Disconoscimenti. Poetica e invenzione di Fernando Pessoa 8877816937, 9788877816931

La ricerca di Micla Petrelli mette a fuoco l'originale costellazione di relazioni che si disegna sulla pagina di Pe

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Disconoscimenti. Poetica e invenzione di Fernando Pessoa
 8877816937, 9788877816931

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L且POET工CHE 。o脇7ia訪

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MICLA PETR言LLI

DISCONOSCIM巳NTI POETICA E INVENZIONE DI F巳恥ANDO P巳SSOA

p鰭「。

IN DICE

PREM ESSA Situa_zione di Pessoa

1. ABITARE uN poEm ヨVヨ

&

lr`¥0

Una parola distolta da s 11 profiしo degli acquedot〔i e i paesaggi sogna亡i (uno scar亡o minしmo)

11庇。 Ma肱rme'di Femando Pessoa 鎌 瀬 ,

1萱. L萱NGUE DEL己AI工RO ⊥ 2 つr│ t

Come Verlaine nel c○rpo di Orazio. Una tradizione inventa亡a Pessoa e Ka最a. Haie亡torie senza spos亡amen亡o ….…...…………

Donarsi il皿ome 己ombra sul linguaggio

Donarsi una lingua 1萱1. SCRITTURE DEL己INTENZIONE

lつ

量SBN 88-7781-693-7

⊥ 2 r,│ t

⑥ Copy「うgh亡2005 by Pacjnj Edう亡o「e SpA

Da questa pしurivocita non si esce Poetica ueγs似s poesia

Poetica言nvenzione di verita Poesia, poetica,堀ere頂em

ヲ2

ヨW6ヨ ユ      

Spiegare con ragioni: un mito difensivo

              ユ  

La parola llbera delta prosa

    ⊥ ⊥

La s亡essa avventura del linguaggio

     

Frasi e ri亡mi

⊥ ⊥   ユ

Poesia e prosa言ncontri dell'a克γo



56121 0spedaしetto (P「sa)

ユ   2   へ ノ ブ   4 ー

。鰭「。 Via A, Ghera「desca



IV IL R量TMO D巳L P且NSIERO 尺eat7zzoz7one ed了とo万ale

        ユ  

11 creolismo dell’immagine

    ユ  

Ritmo del pensiero

     

Una generosa scri〔亡ura pensante

     

Fotocop「e per u5o pe「so晒しe deししet亡o「e po5sono esse「e e什eト

   

APPENDICE



to aししa S工A各del compenso p「evlsto da上し'a比68, comma 4, deししa



tuate ne川爪「t「 deし15% dj c了asc… pe「iod「co diet「o pagamen-

     

Un testo di Pessoa



5IA王, AIE, 5N5 e CNA, CONFAR丁IG工ANA丁O, CASA, CしAA工, CONF-



legge 22 apnしe 1941 n. 633 ovve「o daしし'acco「do st干puしato t「a

   

COM亡RC工0, CONFE5王RCEN丁工iし18 d丁cemb「e 2000. 」e rip「odu-

ユ  

N調a Foγes亡a de丑o St7`an近meれto



zlon「 per u5o d苗e「ente da quelしo pe「5onale soprac「亡ato

  ユ

Bibliografia di riferimento



航asc「ata dagしI aventj d「ntto.



potra…o avven「「e solo a 5egu「to d「 5pecifica auto正zzazlone

c ` .   4 ー           l r )   1 ⊃   ¥ 0



鮒韓工ndust「je G「a臼che Pacうnう

1 ⊃   / 0   7   8

Fofo拒o e st。仰o

Tra differenza e riconciliazione

ト ノ   ¥ 0   ¥ 0             7   7   0 ノ   0 ノ   0             1   ⊥   ユ   2   2   c ` r t

L/│ ¥0 7ー

In at-tesa di identita

Nom inare

て J   8   C )   l r l   1   0 0             r r )   7   0   4 ー ¥ 0   0   0 ノ             7   0 ¥   ユ   7   1 r )             ユ   4   0 0   2   0 ノ   2   1 ⊃   1             i   1 ⊃     ユ

ニニ

ユ     ユ   2   2   c ` r │   つ r │             4   4 ー 1 「 ノ   l r ¥

Lingue d

Nel disconoscimen亡o di se stesso

︾  ︾  妙  か  ︾  ︾         ︾  ︾  ︾  か  か  か  ︾         ︾  ︾  ︾  ≫  ︾         ︾  ︾  ︾  ≫  ︾  ≫  ︾  ︾         ︾   ≫   ︾

