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Italian Pages 450 Year 2010
Un'avventura unica nd mondo antico, e più tardi in quel lo medievale e moderno: questa è stata Roma. Attorno alle sue origini i popoli che l'hanno costruita, subita, ac cettata e disprezzata hanno creato una complessa, af fascinante leggenda: che i quattro volumi lanciati dalla Fondazione Valla intendono ricostruire su basi nuove. È qui, infatti, presentata una grande raccolta di fonti an nalistiche, antiquarie e poetiche, divise per fissati dalla tra dizione e di una stratigrafia del mito confrontata con gli scavi archeologici. In questo volume, la vicenda è quella del primo accre scimento della città. Racconta Livio che, poco dopo la fondazione, Roma era già così forte da eguagliare ogni popolazione confinante, ma «per la scarsità di donne la grandezza sarebbe durata solo una generazione». Allora Romolo architettò un inganno straordinario: predispose dei giochi grandiosi in onore di Nettuno Equestre, ordi nando che se ne desse notizia fra i vicini. I quali, attrat ti soprattutto dalla curiosità di vedere la nuova città, ac corsero in massa: fra di essi, con figli e mogli, i Sabini. Un tumulto sollevato ad arte durante lo spettacolo offrì il destro ai giovani romani di precipitarsi a rapire le don ne degli ospiti. Mariti e parenti umiliati si radunarono sotto Tito Tazio per rispondere a Roma con le armi. È la prima delle guerre romane del successivo millennio. Ma è anche l'occasione per stabilire una pace su basi nuove, con una lungimirante politica di assimilazione. Gli sto rici narrano, infatti, che Romolo e i Romani si diedero a blandire in primo luogo le donne, promettendo loro citta dinanza, beni e prole, e giustificando ratto con la passio ne d'amore. Poi, mentre infuriava la battaglia fra Romani e Sabini, le donne stesse s'interposero fra i combatten ti, la pace fu stabilita, e di due popoli «si fece un popolo solo». TI secondo re di Roma, il «pacifico» Numa Pom pilio, sarà di origine sabina. D secondo volume della fortunata Leggenda di Roma pre senta tutta la documentazione storico-mitica di questi primordi e ne offre un'interpretazione originale: dal rat to delle donne alla prima espansione militare, dal tradi mento di Tarpeia alla conquista del Campidoglio da par te del re sabino, alla battaglia nel Foro, alla pace che ne segue con la diarchia Romolo-Tito Tazio.
Andrea Carandini insegna archeologia classica alla «Sa pienza» Università di Roma. Ha pubblicato il primo ma nuale italiano di scavo archeologico e i risultati degli sca vi da lui diretti. I suoi lavori più recenti sono dedicati alle origini di Roma: Archeologia del mito (2002), La na scita di Roma. Dèt� Larz� eroi e uomini all'alba di una ci viltà (20032), Remo e Romolo. Dai rioni dei Quiriti alla città dei Romani: 775l750 -7ool675 a.C. (2oo6), Roma -Il primo giorno (2007), Archeologia classica (2oo8), La casa di Augusto. Dai Lupercalia al Natale (2oo8, insie me a D. Bruno). Per la Fondazione Valla, ha curato il primo volume della Leggenda di Roma (2oo6). Lorenzo Argentieri insegna lettere nei licei. Ha pubbli cato articoli sulla poesia ellenistica e il saggio Gli epi grammi degli Antipatri (2003). Svolge attività di reda zione per alcune case editrici e ha tradotto da lingue moderne saggi di antichistica e medievistica. Paolo Carafa insegna archeologia classica presso l'Uni versità della Calabria e presso la «Sapienza» Università di Roma. Si è occupato di topografia di Roma (Il Comi zio di Roma dalle origini all'età di Augusto, 1998), della documentazione archeologica della città arcaica ( Offici ne ceramiche di età regia, 1995) e della ricostruzione dei paesaggi urbani e agrari in città e territori dell'Italia an tica (Culti e santuari della Campania antica, 2008).
