fra il costo originario (storico) e il relativo fondo ammortamento.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
valore contabile
plusvalenza
prezzo di vendita < valore contabile
minusvalenza
Le plusvalenze e le minusvalenze sono componenti di reddito della: • gestione accessoria, se la vendita del bene strumentale avviene al termine della vita utile dello stesso; • gestione non corrente, se derivano dall’eliminazione o dalla cessione di beni strumentali in seguito a operazioni di ristrutturazione e di riconversione dell’attività aziendale.
6
Le sopravvenienze e le insussistenze sono componenti di reddito che derivano da eventi fortuiti e inattesi, estranei alla gestione caratteristica dell’impresa. Possono essere: • attive, se consistono in aumenti di attività (sopravvenienze) oppure diminuzioni di passività (insussistenze); • passive, se consistono in aumenti di passività (sopravvenienze) oppure diminuzioni di attività (insussistenze).
incidenza far sentire il proprio peso su qualcosa, in questo caso sul reddito d’esercizio dell’impresa beni strumentali beni a utilità pluriennale che formano la struttura produttiva dell’impresa, utilizzati per produrre altri beni valore contabile è dato dalla diferenza tra il costo storico (originario) del bene strumentale e il fondo ammortamento vita utile anni per i quali il bene strumentale si inserisce proicuamente nell’attività dell’impresa, concorrendo alla
produzione di beni che, venduti, determinano il conseguimento di proitti ristrutturazione cambiamento del processo produttivo dovuto a esigenze di mercato che determina la cessione dei vecchi beni strumentali e l’acquisto di nuovi riconversione cambiamento dei beni prodotti/servizi oferti dovuto a esigenze di mercato che determina la cessione dei vecchi beni strumentali e l’acquisto di nuovi fortuiti casuali
TEST INTERATTIVI
Verifica
fine
unità
CONOSCENZE
ABILITÀ
• Operazioni delle gestioni accessoria e non corrente • Cessione e permuta di un bene strumentale • Sopravvenienze
• Analizzare le operazioni delle gestioni accessoria e non corrente • Compilare il libro giornale e i conti di mastro
LIVELLO BASE 1
Classifica i conti secondo il sistema del patrimonio e del risultato economico e indica se i saldi affluiscono alla situazione patrimoniale (SP) o alla situazione economica (SE). Conti
Finanziari
Economici
SP
SE
Crediti commerciali diversi Plusvalenze Fondo ammortamento automezzi Insussistenze attive
u4
Automezzi
323
Verifica fine unità
• test in autoveriica su unità 4 • interrogazione simulata con speakeraggio
Debiti v/fornitori Sopravvenienze passive Minusvalenze Sopravvenienze attive
Inserisci i valori mancanti nel seguente prospetto relativo a diverse ipotesi di vendita di beni strumentali.
Beni Fabbricati Impianti Mobili e arredi Macchinari
3
Costo originario
Fondo amm.
Valore contabile
Crediti comm.li diversi
IVA a debito
400 000
280 000
...................
244 000
44 000
Ricavo di vendita
Plusvalenza Minusvalenza
...................
...................
5 000
70 000
...................
35 000
...................
8 800
...................
...................
60 000
10 000
9 760
...................
...................
120 000
...................
48 000
...................
...................
50 000
2 000 ...................
Considera la seguente fattura di vendita di un bene strumentale e, sapendo che la plusvalenza realizzata è stata di 4 500 euro, individua, tra quelli elencati, qual era il valore contabile del bene. Fattura n. 84
Mobili d’ufficio
euro
23 500, 00
IVA 22%
euro
5 170, 00
Totale fattura
euro
28 670, 00
1. valore contabile 19 000,00 euro 2. valore contabile 23 700,00 euro 3. valore contabile 4 500,00 euro 4. valore contabile 28 200,00 euro
m4
2
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
Insussistenze passive
324
Verifica
fine
unità
LIVELLO INTERMEDIO/AVANZATO 4 Indica la risposta corretta
(alcuni quesiti possono avere più risposte esatte).
a.
Sono componenti della gestione accessoria:
1. i fitti pagati su immobili strumentali 2. le minusvalenze derivanti dalla cessione di beni strumentali per ristrutturazione aziendale 3. i costi per acquisto di materie prime 4. i costi per ammanchi di cassa
b. Nel caso di permuta di un bene strumentale: 1. viene fatturata soltanto l’operazione di acquisto 2. viene fatturata soltanto l’operazione di vendita 3. vengono fatturati sia l’acquisto sia la vendita 4. non vengono fatturati né l’acquisto né la vendita c.
Le minusvalenze o le plusvalenze derivanti dall’alienazione di un fabbricato non strumentale sono componenti reddituali della gestione:
1. non corrente 2. caratteristica
una plusvalenza quando:
5
e. Nella registrazione contabile della minusvalenza
derivante dalla cessione di un automezzo, si ha come contropartita:
1. 2. 3. 4.
f.
Le plusvalenze e le minusvalenze scaturiscono dalla gestione corrente quando sono determinate da:
1. alienazioni di beni non strumentali facenti parte del patrimonio accessorio 2. alienazioni di beni strumentali effettuate in occasione di ristrutturazioni aziendali 3. alienazioni di beni strumentali effettuate in occasione di riconversioni aziendali 4. operazioni di ricambio fisiologico di beni strumentali, normalmente preventivate, che si ripetono con carattere di continuità
3. accessoria 4. finanziaria
d. La cessione di un bene strumentale determina 1. il valore contabile è maggiore del ricavo realizzato con l’alienazione 2. il ricavo è maggiore del fondo ammortamento
3. il ricavo è maggiore del valore contabile 4. il valore contabile e il ricavo sono uguali
in Dare il conto Fondo ammortamento automezzi in Avere il conto Automezzi in Dare il conto Crediti commerciali diversi in Avere il conto IVA ns/debito
g. Sono sopravvenienze passive: Remissione: condono.
1. 2. 3. 4.
il risarcimento assicurativo per un sinistro subìto le remissioni straordinarie di debiti il rimborso per imposte non dovute le multe per infrazioni al codice stradale
Compila, seguendo la traccia, gli articoli in P.D. che si desumono dal testo sotto riportato. All’inizio dell’esercizio l’impresa Roberto Marini presentava, tra gli altri, i seguenti conti di mastro, riferiti all’automezzo di proprietà: 02.07 AUTOMEZZI 40 000, 00
02.17 FONDO AMMORTAMENTO AUTOMEZZI 32 000, 00
Il 7/01 l’impresa Marini riceve la fattura n. 3 della concessionaria Autoshop spa ed emette la fattura n. 1, sempre sulla stessa concessionaria.
Fattura n. 3 da Autoshop spa Automezzo IVA 22% Totale fattura 07/01 .......... 07/01 ..........
euro euro euro
55 000, 00 12 100, 00 67 100, 00
Fattura n. 1 su Autoshop spa Automezzo IVA 22% Totale fattura
euro euro euro
10 000, 00 2 200, 00 12 200, 00
.................., .....
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fattura n. 3 da Autoshop spa fattura n. 3 da Autoshop spa fattura n. 3 da Autoshop spa
.......... 05.02
CREDITI COMMERCIALI DIVERSI
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.................., .....
.......... 18.20 .......... ..........
UNICREDIT C/C
............................................................
.................., .....
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.......... ..........
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............................................................
.................., ..... .................., ..... .................., ..... .................., ..... .................., .....
.................., .....
2 000, 00
ESERCIZI FINALI GRUPPO 13
unità
5
325
Le operazioni con le banche
la prestazione di servizi che le banche effettuano per conto dei clienti. In questi ultimi anni quasi tutte le imprese hanno trasferito alle banche il “servizio cassa” per regolare il pagamento o la riscossione delle fatture, il pagamento delle imposte e delle utenze (energia elettrica, telefono, gas), il pagamento delle retribuzioni ai dipendenti, il pagamento e la riscossione di cambiali ecc.;
•
la richiesta e la successiva concessione di finanziamenti, destinati ad acquisire i fattori necessari allo svolgimento dell’attività produttiva. Soprattutto nelle piccole imprese il capitale di debito è in gran parte costituito da finanziamenti bancari.
Carte di debito
Lo strumento tecnico attraverso il quale viene regolata la maggior parte dei rapporti tra imprese e banche è il conto corrente di corrispondenza. Tutte le imprese dispongono almeno di un c/c aperto presso una banca di fiducia. Il conto corrente è detto di corrispondenza perché le operazioni che vi transitano sono documentate da uno scambio di lettere o di documenti tra cliente e banca. Ogni impresa apre nella propria contabilità un conto intestato a ciascuna banca con la quale è in rapporto di conto corrente. In questo conto si annotano:
Tessere plastificate che consentono ai correntisti il prelievo di contante dagli sportelli Bancomat e il pagamento degli acquisti presso i punti vendita convenzionati (POS, Point of Sale), con addebito immediato in c/c. Per poter utilizzare la carta è necessario un PIN (Personal Identification Number).
•
Carte di credito
•
operazioni che comportano un aumento dei fondi liquidi dell’impresa, che vengono registrate in Dare. Sono tali, per esempio, i versamenti di denaro contante e di assegni bancari e circolari, le riscossioni di disposizioni elettroniche Ri.Ba. e di cambiali, i bonifici ricevuti; operazioni che comportano una diminuzione dei fondi liquidi dell’impresa, che vengono registrate in Avere. Sono tali, per esempio, i prelevamenti effettuati, il pagamento di Ri.Ba. e di cambiali, i bonifici ordinati a favore di terzi, il pagamento di imposte e utenze, i pagamenti tramite carte di debito e di credito.
Le imprese, prima di ricevere dei inanziamenti, devono ottenere un ido. Il fido bancario è l’importo massimo di credito che una banca si impegna a erogare, nelle varie forme, a un cliente che necessita di un finanziamento.
L’ammontare del fido dipende da una serie di fattori che la banca deve attentamente analizzare e che servono per valutare la solvibilità del cliente, cioè la sua capacità di rimborsare il prestito nei tempi pattuiti: consistenza del patrimonio, capacità di reddito, capacità professionali, doti morali. La maggior parte dei fidi bancari vengono concessi per cassa, in quanto utilizzati tramite il prelievo di somme di denaro che la banca mette a disposizione nel c/c del cliente, da rimborsare con scadenza breve oppure medio/lunga, a seconda del fido concesso. Quando la banca permette al cliente di prelevare importi superiori a quelli depositati, nei limiti del fido ottenuto, concede un’apertura di credito in c/c. In questo caso il c/c dell’impresa può presentare saldi passivi (eccedenza Avere), andare cioè allo scoperto. Le operazioni che movimentano il conto corrente di corrispondenza vengono riepilogate nell’estratto conto, un documento che la banca periodicamente invia o mette a disposizione del cliente.
Tessere plastificate che consentono ai correntisti il pagamento degli acquisti nei punti vendita convenzionati, con addebito in c/c nel mese successivo all’acquisto.
Fido bancario
Capacità di reddito Capacità dell’impresa di produrre utili che le consentano di rimborsare il finanziamento nei tempi pattuiti.
Anatocismo Termine tecnico che indica che il calcolo degli interessi viene effettuato non solo sul capitale ma anche sugli interessi già maturati; tali interessi vengono sommati al capitale e producono a loro volta interessi, determinando una maggiore crescita del debito.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
•
m4
Nello svolgimento della gestione, le imprese hanno la necessità di intrattenere molteplici rapporti con le banche. Questi rapporti possono riguardare:
u5
Le operazioni con le banche
01 Il conto corrente di corrispondenza
326 Calcolo e rilevazione degli interessi Esigibili: riscuotibili.
Reddito imponibile Reddito sul quale vengono calcolate le imposte.
Società di capitali Società dotate di personalità giuridica che limitano la responsabilità dei soci al capitale conferito. Sono tali le società per azioni (spa), le società in accomandita per azioni (sapa) e le società a responsabilità limitata (srl).
Società di persone Società prive di personalità giuridica con responsabilità illimitata per i soci, nel senso che il singolo socio può essere chiamato a rispondere dei debiti della società anche con il patrimonio personale nel caso in cui il capitale sociale non sia sufficiente. Sono tali le società in nome collettivo e le società in accomandita semplice.
Con periodicità annuale la banca procede alla liquidazione degli interessi. Per i correntisti gli interessi possono essere:
• •
attivi, se il c/c ha presentato saldi a loro favore; passivi, se il c/c ha presentato scoperti oppure sono stati ricevuti finanziamenti.
La banca deve assicurare, nei confronti della clientela, la stessa periodicità nel calcolo degli interessi attivi e passivi di conto corrente, comunque non inferiore a un anno; il conteggio deve essere effettuato il 31 dicembre di ciascun anno o al termine del rapporto. Gli interessi passivi non possono produrre ulteriori interessi a carico del cliente (cosiddetto divieto di anatocismo bancario) e sono esigibili da parte della banca il 1° marzo dell’anno successivo a quello in cui sono maturati, fatta eccezione nel caso di chiusura del conto, quando divengono immediatamente esigibili. Il cliente può autorizzare l’addebito degli interessi sul conto corrente nel momento in cui essi diventano esigibili. I tassi applicati dalle banche a carico dei clienti sono superiori ai tassi a favore degli stessi; la differenza è detta “forbice” e rappresenta il margine di guadagno delle banche per l’intermediazione effettuata. Sugli interessi attivi la banca opera come sostituto d’imposta applicando la ritenuta fiscale 26% che deve versare all’Amministrazione Finanziaria. Tale ritenuta può configurarsi come:
•
ritenuta a titolo d’imposta per i risparmiatori privati e gli enti non commerciali. In questo caso la ritenuta è da intendersi definitiva, in quanto il soggetto che la subisce non deve portare gli interessi percepiti in aumento del suo reddito imponibile ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito;
•
ritenuta a titolo d’acconto per le società di capitali, di persone e per le imprese individuali. In questo caso gli interessi percepiti entrano a far parte del reddito imponibile, ma la ritenuta subita è portata in detrazione dell’imposta sul reddito da versare all’Amministrazione Finanziaria.
{Esempio} 1 Rilevazione di interessi passivi L’impresa Marzio Di Lello dispone di un conto corrente di corrispondenza presso CREDEM Banca sul quale utilizza un’apertura di credito. L’imprenditore ha autorizzato l’addebito in c/c degli interessi maturati. Al 31/12 la banca conteggia interessi passivi per 2 075,80 euro. Presentiamo le registrazioni in P.D. Al 31/12 la banca effettua il calcolo degli interessi che verranno addebitati il 1° marzo dell’anno successivo. L’impresa contabilizza gli interessi nel conto finanziario acceso a un debito Banche c/interessi maturati, registrando in contropartita il relativo costo. Interessi passivi bancari: Banche c/interessi maturati:
variazione economica negativa variazione finanziaria passiva
31/12 41.02 INTERESSI PASSIVI BANCARI 31/12 13.24 BANCHE C/INTERESSI MATURATI
Dare
interessi annuali interessi annuali
2 075,80 Avere
2 075,80
2 075, 80 2 075, 80
L’1/03 dell’anno successivo, data di esigibilità degli interessi, la banca, alla quale il cliente ha concesso l’autorizzazione, effettua l’addebito in c/c. 01/03 13.24 BANCHE C/INTERESSI MATURATI 01/03 18.20 CREDEM BANCA C/C
addebito interessi esercizio n1 addebito interessi esercizio n1
2 075, 80 2 075, 80
{Esempio} 2 Rilevazione di interessi attivi L’impresa Sebastiano Rosati ha un conto corrente di corrispondenza con UniCredit. Al 31/12 sono maturati interessi a favore dell’impresa per 260,54 euro. Presentiamo la registrazione in P.D.
327 Sugli interessi che maturano a favore del cliente la banca applica la ritenuta fiscale 26%. La ritenuta viene rilevata nel conto economico di patrimonio netto Titolare c/ritenute subite se è relativa all’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche), tributo che grava sull’imprenditore e quindi non costituisce un costo a carico dell’impresa. Il titolare provvederà, in sede di dichiarazione annuale dei redditi, a portare la ritenuta fiscale subita in diminuzione dell’IRPEF calcolata sul suo reddito complessivo. 192,80 67,74
competenze trimestrali ritenuta su interessi competenze trimestrali
260,54
192, 80 67, 74 260, 54
Conti correnti online
u5
La diffusione di Internet ha permesso lo sviluppo dei conti correnti online. Un conto online è un c/c di corrispondenza che viene aperto e movimentato esclusivamente tramite Internet; il cliente, impresa o privato, può accedervi utilizzando una password ricevuta dalla banca, che, per evitare intromissioni indebite, può essere modificata periodicamente. Per ulteriore sicurezza, nei c/c online di ultima generazione, il cliente, oltre alla password, dispone di un token, un dispositivo elettronico che genera un codice diverso per ogni accesso. I vantaggi per il cliente risiedono nei minori costi di gestione e nella maggiore remunerazione accordata dalla banca sulle somme depositate; inoltre, effettuando direttamente le operazioni dalla propria azienda o dalla propria abitazione, si evitano le code allo sportello.
Avere
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Natura dei conti • c/c di corrispondenza • interessi attivi e passivi
Individuare la natura dei conti • analizzare le operazioni con le banche • compilare il libro giornale
Presenta gli articoli in P.D., inserendo nella seconda colonna del giornale la natura della variazione (F + variazione finanziaria attiva, F – variazione finanziaria passiva, E – variazione economica negativa, E + variazione economica positiva). Il 10/03 l’impresa Manuela Giaccherini ha ottenuto dalla Banca Monte dei Paschi di Siena un fido utilizzabile con apertura di credito in conto corrente per 40 000 euro. L’impresa, nel corso dell’anno, utilizza l’apertura di credito e al 31/12 maturano interessi a suo carico per 1 220 euro e interessi a suo favore per 25 euro. La cliente ha concesso l’autorizzazione per l’addebito degli interessi in conto corrente. 31/12 ......... ......... F–
............................................................
BANCHE C/INTERESSI MATURATI
.........
.........
............................................................
.........
.........
TITOLARE C/RITENUTE SUBITE
.........
.........
............................................................
......... F+ 01/03 .........
............................................................
BANCA MPS C/C
interessi maturati sul c/c interessi a debito interessi annuali netti ritenuta fiscale 26% interessi annuali lordi storno interessi a debito storno interessi a debito
02 I servizi di pagamento Tra le operazioni che movimentano il c/c di corrispondenza molta importanza assumono le operazioni di servizi. I servizi più frequentemente forniti dalle banche sono quelli che riguardano i pagamenti e le riscossioni.
1 220, 00 ................., ..... ................., ..... ................., .....
25, 00 1 220, 00 ................., .....
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
31/12 18.20 UNICREDIT C/C 31/12 10.05 TITOLARE C/RITENUTE SUBITE 31/12 40.15 INTERESSI ATTIVI BANCARI
Dare Dare
Le operazioni con le banche
variazione finanziaria attiva variazione economica negativa variazione economica positiva
m4
UniCredit c/c: Titolare c/ritenute subite: Interessi attivi bancari:
328 Codice IBAN
Procedure elettroniche Piazza Luogo nel quale il debitore opera abitualmente.
Mandato Contratto con il quale il cliente conferisce alla banca il compito di effettuare il pagamento. Il mandato è implicito nel contratto di c/c, nel senso che la banca è tenuta a eseguire le disposizioni del cliente.
SEPA Acronimo di Single Euro Payments Area, che identifica l’area dei pagamenti diretti in euro.
Domicilio Luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi (art. 43 c.c.).
Con i servizi di pagamento la banca effettua dei pagamenti per conto dell’impresa: fatture, bollette telefoniche, del gas, dell’acqua, dell’energia elettrica, deleghe di versamento delle imposte. I regolamenti avvengono di solito utilizzando procedure elettroniche, ma le imprese possono richiedere anche il rilascio di assegni circolari da trasmettere ai creditori. Le procedure elettroniche comunemente utilizzate per i pagamenti sono: 1. il bonifico bancario, tramite il quale il cliente dà ordine alla banca di effettuare un trasferimento di disponibilità liquide dal suo c/c al c/c del creditore, aperto presso la stessa banca, un’altra banca o Poste Italiane spa. In pratica, la banca che ha ricevuto l’ordine di eseguire il bonifico effettua le seguenti scritture: • addebito del c/c intestato al cliente che ha impartito l’ordine di bonifico e contemporaneo addebito di una commissione; • accredito del c/c intestato alla banca corrispondente (una propria filiale o un’altra banca) oppure a Poste Italiane spa presso la quale il beneficiario è titolare di un c/c. Il bonifico, di solito, viene effettuato per pagamenti non ricorrenti, quali per esempio le fatture, spesso richieste in riscossione dal creditore su supporto elettronico (Ri.Ba.). La comodità deriva dal fatto che il debitore può effettuare il pagamento senza spostarsi dalla sua piazza, dando alla banca mandato di trasferire i fondi necessari al regolamento; 2. la procedura S.D.D. (SEPA Direct Debit), chiamata anche A.D.U.E. (Addebito Diretto Unico Europeo), utilizzata per i pagamenti ricorrenti e con scadenza predeterminata, come per esempio affitti e bollette energetiche. Colui che deve effettuare il pagamento rilascia al creditore (privato o impresa, di solito fornitrice di servizi di pubblica utilità) un’autorizzazione permanente di addebito in conto per richiesta di incasso firmata e la banca, alle varie scadenze, addebita in automatico il conto del proprio cliente, accreditando il conto del beneficiario; 3. la procedura M.AV. (Pagamento Mediante Avviso), che consente di inviare al domicilio del debitore un bollettino di versamento tramite il quale effettuare il pagamento presso una qualsiasi dipendenza bancaria o presso Poste Italiane spa.
{Esempio} 1 Bonifico bancario Luigi Tognin di Ancona ha ricevuto dalla Luxor spa, titolare di un rapporto di c/c presso la dipendenza di Pavia di Intesa Sanpaolo, la fattura n. 177 del 7/02 di 4 318,80 euro. Il 28/02 Tognin rilascia a UBI Banca un ordine di bonifico, che viene eseguito in giornata. Il giorno successivo Tognin riceve dalla banca la comunicazione dell’avvenuto addebito del conto corrente, a esecuzione dell’ordine impartito. La banca addebita 3 euro per commissioni. Presentiamo l’ordine di bonifico dell’impresa Tognin e la relativa registrazione in P.D. L’ordine di bonifico viene impartito su apposito modulo fornito dalla banca e deve riportare il codice IBAN (International Bank Account Number), un codice alfanumerico di 27 cifre che contiene gli elementi identificativi del conto del beneficiario e della sua banca, oltre ai necessari codici di controllo. Codice alfanumerico Codice formato da lettere e numeri.
Richiesta di bonifico
329 Funzionamento del bonifico bancario UBI Banca
Impresa Tognin
4 318,80
4 318,80
Intesa Sanpaolo
Luxor spa Intesa Sanpaolo c/c 4 318,80
Intesa Sanpaolo c/c
Luxor c/c 4 318,80
UBI Banca c/c 4 318,80
Bonifico per via telematica
Ciascun soggetto tiene il c/c intestato alla controparte. L’impresa Tognin tiene il c/c intestato a UBI Banca, mentre UBI Banca tiene il c/c intestato all’impresa Tognin. UBI Banca e Intesa Sanpaolo sono in rapporto di c/c. In esecuzione dell’ordine di bonifico dell’impresa Tognin, UBI Banca addebita il c/c del cliente e accredita il c/c di Intesa Sanpaolo, specificando che la somma dovrà essere riconosciuta alla Luxor spa. Intesa Sanpaolo, al ricevimento del bonifico inviato per via telematica, addebita il c/c con UBI Banca e accredita il c/c della Luxor spa, sua cliente. Le registrazioni contabili effettuate da Tognin sono le seguenti: 01/03 01/03 01/03 01/03
14.01 18.20 31.14 18.20
DEBITI V/FORNITORI UBI BANCA C/C COMMISSIONI BANCARIE UBI BANCA C/C
bonifico fattura n. 177 Luxor spa bonifico fattura n. 177 Luxor spa commissioni su bonifico commissioni su bonifico
4 318, 80 4 318, 80 3, 00 3, 00
Le operazioni con le banche
4 318,80 3,00
Tognin c/c
u5
UBI Banca c/c
Procedura S.D.D. L’impresa Giovanni Testi ha presso BPER Banca un’autorizzazione permanente di addebito in conto per il pagamento delle utenze elettriche bimestrali. Il 12/05 la banca addebita la fattura ENEL n. 190656, relativa a fornitura di energia elettrica per il bimestre marzo/aprile di 1 340 euro + IVA 10%. Compiliamo le scritture in P.D. sul giornale dell’impresa Testi. Per il cliente l’addebito S.D.D., di solito, non comporta il pagamento di commissioni. L’impresa Testi registra prima la bolletta e successivamente il regolamento mediante c/c bancario. 12/05 12/05 12/05 12/05 12/05
31.02 06.01 14.01 14.01 18.20
COSTI PER ENERGIA IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI DEBITI V/FORNITORI BPER BANCA C/C
bolletta n. 190656 da ENEL bolletta n. 190656 da ENEL bolletta n. 190656 da ENEL saldo bolletta n. 190656 ENEL saldo bolletta n. 190656 ENEL
1 340, 00 134, 00 1 474, 00 1 474, 00 1 474, 00
{Esempio} 3
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
{Esempio} 2
Il 14/09 l’impresa Cesare Villa deve pagare alla Marco Soldini & C. snc la fattura n. 144 di 14 823 euro. A tale scopo l’impresa richiede alla Banca Nazionale del Lavoro il rilascio di un assegno circolare contro addebito del conto corrente. L’assegno viene rilasciato il 15/09; lo stesso giorno l’impresa Villa lo invia alla Soldini snc. Presentiamo le scritture in P.D.
m4
Rilascio di assegni circolari
330 Il rilascio dell’assegno circolare si rileva nel Dare del conto finanziario Assegni, appartenente al raggruppamento delle disponibilità liquide. L’importo si storna al momento dell’invio dell’assegno al fornitore. 15/09 15/09 15/09 15/09
08.21 18.20 14.01 08.21
ASSEGNI BNL C/C DEBITI V/FORNITORI ASSEGNI
Pagamento cambiali Domiciliate Domiciliare significa indicare il luogo in cui avverrà il pagamento.
richiesto a/c richiesto a/c saldo fattura n. 144 saldo fattura n. 144
14 823, 00 14 823, 00 14 823, 00 14 823, 00
I servizi di pagamento possono riguardare anche il pagamento di cambiali in scadenza, domiciliate presso la banca dove l’impresa ha il c/c. In questo caso vengono rilevate la variazione finanziaria passiva corrispondente alla diminuzione dei fondi disponibili nel conto corrente bancario e la variazione finanziaria attiva corrispondente all’estinzione della cambiale passiva (tratta accettata o pagherò).
{Esempio} 4 Pagamento di cambiali L’impresa Roberto D’Amico autorizza il Banco di Desio e della Brianza a addebitare il proprio c/c per estinguere una tratta emessa dalla Ming spa di 10 000 euro scadente il 30/11. Compiliamo le scritture in P.D. sul giornale dell’impresa D’Amico. 30/11 14.03 CAMBIALI PASSIVE 30/11 18.20 BANCO DESIO E BRIANZA C/C
estinta tratta in scadenza estinta tratta in scadenza
10 000, 00 10 000, 00
03 I servizi di riscossione Filiali Sezioni distaccate della banca che operano alle dipendenze della sede principale.
Banche corrispondenti Banche con le quali la banca che deve procedere alla riscossione degli effetti intrattiene rapporti di conto corrente.
Documenti di quietanza Documenti che fanno prova di un avvenuto pagamento.
Banca domiciliataria Banca designata per il pagamento. Funge: viene utilizzato come.
I servizi di riscossione forniti dalla banca per conto dell’impresa riguardano principalmente le disposizioni elettroniche Ri.Ba. e le cambiali presentate alla condizione “al dopo incasso”. Con questa clausola la banca riceve dal cliente il mandato di incassare a scadenza gli effetti commerciali, rendendone disponibile la somma in c/c solo dopo aver riscosso l’importo. Ricorrono a questa operazione le imprese che non hanno immediate esigenze di liquidità e possono attendere la scadenza dei crediti. D’altra parte, può essere vantaggioso per le imprese conferire un mandato di riscossione alle banche che, sulle diverse piazze di pagamento, hanno proprie filiali o si servono di banche corrispondenti. Le banche, per il servizio fornito, percepiscono delle commissioni.
a) Ri.Ba. al dopo incasso Le disposizioni elettroniche Ri.Ba. sono documenti di quietanza trasferiti alle banche su supporto elettronico. La banca del creditore inoltra alle banche domiciliatarie le disposizioni Ri.Ba. da incassare. Il debitore viene avvertito della Ri.Ba. in scadenza mediante avviso inoltrato dalla banca domiciliataria. Dopo il pagamento, la banca domiciliataria invia al debitore un documento in forma di ricevuta, privo della firma dell’impresa creditrice, che funge da documento di quietanza. Il servizio di incasso elettronico di ricevute bancarie (procedura Ri.Ba.) garantisce una maggiore rapidità del servizio e la pronta informazione al creditore in caso di mancato pagamento.
331
{Esempio} 1 Non protestabili Il 18/07 l’impresa Gianmarco Zilioli trasmette a Credem Banca due disposizioni elettroniche d’incasso Ri.Ba. relative alle seguenti fatture emesse il 15/07: • fattura n. 132 per 12 700 euro + IVA sulla Roby spa scadente a 2 mesi data; • fattura n. 133 per 14 180 euro + IVA sulla Zeus spa scadente il 30/09. Il 16/09 la banca comunica la riscossione della Ri.Ba. sulla Roby spa, mentre il 10/10 la banca comunica che la Ri.Ba. sulla Zeus spa è risultata insoluta. La banca addebita commissioni d’incasso di 5 euro per ogni fattura. Il 20/11 l’impresa Zilioli riesce a incassare tramite banca soltanto metà importo della fattura n. 133, stralciando la restante parte del credito in quanto inesigibile. Presentiamo gli articoli in P.D.
Documenti per i quali non può essere levato protesto. Il protesto è l’atto di un pubblico ufficiale che attesta il mancato pagamento di un titolo di credito è dà diritto all’azione esecutiva sui beni degli obbligati di regresso. Le Ri.Ba., in quanto semplici documenti di quietanza, non sono protestabili.
Le Ri.Ba. sono documenti di quietanza e non sono protestabili. Secondo i principi contabili, il conto Crediti v/clienti viene scaricato solo al momento della riscossione o del mancato pagamento. Il credito stralciato viene registrato nel conto economico acceso ai costi di esercizio Perdite su crediti, in quanto sorto nello stesso esercizio. fattura n. 132 su Roby spa IVA su fattura n. 132 su Roby spa fattura n. 132 su Roby spa fattura n. 133 su Zeus spa IVA su fattura n. 133 su Zeus spa fattura n. 133 su Zeus spa riscossa Ri.Ba. su Roby spa riscossa Ri.Ba. su Roby spa costi incasso Ri.Ba. costi incasso Ri.Ba. Ri.Ba. su Zeus spa insoluta Ri.Ba. su Zeus spa insoluta costi incasso Ri.Ba. costi incasso Ri.Ba. riscossione parziale insoluto perdita su Ri.Ba. insoluta Ri.Ba. su Zeus spa insoluta
15 494, 00 2 794, 00 12 700, 00 17 299, 60 3 119, 60 14 180, 00 15 494, 00 15 494, 00 5, 00 5, 00 17 299, 60 17 299 60 5, 00 5, 00 8 649, 80 8 649, 80 17 299, 60
b) Cambiali al dopo incasso Quando un’impresa presenta delle cambiali a una banca per l’incasso, l’operazione viene rilevata in due tempi: 1 la presentazione delle cambiali alla banca, che determina una variazione finanziaria passiva per la diminuzione delle cambiali in portafoglio e una variazione finanziaria attiva per l’invio presso la banca incaricata dell’incasso; 2 l’accredito dell’importo degli effetti riscossi e l’addebito delle commissioni d’incasso. In caso di pagamento alla scadenza, le commissioni bancarie si rilevano nel conto economico acceso ai costi di esercizio Costi d’incasso. CAMBIALI ATTIVE
CAMBIALI ALL’INCASSO
7 800, 00
7 800, 00
1
BANCA X C/C
7 800, 00
7 800, 00
2
COSTI D’INCASSO
12, 50
u5
CREDITI V/CLIENTI IVA NS/DEBITO MERCI C/VENDITE CREDITI V/CLIENTI IVA NS/DEBITO MERCI C/VENDITE CREDEM BANCA C/C CREDITI V/CLIENTI COSTI D’INCASSO CREDEM BANCA C/C CREDITI INSOLUTI CREDITI V/CLIENTI COSTI D’INCASSO CREDEM BANCA C/C CREDEM BANCA C/C PERDITE SU CREDITI CREDITI INSOLUTI
12, 50
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
05.01 15.01 20.01 05.01 15.01 20.01 18.20 05.01 31.13 18.20 05.10 05.01 31.13 18.20 18.20 39.05 05.10
2 bis
In caso di mancato pagamento alla scadenza, le cambiali vengono fatte protestare dalla banca incaricata dell’incasso e successivamente addebitate e restituite all’impresa cliente. I costi di protesto e le comunicazioni di insoluto vengono rilevati, insieme all’importo facciale della cambiale, nel conto finanziario attivo Cambiali insolute.
Importo facciale Importo scritto sulla cambiale o sulla Ri.Ba.
m4
15/07 15/07 15/07 15/07 15/07 15/07 16/09 16/09 16/09 16/09 10/10 10/10 10/10 10/10 20/11 20/11 20/11
Le operazioni con le banche
Ri.Ba. al dopo incasso
332
{Esempio} 2 Cambiali al dopo incasso Il 12/03 l’impresa Dario Balestra presenta al dopo incasso presso Intesa Sanpaolo i seguenti effetti: • tratta di 9 455 euro su Dario Bonfante, scadente il 31/05; • pagherò di 12 993 euro emesso dalla Lucas spa, scadente il 15/06. La tratta va regolarmente a buon fine e la banca lo stesso giorno di scadenza accredita l’importo sul c/c del cliente, trattenendo 15 euro di commissioni d’incasso. Il pagherò invece risulta insoluto e la banca il 22/06 lo restituisce protestato all’impresa Balestra, addebitando costi di protesto per 120 euro e commissioni d’incasso per 15 euro. Presentiamo gli articoli in P.D. Alla presentazione, le cambiali vengono girate dal conto Cambiali attive al conto finanziario Cambiali all’incasso. I costi di protesto, dato che l’impresa Balestra cercherà di recuperarli dalla Lucas spa insieme all’importo della cambiale, non sono registrati in un conto specifico, ma vengono sommati all’importo dell’effetto insoluto. 12/03 12/03 31/05 31/05 31/05 31/05 22/06 22/06 22/06 22/06
05.07 05.05 18.20 05.07 31.13 18.20 05.11 05.07 31.13 18.20
CAMBIALI ALL’INCASSO CAMBIALI ATTIVE INTESA SANPAOLO C/C CAMBIALI ALL’INCASSO COSTI D’INCASSO INTESA SANPAOLO C/C CAMBIALI INSOLUTE CAMBIALI ALL’INCASSO COSTI D’INCASSO INTESA SANPAOLO C/C
effetti presentati all’incasso effetti presentati all’incasso cambiale incassata da Bonfante cambiale incassata da Bonfante costi incasso effetto costi incasso effetto cambiale su Lucas spa protestata cambiale su Lucas spa protestata costi incasso effetto costi incasso effetto
22 448, 00 22 448, 00 9 455, 00 9 455, 00 15, 00 15, 00 13 113, 00 13 113, 00 15, 00 15, 00
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
C/c di corrispondenza • servizi di riscossione
Analizzare le operazioni con le banche • compilare il libro giornale
Presenta gli articoli in P.D. Il 9/07 l’impresa Domenico Silvani presenta al dopo incasso presso il Banco BPM i seguenti effetti: • Ri.Ba. di 17 324 euro sulla Borini spa, scadente il 31/08; • pagherò di 12 000 euro emesso da Giorgio Luconi, scadente il 15/09. La Ri.Ba. viene regolarmente riscossa e la banca l’1/09 accredita l’importo sul c/c del cliente, trattenendo 10 euro di commissioni d’incasso. Il pagherò invece risulta insoluto e la banca il 20/09 lo restituisce protestato, addebitando costi di protesto per 105 euro e commissioni d’incasso per 10 euro. 09/07 .......... ............................................................ 09/07 .......... ............................................................ 01/09 18.20 BANCO BPM C/C .......... ..........
............................................................
.......... ..........
............................................................
.......... ..........
............................................................
20/09 .......... ............................................................ .......... 05.07 CAMBIALI ALL’INCASSO .......... ..........
............................................................
.......... ..........
............................................................
effetto presentato all’incasso effetto presentato all’incasso Ri.Ba. su Borini spa riscossa Ri.Ba. su Borini spa riscossa costi incasso Ri.Ba. costi incasso Ri.Ba. cambiale da Luconi protestata cambiale da Luconi protestata costi incasso pagherò costi incasso pagherò
................, ..... ................, ..... ................, .....
17 324, 00 ................, ..... ................, .....
12 105, 00 ................, ..... ................, ..... ................, .....
333
04 Le operazioni di finanziamento I finanziamenti concessi dalla banca si possono distinguere in: operazioni di smobilizzo, con le quali la banca concede all’impresa di incassare prima della scadenza i crediti che derivano da vendite con regolamento dilazionato, anticipandone l’importo. I crediti anticipati, essendo di tipo commerciale, hanno scadenza a breve termine. Tramite queste operazioni il cliente cede alla banca il credito (contratto di cessione di credito) rappresentato da cambiali, Ri.Ba. o fatture e il debitore ceduto, alla scadenza, dovrà pagare non più al creditore originario, ma alla banca. Se il debitore paga, l’operazione si chiude automaticamente: sono quindi operazioni autoliquidabili. Se il debitore invece è insolvente, la banca addebita l’importo del credito sul conto corrente del cliente, aumentandolo eventualmente delle spese sostenute. Le operazioni di smobilizzo praticate dalla banca sono lo sconto di cambiali, l’anticipo su Ri.Ba. al salvo buon fine (s.b.f.). e l’anticipo su fatture; CREDITORE ORIGINARIO (CEDENTE)
Le operazioni con le banche
•
1. cede i crediti BANCA (CESSIONARIO)
3. paga alla scadenza
DEBITORE (CEDUTO)
2. anticipa l’importo
operazioni di prestito, mediante le quali la banca mette a disposizione dell’impresa una somma di denaro fino a un determinato ammontare. Possono essere a breve termine, come l’apertura di credito in c/c, oppure a medio/lungo termine, come il mutuo.
u5
•
sconti di cambiali SMOBILIZZO CREDITI
anticipi su Ri.Ba. s.b.f. anticipi su fatture
PRESTITI BANCARI
sovvenzioni mutui
05 Lo sconto di cambiali commerciali Se il regolamento di una fattura avviene tramite rilascio di cambiali, l’impresa venditrice ha spesso la necessità di recuperare i mezzi monetari prima della scadenza degli effetti. In questo caso ricorre allo sconto cambiario. Lo sconto cambiario costituisce un’operazione di smobilizzo dei crediti commerciali e presuppone una concessione di fido da parte della banca.
L’operazione viene contabilizzata dall’impresa in due tempi: 1 registrazione dell’invio della cambiale alla banca per lo sconto, in cui si rileva la permutazione finanziaria per il valore nominale delle cambiali; 2 ricezione della lettera di accredito da parte della banca che ha ammesso le cambiali allo sconto, da cui risulta l’accredito del netto ricavo in conto corrente. Il netto ricavo è rappresentato dal valore nominale delle cambiali diminuito dello sconto bancario e delle commissioni d’incasso.
m4
aperture di credito
a medio/lungo termine, con scadenza oltre 18 mesi
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
a breve termine, con scadenza entro 18 mesi
FINANZIAMENTI BANCARI
334 CAMBIALI ATTIVE
CAMBIALI ALLO SCONTO
2 400, 00
2 400, 00
BANCA X C/C
2 400, 00
1
2 292, 00 2
SCONTI PASSIVI BANCARI
Il netto ricavo è inferiore al valore nominale delle cambiali ammesse allo sconto. Pertanto, poiché le due variazioni finanziarie (quella attiva in Dare del conto Banca X c/c e quella passiva in Avere del conto Cambiali allo sconto) non sono di pari importo, la differenza è formata da due componenti negativi di reddito da rilevare in Dare dei conti Sconti passivi bancari e Costi d’incasso.
96, 00 COSTI D’INCASSO 12, 00
{Esempio} 1 Distinta di sconto e netto ricavo In data 18/05 l’imprenditore Giorgio Susini di Siena presenta allo sconto presso la Banca Monte dei Paschi di Siena i seguenti effetti: • pagherò di 1 920 euro emesso il 15/05 da Cappelletti Osvaldo di Empoli a favore dello stesso Susini, scadente il 30/06; • tratta di 2 950 euro spiccata il 2/05 da Susini su Rossini Giorgio di Firenze, da questi accettata il 6/05, scadente a 2 mesi data; • tratta di 3 770 euro emessa il 26/04 da Giorgio Angeloni di Piacenza su Massimo Cempella di Prato e da questi accettata il 27/04. La tratta è stata successivamente girata in bianco a Giorgio Susini e ha scadenza a 90 giorni vista.
La banca ammette gli effetti allo sconto il 20/05 applicando le seguenti condizioni: tasso di sconto 5%, giorni banca 8, commissioni d’incasso 5 euro per effetto. Compiliamo la distinta e calcoliamo il netto ricavo dell’operazione di sconto, registrando anche gli articoli in P.D. sul giornale dell’impresa Susini, sapendo che la contabile di accredito perviene al cliente il 23/05. L’impresa Giorgio Susini presenta alla Banca Monte dei Paschi di Siena gli effetti dopo averli girati in bianco, accompagnandoli con la distinta di presentazione. Una copia della distinta viene firmata dall’impiegato della banca e trattenuta dal cliente.
Distinta di presentazione degli effetti allo sconto
335 Contestualmente alla presentazione della distinta, l’impresa Susini compila il seguente articolo in P.D.: 18/05 05.06 CAMBIALI ALLO SCONTO
effetti inviati allo sconto
18/05 05.05 CAMBIALI ATTIVE
effetti inviati allo sconto
8 640, 00 8 640, 00
Numeri
Commissioni
50 52 76
96 000 153 400 286 520 535 920
5,00 euro 5,00 euro 5,00 euro 15,00 euro
Sconto = euro
535 920 × 5 = euro 73,41 36 500
Il netto ricavo dell’operazione di sconto viene calcolato come differenza tra il valore nominale degli effetti presentati allo sconto e le competenze bancarie, date dalla somma dello sconto e delle commissioni d’incasso. euro (8 640 – 73,41 – 15) = euro 8 551,59 netto ricavo Lo stesso giorno in cui gli effetti sono scontati, la Banca Monte dei Paschi di Siena emette nota di accredito a favore del cliente, che viene così accreditato in c/c di corrispondenza per il netto ricavo con valuta il primo giorno non festivo successivo a quello di contabilizzazione. L’impresa Susini, il 23/05, giorno in cui perviene la contabile di accredito, registra in P.D.: 23/05 23/05 23/05 23/05
18.20 31.13 41.03 05.06
MPS C/C COSTI D’INCASSO SCONTI PASSIVI BANCARI CAMBIALI ALLO SCONTO
netto ricavo effetti scontati commissioni d’incasso effetti scontati sconti su effetti Monte dei Paschi effetti accolti da Monte dei Paschi
8 551, 59 15, 00 73, 41 8 640, 00
Quando, alla scadenza, una cambiale scontata non viene pagata dal debitore principale, la banca emette la nota di addebito in conto corrente restituendo al cliente l’effetto insoluto e protestato gravato dei relativi costi: 12/03 05.11 CAMBIALI INSOLUTE 12/03 18.20 BANCA X C/C
effetto protestato costi 110,50 addebito per pagherò protestato Chiarini
6 560, 50 6 560, 50
L’effetto insoluto potrà poi essere integralmente riscosso, aumentato degli interessi per il ritardato pagamento, essere addebitato in via di regresso a chi l’aveva eventualmente girato all’impresa o essere stralciato, se ogni azione legale di recupero si dimostrerà infruttuosa.
{Esempio} 2 Stralcio di un effetto insoluto In data 17/04 la Banca Ifis restituisce all’impresa Giorgio Serra una tratta protestata, precedentemente scontata, di 3 500 euro. La tratta è gravata di costi e diritti su insoluti per 80 euro. Successivamente l’impresa giunge a una transazione con il debitore Viani, privo di mezzi patrimoniali, nei confronti del quale non è il caso di svolgere l’azione esecutiva. Il 28/05 il debitore, a estinzione di quanto dovuto, versa un assegno circolare di 2 100 euro. Presentiamo le scritture in P.D. L’impresa ha diritto di riscuotere il valore nominale della tratta protestata maggiorato dei costi sostenuti per il protesto, cioè complessivi 3 580 euro. Poiché il debitore è insolvente, si giunge a un accordo in base al quale si ricevono 2 100 euro e si rinuncia al credito residuo di 1 480 euro. Sul giornale in P.D. si rileva: 17/04 17/04 28/05 28/05 28/05
05.11 18.20 08.21 39.05 05.11
CAMBIALI INSOLUTE BANCA IFIS C/C ASSEGNI PERDITE SU CREDITI CAMBIALI INSOLUTE
tratta protestata di Viani addebito per tratta protestata a/c a saldo da Viani perdita su tratta insoluta di Viani estinta tratta protestata di Viani
3 580, 00 3 580, 00 2 100, 00 1 480, 00 3 580, 00
u5
Giorni
30/06 02/07 26/07
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
Scadenza
m4
Importo 1 920 euro 2 950 euro 3 770 euro 8 640 euro
Le operazioni con le banche
Calcolo del netto ricavo dell’operazione di sconto La banca calcola i giorni in base al calendario civile dal giorno di ammissione degli effetti allo sconto (compreso) al giorno di scadenza (compreso) e aggiungendo i giorni banca.
336
06 L’incasso di Ri.Ba. salvo buon fine (s.b.f.) Il regolamento di fatture mediante cambiali è sempre più raro, sia perché il debitore non vuole figurare come obbligato cambiario sia per l’onere fiscale cui le cambiali sono soggette (12‰ del valore facciale). Si ricorre, quindi, sempre più frequentemente a strumenti alternativi e in particolare a disposizioni elettroniche d’incasso come le Ri.Ba. Abbiamo già esaminato la procedura d’incasso delle Ri.Ba. alla scadenza (dopo incasso). Tuttavia l’impresa ha spesso necessità di smobilizzare il credito prima della scadenza. Lo smobilizzo delle Ri.Ba. può essere attuato secondo varie modalità. La più diffusa è quella alla clausola salvo buon fine (s.b.f.) con disponibilità immediata, in base alla quale un’operazione di servizi (l’incasso di crediti commerciali) viene abbinata a un’operazione di finanziamento (l’anticipo dell’importo dei crediti, messo a disposizione in conto corrente bancario). L’operazione si svolge attraverso le seguenti fasi: 1 in via preliminare l’impresa ottiene dalla banca un fido da utilizzare mediante Ri.Ba. s.b.f.; poiché le disposizioni elettroniche d’incasso fanno riferimento a fatture, è evidente l’origine commerciale dei crediti da riscuotere; 2 dopo l’emissione delle fatture, l’impresa trasmette alla banca la disposizione elettronica d’incasso; è importante sottolineare che, in base ai principi contabili, il conto Crediti v/clienti non deve essere scaricato in quanto il credito continua a sussistere; 3 la banca, che accoglie le Ri.Ba. s.b.f., addebita in c/c le commissioni d’incasso e accredita sul c/c dell’impresa l’importo nominale delle disposizioni elettroniche. In pratica l’impresa ottiene un finanziamento il cui importo risulta evidenziato nel conto finanziario Banche c/Ri.Ba. sbf; solo alla scadenza, per le ricevute elettroniche andate a buon fine, l’impresa scarica il conto 4 Crediti v/clienti in quanto le fatture risultano incassate.
Scadenza adeguata Scadenza media degli effetti presentati s.b.f.
Al 31/12 la banca conteggia gli interessi a carico del cliente sul finanziamento concesso, dal giorno dell’accredito a quello di scadenza adeguata. Gli interessi, se il cliente ha concesso l’autorizzazione, sono addebitati in c/c il 1° marzo dell’anno successivo. RI.BA. S.B.F.
1
ottenimento del fido per portafoglio s.b.f.
BANCA X C/C
BANCHE C/RI.BA. SBF
Aumento di disponibilità in c/c bancario
2
presentazione s.b.f. delle disposizioni elettroniche d’incasso
3
accoglimento all’incasso s.b.f.
Estinzione del debito precedente
3
CREDITI V/CLIENTI Estinzione dei crediti v/clienti 4
buon fine delle Ri.Ba. alla scadenza
4
Debito per utilizzo del fido
337
{Esempio} 1 Ri.Ba. s.b.f. con disponibilità immediata
Gli interessi su portafoglio Ri.Ba. s.b.f. devono essere rilevati con le stesse regole previste per gli interessi passivi maturati in c/c. Quindi, ipotizzando che il cliente abbia autorizzato la banca ad addebitare in c/c gli interessi maturati, questi ultimi sono calcolati al 31/12 e addebitati in c/c il 1° marzo dell’anno successivo. 20/10/n1 18.20
CREDITO VALTELLINESE C/C
accredito per Ri.Ba. s.b.f.
20/10/n1 13.21
BANCHE C/RI.BA. SBF
anticipo per Ri.Ba. s.b.f.
20/10/n1 31.13
COSTI D’INCASSO
commissioni incasso Ri.Ba.
20/10/n1 18.20
CREDITO VALTELLINESE C/C
commissioni incasso Ri.Ba.
06/12/n1 13.21
BANCHE C/RI.BA. SBF
Ri.Ba. scadute e riscosse
06/12/n1 05.01
CREDITI V/CLIENTI
Ri.Ba. scadute e riscosse
31/12/n1 41.02
INTERESSI PASSIVI BANCARI
interessi maturati in c/anticipo
31/12/n1 13.24
BANCHE C/INTERESSI MATURATI
interessi maturati in c/anticipo
10 600, 00 10 600, 00 25, 00 25, 00 10 600, 00 10 600, 00 81, 90 81, 90
u5
Poiché la valuta adeguata delle ricevute è il 6/12, mentre la banca accredita il c/c con valuta 20/10, a carico dell’impresa maturano nel conto anticipo interessi per 47 giorni per 81,90 euro: 10 600 × 6 × 47 = euro 81,90 interessi su conto anticipo euro 36 500
Le operazioni con le banche
Il 18/10/n1 l’imprenditore Marco Franchi, che ha un fido di 20 000 euro da utilizzare mediante presentazione di Ri.Ba. s.b.f. con disponibilità immediata, tasso del conto anticipo 6%, trasmette per l’incasso al Credito Valtellinese varie Ri.Ba. per complessivi 10 600 euro, valuta adeguata 6/12. La banca accoglie le Ri.Ba. in data 20/10, addebitando commissioni per 25 euro. Alla scadenza tutte le Ri.Ba. sono riscosse. Presentiamo i calcoli relativi a quanto indicato e le rilevazioni in P.D. sul libro giornale dell’impresa Franchi.
BANCHE C/INTERESSI MATURATI CREDITO VALTELLINESE C/C
addebito interessi c/anticipo addebito interessi c/anticipo
Nel caso in cui le Ri.Ba. presentate s.b.f. alla scadenza non vengano pagate, la banca comunica al cliente l’insoluto e addebita il c/c per il valore facciale degli effetti, mentre l’importo non riscosso viene girato dal conto Crediti v/clienti al conto Crediti insoluti.
81, 90 81, 90
Ri.Ba. s.b.f. insolute
{Esempio} 2 Ri.Ba. s.b.f. tornata insoluta L’imprenditore Gino Lupi emette in data 10/04 la fattura immediata n. 134 sull’impresa Miani per vendita di merci per 5 000 euro + IVA, regolamento con Ri.Ba. scadente il 20/06. In data 15/04 presenta la Ri.Ba. al Banco BPM all’incasso s.b.f. con disponibilità immediata. La banca accoglie la ricevuta elettronica in data 16/04, addebitando commissioni d’incasso per 5 euro. Alla scadenza la Ri.Ba. non va a buon fine e la banca comunica al cliente l’insoluto in data 28/06, addebitandone l’importo in c/c. Il 12/10 l’impresa Lupi riesce a riscuotere tramite banca metà dell’importo della Ri.Ba., stralciando la restante metà in quanto inesigibile. Presentiamo le scritture in P.D. 10/04 05.01 CREDITI V/CLIENTI
fattura n. 134 su impresa Miani
6 100, 00
10/04 20.01 MERCI C/VENDITE
fattura n. 134 su impresa Miani
5 000, 00
10/04 15.01 IVA NS/DEBITO
fattura n. 134 su impresa Miani
1 100, 00
16/04 18.20 BANCO BPM C/C
accredito per Ri.Ba. s.b.f.
16/04 13.21 BANCHE C/RI.BA. SBF
anticipo per Ri.Ba. s.b.f.
6 100, 00 6 100, 00
m4
01/03/n2 13.24 01/03/n2 18.20
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
In data 1/03 dell’anno successivo, in seguito all’addebito in c/c degli interessi conteggiati dalla banca al 31/12, l’impresa effettua la seguente registrazione in P.D.:
338 16/04 31.13 COSTI D’INCASSO
commissioni incasso Ri.Ba.
16/04 18.20 BANCO BPM C/C
commissioni incasso Ri.Ba.
28/06 13.21 BANCHE C/RI.BA. SBF
Ri.Ba. insoluta
28/06 18.20 BANCO BPM C/C
addebito Ri.Ba. insoluta
28/06 05.10 CREDITI INSOLUTI
fattura n. 134 insoluta
28/06 05.01 CREDITI V/CLIENTI
fattura n. 134 insoluta
5, 00 5, 00 6 100, 00 6 100, 00 6 100, 00 6 100, 00
Il credito inesigibile viene registrato nel conto Perdite su crediti, in quanto sorto nello stesso esercizio. 12/10 18.20 BANCO BPM C/C 12/10 39.05 PERDITE SU CREDITI 12/10 05.10 CREDITI INSOLUTI
riscossione parziale Ri.Ba. insoluta perdita su Ri.Ba. insoluta Ri.Ba. su Miani insoluta
3 050, 00 3 050, 00 6 100, 00
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
C/c di corrispondenza • anticipo su Ri.Ba. s.b.f.
Analizzare le operazioni con le banche • compilare il libro giornale
Presenta le scritture in P.D. Il 22/02 l’impresa Erminio Gattari presenta a UniCredit una Ri.Ba. di 39 528 euro scadente il 30/04 per l’accredito salvo buon fine con disponibilità immediata; due giorni dopo la banca concede l’anticipo e addebita commissioni d’incasso di 10 euro. Il 3/05 la banca comunica che la Ri.Ba. è stata regolarmente pagata. ............................................................
accredito Ri.Ba. s.b.f.
.......... 13.21
BANCHE C/RI.BA. SBF
accredito Ri.Ba. s.b.f.
.......... ..........
............................................................
commissioni d’incasso
.......... ..........
.......... ..........
............................................................
commissioni d’incasso
.......... ..........
............................................................
Ri.Ba. riscossa
.......... ..........
............................................................
Ri.Ba. riscossa
..............., .....
39 528, 00 ..............., ..... ..............., ..... ..............., ..... ..............., .....
07 L’anticipo su fatture La crescente diffusione dei bonifici bancari come mezzi di regolamento delle forniture ha portato allo sviluppo di una particolare forma di smobilizzo dei crediti commerciali, l’anticipo su fatture. Con l’anticipo su fatture la banca, dietro concessione di fido, anticipa in c/c all’impresa l’importo di crediti commerciali non ancora giunti a scadenza rappresentati da fatture che la stessa impresa ha emesso nei confronti di propri clienti.
339
Le operazioni con le banche
L’operazione si svolge attraverso le seguenti fasi: 1 in via preliminare l’impresa ottiene dalla banca un fido da utilizzare come anticipo su fatture; 2 3 dopo l’emissione delle fatture, nei confronti di quei debitori per i quali la banca è disposta a concedere l’anticipo, l’impresa trasmette alla banca una copia delle fatture; 4 nel caso in cui il fido sia sufficientemente capiente, la banca anticipa all’impresa l’80% dell’importo delle fatture, registrandolo in un separato conto anticipi su fatture fruttifero di interessi a favore della banca. L’anticipo viene concesso alla clausola pro-solvendo, secondo la quale il rischio di mancato pagamento grava sull’impresa cedente che sarà chiamata a risarcire la banca in caso di insolvenza del debitore. Il conto Crediti v/clienti, quindi, non deve essere scaricato in quanto il credito continua a esistere. L’impresa cedente registra l’anticipo in Dare del conto Banca X c/c (variazione finanziaria attiva per aumento di disponibilità in c/c) e in Avere del conto finanziario Banche c/anticipi su fatture (variazione finanziaria passiva per il debito sorto verso la banca per l’anticipo ricevuto); 5 quando perviene il bonifico del debitore, qualche giorno dopo la scadenza delle fatture, la banca accredita in c/c all’impresa il restante 20% che era stato trattenuto a garanzia di eventuali resi, ribassi e abbuoni. Contabilmente l’impresa scarica in Avere il conto Crediti v/clienti (variazione finanziaria passiva per estinzione del credito) avendo come contropartita il Dare del conto Banche c/anticipi su fatture (variazione finanziaria attiva per estinzione del debito verso la banca);
u5
In caso di mancato pagamento delle fatture la banca pareggia l’esposizione debitoria dell’impresa, eseguendo un giroconto dal c/c di corrispondenza al conto anticipi su fatture per l’importo a suo tempo anticipato. L’impresa cliente storna il conto Crediti v/clienti al conto Crediti insoluti per l’importo della fattura non pagata.
ANTICIPO SU FATTURE
2
emissione delle fatture
3
trasmissione alla banca di una copia delle fatture
4
accoglimento delle fatture da parte della banca e anticipo all’80%
5
buon fine delle fatture alla scadenza
BANCA X C/C
BANCHE C/ANTICIPI SU FATTURE
Aumento della disponibilità in c/c (80% importo fattura)
Debito per utilizzo del fido
4
CREDITI V/CLIENTI
BANCHE C/ANTICIPI SU FATTURE
Estinzione dei crediti verso i clienti
Estinzione del debito
Giroconto a pareggio (restante 20%)
5
BANCA X C/C Giroconto a pareggio (restante 20%) 5
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
ottenimento del fido per anticipo su fatture
m4
1
340
{Esempio} 1 Fattura anticipata riscossa alla scadenza Il 25/03 l’impresa Giacomo Bandoni ha venduto merci alla Turtle Town spa per 22 560 euro + IVA come da fattura n. 24, regolamento a 3 mesi. L’impresa Bandoni dispone presso UniCredit di un fido di 50 000 euro utilizzabile come anticipo su fatture. Tre giorni dopo l’impresa Bandoni presenta alla banca una copia della fattura n. 24 richiedendo un anticipo. La banca il 29/03 concede un anticipo pari all’80% dell’importo fatturato, addebitando commissioni d’incasso per 20 euro. Il 27/06 UniCredit, che riceve il bonifico della Turtle Town spa relativo al pagamento della fattura n. 24, accredita a Bandoni l’importo residuo. Presentiamo le registrazioni in P.D. 25/03 05.01 CREDITI V/CLIENTI 25/03 20.01 MERCI C/VENDITE 25/03 15.01 IVA NS/DEBITO
fattura n. 24 su Turtle Town spa fattura n. 24 su Turtle Town spa fattura n. 24 su Turtle Town spa
27 523, 20 22 560, 00 4 963, 20
Il 29/03 la banca concede un anticipo sulla fattura n. 24 pari all’80% dell’importo fatturato, trattenendo il restante 20% a garanzia di eventuali resi, ribassi e abbuoni. euro (27 523,20 × 80%) = euro 22 018,56 importo anticipato dalla banca L’impresa Bandoni registra l’aumento di disponibilità in c/c bancario (Dare del conto UniCredit c/c) e il debito verso la banca per l’utilizzo della linea di fido per anticipo su fatture (Avere del conto finanziario Banche c/anticipi su fatture). Il conto Crediti v/clienti non viene scaricato in quanto il credito, ceduto alla clausola pro-solvendo, è ancora in essere per Bandoni che dovrà rimborsare alla banca l’importo anticipato in caso di mancato pagamento del debito alla scadenza. 29/03 29/03 29/03 29/03
18.20 13.23 31.13 18.20
UNICREDIT C/C BANCHE C/ANTICIPI SU FATTURE COSTI D’INCASSO UNICREDIT C/C
anticipo 80% su fattura n. 24 anticipo 80% su fattura n. 24 commissioni d’incasso commissioni d’incasso
22 018, 56 22 018, 56 20, 00 20, 00
Il 27/06 l’impresa Bandoni ha notizia del regolare pagamento della fattura. Dato che l’impresa non è più gravata dal rischio di insolvenza del debitore, lo stesso giorno scarica in Avere il conto Crediti v/clienti estinguendo in Dare del conto Banche c/anticipi su fatture il debito verso la banca per l’intero importo fatturato. Allo stesso tempo registra l’aumento di disponibilità in c/c bancario per il residuo 20% (Dare del conto UniCredit c/c) pareggiando in Avere il saldo del conto Banche c/anticipi su fatture che risulta così spento. 27/06 27/06 27/06 27/06
13.23 05.01 18.20 13.23
BANCHE C/ANTICIPI SU FATTURE CREDITI V/CLIENTI UNICREDIT C/C BANCHE C/ANTICIPI SU FATTURE
buon fine fattura n. 24 saldo fattura n. 24 giroconti da c/anticipi giroconto saldo da c/c
27 523, 20 27 523, 20 5 504, 64 5 504, 64
{Esempio} 2 Fattura anticipata risultata insoluta Il 7/09 l’impresa Maria Luisa Zanchi ha emesso la fattura n. 119 sulla Gi.Bo. Market spa per 31 445 euro + IVA, regolamento a 60 giorni tramite bonifico bancario. L’impresa Zanchi dispone presso la banca Intesa Sanpaolo di un fido di 90 000 euro utilizzabile come anticipo su fatture; il giorno successivo richiede alla banca un anticipo dietro presentazione di una copia della fattura n. 119. La banca il 10/09 concede un anticipo pari all’80% dell’importo fatturato, addebitando commissioni d’incasso per 10 euro. Il 25/11 Intesa Sanpaolo comunica che la fattura è risultata insoluta; riaddebita pertanto l’impresa Zanchi per l’importo a suo tempo anticipato. Presentiamo le registrazioni in P.D. 07/09 05.01 CREDITI V/CLIENTI 07/09 20.01 MERCI C/VENDITE 07/09 15.01 IVA NS/DEBITO
fattura n. 119 su Gi.Bo. Market spa fattura n. 119 su Gi.Bo. Market spa fattura n. 119 su Gi.Bo. Market spa
Il 10/06 la banca concede un anticipo pari all’80% dell’importo fatturato. euro (38 362,90 × 80%) = euro 30 690,32 importo anticipato alla banca
38 362, 90 31 445, 00 6 917, 90
341 10/09 10/09 10/09 10/09
18.20 13.23 31.13 18.20
INTESA SANPAOLO C/C BANCHE C/ANTICIPI SU FATTURE COSTI D’INCASSO INTESA SANPAOLO C/C
anticipo 80% su fattura n. 119 anticipo 80% su fattura n. 119 commissioni d’incasso commissioni d’incasso
30 690, 32 30 690, 32 10, 00 10, 00
Alla scadenza la fattura risulta insoluta. Dato che la banca ha concesso l’anticipo alla condizione pro-solvendo, con rischio di insolvenza quindi a carico dell’impresa cedente, il 25/11 riaddebita il conto dell’impresa per l’importo a suo tempo anticipato. 30 690, 32
L’impresa Zanchi scarica il conto Crediti verso clienti (variazione finanziaria passiva) trasferendo la fattura al conto Crediti insoluti (variazione finanziaria attiva). 25/11 05.10 CREDITI INSOLUTI 25/11 05.01 CREDITI V/CLIENTI
fattura n. 119 insoluta fattura n. 119 insoluta
38 362, 90 38 362, 90
Al 31/12 la banca conteggia gli interessi a carico del cliente sugli importi anticipati, addebitati in c/c, se il cliente ha concesso l’autorizzazione, il 1° marzo dell’anno successivo.
u5
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
C/c di corrispondenza • anticipo su fatture
Analizzare le operazioni con le banche • compilare il libro giornale
Presenta le scritture in P.D. Il 15/04 l’impresa Fabiola Castellini presenta per l’anticipo a UBI Banca, dove ha un fido di 50 000 euro, le fatture n. 33 sulla Gino Di Santo & F.lli snc di 11 102 euro e n. 34 sull’impresa Lucio Ponzi di 9 150 euro. Il 17/04 la banca anticipa all’impresa l’80% delle fatture, addebitando il conto anticipi e commissioni d’incasso per 24 euro. Il 30/06 UBI Banca riceve il bonifico della Di Santo snc per l’importo della fattura n. 33, comunicando immediatamente l’esito all’impresa Castellini. Il 10/07 la banca comunica che la fattura n. 34 è risultata insoluta. A fine anno la banca conteggia interessi sulle somme anticipate per 1 320 euro, addebitati in c/c l’1/03 dell’anno successivo. euro (................... + ...................) = euro ................... totale fatture presentate per l’anticipo euro (................... × 80%) = euro ................... importo anticipato .......... 18.20 17/04 ..........
UBI BANCA C/C
.......... ..........
............................................................
.......... ..........
............................................................
..........
............................................................
30/06 30/06 30/06 30/06
............................................................
05.01 CREDITI V/ CLIENTI ..........
............................................................
..........
............................................................
.......... ..........
............................................................
.......... ..........
............................................................
.......... 05.10 .......... ..........
CREDITI INSOLUTI
.......... ..........
............................................................
.......... 13.24
BANCHE C/INTERESSI MATURATI
............................................................
.......... ..........
............................................................
.......... 18.20
UBI BANCA C/C
Le operazioni con le banche
30 690, 32
anticipo 80% fatture n. 33 e 34 anticipo 80% fatture n. 33 e 34 commissioni d’incasso commissioni d’incasso buon fine fattura n. 33 buon fine fattura n. 33 g/c da c/anticipi fattura n. 33 g/c a c/c buon fine fattura n. 33 fattura n. 34 insoluta fattura n. 34 insoluta fattura n. 34 insoluta fattura n. 34 insoluta interessi maturati c/anticipo interessi a debito
................, .....
storno interessi a debito storno interessi a debito
................,
16 201, 60 ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, .....
2 220, 40 ................, .....
7 320, 00 ................, ..... ................, .....
9 150, 00 1 320, 00 ................, ..... ................, .....
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
giroconto per fattura n. 119 insoluta giroconto per fattura n. 119 insoluta
m4
25/11 13.23 BANCHE C/ANTICIPI SU FATTURE 25/11 18.20 INTESA SANPAOLO C/C
342
08 I prestiti bancari I prestiti bancari sono debiti che determinano per l’impresa affidata, da un lato, un’entrata di denaro e, dall’altro, il sorgere di un debito verso la banca.
Gravati Determinano interessi passivi a carico del richiedente.
Sovvenzioni bancarie a breve termine
I prestiti bancari possono assumere diverse forme tecniche, come i mutui passivi, le sovvenzioni a breve o a medio termine e gli scoperti di conto corrente, e sono gravati da interessi passivi, che rappresentano il costo del finanziamento. Il pagamento degli interessi può essere effettuato:
•
in un’unica soluzione alla scadenza del prestito, con rilevazione in via anticipata o posticipata. In tal caso coincidono con la differenza tra la somma pagata all’estinzione del debito (esborso) e la somma ottenuta all’accensione del prestito (introito);
•
periodicamente, con scadenze trimestrali, semestrali o annuali, come di solito avviene per i mutui concessi dalla banca.
Nel caso delle sovvenzioni bancarie a breve termine, vale a dire scadenti entro l’anno, gli interessi vengono pagati in un’unica soluzione. I conti accesi ai debiti finanziari vengono fatti funzionare in Avere e in Dare per lo stesso importo, denominato valore nominale, che può essere: a) valore nominale di entrata, se fatto coincidere con l’importo dei mezzi finanziari entrati nell’impresa (introito). L’interesse scaturisce quindi come differenza tra l’esborso a scadenza e il valore nominale iscritto nel conto e si rileva all’estinzione del prestito (cioè in via posticipata); interessi passivi bancari entrata per accensione del prestito (introito)
valore nominale di entrata
debito finanziario
ACCENSIONE DEL PRESTITO
valore nominale di entrata
uscita per estinzione del prestito (esborso)
estinzione del debito finanziario
ESTINZIONE DEL PRESTITO
tempo
b) valore nominale di uscita, se fatto coincidere con l’importo dei mezzi finanziari che devono uscire dall’impresa all’estinzione del prestito (esborso). L’interesse scaturisce come differenza tra il valore nominale iscritto nel conto e l’introito ottenuto all’accensione del prestito e si rileva al sorgere del debito (cioè in via anticipata). interessi passivi bancari
valore nominale di uscita
valore nominale di uscita
entrata per accensione del prestito (introito)
debito finanziario
estinzione del debito finanziario
ACCENSIONE DEL PRESTITO
uscita per estinzione del prestito (esborso)
ESTINZIONE DEL PRESTITO
tempo
{Esempio} 1 Sovvenzione bancaria a breve termine Il 15/01 l’impresa Giorgia Falchi ottiene dalla Banca Nazionale del Lavoro una sovvenzione bancaria di 20 000 euro per 90 giorni al tasso 6%, interessi anticipati trattenuti all’atto dell’accensione del prestito. Presentiamo le scritture in P.D. per l’ottenimento della sovvenzione e la sua estinzione alla scadenza.
343 Calcoliamo gli interessi per 90 giorni al tasso convenuto: euro
20 000 × 6 × 90 = euro 295,89 interessi anticipati 36 500
All’accensione del prestito si ricevono: euro (20 000 – 295,89) = euro 19 704,11 introito Il debito finanziario viene rilevato nel conto finanziario Banche c/sovvenzioni, che può funzionare in due modi: 1) Funzionamento al valore nominale di entrata Il conto Banche c/sovvenzioni è fatto funzionare per il valore che viene riscosso all’accensione del prestito, pari a 19 704,11 euro. Le scritture in P.D. sono le seguenti: ottenuta sovvenzione a 90 giorni ottenuta sovvenzione a 90 giorni estinta sovvenzione a 90 giorni interessi su sovvenzione a 90 giorni rimborsata sovvenzione più interessi
19 704, 11 19 704, 11 19 704, 11 295, 89 20 000, 00
Il conto acceso ai debiti finanziari Banche c/sovvenzioni è stato fatto funzionare per il valore nominale di entrata; l’interesse corrisponde alla differenza, rilevata posticipatamente il 15/04, tra l’esborso effettuato all’estinzione del prestito (20 000 euro) e il valore nominale di entrata (19 704,11 euro). 13.11 BANCHE C/SOVVENZIONI
15/01 19 704, 11 15/04 20 000, 00
15/04 19 704, 11 15/01 19 704, 11
41.02 INTERESSI PASSIVI BANCARI 15/04
295, 89
u5
18.20 BNL C/C
2 1
2) Funzionamento al valore nominale di uscita Il conto Banche c/sovvenzioni è fatto funzionare per il valore che dovrà essere pagato alla scadenza, pari a 20 000 euro. Le scritture in P.D. sono le seguenti: 15/01 15/01 15/01 15/04 15/04
18.20 41.02 13.11 13.11 18.20
BNL C/C INTERESSI PASSIVI BANCARI BANCHE C/SOVVENZIONI BANCHE C/SOVVENZIONI BNL C/C
Le operazioni con le banche
BNL C/C BANCHE C/SOVVENZIONI BANCHE C/SOVVENZIONI INTERESSI PASSIVI BANCARI BNL C/C
netto ricavo sovvenzione a 90 giorni interessi su sovvenzione a 90 giorni ottenuta sovvenzione a 90 giorni estinta sovvenzione a 90 giorni estinta sovvenzione a 90 giorni
19 704, 11 295, 89 20 000, 00 20 000, 00 20 000, 00
Il conto finanziario Banche c/sovvenzioni è stato fatto funzionare per il valore nominale di uscita; l’interesse corrisponde alla differenza, rilevata anticipatamente il 15/01, tra il valore nominale di uscita (20 000 euro) e l’introito ottenuto all’accensione del finanziamento (19 704,11 euro). 18.20 BNL C/C
13.11 BANCHE C/SOVVENZIONI
15/01 19 704, 11 15/04 20 000, 00
15/04 20 000, 00 15/01 20 000, 00
41.02 INTERESSI PASSIVI BANCARI 15/01
295, 89
2
1
Osservando con attenzione l’esempio, si comprende che non si devono confondere le modalità di calcolo dell’interesse (che nel caso considerato è stato conteggiato sull’importo a scadenza di 20 000 euro, secondo la regola dell’interesse anticipato) e le modalità di rilevazione contabile degli interessi (che nella prima ipotesi sono stati rilevati posticipatamente e nella seconda ipotesi anticipatamente). La rilevazione anticipata o posticipata degli interessi assume importanza se la durata del prestito è a cavallo di due esercizi. Infatti, se gli interessi sono rilevati in via anticipata, al 31/12 bisogna calcolare un risconto; se invece sono stati rilevati in via posticipata, al 31/12 bisogna calcolare un rateo.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
18.20 13.11 13.11 41.02 18.20
m4
15/01 15/01 15/04 15/04 15/04
344 Mutui
Le banche possono anche concedere alle imprese dei mutui ipotecari. I mutui ipotecari sono prestiti a media/lunga scadenza garantiti da ipoteche iscritte sui beni immobili di proprietà del richiedente (garanzie reali).
Ipoteca Garanzia reale su beni immobili o beni mobili iscritti in pubblici registri (automobili, natanti ecc.) che attribuisce al creditore il diritto di soddisfarsi direttamente sul bene oggetto dell’ipoteca in caso di mancato pagamento del debitore.
Tasso di rifinanziamento
Le imprese ricorrono ai mutui per finanziare gli investimenti in fattori produttivi pluriennali; il costo del finanziamento è costituito principalmente dagli interessi a favore della banca, che possono essere calcolati a tasso fisso oppure a tasso indicizzato. I mutui possono infatti essere stipulati:
•
a tasso d’interesse fisso, quando nel piano di ammortamento viene fissato un tasso d’interesse che non viene modificato per tutta la durata del prestito;
•
a tasso d’interesse variabile, quando il tasso d’interesse varia in relazione all’andamento del tasso di rifinanziamento stabilito dalla Banca Centrale Europea o di altri parametri. In questo caso, al momento dell’erogazione del prestito, il piano di ammortamento non potrà essere definito con precisione nelle sue componenti (importo della rata e durata).
Tasso al quale la Banca Centrale Europea remunera i depositi delle altre banche.
Il rimborso di un mutuo può avvenire per l’intero importo alla scadenza, con pagamento periodico di interessi annuali o semestrali, oppure può essere ripartito nel tempo. Quando il rimborso del mutuo è ripartito nel tempo, viene pagata periodicamente una rata, costituita da una quota di capitale a decurtazione del prestito e dagli interessi maturati nel periodo (anno o semestre) sul debito esistente. In questo caso la banca redige il piano di ammortamento finanziario del mutuo. Il piano di ammortamento finanziario è un prospetto che riporta le date di pagamento e gli importi delle rate attraverso le quali deve essere rimborsato il prestito.
Le rate, comprensive di una quota interessi e di una quota capitale, possono essere: Decurtazione: diminuzione, riduzione.
•
costanti, se rimangono invariate nel tempo. In questo caso, a mano a mano che il valore capitale del prestito viene rimborsato, gli interessi diminuiscono, mentre la quota di rimborso del capitale aumenta. Rata da pagare costante
=
Interessi decrescenti
+
Quota capitale crescente
Quando la rata è costante nel tempo, il procedimento di ammortamento finanziario è progressivo o francese;
•
decrescenti, se l’importo versato periodicamente è costituito da una quota costante di rimborso del capitale. In questo caso, poiché il debito diminuisce gradualmente nel tempo, gli interessi sono decrescenti. Rata da pagare decrescente
=
Quota capitale costante
+
Interessi decrescenti
Quando la rata è decrescente nel tempo, il procedimento di ammortamento finanziario è uniforme o italiano.
{Esempio} 2 Mutuo da rimborsare a rate decrescenti La Manifatture Venete spa ottiene da Intesa Sanpaolo un mutuo per l’acquisto di un capannone industriale, garantito da ipoteca sull’immobile. L’ammontare del prestito di 240 000 euro viene versato in conto corrente l’1/04. Il piano di ammortamento prevede l’estinzione del debito in 5 anni, tasso 4%, con rate semestrali comprensive della quota costante di rimborso del capitale e degli interessi maturati. Presentiamo le scritture in P.D. relative all’accensione del mutuo e al pagamento della prima rata l’1/10 successivo.
345 Il conto Mutui passivi è un conto finanziario che accoglie in Avere l’importo del debito verso la banca corrispondente al valore nominale di entrata e in Dare le quote di capitale rimborsate; il saldo del conto evidenzia il debito residuo. 01/04 18.20 INTESA SANPAOLO C/C 01/04 13.10 MUTUI PASSIVI
accensione mutuo ipotecario accensione mutuo ipotecario
240 000, 00 240 000, 00
Il piano di ammortamento finanziario del mutuo prevede l’estinzione in 10 rate semestrali. Quindi l’importo del debito rimborsato a ogni rata è:
01/10 13.10 MUTUI PASSIVI 01/10 41.10 INTERESSI PASSIVI SU MUTUI 01/10 18.20 INTESA SANPAOLO C/C
rimborso quota capitale interessi di competenza rimborso 1a rata mutuo
24 000, 00 4 800, 00 28 800, 00
Le rate successive saranno formate da una quota di capitale costante di 24 000 euro e da interessi via via decrescenti in quanto calcolati su un debito residuo sempre minore. Dato che gli interessi vengono rilevati posticipatamente alla fine del periodo di maturazione della cedola, al termine di ogni esercizio va calcolato il Rateo passivo per gli interessi maturati nel periodo 1/10-31/12.
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Natura dei conti • c/c di corrispondenza • mutui ipotecari
Individuare la natura dei conti • analizzare le operazioni con le banche • compilare il libro giornale
Esamina il seguente caso ed esegui quanto richiesto. L’1/03 l’impresa Carlo Villoresi ottiene dal Banco BPM un mutuo ipotecario di 150 000 euro. Il piano di ammortamento prevede l’estinzione del prestito in 8 anni con rate semestrali comprensive di una quota capitale costante e degli interessi maturati al 3,50%. Presenta le scritture in P.D. della società relative all’accensione del mutuo e al pagamento della prima rata l’1/09 successivo. Nella seconda colonna del libro giornale inserisci la natura della variazione (F + variazione finanziaria attiva, F – variazione finanziaria passiva, E – variazione economica negativa, E + variazione economica positiva). euro
euro
....…..................
16
= euro ....….................. quota costante di rimborso del capitale
....…......... × 3,50 × .........
1 200
= euro ....….................. interessi all’1/09
.........
.........
BANCO BPM C/C
.........
.........
......................................................
01/09 .........
MUTUI PASSIVI
.........
.........
......................................................
.........
.........
......................................................
accensione mutuo ipotecario accensione mutuo ipotecario rimborso quota capitale interessi di competenza rimborso 1a rata mutuo
................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, .....
12 000, 00
u5
Quindi l’1/10 l’impresa compone la seguente scrittura:
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
Gli interessi maturati l’1/10, da calcolare con la formula dell’anno commerciale e da registrare nel conto economico acceso a costi d’esercizio Interessi passivi su mutui, sono uguali a: 240 000 × 4 × 6 euro = euro 4 800 interessi all’1/10 1 200
Le operazioni con le banche
240 000 = euro 24 000 quota costante di rimborso del capitale 10
m4
euro
346
Sintesi 1
lettura espressiva della sintesi
Il conto corrente di corrispondenza è un contratto stipulato tra la banca e il cliente tramite il quale vengono regolate la maggior parte delle operazioni bancarie. Nel conto corrente maturano interessi attivi sulle somme depositate e interessi passivi sugli scoperti di conto e sui inanziamenti ricevuti, se il cliente ha una linea di fido.
2
Operazioni che comportano un aumento di disponibilità liquide: versamenti di contante e assegni, riscossioni di Ri.Ba. e cambiali, bonifici ricevuti.
3 4 5
Operazioni che comportano una diminuzione di disponibilità liquide: prelevamenti, pagamento di Ri.Ba., cambiali e utenze, boniici ordinati.
Tramite il c/c le imprese possono richiedere alle banche: • servizi di pagamento (boniici, S.D.D., cambiali); • servizi di riscossione (Ri.Ba. e cambiali al dopo incasso); • finanziamenti, a breve termine e a medio/lungo termine.
I inanziamenti che le banche concedono alle imprese possono essere: • operazioni di smobilizzo, mediante cessioni di crediti verso terzi non ancora scaduti; • operazioni di prestito, che comportano per l’impresa un’entrata di denaro da rimborsare alla scadenza (mutui ipotecari).
stipulato irmato scoperti di conto si veriicano quando il cliente, avendo un ido, preleva somme di importo superiore a quelle depositate fido importo massimo di credito che la banca mette a disposizione del cliente Ri.Ba. acronimo di Ricevuta Bancaria elettronica. Le Ri.Ba. consentono alle imprese di riscuotere le fatture e di ottenere inanziamenti bancari bonifici trasferimenti elettronici di denaro da un c/c all’altro utenze bollette del gas, della luce, dell’acqua S.D.D. acronimo di Sepa Direct Debit. Servizio bancario di pagamento delle utenze tramite addebito del c/c del cliente dopo incasso clausola che prevede l’accredito della cambiale o della Ri.Ba. nel c/c del cliente dopo l’incasso dell’efetto breve termine inanziamenti che devono essere rimborsati entro 18 mesi medio/lungo termine inanziamenti che devono essere rimborsati oltre i 18 mesi
6
Sono operazioni di smobilizzo: • lo sconto di cambiali commerciali; • l’anticipo su Ri.Ba. s.b.f.; • l’anticipo su fatture.
mutui ipotecari prestiti bancari a medio/lungo termine garantiti da ipoteca, garanzia reale che consente alla banca di rifarsi sul bene immobile del cliente in caso di mancato rimborso del prestito sconto di cambiali commerciali operazione tramite la quale la banca anticipa al cliente l’importo di cambiali non ancora giunte a scadenza, deducendo lo sconto e le commissioni d’incasso anticipo su Ri.Ba. s.b.f. operazione tramite la quale la banca anticipa al cliente l’importo di Ri.Ba. non ancora giunte a scadenza, deducendo le commissioni d’incasso e facendo pagare al cliente gli interessi sulle somme anticipate anticipo su fatture operazione tramite la quale la banca anticipa al cliente una percentuale (di solito l’80%) delle fatture non ancora giunte a scadenza, deducendo le commissioni d’incasso e facendo pagare al cliente gli interessi sulle somme anticipate. La restante percentuale viene accreditata quando la banca riceve il pagamento delle fatture
CONOSCENZE
ABILITÀ
• Natura dei conti • C/c di corrispondenza • Servizi di pagamento e riscossione • Operazioni di smobilizzo • Mutui ipotecari
• Individuare la natura dei conti • Analizzare le operazioni con le banche • Compilare il libro giornale
LIVELLO BASE 1
Indica con una crocetta se le seguenti operazioni comportano un aumento (A) oppure una diminuzione (D) delle disponibilità liquide in conto corrente. Operazione Versamento di un assegno circolare Pagamento di una bolletta energetica Ricevimento di un bonifico Pagamento di una cambiale Invio di un bonifico
2
A
D
Operazione Prelevamento tramite Bancomat Utilizzo della carta di debito Versamento di denaro Accensione di un mutuo Utilizzo della carta di credito
A
D
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F) e, in quest’ultimo caso, suggerisci una corretta formulazione. V F 1. La banca è un’impresa del settore terziario. 2. La concessione di fido è il presupposto per qualunque operazione di finanziamento bancario. 3. Gli interessi attivi sono accreditati in conto a fine anno. 4. Gli interessi passivi sono assoggettati a ritenuta fiscale. 5. Il conto corrente di corrispondenza è un contratto. 6. L’apertura di credito in conto corrente è un’operazione di smobilizzo. 7. Le operazioni di smobilizzo possono essere anche a medio/lungo termine. 8. Nello sconto di cambiali gli interessi sono addebitati posticipatamente. 9. Possono essere presentate s.b.f. solamente le ricevute bancarie. 10. Il rischio del mancato pagamento di una fattura presentata all’anticipo resta a carico del cliente.
LIVELLO INTERMEDIO/AVANZATO 3 Indica la risposta corretta
(alcuni quesiti possono avere più risposte esatte).
a.
Quando un’impresa ottiene un’apertura di credito in conto corrente:
1. il conto corrente presenta sempre saldi a credito 2. il conto corrente presenta sempre saldi a debito 3. il conto corrente presenta saldi sia a debito sia a credito 4. effettua un’operazione di smobilizzo
b. Gli interessi attivi maturati sul c/c sono
liquidati dalla banca con frequenza:
1. trimestrale 2. annuale 3. con la stessa frequenza di quelli passivi 4. semestrale
c.
Il bonifico bancario:
1. può essere utilizzato dal correntista sia per i pagamenti sia per le riscossioni
2. comporta sempre il pagamento di commissioni 3. è un’operazione di prestito 4. a volte viene effettuato alla condizione “dopo incasso”
d. Il conto Costi di incasso è un conto: 1. finanziario attivo 2. economico acceso ai costi pluriennali 3. finanziario passivo 4. economico acceso ai costi di esercizio e. Il conto Mutui passivi è un conto: 1. finanziario, acceso ai debiti di regolamento 2. finanziario, acceso ai debiti di finanziamento 3. economico, acceso ai costi di esercizio 4. economico, acceso ai costi pluriennali f.
L’accredito salvo buon fine con disponibilità immediata è un’operazione:
1. di finanziamento 2. di servizi 3. di smobilizzo di crediti 4. di finanziamento abbinata a un’operazione di servizi
347
Verifica fine unità
unità
u5
fine
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
Verifica
m4
TEST INTERATTIVI
• test in autoveriica su unità 5 • interrogazione simulata con speakeraggio
348
Verifica
fine
unità
g. Quando il conto Banche c/sovvenzioni funziona
a valori nominali di entrata gli interessi:
4
1. sono rilevati anticipatamente
2. sono rilevati posticipatamente 3. non vengono mai rilevati 4. corrispondono all’importo del prestito
Compila gli articoli in P.D. Il 15/07 UBI Banca di Ancona registra le seguenti operazioni sul c/c dell’impresa Gian Mario Venturini: • addebito S.D.D. per fattura di Wind spa per 180 euro + IVA; • pagamento di una cambiale passiva di 1 500 euro a favore di Tiberi Marco di Sirolo (AN), scadente in giornata presso le sue casse. GIORNALE IN P.D.
5
.........
14.01
..........................................................
..........................................................
.........
.........
..........................................................
..........................................................
.........
14.03
..........................................................
..........................................................
.........
.........
..........................................................
..........................................................
..............., .... ..............., .... ..............., ....
Completa il giornale in P.D. indicando nella seconda colonna del giornale la natura della variazione (F + variazione finanziaria attiva, F – variazione finanziaria passiva, E – variazione economica negativa, E + variazione economica positiva). Il 12/11 l’impresa Miriam Messi trasmette per via telematica alla Banca Monte dei Paschi di Siena due disposizioni d’incasso di 14 000 euro e 16 550 euro. Lo stesso giorno la banca procede all’accredito del valore nominale delle Ri.Ba. e addebita commissioni d’incasso per 20 euro. Il 20/12 la banca comunica l’avvenuto incasso della prima Ri.Ba. e il mancato pagamento della seconda. A fine anno la banca liquida interessi sull’anticipo per 150 euro; il cliente ha concesso l’autorizzazione per l’addebito in conto corrente. 12/11 12/11 12/11 12/11 20/12 20/12 20/12 20/12 20/12 20/12 31/12 31/12
6
..............., ....
.........
.........................................................
.........
.........................................................
.........
.........................................................
F–
.........................................................
.........
BANCHE C/ RI.BA. S.B.F.
.........
.........................................................
.........
.........................................................
......... .........
MPS C/C CREDITI INSOLUTI
.........
.........................................................
E–
.........................................................
.........
.........................................................
01/03 ......... 01/03 .........
.........................................................
accredito Ri.Ba. s.b.f. accredito Ri.Ba. s.b.f. commissioni incasso Ri.Ba. commissioni incasso Ri.Ba. Ri.Ba. a buon fine riscossa Ri.Ba. addebito Ri.Ba. insoluta addebito Ri.Ba. insoluta storno Ri.Ba. insoluta storno Ri.Ba. insoluta interessi s.b.f. interessi s.b.f. a debito
BANCHE C/INTERESSI MATURATI
30 550, 00 ..............., .... ..............., .... ..............., .... ..............., ....
14 000, 00 ..............., .... ..............., ....
16 550, 00 ..............., .... ..............., .... ..............., ....
storno interessi s.b.f. a debito interessi s.b.f. in c/c
..............., ....
150, 00
In relazione alle registrazioni effettuate nei conti sinottici, indica il tipo di operazione eseguita dall’impresa Luciano Zanchi e compila il suo giornale in P.D. 13.21 BANCHE C/RI.BA. SBF
18.20 UNICREDIT C/C
19/09 18 200, 00
19/09 18 200, 00 19/09
31.13 COSTI D’INCASSO 35, 00
19/09
35, 00
Operazione: ........................................................................................................................................................................................................................... 05.11 CAMBIALI INSOLUTE 24/09
05.07 CAMBIALI ALL’INCASSO
3 960, 00
24/09
18.20 UNICREDIT C/C 24/09
3 929, 00
31.13 COSTI D’INCASSO 65, 60
24/09
34, 60
Operazione: ...........................................................................................................................................................................................................................
ESERCIZI FINALI GRUPPO 14
unità
6
349
In base alle caratteristiche di utilizzo gli imballaggi si dividono in: • imballaggi di consumo, rappresentati generalmente da involucri non durevoli e di modico valore (carta, scatoloni di cartone, contenitori di plastica, sacchi di tela, cassette di legno); • imballaggi durevoli, rappresentati da beni utilizzabili più volte e non destinati alla vendita al cliente (fusti, bombole, bottiglie, botti, gabbie metalliche).
Tipologia di imballaggi
Gli imballaggi di consumo rappresentano componenti del reddito d’esercizio e la loro consistenza viene rilevata periodicamente attraverso l’inventario. L’acquisto di questi imballaggi si rileva in Dare del conto economico acceso ai costi di esercizio Materie di consumo c/acquisti. La loro cessione è contestuale alla vendita delle merci. Possono verificarsi due casi: • se il costo degli imballaggi viene addebitato in fattura al compratore, la rilevazione viene effettuata in Avere del conto economico acceso ai ricavi di esercizio Rimborsi costi di vendita; • se gli imballaggi vengono ceduti gratuitamente al compratore (e il costo viene recuperato indirettamente sul prezzo di vendita della merce), la loro cessione non determina la rilevazione di alcun ricavo specifico.
Imballaggi di consumo Salvaguardarne: renderne intatta nel tempo la qualità. Non durevoli: utilizzabili una sola volta.
{Esempio} 1 Acquisto di imballaggi di consumo Il 12/11 l’impresa Marco Rossi riceve la fattura n. 345 della Packaging spa relativa all’acquisto di imballaggi di consumo (carta, spago, cassette di legno, materiale espanso) per 175 euro + IVA. Nella fattura è indicato l’importo dovuto a titolo di contributo al CONAI pari a 5 euro. Presentiamo la rilevazione in P.D. 12/11 30.02 MATERIE DI CONSUMO C/ACQUISTI 12/11 06.01 IVA NS/CREDITO 12/11 14.01 DEBITI V/FORNITORI
fattura n. 345 da Packaging spa fattura n. 345 da Packaging spa fattura n. 345 da Packaging spa
180, 00 39, 60 219, 60
{Esempio} 2 Vendita di merci con addebito di imballaggi fatturati Il 14/11 l’impresa Marco Rossi emette la fattura n. 412 sulla Castle spa per vendita di merci per 8 000 euro con addebito del costo degli imballaggi per 55 euro, IVA 22%. Presentiamo la rilevazione in P.D. 14/11 14/11 14/11 14/11
05.01 15.01 20.01 21.40
CREDITI V/CLIENTI IVA NS/DEBITO MERCI C/VENDITE RIMBORSI COSTI DI VENDITA
fattura n. 412 su Castle spa fattura n. 412 su Castle spa fattura n. 412 su Castle spa fattura n. 412 su Castle spa
9 827, 10 1 772, 10 8 000, 00 55, 00
u6
Normativa europea sugli imballaggi
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
L’imballaggio è la confezione di un prodotto, destinata a contenerlo e proteggerlo fino all’uso, in modo da salvaguardarne la qualità e rendere più gradevole il suo aspetto estetico.
m4
01 Gli imballaggi
Le altre operazioni di gestione
Le altre operazioni di gestione
350 Imballaggi durevoli
Gli imballaggi durevoli sono destinati a essere utilizzati più volte e vengono consegnati al compratore con la clausola imballo a rendere. Poiché si tratta di fattori produttivi a utilità ripetuta, sono considerati immobilizzazioni materiali. L’acquisto di imballaggi durevoli si rileva in Dare del conto economico acceso ai costi pluriennali Imballaggi durevoli; il costo sostenuto viene ripartito su più esercizi attraverso il procedimento dell’ammortamento. Un’eccezione è costituita dagli imballaggi durevoli di modico valore (bottiglie di vetro, damigiane) i quali, essendo rinnovati frequentemente durante l’esercizio, in quanto la loro utilità non si protrae oltre l’anno, vengono considerati costi d’esercizio e non sono soggetti ad ammortamento.
Clausola imballo a rendere e cauzione
La clausola imballo a rendere vincola il compratore a restituire gli imballaggi dopo il ricevimento della merce. Per cautelarsi contro la mancata restituzione il venditore può addebitare in fattura, a titolo di cauzione, un importo pari al valore degli imballaggi prestati. Alla restituzione degli imballaggi si rimborsa la cauzione. Se gli imballaggi a rendere non vengono restituiti si considerano venduti: il venditore trattiene la cauzione ed emette fattura addebitando al cliente l’IVA calcolata sul prezzo degli imballaggi non restituiti.
Vincola: obbliga. Cautelarsi: premunirsi, assicurarsi da qualche evento sfavorevole.
{Esempio} 3 Vendita con imballaggi a rendere Il 10/09 l’impresa Anna Ferri emette la fattura n. 45 sulla SCAE spa per la vendita di 300 litri di olio di oliva a 5,50 euro il litro + IVA 4%; in fattura viene anche addebitata la cauzione per le 10 damigiane utilizzate pari a 14 euro ciascuna. Gli imballaggi devono essere restituiti entro il 30/09. Il 28/09 la SCAE spa restituisce tutte le damigiane. In data 2/10 l’impresa Ferri emette nota di accredito n. 18 per il rimborso della cauzione sulle damigiane restituite; la nota di accredito viene ricevuta dalla SCAE spa il 4/10. A fine ottobre la SCAE spa salda quanto dovuto all’impresa Ferri con assegno bancario su Intesa Sanpaolo. Presentiamo le parti tabellari della fattura n. 45 e della nota di accredito n. 18, le scritture in P.D. sul libro giornale del venditore e su quello del compratore. Fattura n. 45 del 10/09 su SCAE spa Litri 300 di olio di oliva a 5,50 euro il litro IVA 4% Cauzione per imballi a rendere (14 euro × n. 10 damigiane) Totale fattura
euro euro euro euro euro
1 650, 66, 1 716, 140, 1 856,
00 00 00 00 00
Il 2 ottobre l’impresa Ferri emette nota di accredito n. 18 per le damigiane restituite. Il documento non contiene la rettifica dell’IVA in quanto il versamento della cauzione per imballo a rendere è un’operazione estranea al campo di applicazione dell’IVA. Contabilmente l’impresa Ferri registra una permutazione finanziaria: una variazione finanziaria attiva per l’estinzione del debito per la cauzione sorto con la fattura n. 45 e una variazione finanziaria passiva per la parallela diminuzione del credito commerciale verso il cliente SCAE spa. Nota di accredito n. 18 del 2/10 su SCAE spa Rimborso cauzione su n. 10 damigiane restituite il 28/09, rif. ns. fatt. n. 45 del 10/09 euro Totale a Vs. credito euro
140, 00 140, 00
Giornale in P.D. del venditore – Impresa Ferri 10/09 10/09 10/09 10/09 02/10 02/10 31/10 31/10
05.01 15.01 20.01 15.19 15.19 05.01 08.21 05.01
CREDITI V/CLIENTI IVA NS/DEBITO MERCI C/VENDITE DEBITI PER CAUZIONI DEBITI PER CAUZIONI CREDITI V/CLIENTI ASSEGNI CREDITI V/CLIENTI
fattura n. 45 su SCAE spa fattura n. 45 su SCAE spa fattura n. 45 su SCAE spa fattura n. 45 su SCAE spa nota di accredito n. 18 nota di accredito n. 18 a/b a saldo da SCAE spa a/b a saldo da SCAE spa
1 856, 00 66, 00 1 650, 00 140, 00 140, 00 140, 00 1 716, 00 1 716, 00
351 05.01 CREDITI V/CLIENTI 1 856, 00 140, 00 1 716, 00
15.19 DEBITI PER CAUZIONI 140, 00 140, 00
Il conto finanziario Debiti per cauzioni accoglie in Avere il debito per la cauzione sorto con la fattura n. 45 e in Dare lo storno dello stesso debito per la nota di accredito n. 18. Giornale in P.D. del compratore – SCAE spa MERCI C/ACQUISTI IVA NS/CREDITO CREDITI PER CAUZIONI DEBITI V/FORNITORI DEBITI V/FORNITORI CREDITI PER CAUZIONI DEBITI V/FORNITORI INTESA SANPAOLO C/C
fattura n. 45 da impresa Ferri fattura n. 45 da impresa Ferri fattura n. 45 da impresa Ferri fattura n. 45 da impresa Ferri nota di accredito n. 18 nota di accredito n. 18 a/b a saldo impresa Ferri a/b a saldo impresa Ferri
14.01 DEBITI V/FORNITORI 140, 00 1 856, 00 1 716, 00
1 650, 00 66, 00 140, 00 1 856, 00 140, 00 140, 00 1 716, 00 1 716, 00
06.10 CREDITI PER CAUZIONI 140, 00 140, 00
Il conto finanziario Crediti per cauzioni accoglie in Dare il credito per la cauzione sorto con la fattura n. 45 e in Avere lo storno dello stesso credito per la nota di accredito n. 18.
La dismissione di imballaggi di uso durevole (per fatturazione ai clienti che non li hanno resi o per eliminazione dovuta a rotture, logorio o furti), assoggettati ad ammortamento in quanto contabilizzati come costi pluriennali, comporta: la rilevazione di eventuali plusvalenze o minusvalenze da alienazione per quelli fatturati ai clienti e di insussistenze passive per quelli andati perduti.
{Esempio} 4 Dismissione di imballaggi di uso durevole Il 18/12 l’impresa Colangeli Renato ha venduto alla Risiat spa merci per 45 400 euro + IVA, come da fattura n. 124 emessa in giornata. Le merci sono imballate in una speciale gabbia metallica per la quale l’impresa Colangeli richiede una cauzione di 500 euro a garanzia della restituzione entro l’anno. Il 4/01 dell’anno successivo, poiché la Risiat spa non ha provveduto alla regolare restituzione dell’imballaggio, l’impresa Colangeli emette fattura n. 3 per 1 500 euro + IVA. La gabbia metallica, del costo originario di 2 500 euro, risultava ammortizzata di due quote al 25%. Tre giorni dopo, in un incidente, vanno distrutte altre due gabbie metalliche, sempre del costo originario di 2 500 euro, ammortizzate al 50%. Il 14 gennaio la Risiat spa salda quanto dovuto mediante bonifico bancario che perviene all’impresa Colangeli il giorno successivo. Presentiamo le scritture in P.D. La gabbia metallica fatturata, in quanto non resa dal cliente, è stata ceduta a un valore superiore a quello contabile (costo originario 2 500 euro – fondo ammortamento 1 250 euro); la differenza tra il prezzo di vendita di 1 500 euro e il valore contabile di 1 250 euro costituisce una plusvalenza di 250 euro. La fattura n. 3 contiene lo storno della cauzione di 500 euro addebitata nella fattura n. 124 del 18/12. Fattura n. 3 del 4/01 su Risiat spa Gabbia metallica non restituita IVA 22% a dedurre cauzione già addebitata in fattura n. 124 del 18/12 Totale fattura
1 500, 330, 1 830, 500, 1 330,
00 00 00 00 00
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
lo storno del fondo ammortamento per la parte riferibile agli imballaggi dismessi;
m4
• •
Dismissione di imballaggi durevoli
Le altre operazioni di gestione
30.01 06.01 06.10 14.01 14.01 06.10 14.01 18.20
u6
10/09 10/09 10/09 10/09 04/10 04/10 31/10 31/10
352 Le due gabbie metalliche perdute vanno eliminate: esse risultavano ammortizzate per il 50%; il residuo del loro valore originario, pari a 2 500 euro (euro 2 500 × 2 = euro 5 000 × 50%) costituisce un’insussistenza passiva. 18/12 18/12 18/12 18/12
05.01 15.01 20.01 15.19
CREDITI V/CLIENTI IVA NS/DEBITO MERCI C/VENDITE DEBITI PER CAUZIONI
fattura n. 124 su Risiat spa fattura n. 124 su Risiat spa fattura n. 124 su Risiat spa fattura n. 124 su Risiat spa
04/01 04/01 04/01 04/01 04/01 04/01 04/01 04/01 07/01 07/01 07/01 07/01 15/01 15/01 15/01
02.18 02.08 05.02 15.19 15.01 02.08 02.08 21.20 02.18 02.08 39.31 02.08 18.20 05.01 05.02
FONDO AMMORT. IMBALLAGGI DUREVOLI IMBALLAGGI DUREVOLI CREDITI COMMERCIALI DIVERSI DEBITI PER CAUZIONI IVA NS/DEBITO IMBALLAGGI DUREVOLI IMBALLAGGI DUREVOLI PLUSVALENZE FONDO AMMORT. IMBALLAGGI DUREVOLI IMBALLAGGI DUREVOLI INSUSSISTENZE PASSIVE IMBALLAGGI DUREVOLI BANCA X C/C CREDITI V/CLIENTI CREDITI COMMERCIALI DIVERSI
storno del fondo ammortamento storno del fondo ammortamento fattura n. 3 su Risiat spa fattura n. 3 su Risiat spa fattura n. 3 su Risiat spa fattura n. 3 su Risiat spa plusvalenza su realizzi plusvalenza su realizzi storno del fondo ammortamento storno del fondo ammortamento perdita su imballaggi durevoli perdita su imballaggi durevoli bonifico a saldo da Risiat spa bonifico a saldo da Risiat spa bonifico a saldo da Risiat spa
56 010, 00 10 010, 00 45 500, 00 500, 00 1 250, 00 1 250, 00 1 330, 00 500, 00 330, 00 1 500, 00 250, 00 250, 00 2 500, 00 2 500, 00 2 500, 00 2 500, 00 57 340, 00 56 010, 00 1 330, 00
02 Le liquidazioni periodiche dell’IVA L’obbligo di liquidare periodicamente l’IVA deve essere assolto con cadenza mensile o trimestrale a seconda che l’impresa sia assoggettata al regime IVA ordinario o semplificato. Nel modulo 3 abbiamo già avuto modo di sottolineare che la liquidazione periodica dell’IVA deve avvenire in base al principio di esigibilità dell’imposta. L’impresa deve pertanto calcolare la differenza tra l’IVA a debito sulle fatture emesse relative a operazioni di vendita di merci consegnate nel periodo e l’IVA a credito sulle fatture di acquisto e sulle bollette doganali relative a operazioni di acquisto effettuate nel periodo in base alla data di esigibilità e di cui ha ricevuto la relativa documentazione.
Liquidazioni periodiche
Contributi previdenziali Contributi sociali versati dal datore di lavoro agli enti previdenziali (INPS e INAIL).
La registrazione si effettua girando al conto finanziario IVA c/liquidazione gli importi dei due conti finanziari IVA ns/credito e IVA ns/debito corrispondenti al totale dell’IVA sulle operazioni di acquisto e su quelle di vendita di competenza del periodo, secondo le risultanze dei registri obbligatori (registro delle fatture emesse, registro dei corrispettivi, registro delle fatture di acquisto). La differenza tra l’IVA a debito e l’IVA a credito riferita al periodo può dar luogo a un debito o a un credito. L’eventuale saldo a debito deve essere versato entro il giorno 16 del mese successivo a quello di riferimento, se la liquidazione è mensile, ed entro il giorno 16 del secondo mese successivo al trimestre di riferimento, se la liquidazione è trimestrale. Il versamento del quarto trimestre va eseguito entro il 16 marzo successivo, insieme all’eventuale conguaglio annuale. I contribuenti che operano con periodicità trimestrale devono versare una maggiorazione dell’1% per interessi. La data di scadenza del versamento periodico IVA è stata unificata con quella delle ritenute alla fonte effettuate dall’impresa e dei contributi previdenziali. Per i contribuenti titolari di partita IVA, il versamento unitario all’Amministrazione Finanziaria dello Stato deve avvenire per via telematica, sia direttamente sia tramite gli intermediari abilitati (dottori commercialisti, associazioni sindacali di categoria tra imprenditori, centri di assistenza fiscale per le imprese), utilizzando il modello di pagamento F24 (modello di pagamento unificato).
353
{Esempio} 1 Liquidazione periodica IVA e relativo versamento
IVA NS/DEBITO IVA C/LIQUIDAZIONE IVA C/LIQUIDAZIONE IVA NS/CREDITO
IVA a debito giugno IVA a debito giugno IVA a credito giugno IVA a credito giugno
5 970, 80 5 970, 80 4 551, 80 4 551, 80
L’impresa Cozzolino si avvale della facoltà di non compilare i registri IVA. In questo caso la contabilità generale deve essere analitica, in modo da fornire tutti i dati necessari alla liquidazione IVA. I conti di mastro interessati sono pertanto descrittivi e si presentano come segue: 15.01 IVA NS/DEBITO Data
Clienti Descrizione
Documento
........... ...............................
...............................
10/06 16/06 23/06 29/06 10/07 12/07 15/07 16/07 16/07
fattura n. 37
Manca Giorgio liquidazione maggio Landolfi Piero Scocca Simona Alfa spa Moggi Luisa Orion spa Moggi Luisa liquidazione giugno
Data di Imponibile consegna
Esente Escluso
Note
Dare
Avere
................
................
..........
................
................
120,00
art. 15
................
03/06
3 210,00
706,20 7 150,30
fattura n. 38 fattura n. 39 fattura n. 40 fattura n. 41 fattura n. 42 nota accredito n. 7
10/06 18/06 25/06 04/07 10/07 12/07
7 430,00 4 650,00 11 850,00 2 227,00 13 690,00 – 1 342,00
55,00
art. 10
200,00
art. 15
1 634,60 1 023,00 2 607,00 489,94 3 011,80 295,24 5 970,80
06.01 IVA NS/CREDITO Data
Fornitori Descrizione
Documento
Data di Imponibile consegna
Note
Dare
Avere
................
..........
................
................
........... ............................
...............................
.........
08/06 16/06 20/06 28/06 13/07 16/07
fatt. n. 91 del 4/06
04/06
4 960,00
1 091,20
fatt. n. 134 del 17/06 fatt. n. 27 del 25/06 fatt. n. 211 del 10/07
18/06 27/06 10/07
12 330,00 3 400,00 8 756,00
2 712,60 748,00 art. 15 1 926,32
Faber spa liquidaz. maggio Tarasco Remo Sparco Antonio Calfor spa liquidazione giugno
................
Esente Escluso
5 380,70
150,00
4 551,80
Nella liquidazione IVA di giugno devono essere considerate le fatture di vendita relative a consegne effettuate a giugno (IVA esigibile) e le fatture di acquisto riguardanti merci ricevute a giugno con fattura ricevuta e registrata entro il giorno 15 del mese successivo (IVA detraibile). 18.10 IVA C/LIQUIDAZIONE Data
Descrizione
Dare
16/07 IVA a debito giugno
Avere 5 970,80
16/07 IVA a credito giugno
4 551,80
16/07 versamento IVA giugno
1 419,00
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
15.01 18.10 18.10 06.01
m4
16/07 16/07 16/07 16/07
u6
I conti IVA ns/debito e IVA ns/credito vengono girati al conto IVA c/liquidazione per l’importo relativo all’imposta a debito esigibile e a credito detraibile nel mese di giugno, come segue:
Le altre operazioni di gestione
L’impresa Vincenzo Cozzolino è in regime di contabilità ordinaria. Il 16/07 il conto IVA ns/debito presenta un’eccedenza Avere di 9 177,30 euro e il conto IVA ns/credito presenta un’eccedenza Dare di 6 478,12 euro. L’importo dell’IVA a debito riferita al mese di giugno ammonta a 5 970,80 euro, mentre l’importo dell’IVA a credito riferita allo stesso mese è 4 551,80 euro. Presentiamo le scritture in P.D. dell’impresa Cozzolino relative alla liquidazione e al versamento dell’imposta. Tralasciamo, per semplicità, i versamenti delle ritenute fiscali e dei contributi previdenziali da effettuare alla stessa data. Il versamento unico avviene mediante delega a Intesa Sanpaolo.
354 Il saldo del conto IVA c/liquidazione rappresenta l’importo da versare per via telematica con il modello F24, unitamente agli importi a debito relativi ai contributi previdenziali e alle ritenute alla fonte effettuate dall’impresa (trascurati, per semplicità, in questo esempio). Il versamento unico deve essere effettuato entro il giorno 16 del mese successivo a quello di riferimento: 16/07 18.10 IVA C/LIQUIDAZIONE 16/07 18.20 INTESA SANPAOLO C/C
Acconto IVA
versamento IVA giugno versamento IVA giugno
1 419, 00 1 419, 00
In aggiunta alle liquidazioni periodiche l’impresa è obbligata a versare, entro il 27 dicembre di ciascun anno, un acconto annuale IVA. Di tale versamento si tiene conto in sede di liquidazione periodica relativa al mese di dicembre o all’ultimo trimestre dell’anno. La determinazione dell’acconto può avvenire mediante il metodo storico, il metodo previsionale o quello delle operazioni effettuate.
{Esempio} 2 Versamento dell’acconto IVA e liquidazione di dicembre L’impresa Giorgio Marchi aveva versato, in relazione alla liquidazione del mese di dicembre dell’esercizio n–1, la somma di 1 200 euro. I dati relativi alla liquidazione di dicembre dell’esercizio n sono i seguenti: IVA detraibile 7 920 euro; IVA esigibile 10 320 euro. Presentiamo le scritture in P.D. relative al versamento in acconto del 27/12, alla liquidazione IVA del mese di dicembre e al relativo versamento del 16/01 dell’esercizio successivo tralasciando, per semplicità, i versamenti delle ritenute fiscali alla fonte e dei contributi previdenziali da effettuare alla stessa data. L’impresa decide di calcolare l’acconto da versare con il metodo storico: euro (1 200 × 88%) = euro 1 056 acconto su IVA di dicembre I calcoli relativi alla liquidazione di dicembre sono i seguenti: IVA a debito – IVA a credito Liquidazione di dicembre – Acconto già versato il 27/12/n IVA da versare entro il 16/01/n+1 27/12/n 27/12/n 31/12/n 31/12/n 31/12/n 31/12/n 31/12/n 31/12/n
06.04 18.20 18.10 06.01 15.01 18.10 18.10 06.04
euro euro euro euro euro
10 320 7 920 2 400 1 056 1 344
IVA C/ACCONTO BANCA X C/C IVA C/LIQUIDAZIONE IVA NS/CREDITO IVA NS/DEBITO IVA C/LIQUIDAZIONE IVA C/LIQUIDAZIONE IVA C/ACCONTO
acconto su liquidazione dicembre acconto su liquidazione dicembre liquidazione IVA dicembre liquidazione IVA dicembre liquidazione IVA dicembre liquidazione IVA dicembre storno dell’acconto versato storno dell’acconto versato
16/01/n+1 18.10 IVA C/LIQUIDAZIONE 16/01/n+1 18.20 BANCA X C/C
versamento IVA a saldo dicembre versamento IVA a saldo dicembre
1 056, 00 1 056, 00 7 920, 00 7 920, 00 10 320, 00 10 320, 00 1 056, 00 1 056, 00 1 344, 00 1 344, 00
355
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
IVA • regimi contabili • liquidazioni periodiche IVA
Analizzare gli adempimenti IVA • compilare il libro giornale
Presenta le scritture in P.D., poi rispondi alle domande. L’impresa Italo Pasquinelli è in regime di contabilità ordinaria. Il 16/10 viene effettuata la liquidazione IVA del mese di settembre sulla base dei seguenti dati: IVA esigibile 18 250 euro, IVA detraibile 14 995 euro.
......
............................................................
18 250, 00 ................, ..... ................, ..... ................, .....
Che cosa deve fare l’impresa Pasquinelli in relazione al risultato della liquidazione IVA? L’impresa Pasquinelli con quale frequenza deve liquidare ed eventualmente versare l’IVA? Quando un’impresa è in regime di contabilità ordinaria? Che cos’è il modello F24?
03 L’acconto imposte Come si studierà nella classe quinta, vi sono alcune imposte che colpiscono l’impresa individuale. Le imprese individuali in regime di contabilità ordinaria possono decidere, con opzione di durata quinquennale, di tassare il loro reddito in maniera diversa a seconda che sia reinvestito in azienda oppure prelevato dall’imprenditore:
•
la quota di utile reinvestita, vale a dire portata in aumento del patrimonio netto, può essere assoggettata a IRI (Imposta sul Reddito d’Impresa), imposta proporzionale con aliquota 24%, anziché a IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche);
•
la quota di utile prelevata si somma agli altri redditi dell’imprenditore (redditi fondiari, redditi di capitale ecc.) e deve essere assoggettata a IRPEF, imposta con aliquote progressive.
Mentre l’IRI costituisce un costo a carico dell’impresa, l’IRPEF rappresenta un onere sostenuto direttamente dall’imprenditore. Per le imposte che gravano sull’impresa, nel corso dell’esercizio deve essere versato un acconto sulla liquidazione futura, dato che l’ammontare esatto delle imposte da pagare sarà conosciuto soltanto a fine anno, quando sarà noto il reddito di esercizio. L’acconto, che corrisponde a una percentuale stabilita per legge delle imposte dell’esercizio precedente, deve essere versato in due rate:
• •
la prima rata entro il 30 giugno, corrispondente al 40% dell’acconto complessivo; la seconda rata entro il 30 novembre, corrispondente al restante 60%.
Il credito risultante dall’acconto versato deve essere rilevato contabilmente nel conto finanziario Imposte c/acconto. Entro il 30 giugno dell’anno successivo, inoltre, deve essere versato il saldo, pari alla differenza fra l’imposta dovuta e l’acconto totale già versato.
{Esempio} Versamento dell’acconto imposte L’imprenditore Giorgio Latini ha rilevato, per l’anno in corso, un acconto imposte di 11 400 euro. Calcoliamo l’importo delle rate versate alle rispettive scadenze e rileviamo in P.D. i relativi versamenti, tenendo conto che gli importi sono stati pagati mediante addebito del c/c bancario aperto presso UniCredit.
Le altre operazioni di gestione
18.10 IVA C/LIQUIDAZIONE
liquidazione IVA ......................... liquidazione IVA ......................... liquidazione IVA ......................... liquidazione IVA .........................
u6
............................................................ ............................................................
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
1. 2. 3. 4.
...... ......
m4
...... ...... ...... ......
356 La prima rata dell’acconto è pari a euro (11 400 × 40%) = euro 4 560 La seconda rata dell’acconto è pari a euro (11 400 × 60%) = euro 6 840 Le rilevazioni in P.D. sono le seguenti: 30/06 30/06 30/11 30/11
06.07 18.20 06.07 18.20
IMPOSTE C/ACCONTO UNICREDIT C/C IMPOSTE C/ACCONTO UNICREDIT C/C
versamento prima rata acconto imposte versamento prima rata acconto imposte versamento seconda rata acconto imposte versamento seconda rata acconto imposte
4 560, 00 4 560, 00 6 840, 00 6 840, 00
04 Il godimento di beni di terzi La disponibilità di beni strumentali (fabbricati, impianti, macchinari, attrezzature ecc.) può essere ottenuta, oltre che con l’acquisto o con conferimenti in natura da parte dell’imprenditore, anche attraverso l’affitto o la locazione finanziaria.
Locazione
Il contratto di locazione (o affitto) consente all’impresa di disporre di beni immobili di proprietà di terzi sostenendo un costo per fitti. Tale costo si rileva nel conto economico acceso ai costi di esercizio Fitti passivi.
{Esempio} 1 Affitto di fabbricati strumentali L’1/03 l’impresa Marco Malandra stipula con l’Immobiliare Regina spa un contratto di affitto di un magazzino per 3 600 euro annui + IVA, da pagare con canoni mensili in via anticipata all’inizio di ogni mese, come da disposizione S.D.D. Alla firma del contratto si versano con assegno bancario a titolo di cauzione tre mensilità più il primo canone, come risulta dalla fattura n. 134. Presentiamo le scritture in P.D. sul libro giornale dell’impresa Malandra relative al pagamento del primo e del secondo canone. Per semplicità, le locazioni di fabbricati a uso strumentale, per le quali le disposizioni in materia di imposta di registro e di imposta sul valore aggiunto risultano particolarmente complesse, vengono sempre considerate operazioni imponibili IVA. 01/03 01/03 01/03 01/03 01/03 01/03 01/04 01/04 01/04 01/04 01/04
32.01 06.01 06.10 14.01 14.01 18.20 32.01 06.01 14.01 14.01 18.20
FITTI PASSIVI IVA NS/CREDITO CREDITI PER CAUZIONI DEBITI V/FORNITORI DEBITI V/FORNITORI BANCA X C/C FITTI PASSIVI IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI DEBITI V/FORNITORI BANCA X C/C
Leasing finanziario, l. 4/08/2017, n. 124 Società di leasing Società finanziaria, di solito controllata da una banca, il cui oggetto esclusivo è la stipulazione di contratti di leasing.
fattura n. 134 da Immobiliare Regina spa fattura n. 134 da Immobiliare Regina spa cauzione per fitto magazzino fattura n. 134 da Immobiliare Regina spa pagata fattura n. 134 da Immobiliare Regina spa pagato fitto più cauzione per il magazzino fattura n. 181 da Immobiliare Regina spa fattura n. 181 da Immobiliare Regina spa fattura n. 181 da Immobiliare Regina spa saldo fattura n. 181 da Immobiliare Regina spa saldo fattura n. 181 da Immobiliare Regina spa
300, 00 66, 00 900, 00 1 266, 00 1 266, 00 1 266, 00 300, 00 66, 00 366, 00 366, 00 366, 00
Il leasing finanziario è il contratto con il quale una banca o una società di leasing (locatore) si obbliga ad acquistare o a far costruire un bene strumentale su indicazione dell’utilizzatore (conduttore o locatario), mettendolo poi a sua disposizione per un periodo determinato contro pagamento di canoni periodici (mensili, trimestrali, semestrali o con altra scadenza) determinati alla stipulazione del contratto.
Il leasing si differenzia dalla locazione perché il conduttore non è necessariamente tenuto alla restituzione del bene ma, esercitando il diritto di riscatto, può diventarne proprietario alla scadenza dietro pagamento di un prezzo prestabilito (prezzo di riscatto). La proprietà del bene rimane al locatore fino alla scadenza contrattuale.
357 1. acquista il bene
PRODUTTORE DEL BENE STRUMENTALE
2. consegna il bene
3. emette fattura per l’importo dei canoni periodici
BANCA O SOCIETÀ DI LEASING (LOCATORE)
IMPRESA UTILIZZATRICE (CONDUTTORE) 4. paga i canoni periodici ed eventualmente riscatta il bene al termine del contratto
Automezzo acquisito in leasing In data 1/06/n1 l’impresa commerciale Dario Siliprandi stipula con l’ItaliaLeasing spa un contratto di leasing finanziario per l’acquisizione di un automezzo strumentale, al prezzo complessivo di 70 000 euro. Il contratto prevede il pagamento di un maxicanone iniziale di 10 000 euro + IVA alla stipulazione del contratto, come da fattura n. 280 dell’ItaliaLeasing spa, e di 20 canoni trimestrali anticipati a partire dall’1/09/n1 di 3 000 euro ciascuno + IVA. Al termine del contratto l’impresa Siliprandi riscatta l’automezzo al prezzo di 5 000 euro + IVA. I regolamenti delle fatture relative ai canoni di leasing avvengono tramite S.D.D. sulla Banca Sella, quella relativa al riscatto dell’automezzo tramite bonifico bancario (commissioni 4 euro). Presentiamo le scritture sul libro giornale in P.D. dell’impresa Siliprandi relative a: a) maxicanone iniziale; b) pagamento del primo canone, come da fattura n. 361 dell’ItaliaLeasing spa; c) riscatto del bene strumentale, come da fattura n. 348 dell’ItaliaLeasing spa emessa in data 1/09/n6. 32.02 06.01 14.01 14.01 18.20 32.02 06.01 14.01 14.01 18.20
CANONI DI LEASING IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI DEBITI V/FORNITORI BANCA SELLA C/C CANONI DI LEASING IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI DEBITI V/FORNITORI BANCA SELLA C/C
fattura n. 280 da ItaliaLeasing spa fattura n. 280 da ItaliaLeasing spa fattura n. 280 da ItaliaLeasing spa saldo fattura n. 280 maxicanone ItaliaLeasing spa saldo fattura n. 280 maxicanone ItaliaLeasing spa fattura n. 361 da ItaliaLeasing spa fattura n. 361 da ItaliaLeasing spa fattura n. 361 da ItaliaLeasing spa saldo fattura n. 361 primo canone ItaliaLeasing spa saldo fattura n. 361 primo canone ItaliaLeasing spa
01/09/n6 01/09/n6 01/09/n6 01/09/n6 01/09/n6 01/09/n6 01/09/n6
02.07 06.01 14.01 14.01 18.20 31.14 18.20
AUTOMEZZI IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI DEBITI V/FORNITORI BANCA SELLA C/C COMMISSIONI BANCARIE BANCA SELLA C/C
fattura n. 348 da ItaliaLeasing spa fattura n. 348 da ItaliaLeasing spa fattura n. 348 da ItaliaLeasing spa saldo fattura n. 348 ItaliaLeasing spa per riscatto saldo fattura n. 348 ItaliaLeasing spa per riscatto commissioni su bonifico commissioni su bonifico
10 000, 00 2 200, 00 12 200, 00 12 200, 00 12 200, 00 3 000, 00 660, 00 3 660, 00 3 660, 00 3 660, 00 5 000, 00 1 100, 00 6 100, 00 6 100, 00 6 100, 00 4, 00 4, 00
m4
01/06/n1 01/06/n1 01/06/n1 01/06/n1 01/06/n1 01/09/n1 01/09/n1 01/09/n1 01/09/n1 01/09/n1
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
{Esempio} 2
u6
Le altre operazioni di gestione
Di solito, il primo canone è maggiorato rispetto agli altri canoni (maxicanone). L’impresa locatrice, per i canoni periodici, emette fatture con IVA calcolata alla stessa aliquota che grava sulle cessioni dei beni presi in locazione finanziaria. Il vantaggio del leasing rispetto all’acquisto risiede nel fatto che l’impresa utilizzatrice evita di stipulare un mutuo per poter acquistare il bene (o, comunque, evita l’esborso di un’ingente somma di denaro), potendo, al termine del contratto, acquistare il bene oppure rinnovarlo (possedendone quindi sempre uno tecnologicamente avanzato) stipulando un nuovo contratto di leasing. I canoni di leasing vengono rilevati nel conto economico acceso ai costi di esercizio Canoni di leasing. Se alla scadenza del contratto il conduttore opta per il riscatto, in contabilità il bene viene registrato tra le immobilizzazioni materiali, al costo risultante dalla fattura di riscatto.
358
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Natura dei conti • fatturazione • leasing finanziario
Individuare la natura dei conti • analizzare l’operazione di leasing finanziario • compilare il libro giornale
Esamina il seguente caso ed esegui quanto richiesto. L’1/03/n1 la Mario Carletti & C. snc stipula con EasyLeasing spa un contratto di leasing finanziario per l’acquisizione di un impianto produttivo, al prezzo complessivo di 400 320 euro. Il contratto prevede il pagamento di un canone iniziale di 40 320 euro + IVA alla stipulazione del contratto e di 15 canoni semestrali anticipati di 24 000 euro + IVA a partire dall’1/09 successivo. Al termine del contratto la Carletti & C. snc riscatta l’impianto al prezzo di 15 000 euro + IVA. I regolamenti delle fatture relative ai canoni di leasing avvengono tramite servizio S.D.D. della Banca Nazionale del Lavoro, mentre la fattura relativa al riscatto viene regolata con bonifico della stessa banca (commissioni 5 euro). Presenta le scritture in P.D. relative al pagamento dei primi due canoni (fatture n. 49 e n. 207) e al riscatto del bene strumentale, come da fattura n. 237 di EasyLeasing spa emessa l’1/03/n9. Nella seconda colonna del giornale indica la natura della variazione (F + variazione finanziaria attiva, F – variazione finanziaria passiva, E – variazione economica negativa, E + variazione economica positiva). anno n1 01/03
E–
............................................................
..........
..........
............................................................
..........
F–
............................................................
..........
..........
DEBITI V/FORNITORI
..........
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............................................................
01/09
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CANONI DI LEASING
..........
..........
............................................................
..........
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............................................................
..........
F+
............................................................
..........
..........
............................................................
anno n9 01/03
..........
IMPIANTI E MACCHINARI
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..........
............................................................
..........
..........
............................................................
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............................................................
..........
F–
..........
..........
............................................................
..........
..........
............................................................
BNL C/C
fattura n. 49 da EasyLeasing spa fattura n. 49 da EasyLeasing spa fattura n. 49 da EasyLeasing spa pagamento maxicanone EasyLeasing spa pagamento maxicanone EasyLeasing spa fattura n. 207 da EasyLeasing spa fattura n. 207 da EasyLeasing spa fattura n. 207 da EasyLeasing spa pagamento fattura n. 207 pagamento fattura n. 207
................, ..... ................, .....
fattura n. 237 da EasyLeasing spa fattura n. 237 da EasyLeasing spa fattura n. 237 da EasyLeasing spa pagamento fattura n. 237 pagamento fattura n. 237 commissioni su bonifico commissioni su bonifico
................, ..... ................, .....
49 190, 40 ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, .....
29 280, 00 ................, .....
................, .....
18 300, 00 ................, ..... ................, ..... ................, .....
05 Le retribuzioni dei dipendenti e gli oneri sociali Nella gestione dell’impresa l’imprenditore si avvale delle prestazioni lavorative del personale dipendente, che opera ai diversi livelli dell’attività aziendale. La remunerazione delle prestazioni di lavoro dipendente consiste nel pagamento di retribuzioni, denominate stipendi per i dirigenti, i quadri intermedi e gli impiegati, e salari per gli operai.
Contributi sociali
Specifiche leggi a tutela dei lavoratori impongono alle imprese e agli stessi dipendenti il versamento di contributi sociali (o previdenziali), calcolati sull’importo delle retribuzioni. Detti contributi sono in massima parte a carico del datore di lavoro e, per la quota rimanente, a carico dei lavoratori. Due sono gli enti pubblici presso i quali è assicurata la maggior parte dei lavoratori dipendenti:
• •
l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS); l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL).
359
Determinati nell’importo.
Pensioni Somme di denaro dovute dall’INPS a coloro che hanno smesso di lavorare per raggiunti limiti di età.
Indennità corrisposta ai lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro; attualmente è denominata Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI).
Cassa integrazione guadagni Indennità corrisposta ai lavoratori dipendenti che sono temporaneamente sospesi dal lavoro oppure prestano un orario ridotto per crisi economiche o calamità naturali.
Nucleo familiare Costituito dal padre, dalla madre e dai figli di età inferiore ai 18 anni.
Il datore di lavoro deve versare all’INPS la differenza tra importi a debito e importi a credito entro il giorno 16 del mese successivo a quello di competenza. Il versamento è unificato con quello dell’IVA periodica e delle ritenute alla fonte effettuate dall’impresa (modello F24). All’INAIL devono essere versati, a intero carico del datore di lavoro, i premi per l’assicurazione contro i rischi di infortuni sul lavoro e di malattie professionali. I premi rappresentano un costo che viene rilevato contabilmente in Dare del conto economico di reddito acceso ai costi di esercizio Oneri sociali e, in contropartita, in Avere del conto finanziario Istituti previdenziali.
Versamento dei contributi
Per l’impresa, il costo del lavoro dipendente non è quindi costituito dalle sole retribuzioni corrisposte ai lavoratori, ma anche da una serie di altri oneri aggiuntivi che, pur non comportando un immediato introito per il lavoratore, determinano degli esborsi per il datore di lavoro:
Costo del lavoro
•
retribuzioni lorde, liquidate mensilmente, a cui si sommano mensilità aggiuntive (tredicesima e, per alcuni contratti, quattordicesima mensilità);
• •
contributi previdenziali e premi assicurativi (oneri sociali) a carico del datore di lavoro;
•
trattamento di fine rapporto di lavoro dipendente (TFR), che matura nel tempo in proporzione agli anni di servizio prestati e viene corrisposto al termine del rapporto di lavoro. Il TFR può anche essere destinato a forme di previdenza integrativa come i fondi pensione; altri costi, quali costi di formazione e aggiornamento professionale, servizi sociali interni ecc. COSTO DEL LAVORO DIPENDENTE
retribuzioni lorde
oneri sociali
TFR
altri costi
Fondo pensione Fondo di investimento costituito da imprese, sindacati, associazioni e categorie di lavoratori. I contributi versati dagli associati vengono reinvestiti in forme di risparmio redditizio in modo da assicurare ai partecipanti un trattamento pensionistico integrativo rispetto a quello pubblico.
TFR e fondi pensione
Le altre operazioni di gestione
Indennità di disoccupazione – NASpI
u6
Crediti per assegni per il nucleo familiare e indennità Debiti per contributi sociali a carico del datore di di malattia e maternità anticipati dal datore di lavoro lavoro per conto dell’INPS Debiti per ritenute sociali a carico dei lavoratori trattenute sulle retribuzioni
Liquidati
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
18.11 ISTITUTI PREVIDENZIALI
Liquidazione dei contributi
m4
All’INPS vengono liquidati e versati mensilmente dal datore di lavoro i contributi sociali per le pensioni dei lavoratori dipendenti, l’indennità di disoccupazione – NASpI, la Cassa integrazione guadagni, l’assegno per il nucleo familiare, le indennità di malattia e maternità. I contributi INPS a carico dell’impresa rappresentano, per la stessa, un costo che viene rilevato contabilmente in Dare del conto economico di reddito acceso ai costi di esercizio Oneri sociali e, in contropartita, in Avere del conto finanziario Istituti previdenziali, dato che fino a quando detti contributi non vengono versati costituiscono per l’impresa un debito verso l’INPS. I contributi INPS a carico dei lavoratori vengono trattenuti dal datore di lavoro sulle retribuzioni e registrati in Avere del conto finanziario Istituti previdenziali, dato che fino a quando non sono versati rappresentano un debito dell’impresa verso l’INPS. L’assegno per il nucleo familiare viene corrisposto ai lavoratori dipendenti in rapporto al numero dei componenti e al reddito del nucleo familiare. Le indennità di malattia e maternità spettano, in misura commisurata alla retribuzione, ai lavoratori assenti per malattia e alle lavoratrici in maternità. Sia l’assegno per il nucleo familiare, sia le indennità di malattia e maternità sono anticipati dal datore di lavoro per conto dell’INPS. Essi rappresentano pertanto un credito dell’impresa verso l’INPS che viene rilevato in Dare del conto finanziario Istituti previdenziali. Il conto finanziario Istituti previdenziali registra quindi diversi importi, che possono essere così sintetizzati:
360 La retribuzione lorda liquidata al dipendente è soggetta a ritenute sociali, per la parte dei contributi previdenziali a carico del lavoratore, e a ritenute fiscali alla fonte, operate dal datore di lavoro in qualità di sostituto d’imposta a titolo di acconto dell’imposta sul reddito. Le somme effettivamente percepite dal lavoratore sono pertanto al netto di tali ritenute. RETRIBUZIONI E CONTRIBUTI SOCIALI Datore di lavoro Retribuzioni lorde + oneri sociali a carico dell’impresa + quota TFR maturata
Lavoratori dipendenti
Istituti previdenziali
Retribuzioni lorde – ritenute sociali per contributi a carico dei lavoratori – ritenute fiscali – altre ritenute (ritenute sindacali)
Contributi spettanti (oneri sociali a carico dell’impresa + contributi sociali a carico dei lavoratori trattenuti dal datore di lavoro sulle retribuzioni)
+ altri costi del lavoro
Retribuzioni nette + assegni per il nucleo familiare
– pagamenti effettuati dal datore di lavoro per conto dell’INPS (assegni per il nucleo familiare, indennità di malattia e maternità)
Costo del lavoro per l’impresa
Importi riscossi dai lavoratori
Importi riscossi dagli istituti previdenziali
Conti tipici
Dell’amministrazione del personale ci occuperemo in modo più approfondito nella classe quarta. Presentiamo gli schemi di funzionamento dei conti con cui si rilevano i rapporti con il personale dipendente e gli istituti previdenziali. Sono conti finanziari i conti Personale c/retribuzioni, Istituti previdenziali, Debiti per ritenute da versare; sono conti economici accesi a costi d’esercizio i conti Salari e stipendi e Oneri sociali. 15.20 PERSONALE C/RETRIBUZIONI Ritenute fiscali Ritenute sociali Importi netti pagati ai dipendenti
18.20 BANCA X C/C Importi netti pagati ai dipendenti Versamento tramite F24
Retribuzioni lorde Assegni per il nucleo familiare e indennità di malattia e maternità
33.01 SALARI E STIPENDI Retribuzioni lorde 33.02 ONERI SOCIALI Contributi e premi assicurativi a carico del datore di lavoro
18.11 ISTITUTI PREVIDENZIALI Crediti per assegni Debiti per contributi per il nucleo familiare a carico del datore e indennità di malattia di lavoro e maternità Debiti per ritenute sociali a carico dei lavoratori Versamento a saldo 15.02 DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE Versamento ritenute fiscali
Debiti per ritenute fiscali a carico dei lavoratori
{Esempio} Liquidazione e pagamento di retribuzioni e contributi A fine marzo l’impresa Alessandro Santini liquida le retribuzioni spettanti al personale dipendente per 16 850 euro; inoltre ai lavoratori competono assegni per il nucleo familiare e indennità di malattia e maternità per 1 285 euro. Gli oneri sociali a carico dell’impresa, per il mese di marzo, ammontano a 5 055 euro.
361 L’impresa Santini paga le retribuzioni mediante addebito del suo c/c acceso presso il Banco di Sardegna e contestuale accredito dei c/c dei dipendenti, ai quali vengono effettuate ritenute sociali per contributi a loro carico per 1 548 euro e ritenute fiscali per 1 940 euro. Per il mese di marzo, il conto IVA c/liquidazione presenta un saldo a debito di 2 151 euro. Il 16 aprile, a mezzo Banco di Sardegna, viene effettuato il versamento unico. L’impresa non ha effettuato altre ritenute fiscali oltre a quelle sulle retribuzioni. Presentiamo le scritture in P.D. sul giornale dell’impresa Santini.
+ 1 285, 00 14 647, 00
Assegni per il nucleo familiare e indennità di malattia e maternità Importo netto da versare
5 055, 00 + 1 548, 00 6 603, 00
– 1 285, 00 5 318, 00
Le scritture del giornale evidenziano le seguenti fasi: • liquidazione dell’importo lordo spettante ai dipendenti (euro 16 850 + euro 1 285 = 18 135 euro); • pagamento ai dipendenti delle somme di loro spettanza, al netto delle ritenute (14 647 euro); • liquidazione dei contributi a carico dell’impresa (5 055 euro); • effettuazione del versamento unico, con pagamento del debito IVA (2 151 euro), delle ritenute fiscali (1 940 euro) e di quanto dovuto agli Istituti previdenziali (5 318 euro). Ecco come si presentano le rilevazioni in P.D. sul libro giornale e nei conti di mastro dell’impresa Santini: 31/03 33.01 SALARI E STIPENDI
liquidazione retribuzioni lorde marzo
16 850, 00
31/03 18.11 ISTITUTI PREVIDENZIALI
assegni nucleo familiare e indennità
1 285, 00
31/03 15.20 PERSONALE C/RETRIBUZIONI
importi lordi liquidati mese marzo
31/03 15.20 PERSONALE C/RETRIBUZIONI
pagamento retribuzioni mese marzo
31/03 18.11 ISTITUTI PREVIDENZIALI
ritenute sociali a carico lavoratori
31/03 15.02 DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE
ritenute fiscali a carico lavoratori
31/03 18.20 BANCO DI SARDEGNA C/C
pagamento retribuzioni nette
31/03 33.02 ONERI SOCIALI
liquidazione contributi a carico azienda
31/03 18.11 ISTITUTI PREVIDENZIALI
liquidazione contributi a carico azienda
18 135, 00 18 135, 00 1 548, 00 1 940, 00 14 647, 00 5 055, 00 5 055, 00
16/04 15.02 DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE
versamento unico marzo
1 940, 00
16/04 18.10 IVA C/LIQUIDAZIONE
versamento unico marzo
2 151, 00
16/04 18.11 ISTITUTI PREVIDENZIALI
versamento unico marzo
5 318, 00
16/04 18.20 BANCO DI SARDEGNA C/C
versamento unico marzo
15.02 DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE 1 940, 00 1 940, 00
9 409, 00
15.20 PERSONALE C/RETRIBUZIONI 18 135, 00 18 135, 00
Il conto finanziario Personale c/retribuzioni accoglie il debito dell’impresa nei confronti del personale dipendente per retribuzioni liquidate e non ancora pagate. Viene chiuso al momento del pagamento. 18.11 ISTITUTI PREVIDENZIALI 1 285, 00 1 548, 00 5 318, 00 5 055, 00
18.20 BANCO DI SARDEGNA C/C 14 647, 00 9 409, 00
Le altre operazioni di gestione
Oneri a carico del datore di lavoro Oneri a carico dei lavoratori
u6
Assegni per il nucleo familiare e indennità di malattia e maternità Importo netto da pagare
16 850, 00 – 1 548, 00 – 1 940, 00
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
Retribuzioni lorde Ritenute per contributi sociali Ritenute fiscali
Calcoliamo quanto dovuto all’INPS:
m4
Calcoliamo quanto dovuto ai dipendenti:
362 Il conto finanziario Istituti previdenziali accoglie il debito (o il credito) dell’impresa nei confronti degli enti previdenziali per contributi da versare (o di cui chiedere il rimborso). Viene chiuso con il versamento (o il rimborso). 33.01 SALARI E STIPENDI 16 850, 00
33.02 ONERI SOCIALI 5 055, 00
I conti economici Salari e stipendi e Oneri sociali sono conti accesi a costi di esercizio. 18.10 IVA C/LIQUIDAZIONE (b) 2 151, 00 (a) 2 151, 00
Il conto finanziario IVA c/liquidazione, il cui saldo esprime il debito IVA dell’impresa per il mese di marzo (a), dopo il versamento risulta spento (b).
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Natura dei conti • enti previdenziali • retribuzioni dei dipendenti • ritenute d’acconto
Individuare la natura dei conti • esaminare i rapporti con gli enti previdenziali • analizzare il pagamento delle retribuzioni • compilare il libro giornale
Presenta gli articoli in P.D. indicando nella seconda colonna del giornale la natura della variazione (F + variazione finanziaria attiva, F – variazione finanziaria passiva, E – variazione economica negativa, E + variazione economica positiva). Il 28/10 l’impresa Lucio Massetti liquida retribuzioni per 15 730 euro, assegni per il nucleo familiare per 780 euro, indennità di malattia e maternità per 275 euro, contributi sociali a suo carico per 4 640 euro. Il 31/10 paga le retribuzioni tramite Credem Banca, al netto di ritenute sociali per 1 446 euro e di ritenute fiscali per 2 648 euro. Il 16/11 l’impresa effettua il versamento unico dell’IVA risultante a debito per 2 880 euro, delle ritenute effettuate alla fonte (nessun’altra ritenuta è stata fatta oltre a quelle sulle retribuzioni dei dipendenti) e dei contributi sociali. 28/10 ..........
............................................................
............................................................
.......... ..........
............................................................
............................................................
.......... ..........
PERSONALE C/RETRIBUZIONI ONERI SOCIALI
retribuzioni lorde ottobre contributi a nostro carico contributi a nostro carico pagamento retribuzioni ottobre contributi a carico dipendenti ritenute fiscali retribuzioni nette ottobre liquidazione IVA ottobre ritenute d’acconto saldo contributi sociali versamento unico ottobre
.......... .......... .......... ..........
............................................................
31/10
............................................................
F+
.......... ..........
ISTITUTI PREVIDENZIALI
.......... ..........
............................................................
.......... ..........
............................................................
.......... ..........
............................................................
.......... ..........
............................................................
.......... ..........
ISTITUTI PREVIDENZIALI
16/11 ..........
............................................................
................, ..... ................, .....
16 785, 00 ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, .....
12 691, 00 ................, ..... ................, ..... ................, .....
10 559, 00
06 I valori bollati I valori bollati sono costituiti da francobolli, marche da bollo e marche cambiali che l’impresa utilizza in base alle proprie necessità. Di norma i valori bollati vengono acquistati periodicamente; analogamente, per semplicità, lo scarico viene rilevato in contabilità settimanalmente, mensilmente o secondo gli intervalli temporali ritenuti più opportuni.
363
{Esempio} Acquisto e utilizzo di valori bollati Al 1° gennaio il registro elementare dei valori bollati dell’impresa Bruno Ridolfi indica le seguenti consistenze in cassa: francobolli 4,20 euro, marche da bollo e marche cambiali 210 euro. Il 3 gennaio vengono acquistati francobolli per 18 euro, marche da bollo e marche cambiali per 146,20 euro. Il 7 gennaio il controllo dei valori bollati indica le seguenti consistenze: francobolli 5,80 euro, marche da bollo e marche cambiali 29,24 euro. Presentiamo le scritture in P.D. relative all’acquisto e all’utilizzo dei valori bollati e il registro dei valori bollati dell’impresa Ridolfi. Totali
Saldi contabili al 7/01 Consistenze di fatto al 7/01
22,20 – 5,80
356,20 – 29,24
378,40 – 35,04
Valori utilizzati
16,40
326,96
343,36
Data 01/01 03/01 07/01
Descrizione Consistenze iniziali Acquisti Utilizzi (scarico)
carico
scarico
4,20 18,00
carico
scarico
210,00 146,20 16,40
326,96
Gli articoli in partita doppia relativi all’acquisto dei valori bollati e al loro scarico periodico sono: 03/01 03/01 07/01 07/01 07/01 07/01
08.22 08.20 31.05 08.22 39.01 08.22
VALORI BOLLATI DENARO IN CASSA COSTI POSTALI VALORI BOLLATI ONERI FISCALI DIVERSI VALORI BOLLATI
acquisto francobolli e marche acquisto francobolli e marche affrancatura corrispondenza affrancatura corrispondenza utilizzo marche utilizzo marche
164, 20 164, 20 16, 40 16, 40 326, 96 326, 96
Il conto finanziario Valori bollati si presenta come segue: 08.22 VALORI BOLLATI Data 01/01 03/01 07/01 07/01
Descrizione Consistenza iniziale Acquisto francobolli e marche Affrancatura corrispondenza Utilizzo marche
Dare
Avere
214, 20 164, 20 16, 40 326, 96
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
Marche da bollo e marche cambiali
m4
Francobolli
u6
Il 7 gennaio lo scarico dei valori bollati è stato così calcolato:
Le altre operazioni di gestione
All’acquisto si rileva in Avere l’uscita di denaro dalla cassa e in Dare l’entrata di valori bollati nel conto finanziario Valori bollati. Quando si rileva periodicamente l’utilizzo dei valori bollati, si registrano in Dare i costi sostenuti nel periodo, scaricando lo stesso importo in Avere del conto Valori bollati. I costi sostenuti per i francobolli vengono rilevati nel conto economico acceso ai costi di esercizio Costi postali; i costi per le marche da bollo e le marche cambiali nel conto economico acceso ai costi di esercizio Oneri fiscali diversi. Il calcolo dei valori bollati utilizzati è effettuato confrontando i valori bollati caricati al momento degli acquisti con l’inventario di fatto dei valori esistenti in cassa il giorno in cui viene rilevato contabilmente lo scarico.
364
07 Le variazioni del patrimonio netto Durante l’esercizio l’imprenditore può effettuare operazioni di prelevamento o di versamento che modificano la consistenza dei mezzi propri dell’impresa. Si tratta di operazioni estranee all’attività aziendale come, per esempio, i prelevamenti di denaro dal c/c intestato all’impresa per esigenze personali o familiari o gli apporti di denaro o di beni attinti dal patrimonio personale.
Attinti: prelevati.
Prelevamenti
18/10 18/10
10.04 18.20
Le operazioni di prelevamento per le spese personali dell’imprenditore che gravano sul c/c aziendale si rilevano in Dare del conto economico di patrimonio netto Prelevamenti extragestione (o Titolare c/prelevamenti):
PRELEVAMENTI EXTRAGESTIONE BANCA X C/C
Imposte
prelievo per spese familiari prelievo per spese familiari
1 530, 00 1 530, 00
Alcune imposte colpiscono l’impresa individuale, altre invece colpiscono la persona dell’imprenditore. In quest’ultimo caso le imposte non rappresentano un costo per l’impresa e non devono essere rilevate in contabilità. sull’impresa individuale
devono essere rilevate in contabilità
sull’imprenditore
non devono essere rilevate in contabilità
IMPOSTE
Il versamento può essere effettuato prelevando i fondi dal c/c bancario personale dell’imprenditore, non dando luogo a scritture nella contabilità generale dell’impresa. Se invece l’imprenditore esegue il versamento utilizzando il c/c bancario destinato all’attività aziendale, l’operazione, essendo estranea alla gestione dell’impresa, dà luogo a un prelevamento extragestione: 30/06 30/06 30/11 30/11
10.04 18.20 10.04 18.20
PRELEVAMENTI EXTRAGESTIONE BANCA X C/C PRELEVAMENTI EXTRAGESTIONE BANCA X C/C
Operazioni incrementative
01/10 01/10 15/11 15/11
18.20 10.01 02.01 10.01
5 800, 00 5 800, 00 2 900, 00 2 900, 00
Le operazioni incrementative del patrimonio netto sono costituite dagli apporti (in denaro o in natura) che l’imprenditore effettua per aumentare il patrimonio aziendale, prelevando i mezzi dal patrimonio personale. Queste operazioni comportano un aumento del patrimonio netto dell’impresa rilevato in Avere del conto economico di patrimonio netto Patrimonio netto:
BANCA X C/C PATRIMONIO NETTO FABBRICATI PATRIMONIO NETTO
Sistemi minori
saldo + prima rata acconto imposte versamento saldo e acconto imposte seconda rata acconto imposte versamento acconto imposte
apporto in c/c del titolare dell’impresa apporto in c/c del titolare dell’impresa fabbricato apportato dal titolare dell’impresa fabbricato apportato dal titolare dell’impresa
70 000, 00 70 000, 00 130 000, 00 130 000, 00
È opportuno ricordare che l’impresa individuale non gode di una propria autonomia giuridica e patrimoniale; è però necessario, anche per motivi fiscali, tenere separato il patrimonio di pertinenza dell’impresa dal patrimonio personale dell’imprenditore.
08 La situazione contabile La situazione contabile è un prospetto di informazione interna che evidenzia i totali e/o le eccedenze dei conti di mastro, elencati per ordine di codice, con riferimento a una certa data o a un certo arco di tempo.
365 Se non si sono verificati errori nella compilazione delle registrazioni in partita doppia, la situazione contabile è bilanciante, nel senso che il totale degli importi o delle eccedenze in Dare è uguale al totale degli importi o delle eccedenze in Avere.
per eccedenze, quando riporta i conti di mastro, indicando per ciascuno solo l’eccedenza in Dare o in Avere alla data di riferimento;
•
per totali ed eccedenze, quando riporta i conti di mastro, indicando per ciascuno di essi sia gli importi totali Dare e Avere, sia le eccedenze, in Dare o in Avere, alla data di riferimento;
•
per movimenti ed eccedenze, quando riporta i conti di mastro, indicando per ciascuno di essi l’importo iniziale (eccedenza in Dare o in Avere all’inizio del periodo), i movimenti intervenuti durante il periodo considerato e l’eccedenza, in Dare o in Avere, alla fine del periodo stesso.
A seconda dell’ampiezza temporale a cui si riferiscono i movimenti contabili interessati, la situazione contabile può essere:
•
completa, se considera tutte le registrazioni effettuate nei conti dall’inizio del periodo amministrativo (1/01) fino a una certa data; per esempio, è una situazione contabile completa quella che comprende i movimenti contabili registrati dall’1/01 fino all’1/10 (data in cui si compila la situazione contabile);
•
parziale, se prende in considerazione solo le registrazioni effettuate in un ben definito arco temporale, per esempio quelle svolte nel secondo mese dell’esercizio amministrativo (1/0228/02), nel terzo mese dell’esercizio amministrativo e così via.
A seconda della forma le situazioni contabili possono essere redatte:
•
a sezioni accostate: si hanno due colonne comuni, dove sono trascritti i codici e la denominazione dei conti, affiancate da due colonne separate per gli importi dei totali Dare e dei totali Avere; le colonne degli importi diventano quattro se, oltre ai totali Dare e ai totali Avere, si espongono separatamente le eccedenze Dare e le eccedenze Avere; le colonne degli importi sono invece tre se le due colonne dei totali Dare e Avere sono affiancate da una sola colonna per le eccedenze, in cui gli importi in Avere si scrivono con segno negativo;
•
a sezioni divise: i conti vengono elencati in due distinte sezioni a seconda del segno, Dare o Avere, dell’eccedenza. Si scrivono nella sezione di sinistra i conti che presentano l’eccedenza in Dare e nella sezione di destra i conti che presentano l’eccedenza in Avere. La forma a sezioni divise può essere applicata solo alla situazione contabile per eccedenze.
A seconda del grado di analisi le situazioni contabili possono essere:
• •
Le altre operazioni di gestione
•
Ampiezza temporale
u6
per totali progressivi, quando riporta i conti di mastro indicando, per ciascuno di essi, il totale degli importi iscritti in Dare e il totale degli importi iscritti in Avere registrati nel periodo considerato. Nella contabilità tenuta manualmente, questo tipo di prospetto veniva chiamato bilancio di verifica, perché la sua funzione era, appunto, quella di verificare, attraverso l’uguaglianza tra gli addebitamenti e gli accreditamenti, l’esattezza del riporto delle scritture dal giornale ai conti di mastro. Oggi la contabilità generale è tenuta con procedure elettroniche che trasferiscono in automatico i dati dal giornale ai conti di mastro evitando così errori legati alla trascrizione dei singoli dati;
Forma
Grado di analisi
sintetiche, ossia redatte per raggruppamenti di conti di mastro; analitiche, ossia redatte per conti di mastro.
Nel prospetto che evidenzia la situazione contabile si possono elencare tutti i conti di mastro previsti dal piano dei conti (comprendendo quindi sia quelli che hanno subìto movimentazioni, sia quelli che non sono ancora stati movimentati) oppure si possono indicare solo i conti che si sono movimentati o, nel caso di situazioni contabili per eccedenze, solo i conti che presentano eccedenza diversa da zero, tralasciando quindi i conti spenti. Come è possibile constatare, le situazioni contabili possono essere variamente rappresentate. Se la contabilità generale è tenuta con procedure elettroniche è possibile ottenere, automaticamente, situazioni contabili nella forma e con il prospetto desiderati, sia complete sia parziali (redatte mensilmente, settimanalmente, giornalmente), a diversi livelli di analisi (per raggruppamenti e per conti di mastro).
Situazioni contabili
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
•
Classificazione
m4
A seconda dei dati rappresentati, la situazione contabile può essere redatta:
366 Situazione contabile sintetica per totali ed eccedenze al 16/10/20.. (redatta per raggruppamenti) Codice 02.00 04.00 05.00 06.00 08.00 10.00 12.00 14.00 15.00 18.00 20.00 30.00 31.00 33.00 41.00
Totali progressivi
Denominazione dei raggruppamenti
Dare
Immobilizzazioni materiali Rimanenze Crediti commerciali Crediti diversi Disponibilità liquide Patrimonio netto Trattamento fine rapporto Debiti commerciali Debiti diversi Conti transitori e diversi Vendite e prestazioni Costo del venduto Costi per servizi Costi per il personale Oneri finanziari Totali
Avere
565 000, 192 500, 1 746 250, 210 000, 260 500, 42 500,
00 00 00 00 33 00
1 235 540, 307 774, 2 054 043, 6 437, 1 275 625, 82 687, 70 875, 13 728, 8 063 462,
67 00 75 50 00 50 00 75 50
75 000, 00 192 500, 00 1 597 500, 33 207 083, 00 257 875, 50 546 250, 00 23 250, 00 1 366 999, 50 316 108, 00 2 062 836, 17 1 406 810, 00 11 250, 00
8 063 462, 50
Eccedenze Dare o Avere 490 000, 00 0, 00 148 749, 67 2 917, 00 2 624, 83 – 503 750, 00 – 23 250, 00 – 131 458, 83 – 8 334, 00 – 8 792, 42 – 1 400 372, 50 1 264 375, 00 82 687, 50 70 875, 00 13 728, 75 –
Le colonne relative ai totali progressivi derivano dalle somme degli importi iscritti in Dare e in Avere dei conti facenti parte dei raggruppamenti presenti nel piano dei conti; la colonna eccedenze si ottiene, invece, dalla differenza degli importi iscritti in Dare con quelli iscritti in Avere. Se l’importo Dare è maggiore dell’importo Avere l’eccedenza ha segno positivo; viceversa se l’importo Dare è minore dell’importo Avere, l’eccedenza ha segno negativo.
Situazione patrimoniale ed economica
La situazione contabile per eccedenze è spesso suddivisa in due parti: la prima, detta Situazione patrimoniale, accoglie tutti i conti patrimoniali; la seconda, detta Situazione economica, accoglie solo i conti economici d’esercizio. Le due parti evidenziano un “saldo economico” (positivo o negativo) che appare in entrambi i prospetti, per lo stesso importo, ma in sezioni opposte. Tale saldo indica lo sbilancio tra componenti positivi e negativi del reddito sorti nell’esercizio, registrati fino a quel momento; esso non esprime il risultato economico già maturato, a meno che detti componenti di reddito non siano già stati integrati e rettificati per determinare la loro corretta competenza riferita al periodo considerato. A fine esercizio la Situazione economica assume la configurazione a costi, ricavi e rimanenze in quanto accoglie in Dare le esistenze iniziali, i costi e le rettifiche di ricavi, e in Avere le rimanenze finali, i ricavi e le rettifiche di costi.
Situazione patrimoniale al 16/10/20.. Denominazione conti Fabbricati Attrezzature Macchine d’ufficio Arredamento Automezzi Crediti v/clienti IVA ns/credito Imposte c/acconto Denaro in cassa Prelevamenti extragestione Totale Dare Saldo economico negativo Totale a pareggio
Dare 437 500, 21 250, 40 000, 31 250, 35 000, 148 749, 1 667, 1 250, 2 624, 42 500, 761 791, 31 293, 793 085,
00 00 00 00 00 67 00 00 83 00 50 75 25
Denominazione conti Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento attrezzature Fondo ammortamento macchine d’ufficio Fondo ammortamento arredamento Fondo ammortamento automezzi Debiti per TFR Debiti v/fornitori IVA ns/debito Banca X c/c Patrimonio netto
Avere 12 500, 8 750, 20 000, 16 250, 17 500, 23 250, 131 458, 8 334, 8 792, 546 250,
Totale Avere
793 085, 25
00 00 00 00 00 00 83 00 42 00
367 Situazione economica al 16/10/20.. 4 625, 1 812, 1 059 375, 23 750, 177 500, 15 000, 61 125, 8 687, 4 000, 2 125, 6 750, 52 500, 18 375, 8 725, 5 003,
Denominazione conti 00 50 00 00 00 00 00 50 00 00 00 00 00 00 75
1 392 760, 14 050, 6 750, 4 500,
00 00 00 00
Totale Avere Saldo economico negativo
1 418 060, 00 31 293, 75
Totale a pareggio
1 449 353, 75
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Situazioni contabili
Classificare le situazioni contabili in base al contenuto e alla forma
Classifica la situazione contabile in base ai dati rappresentati e alla forma tenendo conto delle indicazioni riportate nella prima colonna. Dati rappresentati nella situazione contabile Totali progressivi 1. Indica per ciascun conto solo l’eccedenza in Dare o in Avere. 2. Indica per ciascun conto il totale degli importi iscritti in Dare e il totale degli importi iscritti in Avere. 3. Indica per ciascun conto il totale degli importi iscritti in Dare e in Avere e l’eccedenza. 4. Indica per ciascun conto l’eccedenza iniziale, i movimenti intervenuti nel periodo considerato e l’eccedenza alla fine del periodo.
Eccedenze
Totali ed eccedenze
Forma della situazione contabile Movimenti ed eccedenze
Sezioni accostate
Sezioni divise
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
u6
1 449 353, 75
Avere
Merci c/vendite Rimborsi costi di vendita Resi su acquisti Ribassi e abbuoni attivi
Le altre operazioni di gestione
Dare
m4
Denominazione conti Resi su vendite Ribassi e abbuoni passivi Merci c/acquisti Materie di consumo c/acquisti Merci c/esistenze iniziali Materie di consumo c/esistenze iniziali Costi di trasporto Costi per energia Pubblicità Costi postali Costi telefonici Salari e stipendi Oneri sociali Interessi passivi v/fornitori Sconti passivi bancari Totale Dare
368
09 Le funzioni della situazione contabile Quando la contabilità era tenuta manualmente le situazioni contabili venivano redatte principalmente a scopo di controllo numerico, per verificare l’uguaglianza fra il totale degli addebitamenti e quello degli accreditamenti prima di procedere a ulteriori registrazioni in partita doppia. Oggi, con l’utilizzo degli elaboratori elettronici, non si commettono più errori legati alla duplice trascrizione e l’uguaglianza tra Dare e Avere nei conti di mastro e nel giornale è sempre assicurata. Tuttavia, al di là della mera correzione degli errori, le situazioni contabili hanno un importante contenuto informativo: esse consentono di accertare i componenti di reddito già rilevati alla data considerata, di verificare la consistenza di determinati valori, di determinare la movimentazione globale di alcuni conti. Il contenuto informativo varia a seconda della tipologia di situazione contabile considerata.
Funzione informativa
Le situazioni contabili per totali, che indicano gli importi progressivi in Dare e in Avere, consentono di percepire la dinamica dei movimenti nei conti bilaterali. Per esempio, i totali dei conti accesi alle banche evidenziano il volume degli incassi e dei pagamenti transitati per il canale bancario; i totali Dare e Avere del conto Crediti v/clienti esprimono, rispettivamente, il fatturato dell’impresa al lordo dell’IVA e le fatture regolate dai clienti; il totale Avere del conto Debiti v/fornitori evidenzia la massa degli acquisti di beni e servizi al lordo dell’IVA, mentre il totale Dare esprime il complesso dei pagamenti effettuati. Le situazioni contabili per eccedenze, che evidenziano per ogni conto lo sbilancio in Dare o in Avere, danno un’immediata percezione di alcuni valori finanziari, quali la liquidità (o l’indebitamento bancario), l’esposizione verso i fornitori, la massa dei crediti commerciali e così via. Per i conti unilaterali, naturalmente, le informazioni fornite sono identiche tanto nella situazione contabile per eccedenze quanto in quella per totali. Il massimo contenuto informativo è espresso dalla situazione contabile per totali ed eccedenze oppure in quella per movimenti ed eccedenze. Va comunque rilevato che le eccedenze dei conti determinate nel corso dell’esercizio non esprimono l’effettivo valore dei componenti a cui si riferiscono. Per esempio, quelle dei c/c bancari non includono gli interessi in corso di maturazione non ancora capitalizzati; le immobilizzazioni non sono state rettificate dalle quote di ammortamento di competenza dell’esercizio e così via. L’effettiva e completa situazione economico-patrimoniale dell’impresa verrà espressa solo dalla situazione contabile redatta al termine delle scritture di assestamento, che illustreremo successivamente.
Periodicità
Le imprese redigono situazioni contabili durante l’esercizio amministrativo con cadenze diversificate a seconda delle varie esigenze conoscitive; tuttavia, normalmente, al 31/12 quasi tutte compilano due situazioni contabili: una prima e una dopo la redazione delle scritture di assestamento. Quest’ultima fornisce i valori che, opportunamente classificati, aggregati o disaggregati, affluiranno al bilancio d’esercizio. LA FUNZIONE DELLE SITUAZIONI CONTABILI SITUAZIONI CONTABILI • per totali ed eccedenze • per movimenti ed eccedenze
SCOPO INFORMATIVO posizione di liquidità; indebitamento verso banche; esposizione verso fornitori; massa dei crediti commerciali; fatturato al lordo dell’IVA ecc.
{esercitazione} Costituzione, scritture di esercizio, situazione contabile per totali In data 1/10 Mauro Musio dà vita a un’impresa apportando un assegno bancario di 550 000 euro che il giorno stesso deposita sul c/c bancario aperto presso la BNL. Nello stesso giorno, allo scopo di disporre di una dotazione iniziale di denaro in cassa, preleva 10 000 euro. In data 2/10 stipula il contratto di acquisto dell’azienda di Giorgio Pratesi per 500 000 euro; gli elementi patrimoniali sono così valutati: fabbricati 300 000 euro, macchine d’ufficio 20 000 euro, arredamento 30 000 euro,
Presentiamo gli articoli sul giornale in P.D. relativi a quanto sopra e la situazione contabile redatta per totali e scissa in situazione patrimoniale e situazione economica al 31/10. 08.21 10.01 18.20 08.21 08.20 18.20 01.08 02.01 02.05 02.06 04.04 05.01 05.05 12.01 13.10 14.01 15.22 15.22 18.20 30.05 04.04 01.01 06.01 14.01 14.01 15.02 18.20 31.14 18.20 30.01 06.01 41.01 14.01
ASSEGNI PATRIMONIO NETTO BNL C/C ASSEGNI DENARO IN CASSA BNL C/C AVVIAMENTO FABBRICATI MACCHINE D’UFFICIO ARREDAMENTO MERCI CREDITI V/CLIENTI CAMBIALI ATTIVE DEBITI PER TFR MUTUI PASSIVI DEBITI V/FORNITORI PRATESI C/CESSIONE PRATESI C/CESSIONE BNL C/C MERCI C/APPORTI MERCI COSTI D’IMPIANTO IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI DEBITI V/FORNITORI DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE BNL C/C COMMISSIONI BANCARIE BNL C/C MERCI C/ACQUISTI IVA NS/CREDITO INTERESSI PASSIVI V/FORNITORI DEBITI V/FORNITORI
apporto da Mauro Musio apporto da Mauro Musio aperto c/c n. 0002345667 aperto c/c n. 0002345667 versamento prelevamento acquisto azienda Pratesi acquisto azienda Pratesi acquisto azienda Pratesi acquisto azienda Pratesi acquisto azienda Pratesi acquisto azienda Pratesi acquisto azienda Pratesi acquisto azienda Pratesi acquisto azienda Pratesi acquisto azienda Pratesi acquisto azienda Pratesi a/b n. 31258 a Pratesi a/b n. 31258 a Pratesi giro dal c/Merci giro al c/Merci c/apporti fattura n. 24 dottor Tacchi fattura n. 24 dottor Tacchi fattura n. 24 dottor Tacchi pagamento fattura n. 24 dottor Tacchi pagamento fattura n. 24 dottor Tacchi pagamento fattura n. 24 dottor Tacchi commissioni su bonifico commissioni su bonifico fattura n. 986 ISOTEX spa fattura n. 986 ISOTEX spa fattura n. 986 ISOTEX spa fattura n. 986 ISOTEX spa
Dare
Avere
550 000, 00 550 000, 00 550 000, 00 550 000, 00 10 000, 00 10 000, 00 16 000, 300 000, 20 000, 30 000, 250 000, 135 000, 20 000,
00 00 00 00 00 00 00 60 400, 100 000, 110 600, 500 000,
00 00 00 00
500 000, 00 500 000, 00 250 000, 00 250 000, 00 1 320, 00 228, 80 1 548, 80 1 548, 80 200, 00 1 348, 80 4, 00
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
01/10 01/10 01/10 01/10 01/10 01/10 02/10 02/10 02/10 02/10 02/10 02/10 02/10 02/10 02/10 02/10 02/10 02/10 02/10 02/10 02/10 03/10 03/10 03/10 03/10 03/10 03/10 03/10 03/10 05/10 05/10 05/10 05/10
Denominazione conti
4, 00 20 000, 00 4 400, 00 100, 27 24 500, 27
m4
Data Codici
u6
merci 250 000 euro, crediti v/clienti 135 000 euro, cambiali attive 20 000 euro, debiti per TFR 60 400 euro, mutui passivi 100 000 euro, debiti v/fornitori 110 600 euro; la differenza costituisce l’avviamento. Il pagamento avviene il 2/10 con assegno bancario. Nei giorni successivi sono compiute le seguenti operazioni: 3/10: ricevuta fattura n. 24 del commercialista dott. Tacchi che ha curato la costituzione; 280 euro spese documentate, 1 000 euro onorario soggetto al contributo previdenziale del 4%, a IVA e a ritenuta fiscale; pagamento con bonifico bancario (commissioni bancarie 4 euro) 5/10: ricevuta fattura n. 986 della ISOTEX spa per l’acquisto di merci per 20 000 euro + IVA; regolamento metà con accettazione di tratta a 60 giorni, maggiorata degli interessi di dilazione al 5%, addebitati in fattura, metà con girata di effetti in portafoglio 10/10: emessa fattura n. 1 sul cliente Gentili per la vendita di merci di 34 000 euro + IVA; regolamento immediato con assegno bancario 15/10: versati 5 000 euro sul c/c bancario 16/10: prelevati per spese extragestione 234 euro 20/10: a saldo di un debito verso il fornitore Verdi di 40 600 euro è emesso un assegno bancario di pari importo 25/10: ottenuto un fido dalla BNL alla quale vengono presentate allo sconto tutte le cambiali attive in portafoglio 29/10: a saldo di un credito verso il cliente Rossi di 35 841 euro si riceve un bonifico bancario di 35 800 euro 29/10: ricevuta fattura n. 29 della PublItalia spa per costi di pubblicità di 800 euro + IVA; regolamento in giornata con assegno bancario 29/10: versato l’assegno sul c/c bancario.
Le altre operazioni di gestione
369
370 05/10 05/10 05/10 10/10 10/10 10/10 10/10 10/10 15/10 15/10 16/10 16/10 20/10 20/10 25/10 25/10 29/10 29/10 29/10 29/10 29/10 29/10 29/10 29/10 29/10 29/10
14.01 14.03 05.05 05.01 15.01 20.01 08.21 05.01 18.20 08.20 10.04 08.20 14.01 18.20 05.06 05.05 18.20 20.11 05.01 31.03 06.01 14.01 14.01 18.20 18.20 08.21
DEBITI V/FORNITORI CAMBIALI PASSIVE CAMBIALI ATTIVE CREDITI V/CLIENTI IVA NS/DEBITO MERCI C/VENDITE ASSEGNI CREDITI V/CLIENTI BNL C/C DENARO IN CASSA PRELEV. EXTRAGESTIONE DENARO IN CASSA DEBITI V/FORNITORI BNL C/C CAMBIALI ALLO SCONTO CAMBIALI ATTIVE BNL C/C RIBASSI E ABBUONI PASSIVI CREDITI V/CLIENTI PUBBLICITÀ IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI DEBITI V/FORNITORI BNL C/C BNL C/C ASSEGNI
regolamento fattura n. 986 regolamento fattura n. 986 regolamento fattura n. 986 fattura n. 1 su Gentili fattura n. 1 su Gentili fattura n. 1 su Gentili riscossa fattura n. 1 con a/b riscossa fattura n. 1 con a/b versamento in c/c versamento in c/c prelievo del proprietario prelievo del proprietario pagata fattura passiva Verdi rilasciato a/b a fornitore Verdi inviati effetti allo sconto inviati effetti allo sconto riscossa fattura attiva Rossi concesso ribasso riscossa fattura attiva Rossi fattura n. 29 PublItalia fattura n. 29 PublItalia fattura n. 29 PublItalia saldo fattura n. 29 saldo fattura n. 29 versamento in c/c versamento in c/c Totale come da situazione contabile
24 500, 27 12 300, 27 12 200, 00 41 480, 00 7 480, 00 34 000, 00 41 480, 00 41 480, 00 5 000, 00 5 000, 00 234, 00 234, 00 40 600, 00 40 600, 00 7 800, 00 7 800, 00 35 800, 00 41, 00 35 841, 00 800, 00 176, 00 976, 00 976, 00 976, 00 41 480, 00 2 898 969, 14
41 480, 00 2 898 969, 14
Situazione contabile per totali al 31/10/20.. Codice 01.01 01.08 02.01 02.05 02.06 04.04 05.01 05.05 05.06 06.01 08.20 08.21 10.01 10.04 12.01 13.10 14.01 14.03 15.01 15.22 15.02 18.20 20.01 20.11 30.01 30.05 31.03 31.14 41.01
Denominazione conti Costi d’impianto Avviamento Fabbricati Macchine d’ufficio Arredamento Merci Crediti v/clienti Cambiali attive Cambiali allo sconto IVA ns/credito Denaro in cassa Assegni Patrimonio netto Prelevamenti extragestione Debiti per TFR Mutui passivi Debiti v/fornitori Cambiali passive IVA ns/debito Pratesi c/cessione Debiti per ritenute da versare BNL c/c Merci c/vendite Ribassi e abbuoni passivi Merci c/acquisti Merci c/apporti Pubblicità Commissioni bancarie Interessi passivi v/fornitori Totali
Totale progressivi Dare Avere 1 320, 00 16 000, 00 300 000, 00 20 000, 00 30 000, 00 250 000, 00 250 000, 176 480, 00 77 321, 20 000, 00 20 000, 7 800, 00 4 804, 80 10 000, 00 5 234, 591 480, 00 591 480, 550 000, 234, 00 60 400, 100 000, 67 625, 07 137 625, 12 300, 7 480, 500 000, 00 500 000, 200, 632 280, 00 552 928, 34 000, 41, 00 20 000, 00 250 000, 00 800, 00 4, 00 100, 27 2 898 969, 14 2 898 969,
00 00 00 00 00 00 00 00 07 27 00 00 00 80 00
14
371 Situazione patrimoniale al 31/10/n 1 320, 16 000, 300 000, 20 000, 30 000, 99 159, 7 800, 4 804, 79 351, 4 766, 234, 563 435, 236 945, 800 380,
00 00 00 00 00 00 00 80 20 00 00 00 27 27
Patrimonio netto Debiti per TFR Mutui passivi Debiti v/fornitori Cambiali passive IVA ns/debito Debiti per ritenute da versare
550 000, 60 400, 100 000, 70 000, 12 300, 7 480, 200,
00 00 00 00 27 00 00
Totale Avere
800 380, 27
Situazione economica al 31/10/n 41, 20 000, 250 000, 800, 4, 100, 270 945,
00 00 00 00 00 27 27
Merci c/vendite
34 000, 00
Saldo economico negativo Totale a pareggio
236 945, 27 270 945, 27
Conoscenze
Abilità
Forma, contenuto e funzione informativa della Situazione contabile
Interpretare i dati della Situazione contabile
Completa l’estratto della situazione contabile che riassume le operazioni compiute dal 30/09 al 2/10 e successivamente completa le scritture in P.D. Situazione contabile (dal 30/09 al 2/10) Codice 05.01 13.21 15.01 18.20 20.01 20.10 31.13 30/09 30/09 30/09 01/10 01/10 01/10 02/10 02/10 02/10 02/10
Denominazione Crediti v/clienti Banche c/Ri.Ba. sbf IVA ns/debito Banca X c/c Merci c/vendite Resi su vendite Costi d’ incasso
05.01 CREDITI V/CLIENTI
Totali progressivi Dare Avere 9 760, 00 976, 8 784, 176, 00 1 760, 8 784, 00 10, 8 000, 800, 00 10, 00
Eccedenze Dare 00 00 00 00 00
................, .....
