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Italian Pages 172 [173] Year 2007
L'ALTRA MEDICINA
Le tecniche di
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resp1raz1one yoga L'arte del Pranayama per assorbire l'energia vitale MAURIZIO MORELLI
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~ALTRA
MEDICINA/279
La collana 'L'altra medicina' propone terapie, tecniche e rimedi a sostegno di un 'progetto-salute' che discende da una visione complessiva della persona come insieme inscindibile di corpo, mente e spirito. Sua finalità è il benessere integrale, non soltanto l'assenza di malattia o la guarigione. Alcune delle discipline complementari presentate nella collana sono talvolta guardate con diffidenza dalla medicina ufficiale perché la loro efficacia, per quanto riscontrata nell'uso, non è stata ancora dimostrata da sperimentazioni scientifiche classiche. Il ricorso a queste medicine è però una realtà in continua espansione in tutto il mondo e il diffonderne la conoscenza appare un doveroso atto di informazione. Ognuno degli argomenti della collana 'L'altra medicina' è il risultato di una scelta svolta, a livello nazionale e internazionale, tra tutto ciò che di meglio viene scoperto, provato e pubblicato in tema di salute e di benessere. Forma di presentazione e linguaggio dei volumi sono curati in modo tale da poter essere compresi da chiunque, perché tutti vi possano trovare concrete indicazioni a beneficio della propria esistenza.
L'autore Maurizio Morelli pratica yoga da quarant'anni, e da trenta lo insegna. Ha studiato con numerosi maestri, e trascorso lunghi periodi di formazione in India. È esperto di terapie naturali e spirituali. È presidente dell'associazione Centro Pranayoga di Milano.
Red Edizioni, Milano © 2007 Revisione redazionale di Angela Giaccardi Impaginazione: Paolo Cassella, Como Stampa: L.E.G.O. Spa, Lavis (TN) www.red-edizioni.it
Maurizio Morelli
LE TECNICHE DI
RESPIRAZIONE YOGA
Introduzione
Il Pranayama è l'arte di controllare l'assorbimento dell'energia vitale (Prana) per mezzo del respiro. La respirazione è la funzione più importante dell'intero organismo. Senza respiro, e senza ossigeno, non c'è vita. È quasi superfluo rilevare i benefici che possono derivare da una corretta respirazione, ma è necessario ricordare che il Pranayama è qualcosa di più, è uno strumento di conoscenza ed evoluzione. È universale! Tutti noi respiriamo e possiamo imparare a farlo meglio. Non è difficile né faticoso, non richiede spese o attrezzi, e i risultati, in termini di salute e benessere, sono completi e duraturi. Si pensa che questa disciplina sia difficile, ma io ritengo più corretto affermare che è impegnativa. Si tratta di sapere che cosa e come fare, e agire rispettando gradualità e metodo. È richiesta pazienza ed è necessario escludere la fretta. C'è un articolato lavoro di preparazione da portare a termine prima di entrare nel vivo delle tecniche più complesse, tutto un alfabeto di sfumate sensazioni che deve essere costruito, diverso e personale per ognuno di noi. Non lo si può prendere a prestito da qualcun altro né comprarlo già pronto, è soggettivo e ognuno deve creare il suo. Procedendo diversamente ci si ritrova a fare troppe operazioni nello stesso tempo, senza sufficienti sensibilità e coordinamento, padronanza e capacità di valutazione circa l'intensità dell'azione. Ci si irrigidisce e poi si rinuncia. Troppo complicato! In pratica è invece abbastanza semplice, ma ci vogliono metodo e costanza. Seguite passo passo le istruzioni di questo libro e lo sperimenterete su voi stessi.