⊥ 2 c.1 tt

Tra Le mani di un poeta

``Dしe亡ro 11 nome s亡a ci∂ che non si nomina'

J.L. Borges 1

"Esclama l。 Straniero fra le sabbie,

v謦

6

6









E la nascita del suo canto non gli e meno estranea”

s弓. perse 2



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PREMESSA

S近uazione品Pessoa

Da quando gli scritti dL Femando Pessoa, alla sua morte, sono diventati oggetto, subito della sorpresa, poi dell'attenzione scrupolosa di乱ologi, cri亡ici, s亡orici della le亡・

teratura, e soprattutto dello sguardo rivelatore di alcuni poeti, non si a mai smesso di riconoscere neLla sua esperienza di scrittura tratti della pill significativa letteratura europea del Novecento, cost che il suo nome a sta亡o messo accanto ai Joyce, Kafka,

Svevo... Eppure rimane il piacere e la difficolta, tutta quell'avventura de=eggere che si svolge nell'esplorazione di un'opera la cui mappatura-sembra farsi e disfarsi in per+

manenza. ci si affida allora a Pessoa stesso che sembra esponga con gesto esplicito, gesto ri且essivo, e met亡a dunque a disposizione de=ettore, tut亡i i dispositivi per son-

dare e solleci亡are il segreto del suo mondo poetic〇・ Che sembra丘〉misca per ogni

stanza la chiave d'accesso. Fino ad essere indotti a letture talmente "inteme" a quel mondo (al mondo dしciascun eteronimo, ad esempio), e sentirci in esso盆vol亡e cost pe孟亡tamen亡e血nzion肌〔i, da smaHire una visione d'insieme, seppure di un insieme provvisorio e ipotetico:丘no a co血〉ndere, insomma, i nos亡ri strumenti critici con i suoi. Pessoa, au亡ore in continua au亡odiagnosi, pra亡ica e gius亡i錠a l'e亡eronimia,魚deし

Ia finzione una condotta poetica e teorica. E noi a ricostruire il senso della comples+ sita delta sua scrittura sul modello della ripartizione dell'opera tra gli eteronimi, a im・ pegnarci nel disoccultamento dei meccanismi della poe亡ica del丘ngimen亡〇・

皿t亡o ques仁o ha una misura di necess崎cer亡o, e risponde a=egi亡亡imo bisogno

della critica pih avvertita di calibrare metodo e modelli deu'interpretazione proprio

sulPautore, interrogando le inteme ragioni che muovono la sua scrittura e fondano il suo linguaggio. L'altemativa non pud, in ogni caso, consistere nel confezionare in atmos玩a prote亡亡a ogge亡亡o e s亡mmenti di indagine e, con ques亡i, procedere al rilievo

sui testi. Senonch

6

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遖R

a possibile dimorare, spazi poetici instabili, abitati da tensioni depersonalizzanti che sospingono l'io scrivente verso l'unica des亡inazione possibile言I disconoscimento di

se stesso proprio attraverso la scrittura・

Ci6 che occorrerebbe chiedersi a, quindi, se questa maniera di entrare e aderire

all'autore, confortata dalla presunzione che cia che troviamo depositato a=iveuo della sua poetica, trovi confema nella poesia, e viceversa, renda davvero un buon seⅣizio a Pessoa、 Se essa, al con亡rario, non丘nisca per produHe discorsi che lo isola・

no, e che, net rilevare l'eccezionalita della sua intelligenza poetica, 1o relegano ad una

觀ニニR

10          D音scoNOsc音MEN丁i: PO巨丁icA E iNVENzioNE Di FERNANDO PESSOA

dimens Lone di esistenza recintata., s。1itaria e autosufficiente. Cost che venga memo la possibilぬdi stabし1ire un au亡entico rapporto di integrazione del poe亡a alla c○mples・

s沌del suo亡empo. Ch



6



6

6





瀋e, di procedere hbeγands Pessoa da se medesimo, o me・

glio, liberand。lo dal n。s的assillo del se'- non era forse questo che indirettamente

chiedeva aL suo Let[ore di fare? -, e dalle fome attraverso le quali questo se'pure si produce e, con i血s亡enza, sl ripresenta・ Ossia, di liberarlo da un sしstema di atteg∈担・

men亡i e m血五conducibiしi a皿idea叫〔a novecen亡esca di coscienza, vale a dire a皿・

I

dea di皿c○noscere che, neし丘equen亡are il su○ ○gge亡亡o, lo嘩s亡a, gli imprime un m〇・

vimento che sembrava non avere e gli accorda intenzioni che non potevano essergli

ABI払RE uN pOE払

a調ribuite.