................, .....
Avere ................, ..... ................, ..... ................, .....
................, ..... ................, .....
.........
......................................................
.........
......................................................
fattura n. 124 fattura n. 124 fattura n. 124
9 760, 00
.........
......................................................
......................................................
................, .....
.........
......................................................
......................................................
................, .....
.........
CREDITI V/CLIENTI
......................................................
.........
......................................................
.........
......................................................
.........
......................................................
.........
BANCA X C/C
accredito Ri.Ba. sbf accredito Ri.Ba. sbf addebito costi di incasso addebito costi di incasso
................, ..... ................, .....
976, 00 8 784, 00 8 784, 00 ................, ..... ................, .....
m4
{Ora tocca a te!}
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
u6
Ribassi e abbuoni passivi Merci c/acquisti Merci c/apporti Pubblicità Commissioni bancarie Interessi passivi v/fornitori Totale Dare
Le altre operazioni di gestione
Costi d’impianto Avviamento Fabbricati Macchine d’ufficio Arredamento Crediti verso clienti Cambiali allo sconto IVA ns/credito BNL c/c Denaro in cassa Prelevamenti extragestione Totale Dare Saldo economico negativo Totale a pareggio
372
Sintesi 1
lettura espressiva della sintesi
Gli imballaggi sono gli involucri utilizzati per contenere e proteggere la merce durante il trasporto e la conservazione.
2 4 5 7
3
Il costo dell’imballaggio può essere compreso nel prezzo della merce (imballaggio gratis) oppure fatturato.
Gli imballaggi possono essere utilizzati: • una sola volta: sono materie di consumo e rappresentano un costo d’esercizio; • più volte: sono costi pluriennali assoggettati ad ammortamento (imballaggi durevoli).
Per gli imballaggi durevoli le condizioni contrattuali possono prevedere il versamento di una cauzione.
Le imprese, ogni mese o trimestre a seconda del volume d’afari, devono efettuare la liquidazione dell’IVA.
Per le imposte che gravano sull’impresa, nel corso dell’esercizio deve essere versato un acconto in due rate: • la prima entro il 30 giugno; • la seconda entro il 30 novembre.
involucri contenitori imballaggi durevoli imballaggi che possono essere utilizzati più volte, come damigiane, botti, gabbie metalliche cauzione somma che l’acquirente versa a garanzia della restituzione dell’imballaggio durevole. Se l’imballaggio viene restituito, la cauzione viene rimborsata volume d’afari ammontare delle cessioni di beni e/o delle prestazioni di servizi efettuate dall’impresa nell’anno solare liquidazione determinazione dell’importo
6
Il versamento viene efettuato entro il giorno 16 del mese successivo (liquidazione mensile) o del secondo mese del trimestre successivo (liquidazione trimestrale) a quello di riferimento tramite modello F24, unitamente ai contributi sociali e alle ritenute d’acconto efettuate.
8
Il leasing finanziario è un contratto mediante il quale l’impresa prende in locazione da una banca o da una società di leasing dei beni strumentali dietro il pagamento di un canone periodico. Al termine del contratto l’impresa può acquisire la proprietà del bene pagando un prezzo di riscatto stabilito contrattualmente.
contributi sociali versamenti efettuati agli enti previdenziali per inanziare le loro prestazioni sociali ritenute d’acconto trattenute efettuate sui compensi (retribuzioni ai dipendenti, onorari ai professionisti) dal soggetto che efettua il pagamento e da lui successivamente versate all’Amministrazione Finanziaria dello Stato beni strumentali beni che costituiscono la struttura produttiva dell’impresa; sono a utilità pluriennale (fabbricati, impianti, macchinari, automezzi ecc.)
373
11
Il costo del lavoro è formato da: • retribuzioni lorde corrisposte ai dipendenti; • contributi sociali a carico dell’impresa; • trattamento di ine rapporto lavoro dipendente (TFR); • altri costi del personale per ferie, permessi, assenteismo, servizi sociali interni.
14
Periodicamente, con riferimento a una certa data o a un certo periodo di tempo, si redige la situazione contabile che assume forme diverse: • a sezioni accostate; • a sezioni divise. Si possono avere situazioni contabili: • per totali progressivi; • per eccedenze; • per movimenti ed eccedenze.
Cassa integrazione guadagni integrazione salariale che compensa una riduzione o sospensione dell’orario di lavoro dovuta a crisi economiche o calamità naturali assegni per il nucleo familiare integrazioni salariali che aumentano all’aumentare del numero dei componenti il nucleo familiare e diminuiscono all’aumentare del reddito familiare ritenute sociali importi trattenuti dal datore di lavoro sulle retribuzioni dei dipendenti che rappresentano il costo delle assicurazioni sociali a carico degli stessi; vengono successivamente versate dal datore di lavoro all’INPS ritenute fiscali importi trattenuti dal datore di lavoro sulle retribuzioni dei dipendenti che rappresentano l’imposizione
13
Nel corso dell’esercizio il patrimonio netto dell’impresa può aumentare per ulteriori apporti dell’imprenditore oppure diminuire per prelevamenti per sue esigenze personali (prelevamenti extragestione).
15
La situazione contabile ofre informazioni di natura contabile, quali per esempio l’importo delle disponibilità liquide, l’indebitamento verso le banche, l’importo dei crediti e dei debiti commerciali ancora da saldare, l’importo del fatturato, il complesso dei pagamenti efettuati ecc.
iscale a carico degli stessi; vengono successivamente versate dal datore di lavoro all’Amministrazione Finanziaria dello Stato TFR somma corrisposta dal datore di lavoro al dipendente al termine del rapporto di lavoro, che matura nel corso dello stesso in proporzione agli anni di servizio prestati assenteismo assentarsi dal lavoro senza valide motivazioni servizi sociali interni alcuni esempi sono gli asili nido a favore dei igli dei dipendenti, le attività ricreative e sportive svolte dall’impresa a beneicio dei dipendenti marche cambiali marche apposte sulle cambiali per il pagamento dell’imposta di bollo saldare riscuotere o pagare quanto ancora dovuto
Sintesi
12
I valori bollati sono costituiti da francobolli, marche da bollo e marche cambiali.
u6
Retribuzione lorda – ritenute sociali – ritenute fiscali
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
10
La retribuzione netta percepita dal lavoratore dipendente è uguale a:
m4
9
Gli enti previdenziali sono: • l’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), che gestisce le assicurazioni sociali come le pensioni, la Cassa integrazione guadagni, gli assegni per il nucleo familiare e le indennità di malattia e maternità; • l’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro), che gestisce le assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. I contributi necessari all’erogazione delle prestazioni sono in massima parte a carico del datore di lavoro e in minima parte a carico dei lavoratori.
374
Verifica
unità
fine
• test in autoveriica su unità 6 • interrogazione simulata con speakeraggio
TEST INTERATTIVI
CONOSCENZE
ABILITÀ
• Natura dei conti • Imballaggi • Liquidazione e versamento IVA • Leasing finanziario • Retribuzione dei dipendenti • Valori bollati • Situazione contabile
• Riconoscere le differenti tipologie di imballaggi • Analizzare gli adempimenti IVA • Analizzare le operazioni con il personale dipendente • Determinare l’utilizzo di valori bollati • Compilare il libro giornale • Compilare la situazione contabile
LIVELLO BASE 1
Correla gli elementi della colonna di sinistra con quelli della colonna di destra. a. b. c. d. e. f. g. h. i. l. m. n.
Imballaggi di consumo Imballaggi durevoli Imballaggi a rendere Fatture di acquisto Fatture di vendita Acconto IVA Contributi a carico dell’impresa Retribuzioni lorde Liquidazione delle retribuzioni Marche cambiali Debiti verso l’INPS Spese familiari
a
2
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12.
b
c
d
Indica la risposta corretta
Oneri sociali Istituti previdenziali 27 dicembre Prelevamenti extragestione Salari e stipendi Cauzione Materie di consumo c/acquisti IVA ns/credito Oneri fiscali diversi Personale c/retribuzioni Costi pluriennali IVA ns/debito
e
f
(alcuni quesiti possono avere più risposte esatte). a.
Il totale Avere del conto Debiti v/fornitori esprime:
1. 2. 3. 4.
i costi per gli acquisti effettuati i pagamenti effettuati l’importo delle fatture da pagare l’importo delle fatture ricevute
b. Il totale Dare del conto Crediti v/clienti esprime
1. 2. 3. 4.
c.
La situazione contabile si definisce completa quando:
1. considera tutte le registrazioni effettuate in un ben definito arco di tempo, indipendentemente da quelle compilate all’inizio del periodo amministrativo 2. considera tutte le registrazioni effettuate dall’1/01 fino alla fine del periodo amministrativo (31/12)
delle fatture emesse dei ricavi di vendita delle fatture ancora da riscuotere delle fatture pagate
h
i
l
m
n
3. considera tutte le registrazioni effettuate dall’inizio del periodo amministrativo fino a una certa data, anche diversa dal 31/12 4. evidenzia le registrazioni contabili per movimenti ed eccedenze a livello di singoli conti di mastro
d. Il saldo economico positivo o negativo
è evidenziato nella situazione contabile:
l’importo complessivo:
g
1. suddivisa in Situazione patrimoniale e Situazione economica 2. a sezioni accostate per movimenti ed eccedenze 3. a sezioni accostate per totali ed eccedenze 4. a sezioni divise per eccedenze
e. Le situazioni contabili redatte durante
l’esercizio permettono di:
1. ottenere informazioni sulla consistenza dei valori espressi nei conti 2. ottenere informazioni extracontabili 3. fornire ai soggetti esterni all’impresa la consistenza dei valori espressi nei conti 4. fornire ai soggetti esterni informazioni extracontabili
LIVELLO INTERMEDIO/AVANZATO 4 Indica la risposta corretta
(alcuni quesiti possono avere più risposte esatte).
a.
Il conto IVA c/liquidazione è un conto:
1. unilaterale 2. bilaterale
3. finanziario 4. economico
b. Il canone corrisposto alla società di leasing: 1. rappresenta un costo di esercizio 2. viene rilevato nel conto Fitti passivi 3. rappresenta un costo pluriennale 4. rappresenta il prezzo di riscatto del bene c.
Il conto Istituti previdenziali:
1. 2. 3. 4.
è un conto economico è un conto finanziario funziona unilateralmente funziona bilateralmente
5
f.
La situazione contabile per eccedenze può essere redatta:
1. 2. 3. 4.
solo a sezioni divise a sezioni accostate o a sezioni divise solo a sezioni accostate su una sola colonna o su due colonne
possono essere individuati dalla Situazione contabile redatta:
dipendente (retribuzione lorda più assegni per il nucleo familiare) si registra nel conto: 1. Salari e stipendi
e. L’acquisto di valori bollati comporta: 1. il sorgere di un costo pluriennale 2. una permutazione finanziaria 3. il sorgere di un costo d’esercizio 4. una permutazione economica
g. I movimenti intervenuti nei conti bilaterali
d. La somma lorda corrisposta al lavoratore
2. Oneri sociali 3. Personale c/retribuzioni 4. Banca X c/c
1. 2. 3. 4.
per totali per totali ed eccedenze per eccedenze per movimenti ed eccedenze
Considerando i conti di mastro sottoindicati, rispondi alle domande che seguono. 05.02 CREDITI COMMERCIALI DIVERSI 3 050, 00
02.08 IMBALLAGGI DUREVOLI 6 000, 00 4 500, 00 1 000, 00 2 500, 00
02.18 FONDO AMM.TO IMBALLAGGI DUREVOLI 4 500, 00 4 500, 00
1. Qual era il costo originario degli imballaggi durevoli? ...................................................................................................................................... 2. Qual era il valore contabile? ..................................................................................................................................................................................... 3. A quale prezzo sono stati venduti? ............................................................................................................................................................................. 4. È stata realizzata una plusvalenza o una minusvalenza? Per quale importo? ........................................................................................
u6
1. Che cos’è un imballaggio? 2. Che tipo di imballaggi sono quelli riciclati dall’impresa? 3. Perché è importante il riciclaggio degli imballaggi?
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
Leggi il caso aziendale, tratto da http://www.aliplastspa.com, Giacomo Talignani, Dateci le vostre bottiglie faremo rivivere la plastica, in “la Repubblica”, e rispondi alle domande. Aliplast è un’impresa di Istrana (Treviso), fondata nel 1982 da Roberto Alibardi, che nasce come azienda di raccolta di materiali plastici. Grazie agli investimenti in ricerca e sviluppo e all’utilizzo di moderne tecnologie, l’attività di raccolta viene integrata con la rigenerazione e successivamente con la produzione di manufatti e imballaggi in plastica riciclata. L’impresa acquista bottiglie e contenitori in plastica già utilizzati a un prezzo compreso tra i 350 e i 500 euro alla tonnellata e ne effettua la lavorazione per ottenere prodotti da vendere sul mercato. L’impresa Pvc ha pochi dipendenti in quanto il processo produttivo è totalmente automatizzato. Le botAcronimo di polivinilcloruro. tiglie vengono divise per colore e un primo macchinario le lava e toglie le etichette; sucMateriale termoplastico cessivamente un sensore ottico elimina quelle in Pvc, non riciclabili, lasciando quelle in ricavato da materie prime Pet, che vengono tagliuzzate. Quello che esce dalla lavorazione, un mare di scaglie colonaturali. rate e granuli, grazie a elevate temperature, viene trasformato in bobine, imballaggi, conPet tenitori vari, forme per pneumatici e tanti altri prodotti riciclati. L’impresa riesce a recuAcronimo di polietilene perare circa il 90% delle materie utilizzate e si posiziona come leader europeo nella tereftalato. Materia plastica gestione del ciclo integrato della plastica. adatta a contenere alimenti.
m4
3
Verifica fine unità
375
376
Verifica
fine
unità
08.20 DENARO IN CASSA 137, 50
08.22 VALORI BOLLATI 137, 50 128, 00
39.01 ONERI FISCALI DIVERSI 86, 00
31.05 COSTI POSTALI 42, 00
1. Per quale importo sono stati acquistati i valori bollati? .................................................................................................................................. 2. Come sono stati utilizzati i valori bollati? .................................................................................................................................................................. 3. Quale natura ha il conto Valori bollati? ........................................................................................................................................................................
6
Dopo aver completato le scritture in P.D. relative al pagamento delle retribuzioni e al versamento unico dell’IVA, delle ritenute fiscali e degli oneri sociali a carico dell’impresa Lucio Versati, compila i conti di mastro.
.......... 18.20
BANCA X C/C
.......... ..........
....................................................................
pagamento retribuzioni giugno ritenute sociali a carico dipendenti ritenute fiscali a carico dipendenti pagamento retribuzioni nette contributi a nostro carico
.......... ..........
....................................................................
....................................................................
.......... 15.01
IVA NS/DEBITO
.......... ..........
....................................................................
.......... ..........
....................................................................
.......... ..........
....................................................................
.......... 15.02
DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE
.......... ..........
....................................................................
.......... ..........
....................................................................
.......... ..........
....................................................................
liquidazione IVA giugno liquidazione IVA giugno liquidazione IVA giugno liquidazione IVA giugno versamento unico giugno versamento unico giugno versamento unico giugno versamento unico giugno
30/06 ..........
....................................................................
.......... ..........
....................................................................
.......... ..........
....................................................................
06.01 IVA NS/CREDITO
15.01 IVA NS/DEBITO
6 100, 00 ................, ....
................, ....
6 840, 00
35 455, 00 3 365, 00 5 495, 00 .................., .... .................., ....
10 637, 00 6 840, 00 .................., .... .................., ....
4 565, 00 5 495, 00 .................., .... .................., .... .................., ....
18.10 IVA C/LIQUIDAZIONE ................, ....
................, ....
................, ....
15.02 DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE ................, .... 5 495, 00
7
18.11 ISTITUTI PREVIDENZIALI ................, .... 3 365, 00 ................, ....
18.20 BANCA X C/C ................, .... ................, ....
Correggi e spiega gli errori contenuti nella seguente situazione contabile redatta al 10/12 dall’impresa Alessandro Caimi esercente attività commerciale. Codici
Denominazione conti
Dare
Avere
02.01
Fabbricati
02.05
Macchine d’ufficio
02.11
Fondo ammortamento fabbricati
02.15
Fondo ammortamento macchine d’ufficio
08.20
Denaro in cassa
10.01
Patrimonio netto
10.04
Prelevamenti extragestione
15 000, 00
20.01
Merci c/vendite
84 000, 00
21.40
Rimborsi costi di vendita
30.01
Merci c/acquisti
55 000, 00
30.10
Resi su acquisti
8 000, 00
Totali
262 500, 00 48 000, 00 133 000, 00 58 000, 00 122 000, 00 100 000, 00
4 500, 00
390 000, 00
390 000, 00
377 Osserva l’estratto dalla situazione contabile redatta al 16/03/n e, dalla lettura congiunta dei dati riportati, desumi le operazioni di gestione dall’impresa.
Fabbricati
02.11
Fondo ammortamento fabbricati
05.02
Crediti commerciali diversi
14.01
Debiti v/fornitori
18.20
BNL c/c
21.20
Plusvalenze
Movimenti Dare
320 000
132 000
– 128 000
40 000
650 000
14 640
Movimenti Avere 52 000
400 000 – 88 000
– 60 000 580 000
Eccedenze
14 640
650 000
158 600
– 218 600
14 640
594 640 2 000
–
2 000
Dopo aver esaminato la seguente situazione contabile, che riporta soltanto i movimenti registrati in data 4/07 dall’impresa Roberto Russo, redigi i corrispondenti articoli in P.D. Codici
Denominazione conti
Dare
02.05
Macchine d’ufficio
18 000, 00
05.01
Crediti v/clienti
10 833, 60
05.05
Cambiali attive
2 400, 00
06.01
IVA ns/credito
4 976, 40
06.10
Crediti per cauzioni
1 200, 00
08.10
C/c postali
08.20
Denaro in cassa
08.21
Assegni
08.22
Valori bollati
13.10
Mutui passivi
14.01
Debiti v/fornitori
15.01
IVA ns/debito
18.20
Banca X c/c
20.01
Merci c/vendite
30.01
Merci c/acquisti Totali
Avere 6 480, 00
1 200, 00 180, 00 4 080, 00
4 080, 00
Verifica fine unità
02.01
Valori iniziali all’1/01
u6
9
Denominazione conti
180, 00 60 000, 00 10 620, 00
27 596, 40 1 953, 60
64 080, 00
10 620, 00 8 880, 00
4 620, 00 120 990, 00
120 990, 00
Rispondi alle domande. 1. A quale raggruppamento appartiene il conto Assegni? .............................................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................................................................................
2. A quanto ammonta la variazione complessiva delle disponibilità liquide? .............................................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................................................................................
3. A quanto ammonta la variazione dei debiti finanziari? .............................................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................................................................................
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
Codici
m4
8
ESERCIZI FINALI GRUPPO 15
378
Analizza il territorio
CERVED GROUP
solvibilitA e merito creditizio delle imprese Cerved Group spa è una società specializzata nella valutazione della solvibilità e del merito creditizio delle imprese. Nel rapporto Up & Down – Come cambia il rischio delle imprese Cerved ha rilevato l’evoluzione del rischio di default in relazione alla dimensione delle imprese. I risultati dell’indagine sono evidenziati dal grafico sotto riportato, dove per micro-imprese si intendono imprese con meno di 10 dipendenti e per piccole imprese quelle con un numero di dipendenti compreso tra 10 e 15. Cerved ha rilevato che le banche, negli anni analizzati, hanno ridotto di 46 miliardi di euro i finanziamenti alle imprese più rischiose.
Solvibilità Capacità di un’impresa di far fronte tempestivamente ed economicamente ai propri debiti.
Vulnerabilità Indica la capacità di un’impresa di resistere a improvvisi cambiamenti del mercato.
Il rischio delle imprese per dimensione
15,2%
10,2%
19,0%
26,1%
30,0% 37,5%
9,7%
9,7%
23,5%
21,0%
11,2%
33,3%
5,5%
6,7%
15,1%
18,2%
31,3%
28,5% 31,7%
32,4%
35,1%
36,9%
39,0%
38,1% 37,6%
38,0%
48,2%
46,6%
23,6%
21,8% 10,1%
9,4% dic-16
dic-17
dic-16
Micro
dic-17
dic-16
Piccole SICUREZZA
SOLVIBILITÀ
dic-17 Medie
VULNERABILITÀ
dic-16
dic-17 Grandi
RISCHIO Fonte: Cerved
Dopo aver esaminato il grafico, rispondi alle domande. 1. Che cosa si intende per merito creditizio delle imprese? ...................................................................................................................................................................................................................................................
2. Che cosa si intende per default? ...................................................................................................................................................................................................................................................
3. Che cosa evidenzia il grafico? ...................................................................................................................................................................................................................................................
4. Qual è stato il comportamento delle banche? ...................................................................................................................................................................................................................................................
5. Per un’impresa, quali possono essere le conseguenze di una riduzione dei finanziamenti di capitale di debito? ...................................................................................................................................................................................................................................................
delle
competenze
379
test in autoveriica
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITÀ
• Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali • Individuare e accedere alla normativa civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali
• Natura dei conti • Inventario e operazioni di costituzione • Costi d’impianto • Operazioni di acquisto e di vendita e relativo regolamento • Operazioni della gestione accessoria • Permuta di un bene strumentale • Anticipo su fatture
• Individuare la natura dei conti • Analizzare le operazioni di costituzione, di acquisto, di vendita, della gestione accessoria e con le banche • Compilare il libro giornale
Situazione operativa Il 2/01 Fausto Giannini costituisce un’impresa per la commercializzazione di prodotti per l’edilizia e l’arredamento di abitazioni. Il proprietario effettua i seguenti apporti: • un fabbricato valutato 100 000 euro; • computer valutati 7 000 euro; • un automezzo valutato 13 000 euro. Effettua inoltre un trasferimento di 40 000 euro dal c/c personale al c/c aziendale aperto presso Intesa Sanpaolo.
Presenta l’inventario a sezioni contrapposte. Inventario di costituzione al 2 gennaio 20.. ATTIVITÀ
PASSIVITÀ E NETTO
Immobilizzazioni materiali
Patrimonio netto
......................, ....
TOTALE PASSIVITÀ E NETTO
......................, ....
……………………………...................................................
......................, ....
……………………………...................................................
......................, ....
……………………………...................................................
......................, ....
Attivo corrente ……………………………...................................................
TOTALE ATTIVITÀ
1.2
2
......................, ....
160 000, 00
Presenta le scritture nel giornale in P.D. ............. ............. …………...................................................
apporto del proprietario
............. 02.05 MACCHINE D’UFFICIO
apporto del proprietario
......................, ....
100 000, 00
............. ............. …………...................................................
apporto del proprietario
......................, ....
............. ............. …………...................................................
apporto del proprietario
......................, ....
............. ............. …………...................................................
costituita impresa Giannini
......................, ....
Il 20/01 l’impresa Giannini riceve la parcella del dottore commercialista Giammarini che si è occupato della fase costitutiva dell’impresa. La parcella viene pagata due giorni dopo tramite bonifico bancario (commissioni 4,50 euro).
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
1.1
m4
1
Spazio competenze
Verifica
380
Verifica
2.1
delle
competenze
Presenta la parcella. Parcella n. 36 da Giammarini Onorario professionale per assistenza costituzione impresa Fausto Giannini Contributo 4% Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza dei dottori commercialisti
.........................
Totale competenze
.........................
Costi documentati anticipati
2 600,00
IVA 22% su 1 872 euro
.........................
Totale parcella
.........................
– Ritenuta fiscale 20% su onorario
.........................
Netto da pagare
2.2
2.3
1 800,00
4 523,84
Presenta le scritture nel giornale in P.D. 20/01 ............. …………...................................................
parcella n. 36 da Giammarini
............. ............. …………...................................................
parcella n. 36 da Giammarini
............. ............. …………...................................................
parcella n. 36 da Giammarini
22/01 ............. …………...................................................
pagata parcella n. 36
............. 15.02 DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE
ritenuta d’acconto
............. ............. …………...................................................
parcella n. 36 da Giammarini
............. ............. …………...................................................
commissioni su bonifico
............. ............. …………...................................................
commissioni su bonifico
4 472, 00 ......................, .... ......................, .... ......................, .... ......................, ....
4 523, 84 ......................, .... ......................, ....
Rispondi alle domande.
a. Che cosa sono i costi d’impianto? ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................
b. Che cos’è la ritenuta d’acconto? .................................................................................................................................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................
c. Da chi e quando deve essere versata? ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................
3
Il 10/04 l’impresa Giannini riceve la fattura n. 64 della Campolongo spa per acquisto di merci alla clausola franco partenza per 12 280 euro + IVA, imballo fatturato 60 euro, costi di trasporto addebitati forfetariamente 120 euro, regolamento mediante Ri.Ba. a 30 giorni. Il giorno successivo l’impresa restituisce merci per 800 euro per difetti di fabbricazione, ricevendo, due giorni dopo, la nota di variazione n. 8. Alla scadenza la Ri.Ba. viene pagata tramite banca.
3.1
Presenta le scritture nel giornale in P.D. ............. 30.01 MERCI C/ACQUISTI
fattura n. 64 da Campolongo spa
......................, ....
............. ............. …………...................................................
fattura n. 64 da Campolongo spa
......................, ....
............. ............. …………...................................................
fattura n. 64 da Campolongo spa
13/04 ............. …………...................................................
nota di variazione n. 8 da Campolongo spa
............. ............. …………...................................................
nota di variazione n. 8 da Campolongo spa
............. 30.10 RESI SU ACQUISTI
nota di variazione n. 8 da Campolongo spa
............. ............. …………...................................................
Ri.Ba. saldo fattura n. 64
10/05 ............. …………...................................................
Ri.Ba. saldo fattura n. 64
15 201, 20 ......................, .... ......................, .... ......................, .... ......................, ....
14 225, 20
381
3.2
Rispondi alle domande. a. Che cosa indica la clausola franco partenza? ..........................................................................................................................................................................................................................................................................................
b. Per quali motivi deve essere emessa la nota di variazione? ..........................................................................................................................................................................................................................................................................................
c. Come deve essere contabilizzata la Ri.Ba.?
L’1/06 l’impresa Giannini ottiene dalla banca Intesa Sanpaolo un fido di 30 000 euro per anticipo su fatture. Dieci giorni dopo presenta alla banca per l’anticipo la fattura n. 106 sulla Ronchi Giacomo & C. snc, emessa lo stesso giorno, per 22 400 euro + IVA, sconto per redistribuzione 10%, trasporto franco partenza con costi addebitati forfetariamente per 150 euro, regolamento a fine mese. La banca, il giorno successivo, anticipa l’80% dell’importo della fattura, addebitando commissioni d’incasso per 10 euro. L’1/07 Intesa Sanpaolo riceve il bonifico della Ronchi Giacomo & C. snc per l’importo della fattura n. 106 e accredita all’impresa Giannini il restante 20%.
4.2
Presenta le scritture nel giornale in P.D. 11/06 ............. …………...................................................
fattura n. 106 su Ronchi snc
24 778, 20
............. ............. …………...................................................
fattura n. 106 su Ronchi snc
......................, ....
............. 21.40 RIMBORSI COSTI DI VENDITA
costi forfetari di trasporto
......................, ....
............. ............. …………...................................................
fattura n. 106 su Ronchi snc
............. ............. …………...................................................
anticipo 80% fattura n. 106
............. 13.23 BANCHE C/ANTICIPI SU FATTURE
anticipo 80% fattura n. 106
............. ............. …………...................................................
commissioni d'incasso
............. ............. …………...................................................
commissioni d'incasso
............. ............. …………...................................................
fattura n. 106 riscossa
............. ............. …………...................................................
fattura n. 106 riscossa
............. ............. …………...................................................
giro da c/anticipo fattura n. 106
............. 13.23 BANCHE C/ANTICIPI SU FATTURE
giro a c/c
......................, .... ......................, .... ......................, .... ......................, .... ......................, .... ......................, .... ......................, ....
4 955, 64 ......................, ....
Rispondi alle domande. a. Che cos’è il fido bancario? .......................................................................................................................................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................................................................................................................
b. Che natura ha e come funziona il conto Banche c/anticipi su fatture? .......................................................................................................................................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................................................................................................................
c. Che cosa sono le operazioni di smobilizzo? .......................................................................................................................................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................................................................................................................
4.3
Indica quali scritture avrebbe dovuto comporre l’impresa nel caso in cui alla scadenza la fattura non fosse stata pagata. 15/07 ............. …………...................................................
fattura n. 106 insoluta
15/07 ............. …………...................................................
addebito in c/c
15/07 05.10 CREDITI INSOLUTI
fattura n. 106 insoluta
15/07 ............. …………...................................................
fattura n. 106 insoluta
19 822, 56 ......................, .... ......................, ....
24 778, 20
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
4.1
m4
4
Spazio competenze
..........................................................................................................................................................................................................................................................................................
382
5
Verifica
delle
competenze
Il 10/01 dell’anno successivo l’impresa Giannini cede in permuta alla Samicar spa il vecchio automezzo, ammortizzato del 25%, al prezzo di 10 000 euro + IVA come da fattura n. 2, acquistandone uno nuovo per 30 000 euro + IVA, come da fattura n. 5. Il regolamento della permuta avviene due giorni dopo tramite rilascio di un pagherò al 30/04. Alla scadenza l’impresa paga la cambiale tramite banca.
5.1
Calcola il componente di reddito generato dalla permuta. euro (13 000 × .........%) = euro .................... fondo ammortamento Ricavo della vendita
euro
.....................
– euro
.....................
euro
.....................
Valore contabile dell’automezzo: • costo originario • fondo ammortamento
euro
.....................
– euro
.....................
Plusvalenza
5.2
5.3
Presenta le scritture nel giornale in P.D. 10/01 ............. …………...................................................
g/c fondo ammortamento
............. ............. …………...................................................
g/c fondo ammortamento
............. ............. …………...................................................
fattura n. 5 da Samicar spa
......................, ....
............. ............. …………...................................................
fattura n. 5 da Samicar spa
......................, ....
............. ............. …………...................................................
fattura n. 5 da Samicar spa
............. 05.02 CREDITI COMMERCIALI DIVERSI
fattura n. 2 su Samicar spa
......................, ....
3 250, 00
36 600, 00 ......................, ....
............. ............. …………...................................................
fattura n. 2 su Samicar spa
......................, ....
............. ............. …………...................................................
fattura n. 2 su Samicar spa
......................, ....
............. 02.07 AUTOMEZZI
plusvalenza
............. ............. …………...................................................
plusvalenza
12/01 14.01 DEBITI V/FORNITORI
saldo fattura n. 5
............. ............. …………...................................................
storno ns. fattura n. 2
............. ............. …………...................................................
saldo fattura n. 5
............. 14.03 CAMBIALI PASSIVE
pagata cambiale
............. ............. …………...................................................
pagata cambiale
......................, ....
250, 00 ......................, .... ......................, ....
24 400, 00 ......................, .... ......................, ....
Rispondi alle domande. a. In quale caso la permuta avrebbe generato una minusvalenza? ........................................................................................................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................................................................................................................................................................
b. A quale area della gestione aziendale si collega la plusvalenza realizzata? ........................................................................................................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................................................................................................................................................................
Laboratorio informatico
383
Ammortamento di un mutuo
L’impresa Stella Operto, che intrattiene un rapporto di conto corrente con UBI Banca, ottiene in data 1/05/2019 un mutuo di 250 000 euro per l’acquisto di un fabbricato, garantito da ipoteca sull’immobile. Il piano di ammortamento prevede l’estinzione del debito in 8 anni, tasso 5%, rate annuali. La titolare dell’azienda incarica Michela Lotto, responsabile inanziario dell’impresa, di predisporre il piano di ammortamento inanziario del mutuo secondo due diverse modalità, al ine di confrontare gli esborsi inanziari: 1. piano di ammortamento a rate decrescenti; 2. piano di ammortamento a rate costanti.
Svolgimento Per svolgere il compito aidatole, la responsabile della direzione inanziaria utilizza un foglio di lavoro di Microsoft Excel, denominato Ammortamento mutuo (ig. 1).
Spazio competenze
Situazione operativa
1. Piano di ammortamento a rate decrescenti Il piano di ammortamento a rate decrescenti è caratterizzato da un rimborso con quote di capitale costanti, calcolate dividendo l’importo del mutuo per il numero di quote annuali. In igura 2 è riprodotto il prospetto di calcolo, collocato nell’area di celle D2:H12.
fig. 2
m4
Nell’area di celle A2:B5 sono inseriti l’importo e le condizioni contrattuali del mutuo: tasso, durata e data di accensione del mutuo.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
fig. 1
384
Laboratorio informatico Nelle celle D3:D11 sono evidenziate la data di ottenimento del mutuo e le date di rimborso; in D3 la formula =B5 richiama la data di stipulazione del contratto, mentre quelle successive corrispondono ai pagamenti delle rate annuali posticipate. Nella cella H3 con la formula =B2 è riportato il debito iniziale, pari all’importo del mutuo. Nella colonna Quota capitale le celle contengono tutte la formula =$B$2/$B$4, scritta in G4 e copiata nelle celle sottostanti fino a G11. La colonna H contiene gli importi del debito residuo dopo il pagamento della rata annuale; in H4 la formula è: =H3-G4, che viene estesa fino a H11 con un’operazione di Trascina-Copia. L’ultimo valore è zero in quanto all’1/5/2027 l’intero capitale sarà stato rimborsato.
Trascina-Copia Procedimento che consente di copiare il contenuto di una o più celle adiacenti utilizzando il quadratino di riempimento nero posto nell’angolo in basso a destra dell’area di celle da copiare. Selezionate le celle, portando il puntatore del mouse sul quadratino, esso assume la forma di una crocetta nera; si clicca e si trascina individuando l’area in cui copiare.
Nella cella F4 con la formula =H3*$B$3 è calcolata la prima quota di interessi da pagare in data 1/5/2020; il calcolo è riferito all’intero importo del mutuo, mentre le quote successive di interessi sono calcolate sul debito residuo. A titolo di esempio sono riprodotte le formule nelle celle F5 e F6. F5: =H4*$B$3 F6: =H5*$B$3 Il riferimento assoluto $ mantiene inalterato il riferimento al tasso di interesse (B3) quando si copia la formula. L’importo della prima rata risulta dalla somma della quota capitale e della quota interesse: E4: =G4+F4 Si procede in modo analogo nelle celle sottostanti della colonna E. Con le formule della riga 12 si ottengono i totali delle rate, degli interessi e delle quote di capitale; quest’ultimo equivale all’importo del mutuo. E12: =SOMMA(E4:E11) F12: =SOMMA(F4:F11) G12: =SOMMA(G4:G11) 2. Piano di ammortamento a rate costanti Il secondo piano di ammortamento prevede rate costanti, con quote di capitale crescenti (fig. 3).
fig. 3 La rata costante è calcolata nella cella E17 utilizzando la funzione finanziaria di Microsoft Excel: RATA(tasso;numero di pagamenti;importo del mutuo) Il numero di pagamenti è dato dalla durata in anni del rimborso; se il pagamento fosse stato semestrale, sarebbe stato necessario modificare sia il numero di pagamenti (16 anziché 8) sia il tasso di interesse (2,50% al posto di 5%).
385
La formula è: E17: =-RATA($B$3;$B$4;$B$2) Nelle celle sottostanti E18:E24 la rata costante si ottiene con un’operazione di copia. La quota capitale crescente si calcola con la funzione inanziaria: P.RATA(tasso;numero progressivo della rata;numero di pagamenti;importo del mutuo) La formula per la prima rata è: G17: =-P.RATA($B$3;1;$B$4;$B$2)
Entrambe le funzioni, RATA e P.RATA, danno risultati negativi, per indicare che si tratta di esborsi; nelle formule sono precedute da un segno “–” perché nel prospetto si vogliono ottenere valori positivi. La quota di interessi è ricavata per diferenza tra rata e quota capitale. Per la prima rata risulta: F17: =E17-G17 Si procede in modo analogo per le celle F18:F24. Nelle celle di riga 25 sono calcolati i totali delle rate, degli interessi e delle quote di capitale: E25: =SOMMA(E17:E24) F25: =SOMMA(F17:F24) G25: =SOMMA(G17:G24) Nella tabella seguente sono riassunti gli importi da pagare in base alle due diverse modalità di rimborso del mutuo:
Piano di ammortamento
Totale delle rate
Totale interessi
Rate decrescenti
306 250,00
56 250,00
Rata costante
309 443,63
59 443,63
Spazio competenze
Le formule per le rate successive (G18:G24) sono analoghe; cambia ogni volta solo il numero d’ordine della rata (da 2 a 8).
Distinta di sconto In data 20/07 l’imprenditore Lugi Farselli di Cuneo presenta allo sconto presso UBI Banca le seguenti cambiali: • pagherò di 3 450 euro emesso il 25/06 da Federico Versani di Biella, scadente a fine agosto; • tratta di 4 230 euro, emessa il 10/07 da Farselli su Luciano Porsini di Alessandria, da questi accettata il 12/07, scadente a 2 mesi data; • tratta di 5 140 euro, emessa il 22/06 da Mario Pezzani di Torino su Pietro Varelli di Novara e da questi accettata tre giorni dopo; la tratta è stata successivamente girata in bianco a Farselli e presenta una scadenza a 2 mesi vista. La banca ammette le cambiali allo sconto il 25/07 applicando le seguenti condizioni: • tasso di sconto 6%; • giorni banca 7; • commissioni d’incasso 3 euro per effetto. Presenta il calcolo del netto ricavo e del tasso effettivo di sconto. Suggerimenti Per ottenere i giorni di sconto calcola la differenza tra la data di scadenza della cambiale e la data di ammissione allo sconto (compresa) e aggiungi i giorni banca. Per il calcolo del tasso effettivo di sconto i giorni si ottengono dall’epoca alla scadenza dell’effetto. Per determinare la scadenza adeguata i giorni da aggiungere all’epoca si ottengono arrotondando il rapporto fra il totale Numeri e l’importo degli effetti. La durata del finanziamento si ottiene calcolando i giorni dalla valuta alla scadenza adeguata.
m4
{Ora tocca a te!}
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
Dal punto di vista inanziario la soluzione meno onerosa è quella a rate decrescenti con quota di capitale costante.
386
Clil Accountant and Accounting
T
he financial accountant’s role begins when transactions post to the ledger and continues through budgeting, financial control and financial reporting. The accountant’s role is literally “keeper of the accounts.” The American Accounting Association (AAA) defines accounting as: “... the process of identifying, measuring and communicating economic information to permit informed judgments and decisions by users of the information.” An accountant is a practitioner of accounting (or accountancy). Accountants in large firms generally fall into three categories: • financial accountants manage, update, correct and report the firm’s accounts to parties outside the firm. The financial accountant, therefore, is literally “keeper of the accounts,” hence the name of the profession; • managerial accountants or cost accountants provide account information to those within the firm. They typically
participate in budgeting, forecasting and analysis of financial problems; • internal auditors monitor the firm’s internal controls and check for fraud, waste and financial mismanagement. The term financial accounting usually means providing information to those outside the firm, such as stockholders, regulators, creditor, and tax authorities. As a result, financial accountants focus primarily on preparing and publishing the firm’s financial reports. These include quarterly and annual editions of the following: • Income Statement (or “Statement of Operations,” or “Profit and Loss Statement”); • Balance Sheet (or “Statement of Financial Position”); • Statement of Changes in Financial Position (SCFP, or “Financial Cash Flow Statement”); • Statement of Retained Earnings. Source: Business Encyclopedia
Ledger Compulsory register in which the accounts used by the enterprise and their adjustments due to the management operations are recorded.
Users Subjects interested in the company performance such as owners, backers, customers, employees, State financial administration. They are also known as stakeholders.
Financial mismanagement Bad company financial management.
Income Statement Document compiled on December 31st that records all a company’s costs and revenues for the period.
Balance Sheet Document compiled on December 31st that highlights a company’s assets, liabilities and its equity.
Statement of Changes in Financial Position Document compiled on December 31st that highlights the financial flows in and out for the period.
Statement of Retained earnings Document that highlights a company’s retained profits which have been re-invested in company activity.
387
Read the text and perform as requested.
1
Tick the right answer. a. The accountant’s role is to:
1. provide informations about correct company management 2. promote sales to improve profit margin 3. establish cooperative relations with employees
1. operations carried out by the enterprise with external subjects 2. operations carried out by the enterprise internally 3. operations carried out by the enterprise with both external and internal subjects
c. The Income Statement:
1. shows the company’s assets in a certain moment 2. records costs and revenues in order to determine profit for the period 3. identifies financial flows for the period
d. The profit generated by a company:
a.
In large enterprises which activities do accountants carry out? ......……....….……........……....…..........….……........……...……........……...……........……...……........…….........……....….……........……....…..........….……........……...……..... ...……...……........……...……........……...........….……........…….........……....….…....…....…....……....….…....…....…....………........…….......….……...................................... ......……....….……........……....…..........….……........……...……........……...……........……...……........…….........……....….……........……....…..........….……........……...……..... ......……....….……........……....…..........….……........……...……........……...……........……...……........…….........……....….……........……....…..........….……........……...…….....
b. Which parts does a financial report consist of? ......……....….……........……....…..........….……........……...……........……...……........……...……........…….........……....….……........……....…..........….……........……...……..... ...……...……........……...……........……...........….……........…….........……....….…....…....…....……....….…....…....…....………........…….......….……...................................... ......……....….……........……....…..........….……........……...……........……...……........……...……........…….........……....….……........……....…..........….……........……...……..... ......……....….……........……....…..........….……........……...……........……...……........……...……........…….........……....….……........……....…..........….……........……...…….....
c.
Why is economic-financial information necessary to stakeholders? ......……....….……........……....…..........….……........……...……........……...……........……...……........…….........……....….……........……....…..........….……........……...……..... ...……...……........……...……........……...........….……........…….........……....….…....…....…....……....….…....…....…....………........…….......….……...................................... ......……....….……........……....…..........….……........……...……........……...……........……...……........…….........……....….……........……....…..........….……........……...……..... ......……....….……........……....…..........….……........……...……........……...……........……...……........…….........……....….……........……....…..........….……........……...…….....
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
Answer the questions.
m4
2
1. must be entirely withdrawn by the owner 2. can also be used for self-financing 3. must be entirely be used for self-financing
Spazio competenze
b. Accountability analyses are:
modulo 5 • video introduttivo • spunti per cominciare • mappa personalizzabile
Durante il periodo amministrativo: rilevazione in contabilità generale delle operazioni di gestione
Costi e ricavi rilevati nel momento della manifestazione finanziaria (entrate/uscite)
Alla fine del periodo amministrativo: determinazione del reddito d’esercizio e del patrimonio di funzionamento
Costi e ricavi di competenza economica
Inventario d’esercizio Scritture di assestamento
• completamento
• integrazione
Redazione della situazione contabile finale: Situazione patrimoniale Situazione economica
• •
Redazione del bilancio d’esercizio
Componenti di reddito: collegati agli esercizi precedenti sorti nell’esercizio collegati agli esercizi successivi
• • •
• rettifica
• ammortamento Scritture di epilogo e di chiusura dei conti
Scritture di riapertura dei conti all’inizio dell’esercizio successivo
COMPETENZE PROFESSIONALI DI INDIRIZZO
COMPETENZE EUROPEE
• Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali • Individuare e accedere alla normativa civilistica con riferimento alle attività aziendali • Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti
• Competenze alfabetiche funzionali • Competenze imprenditoriali • Competenze civiche • Competenze in materia di consapevolezza ed espressione culturale
IMPRESA'
comunita sOcialE ’impresa è «una comunità sociale con finalità economiche che coinvolge più soggetti», i quali, per assumere decisioni, hanno bisogno di essere informati sui risultati ottenuti. I soggetti interni, in particolare chi dirige l’impresa, necessitano di informazioni riguardanti la redditività conseguita e la stabilità dell’impresa negli esercizi futuri. Queste informazioni sono importanti anche per i lavoratori dipendenti che desiderano ricevere rassicurazioni sulla stabilità del proprio posto di lavoro: se la gestione aziendale produce risultati economici positivi, l’impresa si mantiene in vita e può espandere la propria attività produttiva creando nuova occupazione o offrendo maggiori opportunità di carriera professionale. Anche i soggetti esterni hanno bisogno di informazioni sulle performance economico-finanziarie dell’impresa per valutare se risulta conveniente sostenerla offrendo contributi di vario genere, quali risorse finanziarie, beni e servizi, contributi erogati da enti pubblici per favorire lo sviluppo economico del territorio ecc. Per rispondere a queste molteplici richieste di informazioni, la normativa prevede che al termine di ciascun periodo amministrativo sia preparato il bilancio d’esercizio. Il bilancio contiene informazioni sulla composizione
L
del patrimonio (quali sono i beni di cui l’azienda dispone e qual è il loro valore) e del reddito (quali sono i costi e ricavi d’esercizio). Chi legge e interpreta il bilancio deve tener presente che la gestione aziendale non si interrompe realmente: l’impresa continua la sua attività e quindi vi sono molte operazioni che avranno ripercussioni anche negli esercizi successivi, così come molte operazioni compiute in esercizi passati hanno effetti nell’esercizio i cui risultati vengono evidenziati nel bilancio.
Attività
... a casa
Dopo aver letto il brano, utilizzando un programma di videoscrittura elenca le informazioni che vorresti avere a disposizione se tu fossi: • l’imprenditore; • un dipendente; • un finanziatore dell’impresa.
... in classe Per mezzo della LIM presenta il tuo lavoro e confrontalo con quello dei compagni, individuando i punti in comune e le differenze.
unità
1
390
Le scritture di assestamento 01 L’inventario di esercizio Risultato economico dell’esercizio Reddito riferito a un esercizio amministrativo.
Patrimonio di funzionamento Insieme dei beni di cui l’impresa dispone al termine di un esercizio amministrativo.
Competenza economica I costi e i ricavi che determinano il reddito d’esercizio devono essere riferiti allo stesso esercizio amministrativo solo se sono economicamente maturati, indipendentemente dalla manifestazione finanziaria.
Alla fine di ciascun periodo amministrativo si devono determinare il risultato economico dell’esercizio e il patrimonio di funzionamento. Per fare ciò occorre separare i valori riguardanti l’esercizio in chiusura da quelli che si riferiscono agli esercizi futuri, in modo da determinare: • i costi e i ricavi di competenza economica che formano il reddito dell’esercizio e che affluiscono nella Situazione economica; • gli elementi attivi e passivi che formano il patrimonio di funzionamento e che affluiscono nella Situazione patrimoniale. Il risultato economico dell’esercizio e il patrimonio di funzionamento sono strettamente collegati e si determinano attraverso la redazione dell’inventario d’esercizio e delle scritture di assestamento. L’inventario di esercizio è il documento compilato alla fine di ogni periodo amministrativo per determinare il patrimonio dell’impresa in funzionamento in vista dell’accertamento del risultato economico da attribuire all’esercizio.
Conformemente al codice civile, l’inventario di esercizio è un inventario:
• • • • Valutazione art. 2426 c.c.
generale, perché ha per oggetto l’intero patrimonio aziendale; ordinario, in quanto deve essere redatto ogni anno; a valori, perché ogni quantità deve essere convertita in moneta di conto; obbligatorio, perché prescritto dalla legge.
La redazione dell’inventario impone la valutazione degli elementi attivi e passivi che vi vengono iscritti. Esistono più criteri di valutazione che variano a seconda dello scopo della valutazione stessa. Nel caso della redazione dell’inventario d’esercizio i criteri da applicare devono essere prudenziali e devono consentire una corretta determinazione sia dei valori finanziari (disponibilità liquide, crediti e debiti) sia dei valori economici che daranno la loro utilità o comunque incideranno sulla gestione futura.
02 Le operazioni di assestamento dei conti Le operazioni e le valutazioni compiute per redigere l’inventario d’esercizio devono essere recepite dalla contabilità generale attraverso la redazione di apposite scritture di assestamento. Le scritture di assestamento dei conti permettono di determinare contemporaneamente la competenza economica dei componenti positivi e negativi del reddito d’esercizio e gli elementi del patrimonio di funzionamento.
391 La competenza finanziaria delle entrate e delle uscite non coincide sempre con la competenza economica dei ricavi e dei costi. A fine anno, pertanto, per calcolare il risultato economico è necessario:
sottrarre quei ricavi e quei costi che sono stati già rilevati in quanto hanno avuto la loro manifestazione finanziaria, ma che non sono ancora economicamente maturati. A tale scopo si compilano le scritture di rettifica;
•
attribuire all’esercizio le quote dei costi pluriennali già rilevati che si vogliono far gravare sul periodo amministrativo. A tale scopo si redigono le scritture di ammortamento. Le scritture di assestamento
di completamento
di integrazione SCRITTURE DI ASSESTAMENTO di rettifica
di ammortamento
Dopo avere determinato la competenza economica dei ricavi e dei costi attraverso il processo di valutazione delle operazioni in corso e l’assestamento dei valori contabili, si redige una situazione contabile a sezioni divise, formata da due parti:
•
la Situazione patrimoniale, che coincide con la sintesi dell’inventario analitico ed espone il patrimonio di funzionamento alla fine dell’esercizio. Nella Situazione patrimoniale sono riepilogati i saldi dei conti finanziari, dei conti accesi ai costi e ricavi pluriennali, ai costi e ricavi sospesi, ai fondi di ammortamento e i saldi dei conti accesi al patrimonio netto. I costi e ricavi pluriennali e i costi e ricavi sospesi sono valori economici non di competenza dell’esercizio, mentre i fondi di ammortamento rettificano il costo originario di acquisizione dei costi pluriennali (costo storico);
•
la Situazione economica, che esprime il risultato economico dell’esercizio. Nella Situazione economica sono riepilogati i saldi dei conti accesi ai costi e ricavi di competenza economica dell’esercizio. FUNZIONE DELLE SCRITTURE DI ASSESTAMENTO
rilevazioni di esercizio valori finanziari
valori economici
immissione operazioni di assestamento valori finanziari completati e integrati
valori finanziari a fine esercizio
Situazione patrimoniale
valori economici completati, integrati e rettificati
valori economici non di competenza dell’esercizio
Valori economici di competenza dell’esercizio
Situazione economica
Situazione contabile finale
u1
•
La formazione del bilancio d’esercizio
aggiungere costi e ricavi che sono economicamente maturati, ma non hanno ancora avuto la loro manifestazione finanziaria; a tale scopo si compilano le scritture di completamento e le scritture di integrazione;
m5
•
392 Art. 2217 c.c.
Entrambi i prospetti del reddito e del patrimonio devono essere riportati sul libro degli inventari. L’inventario d’esercizio e le scritture di assestamento sono strettamente collegati; è l’inventario d’esercizio che, attraverso i riscontri di fatto (operazioni di ricerca) e i processi di valutazione, fa da supporto alle scritture di assestamento dei conti; è la contabilità generale che, dopo la redazione delle scritture di assestamento, fornisce i documenti che “chiudono” (secondo la terminologia del codice civile) l’inventario. CONTABILITÀ GENERALE
scritture iniziali Riscontrare: mettere a confronto due cose per verificare se corrispondono ed evidenziare le eventuali differenze.
scritture d’esercizio scritture di assestamento
OPERAZIONI DI INVENTARIO
SITUAZIONE CONTABILE FINALE
LIBRO DEGLI INVENTARI
Situazione patrimoniale
Situazione economica
03 Le scritture di completamento Le scritture di completamento sono riferite a operazioni di competenza dell’esercizio non contabilizzate in precedenza perché la relativa variazione finanziaria può essere rilevata soltanto alla fine del periodo amministrativo.
Le scritture di completamento si riferiscono alla rilevazione: • degli interessi maturati su conti correnti, sui crediti e sui debiti; • delle operazioni già concluse per le quali, tuttavia, non sono stati ricevuti o non sono stati ancora emessi i documenti di credito e di debito; • della cancellazione dei crediti inesigibili; • della quota di trattamento di fine rapporto maturata nell’anno a favore del personale dipendente; • delle imposte di competenza dell’esercizio.
a) Interessi maturati sui conti correnti Gli interessi attivi maturati sui conti correnti bancari e postali vengono contabilizzati al lordo della ritenuta fiscale (attualmente 26%), a titolo di acconto per l’imposta sul reddito trattenuta dalla banca o da Poste Italiane spa in qualità di sostituto d’imposta. Se relativa all’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche), tale ritenuta è contabilizzata in Dare del conto Titolare c/ritenute subite. Rinviamo al volume della classe quinta l’esame della normativa tributaria prevista per le imprese individuali, che si riflette sulla modalità di contabilizzazione della ritenuta fiscale sugli interessi attivi bancari e postali.
Imposta sul reddito Tributo che grava sul reddito prodotto dalle persone fisiche e giuridiche.
Anatocismo Produzione di interessi sugli interessi maturati; in matematica finanziaria si parla di interesse composto.
Gli interessi passivi, invece, in relazione al divieto di anatocismo, fatta eccezione nel caso di chiusura del rapporto, diventano esigibili il 1° marzo dell’anno successivo a quello in cui sono maturati. aspetto economico
aspetto finanziario
interessi passivi di competenza
aumento di debiti
aspetto finanziario
aspetto economico
aumento di crediti o di c/c attivi
interessi attivi di competenza
393
{Esempio} 1 Rilevazione di interessi maturati L’impresa individuale Cesare Marini, alla fine del periodo amministrativo, rileva gli interessi passivi maturati sul c/c aperto presso il Banco BPM per 2 076 euro (da addebitare l’1/03 dell’anno successivo) e gli interessi attivi maturati nell’ultimo periodo sul c/c presso la Banca Nazionale del Lavoro per 137 euro e sul c/c postale per 97 euro. Risultano anche maturati interessi di mora al 7% nei confronti del fornitore Dorica Calcestruzzi spa per un debito di 5 840 euro scaduto il 23/07 e non ancora regolato. Presentiamo le scritture di completamento relative ai fatti di gestione sopra indicati.
b) Crediti e debiti da liquidare Poiché le registrazioni in P.D. poggiano sui documenti originari, a fine anno può accadere che vi siano merci già immesse in magazzino, di cui non si è ancora rilevato il costo di acquisto non essendo pervenuta la fattura del fornitore. Inoltre possono essere già state scaricate dal magazzino merci consegnate a clienti con documento di consegna o trasporto, di cui non si è ancora rilevato il ricavo di vendita, non essendo ancora stata emessa la relativa fattura differita. Analogamente l’impresa può avere usufruito di servizi (energia, telefono ecc.) per i quali non ha ancora ricevuto la relativa fattura, ma di cui deve rilevare il costo di competenza dell’esercizio. In relazione alle operazioni sopra descritte, a fine esercizio possono sorgere quindi:
•
crediti per fatture da emettere, relativi a vendite di merci già consegnate con documento di consegna o trasporto ma non ancora fatturate;
•
debiti per fatture da ricevere, relativi ad acquisti di merci o a servizi forniti da terzi per i quali non sono ancora pervenute le relative fatture differite.
L’importo delle fatture da emettere comprende l’IVA a debito in quanto, indipendentemente dalla data di emissione della fattura differita, l’imposta è esigibile nel mese (o nel trimestre) in cui è effettuata l’operazione di spedizione o consegna delle merci e, di conseguenza, per le vendite effettuate nel mese di dicembre (o nell’ultimo trimestre), l’IVA entra nella liquidazione del mese di dicembre. Nel caso di fatture da ricevere, invece, tenendo conto che per le operazioni effettuate nel mese di dicembre il diritto alla detrazione dell’IVA sorge nel momento in cui l’operazione è stata eseguita (ossia la merce è stata consegnata o il corrispettivo del servizio prestato è stato pagato) e la fattura è stata ricevuta e annotata nel Registro delle fatture di acquisto, il debito da liquidare non comprende l’IVA a credito. L’IVA è detraibile nella liquidazione del mese (o trimestre) successivo o, al più tardi, nella dichiarazione IVA relativa all’anno in cui è sorto il diritto alla detrazione (anno di ricezione della fattura). Per esempio, se le merci sono consegnate a dicembre e la relativa fattura è ricevuta e registrata il 2 gennaio, l’IVA di detta fattura si porta in detrazione nella liquidazione di gennaio. Dopo aver rilevato gli importi delle fatture da emettere e delle fatture da ricevere occorre riepilogare l’IVA a debito e l’IVA a credito, compreso l’acconto già versato entro il 27 dicembre, nel conto IVA c/liquidazione la cui eccedenza esprime il credito o il debito per detta imposta che verrà versata entro il 16 gennaio dell’esercizio successivo. Altre operazioni per le quali manca ancora l’emissione dei documenti di accredito o di addebito possono riguardare le provvigioni maturate a favore di agenti e rappresentanti, i premi su vendite da liquidare a clienti o i premi su acquisti da ricevere da fornitori.
2 076, 00 2 076, 00 101, 38 35, 62 137, 00 71, 78 25, 22 97, 00 180, 32 180, 32
Le scritture di assestamento
maturati interessi maturati interessi capitalizzati interessi periodici ritenute su interessi bancari maturati interessi periodici capitalizzati interessi dell’anno ritenute su interessi postali maturati interessi dell’anno interessi di mora v/Dorica Calcestruzzi spa interessi di mora v/Dorica Calcestruzzi spa
u1
INTERESSI PASSIVI BANCARI BANCHE C/INTERESSI MATURATI BNL C/C TITOLARE C/RITENUTE SUBITE INTERESSI ATTIVI BANCARI C/C POSTALI TITOLARE C/RITENUTE SUBITE INTERESSI ATTIVI POSTALI INTERESSI PASSIVI V/FORNITORI DEBITI V/FORNITORI
La formazione del bilancio d’esercizio
41.02 13.24 18.20 10.05 40.15 08.10 10.05 40.16 41.01 14.01
m5
31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12
394
{Esempio} 2 Rilevazione di crediti e debiti da liquidare La situazione contabile dell’impresa commerciale Chiara Brambilla redatta al 31/12, prima delle scritture di assestamento, presenta, tra gli altri, i seguenti conti: IVA ns/credito Dare 16 000,00 IVA c/acconto Dare 1 500,00 IVA ns/debito Avere 25 000,00 Per la redazione delle scritture di assestamento occorre tener presente che non risultano ancora pervenuti o emessi i documenti relativi alle seguenti operazioni: a) merci acquistate per 15 000 euro ricevute il 22/12 con documento di consegna n. 178 e già immesse in magazzino, per le quali non è ancora pervenuta la fattura differita dell’impresa Grossi Remo; b) merci vendute per 3 800 euro, già inviate il 23/12 all’impresa Giorgi con documento di consegna n. 407 per le quali non è ancora stata emessa la fattura differita; c) costi telefonici per 345 euro, di cui non è ancora pervenuta la relativa fattura TIM; d) provvigioni per 9 750,10 euro, maturate a favore del rappresentante Carlo Dellera per le quali si è in attesa di fattura; e) premi maturati sul totale degli acquisti effettuati presso la GRA srl per 1 916,60 euro non ancora liquidati; f) premi maturati sulle vendite effettuate dall’impresa Carrara Mario per 3 080 euro non ancora liquidati. Presentiamo le scritture di completamento relative a quanto sopra indicato e le scritture relative alla liquidazione dell’IVA di dicembre. L’importo della fattura da ricevere dell’impresa Grossi non comprende l’IVA, che risulta detraibile con la liquidazione periodica del mese successivo in quanto, pur essendo stata eseguita l’operazione (le merci sono state consegnate il 22 dicembre), la fattura differita non è stata ricevuta e registrata nel mese di dicembre. Ricordiamo che la regola che prevede la detrazione dell’IVA sugli acquisti nello stesso mese in cui avviene l’operazione, quando la relativa fattura è stata ricevuta e registrata dall’impresa entro il giorno 15 del mese successivo, non si applica agli acquisti effettuati nel mese di dicembre, per i quali è necessario che la fattura si riceva e si annoti nel registro IVA entro il 31 dicembre. Per lo stesso motivo anche la fattura da ricevere della TIM non comprende l’IVA a credito. L’importo della fattura da emettere sull’impresa Giorgi, invece, comprende l’IVA a debito in quanto, indipendentemente dalla data di emissione e registrazione della fattura differita, l’imposta è esigibile nel mese in cui risulta effettuata la spedizione o consegna dei prodotti. 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12
30.01 14.20 05.09 20.01 15.01 31.06 14.20 31.12 14.20 05.30 30.12 20.12 14.21 18.10 06.01 15.01 18.10 18.10 06.04
MERCI C/ACQUISTI FATTURE DA RICEVERE FATTURE DA EMETTERE MERCI C/VENDITE IVA NS/DEBITO COSTI TELEFONICI FATTURE DA RICEVERE PROVVIGIONI PASSIVE FATTURE DA RICEVERE CREDITI DA LIQUIDARE PREMI SU ACQUISTI PREMI SU VENDITE DEBITI DA LIQUIDARE IVA C/LIQUIDAZIONE IVA NS/CREDITO IVA NS/DEBITO IVA C/LIQUIDAZIONE IVA C/LIQUIDAZIONE IVA C/ACCONTO
merci da fatturare da impresa Grossi merci da fatturare da impresa Grossi merci da fatturare su impresa Giorgi merci da fatturare su impresa Giorgi merci da fatturare su impresa Giorgi fattura TIM da ricevere fattura TIM da ricevere provvigioni spettanti a C. Dellera provvigioni spettanti a C. Dellera premi maturati c/o GRA srl premi da liquidare c/o GRA srl premi spettanti all’impresa Carrara premi spettanti all’impresa Carrara liquidazione IVA dicembre liquidazione IVA dicembre liquidazione IVA dicembre liquidazione IVA dicembre storno dell’acconto versato storno dell’acconto versato
15 000, 00 15 000, 00 4 636, 00 3 800, 00 836, 00 345, 00 345, 00 9 750, 10 9 750, 10 1 916, 60 1 916, 60 3 080, 00 3 080, 00 16 000, 00 16 000, 00 25 836, 00 25 836, 00 1 500, 00 1 500, 00
18.10 IVA C/LIQUIDAZIONE 31/12 31/12 31/12
Liquidazione IVA a credito di dicembre Liquidazione IVA a debito di dicembre Storno dell’acconto versato Saldo a debito Totali
16 000, 00 25 836, 00 1 500, 00 8 336, 00 25 836, 00
25 836, 00
395 c) Lo stralcio di crediti inesigibili Alla fine del periodo amministrativo si procede all’esame di tutti i crediti al fine di accertare il loro grado di esigibilità. La verifica sull’esigibilità dei crediti può essere effettuata:
•
analiticamente, esaminando ciascun credito, se i crediti sono in un numero limitato, oppure se vi sono crediti di importo significativo;
•
globalmente (a livello di portafoglio crediti) se i crediti sono numerosi e individualmente non significativi.
In relazione all’esito della verifica, i crediti possono essere distinti in: crediti ritenuti sicuramente esigibili; crediti di dubbia e parziale esigibilità;
I crediti ritenuti inesigibili possono essere:
• •
crediti già scaduti, iscritti nei conti Crediti insoluti e Cambiali insolute;
Insieme di crediti raggruppati sulla base di caratteristiche simili.
crediti non ancora scaduti, iscritti nei conti Crediti v/clienti e Cambiali attive.
Trattasi in tutti i casi di crediti verso debitori irreperibili o per i quali è emersa una situazione di assoluta incapacità nel far fronte agli impegni assunti o per i quali si sono concluse con esito negativo le procedure di recupero. Detti crediti devono essere stralciati, cioè eliminati dal patrimonio, evidenziando le perdite su crediti ritenute certe. Le scritture in P.D., uguali a quelle già esaminate nel corso dell’esercizio, di fronte al sorgere di analoghe situazioni di sicura insolvenza del debitore, sono come le seguenti: 31/12 39.05 PERDITE SU CREDITI 31/12 05.10 CREDITI INSOLUTI 31/12 05.11 CAMBIALI INSOLUTE
stralcio di crediti e cambiali stralcio di crediti inesigibili stralcio di cambiali inesigibili
6 400, 00 4 400, 00 2 000, 00
Le scritture di assestamento
Portafoglio crediti
crediti di sicura inesigibilità.
u1
• • •
Esigibilità: che si può riscuotere.
d) Il trattamento di fine rapporto lavoro subordinato (TFR) In caso di cessazione del contratto di lavoro subordinato ciascun lavoratore dipendente ha diritto di ricevere una somma a titolo di trattamento di fine rapporto.
la quota commisurata alle retribuzioni dell’anno; la rivalutazione dei debiti per TFR preesistenti.
La rivalutazione del debito per trattamento di fine rapporto è assoggettata, di anno in anno, a tassazione con l’aliquota dell’17%; la ritenuta è effettuata dall’impresa che deve successivamente versarla unitamente alle altre ritenute operate in qualità di sostituto d’imposta. Il conto Debiti per TFR è un valore finanziario relativo a presunte uscite future; infatti, anche se l’importo è noto, in quanto si calcola matematicamente, non è conosciuta la data in cui verrà estinto, cioè la data in cui l’impresa dovrà erogare le somme a favore dei singoli dipendenti. Queste, infatti, saranno pagate quando ciascun dipendente, per cause volontarie o per sopraggiunti limiti di età, interromperà il suo rapporto di lavoro. I lavoratori dipendenti, inoltre, possono decidere di destinare totalmente oppure parzialmente a un fondo pensione gli accantonamenti al TFR al fine di assicurarsi in vecchiaia una pensione integrativa. Nelle aziende con almeno 50 dipendenti le quote di TFR non destinate ai fondi pensione devono essere versate a uno specifico fondo gestito dall’INPS. Dette problematiche sono affrontate nel modulo per la classe quarta dedicato alla gestione e all’amministrazione del personale; nel presente volume, se non diversamente specificato, supponiamo che l’impresa individuale abbia meno di 50 dipendenti i quali optano per mantenere il TFR presso l’azienda.
Indice dei prezzi ISTAT È calcolato dall’Istituto Nazionale di Statistica facendo riferimento agli incrementi di prezzo che hanno subìto determinati beni di consumo inseriti in un paniere, periodicamente aggiornato; misura il tasso di inflazione annua.
La formazione del bilancio d’esercizio
• •
Art. 2120 c.c.
m5
Tale trattamento si calcola sommando per ciascun anno di servizio una quota pari all’importo della retribuzione dovuta per l’anno stesso divisa per 13,5. L’importo del TFR, con esclusione della quota maturata nell’anno, si incrementa su base composta al 31/12 di ogni anno con l’applicazione di un tasso costituito dall’1,5% in misura fissa più il 75% dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo accertato dall’ISTAT, rispetto al mese di dicembre dell’anno precedente. Al termine di ogni periodo amministrativo bisogna rilevare la quota del TFR maturata nell’esercizio da portare a incremento dei debiti per TFR maturati in precedenza. Questo incremento è composto da due elementi:
396
{Esempio} 3 Trattamento di fine rapporto maturato nell’esercizio L’impresa Stefano Zanotti rileva il trattamento di fine rapporto maturato nel corso del periodo amministrativo, in base ai seguenti dati: • retribuzioni al personale dipendente corrisposte nell’anno (comprese le prestazioni in natura ed escluse le somme corrisposte a titolo di rimborso spese) 81 000 euro; • debiti per TFR maturati in precedenza 16 900 euro; • indice dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati rispetto al mese di dicembre dell’anno precedente 101,6. Calcoliamo il trattamento di fine rapporto maturato nell’esercizio come segue: • quota maturata nell’anno: euro (81 000 : 13,5) = euro 6 000,00 quota relativa alle retribuzioni • rivalutazione del debito per TFR preesistente: [1,5 + 75% (101,6 – 100)]% = 2,7% coefficiente di rivalutazione euro (16 900 × 2,7%) = euro 456,30 rivalutazione al lordo della ritenuta fiscale del 17% • trattamento di fine rapporto lordo complessivamente maturato: euro (6 000,00 + 456,30) = euro 6 456,30 L’importo che viene portato a incremento dei debiti per TFR è però inferiore a quello maturato in quanto la rivalutazione di 456,30 euro è assoggettata a ritenuta fiscale del 17%. Inoltre la legge 297/1982 art. 3 consente all’imprenditore di recuperare, con rivalsa sull’importo da accantonare per il TFR, il contributo dello 0,50% delle retribuzioni introdotto per la perequazione automatica delle pensioni. Detto contributo, pagato dal datore di lavoro e rilevato in precedenza nel conto Oneri sociali, grava di fatto sui lavoratori in quanto riduce l’importo del TFR. Si ha quindi: trattamento di fine rapporto lordo maturato nell’anno rivalsa contributi: 81 000 × 0,50% =
euro 6 456,30 – euro
costo del TFR maturato nell’esercizio
405,00
euro 6 051,30
ritenuta fiscale 17% su 456,30 euro
– euro
incremento netto del TFR maturato nell’esercizio
77,57
euro 5 973,73
In contabilità generale rileviamo quanto segue: 31/12 31/12 31/12
33.03 12.01 15.02
TFR DEBITI PER TFR DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE
importo maturato nell’esercizio importo maturato nell’esercizio ritenuta su rivalutazione TFR
6 051, 30 5 973, 73 77, 57
Al termine del periodo amministrativo l’importo complessivamente dovuto per TFR ammonta quindi a: euro (16 900,00 + 5 973,73) = euro 22 873,73 debiti per TFR
e) Le imposte di competenza Rinviamo alla classe quinta lo studio delle problematiche inerenti la tassazione dei redditi d’impresa. In questa sede ci limitiamo a presentare lo schema generale di rilevazione senza entrare nel merito delle specifiche imposte che colpiscono l’impresa individuale. Nella contabilità aziendale le imposte di competenza dell’esercizio si rilevano in Dare del conto economico acceso ai costi d’esercizio denominato Imposte dell’esercizio; detto costo è misurato da una variazione finanziaria passiva che si registra in Avere del conto finanziario Debiti per imposte. aspetto economico
aspetto finanziario
quota di costo di competenza
aumento di debiti
397 L’importo accolto nel conto Debiti per imposte non sempre coincide però con l’importo da versare, in quanto è al lordo delle rate d’acconto già pagate. Per determinare il debito residuo occorre sottrarre dalle imposte dovute (o correnti) l’acconto già versato. imposte dovute
–
acconto versato
=
imposte da versare a saldo
Poiché il calcolo delle imposte ha come base di riferimento i costi e i ricavi di competenza dell’esercizio, la rilevazione contabile avviene solo dopo che sono state terminate tutte le scritture di assestamento.
Dopo aver completato le scritture di assestamento al fine di determinare la competenza economica dei componenti reddituali, nell’impresa Mario Fassa si determinano imposte di competenza per 22 797 euro. Durante l’esercizio è stato versato un acconto di 17 500 euro. Presentiamo le scritture in P.D. relative alla liquidazione delle imposte di competenza e delle imposte da versare a saldo. Le imposte di competenza, determinate extracontabilmente dopo aver individuato la base imponibile in relazione alle norme tributarie vigenti, sono di 22 797 euro; poiché durante l’esercizio è stato versato un acconto di 17 500 euro, le imposte da versare a saldo sono di: euro (22 797 – 17 500) = euro 5 297. Le scritture in P.D. con le quali si rilevano il sorgere delle imposte e il relativo debito tributario sono le seguenti: IMPOSTE DELL’ESERCIZIO DEBITI PER IMPOSTE DEBITI PER IMPOSTE IMPOSTE C/ACCONTO
imposte di competenza imposte di competenza storno acconto storno acconto
22 797, 00 22 797, 00 17 500, 00 17 500, 00
Il conto Imposte dell’esercizio è un conto economico di reddito acceso ai costi d’esercizio; il conto Debiti per imposte ha invece natura finanziaria ed esprime il debito tributario che si estinguerà all’atto del suo pagamento, vale a dire entro il 30 giugno dell’esercizio successivo. Osserviamo che se l’acconto complessivamente versato fosse stato superiore alle imposte di competenza dell’esercizio, l’impresa si sarebbe venuta a trovare in posizione creditoria e avrebbe avuto diritto a richiedere il rimborso o a compensare detto credito con altri debiti di natura tributaria. L’eventuale credito per le imposte viene iscritto in Dare del conto finanziario Crediti per imposte. Riprendendo i dati dell’esempio precedente, se le rate d’acconto versate fossero state di 23 000 euro, l’impresa avrebbe avuto un credito di euro (23 000 – 22 797) = euro 203 da rilevare con la scrittura che segue: 31/12 31/12 31/12
06.08 15.06 06.07
CREDITI PER IMPOSTE DEBITI PER IMPOSTE IMPOSTE C/ACCONTO
credito per imposte storno acconto storno acconto
203, 00 22 797, 00 23 000, 00
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Competenza economica • scritture di completamento
Redigere le scritture di completamento
Sulla base di quanto indicato sotto completa gli articoli in P.D. Al 31/12/n, al fine di determinare la competenza economica dei costi e dei ricavi, l’impresa Maurizio Frascarelli redige le scritture in P.D. che derivano da quanto di seguito riportato: • sul c/c bancario sono maturati interessi attivi lordi di 650 euro e interessi passivi di 3 980 euro; • gli acquisti di merci per le quali si è in attesa di ricevere la fattura sono di 6 500 euro; le merci vendute per le quali si deve emettere la relativa fattura differita sono di 8 400 euro + IVA;
La formazione del bilancio d’esercizio
60.01 15.06 15.06 06.07
m5
31/12 31/12 31/12 31/12
u1
Rilevazione delle imposte di competenza e del saldo da versare
Le scritture di assestamento
{Esempio} 4
398 • l’esame analitico dei crediti evidenzia un credito insoluto, sorto durante l’esercizio, di 3 500 euro che si ritiene interamente inesigibile; • il TFR maturato nell’esercizio è di 21 000 euro lordi di ritenuta fiscale di 249,78 euro; • si liquida l’IVA di dicembre considerando che prima delle scritture di assestamento i conti accesi all’IVA presentavano le seguenti eccedenze: IVA ns/credito 7 480 IVA c/acconto 1 640 IVA ns/debito 10 320 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12
......
BANCA X C/C
......
............................................................
................, .....
............................................................
maturati interessi attivi ritenuta fiscale 26% maturati interessi attivi maturati interessi passivi maturati interessi passivi
......
............................................................
......
............................................................
...... ......
............................................................
............................................................
................, .....
......
FATTURE DA RICEVERE
............................................................
......
............................................................
......
............................................................
......
............................................................
......
............................................................
......
CREDITI INSOLUTI
......
............................................................
merci da fatturare merci da fatturare merci da fatturare stralciato credito insoluto stralciato credito insoluto TFR di competenza
......
............................................................
............................................................
......
DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE IVA C/LIQUIDAZIONE
ritenuta fiscale sulla rivalutazione liquidata IVA di dicembre liquidata IVA di dicembre
7 480, 00 ................, .....
...... ......
............................................................
......
............................................................
......
IVA C/LIQUIDAZIONE IVA C/ACCONTO
......
............................................................
......
IVA C/LIQUIDAZIONE
liquidata IVA di dicembre liquidata IVA di dicembre
................, ..... ................, .....
3 980, 00 3 980, 00 ................, ..... ................, ..... ................, .....
8 400, 00 ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, .....
249, 78 7 480, 00 ................, .....
............................................................ ................, .....
................, .....
04 Le scritture di integrazione Le scritture di integrazione rilevano, misurate da variazioni finanziarie presunte, quote di ricavi e di costi di competenza dell’esercizio non registrate in precedenza in quanto a manifestazione finanziaria futura. Le scritture di integrazione rilevano anche costi non registrati in precedenza che si vogliono prudenzialmente attribuire all’esercizio.
Fondi oneri Sono accantonamenti destinati a coprire spese che saranno pagate in esercizi futuri.
Le scritture di integrazione, quindi, da un lato rilevano elementi attivi o passivi del patrimonio non registrati in precedenza, dall’altro, in contropartita, aggiungono componenti positivi o negativi del risultato economico d’esercizio. Queste scritture riguardano la rilevazione: • della svalutazione dei crediti; • delle quote di costi e di ricavi misurate dai ratei; • degli accantonamenti nei fondi oneri; • degli accantonamenti nei fondi rischi. aspetto economico
aspetto finanziario
quote di costi già maturate
variazioni finanziarie passive presunte
aspetto finanziario
aspetto economico
variazioni finanziarie attive presunte
quote di ricavi già maturate
Fondi rischi Sono accantonamenti destinati a coprire perdite probabili relative a operazioni già compiute.
399 a) La svalutazione dei crediti e dei debiti I crediti sono valori finanziari attivi; i debiti sono valori finanziari passivi. Costituiscono classi di valori eterogenei per origine (commerciali o finanzari), per scadenze (a breve, medio o lungo termine) e, per quanto concerne i crediti, per grado di rischio.
Eterogenei: di diversa natura o origine.
I crediti e i debiti possono essere espressi:
Classificazione dei crediti e dei debiti
• •
nella moneta unica europea (euro); in moneta estera (dei Paesi non aderenti all’UEM); devono essere convertiti in euro al cambio del giorno in cui si redige l’inventario e al 31/12 al cambio ufficiale alla data di chiusura dell’esercizio.
da liquidare, non ancora definiti in alcuni termini in quanto non si sono ricevuti i relativi documenti (crediti per fatture da emettere, debiti per fatture da ricevere ecc.).
Nelle imprese individuali i crediti si valutano al presunto valore di realizzo. I debiti si valutano al presunto valore di estinzione che, comunque, non può essere inferiore al loro valore nominale, dato che si deve sempre ritenere di pagarne per intero l’importo.
Per quanto riguarda i crediti, dopo aver stralciato quelli di sicura inesigibilità, si deve riservare particolare attenzione a quelli di dubbia o parziale esigibilità. Questi ultimi possono essere crediti non ancora scaduti o crediti già scaduti che figurano tra gli insoluti e che riguardano debitori per i quali è in corso una procedura concorsuale. Per tali crediti, in funzione delle garanzie e delle informazioni di cui si è in possesso (per esempio, significative difficoltà finanziarie del debitore), si deve stimare la perdita di valore (svalutazione) che si teme di subire e per questo importo si procede alla svalutazione indiretta del valore nominale iscrivendone la rettifica nel Fondo svalutazione crediti.
Svalutazione dei crediti
La svalutazione dei crediti può essere: • una svalutazione individuale (o svalutazione specifica) per i crediti ritenuti significativi;
•
una svalutazione globale (o svalutazione generica) per i crediti non significativi (inclusi nel portafoglio crediti); quest’ultima svalutazione può essere stabilita anche “forfetariamente” considerando vari fattori, come per esempio le perdite medie storicamente rilevate.
In entrambi i casi la svalutazione si rileva in Dare del conto economico acceso ai costi d’esercizio Svalutazione crediti, in contropartita si accredita in Avere il conto Fondo svalutazione crediti. Tuttavia, la svalutazione dei crediti non significativi, effettuata globalmente a livello di portafoglio, può essere tenuta separata accantonando l’importo nel Fondo rischi su crediti, che rappresenta, come il Fondo svalutazione crediti, una rettifica del valore nominale dei crediti. aspetto economico svalutazione dei crediti
aspetto finanziario fondi di rettifica per probabili perdite su crediti • fondo svalutazione crediti • fondo rischi su crediti
La svalutazione dei crediti riguarda tutti i crediti, indipendentemente dallo loro origine; tuttavia, nella pratica le imprese prendono in esame esclusivamente i crediti derivanti da scambi commerciali e tralasciano i crediti finanziari che non vengono svalutati in quanto si considerano sicuri.
Schema di rilevazione
u1
•
La formazione del bilancio d’esercizio
già liquidati, che significa definiti rispetto al nominativo del debitore o del creditore, all’importo e alla scadenza; per esempio: crediti v/clienti sorti con l’emissione delle fatture di vendita, debiti v/fornitori sorti al ricevimento delle fatture di acquisto, cambiali attive in portafoglio, pagherò rilasciati e tratte accettate;
m5
•
Le scritture di assestamento
Sia i crediti sia i debiti possono essere:
400
{Esempio} 1 Valutazione di crediti di natura commerciale L’impresa Riccardo Folli presenta a fine esercizio crediti commerciali, non ancora scaduti, per un valore nominale di 154 600 euro. Essi includono un credito sicuramente inesigibile di 3 200 euro verso il cliente Sosio, un credito di 5 600 euro verso il cliente Giana, su cui si teme di perdere il 40% e un credito di 9 400 euro verso il cliente Fiori, su cui si teme di perdere il 60%. In base all’esperienza degli anni precedenti, l’impresa ritiene di subire ulteriori possibili perdite, pari al 5% del valore di presunto realizzo specifico dei crediti, per situazioni di insolvenza o di contestazione non ancora manifestatesi. Valutiamo i crediti v/clienti a fine esercizio. L’insieme dei crediti viene così determinato: • i crediti sicuramente inesigibili devono essere stralciati, cioè eliminati; • i crediti ritenuti esigibili si considerano per il loro valore nominale; • i crediti parzialmente esigibili si svalutano per l’importo delle perdite presunte individualmente determinate; • il portafoglio crediti, considerato al netto delle perdite presunte emerse dal processo di valutazione analitica, per ragioni prudenziali viene ulteriormente sottoposto a svalutazione del 5%. Nel caso in esame abbiamo: Crediti commerciali Crediti di sicura inesigibilità
euro – euro euro – euro euro
Crediti di dubbia esigibilità Crediti ritenuti esigibili
154 600 3 200 151 400 15 000 136 400
La valutazione è effettuata come segue: Descrizione Crediti ritenuti esigibili Credito v/cliente Giana Credito v/cliente Fiori Totali Svalutazione 5% per rischio generico di perdite Totali crediti a presunto valore di realizzo
Valore nominale 136 400 5 600 9 400 151 400
Svalutazione specifica
Valore di realizzo 136 400 3 360 3 760 143 520 – 7 176 136 344
2 240 5 640 7 880
In contabilità rileviamo i seguenti articoli in P.D.: 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12
39.05 05.01 36.06 05.40 36.06 05.41
PERDITE SU CREDITI CREDITI V/CLIENTI SVALUTAZIONE CREDITI FONDO SVALUTAZIONE CREDITI SVALUTAZIONE CREDITI FONDO RISCHI SU CREDITI
stralcio di crediti v/Sosio stralcio di crediti v/Sosio svalutazione individuale svalutazione individuale svalutazione globale 5% svalutazione globale 5%
3 200, 00 3 200, 00 7 880, 00 7 880, 00 7 176, 00 7 176, 00
I conti di mastro riguardanti direttamente e indirettamente i crediti si presentano come segue: 05.40 F.DO SVALUTAZIONE CREDITI
05.01 CREDITI V/CLIENTI 154 600, 00
05.41 FONDO RISCHI SU CREDITI
7 880, 00
3 200, 00
7 176, 00
Come abbiamo potuto osservare dall’esempio sopra presentato, i crediti “vivi” (cioè non stralciati) risultano iscritti in Dare del conto Crediti v/clienti per il loro valore nominale; il loro importo è indirettamente rettificato dai valori iscritti in Avere dei conti: • Fondo svalutazione crediti, che accoglie le svalutazioni specifiche derivanti da un processo di valutazione individuale dei crediti, effettuato per ogni singolo debitore; • Fondo rischi su crediti, che accoglie le svalutazioni forfetarie derivanti da un processo di valutazione globale dell’insieme dei crediti. Entrambi i fondi coprono l’impresa da eventuali rischi di insolvenza del debitore e rettificano il valore nominale dei crediti, che sono quindi valutati al loro presumibile valore di realizzo così determinato: Presumibile valore di realizzo dei crediti
=
Valore nominale dei crediti
–
(
Fondo svalutazione crediti
+
Fondo rischi su crediti
)
401
{esercitazione}
u1
L’impresa Giorgio Renni presenta, al 31/12, i seguenti elementi finanziari del patrimonio: • denaro in cassa: 8 banconote da 100 euro, 5 da 50 euro, 10 da 10 euro, 15 monete da 1 euro; • valori bollati: francobolli per 8 euro e marche da bollo per 45 euro; • assegno bancario di 1 056 euro del cliente Luca Vittorini di Siena; • crediti verso clienti documentati da 4 fatture di vendita per 31 350 euro non ancora scadute. Un credito insoluto di 4 350 euro verso il cliente Diego Torregiani, che non risulta più rintracciabile perché trasferitosi all’estero senza lasciare il suo indirizzo, viene considerato inesigibile; • cambiali attive: sono presenti nel portafoglio dell’impresa un pagherò e una tratta accettata. Il pagherò di 3 750 euro è stato rilasciato dalla Andrea Siloni e F.lli snc e scade il 31/03. La tratta di 7 900 euro è stata accettata dalla Purex spa e scade il 15/02. L’impresa è in gravi difficoltà finanziarie e si presume di poter riscuotere soltanto il 30% dell’importo della cambiale; • cambiali passive: consistono in due pagherò rilasciati alla Cutrex srl e all’impresa Felice Ranieri, rispettivamente di 5 657 euro e 3 875 euro; • debiti verso fornitori: sono documentati da 3 fatture per 48 700 euro non ancora estinte al 31/12; • c/c bancario passivo: lo scoperto del conto corrente acceso presso la banca Monte dei Paschi di Siena ammonta a 32 500 euro; come da autorizzazione dell’imprenditore gli interessi passivi maturati di 930 euro sono addebitati nel c/c intestato all’impresa l’1/03 dell’anno successivo. Iscriviamo gli elementi sopra indicati nell’inventario di esercizio al 31/12 e rileviamo le relative scritture di assestamento. I valori in cassa (denaro, valori bollati, assegno bancario) sono iscritti al valore nominale. Il criterio del valore nominale viene applicato anche per valutare sia le cambiali passive sia i debiti verso fornitori sia il debito verso la banca, costituito dal saldo capitali e dagli interessi. Il credito verso Diego Torregiani si considera inesigibile e viene quindi stralciato direttamente; per la tratta sulla Purex spa si rileva nel fondo svalutazione crediti la parte che si presume di non poter riscuotere: euro (7 900 × 70%) = euro 5 530 perdita presunta su cambiale Purex spa. Presentiamo ora l’inventario analitico relativo ai valori finanziari dell’impresa considerata.
Le scritture di assestamento
Valutazione degli elementi finanziari del patrimonio: iscrizione nell’inventario e scritture di assestamento
Inventario al 31/12/n ATTIVITÀ ...... ...... ......................................................
............
Giselli Valentino Bocci Rinaldo Broglia Andrea Salsi Gustavo
5 200 3 127 12 750 10 273
1 2
Pagherò di Andrea Siloni e F.lli snc Tratta sulla Purex spa: valore nominale – fondo svalutazione
7
31 350 3 750 7 900 5 530 2 370
8
6 120 1 2 3
Denaro Valori bollati Assegni
1 165 53 1 056 2 274
Totale attività 1
............
PASSIVITÀ 1 2 3
Fulvi Nazzareno Ruiti Oscar Fert srl
1 2
Pagherò a Cutrex srl Pagherò a Ranieri Felice
15 075 22 250 11 375
2
48 700
3 1 ...... 2
Monte dei Paschi di Siena c/c Banche c/interessi maturati Totale passività
5 657 3 875 9 532 32 500 930 ............
m5
1 2 3 4
La formazione del bilancio d’esercizio
6
402 La situazione contabile redatta al 31/12, prima delle scritture di assestamento, si presentava così: Situazione contabile prima delle scritture di assestamento Codici .......
Denominazione conti
05.01 05.05 05.10 08.20 08.21 08.22 14.01 14.03 18.20 .......
Dare
Avere
..............., ....
.................................................
Crediti v/clienti Cambiali attive Crediti insoluti Denaro in cassa Assegni Valori bollati Debiti v/fornitori Cambiali passive MPS c/c
31 350, 11 650, 4 350, 1 165, 1 056, 53,
.................................................
..............., ....
00 00 00 00 00 00
..............., ....
48 700, 9 532, 32 500, ...............,
00 00 00 ....
In base a quanto emerso delle operazioni di inventariazione, dobbiamo effettuare le seguenti scritture di assestamento per far coincidere i valori contabili con le valutazioni d’inventario: 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12
39.05 05.10 36.06 05.40 41.02 13.24
PERDITE SU CREDITI CREDITI INSOLUTI SVALUTAZIONE CREDITI FONDO SVALUTAZIONE CREDITI INTERESSI PASSIVI BANCARI BANCHE C/INTERESSI MATURATI
stralcio credito D. Torregiani stralcio credito D. Torregiani svalutati crediti dubbi svalutati crediti dubbi maturati interessi maturati interessi
4 350, 00 4 350, 00 5 530, 00 5 530, 00 930, 00 930, 00
Dopo tali scritture la situazione contabile si presenta come segue in relazione ai valori considerati: Situazione contabile dopo le scritture di assestamento Codici
Denominazione conti
.......
.................................................
05.01 05.05 05.40 08.20 08.21 08.22 14.01 14.03 18.20 13.24 36.06 39.05 41.02
Crediti v/clienti Cambiali attive Fondo svalutazione crediti Denaro in cassa Assegni Valori bollati Debiti v/fornitori Cambiali passive MPS c/c Banche c/interessi maturati Svalutazione crediti Perdite su crediti Interessi passivi bancari
.......
.................................................
Dare
Avere
..............., ....
..............., ....
31 350, 00 11 650, 00 5 530, 00 1 165, 00 1 056, 00 53, 00 48 700, 9 532, 32 500, 930, 5 530, 4 350, 930, ...............,
00 00 00 00
00 00 00 ....
..............., ....
Nell’inventario analitico i crediti ammontano a euro (31 350 + 6 120) = euro 37 470 Tale importo corrisponde a quello risultante dalla contabilità: euro (31 350 + 11 650 – 5 530) = euro 37 470
b) I ratei attivi e passivi L’impresa, spesso, nello svolgimento della sua gestione compie operazioni che si prolungano da un esercizio all’altro. Queste operazioni danno luogo a costi e ricavi di cui si conoscono sia l’importo sia la scadenza posticipata del pagamento o dell’incasso, che devono essere ripartiti tra i due esercizi in proporzione al tempo.
403 Il loro importo va quindi scisso in due quote:
•
la quota già maturata va riferita all’esercizio di cui si stanno effettuando le scritture di assestamento. Tale quota, detta rateo, corrisponde al debito o al credito già sorto ma che sarà pagato o riscosso nell’esercizio successivo;
•
la quota non ancora maturata va invece riferita all’esercizio successivo dove sarà rilevata al momento del pagamento o della riscossione. Un rateo è una quota di uscita o di entrata futura che misura un costo o un ricavo già maturato ma non ancora liquidato perché la relativa manifestazione finanziaria avrà luogo in esercizi futuri.
aspetto finanziario
quote di costi già maturate
ratei passivi
aspetto finanziario
aspetto economico
ratei attivi
quote di ricavi già maturate
Ratei attivi e passivi L’impresa commerciale Free Trade spa di Marsala nel corso dell’esercizio n1 ha compiuto, tra le altre, le seguenti operazioni: • concesso un prestito in data 1/09/n1 all’impresa Saline del Mediterraneo spa. Il prestito, di 50 000 euro, deve essere restituito dopo un anno, l’1/09/n2, versando anche gli interessi posticipati calcolati al tasso 6%; • ottenuto in data 1/06/n1 un mutuo quinquennale dalla Banca Nazionale del Lavoro per 66 000 euro al tasso 5% con interessi pagabili semestralmente in via posticipata. Tutte le operazioni relative al mutuo transitano sul conto corrente acceso presso la Banca Nazionale del Lavoro. Inseriamo nell’inventario analitico i valori che derivano dalle operazioni compiute e presentiamo le scritture di assestamento. La concessione del prestito era stata rilevata sul giornale in data 1/09/n1 come segue: 01/09 01/09
03.01 18.20
MUTUI ATTIVI UNICREDIT C/C
prestito a Saline del Mediterraneo spa prestito a Saline del Mediterraneo spa
50 000, 00 50 000, 00
Gli interessi sul prestito, riguardanti il periodo 1/09/n1-1/09/n2, ammontano a 3 000 euro e saranno rilevati solo l’1/09/n2. Essi devono essere scissi in due parti in proporzione al tempo: • gli interessi già maturati relativi al periodo 1/09/n1-31/12/n1 sono di competenza del presente esercizio; • gli interessi non ancora maturati del periodo 31/12/n1-1/09/n2 sono di competenza del futuro esercizio. Nell’inventario bisogna indicare sia l’importo del prestito concesso (50 000 euro) sia l’importo del rateo attivo (1 000 euro) relativo agli interessi già maturati. rateo
redazione inventario quota di competenza
1/09/n1
t 31/12/n1
1/09/n2 manifestazione finanziaria
Il rateo, che è attivo, corrisponde al credito potenziale per gli interessi già maturati e si calcola come segue: euro
50 000 × 6 × 4 = euro 1 000 rateo attivo 1 200
m5
{Esempio} 2
La formazione del bilancio d’esercizio
u1
aspetto economico
Le scritture di assestamento
Il rateo è passivo quando misura un componente negativo di reddito a manifestazione finanziaria futura, maturato ma non ancora rilevato. Il rateo è attivo quando misura un componente positivo di reddito a manifestazione finanziaria futura, maturato ma non ancora rilevato.
404 Per quanto concerne il mutuo passivo, in data 1/06/n1 è stata rilevata l’accensione del mutuo, con l’articolo: 01/06 01/06
18.21 13.10
BNL C/C MUTUI PASSIVI
accensione mutuo quinquennale accensione mutuo quinquennale
66 000, 00 66 000, 00
Successivamente, in data 1/12/n1 sono stati pagati in via posticipata gli interessi relativi al periodo 1/06/n1-1/12n1, registrati come segue: 01/12 01/12
41.10 18.21
INTERESSI PASSIVI SU MUTUI BNL C/C
interessi 1/06-1/12 mutuo bancario interessi 1/06-1/12 mutuo bancario
1 650, 00 1 650, 00
Nell’esercizio successivo, in data 1/06/n2 avrà luogo il pagamento degli interessi passivi sul mutuo maturati nel periodo 1/12/n1-1/06/n2. Gli interessi già maturati nel periodo 1/12/n1-31/12/n1 sono di competenza del presente esercizio, mentre gli interessi non ancora maturati del periodo 31/12/n1-1/06/n2 sono di competenza del futuro esercizio. Nell’inventario redatto al 31/12/n1 bisogna indicare sia l’importo del mutuo passivo (66 000 euro) sia l’importo del rateo (275 euro) relativo agli interessi già maturati. redazione inventario
rateo
quota di competenza 1/12/n1
t 1/06/n2 manifestazione finanziaria
31/12/n1
Il rateo, che è passivo, corrisponde al debito potenziale per gli interessi già maturati e si calcola come indicato: euro 66 000 × 5 × 1 = euro 275 rateo passivo 1 200 Inventario al 31/12/n1 ATTIVITÀ ......
......
7 1 ......
......
10 1
................................................................
...................
Crediti diversi Mutuo attivo
50 000
................................................................
...................
Ratei attivi Rateo per interessi su mutuo dall’1/09 al 31/12 Totale attività
...................
1 000
PASSIVITÀ ......
......
5 1 ......
......
4 1
................................................................
...................
Debiti a lungo termine Mutuo passivo
66 000
................................................................
...................
Ratei passivi Rateo per interessi su mutuo dall’1/12 al 31/12 Totale passività
...................
275
In relazione alle operazioni indicate, la situazione contabile redatta prima delle scritture di assestamento presentava, tra gli altri, i seguenti valori: ......
03.01 18.20 13.10 18.21 41.10 ......
................................................................
................, ....
................, ....
Mutui attivi UniCredit c/c Mutui passivi BNL c/c Interessi passivi su mutui
50 000, 00 ................, ....
................, ....
................, ....
................, ....
................................................................
................, ....
66 000, 00 1 650, 00 ................, ....
405 In base a quanto emerso con le operazioni di inventario, dobbiamo eseguire le scritture di integrazione che fanno coincidere i valori contabili con le valutazioni d’inventario: 31/12 31/12 31/12 31/12
09.01 40.20 41.10 16.01
RATEI ATTIVI INTERESSI ATTIVI SU MUTUI INTERESSI PASSIVI SU MUTUI RATEI PASSIVI
interessi maturati 1/09-31/12 interessi maturati 1/09-31/12 interessi maturati 1/12-31/12 interessi maturati 1/12-31/12
1 000, 00 1 000, 00 275, 00 275, 00
Dopo tali scritture la situazione contabile si presenta come segue in relazione ai valori in precedenza considerati: .........................................................
.............., ....
.............., ....
03.01
Mutui attivi
18.20
UniCredit c/c
09.01
Ratei passivi
13.10
Mutui passivi
66 000, 00
16.01
Ratei passivi
275, 00
18.21
BNL c/c
40.20
Interessi attivi su mutui
41.10
Interessi passivi su mutui
.......
.........................................................
50 000, 00 .............., ....
.............., ....
1 000, 00
.............., ....
.............., ....
1 000, 00 1 925, 00 .............., ....
.............., ....
c) I fondi oneri Secondo il principio della prudenza, ogni impresa deve tener conto di tutti i rischi prevedibili e delle eventuali perdite, derivanti da operazioni dell’esercizio, che potranno manifestarsi in futuro. In base a tale principio dettato dal codice civile, l’impresa, nel compilare le scritture di assestamento per determinare il reddito di esercizio, deve tener conto anche di costi attribuibili all’esercizio per i quali è certo soltanto che la manifestazione finanziaria avverrà in futuro, essendo indeterminati l’importo e la data di pagamento. Tali costi sono misurati da valori finanziari presunti, i fondi oneri. I fondi oneri rappresentano passività di natura determinata ed esistenza certa; essi sono valori finanziari che misurano componenti negativi del reddito stimati nell’importo e per i quali è incerta la data di pagamento.
La misurazione degli accantonamenti ai fondi oneri non è un importo puntuale e preciso, ma deriva da stime spesso basate sull’esperienza passata. Restano quindi incerti non solo il quando (la data), ma anche il quanto si dovrà pagare. I fondi oneri possono avere diversa natura in funzione del settore in cui l’impresa opera.
Principio della prudenza È stabilito dall’art. 2423 bis del c.c. Impone di tener conto di tutti i rischi prevedibili e delle eventuali perdite che traggono origine da operazioni dell’esercizio o di esercizi precedenti che potranno manifestarsi in futuro. Non si deve invece tener conto degli utili prevedibili e incerti, non ancora effettivamente realizzati al momento della chiusura dell’esercizio.
La formazione del bilancio d’esercizio
.......
u1
41.10 INTERESSI PASSIVI SU MUTUI 1 650, 00 275, 00
16.01 RATEI PASSIVI 275, 00
m5
40.20 INTERESSI ATTIVI SU MUTUI 1 000, 00
09.01 RATEI ATTIVI 1 000, 00
Le scritture di assestamento
I conti risultano integrati per gli interessi maturati, anche se non ancora riscossi o pagati:
406 FONDI ONERI Fondo garanzia prodotti
Copre l’impegno assunto contrattualmente dall’impresa nei confronti dei clienti di effettuare gratuitamente sostituzioni o riparazioni entro un certo periodo di tempo dalla consegna nel caso di mancato funzionamento dei prodotti venduti.
Fondo manutenzioni programmate
Copre le spese di revisione e di manutenzione che devono essere periodicamente eseguite su particolari beni strumentali come gli aerei, le navi, gli edifici ecc. Tramite l’accantonamento al fondo il costo della manutenzione viene progressivamente attribuito ai vari anni di utilizzo del bene, anche se la spesa avverrà in un’unica soluzione (quando la revisione o la manutenzione avrà luogo).
Fondo operazioni e concorsi a premio
Copre i costi dovuti alle offerte promozionali realizzate tramite assegnazioni di premi o di sconti sui prodotti venduti a favore di clienti che, per esempio, hanno effettuato un certo volume di acquisti o che sono risultati vincitori di un concorso collegato all’acquisto dei prodotti offerti dall’impresa ecc.
È bene precisare che i fondi oneri non sono “salvadanai” dove si accumulano i mezzi monetari necessari per effettuare i futuri pagamenti; essi costituiscono solamente delle poste passive contabili con cui si tiene conto degli impegni a manifestazione finanziaria futura già assunti dall’impresa nell’esercizio o in esercizi precedenti. aspetto economico
aspetto finanziario
accantonamento per costi di competenza
aumento di fondi oneri
{Esempio} 3 Accantonamento per manutenzioni programmate Al termine dell’esercizio n1 l’Airline spa decide di effettuare un accantonamento di 256 410,25 euro per far fronte ai costi di manutenzione dei suoi aerei. La manutenzione degli aerei è stata effettuata nell’esercizio n0 e presumibilmente, tenendo conto delle ore di volo, dovrà essere effettuata di nuovo nell’esercizio successivo. Presentiamo l’articolo in P.D. 31/12 31/12
38.03 11.11
ACCANT. PER MANUTENZIONI PROGRAMMATE FONDO MANUTENZIONI PROGRAMMATE
Rischio economico È il rischio che la gestione dell’impresa produca risultati economici negativi (perdite d’esercizio).
costi a manifestazione futura costi a manifestazione futura
256 410, 25 256 410, 25
d) I fondi rischi Oltre al rischio economico, che è un rischio generale tipico di ogni attività imprenditoriale, sull’impresa gravano anche rischi specifici, legati al verificarsi di particolari eventi dannosi, come, per esempio, incendi, furti, avarie di merci, oscillazioni non previste dei prezzi di mercato (per esempio il prezzo di alcune materie prime come il petrolio) ecc. Per far fronte a questi rischi l’impresa, oltre alla normale attività di prevenzione (per esempio, installazione di impianti di sicurezza blindati), può ricorrere a:
•
polizze assicurative che, contro il pagamento di un premio, garantiscono un risarcimento per i danni causati da particolari sinistri, come, per esempio, un incendio;
•
forme di assicurazione interna, quali l’iscrizione in contabilità di fondi rischi, consistenti nel far gravare sui singoli esercizi quote di perdite presunte la cui manifestazione finanziaria, legata all’evento dannoso, forse si verificherà in futuro. I fondi rischi rappresentano passività di natura determinata ed esistenza probabile, i cui valori sono stimati; essi sono valori finanziari che misurano componenti negativi del reddito che potenzialmente potranno verificarsi in futuro.
407 Per i fondi rischi, a differenza dei fondi oneri, sono incerti non solo la data e l’importo, ma anche il verificarsi dell’evento dannoso a essi collegato. In base al principio della prudenza, gli accantonamenti nei fondi rischi consentono la determinazione del reddito di esercizio tenendo conto di presunti oneri futuri attinenti allo svolgimento della gestione. Non sono ammessi in bilancio accantonamenti a fondi rischi generici, ma deve trattarsi di accantonamenti ben definiti nell’oggetto di rischio.
È un fondo rischi per cause in corso; fronteggia il rischio di esborsi monetari dovuti a decisioni sfavorevoli delle commissioni tributarie, quando l’impresa ha un contenzioso in corso per accertamenti da parte degli uffici fiscali.
Fondo responsabilità civile
È un fondo rischi per eventuali contestazioni; fronteggia il rischio che, nello svolgimento della sua attività produttiva, l’impresa causi danni a terzi non coperti da polizza assicurativa; per esempio il fondo responsabilità civile potrebbe essere istituito per far fronte a rischi di inquinamento dell’ambiente, di danni causati a terzi dalla conduzione degli impianti ecc.
Analogamente ai fondi oneri, anche i fondi rischi non consistono in accantonamenti di denaro, la loro funzione è quella di assegnare un costo all’esercizio, stimato in base ai rischi in corso che potrebbero determinare impegni verso terzi. Rispetto alle forme di assicurazione esterna, l’assicurazione interna attuata con la creazione di fondi rischi ha il vantaggio di non far pagare alcun premio, ma ha lo svantaggio di non risolvere il problema finanziario che potrebbe sorgere al verificarsi dell’evento dannoso. aspetto economico
aspetto finanziario
accantonamento per perdite presunte su operazioni in corso
aumento di fondi rischi
Franchigia Le franchigie sono importi che vengono dedotti, in caso di sinistro, dal risarcimento che la compagnia di assicurazione corrisponde all’assicurato.
u1
Fondo per imposte
Le scritture di assestamento
FONDI RISCHI
{Esempio} 4
Entrambi gli accantonamenti costituiscono costi presunti di competenza dell’esercizio; i due fondi rischi sono passività iscritte a fronte di esborsi futuri verso terzi, incerti nell’esistenza, nel “quando” e nel “quanto”, contabilizzati per ragioni prudenziali. Le scritture in P.D. sono le seguenti: 31/12 31/12 31/12 31/12
37.04 11.04 39.06 11.01
ACCANTONAMENTO PER RESPONSABILITÀ CIVILE FONDO RESPONSABILITÀ CIVILE ACCANTONAMENTO PER IMPOSTE INDIRETTE FONDO PER IMPOSTE
adeguamento fondo adeguamento fondo rischio imposte in contenzioso rischio imposte in contenzioso
Ratei, fondi oneri, fondi rischi, pur essendo tutti valori finanziari presunti, si differenziano tra loro per un diverso grado di incertezza:
•
i ratei sono i meno incerti perché si calcolano proporzionalmente al tempo; se ne conosce sia l’importo sia la data di manifestazione futura;
•
i fondi oneri riguardano spese di sicura manifestazione futura ma non se ne conosce con sicurezza né l’importo né la data di pagamento;
•
i fondi rischi sono i più incerti perché riguardano eventi che sono dubbi nella manifestazione (la perdita potrebbe anche non esserci), nell’importo e nella data di accadimento.
1 384, 24 1 384, 24 4 102, 00 4 102, 00
m5
La Fibrex spa ha una copertura assicurativa contro i danni che possono essere procurati a terzi che lascia scoperta per franchigia una parte dei rischi fino a 4 615 euro. Si decide quindi di integrare a detto importo il fondo responsabilità civile esistente di 3 230,76 euro. È inoltre in corso un contenzioso in materia di imposte indirette (IVA) per il quale si ritiene prudente effettuare un accantonamento di 4 102 euro a fronte di un futuro possibile esborso in caso di decisioni sfavorevoli delle commissioni tributarie. Presentiamo gli articoli in P.D. con cui si rileva quanto esposto.
La formazione del bilancio d’esercizio
Accantonamento in fondi rischi
408 Classificazione
Verificabilità
Denominazioni
Crediti e debiti da liquidare
L’importo è determinabile con sufficiente sicurezza.
Fatture da emettere Fatture da ricevere
Ratei
L’importo è determinabile con limitati margini di incertezza.
Ratei attivi Ratei passivi
Fondi oneri
L’importo non è sicuro nell’entità e/o è incerta la scadenza.
Fondo garanzie prodotti Fondo manutenzioni programmate Fondi operazioni e concorsi a premio
Fondi rischi
Vi è aleatorietà sul verificarsi dell’evento negativo, sul quando potrà verificarsi e sull’importo.
Fondo per imposte Fondo responsabilità civile
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Competenza economica • scritture di integrazione
Redigere le scritture di integrazione e collocare i conti nella situazione contabile
Esamina il caso che segue ed esegui quanto richiesto. Nella situazione contabile redatta prima delle scritture di assestamento dell’impresa Riccardo Faucci sono presenti, tra gli altri, i seguenti conti. Codici
Denominazione conti
Dare
Avere
05.01
Crediti v/clienti
568 000, 00
05.40
Fondo svalutazione crediti
4 500, 00
05.41
Fondo rischi su crediti
1 136, 00
11.04
Fondo responsabilità civile
3 400, 00
11.11
Fondo manutenzioni programmate
2 000, 00
13.10
Mutui passivi
41.10
Interessi passivi su mutui
180 000, 00 8 400, 00
Completa le scritture di integrazione e la situazione contabile redatta dopo le rilevazioni contabili. Tieni presente che: • i crediti v/clienti comprendono un credito di 60 000 euro da sottoporre a svalutazione individuale del 40%; il restante portafoglio crediti (al netto dell’importo del credito analiticamente individuato) è sottoposto a svalutazione globale dello 0,50%; • sul mutuo passivo maturano interessi al tasso 6% da pagare posticipatamente l’1/04 e l’1/10 di ciascun anno; • si accantonano 1 700 euro nel Fondo responsabilità civile e 500 euro nel Fondo manutenzioni programmate. 31/12 ..........
SVALUTAZIONE CREDITI
svalutazione individuale
31/12 ..........
......................................................................................
svalutazione individuale
31/12 ..........
SVALUTAZIONE CREDITI
svalutazione globale
31/12 ..........
......................................................................................
svalutazione globale
31/12 ..........
INTERESSI PASSIVI SU MUTUI
interessi 1/10-31/12
31/12 ..........
......................................................................................
interessi 1/10-31/12
31/12 ..........
ACCANTONAMENTI PER RESPONSABILITÀ CIVILE
accantonamento
31/12 ..........
......................................................................................
accantonamento
31/12 ..........
ACCANTONAMENTI PER MANUT. PROGRAMMATE
accantonamento
31/12
......................................................................................
accantonamento
..........
................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, .....
500, 00 ................, .....
409 Situazione contabile Denominazione conti
Dare
Avere
05.01
Crediti v/clienti
05.40
Fondo svalutazione crediti
................, .....
05.41
Fondo rischi su crediti
................, .....
11.04
Fondo responsabilità civile
................, .....
11.11
Fondo manutenzioni programmate
................, .....
13.10
Mutui passivi
................, .....
.........
...................................................................................
................, .....
.........
...................................................................................
................, .....
.........
...................................................................................
................, .....
.........
...................................................................................
................, .....
41.10
Interessi passivi su mutui
................, .....
05 Le scritture di rettifica Le scritture di rettifica stornano componenti di reddito già rilevati da rinviare al futuro in quanto non di competenza dell’esercizio. Con le scritture di rettifica si “sospendono” alcuni costi e ricavi dal partecipare alla formazione del risultato economico di un dato esercizio, facendoli entrare a far parte del patrimonio di funzionamento.
Le scritture di assestamento
................, .....
u1
Codici
I costi e i ricavi sospesi mettono in evidenza i legami esistenti tra i vari esercizi amministrativi: il componente positivo o negativo che viene sottratto dal reddito di un esercizio va a incidere sul reddito dell’esercizio successivo. Le scritture di rettifica riguardano la rilevazione: delle rimanenze di merci, materie prime, prodotti finiti, materie di consumo ecc.;
aspetto economico (Situazione patrimoniale)
aspetto economico (Situazione economica)
costo sospeso (rimanenza attiva)
costo d’esercizio stornato e rinviato
aspetto economico (Situazione economica)
aspetto economico (Situazione patrimoniale)
ricavo d’esercizio stornato e rinviato
ricavo sospeso (rimanenza passiva)
a) Le rimanenze Le merci, le materie prime, sussidiarie e di consumo, i prodotti finiti che sono di proprietà dell’impresa nel momento in cui si redige l’inventario sono indicati con il nome di rimanenze. Queste comprendono sia le materie, i prodotti e le merci in magazzino sia quelli eventualmente depositati presso terzi in custodia o in garanzia sia quelli in viaggio perché spediti dai fornitori o in corso di trasferimento da un magazzino all’altro dell’impresa. L’esistenza delle rimanenze viene accertata con un’accurata rilevazione delle quantità di ogni singolo articolo trattato e può essere ottenuta:
•
con l’inventario di fatto, vale a dire tramite un’effettiva ricerca di magazzino delle quantità giacenti;
•
con l’inventario contabile, basato su un sistema di scritture di magazzino aventi un grado di affidabilità tale da permettere la determinazione permanente delle scorte.
La formazione del bilancio d’esercizio
dei risconti attivi e passivi.
m5
• •
410 Le rimanenze devono essere iscritte nell’inventario al costo di acquisto o di produzione oppure al valore di realizzo desumibile dall’andamento del mercato, se minore.
Per le merci, le materie e ogni altro bene acquistato all’esterno, il costo di acquisto è formato dal prezzo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori (costi di trasporto, di scarico, di assicurazione ecc.) imputabili direttamente alle merci (con esclusione però degli interessi), al netto di eventuali sconti mercantili e dei ribassi. Il costo di produzione è dato dal costo di fabbricazione dei prodotti ottenuti internamente, determinato tenendo conto dei componenti impiegati nella lavorazione, dei costi del lavoro e dei costi per servizi, con l’esclusione dei costi generali di amministrazione e di vendita. Ovviamente le imprese commerciali prendono in considerazione il costo di acquisto e le imprese industriali, che effettuano un processo di trasformazione della materia prima in prodotto finito, il costo di produzione. Il valore di mercato è dato dal valore netto di realizzo, determinato come differenza tra il prezzo di vendita (rettificato tenendo conto degli sconti mercantili) e i costi di vendita direttamente imputabili alle merci, come per esempio i costi di trasporto e imballo a carico del venditore, le provvigioni ad agenti e rappresentanti ecc. In base al principio della prudenza la valutazione delle rimanenze deve essere effettuata al minore valore tra il costo e il valore netto di realizzo del mercato.
Costi sospesi
Schema di rilevazione
Le rimanenze sono beni per i quali sono stati sostenuti durante l’esercizio costi di acquisto, di trasporto, di scarico, di conservazione, di produzione e che saranno venduti o consumati nell’esercizio successivo. Costituiscono quindi componenti di reddito dell’esercizio futuro, da stornare dal reddito del presente esercizio. La rettifica si effettua indirettamente rilevando:
•
in Avere di appositi conti accesi alle variazioni positive d’esercizio (Merci c/rimanenze finali, Materie di consumo c/rimanenze finali ecc.) i valori attribuiti alle rimanenze come complessi indistinti di componenti di reddito correlati ai costi d’esercizio;
•
in Dare di specifici conti accesi ai costi sospesi (Merci, Materie di consumo ecc.) gli stessi valori, rinviati al futuro e considerati quindi come elementi attivi del patrimonio di funzionamento (costi sospesi). aspetto economico
aspetto economico conti economici d’esercizio Merci c/rimanenze finali Materie di consumo c/rimanenze finali
conti patrimoniali Merci Materie di consumo
Gli articoli in partita doppia con cui si rilevano le rimanenze sono i seguenti: 31/12 31/12 31/12 31/12
04.04 30.31 04.01 30.32
MERCI MERCI C/RIMANENZE FINALI MATERIE DI CONSUMO MATERIE DI CONSUMO C/RIMANENZE FINALI
rimanenze in magazzino rimanenze in magazzino rimanenze in magazzino rimanenze in magazzino
133 571, 42 133 571, 42 6 428, 57 6 428, 57
I conti sopra citati appaiono nella situazione contabile, redatta dopo le scritture di assestamento, come segue:
Situazione patrimoniale Attività ............................................
Merci Materie di consumo
Passività .................., ....
.................., ....
133 571, 42 6 428, 57
Costi ............................................
............................................
Ricavi .................., ....
............................................
Merci c/rimanenze finali Materie di consumo c/rim. finali
.................., ....
133 571, 42 6 428, 57
411 b) I risconti Nel corso del periodo amministrativo l’impresa può effettuare pagamenti e riscossioni connessi a costi e ricavi a regolamento anticipato che danno la loro utilità o vengono goduti per più esercizi. In questi casi, poiché la competenza economica di questi costi e ricavi interessa più esercizi, il loro importo deve essere ripartito fra l’esercizio in corso e gli esercizi successivi. Più precisamente, al termine dell’esercizio:
•
la parte già maturata economicamente costituisce il costo o ricavo di competenza dell’esercizio di cui si vuole calcolare il reddito;
•
la parte non ancora maturata economicamente, vale a dire il risconto, deve essere sottratta dal reddito dell’esercizio in corso ed essere rinviata alla formazione del reddito dei futuri esercizi.
Le scritture di assestamento
I risconti sono quote di costi o di ricavi non ancora maturate ma che hanno già avuto la loro manifestazione finanziaria.
aspetto economico (Situazione patrimoniale)
aspetto economico (Situazione economica)
risconti attivi
costi d’esercizio da sospendere
aspetto economico (Situazione economica)
aspetto economico (Situazione patrimoniale)
ricavi d’esercizio da sospendere
risconti passivi
u1
Mentre le scorte di merci costituiscono rimanenze materiali, i risconti sono rimanenze contabili. I risconti attivi riguardano costi da rinviare agli esercizi successivi; sono quindi costi sospesi. I risconti passivi riguardano ricavi da rinviare agli esercizi successivi; sono quindi ricavi sospesi. La quota di costo o di ricavo, già rilevata in via anticipata e che deve essere sospesa, viene calcolata proporzionalmente al tempo non ancora decorso. I risconti attivi si registrano in Dare e i risconti passivi si registrano in Avere; come contropartita si procede alla diretta registrazione nei conti accesi ai costi o ai ricavi d’esercizio.
{Esempio} 1
Gli interessi sulla sovvenzione bancaria sono stati calcolati per un intero anno, dal 30/11/n1 al 30/11/n2 e sono stati trattenuti dalla banca in via anticipata. 21 900 × 5 × 365 I= = euro 1 095 interessi passivi 36 500 Durante l’esercizio le operazioni sopra descritte sono state così rilevate in P.D.: 15/10 15/10 15/10 15/10 15/10 30/11 30/11 30/11
05.02 21.01 15.01 08.21 05.02 18.20 41.02 13.11
CREDITI COMMERCIALI DIVERSI FITTI ATTIVI IVA NS/DEBITO ASSEGNI CREDITI COMMERCIALI DIVERSI MPS C/C INTERESSI PASSIVI BANCARI BANCHE C/SOVVENZIONI
fitto quadrimestrale anticipato fitto quadrimestrale anticipato fitto quadrimestrale anticipato riscossione fitto quadrimestrale riscossione fitto quadrimestrale sovvenzione bancaria interessi anticipati su sovvenzione valore nominale sovvenzione
5 612, 00 4 600, 00 1 012, 00 5 612, 00 5 612, 00 20 805, 00 1 095, 00 21 900, 00
m5
L’impresa commerciale Ernesto Ballarini ha compiuto, nel corso dell’esercizio n1, tra le altre, le seguenti operazioni: • stipulato in data 15/10 un contratto di locazione annuo di un fabbricato ricevendo il versamento anticipato del canone quadrimestrale di 4 600 euro + IVA; regolamento mediante rilascio di un assegno bancario; • ottenuta, in data 30/11, una sovvenzione dalla banca Monte dei Paschi di Siena di 21 900 euro, per un anno al tasso 5% con interessi calcolati anticipatamente; il netto ricavo viene accreditato in conto corrente. Iscriviamo le operazioni sopra indicate nell’inventario redatto dall’impresa Ballarini il 31/12/n1 e componiamo le relative scritture in P.D.
La formazione del bilancio d’esercizio
Risconti attivi e passivi
412 Al 31/12/n1, prima delle scritture di assestamento, i conti economici di esercizio si presentano così: 21.01 FITTI ATTIVI
41.02 INTERESSI PASSIVI BANCARI
4 600, 00
1 095, 00
Esaminiamo, per ciascun conto, la competenza economica dei componenti di reddito rilevati. a) Nel conto Fitti attivi risulta registrato, oltre al fitto interamente di competenza, relativo al periodo 15/10/n131/12/n1, anche il fitto relativo al periodo 1/01/n2-15/02/n2 di competenza dell’esercizio successivo. Questa quota deve quindi essere sottratta dai ricavi d’esercizio in quanto elemento del patrimonio di funzionamento redazione (risconto passivo). inventario
risconto
quota di competenza 15/10/n1 manifestazione finanziaria
t 31/12/n1
15/02/n1
Il risconto passivo rappresenta il valore attribuito all’impegno di far godere il fabbricato all’inquilino per il periodo considerato. Il calcolo si effettua come di seguito indicato, tenendo conto che, poiché si tratta di un fitto, viene applicato l’anno commerciale: 120 : 4 600 = 45 : x da cui si ottiene: x = euro 1 725 risconto passivo b) Nel conto Interessi passivi bancari risulta registrato l’intero onere della sovvenzione relativo al periodo 30/11/n130/11/n2; la parte di questo costo corrispondente al periodo 31/12/n1-30/11/n2 pari a giorni 334 è di competenza dell’esercizio successivo. Deve quindi essere “tolta” dai costi d’esercizio e deve affluire al patrimonio di funzionamento come risconto attivo. redazione inventario
risconto t
30/11/n1 31/12/n1 manifestazione finanziaria
30/11/n2
Il risconto attivo rappresenta il valore attribuito al diritto di continuare a usufruire della sovvenzione bancaria per il periodo considerato. Il calcolo si effettua come sotto indicato. 365 : 1 095 = 334 : x da cui si ottiene: x = euro 1 002 risconto attivo Nell’inventario analitico al 31/12 i risconti e la sovvenzione bancaria vengono così indicati: Inventario al 31/12/n1 ATTIVITÀ ......
..................., ....
......
..............................................................................
1 002, 00 ..................., ....
5 1
Risconti attivi Risconto su interessi sovvenzione bancaria
......
......
..............................................................................
......
......
..............................................................................
PASSIVITÀ 8 1
Sovvenzioni passive Banche c/sovvenzioni
1
Risconti passivi Risconto su fitti attivi
9
..............................................................................
..................., ....
21 900, 00
1 725, 00 ..................., ....
413 Quanto sopra esposto viene rilevato in contabilità generale con le seguenti scritture di assestamento: 31/12 31/12 31/12 31/12
21.01 16.02 09.02 41.02
FITTI ATTIVI RISCONTI PASSIVI RISCONTI ATTIVI INTERESSI PASSIVI BANCARI
sospesi fitti 31/12/n1-15/02/n2 sospesi fitti 31/12/n1-15/02/n2 sospesi interessi 31/12/n1-30/11/n2 sospesi interessi 31/12/n1-30/11/n2
1 725, 00 1 725, 00 1 002, 00 1 002, 00
Dopo aver riportato nei conti di mastro le precedenti scritture di rettifica, i conti economici d’esercizio da noi esaminati si presentano come segue:
1 725, 00
41.02 INTERESSI PASSIVI BANCARI
4 600, 00
1 095, 00
1 002, 00
Detti conti affluiranno alla situazione economica per i loro saldi: Situazione economica dell’esercizio n ............................................
Interessi passivi bancari
..................., .....
..................., .....
............................................
93, 00 Fitti attivi
2 875, 00 ..................., .....
............................................
u1
Nel determinare ratei o risconti relativi a interessi occorre fare attenzione all’importo con il quale i debiti o i crediti (sui quali gli interessi maturano) sono scritti in inventario. Se l’importo del credito o del debito è già comprensivo degli interessi, in quanto la rilevazione è stata effettuata in via anticipata, si deve calcolare un risconto. Se l’importo del credito o del debito non comprende gli interessi, in quanto la rilevazione sarà posticipata, si deve calcolare un rateo.
Le scritture di assestamento
21.01 FITTI ATTIVI
{Esempio} 2
interessi già maturati relativi a 80 giorni 10/10/n1
interessi ancora da maturare relativi a 57 giorni 31/12/n1
uscita monetaria di 54 750 euro
t
27/02/n2
entrata monetaria di 56 120 euro
a) Se il credito viene scritto in inventario per il valore dell’entrata monetaria futura di 56 120 euro, già comprensivo degli interessi relativi all’intero periodo, deve essere rilevato un risconto passivo a rettifica di quella parte di interessi che non è ancora maturata al 31/12/n1. Si ha quindi: 137 : 57 = 1 370 : x da cui si ottiene x = euro 570 risconto passivo La Situazione patrimoniale al 31/12/n1 si presenta come segue: Attività Mutui attivi ..........................................
Passività 56 120, 00 Risconti passivi ..................., ....
..........................................
570, 00 ..................., ....
m5
In data 10 ottobre n1 l’impresa Chiara Faustini ha concesso un mutuo versando al sovvenzionato 54 750 euro; alla scadenza, stabilita per il 27 febbraio successivo, si devono restituire 56 120 euro. Registriamo il prestito concesso sotto la voce Mutui attivi nell’inventario al 31/12/n1 nell’ipotesi in cui gli interessi siano rilevati in via anticipata e nell’ipotesi in cui gli interessi siano rilevati in via posticipata. I giorni intercorrenti tra il 10 ottobre e il 27 febbraio, calcolati secondo il calendario commerciale, sono 137. Gli interessi che maturano dal 10 ottobre al 27 febbraio sono stati concordati in 1 370 euro; infatti: euro (56 120 – 54 750) = euro 1 370
La formazione del bilancio d’esercizio
Ratei e risconti
414 b) Se il credito viene scritto in inventario per il valore con il quale è avvenuta l’uscita del denaro, pari a 54 750 euro, è necessario integrare la determinazione del patrimonio aggiungendo il rateo attivo relativo agli interessi già maturati fino al 31/12/n1 non compresi nel valore precedentemente indicato. Si ha quindi: 137 : 80 = 1 370 : x da cui si ottiene x = euro 800 rateo attivo La Situazione patrimoniale al 31/12/n1 si presenta come segue: Attività
Passività 54 750, 00 ..........................................
Mutui attivi Ratei attivi
..................., ....
800, 00
I due procedimenti si equivalgono; in entrambi i casi si ottiene: a) rilevazione anticipata degli interessi: euro (56 120 – 570) = euro 55 550 b) rilevazione posticipata degli interessi: euro (54 750 + 800) = euro 55 550
DIFFERENZE TRA RATEI E RISCONTI Ratei
Risconti
• Sono valori finanziari. • Prevedono le entrate o le uscite relative a ricavi o costi a rilevazione posticipata.
• Sono valori economici. • Rappresentano costi o ricavi a rilevazione anticipata per i quali non sono ancora stati ricevuti o prestati i relativi servizi. • Misurano la parte dei ricavi o dei costi già maturata. • Riguardano la parte di ricavi o costi che deve ancora maturare. • Hanno lo stesso segno dell’operazione alla quale si • Hanno segno contrario all’operazione alla quale si ririferiscono (esempi: il rateo su un interesse attivo è feriscono (esempi: il risconto su un interesse attivo è un rateo attivo; il rateo su un interesse passivo è un un risconto passivo; il risconto su un interesse passirateo passivo). vo è un risconto attivo). • Sono valori di integrazione. • Sono valori di rettifica.
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Competenza economica • scritture di rettifica
Redigere le scritture di rettifica e collocare i conti nella Situazione contabile
Sulla base dei dati presenti nella Situazione patrimoniale e nella Situazione economica redatte dopo le scritture di assestamento, completa le registrazioni contabili e rispondi alle domande. Situazione patrimoniale al 31/12/n Merci Risconti attivi Crediti v/clienti
90 000, 00 3 500, 00 840 000, 00 Risconti passivi
151, 23
Situazione economica dell’esercizio n Merci c/esistenze iniziali Canoni di leasing
82 000, 00 Merci c/rimanenze finali 8 400, 00 Interessi attivi v/clienti
90 000, 00 46, 03
415 31/12 04.04 MERCI
rimanenze in magazzino
31/12 30.31 ...........................................................
rimanenze in magazzino
31/12 09.02 RISCONTI ATTIVI
costo sospeso
31/12 32.02 ...........................................................
costo di competenza 1/01-1/06
31/12 40.10 ...........................................................
ricavo di competenza 1/01-10/03
31/12 16.02 RISCONTI PASSIVI
ricavo sospeso
................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, .....
Sono costi pluriennali e quindi assoggettati alla procedura d’ammortamento sia le immobilizzazioni immateriali, sia le immobilizzazioni materiali. Nella dottrina e nella prassi aziendale nazionale sono immobilizzazioni immateriali gli oneri pluriennali (i costi di impianto, sostenuti dall’impresa al momento della sua costituzione, i costi di ampliamento, i costi di sviluppo a utilità futura) e i costi pluriennali, quali i diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno, le concessioni, le licenze, i marchi e diritti simili, l’avviamento. Sono immobilizzazioni materiali i fabbricati, gli impianti e macchinari, le attrezzature industriali e commerciali, le macchine d’ufficio, l’arredamento, gli automezzi, gli imballaggi durevoli. Le immobilizzazioni immateriali e materiali, se idonee a dare all’impresa la loro utilità in futuro, entrano a far parte del patrimonio di funzionamento e vengono valutate al costo storico (o costo originario) diminuito delle quote di ammortamento accantonate. Pur essendo immobilizzazioni materiali, i terreni non possono essere ammortizzati poiché la loro utilità non si esaurisce nel tempo. Il costo storico è il costo originariamente sostenuto all’atto dell’acquisizione del bene a utilità pluriennale. Esso coincide con il costo di acquisto, eventualmente aumentato degli oneri di diretta imputazione (costi di installazione, costi di collaudo ecc.) e di eventuali altri costi patrimonializzati (come, per esempio, costi per migliorie, modifiche, ristrutturazioni finalizzate ad accrescere la capacità produttiva del bene o a prolungare la sua vita utile). La quota di ammortamento è la parte del costo pluriennale che viene imputata a un esercizio. Essa esprime il deprezzamento che si ritiene abbia subìto il fattore produttivo nell’anno considerato, tenendo conto non solo del deperimento fisico e tecnico del bene, ma anche della sua capacità di partecipare in modo economicamente conveniente al processo produttivo per i futuri esercizi. La quota di ammortamento annua di un fattore a utilità pluriennale dipende:
• • •
dal valore da ammortizzare; dalla durata del processo di ammortamento; dal criterio seguito per ripartire il costo pluriennale tra gli esercizi.
Terreni
u1
L’ammortamento è un procedimento tecnico-contabile di ripartizione dei costi pluriennali in più esercizi. Si attua attraverso la partecipazione per quote dei costi pluriennali al reddito d’esercizio, ottenuta trasferendo quote di costi dai conti accesi ai costi pluriennali ai conti accesi alle variazioni d’esercizio.
Comprendono sia i costi relativi alla costituzione dell’impresa (come le parcelle dei professionisti che hanno ricevuto l’incarico), sia i costi preoperativi relativi alla costituzione dell’azienda (come le spese per l’adattamento dei locali, i costi sostenuti per le ricerche di mercato ecc.). Aree libere da ogni costruzione, ossia non incorporate in edifici o a esse vincolate come per esempio le aree antistanti gli stabilimenti.
Quota di ammortamento
La formazione del bilancio d’esercizio
I conti accesi ai costi pluriennali, relativi alle immobilizzazioni immateriali e materiali, la cui utilità si distribuisce su più esercizi, vengono rettificati attraverso le scritture di ammortamento.
Costi di impianto
m5
06 Le scritture di ammortamento
Le scritture di assestamento
a. A quanto ammontano gli interessi attivi v/clienti riscossi anticipatamente durante l’esercizio? b. Qual è la natura dei conti Merci e Merci c/rimanenze finali? c. Qual è la natura dei conti Risconti attivi e Risconti passivi?
416 Valore da ammortizzare
Il valore da ammortizzare è determinato calcolando la differenza tra il costo originariamente sostenuto per acquisire il bene e il suo valore residuo al termine del periodo di vita utile. Il valore residuo è il presumibile valore recuperabile (presunto valore di realizzo) al termine della vita utile del bene; per calcolarlo l’impresa deve basarsi sul presunto prezzo di mercato del bene al momento della vendita. Tale valore può essere molto incerto o addirittura non determinabile perché la vendita può avvenire a distanza di anni ed è difficile prevedere la dinamica dei prezzi dell’usato e, comunque, possono accadere eventi imprevedibili (per esempio incendi, allagamenti) che non consentono di realizzare alcun valore. Se il presunto valore di realizzo non è determinabile con ragionevole certezza, oppure è esiguo rispetto al valore da ammortizzare, si può porre uguale a zero. In questo caso, come spesso accade, il valore da ammortizzare coincide con il costo storico. Il valore dei fabbricati incorpora anche quello dei terreni su cui essi sono stati realizzati; poiché l’utilità dei terreni non si esaurisce nel tempo e pertanto essi non sono soggetti ad ammortamento, per determinare il valore da ammortizzare dei fabbricati è necessario scorporare il costo degli edifici.
{Esempio} 1 Calcolo del valore da ammortizzare L’impresa Fabio Cristallini acquista dalla New Firm spa un nuovo macchinario del costo di 230 000 euro. La New Firm spa provvede direttamente alla sua installazione addebitando spese per 5 800 euro. L’impresa Cristallini ritiene che il macchinario possa dare la sua utilità per i prossimi dieci anni, al termine dei quali prevede di poter recuperare dalla vendita 12 500 euro. L’impresa possiede inoltre un fabbricato originariamente acquistato a 160 000 euro; il valore attribuito all’edificio è di 128 000 euro. Determiniamo il valore da ammortizzare del macchinario e quello del fabbricato. Macchinario Il costo originario del bene viene determinato sommando il costo di acquisto con gli oneri di diretta imputazione.
Durata dell’ammortamento Utilità economica È la capacità che ha il fattore pluriennale di partecipare al processo produttivo e al ciclo economico-tecnico e che consente all’impresa di conseguire ricavi tali da coprire i costi di produzione e dare un margine di utile.
Dal costo originario va sottratto il presunto valore di recupero. Costo di acquisto Costi patrimonializzati Presunto valore di recupero Valore da ammortizzare
euro + euro euro – euro euro
230 000 5 800 235 800 12 500 223 300
Fabbricato Il valore da ammortizzare del fabbricato è pari a 128 000 euro e non comprende il costo dell’area su cui sorge l’edificio (stimato in 32 000 euro), che non è soggetta ad ammortamento.
La durata del processo di ammortamento dipende dalla vita utile del bene, vale a dire dal periodo di tempo nel quale il fattore produttivo considerato è idoneo a dare all’impresa la sua utilità economica. Per determinare la vita utile di un bene pluriennale occorre esaminare molteplici elementi, tra cui la senescenza, l’obsolescenza, la possibilità che il bene possa diventare inadeguato rispetto alle dimensioni aziendali, i cambiamenti del mercato che possono imporre nuove produzioni ecc. VITA UTILE DEL BENE Senescenza
I beni pluriennali sono soggetti al deperimento (logorio) fisico dovuto all’utilizzo e al trascorrere del tempo.
Obsolescenza
I beni pluriennali perdono di efficienza in conseguenza all’introduzione di nuove tecnologie. Per esempio un computer diventa presto obsoleto perché vengono continuamente immessi sul mercato nuovi elaboratori elettronici dotati di migliori caratteristiche tecniche.
Inadeguatezza
Un’immobilizzazione diventa inadeguata quando cambiano le dimensioni aziendali in seguito alle quali è necessario l’utilizzo di un impianto più grande (o più piccolo), ossia in grado di produrre un maggiore (o un minore) numero di prodotti in un certo arco di tempo.
Variazioni nell’ambiente esterno (mercato)
I mutamenti nei gusti dei consumatori contribuiscono ad accorciare la vita utile delle immobilizzazioni che possono essere utilizzate esclusivamente per la fabbricazione di un certo prodotto. Se la produzione va “fuori moda”, ossia un determinato prodotto non è più richiesto dal mercato, è evidente che la vita utile degli impianti e dei macchinari impiegati per fabbricarlo diventa pressoché pari a zero.
Criteri matematici
•
a quote costanti, dividendo il valore da ammortizzare per il numero degli anni corrispondenti alla vita utile del cespite. Tale calcolo si fonda sull’ipotesi che l’utilità del bene si suddivida nella stessa misura per ogni anno di vita utile;
•
a quote decrescenti; i principi contabili nazionali considerano accettabile questo metodo solo nell’ipotesi di beni che danno una maggiore utilità nei primi anni di vita, mentre la stessa si riduce successivamente a causa del diminuire dell’efficienza tecnica e del maggior peso dei costi di manutenzione.
{Esempio} 2 Calcolo delle quote di ammortamento L’impresa di autotrasporto Safe Trip spa, all’inizio dell’esercizio n1, ha acquistato un pullman al prezzo di 400 000 euro + IVA, per il quale è prevista una vita utile di 5 anni, al termine dei quali viene stimato un presunto valore di realizzo di 40 000 euro. Presentiamo i piani di ammortamento nell’ipotesi di ammortamento calcolato a quote costanti e di ammortamento calcolato a quote decrescenti. a) Piano di ammortamento a quote costanti Il valore da ammortizzare in 5 anni è dato da: euro (400 000 – 40 000) = euro 360 000 La quota costante di ammortamento viene ottenuta dividendo il valore da ammortizzare per il numero degli anni di durata utile del bene. euro (360 000 : 5) = euro 72 000 Piano di ammortamento a quote costanti Anno n1 n2 n3 n4 n5
Quota ammortamento 72 000 72 000 72 000 72 000 72 000
Valore ammortizzato 72 000 144 000 216 000 288 000 360 000
Valore residuo 328 000 256 000 184 000 112 000 40 000
b) Piano di ammortamento a quote decrescenti In questo caso il valore della quota di ammortamento viene calcolata effettuando un riparto. 360 000 = 24 000, coefficiente di riparto 5+4+3+2+1 24 000 × 5 = 120 000 euro 24 000 × 4 = 96 000 euro 24 000 × 3 = 72 000 euro
24 000 × 2 = 48 000 euro 24 000 × 1 = 24 000 euro Piano di ammortamento a quote decrescenti
Anno n1 n2 n3 n4 n5
Quota ammortamento 120 000 96 000 72 000 48 000 24 000
Valore ammortizzato 120 000 216 000 288 000 336 000 360 000
Valore residuo 280 000 184 000 112 000 64 000 40 000
u1
Sono generalmente applicati metodi di ammortamento:
La formazione del bilancio d’esercizio
Sistematicamente: secondo un piano organico.
m5
Le immobilizzazioni immateriali e materiali devono essere ammortizzate sistematicamente, in base a prestabiliti piani di ammortamento, utilizzando metodi che assicurano una razionale imputazione del valore del bene in relazione alla sua vita utile.
Le scritture di assestamento
417
418 QUADRO DI SINTESI SULL’AMMORTAMENTO Valore da ammortizzare
Costo storico iniziale meno presunto valore di realizzo. Per i fabbricati occorre scorporare il valore dell’area occupata dall’edificio.
Durata del processo di ammortamento
Si commisura alla vita utile del fattore produttivo che dipende: • dal fenomeno della senescenza (connesso al logorio fisico); • dal fenomeno dell’obsolescenza (connesso al progresso tecnologico); • dall’eventuale inadeguatezza (connessa al variare delle dimensioni aziendali); • dalle variazioni intervenute nei fattori ambientali.
Criterio di ammortamento
Criteri matematici a quote costanti o a quote decrescenti.
Inizio
L’ammortamento ha inizio nell’esercizio in cui il cespite è disponibile e viene utilmente inserito nell’organizzazione produttiva aziendale.
Rilevazione contabile
In contabilità, la quota di ammortamento imputata all’esercizio si registra in Dare del conto economico acceso ai costi di esercizio Ammortamento; in contropartita la stessa quota va a incrementare il Fondo ammortamento, che costituisce un conto di rettifica indiretta ai costi pluriennali. aspetto economico (Situazione economica)
aspetto economico (Situazione patrimoniale)
ammortamento (costo d’esercizio)
aumento del fondo di rettifica del costo pluriennale
{Esempio} 3 Ammortamento e rappresentazione delle immobilizzazioni nell’inventario La Fulinex spa deve indicare nell’inventario, tra le altre, le seguenti immobilizzazioni materiali e immateriali: • fabbricato strumentale acquistato al costo storico di 240 000 euro e già ammortizzato a quote costanti per 2 anni (coefficiente di ammortamento 3%); il valore attribuito all’edificio è di 165 000 euro; • macchine d’ufficio: sono costituite da stampanti e fax del costo originario di 56 000 euro, già ammortizzati negli anni precedenti per il 20%, e da personal computer del costo originario di 126 000 euro, già ammortizzati negli anni precedenti del 24%; si decide di calcolare l’ammortamento di competenza dell’esercizio in base ai seguenti coefficienti: macchine elettroniche 10%, personal computer 12%; • software: acquistato nell’esercizio precedente al costo di 45 000 euro, che si è deciso di ammortizzare a quote costanti in tre esercizi; • costi di impianto: la società è al suo terzo anno di vita e i costi di impianto originariamente sostenuti pari a 30 000 euro vengono ammortizzati a quote costanti in cinque anni. Presentiamo l’inventario d’esercizio, le scritture di assestamento in P.D. e la situazione contabile redatta dopo tali scritture. Immobilizzazioni Costi di impianto Software Fabbricati Macchine elettroniche Personal computer
Costo storico 30 000 45 000 240 000 56 000 126 000
Ammortamenti già effettuati 12 000 15 000 9 900 11 200 30 240
Ammortamenti dell’esercizio 6 000 15 000 4 950 5 600 15 120
Valore residuo 12 000 15 000 225 150 39 200 80 640
Le quote di ammortamento del fabbricato sono calcolate sul costo dell’edificio, senza considerare il valore del terreno: euro 165 000 × 3% = euro 4 950 quota annua di ammortamento. Gli ammortamenti già effettuati in esercizi precedenti sono di euro (4 950 × 2) = euro 9 900; il valore residuo del fabbricato che deve essere iscritto nell’inventario è dato dal suo valore complessivo (costo dell’edificio + valore del terreno) al netto delle quote di ammortamento accantonate (euro 240 000 – 14 850 = euro 225 150). Le macchine d’ufficio (stampanti, fax e personal computer), del costo complessivo di 182 000 euro, già ammortizzate per 41 440 euro, sono ulteriormente ammortizzate nell’esercizio per 20 720 euro. In totale il fondo ammortamento è di 62 160 euro.
419 La rappresentazione delle immobilizzazioni nell’inventario analitico è la seguente: Inventario al 31/12/n 1 1 2
ATTIVITÀ Immobilizzazioni immateriali Costi di impianto Fondo ammortamento
30 000, 00 – 18 000, 00
Software Fondo ammortamento
45 000, 00 – 30 000, 00
12 000, 00
240 000, 00 – 14 850, 00
2
Macchine elettroniche Fondo ammortamento
56 000, 00 – 16 800, 00
3
Personal computer Fondo ammortamento
126 000, 00 – 45 360, 00
1
225 150, 00 39 200, 00
80 640, 00
In contabilità generale, le scritture riguardanti la rilevazione delle quote di ammortamento vengono così registrate: 31/12
34.01
AMMORTAMENTO COSTI DI IMPIANTO
ammortamento per 1⁄5
31/12
01.11
FONDO AMMORTAMENTO COSTI DI IMPIANTO
ammortamento per 1⁄5
31/12
34.06
AMMORTAMENTO SOFTWARE
ammortamento per ⁄3
31/12
01.16
FONDO AMMORTAMENTO SOFTWARE
ammortamento per ⁄3
31/12
35.01
AMMORTAMENTO FABBRICATI
quota ammortamento
31/12
02.11
FONDO AMMORTAMENTO FABBRICATI
quota ammortamento
31/12
35.05
AMMORTAMENTO MACCHINE D’UFFICIO
quota ammortamento
31/12
02.15
FONDO AMMORTAMENTO MACCHINE D’UFFICIO
quota ammortamento
1
6 000, 00 6 000, 00 15 000, 00
u1
Immobilizzazioni materiali Fabbricato Fondo ammortamento
Le scritture di assestamento
15 000, 00 2
15 000, 00
1
4 950, 00 4 950, 00 20 720, 00 20 720, 00
Costi di impianto Software Fabbricati Macchine d’ufficio
.................., ....
30 000, 45 000, 240 000, 182 000,
00 00 00 00
.............................................
Fondo amm.to costi di impianto Fondo ammortamento software Fondo ammortamento fabbricati Fondo amm.to macchine d’ufficio
Situazione economica dell’esercizio n .............................................
Amm.to costi di impianto Amm.to software Amm.to fabbricati Amm.to macchine d’ufficio
.................., ....
6 000, 15 000, 4 950, 20 720,
00 00 00 00
Quando un costo pluriennale è interamente ammortizzato, possono verificarsi due casi:
•
il bene è ormai privo di utilità; esso non deve più apparire in contabilità; il conto a esso intestato deve quindi risultare spento;
•
il bene ha ancora un’utilità residua; ciò significa che il procedimento di ammortamento è stato accelerato rispetto alla sua vita utile; in tal caso il bene resta iscritto in contabilità fino alla sua eliminazione.
.................., ....
18 000, 30 000, 14 850, 62 160,
00 00 00 00
m5
.............................................
La formazione del bilancio d’esercizio
Nella situazione contabile, redatta al 31/12 dopo le scritture di assestamento, appaiono, tra gli altri, i valori di seguito indicati. Situazione patrimoniale al 31/12/n
420
{Esempio} 4 Eliminazione di beni interamente ammortizzati In relazione a un impianto, del costo storico di 385 000 euro, già ammortizzato per 327 250 euro, l’impresa Laura Cicconi calcola l’ultima quota di ammortamento del 15%; l’impianto viene distolto dal processo produttivo in quanto ormai inutilizzabile. Si completa inoltre il processo di ammortamento di un autocarro, del costo storico di 165 000 euro, già ammortizzato per il 90%; l’autocarro è ancora utilizzato dall’impresa nella normale attività. Presentiamo le scritture relative a quanto sopra indicato. Per quanto concerne l’impianto, poiché la conclusione del processo di ammortamento coincide con la cessazione della vita utile del bene, il relativo fondo ammortamento viene girato al conto acceso all’impianto che risulta così spento. Per quanto concerne l’autocarro, il processo di ammortamento è stato accelerato rispetto alla reale vita utile del bene; in tal caso restano aperti in contabilità sia il conto intestato al bene sia il conto di rettifica acceso al fondo ammortamento. Il fondo ammortamento verrà stornato nel conto Automezzi solo quando l’autocarro sarà distolto dal processo produttivo. 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12
35.02 02.12 02.12 02.02 35.07 02.17
AMMORT. IMPIANTI E MACCHINARI FONDO AMMORT. IMPIANTI E MACCHINARI FONDO AMMORT. IMPIANTI E MACCHINARI IMPIANTI E MACCHINARI AMMORTAMENTO AUTOMEZZI FONDO AMMORTAMENTO AUTOMEZZI
ammortamento del 15% ammortamento del 15% giro al c/Impianti e macchinari giro del fondo ammortamento ammortamento residuo del 10% ammortamento residuo del 10%
57 750, 00 57 750, 00 385 000, 00 385 000, 00 16 500, 00 16 500, 00
I conti intestati all’impianto e all’automezzo, dopo il riporto a mastro, si presentano come di seguito indicato. 02.02 IMPIANTI E MACCHINARI 385 000, 00 385 000, 00
02.07 AUTOMEZZI 165 000, 00
02.12 F.DO AMMORTAMENTO IMPIANTI E MACCHINARI 385 000, 00 327 250, 00 57 750, 00 385 000, 00 385 000, 00
35.02 AMMORTAMENTO IMPIANTI E MACCHINARI 57 750, 00
02.17 F.DO AMMORTAMENTO AUTOMEZZI 148 500, 00 16 500, 00
35.07 AMMORTAMENTO AUTOMEZZI 16 500, 00
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Procedure e scritture di ammortamento
Redigere le scritture ammortamento e collocare i conti nella situazione contabile
Esamina il caso ed esegui quanto richiesto. Al termine dell’esercizio n nell’inventario dell’impresa Carla Rosetani, al suo secondo anno di attività, sono presenti le immobilizzazioni immateriali e materiali riportate nella tabella. I coefficienti di ammortamento sono: Costi di impianto 20%; Fabbricati 2,50%; Attrezzature 12%. Il valore di recupero al termine della vita utile dei beni strumentali è pari a zero. 1. Completa la tabella e redigi sul quaderno le scritture in P.D. effettuate al 31/12. Immobilizzazioni Costi di impianto
Valore da ammortizzare
Fondo amm.to al 31/12/n–1
Ammortamenti dell’esercizio
Fondo amm.to al 31/12/n
Valore residuo
12 000
2 400
...................
...................
...................
Fabbricati (costo storico 450 000 euro)
360 000
9 000
...................
...................
...................
Attrezzature
400 000
48 000
...................
...................
...................
421 2. Completa la Situazione patrimoniale e la Situazione economica.
Situazione patrimoniale al 31/12/n Fondo ammortamento costi di impianto 450 000, 00 Fondo ammortamento fabbricati ..................., .... Fondo ammortamento attrezzature ..................., ....
..................................................................
Fabbricati ..................................................................
..................., .... ..................., .... ..................., ....
Situazione economica dell’esercizio n
Le scritture di assestamento
..................., .... ..................., .... ..................., ....
07 I conti finanziari con saldi a credito o a debito
08.01 18.20 18.22 18.21 18.23 13.20
BANCHE C/C ATTIVI BANCA X C/C BANCA Z C/C BANCA Y C/C BANCA W C/C BANCHE C/C PASSIVI
saldi a credito nei c/c bancari giro saldo a credito giro saldo a credito giro saldo a debito giro saldo a debito saldi a debito nei c/c bancari
4 100, 00 1 420, 00 2 680, 00 7 300, 00 10 100, 00 17 400, 00
Analogamente, i conti IVA c/liquidazione e Istituti previdenziali si girano rispettivamente ai seguenti conti:
•
Debiti per IVA e Debiti v/Istituti previdenziali, se presentano saldi a debito (eccedenza in Avere);
•
Crediti per IVA e Crediti v/Istituti previdenziali, se presentano saldi a credito (eccedenza in Dare).
Per esempio, in caso di saldi a debito per entrambi i conti, si redigono i seguenti articoli: 31/12 31/12 31/12 31/12
18.10 15.05 18.11 15.30
IVA C/LIQUIDAZIONE DEBITI PER IVA ISTITUTI PREVIDENZIALI DEBITI V/ISTITUTI PREVIDENZIALI
saldo IVA dovuta IVA da versare saldo oneri sociali dovuti oneri sociali da versare
6 900, 00 6 900, 00 11 400, 00 11 400, 00
La formazione del bilancio d’esercizio
31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12
u1
Dopo le scritture di assestamento, i saldi dei conti finanziari ed economici risultano completati, integrati e rettificati e sono in grado di esprimere, opportunamente classificati, gli elementi che costituiscono il risultato economico d’esercizio e il patrimonio di funzionamento. I conti finanziari esprimono valori che costituiscono attività o passività; la maggior parte dei conti finanziari presentano eccedenze o stabilmente in Dare (per esempio: i conti Denaro in cassa, Crediti v/clienti, Cambiali attive, il cui saldo è sempre attivo) o stabilmente in Avere (per esempio: i conti Debiti per TFR, Debiti v/fornitori, Cambiali passive, il cui saldo è sempre passivo). Vi sono però dei conti finanziari (che nel piano dei conti abbiamo inserito nel raggruppamento Conti transitori e diversi) che durante l’esercizio possono essere eccedenti ora in Dare ora in Avere. Per esempio i c/c bancari possono presentare un saldo sia a credito sia a debito dell’impresa; il conto IVA c/liquidazione può esprimere un importo a debito (IVA da versare) o un importo a credito; anche il conto Istituti previdenziali, che generalmente esprime un debito per il datore di lavoro, eccezionalmente può indicare un credito. A fine periodo amministrativo, tutti questi conti, che durante l’esercizio possono esprimere alternanze di saldi, devono essere girati tra i conti finanziari attivi oppure tra i conti finanziari passivi. Per esempio, per quanto concerne i rapporti con le banche, nel conto Banche c/c attivi si devono riepilogare i saldi dei c/c bancari che a fine esercizio esprimono crediti dell’impresa, mentre nel conto Banche c/c passivi si riepilogano i saldi dei c/c bancari che a fine esercizio esprimono debiti dell’impresa.
m5
.................................................................. .................................................................. ..................................................................
422 Nel caso di saldi a credito per entrambi i conti, si redigono gli articoli che seguono: 31/12 31/12 31/12 31/12
06.05 18.10 06.30 18.11
CREDITI PER IVA IVA C/LIQUIDAZIONE CREDITI V/ISTITUTI PREVIDENZIALI ISTITUTI PREVIDENZIALI
saldo IVA a credito credito IVA saldo oneri sociali a credito oneri sociali a credito
4 650, 00 4 650, 00 1 600, 00 1 600, 00
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Conti con alternanza di saldi
Redigere le scritture contabili relative alla scissione dei conti con alternanza di saldi
Relativamente ai seguenti conti di mastro, dopo aver determinato il saldo, redigi le scritture in P.D. con le quali vengono girati ai rispettivi conti di credito o di debito. 18.10 IVA C/LIQUIDAZIONE 16 400, 00 7 200, 00 ................, ....
18.11 ISTITUTI PREVIDENZIALI
24 000, 00
................, ....
18.20 BANCA X C/C
3 350, 00
31/12
..........
....................................................................
saldo a debito
31/12
..........
....................................................................
saldo a debito
31/12
..........
....................................................................
saldo a debito
31/12
..........
....................................................................
saldo a debito
31/12
..........
....................................................................
saldo a credito
31/12
..........
....................................................................
saldo a credito
28 378, 00 222, 00
................, ....
................, .... ................, .... ................, .... ................, .... ................, .... ................, ....
SINTESI SULLE SCRITTURE DI ASSESTAMENTO redazione della situazione contabile prima delle scritture di assestamento
SCRITTURE DI ASSESTAMENTO
INVENTARIO ANALITICO DI ESERCIZIO
SCRITTURE DI COMPLETAMENTO
SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
rilevazione di: • interessi maturati • costi e ricavi connessi a debiti e crediti da liquidare • stralcio di crediti inesigibili • quota maturata del TFR • imposte di competenza
rilevazione di: • svalutazione crediti • costi e ricavi connessi a ratei attivi e passivi • accantonamenti a fondi oneri • accantonamenti a fondi rischi
giro ai conti accesi a crediti e a debiti dei conti che durante l’anno possono presentare alternanza di saldi
SCRITTURE DI RETTIFICA rilevazione di costi e ricavi sospesi riguardanti: • rimanenze di merci, materie, prodotti ecc. • risconti attivi e passivi
SCRITTURE DI AMMORTAMENTO rilevazione delle quote di ammortamento di: • costi pluriennali relativi a fattori produttivi immateriali • costi pluriennali relativi a fattori produttivi materiali
redazione della situazione contabile finale dopo le scritture di assestamento, divisa in: • Situazione patrimoniale • Situazione economica
423
{esercitazione} Inventario d’esercizio e scritture di assestamento L’impresa commerciale Daniele Ceva presenta al 31/12/n la situazione contabile per eccedenze esposta qui di seguito, redatta prima delle scritture di assestamento. Avere
10 800, 00 00 00 00 00 84 240, 18 528, 30 240, 12 355,
00 00 00 20
148 320, 00 28 920, 00 2 550, 00 55 200, 4 800, 9 562, 1 428,
00 00 00 00 636 000, 00
40 974, 00 20 376, 72 000, 125 351, 73 820, 2 000, 5 220,
00 00 20 00 00 00
Le scritture di assestamento
3 600, 00 624 000, 23 160, 67 200, 18 720,
u1
Software Fondo ammortamento software Fabbricati Macchine d’ufficio Automezzi Imballaggi durevoli Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento macchine d’ufficio Fondo ammortamento automezzi Fondo ammortamento imballaggi durevoli Crediti v/clienti Cambiali attive Fondo rischi su crediti IVA ns/credito IVA c/acconto Imposte c/acconto Denaro in cassa Patrimonio netto Prelevamenti extragestione Debiti per TFR Mutui passivi Debiti v/fornitori IVA ns/debito Debiti per ritenute da versare Istituti previdenziali BNL c/c BPER Banca c/c Merci c/vendite Resi su vendite Merci c/acquisti Resi su acquisti Merci c/esistenze iniziali Costi di trasporto Costi per energia Consulenze Costi telefonici Assicurazioni Costi di vigilanza Manutenzioni e riparazioni Costi di incasso Salari e stipendi Oneri sociali Minusvalenze Sopravvenienze passive Interessi attivi v/clienti Interessi passivi v/fornitori Sconti passivi bancari Interessi passivi su mutui Totali
Dare
38 703, 50 38 606, 98 1 714 496, 41 23 752, 00 1 396 578, 00 18 360, 00 106 800, 62 485, 11 580, 12 600, 9 810, 4 380, 10 682, 3 096, 1 110, 98 720, 32 707, 5 667, 154,
00 80 00 00 12 00 68 00 00 00 60 60 40
1 215, 1 909, 3 360, 2 858 396,
00 60 00 30
652, 51
2 858 396, 30
La formazione del bilancio d’esercizio
01.06 01.16 02.01 02.05 02.07 02.08 02.11 02.15 02.17 02.18 05.01 05.05 05.41 06.01 06.04 06.07 08.20 10.01 10.04 12.01 13.10 14.01 15.01 15.02 18.11 18.20 18.21 20.01 20.10 30.01 30.10 30.21 31.01 31.02 31.04 31.06 31.07 31.08 31.11 31.13 33.01 33.02 39.20 39.30 40.10 41.01 41.03 41.10
Denominazione conti
m5
Codici
424 Al termine del periodo amministrativo si tiene conto di quanto segue: • il software è ammortizzato per 1⁄3 del costo storico; • i fabbricati si ammortizzano del 3% sul valore degli edifici di 468 000 euro; • le macchine d’ufficio si ammortizzano per il residuo, gli automezzi del 15% e gli imballaggi durevoli del 22%; • l’impresa ha consegnato merci a clienti per 7 560 euro + IVA per le quali non ha ancora emesso la relativa fattura; ha inoltre ricevuto merci per 4 980 euro per le quali si è in attesa di fattura; • le merci in magazzino risultano dalla seguente tabella che fornisce i dati su cui basare la valutazione: Descrizione
Costo di acquisto
Articolo AX
57 600
Articolo BX Articolo CX
Presunto ricavo
Spese di vendita
86 400
7 200
43 200
49 200
7 320
66 000
100 800
4 560
• i crediti di natura commerciale (crediti v/clienti, cambiali attive e fatture da emettere) sono iscritti per il loro valore nominale in quanto al momento non vi sono situazioni di inesigibilità. Per ragioni prudenziali, l’impresa ritiene opportuno svalutare globalmente il portafoglio crediti adeguando il fondo rischi su crediti al 3% del valore nominale dei crediti commerciali; • sul mutuo passivo maturano interessi al tasso del 5% da regolare in via posticipata l’1/03 e l’1/09 di ogni anno; • la quota di trattamento di fine rapporto maturata nell’anno ammonta a 7 695,76 euro, al lordo della ritenuta fiscale di 65,14 euro calcolata sulla rivalutazione del debito per TFR preesistente pari a 383,17 euro; i contributi anticipati con diritto di rivalsa sulla quota del TFR (compresi nel conto Oneri sociali) ammontano a 493,60 euro; • sul c/c presso la Banca Nazionale del Lavoro sono maturati interessi attivi lordi di 2 800 euro; sul c/c presso la BPER Banca sono maturati interessi attivi lordi di 300 euro e interessi passivi di 1 668 euro, da addebitare nel c/c l’1/03 dell’anno successivo, come da autorizzazione dell’imprenditore; • è stato pagato anticipatamente, in data 15/09, il premio annuo di assicurazione contro gli incendi per 4 380 euro; • le imposte di competenza ammontano a 9 843 euro. Presentiamo il giornale in P.D. con le scritture di assestamento al 31/12/n e l’inventario a sezioni sovrapposte. Il software è valutato al costo storico diminuito delle quote di ammortamento: Costo storico software Fondo ammortamento all’1/01 Ammortamento di competenza dell’esercizio 1⁄3
euro euro
euro
10 800
– euro euro
7 200 3 600
3 600 3 600
Fondo ammortamento al 31/12 Valutazione software
I fabbricati strumentali sono valutati al costo storico complessivamente sostenuto (costo del fabbricato + costo dell’area occupata), rettificato delle quote di ammortamento calcolate sul solo costo degli edifici. Costo storico fabbricati strumentali Fondo ammortamento all’1/01 Ammortamento di competenza dell’esercizio 3% su 468 000 euro
euro euro
euro
624 000
– euro euro
98 280 525 720
84 240 14 040
Fondo ammortamento al 31/12 Valutazione fabbricati strumentali
Le macchine d’ufficio, gli automezzi e gli imballaggi durevoli sono anch’essi beni strumentali e vengono valutati al costo storico diminuito delle quote di ammortamento. Macchine d’ufficio Costo storico Fondo ammortamento all’1/01 Ammortamento dell’esercizio Fondo ammortamento al 31/12 Valutazione
Automezzi
23 160,00 18 528,00 4 632,00
30 240,00 10 080,00 – 23 160,00 –
Imballaggi durevoli
67 200,00
18 720,00 12 355,20 4 118,40
– 40 320,00 26 880,00
– 16 473,60 2 246,40
425 Le merci in magazzino vengono valutate al minore tra il costo di acquisto e il valore netto di realizzo sul mercato (ricavo di vendita – costi presunti di vendita), indicati nella tabella che segue: Costo di acquisto Valore di realizzo
Articolo AX
Articolo BX
Articolo CX
57 600 79 200
43 200
66 000 96 240
euro (57 600 + 41 880 + 66 000) = euro 165 480 valore rimanenze di merci
148 320,00 28 920,00 9 223,20 186 463,20
euro – euro euro
5 593,90 2 550,00 3 043,90
Sul mutuo passivo sono maturati interessi che saranno rilevati soltanto nel corso dell’esercizio successivo; è quindi necessario calcolare il rateo passivo per gli interessi dall’1/09 al 31/12. = euro 1 200 rateo passivo
u1
72 000 × 5 × 4 1 200
I saldi dei c/c bancari attivi si incrementano per gli interessi attivi netti. Banca Nazionale del Lavoro Saldi contabili nel c/c Interessi attivi maturati Ritenuta fiscale 26%
BPER Banca
38 703,50 2 800,00 – 728,00
– 38 606,98 300,00 – 78,00
2 072,00 40 775,50
Totali
222,00 – 38 384,98
Le ritenute subite fanno capo al titolare e ammontano complessivamente a 806 euro. Gli interessi passivi di 1 668 euro maturati nel c/c presso la BPER Banca sono addebitati l’1/03 dell’anno successivo e, pertanto, danno luogo a debiti di breve scadenza da registrare in Avere del conto Banche c/interessi maturati. I debiti per trattamento fine rapporto vengono incrementati per la quota maturata nell’esercizio. Saldo contabile dei debiti per TFR Quota lorda maturata TFR Rivalsa contributi anticipati
euro – euro
Ritenuta fiscale sulla rivalutazione del debito per TFR preesistente Debiti per TFR al 31/12
euro
20 376,00
euro – euro euro
7 202,16 65,14 27 513,02
7 695,76 493,60
Il premio di assicurazione annuo di 4 380 euro è stato pagato in via anticipata il 15/09; occorre calcolare il risconto attivo per il periodo 31/12-15/09 (258 giorni). euro
4 380 × 258 365
= euro 3 096, quota di competenza dell’esercizio futuro
Le imposte di competenza sono di 9 843 euro. Poiché durante l’esercizio è stato versato un acconto totale di 9 562 euro, le imposte dovute a saldo ammontano a: Imposte di competenza euro 9 843 Acconto versato – euro 9 562 Imposte da versare a saldo euro 281
La formazione del bilancio d’esercizio
euro 186 463,20 × 3% Fondo rischi su crediti esistente Svalutazione
euro euro euro euro
m5
Crediti v/clienti Cambiali attive Fatture da emettere Totale crediti commerciali
Le scritture di assestamento
I crediti commerciali si valutano al presunto valore di realizzo, tenendo conto anche del possibile rischio di perdite future:
426 Giornale in partita doppia Data 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12
Codici 34.06 01.16 35.01 02.11 35.05 02.15 35.07 02.17 35.08 02.18 30.01 14.20 05.09 20.01 15.01 04.04 30.31 36.06 05.41 41.10 16.01 33.03 12.01 15.02 18.20 10.05 40.15 18.21 10.05 40.15 41.02 13.24 09.02 31.07 18.10 06.01 15.01 18.10 18.10 06.04 18.10 15.05 18.11 15.30 08.01 18.20 18.21 13.20 60.01 15.06 06.07
Denominazione conti AMMORTAMENTO SOFTWARE FONDO AMMORTAMENTO SOFTWARE AMMORTAMENTO FABBRICATI FONDO AMMORTAMENTO FABBRICATI AMMORTAMENTO MACCHINE D’UFFICIO FONDO AMMORT. MACCHINE D’UFFICIO AMMORTAMENTO AUTOMEZZI FONDO AMMORTAMENTO AUTOMEZZI AMM.TO IMBALLAGGI DUREVOLI FONDO AMMORT. IMBALLAGGI DUREVOLI MERCI C/ACQUISTI FATTURE DA RICEVERE FATTURE DA EMETTERE MERCI C/VENDITE IVA NS/DEBITO MERCI MERCI C/RIMANENZE FINALI SVALUTAZIONE CREDITI FONDO RISCHI SU CREDITI INTERESSI PASSIVI SU MUTUI RATEI PASSIVI TFR DEBITI PER TFR DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE BNL C/C TITOLARE C/RITENUTE SUBITE INTERESSI ATTIVI BANCARI BPER BANCA C/C TITOLARE C/RITENUTE SUBITE INTERESSI ATTIVI BANCARI INTERESSI PASSIVI BANCARI BANCHE C/INTERESSI MATURATI RISCONTI ATTIVI ASSICURAZIONI IVA C/LIQUIDAZIONE IVA NS/CREDITO IVA NS/DEBITO IVA C/LIQUIDAZIONE IVA C/LIQUIDAZIONE IVA C/ACCONTO IVA C/LIQUIDAZIONE DEBITI PER IVA ISTITUTI PREVIDENZIALI DEBITI V/ISTITUTI PREVIDENZIALI BANCHE C/C ATTIVI BNL C/C BPER BANCA C/C BANCHE C/C PASSIVI IMPOSTE DELL’ESERCIZIO DEBITI PER IMPOSTE IMPOSTE C/ACCONTO
Dare 1
ammortamento ⁄3 ammortamento 1⁄3 ammortamento 3% su 468 000 euro ammortamento 3% su 468 000 euro ammortamento residuo ammortamento residuo ammortamento 15% ammortamento 15% ammortamento 22% ammortamento 22% merci in attesa di fattura merci in attesa di fattura merci da fatturare merci da fatturare merci da fatturare scorte in magazzino scorte in magazzino adeguato fondo al 3% adeguato fondo al 3% interessi 1/09-31/12 interessi 1/09-31/12 quota netta maturata quota netta maturata ritenuta 11% su rivalutazione TFR capitalizzati interessi netti ritenute su interessi bancari maturati interessi c/c BNL capitalizzati interessi netti ritenute su interessi bancari maturati interessi c/c BPER Banca maturati interessi maturati interessi sospeso premio 31/12-15/09 sospeso premio 31/12-15/09 liquidazione IVA dicembre liquidazione IVA dicembre liquidazione IVA dicembre liquidazione IVA dicembre storno acconto versato storno acconto versato giro del saldo a debito saldo a debito per IVA giro del saldo a debito saldo a debito v/Istituti previdenziali saldi a credito c/c bancario giro saldo a credito giro saldo a debito saldi a debito c/c bancario imposte di competenza imposte da versare storno acconto
Avere
3 600, 00 3 600, 00 14 040, 00 14 040, 00 4 632, 00 4 632, 00 10 080, 00 10 080, 00 4 118, 40 4 118, 40 4 980, 00 4 980, 00 9 223, 20 7 560, 00 1 663, 20 165 480, 00 165 480, 00 3 043, 90 3 043, 90 1 200, 00 1 200, 00 7 202, 16 7 137, 02 65, 14 2 072, 00 728, 00 2 800, 00 222, 00 78, 00 300, 00 1 668, 00 1 668, 00 3 096, 00 3 096, 00 55 200, 00 55 200, 00 75 483, 20 75 483, 20 4 800, 00 4 800, 00 15 483, 20 15 483, 20 5 220, 00 5 220, 00 40 775, 50 40 775, 50 38 384, 98 38 384, 98 9 843, 00 281, 00 9 562, 00
427
Codici
Descrizione
Parziali
Totali
ATTIVITÀ 1 1 2
Immobilizzazioni immateriali Software Fondo ammortamento software
1
1 2
Immobilizzazioni materiali Fabbricati strumentali Fondo ammortamento fabbricati strumentali
624 000, 00 – 98 280, 00
2
1 2
Macchine d’ufficio Fondo ammortamento macchine d’ufficio
23 160, 00 – 23 160, 00
3
1 2
Automezzi Fondo ammortamento automezzi
67 200, 00 – 40 320, 00
1
10 800, 00 – 7 200, 00 3 600, 00
2
525 720, 00
–
u1
Inventario al 31/12/20.. (a sezioni sovrapposte, con iscrizione dei beni personali)
Le scritture di assestamento
Il Conto economico d’esercizio Interessi attivi bancari accoglie gli interessi al lordo della ritenuta fiscale d’acconto, mentre nei conti finanziari intestati alle singole banche gli interessi vengono capitalizzati per il loro importo netto. Le ritenute d’acconto risultano iscritte nel conto economico di patrimonio netto Titolare c/ritenute subite; successivamente l’imprenditore provvederà a detrarle dall’importo complessivo delle imposte (personali) che dovrà pagare. Il patrimonio netto risultante dall’inventario tiene già conto di quanto sopra indicato. L’inventario presentato non è analitico, in quanto non sono indicate dettagliatamente le voci che compongono diverse poste, quali per esempio Crediti v/clienti, Debiti v/fornitori ecc. L’inventario dovrà quindi essere corredato da appositi allegati. Lo studente può redigere da solo i conti di mastro e la situazione contabile per eccedenze, che potrà poi confrontare con quella da noi presentata con l’esercitazione inserita nell’unità successiva.
26 880, 00 4
1 2
Imballaggi durevoli Fondo ammortamento imballaggi durevoli
1 2 3
Rimanenze in magazzino Merci Articolo AX Articolo BX Articolo CX
18 720, 00 – 16 473, 60
57 600, 00 41 880, 00 66 000, 00 165 480, 00
4 1 2 3
1 2 3 4
Crediti commerciali Crediti v/clienti Cambiali attive Fatture da emettere Fondo rischi su crediti
1
Banche c/c attivi Banca Nazionale del Lavoro c/c
5
6 1 7
148 320, 28 920, 9 223, – 5 593,
00 00 20 90 180 869, 30 40 775, 50
Valori in cassa Denaro in cassa
1 428, 00
Risconti attivi
3 096, 00
Totale attività
950 095, 20
m5
1
La formazione del bilancio d’esercizio
2 246, 40 3
428 PASSIVITÀ 1
Debiti per TFR
27 513, 02
1
Debiti v/banche Mutui passivi
72 000, 00
1 2
Banche c/c passivi BPER Banca c/c Banche c/interessi maturati
38 384, 98 1 668, 00
1 2
Debiti commerciali Debiti v/fornitori Fatture da ricevere
1 2 3 4
Altri debiti a breve termine Debiti per IVA Debiti per ritenute da versare Debiti v/Istituti previdenziali Debiti per imposte
2 1 2
3
1
4
5
125 351, 20 4 980, 00
15 483, 2 065, 5 220, 281,
20 14 00 00
1 200, 00
Ratei passivi Totale passività
294 146, 54
RIEPILOGO Totale attività Totale passività Patrimonio netto aziendale
950 095, 20 294 146, 54 655 948, 66
Le operazioni di assestamento considerate in questa esercitazione hanno avuto le seguenti funzioni: a) attribuire all’esercizio quote di costi pluriennali (ammortamenti del software, dei fabbricati, delle macchine d’ufficio, degli automezzi e degli imballaggi durevoli); b) completare la contabilità con la rilevazione di costi e ricavi che competono all’esercizio ma che non erano stati ancora rilevati (merci non ancora fatturate ma già consegnate o ricevute, interessi maturati sui c/c bancari, quota maturata del TFR, imposte di competenza dell’esercizio); c) rettificare i componenti di reddito già rilevati mediante rinvio a futuro di quanto non è di competenza dell’esercizio (rimanenze di merci in magazzino, risconto sul premio di assicurazione); d) integrare i componenti di reddito aggiungendo costi non rilevati perché a manifestazione finanziaria futura (svalutazioni dei crediti, delle cambiali e delle fatture da emettere; rateo sugli interessi del mutuo passivo).
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Scritture di assestamento
Distinguere le scritture di assestamento e riconoscerne la finalità
Cancella il termine errato dalle frasi di seguito riportate. a. Le scritture di rettifica aggiungono/sottraggono quote di costo e di ricavo di competenza economica dell’esercizio successivo. b. Le scritture di completamento/integrazione aggiungono costi e ricavi economicamente maturati che hanno la manifestazione finanziaria al termine dell’esercizio. c. Le scritture di completamento/integrazione aggiungono quote di costo e di ricavo comuni a due esercizi la cui manifestazione finanziaria avviene nell’esercizio successivo. d. Le scritture di rettifica/ammortamento determinano la quota di costo pluriennale di competenza economica dell’esercizio.
lettura espressiva della sintesi
Il patrimonio di funzionamento è determinato attraverso l’inventario.