In sopracoperta: Nicolas Poussin, Il ratto delle Sabine New York, Metropolitan Museum of Art Harris Brisbane Dick Fund, I 946 © 2007 lmage copyright The Metropolitan Museum of Art Art Resource l Scala
SCRITTORI GRECI E LATINI
LA LEGGENDA DI ROMA
a cura di Andrea Carandini Traduzioni di Lorenzo Argentieri Piano dell'opera
Volume I DALLA NASCITA DEI GEMELLI ALLA FONDAZIONE DELLA CITIA
Introduzione di Andrea Carandini Morfologia e commento di Paolo Carafa e Maria Teresa D'Alessio Appendici di Paolo Carafa, Maria Teresa D'Alessio, Carlo de Sirnone Volume II DAL RATIO DELLE DONNE AL REGNO DI ROMOLO E TITO TAZIO
Morfologia e commento di Paolo Carafa Appendici di Nikolaos Arvanitis, Daniela Bruno, Maria Cristina Capanna, Paolo Carafa, Andrea Carandini, Maria Teresa D'Alessio, Dunia Filippi, Fabiola Fraioli, Elisa Gusberti Volume III LA COSTITIJZIONE
Morfologia e commento di Paolo Carafa, Mario Fiorentini e Ugo Fusco Volume IV LA MORTE DI TITO TAZIO E LA FINE DI ROMOLO
Morfologia e commento di Paolo Carafa e Ugo Fusco
LA LEGGENDA DI ROMA Volume II DAL RATTO DELLE DONNE AL REGNO DI ROM OLO E TITO T AZIO
a cura di Andrea Carandini Traduzioni di Lorenzo Argentieri Morfologia e commento di Paolo Carafa Appendici di Nikolaos Arvanitis, Daniela Bruno, Maria Cristina Capanna, Paolo Carafa, Andrea Carandini, Maria Teresa D'Alessio, Dunia Filippi, Fabiola Fraioli, Elisa Gusberti
FONDAZIONE LORENZO VALLA ARNOLDO MONDADORI EDITORE
Questo volume è stato pubblicato grazie alla collaborazione della Fondazione Cariplo
ISBN 978-88-04-59429-1 ©Fondazione Lorenzo Valla 2010 I edizione marzo 2010 www
.librimondadori.it
I NDICE
IX
LI LII
Abbreviazioni bibliografiche Fonti letterarie della leggenda di Roma Figure e personaggi della leggenda di Roma TESTI E TRADUZIONI VI. IL RATTO DELLE DONNE
5 I9 47
VI A. La richiesta di donne ai popoli vicini VI B. Il ratto delle donne VI C. Le guerre con Cenina, Antemne, Crustumerio, Veio e Fidene VII. LA GUERRA ROMANO-SABINA E IL REGNO DI ROMOLO E TITO T AZIO
73 I03
VII A. Il tradimento di Tarpeia. Tito Tazio conquista il Cam pidoglio VII B. La battaglia nel Foro, la pace e il regno di Romolo e Tito Tazio COMMENTO VI. IL RATTO DELLE DONNE
I57 I79 I98
VI A. La richiesta di donne ai popoli vicini VI B. Il ratto delle donne VI C. Le guerre con Cenina, Antemne, Crustumerio, Veio e Fidene
VIII
INDICE
VII. LA GUERRA ROMANO-SABINA E IL REGNO DI ROMOLO E TITO TAZIO
2 I I VII A. n tradimento di Tarpeia. Tito Tazio conquista il Cam
pidoglio 235 VII B. La battaglia nel Foro, la pace e il regno di Romolo e Tito Tazio APPENDICI
Introduzione
269 272 2 73 278
I I. I 2. II.
285 287
III I . III 2.
297 303 307 3I6 322 326 329 334
338 34 I
343 345 348 35°
n tradimento di T arpeia e la guerra romano-sabina n genero regale
Tempia augurali e luoghi di culto dell'Aventino
in epoca romulea n templum in terra e in aere per inaugurare il Palatino
La fossa con ara romulea e la Roma Quadrata di Augusto Casa Romuli, culti del Cermalo e Lupercale III 3· III 4, 1 . Pomerium, sanctitas, mura palatine, culto di Giove Statore III 4, 2. Mura del Palatino, depositi di fondazione III 5· I culti della Velia IV I . Santuario di Vesta: domus Regia e delle Vestali IV 2. Velabro IV 3· Foro e Comizio IV 4· Abitato e mura del Campidoglio (culti di Giove Feretrio sul Campidoglio, di Giunone sull'Arce, di Veiove all'Asylum e Auguraculum) V. I colles e i loro culti VI I . Cosiddetto Trimontium, cosiddetto Quinquimontium, Septimontium, Colles, Septimontium (allargato ai colles), Sacraria Argeorum, tribus e curiae VI 2. L'abitato del sito di Roma tra IX e VI secolo a.C. VI 3· Ager Romanus antiquus, tribus e conquiste VII. n calendario di dieci mesi VIII. L'VIII secolo a.C. a Roma. Alcune osservazioni alla luce dei manufatti
