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Italian Pages 835 [860] Year 2005
Questo libro racconta una passione intel lettuale che si tramuta in cupo odio razzia le; racconta la vicenda di una grande stu diosa ebrea, Medea Norsa, spinta ai mar gini del mondo universitario. E racconta la ferocia che può sprigionarsi da un testo: un papiro greco di enorme rilievo, conte so sin dal momento della sua scoperta ad opera di Evaristo Breccia, responsabile dei nostri scavi e, insieme, funzionario egizia no. Erano gli anni della giovane e non in contrastata presenza italiana in Egitto. Do po promesse e rinvii, il prezioso testo alla fine fu reso noto sul quotidiano del Duce, nei giorni sospesi e distratti dell'agosto 1939. Artefice del colpo di teatro fu Gof fredo Coppola, che in quel quotidiano era di casa. Nella tormenta della guerra e del la guerra civile, il papiro sembra perduto, e il suo ostinato detentore, fucilato a Dongo coi gerarchi in fuga, finisce a Piazzale Lo reto. La imprevista risoluzione del dram ma avverrà nei tesi e rancorosi tempi del l'immediato dopoguerra. Riappare allora il papiro, dov'era ovvio aspettarselo. E in comincia una seconda vita: al centro di una \icenda in cui si ravvisano le ferite e le i pocrisie del postfascismo, le tortuosità e lo smarrimento dei grandi protagonisti del l'Università italiana.
Di Luciano Canfora sono apparsi presso Adel phi Il mistero Tuddide ( 1999) e Cottvertire Casau bon (2002).
«Tutto cambiò dopo la sconfitta, quando si costituirono, in fretta, nuove vulgate. Nel la rilettura postbellica della guerra civile italiana, Coppola divenne, per i suoi ex ca merati, un santino tutto studi e patria, lon tano da ogni vero impegno politico, e in vece per il tardivo antifascismo dei suoi ex sodali (rimasti per lo più al vertice della cit tadella universitaria) egli divenne una no persona. Questo produsse una dupli cellazione: da parte antifascista la ca zione dello studioso, da parte neofa quella della sua imbarazzante, alluci azione c parola politica. Inaccettab cancellazione del suo ruolo politico ' invece fu di prima fila; inaccettabile la cellazione dello studioso, il cui lascito una dilapidazione che questo libro et almeno in parte di ricostruire».
In copertina: La battaglia di Notion (frammenti fio rentini delle El/miche di Ossirinco). Foto di G.G. Pi· neider.
©ISTITUTO PAPIROLOGICO
«G.
VITELLI», FIRENZE
L'oceano delle storie 7
DELLO STESSO AUTORE:
Convertire Casaubon n mistero Tucidide
Luciano Canfora
IL PAPIRO DI DONGO
ADELPHI EDIZIONI
Prima edizione: ottobre 2005 Seconda edizione: dicembre 2005
© 2005 ADELPHI EDIZIONI S.P.A. MILANO WWW.ADELPHI.IT ISBN 8�59-2007-0
INDICE
Introduzione
XI
Ringraziamenti
XXI
IL PAPIRO DI DONGO Dongo
3
1.
Tra Vitelli e Romagnoli
5
n.
Papiri bolognesi
22
III.
•Cratino fa il giro del mondo•: caccia al papiro
33
IV.
La
62
v.
Del buon uso della propaganda: la 'battaglia' dei papiri
71
VI.
La cantina di Callimaco
85
VII.
Abu Teir
•scellerata intervista•
VIII. I benefici effetti della tomba del santone
94 IlO
IX.
Se sia più nobile scavare o acquistare
122
x.
•Dopo Abu Teir c'è Hibeh!,.
140
XI.
•Opere storiche non altrimenti note•
147
XII.
Coppola tenta l'edizione
XIII. L'edizione Graziani XIV.
«
Sileno
»
166 179 195
è
xv.
•Il papiro
XVI.
Divisi dalla «razza•
XVII.
La 'missione' mai fatta: e •il prof. Boglan
sempre qui•
21 7 227
ne approfitta•
256
XVIII.
•Pagine inedite di uno storico greco•
275
XIX.
Verso nuove alleanze
294
xx.
•Per rendere cortese omaggio agl'Inglesi•
303
XXI.
Le •idee sbagliate» di un giovane littore
31 2
XXII.
Il papiro resta a Bologna
322
XXIII.
·Rex et Imperator•
329
XXIV.
•Achille Vogliano con amorosa cura di filologo •
350
xxv.
Ricominciare
375
XXVI.
Stalingrado e ritorno
396
XXVII.
«Lo piango come uno degli eletti della mia scuola•
424
XXVIII.
Rettore
440
XXIX.
L'uomo dei tedeschi
465 479
xxx.
A precipizio
XXXI.
Frciulein Mtiller
505
XXXII.
Dispersione di un lascito
531
XXXIII.
La cattedra
548
XXXIV.
Dov'è il professar Vogliano?
563
xxxv.
Il papiro ritrovato
575
XXXVI.
C'era anche altro
599
XXXVII.
Storia di PSI XIII.1
61 4
XXXVIII. L'edizione: il ritorno di Vogliano
622
Del cascar dalle nuvole
635
XXXIX. XL.
•Sto ristampando le Elleniche•
643
XLI.
L'ultima battaglia di Medea Norsa
663
XLII.
Un concorso memorabile
683
XLIII.
La «notizia riseiVatissima
•
692
XLIV.
Exitus
699
XLV.
Vicenda de Ile carte Graziani
719
L'ultimo saluto
725
APPENDICE I.
Pagine inedite di uno storico greco
n.
Prolusione novembre 1 938
di Goffredo Coppola di Alessandro Ghigi III.
729 733
«Premessa• a «Egitto moderno e antico,.
di Achille Vogliano IV.
L'università di ieri
v.
Sulla tesi di laurea di Alberto Graziani
di Goffredo Coppola di Roberto Longhi VI.
727
737 741 748
Lettera a Roberto Longhi
di Alberto Grm:iani
751
VII. Addenda et corrigenda (PSI XIII.1 )
di Medea NMSa
754
Abbreviazioni e opere citate
761
Fonti delle illustrm:ioni
789
Indici
791
Indice dei nomi
793
Indice delle testimonianze papiracee
811
XI
INTRODUZIONE
Conquistati i cattolici col Concordato, i professori universitari col giuramento, addomesticati i sindacati col « dopolavoro,., sedotti i giovani con i Littoriali, il fascismo poteva ben pretendere di apparire, alla metà degli anni Trenta, alla gran parte dei suoi sudditi come l'ordine naturale delle cose. Molti furono i fattori di tale successo: stanchezza, fallimento del 'sinistrismo ' , odio antipopolare della piccola borghesia, bradi senti menti nazionalistici debordanti nel razzismo, confor mismo, ansia di una rapida fuoruscita dalla 'rivoluzio ne' . E poi la smania di gratificazioni da parte del ceto 'intellettuale' . Più colpevoli, perché più colti, in que sta generale corsa a collocarsi ai piedi del Duce, ap punto gli intellettuali: fatte rare eccezioni, desiderosi di contare e desiderosi di premi. Non si spiega altri menti l'attività di commento, in forma di tomo, di vo lume o almeno di volumetto, delle pagine mussolinia ne sulla Dottrina del fascismo, apparse nell Enciclopedia ltaliana.1 Un siffatto, gramo, commento divenne pre sto una sorta di genere letterario, per professori grandi, '
l.