Liberare Pessoa da tutto cia significherebbe procurare Pampiezza e lo spazio d'a+ zione giusti ad ogni articolazione del suo linguaggio, e, finalmente, restituire quest’ul/

timo ad un dialogo aperto con le strutture di pensiero della modemita. Perch



7V

s融aわone, come la situazione di Baudeしaire per Valery, a quella in cui si trova quello

scrittore che ha un critico dentro di s∈ (``e c広sjcoわsc壷coγe ch訪a伽cr高jco de仰o俄 se',

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、6モFヨXラ

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dire che non lo sしa in Pessoa?), laplurivocita nan

agisce soltantc] per via LateraLe, n

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蹤V6VFV

sa pl皿ivocita pure esercita・ E in pid, fav。risce un rafforzamento della tendenza a

R

7V66W2ミ

volta a volta di ciascun eteronim。, tradendo cos¥1 1a vocazione pessoana alla scrit+

sivo a quello delPopera.己しnclinazione皿a soluzione ossimorica, cos主come l'i・

tura che genera scrittura e moltiphca se stessa, che prolifera in immagini e model+

stLtuzione delし'alterLta, non si pu6 dire che semplicemente "condLzionino''1a

nascita del pensiero del poeta, come accade tra caus

VB

VffWGF陳

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fondare l'esegesi dell'autore sull'individualita compatta e unitaria dell'eteronimo,



ヨV蹤

1i di scrittura.

che ci a impossibile identificare, cioさdeclしnare al singolare i movimenti del suo

Gli eteronimi言n quanto peγso棚e, sembrano essere semplicemente gli e鮎亡亡i

pensiero, rintraccLare una- unitarLa poetica o teoria estetica; a=imite, ci a dato

di una messa in scena, soluzしone puramen亡e le仁亡era正, come ves亡ire il pronome

personale del personaggio. h realta andrebbero pensati in numero imprecisato,

fi.霊:eal:ps芸g:[1a謹aar│e.llReti:?rel:..:曇器e:i:nhi:e:tlazfonnt│6蒜│ #、討ニY タ

come il prodotto di rna sorねdi incon亡enibile coazione a ripetere, una creazione

continua di vocL gil di per se dotate di tono ed espressione, sensibilita e senso (in & questoG&si misu岨1a distanza t工a Pessoa e Pirandello) 2・ Prese come種ure di rap・

sしero esplicしto coeren亡しe per〔inenti alla produzione poe亡ica dl ciascuno工1 senso

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quelle singolarita, dialogicita di tipo romanzesco, si produce infatti nello stile deL "dialogo interiore”, dove

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6

presentazione, gli eteronimi certo poco ci aiutano a fomulare ipotesi, a traccia/ re vie percorribili, quanto memo per una analisi delle fome della scrittura; asco+

denuncia, si contraddice, si accusa di menzogna, si giudica ironicamente, si

tati poi come pure voci dialoganti nel testo non si pu6 dire che riescano a far

burla di se stesso, e di noi'']. Senonch6 proprio lo spazio deしl'interiorita, nel

depositare strati di "serenita" interpretativa, in grado di rassicurare il lettore circa

quale, come per il Dostoevskij di Bachtin, ha luogo lo sdoppiament。 delta

la reperibilita di un possibile immediato senso di unita dell'opera, per la quale sta・

coscienza neLle sue immagini, e che vale ancora a tenere insieme una ambien

bilire l'inizio e la丘ne.

tazione d品ogica, in Pessoa saし亡a e diviene esso stesso亡ema, oggetto di una pras・ si regola亡a da movimen亡i di dec○s亡ruzione e riaggregazione della coscienza, E,

come vedremo, non vi a nulla che a quella prassi riesca a sottrarsi.