5
6
Sintesi
I beni devono essere registrati, valutati ed espressi in un’unica moneta (euro).
Per determinare il reddito dell’esercizio e il patrimonio di funzionamento si devono redigere le scritture di assestamento: • scritture di completamento: riguardano la rilevazione di interessi attivi e passivi sui c/c postali e bancari, dei crediti e debiti da liquidare, delle perdite su crediti inesigibili, del TFR, delle imposte di competenza; • scritture di integrazione: riguardano la rilevazione della svalutazione dei crediti, dei ratei attivi e passivi, degli accantonamenti ai fondi rischi e oneri; • scritture di rettifica: riguardano la rilevazione delle rimanenze di magazzino e dei risconti attivi e passivi; • scritture di ammortamento: riguardano la rilevazione delle quote di ammortamento dei costi pluriennali di competenza dell’esercizio.
Dopo aver composto le scritture di assestamento, si devono determinare i saldi dei conti con alternanza di saldi e girarli ai rispettivi conti di credito o di debito. Successivamente si redige la situazione contabile inale, suddivisa in Situazione patrimoniale e Situazione economica.
periodo amministrativo periodo di tempo, della durata di 365 giorni, nel quale si svolgono le operazioni di gestione patrimonio di funzionamento insieme di beni tra loro coordinati che sono a disposizione del soggetto aziendale in un determinato istante reddito d’esercizio risultato economico ottenuto con la gestione in un periodo amministrativo; se è positivo, prende il nome di utile d’esercizio; se è negativo, si indica con il termine perdita d’esercizio competenza economica regola generale in base alla quale le operazioni di gestione incidono sulla formazione del reddito nell’esercizio a cui si riferiscono i relativi costi e ricavi, non in quello nel quale si hanno i movimenti inanziari (pagamenti e riscossioni) inventario prospetto con cui viene rappresentato il patrimonio aziendale
scritture di completamento servono ad aggiungere costi e ricavi interamente maturati, la cui manifestazione inanziaria avviene al termine dell’esercizio scritture di integrazione servono ad aggiungere quote di costo e di ricavo di competenza dell’esercizio la cui manifestazione inanziaria avverrà nel successivo esercizio scritture di rettifica servono a togliere quote di costo e di ricavo di competenza dell’esercizio, la cui manifestazione inanziaria è avvenuta durante l’esercizio scritture di ammortamento servono a calcolare le quote dei costi pluriennali di competenza dell’esercizio conti con alternanza di saldi conti che durante l’esercizio possono presentare, alternativamente, saldo in Dare o in Avere
u1
4
Il reddito dell’esercizio e il patrimonio di funzionamento sono strettamente collegati. Il reddito dell’esercizio è formato dai costi e dai ricavi di competenza economica dell’esercizio. Il patrimonio di funzionamento è formato dai valori inanziari e dai costi e ricavi di competenza degli esercizi successivi.
La formazione del bilancio d’esercizio
3
2
429
m5
1
Alla ine del periodo amministrativo si devono determinare il patrimonio di funzionamento e il reddito d’esercizio.
Sintesi
430
Verifica
fine
unità
• test in autoveriica su unità 1 • interrogazione simulata con speakeraggio
TEST INTERATTIVI
CONOSCENZE
ABILITÀ
• Competenza economica • Criteri di valutazione • Inventario d’esercizio • Reddito dell’esercizio • Patrimonio di funzionamento • Scritture di assestamento
• Individuare la competenza economica dei costi e dei ricavi • Redigere le scritture di assestamento • Determinare il reddito dell’esercizio e il patrimonio di funzionamento
LIVELLO BASE
f.
La rilevazione del TFR di competenza dell’esercizio fa parte delle scritture di:
1
1. 2. 3. 4.
Indica la risposta corretta (alcuni quesiti possono avere più risposte esatte). a.
Gli interessi attivi sui c/c bancari e postali sono:
1. rilevati il 31/12 al lordo della ritenuta fiscale 2. accreditati nel c/c l’1/03 dell’anno successivo al netto della ritenuta fiscale 3. accreditati nel c/c il 31/12 al netto della ritenuta fiscale 4. rilevati il 31/12 al netto della ritenuta fiscale
b. Sono soggetti al procedimento di ammortamento: 1. i terreni 4. i valori bollati 2. le merci 5. il denaro in cassa 3. le attrezzature 6. i crediti commerciali c.
Si valutano al valore nominale:
1. le merci 2. gli assegni 3. l’avviamento
4. i costi di impianto 5. i crediti commerciali 6. i crediti diversi
d. La rilevazione degli interessi maturati sui conti
g. I fondi rischi si costituiscono per far fronte a: 1. perdite manifestatesi nel corso dell’esercizio e di sua competenza 2. perdite manifestatesi in passato ma di competenza dell’esercizio 3. perdite di incerta manifestazione futura ma che per ragioni prudenziali si fanno gravare sull’esercizio 4. perdite certe future ma che per ragioni prudenziali si fanno gravare sull’esercizio h. Il conto Ammortamento è un conto: 1. economico acceso ai costi pluriennali 2. finanziario 3. economico acceso ai costi d’esercizio 4. di patrimonio netto i.
In base al principio della prudenza è opportuno effettuare le valutazioni tenendo conto:
1. 2. 3. 4.
l.
Sono fondi oneri:
1. 2. 3. 4.
correnti è una scrittura:
1. di completamento 2. di integrazione
3. di rettifica 4. di ammortamento
e. Il pagamento anticipato di un canone di leasing
semestrale effettuato l’1/10/n, al 31/12/n dà luogo a:
2
1. 2. 3. 4.
un rateo attivo un rateo passivo un risconto attivo un risconto passivo
completamento integrazione rettifica ammortamento
degli utili prevedibili delle perdite prevedibili dei ricavi potenziali dei costi solo se certi e definitivi
il Fondo manutenzioni programmate il Fondo rischi su crediti il Fondo per imposte il Fondo responsabilità civile
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F) e, in quest’ultimo caso, suggerisci una corretta formulazione. V F 1. I ratei attivi riguardano entrate che si prevede di riscuotere posticipatamente rispetto alla compilazione dell’inventario.
2. I fondi rischi e oneri sono valori economici. 3. I risconti sono rimanenze contabili. 4. Le valutazioni degli elementi del patrimonio sono sempre oggettive. 5. I risconti sono “crediti” o “debiti” relativi a servizi già prestati e non ancora riscossi o pagati.
431
3
Indica la tipologia delle scritture di assestamento relativa alle rilevazioni sottoindicate. Completamento
Integrazione
Rettifica
Ammortamento
1. Risconti attivi 2. Rimanenze di merci 3. Interessi maturati sul c/c bancario
6. Fatture da emettere 7. Ammortamento fabbricati 8. Ratei passivi 9. Fatture da ricevere 10. Svalutazione crediti
LIVELLO INTERMEDIO/AVANZATO 4
Il 31/12/n nel magazzino dell’impresa Daniele Vita sono presenti 25 000 unità di merci il cui costo di acquisto unitario è di 2,50 euro; il prezzo di mercato delle stesse merci è di 2,75 euro. Completa le scritture in P.D., la Situazione patrimoniale e la Situazione economica. 31/12
.........
....................................................................
.........
.........
....................................................................
rimanenze in magazzino rimanenze in magazzino
.................., .... .................., ....
Situazione patrimoniale al 31/12/n .................., ....
....................................................................
....................................................................
u1
5. Accantonamento per rischi
Verifica fine unità
4. Stralcio di crediti inesigibili
.................., ....
Situazione economica dell’esercizio n .................., ....
Al 31/12/n, dopo aver redatto le scritture di assestamento, nella Situazione patrimoniale e nella Situazione economica dell’impresa Corrado Paoli sono presenti, tra gli altri, i seguenti conti. Inserisci gli importi mancanti e completa le scritture in P.D. Tieni presente che: • il mutuo di 45 000 euro è stato ottenuto in data 1/04/n, gli interessi al tasso 4% sono da pagare in via posticipata ogni sei mesi; • viene pagato in via anticipata l’1/09 e l’1/03 un fitto semestrale di 1 890 euro; • in seguito a un contenzioso IVA, sorto da due anni, in ogni esercizio vengono accantonati 1 600 euro. Situazione patrimoniale al 31/12/n Risconti attivi Titolare c/ritenute subite
.................., .... .................., ....
Fondo per imposte Mutui passivi Ratei passivi
.................., ....
45 000, 00 .................., ....
Situazione economica dell’esercizio n Fitti passivi Accantonamento per imposte indirette Interessi passivi su mutui
3 780, 00 Interessi attivi bancari
650, 00
.................., .... .................., ....
Scritture in P.D. 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12
..........
INTERESSI PASSIVI SU MUTUI
.......... ..........
.................................................................... ....................................................................
..........
FITTI PASSIVI
..........
....................................................................
..................................................... .....................................................
..........
TITOLARE C/RITENUTE SUBITE INTERESSI ATTIVI BANCARI
maturati interessi del periodo
..........
interessi 1/10-31/12 interessi 1/10-31/12
.................., ....
.....................................................
.................., ....
.....................................................
.................., .... .................., .... .................., .... .................., ....
650, 00
La formazione del bilancio d’esercizio
5
....................................................................
m5
.................., ....
....................................................................
432
Verifica 6
unità
fine
Al termine dell’esercizio amministrativo, dopo aver determinato la competenza economica dei costi e dei ricavi, nella situazione contabile dell’impresa commerciale Matteo Occhialini sono presenti, tra gli altri, i seguenti conti. Inserisci gli importi al posto dei puntini e rispondi alle domande. Prima degli assestamenti Merci c/esistenze iniziali
Dopo gli assestamenti
36 000,00
36 000,00
Merci c/rimanenze finali
–
23 000,00
TFR
–
7 500,00
20 500,00
...................
–
2 000,00
22 000,00
...................
Debiti per TFR Ammortamento automezzi Fondo ammortamento automezzi Imposte c/acconto
1 800,00
Imposte dell’esercizio
2 480,00
Debiti per imposte
–
...................
Debiti per ritenute da versare
–
50,00
1. Quali sono state le operazioni di assestamento evidenziate dai movimenti contabili? 2. A quanto ammonta la variazione subita dalle rimanenze di merci? 3. Quali effetti produce sul reddito dell’esercizio una diminuzione del valore delle rimanenze? E sul reddito dell’esercizio successivo?
7
Considera il caso dell’impresa di Giorgio Carrera, la cui situazione contabile evidenzia al 31/12 crediti v/clienti per 172 000 euro, crediti insoluti per 15 700 euro e cambiali insolute per 17 800 euro. L’analisi della situazione di esigibilità dei crediti evidenzia quanto segue: 1. tra i crediti v/clienti sono compresi crediti per 75 000 euro, riguardanti imprese assoggettate a una procedura concorsuale; si presume di potere riscuotere solo il 70% del loro valore nominale; 2. tra i crediti insoluti sono compresi crediti per 4 900 euro di cui è sicura l’inesigibilità; si presume di potere riscuotere i rimanenti crediti insoluti per il 40%; 3. tra le cambiali insolute sono compresi effetti per 9 800 euro, dai quali si presume di potere recuperare solo 5 400 euro; 4. sul complesso dei crediti considerati per il loro valore di presunto realizzo specifico si ritiene opportuno, per ragioni prudenziali, effettuare un’ulteriore svalutazione globale pari al 4%. Calcola e rileva in P.D. la svalutazione dei crediti, inserendo nella tabella e sul giornale i dati mancanti.
Descrizione
Valore nominale crediti dubbi
Crediti v/clienti Crediti insoluti Cambiali insolute
.......................
Totale
.......................
.......................
Perdite certe
Valore di realizzo crediti dubbi
Valore nominale crediti certi .......................
.......................
52 500 4 320 5 400
.......................
149 500 4 320 13 400
.......................
62 220
.......................
167 220
Perdite presunte .......................
.......................
....................... .......................
.......................
.......................
Valore di realizzo specifico
euro (..................................................... × 4%) = euro 6 688,80, svalutazione globale dei crediti 31/12 31/12
39.05 05.10
PERDITE SU CREDITI CREDITI INSOLUTI
stralcio crediti inesigibili stralcio crediti inesigibili
..................., .....
31/12 31/12
36.06 05.40
SVALUTAZIONE CREDITI FONDO SVALUTAZIONE CREDITI
perdite presunte su crediti v/clienti perdite presunte su crediti v/clienti
..................., .....
31/12 31/12
36.06 05.40
SVALUTAZIONE CREDITI FONDO SVALUTAZIONE CREDITI
perdite presunte su crediti insoluti perdite presunte su crediti insoluti
..................., .....
31/12 31/12
36.06 05.40
SVALUTAZIONE CREDITI FONDO SVALUTAZIONE CREDITI
perdite presunte su cambiali insolute perdite presunte su cambiali insolute
..................., .....
31/12 31/12
36.06 05.41
SVALUTAZIONE CREDITI FONDO RISCHI SU CREDITI
svalutazione globale del 4% svalutazione globale del 4%
..................., .....
..................., .....
..................., .....
..................., .....
..................., .....
..................., .....
ESERCIZI FINALI GRUPPO 16
unità
2
433
Le scritture di epilogo e di chiusura dei conti
Le scritture di epilogo e di chiusura dei conti 01 Le operazioni finali della contabilità generale
u2
Durante il periodo amministrativo l’attenzione del contabile è rivolta all’esame delle operazioni di gestione nell’aspetto finanziario e nell’aspetto economico. Alla fine del periodo amministrativo l’attenzione del contabile è invece rivolta alla determinazione del risultato economico dell’esercizio e a distinguere i componenti del reddito d’esercizio dagli elementi del patrimonio di funzionamento. ANALISI DEI VALORI NELLA CONTABILITÀ GENERALE A fine esercizio
Esame dell’aspetto: • finanziario (originario); • economico (derivato).
Esame dell’aspetto: • economico d’esercizio (o reddituale); • patrimoniale.
Si hanno due sottosistemi: • sottosistema dei valori finanziari; • sottosistema dei valori economici.
Si hanno due sottosistemi: • sottosistema dei valori economici d’esercizio (o valori reddituali); • sottosistema dei valori patrimoniali. Preminenza della determinazione dei componenti positivi e negativi di reddito di competenza dell’esercizio; i valori economici residuali e i valori finanziari formano il patrimonio di funzionamento.
La preminenza data durante l’esercizio al verificarsi della manifestazione finanziaria delle operazioni fa sì che a fine esercizio si debbano, attraverso le scritture di assestamento, completare, integrare e rettificare i conti economici per determinare la competenza dei componenti del risultato economico del periodo. Nella unità precedente ci siamo già occupati delle scritture di assestamento. La situazione contabile finale (distinta in Situazione patrimoniale e Situazione economica), redatta dopo le scritture di assestamento, fornisce i dati per redigere il bilancio d’esercizio, che è il documento informativo con cui si fanno conoscere all’esterno (ai soci, all’Amministrazione finanziaria statale, ai creditori ecc.) la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico dell’esercizio. È però tradizione completare le scritture contabili rilevando sul giornale:
•
il riepilogo dei conti economici di reddito accesi alle variazioni d’esercizio che determinano il risultato economico del periodo amministrativo considerato;
•
la chiusura dei restanti conti, di natura patrimoniale, con la verifica della perfetta uguaglianza fra il totale dei saldi a credito e il totale dei saldi a debito.
In pratica, dopo le scritture di assestamento:
•
i conti accesi ai componenti positivi e negativi di reddito (ricavi e costi di competenza, con le loro rettifiche) evidenziati dalla Situazione economica finale si fanno affluire al Conto di risultato economico, che accoglie il sottosistema dei valori economici d’esercizio;
Conto di risultato economico Conto della contabilità generale in cui si epilogano, alla fine dell’esercizio, i componenti positivi e negativi del reddito; il saldo del conto evidenzia il risultato d’esercizio conseguito.
La formazione del bilancio d’esercizio
Preminenza dell’aspetto finanziario; le variazioni finanziarie non compensate misurano le variazioni economiche (di reddito e di patrimonio netto).
m5
Durante l’esercizio
434 •
i conti accesi ai costi e ricavi non di competenza, con le loro rettifiche, e ai valori finanziari, si fanno affluire al conto Bilancio di chiusura, che accoglie il sottosistema dei valori patrimoniali.
FLUSSO DELLE OPERAZIONI DI ASSESTAMENTO, DI EPILOGO E DI CHIUSURA DEI CONTI scritture di assestamento • completamento • integrazione • rettifica • ammortamento
inventario d’esercizio ricerca, descrizione, classificazione, valutazione rappresentazione degli elementi patrimoniali
epilogo nel Conto di risultato economico dei conti economici d’esercizio i cui saldi presentano: • componenti negativi del reddito d’esercizio • componenti positivi del reddito d’esercizio
determinazione del risultato economico come saldo del Conto di risultato economico determinazione del patrimonio netto finale tenuto conto del risultato economico d’esercizio e dei prelevamenti extragestione
situazione contabile finale • Situazione economica • Situazione patrimoniale
redazione del bilancio d’esercizio per classificazione, aggregazione, disaggregazione dei dati contabili e iscrizione nel libro degli inventari dello Stato patrimoniale e del Conto economico
chiusura generale dei conti patrimoniali accesi alle attività, alle passività e al patrimonio netto
Queste operazioni, che esamineremo nei paragrafi successivi, poiché la contabilità è tenuta con procedure elettroniche sono automatizzate grazie ai codici assegnati in sede di predisposizione del piano dei conti.
Data delle registrazioni
Sia le scritture di assestamento sia le successive scritture di epilogo e di chiusura dei conti portano la data della fine del periodo amministrativo, che per le imprese individuali e le società di persone coincide con il 31 dicembre. In realtà, l’insieme delle operazioni connesse alla redazione dell’inventario d’esercizio e all’assestamento dei conti richiede una certa mole di lavoro amministrativo che non può essere compiuta in un solo giorno. Tuttavia le scritture di assestamento e di chiusura, anche se materialmente redatte in più giorni, si riferiscono sempre all’ultimo giorno del periodo amministrativo.
02 Le scritture di epilogo Come già sappiamo, dopo le scritture di assestamento, si deve predisporre una situazione contabile redatta per sole eccedenze, nella forma a due sezioni e suddivisa in due parti distinte:
•
la prima, detta Situazione patrimoniale, accoglie i conti patrimoniali, ossia i conti accesi alle attività, alle passività e al patrimonio netto. Tale situazione evidenzia il patrimonio di funzionamento esistente a fine esercizio, determinato in base ai criteri di valutazione stabiliti dalla legge e dai principi contabili;
•
la seconda, detta Situazione economica, accoglie i conti economici d’esercizio di competenza del periodo amministrativo dopo che sono stati opportunamente integrati e rettificati.
435 In entrambe è espresso un identico saldo economico che coincide con il reddito d’esercizio conseguito nel periodo amministrativo. Tale saldo economico è, quindi, l’elemento che collega direttamente le due parti della situazione contabile: quella patrimoniale e quella economica. Dopo aver compilato la situazione contabile finale si devono redigere le successive scritture di epilogo e di chiusura dei conti al fine di poter rappresentare il bilancio d’esercizio.
reddito d’esercizio
Situazione patrimoniale
determinazione del patrimonio netto finale
chiusura dei conti patrimoniali nel Bilancio di chiusura
u2
epilogo dei conti d’esercizio nel Conto di risultato economico
Le scritture di epilogo hanno la funzione di far affluire i saldi dei conti economici d’esercizio al Conto di risultato economico.
Tutti i saldi accesi ai componenti positivi o negativi del reddito vengono girati al Conto di risultato economico (conto economico generale), al fine di ottenere il risultato economico del periodo considerato. I conti accesi ai componenti negativi del reddito d’esercizio si riepilogano nella sezione Dare del Conto di risultato economico e nel contempo si rileva nella sezione Avere di ogni singolo conto di mastro il saldo, determinandone così la chiusura. I conti accesi ai componenti positivi del reddito d’esercizio, viceversa, sono chiusi mediante la registrazione del loro saldo nella sezione Dare di ogni singolo conto di mastro e tale saldo viene conseguentemente riepilogato nella sezione Avere del Conto di risultato economico. L’ordine delle scritture di epilogo non ha importanza; è infatti indifferente riepilogare prima i componenti positivi del reddito oppure quelli negativi. Con un articolo si girano, quindi, i saldi dei conti accesi ai componenti positivi del reddito al Conto di risultato economico; per esempio: 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12
20.01 21.01 21.10 21.20 21.40 30.10 30.11 30.12 30.31 30.32 40.10 40.15 90.01
MERCI C/VENDITE FITTI ATTIVI ARROTONDAMENTI ATTIVI PLUSVALENZE RIMBORSI COSTI DI VENDITA RESI SU ACQUISTI RIBASSI E ABBUONI ATTIVI PREMI SU ACQUISTI MERCI C/RIMANENZE FINALI MATERIE DI CONSUMO C/RIMAN. FINALI INTERESSI ATTIVI V/CLIENTI INTERESSI ATTIVI BANCARI CONTO DI RISULTATO ECONOMICO
giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico epilogo componenti positivi
Epilogo dei componenti positivi 3 613 755, 22 500, 11, 2 925, 24 900, 26 940, 32 100, 54 000, 202 500, 9 600, 481, 315,
00 00 88 00 00 00 00 00 00 00 50 00 3 990 028, 38
La formazione del bilancio d’esercizio
Situazione economica
conti patrimoniali
m5
conti economici d’esercizio
Le scritture di epilogo e di chiusura dei conti
conti di mastro
436 Epilogo dei componenti negativi 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12
90.01 20.10 20.11 20.12 30.01 30.02 30.05 30.21 30.22 31.01 31.02 31.03 31.04 31.05 31.06 31.07 31.08 31.09 31.10 31.11 31.12 31.13 32.01 32.02 33.01 33.02 33.03 34.01 34.08 35.01 35.02 35.04 35.05 35.06 35.07 36.06 39.05 39.10 39.20 41.01 41.02 41.03 41.10 60.01
Con un altro articolo si girano i saldi dei conti accesi ai componenti negativi del reddito al Conto di risultato economico; per esempio:
CONTO DI RISULTATO ECONOMICO RESI SU VENDITE RIBASSI E ABBUONI PASSIVI PREMI SU VENDITE MERCI C/ACQUISTI MATERIE DI CONSUMO C/ACQUISTI MERCI C/APPORTI MERCI C/ESISTENZE INIZIALI MATERIE DI CONSUMO C/ESIST. INIZIALI COSTI DI TRASPORTO COSTI PER ENERGIA PUBBLICITÀ CONSULENZE COSTI POSTALI COSTI TELEFONICI ASSICURAZIONI COSTI DI VIGILANZA COSTI PER I LOCALI COSTI ESERCIZIO AUTOMEZZI MANUTENZIONI E RIPARAZIONI PROVVIGIONI PASSIVE COSTI D’INCASSO FITTI PASSIVI CANONI DI LEASING SALARI E STIPENDI ONERI SOCIALI TFR AMMORTAMENTO COSTI D’IMPIANTO AMMORTAMENTO AVVIAMENTO AMMORTAMENTO FABBRICATI AMMORTAMENTO IMPIANTI E MACCHINARI AMMORTAMENTO ATTREZZATURE AMMORTAMENTO MACCHINE D’UFFICIO AMMORTAMENTO ARREDAMENTO AMMORTAMENTO AUTOMEZZI SVALUTAZIONE CREDITI PERDITE SU CREDITI ARROTONDAMENTI PASSIVI MINUSVALENZE INTERESSI PASSIVI V/FORNITORI INTERESSI PASSIVI BANCARI SCONTI PASSIVI BANCARI INTERESSI PASSIVI SU MUTUI IMPOSTE DELL’ESERCIZIO
Determinazione del risultato economico d’esercizio
epilogo componenti negativi giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico giro al Conto economico
3 933 134, 88 22 800, 11 107, 25 500, 2 652 058, 59 227, 181 500, 193 957, 8 670, 132 000, 10 294, 18 000, 9 750, 6 450, 13 650, 17 400, 4 500, 6 750, 27 000, 2 850, 6 840, 3 450, 36 000, 22 500, 193 500, 89 400, 17 475, 2 700, 15 000, 18 375, 7 650, 3 420, 6 750, 3 750, 11 700, 22 500, 9 600, 9, 6 900, 180, 1 110, 465, 21 600, 28 794,
00 50 00 50 50 00 50 75 00 50 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 63 00 00 00 00 00 00
Dopo queste scritture tutti i conti accesi ai componenti del reddito risultano spenti in quanto i loro saldi sono stati fatti affluire al Conto di risultato economico la cui eccedenza esprime l’utile o la perdita dell’esercizio. Si ha un utile d’esercizio quando i ricavi (riepilogati nella sezione Avere del Conto di risultato economico) sono superiori ai costi (riepilogati nella sezione Dare del Conto di risultato economico); ciò significa che il Conto di risultato economico presenta un’eccedenza Avere. Si ha una perdita d’esercizio quando, al contrario, i ricavi sono inferiori ai costi e in questo caso il Conto di risultato economico presenta un’eccedenza Dare che esprime l’importo della perdita subita.
437
{Esempio} 1 Rilevazione dell’utile d’esercizio
90.01 CONTO DI RISULTATO ECONOMICO 31/12 31/12
Epilogo componenti positivi Epilogo componenti negativi
3 990 028, 38 3 933 134, 88
Come si può constatare i ricavi (componenti positivi) sono maggiori dei costi (componenti negativi) per cui il Conto di risultato economico presenta un’eccedenza in Avere pari a 56 893,50 euro che esprime l’utile realizzato nel periodo amministrativo. La rilevazione dell’utile è effettuata con la seguente registrazione: 31/12 31/12
90.01 10.02
CONTO DI RISULTATO ECONOMICO UTILE D’ESERCIZIO
risultato economico risultato economico
56 893, 50 56 893, 50
Il Conto di risultato economico si chiude scrivendo l’importo del saldo nella sezione opposta (in questo caso del Dare). 90.01 CONTO DI RISULTATO ECONOMICO Epilogo componenti positivi Epilogo componenti negativi Risultato economico d’esercizio Totali
3 990 028, 38 3 933 134, 88 56 893, 50 3 990 028, 38 3 990 028, 38
u2
31/12 31/12 31/12
Le scritture di epilogo e di chiusura dei conti
Nell’impresa Mario Gentili, di cui abbiamo presentato le scritture di epilogo, il Conto di risultato economico si presenta come sotto indicato. Rileviamo il risultato economico d’esercizio.
Nell’impresa Stefano Mandelli, il Conto di risultato economico, dopo le scritture di epilogo, presenta un totale Avere di 5 450 000 euro e un totale Dare di 5 500 000 euro. Rileviamo il risultato economico d’esercizio. Poiché il totale Avere, che raccoglie i componenti positivi del reddito, è minore del totale Dare, che raccoglie i componenti negativi del reddito, si registra una perdita d’esercizio che in questo caso è di 50 000 euro. 31/12 31/12
10.03 90.01
PERDITA D’ESERCIZIO CONTO DI RISULTATO ECONOMICO
risultato economico risultato economico
50 000, 00 50 000, 00
Il Conto di risultato economico si chiude scrivendo l’importo del saldo nella sezione opposta (in questo caso dell’Avere). 90.01 CONTO DI RISULTATO ECONOMICO 31/12 31/12 31/12
Epilogo componenti positivi Epilogo componenti negativi Risultato economico d’esercizio Totali
5 450 000, 00 5 500 000, 00 50 000, 00 5 500 000, 00 5 500 000, 00
m5
Rilevazione della perdita d’esercizio
La formazione del bilancio d’esercizio
{Esempio} 2
438
03 Il patrimonio netto finale Al termine dell’esercizio, dopo aver determinato il risultato economico, occorre anche determinare il patrimonio netto finale. Nelle imprese individuali il patrimonio netto finale è espresso dal saldo del relativo conto dopo che nello stesso sono affluiti:
• •
in Avere l’eventuale utile conseguito nell’esercizio, che va a incrementare il patrimonio netto; in Dare le ritenute d’acconto subite, le eventuali perdite conseguite nell’esercizio e i prelevamenti extragestione che vanno a diminuire il patrimonio netto.
Se l’utile dell’esercizio è maggiore dei prelevamenti extragestione, la differenza corrisponde all’utile risparmiato che autofinanzia l’impresa incrementandone il capitale proprio. Viceversa, se i prelevamenti extragestione sono superiori all’utile conseguito, o peggio, si verifica una perdita d’esercizio, il capitale proprio diminuisce e l’impresa risulta definanziata.
{Esempio} 1 Determinazione del patrimonio netto finale L’impresa Mario Gentili (vedi l’esempio 1 del paragrafo precedente) presentava all’inizio del periodo amministrativo un patrimonio netto di 543 000 euro. Durante l’esercizio, a più riprese, il titolare effettua prelevamenti per esigenze extragestione per 38 706 euro. A fine esercizio si sono inoltre rilevate ritenute d’acconto per 81,90 euro. Al termine del periodo amministrativo, il Conto di risultato economico evidenzia un utile di 56 893,50 euro, registrato nel conto Utile d’esercizio. Determiniamo il patrimonio netto alla fine dell’esercizio. Al 31/12 nel conto Patrimonio netto bisogna fare affluire i saldi dei conti Prelevamenti extragestione, Utile d’esercizio e Titolare c/ritenute subite, che risultano in tal modo spenti. 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12
10.02 10.01 10.01 10.04 10.01 10.05
UTILE D’ESERCIZIO PATRIMONIO NETTO PATRIMONIO NETTO PRELEVAMENTI EXTRAGESTIONE PATRIMONIO NETTO TITOLARE C/RITENUTE SUBITE
capitalizzato l’utile conseguito capitalizzato l’utile conseguito prelevamenti extragestione giro a patrimonio netto giro ritenute subite giro a patrimonio netto
56 893, 50 56 893, 50 38 706, 00 38 706, 00 81, 90 81, 90
Poiché l’utile dell’esercizio è stato superiore ai prelevamenti effettuati dal proprietario per esgenze personali e all’importo della ritenuta d’acconto subita, il patrimonio netto risulta incrementato di 18 105,60 euro (autofinanziamento). Il saldo del conto Patrimonio netto ammonta a 561 105,60 euro ed esprime il patrimonio netto finale. 10.01 PATRIMONIO NETTO 01/01 31/12 31/12 31/12
Saldo iniziale Capitalizzato l’utile d’esercizio Prelevamenti extragestione Ritenute subite
543 000, 00 56 893, 50 38 706, 00 81, 90
{Esempio} 2 Determinazione del patrimonio netto finale L’impresa Mauro Crespi, esercente attività commerciale, presenta all’inizio del periodo amministrativo un patrimonio netto di 760 000 euro. Durante l’esercizio, a più riprese, il titolare effettua prelevamenti per esigenze extragestione per 50 400 euro. A fine esercizio si sono inoltre rilevate ritenute d’acconto per 60 euro. Al termine del periodo amministrativo il Conto di risultato economico evidenzia un reddito negativo di 42 000 euro, che viene registrato nel conto Perdita d’esercizio.
439 Determiniamo il patrimonio netto alla fine dell’esercizio. PATRIMONIO NETTO PERDITA D’ESERCIZIO PATRIMONIO NETTO PRELEVAMENTI EXTRAGESTIONE PATRIMONIO NETTO TITOLARE C/RITENUTE SUBITE
coperta perdita d’esercizio ridotto patrimonio netto prelevamenti extragestione giro a patrimonio netto giro ritenute subite giro a patrimonio netto
42 000, 00 42 000, 00 50 400, 00 50 400, 00 60, 00 60, 00
I conti Perdita d’esercizio, Prelevamenti extragestione e Titolare c/ritenute subite affluiscono al conto Patrimonio netto; il saldo del conto Patrimonio netto, dopo dette scritture, ammonta a 667 540 euro. L’impresa risulta quindi definanziata per 92 460 euro. 10.01 PATRIMONIO NETTO 01/01 31/12 31/12 31/12
Saldo iniziale Coperta perdita d’esercizio Prelevamenti extragestione Ritenute subite
760 000, 00 42 000, 00 50 400, 00 60, 00
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Scritture di epilogo
Redigere le scritture di epilogo e determinare il patrimonio netto finale
Le scritture di epilogo e di chiusura dei conti
10.01 10.03 10.01 10.04 10.01 10.05
u2
31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12
Sulla base dei dati contenuti nella Situazione economica predisposta al 31/12 dopo le scritture di assestamento di seguito presentata, redigi le scritture di epilogo e determina il patrimonio netto finale. 3 750, 350 000, 50 000, 25 000, 18 000, 28 000, 5 649, 3 200, 240, 7 200, 122 850, 36 855, 9 330, 9 125, 10 800, 24 000, 16 000, 4 532, 2 450, 4 980, 11 910, 22 500, 766 371, 38 759, 805 130,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
Merci c/vendite Rimborsi costi di vendita Resi su acquisti Merci c/rimanenze finali Interessi attivi bancari Plusvalenze
745 000, 14 900, 3 280, 35 000, 450, 6 500,
00 00 00 00 00 00
Totale componenti positivi
805 130, 00
m5
Resi su vendite Merci c/acquisti Merci c/esistenze iniziali Costi di trasporto Costi per energia Pubblicità Costi telefonici Manutenzioni e riparazioni Commissioni bancarie Canoni di leasing Salari e stipendi Oneri sociali TFR Ammortamento software Ammortamento fabbricati Ammortamento impianti e macchinari Ammortamento automezzi Svalutazione crediti Perdite su crediti Oneri fiscali diversi Interessi passivi bancari Imposte dell’esercizio Totale componenti negativi Utile d’esercizio Totale a pareggio
La formazione del bilancio d’esercizio
Situazione economica dell’esercizio n
440 Giornale in P.D. 31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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CONTO DI RISULTATO ECONOMICO
epilogo ricavi
31/12
............
CONTO DI RISULTATO ECONOMICO
epilogo costi
31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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31/12
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rilevato utile
31/12
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rilevato utile
31/12
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capitalizzato utile
31/12
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............................................................
capitalizzato utile
31/12
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31/12
............
PRELEVAMENTI EXTRAGESTIONE
giro a Patrimonio netto
15 000, 00
31/12
............
TITOLARE C/RITENUTE SUBITE
giro a Patrimonio netto
117, 00
................, ..... ................, .....
................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, .....
15 117, 00
10.01 PATRIMONIO NETTO 01/01 31/12 31/12 31/12 31/12
Saldo iniziale
250 000, 00
............................................................
................, .....
Prelevamenti extragestione Ritenute subite Saldo finale (chiusura del conto) Totali
15 000, 117, ................, ................,
00 00 ..... .....
................, .....
441
04 La chiusura generale dei conti Dopo le scritture viste in precedenza, risultano ancora aperti: i conti finanziari; i conti di reddito accesi ai costi e ricavi pluriennali; i conti di reddito accesi ai costi e ricavi sospesi; i conti di patrimonio netto (nelle imprese individuali solo il conto Patrimonio netto).
Tutti questi conti sono detti patrimoniali perché i loro saldi affluiscono, dopo essere stati opportunamente riclassificati, aggregati o disaggregati, allo Stato patrimoniale. Lo Stato patrimoniale è un prospetto che evidenzia gli elementi patrimoniali attivi e passivi e l’entità del patrimonio netto finale.
Entità: importo.
La chiusura dei conti patrimoniali può avvenire in due diversi modi: 1. chiusura simultanea, quando i conti patrimoniali si chiudono in contemporanea con un unico articolo. In Dare si chiudono i conti con l’eccedenza in Avere (le passività e il conto Patrimonio netto); in Avere si chiudono i conti con eccedenza in Dare (le attività). Operando in questo modo, se l’articolo è stato redatto correttamente, il totale degli importi iscritti in Dare è uguale a quello degli importi iscritti in Avere;
u2
2. chiusura successiva, quando i conti patrimoniali vengono chiusi in più riprese, con più articoli, usando in contropartita il conto transitorio Bilancio di chiusura. Con questa procedura i conti patrimoniali che presentano l’eccedenza in Avere si chiudono in Dare e i loro saldi affluiscono in Avere del conto Bilancio di chiusura; viceversa, i conti patrimoniali che presentano l’eccedenza in Dare si chiudono in Avere e i loro saldi affluiscono in Dare del conto Bilancio di chiusura. Dopo queste scritture restano accesi solo due conti: il conto Patrimonio netto e il conto Bilancio di chiusura.
Le scritture di epilogo e di chiusura dei conti
• • • •
La scrittura a giornale è: BILANCIO DI CHIUSURA
totale attività
01.01
COSTI D’IMPIANTO
chiusura del conto
1 306 146, 45 7 200, 00
31/12
01.08
AVVIAMENTO
chiusura del conto
75 000, 00
31/12
02.01
FABBRICATI
chiusura del conto
510 000, 00
31/12
02.02
IMPIANTI E MACCHINARI
chiusura del conto
51 000, 00
31/12
02.04
ATTREZZATURE
chiusura del conto
28 500, 00
31/12
02.05
MACCHINE D’UFFICIO
chiusura del conto
37 500, 00
31/12
02.06
ARREDAMENTO
chiusura del conto
25 500, 00
31/12
02.07
AUTOMEZZI
chiusura del conto
58 500, 00
31/12
04.01
MATERIE DI CONSUMO
chiusura del conto
9 600, 00
31/12
04.04
MERCI
chiusura del conto
202 500, 00
31/12
05.01
CREDITI V/CLIENTI
chiusura del conto
171 000, 00
31/12
05.05
CAMBIALI ATTIVE
chiusura del conto
31 500, 00
31/12
05.09
FATTURE DA EMETTERE
chiusura del conto
25 500, 00
31/12
05.10
CREDITI INSOLUTI
chiusura del conto
12 600, 00
31/12
08.01
BANCHE C/C ATTIVI
chiusura del conto
28 206, 45
31/12
08.20
DENARO IN CASSA
chiusura del conto
17 122, 50
31/12
08.21
ASSEGNI
chiusura del conto
4 800, 00
31/12
08.22
VALORI BOLLATI
chiusura del conto
517, 50
31/12
09.01
RATEI ATTIVI
chiusura del conto
5 400, 00
31/12
09.02
RISCONTI ATTIVI
chiusura del conto
4 200, 00
La formazione del bilancio d’esercizio
18.02
31/12
m5
31/12
442 31/12
01.11
FONDO AMMORTAMENTO COSTI D’IMPIANTO
chiusura del conto
4 500, 00
31/12
01.18
FONDO AMMORTAMENTO AVVIAMENTO
chiusura del conto
15 000, 00
31/12
02.11
FONDO AMMORTAMENTO FABBRICATI
chiusura del conto
54 000, 00
31/12
02.12
FONDO AMMORTAMENTO IMPIANTI E MACCHINARI
chiusura del conto
22 500, 00
31/12
02.14
FONDO AMMORTAMENTO ATTREZZATURE
chiusura del conto
18 000, 00
31/12
02.15
FONDO AMMORTAMENTO MACCHINE D’UFFICIO
chiusura del conto
25 500, 00
31/12
02.16
FONDO AMMORTAMENTO ARREDAMENTO
chiusura del conto
21 000, 00
31/12
02.17
FONDO AMMORTAMENTO AUTOMEZZI
chiusura del conto
31 500, 00
31/12
05.40
FONDO SVALUTAZIONE CREDITI
chiusura del conto
21 000, 00
31/12
05.41
FONDO RISCHI SU CREDITI
chiusura del conto
11 700, 00
31/12
12.01
DEBITI PER TFR
chiusura del conto
69 000, 00
31/12
13.10
MUTUI PASSIVI
chiusura del conto
135 000, 00
31/12
13.20
BANCHE C/C PASSIVI
chiusura del conto
44 990, 00
31/12
13.24
BANCHE C/INTERESSI MATURATI
chiusura del conto
1 110, 00
31/12
14.01
DEBITI V/FORNITORI
chiusura del conto
202 500, 00
31/12
14.03
CAMBIALI PASSIVE
chiusura del conto
8 400, 00
31/12
14.20
FATTURE DA RICEVERE
chiusura del conto
8 100, 00
31/12
15.02
DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE
chiusura del conto
5 400, 00
31/12
15.05
DEBITI PER IVA
chiusura del conto
10 350, 00
31/12
15.06
DEBITI PER IMPOSTE
chiusura del conto
8 794, 00
31/12
15.30
DEBITI V/ISTITUTI PREVIDENZIALI
chiusura del conto
17 100, 00
31/12
16.01
RATEI PASSIVI
chiusura del conto
7 950, 00
31/12
16.02
RISCONTI PASSIVI
chiusura del conto
1 650, 00
31/12
18.02
BILANCIO DI CHIUSURA
totale passività
31/12
10.01
PATRIMONIO NETTO
chiusura del conto
31/12
18.02
BILANCIO DI CHIUSURA
patrimonio netto finale
745 044, 00 561 102, 45 561 102, 45
Se le registrazioni sono state effettuate correttamente i saldi dei conti Bilancio di chiusura e Patrimonio netto coincidono e detti conti si chiudono vicendevolmente. Le operazioni di inventario e le successive scritture di assestamento, epilogo e chiusura richiedono diversi giorni: è necessario accertare le quantità di merci in magazzino, calcolare interessi, appurare i saldi dei conti di credito e di debito, ricevere la comunicazione di dati che pervengono da altre imprese e così via. Anche se compiute in un arco di tempo, tutte le registrazioni devono essere rilevate facendo riferimento alla data di chiusura del periodo amministrativo, ossia al 31/12. Poiché, mentre si concludono contabilmente le operazioni di determinazione del reddito d’esercizio e del patrimonio di funzionamento, hanno inizio le operazioni di gestione del nuovo esercizio, è necessario risolvere il problema dell’intreccio o della sovrapposizione delle scritture.
Contabilità automatizzata
Nella contabilità automatizzata tutti i programmi di software utilizzati consentono di effettuare l’input delle operazioni senza rispettarne l’ordine cronologico, mentre in fase di stampa del giornale le operazioni sono automaticamente elencate in ordine di data. Ne consegue che le operazioni di assestamento, epilogo e chiusura del vecchio esercizio e le operazioni di gestione del nuovo esercizio si immettono, sovrapponendole, ciascuna con la propria data di riferimento, senza che venga a crearsi del lavoro arretrato. La stampa del giornale viene effettuata solo al termine delle operazioni di chiusura del vecchio esercizio (e delle contemporanee scritture di apertura del nuovo esercizio). In tal modo si ottengono cronologicamente:
• • •
le operazioni di assestamento, epilogo e chiusura dell’esercizio precedente; le operazioni di riapertura del nuovo esercizio; le operazioni di gestione già inserite del nuovo esercizio.
443
Conoscenze
Abilità
Scritture di chiusura
Interpretare dati contabili
Al 31/12, dopo aver redatto le scritture di chiusura generale dei conti, il conto Bilancio di chiusura presenta i seguenti importi. Sulla base di tali dati completa la scrittura finale in P.D. relativa all’anno n e rispondi alle domande. 18.02 BILANCIO DI CHIUSURA 31/12 31/12 31/12
31/12 31/12
Totale attività Totale passività Saldo finale (chiusura del conto) Totali
........
.........................................................
........
.........................................................
1 719 926, 00
1 719 926, 00 chiusura del conto patrimonio netto finale
1 446 284, 00 273 642, 00 1 719 926, 00 ................., .... ................., ....
1. Qual è la procedura utilizzata per effettuare le operazioni di chiusura generale dei conti? In alternativa, quale altra modalità può essere seguita?
Le scritture di epilogo e di chiusura dei conti
{Ora tocca a te!}
{esercitazione}
u2
2. Quali sono i conti patrimoniali?
Situazione contabile – Scritture di epilogo e chiusura
Software Fabbricati Macchine d’uicio Automezzi Imballaggi durevoli Merci Crediti v/clienti Cambiali attive Fatture da emettere Banche c/c attivi Denaro in cassa Risconti attivi
Totale attività Prelevamenti extragestione Titolare c/ritenute subite Totale
10 800, 624 000, 23 160, 67 200, 18 720, 165 480, 148 320, 28 920, 9 223, 40 775, 1 428, 3 096,
00 00 00 00 00 00 00 00 20 50 00 00
1 141 122, 40 974, 806, 1 182 902,
70 00 00 70
Fondo ammortamento software Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento macchine d’uicio Fondo ammortamento automezzi Fondo ammortamento imballaggi durevoli Fondo rischi su crediti Debiti per TFR Mutui passivi Banche c/c passivi Banche c/interessi maturati Debiti v/fornitori Fatture da ricevere Debiti per ritenute da versare Debiti per IVA Debiti per imposte Debiti v/Istituti previdenziali Ratei passivi Totale passività Patrimonio netto Risultato economico positivo Totale
7 200, 98 280, 23 160, 40 320, 16 473, 5 593, 27 513, 72 000, 38 384, 1 668, 125 351, 4 980, 2 065, 15 483, 281, 5 220, 1 200, 485 174, 636 000, 61 728, 1 182 902,
00 00 00 00 60 90 02 00 98 00 20 00 14 20 00 00 00 04 00 66 70
m5
Situazione patrimoniale al 31/12/n
La formazione del bilancio d’esercizio
Facciamo riferimento all’impresa commerciale Daniele Ceva, di cui al termine dell’unità precedente abbiamo presentato l’inventario d’esercizio e le scritture di assestamento. Presentiamo ora la situazione contabile finale per eccedenze, a due sezioni, distinta in due parti (Situazione patrimoniale e Situazione economica), redatta dopo le scritture di assestamento. Successivamente, traendo i dati dalla Situazione economica, compiliamo le scritture di epilogo e, traendo i dati dalla Situazione patrimoniale, le scritture di chiusura.
444 Situazione economica dell’esercizio n Resi su vendite Merci c/acquisti Merci c/esistenze iniziali Costi di trasporto Consulenze Costi per energia Costi telefonici Assicurazioni Costi di vigilanza Manutenzioni e riparazioni Costi d’incasso Salari e stipendi Oneri sociali TFR Ammortamento software Ammortamento fabbricati Ammortamento macchine d’uicio Ammortamento automezzi Ammortamento imballaggi durevoli Svalutazione crediti Minusvalenze Sopravvenienze passive Interessi passivi v/fornitori Interessi passivi bancari Sconti passivi bancari Interessi passivi su mutui Imposte dell’esercizio Risultato economico positivo Totale a pareggio
23 752, 1 401 558, 106 800, 62 485, 12 600, 11 580, 9 810, 1 284, 10 682, 3 096, 1 110, 90 720, 40 707, 7 202, 3 600, 14 040, 4 632, 10 080, 4 118, 3 043, 5 667, 154, 1 215, 1 668, 1 909, 4 560, 9 843, 1 847 920, 61 728, 1 909 648,
00 00 00 80 00 00 12 00 68 00 00 00 60 16 00 00 00 00 40 90 60 40 00 00 60 00 00 26 66 92
Merci c/vendite Resi su acquisti Merci c/rimanenze inali Interessi attivi v/clienti Interessi attivi bancari
1 722 056, 18 360, 165 480, 652, 3 100,
41 00 00 51 00
Totale
1 909 648, 92
Le scritture di epilogo e di chiusura redatte sul giornale in P.D. dell’impresa Daniele Ceva sono le seguenti: 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12
20.01 30.10 30.31 40.10 40.15 90.01 90.01 20.10 30.01 30.21 31.01 31.02 31.04 31.06 31.07 31.08 31.11 31.13 33.01 33.02 33.03 34.06 35.01 35.05 35.07 35.08 36.06 39.20
MERCI C/VENDITE RESI SU ACQUISTI MERCI C/RIMANENZE FINALI INTERESSI ATTIVI V/CLIENTI INTERESSI ATTIVI BANCARI CONTO DI RISULTATO ECONOMICO CONTO DI RISULTATO ECONOMICO RESI SU VENDITE MERCI C/ACQUISTI MERCI C/ESISTENZE INIZIALI COSTI DI TRASPORTO COSTI PER ENERGIA CONSULENZE COSTI TELEFONICI ASSICURAZIONI COSTI DI VIGILANZA MANUTENZIONI E RIPARAZIONI COSTI D’INCASSO SALARI E STIPENDI ONERI SOCIALI TFR AMMORTAMENTO SOFTWARE AMMORTAMENTO FABBRICATI AMMORTAMENTO MACCHINE D’UFFICIO AMMORTAMENTO AUTOMEZZI AMMORTAMENTO IMBALLAGGI DUREVOLI SVALUTAZIONE CREDITI MINUSVALENZE
epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico totale componenti positivi totale componenti negativi epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico
1 722 056, 18 360, 165 480, 652, 3 100,
41 00 00 51 00 1 909 648, 92
1 847 920, 26 23 752, 00 1 401 558, 00 106 800, 00 62 485, 80 11 580, 00 12 600, 00 9 810, 12 1 284, 00 10 682, 68 3 096, 00 1 110, 00 90 720, 00 40 707, 60 7 202, 16 3 600, 00 14 040, 00 4 632, 00 10 080, 00 4 118, 40 3 043, 90 5 667, 60
445 154, 1 215, 1 668, 1 909, 4 560, 9 843,
40 00 00 60 00 00
61 728, 66 61 728, 66 61 728, 66 61 728, 66 41 780, 00 40 974, 00 806, 00 1 141 122, 70 10 800, 624 000, 23 160, 67 200, 18 720, 165 480, 148 320, 28 920, 9 223, 40 775, 1 428, 3 096, 7 200, 98 280, 23 160, 40 320, 16 473, 5 593, 27 513, 72 000, 38 384, 1 668, 125 351, 4 980, 2 065, 15 483, 281, 5 220, 1 200,
00 00 00 00 00 00 00 00 20 50 00 00
00 00 00 00 60 90 02 00 98 00 20 00 14 20 00 00 00 485 174, 04
655 948, 66 655 948, 66
Tutte le registrazioni del libro giornale, eseguite osservando le regole della partita doppia e le norme di legge sulla tenuta di un’ordinata contabilità, sono riportate nei conti di mastro. Il mastro è costituito dall’insieme di tutti i conti nei quali vengono trascritte in ordine sistematico, vale a dire in base al loro oggetto, le operazioni che sono state rilevate in ordine cronologico nel libro giornale, addebitando o accreditando i conti secondo le indicazioni contenute negli articoli in P.D. I conti di mastro possono essere descrittivi o sinottici. Nei conti descrittivi si indicano la data della registrazione, il codice, l’intestazione (il titolo del conto), la descrizione dell’operazione, l’importo. I conti sinottici indicano solo l’importo. Nella pratica i conti di mastro sono tutti descrittivi. Per ragioni di spazio non è qui possibile presentare tutti i conti di mastro; ci limitiamo a riprodurre solo i quattro conti che seguono: 90.01 Conto di risultato economico: è il conto di estrema sintesi economica dell’esercizio, che accoglie in Dare e in Avere i saldi di tutti i conti economici accesi ai componenti negativi e positivi di reddito, ossia ai costi e ai ricavi di competenza con le loro rettifiche. Il suo saldo esprime il reddito conseguito nell’esercizio per effetto della gestione.
Le scritture di epilogo e di chiusura dei conti
epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico epilogo a Conto economico risultato economico d’esercizio risultato economico d’esercizio giro a patrimonio netto utile d’esercizio prelevamento extragestione giro a patrimonio netto giro a patrimonio netto totale attività chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto chiusura del conto totale passività chiusura del conto patrimonio netto finale
u2
SOPRAVVENIENZE PASSIVE INTERESSI PASSIVI V/FORNITORI INTERESSI PASSIVI BANCARI SCONTI PASSIVI BANCARI INTERESSI PASSIVI SU MUTUI IMPOSTE DELL’ESERCIZIO CONTO DI RISULTATO ECONOMICO UTILE D’ESERCIZIO UTILE D’ESERCIZIO PATRIMONIO NETTO PATRIMONIO NETTO PRELEVAMENTI EXTRAGESTIONE TITOLARE C/RITENUTE SUBITE BILANCIO DI CHIUSURA SOFTWARE FABBRICATI MACCHINE D’UFFICIO AUTOMEZZI IMBALLAGGI DUREVOLI MERCI CREDITI V/CLIENTI CAMBIALI ATTIVE FATTURE DA EMETTERE BANCHE C/C ATTIVI DENARO IN CASSA RISCONTI ATTIVI FONDO AMMORTAMENTO SOFTWARE FONDO AMMORTAMENTO FABBRICATI FONDO AMMORT. MACCHINE D’UFFICIO FONDO AMMORTAMENTO AUTOMEZZI FONDO AMMORT. IMBALLAGGI DUREVOLI FONDO RISCHI SU CREDITI DEBITI PER TFR MUTUI PASSIVI BANCHE C/C PASSIVI BANCHE C/INTERESSI MATURATI DEBITI V/FORNITORI FATTURE DA RICEVERE DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE DEBITI PER IVA DEBITI PER IMPOSTE DEBITI V/ISTITUTI PREVIDENZIALI RATEI PASSIVI BILANCIO DI CHIUSURA PATRIMONIO NETTO BILANCIO DI CHIUSURA
La formazione del bilancio d’esercizio
39.30 41.01 41.02 41.03 41.10 60.01 90.01 10.02 10.02 10.01 10.01 10.04 10.05 18.02 01.06 02.01 02.05 02.07 02.08 04.04 05.01 05.05 05.09 08.01 08.20 09.02 01.16 02.11 02.15 02.17 02.18 05.41 12.01 13.10 13.20 13.24 14.01 14.20 15.02 15.05 15.06 15.30 16.01 18.02 10.01 18.02
m5
31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12
446 10.01 Patrimonio netto: è il conto economico di patrimonio nel quale sono riportati in Avere il patrimonio netto iniziale dell’impresa individuale e l’utile al netto delle imposte dell’esercizio, mentre in Dare sono riportati i prelevamenti extragestione e le ritenute fiscali subite dal titolare. Il suo saldo esprime il patrimonio netto finale dell’impresa. 10.02 Utile d’esercizio: è il conto economico di patrimonio nel quale affluisce l’eccedenza positiva (utile) rilevata nel Conto di risultato economico. 18.02 Bilancio di chiusura: è un conto transitorio usato come contropartita nelle fasi progressive di chiusura dei conti; accoglie in Dare il totale dei conti patrimoniali attivi e in Avere il totale dei conti patrimoniali passivi. L’eccedenza esprime il patrimonio netto finale; si chiude girando il saldo al conto Patrimonio netto. 90.01 CONTO DI RISULTATO ECONOMICO Data 31/12 31/12 31/12
Descrizione Totale componenti positivi Totale componenti negativi Risultato economico d’esercizio Totali
Dare
Avere 1 909 648, 92
1 847 920, 26 61 728, 66 1 909 648, 92
1 909 648, 92
10.02 UTILE D’ESERCIZIO Data 31/12 31/12
Descrizione Risultato economico conseguito Giro a patrimonio netto Totali
Dare
Avere 61 728, 66
61 728, 66 61 728, 66
61 728, 66
10.01 PATRIMONIO NETTO Data 01/01 31/12 31/12 31/12 31/12
Descrizione Apertura del conto Utile d’esercizio Prelevamenti extragestione Ritenute subite Chiusura del conto Totali
Dare
Avere 636 000, 00 61 728, 66
40 974, 806, 655 948, 697 728,
00 00 66 66
697 728, 66
18.02 BILANCIO DI CHIUSURA Data 31/12 31/12 31/12
Descrizione Epilogo componenti patrimoniali attivi Epilogo componenti patrimoniali passivi Giro al conto Patrimonio netto (patrimonio netto finale) Totali
Dare
Avere
1 141 122, 70
1 141 122, 70
485 174, 04 655 948, 66 1 141 122, 70
Se il risultato economico d’esercizio fosse stato negativo la perdita subita avrebbe comportato la riduzione del patrimonio netto. Ricordiamo che nell’impresa individuale il conto Perdita d’esercizio si chiude avendo in contropartita la sezione Dare del conto Patrimonio netto.
lettura espressiva della sintesi
2
5 6
Si redige la Situazione patrimoniale: • in Dare si iscrivono: – i costi pluriennali; – i costi sospesi; – i valori finanziari attivi; • in Avere si iscrivono: – i ricavi pluriennali e le rettifiche dei costi pluriennali (i fondi ammortamento); – i ricavi sospesi; – i valori finanziari passivi.
7
saldo è la diferenza tra la somma degli importi iscritti in Dare e quella degli importi iscritti in Avere, si scrive nella sezione dove l’importo è minore eccedenza è la diferenza tra la somma degli importi iscritti in Dare e quella degli importi iscritti in Avere, si scrive nella sezione dove l’importo è maggiore costi sospesi sono le rimanenze di magazzino e i risconti attivi
Si chiudono i conti: • Utile/Perdita d’esercizio; • Prelevamenti extragestione; • Titolare c/ritenute subite. In contropartita si accredita/addebita il conto Patrimonio netto.
Si redigono le scritture di chiusura generale dei conti patrimoniali. La chiusura può essere: • simultanea, se tutti i conti patrimoniali si chiudono contemporaneamente con un unico articolo in P.D.; • successiva, efettuando distinti articoli in P.D. per i conti accesi alle attività e per i conti accessi alle passività; in contropartita si utilizza il conto Bilancio di chiusura, il cui saldo coincide con quello del conto Patrimonio netto.
valori finanziari attivi sono costituiti dai crediti, dalle disponibilità liquide e dai ratei attivi rettifiche di costi pluriennali sono i fondi ammortamento ricavi sospesi sono i risconti passivi valori finanziari passivi sono costituiti dai debiti, dai fondi rischi e oneri e dai ratei passivi
u2
Si determina il saldo dei conti accesi ai costi e ricavi di competenza, che vengono chiusi utilizzando in contropartita Conto di risultato economico. L’eccedenza del Conto di risultato economico esprime l’utile o la perdita dell’esercizio: • l’eccedenza in Dare indica la perdita; • l’eccedenza in Avere indica l’utile.
La formazione del bilancio d’esercizio
4
Si redige la Situazione economica: • in Dare si iscrivono i costi di competenza dell’esercizio; • in Avere si iscrivono i ricavi di competenza dell’esercizio. Il risultato economico, per bilanciare i conti, si inserisce nella sezione opposta: • Utile d’esercizio in Dare; • Perdita d’esercizio in Avere.
Sintesi
Le operazioni inali della contabilità generale riguardano: • l’epilogo dei conti economici d’esercizio e la determinazione del risultato economico; • la determinazione del patrimonio netto inale; • la chiusura generale dei conti patrimoniali.
Alla ine dell’esercizio, dopo aver composto le scritture di assestamento si determina il reddito d’esercizio e il patrimonio di funzionamento.
3
447
m5
1
Sintesi
448
Verifica
fine
unità
• test in autoveriica su unità 2 • interrogazione simulata con speakeraggio
TEST INTERATTIVI
CONOSCENZE
ABILITÀ
• Scritture di epilogo e di chiusura generale dei conti
• Redigere le scritture di epilogo e di chiusura dei conti e la situazione contabile finale
LIVELLO BASE
d. Il saldo del Conto di risultato economico:
1
Indica la risposta corretta (alcuni quesiti possono avere più risposte esatte). a.
Le scritture di epilogo dei componenti positivi e negativi del reddito vengono redatte:
1. prima delle scritture di assestamento 2. dopo aver determinato la competenza economica dei costi e dei ricavi 3. prima di aver determinato il patrimonio netto finale 4. dopo aver determinato il patrimonio netto finale
e. In Avere del conto Patrimonio netto
affluiscono:
b. Se i prelevamenti extragestione del proprietario
superano l’utile d’esercizio:
2
1. 2. 3. 4.
c.
Il conto Titolare c/ritenute subite è un conto:
1. 2. 3. 4.
1. evidenzia l’utile o la perdita conseguita 2. evidenzia il patrimonio netto finale 3. evidenzia i prelevamenti extragestione del proprietario 4. coincide con il saldo del conto Bilancio di chiusura
il patrimonio netto aumenta l’impresa risulta definanziata il patrimonio netto diminuisce l’impresa risulta autofinanziata
1. 2. 3. 4.
f.
La situazione contabile finale:
1. è redatta con due prospetti separati, la Situazione patrimoniale e la Situazione economica 2. è redatta per totali ed eccedenze utilizzando un unico prospetto 3. riporta i dati in ordine di data estratti dal libro giornale 4. riporta i dati in ordine di codice estratti dai conti di mastro
finanziario acceso ai crediti di finanziamento economico di patrimonio netto economico d’esercizio finanziario acceso ai debiti di finanziamento
gli utili conseguiti nell’esercizio le ritenute fiscali d’acconto subite le perdite subite nell’esercizio i prelevamenti extragestione
Indica quali dei seguenti conti affluiscono al Conto di risultato economico e quali al Bilancio di chiusura, specificando anche se alla sezione Dare o alla sezione Avere. Denominazione 1. Costi d’impianto 2. Salari e stipendi 3. Debiti per TFR 4. Interessi attivi bancari 5. Plusvalenze 6. Ammortamento costi d’impianto 7. Patrimonio netto 8. Svalutazione crediti 9. Interessi passivi su mutui 10. Risconti attivi 11. Fondo rischi su crediti 12. Merci c/rimanenze finali
Conto di risultato economico Dare
Avere
Bilancio di chiusura Dare
Avere
449
LIVELLO INTERMEDIO/AVANZATO 3 Uno studente ha presentato questo elaborato che contiene diversi errori: conti mancanti (5), sezioni invertite (1), relazioni non rispettate (4). Individua gli errori, dando le opportune spiegazioni.
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
Totale
995 250, 00
Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento impianti e macchinari Fondo ammortamento arredamento Fondo ammortamento automezzi Fondo ammortamento attrezzature Fondo ammortamento macchine d’ufficio Fondo rischi su crediti Debiti v/fornitori Debiti per cauzioni Debiti diversi Debiti per imposte Banche c/c passivi Ratei passivi Risconti passivi Mutui passivi Debiti per TFR Patrimonio netto Totale passività e netto Utile d’esercizio Totale a pareggio
50 000, 27 000, 30 000, 25 000, 17 000, 15 000, 5 600, 152 000, 10 000, 27 000, 476, 31 000, 2 600, 1 200, 64 000, 32 000, 450 000, 939 876, 55 374, 995 250,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
Merci c/vendite Merci c/rimanenze finali Ribassi e abbuoni attivi Plusvalenze Sopravvenienze attive
1 985 200, 185 000, 3 200, 5 600, 677,
00 00 00 00 00
Totale componenti positivi
2 179 677, 00
Merci c/esistenze iniziali Merci c/acquisti Oneri sociali TFR Costi di trasporto Costi per energia Pubblicità Costi postali Costi telefonici Costi per i locali Costi esercizio automezzi Costi d’incasso Manutenzioni e riparazioni Interessi passivi bancari Interessi passivi v/fornitori Interessi passivi su mutui Resi su acquisti Ammortamento fabbricati Ammortamento impianti e macchinari Ammortamento arredamento Ammortamento automezzi Ammortamento attrezzature Ammortamento macchine d’ufficio Minusvalenze Sopravvenienze passive Oneri fiscali diversi Resi su vendite Ribassi e abbuoni passivi Svalutazione crediti Imposte dell’esercizio Totale componenti negativi Utile d’esercizio Totale a pareggio
147 000, 1 560 000, 57 000, 11 400, 102 000, 21 000, 36 000, 8 900, 14 500, 6 800, 13 000, 2 650, 14 800, 5 750, 125, 3 200, 12 400, 16 500, 4 800, 3 500, 27 000, 15 000, 8 400, 2 300, 5 600, 3 500, 1 850, 1 452, 14 400, 3 476, 2 120 827, 55 374, 2 179 677,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
La formazione del bilancio d’esercizio
Situazione economica dell’esercizio n
u2
370 000, 42 000, 27 000, 49 000, 21 000, 240 000, 5 600, 198 000, 23 000, 18 450, 1 200,
ESERCIZI FINALI GRUPPO 17
m5
Fabbricati Impianti e macchinari Arredamento Automezzi Macchine d’ufficio Merci Risconti attivi Crediti v/clienti Cambiali attive Banche c/c attivi Denaro in cassa
Verifica fine unità
Situazione patrimoniale al 31/12/n
unità
3
450
Il bilancio d’esercizio 01 Le norme del codice civile in materia di bilancio Il bilancio d’esercizio è il più importante documento di derivazione contabile che risponde alle diverse esigenze informative dei soggetti sia interni sia esterni all’impresa. Esso scaturisce dalla contabilità generale e rappresenta la sintesi dell’intero sistema delle rilevazioni. Il processo di formazione del bilancio si concretizza nelle operazioni di valutazione, che attraverso le scritture di assestamento, di epilogo e chiusura, consentono di calcolare il reddito d’esercizio e il patrimonio di funzionamento. Il bilancio d’esercizio viene redatto al termine del periodo amministrativo allo scopo di rappresentare la situazione patrimoniale e finanziaria dell’impresa e il risultato economico dell’esercizio.
Ai fini della redazione, comunque obbligatoria, del bilancio dobbiamo distinguere:
Bilancio in forma ordinaria È redatto dalle società che superano i parametri per la redazione del bilancio in forma abbreviata.
Rendiconto finanziario È un documento contabile che evidenzia l’ammontare e la composizione delle disponibilità liquide all’inizio e alla fine dell’esercizio, nonché i flussi finanziari verificatisi durante il periodo amministrativo.
Nota integrativa Ha una funzione esplicativa e di approfondimento dello Stato patrimoniale e del Conto economico.
• • •
le società di capitali; le società di persone; le imprese individuali.
Nelle società di capitali il bilancio d’esercizio è un documento, redatto da chi amministra l’attività aziendale, che deve essere portato a conoscenza dei terzi attraverso la sua pubblicazione, resa obbligatoria dalla legge. In queste società il bilancio è regolato dal codice civile, che ne individua i criteri di valutazione, la forma, la struttura, il contenuto e le modalità di approvazione e pubblicazione. In particolare, il codice civile prevede tre tipologie di bilancio con obblighi informativi e amministrativi crescenti a seconda delle dimensioni aziendali:
•
il bilancio in forma ordinaria, composto dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota integrativa;
•
il bilancio in forma abbreviata, composto dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico e dalla Nota integrativa;
•
il bilancio delle micro-imprese, composto dallo Stato patrimoniale e dal Conto economico; a determinate condizioni, è previsto l’esonero dalla redazione della Nota integrativa.
La tabella che segue indica i limiti dimensionali previsti dal codice civile per la redazione del bilancio in forma abbreviata e per il bilancio delle micro-imprese. Bilancio in forma abbreviata (art. 2435 bis c.c.)
Bilancio delle micro-imprese (art. 2435 ter c.c.)
Possono redigere tale tipo di bilancio le società che nel primo esercizio, o successivamente, per due esercizi consecutivi non abbiano superato due dei seguenti limiti: • totale dell’attivo dello Stato patrimoniale 4 400 000 euro; • ricavi delle vendite e delle prestazioni 8 800 000 euro; • numero di dipendenti occupati in media durante l’esercizio 50 unità.
Sono considerate micro-imprese le società che nel primo esercizio, o successivamente, per due esercizi consecutivi non abbiano superato due dei seguenti limiti: • totale dell’attivo dello Stato patrimoniale 175 000 euro; • ricavi delle vendite e delle prestazioni 350 000 euro; • numero di dipendenti occupati in media durante l’esercizio 5 unità.
451 Nelle imprese individuali e nelle società di persone il bilancio è un documento interno all’azienda (la legge non richiede che sia portato a conoscenza dei terzi), redatto per il proprietario (o per i soci) da chi si occupa dell’amministrazione. Esso deve però essere conservato ai fini di eventuali accertamenti sulla dichiarazione fiscale dei redditi e può essere richiesto in visione dalle banche in sede di istruttoria per la concessione di fidi. Nelle imprese individuali (così come nelle società di persone), il bilancio assolve principalmente alla finalità di fornire informazioni periodiche e attendibili al proprietario (o ai soci) e può essere redatto “in forma libera” (il bilancio potrebbe anche coincidere con la situazione contabile finale). Tuttavia, anche le imprese individuali e le società di persone sono solite redigere il proprio bilancio in forma analoga a quella prevista dal codice civile per le società di capitali che non superano i parametri per essere definite micro-imprese. Il bilancio delle micro-imprese che si avvalgono degli esoneri consentiti è composto dallo Stato patrimoniale e dal Conto economico redatti in unità di euro senza cifre decimali; entrambi i prospetti hanno una struttura predefinita e sono a stati comparati. È importante sottolineare che la forma, la struttura e il contenuto del bilancio delle micro-imprese sono identici allo Stato patrimoniale e al Conto economico del bilancio in forma abbreviata.
Imprese individuali e società di persone
Lo Stato patrimoniale deriva dalla Situazione patrimoniale redatta dopo le scritture di assestamento e mette in evidenza il patrimonio esistente alla fine del periodo amministrativo, come risulta dai processi di valutazione necessari per giungere alla determinazione del reddito d’esercizio. Mentre nella Situazione patrimoniale gli elementi del patrimonio sono iscritti al lordo delle poste di rettifica (le immobilizzazioni sono iscritte nelle attività per il loro costo storico, al lordo dei fondi ammortamento che sono indicati nelle passività; i crediti commerciali sono iscritti nelle attività al lordo del Fondo rischi su crediti e del Fondo svalutazione crediti, che sono iscritti nelle passività), nello Stato patrimoniale tali elementi patrimoniali sono iscritti al netto delle poste di rettifica.
Stato patrimoniale
Il Conto economico deriva dalla Situazione economica redatta dopo le scritture di assestamento e mette in evidenza il processo di formazione del risultato economico dell’esercizio. Diversamente dalla Situazione economica, le poste di rettifica sono portate direttamente in detrazione delle voci cui si riferiscono. Così, per esempio, i resi, ribassi e abbuoni passivi non appaiono distintamente indicati tra i costi, ma sono portati in detrazione dei ricavi di vendita (contabilizzati nel conto Merci c/vendite); analogamente i resi, ribassi e abbuoni attivi sono portati in detrazione dei costi di acquisto delle merci (contabilizzati nel conto Merci c/acquisti). Redatto in forma analoga al bilancio delle micro-imprese, il bilancio delle imprese individuali e delle società di persone è più facilmente confrontabile con quello delle altre imprese, è più intelligibile ai fini di una sua presentazione alle banche in caso di richiesta di prestiti ed è più idoneo a fornire informazioni ai soggetti interni ed esterni all’impresa.
Conto economico
Istruttoria Indagine che si svolge mediante la raccolta di informazioni.
Fido Deriva da “fiducia”; è l’importo massimo che la banca è disposta a concedere in prestito a un cliente.
Abilità
Bilancio d’esercizio
Distinguere le tipologie di bilancio in relazione alla forma giuridica e alle dimensioni aziendali
Completa le frasi inserendo i termini esatti, scelti dall’elenco di seguito esposto. Conto economico, forma abbreviata, imprese individuali, interna, Situazione economica, Situazione patrimoniale, Stato patrimoniale Nel bilancio delle micro-imprese lo Stato patrimoniale e il Conto economico hanno struttura, contenuto e forma identica allo Stato patrimoniale e al Conto economico redatti in .................................................
b. Lo Stato patrimoniale deriva contabilmente dalla ................................................ redatta al termine dell’esercizio dopo le scritture di assestamento. c.
Il Conto economico deriva contabilmente dalla ................................................ redatta al termine dell’esercizio dopo le scritture di assestamento.
d. Nelle ................................................ il bilancio d’esercizio è formato dallo Stato patrimoniale e dal Conto economico.
m5
Conoscenze
La formazione del bilancio d’esercizio
Intelligibile: comprensibile, chiaro.
{Ora tocca a te!}
a.
u3
Sono riportati in due colonne distinte i dati relativi agli ultimi due esercizi.
Il bilancio d’esercizio
Stati comparati
452 e. Nelle imprese individuali il bilancio d’esercizio svolge una funzione conoscitiva ............................................. e risponde alle esigenze informative dell’imprenditore. f.
Nello ................................................ le immobilizzazioni immateriali e materiali sono iscritte al netto dei fondi ammortamento.
g. Nel ................................................ i resi, ribassi e abbuoni attivi sono portati in detrazione del costo di acquisto delle merci e materie di consumo.
02 Lo Stato patrimoniale Lo Stato patrimoniale mette in evidenza il patrimonio esistente alla fine del periodo amministrativo, determinato in funzione del risultato economico che si assegna all’esercizio.
Lo Stato patrimoniale viene redatto a sezioni divise e contrapposte:
•
la sezione di sinistra è denominata ATTIVO e accoglie le attività classificate in tre gruppi, per ciascuno dei quali viene indicato il totale: • Immobilizzazioni; • Attivo circolante; • Ratei e risconti attivi;
•
la sezione di destra è denominata PASSIVO e accoglie le passività e le parti ideali del patrimonio netto; le voci sono classificate come indicato di seguito: • Patrimonio netto; • Fondi per rischi e oneri; • Trattamento di fine rapporto; • Debiti; • Ratei e risconti passivi.
Il totale dell’Attivo è uguale al totale del Passivo. Le voci dell’Attivo sono iscritte tra le immobilizzazioni o tra l’attivo circolante classificandole per destinazione rispetto al processo produttivo. Le immobilizzazioni immateriali e materiali sono iscritte nell’attivo al netto dei fondi ammortamento; i crediti devono essere esposti al loro presumibile valore di realizzo, al netto del fondo rischi su crediti e del fondo svalutazione crediti. Le voci del Passivo sono suddivise in base al criterio della provenienza, cioè secondo la natura delle fonti di finanziamento, indicando, nell’ordine, il patrimonio netto (rappresentato nelle imprese individuali dal capitale proprio), l’utile dell’esercizio (o la perdita dell’esercizio con segno negativo) e il capitale di debito. I crediti e i debiti devono essere iscritti per la somma risultante dai valori accesi alle singole tipologie di crediti/debiti, con separata indicazione degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo. Sia nell’Attivo sia nel Passivo è possibile omettere le voci inerenti ai ratei e ai risconti. Questi possono essere inclusi nei Crediti dell’attivo circolante, se trattasi di ratei e risconti attivi; nei Debiti, se trattasi di ratei e risconti passivi.
Stato patrimoniale ATTIVO Immobilizzazioni Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie
PASSIVO Patrimonio netto .................. Capitale proprio .................. Utile dell’esercizio .................. (Perdita dell’esercizio) Totale patrimonio netto
Totale immobilizzazioni
..................
euro esigibili oltre l’esercizio successivo
..................
Disponibilità liquide Totale attivo circolante
.................. ..................
Totale attivo
..................
.................. .................. ..................
Fondi per rischi e oneri .................. .................. Attivo circolante Trattamento di fine rapporto .................. Debiti (inclusi ratei e risconti), di cui ....... Rimanenze euro esigibili oltre l’esercizio successivo .................. Crediti (inclusi ratei e risconti), di cui .....
Totale passivo
..................
453
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Contenuto, forma e struttura dello Stato patrimoniale
Redigere lo Stato patrimoniale
Esamina il caso che segue ed esegui quanto richiesto. La Situazione patrimoniale dell’impresa Giovanni Ferretti, redatta al 31/12/n dopo le scritture di assestamento, è la seguente. 8 400, 42 600, 940 000, 230 000, 95 000, 102 000, 983 850, 14 640, 17 000, 21 951, 8 928, 2 464 369, 17 400, 13,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 85 00 85 00 10
Totale
2 481 782, 95
Fondo ammortamento costi di impianto Fondo ammortamento software Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento impianti e macchinari Fondo ammortamento automezzi Fondo rischi su crediti Debiti per TFR Mutui passivi Debiti v/fornitori Banche c/c passivi Banche c/interessi maturati Debiti per ritenute da versare Debiti per IVA Debiti per imposte Debiti v/Istituti previdenziali Ratei passivi Totale passività Patrimonio netto Utile d’esercizio Totale
5 040, 25 560, 78 960, 82 800, 57 000, 17 969, 130 204, 325 000, 892 475, 206 400, 17 676, 3 672, 19 640, 2 134, 19 456, 13 406, 1 897 392, 486 390, 98 000, 2 481 782,
00 00 00 00 00 44 26 00 00 00 00 00 00 00 00 25 95 00 00 95
u3
Costi di impianto Software Fabbricati Impianti e macchinari Automezzi Merci Crediti v/clienti Fatture da emettere Banche c/c attivi Denaro in cassa Risconti attivi Totale attività Prelevamenti extragestione Titolare c/ritenute subite
Il bilancio d’esercizio
Situazione patrimoniale al 31/12/n
Completa lo Stato patrimoniale tenendo presente che il mutuo passivo è rimborsabile a quote di capitale costanti di 25 000 euro annui.
..................
468 977
..............................................................
..................
1 066 640 Rettifica per arrotondamento
1
Totale patrimonio netto
566 978
Attivo circolante .............................................................. .............................................................. ..............................................................
.................. .................. ..................
Totale attivo circolante
1 130 401
Totale attivo
2 197 041
Fondi per rischi e oneri
.................. ..................
..............................................................
Debiti (di cui ........... euro esigibili oltre l'esercizio successivo)
1 499 859
Totale passivo
2 197 041
Gestione finanziaria
03 Il Conto economico Il Conto economico mette in evidenza la formazione del risultato economico d’esercizio, cioè il flusso dei valori provocati dalla gestione della produzione e dalla gestione finanziaria.
Comprende i ricavi (interessi attivi, proventi su partecipazioni) e i costi (interessi passivi) che sono generati dall’impiego di risorse finanziarie in avanzo oppure dall’ottenimento di prestiti.
m5
Passivo Patrimonio netto .................. Capitale proprio
La formazione del bilancio d’esercizio
STATO patrimoniale al 31/12/n Attivo Immobilizzazioni Immobilizzazioni ................................ Immobilizzazioni ................................ Totale immobilizzazioni
454 Tale prospetto è redatto in forma progressiva, con i costi e i ricavi classificati per natura, così da determinare sia i risultati economici intermedi per area di gestione, sia il risultato economico finale. Si ottengono infatti: • il risultato della gestione della produzione (A – B); • il risultato della gestione finanziaria (C); • il risultato economico dell’esercizio.
Conto economico A) Valore della produzione Ricavi delle vendite e delle prestazioni Altri ricavi e proventi Totale A
..................
Totale B
..................
B) Costi della produzione Costi per materie di consumo e merci Costi per servizi Costi per godimento di beni di terzi Costi per il personale a) salari e stipendi b) oneri sociali c) trattamento di fine rapporto Ammortamenti e svalutazioni a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali e delle immobilizzazioni materiali b) svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide Variazioni delle rimanenze di materie di consumo e merci Accantonamenti per rischi Altri accantonamenti Oneri diversi di gestione Differenza tra valore e costi della produzione (A – B)
..................
C) Proventi e oneri finanziari Proventi finanziari Interessi e altri oneri finanziari Totale C Risultato prima delle imposte (A – B ± C) Imposte dell’esercizio Utile (perdita) dell’esercizio
.................. .................. .................. ..................
Gestione accessoria Comprende i costi e i ricavi della gestione corrente generati da operazioni che non rientrano nell’attività caratteristica dell’impresa.
Gestione non corrente Prende in considerazione i costi e i ricavi di importo o incidenza eccezionali che, in quanto tali, non sono destinati a ripetersi con continuità.
Gestione caratteristica Comprende i costi e i ricavi della gestione corrente generati da operazioni che riguardano l’attività tipica normalmente esercitata dall’impresa.
Gestione corrente Prende in considerazione i costi e i ricavi che si ripetono nel tempo con continuità.
La voce Altri ricavi e proventi accoglie sia i ricavi della gestione accessoria sia i ricavi di importo o incidenza eccezionali, che fanno parte della gestione non corrente. Si iscrivono in questa voce: fitti attivi, rimborsi costi di vendita, arrotondamenti attivi, plusvalenze, sopravvenienze e insussistenze attive ecc. La voce Oneri diversi di gestione accoglie i costi della gestione caratteristica, i costi della gestione accessoria e i costi di importo o incidenza eccezionali che fanno parte della gestione non corrente. Si iscrivono in questa voce: perdite su crediti, oneri fiscali diversi, arrotondamenti passivi, minusvalenze, sopravvenienze e insussistenze passive ecc. Il risultato della gestione della produzione (A – B) si ottiene sottraendo al valore della produzione (ricavi di vendita + altri ricavi e proventi) i costi della produzione effettuata. Il termine “produzione” va inteso in senso economico (produzione di utilità o accrescimento di valore) e fa riferimento alla gestione caratteristica e alla gestione accessoria (che insieme formano la gestione corrente) nonché ai componenti di reddito della gestione non corrente. Il risultato economico d’esercizio al lordo delle imposte scaturisce dalla somma algebrica dei risultati economici conseguiti nelle diverse aree gestionali; da esso, sottraendo le imposte di competenza dell’esercizio, si ottiene l’utile o la perdita d’esercizio che costituisce la voce di collegamento tra le due parti del bilancio in quanto appare sia nel Conto economico sia nello Stato patrimoniale. Mentre nella Situazione economica finale i ricavi di vendita e i costi d’acquisto sono iscritti separatamente dalle loro poste di rettifica, nel Conto economico essi devono risultare al netto di dette poste; inoltre, mentre in contabilità le esistenze iniziali e le rimanenze finali di merci e materie di con-
455 sumo sono distintamente indicate, nel Conto economico va iscritta solo la differenza tra i due valori. Quando le rimanenze finali sono maggiori delle esistenze iniziali, si ha un incremento delle rimanenze ossia un componente da detrarre nel calcolo del costo della produzione. Quando le rimanenze finali sono minori delle esistenze iniziali, si ha un decremento delle rimanenze ossia un componente da aggiungere nel calcolo del costo della produzione.
decremento rimanenze
variazione positiva
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Contenuto, forma e struttura del Conto economico
Redigere il Conto economico
L’impresa Giovanni Ferretti ha redatto al 31/12/n dopo le scritture di assestamento la Situazione economica che segue. Sulla base dei dati in essa contenuti completa il Conto economico riportato a pagina seguente. Situazione economica al 31/12/n Merci c/acquisti
18 455, 00 2 898 000, 00
Merci c/esistenze iniziali
105 400, 00
Costi di trasporto
117 450, 00
Costi per energia
20 920, 00
Pubblicità
54 800, 00
Consulenze
9 599, 50
Commissioni bancarie
1 548, 45
Costi di etichettatura
15 450, 00
Canoni di leasing
12 600, 00
Salari e stipendi
214 500, 00
Oneri sociali
64 350, 00
TFR
17 409, 26
Ammortamento costi di impianto
1 680, 00
Ammortamento software
8 520, 00
Ammortamento fabbricati
26 320, 00
Ammortamento impianti e macchinari
27 600, 00
Ammortamento automezzi
19 000, 00
Svalutazione crediti
4 492, 44
Oneri fiscali diversi
20 021, 00
Interessi passivi bancari
17 676, 00
Interessi passivi su mutui
18 218, 75
Totale componenti negativi Utile d’esercizio Totale a pareggio
3 691 000, 00
Rimborsi costi di vendita
3 720, 00
Resi su acquisti
3 960, 00
Merci c/rimanenze finali Interessi attivi bancari
102 000, 00 50, 40
2 800, 00
Assicurazioni
Imposte dell’esercizio
Merci c/vendite
La formazione del bilancio d’esercizio
Resi su vendite
Il bilancio d’esercizio
incremento rimanenze
esistenze iniziali
u3
variazione negativa
rimanenze finali
rimanenze finali
5 920, 00 3 702 730, 40 98 000, 00 3 800 730, 40
Totale componenti positivi
3 800 730, 40
m5
esistenze iniziali
456 Conto economico dell’esercizio n A) Valore della produzione .................................................................................
................................
.................................................................................
................................
Totale A
3 676 265
B) Costi della produzione .................................................................................
................................
.................................................................................
................................
.................................................................................
................................
Costi per il personale a) .................................................................................
................................
b) .................................................................................
................................
c) .................................................................................
................................
Ammortamenti e svalutazioni a) .................................................................................
................................
d) .................................................................................
................................
Variazioni delle rimanenze di materie di consumo e merci
................................
Oneri diversi di gestione
................................
Totale B
3 536 500
Differenza tra valore e costi della produzione (A – B)
139 765
C) Proventi e oneri finanziari .................................................................................
................................
.................................................................................
................................
Totale C
................................
Risultato prima delle imposte Imposte dell’esercizio
103 920 ................................
Utile dell’esercizio
98 000
04 Il bilancio a stati comparati e a stati collegati
Analoghi: che presentano somiglianze, elementi comuni.
Le informazioni che si ottengono dal bilancio diventano maggiormente significative quando vengono confrontate con i dati analoghi contenuti nel bilancio dell’esercizio precedente. Ciò presuppone, naturalmente, che i due bilanci siano stati compilati in base agli stessi criteri di valutazione, che il contenuto delle voci sia omogeneo e che pertanto i valori siano confrontabili. In questo caso possiamo avere: • un bilancio a stati comparati quando gli importi relativi all’esercizio sono posti a fianco a quelli relativi all’esercizio precedente; per ogni voce di bilancio si hanno perciò due importi: quello dell’anno preso in considerazione e quello dell’anno precedente; • un bilancio a stati collegati quando, oltre ad affiancare ai dati del bilancio d’esercizio i valori del bilancio dell’esercizio precedente, si scrivono in un’altra colonna le differenze in più o in meno tra i dati stessi. Presentiamo un esempio di Stato patrimoniale a stati comparati.
457
ATTIVO
31/12/n2
31/12/n1
Immobilizzazioni Immobilizzazioni immateriali
PASSIVO Patrimonio netto
31/12/n2
31/12/n1
368 704
364 060
55 410
50 970
424 114
415 030
4 639
4 310
Trattamento di fine rapporto Debiti di cui esigibili oltre l’esercizio successivo 64 000 euro
15 720 142 515
11 630 196 100
Totale passivo
586 988
627 070
7 150
14 300
Immobilizzazioni materiali
337 906
398 400
Utile dell’esercizio
Totale
345 056
412 700
Totale
Attivo circolante Rimanenze Crediti di cui esigibili oltre l’esercizio successivo 11 400 euro Disponibilità liquide
Capitale proprio
Fondi per rischi e oneri 122 340
95 400
94 200
94 650
25 392
24 320
Totale
241 932
214 370
Totale attivo
586 988
627 070
u3
Per le società di capitali è obbligatorio redigere il bilancio d’esercizio a stati comparati. Se il bilancio è redatto in forma abbreviata le variazioni intervenute nella consistenza delle voci da un anno all’altro devono essere analizzate nella Nota integrativa.
Il bilancio d’esercizio
Stato patrimoniale
05 I principi contabili I principi contabili sono le regole tecniche che stabiliscono le modalità di contabilizzazione delle operazioni di gestione, i criteri di valutazione e quelli di esposizione dei valori in bilancio.
Essi definiscono: quali operazioni devono essere rilevate in contabilità e la relativa procedura da applicare; i criteri che devono essere utilizzati per rappresentare i valori nel bilancio d’esercizio;
Distinguiamo i principi contabili nazionali da quelli internazionali di cui ci occuperemo nel volume per la classe quarta. I principi contabili nazionali sono elaborati dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e devono essere applicati dalle società di capitali non quotate, per le quali vi è l’obbligo di redigere il bilancio in base alle norme del codice civile. Tuttavia, è opportuno che anche le imprese individuali e le società di persone osservino questi principi, in particolare se, come spesso accade, esse redigono il bilancio in maniera conforme a quello previsto dal codice civile per le micro-imprese. I principi contabili nazionali forniscono gli elementi per integrare e interpretare le norme del codice civile e applicarle nella redazione dei documenti contabili; essi dettano le regole affinché il bilancio sia redatto con chiarezza e sia idoneo a rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico conseguito dall’impresa. Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e precisione e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria dell’impresa e il risultato economico dell’esercizio.
L’aggettivo “veritiero” non deve essere interpretato come pretesa di ottenere da chi redige il bilancio una verità oggettiva che non è raggiungibile, in quanto il patrimonio e il reddito sono influenzati dai valori stimati (per esempio, dai valori attribuiti alle rimanenze, ai fondi rischi e oneri, agli ammortamenti); va invece inteso come esigenza di corretta applicazione dei principi contabili nell’effettuare le stime. È importante osservare che chiarezza, veridicità e cor-
Organismo Italiano di Contabilità (OIC) È una fondazione, riconosciuta dalla legge quale Istituto nazionale per i principi contabili, che ha il compito di emanare i principi contabili, di supportare il Parlamento e gli organi amministrativi in materia di normativa contabile e di partecipare all’elaborazione dei principi contabili internazionali.
Chiarezza del bilancio Il bilancio deve riflettere con trasparenza (in modo chiaro) la situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell’impresa.
La formazione del bilancio d’esercizio
i criteri di valutazione degli elementi patrimoniali e reddituali.
m5
• • •
458 rettezza del bilancio devono essere interpretate alla luce del principio della rilevanza (art. 2423 del c.c.), in relazione al quale, ferme restando le disposizioni in materia di regolare tenuta della contabilità, non occorre rispettare gli obblighi in tema di rilevazione, valutazione, presentazione e informativa quando la loro osservanza abbia effetti irrilevanti al fine di dare una rappresentazione veritiera e corretta. Nell’ambito del processo che si conclude materialmente con la redazione del bilancio d’esercizio, ma che comprende come fase preliminare indispensabile la redazione dell’inventario, delle scritture di assestamento e della situazione contabile finale, devono essere osservati i seguenti principi, detti anche postulati del bilancio, fissati dall’art. 2423 bis del c.c. PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO Prudenza e continuità
La valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell’attività. In relazione al principio della prudenza si deve tener conto dei rischi e delle perdite di competenza dell’esercizio anche se alla chiusura dello stesso non sono ancora certe e/o definitive; gli utili, invece, possono essere attribuiti all’esercizio solo se effettivamente realizzati. In relazione al principio della continuità, l’azienda è considerata un istituto atto a perdurare nel tempo, perciò il reddito viene determinato come risultato della gestione passata che tiene però conto dei programmi futuri e della regolare conclusione dei cicli produttivi.
Prevalenza della sostanza sulla forma
La rilevazione e la presentazione delle voci deve essere effettuata tenendo conto della sostanza dell’operazione o del contratto. Le valutazioni devono riflettere la sostanza economica dell’operazione e non gli aspetti formali dell’operazione o del contratto.
Comparabilità
I criteri di valutazione non possono essere modificati da un esercizio all’altro. Poiché a seconda dei criteri di valutazione applicati si ottengono risultati diversi, per rendere i bilanci fra loro confrontabili nel tempo, è indispensabile applicare criteri di valutazione costanti nel tempo.
Competenza
Si deve tener conto dei ricavi e dei costi di competenza economica dell’esercizio, indipendentemente dalla data di incasso o di pagamento. In base a tale principio il bilancio deve essere redatto considerando la competenza economica e non la competenza finanziaria.
Divieto di compensazioni
Gli elementi delle singole voci devono essere valutati separatamente. Devono perciò essere evitate compensazioni tra le voci Attive e Passive dello Stato patrimoniale e tra i costi e i ricavi del Conto economico.
{esercitazione} Situazione contabile finale, bilancio d’esercizio L’impresa commerciale Daniele Ceva presenta al 31/12/n la seguente situazione contabile per eccedenze, redatta a sezioni divise, dopo le scritture di assestamento già esaminate in precedenza. Situazione patrimoniale al 31/12/n 01.06 02.01 02.05 02.07 02.08 04.04 05.01 05.05 05.09 08.01 08.20 09.02 10.04 10.05
Software Fabbricati Macchine d’uicio Automezzi Imballaggi durevoli Merci Crediti v/clienti Cambiali attive Fatture da emettere Banche c/c attivi Denaro in cassa Risconti attivi Prelevamenti extragestione Titolare c/ritenute subite
Totale attività
10 800, 00 624 000, 00 23 160, 00 67 200, 00 18 720, 00 165 480, 00 148 320, 00 28 920, 00 9 223, 20 40 775, 50 1 428, 00 3 096, 00 40 974, 00 806, 00
1 182 902, 70
01.16 02.11 02.15 02.17 02.18 05.41 10.01 12.01 13.10 13.20 13.24 14.01 14.20 15.02 15.05 15.06 15.30 16.01
Fondo ammortamento software Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento macchine d’uicio Fondo ammortamento automezzi Fondo ammortamento imballaggi durevoli Fondo rischi su crediti Patrimonio netto Debiti per TFR Mutui passivi Banche c/c passivi Banche c/interessi maturati Debiti v/fornitori Fatture da ricevere Debiti per ritenute da versare Debiti per IVA Debiti per imposte Debiti v/Istituti previdenziali Ratei passivi Risultato economico positivo Totale passività e netto
7 200, 00 98 280, 00 23 160, 00 40 320, 00 16 473, 60 5 593, 90 636 000, 00 27 513, 02 72 000, 00 38 384, 98 1 668, 00 125 351, 20 4 980, 00 2 065, 14 15 483, 20 281, 00 5 220, 00 1 200, 00 1 121 174, 04 61 728, 66 1 182 902, 70
459
Situazione economica dell’esercizio n 23 752, 00
20.01
Merci c/vendite
1 722 056, 41
1 401 558, 00
30.10
Resi su acquisti
18 360, 00
30.21
Merci c/esistenze iniziali
106 800, 00
30.31
Merci c/rimanenze inali
31.01
Costi di trasporto
62 485, 80
40.10
Interessi attivi v/clienti
31.02
Costi per energia
11 580, 00
40.15
Interessi attivi bancari
31.04
Consulenze
12 600, 00
31.06
Costi telefonici
9 810, 12
31.07
Assicurazioni
1 284, 00
31.08
Costi di vigilanza
31.11
Manutenzioni e riparazioni
3 096, 00
31.13
Costi di incasso
1 110, 00
33.01
Salari e stipendi
90 720, 00
33.02
Oneri sociali
40 707, 60
33.03
TFR
7 202, 16
34.06
Ammortamento software
3 600, 00
35.01
Ammortamento fabbricati
14 040, 00
35.05
Ammortamento macchine d’uicio
35.07
Ammortamento automezzi
35.08
Ammortamento imballaggi durevoli
4 118, 40
36.06
Svalutazione crediti
3 043, 90
39.20
Minusvalenze
5 667, 60
39.30
Sopravvenienze passive
41.01
Interessi passivi v/fornitori
1 215, 00
41.02
Interessi passivi bancari
1 668, 00
41.03
Sconti passivi bancari
1 909, 60
41.10
Interessi passivi su mutui
4 560, 00
60.01
Imposte dell’esercizio
9 843, 00
Totale costi Risultato economico positivo Totale a pareggio
165 480, 00 652, 51 3 100, 00
10 682, 68
Il bilancio d’esercizio
Merci c/acquisti
u3
30.01
4 632, 00 10 080, 00
154, 40
1 847 920, 26 61 728, 66 1 909 648, 92
Totale ricavi
1 909 648, 92
Presentiamo il bilancio d’esercizio sia nella struttura di stretta derivazione contabile, sia secondo il modello previsto dal codice civile per le micro-imprese. Il punto di partenza per redigere il bilancio d’esercizio è costituito dalla situazione contabile finale, redatta per eccedenze subito dopo avere rilevato le scritture di assestamento. In detta situazione contabile finale i componenti positivi e negativi di reddito, in precedenza completati, integrati, rettificati, sono tra loro correlati; il loro saldo coincide quindi con il risultato economico d’esercizio. La situazione contabile finale nelle imprese individuali può essere già considerata il bilancio d’esercizio. È comunque più opportuno presentarlo classificando le voci come nell’esempio riportato a pagina seguente.
La formazione del bilancio d’esercizio
Resi su vendite
m5
20.10
460
Bilancio d’esercizio (strutturato, di stretta derivazione contabile) Stato patrimoniale al 31/12/n Immobilizzazioni
Fondi ammortamento
Software
10 800
Fondo ammortamento software
7 200
Fabbricati
624 000
Fondo ammortamento fabbricati
98 280
Macchine d’ufficio
23 160
Fondo ammortamento macchine d’ufficio
23 160
Automezzi
67 200
Fondo ammortamento automezzi
40 320
Imballaggi durevoli
18 720
Fondo ammortamento imballaggi durevoli
16 474
Debiti a medio/lungo termine Rimanenze Merci
165 480
Mutui passivi
72 000
Debiti per TFR
27 513
Debiti a breve termine Crediti
Banche c/c passivi
Crediti v/clienti
148 320
Cambiali attive
28 920
Fatture da emettere
9 223
Disponibilità liquide
38 385
Banche c/interessi maturati
1 668
Debiti v/fornitori
125 351
Fatture da ricevere
4 980
Debiti per ritenute da versare
2 065
Debiti per IVA
Banche c/c attivi
40 776
Denaro in cassa
1 428
15 483
Debiti per imposte
281
Debiti v/Istituti previdenziali
5 220
Fondi per rischi e oneri Ratei e risconti attivi Risconti attivi
Fondo rischi su crediti 3 096
5 594
Ratei e risconti passivi Ratei passivi
1 200
Totale passività
485 174
Patrimonio netto Capitale proprio
636 000
Prelevamenti
– 40 974
Ritenute subite
–
806
594 220 Utile d’esercizio
61 729 655 949
Totale attività
1 141 123
Totale a pareggio
1 141 123
Poiché le attività sono esposte al lordo delle poste di rettifica, il totale delle attività è poco rappresentativo; il totale delle passività comprende, oltre alle passività vere e proprie riguardanti impegni verso i terzi, anche passività improprie come le poste di rettifica (fondi ammortamento e fondo rischi su crediti). Lo Stato patrimoniale risulta collegato al Conto economico: • dall’utile d’esercizio, che costituisce nello Stato patrimoniale una parte ideale del patrimonio netto e nel Conto economico il saldo scritto in Dare a pareggio; • dalle rimanenze finali, che, in quanto costi sospesi, costituiscono nello Stato patrimoniale un elemento delle attività e nel Conto economico un componente positivo del reddito d’esercizio.
461 Nel Conto economico di stretta derivazione contabile, i costi d’acquisto e i ricavi di vendita sono scritti al lordo delle poste di rettifica, che gonfiano i totali. Il Conto economico a due sezioni non evidenzia i risultati delle diverse aree di gestione ed è quindi meno significativo di quello redatto in forma progressiva. Conto economico dell’esercizio n (a costi, ricavi e rimanenze)
62 486 11 580 12 600 9 810 1 284 10 683 3 096 1 110
Costo del lavoro Salari e stipendi Oneri sociali TFR
90 720 40 708 7 202
Rettifiche di ricavi Resi su vendite
23 752
Ammortamenti Ammortamento software Ammortamento fabbricati Ammortamento macchine d’ufficio Ammortamento automezzi Ammortamento imballaggi durevoli
3 600 14 040 4 632 10 080 4 118
Svalutazioni Svalutazione crediti
3 044
Oneri diversi Minusvalenze Sopravvenienze passive
5 668 154
Oneri finanziari Interessi passivi v/fornitori Interessi passivi bancari Sconti passivi bancari Interessi passivi su mutui
1 215 1 668 1 910 4 560
Imposte dell’esercizio Imposte dell’esercizio Totale componenti negativi Utile dell’esercizio Totale a pareggio
9 843 1 847 921 61 729 1 909 650
Rettifiche di costi Resi su acquisti Rimanenze finali Merci c/rimanenze finali Proventi finanziari Interessi attivi v/clienti Interessi attivi bancari
1 18 360 165 480 653 3 100
Il bilancio d’esercizio
Costi per servizi Costi di trasporto Costi per energia Consulenze Costi telefonici Assicurazioni Costi di vigilanza Manutenzioni e riparazioni Costi d’incasso
Altri ricavi e proventi Rettifiche per arrotondamento
1 722 056
u3
1 401 558
Ricavi di vendita Merci c/vendite
Totale componenti positivi
1 909 650
Presentiamo ora il bilancio d’esercizio, redatto in forma analoga a quella prevista dal codice civile per le micro-imprese. Ricordiamo che i valori contenuti nella situazione contabile, che portano anche i centesimi di euro, devono apparire nel bilancio d’esercizio in unità di euro, senza cifre decimali. L’arrotondamento deve essere effettuato: per eccesso se i centesimi sono uguali a 50 o maggiori di 50, per difetto se i centesimi sono minori di 50. Inoltre l’arrotondamento deve essere effettuato sugli importi sintetici, ottenuti sommando gli importi analitici espressi in centesimi di euro. A causa degli arrotondamenti può accadere che il totale dell’attivo non coincida con il totale del passivo (debiti + patrimonio netto). La quadratura si ottiene iscrivendo l’eventuale differenza (con segno positivo o negativo) nel Patrimonio netto.
La formazione del bilancio d’esercizio
Costi di acquisto Merci c/acquisti
106 800
m5
Esistenze iniziali Merci c/esistenze iniziali
462 Nel caso in esame, riprendendo i dati della Situazione contabile finale, il totale attivo arrotondato è di 950 095 euro, mentre il totale passivo è di 950 096 euro, occorre pertanto effettuare una rettifica per arrotondamenti di –1 euro da iscrivere tra le parti del Patrimonio netto. Poiché l’utile o la perdita d’esercizio derivante dal Conto economico deve coincidere con lo stesso risultato iscritto nella Situazione patrimoniale, la quadratura si ottiene iscrivendo l’eventuale differenza (positiva o negativa) nella voce Altri ricavi e proventi oppure Oneri diversi di gestione. Nel caso in esame l’utile d’esercizio nel Conto economico per effetto degli arrotondamenti risulta di 61 728 euro; è quindi necessario apportare una rettifica positiva di 1 euro da iscrivere nella voce Altri ricavi e proventi. La legge ammette, tuttavia, anche la redazione di un bilancio troncato, ossia senza pareggio contabile. Stato patrimoniale al 31/12/n ATTIVO Immobilizzazioni Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Totale immobilizzazioni
3 600 554 846 558 446
PASSIVO Patrimonio netto Capitale proprio Rettifica per arrotondamento Utile dell’esercizio
594 220 –1 61 729
Totale patrimonio netto
655 948 27 513
Trattamento di fine rapporto
Attivo circolante Rimanenze Crediti Disponibilità liquide Totale attivo circolante
165 480 183 965 42 204 391 649
Totale attivo
950 095
Debiti
266 634
Totale passivo
950 095
Conto economico dell’esercizio n A) Valore della produzione Ricavi delle vendite e delle prestazioni Altri ricavi e proventi
1 698 304 1 Totale A
B) Costi della produzione Costi per materie di consumo e merci Costi per servizi Costi per il personale a) salari e stipendi b) oneri sociali c) trattamento fine rapporto Ammortamenti e svalutazioni a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali e delle immobilizzazioni materiali b) svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide Variazioni delle rimanenze di materie di consumo e merci Oneri diversi di gestione
1 698 305 1 383 198 112 649 90 720 40 708 7 202 36 470 3 044 – 58 680 5 822
Totale B Differenza tra valore e costi della produzione (A – B) C) Proventi e oneri finanziari Proventi finanziari Interessi e altri oneri finanziari
3 753 – 9 353 Totale C
Risultato prima delle imposte (A – B + C) Imposte dell’esercizio Utile dell’esercizio
– 1 621 133 77 172
– –
5 600 71 572 9 843 61 729
lettura espressiva della sintesi
6
Il Conto economico deriva dalla Situazione economica. Costi e ricavi sono classiicati per natura e il prospetto è in forma scalare così da mettere in evidenza alcuni risultati intermedi: A) Valore della produzione; B) Costi della produzione; Diferenza tra valore e costi della produzione (A – B); C) Proventi e oneri inanziari; Risultato prima delle imposte (A – B +/– C); Imposte dell’esercizio; Utile (Perdita) dell’esercizio.
operazioni conclusive della contabilità operazioni di epilogo dei costi e dei ricavi e operazioni relative alla chiusura generale dei conti comunicazione economico-finanziaria comunicazione con cui l’impresa rende note le informazioni riguardanti la situazione patrimoniale e inanziaria e il reddito conseguito principi contabili regole tecniche che stabiliscono le procedure contabili da seguire, i criteri di valutazione e di esposizione dei valori in bilancio Valore della produzione comprende i ricavi della gestione corrente (gestione caratteristica e gestione accessoria) e della gestione non corrente Costi della produzione comprende i costi della gestione corrente (gestione caratteristica e gestione accessoria) e della gestione non corrente
Sintesi
3
Si devono rispettare le norme del codice civile integrate e interpretate dai principi contabili nazionali.
u3
5
Lo Stato patrimoniale deriva dalla Situazione patrimoniale. L’Attivo è suddiviso in: • Immobilizzazioni; • Attivo circolante (inclusi ratei e risconti attivi). Il Passivo è suddiviso in: • Patrimonio netto; • Fondi per rischi e oneri; • Trattamento di ine rapporto; • Debiti (inclusi ratei e risconti passivi).
Il bilancio d’esercizio è il principale strumento di comunicazione economico-finanziaria rivolto sia ai soggetti interni, sia ai soggetti esterni all’impresa. Esso deve rappresentare la situazione patrimoniale e inanziaria dell’impresa e il risultato economico dell’esercizio in maniera chiara, veritiera e corretta.
La formazione del bilancio d’esercizio
4
Le imprese individuali redigono il bilancio d’esercizio in maniera conforme a quanto previsto dal codice civile per le micro-imprese formato da: • Stato patrimoniale; • Conto economico.
463
m5
1
Al 31/12 di ciascun anno, dopo aver registrato le operazioni conclusive della contabilità, si deve redigere il bilancio d’esercizio: • nelle società di capitali deve essere reso pubblico; • nelle imprese individuali e nelle società di persone è un documento interno.
2
Sintesi
464
Verifica
fine
unità
• test in autoveriica su unità 3 • interrogazione simulata con speakeraggio
TEST INTERATTIVI
CONOSCENZE
ABILITÀ
• Bilancio d’esercizio • Stato patrimoniale e Conto economico • Principi contabili nazionali
• Redigere lo Stato patrimoniale e il Conto economico
LIVELLO BASE 1
Indica la risposta corretta (alcuni quesiti possono avere più risposte esatte). a.
Il risultato della gestione della produzione (A – B) accoglie i componenti di reddito:
1. della gestione caratteristica e della gestione accessoria 2. della gestione corrente e della gestione non corrente 3. della gestione finanziaria 4. di tutte le aree della gestione aziendale
b. Una minusvalenza realizzata dalla vendita di beni strumentali fa parte:
1. del valore della produzione
c.
Il principio contabile della comparabilità dei valori di bilancio comporta che:
2. dei costi della produzione 3. dei proventi finanziari 4. degli oneri finanziari
1. i criteri di valutazione adottati non possono essere modificati da un esercizio all’altro 2. gli elementi delle singole voci devono essere valutati separatamente 3. la valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza 4. si deve tener conto dei proventi e degli oneri di competenza economica dell’esercizio, indipendentemente dalla loro manifestazione finanziaria
d. Le perdite su crediti sorti durante l’esercizio vengono iscritte:
1. nel Conto economico, in B (Costi della produzione), voce “oneri diversi di gestione” 2. nel Conto economico, in C (Proventi e oneri finanziari), voce “oneri finanziari” 3. nello Stato patrimoniale, in diretta detrazione del valore nominale dei crediti 4. nel Conto economico, in B (Costi della produzione), voce “ammortamenti e svalutazioni”
e. Nel Conto economico i resi, ribassi e abbuoni attivi:
1. vengono portati in diretta detrazione dei ricavi di vendita
f.
Se le rimanenze finali di merci sono maggiori delle esistenze iniziali, la variazione è iscritta:
1. in B) Costi della produzione, con segno negativo
2. vengono portati in diretta detrazione dei costi di acquisto delle merci 3. risultano iscritti separatamente, nella sezione dell’Avere 4. risultano iscritti separatamente, nella sezione del Dare
2. in B) Costi della produzione, con segno positivo 3. in A) Valore della produzione, con segno positivo 4. in A) Valore della produzione, con segno negativo
465 A fianco di ciascun conto indica in quale parte della situazione contabile finale appare e la voce di bilancio a cui il valore affluisce (considerare il bilancio d’esercizio delle micro-imprese). Denominazione conti
Situazione patrimoniale
1. Fabbricati
Situazione economica
Voce del bilancio d’esercizio
2. Ammortamento fabbricati
......................................
3. Prelevamenti extragestione
......................................
4. Costi di impianto
......................................
5. Resi su acquisti
......................................
6. Interessi attivi bancari
......................................
7. Interessi passivi su mutui
......................................
8. Sopravvenienze passive
......................................
9. Patrimonio netto
......................................
10. Debiti per TFR
......................................
11. Risconti attivi
......................................
12. Crediti v/clienti
......................................
13. Svalutazione crediti
......................................
14. Fatture da emettere
......................................
15. Merci
......................................
16. Ribassi e abbuoni passivi
......................................
17. Salari e stipendi
......................................
18. Minusvalenze
......................................
19. Plusvalenze
......................................
20. Fitti attivi
......................................
21. Canoni di leasing
......................................
22. Banche c/c attivi
......................................
23. Ratei passivi
......................................
24. Accantonamento per manutenzioni programmate
......................................
Verifica fine unità
x
u3
2
a. è stato stralciato un credito verso clienti di 2 500 euro, sorto durante l’esercizio, perché ritenuto inesigibile; b. il valore nominale dei crediti commerciali è di 498 600 euro; il Fondo svalutazione crediti ammonta a 72 000 euro e il Fondo rischi su crediti a 12 790 euro. L’importo delle svalutazioni dei crediti di competenza economica dell’esercizio è di 74 130 euro; c. le esistenze iniziali sono costituite da merci per 128 000 euro e da materie di consumo per 12 000 euro; le rimanenze finali sono costituite da merci per 130 000 euro e materie di consumo per 15 500 euro; d. è stato istituito il Fondo per imposte accantonando 5 000 euro per il rischio di contenzioso in materia di imposte indirette; e. in data 1/06 è stato pagato anticipatamente un premio annuo di assicurazione di 1 825 euro.
Stato patrimoniale al 31/12/n Passivo Fondi per rischi e oneri .......................
Crediti (inclusi ratei e risconti)
.......................
.......................
Conto economico dell’esercizio n B) Costi della produzione Costi per servizi Ammortamenti e svalutazioni Svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide Variazioni delle rimanenze di materie di consumo e merci Oneri diversi di gestione
....................... ....................... ....................... .......................
ESERCIZI FINALI GRUPPO 18
m5
Attivo Attivo circolante Rimanenze
La formazione del bilancio d’esercizio
LIVELLO INTERMEDIO/AVANZATO 3 Inserisci nello Stato patrimoniale e nel Conto economico gli importi che si desumono da quanto segue:
unità
4
466
Le scritture di riapertura dei conti 01 La riapertura dei conti Conti patrimoniali Conti che affluiscono nella Situazione patrimoniale.
All’inizio del periodo amministrativo si riaprono i conti patrimoniali in base ai valori iscritti nella prima parte della situazione contabile finale (Situazione patrimoniale): in Dare si iscrivono i conti accesi alle attività, in Avere i conti accesi alle passività e al Patrimonio netto. Analogamente a quanto visto per la chiusura, la riapertura dei conti può essere effettuata in due modi. 1. Si riaprono i conti simultaneamente con un articolo, secondo lo schema che segue. conti accesi alle passività e conto Patrimonio netto
conti accesi alle attività
2. Si riaprono i conti con più articoli, utilizzando in contropartita il conto transitorio Bilancio d’apertura. Si segue questo secondo procedimento quando anche la chiusura dei conti è avvenuta per gradi. Per esempio: 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01
01.06 02.01 02.05 02.07 02.08 04.04 05.01 05.05 05.09 08.01 08.20 09.02 18.01 18.01 01.16 02.11 02.15 02.17 02.18 05.41 12.01 13.10 13.20 13.21 13.24 14.01 14.20 15.02 15.05 15.06 15.30 16.01
SOFTWARE FABBRICATI MACCHINE D’UFFICIO AUTOMEZZI IMBALLAGGI DUREVOLI MERCI CREDITI V/CLIENTI CAMBIALI ATTIVE FATTURE DA EMETTERE BANCHE C/C ATTIVI DENARO IN CASSA RISCONTI ATTIVI BILANCIO D’APERTURA BILANCIO D’APERTURA FONDO AMMORTAMENTO SOFTWARE FONDO AMMORTAMENTO FABBRICATI FONDO AMMORTAMENTO MACCHINE D’UFFICIO FONDO AMMORTAMENTO AUTOMEZZI FONDO AMMORTAMENTO IMBALLAGGI DUREVOLI FONDO RISCHI SU CREDITI DEBITI PER TFR MUTUI PASSIVI BANCHE C/C PASSIVI BANCHE C/RI.BA. SBF BANCHE C/INTERESSI MATURATI DEBITI V/FORNITORI FATTURE DA RICEVERE DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE DEBITI PER IVA DEBITI PER IMPOSTE DEBITI V/ISTITUTI PREVIDENZIALI RATEI PASSIVI
apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto totale attività totale passività apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto apertura del conto
9 000, 390 000, 19 300, 56 000, 15 600, 137 900, 123 600, 24 100, 7 584, 33 968, 1 170, 2 580,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 50 00 00 820 802, 50
405 433, 82 6 000, 81 900, 19 300, 33 600, 13 728, 4 658, 22 951, 60 000, 21 450, 10 145, 220, 106 126, 4 150, 1 580, 12 781, 493, 4 350, 2 000,
00 00 00 00 00 52 80 00 00 00 50 00 00 00 00 00 00 00
467 01/01 01/01
18.01 10.01
BILANCIO D’APERTURA PATRIMONIO NETTO
patrimonio netto iniziale apertura del conto
415 368, 68 415 368, 68
Dopo l’apertura dei conti accesi alle attività, alle passività e al patrimonio netto, il conto Bilancio d’apertura risulta chiuso. 18.01 BILANCIO D’APERTURA Totale attività Totale passività Patrimonio netto iniziale Totali
820 802, 50 405 433, 82 415 368, 68 820 802, 50
820 802, 50
I saldi dei conti Debiti per IVA, Debiti v/Istituti previdenziali e i conti Banche c/c attivi e Banche c/c passivi vengono girati ai conti che nel corso dell’esercizio possono presentare alternanza di saldi debitori o creditori. 15.05
DEBITI PER IVA
giro al conto IVA c/liquidazione
01/01
18.10
IVA C/LIQUIDAZIONE
debiti per IVA da versare
01/01
15.30
DEBITI V/ISTITUTI PREVIDENZIALI
giro al conto Istituti previdenziali
01/01
18.11
ISTITUTI PREVIDENZIALI
debiti v/Istituti previdenziali da versare
01/01
18.20
BANCA X C/C
saldo iniziale a credito
01/01
08.01
BANCHE C/C ATTIVI
giro ai c/c bancari
01/01
13.20
BANCHE C/C PASSIVI
giro ai c/c bancari
01/01
18.21
BANCA Y C/C
saldo iniziale a debito
12 781, 00 12 781, 00 4 350, 00 4 350, 00 33 968, 50 33 968, 50 23 220, 50 23 220, 50
u4
01/01
La scritture di riapertura dei conti
01/01 01/01 01/01
02 Le esistenze iniziali Le esistenze iniziali di merci e di materie di consumo, parti componenti, prodotti ecc. sono componenti di reddito rinviati per competenza dall’esercizio precedente al nuovo esercizio. Costituiscono quindi dei costi, sospesi nell’anno precedente, che diventano costi d’esercizio del nuovo periodo amministrativo. Il giro contabile da rilevare è il seguente: MERCI C/ESISTENZE INIZIALI
merci in magazzino
04.04
MERCI
giro a Merci c/esistenze iniziali
137 900, 00 137 900, 00
La formazione del bilancio d’esercizio
30.21
01/01
Dopo questo articolo il conto patrimoniale Merci risulta spento, mentre il valore delle esistenze iniziali risulta girato a un conto acceso ai costi d’esercizio: 04.04 MERCI 137 900, 00
137 900, 00
30.21 MERCI C/ESISTENZE INIZIALI 137 900, 00
03 I risconti iniziali I risconti attivi e passivi esistenti all’inizio del periodo amministrativo rappresentano costi e ricavi, sospesi nell’esercizio precedente, che diventano componenti di reddito del nuovo esercizio. I conti accesi ai risconti devono perciò essere girati ai conti specifici a cui si riferiscono (per esempio: Interessi passivi, Interessi attivi, Fitti passivi, Fitti attivi). Il risconto attivo relativo al premio di assicurazione, che figura nelle scritture di riapertura presentate all’inizio del paragrafo 01, viene girato con il seguente articolo: 01/01
31.07
ASSICURAZIONI
giro di risconti iniziali
01/01
09.02
RISCONTI ATTIVI
giro ad Assicurazioni
2 580, 00 2 580, 00
m5
01/01
468
{Esempio} Risconti finali e risconti iniziali In data 1/11/n1 l’impresa Francesca Turetta ha pagato in via anticipata fitti per 600 euro relativi a un trimestre; in data 1/12 sono stati contabilizzati interessi attivi verso clienti per 400 euro relativi ai successivi quattro mesi. Presentiamo le scritture in P.D. relative all’esecuzione delle operazioni, alle scritture di assestamento e di chiusura, redatte al 31/12, seguite da quelle di riapertura dei conti all’1/01 dell’anno n2 con lo storno dei risconti iniziali. 01/11
32.01
FITTI PASSIVI
pagati fitti in contanti
01/11
08.20
DENARO IN CASSA
pagati fitti in contanti
01/12
05.01
CREDITI V/CLIENTI
addebitati interessi dilazione
01/12
40.10
INTERESSI ATTIVI V/CLIENTI
addebitati interessi dilazione
31/12
09.02
RISCONTI ATTIVI
sospesi fitti per 1 mese
31/12
32.01
FITTI PASSIVI
sospesi fitti per 1 mese
31/12
40.10
INTERESSI ATTIVI V/CLIENTI
sospesi interessi per 3 mesi
31/12
16.02
RISCONTI PASSIVI
sospesi interessi per 3 mesi
31/12
90.01
CONTO DI RISULTATO ECONOMICO
epilogo Fitti passivi
31/12
32.01
FITTI PASSIVI
epilogo a Conto economico
31/12
40.10
INTERESSI ATTIVI V/CLIENTI
epilogo a Conto economico
31/12
90.01
CONTO DI RISULTATO ECONOMICO
epilogo Interessi attivi v/clienti
31/12
18.02
BILANCIO DI CHIUSURA
chiusura c/Risconti attivi
31/12
09.02
RISCONTI ATTIVI
chiusura del conto
31/12
16.02
RISCONTI PASSIVI
chiusura del conto
31/12
18.02
BILANCIO DI CHIUSURA
chiusura c/Risconti passivi
Ecco come si presentano alla fine dell’esercizio n1 i conti di reddito accesi alle variazioni d’esercizio in precedenza movimentati.
600, 00 600, 00 400, 00 400, 00 200, 00 200, 00 300, 00 300, 00 400, 00 400, 00 100, 00
200, 00 300, 00 300, 00
32.01 FITTI PASSIVI 600, 00 600, 00
100, 00 200, 00
200, 00 400, 00 600, 00
40.10 INT. ATTIVI V/CLIENTI 300, 00 100, 00 400, 00
400, 00 400, 00
Sull’esercizio n1 i fitti hanno inciso per 400 euro e gli interessi attivi v/clienti per 100 euro. È evidente come, con la tecnica dei risconti, si trasferiscono costi per fitti per 200 euro e ricavi per interessi attivi v/clienti per 300 euro da un esercizio all’altro. anno n2 01/01
09.02
RISCONTI ATTIVI
apertura del conto
01/01
18.01
BILANCIO D’APERTURA
apertura c/Risconti attivi
01/01
18.01
BILANCIO D’APERTURA
apertura c/Risconti passivi
01/01
16.02
RISCONTI PASSIVI
apertura del conto
01/01
32.01
FITTI PASSIVI
giro di risconti iniziali
01/01
09.02
RISCONTI ATTIVI
giro a Fitti passivi
01/01
16.02
RISCONTI PASSIVI
giro a Interessi attivi v/clienti
01/01
40.10
INTERESSI ATTIVI V/CLIENTI
giro di risconti iniziali
Ecco come si presentano i conti di reddito accesi alle variazioni d’esercizio, in precedenza movimentati, all’inizio dell’esercizio n2.
32.01 FITTI PASSIVI 200, 00
200, 00 200, 00 300, 00 300, 00 200, 00 200, 00 300, 00 300, 00 40.10 INT. ATTIVI V/CLIENTI 300, 00
469
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Conti con alternanza di saldi • procedura contabile di riapertura dei conti
Redigere le scritture in P.D. relative ai conti con alternanza di saldi e allo storno dei costi e dei ricavi sospesi
MERCI
apertura del conto
18 000, 00
01/01
08.01
01/01
09.02
BANCHE C/C ATTIVI
apertura del conto
16 400, 00
RISCONTI ATTIVI
apertura del conto
1 200, 00
01/01
18.01
BILANCIO D’APERTURA
totale attività
01/01
18.01
BILANCIO D’APERTURA
totale passività
01/01
15.05
DEBITI PER IVA
apertura del conto
3 750, 00
01/01
15.30
DEBITI V/ISTITUTI PREVIDENZIALI
apertura del conto
9 480, 00
01/01
16.02
RISCONTI PASSIVI
apertura del conto
323, 29
... ...
Sulla base di tali registrazioni iniziali, completa le scritture in P.D. di riapertura dei conti. Tieni presente che al 31/12/n–1 erano stati sospesi canoni di leasing e interessi attivi v/clienti. 01/01
.........
............................................................
saldo iniziale a credito
01/01
.........
............................................................
............................................................
01/01
.........
............................................................
merci in magazzino
01/01
.........
............................................................
............................................................
01/01
.........
............................................................
giro di risconti iniziali
01/01
.........
............................................................
............................................................
01/01
.........
............................................................
............................................................
01/01
.........
............................................................
giro di risconti iniziali
01/01
.........
............................................................
............................................................
01/01
.........
............................................................
............................................................
01/01
.........
............................................................
............................................................
01/01
.........
............................................................
............................................................
16 400, 00 16 400, 00 ................., ..... ................., ..... ................., ..... ................., ..... ................., ..... ................., ..... ................., ..... ................., ..... ................., ..... ................., .....
04 I ratei iniziali I ratei attivi e passivi iniziali misurano componenti di reddito di competenza del precedente esercizio che, al momento della loro manifestazione finanziaria nel nuovo esercizio, non dovranno più incidere sulla determinazione del risultato economico. I conti ai ratei iniziali possono essere spenti secondo due diverse procedure. La prima procedura storna i ratei iniziali subito dopo la riapertura dei conti, girandoli direttamente ai conti di reddito accesi alle variazioni d’esercizio; in tal modo le quote di competenza dell’esercizio precedente costituiranno una rettifica dei ricavi e dei costi dell’esercizio che verranno rilevati integralmente nel momento della loro manifestazione finanziaria. Con questa procedura i conti economici accesi alle variazioni d’esercizio, che durante il periodo amministrativo funzionano come conti unilaterali, vengono ad accogliere all’inizio dell’esercizio delle rettifiche nella sezione opposta a quella di normale funzionamento e quindi, di fatto, funzionano come conti bilaterali.
Storno immediato
La formazione del bilancio d’esercizio
04.04
m5
01/01
u4
In data 1/01/n nel libro giornale dell’impresa Barbara Marassi le scritture in P.D. effettuate in sede di riapertura dei conti comprendono, tra gli altri i seguenti conti.
La scritture di riapertura dei conti
Esamina il caso che segue ed esegui quanto richiesto.
470 Storno differito
La seconda procedura storna i ratei iniziali nel momento della manifestazione finanziaria: le quote di ricavi e di costi di competenza del nuovo esercizio si rilevano nei conti accesi alle variazioni d’esercizio ai quali si riferiscono, mentre per le quote di competenza dell’esercizio precedente vengono annullati i ratei. Con questa procedura i conti accesi alle variazioni d’esercizio funzionano come conti unilaterali.
{Esempio} 1 Storno immediato di un rateo iniziale L’impresa commerciale Enrico Serrani ha contratto un mutuo passivo di 80 000 euro, tasso 4,50%, interessi pagabili posticipatamente all’1/04-1/10. Presentiamo le scritture di assestamento, di epilogo, di chiusura redatte al 31/12 dell’anno n1, le scritture di riapertura all’1/01 dell’anno n2 e quelle concernenti il pagamento tramite banca degli interessi semestrali all’1/04 sempre dell’anno n2. Al 31/12 abbiamo calcolato il rateo passivo per gli interessi già maturati dall’1/10 al 31/12.
euro
80 000 × 4,50 × 3 = euro 900, rateo 1 200
All’1/04 dell’anno successivo rileveremo il pagamento degli interessi dell’intero semestre.
euro
80 000 × 4,50 × 6 = euro 1 800, interessi 1 200
Gli interessi gravano per 900 euro sull’esercizio n1 e per 900 euro sull’esercizio n2. Le scritture sul giornale dei due esercizi relative a quanto sopra indicato si presentano come segue in caso di storno immediato dei ratei passivi alla riapertura: anno n1 31/12
41.10
INTERESSI PASSIVI SU MUTUI
interessi maturati 1/10-31/12
31/12
16.01
RATEI PASSIVI
interessi maturati 1/10-31/12
31/12
90.01
CONTO DI RISULTATO ECONOMICO
epilogo interessi passivi
31/12
41.10
INTERESSI PASSIVI SU MUTUI
epilogo al Conto economico
31/12
16.01
RATEI PASSIVI
chiusura del conto
31/12
18.02
BILANCIO DI CHIUSURA
chiusura c/Ratei passivi
01/01
18.01
BILANCIO D’APERTURA
apertura c/Ratei passivi
01/01
16.01
RATEI PASSIVI
apertura del conto
01/01
16.01
RATEI PASSIVI
giro al c/Interessi passivi su mutui
01/01
41.10
INTERESSI PASSIVI SU MUTUI
giro di ratei passivi iniziali
01/04
41.10
INTERESSI PASSIVI SU MUTUI
pagati interessi mutuo 1/10-1/04
01/04
18.20
BANCA X C/C
pagati interessi mutuo 1/10-1/04
900, 00 900, 00 900, 00 900, 00 900, 00 900, 00
anno n2
Il conto Interessi passivi su mutui dell’esercizio n2 si presenta come indicato a fianco.
01/01 Giro di ratei passivi iniziali 01/04 Pagati int. mutuo 1/10-1/04
900, 00 900, 00 900, 00 900, 00 1 800, 00 1 800, 00
900, 00 1 800, 00
Possiamo osservare come i ratei, che costituiscono in sede di operazioni di assestamento delle scritture di integrazione, sono invece nel nuovo esercizio delle poste di rettifica rispetto ai componenti di reddito rilevati.
471
{Esempio} 2 Storno differito di un rateo iniziale Consideriamo lo stesso caso dell’esempio precedente, riguardante l’impresa commerciale Serrani che ha in corso un mutuo passivo di 80 000 euro al tasso 4,50% con interessi pagabili posticipatamente all’1/04 e all’1/10 di ogni anno. Non ripetiamo il calcolo del rateo e le scritture relative all’anno n1. Presentiamo invece le scritture di apertura e lo storno differito del rateo iniziale effettuato all’atto del pagamento degli interessi nell’anno n2. BILANCIO D’APERTURA RATEI PASSIVI RATEI PASSIVI INTERESSI PASSIVI SU MUTUI BANCA X C/C
apertura c/Ratei passivi apertura del conto giro per interessi 1/10-31/12 pagati interessi mutuo 1/01-1/04 pagati interessi mutuo 1/01-1/04
Il conto Interessi passivi su mutui dell’esercizio n2 si presenterà come indicato a fianco.
900, 00 900, 00 900, 00 900, 00 1 800, 00
41.10 INTERESSI PASSIVI SU MUTUI 01/04 Pagati interessi mutuo 1/01-1/04
900, 00
05 L’utilizzo dei fondi rischi e oneri I conti accesi ai fondi di rettifica dei crediti e ai fondi rischi e oneri, istituiti negli esercizi precedenti per far fronte a perdite e costi a manifestazione finanziaria futura, vengono stornati al verificarsi delle perdite o dei costi. In base ai principi contabili nazionali, i fondi di cui stiamo parlando devono essere utilizzati soltanto per coprire componenti negativi del reddito di competenza degli esercizi passati. Nei casi di incapienza dei fondi rispetto ai costi e alle perdite subite, le differenze gravano sull’esercizio come componenti negativi di reddito.
La scritture di riapertura dei conti
18.01 16.01 16.01 41.10 18.20
u4
01/01 01/01 01/04 01/04 01/04
Istituiti: costituiti, sorti. Incapienza: insufficienza.
L’impresa commerciale Luca Ridolfi presenta nella Situazione patrimoniale all’1/01, tra gli altri, i conti sotto indicati. Crediti v/clienti Dare 125 800,00 Crediti insoluti Dare 9 400,00 Fondo svalutazione crediti Avere 2 700,00 Fondo rischi su crediti Avere 6 625,00 Fondo responsabilità civile Avere 23 800,00 In data 12/04 si riscuotono tramite banca crediti insoluti (in precedenza svalutati di 2 700 euro) per 3 500 euro; la parte residua risulta inesigibile. Successivamente, in data 22/05 un credito v/clienti del valore nominale di 37 400 euro, sorto in relazione a una vendita effettuata nell’esercizio precedente, risulta totalmente inesigibile e viene stralciato. In data 4/06, in seguito alla sentenza sfavorevole, viene liquidato e pagato con assegno bancario di 23 800 euro il risarcimento per danni provocati a terzi a causa di un incidente. Presentiamo le scritture in P.D. riguardanti l’apertura dei conti citati e quanto sopra indicato. La perdita sui crediti insoluti ha superato l’importo previsto con la svalutazione indiretta; la differenza viene coperta con il fondo rischi su crediti. La successiva perdita di 37 400 euro è coperta dal fondo rischi su crediti solo parzialmente, in quanto l’importo del fondo risulta insufficiente.
m5
Utilizzo di fondi
La formazione del bilancio d’esercizio
{Esempio}
472 Le perdite su crediti non coperte dal relativo fondo danno luogo a componenti del reddito che vengono contabilizzati nel conto Sopravvenienze passive. 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 01/01 12/04 12/04 12/04 12/04 22/05 22/05 22/05 04/06 04/06
05.01 05.10 18.01 18.01 05.40 05.41 11.04 18.20 05.40 05.41 05.10 05.41 39.30 05.01 11.04 18.20
CREDITI V/CLIENTI CREDITI INSOLUTI BILANCIO D’APERTURA BILANCIO D’APERTURA FONDO SVALUTAZIONE CREDITI FONDO RISCHI SU CREDITI FONDO RESPONSABILITÀ CIVILE BANCA X C/C FONDO SVALUTAZIONE CREDITI FONDO RISCHI SU CREDITI CREDITI INSOLUTI FONDO RISCHI SU CREDITI SOPRAVVENIENZE PASSIVE CREDITI V/CLIENTI FONDO RESPONSABILITÀ CIVILE BANCA X C/C
apertura del conto apertura del conto apertura di attività apertura di passività apertura del conto apertura del conto apertura del conto riscossione parziale crediti storno svalutazione precedente perdita su crediti insoluti estinti crediti perdite su crediti v/clienti perdite su crediti esercizi precedenti stralcio crediti inesigibili utilizzo a copertura danni a/b per risarcimento danni
125 800, 00 9 400, 00 135 200, 00 33 125, 00 2 700, 00 6 625, 00 23 800, 00 3 500, 00 2 700, 00 3 200, 00 9 400, 00 3 425, 00 33 975, 00 37 400, 00 23 800, 00 23 800, 00
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Procedure di storno di ratei iniziali • utilizzo di fondi rischi e oneri
Redigere le scritture in P.D. relative allo storno dei ratei e all’utilizzo dei fondi rischi e oneri
Esamina il caso che segue ed esegui quanto richiesto. In data 1/01/n nella Situazione patrimoniale dell’impresa Giorgia Martino sono presenti, tra gli altri, i conti di seguito indicati. Crediti insoluti Ratei passivi Fondo svalutazione crediti Fondo per imposte
14 500,00 312,50 4 500,00 7 500,00
Completa gli articoli in P.D. effettuati dall’impresa dopo la riapertura generale dei conti. Tieni presente che: • il rateo si riferisce agli interessi calcolati al tasso 5% da pagare su un mutuo di 75 000 euro in data 1/11-1/05 di ciascun esercizio; • in data 20/01 il credito insoluto, in precedenza svalutato per 4 500 euro, viene riscosso per 8 000 euro e la parte residua viene stralciata; • in data 22/01 la commissione tributaria, in seguito al ricorso in materia di IVA, emette parere sfavorevole all’impresa, che il 25/03 versa la somma di 7 500 euro. 01/01 01/01 20/01 20/01 20/01 20/01 25/03 25/03 01/05 01/05
16.01
RATEI PASSIVI
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............................................................
..........
............................................................
..........
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05.10
CREDITI INSOLUTI
..........
............................................................
18.20 41.10 18.20
BANCA X C/C INTERESSI PASSIVI SU MUTUI BANCA X C/C
storno iniziale storno iniziale utilizzo del fondo riscossione parziale perdita su crediti estinti crediti utilizzo del fondo versamento IVA dovuta interessi semestrali pagati interessi
................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, .....
473
Fatture da ricevere L’impresa Remo Carli al 31/12 ha in magazzino merci per 22 300 euro, ricevute in data 20/12 dalla Borsi srl, per le quali non è ancora pervenuta la fattura. In data 10/01 riceve e registra la fattura n. 243 della Borsi srl. Presentiamo le scritture in P.D. redatte al 31/12 dell’anno n1, all’1/01 e al 10/01 dell’anno n2 relative alle operazioni sopra indicate. 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12 31/12
30.01 14.20 90.01 30.01 14.20 18.02
MERCI C/ACQUISTI FATTURE DA RICEVERE CONTO DI RISULTATO ECONOMICO MERCI C/ACQUISTI FATTURE DA RICEVERE BILANCIO DI CHIUSURA
merci da fatturare da Borsi srl merci da fatturare da Borsi srl epilogo c/Merci c/acquisti epilogo a Conto economico chiusura del conto chiusura c/Fatture da ricevere
01/01 01/01
18.01 14.20 14.20 06.01 14.01
BILANCIO D’APERTURA FATTURE DA RICEVERE FATTURE DA RICEVERE IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI
apertura c/Fatture da ricevere apertura del conto fattura n. 243 da Borsi srl fattura n. 243 da Borsi srl fattura n. 243 da Borsi srl
10/01 10/01 10/01
Quando nel nuovo esercizio si inviano le fatture di vendita, le stesse devono essere rilevate addebitando il conto Crediti v/clienti; non devono essere registrati i ricavi di vendita (di competenza dell’esercizio precedente, sul cui risultato economico hanno già contribuito) ma deve essere stornato il conto Fatture da emettere che in precedenza aveva accolto detti ricavi con aggiunta l’IVA a debito. Infatti l’imposta a debito risultante dalle fatture emesse concorre alla liquidazione IVA del periodo in cui è avvenuta la consegna o spedizione della merce.
22 300, 00 22 300, 00 22 300, 00 22 300, 00 22 300, 00 22 300, 00 22 300, 00 22 300, 00 22 300, 00 4 906, 00 27 206, 00
Fatture da emettere
{Esempio} 2 Fatture da emettere In data 28/12 l’impresa Luca Alidori ha spedito all’impresa Renato Viani merci per 25 700 euro + IVA con documento di trasporto n. 209. In data 12/01 l’impresa Alidori emette la fattura n. 13 per 31 354 euro (IVA inclusa). Presentiamo le scritture redatte al 31/12, all’1/01 e al 12/01 relative a quanto sopra indicato. 31/12 31/12 31/12
05.09 20.01 15.01
FATTURE DA EMETTERE MERCI C/VENDITE IVA NS/DEBITO
merci inviate all’impresa Viani merci inviate all’impresa Viani merci inviate all’impresa Viani
u4
{Esempio} 1
La scritture di riapertura dei conti
Fatture da ricevere
31 354, 00 25 700, 00 5 654, 00
La formazione del bilancio d’esercizio
In sede di scritture di completamento abbiamo visto che l’impresa deve rilevare il costo delle merci acquistate (e già consegnate dai fornitori, per le quali tuttavia non è stata ancora ricevuta la fattura differita) e il ricavo delle merci vendute (già consegnate ai clienti, ma non ancora fatturate) rispettivamente nei conti Fatture da ricevere e Fatture da emettere. Quando nel nuovo esercizio pervengono e si registrano le fatture di acquisto, le stesse devono essere rilevate accreditando il conto Debiti v/fornitori e addebitando il conto IVA ns/credito in quanto da questo momento l’impresa può esercitare il diritto alla detrazione dell’imposta; non devono essere registrati i costi di acquisto (di competenza dell’esercizio trascorso, sul cui risultato economico hanno già gravato), ma deve essere stornato il conto Fatture da ricevere che in precedenza aveva previsto detti costi.
m5
06
Lo storno dei conti Fatture da ricevere e Fatture da emettere
474 31/12 31/12 31/12 31/12
20.01 90.01 18.02 05.09
MERCI C/VENDITE CONTO DI RISULTATO ECONOMICO BILANCIO DI CHIUSURA FATTURE DA EMETTERE
epilogo a Conto economico epilogo c/Merci c/vendite chiusura c/Fatture da emettere chiusura del conto
25 700, 00
01/01 01/01 12/01 12/01
05.09 18.01 05.01 05.09
FATTURE DA EMETTERE BILANCIO D’APERTURA CREDITI V/CLIENTI FATTURE DA EMETTERE
apertura del conto apertura c/Fatture da emettere fattura n. 13 su impresa Viani fattura n. 13 su impresa Viani
31 354, 00
25 700, 00 31 354, 00 31 354, 00 31 354, 00 31 354, 00 31 354, 00
{Esempio} 3 Fatture da ricevere e utilizzo dei fondi oneri In data 19/01/n, nella situazione contabile dell’impresa Stefano Azzali sono presenti, tra gli altri, i seguenti conti: Fatture da ricevere 2 000,00 Fondo manutenzioni programmate 1 600,00 Il 20/01/n l’impresa Stefano Azzali riceve la fattura n. 37 della Eni spa relativa a costi per energia di 2 000 euro + IVA ai quali si riferisce il conto Fatture da ricevere. Il 21/01/n riceve la fattura n. 46 della Sti.Pa srl relativa a interventi di manutenzione di alcuni impianti di 1 800 euro + IVA, di cui 200 euro relativi al corrente esercizio. Presentiamo le scritture in P.D. relative alle operazioni indicate. Sulla fattura relativa ai costi per energia di competenza dell’esercizio n–1 deve essere rilevata l’IVA a credito. 20/01 20/01 20/01 21/01 21/01 21/01 21/01
14.20 06.01 14.01 11.11 31.11 06.01 14.01
FATTURE DA RICEVERE IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI FONDO MANUTENZIONI PROGRAMMATE MANUTENZIONI E RIPARAZIONI IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI
fattura n. 37 da Eni spa fattura n. 37 da Eni spa fattura n. 37 da Eni spa fattura n. 46 da Sti.Pa srl fattura n. 46 da Sti.Pa srl fattura n. 46 da Sti.Pa srl fattura n. 46 da Sti.Pa srl
2 000, 00 440, 00 2 440, 00 1 600, 00 200, 00 396, 00 2 196, 00
I costi di manutenzione e riparazione relativi al corrente esercizio danno luogo a un componente negativo di reddito da contabilizzare in Dare del conto Manutenzioni e riparazioni.
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Fatture da ricevere e fatture da emettere • esigibilità e detraibilità dell’IVA
Interpretare documenti contabili • redigere le scritture in P.D. relative allo storno dei conti Fatture da ricevere e Fatture da emettere
Esamina il caso che segue ed esegui quanto richiesto. Il 20/01/n l’impresa Lucia Tancredi presenta, tra gli altri, i seguenti conti. 14.20 FATTURE DA RICEVERE 8 000, 00
05.09 FATTURE DA EMETTERE 22 692, 00
Completa le scritture in P.D. relative al ricevimento e all’emissione delle fatture e rispondi alle domande. 08/01 08/01 08/01 15/01 15/01
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............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................
1. Quando sorge il diritto alla detrazione dell’IVA?
fattura n. 147 da Carli spa fattura n. 147 da Carli spa fattura n. 147 da Carli spa fattura n. 198 su impresa Rossi fattura n. 198 su impresa Rossi
................, ..... ................, ..... ................, ..... ................, .....
2. Entro quali termini può essere detratta l’IVA?
................, .....
lettura espressiva della sintesi
Dopo aver riaperto i conti patrimoniali si deve procedere: • alla riapertura dei conti con alternanza di saldi; • allo storno delle esistenze iniziali di magazzino; • allo storno dei risconti iniziali.
5
Per chiudere i conti accesi ai ratei iniziali sono possibili due procedure: 1. lo storno immediato; 2. lo storno diferito al momento del veriicarsi della manifestazione inanziaria.
4
• I saldi dei conti Debiti/Crediti per IVA; Debiti/Crediti v/Istituti previdenziali, Banche c/c attivi o Banche c/c passivi devono essere girati ai relativi conti con alternanza di saldi. • Le esistenze iniziali di magazzino e i risconti iniziali devono essere girati, rispettivamente, ai costi o ai ricavi sospesi nell’anno precedente.
Sintesi
I conti accesi alle attività vengono riaperti in Dare; i conti accesi alle passività vengono riaperti in Avere. Il saldo del conto Bilancio di apertura coincide con il saldo del conto Patrimonio netto che viene riaperto in Avere.
3
I conti Fatture da ricevere e Fatture da emettere si chiudono, rispettivamente, al ricevimento e all’emissione delle fatture. Per le fatture da ricevere si deve registrare l’IVA a credito; lo storno avviene utilizzando in contropartita il conto Debiti v/fornitori. Per le fatture da emettere non si deve calcolare l’IVA a debito; lo storno avviene utilizzando in contropartita il conto Crediti v/clienti.
Bilancio di apertura è un conto transitorio, ossia un conto che si apre e si chiude simultaneamente e per lo stesso importo conti con alternanza di saldi sono i conti che possono presentare saldi a credito oppure saldi a debito costi e ricavi sospesi sono costi sospesi le rimanenze di magazzino e i risconti attivi; sono ricavi sospesi i risconti passivi
fondi rischi sono valori inanziari che coprono perdite probabili la cui manifestazione inanziaria potrebbe avvenire negli esercizi successivi fondi oneri sono valori inanziari che coprono costi per operazioni la cui manifestazione inanziaria (incerta nella data e nell’importo) avverrà negli esercizi successivi
La formazione del bilancio d’esercizio
I fondi rischi e i fondi oneri devono essere utilizzati quando si veriica la spesa per i quali sono stati efettuati i relativi accantonamenti.
m5
6 7
2
475
u4
1
All’inizio di ciascun esercizio si deve procedere alla riapertura dei conti patrimoniali. La procedura può essere efettuata: • simultaneamente, con un unico articolo in P.D.; • con più articoli in P.D., utilizzando in contropartita il conto Bilancio di apertura.
Sintesi
476
Verifica
fine
unità
• test in autoveriica su unità 4 • interrogazione simulata con speakeraggio
TEST INTERATTIVI
CONOSCENZE
ABILITÀ
• Procedura di riapertura dei conti • Utilizzo dei fondi rischi e oneri • Storno delle fatture da ricevere e da emettere
• Redigere le scritture di riapertura dei conti, le scritture relative all’utilizzo dei fondi rischi e oneri e allo storno delle fatture da ricevere e da emettere
LIVELLO BASE
c.
Il conto Ratei attivi all’inizio dell’esercizio va girato:
1
1. a un conto finanziario 2. a un conto economico acceso a un componente negativo del reddito di esercizio 3. a un conto economico di patrimonio netto 4. a un conto economico acceso a un componente positivo del reddito di esercizio
Indica la risposta corretta (alcuni quesiti possono avere più risposte esatte). a.
Il conto Merci all’inizio dell’esercizio va girato al conto:
1. 2. 3. 4.
Merci c/rimanenze finali Merci c/acquisti Merci c/esistenze iniziali Merci c/vendite
b. Il conto Risconti passivi all’inizio dell’esercizio va
girato:
1. a un conto economico acceso a un componente negativo del reddito di esercizio 2. a un conto finanziario 3. a un conto economico acceso a un componente positivo del reddito di esercizio 4. a un conto economico di patrimonio netto
d. Il conto Fatture da ricevere rappresenta: 1. il debito verso il fornitore per il costo connesso all’acquisto della merce 2. il debito verso il fornitore di merci per l’importo totale della fattura da ricevere 3. il debito verso il fornitore per l’importo dell’IVA 4. il debito verso il fornitore per la merce da acquistare
LIVELLO INTERMEDIO/AVANZATO 2
Completa gli articoli in P.D. inserendo ciò che manca al posto dei puntini. In data 1/09/n1 l’impresa Renato Bitti ha ottenuto una sovvenzione bancaria a sei mesi di 60 000 euro, con interessi da pagare posticipatamente l’1/03 dell’anno successivo al tasso 7%. In data 1/03/n2 il prestito viene rimborsato tramite c/c bancario. Completa le scritture in P.D. dell’impresa Bitti per l’anno n1 e per l’anno n2. (Nel calcolo degli interessi viene applicato il procedimento dell’anno commerciale.) 01/09/n1
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01/09/n1 13.11
BANCHE C/SOVVENZIONI
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31/12/n1
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..............., .....
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31/12/n1
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31/12/n1
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31/12/n1 18.02
BILANCIO DI CHIUSURA
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01/01/n2 18.01
BILANCIO D’APERTURA
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01/01/n2
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01/01/n2
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01/01/n2
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01/03/n2
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2 100, 00
01/03/n2
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rimborso sovvenzione
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BANCA X C/C
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01/03/n2 18.20
1 400, 00
ESERCIZI FINALI GRUPPO 19
Analizza il territorio
477
piccole-medie imprese ' Nel 2016, per il quarto anno consecutivo, i bilanci delle piccole-medie imprese (PMI) hanno mostrato ROE chiari segnali di miglioramento, che confermano il rafforzamento già emerso nell’anno precedente. Utile d’esercizio I ricavi sono aumentati del 2,3%, tuttavia in leggero rallentamento rispetto al 2015, con le PMI indu× 100 Capitale proprio striali a trainare la crescita. Il ROE, che misura la redditività del capitale investito dai proprietari, è tornato in doppia cifra, passando dal 9,2% al 10,2% e si conferma a livelli più alti di quelli fatti registrare dalle grandi imprese. I miglioramenti in termini di redditività sono diffusi a tutti i settori, con un livello del ROE particolarmente elevato nelle imprese industriali. Al miglioramento della redditività media è corrisposta una diminuzione del numero di PMI che hanno chiuso l’esercizio in perdita, il 22,4% del totale delle imprese esaminate. In generale, le medie imprese hanno evidenziato performance leggermente migliori delle piccole in termini di crescita dei ricavi e sono riuscite a contenere l’incremento del costo del lavoro, con risultati migliori in termini di redditività lorda e netta di imposte.
Andamento delle principali voci di conto economico per le PMI 10,2%
Tassi di variazione e livelli (ROE)
9,2%
2015 2016
2,3%
Ricavi (% a/a)
ROE Fonte: Rapporto Cerved PMI 2017
Esegui quanto richiesto. 1. Ricerca su Internet i parametri in base ai quali l’Unione Europea considera un’impresa di piccole-medie dimensioni. ...................................................................................................................................................................................................................................................
2. Quali imprese hanno registrato i migliori risultati economici? Quali fattori hanno contribuito al raggiungimento della migliore performance economica? ............................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................................
La formazione del bilancio d’esercizio
2,8%
Spazio competenze
andamento della redditivita
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4. Dove viene iscritto nel bilancio l’utile (o la perdita) dell’esercizio? .................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................................
m5
3. In quale parte del bilancio sono riportati i ricavi di vendita? ...............................................................................................................................
478
Verifica
delle
competenze
test in autoveriica
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITÀ
• Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali • Utilizzare i sistemi informativi aziendali per realizzare attività comunicative
• Inventario d’esercizio • Scritture di assestamento, di epilogo e di chiusura dei conti • Situazione contabile finale • Bilancio d’esercizio • Principi contabili nazionali • Procedura di riapertura dei conti
• Determinare la competenza economica dei costi e dei ricavi • Rilevare in P.D. le operazioni di assestamento • Redigere la situazione contabile finale e il bilancio d’esercizio • Redigere le scritture di riapertura dei conti
Situazione operativa Leggi il seguente caso aziendale ed esegui quanto richiesto. Il responsabile dell’ufficio contabilità dell’impresa Carla Allevi, che esercita attività commerciale all’ingrosso nel settore dei detersivi, ha redatto al 31/12/n, prima delle scritture di assestamento, la situazione contabile che segue. Codici 01.06 02.01 02.04 02.05 02.07 01.16 02.11 02.14 02.15 02.17 05.01 05.40 05.41 06.01 06.04 06.07 08.20 10.01 10.04 12.01 13.10 13.21 14.01 15.01 15.02 18.11 18.20 20.01 20.02 20.10 20.11 21.01 30.01 30.10 30.11 30.21 31.01 31.02 31.03 31.06 31.11 31.13 31.14 32.02 33.01 33.02 39.01 39.20 40.10 41.01 41.10
Denominazione dei conti Software Fabbricati Attrezzature Macchine d’ufficio Automezzi Fondo ammortamento software Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento attrezzature Fondo ammortamento macchine d’ufficio Fondo ammortamento automezzi Crediti v/clienti Fondo svalutazione crediti Fondo rischi su crediti IVA ns/credito IVA c/acconto Imposte c/acconto Denaro in cassa Patrimonio netto Prelevamenti extragestione Debiti per TFR Mutui passivi Banche c/Ri.Ba. s.b.f. Debiti v/fornitori IVA ns/debito Debiti per ritenute da versare Istituti previdenziali Banca X c/c Merci c/vendite Merci c/vendite online Resi su vendite Ribassi e abbuoni passivi Fitti attivi Merci c/acquisti Resi su acquisti Ribassi e abbuoni attivi Merci c/esistenze iniziali Costi di trasporto Costi per energia Pubblicità Costi telefonici Manutenzioni e riparazioni Costi di incasso Commissioni bancarie Canoni di leasing Salari e stipendi Oneri sociali Oneri fiscali diversi Minusvalenze Interessi attivi v/clienti Interessi passivi v/fornitori Interessi passivi su mutui Totali
Dare 160 000, 350 000, 48 000, 25 000, 80 000,
Avere 00 00 00 00 00
215 000, 00 11 250, 5 720, 4 920, 7 685,
00 00 00 00
25 000, 00
21 400, 00 620, 00 1 628 000, 00 198 000, 46 180, 19 400, 25 600, 12 880, 4 200, 480, 150, 19 600, 198 250, 59 475, 1 100, 20 000,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
3 928, 00 3 550, 00 3 195 388, 00
96 000, 112 000, 17 280, 11 250, 32 000,
00 00 00 00 00
1 420, 00 3 225, 00
300 000, 00 70 200, 60 000, 18 300, 196 400, 21 450, 8 490, 5 670, 26 320, 1 986 900, 194 720,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
14 700, 00 18 200, 00 820, 00
43, 00 3 195 388, 00
479
• • • • • • • • • • • • •
si ammortizzano i beni strumentali applicando i seguenti coefficienti: software 25%, fabbricati 4% (valore dell’edificio 280 000 euro), attrezzature 12%, macchine d’ufficio 15%, automezzi 20%; si devono emettere fatture di 6 000 euro + IVA per merci già consegnate ai clienti; un credito v/clienti di 20 000 euro ritenuto significativo viene svalutato del 45%; per ragioni prudenziali il portafoglio dei crediti residui subisce una svalutazione globale dello 0,50%; si determina il TFR di competenza dell’esercizio tenendo presente che l’indice ISTAT è aumentato di 0,80 punti percentuali; il canone di leasing di 8 400 euro semestrali è pagato anticipatamente l’1/09 e l’1/03 di ciascun anno; il fitto attivo di 5 880 euro semestrali è riscosso anticipatamente l’1/04 e l’1/10 di ciascun anno; sul mutuo passivo maturano interessi al tasso 6% da pagare posticipatamente l’1/06 e l’1/12 di ciascun anno; sul c/c bancario e sul conto anticipo su Ri.Ba. s.b.f. sono maturati interessi passivi di 4 240 euro; si istituisce un Fondo manutenzioni programmate accantonando la prima quota di 600 euro; le rimanenze finali di merci vengono valutate 200 000 euro; si liquida l’IVA del mese di dicembre; le imposte di competenza ammontano a 5 740 euro; si girano i conti con alternanza di saldi ai relativi conti di credito o di debito.
2.
Rifletti sulle registrazioni effettuate e rispondi alle domande.
3.
Completa la Situazione economica e la Situazione patrimoniale redatte dopo le scritture di assestamento.
Perché si devono redigere le scritture di assestamento? Quando un componente del reddito è di competenza economica dell’esercizio? Come si valutano i crediti? E come si determina il loro valore? Che cosa rappresenta l’ammortamento?
Situazione economica dell’esercizio n ........................................................... ...........................................................
Merci c/acquisti ........................................................... ........................................................... ........................................................... ...........................................................
........................., ..... Merci c/vendite ........................., ..... Merci c/vendite online
........................., .....
........................., ........................., ........................., ........................., .........................,
........................., ........................., ........................., ........................., .........................,
..... ..... ..... ..... .....
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TFR
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........................., .....
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........................., .....
Totale componenti negativi Utile d’esercizio Totale a pareggio
........................., .....
........................................................... ...........................................................
Fitti attivi ...........................................................
Interessi attivi v/clienti
45 605, 26 2 418 443, 00 Totale componenti positivi
........................., ..... ..... ..... ..... ..... .....
La formazione del bilancio d’esercizio
a. b. c. d.
Spazio competenze
Redigi le scritture di assestamento sulla base dei dati riportati nella situazione contabile e tenendo presente le operazioni di seguito indicate:
2 418 443, 00
m5
1.
480
Verifica
competenze
delle
Situazione patrimoniale al 31/12/n ...........................................................
........................., ..... ...........................................................
........................., .....
...........................................................
........................., ..... ...........................................................
........................., .....
...........................................................
........................., ..... ...........................................................
........................., .....
...........................................................
........................., ..... ...........................................................
........................., .....
...........................................................
........................., ..... ...........................................................
........................., .....
...........................................................
........................., ..... ...........................................................
........................., .....
...........................................................
........................., ..... ...........................................................
........................., .....
...........................................................
........................., ..... ...........................................................
........................., .....
...........................................................
........................., ..... ...........................................................
........................., .....
...........................................................
........................., ..... ...........................................................
........................., .....
Prelevamenti extragestione
25 000, 00 ...........................................................
........................., .....
...........................................................
........................., .....
...........................................................
........................., .....
...........................................................
........................., .....
...........................................................
........................., .....
...........................................................
........................., .....
...........................................................
........................., .....
...........................................................
........................., .....
...........................................................
........................., .....
...........................................................
........................., .....
...........................................................
........................., .....
Totale passività
1 075 199, 74
Utile d’esercizio Totale attività
4.
1 120 805, 00
Rispondi alle domande. a. b. c. d. e.
5.
45 605, 26
1 120 805, 00 Totale a pareggio
Quali sono le principali differenze tra Situazione patrimoniale e Stato patrimoniale? Quali sono le principali differenze tra Situazione economica e Conto economico? Che cosa sono i principi contabili nazionali? Come devono essere iscritti gli importi nello Stato patrimoniale e nel Conto economico? Quale problema si può verificare? Che cosa accoglie la voce Crediti iscritta nell’Attivo circolante?
Completa il bilancio d’esercizio. Stato patrimoniale al 31/12/n ATTIVO Immobilizzazioni
PASSIVO Patrimonio netto
Immobilizzazioni immateriali
......................... Capitale proprio
.........................
Immobilizzazioni materiali
......................... Utile dell’esercizio
.........................
Totale immobilizzazioni Attivo circolante
317 760 Rettifica per arrotondamenti Totale patrimonio netto
–1 .........................
Rimanenze
......................... Fondi per rischi e oneri
.........................
Crediti (inclusi ratei e risconti)
......................... Trattamento di fine rapporto
.........................
Disponibilità liquide
......................... Debiti (inclusi ratei e risconti) di cui 50 000
.........................
Totale attivo circolante
418 093 euro esigibili oltre l’esercizio
Totale attivo
735 853 Totale passivo
.........................
481
Conto economico dell’esercizio n A) Valore della produzione ...........................................................
.........................
Altri ricavi e proventi
.........................
Totale A
.........................
B) Costi della produzione ...........................................................
.........................
Costi per servizi
108 890
...........................................................
.........................
Costi per il personale a) salari e stipendi b) oneri sociali c) trattamento di fine rapporto Ammortamenti e svalutazioni • ........................................................... • svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide Variazioni delle rimanenze di materie di consumo e merci Altri accantonamenti
......................... ......................... ......................... ......................... ......................... .........................
...........................................................
.........................
Totale B Differenza tra Valore e Costi della produzione (A – B)
2 114 040 .........................
C) Proventi e oneri finanziari Proventi finanziari Interessi e altri oneri finanziari
......................... .........................
Totale C Risultato prima delle imposte
......................... .........................
– 5 740 45 605
...........................................................
Utile dell’esercizio
Dopo aver compilato le scritture di riapertura delle attività e delle passività, presenta il conto Bilancio d’apertura e prosegui la procedura completando le scritture in P.D. 18.01 BILANCIO D’APERTURA Totale attività Totale passività Patrimonio netto iniziale Totali
...............................
...............................
...............................
...............................
...............................
Scritture in P.D. 01/01
18.01
BILANCIO D’APERTURA
patrimonio netto iniziale
01/01
............
.....................................................................
patrimonio netto iniziale
01/01
............
.....................................................................
merci in magazzino
01/01
............
.....................................................................
giro a Merci c/esistenze iniziali
01/01
............
.....................................................................
giro a Fitti attivi
01/01
............
.....................................................................
giro di risconti iniziali
01/01
............
.....................................................................
giro di risconti iniziali
01/01
............
.....................................................................
giro a Canoni di leasing
01/01
............
.....................................................................
giro a IVA c/liquidazione
01/01
............
.....................................................................
IVA da versare
01/01
............
.....................................................................
giro ai c/c bancari
01/01
............
.....................................................................
saldo iniziale a debito
01/01
16.01
RATEI PASSIVI
storno immediato
01/01
............
.....................................................................
giro di ratei passivi iniziali
..........................
..........................
200 000,00
200 000,00
2 940,00 2 940,00 ..........................
..........................
5 800,00
La formazione del bilancio d’esercizio
01/01 01/01 01/01
5 800,00 ..........................
..........................
..........................
..........................
m5
6.
Spazio competenze
.........................
482
Laboratorio informatico Dalla situazione contabile al bilancio Situazione operativa L’impresa commerciale Daniele Ceva presenta al 31/12/n la seguente situazione contabile per eccedenze, redatta a sezioni divise, dopo le scritture di assestamento.
Situazione patrimoniale al 31/12/n Software Fabbricati Macchine d’ufficio Automezzi Imballaggi durevoli Merci Crediti v/clienti Cambiali attive Fatture da emettere Banche c/c attivi Denaro in cassa Risconti attivi Prelevamenti extragestione Titolare c/ritenute subite
Totale attività
10 800, 624 000, 23 160, 67 200, 18 720, 165 480, 148 320, 28 920, 9 223, 40 775, 1 428, 3 096, 40 974, 806,
00 00 00 00 00 00 00 00 20 50 00 00 00 00
Fondo ammortamento software Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento macchine d’ufficio Fondo ammortamento automezzi Fondo ammortamento imballaggi durevoli Fondo rischi su crediti Patrimonio netto Debiti per TFR Mutui passivi Banche c/c passivi Banche c/interessi maturati Debiti v/fornitori Fatture da ricevere Debiti per ritenute da versare Debiti per IVA Debiti per imposte Debiti v/Istituti previdenziali Ratei passivi
7 200, 98 280, 23 160, 40 320, 16 473, 5 593, 636 000, 27 513, 72 000, 38 384, 1 668, 125 351, 4 980, 2 065, 15 483, 281, 5 220, 1 200, 1 121 174, 61 728, 1 182 902,
00 00 00 00 60 90 00 02 00 98 00 20 00 14 20 00 00 00 04 66 70
Merci c/vendite Resi su acquisti Merci c/rimanenze finali Interessi attivi v/clienti Interessi attivi bancari
1 722 056, 18 360, 165 480, 652, 3 100,
41 00 00 51 00
Totale ricavi
1 909 648, 92
Risultato economico positivo 1 182 902, 70 Totale passività e netto
Situazione economica dell’esercizio Resi su vendite Merci c/acquisti Merci c/esistenze iniziali Costi di trasporto Costi per energia Consulenze Costi telefonici Assicurazioni Costi di vigilanza Manutenzioni e riparazioni Costi di incasso Salari e stipendi Oneri sociali TFR Ammortamento software Ammortamento fabbricati Ammortamento macchine d’ufficio Ammortamento automezzi Ammortamento imballaggi durevoli Svalutazione crediti Minusvalenze Sopravvenienze passive Interessi passivi v/fornitori Interessi passivi bancari Sconti passivi bancari Interessi passivi su mutui Imposte dell’esercizio Totale costi Risultato economico positivo Totale a pareggio
23 752, 1 401 558, 106 800, 62 485, 11 580, 12 600, 9 810, 1 284, 10 682, 3 096, 1 110, 90 720, 40 707, 7 202, 3 600, 14 040, 4 632, 10 080, 4 118, 3 043, 5 667, 154, 1 215, 1 668, 1 909, 4 560, 9 843, 1 847 920, 61 728, 1 909 648,
00 00 00 80 00 00 12 00 68 00 00 00 60 16 00 00 00 00 40 90 60 40 00 00 60 00 00 26 66 92
Il dipendente Marco Loveri è incaricato di presentare i prospetti di Stato patrimoniale e di Conto economico in forma abbreviata.
483
Svolgimento
C22: =SOMMA(C2:C21) E20: =SOMMA(E2:E19) E21: =C22-E20 E22: =SOMMA(E20:E21)
Lo Stato patrimoniale è stato predisposto secondo lo schema previsto dal codice civile per le imprese di minori dimensioni (bilancio in forma abbreviata). Sono state inserite le formule per ricavare, dai dati della Situazione patrimoniale inale, gli importi delle varie voci. Nel passaggio dalla Situazione patrimoniale, in cui gli importi sono espressi con due decimali, allo Stato patrimoniale occorre efettuare l’arrotondamento all’unità utilizzando la funzione ARROTONDA.
Arrotondamento all’unità di euro
Spazio competenze
fig. 1
1. La Situazione patrimoniale e lo Stato patrimoniale Il primo foglio di lavoro, denominato SP, accoglie la Situazione patrimoniale inale redatta dopo le scritture di assestamento e lo Stato patrimoniale al 31/12. A lato è riprodotta la Situazione patrimoniale al 31/12 di derivazione contabile (ig. 1). Le formule contenute nel foglio sono quelle che consentono di calcolare i totali delle attività e delle passività e il risultato economico:
L’importo viene arrotondato: • per eccesso (all’unità superiore) se i centesimi sono uguali o superiori a 50; • per difetto (all’unità inferiore) se i centesimi sono minori di 50. Esempi: 12,34 euro q 12 euro; 12,50 euro q 13 euro; 12,74 euro q 13 euro. La funzione ARROTONDA di Microsoft Excel adotta esattamente questo criterio.
ARROTONDA(area numeri;numero di cifre)
fig. 2 H3:
=ARROTONDA(C2-E2;0)
J4:
=K15
H4:
=ARROTONDA(C3+C4+C5+C6-E3-E4-E5-E6;0)
J5:
=ARROTONDA(E21;0)
H6:
=SOMMA(H3:H5)
J6:
=SOMMA(J3:J5)
H9:
=ARROTONDA(C7;0)
J10: =ARROTONDA(E9;0)
H10: =ARROTONDA(C8+C9+C10+C13-E7;0)
J12: =ARROTONDA(SOMMA(E10:E19);0)
H11: =ARROTONDA(C11+C12;0)
J14: =J3+J4+J5+J8+J10+J12
H12: =SOMMA(H9:H11)
K14: =J3+J5+J8+J10+J12
H14: =H6+H12
K15: =H14-K14
J3:
=ARROTONDA(E8-C14-C15;0)
m5
Nella igura 2 è riprodotto lo Stato patrimoniale e a seguire le formule in esso contenute.
La formazione del bilancio d’esercizio
L’arrotondamento si applica al numero o all’area di numeri indicata. Se il numero di cifre è 0, l’arrotondamento è all’unità; se è 2, la funzione arrotonda ai centesimi e così via.
484
Laboratorio informatico I totali dell’attivo e del passivo possono non essere in pareggio dopo gli arrotondamenti. Per ripristinare l’equilibrio è inserita la voce Rettiiche per arrotondamento, il cui importo (J4) è dato dalla diferenza tra i totali dell’attivo e del passivo. A sua volta però il calcolo del totale passivo (J14) dipende dal valore delle rettiiche per arrotondamento J4; si veriica quindi un riferimento circolare.
J4
=H14-J14
J14
=J3+J4+J5+J8+J10+J12
Riferimento circolare Segnale di errore di Excel dovuto all’immissione in una cella di una formula che contiene un riferimento alla cella stessa. Esempio: in C5 la formula =SOMMA(C3:C5). Il riferimento può essere indiretto. Esempio: in C5 la formula =C2+C3 e in C3 la formula =C5/2.
È il classico “gatto che si morde la coda”, che Excel segnala come errore, fornendo di solito (non sempre) un’indicazione della cella o delle celle a cui si riferisce. Per evitare il riferimento circolare tra le celle J14 e J4 sono state introdotte nelle celle K14 e K15, esterne al prospetto ed evidenziate in rosso, le formule: K14: =J3+J5+J8+J10+J12
Totale del passivo, calcolato senza tener conto della rettiica per arrotondamento. Può non coincidere con il totale dell’attivo della cella H14.
K15: =H14-J14
Diferenza fra i totali dell’attivo e del passivo a causa degli arrotondamenti. In questo caso la diferenza risulta negativa (–1).
La rettiica ricavata nella cella K15 viene richiamata nella cella J4 con la formula =K15 e, in base ad essa, in J14 si ha il risultato del totale del passivo, coincidente con il totale dell’attivo (H14). A lavoro ultimato conviene nascondere la colonna K, in modo che le celle K14 e K15 non risultino visibili. 2. Situazione economica e Conto economico Nella igura 3 è riprodotta la Situazione economica inale, contenuta nel foglio di lavoro CE. Le formule sono le seguenti: C29: =SOMMA(C2:C28) C30: =E31-C29 C31: =SOMMA(C29:C30) E31: =SOMMA(E2:E30) Nello stesso foglio di lavoro è inserito il Conto economico dell’esercizio. Come nel caso dello Stato patrimoniale, i dati della Situazione economica per l’inserimento nel Conto economico vanno arrotondati all’unità di euro; di conseguenza l’Utile dell’esercizio può non corrispondere a quello dello Stato patrimoniale e pertanto alla voce Altri ricavi e proventi (I4) è inserita la diferenza dovuta agli arrotondamenti (ig. 4).
fig. 3
fig. 4
485
Di seguito sono riportate le formule; quelle presenti nelle celle K29 e K30 servono, anche in questo caso, a evitare il riferimento circolare. Nella cella K30 il riferimento SP!J5 riguarda il valore dell’utile presente nello Stato patrimoniale. I3:
=ARROTONDA(E2-C2;0)
I22: =ARROTONDA(E5+E6;0)
I4:
=K30
I23: =ARROTONDA(C24+C25+C26+C27;0)
I7:
=ARROTONDA(C3-E3;0)
J5:
I8:
=ARROTONDA(C5+C6+C7+C8+C9+C10+C11+C12;0)
J18: =SOMMA(I7:I17)
I10: =ARROTONDA(C13;0)
J19: =J5-J18
I11: =ARROTONDA(C14;0)
J24: =I22-I23
I12: =ARROTONDA(C15;0)
J26: =J19+J24
I14: =ARROTONDA(SOMMA(C16:C20);0)
J28: =ARROTONDA(C28;0)
I15: =ARROTONDA(C21;0)
J29: =J26-J28
I16: =ARROTONDA(C4-E4;0)
K29: =I3-J18+J24-J28
I17: =ARROTONDA(C22+C23;0)
K30: =SP!J5-K29
Spazio competenze
=SOMMA(I3;I4)
{Ora tocca a te!}
Nel ruolo dell’addetta alla contabilità generale esegui i calcoli relativi alle operazioni di assestamento. Suggerimenti Per calcolare la svalutazione globale si applica il 3% sul valore di realizzo specifico dei crediti. Per determinare l’incremento del fondo rischi su crediti calcola la differenza tra la svalutazione globale e il preesistente valore del fondo. Nel calcolare i mesi di competenza degli interessi passivi sul mutuo si usa la funzione MESE. La durata del semestre è espressa in mesi. Anche per il fitto passivo si considera l’anno commerciale, con tutti i mesi di 30 giorni.
m5
L’imprenditore Paolo Sanna incarica Fiorella Marni, addetta alla contabilità generale e alla redazione del bilancio, di predisporre i calcoli relativi alle seguenti operazioni di assestamento. 1. Calcolare l’adeguamento del Fondo svalutazione crediti e del Fondo rischi su crediti, tenendo presenti le seguenti informazioni: • il valore nominale dei crediti commerciali è 94 580 euro; • il credito verso il cliente Sisteni di 14 600 euro, sorto nell’esercizio, risulta inesigibile e deve essere stralciato; • si svaluta del 50% il credito, considerato significativo, di 16 800 euro verso il cliente Gallesi; • il Fondo rischi su crediti, prima delle scritture di assestamento, ammonta a 1 200 euro; • per ragioni prudenziali il portafoglio crediti subisce una svalutazione globale in modo che il Fondo rischi su crediti raggiunga il 3% del presunto valore di realizzo specifico dei crediti. 2. Calcolare gli interessi di competenza su un mutuo quinquennale ottenuto in data 1/10/n da UBI Banca per 200 000 euro, tasso 4%, con interessi pagabili semestralmente in via posticipata. 3. Calcolare il fitto passivo di competenza relativo al contratto di locazione stipulato in data 1/12/n per un magazzino, per il quale è stato versato il canone semestrale anticipato di 3 300 euro.
La formazione del bilancio d’esercizio
Calcoli per operazioni di assestamento
486
Clil Balance Sheet and Income Statement he two main financial statements of a business are: • Balance Sheet; • Income Statement. The Balance sheet reports a company’s assets, liabilities, and stockholders’ equity as of a moment in time. The Balance sheet is also known as the statement of financial position and it reflects the accounting equation:
T
Assets = Liabilities + Stockholders’ Equity Bankers will look at the balance sheet to determine the amount of a company’s working capital, which is the amount of
current assets minus the amount of current liabilities. They will also review the assets and the liabilities and compare these amounts to the amount of stockholders’ equity. When a balance sheet reports at least one additional column of amounts from an earlier balance sheet date, it is referred to as a comparative balance sheet. The Income statement is also known as the statement of operations, the profit and loss statement, or P&L. It presents a company’s revenues, expenses, gains, losses and net income for a specified period of time such as a year, quarter, month, 13 weeks etc.
Financial statements of a business Means relating to finance or financial information.
Working capital Is equal to current assets – current liabilities.
Assets These are the resources of the company. Examples of assets are: cash, properties, machinery, stocks etc.
The link between the Balance sheet and Income Statement is helpful for bookkeepers and accountants who want some assurance that the amount of net income appearing on the income statement is correct. If you verify the ending balances in the relatively few balance sheet accounts, you can have confidence that the Income Statement has the proper net income. Hence, you are wise to establish a routine to verify all of the Balance sheet amounts. Source: https://www.accountingcoach.com/ bookkeeping/explanation
important examples of liabilities are Current Liabilities (Bank overdraft, short term loans, trade credit, wages etc.); Fixed Liabilities (long term debts etc.); Contingent Liabilities (Guarantees and when principal debtors fails to pay etc.).
Bookeeper Is a person who records the accounts or transactions of a business.
Routine Is a regular course of procedure.
Liabilities These are the claims of the creditors against the business enterprise. The
Read the text and complete the tasks below. Tick the right answer. a.
The Balance sheet:
1. displays assets, liabilities and equity 2. displays costs and revenues of a certain period 3. explains the evaluation criteria of goods
b. Stockholders’ Equity reflects the accounting
equation:
d. Banks examine the balance sheet to
determine:
1. the amount of current assets minus current liabilities 2. actual costs 3. revenues generated
e. A comparative balance sheet indicates:
1. the balance sheet data of a single year 2. the balance sheet data over two consecutive years 3. balance sheet data over two consecutive quarters
1. Assets + Liabilities 2. Assets – Liabilities 3. current Assets + fixed Assets
c.
Company assets refer to:
f.