El, vol. XIV, 1 932,
pp.
847-5 1 .
XII
Introdw.icne
medi o piccoli: a loro spetta il merito di aver reso quel testo un 'classico' - come si diceva in gergo - per l'in segnamento liceale o anche universitario della fil torn a ali 'epigrafe bacchica. Scrivendo da B erli no, si lament a dell' imperiz ia dei tipografi americani e int anto spera di ottenere una cattedra al Cairo ( dove « u na persona se ne interessa su l serio,. ). 1 6 Il 7 ott obre Cu mont gli augura su ccesso: torn erà a Roma a novembre e spera che per qu ella dataVogliano sia in grado di « annu nciargli la sua nomina al Cairo•. 17 Nonosta nte Cu mont sia in clinica a Losanna, e debba, a giu dizio dei medici, restarvi fi no alla fi ne di ottobre, l'intensa comu nicaz ione scientifi catra i du e s'infitt isce: Vogliano vorrebbe da P ari gi foto « du manu scrit d'Al c man,. ment re Cumont è preso dalla scopert a, appena avvenut a, di u na lettera di Ar tabano III ( « docu mento capit ale per la storia dell'Ellenismo,. ), di cu i promette u na fot o anche per Gaet ano De Sanct is. Il! V ogliano si 1 3. La prefazione Vitelli-Norsa è datata marzo 1 93 1 . 1 4. Lettera del 1 4 giugno 1 932 (CISPE) : · Les auteurs classiques qui ont une vente assurée ,. . 1 5. In effetti è tuttora assente dal catalogo. 1 6. Lettera del 4 ottobre 1 932 conservata all'AB, Archivio Cumont. l 7. AV, Fon do Vogliano, fascicolo Cmrispondema Fr. Cumont 1 9121 946, lettera di Cumont del 7 ottobre 1932. 1 8. AV, lettera di Cumont a Vogliano del 26 ottobre 1 932.
III.
«
Gratino fa il giro del mondo »
37
sposta alquanto v ortic osamente, in queste settimane, tra B ologna (dov e a rigore insegna) , B erlino, Milano, Roma, Parigi. Qu ando non sa dov e sc riv ergli, Cumont indirizza la posta a Castig lia ni perc hé la inoltr i. 1 9 Il 19 dic embre la partenza diVogliano per l' Egitto, probabilmente per trattare la questione della c hiama ta al Cairo, è imminente: «Le auguro di poter fare in Egitto il più istruttiv o dei soggiorn i: istruttiv o soprat tutto per c oloro c he La asc olteranno».2 0 E il5 gennaio dell' anno nuov o gli auguri riguardano soprattutto «la riusc ita al Cairo•.2 ' Intanto la c omune pubblic azione nell' «A meric anJ oum al of A rc haeology • segna il pas so. Solo ai primi di marzo le sospirate bozze arriv ano dagli Stati U niti e Cumont è c ostretto a telegrafare a Castiglia ni per sapere dov' è Vogliano,2 2 la c ui posta intanto - da B erlino v iene girata non più a B ologna ma a Milano (a B ologna è approdato Coppola, nono stante le diffic oltà c reate da Vogliano) . Con le bozze americ ane Curn o nt gli manda anc he la foto dell' epi grafe di A rtabano. In aprile la ric hiesta di Vogliano c he la c ollaborazione aH' «A meric an J ournal,. v enga c ompensata rimane senza risposta. A fine maggio Cu mont c omunic a all' amic o le propriec oordinate estiv e. Dopo un silenzio di due mesi, il 2 9 luglio '33 , nel po sc ritto ad una densa c artolina dalla quale si apprende c heVogliano è a Londra, Cumont sc riv e: «j' ai ac heté ic i un papy rus av ec les restes de 1 9 v ers d'A ristopha ne,. e v i aggiunge un esc lamativ o.2� L' acquisto av ev a avuto luogo da tempo. Di questa nov ità Cumont tende, nelle settimane e
1 9 . AV, cartolina di Cumont del 1 5 dicembre 1 932. 20. AV, lettera di Cum�mt del 1 9 dicembre 1 932: •Je souhaite que vous puissiez faire en Egypte le plus instructif des séjours: instruc tif surtout pour ceux qui vous écouterons • . 2 1 . AV, cartolina d i Cumont del 5 gennaio 1933. 22. AV, lettera di Cumont del 6 marzo 1 933. 23. AV, cartolina da Parigi di Cumont del 29 luglio 1 933 (non c ' è busta) .
38
n papiro di Dongo
nei mes is eguenti , a parlar poc o c onVogliano, il quale invec e rivela un interess e c resc ente e quasi invas ivo per il nuovo tes to. I l frammento di rotolo, Cumont l' aveva ac quis ta to da Nahman/4 e lo aveva affidato a M az on perc hé ne dess e l' edizione nei Mélanges (in preparazione a B rux elles) in onore dij os eph B idez. Sull' epoc a in c ui avvenne l' acquis to, M azons i es primerà in modo netto: « luglio 1933 ».2 5 Cumont è più vago in una lettera a l dris B eli del 12 gennaio ' 34 nella quale c omunque prec is a di aver c omprato ilfr ammento daNahman.26 I n realtà nel luglio '33 , per lo meno a parti re dalla me tà del mese, Cumont è in riti ro, per ragioni di s alute, nella s tazio,ne term ale di Chatelguy on, nel c entro del l'A lvern ia. E lì c he il 16 luglio glisc rive Maz on, da Parigi: ed è giàda u n po' in poss ess o del papiro. L' acquis to po trebbe dunque ess ere avvenuto qualc he tempo prima. Maz on è c omunque in s eriss ima diffic oltà: «Mon c her ami, »sc rive « merc i de vos ai mables fé lic itati ons. Mais à tous les honneurs j e préfé rerais un peu plus dec larté su r le préc ieux et mystérieux papyr us que vous m' avezc onfié . J e l'ai montré àj ouguet, qui l' a lu très ra pidement et a c onfinn é à peu près toutes nos lect ures,..27
Il
Come mai Nahman ha offerto a Cumont quel pre gevole pezzo e Cumont - non us o a tali acquis ti - s'è dec iso ad entra re inquesta vic enda? 24. Di lui abbiamo detto nel capitolo precedente (p. 27, nota 19) e diremo più ampiamente in seguito. Qui basti segnalare il suo ruolo chiave nel panorama del commercio mondiale dei papiri. Il suo negozio era al Cairo. Fu confiscato, vent'anni più tardi, dal go verno nazionalista di Nasser. 25. Mazon, Cratinos, p. 603. 26. La lettera è conservata presso la BL, ms. Addit. 59524, f. 30 r-v. 27. AB, Archivio Cumont. Il cenno alle nostre letture ,. significa che anche Cumont si è cimentato nel tentativo di trascrizione. ..
