Le mappe della filosofia occidentale. Geografiche, storiche, concettuali
 8820361590, 9788820361594

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LE MAPPE DELLA FILOSOFIA OCCIDENTALE

Copyright © Ulrico Hoepli Editore S.p.A. 2014 via Hoepli 5, 20121 Milano (Italy) tel. +39 02 864871 – fax +39 02 8052886 e-mail [email protected]

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ISBN 978-88-203-7588-1

Realizzazione editoriale: Rosmarino S.r.l. - Bologna Progetto editoriale: Massimo Manzoni Impaginazione: Caterina Manieri Tavole a colori: Alessandra Rigoni Copertina: mncg S.r.l., Milano

MAURIZIO PANCALDI MARIO TROMBINO MAURIZIO VILLANI

LE MAPPE DELLA FILOSOFIA OCCIDENTALE GEOGRAFICHE, STORICHE, CONCETTUALI

EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO

Sommario

IV

La cartografia filosofica Le prime scuole della filosofia greca

2

La filosofia greca delle origini (VII-V secolo a.C.)

3

Le scuole filosofiche greche tra il V e il IV secolo a.C.

4

La filosofia ateniese del V-IV secolo a.C.

5

Le scuole e le tradizioni filosofiche dell’ellenismo e dell’età tardoantica

6

Le città della filosofia ellenistica ed ellenistico-romana (III sec. a.C. - III sec. d.C.)

7

Le scuole di interpretazione delle Sacre Scritture

8

La prima filosofia cristiana e platonica

8

Le scuole della prima filosofia ebraica e cristiana (III-IV sec. d.C.)

9

La filosofia araba ed ebraica medievale

10

Le città della filosofia araba medievale e la penetrazione dei testi platonici e aristotelici in Occidente (XI-XIII sec.)

11

Gli autori di riferimento dei primi secoli del medioevo precedenti la scolastica

12

Scuole monastiche, scuole palatine, scuole cattedrali (VIII-XIII sec.)

13

La scolastica medievale, la tradizione che assume Aristotele come filosofo greco di riferimento

14

La scolastica medievale, la tradizione che assume Platone come filosofo greco di riferimento, nella versione neoplatonica e agostiniana

14

Filosofia scolastica: le gradi università e i centri di studio

15

Le aree tematiche della filosofia del rinascimento

16

Le città della filosofia del rinascimento

17

Le aree tematiche della filosofia del Seicento

18

Le città della filosofia del Seicento

19

Le tradizioni illuministe inglesi e francesi che derivano da Locke

20

Il dialogo di Kant con i filosofi precedenti

20

Le capitali dell’illuminismo

21

Le scuole filosofiche inglesi e francesi dell’Ottocento

22

La filosofia tedesca dell’Ottocento

22

Le città della filosofia dell’Ottocento

23

La filosofia del primo Novecento dopo la crisi del positivismo

24

Correnti filosofiche del primo Novecento in Francia, Germania, Italia

24

Sommario

V

Le città della filosofia tra Ottocento e Novecento

25

Le aree tematiche della filosofia americana alla metà del Novecento

26

La diaspora dei filosofi tedeschi al tempo del nazismo

27

Le scuole e le correnti filosofiche nei primi decenni della seconda metà del Novecento

28

Le città della filosofia del secondo Novecento

29

Le scuole e le correnti della filosofia contemporanea

30

Le città della filosofia in Europa tra XX e XXI secolo

31

Le città della filosofia nel mondo tra XX e XXI secolo

32

La cronologia degli autori e delle opere La cronologia degli autori

34

700 a.C.-450 a.C.

34

450 a.C.-300 a.C.

35

300 a.C.-200

36

200-1150

37

1150-1400

38

1400-1540

39

1540-1630

40

1630-1690

41

1690-1750

42

1750-1830

43

1830-1890

44

1890-1940

45

1940-1975

46

La cronologia delle opere

46

400 a.C.-1550

46

1550-1720

47

1720-1860

48

1860-1950

49

1950-2014

50

Sommario

VI

Le scuole e le correnti. Teorie generali Le filosofie sistematiche e non sistematiche

52

Le filosofie moniste

53

Il platonismo

54

L’aristotelismo

55

Lo scetticismo e le filosofie della demarcazione tra sapere e non sapere

56

L’empirismo, il razionalismo, il criticismo

57

Le teorie etiche

58

Le interpretazioni della storia

59

Le teorie su Dio

60

Le teorie sulla bellezza e sull’arte

61

Le teorie sul diritto e sullo Stato

62

Le filosofie cristiane

63

Teorie generali nella filosofia contemporanea

64

I problemi della filosofia La metafisica e il problema della conoscenza

66

La filosofia del linguaggio e della mente

68

La filosofia della natura, la filosofia della scienza e l’epistemologia

70

La retorica, la logica e l’intelligenza artificiale

72

L’etica

74

La filosofia della religione e la teologia filosofica

76

La filosofia del diritto, la filosofia della storia

78

L’estetica

80

Nuovi problemi del dibattito filosofico contemporaneo

82

La cartografia filosofica

In ogni sapere storico sono fondamentali i due parametri dello spazio e del tempo. La sezione dedicata alla cartografia filosofica ordina in un unico quadro sinottico due diversi tipi di informazioni di base: – la localizzazione geografica dell’attività dei filosofi e dei grandi centri di studio e di ricerca, attraverso indicatori di massima come le città in cui hanno operato e gli spostamenti di persone o di scritti che hanno segnato in profondità alcuni momenti della storia della filosofia; – la schematizzazione delle relazioni tra i filosofi e le scuole rispetto a due parametri: le posizioni con cui direttamente sono in dialogo (segnalate in rosso sulla base di un movimento verticale all’interno dello schema) e le grandi tradizioni lontane con cui il dialogo è più sfumato (segnalate nello schema in azzurro sulla base di un movimento in genere orizzontale). Le frecce non indicano quindi una derivazione sulla base di principi di scuola o una linea di discendenza di qualsiasi tipo, ma le principali direzioni di dialogo tra filosofi e scuole.

Tradizioni poetiche e religiose che influenzano la prima filosofia greca # Omero # Esiodo # Solone # Le religioni dei misteri: orfismo, culti dionisiaci # Sciamanesimo asiatico

Anassagora e il pluralismo degli elementi

Scuola eleatica: Parmenide, Zenone, Melisso

Empedocle e la scuola medica di Agrigento

Scuola pitagorica

Scuola ionica: Talete, Anassimandro, Anassimene

Senofane

Le prime scuole della filosofia greca

Caratteri generali della cultura # Mito # Passaggio dall’oralità alla scrittura # Lingua: il greco di tradizione omerica (panellenico)

La cartografia filosofica 2

Agrigento

Elea Crotone

Taranto Metaponto Clazomene Efeso Samo Mileto

Pitagora e Senofane emigrano dalla Ionia verso la Magna Grecia.

Città della Ionia, sedi dei primi filosofi: la Scuola di Mileto ed Eraclito (VI sec. a.C.), poi Anassagora e Melisso (V sec. a.C.).

Samo, Efeso, Mileto, Clazomene

Aristotele nella Metafisica colloca le origini storiche della filosofia in una originale tradizione di pensiero della Ionia, la regione a oriente della Grecia; da qui la nuova cultura si mosse, al seguito di mercanti e di coloni, nell’Italia meridionale, dove si espresse in forme nuove e originali.

Empedocle e la sua Scuola medica.

Agrigento

Sedi pitagoriche, fino al IV sec. a.C.

Taranto, Crotone, Metaponto

Città d’origine della Scuola eleatica: Parmenide e Zenone.

Elea

La filosofia greca delle origini (VII-V secolo a.C.)

3 La cartografia filosofica

Platone e l’Accademia

Aristotele e il Liceo

Presocratici

Sofisti

Eraclito, Pitagora, Scuola eleatica, orfismo

Scuola eleatica

Scuola megarica

Socrate

Scuola cirenaica

Scuola cinica

Democrito (indipendente dalla filosofia ateniese)

Le scuole filosofiche greche tra il V e il IV secolo a.C.

Tradizioni che influenzano o sono influenzate dalla filosofia • Tragedia antica • Storiografia • Scuole di medicina

La cartografia filosofica 4

Lentini

Elide

Cirene

Megara

Atene

Stagira

Ceo

Abdera

Anassagora, sofisti (Protagora, Gorgia, Prodico, Ippia e molti altri), Socrate e scuole socratiche (cinica: Antistene; cirenaica: Aristippo; megarica: Euclide), Platone e l’Accademia, Aristotele e il Liceo.

Atene

Anassagora

Clazomene

Clazomene

Prodico

Ceo

Colonia di Clazomene: Protagora e Democrito (quest’ultimo resta indipendente da Atene).

Abdera

Ad Atene, la citta che per molti secoli sarebbe poi rimasta la capitale della filosofia occidentale, la filosofia giunse come una nuova cultura proveniente dalle colonie della Ionia e dell’Italia meridionale. I filosofi ateniesi erano della più varia provenienza e nella città la filosofia si organizzò presto in scuole che richiamarono molti giovani.

Aristippo

Cirene

Ippia

Elide

Gorgia

Lentini

Euclide

Megara

Aristotele

Stagira

La filosofia ateniese del V-IV secolo a.C.

5 La cartografia filosofica

Accademia

Liceo (Peripato)

Scuola scettica

Scuola epicurea

Scuola stoica

Scuola cinica

Eclettismo

Neoplatonismo

Socrate, Platone, scettici

Aristotele

Socrate, scuole mediche

Democrito, Aristotele, Scuola cirenaica

Socrate, Eraclito

Socrate

Filosofie greco-ellenistiche

Platone, Aristotele, stoici

Le scuole e le tradizioni filosofiche dell’ellenismo e dell’età tardoantica

Lingua greca

Lingua latina

Lingua greca

Lingua greca, poi latina

Lingua greca, poi latina

Lingua greca

Lingua greca

Lingua greca

La cartografia filosofica 6

Elide Atene

Mitilene

Lampsaco

Alessandria

Rodi

Pergamo

Con Atene è il grande centro di ricerca scientifica dell’età ellenistica: Museo e Biblioteca.

Alessandria

Scuola stoica di Posidonio.

Rodi

Con Alessandria, è il grande centro di ricerca scientifica e filosofica dell’età ellenistica: Scuola epicurea, Antica e Media Stoà, Accademia, Peripato, Scuola cinica.

Atene

Biblioteca, nel III-IV sec. d.C. Scuola neoplatonica.

Pergamo

Comunità epicurea

Lampsaco

L’ellenismo è caratterizzato da un notevole ampliamento dei confini geografici della cultura greca verso oriente. Quando Roma raccolse politicamente l’eredità ellenistica, questi confini si ampliarono anche verso occidente. Il risultato fu la diffusione della filosofia in tutto il bacino del Mediterraneo e la formazione di un unico linguaggio della cultura filosofica classica.

Pirrone

Elide

Comunità epicurea

Mitilene

Archimede

Siracusa

Comunità epicurea

Carneade, Cicerone, Lucrezio, Seneca, Marco Aurelio, Plotino.

Siracusa

Napoli

Napoli

Roma

Roma

Le città della filosofia ellenistica ed ellenistico-romana (III sec. a.C. - III sec. d.C.)

7 La cartografia filosofica

Gnosi

Plotino

Ammonio Sacca

Cristianesimo

Ebraismo

Gregorio Nazianzeno

Agostino di Ippona

Scuola cristiana di Alessandria: Clemente e Origene

Filone di Alessandria

Platone

Gregorio di Nissa

Cristianesimo

Scuola di Efeso

Metodo filologico

La prima filosofia cristiana e platonica

La Scuola di Clemente e Origene ad Alessandria

La Scuola di Filone ad Alessandria

Metodo allegorico

Le scuole di interpretazione delle Sacre Scritture

Stoicismo

Aristotele

La cartografia filosofica 8

Ippona

Milano

Efeso Scuola cristiana di studio e interpretazione della Scrittura secondo il metodo filologico.

Roma

Alessandria

Efeso

Costantinopoli

Scuole cristiane imperiali.

Costantinopoli

Scuola di filosofia ebraica di Filone di Alessandria; dal II sec. il Didascaleion (Clemente, Origene), scuola cristiana di studio e interpretazione della Scrittura secondo il metodo allegorico; la Biblioteca ancora attiva.

Alessandria

Nissa Nazanzio

Sede vescovile di Gregorio Nazianzeno.

Nazanzio

Sede vescovile di Gregorio di Nissa.

Nissa

Il cristianesimo raccolse l’eredità ellenistico-romana. Si diffuse capillarmente in tutto il territorio dell’impero e di conseguenza anche le prime scuole filosofiche di tradizione ebraica e cristiana si diffusero ben presto in tutto il bacino del Mediterraneo, in città in genere collegate da scambi commerciali.

Sede vescovile di Agostino.

Ippona

Scuola vescovile di Isidoro di Siviglia.

Siviglia

Siviglia

Scuole imperiali di retorica e diritto.

Roma

Scuole imperiali di retorica.

Milano

Le scuole della prima filosofia ebraica e cristiana (III-IV sec. d.C.)

9 La cartografia filosofica

Islam

Aristotele

Islam

Neoplatonismo

Aristotele

Averroè

Avicenna

al-Farabi

Maimonide

La filosofia araba ed ebraica medievale

Avicebron

al-Kindi

Aristotele

Talmud

Ebraismo

Neoplatonismo

Talmud

Ebraismo

Islam

Alessandro di Afrodisia

Aristotele

Platone

La cartografia filosofica 10

Bologna

Centro di traduzioni, alla corte dei re Normanni e di Federico II.

Costantinopoli

Il Cairo

Damasco

Costantinopoli

Maimonide; grande centro culturale.

Il Cairo

Baghdad

Capitale araba, grande centro culturale.

Baghdad

Città araba, grande centro di cultura e di traduzioni.

Damasco

Capitale bizantina e grande centro di cultura.

Il crollo dell’impero romano e la rottura dell’unità mediterranea dopo il VII secolo portarono a una situazione culturale del tutto diversa. In Occidente non si lessero più i testi classici, perduti nella quasi totalità, mentre lo studio degli antichi greci fu portato avanti dagli Arabi, che li studiarono e tradussero e furono gli artefici della loro reintroduzione in Occidente dall’XI secolo in poi, attraverso le aree di confine (soprattutto Sicilia e Spagna).

Capitale araba e grande centro di cultura; centro di traduzioni; Averroè.

Città araba (ex capitale del Regno dei Vandali), grande centro di cultura e di traduzioni; Isidoro di Siviglia.

Palermo

Palermo

Cordova

Siviglia

Parigi

Siviglia

Cordova

Toledo

Centro di cultura e di traduzioni.

Toledo

Università dove le traduzioni producono un rinnovamento degli studi.

Canterbury

Università dove le traduzioni producono un rinnovamento degli studi.

Centro di traduzioni; Anselmo d’Aosta.

Parigi

Bologna

Canterbury

Le città della filosofia araba medievale e la penetrazione dei testi platonici e aristotelici in Occidente (XI-XIII sec.)

11 La cartografia filosofica

Padri della Chiesa cappadoci

Basilio di Cesarea, Gregorio di Nissa, Gregorio Nazianzeno

Padri della Chiesa latini

Agostino di Ippona, Ambrogio, Gregorio Magno

S

R E

S

T T

U R

Filosofi greci

I

Platone, Aristotele, Plotino, Proclo

C R

Dionigi Areopagita, Massimo il Confessore, Giovanni Damasceno

Padri della Chiesa greci

A C

E

Poeti latini

Ovidio, Virgilio

Scrittori e filosofi latini

Cicerone, Seneca, Marziano Capella, Boezio, Isidoro di Siviglia

Gli autori di riferimento dei primi secoli del medioevo precedenti la scolastica

La cartografia filosofica 12

Pavia San Vittore

Vercelli

Montecassino

Cremona Ravenna

Hildesheim Canterbury Aquisgrana Fulda Magonza Reims Clairvaux Chartres Metz Strasburgo Tours San Gallo

La filosofia medievale si sviluppa in sedi diverse da quelle antiche. Nell’ambito delle istituzioni ecclesiastiche, la ricerca filosofica si svolgeva presso le scuole dei monasteri, delle cattedrali, dei “palazzi” imperiali. Rispetto al mondo antico è evidente l’abbandono delle radici mediterranee e la dislocazione nel nord.

Scuole monastiche Scuole palatine Scuole cattedrali

Clonard

Jarrow

Scuole monastiche, scuole palatine, scuole cattedrali (VIII-XIII sec.)

13 La cartografia filosofica

Duns Scoto Sigieri di Brabante

Maimonide

Averroè

Scuola di Chartres Scuola di San Vittore

Calcidio

Cicerone, Virgilio, Ovidio

Alano di Lilla

Boezio

Roberto Grossatesta

Meister Eckhart

Proclo

Bonaventura da Bagnoregio

Anselmo d’Aosta

Aristotele

Bibbia

Filosofi arabi

Filosofi ebrei

Padri della Chiesa

Filosofi arabi

Filosofi ebrei

Dionigi Areopagita

Padri della Chiesa

La scolastica medievale, la tradizione che assume Platone come filosofo greco di riferimento, nella versione neoplatonica e agostiniana

Ruggero Bacone

Tommaso d’Aquino

Alberto Magno

Abelardo

Averroé, Maimonide, Avicebron

Stoicismo, Boezio

La scolastica medievale, la tradizione che assume Aristotele come filosofo greco di riferimento

La cartografia filosofica 14

Oxford

Parigi

Montpellier

Colonia

Padova

Orvieto

Bologna

Palermo

Salerno

Napoli

Grande centro culturale alla corte di Federico II.

Palermo

Scuola medica.

Salerno

Università federiciana e scuola domenicana (Tommaso).

Napoli

Università: studi giuridici e naturalistici (averroismo latino).

Bologna

Università: sede dell’aristotelismo.

Padova

La stessa dislocazione segnalata nella cartina precedente hanno anche le università, luoghi laici in cui la filosofia è fortemente presente (il termine Scolastica con cui si definisce abitualmente la filosofia medievale indica chiaramente il legame con le scuole). Tra le sedi laiche della filosofia del tempo sono da segnalare anche alcune corti, soprattutto dell’Italia meridionale.

Sede papale e scuola (Tommaso).

Orvieto

Università (scuola di medicina).

Montpellier

Scuola domenicana (Alberto Magno, Eckhart).

Colonia

Principale sede della filosofia scolastica; vi hanno insegnato quasi tutti i grandi maestri del medioevo, tra il XII e il XIV sec.

Parigi

Università: rivale di Parigi, è sede legata a interessi naturalistici (fisica, matematica); Duns Scoto, Occam, Ruggero Bacone, Grossatesta.