The income statement shows:
1. a certain period 2. an undetermined period 3. an infra-annual period (month, quarter)
1. assets and liabilities 2. equity 3. profit for the period
Esercizi da svolgere Note preliminari allo svolgimento degli esercizi Nello svolgimento degli esercizi lo studente tenga conto di quanto sotto indicato. A. L’aliquota IVA, quando non è specificata, è quella ordinaria. B. Il calcolo degli interessi, quando il tempo è espresso in giorni, salvo nei casi indicati al punto C, si effettua in base al procedimento dell’anno civile. Il procedimento dell’anno commerciale, applicato in passato per la maggior facilità di calcolo quando lo stesso era manuale, con la diffusione degli elaboratori e delle calcolatrici elettroniche ha perso in gran parte la sua ragione d’essere. Le banche applicano il procedimento dell’anno civile sia nelle operazioni di raccolta sia nelle operazioni di impiego. C. Il procedimento dell’anno commerciale, con i mesi di 30 giorni, si utilizza nei calcoli relativi: • ai fitti, dato che i canoni di locazione sono stabiliti per mese e non cambiano se il mese ha 28, 29, 30 o 31 giorni; • agli interessi su mutui, dato che generalmente sono riferiti a un semestre e non cambiano in funzione del numero di giorni compresi nei semestri considerati. D. Le fatture di vendita entrano a far parte della liquidazione IVA del mese in cui le merci sono state consegnate o spedite. Le fatture di acquisto si considerano registrate nel mese in cui si ricevono. E. Le fatture da ricevere vengono distinte in: • fatture da ricevere riguardanti materie e merci; se non diversamente specificato si intendono ricevute e registrate entro il giorno 16 del mese di gennaio (l’IVA rientra nella liquidazione del mese di dicembre); • fatture da ricevere riguardanti i servizi; se il servizio è fatturato in dicembre e il documento è registrato entro il 16 gennaio, l’IVA rientra nella liquidazione di dicembre; se le fatture inerenti ai servizi sono emesse e ricevute nel mese di gennaio, l’IVA rientra nella liquidazione del mese di gennaio. F. Le cessioni e le locazioni di fabbricati a uso strumentale, per le quali le disposizioni in materia di imposta di registro e di imposta sul valore aggiunto risultano particolarmente complesse, si considerano sempre operazioni imponibili IVA. Le cessioni e le locazioni di fabbricati a uso abitativo sono operazioni esenti IVA. Le cessioni e le locazioni di fabbricati effettuate da privati sono operazioni fuori campo IVA. G. Gli importi monetari sono indicati in euro e quindi presentano due decimali (eurocent). Quando l’esecuzione dei calcoli conduce a risultati con un numero di decimali superiore a due si deve eseguire l’arrotondamento del secondo decimale e tralasciare i successivi. L’arrotondamento si effettua per eccesso se il terzo decimale è uguale o maggiore di 5 e per difetto se il terzo decimale è uguale o inferiore a 4. Esempi: • euro (318 300,12 : 12 000) = euro 26,52501 che si arrotonda a 26,53 euro; • euro (4 246,24 × 0,02) = euro 84,9248 che si arrotonda a 84,92 euro. H. Se non diversamente specificato la ritenuta fiscale 26% sugli interessi attivi bancari e postali è sempre riferita all’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) e non all’IRI (Imposta sul Reddito d’Impresa). I. Gli esercizi sono stati raggruppati per argomento e graduati per difficoltà mediante l’utilizzo di contrassegni grafici ( ). In particolare: sono esercizi che non presentano particolari difficoltà; sono esercizi che richiedono conoscenze e competenze di livello medio; sono esercizi impegnativi che richiedono una buona conoscenza degli argomenti, competenze e capacità specifiche (collegamento, analisi dei problemi, deduzione logica); ALERT LAB
brevi tutor per focalizzare l’attenzione sui concetti chiave della teoria; con questa etichetta si segnalano gli esercizi fattibili anche in laboratorio informatico.
487
488
Esercizi da svolgere 1 L’azienda, il contesto in cui opera, delocalizzazione e globalizzazione dei mercati 1.1 fattori produttivi
Indica a quale categoria appartengono i seguenti fattori produttivi (M = beni materiali, I =beni immateriali; F = risorse finanziarie, U = risorse umane, C = risorse create internamente). Fattori produttivi
Beni M
Risorse I
F
U
C
Materie prime Impianti Marchi Brevetti Lavoro dei dipendenti
1.2 concetto di azienda
Beni
Fattori produttivi
M
Risorse I
F
U
C
Conoscenze tecnologiche Fabbricati Macchinari Capacità organizzative Depositi bancari e postali
Individua in quale dei seguenti casi si ha la formazione di un’azienda: 1. la scuola materna Montessori di Prato ha organizzato una raccolta di giocattoli usati da destinare ai bambini bisognosi del Terzo mondo; 2. l’associazione “Città solidale” raccoglie fondi a favore di persone economicamente bisognose alle quali eroga beni di prima necessità e offre servizi di assistenza e ricovero; 3. Giulio Massi ha organizzato, insieme con i membri della sua famiglia, un’attività di rivendita al pubblico di articoli per la casa e il tempo libero.
fondamentali dell’azienda
Mario Rossi e Silvio Gigli, entrambi in cerca di un’occupazione, decidono di dare il via a una nuova attività commerciale aprendo una sala giochi dove i clienti, dopo aver pagato il prezzo del relativo biglietto, possono divertirsi utilizzando video-game, flipper, slot-machine ecc. Descrivi le caratteristiche degli elementi costitutivi dell’azienda in merito: a. all’organizzazione; b. al fine; c. ai beni; d. alle risorse.
1.4 settori
Indica quali imprese producono beni, quali offrono servizi e in quale settore economico ciascuna di esse opera (P = primario, S = secondario, T = terziario).
1.3 caratteri
produttivi
Imprese Supermercato Calzaturificio Impresa di trasporti Compagnia di assicurazioni Impresa siderurgica Impresa agricola Agenzia di viaggio Banca
1.5 aziende profit e non profit, pubbliche e private
1.6 classificazione delle aziende
Settore Produzione Offerta di beni di servizi P S T
Imprese
Settore Produzione Offerta di beni di servizi P S T
Software house Impresa chimica Impresa di costruzioni Impresa di telecomunicazioni Clinica ospedaliera e sanitaria Impresa tessile Impresa mineraria Studio commerciale
Indica per ciascuna azienda qui di seguito elencata la classe di appartenenza secondo il fine e la natura del soggetto giuridico. On line la tabella da compilare. Pirelli • Ferrari • Tiscali • Azienda sanitaria locale (ASL) • De Longhi • Azienda del Comune di Brescia • Assicurazioni Generali • Ferrero • INPS • CCIAA di Milano • Mediaset • Azienda della Provincia di Caltanissetta • Rinascente • TIM • FCA – Fiat Chrysler Automobiles. Classifica le aziende elencate in relazione al fine (aziende profit/non profit) e alla forma giuridica (imprese individuali, società di capitali e società di persone); specifica inoltre chi è il soggetto giuridico. On line la tabella da compilare. Impresa Meschini Fabio • Del Bianco spa • Associazione di volontariato Il Girasole • Calzaturificio Giorgi & C. snc • Maglificio Colucci sas • Il Granaio spa • La Manche sapa.
Distingui i soggetti interni dai soggetti esterni all’impresa.
stakeholder
a. b. c. d. e. f. g.
1. Soggetti interni 2. Soggetti esterni
Clienti Personale dipendente Soci Fornitori Banche Imprenditore Pubblica Amministrazione
a
b
c
d
e
f
g
Completa lo schema inserendo i termini mancanti.
1.9 stakeholder
AZIENDA
.........................
......................... acquistano
.........................
.........................
forniscono capitali di debito
beni/servizi prodotti dall’azienda
forniscono fattori produttivi
offre infrastrutture e servizi
1.10 analisi di un testo
Leggi il seguente brano tratto dal volume di Giuseppe Airoldi, Giorgio Brunetti, Vittorio Coda, Economia Aziendale, ed. il Mulino e rispondi alle domande che seguono.
L’assetto istituzionale di un’azienda è definito essenzialmente dalla configurazione dei seguenti elementi: a) i soggetti nell’interesse dei quali l’istituto si forma e si svolge; b) i contributi che tali soggetti conferiscono all’azienda, ordine economico dell’istituto; c) le ricompense che i soggetti ottengono dall’azienda a fronte dei contributi forniti. Parlare di assetto istituzionale significa dunque parlare dei soggetti primari e delle regole del gioco fondamentali dell’istituzione azienda; l’assetto istituzionale è un po’ l’origine e il motore di tutte le altre variabili dell’azienda; in tal senso l’assetto istituzionale è trattato come elemento sovraordinato della struttura dell’azienda. Per ciascuna azienda è identificabile un insieme ampio di persone con interessi di varia natura e di varia criticità; un 1. 2. 3. 4.
sottoinsieme particolare di tali persone assume la qualifica di soggetto economico e il concetto di soggetto economico è centrale per ogni teoria dell’assetto istituzionale delle aziende; il soggetto economico è composto dall’insieme di tutte le persone che portano interessi primari di tipo economico, ossia dalle persone che sono massimamente interessate al fatto che l’azienda esista o prosperi perché dall’esistenza e dal prosperare dell’azienda dipende totalmente o in larga misura la loro capacità di soddisfare i propri bisogni economici. Da tale definizione discende che tutti e soltanto i membri del soggetto economico hanno la responsabilità (diritto e dovere) di esercitare il governo economico dell’azienda. In linea di principio nelle famiglie sono membri del soggetto economico tutti i membri che la compongono; nelle imprese i conferenti di capitale proprio e i prestatori di lavoro.
Che cosa si intende per assetto istituzionale? Come possono essere distinte le categorie di soggetti portatori di interessi nell’azienda? Con quale categoria di soggetti si identifica il soggetto economico? Nelle aziende a proprietà molto diffusa chi è in realtà il soggetto economico di fatto?
m1
1.8
gruppo 1
economico e soggetto giuridico
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F) e, in quest’ultimo caso, suggerisci una corretta formulazione. V F 1. Il soggetto giuridico di un’impresa può essere una persona fisica o una persona giuridica. 2. Il soggetto economico di fatto è l’insieme delle persone che detengono il potere decisionale. 3. Nelle società di capitali il soggetto economico di fatto è rappresentato dai soci e dai lavoratori dipendenti. 4. Nelle imprese individuali il soggetto economico è rappresentato dall’imprenditore. 5. Il soggetto giuridico delle società di capitali è una persona fisica. 6. Nelle imprese individuali il soggetto giuridico è l’imprenditore.
L’azienda e la sua organizzazione
1.7 soggetto
L’azienda, il contesto in cui opera, delocalizzazione e globalizzazione dei mercati
489
490
Esercizi da svolgere 1.11 soggetto giuridico e soggetto economico
1.12 settori di attività, soggetti aziendali, forma giuridica
Completa la seguente tabella. Descrizione Vincenzo Ballesi è l’unico proprietario del Bar dello Sport Giorgio Alessi ha costituito con Renzo Luciani la Alessi & Luciani snc. Alessi detiene una quota del 60% Remo Netti possiede il 55% delle azioni della NE.PA. spa Oscar Neri è il titolare di un’impresa a cui collaborano in modo continuativo la moglie e il figlio Michele Serrani è amministratore della Iulius srl di cui la famiglia Giuliani possiede il 60%. Serrani non possiede quote della società
di interessi interni ed esterni, poteri e responsabilità dei soggetti aziendali
Soggetto giuridico
Soggetto economico
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
Dopo aver analizzato il brano, indica per ciascuna delle imprese citate il settore di attività (primario, secondario, terziario), il tipo di attività svolta (estrattiva, industriale, di trasporto, commerciale, bancaria, di servizi ecc.), la forma giuridica (impresa individuale, società di persone, società di capitali), il soggetto giuridico e il soggetto economico, speciicando, quando individuabili, i nomi delle persone.
Massimo Franceschi è il titolare di un laboratorio per la lavorazione del marmo che acquista dalla Marble srl, proprietaria di cave a Massa Carrara. Il capitale della Marble srl è suddiviso fra tre soci: Apolloni, che possiede il 52% delle quote, Martini e Lombardi, che possiedono ciascuno il 24%. La Marble srl utilizza per il trasporto del marmo la Mario Murachioli & F.lli snc. L’impresa Massimo Franceschi, per la predisposizione dei
1.13 portatori
Tipo di impresa
disegni dei prodotti, si avvale dello studio di consulenza tecnica Andrea Giuliani. La campagna pubblicitaria è invece affidata alla Advertising spa, che ha effettuato una massiccia pubblicità televisiva. L’impresa Massimo Franceschi ha stipulato un contratto di assicurazione contro gli incendi con le Assicurazioni Generali spa.
Nella Medison spa il socio Mengoni possiede il 60% delle azioni, il socio Forti il 25% e il socio Valli il restante 15%. Le attività produttive sono state in parte inanziate attraverso un prestito di 51 280 euro ottenuto dalla locale sede della Banca Nazionale del Lavoro. Nell’impresa lavorano 34 dipendenti. 1. Chi sono i portatori di interessi interni e chi è il soggetto economico di fatto di questa società? 2. Se Mengoni volesse far cessare l’attività dell’impresa, oppure trasferire la sede in un’altra Regione, potrebbe prendere tale decisione da solo? 3. Ipotizza alcuni casi in cui gli interessi dei soggetti istituzionali della Medison spa non coincidono con quelli del soggetto economico di fatto. 4. Se la Medison spa non riuscisse a far fronte al debito contratto con la Banca Nazionale del Lavoro chi è chiamato a restituire le somme ottenute in prestito? 5. Quali sono gli interessi della Banca Nazionale del Lavoro nei confronti della Medison spa?
1.14 vantaggio competitivo
Completa le frasi inserendo i termini mancanti. Costo, servizio, fidelizzare, vantaggio competitivo, differenziazione. 1. Il .......................................... è la capacità dell’impresa di conquistare i clienti e di creare valore economico in misura superiore a quello delle imprese concorrenti. 2. L’impresa è leader di .......................................... quando, grazie alle tecnologie utilizzate, riesce a immettere sul mercato un bene/servizio a prezzi più bassi di quelli delle imprese concorrenti. 3. Il vantaggio competitivo di .......................................... dà maggiori utili perché i clienti sono disposti a pagare un prezzo più elevato pur di possedere quel determinato prodotto. 4. Il vantaggio competitivo di differenziazione può essere ottenuto sia per la qualità dei materiali utilizzati, sia per le caratteristiche del .......................................... che accompagna il bene. 5. Per .......................................... i consumatori molte imprese orientano la produzione in base alle specifiche indicazioni dei clienti raccolte tramite piattaforme on line.
Effettua le opportune correlazioni tra i seguenti soggetti istituzionali, i contributi offerti all’azienda e le ricompense attese. Soggetti Proprietario dell’impresa ..........................................
Finanziatori ..........................................
Lavoratori dipendenti ..........................................
Clienti
Contributi offerti 1) Sostengono e finanziano l’attività aziendale attraverso l’acquisto dei prodotti offerti dall’azienda.
a) Stabilità del posto di lavoro, adeguata retribuzione per il lavoro prestato.
2) Prestano il capitale necessario per finanziare l’attività aziendale.
b) Rispetto dell’ambiente naturale circostante, mantenimento di buoni livelli occupazionali.
3) Apporta i capitali di rischio necessari a svolgere l’attività aziendale.
c) Adeguata remunerazione dei capitali offerti all’impresa e puntualità nei tempi di rimborso stabiliti.
..........................................
4) Prestano il lavoro intellettuale e manuale d) Prodotti/servizi pienamente rispondenti necessario per svolgere la produzione. alle proprie esigenze in termini di qualità, prezzo, puntualità nelle consegne ecc.
Collettività e istituzioni
5) Infrastrutture e servizi di vario genere.
..........................................
1.16
Ricompense attese
e) Adeguata remunerazione dei mezzi investiti nell’attività aziendale.
Associa le caratteristiche distintive dell’impresa al tipo di vantaggio competitivo.
vantaggio competitivo
Caratteristiche distintive dell’impresa
Vantaggio competitivo di costo Riduzione di sprechi
Vantaggio competitivo di differenziazione
Riduzione Qualità del dei tempi prodotto/servizio
Customer engagement
gruppo 1
1.15 assetto istituzionale dell’impresa
L’azienda, il contesto in cui opera, delocalizzazione e globalizzazione dei mercati
491
L’impresa combina i fattori produttivi in modo tale da massimizzare il rendimento dei materiali utilizzati e rendere minimi i costi di fabbricazione
L’impresa produce beni di elevata qualità che colloca sul mercato con un marchio noto al grande pubblico
1.17 vantaggio competitivo
Indica il tipo di leadership e la fascia di clientela a cui si rivolge ciascuna delle seguenti imprese. 1. Artex srl svolge processi produttivi caratterizzati da costi contenuti: la produzione avviene senza sprechi di risorse e il tempo tra l’immissione delle materie nei reparti di lavorazione e l’ottenimento del prodotto finito è più breve di quanto non riesca a fare la concorrenza. Ciò consente all’impresa di collocare sul mercato prodotti preferiti dai clienti per il basso prezzo e di ottenere elevati ricavi e risultati economici soddisfacenti. 2. Ri.Ma. spa effettua produzioni caratterizzate da un’ottima qualità nei materiali utilizzati e nei servizi offerti congiuntamente al prodotto. I clienti sono coinvolti in prima persona attraverso specifiche piattaforme dove possono esprimere le proprie richieste sui dettagli dei beni desiderati. Il processo di fabbricazione è sottoposto a continue innovazioni e a controlli periodici effettuati da personale altamente qualificato. L’offerta si rivolge a clienti che sono disposti a pagare prezzi più elevati rispetto a quelli della concorrenza pur di possedere il bene dotato delle particolari caratteristiche.
m1
Nell’impresa lavorano dipendenti dotati di elevate competenze relazionali e in grado di individuare soluzioni specifiche per ciascun cliente.
L’azienda e la sua organizzazione
La produzione dell’impresa è interamente automatizzata. Il personale dipendente possiede le competenze informatiche per comandare più robot simultaneamente e a distanza. Il processo di fabbricazione è più breve di quello delle imprese concorrenti
Esercizi da svolgere 1.18
Leggi il testo e rispondi alle domande.
vantaggio competitivo
Ogni processo produttivo ha all’origine input immateriali e input materiali le cui quantità, oltre che dal costo, dipendono in generale da ciò che si vuole produrre e da come si vuole produrre (diversa è la produzione di un servizio dalla fabbricazione di un bene). Tuttavia al centro di ogni processo produttivo vi è sempre il fattore umano. Un bene, anche tradizionale e semplice da costruire, come per esempio un capo di abbigliamento, in realtà incorpora sempre un alto contenuto di elementi intangibili dati dall’intelli-
genza, dalla capacità di trasformare le conoscenze in competenze, dalla creatività degli esseri umani (un vestito, oltre a soddisfare il bisogno di ripararsi dal freddo, soddisfa altre aspettative come quella di essere eleganti). Costituiscono esempi di tale affermazione i capi di abbigliamento e/o gli accessori “firmati” come per esempio i pantaloni Levi’s, gli occhiali Rayban che, indipendentemente dal prezzo, sono graditi a una certa fascia di clientela (i giovani) per la loro tendenza “a fare moda”.
1. Quando un prodotto può essere considerato di valore? 2. Quando in senso economico un prodotto crea valore per l’azienda che lo ha fabbricato? 3. Quale vantaggio competitivo cercano le imprese che fanno leva sugli elementi intangibili per caratterizzare il propri prodotti?
1.19 attività e funzioni aziendali
Inserisci le attività di seguito elencate nella corrispondente funzione della catena del valore. a. b. c. d. e.
raccolta, immagazzinamento e distribuzione dei prodotti; lavorazione delle materie prime; realizzazione di indagini di mercato e individuazione del target; organizzazione della rete commerciale; selezione, assunzione, addestramento, formazione, mobilità, pianificazione delle carriere dei collaboratori aziendali; f. acquisizione delle risorse e dei beni per lo svolgimento della produzione; g. sperimentazione di nuovi processi produttivi e di nuovi prodotti; h. definizione delle scelte necessarie a raggiungere gli obiettivi aziendali. CATENA DEL VALORE approvvigionamenti ......................
funzioni di supporto funzioni primarie
492
1.20 attività e funzioni aziendali
personale ...................... ricerca e sviluppo ...................... funzioni infrastrutturali ...................... logistica
produzione
marketing
vendite
......................
......................
......................
......................
Completa la tabella indicando il nome e il tipo di funzione che corrisponde alle attività elencate (P = primaria, S = di supporto). Attività
Funzione
Organizzazione della rete commerciale
................................
Progettazione di nuovi prodotti
................................
Selezione, assunzione, formazione in servizio dei dipendenti
................................
Selezione e scelta dei fornitori al fine di procurare i beni e i servizi necessari per la produzione
................................
Organizzazione del processo produttivo
................................
P
S
Funzione primaria
Compiti
Funzione di supporto
Funzione infrastrutturale
Acquistare le materie prime Ottenere i finanziamenti necessari per l’attività aziendale Definire la strategia aziendale Assumere personale Verificare i risultati raggiunti Registrare in contabilità le operazioni aziendali Sperimentare nuove tecniche produttive Commercializzare i prodotti Definire le politiche di vendita Distribuire i prodotti
Attività
Funzione
Acquisto di materie prime da trasformare Selezione e assunzione di dipendenti Decisione circa le campagne pubblicitarie da attivare Trasformazione fisico-tecnica delle materie prime Stoccaggio di prodotti finiti Commercializzazione dei prodotti Selezione e scelta dei fornitori Rilevazione sui libri contabili delle operazioni aziendali
1.23 scelte
................................ ................................
................................ ................................ ................................ ................................ ................................ ................................
P
S
Attività
Funzione
P
S
Ricerca di mezzi monetari per svolgere ................................ le attività aziendali Controllo degli scarti tra risultati ................................ ottenuti e programmati Addestramento dei dipendenti ................................ Progettazione di nuovi prodotti
................................
Offerta di servizi postvendita ai clienti Fissazione degli obiettivi di medio/lungo termine Attivazione di ricerche di mercato Analisi della liquidità giornaliera dell’impresa
................................ ................................ ................................ ................................
Correla le scelte aziendali di seguito descritte.
aziendali
Scelta imprenditoriale Fascia di clientela
Organizzazione del processo produttivo
Caratteristiche del prodotto/servizio
Studiare l’ambiente esterno per definire il segmento di mercato a cui rivolgere la produzione Effettuare le produzioni in compartecipazione con altre imprese, deverticalizzando il processo produttivo Definire con precisione le caratteristiche tecniche del bene da vendere
1.24 scelte imprenditoriali
Classiica le scelte aziendali di seguito descritte.
a. Concerne l’individuazione dei metodi, degli strumenti e delle modalità organizzative dei processi di produzione. b. Richiede lo studio delle abitudini, dello stile di vita e delle preferenze dei consumatori. c. Riguarda la definizione delle caratteristiche dell’offerta in modo da renderla attraente per i potenziali clienti.
1. Segmento di mercato 2. Prodotti/servizi da offrire 3. Tecnologie da utilizzare a
b
c
m1
aziendali
Completa la tabella inserendo le funzioni corrispondenti alle attività descritte speciicando se si tratta di funzione primaria (P) oppure di supporto (S).
L’azienda e la sua organizzazione
1.22 funzioni
gruppo 1
Collega i compiti alla relativa funzione di appartenenza.
1.21 attività e funzioni aziendali
L’azienda, il contesto in cui opera, delocalizzazione e globalizzazione dei mercati
493
494
Esercizi da svolgere 1.25 CASO AZIENDALE
Leggi l’estratto da Robot e creatività: Italia più attraente per i capitali esteri di Micaela Cappellini, Il Sole 24 ORE e rispondi alle domande.
Dopo 16 anni di assenza l’Italia rientra nella Top 10 mondiale dei Paesi più attrattivi per i capitali stranieri. Chiedete il perché agli investitori internazionali: vi risponderanno che il merito è soprattutto delle nuove tecnologie che hanno automatizzato e digitalizzato le produzioni (Industria 4.0). L’indice di attrattività dei Paesi viene elaborato ogni anno dai consulenti di A.T. Kearney. Rispetto alla graduatoria del 2017, il nostro Paese ha compiuto un balzo di tre posizioni: nessun’altra economia dell’Unione Europea ha saputo avanzare così tanto. Il piano per le innovazioni lanciato nel 2017 per automatizzare e digitalizzare i processi, incrementarne la produttività e promuovere nuove competenze
nelle imprese italiane non solo mira ad aumentare la competitività, ma funziona anche da catalizzatore degli investimenti stranieri. Accanto a Industria 4.0 l’altro fattore che premia l’Italia, a sorpresa, è il vento di protezionismo che ha preso a soffiare sempre più forte nel mondo. Questo stesso protezionismo che per il nostro export è una minaccia. Quando le barriere commerciali nel mondo vengono rafforzate e gli scambi di beni e servizi diventano più difficili, gli investimenti si spostano dai Paesi emergenti a quelli più avanzati. La classifica 2018 ne è la dimostrazione: questo è l’anno del ritorno degli investimenti nei grandi Paesi avanzati. LA GRADUATORIA I primi 15 Paesi per attrattività e la loro posizione rispetto agli anni precedenti (Fonte: A.T. Kearney – Foreign Direct Investment Confidence Index)
Indice di attrattività Misura la capacità di attirare in un Paese gli investimenti aziendali.
Produttività Rapporto tra i prodotti ottenuti e i fattori produttivi utilizzati.
Protezionismo Insieme di provvedimenti che hanno lo scopo di proteggere l’economia nazionale ostacolando le importazioni. Catalizzatore: elemento che attira, di attrazione.
1. Perché l’automazione e la digitalizzazione dei processi produttivi provocano un aumento della produttività? 2. Perché le imprese hanno convenienza a localizzare le loro produzioni nel Paese dove la produttività è maggiore? 3. Perché il protezionismo rende più conveniente riportare le produzioni nei Paesi di origine? 4. Perché l’Italia è diventata più attrattiva per gli investimenti provenienti da imprese situate all’estero?
1.26 casi aziendali di reshoring
Leggi il brano Torna a casa azienda di Maurizio Maggi e Stefano Vergine, L’Espresso, ed esegui quanto richiesto a pagina seguente.
Il nostro Paese diventa sempre più allettante per le aziende che decidono di rimpatriare dopo aver tentato di delocalizzare le loro produzioni all’estero, abbandonando quelli che fino a poco fa erano considerati come “paradisi”, quali Cina, Corea, Romania, Repubblica Ceca. Da una parte l’aumento del costo dei trasporti e della manodopera
estera, dall’altra esigenze di “time to market” e flessibilità produttiva, incentivano un esodo al contrario di molte imprese italiane.
Time to market Tecniche per accorciare il tempo che intercorre tra la progettazione e l’immissione sul mercato di un nuovo prodotto. segue
motori elettrici, ha sede a Inveruno (Milano). È stata tra le prime a scommettere sulla produzione cinese, trent’anni fa, e tra le prime a decidere di tornare in Italia e concentrarsi sulla qualità “made in Italy”. La personalizzazione di motori speciali ad alta potenza, core business di Felm, richiede progettazione e controlli di alta qualità. Sono state riportate in Italia la produzione di macchine speciali che sono difficili da far fare all’estero. Gestire tutto dagli uffici di Inveruno, con un controllo di qualità interno, permette di essere puntuali con i clienti e di non avere tempi di attesa legati ai trasporti. GTA Moda. Da oltre 50 anni produttrice di pantaloni classici e sportivi, ha trasferito la produzione dalla Romania all’Italia perché il “made in Italy” è globalmente riconosciuto proprio per la grande capacità manifatturiera. Artsana. È l’azienda che sta dietro molti prodotti per bambini e non, come gli accessori Chicco, l’abbigliamento Prénatal, le siringhe Pic e i deodoranti Lycia, fondata nel 1946 dal Cavaliere del lavoro Pietro Catelli. Il management ritiene che la ricetta per superare la crisi sia intensificare la produzione italiana tralasciando quella indiana, cinese e coreana, e puntare su ricerca e qualità. Beghelli. Società con 32 anni di esperienza nel campo dell’illuminazione di emergenza, a risparmio energetico e in quello dei sistemi elettronici per la sicurezza domestica e industriale, ha concentrato a Bologna la sua produzione. Nel 2013, per far fronte alla crisi economica il management ha deciso di ritornare in Emilia Romagna, disinvestendo in Cina e Repubblica Ceca.
gruppo 1
Il fattore determinante sembra essere la forza del marchio “made in Italy”, sempre più sinonimo di qualità e di garanzia, non soltanto nel nostro Paese ma anche nei mercati internazionali. Ecco chi riporta la produzione in Italia. Tonno Asdomar. La società produttrice di tonno in scatola ha trasferito tutta la produzione a Olbia, in Sardegna, nell’ex stabilimento del Tonno Palmera. Nel 2008 ha acquisito impianti e macchinari di Palmera, chiusa per cessata attività, ha assunto parte del personale in cassa integrazione, ha investito 25 milioni di euro per costruire un nuovo stabilimento accanto a quello rilevato. In Portogallo è rimasta la produzione di sgombri, salmone e altre specialità ittiche. Argo Tractors. Uno dei leader europei di macchine agricole ha deciso di concentrare tutte le lavorazioni a Fabbrico (Reggio Emilia). In passato le trasmissioni dei trattori a marchio McCormick venivano realizzate in Francia, mentre l’assemblaggio era fatto in Inghilterra. La scelta di ritornare in patria ha pagato, dato che i dipendenti sono passati da 1 600 a 1 650. GGP (Global Garden Products). L’azienda che produce tosaerba, di Castelfranco Veneto (Treviso), aveva puntato sulla delocalizzazione, aprendo impianti prima in Slovacchia e in Cina, e poi spostandosi in Svezia, dopo l’acquisizione della svedese Stiga. Negli ultimi due anni c’è stata la marcia indietro, concentrando ricerca e progettazione in Italia. Negli ultimi mesi sono state assunte una trentina di persone, tra ingegneri, tecnici ed esperti di marketing. Felm. L’azienda della famiglia Colombo, produttrice di
L’azienda, il contesto in cui opera, delocalizzazione e globalizzazione dei mercati
495
1. Rispondi alle domande. a. Perché le imprese italiane stanno riportando le loro produzioni nel territorio nazionale? b. Quali benefici comporta il rientro delle produzioni nel territorio nazionale?
localizzazione/ delocalizzazione/ globalizzzione
Sulla base delle informazioni riportate nella prima colonna indica il tipo di scelta strategica che l’impresa compie. Localizzazione Presenza nel territorio di enti e istituti di ricerca al fine di sperimentare nuove soluzioni tecniche Valutare la stabilità politica, gli usi, le tradizioni e l’ordinamento giuridico del Paese in cui eventualmente insediare le attività produttive Possibilità di maggiore vicinanza al cliente per fidelizzarlo Occorre confrontare il costo del lavoro in Italia e negli altri Paesi europei ed extraeuropei Dipende dal tipo di prodotto, che può essere venduto ovunque conservando le stesse caratteristiche È legata all’esigenza di risparmiare sui costi della logistica È generalmente attuata dalle imprese che operano in più nazioni
Delocalizzazione
Globalizzazione
m1
1.27
L’azienda e la sua organizzazione
2. Descrivi i motivi che hanno convinto la Felm, la GTA Moda e la Artsana a far rientrare in Italia le loro produzioni.
496
Esercizi da svolgere Dopo aver osservato il grafico riportato sotto, che mostra la struttura di un gruppo aziendale operante nel settore dei servizi di telecomunicazioni mobili, rispondi alle domande che seguono.
1.28 gruppi aziendali
ALFA GROUP SPA
98%
99,9%
100%
MICA spa
Alfa spa
90%
Alfa Participations spa
100% Alfa Group (Northern Europe) Ltd
Nove srl 66%
Alfa España S.L.
100% 100%
Info spa
Nove Italia srl 100% 100%
100%
51% Information Company spa
Gamma spa
100%
Alfa Chile S.A. Alfa Do Brasil Ltda
Jinny Ltd 99,9%
Fly Inc. Fly Telekomunikasyon
99,9%
Fly Latin America Ltda
100%
100%
100%
100%
Jinny Panama Ltd
100%
Jinny Latin America Ltda
100%
Jinny Romania srl
Fly Italia srl
100%
50%
Software Ltd
Fly Sud Africa
Fly Argentina S.A.
1. Perché Alfa è un gruppo aziendale? 2. Quali sono le imprese controllate direttamente da Alfa Group spa? E quali quelle controllate indirettamente? 3. Quale ruolo assume all’interno del gruppo la Alfa Participations spa?
1.29 dimensioni e gruppo aaziendale
Leggi il brano di Luca Paolazzi, Una bacchetta quasi magica, tratto dal quotidiano Il Sole 24 ORE e rispondi alle domande.
Gruppo è bello. Per diversificare. Ottenere maggiori economie e risparmi di costo. Acquisire una maggiore massa critica in specifiche funzioni aziendali. Ottimizzare la distribuzione. Insomma per creare reti orizzontali e verticali che diano maggiore redditività e anche flessibilità alla gestione. Dunque al di là e prima dell’annosa questione del “nanismo” molte imprese italiane hanno sviluppato in modo 1. 2. 3. 4.
marcato il modello del gruppo. Ciò consente di triplicare la dimensione media aziendale, riappropriandosi di alcuni vantaggi dell’essere grandi (forza contrattuale, padronanza del mercato, sinergie nell’innovazione) e mantenendo al contempo alcune caratteristiche delle piccole (rapidità di decisione, capacità di adattamento al mutare del contesto ambientale).
Perché l’aggregazione delle imprese in gruppi permette di aumentare le dimensioni medie aziendali? Quali vantaggi ricavano le imprese dall’operare in gruppo? Quali sono i vantaggi delle imprese di grandi dimensioni elencati nel brano? Quali sono le caratteristiche delle imprese di piccole dimensioni?
gruppi aziendali, composizione di un grafico e settori di attività
L’impresa Alfa, produttrice di automobili, ha acquistato il 60% delle azioni dell’impresa Beta che produce cuscinetti a sfera e il 50% delle azioni dell’impresa Gamma che produce pneumatici. Quest’ultima a sua volta detiene il 70% delle azioni di un’impresa che rivende automobili nuove e usate, accessori e pezzi di ricambio per autovetture. Disegna un graico che evidenzi la mappa del gruppo e calcola con dati a scelta il numero delle azioni possedute da ciascuna azienda. Rispondi alle seguenti domande. 1. Quali motivazioni possono aver indotto l’impresa Alfa ad acquistare le azioni delle due imprese? 2. A quali settori di attività appartengono le imprese citate? 3. Quali delle imprese indicate effettua un processo di produzione diretta (trasformazione delle materie prime in prodotti finiti)?
1.31 sistemi produttivi
Completa le frasi inserendo i termini mancanti tra quelli sotto riportati. Piccole-medie imprese, processo produttivo, contratti di rete, gruppi aziendali, distretti, vantaggi economici. 1. Nel sistema produttivo italiano le ............................................ sono generalmente presenti nei distretti industriali come leader che organizzano il .............................................. delle imprese partecipanti alla filiera. 2. Le reti di imprese possono essere costituite sia sottoscrivendo specifici ................................., sia attraverso la creazione di ................................., nei quali ciascuna società, pur se giuridicamente autonoma, è economicamente legata alla capogruppo che ne coordina l’attività produttiva. 3. Le imprese che operano nei ....................... sono caratterizzate da elevata flessibilità produttiva e da una spiccata vocazione alla collaborazione reciproca, che consente di ottenere maggiori ............................. Completa le frasi inserendo le parole mancanti (alcuni termini possono essere utilizzati più volte).
1.32
Grandi, PMI, distretto industriale, localizzazione, italiano, sistema imprenditoriale.
distretti industriali
1. Il sistema produttivo .......................................... è composto da poche imprese di .......................................... dimensioni in grado di figurare tra le imprese multinazionali del mondo e da un ricco insieme di .......................................... che hanno radici profonde nel territorio e rappresentano una realtà composita e operosa.
gruppo 1
1.30
L’azienda, il contesto in cui opera, delocalizzazione e globalizzazione dei mercati
497
1.33 CASO AZIENDALE
Leggi il brano La svolta digitale di Brembo di Luca Orlando, tratto da Il Sole 24 ORE e www.brembo.it, ed esegui quanto richiesto.
Brembo è un gruppo aziendale presente in settanta Paesi del mondo con sedi produttive in Italia, Polonia, Inghilterra, Repubblica Ceca, Spagna, Germania, Brasile, Argentina, USA, Messico, Cina e India; mentre l’attività commerciale si avvale di società ubicate in prossimità dei principali mercati serviti, con sede in Svezia, Francia, Inghilterra, USA e Giappone. Il gruppo Brembo opera nel settore dei sistemi frenanti per automobili, moto e veicoli industriali. Recentemente l’attività del gruppo si è estesa anche alla progettazione e produzione di sistemi di sicurezza. Brembo conta circa 10.000 collaboratori (che, secondo una visione condivisa, rappresentano il vero patrimonio azien-
dale) di cui circa il 10% è composto da ingegneri e specialisti di prodotto che lavorano nella ricerca e sviluppo. Gli addetti a tale funzione dal 2002 sono impegnati anche sul fronte della meccatronica, scienza di confine che coniuga meccanica, elettronica e informatica. La crescente applicazione di tecnologie ecocompatibili, il riciclo di tutti i materiali impiegati nelle fasi di lavorazione e l’attenta prevenzione di ogni forma d’inquinamento sono la dimostrazione dell’impegno di Brembo verso l’ambiente. Dal 2018 Brembo ha iniziato un processo di digitalizzazione che in maniera pervasiva riguarda tutte le attività svolte all’interno delle aziende con cui effettua le produzioni. Il Chief segue
m1
3. I distretti industriali si identificano tradizionalmente per la loro .......................................... in una determinata zona geografica; si tratta di aree territoriali caratterizzate dalla presenza di molte .......................................... ciascuna delle quali è specializzata in prodotti, parti di prodotto o fasi del processo di produzione che sono tipici del settore manifatturiero del distretto stesso.
L’azienda e la sua organizzazione
2. Il .......................................... è un insieme di medie, piccole e microimprese che, essendo legate tra di loro da vincoli territoriali, produttivi o dalla condivisione comune di know how, formano un unico ...........................................
498
Esercizi da svolgere manufacturing officer, pur se geograficamente distante, può consultare in tempo reale ogni variabile della pinza freno sfornata un minuto prima dai robot di Curno (provincia di Bergamo): dalla temperatura di fusione alla sua composizione chimica, dai centri di lavoro coinvolti fino al singolo utensile di lavorazione utilizzato. Il primo passo che ha avviato il processo di digitalizzazione è stata la connessione delle macchine (sono più di 3 000 i singoli impianti messi in rete); successivamente è stata abolita la carta; tutto è gestito per via digitale con maxi-schermi che consentono interrogazioni su più livelli e dati fruibili anche via smartphone. Sono i codici a guidare i robot che si riattrezzano in automatico per verniciare le pinze richieste da clienti tra cui Porsche. Ed è il codice-prodotto a segnalare l’ampiezza prevista dei fori. Mancano dei pezzi?
L’operatore non deve più cercare il caporeparto, perché quest’ultimo ha già ricevuto dal sistema il segnale di allarme, attivandosi presso il magazzino. Il pistone ha un’altezza fuori norma? La macchina si ferma e segnala l’anomalia. Queste applicazioni hanno ridotto i costi della “non” qualità e, a parità di macchine, la produzione è aumentata del 10% e con risparmi di energia, grazie all’algoritmo generato per supportare l’attività dei tecnici. Brembo ha imboccato la strada 4.0 puntando in prevalenza sulle risorse interne e coinvolgendo fornitori esterni. Per questo è in preventivo un notevole investimento in formazione dei dipendenti, per assicurare a tutti una sorta di emancipazione digitale, aggiungendo queste competenze al know how di processo e di prodotto che gli addetti già possiedono. Un valore da preservare.
1. Rispondi alle domande. a. Che cos’è un gruppo aziendale? b. Quali obiettivi sono perseguiti dalla funzione Ricerca e sviluppo di Brembo? c. Perché i processi produttivi possono essere considerati digitalizzati? d. Quali benefici ottiene Brembo con la digitalizzazione? 2. Individua quali innovazioni riguardano il prodotto e quali il processo produttivo. 1. Innovazioni di prodotto a. Introduzione di robot in grado di autoprogrammarsi. 2. Innovazioni di processo b. Progettazione di sistemi frenanti ecocompatibili. c. Gestione e controllo delle fasi di lavorazione a distanza mediante l’impiego di smartphone. a b c d d. Offerta al cliente di un servizio di manutenzione presso le officine Brembo.
1.34
scelte di localizzazione
Leggi il brano tratto da Da Sassuolo al Tennessee. La “second life” del distretto di Ilaria Vesentini, Il Sole 24 ORE ed esegui quanto richiesto.
Se Marazzi è stato il pioniere del made in Italy negli States, sbarcando a Dallas già negli anni 1980, è più a Est, nella terra del country, che negli ultimi cinque anni sta prendendo forma un cluster, decisamente esteso per le misure italiane, ma specializzato e organizzato in filiera. Qui si sono insediate una ventina di aziende italiane, assai note nel distretto di Sassuolo (Modena), che hanno aperto sedi commerciali e di service, al punto di attrarre anche altri produttori stranieri, come i cinesi. In comune tra gli Appalachi di oggi e gli Appennini di cinquanta anni fa, ci sono la disponibilità di materia prima (argilla), l’abbondanza di acqua, la facilità di insediamento e la forte domanda di beni per l’edilizia. Fattori che hanno spinto i grandi player emiliani (ancora leader mondiali, anche se sempre più minacciati dalle piastrelle asiatiche e spagnole), a insediarsi direttamente negli Stati Uniti, primo mercato di riferimento fuori dall’Unione Europea, per sfruttare la crescita del settore costruzioni, svincolandosi dal tasso di cambio euro-dollaro e dai costi di trasporto. Autorità locali della contea hanno steso tappeti agli investitori arrivati, permettendo di realizzare in 10 mesi quello che in altri luoghi avrebbe impiegato anni. Non è facile rispondere al mercato delle piastrelle presidiandolo con un mix di made in Italy di alta gamma e made in USA. Il problema non è tanto l’assenza di una tradizione ceramica e quindi di scuole tecni-
che e corsi universitari che preparino profili qualificati, quanto la difficoltà a trovare e trattenere in azienda operai locali, introvabili in un territorio che fino a cinque anni fa era allarmato da un tasso di disoccupazione considerevole. Oggi il turnover degli operai è elevatissimo (un operaio cambia azienda per 1 dollaro in più al giorno) e questo implica un lavoro continuo di inserimento e formazione. I capireparto, non a caso, sono tutti arrivati da Sassuolo, trasferiti in pianta con la famiglia al seguito. Il mercato statunitense è cambiato rispetto a qualche anno fa: pesano i costi di trasporto interni sempre più alti, ma pesa anche l’assenza di posatori preparati, capaci di valorizzare una piastrella italiana di qualità che si contende il mercato americano non solo con il prodotto spagnolo e cinese che costa la metà, ma anche con moquette, vinile e pvc che ancora rappresentano una buona fetta dei pavimenti.
Marazzi Marchio di impresa italiana produttrice di piastrelle.
Country
più imprese, che conducono alla realizzazione del prodotto finito.
Appalachi
Genere musicale.
Catena montuosa del Nord America.
Cluster
Player
Distretto industriale.
Imprese (“giocatori”) presenti in un determinato settore produttivo.
Filiera Catena di passaggi produttivi tra
2. Indica nella tabella i punti di forza delle imprese italiane e delle imprese concorrenti.
1.35 analisi e modalità di rappresentazione delle informazioni
Imprese italiane
Imprese concorrenti
................................................................................................ ................................................................................................
................................................................................................ ................................................................................................
Ipotizza di dover presentare una breve relazione (report) sul contesto socio-economico, utile alla direzione generale di un’impresa operante nel settore della telefonia mobile che deve assumere la decisione di immettere sul mercato, sia interno sia internazionale, un nuovissimo modello di iPhone. Dato l’innovativo contenuto tecnologico, il prodotto può essere venduto soltanto a un prezzo più elevato di quello offerto dalle imprese concorrenti. Completa la tabella, correlando l’informazione al grado di importanza (di utilità) e individuando la modalità di rappresentazione più idonea, scegliendola tra quelle di seguito elencate. a. grafico lineare; b. grafico a torta; c. istogramma; d. tabella numerica; e. parole descrittive (descrizione scritta) del fenomeno. Grado di importanza
Informazione
medio-alto
basso
Modalità di rappresentazione
gruppo 1
1. Rispondi alle domande. a. Perché le imprese del distretto ceramico di Sassuolo hanno deciso di aprire alcuni stabilimenti produttivi in Tennessee? b. Perché le autorità statunitensi locali hanno favorito l’insediamento di nuove imprese straniere? c. Quali benefici hanno portato le imprese italiane nel Tennessee? d. Quali difficoltà incontrano le imprese italiane che hanno trasferito la produzione negli Stati Uniti? e. Quali sono i principali concorrenti delle imprese italiane produttrici di piastrelle presenti negli Stati Uniti?
L’azienda, il contesto in cui opera, delocalizzazione e globalizzazione dei mercati
499
Andamento nel tempo del tasso di natalità della popolazione mondiale Popolazione residente nei Paesi industrializzati suddivisa per età anagrafica Popolazione residente nei Paesi industrializzati suddivisa per fasce di reddito e stili di vita Numero delle imprese concorrenti presenti in ambito internazionale Caratteristiche dei prodotti sostitutivi/alternativi offerti dalle imprese concorrenti
Conformazione geo-fisica del territorio nazionale Andamento del tasso di cambio euro/dollaro, euro/yen dei Paesi extra-UE
1.36
i settori di attività delle imprese
Leggi il brano, analizza e rielabora i dati riportati nella tabella alla pagina successiva ed esegui quanto richiesto. LAB
Nei Paesi industrializzati, alla produzione agricola viene affiancata una produzione industriale molto estesa; in passato si è assistito a una continua riduzione del numero degli addetti all’agricoltura e alla trasformazione di intere masse di contadini in manodopera operaia; oggi la competizione internazionale e lo sviluppo tecnologico promuovono l’automazione, che riduce gli occupati del settore industriale e li spinge verso il settore dei servizi e del lavoro autonomo. Attualmente, i servizi riguardano sempre più le attività di sostegno alle imprese, sia tradizionali (trasporti, telecomunicazioni, attività promozionali) sia innovative (gestione
dei clienti e contatto diretto con essi al fine di indirizzare la produzione verso prodotti personalizzati; gestione dei prodotti presenti nel magazzino e loro distribuzione ecc.). Nella tabella di pagina seguente viene riportato il numero delle imprese presenti nel territorio italiano distinte per settori di attività. I dati della colonna Stock al 31 marzo 2018 indicano il numero delle imprese presenti in Italia alla fine del primo trimestre del 2018, mentre i dati della colonna Saldo dello stock nel I trimestre indicano la variazione del numero delle imprese attive al 30 marzo 2018 rispetto a quelle che segue
m1
Andamento generale della domanda aggregata (dei consumi) e dei redditi medi delle famiglie residenti nei Paesi in via di sviluppo
L’azienda e la sua organizzazione
Norme di legge internazionali inerenti al settore della telefonia
500
Esercizi da svolgere risultavano attive al. 31 dicembre 2017. Il saldo positivo segnala che nel trimestre considerato il numero totale delle imprese è aumentato rispetto al 2017 (il numero delle imprese costituite nel primo trimestre 2018 è superiore al
numero delle imprese che hanno cessato l’attività); viceversa, il saldo negativo evidenzia che le imprese che “hanno chiuso i battenti” sono maggiori di quelle che si sono costituite.
Stock, saldi e tassi di variazione degli stock rispetto al 31 marzo 2018 Totale imprese e imprese artigiane nei principali settori Stock al Saldo dello stock Var. % trimestrale 31 marzo 2018 nel I trimestre dello stock di cui Totale di cui Totale di cui Totale imprese artigiane imprese artigiane imprese artigiane 747 858 9 777 – 5 310 – 69 – 0,70% – 0,70%
Settori di attività Agricoltura, silvicoltura, pesca Estrazione di minerali da cave e miniere Attività manifatturiere
4 225
650
– 21
– 16
– 0,49%
– 2,40%
566 854
303 672
– 3 048
– 2 948
– 0,53%
– 0,96%
Fornitura di energia elettrica, gas, vapore
12 379
80
132
–1
1,08%
– 1,23%
Fornitura di acqua; reti fognarie
11 633
2 350
11
– 15
0,09%
– 0,63%
Costruzioni
830 557
495 857
– 5 127
– 5 466
– 0,61%
– 1,09%
Commercio
1 532 420
84 543
– 9 648
– 637
– 0,63%
– 0,75%
168 652
84 840
– 434
– 763
– 0,26%
– 0,89%
Trasporto e magazzinaggio Attività dei servizi alloggio e ristorazione
443 808
48 182
– 487
– 449
– 0,11%
– 0,92%
Servizi di informazione e comunicazione
135 312
12 624
580
51
0,43%
0,41%
Attività finanziarie e assicurative
124 290
117
– 473
1
– 0,38%
0,86%
Attività immobiliari
285 942
313
– 212
6
– 0,07%
1,95%
Attività professionali, scientifiche e tecniche
207 581
24 232
1 003
– 56
0,49%
– 0,23%
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese
197 373
52 733
1 326
321
0,68%
0,61%
Amministrazione pubblica e difesa; ass. sociale Istruzione
158
1
0
0
0,00%
0,00%
30 174
2 240
182
–7
0,61%
– 0,31%
Sanità e assistenza sociale
42 220
897
350
4
0,84%
0,45%
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento
75 819
5 837
– 24
– 25
– 0,03%
– 0,43%
240 842
185 100
– 261
– 907
– 0,11%
– 0,49%
Altre attività di servizi
Fonte: Unioncamere - InfoCamere, Movimprese
Utilizzando i dati delle prime due colonne della tabella, costruisci due grafici che mostrino lo stock delle imprese e il saldo dello stock. Successivamente prepara un breve commento, anche formulando ipotesi personali che giustifichino la tendenza all’aumento del numero delle imprese nel settore dei servizi e alla riduzione del numero delle imprese nei settori tradizionali.
2 L’azienda come sistema organizzato 2.1 funzionigramma
Completa il funzionigramma indicando gli organi addetti ai compiti illustrati e la loro posizione organizzativa. Mansioni e responsabilità Svolge attività di indirizzo e coordinamento delle operazioni aziendali; supervisiona l’attività produttiva; definisce gli obiettivi aziendali e le strategie per realizzarli Si occupa della contabilità dell’impresa; cura i rapporti con le le istituzioni della Pubblica Amministrazione Si occupa della gestione e del controllo della produzione; gestisce e controlla le operazioni di pulizia degli impianti; controlla gli accessi agli stabilimenti e provvede ad assicurare il rispetto delle norme in materia antinfortunistica Provvede alla definizione degli accordi commerciali e li sottopone all’approvazione del consiglio di amministrazione; è periodicamente informata sulla corretta e puntuale esecuzione dei contratti di vendita
Posizione organizzativa ......................................... ......................................... ......................................... ......................................... ......................................... ......................................... .........................................
501
VS
LI
NO
Dipendenti Imprenditore
Segretaria del direttore marketing
Addetto alla contabilità
Direttore commerciale
Direttore amministrativo-finanziario
Direttore generale
Amministratore delegato di una spa Operaio comune
Direttore di produzione
VS
LI
NO
Collega le mansioni elencate nella tabella agli organi aziendali (VS = vertice strategico, LI = linea intermedia, NO = nucleo operativo).
2.3 organi aziendali
Mansione
VS
LI
NO
Mansione
Preparare il foglio paga dei dipendenti
Inserire slogan pubblicitari nel sito web aziendale
Decidere dove localizzare uno stabilimento produttivo
Predisporre contratti di acquisto con i fornitori
Gestire e amministrare il personale
Selezionare i fornitori dell’impresa
Programmare una campagna pubblicitaria
Decidere di collocare sul mercato un nuovo prodotto
2.4 funzionigramma
VS
LI
NO
Completa il seguente funzionigramma di un Istituto Tecnico Economico basandoti sulla tua esperienza e/o raccogliendo le informazioni necessarie dai tuoi insegnanti.
Posizione organizzativa
gruppo 2
Dipendenti Addetto al controllo qualità
L’azienda come sistema organizzato
Indica a quale organo appartengono i dipendenti elencati nella tabella (VS = vertice strategico, LI = linea intermedia, NO = nucleo operativo).
2.2 organi aziendali
Mansioni e responsabilità ..................................................................................................................................................
Dirigente scolastico
..................................................................................................................................................
organizzative
2.6 costruzione di organigrammi
Responsabile area sicurezza
..................................................................................................................................................
..................................................................................................................................................
..................................................................................................................................................
Leggi le frasi e cancella le parole che ritieni siano errate. 1. La struttura organizzativa elementare è particolarmente adatta alle imprese di grandi/piccole dimensioni che hanno un numero di dipendenti elevato/limitato e che operano in mercati internazionali/locali. 2. La struttura organizzativa funzionale/divisionale si caratterizza per la presenza di organi della linea intermedia/del nucleo operativo, specializzati in una particolare funzione, che rispondono direttamente alla direzione generale. 3. La struttura organizzativa funzionale/divisionale raggruppa le attività aziendali in funzioni/divisioni (linee di prodotto, area geografica servita, fasce di clientela ecc.); ciascuna funzione/divisione ha propri obiettivi di vendita e dispone di proprie risorse. 4. La struttura organizzativa a matrice/divisionale unisce l’organizzazione divisionale con quella funzionale. Dopo aver completato l’organigramma della Massei Giorgio & C. snc, impresa che commercializza all’ingrosso materiali per l’edilizia, rispondi alle domande. Tieni presente che: • la direzione generale è curata dai soci Giorgio e Fulvio Massei; • la direzione amministrativa è gestita da Giorgio Massei; • la logistica è affidata a Marco Ardu, che coordina le attività dei due addetti al magazzino (ricevimento merci e stoccaggio); • la direzione commerciale è gestita da Fulvio Massei che si avvale di un addetto.
L’azienda e la sua organizzazione
2.5 strutture
..................................................................................................................................................
m1
Personale docente
Collaboratore del dirigente (vicario)
502
Esercizi da svolgere ..................................................
Giorgio e Fulvio Massei
..............................................
Direzione amministrativa
..............................................
..............................................
................................................
..............................................
Reparto ricevimento merci
Reparto stoccaggio
...............................
...............................
Ufficio vendite 1 addetto
1. Qual è la struttura organizzativa della Massei Giorgio & C. snc? 2. Per quali imprese risulta adatta tale struttura organizzativa?
2.7 costruzione di un organigramma
La libreria gestita da Elena Latini è divisa in tre reparti. Presenta l’organigramma, indicando anche quali organi rappresentano il vertice strategico, quali la linea intermedia e quali il nucleo operativo: • reparto scientifico e scuola, in cui lavorano tre commessi (Amici, Gardini e Neri) e un caporeparto (Gulinelli); • reparto narrativa italiana ed estera, in cui lavorano tre commessi (Pistilli, Micucci e Rossi) e un caporeparto (Brandini); • reparto libri per l’infanzia e giochi didattici, in cui lavora un solo commesso (Rizzardi); il signor Brandini funge da caporeparto anche per tale settore. Nella “logistica e approvvigionamenti” lavora un solo dipendente (Davidi), mentre la “contabilità e inanza” viene gestita dal capuficio signor Giacosa e da un impiegato (Imperatori).
2.8 costruzione di un organigramma
Un’azienda operante nel settore dell’abbigliamento ha 50 dipendenti impiegati nelle seguenti funzioni: • produzione, strutturata in due reparti (fabbricazione e confezionamento): 25 persone; • approvvigionamento e logistica: 5 persone; • marketing e vendite: 10 persone (6 nel marketing e 4 nelle vendite); • amministrazione, contabilità e controllo di gestione: 8 persone (4 in amministrazione e 4 in contabilità e controllo); • gestione del personale: 2 persone. Presenta l’organigramma che ritieni più opportuno per rappresentare la struttura organizzativa dell’azienda.
2.9 costruzione di un organigramma
La Elettrocasa srl, che si occupa della vendita all’ingrosso di materiali e prodotti elettrici, ha come amministratore il socio Cortigiani che possiede il 60% delle quote sociali. La funzione vendite è sotto la responsabilità di Valeria Francapi e viene svolta in tre distinti reparti: reparto lampade e lampadari, reparto materiali elettrici (ili, spine e prese elettriche), reparto piccoli elettrodomestici: • nel reparto lampade e lampadari lavorano 2 commesse (Sara Giorgetti e Patrizia D’Addio); • nel reparto materiali elettrici lavorano tre commessi e un apprendista (Fabio Bagarini, Giorgio Lanzi, Federico Principi e Lorenzo Mazzini); • nel reparto piccoli elettrodomestici lavora invece un solo commesso (Mario Carlini). La funzione logistica e approvvigionamenti è afidata a 2 dipendenti (Alberto Leopardi e Franco Ferri), mentre la funzione contabilità e inanza è sotto la direzione di Marco Martini il quale coordina il lavoro di due ragionieri. La consulenza iscale è esternalizzata in quanto afidata al dottore commercialista Fulvio Pirro. Presenta l’organigramma della Elettrocasa srl indicando gli organi che rappresentano il vertice strategico, la linea intermedia e quelli del nucleo operativo.
SOCI AMMINISTRATORI Fraticelli e Leoni DIREZIONE GENERALE Fraticelli e Leoni ..................................
..................................
Progettazione
Assemblaggio
....................
Linea uomo
Linea bambino
Linea donna
Pubblicità e promozione
..................................
....................
....................
Osserva il primo e il secondo organigramma che rappresentano la struttura di una stessa impresa prima e dopo un’operazione di riorganizzazione delle attività produttive. Individua i cambiamenti effettuati e ipotizza i possibili motivi che hanno favorito il processo riorganizzativo, rispondendo poi alle domande che seguono.
2.11
struttura organizzativa
PRIMO ORGANIGRAMMA
SECONDO ORGANIGRAMMA
DIREZIONE GENERALE
DIREZIONE GENERALE ricerca e sviluppo
ricerca e sviluppo
direzione produzione
divisione prodotto A
marketing
personale
divisione prodotto B
divisione prodotto A
divisione prodotto B
marketing
personale
produzione
marketing
personale
produzione
marketing
personale
L’azienda e la sua organizzazione
..................................
m1
organizzativa
gruppo 2
Completa l’organigramma della Fraticelli spa tenendo presente che si tratta di un’impresa industriale che opera nel settore calzaturiero ed è inserita in un distretto, ossia in una zona dove coesistono agglomerati di imprese che producono lo stesso bene o sue parti componenti. La Fraticelli spa, pertanto, come la generalità delle imprese distrettuali, non svolge al suo interno tutte le fasi del processo produttivo necessarie per ottenere il prodotto inito, ma acquista dalle altre aziende del distretto le varie parti componenti dietro speciica indicazione per quanto riguarda i materiali da utilizzare e il design. All’interno della struttura organizzativa della Fraticelli spa avviene solo l’assemblaggio delle parti componenti il prodotto inito secondo il modello progettato internamente da un’équipe di tre disegnatori, dipendenti dalla direzione produzione, coordinata da Franco Fraticelli. La produzione offerta è articolata su tre diverse linee: scarpe da uomo, scarpe da donna e scarpe da bambino, così da comprendere l’intero mercato di sbocco formato dalle imprese commerciali all’ingrosso che operano sui mercati interni e internazionali. Giorgio Leoni, un altro socio di maggioranza della Fraticelli spa, è direttore della funzione marketing e vendite e coordina il lavoro di sei impiegati. La funzione logistica, che comprende al suo interno anche la funzione approvvigionamenti, è afidata a un dipendente esterno all’assetto proprietario, il dottor Mario Felici. La funzione inanza e contabilità è invece afidata a un consulente esterno che svolge attività di dottore commercialista.
2.10 struttura
L’azienda come sistema organizzato
503
504
Esercizi da svolgere 1. 2. 3. 4.
2.12
progettazione di una macrostruttura organizzativa
Quali sono le funzioni di supporto presenti nelle due strutture organizzative? Qual è il ruolo della funzione di ricerca e sviluppo? Come è stata organizzata l’impresa in entrambi i casi? Quale tipo di divisione è stato realizzato?
Un’impresa operante nel settore della refrigerazione produce tre diversi prodotti (frigoriferi a uso domestico, congelatori a uso industriale e condizionatori d’aria), rivolgendosi a tre differenti mercati: • i frigoriferi sono venduti alle famiglie; • i congelatori sono rivolti alle imprese che operano nel settore dei prodotti congelati e surgelati; • i condizionatori d’aria sono rivolti sia alle famiglie sia alle imprese. Le funzioni che devono essere organizzate all’interno dell’impresa sono: • produzione; • ricerca e sviluppo; • logistica; • marketing, vendite e distribuzione. L’eterogeneità dei prodotti e la necessità di uno stretto contatto con il mercato non rendono possibile l’accorpamento delle funzioni che devono essere attivate, a eccezione dei condizionatori d’aria che possono essere venduti utilizzando la stessa rete di vendita dei frigoriferi. Costruisci un organigramma che evidenzi la struttura organizzativa più idonea a soddisfare le esigenze dell’impresa (tieni presente che tutti e tre i mercati in cui l’impresa opera sono notevolmente dinamici e che i prodotti fabbricati devono essere continuamente innovati per tener conto delle nuove esigenze della clientela).
2.13 confronto
Individua a quale struttura organizzativa si riferiscono le caratteristiche riportate nella prima colonna.
tra strutture organizzative
Struttura elementare
funzionante
divisionale
a matrice
È articolata per divisioni e funzioni È utilizzata dalle imprese di piccole dimensioni È articolata per aree di business autonome È articolata in base alle attività aventi la stessa natura e riguardanti lo stesso oggetto
2.14 organizzazione per processi
Completa l’organigramma individuando a quale funzione sono collegati i vari processi aziendali. DIREZIONE GENERALE
Direzione
Direzione
Direzione
Direzione
....................
....................
....................
....................
Identificazione delle aspettative dei clienti. Valutazione del vantaggio competitivo
Progettazione e definizione delle caratteristiche del prodotto/servizio
Esecuzione delle lavorazioni
Ricevimento e gestione dell’ordinativo
Processi affidati alle unità organizzative interne
505
2.16 lean organization e smart organization
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). V 1. Le attività sono attribuite alle unità organizzative in base all’omogeneità dei contenuti che le caratterizzano. 2. Nell’organizzazione per processi il prodotto/servizio (output del processo) può essere destinato a un utente interno o a un cliente acquirente del prodotto/servizio. 3. L’identificazione dei processi che creano valore all’interno dell’organizzazione sostituisce l’articolazione per funzioni. 4. L’organizzazione per processi limita la frammentazione delle attività aziendali perché queste vengono raggruppate in base all’output che ne scaturisce. 5. Un processo è formato da un insieme di attività della stessa natura ordinate in sequenza. 6. L’organizzazione per processi permette una maggiore flessibilità rispetto ai modelli organizzativi più tradizionali.
F
Collega ciascuna caratteristica al modello organizzativo (LO = lean organization, SO = smart organization; alcune caratteristiche sono comuni a entrambi i modelli).
LO
SO
LO
La piramide organizzativa è appiattita in quanto gli organi della linea intermedia sono in numero ridotto
Vi è assenza di vincoli orari di lavoro perché ciò che conta sono i risultati
Gli addetti alle mansioni esecutive sono sostituiti da robot intelligenti
Rappresenta un’evoluzione delle organizzazioni flessibili
Si privilegia il lavoro in team: ciascun gruppo di lavoro gode di autonomia decisionale e risponde dei risultati ottenuti
I processi sono digitalizzati e integrati attraverso strumenti informatici
SO
L’azienda come sistema organizzato
organizzazione per processi
gruppo 2
2.15
I livelli gerarchici sono limitati così da favorire la rapidità delle decisioni
Leggi il caso aziendale, tratto da www.siemensitalia.com, e rispondi alle domande.
Siemens spa è la capogruppo del gruppo Siemens in Italia, composto da imprese fornitrici di soluzioni per la generazione e trasmissione di energia e per le infrastrutture, l’automazione e il software per l’industria. In questi ultimi anni Siemens spa ha avviato un processo di trasformazione digitale e attualmente, con l’obiettivo di agevolare un miglior equilibrio tra gli ambiti personali e professionali, ha implementato modelli di organizzazione del lavoro agile, o smart working, in cui la valutazione della prestazione lavorativa non si basa su timbrature e ore trascorse in ufficio ma sugli effettivi risultati raggiunti. La filosofia del vertice strategico è che ciò che conta davvero sono gli obiettivi raggiunti e non il tempo dedicato al lavoro. Questo cambiamento culturale incentiva ad essere più autonomi e responsabili rispetto alle attività di lavoro. Dopo aver coinvolto in questo percorso tutti i 1 700 dipendenti, Siemens spa ha firmato con i delegati sindacali un accordo collettivo, in base al quale dal 1° gennaio 2018 i col-
laboratori della Società – con l’unica eccezione dei tecnici del service – lavorano secondo questa modalità. Autonomia, responsabilizzazione e fiducia sono fattori chiave per la diffusione di questo approccio, ma anche strutture e infrastrutture adeguate possono rivelarsi di grande aiuto per poter implementarlo al meglio. Con il lavoro agile cambia il modo di concepire il lavoro ma occorre cambiare anche gli spazi all’interno degli uffici: gli ambienti devono essere ripensati, senza più postazioni fisse, ma luoghi che facilitano l’interazione e il lavoro di gruppo. Aumentano le sale riunioni e nascono aree più silenziose per attività che richiedono concentrazione. In quest’ottica, Siemens spa ha costruito a Milano la nuova sede della società “Casa Siemens”, un edificio dotato di un’area verde con piscina dove i dipendenti possano godere dei momenti di relax. Accessibile al pubblico, l’opera è parte integrante della nuova concezione di “edificio aperto” di Siemens, inteso come spazio di incontri e integrazione.
1. Quali sono i fattori più importanti (fattori chiave) che stanno alla base dello smart working? 2. Come vengono valutate le prestazioni dei dipendenti? 3. Perché è importante modificare gli spazi di lavoro?
L’azienda e la sua organizzazione
CASO AZIENDALE
m1
2.17
506
Esercizi da svolgere 2.18 organizzazione smart
Leggi il caso che segue, tratto da McDonald’s nuova chimera di Micaela Cappellini, Il Sole 24 ORE e rispondi alle domande.
Il modo cambia, i muri cadono. In McDonald’s la flessibilità degli orari di lavoro è totale, si possono fare 10, 18, 20, 24 o 40 ore alla settimana. L’occupazione è aumentata: nel 2015 i dipendenti erano 17mila oggi sono saliti a 20mila. Del resto gli affari vanno bene: nel 2017 il fatturato di McDonald’s è cresciuto di oltre il 10%, quando il giro d’affari del cosiddetto informal eating out, i pasti informali consumati fuori, è aumentato soltanto del 2%. Una parte del merito è del modello Eotf (Experience of the future), la sigla che a partire dal 2016, grazie all’innovazione tecnologica, ha rivoluzionato il modo di preparare i prodotti e di servire i clienti. Eotf è un sistema altamente digitalizzato e si basa sull’approccio on demand: tutto viene preparato solo al momento dell’ordine e in tempi rapidissimi. Ciascuno in cucina segue uno schermo e sa quale operazione compiere, chi cuoce l’hamburger e chi riempie il bicchiere. Il vassoio deve
essere pronto in 3 minuti dall’ordine. Tutte le patatine che sono state fritte da più di 7 minuti, tutta la carne cotta da più di 14, devono essere buttate. Dietro le quinte, alla catena di montaggio è tutto un bip: dell’olio che va cambiato, del panino che è pronto, dell’hamburger che va girato. Il cliente? Ordina sullo schermo touch, personalizza il suo Big Mac fino all’ultima fettina di cetriolo, paga e si siede. Un segnaposto attrezzato di chip guiderà la hostess al posto giusto per la consegna del vassoio. E se fosse l’innovazione tecnologica a ridurre i posti di lavoro di McDonald’s? I manager assicurano che non è così, che la scomparsa dei cassieri è più che compensata dall’aumento delle hostess di sala. E nel contempo il turnover si è notevolmente abbassato e oggi si aggira intorno al 10%. Al Sud è praticamente nullo, chi trova lavoro da McDonald’s tende a tenerselo stretto.
1. McDonald’s può essere definita un’azienda digitalizzata? Motiva la risposta. 2. Qual è l’impatto delle tecnologie digitali sul lavoro dei dipendenti? 3. Quale fattore, secondo te, ha determinato l’aumento dei ricavi (fatturato) delle imprese che operano nel settore dell’informal eating out (pasti informali consumati fuori)? 4. Da che cosa dipende il maggior successo di McDonald’s rispetto alle imprese concorrenti? 5. Considerando la possibilità data al cliente di personalizzare il proprio Big Mac, qual è il vantaggio competitivo di McDonald’s?
2.19 stile
Collega ciascuna frase a uno dei due stili di direzione.
di direzione
Stile di direzione autoritario
partecipativo
Il potere decisionale è nelle mani del vertice strategico Il potere decisionale è delegato ai gruppi di lavoro I canali di comunicazione sono rigidi, formali e unidirezionali (dall’alto al basso) I canali di comunicazione sono bidirezionali (dall’alto al basso e viceversa) Le decisioni vengono condivise fra tutti i dipendenti Le informazioni sono solitamente costituite da ordini di servizio Le informazioni vengono trasmesse attraverso strumenti relazionali e incontri in presenza I dipendenti vengono responsabilizzati I dirigenti controllano direttamente i propri dipendenti
2.20 sistema
Individua la tipologia di comunicazione.
comunicativo
Comunicazione Comunicazione interna integrata Si rivolge ai dipendenti al fine di coordinare le attività delle diverse posizioni organizzative Si rivolge a tutti gli interlocutori sociali, sia interni sia esterni Ha il fine di accrescere la reputazione dell’impresa favorendo la sua immagine presso il pubblico Utilizza canali comunicativi, quali le reti intranet e riunioni di servizio Riguarda i profili commerciale (pubblicitario), socio-ambientale ed economico-finanziario È rivolta a trasmettere ordini di servizio ai dipendenti, in forma sia scritta sia orale È intrapresa al fine di legittimare l’attività dell’impresa, ottenendo il consenso della collettività
507
3 Le operazioni di gestione Indica a quale categoria appartengono le operazioni di gestione. Investimento
Trasformazione tecnico-economica
Disinvestimento
Vendita di merci con regolamento immediato Acquisto di materie di consumo con regolamento immediato Conferimento del proprietario Trasferimento delle materie nei reparti di lavorazione Acquisto di merci con regolamento differito
3.2 prospetto impieghi e fonti di finanziamento
Completa il prospetto di seguito riportato considerando che l’imprenditrice Maria Eleonori ha apportato a titolo di capitale proprio 90 000 euro e successivamente ha acquistato attrezzature commerciali per 22 000 euro, arredamento per 8 000 euro, merci per 25 000 euro, materie di consumo (carta e sacchetti per confezionare la merce) per 1 500 euro. Per la costituzione sono stati sostenuti costi per 3 000 euro. La somma residua è rimasta depositata nel c/c bancario. Impieghi
ALERT Impieghi = investimenti + disponibilità liquide in attesa di utilizzo
3.3 prospetto impieghi e fonti di finanziamento
Fonti di finanziamento
Costi di impianto
............. .............................................................
.............................................................
............. apporto del proprietario
.............................................................
.............
.............................................................
.............
.............................................................
.............
Banca X c/c Totale impieghi
30 500 90 000 Totale finanziamenti
.............
90 000
Giovanni Ortenzi costituisce un’impresa commerciale con un versamento iniziale nel c/c bancario destinato alle operazioni aziendali di 140 000 euro; ottiene inoltre un mutuo bancario di 60 000 euro. I finanziamenti ottenuti sono stati utilizzati per effettuare i seguenti investimenti:
• • •
software fabbricati attrezzature commerciali
1 800 euro 90 000 euro 40 000 euro
• • •
macchine d’ufficio (computer) costi di impianto merci
15 000 euro 8 000 euro 30 000 euro
Compila il prospetto degli impieghi e delle fonti di finanziamento tenendo presente che la somma di denaro non utilizzata è stata lasciata sul c/c bancario.
3.4 operazioni di gestione
gruppo 3
Le operazioni di gestione
Finanziamento
Franco Riva decide di costituire un’impresa commerciale al dettaglio per la vendita di piccoli elettrodomestici e di articoli per la casa. Poiché i mezzi monetari apportati da Franco Riva, pari a 25 000 euro, non sono sufficienti a finanziare l’acquisto dei beni necessari per avviare l’attività commerciale, viene chiesto e ottenuto un mutuo dal Banco BPM di 50 000 euro. Con le somme complessivamente ottenute l’impresa acquista l’arredamento, un registratore di cassa, merci destinate alla vendita, carta e sacchetti di plastica per confezionare i prodotti. Stipula inoltre: • il contratto di locazione del locale dove ha sede il negozio pagando il fitto relativo al primo mese; • un contratto di assicurazione contro furti e incendi versando il premio relativo al primo anno. Dopo qualche giorno dall’apertura del negozio vengono venduti due aspirapolvere e quattro frullatori riscuotendone in contanti l’intero prezzo. Individua e classifica le operazioni di gestione compiute dall’impresa completando la tabella di pagina seguente.
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
Operazioni di gestione
m2
3.1 operazioni di gestione
508
Esercizi da svolgere Operazioni
Descrizione
di finanziamento: – mezzi ottenuti dal proprietario – mezzi presi a prestito
...................................................................................................... ......................................................................................................
di investimento in fattori produttivi: – beni strumentali – beni di breve durata – servizi
...................................................................................................... ...................................................................................................... ......................................................................................................
di disinvestimento
......................................................................................................
Rispondi alle domande. 1. Quale forma giuridica è assunta dall’impresa? 2. Chi è il soggetto economico e chi è il soggetto giuridico di tale impresa? 3. In quale settore di attività produttiva opera?
3.5 operazioni
Individua quali delle seguenti operazioni di gestione sono considerate interne (I) e quali esterne (E).
interne ed esterne di gestione
3.6 classificazione di operazioni e aspetti di gestione
Operazioni
I
E
Montaggio di parti componenti il prodotto finito
..................................
..................................
Acquisto di merci
..................................
..................................
Pagamento in contanti di una fattura passiva
..................................
..................................
Assunzione di personale
..................................
..................................
Ottenimento di un prestito bancario
..................................
..................................
Pagamento di una fattura con emissione di un pagherò
..................................
..................................
Vendita di merci a dilazione senza effetti
..................................
..................................
Conservazione delle merci in magazzino
..................................
..................................
Trasferimento dei prodotti finiti da un magazzino all’altro
..................................
..................................
Un’impresa industriale che produce tessuti acquista il 5/02 il filato necessario per la produzione di 50 metri di stoffa e ne inizia la lavorazione il 20/02. La stoffa viene ottenuta il 4/03 e il 27/03 viene interamente venduta. Classifica le operazioni compiute dall’impresa distinguendo le operazioni di investimento, di trasformazione tecnica, di disinvestimento e individua quali hanno dato luogo a operazioni interne e quali a operazioni esterne. Specifica inoltre perché sono stati coinvolti gli aspetti della gestione indicati nell’ultima colonna a destra. Data
Descrizione
Tipo di operazione
Operazioni interne o esterne
Aspetti della gestione finanziario .................... economico ...................
05/02
Acquisto del filato
............................................
.................................
20/02 04/03
Inizio della lavorazione Termine della lavorazione
............................................
.................................
27/03
Vendita della stoffa
............................................
.................................
Rispondi alle domande. 1. Quanti giorni è durato lo stoccaggio della materia prima? 2. Quanti giorni è durato lo stoccaggio del prodotto finito?
tecnico ......................... ......................................
finanziario .................... economico ...................
509
Ciclo monetario
Acquistate merci in data 15/05 con pagamento per pronta cassa e vendute le stesse in data 27/06 con riscossione immediata
...................................
...................................
Acquistate merci in data 15/05 con pagamento per fine mese e vendute le stesse in data 27/06 con riscossione immediata
...................................
...................................
Acquistate merci in data 15/05 con pagamento a 30 giorni e vendute le stesse in data 27/06 con pagamento a 45 giorni
...................................
...................................
Acquistate merci in data 15/05 con pagamento a 60 giorni e vendute le stesse in data 27/06 con pagamento a 30 giorni
...................................
...................................
Indica la durata del ciclo economico (CE), del ciclo tecnico (CT) e di quello monetario (CM) nei seguenti casi riguardanti un’impresa industriale. Operazione di gestione
3.9 calcolo dei cicli aziendali
CE
CT
CM
Acquistate materie prime in data 10/08 con regolamento a fine mese; in data 12/08 le materie prime vengono trasferite nei reparti lavorativi; la produzione termina il 20/11. I prodotti finiti sono venduti in data 10/12 con regolamento immediato
.........................
.........................
.........................
Acquistate materie prime in data 10/09 con regolamento immediato; la lavorazione inizia in data 15/09 e termina in data 20/09; i prodotti finiti sono venduti in data 1/10 con regolamento a fine mese
.........................
.........................
.........................
Acquistate materie prime in data 15/11 con regolamento a 30 giorni; la lavorazione inizia il 16/11 e termina il 20/11. I prodotti finiti sono venduti in data 25/11 con regolamento a 30 giorni
.........................
.........................
.........................
Calcola la durata dei cicli indicati in relazione alle operazioni di seguito descritte compiute da un’impresa industriale (CE = ciclo economico; CT = ciclo tecnico; CF = ciclo finanziario; CM = ciclo monetario). Operazione di gestione
3.10 ciclo tecnico, economico, finanziario e monetario
CE
CT
CF
CM
Acquistate materie prime in data 20/03 con regolamento immediato; la lavorazione inizia il 21/03 e termina il 31/03 con l’ottenimento dei prodotti finiti che vengono venduti in data 5/04 con regolamento immediato
.................
.................
.................
.................
Acquistate materie prime in data 10/11 con regolamento a fine mese; nella stessa data le materie vengono trasferite nei reparti lavorativi. Il processo lavorativo termina in data 2/12 e i prodotti finiti sono venduti in data 20/12 con regolamento a fine mese
.................
.................
.................
.................
Un’impresa industriale acquista in data 20/04 una certa quantità di materie prime, da pagare a 30 giorni. In data 2/05 ne inizia la lavorazione che si conclude con l’ottenimento del prodotto finito il 10/05. I prodotti sono venduti il 15/05 e la fattura, inviata nello stesso giorno, viene riscossa dopo 60 giorni. Indica nell’asse dei tempi di seguito riportato i cicli: tecnico, economico, finanziario e monetario.
20/04
3.11 ciclo tecnico, economico, finanziario e monetario
Le operazioni di gestione
Ciclo economico
gruppo 3
Descrizione
2/05
10/05
15/05
20/05
14/07
Un’impresa industriale acquista in data 25/02 delle materie prime che paga in data 6/04; in data 6/03 ne inizia la lavorazione che risulta ultimata in data 28/03 con l’ottenimento di prodotti finiti. In data 10/04 i prodotti sono venduti con pagamento per fine giugno. Calcola la durata del ciclo tecnico, economico, finanziario e monetario.
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
3.8 calcolo dei cicli aziendali
Indica la durata del ciclo economico e di quello monetario nei seguenti casi di compravendita di merci.
m2
3.7 calcolo del ciclo economico e monetario
510
Esercizi da svolgere 3.12 ciclo tecnico, economico, finanziario e monetario
3.13
calcolo dei cicli aziendali e aspetti di gestione
Un’azienda industriale acquista in data 20/06 materie prime con pagamento immediato; in data 22/06 ne inizia la lavorazione che risulta ultimata in data 28/06 con l’ottenimento di prodotti finiti. In data 15/07 i prodotti sono venduti con pagamento per fine settembre. Calcola la durata del ciclo tecnico, del ciclo economico, del ciclo finanziario e del ciclo monetario. Un’impresa industriale acquista in data 20/01 materie prime con pagamento dilazionato al 30/01; in data 22/01 ne inizia la lavorazione che risulta ultimata in data 28/01 con l’ottenimento di prodotti finiti. In data 15/02 i prodotti sono venduti con pagamento per fine marzo. Calcola la durata del ciclo tecnico, economico, finanziario e monetario. Completa inoltre la tabella analizzando le operazioni di gestione secondo gli aspetti evidenziati. Data
Operazione
20/01 30/01
Acquisto materie prime Pagamento fattura
15/02 31/03
Vendita di prodotti Riscossione fattura
Aspetto finanziario
Aspetto economico
...................................... ...................................... ...................................... ...................................... ...................................... ......................................
......................................
......................................
Rispondi alle domande. 1. Quale aspetto della gestione è coinvolto dalle operazioni di trasformazione fisico-tecnica delle materie prime? 2. Nel caso ipotizzato, quali operazioni possono essere considerate interne? 3. Per quanti giorni le materie prime e i prodotti finiti restano conservati nel magazzino dell’impresa? 4. Da quali elementi dipende la durata del ciclo tecnico? 5. Da quali elementi dipende la durata del ciclo monetario?
3.14
analisi e predisposizione di documenti, durata del ciclo economico e monetario
Il 15 maggio la Gianni Bellesi & C. snc riceve la seguente fattura immediata n. 123 della Stifar spa, riprodotta limitatamente alla parte tabellare. Quantità 30
Descrizione dei beni Vasche idromassaggio modello AB Costi di trasporto forfetari Totali
Prezzo
Imponibile Aliquota
1 240,00 37 200,00
22%
150,00
22%
150,00
37 350,00
Imposta
Totale
8 184,00 45 384,00 33,00
183,00
8 217,00 45 567,00
Pagamento 30 giorni data fattura
Successivamente la Bellesi & C. snc vende le vasche alle seguenti date: • 18/06: al Jolly Hotel n. 15 vasche per complessivi 45 201 euro, IVA inclusa; pagamento a fine giugno; • 3/07: alla società Impresa Costruzioni Amalfitana srl n. 10 vasche al prezzo unitario di 2 470 euro + IVA; pagamento per pronta cassa con sconto 2%; • 20/07: alla Barontini Lucio & F.lli snc le restanti vasche per complessivi 12 350 euro + IVA; pagamento al 31 agosto. Le spedizioni del 18/06 e del 3/07 sono accompagnate da fatture immediate, mentre la spedizione del 20/07 alla Barontini Lucio & F.lli snc avviene con documento di trasporto. Calcola, in relazione a ogni vendita, la durata del ciclo monetario e del ciclo economico e presenta i documenti emessi dalla Bellesi & C. snc (eventuali dati mancanti a piacere).
3.15
calcolo dei cicli aziendali e predisposizione di documenti originari
L’impresa Gianni Caponi, che svolge attività industriale, acquista il 25/05 tonnellate 3 di materia prima a 15 000 euro la tonnellata, sconto 2% + 1%, imballaggio gratuito, spese di trasporto addebitate forfetariamente 41 euro, IVA ordinaria; regolamento a 30 giorni con assegno bancario. La lavorazione delle materie ha inizio il 6/06 e termina il 24/06 con l’ottenimento dei prodotti che vengono venduti il 10/07 alle seguenti condizioni: prezzo complessivo 80 000 euro, imballaggio addebitato in fattura 50 euro, IVA ordinaria; pagamento al 30/09 con emissione di pagherò maggiorato degli interessi al tasso 4%. Presenta, assumendo i necessari dati mancanti a piacere: a. i calcoli inerenti alla determinazione della durata del ciclo tecnico, economico e monetario; b. i documenti originari emessi e ricevuti dall’impresa Gianni Caponi.
511
Due imprese all’inizio di un periodo amministrativo presentavano identiche disponibilità liquide pari a 3 350 euro (denaro in cassa + saldo del c/c bancario e del c/c postale). Le previsioni riguardanti le entrate e le uscite monetarie relative ai primi sei mesi dell’esercizio sono le seguenti: Mese
IMPRESA A Entrate previste
IMPRESA B
Uscite previste
Entrate previste
Uscite previste
gennaio
40 100
37 600
40 100
37 600
febbraio
43 300
43 300
43 300
45 400
marzo
42 700
44 600
42 700
49 400
aprile
45 800
44 300
45 800
44 300
maggio
48 100
48 700
48 100
45 200
giugno
50 200
45 700
50 200
45 700
Stabilisci se le imprese considerate presentano nel tempo una situazione di equilibrio monetario.
4.2 cicli produttivi ed equilibrio monetario della gestione
L’impresa Mauro Pavese, esercente attività all’ingrosso, all’inizio del mese di ottobre dispone di una liquidità (denaro in cassa + c/c bancari attivi) pari a 8 200 euro. Durante il mese vengono compiute le seguenti operazioni: • 1/10: acquisto di merci per 25 640 euro + IVA con pagamento entro il 31/10; • 10/10: vendita delle merci in precedenza acquistate a 35 900 euro + IVA, consegna in giornata; pagamento 1/2 per pronta cassa e 1/2 a 30 giorni dalla consegna.
gruppo 4
4.1 equilibrio monetario
L’aspetto finanziario e l’aspetto economico della gestione
4 L’aspetto finanziario e l’aspetto economico della gestione
classificazione dei finanziamenti
Indica per ciascuna operazione di gestione il tipo di finanziamento. Operazioni di gestione
Capitale proprio
Capitale di debito
Conferito un fabbricato da parte del proprietario Acquistate merci con regolamento dilazionato Apportato un assegno circolare da parte di un socio Acceso un mutuo bancario da rimborsare in cinque anni Ottenuto il rinnovo di un debito commerciale in scadenza Acquistati macchinari con regolamento differito
4.4 capitale
Completa lo schema indicando le operazioni che determinano variazioni nel capitale di debito.
di debito
Aumenti per: • ottenimento di ..................... .................................................. • ottenimento di ..................... ..................................................
Danno luogo a: • investimenti • entrate monetarie
FINANZIAMENTI DI CAPITALE DI DEBITO Diminuzioni per: • rimborso di ............................ ..................................................
• rimborso di ............................ ..................................................
Danno luogo a: • uscite monetarie
m2
4.3
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
Calcola la durata del ciclo economico e la durata media del ciclo monetario e indica se l’impresa considerata presenta una situazione di equilibrio monetario. Ipotizza inine eventuali suggerimenti per migliorare quest’ultimo aspetto della gestione.
512
Esercizi da svolgere 4.5 aspetto finanziario della gestione
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F) e, in quest’ultimo caso, suggerisci una corretta formulazione. V F 1. L’apporto di beni da parte del proprietario dà luogo a un aumento di capitale proprio. 2. L’accantonamento dell’utile costituisce una fonte di finanziamento interna. 3. L’apporto di denaro da parte del proprietario rappresenta una fonte di finanziamento interna. 4. L’estinzione di un prestito bancario dà luogo a un’entrata di denaro. 5. Gli acquisti di beni/servizi con regolamento dilazionato danno luogo a debiti finanziari. 6. L’estinzione di un debito commerciale dà luogo a un’uscita di denaro. 7. I debiti finanziari rappresentano una fonte di finanziamento esterna. 8. I debiti commerciali rappresentano una fonte di finanziamento interna.
4.6 aspetto finanziario della gestione
stiche delle fonti di finanziamento
4.8 scelta tra clausole di pagamento
Individua i rilessi nell’aspetto inanziario delle operazioni di seguito riportate e indica se i debiti aumentano oppure diminuiscono. Operazioni di gestione
4.7 caratteri-
Entrate monetarie
Uscite monetarie
Aumenti/diminuzioni Debiti finanziari
Debiti commerciali
Acquistate merci con regolamento dilazionato
..............................
..............................
Ottenuto un prestito dalla banca
..............................
..............................
Pagato con bonifico bancario un debito verso un fornitore
..............................
..............................
Rimborsato il prestito ottenuto dalla banca
..............................
..............................
Giorgio Bravi, titolare di un’impresa che opera nel settore alberghiero, allo scopo di espandere la sua attività ha deciso di ampliare alcuni locali da adibire a sala ristorante. Il costo delle operazioni di ristrutturazione è di 95 000 euro. Egli dispone di 42 000 euro depositati sul proprio c/c personale presso la Banca Monte dei Paschi di Siena, mentre il c/c aziendale presenta un saldo attivo di 26 000 euro. Entrambi i depositi possono essere liberamente utilizzati in quanto l’imprenditore non prevede di dover sostenere ulteriori uscite monetarie. La somma residua per inanziare l’operazione può essere ottenuta con un prestito bancario a medio-lungo periodo. Presenta un prospetto dove sono illustrate le caratteristiche delle diverse fonti di inanziamento utilizzabili dall’impresa per attuare l’investimento. L’impresa Michele Ferro ha ricevuto una fattura di 12 200 euro per l’acquisto di merci. Il fornitore offre le seguenti possibilità: • pagamento immediato, sconto per pronta cassa 0,50%; • pagamento a 30 giorni, prezzo indicato in fattura. L’impresa dispone della liquidità necessaria per effettuare il pagamento immediato nel c/c bancario sul quale maturano interessi al tasso netto dello 0,70%. Completa i calcoli e stabilisci quale condizione di pagamento è più favorevole per l’impresa. Importo della fattura Sconto pagamento pronta cassa Importo del pagamento immediato
euro euro euro
12 200,00 ................... ...................
36 500 × .......... = 6,11% tasso di interesse implicito se si sceglie il pagamento immediato ................... × ........ ................... × 0,70 × ........ = euro .......... interessi a cui rinuncia l’impresa se effettua il pagamento immediato euro ................
L’impresa ha convenienza a effettuare il pagamento ................... perché ..................................................................... ..............................................................................
Alla medesima conclusione si può giungere confrontando il ...................................... con il .................................... ..............................................................................
4.11 scelta tra varie clausole di pagamento
La Simone Bedini e F.lli snc, proprietaria di una catena di negozi di abbigliamento, ha acquistato alcune attrezzature commerciali dalla Modulari srl, come risulta dalla seguente parte tabellare della fattura n. 45: Attrezzature commerciali Costi di trasporto forfetari Imponibile IVA 22%
euro euro
16 000,00 500,50
euro euro
16 500,50 3 630,11
Totale fattura
euro
20 130,61
Per il pagamento la società può scegliere tra le seguenti alternative: • pagamento immediato, sconto mercantile 1,50%; • pagamento a 90 giorni, prezzo pieno. La società Bedini dispone della somma occorrente al pagamento immediato depositata in c/c bancario su cui beneicia di un tasso lordo 3% (ritenuta iscale 26%). Determina la forma più conveniente per il pagamento della fattura.
4.12 scelta tra varie clausole di pagamento
4.13 scelta tra due clausole di pagamento e classificazione dei debiti
Lucia Fratini, titolare di un’impresa di abbigliamento, deve acquistare una nuova macchina cucitrice per suole in gomma avente il prezzo di listino di 15 000 euro + IVA. L’impresa fornitrice offre la scelta tra le seguenti condizioni di pagamento: • pagamento per pronta cassa alla consegna: sconto 0,50%; • pagamento a 60 giorni: prezzo pieno; • pagamento a 120 giorni: prezzo della fattura aumentato degli interessi per l’ulteriore dilazione accordata (pari a 60 giorni) al tasso 1,75%. Lucia Fratini ha la somma disponibile al pagamento depositata in c/c bancario che frutta un interesse netto dell’1,50%. Stabilisci quale condizione di pagamento è più conveniente. In data 27/04 l’impresa Giulio Tarantelli acquista materie prime per 60 000 euro + IVA e può regolare la fattura secondo una delle due seguenti clausole: • per pronta cassa, sconto mercantile 1%; • pagamento al 30/07, prezzo pieno. Poiché non dispone di fondi liquidi, l’imprenditore deve decidere se è più conveniente estinguere il debito verso il fornitore il 30/07 oppure ottenere una sovvenzione bancaria al tasso 6% e regolare la fattura per pronta cassa. Suggerisci la decisione più opportuna. 1. Rispondi alle seguenti domande. a. Rispetto al tempo, come possono essere classificati i finanziamenti ottenibili da Giulio Tarantelli? b. Qual è la natura di tali debiti? 2. Evidenzia le analogie e le differenze tra le due diverse forme di indebitamento.
m2
di convenienza economica
Il titolare di un negozio acquista una bilancia di precisione ricevendo una fattura di 2 190 euro + IVA. L’azienda fornitrice richiede il pagamento immediato dell’IVA, mentre per la parte restante offre la scelta tra le seguenti condizioni di pagamento: • pagamento immediato, sconto per pronta cassa 1%; • pagamento a 60 giorni per rimessa diretta, nessuno sconto. L’imprenditore ha in cassa mezzi liquidi solo per il pagamento dell’IVA. Il pagamento immediato dell’intera fattura può perciò essere effettuato solo ricorrendo a un prestito bancario sul quale devono essere corrisposti interessi al tasso 6%. Dopo aver presentato la parte tabellare della fattura indicata, decidi come effettuarne il pagamento.
gruppo 4
4.10 calcoli
La Beltrix spa acquista merci per 180 000 euro + IVA alle seguenti condizioni: • pagamento immediato: sconto per pronta cassa 1%; • pagamento dilazionato a 30 giorni: nessuno sconto. L’impresa dispone di fondi liquidi in c/c bancario sul quale maturano interessi netti del 2%. Presenta la parte tabellare della fattura e stabilisci se è più conveniente il pagamento immediato oppure dilazionato della stessa.
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
4.9 scelta tra clausole di pagamento
L’aspetto finanziario e l’aspetto economico della gestione
513
514
Esercizi da svolgere 4.14
scelte alternative, flussi monetari e flussi di beni
L’impresa Stefano Azzali presenta, a una certa data, la composizione degli investimenti, delle disponibilità liquide e dei inanziamenti, risultante dalla seguente tabella: Investimenti Beni strumentali
Importi
Disponibilità liquide
120 000 C/c bancario
Beni destinati alla vendita
Importi
Finanziamenti
6 600 Capitale proprio
Importi 120 000
_
L’imprenditore deve effettuare i seguenti investimenti (per semplicità sono stati trascurati gli aspetti iscali): a. acquisto di un nuovo macchinario del costo di 87 600 euro; b. acquisto di 6 tonnellate di merce destinata alla vendita. Non avendo le disponibilità liquide per effettuare il pagamento immediato, l’imprenditore concorda con il fornitore di beni strumentali il pagamento a 60 giorni. Le merci sono offerte da due diversi fornitori alle seguenti condizioni: a. fornitore A: 1 050 euro la tonnellata con pagamento a 60 giorni; sconto 3% per pagamento immediato; b. fornitore B: 1 030 euro la tonnellata con pagamento a 60 giorni; sconto 1% per pagamento immediato. Al termine delle operazioni la composizione degli investimenti, delle disponibilità liquide e dei inanziamenti risulta così modiicata: Investimenti Beni strumentali
Importi
Disponibilità liquide
Importi
207 600 c/c bancario
Beni destinati alla vendita
6 111
Finanziamenti
Importi
489 Capitale proprio
120 000
Capitale di debito
87 600
Individua quali sono state le scelte effettuate dall’imprenditore e ricostruisci analiticamente i lussi delle disponibilità liquide in entrata e in uscita. Rispondi alle domande. 1. Perché il valore assegnato agli investimenti effettuati non corrisponde all’importo dei flussi di disponibilità liquide? 2. A quale classificazione appartengono gli sconti proposti dai fornitori? 3. Qual è la natura del debito contratto dall’imprenditore?
4.15 analisi dei flussi della gestione
Analizza i lussi provocati dalle operazioni di gestione inserendo gli importi nelle colonne della tabella di seguito riportata (per semplicità tralasciare l’imposta sul valore aggiunto). Operazioni Acquisto di merci per 80 000 euro con pagamento dilazionato Assegnazione di beni (merci) ai soci dell’impresa per 20 000 euro Apporti in denaro dei soci dell’impresa per 90 000 euro Vendita di merci per 104 000 euro con riscossione dilazionata Ottenimento di un mutuo di 100 000 euro Pagamento di fatture per 80 000 euro Riscossione di fatture per 104 000 euro Rimborso di una quota di mutuo per 20 000 euro Concessione di prestiti a medio termine ad altre imprese per 60 000 euro Riscossione di prestiti in precedenza concessi a medio termine per 10 000 euro
Investimenti Disinvestimenti
Finanziamenti Disponibilità liquide Rimborsi Accensioni Entrate Uscite
Operazioni
Investimenti Disinvestimenti
Finanziamenti Rimborsi Accensioni
Disponibilità liquide Entrate Uscite
4.17 analisi dei flussi della gestione
gruppo 4
Apporto di denaro da parte dell’imprenditore Acquistati macchinari con regolamento a dilazione Ottenuto un prestito da rimborsare a 5 anni Venduti prodotti finiti con regolamento per pronta cassa Acquistate materie prime con regolamento dilazionato Effettuato prelevamento di denaro contante per esigenze personali dell’imprenditore Ricevuta fattura per costi di trasporto, regolamento immediato in contanti Estinto un finanziamento in precedenza ottenuto Prelevati prodotti finiti da parte dell’imprenditore Acquistate materie di consumo con regolamento per pronta cassa
Dopo aver analizzato le operazioni di gestione riportate nella prima colonna della tabella, indica con una crocetta i lussi generati da ciascuna di esse. Operazioni
Investimenti Disinvestimenti
Finanziamenti
Disponibilità liquide
Rimborsi Accensioni Entrate
Uscite
Apporto di automezzi dai soci Apporto di denaro dai soci Acquisto di merci con regolamento dilazionato Vendita di merci, regolamento immediato con denaro contante Rimborso di un mutuo precedentemente concesso Ottenimento di un mutuo Pagamento di debiti v/fornitori Acquisto di un macchinario con regolamento a due mesi Riscossione di crediti v/clienti Prelevamento in contanti del proprietario Concessione di un prestito a terzi Assegnazione di merci ai soci Pagamento di una cambiale in scadenza Consegna di beni venduti con pagamento anticipato Vendita di merci con regolamento dilazionato Acquisto di merci con regolamento per pronta cassa Riscossione di una cambiale in scadenza
m2
dei flussi della gestione
Dopo aver analizzato le operazioni di gestione riportate nella prima colonna della tabella, indica con una crocetta i lussi generati da ciascuna di esse.
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
4.16 analisi
L’aspetto finanziario e l’aspetto economico della gestione
515
516
Esercizi da svolgere 4.18 analisi dei flussi della gestione
Dopo aver analizzato le operazioni di gestione riportate nella prima colonna della tabella, indica con una crocetta i lussi generati da ciascuna di esse. Operazioni
Investimenti Disinvestimenti
Finanziamenti Rimborsi Accensioni
Disponibilità liquide Entrate Uscite
Ricevuto bonifico bancario a saldo di crediti per la vendita di prodotti Rilasciato assegno bancario a saldo di debiti per l’acquisto di materie prime Apporto di un fabbricato da parte dell’imprenditore Rimborso di una quota di un mutuo in precedenza ottenuto Apporto di un assegno circolare da parte dell’imprenditore
4.19 analisi dei flussi della gestione
Indica nelle colonne interessate, in relazione alle seguenti operazioni, gli importi dei inanziamenti ottenuti, degli investimenti effettuati, dei disinvestimenti realizzati e dei movimenti nelle disponibilità liquide (per semplicità tralasciare l’imposta sul valore aggiunto). Operazioni
Investimenti Disinvestimenti
Finanziamenti
Disponibilità liquide
Rimborsi Accensioni Entrate
Uscite
Apportato dal proprietario un fabbricato per 290 000 euro Acquistate merci per 1 900 euro, regolamento a mezzo c/c bancario Vendute merci per 4 020 euro, regolamento a mezzo c/c bancario Riscosso un credito v/clienti per 13 200 euro Pagato un debito v/fornitori per 10 400 euro Ottenuto un mutuo bancario per 26 000 euro Acquistato un automezzo con pagamento dilazionato per 38 000 euro Vendute merci per 12 200 euro, pagamento a 60 giorni Acquistate merci per 21 700 euro con pagamento tramite girate di cambiali in portafoglio Apportati dal proprietario 15 000 euro Rimborsata una quota del mutuo ottenuto per 2 600 euro
4.20
cicli produttivi, investimenti, disinvestimenti, finanziamenti e flussi di disponibilità liquide
Lucia Stoppa costituisce un’impresa operante nel settore dell’abbigliamento avente per oggetto la produzione di camicie dietro speciica ordinazione delle imprese commerciali all’ingrosso. L’imprenditrice apporta un fabbricato da adibire alla produzione, valutato 40 000 euro, e denaro contante per 50 000 euro. Successivamente ottiene una sovvenzione bancaria a medio termine di 60 000 euro e con le somme liquide a disposizione acquista i macchinari e le attrezzature necessarie per confezionare i capi di abbigliamento sostenendo un costo di 98 000 euro. La struttura tecnica organizzativa dell’impresa impiega in media 24 ore per produrre un lotto di 50 camicie; le materie prime restano depositate circa 15 giorni prima di essere passate ai processi lavo-
rativi, mentre lo stoccaggio del prodotto inito è di 10 giorni. Il costo di acquisto delle materie prime necessarie alla fabbricazione del lotto di camicie è di 4 800 euro; il ricavo di vendita ammonta complessivamente a 13 200 euro. L’impresa ottiene una dilazione media dai fornitori di 30 giorni, mentre concede credito ai clienti per 60 giorni. Rappresenta sull’asse del tempo il ciclo tecnico, economico, inanziario e monetario e calcolane la durata espressa in giorni. In relazione a quanto sopra indicato, inoltre, individua gli investimenti, i disinvestimenti, i inanziamenti e i lussi delle disponibilità liquide. Due imprese hanno rilevato durante un certo periodo di gestione i seguenti costi e ricavi così ripartiti nel tempo: Impresa A
Impresa B
Costi
Ricavi
Costi
Ricavi
I
172 000
174 000
194 000
187 000
II
196 000
158 000
186 000
198 000
III
165 000
154 000
145 000
158 000
IV
158 000
225 000
163 000
135 000
Indica se le imprese si trovano in una situazione di equilibrio o di disequilibrio ecomico.
4.22 classificazione dei costi
Collega i costi alla corrispondente categoria.
a. b. c. d. e. f. g. h.
Costi per l’acquisto di merci Fitti passivi Oneri sociali Costi per energia elettrica Interessi passivi bancari Fabbricati Imposta sul reddito Costi non correnti (derivanti da calamità naturali) a
4.23 classificazione dei ricavi
4.24 analisi di operazioni di gestione
b
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
Costi pluriennali Costi per le merci e le materie Costi per servizi Costi per godimento di beni di terzi Costi per il personale Costi finanziari Costi vari Costi fiscali c
d
e
f
g
h
a
b
c
Collega i ricavi alla corrispondente categoria.
a. Interessi accreditati sul conto corrente bancario b. Rimborsi costi di vendita c. Ricavi per cessione di merci
1. Ricavi delle vendite 2. Ricavi vari 3. Ricavi finanziari
Analizza le seguenti operazioni di gestione indicandone l’aspetto inanziario ed economico (per semplicità tralasciare l’aspetto iscale). a. Ricevuta nota di addebito di 830 euro da un fornitore per interessi a nostro carico. variazione ....................................................................... variazione ....................................................................... b. Ricevuto un bonifico bancario di 600 euro inviato da un cliente a saldo di una nostra fattura di 602,48 euro. variazione ....................................................................... variazione ....................................................................... variazione ....................................................................... c. Ottenuto il rilascio di un assegno circolare di 1 500 euro contro addebito del c/c bancario. variazione ........................................................... variazione ....................................................................... d. Ricevuta una fattura per acquisto di materie per 12 000 euro. variazione ....................................................................... variazione ....................................................................... e. Emessa fattura per vendita di prodotti per 7 000 euro. variazione ....................................................................... variazione ....................................................................... f. Acquistato un fabbricato al prezzo di 26 000 euro, 1/2 con assegno bancario, 1/2 con rilascio di pagherò a 90 giorni. variazione ....................................................................... variazione ....................................................................... variazione .......................................................................
m2
Trimestri
gruppo 4
equilibrio economico
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
4.21
L’aspetto finanziario e l’aspetto economico della gestione
517
518
Esercizi da svolgere 4.25 analisi di operazioni di gestione
Dopo aver analizzato nell’aspetto inanziario e nell’aspetto economico le seguenti operazioni di gestione compiute da un’impresa commerciale all’ingrosso, indica le relative variazioni (per semplicità tralasciare l’IVA). Variazioni finanziarie Operazioni
Entrata monetaria
Uscita monetaria
Variazioni economiche
Crediti Debiti (aumenti o (aumenti o diminuzioni) diminuzioni)
Costo
Ricavo
Acquisto di merci per 12 000 euro; regolamento immediato Acquisto di un automezzo del costo di 20 000 euro, regolamento a 45 giorni Vendita di merci per 5 000 euro; regolamento metà per pronta cassa, metà a 30 giorni Pagata una cambiale in scadenza di 8 000 euro Ricevuta e pagata in contanti una fattura per costi di trasporto per 55 euro Riscossa in contanti una fattura di 600 euro emessa per vendita di merci Addebitati sul c/c interessi passivi per 110 euro Pagato il fitto di 300 euro relativo a un magazzino Emessa tratta a 30 giorni per 16 500 euro a saldo di un credito di 16 503 euro Prelevati dalla cassa e versati in c/c bancario 350 euro
4.26 analisi di operazioni di gestione
Analizza le seguenti operazioni di gestione e indica le variazioni inanziarie e le variazioni economiche come nell’esempio riportato nella prima riga (per semplicità tralasciare l’aspetto iscale).
Variazioni finanziarie
Variazioni economiche
Operazioni Attive Ricevuta fattura per acquisto di merci di 5 000 euro
Versati sul c/c bancario intestato all’impresa 10 000 euro quale apporto del proprietario Pagati tramite c/c bancario premi di assicurazione di 6 000 euro Emessa fattura per vendita di merci di 4 000 euro Accreditati sul c/c bancario interessi attivi di 60 euro Ottenuto dalla banca un mutuo con accredito in c/c bancario di 50 000 euro Pagata con bonifico bancario una fattura di 5 000 euro ricevuta da un fornitore Riscossa tramite c/c bancario una fattura per vendita di merci di 4 000 euro Addebitati sul c/c bancario interessi passivi sul mutuo di 1 250 euro Pagato con assegno bancario canone di leasing di 3 200 euro
Passive
Negative
+ debiti commerciali 5 000 euro
+ costi per le merci 5 000 euro
Positive
519
4.27 analisi di operazioni di gestione
Indica con una crocetta le variazioni inanziarie e quelle economiche relative alle operazioni di gestione che seguono. Variazioni finanziarie
Variazioni economiche
Attive
Negative
Ottenuto un mutuo bancario di 30 000 euro Acquistate merci con regolamento a dilazione per 500 euro Vendute merci con regolamento per pronta cassa per 10 000 euro Riscossa una cambiale in scadenza di 1 000 euro Pagata una fattura di 879,50 euro contro addebito in c/c bancario per 879 euro Pagati interessi passivi sul mutuo per 150 euro
5 Il reddito e il patrimonio aziendale 5.1 calcolo del reddito globale
L’imprenditore Giorgio Rivoli ha dato vita a un’attività commerciale con un apporto iniziale di 180 000 euro versati nel c/c bancario aziendale. Durante gli anni di vita dell’azienda l’imprenditore non ha effettuato nuovi apporti, ma ha prelevato per esigenze personali 40 000 euro. Dopo alcuni anni, per ragioni di salute, decide di cessare l’attività ed estingue il c/c bancario prelevando il capitale finale di 210 000 euro. Le operazioni compiute durante la vita dell’azienda, tutte regolate tramite c/c bancario, sono state le seguenti: • acquisto di beni strumentali 93 000 euro; • pagamento per compensi al personale dipendente 140 400 euro; pagamento di costi di impianto 2 000 euro; • acquisto di merci 1 020 000 euro; • • pagamento di interessi passivi bancari 1 600 euro; vendita di merci 1 450 000 euro; • • riscossione di interessi attivi bancari 200 euro; acquisto di servizi 75 000 euro; • • vendita di beni strumentali 13 800 euro; pagamento di fitti dei locali 36 000 euro; • • pagamento di imposte e tasse 26 000 euro. Completa i calcoli e determina il reddito globale dell’impresa con procedimento analitico e sintetico. Calcolo del reddito globale con procedimento analitico Costi
Ricavi
Costi pluriennali Costi per le merci e le materie Costi per servizi Costi per godimento di beni di terzi Costi per il personale Costi finanziari Costi fiscali Totale costi
................... Ricavi delle vendite
...................
................... Ricavi vari
...................
................... Ricavi finanziari
...................
.......................................................................
...................
.......................................................................
1 464 000 Totale ricavi
................... ................... ................... ...................
1 394 000
Calcolo del reddito globale con procedimento sintetico Capitale proprio finale euro 210 000 Prelievi dell’imprenditore per esigenze personali euro ............. Capitale proprio iniziale – euro ............. Utile globale euro 70 000
1 464 000
gruppo 5
Versati sul c/c intestato all’impresa 600 euro
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
Positive
m2
Passive
Il reddito e il patrimonio aziendale
Operazioni
520
Esercizi da svolgere 5.2 calcolo del reddito globale
5.3 calcolo del risultato economico d’esercizio ALERT Il risultato economico dell’esercizio è dato dalla differenza tra ricavi e costi d’esercizio
5.4 calcolo del risultato economico d’esercizio
5.5 calcolo del risultato economico d’esercizio
L’impresa individuale Mauro Rizzuto, che svolge attività commerciale, è stata costituita con un apporto iniziale di 50 000 euro. Dopo 15 anni l’imprenditore decide di cessare l’attività e, concluse le operazioni di liquidazione dell’azienda, determina un capitale proprio finale di 250 000 euro. Durante la vita dell’azienda sono state effettuate le operazioni di seguito indicate, tutte regolate tramite c/c bancario: • acquisto di automezzi 125 000 euro, attrezzature 67 100 euro e arredamento 43 000 euro; • acquisto di merci 1 450 000 euro e servizi 187 200 euro; • pagamento di costi per il personale 234 000 euro; • pagamento di costi fiscali 68 900 euro; • pagamento di interessi passivi bancari 18 200 euro; • vendita di merci 2 678 000 euro; • riscossione di interessi attivi 3 400 euro; • vendita di beni strumentali 12 000 euro. Calcola il reddito globale sia con il procedimento analitico sia con il procedimento sintetico; determina inoltre il reddito realmente conseguito tenendo conto che durante i 15 anni di vita dell’impresa la moneta si è svalutata del 12%. Presenta inoltre il prospetto che evidenzia i movimenti nel c/c bancario. Filippo Serra costituisce un’impresa individuale con apporto iniziale di assegni di 162 500 euro, immediatamente versati nel c/c bancario aziendale. Nel corso del primo periodo amministrativo si compiono le seguenti operazioni, tutte regolate tramite c/c bancario (i costi e i ricavi si considerano tutti di competenza dell’esercizio): • acquistate merci per 432 500 euro; • pagati canoni di leasing e fitti passivi per 18 000 euro; • pagati costi per servizi per 85 000 euro; • vendute tutte le merci per 560 000 euro; • addebitati interessi passivi sul c/c bancario per 950 euro. Calcola il risultato economico d’esercizio e presenta un prospetto che evidenzi i movimenti finanziari intervenuti nel c/c bancario. Francesco Ripa costituisce un’impresa che svolge attività commerciale con un apporto iniziale di 200 000 euro versati in c/c bancario. Nel corso del primo periodo amministrativo si compiono le seguenti operazioni regolate a mezzo c/c bancario (tutti i costi e i ricavi si considerano di competenza dell’esercizio): a. acquisti di merci per 125 000 euro; b. sostenuti costi per energia (luce, riscaldamento ecc.) per 6 000 euro; c. sostenuti costi per il personale dipendente per 20 500 euro; d. sostenuti costi di trasporto per 2 500 euro; e. pagati premi di assicurazione per 1 500 euro; f. sostenuti costi telefonici per 3 000 euro; g. vendute tutte le merci per 205 000 euro; h. sostenuti costi di pubblicità per 7 500 euro; i. pagati fitti dei locali per 4 000 euro e canoni di locazione di attrezzature commerciali per 1 000 euro. Calcola il risultato economico del primo esercizio e redigi un prospetto dei movimenti finanziari intervenuti nel c/c bancario. Durante l’esercizio n l’impresa Marina Lippi che svolge attività commerciale, ha effettuato le seguenti operazioni, tutte regolate tramite c/c bancario: • acquistate merci per 420 000 euro; • sostenuti costi per il personale per 65 000 euro; • sostenuti costi per servizi (energia elettrica, trasporti, commissioni bancarie, servizi di consulenza esterni ecc.) per 18 000 euro; • sostenuti costi relativi alla locazione di un fabbricato per 9 600 euro; • vendute tutte le merci acquistate realizzando ricavi per 600 000 euro; • riscossi interessi attivi da clienti per 520 euro; • pagati interessi passivi a fornitori per 1 420 euro; • pagate imposte e tasse per 5 600 euro. Calcola il reddito dell’esercizio e presenta la Situazione economica a sezioni divise tenendo presente che non vi sono esistenze iniziali di merci e che tutti i costi e i ricavi sono di competenza dell’esercizio.
prospetto della Situazione economica alle operazioni di gestione
Descrivi le operazioni di gestione che possono aver determinato il risultato evidenziato dalla Situazione economica.
Situazione economica dell’esercizio Costi Acquisto di merci Costi di trasporto Costi per energia Costi di consulenza Costi di pubblicità
ALERT
5.9 Situazione patrimoniale
5.10 patrimonio di funzionamento
2 100, 00 Fitti attivi 14 320, 50 Interessi attivi bancari
815 600, 00 1 900, 00 8 400, 00 1 302, 50
7 680, 00 43 000, 80 19 800, 20 1 100, 50
Costi fiscali
1 200, 00
Totale costi
803 002, 50
Totale a pareggio
Attività – Passività = Patrimonio netto
4 400, 50 Rimborsi costi di vendita
Fitti passivi
Utile d’esercizio
patrimoniale
710 600, 00 Vendite di merci
Costi per il personale Interessi passivi bancari
5.8 Situazione
Ricavi
gruppo 5
5.7 dal
24 200, 00 827 202, 50 Totale ricavi
827 202, 50
Il patrimonio al 31/12/n dell’impresa Filippo Carancini è composto dagli elementi di seguito indicati. Dopo aver distinto le attività dalle passività, calcola il patrimonio netto e presenta la Situazione patrimoniale al 31/12/n. Fabbricati 190 000 Crediti v/clienti 200 000 Mutui passivi 150 000 Impianti e macchinari 45 000 Attrezzature commerciali 35 000 Merci 30 000 Debiti v/fornitori 160 000 Denaro in cassa 3 200 Materie di consumo 10 000 Banca c/c attivo 15 800 L’impresa Giorgia Belli presenta al 31/12/n i seguenti elementi del patrimonio di funzionamento. Dopo aver separato le attività dalle passività, calcola il patrimonio netto e presenta la Situazione patrimoniale. Crediti v/clienti 280 000 Fabbricati 200 000 Banca c/c passivo 15 000 Automezzi 25 000 Macchine d’ufficio 50 000 Denaro in cassa 5 000 Merci 100 000 Debiti v/fornitori 140 000 Mutui passivi 130 000 Materie di consumo 5 000 Debiti per TFR 20 000 Cambiali passive 10 000 L’impresa Mario Conti che svolge attività commerciale presenta al 31/12/n i seguenti elementi del patrimonio di funzionamento: Fabbricati 200 000 Crediti v/clienti 137 500 Debiti v/fornitori 125 000 Banca c/c passivo 30 000 Mutui passivi 100 000 Denaro in cassa 12 000 Automezzi 75 000 Arredamento 18 500 Crediti diversi 11 000 Materie di consumo 15 000 Attrezzature 35 000 Merci 60 000 Debiti per TFR 50 000 Dopo aver separato le attività dalle passività, calcola l’importo del patrimonio netto e presenta la Situazione patrimoniale al 31/12/n.
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
competenza economica dei costi e dei ricavi
Nell’esercizio n, l’impresa Gino Scotti ha compiuto, tra le altre, le operazioni di gestione di seguito indicate: a. acquistato all’inizio dell’esercizio un macchinario del costo di 80 000 euro che darà la sua utilità per 5 anni; b. acquistate merci per 300 000 euro; c. venduto l’80% delle merci in precedenza acquistate ottenendo ricavi di 400 000 euro; d. stipulato con decorrenza 1/11 un contratto di locazione di alcuni locali per il quale si è stabilito un affitto semestrale di 2 400 euro da pagare posticipatamente; e. al 31/12 sono presenti in magazzino merci non vendute alle quali è attribuito un valore di 60 000 euro. Determina la competenza economica dei costi e dei ricavi e inserisci le voci e gli importi nella Situazione economica.
m2
5.6
Il reddito e il patrimonio aziendale
521
522
Esercizi da svolgere 5.11 Situazione patrimoniale e Situazione economica
L’impresa Carlo Giorgi, esercente attività di commercio all’ingrosso, presenta al 31/12/n gli elementi del patrimonio di funzionamento e del reddito d’esercizio di seguito elencati. Fabbricati 672 000 Arredamento 41 400 Impianti 54 000 Attrezzature 42 400 Mutui passivi 192 000 Debiti v/fornitori 114 000 Merci 244 320 Banche c/c attivi 60 600 Crediti v/clienti 210 600 Denaro in cassa 4 080 Banche c/c passivi 40 590 Patrimonio netto 870 810 Costi per acquisto di merci 1 102 000 Costi di trasporto 52 800 Costi di pubblicità 13 440 Costi telefonici 15 240 Costi per il personale 169 660 Debiti diversi 112 000 Interessi passivi su mutui 11 520 Ricavi di vendita di merci 1 270 000 Interessi attivi bancari 1 200 Rimanenze finali di merci 244 320 Quota costi pluriennali di competenza 74 300 Canoni di leasing 7 200 Dopo aver separato le attività dalle passività e i ricavi dai costi, presenta la Situazione patrimoniale al 31/12/n e la Situazione economica dell’esercizio n (la voce Patrimonio netto comprende già il risultato economico di competenza dell’esercizio).
5.12
patrimonio iniziale, calcolo del reddito d’esercizio e patrimonio di funzionamento
Al momento della costituzione il patrimonio dell’impresa Giulio Carli si presentava come di seguito esposto:
Situazione patrimoniale iniziale Attività C/c bancario
Patrimonio netto 200 000, 00 Capitale proprio
200 000, 00
Totale
200 000, 00 Totale
200 000, 00
Durante l’esercizio vengono compiute le seguenti operazioni di gestione, tutte regolate tramite c/c bancario (i costi e i ricavi si considerano tutti di competenza e per semplificare i calcoli sono stati tralasciati gli aspetti fiscali): a. acquistate merci per 130 000 euro; b. prese in leasing attrezzature commerciali pagando canoni di locazione per 6 200 euro; c. pagato affitto di locali per 9 000 euro; d. vendute merci per 196 000 euro; e. sostenuti costi per prestazioni di servizi per 11 600 euro; f. acquistate altre merci per 90 000 euro; g. vendute tutte le restanti merci per 98 000 euro. Presenta la Situazione economica e la Situazione patrimoniale al termine dell’anno considerato e calcola il reddito dell’esercizio e il patrimonio di funzionamento.
5.13 ricostruzione di operazioni
La Situazione patrimoniale dell’impresa Fulvio Martini, esercente attività commerciale, redatta in un dato momento del periodo amministrativo, evidenziava la seguente composizione del patrimonio:
Situazione patrimoniale al... Attività Banca X c/c Denaro in cassa
Totale
Patrimonio netto 200 000, 00 Capitale proprio 10 000, 00 Capitale di debito Mutui passivi 210 000, 00 Totale passività e netto
100 000, 00
110 000, 00 210 000, 00
Dopo pochi giorni la stessa si è così modificata: Attività Automezzi Fabbricati Merci Banca X c/c Denaro in cassa Totale
24 000, 80 000, 7 500, 66 500, 10 000, 188 000,
00 00 00 00 00 00
Patrimonio netto Capitale proprio
100 000, 00
Capitale di debito Mutui passivi Totale passività e netto
88 000, 00 188 000, 00
523
.......... × ..... × .....
36 000
= euro .......... rateo .......... (interessi passivi su mutui di competenza dell’esercizio)
Interessi di competenza 1/08
31/12
1/02
Uscita monetaria 3 750 euro
b. In data 1/11 è stato concesso un prestito di 26 500 euro che prevede il pagamento posticipato degli interessi al tasso del 3% ogni tre mesi alle date 1/02, 1/05, 1/08 e 1/11. Interessi di competenza
ALERT I ratei passivi misurano quote di costo; i ratei attivi misurano quote di ricavo.
5.15 calcolo di ratei
5.16 calcolo di ratei
5.17 calcolo di ratei
1/11
31/12
1/02
Entrata monetaria 200,38 euro
euro
.......... × ..... × .....
36 500
= euro .......... rateo .......... (interessi attivi su prestiti di competenza dell’esercizio)
Calcola i seguenti ratei maturati al 31/12: a. sugli interessi di un mutuo di 50 000 euro concesso l’1/05 al tasso 6%, riscossi posticipatamente ogni sei mesi alle date 1/05 e 1/11; b. sul canone per costi pubblicitari di 275 euro mensili che viene pagato posticipatamente ogni tre mesi alle date 1/02, 1/05, 1/08 e 1/11; c. su un prestito bancario di 30 000 euro sul quale si pagano interessi al tasso annuo 5% ogni quattro mesi, in via posticipata, alle date 1/02, 1/06 e 1/10; d. sul canone di leasing di un automezzo di 840 euro bimestrali, che viene pagato semestralmente, in via posticipata, alle date 1/04 e 1/10; e. su un fitto annuale di 12 000 euro, riscosso posticipatamente in data 1/06 di ogni anno. Calcola i seguenti ratei che maturano al 31/12: a. su interessi relativi a un mutuo bancario di 200 000 euro al tasso 5% da pagare posticipatamente ogni sei mesi alle date 1/04 e 1/10; b. sul canone di vigilanza notturna di 340 euro mensili che viene pagato posticipatamente ogni quattro mesi alle date 1/02, 1/06 e 1/10; c. su un credito di 63 875 euro per il quale il debitore si è impegnato a versare gli interessi al tasso annuo 6% ogni tre mesi, in via posticipata, alle date 1/03, 1/06, 1/09 e 1/12; d. sul canone di locazione di un magazzino, ammontante a 300 euro mensili, che viene pagato ogni sei mesi in via posticipata l’1/11 e l’1/05 di ogni anno. In relazione alle seguenti operazioni di gestione, calcola i ratei che maturano al 31/12: a. ottenuto in data 1/04 un mutuo bancario di 50 000 euro sul quale maturano interessi 4% da pagare in via posticipata l’1/04 e l’1/10 di ogni anno; b. stipulato in data 1/05 un contratto di locazione di un fabbricato con pagamento posticipato del fitto di 3 000 euro trimestrali a partire dall’1/07 del corrente anno; c. il 10/11 è stata ottenuta una sovvenzione bancaria a 3 mesi di 24 000 euro, interessi posticipati calcolati al tasso 4,50%;
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
euro
gruppo 5
Completa il calcolo dei ratei che derivano dalle operazioni di seguito indicate. a. In data 1/08 è stato ottenuto un mutuo di 150 000 euro al tasso 5%; gli interessi sono pagati semestralmente in via posticipata l’1/02 e l’1/08 di ogni anno con addebito del c/c bancario.
m2
5.16 calcolo di ratei
Il reddito e il patrimonio aziendale
Individua le operazioni di gestione che hanno determinato le variazioni intervenute negli elementi del patrimonio e presenta un prospetto che evidenzi i flussi delle disponibilità liquide.
524
Esercizi da svolgere d. pagato in data 1/06 in via posticipata il canone annuo di vigilanza notturna di 9 000 euro; e. l’1/09 è stato concesso in affitto a terzi un magazzino non più utilizzato dalla nostra impresa al canone semestrale di 6 000 euro da riscuotere in via posticipata.
5.18 calcolo di ratei
5.19 accantonamento a fondi oneri e fondi rischi
5.20 calcolo di risconti
In relazione alle seguenti operazioni di gestione, calcola i ratei che maturano al 31/12: a. il 20/09 è stata ottenuta in affitto da terzi un’autorimessa; il canone annuo ammonta a 8 400 euro e viene regolato in via posticipata ogni quadrimestre; b. l’1/11 è stato concesso in affitto un fabbricato strumentale; il relativo contratto prevede un canone annuo di 11 400 euro da riscuotere posticipatamente ogni sei mesi alle date 1/05 e 1/11; c. il 12/10 è stata ottenuta una sovvenzione bancaria a 3 mesi di 12 000 euro; gli interessi da corrispondere posticipatamente sono calcolati al tasso 3,50%; d. l’1/02 è stato concesso un mutuo di 90 000 euro con interessi da regolare in via posticipata ogni 4 mesi al tasso 5,5%; e. l’1/10 è stato ottenuto un mutuo di 160 000 euro con interessi da regolare in via posticipata ogni 6 mesi al tasso 4%. Inserisci nella Situazione economica e nella Situazione patrimoniale redatte al 31/12 le voci che derivano da quanto segue: • accantonati 1 500 euro per fare fronte a future spese di manutenzione degli impianti e dei macchinari; • accantonati 800 euro per fronteggiare rischi collegati a danni non coperti da assicurazione provocati a terzi soggetti in seguito a un incidente stradale. Completa il calcolo dei risconti che derivano dalle operazioni di seguito indicate. a. In data 1/09 è stato pagato anticipatamente l’affitto semestrale di un magazzino di 3 900 euro. 3 900 euro × ..... = euro .......... risconto .................... ..........
Fitto passivo di competenza 1/09
31/12
1/03
Uscita monetaria 3 900 euro
b. tasso del 4% sono riscossi anticipatamente l’1/12. Interessi di competenza
ALERT I risconti passivi sono quote di ricavo da rinviare all’esercizio futuro; i risconti attivi sono quote di costo da rinviare all’esercizio futuro.
5.21 calcolo di risconti
1/12
31/12
1/04
Entrata monetaria 198,90 euro
euro
.......... × ..... × .....
36 500
= euro ......... risconto ............................... (interessi attivi su prestiti di competenza dell’esercizio futuro)
Calcola i risconti che al 31/12 derivano dalle operazioni di gestione che seguono: a. l’1/10 è stata ottenuta una sovvenzione bancaria di 25 000 euro da rimborsare in data 1/04; su tale prestito, contestualmente all’accredito in c/c, l’1/10 sono stati versati gli interessi 3%; b. l’1/08 è stato stipulato un contratto di locazione di un elaboratore elettronico al canone annuo di 18 000 euro, da pagare in rate trimestrali anticipate a partire dal giorno di stipulazione del contratto; c. il 15/09 è stato concesso a un cliente di rinviare di sei mesi il pagamento di una fattura di 5 400 euro; all’atto del rinnovo il cliente paga gli interessi calcolati al tasso 2% per la dilazione concordata; d. il 15/10 è stato concesso in affitto un magazzino al canone trimestrale di 720 euro da riscuotere anticipatamente a partire dal 15/10, giorno di stipulazione del contratto; e. l’1/07 è stato pagato il premio annuo di assicurazione contro gli incendi pari a 3 600 euro.
5.24 calcolo di risconti
5.25 calcolo di ratei e risconti
5.26 calcolo di ratei e risconti
5.27 calcolo di ratei e risconti
Calcola i risconti che maturano al 31/12: a. su un canone di affitto di 750 euro mensili, riscosso in via anticipata ogni quattro mesi alle date 1/02, 1/06 e 1/10; b. sugli interessi di rinnovo di una cambiale attiva di 4 015 euro, scaduta il 3/11 e rinnovata per 90 giorni con pagamento anticipato in contanti degli interessi 6%; c. su un premio di assicurazione annuo di 2 737,50 euro pagato in via anticipata il giorno 16/06; d. su una sovvenzione bancaria di 40 000 euro a 4 mesi, ottenuta l’11/11, con pagamento anticipato degli interessi al tasso 6%; e. su un canone di affitto di un magazzino di 1 560 euro bimestrali, pagato in via anticipata ogni sei mesi alle date 1/04 e 1/10; f. su un credito di 7 300 euro, per il quale il debitore si è impegnato a versare gli interessi al tasso annuo 6% ogni tre mesi, in via anticipata, alle date 1/02, 1/05, 1/08 e 1/11. Considerando le operazioni di gestione di seguito indicate, calcola i ratei e i risconti che maturano al 31/12: 1/04: pagato anticipatamente premio annuo di assicurazione di 9 490 euro; 15/07: concesso un prestito di 18 000 euro, gli interessi al tasso 5% sono riscossi posticipatamente il 15/07 di ciascun anno; 1/09: pagato in via anticipata il canone semestrale di locazione di 1 800 euro relativo agli uffici commerciali; 1/10: ottenuto un prestito bancario di 20 000 euro, da rimborsare in data 1/03 dell’esercizio successivo, unitamente agli interessi al tasso 7%. Considerando le operazioni di gestione di seguito indicate, calcola i ratei e i risconti che maturano al 31/12: 1/09: ricevuto accredito in c/c bancario di 5 700 euro relativo al canone semestrale anticipato di locazione di un magazzino; 10/11: ottenuta una dilazione di 60 giorni sul pagamento di una fattura di 10 950 euro; gli interessi al tasso 5,50% verranno liquidati e corrisposti alla scadenza unitamente al pagamento della fattura; 1/12: rilasciato un assegno bancario di 1 950 euro a saldo del canone di leasing trimestrale anticipato; 15/12: concessa una dilazione di pagamento a 30 giorni su una fattura di 30 295 euro, pattuendo interessi al tasso 4% da riscuotere unitamente alla fattura il 14/01 dell’esercizio successivo. In relazione alle operazioni di gestione che seguono calcola i ratei e i risconti al 31/12 da inserire nella Situazione patrimoniale e determina la competenza economica dei ricavi e dei costi inserendo le voci e gli importi nella Situazione economica: a. l’1/02 è stato ceduto in affitto a terzi un magazzino con riscossione posticipata del canone semestrale di 4 500 euro a partire dall’1/08;
gruppo 5
di risconti
Calcola i risconti che maturano al 31/12: 1/09: pagato un canone semestrale di affitto anticipato relativo ai locali degli uffici, emettendo un assegno bancario di 3 600 euro; 1/10: riscosso anticipatamente per sei mesi un affitto di 250 euro mensili; 27/10: pagato premio annuo di assicurazione per responsabilità civile versando 547,50 euro anticipati; 1/11: pagato canone quadrimestrale anticipato per la vigilanza notturna dello stabilimento in 720 euro; 20/11: riscossi anticipatamente gli interessi di rinnovo, al tasso 7,30% per quattro mesi, di una cambiale di 10 000 euro scaduta in giornata.
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
5.23 calcolo
Calcola i risconti che al 31/12 derivano dalle operazioni di gestione che seguono: a. stipulato in data 1/07 un contratto annuo di manutenzione degli impianti di riscaldamento con contestuale versamento del canone di 1 800 euro; b. un fornitore ha concesso una dilazione di pagamento a 3 mesi su una fattura di 32 000 euro scaduta il 25/10; per la dilazione ottenuta vengono pattuiti interessi da dilazione al tasso 2,50% da versare anticipatamente il 25/10; c. in data 1/12 vengono pagati 240 euro per l’abbonamento annuale a una rivista di contabilità; d. il 14/10 è stato concesso un prestito a terzi di 9 600 euro a 4 mesi con riscossione anticipata degli interessi calcolati al tasso 4%; e. ottenuto in locazione un fabbricato da adibire a sala esposizione; il canone annuo di 13 200 euro è versato anticipatamente l’1/10 di ogni anno.
m2
5.22 calcolo di risconti
Il reddito e il patrimonio aziendale
525
526
Esercizi da svolgere b. il 15/09 è stato acquistato un fabbricato avente il costo di 296 000 euro rilasciando assegni circolari per 160 000 euro; la differenza è saldata con una cambiale scadente il 28/02 dell’esercizio successivo maggiorata degli interessi del 3%; c. stipulato contratto di leasing di un macchinario che prevede il pagamento di 12 canoni bimestrali anticipati di 2 000 euro; il primo canone è versato l’1/06 contestualmente alla stipulazione del contratto; d. l’1/10 è stato ottenuto un mutuo bancario di 80 000 euro, con interessi da regolare posticipatamente ogni sei mesi al tasso 5%; e. l’1/12 sono stati pagati a mezzo c/c bancario gli interessi semestrali posticipati maturati al tasso 3,5% su un mutuo passivo ipotecario di 90 000 euro.
5.28 calcolo di ratei e risconti
Completa la tabella di seguito riportata inserendo l’importo dei ratei e dei risconti che maturano al 31/12. Operazioni
Ratei Attivi
Passivi
Risconti Attivi
Passivi
15/09 - Concesso a un cliente di rinviare di sei mesi il pagamento di una fattura scaduta di 5 475 euro; gli interessi calcolati al tasso 5,50% sono riscossi all’atto del rinnovo 1/11 - Preso in locazione un elaboratore elettronico al canone annuo di 24 000 euro, da pagare in tre rate quadrimestrali posticipate alle date 1/03, 1/07 e 1/11 13/10 - Concesso un prestito di 10 950 euro; gli interessi al tasso 6% verranno riscossi ogni anno posticipatamente 31/10 - Ottenuto il rinnovo per altri quattro mesi di un pagherò a nostra firma di 7 300 euro; gli interessi al tasso 6,15% sono pagati all’atto del rinnovo
5.29 calcolo di ratei e risconti
5.30 competenza economica di premi assicurativi
5.31
calcolo di ratei e risconti, inserimento di valori nella Situazione patrimoniale e nella Situazione economica
In relazione a quanto segue calcola i ratei e i risconti da inserire nella Situazione patrimoniale al 31/12 e determina i costi e i ricavi di competenza economica da inserire nella Situazione economica dell’esercizio: 1/04: ottenuto da una banca un mutuo di 25 000 euro sul quale maturano gli interessi del 5% da versare posticipatamente l’1/04 e l’1/10 di ogni anno; 1/06: concesso in locazione finanziaria (leasing) un elaboratore elettronico al canone annuo di 31 800 euro, da pagare in rate semestrali posticipate l’1/06 e l’1/12 di ogni anno; 1/07: pagato un premio annuale di assicurazione contro gli incendi ammontante a 2 390,75 euro; 1/08: riscosso il canone annuo anticipato di affitto di un magazzino di 1 800 euro; 1/11: concesso a un cliente il rinnovo per altri quattro mesi di una cambiale attiva scaduta di 21 900 euro con pagamento anticipato degli interessi al tasso 5%; 1/12: preso in affitto un fabbricato pagando 1 200 euro trimestrali posticipati. L’impresa Fabrizio Bottoni stipula un contratto di assicurazione con versamento in data 21/06/n1 del relativo premio annuo di 730 euro. Alla scadenza il contratto viene rinnovato per un anno con adeguamento del premio a 803 euro. Calcola la competenza economica dei premi pagati in relazione agli esercizi n1, n2, n3 e, limitatamente all’esercizio n1, inserisci le voci interessate con i relativi importi nella Situazione patrimoniale e nella Situazione economica. Iscrivi nella Situazione patrimoniale al 31/12 e nella Situazione economica le voci che derivano da quanto segue: a. ottenuto in data 1/04 un mutuo di 100 000 euro al tasso 4,50%, con interessi da pagarsi posticipatamente ogni 6 mesi; b. stipulato in data 1/07 un contratto annuo di vigilanza notturna al canone mensile di 80 euro pagabile in via posticipata ogni 4 mesi; c. su un credito scaduto il 15/10 di 18 250 euro il debitore si è impegnato a pagare per una nuova dilazione di 4 mesi gli interessi calcolati al tasso 5%; gli interessi sono riscossi il 15/10; d. stipulato un contratto di leasing di un elaboratore elettronico che prevede il pagamento anticipato di 10 canoni bimestrali di 2 600 euro a partire dal 10/08; e. ottenuta in data 1/12 una sovvenzione bancaria di 26 000 euro con interessi da pagarsi trimestralmente in via anticipata al tasso 5,75%; f. concesso in affitto in data 1/12 un magazzino per 750 euro trimestrali anticipati.
analisi di documenti contabili
Nella Situazione patrimoniale e nella Situazione economica dell’impresa Mario Vinci, redatte al termine di un esercizio amministrativo, risultavano iscritti tra gli altri, i seguenti importi:
Situazione patrimoniale al 31/12/n Attività Risconto attivo su fitti ................................................
Passività e netto 1 100, 00 Rateo passivo su interessi ................, .... Risconto passivo su interessi
1 600, 00 250, 00
Situazione economica dell’esercizio n Costi Fitti passivi Interessi passivi
Ricavi 3 300, 00 Interessi attivi 4 800, 00 ................................................
125, 00 ................, ....
Ipotizza le possibili operazioni che hanno dato luogo a detti valori e calcola i flussi di disponibilità liquide, in entrata e in uscita, verificatisi nel corso dell’esercizio. Disponibilità liquide Pagamento fitto passivo Pagamento interessi passivi Riscossione interessi attivi
5.34 valutazione delle rimanenze
Entrate
Uscite ....................... .......................
.......................
L’impresa Silvia Cori, esercente il commercio di elettrodomestici, ha acquistato durante un periodo amministrativo 30 lavatrici al prezzo unitario di 180 euro. Durante l’esercizio sono state vendute 20 lavatrici realizzando 4 320 euro. Nella Situazione economica redatta al 31/12 dello stesso anno figuravano gli importi indicati di seguito. Costi Costo delle merci vendute
Ricavi 3 600, 00 Ricavi di vendita delle merci
4 320, 00
Iscrivi il valore attribuito alle rimanenze finali nella Situazione patrimoniale. Attività ................................................
Passività e netto ................, ....
Supponendo che nell’esercizio successivo vengano acquistate altre 15 lavatrici allo stesso prezzo e che ne vengano vendute 25, a quanto ammonta il costo delle merci di competenza dell’esercizio?
5.35 rimanenze di merci e iscrizione nelle Situazioni di fine esercizio
L’impresa commerciale Nazzareno Giannetti presenta, all’inizio dell’esercizio n1, esistenze di merci in magazzino per 49 350 euro. Durante l’esercizio acquista merci per 418 500 euro, mentre rivende merci per 783 750 euro. A fine anno la valutazione al costo delle merci in rimanenza dà un importo di 42 870 euro. Completa i prospetti della Situazione economica e della Situazione patrimoniale. a. Iscrizione di tutti i componenti per i loro importi integrali:
Situazione economica dell’esercizio n1 Costi
gruppo 5
5.33
L’impresa Giacomo Perri ha compiuto, nell’esercizio n, le seguenti operazioni: 1/04: ottenuto un mutuo bancario di 30 000 euro sul quale maturano interessi del 6% da versare posticipatamente l’1/04 e l’1/10 di ogni anno; 1/07: stipulato contratto di leasing di un macchinario al canone annuo di 96 000 euro, da pagare in tre rate quadrimestrali a partire dal successivo 1/11; 15/07: pagato il premio annuo di assicurazione contro furti e incendi di 3 613,50 euro; 1/08: riscosso anticipatamente il fitto annuo di un magazzino di 2 760 euro; 15/10: su un credito scaduto in giornata di 36 000 euro il debitore si è impegnato a pagare per una nuova dilazione di 4 mesi gli interessi al tasso 4,50%; gli interessi sono riscossi il 15/10. Inserisci le voci e gli importi conseguenti a tali operazioni nella Situazione economica e nella Situazione patrimoniale.
Ricavi
................................................
................, ....
................................................
................, ....
................................................
................, ....
................................................
................, ....
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
iscrizione di voci nella Situazione patrimoniale e nella Situazione economica
m2
5.32
Il reddito e il patrimonio aziendale
527
528
Esercizi da svolgere Situazione patrimoniale al 31/12/n1 Attività
Passività e netto ................, ....
................................................
................, ....
................................................
b. Iscrizione con l’evidenziazione delle variazioni subite dalle rimanenze:
Situazione economica dell’esercizio n1 Costi
Ricavi
................................................
................, ....
................................................
................, ....
................................................
................, ....
................................................
................, ....
Situazione patrimoniale al 31/12/n1 Attività ................................................
5.36 iscrizione di voci nella Situazione economica e nella Situazione patrimoniale
Passività e netto ................, ....
................................................
................, ....
Nell’ultimo trimestre dell’esercizio l’impresa Mario Fiorini ha compiuto, tra le altre, le operazioni di seguito indicate: 1/10: stipulato contratto di locazione di un fabbricato che prevede il pagamento del canone semestrale anticipato di 5 400 euro; 1/11: ottenuto un mutuo bancario di 60 000 euro, interessi al tasso 4% da versare in via posticipata l’1/05 e l’1/11 di ciascun anno; 31/12: accantonati 2 000 euro per far fronte ai rischi collegati a un contenzioso tributario; 31/12: le rimanenze finali di merci vengono valutate 12 000 euro. Iscrivi le voci e gli importi conseguenti a tali operazioni nella Situazione economica e nella Situazione patrimoniale.
5.37 iscrizione di voci nella Situazione economica e nella Situazione patrimoniale
Nell’ultimo trimestre dell’esercizio, l’impresa Nazzareno Re ha compiuto, tra le altre, le operazioni di seguito indicate: 16/10: pagato con assegno bancario di 5 840 euro un premio annuo anticipato di assicurazione contro i furti; 31/10: ottenuto un prestito bancario di 25 000 euro da rimborsare tra sei mesi, insieme agli interessi al tasso 6,50%; 1/11: ricevuto assegno bancario di 1 890 euro per il canone trimestrale anticipato su un magazzino concesso in locazione; 31/12: accantonati 1 500 euro per far fronte ai rischi collegati a responsabilità civile; 31/12: le rimanenze finali di merci vengono valutate 20 000 euro. Iscrivi le voci e gli importi conseguenti a tali operazioni nella Situazione economica e nella Situazione patrimoniale.
5.38 piano di ammortamento
ALERT La quota di ammortamento si calcola dividendo il costo storico del bene strumentale per la sua vita utile; il fondo ammortamento si ottiene sommando al fondo ammortamento dell’anno precedente la quota di ammortamento di competenza dell’anno.
L’impresa Engine spa ha acquistato nel gennaio dell’anno n1 un macchinario del costo di 190 000 euro per il quale prevede un valore di realizzo al termine del periodo di utilizzo, stimato in 5 anni, pressoché nullo. Decide di ammortizzare il costo sostenuto per quote costanti. Presenta il piano di ammortamento previsto per il macchinario considerato.
Piano di ammortamento Anno
Quota di ammortamento
Fondo ammortamento
Valore residuo del macchinario
n1
...........................................
...........................................
...........................................
n2
...........................................
...........................................
...........................................
n3
...........................................
...........................................
...........................................
n4
...........................................
...........................................
...........................................
n5
...........................................
...........................................
...........................................
529
5.40 competenza economica di costi pluriennali
Piano di ammortamento previsto Anno
Quota di ammortamento
Fondo ammortamento
Valore residuo del macchinario
n1
...........................................
...........................................
...........................................
n2
...........................................
...........................................
...........................................
n3
...........................................
...........................................
...........................................
n4
...........................................
...........................................
...........................................
n5
...........................................
...........................................
...........................................
Completa i seguenti prospetti di fine esercizio inserendo gli importi relativi a uno stesso bene a utilità pluriennale entrato in funzione nell’esercizio n. Calcola inoltre il valore contabile del bene per ogni esercizio considerato e con una breve relazione spiega i motivi per cui il costo dei beni strumentali deve essere ripartito su più esercizi.
Situazione patrimoniale al 31/12/n Automezzi
110 000, 00 Fondo amm.to automezzi
................, ....
Situazione economica dell’esercizio n Ammortamento automezzi
22 000, 00
Il reddito e il patrimonio aziendale
ammortamento e incidenza dei costi pluriennali sulla formazione del reddito
L’impresa Novostile spa acquista nel gennaio dell’anno n1 un macchinario del costo di 24 000 euro, per il quale prevede un valore di realizzo, al termine del periodo di utilizzo stimato in 5 anni, di 6 000 euro. Decide di ammortizzare il costo sostenuto, al netto del valore di realizzo, a quote costanti. Presenta il piano di ammortamento inizialmente previsto per il macchinario considerato.
gruppo 5
5.39 piano di
Situazione patrimoniale al 31/12/n+1 Automezzi
110 000, 00 Fondo amm.to automezzi
44 000, 00
Situazione patrimoniale al 31/12/n+2 Automezzi
110 000, 00 Fondo amm.to automezzi
................, ....
Situazione economica dell’esercizio n+2 Ammortamento automezzi
5.41 correzioni di errori
22 000, 00
Esamina i seguenti prospetti relativi alla Situazione patrimoniale e alla Situazione economica redatte al termine di un esercizio amministrativo e correggi gli errori dandone opportune spiegazioni (importi in migliaia di euro).
Situazione patrimoniale al 31/12/n Attività Fabbricati Merci Risconti attivi
anno n+1 160 90 2
anno n 160 70 –
Passività e netto Fondo amm.to fabbricati
anno n+1 25
anno n 20
Situazione economica dell’esercizio n Costi Ammortamento fabbricati Esistenze iniziali di merci
anno n+1 10 90
Ricavi Rimanenze finali di merci Fitti attivi
anno n+1 70 8
m2
................, ....
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
Situazione economica dell’esercizio n+1 Ammortamento automezzi
530
Esercizi da svolgere 5.42 iscrizione di voci nella Situazione economica
5.43 iscrizione di voci nella Situazione economica
5.44 iscrizione di voci nella Situazione economica e nella Situazione patrimoniale
5.45 iscrizione di voci nella Situazione economica e nella Situazione patrimoniale
Iscrivi nella Situazione economica i componenti positivi e negativi del reddito relativi alle seguenti operazioni: 1. acquistate merci per 376 000 euro e vendute merci per 465 000 euro; le esistenze iniziali di merci ammontavano a 92 000 euro, mentre le rimanenze finali sono valutate 97 000 euro; 2. acquistato un impianto per 40 000 euro che si presume di poter utilizzare per cinque anni e che pertanto si fa partecipare al reddito per quote costanti del 20%; 3. pagato in data 1/03 il premio annuo anticipato di assicurazione contro i furti di 1 825 euro; 4. ceduto in affitto un locale a uso magazzino al canone annuo di 12 000 euro che viene riscosso in due semestralità anticipate in data 1/06 e 1/12; 5. ottenuto in data 1/10 un mutuo di 50 000 euro, interessi 4% da corrispondere posticipatamente l’1/04 e l’1/10 di ogni anno; 6. pagati costi di trasporto per 7 800 euro relativi a merci vendute durante l’anno. Iscrivi nella Situazione economica dell’impresa Claudio Miconi i componenti positivi e negativi del reddito che derivano da quanto segue: a. ricevute fatture per acquisti di merci effettuati nell’esercizio per 76 800 euro; b. vendute merci, per le quali sono già state emesse le relative fatture, per 106 800 euro; c. concesso in data 1/03 un mutuo di 90 000 euro, con interessi calcolati al tasso 6%, da riscuotere in via posticipata ogni quadrimestre; d. stipulato in data 15/03 un contratto di assicurazione pagando un premio annuo di 438 euro; e. stipulato in data 1/09 un contratto di locazione di un personal computer con pagamento a rate trimestrali anticipate di 547,50 euro; f. ammortizzati del 4% i fabbricati (valore dell’edificio 420 000 euro); g. valutate in 11 400 euro le rimanenze finali di merci presenti in magazzino e in 9 800 euro le esistenze iniziali (l’iscrizione avviene evidenziando gli importi integrali). Iscrivi nei prospetti riguardanti il reddito (Situazione economica) e il patrimonio di funzionamento (Situazione patrimoniale) i dati che si desumono dalle sotto elencate operazioni di gestione effettuate durante l’anno (tralasciare per semplicità gli aspetti fiscali): a. acquistato arredamento per 8 000 euro che si presume di utilizzare per dieci anni e che quindi si fa partecipare al reddito per quote costanti del 10%; b. acquistate a più riprese merci per complessivi 172 500 euro e vendute a più riprese merci per complessivi 217 800 euro; gli inventari di magazzino indicavano esistenze di merci per 38 000 euro all’inizio dell’anno e rimanenze per 36 200 euro alla fine dell’anno; c. ottenuto in data 1/09 un mutuo bancario di 60 000 euro, interessi semestrali posticipati al tasso 6%; d. calcolata la terza quota di ammortamento costante al 15% di impianti e macchinari del costo originario di 112 000 euro; e. in data 1/12 è stato pagato anticipatamente un fitto trimestrale di 1 800 euro; f. pagati salari e stipendi per 32 100 euro. Iscrivi nella Situazione patrimoniale e nella Situazione economica le voci e gli importi che derivano dalle seguenti operazioni (tralasciare per semplicità gli aspetti fiscali): a. all’inizio dell’esercizio è stato acquistato un fabbricato sostenendo un costo complessivo di 150 000 euro; il coefficiente di ammortamento annuo è 3%; il valore dell’edificio è di 112 500 euro; b. durante l’esercizio vengono acquistate merci per complessivi 750 000 euro e vengono vendute parte delle stesse per 600 000 euro; le rimanenze al 31/12 ammontano a 250 000 euro; le esistenze iniziali sono di 80 000 euro; c. durante l’esercizio sono stati sostenuti a mezzo c/c bancario costi di pubblicità per 30 000 euro di cui 2/3 si considerano di competenza dell’esercizio futuro; d. l’1/04 è stato pagato anticipatamente il canone di leasing di 6 000 euro semestrali inerente a mobili d’ufficio ottenuti in locazione; e. sostenuti costi per prestazioni di servizi per 15 000 euro come da fatture pervenute negli ultimi giorni dell’anno e da pagarsi all’inizio del successivo mese di gennaio; f. il 10/11 è stato ottenuto un mutuo di 120 000 euro con interessi al tasso 5% da pagarsi posticipatamente ogni sei mesi alle date 10/05 e 10/11.
531
L’impresa commerciale Paola Cornelli presenta all’inizio dell’anno n i seguenti elementi del patrimonio:
Fabbricati
408 000, 00 Debiti v/fornitori
103 680, 00
Attrezzature
108 000, 00 Mutui passivi
134 520, 00
Merci
187 200, 00 Fondo amm.to fabbricati
81 400, 00
Crediti v/clienti
100 800, 00 Fondo amm.to attrezzature
10 800, 00
C/c bancario
10 200, 00 Totale passività Patrimonio netto
Totale attività
814 200, 00 Totale a pareggio
330 400, 00 483 800, 00 814 200, 00
Durante l’anno n vengono compiute le operazioni di seguito indicate (per semplicità puoi trascurare gli aspetti fiscali): 1. acquistate merci per 1 500 000 euro; regolamento dilazionato; 2. vendute merci per 1 704 000 euro; regolamento dilazionato; 3. riscossi da clienti a mezzo banca 1 694 400 euro; 4. sostenuti i seguenti costi, regolati a mezzo banca: costi di trasporto 33 600 euro, costi postali e telefonici 8 160 euro, costi per il personale 100 800 euro, premi di assicurazione 2 847 euro, fitti passivi 13 200 euro; 5. pagati a fornitori a mezzo c/c bancario 1 524 000 euro; 6. rimborsata quota del mutuo per 36 000 euro più 9 600 euro per interessi. Determina a fine anno il risultato economico dell’esercizio e il patrimonio di funzionamento, tenendo conto delle seguenti rettifiche e integrazioni: a. le merci in rimanenza ammontano a 235 200 euro; b. i costi telefonici per i quali non si è ancora ricevuta la fattura sono previsti in 276 euro; c. i fabbricati vengono ammortizzati per il 4% su un valore da ammortizzare di 326 400 euro e le attrezzature per il 20%; d. il premio d’assicurazione contro gli incendi è stato pagato per un anno in data 1/06.
5.47 reddito d’esercizio e patrimonio di funzionamento al termine del primo esercizio amministrativo
Fabrizio Centioni costituisce un’impresa con l’apporto di un assegno bancario di 170 000 euro che viene versato in c/c bancario. Durante il primo periodo amministrativo vengono compiute le operazioni (tutte regolate a mezzo c/c bancario) qui riassuntivamente indicate (tralasciare per semplicità gli aspetti fiscali): a. acquistate attrezzature commerciali per 45 000 euro; b. acquistate merci per 475 000 euro; c. vendute merci per 540 000 euro; d. stipulato in data 1/06 contratto di affitto dei locali per 2 400 euro al trimestre con pagamento anticipato; e. sostenuti costi per prestazioni di servizi per 49 200 euro; f. sostenuti costi per il personale dipendente per retribuzioni e contributi per 35 300 euro. Determina il risultato economico del primo periodo tenendo presente quanto segue: 1. si ammortizzano le attrezzature commerciali del 25%; 2. sul c/c bancario maturano interessi attivi netti per 890 euro; 3. risulta già pagato l’affitto dei mesi di gennaio e di febbraio relativi al secondo periodo amministrativo; 4. in magazzino vi sono merci in rimanenza per 31 500 euro. Presenta: il prospetto del patrimonio iniziale; il prospetto dei movimenti finanziari intervenuti nel c/c bancario; il prospetto del patrimonio di funzionamento a fine esercizio; il calcolo del risultato economico d’esercizio.
LAB
Si può risolvere l’esercizio in laboratorio costruendo e collegando tra loro, su foglio elettronico, i prospetti richiesti.
Il reddito e il patrimonio aziendale
Passività e netto
gruppo 5
Attività
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
competenza economica
m2
5.46
532
Esercizi da svolgere 5.48 dal reddito del primo esercizio alla Situazione patrimoniale
L’impresa Mario Serafini, che svolge attività commerciale, presenta al termine del primo esercizio amministrativo la seguente Situazione economica (tralasciare per semplicità gli aspetti fiscali):
Situazione economica dell’esercizio n Componenti negativi Acquisti di merci
Componenti positivi
1 100 000, 70 Ricavi di vendita
1 020 000, 80
Fitti passivi
30 000, 00 Interessi attivi bancari
Costi per servizi
38 000, 80 Rimanenze finali
Costi per il personale
37 800, 50
Interessi sul mutuo
3 800, 70 252 000, 50
3 900, 00
Amm.to arredamento
10 200, 00
Amm.to software
800, 00
Costi fiscali
9 500, 00
Totale costi
1 230 202, 00
Utile d’esercizio Totale a pareggio
1 275 802, 00 Totale ricavi
45 600, 00 1 275 802, 00
Redigi con dati opportunamente scelti la Situazione patrimoniale dell’impresa al termine dello stesso esercizio.
5.49 analisi di documenti
Osserva attentamente la Situazione economica e la Situazione patrimoniale redatte al termine di un esercizio amministrativo dall’impresa Claudio Sori esercente attività di commercio all’ingrosso di calzature.
Situazione economica dell’esercizio n Componenti negativi Componenti positivi Esistenze iniziali 168 000, 00 Ricavi di vendita 895 000, 00 Acquisti di merci 784 000, 80 Rimanenze finali 184 000, 00 Fitti passivi 30 000, 00 Costi per servizi 27 000, 20 Altri costi 4 955, 00 Costi per il personale 21 000, 00 Interessi su sovvenzione 1 800, 00 Interessi passivi bancari 740, 60 Amm.to arredamento 5 130, 00 Costi fiscali
2 460, 40
Totale costi
1 045 087, 00
Utile d’esercizio
33 913, 00
Totale a pareggio
1 079 000, 00 Totale ricavi
1 079 000, 00
Situazione patrimoniale al 31/12/n Attività Arredamento Merci Risconti attivi sui fitti Denaro in cassa
Totale attività
Passività e netto 34 200, 184 000, 5 000, 2 500,
00 00 00 00
Debiti tributari Banca c/c passivo Sovvenzione passiva Ratei passivi su interessi Fondo amm.to arredamento Totale passività Patrimonio netto Patrimonio netto iniziale Utile d’esercizio
225 700, 00 Totale a pareggio
Rispondi alle domande. 1. Quali sono gli elementi che appaiono in entrambi i prospetti?
2 202, 8 200, 8 000, 225, 10 260, 28 887,
00 00 00 00 00 00
162 900, 00 33 913, 00 225 700, 00
Situazione patrimoniale all’1/01/n1 Attività Fabbricati Arredamento Merci Crediti v/clienti Banca X c/c
Passività e netto 145 000, 41 300, 81 500, 43 800, 11 500,
00 Debiti v/fornitori 00 Mutui passivi 00 00 00 Totale passività Patrimonio netto
Totale attività
323 100, 00 Totale a pareggio
79 600, 00 60 000, 00
139 600, 00 183 500, 00 323 100, 00
Durante l’esercizio vengono effettuate le seguenti operazioni (tralasciare per semplicità gli aspetti fiscali): a. ricevute fatture da fornitori per acquisti di merci per 387 100 euro; b. emesse fatture su clienti per vendite di merci per 453 290 euro; c. riscossi da clienti a mezzo banca 444 000 euro; d. pagati fornitori a mezzo banca per 379 100 euro; e. pagati a mezzo banca i seguenti costi: per servizi 12 100 euro, per godimento di beni di terzi 6 000 euro, per il personale 24 000 euro, interessi passivi 10 200 euro; f. ricevuto accredito per interessi attivi maturati in c/c bancario per 110 euro; g. rimborsato a mezzo banca il mutuo passivo per 10 000 euro. Determina il reddito di esercizio e il patrimonio di funzionamento al 31/12, sapendo che: 1. le rimanenze di merci si valutano 87 200 euro; 2. si ammortizzano i fabbricati del 4% (costo storico complessivo 225 000 euro; valore degli edifici 181 250 euro; all’1/01 i fabbricati risultavano già ammortizzati per 80 000 euro) e l’arredamento del 12% del costo originario (all’1/01 l’arredamento risultava già ammortizzato per 12 800 euro); 3. si tiene conto che tra i costi per servizi e per godimento di beni di terzi sono compresi: • l’affitto di un’autorimessa di 1 200 euro, pagato per un anno in data 1/04; • il premio annuo di assicurazione contro furti e incendi di 2 409 euro, pagato in data 1/09.
5.51 calcolo del reddito d’esercizio e del patrimonio di funzionamento
L’impresa Martina Sgalla esercente attività commerciale all’ingrosso presenta all’inizio dell’anno n la Situazione patrimoniale che segue.
Situazione patrimoniale all’1/01/n Attività
Passività e netto
Fabbricati
828 000, 00 Mutui passivi
300 000, 00
Attrezzature
405 000, 00 Debiti v/fornitori
110 000, 00
Merci
165 000, 00 Rateo passivo su interessi
Crediti v/clienti
180 000, 00 Fondo ammortamento fabbricati
C/c bancario
17 250, 00 Fondo ammortamento attrezzature Totale passività Patrimonio netto
Totale attività
1 595 250, 00 Totale a pareggio
7 500, 00 423 000, 00
gruppo 5
del reddito d’esercizio e del patrimonio di funzionamento al termine di un esercizio successivo al primo
All’inizio dell’esercizio n1 l’impresa Enrico Rinaldi, che svolge attività commerciale, presenta la seguente Situazione patrimoniale.
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
5.50 calcolo
Quali elementi collegano il reddito al patrimonio? Perché l’utile conseguito non corrisponde al denaro esistente in cassa o in banca? Qual è il valore contabile dell’arredamento? Che cosa rappresenta l’ammortamento? Quali sono le singole voci incluse nei costi per servizi nella Situazione economica? Che cosa rappresenta e come può essere calcolato il Patrimonio netto?
246 000, 00 1 086 500, 00 508 750, 00 1 595 250, 00
m2
2. 3. 4. 5. 6. 7.
Il reddito e il patrimonio aziendale
533
534
Esercizi da svolgere Durante l’esercizio n vengono compiute le seguenti operazioni (tutti i movimenti relativi ai pagamenti e alle riscossioni avvengono tramite c/c bancario): 1. acquistate merci per 1 650 000 euro, regolamento dilazionato; 2. vendute merci per 1 950 000 euro, regolamento dilazionato; 3. riscossi crediti verso clienti per 1 750 000 euro; 4. sostenuti i seguenti costi: costi di trasporto 26 550 euro, costi postali e telefonici 20 900 euro, costi per il personale 84 000 euro, altri costi per servizi 12 000 euro; 5. pagato in data 1/07 il premio assicurativo annuo anticipato di 2 920 euro; 6. pagati debiti verso fornitori per 1 545 000 euro; 7. pagata in data 1/07 la quota del mutuo passivo per 60 000 euro, oltre agli interessi annui posticipati al tasso 5%; 8. pagati interessi passivi bancari per 500 euro; 9. riscossi interessi attivi bancari per 300 euro. Determina il risultato economico d’esercizio e il patrimonio di funzionamento al 31/12/n tenendo presente le seguenti rettifiche e integrazioni: • le merci in magazzino ammontano a 210 000 euro; • le attrezzature vengono ammortizzate al 20% del costo storico di 405 000 euro; • i fabbricati vengono ammortizzati del 5% (il valore dell’edificio è di 552 000 euro).
5.52 classificazione e valutazione degli elementi patrimoniali
Dopo aver opportunamente classificato i seguenti elementi patrimoniali, riportandoli nei prospetti esposti di seguito, effettua le opportune correlazioni, indicando per ciascuno la lettera corrispondente al criterio di valutazione. Impianti e macchinari; Merci; Denaro in cassa; Mutui passivi; Crediti v/clienti; Attrezzature commerciali; Materie prime; Automezzi; Cambiali passive commerciali; C/c bancario attivo; Debiti v/fornitori; Macchine d’ufficio; Prodotti finiti; Debiti diversi; Mutui attivi; Assegni; Cambiali attive commerciali; Materie di consumo; C/c bancario passivo; Crediti insoluti; Sovvenzioni bancarie; Software. a. criterio del valore nominale; b. criterio del presunto valore di realizzo; c. criterio del presunto valore di estinzione; d. criterio del costo originario diminuito delle quote di ammortamento; e. criterio del costo di acquisto, ovvero del valore di realizzo di mercato, se minore. Elementi patrimoniali attivi (indicare anche la lettera corrispondente al criterio di valutazione)
Immobilizzazioni immateriali
Impianti e macchinari (d)
materiali
Attivo circolante finanziarie
rimanenze
crediti a breve
disponibilità liquide
X
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...................
535
5.54 remuneratività del risultato economico
5.55 remuneratività del risultato economico
5.56 calcolo del reddito d’esercizio con procedimento sintetico
5.57 Situazione patrimoniale
................................................ ................................................
....................................................................................................
................................................ ................................................
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L’imprenditore Giorgio Foresi ha investito nella propria azienda 195 000 euro a titolo di capitale proprio. Al termine dell’esercizio, dall’attività aziendale si realizza un utile di 48 750 euro. Calcola l’eventuale profitto ottenuto dall’imprenditore considerando che: ALERT • egli presta attività lavorativa in azienda, rinunciando a uno stipendio direzionale Profitto = Reddito – di 26 000 euro; Stipendio direzio• in base ai tassi correnti di mercato l’interesse di computo può essere calcolato al nale – Interessi di computo tasso 3,50%. Un imprenditore ha investito in azienda 380 000 euro e al termine dell’esercizio ha conseguito un risultato economico positivo di 54 000 euro. Il tasso degli investimenti a basso grado di rischio è stimato nella misura del 4%. Calcola l’eventuale profitto ottenuto considerando che l’attività lavorativa svolta dall’imprenditore è valutata 40 000 euro. Il reddito conseguito al termine di un dato esercizio amministrativo da un’impresa individuale ammonta a 46 500 euro. Determina l’importo del capitale investito che può ritenersi convenientemente remunerato considerando che il tasso medio corrente di interesse sugli investimenti a basso rischio è stimato al 5%. L’impresa Mario Ginnetti, esercente attività commerciale, presenta all’inizio dell’esercizio n1 un patrimonio netto di 290 000 euro. Nel corso dell’esercizio il titolare effettua ulteriori apporti per 29 000 euro, mentre preleva per esigenze personali 24 000 euro. A fine esercizio il patrimonio netto dell’impresa ammonta a 312 000 euro. Determina il reddito d’esercizio conseguito dall’impresa. Alla fine di un esercizio amministrativo, l’impresa Claudio Roscini ha il patrimonio formato dai seguenti elementi (le immobilizzazioni sono esposte al netto dei fondi ammortamento): Banche c/c attivi 19 100 Debiti per imposte 3 363 C/c postale 5 550 Merci 80 530 Denaro in cassa 230 Fabbricati 152 600 Crediti v/clienti 54 880 Automezzi 27 900 Debiti v/fornitori 45 510 Arredamento 9 000 Cambiali attive 11 054 Mutui passivi 85 000 Cambiali passive 9 024 Sovvenzioni bancarie a breve scadenza 15 000 Debiti v/Istituti previdenziali 5 303 Debiti diversi 8 200 Debiti per TFR 55 000 Dopo aver separato le attività dalle passività, presenta la Situazione patrimoniale mettendo in evidenza: a. l’importo del patrimonio lordo, distinguendo gli impieghi in attivo immobilizzato e attivo circolante; b. l’importo delle fonti di finanziamento, distinguendo tra capitale proprio e capitale di debito. Commenta inoltre la Situazione patrimoniale dell’impresa indicando se la stessa risulta adeguatamente capitalizzata.
Il reddito e il patrimonio aziendale
....................................................................................................
gruppo 5
remuneratività del risultato economico
Passività consolidate
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
5.53
Passività correnti
m2
Elementi patrimoniali passivi
536
Esercizi da svolgere 5.58 calcolo dei rapporti di composizione e del grado di capitalizzazione
Analizza la Situazione patrimoniale di seguito esposta e completa i calcoli. Impieghi
Fonti di finanziamento
Attivo immobilizzato
540 000 Capitale proprio
480 000
Attivo corrente
660 000 Passività consolidate Passività correnti Totale capitale di debito
96 000 624 000 720 000
Totale impieghi
1 200 000 Totale finanziamenti
Grado di rigidità
Grado di elasticità
Incidenza del capitale proprio
Incidenza dei debiti a breve termine
Incidenza dei debiti a medio/lungo termine
Grado di capitalizzazione
5.59 Situazione patrimoniale e calcolo dei rapporti di composizione
........................................
Totale impieghi
........................................
Totale impieghi ........................................
Totale inanziamenti ........................................
Totale inanziamenti ........................................
Totale inanziamenti Capitale proprio ........................................
1 200 000
× 100 = .................%
× 100 = .................%
× 100 = .................%
× 100 = .................%
× 100 = .................%
= ...............
Alla fine di un esercizio amministrativo, il patrimonio dell’impresa Alice Bentivoglio è composto dai seguenti elementi (le immobilizzazioni sono esposte al netto dei fondi ammortamento): Fabbricati 378 000 Arredamento 37 200 Debiti v/fornitori 53 920 Denaro in cassa 2 040 Impianti e macchinari 48 000 Merci 122 280 Debiti tributari 5 880 Materie di consumo 4 188 Debiti v/Istituti previdenziali 7 740 Banche c/c passivi 30 316 Macchine d’ufficio 70 764 Cambiali passive 13 440 Cambiali attive 20 380 C/c postale 3 840 Mutui passivi 90 000 Debiti per TFR 24 000 Crediti v/clienti 95 618 Dopo aver separato le attività dalle passività e aver determinato il patrimonio netto, presenta la Situazione patrimoniale distinguendo l’attivo immobilizzato dall’attivo circolante e il capitale proprio dal capitale di debito. Calcola infine i rapporti di composizione degli impieghi e delle fonti di finanziamento.
5.60 Situazione patrimoniale e calcolo dei rapporti
L’impresa Giacomo Ferrarini presenta al 31/12/n i seguenti elementi del patrimonio. Impianti e macchinari 125 000 Merci Attrezzature commerciali 72 000 Debiti v/fornitori Mutui passivi 40 000 Crediti v/clienti Banca c/c attivo 35 000 Arredamento Materie di consumo 2 000 Denaro in cassa Cambiali passive 21 000
18 000 212 000 186 000 27 000 8 600
Separa le attività dalle passività, determina il patrimonio netto (coincidente con il capitale proprio) e calcola i rapporti di composizione degli impieghi e delle fonti di finanziamento.
5.62 correzione di errori
5.63 Situazione patrimoniale e calcolo dei rapporti
5.64 Situazione patrimoniale e calcolo dei rapporti
Individua e correggi gli errori presenti nella Situazione patrimoniale che segue, redatta dall’impresa Enzo Breda al termine di un esercizio amministrativo. Attività Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali • Fabbricati • Impianti e macchinari • Attrezzature commerciali • Automezzi Immobilizzazioni finanziarie • Mutui passivi Attivo circolante: Rimanenze • Merci • Materie di consumo • Imballaggi durevoli Crediti • C/c postale • Crediti v/clienti Disponibilità liquide • Banca c/c passivo Totale attività
− 130 000, 44 000, 34 000, 40 000,
00 00 00 00
63 000, 00
Passività e netto Debiti a lungo termine • Partecipazioni in imprese controllate • Sovvenzioni bancarie Debiti a breve termine • Debiti v/fornitori • Debiti v/Istituti previdenziali • Denaro in cassa • Debiti tributari
Totale debiti 70 500, 00 4 300, 00 Patrimonio netto 23 100, 00
65 000, 00 32 800, 00 101 730, 00 5 880, 00 26 500, 00 890, 00 232 800, 00 260 000, 00
2 600, 00 80 000, 00 1 300, 00 492 800, 00 Totale a pareggio
gruppo 5
Dopo aver separato le attività dalle passività, presenta e commenta la Situazione patrimoniale dell’impresa considerata, corredandola con il calcolo dei rapporti di composizione degli impieghi e dei finanziamenti.
492 800, 00
L’impresa Carlo Ripani presenta nel patrimonio di funzionamento al 31/12/n gli elementi di seguito indicati: Fabbricati 326 400 Merci 196 000 Debiti v/fornitori 66 400 Banche c/c passivi 18 700 Crediti v/clienti 93 230 Mutui passivi 82 100 Attrezzature 72 000 Dopo aver separato le attività dalle passività e aver determinato il patrimonio netto presenta e commenta la Situazione patrimoniale dell’impresa considerata, corredandola con il calcolo dei rapporti di composizione degli impieghi e dei finanziamenti. L’impresa Stefano Vitali, esercente attività commerciale, presenta a fine esercizio i seguenti elementi del patrimonio: Fabbricati 190 000 Debiti diversi 27 600 Debiti v/fornitori 112 000 Merci 118 000 Arredamento 39 000 Sovvenzione bancarie a medio termine 72 000 Attrezzature 75 000 Mutui passivi 132 000 Crediti v/clienti 60 000 C/c postale 7 700 Banche c/c passivi 44 000 Denaro in cassa 600 Automezzi 30 000 Debiti tributari 1 000 Dopo aver distinto le attività dalle passività, presenta e commenta la Situazione patrimoniale dell’impresa, corredandola con il calcolo dei rapporti di composizione degli impieghi e dei finanziamenti.
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
Situazione patrimoniale e calcolo dei rapporti
L’impresa individuale Cinzia Riva presenta, a fine esercizio, i seguenti elementi del patrimonio di funzionamento: Fabbricati 336 000 Banche c/c attivi 3 120 Debiti v/fornitori 107 640 Banche c/c passivi 44 880 Arredamento 21 600 Automezzi 30 000 Software 64 800 Debiti diversi 2 040 Crediti v/clienti 97 200 Merci 108 000 Denaro in cassa 960 Materie di consumo 61 200 Crediti diversi 600 Mutui passivi 144 000
m2
5.61
Il reddito e il patrimonio aziendale
537
538
Esercizi da svolgere 5.65 confronto tra strutture patrimoniali
Le Situazioni patrimoniali che seguono sono relative a due imprese che operano in due distinti settori di attività: l’una nel settore manifatturiero della produzione di elettrodomestici e l’altra nel settore del commercio all’ingrosso di abbigliamento. Elabora le due Situazioni patrimoniali e calcola, per entrambe, i rapporti di composizione degli impieghi e delle fonti di finanziamento. Esprimi, infine, un commento circa le due diverse strutture patrimoniali.