III.
«
Gratino fa il giro del mondo
»
39
Una traccia che ci illumina sul tragitto compiuto dal papiro prima dell' arrivo nelle mani di Cumont è nella corrispondenz a tra lui eVogliano. Del papiroVogliano parla varie volte nelle lettere di queste settimane a Cu mont. Il l o agosto, in risposta al Postscriptum di Cu mont del2 9 luglio, si rallegra perché Cumont lo ha ac quistato: «l miei complimenti per l' acquisto del papi ro aristofaneo,. scrive.%s E- cosa assai singolare- si of fr e di pubblicarlo lui in una sede che non esiste anco ra: «La pubblicaz ione di tale testo sarebbe un bell' ar ricchimento per i miei Studi di papirologia che usciran no col prossimo ottobre, ora che avrò in vista qualche pubblicaz ione già accredita ta ».29 Parla di papiro «ari stofaneo,. perché , dopo i primi sondaggi, sia M az on del quale seguiamo quasi quotidianamente il pensiero graz ie alle lettere indirizz ate a Cumont -50 sia forse J ouguet si sono persuasi che appunto di A ristofane si tratti. G ià il20 luglio M az on ha scritto a Cumont: «dev' essere A ristofane,. (ma probabilmente anche prima s' eranoformati questa idea) , e Cumont nel conferma re aVogliano di aver poi acquista to il papiro gli ha an che ribadito tale attribuz ione. Vogliano partecipa attivamente allo studio del nuo vo papiro e, come vedremo, dispone già di una sua tra scriz ione. 11 26 agostoM az on scrive a Cumont: «Esatta mente come Vogliano, avevo pensato anch' io ai Demi di Eupoli, e solo la mancanz a di tempo mi aveva impe dito di cercare l' articolo di "Hermes" dove Ko rte ha cercato di ricostruire quella commedia».�1 Cumont il 28 gira a Vogliano una lettera di M az on («voici la lettre quej e reç ois deM az on et qui certainement vous in téressera »: orm ai sembra direttamente coinvolto) . Pru dentemente Cumont aggi unge che si potrà definitiva mente stabilire se si tratta di Eupoli quando « la parte destra del papiro che appare accartocciata (recroquevil28. Lettera del l o agosto 1933 (AB, Archivio Cumont) . 29. Ma tale rivista o serie non sembra esser mai nata. 30. Sono del 1 7, 20, 28 luglio '33. 31 . CISPE, Fondo Vogliano, fascicolo Mm.on.
n papiro di Dongo
40
lée) sarà del tutto spian at a ( aplanie) : così si potrann o leggere ben e i versi conservati quasi per intero (presqtu m tiers) »,:!2 Vogliano ha dun que sottoman o un a tras crizione, e forse una foto delframmento, ed è perciò in grado di fare puntuali interventi sul testo: « l' osserv azion e di Vogliano su crTQÉcpgt V» prosegue Maz on « se è fon data (si elle est fuste) potrebbe dunque costituire un ulterio re indizio ( indice):! !! del più gran de in teress e,. . M azon sembra ormai propen dere seriamen te per Eupoli e quattro giorn i dopo n e scrive direttamen te aVoglian o (2 settembre): « non so come rin graziarLa della Sua così spontanea e genti le attenzion e ( de votre si spontanée et aimahle attention) ,.. � N on solo Voglian o ha il testo, ment re il frammento è presso M azon in vacanza nel Var, ma di sua iniziativa si è mess o a formulare propo ste testuali ed ipotesi di attribuzi one. M azon scrivendo aVogliano si scopre di men o che scrivendo a Cumont, ma è comunque piuttosto convinto: lo terrà informato - scrive aVogliano- « si votre hy pothè se se confinn e à l' ex amen, commej e le crois probable,.. Sia a Curn ont che aVogliano comunque scrive che riprenderà a stu diare il papiro in ottobre. Rest a sempre qualcosa di di st urbante nella metrica dei versi che gli st anno davan ti , ma - fort e dell' ipotesi Vogliano che si trat ti di Eu poli - si consola pensando che possano essere versi « eupolidei,.. 35 Il 1 9 settembre scrive Vogliano a Cumont: « Il Ma zon, al quale avevo scritto, mi ha riscri tt o assai gentil mente e mi dice che vorrà tenermi informat o su i pro gressi del suo lavoro. A questo proposito, appena saprò 32. AV, lettera di Cumont da Losanna del 28 agosto. La busta in cui la lettera è conservata (recante infatti il timbro 1 2 ottobre) spetta alla lettera di Cumont del l O ottobre, conservata al CISPE! 33. Evidentemente in favore dell'attribuzione a Eupoli. 34. CISPE, Fondo Vogliano, fascicolo Mazon. 35. Certaines difficultés métriques scriveva a Cumont « m 'a vaient paru pouvoir s'expliquer par l'emploi du vers ropolidùn • ( 26 agosto) . •
•
III.
«
Cratino fa il giro del mondo
»
41
che Le i è sicuramente a Parigi, Le invierò la copia [ cioè la trascrizione] tùl frammento comico, che ritrovai poi al l'albergo Livingstone fra le mie carte ,..� Si tr atta della tra scrizionedi Vogliano; ma ce n'è anche unafatta da Cu mont, che Cumont chiede a Vogliano due giorni do po: «Sarò lieto se mi resti tuir à la copia del papiro co mico ( la copie du papyrus comique) : è la sola che posseg go. E sono lieto che lei sia in contatto dir etto con Ma zon... �' Vogliano è stato aParigi, all'Hotel Livingstone, per una settimana, alla metà di agosto;!\8 e con l'aiuto di Cumont e diDrioton ha cercato di ispezionare il pa pir o ercolanese ( objet 59) conservato al Louvr e.�9 Ma zoo dal 28 luglio si è ritira to in campagna, nelVar, in attesa di incontrare Collar t che dovrebbe aiutarlo su vari punti controversi del nuovo testo.40 Pr oprio per ché in agosto Vogliano non poteva aver e con sé il papir o (ormai presso Mazon), è evidente che la trascrizione era stata fatta prima. DunqueVogliano ha fatto una trascr izione del «frammento comico,. prima che esso venisse acquistato da Cumont e passato a Mazon. Il che significa che, comunque, quelfr ammento è pas sato prima per le sue mani. L'ipotesi più ovvia è che N ahman, ben noto a Vogliano, al quale aveva a suo tempo venduto, gra zie ad un for te inter vento minis te riale, i papiri bolognes i, abbia mostr ato (offerto? ) il papiro dapprima a Vogliano. Voglia no gli ha indica to nell'amico Cumont un possibile acquir ente. 36. AB, Archivio Cumont. Il • frammento comico ,. è ovviamente quello acquistato da Cumont (infatti dice • a questo proposito ,. ) . 37. AV, lettera d i Cumont del 2 1 settembre 1 933. 38. Vogliano (da Berlino) a Cumont, l o agosto 1 933: « Caro Amico, verrò a Parigi verso la seconda metà del mese e alloggerò all 'Hotel Livingstone vicino alla Gare du Nord ,. (AB, Archivio Cumont) . 39. Su ciò informano dettagliatamente le lettere di Cumont a Vo gliano che preparano l'incontro (4, 8, e poi 1 9 agosto) (AV, fasci colo Corrispondmz.a Fr. Cumont 1 91 2- 1 946) . 40. La 'perizia' di Collart avvenne ai primi di ottobre, e il l O otto bre Cumont da Parigi scrive a Vogliano di aver ricevuto una sua cartolina e • précedemment la copie du papyrus ,. (CISPE, Fondo Vogliano) .