ABBREVIAZIONI BIBLIOGRAFICHE
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ABBREVIAZIONI BIBLIOGRAFICHE
XLI
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XLI I
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«RSI» «SCO» «SE» «SMSfu> «Stu dUrb» «WAC»
Dial oghi di Archeologia J ournal of Roman archaeology Journal of Roman Studies Liveg>ool Classical Monthly Les Etudes Classiques Mitteilungen des Deutschen Archaologischen In stituts (Rom. Abt.) Mélanges d 'Archéologie et d 'Histoire de l ' École Française de Rome Museum Helveticum Notizie degli Scavi di Antichità Oxford Journal of Arch aeology Papers of th e British School at Rome La Parol a del Passato Quaderni Urbinati di Cul tura Classica Revue Archéologique Ren diconti della Classe di Scienze morali, stori che e filologiche dell 'Accademia dei Lincei Rivista di Cultura classica e medioeval e Revue des Étu des Anciennes Revue des Étu des Latines Rh einisches Museum Rendiconti della Pontificia Accademia di Archeologia Rivista Storica dell 'Antichità Rivista Storica Italiana Studi Classici e Orientali Studi Etruschi Stu di e materiali di storia delle religioni Stu di U rbinati Workshop di Archeologia Classica
FONTI LETTERARIE DELLA LEGGENDA DI ROMA
(Sezioni VI-VII)
Agostino 3 54-430 d.C. Antigono di Caristo ill secolo a.C. Appiano Circa 90- I 5 0 d .C. Aristide di Mileto II-I secolo a.C. Calpurnio Pisone Frugi, Lucio II secolo a.C. Carisio Fine IV secolo d .C. Cassio Dione Circa I 5 5-2 3 5 d .C. Catone 234- I 49 a.C. Cicerone I o6-43 a.C. Cincio Alimento, Lucio III secolo a.C. Cipriano Circa 200- 2 5 8 . d .C. Cornelio Nepote Circa 99-24 a.C. Cronografo dell'anno 3 54 d. C IV secolo d .C. Dionisio di Alicamasso Seconda metà del I secolo a.C. Ennio 239- I 69 a.C. Eutropio Floruit 3 7 5 d .C. Fabio Pittore, Quinto U ltimo quarto dd m secolo a.C. Festo, Pompeo Tardo II secolo d .C. Floro Circa 70- I 40 d .C. Gellio Circa I 30- I So d .C. Gellio, Gneo II secolo a.C. Gerolamo 347-420 d .C. Giustino II-m secolo d .C. Lido, Giovanni VI secolo d .C. Livio 59 a.C. - I 7 d .C. Lucio Ampelio m secolo d .C.?
Macrobio IV-V secolo d .C. Malal a, Giovanni VI secolo d .C. Minucio Felice II-m secolo d .C. Orazio 6 5 -8 a.C. Orosio IV-V secolo d .C. Ovidio 43 a.C. - I 7 d .C. Paolo Diacono VIII secolo d .C. Pervigilium Veneris Dopo II secolo d .C. Plinio il Vecchio 2 3 -79 d .C. Plutarco Circa 5 0- I lO d .C. Polieno II secolo d .C. Properzio Nascita dopo il so a.C. Pseudo-Aurelio Vittore Fine IV secolo d .C. Servio IV-V secolo d .C. Silio ltalico Circa 2 5 - I O I d .C. Solino m-IV secolo d .C. Strabone Circa 64-24 a.C. Suida Circa I ooo d .C. Sulpicio Galba, Servio Circa I 90I 3 5 a.C. Svetonio Circa 70- I JO d .C. Tertulliano I 6o-220 d .C. Valerio Massimo Età giulio-clau dia Varrone I I 6-27 a.C. Velleio Patercolo Floruit 30 d .C. Virgilio 70- I 9 a.C. Zonara Morte circa I I 3 0 d .C.
