L'unificazione italiana e la grande idea. Ideologia e azione dei movimenti nazionali in Italia e in Grecia (1859-1871)
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Antonis Liakos

L'UNIFICAZIONE ITALIANA E LA GRANDE IDEA

Ideologia e azione dei movimenti nazionali in Italia e in Grecia, 1859·1871 Prefazione di Stuart Woolf

Aletheia L'editrice della Grecia moderna

Firenze

,dlllh I Ak l\II'I,1 f1 lliIU' ('011 Il P1 L't:r I;oll trlhu lre ad ulla plll l'UIII\IoII(· lI 11l1pt c n .. lollc clelia GrLocl:\ l lllltt' rll por-.IIlt!a. Iltlh ' I I'"o~"!ld ~ r o ...~ pubblico, que llo dell' ind u~l ri :1 1.11111I 1.lll, fjudl n dd!., cultura 51 3ppUnla no, q uasi IIH. Il'' III'I\It.,, 0'1\111.1 H,.mdc tradizio ne classica o si espri,"(\1\0 ,'nrro te rmini meramente tu rislici. NtllIlI"I.IIU,' le comuni nidi i di civ ihà e un dirruso ·,,,hll"1I1O di I\11llI'Xula, la Grecia moderna resla per noi un mo ndo lo ma no e sco nosciuto. 1.1 ~ ult llt.1 li 'Ile l.nt lehe ro vine e q uella della spiaggia ne o:l5tenze europee? L'Europ:t però aveva la [X)s,ssibilit,l, su l piano militare ed economico, di prosegui re la guerra contro i Turchi Se è vero che, anche dOj:ow) la fine della rivoluzione, doveva v il uppo dd l'k'II "II'1I1 po lh ll ti ('11 ro pt.:O.

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Il moviment O filcl le nK'o In lt:ll1a non lu c~l vasto come in altri paesi. Qua ndo I:i rivohli' ionc grCCI e bhe inizio, e rano stat i appena rt!pressi i moti in Piemo nle e nell' It alia me ridio nale, provoca ndo o nd ~lI c di profughi. D'~lhronde l'a mministrazione aust riaca nella pcnisol:t no n tolle rava manifestazion i filelle niche perché le considerdv:t, -fin o ad un ce rto pun lO a ragione,- espressio ne di sentimenti libl::rali. Tullav ia la partecipazio ne di a\cuni volontari alla rivolu7.ione. provenienti sopratt utto da Na[Xl1i e dal Pie monte, il sacrificio del S:mta rosa ed anche l'atti vità del ci rcolo de l Vie uS5eux a Firenze, S4..."gl1arono delle punle avanzate del fil elle nismo, non solo italiano ma anche e uropeo. Occorre inohre sottolinea re che, se il fil elle nismo europeo si riconosceva preva le nte me nte nel milo dell 'antichità e nella spera n7..3 dell a sua rinascita, da quello italia no la Grecia era stata assunta come il modello di una nazione che slava per na'5Cere. Nella lotta dei Greci /'ii inClrnava il riweglio delle nazionalitàu. Pertanto, mentre in Europ:l la delusione e la scontentezza nei confronti dei greci contempor.lnci posero fine al movimento fil elle ni co, in Italia le cose andarono diversa me nte. Il fil ellenismo, senza divenire certame nte dominante, costituì uno degli idC'.lIi del Risorgime nto. La Grecia fu assunta ad esempio mo!.llc, in panicolare nella sua tradi zione repubblicana; e la guerriglia Ix 'r ba nde fu additata, sia da Ca rlo Bianco che da Giuseppe Mazzini, ( ome la tatt ica più adalla alle lottc per l'indipendem..3 nazionaleU. I simboli e codici delle socie tà segrele e la lo ro logica operativa ~1 ~Iit l1irono un fa tlore comune dei movime nti nazionali in Italia e In C r~'Cia. Tuttav ia le scelte diverse e le prio rità che si imposero ai dm.' paes i. no n faci litaro no la colla borazio ne. Anzi durante la loro t!vollizi ne i Greci, mirando ad otte ne re l'appoggio dei governi euIllIX'i, IK'garonoqualsiasi lega me o affinità con i carbonari. Anche se o\lInc rosi j.tfeci fecero pa rte delle org:u1i7.-Zazioni rivoluzio narie ilaIl , 111(;'. CN>i no n riuscirono a travasa re c a concretare in Grecia l'espcdl 'I\ /~ 1 acquisita. Comunque i profughi delle rivoluzioni del 1830 e dd IH4A trovarono ~I sil o in Grecia e contribuirono aUa conoscenza 1\'d pI OC:1 dci due risorgimcnt P4. Il m(mdo dci profughi e dei ri voluziona ri no n era, tuttavia, l'unica Vl. l d I l'ollllll1 ipoli balcanici, grazie al quale l'ltalia poteva guadagnarsi le loro simpatie e rafforzare la sua influenza. Inoltre il soddisfacimento delle loro aspirazioni pote va creare un va ntaggioso precedente per quelle ;taliane~,