42
n papiro di Dongo L'acquisto può essere avvenuto in giugno/inizio lu
glio, mentre Vogliano è tra Londra e Berlino. II I o ago sto, da Berlino, Vogliano era ormai in grado di 'felici tarsi' con Cumont per l'acquisto: 'felicitarsi' forse an che perché l 'acquisto l ' ha propiziato ·lui. Com ' è chia ro, deve aver anche detto a Cumont, durante il loro in contro a Parigi a metà agosto, di averne fatto una tra scrizione. Cumont ha pensato che essa avrebbe potuto giovare a Mazon, il quale era in preda a serie difficoltà ( come dichiara nella lettera del 17 luglio ) . Vogliano ha cercato di rintracciarla, alla fine l 'ha trovata « tra le sue carte ,. mentre a Parigi alloggiava al Livingstone e l ' ha anche spedita a Cumont quando è stato certo del rientro a Parigi di Cumont. Il quale infatti da Parigi lo ringrazia il l O ottobre. Ma nel frattempo la situazione era profondamente cambiata grazie all 'intervento di Collart. « Le papyrus ,. scrive Cumont a Vogliano nella stessa lettera del l O « nettoyé par Collart est devenu en tièrement lisible ,. . Vediamo perché.
III
Collart comunica a Mazon i l risultato della sua ' peri zia' il 4 ottobre. Prima non aveva avuto tempo di occu parsi del papiro. Nella lettera del 28 luglio a Cumont, Mazon aveva previsto una lunga attesa. E così, oltre a riaffennare la sua ferma fede - in quel momento - nel l' attribuzione ad Aristofane ( « Ici je n ' ai pas d'hésita tion ,. ) , aveva scritto: « Attendons Collart dès le début octobre • !1 Collart osserva di aver fatto il lavoro « d'ur gence ,. e dà subito il risultato principale: il frammento più piccolo non ha nulla a che fare con la commedia at tica, l'abbreviazione 9N mostra a prima vista che si trat ta di un testo religioso, forse biblico; invece il frammen to più grande - che Vogliano, Mazon e Jouguet si erano ostinati a interpretare (e trascrivere i ) come un unico te4 1 . AB, Archivio Cumont.
III.
«
Cratino fa il giro del mondo
»
43
sto- è in.. realtà uncollage di quattrofr ammenti non con tigui!42 «E [ partedi] un vecchiovolumen ridotto in bran delli,43 che il proprietario deve aver ridotto in 'pallotto le' prima di buttarlo nell' immondezz aio: a meno che,. soggiunge «non sia stato uti lizz ato per cartonnagt di mummie• . L o ' scacco' è notevole perché comporta che latras crizi one dev' essere ormai rifatta ah imis. Ma c' è an che un' altra novità, che Collart dà con elegante essen z ialità: l' autore è certamente Cratino poiché , una volta scrostati i pezz i fittiz iamente congiunti , un verso molto mutilo del quarto fr ammento si ritrova inA teneo (VII, 303 d) come di «Cratino neiPloutoi ,. . Il l O ottobre, e certo già prima ( in quel momento sono entrambi aParigi), Maz on inf? rma Cumont delle rilevanti novità, ma nonVogliano. E curioso che, nella lettera, Maz on presenti come sua trovata l' osservaz io ne di Collart relativa alfr ammento pressoA teneo che consente di identificare nel papiro iPluti di Cratino. Mentre Maz on si astiene dalforn ire aVogliano que ste imbarazz anti novità, è Cumont che vi provvede; ma sommariamente. Gli scrive una lunga lettera, che por ta anch' essa la data del l O ma, come si ricava dalla bu sta, è stata spedita il 1 2 ottobre.« Q ui Curn ont parla del papiro due volte: subito al principio per accusare ricevuta della trascriz ione cheVogliano gli ha restitui to, e poi daccapo verso lafine, per dirgli che, «ripulito ( nettoyé ) da Collart,. , il papiro «- è divenuto del tutto leg gibile ( entièrement lisible) ,. ; che però Collart ha constata to che esso «era composto di treframmenti, di cui du e non combaciano ( ne se raccordent pas) ,. , Non gli parla affatto di Cratino, sebbene già sappia che ta le attribu z ione è ormai certa. Parla invece a lungo degli estratti 42. AB, Archivio Cumont. È interessante rilevare come tutto il ma teriale (anche la corrispondenza tra Collart e Mazon) sia finito presso Cumont. Mazon ad un certo punto ha 'consegnato' tutto a Cumont (che poi depositerà il papiro al Museo di Bruxelles) . 43. • Un vieux volumen en loques • . 44. Entrambe le lettere sono a Roma (AB, Archivio Cumont) . In vece la busta è a Milano (AV) ; cfr. supra, nota 32.
44
n papiro di Dongo
(altri 50) , giunti dall'A meri ca, del loro lavoro sull' epi grafe bacchica. Vogliano risponderà a questa lettera solo in novem bre, molto probabilmente il 9 novembre.45 Aff ronta con la consueta baldanza gli altri argomenti tratta ti da Cumont, gli prospetta persino la ghiotta possibilità di un invito da p,arte di EmilioB odrero; dopo di chepas sa al papiro. E significativo che esordisca esprimendo rammarico: « Mi dispiace per ilframmento comico» . Si sentiva, evidentemente, partecipe della vicenda. E pro segu e: « Da Nahmann [ sic] c' è da aspettarsele tutte• . Segno di assiduafrequentazione: un giudizio del gene re non può basarsi sulla sola esperienza dell' acquisto dei papiri bolognesi. E ancora: « Ella è troppo tenero a suppo rre che si tratti di un cartonaggio di mummia. Sarà una delle solite diavolerie dei mercanti arabi per canzo nare gli euro pei» . A ltr o segno di esperienza di quel mondo. E comunque co nclude: « Ma anche ridot to a treframmenti, lafisio nomia no n cambia. Per me è Eupolil • .46 Scrive queste parole quando or mai, per Mazon e Cumont (confortati non solo dalle prove addotte da Collart ma anche, come vedremo, da quelle addotte daVitelli) , è assodato che si tratta dei Ploutoi di Crati no. E perciò tanto più colpisce che né Cumont né Ma45. AB, Archivio Cumont. La data vergata da Vogliano è « Berlino, 9 ottobre ,. ; ma, poiché risponde puntualmente alla lettera di Cu mont del l O ottobre (partita da Parigi il 1 2 ) , è evidente che « otto bre ,. è un lapsus dovuto all ' 'influenza del modello' ( cioè della da
ta della lettera cui Vogliano sta rispondendo) . 46. La lettera è lievemente imbarazzata soprattutto verso l a fine, là
dove viene cocciutamente ribadita l 'attribuzione ad Eupoli. Per concludere con una stoccata disinvolta, Vogliano torna ad espri mere qui un giudizio sprezzante sul congresso papirologico di Monaco (tenutosi il 4-7 settembre 1 933) e lascia intendere di es serci stato ( « c'era da annoiarsi mortalmente ,. ) ; ma dimentica di averne già parlato in altro modo allo stesso Cumont il 19 settem bre ( " il convegno di Monaco non è stato gran cosa. A quanto mi hanno detto gli inglesi i migliori sono stati Jouguet, Rostowzeff e V. Martin • ) . Ulteriore indizio, se necessario, della notevole distan za temporale che separa le due lettere.