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INTRODUZIONE
Questo è un manuale pratico il cui scopo è insegnare il Pranayama a chiunque voglia impararlo, chiaramente e completamente. È adatto anche per chi non ha precedenti esperienze diyoga. Essendo destinato a una pratica autodidattica, si basa su un'esposizione graduale delle varie tecniche. Lo sforzo non dovrebbe mai comparire; le difficoltà sono superate con l'arma della costanza, escludendo a priori forzature o impegni eccessivamente gravosi. La vostra psiche e il vostro organismo devono avere il tempo necessario per adeguarsi a flussi sempre maggiori d'energia, e a vibrazioni sempre più intense, e questo richiede pazienza e lunghi periodi. Imparerete a utilizzare il respiro per sciogliere il corpo, coordinando respiro e movimento, ad assumere alcune posizioni fondamentali come Vajra o Siddha Asana, utili nel Pranayama, a prendere coscienza del respiro nelle sue fasi e nel suo insieme, e il rilassamento profondo, che è di fondamentale importanza. È necessario, per eseguire gli esercizi più avanzati, avere assi-
milato tutti gli elementi base, ed essere in grado di eseguirli con naturalezza e precisione. Per questo i preliminari sono così importanti. In seguito si sperimentano esercizi di respirazione dinamica per rinforzare e tonificare corpo, psiche e involucro energetico, e poi rilassamenti dinamici, tecniche di purificazione, metodi di controllo dell'energia, esercizi di ritmo e ritenzione. Nulla viene trascurato. Solo a questo punto si passerà all'esposizione e alla pratica dei Pranayama più complessi, perché solo allora sarete in grado di eseguirli senza sforzo e con naturalezza, avendo padronanza completa di tutti gli strumenti necessari. Seguendo questo metodo si ottengono i massimi benefici con il minimo sforzo e senza difficoltà, perché ognuno di voi avrà la possibilità di regolare la pratica sui propri tempi e capacità, senza mai forzare. Un cammino lento, ma sicuro e fruttuoso. Ritengo giusto evidenziare che questo lavoro, benché contenga molti esercizi originali e non direttamente collegabili alla tra-
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INTRODUZIONE
dizione dell'Hatha yoga, non è uno dei tanti rimaneggiamenti estemporanei dello yoga. Questa è un'esposizione dettagliata e metodica della disciplina del Pranayama, rigorosamente in accordo con la tradizione e la pratica dell'Hatha yoga. L'approccio è lungo e molto mediato, adatto a praticanti occidentali e autodidatti, ma sempre nel rispetto dei fondamenti della tradizioneyoga. Per sottolineare questa continuità con la tradizione, ho ritenuto utile identificare con un nome in italiano gli esercizi preparatori o in ogni modo non tradizionali, mentre i Pranayama classici, inclusi alcuni minori, sono indicati con il loro nome originale e con accanto il significato dello stesso. Dei differenti esercizi vengono esposti caratteristiche, tecniche d'esecuzione, benefici ed eventuali controindicazioni.
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Lo yoga e le sue tecniche
Lo yoga è un insieme organico di tecniche, simbolismi e concetti a impronta magico-spirituale. Il termine yoga (da yug, 'unire') traccia e sottolinea l'idea conduttrice propria di tutti gli aspetti di questa ftlosofia. Si tratta di unire, ricomporre, compenetrare, passare dal frammentario all'unità, essere completamente e coscientemente partecipi della vita a ogni livello. Lo yoga parte dalla realtà delle cose. Osserva con occhi limpidi e innocenti, e da ciò che vede trae insegnamenti. Così ogni fenomeno e creatura si trasformano in un maestro, perché tutto riflette la stessa essenziale verità. Nascono mille metodi, mille tecniche, che non sono mai in contrasto tra loro, ma formano una grandiosa armonia. Lo yoga si evolve con l'evoluzione, si specializza, si diversifica, esplora gli angoli più bui e misteriosi della creazione, si espande in mille rivoli senza però frantumarsi, mantenendosi inalterato nella diversità, perché la fonte è sempre la stessa, la sorgente della verità e della vita. È stata quest'umiltà di fondo, questo rifarsi sempre al testimone interiore, al Dio che alberga nel cuore di ognuno di noi, che ha impedito allo yoga di trasformarsi in una religione istituzionalizzata, in un sistema di pensiero statico e monolitico, a conservarlo nel corso di molti millenni sempre vero, fresco e aderente ai reali bisogni dell'umanità.
Come un sasso lanciato nell'acqua crea cerchi sempre più ampi, così la verità realizzata in un punto si spande tutto intorno, sino ad assorbire ogni parte dell'essere. Non c'è alcuna contraddizione tra metodi apparentemente diversi, purché la pratica sia onesta e non ci si dimentichi che riguarda sempre la totalità e non solo l'aspetto posto in evidenza.
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LOYOGA E LE SUE TECNICHE
Che cos'è lo yoga? Alla domanda: «Che cos'è lo yoga?» possiamo dare risposte diverse, tutte ugualmente valide. • Lo yoga è una filosofia, perché tratta accuratamente e approfonditamente dell'essere delle cose, della loro natura e scopo. • Lo yoga è una scienza, in quanto fonda le sue conoscenze su osservazioni sistematiche, intuizioni e razionalizzazioni. Vanta anche una sperimentazione approfondita dei suoi metodi e tecniche, i cui risultati sono stati trasmessi e valutati ininterrottamente da maestro ad allievo per migliaia d'anni. • Lo yoga è un sistema psicologico, perché analizza approfonditamente i vari aspetti della psiche umana, li spiega, li classifica e suggerisce rimedi. • Lo yoga è un metodo di cura globale perché, seguendo le sue indicazioni, si riacquista la salute l)el senso più ampio e completo. • Lo yoga è un metodo pratico di realizzazione, che a ogni domanda risponde con: «Fa' questo e saprai». • Lo yoga è arte, perché si realizza trasferendo in gesti e azioni precise la creatività profonda. • Lo yoga è in grado di accelerare l'evoluzione, ci aiuta a portare a compimento il progetto divino camminando di buon passo a fianco della natura e rispettandone le leggi. • Lo yoga è religiosità profonda e autentica, perché si occupa della realizzazione del divino in noi e in tutte le cose.