Situazione patrimoniale impresa industriale Attività Software Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature industriali Attrezzature commerciali Automezzi Arredamento Crediti v/clienti Crediti diversi Materie prime Prodotti finiti Risconti attivi Banche c/c attivi Denaro in cassa Totale attività
Passività e netto 13 920, 422 520, 277 800, 74 400, 39 000, 52 800, 16 200, 240 000, 8 160, 102 000, 180 000, 480, 14 867, 960, 1 443 107,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
Debiti v/fornitori Debiti diversi Mutui passivi Debiti per TFR Ratei passivi Debiti tributari Banche c/c passivi Debiti v/Istituti previdenziali
268 000, 77 200, 120 000, 128 648, 1 200, 23 816, 26 288, 11 196,
Totale debiti Patrimonio netto
656 348, 00 786 759, 00
Totale passività e netto
00 00 00 00 00 00 00 00
1 443 107, 00
Situazione patrimoniale impresa commerciale Attività Software Fabbricati Attrezzature commerciali Automezzi Arredamento Crediti v/clienti Crediti diversi Merci Materie di consumo Risconti attivi Banche c/c attivi Denaro in cassa Totale attività
5.66 relazioni tra finanziamenti e impieghi
5 000, 150 000, 17 000, 84 000, 40 000, 220 000, 18 160, 122 000, 80 000, 480, 14 860, 8 600, 760 100,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
Passività e netto Debiti v/fornitori Debiti diversi Mutui passivi Debiti per TFR Ratei passivi Debiti tributari Banche c/c passivi Debiti v/Istituti previdenziali
228 000, 17 200, 60 000, 28 640, 600, 13 410, 6 280, 5 120,
Totale debiti Patrimonio netto
359 250, 00 400 850, 00
Totale passività e netto
760 100, 00
00 00 00 00 00 00 00 00
L’impresa Enzo Rinaldi esercente attività commerciale presenta, in una certa data, il seguente prospetto del patrimonio: Attività Immobilizzazioni Fabbricati Macchine d’ufficio Arredamento Automezzi Attivo circolante Merci Crediti v/clienti Banche c/c attivi Denaro in cassa Totale attività
142 000, 75 000, 38 000, 29 000,
00 00 00 00
97 000, 60 600, 28 700, 2 700,
00 00 00 00
473 000,
Passività e netto Debiti a breve termine Debiti v/fornitori Debiti diversi Debiti per imposte Banche c/c passivi
Debiti a medio termine Sovvenzione a 48 mesi Debiti a lungo termine Mutui passivi Totale passività Patrimonio netto 00 Totale a pareggio
115 700, 26 200, 3 800, 42 300,
00 00 00 00
75 000, 00 90 000, 353 000, 120 000, 473 000,
00 00 00 00
539
Dopo avere calcolato i rapporti di composizione degli impieghi e dei finanziamenti e il grado di capitalizzazione, rispondi alle domande.
3. L’impresa è in grado di far fronte tempestivamente ai propri impegni? ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................
4. Quali decisioni può assumere l’imprenditore per migliorare la Situazione patrimoniale e finanziaria? ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................
5.67 ricostruzione della Situazione patrimoniale in forma sintetica
Un’impresa commerciale ha immobilizzazioni che ammontano a 180 000 euro e costituiscono il 60% del patrimonio lordo. Il capitale di debito è pari al 50% del capitale proprio ed è costituito per il 45% da debiti a media e lunga scadenza e per il residuo da debiti a breve scadenza. Calcola, in base a quanto indicato, gli importi da inserire nella seguente Situazione patrimoniale sintetica.
Situazione patrimoniale Impieghi
5.68 ricostruzione della Situazione patrimoniale in forma sintetica
Attivo immobilizzato Attivo circolante
................, ....
Totale impieghi
................, ....
................, ....
Fonti di finanziamento ................, Capitale proprio ................, Passività consolidate ................, Passività correnti ................, Totale finanziamenti
.... .... .... ....
Inserisci gli importi nella Situazione patrimoniale che segue. Impieghi
Fonti di finanziamento
Attivo immobilizzato
................ Capitale proprio
................
Attivo corrente
................ Passività consolidate
................
Passività correnti Totale capitale di debito Totale impieghi
1 500 000 Totale finanziamenti
Tieni presenti i seguenti dati: • grado di rigidità 40%; • incidenza del capitale proprio 48%; • incidenza dei debiti a medio/lungo termine 10%.
................ ................
1 500 000
gruppo 5
............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................
La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
2. L’impresa è capitalizzata?
m2
............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................
Il reddito e il patrimonio aziendale
1. La struttura dell’impresa è rigida o elastica?
540
Esercizi da svolgere 6 Il sistema informativo aziendale Completa lo schema inserendo i termini sotto riportati.
6.1 comunicazione aziendale
COMUNICAZIONE ............................................
ALERT Devi inserire un termine per ogni riga.
6.2 comuni-
............................................
............................................
di tipo non finanziario
............................................
............................................ ............................................
pubblicità
aziendale • bilancio d’esercizio • bilancio integrato • commerciale-pubblicitaria • economico-finanziaria
Completa lo schema inserendo i termini sotto riportati.
cazione aziendale e stakeholder
COMUNICAZIONE AZIENDALE
Soci, ........................
............................................ ............................................ ............................................
Elaborazione elettronica dei dati
SOGGETTI ............................................ ............................................
........................, ........................, ........................, collettività
SOGGETTI ............................................
clienti • dipendenti • finanziatori • fornitori • informazioni • esterni • interni • sistema informativo aziendale
6.3 sistema
Completa lo schema inserendo i termini sotto riportati.
informativo aziendale
SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
ALERT Devi inserire un termine per ogni riga.
CONTABILE
NON CONTABILE
..............................................................
..............................................................
..............................................................
..............................................................
..............................................................
..............................................................
..............................................................
..............................................................
..............................................................
..............................................................
analisi di mercato • contabilità generale • scritture elementari • budget • statistiche interne ed esterne • scritture sezionali • contabilità gestionale • rapporti per il vertice strategico
541
b. La comunicazione economico-finanziaria: 1. è rappresentata dalla pubblicità 2. è sempre interna 3. è formata principalmente dal bilancio d’esercizio 4. è un software c. Sono soggetti interni all’impresa: 1. i fornitori 2. i clienti
3. le banche 4. i dipendenti
d. L’e-commerce: 1. viene utilizzato dalle imprese per ridurre i costi di produzione 2. viene utilizzato dalle imprese per incrementare le vendite 3. può sostituire il sistema informativo aziendale 4. è utilizzato da tutte le imprese e. Il cloud computing: 1. è un tipo di hardware 2. consente di utilizzare software in rete
risposta multipla
3. è un sistema informativo integrato 4. è una scrittura dell’impresa
Indica la risposta corretta (alcuni quesiti possono avere più risposte esatte). a. Il sistema informativo aziendale: 1. è finalizzato alle esigenze conoscitive dei soggetti esterni all’impresa 2. è formato da personale dipendente, hardware e software 3. viene implementato solo nelle aziende di grandi dimensioni 4. può essere contabile e non contabile b. Le informazioni sono: 1. costituite dalla rielaborazione di dati grezzi 2. destinate esclusivamente a utilizzatori interni 3. finalizzate all’assunzione di decisioni 4. di tipo esclusivamente quantitativo c. Sono soggetti esterni all’impresa: 1. i finanziatori 2. i soci 3. i fornitori 4. i dipendenti
5. 6. 7. 8.
l’imprenditore i manager l’Amministrazione finanziaria dello Stato le associazioni sindacali
d. Il software di base: 1. è formato da programmi di videoscrittura 2. è formato da tutti i computer presenti nell’impresa 3. è costituito dal sistema operativo che consente l’uso del computer 4. è costituito dal sistema informativo contabile e. Un programma di contabilità è un: 1. software di base 2. software applicativo f.
3. hardware 4. database
Le informazioni per il vertice strategico: 1. derivano dalla rielaborazione di dati prevalentemente interni 2. derivano dalla rielaborazione di dati prevalentemente esterni 3. sono altamente standardizzate 4. servono per le decisioni strategiche
Il sistema informativo dell’impresa
6.5 test a
gruppo 6
a. Il sistema informativo aziendale: 1. deve produrre informazioni per gli stakeholder 2. è sempre integrato 3. può anche non essere presente nelle piccole imprese 4. viene utilizzato solo nelle imprese che realizzano beni altamente tecnologici
Il sistema informativo aziendale
Indica la risposta corretta.
m3
6.4 test a risposta singola
542
Esercizi da svolgere g. Le informazioni per la linea intermedia: 1. derivano dalla rielaborazione di dati interni ed esterni 2. sono proiettate nel lungo periodo 3. servono per le decisioni tattiche 4. derivano da rielaborazioni statistiche complesse h. Il social commerce: 1. è una forma di e-commerce 2.0 2. permette ai consumatori di esprimere online il proprio parere sui prodotti dell’impresa 3. è sinonimo di supply chain 4. viene utilizzato soprattutto dal nucleo operativo
6.6 e-commerce
Dopo aver letto il caso aziendale, liberamente rielaborato dall’articolo Web di Silvia Scaramuzza “Da guida turistica a uomo più ricco della Cina: la storia di Jack Ma, fondatore di Alibaba”, rispondi alle domande.
Jack Ma nasce nei dintorni di Hangzhou, provincia di Zhejiang, Cina sud-orientale, nel 1964. Per imparare l’inglese sin da ragazzo fa circa settanta km in bicicletta per arrivare all’hotel dove alloggiano i turisti occidentali e accompagnarli gratuitamente come guida turistica nella visita della città. All’università studia l’inglese e, dopo vari tentativi di trovare lavoro, diventa insegnante. All’inizio degli anni 1990, durante un viaggio a Seattle (USA), conosce per la prima volta Internet, mai sperimentato in precedenza in quanto non aveva i soldi per acquistare un computer. Jack decide di tornare nel suo Paese e di dar vita a un’attività on line creando siti web aziendali insieme alla moglie e a una quindicina di amici, investendo tutti i suoi risparmi, poco più di 20 000 euro. Lo sviluppo dell’attività porta alla nascita di Alibaba nel 1999.
1. 2. 3. 4. 5.
6.7 informatizzazione delle funzioni aziendali
Nei primi anni di vita l’impresa non produce utili, ma Jack riesce a sfruttare al meglio le criticità del mercato cinese, la carenza di supermercati in un’economia in pieno sviluppo, vendendo on line tutti i beni che normalmente un supermercato offre. Un’altra idea vincente di Jack è quella di addebitare le spese di acquisto solo al momento in cui il bene viene consegnato, rassicurando i consumatori cinesi, poco propensi a pagare in anticipo il prezzo del bene acquistato. Alibaba ha così uno sviluppo rapidissimo. Oggi Alibaba è il gigante cinese dell’e-commerce che dà lavoro a circa 50 000 dipendenti ed è il principale rivale di Amazon. In un solo giorno è riuscito a vendere merci per più di 22 miliardi di euro in tutto il mondo.
Che cos’è l’e-commerce e come è possibile accedervi? Che cos’è un sito Web? Come avviene un acquisto online? Quali sono state le idee vincenti di Jack Ma? Vai sul sito https://italian.alibaba.com/ e ricerca le offerte di uno o più articoli che ti interessano.
Dopo aver letto il caso aziendale, liberamente rielaborato da Il Sole 24 ORE “Speciale innovazione digitale – Aziende eccellenti”, rispondi alle domande.
MultiVendor Service è un’impresa di Vimercate, in provincia di Monza Brianza, specializzata nella fornitura di soluzioni e servizi integrati per ottimizzare il rendimento di infrastrutture IT. MultiVendor Service riceve quotidianamente circa 1 200 richieste per risolvere problemi creati dall’utilizzo di infrastrutture IT da parte di clienti diversi, operanti sia nel pubblico sia nel privato. Queste richieste abbracciano ogni tipo di problematica: dal cattivo funzionamento di un PC, smartphone o tablet, alla dimenticanza della password, dal toner della stampante terminato alla necessità di intervento immediato perché la videoconferenza non funziona, dal server che crea problemi, alla rete wi-fi che non riconosce il
dispositivo del cliente. La maggior parte delle richieste di assistenza vengono risolte da remoto, grazie a un’applicazione che permette di prendere possesso dell’asset tecnologico del cliente dalla sede di Vimercate 24 ore su 24; le altre richieste vengono risolte presso la sede lavorativa dell’utilizzatore da personale tecnico itinerante. L’impresa Asset tecnologico infatti può contare sul contriInsieme dei dispositivi buto di quasi 1 000 collaborae dei software del cliente. tori dislocati in Italia e in Itinerante Europa. Viaggiante.
543
applicazioni del Web 2.0
Dopo aver letto il brano Cinguettare ovunque vai di Antonio Dini, tratto dall’inserto Nova de Il Sole 24 ORE, deinisci le parole colorate in rosso e rispondi alle domande che seguono.
Dopo aver visto crescere i mille fiori del social network, caricando gli utenti con una media di 12 identità registrate diverse, di cui tre usate abitualmente, si avvicina il momento della sintesi. Grazie alle integrazioni tra reti e all’incapsulamento delle principali piattaforme una dentro l’altra e in tempo reale, non è più impossibile arrivare a un’unica identità virtuale. Sfaccettata e multiambiente quanto si vuole, ma accettata dovunque, proprio come accade nella vita reale. L’ultimo tassello in ordine di tempo si chiama @anywhere, cioè “dovunque”. È il nuovo servizio di Twitter, che permette di integrare questo social network all’interno di pagine web aziendali o personali, in modo tale che per gli utenti non sia più necessario dover uscire da un sito per entrare in un altro. Un meccanismo simile a quello realizzato da Facebook con “Connect”, che permette di legare un blog, un sito web o un’applicazione specifica al flusso di informazioni veicolabili attraverso Facebook. “Connect”
permette di cliccare sull’icona di Facebook contenuta in un sito particolare e di loggarsi. Il sistema è automatico, senza dover ricordare altri nome utente e password, a condizione di avere un’altra finestra del browser aperta con Facebook attivo. A questo punto si possono condividere le pagine interessanti o ripubblicare i post di un blog anche su Facebook in maniera totalmente automatica. L’unica preoccupazione, sostengono i critici, è data sempre più dal sottile velo di privacy che rimane sotto il controllo dell’utente. La tendenza emergente per la nuova fase del web è proprio questa. Portare i grandi social network dentro gli altri ambienti solitamente frequentati dagli utenti, anziché fare il percorso contrario, fondendo in maniera pressoché assoluta flussi di informazioni in precedenza separati. Le opportunità commerciali sono enormi: le aziende possono aumentare le vendite mentre i social network lucrano con le percentuali sulle transazioni realizzate e sulla pubblicità a pagamento.
I conti e le scritture dell’impresa
6.8
Che cosa si intende per infrastruttura IT? Qual è l’attività di MultiVendor Service? Che cosa significa che la maggior parte delle richieste di assistenza vengono risolte da remoto? Quali sono i vantaggi derivanti dall’informatizzazione delle funzioni aziendali?
gruppo 7
1. 2. 3. 4.
7.1 terminologia relativa ai conti
Completa lo schema, inserendo gli importi e le voci sotto riportate. Nei riquadri vanno inserite le voci esplicative delle scritture del conto: ...........................
..................................................
Sezione di destra
..................................................
ALERT Devi inserire un termine per ogni riga.
..................................................
..................................................
..........................
..........................
Valore monetario addebitato
..................................................
Sezione di sinistra • Valore monetario accreditato • Dare • Debiti v/fornitori • Codice • 10 720 000 (importo Avere) • 14.01 • 25 190 000 (importo Dare) • Avere • Intestazione del conto
m3
7 I conti e le scritture dell’impresa
Il sistema informativo dell’impresa
1. Che cosa si intende per Web 2.0? 2. Perché i social network possono costituire delle grosse opportunità di guadagno per le imprese? 3. I social network come possono sfruttare commercialmente il potenziale rappresentato dai propri iscritti? 4. Perché si pone il problema di tutela della privacy?
544
Esercizi da svolgere 7.2 saldo e chiusura dei conti
Calcola il saldo e procedi alla chiusura dei seguenti conti.
ALERT Il saldo, calcolato come differenza tra Dare e Avere, si iscrive nella sezione dove i totali sono minori.
7.3 registrazioni nei conti ALERT I debiti si registrano in Dare, le diminuzioni dei debiti per regolamento delle fatture in Avere. Il saldo, calcolato come differenza tra Avere e Dare, si iscrive nella sezione dove i totali sono minori. Per calcolare il totale delle fatture devi aggiungere l’IVA al 22%.
30.01 MERCI C/ACQUISTI
05.01 CREDITI V/CLIENTI
Dare
Dare
Avere
14 150, 00 7 400, 00 5 760, 00
s ..............., ....
..............., ....
..............., ....
12 444, 18 727, 6 417, 3 538,
00 00 20 00
s ..............., ....
..............., ....
..............., ....
ALERT Gli aumenti di disponibilità liquide nel c/c bancario si registrano in Dare, le diminuzioni di disponibilità liquide in Avere.
14.01 DEBITI V/FORNITORI Data
Operazioni
Dare
Avere
01/03
Debito residuo di febbraio
......................
10/03
Fattura n. 45 da Luca Giordani
......................
14/03
Fattura n. 24 da Star spa
......................
22/03
Bonifico a saldo debito febbraio
31/03
......................
Fattura n. 37 da Marco Tulli
......................
18 500,00
Totali Saldo a nostro debito
62 664,00
..........………
62 664,00
......................
Nel mese di aprile l’impresa commerciale Brunella Castelli di Lecce ha registrato i seguenti movimenti nel c/c bancario aperto presso Banca Carime: 1/04: residuo credito del mese precedente 5 200 euro 5/04: versamento di contanti per 1 000 euro 12/04: inviato un bonifico alla Bonifazi spa a saldo sua fattura n. 39 per 3 172 euro 20/04: prelievo tramite Bancomat 500 euro 26/04: ricevuto bonifico di 8 784 euro da Marco Luzi per saldo fattura n. 44 Presenta la scheda di conto corrente bancario e calcola il saldo del conto dopo ogni operazione. 18.20 BANCA CARIME Lecce – IBAN IT26C0306716000000000073345 Data 01/04 05/04 12/04 20/04 26/04
7.5 inventario
12 444, 00 6 417, 20
Registra nel conto Debiti v/fornitori le operazioni di gestione compiute dall’impresa commerciale Romolo Santini nel mese di marzo e calcola il saldo del conto a fine mese. 1/03: residuo debito del mese precedente 18 500 euro 10/03: ricevuta fattura n. 45 del fornitore Luca Giordani per acquisto merci per 5 600 euro + IVA 14/03: ricevuta fattura n. 24 della Star spa per acquisto merci per 12 200 euro + IVA 22/03: pagato mediante bonifico bancario debito residuo del mese precedente 31/03: ricevuta fattura n. 37 del fornitore Marco Tulli per acquisto merci per 18 400 euro + IVA
Totali a pareggio
7.4 contabilità di banca
Avere
Operazioni Ripresa saldo mese di marzo Versamento contante Bonifico a Bonifazi spa saldo fattura n. 39 Prelevamento Bancomat Bonifico da Luzi per saldo fattura n. 44
Dare
Avere
Segno
Importo
........ ........
..................... .....................
.....................
........
.....................
.....................
........ ........
.....................
..................... .....................
.....................
Saldo
11 312,00
L’impresa commerciale Chiara Silvetti presenta al 31/12 un patrimonio composto dai seguenti elementi: a. fabbricato 300 000 euro, attrezzature commerciali 120 000 euro, arredamento 40 000 euro; b. merci in magazzino 38 000 euro; c. debiti verso fornitori 223 000 euro, debiti diversi 25 000 euro; d. crediti verso clienti 240 000 euro, BNL c/c (attivo) 10 000 euro; e. mutuo passivo 100 000 euro; f. patrimonio netto da calcolare.
545
zione dei conti
Passività e netto 300 000,00
.................................................
Attrezzature commerciali
................. .................
.................................................
Debiti Debiti v/fornitori
.................
25 000,00
................................................. .................................................
.................
Totale passività
Attivo circolante Merci
348 000,00
.................
240 000,00
.................................................
BNL c/c Totale attività
Patrimonio netto
.................
Totale a pareggio
.................
.................
748 000,00
In relazione ai conti sotto riportati, indica la classificazione di ciascuno di essi in base alle seguenti tipologie: a. conto a quantità fisiche d. conto a sezioni accostate g. conto analitico b. conto a una sezione (scalare) e. conto sinottico h. conto sintetico c. conto a valori f. conto a sezioni divise i. conto descrittivo 08.20
DENARO IN CASSA
Data 1/01 2/01
Descrizione delle operazioni
05.05
Importo
D A
3 650, 00 440, 00
D
3 210, 00
CAMBIALI ATTIVE
Data 1/03 4/03
Segno
Saldo iniziale Pagamento fattura n. 136 a favore Sigma spa
Descrizione delle operazioni
Dare
Cambiali in portafoglio Presentazione allo sconto presso UniCredit
Avere
18 728, 00 18 728, 00
30.01 MERCI C/ACQUISTI 12 080, 00 20 055, 00
7.7 saldo e chiusura dei conti
I conti e le scritture dell’impresa
Attività Immobilizzazioni
gruppo 7
7.6 classifica-
Inventario sintetico al 31/12
Calcola il saldo e procedi alla chiusura dei seguenti conti sinottici. Rispondi poi alle domande. 08.20 DENARO IN CASSA Dare 4 120, 450, 320, ......................,
21.01 FITTI ATTIVI
Avere 00 00 00 ....,
438, 125, s ......................, ......................,
Dare 00 00 ...., ....,
Avere
s ......................, ....,
650, 00 650, 00
......................, ....,
......................, ....,
1. Che cos’è un conto? 2. Perché i conti presentati sono chiamati sinottici? 3. Perché il conto 08.20 Denaro in cassa contiene registrazioni in Dare e in Avere, mentre il conto 21.01 Fitti attivi contiene registrazioni soltanto in Avere? 4. Dove si iscrive il saldo di un conto e perché? 5. Che cosa rappresenta il saldo di un conto?
Il sistema informativo dell’impresa
Le Attività sono i beni a disposizione dell’imprenditore per esercitare l’attività d’impresa, le Passività sono costituite dai debiti. Le immobilizzazioni sono costituite da beni che vengono utilizzati dall’impresa per più anni. Il totale delle Attività è sempre uguale al totale delle Passività e del Patrimonio netto.
Presenta l’inventario sintetico a sezioni contrapposte completando il prospetto.
m3
ALERT
546
Esercizi da svolgere 7.8 registrazioni nei conti
L’impresa commerciale Briaschi & Romero snc, nel corso dei mesi di aprile e maggio, ha effettuato le seguenti operazioni nei confronti del cliente Giorgio Valli e del fornitore Bruno Zorzi: 1/04: saldo a credito nei confronti di Valli 1 600 euro, saldo a debito nei confronti di Zorzi 2 500 euro, contante in cassa 1 800 euro 13/04: inviata a Giorgio Valli la fattura n. 27 di 2 420 euro 21/04: ricevuta la fattura n. 124 del fornitore Bruno Zorzi di 1 210 euro 28/04: ricevuto in contanti un pagamento da Valli per 400 euro 30/04: pagati in contanti 450 euro a Zorzi 20/05: ricevuto in contanti un pagamento da Valli per 400 euro 22/05: pagati in contanti 260 euro a Zorzi Iscrivi nei conti le operazioni di gestione effettuandone la chiusura. Cod. 05.01.130
IMPRESA GIORGIO VALLI
Data
Operazioni
Dare
Avere
Saldo
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Cod. 14.01.25 Data
Operazioni
Dare
Avere
Saldo
.............. .............. .............. .............. ..............
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Cod. 08.20
7.9 registrazioni nei conti
IMPRESA BRUNO ZORZI
DENARO IN CASSA
Data
Operazioni
Dare
Avere
.............. .............. .............. .............. .............. ..............
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L’impresa commerciale Massimo Girondelli acquista merci dal fornitore SCAIMA srl e le rivende al cliente Giorgio Faletti. All’inizio del mese di novembre l’impresa Girondelli ha un credito nei confronti di Faletti di 2 350 euro e un debito nei confronti della SCAIMA srl di 3 677 euro. Il conto Denaro in cassa presenta un saldo di 800 euro, mentre il conto corrente bancario presenta un saldo Dare di 2 390 euro. Nel corso del mese di novembre vengono effettuate le seguenti operazioni: 4/11: 8/11: 10/11: 12/11: 16/11: 19/11: 23/11: 26/11: 29/11:
pagata a mezzo banca alla SCAIMA srl la fattura n. 150 di 2 000 euro emessa su Faletti fattura n. 66 di 968 euro ricevuto da Faletti un bonifico bancario di 2 350 euro a saldo fattura n. 65 ricevuta la fattura n. 190 della SCAIMA srl di 1 310 euro pagata a mezzo banca alla SCAIMA srl la fattura n. 161 di 1 677 euro ricevuti da Faletti 484 euro in contanti in conto fattura n. 66 emessa su Faletti fattura n. 77 di 3 956 euro ricevuta la fattura n. 199 della SCAIMA srl di 2 165 euro ricevuti da Faletti 484 euro in contanti a saldo fattura n. 66; in giornata l’impresa Girondelli preleva dalla cassa 1 500 euro e li versa nel conto corrente bancario 30/11: pagata a mezzo banca alla SCAIMA srl la fattura n. 190 Iscrivi nei conti le operazioni di gestione effettuandone la chiusura.
547
Data
Operazioni
Dare
Avere
Saldo
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Cod. 14.01.19
SCAIMA SRL
Data
Operazioni
Dare
Avere
Saldo
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Cod. 08.20
DENARO IN CASSA
Data
Operazioni
Dare
Avere
Saldo
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zioni dei conti e registrazioni
Data
Operazioni
Dare
Avere
Saldo
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Dopo aver intestato i conti, iscrivi negli stessi le seguenti operazioni di gestione ed effettuane la chiusura (per semplicità non viene considerata l’IVA): 1/01: contante in cassa 1 200,10 euro, saldo attivo in c/c bancario 2 700,67 euro 2/01: ottenuto un mutuo di 26 000 euro, il cui importo viene versato in c/c bancario 20/03: emessa fattura di vendita di merci per 6 150 euro; il cliente versa per pronta cassa in contanti 150 euro e rilascia un assegno bancario di 6 000 euro a saldo 21/03: versato sul c/c bancario l’assegno di 6 000 euro ricevuto dal cliente in data 20/03 12/04: prelevati dal c/c bancario 510 euro con denaro contante 15/05: pagati in contanti costi di trasporto per 220 euro 10/06: emessa fattura di vendita merci per 5 360 euro; il cliente versa per pronta cassa in contanti 360 euro 30/06: estinta la quota in scadenza del mutuo di 2 600 euro, contro prelevamento dal c/c bancario
Il sistema informativo dell’impresa
7.10 intesta-
BANCA X C/C
m3
Cod. 18.20
I conti e le scritture dell’impresa
IMPRESA FALETTI GIORGIO
gruppo 7
Cod. 05.01.49
548
Esercizi da svolgere I conti da intestare sono i seguenti (indica la forma utilizzata a fianco di ciascuno di essi): 05.01 Crediti v/clienti .............................................
18.20 Banca X c/c ..........................................
08.20 Denaro in cassa ............................................
20.01 Merci c/vendite ...................................
08.21 Assegni ..........................................................
31.01 Costi di trasporto ................................
13.10 Mutui passivi ................................................ Cod. 05.01
.......................................................
Data
Operazioni
Dare
Avere
Saldo
.............. .............. .............. .............. ..............
........................................................... ........................................................... ........................................................... ........................................................... ...........................................................
.......................... .......................... .......................... .......................... .......................... ..........................
.......................... .......................... .......................... .......................... .......................... ..........................
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Cod. 08.20
.......................................................
Data
Operazioni
Dare
Avere
Saldo
.............. .............. .............. .............. .............. ..............
........................................................... ........................................................... ........................................................... ........................................................... ........................................................... ...........................................................
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Cod. 08.21
.......................................................
Data
Operazioni
..............
..................................
Cod. 13.10
Importi Dare .......................... ..........................
Importi Avere
Data
Operazioni
..............
..................................
.......................... ..........................
.......................................................
Data
Operazioni
Importi Dare
Data
Operazioni
Importi Avere
.............. ..............
.................................. ..................................
.......................... .......................... ..........................
.............. ..............
.................................. ..................................
.......................... .......................... ..........................
Cod. 18.20
.......................................................
Data
Operazioni
Segno
Importi
.............. .............. .............. .............. .............. .............. .............. .............. ..............
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..............
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20.01
.................................
................................. ................................. .................................
................................. ................................. .................................
31.01
.............. .............. .............. .............. ..............
.................................
................................. ................................. .................................
................................. ................................. .................................
549
7.11 correzione di errori
Relativamente alle operazioni di gestione sotto riportate, correggi gli errori di registrazione nei conti compiuti da un’impresa commerciale. Ogni registrazione può contenere anche più di un errore (per semplicità non viene considerata l’IVA).
Dare 500, 00
18.20 BNL C/C
Avere
Dare
Avere 500, 00
b. Pagato con bonifico bancario della Banca Nazionale del Lavoro un debito di 10 500 euro verso il fornitore Ancillai. 08.20 DENARO IN CASSA Dare
14.01 DEBITI V/FORNITORI
Avere 10 500, 00
Dare 10 500, 00
Avere
c. Pagato con assegno bancario tratto sulla Banca Nazionale del Lavoro il fitto mensile di 800 euro relativo a un capannone. 18.20 BNL C/C Dare 800, 00
Avere
32.01 FITTI PASSIVI Dare 800, 00
Avere
d. Riscosso con bonifico bancario un credito di 6 100 euro verso il cliente Pieroni. 05.01 CREDITI V/CLIENTI Dare 6 100, 00
Avere
18.20 BNL C/C Dare
gruppo 7
08.20 DENARO IN CASSA
I conti e le scritture dell’impresa
a. Prelevati 500 euro dalla cassa aziendale che vengono versati nel c/c bancario intestato all’impresa presso la Banca Nazionale del Lavoro.
Avere 6 100, 00
e. Vendute merci per 19 700 euro; la riscossione avverrà tra due mesi mediante Ri.Ba. 08.20 DENARO IN CASSA
20.01 MERCI C/VENDITE
Dare 19 700, 00
Dare
Avere
Avere 19 700, 00
Dare 400, 00
7.12 registri contabili e relative contabiltà
Avere
31.01 COSTI DI TRASPORTO Dare
Avere 400, 00
Segna con una crocetta se in un’impresa assoggettata al regime della contabilità ordinaria i sotto elencati registri contabili sono obbligatori o meno. Specifica, inoltre, la contabilità interessata dalle relative registrazioni, indicando anche se trattasi di scritture elementari, sezionali o complesse. Libro o registro Libro cassa Registro delle fatture emesse Registro delle fatture di acquisto Partitario dei fornitori Scadenzario dei crediti Prima nota Registro dei corrispettivi Libro giornale Registro delle cambiali attive Libro degli inventari
Obbligatorio
Obbligatorio ma sostituibile
Facoltativo
Contabilità
Tipo di scrittura
m3
05.01 CREDITI V/CLIENTI
Il sistema informativo dell’impresa
f. Ricevuta fattura del vettore Foresio per costi di trasporto di 400 euro.
550
Esercizi da svolgere 7.13 contabilità di cassa
L’impresa industriale Sgamma spa ha effettuato il 24 maggio le seguenti movimentazioni di denaro:
• • • • • • • • • •
riscosse le fatture immediate n. 103 e n. 109 sull’impresa Renato Renzi, ammontanti rispettivamente a 439,20 euro e a 273,28 euro; pagate le fatture differite n. 197 e n. 198 dell’impresa Giacomo Pambiaghi, ammontanti rispettivamente a 192,76 euro e a 494,10 euro; pagata la fattura n. 74 dell’impresa Marco Lucarelli relativa alla vendita di n. 10 prodotti Beta a 38,50 euro l’uno, sconto per redistribuzione e quantità 10% + 2%, imballo fatturato a 25,60 euro, IVA 10%; riscossi interessi di 119,69 euro per rinnovo di una cambiale attiva in scadenza; versato anticipo di 230 euro all’impiegato Ferrara Luigi in conto stipendio; pagato premio di assicurazione annuo contro i furti per 464,70 euro all’agente della Assicurazioni Generali spa; acquistati valori bollati per 23 euro; pagata fattura Fastweb spa di 402,50 euro per costi telefonici; riscossa la fattura n. 106 sulla Gino Landi & C. snc per 502,64 euro; pagata tratta di 457,20 euro spiccata dalla Sonar spa.
Presenta: a. la parte tabellare della fattura n. 74; b. il libro cassa, considerando che il riporto delle precedenti operazioni dava entrate complessive per 100 490,50 euro e uscite complessive per 92 928,10 euro; c. il foglio riepilogativo di cassa della giornata.
7.14 contabilità con le banche
La trattoria L’Abbazia di Santino Rossi di Cassino è in rapporto di conto corrente con la Banca Nazionale del Lavoro, presso la quale dispone di un fido di 10 000 euro. Durante il mese di giugno sono stati registrati i seguenti movimenti: 1/06: 5/06: 10/06: 15/06:
residuo debito del mese precedente 4 878 euro versamento di contanti tramite cassa continua 2 190 euro addebitati 1 311,50 euro per servizio SDD relativo a utenza gas metano Enel spa ricevuto addebito dalla società di gestione della carta di credito per acquisti effettuati nel mese di maggio per 2 810 euro 20/06: inviato un bonifico bancario a favore della pasticceria Giulio Berdini per saldo fattura n. 12 relativa ad acquisti di torte al cioccolato effettuati nel mese di maggio per 420 euro 22/06: ricevuto bonifico di 3 350 euro dall’Agenzia di Viaggi Marinozzi Renato snc per saldo fattura n. 5 26/06: prelevati 1 500 euro dallo sportello Presenta la scheda di conto corrente bancario e calcola il saldo del conto a fine mese.
7.15 intreccio tra conto banca, sconto bancario e assegni
L’impresa commerciale Carta & Montigelli snc è in rapporto di c/c con il Banco BPM. Il c/c ha presentato, nel mese di gennaio, i seguenti movimenti: 1/01: residuo credito dell’anno precedente di 2 960 euro 4/01: versamento di contanti per 1 000 euro 8/01: accreditato il netto ricavo dello sconto dei seguenti effetti, ammessi allo sconto il 6/01: • tratta di 1 825 euro, scadente il 31/03 • pagherò di 5 500 euro, scadente il 15/04 • tratta di 2 600 euro, scadente il 20/04 La banca ha applicato le seguenti condizioni: tasso di sconto 5%, giorni banca 8, commissioni di incasso 3 euro per effetto 11/01: prelievo di 2 150 euro allo sportello 14/01: emissione dell’assegno bancario n. 152430 di 4 280 euro a favore della Attilio Gellera & C. snc di Foligno 19/01: versamento di assegni bancari ricevuti da clienti per 3 710 euro 23/01: pagamento a mezzo banca di una tratta di 4 730 euro emessa da un fornitore 27/01: prelievo Bancomat di 440 euro Presenta, ipotizzando a scelta i dati mancanti: a. la distinta di sconto e il calcolo del netto ricavo; b. l’assegno bancario emesso il 14/01; c. il conto banca tenuto dall’impresa commerciale, nella forma a sezioni accostate con colonna del saldo e nella forma scalare.
551
Estratto al 31/05/20.. del conto corrente ORDINARIO presso filiale di LANCIANO Corso Trento e Trieste, 83
IT
29
W
IBAN 01005
77750
000000009052
paese
check digit
cin
abi
cab
numero conto
Vi informiamo che abbiamo registrato le sottoelencate scritture sul Vs/conto corrente. Distinti saluti.
Data 1/05/20.. 2/05/20.. 6/05/20.. 10/05/20.. 14/05/20.. 14/05/20.. 15/05/20.. 20/05/20.. 23/05/20.. 25/05/20.. 25/05/20.. 26/05/20.. 30/05/20..
7.17 contabilità dei fornitori
Valuta
2/05/20.. 2/05/20.. 11/05/20.. 14/05/20.. 23/05/20.. 15/05/20.. 20/05/20.. 23/05/20.. 25/05/20.. 25/05/20.. 27/05/20.. 27/05/20..
Movimenti Dare 10 157,15 200,00 3 920,90 4 712,12 240,00 2 281,00 603,30 10 439,10 1 750,00 3 208,60 3,00 12 856,10 13 631,20
Descrizione operazioni
Avere
saldo iniziale a riporto prelievo Bancomat ore 12.20 atm n. 20 assegno bancario n. 25748879 bonifico per saldo fattura n. 72 su Arial spa versamento contanti versamento assegno bancario Banca Carime disposizione SDD per utenza Wind pagamento Ri.Ba. per saldo fattura 166 da Gim spa rilascio di assegno circolare n. 12779854 bonifico a favore di Luca Neri per saldo fattura n. 48 commissioni su bonifico Ri.Ba. al dopo incasso per saldo fattura n. 66 su STE.MA. spa pagamento retribuzioni ai dipendenti
La Sette Colli spa di Roma nel corso del mese di marzo ha effettuato le seguenti operazioni nei confronti del fornitore Rino Scheggia di Civitavecchia: 1/03: debito residuo del mese precedente 5 500 euro 11/03: ricevuta fattura n. 40 relativa ad acquisti di merce per 4 400 euro + IVA, regolamento mediante Ri.Ba. a fine mese 12/03: inviato assegno circolare di UBI Banca a saldo debito del mese precedente 21/03: ricevuta fattura n. 46 relativa ad acquisti di merce per 6 200 euro + IVA, regolamento mediante Ri.Ba. a metà aprile 30/03: disposto bonifico bancario di UBI Banca per regolamento della fattura n. 40 31/03: ricevuta fattura n. 54 relativa ad acquisti di merce per 7 700 euro + IVA, regolamento mediante Ri.Ba. a fine aprile Presenta il conto di partitario intestato a Rino Scheggia.
7.18 contabilità dei clienti
L’impresa commerciale Gianni Petrelli di Fano ha come cliente la Passetto srl di Ancona con la quale, nel corso del secondo trimestre dell’anno, ha effettuato le seguenti operazioni: 1/04: dal trimestre precedente non risulta alcun credito residuo 30/04: emessa fattura n. 63 per vendita merci per 8 000 euro + IVA, regolamento mediante Ri.Ba. a fine maggio
gruppo 7
correntista: IMPRESA MARCHETTI SEBASTIANO Via del Mancino, 77 66034 LANCIANO (CH)
I conti e le scritture dell’impresa
Sulla base delle operazioni in esso registrate, ricostruisci la movimentazione del conto banca dell’impresa, tenuto a sezioni accostate con colonna del saldo. L’impresa ha un fido di 25 000 euro.
Il sistema informativo dell’impresa
zione del conto banca
L’impresa commerciale Sebastiano Marchetti presenta per il mese di maggio l’estratto conto bancario di seguito riportato.
m3
7.16 ricostru-
552
Esercizi da svolgere 30/05: emessa fattura n. 84 per vendita merci per 9 800 euro + IVA, regolamento mediante rimessa diretta entro 10 giorni dal ricevimento della fattura 31/05: ricevuto bonifico bancario a saldo fattura n. 63 8/06: ricevuto assegno circolare a saldo fattura n. 84 28/06: emessa fattura n. 95 per vendita merci per 15 350 euro + IVA. Il regolamento viene pattuito come segue: l’importo dell’IVA al ricevimento della fattura, la parte rimanente con Ri.Ba. a fine luglio 30/06: ricevuto un assegno bancario per l’importo dell’IVA relativo alla fattura n. 95 Presenta il conto di partitario intestato alla Passetto srl.
7.19 intreccio tra contabilità dei clienti e titoli di credito
L’impresa commerciale Giorgio Poma di Treviso ha come cliente l’impresa Franca Moretti di Gorizia con la quale ha effettuato le seguenti operazioni: 1/01: 12/03: 15/03: 20/04: 11/05: 20/06: 28/06: 10/07: 25/07:
residuo credito verso Moretti 1 800 euro emessa fattura immediata n. 31 per 3 820 euro + IVA, regolamento a 60 giorni ricevuto un assegno bancario di 600 euro da Moretti in conto precedente credito Moretti gira un pagherò scadente il 20/07 a firma dell’impresa Corona Mario di Trieste di 370 euro a regolamento dell’operazione del 12/03 ricevuto da Moretti un assegno circolare della Banca Nazionale del Lavoro emessa fattura immediata n. 64 per 1 202,34 euro + IVA 10%, regolamento entro 10 giorni Moretti procede al saldo dell’operazione del 20/06 rilasciando un assegno bancario sulla Banca Nazionale del Lavoro di 1 322 euro; la differenza viene abbuonata emessa fattura immediata n. 77 per 5 025 euro + IVA; pagamento dilazionato a 60 giorni aumentato di interessi calcolati al tasso 4,50%; a saldo Moretti rilascia un pagherò con la scadenza indicata la cambiale ottenuta per girata in data 20/04 risulta insoluta; viene quindi registrata a debito di Moretti, aumentata di costi di protesto per 18,20 euro
Presenta, ipotizzando a scelta i dati mancanti: a. il pagherò scadente il 20/07, sapendo che è stato emesso il 10/04; b. l’assegno circolare dell’11/05 e l’assegno bancario del 28/06; c. il conto tenuto da Poma, intestato a Moretti, nella forma a sezioni accostate con colonna del saldo.
7.20 contabilità dei fornitori, fattura a due aliquote
L’impresa commerciale Mirabex spa di Isernia ha avuto, nel mese di ottobre, i seguenti rapporti commerciali con il fornitore Fiorini Diego di Campobasso: 1/10: residuo debito precedente 2 798,12 euro 7/10: inviato assegno bancario di 1 600,50 euro in conto debito pregresso 13/10: ricevuta fattura differita n. 166 per l’acquisto di 76 prodotti K a 18,70 euro l’uno e n. 90 prodotti Z a 22,40 euro l’uno, sconto incondizionato redistribuzione 3% sui prodotti K e 5% sui prodotti Z, trasporto fatturato a 78 euro, IVA ordinaria sui prodotti K e ridotta sui prodotti Z, pagamento a 30 giorni data fattura, cauzione per imballo a rendere 105 euro 22/10: inviato un assegno circolare a saldo debito mesi precedenti 24/10: ricevuta fattura differita n. 173 di 1 220,50 euro, pagamento con rimessa diretta al ricevimento della stessa 25/10: inviato un bonifico bancario a saldo fattura n. 173 Presenta, ipotizzando a scelta i dati mancanti: a. la fattura differita n. 166; b. il conto intestato al fornitore Fiorini tenuto dalla Mirabex spa, nella forma a sezioni divise.
7.21
intreccio tra contabilità dei clienti, contabilità dei fornitori e registro delle cambiali attive
La Kontiki spa di Reggio Emilia, all’inizio del secondo semestre dell’anno, si trova in debito di 14 543 euro verso l’impresa fornitrice Serima srl di Parma e in credito di 10 600,40 euro verso l’impresa cliente Michele Morra & C. snc di Fidenza. Durante i successivi tre mesi dell’anno le operazioni effettuate dalla Kontiki spa che hanno riguardato tali società sono state le seguenti: 8/07: spiccata tratta al 15/10 di 4 270 euro sulla Michele Morra & C. snc, che accetta, all’ordine della Serima srl. Il giorno successivo l’effetto viene fatto pervenire alla Serima srl 14/07: emessa fattura n. 123 sulla Michele Morra & C. snc relativa alla vendita di merci per 5 730,70 euro + IVA 19/07: inviato assegno bancario n. 914528741 del Banco BPM di 5 800,50 euro alla Serima srl 29/07: ricevuta fattura n. 196 della Serima srl relativa all’acquisto di merci per 11 853 euro + IVA
7.22 correzione di errori
Inserisci nelle colonne di destra prima il termine o i termini errati e poi quelli esatti: Termine/i errato/i
Termine/i esatto/i
1. Il conto Crediti v/clienti è un conto unilaterale che registra in Dare gli aumenti dei crediti verso i propri fornitori
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2. I pagamenti con denaro contante vengono registrati in Avere del conto Denaro in cassa in quanto rappresentano una variazione finanziaria attiva
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3. L’acquisto di un macchinario viene rilevato in Dare del conto Impianti e macchinari nel quale vengono registrati i costi sospesi
............................
............................
4. La restituzione di merci viene registrata in Dare del conto Ribassi e abbuoni passivi in quanto rappresenta una variazione economica negativa
............................
............................
5. Il pagamento effettuato mediante girata di cambiali in portafoglio viene rilevato in Avere del conto economico Cambiali passive in quanto rappresenta una variazione finanziaria attiva
............................
............................
6. Il libro giornale è una scrittura sistematica che registra tutte le operazioni aziendali in ordine di data
............................
............................
7. Il conto Costi postali è un conto bilaterale che rileva in Avere i costi sostenuti dall’impresa per l’affrancatura della corrispondenza
............................
............................
8. Il saldo di un conto si iscrive nella sezione dove il totale risulta maggiore
............................
............................
9. La ricezione di un assegno bancario in pagamento di un nostro credito viene registrata in Dare del conto economico Banca X c/c
............................
............................
10. Il conto Costi per servizi è un conto analitico in quanto registra il costo di tutti i servizi usufruiti dall’impresa
............................
............................
11. Il conto Merci c/acquisti registra in Dare le variazioni economiche positive derivanti dagli acquisti di merci
............................
............................
12. La prima nota è una scrittura cronologica obbligatoria
............................
............................
Frasi
gruppo 7
a. il conto del partitario fornitori intestato alla Serima srl e il conto del partitario clienti intestato alla Michele Morra & C. snc, entrambi tenuti dalla Kontiki spa a sezioni divise; b. i conti intestati alla Kontiki spa tenuti sia dalla Serima srl sia dalla Michele Morra & C. snc in forma scalare; c. il registro delle cambiali attive tenuto dalla Kontiki spa.
Il sistema informativo dell’impresa
Presenta, ipotizzando a scelta i dati mancanti:
m3
3/08: ricevuta nota di variazione n. 21 dalla Serima srl per abbuono di 1 150 euro + IVA su fattura n. 196 per differenze qualitative riscontrate sulla merce acquistata 4/08: ricevuto dalla Michele Morra & C. snc l’assegno bancario n. 43523 di 3 361 euro su UniCredit e una cambiale girata di 6 592 euro scadente il 15/09 a firma Renzo Boldi di Mestre. La cambiale viene girata per l’incasso al Banco BPM 23/08: emessa fattura n. 187 sulla Michele Morra & C. snc relativa alla vendita di merci per 6 038 euro + IVA 24/08: inviato alla Serima srl un bonifico bancario del Banco BPM di 7 160 euro 3/09: ricevuto un pagherò di 2 380 euro al 15/12 dalla Michele Morra & C. snc e girato lo stesso in giornata alla Serima srl 7/09: ricevuta fattura n. 318 della Serima srl relativa all’acquisto di merci per 6 600 euro + IVA 20/09: il Banco BPM restituisce protestata la cambiale scaduta il 15/09 a firma Renzo Boldi. Spese come da conto di ritorno 31,60 euro; l’effetto viene subito restituito alla società girante 23/09: ricevuti dalla Michele Morra & C. snc 300 euro con denaro contante e un pagherò a fine dicembre di 8 660 euro 27/09: emessa fattura n. 284 sulla Michele Morra & C. snc relativa alla vendita di merci per 4 710 euro + IVA
I conti e le scritture dell’impresa
553
554
Esercizi da svolgere 7.23 inventario sintetico di un’impresa commerciale
L’impresa commerciale Marina Giovanetti presenta al 31/12 un patrimonio composto dai seguenti elementi: a. fabbricato strumentale del costo storico di 300 000 euro ammortizzato complessivamente del 20% (il valore dell’edificio è 250 000 euro); b. debiti verso fornitori 120 000 euro; c. debiti diversi 50 000 euro, debiti tributari 20 000 euro; d. computer d’ufficio del valore contabile residuo di 10 000 euro, automezzi del costo storico di 100 000 euro ammortizzati della quarta quota costante del 15%; e. crediti verso clienti 300 000 euro, crediti diversi 20 000 euro; f. Banca Sistema c/c passivo 70 000 euro; g. denaro in cassa 35 000 euro, assegni 15 000 euro; h. fondi per rischi e oneri 30 000 euro; i. arredamento del costo storico di 150 000 euro ammortizzato della sesta quota costante al 10%; l. debiti per TFR 130 000 euro; m. rimanenze in magazzino di merci 54 000 euro, di materie di consumo 2 500 euro. Presenta l’inventario sintetico a sezioni contrapposte, raggruppando gli elementi patrimoniali in gruppi omogenei e calcolando l’importo del patrimonio netto.
7.24 inventario sintetico di un’impresa industriale
L’impresa industriale Maurizio Biolcati presenta al 31/12/n1 un patrimonio composto dai seguenti elementi: a. impianti e macchinari 130 000 euro ammortizzati di tre quote al 20%; b. rimanenze in magazzino di materie prime 29 000 euro, rimanenze di prodotti finiti 49 200 euro; c. fatture da ricevere per merci pervenute con documento di trasporto 9 560 euro; d. macchine d’ufficio 18 000 euro ammortizzate al 45%, arredamento 33 500 euro ammortizzato al 75%; e. debiti per TFR 17 250 euro; f. fabbricato strumentale del costo storico di 195 000 euro che viene ammortizzato della nona quota costante al 4%; il valore dell’edificio è 125 000 euro; g. disponibilità nel c/c bancario con il Banco BPM 16 800 euro, disponibilità in c/c postale 2 300 euro; h. sovvenzione bancaria erogata dal Banco BPM per 110 000 euro con interessi da corrispondere posticipatamente l’1/03 e l’1/09 di ogni anno al tasso 6%; i. crediti verso clienti 66 025 euro, cambiali attive 12 500 euro, crediti diversi 6 900 euro; l. denaro e altri valori in cassa 6 500 euro; m. debiti verso fornitori 103 080 euro, debiti diversi 7 530 euro; n. i costi per servizi dell’esercizio sono comprensivi di 690 euro pagati anticipatamente per l’anno successivo. Presenta l’inventario sintetico a sezioni contrapposte, raggruppando gli elementi patrimoniali in gruppi omogenei e calcolando l’importo del patrimonio netto.
7.25 inventario di un’impresa commerciale
L’impresa commerciale Massimo Falchi presenta al 31/12/n1 un patrimonio composto dai seguenti elementi: a. crediti verso clienti: Manuela Giovanardi 9 000 euro, Giorgio Pistarelli 4 600 euro, Miriam Bozzi 11 500 euro, Feltex spa 29 100 euro, Martini & Pisa snc 19 740 euro; b. disponibilità in c/c bancario: Banco Desio 3 800 euro, UniCredit 6 400 euro; c. valori in cassa: denaro 1 350 euro, assegni 2 000 euro, valori bollati 22 euro; d. software: valore residuo al 31/12 dell’anno precedente 1 640 euro, ammortizzato della quarta quota costante al 20% sul costo storico; e. fabbricato strumentale del costo storico di 300 000 euro ammortizzato del 20%; il valore dell’edificio è 210 000 euro; f. i debiti per TFR ammontano a 39 230 euro; g. attrezzature: macchine d’ufficio del costo storico di 22 000 euro ammortizzate del 40% e attrezzi di magazzino del costo storico di 5 000 euro ammortizzati del 36%; h. cambiali passive 6 150 euro;
7.26 inventario di un’impresa industriale
L’impresa industriale Triveneto spa presenta al 31/12 un patrimonio composto dai seguenti elementi: a. terreno di proprietà 70 000 euro; b. materie prime in magazzino: kg 5 600 materia A a 1,27 euro il kg, kg 7 000 materia B a 2 euro il kg, kg 2 700 materia C a 3,44 euro il kg; c. fabbricato strumentale del costo storico di 400 000 euro ammortizzato per la quarta quota costante al 4%; il valore dell’edificio è 280 000 euro; d. nell’esercizio sono stati sostenuti costi di sviluppo per 6 500 euro ammortizzati nell’esercizio per 5 000 euro; e. debiti diversi 4 200 euro, cambiali passive 7 500 euro; f. autovetture: Mercedes del costo storico di 22 000 euro ammortizzata del 20%, Lancia Thema del costo storico di 28 000 euro ammortizzata del 40%; g. costi di impianto e di ampliamento del valore residuo di 1 600 euro ammortizzati per l’ultima quota costante del 20%; h. debiti per TFR 24 953 euro; i. fatture da ricevere per materie prime immesse in magazzino 7 530 euro; l. mutuo passivo quinquennale concesso da UniCredit di 60 000 euro con interessi al tasso 5,50% da corrispondere posticipatamente l’1/04 e l’1/10 di ogni anno; m. è stato stipulato un contratto di fitto di un magazzino per 300 euro trimestrali da corrispondere anticipatamente a partire dall’1/02/n1; n. impianti e macchinari del costo storico di 64 100 euro ammortizzati il primo e il secondo anno del 15%, il terzo anno e l’anno in corso del 20%, tenendo conto delle residue possibilità di utilizzo; o. prodotti finiti in magazzino: prodotti AB 27 700 euro, prodotti AC 16 800 euro, prodotti BC 36 500 euro; p. crediti verso clienti: Sorex spa 63 500 euro, Platinum srl 28 800 euro, Gi.Acca spa 14 100 euro, New Firm spa 21 500 euro; q. cambiali all’incasso 16 860 euro; r. disponibilità nel c/c bancario aperto presso la Banca Sella 26 490 euro; s. denaro in cassa 2 438 euro; t. debiti verso fornitori: Buriani Renato 39 000 euro, Magi & Messi snc 15 620 euro, Soretex spa 69 700 euro, Woodcarving spa 49 120 euro; u. sovvenzione a medio termine di Banca Ifis 80 000 euro. Presenta: 1. l’inventario analitico a sezioni sovrapposte; 2. l’inventario sintetico a sezioni contrapposte.
gruppo 7
Presenta: 1. l’inventario analitico a sezioni sovrapposte; 2. l’inventario sintetico a sezioni contrapposte.
Il sistema informativo dell’impresa
Presso l’impresa risultano depositati beni di terzi per 3 500 euro.
m3
i. automezzi: camion Volvo del costo storico di 128 000 euro ammortizzato del 50% e Fiat Panda del costo storico di 7 700 euro ammortizzata del 20%; l. disponibilità presso il c/c postale 3 770 euro; m. fatture da emettere per merci consegnate con documento di trasporto: 17 034 euro; n. merci in magazzino: tonnellate 140 di merce KX a 25,60 euro la tonnellata, tonnellate 80 di merce KY a 118 euro la tonnellata, tonnellate 10 di merce Z a 220,50 euro la tonnellata, tonnellate 98 di merce X a 84,50 euro la tonnellata; o. materiali di consumo in magazzino: 7 000 euro; p. debiti verso fornitori: Carlini Remo 3 300 euro, FI.BA. spa 22 560 euro, Diomedi Filippo 8 460 euro, Lulani Vincenzo 4 480 euro, Parsetti Vittorio & F.lli snc 13 800 euro; q. banche c/c passivi: Banca Nazionale del Lavoro 24 600 euro, Banca Monte dei Paschi di Siena 33 300 euro; r. premio assicurativo di 1 277,50 euro corrisposto il 25/03 anticipatamente per un anno; s. mutuo passivo erogato dal Banco BPM 50 000 euro.
I conti e le scritture dell’impresa
555
556
Esercizi da svolgere 7.27
L’impresa Bruno Gilardi presenta al 31/12 il seguente inventario sintetico a sezioni contrapposte.
correzione di errori
Attività
Passività e netto
Immobilizzazioni
Debiti a breve termine
Fabbricati
110 000, 00 Debiti v/fornitori
51 025, 00
Attrezzature
44 000, 00 Banca X c/c
23 154, 00
Macchine d’ufficio
16 400, 00 Debitori diversi
10 525, 00
Attivo circolante Costi d’impianto
1 800, 00 Debiti a m/l termine
Merci
50 250, 00 Mutui passivi
Materie di consumo
50 000, 00
2 550, 00 Debiti per TFR
Fondo per imposte
25 436, 00
1 550, 00 Totale passività
Crediti v/clienti
80 600, 00
Cambiali all’incasso
17 500, 00 Patrimonio netto
Debiti da liquidare
11 800, 00
Denaro in cassa
160 140, 00 181 180, 00
4 870, 00
Totale attività
341 320, 00 Totale a pareggio
341 320, 00
Individua i quattro errori commessi nella redazione del prospetto, ricalcolando anche l’ammontare del patrimonio netto.
8 La contabilità IVA 8.1 calcolo dell’IVA
Calcola l’IVA relativa a ogni vendita e il prezzo totale della merce comprensivo di IVA: IVA 4% latte fresco
ALERT L’IVA si calcola applicando al prezzo della merce le aliquote previste dalla normativa, diverse in relazione al bene. Prezzo merce + IVA = prezzo totale comprensivo di IVA.
8.2 liquidazione periodica dell’IVA
a. b. c. d. e. f.
IVA 10% pesce fresco
IVA 22% elettrodomestici, vini e superalcolici, abbigliamento e calzature
latte fresco per 230 euro; vini per 1 380 euro; scarpe per 3 710 euro; pesce fresco per 2 600 euro; elettrodomestici per 10 800 euro; t-shirt per 450 euro.
L’impresa Renato Barra nel mese di novembre ha effettuato acquisti per 44 700 euro + IVA 22% e vendite per 58 200 euro + IVA 22%. Calcola il saldo da versare completando la traccia. IVA sugli acquisti
ALERT L’IVA sugli acquisti rappresenta un credito verso l’Erario, l’IVA sulle vendite è invece un debito verso l’Erario. Importo da versare = IVA a debito – IVA a credito.
euro (......................... × 22%) = euro ......................... IVA a credito IVA sulle vendite euro (......................... × .......%) = euro ......................... IVA a ......................... Liquidazione IVA euro (......................... – .........................) = euro 2 970 IVA da versare
557
a. Merci Costi di trasporto non documentati Base imponibile IVA
corretto
2 500 100 2 600
euro euro euro euro
12 880 1 288 244 11 836
euro euro euro euro
26 400 1 320 150 25 230
errato
b. Merci – Sconto incondizionato 10% Costi di trasporto documentati Base imponibile IVA
corretto
euro euro euro
La contabilità IVA
della base imponibile
Indica se il calcolo delle basi imponibili è corretto o errato. Se corretto, calcola successivamente l’IVA e il prezzo totale della merce (IVA ordinaria).
errato
c. Merci – Sconto incondizionato 5% Costi di imballaggio Base imponibile IVA
ALERT prezzo della merce – sconti incondizionati + costi accessori non documentati (trasporto, imballaggio)
corretto
errato
d. Merci Costi di trasporto non documentati Costi di etichettatura documentati Base imponibile IVA
= base imponibile + IVA
euro euro euro euro
4 000 120 366 4 486
+ costi accessori documentati (trasporto,
gruppo 8
8.3 calcolo
etichettatura prodotti) + cauzione per imballaggio a rendere + interessi di dilazione = totale fattura
corretto
Frasi 1. L’imposta sul valore aggiunto (IVA) è un’imposta diretta sui consumi in vigore in tutti i Paesi dell’Unione Europea 2. Per poter applicare l’IVA devono sussistere i presupposti soggettivo, oggettivo e contributivo 3. Ai fini IVA, le operazioni possono essere classificate in imponibili, non imponibili, presenti ed estranee 4. Ddt è l’acronimo di documento di transito 5. L’obbligo di emettere fattura sorge nel momento della consegna o produzione della merce 6. La fattura viene emessa dal compratore e può essere immediata oppure differita 7. La fase imponibile IVA è l’importo su cui viene calcolata l’imposta 8. Le fatture differite devono essere annotate nel registro delle fatture emesse entro il giorno 16 del mese successivo a quello di consegna o spedizione della merce 9. Il versamento IVA è l’operazione con cui viene determinato l’ammontare dell’imposta da versare o di quella a credito 10. I titolari di redditi d’impresa e di lavoro dipendente devono versare l’IVA con modello di versamento unificato F24 11. La fattura in formato elettronico deve essere inviata dal venditore al Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli 12. L’autenticità della fattura elettronica deve essere garantita dalla firma analogica dell’emittente
Termine errato Termine esatto ..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
Il sistema informativo dell’impresa
lità IVA
Le frasi elencate contengono un termine errato che le rende false. Indica nelle rispettive colonne il termine errato e quello esatto.
m3
8.4 contabi-
errato
558
Esercizi da svolgere Completa lo schema inserendo i termini riportati sotto. Sono presenti alcuni distrattori.
8.5 contabilità IVA
Venditore
Compratore
Emette fattura in forma elettronica, nella quale è esposto il ............................ della merce e l’IVA.
Riceve una ...................................... della fattura emessa dal venditore, nella quale è esposto il prezzo della merce e l’............................ .
L’IVA sulla fattura è IVA a debito da ............................ all’Amministrazione Finanziaria dello Stato.
L’IVA sulla fattura è IVA a credito da ............................ al momento del versamento dell’IVA a debito, calcolata sulle sue vendite.
Effettuano il versamento dell’IVA con cadenza ................................................, se in regime ordinario, oppure ............................, se hanno avuto la possibilità di optare per il regime semplificato, facendo la differenza: ........................................................ – ........................................................ Il versamento va effettuato entro il giorno 16 del mese successivo a quello di riferimento per le imprese in regime IVA ............................, entro il giorno 16 del ............................ mese successivo al trimestre di riferimento, per le imprese in regime ............................ che hanno optato per la periodicità trimestrale.
Hanno la possibilità di optare per il regime IVA semplificato i ............................ che nell’anno solare precedente non hanno superato il ............................ ............................ di 400 000 euro, se imprese di ............................ e di 700 000 euro, se imprese aventi per oggetto altre attività.
annuale • compravendita • contribuenti • copia elettronica • detrarre • generale • IVA • IVA a credito • IVA a debito • lavoratori • mensile • optato • ordinario • prezzo • volume d’affari • secondo • semestrale • semplificato • servizi • solare • trimestrale • triplice • valore aggiunto • versare • volume L’impresa commerciale Renato Sabatini, nel mese di giugno, ha acquistato merci per 65 190 euro. Nello stesso mese ha venduto merci per 144 210 euro, sostenendo anche costi per servizi esterni per 5 500 euro. Determina il valore aggiunto dell’impresa Sabatini per il mese di giugno e l’importo dell’IVA (aliquota ordinaria) che il contribuente deve versare per lo stesso mese.
8.6 valore aggiunto
Il grossista Lucio Caracciolo per il mese di maggio presenta i seguenti totali dei registri IVA:
8.7 registri IVA e liquidazione IVA
Registro delle fatture di acquisto Imponibile 26 190
IVA 10% .................
Totale
Imponibile
.................
38 400
IVA 22% .................
Totale .................
Registro delle fatture emesse Imponibile 44 900
IVA 10% .................
Totale
Imponibile
.................
64 200
IVA 22% .................
Totale .................
Dopo aver completato i registri, effettua la liquidazione IVA di maggio.
8.8 registri IVA e liquidazione IVA
L’impresa Mariella Giordani per il mese di febbraio presenta i seguenti totali dei registri IVA:
Registro delle fatture di acquisto Imponibile .................
IVA 4% .................
Totale
Imponibile .................
19 448
IVA 22% .................
Totale 29 402
Registro delle fatture emesse Imponibile .................
IVA 4% .................
Totale
Imponibile
22 027,20
.................
IVA 22% .................
Totale 25 986
Dopo aver completato i registri, effettua la liquidazione IVA di febbraio.
ALERT
Quando conosci il prezzo totale della merce comprensivo di IVA, per il calcolo della base imponibile devi effettuare lo scorporo con la seguente proporzione: 100
:
(100 + aliquota IVA)
=
x
:
prezzo totale comprensivo di IVA
Puoi anche calcolare direttamente l’IVA con la seguente proporzione: aliquota IVA
:
(100 + aliquota IVA)
=
x
:
prezzo totale comprensivo di IVA
559
8.9 acconto IVA
La Mushibest srl, impresa in regime IVA ordinario, valuta quale sia il metodo di calcolo più conveniente per il versamento dell’acconto in base ai seguenti dati: 1. 2. 3. 4.
IVA versata per il mese di dicembre dell’anno precedente 39 800 euro; IVA che si prevede di versare per il mese di dicembre dell’anno in corso 44 000 euro; IVA sugli acquisti effettuati tra il 1° dicembre e il 20 dicembre 77 200 euro; IVA sulle vendite effettuate tra il 1°dicembre e il 20 dicembre 116 700 euro.
aggiunto
L’impresa commerciale Renata Ballini, nel mese di gennaio, ha acquistato merci per 48 156 euro assoggettate ad aliquota IVA 10%, sostenendo i seguenti costi: • acqua euro 95 + IVA 10%; • energia elettrica euro 550 + IVA 10%; • metano da riscaldamento euro 940 + IVA 10%. Nello stesso mese ha ottenuto ricavi di vendita per euro 98 858, sempre assoggettati ad aliquota IVA ridotta. Determina il valore aggiunto prodotto dall’impresa Ballini per il mese di gennaio e l’IVA che l’impresa deve versare per lo stesso mese, calcolata: a. direttamente sul valore aggiunto prodotto; b. con il meccanismo di deduzione imposta da imposta.
8.11 ddt e fattura differita
Il 28 ottobre il dettagliante Mirko Castelli di Verona stipula un contratto di acquisto con la Felsinea spa di Bologna relativo alla fornitura delle seguenti merci, assoggettate a IVA ordinaria: • n. 50 scatole da 15 pezzi l’una di articoli K5 a euro 4,50 il pezzo; • n. 35 scatole da 10 pezzi l’una di articoli K8 a euro 2,50 il pezzo; • n. 80 scatole da 25 pezzi l’una di articoli K10 a euro 6 il pezzo.
gruppo 8
8.10 valore
La contabilità IVA
Calcola l’importo dell’acconto con i metodi storico, previsionale e delle operazioni effettuate, indicando qual è la soluzione più conveniente per l’impresa.
8.12 ddt, fattura a due aliquote, fattura per costi documentati
La Gros Alpi di Torino, che esercita attività di commercio all’ingrosso, il 26 febbraio ha ricevuto dal dettagliante Stefano D’Amico di Courmayeur (Aosta) un ordine relativo alle seguenti merci: • n. 60 articoli M/5 a euro 18 l’uno; • n. 40 articoli M/10 a euro 20 l’uno; • n. 30 articoli N/2 a euro 30 l’uno; • n. 45 articoli N/4 a euro 25 l’uno. Gli articoli della serie M sono assoggettati a IVA ordinaria, quelli della serie N a IVA ridotta. Le condizioni di vendita sono le seguenti: • trasporto franco partenza effettuato con automezzo del venditore, che addebita costi forfetari per 250 euro; • sconto per redistribuzione 8% a cui si aggiunge un ulteriore sconto promozionale 5% sugli articoli della serie M; • imballo gratis; • costi documentati di etichettatura prodotti a cura della Print srl, anticipati dalla Gros Alpi per conto di D’Amico e dalla stessa riaddebitati in fattura euro 500 + IVA ordinaria; • pagamento mediante due Ri.Ba. al 31 marzo e al 30 aprile, con interessi di dilazione 10% addebitati in fattura. Presenta, ipotizzando a scelta gli eventuali dati mancanti: a. il documento di trasporto emesso il 5 marzo, giorno in cui viene effettuata la spedizione;
m3
Presenta, ipotizzando a scelta gli eventuali dati mancanti: a. il documento di trasporto, sapendo che la merce viene spedita il 10 novembre; b. la fattura differita, comprensiva degli interessi di dilazione, emessa il 30 novembre.
Il sistema informativo dell’impresa
Le condizioni di vendita sono le seguenti: • sconto per redistribuzione 10% + sconto per quantità 3% per acquisti complessivi da 5 000 a 10 000 euro, 5% per acquisti complessivi superiori a 10 000 euro; • trasporto a mezzo Corriere Emiliano di Modena con spese addebitate forfetariamente dalla Felsinea spa per 400 euro; • imballo addebitato forfetariamente per 75 euro; • regolamento ½ con rimessa diretta al ricevimento della fattura e ½ a fine dicembre con interessi di dilazione 6% a decorrere dalla data di emissione della fattura.
560
Esercizi da svolgere b. la fattura differita emessa il 25 marzo; c. la fattura della Print srl relativa ai costi di etichettatura, emessa il 12 marzo a carico dell’impresa D’Amico.
8.13 registro delle fatture di acquisto, corrispettivi e versamento IVA
L’impresa commerciale Michele Cartoni, operante nel commercio al minuto di articoli tessili, nel corso del mese di luglio ha ricevuto e registrato le seguenti fatture: • fattura n. 96 dell’8/07 della Fil.Mon. spa riguardante l’acquisto di n. 200 cuscini da sedia a 4,10 euro l’uno, sconto per redistribuzione 10% + 3% per acquisti superiori a 1 000 euro, imballo fatturato per 16 euro, IVA ordinaria. La merce è stata ricevuta il 3/07; • fattura n. 170 del 10/07 della FI.BA. srl relativa all’acquisto di un nuovo bancone da negozio a 552 euro, trasporto fatturato per 78 euro, IVA ordinaria. Il bancone è stato ricevuto il 7/07; • fattura n. 207 del 21/07 della Nuovi Filati Veneti spa relativa all’acquisto di 180 metri di tende bianche da camera da letto a 11,30 euro il metro, sconto redistribuzione 7%, costi di trasporto anticipati dal venditore a nome di Cartoni per 62 euro + IVA come da fattura del corriere Coach spa, IVA ordinaria, pagamento a 45 giorni data fattura. La merce è stata ricevuta il 15/07; • fattura n. 310 del 26/07 della Umbria Tendaggi srl relativa all’acquisto di n. 250 metri di tende da cucina a 5,65 euro il metro e di 110 metri di tende di lusso a 17,55 euro il metro, sconto per redistribuzione 8% sulle tende da cucina e 15% sulle tende di lusso, costi di trasporto fatturati per 41 euro, pagamento a 30 giorni data fattura con interessi al tasso 4,50%, IVA ordinaria. La merce è stata ricevuta il 22/07. Nello stesso mese ha registrato corrispettivi di vendita assoggettati a IVA ordinaria per 12 028,90 euro. Presenta, ipotizzando a scelta gli eventuali dati mancanti: a. la parte tabellare delle fatture di acquisto; b. il registro delle fatture di acquisto, sapendo che tutte le fatture sono state ricevute e registrate il giorno successivo all’emissione; c. la liquidazione e il versamento dell’IVA relativi al mese di luglio.
8.14 registro delle fatture emesse e versamento IVA
La Telma srl nel corso del mese di maggio ha emesso, lo stesso giorno di consegna della merce, le seguenti fatture immediate: • fattura n. 21 del 2/05 sull’imprenditore Gioacchino Marini per la vendita di n. 15 prodotti modello S/560 al prezzo di 78 euro l’uno, imballo gratis, sconto per redistribuzione e quantità 10% + 5%, costi documentati relativi a etichettatura prodotti anticipati in nome e per conto del compratore 34 euro + IVA, IVA ordinaria; • fattura n. 22 del 12/05 sull’imprenditore Giacomo Ruperti per la vendita di n. 14 prodotti modello T/430 al prezzo di 230 euro ciascuno, cauzione per imballaggio a rendere 28 euro, costi di trasporto 42,15 euro da fatturare al costo, pagamento in contanti con sconto 4% detratto in fattura, IVA ridotta; • fattura n. 23 del 19/05 sulla New Fashion spa per la vendita di n. 15 prodotti modello Z/760 al prezzo di 87,20 euro ciascuno e n. 12 prodotti modello T/430 a 231,52 euro ciascuno, imballo 60 euro da fatturare al costo, sconto per redistribuzione 6%, costi documentati relativi a migliorie prodotti anticipati dalla Telma in nome e per conto del compratore 51,24 euro comprensivi di IVA, IVA ordinaria sui prodotti Z/760 e IVA ridotta sui prodotti T/430; • fattura n. 24 del 24/05 sulla Diego Casadei & F.lli snc per la vendita di 8 prodotti modello S/600 al prezzo di 360,25 euro ciascuno, cauzione per imballo a rendere 20,50 euro, sconto per redistribuzione 7%, costi di trasporto forfetari 46,30 euro, IVA ridotta; • la Diego Casadei & F.lli snc comunica di non poter restituire l’imballo che si è danneggiato durante lo scarico. Di conseguenza la Telma srl emette, in data 28/05, la fattura n. 25, valutando complessivamente l’imballo 31,18 euro. Presenta, ipotizzando a scelta gli eventuali dati mancanti: a. la parte tabellare delle fatture di vendita; b. il registro delle fatture emesse della Telma srl; c. l’importo del versamento IVA che la Telma srl effettuerà entro il 16 giugno tramite la Banca Sella, sapendo che l’IVA da detrarre è determinata considerando un imponibile IVA ordinaria di 3 965 euro e IVA ridotta di 4 193 euro.
8.15 fatture di acquisto e vendita, registri IVA, versamento IVA
L’impresa commerciale Giorgini & Carta snc durante il mese di settembre ha emesso, lo stesso giorno di consegna della merce, le seguenti fatture immediate: • fattura n. 56 del 4/09 sull’impresa Michele Bandini per la vendita di 40 prodotti di tipo A a 18,80 euro ciascuno, sconto 5% per vendite complessive superiori a 2 000 euro, cauzione per imballo a rendere 24,45 euro, costi di trasporto forfetari 60 euro, IVA ordinaria;
•
• • •
fattura n. 57 del 7/09 sulla Miriam spa relativa alla vendita di 31 prodotti di tipo C a 14,80 euro ciascuno, sconto per redistribuzione 12% + sconto promozionale 2%, imballo gratis, costi documentati di etichettatura anticipati dalla Giorgini & Carta snc in nome e per conto del compratore 35 euro + IVA, interessi 4% per dilazione di pagamento a 60 giorni, IVA 4%; fattura n. 58 del 15/09 sull’impresa Vittorio Alessi per la vendita di 7 prodotti di tipo Z a 110,25 euro ciascuno, imballo gratis, trasporto a mezzo vettore Adinolfi con costi addebitati forfetariamente per 58,50 euro dall’impresa Giorgini & Carta, pagamento per pronta cassa al ricevimento della fattura con sconto 5%, IVA ridotta; fattura n. 59 del 19/09 sull’impresa Mario Brandini per la vendita di 20 prodotti di tipo K a 35,50 euro ciascuno, costi di imballo 46 euro da fatturare al costo, costi forfetari di trasporto 45 euro, IVA ordinaria; fattura n. 60 del 25/09 sulla Executive spa per la vendita di 9 prodotti di tipo Z a 106,83 euro ciascuno e di 29 prodotti di tipo A a 16 euro ciascuno, costi di imballaggio 20 euro, costi di trasporto forfetari 60 euro, IVA ridotta sui prodotti Z e ordinaria sui prodotti A; fattura n. 61 del 29/09 per la mancata restituzione dell’imballaggio relativo alla fattura n. 56. Il prezzo fatturato è dato dal valore della cauzione già versata.
Nel mese la Giorgini & Carta snc ha ricevuto e registrato le seguenti fatture di acquisto (la data di emissione delle fatture coincide con quella di consegna delle merci): • fattura immediata n. 210 del 7/09 della Barel spa relativa all’acquisto di 60 prodotti di tipo A a 12,50 euro l’uno, imballo gratis, costi di trasporto fatturati a 35 euro, pagamento per pronta cassa sconto 4% o a 45 giorni data fattura prezzo pieno, IVA ordinaria; • fattura immediata n. 110 del 18/09 della Tomex spa relativa all’acquisto di n. 35 prodotti di tipo C a 8,50 euro l’uno, di 20 prodotti di tipo K a 25 euro l’uno e di 10 prodotti di tipo Z a 66,50 euro l’uno, sconto redistribuzione 3% sui prodotti C, 5% sui prodotti K e 6% sui prodotti Z, costi di trasporto forfetari 60 euro, IVA 4% sui prodotti C, IVA 22% sui prodotti K e IVA 10% sui prodotti Z.
gruppo 9
•
La contabilità generale
561
Presenta, ipotizzando a scelta gli eventuali dati mancanti: a. la parte tabellare delle fatture di acquisto e di vendita; b. il registro delle fatture di acquisto e quello delle fatture emesse della Giorgini & Carta snc; c. la liquidazione e l’eventuale versamento IVA da effettuare entro il 16 ottobre.
funzionamento dei conti
Indica con una crocetta il funzionamento dei seguenti conti e inserisci il tipo di variazione accolta in Dare e/o in Avere secondo le regole del metodo della P.D. Conti unilaterali
Conti bilaterali
Dare
Avere
Crediti v/clienti
............................
............................
............................
............................
Denaro in cassa
............................
............................
............................
............................
Fabbricati
............................
............................
............................
............................
Cambiali passive
............................
............................
............................
............................
Merci c/acquisti
............................
............................
............................
............................
Mutui passivi
............................
............................
............................
............................
Banca X c/c
............................
............................
............................
............................
Interessi attivi v/clienti
............................
............................
............................
............................
Arredamento
............................
............................
............................
............................
Merci c/vendite
............................
............................
............................
............................
Denominazione dei conti
ALERT Un conto unilaterale accoglie le variazioni in una sola sezione, un conto bilaterale in entrambe. I conti economici sono unilaterali, quelli finanziari bilaterali.
m3
9.1
Il sistema informativo dell’impresa
9 La contabilità generale
562
Esercizi da svolgere 9.2
Indica con una crocetta il gruppo di appartenenza dei seguenti conti.
classificazione dei conti
Conti finanziari Liquidità
Crediti e debiti di regolamento
Crediti e debiti di finanziamento
di reddito
di patrimonio
Debiti v/fornitori
..........................
..........................
..........................
................
................
Interessi passivi bancari
..........................
..........................
..........................
................
................
Crediti v/clienti
..........................
..........................
..........................
................
................
Assicurazioni
..........................
..........................
..........................
................
................
Patrimonio netto
..........................
..........................
..........................
................
................
IVA ns/debito
..........................
..........................
..........................
................
................
Macchine d’ufficio
..........................
..........................
..........................
................
................
Banca X c/c
..........................
..........................
..........................
................
................
Mutui passivi
..........................
..........................
..........................
................
................
Salari e stipendi
..........................
..........................
..........................
................
................
Costi di trasporto
..........................
..........................
..........................
................
................
Fitti passivi
..........................
..........................
..........................
................
................
Denominazione
ALERT I crediti e debiti di regolamento sorgono per dilazioni di pagamento, quelli di finanziamento per uscite/entrate di denaro connesse a un prestito.
9.3 registrazioni nei conti
ALERT Per il metodo della partita doppia il totale degli importi iscritti in Dare è sempre uguale al totale degli importi iscritti in Avere.
Conti economici
Completa le registrazioni nei conti di mastro. a. pagato tramite banca l’abbonamento annuo a un quotidiano economico per 280 euro ABBONAMENTI Variazioni economiche negative 280,00
BANCA X C/C
Variazioni economiche positive
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
.....................................
.....................................
.....................................
b. acquistate merci per 6 120 euro + IVA, come da fattura n. 72 del fornitore Massimi MERCI C/ACQUISTI
DEBITI V/FORNITORI
IVA NS/CREDITO
Variazioni economiche negative
Variazioni economiche positive
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
Variazioni finanziarie attive
......................
......................
......................
......................
......................
Variazioni finanziarie passive 7 466,40
c. inviato un bonifico bancario a saldo della precedente fattura, commissioni bancarie 4 euro DEBITI V/FORNITORI
BANCA X C/C
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
Variazioni finanziarie attive
..................................
..................................
.....................................
COMMISSIONI BANCARIE
Variazioni finanziarie passive 7 466,40
BANCA X C/C
Variazioni economiche negative
Variazioni economiche positive
Variazioni finanziarie attive
..................................
..................................
.....................................
Variazioni finanziarie passive 4,00
d. inviato un assegno bancario di 4 280 euro a saldo di un precedente debito di pari importo DEBITI V/FORNITORI Variazioni finanziarie attive 4 280,00
BANCA X C/C
Variazioni finanziarie passive
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
.....................................
.....................................
.....................................
563
e. vendute merci per 12 800 euro + IVA, come da fattura n. 65 MERCI C/VENDITE Variazioni economiche negative ......................
IVA NS/DEBITO
Variazioni economiche positive 12 800,00
CREDITI V/CLIENTI
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
......................
......................
......................
......................
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
.....................................
.....................................
ASSEGNI Variazioni finanziarie attive 15 616,00
Variazioni finanziarie passive .....................................
g. ricevuto un bonifico bancario di 2 500 euro a saldo di un precedente credito di pari importo CREDITI V/CLIENTI Variazioni finanziarie attive .....................................
Variazioni finanziarie passive 2 500,00
BANCA X C/C Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
.....................................
.....................................
h. prelevati dalla cassa 1 500 euro e versati sul c/c postale C/C POSTALI
DENARO IN CASSA Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
.....................................
.....................................
Variazioni finanziarie attive 1 500,00
Variazioni finanziarie passive .....................................
i. ottenuto da una banca un mutuo di 100 000 euro con accredito del c/c BANCA X C/C Variazioni finanziarie attive 100 000,00
gruppo 9
CREDITI V/CLIENTI
La contabilità generale
f. ricevuto un assegno bancario a saldo della precedente fattura
MUTUI PASSIVI
Variazioni finanziarie passive
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
.....................................
.....................................
.....................................
l. versato l’assegno bancario di cui all’operazione f. sul c/c bancario ASSEGNI
Variazioni finanziarie passive
Variazioni finanziarie attive
.....................................
.....................................
.....................................
Variazioni finanziarie passive 15 616,00
Relativamente alle operazioni di gestione dell’impresa Paolo Sacchi indicate sotto completa i conti di mastro e compila il libro giornale. Le lettere alfabetiche nei conti di mastro indicano la sequenza temporale delle operazioni. Libro giornale
Data Codice 08/06 30.01 08/06 ........ 08/06 14.01 12/06 ........ 12/06 18.20 12/06 ........ 12/06 18.20 14/06 ........ 14/06 20.01 14/06 ........ 15/06 ........ 15/06 05.01 30/06 41.01 30/06 ........
Denominazione conti e descrizione fattura n. 207 da Gir spa
........................................................... ........................................................... ...........................................................
........................................................... ...........................................................
DEBITI V/FORNITORI
saldo fattura n. 207
...........................................................
...........................................................
COMMISSIONI BANCARIE
commissioni su bonifico
...........................................................
...........................................................
........................................................... ...........................................................
fattura n. 96 su Marina spa
Dare 4 070, 00
.............., .... .............., ....
22 570, 00 .............., .... .............., ....
40 077, 00 .............., ....
........................................................... ...........................................................
IVA NS/DEBITO CAMBIALI ATTIVE
pagherò a saldo fattura n. 96
...........................................................
...........................................................
...........................................................
interessi di dilazione a Valli
DENARO IN CASSA
...........................................................
Avere
.............., ....
Il sistema informativo dell’impresa
9.4 compilazione del libro giornale e dei conti di mastro
Variazioni finanziarie attive
7 227, 00 40 077, 00 .............., ....
58, 40 .............., ....
m3
BANCA X C/C
564
Esercizi da svolgere Conti di mastro MERCI C/ACQUISTI
(a) 18 500, 00
IVA NS/CREDITO
(a) ................, ....
DEBITI V/FORNITORI
(b) 22 570, 00 (a) ................, ....
BANCA X C/C
COMMISSIONI BANCARIE
(b) ................, ....
(c) ................, ....
(c) 5, 00 CREDITI V/CLIENTI
(d) ................, ....
(e) 40 077, 00
IVA NS/DEBITO
(d) ................, ....
MERCI C/VENDITE
(d) 32 850, 00
CAMBIALI ATTIVE
(e) ................, ....
INTERESSI PASSIVI V/FORNITORI
DENARO IN CASSA
(f) ................, ....
9.5 piano dei conti
(f) 58, 40
Utilizzando il piano dei conti, indica il raggruppamento e il codice dei conti elencati sotto. Rispondi poi alle domande. Denominazione del conto
Raggruppamento
Denaro in cassa
Merci c/vendite Costi di trasporto Interessi passivi bancari Impianti e macchinari Software Crediti v/clienti Banca X c/c IVA ns/debito Fitti passivi Debiti v/fornitori IVA ns/credito Utile d’esercizio Mutui passivi Plusvalenze ordinarie Salari e stipendi
1. Che cos’è il piano dei conti? 2. A quali funzioni assolve? 3. Perché il piano dei conti varia da impresa a impresa?
Codice
565
Registra nei conti interessati le operazioni di gestione riportate sotto. a. riscossi in contanti interessi da un cliente per 65 euro INTERESSI ATTIVI V/CLIENTI
DENARO IN CASSA
Variazioni economiche negative
Variazioni economiche positive
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
.....................................
.....................................
.....................................
.....................................
BANCA X C/C
Variazioni economiche positive
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
.....................................
.....................................
.....................................
.....................................
c. sostenuti costi di trasporto per 1 200 euro + IVA, come da fattura n. 38 del corriere Ferranti COSTI DI TRASPORTO
IVA NS/CREDITO
DEBITI V/FORNITORI
Variazioni economiche negative
Variazioni economiche positive
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
......................
......................
......................
......................
......................
......................
d. pagata la precedente fattura mediante invio di un assegno bancario DEBITI V/FORNITORI
BANCA X C/C
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
.....................................
.....................................
.....................................
.....................................
gruppo 9
FITTI PASSIVI Variazioni economiche negative
La contabilità generale
b. pagato tramite banca un fitto mensile a un privato per 500 euro
e. vendute merci per 3 166 euro + IVA, come da fattura n. 142 IVA NS/DEBITO
CREDITI V/CLIENTI
Variazioni economiche negative
Variazioni economiche positive
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
......................
......................
......................
......................
......................
......................
f. ricevuto un bonifico bancario di 3 860 euro a saldo della precedente fattura BANCA X C/C
RIBASSI E ABBUONI PASSIVI
CREDITI V/CLIENTI
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
Variazioni economiche negative
Variazioni economiche positive
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
......................
......................
......................
......................
......................
......................
g. prelevati dal c/c bancario 500 euro DENARO IN CASSA
BANCA X C/C
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
.....................................
.....................................
.....................................
.....................................
h. acquistate merci per 8 420 euro + IVA, come da fattura n. 144 del fornitore Guberti MERCI C/ACQUISTI
IVA NS/CREDITO
DEBITI V/FORNITORI
Variazioni economiche negative
Variazioni economiche positive
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
......................
......................
......................
......................
......................
......................
Il sistema informativo dell’impresa
MERCI C/VENDITE
m3
9.6 registrazioni nei conti
566
Esercizi da svolgere i. inviato un pagherò a 3 mesi a saldo della precedente fattura DEBITI V/FORNITORI
CAMBIALI PASSIVE
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
.....................................
.....................................
.....................................
.....................................
l. pagata alla scadenza la precedente cambiale a mezzo banca CAMBIALI PASSIVE
9.7 analisi di operazioni di gestione
BANCA X C/C
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
Variazioni finanziarie attive
Variazioni finanziarie passive
.....................................
.....................................
.....................................
.....................................
Analizza le operazioni di gestione sotto elencate, indicando a fianco dei conti interessati la natura finanziaria o economica delle variazioni e la sezione del conto in cui devono essere rilevate. Operazione di gestione a. Riscosso in contanti un credito v/clienti di 305 euro CREDITI V/CLIENTI variazione finanziaria passiva DENARO IN CASSA variazione finanziaria attiva
Dare
Avere
............................ ............................
............................ ............................
b. Pagato con un assegno bancario di 4 800 euro un debito v/fornitori di 4 800,15 euro DEBITI V/FORNITORI............................................................................. ............................ ............................ BANCA X C/C ....................................................................................... ............................ ............................ ............................ ............................ RIBASSI E ABBUONI ATTIVI .................................................................. c. Ricevuta fattura per acquisto di automezzi per 12 500 euro + IVA DEBITI V/FORNITORI............................................................................. AUTOMEZZI .......................................................................................... IVA NS/CREDITO ..................................................................................
............................ ............................ ............................
............................ ............................ ............................
d. Ricevuto da un cliente un bonifico bancario di 2 350,94 euro a saldo debito di pari importo BANCA X C/C ....................................................................................... ............................ ............................ CREDITI V/CLIENTI .............................................................................. ............................ ............................ e. Emessa fattura di vendita merci per 3 600 euro + IVA ridotta CREDITI V/CLIENTI .............................................................................. MERCI C/VENDITE .............................................................................. IVA NS/DEBITO ....................................................................................
............................ ............................ ............................
............................ ............................ ............................
f. Ricevuta fattura di acquisto merci per 2 840 euro + IVA DEBITI V/FORNITORI............................................................................. MERCI C/ACQUISTI .............................................................................. IVA NS/CREDITO ..................................................................................
............................ ............................ ............................
............................ ............................ ............................
g. Pagato con un assegno bancario un debito v/fornitori di 620,98 euro BANCA X C/C ....................................................................................... DEBITI V/FORNITORI ............................................................................
............................ ............................
............................ ............................
h. Regolato un debito v/fornitori di 4 650,77 euro per 450,77 euro in contanti e con un pagherò per la differenza DENARO IN CASSA .............................................................................. ............................ ............................ CAMBIALI PASSIVE ............................................................................... ............................ ............................ DEBITI V/FORNITORI ............................................................................ ............................ ............................ i.
Ricevuta da un cliente a saldo fattura di 4 119,94 euro una cambiale di pari importo CAMBIALI ATTIVE ................................................................................. ............................ ............................ CREDITI V/CLIENTI ............................................................................... ............................ ............................ (segue)
m. Riscosso con un assegno bancario un fitto di 2 250 euro ASSEGNI ............................................................................................... FITTI ATTIVI ...........................................................................................
............................ ............................
............................ ............................
n. Ricevuto un assegno circolare di 950 euro a saldo di un credito v/clienti di 954,04 euro ASSEGNI ............................................................................................... ............................ ............................ CREDITI V/CLIENTI ............................................................................... ............................ ............................ ............................ ............................ RIBASSI E ABBUONI PASSIVI ...............................................................
9.8 analisi di operazioni di gestione
Analizza le operazioni di gestione sotto elencate, indicando a fianco dei conti interessati la natura finanziaria o economica delle variazioni e la sezione del conto in cui devono essere rilevate. Operazione di gestione
Dare
Avere
a. Prelevati 500 euro dalla cassa e versati sul conto corrente bancario BANCA X C/C ....................................................................................... DENARO IN CASSA ..............................................................................
............................ ............................
............................ ............................
b. Richiesto alla banca un assegno circolare di 1 650 euro ASSEGNI ............................................................................................... BANCA X C/C .......................................................................................
............................ ............................
............................ ............................
c. Pagata con il precedente assegno circolare una fattura di 1 655,54 euro ASSEGNI .............................................................................................. DEBITI V/FORNITORI ............................................................................ RIBASSI E ABBUONI ATTIVI .................................................................
............................ ............................ ............................
............................ ............................ ............................
d. Ricevuta fattura per acquisto di una fotocopiatrice per 8 325 euro + IVA MACCHINE D’UFFICIO .......................................................................... IVA NS/CREDITO ................................................................................. DEBITI V/FORNITORI ............................................................................
............................ ............................ ............................
............................ ............................ ............................
e. Regolata la precedente fattura mediante rilascio di un pagherò CAMBIALI PASSIVE .............................................................................. DEBITI V/FORNITORI ............................................................................
............................ ............................
............................ ............................
f. Ricevuto un bonifico bancario di 930 euro a saldo di un credito per vendita merci di 933,30 euro CREDITI V/CLIENTI .............................................................................. ............................ ............................ BANCA X C/C ...................................................................................... ............................ ............................ RIBASSI E ABBUONI PASSIVI ............................................................... ............................ ............................ g. Emessa fattura di vendita merci per 7 558 euro + IVA MERCI C/VENDITE .............................................................................. CREDITI V/CLIENTI .............................................................................. IVA NS/DEBITO ...................................................................................
............................ ............................ ............................
............................ ............................ ............................
h. Pagate tramite banca le retribuzioni ai dipendenti per 15 135 euro SALARI E STIPENDI .............................................................................. BANCA X C/C ......................................................................................
............................ ............................
............................ ............................
i.
Ricevuta fattura del vettore di 300 euro + IVA relativa a un trasporto effettuato per nostro conto DEBITI V/FORNITORI ............................................................................ ............................ ............................ COSTI DI TRASPORTO ......................................................................... ............................ ............................ ............................ ............................ IVA NS/CREDITO .................................................................................
l.
Pagata la precedente fattura mediante bonifico bancario BANCA X C/C ...................................................................................... DEBITI V/FORNITORI ............................................................................
m. La banca addebita commissioni di 3 euro relative al precedente bonifico COMMISSIONI BANCARIE ..................................................................... BANCA X C/C ......................................................................................
............................ ............................
............................ ............................
............................ ............................
............................ ............................
gruppo 9
............................ ............................
Il sistema informativo dell’impresa
............................ ............................
m3
Prelevati dal c/c bancario 1 200 euro DENARO IN CASSA .............................................................................. BANCA X C/C ......................................................................................
l.
La contabilità generale
567
568
Esercizi da svolgere 9.9 analisi di operazioni di gestione
Analizza le operazioni di gestione sotto elencate, indicando a fianco dei conti interessati la natura finanziaria o economica delle variazioni e la sezione del conto in cui devono essere rilevate. Specifica nella relativa colonna se l’articolo è semplice, composto o complesso. Operazione di gestione
Dare
Avere
Articolo
a. Ricevuta fattura di acquisto merci per 4 273 euro + IVA MERCI C/ACQUISTI ........................................................................... DEBITI V/FORNITORI ......................................................................... IVA NS/CREDITO ...............................................................................
............................ ............................ ............................
............................ ............................ ............................
........................
b. Pagata la precedente fattura mediante rilascio di un assegno bancario DEBITI V/FORNITORI ......................................................................... ............................ ............................ ........................ BANCA X C/C ................................................................................... ............................ ............................ c. Emessa fattura di vendita merci per 6 222 euro + IVA 4% MERCI C/VENDITE ............................................................................ IVA NS/DEBITO ................................................................................. CREDITI V/CLIENTI ............................................................................
............................ ............................ ............................
............................ ............................ ............................
........................
d. Ricevuto un pagherò di 6 470 euro a saldo precedente fattura CREDITI V/CLIENTI ............................................................................ CAMBIALI ATTIVE .............................................................................. RIBASSI E ABBUONI PASSIVI ............................................................
............................ ............................ ............................
............................ ............................ ............................
........................
e. Ricevuta fattura Wind per 230 euro + IVA COSTI TELEFONICI ............................................................................. IVA NS/CREDITO ............................................................................... DEBITI V/FORNITORI .........................................................................
............................ ............................ ............................
............................ ............................ ............................
........................
f. Ricevuta fattura Enel per 410 euro + IVA ridotta COSTI PER ENERGIA ......................................................................... IVA NS/CREDITO ............................................................................... DEBITI V/FORNITORI .........................................................................
............................ ............................ ............................
............................ ............................ ............................
........................
g. Pagate le precedenti fatture Wind ed Enel mediante addebito di conto corrente bancario BANCA X C/C .................................................................................... ............................ ............................ ........................ DEBITI V/FORNITORI ......................................................................... ............................ ............................ h. Riscosso un credito di 5 000 euro per 1/2 mediante assegno bancario e per 1/2 con ricezione di un bonifico bancario BANCA X C/C .................................................................................... ............................ ............................ CREDITI V/CLIENTI ............................................................................ ............................ ............................ ........................ ASSEGNI ............................................................................................ ............................ ............................
9.10 analisi di operazioni di gestione e individuazione dei conti da accreditare e da addebitare
i.
Sottoscritto tramite banca un abbonamento a un quotidiano per 300 euro BANCA X C/C .................................................................................... ............................ ............................ ........................ ABBONAMENTI ................................................................................. ............................ ............................
l.
Pagato un debito di 3 501 euro per 2 000 euro mediante girata di cambiali e per 1 500 euro mediante accettazione di tratta CAMBIALI PASSIVE ........................................................................... DEBITI V/FORNITORI ......................................................................... CAMBIALI ATTIVE .............................................................................. RIBASSI E ABBUONI ATTIVI ..............................................................
............................ ............................ ............................ ............................
............................ ............................ ............................ ............................
........................
Analizza le seguenti operazioni di gestione indicando i conti da addebitare e da accreditare, la natura finanziaria o economica delle relative variazioni, la sezione Dare o Avere in cui va registrato l’importo. a. Riscossa a mezzo banca una cambiale di 335 euro, costi d’incasso 5 euro. conto ............................ variazione ............................ sezione ............................ importo ............................ conto ............................ variazione ............................ sezione ............................ importo ............................ conto ............................ variazione ............................ sezione ............................ importo ............................
569
b. Ricevuto da un cliente un bonifico bancario di 10 250 euro a saldo di una fattura scaduta di 10 199,20 euro; la differenza costituisce interessi di mora. conto ............................ variazione ............................ sezione ............................ importo ............................ conto ............................ variazione ............................ sezione ............................ importo ............................ conto ............................ variazione ............................ sezione ............................ importo ............................ c. Ottenuto il rilascio di un assegno circolare di 3 200 euro contro addebito del c/c bancario.
conto ............................ variazione ............................ sezione ............................ importo ............................ conto ............................ variazione ............................ sezione ............................ importo ............................ conto ............................ variazione ............................ sezione ............................ importo ............................ e. Pagata con un assegno bancario di 430 euro la fattura indicata al punto d. conto ............................ variazione ............................ sezione ............................ importo ............................ conto ............................ variazione ............................ sezione ............................ importo ............................ conto ............................ variazione ............................ sezione ............................ importo ............................
a. operazione del 14/06: versato sul c/c postale denaro prelevato dalla cassa per 1 100,60 euro 1 100,60 C/C POSTALI ............................................... versamento di contanti ................................ Dare DENARO IN CASSA ................................ versamento in c/c postale ........................... Avere 1 100,60 b. operazione del 17/06: .............................................................................................................................................................. CAMBIALI ALL’INCASSO .......................................................................................................... Dare 1 670,90 CAMBIALI ATTIVE ......................................................................................................................... Avere 1 670,90 c. operazione del 19/06: .............................................................................................................................................................. DEBITI V/FORNITORI ................................................................................................................... Dare 3 660,50 BANCA X C/C ................................................................................................................................... Avere 1 160,50 CAMBIALI PASSIVE ...................................................................................................................... Avere 2 500,00 d. operazione del 28/06: .............................................................................................................................................................. AUTOMEZZI ...................................................................................................................................... Dare 13 740,00 IVA NS/CREDITO ............................................................................................................................ Dare 3 022,80 DEBITI V/FORNITORI ................................................................................................................... Avere 16 762,80 e. operazione del 10/07: .............................................................................................................................................................. DEBITI V/FORNITORI ................................................................................................................... Dare 16 762,80 BANCA X C/C ................................................................................................................................... Avere 10 000,00 CAMBIALI ATTIVE ......................................................................................................................... Avere 6 762,80 f. operazione del 10/07: .............................................................................................................................................................. COMMISSIONI BANCARIE ....................................................................................................... Dare 3,50 BANCA X C/C ................................................................................................................................... Avere 3,50 g. operazione dell’11/07: ............................................................................................................................................................. CREDITI V/CLIENTI ....................................................................................................................... Dare 1 785,35 MERCI C/VENDITE ........................................................................................................................ Avere 1 450,00 RIMBORSI COSTI DI VENDITA ................................................................................................ Avere 13,40 IVA NS/DEBITO ............................................................................................................................... Avere 321,95 h. operazione del 12/07: .............................................................................................................................................................. RESI SU VENDITE .......................................................................................................................... Dare 430,45 CREDITI V/CLIENTI ....................................................................................................................... Avere 430,45 i. operazione del 21/07: .............................................................................................................................................................. CAMBIALI PASSIVE ...................................................................................................................... Dare 3 960,18 BANCA X C/C .................................................................................................................................... Avere 3 960,18
Il sistema informativo dell’impresa
ricostruzione di operazioni di gestione
L’analisi di alcune operazioni di gestione ha determinato i conti da addebitare o da accreditare e l’importo delle variazioni. Descrivi le operazioni di gestione considerate:
m3
9.11
gruppo 9
conto ............................ variazione ............................ sezione ............................ importo ............................ d. Ricevuta fattura per acquisto di merci per 356 euro + IVA.
La contabilità generale
conto ............................ variazione ............................ sezione ............................ importo ............................
570
Esercizi da svolgere 9.12 analisi di operazioni di gestione e inserimento nei conti interessati
Analizza le variazioni finanziarie ed economiche originate dalle seguenti operazioni e inserisci gli importi in Dare o in Avere dei conti interessati, come nell’esempio che segue. Esempio: prelevati 250 euro dal c/c bancario variazione finanziaria attiva
euro
250,00
variazione finanziaria passiva
euro
250,00
DENARO IN CASSA
BANCA X C/C
250, 00
a. b. c. d. e. f. g. h. i. l.
9.13 analisi di operazioni di gestione e inserimento nei conti interessati
9.14 ricostruzione di operazioni di gestione e analisi delle variazioni
250, 00
riscossa tramite banca una cambiale in scadenza di 1 850 euro, costi di incasso 5 euro; regolati in contanti fitti relativi a uffici presi in locazione da un privato per 420,50 euro; riscossi in contanti interessi attivi da clienti per 70,16 euro; versati in c/c bancario 830 euro; vendute merci per 6 360 euro + IVA come da fattura n. 150; acquistate merci per 3 450 euro + IVA come da fattura n. 48; rilasciato a un fornitore a saldo fattura di 732 euro un assegno bancario di pari importo; rilasciato a un fornitore a saldo fattura di 2 928 euro un pagherò a 90 giorni; ricevuto da un cliente a saldo fattura di 505,08 euro un assegno bancario; ricevuto da un cliente a saldo fattura di 1 485,96 euro un bonifico di pari importo.
Analizza le variazioni finanziarie ed economiche originate dalle seguenti operazioni e inserisci gli importi in Dare o in Avere dei conti interessati: a. b. c. d. e. f. g. h. i. l. m. n. o.
apportato dal proprietario un assegno bancario di 7 000 euro a incremento dei mezzi propri; versato l’assegno bancario di 7 000 euro in conto corrente bancario; pagati in contanti interessi di dilazione a un fornitore per 60,10 euro; ricevuta fattura di acquisto di merci per 2 600 euro + IVA; ricevuta fattura di acquisto di un impianto per 73 560 euro + IVA; emessa fattura di 23 400 euro + IVA per vendita di merci; ricevuta fattura di 17 250 euro + IVA per l’acquisto di un automezzo; addebitati in c/c interessi passivi di 250 euro per una sovvenzione bancaria; versati sul c/c postale 300 euro; pagato il fitto di un magazzino per 478 euro in contanti; riscossi in contanti proventi vari per 350 euro; prelevati dal proprietario 500 euro dal bancomat per spese personali; pagati salari e stipendi per 18 200 euro con assegni bancari.
Risali alle operazioni di gestione che hanno dato luogo alle seguenti registrazioni nei conti e individua, per ciascuna operazione, il raggruppamento a cui appartiene la combinazione delle variazioni da essa originate. Raggruppamenti delle variazioni: 1. 2. 3. 4.
permutazioni finanziarie; permutazioni economiche; variazioni finanziarie che misurano variazioni economiche; variazioni finanziarie che in parte si compensano tra loro e che, per la parte restante, misurano variazioni economiche.
Operazione del 10/07 MERCI C/VENDITE
CREDITI V/CLIENTI
(a) 6 360, 00
(a) 7 759, 20 IVA NS/DEBITO (a) 1 399, 20
Operazione di gestione: ................................................................................................................................................................. Raggruppamento: ............................................................................................................................................................................
571
Operazione del 15/07 BANCA X C/C
CREDITI V/CLIENTI
(b) 7 759, 20
(a) 7 759, 20
(b) 7 759, 20
Operazione di gestione: ................................................................................................................................................................. Raggruppamento: ............................................................................................................................................................................
IVA NS/CREDITO
(a) 11 800, 00
(a) 2 596, 00
DEBITI V/FORNITORI (a) 14 396, 00
Operazione di gestione: ................................................................................................................................................................. Raggruppamento: ............................................................................................................................................................................ Operazione del 17/07 DEBITI V/FORNITORI (b) 14 396, 00
DENARO IN CASSA (a) 14 396, 00
(b) 396, 00
CAMBIALI PASSIVE (b) 14 000, 00
Operazione di gestione: .................................................................................................................................................................
gruppo 9
MERCI C/ACQUISTI
La contabilità generale
Operazione del 16/07
Raggruppamento: ............................................................................................................................................................................ Operazione del 20/07 FABBRICATI
PATRIMONIO NETTO
66 000, 00
66 000, 00
Operazione di gestione: ................................................................................................................................................................. Raggruppamento: ............................................................................................................................................................................
CREDITI V/CLIENTI
(b) 1 100, 00
(a) 1 100, 30
(b) 1 100, 30
RIBASSI E ABBUONI PASSIVI (b) 0, 30
Operazione di gestione: ................................................................................................................................................................. Raggruppamento: ............................................................................................................................................................................ Operazione del 25/07 PRELEVAMENTI EXTRAGESTIONE
BANCA X C/C
500, 00
500, 00
Operazione di gestione: ................................................................................................................................................................. Raggruppamento: ............................................................................................................................................................................ Operazioni del 30/07 BANCA X C/C
DEBITI V/FORNITORI (b) 5 830, 70
(a) 5 830, 70
(b) 5 830, 00 (c) 3, 00
m3
BANCA X C/C
Il sistema informativo dell’impresa
Operazione del 22/07
572
Esercizi da svolgere RIBASSI E ABBUONI ATTIVI
COMMISSIONI BANCARIE (b) 0, 70
(c) 3, 00
Operazione di gestione: ................................................................................................................................................................. Raggruppamento: ............................................................................................................................................................................ Operazione di gestione: ................................................................................................................................................................. Raggruppamento: ............................................................................................................................................................................ Operazione del 31/07 DEBITI V/FORNITORI (b) 4 672, 75
CAMBIALI ATTIVE (a) 4 672, 75
(b) 4 200, 00
DENARO IN CASSA (b) 472, 75
Operazione di gestione: ................................................................................................................................................................. Raggruppamento: ............................................................................................................................................................................
9.15 prime registrazioni nel giornale e nei conti di mastro
In base alle operazioni di gestione descritte, completa i conti con la denominazione e l’importo. Successivamente componi e registra l’articolo nel giornale in P.D. a. il cliente Pucciarelli accetta tratta a saldo fattura n. 56 di 4 362,72 euro 05.05
CAMBIALI ATTIVE
05.01
(b) 4 360, 00
CREDITI V/CLIENTI (a) 4 362, 72
(b) 4 362, 72
............................................. .................., ....
.................., ....
b. ricevuta fattura n. 89 del corriere Freccia srl per costi di trasporto ............................................. .................., ....
06.01
31.01
.................., ....
COSTI DI TRASPORTO 3 100, 00
IVA NS/CREDITO 682, 00
c. ricevuta nota di variazione n. 10 per reso di merce al fornitore Giorgetti 14.01
DEBITI V/FORNITORI
30.10
RESI SU ACQUISTI
1 250, 50
1 025, 00
............................................. .................., ....
.................., ....
d. girata una cambiale in portafoglio di 4 025 euro a saldo di un debito verso il fornitore Santi di pari importo 14.01
.............................................
DEBITI V/FORNITORI
.................., ....
4 025, 00
.................., ....
e. ottenuta sovvenzione bancaria a 90 giorni, interessi 4% corrisposti in via anticipata; importo netto accreditato in c/c bancario 18.20
BANCA X C/C
13.11
49 506, 85
50 000, 00
............................................. .................., ....
BANCHE C/SOVVENZIONI
.................., ....
573
9.17 analisi del libro giornale
E–
Denominazione conti e descrizione
Dare
Avere
20/03 20/03
AUTOMEZZI IVA NS/CREDITO
....................................................
26 000, 00
......
....................................................
.................., .....
20/03
......
....................................................
....................................................
21/03
F+
....................................................
21/03
......
21/03
......
DEBITI V/FORNITORI BANCA X C/C CAMBIALI PASSIVE
21/03
......
....................................................
21/03
F–
COMMISSIONI BANCARIE BANCA X C/C
25/03
......
....................................................
25/03
E+
CREDITI V/CLIENTI MERCI C/VENDITE
25/03
......
....................................................
....................................................
25/03
......
ASSEGNI CAMBIALI ATTIVE CREDITI V/CLIENTI
....................................................
CAMBIALI PASSIVE BANCA X C/C
.................................................... ....................................................
.................., ..... .................., .....
15 860, 00
....................................................
15 860, 00
....................................................
3, 50 .................., .....
.................................................... .................., .....
5 600, 00 .................., .....
....................................................
25/03
F+
25/03
......
21/04
......
21/04
......
22/04
F+
22/04
......
CAMBIALI ALL’INCASSO CAMBIALI ATTIVE
25/05
......
....................................................
....................................................
25/05
......
CAMBIALI ALL’INCASSO
....................................................
25/05
E–
25/05
......
COSTI D’INCASSO BANCA X C/C
....................................................
3 416, 00 .................., ..... 6 832, 00
....................................................
15 860, 00 .................., .....
....................................................
3 416, 00 .................., .....
....................................................
....................................................
La contabilità generale
Natura conto
gruppo 9
Data
.................., .....
3 416, 00 9, 20 .................., .....
....................................................
Analizza i seguenti articoli in P.D. tratti da una pagina del libro giornale dell’impresa Carlo Sauri e rispondi alle domande. 10/11 05.01 CREDITI V/CLIENTI 10/11 20.01 MERCI C/VENDITE 10/11 15.01 IVA NS/DEBITO
fattura n. 143 su Mari fattura n. 143 su Mari fattura n. 143 su Mari
9 760, 00
12/11 20.10 RESI SU VENDITE 12/11 15.01 IVA NS/DEBITO 12/11 05.01 CREDITI V/CLIENTI
nota di variazione n. 32 su Mari nota di variazione n. 32 su Mari nota di variazione n. 32 su Mari
1 000, 00 220, 00
13/11 05.01 CREDITI V/CLIENTI 13/11 40.10 INTERESSI ATTIVI V/CLIENTI
nota n. 144 su Mari nota n. 144 su Mari
13/11 08.21 ASSEGNI 13/11 05.05 CAMBIALI ATTIVE 13/11 05.01 CREDITI V/CLIENTI
riscossi crediti da Mari ricevuto pagherò da Mari fattura n. 143 e note n. 32 e n. 144
3 470, 00 5 200, 00
15/11 14.01 DEBITI V/FORNITORI 15/11 05.05 CAMBIALI ATTIVE 15/11 30.11 RIBASSI E ABBUONI ATTIVI
estinta fattura n. 890 estinta fattura n. 890 estinta fattura n. 890
5 200, 58
8 000, 00 1 760, 00
1 220, 00 130, 00 130, 00
8 670, 00 5 200, 00 0, 58
1. Quali conti sono unilaterali e quali bilaterali? ............................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................
2. Individua i documenti originari in base ai quali sono state effettuate le precedenti registrazioni. ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................
Il sistema informativo dell’impresa
completamento di articoli in P.D.
Completa il libro giornale dell’impresa Mirella Tremonti. Al posto del codice conto inserisci la natura della variazione (F + variazione finanziaria attiva, F – variazione finanziaria passiva, E + variazione economica positiva, E – variazione economica negativa).
m3
9.16
574
Esercizi da svolgere 3. Quali contabilità elementari e quali contabilità sezionali sono state coinvolte dalle operazioni trascritte nel libro giornale? ....................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................
4. Se per il reso di merce non fosse stata effettuata la variazione IVA, l’articolo del 12/11 sarebbe stato ugualmente corretto? Su quali registri e con quali procedure deve essere trascritta la nota di variazione? .............................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................
5. Perché gli interessi attivi verso clienti non sono stati fatturati? ......................................................................... ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................
6. Perché l’estinzione della fattura n. 890 ha comportato una registrazione nel conto Cambiali attive? ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................
9.18 ricostruzione di operazioni di gestione e giornale in P.D.
Completa i conti inserendo gli importi mancanti e ricostruisci le operazioni di gestione effettuate dall’impresa commerciale Giorgio Fanesi. Compila successivamente il libro giornale in P.D. (date a scelta). 30.01
14.01
MERCI C/ACQUISTI 4 600, 00
06.01
IVA NS/CREDITO .................., ....
.................., ....
DEBITI V/FORNITORI .................., .... .................., ....
................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................
14.01
30.11
DEBITI V/FORNITORI 7 826, 90
18.20
BANCA X C/C 7 825, 00
RIBASSI E ABBUONI ATTIVI .................., ....
.................., ....
................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................
14.01
DEBITI V/FORNITORI
30.01 12 968, 80
06.01
IVA NS/CREDITO 2 310, 00
MERCI C/ACQUISTI .................., ....
.................., ....
41.01 INTERESSI PASSIVI V/FORNITORI .................., .... .................., ....
................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................
05.01
CREDITI V/CLIENTI .................., ....
20.01
15.01 .................., ....
IVA NS/DEBITO .................., ....
.................., ....
MERCI C/VENDITE 6 150, 00
................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................
05.01
08.20
CREDITI V/CLIENTI .................., ....
.................., ....
DENARO IN CASSA 390, 00
................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................
575
zioni nel libro giornale e nei conti di mastro
versamento a/b n. 556780273 versamento in c/c bancario
25/09 31.04 CONSULENZE 25/09 06.01 IVA NS/CREDITO 25/09 05.01 CREDITI V/CLIENTI
fattura n. 67 da Foglia Giorgio fattura n. 67 da Foglia Giorgio fattura n. 67 da Foglia Giorgio
418, 00 91, 96
26/09 20.11 RIBASSI E ABBUONI PASSIVI 26/09 05.01 CREDITI V/CLIENTI
ricevuta nota accredito n. 44 ricevuta nota accredito n. 44
123, 00
27/09 02.05 MACCHINE D’UFFICIO 27/09 15.01 IVA NS/DEBITO 27/09 14.01 DEBITI V/FORNITORI
fattura n. 87 da System spa fattura n. 87 da System spa fattura n. 87 da System spa
27/09 08.20 DENARO IN CASSA 27/09 32.01 FITTI PASSIVI
pagato fitto ottobre pagato fitto ottobre
410, 00
29/09 14.01 DEBITI V/FORNITORI 29/09 40.10 INTERESSI ATTIVI V/CLIENTI
nota add. 88 interessi dilazione nota add. 88 interessi dilazione
204, 80
30/09 14.01 DEBITI V/FORNITORI 30/09 14.03 CAMBIALI PASSIVE
girato effetto in portafoglio girato effetto in portafoglio
10/10: 12/10: 15/10: 18/10:
21/10: 23/10: 26/10:
zioni nel libro giornale e nei conti di mastro
9.22 registrazioni nel libro giornale e nei conti di mastro
1 550, 00
123, 00
1 550, 00 341, 00 1 891, 00 410, 00 204, 80
La contabilità generale
509, 96
1 750, 00 1 750, 00
Rileva in P.D. nel libro giornale e nei conti di mastro le seguenti operazioni di gestione:
20/10:
9.21 registra-
1 550, 00
prelevati dalla cassa e versati in banca 1 500 euro acquistate merci per 2 750 euro + IVA, come da fattura n. 756 del fornitore Marini pagata la precedente fattura mediante il rilascio di un assegno bancario pagato mediante bonifico bancario un fitto mensile di 400 euro a un privato, commissioni bancarie 3 euro acquistato un nuovo automezzo per 25 600 euro + IVA, come da fattura n. 136 della concessionaria Picena spa, regolamento mediante rilascio di pagherò a 3 mesi vendute merci per 1 690 euro + IVA al cliente Fornaciari, come da fattura n. 235 ricevuto bonifico bancario a saldo della precedente fattura pagata tramite banca la fattura n. 278 della Occhiodilince spa relativa al canone mensile di vigilanza notturna per 500 euro + IVA
gruppo 9
9.20 registra-
24/09 08.20 ASSEGNI 24/09 18.20 BANCA X C/C
Rileva in P.D. nel libro giornale e nei conti di mastro le seguenti operazioni di gestione: 2/07: emessa fattura n. 132 sulla Sacen spa per vendita di merci per 3 450 euro + IVA 3/07: ricevuto dalla Sacen spa un pagherò con scadenza a 30 giorni a saldo della precedente fattura 4/07: pagato con rilascio di assegno bancario il vettore Parini per costi di trasporto di cui alla precedente vendita per 185 euro + IVA, come da sua fattura n. 478 10/07: ricevuta fattura n. 234 del fornitore Rommozzi per acquisto merci per 1 467 euro + IVA 13/07: richiesto alla banca un assegno circolare di 1 789 euro che viene inviato al fornitore Rommozzi a saldo della sua precedente fattura 15/07: ricevuta fattura Enel n. 10610 relativa a costi di illuminazione del bimestre precedente per 345 euro + IVA ridotta; la fattura viene regolata tramite banca 21/07: ricevuta fattura n. 124 della Publilancio spa relativa a costi pubblicitari per 4 500 euro + IVA 25/07: inviato bonifico bancario di 890 euro a saldo di un nostro precedente debito verso il fornitore Martini relativo alla sua fattura n. 74 (commissioni bancarie 3,50 euro) 29/07: ricevuta fattura n. 333 della Sirlad spa per acquisto di merci per 4 630 euro + IVA; a saldo viene inviato un pagherò con scadenza a 3 mesi 2/08: riscossa tramite banca la cambiale in scadenza relativa alla fattura n. 132; 1 000 euro vengono immediatamente prelevati dal c/c bancario e versati sul c/c postale 3/08: pagata con richiesta e rilascio di un assegno circolare la fattura n. 124 della Publilancio spa Rileva in P.D. nel libro giornale e nei conti di mastro le seguenti operazioni di gestione: 1/04: pagato in contanti affitto trimestrale di locali presi in locazione da un privato per 210 euro mensili 2/04: versati 355,90 euro sul c/c bancario presso UniCredit 3/04: rilasciato un assegno bancario di 1 260 euro su UniCredit al fornitore Bini a saldo fattura n. 184 di 1 262,28 euro; ricevuto dal cliente Gentili, a saldo fattura n. 38, un assegno circolare di 4 750 euro
Il sistema informativo dell’impresa
correzione di errori
Individua e correggi gli errori contenuti nei seguenti articoli in P.D. (la descrizione dell’operazione di gestione può essere errata).
m3
9.19
576
Esercizi da svolgere 4/04: versato l’assegno circolare di 4 750 euro sul c/c bancario presso UniCredit 4/04: ricevuto dal cliente Giardini, a saldo fattura n. 40, un pagherò con scadenza a due mesi di 2 600 euro 5/04: ricevuta fattura n. 36 della Immobil spa di 460,15 euro + IVA per il canone bimestrale di locazione di un magazzino; rilasciato alla stessa un assegno bancario su UniCredit a saldo 7/04: versati 500 euro sul c/c postale 8/04: emessa fattura n. 42 sull’impresa Tesei per vendita merci per 500 euro + IVA 9/04: prelevati dal c/c bancario presso UniCredit 495 euro; versata la somma prelevata all’impresa Vanini a saldo fattura n. 157 di 496,10 euro 9/04: ricevuto dall’impresa Tesei un assegno bancario per metà importo + l’IVA, in conto fattura n. 42; l’assegno è versato sul c/c presso UniCredit 9/04: ricevuta fattura n. 31 della BIT srl per acquisto di attrezzature d’ufficio di 2 370 euro + IVA 9/04: ricevuto dal cliente Rusca a saldo fattura n. 35 di 3 893,20 euro un assegno bancario di 3 890 euro; l’assegno è versato in giornata sul c/c presso UniCredit
9.23 ricostruzione di operazioni
9.24 registrazioni nel libro giornale e nei conti di mastro, compilazione di documenti originari
Esamina la situazione contabile che indica i movimenti intervenuti il 15/04 nei conti di mastro di un’impresa commerciale. Dopo aver ricostruito le operazioni compiute dall’impresa, redigi gli articoli compilati nel giornale in P.D.
Movimenti contabili del 15/04 Denominazione dei conti movimentati Automezzi Crediti v/clienti Cambiali attive Assegni Debiti v/fornitori Banca X c/c Merci c/vendite Merci c/acquisti IVA ns/credito IVA ns/debito Commissioni bancarie Totali
Dare 8 700, 5 612, 1 640, 1 420, 5 300, 1 420,
Avere 00 00 00 00 00 00
3 060, 00 1 420, 13 176, 5 302, 4 600,
00 00 50 00
2 100, 00 2 376, 00 1 012, 00 2, 50 28 570, 50
28 570, 50
Rileva in P.D. le seguenti operazioni di gestione dell’impresa Rino Raimondi: 13/09: emessa fattura n. 346 di 2 850 euro + IVA sull’impresa Finzi Lucio per vendita di merci; il cliente rilascia a saldo un assegno della Banca Ifis di pari importo 15/09: versato sul c/c presso la UBI Banca l’assegno ricevuto dall’impresa Finzi; prelevati dal c/c 520 euro 16/09: pagato in contanti premio di assicurazione di 280,10 euro 21/09: riscossa in contanti una cambiale di 400,30 euro 22/09: pagata contro addebito del c/c presso UBI Banca una cambiale in scadenza di 2 230 euro 25/09: ricevuto dall’impresa Ferroni Giorgio un assegno bancario trasferibile di 400 euro a saldo fattura n. 344 di 406,56 euro emessa in precedenza 26/09: l’assegno ricevuto dall’impresa Ferroni unitamente a un assegno bancario di 3 900 euro emesso su UBI Banca è inviato al fornitore Grossi a saldo fattura n. 128 di 4 300 euro ricevuta il 10/09 27/09: ricevuta fattura Vodafone di 207,40 euro + IVA per costi telefonici 30/09: pagata tramite UBI Banca la fattura ricevuta il 27/09 1/10: ricevuta fattura n. 234 della Feronia spa di 4 200 euro + IVA per fornitura di arredamento per l’ufficio 4/10: inviato alla Feronia spa un assegno bancario emesso su UBI Banca a saldo fattura n. 234 7/10: pagate in contanti a un rappresentante provvigioni sulle vendite per 64,50 euro 9/10: versati contanti sul c/c postale per 300 euro Presenta inoltre l’assegno bancario del 4/10 utilizzando il modulo riportato a fianco.
577
10 La costituzione dell’impresa
a. Il 10/02 Marco Rizzato costituisce un’impresa individuale effettuando un giroconto di 50 000 euro dal c/c personale al c/c aziendale presso la banca Intesa Sanpaolo.
ALERT Gli apporti di disponibilità liquide e di beni in natura da parte dell’imprenditore si registrano in Dare mentre in Avere si registra l’aumento del patrimonio netto aziendale.
.............................................
INTESA SANPAOLO C/C 50 000, 00 ......... .........
F+ E+
.................................... ....................................
.................., .....
apporto dell’imprenditore costituita impresa Rizzato
....................., .....
50 000, 00
b. Il 15/03 Giorgia Santini costituisce un’impresa individuale apportando un fabbricato valutato 120 000 euro. .............................................
PATRIMONIO NETTO 120 000, 00
.................., ..... ......... .........
......... .........
FABBRICATI ....................................
apporto dell’imprenditore costituita impresa Santini
....................., ..... ..................., .....
La costituzione dell’impresa
completamento di conti di mastro e giornale in P.D.
Completa i conti di mastro e il libro giornale delle operazioni di gestione sotto riportate. Al posto dei codici dei conti inserisci la natura della variazione (F + variazione finanziaria attiva, F – variazione finanziaria passiva, E – variazione economica negativa, E + variazione economica positiva).
gruppo 10
10.1
30 000, 00 12/06 ......... 12/06 E − 12/06 .........
MACCHINE D’UFFICIO
.............................................
..............., .....
ASSEGNI .................................... ....................................
apporto dell’imprenditore apporto dell’imprenditore costituita impresa Salvi
................., .... ....................., ..... ....................., .....
36 000, 00
d. Il 16/09 Luca Bergamini costituisce un’impresa individuale apportando contanti per 1 000 euro, un automezzo valutato 19 000 euro ed effettuando un giroconto dal c/c personale al c/c aziendale presso la Banca Monte dei Paschi di Siena per 20 000 euro. .............................................
AUTOMEZZI
..............., .....
..............., .....
.............................................
.............................................
40 000, 00
................., .... ......... ......... ......... .........
10.2 apporto di disponibilità liquide
.........
DENARO IN CASSA
E−
....................................
......... .........
MPS C/C ....................................
apporto dell’imprenditore apporto dell’imprenditore apporto dell’imprenditore costituita impresa Bergamini
....................., .....
19 000, 00 ....................., ..... ..................., .....
Il 1° marzo si costituisce l’impresa commerciale Monica Covarelli con apporto da parte della proprietaria di denaro contante per 490 euro e trasferimento di 50 000 euro dal c/c personale al c/c destinato all’attività aziendale aperto presso UBI Banca. Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale e nei conti di mastro e l’inventario di costituzione.
m4
.............................................
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
c. Il 12/06 Marco Salvi costituisce un’impresa individuale apportando un assegno bancario di 30 000 euro e computer d’ufficio valutati 6 000 euro.
578
Esercizi da svolgere 10.3 apporto di disponibilità liquide
10.4 apporto di beni disgiunti
Il 15 giugno si costituisce l’impresa commerciale Marco Roncati con apporto da parte del proprietario di un assegno circolare di 25 000 euro e di denaro contante per 600 euro. Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale e nei conti di mastro e l’inventario di costituzione. Il 1° settembre si costituisce l’impresa commerciale Antonio Ruperti con i seguenti apporti del proprietario:
• • • • •
locale adibito ad attività commerciale valutato 200 000 euro; automezzo valutato 24 000 euro; computer d’ufficio valutati 2 500 euro; arredamento valutato 10 000 euro; software valutato 500 euro.
Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale e nei conti di mastro e l’inventario di costituzione.
10.5 apporto di beni in natura e di disponibilità liquide
Il 10 febbraio si costituisce l’impresa industriale Giovanni Gallorini con i seguenti apporti del proprietario:
• • • •
fabbricato valutato 350 000 euro; macchinari valutati 80 000 euro; attrezzature valutate 15 000 euro; assegno bancario di 20 000 euro.
Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale e nei conti di mastro e l’inventario di costituzione. Il 10 settembre si costituisce l’impresa commerciale Lucia Santini con i seguenti apporti della proprietaria:
10.6 apporto di beni in natura e di disponibilità liquide
• • • •
locale adibito allo svolgimento dell’attività commerciale valutato 120 000 euro; macchine d’ufficio valutate 5 000 euro; arredamento valutato 1 500 euro; trasferimento di 10 000 euro dal c/c personale al c/c aziendale aperto presso il Banco BPM.
Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale e nei conti di mastro.
10.7 costituzione di imprese
Presenta le registrazioni in P.D. relative alla fase costitutiva nel libro giornale e nei conti di mastro delle sotto elencate imprese: 10/03: si costituisce l’impresa commerciale Massimo Girotti con apporto di un assegno circolare di 100 000 euro 20/05: si costituisce l’impresa commerciale Bruno Zorzi con trasferimento di 180 000 euro dal c/c personale al c/c aziendale aperto presso la Banca Monte dei Paschi di Siena 15/07: si costituisce l’impresa commerciale Marina Felicetti con apporto di un assegno bancario di 10 000 euro, di arredamento d’ufficio valutato 40 000 euro e di un fabbricato adibito a uso commerciale valutato 250 000 euro 30/09: si costituisce l’impresa commerciale Stefano Luconi con i seguenti apporti del proprietario: un fabbricato valutato 180 000 euro, un automezzo valutato 32 500 euro, tre computer valutati 3 980 euro, un assegno bancario di 30 000 euro.
10.8 costituzione d’impresa e costi d’impianto
10.9 costituzione d’impresa e costi d’impianto
Il 20 marzo si costituisce l’impresa commerciale Gino Spadini, con apporto di 30 000 euro trasferiti dal c/c personale al conto aziendale aperto presso Intesa Sanpaolo. Il successivo 28 marzo l’impresa sostiene costi di allaccio alle reti elettrica e metanifera per 400 euro + IVA 10%, come da fattura n. 124 della Multipower spa e costi di allaccio alla rete telefonica per 200 euro + IVA, come da fattura n. 356 di TIM spa. Dette fatture sono regolate il giorno successivo mediante addebito del c/c bancario. Presenta le scritture in P.D. Il 15 ottobre si costituisce l’impresa commerciale Roberta Fiorelli con apporto di un assegno bancario di 20 000 euro, un assegno circolare di 30 000 euro e arredamento d’ufficio valutato 10 000 euro. Gli assegni vengono versati in giornata sul c/c aziendale aperto presso UniCredit. Il 18 ottobre l’impresa sostiene oneri tributari per 300 euro pagati in contanti in giornata e costi di allaccio alla rete telefonica per 150 euro + IVA, come da fattura n. 1960 di TIM spa. La fattura contiene anche una richiesta di cauzione di 400 euro e viene regolata il 20 ottobre tramite banca. Presenta le scritture in P.D. e l’inventario di costituzione.
Presenta: a. la fattura del commercialista completando il prospetto riportato; b. le scritture in P.D. dell’impresa.
Fattura n. 76 del dottor Saderini Onorario professionale per assistenza costituzione impresa Renato Bitossi
...................., ....
Contributo Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza dei dottori commercialisti 4%
...................., ....
3 120, 00
Costi documentati anticipati
...................., ....
IVA 22% su .............................. euro
...................., ....
Totale parcella
8 006, 40
Ritenuta fiscale 20% su .............................. euro a dedurre
...................., ....
Netto da pagare
10.11 acquisto di azienda
7 406, 40
Il 2/02 Giorgio Bravi dà vita a un’iniziativa commerciale trasferendo 200 000 euro dal c/c personale al c/c aziendale presso Intesa Sanpaolo. In data 10/02 acquista da Franco Marini un’azienda funzionante contro rilascio di un assegno bancario di 120 000 euro. Il contratto indica le seguenti attività rilevate: merci 30 000 euro; fabbricati 100 000 euro; macchine d’ufficio 2 400 euro; arredamento 8 000 euro; crediti v/clienti 45 000 euro. Le passività accollate risultanti dal contratto sono: debiti v/fornitori 45 000 euro; debiti per TFR 24 500 euro; mutui passivi 20 000 euro; ratei passivi 500 euro. Il 15/02, iniziata l’attività commerciale, l’impresa Bravi riceve la fattura del dottore commercialista che espone i seguenti dati (da completare):
Fattura n. 47 del 14/02 dottor Neroni Onorario per l’impostazione del sistema informativo e la stipulazione del contratto di acquisto dell’impresa Marini Contributo Cassa di previdenza dei dottori commercialisti ed esperti contabili 4%
euro ............., .... euro 48, 00 euro ............., ....
Imposte e tasse anticipate in nome e per conto Vostro come da allegata documentazione (art. 15 DPR n. 633/1972)
euro 130, 00 euro ............., ....
IVA 22% su ....................... euro
euro ............., ....
Totale fattura
euro
Ritenuta d’acconto 20% su ....................... euro in deduzione
euro ............., ....
Netto da pagare
euro
1 652, 56
1 412, 56
La fattura è pagata con assegno bancario il successivo 17/02, la ritenuta viene versata a mezzo banca nei termini di legge. Presenta: a. il calcolo dell’avviamento riconosciuto all’azienda di Franco Marini; b. le scritture in P.D. relative a quanto sopra indicato; c. la struttura del patrimonio dell’impresa Bravi al 10/02.
gruppo 10
Totale competenze
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
costituzione d’impresa e costi d’impianto
Il 20 novembre si costituisce l’impresa commerciale Renato Bitossi con trasferimento di 50 000 euro dal c/c personale a quello dedicato alle operazioni aziendali aperto presso Credem Banca e apporto di software per 5 000 euro e computer d’ufficio per 8 000 euro. Cinque giorni dopo l’impresa riceve la fattura n. 382 della Multipoll spa per 3 500 euro + IVA per costi relativi a indagini di mercato e, due giorni dopo, la fattura n. 76 del dottore commercialista Saderini che ha seguito le pratiche di costituzione dell’impresa. La fattura espone onorari per 3 000 euro e il recupero di costi documentati per 4 200 euro. Il regolamento della fattura avviene il 30/11 mediante bonifico bancario (commissioni bancarie 5 euro). Lo stesso giorno, a saldo della fattura n. 382, viene accettata una tratta.
m4
10.10
La costituzione dell’impresa
579
580
Esercizi da svolgere 10.12 completamento e analisi del libro giornale
Dopo aver completato il libro giornale dell’impresa Giorgio Cossi, rispondi alle domande che seguono. 14/10 18.20 BANCA IFIS C/C 14/10 .......... .....................................
............................................
20/10 20/10 20/10 20/10 20/10 20/10 20/10 20/10 20/10
............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................
130 000, 11 000, 42 000, .................,
20/10 30.05 MERCI C/APPORTI 20/10 ........... .....................................
............................................ ............................................
................., ....
22/10 ........... ..................................... 22/10 18.20 BANCA IFIS C/C
pagata azienda di Fiorini
................., ....
24/10 ........... ..................................... 24/10 06.01 IVA NS/CREDITO 24/10 14.01 DEBITI V/FORNITORI
fattura n. 3477 per allaccio telefono
02.01 02.06 04.04 01.08 14.01 13.10 12.01 16.01 15.22
FABBRICATI ARREDAMENTO MERCI AVVIAMENTO DEBITI V/FORNITORI MUTUI PASSIVI DEBITI PER TFR RATEI PASSIVI FIORINI C/CESSIONE
260 000, 00 ................., ....
costituita impresa Cossi 00 00 00 ....
36 000, 58 000, 15 000, 200, 90 000,
................., ....
............................................
............................................ ............................................
00 00 00 00 00
90 000, 00 ................., ....
361, 24 2 003, 24
1. Quale valutazione è stata assegnata all’azienda acquistata da Giorgio Cossi? ............................................ ............................................................................................................................................................................................................
2. Da quali considerazioni scaturisce l’avviamento e qual è la natura del relativo conto? ............................................................................................................................................................................................................
3. Quale relazione algebrica lega il patrimonio netto contabile, l’avviamento e il prezzo di cessione? ............................................................................................................................................................................................................
4. Quali possono essere i motivi che inducono un imprenditore che vuole dare inizio a una nuova attività ad acquistare un’impresa già operante sul mercato? ................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................
5. Quali sono le analogie e le differenze riscontrabili tra il conto Avviamento e il conto Costi d’impianto? ............................................................................................................................................................................................................
10.13 costituzione e prime operazioni di gestione
In data 18/02 Rosa Pozzi costituisce un’impresa per il commercio all’ingrosso di materiale elettrico con l’apporto di un assegno di 300 000 euro che viene depositato sul c/c dedicato all’attività aziendale presso il Banco BPM. Compie successivamente le seguenti operazioni: 20/02: prelevati dal c/c bancario e depositati presso la cassa aziendale 1 800 euro 22/02: pagati oneri tributari di costituzione per 165 euro in contanti 25/02: stipulato un contratto di locazione per i locali adibiti a negozio con rilascio di un assegno bancario di 2 500 euro, di cui 500 euro per canone mensile e 2 000 euro a titolo di cauzione 28/02: ricevuta fattura n. 321 della Giacconi srl per l’acquisto dell’arredamento per 30 000 euro + IVA; rilasciato pagherò a 90 giorni di 28 000 euro e a saldo un assegno bancario sul Banco BPM 5/03: ricevuta fattura n. 561 della VIDAL spa per l’acquisto di materiale elettrico per 18 600 euro + IVA 6/03: ottenuto dal Banco BPM contro addebito del c/c un assegno circolare che viene inviato alla VIDAL spa a saldo della sua fattura. Presenta: a. le scritture in P.D. relative a quanto sopra indicato; b. l’assegno bancario sul Banco BPM a saldo della fattura n. 321 (dati mancanti a scelta).
10.14 costituzione e prime operazioni di gestione
Il 20/05 Marco Lucarelli costituisce un’impresa apportando un assegno circolare di 50 000 euro, un computer valutato 1 000 euro, un fabbricato valutato 230 000 euro e girando dal c/c personale al c/c aziendale aperto presso la Banca Popolare di Spoleto 100 000 euro. L’assegno viene depositato sul c/c bancario dell’impresa. Successivamente vengono compiute, tra le altre, le seguenti operazioni: 22/05: ricevuta parcella n. 39 dal notaio Clementi che ha seguito le pratiche di costituzione dell’impresa; la parcella espone onorari soggetti a IVA e a ritenuta fiscale d’acconto per 1 900 euro e il recu-
581
pero di costi documentati per 3 210 euro. La parcella viene regolata per metà con bonifico bancario (commissioni bancarie 2,50 euro) e per metà mediante un pagherò con scadenza a 2 mesi
30/05: emessa fattura n. 1 sulla Bora spa per vendita di merci per 7 344 euro + IVA. A regolamento della fattura viene inviata una tratta al 31/07 che è restituita accettata dalla Bora spa il giorno successivo 16/06: versata mediante addebito del c/c bancario la ritenuta fiscale sulla parcella notarile 23/07: estinta tramite banca la cambiale in scadenza di cui all’operazione del 22/05 1/08: riscossa a mezzo banca la tratta in scadenza (commissioni d’incasso 5 euro). Presenta le scritture in P.D. e l’inventario di costituzione.
10.15 costituzione, acquisto di impresa funzionante, operazioni di gestione
Il 3/05 Sergio Mandelli dà vita a un’impresa tramite giroconto di 320 000 euro dal proprio c/c bancario al c/c aziendale presso Intesa Sanpaolo. In data 4/05 trasferisce dal c/c bancario al c/c postale dell’impresa 30 000 euro. In data 6/05 acquista da Giulio Respighi un’azienda già funzionante contro rilascio di un assegno bancario di 130 000 euro e di un pagherò a 2 mesi di 160 000 euro. Il contratto indica le seguenti attività cedute e passività accollate: crediti v/clienti 28 000 euro, merci 110 000 euro, cambiali attive 6 000 euro, fabbricati 220 000 euro, impianti e macchinari 28 000 euro, arredamento 8 000 euro, debiti v/fornitori 35 000 euro, automezzi 50 000 euro, debiti diversi 10 000 euro, ratei passivi 1 500 euro, mutui passivi 107 500 euro, debiti per TFR 26 000 euro. In data 8/05 Mandelli preleva dal c/c bancario 1 500 euro; nello stesso giorno paga in contanti costi d’impianto per 950 euro non soggetti a IVA.
gruppo 10
26/05: ricevuta dal fornitore Sigismondi fattura n. 298 relativa ad acquisto di merci per 10 600 euro + IVA; la fattura viene regolata mediante richiesta e invio di assegno circolare
La costituzione dell’impresa
25/05: ricevuta da Fastweb spa fattura n. 407 relativa a costi di allacciamento alla rete telefonica per 150 euro + IVA; la fattura, che contiene anche una cauzione di 200 euro, viene regolata mediante addebito in c/c bancario
Successivamente vengono compiute le seguenti operazioni:
21/05: ricevuta fattura n. 943 di 250 euro + IVA di Wind spa per costi telefonici più 300 euro richiesti a titolo di cauzione 27/05: emessa fattura n. 1 per la vendita di merci per 12 000 euro + IVA verso la Tellini spa 28/05: a saldo della fattura n. 1 la Tellini spa rilascia un assegno bancario su UniCredit di 5 000 euro e dispone un bonifico bancario a 10 giorni per la differenza 6/06: estinta a mezzo banca la fattura Wind ricevuta il 21/05 7/06: ricevuta lettera di accredito in c/c per il bonifico disposto dalla Tellini spa 9/06: effettuato bonifico bancario a favore della Drago srl a saldo fattura n. 187 ricevuta il 10/05 (commissioni bancarie 3 euro) 7/07: estinto il pagherò rilasciato a Respighi in data 6/05 contro addebito del c/c bancario. Presenta: a. b. c. d.
10.16 ricostruzione di operazioni
il calcolo dell’avviamento riconosciuto all’azienda di Respighi; il pagherò che Mandelli rilascia a Respighi per l’acquisto dell’azienda (dati mancanti a scelta); il giornale in P.D. e i conti di mastro dell’impresa Mandelli relativi a quanto sopra indicato; la struttura del patrimonio dell’impresa Mandelli al 6/05, dopo l’acquisto dell’impresa Respighi.
L’inventario di costituzione dell’impresa Maria Nardi, redatto il 19/09, evidenziava il seguente patrimonio di costituzione:
Inventario di costituzione al 19/09/20.. Attività Fabbricati Banca X c/c Totale attività
Passività e netto 80 000, 00 Patrimonio netto 30 000, 00 110 000, 00 Totale a pareggio
110 000, 00 110 000, 00
m4
15/05: ricevuta fattura n. 209 per l’acquisto di merci per 5 452 euro + IVA della RI.CO. spa; rilasciato a saldo un assegno bancario di 6 650 euro
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
10/05: ricevuta fattura n. 187 della Drago srl per acquisto di attrezzature commerciali per 32 000 euro + IVA; regolamento con assegno bancario di 8 000 euro e il resto a 30 giorni con bonifico bancario
582
Esercizi da svolgere Al termine della fase costitutiva la struttura patrimoniale dell’impresa risulta così modificata:
Situazione patrimoniale al 30/09/20.. Attività Immobilizzazioni immateriali Costi d’impianto Immobilizzazioni materiali Fabbricati Arredamento Attivo circolante Merci Crediti per IVA Banca X c/c Totale attività
Passività e netto Debiti a breve termine 1 500, 00 Debiti v/fornitori
45 525, 00
80 000, 00 Debiti a lungo termine 24 000, 00 Mutuo passivo
55 000, 00
50 000, 16 610, 38 415, 210 525,
00 Totale debiti 00 00 Patrimonio netto 00 Totale passività e netto
100 525, 00 110 000, 00 210 525, 00
Ricostruisci le operazioni effettuate e, dopo aver calcolato gli indici relativi alla composizione delle fonti e degli impieghi, redigi una breve relazione di commento della struttura patrimoniale.
10.17 ricostruzione di operazioni
Dopo aver completato i prospetti dell’impresa Bruno Benci, redigi i relativi articoli in P.D. e rispondi alle domande.
Inventario di costituzione al 15/06/20.. Attività Fabbricati Automezzi Banca X c/c Totale attività
Passività e netto 120 000, 30 000, 150 000, ....................,
00 ................................................. 00 00 .... Totale a pareggio
...................., ....
...................., ....
Situazione patrimoniale al 20/06/20.. Attività Immobilizzazioni immateriali Avviamento Immobilizzazioni materiali Fabbricati Arredamento Automezzi Macchine d’ufficio Attivo circolante Merci Crediti v/clienti Banca X c/c Totale attività
1. 2. 3. 4.
Passività e netto ...................., .... Patrimonio netto
220 000, 35 000, 58 000, 10 000,
00 00 00 00
60 000, 105 000, 150 000, ....................,
00 00 00
Debiti Debiti per TFR Mutui passivi Debiti v/fornitori Ratei passivi Lucarini & C. snc c/cessione
.... Totale passività e netto
...................., ....
130 000, 50 000, 90 000, 1 000, 100 000,
00 00 00 00 00
...................., ....
Quali operazioni ha effettuato l’impresa Benci tra le due date indicate? Che cos’è l’avviamento e come è stato calcolato? Che cosa indica il conto Lucarini & C. snc c/cessione e qual è la sua natura? A che cosa si riferisce il rateo passivo?
11 Gli acquisti e il loro regolamento 11.1 operazioni di acquisto
L’imprenditrice Barbara Albertini, nel corso del mese di dicembre, ha ricevuto le seguenti fatture: 5/12: fattura n. 334 della Cigas spa relativa all’acquisto di merci per 5 630 euro + IVA 10%; consegna franco partenza
583
I costi forfetari di imballaggio e trasporto vanno sommati al prezzo della merce e assoggettati a IVA.
12/12: fattura n. 123 della Italimpianti spa relativa all’acquisto di un impianto per 62 350 euro + IVA 15/12: fattura n. 436 della Telelibera srl relativa a una campagna pubblicitaria televisiva per 2 360 euro + IVA 19/12: parcella n. 256 del commercialista dottor Albertini Augusto relativa a consulenze professionali per 1 680 euro soggette al contributo 4% per la specifica cassa di previdenza + IVA 23/12: fattura n. 198 della Lazio Falegnamerie spa il cui importo viene determinato tenendo conto dei seguenti dati:
• • •
merce 9 120,50 euro assoggettata ad aliquota IVA ordinaria imballaggio fatturato 130 euro costi di trasporto forfetari 105,28 euro.
Presenta le scritture in P.D. nel giornale e nei conti di mastro.
11.2 acquisto di merci, beni strumentali e servizi
L’imprenditore Marco Antinori, nel corso del mese di settembre, ha ricevuto le seguenti fatture: 6/09: fattura n. 7598 di Wind spa relativa a costi telefonici per 390 euro + IVA 8/09: fattura n. 72 della Mobilarredi spa per acquisto di arredamento d’ufficio per 8 950 euro + IVA, trasporto franco partenza con costi addebitati forfetariamente per 125 euro 16/09: fattura n. 98 della Software House spa per acquisto di macchine d’ufficio per 12 690 euro + IVA, trasporto franco destino, imballaggio gratis 22/09: fattura n. 135 della Forniture Italiane spa per acquisto di merci per 4 920 euro + IVA 10%, sconto logistico 6%, trasporto franco destino
Gli acquisti e il loro regolamento
Il contributo per la Cassa di previdenza dei dottori commercialisti va calcolato sull’onorario e rientra nella base imponibile IVA.
8/12: fattura n. 407 del vettore Italiatrasporti srl relativa a costi di trasporto di cui al precedente acquisto per 220 euro + IVA
gruppo 11
ALERT
25/09: fattura n. 107 della Carrozzerie Riunite spa per 848 euro + IVA, relativa a costi di riparazione autovettura in uso all’impresa 28/09: fattura n. 2690 di Enel spa relativa a costi per energia elettrica per 1 310 euro + IVA ridotta 30/09: fattura n. 207 della Giovanni Castelli & C. snc per acquisto di merci per 4 690 euro + IVA, imballaggio fatturato a 60 euro, trasporto eseguito a mezzo vettore Franceschetti con costi addebitati forfetariamente dalla Castelli snc per 185 euro. Presenta le scritture in P.D. nel giornale e nei conti di mastro.
11.3 acquisto di merci, beni strumentali e servizi
L’imprenditore Giorgio Maltagliati, nel corso del mese di marzo, ha ricevuto le seguenti fatture: 5/03: fattura n. 44 della Occhiodilince spa relativa a canone di vigilanza notturna del mese di febbraio per 690 euro + IVA 8/03: fattura n. 78 dell’impresa Gino Renzoni relativa a un acquisto di merci franco partenza per 3 856 euro + IVA 9/03: fattura n. 98 del vettore International spa relativa a costi di trasporto di cui al precedente acquisto per 200 euro + IVA 14/03: fattura n. 82 della Arca spa relativa a un acquisto di merci franco partenza per 9 888 euro + IVA, sconto per redistribuzione e quantità 10% + 5%, imballaggio gratis 18/03: fattura n. 36 della concessionaria Rigamonti Gino & C. snc relativa a un acquisto di un automezzo strumentale per 15 800 euro + IVA
ALERT Lo sconto per redistribuzione e quantità è incondizionato; va dedotto dal prezzo della merce prima del calcolo dell’IVA.
21/03: fattura n. 58 dell’Arredufficio spa relativa ad acquisto di arredamento d’ufficio per 6 540 euro + IVA 25/03: fattura n. 67 dell’imprenditore Sauro Marchei relativa a una fornitura di merci franco partenza per 5 490 euro + IVA, costi di trasporto addebitati forfetariamente per 180 euro 29/03: fattura n. 90 della Sacem spa relativa a una fornitura di merci franco destino per 2 850 euro + IVA 10% e per 4 730 euro + IVA 22%. Presenta le scritture in P.D. nel giornale e nei conti di mastro.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
Lo sconto logistico è uno sconto incondizionato da dedurre dal prezzo della merce prima del calcolo dell’IVA.
26/09: fattura n. 56 della Giga spa per acquisto franco destino di un impianto per 45 238 euro + IVA
m4
ALERT
584
Esercizi da svolgere 11.4 operazioni d’acquisto, costi forfetari, regolamento
Registra in P.D. le seguenti operazioni effettuate dall’impresa Sonia Valori: 10/04: ricevuta fattura n. 42 della Fisiodinamic srl per acquisto di merci per 2 500 euro + IVA, costi forfetari di trasporto 120 euro, regolamento mediante bonifico bancario 12/04: ordinato bonifico al Banco BPM per il pagamento della fattura precedente, commissioni bancarie 5 euro 22/04: ricevuta fattura n. 74 della Megatrend spa relativa ad acquisto di merci per 6 000 euro + IVA ridotta, imballaggio fatturato 50 euro, costi di trasporto 200 euro addebitati forfetariamente in fattura, regolamento mediante Ri.Ba. a 30 giorni 22/05: estinta tramite Banco BPM la Ri.Ba. relativa alla fattura n. 74.
11.5 operazioni d’acquisto, costi forfetari, regolamento
Registra in P.D. le seguenti operazioni effettuate dall’impresa Rino Gatti: 6/06: ricevuta fattura n. 56 della Neri & Rossi snc per acquisto di merci per 12 200 euro + IVA ridotta, trasporto eseguito dal vettore Giannessi con addebito di costi forfetari per 150 euro, regolamento mediante rilascio di pagherò a 3 mesi 12/06: ricevuta fattura n. 39 della Luna spa relativa ad acquisto di merci per 15 400 euro + IVA, sconto incondizionato 5%, costi di trasporto 200 euro addebitati forfetariamente in fattura, regolamento mediante Ri.Ba. al 31/07 19/06: ricevuta fattura n. 112 della Kontiki spa relativa ad acquisto di merci per 9 800 euro + IVA, sconto incondizionato 10% + 2%, imballaggio fatturato a 100 euro, regolamento mediante bonifico bancario ALERT 20/06: ordinato alla Banca Macerata un bonifico per il pagaLa cambiale relativa all’operazione del 6/06 viene mento della fattura n. 112, commissioni bancarie 3,50 emessa lo stesso giorno e quindi va registrata in tale euro data, estinguendo il debito verso il fornitore in Dare. 31/07: estinta tramite Banca Macerata la Ri.Ba. relativa alla fattura n. 39 della Luna spa
Il 6/09 verrà registrato il pagamento della cambiale tramite banca, con estinzione dell’effetto in Avere.
6/09: estinta mediante Banca Macerata la cambiale in scadenza relativa all’operazione del 6/06.
11.6 operazioni d’acquisto, costi documentati, regolamento
Registra in P.D. le seguenti operazioni effettuate dall’impresa Marta Filippi: 12/07: ricevuta fattura n. 80 dell’impresa Vincenzo Giovanardi per acquisto di merci per 7 600 euro + IVA, trasporto eseguito dal vettore Di Luca con costi per 100 euro + IVA anticipati dal venditore in nome e per conto di Filippi e addebitati in fattura, regolamento mediante bonifico bancario. Lo stesso giorno l’impresa Filippi riceve la fattura n. 136 del vettore Di Luca 13/07: ordinato alla Banca Monte dei Paschi di Siena un bonifico per il pagamento della fattura precedente, commissioni bancarie 4 euro 20/07: ricevuta fattura n. 64 della Vomano spa per acquisto di merci per 22 100 euro + IVA, sconto incondizionato 10%, trasporto eseguito dal vettore Abruzzo Trasporti spa con costi complessivi di 158,60 euro (comprensivi di IVA) anticipati dal venditore in nome e per conto di Filippi e addebitati in fattura, regolamento mediante assegno circolare. Il giorno successivo l’impresa Filippi riceve la fattura n. 148 del vettore Abruzzo trasporti spa 22/07: richiesto alla Banca Monte dei Paschi di Siena un assegno circolare, addebitato in c/c, che viene inviato a saldo della fattura n. 64.
11.7 operazioni d’acquisto, costi documentati, regolamento
Registra in P.D. le seguenti operazioni effettuate dall’impresa Giovanni Seri: 4/03: ricevuta fattura n. 27 dell’impresa Marco Ballini per acquisto di merci per 4 500 euro + IVA, imballaggio fatturato 50 euro, trasporto eseguito dal vettore Sebastiani con costi per 180 euro + IVA anticipati dal venditore in nome e per conto di Seri e addebitati in fattura, regolamento mediante Ri.Ba. a fine mese. Due giorni dopo l’impresa Seri riceve la fattura n. 32 del vettore Sebastiani 10/03: ricevuta fattura n. 44 della Ionio spa per acquisto di merci per 8 000 euro + IVA ridotta, imballaggio fatturato 80 euro, trasporto eseguito dal vettore Lucana spa con costi complessivi di 195,20 euro (comprensivi di IVA) anticipati dal venditore in nome e per conto di Seri e addebitati in fattura, regolamento mediante rilascio di assegno bancario. Il giorno successivo l’impresa Seri riceve la fattura n. 57 del vettore Lucana spa
18/03: inviato bonifico di 16 160 euro a saldo della fattura n. 39, commissioni bancarie 5 euro 31/03: estinta tramite banca la Ri.Ba. in scadenza relativa alla fattura n. 27 del 4/03.
6/03: ricevuta fattura n. 38 della Giorgio Renni & C. snc per acquisto di arredamenti d’ufficio per 7 825 euro + IVA ARREDAMENTO C/ACQUISTI
IVA NS/CREDITO
7 825, 00
1 721, 50
DEBITI V/FORNITORI 9 546, 50
10/03: regolata la fattura di cui sopra mediante il rilascio di un assegno bancario DEBITI V/FORNITORI
ASSEGNI
9 546, 50
9 546, 50
13/03: ricevuta fattura n. 29 della Tecnologica spa per acquisto di un impianto per 32 500 euro + IVA; costi di installazione 650 euro COSTI D’IMPIANTO
IVA NS/CREDITO
32 500, 00
7 293, 00
DEBITI V/FORNITORI
COSTI PER SERVIZI 40 443, 00
650, 00
19/03: ricevuta fattura n. 136 della Luminex srl per acquisto di merci per 2 476 euro + IVA; trasporto a mezzo venditore con costi addebitati forfetariamente per 140 euro MERCI
IVA NS/CREDITO
2 476, 00
544, 72
DEBITI V/FORNITORI
COSTI DI TRASPORTO 3 160, 72
140, 00
24/03: saldata al fornitore Valentini la fattura n. 78 di 5 152 euro mediante girata di una cambiale in portafoglio di 5 150 euro. DEBITI V/FORNITORI
CAMBIALI PASSIVE
5 150, 00
11.9 operazioni di acquisto e loro regolamento
5 150, 00
Registra in P.D. le seguenti operazioni effettuate dall’impresa Rino Silvetti: 21/07: ricevuta fattura n. 105 dell’impresa Lucarini per acquisto di merci per 1 570 euro + IVA 10%; pagamento mediante rimessa diretta a 30 giorni 23/07: ricevuta fattura n. 180 della Lucibel spa per acquisto di materiali di imballaggio per 85 euro + IVA, pagamento in contanti 31/07: ricevuta fattura differita n. 307 della Nuovi Arredamenti spa per acquisto di arredamenti d’ufficio per 7 200 euro + IVA, trasporto mediante vettore Falcinelli con costi addebitati forfetariamente per 200 euro, regolamento mediante Ri.Ba. a 30 e 60 giorni 20/08: ordinato a UniCredit un bonifico bancario a saldo fattura n. 105 (commissioni bancarie 3 euro)
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
correzione di errori
Individua gli errori commessi nelle registrazioni nei conti di mastro e trascrivi l’articolo correttamente nel libro giornale.
m4
11.8
gruppo 11
16/03: ricevuta fattura n. 39 della Tauro spa per acquisto di merci per 14 800 euro + IVA, sconto incondizionato 10% + un ulteriore sconto logistico 2%, trasporto eseguito dal vettore Freccia spa con costi complessivi di 244 euro (comprensivi di IVA) anticipati dal venditore in nome e per conto di Seri e addebitati in fattura, regolamento mediante bonifico bancario. Il giorno successivo l’impresa Seri riceve la fattura n. 43 del vettore Freccia spa
Gli acquisti e il loro regolamento
585
586
Esercizi da svolgere 26/08: ricevuta fattura n. 318 dell’impresa Sansolini Martino per acquisto di merci per 3 650 euro + IVA; la fattura espone costi documentati di etichettatura prodotti per 90 euro + IVA, anticipati in contanti dalla Sansolini in nome e per conto di Silvetti; pagamento mediante rilascio di un assegno bancario di 4 560 euro tratto su UniCredit. Il giorno successivo l’impresa Silvetti riceve la fattura n. 107 della C.G.A. spa per i costi di etichettatura prodotti 30/08: pagata, mediante addebito del c/c bancario intrattenuto con UniCredit, la prima Ri.Ba. in scadenza di cui all’operazione del 31/07 15/09: ricevuta fattura n. 6560 della TIM spa relativa a costi telefonici del 4° bimestre dell’anno per 237,20 euro + IVA; pagamento tramite UniCredit 19/09: ricevuta fattura n. 354 della Cavarischia Gino & F.lli snc per 5 476,60 euro relativa all’acquisto di merci a IVA ridotta; costi di trasporto 45,50 euro addebitati forfetariamente in fattura, pagamento mediante bonifico bancario di 6 070 euro (commissioni bancarie 3 euro). Ipotizzando a scelta i dati mancanti, compila inoltre il documento di trasporto collegato alla fattura differita ricevuta il 31/07.
11.10 operazioni di acquisto e loro regolamento
Registra in P.D. le seguenti operazioni effettuate dall’impresa Giorgio Calcaterra: 7/01: ricevuta fattura n. 3 della Luna spa per acquisto di merci per 900 euro + IVA 4%; pagamento mediante rilascio di un assegno bancario 10/01: ricevuta fattura n. 2 della Meda spa per acquisto di computer per 1 600 euro + IVA; costi di trasporto 80 euro; regolamento mediante Ri.Ba. a 30 giorni 15/01: ricevuta fattura n. 8 del fornitore Paglierini per l’acquisto di merci per 2 700 euro + IVA. La fattura contiene anche l’addebito di costi forfetari di trasporto per 180 euro; regolamento per 1 000 euro mediante girata di cambiale e per il resto mediante bonifico bancario (commissioni bancarie 3,50 euro) 17/01: ricevuta fattura n. 1 del vettore Giannelli relativa a costi di trasporto della merce acquistata il 7/01 per 80 euro + IVA; regolamento il giorno successivo mediante richiesta e rilascio di un assegno circolare 20/01: ricevuta fattura n. 19 del fornitore Simonelli relativa ad acquisto di merci per 1 176 euro + IVA, sconto incondizionato 8% + 3%, regolamento con rilascio di un assegno postale di 1 280 euro 22/01: ricevuta fattura n. 90 della locale Azienda Municipale Multiservizi per costi relativi a fornitura di gas metano per 643 euro + IVA ridotta. Regolamento mediante servizio bancario S.D.D. 29/01: ricevuta fattura n. 20 della Shiseido spa per acquisto di materie di consumo per 221 euro + IVA; pagamento mediante rimessa diretta a 45 giorni 10/02: estinta mediante addebito di c/c bancario la Ri.Ba. in scadenza relativa alla fattura n. 2 della Meda spa 15/03: ordinato alla banca un bonifico bancario di 265 euro a saldo fattura n. 20 della Shiseido spa (commissioni bancarie 3,50 euro).
11.11 operazioni di acquisto e loro regolamento
Registra in P.D. le seguenti operazioni effettuate dall’impresa Mario Piccinini: 3/09: ricevuta fattura n. 145 dell’impresa Caselli Gianmario per acquisto di merci per 5 431 euro + IVA. Unitamente alla fattura viene inviata una tratta di pari importo che viene accettata e rispedita al fornitore in giornata 8/09: ricevuta fattura n. 32 della Arredufficio spa per acquisto di arredamento d’ufficio 12 300 euro + IVA, sconto incondizionato 5%. In fattura sono anche addebitati costi forfetari di trasporto per 215 euro; regolamento per ¼ mediante richiesta e rilascio di assegno circolare, per il resto mediante due Ri.Ba. scadenti rispettivamente a 45 e 60 giorni data fattura 11/09: ricevuta parcella n. 44 del dottore commercialista Petini Alberto relativa a consulenze sul sistema informativo per 1 000 euro + IVA. La parcella contiene anche il contributo 4% alla cassa di previdenza e la ritenuta fiscale 20%; la fattura viene regolata mediante bonifico postale (commissioni 2 euro) 15/09: ricevuta fattura n. 1956 di Vodafone spa per costi telefonici del bimestre precedente per 364 euro + IVA; regolamento mediante addebito di c/c bancario
587
25/09: ricevuta fattura n. 191 della Kinetic spa per acquisto di merci per 3 505 euro + IVA, costi di trasporto per 305 euro (IVA compresa) anticipati in contanti dalla Kinetic spa per conto di Piccinini. Regolamento per ½ mediante rilascio di assegno bancario e il resto mediante Ri.Ba. a 60 giorni. Lo stesso giorno l’impresa Piccinini riceve la fattura n. 224 del vettore Rapid per i costi di trasporto 30/09: ricevuta fattura n. 390 della Metronotte srl relativa a canone mensile periodico di vigilanza notturna per 450 euro + IVA; regolamento tramite banca versata mediante addebito del c/c bancario la ritenuta fiscale sulla parcella del dottore commercialista
23/10: estinta tramite banca la prima Ri.Ba. in scadenza relativa alla fattura n. 32 dell’Arredufficio spa.
completamento di scritture e documenti originari
11.13 patrimonializzazione di costi accessori d’acquisto
11.14 patrimonializzazione di costi accessori d’acquisto
Completa il libro giornale dell’impresa Domenico Santinelli. Presenta, inoltre, sulla base delle registrazioni effettuate e ipotizzando a scelta i dati mancanti, la parte tabellare delle fatture di acquisto. 10/11 10/11 10/11 10/11 10/11
.......... .......... .......... .......... ..........
MERCI C/ACQUISTI MAT. CONS. C/ACQ. COSTI DI TRASPORTO
16/11 16/11 16/11
fattura n. 344 da Tifar spa
12 650, 00 ................., ....
....................................... .......................................
....................................... ....................................... ....................................... .......................................
.......... .......... ..........
.......................................
nota di variaz. n. 56 da Tifar
................., ....
RESI SU ACQUISTI .......................................
....................................... .......................................
24/11 24/11 24/11
.......... .......... ..........
.......................................
parcella n. 76 da Bini
IVA NS/CREDITO
....................................... .......................................
26/11 26/11 26/11
.......... .......... ..........
....................................... .......................................
INTESA SANPAOLO C/C
....................................... .......................................
30/11 30/11
.......... ..........
.......................................
saldo fatt. n. 344 da Tifar
C/C POSTALI
.......................................
16/12 16/12
.......... ..........
DEBITI PER RIT. DA VERS.
....................................... .......................................
.......................................
.......................................
saldo parcella n. 76 da Bini
130, 00 2 866, 60
................., ....
870, 00 ................., ....
................., ....
264, 00 ................., ....
................., ....
................., ....
L’impresa commerciale Mariella Martini il 10/05 acquista dalla New Frost spa un nuovo bancone frigorifero, costo di 80 000 euro come da fattura n. 38, trasporto addebitato forfetariamente 200 euro, IVA ordinaria. La New Frost spa provvede anche all’installazione e al collaudo dell’impianto, addebitando con fattura n. 44 del 18/05 costi per 2 500 euro. Entrambe le fatture vengono regolate il 22/05 con bonifico ordinato alla banca Intesa Sanpaolo (commissioni bancarie 5 euro). Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale dell’impresa Martini.
................., ....
................., .... ................., ....
................., ....
................., ....
ALERT I costi di trasporto, di installazione e collaudo vanno patrimonializzati, cioè registrati nel conto Impianti e macchinari, lo stesso utilizzato per l’acquisto del bancone frigorifero.
L’impresa industriale Giorgio Remigi, per espandere la sua attività produttiva, il 26/06 acquista dall’Industrial Service spa un nuovo impianto produttivo del costo di 220 000 euro. La fattura n. 10 contiene anche l’addebito di costi forfetari di trasporto per 400 euro e l’IVA ad aliquota ordinaria. L’Industrial Service spa provvede anche all’installazione e al collaudo dell’impianto, addebitando nella stessa fattura costi per 4 000 euro. La fattura viene regolata con due Ri.Ba. a 30 e 60 giorni che vengono estinte tramite banca, con interessi di dilazione 5% addebitati in fattura. Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale dell’impresa Remigi.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
11.12
m4
16/10:
gruppo 11
21/09: ricevuta fattura n. 377 della Transeurope spa per costi di trasporto relativi al precedente acquisto per 300 euro + IVA; regolamento mediante bonifico bancario eseguito il giorno successivo (commissioni bancarie 4 euro)
Gli acquisti e il loro regolamento
16/09: ricevuta fattura n. 207 della Teknomatic spa relativa ad acquisto di merci per 4 832 euro + IVA e di materie di consumo per 766 euro + IVA. Regolamento mediante girata di assegno bancario in forma libera di 400 euro, girata di cambiale per 1 500 euro e per il resto mediante rilascio di pagherò scadente a 3 mesi data fattura
588
Esercizi da svolgere 11.15 operazioni di acquisto di beni strumentali, patrimonializzazione dei costi accessori di acquisto e interessi di dilazione
L’impresa Bruno Giunti, tra le altre, compie le seguenti operazioni: 15/01: ricevuta fattura n. 23 della Italy Plants spa relativa all’acquisto di un nuovo macchinario per 24 600 euro + IVA. La Italy Plants spa provvede anche all’installazione e al collaudo, addebitando costi per 600 euro + IVA; pagamento ¼ mediante richiesta e rilascio di un assegno circolare, ¼ con girata di cambiali e la somma rimanente mediante Ri.Ba. a 30 e 60 giorni comprensive di interessi di dilazione al tasso 5% addebitati in fattura 14/02: estinta tramite Intesa Sanpaolo la prima Ri.Ba. in scadenza a favore della Italy Plants spa 19/02: ricevuta fattura n. 107 della concessionaria Autostop spa relativa all’acquisto di un furgone per 24 500 euro + IVA. La concessionaria addebita anche i costi di immatricolazione sostenuti in contanti per 900 euro; tali costi sono esclusi da IVA. Regolamento tramite banca mediante 20 rate mensili di uguale importo senza interessi 27/02: acquistate dalla Office House spa n. 4 fotocopiatrici al prezzo di 5 500 euro l’una + IVA, come da fattura n. 63; l’impresa provvede anche al trasporto e alla loro installazione, addebitando costi forfetari per 35,80 euro per il trasporto e 310,40 euro per l’installazione. Regolamento con rimessa diretta a 30 giorni 28/02: Intesa Sanpaolo addebita la prima rata in scadenza relativa alla fattura n. 107 16/03: estinta tramite Intesa Sanpaolo la seconda Ri.Ba. in scadenza a favore della Italy Plants spa. Presenta le scritture in P.D. nel giornale e nei conti di mastro dell’impresa Giunti.
11.16 dai documenti originari alle scritture in P.D.
Rileva in P.D. nel giornale e nei conti di mastro dell’impresa Giuseppe Milani le operazioni collegate alle fatture di acquisto indicate nella loro parte tabellare. Specifica inoltre, quando richiesto, la clausola relativa alla consegna della merce.
16/04
Fattura n. 99 impresa Ceselli
Merci tipo AK IVA 10%
7 600, 00 760, 00
Totale fattura
8 360, 00
20/04
Fattura n. 145 impresa Fiocchi
Merci tipo QL
18 500, 00
IVA 22%
4 070, 00
Totale
22 570, 00
Costi di trasporto documentati (esclusi, art. 15 DPR 633/1972) Totale fattura
244, 00 22 814, 00
Fattura n. 96 corriere Cibali Costi di trasporto
200, 00
IVA 22%
44, 00
Totale fattura
244, 00
La merce è stata consegnata alla clausola ..............................................................................................................................
21/04
Nota di variazione n. 18 impresa Ceselli
Rif. ns/fatt. n. 99/20.. del 15/04 Sconto 3% per pagamento per contanti IVA 10% Totale a Vs. credito
228, 00 22, 80 250, 80
589
00 00 00 48 48
6 032, 155, 48, 6 235, 1 371, 7 606,
00 00 00 00 70 70
Fattura n. 177 impresa Aristei
Merci tipo SG Costi di trasporto Imballaggio Imponibile IVA 22% Totale fattura
La merce è stata consegnata alla clausola ..............................................................................................................................
27/04
Fattura n. 71 impresa Baldacci
Merci tipo XR IVA 22% Totale fattura
12 680, 00 2 789, 60 15 469, 60
Fattura n. 127 corriere Rocchi Costi di trasporto IVA 22% Totale fattura
325, 00 71, 50 396, 50
La merce è stata consegnata alla clausola ..............................................................................................................................
11.17 resi su acquisti
11.18 resi su acquisti, abbuoni
11.19 resi su acquisti, abbuoni
Il 14/10 l’impresa commerciale Marco Bellesi acquista dalla Light spa merci per 5 600 euro + IVA, come da fattura n. 158. Il giorno successivo l’impresa Bellesi restituisce merci per complessivi 1 000 euro in quanto difettose, ricevendo il 18/10 la nota di variazione n. 24. Il 20/10 l’impresa Bellesi salda quanto dovuto con bonifico ordinato a UBI Banca, commissioni 4 euro. Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale dell’impresa Bellesi.
ALERT I resi relativi a merci acquistate vanno registrati in Avere del conto economico Resi su acquisti per l’importo al netto di IVA. In presenza di nota di variazione va effettuata la rettifica IVA che deve essere registrata in Avere come IVA a debito o IVA a credito rettificativa. Il totale dei due importi rettifica in dare il conto Debiti v/fornitori.
Il 22/05 l’impresa commerciale Marina Del Canto acquista dalla Luton spa merci per 15 300 euro + IVA, come da fattura n. 95. Dopo due giorni l’impresa Del Canto restituisce merci per 620 euro in quanto contengono gravi difetti di fabbricazione e richiede un abbuono di 400 euro perché altre merci non sono perfettamente conformi a quanto ordinato. Il 25/05 il venditore emette nota di variazione n. 32, che perviene all’impresa Del Canto il giorno successivo. Il 28/05 l’impresa Del Canto salda quanto dovuto con bonifico ordinato alla Credem Banca, commissioni 5 euro. Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale dell’impresa Del Canto. Il 18/09 l’impresa commerciale Paolo Santini acquista dalla Pluriservice spa n. 150 avvitatori a 45 euro l’uno + IVA, come da fattura n. 214. Dopo due giorni l’impresa Santini restituisce 10 avvitatori in quanto non funzionanti e richiede un abbuono di 200 euro in quanto altri avvitatori non sono perfettamente conformi a quanto ordinato. Il 24/09 il venditore emette nota di variazione n. 40, che perviene all’impresa Santini due giorni dopo. Il 30/09 l’impresa Santini salda quanto dovuto mediante rilascio di un assegno bancario. Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale dell’impresa Santini.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
26/04
6 384, 250, 6 634, 1 459, 8 093,
gruppo 11
Merci tipo AB Costi di etichettatura merci Imponibile IVA 22% Totale fattura
Gli acquisti e il loro regolamento
Fattura n. 207 impresa Zanetti
m4
23/04
590
Esercizi da svolgere 11.20 sconti condizionati e incondizionati
Il 22/03 l’impresa Luca Morici acquista dalla Apollo spa merci per 12 200 euro + IVA, come da fattura n. 33, sconto incondizionato per redistribuzione 6% + un ulteriore sconto logistico 2%. Il regolamento della fattura prevede la scelta tra le seguenti clausole:
• •
per contanti, con ulteriore sconto 10%; tramite pagherò a tre mesi data fattura con interessi di dilazione 8%.
L’impresa opta per il regolamento per contanti e il 28/03 invia un bonifico bancario a saldo (commissioni bancarie 5 euro), al netto dell’ulteriore sconto 10%. La Apollo spa il 29/03 emette nota di accredito n. 12 per l’importo dello sconto condizionato con rettifica dell’IVA, che perviene lo stesso giorno all’impresa Morici. Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale dell’impresa Morici relative alle operazioni di gestione sopra indicate.