III.
«
Gratino fa il giro del mondo
»
45
zon gli sc rivano più sull'argomento: portati fu ori stra da da lui non hanno più voluto trattarn e c on lui. Nelfr attempo (metà ottobre) erano andati, per c osì dire, 'a Can ossa', daVi telli, domandando il suo aiuto.
IV
La domanda da porsi è : perc hé proprio da Vitelli? Come mai sapevano c he il loro papiro aveva ac hefare c on lui, e c on i rec enti sc avi ita liani? La risposta più verisimile è c heNahman avesse detto riservata mente aVogliano, oc heVogliano avesse intui to agevolmente - e c he c omunque almeno indiretta mente Cumont sapesse- , c he quelframmento era sbu c ato fu ori, approdando nella merc anzia di Nahman, proprio mentre era aperto e operante lo sc avo diB rec c ia a O ssirinc o.47 La sc orrettezza è marc hiana: pur ri volgendosi aVitelli, Cumont e Mazon non gli manda no né una riproduzione né una trasc rizione del pezzo in mano loro. Chiedono aiuto senza volersi sc oprire troppo. La prima tracc ia del passo c ompiuto verso Vi telli è una lettera appunto diVi telli� daFirenze) a Cumont (a Roma) del 24 ottobre '33.48 E a Cumont infatti c he è stato affidato ilc ompito di prenderec ontattoc onVitel li: evidentemente per il grande prestigio intern azionale di Cumont. (Per giunta Cumont era per metà 'roma no', aveva ben altra dimestic hezza c on l' ambiente ita liano, e c on Vi telli aveva avuto rapporti ' indiretti' gra zie proprio aVogliano c ollaboratore deiPSI IX e X). Il 24 ottobre l'otta ntatreenne Vitelli è appena rientrato dalle sue lunghe vac anze: « Sono a Firenze da ieri sera [ lunedì] , ,. sc rive « ma già ieri stesso a Genova mi rag giunse la Sua lettera; e mi affr etto a d arLe le notizie c he Ella desidera». La lettera di Cumont non è c onser47. Terminato nel maggio 1 932. 48. AB, Archivio Cumont.
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vata: né all'Archivio della Biblioteca laurenziana (Fon do carteggio Vitelli) , né all'Istituto Vitelli, né- in copia - nell'Archivio Cumont. Dunque non ne conosciamo la data, ma possiamo arguire che Cumont ha scritto da Roma (era a Roma dal 20 ottobre : aveva lasciato Parigi il 1 5 ottobre e si era spostato con qualche lentezza) .49 Vitelli parla della lettera come appena giunta. E co munque ci è noto il meccanismo che permetteva a Vi telli di tenersi ' al passo' con la corrispondenza in arrivo anche nei mesi in cui si ritirava a Cerrione (Vercelli) e a Spotorno (Savona) .!J(j Nel caso particolare sappiamo anche come la lettera di Cumont ha raggiunto Vitelli a Genova. Grazie infatti ad una lettera di Vitelli a Norsa del 20 ottobre sappiamo che Vitelli si è spostato da Spo torno a Genova il giorno dopo (sabato 2 1 ) e che lì lo ha raggiunto il genero Schiaparelli,51 verosimilmente con la lettera pervenuta nel frattempo a Firenze. Con Cumont, Vitelli è largo di informazioni, che ri guardano, evidentemente, le « notizie » richieste: Gli scavi del kom Ali-Ghammam di Oxyrhynchos ci han no portato, fra il resto, tre frammenti: l o Di essi uno contiene il principio di una colonna con tre versi, cioè tre princìpi di versi 2o sillabe e parole di versi mutili 3o una colonna di 28 versi tutti mutili in fine: dico 28 ver si supponendo che non vi sia lacuna dopo il v. 1 7. Quest'ul-
49. Cfr. il suo 'programma di viaggio ' nella lettera a Vogliano del 10 ottobre 1 933 (CISPE, Fondo Vogliano) . 50. Si veda ad es. la lettera di Vitelli a Wilhelm Schmid ( 6 settem bre '34 da Cerrione) conservata nel Nachla13 Schmid all ' Universi tatsbibliothek di Tubingen. Ovvero la lettera di Vitelli a Norsa del 24 luglio ' 33 ( Cinquant 'a nni, p. 558) conseguente all 'arrivo ( da Fi renze, girata a Spotorno) della lettera di Grégoire relativa alla par tecipazione di Vitelli e Norsa ai Mélanges Bidez. (in quel momento in preparazione ) . 5 1 . Cfr. Cinquant 'anni, p . 566. È solo dopo aver ricevuto la lettera di Collart che Mazon e Cumont sanno che il loro papiro è Crati no, Pluti. E a Vitelli, Cumont deve aver scritto riferendosi appunto al fatto di possedere entrambi, sia lui che Vitelli, pezzi di quella commedia. Il 15 è partito da Parigi, e con ogni probabilità ha scrit to da Roma.
III.
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Gratino fa il giro del mondo ,.
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ù m o frammento è d i sistemi anapesùci (dimetri e manome tri) , certamente dai Ploutoi di Craùno.