Oxford

Filosofia scolastica: le grandi università e i centri di studio

15 La cartografia filosofica

Erasmo, Montaigne

Moro, Machiavelli, Bodin, Campanella

Marsilio Ficino, Pico della Mirandola

Pomponazzi

Cusano, Bruno

Telesio, Copernico

Filosofia morale

Filosofia politica

Umanesimo platonico

Umanesimo aristotelico

Teorie dell’infinito

Filosofia della Natura

Le aree tematiche della filosofia del rinascimento

Neoplatonismo

La cartografia filosofica 16

Valladolid Salamanca

Firenze Accademia platonica, Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, Machiavelli.

Bordeaux

Parigi

Londra

Venezia

Telesio, Campanella.

Cosenza e la Calabria Cosenza

Napoli

Firenze

Roma

Bressanone Padova Bologna

Basilea

Görlitz

Copernico

Frauenburg

Accademia alfonsina, Bruno.

Napoli

Accademia romana, Cusano.

Roma

Università, legata all’aristotelismo, Pomponazzi.

Bologna

Accademia aldina

Venezia

Università, legata all’aristotelismo, Campanella, Pomponazzi.

Padova

Böhme

Görlitz

Frauenburg

Nel rinascimento la filosofia fiorisce soprattutto in Italia: accademie, corti dei principi, studi privati degli umanisti, primi stampatori-editori. Nel resto d’Europa la ricerca rimane viva a Parigi, a Londra e in Spagna, soprattutto attraverso l’opera di singole personalità eminenti (anch’esse di tradizione umanista).

Università

Salamanca

Università

Valladolid

Montaigne

Bordeaux

Cusano

Bressanone

Erasmo da Rotterdam, Paracelso, Cusano.

Basilea

Collège de France, Bodin, Bruno, Campanella.

Parigi

Tommaso Moro, Bruno.

Londra

Le città della filosofia del rinascimento

17 La cartografia filosofica

Teorie sul fondamento esclusivo dell’autorità della ragione

Origine delle idee

Filosofia e scienza della natura

Problema del metodo e regole per la corretta attività razionale della mente

La fisica dei gas Teoria della gravitazione Esperienza e Dio (trascendente); razionalismo

Pascal Newton Cartesio, Malebranche, Geulincx, Leibniz

Scienza della natura Metafisica

Galilei, Cartesio, Pascal, Newton Cartesio, Geulincx, Malebranche, Hobbes, Spinoza, Leibniz

Politica e filosofia del diritto

Geometria analitica e meccanicismo

Cartesio

Grozio, Hobbes, Locke

Le leggi della dinamica

Galilei

Esperienza; empirismo

Il metodo scientifico

Newton

Locke

Le forme del pensiero

Pascal

Esperienza e Dio (immanente), ma in ultimo Dio (natura); razionalismo

Il metodo geometrico e l’emendazione dell’intelletto

Spinoza

Spinoza

Le regole del metodo e il dubbio metodico

Il metodo scientifico

Galilei Cartesio

La filosofia del linguaggio e la teoria degli idoli

Bacone

Le aree tematiche della filosofia del Seicento

La cartografia filosofica 18

Londra

Parigi

Amsterdam Leida Hannover

Firenze

Praga

Galilei

Firenze

Keplero

Praga

Leibniz

Hannover

Grozio, Cartesio, Spinoza, Geulincx.

Amsterdam e Leida

In seguito alla Riforma e alla Controriforma, i luoghi d’eccellenza della filosofia e della scienza europee si concentrano nel triangolo tra Londra, Parigi e Amsterdam. In Italia per i primi decenni del Seicento la tradizione di studi dei secoli precedenti dà frutti altissimi, soprattutto con Galilei a Firenze.

Pascal, Malebranche.

Parigi

Bacone, Hobbes, Locke, Newton.

Londra

Le città della filosofia del Seicento

19 La cartografia filosofica

Cartesio

Bayle

Montaigne

Scolastica medievale

Platone

Lessing

Berkeley

Montesquieu

Condorcet

Sensismo, Condillac

Deisti, liberi pensatori

Filosofia scolastica

Pietismo

Rousseau

Aristotele

Kant

Hume

Newton

Razionalismo francese e tedesco: Cartesio, Leibniz, Wolff

Locke

Enciclopedia di Diderot e D’Alembert Voltaire

Il dialogo di Kant con i filosofi precedenti

Hume

Locke

Le tradizioni illuministe inglesi e francesi che derivano da Locke

Newton

Bacone

La cartografia filosofica 20

Londra

Parigi

Milano

Berlino Wolfenbüttel

Edimburgo

Napoli

Königsberg

I riformatori legati al Caffè, i “salotti”.

Milano

Lessing

Wolfenbüttel

Corte di Federico II, Accademia delle Scienze.

Berlino

Università, Kant, filosofi preromantici.

Königsberg

San Pietroburgo

Rispetto al Seicento, l’illuminismo settecentesco si caratterizza per la grande pervasività: di fatto non ci sono aree geografiche che ne rimangono immuni. Anche in zone in cui non vi è produzione teorica di rilievo (e dunque non indicate nella cartina) l’illuminismo prende piede, almeno presso le corti riformiste: così, per esempio, in Portogallo e in Spagna.

Vico, poi giuristi.

Napoli

È la capitale dell’illuminismo, in cui hanno operato quasi tutti i grandi filosofi del momento. Qui è stata progettata e redatta l’Encyclopédie; qui hanno avuto sede alcuni celebri “salotti”.

Parigi

Sede della Royal Society, è uno dei luoghi di maggiore dibattito a livello internazionale.

Londra

Hume, Smith.

Edimburgo

Corte imperiale, Accademia delle Scienze.

San Pietroburgo

Le capitali dell’illuminismo

21 La cartografia filosofica

Economisti classici inglesi

Lutero e la Riforma

Spinoza

Rinascimento italiano

Mistici medievali tedeschi

Neoplatonismo

Positivismo tedesco

Positivismo inglese: Stuart Mill, Spencer

Dibattito sulla cosa in sé e Jacobi

Filosofie romantiche: Schiller, Herder, Hamann, Schleiermacher

Kierkegaard

Marx ed Engels

Sinistra hegeliana

Destra hegeliana

Idealismo classico tedesco: Fichte, Schelling, Hegel

Kant

Illuminismo europeo

La filosofia tedesca dell’Ottocento

Spiritualismo francese

Positivismo francese e Comte

Utilitaristi inglesi e Bentham

Bergson

Romanticismo

Illuminismo

Nietzsche

Schopenhauer

Le scuole filosofiche inglesi e francesi dell’Ottocento

Wagner

Presocratici e poeti greci

Platone

Filosofia e religioni dell’India

Kant

Spinoza

Neoplatonismo

Aristotele

La cartografia filosofica 22

Parigi

Londra

Lipsia

Milano

Basilea

Jena Würzburg Heidelberg Tubinga

Weimar

Napoli

Francoforte Berlino

Copenaghen

De Sanctis, Spaventa, Vera.

Napoli

Università: idealismo classico tedesco.

Jena

Centro di cultura legato a Goethe e alla corte.

Weimar

Università: idealismo classico tedesco.

Lipsia

Università: idealismo classico tedesco, poi positivismo; al di fuori dell’università: sinistra hegeliana.

Berlino

Università: idealismo classico tedesco; Schopenhauer.

Francoforte

Kierkegaard

Copenaghen

Nell’Ottocento la concentrazione della filosofia nelle varie città tedesche testimonia, dopo Leibniz e Kant, una novità storica di rilievo: il sorgere di diverse scuole filosofiche tedesche in notevole dialettica tra loro. Resistono comunque i tradizionali centri dell’illuminismo. La diffusione della ricerca filosofica si fa sempre più capillare in Europa.

Rosmini, Gioberti.

Milano

Nietzsche, Burkhardt.

Basilea

Seminario teologico: idealismo classico tedesco.

Tubinga

Ideologi, Comte, spiritualisti, Marx.

Parigi

Università: idealismo classico tedesco.

Heidelberg

Università: idealismo classico tedesco.

Würzburg

Utilitaristi e positivisti; Marx.

Londra

Le città della filosofia dell’Ottocento

23 La cartografia filosofica

Pragmatismo americano

Einstein

Mach Neopositivismo logico

Filosofia analitica

Popper

La tradizione empirista e il positivismo inglese e francese

Wittgenstein

Russell

Kierkegaard

Esistenzialismo

Maritain e il neotomismo

Cassirer

Heidegger

Husserl

Kant

Brentano

Dilthey

Idealismo classico tedesco

Freud

Idealismo italiano: Croce e Gentile

Scuola di Francoforte

Idealismo inglese

Nietzsche

Correnti filosofiche del primo Novecento in Francia, Germania, Italia

Bergson

Spiritualismo francese e Bergson

Spiritualismo francese

Spinoza

Plotino

Aristotele

La filosofia del primo Novecento dopo la crisi del positivismo

Gramsci

Marx

Moore

Kant

Frege

Moore

Platone

La cartografia filosofica 24

Dewey, Maritain.

New York

Harvard

Torino

Amburgo Cambridge Berlino Francoforte Oxford

Peirce, James.

Gramsci

Croce

Napoli

Parigi

Torino

Vienna

Vienna

Napoli

Freud, Mach, Schlick, Neurath, Carnap, Popper.

Heidelberg Friburgo

Horkheimer, Adorno, Fromm, Benjamin.

Francoforte

Dilthey, Scheler, Einstein, Schmitt.

I principali luoghi di dibattito, sedi di università e di centri di cultura. La cartina mette in evidenza una notevole concentrazione della ricerca in area tedesca, francese e inglese e l’avvio di una autonoma filosofia statunitense.

New York

Harvard

Husserl, Heidegger.

Friburgo

Bergson, Poincaré.

Parigi

Weber, Bloch, Jaspers.

Heidelberg

Ryle, Wisdom.

Berlino

Cassirer

Russell, Wittgenstein, Moore, Whitehead.

Oxford

Amburgo

Cambridge

Le città della filosofia tra Ottocento e Novecento

25 La cartografia filosofica

Etica e politica

Filosofia del linguaggio ed epistemiologia

Psicologia

Quine

Kuhn

Chomsky

Dewey

Jonas

Fisicalismo

Storia della scienza

Linguistica teorica

Pragmatismo Etica della responsabilità

Chomsky

Goodman

Costruttivismo

Pacifismo

Nagel, Hempel

Neopositivismo

Rawls, Dworkin, Nozick, Putnam

Bridgman, Dewey

Pragmatismo

Liberalismo

Bateson

Skinner

Pragmatica della comunicazione

Comportamentismo

Le aree tematiche della filosofia americana alla metà del Novecento

La cartografia filosofica 26

Popper

Horkheimer, Adorno.

Germania

Inghilterra Austria

Freud

La fuga degli intellettuali dissidenti o di origine ebraica dalla Germania nazista. Solo alcuni di essi ritorneranno in patria nel secondo dopoguerra.

USA

Einstein, Arendt, Horkheimer, Adorno, Marcuse, Cassirer, Carnap, Hempel, Fromm.

La diaspora dei filosofi tedeschi al tempo del nazismo

Popper

Nuova Zelanda

27 La cartografia filosofica

Althusser, Deleuze, Derrida, Foucault, Lacan, Levinas, Lévi-Strauss, Lyotard, Morin, Piaget

Adorno, Bloch, Habermas, Heller, Horkheimer, Lukács, Marcuse

Carnap, Feyerabend, Hempel, Kuhn, Lakatos, Popper, Tarsky, von Hayek

Strutturalismo e post-strutturalismo

Neomarxismo

Neopositivismo ed epistemiologia post-neopositivista

Neotomismo

Filosofia analitica

Ermeneutica

Filosofia politica

Marx, Nietzsche, Freud, Heidegger, Husserl

Marx, ermeneutica, Weber

Wittgensten, Russell, positivismo

Tommaso d’Aquino, Bergson

Wittgenstein, Russell, Moore

Nietzsche, Heidegger, Dilthey, post-strutturalismo

Kant, filosofia analitica, Marx, Heidegger, Jaspers

Arendt, Bobbio, Nozick, Rawls

Apel, Gadamer, Ricœur, Vattimo

Austin, Goodman, Hare, Putnam, Quine, Wisdom

Gilson, Maritain

Abbagnano, Marcel, Merleau-Ponty, Pareyson, Sartre

Esistenzialismo

Kierkegaard, Husserl, Heidegger, ermeneutica, pragmatismo

Le scuole e le correnti filosofiche nei primi decenni della seconda metà del Novecento

La cartografia filosofica 28

Chicago New York

Harvard

Althusser, Deleuze, Derrida, Foucault, Gilson, Lacan, Levinas, Lyotard, Marcel, Merleau-Ponty, Morin, Ricœur, Sartre.

Parigi

Budapest

Torino

Budapest

Heidelberg

Abbagnano, Bobbio, Pareyson, Vattimo.

Torino

Heller, Lukács.

Parigi

Londra Oxford Francoforte

Bloch, Gadamer.

Heidelberg

Apel, Habermas.

Francoforte

Il dibattito culturale nei maggiori centri universitari di Europa e Stati Uniti. Emerge con evidenza la concentrazione della ricerca filosofica in tre aree linguistiche: anglosassone, francese, tedesca.

Feyerabend, Kuhn, Tarsky.

Berkeley

Arendt, Hempel, Marcuse.

New York

Berkeley

Carnap, von Hayek.

Chicago

Goodman, Nozick, Putnam, Quine, Rawls.

Harvard

Austin, Hare, Wisdom.

Oxford

Lakatos, Popper.

Londra

Le città della filosofia del secondo Novecento

29 La cartografia filosofica

Putnam, Hare, Nussbaum, Foot, Searle

Dahl, Luhmann, Habermas, Rancière, Sen, Rawls, Nussbaum

Danto, Goodman, Ferraris

Etiche fondative, normative, pratiche Concezione realista o idealista della politica. Legittimazione del potere. Giustizia distributiva Teoria della sensibilità o riflessione sull’arte e sul bello come criterio di giudizio estetico

Filosofia politica

Estetica

Nagel, Chalmers, Jackson, Dennett

Rapporto mente-corpo: fisicalismo e antifisicalismo

Etica

Hale, Wright, Dummett

Logica matematica: neologicisti, neoformalisti, neointuizionisti. Teorie della verità e logiche modali

Rizzolatti

Severino

Dummett, Wright, Rorty

Conoscenza come credenza vera giustificata o come ciò che è utile e vantaggioso Relativismo e antirelativismo

Ryle, Plantinga, Searle

Ontologie fenomenologiche o analitiche. Ontologie regionali

Strawson, Quine, Lewis, Berti, Ferraris, Varzi

Che cos’è la coscienza. Il paradigma sensomotorio

Filosofia della mente

Logica

Gnoseologia

Metafisica e ontologia

Metafisiche assolute o relative, prescrittive o descrittive

Le scuole e le correnti r della filosofia contemporanea

La cartografia filosofica 30

Lisbona

Madrid

Oxford

In Europa la ricerca filosofica è ancora in buona misura presente nelle università tradizionali.

Barata-Moura, Lourenço.

Lisbona

Savater

Madrid

Agamben, Badiou, Baudrillard, Hadot, Kristeva.

Parigi

Leclercq

Lovanio

Berlin, Dummett.

Oxford

Blackburn, Williams.

Münster Wuppertal

Torino

Friburgo

Figal

Lubiana

Vienna

Ferraris

Torino

Milano

Karlsruhe

Praga

Berlino

Blumenberg

Münster

Bielefeld

Francoforte

Friburgo

Parigi

Lovanio

Cambridge

Leeds

Tengelyi

Bauman

Cambridge

Wuppertal

Leeds

Le città della filosofia in Europa tra XX e XXI secolo

Cacciari, De Monticelli, Giorello, Reale, Severino.

Milano

Žižek

Lubiana

Anders

Vienna

Sloterdijk

Karlsruhe

Patočka

Praga

Honneth

Francoforte

Tugendhat

Berlino

Luhmann

Bielefeld

31 La cartografia filosofica

Canada

Kusch

Buenos Aires

Argentina

Brasile

Chukwudum Barnabas Okolo

Nsukka

Nairobi Odera Oruka

Jos Habu Galadima

Porto Novo

Kenia

Abdolkarim Soroush

Paulin Hountondji, Stanislas Kpakpovi Adotevi.

Nigeria

Singer

Melbourne

Chalmers, Eccles.

Camberra

Australia

Fukuoka Masanobu

Shikoku

Teheran

Benin

Princeton Kripke

Kyoto Kitarō Nishida, Keiji Nishitani, Tsujimura Kōichi, Ueda Shizuteru.

Mohsen Kadivar

Cina

Giappone

Qom

Egitto

Iran

Pechino Chang Tung-sun, Feng Youlan.

Rabat

Siria Libano

Hong Kong Lao Sze-kwang

Abed al-Jabri

Marocco

Wahbah al-Zuhaili

Damasco

New York

Fodor

New Jersey

Sandel, Sen.

Beirut Khalil Samir

Danto, Dworkin, Nagel, Varzi.

De Sousa, Marton.

San Paolo

Messico

Stati Uniti

Harvard

Il Cairo Ahmed al-Tayeb, Hassan Hanafi.

Tra il XX e il XXI secolo la ricerca filosofica si è globalizzata, interessando tutti i continenti.

Dussel

Città del Messico

Rorty

Stanford

Churchland

Notre Dame

MacIntyre, Plantinga.

Foot

Taylor

Los Angeles

San Diego

Montréal

Chicago

Jonas, Nussbaum.

Davidson, Dennett, Searle.

Berkeley

Le città della filosofia nel mondo tra XX e XXI secolo

La cartografia filosofica 32

La cronologia degli autori e delle opere Nella presentazione grafica della cronologia degli autori e delle opere della filosofia occidentale è stata scelta la simbologia della linea del tempo sulla scala di oltre due millenni e mezzo perché è sembrata particolarmente indicata per evidenziare la continuità della ricerca filosofica occidentale nella storia. La decisione di sottolineare in questo modo la continuità dipende da una ragione precisa: ciò che consente di identificare come filosofi gli autori e come filosofiche le loro opere, e non come appartenenti a sfere culturali diverse (poetiche, artistiche, scientifiche, teologiche e così via), non è mai un elemento intrinseco al pensiero di una determinata persona o al carattere di un’opera, ma un elemento estrinseco: è la tradizione che identifica alcuni pensatori come filosofi e alcune opere come filosofiche (piuttosto che come poetiche, scientifiche, teologiche e così via). La consultazione di questa cronologia va certo operata sulla base della ricerca di una singola informazione, tenendo però presente che è l’insieme della tradizione a indicare come filosofico un autore o un’opera. Gli autori e le opere che compaiono in questa linea continua del tempo sono caratterizzati da alcuni indicatori aggiuntivi inseriti per comodità del lettore: per i filosofi l’appartenenza a una corrente o a una scuola, il cui codice colore è riportato in calce a ogni singola pagina; per le opere il genere letterario, di cui è fornita qui di seguito la legenda.