11.21 operazioni varie di acquisto e loro regolamento; resi; compilazione di documenti originari
L’impresa Antolini Gino compie, tra le altre, le seguenti operazioni di acquisto: 5/02: ricevuta fattura n. 97 della Delta spa relativa all’acquisto di merci per 4 500 euro + IVA, sconto per redistribuzione e quantità 2% + 1%, regolamento a 2 mesi con rimessa diretta 7/02: ricevuta fattura n. 88 del corriere Express srl per costi di trasporto relativi alla consegna di cui sopra per 65 euro + IVA; regolamento entro fine mese 14/02: ricevuta fattura n. 85 dell’impresa Sampaolo Marco relativa all’acquisto di imballaggi per 340 euro + IVA, pagamento in contanti 10/03: ricevuta fattura differita n. 152 della Gemini spa per acquisto di kg 1 000 di merce BX a 2,80 euro il kg + IVA ordinaria e kg 500 di merce ZX a 2,30 euro il kg + IVA 4%, trasporto franco partenza con costi addebitati forfetariamente in fattura per 35,80 euro 11/03: restituiti alla Gemini spa kg 65 di merce ZX in quanto difettosi 13/03: ricevuta fattura n. 47 dell’impresa Giraudo Giorgio relativa all’acquisto di kg 800 di merci a 2,25 euro il kg + IVA; regolamento con richiesta a Intesa Sanpaolo e rilascio il giorno successivo di un assegno circolare 16/03: ricevuta nota di variazione n. 23 della Gemini spa relativa alla restituzione della merce difettosa; la fattura n. 152 viene regolata con due Ri.Ba. a 30 e 60 giorni 17/03: ricevuta fattura n. 307 della concessionaria Mori Stefano per acquisto di un automezzo per 31 600 euro + IVA; regolamento: ¼ a pronti, il resto mediante due Ri.Ba. a 30 e 60 giorni con interessi di dilazione al tasso 6% pagati lo stesso giorno, unitamente alla parte a pronti, mediante bonifico bancario di Intesa Sanpaolo (commissioni bancarie 3,50 euro) 20/03: ricevuta fattura n. 8654 di Edison Energia spa di 481,80 euro (IVA ad aliquota ridotta inclusa) relativa al consumo di elettricità per il bimestre gennaio-febbraio, regolamento tramite servizio bancario S.D.D. 25/03: effettuato il pagamento della fattura n. 88 del corriere Express srl mediante bonifico bancario di Intesa Sanpaolo (commissioni bancarie 3,50 euro). Per il ritardato pagamento vengono conteggiati interessi di mora al tasso 8,15%; il corriere rinuncia al recupero dei costi forfetari 5/04: ordinato bonifico bancario di Intesa Sanpaolo a saldo fattura n. 97 della Delta spa (commissioni bancarie 3,50 euro) 15/04: estinta con addebito del c/c con Intesa Sanpaolo la prima Ri.Ba. a favore della Gemini spa 17/04: pagata mediante addebito del c/c con Intesa Sanpaolo la prima Ri.Ba. in scadenza della concessionaria Mori Stefano. Presenta, ipotizzando a scelta gli eventuali dati mancanti: le scritture in P.D. dell’impresa Antolini relative alle operazioni di gestione sopra indicate, il documento di trasporto collegato alla fattura differita ricevuta il 10/03 e la fattura differita.
11.22 acconti
Il 12/09 l’impresa Luca Sorbini ha stipulato un contratto con la Universal Trade per acquisto merci per 28 600 euro + IVA, consegna a fine ottobre. La Universal Trade spa, a garanzia della fornitura, richiede un acconto pari al 20% del valore della merce. L’impresa Sorbini invia l’acconto il 15/09 mediante bonifico del Banco BPM, commissioni 5 euro, ricevendo dopo due giorni la fattura n. 256 della Universal Trade spa. Le merci vengono consegnate il 31/10 e lo stesso giorno viene ricevuta la fattura n. 350 che viene saldata quattro giorni dopo mediante bonifico bancario (commissioni 5 euro). Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale dell’impresa Sorbini.
11.24 acconti e resi
Il 23/07 l’impresa Antonio Remi ha stipulato un contratto con la South Stream spa per acquisto merci per 32 800 euro + IVA con consegna a fine settembre. La South Stream spa, a garanzia della fornitura, richiede un acconto del 10% del valore della merce. L’impresa Remi invia l’acconto il 28/07 mediante bonifico di BPER Banca, commissioni 4 euro, ricevendo il giorno successivo la fattura n. 148. Le merci vengono consegnate il 30/09 e lo stesso giorno viene ricevuta la fattura n. 264 che addebita anche spese di trasporto per 300 euro. La fattura n. 264 viene regolata il giorno successivo mediante assegno bancario. Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale dell’impresa Remi. L’impresa Sabrina Alidori compie, tra le altre, le seguenti operazioni: 4/05: ordinate merci alla Elektronic Market spa per 7 130 euro + IVA e inviato mediante bonifico bancario di UniCredit un acconto di 1 830 euro (IVA compresa); l’impresa si impegna a effettuare la fornitura entro fine mese. La banca percepisce 1,80 euro per commissioni 7/05: ricevuta fattura n. 36 dell’impresa Miriam Rossini per acquisto di materiali di cancelleria per 725,30 euro + IVA; regolamento immediato con rilascio di un assegno bancario 10/05: ricevuta fattura n. 121 dell’8/05 della Elektronic Market spa di cui al precedente acconto 14/05: ricevuta fattura n. 32 della G.C. Impianti srl per manutenzione ordinaria mensile degli impianti per 450 euro + IVA, regolamento mediante bonifico postale (commissioni 2 euro) 22/05: ricevuta fattura immediata n. 145 della Elektronic Market spa relativa all’acquisto dei seguenti prodotti di cui al precedente acconto:
• • •
n. 10 televisori a colori 40 pollici a 380 euro l’uno n. 5 videoregistratori mod. Showview a 410 euro l’uno n. 8 smartphone a 160 euro l’uno Il trasporto, effettuato con automezzo del fornitore, ha comportato costi per 65,20 euro addebitati in fattura. La fattura contiene anche il recupero del costo dell’imballaggio, stimato in 25,60 euro. Il regolamento del prezzo residuo viene effettuato come segue:
gruppo 11
11.23 acconti
Gli acquisti e il loro regolamento
591
2/06: ricevuta fattura n. 316 del 31/05 dell’impresa Carsani Sergio relativa a un acquisto di merci TZ per 3 048 euro + IVA 4% alla clausola franco partenza-porto franco, sconto per redistribuzione 5%, costi di trasporto anticipati in contanti dall’impresa fornitrice 35 euro + IVA. Regolamento, come da accordo con il creditore, a 90 giorni data fattura mediante Ri.Ba. maggiorata degli interessi di dilazione 5% addebitati in fattura. Lo stesso giorno l’impresa Alidori riceve la fattura n. 144 del corriere Prandi 4/06: ricevuta nota di variazione n. 33 della Elektronic Market spa del 2/06 riguardante le merci rese 21/06: ordinato un bonifico bancario di UniCredit a saldo fattura n. 145 della Elektronic Market, al netto della nota di variazione, commissioni bancarie 1,80 euro 31/08: UniCredit addebita in c/c la Ri.Ba. in scadenza relativa al pagamento della fattura n. 316 dell’impresa Carsani. Registra in P.D. nel giornale e nei conti di mastro dell’impresa Alidori le operazioni sopra indicate e presenta le parti tabellari delle fatture nn. 121 e 145 della Elektronic Market e la nota di variazione n. 33 emessa dalla stessa impresa.
11.25 operazioni d’acquisto, sconti, note di variazione
Rileva in P.D. nel libro giornale e nei conti di mastro le seguenti operazioni compiute dall’impresa commerciale Simone Pistilli: 8/11: ricevuta fattura n. 248 della Nitro spa per acquisto di merci franco partenza per 8 840 euro + IVA, sconto per redistribuzione e quantità 10% + 5%, a cui viene aggiunto un ulteriore sconto stagionale 3%, trasporto a mezzo vettore Transligure spa con costi addebitati forfetariamente dal venditore 400 euro, regolamento con due Ri.Ba. a 30 e 60 giorni data fattura con interessi 6% addebitati nella stessa fattura 15/11: ricevuta fattura n. 156 della Sunshine spa per acquisto di merci franco destino per 12 650 euro + IVA, imballo fatturato a 160 euro, regolamento per contanti con sconto 5% sull’importo totale della fattura oppure con rimessa diretta a 30 giorni data fattura
m4
½ mediante rilascio di assegno bancario tratto su UniCredit alla ricezione della merce il resto mediante rimessa diretta a 30 giorni data fattura 23/05: l’impresa Alidori restituisce n. 2 videoregistratori in quanto non funzionanti
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
• •
592
Esercizi da svolgere ALERT Lo sconto di cui all’operazione del 25/11 va registrato nel conto Proventi finanziari diversi. Lo sconto di cui all’operazione del 20/01 va registrato nel conto Premi su acquisti.
18/11: inviato alla Sunshine spa un bonifico bancario della Banca Sella a saldo della fattura n. 156, al netto dello sconto per pagamento per contanti (commissioni bancarie 4 euro) 25/11: ricevuta nota di variazione n. 24 della Sunshine spa per sconto 5% sull’importo della merce acquistata il 15/11 7/12: estinta mediante UBI Banca la prima Ri.Ba. in scadenza di cui all’operazione dell’8/11 20/01: ricevuta nota di variazione n. 3 della Nitro spa per sconto 5% concesso per il superamento del limite di fatturato annuo di 100 000 euro. Lo sconto viene calcolato su un fatturato complessivo annuo di 130 650 euro 22/01: ricevuto, dalla Nitro spa, bonifico bancario di cui alla nota di variazione del 20/01.
11.26 documenti originari e articoli in P.D.
Completa i documenti originari (dati mancanti a scelta) e rileva nel giornale e nei conti di mastro dell’impresa Salvati Michele (cod. fiscale SLVMHL62T28E463E) di La Spezia le operazioni di gestione che si desumono dagli stessi. Le fatture di acquisto sono evidenziate nella parte tabellare e contengono tutti gli elementi che concorrono a determinare l’importo finale senza specificare quali di essi entrano a far parte della base imponibile IVA: la scelta di questi ultimi spetta a te. 21/02: ricevuta fattura n. 207 della Mirror spa, regolamento con assegno bancario Merci + Imballaggio fatturato + IVA 22% su euro .......................................................... + Costi documentati di etichettatura
euro euro euro euro
7 135, 130, .............., 231,
euro
.............., .....
Merci – Sconto per redistribuzione 5% – Sconto per quantità 2%
euro euro euro
.............., .....
+ Costi di trasporto forfetari + Cauzione per imballo a rendere + IVA 22% su euro .......................................................... Totale fattura
euro euro euro euro euro
9 397, 182, 80, .............., ..............,
Totale fattura
00 00 .....
80
28/02: ricevuta fattura n. 77 della Italcostruzioni spa .............., ..... .............., .....
33 00 00 ..... .....
4/03: accettata tratta della Italcostruzioni spa relativa a fattura n. 77
11.27 esercizio riepilogativo sugli acquisti
L’impresa Perilli Giacomo di Manfredonia ha compiuto, tra le altre, le seguenti operazioni: 7/09: ricevuta fattura differita n. 389 della Tirreno spa di Napoli relativa all’acquisto delle seguenti merci, consegnate quindici giorni prima con documento di trasporto n. 408:
• •
kg 55 di parmigiano reggiano a 13,04 euro il kg kg 30 di mozzarella di bufala a 7 euro il kg
593
10/09: stipulato contratto con la Luconi Agostino & F.lli snc di Andria per l’acquisto di merci franco partenza per 3 900 euro + IVA, consegna entro 30 giorni; il contratto prevede di un acconto pari a 1/3 dell’importo della merce da versare con assegno bancario all’atto della stipulazione del contratto; la Luconi snc emette la fattura n. 290 21/09: ricevuta la fattura n. 248 dell’impresa Paolelli Renato per acquisto di un bancone frigorifero per 68 750 euro + IVA. La fattura contiene anche l’addebito di costi documentati per 4 575 euro (IVA compresa), relativi a uno speciale impianto di termoregolazione fatto installare sul bancone frigorifero presso la Temperature spa dall’impresa Paolelli per conto dell’impresa Perilli; l’impresa Paolelli addebita anche costi d’installazione per 215 euro + IVA; regolamento mediante Ri.Ba. a 30 e 60 giorni maggiorate di interessi di dilazione 6% addebitati in fattura. Lo stesso giorno l’impresa Perilli riceve la fattura n. 36 della Temperature spa 30/09: ricevuta fattura n. 307 della Luconi snc per l’acquisto di merci, come da operazione del 10/09; regolamento per contanti. Ricevuta fattura n. 267 del corriere Tosi relativa a costi di trasporto delle merci per 65 euro + IVA, saldata in contanti 1/10: in relazione all’acquisto del giorno precedente, l’impresa restituisce merce per complessivi 275 euro in quanto avariata e richiede un abbuono per quella rimanente perché molte confezioni sono danneggiate 5/10: pervenuta nota di variazione n. 29 della Luconi snc per il reso dell’1/10. Il documento contiene anche, conformemente a quanto richiesto, la concessione di un abbuono per 150 euro e la rettifica dell’IVA. L’impresa Perilli regola l’importo della fattura n. 307 con bonifico di UBI Banca, al netto della nota di variazione (commissioni bancarie 4 euro)
gruppo 12
kg 49 di mascarpone fresco a 8,20 euro il kg kg 78 di ricotta a 4,60 euro il kg Sconto per redistribuzione e quantità 5% + 3% per acquisti superiori a 2 000 euro, IVA 4%, consegna franco partenza; trasporto a mezzo vettore con costi addebitati forfetariamente per 90 euro dall’impresa Perilli; costi d’imballaggio addebitati forfetariamente per 25 euro; regolamento mediante emissione di pagherò a 30 giorni data fattura
Le vendite e il loro regolamento
• •
21/10: estinta con addebito del c/c UBI Banca la prima Ri.Ba. a favore dell’impresa Paolelli 22/10: ricevuta parcella n. 283 del commercialista dottor Mercorelli Gianmario relativa a consulenze varie per 750 euro + IVA; la parcella contiene anche il contributo del 4% alla Cassa di previdenza dei dottori commercialisti. Rilasciato a saldo un assegno bancario sulla Banca Nazionale del Lavoro. Presenta, ipotizzando a scelta gli eventuali dati mancanti: a. b. c. d.
il documento di trasporto n. 408 e la parte tabellare della fattura n. 389 della Tirreno spa; la parte tabellare della fattura n. 307 della Luconi srl; la parte tabellare della parcella n. 283 del dottore commercialista Mercorelli; le registrazioni in P.D. nel giornale e nei conti di mastro.
12 Le vendite e il loro regolamento 12.1 operazioni di vendita
L’impresa commerciale Fabrizio Agassi, nel mese di luglio, ha emesso, tra le altre, le seguenti fatture: 7/07: fattura n. 99 sull’impresa Mariella Vincenzi per la vendita di merci per 6 120 euro + IVA 12/07: fattura n. 108 sull’impresa Sergio Galassi per la vendita di merci per 3 150 euro + IVA 10% 15/07: fattura n. 112 sull’impresa Simone Latini per la vendita di merci per 5 550 euro + IVA 4% 20/07: fattura n. 122 sull’impresa Valentina Marcelli per la vendita di merci per 10 100 euro + IVA. Presenta le scritture in P.D.
ALERT Il totale della fattura di vendita, comprensivo di IVA, si registra in Dare del conto Crediti v/clienti, mentre in Avere si registrano l’IVA nel conto IVA ns/debito e il ricavo di vendita nel conto Merci c/vendite.
m4
10/10: ricevuta fattura n. 12542 di TIM di 325,60 euro + IVA, estinta a mezzo c/c bancario
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
7/10: estinto mediante UBI Banca il pagherò in scadenza della Tirreno spa
594
Esercizi da svolgere 12.2 operazioni di vendita, costi accessori
L’imprenditrice Barbara Billetti, nel mese di ottobre, ha emesso le seguenti fatture: 7/10: fattura n. 77 sulla Antares spa relativa a vendita di merci per 10 070 euro + IVA, imballaggio addebitato forfetariamente per 130 euro, trasporto franco destino 10/10: fattura n. 78 sull’impresa Massimo Zenobi relativa a vendita di merci franco partenza per 8 380 euro + IVA, trasporto addebitato forfetariamente per 200 euro, imballo gratis 18/10: fattura n. 79 sulla American Eagle spa relativa a vendita di merci per 15 060 euro soggette a IVA ordinaria e per 4 210 euro soggette a IVA 10%, trasporto franco destino 24/10: fattura n. 80 sulla Caboto spa relativa a vendita di merci per 6 880 euro + IVA, sconto per redistribuzione e quantità 8% + 2%, trasporto franco destino ALERT 29/10: fattura n. 81 sulla Bionic Filly spa relativa a vendita di merci franco partenza per 3 500 euro + IVA, sconto per redistribuI costi accessori di vendita si registrano in Avere del conto Rimborsi costi zione 5%, costi di trasporto addebitati forfetariamente per 110 di vendita. euro, imballaggio addebitato forfetariamente per 50 euro. Lo sconto per redistribuzione e quantità Il 31/10 l’imprenditrice riceve la fattura n. 456 del vettore Renzo Uliveti per 500 euro + IVA per costi di trasporto relativi alle precedenti vendite alla clausola franco destino. Presenta le scritture in P.D. nel giornale e nei conti di mastro.
12.3 operazioni di vendita, costi accessori
va detratto prima del calcolo dell’IVA. Con la clausola franco destino i costi di trasporto sono a carico del venditore e si registrano in Dare del conto Costi di trasporto.
L’imprenditore Gianni Galimberti, nel mese di luglio, ha effettuato, tra le altre, le seguenti operazioni: 6/07: emessa fattura n. 51 sulla Saigor spa relativa a vendita di merci franco partenza per 3 040 euro + IVA, trasporto addebitato forfetariamente per 130 euro 12/07: emessa fattura n. 52 sull’impresa Gioia Di Marsi relativa a vendita di merci franco destino per 5 430 euro + IVA, sconto per redistribuzione 6%, imballo gratis 24/07: emessa fattura n. 54 sulla Lady Willow spa relativa a vendita di merci per 4 330 euro + IVA, imballaggio addebitato forfetariamente per 100 euro 27/07: emessa fattura n. 55 sulla Galileo spa relativa a vendita di merci per 6 880 euro + IVA, trasporto franco partenza eseguito dal vettore Ripari con costi addebitati forfetariamente da Galimberti per 250 euro 31/07: emessa fattura n. 56 sull’impresa Luca Giannattasio relativa a vendita di merci franco partenza per 5 440 euro + IVA, costi di trasporto addebitati forfetariamente per 200 euro, imballaggio 70 euro. Presenta le scritture in P.D. nel giornale e nei conti di mastro.
12.4 operazioni di vendita: fatture e articoli in P.D.
Completa le fatture emesse dall’impresa Costantino Musarra presentate nella parte tabellare e compila le scritture in P.D. a esse collegate. Completa successivamente il prospetto indicante la natura e il collocamento nella situazione contabile dei conti utilizzati. 14/10: emessa fattura n. 136 sulla Gabrio srl per vendita di merci franco partenza per 3 825 euro + IVA; costi di trasporto addebitati forfetariamente in 135 euro, imballo fatturato 83 euro
Fattura n. 136 del 14/10 ALERT I costi di marchiatura prodotti di cui all’operazione del 23/10 sono documentati dalla fattura n. 238 e vanno esposti nella fattura di vendita della merce dopo il calcolo dell’IVA. Per lo scorporo applica la seguente proporzione: 100 : 122 = x : 241,56
Vendita merci Trasporto ........................................................................................................................................................
euro euro euro
3 825, 00 .............., ..... .............., .....
euro euro
.............., .....
........................................................................................................................................................
Totale fattura
euro
.............., .....
........................................................................................................................................................
.......... .......... .......... ..........
.......... .......... .......... ..........
............................................... ............................................... ...............................................
RIMBORSI COSTI DI VENDITA
....................................... ....................................... ....................................... .......................................
.............., .....
................., ....
889, 46 ................., .... ................., ....
595
21/10: emessa fattura n. 139 sulla Riga spa per vendita di merci franco destino per 4 178 euro + IVA 4%, sconto stagionale 6%; ricevuta fattura n. 507 del corriere Sigismondi per costi di trasporto per 165 euro + IVA
.............., ..... .............., .....
IVA …..…
euro euro
.............., .....
Totale fattura
euro
.............., .....
........................................................................................................................................................
.......... .......... ..........
.......... .......... ..........
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CREDITI V/CLIENTI ....................................... .......................................
3 927, 32
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Fattura n. 507 corriere Sigismondi euro euro
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Totale fattura
euro
201, 30
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fatt. n. 507 da Sigismondi ............................................ ............................................
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23/10: emessa fattura n. 142 sulla Buriani & Bettucci snc per vendita di merci franco partenza per 8 520 euro + IVA 4%; costi di trasporto addebitati forfetariamente per 120 euro. La fattura contiene l’addebito di costi documentati relativi alla fattura n. 238 emessa dalla Print srl sulla Buriani & Bettucci snc per costi di marchiatura prodotti per 241,56 euro (IVA ordinaria inclusa) anticipati dall’impresa Musarra in contanti.
Fattura n. 238 Print srl euro euro
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Totale fattura
euro
241, 56
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CLIENTI C/COSTI ANTICIPATI .......................................
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Fattura n. 142 del 23/10 Vendita merci
euro euro
8 520, 00 .............., ..... .............., .....
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euro euro euro
Totale fattura
euro
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IVA …..…
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CREDITI V/CLIENTI IVA NS/DEBITO ....................................... ....................................... .......................................
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gruppo 12
euro euro
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
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m4
Vendita merci
Le vendite e il loro regolamento
Fattura n. 139 del 21/10
596
Esercizi da svolgere Conti
Finanziari
Economici
Situazione patrimoniale attività
passività
Situazione economica costi
ricavi
Clienti c/costi anticipati Costi di trasporto IVA ns/debito Merci c/vendite Denaro in cassa Crediti v/clienti Rimborsi costi di vendita Debiti v/fornitori
12.5 operazioni di vendita e loro regolamento
L’impresa commerciale Morena Villani, nel mese di maggio, ha effettuato, tra le altre, le seguenti operazioni: 5/05: emessa fattura n. 109 sulla Nordovest spa per la vendita di merci per 4 950 euro + IVA, regolamento con rimessa diretta 8/05: ricevuto bonifico bancario a saldo fattura n. 109 10/05: emessa fattura n. 118 sull’impresa Giovanni Filoni per la vendita di merci per 8 880 euro + IVA, regolamento mediante assegno bancario ricevuto in giornata 13/05: emessa fattura n. 122 sull’impresa Fiorenza Pistacchi per la vendita di merci per 5 260 euro + IVA, regolamento mediante Ri.Ba. a fine mese ALERT 18/05: emessa fattura n. 132 sulla Pianigiani srl per la vendita di merci per 10 600 euro + IVA, a regolamento si riceve Il regolamento delle fatture di vendita si registra chiudendo in Avere il conto Crediti v/clienti e in giornata un pagherò al 30/07 31/05: incassata tramite banca (commissioni d’incasso 8 euro) la Ri.Ba. relativa alla fattura n. 122 30/07: incassato tramite banca (commissioni d’incasso 6 euro) il pagherò relativo alla fattura n. 132. Presenta le scritture in P.D.
12.6 operazioni di vendita, costi forfetari, regolamento
iscrivendo in Dare l’aumento di disponibilità liquide oppure il nuovo credito, utilizzando conti diversi a seconda del regolamento effettuato (Denaro in cassa, Banca X c/c, C/c postali, Assegni per l’aumento di disponibilità liquide, Cambiali attive per il nuovo credito). Al momento dell’incasso della Ri.Ba. si chiude in Avere il conto Crediti v/clienti.
Registra in P.D. le seguenti operazioni effettuate dall’impresa Antonio Macchi: 8/02: emessa fattura n. 36 sulla Bioterm spa per vendita di merci franco partenza per 8 600 euro + IVA, costi di trasporto addebitati forfetariamente 150 euro, regolamento mediante rimessa diretta a ricezione fattura 10/02: ricevuto bonifico bancario a saldo della fattura precedente 18/02: emessa fattura n. 37 sull’impresa Antolini Renato per vendita di merci franco partenza per 18 020 euro + IVA, imballaggio fatturato 100 euro, costi di trasporto 200 euro addebitati forfetariamente in fattura, regolamento mediante Ri.Ba. a 60 giorni 20/04: incassata tramite banca la Ri.Ba. relativa alla fattura n. 37, commissioni di incasso 5 euro. Registra in P.D. le seguenti operazioni effettuate dall’impresa Matteo Fiorelli:
12.7 operazioni
12/09:
di vendita, costi forfetari, regolamento
14/09: ricevuto assegno bancario a saldo fattura n. 186 16/06:
emessa fattura n. 186 sulla Scalfati srl per vendita di merci per 4 160 euro + IVA, trasporto eseguito dal vettore Carloni con addebito di costi forfetari per 210 euro, regolamento mediante assegno bancario emessa fattura n. 187 sulla Banesto spa relativa a vendita di merci per 5 180 euro + IVA, sconto incondizionato 10%, imballaggio fatturato 120 euro, regolamento mediante rimessa diretta a ricezione fattura
19/06: ricevuto bonifico bancario a saldo fattura n. 187.
12.8 operazioni di vendita, costi documentati, regolamento
Registra in P.D. le seguenti operazioni effettuate dall’impresa Lucia Valli: 15/07: emessa fattura n. 104 sull’impresa Ernesto Bianchi per vendita di merci per 10 340 euro + IVA, trasporto eseguito dal vettore Silvetti con costi per 180 euro + IVA anticipati in contanti da Valli in nome e per conto di Bianchi e addebitati in fattura, regolamento mediante bonifico bancario
597
18/07: ricevuto bonifico bancario per il regolamento della fattura n. 104
12.09 operazioni di vendita, costi documentati, regolamento
Registra in P.D. le seguenti operazioni effettuate dall’impresa Stefano Losacco: 5/10: emessa fattura n. 125 sulla Carnia spa per vendita di merci per 22 180 euro + IVA ridotta, sconto incondizionato 5%, trasporto eseguito dal vettore Light spa con costi per 280 euro + IVA anticipati dal venditore con assegno bancario in nome e per conto della Carnia spa e addebitati in fattura, regolamento mediante postagiro 10/10: ricevuto accredito nel c/c postale a saldo della fattura n. 125 20/10: emessa fattura n. 126 sulla Frame spa per vendita di merci per 26 570 euro + IVA ridotta, sconto incondizionato 5% + un ulteriore sconto logistico 4%, trasporto eseguito dal vettore Friulfreccia spa con costi complessivi di 219,60 euro (comprensivi di IVA) anticipati in contanti dal venditore in nome e per conto della Frame spa e addebitati in fattura, regolamento mediante Ri.Ba. a 60 giorni 20/12: riscossa tramite banca, che addebita commissioni d’incasso per 10 euro, la Ri.Ba. relativa alla fattura n. 126.
12.10 operazioni di vendita e loro regolamento
Rileva in P.D. nel giornale e nei conti di mastro le seguenti operazioni effettuate dal grossista Michele Sinti di Palermo: 10/03: emessa fattura n. 124 sulla Saline Trapanesi srl relativa alla vendita di merci per 3 480 euro + IVA, sconto per redistribuzione 4%; ricevuto il giorno successivo assegno circolare a saldo
gruppo 12
19/08: riscossa tramite banca la Ri.Ba. in scadenza relativa alla fattura n. 105, commissioni di incasso 8 euro.
Le vendite e il loro regolamento
20/07: emessa fattura n. 105 sulla Tagliamento spa per vendita di merci per 16 900 euro + IVA. Per conto del cliente sono pagati in contanti costi di etichettatura prodotti per 488 euro (comprensivi di IVA) addebitati in fattura, regolamento mediante Ri.Ba. a 30 giorni
16/03: emessa fattura n. 127 sulla Erice srl per la vendita di merci per 6 422,70 euro + IVA; trasporto a mezzo vettore Gismondi con costi addebitati forfetariamente dall’impresa Sinti per 221,50 euro; regolamento della fattura n. 127 con assegno bancario ricevuto il giorno successivo 18/03: emessa fattura n. 128 sull’impresa Madonia Salvatore per vendita di merci per 4 352 euro + IVA ridotta; costi di imballaggio addebitati forfetariamente 86,40 euro; regolamento tramite giroconto postale 14/04: ricevuto bonifico bancario relativo al regolamento della fattura n. 125 16/05: riscossa a mezzo banca la Ri.Ba. relativa alla fattura n. 126, commissioni di incasso 5 euro.
12.11 operazioni di vendita e loro regolamento
Rileva in P.D. nel giornale e nei conti di mastro dell’impresa Mirco Anzuinelli le seguenti operazioni effettuate nel mese di giugno: 1/06: emessa fattura n. 76 sull’impresa Giacconi relativa alla vendita di merci franco partenza per 1 325 euro + IVA, costi di trasporto addebitati forfetariamente per 170 euro 3/06: emessa fattura n. 77 sulla Taunus spa relativa alla vendita di merci per 1 812 euro + IVA e di materiale d’imballaggio per 200 euro + IVA, sconto incondizionato 10% sulla sola merce 5/06: ricevuto bonifico bancario a saldo fattura n. 76 7/06: ricevuto assegno circolare di 2 230 euro a saldo fattura n. 77 10/06: emessa fattura n. 78 sulla Westminster spa per vendita di merci franco destino per 12 200 euro + IVA. Regolamento mediante due Ri.Ba. scadenti rispettivamente a 45 e 90 giorni data fattura. Lo stesso giorno l’impresa Anzuinelli riceve la fattura n. 416 del vettore Cristiani relativa ai costi di trasporto della merce di cui sopra per 300 euro + IVA 13/06: regolata la fattura del vettore Cristiani mediante bonifico bancario (commissioni bancarie 2,50 euro)
m4
14/03: emessa fattura n. 126 sulla Selinunte spa relativa alla vendita di merci per 2 440,70 euro + IVA ridotta; regolamento: ½ dell’importo della merce più l’importo dell’IVA con assegno bancario e il residuo contro Ri.Ba. a 60 giorni data fattura
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
12/03: emessa fattura n. 125 sull’impresa Masone Alberto relativa alla vendita di merci per 6 425 euro + IVA; costi di trasporto addebitati forfetariamente in fattura per 125 euro; regolamento con rimessa diretta a 30 giorni
598
Esercizi da svolgere 14/06: la Westminster spa restituisce merce per complessivi 1 500 euro in quanto difettosa. Il giorno successivo l’impresa Anzuinelli emette nota di variazione n. 19 16/06: emessa fattura n. 79 sulla Gran Sasso spa per 3 340 euro + IVA, regolamento mediante accettazione di tratta che viene restituita regolarmente accettata il giorno successivo. Alle rispettive scadenze le Ri.Ba. sono regolarmente riscosse con addebito di commissioni di incasso di 6 euro per ogni Ri.Ba. (tieni conto della nota di variazione).
12.12 operazioni di vendita e loro regolamento
Rileva in P.D. nel giornale e nei conti di mastro dell’impresa Antonio Rossini le seguenti operazioni effettuate nel mese di dicembre: 7/12: emessa fattura n. 261 sull’impresa Collina per vendita di merci per 855 euro + IVA, imballaggio gratis, regolamento mediante rimessa diretta entro 10 giorni dalla ricezione della fattura 10/12: emessa fattura n. 262 sulla Agadir spa per vendita di merci franco partenza per 4 530 euro + IVA, sconto per redistribuzione e quantità 8% + 4%, costi di trasporto addebitati forfetariamente 350 euro; regolamento metà per contanti e metà mediante cambiali 14/12: a saldo della fattura n. 261 si riceve un bonifico bancario di 1 040 euro 15/12: a saldo della fattura n. 262 si ricevono un assegno bancario e un pagherò a 3 mesi 18/12: emessa fattura n. 263 sul cliente Balestrazzi per vendita di merci franco destino per 2 410 euro + IVA, regolamento mediante rimessa diretta entro 20 giorni data fattura 20/12: il cliente Balestrazzi restituisce merci per 350 euro in quanto difettose e chiede un abbuono pari al 15% della restante merce perché difforme da quanto originariamente pattuito 21/12: ricevuta fattura n. 710 del vettore Trotta spa relativa a costi di trasporto di cui alla fattura n. 263 per 276 euro + IVA, regolamento con assegno postale 22/12: emessa nota di variazione n. 48 relativa al reso e alla concessione dell’abbuono richiesto 28/12: ricevuto bonifico bancario a saldo fattura n. 263 (tieni conto della nota di variazione) 10/03: riscosso tramite banca il pagherò rilasciato dalla Agadir spa (commissioni d’incasso 6 euro).
12.13 corrispettivi e scorporo IVA
12.14 corrispettivi e scorporo IVA
Il 5/07 il supermercato Lowprice spa ha effettuato vendite per 15 180 euro, tutte regolate in contanti. Alla fine del mese il supermercato ha realizzato vendite per complessivi 431 880 euro assoggettate a IVA ordinaria. Presenta le scritture in P.D. relative alle vendite giornaliere e alla registrazione dell’ammontare dell’IVA mensile a suo debito. L’impresa al dettaglio Giorgio Centioni è assoggettata al regime della contabilità semplificata e ha optato per il versamento IVA trimestrale. Nel corso del secondo trimestre dell’anno ha registrato i seguenti corrispettivi di vendita comprensivi di IVA: Mesi
Corrispettivi al 10%
Corrispettivi al 22%
Aprile
3 850,00 euro
21 767,24 euro
Maggio
4 064,50 euro
26 422,76 euro
Giugno
2 970,00 euro
24 053,52 euro
Compila in P.D. le registrazioni mensili riepilogative delle vendite, tenendo presente che, mediamente, le operazioni sono regolate per il 95% in contanti e il resto a credito e che tutte le merci sono consegnate all’atto della vendita. Procedi successivamente, sempre effettuando le registrazioni in P.D., allo scorporo dell’IVA e alla determinazione dell’IVA a debito per il trimestre, presentando anche il conto di mastro Merci c/vendite (al dettaglio).
12.15 vendite online e loro regolamento
L’impresa commerciale all’ingrosso Zoncolan spa effettua vendite tramite il negozio e il sito web. Nel mese di febbraio ha effettuato, tra le altre, le seguenti vendite online, con costi di trasporto addebitati soltanto per ordini inferiori a 5 000 euro: 4/02: merci per 3 400 euro + IVA all’impresa Rino Abbiati come da fattura n. 56, costi di trasporto 100 euro, regolamento mediante carta di credito
599
20/02: Credem Banca accredita in c/c l’importo della fattura n. 75 28/02: il vettore Tiralongo srl addebita costi di trasporto mensili riepilogativi per 400 euro + IVA, come da fattura n. 120, regolata in giornata mediante bonifico bancario di Credem Banca (commissioni 5 euro). Presenta le scritture in P.D.
12.16 resi su vendite
12.17 resi su vendite, abbuoni
12.18 resi su vendite, abbuoni
12.19 sconti condizionati e incondizionati
Il 12/01 l’impresa Marco Forti vende alla Brightness spa merci per 7 860 euro + IVA super ridotta, come da fattura n. 8. Il giorno successivo il compratore restituisce merci per 850 euro in quanto scadute. Il 15/01 l’impresa Forti emette nota di variazione n. 24. Il 20/01 la Brightness spa salda quanto dovuto con un assegno bancario. Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale dell’impresa Forti.
ALERT I resi di merci vendute si registrano in Dare del conto Resi su vendite per l’importo al netto di IVA. In caso di nota di variazione va effettuata la rettifica IVA che deve essere registrata in Dare del conto IVA ns/debito. La somma dei due importi si registra in Avere del conto Crediti v/clienti.
Il 26/06 l’impresa Luca Astori vende alla Messina spa merci per 18 360 euro + IVA, come da fattura n. 134. Il giorno successivo la Messina spa restituisce merci per 1 500 euro in quanto gravemente deteriorate e richiede un abbuono di 620 euro perché altre merci presentano lievi difetti di fabbricazione. Lo stesso giorno il venditore emette nota di variazione n. 34. A fine mese la Messina spa salda quanto dovuto con bonifico bancario. Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale dell’impresa Astori. Il 17/11 l’impresa Paolo Giommi vende alla Travel spa merci per 4 180 euro + IVA, come da fattura n. 234. Dopo due giorni la Travel restituisce merci per 200 euro in quanto non idonee all’uso e richiede un abbuono di 50 euro perché altre merci non sono perfettamente conformi a quanto ordinato. Il 22/11 il venditore emette nota di variazione n. 48. Il 28/11 la Travel spa salda quanto dovuto mediante un assegno circolare. Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale dell’impresa Giommi. Il 5/01 l’impresa Venanzio Sebastiani vende alla DI.BA. spa merci per 7 800 euro + IVA, come da fattura n. 3, sconto incondizionato 8% + un ulteriore sconto stagionale 4%. Il regolamento della fattura prevede la scelta tra le seguenti clausole:
• •
rimessa diretta entro dieci giorni dalla data della fattura, con ulteriore sconto 5%; Ri.Ba. a 60 giorni data fattura con interessi di dilazione 6%.
La DI.BA. spa opta per il regolamento con rimessa diretta e invia un bonifico bancario a saldo, tenendo conto dell’ulteriore sconto 5%. Il bonifico perviene all’impresa Sebastiani il 10/01. L’impresa Sebastiani l’11/01 emette nota di variazione n. 1. per lo sconto condizionato. Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale dell’impresa Sebastiani.
12.20 operazioni di vendita e loro regolamento
Rileva in P.D. nel giornale e nei conti di mastro dell’impresa Giorgio Scorcella le seguenti operazioni effettuate nel mese di febbraio: 6/02: emessa fattura n. 26 sulla Mochi srl per vendita di merci franco destino per 4 899 euro + IVA, sconto per redistribuzione 10% al quale viene aggiunto uno sconto logistico 3%, costi documentati di etichettatura prodotti 250 euro + IVA anticipati in contanti dall’impresa Scorcella alla Comagraf spa per conto della Mochi srl come da fattura n. 66, regolamento ¼ mediante rilascio di assegno bancario, ¼ mediante tratta spiccata sul cliente Severini, che accetta, a favore dell’impresa Scorcella e il resto mediante Ri.Ba. a 60 giorni 9/02: ricevuta fattura n. 51 del corriere SGA spa per costi di trasporto relativi alla precedente vendita per 350 euro + IVA, regolamento tramite bonifico bancario (commissioni bancarie 3 euro)
Le vendite e il loro regolamento
18/02: Poste Italiane spa accredita in c/c postale l’importo della fattura n. 63 (commissioni 2,50 euro)
Con il regolamento in contrassegno la riscossione della fattura è affidata al vettore, che incassa l’importo direttamente dal cliente al momento della consegna delle merci. Successivamente il vettore provvede ad accreditare la somma al venditore.
gruppo 12
15/02: merci per 12 160 euro + IVA alla Mortirolo spa, come da fattura n. 75, regolamento mediante carta di credito
Regolamento in contrassegno
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
11/02: merci per 1 340 euro + IVA all’impresa Giacomo Silenti come da fattura n. 63, costi di trasporto 50 euro, regolamento in contrassegno postale
m4
10/02: Credem Banca accredita in c/c l’importo della fattura n. 56
600
Esercizi da svolgere 12/02: emessa fattura n. 27 sulla Gianicolo spa per vendita di merci franco partenza per 8 535 euro + IVA, costi di trasporto forfetari 300 euro, regolamento con sconto 5% per pagamento per contanti oppure a 60 giorni con prezzo pieno 16/02: pervenuto bonifico bancario della Gianicolo spa relativo al regolamento per contanti della fattura n. 27. Contestualmente l’impresa Scorcella emette nota di variazione n. 2 per l’importo dello sconto condizionato 19/02: emessa fattura n. 28 sulla Tulum spa per vendita di merci franco partenza per 12 870 euro + IVA, costi di trasporto addebitati forfetariamente per 200 euro, costi di imballaggio 150 euro, regolamento per 5 000 euro con ricezione di assegno bancario e per il resto mediante pagherò a 3 mesi di 11 100 euro 22/02: emessa fattura n. 29 sull’impresa Paolo Cola per vendita di merci franco partenza per 10 120 euro + IVA, costi documentati di trasporto 402,60 euro (comprensivi di IVA) anticipati dall’impresa Scorcella al vettore Palestini in contanti per conto dell’impresa Cola come da fattura n. 144, regolamento con rimessa diretta entro 10 giorni dalla ricezione fattura 24/02: l’impresa Cola restituisce merci per complessivi 2 000 euro in quanto difettose. Contestualmente invia all’impresa Scorcella un bonifico bancario a saldo della fattura n. 29 25/02: l’impresa Scorcella, che riceve le merci restituite e il bonifico dell’impresa Cola, emette nota di variazione n. 3 7/04: riscossa tramite banca, che addebita commissioni di incasso per 5 euro, la Ri.Ba. in scadenza di cui all’operazione del 6/02.
12.21 fatture di vendita, resi, sconti, ribassi e abbuoni
Rileva in P.D. nel giornale e nei conti di mastro dell’impresa Catalini Gian Mario le seguenti operazioni: 3/06: emessa fattura n. 76 sulla Tuscolana spa relativa alla vendita di kg 25 000 di merce al prezzo di 462,50 euro la tonnellata, IVA ordinaria; trasporto franco partenza con costi per 185 euro addebitati forfetariamente in fattura; la Tuscolana spa salda la fattura girando un assegno circolare in forma libera di 200 euro e inviando un assegno bancario di 14 100 euro per la parte rimanente 7/06: la Tuscolana spa restituisce kg 890 di merce di cui alla precedente vendita perché non conforme a quanto ordinato; la Tuscolana spa ha anche sostenuto in contanti costi di spedizione per 140 euro + IVA, come da fattura n. 219 del corriere Stella intestata all’impresa Catalini alla quale ne chiede il rimborso; l’impresa Catalini emette nota di variazione n. 15 e invia un bonifico bancario a saldo del suo debito (commissioni bancarie 3 euro) 10/06: emessa fattura n. 77 sulla Metapontum spa relativa alla vendita di merci per 8 753,40 euro + IVA, trasporto alla clausola franco destino con costi di trasporto per 189,10 euro (comprensivi di IVA ordinaria) pagati direttamente con assegno bancario dall’impresa Catalini al corriere Transit srl come da fattura n. 233, imballo addebitato forfetariamente per 125 euro; pagamento mediante rimessa diretta a 45 giorni data fattura 12/06: la Metapontum spa, alla ricezione della merce, richiede un abbuono per differenze qualitative riscontrate nella stessa 16/06: emessa nota di accredito n. 16 a favore della Metapontum spa pari al 4% del valore della merce venduta, per abbuoni qualitativi previsti dal contratto 21/06: ricevuto dalla Metapontum spa un bonifico bancario a saldo fattura n. 77 tenuto conto della nota di accredito n. 16; l’importo del pagamento è stato calcolato deducendo lo sconto commerciale al tasso 2% concesso dall’impresa Catalini per il pagamento anticipato rispetto a quanto originariamente pattuito.
12.22 dai conti di mastro al libro giornale
Il 17/06 i conti di mastro dell’impresa Antonella Parini hanno evidenziato le registrazioni sotto riportate. Ipotizzando a scelta i dati mancanti, ricostruisci i corrispondenti articoli nel giornale in P.D. 05.05 CAMBIALI ATTIVE
05.01 CREDITI V/CLIENTI 3 802, 80
14.01 DEBITI V/FORNITORI 6 223, 60
8 729, 50 3 802, 80
3 802, 80
15.01 IVA NS/DEBITO 677, 60
601
6 223, 60 2, 50
21.40 RIMBORSI COSTI DI VENDITA 130, 00 31.14 COMMISSIONI BANCARIE
2 950, 00
20.11 RIBASSI E ABBUONI PASSIVI 4, 50 40.10 INTERESSI ATTIVI V/CLIENTI
2, 50
12.24 acconti
12.25 autoconsumo
12.26 acconti, autoconsumo e interessi di dilazione
Il 22/03 l’impresa Massimo Piva ha stipulato un contratto con la Giorgio Landi & C. snc per vendita merci per complessivi 44 500 euro + IVA, con consegna a fine maggio. L’impresa Piva, a garanzia della fornitura, richiede un acconto pari a 1/10 del valore della merce. La Landi & C. snc invia l’acconto mediante bonifico bancario, che perviene all’impresa Piva il 30/03. In giornata l’impresa Piva emette la fattura n. 52 per l’acconto. Le merci vengono consegnate il 30/05 e lo stesso giorno viene emessa la fattura n. 107, regolata il giorno successivo mediante bonifico bancario. Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale dell’impresa Piva. Il 14/05 l’impresa Miriam Falchi ha stipulato con la Skyline srl un contratto di vendita merci per complessivi 35 200 euro + IVA, da consegnarsi a fine settembre. L’impresa Falchi, a garanzia della fornitura, richiede un acconto pari a ¼ del valore della merce. La Skyline spa invia l’acconto il 20/05 mediante assegno bancario. L’impresa Falchi, in giornata, emette la fattura n. 78. Le merci vengono consegnate il 30/09 e lo stesso giorno viene emessa la fattura n. 154 che viene saldata il giorno successivo mediante bonifico bancario. Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale dell’impresa Falchi. L’impresa Santino Nicotra commercia in capi d’abbigliamento. Il 16/10 l’imprenditore preleva dal proprio magazzino dei maglioni di lana del valore normale di 420 euro per esigenze personali e della sua famiglia, emettendo autofattura n. 76. Presenta le scritture in P.D. Rileva nel giornale e nei conti di mastro dell’impresa Bruno Bordini le seguenti operazioni effettuate nel mese di luglio: 1/07: stipulato contratto di fornitura merci con la Spirex spa per 6 300 euro; il contratto prevede il versamento di un acconto di 1 500 euro a garanzia della fornitura 3/07: ricevuto tramite bonifico bancario l’acconto dalla Spirex spa relativo alla fornitura di merci soggette a IVA ordinaria; l’impresa Bordini emette la fattura n. 109; la fornitura va effettuata entro la fine del mese 10/07: vendute merci per 4 325 euro + IVA come da fattura n. 110, trasporto franco partenza con costi addebitati forfetariamente per 80 euro, pagamento mediante Ri.Ba. a 60 giorni maggiorata di interessi di dilazione al tasso 5% addebitati in fattura 15/07: prelevate per consumo personale dell’imprenditore merci del valore normale di 650 euro + IVA come da autofattura n. 111 21/07: vendute merci per 5 560 euro + IVA ridotta come da fattura n. 112, imballo fatturato a 40 euro, pagamento metà con rimessa diretta al ricevimento della fattura e metà tramite Ri.Ba. a 30 giorni 23/07: ricevuto bonifico bancario in conto fattura n. 112 25/07: vendute merci per 6 300 euro + IVA alla Spirex spa, di cui all’acconto ricevuto in data 3/07, come da fattura n. 114; imballo gratis, trasporto alla clausola franco partenza-porto franco come da fattura del vettore Minnucci per 152 euro + IVA anticipata mediante assegno bancario dall’impresa Bordini, pagamento del saldo a 30 giorni data fattura con interessi al tasso 6% addebitati in fattura 24/08: ricevuti dalla banca l’accredito della Ri.Ba. emessa a saldo fattura n. 112 (commissioni di incasso 5 euro) e il bonifico della Spirex srl a saldo fattura n. 114 del 25/07 8/09: riscossa tramite banca la Ri.Ba. emessa a saldo fattura n. 110 (commissioni di incasso 5 euro). Presenta le parti tabellari delle fatture: a. n. 109 relativa all’acconto e n. 114 relativa alla fornitura di merce; b. n. 111 relativa all’autoconsumo.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
acconti
m4
12.23
45, 20
Le vendite e il loro regolamento
8 725, 00
20.01 MERCI C/VENDITE
gruppo 12
18.20 INTESA SANPAOLO C/C
602
Esercizi da svolgere 12.27 dai documenti originari al giornale: scritture del venditore e del compratore
Registra in P.D. nel giornale della Champion’s Ski spa e dell’impresa al dettaglio Tuttosci srl (Registro delle imprese di Bologna 09137760371) le operazioni che si desumono dai documenti originari, compilando opportunamente l’assegno circolare e il pagherò cambiario (di seguito riprodotti).
DITTA
CHAMPION’S SKI spa
VIALE EUROPA. 136 83100 AVELLINO (AV) Tel. 0825782102 Codice Fiscale e Partita IVA: 06651130527 Capitale sociale: 2 500 000 euro interamente versato Uicio del registro delle imprese di Avellino n. 06651130527
271
FATTURA n. a saldo/in conto vs. ordine
li
n. 76 dell’01/09/20..
25/09/20..
DOCUMENTO DI TRASPORTO n. CONSEGNA
Spett.le
del
Franco partenza, con nostro automezzo PARTITA IVA CLIENTE
14286330379
TUTTOSCI SRL Viale Stalingrado, 152 40128 BOLOGNA Partita IVA 14286330379
CONDIZIONI GENERALI DI VENDITA. 1. Non si accettano reclami trascorsi otto giorni dal ricevimento di quanto fornito. 2. La merce viaggia a rischio e pericolo del Cliente, anche se convenuta franco a destino. 3. Salvo patto espresso, tutti i prezzi s’intendono franco sede della Ditta venditrice. 4. In caso di ritardo nel pagamento decorreranno gli interessi commerciali nella misura del saggio dello sconto aumentato di tre punti. 5. Per qualsiasi controversia adirà l’Autorità Giudiziaria competente nel territorio della Ditta venditrice. 6. Non si rilasciano quietanze separate: per il regolare saldo si prega di rimandare a fattura. Comunicateci eventuali errori/omissioni relativi ai Vs. dati anagrafici e fiscali. Senza Vs. comunicazioni resteranno validi quelli qui riportati e ci riterremo liberi da ogni responsabilità e sanzione.
QUANTITÀ
ARTICOLO
DESCRIZIONE
PREZZO
SC.
IMPORTO
15
SF1
SCI DA FONDO TECNICA CLASSICA
95,00
1 425,00
12
SF3
SCI DA FONDO “SKATING”
102,00
1 224,00
30
AF1
ATTACCHI “ROTTEFELLA”
35,00
1 050,00
20
SSF7
SCARPONI CON AGGANCIO
84,00
1 680,00
2
SS2
SKI ROLL DA STRADA
112,00
224,00 5 603,00
Costi di trasporto
57,00
Contributo ambientale CONAI assolto ANNOTAZIONI
Costi di etichett. come da fatt. n. 177 Publidea spa anticip. per Vs. conto 97,60 euro
IMPONIBILE
5 660,00
PAGAMENTO
Metà importo con assegno circolare a ricezione fattura Metà importo con pagherò a due mesi data fattura
22 IVA............%
1 245,20
NON IMPONIBILE O 15, N. 3 ESENTE ART:...........
97,60
TOTALE FATTURA
7 002,80
603
euro euro
80, 00 17, 60
Totale fattura
euro
97, 60
Le fatture sono ricevute dalla Tuttosci srl il 28/09.
12.28 crediti insoluti
Il 17/03 l’impresa Gianni Pedrotti vende merci per 6 200 euro + IVA alla Tronto spa come da fattura n. 244, regolamento mediante Ri.Ba. al 31/05. Alla scadenza la Ri.Ba. risulta insoluta. La Tronto spa, in crisi di liquidità, offre il pagamento di metà importo della fattura. L’impresa Pedrotti accetta e in data 10/10 riceve a saldo un bonifico bancario. Presenta le scritture in P.D.
12.29 cambiali insolute
Il 22/04 l’impresa Monica Bellini vende merci per 14 600 euro + IVA alla Carlo Bonci & F.lli snc come da fattura n. 78, regolamento mediante cambiale a 3 mesi. Alla scadenza la cambiale risulta insoluta. La Bonci & F.lli snc, in crisi di liquidità, offre il pagamento di ¾ dell’importo della cambiale. L’impresa Pedrotti accetta e in data 15/12 riceve a saldo un assegno circolare. Presenta le scritture in P.D.
12.30 crediti insoluti
Il 28/04 l’impresa Mariella Giunchi vende merci per 5 400 euro + IVA all’impresa Pasquale Di Somma, emettendo fattura n. 71, trasporto franco partenza con costi per 150 euro addebitati forfetariamente, sconto incondizionato per redistribuzione 10% + un ulteriore sconto quantità 4%. Regolamento mediante Ri.Ba. a 60 giorni data fattura. L’impresa Di Somma, in gravi difficoltà finanziarie, non è in grado di estinguere la Ri.Ba. alla scadenza, che risulta insoluta. Il 10/12 l’impresa Di Somma offre di pagare mediante bonifico bancario ½ dell’importo della vendita + l’intero importo dell’IVA. L’impresa Giunchi accetta e in data 15/12 riceve un bonifico bancario a totale estinzione del credito.
gruppo 12
Marchio “Tuttosci” su 29 paia di sci + IVA 22%
Le vendite e il loro regolamento
Parte tabellare della fattura n. 177 Publidea spa
insoluti: completamento di scritture
12.32 insolvenze, interessi di dilazione e di mora
Completa il libro giornale dell’impresa Renzo De Luca; presenta inoltre, sulla base delle registrazioni effettuate, le corrispondenti scritture dell’impresa Flavio Cerolini, tenendo conto che tutte le operazioni annotate sono state effettuate nei suoi confronti. 18/07 18/07 18/07
.......... .......... ..........
............................................... ...............................................
riscossione mediante bonifico interessi di mora
CREDITI INSOLUTI
..................................................
25/07 25/07 25/07 25/07
.......... .......... .......... ..........
...............................................
................., ....
CLIENTI C/COSTI ANTIC.
fattura n. 103 fattura n. 103 fattura n. 103 fattura n. 103
01/09 01/09
.......... ..........
............................................... ...............................................
fattura n. 103 insoluta fattura n. 103 insoluta
................., ....
28/09 28/09 28/09
.......... .......... ..........
BANCA X C/C
risc. parziale fattura n. 103
............................................... ...............................................
.................................................. ..................................................
IVA NS/DEBITO ...............................................
................., ....
22, 74 2 280, 00 2 230, 80 ................., ....
122, 00 ................., ....
4 800, 00 ................., .... ................., ....
Rileva in P.D. le seguenti operazioni effettuate, tra le altre, dall’impresa Rossetti Remo. Rispondi successivamente alle domande che seguono. 3/03: emessa fattura n. 48 sulla Maia spa per vendita di merci per 4 856 euro + IVA, trasporto franco partenza con costi per 75 euro addebitati forfetariamente in fattura, pagamento mediante Ri.Ba. a 60 giorni data fattura 17/03: emessa fattura n. 56 sulla Giorgio Brancacci e F.lli snc per la vendita di merci per 16 260,50 euro + IVA, regolamento con rimessa diretta a 30 giorni data fattura 16/04: la fattura n. 56 non viene estinta dalla Brancacci snc e risulta quindi insoluta
m4
12.31
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
Presenta le scritture in P.D. dell’impresa Giunchi.
604
Esercizi da svolgere Tratta di rivalsa Tratta emessa con autorizzazione del debitore per recuperare la somma non pagata in precedenza.
22/04: la Brancacci snc accetta una tratta di rivalsa per l’importo della fattura insoluta più gli interessi al tasso 5% dalla scadenza della fattura alla scadenza della tratta, stabilita al 31/07; per gli interessi viene emessa la nota di addebito n. 30 3/05: la Ri.Ba. relativa alla fattura n. 48 non viene estinta dalla Maia spa e risulta perciò insoluta; la Maia spa si riserva di effettuare il pagamento entro fine mese 28/05: la Maia spa salda quanto dovuto all’impresa Rossetti, che conteggia anche interessi di mora 8,50% e il recupero di costi forfetari per 40 euro. Il regolamento avviene come segue: 1/3 mediante rilascio di un assegno bancario, 490 euro tramite girata di un assegno circolare in forma libera e la parte rimanente mediante bonifico bancario 2/08: la tratta accettata dalla Brancacci snc risulta insoluta e viene protestata, con costi di protesto per 37,65 euro pagati da Rossetti in contanti 18/12: l’azione cambiaria intentata verso la Brancacci snc per il recupero della cambiale dà luogo al seguente risultato: si recuperano 7 850 euro che vengono accreditati in c/c bancario, mentre quanto residua deve essere considerato inesigibile. 1. Qual è la differenza fra interessi di dilazione e interessi di mora? 2. Per quali motivi vengono emesse le tratte di rivalsa? 3. Che cos’è il protesto e a che cosa serve?
12.33 natura dei conti
Per ciascuno dei conti proposti indicane la natura e se, a fine esercizio, l’eccedenza affluisce nella Situazione patrimoniale o nella Situazione economica. Se si tratta di un conto economico, specifica se esso è acceso ai costi e ricavi di esercizio, ai costi e ricavi sospesi, ai costi e ricavi pluriennali o se si tratta di un conto di patrimonio netto. Economici
Situazione patrimoniale
di reddito Conti
Crediti insoluti Impianti e macchinari Cambiali passive Resi su acquisti Costi d’impianto Debiti per acconti a fornitori Oneri finanziari diversi Merci c/acquisti Clienti c/acconti Debiti v/fornitori Servizi c/vendite online Assegni Rimborsi costi di vendita Ribassi e abbuoni passivi Debiti per cauzioni Merci c/vendite Fornitori c/acconti Materie di consumo c/acquisti Automezzi Perdite su crediti Costi di trasporto Interessi passivi v/fornitori Resi su vendite Signor X c/cessione IVA ns/credito Crediti per acconti da clienti Patrimonio netto Merci c/vendite online Banca X c/c
Finanziari
costi e ricavi di esercizio
costi e ricavi sospesi
costi e ricavi pluriennali
di patrimonio
attività
passività
Situazione economica costi
ricavi
605
10/02: emessa fattura n. 21 sulla Cigas spa per vendita di merci franco magazzino compratore per 9 630 euro + IVA, sconto incondizionato 8%, imballaggio fatturato a 120 euro, regolamento con rimessa diretta entro dieci giorni dal ricevimento della fattura 14/02: ricevuta dalla Trasporti Internazionali spa fattura n. 177 relativa ai costi di trasporto di cui alla precedente operazione per 250 euro + IVA, regolamento mediante bonifico di Intesa Sanpaolo (commissioni bancarie 3 euro) 21/02: ricevuta da Intesa Sanpaolo contabile di accredito in c/c per bonifico disposto dalla Cigas spa a saldo della fattura n. 21 7/03: il proprietario preleva merci per esigenze personali per complessivi 790 euro + IVA, come da autofattura n. 28 24/03:
emessa fattura n. 39 sulla Firman spa per vendita di merci franco magazzino venditore per 12 680 euro + IVA, trasporto fatturato forfetariamente a 198 euro, imballaggio fatturato a 85 euro, pagamento al ricevimento della fattura mediante rilascio di pagherò a 2 mesi con interessi di dilazione 5%
27/03: ricevuto dalla Firman spa il pagherò di cui alla precedente fattura 12/04: emessa fattura n. 46 sull’impresa Manuela Bontempi per vendita di merci franco magazzino venditore per 4 230 euro + IVA, trasporto fatturato forfetariamente a 150 euro, pagamento mediante Ri.Ba. a 60 giorni data fattura 15/04: l’impresa Manuela Bontempi restituisce merci difettose per complessivi 1 090 euro; in pari data l’impresa Fabiani emette la nota di variazione n. 4 25/05: riscossa tramite Intesa Sanpaolo la cambiale della Firman spa di cui all’operazione del 24/03. Commissioni di incasso 5 euro 1/06: stipulato contratto con la Codias spa per una fornitura di merci da effettuare entro il mese; il contratto prevede il versamento di un acconto di 1 220 euro a garanzia della fornitura
Le vendite e il loro regolamento
esercizio riepilogativo sulle vendite
Rileva in P.D. le seguenti operazioni, effettuate, tra le altre, dall’impresa Rino Fabiani:
gruppo 12
12.34
28/06: emessa fattura n. 78 sulla Codias spa per fornitura di merci per 18 430 euro + IVA di cui al precedente acconto; la fattura contiene anche l’addebito forfetario di costi di trasporto e di etichettatura prodotti per complessivi 350 euro 29/06: il regolamento della fattura n. 78 avviene ¼ mediante rilascio di un assegno bancario, ¼ mediante rilascio di un pagherò, ¼ mediante girata di cambiali e ¼ con bonifico postale 15/09: da un accordo con l’impresa Bontempi, in gravi difficoltà finanziarie, si accetta di ricevere a saldo la metà dell’importo dovuto. Regolamento con assegno circolare.
12.35 operazioni del compratore e del venditore
L’impresa Giorgio Galimberti è in rapporto d’affari con l’impresa di Romeo Albani. Rileva in P.D. e nei conti di mastro delle due imprese le seguenti operazioni di gestione: 12/05: l’impresa Galimberti emette fattura n. 107 sull’impresa Albani per la vendita di merci per 7 550 euro + IVA, trasporto franco partenza, sconto per redistribuzione e quantità 6% + 2%, imballaggio gratis; pagamento con rimessa diretta a ricezione della merce 13/05: l’impresa Albani riceve la fattura n. 107 e la merce; paga con un assegno bancario al vettore Manganelli i costi di trasporto per 129,32 euro (IVA compresa) come da fattura n. 307 a lei intestata 14/05: l’impresa Albani, dopo aver verificato la qualità e la quantità della merce ricevuta, salda quanto dovuto mediante bonifico della Banca Popolare di Sondrio (commissioni bancarie 3,50 euro); il bonifico viene accreditato dalla Banca Nazionale del Lavoro a Galimberti il giorno successivo 15/05: Galimberti preleva per autoconsumo kg 12,50 di merce del costo di 3,40 euro il kg il cui valore normale è di 4,10 euro il kg. La merce è soggetta a IVA 4% 22/05: l’impresa Galimberti emette fattura n. 115 sull’impresa Albani per la vendita di kg 250 di merce a 6,15 euro il kg + IVA; trasporto franco partenza-porto franco come da fattura n. 332 del vettore Manganelli per 115 euro + IVA anticipata da Galimberti in contanti, imballo fatturato a 78 euro; pagamento metà a ricezione della merce e metà a 30 giorni data fattura mediante Ri.Ba. Le fatture n. 115 e n. 332 sono ricevute da Albani due giorni dopo.
m4
11/06: l’impresa Manuela Bontempi non è in grado di estinguere la Ri.Ba. relativa alla fattura n. 46 (al netto della nota di variazione n. 4) che risulta quindi insoluta
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
3/06: ricevuto dalla Codias spa un bonifico bancario per il precedente acconto; l’impresa Fabiani emette la fattura n. 66
606
Esercizi da svolgere 24/05: l’impresa Albani, dopo aver esaminato la merce, ne restituisce kg 32 in quanto avariati; il trasporto viene effettuato in porto assegnato a mezzo vettore Farinelli, con costi di trasporto per 87,84 euro (IVA compresa) a carico di Galimberti, come da fattura n. 126 a lui intestata, che gli perviene il giorno successivo 25/05: l’impresa Galimberti riceve la merce restituita da Albani, emette nota di variazione n. 24 e paga con un assegno postale i costi di trasporto al vettore Farinelli 26/05: l’impresa Albani riceve la nota di variazione n. 24 e paga mediante bonifico della Banca Popolare di Sondrio la parte per contanti della fattura n. 115, al netto della nota di variazione (commissioni bancarie 3,50 euro); il bonifico viene accreditato dalla Banca Nazionale del Lavoro a Galimberti il giorno successivo 21/06: l’impresa Albani, in temporanee difficoltà finanziarie, chiede l’emissione di una nuova Ri.Ba. a 60 giorni con interessi al tasso 4%, come da nota di addebito n. 32 emessa e pervenuta in giornata, portati in aumento dell’importo della Ri.Ba.
12.36 documenti originari e registrazioni in P.D.
Dopo aver completato i documenti, registra in P.D. nel giornale della falegnameria Diego Marinangeli le operazioni di gestione che si desumono dalle fatture sotto riportate. Dati mancanti a scelta.
Fattura n. 36 Adriatica spa Acconto per fornitura nuovo impianto per laccatura e verniciatura legno IVA ....... Totale fattura
50 000, 00 ..............., .... ..............., ....
Fattura n. 48 Marinangeli Diego Tavolo da cucina in noce mod. TX IVA 22% Totale fattura
..............., ....
284, 05 ..............., ....
Autofattura per autoconsumo
Fattura n. 41 Adriatica spa Impianto per laccatura e verniciatura legno Costi di installazione e collaudo
400 000, 3 750, 403 750, ...............,
00 75 75
Acconto versato rif. fatt. n. 36
.... ..............., ....
IVA 22%
..............., .... ..............., ....
Rimborso costo n. 5 miscelatori come da fattura n. 198 Mixer srl (escluso da IVA, art. 15) Totale fattura
..............., ....
439 324, 75
Fattura n. 198 Mixer srl N. 5 miscelatori su impianto per laccatura e verniciatura legno Adriatica spa IVA 22% Totale fattura
6 351, 50 ..............., .... ..............., ....
Fattura n. 49 Marinangeli Diego N. 8 armadi componibili mod. AZ N. 20 sedie in noce impagliate Sconto redistribuzione 10% Costi di trasporto Costi di carico e scarico Base imponibile IVA 22% Totale fattura Pagamento a 45 giorni data fattura prezzo pieno oppure per contanti sconto 2%
21 490, 2 065, 23 556, ..............., 120, 80, ..............., ..............., 26 108,
62 83 45 ....
00 00 .... ....
98
607
Fattura n. 134 Giava spa 35 570, 55
Costi di trasporto Base imponibile IVA 22% Interessi di dilazione 4,50% per pagamento a 60 giorni con cambiali (esenti, art. 10) Totale fattura
34 325, 2 045, ..............., ..............., ..............., 44 700,
58 50 .... .... ....
96
Nota di variazione n. 3 Marinangeli Diego Sconto 2% su fattura n. 49 per pagamento con assegno bancario IVA 22% Totale nota di variazione (a Vs. credito)
Individua le operazioni di gestione collegate ai seguenti documenti e presenta le scritture in P.D. nel giornale delle due imprese coinvolte.
Giocosia spa
Viale delle Cascine, 301 - 56122 Pisa Capitale sociale 258 000 euro interamente versato Cod. Fiscale/Partita IVA 00163710509 Registro delle imprese di Pisa n. 00163710509 - tel. 0750/414148 Data ordine: 04/11/20..
Imballo: gratis
Trasporto: con nostro automezzo N.
Moto elettriche Robot serie Power-space Automobiline in metallo Orsetti peluche
10 15 27 20
Pagamento: a pronti con sconto 2% oppure a 60 giorni data fattura a prezzo pieno
Rif. documento di trasporto: n. 197 del 07/11/20..
Descrizione merce
Spett.le Carlo Messi via Roma, 87 26100 CREMONA Partita IVA 00306310194
Aliq. IVA 22% 22% 22% 22%
Numero fattura: 171 Data fattura: 20/11/20.. Prezzo unitario
Importi
154,00 10,00 3,60 2,00
1 540,00 150,00 97,20 40,00 1 827,20 182,72 1 644,48 28,52 1 673,00 368,06
Sconto redistribuzione 10% Costi di trasporto Base imponibile IVA 22% Contributo ambientale CONAI assolto
Importo totale fattura a Vs. debito
2 041,06
Giocosia spa
Capitale sociale 258 000 euro interamente versato Cod. Fiscale/Partita IVA 00163710509 Registro delle imprese di Pisa n. 00163710509 - tel. 0750/414148
Spett.le Carlo Messi via Roma, 87 26100 CREMONA Partita IVA 00306310194
In riferimento alla ns. fattura n. 171 del 20/11/20.. vi accreditiamo quanto segue:
Nota di variazione n. 27 del 25/11/20..
Viale delle Cascine, 301 - 56122 Pisa
Quantità 2
Descrizione delle merci Moto elettriche difettose – sconto redistribuzione 10% + IVA 22% Totale a Vs. credito
Prezzo unitario 154,00
% IVA 22
Totale 308,00 30,80 277,20 60,98 338,18
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
documenti originari e registrazioni in P.D.
522, 18
m4
12.37
..............., .... ..............., ....
Le vendite e il loro regolamento
..............., ....
gruppo 12
T. 1 di tek grezzo Sconto quantità 3,50%
608
Esercizi da svolgere
12.38 intreccio tra costituzione d’impresa e varie operazioni di acquisto e vendita
In data 18/02 Ugo Merlini costituisce un’impresa commerciale trasferendo 350 000 euro dal proprio conto corrente al conto corrente aziendale aperto presso la UBI Banca. Tre giorni dopo, con l’aiuto del commercialista dottor Castelli, acquista da Nicola Brunori un’azienda funzionante. Gli elementi che formano il patrimonio aziendale sono: Fabbricati 200 000 euro, Merci 62 000 euro, Cambiali passive 18 000 euro, Debiti per TFR 33 000 euro, Arredamento 50 000 euro, Macchine d’ufficio 32 000 euro, Debiti v/fornitori 83 000 euro, Materie di consumo 2 800 euro, Debiti diversi 17 000 euro, Automezzi 70 000 euro, Mutui passivi 96 000 euro, Crediti v/clienti 55 320 euro, Cambiali attive 5 500 euro, Ratei passivi 320 euro. Le parti concordano un prezzo di cessione che viene calcolato capitalizzando al tasso 6% il reddito medio prospettico annuo di 18 000 euro, già depurato degli interessi di computo e dello stipendio direzionale. Merlini, in data 25/02, salda quanto dovuto mediante rilascio di un assegno bancario. In data 27/02 Merlini riceve la fattura del commercialista, la cui parte tabellare è di seguito riportata:
Parcella n. 25 del 27/02 dottor Castelli Giorgio Onorario per consulenza costituzione Vs. impresa individuale Contributo 4% Cassa di previdenza dei dottori commercialisti ed esperti contabili
euro euro
800, 00 32, 00
euro
832, 00
Imposte e tasse anticipate in nome e per conto Vostro come da allegata documentazione (art. 15 DPR n. 633/1972) IVA 22% su 832,00 euro
euro euro
180, 00 183, 04
Totale fattura Ritenuta d’acconto 20% in deduzione (su 800,00 euro)
euro euro
1 195, 04 160, 00
Netto da pagare
euro
1 035, 04
La parcella viene pagata il giorno successivo mediante bonifico bancario (commissioni bancarie 3 euro). Sono anche sostenuti costi di allaccio alla rete elettrica per 150 euro + IVA e alla rete metanifera per 225 euro + IVA. Le relative fatture sono regolate mediante rilascio di un assegno bancario. Il 14/03 Merlini riceve fattura n. 98 della Edilcostruzioni spa per lavori di riadattamento del fabbricato per 7 800 euro + IVA. La fattura è regolata con rilascio di un assegno circolare richiesto a UBI Banca. Successivamente l’impresa Merlini compie, tra le altre, le seguenti operazioni: 16/03: versata tramite UBI Banca la ritenuta fiscale 21/03: vendute merci alla FIMA spa alla clausola franco destino per 18 400 euro + IVA. La fattura n. 1 contiene l’addebito forfetario di costi di imballo per 110 euro; pagamento del prezzo pieno a 30 giorni o per contanti con sconto 2% 22/03: ricevuta fattura n. 48 del vettore Italtrasporti spa per 250 euro + IVA. La fattura viene regolata lo stesso giorno con rilascio di un assegno bancario su UBI Banca 24/03: ricevuta fattura n. 95 della Giorgio Pira & F.lli snc per acquisto di merci alla clausola franco partenza per 14 882 euro + IVA; trasporto a mezzo vettore Cristiani con costi addebitati forfetariamente dall’impresa Pira & F.lli snc per 210 euro; regolamento mediante girata delle cambiali attive in portafoglio e per la parte rimanente mediante Ri.Ba. a 30 giorni data fattura 25/03: ricevuto bonifico bancario dalla FIMA spa che ha optato per il pagamento per contanti della fattura n. 1; l’impresa Merlini emette nota di variazione n. 1 per l’importo dello sconto condizionato;
609
23/04: pagata tramite banca la Ri.Ba. emessa dalla Giorgio Pira & F.lli snc 24/04: la Gismondi Gino & Rilli Massimo sas restituisce merci per 560 euro in quanto danneggiate; l’impresa Merlini emette nota di variazione n. 2 30/04: riscossa la cambiale in scadenza tramite banca, commissioni di incasso 5 euro. Rileva in P.D. e nei conti di mastro le operazioni compiute dall’impresa Merlini.
13 Le operazioni della gestione accessoria e della gestione non corrente 13.1 cessione di un bene strumentale
13.2 cessione di un bene strumentale
Il 9/01 l’impresa Massimiliano Simonelli cede alla Sopran Mana spa, con fattura n. 3, un macchinario obsoleto per 5 075 euro + IVA. Il macchinario era stato acquistato a 45 000 euro e, al momento della cessione, risultava ammortizzato per la nona quota costante al 10%. Presenta le scritture in P.D. nel giornale e nei conti di mastro dell’impresa Simonelli, sapendo che il regolamento della fattura avviene il 15/01 con un assegno bancario.
ALERT Vanno registrate le seguenti scritture: 1. giroconto del Fondo ammortamento al conto Impianti e macchinari; 2. fattura di vendita del macchinario, utilizzando il conto Crediti commerciali diversi; 3. plusvalenza/minusvalenza estraendola dal conto Impianti e macchinari che deve essere spento.
Il 4/01 l’impresa Giorgio Altieri vende all’impresa Marco Bruschi un camion diesel più rimorchio del costo storico di 500 000 euro acquistato cinque anni prima e ammortizzato a quote costanti del 15%. L’impresa Altieri, in relazione alla vendita, emette fattura n. 2 sull’impresa Bruschi per 130 000 euro + IVA, regolamento mediante 2 pagherò a 30 e 60 giorni data fattura. Presenta le scritture in P.D.
13.3 cessione di un bene strumentale
Il 7/01 l’impresa Sabina Capradossi cede alla Luton srl macchine d’ufficio del costo storico di 22 500 euro ammortizzate dell’85%, emettendo fattura n. 5 per 3 000 euro + IVA, regolamento mediante Ri.Ba. a 30 giorni data fattura con interessi 6% addebitati nella stessa fattura. Alla scadenza la Ri.Ba. viene riscossa tramite banca (commissioni d’incasso 8 euro). Presenta le scritture in P.D. ALERT
13.4 permuta di un bene strumentale
13.5 permuta di un bene strumentale
Il 7/01 l’impresa industriale Bruno Sella acquista un nuovo impianto produttivo per 295 000 euro + IVA, come da fattura n. 1 della Multiplants spa, cedendo in permuta il vecchio impianto del costo storico di 220 000 euro ammortizzato dell’80%. L’impresa Sella emette la fattura n. 3 per 40 000 euro + IVA. Presenta le scritture in P.D. relative a quanto sopra indicato, sapendo che a saldo della permuta viene inviato un bonifico della banca Intesa Sanpaolo (commissioni bancarie 5 euro).
Vanno registrate le seguenti scritture: 1. giroconto del Fondo ammortamento; 2. fattura di vendita del vecchio automezzo; 3. fattura di acquisto del nuovo automezzo; 4. rilevazione della plusvalenza/minusvalenza; 5. pagamento del saldo, compensando parzialmente i Debiti v/fornitori con i Crediti commerciali diversi.
L’8/01 l’impresa Luca Formentini acquista un nuovo automezzo strumentale per 180 000 euro + IVA, come da fattura n. 9 della concessionaria Autovelox spa, cedendo in permuta un vecchio furgone acquistato a suo tempo a 56 000 euro e ammortizzato al 90%. L’impresa Formentini emette la fattura n. 7 per 5 000
m4
20/04: emessa fattura n. 10 per vendita di merci alla Gismondi Gino & Rilli Massimo sas di cui al precedente acconto per 10 200 euro + IVA; la merce viene ceduta alla clausola franco partenza con addebito di costi forfetari di trasporto per 145 euro; regolamento mediante Ri.Ba. a 60 giorni data fattura
gruppo 13
28/03: riscossi crediti v/clienti per 22 800 euro nel modo seguente: 1/3 mediante ricezione di assegni circolari, 1/3 tramite ricezione di bonifici bancari, 1/3 mediante pagherò al 30 aprile. Un credito di 1 781,78 euro risulta insoluto
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
27/03: ricevuto un assegno bancario dalla Gismondi Gino & Rilli Massimo sas per il precedente acconto relativo alla fornitura di merce assoggettata ad aliquota IVA ordinaria da eseguire entro la fine del mese successivo; lo stesso giorno l’impresa Merlini emette la fattura n. 2
Le operazioni della gestione accessoria e della gestione non corrente
stipulato contratto di vendita con la Gismondi Gino & Rilli Massimo sas per vendita merci che prevede il versamento di un acconto di 2 000 euro a garanzia della fornitura
610
Esercizi da svolgere euro + IVA. Presenta le scritture in P.D. dell’impresa Formentini, sapendo che a saldo della permuta viene rilasciato un pagherò a 2 mesi data fattura comprensivo di interessi di dilazione 6%.
13.6 cessione di beni strumentali
ALERT All’11/01, per calcolare il valore contabile della fotocopiatrice, devi impostare la seguente proporzione: 100 : 45 = 5 980 : x
All’inizio dell’esercizio l’impresa Paolo Rossini decide di rinnovare alcuni beni strumentali obsoleti. Effettua quindi le seguenti operazioni: 4/01: cessione per 4 000 euro + IVA, con fattura n. 36, di un automezzo acquistato a suo tempo per 15 500 euro, ammortizzato per la quinta quota costante del 15% 7/01: cessione per 12 000 euro + IVA, con fattura n. 71, di un impianto del costo storico di 85 000 euro, ammortizzato per l’85% 10/01: cessione per 9 000 euro + IVA, con fattura n. 103, di arredamento d’ufficio del costo originario di 22 400 euro, ammortizzato per il 60% 11/01: cessione per 2 000 euro + IVA, con fattura n. 176, di una fotocopiatrice del costo originario di 5 980 euro, il cui valore contabile risulta pari al 45% del costo storico. Presenta le scritture in P.D. nel giornale e nei conti di mastro. Completa la tabella con i dati mancanti e presenta gli articoli in P.D. con i quali si rilevano, in data 8/01:
13.7 plusvalenze e minusvalenze
• •
13.8 completamento di articoli in P.D.
la cessione in blocco con fattura n. 171 delle immobilizzazioni sotto elencate, IVA ordinaria, all’impresa Fratini; il rilascio da parte della stessa di un pagherò a 3 mesi per ½ dell’importo, di un assegno bancario per ¼ dell’importo e l’invio un bonifico bancario per il residuo. Beni ceduti
Costo storico
F.do amm.to
Impianti Attrezzature comm.li Macchine d’ufficio Arredamento Automezzi
13 080, 8 900, ................, 4 240, 18 400,
9 150, ................, 7 080, 3 600, 11 050,
00 00 ....
00 00
Valore di cessione
00
................, ....
....
1 580, 1 100, 560, 7 600,
00 00 00
Minusvalenza
00 00 00 00
Plusvalenza
– 194, 00 – ................, .... ................, ....
50, – 240, ................, ................,
00 00 .... ....
Completa gli articoli in P.D. redatti nel libro giornale dell’impresa Marco Mattei e i conti di mastro di seguito presentati, considerando che gli importi indicati con (a) sono antecedenti. 10/01 10/01
02.15
F.DO AMM. MACCHINE D’UFFICIO ...................................................
............................ ............................
25 000, 00
..........
10/01 10/01 10/01
05.02 02.05 15.01
CREDITI COMMERCIALI DIVERSI MACCHINE D’UFFICIO IVA NS/DEBITO
............................ ............................ ............................
................., ....
10/01 10/01
39.20
MINUSVALENZE ...................................................
............................ ............................
1 200, 00
..........
................., ....
5 400, 00 ................., ....
................., ....
..........
...................................................
g/c fondo amm.to
02.06
ARREDAMENTO
............................
10/01 10/01 10/01
05.02 02.06
CREDITI COMMERCIALI DIVERSI ARREDAMENTO
..........
...................................................
fattura n. 45 fattura n. 45 fattura n. 45
10/01 10/01
02.06 ..........
ARREDAMENTO
............................
...................................................
plusvalenza
10/01 10/01
................., ....
................., .... ................., .... ................., ....
................., ....
3 660, 00 ................., ....
660, 00 ................., ....
600, 00 02.06 ARREDAMENTO
02.05 MACCHINE D’UFFICIO
(a)
................., ....
(a)
20 000, 00 ................., ....
................., .... ................., ....
611
(a)
18 000, 00 1 000, 00 22 000, 00
02.17 FONDO AMM.TO AUTOMEZZI 10 000, 00 9 000, 00
10 000, 00
05.02 CREDITI COMMERCIALI DIVERSI 10 980, 00
(a)
10 000, 00
21.20 PLUSVALENZE
10 980, 00
1 000, 00
15.01 IVA NS/DEBITO
18.20 BANCA X C/C 1 980, 00
15 860, 00
06.01 IVA NS/CREDITO
14.01 DEBITI V/FORNITORI
4 840, 00
26 840, 00
26 840, 00
Rispondi alle domande. 1. 2. 3. 4. 5.
Qual era il costo originario degli automezzi? .............................................................................................................. Qual era il valore contabile degli automezzi all’inizio dell’anno? ....................................................................... A quale prezzo è stato venduto l’automezzo? .............................................................................................................. A quale prezzo è stato acquistato il nuovo automezzo? .......................................................................................... Con quali modalità è stata pagata la fattura del fornitore di beni strumentali? ...........................................
...................................................................................................................................................................................................................
analisi dei conti di mastro
Nei conti di mastro dell’impresa Franco Giorgi risultavano accesi, tra gli altri, i seguenti conti: 01.06
Software
12 000,00
02.01
Fabbricati
220 000,00
02.04
Attrezzature
165 000,00
01.16
Fondo ammortamento software
02.14
Fondo ammortamento attrezzature
9 600,00 82 500,00
Rispondi alle domande. 1. Quali conti presentano eccedenza Dare e quali conti presentano eccedenza Avere? 2. Perché il fondo ammortamento fabbricati non risulta acceso? 3. Alla chiusura dell’esercizio, dopo aver determinato la competenza economica dei costi e dei ricavi, il conto Fondo ammortamento fabbricati continuerà a essere inesistente? 4. Supponendo che, dopo aver accantonato la quota di ammortamento del 20%, le attrezzature commerciali vengano interamente cedute all’inizio dell’esercizio successivo a 60 000 euro + IVA, quali scritture compilerà l’impresa?
13.11 dai conti di mastro al libro giornale
L’impresa commerciale Gessica Martini all’1/01 presenta i seguenti conti di mastro riferiti ai beni strumentali: 02.04 ATTREZZATURE
02.06 ARREDAMENTO
18 500, 00
15 100, 00
02.07 AUTOMEZZI 28 650, 00
Il 5/01 gli stessi conti si presentano come segue: 02.04 ATTREZZATURE
02.06 ARREDAMENTO
18 500, 00 300, 00 25 000, 00
15 100, 00
14 800, 00 4 000, 00
02.07 AUTOMEZZI 28 650, 00
25 785, 00 2 000, 00 865, 00
m4
13.10
Le operazioni della gestione accessoria e della gestione non corrente
02.07 AUTOMEZZI
gruppo 13
ricostruzione di operazioni
Ricostruisci le operazioni di gestione dell’impresa Marco Costantini, avvenute in data 12/01, che hanno dato luogo ai movimenti nei conti di mastro sotto presentati. Le registrazioni indicate con (a) sono antecedenti.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
13.9
612
Esercizi da svolgere Dopo aver compilato le scritture in P.D. che hanno determinato i movimenti nei conti, rispondi alle seguenti domande. 1. Perché il conto 02.06 Arredamento non è stato movimentato? 2. Qual è il valore degli automezzi a disposizione dell’impresa dopo le suddette operazioni? 3. Quale bene strumentale è stato interessato da una permuta e perché?
13.12 correzione di errori
Correggi gli errori contenuti nella nota esplicativa, tratta dal piano dei conti di un’impresa commerciale, riguardante il funzionamento del conto Plusvalenze (gli errori commessi sono 3). Codice
21.20
Denominazione
PLUSVALENZE
Raggruppamento
21. Ricavi della produzione
Contenuto
Il conto accoglie le plusvalenze realizzate con la cessione di immobilizzazioni in occasione di operazioni di sostituzione/rinnovo programmate e ristrutturazioni/riconversioni produttive
Funzionamento
In AVERE: • importo della plusvalenza risultante dalla differenza tra il prezzo di vendita e il valore originario del bene strumentale In DARE: • saldo positivo finale
Nota
Il conto funziona bilateralmente
Seguendo il piano dei conti presentato nel testo, predisponi correttamente le note esplicative del conto Minusvalenze.
13.13 minusvalenze, plusvalenze, fitti, sopravvenienze e insussistenze
Rileva in P.D. le seguenti operazioni: 12/01: in seguito a una ristrutturazione aziendale vengono sostituiti vecchi macchinari del costo storico di 210 000 euro, ammortizzati per la quarta quota costante al 20%, con nuovi del costo di 360 000 euro + IVA, come da fattura n. 5 della Industrial Machines spa; i vecchi macchinari vengono restituiti all’impresa fornitrice che li valuta 22 500 euro; per la differenza si rilasciano un assegno circolare di 45 000 euro e tre cambiali di pari importo, scadenti rispettivamente a 90, a 180 e a 270 giorni 15/01: ricevuta fattura n. 21 della New Cars spa per acquisto di un nuovo furgone strumentale del costo di 15 000 euro + IVA, dietro cessione in permuta del vecchio furgone valutato 1 600 euro; il vecchio furgone aveva un costo storico di 12 000 euro ed era ammortizzato per l’85%; per la differenza si rilascia a saldo un assegno bancario 19/02: nell’esercizio precedente un credito insoluto di 36 600 euro verso la Ruggeri & Rossi snc era stato ritenuto inesigibile ed era stato stralciato; successivamente si è rintracciato il debitore e alla data indicata si riescono a riscuotere con assegno bancario 20 000 euro 25/02: il controllo giornaliero di cassa evidenzia un ammanco di 26,48 euro 2/03: a causa di un incidente generato da una rottura degli impianti che ha provocato danni a terzi non coperti da assicurazione, si concorda con il danneggiato l’importo del risarcimento di 30 800 euro, che viene regolato con assegno bancario 7/03: subìto un furto del denaro in cassa per 22 500 euro 2/04: viene concessa alla Appia spa la locazione di un immobile non strumentale da adibire a uffici per 5 165 euro mensili + IVA come da fattura n. 77. Contestualmente alla stipulazione del contratto vengono riscossi 10 000 euro a titolo di cauzione; la Appia spa rilascia a saldo un assegno circolare 12/04: estinta la prima cambiale in scadenza nei confronti della Industrial Machines spa tramite addebito di c/c bancario 22/04: ricevuta e pagata in contanti una multa di 165 euro per eccesso di velocità di un nostro automezzo adibito ai trasporti dei prodotti da consegnare ai clienti
613
28/04: ricevuti da un fornitore 378 euro in contanti come penalità a suo carico per il mancato rispetto di un impegno contrattuale
In data 3/01/n1, in attuazione di un piano di espansione delle attività produttive, Giulio Lombardi, titolare dell’omonima impresa, apporta un fabbricato valutato 120 000 euro e un automezzo valutato 35 000 euro.
13.14 operazioni relative a beni strumentali
Successivamente, in data 7/01/n1 l’impresa riceve la fattura n. 63 dalla Modem spa relativa all’acquisto, per rinnovo, di macchinari d’ufficio, del costo di 43 200 euro + IVA, consegna franco partenza. La fattura n. 189 relativa ai costi di trasporto, effettuato a mezzo corriere Cuccia, di 170 euro + IVA, viene pagata dall’impresa Lombardi con un assegno bancario. Dopo pochi giorni, a saldo di quanto dovuto, l’impresa Lombardi gira una cambiale in portafoglio di 28 000 euro ed emette per la differenza un assegno bancario. L’installazione e il collaudo dei nuovi macchinari vengono affidati alla Picena srl, la quale emette fattura n. 107 per 350 euro + IVA. Detta fattura è regolata in giornata con richiesta alla banca e rilascio di un assegno circolare di 420 euro. All’inizio dell’anno n6 i macchinari, che nel frattempo sono stati ammortizzati per il 70%, vengono sostituiti concordando con la Modem spa il ritiro per 12 000 euro + IVA dei vecchi, come da fattura n. 6 dell’impresa Lombardi e l’acquisto franco partenza di nuovi macchinari per 55 000 euro + IVA, come da fattura n. 3 della Modem spa. Il pagamento della differenza avviene con bonifico bancario (commissioni bancarie 4 euro).
gruppo 14
28/05: ricevuto dalla Assicurazioni Generali spa un assegno circolare di 5 750 euro per risarcimento danni subiti nel trasporto merci.
Le operazioni con le banche
2/05: emessa fattura n. 96 sulla Appia spa per 5 165 euro + IVA per fitto mensile; ricevuto un bonifico bancario a saldo
ALERT
14.1 interessi bancari
Al termine dell’esercizio l’impresa Renato Giacomelli rileva le seguenti operazioni:
• •
interessi attivi lordi maturati sul c/c bancario presso il banco BPM 150 euro, ritenuta fiscale 26%; interessi passivi maturati sul c/c bancario presso la Banca Sella 1 120 euro.
Presenta le scritture in P.D.
14.2 interessi bancari e postali
Al 31/12 l’impresa Rocco Raponi rileva le seguenti operazioni:
• •
La ritenuta fiscale va registrata in Dare del conto Titolare c/ritenute subite; gli interessi passivi si registrano in Avere del conto Banche c/interessi maturati.
interessi attivi lordi maturati sul c/c postale 210 euro, ritenuta fiscale 26%; interessi passivi maturati sul c/c bancario presso UBI Banca 956 euro.
Presenta le scritture in P.D.
14.3 servizi di pagamento
L’impresa Marta Filippi ha aperto un c/c di corrispondenza presso la Banca Ifis. Durante il mese di luglio vengono effettuate, tra le altre, le seguenti operazioni: 5/07: inviato bonifico alla Silver spa per saldo fattura n. 156 di 4 575 euro, commissioni bancarie 4 euro 10/07: pagata tramite servizio S.D.D. la bolletta telefonica Fastweb per 109,80 euro 15/07: pagato tramite servizio S.D.D. il fitto mensile di un capannone industriale per 1 500 euro 22/07: richiesto alla banca un assegno circolare di 2 623 euro che viene inviato al fornitore Giustozzi per saldo fattura n. 46 del 10/07
m4
14 Le operazioni con le banche
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
Redigi nel giornale dell’impresa Lombardi le scritture in P.D. relative a quanto sopra indicato e presenta il conto Macchine d’ufficio. Date mancanti a scelta.
614
Esercizi da svolgere 30/07: pagata mediante addebito del c/c una cambiale in scadenza di 5 000 euro 31/07: pagata mediante addebito del c/c una Ri.Ba. in scadenza di 5 612 euro relativa alla fattura n. 166 del fornitore Lunar spa emessa l’1/06. Presenta le scritture in P.D. nel giornale dell’impresa Filippi.
14.4 servizi di riscossione
L’impresa Martino Rossi ha aperto un c/c di corrispondenza presso la Banca Sella. Rileva in P.D. nel libro giornale e nei conti di mastro dell’impresa le seguenti operazioni: 4/04: emessa fattura n. 56 per vendita merci alla Perigeo spa per 9 320 euro + IVA, sconto incondizionato 5%, trasporto franco partenza con vettore Aristei con costi addebitati forfetariamente per 200 euro, regolamento mediante Ri.Ba. a 60 giorni 10/04: ricevuto dal cliente Marini un bonifico bancario di 3 120 euro a saldo della nostra fattura n. 44 di 3 123,20 euro 15/04: emessa fattura n. 57 per vendita merci alla Gino Serra & C. snc per 3 260 euro + IVA, imballo fatturato 60 euro, trasporto franco partenza con costi addebitati forfetariamente per 160 euro, regolamento mediante pagherò al 30/06 20/04: l’impresa Rossi trasmette all’incasso la Ri.Ba. di cui all’operazione del 4/04 e la cambiale di cui all’operazione del 15/04 6/06: la banca comunica la riscossione della Ri.Ba. in scadenza accreditando il relativo importo, costi di incasso 8 euro 2/07: la banca comunica la riscossione della cambiale in scadenza accreditando il relativo importo, costi d’incasso 10 euro.
14.5 servizi di pagamento e riscossione
ALERT Per il prelevamento del 27/05 deve essere utilizzato il conto Prelevamenti extragestione.
L’impresa Dario Benni ha aperto un c/c di corrispondenza presso Intesa Sanpaolo. Durante il mese di maggio vengono effettuate le seguenti operazioni: 2/05: trasmesse all’incasso una Ri.Ba. di 7 865,80 euro e una cambiale di 5 320 euro scadenti il 15/05 4/05: disposto un bonifico bancario di 3 680 euro all’Etruria spa a saldo fattura n. 134 di 3 683,18 euro; la banca percepisce commissioni per 5 euro 8/05: ottenuto il rilascio di un assegno circolare di 4 860 euro che viene immediatamente inviato al fornitore Razzini per saldo fattura n. 207 di pari importo 12/05: ricevuti in giornata dal cliente Mari a saldo fattura n. 87 contanti per 450 euro, assegni bancari per 2 360 euro e assegni circolari per 10 000 euro; il denaro e gli assegni vengono versati in c/c bancario 15/05: la banca estingue un pagherò in scadenza domiciliato presso le sue casse di 2 600 euro; lo stesso giorno addebita la fattura TIM spa per 450,50 euro + IVA, come da disposizione S.D.D. dell’impresa Benni 22/05: emesso un assegno bancario di 2 928 euro a saldo fattura n. 201 del fornitore Belleggia Marco di pari importo 23/05: ricevuto un bonifico bancario di 6 000 euro a saldo fattura n. 88 di 6 002,40 euro 25/05: la banca addebita 260 euro + IVA per pagamento fitto locali siti in Via Monte Grappa come da disposizione S.D.D. dell’impresa Benni, alla quale perviene fattura n. 47 27/05: l’imprenditore preleva, tramite Bancomat, 250 euro per esigenze personali 29/05: la banca accredita gli importi della Ri.Ba. e della cambiale presentate al dopo incasso e andate a buon fine; commissioni d’incasso 3,50 euro per effetto. Presenta le scritture in P.D. nel giornale e nei conti di mastro dell’impresa Benni.
14.6 dall’estratto conto al giornale in P.D.
Il 27/11 l’impresa Antonella Fazi di Pavia ha aperto un c/c di corrispondenza presso la locale Banca Nazionale del Lavoro versando 500 euro. La banca ha concesso un fido per scoperto di conto di 10 000 euro. L’estratto conto inviato dalla banca a fine anno ha evidenziato le operazioni riportate a pagina seguente.
615
IBAN IT11F010051130000000036144 Data Valuta Movimenti Dare 27/11/20.. 06/12/20.. 10/12/20.. 15/12/20.. 15/12/20.. 20/12/20.. 23/12/20..
27/11/20.. 06/12/20.. 11/12/20.. 15/12/20.. 17/12/20.. 20/12/20.. 15/12/20..
28/12/20.. 27/12/20.. 29/12/20.. 29/12/20.. 29/12/20.. 29/12/20.. 30/12/20.. 30/12/20.. 30/12/20.. 30/12/20..
250, 00 4 000, 00 1 650, 00 44, 50
4 400, 00 3, 00
Movimenti Avere
Descrizione operazioni
500, 00 versamento iniziale prelievo Bancomat ore 09.35 ATM n. 14 7 812, 10 bonifico da Si.Ma. spa per saldo fattura n. 134 del 23/10 estinzione pagherò in scadenza 1 298, 00 versamento a/b addebito S.D.D. per bolletta metano costi di protesto 41,50 euro su cambiale al dopo incasso di 3 820 euro insoluta, commissioni 3 euro 728, 80 Ri.Ba. al dopo incasso al netto di commissioni 3 euro bonifico a favore Lucas spa per saldo fattura n. 299/20.. del 15/11 commissioni su bonifico 565, 00 versamento contanti 2 000, 00 versamento a/c
Presenta le registrazioni in P.D. nel giornale dell’impresa Fazi, sapendo che l’IVA sull’operazione del 20/12/20.. è 10%.
L’invio di cambiali al dopo incasso va registrato in Dare del conto Cambiali all’incasso stornando l’importo dal conto Cambiali attive.
14.8 Ri.Ba. al dopo incasso
• •
tratta di 7 430 euro, scadente il 31/08; pagherò di 5 000 euro, scadente il 15/09. Il primo effetto va a buon fine e la banca il 10/09 accredita nel c/c dell’impresa Salimbeni il relativo importo, addebitando anche costi di incasso per 6 euro. Il secondo effetto, invece, viene restituito al cliente il 20/09 insoluto e protestato. I costi di protesto ammontano a 55 euro e la banca percepisce 5 euro per commissioni di sua spettanza. Presenta le scritture in P.D. nel giornale e nei conti di mastro dell’impresa Salimbeni. Il 17/07 l’impresa Barbara Neri emette le seguenti fatture nei confronti dei suoi clienti:
•
ALERT L’invio di Ri.Ba. al dopo incasso non deve
fattura n. 132 per vendita di merci per 1 530 euro + IVA, costi di traessere registrato in P.D. in quanto il conto Crediti v/clienti si chiude al momento sporto addebitati forfetariamente per 200 euro, sconto stagionale 6%; del pagamento o mancato pagamento fattura n. 133 per vendita di merci per 3 458 euro + IVA, imballaggio • dell’effetto. fatturato a 150 euro. Entrambe le fatture prevedono il regolamento mediante Ri.Ba. a 60 giorni. Il giorno successivo l’impresa Neri trasmette le disposizioni elettroniche d’incasso alla Banca Nazionale del Lavoro. Il 16/09 la banca comunica di aver incassato la Ri.Ba. relativa alla fattura n. 133, mentre la Ri.Ba. relativa alla fattura n. 132 è risultata insoluta. La banca addebita anche commissioni di incasso per 10 euro. Presenta le scritture in P.D. nel giornale e nei conti di mastro dell’impresa Neri.
14.9 Ri.Ba. e cambiali al dopo incasso
La Cheer spa, in data 24/09, presenta al dopo incasso i seguenti effetti presso UniCredit:
• • •
Ri.Ba. di 2 610 euro, scadente il 31/10; Ri.Ba. di 5 120 euro, scadente il 25/11; tratta di 3 180 euro, scadente il 28/11. In data 12/11 la banca comunica al cliente il mancato pagamento della prima Ri.Ba., addebitando commissioni d’incasso per 7,50 euro. In data 3/12 la banca accredita l’importo della seconda Ri.Ba., andata a buon fine, mentre la tratta viene restituita protestata con costi di protesto per 24,50 euro. UniCredit provvede anche a addebitare 7,50 euro di commissioni d’incasso per ogni effetto. Presenta le registrazioni in P.D.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
ALERT
Il 17/07 l’impresa Gionata Salimbeni ha presentato al Banco di Desio e della Brianza le seguenti cambiali al dopo incasso:
m4
14.7 cambiali al dopo incasso
Le operazioni con le banche
Estratto conto al 31/12/20.. del c/c n. 0970172
FAZI ANTONELLA via Torquato Tasso, 179 27100 P A V I A (PV)
gruppo 14
Filiale di Pavia
616
Esercizi da svolgere 14.10 operazioni varie in c/c
L’impresa Sibilla Massini dispone di un c/c di corrispondenza presso UBI Banca. Registra in P.D. le seguenti operazioni: 3/06: ricevuta dalla Farloc spa fattura n. 287 relativa a una fornitura di merci per 10 340 euro + IVA, sconto logistico 10%, trasporto franco destino. Regolamento mediante rimessa diretta entro dieci giorni dal ricevimento della fattura 6/06: versati in c/c 1 200 euro in contanti, un assegno bancario di 4 500 euro e un assegno circolare di 3 000 euro 8/06: emessa fattura n. 133 sulla Mario Palestini & C. snc per vendita di merci per 15 130 euro + IVA, sconto per redistribuzione e quantità 8% + 5%, trasporto franco partenza a mezzo vettore Dart spa con addebito di costi forfetari per 400 euro. Regolamento mediante Ri.Ba. a 30 giorni data fattura, che lo stesso giorno viene trasmessa su supporto elettronico per l’incasso alla banca 12/06: disposto bonifico bancario a saldo fattura n. 287 della Farloc spa (commissioni bancarie 3,50 euro) 14/06: prelevati dal c/c bancario e depositati presso la cassa aziendale 1 400 euro 20/06: estinto un pagherò di 10 200 euro scadente in giornata mediante addebito di c/c bancario 22/06: addebito S.D.D. per disposizione permanente relativo a fattura Enel n. 301445 per costi di energia elettrica relativi al bimestre aprile-maggio per 1 190 euro + IVA ridotta 25/06: prelevati 500 euro da uno sportello Bancomat. L’importo viene depositato presso la cassa aziendale 10/07: ricevuto dalla banca accredito per la riscossione della Ri.Ba. relativa alla fattura n. 133 dell’8/06, commissioni d’incasso 5 euro.
14.11 sconto di cambiali
L’impresa Giacomo Alberini ha una linea di fido per castelletto sconto presso Intesa Sanpaolo di 100 000 euro. Nel corso del primo trimestre dell’anno ha effettuato le seguenti presentazioni di cambiali allo sconto: 28/01: n. 5 effetti per complessivi 35 600 euro, sconto bancario 390 euro, commissioni d’incasso 15 euro. La lettera di accredito del netto ricavo perviene all’impresa il 31/01 10/03: n. 10 effetti per complessivi 69 310 euro, sconto bancario 608 euro, commissioni d’incasso 30 euro. La lettera di accredito del netto ricavo perviene all’impresa il 14/03. Tutte le cambiali della prima presentazione vanno a buon fine, mentre due cambiali del secondo gruppo, rispettivamente di 4 760 euro e di 6 880 euro, scadenti entrambe il 30/04, risultano insolute e vengono protestate. Due giorni dopo la scadenza, la banca ritorna le cambiali al cliente addebitandole in conto, unitamente a costi di protesto e diritti su insoluti per 70 euro per ogni effetto. L’impresa Alberini, ritenendo opportuno non avviare l’azione esecutiva, dopo un mese, come da accordi con i debitori, riesce a riscuotere con assegni circolari solamente il 70% del valore nominale delle cambiali insolute. Presenta le scritture in P.D. relative a quanto sopra indicato.
14.12 sconto di cambiali
Il 29/03 l’impresa Raffaele Marinelli di Bari presenta allo sconto presso la Banca Nazionale del Lavoro i seguenti effetti:
• • •
tratta di 2 140 euro, emessa il 20/03 da Assunta Rosati di Altamura su Pasquale Cento di Foggia, da questi accettata il 23/03; successivamente la tratta è stata girata in bianco a favore di Bruno Tavoliere di Martina Franca e da questi, in pieno, all’impresa Marinelli; la tratta scade a 90 giorni vista; pagherò di 4 890 euro emesso il 15/03 da Rosario Masi di Taranto a favore di Santo Rasini di Ostuni e da questi girato in bianco all’impresa Marinelli; l’effetto è avallato da Luca Masi e scade a 60 giorni data; tratta di 5 037 euro spiccata il 22/03 da Mario Paganelli di Otranto su Rocco Lepori di Lecce a favore dell’impresa Marinelli; la tratta viene accettata il 25/03 e scade il 31/05.
La banca ammette gli effetti allo sconto il 30/03 alle seguenti condizioni: tasso di sconto 6,50%, giorni banca 8, commissioni di incasso 2,20 euro per effetto. L’impresa Marinelli riceve la contabile di accredito del netto ricavo il 2/04. Alla scadenza risultano pagati i primi due effetti, mentre la tratta di 5 037 euro risulta insoluta. In data 8/06 la banca ritorna l’effetto gravato di costi di protesto per 28 euro. L’impresa Marinelli riesce a riscuotere tramite banca in data 10/10 soltanto i 2/3 dell’importo, stralciando il resto del credito in quanto inesigibile.
617
Presenta, ipotizzando a scelta gli eventuali dati mancanti:
Scadenza
Giorni
Numeri
Commissioni
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
Sconto = euro (
................... × ................... .......................
) = euro .............................
Totale effetti
euro
......................
– Sconto
euro
......................
– Commissioni d’incasso
euro
......................
Netto ricavo
euro
......................
b. gli articoli in P.D. relativi a quanto sopra descritto.
18/07: Valli riceve la fattura n. 177 di Carlini emessa il giorno precedente per acquisto di merci per 4 560 euro + IVA; trasporto franco partenza con costi per 60 euro addebitati forfetariamente in fattura; pagamento con rimessa diretta entro 10 giorni dalla ricezione della merce 25/07: Valli invia un assegno bancario di 5 630 euro tratto sulla Banca Monte dei Paschi di Siena per saldo fattura n. 177; l’assegno è ricevuto da Carlini il giorno successivo e immediatamente depositato nel c/c intrattenuto con Intesa Sanpaolo 27/08: Carlini invia a Valli, come da suo ordine del giorno precedente, merci per 7 230 euro + IVA, come da fattura n. 198; regolamento mediante accettazione di tratta contenente anche gli interessi al tasso 6% per dilazione di pagamento a 60 giorni data fattura addebitati nella stessa fattura; il giorno successivo Valli riceve la fattura e accetta la tratta. 30/08: Carlini riceve la tratta e la presenta allo sconto presso Intesa Sanpaolo 1/09: Intesa Sanpaolo ammette l’effetto allo sconto alle seguenti condizioni: tasso di sconto 6,80%, giorni banca 10, commissioni d’incasso 3,50 euro; lo stesso giorno la banca accredita in c/c il netto ricavo; la contabile di accredito perviene a Carlini il giorno successivo 27/10: la tratta non viene pagata e risulta quindi protestata con costi di protesto per 38,54 euro 30/10: Intesa Sanpaolo addebita l’effetto protestato sul c/c di Carlini 13/12: l’azione esecutiva avviata dall’impresa Carlini consente di riscuotere con un bonifico bancario (commissioni bancarie 3 euro) l’intero importo dell’effetto maggiorato dei costi di protesto, unitamente a interessi di mora per 69,43 euro e al recupero di costi forfetari per 40 euro. Presenta le scritture in P.D. nel giornale e nei conti di mastro dell’impresa Carlini e dell’impresa Valli.
14.14 Ri.Ba. s.b.f. con disponibilità immediata
L’impresa Roberto Bolognini, che dispone di un fido con il Banco BPM per l’incasso di Ri.Ba. s.b.f. con disponibilità immediata, trasmette il 10/07 alla banca disposizioni elettroniche d’incasso per complessivi 21 890 euro. La banca accoglie le Ri.Ba. l’11/07, addebitando commissioni d’incasso per 28,50 euro. Alla scadenza, una Ri.Ba. di 1 158 euro risulta insoluta e viene addebitata in c/c il 15/09, mentre le altre Ri.Ba. vanno a buon fine. Presenta le scritture in P.D.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
operazioni bancarie e scritture del fornitore e del cliente
La grossista Mara Carlini e il dettagliante Luca Valli sono in rapporto d’affari. Nel corso del secondo semestre dell’anno sono state effettuate le seguenti operazioni:
m4
14.13
gruppo 14
Importo
Le operazioni con le banche
a. i tre effetti presentati allo sconto e il calcolo del netto ricavo:
618
Esercizi da svolgere 14.15 Ri.Ba. s.b.f. con disponibilità immediata
14.16 Ri.Ba. s.b.f. con disponibilità immediata
L’impresa Valentina Paci ha una linea di fido per castelletto s.b.f. presso il Credito Valtellinese di 65 000 euro. Il 18/10 l’impresa effettua le seguenti operazioni:
•
vendita di merci alla Tower spa per 18 900 euro + IVA alla clausola franco destino, costi di imballaggio 190 euro come da fattura n. 206, regolamento mediante Ri.Ba. a 30 giorni con interessi di dilazione 6% addebitati in fattura; • vendita di merci alla Corva Giulio & C. snc per 5 720 euro + IVA alla clausola franco partenza, costi di trasporto 250 euro addebitati forfetariamente come da fattura n. 207, regolamento mediante Ri.Ba. a 60 giorni con interessi di dilazione 6,50% addebitati in fattura. Il giorno successivo l’impresa Paci consegna al Credito Valtellinese il supporto magnetico per l’incasso s.b.f. delle due Ri.Ba. La banca accoglie le ricevute in giornata, addebitando commissioni d’incasso di 10 euro per effetto. Alla scadenza la Tower spa paga l’effetto (l’impresa Paci ne ha notizia il 18/11), mentre la Corva Giulio e C. snc, in temporanee difficoltà finanziarie, non è in grado di estinguere la Ri.Ba. che risulta insoluta (l’impresa Paci ne ha notizia il 22/12). Presenta le scritture in P.D. relative a quanto sopra indicato. Completa il prospetto dei calcoli e il libro giornale relativi a un’operazione di presentazione all’incasso di disposizioni elettroniche Ri.Ba. s.b.f. Il 15 aprile l’impresa Marco Tardini di Ferrara, che presso Crédit Agricole Cariparma dispone di un fido di 25 000 euro utilizzabile mediante presentazione s.b.f. di Ri.Ba. con disponibilità immediata in c/c al tasso 6,50%, ha trasmesso le seguenti disposizioni elettroniche d’incasso: • Ri.Ba. di 2 200 euro su Cappelletti Osvaldo di Roma, scadente il 15 maggio; • Ri.Ba. di 4 150 euro su Massimo Aristei di Verona, scadente il 20 maggio; • Ri.Ba. di 4 820 euro su Rossini Giorgio di Parma, scadente il 2 giugno; • Ri.Ba. di 3 985 euro su Tosatti Andrea di Mestre, scadente il 28 giugno. La banca accoglie le Ri.Ba. s.b.f. il 16 aprile, addebitando commissioni di incasso di 2,50 euro per ciascuna di esse. Tutte le Ri.Ba. vanno regolarmente a buon fine. Per semplicità ipotizziamo che nell’anno non vengano compiute altre operazioni e che il cliente abbia concesso alla banca l’autorizzazione per l’addebito in c/c degli interessi passivi. Prospetto di calcolo degli interessi Poiché le Ri.Ba. trasmesse s.b.f. sono più di una, la banca calcola la valuta adeguata, che corrisponde alla media ponderata tra le scadenze convenzionali delle singole Ri.Ba. Tali scadenze convenzionali si ottengono aggiungendo alle diverse scadenze facciali 8 giorni banca. Importi
Scadenza
Giorni banca
Scadenza convenzionale
Giorni
Numeri
23/05
epoca
...............................
2 200,00
............................... ...............................
4 150,00
............................... ............................... ...............................
...............................
...............................
4 820,00
............................... ............................... ...............................
...............................
...............................
3 985,00
............................... ............................... ...............................
...............................
...............................
...............................
...............................
Per calcolare la valuta adeguata bisogna determinare i giorni da aggiungere all’epoca: giorni da aggiungere all’epoca Valuta adeguata
=
23/05
+
=
Totale numeri Totale importi
............................ giorni
............................
= =
............................
=
............................
............................
Poiché la valuta adeguata delle Ri.Ba. è il ............................, mentre la banca accredita il c/c con disponibilità immediata il 16 aprile, a carico dell’impresa maturano interessi per ............................ giorni che vengono calcolati a fine anno e addebitati in c/c il 1° marzo dell’anno successivo: Interessi = euro
.......................
× ....................... × ....................... = euro ........................................................ 36 500
619
Giornale in P.D.
16/04/n1
………
………………………………......................
………………………………..................
16/04/n1
………
………………………………......................
………………………………..................
16/04/n1
………
………………………………......................
………………………………..................
11/06/n1
………
………………………………......................
………………………………..................
11/06/n1
………
………………………………......................
………………………………..................
31/12/n1
………
………………………………......................
………………………………..................
31/12/n1
………
………………………………......................
………………………………..................
01/03/n2
………
………………………………......................
………………………………..................
01/03/n2
………
………………………………......................
………………………………..................
...............…, …. ...............…, …. ...............…, …. ...............…, …. ...............…, …. ...............…, …. ...............…, …. ...............…, …. ...............…, …. ...............…, ….
Dal libro giornale dell’impresa Maria De Francisci si evidenziano le seguenti operazioni: 28/03 05.11 CAMBIALI INSOLUTE 28/03 18.20 DEUTSCHE BANK C/C
pagherò protestato Montifibrex spa pagherò + costi di protesto 49,50 euro
4 602, 00
04/04 13.21 BANCHE C/RI.BA. SBF 04/04 18.20 DEUTSCHE BANK C/C
Ri.Ba. insoluta Ri.Ba. insoluta
4 899, 52
04/04 05.10 CREDITI INSOLUTI 04/04 05.01 CREDITI V/CLIENTI
fattura n. 187 insoluta fattura n. 187 insoluta
4 899, 52
07/04 05.11 CAMBIALI INSOLUTE 07/04 05.07 CAMBIALI ALL’INCASSO 07/04 18.20 DEUTSCHE BANK C/C
ritornato effetto protestato ritornato effetto protestato commissioni incasso + costi protesto
3 990, 50
07/04 31.13 COSTI D’INCASSO 07/04 18.20 DEUTSCHE BANK C/C
commissioni d’incasso commissioni d’incasso
4 602, 00 4 899, 52 4 899, 52
Le operazioni con le banche
………………………………..................
gruppo 14
………………………………......................
3 900, 00 90, 50 3, 50 3, 50
Riempiendo opportunamente gli spazi in bianco, risali alle operazioni che hanno determinato le registrazioni sopra riportate, ipotizzando a scelta i dati mancanti. ......... .........
......... .........
......................................................... .........................................................
................................................................. .................................................................
..............., .....
10/01 10/01 10/01 10/01
......... ......... ......... .........
......................................................... ......................................................... ......................................................... .........................................................
................................................................. ................................................................. ................................................................. .................................................................
..............., .....
13/01 ......... 13/01 ......... 13/01 .........
......................................................... ......................................................... .........................................................
.................................................................
fattura n. 187
..............., .....
3, 50 131, 00
..............., .....
..............., .....
4 016, 00 ..............., .....
.................................................................
......... .........
......... .........
COSTI D’INCASSO
................................................................. .................................................................
3, 50
.........................................................
......... .........
......... .........
......................................................... .........................................................
................................................................. .................................................................
..............., .....
14/01 ......... 14/01 .........
......................................................... .........................................................
................................................................. .................................................................
..............., .....
..............., .....
..............., .....
..............., .....
Effettua ora le registrazioni nel caso in cui, alle date di scadenza, gli effetti sopra indicati siano andati tutti a buon fine.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
sconto, dopo incasso e s.b.f.
………
m4
14.17
16/04/n1
620
Esercizi da svolgere
14.18 anticipo su fatture
......... .........
......... .........
............................................. .............................................
................................................................. .................................................................
..............., .....
......... .........
......... .........
............................................. .............................................
................................................................. .................................................................
..............., .....
......... .........
......... .........
............................................. .............................................
................................................................. .................................................................
..............., .....
Il 15/04 l’impresa Gino Villetti ottiene dalla banca un anticipo del 75% sulla fattura n. 144 di 45 750 euro scadente il 15/07, commissioni d’incasso 10 euro. Alla scadenza il debitore paga la fattura con bonifico bancario e il 16/07 la banca accredita all’impresa Villetti la somma rimanente.
..............., .....
..............., .....
..............., .....
ALERT Il 15/04 si registra l’anticipo del 75% della fattura, aumentando le disponibilità nel c/c bancario e registrando in Avere il conto Banche c/anticipi su fatture. Alla scadenza, la banca chiude in Dare il conto Banche c/anticipi su fatture in quanto il debito del cliente risulta estinto e accredita il restante 25%.
Presenta le scritture in P.D.
14.19 anticipo su fatture
14.20 fatture di vendita, anticipo su fatture, fattura insoluta
Il 10/10 l’impresa Antonella Bonci ottiene da UniCredit un anticipo dell’80% sulla fattura n. 346 di 80 520 euro scadente il 10/12, commissioni d’incasso 15 euro. Alla scadenza il debitore paga la fattura tramite bonifico bancaALERT rio e la banca il 12/12 accredita alla società il restante 20%. Il 31/12 gli interessi sulle somme anticipate vanno registrati in Avere del conto Banche c/interessi maturati, Il 31/12 la banca conteggia interessi sulle somme anticipate che deve essere stornato in c/c di corrispondenza per 310 euro, che vengono addebitati in conto corrente il 1° marzo dell’anno successivo. l’1/03 dell’esercizio successivo. Presenta le scritture in P.D. Il 12/05 l’impresa Giorgio Lucarini spa emette le seguenti fatture per vendita di merci:
• •
n. 96 sulla Ricci Mario & C. snc per 17 300 euro + IVA, regolamento al 30/06; n. 97 sulla Colombi spa per 35 500 euro + IVA, regolamento al 31/07.
Il giorno successivo le fatture sono presentate per l’anticipo alla Banca Sella, presso la quale l’impresa ha un fido di 80 000 euro. La banca, in giornata, anticipa all’impresa l’80% dell’importo, addebitando il conto anticipi e commissioni d’incasso per 40 euro. L’1/07 Banca Sella riceve il bonifico della Ricci Mario & C. snc per l’importo della fattura n. 96 e accredita all’impresa Lucarini il restante 20%. Il 5/08 la banca comunica che la fattura n. 97 è risultata insoluta. Presenta le scritture in P.D.
14.21 esercizio di riepilogo su operazioni di conto corrente e di smobilizzo crediti
L’impresa Marco Baldoni intrattiene un rapporto di c/c con la Banca Nazionale del Lavoro che gli ha concesso un fido di 100 000 euro, utilizzabile per 40 000 euro come castelletto sconto e per i restanti 60 000 euro come castelletto Ri.Ba. al s.b.f. con disponibilità immediata. Registra in P.D. nel libro giornale e nei conti di mastro dell’impresa Baldoni le seguenti operazioni, compiute, tra le altre, nel corso del secondo semestre dell’anno: 10/07: l’impresa Baldoni presenta allo sconto i seguenti effetti: • pagherò di 7 370 euro scadente il 15/09 • pagherò di 4 325 euro scadente il 30/09 • tratta accettata di 6 900 euro scadente il 31/10. La banca accoglie gli effetti allo sconto il giorno successivo alle seguenti condizioni: tasso di sconto 6,90%, giorni banca 8, commissioni d’incasso 3,50 euro per effetto; la lettera di accredito del netto ricavo perviene all’impresa Baldoni il 14/07 19/07: l’impresa Baldoni ordina alla banca un bonifico di 8 095,92 euro per s.f. n. 122 del 20/06 dell’impresa fornitrice Knodelmaus spa di Amburgo, commissioni bancarie 2,50 euro 24/07: l’impresa Baldoni riceve la fattura n. 48 del 23/07 della Gicon spa relativa a un acquisto di merci per 10 456 euro + IVA. La fattura contiene anche l’addebito di costi di trasporto per 210 euro e di costi di imballaggio per 80 euro. Regolamento mediante rimessa diretta entro 10 giorni dal ricevimento della fattura 29/07: l’impresa Baldoni richiede alla Banca Nazionale del Lavoro un assegno circolare pari all’importo della fattura n. 48 che in giornata viene inviato alla Gicon spa a saldo
621
10/08: la banca addebita, come da servizio S.D.D., 2 805 euro (comprensivi di IVA ridotta) per fattura n. 1077 della locale Azienda Multiservizi relativa a fornitura di gas metano del bimestre precedente
15/09: l’impresa Baldoni emette le seguenti fatture: • fattura n. 132 sulla Capo Nord spa per 24 266 euro + IVA, trasporto addebitato forfetariamente per 200 euro, regolamento mediante Ri.Ba. a 30 giorni • fattura n. 133 sulla Krabi srl per 16 150 euro + IVA, costi di imballo 77 euro, regolamento mediante Ri.Ba. a 60 giorni con interessi di dilazione 8% addebitati in fattura 16/09: l’impresa Baldoni consegna alla Banca Nazionale del Lavoro il supporto magnetico per l’incasso s.b.f. delle due Ri.Ba. 17/09: la Banca Nazionale del Lavoro accoglie le Ri.Ba. s.b.f., addebitando commissioni d’incasso di 4 euro per ogni ricevuta. La contabile di accredito perviene all’impresa Baldoni il giorno successivo 21/09: il pagherò di 7 370 euro presentato allo sconto il 10/07 è risultato insoluto e la banca riaddebita l’importo dell’effetto in c/c unitamente a spese di protesto e a commissioni di insoluto per 86 euro 29/09: l’impresa Baldoni preleva tramite Bancomat 1 200 euro 18/10:
la banca comunica all’impresa Baldoni il pagamento della fattura n. 132 emessa sulla Capo Nord spa
19/11: la Banca Nazionale del Lavoro comunica all’impresa Baldoni che la fattura n. 133 sulla Krabi srl è risultata insoluta. La banca addebita in c/c l’importo della fattura 28/11: la Krabi srl accetta una tratta di rivalsa con scadenza a 3 mesi per l’importo della fattura insoluta 31/12: la banca capitalizza interessi attivi sul c/c per 39,26 euro (ritenuta fiscale 26%) e conteggia interessi passivi per 207,58 euro per competenze annuali.
gruppo 14
12/09: la banca addebita, come da servizio S.D.D., 988,20 euro (comprensivi di IVA ordinaria) per fattura n. 4178 di TIM spa relativa a costi telefonici del bimestre precedente
Le operazioni con le banche
28/08: l’impresa Baldoni ordina alla Banca Nazionale del Lavoro un bonifico di 10 000 euro a proprio favore nel conto corrente aperto presso la Banca Ifis per ottimizzare la gestione di tesoreria; commissioni bancarie 2 euro
sovvenzione bancaria a breve termine
14.23 sovvenzione bancaria a breve termine
Il 19/03 l’impresa Bruno Fiaschini, titolare di un conto corrente di corrispondenza presso la Banca Popolare Pugliese, ottiene una sovvenzione a breve termine di 50 000 euro, scadenza 15/06 con interessi anticipati al tasso 5,15%. Presenta le scritture in P.D. relative all’ottenimento della sovvenzione e alla sua estinzione alla scadenza nell’ipotesi che il conto Banche c/sovvenzioni sia fatto funzionare prima al valore nominale di entrata e poi al valore nominale di uscita.
Con il funzionamento al valore nominale di entrata gli interessi sono rilevati all’estinzione del prestito, con il funzionamento al valore nominale di uscita gli interessi sono rilevati all’accensione del prestito.
Il 7/05 l’impresa Mirella Olmai, che ha acceso un conto corrente di corrispondenza presso il Banco di Sardegna, ottiene una sovvenzione a breve termine di 38 000 euro con scadenza a 60 giorni, interessi calcolati anticipatamente al tasso 6,85%. Presenta le scritture in P.D. relative all’ottenimento della sovvenzione e alla sua estinzione alla scadenza nell’ipotesi che gli interessi siano rilevati prima anticipatamente e poi posticipatamente. Rispondi poi alle domande. 1. Qual è la natura del conto Banche c/sovvenzioni? 2. Nel caso di interessi rilevati anticipatamente, come funziona il conto Banche c/sovvenzioni? Perché? 3. Nel caso di interessi rilevati posticipatamente, come funziona il conto Banche c/sovvenzioni? Perché?
14.24 intreccio tra sovvenzioni bancarie, ratei e risconti
Il 27/10 Intesa Sanpaolo concede all’impresa Giorgio Santoro una sovvenzione di 35 000 euro al tasso 6% per 90 giorni. L’operazione dà luogo alle seguenti registrazioni nei conti sinottici di mastro dell’impresa Santoro: 13.11 BANCHE C/SOVVENZIONI 34 482, 19
18.20 INTESA SANPAOLO C/C 34 482, 19
Il 15/11 la stessa banca concede all’impresa Rino Boifava una sovvenzione di 40 000 euro al tasso 6,50% per 120 giorni. L’operazione dà luogo alle seguenti registrazioni nei conti sinottici di mastro dell’impresa Boifava: 13.11 BANCHE C/SOVVENZIONI 40 000, 00
18.20 INTESA SANPAOLO C/C 39 145, 21
m4
14.22
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
ALERT
622
Esercizi da svolgere Compila le scritture in P.D. sul giornale dell’impresa Santoro e dell’impresa Boifava relative alla concessione e al rimborso delle sovvenzioni bancarie. Completa i seguenti punti: 1. Il conto Banche c/sovvenzioni viene fatto funzionare dall’impresa Santoro a valori nominali di ................................................. perché ......................................................................................................................................... 2. Il conto Banche c/sovvenzioni viene fatto funzionare dall’impresa Boifava a valori nominali di .................................................. perché ......................................................................................................................................... 3. A fine esercizio l’impresa Santoro deve rilevare un ................................, come da calcoli sotto riportati, in quanto ...................................................................................................................................................................................... ...........................
:
=
...........................
x = euro
x
...................... × ......................
27/10
...........................
= euro ......................
......................
giorni ......................
:
giorni ...................... 31/12
......................
4. A fine esercizio l’impresa Boifava deve rilevare un .............…............, come da calcoli sotto riportati, in quanto ............................................................................................................................................................................................. ...........................
:
=
...........................
x = euro
...................... × ...................... ......................
giorni ...................... 15/11
14.25 mutuo ipotecario
14.26 mutuo ipotecario
14.27 esercizio di riepilogo sulle operazioni bancarie
x
:
...........................
= euro ......................
giorni ...................... 31/12
......................
L’1/06 l’impresa Sandro Piccini ha ottenuto dalla Banca Nazionale del Lavoro un mutuo quadriennale di 50 000 euro garantito da ipoteca su un immobile di proprietà, da rimborsare con rate semestrali a quote di capitale costanti a partire dal successivo 1/12. Alla scadenza di ogni rata sono dovuti gli interessi posticipati al tasso 4%. Presenta le scritture in P.D. relative all’accensione del mutuo e al pagamento della prima rata di rimborso l’1/12 successivo, comprensiva degli interessi maturati. L’1/02 la Mario Bertola & C. snc ha ottenuto da UniCredit un mutuo quinquennale di 70 000 euro garantito da ipoteca su un immobile di proprietà da rimborsare a rate semestrali con quote di capitale costanti. Sul mutuo, alla scadenza di ogni rata, sono dovuti gli interessi posticipati al tasso 4,25%. Presenta le scritture in P.D. relative all’accensione del mutuo e al pagamento della prima rata di rimborso l’1/08 successivo, comprensiva degli interessi maturati. L’imprenditore Filippo Antonini intrattiene un rapporto di c/c con la Banca Popolare di Puglia e Basilicata che gli ha concesso un fido di 25 000 euro. Registra in P.D. nel giornale e nei conti di mastro le seguenti operazioni compiute nel corso del primo semestre dell’anno: 2/01: ottenuto un mutuo ipotecario di 40 000 euro, tasso 5,50%, interessi semestrali posticipati; l’importo è accreditato in c/c; viene previsto un rimborso del capitale di 5 000 euro a ogni data di pagamento degli interessi 12/01: il cliente presenta al dopo incasso cambiali per complessivi 16 350 euro e Ri.Ba. per complessivi 24 512 euro 23/01: Antonini ottiene una sovvenzione bancaria di 38 000 euro per 90 giorni, interessi al tasso 6%, netto ricavo in c/c; il conto acceso alla sovvenzione è fatto funzionare al valore nominale di uscita 30/01: Antonini trasmette all’incasso s.b.f. Ri.Ba. per complessivi 19 105 euro, che la banca accoglie il giorno successivo, addebitando anche commissioni d’incasso per 24,50 euro
623
28/02: l’impresa Antonini acquista un impianto di refrigerazione per 78 000 euro + IVA, come da fattura n. 196 della Nofrost spa; regolamento: 30 000 euro e l’IVA con assegno bancario, 24 000 euro con pagherò a 90 giorni e 24 000 euro entro il 15/03 con rimessa diretta
15/04: la banca dà notizia del buon esito di tutte le cambiali presentate al dopo incasso, tranne di una per 3 740 euro che viene restituita insoluta unitamente a costi di protesto per 42,30 euro e commissioni di insoluto per 7,50 euro; commissioni d’incasso 30,16 euro 23/04: Antonini estingue la sovvenzione bancaria mediante versamento in c/c di assegni bancari su piazza per complessivi 12 860 euro, mentre per l’importo rimanente la banca addebita il c/c di corrispondenza 27/04: la banca comunica il buon esito di tutte le Ri.Ba. trasmesse al dopo incasso, tranne di una per 2 114 euro che risulta insoluta; commissioni d’incasso 25 euro 4/05: la banca dà notizia che le restanti Ri.Ba. presentate s.b.f. sono tutte state riscosse tranne una di 1 857 euro che risulta insoluta e viene riaddebitata in c/c 27/05: la banca estingue il pagherò a favore della Nofrost spa con addebito in c/c 1/07: la banca addebita nel c/c dell’impresa Antonini gli interessi maturati sul mutuo e la quota di rimborso in conto capitale.
15 Le altre operazioni di gestione 15.1 analisi di operazioni di gestione
Dopo aver completato i conti di mastro, descrivi le operazioni che hanno dato luogo alle registrazioni sotto riportate. 5/01: 06.10 CREDITI PER CAUZIONI
ALERT Quando un imballaggio va perduto si deve registrare un costo d’esercizio, denominato insussistenza passiva. Nell’operazione dell’8/01 per calcolare l’importo degli imballaggi acquistati devi impostare la seguente proporzione: 100 : 22 = x : 248,60 Nell’operazione del 9/01 il prezzo di cessione dell’imballaggio durevole è 3 955 euro.
14.01 DEBITI V/FORNITORI 82, 40
82, 40
7/01: 02.08 IMBALLAGGI DUREVOLI 14 000, 00
700, 00 1 800, 00
02.18 FONDO AMM.TO IMBALLAGGI DUREVOLI ..............., ....
39.31 INSUSSISTENZE PASSIVE 1 800, 00
8/01: 06.01 IVA NS/CREDITO 248, 60 30.02 MATERIE DI CONSUMO C/ACQUISTI ..............., ....
14.01 DEBITI V/FORNITORI ..............., ....
gruppo 15
30/03: vanno a buon fine Ri.Ba. presentate s.b.f. per complessivi 10 500 euro
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
10/03: disposto bonifico bancario alla Nofrost spa a saldo fattura n. 196; la banca percepisce commissioni per 2,15 euro
m4
4/03: ricevuta fattura n. 149 dell’impresa Pisani Michele per lavori di installazione dell’impianto di refrigerazione per 1 860 euro + IVA; regolata la stessa mediante richiesta e invio di un assegno circolare
Le altre operazioni di gestione
1/03: la banca addebita in c/c gli interessi passivi di competenza del precedente esercizio per 968,60 euro
624
Esercizi da svolgere 9/01: 02.18 FONDO AMM.TO IMBALLAGGI DUREVOLI
02.08 IMBALLAGGI DUREVOLI 7 630, 00
3 815, 00
..............., ....
..............., ....
..............., ....
05.02 CREDITI COMMERCIALI DIVERSI
15.01 IVA NS/DEBITO
4 825, 10
..............., ....
21.20 PLUSVALENZE 140, 00
15.2 compravendita di imballaggi di consumo
15.3 imballaggi durevoli e cauzioni
15.4 compravendita di materiale per imballaggi
Il 22/09 l’impresa Stefano Carletti acquista dalla Comagraf spa degli scatoloni di cartone per l’imballaggio della merce per 3 140 euro + IVA, come da fattura n. 256. Regolamento mediante bonifico bancario inviato in giornata tramite UniCredit, che addebita 5 euro per commissioni. Il 26/09 l’impresa Carletti vende alla Lake spa merci per 12 600 euro + IVA confezionandole con una parte degli scatoloni acquistati in precedenza, per i quali addebita nella sua fattura n. 124 un costo forfetario di 200 euro. Regolamento della fattura mediante Ri.Ba. a 30 giorni. Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale dell’impresa Carletti. Il 15/03 l’impresa Serenella Luciani vende alla Costa Azzurra spa 500 litri di vino rosso a 5 euro il litro + IVA. Il vino viene spedito in speciali damigiane adatte al trasporto di 50 litri ciascuna, da restituire entro il 30/04. L’impresa Luciani emette fattura n. 78 contenente anche l’addebito di una cauzione di 30 euro a damigiana. La Costa Azzurra spa invia un bonifico bancario pari a metà dell’importo della fattura, che perviene all’impresa Luciani il 20/03. Il 15/04 la Costa Azzurra spa restituisce tutte le damigiane e l’impresa Luciani in giornata emette nota di accredito per la restituzione della cauzione. A fine aprile la Costa Azzurra spa salda mediante bonifico bancario quanto ancora dovuto. Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale dell’impresa Luciani. L’impresa Giorgio Bravi si rivolge alla Reset spa specializzata nella produzione di materiale di confezionamento e imballaggio e rilascia in data 20/04 un assegno su UniCredit di 1 525 euro come acconto sulla fornitura di imballaggi personalizzati con il proprio marchio costituiti da: a. imballaggi di consumo per 4 200 euro + IVA; b. imballaggi durevoli per 6 500 euro + IVA. La società fornitrice, in giornata, emette fattura n. 328 per l’acconto (pervenuta a Bravi il 22/04) e successivamente spedisce il materiale di imballaggio ordinatole emettendo fattura n. 391 del 20/05. La fattura è ricevuta e regolata con giroconto postale il giorno successivo, quando l’impresa Bravi riceve anche gli imballaggi. La Reset spa riceve comunicazione dell’accredito il 24/05. Rileva quanto sopra nel libro giornale delle due imprese, indicando anche la natura dei conti nei quali si rilevano gli imballaggi.
15.5 documenti originari e compravendita di imballaggi
La Sopak spa di Pesaro, impresa industriale operante nel settore dell’imballaggio, in data 20/03 vende all’impresa commerciale Gianni Gava di Siena degli imballaggi, come da fattura n. 542 (di cui presentiamo la parte tabellare), pagamento con Ri.Ba. a 60 giorni maggiorata di interessi di dilazione 5%.
Fattura n. 542 del 20/03 N. 500 casse di legno a 12,50 euro l’una N. 4 000 sacchetti riciclabili a 0,15 euro l’uno Contributo ambientale CONAI Rimborso forfetario costi di trasporto Totale IVA 22% Interessi 5% per pagamento dilazionato (esenti, art. 10 DPR n. 633/1972) Totale fattura
euro euro euro euro euro euro euro euro
6 250, 600, 20, 50, 6 920, 1 522, 69, 8 512,
00 00 70 00 70 55 40 65
625
La fattura è ricevuta dall’impresa Gava il giorno successivo. Il 21/03 la Sopak spa trasmette all’incasso s.b.f. con disponibilità immediata la Ri.Ba. presso UBI Banca. La banca accoglie l’operazione il giorno successivo, addebitando commissioni d’incasso per 5,50 euro. Alla scadenza l’impresa Gava estingue la Ri.Ba. tramite Banca Monte dei Paschi, agenzia n. 1, Siena.
imballaggi durevoli, cauzioni e acconti
L’impresa Mario Rossi effettua con l’impresa Luigi Fazi le seguenti operazioni: 21/10/n1: l’impresa Rossi emette fattura n. 190 relativa a una vendita di merci per 18 345 euro + IVA, con addebito di una cauzione di 280 euro per imballaggi durevoli a rendere; la fattura è ricevuta dall’impresa Fazi il 22/10; l’impresa Fazi restituisce gli imballaggi entro i termini stabiliti dal contratto 2/11/n1: l’impresa Rossi emette nota di accredito n. 25 per il rimborso della cauzione 4/11/n1: l’impresa Fazi riceve la nota di accredito e salda quanto dovuto con assegno sulla Banca Nazionale del Lavoro che l’impresa Rossi riceve il 6/11 4/12/n1: l’impresa Fazi invia un assegno sulla Banca Nazionale del Lavoro di 3 660 euro come acconto su un’ordinazione di merci; il 6/12 l’impresa Rossi, ricevuto l’assegno, emette la fattura n. 248 che perviene a Fazi il giorno successivo 20/12/n1: l’impresa Rossi emette la fattura immediata n. 253 relativa alla vendita di merci di cui al precedente acconto per 12 500 euro + IVA, con addebito di una cauzione per 140 euro per imballaggi durevoli a rendere; la fattura perviene all’impresa Fazi il 21/12 8/01/n2: poiché l’impresa Fazi non restituisce gli imballaggi entro i termini stabiliti, l’impresa Rossi emette fattura n. 7 per gli imballaggi non resi: prezzo di vendita 140 euro + IVA; gli imballaggi erano stati ammortizzati per il 40% ed erano stati contabilizzati al costo originario di 230 euro; la fattura n. 7 perviene all’impresa Fazi il 10/01 e la stessa, in data 17/01, salda quanto dovuto, inviando un assegno sulla Banca Nazionale del Lavoro che viene ricevuto il 19/01 dall’impresa Rossi.
gruppo 15
15.6
Le altre operazioni di gestione
Presenta la rilevazione di quanto sopra indicato nel libro giornale delle due imprese.
liquidazione IVA e relativo versamento
15.8 liquidazione IVA e relativo versamento
15.9 liquidazione IVA e relativo versamento
15.10 operazioni di gestione e liquidazione periodica IVA
Completa il libro giornale dell’impresa Bruni Adolfo. 16/06 16/06
.......... ..........
.............................................. totale IVA a debito maggio .............................................. .............................................
................., ....
16/06 16/06
.......... ..........
.............................................. totale IVA a credito maggio .............................................. .............................................
1 053, 50
.......... ..........
.......... ..........
.............................................. versamento IVA di maggio .............................................. .............................................
1 840, 50 ................., .... ................., .... ................., ....
L’impresa Giorgio Manduca opera in regime IVA ordinario. Per il mese di giugno ha liquidato IVA a credito per 9 270 euro e IVA a debito per 10 750 euro. L’IVA viene versata nei termini di legge mediante addebito del c/c bancario intrattenuto con UniCredit. Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale. L’impresa Barbara Fineschi opera in regime IVA ordinario. Per il mese di marzo ha liquidato IVA a credito per 11 090 euro e IVA a debito per 12 122 euro. L’IVA viene versata nei termini di legge mediante addebito del c/c bancario intrattenuto con UniCredit. Presenta le scritture in P.D. nel libro giornale. Il 10/06 i conti di mastro dell’impresa Gagliardini Remo evidenziano, tra gli altri, i seguenti conti dei quali sono stati riportati i totali progressivi: 06.01 IVA NS/CREDITO 26 893, 46
15.01 IVA NS/DEBITO 17 387, 70
19 547, 00
30 500, 80
m4
15.7
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
Presenta la rilevazione di quanto sopra indicato nel giornale delle due imprese e le parti tabellari della fattura n. 248, della fattura n. 253 e della fattura n. 7.
626
Esercizi da svolgere Successivamente vengono compiute le seguenti operazioni: 12/06: ricevuta fattura n. 193 della Viserba spa relativa ad acquisto di merci franco partenza per 5 026 euro + IVA ridotta, sconto per redistribuzione e quantità 5% + 3%, pagamento con Ri.Ba. a 60 giorni data fattura maggiorata di interessi di dilazione 5,75% addebitati nella stessa fattura 13/06: ricevuta fattura n. 77 del vettore Alberto Bova per costi di trasporto di cui al precedente acquisto per 246 euro + IVA, regolamento mediante rilascio di un assegno bancario 16/06: liquidata l’IVA relativa al mese di maggio tenendo conto che l’IVA a debito è di 9 553,94 euro e quella a credito è di 7 559,86 euro; versata in giornata l’imposta mediante addebito del c/c presso Intesa Sanpaolo 17/06: emessa fattura n. 109 di 8 610 euro + IVA sulla Adriatica spa per vendita di merci alla clausola franco destino, pagamento mediante rimessa diretta entro 10 giorni dalla ricezione della fattura 18/06: ricevuta fattura n. 159 del vettore Carli per costi di trasporto di cui alla precedente vendita per 63 euro + IVA, regolamento in contanti 23/06: ricevuta da Intesa Sanpaolo lettera di accredito in c/c bancario per bonifico bancario ordine e conto Adriatica spa a saldo fattura n. 109 28/06: emessa nota di variazione n. 29 sull’impresa Pisapia Luciano per suo reso di merci per 1 405 euro + IVA. Presenta le registrazioni in P.D. nel giornale dell’impresa Gagliardini e i totali progressivi al 30/06 dei conti IVA ns/credito e IVA ns/debito.
15.11 liquidazione e versamento IVA
Il commerciante all’ingrosso Tiberio Giacomelli di Gorizia opera in regime IVA ordinario e si avvale della possibilità di non tenere i registri IVA. Durante il mese di novembre i conti descrittivi IVA ns/debito e IVA ns/credito hanno presentato le sotto riportate registrazioni: 15.01 IVA NS/DEBITO
ALERT Per calcolare l’IVA esigibile e quella detraibile, somma gli importi dell’IVA su ogni fattura annotati nei conti di mastro. Una fattura non deve essere considerata.
Data
Clienti Descrizione
Documento
..........
.............................
.............................
Data di Imponibile consegna al 22% .................
.................
Esente Escluso
Note
Dare
Avere
.................
...............
...............
...............
03/11 Amiata spa
fattura n. 137
28/10
29 075,00
6 396,50
10/11 Spider spa
fattura n. 138
10/11
17 967,00
21/11 Remo Neri
fattura n. 139
15/11
2 618,00
575,96
24/11 North Star spa
fattura n. 140
18/11
27 229,00
5 990,38
29/11 Golden spa
fattura n. 141
29/11
13 616,50
200,00
55,00
art. 15
3 952,74
art. 10
2 995,63
06.01 IVA NS/CREDITO Data
Fornitori Descrizione
.........
...........................
Documento ................................
Data di consegna
Imponibile al 22%
...............
...................
Esente Escluso
Note
Dare
Avere
...............
...............
06/11 Trapezio spa
fatt. n. 702 del 6/11
06/11
14 524,00
3 195,28
15/11 Marco Belli
fatt. n. 134 del 15/11
15/11
12 780,00
2 811,60
23/11 Good Health spa
fatt. n. 127 del 23/11
18/11
24 320,50
5 350,51
26/11 Lusitania spa
nota variaz. n. 65
23/11
– 4 755,00
29/11 RI.MA. spa
fatt. n. 89 del 29/11
24/11
10 070,00
1 046,10 150,00
art. 15
2 215,40
Procedi alla liquidazione IVA di novembre, compilando gli articoli in P.D. relativi alla stessa liquidazione e al successivo versamento effettuato mediante addebito di c/c postale. Nel mese di dicembre non sono state emesse fatture differite per consegne effettuate a novembre.
15.12 liquidazione di dicembre e acconto IVA
Durante il mese di dicembre i conti sinottici IVA ns/credito e IVA ns/debito dell’impresa Romeo Fantini evidenziano le registrazioni riportate a pagina seguente.
ALERT Con il metodo storico l’acconto è uguale all’88% dell’importo versato nel dicembre dell’anno precedente e rappresenta un credito IVA.
627
710, 00 (s) .............., .....
3 100, 1 800, 1 450, 2 780, 4 120,
50 10 00 50 40
.............., .....
.............., .....
.............., .....
(s) .............., .....
Procedi alla liquidazione e al versamento dell’IVA di dicembre effettuato tramite Banca Nazionale del Lavoro, completando i conti sinottici e registrando gli articoli in P.D., tenendo conto che tutte le registrazioni nei conti IVA ns/credito e IVA ns/debito riguardano IVA esigibile e detraibile di dicembre e che ai fini dell’acconto (metodo storico) l’importo della liquidazione di dicembre dell’anno precedente presentava un importo di 3 150 euro a debito dell’impresa.
15.13 contratti di locazione
Il 30/11 la Banca Nazionale del Lavoro addebita all’impresa Sebastiano Di Somma, in esecuzione di un ordine S.D.D., la somma di 1 342 euro, come da fattura n. 272 della Italeasing spa per canone trimestrale di un contratto di leasing relativo a computer d’ufficio. Sempre il 30/11 l’impresa Di Somma paga a Nardi Giancarlo, con un assegno circolare richiesto alla stessa banca, un fitto mensile di 820 euro per l’immobile adibito a uffici. Il giorno successivo l’impresa Di Somma stipula contratto di locazione con la Ponzi Renzo & C. snc per un garage di sua proprietà che viene concesso in affitto al canone annuo di 1 680 euro + IVA, da regolare anticipatamente con versamenti bimestrali entro i primi cinque giorni del mese di scadenza. Lo stesso giorno l’impresa Di Somma emette fattura n. 297 sulla Ponzi snc comprensiva anche della cauzione per quattro mesi anticipati. L’impresa Ponzi regola la fattura il 4/12 mediante bonifico bancario. Presenta le registrazioni in P.D. nel giornale dell’impresa Di somma.
15.14 leasing finanziario
Il 15/09/n1 l’impresa commerciale Luca Tassi stipula con la Nordleasing spa un contratto di leasing finanziario relativo a un bancone frigorifero, al prezzo complessivo di 130 000 euro. Gli accordi prevedono il pagamento di un maxicanone iniziale di 30 000 euro + IVA alla stipulazione del contratto, come da fattura n. 110 della Nordleasing spa, e di 10 canoni semestrali anticipati a partire dal 15/03/n2 di 10 000 euro ciascuno + IVA. Al termine del contratto l’impresa Tassi riscatta il bancone frigorifero al prezzo di 6 000 euro + IVA. I regolamenti delle fatture relative ai canoni di leasing avvengono tramite servizio S.D.D. sulla Banca Nazionale del Lavoro. Presenta le scritture in P.D. sul giornale dell’impresa Tassi che riguardano: a. il maxicanone iniziale; b. il pagamento del primo canone, come da fattura n. 32 della Nordleasing spa; c. il riscatto del bene strumentale, come da fattura n. 131 della Nordleasing spa, emessa in data 15/03/n7 e regolata lo stesso giorno tramite bonifico bancario (commissioni 5 euro).
15.15 leasing finanziario
Il 10/07/n1 l’impresa commerciale Vittorio Di Luca stipula con la Abruzzo Leasing spa un contratto di leasing finanziario avente per oggetto computer d’ufficio, al prezzo complessivo di 80 000 euro. Gli accordi prevedono il pagamento di un maxicanone iniziale di 20 000 euro alla stipulazione del contratto e di 8 canoni quadrimestrali anticipati a partire dal 10/11/n1 di 7 500 euro ciascuno. Al termine del contratto l’impresa Di Luca decide di non riscattare i computer, in quanto obsoleti, ma di stipulare un nuovo contratto di leasing al prezzo complessivo di 85 000 euro, con maxicanone iniziale di 25 000 euro e il pagamento di 10 canoni quadrimestrali anticipati per l’importo restante. Presenta, ipotizzando a scelta i dati mancanti: a. le scritture in P.D. dell’impresa Di Luca relative al maxicanone iniziale, sapendo che il regolamento avviene mediante richiesta e rilascio di un assegno circolare della Cassa di Risparmio di Fermo; b. le scritture in P.D. dell’impresa Di Luca relative al pagamento dei canoni periodici del primo contratto, individuando le date di pagamento, sapendo che il regolamento delle rispettive fatture avviene mediante procedura S.D.D.; c. l’asse del tempo sul quale riportare le date di pagamento e gli importi corrisposti relativi al secondo contratto di leasing.
Le altre operazioni di gestione
450, 20 (s) .............., .....
gruppo 15
10 60 00 80 20
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
2 608, 1 585, 1 028, 3 206, 1 007,
18.10 IVA C/LIQUIDAZIONE
15.01 IVA NS/DEBITO
m4
06.01 IVA NS/CREDITO
628
Esercizi da svolgere 15.16 amministrazione del personale
Indica la natura dei conti tipici dell’amministrazione del personale e completa le frasi che seguono. Conti
Finanziari
Economici
Situazione patrimoniale attività passività
Situazione economica costi ricavi
Debiti per ritenute da versare Personale c/retribuzioni Istituti previdenziali Salari e stipendi Oneri sociali
1. L’imprenditore, nell’effettuare le ritenute fiscali sulle retribuzioni dei dipendenti, agisce come ........ ............................................................................................................................................................................................................
2. Gli assegni per il nucleo familiare vengono corrisposti ai dipendenti in proporzione ............................ ............................................................................................................................................................................................................
3. La sigla INPS significa ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................
4. Il costo del lavoro per l’imprenditore è costituito da ................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................
15.17 liquidazione e pagamento di retribuzioni
I conti di mastro sotto riportati si riferiscono alla liquidazione e al pagamento delle retribuzioni e delle relative ritenute fiscali e previdenziali del mese di giugno dell’impresa commerciale Morgan Acciaresi. Dopo aver ricostruito l’intera movimentazione, intestando i conti interessati e registrando i movimenti mancanti, presenta le scritture in P.D. nel giornale dell’impresa, ipotizzando a scelta i dati mancanti. 15.02 DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE ..............., ....
4 395, 20
18.11 ISTITUTI PREVIDENZIALI 1 667, 00 (s) ..............., ....
15.18 liquidazione e pagamento di retribuzioni e liquidazione contributi
15.19 liquidazione e pagamento di retribuzioni, versamento unico
15.20 liquidazione e pagamento di retribuzioni, versamento unico
..............., ....
28 304, 80
18.20 INTESA SANPAOLO C/C
2 448, 00 7 991, 00
...................................................... ..............., ....
15.20 PERSONALE C/RETRIBUZIONI
..............., .... ..............., .... ...................................................... ..............., ....
Il 25/02 la Bric spa ha liquidato ai propri dipendenti retribuzioni lorde per 121 600 euro, corrispondendo assegni per il nucleo familiare per 4 210 euro. Il 28/02 la società paga a mezzo Banca Ifis le retribuzioni ai dipendenti, trattenendo 16 416 euro per ritenute fiscali e 11 539,84 euro per contributi sociali a carico dei dipendenti. Lo stesso giorno liquida contributi sociali a suo carico per 36 963,50 euro. Presenta gli articoli in P.D. relativi a quanto sopra indicato.
ALERT Gli assegni per il nucleo familiare, pagati dalla Bric spa per conto dell’INPS, vanno registrati in Dare del conto Istituti previdenziali.
Il 28/06 la Super Ball spa ha liquidato ai suoi dipendenti, per il mese di giugno, salari lordi per 58 533,81 euro e stipendi lordi per 35 499,23 euro, corrispondendo assegni per il nucleo familiare per un totale di 2 690 euro. Contributi sociali a carico dell’impresa 28 209,90 euro. Il 30/06 la Super Ball spa paga le retribuzioni, trattenendo ritenute fiscali per 14 104,95 euro e ritenute sociali per 8 923,74 euro. Il regolamento avviene mediante richiesta e rilascio di assegni circolari della Banca Nazionale del Lavoro. Il 16/07 la società liquida l’IVA di giugno con IVA a debito di 32 690,70 euro e IVA a credito di 28 277,13 euro. Lo stesso giorno la società effettua il versamento unico con modello F24 addebitando il c/c intrattenuto con la BNL. A fine aprile l’impresa Monica Bellini ha liquidato ai suoi dipendenti retribuzioni lorde per complessivi 23 508 euro, assegni per il nucleo familiare 1 076 euro, indennità di malattia 856 euro. Lo stesso giorno l’impresa paga le retribuzioni, trattenendo ritenute fiscali per 3 878 euro e ritenute sociali per 2 160 euro. Il pagamento avviene mediante addebito del conto corrente dell’impresa acceso presso la Banca Popolare di Spoleto e contestuale accredito dei conti correnti dei dipendenti. I contributi sociali a carico dell’impresa ammontano a 7 052 euro.
629
intreccio tra pagamento di retribuzioni, utilizzo di valori bollati e altre operazioni di gestione
Rileva in P.D. nel giornale dell’impresa Lucia Santini di Bari le seguenti operazioni: 10/04: il registro elementare dei valori bollati indica le seguenti consistenze di cassa: francobolli 25,50 euro e marche da bollo 320 euro 15/04: acquistato materiale da imballo (carta, cartoni, spago ecc.) per 428 euro + IVA, come da fattura n. 160 della Sirio srl; rilasciato un assegno bancario della Banca Popolare di Bari a saldo della fattura 18/04: pagato a mezzo servizio S.D.D. della Banca Popolare di Bari canone trimestrale di leasing di 225 euro + IVA per noleggio di un elaboratore elettronico, come da fattura n. 376 della Leasing Facil spa 24/04: acquistati in contanti francobolli per 15 euro e marche da bollo per 150 euro 27/04: liquidati salari e stipendi per 21 500 euro, assegni per il nucleo familiare per 208,50 euro, indennità di malattia e maternità per 168,50 euro 28/04: richiesto alla Banca Popolare di Bari il rilascio di assegni circolari per il pagamento delle retribuzioni dei dipendenti, contro addebito del c/c bancario; sulle retribuzioni sono effettuate ritenute sociali per 1 976 euro e ritenute fiscali per 3 332 euro; gli assegni circolari, in giornata, vengono consegnati ai dipendenti 30/04: liquidati contributi a carico dell’impresa per 6 450 euro. Pagati a mezzo c/c bancario gli interessi 5% maturati per un trimestre sul mutuo ipotecario di 50 000 euro; rimborsata una quota del mutuo di 5 000 euro 2/05: prelevati dalla cassa per esigenze personali dall’imprenditrice 400 euro
gruppo 15
15.21
Le altre operazioni di gestione
Il 16/05 l’impresa liquida l’IVA di aprile tenendo conto di IVA esigibile per 7 707 euro e di IVA detraibile per 8 830,50 euro. Lo stesso giorno l’impresa Bellini effettua il versamento unico con modello F24 mediante addebito del c/c bancario, tenendo conto che nel corso del mese precedente, oltre a quelle sulle retribuzioni, ha effettuato ritenute fiscali per 1 578 euro relative a parcelle pagate al dottore commercialista.
10/05: il controllo mensile dei valori bollati indica le seguenti consistenze di cassa: francobolli 16,50 euro, marche da bollo 117 euro 11/05: con riferimento alla fattura n. 67 la Capitani snc restituisce la tratta accettata e invia a saldo un assegno bancario 12/05: versato in c/c l’assegno bancario 13/05: acquistata un’attrezzatura d’ufficio di 14 000 euro + IVA; costi di trasporto 400 euro, costi di installazione 500 euro; a saldo della fattura n. 321 della fornitrice Mobilufficio spa viene rilasciato un assegno bancario di 5 000 euro e ordinato un postagiro per la differenza 16/05: liquidata l’IVA di aprile in base a quanto segue: IVA a detraibile 3 480,75 euro, IVA esigibile 4 683 euro. Versate contro addebito del c/c bancario le ritenute fiscali, l’IVA e quanto dovuto all’INPS con versamento unitario 30/06: versata con addebito del c/c bancario la prima rata d’acconto imposte a carico dell’impresa per 3 650 euro.
15.22 intreccio tra varie operazioni di gestione
Rileva in P.D. nel giornale dell’impresa Gino Roncati le seguenti operazioni di gestione: 4/01: in un incidente vengono perdute quattro botti del costo storico di 3 000 euro l’una, ammortizzate per il 40% 8/01: emessa fattura n. 7 sulla Vulture spa per la vendita di merci per 43 090 euro + IVA, trasporto a mezzo vettore Seastar spa con costi addebitati forfetariamente per 1 850 euro, cauzione per imballo a rendere in stato sano entro 20 giorni 500 euro, pagamento mediante Ri.Ba. a 60 giorni con interessi 8% addebitati in fattura 16/01: effettuato, mediante addebito del c/c con UniCredit, il versamento unico di dicembre che comprende il versamento dell’IVA per 1 800 euro, il versamento delle ritenute fiscali per 8 177 euro e di quanto dovuto all’INPS per 16 220 euro
m4
8/05: emessa fattura n. 67 sulla Mario Capitani & C. snc per vendita di merci per 8 950 euro + IVA, costi di trasporto 45,50 euro, costi di imballo 28,50 euro; viene inviata per l’accettazione una tratta di 7 000 euro
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
4/05: emessa Ri.Ba. di 2 750 euro sul cliente Rossi a saldo fattura n. 318 di 2 752,50 euro
630
Esercizi da svolgere 18/01: pagata a mezzo bonifico bancario di UniCredit la fattura n. 32 della Immobiliare Europa spa, relativa a fitto mensile di locali strumentali per 2 500 euro + IVA (commissioni bancarie 3,50 euro) 24/01: gli imballaggi di cui alla precedente vendita vengono restituiti. L’impresa emette nota di accredito n. 2 sulla Vulture spa per il rimborso della cauzione precedentemente versata 27/01: liquidate retribuzioni ai dipendenti per 40 580 euro, assegni per il nucleo familiare 3 350 euro, indennità di malattia e maternità 2 090 euro 30/01: pagate, mediante addebito del c/c bancario con UniCredit, le retribuzioni ai dipendenti, ritenute sociali 3 851 euro, ritenute fiscali 6 492,80 euro. Liquidati contributi sociali a carico dell’impresa per 12 174 euro.
15.23 correzione di errori
Dal libro giornale dell’impresa Giorgia Maselli si evidenziano, tra le altre, le registrazioni sotto riportate. Ciascuna registrazione contiene uno o più errori: effettua le correzioni indicando nella seconda colonna la natura della variazione (F +, F –, E –, E +). 10/09 .......... CLIENTI C/ACCONTI acconto da riscuotere 10/09 .......... CREDITI PER ACCONTI DA CLIENTI acconto da riscuotere
2 806, 00
10/09 .......... ASSEGNI 10/09 .......... CLIENTI C/ACCONTI
a/b da Balcani spa acconto da Balcani spa
2 806, 00
10/09 .......... CLIENTI C/ACCONTI 10/09 .......... IVA NS/DEBITO 10/09 .......... CREDITI V/CLIENTI
fattura n. 210 su Balcani spa fattura n. 210 su Balcani spa fattura n. 210 su Balcani spa
2 806, 00
fattura n. 211 su Rossi Giulio fattura n. 211 su Rossi Giulio fattura n. 211 su Rossi Giulio imballo su fattura n. 211
9 068, 26
2 806, 00
15/09 15/09 15/09 15/09
.......... .......... .......... ..........
CREDITI V/CLIENTI IVA NS/DEBITO MERCI C/VENDITE MAT. DI CONSUMO C/VENDITE
1 635, 26 7 190, 00 243, 00
nota accredito n. 32 su Rossi Giulio nota accredito n. 32 su Rossi Giulio nota accredito n. 32 su Rossi Giulio
22/09 .......... ONERI FISCALI DIVERSI 22/09 .......... VALORI BOLLATI
affrancatura corrispondenza affrancatura corrispondenza
57, 50
24/09 .......... DEBITI V/FORNITORI 24/09 .......... ASSEGNI
s.f. n. 407 Roltex spa a/b per s.f. n. 407 Roltex spa
4 586, 90
fattura n. 212 su Balcani spa fattura n. 212 su Balcani spa fattura n. 212 su Balcani spa fattura n. 212 su Balcani spa
4 026, 00 2 806, 00
.......... .......... .......... ..........
CREDITI V/CLIENTI CLIENTI C/ACCONTI IVA NS/DEBITO MERCI
10/10 .......... IMBALLAGGI DUREVOLI 10/10 .......... IVA NS/DEBITO 10/10 .......... DEBITI V/FORNITORI
450, 00 99, 00 549, 00 57, 50
4 586, 90
1 232, 00 5 600, 00
fatt. n. 198 da GI.CA. spa per cartoni fatt. n. 198 da GI.CA. spa per cartoni fatt. n. 198 da GI.CA. spa per cartoni
850, 00 187, 00
netto ricavo effetti scontati commissioni incasso effetti scontati sconti su effetti effetti accolti allo sconto
9 404, 00 31, 00 310, 00
16/10 .......... IVA NS/CREDITO 16/10 .......... IVA C/LIQUIDAZIONE
totale IVA a credito agosto totale IVA a credito agosto
8 175, 30
16/10 .......... ONERI SOCIALI 16/10 .......... UBI BANCA C/C
versamento INPS ottobre versamento INPS ottobre
10 770, 00
14/10 14/10 14/10 14/10
operazioni varie di gestione
506, 00 2 300, 00
21/09 .......... RESI SU ACQUISTI 21/09 .......... IVA NS/DEBITO 21/09 .......... CREDITI V/CLIENTI
26/09 26/09 26/09 26/09
15.24
2 806, 00
.......... .......... .......... ..........
UBI BANCA C/C COSTI D’INCASSO SCONTI PASSIVI BANCARI CAMBIALI ATTIVE
1 037, 00
9 745, 00 8 175, 30 10 770, 00
Nel mese di aprile l’imprenditrice Rossella Tacconi effettua le seguenti operazioni: 1/04: ricevuto dalla Cronix spa un bonifico bancario di 1 647 euro per un acconto in conto merci; l’importo viene accreditato nel c/c presso il Credito Valtellinese. Lo stesso giorno l’impresa Tacconi emette la fattura n. 211
631
2/04: inviate al dopo incasso presso il Credito Valtellinese cambiali per 7 152 euro e disposizioni Ri.Ba. per 11 670 euro, scadenti il 15/04
5/04: inviate merci per 5 865 euro + IVA al cliente Minali come da fattura n. 212; trasporto a mezzo vettore Puglisi con costi addebitati forfetariamente dall’impresa Tacconi per 171 euro; il cliente rilascia a saldo di quanto dovuto un assegno bancario che viene versato in c/c presso il Credito Valtellinese 6/04: ricevuta fattura n. 175 dell’impresa Rossini Michele per acquisto di merci per 612 euro + IVA, sconto per redistribuzione 5%; trasporto franco destino; regolamento a saldo mediante rilascio di un assegno bancario di 700 euro 8/04: emessa fattura n. 213 sulla Cronix spa di cui al precedente acconto per vendita merci per 6 750 euro + IVA; le merci sono consegnate franco destino. Regolamento ½ con assegno bancario e ½ mediante Ri.Ba. a 60 giorni data fattura con interessi di dilazione 6,25% addebitati nella stessa fattura 10/04: ricevuta fattura n. 96 del corriere Torrisi per 65 euro + IVA, relativa alle merci inviate alla Cronix spa, regolamento con assegno postale 14/04: ottenuta dal Credito Valtellinese una sovvenzione bancaria di 18 000 euro al tasso 6,50% fino al 31/07; la rilevazione viene effettuata a valori nominali di entrata; interessi trattenuti anticipatamente 20/04: il cliente Valentini Augusto risulta fallito; il pagherò protestato risulta totalmente inesigibile 26/04: il Credito Valtellinese comunica che le cambiali inviate all’incasso il 2/04 sono state riscosse. Una Ri.Ba. di 4 128 euro è risultata insoluta, le altre Ri.Ba. sono state incassate; la banca addebita commissioni d’incasso per 15,50 euro sulle cambiali e per 22 euro sulle Ri.Ba.
gruppo 15
4/04: il Credito Valtellinese restituisce insoluto e protestato un pagherò di 2 586 euro del cliente Valentini Augusto, a suo tempo presentato allo sconto; la banca addebita l’importo dell’effetto in c/c, unitamente a spese di protesto per 42,50 euro
Le altre operazioni di gestione
3/04: apportati dal proprietario assegni bancari per 30 000 euro in aumento dei mezzi propri
30/04: pagate a mezzo banca le retribuzioni ai dipendenti al netto di ritenute sociali per 2 310 euro e di ritenute fiscali per 3 896 euro; l’impresa rileva anche contributi sociali a suo carico per 7 540 euro Presenta le scritture nel giornale in P.D. dell’impresa Tacconi.
15.25 operazioni varie di gestione
L’impresa commerciale Marina Salvati compie, tra le altre, le seguenti operazioni: 3/05: ricevuta fattura n. 176 della Garamond spa per acquisto di merci per 9 960 euro + IVA, trasporto franco destino 5/05: acquistati dalla Packing spa imballaggi durevoli per 8 432 euro e imballaggi di consumo per 1 956 euro come da fattura n. 123, IVA ordinaria 6/05: rese merci difettose per 1 145 euro alla Garamond spa e richiesto un abbuono di 280 euro per differenze qualitative riscontrate nella merce consegnata 9/05: ricevuta nota di variazione n. 21 della Garamond spa relativa al reso e alla concessione dell’abbuono richiesto; in giornata si salda quanto dovuto alla Garamond spa, rilasciando un assegno circolare di 2 300 euro e un bonifico bancario per la differenza (commissioni bancarie 3 euro) 13/05: riscosso in contanti un credito di 450 euro verso l’impresa Renzo Ranieri stralciato l’anno precedente in quanto ritenuto inesigibile; vengono riscossi anche interessi di mora per 46,32 euro 14/05: vendute merci per 7 862 euro + IVA all’impresa Matteo Reni, come da fattura n. 92; trasporto franco partenza 80 euro, cauzione per imballo a rendere 35,20 euro, pagamento con rimessa diretta a 30 giorni data fattura 17/05: emessa fattura n. 93 sull’impresa Sabbatini Renato per la vendita di merci per 12 630 euro + IVA, cauzione per imballo a rendere in stato sano entro 15 giorni 180 euro, trasporto franco partenza-porto franco come da fattura del corriere Freccia per 81,74 euro (IVA compresa) anticipati in contanti dall’impresa Salvati
m4
29/04: prelevati dal c/c bancario presso il Credito Valtellinese 320 euro e pagato in contanti per 130 euro l’affitto di un garage preso in locazione da un privato
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
27/04: liquidati salari e stipendi ai dipendenti per 25 134,60 euro, assegni per il nucleo familiare per 560 euro, indennità di malattia e maternità per 410 euro
632
Esercizi da svolgere 19/05: riconosciuto un abbuono di 260 euro a favore dell’impresa Sabbatini per differenze qualitative riscontrate sulla merce consegnata; viene emessa la nota di accredito n. 23 senza variazione IVA 20/05: emessa nota di accredito n. 24 a favore dell’impresa Sabbatini per la restituzione dell’imballaggio 22/05: ricevuto dall’impresa Sabbatini a regolamento della fattura n. 93 un assegno bancario di 3 230,34 euro; la differenza è riscossa con due Ri.Ba. a 30 e 60 giorni data fattura. L’assegno viene versato in c/c bancario 25/05: emessa nota di accredito n. 25 a favore dell’impresa Reni per la restituzione dell’imballaggio 26/05: le disposizioni Ri.Ba. intestate all’impresa Sabbatini sono trasmesse all’incasso s.b.f.; la banca le ammette all’incasso il giorno successivo, commissioni d’incasso 4,50 euro per Ri.Ba. L’impresa Salvati riceve la lettera di accredito il 29/05 15/06: ricevuto bonifico bancario dall’impresa Reni per saldo fattura n. 92 16/06: l’impresa Salvati ha notizia del pagamento della prima Ri.Ba. in scadenza 20/06: pagato a mezzo servizio S.D.D. canone semestrale di leasing di 5 000 euro + IVA per noleggio di un automezzo strumentale, come da fattura n. 77 della Stralease spa 30/06: versata mediante addebito del c/c bancario la prima rata dell’acconto imposte a carico dell’impresa per 4 960 euro. Presenta le registrazioni nel giornale in P.D. dell’impresa Salvati.
15.26 operazioni varie di gestione
A inizio anno nei conti di mastro dell’impresa Maurizio Rosati ci sono, tra gli altri: 02.07 AUTOMEZZI
02.17 FONDO AMM.TO AUTOMEZZI
28 850, 00
24 060, 00
05.10 CREDITI INSOLUTI
13.11 BANCHE C/SOVVENZIONI
6 900, 00
38 520, 00
13.21 BANCHE C/RI.BA. SBF
15.02 DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE
18 218, 00 18.10 IVA C/LIQUIDAZIONE
3 866, 00 18.11 ISTITUTI PREVIDENZIALI
1 669, 50
17 816, 00
ALERT Per l’operazione al 10/01 va utilizzato il conto Personale c/acconti.
Durante il mese di gennaio vengono compiute le seguenti operazioni: 2/01: prelevati dal proprietario per esigenze personali 200 euro in contanti e merci per complessivi 595,36 euro (IVA compresa) per i quali si emette l’autofattura n. 1 5/01: sostituito il vecchio automezzo con un nuovo automezzo del costo di 21 700 euro + IVA, come da fattura n. 6 della concessionaria Perelli Giacomo. Il vecchio automezzo viene restituito alla concessionaria e viene valutato 4 200 euro, come da fattura n. 2. La differenza viene regolata come segue: 5 480 euro mediante rilascio di un assegno bancario, la parte rimanente mediante due Ri.Ba. scadenti rispettivamente il 31/01 e il 28/02 8/01: viene estinta la sovvenzione bancaria in essere di 40 000 euro mediante addebito del c/c intrattenuto con Intesa Sanpaolo 10/01: corrisposto a un dipendente tramite rilascio di un assegno bancario un anticipo sulla retribuzione di 400 euro 11/01: emessa fattura n. 3 sulla Fi.Ma. spa per vendita di merci per 10 450 euro + IVA; sconto per redistribuzione e quantità 8% + 2%, trasporto franco partenza con costi forfetari per 158 euro, costi documentati di etichettatura prodotti anticipati da Rosati per conto della Fi.Ma. spa 234 euro + IVA, pagamento ½ con rimessa diretta a ricezione fattura e ½ mediante Ri.Ba. a 60 giorni maggiorata di interessi di dilazione 6,50% addebitati nella stessa fattura 12/01: la banca comunica che metà delle Ri.Ba. trasmesse all’incasso s.b.f. sono state riscosse 16/01: ricevuto bonifico bancario in conto fattura n. 3; versate mediante delega bancaria le ritenute fiscali, i contributi sociali e l’IVA di dicembre
633
24/01: emessa fattura n. 4 sulla Sigma spa per vendita di merci per 16 960 euro + IVA; imballo fatturato 108 euro, pagamento ¼ mediante rimessa diretta a ricezione fattura e per il rimanente mediante accettazione di tratta a 60 giorni 27/01: liquidate retribuzioni ai dipendenti per 37 410 euro, assegni per il nucleo familiare per 1 080 euro e indennità di malattia e maternità per 548 euro 28/01: pagate mediante addebito del c/c bancario le retribuzioni ai dipendenti, al netto di ritenute sociali per 3 550 euro e di ritenute fiscali per 5 798,50 euro. Lo stesso giorno Intesa Sanpaolo accredita in c/c il bonifico della Sigma spa in conto fattura n. 4, dalla quale viene ricevuta anche la tratta accettata 30/01: la banca dà notizia della riscossione delle rimanenti Ri.Ba. presentate s.b.f. tranne di una per 2 146 euro che viene restituita insoluta e riaddebitata in conto unitamente a costi reclamati per 14,25 euro 31/01: liquidati contributi sociali a carico dell’impresa per 11 223 euro 31/01: Intesa Sanpaolo addebita in c/c l’importo della Ri.Ba. in scadenza relativa all’operazione del 5/01. Presenta le scritture in P.D. nel giornale e nei conti di mastro dell’impresa Rosati.
05.11 CAMBIALI INSOLUTE
06.01 IVA NS/CREDITO 4 025, 00
08.20 DENARO IN CASSA
10.04 PRELEVAMENTI EXTRAGESTIONE
12 580, 00
250, 00
14.01 DEBITI V/FORNITORI 104, 92 1 281, 00
104, 92 8 937, 72 1 281, 00
2 268, 52
20.01 MERCI C/VENDITE 1 281, 00 2, 80
30.01 MERCI C/ACQUISTI 7 240, 00 31.14 COMMISSIONI BANCARIE 2, 80
250, 00 15.01 IVA NS/DEBITO
18.20 BANCA X C/C 2 000, 00
18, 92 1 592, 80 231, 00
2 268, 52
12 580, 00
31.01 COSTI DI TRASPORTO 86, 00 32.02 CANONI DI LEASING
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
conti di mastro al giornale
Il giorno 29/10 nei conti di mastro dell’impresa al dettaglio Miriam Falciai vengono effettuate le registrazioni sotto riportate.
1 050, 00
39.05 PERDITE SU CREDITI 2 025, 00
Ricostruisci i corrispondenti articoli nel giornale in P.D. dell’impresa Falciai.
m4
15.27 dai
gruppo 15
22/01: ricevuta fattura n. 48 della Italia Costruzioni spa per lavori relativi a adattamento di un fabbricato strumentale per 6 540 euro + IVA; regolamento per 3 000 euro mediante girata di effetti, il resto mediante rilascio di un assegno bancario
Le altre operazioni di gestione
17/01: riscossi con assegni circolari i 2/3 dei crediti insoluti, unitamente a interessi di mora per 176,40 euro e al recupero di costi forfetari per 40 euro; i restanti crediti sono considerati inesigibili e vengono stralciati
634
Esercizi da svolgere 15.28 scritture del compratore e del venditore
Il commerciante all’ingrosso Renzo Leccesi è in rapporto di affari con il dettagliante Luca Torregiani. Nel corso dell’ultimo periodo dell’anno vengono effettuate, tra le altre, le seguenti operazioni: 6/10: Leccesi emette fattura n. 144 su Torregiani per la vendita di merci per 12 654 euro + IVA, trasporto franco destino 88 euro + IVA come da fattura n. 298 del vettore Costantini ricevuta da Leccesi in giornata, pagamento prezzo pieno a 45 giorni data fattura oppure sconto 2% per pagamento per contanti; la fattura viene ricevuta da Torregiani il giorno successivo 7/10: Leccesi invia un bonifico bancario di 105 euro a saldo fattura n. 298; la Banca Popolare di Puglia e Basilicata percepisce commissioni per 2,50 euro 9/10: l’impresa Torregiani effettua vendite nei confronti dei propri clienti per complessivi 5 430 euro di cui 1 045 euro soggetti ad aliquota IVA 4%, il resto ad aliquota IVA ordinaria; riscossione in contanti 10/10: Torregiani, optando per il pagamento per contanti, dispone un bonifico bancario a saldo della fattura n. 144, al netto dello sconto condizionato; la banca Intesa Sanpaolo percepisce commissioni per 3,20 euro. Il bonifico perviene a Leccesi il giorno successivo; in giornata Leccesi emette la nota di variazione n. 27 12/10: Torregiani riceve e registra la nota di variazione n. 27 17/10: Leccesi emette fattura n. 161 su Torregiani per la vendita di merci per 10 614 euro (IVA compresa), trasporto franco destino per 110 euro + IVA come da fattura n. 321 del vettore Costantini ricevuta da Leccesi il giorno successivo, pagamento per ½ mediante Ri.Ba. a 30 giorni data fattura e per ½ mediante rilascio di un pagherò a 60 giorni data fattura. Torregiani riceve la fattura in giornata 18/10: Leccesi paga in contanti la fattura del vettore Costantini; riceve anche il pagherò di Torregiani, emesso in giornata 20/10: Leccesi trasmette all’incasso s.b.f. la Ri.Ba.; la Banca Popolare di Puglia e Basilicata, che l’accredita il giorno successivo, percepisce commissioni per 3,80 euro 16/11: Intesa Sanpaolo addebita nel c/c di Torregiani la Ri.Ba. in scadenza; due giorni dopo Leccesi ha notizia del buon esito della Ri.Ba. 16/12: Torregiani estingue tramite Intesa Sanpaolo il pagherò in scadenza. Presenta le scritture in P.D. nel giornale dell’impresa Leccesi e nel giornale dell’impresa Torregiani.