E adduce a riprova la perfetta coincidenza tra il quinto verso di questo lungo frammento ed una cita zione dai Ploutoi presso il grammatico Prisciano. 52 E so prattutto fornisce, generosamente, la prova 'regina' . Ai versi undicesimo e dodicesimo del medesimo fram mento (che dal metro anapestico risulta chiaro essere una parte corale) il coro dice « noi eravamo chiamati Pluti (nÀoÙTot) quando regnava Kronos » e con la pre cisazione « siamo della stirpe dei Titani » . Come nella migliore tradizione attica, è dal coro che prende nome la commedia. Diciamo subito - prima di proseguire nella ricostru zione di questa esemplare vicenda - che questi due versi hanno aperto la mente a tutti i personaggi a vario titolo implicati. Cumont li ha comunicati a Mazon, il quale in privato confesserà al suo abituale corrispon dente di questi mesi: « l'informazione che ci dà Vitelli è assai preziosa ( renseignement injìniment précieux) per ché ci permette di intendere la composizione del coro [ un coro di Pluti appunto] ed il senso del misterioso ti tolo della commedia » . 5� In verità sin dal 23 maggio Pa squali aveva dato l'annuncio (insieme a molte altre no tizie) del nuovo Cratino, dalla terza pagina del « Cor riere della Sera » : « Tra i papiri nuovi di Firenze sono due frammenti vivissimi dell ' antica commedia: uno pubblicato in questi mesi appartiene forse ai Prospaltioi di Eupoli [ . . . ] l ' altro, ancora inedito, un 'entrata di Co ro, è certamente del predecessore di Aristofane, Crati no, e ci aiuta a capire un titolo finora misterioso, Pluti » . Il che dimostra tra l'altro che il frammento a quella data, dunque ben prima dell'acquisto parigino di Cumont, era stato già trascritto e studiato, a Firenze. ( Evidentemente né Vogliano né Cumont leggevano gli articoli di Pasquali sul « Corriere della Sera » ) . 52. Cioè - scrive - i l fr. 1 66 Kock. 53. Lettera del 29 ottobre ' 33 (AB, Archivio Cumont) .
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M a torn iamo alla lettera diVi telli. F om iti questi ed altri dati («i fr ammenti sono tutti della stess a mano,. , e dunque «della stessa commedia,. ), Vi telli manifesta distacco e signorile noncuranza: • Non li abbiamo ancora studiati [ iframmenti] , e probabilmente non se ne rica verà moltissimo. A d ogn i modo li abbiamo promessi al Bulletin d 'AlexandrieM (con facsimili in fotoincisione); altrimenti non avr emmo nessuna difficoltà di mettere tutti questi frammenti a disposizione sua e del prof. M azon». (Da queste ultime parole si ricava, tra l' altro, che Cumont tratta la questione anche a nome di M a zoo ). «Non li abbiamo ancora studiati,. non sembra pro prio vero. Infatti il giorn o dopo, il 25 ottobre, Vitelli scrive aB reccia (che in quel momento è ancora aPisa, ma partirà in novembre per una nuova campagn a di scavi per conto dell'Isti tuto papirologico): «Per il 'B ul letin', oltre al solito e vecchio Cratino, su cui siamo già d 'ac cordo, avr ei anche parecchie pagine di c� iacchiere55 sui frammenti di Eschilo (Niobe etc. ) ».56 E dunque evi dente che la stesura delle pagine sul nuovo Cratino è già pron ta: addirittura nel seguito della lettera Vitelli chiede a B reccia, a proposito delle pagin e sulla Niobe: «posso fart e comporre?57 e con quale numerazion e di pagina? ». E sta to dunque un o scatto di sign orile orgo glio ferito che ha spinto Vi telli a quella ' gen erosa' ri sposta: l ) n on li abbiamo an cora studiati; 2) n on se n e caverà gran che; 3) se non avessimo un impegno col «B ulletin,. vi daremmo tutto! E la spiegazion e di ta le ' scatto' è nelle righe subito successive della su a lettera: «Probabilmente ilframmentoLoro provi ene anche es so dal medesimokò m di Oxy rhy nchos, e sarà sta to sot tratto, al solito, dagli scavatori ,. . 54. La rivista di Breccia, direttore onorario del Museo greco-ro mano di Alessandria: .. Bulletin de la Société royale d' Archéologie d'Alexandrie .. . 5 5 . Vitelli è sempre autoironico, specie in lettere private. 56. Cinquant 'anni, p. 568. 57. La stampa avveniva a Firenze.
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N ella chiusaVi tellifa ben comprendere di aver colto lafretta dei suoi interlocutori (« non dico altro per non ritardarLe la noti zia desiderata,. ). Cumont, che era sta toassai parco di noti zie (tanto cheVi telli gli aveva chie sto di sapere almeno in che metro fosse il 'suo' fr am mento), risponde immediatamente.58 EVi telli risponde daccapo a volta di corriere il26 ottobre con nuove pre cisaz ioni: «I due fr ammenti parigini sono di molta im portanza [ notare che Cumont sa almeno dal l O ottobre che ifr ammenti sono quattro, ma aVitelli si limita a da re la noti zia erronea! ] e saranno senza dubbio della stess a provenienza dei nostri (kò m Al i Ghamma m, B ahnasa).59 Ma il metro del nostro fr ammento princi pale è anapesti co sicché rimane escluso che questo no strofr ammento maggiore possa completare i vers i mu ti li deifr ammenti parigini che sono in metro divers o,. . Dunque finalmente Cumont ha dato qualche noti zia. E dalle parole diVitelli capiamo perché. In parti colare là dove Vitelli, rispondendo alla principale do manda posta da Cumont, dice - sulla base del solido ed inequivocabile argomento metrico- « rimane escluso che questo nostro frammento maggiorepossa completa
re i versi mutili dei frammenti parigini ,. .
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A questo punto le cose cominciano a chiarirsi. Vo gliano e Cumont (grazie a Nahman), e quindi anche Mazon, sapevano dal primo momento che un altro pezzo dello stesso rotolo (venuto alla luce dagli scavi B rec cia) era presso Vitelli.60 E non erano così ingenui (in 58. Neanche questa lettera è conservata. 59. Moderno nome di Ossirinco. Lì aveva scavato con successo Breccia ed aveva chiuso scavo e consegna del materiale (esporta zione temporanea ecc.) entro la fine di maggio del 1 932. 60. Come vedremo più oltre ciò è confennato dal naifMazon nel la prima pagina della sua edizione.
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particolare Vogliano che si rivela assai competente in merito alle furberie dei « mercanti arabi • ) 61 da non ca pire come mai la cosa si fosse prodotta. Di furti sugli scavi e del modo di giovarsene , Vogliano sapeva da ben prima del suo primo viaggio in Egitto ( fine gennaio
' 34) . Lui stesso ne mena vanto: « La grande scoperta di testi manichei, avvenuta ad opera dei cercatori di sa bach nella zona di Madinet Madi • scriverà nel novem bre
'42 « fu decisiva per me. Malgrado le affermazioni
contrarie [ . ] io sapevo che i testi erano stati proprio sottratti dal kòm di Madinet Madi. La documentazione che ldris Beli mi diede nel 1 933 a Londra era in questo senso esauriente » . 62 .
.