Legenda della Cronologia delle opere Autobiografa

Poemi flosofci

Dialoghi

Romanzo flosofco

Discorsi

Saggi per aforismi

Dizionario

Saggio

Lettere dottrinali

Scritti utopici

Manifesto

Trattato

Meditazioni

Zenone di Elea (490 ca.-430 ca. a.C.)

Diogene di Apollonia (V sec. a.C.)

Filosofa classica dal V sec. a.C. al IV sec. a.C.

Protagora (480 ca.-410 ca. a.C.) Gorgia da Lentini (480-393 ca. a.C.)

Socrate (470-399 a.C.)

Pitagora (570 ca.-490 ca. a.C.)

Talete (624 ca.-546 ca. a.C.)

Senofane di Colofone (580 ca.-485 ca. a.C.)

Filolao di Crotone (V sec. a.C)

Filosofa greca nel periodo arcaico (tra VII e V sec. a.C.)

Leucippo (V sec. a.C.)

Empedocle (492 ca.-432 ca. a.C.)

Anassagora (500 ca.-428 ca. a.C.)

500 a.C.

Alcmeone (VI sec. a.C.)

Anassimene (585 ca.-528 a.C.)

Anassimandro (610 ca.-547 ca. a.C.)

Epimenide Cretese (VII-VI sec. a.C.)

Ferecide di Siro (VI sec. a.C.)

600 a.C.

700 a.C.

La cronologia degli autori

450 a.C.

550 a.C.

Euclide di Megara (450 ca.-380 a.C.)

Prodico di Ceo (460 ca.-seconda metà V sec. a.C) Ippocrate di Cos (460 ca.-377 ca. a.C) Democrito (460-370 ca. a.C)

Eraclito (540 ca.-480 ca. a.C.)

Melisso di Samo (tra VI e V sec. a.C.)

Parmenide (tra VI e V sec. a.C.)

650 a.C.

La cronologia degli autori e delle opere 34

Teofrasto (371-287 a.C.)

Euclide (330-260 ca. a.C.)

Stratone di Lampsaco (328-268 ca. a.C.)

Filosofa classica dal V sec. a.C. al IV sec. a.C.

Bione di Boristene (325-265 ca. a.C.)

Timone di Fliunte (325-230 ca. a.C.)

325 a.C.

Ippia di Elide (prima metà IV sec. a.C.)

375 a.C.

Platone Senofonte (427-347 a.C.) (430 ca.-354 ca. a.C.) Archita di Taranto (430 ca.-360 ca. a.C.)

425 a.C.

Arcesilao di Pitane (315 ca.-241 ca. a.C.)

Zenone di Cizio (335 ca.-263 ca. a.C.)

Eraclide Pontico (390-310 ca. a.C.)

Eudosso di Cnido (409-355 ca. a.C.)

Epicuro (341 ca.-270 a.C.)

Stipone di Megara (360 ca.-280 ca. a.C.)

Diogene di Sinope (413-323 ca. a.C.)

Antistene di Atene (436 ca.-366 ca. a.C.)

Pirrone di Elide (365-275 a.C.)

Aristotele (384-322 a.C.)

Aristippo di Cirene (435 ca.-369 ca. a.C.)

400 a.C.

350 a.C.

Speusippo (IV sec. a.C.)

300 a.C. Aristarco di Samo (III sec. a.C.)

Cleante di Asso (304-232 a.C.)

Menippo di Gradara (IV-III sec. a.C.)

Senocrate di Calcedonia (396-314 ca. a.C.)

Eubulide di Mileto Diodoro Crono (IV sec. a.C.)

Antifonte sofista (fine V sec. a.C.)

450 a.C.

35 La cronologia degli autori e delle opere

150

0

Filone di Alessandria (20 a.C.-50 d.C.)

Panezio di Rodi (185-110 ca. a.C.)

Carneade di Cirene (214-129 a.C.)

Sesto Empirico (180-220 ca.)

Marco Aurelio (121-180)

Tolomeo (120 ca.-161 ca.)

Ammonio (Sacca) (175-242)

Ermete Trismegisto (II sec.)

Galeno (129-200 ca.)

Epitteto (50-138 ca.)

Origene (185-254 ca.)

Orazio (65-8 a.C.)

Archimede (287-212 a.C.)

Alessandro di Afrodisia (II-III sec.)

Andronico di Rodi (I sec. a.C.)

Lucrezio (98-55 ca. a.C.)

200

100

100 a.C.

300 a.C.

Cicerone (106-43 a.C.)

Filodemo di Gadara (110-35 ca. a.C.)

Crisippo (280 ca.-204 ca. a.C.)

Posidonio di Apamea (135-51 ca. a.C.)

Pseudo-Longino (Cassio Longino) (I sec. d.C.)

Enesidemo di Cnosso (metà del I sec. a.C.)

Plutarco di Cheronea (46-120 ca.)

Filosofa dal I sec. d.C. alla caduta dell’impero romano d’occidente

Filosofa tra III sec. a.C. e I sec. d.C.

Tertulliano (160-220 ca.)

Clemente Alessandrino (150-215 ca.)

Seneca (4 ca. a.C.-65 d.C.)

200 a.C.

La cronologia degli autori e delle opere 36

Calcidio (IV sec.)

Basilio (330-379)

Filosofa araba ed ebraica nel periodo medievale

Filosofa medievale IX-XIV sec.

Filosofa dal I sec. d.C. alla caduta dell’impero romano d’occidente

Anselmo d’Aosta (1033-1109)

Beda (676-735)

Averroé (1126-1198)

Gioacchino da Fiore (1130-1202) Maimonide (1138-1204)

500

200

Teodorico di Chartres Gundisalvi (XII sec.)

1150

Roscellino (1050-1120)

1050

Dionigi (Pseudo) Areopagita (fine V sec.)

Plotino (205-270)

al-Ghazali (1058-1111)

Gaunilone (XI sec.)

Boezio (480-526)

Giamblico (245-325 ca.)

Diogene Laerzio Porfirio di Tiro (III sec.) (234-305 ca.)

Guglielmo di Champeaux (1070-1122)

Alano di Lilla (1125 ca.-1203)

Guglielmo di Conches (1080-1145)

Abelardo (1079-1142)

Avicebron (1021-1050/70)

al-Kindi (800-873 ca.)

Giovanni Scoto Eriugena (810 ca.-870)

Giovanni di Salisbury (1110 ca.-1180)

Pietro Lombardo Bernardo di Chiaravalle (1095-1160) (1090-1153)

Ugo di S. Vittore (1096-1141)

Riccardo di S. Vittore (1100 ca.-1173)

1100

Berengario di Tours (1008-1088)

Pier Damiani (1007-1072)

Avicenna (980-1036)

Gerberto d’Aurillac (930 ca.-1003)

Capella Marciano Proclo (412-485) (IV-V sec.)

Gregorio di Nissa (335-394 ca.)

al-Farabi (870-950)

Pelagio (354-427) Agostino (354-430)

Ipazia (IV-V sec., m. 415)

1000

400

37 La cronologia degli autori e delle opere

Olivi (1248-1298)

Egidio Romano (1247 ca.-1316)

Guglielmo di Occam (1290 ca.-1350 ca.)

Buridano (1290-1357 ca.)

Joannes Eckhart (1260 ca.-1327)

Sigieri di Brabante (1240 ca.-1282 ca.)

Ruggero Bacone (1210-1292)

Gemisto Pletone (1355 ca.-1452)

Duns Scoto (1265 ca.-1308)

1225

1150

Marsilio da Padova (1276 ca.-1343)

1400

1275

Tommaso d’Aquino (1225-1274)

Giovanni di Jandun (1280 ca.-1328)

Bonaventura da Bagnoregio (1217 ca.-1274)

Enrico di Gand (1217 ca.-1293)

Raimondo Lullo (1235-1315)

Roberto Grossatesta (1175-1253)

Pietro Ispano (1210-1277)

Guglielmo d’Auvergne (1180 ca.-1249)

Nicola di Oresme (1325 ca.-1382)

Filosofa italiana tra XV e XVII sec.

Filosofa medievale IX-XIV sec.

Tauler (1300 ca.-1361)

Nicola di Autrecourt John Wyclif (1300 ca.-1350 ca.) (1320 ca.-1384)

1300

1250

Alberto Magno (1200 ca.-1280)

1200

La cronologia degli autori e delle opere 38

Fracastoro (1478 ca.-1553)

Tommaso Moro (1478-1535)

Copernico (1473-1543)

Cultura francese tra XVI e XVIII sec.

Rivoluzione scientifca nell’età moderna

Dibattito religioso tra XV e XVII sec.

Pensiero politico moderno dal XV al XVII sec.

Ramo (1515-1572)

Erasmo da Rotterdam (1469-1536)

Patrizi (1529-1597)

Bodin (1530-1596)

Serveto (1511-1553)

Vitoria (1492-1546)

Paracelso (1493-1541)

Lorenzo Valla (1407-1457)

Montaigne (1533-1592)

Zabarella (1533-1589)

Valdes (1490-1541)

Leone Ebreo (1460-1535)

Telesio (1509-1588)

Pico della Mirandola (1463-1494)

Pomponazzi (1462-1525)

Agrippa di Nettesheim (1486-1535) Zwingli (1484-1531)

Marsilio Ficino (1433-1499) Machiavelli (1469-1527)

Filosofa italiana tra XV e XVII sec.

1520

1475

1425

Reuchlin (1455-1522)

1450

1540

1500

Leonardo da Vinci (1452-1519)

Savonarola (1452-1498)

Nicola Cusano (1401-1464)

1400

39 La cronologia degli autori e delle opere

Filosofa inglese tra XVI e XVIII sec. Filosofa spagnola XVII sec. Filosofa olandese dal XVII sec.

Dibattito religioso tra XV e XVII sec.

Rivoluzione scientifca nell’età moderna

Nicole (1625-1695)

Cultura francese tra XVI e XVIII sec.

Geulincx (1624-1669)

Suarez (1548-1617)

Bruno (1548-1600)

La Mothe (1588-1672) Mersenne (1588-1648)

Hobbes (1588-1679)

Keplero (1571-1630)

Pensiero politico moderno dal XV al XVII sec.

Pascal (1623-1662)

Gassendi (1592-1655)

Campanella (1568-1639)

Filosofa italiana tra XV e XVII sec.

1620

Cartesio (1596-1650)

1600

Gracian y Morales (1601-1658)

Galilei (1564-1642)

Althusius (1557-1638)

Francesco Bacone (1561-1626)

1560

Grozio (1583-1645)

Arnauld (1612-1694)

Vanini (1585-1619)

Giansenio (1585-1638)

Böhme (1575-1624)

1630

1610

1580

1540

La cronologia degli autori e delle opere 40

Wolff (1679-1754)

Newton (1642-1727)

Malebranche (1638-1715)

Fontenelle (1657-1757)

Filosofa tedesca da Leibniz a Kant Filosofa inglese tra XVI e XVIII sec. Europa del nord XVIII-XIX sec. Filosofa olandese dal XVII sec.

Illuminismo francese

Illuminismo italiano

Berkeley (1685-1753)

Clarke (1675-1729)

Cultura francese tra XVI e XVIII sec.

Giannone (1676-1748)

Collins (1676-1729)

Rivoluzione scientifca nell’età moderna

Pensiero politico moderno dal XV al XVII sec.

1680

1660

1640

Leibniz (1646-1716) Bayle (1647-1706)

Swedenborg (1688-1772)

Vico (1668-1744)

1670

1650

Montesquieu (1689-1755)

1690

Toland (1670-1722) Mandeville (1670-1733) Shaftesbury (1671-1713)

Spinoza (1632-1677)

Locke (1632-1704)

Pufendorf (1632-1694)

1630

41 La cronologia degli autori e delle opere

Hemsterhuis (1721-1790)

Kant (1724-1804)

Indagine politica in Europa tra XVIII e XIX sec. Filosofa tedesca XVIII-XIX sec. Svizzera: il pensiero pedagogico

Filosofa tedesca da Leibniz a Kant

Pestalozzi (1746-1827)

Illuminismo italiano

Lamarck (1744-1829)

Jacobi (1743-1819)

Baumgarten (1714-1762)

Filosofa inglese tra XVI e XVIII sec.

Herder (1744-1803)

Condorcet (1743-1794)

Holbach (1723-1789)

Crusius (1715-1775)

Condillac (1715-1780)

Winckelmann (1717-1768) Smith (1723-1790)

Helvétius (1715-1771)

D’Alembert (1717-1783) Genovesi (1713-1769)

Diderot (1713-1784)

1710

1730

Goethe (1749-1831)

1750

Hamann (1730-1788)

Lessing (1729-1781) Mendelsshon (1729-1786)

Burke (1729-1797)

Hume (1711-1776)

Reid (1710-1796)

Mably (1709-1785)

La Mettrie (1709-1751)

1690

Laplace Morelly (1749-1827) (XVIII sec.)

Bentham (1748-1832)

P. Verri (1728-1797)

Rousseau (1712-1778)

Linneo (1707-1778)

Buffon (1707-1788)

Hutcheson (1694-1746)

Reimarus (1694-1768)

Quesnay (1694-1774) Voltaire (1694-1778)

Illuminismo francese

Beccaria (1738-1794)

Maupertuis (1698-1759)

Studio della natura XVIII-XIX sec.

Sade (1740-1814)

1740

1720

1700

La cronologia degli autori e delle opere 42

J.C. Schiller (1759-1805)

Filosofa italiana tra XVIII e XX sec. Filosofa francese tra XIX e XX sec.

Studio della natura XVIII-XIX sec.

Filosofa inglese tra XVI e XVIII sec.

Filosofa inglese XIX-XX sec.

Indagine fsico-matematica XIX-XX sec.

Europa del nord XVIII-XIX sec.

Ardigò (1828-1920)

Filosofa tedesca da Leibniz a Kant

Riemann (1826-1866)

Rosenkranz (1805-1879)

Fechner (1801-1887)

Gioberti (1801-1852)

Cattaneo (1801-1869)

1830

1800

Galluppi (1770-1846)

Comte (1798-1857)

Filosofa tedesca XVIII-XIX sec.

Lassalle (1825-1864)

Feuerbach (1804-1872)

1750

Hegel (1770-1831) 1770

Owen (1771-1858)

Rosmini (1797-1855)

Fourier (1772-1837)

Ricardo (1772-1823)

J. S. Mill Tocqueville (1806-1873) (1805-1859)

Stirner (1806-1856)

J. Mill (1773-1836)

Wackenroder (1773-1798)

Fries (1773-1843)

Indagine politica in Europa tra XVIII e XIX sec.

Renan (1823-1892)

Proudhon (1809-1865)

Vera (1813-1885)

Bauer (1809-1882)

Darwin (1809-1882)

Strauss (1808-1874)

Cousin (1792-1867)

Bakunin Kierkegaard Hess (1814-1876) (1813-1855) (1812-1875)

Schelling (1775-1854)

Schleiermacher (1768-1834)

F. Schlegel (1772-1829) Novalis (1772-1801)

Constant (1767-1830)

de Maistre (1753-1821)

Illuminismo italiano

Helmholtz (1821-1894)

Schopenhauer (1788-1860)

Herbart (1776-1841)

Malthus (1766-1834)

Maimon (1754-1800)

Destutt (1754-1836)

Illuminismo francese

Spencer (1820-1903)

Engels (1820-1895)

Lotze (1817-1881)

Marx (1818-1883)

Ruskin (1819-1900)

1820

Lamennais (1782-1854)

Bolzano (1781-1848)

Savigny (1779-1861)

Richter (1763-1825)

Cabanis (1757-1808)

Renouvier Ravaisson-Mollien (1815-1903) (1813-1900)

Fichte (1762-1814)

Reinhold (1758-1823)

Beck (1761-1840) 1780 Schulze (1761-1833)

Romagnosi (1761-1835)

Saint-Simon (1760-1825)

1760

43 La cronologia degli autori e delle opere

James (1842-1910)

Rickert (1863-1936)

Weber (1864-1920)

Bloch (1885-1977)

Filosofa spagnola XX sec.

Filosofa italiana tra XIX e XX sec.

Filosofa inglese XIX-XX sec.

Filosofa polacca XX sec.

Indagine fsico-matematica XIX-XX sec.

Marcel (1889-1973)

Rensi (1871-1941)

1890

1870

1850

1830

Filosofa tedesca dal tardo Ottocento al secondo Novecento

Filosofa negli Stati Uniti XIX-XX sec.

Filosofa francese tra XIX e XX sec.

Wittgenstein (1889-1951) Heidegger (1889-1976)

Jaeger (1888-1961)

Russell (1872-1970)

Huizinga (1872-1945)

Alain (1868-1951)

Windelband (1848-1915)

Pareto (1848-1923)

Frege (1848-1925)

Wundt (1832-1920)

Schmitt (1888-1985)

Filosofa tedesca XVIII-XIX sec.

Filosofa ungherese XX sec.

Barth (1886-1968)

Michelstaedter (1887-1910)

Lovejoy (1873-1962)

Filosofa olandese dal XVII sec.

Filosofa ebraica XX sec.

Bultmann (1884-1976)

Rosenzweig (1886-1929)

Tatarkiewicz (1886-1980)

Moore (1873-1958)

Filosofa russa tra XIX e XX sec.

Schumpeter (1883-1950) Jaspers (1883-1969)

Lukács (1885-1971)

Jung (1875-1961)

Berdjaev (1874-1948)

Indagine politica in Europa tra XVIII e XIX sec.