CAMILI.O BENSO CONTI !)I CA VQUR. Il Cavo ur guarda va fa vorevolmente alla eve ntuale creazione di un grande impero ellenico, che, insieme all 'Italia e alla Spagna, avrebbe assicuralO ai popoli greco-latini il comroUo de l Med iterraneo, arginando l'avanzata delle popolazioni slave e germaniche6. Tuttavia, nellB60 considerava tale mira prematura e sproporzionata 'rispetto alla dime nsione e al grado di sviluppo del regno g rcco. Era sua conv inzio ne che i Greci dovt!S...ero abbandonare i loro grandiosi progelti e dedicarsi allo sviluppo eco nomico del loro paese, per farlo divenire un polo di attrazione per le popolazio ni cristiane d'Oriente7, Dava, comunque, un peso limitato, ne lla sua prassi politicJ, al fall ore greco: «Quant aux Grecs, -egli sosteneva,- }e pense qu'il ne faut guerres sans occuper, soit parce qu'o n ne peut pas be-.lUCOUp compler sur eux, soit paree que les Anglois sont très susceptibles a leur endroibll, Alla vigilia della guerra del 1859, il Cavour perseguI un duplice obiettivo ne i Balcani. Mirò, innanzilUuo, a convincere i paesi balcanici a non approfittare della guerm per aprire le ostilità contro la Sublime Pona, in modo da assicurarsi la sua neUlralità ed anche l'atteggiamento favorevole de ll'lnghilterra. Della mediazione fu incaricato l'ambasciatore del Piemonte a Costantinopoli, Giacomo Durando, il quale promise ai rappresentanti de i Greci, de i Serbi, dei Rumeni e dei Montenegrini che, dopo la guerra, Napoleone 1Il avre bbe pensato a nche a loro 9. Si adoperò, invece, per la preparazione di una rivolta in Ungheria, che al momento giusto avrebbe inde bolito l'AustrialO• Ambedue gli o biettivi erano stati fissati in accordo con l'imperatore rrancese, che tuttavia praticava una politica ambig ua. lnfaui, me ntre si teneva in contallo, tramite Ge rolamo Bonaparte, con i capi dei movimenti nazionali offrendo loro aiuto, con il ministro degli esteri Alexander Walewski concordava la conservazio ne dell'ordine inte rnazionale, soste ne ndo l'integrità de ll'Austria ll. Negli incontri che eblx: con l'ambasciat o re AndrC'J S Kunwriolis, il Durando chiese c.:he il go ve rno g reco usasse 1:1 SU:I inrllle n:r;1 ]x:r

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M.'or;I~l:I rc evc "! u:lli mov lm cn t l ri volu zio na rI ne ll 'Epi ro, , n,e ll a Tcs.~lgll :t () in alt re provincie cristi:lIlc, 11 Kunlll rlolis lo Iranq.ullh,zzò lIul1e Inte nzio ni paci fi che del Sti O ~ovcrno, anc he se, dalO Il d lln a Inquie to de ll'O riente, le rassicurazio ni d iplo ma ti ~h ~ avevano rx.~ di rronte alle spe ra nze e alle paure che ogl1l ~I v?ha ~l1evava. 111 seguit o agli inconlri de l Dur:mdo, de l Kuntunot ls e di H~ nry Hul wcr si creò !'impressione che il go ve rno Ca vour av~ c1ucsto 1I11'lnghilt e rra l'unio ne de lla Tessaglia, dell'Epiro, e ~eJle. Isole ~Ila (~ reci:l, o che add iri ttu ra il Durando sollecitasse gli abitanti delle tso12 Il' del lo Io nio a chiede re l'unio ne aUa Grecia , In rcaltà accadde il contrario. 11 Dumndo dis...e, infatti, al K,!nlU~ rlolis che gli abitanti del1 e isole dello Io nio do vevano approfittare i.Jcllc pro poste de l Gladstone, senza chiedere l'aooli7jone del protettorato inglese. L'episodio, per le dimensioni che assu~sc~ pro~ocò .Ie l"fOlesle di Londra e, di consegue nza, le rassic urazionl di Tonno Clr1·,1 11 rico noscimento deU'egemonia inglese sul1'Eptaneso u, 9uesto "mlinteso fu solo uno de i cas i, non infrequenti, di fraintendime nto n dI completo ribaltamento degli avvenimenti reali, che accesero la fltntasia popolare, sconvolgendo la vita politica dci tempo, Nell~ "I~ pcriooo, ne LL'aprile del 18S9, il Cavour no tava: . Temo che VI "I" :;ott o qualche intrigo del partito austriaco in Ate~e,., alludendo Ild un e ve ntuale improvviso attacCO contro la Sublime Porta, che !a vrebbe aperto la valvo la aIJe complicazioni orientali'~. ,Le paur.e del C.lVOlir nascevano da una lettura incompleta e disconttnlla del rap· Jl()t ll de l console del suo paese ad Ate ne, Giuseppe Malavasi. l~ qua~ le., f:u:cndo sue le accuse dell'opposizio ne e llenica, info rma va ,I SUOI IIUpcriOri che il governo greco riceveva ordini da.l1'a~lbasclat~r~ Mu.... lri:ICO'~. Tali accuse erano, a loro vo lta, il frullO di un altra fa lslflt,,!lo ne: l'o pposizione e llenica interpre ta va il comporta.~ento di Oll on:-I /II UII Il,1I 1dlr ll tlll ,l ll)\l''o"1 > , lei j° .( o-b cco Ad:m,l