15.29 dai conti di mastro alla situazione contabile
ALERT L’eccedenza di un conto si determina facendo la differenza tra il totale Dare e il totale Avere.
Il 30/04/n, terminata la fase costitutiva, i conti di mastro dell’impresa Carlo Fracci presentano i seguenti importi: 01.01 COSTI D’IMPIANTO 270, 00
01.08 AVVIAMENTO 13 650, 00
02.01 FABBRICATI 200 000, 00
02.05 MACCHINE D’UFFICIO 17 000, 00
02.06 ARREDAMENTO 26 000, 00 04.04 MERCI 30 000, 00
02.08 IMBALLAGGI DUREVOLI 10 000, 00 30 000, 00
05.05 CAMBIALI ATTIVE 45 750, 00 16 250, 00 5 000, 00 06.01 IVA NS/CREDITO 13 750, 00 220, 00 374, 00 08.20 DENARO IN CASSA 360 000, 00 270, 00 350 000, 00 125, 00 10.04 PRELEVAMENTI EXTRAGESTIONE 2 900, 00
05.01 CREDITI V/CLIENTI 119 000, 00 100 000, 00 48 800, 00 3 050, 00 45 750, 00 05.06 CAMBIALI ALLO SCONTO 5 000, 00 5 000, 00 06.10 CREDITI PER CAUZIONI 125, 00
10.01 PATRIMONIO NETTO 360 000, 00
12.01 DEBITI PER TFR 19 400, 00
635
13.10 MUTUI PASSIVI
89 250, 76 250, 1 220, 2 074,
00 00 00 00
15.01 IVA NS/DEBITO 12 000, 00 60 000, 00
550, 00
175 000, 00
350 000, 00 100 000, 00 4 802, 00
8 800, 00
18.20 BANCA X C/C
20.01 MERCI C/VENDITE
175 000, 89 250, 2 074, 2 900, 1 220,
00 00 00 00 00
gruppo 15
15.22 CORI C/CESSIONE 175 000, 00
00 00 00 00
20.10 RESI SU VENDITE 40 000, 00
30.01 MERCI C/ACQUISTI 62 500, 00 31.01 COSTI DI TRASPORTO 1 000, 00 31.13 COSTI D’INCASSO 10, 50
2 500, 00 30.05 MERCI C/APPORTI 30 000, 00 31.03 PUBBLICITÀ 1 700, 00 41.03 SCONTI PASSIVI BANCARI 187, 50
Presenta la situazione contabile per totali e per eccedenze utilizzando il prospetto a sezioni divise.
15.30 situazione contabile per eccedenze
L’impresa Martino Serra, esercente attività commerciale, presenta al 31/03 i dati di seguito esposti. Denaro in cassa 1 005,25 Assegni 947,40 Crediti v/clienti 27 900,00 Crediti insoluti 4 300,00 Debiti v/fornitori 14 900,00 Personale c/retribuzioni 12 630,00 Istituti previdenziali (eccedenza Avere) 6 980,00 Banca X c/c (eccedenza Dare) 3 521,25 IVA ns/credito 1 100,00 IVA ns/debito 1 600,00 Debiti per imposte 900,00 Debiti per TFR 21 000,00 Fondo rischi su crediti 950,00 Patrimonio netto 150 000,00 Prelevamenti extragestione 9 500,00 Software 7 900,00 Fabbricati 212 000,00 Macchine d’ufficio 12 800,00 Automezzi 24 800,00 Fondo ammortamento software 4 000,00 Fondo ammortamento fabbricati 67 600,00 Fondo ammortamento macchine d’ufficio 7 800,00
Fondo ammortamento automezzi Merci c/esistenze iniziali Materie di consumo c/esistenze iniziali Merci c/acquisti Materie di consumo c/acquisti Costi di trasporto Costi di vigilanza Pubblicità Costi telefonici Assicurazioni Manutenzione e riparazioni Commissioni bancarie Salari e stipendi Oneri sociali Resi su acquisti Merci c/vendite Rimborsi costi di vendita Ribassi e abbuoni passivi Interessi attivi v/clienti Interessi passivi v/fornitori Plusvalenze Sopravvenienze passive
9 800,00 10 593,00 5 270,00 132 000,00 15 700,00 2 600,00 1 100,00 2 600,00 320,00 520,00 210,00 125,00 24 300,00 8 600,00 2 370,00 209 500,00 420,00 2 600,00 1 406,15 284,25 800,00 60,00
Dopo aver codificato i conti in base al piano dei conti del libro di testo, presenta: a. la situazione contabile a sezioni accostate, separando le eccedenze Dare dalle eccedenze Avere; b. la situazione contabile a sezioni contrapposte, distinta in due parti (Situazione patrimoniale e Situazione economica).
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
14.03 CAMBIALI PASSIVE
89 250, 1 220, 2 074, 76 250,
m4
120 000, 00
Le altre operazioni di gestione
14.01 DEBITI V/FORNITORI
636
Esercizi da svolgere 15.31 ricostruzione di operazioni di gestione
Confronta la situazione contabile per totali dell’impresa Paola Gariboldi redatta il 15/05 con quella redatta 10 giorni dopo e ricostruisci le operazioni di gestione compiute dall’impresa.
Situazione contabile al 15/05 Denominazione dei conti
Dare
Fabbricati Attrezzature Arredamento Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento attrezzature Fondo ammortamento arredamento Merci Crediti v/clienti Crediti commerciali diversi Cambiali attive Cambiali all’incasso Fondo rischi su crediti IVA ns/credito C/c postali Denaro in cassa Patrimonio netto Prelevamenti extragestione Debiti per TFR Debiti v/fornitori Cambiali passive IVA ns/debito Debiti per ritenute da versare Personale c/retribuzioni IVA c/liquidazione Debiti per imposte Istituti previdenziali UniCredit c/c Merci c/vendite Resi su vendite Fitti attivi Plusvalenze Merci c/acquisti Resi su acquisti Merci c/esistenze iniziali Costi di trasporto Consulenze Costi postali Assicurazioni Commissioni bancarie Provvigioni passive Canoni di leasing Salari e stipendi Oneri sociali Interessi attivi v/clienti Interessi passivi v/fornitori
140 000, 00 27 000, 00 16 000, 00
Totali
Avere
76 500, 562 800, – 9 000, 4 500, 575, 68 450, 7 850, 81 800,
00 00 00 00 00 00 00 00
– 462 550, 18 050, 69 450, 850, 17 800, 62 650, – 6 200, 639 750,
00 00 00 00 00 00 00 00
Dare
Avere
140 000, 00 27 000, 00 16 500, 00 49 000, 00 20 500, 00 14 000, 00 76 500, 00 539 850, 00 – 7 500, 00 3 250, 00 810, 00 62 650, 00 5 700, 00 70 000, 00 155 000, 00 – 17 500, 00 493 150, 00 19 700, 00 72 750, 00 1 150, 00 17 800, 00 69 450, 00 5 450, 00 8 380, 00 652 450, 00 425 315, 50
950, 00 – 401 600, 00
Situazione contabile al 25/05
14 000, 76 500, 623 800, 3 050, 9 000, 6 000, 575, 68 450, 7 850, 81 950,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
468 650, 19 700, 69 450, 1 150, 17 800, 69 450, – 8 380, 641 000,
00 00 00 00 00 00 00 00
17 500, 493 150, 19 700, 84 300, 1 150, 17 800, 69 450, 5 450, 8 380, 673 573, 475 315,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 50 50
00 00 00 00 00 00 00
950, 00 1 150, 00 –
1 150, 00 500, 00 401 600, 00
00 00 00 50 00
7 850, 00 76 500, 9 050, 2 675, 462, 1 000, 43, 1 450, 2 050, 17 650, 6 530,
00 00 00 50
00 00 00 50 00 50 00 00 00 50
1 375, 00 1 687, 50 2 793 230, 50
00 00 00 00 00 00
10 000, 00
2 850, 00 76 500, 9 050, 2 675, 462, 850, – 1 450, 2 050, 17 650, 6 530,
16 500, 49 000, 20 500, 14 000, 76 500, 539 850, – 9 000, 4 500, 810, 63 750, 5 700, 70 000, 155 000,
1 525, 00 1 687, 50
2 793 230, 50
2 901 904, 00
2 901 904, 00
637
Situazione contabile al 16/10/20.. Dare 210 000, 102 800, 19 300, 16 900, 15 100,
85 900, 884 693, 101 100, 2 500, 51 600, 75 100,
Avere 00 00 00 00 00
00 00 00 00 15 00
6 000, 4 200, 9 650, 7 800, 8 500, 85 900, 793 526, 92 854,
00 00 00 00 00 00 00 00
49 813, 75 75 100, 00 283 200, 00
20 600, 00 593 261, 117 297, 2 390, 25 900, 119 751, 14 400, 856 663,
00 00 00 00 00 00 15
11 300, 676 915, 121 370, 2 390, 25 900, 119 751, 14 400, 882 863, 692 080,
00 00 00 00 00 00 00 15 00
2 240, 00 870, 00 6 803, 00 502 960, 00 3 268, 00 2 380, 00 80 900, 28 590, 3 206, 1 930, 1 030, 2 270, 25 400, 8 890, 2 422, 3 975 963,
00 00 00 00 00 00 00 00 60 90
3 975 963, 90
1. Perché il conto Resi su vendite appare solo in Dare? Quale valore rettifica? 2. Quali sono i valori contabili delle immobilizzazioni? Sono stati venduti beni strumentali durante il periodo considerato? 3. Perché i conti IVA c/liquidazione, Debiti per ritenute da versare e Istituti previdenziali risultano spenti? 4. Trascurando il risultato economico in formazione, a quanto ammonta il capitale proprio? 5. A quanto ammontano i debiti e i crediti commerciali? A quanto ammontano i debiti non commerciali? Gli acquisti di merci hanno dato luogo a contestazioni? 6. Perché la movimentazione del conto Debiti v/fornitori è maggiore di quella del conto Merci c/acquisti? 7. Quali, tra i conti indicati, possono presentare alternanza nel segno dell’eccedenza?
Le altre operazioni di gestione
Denominazione dei conti Fabbricati Impianti e macchinari Macchine d’ufficio Automezzi Imballaggi durevoli Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento impianti e macchinari Fondo ammortamento macchine d’ufficio Fondo ammortamento automezzi Fondo ammortamento imballaggi durevoli Merci Crediti v/clienti IVA ns/credito Imposte c/acconto Denaro in cassa Assegni Patrimonio netto Prelevamenti extragestione Debiti per TFR Debiti v/fornitori IVA ns/debito Debiti per ritenute da versare Personale c/retribuzioni IVA c/liquidazione Istituti previdenziali UBI Banca c/c Merci c/vendite Resi su vendite Ribassi e abbuoni passivi Rimborsi costi di vendita Merci c/acquisti Resi su acquisti Ribassi e abbuoni attivi Merci c/esistenze iniziali Costi di trasporto Costi per energia Consulenze Costi postali Costi telefonici Salari e stipendi Oneri sociali Interessi passivi bancari Totali
gruppo 15
Codici 02.01 02.02 02.05 02.07 02.08 02.11 02.12 02.15 02.17 02.18 04.04 05.01 06.01 06.07 08.20 08.21 10.01 10.04 12.01 14.01 15.01 15.02 15.20 18.10 18.11 18.20 20.01 20.10 20.11 21.40 30.01 30.10 30.11 30.21 31.01 31.02 31.04 31.05 31.06 33.01 33.02 41.02
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
analisi e rielaborazione di una situazione contabile
Rispondi alle domande che seguono, in funzione della situazione contabile per totali sotto riportata, redatta al 16/10.
m4
15.32
638
Esercizi da svolgere 8. Qual è il codice del raggruppamento dei conti che accolgono costi del personale dipendente? E qual è il codice di raggruppamento dei costi per servizi? 9. L’azienda ha utilizzato un fido bancario ottenendo un prestito oramai estinto? Se sì, a quanto ammontano gli interessi pagati?
15.33 correzione di errori
La seguente situazione contabile per totali dell’impresa Renzo Pozzi, redatta al 15/10 in sede di contabilità tradizionale tenuta manualmente, non segnala errori. Un esame approfondito evidenzia una contabilità disordinata, che sicuramente non rispecchia la realtà aziendale. Ricerca i segni più evidenti di scorrettezza nelle rilevazioni. Codici 02.01 02.02 02.04 02.06 02.07 02.11 02.12 02.14 02.16 02.17 04.01 04.04 04.10 05.01 06.01 06.07 08.20 08.21 10.01 10.04 12.01 14.01 15.01 15.02 15.20 18.10 18.11 18.20 20.01 20.10 20.11 21.40 30.01 30.02 30.10 30.11 30.12 30.21 30.22 31.01 31.02 31.03 31.04 31.06 31.08 31.11 33.01 33.02 41.01
Denominazione dei conti Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature Arredamento Automezzi Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento impianti e macchinari Fondo ammortamento attrezzature Fondo ammortamento arredamento Fondo ammortamento automezzi Materie di consumo Merci Fornitori c/acconti Crediti v/clienti IVA ns/credito Imposte c/acconto Denaro in cassa Assegni Patrimonio netto Prelevamenti extragestione Debiti per TFR Debiti v/fornitori IVA ns/debito Debiti per ritenute da versare Personale c/retribuzioni IVA c/liquidazione Istituti previdenziali Banca X c/c Merci c/vendite Resi su vendite Ribassi e abbuoni passivi Rimborsi costi di vendita Merci c/acquisti Materie di consumo c/acquisti Resi su acquisti Ribassi e abbuoni attivi Premi su acquisti Merci c/esistenze iniziali Materie di consumo c/esistenze iniziali Costi di trasporto Costi per energia Pubblicità Consulenze Costi telefonici Costi di vigilanza Manutenzioni e riparazioni Salari e stipendi Oneri sociali Interessi passivi v/fornitori Totali
Dare 320 000, 13 500, 25 200, 19 700, 23 600,
Avere 00 00 00 00 00
11 300, 00 112 000, 00 998 680, 131 800, 7 800, 56 593, 71 000,
00 00 00 15 00
733 341, 124 600, 2 850, 33 789, 77 030, 17 130, 422 791,
00 00 00 00 00 00 85
3 900, 00
7 800, 9 700, 37 100, 10 200, 11 000, 7 100, 112 000, 5 200, 912 370, 104 300,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
64 969, 98 300, 187 000, 20 000, 14 600, 901 632, 158 300, 3 070, 33 789, 77 030, 18 700, 381 631, 872 630,
50 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 75 00
3 230, 00 7 460, 00 8 270, 00 628 980, 00 15 100, 00 11 360, 00 2 840, 00 5 200, 112 000, 7 100, 39 625, 5 486, 2 500, 1 680, 4 260, 5 510,
00 00 00 00 00 00 00 00 00
27 800, 9 730, 2 726, 4 081 092,
00 00 25 25
6 300, 00
4 081 092, 25
639
Dare
02.01
Fabbricati
02.02
Impianti e macchinari
31 000, 00
02.07
Automezzi
33 000, 00
02.11
Fondo ammortamento fabbricati
02.12
Fondo ammortamento impianti e macchinari
02.17
Fondo ammortamento automezzi
04.04
Merci
05.01
Avere
190 000, 00 10 000, 00 47 500, 00 15 750, 00 6 000, 00
19 500, 00
97 000, 00
97 000, 00
Crediti v/clienti
408 962, 50
357 343, 50
06.01
IVA ns/credito
65 510, 00
62 568, 00
06.07
Imposte c/acconto
08.20
Denaro in cassa
10.01
Patrimonio netto
12.01
Debiti per TFR
14.01
Debiti v/fornitori
15.01
IVA ns/debito
15.02
Debiti per ritenute da versare
15.20
1 500, 00 18 078, 50
17 145, 50 181 500, 00 21 705, 00
312 236, 50
346 320, 50
77 800, 00
84 614, 00
2 200, 00
2 650, 00
Personale c/retribuzioni
32 442, 00
32 442, 00
18.10
IVA c/liquidazione
77 800, 00
77 800, 00
18.11
Istituti previdenziali
18 075, 00
21 458, 00
18.20
UniCredit c/c
637 828, 50
650 263, 00
20.01
Merci c/vendite
20.10
Resi su vendite
30.01
Merci c/acquisti
30.10
Resi su acquisti
30.21
Merci c/esistenze iniziali
97 000, 00
31.01
Costi di trasporto
28 595, 00
31.03
Pubblicità
3 270, 00
31.06
Costi telefonici
1 643, 00
31.10
Costi esercizio automezzi
2 056, 00
33.01
Salari e stipendi
31 783, 00
33.02
Oneri sociali
11 650, 00
40.10
Interessi attivi v/clienti
41.01
Interessi passivi v/fornitori Totali
653 014, 00 5 831, 00 511 721, 00 6 495, 00
1 012, 70 3 099, 20 2 706 081, 20
2 706 081, 20
Le operazioni compiute dal 16/09 al 16/10 sono state le seguenti: 16/09: liquidata l’IVA del mese di agosto che ammonta a 2 520 euro per l’IVA detraibile nel periodo e 2 922 euro per l’IVA esigibile 16/09: effettuato il versamento unitario dell’IVA, dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali 22/09: emessa fattura n. 326 sulla Caimi Stefania & C. snc per vendita di merci di 10 950 euro + IVA; regolamento 1/3 delle merci più l’intero ammontare dell’IVA con assegno bancario e 2/3 delle
Le altre operazioni di gestione
Denominazione dei conti
gruppo 15
Codici
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
situazione contabile e operazioni di gestione
La seguente situazione contabile per totali, relativa all’impresa Anna Pollastri, è stata redatta il 15/09. Riporta nei conti di mastro i relativi importi e procedi alla rilevazione in P.D. (libro giornale e conti di mastro) delle operazioni sotto elencate; infine redigi la situazione contabile per eccedenze al 16/10.
m4
15.34
640
Esercizi da svolgere sole merci dilazionato per 120 giorni con interessi calcolati al tasso 4%, versati in contanti ed esposti in fattura 24/09: ricevuta fattura n. 422 della Pavoni Paolo & C. sas per acquisto di merci di 7 600 euro + IVA; il fornitore addebita costi di trasporto non documentati di 128 euro; regolamento metà con emissione di un assegno bancario e metà con una Ri.Ba. a 2 mesi 30/09: liquidate retribuzioni per 6 900 euro e oneri sociali a carico dell’impresa per 2 480 euro 30/09: pagate con addebito in c/c bancario le retribuzioni ai dipendenti effettuando ritenute sociali per 630 euro e ritenute fiscali per 720 euro 2/10: ricevuta fattura n. 325 della Cerruti spa per acquisto di merci consegnate a settembre per 8 270 euro + IVA ; nella fattura sono addebitati costi di trasporto forfetari di 205 euro; regolamento per 5 000 euro con assegno bancario e il residuo a 45 giorni 3/10: la fattura n. 295 di 13 400 euro verso la Pasini srl non viene riscossa e si procede a rilevare l’insoluto 5/10: emessa fattura n. 326 sulla PA.GE. srl per merci consegnate a settembre per 2 720 euro + IVA; regolamento con assegno circolare 6/10: l’assegno circolare ricevuto il 5/10 viene versato sul c/c presso UniCredit 7/10: riscossa fattura n. 301 di 17 665 euro verso la Destro spa come segue: 10 000 euro con assegno bancario, versato in giornata sul c/c presso UniCredit e il residuo con un pagherò aumentato degli interessi al tasso 5% per 95 giorni 10/10: rese merci difettose alla Cerruti spa per 2 000 euro 12/10: ricevuta nota di accredito (senza variazione IVA) per le merci rese al fornitore Cerruti spa; regolamento con bonifico bancario 13/10: dalla Pasini srl si riscuotono con assegno bancario 10 500 euro mentre il residuo viene stralciato in quanto inesigibile; l’assegno viene versato nel c/c bancario in giornata 16/10: liquidata l’IVA del mese di settembre.
15.35 situazione contabile scissa in due parti, operazioni di gestione e informativa aziendale
L’impresa Francesco Verdini presenta al 15/07 la situazione contabile che segue:
Situazione patrimoniale Software
12 000, 00 Fondo amm.to software
6 300, 00
Fabbricati
320 300, 00 Fondo amm.to fabbricati
55 200, 00
Impianti e macchinari
24 000, 00 Fondo amm.to impianti e macchinari
24 000, 00
Arredamento
27 800, 00 Fondo amm.to arredamento
23 000, 00
Imballaggi durevoli
25 000, 00 Fondo amm.to imballaggi durevoli
23 000, 00
Macchine d’ufficio
15 000, 00 Fondo amm.to macchine d’ufficio
7 100, 00
Crediti v/clienti
88 000, 00 Fondo rischi su crediti
3 500, 00
Cambiali insolute IVA ns/credito
1 200, 00 Debiti v/fornitori 18 100, 00 IVA ns/debito
Imposte c/acconto
3 000, 00 Debiti per ritenute da versare
Denaro in cassa
2 324, 75 Personale c/retribuzioni
82 800, 00 10 600, 00 690, 00 15 900, 00
Prelevamenti extragestione
27 000, 00 Banche c/sovvenzioni
48 000, 00
UBI Banca c/c
21 395, 25 Mutui passivi
20 000, 00
Debiti per TFR Istituti previdenziali Patrimonio netto Totale Saldo economico negativo Totale
35 350, 00 7 350, 00 244 000, 00
585 120, 00 21 670, 00 606 790, 00 Totale
606 790, 00
641
Situazione economica
Totale
00 Merci c/vendite 00 Rimborsi costi di vendita 00 Ribassi e abbuoni attivi 00 00 00 00 00 00 85 00 00 00 00 00 00 00 00 00 15 00 Totale componenti positivi Saldo economico negativo 1 464 390, 00 Totale
1 401 350, 00 23 760, 00 17 610, 00
Le altre operazioni di gestione
7 620, 5 390, 1 000 200, 14 500, 160 000, 10 600, 64 700, 8 000, 13 000, 9 699, 7 360, 7 400, 1 600, 101 800, 35 600, 1 880, 1 400, 1 920, 2 680, 3 990, 5 050,
1 442 720, 00 21 670, 00 1 464 390, 00
gruppo 15
Resi su vendite Ribassi e abbuoni passivi Merci c/acquisti Materie di consumo c/acquisti Merci c/esistenze iniziali Materie di cons. c/esistenze iniziali Costi di trasporto Costi per energia Pubblicità Costi postali Costi telefonici Costi di vigilanza Costi d’incasso Salari e stipendi Oneri sociali Oneri fiscali diversi Perdite su crediti Minusvalenze Sopravvenienze passive Interessi passivi bancari Interessi passivi su mutui
Rileva in P.D. (libro giornale e conti di mastro) quanto sopra indicato e presenta: a. la situazione contabile per movimenti ed eccedenze al 19/07; b. la situazione contabile al 19/07 redatta a sezioni divise, scissa in due parti (Situazione patrimoniale e Situazione economica).
m4
16/07: pagate con addebito in c/c bancario le retribuzioni dovute al personale dipendente di 15 900 euro, al netto di ritenute sociali di 1 460 euro e di ritenute fiscali di 3 300 euro 16/07: riscosse in contanti cambiali insolute per 1 200 euro con un ritardo di 6 mesi rispetto alla scadenza; gli interessi di mora sono calcolati al tasso 2,5% 16/07: liquidata l’IVA di giugno che ammonta a 6 200 euro per l’IVA a credito e a 7 100 per l’IVA a debito 16/07: effettuato, con addebito in c/c bancario, il versamento unitario delle ritenute, dell’IVA di giugno e di quanto dovuto agli Istituti previdenziali 17/07: prelevati dal proprietario per esigenze personali: dal c/c bancario 3 900 euro; dal magazzino merci valutate 150 euro + IVA 17/07: acquistate merci come da fattura n. 310 per 3 100 euro + IVA; costi di trasporto forfetari addebitati dal fornitore Cavalieri 500 euro + IVA; regolamento a 3 mesi 17/07: interamente rinnovati gli impianti per cambiamento dell’oggetto dell’attività produttiva: i vecchi impianti sono ceduti in permuta con fattura n. 710 per 2 800 euro + IVA; i nuovi impianti sono acquistati dalla FIL. MAR srl, come da fattura n. 164 di 30 000 euro + IVA. Viene rilasciato un assegno bancario per ¼ del saldo dovuto e per la differenza vengono accettate due tratte di eguale importo rispettivamente a 2 e a 4 mesi 18/07: ottenuta da UBI Banca una sovvenzione di 21 900 euro a 184 giorni; la banca trattiene gli interessi anticipati calcolati al tasso 6%; il netto ricavo è accreditato sul c/c aperto presso la stessa banca 19/07: acquistati in contanti valori bollati per 241,50 euro 19/07: stipulata polizza di assicurazione contro gli incendi con la Sai spa alle seguenti condizioni: premio annuo di 7 200 euro da pagare anticipatamente a mezzo banca all’atto della stipulazione del contratto.
La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
Nei giorni successivi vengono compiute le seguenti operazioni:
642
Esercizi da svolgere 16 L’inventario d’esercizio e le scritture di assestamento 16.1 inventario d’esercizio
Completa le frasi inserendo i termini mancanti, scegliendoli tra quelli riportati di seguito. Elementi attivi e passivi, patrimonio di funzionamento, generale, inventario d’esercizio. 1. L’inventario d’esercizio è compilato alla fine di ciascun periodo amministrativo allo scopo di determinare il ....................................................................... 2. L’.................................................. è un documento obbligatorio che deve essere redatto in base alle norme del codice civile. 3. Gli ............................................................ che compongono il patrimonio devono essere valutati e devono essere espressi in un’unica moneta di conto. 4. L’inventario d’esercizio è ............................................................ perché ha per oggetto l’intero patrimonio aziendale.
16.2 domande a risposta aperta
Rispondi alle domande ed esegui quanto richiesto. 1. Che cos’è l’inventario d’esercizio? 2. Quali analogie e quali differenze si possono individuare tra inventario iniziale di costituzione e inventario d’esercizio? 3. Che cosa significa valutare un elemento patrimoniale? 4. Che cosa si intende per reddito d’esercizio e per patrimonio di funzionamento? 5. Con riferimento a un’impresa individuale, completa la tabella indicando almeno un elemento del patrimonio aziendale per ciascun criterio di valutazione. Criteri di valutazione
Elementi del patrimonio aziendale .............................................................................................................
Valore nominale
.............................................................................................................
16.3 verifica di capacità logico-espressive
Presunto valore di realizzo
.............................................................................................................
Costo storico diminuito delle quote di ammortamento
.............................................................................................................
Costo di acquisto
.............................................................................................................
.............................................................................................................
Presenta una breve relazione di commento al seguente schema, arricchendo la trattazione con esempi riguardanti i collegamenti tra passato e futuro dei componenti reddituali che determinino il patrimonio di funzionamento. componenti di reddito collegati al passato
PATRIMONIO DI FUNZIONAMENTO A INIZIO ESERCIZIO
ALERT Il patrimonio di funzionamento è l’insieme dei beni di cui l’impresa dispone al termine dell’esercizio amministrativo.
OPERAZIONI DI GESTIONE
PATRIMONIO DI FUNZIONAMENTO A FINE ESERCIZIO
componenti di reddito collegati al futuro
643
31/12 31/12
41.02
.......................................................
..........
BANCHE C/INTERESSI MATURATI
31/12 31/12 31/12
.......... .......... ..........
....................................................... ....................................................... .......................................................
6 950, 00
interessi maturati interessi maturati
................., ....
capitalizzati interessi attivi ..............................................
................., .... ................., .... ................., ....
interessi maturati
ALERT Gli interessi attivi bancari e postali sono accreditati in c/c al netto della ritenuta fiscale 26%. Per la registrazione degli interessi passivi bancari si usa in Avere il conto Banche c/interessi maturati.
16.5 ricostruzione di operazioni
Inserisci i valori mancanti e, dopo aver descritto le operazioni da cui hanno tratto origine le movimentazioni nei conti di seguito riportati, redigi le scritture in P.D. 18.21 BANCA Y C/C
10.05 TITOLARE C/RITENUTE SUBITE
3 700, 00
1 300, 00
40.15 INTERESSI ATTIVI BANCARI
30.01 MERCI C/ACQUISTI 35 200, 00
............., ....
31.06 COSTI TELEFONICI
14.20 FATTURE DA RICEVERE
1 500, 00
............., ....
39.05 PERDITE SU CREDITI
05.10 CREDITI INSOLUTI (a) 3 100, 00
............., ....
(b) 3 100, 00
L’inventario d’esercizio e le scritture di assestamento
rilevazione di interessi maturati
Completa gli articoli in P.D. di seguito presentati.
gruppo 16
16.4
05.11 CAMBIALI INSOLUTE (a) 1 100, 00
31/12: maturati sul c/c bancario interessi attivi per 650 euro (lordi di ritenuta fiscale) e interessi passivi per 1 920 euro 31/12: maturati interessi attivi di mora al tasso 8,50% sul credito insoluto di 5 000 euro verso il cliente Giacomo Rossi scaduto il 29/11 31/12: maturati interessi passivi di mora al tasso 8,50% nei confronti del fornitore Gi.Mi srl per un debito di 2 440 euro scaduto il 15/11. Presenta le scritture di completamento relative a tali operazioni.
16.7 crediti e debiti da liquidare
Nella situazione contabile dell’impresa Ezio Cruciani redatta al 31/12, prima delle scritture di assestamento, sono iscritti, tra gli altri, i seguenti conti: IVA ns/credito IVA c/acconto
12 460,00 2 440,00
IVA ns/debito Imposte c/acconto
18 720,00 9 500,00
Redigi le scritture di completamento al 31/12, tenendo presente che: a. si è in attesa di ricevere la fattura differita per merci di 8 000 euro + IVA, consegnate con documento di trasporto n. 586; b. sono state vendute merci per 12 000 euro + IVA per le quali si deve emettere la relativa fattura differita; c. sono maturati premi su acquisti per 520 euro e premi su vendite per 950 euro; d. si liquidano le imposte di competenza dell’esercizio per 11 000 euro; e. si liquida l’IVA relativa al mese di dicembre.
16.8 stralcio di crediti inesigibili
Nella situazione contabile dell’impresa Lina Forti redatta al 31/12, prima delle scritture di assestamento, sono iscritti, tra gli altri, i seguenti conti: Crediti v/clienti 270 000 Crediti insoluti 30 000
m5
di completamento (interessi attivi e passivi)
L’impresa Fabio Iori rileva, alla fine del periodo amministrativo, le seguenti operazioni:
La formazione del bilancio d’esercizio
16.6 scritture
(b) 1 100, 00
644
Esercizi da svolgere ALERT Stralciare un credito significa eliminarlo dalla contabilità; se il credito è sorto nell’esercizio l’azienda deve rilevare un costo.
L’esame dei crediti pone in evidenza che i crediti insoluti sono sicuramente inesigibili e individua ulteriori crediti considerati sicuramente inesigibili per 70 000 euro in quanto relativi a clienti irreperibili. Tutti i crediti inesigibili vengono stralciati. Completa le scritture di seguito presentate (tutti i crediti da stralciare derivano da fatture emesse nell’esercizio). 31/12 .......... ...................................................... stralcio dei crediti insoluti 31/12 .......... ...................................................... stralcio dei crediti insoluti
30 000, 00
31/12 .......... ...................................................... stralcio dei crediti v/clienti 31/12 .......... ...................................................... stralcio dei crediti v/clienti
70 000, 00
30 000, 00
16.9 completamento di articoli in P.D. e di documenti contabili
Dopo aver completato i seguenti articoli in P.D. inserisci gli importi e i conti mancanti nella situazione contabile redatta al termine delle scritture di assestamento. 31/12 08.10 C/C POSTALI 31/12 .......... .......................................... 31/12 40.16 INTERESSI ATT. POSTALI
.......................................... .......................................... ..........................................
................., .... ................., ....
31/12 05.30 .......................................... 31/12 30.12 PREMI SU ACQUISTI
.......................................... ..........................................
510, 00
31/12 20.12 PREMI SU VENDITE 31/12 14.21 ..........................................
.......................................... ..........................................
420, 00
31/12 31.12 PROVVIGIONI PASSIVE 31/12 14.20 ..........................................
.......................................... ..........................................
11 900, 00
31/12 41.01 .......................................... 31/12 14.01 ..........................................
interessi mora v/forn. Coin interessi mora v/forn. Coin
Situazione contabile
16.10 calcolo del TFR
Codici
Denominazione dei conti
05.30
....................................................................
08.10
C/c postali
10.05
....................................................................
14.01
Debiti v/fornitori
14.20
....................................................................
14.21
....................................................................
20.12
Premi su vendite
30.12
Premi su acquisti
31.12
Provvigioni passive
40.16
Interessi attivi postali
41.01
....................................................................
110, 00 510, 00 420, 00 11 900, 00 470, 00 470, 00
Prima degli assestamenti Dare
Avere
Dopo gli assestamenti Dare
Avere
..................., ....
2 100, 00
..................., ....
..................., ....
..................., ....
41 100, 00
..................., .... ..................., .... ..................., .... ..................., .... ..................., ....
6 000, 00
..................., ....
60, 00 31, 00
..................., .... ..................., ....
Completa i calcoli per determinare la quota di TFR di competenza e redigi la relativa scrittura in P.D. Tieni presente che i salari e gli stipendi pagati nell’anno ammontano a 386 100 euro, i debiti per TFR prima delle scritture di assestamento ammontano a 145 000 euro e la variazione dell’indice ISTAT dei prezzi è stata pari a 0,80%. salari e stipendi euro ............................ : 13,5 = rivalsa contributiva 0,50% su euro ............................
ALERT Il TFR lordo è un costo d’esercizio; il TFR netto si porta in aumento dei debiti preesistenti.
70 000, 00
rivalutazione (1,5 + ........... di 0,80)% × ............................ euro = TFR lordo ritenuta fiscale 17% sulla rivalutazione TFR netto
euro euro euro
.............., .....
euro euro euro euro
.............., .....
.............., ..... .............., ..... .............., ..... .............., .....
29 196, 85
645
Scrittura in P.D.
scritture di completamento
..................., .... ..................., ....
Calcola il TFR di competenza dell’esercizio e redigi le scritture in P.D. tenendo presente che i salari e gli stipendi pagati durante l’anno ammontano a 253 395 euro, il debito per TFR prima delle scritture di assestamento è di 192 000 euro e la variazione dell’indice dei prezzi ISTAT è 2%. Alla fine di un determinato periodo amministrativo nella contabilità di un’impresa commerciale figuravano, tra gli altri, i seguenti conti: BNL c/c (eccedenza Avere) Intesa Sanpaolo c/c (eccedenza Dare) Mutui passivi Crediti v/clienti Debiti per TFR
12 600 7 800 100 000 78 360 19 650
Presenta le scritture di completamento redatte al 31/12 tenendo presente che: a. gli interessi passivi maturati sul c/c aperto presso la BNL da addebitare l’1/03 dell’anno successivo ammontano a 218 euro; b. gli interessi attivi maturati sul c/c aperto presso Intesa Sanpaolo sono pari a 158 euro lordi di ritenuta fiscale; c. sul mutuo passivo maturano interessi pagabili posticipatamente l’1/01 e l’1/07 di ogni anno calcolati al tasso 5%; d. i crediti verso clienti comprendono un credito nei confronti del cliente Bini di 23 360 euro, scaduto il 20/05 e non ancora regolato, sul quale sono maturati interessi di mora al tasso 2,5%; e. le retribuzioni del personale dipendente corrisposte nell’anno ammontano a 57 680 euro e la variazione dell’indice ISTAT dei prezzi è 1,5%.
16.13 scritture di completamento
Alla fine di un determinato esercizio amministrativo, prima delle scritture di assestamento, nella contabilità dell’impresa Giuliano Verdini erano iscritti, tra gli altri, i seguenti conti: Banco BPM c/c (eccedenza Dare) 58 000 Banca Popolare di Sondrio c/c (eccedenza Avere) 60 000 Debiti per TFR 150 000 Merci c/vendite 780 000 Presenta le scritture di completamento al 31/12 tenendo presente che: a. sul c/c bancario presso il Banco BPM sono maturati interessi attivi, lordi di ritenuta fiscale per 1 160 euro; b. sul c/c aperto presso la Banca Popolare di Sondrio sono maturati interessi attivi lordi di ritenuta fiscale per 510 euro e interessi passivi sullo scoperto di conto per 1 400 euro, da addebitare in c/c l’1/03 dell’anno successivo; c. negli ultimi giorni dell’anno sono state vendute e consegnate merci a clienti per 65 000 euro + IVA per le quali non è ancora stata emessa la relativa fattura; d. le retribuzioni corrisposte durante l’anno al personale dipendente ammontano a 364 500 euro; l’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di impiegati e operai è passato, rispetto al mese di dicembre dell’anno precedente, da 100 a 102.
16.14 scritture di completamento
Al termine dell’esercizio n, nella situazione contabile redatta prima delle scritture di assestamento erano presenti, tra gli altri, i seguenti conti: Denominazione dei conti Banca X c/c C/c postali Crediti insoluti Debiti per TFR Salari e stipendi
Dare 48 500, 00 18 000, 00 6 500, 00
Avere 60 000, 00
274 000, 00 93 150, 00
m5
16.12
29 714, 50
TFR di competenza TFR netto ritenuta fiscale
L’inventario d’esercizio e le scritture di assestamento
calcolo del TFR
.......................................... .......................................... ..........................................
La formazione del bilancio d’esercizio
16.11
.......... .......... ..........
gruppo 16
31/12 31/12 31/12
646
Esercizi da svolgere Presenta le scritture di assestamento tenendo conto di quanto segue: a. sul c/c bancario sono maturati interessi attivi (lordi di ritenuta fiscale) di 240 euro e interessi passivi di 3 000 euro, da addebitare in c/c l’1/03 dell’anno successivo; b. sul c/c postale sono maturati interessi attivi di 36 euro (lordi di ritenuta fiscale); c. il credito insoluto sorto nell’esercizio viene ritenuto sicuramente inesigibile e, pertanto, viene stralciato; d. risultano spedite con documento di trasporto merci vendute a clienti per 12 000 euro + IVA; si è in attesa di ricevere fattura per merci ricevute con documento di trasporto il 27/12 per 6 000 euro + IVA; e. si determina il TFR di competenza dell’esercizio tenendo presente che l’indice ISTAT dei prezzi è aumentato di 1,2 punti percentuali.
16.15 valutazione di crediti
ALERT Per registrare in P.D. la svalutazione individuale dei crediti si utilizza il conto Fondo svalutazione crediti; per la svalutazione globale si utilizza il conto Fondo rischi su crediti.
L’impresa Katia Giusepponi presenta a fine esercizio i seguenti crediti verso clienti:
• • •
35 000 euro verso la Giannini srl, considerato sicuramente inesigibile; 80 000 euro verso la Zappelli spa, che si presume di riscuotere per il 20%; 150 000 euro verso clienti vari, ritenuto esigibile. Dopo aver stralciato il credito inesigibile sorto nell’esercizio, si svaluta il credito verso la Zappelli spa; il portafoglio dei crediti residui, considerato al netto della svalutazione del credito verso la Zappelli spa, viene sottoposto a svalutazione globale del 2%. Completa i calcoli e le scritture in P.D. di seguito presentati. Valore nominale dei crediti v/clienti al 31/12 Credito sicuramente inesigibile Svalutazione individuale del credito parzialmente esigibile Presunto valore di realizzo specifico dei crediti Svalutazione globale a livello di portafoglio crediti Presunto valore di realizzo dei crediti
euro euro euro euro euro euro
................... ................... ...................
166 000,00 ................... ...................
Scritture in P.D.
16.16 valutazione di crediti commerciali
16.17 valutazione di crediti di natura commerciale
31/12 31/12
.......... ..........
.......................................... ..........................................
stralcio credito inesigibile stralcio credito inesigibile
................., ....
31/12 31/12
.......... ..........
.......................................... ..........................................
svalutazione individuale svalutazione individuale
................., ....
31/12 31/12
.......... ..........
.......................................... ..........................................
svalutazione globale svalutazione globale
................., ....
................., ....
................., ....
................., ....
L’impresa Ennio Martini vanta al 31/12 crediti verso clienti per 300 000 euro nominali e crediti insoluti per 50 000 euro. L’esame analitico dei crediti pone in evidenza che:
• •
i crediti insoluti, sorti durante l’esercizio, sono sicuramente inesigibili e vengono stralciati; tra i crediti è compreso un credito di 10 000 euro verso il cliente Marino Cicconi in evidente stato di difficoltà finanziaria per il quale si prevede di riscuotere solo il 60%; • per ragioni prudenziali, i crediti commerciali residui vengono sottoposti a svalutazione globale dello 0,50% calcolata sul presunto valore di realizzo specifico del restante portafoglio crediti. Presenta le scritture in P.D. relative a quanto sopra indicato. Al 31/12 l’impresa commerciale Enrico Sartori presenta i seguenti crediti: crediti v/clienti 124 000 euro, crediti insoluti 12 700 euro, cambiali attive 18 700 euro, cambiali insolute 4 700 euro. L’imprenditore procede a un’attenta analisi dell’esigibilità delle singole posizioni dei debitori allo scopo di valutare la consistenza dei crediti a fine anno. L’analisi mette in evidenza quanto segue: a. i crediti insoluti sono costituiti da crediti sicuramente inesigibili per 3 800 euro, da crediti di cui si prevede di recuperare il 20% per 4 500 euro e da crediti di cui si prevede di poter riscuotere il 75% per 4 400 euro;
Valore nominale dei crediti dubbi
Descrizione
Perdite certe
Perdite presunte
Valore di realizzo dei crediti dubbi
Valore nominale dei crediti certi
Totale dei crediti a valore di realizzo
Crediti v/clienti Crediti insoluti Cambiali attive Cambiali insolute Totali
Crediti v/clienti
55 700
Cambiali attive
15 100
Crediti insoluti
3 100
Dopo le scritture di assestamento i conti di mastro si presentano come segue: 39.05 PERDITE SU CREDITI
05.40 FONDO SVALUTAZIONE CREDITI
3 100, 00
10 700, 00
05.41 FONDO RISCHI SU CREDITI 1 202, 00
36.06 SVALUTAZIONE CREDITI 11 902, 00
Individua le operazioni di assestamento effettuate e iscrivi tutti i conti nella Situazione patrimoniale e nella Situazione economica.
16.19 calcolo di ratei
ALERT Se vi è un pagamento posticipato il rateo è passivo; se vi è una riscossione posticipata il rateo è attivo.
16.20 calcolo di ratei
Calcola e rileva in P.D. i ratei al 31/12 che derivano da quanto segue: a. l’1/09 è stata ottenuta una sovvenzione bancaria a 6 mesi di 85 000 euro sulla quale maturano interessi al tasso 3% da pagare posticipatamente l’1/03; b. il 20/09 è stato stipulato un contratto di locazione di un’autorimessa con pagamento posticipato del canone di 8 400 euro ogni quadrimestre; c. concesso a terzi un mutuo di 60 000 euro con interessi al tasso 2,50% da regolare posticipatamente alle date 1/11 e 1/05 di ogni anno; d. concesso in affitto un magazzino; il relativo canone semestrale di 4 920 euro è riscosso in via posticipata alle date 1/04 e 1/10 di ogni anno; e. il 15/11 è stata ottenuta una sovvenzione bancaria di 64 000 euro a 60 giorni; gli interessi al tasso 3% sono da corrispondere in via posticipata alla data del rimborso. Calcola e rileva in P.D. i ratei al 31/12 che derivano da quanto segue: a. l’1/10 è stato ceduto in affitto un fabbricato al canone annuo di 6 840 euro pagabile in rate quadrimestrali posticipate; b. ottenuto un mutuo passivo di 300 000 euro; gli interessi al tasso 5% sono da pagare posticipatamente alle date 1/10 e 1/04; c. l’1/12 è stato preso in affitto un fabbricato con pagamento posticipato del canone trimestrale di 1 200 euro;
m5
iscrizione dei crediti, collegamenti tra Situazione patrimoniale e Situazione economica
Nella situazione contabile dell’impresa Mirella Brassi, redatta prima delle scritture di assestamento, al termine del suo primo anno di attività sono iscritti, tra gli altri, i seguenti conti:
La formazione del bilancio d’esercizio
16.18
gruppo 16
b. le cambiali attive non presentano particolari situazioni di inesigibilità; le cambiali insolute sono per 1 400 euro sicuramente esigibili, per 580 euro sicuramente inesigibili, mentre per la differenza si prevede di recuperare solo il 55%; c. i crediti v/clienti includono una fattura di 7 800 euro verso un’impresa in stato di insolvenza, da cui si pensa di riuscire a riscuotere solo il 30%; d. il rischio di ulteriori perdite è stimato al 2% del valore di realizzo specifico dei crediti commerciali residui. Dopo aver compilato la tabella che segue, rileva in P.D. le perdite e la svalutazione dei crediti.
L’inventario d’esercizio e le scritture di assestamento
647
648
Esercizi da svolgere d. l’1/09 è stato stipulato un contratto di leasing di un macchinario che prevede il pagamento di 12 canoni trimestrali posticipati di 3 000 euro; e. l’1/09 è stato concesso un prestito di 160 000 euro con scadenza a due anni. Gli interessi pattuiti al tasso 4% sono riscossi posticipatamente ogni sei mesi a partire dall’1/03 dell’esercizio successivo.
16.21 analisi
Nell’inventario d’esercizio dell’impresa Renzo Colotti risultano iscritti, tra gli altri, i seguenti elementi.
Inventario analitico al 31/12/20..
di documenti
ATTIVITÀ .... .... ........................................
6
Crediti v/clienti 1 PA.GE. spa Franchini G.: valore nominale 2 – fondo svalutazione crediti
36 200 8 100 5 600 2 500
7 8
Cambiali attive 1 pagherò di Viviani Fabio Banche c/c attivi 1 Banco BPM saldo attivo + interessi capitalizzati
5 900
Valori in cassa 1 Denaro 2 Valori bollati 3 Assegni
5 900
6 100 286 6 386
9
38 700
6 386
260 70 195 525
Totale attività 1
PASSIVITÀ Debiti v/fornitori 1 Giorgi Mario 2 Fatture da ricevere di Fracci Valerio
...............
29 600 5 978 35 578
13
Debiti finanziari 1 Mutuo passivo
20 000 20 000
16
Ratei e risconti 1 Rateo per interessi sul mutuo 1/10-31/12
200 200
Totale passività
...............
Esamina l’estratto del documento proposto e, dopo aver individuato per ciascun gruppo di elementi i criteri di valutazione adottati, redigi le scritture in P.D. relative:
• • • •
alla svalutazione del credito verso il cliente Franchini; alla fattura del fornitore Valerio Fracci da ricevere; alla capitalizzazione degli interessi attivi sul c/c bancario presso il Banco BPM; al rateo maturato sugli interessi relativi al mutuo passivo.
Rispondi inoltre alle domande che seguono. 1. A quale tipo di svalutazione è stato sottoposto il credito verso il cliente Giuseppe Franchini? 2. Quali sono le scritture di completamento e quali sono le scritture di integrazione evidenziate nell’inventario d’esercizio dell’impresa Renzo Colotti? 3. Considerando che sul mutuo passivo, ottenuto l’1/10 del presente esercizio, maturano interessi semestrali posticipati calcolati al tasso 4%, a quanto ammonta il costo relativo agli interessi di competenza?
649
Nota: gli importi contrassegnati con la lettera (a) sono sorti prima delle scritture di assestamento. 05.01 CREDITI V/CLIENTI (a) 47 000, 00
39.05 PERDITE SU CREDITI
................, ....
05.40 FONDO SVALUTAZIONE CREDITI
5 200, 00 05.41 FONDO RISCHI SU CREDITI
4 150, 00
................, ....
36.06 SVALUTAZIONE CREDITI 5 850, 00
Operazioni compiute 1) ........................................... 41.10 INTERESSI PASSIVI SU MUTUI
2) .......................................... 16.01 RATEI PASSIVI
450, 00
................, ....
Operazione compiuta ................................................................................................ 09.01 RATEI ATTIVI
40.20 INTERESSI ATTIVI SU MUTUI
1 000, 00
(a) 2 000, 00 ................, ....
Operazione compiuta ................................................................................................ 39.06 ACC.MENTO PER IMPOSTE INDIRETTE
11.01 FONDO PER IMPOSTE (a) 300, 00 730, 00
................, ....
Operazione compiuta ................................................................................................ 33.03 TFR
12.01 DEBITI PER TFR
1 250, 00
(a) 6 560, 00 ................, ....
15.02 DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE 16, 40
Operazione compiuta ................................................................................................
m5
individuazione di operazioni di assestamento e iscrizione nella situazione contabile
Dopo aver inserito i valori mancanti (nella sezione Dare o Avere), ricostruisci le operazioni che hanno provocato i movimenti nei seguenti conti in sede di scritture di assestamento e trascrivi le voci o gli importi al posto dei puntini nella situazione contabile finale (scissa in due parti).
L’inventario d’esercizio e le scritture di assestamento
16.23
a. l’1/02 è stato ottenuto un mutuo ipotecario di 60 000 euro con interessi al tasso 5,50% da pagare posticipatamente alle date 1/06 e 1/12; b. l’1/07 è stato stipulato un contratto di affitto di un magazzino per 3 285 euro + IVA annui da pagare con canoni mensili posticipati; alla firma del contratto si versano a titolo di cauzione due mensilità; c. l’1/05 è stato stipulato un contratto di locazione finanziaria relativo a un automezzo; il canone trimestrale di 780 euro viene pagato posticipatamente in data 1/02, 1/05, 1/08 e 1/11; d. il 10/09 è stato concesso a un cliente il rinnovo integrale per 184 giorni di una cambiale scaduta di 10 950 euro; alla scadenza il cliente verserà anche gli interessi posticipati calcolati al tasso 6,50%.
gruppo 16
operazioni di gestione e calcolo di ratei
Rileva in P.D. le seguenti operazioni di gestione e i ratei che da essi derivano in sede di scritture di assestamento:
La formazione del bilancio d’esercizio
16.22
650
Esercizi da svolgere Situazione patrimoniale al 31/12/n Crediti v/clienti Mutui attivi
................, ....
..........................................
50 000, 00 Fondo rischi su crediti 1 000, 00 Mutui passivi Fondo per imposte Debiti per TFR
..........................................
..........................................
Debiti per ritenute da versare
4 150, 00 ................, ....
30 000, 00 ................, .... ................, .... ................, ....
16, 40
Situazione economica dell’esercizio n Perdite su crediti
................, ....
..........................................
................, ....
..........................................
di registrazione
................, ....
450, 00
Accantonamento per imposte indirette TFR
16.24 errori
Interessi attivi su mutui
................, .... ................, ....
Nel predisporre le scritture di assestamento, il ragioniere di una piccola impresa individuale al suo primo anno di attività ha dimenticato di calcolare il rateo passivo relativo agli interessi calcolati al tasso 6% per il periodo 1/10-31/12 su una sovvenzione bancaria di 50 000 euro ottenuta l’1/04. Inoltre non ha rilevato una fattura da ricevere relativa a costi di trasporto pari a 300 euro e un premio di 1 000 euro maturato su acquisti effettuati presso la Grammar srl. Al termine delle operazioni di assestamento, prima del calcolo delle imposte di competenza, è stata ottenuta la seguente Situazione economica (le merci acquistate nell’esercizio sono state interamente vendute).
Situazione economica dell’esercizio n Resi su vendite Merci c/acquisti Costi per energia Pubblicità Consulenze Salari e stipendi Oneri sociali Trattamento di fine rapporto Amm.to costi d’impianto Amm.to fabbricati Amm.to arredamento Svalutazione crediti Interessi passivi bancari
7 900, 400 200, 3 000, 800, 1 500, 22 600, 7 900, 1 670, 200, 4 600, 300, 760, 2 600,
00 Merci c/vendite 00 Resi su acquisti 00 Interessi attivi bancari 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
Totale costi Risultato economico positivo
454 030, 00 10 350, 00
Totale a pareggio
464 380, 00 Totale ricavi
462 400, 00 1 250, 00 730, 00
464 380, 00
Individua quali conseguenze hanno comportato le dimenticanze commesse in sede di assestamento dei conti sulla struttura della Situazione economica dell’impresa e ricomponi la stessa inserendo gli importi tralasciati.
16.25 operazione di completamento e di integrazione
Al 31/12 la situazione contabile dell’impresa Carlo Ancillai presenta, tra gli altri, i seguenti conti: Intesa Sanpaolo c/c (eccedenza a credito)
12 600
Crediti v/clienti Crediti insoluti Crediti per cauzioni Cambiali insolute Fondo rischi su crediti Debiti per TFR Mutui passivi
51 800 2 500 8 000 1 700 1 850 14 100 58 000
651
16.26 accantonamenti a Fondi rischi e oneri
ALERT Gli accantonamenti a fondi rischi e oneri sono costi d’esercizio da registrare in Dare.
Prima delle scritture di assestamento, nella contabilità dell’impresa Gaia Triccoli erano iscritti, tra gli altri, i conti: Fondo manutenzioni programmate 18 000 Fondo responsabilità civile 10 000 Fondo per imposte 500 Fondo rischi su crediti 7 880 Presenta le scritture di integrazione al 31/12 e inserisci i conti con i relativi importi nella Situazione contabile finale di seguito esposta tenendo presente che: a. vengono accantonati 2 100 euro per interventi di manutenzione programmata previsti nel prossimo esercizio; b. si adegua il fondo responsabilità civile portandolo a 12 000 euro; c. si accantonano 600 euro in quanto è in corso un contenzioso fiscale in materia di IVA; d. si svalutano a livello globale i crediti commerciali che ammontano a 580 000 euro dello 0,50%.
gruppo 16
a. sul c/c bancario sono maturati interessi attivi per 420 euro (lordi di ritenuta fiscale); b. si stralciano per accertata inesigibilità crediti v/clienti sorti nell’esercizio per 370 euro e cambiali insolute per 1 600 euro (la perdita grava sull’esercizio); c. si svalutano indirettamente i crediti insoluti del valore nominale di 2 500 euro per il 70%; d. si adegua il fondo rischi su crediti in modo che lo stesso sia pari al 5% del valore nominale residuo dei crediti v/clienti; e. si adeguano i debiti per TFR a 17 300 euro, al netto della ritenuta fiscale di 35 euro; f. nel mese di gennaio si emetteranno fatture per 4 400 euro + IVA per merci già consegnate e si riceveranno fatture per 3 200 euro + IVA per merci già ricevute; g. sul mutuo maturano interessi posticipati calcolati al tasso 5,50% da pagarsi trimestralmente l’1/01, l’1/04, l’1/07 e l’1/10 di ogni anno; h. il 20/10 è stato concesso in affitto uno stabile per 1 825 euro quadrimestrali posticipati.
L’inventario d’esercizio e le scritture di assestamento
Presenta le scritture di assestamento in base ai seguenti dati:
................, .... ................, .... ................, .... ................, ....
Situazione economica dell’esercizio n
16.27 operazioni di completamento e di integrazione
..........................................
................, ....
.......................................... .......................................... ..........................................
................, .... ................, .... ................, ....
Redigi le scritture di completamento e di integrazione dell’impresa Marta Spurio relative a quanto segue: a. sul c/c bancario sono maturati interessi attivi di 620 euro (lordi di ritenuta fiscale) e interessi passivi di 970 euro, da addebitare in c/c l’1/03 dell’anno successivo; b. si è in attesa di ricevere la fattura di 6 000 euro + IVA per merci già immagazzinate; c. le merci vendute e già consegnate, non ancora fatturate, ammontano a 15 000 euro + IVA; d. stralciati crediti insoluti sorti nell’esercizio e sicuramente inesigibili per 7 000 euro; e. nei crediti verso clienti, che ammontano complessivamente a 145 000 euro, è compreso un credito verso il cliente Gianni Rosetti di 38 000 euro per il quale si prevede di riscuotere solo il 30%; i restanti crediti vengono sottoposti a svalutazione globale dell’1%; f. si accantonano 1 400 euro per far fronte a eventuali rischi collegati a responsabilità civile; g. in data 1/10 l’impresa ha ottenuto un mutuo di 80 000 euro con interessi al tasso 6% da pagare posticipatamente in data 1/04 e 1/10 di ciascun anno (procedimento dell’anno commerciale); h. si determina il TFR di competenza dell’esercizio tenendo presente che i salari e gli stipendi corrisposti durante l’anno ammontano a 182 000 euro, i debiti per TFR sono di 65 000 euro e la variazione dell’indice dei prezzi ISTAT è di 1,8%.
m5
.......................................... .......................................... .......................................... ..........................................
La formazione del bilancio d’esercizio
Situazione patrimoniale al 31/12/n
652
Esercizi da svolgere 16.28 operazioni di completamento e di integrazione
Nella situazione contabile dell’impresa Giorgia Rosselli redatta al 31/12 prima delle scritture di assestamento sono presenti, tra gli altri, i seguenti conti: Denominazione dei conti Crediti v/clienti Crediti insoluti IVA ns/credito IVA c/acconto Imposte c/acconto Banca X c/c Fondo manutenzioni programmate Debiti per TFR Mutui passivi IVA ns/debito Fitti passivi Salari e stipendi Interessi passivi su mutui
Dare 85 720, 6 200, 9 040, 3 160, 6 740, 22 340,
Avere 00 00 00 00 00 00 4 000, 33 740, 75 000, 15 520,
00 00 00 00
16 650, 00 76 950, 00 2 450, 00
Tenendo conto delle informazioni di seguito fornite, presenta le scritture di completamento e di integrazione: a. b. c. d. e. f. g. h. i. l. m. n. o.
16.29 calcolo di risconti
ALERT Se vi è un pagamento anticipato il risconto è attivo; se vi è una riscossione anticipata il risconto è passivo.
16.30 calcolo di risconti
le merci inviate ai clienti ancora da fatturare ammontano a 11 200 euro + IVA; ricevute, con documento di trasporto n. 126, merci da fornitori per 7 400 euro ancora da fatturare; maturati interessi attivi lordi sul c/c bancario per 400 euro; stralciati i crediti insoluti, sorti nell’esercizio, in quanto ritenuti totalmente inesigibili; tra i crediti verso clienti è compreso un credito di 5 000 euro che si prevede di poter recuperare solo per il 40%; sui restanti crediti commerciali si effettua una svalutazione generica pari allo 0,50% del valore nominale dei crediti stessi; la quota di TFR maturata nell’esercizio è calcolata tenendo conto che la variazione dell’indice dei prezzi ISTAT è 2%; liquidata l’IVA del periodo; maturati interessi sul mutuo al tasso 5,60% da liquidare in via posticipata l’1/02 e l’1/08 di ogni anno; maturati premi su vendite effettuate da alcuni clienti per 1 350 euro non ancora liquidati; accantonati 2 000 euro per far fronte alla manutenzione periodica cui verranno sottoposti negli esercizi futuri alcuni fabbricati; i fitti passivi sono relativi a un contratto di locazione che prevede il pagamento in via posticipata l’1/04 e l’1/10 del canone semestrale di 11 100 euro; le imposte di competenza ammontano a 7 740 euro.
Calcola e rileva in P.D. i risconti al 31/12 che derivano da quanto segue: a. ottenuto il 5/12 il rinnovo di una cambiale passiva di 54 750 euro; la nuova cambiale è stata emessa con scadenza al 5/03 aumentata degli interessi calcolati al tasso 2%; b. nel conto Debiti v/fornitori sono stati iscritti in data 15/11 interessi per 189 euro relativi al periodo 15/11-28/02; c. stipulato un contratto di leasing di un calcolatore elettronico che prevede il pagamento di 10 canoni bimestrali anticipati di 3 000 euro; il primo canone è stato versato il 25/09; d. il 20/10 è stato pagato anticipatamente il premio annuo di assicurazione contro rischi di responsabilità civile di 2 920 euro; e. il 10/10 è stata ottenuta una sovvenzione bancaria di 40 000 euro a 180 giorni con interessi anticipati trattenuti all’accensione del prestito calcolati al tasso 5%. Calcola e rileva in P.D. i risconti al 31/12 che derivano da quanto segue: a. il 20/09 si rinnova un contratto di assicurazione che prevede il pagamento di un premio annuo di 1 606 euro; tale premio è pagato il 21/09; b. è stato concesso a un cliente di rinviare di 180 giorni il pagamento di una fattura di 48 000 euro scaduta il 25/09; gli interessi calcolati al tasso 5% vengono riscossi il 25/09; c. il 14/07 è stato stipulato un contratto di leasing che prevede il pagamento mensile anticipato di 14 canoni di 1 200 euro ciascuno;
653
rimanenze di merci
Un’impresa commerciale ha in magazzino al 31/12/n le seguenti merci: a. articolo Alfa: 28 unità valutate complessivamente 54 880 euro; b. articolo Beta: 15 unità valutate complessivamente 73 500 euro; c. articolo Delta: 14 unità valutate complessivamente 42 000 euro. Dopo aver rilevato in P.D. dette rimanenze, procedi all’iscrizione dei conti e degli importi a esse relativi nella Situazione patrimoniale e nella Situazione economica, evidenziando anche le esistenze iniziali il cui valore ammonta rispettivamente a 34 200 euro per l’articolo Alfa e a 117 600 euro per l’articolo Beta. Per l’articolo Delta non vi erano esistenze iniziali.
Situazione patrimoniale al 31/12/n
ALERT Merci è un conto patrimoniale acceso ai costi sospesi: Merci c/rimanenze finali è un conto economico acceso alle rettifiche di costo.
16.32 valutazione rimanenze
Attività
Passività ................, ....
.......................................
Situazione economica dell’esercizio n Costi Merci c/esistenze iniziali
Ricavi ................, ....
.......................................
................, ....
Al 31/12, prima delle scritture di assestamento, risultano contabilizzati l’acquisto di 250 unità dell’articolo Alfa per complessivi 162 500 euro e la vendita di 245 unità dello stesso articolo per complessivi 205 800 euro.
gruppo 16
16.31
L’inventario d’esercizio e le scritture di assestamento
d. l’1/10 è stato ceduto in affitto un magazzino al canone annuo di 3 420 euro pagabile in rate quadrimestrali anticipate; e. concesso a terzi un prestito di 15 000 euro con interessi al tasso 3,50% da regolare anticipatamente alle date 1/11 e 1/05 di ogni anno.
Presenta le scritture di assestamento riguardanti le rimanenze di detta merce, tenendo conto che sono già state consegnate 6 unità dell’articolo Alfa da fatturare a 840 euro per unità e sono già pervenute in magazzino 10 unità dello stesso articolo che verranno fatturate dal fornitore a 650 euro per unità. All’inizio dell’esercizio non vi erano esistenze dell’articolo Alfa in magazzino.
e risconti
Dopo aver effettuato le opportune correlazioni tra i conti di seguito elencati, procedi al loro inserimento nella Situazione patrimoniale e nella Situazione economica redatte al termine delle operazioni di assestamento. Interessi passivi su mutui Interessi attivi v/clienti Assicurazioni Fitti attivi
3 650 118 197 6 000
Risconti attivi Risconti passivi (su interessi) Ratei passivi (su interessi) Ratei attivi
76 118 1 460 1 000
Rispondi alle seguenti domande. 1. A quanto ammonta l’importo degli interessi pagato nell’esercizio? 2. A quanto ammonta l’importo degli interessi riscossi nell’esercizio? 3. Il fitto attivo è stato riscosso in via anticipata o posticipata?
16.34 operazioni di gestione e calcolo di ratei e risconti
Rileva in P.D. le seguenti operazioni di gestione e gli eventuali ratei e risconti al 31/12 che da essi derivano (dati mancanti a scelta): 20/09: acquistato un fabbricato per 100 000 euro + IVA; la fattura è regolata rilasciando un assegno bancario di 82 000 euro e per la differenza una cambiale al 20/02 dell’anno successivo maggiorata degli interessi al tasso 6%; costi patrimonializzati sostenuti con assegno bancario relativi all’acquisto 4 500 euro 26/09: concesso a un cliente il rinnovo integrale di una cambiale di 3 200 euro ricevendo un nuovo effetto a 6 mesi di pari importo e in contanti gli interessi al tasso 4% 10/10: spiccata tratta a fine marzo a regolamento di un credito di 4 450 euro; l’importo della tratta, comprensivo di interessi fatturati, è di 4 900 euro
m5
16.33 ratei
La formazione del bilancio d’esercizio
Inserisci inoltre nella Situazione contabile finale (scissa in Situazione patrimoniale e Situazione economica) i componenti patrimoniali e reddituali relativi a detta merce.
654
Esercizi da svolgere 20/10: ceduto in affitto il fabbricato al canone annuo di 2 190 euro + IVA pagabile in rate quadrimestrali posticipate 11/11: ottenuto un mutuo di 30 000 euro al tasso annuo 4,5%; gli interessi sono pagabili trimestralmente in via posticipata 10/12: ottenuto il rinnovo di una cambiale passiva di 8 000 euro rilasciando un nuovo effetto al 10/04 dell’anno successivo di 7 300 euro e un assegno per la differenza aumentata degli interessi al tasso 6%.
16.35 correzione di errori
16.36
Individua e correggi gli errori contenuti nei seguenti articoli di P.D. dandone le opportune motivazioni. 31/12 31/12
13.10 16.01
MUTUI PASSIVI RATEI PASSIVI
interessi 1/10-31/12 interessi 1/10-31/12
31/12 31/12
30.02 30.02
MAT. DI CONS. C/RIMAN. FIN. RATEI PASSIVI
rimanenze rimanenze in magazzino
12 600, 00
31/12 31/12
31.02 02.09
COSTI PER ENERGIA RISCONTI ATTIVI
sosp. costi non di comp. rinvio costi eserc. futuro
420, 00
31/12 31/12
05.41 36.01
FONDO RISCHI SU CREDITI SVALUTAZIONE CREDITI
accantonamento svalutazione generica
720, 00
Denominazione dei conti
Eccedenze prima degli assestamenti
Denaro in cassa Crediti v/clienti Debiti v/fornitori Banca X c/c Debiti per TFR Assicurazioni Fitti passivi Merci c/acquisti Debiti per ritenute da versare
e scritture di ammortamento
16.38 scritture di ammortamento
1 100, 00 12 600, 00 420, 00 720, 00
Ricostruisci le operazioni di assestamento che hanno provocato i movimenti nei seguenti conti.
ricostruzione di operazioni di assestamento
16.37 piano
1 100, 00
6 750 125 200 – 24 000 18 500 – 33 000 600 6 000 45 000
Eccedenze dopo gli assestamenti 6 700 120 000 – 24 125 18 759 – 39 000 400 8 000 47 000 – 125
L’impresa Marco Giovannetti acquista all’inizio dell’esercizio n un macchinario a 76 800 euro + IVA. La dismissione è prevista dopo 8 anni, presumibilmente senza alcun valore di recupero. Redigi la scrittura in P.D. relativa all’acquisto del macchinario, la cui fattura n. 78 del fornitore Mancini è regolata a mezzo Ri.Ba. a 60 giorni. Presenta inoltre il piano di ammortamento a quote costanti e la relativa scrittura in P.D. al 31/12. Redigi infine la scrittura in P.D. relativa alla cessione del macchinario che avviene nei primi giorni del mese di gennaio dell’ottavo esercizio contro realizzo di 10 000 euro + IVA, come da fattura n. 128. Analizza i seguenti articoli in P.D. composti in data 31/12/n+1 e inserisci gli importi mancanti nella Situazione patrimoniale a stati comparati e nella Situazione economica, redatte dall’impresa dopo le scritture di ammortamento: 31/12 31/12
34.01 01.11
AMM.TO COSTI D’IMPIANTO FONDO AMM. COSTI D’IMPIANTO
5a quota del 20% 5a quota del 20%
2 250, 00
31/12 31/12
34.08 01.18
AMM.TO AVVIAMENTO FONDO AMM. AVVIAMENTO
ultima quota 5° anno ultima quota 5° anno
2 600, 00
31/12 31/12
35.06 02.16
AMM.TO ARREDAMENTO FONDO AMM. ARREDAMENTO
3a quota del 12% 3a quota del 12%
2 700, 00
31/12 31/12
35.07 02.17
AMM.TO AUTOMEZZI FONDO AMM. AUTOMEZZI
4a quota del 20% 4a quota del 20%
5 200, 00
2 250, 00 2 600, 00 2 700, 00 5 200, 00
655
Situazione patrimoniale al 31/12/n+1 (a stati comparati) anno n F.do amm. costi d’imp. F.do amm. avviamento F.do amm. arredamento F.do amm. automezzi
............, ............, ............, ............,
.... .... .... ....
anno n+1 ............, ............, ............, ............,
.... .... .... ....
Situazione economica dell’esercizio n+1 Ammortamento costi d’impianto Ammortamento avviamento Ammortamento arredamento Ammortamento automezzi
......................................, .... ......................................, .... ......................................, .... ......................................, ....
Rispondi alle seguenti domande. 1. Qual è il valore contabile dei costi pluriennali considerati? 2. Quali tra i costi pluriennali considerati fanno parte delle immobilizzazioni immateriali? E quali delle immobilizzazioni materiali? 3. Qual è la natura del conto Fondo ammortamento?
16.39 inventario analitico
Fabio Morresi è titolare di un’impresa commerciale il cui patrimonio è composto al 31/12, dopo le scritture di assestamento, dai seguenti elementi: a. fabbricati strumentali, destinati a uffici, magazzino e autorimesse del costo di 209 625 euro (il valore degli edifici è di 167 700 euro), ammortizzati per 25 155 euro (coefficiente di ammortamento 3%); b. fabbricato non strumentale occupato dal titolare dell’impresa con la sua famiglia valutato capitalizzando al tasso 5% il canone annuo di 1 900 euro che potrebbe ottenere dandolo in affitto; c. macchine d’ufficio del costo di 28 800 euro, il cui ammortamento è stato effettuato per il 28% negli esercizi precedenti e per il 12% nell’esercizio in chiusura; d. automezzi strumentali del costo di 28 000 euro, in possesso da tre anni e ammortizzati al 10% nel primo esercizio, al 20% nei due successivi; e. merci in magazzino valutate 70 900 euro e materie di consumo 5 100 euro; f. crediti verso clienti 27 700 euro e cambiali attive 17 500 euro; g. crediti insoluti del valore nominale di 6 800 euro; è stato raggiunto un accordo con il cliente debitore che prevede un realizzo ridotto al 60%; h. debiti verso fornitori 24 000 euro e cambiali passive 14 400 euro; debiti per imposte 460 euro; i. mutuo passivo di 40 000 euro con interessi al tasso 6% da pagare in rate semestrali posticipate scadenti l’1/03 e l’1/09 di ogni anno; l. debiti per TFR 10 200 euro, di cui 1 600 euro rappresentano la quota netta accantonata nell’esercizio (ritenuta fiscale 34 euro); m. fondo rischi su crediti pari al 5% dei crediti verso clienti e al 3% delle cambiali attive; la svalutazione è interamente effettuata nell’esercizio; n. fondo responsabilità civile 7 000 euro, di cui 2 500 euro costituiscono la quota di competenza dell’esercizio; o. premio annuo di assicurazione contro gli incendi di 2 190 euro pagato in via anticipata l’1/09; p. fondi disponibili in c/c bancario 10 440 euro e valori in cassa 2 755,50 euro. Presenta l’inventario analitico (immagina a piacere gli elementi mancanti) e le scritture di assestamento effettuate al 31/12.
16.40 scritture di assestamento
Al 31/12 la situazione contabile dell’impresa Maria Berdini presenta, tra gli altri, i seguenti conti: Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento impianti e macchinari Fondo ammortamento attrezzature Crediti v/clienti
290 000 30 000 16 000 81 200 15 000 12 000 96 000
m5
.... .... .... ....
L’inventario d’esercizio e le scritture di assestamento
anno n+1 ............, ............, ............, ............,
gruppo 16
anno n 11 250, 00 ............, .... 22 500, 00 26 000, 00
La formazione del bilancio d’esercizio
Costi d’impianto Avviamento Arredamento Automezzi
656
Esercizi da svolgere Cambiali attive 11 400 Crediti insoluti 2 700 Cambiali insolute 1 800 Fondo svalutazione crediti 1 300 Debiti per TFR 17 600 Presenta le scritture di assestamento in base ai seguenti dati: a. si stralciano per il 90% i crediti insoluti e per il 100% le cambiali insolute (tra cui una di 1 300 euro era già stata indirettamente svalutata per lo stesso importo); b. si valuta al 4% del valore di realizzo specifico dei crediti v/clienti e delle cambiali attive il rischio generico di perdite su crediti; c. si considerano di 8 100 euro le merci già consegnate ai clienti e non ancora fatturate; d. si rilevano fatture da ricevere riguardanti per 190 euro spese di trasporto e per 240 euro provvigioni passive; e. si devono ancora liquidare premi maturati sulle vendite di 1 950 euro; f. si ammortizzano i fabbricati del 5% tenendo conto che il valore a essi attribuito è di 232 000 euro, gli impianti del 10% e le attrezzature del 25%; g. si adeguano a 21 900 euro i debiti per trattamento fine rapporto (ritenuta fiscale 44 euro); h. si tiene conto che in data 1/09 è stato pagato in via anticipata il canone annuo dei costi di vigilanza di 5 475 euro; i. si valutano le rimanenze finali di merci 45 800 euro e le rimanenze finali di materie di consumo 3 100 euro.
16.41 operazioni di gestione e scritture di assestamento
16.42 operazioni di gestione e scritture di assestamento
Rileva in P.D. le seguenti operazioni di gestione e le eventuali scritture di assestamento al 31/12 che da essa traggono origine: a. l’1/10 è stato ottenuto un mutuo di 90 000 euro al tasso 6%; gli interessi sono pagati semestralmente in via posticipata l’1/04 e l’1/10 di ogni anno con addebito nel c/c bancario; b. l’1/10 è stato stipulato con privati un contratto di affitto di un edificio da adibire a magazzino commerciale al canone annuo di 18 000 euro, pagamento anticipato con bonifico bancario; c. il 10/11 è stato stipulato con il fornitore Carlini un contratto per l’acquisto di merci per 40 000 euro + IVA; consegna a 30 giorni franco destino; pagamento a 60 giorni dalla consegna delle merci; interessi di dilazione al tasso 5%; d. il 10/12 sono state ricevute le merci dal fornitore Carlini; lo stesso giorno si riceve la fattura n. 496; e. il 15/12 sono state scontate cambiali per 9 000 euro con scadenza media 15/02, tasso 7%, giorni banca 7, commissioni d’incasso 10 euro; netto ricavo accreditato in c/c; f. il 20/12 sono state vendute merci per 20 000 euro + IVA; in fattura sono addebitati costi di trasporto forfetari per 150 euro + IVA; regolamento metà per contanti e metà con cambiale a 30 giorni maggiorata degli interessi da dilazione fatturati insieme alle merci al tasso 5%; g. il 28/12 sono state consegnate merci al cliente Eusebi per 4 000 euro + IVA con documento di trasporto n. 120. L’impresa Maria Messi presenta al 30/09/n, tra gli altri, i seguenti conti: 13.10 MUTUI PASSIVI
02.07 AUTOMEZZI 20 000, 00
20 250, 00
02.17 FONDO AMM.TO AUTOMEZZI
12.01 DEBITI PER TFR
10 300, 00 05.06 CAMBIALI ALLO SCONTO
10 920, 00 05.11 CAMBIALI INSOLUTE
8 775, 00
4 200, 00
Nell’ultimo trimestre vengono compiute le seguenti operazioni: a. l’1/10 rimborsata con addebito in c/c bancario la rata in scadenza del mutuo di 5 000 euro più gli interessi semestrali posticipati calcolati al tasso 5%;
16.43 iscrizione di voci in inventari successivi; scritture di assestamento
Iscrivi nell’inventario al 31/12/n dell’impresa Cinzia Mussi le voci relative a quanto segue: a. fabbricati costo storico 200 000 euro, valore attribuito agli edifici 160 000 euro, fondo ammortamento fabbricati 30% del valore da ammortizzare; b. costi d’impianto: costo storico 7 800 euro, ammortizzati per il 50%; c. attrezzature: costo storico 13 000 euro, fondo ammortamento 50% del costo storico; d. debiti per TFR: 12 100 euro; e. crediti verso clienti del valore nominale di 53 900 euro, di cui 400 euro sicuramente inesigibili e 2 500 euro da sottoporre a svalutazione a livello analitico del 40%; f. fondo rischi su crediti pari al 3% del presunto valore di realizzo specifico dei crediti v/clienti; g. mutui attivi: 10 000 euro; interessi posticipati semestrali da riscuotere l’1/03 e l’1/09 al tasso 4,5%; h. sovvenzione bancaria: 40 000 euro al tasso 7%; interessi anticipati trimestrali da pagare l’1/02, l’1/05, l’1/08 e l’1/11; i. ratei: sono calcolati sugli interessi del mutuo attivo; l. risconti: sono calcolati sugli interessi della sovvenzione bancaria e su un premio annuo di assicurazione di 1 095 euro pagato in data 12/03. Nell’anno successivo avvengono, tra le altre, le operazioni di seguito indicate, da rilevare in P.D.: 1. in data 4/01 un’attrezzatura del costo storico di 4 400 euro, che risultava già ammortizzata per 3 800 euro, viene distolta dal processo produttivo ed eliminata;
m5
1. le merci in rimanenza vengono valutate 40 000 euro; 2. sul c/c bancario maturano interessi attivi per 300 euro (lordi di ritenuta fiscale) e interessi passivi per 750 euro, da addebitare l’1/03 dell’anno successivo; 3. il TFR di competenza dell’esercizio viene calcolato secondo quanto stabilito dalla normativa e considerando che le retribuzioni lorde corrisposte nell’anno ammontano a 64 800 euro e che l’indice dei prezzi ISTAT ha subito una variazione di 2 punti percentuali; 4. le cambiali insolute vengono svalutate del 60% per rischi analiticamente individuati; i crediti verso clienti, che al 31/12 ammontano a 70 000 euro, vengono invece sottoposti a svalutazione globale dello 0,50%, insieme all’importo residuo delle cambiali insolute; 5. si ammortizzano i vecchi automezzi rimasti del 20%.
gruppo 16
Presenta le scritture in P.D. delle operazioni di gestione sopra indicate e le collegate scritture di assestamento effettuate al 31/12 tenendo presente inoltre quanto segue:
La formazione del bilancio d’esercizio
b. il 10/10, dopo aver restituito una cambiale presentata allo sconto di 775 euro, la BNL comunica l’accredito in c/c del netto ricavo dei restanti effetti (la cui scadenza media è il 10/01 successivo); commissioni 35 euro, sconto 320 euro; c. il 12/10 ricevuta fattura n. 204 del fornitore Giretti; oltre al costo della merce di 15 000 euro + IVA, nel documento vengono addebitati costi di trasporto forfetari per 90 euro. Il 15/10 si rilascia a saldo una cambiale a 90 giorni maggiorata degli interessi al tasso 4% per i quali è pervenuta nota di addebito nello stesso giorno; d. il 20/11 è stato stipulato un contratto di assicurazione per responsabilità civile contro terzi pagando un premio annuo di 2 920 euro con assegno bancario; e. il 30/11 sono pagati in contanti all’impresa Giuliani in nome e per conto del cliente Massei costi di etichettatura di 130 euro + IVA. Successivamente viene emessa fattura n. 64 sullo stesso cliente per la vendita di n. 60 cassette di confettura di frutta in scatola a 40 euro + IVA ciascuna; nella fattura, oltre ai costi di etichettatura, sono addebitati forfetariamente costi per imballi di 15 euro; il pagamento è concordato a 60 giorni con bonifico bancario; f. il 22/12 sono liquidati salari e stipendi relativi al mese di dicembre per 5 400 euro, assegni per il nucleo familiare e indennità di malattia e maternità 320 euro; il pagamento di quanto dovuto ai dipendenti avviene il successivo 23/12 al netto di ritenute previdenziali di 480 euro e di ritenute fiscali di 632 euro. Nella stessa data vengono inoltre liquidati contributi sociali a carico dell’impresa per un importo pari al 32% dei salari e degli stipendi lordi; g. consegnate merci per 6 000 euro + IVA al cliente Bassi con documento di trasporto n. 404 del 22/12; la fattura è emessa nei primi giorni del mese successivo; h. il 30/12 acquistato un nuovo automezzo al prezzo di 10 000 euro + IVA cedendo in permuta, dopo aver calcolato l’ultima quota di ammortamento del 20%, un vecchio automezzo del costo storico di 9 000 euro (Fondo ammortamento 6 300 euro); a saldo si rilascia un assegno bancario di 8 540 euro.
L’inventario d’esercizio e le scritture di assestamento
657
658
Esercizi da svolgere 2. in data 1/03 si riduce il mutuo attivo di 2 500 euro, la quota a rimborso è riscossa unitamente agli interessi maturati; 3. in data 12/03 si versa il nuovo premio di assicurazione di 1 460 euro; 4. in data 30/06 si acquista un automezzo del costo di 15 000 euro, IVA ordinaria; 5. i crediti v/clienti di dubbia esigibilità, del valore nominale di 2 500 euro, vengono riscossi per 1 500 euro; si subiscono inoltre perdite sui crediti sorti nell’esercizio precedente per 820 euro, coperte utilizzando il fondo rischi esistente; 6. l’1/11 viene rimborsata per il 50% la sovvenzione bancaria. Tenuto conto di quanto sopra indicato, presenta nell’inventario redatto al 31/12 dell’anno n+1 le stesse voci in precedenza considerate e quella relativa all’automezzo acquistato, dopo avere rilevato in P.D. le seguenti scritture di assestamento: a. si ammortizzano i fabbricati del 4%, i costi d’impianto del 25% del valore originario, l’automezzo nuovo del 20% in proporzione ai mesi di utilizzo, le attrezzature commerciali del 15%; b. si calcolano in 1 800 euro le quote del TFR maturate a favore di dipendenti (ritenuta fiscale 30 euro); c. i crediti v/clienti ammontano a fine esercizio a 71 000 euro di valore nominale, di cui 1 100 euro sicuramente inesigibili; d. il fondo rischi su crediti viene adeguato al 4% del presunto valore di realizzo specifico dei crediti.
16.44 conti con alternanza di saldi
ALERT I saldi dei conti correnti bancari si girano, in base al segno del saldo, ai conti Banche c/c attivi o Banche c/c passivi.
16.45 scritture di assestamento e conti finanziari con alternanza di saldi
Al 31/12 i conti di seguito riportati, che durante l’esercizio possono presentare alternanza di saldi, evidenziano i seguenti totali progressivi: Dare Avere Intesa Sanpaolo c/c 125 000 133 400 UBI Banca c/c 102 700 106 900 Banca Monte dei Paschi di Siena c/c 381 600 358 500 Banco BPM c/c 186 400 180 300 IVA c/liquidazione 104 300 125 600 Istituti previdenziali 33 100 39 600 Destina i saldi di detti conti agli specifici conti accesi a crediti o a debiti, presentando le relative scritture in P.D. sul giornale e nei conti di mastro. La situazione dei conti dell’impresa Ornella Baldini presenta al 31/12, tra gli altri, i conti sotto indicati: Dare Avere Software 1 000 Fabbricati 250 000 Attrezzature 24 000 11 000 Macchine d’ufficio 33 000 Arredamento 14 000 Crediti v/clienti 1 355 600 1 225 100 Fondo rischi su crediti 540 Mutui passivi 8 000 30 000 UniCredit c/c 1 178 700 1 161 700 IVA c/liquidazione 84 700 86 100 Istituti previdenziali 28 800 32 600 Assicurazioni 870 Redigi le scritture di assestamento in base a quanto segue: a. si determina l’ammortamento del software con il coefficiente del 50%; b. si calcola l’ammortamento delle immobilizzazioni materiali: fabbricati 4% (il valore degli edifici è di 200 000 euro), attrezzature 20%, macchine d’ufficio 25%, arredamento 15%; c. si stralciano crediti inesigibili sorti nell’esercizio per 1 030 euro; d. si svalutano globalmente, a livello di portafoglio, i crediti residui del 2% per temute perdite di inesigibilità; e. sui mutui passivi maturano interessi al tasso 5% da pagare in via posticipata l’1/04 e l’1/10 di ogni anno; f. si valutano le rimanenze: merci 121 900 euro, materie di consumo 3 640 euro;
659
02.01 02.05 02.06 02.08 02.11 02.15 02.16 02.18 05.01 05.41 06.01 06.04 06.07 08.20 10.01 10.04 12.01 14.01 14.03 15.01 15.02 18.11 18.20 20.01 21.30 30.01 30.11 30.21 31.00 33.01 33.02 39.20 41.01
Denominazione dei conti Fabbricati Macchine d’ufficio Arredamento Imballaggi durevoli Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento macchine d’ufficio Fondo ammortamento arredamento Fondo ammortamento imballaggi durevoli Crediti v/clienti Fondo rischi su crediti IVA ns/credito IVA c/acconto Imposte c/acconto Denaro in cassa Patrimonio netto Prelevamenti extragestione Debiti per TFR Debiti v/fornitori Cambiali passive IVA ns/debito Debiti per ritenute da versare Istituti previdenziali Banca X c/c Merci c/vendite Sopravvenienze attive Merci c/acquisti Ribassi e abbuoni attivi Merci c/esistenze iniziali Costi per servizi Salari e stipendi Oneri sociali Minusvalenze Interessi passivi v/fornitori Totali
Dare 195 000, 15 000, 40 200, 49 700,
Avere 00 00 00 00 54 600, 4 500, 12 600, 34 700,
00 00 00 00
78 000, 00 2 300, 00 3 200, 5 200, 3 100, 1 184,
00 00 00 25 193 500, 00
12 000, 00 36 300, 55 260, 15 000, 12 600, 780, 2 300,
00 00 00 00 00 00
7 988, 75 712 100, 00 150, 00 578 650, 00 1 860, 00 38 100, 29 210, 56 260, 19 600, 2 800, 3 357, 1 138 550,
00 00 00 00 00 00 00
1 138 550, 00
Se la risposta è «dopo le scritture di assestamento», presenta la Situazione patrimoniale e la Situazione economica e commenta il risultato economico ottenuto. Se la risposta è «prima delle scritture di assestamento», ipotizza e descrivi le scritture che devono essere effettuate per determinare la competenza economica dei costi e dei ricavi. Con riferimento alla situazione contabile sopra esposta individua infine: a. i conti di reddito accesi alle variazioni d’esercizio; b. i conti di patrimonio netto; c. i conti accesi ai costi pluriennali e alle loro rettifiche; d. i conti finanziari, distinguendo quelli che possono presentare alternanza di saldi da quelli che possono presentare l’eccedenza solo in una determinata sezione.
m5
Codici
gruppo 16
di documenti
Esamina la seguente situazione contabile redatta dall’impresa Mauro Canullo e stabilisci se la stessa è stata redatta prima oppure dopo le scritture di assestamento.
La formazione del bilancio d’esercizio
16.46 analisi
L’inventario d’esercizio e le scritture di assestamento
g. sul c/c bancario sono maturati interessi attivi per 1 200 euro al lordo della ritenuta fiscale e interessi passivi per 1 650 euro, da addebitare l’1/03 dell’anno successivo; h. nel conto Assicurazioni è compreso un premio semestrale di 810 euro pagato anticipatamente il 15/10; i. si destinano i saldi dei conti UniCredit c/c, IVA c/liquidazione e Istituti previdenziali ai rispettivi conti di credito o debito.
660
Esercizi da svolgere 16.47 ricostruzione di operazioni
Confronta i valori al 31/12 evidenziati dalle due situazioni contabili per eccedenze redatte prima e dopo le scritture di assestamento. Ricostruisci e redigi sul giornale dette scritture di assestamento. Denominazione dei conti Avviamento Fondo ammortamento avviamento Fabbricati Impianti e macchinari Macchine d’ufficio Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento impianti e macchinari Fondo ammortamento macchine d’ufficio Materie di consumo Merci Risconti attivi Crediti v/clienti Cambiali attive Fondo rischi su crediti Imposte c/acconto Banche c/c attivi Denaro in cassa Patrimonio netto Titolare c/ritenute subite Debiti per TFR Mutui passivi Banche c/c passivi Banche c/interessi maturati Debiti v/fornitori Fatture da ricevere Debiti per ritenute da versare Debiti per IVA Debiti v/Istituti previdenziali Debiti per imposte Banco BPM c/c UniCredit c/c IVA c/liquidazione Istituti previdenziali Merci c/vendite Resi su vendite Merci c/esistenze iniziali Materie di consumo c/esistenze iniziali Merci c/acquisti Materie di consumo c/acquisti Resi su acquisti Merci c/rimanenze finali Materie di consumo c/rimanenze finali Costi di trasporto Costi per energia Costi di vigilanza Salari e stipendi Oneri sociali TFR Sconti passivi bancari Interessi attivi bancari Interessi passivi v/fornitori Interessi passivi bancari Interessi passivi su mutui Canoni di leasing Ammortamento avviamento Ammortamento fabbricati Ammortamento impianti e macchinari Ammortamento macchine d’ufficio Perdite su crediti Svalutazione crediti Sopravvenienze passive Imposte dell’esercizio Totali
Situazione contabile prima degli assestamenti 13 500, 00 4 500, 162 500, 00 32 000, 00 15 500, 00 26 000, 14 400, 9 300,
00
00 00 00
137 600, 00 13 950, 00 1 120, 00
Situazione contabile dopo gli assestamenti 13 500, 00 9 000, 162 500, 00 32 000, 00 15 500, 00 31 200, 19 200, 12 400, 3 100, 00 36 300, 00 650, 00 136 550, 00 13 950, 00 2 000,
00
00 00 00
00
1 500, 00 4 054, 62 125, 00
160, 00 246 387, 50
246 387, 50 133, 38
6 785, 00 15 000, 00
8 974, 15 000, 8 615, 525, 43 000, 595, 328, 4 790, 1 215, 200,
42 550, 00 312, 50
00 00 00 00 00 00 50 00 00 00
3 675, 00 8 615, 4 790, 1 215, 476 950, 12 550, 33 650, 2 785, 364 150, 11 960,
00 00 00 00
00 00 00 00 00
476 950, 00 12 550, 33 650, 2 785, 364 150, 11 960,
00 00 00 00 00
8 385, 00 8 050, 1 860, 2 750, 29 770, 12 560,
00 00 00 00 00
1 600, 00
8 385, 00 36 300, 00 3 100, 00 8 050, 2 455, 2 400, 29 770, 12 560, 2 205, 1 600,
00 00 00 00 00 00 00
450, 2 360, 1 180, 925, 4 500, 5 200, 4 800, 3 100, 1 050, 880, 35, 1 700, 928 678,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
513, 00 1 835, 00 1 180, 00 1 225, 00
866 310, 00
866 310, 00
928 678, 00
90.01 Conto di risultato economico Data ........... ........... ...........
Descrizione Totale componenti positivi Totale componenti negativi Risultato economico d’esercizio Totali
Dare ..............., .... 15 800, 00 900 000, 00
Avere 900 000, 00
900 000, 00
10.01 Patrimonio netto Data
ALERT Nel conto Patrimonio netto si registrano in Dare i prelevamenti extragestione, le ritenute fiscali sugli interessi attivi bancari e postali e la perdita d’esercizio; in Avere si registrano l’utile d’esercizio e gli apporti del proprietario.
...........
Descrizione Apertura del conto
...........
.......................................................
...........
Ritenute subite Risultato economico d’esercizio Chiusura del conto Totali
........... ...........
Dare 12 500, 00 270, 00
15 800, 00 ..............., .... ..............., ....
dalla situazione contabile finale alle scritture di epilogo e chiusura
ALERT Prima si compongono le scritture di epilogo utilizzando i dati della Situazione economica, poi le scritture di chiusura in base ai dati della Situazione patrimoniale.
..............., ....
18.02 Bilancio di chiusura Data ...........
Descrizione
...........
Totale attività Totale passività
...........
.......................................................
Dare 428 430, 00
Avere 225 400, 00 ..............., ....
Totali
17.2
Avere 200 000, 00
428 430, 00
428 430, 00
La situazione contabile dell’impresa Rosa Turco, redatta dopo le scritture di assestamento, si presenta come nei prospetti che seguono. Sulla base dei dati in essa contenuti redigi le scritture di epilogo e di chiusura dei conti.
Situazione patrimoniale al 31/12/n Fabbricati Arredamento Macchine d’ufficio Merci Crediti v/clienti Crediti per IVA Denaro in cassa
150 000, 11 500, 7 900, 47 000, 48 500, 204, 125,
00 00 00 00 00 72 00
Totale attività Prelevamenti extragestione Titolare c/ritenute subite Totale
265 229, 13 500, 149, 278 879,
72 00 50 22
F. ammortamento fabbricati F. ammortamento arredam. F. ammortamento macch. d’uff. Fondo rischi su crediti Debiti per TFR Mutui passivi Banche c/c passivi Banche c/interessi maturati Debiti v/fornitori Fatture da ricevere Debiti per ritenute da versare Debiti per imposte Debiti v/Istituti previdenziali Ratei passivi Risconti passivi Totale passività Patrimonio netto Risultato economico positivo Totale
18 750, 9 225, 3 488, 2 425, 9 896, 12 500, 7 700, 1 010, 32 180, 275, 600, 247, 1 400, 421, 70, 100 189, 131 150, 47 540, 278 879,
00 00 00 00 50 00 00 00 00 72 00 00 00 90 00 12 00 10 22
La formazione del bilancio d’esercizio
completamento di conti di mastro
Dopo aver descritto la funzione svolta dalle scritture di epilogo e di chiusura, completa i seguenti conti inserendo, dove indicato dai puntini, la data, la descrizione e gli importi.
m5
17.1
gruppo 17
17 Le scritture di epilogo e di chiusura dei conti
Le scritture di epilogo e di chiusura dei conti
661
662
Esercizi da svolgere Situazione economica dell’esercizio n Resi su vendite Ribassi e abbuoni passivi Merci c/acquisti Merci c/esistenze iniziali Costi di trasporto Costi postali Costi telefonici Costi per i locali Costi d’incasso Salari e stipendi Oneri sociali TFR Perdite su crediti Svalutazione crediti Amm.to fabbricati Amm.to arredamento Amm.to macchine d’ufficio Interessi passivi bancari Interessi passivi su mutui Interessi passivi v/fornitori Minusvalenze Imposte dell’esercizio Totale costi Saldo economico positivo Totale a pareggio
17.3 operazioni di gestione e di assestamento, calcolo del reddito d’esercizio
12 000 5 680, 489 500, 43 500, 22 500, 630, 2 986, 3 000, 375, 32 000, 11 200, 3 262, 2 600, 1 825, 5 250, 1 725, 1 388, 1 010, 421, 180, 2 600, 4 747, 648 379, 47 540, 695 920,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 90 00 00 00 90 10 00
Merci c/vendite Rimborsi costi di vendita Merci c/rimanenze finali Resi su acquisti Ribassi e abbuoni attivi Interessi attivi v/clienti Interessi attivi bancari
598 000, 16 000, 47 000, 32 700, 1 600, 45, 575,
00 00 00 00 00 00 00
Totale ricavi
695 920, 00
La situazione contabile dell’impresa Giorgio Foresi al 21/12 presenta, tra gli altri, i seguenti conti (gli altri conti non riguardano componenti del risultato economico d’esercizio): Costi d’impianto Fabbricati Impianti e macchinari Macchine d’ufficio Arredamento Automezzi Imposte c/acconto
7 900,00
Pubblicità
2 800,00
Costi telefonici
2 168,00
Assicurazioni
3 570,00
9 000,00
Costi per i locali
1 731,00
7 000,00
Salari e stipendi
59 850,00
Oneri sociali
20 950,00
264 000,00 22 000,00
31 000,00 2 100,00
Intesa Sanpaolo c/c (eccedenza Dare)
3 900,00
Interessi passivi v/fornitori
1 180,00
Interessi passivi su mutui
1 040,00
Merci c/vendite
834 775,00
Mutui passivi
26 000,00
Rimborsi costi di vendita
6 883,00
Banche c/Ri.Ba. s.b.f.
20 000,00
Fitti attivi
1 890,00
Fondo rischi su crediti Merci c/esistenze iniziali Merci c/acquisti Costi di trasporto
3 390,00
Plusvalenze
800,00
50 600,00
Resi su vendite
708 210,00
Minusvalenze
497,00
Sopravvenienze passive
213,00
24 800,00
8 045,00
Si rilevano, prima del 31/12, le seguenti operazioni: 22/12: emessa fattura n. 420 sulla Brandi & C. snc per vendita di merci di 4 900 euro + IVA franco partenza; costi di trasporto addebitati forfetariamente per 150 euro; la fattura è regolata con bonifico bancario 23/12: la banca Intesa Sanpaolo accredita una Ri.Ba. di 6 500 euro presentata all’incasso salvo buon fine con disponibilità immediata qualche giorno prima
29/12: a regolamento della fattura n. 503 si emette un assegno bancario di 3 300 euro e per il residuo un pagherò a 60 giorni 30/12: liquidate le retribuzioni del mese di dicembre per 5 500 euro; le retribuzioni sono pagate tramite c/c bancario in giornata al netto di ritenute sociali di 506 euro e di ritenute fiscali di 408 euro; liquidati gli oneri sociali a carico dell’impresa per 1 925 euro. Dopo aver registrato le operazioni di gestione sopra indicate, compila le scritture di assestamento e presenta la Situazione economica a sezioni divise, sulla base dei seguenti dati: a. si determinano le quote di ammortamento con i seguenti coefficienti: fabbricati 4% (valore da ammortizzare 185 000 euro), impianti e macchinari 12%, macchine d’ufficio 20%, arredamento 24%, automezzi 15%; i costi d’impianto vengono ammortizzati per un terzo del costo storico; b. si calcolano interessi passivi maturati sul conto anticipo su Ri.Ba. per 205,25 euro che saranno addebitati nel c/c l’1/03 dell’anno successivo e interessi attivi maturati sul c/c bancario per 197 euro al lordo della ritenuta fiscale; c. si adegua il fondo rischi su crediti al 5% dei crediti di natura commerciale (che ammontano a 75 000 euro); d. si calcola in 7 400 euro la quota del trattamento di fine rapporto di competenza dell’esercizio; ritenuta fiscale applicata sulla rivalutazione 103,51 euro; e. si tiene conto che sul mutuo gli interessi al tasso 5% vengono corrisposti posticipatamente l’1/03 e l’1/09; f. si valutano le rimanenze di merci in 56 800 euro; g. si sospendono fitti attivi di competenza del futuro esercizio per 880 euro; h. si sospendono premi di assicurazione di competenza del futuro esercizio per 1 230 euro; i. si determinano imposte di competenza dell’esercizio per 3 301 euro.
Codici 02.01 02.04 02.05 02.06 02.07 02.11 02.14 02.15 02.16 02.17 05.01 05.41 06.01 06.04 06.07 08.20 10.01 10.04 12.01 14.01 15.01 15.02 18.11 18.20 20.01 20.10 20.11 21.01
Denominazione dei conti Fabbricati Attrezzature Macchine d’ufficio Arredamento Automezzi Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento attrezzature Fondo ammortamento macchine d’ufficio Fondo ammortamento arredamento Fondo ammortamento automezzi Crediti v/clienti Fondo rischi su crediti IVA ns/credito IVA c/acconto Imposte c/acconto Denaro in cassa Patrimonio netto Prelevamenti extragestione Debiti per TFR Debiti v/fornitori IVA ns/debito Debiti per ritenute da versare Istituti previdenziali Banca X c/c Merci c/vendite Resi su vendite Ribassi e abbuoni passivi Fitti attivi da riportare
Dare 300 000, 42 000, 32 000, 64 800, 50 000,
Avere 00 00 00 00 00 86 400, 25 200, 19 200, 34 200, 30 000,
00 00 00 00 00
214 500, 00 2 520, 00 7 500, 4 490, 3 840, 2 140,
00 00 00 00 370 000, 00
27 800, 00 65 900, 147 500, 23 600, 5 490, 3 780, 13 420, 1 945 200,
00 00 00 00 00 00 00
12 040, 00 7 150, 00 768 260, 00
1 920, 00 2 774 330, 00
La formazione del bilancio d’esercizio
operazioni di assestamento, epilogo e chiusura
La situazione contabile per eccedenze dell’impresa Gino Sorrentino redatta al 31/12 prima delle scritture di assestamento si presenta come segue.
m5
17.4
gruppo 17
27/12: ricevuta fattura n. 503 della Simar spa per acquisto di merci franco partenza per 5 500 euro + IVA; in fattura sono addebitati costi di trasporto forfettari di 120 euro
Le scritture di epilogo e di chiusura dei conti
663
664
Esercizi da svolgere 21.20 21.30 21.40 30.01 30.10 30.11 30.21 31.01 31.02 31.03 31.05 31.06 31.11 31.14 32.01 33.01 33.02 39.05 39.20 40.10 41.01
riporto Plusvalenze Sopravvenienze attive Rimborsi costi di vendita Merci c/acquisti Resi su acquisti Ribassi e abbuoni attivi Merci c/esistenze iniziali Costi di trasporto Costi per energia Pubblicità Costi postali Costi telefonici Manutenzioni e riparazioni Commissioni bancarie Fitti passivi Salari e stipendi Oneri sociali Perdite su crediti Minusvalenze Interessi attivi v/clienti Interessi passivi v/fornitori Totali
768 260, 00
2 774 330, 7 570, 5 000, 10 200,
00 00 00 00
1 578 000, 00 23 140, 00 4 830, 00 162 600, 14 160, 14 130, 20 340, 5 800, 10 420, 17 800, 520, 8 400, 154 200, 49 340, 4 420, 17 500,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 3 780, 00
2 960, 00 2 828 850, 00
2 828 850, 00
Redigi le scritture di assestamento, la situazione contabile finale, le scritture di epilogo e di chiusura dei conti, tenendo presente quanto segue: a. calcolato l’ammortamento applicando i seguenti coefficienti: 4% fabbricati (il valore dell’edificio è di 240 000 euro), 15% attrezzature; 10% macchine di ufficio, 12% arredamento, 20% automezzi; b. stralciato un credito inesigibile di 4 500 euro sorto nell’esercizio; c. le merci già consegnate ai clienti ancora da fatturare ammontano a 2 500 euro + IVA; d. svalutato globalmente il portafoglio dei crediti commerciali esistenti dello 0,50%; e. incrementati i debiti per TFR della quota maturata nell’esercizio (variazione indice dei prezzi ISTAT 2%); f. i fitti passivi comprendono un canone semestrale anticipato di 4 200 euro pagato in data 1/09; g. i fitti attivi sono riscossi con canoni semestrali posticipati di 1 380 euro l’1/04 e l’1/10 di ciascun anno; h. maturati interessi passivi di 540 euro sul c/c bancario, da addebitare l’1/03 dell’anno successivo; i. costituito il Fondo manutenzioni programmate accantonando costi stimati di 250 euro; l. valutate le rimanenze di merci 180 000 euro; m. liquidata l’IVA di dicembre; n. le imposte di competenza ammontano a 6 800 euro; o. girati i saldi dei conti Banca X c/c, Istituti previdenziali e IVA c/liquidazione ai rispettivi conti di debito o di credito.
17.5 operazioni di assestamento, epilogo e chiusura
ALERT Se il Fondo svalutazione crediti è insufficiente e manca il Fondo rischi su crediti, la differenza costituisce una Sopravvenienza passiva.
La situazione contabile per eccedenze redatta al 31/12 dell’impresa Riccardo Gatta è riportata alla pagina seguente. Effettua le scritture di assestamento in base a quanto segue: a. stralciati crediti insoluti del valore nominale di 3 450 euro che, al 31/12 dell’esercizio precedente, sono stati svalutati individualmente per 1 200 euro; la perdita viene parzialmente coperta con l’utilizzo del Fondo svalutazione crediti; b. fatture da emettere per merci già inviate a clienti 5 800 euro + IVA; c. fatture da ricevere per costi di trasporto di competenza 205 euro; d. stimato globalmente nel 3% del valore di realizzo specifico dei residui crediti e delle cambiali attive il rischio di perdite a manifestazione futura; e. accantonati 1 720 euro nel Fondo per imposte per far fronte a decisioni sfavorevoli della commissione tributaria per il contenzioso in materia di IVA in corso; f. accantonamento per manutenzioni programmate che si vogliono far gravare sull’esercizio 380 euro; g. valutazione delle rimanenze di merci: costo 62 600 euro, valore corrente sul mercato 61 100 euro; h. interessi attivi maturati sul c/c bancario 450 euro al lordo della ritenuta fiscale; i. ammortamento fabbricati 4% (il valore degli edifici è di 177 750 euro), ammortamento attrezzature commerciali 20%, ammortamento imballaggi durevoli 15%;
Denominazione dei conti Fabbricati Attrezzature Imballaggi durevoli Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento attrezzature Fondo ammortamento imballaggi durevoli Crediti v/clienti Cambiali attive Crediti insoluti Fondo svalutazione crediti IVA ns/credito IVA c/acconto Imposte c/acconto Denaro in cassa Patrimonio netto Banche c/sovvenzioni Debiti v/fornitori Cambiali passive IVA ns/debito Banca X c/c Merci c/vendite Resi su vendite Rimborsi costi di vendita Merci c/acquisti Resi su acquisti Merci c/esistenze iniziali Costi di trasporto Costi telefonici Assicurazioni Interessi passivi bancari Plusvalenze Totali
Dare 237 000, 00 19 700, 00 8 300, 00
Avere
72 500, 00 11 870, 00 3 790, 00 47 624, 00 7 800, 00 3 450, 00 1 200, 00 5 030, 1 760, 2 100, 2 070,
00 00 00 35 140 000, 23 000, 26 900, 5 000, 8 590,
00 00 00 00 00
12 421, 25 818 900, 00 1 380, 00 8 115, 00 697 540, 00 6 980, 00 00 00 00 00 40
1 127 535, 00
690, 00 1 127 535, 00
Presenta: le scritture di assestamento; la situazione contabile finale dopo le scritture di assestamento; le scritture di epilogo e di chiusura.
17.6 correzione di errori
Individua e correggi gli errori contenuti nella seguente situazione contabile (scissa in due parti), redatta dopo le scritture di assestamento, dandone le opportune motivazioni.
Situazione contabile finale redatta dopo le scritture di assestamento Situazione patrimoniale al 31/12/n 02.01 02.02 02.05 02.06 04.04 05.01 05.05 05.09 08.01 08.20 10.04
Fabbricati Impianti e macchinari Macchine d’ufficio Arredamento Merci Crediti v/clienti Cambiali attive Fatture da ricevere Banche c/c attivi Denaro in cassa Prelevamenti extragestione
315 000, 00 40 000, 00 58 970, 00 31 000, 00 101 800, 00 76 400, 00 12 450, 00 3 540, 00 24 977, 80 1 700, 00 22 300, 00
Totale attività
688 137, 80
02.11 02.12 02.15 02.16 05.41 10.01 12.01 13.10 14.20 15.05 15.06 16.01
Fondo amm.to fabbricati Fondo amm.to impianti e macchin. Fondo amm.to macch. d’ufficio Fondo amm.to arredamento Fondo rischi su crediti Patrimonio netto Debiti per TFR Mutui passivi Fatture da emettere Debiti per IVA Debiti per imposte Ratei passivi Risultato economico
34 650, 00 17 420, 00 41 274, 00 31 500, 00 4 619, 50 410 500, 00 13 690, 69 80 000, 00 2 630, 69 4 915, 00 395, 00 2 400, 00 643 994, 88 44 142, 92
Totale a pareggio
688 137, 80
La formazione del bilancio d’esercizio
54 060, 20 790, 3 044, 2 360, 1 105,
m5
Codici 02.01 02.04 02.08 02.11 02.14 02.18 05.01 05.05 05.10 05.40 06.01 06.04 06.07 08.20 10.01 13.11 14.01 14.03 15.01 18.20 20.01 20.10 21.40 30.01 30.10 30.21 31.01 31.06 31.07 41.02 21.20
gruppo 17
l. interessi posticipati sulla sovvenzione bancaria di 1 456 euro per 182 giorni, che verranno pagati nel prossimo esercizio, per 77 giorni sono di competenza dell’esercizio in chiusura; m. sospeso premio assicurativo di competenza del prossimo esercizio per 910 euro; n. si liquida l’IVA del mese di dicembre; o. si rilevano imposte di competenza dell’esercizio per 4 408 euro.
Le scritture di epilogo e di chiusura dei conti
665
666
Esercizi da svolgere Situazione economica dell’esercizio n 10.05 30.01 30.21 31.01 31.05 31.06 31.07 33.01 33.02 33.03 35.01 35.02 35.05 35.06 36.06 41.10 60.01
17.7 situazione contabile, conti di mastro, scritture di assestamento, epilogo e chiusura
Titolare c/ritenute subite Merci c/acquisti Merci c/esistenze iniziali Costi di trasporto Costi postali Costi telefonici Assicurazioni Salari e stipendi Oneri sociali Trattamento di fine rapporto Amm.to fabbricati Amm.to impianti e macchinari Amm.to macch. d’ufficio Amm.to arredamento Svalutazione crediti Interessi passivi su mutui Imposte dell’esercizio Totale costi Risultato economico Totale a pareggio
248, 766 000, 407 783, 22 066, 3 000, 4 200, 9 000, 43 000, 19 215, 3 480, 9 450, 6 000, 11 794, 3 720, 5 619, 13 200, 4 837, 1 332 614, 44 142, 1 376 757,
04 00 50 78 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 50 00 76 58 92 50
09.02 20.01 20.10 21.31 30.31 39.20 40.10 40.15
Risconti attivi Merci c/vendite Resi su vendite Sopravvenienze attive Merci c/rimanenze finali Minusvalenze Interessi attivi v/clienti Interessi attivi bancari
3 000, 956 000, 4 000, 1 700, 407 783, 3 200, 120, 954,
Totale ricavi
00 00 00 00 50 00 00 00
1 376 757, 50
La situazione contabile per totali dell’impresa Lino Gigli, costituitasi il 30/04, si presenta al termine del suo primo anno di attività come segue. Denominazione dei conti Costi d’impianto Avviamento Fabbricati Arredamento Automezzi Imballaggi durevoli Merci Crediti v/clienti Cambiali attive IVA ns/credito Crediti per cauzioni Denaro in cassa Assegni Patrimonio netto Prelevamenti extragestione Debiti per TFR Mutui passivi Debiti v/fornitori IVA ns/debito Debiti per ritenute da versare Personale c/retribuzioni Valli c/cessione Ratei passivi IVA c/liquidazione Istituti previdenziali UniCredit c/c Merci c/vendite Arrotondamenti attivi Merci c/acquisti Merci c/apporti Resi su acquisti Costi per servizi Salari e stipendi Oneri sociali da riportare
Dare 5 700, 13 000, 185 000, 31 500, 15 700, 7 800, 50 250, 776 750, 83 450, 44 900, 280, 8 800, 14 400,
Avere 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
50 250, 640 960, 76 100, 44 900,
00 00 00 00
11 500, 00 250 000, 00
6 000, 00 3 000, 715 631, 76 050, 6 200, 45 200, 90 000,
00 00 00 00 00 00
44 900, 00 21 000, 00 1 017 732, 25
22 600, 27 000, 817 617, 76 050, 6 905, 45 200, 90 000, 1 180, 76 050, 24 200, 951 221, 698 105, 290,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 75 00 00
444 730, 00 50 250, 00 8 100, 00 45 332, 44 210, 15 470, 3 863 235,
00 00 00 25
3 863 235, 40, 52 600, 853, 1 500, 3 918 228,
25 00 00 50 00 75
3 918 228, 75
Al fine di determinare il risultato economico conseguito nel primo esercizio amministrativo si tiene conto di quanto segue: a. il piano di ammortamento dei costi di impianto e dell’avviamento prevede la loro ripartizione in cinque anni a quote costanti; b. si ammortizzano i fabbricati del 3% (il valore attribuito agli edifici è di 130 000 euro); l’arredamento del 12%, gli automezzi del 20% e gli imballaggi durevoli del 15%, tenendo conto dei mesi decorsi dalla costituzione al termine dell’esercizio amministrativo; c. si stralcia per accertata inesigibilità un credito commerciale di 620 euro; i restanti crediti di natura commerciale (crediti v/clienti e cambiali attive) sono sottoposti globalmente a una svalutazione per rischi generici di insolvenza dello 0,50% calcolato sul valore nominale; d. sul c/c bancario maturano interessi attivi per 310 euro lordi di ritenuta fiscale e interessi passivi per 650 euro, da addebitare l’1/03 dell’anno successivo; e. sul mutuo si pagano interessi posticipati al tasso 5% alle date 1/06 e 1/12 di ogni anno; f. i costi per servizi comprendono costi trimestrali di vigilanza di 3 000 euro anticipati l’1/11; g. fatture da ricevere per costi telefonici di competenza 290 euro e per energia 170 euro (da rilevare nel conto Costi per servizi); h. si valutano le rimanenze di merci 57 800 euro; i. si incrementano i debiti per TFR della quota maturata nell’esercizio di 3 700 euro al netto della ritenuta fiscale di 70,73 euro; l. le imposte di competenza dell’esercizio sono di 10 104 euro; m. si destinano i saldi relativi al c/c bancario, all’IVA e agli Istituti previdenziali agli specifici conti accesi a crediti o debiti. Procedi alla redazione delle scritture di assestamento, di epilogo e di chiusura dei conti.
Codici 02.01 02.04 02.05 02.06 02.07 02.11 02.14 02.15 02.16 02.17 04.01 04.04 05.01 05.05 05.41 06.01 06.04 06.07 06.10 08.20 09.01 09.02 10.01
Denominazione dei conti Fabbricati Attrezzature Macchine d’ufficio Arredamento Automezzi Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento attrezzature Fondo ammortamento macchine d’ufficio Fondo ammortamento arredamento Fondo ammortamento automezzi Materie di consumo Merci Crediti v/clienti Cambiali attive Fondo rischi su crediti IVA ns/credito IVA c/acconto Imposte c/acconto Crediti per cauzioni Denaro in cassa Ratei attivi Risconti attivi Patrimonio netto da riportare
Dare 253 000, 20 000, 16 000, 11 000, 34 000,
3 500, 23 000, 703 680, 62 105, 890, 75 800, 2 600, 2 600, 8 900, 164 052, 110, 160,
Avere 00 00 00 00 00
00 00 00 00 00 00 00 00 00 65 00 00
1 381 397, 65
25 000, 15 300, 11 200, 8 200, 9 900, 3 500, 23 000, 659 260, 45 780, 2 600, 73 600,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
7 800, 163 184, 110, 160, 219 000, 1 267 594,
00 65 00 00 00 65
La formazione del bilancio d’esercizio
di assestamento, epilogo e chiusura, situazione contabile finale
La situazione contabile per totali (Dare e Avere) dell’impresa commerciale Michele Marconi, redatta al 31/12 prima delle scritture di assestamento, si presenta come segue.
m5
17.8 scritture
gruppo 17
riporto Arrotondamenti passivi Sopravvenienze passive Sconti passivi bancari Interessi passivi su mutui Totali
Le scritture di epilogo e di chiusura dei conti
667
668
Esercizi da svolgere 10.04 12.01 13.10 14.01 14.03 15.01 15.02 16.01 18.11 18.20 18.21 20.01 20.10 20.11 30.01 30.02 30.10 30.11 30.21 30.22 31.00 33.01 33.02 39.01 40.10 41.03 41.10
riporto Prelevamenti extragestione Debiti per TFR Mutui passivi Debiti v/fornitori Cambiali passive IVA ns/debito Debiti per ritenute da versare Ratei passivi Istituti previdenziali UniCredit c/c Banco BPM c/c Merci c/vendite Resi su vendite Ribassi e abbuoni passivi Merci c/acquisti Materie di consumo c/acquisti Resi su acquisti Ribassi e abbuoni attivi Merci c/esistenze iniziali Materie di consumo c/esistenze iniziali Costi per servizi Salari e stipendi Oneri sociali Oneri fiscali diversi Interessi attivi v/clienti Sconti passivi bancari Interessi passivi su mutui Totali
1 381 397, 65 6 500, 00 7 950, 00 508 420, 131 500, 92 680, 4 700, 300, 27 200, 514 736, 284 473,
00 00 00 00 00 00 85 70
4 700, 1 000, 398 947, 21 360,
00 00 00 00
1 267 594, 65 41 500, 5 000, 544 150, 136 800, 101 210, 5 200, 300, 31 500, 510 526, 292 105, 558 949,
00 00 00 00 00 00 00 00 30 25 00
4 410, 00 1 000, 00 23 000, 3 500, 21 400, 44 780, 19 400, 280,
00 00 00 00 00 00 265, 00
1 860, 00 725, 00 3 500 810, 20
300, 00 3 500 810, 20
A fine esercizio si tiene conto di quanto segue: a. si ammortizzano i fabbricati del 4% (il valore attribuito agli edifici è di 190 000 euro), le attrezzature del 15%, l’arredamento del 12%, gli automezzi del 20%; b. una macchina d’ufficio del costo storico di 2 500 euro, ammortizzata per il 90%, viene dismessa dal processo produttivo dopo averla ammortizzata al 100% ed eliminata; le restanti macchine d’ufficio sono ammortizzate per il 15%; c. le cambiali attive comprendono un effetto di dubbia esigibilità di 2 500 euro, che viene svalutato per il 60%; d. i crediti v/clienti comprendono un credito inesigibile di 1 100 euro sorto nell’esercizio precedente che viene stralciato e un credito di dubbia esigibilità di 2 600 euro che viene svalutato per il 50%; e. la svalutazione globale per rischi generici di insolvenza è dello 0,50% del valore nominale dei crediti verso clienti e delle cambiali attive che residuano dopo le operazioni di cui al punto d.; f. sono maturati i seguenti interessi: • sul c/c con UniCredit: interessi attivi per 300 euro al lordo della ritenuta fiscale; • sul c/c con il Banco BPM: interessi attivi per 180 euro al lordo della ritenuta fiscale, interessi passivi 610 euro, da addebitare l’1/03 dell’anno successivo; g. si adegua l’importo dei debiti per TFR per la quota maturata nell’anno di 5 055 euro (ritenuta fiscale 215,81 euro); h. si determina la competenza economica degli interessi sul mutuo, tenuto conto che gli stessi sono pagabili in via posticipata al tasso 6% l’1/02 e l’1/08 di ogni anno; i. si rettificano i costi per prestazioni di servizi che comprendono un premio di assicurazione di 1 095 euro pagato per un anno il 24/06; l. si valutano le rimanenze di merci 26 200 euro e di materie di consumo 3 600 euro; m. si è in attesa di fatture per prestazioni di servizi per 1 000 euro e per merci già immesse in magazzino per 2 050 euro; n. si effettua la liquidazione dell’IVA; o. le imposte di competenza dell’esercizio sono di 4 439 euro. Presenta le scritture di assestamento; la situazione contabile finale (suddivisa in Situazione patrimoniale e Situazione economica); le scritture di epilogo e di chiusura dei conti.
01.06 01.16 02.01 02.02 02.04 02.05 02.06 02.07 02.11 02.12 02.14 02.15 02.16 02.17 05.01 05.05 05.41 06.01 06.07 08.10 08.20 10.01 10.04 12.01 13.10 14.01 15.01 18.20 20.01 20.10 20.11 21.02 21.30 21.40 30.01 30.11 30.21 31.01 31.03 31.04 31.05 31.06 31.07 31.09 31.10 31.13 33.01 33.02 39.05 39.20 41.01 41.10
Denominazione dei conti Software Fondo ammortamento software Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature Macchine d’ufficio Arredamento Automezzi Fondo ammortamento fabbricati Fondo amm.to impianti e macchinari Fondo ammortamento attrezzature Fondo ammortamento macchine d’ufficio Fondo ammortamento arredamento Fondo ammortamento automezzi Crediti v/clienti Cambiali attive Fondo rischi su crediti IVA ns/credito Imposte c/acconto C/c postali Denaro in cassa Patrimonio netto Prelevamenti extragestione Debiti per TFR Mutui passivi Debiti v/fornitori IVA ns/debito Banca X c/c Merci c/vendite Resi su vendite Ribassi e abbuoni passivi Proventi vari Sopravvenienze attive Rimborsi costi di vendita Merci c/acquisti Ribassi e abbuoni attivi Merci c/esistenze iniziali Costi di trasporto Pubblicità Consulenze Costi postali Costi telefonici Assicurazioni Costi per i locali Costi esercizio automezzi Costi d’incasso Salari e stipendi Oneri sociali Perdite su crediti Minusvalenze Interessi passivi v/fornitori Interessi passivi su mutui Totale
Dare
Avere
9 300, 00 3 100, 00 382 000, 123 000, 22 000, 34 000, 25 000, 80 000,
00 00 00 00 00 00 60 000, 14 200, 22 000, 20 600, 18 750, 48 600,
00 00 00 00 00 00
138 950, 00 16 800, 00 2 500, 00 3 670, 1 000, 1 526, 400,
00 00 00 00 483 000, 00
29 000, 00 20 800, 45 000, 74 736, 3 920,
gruppo 17
Codici
00 00 00 00
7 373, 00 1 678 829, 00 8 400, 00 2 700, 00 9 400, 00 7 400, 00 65 000, 00 1 445 700, 00 18 500, 00 120 630, 39 400, 17 900, 4 470, 890, 4 100, 1 800, 3 800, 16 800, 1 236, 33 390, 11 680, 1 400, 1 400, 1 920, 4 700, 2 596 335,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
2 596 335, 00
La formazione del bilancio d’esercizio
contabile, scritture di esercizio, scritture di assestamento, di epilogo e di chiusura
La situazione contabile per eccedenze redatta al 23/12 dell’impresa Fulvio Giorgi è la seguente:
m5
17.9 situazione
Le scritture di epilogo e di chiusura dei conti
669
670
Esercizi da svolgere Negli ultimi giorni del periodo amministrativo si compiono le seguenti operazioni: 27/12: emessa fattura n. 426 per un automezzo al prezzo di 1 300 euro + IVA. Prima della cessione l’automezzo viene ammortizzato per il 20% del costo storico pari a 12 000 euro; il fondo ammortamento preesistente al momento della dismissione è di 9 000 euro 27/12: inviate merci alla Collina spa anticipando costi di etichettatura a carico del cliente per 244 euro (IVA inclusa) in contanti, come da fattura n. 207 dell’impresa Me.Se. spa a carico della Collina spa 28/12: ricevuto bonifico bancario di 1 200 euro a saldo di un credito del valore nominale di 2 700 euro (la differenza è coperta utilizzando il Fondo rischi su crediti) 31/12: liquidate retribuzioni ai dipendenti per 2 900 euro; pagate le retribuzioni con assegni bancari al netto di ritenute sociali per 295 euro e ritenute fiscali per 172 euro 31/12: liquidati oneri sociali dovuti dall’impresa per 1 015 euro 31/12: emessa fattura n. 427 per vendita di merci franco partenza alla Collina spa per 4 500 euro + IVA; addebitati in fattura i costi anticipati il 27/12 e interessi per la dilazione di pagamento concessa per 90 giorni al tasso 5,25% su 4 000 euro; per la differenza si riceve a saldo un assegno bancario depositato in giornata in c/c bancario. Al 31/12 si rilevano le scritture di assestamento relative a quanto segue: a. si tiene conto dei seguenti coefficienti di ammortamento relativi ai vari cespiti, quando applicabili: fabbricati 4% (il costo degli edifici è di 267 000 euro); impianti 15%; automezzi 20%; attrezzature 18%; macchine d’ufficio 20%; arredamento 12%; b. si ammortizza il software per un terzo del valore originario; c. si adegua il fondo rischi su crediti al 4% dei crediti v/clienti e delle cambiali; d. si liquidano interessi attivi sul c/c postale per 45 euro e sul c/c bancario per 300 euro al lordo della ritenuta fiscale; e. sul mutuo passivo maturano interessi posticipati al tasso 6% pagabili semestralmente il 10/03 e il 10/09 di ogni anno; f. si valutano le rimanenze di merci 113 000 euro; g. si è in attesa di ricevere fatture per merci già consegnate di 490 euro; h. si calcola un risconto di 1 200 euro per proventi vari non di competenza dell’esercizio; i. si calcola la quota di TFR maturata (variazione indice dei prezzi ISTAT 1,50%); l. il conto Assicurazioni accoglie un premio semestrale di 1 800 euro pagato anticipatamente il 15/11; m. si effettua la liquidazione IVA di dicembre; n. si determinano imposte di competenza dell’esercizio per 7 191 euro. Presenta: le scritture relative alle ultime operazioni d’esercizio; la situazione contabile a sezioni divise al 31/12, redatta prima delle scritture di assestamento; le scritture di assestamento; la situazione contabile finale suddivisa in Situazione patrimoniale e Situazione economica; le scritture di epilogo e di chiusura.
17.10 costituzione, operazioni d’esercizio, scritture di assestamento e di chiusura
Nota – Questo esercizio indica in modo riassuntivo le operazioni di gestione compiute nell’esercizio. Per tale ragione non appaiono le date e i riferimenti ai documenti originari. Nel redigere il giornale, tralascia quindi la data quando non indicata e metti descrizioni sintetiche. Il 15/01 viene costituita da Giulio Pettinari un’impresa commerciale mediante apporto di un assegno di 100 000 euro immediatamente versato sul c/c bancario. Successivamente vengono compiute le seguenti operazioni, indicate riassuntivamente: a. b. c. d. e. f. g. h.
prelevati dal c/c bancario 10 000 euro; sostenuti e pagati tramite bonifico bancario costi di impianto per 2 400 euro; acquistato l’arredamento per 23 600 euro + IVA; regolamento con cambiali; rilasciato un assegno in data 1/04 a pagamento del canone annuo di affitto anticipato di 4 400 euro; acquistate merci con regolamento dilazionato per 168 000 euro + IVA; vendute merci con regolamento dilazionato per 268 000 euro + IVA; ricevuti da clienti cambiali per 78 000 euro e assegni per 142 000 euro, successivamente versati in c/c; rilasciati a fornitori assegni per 26 000 euro, girate a fornitori cambiali per 35 000 euro ed emessi pagherò a loro favore per 109 000 euro; i. inviate all’incasso cambiali per 12 000 euro;
Alla fine dell’esercizio, si tiene conto di quanto segue: a. b. c. d. e. f. g.
si valuta globalmente allo 0,50% del valore nominale di crediti e cambiali il rischio di future perdite; si ammortizzano i costi d’impianto del 50% e l’arredamento del 15%; si valutano in 10 000 euro le rimanenze finali di merci; si calcola il risconto sui fitti; sono maturati in c/c bancario interessi attivi per 900 euro al lordo della ritenuta fiscale; si calcola in 1 141,60 euro la quota di TFR dell’esercizio; le imposte di competenza dell’esercizio sono di 3 864 euro.
Presenta: il giornale in P.D. con le scritture di costituzione, esercizio, assestamento, epilogo e chiusura e i conti di mastro; la situazione contabile per totali redatta prima delle scritture di assestamento; la situazione contabile per eccedenze, distinta in Situazione patrimoniale e Situazione economica, redatta dopo le scritture di assestamento.
gruppo 18
l. incassate cambiali per 12 000 euro con accredito in c/c; commissioni d’incasso 50 euro; m. pagate con addebito in c/c bancario cambiali passive per 86 000 euro; n. ricevute prestazioni di servizi pagate con assegni per 14 500 euro + IVA, di cui 3 600 euro riguardano consulenze di un dottore commercialista soggette a contributo previdenziale 4%; o. liquidati salari per 15 600 euro e oneri sociali dovuti dall’impresa per 5 460 euro; pagati salari, al netto di ritenute sociali per 1 590 euro e di ritenute fiscali per 1 215 euro, con assegni bancari; p. versati con addebito in c/c bancario ritenute fiscali per 1 042 euro e contributi agli Istituti previdenziali per 7 000 euro; q. prelevati dal proprietario con assegni bancari per spese di famiglia 35 000 euro; r. effettuate liquidazioni IVA; i relativi versamenti sono effettuati a mezzo banca salvo 680 euro che si riferiscono all’ultimo periodo e saranno versati nell’anno successivo.
Il bilancio d’esercizio
671
18 Il bilancio d’esercizio
Denominazione dei conti Costi d’impianto Crediti per imposte Crediti per cauzioni Valori bollati Risconti attivi Materie di consumo Arredamento Crediti commerciali diversi Assegni
Denominazione dei conti Prelevamenti extragestione Banche c/c passivi Personale c/retribuzioni Debiti per TFR Fondo per imposte Ratei passivi Fatture da ricevere Utile d’esercizio Fondo responsabilità civile
B - Immobilizzazioni
C - Attivo circolante
........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................
........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................
A Patrimonio netto
B Fondi rischi e oneri
C Trattamento di fine rapporto
D Debiti
.................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. ..................................
.................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. ..................................
.................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. ..................................
.................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. ..................................
La formazione del bilancio d’esercizio
correlazioni
Indica con una crocetta la classe di bilancio di appartenenza dei conti sotto indicati (tieni presente il bilancio delle micro-imprese):
m5
18.1
672
Esercizi da svolgere Denominazione dei conti Fitti attivi Merci c/acquisti Proventi vari Costi di trasporto Canoni di leasing Sconti passivi bancari Plusvalenze Interessi attivi postali Merci c/vendite Ammortamento fabbricati Svalutazione crediti Oneri sociali Rimborsi costi di vendita
18.2 inserimento di voci nello Stato patrimoniale
A Valore della produzione
B Costi della produzione
C Proventi e oneri finanziari
.................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. ..................................
.................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. ..................................
.................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. ..................................
L’impresa Paolo Mazza presentava all’inizio dell’esercizio n, tra gli altri, i seguenti conti: Crediti v/clienti Fondo svalutazione crediti Fabbricati Attrezzature Automezzi Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento attrezzature Fondo ammortamento automezzi
188 110 4 580 543 000 50 000 22 000 57 000 30 000 18 700
Durante l’esercizio sono state compiute le seguenti operazioni: a. acquistato un nuovo automezzo a 30 000 euro + IVA cedendo in permuta tutti i vecchi automezzi a 5 000 euro + IVA; la differenza è regolata con assegno bancario; b. un credito verso clienti di 3 900 euro, sorto nell’esercizio precedente e non riscosso alla scadenza, viene stralciato; c. vengono emesse fatture di vendita di merci per 152 500 euro + IVA; d. vengono riscossi puntualmente crediti verso clienti per 120 000 euro. Al 31/12 si ammortizzano i fabbricati del 3% (il costo degli edifici è di 380 000 euro), le attrezzature commerciali del 15%, gli automezzi del 20%. Si tiene conto che un credito commerciale di 31 500 euro, sorto durante l’esercizio, riguarda un cliente in stato di grave difficoltà finanziaria e pertanto si presume di riscuoterne solo l’80%; la svalutazione globale è effettuata adeguando il Fondo rischi su crediti al 5% del valore nominale dei crediti commerciali residui. Inserisci le voci che derivano da quanto sopra specificato nello Stato patrimoniale redatto al 31/12/n.
18.3 composizione del Conto economico
Completa il Conto economico che segue tenendo presente che: a. sono state vendute merci per 480 000 euro al lordo di abbuoni concessi ai clienti di 1 410 euro; b. sono state acquistate merci per 374 000 euro di cui 4 400 euro sono state restituite in quanto risultate difettose; c. sono stati sostenuti costi per servizi per 17 800 euro, inclusi 1 400 euro riguardanti costi di pubblicità di competenza dell’esercizio futuro; d. gli ammortamenti sono stati calcolati sui costi storici dei cespiti in base a quanto segue (il valore da ammortizzare dei fabbricati è di 130 000 euro): Bene da ammortizzare Costo storico Aliquota Fabbricati 190 000 3% Impianti e macchinari 20 000 15% Arredamento 16 000 12% Automezzi 40 000 20% Avviamento 18 000 20% e. la variazione indice dei prezzi ISTAT è 2,8% e il debito per TFR prima delle scritture di assestamento ammontava a 7 300 euro;
673
f. le esistenze iniziali di merci ammontavano a 27 800 euro, le rimanenze finali sono state valutate 33 600 euro; g. le imposte di competenza dell’esercizio sono di 3 369 euro.
Conto economico dell’esercizio n A - Valore della produzione Ricavi delle vendite e delle prestazioni Altri ricavi e proventi
...........................
160 Totale A
B - Costi della produzione ........................... ...........................
Costi per materie di consumo e di merci Costi per servizi Costi per il personale: • salari e stipendi • oneri sociali • trattamento di fine rapporto
...........................
Ammortamenti e svalutazioni: • ammortamento delle immobilizzazioni immateriali e delle immobilizzazioni materiali
...........................
22 600 7 900
Variazioni delle rimanenze di materie di consumo e merci Oneri diversi di gestione
– ........................... 2 900
Totale B Differenza tra valore e costi della produzione (A – B) C - Proventi e oneri finanziari Altri proventi finanziari Interessi e altri oneri finanziari
........................... ...........................
Utile dell’esercizio
...........................
L’impresa commerciale Paola Mariani presenta al 31/12 dopo la redazione delle scritture di assestamento la situazione contabile patrimoniale ed economica che segue.
Situazione patrimoniale al 31/12/n Software Fabbricati Attrezzature Macchine d’ufficio Arredamento Automezzi Merci Crediti v/clienti Cambiali attive Imposte c/acconto C/c postali Denaro in cassa Prelevamenti extragestione Titolare c/ritenute subite
10 000, 280 000, 12 000, 32 000, 28 000, 52 000, 80 000, 125 090, 11 000, 3 200, 4 346, 441, 20 300, 106,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 60 80 00 60
Fondo amm.to software Fondo amm.to fabbricati Fondo amm.to attrezzature Fondo amm.to macchine d’ufficio Fondo amm.to arredamento Fondo amm.to automezzi Fondo rischi su crediti Patrimonio netto Debiti per TFR Mutui passivi Debiti v/fornitori Debiti per ritenute da versare Ratei passivi IVA c/liquidazione Istituti previdenziali
Totale attività Risultato economico negativo Totale a pareggio
658 485, 00 3 590, 00 662 075, 00 Totale passività e netto
3 000, 21 000, 6 500, 24 600 10 500, 19 200, 5 300, 300 000, 18 000, 175 000, 70 000, 1 100, 875, 1 800, 5 200,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
662 075, 00
m5
d’esercizio
Risultato economico al lordo delle imposte Imposte dell’esercizio
........................... ........................... ...........................
La formazione del bilancio d’esercizio
1 870 – 7 330 Totale C
18.4 bilancio
gruppo 18
Il bilancio d’esercizio
...........................
674
Esercizi da svolgere Situazione economica dell’esercizio n Resi su vendite
10 600, 00 Merci c/vendite
Ribassi e abbuoni passivi
2 600, 00 Rimborsi costi di vendita
Merci c/acquisti
1 100 000, 00 Resi su acquisti
1 300 000, 00 52 000, 00 8 000, 00
Merci c/esistenze iniziali
90 000, 00 Ribassi e abbuoni attivi
6 100, 00
Costi per servizi
74 000, 00 Merci c/rimanenze finali
80 000, 00
Salari e stipendi
90 000, 00 Interessi attivi postali
Oneri sociali
31 500, 00
TFR
8 000, 00 Totale componenti positivi
Ammortamento software
3 000, 00 Risultato economico negativo
Ammortamento fabbricati
7 000, 00
Ammortamento attrezzature
2 700, 00
Amm.to macchine d’ufficio
8 900, 00
Ammortamento arredamento
3 500, 00
Ammortamento automezzi
6 400, 00
Svalutazione crediti
1 400, 00
Interessi passivi su mutui Totale componenti negativi
410, 00 1 446 510, 00 3 590, 00
10 500, 00 1 450 100, 00 Totale a pareggio
1 450 100, 00
Dopo aver rilevato in P.D. le imposte di competenza dell’esercizio che ammontano a 6 817 euro e aver girato i conti con alternanza di saldi ai relativi conti di credito o di debito, redigi le scritture di epilogo e di chiusura dei conti. Presenta inoltre lo Stato patrimoniale e il Conto economico nella forma prevista dal codice civile per le imprese di minori dimensioni (tieni presente che il mutuo deve essere rimborsato a quote costanti in 8 anni).
18.5 bilancio d’esercizio
L’impresa Enrico Sella presenta al 31/12/n, dopo le scritture di assestamento, la situazione contabile che segue. Sulla base dei dati in essa contenuti, redigi lo Stato patrimoniale e il Conto economico secondo la forma prevista per le imprese di minori dimensioni.
Situazione patrimoniale al 31/12/n Fabbricati
300 000, 00 Fondo amm.to fabbricati
96 000, 00
Attrezzature
42 000, 00 Fondo amm.to attrezzature
Macchine d’ufficio
32 000, 00 Fondo amm.to macchine d’ufficio
22 400, 00
Arredamento
64 800, 00 Fondo amm.to arredamento
41 976, 00
50 000, 00 Fondo amm.to automezzi
40 000, 00
Automezzi Merci
180 000, 00 Fondo rischi su crediti
Crediti v/clienti
210 000, 00 Patrimonio netto
Fatture da emettere
3 050, 00 F.do manutenzioni programmate
Denaro in cassa
2 140, 00 Debiti per TFR
Ratei attivi Risconti attivi Prelevamenti extragestione
690, 00 Banche c/c passivi 1 400, 00 Banche c/interessi maturati 27 800, 00 Debiti v/fornitori Debiti per ritenute da versare Debiti per IVA Debiti per imposte Debiti v/Istituti previdenziali Totale passività Utile d’esercizio
Totale attività
913 880, 00 Totale a pareggio
31 500, 00
3 585, 25 370 000, 00 250, 00 77 724, 24 10 460, 00 3 500, 00 147 500, 00 5 634, 98 12 160, 00 2 960, 00 3 780, 00 869 430, 47 44 449, 53 913 880, 00
675
1 947 700, 10 200, 2 760, 7 420, 5 000, 24 540, 4 830, 180 000, 3 780,
00 00 00 00 00 00 00 00 00
Totale ricavi
2 186 230, 00
gruppo 18
Merci c/vendite Rimborsi costi di vendita Fitti attivi Plusvalenze Sopravvenienze attive Resi su acquisti Ribassi e abbuoni attivi Merci c/rimanenze finali Interessi attivi v/clienti
L’impresa Nazzareno Mertelli, dopo aver redatto le scritture di assestamento, presenta al 31/12/n la Situazione patrimoniale e la Situazione economica che seguono. Sulla base di tali documenti, presenta lo Stato patrimoniale e il Conto economico nella forma prevista per le imprese di minori dimensioni. (Il mutuo deve essere rimborsato a quote costanti in 5 anni.)
Situazione patrimoniale al 31/12/n Software Fabbricati Impianti e macchinari Arredamento Merci Crediti v/clienti Fatture da emettere Banche c/c attivi Denaro in cassa Risconti attivi Prelevamenti extragestione Titolare c/ritenute subite
Totale attività
25 000, 280 000, 28 000, 60 000, 150 000, 285 000, 18 300, 16 800, 2 504, 2 400, 15 000, 156,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
Fondo ammortamento software Fondo ammortamento fabbricati F.do amm.to impianti e macchinari Fondo amm.to arredamento Fondo rischi su crediti Patrimonio netto Fondo responsabilità civile Debiti per TFR Mutui passivi Debiti v/fornitori Debiti per ritenute da versare Debiti per IVA Debiti per imposte Debiti v/Istituti previdenziali Ratei passivi Totale passività Utile d’esercizio 883 160, 00 Totale a pareggio
12 500, 112 000, 16 800, 27 000, 12 132, 250 000, 2 800, 75 000, 50 000, 258 000, 5 640, 15 400, 3 900, 5 870, 750, 847 792, 35 368, 883 160,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
La formazione del bilancio d’esercizio
d’esercizio
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 22 00 00 00 00 00 25 00 00 00 00 00 47 53 00
m5
18.6 bilancio
12 040, 7 150, 1 578 000, 162 600, 14 160, 14 130, 20 340, 10 420, 5 800, 17 800, 520, 8 400, 154 200, 49 340, 11 969, 9 600, 6 300, 3 200, 7 776, 10 000, 1 065, 250, 8 920, 17 500, 3 500, 6 800, 2 141 780, 44 449, 2 186 230,
Il bilancio d’esercizio
Situazione economica dell’esercizio n Resi su vendite Ribassi e abbuoni passivi Merci c/acquisti Merci c/esistenze iniziali Costi di trasporto Costi per energia Pubblicità Costi telefonici Costi postali Manutenzioni e riparazioni Commissioni bancarie Fitti passivi Salari e stipendi Oneri sociali TFR Ammortamento fabbricati Ammortamento attrezzature Amm.to macchine d’ufficio Ammortamento arredamento Ammortamento automezzi Svalutazione crediti Accant. per manut. programmate Perdite su crediti Minusvalenze Interessi passivi bancari Imposte dell’esercizio Totale costi Utile d’esercizio Totale a pareggio
676
Esercizi da svolgere Situazione economica dell’esercizio n Resi su vendite Ribassi e abbuoni passivi Merci c/acquisti Merci c/esistenze iniziali Costi di trasporto Costi per energia Pubblicità Costi telefonici Manutenzioni e riparazioni Commissioni bancarie Canoni di leasing Salari e stipendi Oneri sociali TFR Ammortamento software Ammortamento fabbricati Amm.to impianti e macchinari Ammortamento arredamento Svalutazione crediti Accant. per responsabilità civile Perdite su crediti Minusvalenze Interessi passivi su mutui Imposte dell’esercizio Totale costi Utile d’esercizio Totale a pareggio
18.7 dal Conto economico allo Stato patrimoniale
10 600, 2 650, 960 000, 168 000, 18 600, 5 400, 7 200, 4 500, 6 800, 310, 9 600, 140 400, 44 928, 11 560, 6 250, 8 960, 3 360, 9 000, 1 516, 800, 5 860, 19 950, 3 000, 15 588, 1 464 832, 35 368, 1 500 200,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
Merci c/vendite Rimborsi costi di vendita Resi su acquisti Ribassi e abbuoni attivi Merci c/rimanenze finali Interessi attivi bancari
1 325 000, 15 000, 7 680, 1 920, 150 000, 600,
00 00 00 00 00 00
Totale ricavi
1 500 200, 00
Completa, sulla base delle informazioni desumibili dal Conto economico, lo Stato patrimoniale dell’impresa Carlo Ripa redatto a stati comparati, secondo la forma stabilita dal codice civile per le imprese di minori dimensioni, al termine dell’esercizio n+1. Tieni presente che: • il costo storico delle immobilizzazioni immateriali nell’anno n è di 37 500 euro, Fondi ammortamento 12 500 euro, coefficiente di ammortamento 20%; durante l’esercizio non ci sono state né acquisizioni né dismissioni; • il costo storico delle immobilizzazioni materiali nell’anno n è di 125 000 euro, Fondi ammortamento 50 000 euro; al 31/12/n+1 è stata calcolata una quota di ammortamento di 25 000 euro.
Conto economico dell’esercizio n+1 A) Valore della produzione Ricavi delle vendite e delle prestazioni B) Costi della produzione: • Costi per materie di consumo e di merci • Costi per servizi • Costi per il personale: a. salari e stipendi b. oneri sociali c. trattamento di fine rapporto • Ammortamenti e svalutazioni: a. ammortamento delle immobilizzazioni immateriali e delle immobilizzazioni materiali b. svalutazione dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide • Variazioni delle rimanenze di materie di consumo e merci • Accantonamenti per rischi • Oneri diversi di gestione Totale B) Costi della produzione Differenza tra valore e costi della produzione C) Proventi e oneri finanziari Risultato economico al lordo delle imposte Imposte dell’esercizio Utile dell’esercizio
426 500 199 325 52 500 60 000 21 000 14 950 32 500 725 – 20 000 675 25 361 700 64 800 – 8 000 56 800 – 7 860 48 940
677
Stato patrimoniale a stati comparati PASSIVO
18.8 assestamento, epilogo e chiusura, Stato patrimoniale, Conto economico
anno n+1
Patrimonio netto .................. Capitale proprio
75 000
Utile dell’esercizio .................. Prelevamenti extragestione Titolare c/ritenute subite
142 500
100 000 43 283
..................
– 783
– 5 170 – 1 080
142 500
..................
24 000 91 200
675 38 870 47 725
257 700
..................
Fondi per rischi e oneri 22 500 95 000 40 200 257 700
.................. Trattamento di fine rapporto
101 230 Debiti 36 230 .................. Totale passivo
Al 31/12 l’impresa commerciale Francesca Orselli presenta la seguente situazione contabile per eccedenze a sezioni divise. Fabbricati Attrezzature Macchine d’ufficio Arredamento Automezzi Crediti v/clienti IVA ns/credito IVA c/acconto Imposte c/acconto Denaro in cassa Prelevamenti extragestione Merci c/esistenze iniziali Merci c/acquisti Salari e stipendi Oneri sociali Costi di trasporto Costi per energia Pubblicità Costi postali Costi telefonici Costi per i locali Costi esercizio automezzi Costi d’incasso Sconti passivi bancari Resi su vendite Ribassi e abbuoni passivi Perdite su crediti Minusvalenze Totale
370 000, 13 000, 14 000, 27 000, 27 000, 89 000, 2 450, 3 500, 500, 941, 27 300, 123 900, 699 610, 15 100, 5 285, 38 600, 6 190, 8 950, 3 580, 4 570, 5 010, 7 790, 1 016, 512, 5 280, 3 138, 1 938, 7 700,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 25 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 50 00 00 00 00
Fondo amm.to fabbricati Fondo amm.to attrezzature Fondo amm.to macchine d’ufficio Fondo amm.to arredamento Fondo amm.to automezzi Fondo rischi su crediti Debiti per TFR Debiti v/fornitori Banca X c/c Banca Y c/c Istituti previdenziali IVA ns/debito Patrimonio netto Resi su acquisti Ribassi e abbuoni attivi Merci c/vendite Rimborsi costi di vendita Interessi attivi v/clienti Fitti attivi Plusvalenze Sopravvenienze attive
1 512 860, 75 Totale
36 000, 00 11 000, 00 9 000, 00 14 500, 00 11 500, 00 1 050, 00 18 600, 00 82 800, 00 2 560, 25 3 100, 50 1 110, 00 4 860, 00 400 000, 00 10 150, 00 2 120, 00 889 450, 00 8 870, 00 1 650, 00 850, 00 1 500, 00 2 190, 00
1 512 860, 75
Rileva nel giornale in P.D. le scritture di assestamento, epilogo e chiusura; presenta la situazione contabile, redatta dopo le scritture di assestamento e distinta nelle due parti, patrimoniale ed economica, e lo Stato patrimoniale e il Conto economico delle imprese di minori dimensioni. Gli assestamenti si effettuano in base a quanto segue: a. si incrementano i debiti per TFR della quota maturata nell’esercizio (l’indice dei prezzi ISTAT è aumentato di 1,50%);
Il bilancio d’esercizio
25 000
Totale patrimonio netto Attivo circolante Rimanenze Crediti Disponibilità liquide Totale attivo
anno n
gruppo 18
Immobilizzazioni materiali
anno n+1
La formazione del bilancio d’esercizio
Immobilizzazioni Immobilizzazioni immateriali
anno n
m5
ATTIVO
678
Esercizi da svolgere b. si calcola l’ammortamento applicando i seguenti coefficienti: – 4% per i fabbricati sul costo di 280 000 euro; – 12% per l’arredamento; – 20% per gli automezzi; – 20% per le macchine d’ufficio; – le attrezzature vengono ammortizzate per la quota residua; c. nel conto Crediti v/clienti è stata rilevata in data 12/10 una fattura di 920 euro per gli interessi relativi a una dilazione concessa per 180 giorni; d. si stralciano crediti v/clienti di documentata inesigibilità per 3 900 euro sorti in esercizi precedenti (la parte non coperta dal Fondo rischi su crediti è rilevata nel conto Sopravvenienze passive); e. sono già state consegnate a un cliente merci per 3 200 euro + IVA ma non è ancora stata inviata la fattura; f. si sottopone a svalutazione individuale del 50% un credito del valore nominale di 1 500 euro analiticamente determinato; il rischio di perdite a livello globale di portafoglio crediti è valutato pari allo 0,50% del valore di realizzo specifico dei crediti; g. i costi per i locali comprendono un costo relativo a una prestazione per 5 mesi sostenuto in 1 176 euro l’1/10; h. sono maturati interessi bancari passivi sul c/c aperto presso la Banca X per 250 euro e presso la Banca Y per 325 euro da addebitare l’1/03 dell’anno successivo; i. si stimano in 355 euro costi per automezzi inerenti a servizi di competenza dell’esercizio la cui fattura non risulta ancora ricevuta; l. si liquida l’IVA relativa al mese di dicembre; m. si valutano le rimanenze finali di merci tenendo conto che il loro costo ammonta a 77 000 euro e il loro valore di realizzo sul mercato a 75 000 euro; n. si determinano imposte di competenza dell’esercizio per 2 179 euro.
18.9 contenuto informativo del bilancio
L’imprenditore Francesco Consoli, che gestisce un negozio di antiquariato, ha deciso di espandere l’attività commerciale acquistando un nuovo locale in modo da poter disporre di una maggiore superficie di vendita. Prima di prendere la decisione definitiva Francesco Consoli ha ritenuto opportuno esaminare il bilancio d’esercizio della sua impresa allo scopo di valutarne attentamente la situazione finanziaria, economica e patrimoniale. Con questo intento redige dapprima il bilancio dell’esercizio n nella seguente forma.
Stato patrimoniale al 31/12/n Immobilizzazioni Fabbricati Arredamento Registratore di cassa
150 000 29 485 600
Rimanenze Merci
55 400
Crediti Crediti v/clienti
44 425
Disponibilità liquide BNL c/c attivo Denaro in cassa
27 506 2 600
Totale attività
Fondi ammortamento Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento arredamento Fondo ammortamento registratore di cassa Fondo rischi su crediti Debiti a medio-lungo termine Mutui passivi Debiti per TFR Debiti a breve termine Debiti v/fornitori Debiti per IVA Ratei passivi Debiti per ritenute da versare Debiti per imposte Totale passività Patrimonio netto Capitale proprio 170 000 Prelevamenti extragestione – 11 000 Ritenute subite – 416 36 632 Utile d’esercizio
310 016 Totale a pareggio
36 750 20 637 60 2 310 25 000 6 622 19 823 2 458 750 150 240 114 800
195 216 310 016
679
Conto economico a costi, ricavi e rimanenze Esistenze iniziali 53 000 Ricavi di vendita Merci c/vendite
Costi di acquisto Merci c/acquisti
Merci c/rimanenze finali
Costi per servizi Costi telefonici Costi per energia Consulenze
55 400
1 300 Altri ricavi e proventi 11 500 Sopravvenienze attive
900
2 500 Proventi finanziari Interessi attivi bancari
Costo per il personale Salari e stipendi
8 904
Oneri sociali
3 116
Trattamento di fine rapporto
502 600
424 800 Rimanenze finali
1 600
653
Il bilancio d’esercizio
Merci c/esistenze iniziali
2 300
Ammortamenti Ammortamento fabbricati
5 250
Ammortamento arredamento
3 538 60
Svalutazioni Svalutazione crediti
1 590
Oneri finanziari Interessi passivi su mutui Interessi passivi v/fornitori Imposte dell’esercizio
3 000 117 2 240
Totale componenti negativi Utile dell’esercizio
523 868 36 632
Totale a pareggio
560 500 Totale componenti positivi
560 500
Successivamente, allo scopo di ottenere maggiori informazioni, rielabora il prospetto dello Stato patrimoniale e del Conto economico secondo quanto previsto dal codice civile per le imprese di minori dimensioni.
Stato patrimoniale al 31/12/n Passivo
Attivo Immobilizzazioni Immobilizzazioni materiali
Patrimonio netto 122 638 Capitale proprio Utile dell’esercizio
158 584 36 632
Totale immobilizzazioni
122 638 Totale patrimonio netto
195 216
Attivo circolante Rimanenze Crediti Disponibilità liquide
Trattamento di fine rapporto 55 400 42 115 Debiti 30 106
Totale attivo circolante
127 621
Totale attivo
250 259 Totale passivo
6 622
La formazione del bilancio d’esercizio
Amm.to registratore di cassa
48 421
250 259
m5
Ribassi e abbuoni passivi
gruppo 18
Rettifiche di ricavi
680
Esercizi da svolgere Conto economico dell’esercizio n A) Valore della produzione Ricavi delle vendite e delle prestazioni Altri ricavi e proventi
500 300 900 501 200
Totale A B) Costi della produzione Costi per materie di consumo e di merci Costi per servizi Costi per il personale: a. salari e stipendi b. oneri sociali c. trattamento di fine rapporto Ammortamenti e svalutazioni: a. ammortamento delle immobilizzazioni immateriali e materiali d. svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide Variazioni delle rimanenze di materie di consumo e merci
424 800 15 300 8 904 3 116 653 8 848 1 590 – 2 400
Totale B
460 811 40 389
Differenza tra valore e costi della produzione (A – B) C) Proventi e oneri finanziari Proventi finanziari Interessi e oneri finanziari
1 600 3 117 Totale C
– 1 517
Risultato economico prima delle imposte Imposte dell’esercizio
38 872 – 2 240
Utile dell’esercizio
36 632
Individua le operazioni compiute da Francesco Consoli e rispondi alle seguenti domande. 1. Quali sono le principali differenze tra i due bilanci? 2. Quale dei due bilanci presenta il maggior contenuto informativo? E perché? 3. Di quali informazioni ha bisogno Francesco Consoli per valutare la convenienza a espandere l’attività aziendale? 4. Qual è la composizione percentuale delle fonti e degli impieghi evidenziata dallo Stato patrimoniale? (A tale scopo riclassifica le poste ivi contenute secondo criteri finanziari.) 5. La Situazione patrimoniale attuale dell’impresa è equilibrata? 6. Supponendo che l’acquisto del fabbricato comporti un esborso di 120 000 euro e considerando le disponibilità liquide di cui l’impresa dispone, può essere ritenuto opportuno finanziare tale investimento con un prestito bancario? Se sì, rispetto al tempo, quale forma di indebitamento può essere utilizzata?
18.10 bilancio d’esercizio a stati comparati
L’impresa Franco Forti ha redatto al 31/12/n lo Stato patrimoniale e il Conto economico che seguono:
Stato patrimoniale al 31/12/n Attivo Immobilizzazioni materiali
Passivo 124 600 Patrimonio netto Capitale proprio Utile dell’esercizio
100 000 48 135
Attivo circolante Rimanenze Crediti Disponibilità liquide Totale attivo circolante
Totale patrimonio netto 43 000 51 170 Trattamento di fine rapporto 13 280 Debiti 107 450
148 135
Totale attivo
232 050 Totale passivo
232 050
5 476 78 439
681
Conto economico dell’esercizio n A) Valore della produzione Ricavi delle vendite e delle prestazioni
406 418 406 418
Totale A 310 000 17 488
Il bilancio d’esercizio
16 410 7 366 1 396 12 760 255 – 8 000 1 289 358 964
Totale B Differenza tra valori e costi della produzione (A – B)
47 454
C) Proventi e oneri finanziari Proventi finanziari Interessi e oneri finanziari
5 330 537 4 793
Totale C
52 247 – 4 112
Risultato economico prima delle imposte Imposte dell’esercizio
48 135
Utile dell’esercizio
gruppo 18
B) Costi della produzione Costi per materie di consumo e di merci Costi per servizi Costi per il personale: a. salari e stipendi b. oneri sociali c. trattamento di fine rapporto Ammortamenti e svalutazioni: a. ammortamento delle immobilizzazioni immateriali e materiali d. svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide Variazioni delle rimanenze di materie di consumo e merci Oneri diversi di gestione
Redigi il bilancio dell’esercizio n+1 a stati comparati tenendo presente che:
Fabbricati Macchine d’ufficio Arredamento Automezzi
Costo storico 126 000 16 000 23 500 12 500
Coefficienti di ammortamento 5% 15% 12% 20%
Il costo dei fabbricati è di 100 800 euro; c. le rimanenze finali di merci ammontano a 51 000 euro; d. i costi per salari e stipendi, in seguito a un aumento previsto dal contratto nazionale di lavoro, sono stati nell’esercizio di 18 360 euro, gli oneri sociali sono stati di 6 426 euro; l’indice dei prezzi ISTAT si è incrementato di 2 punti; e. i crediti commerciali al 31/12/n+1 ammontano a 57 950 euro nominali e sono stati sottoposti a svalutazione globale dello 0,50% per rischi di insolvenza; il Fondo rischi su crediti al 31/12/n, dopo l’accantonamento della quota di competenza dell’anno, ammontava a 1 758,85 euro e durante l’anno non è mai stato utilizzato; f. sono stati rimborsati debiti per 42 000 euro e sono stati accesi nuovi debiti per 1 770 euro; g. i ratei e risconti passivi inclusi per 375 euro tra i Debiti dell’esercizio n sono interamente riferiti a un canone annuo di manutenzione, compreso nei costi per servizi, di 900 euro, pagato posticipatamente l’1/06 di ogni anno; h. le imposte di competenza dell’esercizio sono di 4 551 euro; i. durante l’esercizio il proprietario ha prelevato per spese personali 28 000 euro; l. l’importo delle disponibilità liquide deve essere determinato per differenza e inserito nella sezione dell’attivo; l’eventuale saldo passivo deve essere inserito nella voce Debiti; m. gli altri importi mancanti devono essere opportunamente attribuiti dallo studente.
m5
Beni
La formazione del bilancio d’esercizio
a. durante l’esercizio i ricavi di vendita si sono incrementati dell’8%; b. le immobilizzazioni sono costituite dai seguenti beni, espressi al loro costo storico e sono sottoposte ad ammortamento in base ai coefficienti indicati:
682
Esercizi da svolgere 18.11 scritture di assestamento, di epilogo e chiusura, bilancio d’esercizio
La situazione contabile finale dell’impresa Gianni Lorenzelli, redatta dopo le scritture di assestamento, ma prima del calcolo delle imposte di competenza, si presentava al 31/12 come segue:
Situazione patrimoniale al 31/12/n Fabbricati
196 000, 00 Fondo ammortamento fabbricati
42 300, 00
Impianti e macchinari
29 100, 00 Fondo amm.to impianti e macchin.
13 100, 00
Attrezzature
26 800, 00 Fondo amm.to attrezzature
10 100, 00
Macchine d’ufficio
10 300, 00 Fondo amm.to macchine d’ufficio
7 400, 00
Merci
68 000, 00 Fondo svalutazione crediti
1 995, 00
Crediti v/clienti
100 880, 00 Fondo rischi su crediti
Cambiali attive
16 950, 00 Patrimonio netto
Crediti insoluti Imposte c/acconto C/c postali
2 100, 00 Debiti per TFR
17 700, 00
500, 00 Mutui passivi
30 000, 00
3 353, 15 Banche c/interessi maturati
Denaro in cassa Ratei attivi Risconti attivi
12, 75 Debiti v/fornitori
56 348, 00 7 724, 00
11 100, 00 Debiti per IVA
Titolare c/ritenute subite
273, 00 Debiti v/Istituti previdenziali
UniCredit c/c
4 593, 60 Ratei passivi BNL c/c Totale Avere Utile lordo di imposte
Totale Dare
1 769, 00
675, 00 Cambiali passive 1 210, 00 Debiti per ritenute da versare
Prelevamenti extragestione
2 375, 00 240 000, 00
471 847, 50 Totale a pareggio
1 105, 00 4 850, 00 11 600, 00 750, 00 8 021, 50 457 137, 50 14 710, 00 471 847, 50
Situazione economica dell’esercizio n Merci c/esistenze iniziali Merci c/acquisti Salari e stipendi Oneri sociali TFR Resi su vendite Ribassi e abbuoni passivi Costi per servizi Ammortamento fabbricati Amm.to impianti e macchinari Ammortamento attrezzature Amm.to macchine d’ufficio Minusvalenze Sopravvenienze passive Arrotondamenti passivi Interessi passivi bancari Interessi passivi su mutui Svalutazione crediti Totale Dare Utile lordo di imposte Totale a pareggio
52 000, 496 105, 49 150, 17 200, 5 100, 12 100, 670, 49 100, 7 200, 4 140, 3 890, 2 600, 700, 95, 5, 1 769, 4 500, 3 174, 709 499,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 15 50 00 00 35 00
Merci c/vendite Fitti attivi Plusvalenze Resi su acquisti Ribassi e abbuoni attivi Merci c/rimanenze finali Interessi attivi bancari Interessi attivi postali
640 730, 2 710, 203, 11 050, 466, 68 000, 710, 340,
00 00 00 00 00 00 00 00
14 710, 00 724 209, 00 Totale Avere
724 209, 00
Partendo da detta situazione contabile e procedendo a ritroso, risali alla situazione contabile per eccedenze al 31/12 prima delle scritture di assestamento e presenta:
• •
le scritture di assestamento completandole con la rilevazione delle imposte pari a 4 448 euro; lo Stato patrimoniale e il Conto economico in forma abbreviata.
683
scritture di assestamento, situazione contabile, bilancio d’esercizio
• • •
le scritture di assestamento; la situazione contabile dopo le scritture di assestamento, scissa in Situazione patrimoniale e Situazione economica; lo Stato patrimoniale e il Conto economico in forma abbreviata (tieni presente che il mutuo passivo è rimborsato a quote di capitale costanti di 5 000 euro l’anno). Costi d’impianto Software Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature Macchine d’ufficio Arredamento Automezzi Crediti v/clienti Crediti insoluti Cambiali attive Cambiali insolute Clienti c/costi anticipati IVA ns/credito IVA c/acconto Imposte c/acconto Crediti per cauzioni C/c postali Denaro in cassa Valori bollati Prelevamenti extragestione Resi su vendite Merci c/esistenze iniziali Materie di cons. c/esist. iniziali Merci c/acquisti Materie di consumo c/acquisti da riportare
13 000, 9 300, 640 000, 86 000, 18 900, 34 000, 33 000, 51 000, 128 000, 5 700, 12 000, 2 100, 3 300, 310, 940, 1 000, 3 050, 7 684, 5 639, 168, 20 000, 13 100, 144 000, 2 800, 856 100, 14 210, 2 105 301,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 25 45 00 00 00 00 00 00 00 70
Fondo amm.to costi d’impianto Fondo amm.to software Fondo amm.to fabbricati Fondo amm.to impianti e macchin. Fondo amm.to attrezzature Fondo amm.to macchine d’ufficio Fondo amm.to arredamento Fondo amm.to automezzi Fondo svalutazione crediti Debiti v/fornitori Debiti per ritenute da versare Banche c/sovvenzioni Mutui passivi Debiti per TFR Patrimonio netto Banca X c/c Istituti previdenziali IVA ns/debito Merci c/vendite Resi su acquisti Ribassi e abbuoni attivi Rimborsi costi di vendita Interessi attivi v/clienti Fitti attivi Proventi vari
10 400, 3 100, 14 200, 24 700, 7 560, 11 000, 6 300, 17 850, 1 200, 82 110, 430, 40 000, 85 000, 37 400, 550 000, 18 421, 4 600, 5 420, 1 358 800, 7 800, 3 950, 33 600, 363, 2 800, 360,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 55 00 00 00 00 00 00 00 00 00
2 327 364, 55
gruppo 18
Partendo dalla situazione contabile che segue redigi:
18.12
La formazione del bilancio d’esercizio
Rispondi inoltre alle seguenti domande. 1. Quale conto evidenzia l’entità dei mezzi propri? 2. Quali conti accolgono rettifiche di ricavi? 3. Quali conti accolgono gli elementi che determinano il costo del personale? 4. Quali componenti di reddito accolgono la partecipazione al risultato economico d’esercizio dei beni strumentali?
m5
a. i crediti insoluti sono stati svalutati indirettamente per il 95%; sui crediti v/clienti (compresi i residui crediti insoluti non svalutati) e sulle cambiali attive è stato stimato un rischio globale di perdite future pari all’1% del loro presunto valore di realizzo specifico; b. sono maturati interessi passivi bancari per 1 769 euro sul c/c presso la BNL (da addebitare l’1/03 dell’anno successivo) e interessi attivi bancari per 110 euro al lordo della ritenuta fiscale sul c/c presso UniCredit; c. la ritenuta fiscale calcolata sulla rivalutazione del debito per TFR è di 105 euro; d. sono maturati interessi attivi sul c/c postale per 140 euro al lordo della ritenuta fiscale; e. i ratei passivi riguardano gli interessi maturati sui mutui; i ratei attivi riguardano fitti attivi di competenza ma non ancora percepiti; f. i risconti attivi riguardano costi per servizi di competenza futura; g. le rimanenze finali di merci ammontano a 68 000 euro; h. il mutuo passivo è rimborsato a quote di capitale costanti di 10 000 euro l’anno.
Il bilancio d’esercizio
A tale scopo si tenga conto di quanto segue:
684
Esercizi da svolgere riporto Salari e stipendi Oneri sociali Costi di trasporto Costi per energia Fitti passivi Pubblicità Consulenze Costi postali Costi telefonici Assicurazioni Costi di vigilanza Costi per i locali Costi esercizio automezzi Costi d’incasso Perdite su crediti Interessi passivi bancari Interessi passivi su mutui Sconti passivi bancari Oneri diversi di gestione Minusvalenze Sopravvenienze passive Totale Dare
2 105 301, 82 420, 28 840, 35 200, 4 900, 1 800, 14 700, 4 800, 3 900, 8 300, 2 700, 760, 5 500, 6 580, 1 390, 2 070, 5 052, 3 400, 370, 250, 8 400, 730, 2 327 364,
70 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 85 00 00 00 00 00 55 Totale Avere
2 327 364, 55
2 327 364, 55
Le scritture di assestamento si basano su quanto segue: a. si valutano le rimanenze di merci 78 000 euro e di materie di consumo 1 600 euro; b. si calcolano gli ammortamenti come segue: fabbricati 3% sul valore da ammortizzare di 480 000 euro, impianti 15%, arredamento 12%, automezzi 20%, attrezzature commerciali 15%, macchine d’ufficio 18%; c. si ammortizzano totalmente i costi di impianto residui e il software del 30%; d. si stralciano, in quanto inesigibili, crediti insoluti del valore nominale di 2 850 euro per i quali era stata effettuata una svalutazione di 1 200 euro contabilizzata nel Fondo svalutazione crediti; le cambiali insolute vengono svalutate del 20% per perdite presunte analiticamente determinate; e. a livello globale si valuta allo 0,50% del valore di realizzo specifico dei crediti di natura commerciale (crediti v/clienti, crediti insoluti, cambiali attive, cambiali insolute, crediti per costi anticipati) il rischio di perdite a manifestazione futura; f. sui crediti per cauzioni si capitalizzano interessi per un anno al tasso 5%; g. sul c/c postale maturano interessi attivi per 45 euro (al lordo della ritenuta fiscale); sul c/c bancario maturano interessi passivi per 1 260 euro (da addebitare l’1/03 dell’anno successivo); h. i valori bollati esistenti in cassa ammontano a 85 euro; si scarica la differenza dovuta all’utilizzo di francobolli; i. il controllo del denaro in cassa evidenzia un biglietto falso di 50 euro; l. si calcola in base alle norme di legge la quota del TFR maturata nell’anno (l’indice dei prezzi ISTAT è aumentato di 1,5 punti); m. gli interessi passivi bancari comprendono gli interessi anticipati sulla sovvenzione bancaria rilevati in data 15/09 per 2 534 euro per 181 giorni; n. sul mutuo passivo maturano interessi semestrali posticipati al tasso 6% pagabili l’1/03 e l’1/09 di ogni anno; o. il conto Fitti passivi comprende un canone quadrimestrale di 400 euro pagato anticipatamente l’1/10; p. il conto Assicurazioni comprende un premio annuo di 1 460 euro pagato il 26/05; q. si valuta il rischio di una decisione sfavorevole della commissione tributaria presso la quale è in discussione un ricorso contro l’ufficio IVA in 1 700 euro; r. si devono ancora ricevere fatture per costi telefonici per 280 euro e per costi per energia per 60 euro; s. si determinano imposte di competenza dell’esercizio per 13 036 euro; t. si liquida l’IVA relativa al mese di dicembre.
Le operazioni di assestamento sono compiute al 31/12 in base a quanto segue: 1. gli interessi attivi maturati ammontano a 150 euro sul c/c postale e a 850 euro sul c/c bancario; entrambi sono al lordo della ritenuta fiscale; 2. sono eliminati per accertata inesigibilità crediti verso clienti per 1 600 euro e cambiali attive per 680 euro; 3. un credito v/clienti di 6 000 euro, analiticamente individuato, è svalutato per il 40%; 4. si calcola l’ammortamento 3% sui fabbricati (valore da ammortizzare 75 400 euro), 10% sugli impianti e macchine, 15% sull’arredamento e 25% sui costi di impianto; 5. si valutano 38 000 euro le rimanenze finali di merci; 6. il trattamento di fine rapporto maturato nell’esercizio ammonta a 1 090 euro; 7. si calcola il risconto sul fitto del magazzino; 8. si devono ricevere note di addebito per 160 euro per interessi maturati a favore di fornitori; 9. si determinano imposte di competenza dell’esercizio per 3 096 euro; 10. si liquida l’IVA in base alle risultanze dei registri obbligatori. Presenta: • il giornale in P.D. e i conti di mastro; • la situazione contabile per totali, redatta prima delle scritture di assestamento; • la situazione contabile per eccedenze, redatta dopo le scritture di assestamento; • lo Stato patrimoniale e il Conto economico per le micro-imprese.
gruppo 18
a. versate a mezzo c/c bancario le ritenute fiscali; b. acquistato l’arredamento per 21 700 euro + IVA e impianti e macchine per 22 500 euro + IVA, regolando le fatture con assegni bancari. I costi accessori di trasporto e installazione sono stati 210 euro + IVA per l’arredamento e 710 euro + IVA per gli impianti; tutti sono stati pagati tramite banca e patrimonializzati; c. acquistate merci per 253 000 euro + IVA come da fatture dei fornitori aumentate anche di interessi di dilazione per 980 euro; d. vendute merci per 318 000 euro + rimborsi costi di vendita 5 600 euro + IVA come da fatture inviate ai clienti; e. ricevuti dai clienti 600 euro in contanti, 174 000 euro con bonifici bancari, 124 000 euro in cambiali; f. inviate allo sconto presso la banca cambiali per 59 400 euro e ricevuti successivamente gli accrediti in c/c al netto di sconti passivi per 2 255 euro; g. girate a fornitori cambiali per 63 000 euro e rilasciati assegni bancari per 115 300 euro; accettate tratte spiccate da fornitori a regolamento di fatture per 21 510 euro; h. regolate con assegno bancario fatture per 13 500 euro versando a fornitori a saldo 12 600 euro; i. regolate da clienti fatture per 11 300 euro mediante versamenti a saldo sul c/c postale per 10 400 euro; l. rese da clienti merci difettose per 8 200 euro; emessa nota di accredito senza variazione IVA; m. rese a fornitori merci difettose per 4 500 euro; ricevuta nota di accredito senza variazioni IVA; n. eseguiti pagamenti a fornitori per 20 850 euro tramite c/c postale; o. pagate tramite c/c bancario cambiali passive in scadenza di 9 600 euro; p. liquidati salari per 19 200 euro e oneri sociali per 6 720 euro; pagati i salari netti con assegni bancari, effettuando ritenute sociali per 1 800 euro e ritenute fiscali per 1 270 euro; q. pagati tramite banca costi per prestazioni di servizi per 22 000 euro + IVA; r. pagati in contanti costi postali per 2 100 euro e pagati a mezzo banca premi di assicurazione per 3 900 euro; s. prelevati dal c/c bancario per spese extragestione 14 000 euro.