Schlick (1882-1936) N. Hartmann (1882-1950) Neurath (1882-1945)

Weininger Einstein Buber Bachelard (1884-1962) (1880-1903) (1879-1955) (1878-1965) Gilson (1884-1978) Teilhard (1881-1955) Bridgman (1882-1961) Ortega y Gasset Frank Kelsen (1881-1973) Maritain (1882-1973) (1883-1955) (1884-1966)

Lalande (1867-1963)

Solov’ëv (1853-1900)

Sorel (1847-1922)

Dilthey (1833-1911)

Scheler (1874-1928) Cassirer (1874-1945)

Croce (1866-1952)

Poincaré (1854-1912)

Bradley (1846-1924)

Planck (1858-1947) Levi-Bruhl Freud Peano (1858-1932) (1857-1939) (1856-1939)

Cantor (1845-1918)

Boutroux (1845-1921)

Duhem (1861-1916) Hilbert Vailati Unamuno Troeltsch (1864-1936) (1865-1923) Blondel (1861-1949) (1862-1943) (1863-1909) Meinecke Santayana F. Schiller Whitehead (1861-1947) Gentile (1862-1954) (1863-1952) (1864-1937) (1875-1944) 1880 Spengler (1880-1936)

Dewey (1859-1952)

Husserl (1859-1938)

Boltzmann (1844-1906)

Nietzsche (1844-1900)

Natorp (1854-1924)

Avenarius (1843-1896)

Labriola (1843-1904)

Saussure Rozanov (1857-1913) (1856-1919)

Cohen (1842-1918)

E. Hartmann (1842-1906)

Mach (1838-1916)

Brentano (1838-1917)

Simmel (1858-1918) Durkheim (1858-1917)

Peirce (1839-1914)

Bergson 1860 (1859-1941)

1840

La cronologia degli autori e delle opere 44

Fromm (1900-1980) Gadamer (1900-2002)

Morris (1901-1979) Nagel (1901-1985)

Abbagnano (1901-1990)

Heisenberg (1901-1976) Quine (1908-2000)

Anders (1902-1992)

Habermas (1929-) Dahrendorf (1929-2009) Baudrillard (1929-2007)

Filosofa brasiliana XX sec. Filosofa fnlandese XX sec. Filosofa tedesca tra XIX e XXI sec.

Filosofa inglese XX-XXI sec. Filosofa portoghese XX-XXI sec.

Filosofa russa tra XIX e XX sec.

Filosofa polacca XX-XXI sec.

Filosofa negli Stati Uniti e in Canada XIX-XXI sec.

Filosofa argentina XX-XXI sec.

Filosofa australiana XX sec. Filosofa belga XX-XXI sec.

Filosofa ceca XX sec.

Filosofa ebraica XX sec.

Filosofa indiana XX-XXI sec. Filosofa francese tra XIX e XXI sec.

Rancière (1940-) Filosofa italiana tra XIX e XXI sec.

Badiou (1937-)

Filosofa rumena XX sec.

Fodor (1935-)

Filosofa ungherese XX-XXI sec.

Sen (1933-)

Feyerabend (1924-1994)

Pareyson Strawson Danto (1918-1991) (1919-2006) (1924-2013) Kusch (1922-1979) Morin Blumenberg Lyotard (1924-1998) Lourenço (1923-) Apel (1922-) (1921-) (1920-1996)

Hempel (1905-1997) Althusser 1920 (1918-1990) Hare (1919-2002)

Indagine fsico-matematica XIX-XX sec.

Tugendhat (1930-) Dworkin (1931-2013) Rorty (1931-2007) Irigaray (1930-) Taylor (1931-)

Dummett (1925-2011)

Bauman (1925-) Deleuze (1925-1995)

Davidson (1917-2003)

Lévinas (1905-1995)

Sartre (1905-1980) Mounier (1905-1950)

Rawls Lakatos (1922-1974) Foot Kuhn (1922-1996) (1921-2002) (1920-2010) Hadot (1922-2010) Kripke (1940-) Dussel (1934-) Berti (1935-) Vattimo (1936-) Rizzolatti (1937-) Nozick (1938-2002) Scanlon (1940-) 1940

Foucault (1926-1984)

Luhmann (1927-1998) Putnam (1926-)

Chomsky (1928-)

Perelman (1912-1984) De Sousa (1912-1992)

Plantinga (1932-) Searle (1932-) Derrida (1930-2004) Reale (1931-) Eco (1932-)

1930

MacIntyre (1929-) Williams (1929-2003) Severino (1929-) Heller (1929-)

Wright (1916-2003)

Arendt (1906-1975) Goodman (1906-1998)

Eliade (1907-1986)

Göedel (1906-1978)

Skinner (1904-1990) Fink (1905-1975) Bateson (1904-1980) von Balthasar (1905-1986)

Patočka (1907-1977)

Hyppolite (1907-1968)

Eccles (1903-1997)

Adorno (1903-1969) Lorenz (1903-1989)

Bobbio (1909-2004) Garin (1909-2005) Merleau-Ponty (1908-1961) Del Noce Weil (1909-1943) Berlin (1909-1997) Lévi-Strauss (1908-2009) (1910-1989) Austin (1911-1960) Leclercq (1911-1993) Ayer Dahl (1910-1989) McLuhan (1911-1980) Ricœur (1913-2005) (1915-)

1910

Marcuse (1898-1979)

1890

Wiener Bataille Piaget Propp (1895-1970) Mannheim Benjamin Reichenbach (1891-1953) (1897-1962) (1896-1980) Horkheimer (1895-1973) (1894-1964) (1893-1947) (1892-1940) Gramsci (1891-1937) Löwith Lacan (1901-1981) Jonas (1903-1993) Canguilhelm (1904-1995) Popper Carnap (1891-1970) Tarsky (1901-1983) (1897-1962) Rahner (1904-1984) von Neumann (1903-1957) (1902-1994) Stein (1891-1942) 1905

von Hayek (1899-1992)

Ryle (1900-1976)

1900

45 La cronologia degli autori e delle opere

1940

1550

100 d.C.

400 a.C.

Filosofa brasiliana XX-XXI sec.

Filosofa tedesca XX-XXI sec.

Filosofa inglese XX-XXI sec.

De rerum natura, Lucrezio (50 ca. a.C.)

Enneadi, Plotino (263 ca.) La Trinità, Agostino (419)

Confessioni, Agostino La città di Dio, Agostino (401) (426)

Lettere a Lucilio, Seneca (65 ca. d.C.)

Summa theologiae, Tommaso d’Aquino (1270)

Utopia, Tommaso Moro (1516)

Elogio della Follia, Erasmo da Rotterdam (1511)

Teologia platonica, Marsilio Ficino (1482)

La dotta ignoranza, Nicola Cusano (1440) 1500 Itinerario della mente a Dio, Bonaventura da Bagnoregio (1259)

Proslogion, Anselmo d’Aosta (1078 ca.)

Monologion, Anselmo d’Aosta (1077)

Fisica, Metafisica, Etica nicomachea, Politica, Piccoli trattati naturali, Il cielo, La generazione e corruzione, Poetica, Retorica; Aristotele (330 ca. a.C.)

Cratilo, Lachete, Liside, Menesseno, Menone, Fedone, Fedro, Simposio, Repubblica, Parmenide, Sofista, Filebo, Politico, Teeteto, Timeo, Crizia, Le leggi; Platone (380 ca. a.C.)

300 a.C.

Lettera a Meneceo, Epicuro (300 ca. a.C.)

Analitici primi, Analitici secondi, Topici, Categorie, Interpretazione, Anima; Aristotele (330 ca. a.C.)

Filosofa negli Stati Uniti e in Canada XX-XXI sec.

Filosofa australiana XX-XXI sec.

Apologia di Socrate, Critone, Carmide, Lettere, Eutidemo, Eutifrone, Protagora, Gorgia, Ippia maggiore, Ippia minore, Ione; Platone (380 ca. a.C.)

La cronologia delle opere

Filosofa ungherese XX-XXI sec.

Filosofa spagnola XX-XXI sec.

Filosofa italiana XX-XXI sec.

Filosofa slovena XX-XXI sec.

Filosofa portoghese XX-XXI sec.

Filosofa francese XX-XXI sec.

Figal (1949-) Barata-Moura Savater (1947-) Singer (1946-) Giorello (1945-) Blackburn (1944-) Jackson (1943-) Agamben (1942-) Kristeva (1941-) (1948-) Honneth (1949-) Churchland (1942-) Lewis (1941-2001) Sloterdijk (1947-) Hale (1945-) Cacciari (1944-) Dennett (1942-) Žižek (1949-) Hofstadter (1945-) Nussbaum (1947-) Marton (1951-) De Monticelli (1952-) Sandel (1953-) Tengelyi (1954-) Ferraris (1956-) Varzi (1958-) Chalmers (1966-) Okasha (1971-) 1975

1950

La cronologia degli autori e delle opere 46

1700

1660

Saggio sull’intelletto umano, Locke (1690)

Due trattati sul governo, Locke (1690)

Trattato sui principi della conoscenza umana, Berkeley (1710)

Dissertazione sull’arte combinatoria, Leibniz (1666)

Discorso sul metodo, Cartesio (1637)

Monadologia, Leibniz (1714)

Lettera sulla tolleranza, Locke (1685)

Ethica more geometrico demonstrata, Spinoza (1675)

Trattato teologico-politico, Spinoza (1670)

Leviatano, Hobbes (1651)

1600

De cive, Hobbes (1642)

1720

1680

Meditazioni metafisiche, Cartesio (1640)

Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze attenenti alla meccanica e ai movimenti locali, Galilei (1638) 1640

Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, Galilei (1632)

Pensieri sulla religione e su qualche altro argomento, Pascal (1669)

La Città del Sole, Campanella (1623)

Il saggiatore, Galilei (1623)

De la causa, principio et uno, De gli eroici furori, De l’infinito universo e mondi; Bruno Bruno (1585) (1584)

Sidereus nuncius, Galilei (1610)

De rerum natura iuxta propria principia, Telesio (1568)

Novum organum, Francesco Bacone (1620)

1620

1550

47 La cronologia degli autori e delle opere

1860

1820

1780

Saggio sulla libertà, J. S. Mill L’origine delle specie, Darwin (1859)

Lineamenti di filosofia del diritto, Hegel (1821)

Dizionario filosofico, Voltaire (1764)

La malattia mortale, Kierkegaard (1849)

L’ideologia tedesca, Marx (1846)

Sistema di logica, J. S. Mill (1843)

L’essenza del Timore Il concetto di angoscia, Kierkegaard e tremore, Cristianesimo, Manoscritti economico-filosofici, Marx Kierkegaard Feuerbach (1841) (1843) (1844)

1840

Sistema dell’idealismo trascendentale, Schelling (1800)

Fenomenologia dello spirito, Hegel (1807)

Per la pace perpetua, Kant (1795)

1800

Emilio o Dell’educazione, Rousseau (1762)

Fondamento dell’intera dottrina della scienza, Fichte (1794)

Manifesto del partito comunista, Marx (1848)

Il mondo come volontà e rappresentazione, Schopenhauer (1819)

Candido ovvero l’ottimismo, Voltaire (1759)

1760

1720

Dei delitti e delle pene, Beccaria Il contratto sociale, Rousseau (1764) (1762)

Trattato delle sensazioni, Condillac (1754)

Discorso sull’origine e i fondamenti della diseguaglianza tra gli uomini, Rousseau (1753)

Critica del Giudizio, Kant (1790)

Critica della ragion pratica, Kant (1788)

Discorso sulle scienze e sulle arti, Rousseau (1749)

Lo spirito delle leggi, Montesquieu (1748)

Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio, Hegel (1817)

Critica della ragion pura, Kant (1781)

Trattato sulla natura umana, Hume (1740)

1740

La cronologia degli autori e delle opere 48

Ricerche logiche, Husserl (1901)

L’interpretazione dei sogni, Freud (1899)

Materia e memoria, Bergson (1897)

Primi principi, Spencer (1862)

Teoria e storia della storiografia, Croce (1917)

Democrazia ed educazione, Dewey (1916)

1940

Filosofia, Jaspers (1932)

La fede filosofica, Jaspers (1948)

Dialettica dell’illuminismo, Horkheimer, Adorno (1947) Lettera sull’umanismo, Heidegger (1947) L’esistenzialismo è un umanismo, Sartre (1946)

La società aperta e i suoi nemici, Popper (1945)

L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, Benjamin (1936)

1950

Il disagio della civiltà, Freud (1930)

Essere e tempo, Filosofia delle forme simboliche, La crisi delle scienze europee Heidegger (1927) Cassirer (1929) e la fenomenologia trascendentale, Husserl Logica della scoperta scientifica, Distinguere per unire, Introduzione alla metafisica, Heidegger Popper (1934) Maritain (1932) (1935)

L’essere e il nulla, Sartre (1943)

Nuovo testamento e mitologia, Bultmann Uditori della parola, Rahner (1941)

La storia come pensiero e come azione, Croce (1938)

1910

Aurora, Nietzsche (1881)

La gaia scienza, Nietzsche (1882)

1880

La costruzione logica del mondo, Carnap 1930 (1928)

Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica, Husserl (1913)

Teoria generale dello spirito come atto puro, Gentile (1916) Tractatus logico-philosophicus, L’epistola ai Romani, Storia e coscienza di classe, Esperienza e natura, Wittgenstein (1921) Barth (1922) Lukács (1923) Dewey (1925)

1920

Così parlò Zarathustra, Nietzsche (1885)

Saggio sulla libertà, J. S. Mill (1873)

Al di là del bene e del male, Nietzsche (1886)

Saggio sui dati immediati della coscienza, Bergson (1889)

La nascita della tragedia, Nietzsche (1871)

I principi dell’aritmetica, Frege I principi della matematica, Russell (1903) Introduzione alla metafisica, Bergson (1903)

L’azione, Blondel (1893)

Il capitale, Marx (1867)

Estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale, Croce (1902) La scienza e l’ipotesi, Poincaré (1902)

1900

1860

49 La cronologia degli autori e delle opere

Giustizia sociale e dignità umana. Da individui a persone, Nussbaum (2002)

Soggettivo, intersoggettivo, oggettivo, Davidson Dopo la democrazia, Dahrendorf (2001)

Mente, corpo e mondo, Putman (1999)

La mente non funziona così. La portata e i limiti 2000 della psicologia computazionale, Fodor (2000)

1990

Manifesto del nuovo realismo, 2014 Ferraris (2012)

Dell’inizio, Cacciari (1990)

La filosofia dopo la filosofia. Contingenza, ironia e solidarietà, Rorty (1989)

La novità di ognuno. Persona e libertà, De Monticelli (2009)

Il discorso filosofico sulla modernità, Habermas L’Io della mente, Dennett, Hofstadter (1985)

1970

1950

Una teoria della giustizia, Rawls (1971)

La filosofia degli automi, von Neumann (1951)

L’Essere e l’evento, Badiou (1988)

Contro il metodo, Feyerabend Storia della filosofia antica, Reale Liberazione animale, Singer (1975)

Dominio retorico. Retorica e argomentazione, Trattato di semiotica Speculum. L’altra donna, Perelman (1977) generale, Eco (1975) Irigaray (1974)

Dopo la virtù, MacIntyre (1981) Il pensiero debole, Esercizi spirituali e filosofia antica, Hadot (1981) Vattimo, Rovatti (a cura di) (1983)

Teoria dell’agire comunicativo, Habermas Spiegazioni filosofiche, Nozick (1981)

Ricerche filosofiche, Wittgenstein (1953)

Dell’interpretazione. Saggio su Freud, Ricœur (1965)

La mente è un programma, La filosofia e lo specchio della natura, Rorty (1979) Searle (1980)

Il principio responsabilità, Jonas 1980 La condizione moderna, Lyotard (1979)

La struttura della rivoluzione scientifica, Kuhn La cibernetica, Wiener (1962)

Eros e civiltà, Marcuse (1955)

Gli strumenti del comunicare, McLuhan Vita activa, Arendt Apocalittici e integrati, Eco (1964)

La struttura originaria, Severino (1958)

Storia della follia nell’età classica, Foucault (1961)

Verità e metodo, Gadamer (1960)

1960

La cronologia degli autori e delle opere 50

Le scuole e le correnti. Teorie generali In questa sezione, composta da quadri sinottici, sono raccolte le principali teorie generali elaborate dalla filosofia occidentale, cioè il complesso di modelli che sono stati proposti dai filosofi come cornici e mappe di orientamento per lo studio dei singoli problemi. Poiché si tratta di teorie generali, questi modelli sono in genere trasversali rispetto ai problemi specifici descritti nella sezione successiva, dedicata ai “Problemi della filosofia”. In alcuni casi sono trasversali anche rispetto alle grandi distinzioni in cui si ripartisce tradizionalmente la filosofia: per esempio metafisica, teoria della conoscenza, etica, estetica, politica e così via sono tutti temi trasversali che Platone discute in rapporto alla teoria delle idee e la cui trattazione dipende dall’interpretazione che si dà delle idee, argomento su cui Platone non ha mai smesso di interrogarsi. L’ordinamento che proponiamo risponde a un’esigenza di chiarificazione della complessità, veramente elevata, dei modelli teorici. Non è però soltanto espressione delle esigenze di studio di chi si accosta alla filosofia, ma corrisponde a una delle tendenze di fondo della filosofia occidentale: lo sforzo di ridurre verso l’unità il sapere umano, cioè di identificare con chiarezza concettuale uno o pochi principi rispetto a cui interpretare il mondo. Va per altro sottolineato che i quadri che seguono hanno un significato storico, non teoretico: disegnano la cornice generale delle teorie storicamente proposte e non intendono ordinarle secondo principi sistematici. Da qui la scelta di proporre come primo quadro la distinzione di fondo tra filosofie sistematiche e non sistematiche.

Germania e Italia – XIX sec. • L’idealismo tedesco: Fichte, Schelling, Hegel • Schopenhauer • L’idealismo italiano: Croce e Gentile

Amsterdam e Parigi – XVII sec. • Cartesio e i filosofi razionalisti, Spinoza e Leibniz • Hobbes

Europa del Nord e Italia – medioevo e rinascimento • La filosofia araba: Averroè • La scolastica di ispirazione aristotelica: Tommaso d’Aquino • Il neoplatonismo e il naturalismo rinascimentale: Marsilio Ficino, Telesio, Bruno

Inghilterra e Stati Uniti – XX sec. • La filosofia analitica

Germania – XIX-XX sec. • Kierkegaard • Nietzsche • La Scuola di Francoforte

Francia – XVII sec. • Pascal

Europa del Nord – medioevo • La mistica tedesca

Grecia e Roma – età ellenistica e tardoantica • La sofistica • Lo scetticismo antico • L’eclettismo romano

Grecia e Roma – età ellenistica e tardoantica • Il materialismo antico: Democrito • Aristotele* • Epicureismo • Stoicismo • Neoplatonismo

*Sull’attribuzione del pensiero di Aristotele al campo delle filosofie sistematiche non c’è però pieno accordo tra gli interpreti.

Le grandi filosofie non sistematiche

Le grandi filosofie sistematiche

Le filosofie sistematiche e non sistematiche

Gran Bretagna, Francia e Germania – XIX-XX sec. • Le filosofie del positivismo • Marx • Heidegger • Husserl e la fenomenologia • Lo strutturalismo francese • Il marxismo novecentesco • L’esistenzialismo

Gran Bretagna, Francia, Italia e Germania – XVIII sec. • L’illuminismo europeo • Kant

**Si ponga attenzione al fatto che diverse filosofie di ispirazione platonica sono sistematiche (come il neoplatonismo) molto più di quella di Platone, altre sono non sistematiche (come lo scetticismo della Media Accademia).