FIGURE E PERSONAGGI DELLA LEGGENDA DI ROMA
(Sezioni VI-VII}
Acrone Brutidi
Celio/Cele Vibenna
Cloacina Conso/N ettuno Equestre
Ersilia
Giove Feretrio
Giove Statore
Re di Cenina. Dopo il ratto delle donne affronta Romolo in duello ed è ucciso. Giovani donne, figlie degli abitanti già presenti sul sito di Roma prima della fon dazione, concesse in moglie ai compagni di Romolo. Condottiero etrusco gitmto a Roma all'epo ca della conquista dei centri l atini dopo il ratto delle donne e ch e aiuta Romolo nella guerra romano-sabina. Divinità invocata da Romani e Sabini dopo la b attagli per purificare gli eserciti. A lei è dedicato un sacello presso la Via Sacra. Divinità in onore del qual e si svolgono gioch i equestri. Durante questi gioch i vengono rapite le donne. A lui era dedi cato un al tare nel Circo ritenuto più an tico della città. Nobil e sabina rapita dai Romani e sposa di Romolo. Spinge le donne rapite a in terrompere la battaglia tra Romani e Sabi ni e ottiene la pace. Secon do una varian te Ersilia avrebbe sposato Osto Ostilio. Divinità a cui Romolo dedica le anni di Acrone, venerato presso una quercia sa cra ai pastori sul Capitolium. La sua im magine è un'ascia. Giove Feretrio è invo cato anche in occasione di giuramenti e trattati come garante del patto che si in ten deva stringere. Divinità a cui Romolo si rivolge per ar restare l a fuga d el proprio esercito pres-
FIGURE E PER'iONAGGI DELLA LEGGENDA D I ROMA
Lucumone
Mettio Curzio
Osto Ostilio
Romolo
Spurio o Lucio Tarpeio
Talassio, Tal asso o Tal asio Tallo detto Tiranno
Tarpeia
LIII
so la porta del Pal atino (porta Mugonia). A lui, dopo il voto, Romolo d edica un/a num lungo la Sacra Via. Nobile con dottiero etrusco della città di Solino, non altrimenti nota, ch e offre a Romolo il suo aiuto nella battaglia contro Tito Tazio. Rimane ucciso nello scontro. Combattente sabino che rischia di spro fon dare nella pal u d e tra Campid oglio e Pal atino d urante la b attaglia tra Romani e Sabini. Resterà a Roma dopo la pace tra Romolo e Tito Tazio Nob il e della città latina di Med ullia. Tra sferitosi a Roma dopo il ratto d elle don ne comb atte con Romolo contro l 'eser cito sabino e viene ucciso nello scontro. Da lui discen de il terzo re di Roma, Tul lo Ostilio. Secon do una variante Osto sa rebbe il marito di Ersil ia. Figli o di Marte e Rea Silvia, gemello (mi nore?) di Remo, vinto ai Lupercali e vin citore di Remo negli auspici-auguri. Fon datore e primo re di Roma sul Pal atino, regnerà con Tito Tazio, creerà il com plesso del Foro/Arce-Campidoglio, le tre trib ù e le trenta curie, ingrandirà l 'ager. Verrà ucciso, o scomparirà, e verrà divi nizzato in Quirino ( ved . vol . ill ) . n suo nome, d iminutivo di Romo, è d atab il e in età al to-arcaica o arcaica. Nobile romano, comand ante della roc ca romana (il Campid oglio). Ucciso d a Romol o dopo il tradimento d ell a figlia Tarpeia. Giovane e ricco romano a cui viene riser vata una delle più belle donne rapite. Comand ante d ell' esercito sab ino ch e re sterà a Roma dopo l a pace tra Romolo e Tito Tazio Figlia di Tarpeio. Innamorata di Tazio e d esid erosa d ei gioielli d ei Sab ini, apre l e porte della rocca romana all'esercito ne-
LIV
ABBREVIAZIONI BIBLIOGRAFICHE
Tito Tazio
Voluso Val erio Vul cano
mico. Lì però viene uccisa e alla sua tom ba saranno offerti sacrifici pubblici. Re di Cures, centro principal e dei Sabini. Giunge a Roma con il suo esercito dopo la sconfitta di Cenina, Crustumerium e Antemnae, occupa il Campid oglio e si scontra con l 'esercito di Romolo nel Foro e lungo la Sacra Via. Dopo la b attaglia è associato al regno e regnerà con Romolo per quattro anni. Comandante dell 'esercito sabino che re sterà a Roma dopo la pace tra Romolo e Tito Tazio Divinità d el fuoco, venerata alle falde del Campidoglio presso il Foro. Nel suo santuario si stipul a la pace tra Romani e Sabini.
TESTI E TRAD UZIONI
Sezione VI IL RATTO DELLE DONNE
·S�Ol.C Dç>Ol.ADlC AQ>Òç>Ap 1DX 3l. A(l)lClC), A3"'f'{3ri� A 13�� Sni\l!}J...p ò�J... 1nx .A(l)MfJÀp 1nx A 13A"9�riD"{Dl.3ri 3l. S!_>òoJ...p SnoA�rio"{nO� S'}Ol. N!>"{DX 513"{91! m.01J...J...� S�l. Sp A3"{"{3� 1Ò31C 1,DX 1i\l!)ç>13DOII A 13�!? A 1ÒC\.}J,tADlC 1DX 31Cl30ÒlC i\lfl.ÒO� 'A3XD3Ò� nrin3"{�0� 91. 510Apxpx �ç>131C� AOÀ9"{ A