Ma hanno preferito ' marciare da soli ' , probabilmen te nell ' idea di arrivare per primi (e convinti, per un bel po' , di avere nel carniere del nuovo Aristofane ) . Ma quando Collart li ha spiazzati, spiegando e dimo strando che il testo sul quale si arrabattavano (e Ma zoo non ne veniva a capo e se ne doleva sin dalla lette ra del 1 7 luglio) non era altro che un collage ed ha di sfatto il ' pasticcio ' che Nahman aveva costruito per im preziosire il pezzo (e alzare il prezzo ) , allora essi si so no trovati non più di fronte a linee di scrittura quasi intere ( ancorché oscure ) ma di fronte a due colonne di scrittura ' filiformi' cioè sistematicamente dimidia te.6� Donde la speranza (o il timore, o tutt'e due le co se insieme) che il completamento potesse venire pro prio dai frammenti che essi sapevano essere presso Vi6 1 . Lettera del 9 novembre a Cumont (cfr. supra, p. 44) . Che un pezzo di papiro il quale sbuca improvvisamente nel commercio an tiquario provenga da refurtiva venduta ai mercanti arabi era ben noto a Vogliano. Nel Fondo Vogliano conservato a Milano ( Istituto di Papirologia, Università statale) è conservato un estratto wilamo witziano: si tratta di Neues von KaUimachos, 1-l/ ( 1 9 1 2- 1 9 1 4) , cioè di frammenti che Schubart aveva comprato .. dal mercante Ali a Gi za • , annota Vogliano sul suo esemplare e precisa: • dunque rubato agli italiani •. (Debbo questa notizia a Luigi Lehnus) . 62. Vogliano, Impresa archeologica, pp. 8-9. 63. Le trascrizioni che avevano approntato prima di questa rivela zione sono conservate all'AB, Archivio Cumont.
III.
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telli. E perciò gli hanno scritto, o meglio hanno prega to l 'autorevole e ' neutrale' Cumont di scrivergli. Han no bensì chiesto, ma ben poco hanno detto del ' loro ' frammento. Vitelli si è reso immediatamente conto dell'accaduto ed ha risposto nel modo signorile-sprez zante che abbiamo appena ricordato. ( Sia notato per incidens che Cumont, il quale ha con servato quasi maniacalmente tanta parte della sua cor rispondenza passiva, non ha conservato nessuna delle lettere di Vogliano che avrebbero illuminato l ' avvio e l ' originaria impostazione dell' intera vicenda. Forse il pri!llo contatto avvenne de visu) . E comprensibile dunque che, a questo punto, Vitelli, dopo aver impartito la sapida ed essenziale lezione di metrica e di metodo e dopo aver generosamente ac cluso le foto dei suoi frammenti, sia ritornato sul pun to dolente : « Da queste fotografie Ella e il prof. Mazon potranno stabilire se tutti [i frammenti ] , come credia mo,64 sono della stessa mano. Evidentemente di un bel pezzo di rotolo venuto alla luce gli operai scavatori, la dri come sempre, hanno fatto strazio ed ora noi bisogna che ci si contenti di quello che il caso ha salvato » . Qui la parola chiave è « ladri » . Non è difficile intenderne l ' implicazione: Mazon sta pubblicando un pezzo che è definibile - dal punto di vista giuridico - come refurti va. Che gli interlocutori di Vitelli, pur dopo una così chiara espressione, non abbiano fatto una grinza è davvero sintomatico. Ma Vitelli prosegue lasciando ora capire ( sono pas sate quarantotto ore dalla precedente affermazione « non lo abbiamo ancora studiato » l ) che il lavoro è quasi fatto: « Appena sarà stampato il nostro articolo [e dalla lettera a Breccia del giorno prima sappiamo che ciò è imminente ] mi affretterò a mandarne copia a Lei e al prof. Mazon, del quale La prego di favorirmi l ' indirizzo » . E ancora: « Anche noi contribuiamo al vo lume Bidez con un notevole frammento di Eschilo ( a quanto sembra, d e i Myrmidones) » . 64. SciL Norsa e d io.
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A questo punto - vista la totale sordità da parte di Cumont e Mazon sul tema delicato sollevato da Vitelli - si è determinata una specie di corsa a giungere primi con l'edizione dei rispettivi frammenti. Mazon 'incas sa' le notizie ottenute da Vitelli ( «ainsi nous savons maintenant la composition du choeur et le sens du ti tre mystérieux Ploutoi ,. )66 e si ostina a non farsi vivo di rettamente ( «je ne lui écris pas directement tant que je ne saurai pas par vous quelle réaction aura produit chez lui la communication de votre transcription,.): in queste settimane la corrispondenza tra Cumont e Ma zoo si infittisce al punto che debbono reciprocamente chiarirsi ogni volta a quale lettera stanno rispondendo. Il 1 7 novembre Cumont racconta, edulcorandola, tutta la vicenda a ldris Beli. Non si tratta di un bisogno di 'confessarsi', Cumont vuole capire se per caso il di sinvolto Nahman non abbia venduto magari un altro pezzo, ancora del medesimo rotolo, al British Museum. La lunga lettera66 parla di svariati temi, quindi plana su questo: «Non so se L'ho già informata di aver compra to questa estate, a Parigi, un foglio di papiro nel quale avevo riconosciuto un testo letterario. Essendomi ac corto che era un frammento di commedia l'ho passato al mio amico Mazon, il quale ha potuto identificarlo [sic] : si tratta di un brano dei Ploutoi di Cratino. Altri pezzi dello stesso rotolo sono giunti a Firenze [ espres sione impagabile: «sont parvenus à Florence,.] . Gli operai di Breccia hanno evidentemente fatto a pezzi un'edizione dell'antico comico ateniese e ne hanno venduto dei brandelli al Cairo. Peccato! [in italiano: non senza una lieve ironia sugli inetti italiani] » . Beli rispon de immediatamente, il 20 novembre, rallegrandosi per il nuovo Cratino ( «Welcome and exciting,.), ma non nasconde il suo rammarico per l'accaduto: «�ut what a pity that the natives mutilated the rolll » .67 E un'acco glienza non priva di un'ombra di rimprovero . . . 65. Lettera a Cumont del 29 ottobre ·��66. BL, ms. Addit. 59524, f. 1 26r. 67. AB, Archivio Cumont.
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Qualche sospetto Vitelli doveva averlo avuto già su bito. Altrimenti non si comprenderebbe la sua garbata e scherzosa reprimenda a Breccia nell ' aprile
'33:
« Cer
ca di scavare quanto più puoi e di lasciare il kòm in condizione da non essere facilmente
spapirato dai tuoi
Bahnassini ,. . 68 Cumont tornerà alla carica con Beli il 6 gennaio
'34
con la richiesta esplicita: avete quasi ce rtam ente acqui stato anche voi pezzi di questo rotolo, le accludo una foto che le servirà « a riconoscere i
disiecta membra
di
questo prezioso rotolo » . . . 69 Non c 'è nell' archivio Cu mont la nuova risposta di Beli. Ma riprendiamo il filo degli avvenimenti .
VI Il 22 novembre Mazon informa Cumont d i aver finalmente spedito a Grégoire ( curatore dei
Bidez.)
Mélanges
il manoscritto del suo articolo. Si è ostinato -
quantunque sconsigliato da Collart - a voler guardare il frammento ai raggi ultravioletti: n eli 'illusione che quanto accade nelle pergamene grazie all ' incisione del calamo del copista potesse essersi verificato anche sul papiro ( ma il calamo, oltre che il tipo di inchiostro, erano ben diversi) . Ad ogni modo questo controllo ha preso tempo. Candidamente Mazon constata che forse una buona fotografia avrebbe giovato di più. In realtà non è affatto convinto di aver finito: « ci sa rebbe ancora molto da lavorare, l 'edizione non è che provvisoria » scrive il 22 novembre.70 E nondimeno, con questa lettera, fa sapere di considerare chiuso il lavoro:
68. Cinquant 'anni, p. 552. Vitelli si riferisce all'imminente scavo italiano di Abu Teir. 69. BL, ms. Addit. 59524, f. 127. 70. Lettera a Cumont. • Il y aurait certainement beaucoup à faire encore sur ce texte. Mon édition n'est que provisoire • (AB, Ar chivio Cumont) .