Grecia e Roma – età ellenistica e tardoantica • Platone** • Agostino

Le filosofie che accettano alcuni elementi sistematici, ma ritengono che vi siano parti della filosofia non riducibili a sistema

Le scuole e le correnti. Teorie generali 52

Germania – XIX sec. • Positivismo tedesco

Francia – XVII-XVIII sec. • Gassendi • Il materialismo illuminista: La Mettrie, d’Holbach

Grecia – età classica ed ellenistica • Democrito • Epicuro ed epicureismo

Materialismo: la realtà è interamente composta da materia e nessuna forma dello spirito e del pensiero ha una natura indipendente dalla materia

Italia e Inghilterra – XX sec. • Croce • Gentile • Bradley

Germania – XVIII-XIX sec. • Fichte • Schelling • Hegel

Francia e Inghilterra – XVII-XVIII sec. • Berkeley • Malebranche

Età tardoantica e medioevo • Plotino • Neoplatonismo non cristiano

Neoplatonismo e idealismo: l’intera realtà dipende da un principio generatore unitario e spirituale, e anche quel che chiamiamo “materia” ha un legame con la realtà spirituale e rispetto a questa va compresa

Le filosofie moniste

Olanda – XVII sec. • Spinoza

Europa – XVI sec. • Bruno

Grecia e Roma – età ellenistica e romana • Stoicismo

Filosofie dell’immanenza: ogni singola realtà, materiale o spirituale, è espressione di un’energia originaria che è identica nel Tutto come in ogni singola parte

53 Le scuole e le correnti. Teorie generali

Germania, Inghilterra, Stati Uniti – XIX-XX sec. • Idee come forme universali in Schopenhauer • Idee come numeri nel platonismo matematico: Frege, Cantor, Russell, Gödel

Italia, Olanda, Inghilterra – XV-XVII sec. • Ritorno alla concezione platonica e neoplatonica dell’idea: Accademia platonica e Ficino • Innatismo: Cartesio e i platonici di Cambridge (Moore, Cudworth)

Europa – età medievale • Idee come modelli eterni delle cose presenti nella mente di Dio o identificate con il Verbo • Giovanni Scoto Eriugena • Scuola di Chartres • Bonaventura da Bagnoregio

Grecia e Roma – età antica e tardoantica • Idee come numeri matematici: Speusippo, Senocrate • Idee come entità metafisiche: neoplatonici (Plotino, Porfirio, Giamblico, Proclo); neoplatonismo cristiano (la patristica, Dionigi Areopagita, Agostino)

Idee platoniche

Francia – XX sec. • Neoscolastica e Maritain

Italia – XIX sec. • Rosmini

Spagna – XIV sec. • Seconda scolastica: Suarez

Europa – età tardoantica e medievale La Filosofia cristiana che identifica Bene e Dio: • La patristica e Agostino • La scolastica e Tommaso

Grecia e Roma – età antica e tardoantica • Plotino e i neoplatonici

Il bene come valore assoluto fondato metafisicamente

Il platonismo

Germania – XVIII-XIX sec. • Filosofi romantici tedeschi post-kantiani

Italia ed Europa – XV-XVI sec. • Cusano • Ficino e l’Accademia fiorentina • Bruno

Europa – età medievale • Scuola di San Vittore • Meister Eckhart

Grecia – età ellenistica • Plutarco

Eros

Le scuole e le correnti. Teorie generali 54

Francia – XX sec. • La filosofia neoscolastica: Maritain, Gilson

Italia e Spagna – XV-XVI sec. • Pomponazzi • Zabarella • La seconda scolastica: Suarez

Medio Oriente ed Europa – età medievale • Le interpretazioni arabe: Avicenna, Averroè • Le interpretazioni cristiane: Alberto Magno, Tommaso, Ruggero Bacone, Guglielmo di Occam

Grecia e Roma – età antica • Indirizzo naturalistico: Teofrasto, Tolomeo, Alessandro di Afrodisia • Indirizzo spiritualistico, influenzato dal neoplatonismo: Porfirio e Simplicio

Fisica e metafisica

Francia – XX sec. • Perelman

Italia – XVI sec. • Pomponazzi • Zabarella

Medio Oriente ed Europa – età medievale • Averroè • Abelardo • Alberto Magno, Ruggero Bacone, Tommaso • L’averroismo latino: Sigieri di Brabante

Grecia e Roma – età antica • Teofrasto • Porfirio • Boezio

Logica e teoria della conoscenza

L’aristotelismo

Francia e Stati Uniti – XX sec. • La filosofia neoscolastica: Maritain, Gilson • Hannah Arendt

Spagna – XVI sec. • La seconda scolastica: Suarez

Europa – età medievale • Le interpretazioni cristiane: Tommaso, Marsilio da Padova

Bene dell’individuo e bene della collettività

55 Le scuole e le correnti. Teorie generali

Germania – XVIII sec. • Schulze

Scozia e Francia – XVIII sec. • Hume (scetticismo radicale) • Voltaire

Francia – XVI sec. • Montaigne (scetticismo umanistico)

Grecia – età ellenistica • Lo scetticismo antico: Pirrone, la Media Accademia, Enesidemo, Sesto Empirico e la tradizione medica

Le filosofie scettiche

Francia, Germania e Olanda – XVII-XVIII sec. • Cartesio (dubbio metodico)

Cultura latina – età classica e tardoantica • Eclettismo • Plotino (difficoltà, non impossibilità, della conoscenza dell’Uno attraverso l’estasi) • Agostino

Grecia – età classica • Protagora • Platone (l’impossibilità di costruire una scienza della natura)

Metodi e teorie debitrici verso lo scetticismo nel contesto di filosofie non scettiche

Inghilterra – XIX-XX sec. • Il positivismo e Spencer (teoria dell’inconoscibile) • Popper (falsificazionismo) e l’epistemologia post-popperiana

Europa – XVII-XVIII sec. • Spinoza (l’impossibilità di conoscere altri attributi a fianco del pensiero e dell’estensione) • Il problema critico in Locke e Kant

Europa e Italia – medioevo e rinascimento • La tradizione della teologia negativa • Cusano

Grecia – età classica ed ellenistica • Socrate e il “so di non sapere” • Aristotele • Epicuro e la “teoria delle spiegazioni multiple”

Le filosofie che pongono a tema la definizione della linea di demarcazione tra sapere e non sapere, conoscenza ben fondata e conoscenza non ben fondata

Le filosofie che pongono in questione la nozione stessa di verità e ne studiano le radici

Francia, Germania e Italia – XX sec. • Foucault, Deleuze e Derrida • Filosofie ermeneutiche

Germania – XIX-XX sec. • Nietzsche • Heidegger

Europa – medioevo • Alcune correnti, soprattutto mistiche, della teologia negativa

Grecia – età classica • La sofistica antica

Lo scetticismo e le filosofie della demarcazione tra sapere e non sapere

Le scuole e le correnti. Teorie generali 56

Inghilterra – XX sec. • Russell

Francia, Olanda e Germania – XVII-XVIII sec. • Cartesio • Il razionalismo post-cartesiano (l’occasionalismo, Spinoza e Leibniz)

Europa – medioevo e rinascimento • Neoplatonismo medioevale • Platonismo rinascimentale

Grecia – età classica • Platone

Le filosofie razionaliste che si fondano sull’ammissione dell’esistenza nella mente di conoscenze indipendenti dall’esperienza

Germania – XIX sec. • L’idealismo classico tedesco e Hegel

Olanda – XVIII sec. • Spinoza

Spagna – medioevo • Averroè e l’averroismo latino

Grecia e Roma – età ellenistico-romana e tardoantica • Lo stoicismo • Plotino e il neoplatonismo non cristiano

Le filosofie che si fondano sull’ammissione di un legame tra la mente dell’uomo e la sfera universale del pensiero

Austria e Inghilterra – XX sec. • Il neopositivismo logico • Popper

Francia • Il sensismo illuminista francese: Condillac

Inghilterra e Scozia – XVII-XVIII sec. • L’empirismo classico inglese: Locke, Berkeley, Hume

Le filosofie empiriste e non, che pur negando istanze superiori alla ragione umana, ritengono che essa non abbia in sé la possibilità di fondare la conoscenza e questa debba essere fondata sull’esperienza del mondo esterno

L’empirismo, il razionalismo, il criticismo

*L’idealismo tedesco e altre scuole dipendono dal criticismo kantiano, ma non seguono le tesi kantiane sui limiti invalicabili della conoscenza umana. Non compaiono pertanto in questo schema.

Germania – XVIII-XIX sec. • Kant (Critica della ragion pura) • Scuole neokantiane

Kant e le filosofie che accettano le tesi kantiane sulle forme a priori*

57 Le scuole e le correnti. Teorie generali

Europa – medioevo ed età moderna • Teorie che interpretano i valori oggettivi come posti da Dio come realtà trascendente: Agostino, la scolastica medievale (ripresa dal neotomismo novecentesco), il razionalismo cartesiano (Cartesio, Leibniz)

Grecia e Roma – età classica ed ellenistica • Filosofie che pongono i valori come realtà oggettive esistenti in sé o espressione della natura a cui il soggetto deve adeguare il proprio comportamento: Platone, Aristotele, lo stoicismo

Le filosofie che pongono a fondamento dell’etica valori oggettivi

Germania, Stati Uniti, Inghilterra – XX sec. • Filosofie non razionaliste: Schopenhauer, Kierkegaard • Etiche della responsabilità fondate su principi razionali di metodo (Weber, pragmatismo, Scuola di Francoforte, Jonas, Popper)

Grecia antica, Francia e Inghilterra – XVI-XX sec. • Filosofie edoniste e utilitariste: Scuola cirenaica, epicureismo, Bentham, Stuart Mill, utilitarismo novecentesco • Filosofie scettiche: scetticismo antico, Montaigne, Hume

Le filosofie che pongono a fondamento dell’etica dei principi di metodo in assenza di valori oggettivi o della possibilità di conoscerli

Stati Uniti e Germania – XX sec. • Jonas • Rawls

Germania – XVIII-XIX sec. • Kant • Fichte

Filosofie che pongono l’autonomia della ragione a unico fondamento di un’etica universale

Le teorie etiche

Inghilterra, Francia, Germania – XVIII-XIX sec. • Hobbes • Alcune correnti radicali dell’illuminismo, come le filosofie libertine (Sade) • Nietzsche

Grecia – età classica • Le correnti radicali della sofistica antica • Scuola cinica

Filosofie che negano ogni valore all’etica o vi vedono un nemico da respingere

Austria – XX sec. • Freud

Olanda – XVIII sec. • Spinoza

Filosofie che negano il libero arbitrio e concepiscono l’etica come conoscenza scientifica dei processi psichici o spirituali volti all’azione

Le scuole e le correnti. Teorie generali 58

Francia, Germania e Italia – XX sec. • Bergson • Idealismo italiano (Croce e Gentile) • Löwith

Olanda, Germania e Russia – XVII-XIX sec. • Spinoza • Hegel • Berdjaev, Solov’ëv

Cultura latina – età tardoantica e medioevo • Stoicismo • Agostino • Scolastica medievale

Filosofie che danno una lettura unitaria della storia su un fondamento metafisico

Francia e Germania – XX sec. • Storicismo tedesco contemporaneo • Strutturalismo

Inghilterra e Francia – XIX sec. • Marx • Positivismo • Nietzsche

Italia – XVIII sec. • Vico

Filosofie che danno una lettura unitaria della storia su un fondamento interno alla storia stessa

Le interpretazioni della storia

Inghilterra – XX sec. • Filosofia analitica • Popper

Germania – XIX sec. • Schopenhauer

Grecia – età classica • Platone

Filosofie che negano ogni possibilità di lettura unitaria della storia

59 Le scuole e le correnti. Teorie generali

Francia, Germania, Stati Uniti – XVIII-XX sec. • Rousseau • Schleiermacher • Schelling • Bergson

Europa – antichità e medioevo • Platone • Pseudo-Dionigi e la tradizione della teologia negativa • Mistici dell’età della scolastica e mistici rinascimentali (Böhme)

Filosofie che ammettono il misticismo o forme di conoscenza intuitiva del divino

Olanda e Germania – XVI-XIX sec. • Le filosofie che concepiscono la sfera del divino in termini immanenti: Bruno, Spinoza

Grecia – età classica ed ellenistico-romana • Filosofie non cristiane che ammettono una sola divinità legata alla sfera dello spirito: Senofane, Aristotele • Filosofie che ammettono la possibilità di cercare il divino, ma non di averne certezza: Socrate • Filosofie che concepiscono la sfera del divino in termini personali e materiali: Epicuro e l’epicureismo • Filosofie che concepiscono la sfera del divino in termini immanenti: stoicismo

Le filosofie occidentali non cristiane che ammettono la possibilità di dimostrare razionalmente la conoscenza di una sfera del divino o di cercare razionalmente il divino

Olanda, Inghilterra, Francia e Germania – XVII-XVIII sec. • Filosofi razionalisti: Cartesio, occasionalisti, Leibniz • Filosofi empiristi: Locke, Berkeley • Filosofi illuministi: i deisti

Grecia e Europa – età tardoantica e medievale • Agostino • Filosofia scolastica: Anselmo d’Aosta, Tommaso d’Aquino (e il neotomismo novecentesco)

Le filosofie cristiane che ammettono la possibilità di una teologia razionale positiva

Le teorie su Dio

Europa occidentale – XVII-XX sec. • Filosofie che negano la possibilità di dimostrare razionalmente l’esistenza di Dio: Kant, filosofie cristiane (Pascal, Kierkegaard) • Ateismo “militante”: sinistra hegeliana, Marx

Grecia – età classica ed ellenistica • La sofistica antica • Le filosofie scettiche

Le filosofie che negano la possibilità di avere alcuna certezza sulla sfera del divino e le filosofie atee

Le scuole e le correnti. Teorie generali 60

Germania e Italia – XVIII-XX sec. • In termini positivi: Baumgarten, Schelling, Schopenhauer, Hegel, Croce

Grecia – età classica • In termini negativi: Platone

Le filosofie che concepiscono l’arte come una forma di conoscenza

Germania e Stati Uniti – XX sec. • Adorno • Marcuse • Dewey

Italia e Francia – XX sec. • Croce • Esistenzialismo

Germania – XVIII-XIX sec. • Kant • Schiller • Schopenhauer • Nietzsche

Le filosofie che concepiscono l’arte come una forma di espressione o di liberazione

Le teorie sulla bellezza e sull’arte

Germania – XVIII-XX sec. • Idealismo: Schelling, Hegel • Schopenhauer • Nietzsche • Heidegger • Filosofia ermeneutica • Benjamin

Europa – età medievale e rinascimentale • Platonismo medievale, metafisica della luce • Platonismo rinascimentale (Accademia fiorentina)

Grecia e Roma – età tardoantica • Plotino e il neoplatonismo • Agostino

Grecia – età classica • Platone

Le filosofie che concepiscono la bellezza come una via per accedere a uno strato profondo e nascosto della realtà

61 Le scuole e le correnti. Teorie generali

Italia e Francia – XVI sec. • Naturalismo rinascimentale (Machiavelli) • Assolutismo (Bodin)

Inghilterra, Francia e Germania – XIX-XX sec. • Teorie sullo Stato etico: idealismo tedesco (Fichte, Hegel) e italiano (Gentile) • Teorie liberali: Tocqueville, positivismo inglese, idealismo italiano (Croce), Bergson, Rawls • Marx e il marxismo otto-novecentesco • Anarchismo • Positivismo giuridico (Kelsen) • Schmitt • Teoria critica (Scuola di Francoforte)

Olanda, Inghilterra e Francia – XVII-XVIII sec. • Teorie del potere e dello Stato a partire dal diritto naturale: giusnaturalismo e contrattualismo (Grozio, Hobbes, Spinoza, Locke) • L’illuminismo e le teorie liberali (Montesquieu) e democratiche (Rousseau)

Grecia – età classica ed ellenistica • Platone (teoria della giustizia) • Aristotele (classificazione delle tipologie delle “costituzioni”) • Stoicismo (la razionalità dello Stato e del suo potere legittimo sul fondamento del Logos universale) • Cicerone e il diritto pubblico romano

Europa – età tardoantica e medievale • Teorie sull’origine divina del potere: Agostino, scolastica • Teorie sulla sovranità popolare: Marsilio da Padova

Le teorie generali sull’origine dello Stato e sul fondamento del potere legittimo dello Stato nell’età moderna e contemporanea

Le teorie generali sull’origine dello Stato e sul fondamento del potere legittimo dello Stato nell’età antica e nel rinascimento

Le teorie sul diritto e sullo Stato

Germania e Stati Uniti – XVIII-XX sec. • Diritto internazionale e teoria della pace in Kant • Diritto internazionale e teoria della guerra in Hegel • Kelsen • Rawls

Olanda – XVII sec. • Il diritto non solo della pace ma anche della guerra: Grozio e la nascita del diritto internazionale moderno

Guerra, pace, diritto internazionale nell’età moderna e contemporanea

Le scuole e le correnti. Teorie generali 62

Filosofi che interpretano l’esperienza di fede in senso volontaristico piuttosto che razionalistico • XIX sec.: Blondel

Filosofi che affermano la possibilità di conciliare fede e ragione, subordinando la ragione alla fede • Età antica: Clemente, Origene, Basilio, Gregorio di Nissa, Boezio, Agostino • Età medievale: Giovanni Scoto Eriugena, Anselmo, Abelardo, Ugo e Riccardo di S. Vittore, Bonaventura da Bagnoregio, Tommaso d’Aquino • Età moderna: la seconda scolastica: Suarez • Età contemporanea: Rosmini, Gioberti; la neoscolastica: Maritain, Gilson, Scheler

Filosofi che affermano la separazione tra fede e ragione • Età medievale: Duns Scoto, Guglielmo di Occam; averroismo latino, Sigieri di Brabante (teoria della “doppia verità”) Filosofi che hanno proposto argomentazioni razionali intorno all’esistenza e all’essenza di Dio • Età antica: Clemente, Origene, Agostino • Età medievale: Giovanni Scoto Eriugena, Anselmo d’Aosta, Bonaventura da Bagnoregio, Tommaso d’Aquino, Duns Scoto, Guglielmo di Occam • Età moderna e contemporanea: Cartesio, Malebranche; la seconda scolastica: Suarez; lo spiritualismo: Rosmini, Gioberti, Boutroux, Blondel; la neoscolastica: Maritain, Gilson