Parafrasando cid che Todorov scrive a proposito di "Dostoevski子scrittore":

"tutti si accalorano per le sue

芳VPdirnenticando che le si ritrovano nei roman

zi''う, potremmo dire di Pessoa che亡u亡亡i si accalorano per i suoi ``romanzi''dimen・

La plurivocita serve cos`i a pluralizzare dall'intemo i testi, di qualsiasi mtura o

ticando che "il romanzo''e nella sua idea di scrittura. Da questa plurivocita non

genere essi siano. Ma assolve ad una funzione di ancor pit ampio significato: infor-

si esce perche in Pessoa non vi a univocita in nessun luogo, non esiste un luogo

ma la relazione s亡essa poesia・poe亡ica, inquie亡a e snerva l'in亡ens癌e la spin亡a voli・

in cui da essa trovar riparo perche a prima di tutto la scrittura, come attivita poie・

亡iva dell'intenzione alla scri亡亡ura che a quella relazione prome亡亡e senso e direzione

亡ica di cui possia皿o ricercare le isotopie rna non sopprimere la libera vocazione

(1'andare dalla poesia脚so la poe。ca e viceversa). Sconvolge言nsomma, 1'orienta-

a sperimentare fome e linguaggi diversi, ad esseme pervasa.

mento dell'asse "poesia - riflessione consapevole della / sulla poesia”, cc)ns.egnam

dolo, per l'appunto, alle tensioni di un dialogo, ad un contesto di enunciazlone in cui i ruoli sono n a contendersi proprio il diritto a quell'intenzione. Per cui ci ritro/

2、 Poe虎ca versus Poesja

viamo a chiederci a chi appartenga quel diri亡to.

Limitarsi d'正ronde a riconoscere nella plurivoc癌una ca亡egoria capace di

Se a vero the vogliamo essere a掠per poter essere not scessj, non g競stessj, per

inves亡ire il versan亡e della poesia da una parte e quello della poetica dall'altra, per・

cui si deve provenire da un gesto di negazione perche la diversita si affemi, il ritomo al valore affemativo della scrittura, il suo pieno recupero, a possibile solo

↑ T. ToDORov, J塙oco de脇ceγ融・ Memorie del sottosuolo,しn poe。ca de砿a pγosa・ Le leggj dez

in un atto poetico che trattenga a s6 1a coscienza del suo svolgersi disgiunto da

7’accoれto (1978), Roma・Napoli, Teoria, 1989, p. 150. Come scrive Bachtin a proposito di

Dostoevskij: "Quando si prende conoscenza deua vasta letteratura dedicata a Dostoevskij, 2 亘proprio sul valore dramma亡urgico del gioco delle parti, nel disposi亡ivo semiotico della

si ha l'impressione the si tratti non di伽so!o artista che ha scritto romanzi e racconti, rna di una serie di interventi filosofici pronunciati da a!c棚壷pensatori: Raskol'nikov, Myskin, Stavrogin, Ivan Karamazov, il Grande Inquisitore, eec.''(BACHTIN, H roma71zo Po揮oれico di

rappresentazione scenica, e della sua dissoluzione, che invece Pirandello c○s皿isce il dram・

ma della identita dell’uomo modemo.

3 ToDORov, Z塙oco de肋’a疑諦ta, cit., p. 138. Dostoeu訪/,e ha sttc高ce巾γeきazjoれe 7ie脇庇eγa肪a c融ca, in Dostoeus短/’, cit., p. 1 1 ).

80        D SC○NOSC MEN丁i

POE丁icA E音NVENZIONE DI FE円NAN口O PESSOA

ScRiTTURE DELL'INTENzioNE

皿a intenzione prelimina_re, che di deliberato言n Pessoa, sembra avere solo iL

c○肌e紀看o scrivere fもsse皿a cosa the mi capitasse

volersi man亡enere incomple亡o e incompiuto, dispe工s〇・

c○肌eし重sole the dalし'estemo m圧aggi皿ge 6.

五曲o osserva亡o che il poema pessoano rappresenta, (Ln opposizion

6

che a sta-to cLassificato come "dramma[ico〕') 4,皿modello di p。ema seriale, cara-tterizza[o d皿que dall'a.ssenza dL uno sviluppo temat.Lco pr。gr

76庸



F

Dove "l'accadere''non a da leggersi qui come la fatalita o l'indecisione in cui ニニ

una prassi rimamebbe sospesa, rna come l'ampiezza di possibilita dimanzi alla

s亡ru肌irazione aleatorLa e dispersa de重しe sue par亡i, da皿a fbma modulare che quale c○luしche scrive免quell'esperしenza che, scrive Oc亡avio Paz, "consis亡e nel pemet亡e la ripetizione dしmotivi eしa量oro migrazione da un tes亡o all'al亡ro,

nominare cし∂ che, prima di essere nomina亡o, manca propriamente di esistenza・ E

secondo un procedere casuale e ncyn subordLnato ad alc皿a finalita 5. ora, que

sto sist



perci6 1’analisi dell'esperienza include quella della sua espressione. Le due cose

