289 46 9MB
Italian Pages 376 [380] Year 1981
A. ~,IVIERI P. IVIAN
CASA EDITRI .
E G. D'ANNA ESSINA - FIRENZ
A. SIVIERI
P. VIVIAN
GRAMMJ\.TICA GRECA SECONDA
EDI ZlONE
Ristampa
CASA EDITRICE G. D'ANNA MESSINA
• FIRENZE
Seconda edizione corretta
PROPRIETÀ
ed ampliata
LETTERARIA
Stampato in Italia
Quando ci si accinge a scrivere una grammatica greca per i ginnasi, due vie si presentano e possono essere percorse; l'una, quella piu facile, avvia al puro apprendimento mnemonico dei singoli morfemi; l'altra trascura l'ȵ1mp(~ ed è maggiormente affidata alt' intelligenza degli alunni. E ancora una volta, anche ,in questo campo, la mediocritas vuol essere aurea, purché sia una mediocritas che non scenda mai a compromessi. Per questo gli autori di questo testo hanno inteso, anche negli accorgimenti tipografici, offrire distinte le forme quali lo studente ritrova negli autori da quelle nozioni intese a dargli una conoscenza piu consapevole della lingua, a cui egli ricorrerà qualora ne abbia la voglia e la possibilità e che il docente potrà prender1i in considerazione, se l'opportunità, il livello della classe, il tempo a disposizione glielo permetteranno. Il lavoro si divide nelle tre parti tradizionali: fonetica, morfologia e sintassi. La terza di esse ·non vuole e non può essere una trattazione esauriente, ma solo un insieme di note chiare e indispensabili che possono accompagnare l'alunno nei suoi studi liceali. Nella fonetica le prime tredici pagine contengono quella che di solito si ritiene una propedeutica necessaria allo stitdio della morfologia, ma ogni docente può regolarsi come gli suggerisce la sua esperienza, aiutato in questo dagli esaurienti indici analitici, greco ed italiano, che agevolano non poco la ricerca degli argomenti. Il libro è frutto di una collaborazione piena e cordiale tra i due autori che lo hanno citrato entrambi in ciascuna sita parte. Il testo, in questa nuova edizione, è stato accuratamente riveduto, corretto e, in alc,une parti, rifatto.
1 •.
PARTE PRIMA
I
UÒ risalire oltre la terzultima sillaba e, se circonfllesso oltre ]la penultima. '
V.
Segni di interpunzione
11. I segni di interpunzione, che fecero anch'essi la loro comparsa all'epoca dei grammatici alessandrini, sono in greco i seguenti:
virgola punto fermo punto in alto punto e virgola
_ alla virgola italiana. al punto fermo italiano. al punto e virgola o ai due punti italiani. corrisponde al punto interrogativo italiano.
Non esiste un segno particolare corrispondente al pu11itoesclama-. tivo italiano. 12.
Altri segni impiegati nella scrittura sono:
a. l'apostrofo ('), usato, come in italiano, per indicare l'eli· 1) o anc:he l'aferesi < È1tl ocù-réj, sione di una vocale finale (è1t'ocu-réj, (1tou, O''t"L < 7tOU ÈO"t"L ;)• b. la coronide ('). del tutto simile ad uno spirito dolce (xopwv(i;, linea curva), mà facilmente individuabile perché trovasi su vocali nel è il segno della crasi o contrazione, avvecorso della parola (-r&ÀÀoc), nuta tra la vocale finale di una parola e quella iniziale della parola successiva (-rclÀÀoc < -rocf}.ì,),oc).
c. la dieresi (..), la quale si presenta con le caratteristiche che ha in italiano e indica che due vocali consecutive non formano ditseparazione) si pone sulla vocale tongo. Il segno della dieresi (ÒLoc(pecru;, dolce del dittongo, che è sempre la seconda (1tpotcr-rriµ.L). In principio di parola la separazione di due vocali è indicata di solito dal fatto che lo spirito è segnato sulla prima di esse, l'accento inv,ece sulla seconda (cHoLoç,perpetuo); in tal caso il segno della dieresi risulta superfluo. ') I I segno > indica il risultato di un processo fonetico, il segno < l'origine. lL'asterisco premesso in alto indica termine non attestato, ma solo postulato dall'indagine scientifica.
8
VI.
Consonanti
13. Una prima classificazione delle 17 consonanti greche (auµcpCùvoc) ci pennette di dividerle in 14 semplici e 3 doppie. Le doppie sono: '-1'(1t + a), ; (x
+ a)
e
~
(a+ 8, 8
Le I4 semplici si possono distinguere anzitutto mentanee) e spiranti (o continue).
+ j, y + j)
in: mute (o mo-
Si dicono mute 9 consonanti che, per la loro pronuncia, abbisognano di un elemento vocalico; spiranti, invece, le altre 5 che, per quanto a fatica, possono essere pronunciate anche da sole. Considerando poi la du,-ata della loro articolazione, le 9 mute si dicono anche momentanee (o esplosive), perché il loro suono non consente durata, mentre le 5 spiranti si dicono continue, in quanto il loro suono può essere prolungato. Si osservi, per maggior chiarezza, il seguente prospetto:
QUALITÀ
TIPO
~
.!'.:.
:::.:
lol Ul
SUONO
mute o momentanee
..,,.
X
&
nasali
µ
(y = v)
tenui o sorde medie o sonore
p:: •z;
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