Filosofi per i quali la grazia e le buone opere concorrono entrambe alla salvezza e la libertà umana è salvaguardata • Età medievale: Bonaventura da Bagnoregio, Tommaso d’Aquino, Duns Scoto, Guglielmo di Occam • Età moderna e contemporanea: lo spiritualismo: Rosmini, Gioberti; la neoscolastica: Maritain, Gilson

Filosofi per i quali la grazia è determinante ai fini della salvezza e la libertà umana è fortemente ridotta • Età antica: Agostino • Età moderna e contemporanea: Pascal, Kierkegaard, Barth

Filosofi che hanno teorizzato la non-conoscibilità di Dio (teologia negativa) • Età antica e medievale: Dionigi l’Areopagita, Meister Eckhart

Filosofi che negano la possibilità di conciliare fede e ragione, affermando il primato della fede • Età antica: Tertulliano • Età medievale: Pier Damiani, Meister Eckhart • Età moderna: Pascal • Età contemporanea: Schleiermacher, Kierkegaard, Barth Filosofi per i quali Dio è accessibile solo con la fede, non con la ragione • Età antica: Tertulliano • Età moderna e contemporanea: Pascal, Kierkegaard, Barth

Libertà/grazia

Conoscibilità di Dio

Fede e ragione

Le filosofie cristiane

63 Le scuole e le correnti. Teorie generali

Quine, Strawson, Plantinga, Lewis

Studia la struttura ultima della realtà e le sue componenti fondamentali. Si può suddividere in: • la teoria della predicazione (nominalisti contro realisti) • l’indagine sullo stato delle cose • lo studio degli enunciati modali (in cui compaiono “è necessario”, “è possibile”) • l’analisi del concetto di esistenza

L’ontologia analitica

Ricœur, Vattimo, Habermas, Derrida

In questa fase storica l’ermeneutica si caratterizza per la perdita di importanza delle istanze fondative, la cui scomparsa lascia il campo a processi di emancipazione individuale e sociale

L’emeneutica nell’epoca post-moderna

Okasha, Goodman

Accolta la tesi che la scienza è un’attività storica e accettata la distinzione kuhniana tra scienza normale e fase rivoluzionaria. Si discute sul valore del criterio di falsificabilità e dell’induzione, sul carattere della spiegazione scientifica; nascono una filosofia della fisica e una filosofia della biologia

La filosofia della scienza dopo i post-popperiani

Foot, Lewis, Rawls, Scanlon, Nussbaum

A partire da Una teoria della giustizia di J. Rawls (1971) si sviluppa un’ampia ricerca sul significato dei termini “buono” e “giusto”. Si confrontano teorie cognitiviste e non, realiste e contrattualiste. Si sviluppano teorie sull’agire sociale con attenzione particolare alle questioni sessuali e di genere

L’etica e il problema della sua fondazione: la metaetica

Teorie generali nella filosofia contemporanea

Nagel, Eccles e Popper, Chalmers, Dennett, Jackson, Rizzolatti

I punti di intersezione tra filosofia e neuroscienze sono molteplici, ma il più studiato è il rapporto tra mente e cervello. Si tratta di indagare la relazione tra l’oggettività dei meccanismi cerebrali e la soggettività dei significati mentali. Vi è chi identifica mente e cervello e chi, invece, distingue le funzioni mentali da quelle biologiche

La filosofia e le neuroscienze

Habermas, Searle, Rancière, Sen, Nussbaum, Rawls, Singer

Si possono individuare tre approcci all’analisi filosofica dei sistemi socio-politici contemporanei: • un approccio realistico-descrittivo • un approccio critico, che vuole cogliere i limiti dei sistemi esistenti • un approccio utopico, che procede alla delineazione di modelli ideali di società giusta In questo quadro si affrontano i temi della legittimità democratica, del pluralismo, del multiculturalismo, dei diritti e dell’ambientalismo

La filosofia politica nell’età post-ideologica

Le scuole e le correnti. Teorie generali 64

I problemi della filosofia

La scelta di presentare separatamente i problemi filosofici (raccolti nelle tradizionali grandi aree tematiche della storia della filosofia indicate nei titoli delle schede) attraverso testi non discorsivi e in modo separato dalle teorie storicamente delineatesi nel corso di due millenni e mezzo di ricerche deriva dalla convinzione che sia possibile rintracciare almeno alcuni elementi diacronici nella problematizzazione filosofica. È vero infatti che le varie epoche della storia della filosofia, e in molti casi i singoli filosofi nel loro lavoro, hanno ridefinito i problemi ed è quindi impossibile utilizzare in modo destoricizzato e diacronico persino la terminologia che li descrive; ma è anche possibile affermare che le moltissime variazioni sul tema che la problematizzazione filosofica ha storicamente offerto non impediscono affatto di indicare i temi diacronici su cui filosofi e scuole storicamente hanno modulato i loro interventi e le loro elaborazioni. In questa sezione dedicata ai problemi della filosofia non si troveranno quindi le formulazioni e le impostazioni di una determinata scuola o di un determinato filosofo; si troverà piuttosto la descrizione del campo problematico generale della filosofia occidentale. Naturalmente si tratta di un approccio per tagli e va comunque ricordato che la filosofia tanto separa quanto unifica i problemi, stabilendo tra loro una molteplicità di connessioni. Per questa ragione non si è avuto timore di proporre anche ripetizioni, laddove per chiarezza si ritenesse necessario richiamare problemi altrove descritti. È ovvio infatti che le schede proposte devono poter essere lette indipendentemente le une dalle altre.

Esistenza • Qual è il rapporto tra realtà ed esistenza nel caso di enti irreali di cui tuttavia è possibile fare discorso o addirittura scienza, come è il caso di alcuni enti matematici • Qual è il rapporto tra realtà ed esistenza nel caso di enti soltanto pensabili

In assoluto • Perché c’è qualcosa piuttosto che nulla? • Esiste un essere che sia tale in assoluto e non abbia bisogno d’altro per essere ciò che è?

Senso • Che valore ha l’essere delle cose e dell’uomo; ha un valore? • Che valore ha l’esistenza, che senso ha la vita individuale • Che senso ha che ci sia qualcosa piuttosto che nulla

Tempo • Da dove deriva ciò che adesso è • Che cosa caratterizza l’essere di ciò che non c’era e non ci sarà

Identità • Si pone la domanda: “che cos’è?”, in attesa di una risposta che consenta di identificare con certezza ciò di cui si parla (non: a cosa serve? di che materia è fatto? e simili) • Ci si chiede chi sia veramente l’uomo • Che cosa identifica l’essere di ciò che è virtuale, possibile, irreale • Se essere, esistere, realtà sono dizioni equivalenti o addirittura sinonimi; oppure se una sfera dell’essere può essere tale ma non esistere e non essere reale

Identità e tempo • Se è reale qualcosa che esiste solo in relazione ad altro o se la realtà va attribuita soltanto a ciò che esiste in modo assoluto • Se è reale ciò che, essendo nel tempo, ha una natura instabile e passa • Se possono esistere enti reali al di fuori del tempo e dello spazio; in caso di risposta positiva, che cosa significa il termine esistenza applicato a loro

Gradi di realtà • Quale grado di realtà possiedono gli individui e le singolarità, se la loro esistenza è nel tempo, quindi è instabile, e la loro identità dipende dalla relazione con altri individui e altre singolarità • Qual è il grado di realtà di un ente soltanto virtuale o potenziale

Essere

Reale/Realtà

La metafisica e il problema della conoscenza

Realtà • Il nulla è reale? • Che realtà possiede ciò che immaginiamo come indipendente dall’esistenza e dunque non è reale? • È reale lo spazio vuoto? Se sì, di cosa è fatto?

Tempo • Che cos’è adesso ciò che non è più o non è ancora • Se dal nulla può derivare l’essere: l’essere di ciò che è, ed è reale, può divenire nulla?

Identità • Che cos’è il nulla, se ne parliamo; di che cosa stiamo parlando? • Che cos’è ciò che non c’è, che manca; che grado di realtà possiede?

Nulla

I problemi della filosofia 66

Identità • Il Tutto è davvero composto di singolarità o vanno elaborati concetti fluidi e non statici per intenderne l’identità? • Va poi determinato quali caratteri consentono di definire l’identità e la differenza di ciascun ente • Se le nozioni di identità e di differenza si possono applicare anche a oggetti di studio come il Tutto e l’infinito

Movimento • Quali concetti consentono di descrivere la dinamica che governa la realtà • Quali concetti consentono di descrivere l’origine e il destino del Tutto e delle singolarità che lo compongono • Se la nozione originaria da cui il pensiero deve muovere per comprendere il mondo come un Tutto deve avere i caratteri statici dell’essere o quelli dinamici del divenire e dell’energia creatrice

Essere • Quali concetti consentono di descrivere la natura e l’identità di ciascuna delle singolarità che compongono il mondo • Quali concetti consentono di descrivere la natura e l’identità del Tutto • Come possono conciliarsi la dinamica che trasforma ogni cosa e l’identità di ciascuna singolarità

Essenza/Sostanza: le singolarità e il Tutto

Facoltà della mente • Se nella mente sono distinguibili facoltà diverse • Quale dinamica governa i rapporti tra le sue facoltà, se esse sono distinte • Quale rapporto lega le facoltà di conoscenza e la sfera della vita emotiva; quale ruolo gioca l’immaginazione

Mondo esterno • Va chiarito se è possibile, e a quali condizioni, una conoscenza vera del mondo esterno • Perché la mente cade in errore • Se la mente fosse dominata da forze esterne, avrebbe la possibilità di identificarne la natura? • La mente è una singolarità o è “in rete” con altre menti?

Passioni Se la mente può governare le passioni Se le passioni possono governare la mente Se la mente può essere libera Se la mente può governare se stessa; se può essere indipendente nel governo di sé dalle leggi di natura che governano il corpo e l’universo fisico Essere ed esistenza • Se esistono menti totalmente indipendenti da qualsiasi corpo • Come possiamo sapere, non potendo la mente abbandonare se stessa, che cosa c’è (e se c’è qualcosa) al di fuori della mente, corpo compreso • Se la mente è connessa con altre menti

• • • •

Identità • Che cosa sono nell’uomo la mente e il corpo • Se la mente dell’uomo possiede una energia propria • Come avviene la comunicazione tra il corpo e la mente; come accade che la mente sappia del corpo; come accade che la mente agisca sul corpo e attraverso il corpo; se la mente e il corpo sono la stessa cosa • Che cos’è la coscienza

Essere • Che cosa sono la mente e il pensiero: a quale realtà appartengono? • Che cos’è l’io rispetto alla mente • Se esistono pensieri senza una mente che li pensi; se no, qual è il valore di verità dei pensieri, inevitabilmente soggettivi, in termini oggettivi • Se la mente è connessa con altre menti Conoscenza e verità • Nella sfera del pensiero, che cosa significa che un’idea è vera? Abbiamo criteri certi per riconoscere la verità? • Qual è la fonte delle idee della mente? • Va poi chiarito che cosa si nasconde dietro il desiderio di verità

Mente e corpo

Mente e pensiero

La metafisica e il problema della conoscenza

67 I problemi della filosofia

Natura • Se ha un senso parlare di linguaggio per la natura indipendentemente da qualsiasi mente. Anche in natura, su un piano che non è cosciente come nelle macchine, avviene un passaggio di informazioni e un relativo feedback (per esempio, meccanismi elettrici e chimici indispensabili per la vita, tutti i sistemi di regolazione automatica e così via) • Se ha un senso parlare di linguaggio per la natura visto che a saperne leggere i segni se ne comprende la dinamica (un elemento della natura può essere letto come segno per qualcos’altro, per esempio le nuvole nere per pioggia imminente), ci si domanda se questo significa che la natura è regolata da rimandi linguistici; oppure se è la mente a leggere i dati d’esperienza come dati linguistici

Corpo • Poiché i linguaggi della mente hanno sempre un versante che riguarda il corpo, sul tema del linguaggio ci si domanda come deve essere concepito il rapporto tra mente e corpo • I linguaggi sono di natura mista, materiale/mentale; infatti sia i linguaggi verbali sia gli altri linguaggi della mente utilizzano codici prodotti dalla cultura, nati dunque nella sfera della mente; ma riposano su strutture del corpo, come la struttura delle corde vocali e dell’apparato fonetico mostra con chiarezza: quale tipo di continuità tra mente e corpo va visto in questa doppia natura, materiale e mentale, del linguaggio verbale? Linguaggio • Poiché la mente utilizza molti linguaggi (sul fondamento di sensazioni, immagini, concetti e così via), ci si domanda se essi sono traducibili l’uno nell’altro nell’unità della comunicazione • Poiché la comunicazione può avvenire soltanto per l’imprecisione del linguaggio (altrimenti non potremmo comunicare se non in maniera del tutto formalizzata, perché nessuno può fare le esperienze degli altri né pensare i pensieri degli altri, e qualsiasi linguaggio è dotato di senso solo in riferimento a esperienze o pensieri, cioè a referenti extralinguistici) ci si domanda quali meccanismi della mente determinano l’espressione e la comprensione di ciò che viene comunicato

Identità della mente • La mente ha una natura linguistica? Ci si chiede se è strutturata a partire da elementi linguistici significanti, cioè decifrabili in modo consapevole dalla coscienza; oppure se è linguisticamente neutra ed elabora codici linguistici altrimenti non esistenti • I linguaggi della mente sono un elemento essenziale per pensare e per comunicare: ma si può pensare senza un linguaggio? E poiché non si può comunicare senza un linguaggio, questo vale anche per le comunicazioni interne alla mente? • Il linguaggio appartiene al piano della ricerca del significato e del senso; poiché senso e significato non possono identificarsi, ci si domanda in che relazione stanno tra loro e con la mente

Struttura della mente • Se la mente può concepire se stessa come strutturata in piani (o tagli) diversi di significato e di senso; se la mente ha una sola “geometria” di piani, plasmata dall’educazione, dall’abitudine, dalla pressione sociale e personale che tendono a strutturarla bloccando l’espansione dei piani e intervenendo su di essi; oppure se le è possibile strutturarsi secondo più geometrie linguisticamernte diverse • Se la mente deve essere concepita come costruttrice di piani sulla realtà (piani linguistici che si sovrappongono sulla realtà interpretandola) • Se la mente deve essere concepita come scopritrice dei piani linguistici della realtà (piani linguistici propri della natura, che possono essere concepiti come rinvianti a referenti esterni alla natura)

Significato e senso • La natura può essere concepita come strutturata in piani (o tagli) diversi di significato e di senso? Ci si chiede se può essere letta secondo una sola geometria di significati e di sensi, oppure se è possibile leggerla moltiplicando i piani • Ci si domanda se è corretto dire che l’educazione, l’abitudine, la pressione sociale e personale tendono a interpretare la natura bloccando l’espansione dei piani della mente • Ci si chiede se la natura è segno di qualcosa di diverso dalla natura stessa (per esempio Dio)

Leggibilità del mondo

Piani linguistici

Linguaggi della mente

La filosofia del linguaggio e della mente

I problemi della filosofia 68

Traducibilità dei linguaggi • Se i linguaggi con cui si forma il pensiero cosciente e quelli con cui si comunica, volontariamente o involontariamente, sono gli stessi • Se i linguaggi con cui si pensa sono traducibili l’uno nell’altro in modo esaustivo. Se lo sono i seguenti tipi di linguaggio: verbali, iconici, musicali, del corpo (cioè che utilizzano il corpo come la lingua usa le lettere dell’alfabeto), intuitivi (cioè che utilizzano le intuizioni come la lingua usa le lettere dell’alfabeto), misti (che si innestano l’uno nell’altro) • Se i linguaggi adesso indicati sono espressione di un ur-linguaggio universale (o di più d’uno) che si esprime nelle singole culture • Dunque: c’è una struttura comune dietro tutti i linguaggi? La mente utilizza un linguaggio alla volta o li mischia?

Identità e origine • Su quali strutture della mente è possibile identificare la natura e l’origine delle immagini, dei concetti, delle intuizioni • In che cosa si distinguono esattamente le immagini, i concetti, le intuizioni • Se la mente ha una natura linguistica (cioè è strutturata secondo una molteplicità di piani che aprono a linguaggi diversi, come il pensiero concreto, il pensiero per immagini, per analogia, per astrazione), ci si chiede che cosa sia il linguaggio rispetto alla mente; la mente infatti non può identificarsi con un determinato linguaggio, e neppure le esperienze e i pensieri possono identificarvisi, perché rimandano a realtà extralinguistiche

Identità del pensiero • Poiché la mente pensa (ma abbiamo esperienza di una sola mente che pensa: non abbiamo esperienza diretta di altre menti perché ogni esperienza è mediata dalla nostra mente che pensa), ci si domanda se il pensiero deve essere concepito come una struttura (biologica? spirituale? di natura a oggi ignota?) che si prolunga nella mente, o se è un prodotto della mente • È possibile un pensiero senza una mente? È possibile un pensiero senza comunicazione interna né espressione, dunque senza linguaggio?

Pluralità dei piani • La mente può comunicazione all’esterno di se stessa? Se comunica col mondo esterno, dovendolo pensare in se stessa, ci si chiede se comunica davvero con esso • Se può comunicare, attraverso quali vie può farlo? • Ci si chiede con quali realtà diverse da se stessa: con altre menti umane, con altre menti non umane (cioè animali: ma gli animali hanno una mente che l’uomo possa identificare come tale?), con altre menti di natura ignota ma con cui si ritiene di potere entrare in comunicazione (per esempio, se esiste, la divinità) • La mente quando comunica esprime se stessa? E, attraverso di sé, esprime il corpo?

Forme e linguaggi del pensiero

Pensiero/Comunicazione/Espressione

La filosofia del linguaggio e della mente

Forme non volontarie dell’esprimere • Ci si chiede se le forme di espressione della mente sono in sé linguistiche, o vengono soltanto lette da chi le osserva come linguistiche; se sono segni per qualcos’altro o vengono lette come tali • Esprimendo se stessa (in assenza della volontà di comunicare) ci si chiede se la mente è abitata da (strutturata come) un linguaggio oppure utilizza un linguaggio e non è consapevole di farlo, ma in sé ne rimane libera; per esempio, in un sorriso involontario si esprime forse un linguaggio (non una lingua, ma un ur-linguaggio strutturante i linguaggi) dietro il pensiero? • Ci si chiede se esiste una struttura linguistica inconscia che si manifesta nell’espressione

Linguaggio delle emozioni e dei sentimenti • Ci si chiede come si esprimono le emozioni e i sentimenti; se hanno una struttura linguistica; come condizionano il pensiero • Se è possibile costruire una sintassi del pensiero per immagini e una sintassi per il pensiero musicale e una per ciascun tipo di pensiero; o se esiste una sola sintassi, quella della mente, che sfrutta tutte le potenzialità dei linguaggi

Espressione e vita affettiva

69 I problemi della filosofia

Rapporto tra mente e mondo esterno • La mente è in grado di conoscere nella sua realtà il mondo esterno, o può soltanto ricostruirlo isolandone dei piani? • Ci si chiede attraverso quali vie è possibile il controllo della validità delle idee relative al mondo esterno

Tutto • Ci si chiede se è possibile una conoscenza scientifica che non faccia riferimento alla collocazione di una specifica conoscenza rispetto al tutto • Se è possibile, come intendere la singola conoscenza in assenza di un quadro di riferimento? • Se non è possibile, come avviene il progresso della conoscenza scientifica se si manca di certezza su una teoria del tutto?