0riale the presiede alla composizione del p。ema potrebbe rappre-

sentare, se reso disponibile

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ニ立ヲ

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della scrittura pessoana, estendLbile ad ogni dimension

FVニニ

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cui anche g1しscri亡亡i teorid e di poe亡ica entrerebbero, come inserzioni modula・

rしin rしcombしnazioni successive ed e亡erodosse, nella discon亡しnua c。ntinu癌di

un unico discorso [etterario. Ne conseguirebbe una idea d ツ &f &R 67&宥GW& " 6 P non ce la fa a sorreggere fino in fondo, cioe fino alla sua realizzazione,皿pro・

sono inseparabili''し, E con la poesia, che rivela la nostra costitutiva a克eγ融, il

ヲ柳覬

nostro nascere ``1anciati ad essere亡utti i contrari'', i=inguaggio viene recupera亡o

come real[a totale, possibilita di ricongiunzione dei contrari 7. per cui non esiste f。rma di scrittura che possa dirsi al sicuro dagli accadimenti che accompagnano la s亡oria e la ∇しta di ogni nominazione: neppure la scrit亡ura che si so純ma a ri凪et-

tere lo e, se e vero che ogni parola sa delle intenzioni dalle quali, in una certa cir・ costanza, in un determinato momento, a stata vissuta.

ge亡亡o di op班persistente perch∈ preesis亡en亡eしn ▽lr亡心di una in亡enzione unica

ed inalterabile che presieda a qualsiasi scelta. Perche, al contrario, quel proget・ to rimane aperto ed espansivo: scrivere come una cosa che "盆ccade''a chi scri.

ve e non "rna cosa fatta di gesti":

11 L油ro de脇'inquJecu昂7ie e言n tal senso, la testimonianza di come poesia e poe・ tica, indi§tinguibili, insistano sulla stessa scrittura, ad un tempo di confessione e

finzione. E se pud verificarsi che, come Anceschi scrive di Baudelaire, in qualche caso, "1a prosa nutre il verso''8, allora a lecito pensare che al riflessivo Bemardo Soares "accade” di scrivere nella prosa della confessione, mentre, in luoghi diver+

格子

si, altri Pessoa stamo elaborando teorie della scrittura altemative. Quando

vado scrivendo i miei versi senza voしerlo,

Soares dichiara che

come se lo scrivere non fosse una cosa fatta di gesti,

Ogni gesto, per quanto facile, rappresenta la violazione di un segreto spirituale. 4 Tra le categorie stilistiche codificate da Emil Staiger, rispetto au'idea di "lirico", fondato

[...] L’azione a una malattia del pensiero, un cancro dell'immaginazione・ Agire a

esiliarsi. I...] La poesia che io sogno non fallisce che quando tento di realizzarla 9,

sul ricordo, sull'unita soggettiva dell'atmosfera, e all・idea di "epしc○'', rappresentazione retta

dal pmcipio compositivo della semplice addizione, dell'allineamen亡o para亡attico tra le

parti, il "drammatico” e lo stile del discorso patetico, della tensione tra Pattesa e la risolu+

6 PEssoA, IZ gr/c繭aれo dj gre幾j [XrvI], in U†調soha mo庇訪れ



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6唯篦

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zione dell’evento, dei costrutti concessivi, consecutivi, finali. Mentre la poesia epica e lo PEssoA, 0 Guandedoγ de Reba証os, XIJVI, in Obγa Poe'きica, cit., p. 225 (Fjcg6es do血〔eγ協jo sguard○ ○merico lucido e razionale・ dis亡es○ ○mogeneamen亡e sulle c○se per amore della visi・

/ Poemas co7珂e亡os de A. Caeiγo),

bilita, l'elemento drammatico introduce nella poesia l'impazienza per "cia the deve esse

PAZ, L’aγco c b妨n, cit,, p. 167. "Quello stato di cui parla Breton, in cui

re''・ Esso movimenta l'intreccio proiettando di fronte un "problema'', cosicch6 da quel

momento non vi a gesto o passione che non venga orientato alla sua soluzione. Cfr. E. STAIGER, Fon左肌eれcz’de砿a poetica ( 1946), trad. di A. Borsano Fiumi, Milano, Mursia, 1979.

palingenesi contemporanea di una "Estetica dell’imperfezione", antiraristotelica, anti+

meta缶ca, e debi亡rice della concezione presocra亡ica o pre・dassica della poesia come emer・

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:ra.s:: '[蒜fu霊ieds::r誌roc.e謙t芸t:as霊::tv°:1:諾霊:n[asiccL霊:ma諾:::r:t,eur,霊ns:

5 cfr. CARVALHo, A p7.oc研a de wmo Tr擁傷o, cit., pp. 4+6. L'analisi de[la Carvalh. ritr.va tutte le caratteristiche del poema seriale pessoano ne 0 Gwciγdedoγ 。e Reba荊os, esempio di



il reale e l'血maginario, il passato e il futuro, il comunicabile e l'incomunicabile, 1'alto e il

藩7

trari che lo costituiscono. E pud arrivare a esserli tutti, perch6 nascendo gia li porta in s6,

gia a essi. Nell'essere se stesso, a l'altro. Altri. Manifestarli, realizzarli, a il compito dell'uo・ mo e del poeta''」bidem, p. 165.

8 L. ANC巳scHI, Bγeq;e 。s3e刑aわone siんB鋤de枕γe言n Jcineγario clpeγto, Pama, Pratiche, 1990,

genza o presentificazione・ 11 carattere cpeγto di questa estetica, che non si fonda su una

p. 4う∴`In qualche caso, cer亡e prose si riveleramo come l'abbozzo, il proge亡亡o di certe com′

gerarchia di valori rna che privilegia le categorie dell'incompiuto, dell'"inconjunt〇・', e una

idea di poesia come attivita, un fare non predeteminato, giustifica il fatto che nella pro・ duzlone di Pessoa possano esis〔ere anche un poema tradizionale come Me7is呼肌e una estetica aristotelica della perfezione formale dell’opera.

posizioni poetiche. La prosa n研e il verso.''Anceschi si sta qui riferendo a Amoe庇aces Beゆcae, un esempio di prosa "che an亡icipa e prepara la poesia'', e ad alcuni comota亡i rive・ latori che questa operim me亡te in luce del metodo di Baude血re・

9 PEssoA, I刷bγo de工I'inq涙細嵐ne, cit., p. 273.



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3

82        D lscoNosc lM ENii. pc.ETlcA E I NVENz]oNE DI FEFir凪Nro pESsoA

s亡a nut亡endo iしve亡so senz覆gesti di Alberto Caei亡o, ma当n presenza・・ di皿a

d。ttrina

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sca a "chLarLre" e "sviluppare” i principi della sua poetica, appare pih difficile da

タttere spesso non

riconoscere, q岨n亡o memo in un percorso che asplri alla linear南degli accessi e

attribuite (c最st乙scrivend。r). Un。 dott血a c-he misura il grado di pe工fezione del

all'immedLatezza dei riscontrL Cos主come, limitarsi a pronunciare anceschiana/

1'opem su高lori dell…omposizLone e delしa co拒uzしone, dunque su而mpi di un lavoro intellettuale, un "agire''sull'opera ch

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ment_e la "poetica come sforzo intenzionato u

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fil。sofia delLa composizi。ne di Poe non e estranea al Pessoa che presc.rive w加rc]一



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signific租non d甜e il gしus亡o rしlievo a quella appariscente divaricazione亡ra poesia e poe亡ica, con tu亡亡i gしi scoしlamenti e le spinte c○n亡rarie che亡ra esse si esercitano,

物五o抗nceわc拙訪zc画o suLla semibilita, perch6 si dia un’opera.

che rende sempre incerta e irrisolta qualsiasi mossa interpretativa.

Non sempre dunque la let皿a di Pess。a‖esplor紘ione del r噌gio in亡ero deしla

Mentre la poesia di Pessoa, da un lato sperimenta in anticipo sui tempi la

sua produzione, procede rinvenendo le confeme e le convergenze, i rafforzamem ti言nu[rimenti che, seppur a latitudini differenti, ci si asp

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旺aordしnaria modemi屯del poema seriale, invenzione postmodemis屯e paradig・ G&

posizloni亡eoriche e motしv亘oetic亘ra indic批ioni esplici〔e e soluzioni di inven・ zione, Ira prosa e poesia. Qui non e su鮒ciente addurre a giustificazione delle fre+

rna della poesia contemporanea, che libera l'unita strutturale, spazio・temporale e semantica dello sho性Poem in favore di una costruzione "dispersa''e "incongiun・ 亡a'']Z. Men亡re la poesia, costi餌ivamente dispos亡a ad interpolazioni e varianze,

quen亡i血uttuazioni, quando non deしle inve工sioni di ro亡亡a delta poesia e della poe・

impegna il verso, o gruppi di versi言n addensamenti, rovesciamenti, diluizioni di

tica - l’una che va non ue7.so l'altra rna j壷ireわo7te co所ra庇alPaltra -, la pしuralita

un senso che tarda a deporsL Mentre la sparizione dell'identita allenta e lascia

contrastiva dei caratteri eteronimici, [a loro indole dialettica generatrice di dibat-

tito. Nell'indagare i movimenti e le tensioni inteme ad un universo poetico non ci si pub affida.re ad un unico asse interpretativo che ne veicoli la comprensione, ad uno solo dei suoi presupposti, anche se questo e il pi。 evidente e convincente:

1'eteronimia, per l'appunto, con tutto cia che ne consegue. perch

B

W76W&R

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sa in discussione, in questo caso, e proprio la funzione metodologica che la rela・ zione poe亡ica・poesia pud eserci亡are, e l'orienta皿en亡o sしgn誼can亡e che a賞suo inter・ no la nozione di in亡enzione viene ad assumere.

La natura biunivoca del nesso poesia・poetica a stata con chiarezza definita da

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亡e dしvisしbile per sdoppiamento nell'al亡ro, e亀dell'erranza linguistica la condizi〇・ ne per cui, pi亡しche andareしn cerca di un linguaggio proprio, il poeta appare in

continua e laboriosa autotraduzione 13. Se tutto questo fa di Pessoa colui che, inventandosi tradizione, lingua, none, sogna il passato per una civilta poetica 血tura, dall'altro lato, 1a lettura delle pagine sparse di poe亡ica, estetica, teoria - a

noi non sempre pervenute "spartite” tra gli autori del d竹mcl em g

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e ordine di complessita. Come scrive Georg Rudolf Lind, nel cumre, insieme a Jacin亡o do Prado

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le P`細れas de Este'房ca e de T


ENz音oNE Di FERNANDO PESSOA

Poesia

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l'altra, E i modi in cui questo "essere per l'altro" in Pess。a ha fat[o esperie.nza di

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。a工atteri di una continuita senza frattura, di uno scorrere senza ostacoli. 11 flusso

di pensieri a cui il lettore assiste procede semmai per pause e riprese, e il "reite+

della lingua mad「e・ un progetto di vita e scri皿a `竜presenza''delle lしngue de!

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quaしe la mia coscienza sしcomporta come una coscienza diversa da me, non ha i

linguaggio sono, come sL a visto, 1a disponibili亡a plurLlinguistica, la separa亡ezza

mondo,



Ora, iL movimento, i tempi, con cui si stabilisce questa complicita grazie alla

cost davvero l'una l’orizzonte d'esistenza per lJaltra, L'皿a neLla "situazione" del-

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rato ricominciamento” ffVヨ ヲ薬ー

con il quale lo scrittore, sempre da capo, ad ogni istante,

eし看lettore con luらconosce il suo essere pensan〔e. Ripar亡e da zero, da una nega・

ne d'esis亡enza, di s∈, del萱e cose.

zione「 ogni atto di scrit亡ura, in quanto ogni presa di coscienza e "

Ques[a relazione, poi, solo in apparenza si esaurisce in una tensL.ne di natu_

sita dei volti

ra dialettica. Essa, infatti, non Canto esige il superamento di una p。sizione gil data, l’abbandono momentaneo del proprio [uogo per il Luogo del['altro da s

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vol〔a''57. Cosi il le亡亡o工e, per i獲quale ogni in亡erruzione vissutaれc局sta scrivendo



rappresenta il proprio inizio, ha "consapevolezza di perdere istantaneamente cid

piuttosto, per sfuggire alla morsa del=dentico, devia di continuo le traiettorie e

che is亡ante per is亡an亡e ha coscienza di essere''58.

mo萱tip庇1e tracce言nsegue il diverso e tu亡亡e le sue variazloni, pass盆ndo necessa-

Tra sospensioni e riprese, la negazione, che nella scrittura fa scaturire "l’infi+

riamen亡e a亡亡raverso萱'esperienza del mol亡eplice, perch全venga scongiurato lo spe亡・

nita diversita dei volti''della coscienza di se, ad ogni atto di lettura, per Poulet,

tro del[’uno. Cid che Pessoa intende fare e sottrarsi radicalmente al rischio di

viene ac。olta in un gesto ordinatore. Un gesto che di quegli sforzi interrotti, delle

ricalcare le one di queしlo scri亡亡ore che, mimando l'operazしone co皿piu屯s⊥i塙t亡o

cadu亡e e delle工inascite, vuol comprendere le ragioni, regolare i movimenti, per

scientifico nel secolo che si era appena concluso, si proponeva il solo obie[tivo

riconduⅡe il momorio della vita interiore ad un principio di coerenza.