La formazione del bilancio d’esercizio
esercitazione completa dalla costituzione al bilancio del primo esercizio
Luigi Marini ha costituito il 2/01 un’impresa commerciale con un conferimento complessivo di 298 000 euro, di cui 275 000 euro depositati in c/c bancario, 16 000 euro depositati in c/c postale e il rimanente costituito da denaro versato in cassa. Il 24/02 ha sostenuto costi preoperativi di impianto regolati a mezzo c/c bancario di 2 400 euro di cui 300 euro soggetti al contributo 4% per la cassa di previdenza dottori commercialisti ed esperti contabili, a IVA e a ritenuta fiscale; ha inoltre acquistato da privati un fabbricato pagandolo con un assegno bancario di 120 000 euro; i costi (per il notaio, l’imposta di registro ecc.) accessori a detto acquisto ammontano a 13 800 euro (di cui 1 100 euro soggetti a IVA e a ritenuta fiscale) e sono regolati con assegno bancario. Prende inoltre in affitto da una società immobiliare un magazzino in data 1° marzo pagando con un assegno bancario il canone annuo anticipato di 6 205 euro + IVA. Successivamente vengono svolte le operazioni riassuntivamente indicate (tralasciare quindi la data):
m5
18.13
Il bilancio d’esercizio
685
686
Esercizi da svolgere 19 La riapertura dei conti 19.1 completamento di articoli in P.D.
All’1/01/n, dopo l’apertura dei conti accesi alle attività, alle passività e al patrimonio netto, risultavano accesi, tra gli altri, i seguenti conti: 04.04 MERCI
09.02 RISCONTI ATTIVI
35 000, 00
ALERT All’1/01 i conti accesi ai costi e ricavi sospesi si girano ai conti economici d’esercizio.
19.2 scritture di assestamento e riapertura dei conti
5 200, 00
16.02 RISCONTI PASSIVI 158, 00
Completa gli articoli in P.D. redatti all’1/01/n+1 inserendo i codici, il conto, gli importi e la descrizione. 01/01 01/01
..........
.............................................
04.04
MERCI
01/01 01/01
.......... ..........
FITTI PASSIVI
01/01 01/01
..........
.............................................
40.10
INTERESSI ATTIVI V/CLIENTI
.............................................
............................................. .............................................
............, ....
............................................. .............................................
............, ....
............................................. .............................................
............, ....
............, ....
............, ....
............, ....
Inserisci l’importo mancante che deriva dalle scritture di assestamento redatte al 31/12/n nei conti che seguono e presenta le successive scritture di riapertura all’1/01/n+1. Gli importi contrassegnati con la lettera (a) sono sorti prima degli assestamenti. 04.04 MERCI
30.31 MERCI C/RIMANENZE FINALI 72 000, 00
............, ....
41.10 INTERESSI PASSIVI SU MUTUI
16.01 RATEI PASSIVI 1 300, 00
(a) 2 600, 00 ............, .... 09.02 RISCONTI ATTIVI
31.03 PUBBLICITÀ (a) 12 600, 00
............, ....
13.10 MUTUI PASSIVI
3 150, 00 16.02 RISCONTI PASSIVI
(a) 40 000, 00
4 400, 00
21.01 FITTI ATTIVI ............, ....
(a) 4 800, 00
Scritture di riapertura dei conti 01/01 01/01 01/01
.......... .......... ..........
............................................... ...............................................
apertura del conto apertura del conto totale attività
............, .... ............, ....
01/01 01/01 01/01 01/01
.......... .......... .......... ..........
BILANCIO D’APERTURA
totale attività apertura del conto apertura del conto apertura del conto
............, ....
............................................... ............................................... ...............................................
01/01 01/01
.......... ..........
............................................... ...............................................
merci in magazzino giro conto
............, ....
01/01 01/01
.......... ..........
............................................... ...............................................
giro di risconti iniziali giro conto Pubblicità
............, ....
01/01 01/01
.......... ..........
............................................... ...............................................
giro conto Fitti attivi giro di risconti iniziali
............, ....
01/01 01/01
.......... ..........
............................................... ...............................................
int. mat. 1/10-31/12 int. mat. 1/10-31/12
............, ....
BILANCIO D’APERTURA
............, ....
............, .... ............, .... ............, ....
............, ....
............, ....
............, ....
............, ....
687
Piano di rimborso del mutuo Anno
Interessi pagati
Quota rimborsata
Debito residuo
n n+1 n+2 n+3 n+4 n+5
.................................. .................................. .................................. .................................. ..................................
.................................. .................................. .................................. .................................. ..................................
.................................. .................................. .................................. .................................. ..................................
90 000
Calcolo interessi di competenza
19.4
Anno
Rateo iniziale
Interessi pagati
Rateo finale
Interessi di competenza
n n+1 n+2 n+3 n+4 n+5
............................. ............................. ............................. ............................. ............................. .............................
............................. ............................. ............................. ............................. ............................. .............................
............................. ............................. ............................. ............................. ............................. .............................
.................................. .................................. .................................. .................................. .................................. ..................................
Nella Situazione patrimoniale al 31/12/n dell’impresa Maria Carta sono iscritti, tra gli altri, i seguenti conti:
riapertura dei conti con alternanza di saldi
Situazione patrimoniale al 31/12/n Banche c/c attivi
21 821, 00 Debiti v/Istituti previdenziali Debiti per IVA Banche c/c passivi
Assumendo i necessari dati mancanti a piacere, procedi alla riapertura dei suddetti conti all’1/01 dell’esercizio successivo.
19.5 Stato patrimoniale e riapertura dei conti
gruppo 19
a. di storno immediato del rateo all’apertura; b. di storno differito del rateo all’atto del pagamento degli interessi. Redigi, inoltre, il piano di rimborso del mutuo e calcola, per ogni anno di vita del prestito, gli interessi di competenza economica dell’esercizio considerato.
La riapertura dei conti
Presenta le scritture relative all’accensione del mutuo e quelle di assestamento, epilogo, chiusura, redatte al 31/12 dell’anno n, le scritture di riapertura all’1/01 dell’anno n+1 e quelle concernenti il pagamento, contro addebito in c/c bancario, della prima rata in conto capitale e degli interessi semestrali all’1/03 sempre dell’anno n+1, nonché il conto Interessi passivi su mutui, nelle due ipotesi:
13 291, 00 23 772, 00 40 465, 00
ALERT Dopo la riapertura, i conti indicati devono essere girati ai conti che durante l’esercizio possono presentare alternanza di saldi.
L’impresa Marta Cossiri presenta al 31/12 le seguenti voci facenti parte della Situazione patrimoniale finale:
• • • • • • • • • • •
Fabbricati 153 000 euro; Fondo ammortamento fabbricati 16 000 euro; Impianti e macchinari 24 000 euro; Fondo ammortamento impianti e macchinari 9 000 euro; Attrezzature 32 000 euro; Fondo ammortamento attrezzature 23 300 euro; Macchine d’ufficio 15 000 euro; Fondo ammortamento macchine d’ufficio 6 600 euro; Merci 59 600 euro; Crediti v/clienti 43 650 euro; Cambiali attive 2 800 euro; Fondo rischi su crediti 1 700 euro; Banche c/c attivi 2 670 euro; Denaro in cassa 280 euro; Risconti attivi 1 300 euro; Patrimonio netto 205 000 euro (di cui Utile dell’esercizio 25 000 euro); Debiti per TFR 6 800 euro; Banche c/sovvenzioni 36 500 euro;
La formazione del bilancio d’esercizio
scritture di assestamento, di chiusura e riapertura
L’impresa Paolo Zucca ha ottenuto in data 1/09 un mutuo di 90 000 euro, rimborsabile in 5 anni a quote di capitale costanti, al tasso 6% con interessi pagabili posticipatamente l’1/03 e l’1/09 di ogni anno. L’importo del mutuo è accreditato sul c/c aperto presso UniCredit; il rimborso ha inizio a partire dall’1/03 dell’esercizio n+1.
m5
19.3 ratei:
688
Esercizi da svolgere • • • •
Debiti v/fornitori 23 868 euro; Debiti per ritenute da versare 680 euro; Debiti per IVA 1 600 euro; Debiti v/Istituti previdenziali 1 300 euro; Debiti per imposte 1 400 euro; Ratei passivi 552 euro.
Redigi lo Stato patrimoniale del bilancio d’esercizio delle micro-imprese e successivamente procedi alla riapertura dei conti all’1/01 tenendo presente che: a. i risconti attivi riguardano costi di vigilanza e i ratei passivi si riferiscono agli interessi sulla sovvenzione bancaria pagabili semestralmente l’1/04 e l’1/10 di ogni anno, calcolati al tasso 6%; b. i c/c bancari presentano saldi a credito per 690 euro con il Banco BPM e per 1 980 euro con Intesa Sanpaolo.
19.6
Individua e descrivi le operazioni che hanno originato i seguenti movimenti contabili:
ricostruzione di operazioni
Denominazione del conto
Eccedenza all’1/01 1 500, 70 000, 2 600, 960, 1 100,
Denaro in cassa Crediti v/clienti Crediti insoluti Fondo svalutazione crediti Fondo rischi su crediti Sopravvenienze passive
19.7 utilizzo di fondi rischi e oneri
Eccedenza al 4/01 00 00 00 00 00
1 790, 00 67 500, 00 – – – 2 750, 00
Nella situazione contabile finale dell’impresa commerciale Antonio Paolini figuravano al 31/12 le seguenti voci: Crediti v/clienti Crediti insoluti Fondo svalutazione crediti Fondo rischi su crediti Fondo per imposte Fondo responsabilità civile Fondo manutenzioni programmate
65 000 6 000 3 200 1 800 2 800 6 000 3 600
Dopo aver effettuato la riapertura dei suddetti conti all’1/01, registra in P.D. quanto di seguito indicato: 5/01: il credito insoluto viene estinto riscuotendo in contanti 2 000 euro; la parte residua risulta inesigibile 10/01: un credito verso clienti del valore nominale di 12 500 euro, sorto in relazione a una vendita effettuata nell’esercizio precedente, risulta totalmente inesigibile e viene stralciato 11/01: la rottura di un tubo con la fuoriuscita di una sostanza inquinante ha provocato danni a terzi non coperti da polizza assicurativa che vengono liquidati in 6 000 euro e subito regolati con assegni bancari 12/01: si riceve la fattura n. 56 della Cremit spa di 3 600 euro + IVA relativa a costi di manutenzione programmata per i quali in precedenza si era predisposto il fondo; la fattura è regolata con assegno bancario 15/01: una decisione sfavorevole della commissione tributaria riguardante imposte indirette in contenzioso per operazioni compiute in esercizi precedenti comporta il pagamento di 2 800 euro a mezzo c/c bancario. Rispondi alle seguenti domande. 1. 2. 3. 4.
Qual è la natura dei conti accesi ai fondi evidenziati nell’esercizio? Quali sono le modalità del loro funzionamento? Quali analogie e quali differenze si possono individuare tra detti conti? Quale fondo copre l’impresa dal rischio di insolvenze da parte dei debitori analiticamente individuati e quale la copre invece dai rischi determinati globalmente a livello di portafoglio crediti? 5. A quali principi di redazione del bilancio sono ricollegabili gli accantonamenti effettuati nei fondi per rischi e oneri?
689
riapertura con un unico articolo
41.10 16.01
INTERESSI PASSIVI SU MUTUI RATEI PASSIVI
giro ratei iniziali giro int. passivi su mutui
01/01 01/01
31.03 16.02
PUBBLICITÀ RISCONTI PASSIVI
giro di risconti iniziali giro spese pubblicità
01/01 01/01
04.04 30.21
MERCI MERCI C/ESISTENZE INIZIALI
giro c/esistenze iniziali merci in magazzino
29 000, 00
12/01 12/01 12/01 12/01 12/01
05.40 08.20 39.05 05.10 05.41
FONDO SVALUTAZ. CREDITI DENARO IN CASSA PERDITE SU CREDITI CREDITI INSOLUTI FONDO RISCHI SU CREDITI
storno svalutazione riscosso parz. credito perdite su crediti inesig. estinti crediti perdite su crediti insoluti
630, 00 105, 00 525, 00
2 900, 00 220, 00
29 000, 00
1 500, 00 60, 00
Procedi alla riapertura dei conti dell’esercizio n2 in base alla Situazione patrimoniale redatta al 31/12/n1 sapendo che i ratei attivi si riferiscono a interessi attivi v/clienti, i risconti attivi a canoni di leasing, i ratei passivi a interessi sul mutuo e i risconti passivi a fitti attivi.
Situazione patrimoniale al 31/12/n1 Avviamento Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature Automezzi Merci Materie di consumo Crediti v/clienti Cambiali attive Crediti insoluti MPS c/c C/c postali Denaro in cassa Ratei attivi Risconti attivi
Totale attività
16 000, 140 000, 21 000, 14 500, 17 400, 68 000, 3 400, 84 100, 10 260, 2 700, 19 470, 6 120, 860, 480, 910,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
Fondo amm.to avviamento Fondo amm.to fabbricati Fondo amm.to impianti e macchin. Fondo amm.to attrezzature Fondo amm.to automezzi Debiti v/fornitori Cambiali passive Mutui passivi Fondo svalutazione crediti Fondo rischi su crediti Debiti per TFR Debiti per ritenute da versare Debiti per IVA Debiti v/Istituti previdenziali Debiti per imposte Ratei passivi Risconti passivi Patrimonio netto 405 200, 00 Totale passività e netto
10 000, 35 000, 9 000, 10 200, 10 230, 60 100, 6 820, 40 000, 2 120, 3 610, 15 100, 830, 1 910, 1 260, 1 000, 1 000, 620, 196 400, 405 200,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
Rileva successivamente in P.D., tra le altre, le seguenti operazioni compiute nel primo trimestre dell’esercizio n2: 10/01: stralciato un credito insoluto del valore nominale di 2 700 euro già individualmente svalutato in precedenza per 2 120 euro 15/01: si concede il rinnovo di una cambiale attiva in scadenza di 8 840 euro per altri 75 giorni al tasso 6%; gli interessi sono regolati in contanti 16/01: si effettua a mezzo banca il versamento unitario dell’IVA, delle ritenute fiscali e di quanto dovuto agli Istituti previdenziali 1/02: si pagano gli interessi semestrali, maturati in via posticipata sul mutuo passivo al tasso annuo 6%, unitamente al rimborso di una quota capitale di 10 000 euro con un assegno bancario 17/03: ricevuta fattura per l’acquisto di attrezzature per 6 900 euro + IVA; regolamento per un terzo con bonifico bancario (commissioni bancarie 4 euro) e per il residuo con un pagherò a 3 mesi.
La riapertura dei conti
220, 00
gruppo 19
19.9
2 900, 00
01/01 01/01
La formazione del bilancio d’esercizio
correzione di errori
Individua e correggi gli errori contenuti nelle seguenti registrazioni in P.D. dandone le opportune motivazioni:
m5
19.8
690
Esercizi da svolgere 19.10 situazione contabile iniziale, scritture d’esercizio
All’1/01 il patrimonio dell’impresa Carlo Raggi era formato dai seguenti elementi:
• • • • • • • • • • •
denaro in cassa 2 500 euro; fondi disponibili in c/c postale 4 400 euro; fondi disponibili sul c/c presso la Banca Popolare di Puglia e Basilicata 8 200 euro; cambiali attive 11 200 euro; cambiali passive 8 300 euro; crediti v/clienti 45 400 euro, tra cui è compreso un credito verso l’impresa Adami del valore nominale di 4 300 euro e un credito verso l’impresa Oreste Orlando del valore nominale di 4 000 euro svalutato individualmente per il 50%; debiti v/fornitori 28 300 euro, tra i quali è compreso un debito di 3 450 euro verso l’impresa Caruso; attrezzature 14 000 euro e macchine d’ufficio 9 000 euro, ammortizzate entrambe per il 60%; automezzi 22 000 euro ammortizzati per il 30%; merci 37 800 euro; fabbricato 160 000 euro (costo dell’edificio 128 000 euro), ammortizzato per il 25%; detto fabbricato è gravato da un mutuo di 90 000 euro su cui maturano interessi al tasso 4% pagabili posticipatamente l’1/04 e l’1/10 di ogni anno; risconto di 170 euro su un fitto attivo; debiti per TFR 13 100 euro; debiti per imposte 1 400 euro, debiti per IVA 890 euro, debiti per ritenute fiscali 1 230 euro, debiti v/Istituti previdenziali 1 980 euro.
Presenta la Situazione patrimoniale iniziale, procedi alle scritture di apertura dei conti e alla rilevazione delle operazioni effettuate nel mese di gennaio sulla base dei seguenti dati: 2/01: ricevuta fattura n. 2 dell’impresa Giorgio Caruso per acquisto di merci per 8 300 euro + IVA 4/01: emessa fattura n. 1 sull’impresa Adami per vendita di merci per 3 400 euro + IVA 7/01: ottenuto il rinnovo di una cambiale passiva in scadenza di 6 000 euro emettendo un pagherò a 2 mesi di 5 200 euro e regolando con assegno bancario la differenza maggiorata degli interessi calcolati al tasso 6% 9/01: ricevuti dall’impresa Adami una cambiale di 3 000 euro e un assegno bancario a saldo di quanto complessivamente dovuto 10/01: ricevuto a saldo di quanto dovuto dall’impresa Oreste Orlando un assegno bancario di 1 500 euro che viene versato in c/c 12/01: rese merci all’impresa Giorgio Caruso perché difettose 13/01: ricevuta fattura n. 31 della Winner spa per acquisto di merci per 3 400 euro + IVA, franco partenza; costi trasporto forfetari 220 euro 13/01: ricevuta nota di variazione dell’impresa Giorgio Caruso per le merci rese di 10 065 euro, IVA inclusa 15/01: emesso a saldo della fattura n. 31 un assegno bancario di 2 600 euro a favore della Winner spa; il residuo sarà regolato con rimessa diretta a 45 giorni 16/01: eseguito a mezzo banca il versamento unitario dell’IVA, delle ritenute fiscali e di quanto dovuto agli Istituti previdenziali 21/01: emessa fattura n. 2 sull’impresa Adami per vendita di merci per 1 800 euro + IVA; viene emessa a saldo una tratta a 2 mesi. Presenta inoltre i conti analitici intestati all’impresa Adami e all’impresa Giorgio Caruso.
19.11 situazione contabile, ricostruzione di operazioni di apertura e d’esercizio
La situazione dei conti dell’impresa Franco Consoli svolgente attività commerciale si presenta, in data 10/01, come segue: Cod. 01.01 01.06 01.11 01.16 02.01 02.02 02.04 02.11
Denominazione dei conti Costi d’impianto Software Fondo amm.to costi d’impianto Fondo ammortamento software Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature Fondo ammortamento fabbricati da riportare
Valori di apertura 8 000, 00 5 000, 00 – 6 000, 00 – 2 000, 00 150 000, 00 40 000, 00 30 000, 00 – 12 000, 00 213 000, 00
Movimenti Dare
Movimenti Avere
20 000, 00
6 000, 00
20 000, 00
6 000, 00
691
213 000, – 24 000, – 13 000, 90 000, 82 000,
00 00 00 00 00
20 000, 00 6 000, 00
6 000, 00
90 000, 00 12 000, 00 2 000, 00 7 700, 00
1 425, 125, 900, – 183 200, – 11 000, – 75 000, – 32 500, – 42 500, – 1 050, – 500, – 2 700, – 2 000,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
1 425, 00 900, 00
32 500, 00 42 700, 00
2 700, 00 2 000, 00 1 425, 00 10 000, 900, 15 000, 90 000,
–
00 00 00 00
190 225, 00
2 700, 00 11 500, 00 21 000, 00
2 000, 00 190 225, 00
La riapertura dei conti
riporto Fondo amm.to impianti e macchinari Fondo ammortamento attrezzature Merci Crediti v/clienti Cambiali attive IVA ns/credito Crediti per IVA Denaro in cassa Assegni Patrimonio netto Debiti per TFR Mutui passivi Banche c/c passivi Debiti v/fornitori Debiti per ritenute da versare Debiti per imposte Debiti v/Istituti previdenziali Ratei passivi Bilancio d’apertura IVA c/liquidazione Istituti previdenziali Banca X c/c Banca Y c/c Merci c/acquisti Merci c/esistenze iniziali Interessi passivi su mutui Totale
gruppo 19
02.12 02.14 04.04 05.01 05.05 06.01 06.05 08.20 08.21 10.01 12.01 13.10 13.20 14.01 15.02 15.06 15.30 16.01 18.01 18.10 18.11 18.20 18.21 30.01 30.21 41.10
patrimoniale, scritture di apertura e di esercizio, situazione contabile
La situazione contabile finale dell’impresa Marco Verdi comprende la seguente Situazione patrimoniale al 31/12/n. Presenta: a. lo Stato patrimoniale in forma abbreviata; b. le scritture di apertura e d’esercizio del mese successivo relative a quanto indicato; c. la situazione contabile per totali ed eccedenze al 25/01/n+1.
Situazione patrimoniale al 31/12/n Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature Merci Materie di consumo Crediti v/clienti Fatture da emettere Banche c/c attivi Denaro in cassa Risconti attivi
Totale attività
210 000, 36 000, 21 000, 198 800, 2 900, 107 400, 7 800, 16 800, 1 775, 850,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
Patrimonio netto Debiti per TFR Fondo rischi su crediti Fondo svalutazione crediti Mutui passivi Debiti v/fornitori Cambiali passive Debiti per IVA Debiti v/Istituti previdenziali Debiti per ritenute da versare Debiti per imposte Banche c/c passivi Fondo amm.to fabbricati Fondo amm.to impianti e macchin. Fondo amm.to attrezzature Ratei passivi Risconti passivi 603 325, 00 Totale passività e netto
226 500, 24 700, 8 800, 5 000, 190 000, 59 400, 22 000, 4 800, 1 800, 200, 800, 21 400, 7 500, 14 100, 9 400, 5 225, 1 700, 603 325,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
m5
19.12 Stato
La formazione del bilancio d’esercizio
Presenta: a. le scritture in P.D. di apertura dei conti; b. le scritture in P.D. delle operazioni che hanno dato luogo alla movimentazione dei conti citati; c. la situazione dei conti alla stessa data a sezioni divise.
692
Esercizi da svolgere I risconti attivi si riferiscono a fitti passivi, i risconti passivi a proventi finanziari diversi, i ratei passivi a interessi su mutui. I c/c bancari sono accesi alle seguenti banche: Intesa Sanpaolo 1 100 euro a credito, Banca Monte dei Paschi di Siena 15 700 euro a credito, Banca Nazionale del Lavoro 12 000 euro a debito, UniCredit 9 400 euro a debito. L’impresa Verdi dispone di un fido anche presso Intesa Sanpaolo e Monte dei Paschi di Siena. Il mutuo passivo è esigibile oltre l’esercizio successivo per 100 000 euro. Vengono compiute le seguenti operazioni: 2/01: liquidato il trattamento di fine rapporto a un dipendente che lascia il servizio per 5 120 euro; rilasciato assegno su Intesa Sanpaolo al netto di ritenute fiscali per 470 euro 5/01: riscossi 1 100 euro da un cliente, in relazione a un credito in precedenza stralciato in quanto ritenuto inesigibile 10/01: emessa fattura n. 2 sull’impresa Franchi per cessione di un’attrezzatura del costo storico di 2 500 euro, ammortizzata al momento della dismissione per il 95%, per 180 euro + IVA; dalla stessa impresa Franchi si riceve s/fattura n. 11 per acquisto di un’attrezzatura di 4 200 euro + IVA; a saldo si rilascia un assegno bancario su Intesa Sanpaolo 15/01: pagati, con addebito presso UniCredit, gli interessi semestrali maturati sul mutuo, tasso 6%, di cui 5 225 euro di competenza dell’esercizio precedente 16/01: versati contro addebito del c/c presso la Banca Monte dei Paschi di Siena le ritenute fiscali, i contributi previdenziali e l’IVA del mese di dicembre 18/01: emessa fattura n. 1 sulla Milia srl per vendita di merci per 4 562,50 euro + IVA + interessi al tasso 5% per una dilazione di 120 giorni; a saldo viene ottenuto un pagherò 19/01: stralciato un credito del valore nominale di 4 400 euro, in precedenza svalutato del 50%.
19.13 scritture di esercizio e di assestamento, bilancio
In base alla situazione contabile dell’impresa Elena Poletti di seguito riportata, rileva le ultime operazioni d’esercizio indicate, procedi alla rilevazione delle scritture di assestamento e, infine, redigi la situazione contabile finale. Successivamente presenta lo Stato patrimoniale e il Conto economico in forma abbreviata.
Situazione contabile al 27/12 01.06 01.16 02.01 02.02 02.04 02.07 02.08 02.11 02.12 02.14 02.17 02.18 05.01 05.05 05.07 05.11 05.41 06.01 06.04 06.07 08.10 08.20 10.01 10.04 12.01
Software Fondo ammortamento software Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature Automezzi Imballaggi durevoli Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento impianti e macchinari Fondo ammortamento attrezzature Fondo ammortamento automezzi Fondo ammortamento imballaggi durevoli Crediti v/clienti Cambiali attive Cambiali all’incasso Cambiali insolute Fondo rischi su crediti IVA ns/credito IVA c/acconto Imposte c/acconto C/c postali Denaro in cassa Patrimonio netto Prelevamenti extragestione Debiti per TFR da riportare
6 000, 00 2 000, 00 200 000, 38 000, 15 000, 23 000, 12 000,
00 00 00 00 00 40 000, 11 600, 5 800, 9 300, 6 800,
113 200, 18 300, 8 500, 1 700,
00 00 00 00
8 400, 4 100, 1 700, 4 556, 492,
00 00 00 50 50
00 00 00 00 00
2 600, 00
256 000, 00 27 100, 00 482 049, 00
38 900, 00 373 000, 00
693
482 049, 00
373 000, 80 000, 91 720, 12 000, 35 300,
00 00 00 00 00
22 282, 25 8 891, 25 1 223 000, 00 18 600, 00 5 700, 00 1 200, 00 1 039 000, 00 17 300, 00 4 100, 00 97 000, 75 000, 2 400, 73 200, 25 600, 1 000, 1 480, 3 200, 1 846 511,
00 00 00 00 00 00 00 00 25
1 846 511, 25
Le ultime operazioni di esercizio sono le seguenti:
La riapertura dei conti
riporto Mutui passivi Debiti v/fornitori Cambiali passive IVA ns/debito BNL c/c UniCredit c/c Merci c/vendite Resi su vendite Ribassi e abbuoni passivi Plusvalenze Merci c/acquisti Resi su acquisti Ribassi e abbuoni attivi Merci c/esistenze iniziali Costi per servizi Canoni di leasing Salari e stipendi Oneri sociali Minusvalenze Interessi passivi v/fornitori Interessi passivi su mutui Totale
gruppo 19
13.10 14.01 14.03 15.01 18.20 18.21 20.01 20.10 20.11 21.20 30.01 30.10 30.11 30.21 31.00 32.02 33.01 33.02 39.20 41.01 41.10
28/12: ceduto in permuta, dopo aver calcolato la quota di ammortamento applicando il coefficiente del 16%, un automezzo del costo storico di 12 800 euro, già ammortizzato per 6 272 euro, come da fattura n. 635 sull’impresa Rampini di 3 800 euro + IVA; nella stessa giornata si riceve fattura n. 743 dell’impresa Rampini per l’acquisto di un nuovo autocarro per 19 000 euro + IVA; regolamento a saldo ½ con assegno bancario sulla Banca Nazionale del Lavoro e ½ con un pagherò a 3 mesi 28/12: rese merci al fornitore Toscani che invia nota di variazione n. 75 di 1 800 euro + IVA
30/12: si concede il rinnovo di una cambiale in scadenza di 7 000 euro ottenendo dal cliente Sartini un nuovo pagherò a 2 mesi di 5 000 euro e riscuotendo con assegno bancario, oltre la differenza tra i due valori nominali delle cambiali, gli interessi calcolati al tasso 6%; l’assegno bancario viene versato in giornata sul c/c presso UniCredit 31/12: liquidati salari e stipendi per 11 200 euro e oneri sociali per 3 920 euro; le retribuzioni, al netto di ritenute sociali per 1 109 euro e di ritenute fiscali per 820 euro, sono pagate con assegni sulla Banca Nazionale del Lavoro. Al 31/12, dopo aver redatto una situazione contabile per eccedenze a sezioni divise, si effettuano gli assestamenti in base a quanto segue: a. si ammortizza il software per 2 000 euro; i beni strumentali si ammortizzano applicando i seguenti coefficienti: fabbricati 5% (valore dell’edificio 160 000 euro); impianti e macchinari 15%; attrezzature 20%; automezzi 16% (gli automezzi acquistati il 28/12 non sono assoggettati ad ammortamento); imballaggi durevoli 20%; b. si adegua il fondo rischi su crediti al 5% del valore nominale dei crediti v/clienti, delle cambiali attive e delle cambiali insolute; c. la quota di TFR di competenza è di 6 996,85 euro, lorda di ritenuta fiscale pari a 128,37 euro; d. sui mutui passivi maturano interessi posticipati al tasso 6% alle date 1/03 e 1/09; e. si è in attesa di ricevere fatture di 7 100 euro per merci già consegnate;
m5
29/12: spiccata tratta di 790 euro a saldo di un credito verso il cliente Garrone di 793 euro e all’ordine della fornitrice Pony srl a saldo di un nostro debito di 795 euro; le differenze costituiscono ribassi
La formazione del bilancio d’esercizio
29/12: cambiali inviate all’incasso in precedenza per 8 500 euro sono andate a buon fine; la Banca Nazionale del Lavoro le accredita in c/c, addebitando commissioni d’incasso (da contabilizzare tra i costi per servizi) di 50 euro
694
Esercizi da svolgere f. le merci in magazzino hanno un costo di 108 000 euro, mentre il loro valore corrente attuale sul mercato è di 102 000 euro; g. i canoni di leasing semestrali di 1 600 euro vengono pagati anticipatamente alle date 1/04 e 1/10; h. si rilevano gli interessi attivi maturati sul c/c postale per 115 euro e sul c/c presso la BNL per 900 euro al lordo della ritenuta fiscale; i. sul c/c presso UniCredit sono maturati interessi passivi di 1 000 euro da addebitare l’1/03 dell’anno successivo; l. si rilevano imposte di competenza dell’esercizio per 4 169 euro; m. si liquida l’IVA del periodo; n. si girano i conti con alternanza di saldi ai relativi conti di credito o di debito.
19.14 scritture di apertura, di esercizio, di assestamento, di epilogo e di chiusura; bilancio d’esercizio
La situazione contabile all’1/01 dell’impresa Simone Landi si presenta come segue:
Situazione patrimoniale all’1/01 Costi d’impianto Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature Automezzi Merce Alfa Merce Beta Crediti v/clienti Cambiali attive Crediti per IVA Banche c/c attivi Denaro in cassa Risconti attivi
7 000, 855 000, 40 000, 82 500, 12 500, 70 000, 120 000, 115 000, 15 000, 2 500, 15 000, 4 775, 2 500,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
1 341 775, 00
Fondo amm.to costi d’impianto Fondo amm.to fabbricati Fondo amm.to impianti e macchin. Fondo amm.to attrezzature Fondo amm.to automezzi Fondo rischi su crediti Patrimonio netto Debiti per TFR Debiti v/fornitori Debiti per ritenute da versare Debiti per imposte Debiti v/Istituti previdenziali Ratei passivi Risconti passivi
4 200, 76 950, 8 000, 12 375, 2 500, 6 550, 998 500, 53 300, 175 300, 400, 700, 1 000, 500, 1 500, 1 341 775,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
I risconti attivi si riferiscono a fitti, i risconti passivi a interessi attivi v/clienti, i ratei passivi a costi per i locali. Nel corso dell’esercizio vengono compiute le operazioni qui indicate riassuntivamente (tieni presente che la merce Alfa è soggetta a IVA con aliquota minima, la merce Beta a IVA con aliquota ordinaria): 1. emesse fatture per 310 000 euro + IVA per vendite di merce Alfa, regolamento come segue: 30 000 euro tramite banca, 65 000 euro contro cambiali e il resto dilazionato; 2. ricevute fatture per 150 000 euro + IVA per acquisti di merce Beta, regolamento come segue: 10 000 euro con assegni di c/c, 51 000 euro con girata di cambiali in portafoglio, 13 000 euro con firma di cambiali e il resto dilazionato; 3. ricevuti da clienti, a saldo di 77 000 euro, 10 000 euro con bonifico bancario e cambiali per 67 000 euro; 4. ricevute fatture di 200 000 euro + IVA per acquisti di merce Alfa, regolamento come segue: 500 euro in contanti, 7 500 euro con assegni bancari, 16 000 euro con girata di effetti in portafoglio, 30 000 euro con rilascio di pagherò e il resto dilazionato; 5. emesse fatture per 272 000 euro + IVA per vendite di merce Beta, regolamento come segue: 26 000 euro tramite banca, 5 300 euro con cambiali e il resto dilazionato; 6. versamento di 4 000 euro in contanti sul c/c bancario; 7. rilasciati a fornitori, a saldo di 27 000 euro, assegni bancari per 12 000 euro, cambiali in portafoglio per girata 5 000 euro e pagherò per 10 000 euro; 8. inviati all’incasso effetti per 41 000 euro; 9. ricevuto accredito in c/c di effetti in precedenza inviati all’incasso per 41 000 euro; commissioni d’incasso addebitate in c/c 160 euro; 10. pagate cambiali in scadenza per 40 000 euro contro addebito in c/c; 11. inviate cambiali allo sconto per 16 000 euro; ricevuto successivamente accredito in c/c al netto di sconti per 660 euro e commissioni di incasso per 40 euro; 12. emesse note di addebito relative a interessi v/clienti per dilazioni di pagamento per 400 euro ed emesse tratte a carico di clienti per 9 000 euro più detti interessi;
gruppo 19
13. presenta le dimissioni un impiegato a cui si liquida il TFR in 1 500 euro, di cui 300 euro di competenza dell’esercizio (ritenuta fiscale sulla rivalutazione 10 euro); gli viene rilasciato un assegno bancario al netto di ritenute di 80 euro; 14. emessa fattura per vendita di attrezzature commerciali a 9 000 euro + IVA (costo storico 12 000 euro, fondo ammortamento preesistente 6 000 euro; quote di ammortamento dell’esercizio da rilevare al momento della vendita 900 euro); ricevuto a saldo un assegno che viene versato in c/c; 15. ricevuta fattura per acquisto di attrezzature per 30 000 euro + IVA; regolamento per 10 300 euro con assegno bancario e il residuo con rilascio di pagherò; 16. liquidati e pagati con assegni bancari fitti passivi per 3 000 euro, costi di trasporto per 16 000 euro + IVA, premi di assicurazione per 1 500 euro, costi per i locali per 7 000 euro + IVA, costi esercizio automezzi per 4 180 euro + IVA, costi di pubblicità per 4 000 euro + IVA, costi postali per 440 euro, costi telefonici per 3 600 euro + IVA; 17. addebitati in c/c bancario 11 500 euro di cui 700 euro costituiscono il saldo per le imposte dell’esercizio precedente, 6 000 euro costituiscono il saldo per le imposte personali sui redditi dell’imprenditore e 4 800 euro costituiscono l’acconto (rispettivamente di 1 500 euro per le imposte gravanti sull’impresa nell’esercizio in corso e di 3 300 euro per l’imposta che grava in testa all’imprenditore sui redditi dell’esercizio in corso); 18. liquidati stipendi e salari per 59 500 euro e oneri sociali per 20 800 euro; pagate con assegni le retribuzioni al netto di ritenute sociali per 5 880 euro e ritenute fiscali per 4 500 euro; 19. effettuati versamenti a mezzo banca di ritenute fiscali per 4 100 euro e di contributi previdenziali per 23 000 euro; 20. nel corso dell’esercizio risultano insoluti crediti v/clienti per 9 000 euro; di questi 2 000 euro vengono successivamente riscossi con bonifico bancario mentre i restanti vengono stralciati in quanto inesigibili; tra i crediti stralciati 1 600 euro riguardavano vendite effettuate nell’esercizio precedente; 21. prelevati nel corso dell’anno dal titolare per spese di famiglia 15 000 euro dal c/c bancario; 22. ottenuta in data 1/12 una sovvenzione bancaria di 182 giorni, tasso 5%, interessi anticipati, valore nominale 15 000 euro, netto ricavo in c/c; 23. liquidata e versata a mezzo banca l’IVA di 11 mesi considerando il credito IVA iniziale; relativamente al mese di dicembre l’IVA a debito è di 12 300 euro mentre l’IVA a credito è di 6 500 euro.
La riapertura dei conti
695
Redigi: • il giornale in P.D.; • la situazione contabile prima delle scritture di assestamento; • la situazione contabile per eccedenze, distinta in Situazione patrimoniale e Situazione economica, dopo le scritture di assestamento; • lo Stato patrimoniale e il Conto economico in forma abbreviata.
m5
a. ammortamento costi di impianto: a quote costanti del 20% sul costo originario; b. ammortamento fabbricati 4% (il valore attribuito agli edifici è di 641 250 euro), ammortamento impianti 8%, ammortamento attrezzature 15%, ammortamento automezzi 20%; c. merci Alfa già ricevute di cui si è in attesa di fattura 1 800 euro; d. merci Beta già consegnate per le quali si deve emettere fattura 2 050 euro + IVA; e. adeguato il fondo rischi su crediti al 5% dei crediti v/clienti e delle cambiali; f. rilevati interessi attivi maturati sul c/c bancario in 600 euro al lordo della ritenuta fiscale e interessi passivi per 395 euro (da addebitare l’1/03 dell’anno successivo); calcolato il risconto relativo all’operazione n. 22; g. valutate le rimanenze finali di merci come segue: merce Alfa 95 100 euro, merce Beta 132 000 euro; h. calcolata la quota del TFR maturata nell’esercizio in 4 600 euro; la ritenuta fiscale sulla rivalutazione del debito preesistente è di 53,90 euro; i. risconti calcolati su premi di assicurazione 400 euro; l. costi per i locali già maturati e non ancora liquidati 500 euro; m. si rilevano imposte di competenza per 7 758 euro; n. liquidata l’IVA relativa al mese di dicembre.
La formazione del bilancio d’esercizio
Le operazioni di assestamento si basano su quanto segue:
696
Esercizi da svolgere 19.15 apertura, scritture d’esercizio, di assestamento, epilogo, chiusura, prospetto di raccordo e bilancio d’esercizio, remuneratività del capitale investito
La Situazione patrimoniale dell’impresa Romina Germani all’inizio dell’esercizio era la seguente:
Situazione patrimoniale all’1/01 Avviamento Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature Merci Crediti v/clienti Cambiali attive Banche c/c attivi C/c postali Denaro in cassa Ratei attivi
Totale attività
24 000, 215 000, 36 750, 13 500, 47 000, 58 577, 10 650, 6 485, 2 838, 646, 108,
00 00 00 00 00 00 00 00 50 50 00
Patrimonio netto Fondo amm.to avviamento Fondo amm.to fabbricati Fondo amm.to impianti e macchin. Fondo amm.to attrezzature Fondo svalutazione crediti Debiti per TFR Mutui passivi Debiti v/fornitori Cambiali passive Debiti per ritenute da versare Debiti per IVA Debiti per imposte Silenzi c/cessione Debiti v/Istituti previdenziali Ratei passivi 415 555, 00 Totale passività e netto
146 000, 8 000, 38 700, 14 700, 10 125, 2 255, 16 600, 40 000, 45 925, 6 750, 660, 1 340, 700, 82 000, 1 200, 600, 415 555,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00
Presenta le rilevazioni sul giornale e nei conti di mastro di quanto segue; redigi inoltre le situazioni contabili prima e dopo le scritture di assestamento, lo Stato patrimoniale e il Conto economico in forma abbreviata. I ratei attivi riguardano interessi attivi v/clienti; i ratei passivi riguardano interessi sul mutuo pagabili al tasso 6% l’1/04 e l’1/10 in via posticipata. Le operazioni effettuate nell’anno sono qui indicate riassuntivamente: a. sostituite le attrezzature del costo storico di 13 500 euro, ammortizzate per 10 125 euro, con nuove attrezzature commerciali del costo di 23 000 euro + IVA; le vecchie attrezzature vengono valutate 2 600 euro; regolamento della differenza con un assegno bancario di 11 600 euro e un pagherò a saldo; b. ricevute fatture per acquisto di merci per 282 000 euro + IVA e fatture per costi di trasporto di 12 800 euro + IVA; c. regolati con assegni bancari costi di etichettatura per 16 800 euro + IVA, sostenuti in nome e per conto di clienti; d. emesse fatture di vendita di merci per 472 000 euro + IVA addebitando ai clienti anche i costi documentati per essi sostenuti di cui al punto c.; e. ricevuti da clienti con bonifici bancari 9 100 euro, in assegni – subito versati sul c/c bancario – 486 000 euro, con giroconti postali 11 300 euro, in cambiali 48 900 euro; concessi abbuoni a clienti per 3 700 euro senza variazioni IVA; f. pagati ai fornitori con bonifico bancario 8 200 euro, con assegni bancari 268 000 euro, con giroconti postali 6 500 euro, girando cambiali in portafoglio 7 800 euro, rilasciando pagherò e accettando tratte 30 000 euro; ottenuti abbuoni da fornitori per 3 550 euro senza variazione IVA; g. estinto con assegno circolare, ottenuto mediante addebito del c/c bancario, il debito residuo verso il signor Silenzi, che aveva ceduto la propria impresa nell’esercizio scorso; h. liquidato in 16 600 euro il TFR dell’unico dipendente; allo stesso viene rilasciato un assegno al netto di ritenute fiscali per 2 010 euro; le ritenute sono versate a mezzo banca; i. estinte contro addebito del c/c bancario cambiali passive per 33 200 euro; l. riscosse contro accredito del c/c bancario cambiali attive per 8 200 euro; m. inviate cambiali all’incasso per 20 800 euro; alla scadenza le stesse vanno a buon fine e sono accreditate in c/c bancario; commissioni d’incasso 190 euro; n. inviate cambiali allo sconto per 16 500 euro; la banca invia l’accredito del netto ricavo per 15 900 euro (sconti 550 euro e commissioni di incasso 50 euro); al 31/12 le cambiali scontate sono state interamente estinte dai debitori; o. riscossi in contanti interessi attivi v/clienti per 230 euro; p. pagati a mezzo banca gli interessi sul mutuo in data 1/04 e 1/10; in data 1/04 il mutuo è stato rimborsato – con addebito del c/c bancario – per 10 000 euro; q. ricevute fatture per servizi per 97 800 euro + IVA, regolate con assegni bancari; r. prelevati dal c/c 14 500 euro per spese di famiglia; s. versati contro addebito in c/c bancario il saldo imposte dell’esercizio precedente di 700 euro e la rata di acconto per l’esercizio in corso di 1 400 euro;
697
t. ottenuta sovvenzione bancaria per 365 giorni di 40 150 euro al tasso 6%, interessi anticipati trattenuti all’atto dell’accensione del prestito; l’importo è accreditato in c/c (il conto Banche c/sovvenzioni è fatto funzionare al valore nominale d’uscita); u. liquidata e versata a mezzo banca l’IVA di 11 mesi, considerando che per il mese di dicembre l’IVA a debito è di 7 350 euro mentre l’IVA a credito è di 4 980 euro.
Nell’impresa opera l’imprenditore con la moglie; i relativi compensi figurativi sono stimati rispettivamente in 25 000 euro e 13 000 euro; tasso corrente sugli investimenti a basso livello di rischio 4%. Stabilisci se il risultato economico conseguito può essere considerato remunerativo. La Situazione patrimoniale iniziale dell’impresa Roberto Domizi deve essere completata tenendo presente che i risconti si riferiscono a fitti passivi, che si pagano in via anticipata ogni trimestre a partire dall’1/02 in base a un canone annuo di 14 400 euro, e i ratei riguardano gli interessi sul mutuo, che maturano al tasso 6% e sono corrisposti in via posticipata semestralmente con scadenza 1/04 e 1/10.
Situazione patrimoniale all’1/01 Impianti e macchinari Attrezzature Macchine d’ufficio Automezzi Merci Materie di consumo Crediti v/clienti Cambiali attive Banche c/c attivi Denaro in cassa Risconti attivi
26 000, 25 000, 15 000, 26 000, 81 000, 7 000, 57 500, 12 500, 6 349, 1 300, .................,
00 00 00 00 00 00 00 00 50 50 ....
Totale
................., ....
Debiti v/fornitori Cambiali passive Debiti per IVA Debiti v/Istituti previdenziali Debiti per ritenute da versare Debiti per imposte Mutui passivi Debiti per TFR Fondo rischi su crediti Ratei passivi Fondo amm.to impianti e macchin. Fondo amm.to attrezzature Fondo amm.to macchine d’ufficio Fondo amm.to automezzi Patrimonio netto Totale
54 000, 4 000, 5 000, 4 000, 650, 2 000, 40 000, 24 500, 3 500, ................., 15 000, 9 000, 8 500, 26 000, ................., .................,
00 00 00 00 00 00 00 00 00 .... 00 00 00 00 .... ....
Le operazioni d’esercizio sono qui indicate riassuntivamente: 1. ricevute fatture di acquisto di merci per 590 000 euro + IVA e fatture di acquisto di materie di consumo per 28 000 euro + IVA; nella fattura riguardante l’acquisto merci risultano inoltre addebitati costi di trasporto forfetari per 31 000 euro; 2. emesse fatture per vendite di merci per 870 000 euro + IVA; costi addebitati forfetariamente ai clienti 31 000 euro; 3. regolate da clienti fatture di vendita come segue: 685 000 euro con bonifici bancari e 52 000 euro con cambiali; 4. regolate fatture di acquisto come segue: 78 000 euro con bonifico bancario, 10 600 euro accettando tratte e 570 000 euro rilasciando assegni bancari; 5. ricevuti bonifici bancari per 30 000 euro ordinati da clienti a saldo ns/fatture di 31 600 euro; 6. pagate con il c/c bancario intestato all’impresa imposte personali dell’imprenditore per 1 500 euro
La formazione del bilancio d’esercizio
scritture di apertura, scritture d’esercizio, e di assestamento, epilogo, e chiusura, situazione contabile finale, bilancio d’esercizio
m5
19.16
gruppo 19
1. stralciato un credito inesigibile di 4 510 euro già in precedenza svalutato per 2 255 euro; accantonati 2 782,95 euro al fondo rischi su crediti; 2. rinviati costi per servizi di competenza del futuro esercizio per 1 400 euro; 3. ammortizzati l’avviamento per 8 000 euro, i fabbricati per il 4% (valore dell’edificio 161 250 euro), gli impianti per il 10% e le attrezzature per il 25%; 4. valutate le rimanenze di merci 54 000 euro; 5. calcolato il rateo di interessi sul mutuo; 6. la sovvenzione bancaria è stata ottenuta in data 25/10; 7. maturati interessi attivi sul c/c postale per 66 euro, sul c/c bancario per 145 euro entrambi al lordo della ritenuta fiscale e interessi passivi sul c/c bancario di 890 euro, da addebitare l’1/03 dell’anno successivo; 8. si rilevano imposte di competenza dell’esercizio per 4 369 euro.
La riapertura dei conti
Al 31/12 il risultato economico è determinato tenendo conto di quanto segue:
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Esercizi da svolgere e il saldo delle imposte gravanti sull’impresa relative all’esercizio precedente. Sono inoltre versati acconti di 4 000 euro per l’imposta che grava sui redditi personali dell’imprenditore e di 2 500 euro per le imposte che gravano sull’impresa di competenza dell’esercizio in corso; 7. ordinati bonifici bancari per 18 000 euro a favore di fornitori a saldo loro fatture di 18 009 euro; commissioni bancarie totali 22 euro; 8. ricevuti resi di merci da clienti per 15 000 euro ed emesse le note di accredito senza variazione IVA; 9. ottenuti abbuoni per differenze qualitative da fornitori per 7 000 euro; ricevute le relative note di accredito con variazione IVA; 10. concesso a clienti rinnovo parziale per 16 000 euro di cambiali scadute di 30 000 euro; gli interessi per 400 euro sono riscossi con bonifico bancario insieme all’importo decurtato; 11. in data 2/04 sono pagati a mezzo banca gli interessi sul mutuo; in data 1/10 il mutuo è rimborsato per 5 000 euro (la rata comprende la quota capitale + gli interessi); 12. stralciati per inesigibilità crediti v/clienti sorti in esercizi precedenti per 1 500 euro; 13. sostenuti costi per servizi per 20 120 euro, di cui 18 000 euro soggetti a IVA; regolamento con assegni bancari; 14. riscosse Ri.Ba. al dopo incasso per 170 000 euro, la banca effettua l’accredito al netto di commissioni di incasso per 230 euro; 15. inviate allo sconto cambiali per 44 000 euro; 16. ricevuto l’accredito del netto ricavo delle cambiali scontate per 43 000 euro (sconti 930 euro, commissioni di incasso 70 euro). Al 31/12 risultano andati a buon fine a scadenza cambiali scontate per 40 000 euro; una cambiale del valore nominale di 4 000 euro ritorna invece insoluta e protestata, con addebito di commissioni di 80 euro; 17. stipulato contratto di leasing alle seguenti condizioni: n. 12 canoni bimestrali anticipati di 4 400 euro + IVA, da versare a decorrere dall’1/10; 18. pagate contro addebito del c/c bancario cambiali in scadenza di 2 400 euro; 19. alla fine di giugno vengono ceduti gli automezzi per 4 000 euro + IVA (completamente ammortizzati); acquistati nuovi automezzi per 36 000 euro + IVA rilasciando a saldo della permuta un assegno bancario; 20. pagati a mezzo banca i fitti alle scadenze dovute; 21. effettuati versamenti di contanti in c/c bancario in modo da trattenere in cassa solo 600 euro; 22. prelevamenti da parte dell’imprenditore dal c/c bancario per esigenze personali 16 000 euro; 23. liquidate retribuzioni al personale dipendente per 68 900 euro e assegni per il nucleo familiare per 570 euro; liquidati oneri sociali per 24 100 euro; 24. pagati con assegni i dipendenti, effettuando ritenute sociali per 6 850 euro e ritenute fiscali per 4 600 euro; 25. effettuati versamenti a mezzo banca agli Istituti previdenziali per 28 000 euro e per ritenute fiscali 4 500 euro; 26. liquidata e versata l’IVA a mezzo banca salvo l’importo da versare nel mese di gennaio successivo di 600 euro. A fine periodo amministrativo si tiene conto di quanto segue: a. sul c/c bancario sono maturati interessi attivi di 200 euro lordi di ritenuta fiscale e interessi passivi di 600 euro da addebitare l’1/03 dell’anno successivo; b. si calcolano ratei e risconti relativi a fitti, interessi sul mutuo, canoni di leasing; c. si svaluta del 50% la cambiale insoluta e del 40% un credito verso clienti del valore nominale di 2 000 euro (le svalutazioni sono determinate analiticamente); d. si adegua il fondo rischi sui crediti al 4% del valore di realizzo specifico di crediti e cambiali (compresa quella insoluta); e. si ammortizzano gli automezzi per il 10%, gli impianti per il 12%, le attrezzature del 15% e le macchine d’ufficio del 12%; f. si valutano le rimanenze di merci 88 000 euro e di materie di consumo 6 300 euro; g. il TFR di competenza dell’esercizio è di 5 494,20 euro al lordo della ritenuta fiscale di 80,85 euro; h. si istituisce un fondo rischi per far fronte a un’eventuale decisione sfavorevole della commissione tributaria che comporterebbe un esborso per imposte indirette deducibili di 1 200 euro; i. si devono ricevere fatture per prestazioni di servizi di competenza dell’esercizio per 2 800 euro; l. si determinano imposte di competenza dell’esercizio per 8 681 euro. Presenta: il giornale in P.D. dall’apertura alla chiusura dei conti e i conti di mastro; la situazione contabile redatta prima delle scritture di assestamento; la Situazione patrimoniale e la Situazione economica redatte dopo le scritture di assestamento; lo Stato patrimoniale e il Conto economico in forma abbreviata.
Casi aziendali
L’azienda Denominazione sociale: Swatch SA. Sede: Jakob-Stämpflistrasse 94 CH – 2500 Biel 4 Svizzera. Prodotti: orologi, gioielli. Sito web: www.swatch.com Missione aziendale: rivelare agli altri attraverso un orologio chi si è e perché si fa quello che si fa. Svolta innovativa: l’orologio non è più considerato un prodotto funzionale ma un oggetto “specchio” della propria immagine.
Alla riconquista del mercato: il caso Swatch Il mercato dell’orologeria L’orologio Swatch nasce in Svizzera per contrastare la crisi dell’industria nazionale degli orologi, esplosa negli anni 1970 a causa dell’arrivo dal Giappone e da Hong Kong di centinaia di orologi al quarzo a basso costo e della decisione di non adottare la tecnologia al quarzo che gli svizzeri stessi avevano inventato. Superpotenza mondiale dell’orologeria e regina incontrastata dei prodotti di alta gamma, la Svizzera aveva ampiamente sottovalutato l’impatto sul mercato della tecnologia al quarzo. Lo sviluppo di questa innovazione tecnologica venne lasciato a terzi, in particolare a giapponesi e statunitensi. Grazie a essa, la concorrenza riuscì a produrre orologi a basso costo e tuttavia molto precisi, che permisero di dominare il mercato. Per l’industria orologiera elvetica il colpo fu molto duro: le vendite scesero drasticamente e molte aziende si trovarono sull’orlo del fallimento. Le due maggiori aziende svizzere di produzione di orologi, la Ssih (Omega) e la Asuag (Rado, Longines, Ebauches) entrarono in crisi a causa di errate scelte di produzione e vendita: nel 1983 decisero di fondersi in Smh (Swiss Corporation for Microelectronics and Watchmaking), diventata dal 1998 The Swatch Group. Al momento della fusione delle due aziende, il mercato mondiale degli orologi presentava un volume di vendite annue di circa 500 milioni di unità, suddiviso in tre fasce: • il segmento più basso del mercato (450 milioni di unità) comprendeva orologi con prezzi fino a 75 dollari circa; • il segmento intermedio (42 milioni di unità) era formato da orologi con prezzi fino a 400 dollari circa;
•
il segmento più alto (8 milioni di unità) era rappresentato da orologi con prezzi oltre 400 dollari. La quota detenuta dalle imprese svizzere nel segmento più basso era uguale a zero, nel segmento intermedio a circa il 3%, nel segmento più alto al 97%. I produttori svizzeri avevano infatti reagito alla tecnologia al quarzo ritirandosi progressivamente dal segmento di mercato più basso, ma esponendosi ad attacchi da parte dei produttori asiatici anche negli altri due segmenti. Fu a questo punto che la Smh ideò l’“operazione Swatch”, al fine di conquistare una significativa quota di mercato nel segmento basso, ma controllando al tempo stesso la qualità e i costi anche negli altri segmenti di mercato destinati a fasce di clientela con reddito medio-alto.
MISSIONE DI SMH Smh si propose come visione aziendale di riportare l’industria svizzera degli orologi in una posizione di leadership di mercato e come missione aziendale di far sì che la gestione ritornasse a produrre utili attraverso l’incremento del fatturato (ampliamento delle vendite).
STRATEGIE, OBIETTIVI, VALORI Le principali strategie individuate da Smh per supportare la visione aziendale furono basate sul riordino dell’organizzazione, sulla creazione di un prodotto specifico per la fascia più bassa del mercato e sul riposizionamento delle marche già esistenti. Come obiettivo l’azienda stabilì di avere un marchio leader per ogni settore confidando nelle potenzialità e sui valori dell’industria svizzera.
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Casi aziendali La storia dell’orologio Swatch L’orologio Swatch nasce come orologio in plastica, stampata a iniezione, con movimento al quarzo e viene originariamente destinato al segmento basso di mercato. La sua forma classica è dovuta a due giovani disegnatori di Zurigo i quali, prima di giungere alla definizione finale, sperimentarono diverse forme, tra le quali anche quelle quadrate e rettangolari. Il pre-lancio effettuato a San Antonio in Texas, nonostante la buona qualità del prodotto e il suo basso costo, si rivelò un fiasco per l’azienda svizzera: la collezione era brutta e noiosa, i colori smorti e scuri. Anche il lancio ufficiale avvenuto in Svizzera nel marzo 1983 non fu esaltante. Si capì, allora, che in un mercato come quello degli orologi a basso prezzo non era sufficiente un prodotto affidabile: era necessario un orologio che avesse qualche cosa di completamente diverso da quanto era già presente nel settore. Si cercò di caricare lo Swatch di un messaggio forte, appassionante, particolare, autentico, che potesse rivelare agli altri chi si è e perché si fa quello che si fa. L’orologio venne considerato non più un prodotto funzionale ma un oggetto che potesse essere importante per la propria immagine, rivolto a persone di qualsiasi classe, ma genuine, brillanti e anticonformiste. Si creò un nuovo mercato in cui l’elemento di successo era il messaggio e non più la funzione: l’orologio diventava portatore di un messaggio alle persone e non più strumento per misurare il tempo. Gli orologi Swatch si affermarono in questo nuovo segmento di mercato anche grazie alla scoperta di un nuovo linguaggio di comunicazione visiva risultante dalle immagini stampate su di essi. Ci sono molti elementi che costruiscono il messaggio Swatch: elevata qualità, basso prezzo di vendita, provocazione, gioia di vivere. L’elemento più importante è tuttavia la difficoltà di imitazione da parte di altri. Nel momento in cui lo Swatch raggiunse questi obiettivi, il successo fu clamoroso in tutto il mondo. In perfetta sintonia con quanto l’orologio doveva trasmettere, la presentazione nei vari Paesi venne effettuata in maniera originale. In Germania e in Giappone, per esempio, fu appeso su un grattacielo uno Swatch gigante, alto più di 165 metri, pesante 13 tonnellate e realmente funzionante. Nel 1986 lo Swatch venne lanciato in Italia, ultimo grande Paese europeo ad averlo ricevuto nel suo mercato: al momento del lancio il successo dello Swatch fu enorme. Attualmente lo Swatch viene prodotto in più modelli, circa 140 all’anno, di cui una gran parte viene progettata nel laboratorio di design della Swatch a Milano. La gamma degli orologi
Swatch si compone del classico modello iniziale, di prodotti che svolgono funzioni diverse, quali gli scuba (orologi subacquei), i chrono (cronografi al quarzo), di modelli automatici e, recentemente, anche di orologi con la cassa in metallo.
Le scelte produttive e strategiche Al fine di avere sul mercato un prodotto competitivo nel prezzo e contemporaneamente redditizio per Smh (dal 1998 ribattezzata The Swatch Group, grazie al successo dovuto all’orologio dall’omonimo marchio) fu necessario ripensare i sistemi produttivi e le strategie. Per poter conservare indipendenza strategica e libertà di manovra nel mercato, sin dalla sua costituzione Smh diventò un’impresa verticalizzata; ancora oggi, The Swatch Group centralizza totalmente le produzioni in Svizzera; i processi produttivi utilizzano parti componenti il più possibile standardizzate e sono fortemente automatizzati. The Swatch Group è diventato nel tempo il maggiore produttore mondiale di orologi finiti: produce tutti i componenti richiesti per fabbricare un orologio in commercio sotto il nome delle sue 19 marche di orologi, nonché sotto il suo label di commercializzazione plurimarche Tourbillon e rifornisce anche tutta l’industria orologiera elvetica. Gestisce inoltre la sua propria rete mondiale di distribuzione. La scelta di un’integrazione verticale fu originariamente dovuta al fatto che gli unici produttori di movimenti oltre agli svizzeri erano i giapponesi della Citizen e della Seiko. Se i produttori svizzeri avessero deciso di acquistare le meccaniche per i loro orologi dalle aziende del Sol Levante si sarebbero certamente esposti a politiche ostruzioniste. Infatti, in caso di particolare successo di un orologio svizzero, le imprese giapponesi avrebbero potuto sospendere la produzione o aumentare i prezzi dei loro meccanismi. Al fine di evitare qualsiasi interferenza da parte di altre aziende, l’allora Smh decise di fabbricare anche i chip a 1,5 volt, necessari per la produzione dei suoi orologi; questo portò l’azienda a effettuare massicci investimenti da più parti ritenuti eccessivi. La scelta di produrre questi componenti si rivelò molto redditizia; attualmente, infatti, i chip vengono utilizzati in altre apparecchiature: protesi acustiche, pacemaker, telefoni cellulari e persino l’interruttore di monitoraggio per sistemi abs. L’organizzazione aziendale di The Swatch Group, a differenza della produzione, è il più possibile decentrata: ciascun marchio ha una propria organizzazione, un proprio management, persino i propri edifici. I marchi detengono il completo controllo sul design, il marketing e la comunicazione; hanno invece un ruolo decisamente limitato nella produzione e nell’assemblaggio, effettuati quasi esclusivamente da ETA (Manufacture Horlogère Suisse ETA SA), interamente posseduta da The Swatch Group. ETA ha la responsabilità di tutta la ricerca sui movimenti elet-
Politiche ostruzioniste Azioni di disturbo volte a ostacolare le decisioni e le operazioni che altri soggetti hanno intenzione di intraprendere.
Caso Swatch
tronici e di tutta la loro produzione e l’assemblaggio. ETA è un impero produttivo: fa funzionare gigantesche fabbriche che costruiscono movimenti per la maggior parte dei produttori di orologi svizzeri, e impianti di assemblaggio altamente automatizzati in tutto il Paese. Ovviamente solo ETA è in grado di soddisfare i suoi principali clienti: i marchi Smh.
Le scelte organizzative La struttura organizzativa di The Swatch Group è flessibile e con pochissimi livelli burocratici. Oltre che dagli azionisti, proprietari delle società del gruppo, il vertice strategico è costituito dal Consiglio di Amministrazione (Board of Directors) che è affiancato dalla Direzione generale (Executive Group Management) e dalla Direzione generale allargata (Extended Group Management Board). Il Board of Directors, formato da sei membri eletti dagli azionisti, è responsabile della direzione e del coordinamento di tutte le attività del gruppo, definisce gli obiettivi generali e le strategie a lungo termine di Swatch Group. Le scelte maggiormente operative necessarie per realizzare gli obiettivi generali del gruppo sono delegate all’Executive Group Management che costituisce il più alto organo di gestione di Swatch Group. Gli executive che fanno parte di questo consiglio lavorano in tutte le parti del mondo e sono i diretti responsabili delle differenti unità di business. L’Extended Group Management Board, formato da 10 persone, supporta l’Executive Group Management nello svolgimento dei propri compiti e fornisce suggerimenti per lo sviluppo della strategia di gruppo. Quando gli executive si riuniscono (circa una volta al mese), si scambiano le informazioni relative ai mercati chiave dei rispettivi Paesi, fanno emergere e appianano eventuali controversie tra unità di business e zone in concorrenza e poi tornano alle rispettive organizzazioni con l’ultimo “schema di gioco” dell’impresa. Il presidente del Consiglio di Amministrazione e l’amministratore delegato si inseriscono direttamente e visibilmente in tutto il gruppo aziendale, in particolare negli aspetti che
Executive Group Management Board Letteralmente gruppo di direzione ristretto, è costituito da alcune persone nominate tra i membri del gruppo di direzione allargato. Extended Group Management Board Letteralmente gruppo di direzione allargato, è l’organo a cui è demandato il potere di dirigere l’azienda, assumendo decisioni strategiche. Executive È utilizzato come sinonimo di board of directors o più semplicemente per indicare le persone che fanno parte del management board. Unità di business Sono sottoinsiemi dell’impresa; possono coincidere con singole linee di prodotti, singole aree geografiche servite, singole fasce di clientela ecc. Le unità di business godono di ampia autonomia operativa e sono dotate di una propria struttura organizzativa che consente loro di vivere autonomamente. Ciascuna unità di business può essere considerata una divisione aziendale con propri obiettivi di fatturato e di profitto.
riguardano la strategia e i nuovi prodotti. Si devono all’amministratore delegato le scelte contro corrente di produrre l’orologio interamente in Svizzera (Paese con un costo del lavoro tra i più elevati al mondo) e un’organizzazione produttiva fortemente integrata in senso verticale. Anche se queste scelte all’inizio furono avversate da molti, si sono rivelate estremamente efficaci consentendo all’azienda di ottenere notevoli ricavi. L’organizzazione del lavoro è basata su team di progetto, un sistema che rende se l’intero team è completamente concentrato sull’obiettivo da raggiungere. Il risultato finale è un’azienda solida senza essere pesante, un concorrente deciso e in rapida evoluzione, la cui impressionante inversione di rotta dimostra l’efficacia dei principi di gestione non convenzionali adottati da The Swatch Group.
Il marketing mix Il marketing mix sviluppato da The Swatch Group è basato su un prodotto di basso costo e alta qualità, portatore di un messaggio, con un packaging formato da una semplice scatola in plastica trasparente, distribuito direttamente attraverso propri negozi e consueti canali di vendita (gioiellerie, grandi magazzini). La promozione viene effettuata, oltre che con le solite campagne pubblicitarie televisive e sulla carta stampata, con la creazione di eventi propri (festa a Zermatt per il centomilionesimo orologio prodotto) e con la presentazione di modelli particolari in luoghi destinati ad altri usi (modello Triptycon con decorazione riguardante l’alimentazione, presentato nei mercati ortofrutticoli), oltre alla sponso-
Amministratore delegato È il componente del consiglio di amministrazione di un’impresa (di solito costituita in forma di società per azioni) al quale il consiglio di amministrazione stesso (insieme delle persone che hanno il compito di amministrare l’impresa) ha delegato propri poteri; di solito ricopre la carica più alta nella piramide gerarchica. Team di progetto Gruppo di persone che lavorano insieme alla realizzazione di un determinato progetto aziendale (per esempio un prodotto), condividendo obiettivi e azioni. Marketing mix È l’insieme degli strumenti operativi che costituiscono le leve fondamentali del marketing. Tali strumenti sono il prodotto, il prezzo, la comunicazione e la distribuzione. Packaging Termine che indica sia la confezione di un prodotto, sia l’attività di studio e di progettazione della confezione.
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Casi aziendali rizzazione di iniziative ad alto contenuto tecnologico ed ecologico quali il World Solar Challenge (competizione per veicoli a energia solare che si svolge in Australia). Il marketing mix sviluppato inizialmente dalla Smh per lo Swatch, basato sullo sviluppo intensivo e su una strategia di penetrazione nel mercato, si è evoluto diventando un marketing mix incentrato sullo sviluppo diversificato. Il prodotto è passato da un’unica tipologia e un unico prezzo (semplice orologio) a una serie di modelli dai prezzi diversi, capaci di soddisfare esigenze differenti. Lo Swatch viene quindi orientato verso segmenti vari; per esempio si è posta una maggior attenzione al pubblico femminile creando modelli più piccoli (serie Lady Lady), oppure verso clienti più tradizionalisti inserendo nel mercato orologi e cronografi con cassa in metallo (serie Irony), diversificando il packaging a seconda dei modelli (scatola rivestita in finta pelle per la serie Irony). Il processo d’acquisto si differenzia notevolmente da quello di altri prodotti. Grazie al suo basso prezzo e alla pluralità di messaggi di cui è portatore, l’acquisto dell’orologio Swatch sembra avvicinarsi di più ai cosiddetti acquisti di impulso, nei quali vengono saltate completamente la raccolta di informazione e la valutazione delle alternative. Se si guarda al ciclo di vita del prodotto, si può affermare che l’orologio Swatch attraversa una fase di maturità e sembra ancora lontano dalla fase di declino. Per The Swatch Group lo Swatch rappresenta un’autentica cash cow: garantisce un notevole flusso di cassa in un mercato con un modesto tasso di sviluppo delle vendite.
Le tendenze evolutive Swatch Group propone orologi di tutte le fasce di prezzo. I negozi monomarca di Swatch Group e le boutique plurimarche Tourbillon occupano posizioni dominanti in tutti i segmenti del mercato: • Breguet, Blancpain, Glashütte-Original, Jaquet Droz, Léon Hatot, Omega, Longines e Rado nel segmento prestigio e lusso; • Tissot, CK Calvin Klein, Certina, Mido, Hamilton e Balmain nel segmento di gamma media; • Swatch e Flik Flak nella gamma base; • Endura nel private label; • Tourbillon, la rete di boutique che raggruppa, in un ambiente plurimarche unico ed esclusivo, tutti i marchi del segmento di alta gamma di Swatch Group e il marchio Swatch con i suoi orologi e bijou. È proprio l’evoluzione che caratterizza la produzione Swatch: nato come semplice orologio al quarzo in plastica colorata, formato da 51 pezzi, ha acquistato nel tempo ulteriori funzioni; sono stati creati modelli cronografi e con sveglia, subacquei e da parete, fino ad arrivare a modelli che poco hanno a che vedere con le tecnologie iniziali, ma si rifanno alle più note tradizioni dell’orologeria svizzera. Si intravede ora nello Swatch Group una maggiore attenzione alle diverse culture presenti nel mondo; per le sua collezione dedicata all’arte l’impresa ha
Ciclo di vita del prodotto È l’andamento delle vendite di un prodotto nel tempo, dalla sua nascita fino al ritiro dal mercato. Il ciclo di vita di un prodotto di solito segue sei fasi: il lancio, periodo iniziale in cui il prodotto è immesso sul mercato; l’espansione, la fase in cui il prodotto ha successo e si afferma; la maturità, quando il prodotto ha acquisito la quota più consistente del mercato; la saturazione, cioè la fase in cui le vendite iniziano a rallentare; il declino, il ritiro dal mercato del prodotto. Cash cow Letteralmente “mucca da mungere”, corrisponde a un’area strategica di affari o a un prodotto affermato sul mercato in grado di generare reddito e liquidità senza richiedere ingenti investimenti. Tasso di sviluppo delle vendite Esprime l’aumento percentuale delle vendite di un prodotto rispetto all’anno precedente.
infatti contattato artisti provenienti da diverse zone del mondo: Australia, Africa, Cina, Stati Uniti, Europa e Russia. Questo ha portato lo Swatch a essere espressione di messaggi provenienti da culture differenti e lontane tra loro. Oggi il gruppo Swatch riserva molta attenzione agli investimenti nella ricerca e nello sviluppo di nuovi prodotti, contribuendo così al consolidamento e all’espansione della sua posizione di primo piano nelle tecnologie avanzate riguardo a materiali e processi di produzione, come pure in merito alla concezione e alla fabbricazione dei prodotti. In particolare, Swatch Group conduce importanti attività di sviluppo nel campo della microelettronica e della micromeccanica. Il Gruppo è attivo anche nel settore delle telecomunicazioni, dell’industria automobilistica e nel settore dei servizi. Nel settore dello sport, le tecnologie di cronometraggio e misura giocano un ruolo essenziale per assicurare la visibilità dei marchi e del gruppo, pur non costituendo di per sé un polo di attività di primo piano. Swatch Group persegue anche lo sviluppo di componenti high-tech destinati ai computer, alle telecomunicazioni, ad applicazioni mediche, all’industria automobilistica e all’elettronica. Il marchio Swatch è riuscito a trarre vantaggio dalla vasta esperienza, dall’eccellente know-how e dalle enormi capacità di produzione del Gruppo nel settore della micromeccanica e della microelettronica per sviluppare le sue attività nei settori delle telecomunicazioni e di Internet. Swatch Access (accesso elettonico, accesso Internet, e-commerce) costituisce solo uno dei tanti esempi che testimoniano dell’attitudine del Gruppo a trasformare una tecnologia avanzata in prodotti di successo.
NAVIGANDO IN INTERNET Molte delle informazioni utilizzate per la predisposizione del caso aziendale presentato sono state tratte dai seguenti siti web: www.swatchgroup.com/it www.disegnoindustriale.com/progetti/swatch.html
Caso Swatch
{Analizziamo il caso} 1
g. La funzione marketing è svolta internamente V F a ciascun marchio di Swatch Group.
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F) e, in quest’ultimo caso, suggerisci una corretta formulazione. a. L’orologio Swatch nasce per consentire all’industria orologiera elvetica di contrastare la crisi del settore dovuta all’ingresso V F nel mercato di produttori asiatici.
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a. Perché negli anni 1980 l’industria orologiera svizzera entra in crisi?
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b. Perché la Smh sceglie di adottare un processo produttivo internalizzato?
b. Il vantaggio competitivo ricercato da Swatch Group attraverso il marchio Swatch è basato esclusivamente sul basso costo V F del prodotto.
c. Con quali strategie si realizza la mission di Smh? d. Perché il modello organizzativo di Swatch Group è definito decentrato?
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c. La funzione produzione è svolta all’interno V F di ciascun marchio di Swatch Group. .......................................................................................................... ..........................................................................................................
d. La produzione dello Swatch è dislocata in più Paesi.
V F
.......................................................................................................... ..........................................................................................................
e. I meccanismi di controllo di Swatch Group rendono la struttura organizzativa fortemente burocratica perché le decisioni sono assunte esclusivamente dal vertice strategico (amministratore delegato) e da questo trasmesse ai manager (direttori) che fanno parte dell’Enlarged Group Management Board i quali, a loro volta, le trasmettono ai membri del Restricted V F Group Management Board. .......................................................................................................... ..........................................................................................................
f.
Le strategie di marketing di Swatch Group fanno leva sul prezzo, sulla qualità del prodotto, sul messaggio in esso contenuto (non un semplice strumento per misurare il tempo, bensì un oggetto importante per la propria immagine) e sulla distribuzione (sia V F nelle gioiellerie sia in grandi magazzini). .......................................................................................................... ..........................................................................................................
Rispondi alle seguenti domande.
3
Indica la risposta corretta. a. La segmentazione del mercato dell’orologeria è effettuata in base:
1. 2. 3. 4.
all’età dei consumatori alle fasce di reddito e agli stili di vita alle aree geografiche al titolo di studio dei consumatori
b. Nella fase di lancio, l’orologio Swatch era originariamente destinato:
1. 2. 3. 4.
a segmenti di mercato con redditi bassi a segmenti di mercato con redditi medio-alti a tutti i segmenti di mercato a segmenti di nicchia
c. Gli orologi di Swatch Group sono attualmente rivolti:
1. a tutte le fasce di clientela 2. solo alle fasce di clientela con redditi medio-alti 3. solo alle fasce di clientela con stile di vita dinamico e anticonformista 4. solo al pubblico femminile
d. La produzione degli orologi Swatch è:
1. 2. 3. 4.
sia differenziata sia diversificata differenziata diversificata incentrata su un’unica linea produttiva
e. Smh ha internalizzato le produzioni:
1. perché l’orologeria è una vocazione tipicamente svizzera 2. per evitare azioni di ostruzionismo da parte dei produttori di altri Paesi 3. per ridurre il costo del lavoro 4. per penetrare nei mercati dei Paesi emergenti
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Casi aziendali f.
Il processo produttivo degli orologi Swatch effettuato da ETA è:
1. 2. 3. 4.
verticalizzato deverticalizzato svolto da reti di imprese esternalizzato
4
1. maturo 2. in fase di lancio
1. solo da imprese commerciali all’ingrosso 2. solo da imprese commerciali al dettaglio 3. solo dai consumatori finali, attraverso propri negozi monomarca 4. sia da imprese commerciali, sia da consumatori finali
Collega i termini della colonna di sinistra con la relativa definizione. a. b. c. d.
Verticalizzazione produttiva Deverticalizzazione produttiva Internalizzazione Internazionalizzazione
a
5
3. in espansione 4. in declino
h. I clienti a cui Swatch Group vende direttamente gli orologi sono costituiti:
g. Attualmente l’orologio può ritenersi un prodotto:
b
c
d
1. Tutte le fasi necessarie per produrre un bene sono svolte da una o più imprese operanti all’interno di uno stesso territorio o di uno stesso Paese. 2. La produzione di un bene è svolta da più imprese, anche dislocate in diversi Paesi. 3. Tutte le fasi necessarie per produrre un bene sono svolte esclusivamente all’interno di un’unica impresa. 4. La produzione di uno stesso bene è svolta da più imprese dislocate in più Paesi.
Completa le frasi che seguono. a.
Una produzione internazionalizzata è sempre attuata attraverso un processo produttivo ..........................................................
b. Un processo produttivo può essere deverticalizzato e al tempo stesso internalizzato, se la filiera produttiva è localizzata all’interno di uno stesso ....................................................................................
6
Completa lo schema inserendo nei rettangoli gli organi di Swatch Group.
Aziende possedute (marchi degli orologi)
ATTIVITÀ DI LABORATORIO Costruisci utilizzando il foglio elettronico Excel: • un grafico a torta che evidenzia la segmentazione del mercato dell’orologeria nel 1983, anno della fusione tra Ssih e Asuag e della nascita di Smh (Swiss Corporation for Microelectronics and Watchmaking); • un grafico che evidenzia la quota di mercato detenuta dall’industria orologiera svizzera in ciascuna fascia di clientela nel momento della costituzione della Smh.
Caso Lotto Sport Italia spa
L’azienda
Il sistema informativo volano della crescita: il caso Lotto Sport Italia spa La globalizzazione dei mercati e il conseguente aumento della concorrenza, i nuovi stili di vita e l’instabilità della domanda, l’importanza della soddisfazione del consumatore e lo sviluppo tecnologico, sia nei processi produttivi sia nelle telecomunicazioni, le frequenti crisi del sistema economico fanno sì che le imprese odierne, per essere competitive, debbano avere strutture informatiche all’avanguardia. Il sistema informativo aziendale, quindi, riveste un ruolo strategico per le imprese, dovendo fornire tutte quelle informazioni utili nel processo decisionale a qualsiasi livello, da quello operativo a quello strategico. Chi non adegua il proprio sistema informativo corre il rischio di andare fuori mercato, dovendo competere con altre imprese che, grazie alla più elevata informatizzazione, sostengono minori costi di gestione, prendendo allo stesso tempo le decisioni più efficienti ed efficaci possibili. I sistemi informativi delle imprese si sono così via via evoluti, realizzando dapprima l’integrazione tra le diverse funzioni aziendali e successivamente, grazie alla diffusione di Internet, l’integrazione con i sistemi informativi dei clienti e dei fornitori, che diventano parte dell’impresa, in un’ottica finalizzata alla qualità totale del prodotto. Nel contempo sono stati implementati siti web dove pubblicizzare il marchio e i propri prodotti, raccogliendo anche ordinativi. Un tipico esempio di sistema informativo che si evolve facendo da supporto alla crescita dell’impresa è quello di Lotto Sport Italia spa.
Storia Nel 1973 i fratelli Caberlotto fondano, nel distretto calzaturiero di Montebelluna, una società a responsabilità limitata per la produzione di scarpe da tennis, cercando di sfruttare le conoscenze che gli stessi avevano acquisito nella gestione della Caber, un’altra azienda di loro proprietà specializzata nella produzione di scarponi da sci. In quegli anni in Italia era presente solamente un altro produttore di scarpe da tennis, la Superga, e il mercato, tenendo conto che il gioco del tennis, per le buone prestazioni della Nazionale azzurra di Coppa Davis capitanata
Denominazione sociale: Lotto Sport Italia spa. Sede: Via Montebelluna 5/7, 31040 Trevignano (Treviso). Anno di nascita: 1973. Brand: il marchio raigura due campi da gioco parzialmente sovrapposti, uno da calcio e l’altro da tennis, i due settori sportivi nei quali l’impresa è leader di mercato. Prodotti: scarpe da calcio, calcetto, tennis e paddle, abbigliamento sportivo. Sito web: www.lotto.it Mission: non c’è performance senza passione, non c’è vittoria senza impegno, non c’è sida senza ambizione. Testimonial: molti campioni di tennis ai primi posti del ranking mondiale e la squadra tedesca di calcio dell’Hofenheim.
da Adriano Panatta, stava attraversando un periodo di forte gradimento nel pubblico, presentava ampie prospettive di sviluppo. Durante gli anni 1970 Lotto si concentra sul mercato italiano, diventando uno dei marchi di riferimento del settore e affiancando, alle scarpe da tennis, quelle per il basket, la pallavolo, il running e successivamente l’abbigliamento sportivo. Agli inizi del 1980 Lotto realizza i primi modelli di scarpe da calcio, iniziando anche la collaborazione con atleti e squadre di fama mondiale. Sono testimonial Lotto, tra gli altri, i campioni di tennis Newcombe, Becker e Martina Navratilova e i calciatori Gullit, Zoff, Albertini, Ancelotti e Donadoni. Il coinvolgimento degli atleti, sia nella progettazione, sia nella messa a punto dei prodotti, porta l’impresa a diventare leader nel settore delle scarpe da tennis e da calcio. In quegli stessi anni inizia anche la penetrazione nei mercati esteri, che in un decennio porterà Lotto a operare in oltre 60 Paesi. Nel 1995, dopo la forte espansione, cominciano ad avvertirsi i primi segni di crisi, dovuta principalmente al rapido calo di praticanti in alcune discipline sportive, come il tennis, e a una domanda basata più sul ricambio del prodotto che sull’acquisto di nuovi modelli. La crisi raggiunge il suo apice nel 1998, anno che segna forti perdite per l’impresa. Nel giugno del 1999 l’azienda viene rilevata da una cordata di imprenditori che già operavano nell’abbigliamento sportivo guidata da Andrea Tomat, assumendo l’attuale denominazione di Lotto Sport Italia spa. La nuova proprietà rilancia l’azienda valorizzando i punti di forza del marchio, quali innovazione, dinamismo, qualità, design made in Italy, oltre a un’attenzione particolare per il servizio a favore del cliente. Efficienza Capacità che ha l’impresa di utilizzare i fattori produttivi con il minor spreco di risorse possibili, minimizzando i costi. Efficacia Capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati, indipendentemente dalla modalità di utilizzo delle risorse, che può anche non essere ottimale.
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Casi aziendali Oggi, in linea con la nuova missione aziendale, è stato potenziato il settore performance, dando particolare risalto alle calzature e all’abbigliamento tecnico per il calcio e il tennis, con prodotti all’avanguardia per innovazione e design. Per favorire la diversificazione produttiva è stato sviluppato il settore dell’abbigliamento e delle calzature per il tempo libero da uomo e da donna, ispirandosi, nei tessuti e nelle forme, alle linee sportive. Lo stesso know how è stato utilizzato per dare nuovo impulso alle collezioni di abbigliamento e calzature per bambini. Lotto ha sfilato anche sulla passerella internazionale della moda di Milano.
L’evoluzione del sistema informativo di Lotto Sport Italia spa Lotto Sport Italia spa ha un sistema informativo esistente da più di trent’anni, che nel corso del tempo è stato continuamente migliorato, sia per adeguarlo all’evoluzione tecnologica, sia per allinearlo alle strategie aziendali che hanno dovuto offrire prodotti innovativi e dal design gradito ai consumatori. Il primo elaboratore elettronico fu introdotto nel 1975: era molto ingombrante e lavorava esclusivamente in batch, cioè in modo sequenziale, non permettendo quindi l’esecuzione contemporanea di più lavori. Dopo qualche anno venne introdotto un nuovo computer che permetteva di svolgere in contemporanea più elaborazioni. Solo dieci anni più tardi le dimensioni dei calcolatori elettronici si ridussero, venne introdotto il primo database e furono sperimentati i primi personal computer. Nel 1990 venne realizzata la rete LAN (Local Area Network), che collegava tutti gli stabilimenti aziendali permettendo lo scambio reciproco dei dati e delle informazioni. Con il decentramento produttivo fu sviluppato il CAD (Computer Aided Design), cioè la progettazione assistita dal computer. Il programma consente di riportare dettagliatamente tutti i particolari di un modello (forme, materiali, tipi di cuciture, loghi ecc.), in modo da diffondere le conoscenze acquisite e permettere la produzione anche in stabilimenti lontani dalla casa madre. Nel 1996 viene migliorato il collegamento tra il database centrale e i computer periferici, permettendo l’accesso al sistema mediante i protocolli di comunicazione di rete. Alla fine degli anni 1990 l’impresa inizia a usare Internet, con la realizzazione di un portale dedicato. Il sistema operativo si è via via evoluto, sino ai giorni nostri. Lotto Sport Italia spa attualmente ha una rete di personal computer collegati tra loro che interagiscono con il database centrale. Ogni computer è ulteriormente personalizzato in base alle necessità del singolo utente, chiamato in linguaggio informatico client. Per esempio, i computer destinati agli addetti al design hanno specifici software che permettono elaborazioni grafiche di altissima qualità, gli addetti agli uffici amministrativi hanno programmi di fatturazione e contabilità e così via. Oggi la quasi totalità dei dipendenti dell’impresa usa il personal computer. Il centro operativo contiene server applicativi, con i software utilizzati in azienda, un server AS/400 che contiene l’ERP aziendale e server proxy, per selezionare le informazioni in entrata e in uscita da Internet. La continua evoluzione dell’informatica rende i personal computer e i software obsoleti in poco tempo, con ricambi continui ed elevatissimi costi di
gestione. Per risparmiare tempo e risorse, l’aggiornamento del software avviene a livello di server e non di singolo utente, che può accedere all’aggiornamento più recente tramite Internet. I computer periferici possono comunicare tra loro tramite e-mail e hanno la possibilità di inviare fax.
Database, ERP e sito web Un database può essere paragonato a una biblioteca in cui ci sono molte librerie con tanti libri. Ogni libro è un file e contiene un oggetto, per esempio una tabella. Ogni libreria contiene files con informazioni sullo stesso argomento. Il software ERP permette a tutti gli utenti di collegarsi con la biblioteca (database) e di scambiare e modificare i dati. Ogni giorno, in Lotto, avvengono migliaia di transazioni che coinvolgono il database aziendale e a fine giornata è necessario fare il backup, cioè la copia dei dati immessi in giornata. L’ERP è un software che permette l’integrazione tra le diverse funzioni aziendali e lo scambio e l’immissione di dati con il database, fungendo da interfaccia tra il database e l’utente, il quale, utilizzando il software, inserisce dati e ottiene informazioni. I dati immessi possono essere utilizzati da tutti gli altri utenti. Il software ERP va continuamente sviluppato per accogliere le richieste avanzate da utenti interni (dipendenti) ed esterni (dipendenti di filiali estere e agenti). In particolare, nel caso di Lotto Sport Italia spa, il software ha subìto aggiornamenti sia per recepire le modifiche alla legislazione fiscale, sia per tradurlo nella lingua straniera dei Paesi esteri nei quali Lotto ha aperto nuove filiali. Tutti i software utilizzati in azienda sono contenuti nel server applicativo. Gli utenti possono accedervi attraverso due portali: il primo, tramite la rete LAN, è utilizzabile dai dipendenti interni; il secondo, tramite Internet, dai soggetti esterni. Per accedere a un software è necessario immettere username e password. Una volta scelta l’applicazione si interagisce direttamente con il database, visualizzando i dati presenti oppure immettendone di nuovi, secondo le necessità dell’utente. Il sito web dell’impresa, molto articolato e con numerosi filmati, presenta le ultime collezioni e permette di ordinare maglie per il calcio, sia operando su un disegno predefinito dell’azienda, sia immettendo un proprio design personalizzato. Il sito contiene anche un’area riservata con due portali, uno per gli agenti e un altro per i negozi convenzionati. Tramite login, con immissione di username e password, gli agenti e i negozianti possono inserire gli ordini, visualizzando in tempo reale la disponibilità degli articoli richiesti. I codici di accesso consentono di effettuare la profilazione degli utenti, sulla quale è tarata la gamma dei servizi offerti, quali visualizzazione di cataloghi in anteprima, esame della propria posizione contabile, notizie sulle tecniche di vendita ecc.
Caso Lotto Sport Italia spa
{Analizziamo il caso} 1
4
Rispondi alle seguenti domande. a. Che cosa si intende per “mercato globale”?
Inserisci nella figura i termini sottoelencati al posto dei puntini. a. amministrazione, b. database, c. magazzino, d. software ERP, e. ufficio acquisti, f. ufficio vendite
b. Perché il sistema informativo dell’impresa deve adeguarsi all’evoluzione delle tecnologie e dei mercati? c. In Lotto Sport Italia spa, qual è la funzione del software ERP? d. Qual è la funzione del sito web di Lotto Sport Italia spa? e. Una rete LAN ha la stessa estensione di una rete Internet? Perché?
2
Indica la risposta corretta. a. Quali tra i seguenti fattori hanno contribuito alla nascita del mercato globale?
1. 2. 3. 4. 5.
la diffusione di Internet i dazi sulle merci importate lo sviluppo dei trasporti e delle telecomunicazioni l’eliminazione delle barriere doganali le politiche economiche restrittive
5
a. b. c. d. e. f. g. h. i. l.
b. Sono parte integrante del sistema informativo aziendale:
1. 2. 3. 4. 5.
i computer presenti nell’impresa gli addetti alla manutenzione degli impianti i consulenti aziendali i software utilizzati dall’impresa gli addetti del centro elaborazione dati
c. Il sito web di Lotto Sport Italia spa:
1. consente di esaminare il bilancio dell’impresa 2. consente di effettuare ordinativi 3. contiene aree riservate ad agenti e negozianti 4. contiene il profilo di ogni cliente dell’impresa
d. Lotto Sport Italia spa è un’impresa:
3
1. 2. 3. 4.
monoprodotto collettiva pubblica divisa
5. 6. 7. 8.
non profit esportatrice industriale commerciale
Osserva il brand di Lotto Sport Italia spa, poi rispondi alle domande.
a. Che cos’è il brand di un’impresa e qual è la sua funzione? b. Che cosa raffigura il brand di Lotto Sport Italia spa e perché?
Correla gli elementi della colonna di sinistra con quelli della colonna di destra. Backup Database Password Know how Hardware ERP Server Programmi CAD LAN Client
Accesso riservato Unità centrale Personal computer Utente Intranet aziendale Decentramento produttivo 7. Conoscenze tecnologiche 8. Copia di sicurezza 9. Sistema operativo 1. 2. 3. 4. 5. 6.
10. Archivio dati a
6
b
c
d
e
f
g
h
i
l
Indica i punti di forza e di debolezza di Lotto Sport Italia spa. a. b. c. d. e. f.
diversificazione produttiva qualità del prodotto vendita di beni non di prima necessità sistema informativo all’avanguardia innovazione domanda molto influenzata dalla moda del momento Punti di forza
Punti di debolezza
.............................................................
.............................................................
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.............................................................
.............................................................
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ASL Amministrazione condominio: riparto spese straordinarie 1. Il compito di realtA
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Lo “Studio Bordoni & Partners – Amministrazione condomini”, che cura la gestione del condominio Anemone, deve preparare una relazione sulle spese straordinarie sostenute per la sostituzione dell’ascensore del fabbricato. Lo stagista Aldo Verdi viene incaricato dal titolare dello Studio di predisporre il piano di riparto tra i condomini della spesa sostenuta. Lo studente deve: • documentarsi sulle norme del codice civile in materia di condominio e, in particolare, di spese di manutenzione e riparazione dell’ascensore; • individuare il criterio di riparto della spesa; • efettuare il riparto calcolando, per ciascun condomino, la spesa totale a carico e il saldo dovuto in base all’acconto versato; • ricercare la normativa sulle detrazioni iscali di cui possono beneiciare i condomini; • realizzare alcune slide che consentano all’amministratore di illustrare all’assemblea dei condomini la normativa di riferimento, il criterio di riparto utilizzato e gli importi a carico di ciascuna unità immobiliare.
2. I dati Il condominio Anemone è stato costruito alla ine degli anni 1960 con tre piani fuori terra e un piano interrato con cantine e box. L’ediicio è dotato di ascensore, che serve tutti i piani, compreso quello interrato. Esso ha richiesto un intervento di sostituzione con un nuovo ascensore, avente caratteristiche diverse per soddisfare le esigenze di sicurezza e mobilità per le persone anziane. • I condomini sono sei, ciascuno proprietario di un appartamento e delle relative pertinenze (cantina e box).
Condomino
Millesimi di proprietà
Numero di residenti
Piano
Rovesi Daniele
170
2
1° piano rialzato
Prandi Antonio
150
3
1° piano rialzato
Petrisi Danila
180
1
2° piano
Assali Luigi
160
2
2° piano
Manzi Chiara
190
2
3° piano
Belise Laura
150
1
3° piano
• Con il passare degli anni l’ascensore si è rivelato inadeguato dal punto di vista dell’eicienza e delle norme di sicurezza. I condomini, tutti proprietari residenti, hanno deciso all’unanimità di sostituire l’ascensore adeguando l’impianto alla normativa vigente. • Acquisiti tre preventivi, l’amministratore li ha sottoposti all’assemblea, che ha deliberato all’unanimità di assegnare i lavori di sostituzione dell’impianto alla Lift service srl per un costo totale di 40 000 euro. • Prima dell’inizio dei lavori l’amministratore ha chiesto ai condomini il versamento di un acconto di 12 000 euro, suddiviso come risulta dalla seguente tabella: Condomino
Acconto versato
Rovesi Daniele Prandi Antonio Petrisi Danila Assali Luigi Manzi Chiara Belise Laura Totale
2 040 1 800 2 160 1 920 2 280 1 800 12 000
• Terminata l’esecuzione dei lavori, si procede alla ripartizione delle spese tra i condomini e al calcolo del saldo da versare da parte di ciascun condomino.
{Guida allo svolgimento} Immagina di essere lo stagista Aldo Verdi e svolgi il compito assegnatogli sulla base delle indicazioni di seguito riportate.
Condominio e parti comuni Che cos’è un condominio? Ricerca sul codice civile quali sono le sue caratteristiche, i diritti e gli obblighi dei condomini, le competenze dell’amministratore e dell’assemblea di condominio. Che cosa s’intende per parti comuni? L’ascensore può essere fatto rientrare tra le parti comuni? Che cosa stabilisce il codice civile per le parti comuni?
Ripartizione della spesa La manutenzione e la sostituzione dell’ascensore esistente sono regolate dall’articolo 1124 del codice civile.
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Articolo 1124 Manutenzione e sostituzione delle scale e degli ascensori Le scale e gli ascensori sono mantenuti e sostituiti dai proprietari delle unità immobiliari a cui servono. La spesa relativa è ripartita tra essi, per metà in ragione del valore delle singole unità immobiliari e per l’altra metà esclusivamente in misura proporzionale all’altezza di ciascun piano dal suolo. (…) La quota a carico di ogni condòmino deve essere determinata mediante un riparto semplice diretto applicato a ciascuna metà della spesa totale. Il valore delle unità immobiliari è espresso tramite i millesimi di proprietà; l’altezza di ciascun piano dal suolo può essere sostituita dal numero del piano, considerando uguali le altezze dei vari piani.
La normativa fiscale prevede detrazioni fiscali (“sconti” sulle imposte) a chi effettua interventi di manutenzione straordinaria edilizia. Verifica se la spesa sostenuta dal condominio per l’installazione di un nuovo ascensore rientra tra quelle a cui spettano le agevolazioni fiscali e, in caso di risposta positiva, individua la percentuale dell’agevolazione. A tal fine documentati sul sito dell’Agenzia delle entrate: www.agenziaentrate.gov.it/ Partendo dal menu della Home page segui il percorso seguente: Cittadini – Agevolazioni – Ristrutturazioni edilizie, come visibile nella figura a lato.
Le slide Per illustrare ai condomini la normativa di riferimento e il riparto delle spese le slide possono essere preparate seguendo l’ordine indicato: • titolo e sottotitolo; • criteri di riparto della spesa; • prospetto di riparto della spesa; • grafico che evidenzia la suddivisione della spesa fra i condòmini; • scadenza e importo del saldo da versare; • informazioni sulle detrazioni fiscali spettanti ai condomini. Le slide dovranno contenere, a piè di pagina, il nome del condominio, i dati dell’amministratore e la data dell’assemblea.
asl
Agevolazioni fiscali
PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E L’ORIENTAMENTO Compito di realtà per la valutazione del percorso di Alternanza scuola-lavoro
Utilizzo del foglio elettronico Per organizzare il calcolo del riparto costruisci con il foglio Excel una tabella in cui raccogliere i dati dei condomini: codice, denominazione, millesimi di proprietà, piano, spese derivanti dai riparti e dalla loro somma, acconto versato, saldo da versare. Nello stesso foglio devi inserire la spesa totale sostenuta, da utilizzare nelle formule per il calcolo dei riparti.
ASL Impianto per la produzione di biscotti senza glutine 1. Il compito di realtA
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La Persoli srl, cliente dello studio “B&C – Commercialisti Associati”, produce e commercializza biscotti. Superato un periodo di crisi, intende diversiicare la produzione installando, all’interno dello stabilimento situato in Emilia-Romagna, un nuovo impianto dedicato alla produzione di biscotti senza glutine. Punta inoltre ad ampliare il mercato a livello internazionale, mentre attualmente il suo fatturato è realizzato esclusivamente sul mercato domestico. La Persoli srl si rivolge quindi allo studio “B&C – Commercialisti Associati” per una consulenza: • sugli aspetti normativi riguardanti la produzione senza glutine; • sui dati macroeconomici e sulle tendenze del mercato gluten free (senza glutine) a livello italiano ed europeo; • sugli adempimenti IVA nelle operazioni intracomunitarie; • sugli aspetti economici legati all’acquisto del nuovo impianto.
Lo studente Giulio Prati, stagista presso lo studio “B&C – Commercialisti Associati”, è incaricato di efettuare una ricerca di dati, informazioni e documenti che consentano allo studio di redigere una relazione sugli argomenti richiesti dalla Persoli srl. In alcune slide dovrà riassumere i principali riferimenti individuati sul web nel corso della ricerca e una breve sintesi dei contenuti. È inoltre incaricato di predisporre con il foglio elettronico il piano di ammortamento del nuovo impianto nelle ipotesi di ammortamento a quote costanti e a quote decrescenti, accompagnatI da opportuni graici esplicativi.
2. I dati Per realizzare la nuova produzione l’impresa intende acquistare un nuovo impianto del costo di 372 000 euro, cui si aggiungono costi di installazione e collaudo di 8 600 euro. Si prevede che l’impianto possa essere utilizzato per 10 anni, al termine dei quali si ipotizza di poter recuperare dalla vendita 18 700 euro.
{Guida allo svolgimento} Immagina di essere lo stagista Giulio Prati e svolgi il compito assegnato sulla base delle indicazioni di seguito riportate.
Prodotti senza glutine L’intolleranza al glutine (celiachia) è riconosciuta come malattia sociale; la protezione dei soggetti malati di celiachia è l’oggetto della legge nazionale n. 123 del 4 luglio 2005, che aida alle Regioni il compito di emanare indicazioni in materia. Per trovare il testo di una legge il sito più adatto è quello del Parlamento italiano: www.parlamento.it/ Se però conosci i dati precisi della legge che cerchi (data e numero) puoi ottenere più velocemente il risultato utilizzando un motore di ricerca su Internet. Ulteriori ricerche utili per approfondire l’argomento possono essere svolte sui siti del Ministero della Salute e della Regione Emilia-Romagna. Se utilizzi un motore di ricerca ti conviene speciicare anche l’argomento; per esempio: • Emilia-Romagna produzione prodotti senza glutine; • Ministero salute stabilimenti senza glutine.
Dati macroeconomici e tendenze del mercato dei prodotti senza glutine a livello italiano ed europeo A livello nazionale il sito più esauriente per le ricerche di dati statistici macroeconomici è quello dell’ISTAT (Istituto nazionale di statistica, www.istat.it); per la complessità dei dati raccolti il sito non è di facile consultazione. Anche il sito della Banca d’Italia ha una sezione dedicata alle statistiche, suddivise in varie categorie, tra cui: • famiglie e imprese; • indicatori dell’economia italiana; • rapporti con l’estero.
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Normativa IVA Le operazioni intracomunitarie si distinguono in cessioni e acquisti, soggette a speciici adempimenti IVA. Poiché la Persoli srl si prepara ad allargare il proprio mercato vendendo prodotti non solo in Italia ma anche in altri Paesi europei, lo studio “B&C – Commercialisti Associati” intende informare sulla normativa vigente e sulle modiiche prevedibili. Devi quindi ricercare online il testo del DPR n. 633/1972 e del D.L. n. 331/1993 e informazioni sulle nuove regole negli scambi Quote costanti Le quote di ammortamento si mantengono costanti per tutta la durata di utilizzo dell’impianto. L’importo della quota può essere calcolato con una formula inserita direttamente nel prospetto del piano di ammortamento oppure in una cella separata e poi copiata nel prospetto. Quote decrescenti Le quote di ammortamento decrescono con gli anni di utilizzo dell’impianto. Occorre calcolare in un’apposita cella il coefficiente di riparto, che dipende dal numero di anni di vita utile prevista.
Ammortamento impianto II piano di ammortamento dell’impianto a quote costanti e a quote decrescenti può essere impostato secondo lo schema proposto in igura.
In un’area di celle a parte vanno inseriti i dati necessari per il calcolo del piano di ammortamento. Trovi un esempio nella igura sottostante.
Ricorda di utilizzare i riferimenti assoluti (simbolo $) nelle formule per realizzare operazioni di copia corrette. Dai piani di ammortamento ricava graici che descrivano l’andamento delle quote annuali, l’aumento del valore ammortizzato e la diminuzione del valore ancora da ammortizzare. Quale tipologia di graico ritieni più adatta?
Le slide Per sintetizzare le ricerche svolte predisponi una serie di slide in cui trascrivi, suddivisi per argomento, gli indirizzi delle pagine web (o le indicazioni di altre fonti) da cui hai tratto le informazioni. Completa gli aspetti informativi con una breve sintesi delle informazioni raccolte. Per quanto riguarda i piani di ammortamento a quote costanti e a quote decrescenti del nuovo impianto, copia su alcune slide le due versioni del piano di ammortamento e i grafici relativi. In alternativa al calcolo mediante il coefficiente di riparto è possibile ricavare le quote annuali decrescenti utilizzando la funzione di Microsoft Excel: AMMORTAMENTO.ANNUO(costo totale;valore residuo;vita utile;periodo) Il costo totale è rappresentato dalla somma del costo storico e dei costi di installazione e collaudo; il valore residuo è escluso dal costo ammortizzabile. Il periodo è l’anno di ammortamento (1, 2, … 10), variabile per ogni quota.
PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E L’ORIENTAMENTO Compito di realtà per la valutazione del percorso di Alternanza scuola-lavoro
Di seguito alcune segnalazioni di eventi, enti, pubblicazioni da tenere sotto controllo nella ricerca: • ogni anno alla Fiera di Rimini si tiene il Gluten Free Expo, momento di confronto tra operatori e clienti, non solo nazionali, del settore; • l’Osservatorio alimentare e l’Osservatorio agroalimentare dedicano entrambi attenzione al settore del senza glutine; • l’ITA – Italian Trade Agency è un’agenzia statale che ha il compito di agevolare, sviluppare e promuovere i rapporti economici e commerciali italiani con l’estero. Ha pubblicato notizie sul settore gluten free, per esempio con riguardo ai mercati tedesco e spagnolo.
intracomunitari di beni, approvate dalla Commissione europea a maggio 2018.
asl
A livello europeo conviene naturalmente fare riferimento al sito dell’Unione Europea (https://europa.eu); nel menu presente sulla Home page si trovano le seguenti voci: • A proposito dell’UE – L’UE in cifre, con dati statistici riferiti all’economia e ad altri aspetti socio-demograici; • Vivere e fare impresa nell’UE – Importazioni ed esportazioni – Vendere nell’UE e Tutela dei consumatori, con informazioni tecnico-giuridiche sul commercio all’interno e all’esterno dell’Unione. Per quanto riguarda l’andamento e le tendenze del mercato dei prodotti senza glutine diicilmente troverai dati sistematici su un unico sito; si dovranno quindi raccogliere dati e informazioni varie da più fonti con una ricerca ad ampio raggio. Per raggiungere risultati utili occorre tenere presente che: • non è suiciente usare il termine senza glutine, perché a livello internazionale (ma non solo) spesso si usa l’equivalente inglese gluten free; è bene quindi efettuare ricerche sia con l’uno sia con l’altro termine; • per restringere la ricerca in modo ragionevole occorre aggiungere uno o più termini che meglio speciichino l’obiettivo; per esempio mercato o vendite. Tieni presente che molti dei siti che troverai hanno uno scopo prettamente commerciale e non è il caso di esplorarli. I veri e propri annunci commerciali sono riconoscibili su Google, come nel caso in igura, dalla presenza della scritta Ann. in un piccolo riquadro.
I materiali digitali di questa opera e i relativi aggiornamenti sono disponibili sul sito www.rizzolieducation.it ISBN 978-88-233-6247-5 © 2019 Rizzoli Education S.p.A. – Milano Tutti i diritti riservati Prima edizione: gennaio 2019 Chiuso in redazione: gennaio 2019 Ristampe 2019 2020 1 2 3 4
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Stampa: LTV La Tipografica Varese s.r.l., Varese (VA) Hanno collaborato alla realizzazione dell’opera: Redazione e prestampa: Progettazione copertina: Realizzazione copertina: Progetto grafico: Referenze iconografiche: Traduzione: Coordinamento redazionale: Coordinamento editoriale:
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Nella realizzazione di questo corso ci siamo avvalsi della preziosa collaborazione della professoressa Lucia Barale per la sezione Laboratorio. I diritti di traduzione e riproduzione, totali o parziali anche ad uso interno e didattico con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni per uso differente da quello personale potranno avvenire, per un numero di pagine non superiore al 15% del presente volume, solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, corso di Porta Romana, n. 108, 20122 Milano, e-mail [email protected] La realizzazione di un libro presenta aspetti complessi e richiede particolare attenzione nei controlli: per questo è molto difficile evitare completamente errori e imprecisioni. Per segnalazioni o suggerimenti relativi al presente volume scrivere a: [email protected] L’editore è presente su Internet all’indirizzo: http://www.rizzolieducation.it L’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non gli è stato possibile comunicare per eventuali involontarie omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti dei brani o delle illustrazioni riprodotte nel volume. L’editore si scusa per i possibili errori di attribuzione e dichiara la propria disponibilità a regolarizzarli. Sia le operazioni descritte negli esempi, nelle esercitazioni svolte e negli esercizi da svolgere, sia quelle risultanti da riproduzioni di titoli di credito e di documenti commerciali e bancari presenti in questo volume sono state immaginate a scopo esclusivamente didattico, anche nei casi in cui vengono nominate persone, famiglie, imprese o banche esistenti, e pertanto non rappresentano situazioni o rapporti reali e non indicano prezzi, tassi, valute e altre condizioni effettivamente applicati. Inoltre le immagini utilizzate in questo libro non vanno interpretate come una scelta di merito da parte dell’editore, né come invito all’acquisto di prodotti. Le illustrazioni o riproduzioni sono state riportate a scopo esclusivamente didattico. Infine, i testi tratti da articoli di giornale, libri, riviste e Internet sono stati liberamente rielaborati dagli autori a fini didattici. I link ai siti di terze parti sono indicati in questo libro e nei relativi materiali digitali unicamente per scopi didattici o perché consigliati da altri siti istituzionali. Pertanto, per questo libro e per le sue successive ristampe, l’editore non si ritiene responsabile – neppure indirettamente – dei contenuti e delle immagini riprodotte nei siti citati in data successiva a quella di chiusura in redazione della prima edizione. Per questa ragione si consiglia la preventiva visione da parte dell’adulto del contenuto di tali siti prima dell’utilizzo a scopo didattico. I nostri testi sono disponibili in formato accessibile e possono essere richiesti a: Biblioteca per i Ciechi Regina Margherita di Monza (http://www.bibliotecaciechi.it) o Biblioteca digitale dell’Associazione Italiana Dislessia “Giacomo Venuti” (http://www.libroaid.it). Il processo di progettazione, sviluppo, produzione e distribuzione dei testi scolastici dell’editore è certificato UNI EN ISO 9001.
PRESENTAZIONE Entriamo in azienda up si presenta rinnovato nella sua veste grafica e arricchito di elementi di supporto allo studio. I contenuti dei libri sono stati perfettamente aggiornati recependo tutte le principali novità normative e operative. In particolare si segnalano i seguenti aggiornamenti:
• • • • • • • • •
• Trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi • Nuova modalità di contabilizzazione degli acconti a fornitori
Aziende, ambiente e fonti di vantaggio competitivo Organizzazione circolare Smart organization Industria 4.0, Internet of things ICT (Information and Communication Technology) Cloud computing Fattura elettronica (e-fattura) Emissione della fattura immediata Registrazione delle fatture emesse e ricevute
e da clienti (OIC 13, 16, 24)
• Contabilizzazione delle vendite on line • Eliminazione della distinzione tra gestione ordinaria e gestione straordinaria (OIC 12)
• Gestione corrente e gestione non corrente • Contabilizzazione degli anticipi su fatture • Detrazione IVA e fatture da ricevere
Guida alla lettura del corso rinnovato I moduli si aprono in doppia pagina con una mappa articolata dei contenuti e una storia d’impresa, per calare nella realtà lo studio degli argomenti che si affronteranno e provare a cimentarsi in attività individuali o di gruppo.
modulo 1 L’azienda e la sua organizzazione
• video introduttivo • spunti per cominciare • mappa personalizzabile
Parte integrante di un territorio che:
AZIENDA
• crea posti di lavoro e mantiene l’occupazione • genera crescita e benessere economico Insieme di elementi coordinati per svolgere processi produttivi Relazioni con l’ambiente sociale (collettività)
Sistema
socio-tecnico • perché le
•
scelte umane interagiscono con operazioni tecniche aperto e dinamico perché interagisce con l’ambiente esterno (competitivo e sociale)
Sistema funzionale
Vantaggio competitivo bassi costi differenziazione collocazione di un prodotto/servizio sul mercato prima dei concorrenti capacità relazionali
• • • •
mettendo in evidenza che le attività sono finanziate in parte con capitale di debito (P) e in parte con capitale proprio, che nell’impresa individuale coincide con il patrimonio netto (N).
A=P
•
L’impresa non dispone di capitale proprio; le attività sono uguali alle passività. Questo caso, piuttosto raro, è legato a una situazione anomala e patologica dell’impresa.
P>A
•
I debiti superano le attività; la differenza tra attività e passività ha segno negativo e prende il nome di passivo netto o deficit patrimoniale, che indichiamo con la lettera D. L’impresa non ha quindi un capitale proprio, anzi il deficit indica l’insufficienza delle attività nel far fronte agli impegni assunti verso i finanziatori diversi dal proprietario o dai soci. La relazione: Passività
Attività
–
Deficit patrimoniale
=
può essere anche scritta, con un semplice passaggio algebrico: Attività
Liquidazione giudiziale Vendita dei beni dell’impresa in seguito a uno stato dichiarato di crisi o di insolvenza.
+
Deficit patrimoniale
Responsabilità sociale: sviluppo sostenibile, comportamenti eticamente corretti
Relazioni con i soggetti interni (proprietari, lavoratori dipendenti) Relazioni con i soggetti dell’ambiente competitivo (clienti, fornitori, imprese concorrenti, finanziatori) Coordinamento e integrazione delle funzioni aziendali
Creazione di valore economico
110
I DISTRETTI produttivi del tuo territorio
Scelta del modello organizzativo
Assetto istituzionale: sistema dei contributi offerti dagli stakeholder e delle ricompense da essi attese
Microstruttura: suddivisione del lavoro, definizioni dei compiti e mansioni da assegnare al personale
I distretti migliori per performance di crescita e redditività (indice: 0-100)
1. Occhialeria di Belluno 2. Gomme del Sebino Bergamasco 3. Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene 4. Salumi di Parma 5. Meccatronica dell’Alto Adige 6. Vini del Veronese 7. Macchine utensili e per il legno di Pesaro 8. Materie plastiche di Treviso, Vicenza, Padova 9. Termomeccanica di Padova 10. Meccatronica del barese 11. Macchine concia della pelle di Vigevano 12. Meccanica strumentale di Vicenza 13. Elettrodomestici di Inox Valley 14. Meccanica strumentale di Varese 15. Calzature di San Mauro Pascoli 16. Vini di Langhe, Roero e Monferrato 17. Rubinetteria e valvolame Cusio-Valsesia 18. Pelletteria e calzature di Firenze 19. Olio e pasta del barese 20. Mozzarella di bufala campana
82,2 81,5 80,3 74,4 72,8 70,6 70,3 68,5 68,1 67,9 67,8 67,2 66,1 65,6 65,4 63,8 sistema moda 62,4 gomma e plastica 61,3 agro-alimentare 60,8 meccanica 60,7 sistema casa 0
20
40
60
80
100
Fonte: Rapporto annuale Intesa Sanpaolo – Economia e finanza dei distretti industriali
Macrostruttura: organizzazione elementare, funzionale, per divisione, a matrice, per processi, lean organization, smart organization
COMPETENZE PROFESSIONALI DI INDIRIZZO
COMPETENZE EUROPEE
• Riconoscere e interpretare: – le tendenze dei mercati nazionali e globali per coglierne le ripercussioni in un dato contesto – i macrofenomeni economici per connetterli alla specificità di un’azienda – i cambiamenti nei sistemi economici attraverso il confronto tra epoche, aree geografiche e culture diverse • Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a soluzioni date
• Comunicazione nella madrelingua • Comunicazione nelle lingue straniere • Competenza digitale • Imparare ad imparare • Spirito di iniziativa e imprenditorialità
N
el nostro Paese il tessuto produttivo è formato prevalentemente da imprese industriali di mediopiccole dimensioni, di solito localizzate in distretti produttivi. Si tratta di imprese dinamiche, dotate di un buon grado di efficienza e che ricorrono all’outsourcing: acquistano all’esterno parti componenti il prodotto finito e/o affidano ad altre imprese la gestione di alcune attività aziendali. Essere parte di un “blocco” di imprese che lavorano nella stessa filiera talvolta permette di ottenere performance migliori rispetto alla media delle imprese non situate nei distretti. Innovazione, qualità e marchi in crescita sono alla base di un tessuto industriale che negli anni più recenti sta dimostrando una spiccata capacità di rinnovarsi, soprattutto grazie alla nascita di imprese condotte da giovani.
Attività ... a casa Ricerca in Internet le informazioni su un distretto appartenente al territorio in cui abiti (Nord-Ovest, NordEst, Centro, Sud e Isole) e prepara una presentazione in PowerPoint per illustrare gli elementi caratterizzanti il distretto: tipologia del prodotto offerto, destinazione della produzione (mercati locali o anche mercati internazionali), fascia di clientela servita, numero medio di dipendenti delle imprese, forma giuridica delle imprese (imprese individuali, società di persone, società di capitali).
... in classe Presenta in classe, utilizzando la LIM, il tuo lavoro e discutilo con i compagni.
Passività
=
Una situazione del genere è indice di gravissimo squilibrio patrimoniale ed è quindi chiaramente patologica. Essa è tipica delle imprese in dissesto (default), per le quali si dà corso alla liquidazione giudiziale oppure a un concordato con i creditori per il realizzo delle attività e l’estinzione parziale delle passività. A questo punto è opportuno ribadire un concetto assai importante: il patrimonio netto è un “risultato” numerico, derivante dalla differenza tra attività e passività; esso non può dunque identificarsi con i singoli beni. Analogamente, il passivo netto o deficit è un risultato numerico, derivante dalla differenza tra passività e attività e anche esso non può identificarsi con una o più passività aziendali.
{Ora tocca a te!} Conoscenze
Abilità
Relazioni tra attività, passività e patrimonio netto
Determinare il patrimonio netto e il deficit patrimoniale
Completa la Situazione patrimoniale di seguito presentata e cancella il termine errato nelle frasi che seguono. Situazione patrimoniale al 31/12/n Passività e netto
Totale a pareggio
700 000
Debiti a breve termine
������������������� �������������
300 000
.................
1 000 000
Totale passività
1 000 000
1. Il deficit patrimoniale si verifica quando l’importo dei debiti è maggiore/minore di quello degli investimenti effettuati.
1
2. Se tutti gli investimenti sono finanziati con capitale di debito/capitale proprio, il patrimonio netto è pari a zero. 3. Il patrimonio netto è positivo se l’importo della attività/passività è maggiore dei debiti.
2 3
Il sistema informativo aziendale è costituito da dipendenti, software e hardware che producono informazioni per gli stakeholder.
Il sistema informativo aziendale si articola in sistema contabile (utilizza i conti) e sistema non contabile (non utilizza i conti).
4
Sintesi
5
La comunicazione esterna può essere economico-finanziaria, se rivolta soprattutto ai finanziatori, di tipo non finanziario, se rivolta alla collettività circostante, e commerciale-pubblicitaria, se rivolta prevalentemente ai clienti.
Fanno parte del sistema informativo contabile le scritture elementari, le contabilità sezionali, la contabilità generale, la contabilità gestionale e il budget. Fanno parte del sistema informativo non contabile le statistiche e le analisi di mercato.
software programmi per i computer hardware mezzi tecnici di elaborazione dei dati, come i computer stakeholder soggetto interessato alla vita dell’impresa e quindi alla sua comunicazione vertice strategico organi di vertice dell’impresa, quali l’assemblea dei soci, gli amministratori, i direttori generali, che prendono le decisioni strategiche linea intermedia organi con il compito di far applicare al nucleo operativo le decisioni del vertice strategico; è costituita da direttori di funzione, capiufficio, capireparto nucleo operativo impiegati e operai con limitato potere decisionale
143
La comunicazione aziendale fornita dal sistema informativo può essere interna, se rivolta ai soggetti interni (vertice strategico, linea intermedia e nucleo operativo) oppure esterna, se rivolta a soggetti operanti all’esterno dell’impresa (fornitori, clienti, finanziatori, Amministrazione finanziaria dello Stato).
u1
…....….……..................
Debiti a medio e lungo termine
Sintesi
120 000 400 000
comunicazione economico-finanziaria riguarda l’attività svolta e i risultati raggiunti dall’impresa. Il principale documento della comunicazione economico-finanziaria è il bilancio d’esercizio comunicazione di tipo non finanziario riguarda i risultati raggiunti dall’impresa nell’ambito del sociale, della salvaguardia dell’ambiente, della sicurezza dei lavoratori in azienda, della tutela dei diritti umani. Le informazioni non finanziarie sono riportate nel bilancio integrato, che pertanto contiene informazioni di natura economicofinanziaria e informazioni su temi socio-ambientali comunicazione commerciale-pubblicitaria è costituita principalmente da messaggi pubblicitari per far conoscere le caratteristiche dei prodotti/servizi offerti dall’impresa
Il sistema informativo dell’impresa
.................
Attivo circolante Totale attività
m3
Attività Immobilizzazioni
L’unità è caratterizzata dalla presenza delle definizioni dei concetti chiave, da schemi e mappe chiarificatrici e da un glossario italiano arricchito sia con nuovi termini tecnici sia con definizioni di parole d’uso comune accompagnate da immagini esemplificative. La comprensione e l’assimilazione della trattazione teorica è aiutata dall’inserimento di brevi test, Ora tocca a te, prove strutturate efficaci nella loro immediatezza.
Al termine di ciascuna unità, prima della Verifica di fine unità, una Sintesi a mappa con percorso logico suggerito aiuta a fissare i concetti più importanti in vista dell’interrogazione. In ogni blocco di testo sono presenti parole calde, spiegate a piè di pagina, per uno studio ancora più approfondito.
Spazio competenze Alla fine di ciascun modulo è presente uno Spazio per lo sviluppo delle competenze acquisite attraverso un’Analisi del territorio, esercizi legati a situazioni reali; una Verifica delle competenze che parte da una Situazione operativa su cui svolgere attività di vario genere; il Laboratorio informatico, non più solo esercitazione guidata, ma anche vera palestra informatica con l’Ora tocca a te in cui provare a cimentarsi in stimolanti situazioni operative; un brano in inglese seguito da semplici esercizi e arricchito da un glossario con definizioni in lingua. 232
Luca Ciaschini, manager della Phone Service spa, impresa di servizi operante nel settore telefonico, con un’appropriata campagna pubblicitaria e opportune azioni promozionali vuole espandere la vendita di collegamenti Internet fissi e mobili alle famiglie italiane. A tale scopo richiede ai propri uffici le informazioni necessarie per prendere le decisioni più opportune. Gli incaricati inviano al manager i seguenti grafici scaricati da Internet. Persone che utilizzano Internet
per 100 persone con le stesse caratteristiche Regioni 60,0 Italia e ripartizioni Italia
40,0 20,0
Italia
0,0
Spazio competenze
228
Il sistema informativo dell’impresa
Sicilia
Puglia
Molise
Calabria
Abruzzo
Basilicata
Campania
Lazio
Liguria
Umbria
Sardegna
Veneto
Marche
Toscana
Piemonte
Emilia-Romagna
Trento
Bolzano
Lombardia
Valle d’Aosta
Friuli-Venezia Giulia
Trentino-Alto Adige
90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0
Fonte: Istat “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo”, edizione 2018
Dopo aver osservato con attenzione i grafici, rispondi alle domande. 1. A quali addetti si rivolge il manager per ottenere le informazioni di cui necessita? ..................................................................................................................................................................................................................................................
2. Le informazioni ottenute sono di tipo contabile o extracontabile? ..................................................................................................................................................................................................................................................
3. In base all’analisi dei grafici, quali decisioni prenderà il manager?
..................................................................................................................................................................................................................................................
m3
..................................................................................................................................................................................................................................................
5. Con quale documento l’impresa comunica ai soggetti interessati l’attività svolta e i risultati raggiunti?
delle
competenze ABILITÀ
• Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi, con riferimento alle differenti tipologie di imprese • Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali
• Regole di registrazione nei conti • Inventario • Comunicazione aziendale • Fattura • IVA • Contabilità sezionali • Metodo della partita doppia • Natura dei conti • Registrazioni nel libro giornale e nei conti di mastro • Registri obbligatori IVA
• Redigere un inventario • Individuare soggetti e documenti della comunicazione aziendale • Compilare una fattura • Compilare i conti di partitario • Classificare i conti • Compilare il libro giornale e i conti di mastro • Compilare i registri IVA • Determinare l’importo della liquidazione IVA
Il responsabile del sistema informativo della Alfieri spa incarica Aldo Giannulli di predisporre una relazione sulle vendite della società nel periodo gennaio-giugno 2019. La relazione dovrà contenere i seguenti elementi informativi: 1. gli ordini in successione cronologica, comprendenti: data, codice prodotto, quantità, prezzo unitario e nome cliente; 2. un elenco dei prodotti con i subtotali delle quantità vendute per ciascuno di essi; 3. il totale delle quantità, il prezzo unitario minimo, medio e massimo dei prodotti, la media ponderata dei prezzi sulla base delle vendite, il numero di ordini con prezzo superiore o uguale a 50 euro, la somma delle quantità vendute a un prezzo superiore a 50 euro; 4. gli ordini del trimestre gennaio-marzo; 5. gli ordini di gennaio e aprile riguardanti i prodotti della linea “Tavoli”, aventi un codice che inizia con la lettera B; n information system is an inte6. un prospetto degli ordini pervenuti dai clienti Biol spa e Ing srl, disposti in ordine decrescente sulla base delle grated set of components for colquantità. Oltre alla data, vanno visualizzati il codice prodotto, la quantità venduta e il cliente; lecting, storing and processing 7. un elenco dei prodotti contenente, per ciascuno, il prezzo unitario e il prezzo comprensivo di IVA (aliquota 22%).
A
data and for providing information, knowledge, and digital products. Business firms and other organizations rely on information systems to carry out and manage their operations, interact with Svolgimento and suppliers and comPer svolgere l’incarico aidatogli Giannulli utilizza il foglio elettronico Microsoft Excel, aprendo una cartella their con ilcustomers nome pete in the marketplace. Information Ordini vendite gen-giu 2019. systems are used to run interorganizational supply chains and electronic mar1. Gli ordini in successione cronologica con codice prodotto, quantità, prezzo unitario e cliente. kets. For instance, corporations use Nel primo foglio, denominato Elenco Ordini, sono riportati i dati relativi ai prodotti indicati (fig. 1). information L’area dei dati è caratterizzata da una riga superiore, contenente le intestazioni delle variesystems to process financial Database accounts, colonne, e da tante righe quanti sono gli ordini, con le relative informazioni (data, prodotto,to manage their human resources and to reach their potential quantità, prezzo unitario, cliente). Collezione di dati, memorizzati I dati di ciascuna colonna devono essere tutti dello stesso tipo: numeri, date, customers testi ecc. with online promotions.
La Claudiani srl è un’impresa all’ingrosso di Spoleto (PG) che commercializza articoli tecnici e di cancelleria per uffici. Al 31/12 presenta un patrimonio composto dai seguenti elementi: a. attrezzature del costo storico di 78 000 euro, fondo ammortamento attrezzature 23 400 euro; b. debiti verso fornitori 136 000 euro, crediti verso clienti 188 000 euro; c. c/c bancario aperto presso Intesa Sanpaolo che presenta un saldo attivo di 15 000 euro; d. fabbricato del costo storico di 260 000 euro (valore dell’edificio 195 000 euro), ammortizzato della decima quota costante al 2%; e. merci in magazzino 85 000 euro; f. mutuo passivo di 300 000 euro, con interessi al tasso 4% pagati posticipatamente l’1/06 di ogni anno; g. denaro e altri valori in cassa 6 500 euro; h. arredamento del costo storico di 38 000 euro, fondo ammortamento arredamento 7 600 euro; i. debiti per TFR 28 500 euro, debiti diversi 12 000 euro; l. risconti attivi 5 000 euro; m. patrimonio netto da calcolare.
su supporto permanente e strutturati in modo da essere sicuri e accessibili per successive ricerche ed elaborazioni.
Non devono essere presenti righe vuote. Utilizzando questa strutturazione dei dati, si ottengono da Excel prestazioni tipiche dei Data software per il trattamento dei database. Set of numbers that describes a phenomenon in an elementary way, to be classified and processed in order to have a more complex and deeper knowledge.
Knowledge Notions and skills acquired over time that must be shared with third parties.
1.1
Presenta l’inventario a sezioni contrapposte completando il prospetto.
Attività
Real or virtual place where goods and services are traded.
Passività e netto
Immobilizzazioni
Debiti
Fabbricati(1) ...........................................................................................
................... ...........................................................................................
...................
54 600,00 Mutui passivi
...........................................................................................
...................
................... ...........................................................................................
136 000,00
...........................................................................................
...................
(2)
Merci
...................
Ratei passivi
...........................................................................................
...................
Totale passività
Intesa Sanpaolo c/c
...................
fig. 1
...........................................................................................
...................
Patrimonio netto
...................
Totale attività
...................
Totale a pareggio
605 500,00
Una sezione a parte è dedicata a casi aziendali reali, per conoscere strategie e core business di alcune tra le aziende più significative, il tutto correlato da esercitazioni mirate.
Answer the questions. a.
What is the difference between data and information?
b. Which elements does an information system consist of? c.
Which stakeholders rely on the information provided?
16 L’inventario d’esercizio e le scritture di assestamento 16.1 inventario d’esercizio
Completa le frasi inserendo i termini mancanti, scegliendoli tra quelli riportati di seguito.
Casi aziendali
Elementi attivi e passivi, patrimonio di funzionamento, generale, inventario d’esercizio. 1. L’inventario d’esercizio è compilato alla fine di ciascun periodo amministrativo allo scopo di determinare il ....................................................................... 2. L’.................................................. è un documento obbligatorio che deve essere redatto in base alle norme del codice civile. 3. Gli ............................................................ che compongono il patrimonio devono essere valutati e devono essere espressi in un’unica moneta di conto. 4. L’inventario d’esercizio è ............................................................ perché ha per oggetto l’intero patrimonio aziendale.
16.2 domande a risposta aperta
Rispondi alle domande ed esegui quanto richiesto. 1. Che cos’è l’inventario d’esercizio? 2. Quali analogie e quali differenze si possono individuare tra inventario iniziale di costituzione e inventario d’esercizio? 3. Che cosa significa valutare un elemento patrimoniale? 4. Che cosa si intende per reddito d’esercizio e per patrimonio di funzionamento? 5. Con riferimento a un’impresa individuale, completa la tabella indicando almeno un elemento del patrimonio aziendale per ciascun criterio di valutazione.
.............................................................................................................
16.3 verifica di capacità logico-espressive
Il patrimonio di funzionamento è l’insieme dei beni di cui l’impresa dispone al termine dell’esercizio amministrativo.
Presunto valore di realizzo
.............................................................................................................
Costo storico diminuito delle quote di ammortamento
.............................................................................................................
Costo di acquisto
.............................................................................................................
.............................................................................................................
Presenta una breve relazione di commento al seguente schema, arricchendo la trattazione con esempi riguardanti i collegamenti tra passato e futuro dei componenti reddituali che determinino il patrimonio di funzionamento. PATRIMONIO DI FUNZIONAMENTO A INIZIO ESERCIZIO
OPERAZIONI DI GESTIONE
PATRIMONIO DI FUNZIONAMENTO A FINE ESERCIZIO
L’azienda Denominazione sociale: Swatch SA. Sede: Jakob-Stämpflistrasse 94 CH – 2500 Biel 4 Svizzera. Prodotti: orologi, gioielli. Sito web: www.swatch.com Missione aziendale: rivelare agli altri attraverso un orologio chi si è e perché si fa quello che si fa. Svolta innovativa: l’orologio non è più considerato un prodotto funzionale ma un oggetto “specchio” della propria immagine.
Elementi del patrimonio aziendale .............................................................................................................
ALERT
'
2
Esercizi da svolgere
componenti di reddito collegati al passato
Lo studente Giulio Prati, stagista presso lo studio “B&C – Commercialisti Associati”, è incaricato di efettuare una ricerca di dati, informazioni e documenti che consentano allo studio di redigere una relazione sugli argomenti richiesti dalla Persoli srl. In alcune slide dovrà riassumere i principali riferimenti individuati sul web nel corso della ricerca e una breve sintesi dei contenuti. È inoltre incaricato di predisporre con il foglio elettronico il piano di ammortamento del nuovo impianto nelle ipotesi di ammortamento a quote costanti e a quote decrescenti, accompagnatI da opportuni grafici esplicativi.
Data processing, transmission and/or storage services carried out on the Internet.
Profit.
Criteri di valutazione
di biscotti senza glutine
1. McDonald’s corporation 2. Alibaba 3. Tod’s
Business-to-business
Valore nominale
ASL Impianto per la produzione
They base their activities entirely on information systems:
d. Services you can get access to through cloud computing are: 䊊 1. freight transport 䊊 2. online purchase of a good 䊊 3. use of software
Revenue
642
1. consist of subjects external to the company 2. are needed to collect, process and provide information 3. consist of all the tangible and intangible assets of an enterprise
c.
Sales carried out by enterprises with other enterprise on the Internet.
euro (....................... × 20%) = euro ....................... fondo ammortamento euro (....................... – .......................) = euro 221 000 valore di inventario Calcolo del rateo: ................. × ....... × ....... = euro 7 000 rateo passivo euro 1 200
Information systems:
䊊 䊊 䊊
Cloud computing services
6 500,00
...........................................................................................
a.
Supply chains
Online promotions
...................
Tick the right answer.
䊊 䊊 䊊
Steps a product undergoes to reach the final consumer. Goods offered at competitive prices on the Internet.
483 500,00
Source: Vladimir Zwass from www.britannica.com, official website of Encyclopeadia Britannica
b. An effective information system: 䊊 1. increases a company’s competivity on the market 䊊 2. improves relations with employees 䊊 3. doesn’t need constant maintenance
Marketplace
Gli esercizi finali sono stati arricchiti in quantità e con box di ripasso teorico, Alert, brevi tutor che aiutano a focalizzare l’attenzione sui concetti chiave della teoria necessari per svolgere gli esercizi proposti. Con il simbolo LAB sono segnalati gli esercizi fattibili anche in laboratorio.
1. Il compito di realtA
1
Those that sell goods, raw materials and services to enterprises.
Inventario sintetico al 31/12/20..
systems, generally Internet-based, for conducting much of their personal lives: for socializing, study, shopping, banking and entertainment.
Read the text and perform as requested.
Customers Suppliers
(2)
La Persoli srl, cliente dello studio “B&C – Commercialisti Associati”, produce e commercializza biscotti. Superato un periodo di crisi, intende diversificare la produzione installando, all’interno dello stabilimento situato in Emilia-Romagna, un nuovo impianto dedicato alla produzione di biscotti senza glutine. Punta inoltre ad ampliare il mercato a livello internazionale, mentre attualmente il suo fatturato è realizzato esclusivamente sul mercato domestico. La Persoli srl si rivolge quindi allo studio “B&C – Commercialisti Associati” per una consulenza: • sugli aspetti normativi riguardanti la produzione senza glutine; • sui dati macroeconomici e sulle tendenze del mercato gluten free (senza glutine) a livello italiano ed europeo; • sugli adempimenti IVA nelle operazioni intracomunitarie; • sugli aspetti economici legati all’acquisto del nuovo impianto.
Many major companies are built entirely around information systems. These include eBay, a largely auction marketplace; Amazon, an expanding electronic mall and provider of cloud computing services; Alibaba, a business-to-business e-marketplace; Google, a search engine company that derives most of its revenue from keyword advertising on Internet searches. Governments deploy information systems to provide services cost-effectively to citizens. Digital goods – such as electronic books, video product and software – and online services, such as gaming and social networking, are delivered with information systems. Individuals rely on information
Those that buy a company’s products.
(1)
710
237
Information system
Situazione operativa
1
Clil
Situazione operativa
test in autoveriica
CONOSCENZE
Attivo circolante
..................................................................................................................................................................................................................................................
4. Che tipo di comunicazione dovrà realizzare l’impresa per aumentare le vendite?
Verifica COMPETENZE
componenti di reddito collegati al futuro
Alla riconquista del mercato: il caso Swatch Il mercato dell’orologeria L’orologio Swatch nasce in Svizzera per contrastare la crisi dell’industria nazionale degli orologi, esplosa negli anni 1970 a causa dell’arrivo dal Giappone e da Hong Kong di centinaia di orologi al quarzo a basso costo e della decisione di non adottare la tecnologia al quarzo che gli svizzeri stessi avevano inventato. Superpotenza mondiale dell’orologeria e regina incontrastata dei prodotti di alta gamma, la Svizzera aveva ampiamente sottovalutato l’impatto sul mercato della tecnologia al quarzo. Lo sviluppo di questa innovazione tecnologica venne lasciato a terzi, in particolare a giapponesi e statunitensi. Grazie a essa, la concorrenza riuscì a produrre orologi a basso costo e tuttavia molto precisi, che permisero di dominare il mercato. Per l’industria orologiera elvetica il colpo fu molto duro: le vendite scesero drasticamente e molte aziende si trovarono sull’orlo del fallimento. Le due maggiori aziende svizzere di produzione di orologi, la Ssih (Omega) e la Asuag (Rado, Longines, Ebauches) entrarono in crisi a causa di errate scelte di produzione e vendita: nel 1983 decisero di fondersi in Smh (Swiss Corporation for Microelectronics and Watchmaking), diventata dal 1998 The Swatch Group. Al momento della fusione delle due aziende, il mercato mondiale degli orologi presentava un volume di vendite annue di circa 500 milioni di unità, suddiviso in tre fasce: • il segmento più basso del mercato (450 milioni di unità) comprendeva orologi con prezzi fino a 75 dollari circa; • il segmento intermedio (42 milioni di unità) era formato da orologi con prezzi fino a 400 dollari circa;
•
il segmento più alto (8 milioni di unità) era rappresentato da orologi con prezzi oltre 400 dollari. La quota detenuta dalle imprese svizzere nel segmento più basso era uguale a zero, nel segmento intermedio a circa il 3%, nel segmento più alto al 97%. I produttori svizzeri avevano infatti reagito alla tecnologia al quarzo ritirandosi progressivamente dal segmento di mercato più basso, ma esponendosi ad attacchi da parte dei produttori asiatici anche negli altri due segmenti. Fu a questo punto che la Smh ideò l’“operazione Swatch”, al fine di conquistare una significativa quota di mercato nel segmento basso, ma controllando al tempo stesso la qualità e i costi anche negli altri segmenti di mercato destinati a fasce di clientela con reddito medio-alto.
MISSIONE DI SMH Smh si propose come visione aziendale di riportare l’industria svizzera degli orologi in una posizione di leadership di mercato e come missione aziendale di far sì che la gestione ritornasse a produrre utili attraverso l’incremento del fatturato (ampliamento delle vendite).
STRATEGIE, OBIETTIVI, VALORI Le principali strategie individuate da Smh per supportare la visione aziendale furono basate sul riordino dell’organizzazione, sulla creazione di un prodotto specifico per la fascia più bassa del mercato e sul riposizionamento delle marche già esistenti. Come obiettivo l’azienda stabilì di avere un marchio leader per ogni settore confidando nelle potenzialità e sui valori dell’industria svizzera.
2. I dati
Per realizzare la nuova produzione l’impresa intende acquistare un nuovo impianto del costo di 372 000 euro, cui si aggiungono costi di installazione e collaudo di 8 600 euro. Si prevede che l’impianto possa essere utilizzato per 10 anni, al termine dei quali si ipotizza di poter recuperare dalla vendita 18 700 euro.
{Guida allo svolgimento} Immagina di essere lo stagista Giulio Prati e svolgi il compito assegnato sulla base delle indicazioni di seguito riportate.
Prodotti senza glutine L’intolleranza al glutine (celiachia) è riconosciuta come malattia sociale; la protezione dei soggetti malati di celiachia è l’oggetto della legge nazionale n. 123 del 4 luglio 2005, che aida alle Regioni il compito di emanare indicazioni in materia. Per trovare il testo di una legge il sito più adatto è quello del Parlamento italiano: www.parlamento.it/ Se però conosci i dati precisi della legge che cerchi (data e numero) puoi ottenere più velocemente il risultato utilizzando un motore di ricerca su Internet. Ulteriori ricerche utili per approfondire l’argomento possono essere svolte sui siti del Ministero della Salute e della Regione Emilia-Romagna. Se utilizzi un motore di ricerca ti conviene specificare anche l’argomento; per esempio: • Emilia-Romagna produzione prodotti senza glutine; • Ministero salute stabilimenti senza glutine.
Le pagine di HUB Young sono interattive grazie alla presenza di numerosi contenuti multimediali, che ampliano l’esperienza di studio e garantiscono un approccio didattico personalizzato e stimolante.
Dati macroeconomici e tendenze del mercato dei prodotti senza glutine a livello italiano ed europeo A livello nazionale il sito più esauriente per le ricerche di dati statistici macroeconomici è quello dell’ISTAT (Istituto nazionale di statistica, www.istat.it); per la complessità dei dati raccolti il sito non è di facile consultazione. Anche il sito della Banca d’Italia ha una sezione dedicata alle statistiche, suddivise in varie categorie, tra cui: • famiglie e imprese; • indicatori dell’economia italiana; • rapporti con l’estero.
Video, per facilitare l’apprendimento con filmati, simulazioni di laboratorio, interviste, casi di studio, tutorial Audio, per ascoltare lezioni, racconti, brani musicali, testi recitati e parole-chiave in lingua
A fine volume una nuova sezione dedicata all’Alternanza scuola-lavoro con percorsi per acquisire le competenze trasversali e orientarsi nel mondo del lavoro attraverso compiti di realtà.
Spazio competenze
connessioni internet in ITALIA
Laboratorio informatico Ordini di vendita
Il sistema informativo dell’impresa
227
m3
Analizza il territorio
Verifica interattiva, per mettersi alla prova e autovalutare la propria preparazione Allegato scaricabile, per disporre di materiali di approfondimento aggiuntivi
699
Modulo Modulo 1 L’azienda e la sua organizzazione
Modulo 2 La gestione dell’impresa: patrimonio e reddito
Competenze
Conoscenze
Abilità
• Riconoscere e interpretare i macrofenomeni economici per connetterli alla specificità di un’azienda.
• Strumenti e modalità di rappresentazione e comunicazione dei fenomeni economici.
• Reperire, rappresentare e commentare i dati economici in funzione di specifiche esigenze conoscitive.
• Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni eicaci rispetto a situazioni date.
• Strategie aziendali di localizzazione, delocalizzazione e globalizzazione dell’azienda.
• Riconoscere le strategie di localizzazione, delocalizzazione e globalizzazione.
• Teoria e principi di organizzazione aziendale. • Modelli organizzativi aziendali.
• Rappresentare e documentare le procedure e i flussi informativi.
• Strumenti di rappresentazione, descrizione e documentazione delle procedure e dei flussi informativi.
• Riconoscere l’assetto di un’impresa attraverso organigrammi e funzionigrammi.
• Aspetti della gestione aziendale.
• Individuare e analizzare le operazioni di gestione.
• Impieghi e fonti di finanziamento.
• Determinare il reddito d’esercizio e il patrimonio di funzionamento
• Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi.
• Reddito d’esercizio.
• Rappresentare e documentare i flussi informativi. Modulo 3 Il sistema informativo dell’impresa
• Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi. • Individuare e accedere alla normativa civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali. • Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali. • Utilizzare i sistemi informativi aziendali per realizzare attività comunicative con riferimento a diferenti contesti.
Modulo 4 La rilevazione contabile delle operazioni di gestione
• Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali. • Utilizzare i sistemi informativi aziendali per realizzare attività comunicative con riferimento a diferenti contesti.
• Finalità e tipologie della comunicazione d’impresa. • Architettura del sistema informativo aziendale. • Strumenti di rappresentazione, descrizione e documentazione delle procedure e dei flussi informativi.
• Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali. • Utilizzare i sistemi informativi aziendali per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti. • Individuare e accedere alla normativa civilistica con particolare riferimento alle attività aziendali.
• Rappresentare e documentare procedure e flussi informativi. • Redigere la contabilità.
• Regole e tecniche di contabilità generale.
• Principi contabili. • Regole e tecniche di contabilità generale.
• Individuare le fonti e analizzare i contenuti dei principi contabili.
• Aspetti finanziari ed economici delle diverse aree della gestione aziendale.
• Redigere la contabilità.
• Principi contabili.
• Individuare le fonti e analizzare i contenuti dei principi contabili.
• Individuare e accedere alla normativa civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali. Modulo 5 La formazione del bilancio d’esercizio
• Riconoscere e rappresentare l’architettura di un sistema informativo aziendale.
• Normative e tecniche di redazione del sistema di bilancio.
• Individuare e analizzare le operazioni delle aree gestionali.
• Redigere la contabilità. • Redigere i documenti che compongono il sistema di bilancio.
QUADRO DEI CONTI DI UN’IMPRESA COMMERCIALE INDIVIDUALE 01.00 01.01 01.06 01.08 01.11 01.16 01.18 01.21
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI Costi d’impianto Software Avviamento Fondo ammort. costi d’impianto Fondo ammort. software Fondo ammort. avviamento Fornitori immobilizz. immateriali c/acconti
02.00 02.01 02.02 02.04 02.05 02.06 02.07 02.08 02.11 02.12 02.14 02.15 02.16 02.17 02.18 02.21
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature Macchine d’ufficio Arredamento Automezzi Imballaggi durevoli Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammort. impianti e macchinari Fondo ammort. attrezzature Fondo ammort. macchine d’ufficio Fondo ammort. arredamento Fondo ammort. automezzi Fondo ammort. imballaggi durevoli Fornitori immobilizz. materiali c/acconti
✂
03.00 IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE 03.01 Mutui attivi 04.00 04.01 04.04 04.10
RIMANENZE Materie di consumo Merci Fornitori c/acconti
05.00 05.01 05.02 05.03 05.05 05.06 05.07 05.09 05.10 05.11 05.30 05.31 05.40 05.41
CREDITI COMMERCIALI Crediti v/clienti Crediti commerciali diversi Clienti c/costi anticipati Cambiali attive Cambiali allo sconto Cambiali all’incasso Fatture da emettere Crediti insoluti Cambiali insolute Crediti da liquidare Crediti per acconti da clienti Fondo svalutazione crediti Fondo rischi su crediti
06.00 06.01 06.04 06.05 06.07 06.08 06.10 06.20 06.30 06.33
CREDITI DIVERSI IVA ns/credito IVA c/acconto Crediti per IVA Imposte c/acconto Crediti per imposte Crediti per cauzioni Personale c/acconti Crediti v/Istituti previdenziali Crediti diversi
08.00 08.01 08.10 08.20 08.21 08.22
DISPONIBILITÀ LIQUIDE Banche c/c attivi C/c postali Denaro in cassa Assegni Valori bollati
09.00 RATEI E RISCONTI ATTIVI 09.01 Ratei attivi 09.02 Risconti attivi 10.00 10.01 10.02 10.03 10.04 10.05
PATRIMONIO NETTO Patrimonio netto Utile d’esercizio Perdita d’esercizio Prelevamenti extragestione Titolare c/ritenute subite
11.00 11.01 11.04 11.11
FONDI PER RISCHI E ONERI Fondo per imposte Fondo responsabilità civile Fondo manutenzioni programmate
12.00 TRATTAMENTO FINE RAPPORTO 12.01 Debiti per TFR 13.00 13.10 13.11 13.20 13.21 13.22 13.23 13.24 13.40
DEBITI FINANZIARI Mutui passivi Banche c/sovvenzioni Banche c/c passivi Banche c/Ri.Ba. sbf Banche c/cambiali all’incasso Banche c/anticipi su fatture Banche c/interessi maturati Debiti v/altri finanziatori
14.00 14.01 14.03 14.20 14.21 14.22 14.30
DEBITI COMMERCIALI Debiti v/fornitori Cambiali passive Fatture da ricevere Debiti da liquidare Debiti per acconti a fornitori Clienti c/acconti
15.00 15.01 15.02 15.05 15.06 15.19 15.20 15.21 15.22 15.30 15.40
DEBITI DIVERSI IVA ns/debito Debiti per ritenute da versare Debiti per IVA Debiti per imposte Debiti per cauzioni Personale c/retribuzioni Personale c/liquidazione Cedente c/cessione Debiti v/Istituti previdenziali Debiti diversi
16.00 RATEI E RISCONTI PASSIVI 16.01 Ratei passivi 16.02 Risconti passivi 18.00 CONTI TRANSITORI E DIVERSI 18.01 Bilancio d’apertura Cod. TE580AT ISBN 978-88-23362-52-9 - Allegato al volume TE580AA
18.02 18.10 18.11 18.20 18.21
Bilancio di chiusura IVA c/liquidazione Istituti previdenziali Banca X c/c Banca Y c/c
19.00 19.01 19.02 19.11 19.12 19.16 19.17 19.18 19.19 19.21 19.22 19.26 19.27 19.28 19.29
CONTI DEI SISTEMI MINORI Beni di terzi Depositanti beni Merci da ricevere Fornitori c/impegni Clienti c/impegni Merci da consegnare Impegni per beni in leasing Creditori c/leasing Rischi per effetti scontati Banche c/effetti scontati Rischi per fideiussioni Creditori per fideiussioni Rischi per avalli Creditori per avalli
20.00 20.01 20.02 20.10 20.11 20.12
VENDITE E PRESTAZIONI Merci c/vendite Merci c/vendite online Resi su vendite Ribassi e abbuoni passivi Premi su vendite
21.00 21.01 21.02 21.10 21.20 21.30 21.31 21.40
RICAVI E PROVENTI DIVERSI Fitti attivi Proventi vari Arrotondamenti attivi Plusvalenze Sopravvenienze attive Insussistenze attive Rimborsi costi di vendita
30.00 30.01 30.02 30.05 30.10 30.11 30.12 30.21 30.22 30.31 30.32
COSTO DEL VENDUTO Merci c/acquisti Materie di consumo c/acquisti Merci c/apporti Resi su acquisti Ribassi e abbuoni attivi Premi su acquisti Merci c/esistenze iniziali Materie di consumo c/esistenze iniziali Merci c/rimanenze finali Materie di consumo c/rimanenze finali
31.00 31.01 31.02 31.03 31.04 31.05 31.06 31.07 31.08 31.09 31.10 31.11 31.12 31.13
COSTI PER SERVIZI Costi di trasporto Costi per energia Pubblicità Consulenze Costi postali Costi telefonici Assicurazioni Costi di vigilanza Costi per i locali Costi esercizio automezzi Manutenzioni e riparazioni Provvigioni passive Costi d’incasso
31.14 Commissioni bancarie 31.15 Costi di etichettatura 31.18 Abbonamenti 32.00 COSTI PER GODIMENTO BENI DI TERZI 32.01 Fitti passivi 32.02 Canoni di leasing 33.00 33.01 33.02 33.03
COSTI PER IL PERSONALE Salari e stipendi Oneri sociali TFR
34.00 AMMORTAMENTI IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 34.01 Ammortamento costi d’impianto 34.06 Ammortamento software 34.08 Ammortamento avviamento 35.00 AMMORTAMENTI IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 35.01 Ammortamento fabbricati 35.02 Ammortamento impianti e macchinari 35.04 Ammortamento attrezzature 35.05 Ammortamento macchine d’ufficio 35.06 Ammortamento arredamento 35.07 Ammortamento automezzi 35.08 Ammortamento imballaggi durevoli 36.00 SVALUTAZIONI 36.06 Svalutazione crediti 37.00 ACCANTONAMENTI PER RISCHI 37.04 Accantonamento per responsabilità civile 38.00 ALTRI ACCANTONAMENTI 38.03 Accantonamento per manutenzioni programmate 39.00 39.01 39.03 39.05 39.06 39.10 39.20 39.30 39.31
ONERI DIVERSI Oneri fiscali diversi Oneri vari Perdite su crediti Accantonamento per imposte indirette Arrotondamenti passivi Minusvalenze Sopravvenienze passive Insussistenze passive
40.00 40.10 40.15 40.16 40.40
PROVENTI FINANZIARI Interessi attivi v/clienti Interessi attivi bancari Interessi attivi postali Proventi finanziari diversi
41.00 41.01 41.02 41.03 41.10 41.40
ONERI FINANZIARI Interessi passivi v/fornitori Interessi passivi bancari Sconti passivi bancari Interessi passivi su mutui Oneri finanziari diversi
60.00 IMP0STE DELL’ESERCIZIO 60.01 Imposte dell’esercizio 90.00 CONTI DI RISULTATO 90.01 Conto di risultato economico
Denominazione
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI Costi d’impianto Software Avviamento Fondo ammortamento costi d’impianto Fondo ammortamento software Fondo ammortamento avviamento Fornitori immobilizz. immateriali c/acconti
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature Macchine d’ufficio Arredamento Automezzi Imballaggi durevoli Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento impianti e macchinari Fondo ammortamento attrezzature Fondo ammortamento macchine d’ufficio Fondo ammortamento arredamento Fondo ammortamento automezzi Fondo ammortamento imballaggi durevoli Fornitori immobilizz. materiali c/acconti
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE Mutui attivi
RIMANENZE Materie di consumo Merci Fornitori c/acconti
CREDITI COMMERCIALI Crediti v/clienti Crediti commerciali diversi Clienti c/costi anticipati Cambiali attive Cambiali allo sconto Cambiali all’incasso Fatture da emettere Crediti insoluti Cambiali insolute Crediti da liquidare Crediti per acconti da clienti Fondo svalutazione crediti Fondo rischi su crediti
Codice
01.00 01.01 01.06 01.08 01.11 01.16 01.18 01.21
02.00 02.01 02.02 02.04 02.05 02.06 02.07 02.08 02.11 02.12 02.14 02.15 02.16 02.17 02.18 02.21
03.00 03.01
04.00 04.01 04.04 04.10
05.00 05.01 05.02 05.03 05.05 05.06 05.07 05.09 05.10 05.11 05.30 05.31 05.40 05.41 F, credito F, credito F, credito F, credito F, credito F, credito F, credito F, credito F, credito F, credito F, credito F, rettifica credito F, rettifica credito
E, costo sospeso E, costo sospeso F, credito
F, credito
E, costo pluriennale E, costo pluriennale E, costo pluriennale E, costo pluriennale E, costo pluriennale E, costo pluriennale E, costo pluriennale E, rettif. costo pluriennale E, rettif. costo pluriennale E, rettif. costo pluriennale E, rettif. costo pluriennale E, rettif. costo pluriennale E, rettif. costo pluriennale E, rettif. costo pluriennale F, credito
E, costo pluriennale E, costo pluriennale E, costo pluriennale E, rettif. costo pluriennale E, rettif. costo pluriennale E, rettif. costo pluriennale F, credito
Classificazione
P P P P P P P P P P P P P
P P P
P
P P P P P P P P P P P P P P P
P P P P P P P
Natura
D D D D D D D D D D D A A
D D D
D
D D D D D D D A A A A A A A D
D D D A A A D
Eccedenza
SP (attivo) Crediti SP (attivo) Crediti SP (attivo) Crediti SP (attivo) Crediti SP (attivo) Crediti SP (attivo) Crediti SP (attivo) Crediti SP (attivo) Crediti SP (attivo) Crediti SP (attivo) Crediti SP (attivo) Crediti SP (attivo) Crediti (in rettifica) SP (attivo) Crediti (in rettifica)
SP (attivo) Rimanenze SP (attivo) Rimanenze SP (attivo) Rimanenze
SP (attivo) Immoblizzazioni finanziarie
SP (attivo) Immobilizzazioni materiali SP (attivo) Immobilizzazioni materiali SP (attivo) Immobilizzazioni materiali SP (attivo) Immobilizzazioni materiali SP (attivo) Immobilizzazioni materiali SP (attivo) Immobilizzazioni materiali SP (attivo) Immobilizzazioni materiali SP (attivo) Immobilizzazioni materiali (in rettifica) SP (attivo) Immobilizzazioni materiali (in rettifica) SP (attivo) Immobilizzazioni materiali (in rettifica) SP (attivo) Immobilizzazioni materiali (in rettifica) SP (attivo) Immobilizzazioni materiali (in rettifica) SP (attivo) Immobilizzazioni materiali (in rettifica) SP (attivo) Immobilizzazioni materiali (in rettifica) SP (attivo) Immobilizzazioni materiali
SP (attivo) Immobilizzazioni immateriali SP (attivo) Immobilizzazioni immateriali SP (attivo) Immobilizzazioni immateriali SP (attivo) Immobilizzazioni immateriali (in rettifica) SP (attivo) Immobilizzazioni immateriali (in rettifica) SP (attivo) Immobilizzazioni immateriali (in rettifica) SP (attivo) Immobilizzazioni immateriali
Voci del bilancio d’esercizio
Note
Il raggruppamento accoglie conti finanziari accesi ai crediti di regolamento e alle loro rettifiche; i conti 05.40 Fondo svalutazione crediti e 05.41 Fondo rischi su crediti rettificano il valore nominale dei crediti, in funzione del rischio specifico e del rischio globale di perdite nel realizzo dei crediti stessi.
Il raggruppamento accoglie conti economici accesi ai costi sospesi, salvo il conto 04.10 Fornitori c/acconti che è un conto finanziario acceso ai crediti.
È un conto finanziario acceso a crediti di finanziamento.
Il raggruppamento accoglie conti economici accesi ai costi pluriennali, conti economici accesi a rettifiche di costi pluriennali (Fondi ammortamento) e il conto finanziario acceso ai crediti per acconti ai fornitori di immobilizzazioni materiali.
Il raggruppamento accoglie conti economici accesi ai costi pluriennali, conti economici accesi a rettifiche di costi pluriennali (Fondi ammortamento) e il conto finanziario acceso ai crediti per acconti ai fornitori di immobilizzazioni immateriali.
Crediti per imposte Crediti per cauzioni Personale c/acconti Crediti v/Istituti previdenziali Crediti diversi
DISPONIBILITÀ LIQUIDE Banche c/c attivi C/c postali Denaro in cassa Assegni Valori bollati
RATEI E RISCONTI ATTIVI Ratei attivi Risconti attivi
PATRIMONIO NETTO Patrimonio netto Utile d’esercizio Perdita d’esercizio Prelevamenti extragestione Titolare c/ritenute subite
FONDI PER RISCHI E ONERI Fondo per imposte Fondo responsabilità civile Fondo manutenzioni programmate
TRATTAMENTO FINE RAPPORTO Debiti per TFR
06.08 06.10 06.20 06.30 06.33
08.00 08.01 08.10 08.20 08.21 08.22
09.00 09.01 09.02
10.00 10.01 10.02 10.03 10.04 10.05
11.00 11.01 11.04 11.11
12.00 12.01
Denominazione
CREDITI DIVERSI IVA ns/credito IVA c/acconto Crediti per IVA Imposte c/acconto
06.00 06.01 06.04 06.05 06.07
Codice
F, debito
F, fondo rischi F, fondo rischi F, fondo oneri
E, patrimonio netto E, patrimonio netto E, patrimonio netto E, patrimonio netto E, patrimonio netto
F, rateo E, costo sospeso
F, credito F, credito F, valori in cassa F, valori in cassa F, valori in cassa
F, credito F, credito F, credito F, credito F, credito
F, credito F, credito F, credito F, credito
Classificazione
P
P P P
P P P P P
P P
P P P P P
P P P P P
P P P P
Natura
A
A A A
A A D D D
D D
D D D D D
D D D D D
D D D D
Eccedenza
SP (passivo) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
SP (passivo) Fondi per rischi e oneri SP (passivo) Fondi per rischi e oneri SP (passivo) Fondi per rischi e oneri
SP (passivo) Patrimonio netto SP (passivo) Patrimonio netto SP (passivo) Patrimonio netto (in rettifica) SP (passivo) Patrimonio netto (in rettifica) SP (passivo) Patrimonio netto (in rettifica)
SP (attivo) Ratei e risconti SP (attivo) Ratei e risconti
SP (attivo) Disponibilità liquide SP (attivo) Disponibilità liquide SP (attivo) Disponibilità liquide SP (attivo) Disponibilità liquide SP (attivo) Disponibilità liquide
Non affluisce in bilancio in quanto il saldo è girato al conto IVA c/liquidazione Non affluisce in bilancio in quanto il saldo è girato al conto IVA c/liquidazione SP (attivo) Crediti Non affluisce in bilancio in quanto il saldo si compensa con il debito per le imposte di competenza SP (attivo) Crediti SP (attivo) Crediti SP (attivo) Crediti SP (attivo) Crediti SP (attivo) Crediti
Voci del bilancio d’esercizio
Il conto del raggruppamento è finanziario e accoglie un debito a scadenza indeterminata.
Il raggruppamento accoglie conti finanziari accesi ai valori presunti; in particolare il conto 11.01 Fondo per imposte fronteggia il rischio di contenzioso tributario.
Il raggruppamento accoglie conti economici di patrimonio netto, accesi alle sue parti ideali, positive e negative.
Il raggruppamento accoglie conti di natura eterogenea: il conto acceso ai ratei è finanziario; il conto acceso ai risconti è economico. Nel bilancio in forma abbreviata e nel bilancio delle microimprese i Ratei e risconti attivi possono essere inseriti tra i Crediti nell’Attivo circolante.
Il raggruppamento accoglie conti finanziari accesi ai crediti a vista e ai valori in cassa.
Il raggruppamento accoglie conti finanziari accesi ai crediti verso una pluralità di debitori diversi.
Note
DEBITI COMMERCIALI Debiti v/fornitori Cambiali passive Fatture da ricevere Debiti da liquidare Debiti per acconti a fornitori Clienti c/acconti
DEBITI DIVERSI IVA ns/debito Debiti per ritenute da versare Debiti per IVA Debiti per imposte Debiti per cauzioni Personale c/retribuzioni Personale c/liquidazione Cedente c/cessione Debiti v/Istituti previdenziali Debiti diversi
RATEI E RISCONTI PASSIVI Ratei passivi Risconti passivi
CONTI TRANSITORI O DIVERSI Bilancio d’apertura Bilancio di chiusura IVA c/liquidazione Istituti previdenziali Banca X c/c Banca Y c/c
14.00 14.01 14.03 14.20 14.21 14.22 14.30
15.00 15.01 15.02 15.05 15.06 15.19 15.20 15.21 15.22 15.30 15.40
16.00 16.01 16.02
18.00 18.01 18.02 18.10 18.11 18.20 18.21
Denominazione
DEBITI FINANZIARI Mutui passivi Banche c/sovvenzioni Banche c/c passivi Banche c/Ri.Ba. sbf Banche c/cambiali all’incasso Banche c/anticipi su fatture Banche c/interessi maturati Debiti v/altri finanziatori
13.00 13.10 13.11 13.20 13.21 13.22 13.23 13.24 13.40
Codice
transitorio di contropartita transitorio di contropartita F, crediti e debiti F, crediti e debiti F, crediti e debiti F, crediti e debiti
F, rateo E, ricavo sospeso
F, debito F, debito F, debito F, debito F, debito F, debito F, debito F, debito F, debito F, debito
F, debito F, debito F, debito F, debito F, debito F, debito
F, debito F, debito F, debito F, debito F, debito F, debito F, debito F, debito
Classificazione
P P P P
P P
P P P P P P P P P P
P P P P P P
P P P P P P P P
Natura
D/A D/A D/A D/A
A A
A A A A A A A A A A
A A A A A A
A A A A A A A A
Eccedenza
I conti a fianco indicati non affluiscono in bilancio in quanto transitori o in quanto il loro saldo è girato a conti di debito o di credito
SP (passivo) Ratei e risconti SP (passivo) Ratei e risconti
Il raggruppamento accoglie conti di natura eterogenea: il conto acceso ai ratei è finanziario; il conto acceso ai risconti è economico. Nel bilancio in forma abbreviata e nel bilancio delle micro-imprese i Ratei e risconti passivi possono essere inseriti tra i Debiti.
Il raggruppamento accoglie conti finanziari accesi a debiti verso una pluralità di creditori diversi.
Il raggruppamento accoglie conti finanziari accesi ai debiti di regolamento.
Il raggruppamento accoglie conti finanziari accesi ai debiti di finanziamento.
Note
Il raggruppamento accoglie i conti transitori, indicati con i codici 18.01 e 18.02, che si utilizzano come conti di contropartita nelle fasi di apertura e di chiusura della contabilità, e i conti diversi, indicati con i codici 18.10 e seguenti, che hanno natura finanziaria e che possono presentare alternanza di saldi da girare a fine esercizio tra i crediti o i debiti.
Non affluisce in bilancio in quanto il saldo è girato al conto IVA c/liquidazione SP (passivo) Debiti SP (passivo) Debiti SP (passivo) Debiti SP (passivo) Debiti SP (passivo) Debiti SP (passivo) Debiti SP (passivo) Debiti SP (passivo) Debiti SP (passivo) Debiti
SP (passivo) Debiti SP (passivo) Debiti SP (passivo) Debiti SP (passivo) Debiti SP (passivo) Debiti SP (passivo) Debiti
SP (passivo) Debiti SP (passivo) Debiti SP (passivo) Debiti SP (passivo) Debiti SP (passivo) Debiti SP (passivo) Debiti SP (passivo) Debiti SP (passivo) Debiti
Voci del bilancio d’esercizio
Denominazione
CONTI DEI SISTEMI MINORI Beni di terzi Depositanti beni Merci da ricevere Fornitori c/impegni Clienti c/impegni Merci da consegnare Impegni per beni in leasing Creditori c/leasing Rischi per effetti scontati Banche c/effetti scontati Rischi per fideiussioni Creditori per fideiussioni Rischi per avalli Creditori per avalli
VENDITE E PRESTAZIONI Merci c/vendite Merci c/vendite online Resi su vendite Ribassi e abbuoni passivi Premi su vendite
RICAVI E PROVENTI DIVERSI Fitti attivi Proventi vari Arrotondamenti attivi Plusvalenze Sopravvenienze attive Insussistenze attive Rimborsi costi di vendita
COSTO DEL VENDUTO Merci c/acquisti Materie di consumo c/acquisti Merci c/apporti Resi su acquisti Ribassi e abbuoni attivi Premi su acquisti
Merci c/esistenze iniziali
Materie di consumo c/esistenze iniziali
Merci c/rimanenze finali
Materie di consumo c/rimanenze finali
Codice
19.00 19.01 19.02 19.11 19.12 19.16 19.17 19.18 19.19 19.21 19.22 19.26 19.27 19.28 19.29
20.00 20.01 20.02 20.10 20.11 20.12
21.00 21.01 21.02 21.10 21.20 21.30 21.31 21.40
30.00 30.01 30.02 30.05 30.10 30.11 30.12
30.21
30.22
30.31
30.32
E, rettifica di costo
E, rettifica di costo
E, costo d’esercizio
E, costo d’esercizio
E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, rettifica di costo E, rettifica di costo E, rettifica di costo
E, ricavo d’esercizio E, ricavo d’esercizio E, ricavo d’esercizio E, ricavo d’esercizio E, ricavo d’esercizio E, ricavo d’esercizio E, ricavo d’esercizio
E, ricavo d’esercizio E, ricavo d’esercizio E, rettifica di ricavo E, rettifica di ricavo E, rettifica di ricavo
conto d’ordine conto d’ordine conto d’ordine conto d’ordine conto d’ordine conto d’ordine conto d’ordine conto d’ordine conto d’ordine conto d’ordine conto d’ordine conto d’ordine conto d’ordine conto d’ordine
Classificazione
E
E
E
E
E E E E E E
E E E E E E E
E E E E E
Natura
A
A
D
D
D D D A A A
A A A A A A A
A A D D D
D A D A D A D A D A D A D A
Eccedenza
Note
Il raggruppamento accoglie conti accesi a variazioni economiche d’esercizio; in particolare: – i conti 30.01, 30.02, 30.05, 30.21 e 30.22 accolgono costi d’esercizio; – i conti 30.10, 30.11 e 30.12 accolgono rettifiche di costi d’esercizio; – i conti 30.31 e 30.32 accolgono componenti di reddito che vengono stornati, in quanto rinviati per competenza all’esercizio successivo.
Il raggruppamento accoglie conti economici d’esercizio relativi ai ricavi e alle loro rettifiche che fanno parte della gestione caratteristica e conti economici d’esercizio relativi ai ricavi della gestione accessoria e della gestione non corrente.
Il raggruppamento accoglie conti accesi a variazioni economiche d’esercizio; in particolare i conti 20.01 e 20.02 sono accesi a ricavi d’esercizio, mentre i conti 20.10, 20.11 e 20.12 sono accesi a rettifiche di ricavi d’esercizio.
Il raggruppamento accoglie i conti che non appartengono al sistema principale (sistema del patrimonio e del risultato economico), ma ai sistemi cosiddetti minori o supplementari cioè al sistema dei beni di terzi, al sistema degli impegni e al sistema dei rischi; trattasi di conti denominati conti di memoria o conti d’ordine.
CE B) Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci CE B) Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci CE B) Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci CE B) Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (in rettifica) CE B) Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (in rettifica) CE B) Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (in rettifica) CE B) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci CE B) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci CE B) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (in rettifica) CE B) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (in rettifica)
CE A) Altri ricavi e proventi CE A) Altri ricavi e proventi CE A) Altri ricavi e proventi CE A) Altri ricavi e proventi CE A) Altri ricavi e proventi CE A) Altri ricavi e proventi CE A) Altri ricavi e proventi
CE A) Ricavi delle vendite e delle prestazioni CE A) Ricavi delle vendite e delle prestazioni CE A) Ricavi delle vendite e delle prestazioni (in rettifica) CE A) Ricavi delle vendite e delle prestazioni (in rettifica) CE A) Ricavi delle vendite e delle prestazioni (in rettifica)
Nel bilancio delle micro-imprese in calce allo Stato patrimoniale figurano gli impegni, le garanzie e le passività potenziali non risultanti dallo Stato patrimoniale. Nel bilancio in forma abbreviata tali informazioni devono essere riportate nella Nota integrativa
Voci del bilancio d’esercizio
COSTI PER GODIMENTO DI BENI DI TERZI Fitti passivi Canoni di leasing
COSTI PER IL PERSONALE Salari e stipendi Oneri sociali TFR
AMM.TI IMMOBILIZZ. IMMATERIALI Ammortamento costi d’impianto Ammortamento software Ammortamento avviamento
AMM.TI IMMOBILIZZ. MATERIALI Ammortamento fabbricati Ammortamento impianti e macchinari Ammortamento attrezzature Ammortamento macchine d’ufficio Ammortamento arredamento Ammortamento automezzi Ammortamento imballaggi durevoli
SVALUTAZIONI Svalutazione crediti
ACCANTONAMENTI PER RISCHI Accantonamento per responsabilità civile
32.00 32.01 32.02
33.00 33.01 33.02 33.03
34.00 34.01 34.06 34.08
35.00 35.01 35.02 35.04 35.05 35.06 35.07 35.08
36.00 36.06
37.00 37.04
Denominazione
COSTI PER SERVIZI Costi di trasporto Costi per energia Pubblicità Consulenze Costi postali Costi telefonici Assicurazioni Costi di vigilanza Costi per i locali Costi esercizio automezzi Manutenzioni e riparazioni Provvigioni passive Costi d’incasso Commissioni bancarie Costi di etichettatura Abbonamenti
31.00 31.01 31.02 31.03 31.04 31.05 31.06 31.07 31.08 31.09 31.10 31.11 31.12 31.13 31.14 31.15 31.18
Codice
E, costo d’esercizio
E, costo d’esercizio
E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio
E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio
E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio
E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio
E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio
Classificazione
E
E
E E E E E E E
E E E
E E E
E E
E E E E E E E E E E E E E E E E
Natura
D
D
D D D D D D D
D D D
D D D
D D
D D D D D D D D D D D D D D D D
Eccedenza
CE B) Accantonamenti per rischi
CE B) Svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide
CE B) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali e materiali CE B) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali e materiali CE B) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali e materiali CE B) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali e materiali CE B) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali e materiali CE B) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali e materiali CE B) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali e materiali
CE B) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali e materiali CE B) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali e materiali CE B) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali e materiali
CE B) Costi per il personale CE B) Costi per il personale CE B) Costi per il personale
CE B) Costi per godimento di beni di terzi CE B) Costi per godimento di beni di terzi
CE B) Costi per servizi CE B) Costi per servizi CE B) Costi per servizi CE B) Costi per servizi CE B) Costi per servizi CE B) Costi per servizi CE B) Costi per servizi CE B) Costi per servizi CE B) Costi per servizi CE B) Costi per servizi CE B) Costi per servizi CE B) Costi per servizi CE B) Costi per servizi CE B) Costi per servizi CE B) Costi per servizi CE B) Costi per servizi
Voci del bilancio d’esercizio I raggruppamenti accolgono i costi inerenti all’acquisto di servizi, al personale e gli altri costi inerenti alla gestione caratteristica o alla gestione accessoria; trattasi di conti accesi a variazioni economiche negative d’esercizio.
Note
ONERI DIVERSI Oneri fiscali diversi Oneri vari Perdite su crediti Accantonamento per imposte indirette Arrotondamenti passivi Minusvalenze Sopravvenienze passive Insussistenze passive
PROVENTI FINANZIARI Interessi attivi v/clienti Interessi attivi bancari Interessi attivi postali Proventi finanziari diversi
ONERI FINANZIARI Interessi passivi v/fornitori Interessi passivi bancari Sconti passivi bancari Interessi passivi su mutui Oneri finanziari diversi
IMPOSTE DELL’ESERCIZIO Imposte dell’esercizio
CONTI DI RISULTATO Conto di risultato economico
39.00 39.01 39.03 39.05 39.06 39.10 39.20 39.30 39.31
40.00 40.10 40.15 40.16 40.40
41.00 41.01 41.02 41.03 41.10 41.40
60.00 60.01
90.00 90.01
Denominazione
ALTRI ACCANTONAMENTI Acc.to per manutenzioni programmate
38.00 38.03
Codice
E, di risultato
E, costo d’esercizio
E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio
E, ricavo d’esercizio E, ricavo d’esercizio E, ricavo d’esercizio E, ricavo d’esercizio
E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio E, costo d’esercizio
E, costo d’esercizio
Classificazione
E
E E E E E
E E E E
E E E E E E E E
E
Natura
D/A
D
D D D D D
A A A A
D D D D D D D D
D
Eccedenza
CE Imposte sul reddito dell’esercizio
CE C) Interessi e altri oneri finanziari CE C) Interessi e altri oneri finanziari CE C) Interessi e altri oneri finanziari CE C) Interessi e altri oneri finanziari CE C) Interessi e altri oneri finanziari
CE C) Proventi finanziari CE C) Proventi finanziari CE C) Proventi finanziari CE C) Proventi finanziari
CE B) Oneri diversi di gestione CE B) Oneri diversi di gestione CE B) Oneri diversi di gestione CE B) Oneri diversi di gestione CE B) Oneri diversi di gestione CE B) Oneri diversi di gestione CE B) Oneri diversi di gestione CE B) Oneri diversi di gestione
CE B) Altri accantonamenti
Voci del bilancio d’esercizio
Conto a cui affluiscono tutti i componenti positivi e negativi del reddito; il saldo esprime l’utile o la perdita d’esercizio.
I raggruppamenti accolgono conti accesi a variazioni economiche d’esercizio inerenti alla gestione finanziaria; il raggruppamento 40 accoglie ricavi d’esercizio e il raggruppamento 41 costi d’esercizio.
Il raggruppamento accoglie conti economici d’esercizio relativi a costi della gestione caratteristica, della gestione accessoria e della gestione non corrente.
Note