La tecnica è il dito che mostra la luna; non limitiamoci ajissare il dito Nel corso dei millenni si sono sviluppati numerosi sistemi e modalità di pratica. Parte di questo patrimonio è diventata obsoleta con il procedere dell'evoluzione e il modificarsi della realtà, era uno yoga per genti e tempi che non ci sono più. Altri mezzi di realizzazione, invece, collegati ad aspetti più universali e inalterabili dell'essere umano, hanno attraversato intatti i secoli. Ora sono un patrimonio dell'umanità. Si tratta di tecniche evolutive universali, né sesso, età, razza o religione possono rappresentare un ostacolo.
Strumenti e tecniche dello yoga Analizziamo adesso brevemente i principali strumenti e le tecniche dello yoga: Yama, Niyama, Asana, Shatkarman, Bandha,
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LOYOGA E LE SUE TECNICHE
Mudra, Pranayama, Pratyahara, Mantra, Yantra, Mandata, Dharana, Dhyana, Samadhi.
Yama (proibizioni o azioni da evitare) Scopo delle 'proibizioni' è evitare al praticante azioni negative, dannose, dispersive e quindi produttrici di Karma negativo. Secondo gli Yoga Sutra (aforismi sullo yoga) le proibizioni di un perfetto yogi sono le seguenti. • Astenersi da qualsiasi forma di violenza, in ogni modo e in ogni tempo, con il pensiero, la parola e l'azione. • Astenersi dalla menzogna e dall'inganno.Vyasa, uno dei principali commentatori degli Yoga Sutra, specifica: «Il dire la verità significa che la mente e il discorso devono corrispondere all'oggetto; mente e discorso devono essere così com'è ciò che è stato visto o riferito o udito)). In ogni caso il discorso deve tendere al bene e alla luce, mai al nuocere ad altri, a creare difficoltà o fraintendimenti. • Astenersi dal furto. Non si tratta solo di non rubare cose altrui, ciò che va controllato è il desiderio di appropriarsi di qualsiasi oggetto. • Astenersi dalle passioni. Questa proibizione riguarda sia il controllo delle funzioni sessuali sia il mangiare e il bere e tutte le sensazioni che possono venire dalla vista, dal tatto, dall'udito e così via. Anche ogni forma d'attaccamento a persone o cose. • Astenersi dal possesso, cioè obbligo di povertà.Vyasa specifica: «Povertà significa non accettare alcuna cosa, considerati i danni che comporta l'accettarla, il conservarla, il distruggerla, l'attaccarsi a lei». Queste sono le 5 proibizioni o azioni da evitare, che a loro volta possono comprenderne altre. Le proibizioni sono come argini destinati a incanalare le energie istintuali e distruttive. Sono necessarie in qualsiasi forma di yoga, anche se l'intensità del voto dovrà essere ragionevolmente relazionata alla vita del praticante e alla sua natura. I temi generali sono comunque universalmente validi.
Niyama (obblighi o azioni da compiere) Sono comportamenti, azioni, forme mentali che è opportuno assumere a direzione del proprio agire. Patanjali elenca i seguenti. • Purezza, che comprende la purificazione interna ed esterna del corpo e della mente. 11
LOYOGA E LE SUE TECNICHE
• Soddisfazione, che è essere contenti di quanto si possiede. • Ascesi, che è la capacità di sopportare gli opposti e che si acquisisce con l'esercizio costante della volontà e con il potere della rinuncia. • Studio, cioè la conoscenza discriminativa ottenuta con la lettura e la meditazione dei testi sacri e l'ascolto di parole pronunciate dai saggi. S'intende pure la conoscenza intuitiva ottenuta con la devozione e/o la ripetizione costante di un Mantra. • Devozione, cioè il mantenere il proprio cuore e tutto l'essere aperti al divino, e anche nel senso che tutte le azioni vengono offerte a Dio. Se gli Yama sono indispensabili per incanalare gli istinti e le energie distruttive, con i Niyama essi sono rigenerati e purificati dalle valenze negativi e successivamente sublimati. Ancora a proposito di Yama e Niyama registriamo l'opinione di Svatmarama, autore di un importante testo tantrico sull'Hatha yoga.
«Lo yoga è rovinato da 6 cause: nutrimento eccessivo, esercizio eccessivo, parlare eccessivo, osservanza di discipline non adatte, compagnie non adatte, mancanza di costanza.