Principi e origine • Se esistono principi indipendenti dall’esperienza che governano la conoscenza scientifica • Come si passa dai dati d’esperienza alla conoscenza scientifica • Quali sono le fonti della conoscenza scientifica; se è possibile escludere a priori alcune fonti, o se la scienza deve essere aperta a ogni possibile fonte

Identità • Quali sono i caratteri della conoscenza scientifica rispetto ad altre forme di conoscenza • Se possiamo identificare come autentica conoscenza forme diverse dalla scienza. Se sì, esse non entrano a far parte di fatto della scienza? Per esempio, se l’arte è una forma di conoscenza, essa non mette capo a un grado di possesso della verità, o di certezza, analogo a quello della scienza? • Che cosa significa esattamente la nozione di scoperta scientifica

Mondo • Che cosa significa il termine verità • Se è possibile una sola verità, o sono possibili diversi tagli sul reale che rispondano a un criterio di verità • Se sono possibili diversi criteri di verità non contraddittori tra di loro • Che cosa consente di stabilire la validità di un criterio di verità

Coscienza • Che differenza dobbiamo porre con chiarezza tra le nozioni di verità e di certezza? Poiché si riferiscono entrambi, in ultima analisi, alla coscienza che è la sede del sapere, ci si chiede che rapporto hanno questi due concetti con la soggettività • Sono possibili conoscenze vere su enti puramente mentali? In questo caso, che cosa significa il termine vero? • Ci si chiede se ha un senso la nozione di verità indipendentemente dalla coscienza • Attraverso quali vie è possibile il controllo della validità delle idee indipendenti dal mondo esterno

Scienza

Verità/Certezza

Scoperta scientifica

Facoltà di conoscenza dell’uomo • Attraverso quali facoltà della mente e del corpo l’uomo fa scienza • Se vi sono specifiche facoltà implicate nel processo di scoperta scientifica diverse da quelle implicate dalla comprensione ed esposizione della scienza • Quale ruolo giocano l’immaginazione, l’emotività, l’intuizione

Storia • Sul modo in cui sono avvenute storicamente le scoperte scientifiche • Sulla possibile identificazione di costanti nella logica delle scoperte

Metodo • Se esistono metodi scientifici e altri che non lo sono; su quale fondamento è possibile stabilire questa differenza • Se l’uso di un determinato metodo è neutro rispetto all’esito della ricerca o la condiziona • Quale deve essere l’atteggiamento scientifico di fronte a dati che contraddicono una “verità” scientifica • Qual è l’atteggiamento della scienza di fronte ai miracoli • Qual è l’atteggiamento della scienza di fronte alle religioni e alle esperienze mistiche

La filosofia della natura, la filosofia della scienza e l’epistemologia

I problemi della filosofia 70

Complessità   Ci si chiede se la scienza può essere declinata   al plurale   Le scienze possono essere ridotte l’una   all’altra? Oppure i tagli prospettici che ciascuna   consente su un oggetto (per un vivente: il piano   studiato dalla fisica, quello studiato   dalla chimica, dalla biologia, dall’ecologia   e così via) sono in linea di principio irriducibili   l’uno all’altro?

Criteri   Se è possibile identificare dei criteri oggettivi   per la classificazione delle scienze   Se la distinzione disciplinare tra le scienze   risponde a criteri operativi; se è fondata   sulla natura degli oggetti studiati, o su quali   diversi criteri   Se la distinzione disciplinare tra le scienze   è limitante e fuorviante nella comprensione   della realtà; se va superata

Classificazione delle scienze e riduzionismo

Origine   È possibile identificare l’origine della natura?   È possibile identificare una causa della natura?

Concetti di fondo   Se è applicabile alla natura la nozione   di causalità (rapporto causa/effetto)   Se è applicabile alla natura la nozione filosofica   di sostanza   Che cosa sono lo spazio e il tempo   Che cos’è la materia   Che cos’è l’energia

Identità   Che cosa si deve intendere per legge di natura   Se la natura è regolata da leggi, esse sono   costanti? Ci si chiede su che cosa è fondato   il principio della costanza delle leggi di natura   È possibile identificare delle ragioni   che spieghino perché la natura è regolata   da determinate leggi e non da altre?   Ci si chiede se è possibile concepire una realtà   fisica con leggi diverse   Se le leggi di natura descrivono una realtà   oggettiva o sono modi umani per prevederne   il comportamento o per descrivere e ordinare   i fenomeni   Se è leggibile la natura; se ha propri codici   linguistici riconoscibili come tali   Se le leggi di natura sono segno   per un significato e/o un senso interno   o esterno alla natura stessa

Identità   È possibile identificare un concetto scientifico   specifico per la nozione di UH[\YH? E, a monte,   che cosa significa esattamente il termine   UH[\YH?   Ci si chiede se le nozioni di natura e di tutto   sono sovrapponibili   Se è possibile concepire la natura   come un’unità Valori e fini   Se è scientificamente possibile porre   il problema dell’esistenza di valori in natura   Se sono leggibili dei fini nella natura

Leggi di natura

Natura

La filosofia della natura, la filosofia della scienza e l’epistemologia

71 I problemi della filosofia

Forme dell’argomentazione • Quali sono le forme possibili dell’argomentazione • Quali sono i fini dell’argomentare e i metodi coerenti con questi fini • Quali rapporti si instaurano, e perché questo accade, tra argomentazione e persuasione

Funzioni e natura logica del linguaggio • Che cosa si debba intendere da un punto di vista filosofico per linguaggio • Quale rapporto vi sia tra significante e significato • Se i termini linguistici sono significativi per natura o per convenzione • Qual è il senso delle dimensioni sintattiche, semantiche e pragmatiche del linguaggio • Quali siano le funzioni del linguaggio; se sia possibile distinguere una funzione informativa, una espressiva e una direttiva

Linguaggio e argomentazione

Linguaggio simbolico • Quale funzione hanno i connettivi logici • Quale funzione hanno i quantificatori • Quali sono i valori formali di verità di una proposizione

Ragionamento • Quali forme di ragionamento discorsivo è possibile individuare • Quale forma deve assumere il discorso per essere un ragionamento dimostrativo

Proposizioni • Che cos’è una proposizione • Come è possibile classificarle • In cosa consiste il loro valore di verità

Termini del discorso • Che cosa sono i termini di una proposizione • Quali funzioni logiche svolgono • Che cosa si deve intendere per estensione e comprensione di un termine

Discorso

La retorica, la logica e l’intelligenza artificiale

Inferenza induttiva • Che cosa caratterizza in specifico un ragionamento come induttivo • Qual è la forma logica di un ragionamento induttivo • Quali sono i rapporti tra induzione e probabilità • Quali sono i limiti dell’inferenza induttiva

Inferenza deduttiva • Che cosa caratterizza in specifico un ragionamento come deduttivo • Quali sono le condizioni di validità di un ragionamento deduttivo • Quali sono le condizioni di verità di un ragionamento deduttivo

Inferenza

I problemi della filosofia 72

Principi di identità e di contraddizione • Se una logica razionalmente corretta debba necessariamente rispettare i principi logici di identità e di contraddizione • Se una logica concepita in modo da ridefinire su basi diverse dalla tradizione (per esempio una logica dialettica) i principi di identità e di contraddizione possa descrivere meglio la realtà • Se il problema del rapporto tra logica e realtà possa essere ridefinito in modo totalmente nuovo sulla base della ridefinizione dialettica (o di altra natura) dei principi di identità e di contraddizione

Pluralità delle forme del pensiero • Se sono com-possibili logiche diverse • Se la mente dell’uomo richiede la costruzione di logiche non riducibili a unità • Se i principi logici siano coerenti tra loro o se la loro riduzione a unità sia (logicamente) impossibile

Principi logici

Uomo e macchina • Se sono possibili forme di pensiero indipendenti dell’uomo in macchine capaci di autoprogrammarsi • Se è possibile una ibridazione tra l’uomo e le macchine rispetto alla sfera del pensiero

Coscienza • Se è possibile attribuire nozioni come soggettività, sapere, pensiero, a una macchina che svolga operazioni che simulano il pensiero dell’uomo • Se e in che forma è possibile parlare di pensiero cosciente a proposito di una macchina che svolga operazioni che simulano il pensiero dell’uomo • Se e in che misura è possibile concepire macchine che simulino emozioni o ne attuino alcune forme

Macchine e pensiero

La retorica, la logica e l’intelligenza artificiale

Capacità logiche dei sistemi artificiali • Quali tipi di problemi può risolvere un calcolatore • Quale capacità di comprensione di un linguaggio naturale e di creatività mediante un linguaggio può essere trasferita in una macchina che realizzi forme di intelligenza artificiale • Quali capacità inferenziali possono essere trasferite in una macchina che realizzi forme di intelligenza artificiale

Scienze cognitive • Quali siano i fondamentali processi cognitivi della mente umana • Se è possibile riprodurre i processi cognitivi della mente umana in una macchina che sia dotata di forme di intelligenza artificiale • Se è possibile stabilire un’analogia comportamentale per cui la mente sta al cervello come il software sta all’hardware

Intelligenza artificiale

73 I problemi della filosofia

Uomo e ordine morale • Se esiste un ordine morale del mondo, forse esso è il frutto della libera costruzione della coscienza dell’uomo • Se esiste un ordine morale del mondo ed esso non è il frutto della libera scelta dell’uomo, va chiarito se l’uomo è tenuto a rispettarlo; se sì, va chiarito perché

Natura • Se i termini bene e male, se usati in senso morale, hanno un significato per la natura o solo per l’uomo

Origine • Da dove hanno origine le idee di bene e di male? • Da dove hanno origine il bene e il male? • Se razionalmente è possibile definire l’identità di una sfera superiore del reale, forse c’è un rapporto razionalmente comprensibile e dimostrabile tra questa sfera e il bene e il male intesi come valori morali; ma potrebbe non esserci • Non avendo l’uomo scelto di esistere né di essere ciò che è, va chiarito in che senso porta la responsabilità morale di ciò che è e di ciò che fa; e, se ha una responsabilità morale, qual ne è l’origine

Identità • Che cosa si deve intendere con le parole bene e male? Va chiarito: • Che cosa sono il bene e il male intesi come valori morali • Se hanno un valore oggettivo indipendente dalla coscienza dell’uomo • Se l’uomo ha una responsabilità morale nei confronti di enti diversi da se stesso • Se il dolore, la sofferenza, la morte sono un male in senso morale • Se non lo sono, forse è possibile leggerli in termini morali; se no, va valutato se crolla l’ipotesi dell’esistenza di un ordine morale del mondo

Mondo (ordine morale del mondo) • Esiste un ordine morale del mondo? • Riferito al mondo e all’uomo in quanto ne è parte, i filosofi pongono la domanda se il bene è un valore originario e assoluto • Pongono anche la domanda se il male è un valore (o, meglio, un anti-valore) originario e assoluto • Se non esiste un ordine morale del mondo, va valutato se tutto è lecito perché nulla è valutabile in termini morali oggettivi • Se non esiste un ordine morale del mondo, l’uomo forse ha il diritto e/o il dovere di porne uno

Dio • Se esiste un ordine morale del mondo, va chiarito se dipende da Dio o dagli Dei, o da una sfera superiore alla natura; o se l’idea di una gerarchia in termini morali è soltanto un frutto dell’immaginazione • Se esiste un ordine morale del mondo, Dio ne è parte? • Se esiste un ordine morale del mondo riferibile a una divinità, va razionalmente spiegata la sofferenza degli innocenti, cioè di chi non ha infranto quest’ordine

Bene/Male/Responsabilità

Ordine morale

L’etica

Stato • Se è moralmente lecita la pena di morte • Se il problema non va impostato in termini morali • Se è moralmente lecita la guerra

Natura • Se è moralmente lecito all’uomo, quando tecnicamente possibile, manipolare la vita di piante, animali, uomini, intervenendo sulla loro identità • Se è moralmente lecita l’eutanasia; oppure, nel caso il problema sia moralmente neutro, se va impostato da altri punti di vista • Se la morte, di sé o di altri esseri viventi e di altri uomini, può essere moralmente frutto della libera scelta; se sì, chi ne è il soggetto (individuo, Stato, e così via)

Identità • Se la vita è leggibile in termini morali • Se la morte è leggibile in termini morali • Che senso hanno la vita e la morte, sia che si tratti di un senso morale o di un senso del tutto diverso • Se è corretto impostare in termini bioetici i problemi legati alla sfera della vita e della morte e i problemi ecologici; se sì, sul fondamento di quali principi

Vita/Morte/Bioetica

I problemi della filosofia 74

Natura • Se esiste un ordine morale del mondo ed esso non è il frutto della libera scelta dell’uomo, forse l’uomo può non rispettarlo; se sì, da dove deriva questa libertà?

Diritti e doveri • L’amore crea diritti (dell’amante sull’amato)? Crea doveri? • L’amicizia crea diritti? Crea doveri?

Valori morali • Se l’uomo è libero, deve dare a se stesso le sue leggi? Altrimenti va spiegato perché nella sua libertà deve seguire le leggi di un altro (società, religione, Stato, e così via) • Va chiaramente identificato di fronte a chi l’uomo è moralmente responsabile, se è libero

Mondo • Se esiste un ordine morale del mondo, va chiarito se l’amore ne è indipendente, o superiore • L’amore apre a una dimensione diversa della coscienza e della vita? È una via per risalire alle radici dell’essere? • Va spiegato in che rapporti stanno l’amore e l’amicizia con la bellezza

Identità e origine • Va definito che cos’è l’amore e se ne esistono varie forme non riducibili l’una all’altra • Va spiegato qual è l’origine dell’amore, come e perché nasce, come e perché muore, se è controllabile da parte dell’uomo o se è l’amore a controllare l’uomo • Va chiarito che cos’è l’amicizia; se è simile all’amore o ne è completamente distinta • Che cosa rende possibile e duratura l’amicizia

Identità e origine • Ci si chiede che cosa significa dire che l’uomo è libero; che cos’è la libertà • Se l’uomo è sottoposto come qualsiasi altro ente alle leggi di natura, da dove ha origine la libertà? Dalla natura stessa o da altre fonti? • Se l’uomo non fosse libero, va chiarito se potrebbe scoprirlo • È possibile enunciare una nozione di libertà che non implichi il libero arbitrio?

Identità • Che cos’è la felicità? E l’infelicità? Ci si chiede se hanno un significato soltanto esistenziale o anche morale • Va chiarito se è filosoficamente fondata l’idea di un diritto dell’uomo alla felicità o alla ricerca della felicità • Il piacere è leggibile in termini morali? • Che cos’è la virtù? Va chiarito se è un valore in sé o dipende da altro, o se non ha rapporti con la sfera dei valori • Va chiarito se l’utile o il piacere possono essere il fondamento della virtù • Se il piacere può essere interpretato come uno dei fini della vita, e cosa ne consegue

Bene e utile • Se la felicità è legata al piacere; se è una virtù • Se la virtù dà la felicità • Se esistono limiti rispetto al bene della ricerca del piacere, della felicità e della virtù • Se l’utile è leggibile in termini etici, o se ne è indipendente

Amore/Amicizia

Libertà

Felicità/Piacere/Virtù

L’etica

75 I problemi della filosofia

Identità • Chi è Dio? Se esiste, la sua identità è razionalmente definibile attraverso le parole e i concetti storicamente elaborati dall’uomo nella sua cultura? • Poiché nella realtà di cui facciamo esperienza ogni carattere che identifica qualcosa è anche un limite (se a è b, per ciò stesso non è c, laddove b e c siano diversi), se l’identità di Dio o del Divino è definibile, ci si chiede se ciò significa anche che è condizionata e limitata dai suoi stessi caratteri • Dio è libero? Se ha volontà, essa è libera o necessaria? • Ci si chiede se Dio o gli Dei devono essere pensati come realtà alle quali è possibile attribuire una identità personale

Mondo • Se Dio è nel mondo • Se Dio è al di fuori del mondo • Se Dio e il mondo hanno un rapporto; se sì, ci si chiede se questo implica che Dio sia nel mondo o entrambi siano in un unico Tutto • Se Dio è il mondo

Significato • Che cosa significano questi termini? Va chiarito se due persone, appartenenti a culture e religioni diverse, possono intendersi con ragionevole approssimazione usandoli nel loro dialogo, almeno nei limiti in cui possono intendersi usando qualsiasi altro termine di uso comune • È possibile definire almeno alcuni caratteri condivisi sull’idea di Dio, indipendentemente dal fatto che esista o meno un Dio o una sfera del Divino? • Va chiarito se i termini Dio e Tutto si identificano

Tempo ed eternità • Posto che esista e sia possibile definirne razionalmente l’identità, va chiarito se Dio è eterno o è nel tempo • Se la creazione è avvenuta, e il mondo quindi non è eterno, ci si chiede se è possibile porre la domanda su quando è avvenuta • Se è possibile, va chiarito se dobbiamo concepire un tempo precedente alla creazione e il tempo come una realtà non creata o creata prima; se prima, è possibile chiedersi quando il tempo è stato creato, o la domanda è insensata? • Se Dio è al di fuori del tempo, cioè eterno, la creazione è anch’essa eterna?

Creazione • Se è razionalmente comprensibile l’idea di creazione; se è razionalmente pensabile il passaggio all’essere che la creazione comporta • Se la creazione è un atto libero; nel caso si valuti che lo sia, ci si chiede se è possibile concepire altre realtà create totalmente prive di rapporti con il nostro mondo; se sarebbe stato possibile che le leggi di natura fossero diverse; altrimenti, ci si chiede quale necessità interna a Dio può averle determinate

Creazione, tempo ed eternità

Dio/Divino

La filosofia della religione e le teologia filosofica

Sofferenza • Che senso dobbiamo dare alla sofferenza dell’uomo e degli animali derivante da cause naturali, nell’ipotesi che il mondo sia creatura di Dio • Nella stessa ipotesi, in specifico che senso dobbiamo leggere nella (e che giustificazione dare alla) sofferenza degli innocenti?