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ringrazia Cumont di averlo messo in condizione di of frire a Bidez « un texte de ce prix ,. e si accinge a resti tuire a Cumont (ma non vorrebbe farlo per posta. . . ) il papiro. Il 27 novembre Vitelli informa Cumont di aver ricevuto « oggi ,. dalla tipografia « il principio del nostro articolo » . « Se crede, ,. aggiunge in conclusione « Ella può mandare al Mazon quello che ora io mando a Lei. Spero che tra una decina di giorni sarà tutto stampato, e manderò allora al Mazon e a Lei » . Questa mossa tempestiva deve aver messo i n crisi i due, i quali - come testimonia la lettera che poco dopo Mazon scrive a Cumont (�O novembre) - ricominciano a proporre e a discutere nuove letture. Intanto Gré goire ha dato il permesso di inserire una planche nel fu turo articolo e viene perciò finalmente eseguita una fo tografia. Mazon si rammarica di non averla fatta fare « plus tòt » (avrebbe giovato alla lettura, osserva retro spettivamente) e vorrebbe farne inviare una - da Cu mont - anche a Vitelli, « la cui risposta al Ministro non manca di humour » . (Non è chiaro a quale episodio al luda, ma la frase è ulteriore prova dell'attenzione con cui Vitelli viene seguito, in questa circostanza, dai suoi interlocutori) . 11 5 dicembre Mazon torna a scrivere: ha (grazie a Cumont) la prima parte delle bozze di Vitelli Norsa71 e vuole trattenerla con sé finché non avrà l ' in tero. Probabilmente quell'articolo gli è utile per conti nuare a limare il suo: è comunque convinto di dover procedere a modifiche e ritocchi sulle bozze visto che ha dovuto affrettarsi « pressé par Grégoire ». E già ne comunica una piuttosto vistosa a Cumont il quale ha una copia del dattiloscritto. 72 E per un segno diacritico che aveva imbarazzato anche Collart preme perché Cu mont consulti - è il caso di dire, in extremis - Vitelli. Ma Vitelli e Norsa hanno già finito e sono in grado il 9 di cembre, con un ritardo di appena due giorni rispetto alle previsioni, di spedire l'estratto anticipato della loro 7 1 . Ma lui dice sempre solo « Vitelli '"· 72 . .. Dès maintenant [ ] effacez les trois ou quatre lignes relatives à la lecture � )lEÀatvaç du Marcianus d'Athénée •. ...
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edizione (datato « novembre 1 933» ) , nel quale - subito in apertura - con espressioni garbate ed eleganti prean nunziano che altri due frammenti, « sottratti ai nostri scavi » , « saranno presto pubblicati da Paul Mazon » .75 Il tono è cordiale ma l'insistenza sulla sottrazione fraudo lenta è di per sé indicativa. « Né deploreremo noi » se guitano Vitelli e Norsa « un infortunio che nessuno sca vato re in Egitto è mai riuscito ad evitare; ci rallegrere mo piuttosto che sieno capitati nelle mani del Cumont e del Mazon: migliori non sapremmo desiderare » . Che l a situazione fosse comunque imbarazzante è chiaro dal modo in cui, a sua volta, Mazon presenta le c ose. Mazon sa benissimo che l 'edizione Vitelli-Norsa è uscita per prima. L' I l dicembre, appena ricevuto l'ar ticolo dei due ormai stampato esclama, scrivendo a Cumont: « vraiement l'ingéniosité de Vitelli est admi rable l La restitution des demiers vers en particulier est parfaite ».74 Ma nel saggio - che riesce ad entrare solo nel secondo dei due volumi dei Mélangts Bide% pubbli cato sicuramente dopo il 15 gennaio '34 -75 Mazon non solo tace del tutto il modo in cui i frammenti che pub blica erano entrati nel commercio, ma preannuncia come non fatta, ma futura, l'edizione Vitelli-Norsa de gli altri frammenti: «seront bientòt étudiés par G. Vitel li dans le Bulletin de la Société archiologique d itlexan drie » . 76 E in certo senso ancora più spettacolare è che Cumont - per le cui mani il 10 dicembre è passato l 'estratto Vitelli-Norsa che tanto ha estasiato Mazon sul momento - trovi modo di scrivere ancora una volta a Beli il 1 2 gennaio ' 34: « Non so se Le ho detto che i frammenti approdati a Firenze saranno pubblicati (se73. Vitelli-Norsa, Gratino, p. 250. L'estratto, anticipato, circola già il 9 dicembre 1 933 ma il fascicolo è datato 1 934 ed esce nel nuovo
anno. 74. Lettera dell ' l i dicembre 1 933 (AB, Archivio Cumont) . 75. Infatti reca la pubblicità del secondo tom� di J. Pirenne, His toiTe des institutions et du droit privi tk l'ancienm Egypu, e precisa che esso c vient de paraitre ( 1 5janvier 1934) » . 76. Mazon, Cratinos, p. 603.
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ront publiés) da Vitelli e Norsa nel Bulletin de la Société d'Archéologie d'Alexandrie».17 Ma l'edizione Mazon era stata fatta troppo in fretta (come lo stesso Mazon privatamente riconosceva!). Quanto poco Cumont fosse 'tranquillo' sulla qualità di quell'edizione lo si comprende da un imprevisto svi luppo della vicenda. Pochi mesi dopo l'apparizione dei Mélanges Bidez, Claire Préaux, grande competente di papiri tanto quanto Mazon era un gran dilettante, insospettita da alcune stranezze, chiese di riesaminare il Cratino. (Lo stesso Mazon aveva candidamente rico nosciuto che nel frammento maggiore un gruppo di lettere erano in scrittura diversa ed aveva addirittura cambiato una parola per far quadrare i conti). Cu mont concesse senz'altro l'autorizzazione alla nuova perizia, visto che il frammento era ancora presso di lui. Claire Préaux 'distese' il frammento a regola d'arte, constatò che il gruppo di lettere in scrittura diversa ap parteneva in realtà ad un altro frammento (e forse ad un altro testo... ) E scopri anche un altro micro-collage: un o incollato su di una lacuna. 78 Insomma l'opera di rabberciamento era stata ancor più sottile di quanto, a colpo d'occhio, non avesse intuito Collart in quella ra pida ed incisiva expertise che aveva rimesso sulla strada giusta il lavoro e tirato d'impaccio il Mazon. La grande fretta aveva causato un mezzo disastro. Che Vitelli e Norsa dicano, nell'edizione 'definitiva' .
del 1935 (PS/Xl, 1212), che Mazon aveva 4