Male morale • Se Dio o gli Dei non possono commettere il male, ci si chiede se quest’ultimo appartiene soltanto al mondo non divino • Hanno un significato filosofico le tesi dell’antico manicheismo? • Hanno un significato filosofico le tesi (per esempio degli gnostici) che concepiscono la realtà fisica e morale del mondo come una caduta e una corruzione? • Se l’origine del male non è in Dio, ci si chiede dove vada cercata • Se l’origine del male non è in Dio, e se l’idea di creazione è esaminata dal punto di vista filosofico, come si spiega la presenza del male del mondo? Ci si chiede se va comunque attribuito un rapporto con Dio o va escluso

Bene morale • Se ammettiamo che sia possibile definire che cosa è il bene come valore morale, si pone il problema se è Dio a scegliere che cosa è il bene; se sì, il bene avrebbe potuto essere diverso da come è? • Se ammettiamo che sia possibile definire che cosa è il bene come valore morale, e definiamo Dio come il Sommo Bene, la sua natura è condizionata dal bene?

Bene, male, teodicea

I problemi della filosofia 76

Sapere   Quando il sapere fondato sulla fede   ha una fonte indipendente dalla ragione   e non controllabile da essa, quale posizione   deve assumere la ragione di fronte a questo   sapere   Quando il sapere fondato sulla fede   e quello fondato sulla ragione non coincidono   e non sono conciliabili, quale atteggiamento   deve assumere il filosofo

Senso e valore   Se c’è un ordine morale iscritto nel mondo   Se le leggi della natura sono inquadrabili   in un universo etico; se non lo sono, esistono   in natura due ordini diversi, uno naturale   e uno etico (iscritto in essa o introdotto   dall’uomo)? E in che rapporto sta tutto questo   con Dio (inteso come autore della natura,   come natura stessa o in qualsiasi altro modo)?   Se ha senso leggere la natura, nel caso   sia concepita come creatura di Dio, in termini   di valori morali positivi come il bene oppure   se si deve interpretare la natura come neutra   dal punto di vista morale   Se è possibile leggere la natura come   manifestazione di Dio (teofania)

Esistenza ed essere   Esiste Dio? Esistono gli Dei?   Ci si chiede se le nozioni filosofiche di esistenza   e di essere sono applicabili a Dio; nel caso in cui   lo siano, se sono applicabili nello stesso senso   in cui lo sono a qualsiasi altro ente   Dio è un ente?   Il Divino è un ente?   Ci si chiede qual è l’origine di Dio o degli Dei

Uomo e Dio   Dio, o la sfera del Divino, è conoscibile   razionalmente? O esiste una sfera   dell’inconoscibile alla quale la ragione   non può accadere?   Va determinato se la ragione è, o deve essere,   per l’uomo la suprema autorità oppure la fede   le è superiore

Fede e ragione

Natura e ordine morale

La filosofia della religione e le teologia filosofica

Culture dell’uomo nella storia   Perché le religioni si esprimono   tradizionalmente nelle varie culture nella forma   del mito   Che rapporto deve instaurarsi tra il mito   e la filosofia   Perché c’è un legame costante nelle varie   culture tra la sfera del sacro e quella dell’arte

Natura umana   Da dove deriva, per molti uomini, il bisogno   di una visione religiosa del mondo   Come si forma l’idea di Dio, degli Dei,   del Divino; qual è l’origine di queste idee

Filosofia della religione

77 I problemi della filosofia

Società civile • Se la società civile può mantenere una propria indipendenza dallo Stato senza lederne la sovranità • Quale rapporto si è storicamente instaurato di fatto tra lo Stato e le classi sociali

Cittadinanza • Se i diritti dei cittadini dipendono dal riconoscimento dello Stato o se le persone hanno una fonte indipendente di diritti • Se esistono dei limiti del potere dello Stato sui cittadini e su che cosa sono fondati

Origine e fini • Quale sia l’origine storica dello Stato come istituzione • Quale sia la fonte della legittimità del suo potere • Di fronte alla sovranità dello Stato, se sono ammissibili poteri totalmente indipendenti al suo interno (per esempio di una Chiesa) • Quali sono i fini (palesi o coperti) dello Stato

Origine • Ci si interroga su cosa differenzia un potere legittimo da un potere dispotico o arbitrario • Su chi ha il diritto di dar vita e identità alle istituzioni dello Stato • Su chi ha il diritto di indicare le norme e i valori sul cui fondamento lo Stato opera

Identità • Che cos’è lo Stato? Ci si chiede quali sono gli elementi caratterizzanti la sua specificità rispetto ad altre forme di organizzazione della comunità • Quali sono, e da cosa sono determinati e regolati, i suoi poteri legittimi • Se la sovranità caratterizza lo Stato al punto che esso non è tale se non è sovrano (ed è quindi, in quanto tale, indivisibile), quali sono gli elementi caratterizzanti la sua sovranità? • Ci si chiede se è possibile una indagine non storica, ma puramente sul piano del diritto, sullo Stato

Principi • Se esistono, e sono identificabili e descrivibili in modo univoco, valori condivisi sul cui fondamento ordinare lo Stato • Se esistono principi oggettivi sul cui fondamento ordinare lo Stato non dipendenti dalla volontà politica degli uomini (indipendentemente dalla loro posizione nello Stato, come cittadini, uomini di potere, sovrani e così via) • Se esistono valori morali che lo Stato in quanto tale deve rispettare per essere legittimo • Se esistono principi religiosi che lo Stato in quanto tale deve rispettare per essere legittimo

Poteri e sovranità • Se lo Stato non può ammettere poteri al di sopra di sé che non siano il frutto di una sua libera adesione (altrimenti non è sovrano, cioè non è Stato), questo significa che i suoi poteri devono essere concepiti, almeno in linea di principio, come assoluti e senza limiti? • Ci si chiede come, all’interno dello Stato, devono essere organizzate le sue istituzioni. Se ciascuna deve essere dotata di poteri propri o i poteri (come la sovranità) devono essere considerati indivisibili; su quale fondamento si risponde a queste domande

Costituzionalismo

Stato

La filosofia del diritto, la filosofia della storia

Giustizia e diritto internazionale • Se è possibile identificare dei criteri di giustizia tali da definire con certezza giusto o ingiusto un comportamento, una legge e così via • Se i fondamenti del diritto sono parte del diritto o sono extragiuridici (per esempio valori morali, o religiosi, o pratici) • Su quali fondamenti è possibile costruire un diritto internazionale che abbia solide fondamenta giuridiche • Se il diritto internazionale può essere vincolante per gli Stati e su quale fondamento

Identità e fondamenti • Se la politica è una sfera autonoma dalla morale, dalla religione, da altre fonti di legittimità del potere • Che cosa consente di identificare il diritto come legittimo • Se il diritto ha un fondamento storico; se è possibile fondare una teoria del diritto su fondamenti non storici; se è possibile fondare una dottrina pura del diritto su basi filosofiche • Che cos’è la giustizia • Ci si chiede se le nozioni di giustizia e di equità sono equivalenti • È possibile un diritto internazionale, se gli Stati sono sovrani? • Ci si chiede se la forza è creatrice di diritto

Diritto e giustizia

I problemi della filosofia 78

Eguaglianza e libertà • Ci si chiede se una società può essere allo stesso tempo fondata sui principi di eguaglianza e di libertà • Se esistono metodi e principi per costruire una filosofia politica che coniughi giustizia, eguaglianza e libertà

Origine • Se esistono dei diritti naturali, qual è il loro fondamento e la loro origine? • Se in natura gli individui non sono eguali, il principio di eguaglianza ha una legittimità che può essere fondata sulla natura, o la sua fondazione va cercata altrove? Ci si chiede se il principio è, semplicemente, infondato • Su quale fondamento la libertà politica è legittima o non lo è

Cultura • Il linguaggio e la cultura sono storici? Ci si chiede, poiché il linguaggio ha fondamenta naturali, quali rapporti si devono concepire tra la natura e la storia • La cultura è il libero prodotto della creatività umana o segue leggi costanti e identificabili nella storia?

Soggettività/oggettività • Chi è il soggetto della storia; se sono possibili tipi diversi di soggetti della storia • Se il corso della storia dipende anche dalla libera volontà dell’uomo (individuo? collettività?) o solo da fattori oggettivi

Fondamenti • È possibile identificare leggi costanti per la storia umana? È possibile identificare leggi costanti che governano le civiltà? • Ci si chiede se è possibile una scienza della storia • È possibile identificare un senso della storia? Se sì, ci si chiede se esso è interno alla storia o è extrastorico (per esempio in Dio) • Il giudizio storico è soggetto a determinate regole? Se è dato, ci si chiede se deve essere dato secondo regole oppure è del tutto soggettivo; se può non essere dato • Che cos’è la storia?

Identità • Che cos’è la guerra? • Ci si chiede in che cosa si distingue da altre forme di conflitto; se sono identificabili regole costanti che consentano di identificarne le cause, il carattere, i fini; se è quindi possibile costruire una teoria generale della guerra • Se la pace e i trattati che la accompagnano costituiscono una limitazione della sovranità degli Stati

Identità • L’uomo in quanto uomo, e dunque indipendentemente dallo Stato, ha diritti? Esistono e sono identificabili e definibili con chiarezza dei diritti naturali? • Ci si chiede se i diritti dell’uomo sono assoluti; se sono storici • Se è possibile identificare con chiarezza, e in modo condiviso, una violazione dei diritti dell’uomo • Quale legittimità possiede il principio di eguaglianza • Che cosa deve intendersi per libertà politica; chi è, o chi sono, il/i soggetto/i di questa libertà Legittimità • Esistono casi in cui una guerra è giusta? Rispetto a quale criterio di giustizia? Ci si chiede chi sia il soggetto che legittimamente può giudicarla giusta o ingiusta • La guerra, giusta o ingiusta, deve rispettare comunque determinati principi? Ci si chiede se deve rispettare in ogni caso i diritti dell’uomo?

Leggi e senso della storia

Guerra

Diritti dell’uomo/Eguaglianza/Libertà

La filosofia del diritto, la filosofia della storia

79 I problemi della filosofia

Giudizio estetico • Poiché nello studio del bello si deve distinguere la bellezza insita nell’oggetto dal giudizio estetico elaborato dal soggetto, ci si chiede se esiste davvero una bellezza insita nell’oggetto; se è possibile scoprire canoni oggettivi del bello • Ci si chiede se il giudizio estetico obbedisce, almeno in parte, a regole oggettive oppure se è del tutto soggettivo e mutevole; e se lo è, da che cosa dipende questa variabilità

Emozioni • Perché la bellezza suscita emozioni; è forse essa stessa un’emozione? • Perché c’è un legame con la sfera dell’eros; perché questo legame può non esserci • Perché la bellezza può suscitare passioni opposte; perché può mettere in crisi la propria identità

Senso dell’essere • Se la bellezza può essere concepita come una manifestazione di un livello profondo dell’essere che non è raggiungibile per altre vie; se è una via di conoscenza • Se nella bellezza si manifesta una realtà altrimenti nascosta; se ha un legame col divino o con realtà in grado di parlare all’uomo del senso dell’essere • Se la dimensione estetica può aprire la via alla comprensione del senso della vita umana

Identità • Che cos’è la bellezza? • Ci si chiede se esistono criteri oggettivi per riconoscerla; oppure se esistono soltanto criteri soggettivi • Che differenza c’è tra la bellezza e il gusto • Se la bellezza è legata alla quantità (forme, rapporti e così via) o è un valore soltanto qualitativo; che rapporti ha con la luce • La bellezza è un valore? • La bellezza è una forza? • La bellezza è figlia del tempo? Ci si chiede se esiste una bellezza al di fuori del tempo Gioco, verità, essere • Se la dimensione estetica può essere la via privilegiata di espressione della verità interiore • Se la dimensione estetica può dare luogo a una dimensione “vera”; oppure si tratta solo di illusione • Se la dimensione estetica appartiene alla sfera del gioco, o appartiene alle radici della vita e dell’essere; oppure è il gioco stesso ad appartenere alla radice dell’essere

Bellezza e conoscenza

Bellezza/Bello

L’estetica

Artista • Qual è la radice della genialità dell’artista? • Ci si domanda quale rapporto si instauri tra il “genio” del singolo artista e l’universalità dell’arte; se è ancora possibile una forma di universalità se non si accetta la visione oggettiva della bellezza • Ci si chiede se nell’uomo il sorgere della dimensione estetica è legato al talento naturale, o anche ai processi di educazione ed autoeducazione al bello, favoriti dalla comunicazione culturale tra gli uomini

Comunicazione • Poiché l’arte permette la comunicazione profonda tra uomini lontani nello spazio e nel tempo, ci si chiede se è possibile sostenere che attraverso l’arte le civiltà comunicano tra loro, o se è possibile per questa via superare la barriera esistenziale tra gli uomini

Identità • Tanto la creazione artistica quanto l’esperienza della fruizione dell’opera d’arte sono in parte sottratte al controllo cosciente della mente, e vengono percepite come misteriose, in un misto di oscurità e chiarore, o luce violenta; ci si chiede quindi su quale fondamento nell’uomo nasce la capacità di percezione del bello e dell’arte; quali facoltà umane sono implicate in essa

Dimensione estetica

I problemi della filosofia 80









Forma Poiché non c’è opera d’arte senza una base materiale, definita secondo una certa forma, ci si chiede quali sono i particolari caratteri formali del bello; quale rapporto c’è tra la forma e il bello; tra la forma e l’opera d’arte Quali sono le caratteristiche delle forme in natura Quale rapporto si instaura tra le forme naturali, le forme elaborate dall’uomo e l’esperienza e la dimensione estetica Ci si chiede se esistono leggi oggettive, o d’altra natura, che regolano i processi di costruzione della forma e il suo valore estetico

Identità • Che cosa è esattamente un’opera d’arte? • Ci si chiede in che cosa differisca dalle altre opere dell’uomo; in che cosa differisca dalle opere della natura • L’arte ha regole proprie?

Opera d’arte

Autonomia e universalità • Entrare nella dimensione estetica permette, attraverso vie non del tutto chiare, di vivere l’esperienza della comune umanità; ci si chiede se c’è dunque una universalità dell’arte • L’arte possiede una propria autonomia? Ci si chiede se l’autonomia dell’arte non possa essere intesa come separazione radicale tra arte e vita, tra arte e politica, tra arte ed economia; quale rapporto si instaura, o deve instaurarsi, tra l’arte e le diverse forme, teoretiche e pratiche, dell’attività dell’uomo

Natura • Poiché l’estetica studia la natura umana e allo stesso tempo la natura delle cose, ponendo in questione la loro interazione rispetto alla bellezza, essa studia (anche) l’opera d’arte; ci si chiede quale rapporto deve instaurarsi tra l’attività di produzione artistica, l’opera d’arte e la natura

Arte e natura

L’estetica

Società • Ci si chiede se c’è un rapporto tra la società degli uomini e l’arte che essa esprime; se è possibile costruire una teoria generale dell’arte che definisca le leggi del rapporto con la società in cui essa nasce • Poiché la dimensione estetica è legata alla sensibilità individuale, ci si domanda se è legittimo, in forza dei diritti della creatività, il suo rifiuto a essere valutata sulla base di valori del passato; se essa può divenire il fondamento di una prospettiva rivoluzionaria

Libertà • Ci si chiede se la libertà dell’artista si traduce in una maggiore capacità di esprimere la verità perché possiede strumenti propri e migliori, o alimenta solo la tendenza dell’uomo all’illusione e all’inganno • Se vale la seconda ipotesi, è legittima la libera attività dell’artista, o deve essere sottoposta a controlli e a limiti? • La dimensione estetica è connessa con una particolare forma di piacere e con un processo interiore di liberazione? • Se vale la seconda ipotesi, ci si chiede come possa l’educazione al bello rispettare la ricchezza della sensibilità individuale se è fondata sulla trasmissione di modelli e valori del passato

Identità • Quale processo regola la creatività umana nel campo dell’arte • Se è possibile che esistano regole o strutture di un’attività per sua natura libera come la creatività

Creatività/Liberazione

81 I problemi della filosofia

In ambito antropologico i relativisti sostengono l’impossibilità di affermare valori morali universali e astorici, gli antirelativisti (per esempio la Chiesa cattolica) dicono che esistono principi morali fondati sulla natura umana, negando i quali si hanno esiti nichilistici Ne derivano due prospettive antitetiche: • quella della sacralità della vita (sostenuta in prevalenza da movimenti religiosi e dalla Chiesa cattolica) • quella della qualità della vita (condivisa dalla maggior parte delle etiche laiche)

Si sostiene che l’opera d’arte non è più tale per qualità estetiche proprie (la bellezza), ma in virtù di relazioni che viene ad assumere con la struttura sociale in cui è collocata e di interpretazioni teoriche extraestetiche di tipo filosofico

L’arte contemporanea, dalle avanguardie del primo Novecento alla Pop art e all’arte concettuale, pone il problema se il bello sia ancora un criterio di giudizio estetico

Si possono distinguere due approcci al problema: • quello deontologico (fondato su principi giusti, assoluti e inderogabili) • quello conseguenzialista (basato su criteri utilitaristi volti a massimizzare il benessere)

In ambito epistemologico troviamo il relativismo dei paradigmi, dei “quadri concettuali” e delle “forme di vita” e la sua confutazione (non si può pretendere che abbia valore incondizionato un punto di vista che asserisca la relatività di ogni conoscenza)

La riflessione sull’arte presenta varie prospettive (essenzialiste, fenomenologiche, funzionaliste), attente sia alle forme “alte” della produzione artistica, sia alle manifestazioni della cultura di massa

Le principali questioni dibattute riguardano: • l’aborto • la fecondazione artificiale e la sperimentazione su embrioni • l’eutanasia • la clonazione umana

Esistono o non esistono principi assoluti nel campo del conoscere (relativismo cognitivo) e nel campo dell’agire (relativismo morale)?

Il rapporto tra l’arte e il bello

I problemi bioetici

Il relativismo e l’antirelativismo

Nuovi problemi del dibattito filosofico contemporaneo

In questo contesto vi sono altri soggetti morali che hanno diritti? Per esempio: • gli esseri umani delle generazioni future • gli esseri non umani senzienti • gli esseri animati non senzienti • gli esseri inanimati come la terra, il paesaggio, gli ecosistemi

I problemi della filosofia ambientale sono affrontati da due punti di vista opposti: • quello delle etiche antropocentriche (la natura va salvaguardata perché è un valore per gli esseri umani) • quello delle etiche ecocentriche (la natura è un valore in sé)

Quale nuovo sistema di valori deve presiedere alla relazione morale degli esseri umani con l’ambiente naturale e con i suoi elementi non umani?

I problemi della filosofia ambientale

I problemi della filosofia 82