di ridurre il diverso all’identico. E Io fa in maniera definitiva, irreversibile: esor/

Negazione che in Pessoa ha invece la fbrza radicale della cancellazione, che non

cizza quella figura di scrittore訪`脚cando quello scrittore, simulandone movimen.

lascia sedimen亡i di senso accumulabili, in quanto nella le亡tura, cost come nella

ti, linguaggio, ideali. Lo rappresenta e lo riflette diventando anche il suo simile,

scrittura, tra se e s ツ 6 6 R 6 & GV6R 蒙ヨVF F ヨV蹤R 6 & fW66 R Non vi e residuo di incoscienza che riesca a depositarsi sulla pagina senza che la

il su○ ○ppost〇・ il conけaddittorio, 1a spalla言1 maestro, ogni diverso possibile.

Quanto tutto cia, questa apertura al diveniente, versato in tutte le direzioni,

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coscienza sopraggiunga urgente a negarlo.

simul亡aneo e imprevedibile・ abbia segna亡o per mol亡a lettera亡ura串unto di non

ritomo, e abbia reso oggi necessaria quella consapevolezza della crisi dei sistemi

chiusi, che all'inizio del secolo passato appariva solo desiderabile, 1o dimostrano

Scrivere ve○○cemente.量n una si亡uazione cost connota亡a, poe亡ica e poesia, in

i亡ragi亡ti che il Novecento ha percorso, e i modi in cui ha elabora亡o e codi丘cato

quanto "discorsi”, fomazioni, o meglio, funzioni deu'universo linguistico, non

dismettono certo la loro vitale irrequietudine a favore di un modello lineare di

saperi e linguaggi.

discorsivita, 1a discorsivita dialettica, per l'appunto. Non famo un uso dialettico della negazione. Assumendo a proprio fondamento il principio di identita, prin・ cipio confemato e ogni volta rifondato proprio dalla contraddizione, 1a dialetti+

Parlando di "iden描cazione''e di "divenien亡e''viene all・evidenza un linguag・

gio deua critica che ha trovato nella fenomenologia della coscienza una rimova/ ta sfera di significazione per le proprie categorie. E che, in piti, ci consente di

ca, inねtti, non患altro che instaumre un sistema ontologico in cui il sogget亡o si

proiettare una luce diretta su quella relazione, relazione di identificazione e di negazione tra fatti di coscienza, che Pessoa stabilisce, tra see s∈, con i suoi autori,

gli autori di quella famiglia letteraria di cui e l'inventore, rna anche il lettore e il

57 G. PouLET, E7冊e moj

critico. Una specie di identificazione, di coincidenza di due coscienze, a infatti per

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"Et meme si ces visages sont par hasard semblables les uns aux autres, s'il y a identit6 entre

Poule〔, quella che ha luogo nella le亡tura・ Quando il critico partecipa alla presa di

les diff6rentes versions de mo」 meme que je d 6 Wg&R ニW2 V觚2



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coscienza con la quale ogni au亡ore, a亡亡raverso la scri亡亡ura, si scopre come soggetto aucun moyen de m'en rendre comp亡e, car je ne puis me rendre comp亡e de moi・meme que

di cid che pensa, a tal pun亡o da缶ire per pensare come proprio il pensiero di un par l'immediatet6 de l’acte de conscience, il n'est jamais valable que pour le moment oh il

altr〇・量1 pensiero altmi lo abita, cosi come il processo con cui l'al亡ro, lo scri亡亡ore,

opere et quant a l'unique visage de moi・m全me que je pr6sente clans ce moment particulier''・

si costi亡uisce come sogget亡o che pensa il mondo, diviene la maniera in cui prende

foma il proprio sen



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58 Loc, c訪. Poulet riconosce in Montaigne ("Je m'echappe tous les jours, et je me d6robe a

moi'') colui che per primo ha visto che "aver coscienza di s



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ci6 che si a, rna aver coscienza di cia che non si a pid o non si e ancora, di un movimen+ 56 cfr. PouLE丁, Fe7iomeれozogja de耽coscjen獅cγi。ca・ in La coscieれza cγjficci, cit., pp. 233・251.

亡o intemo che non si arres屯mai, che non si detemina mai e non meri亡a mai il nome di essere))●

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102       DISCONOSCIMENTI:

POETICA

E

llwENZIONE

DI

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radica come un dato ass。]uto, e non sL lascia mai veramente scardinare. Cos`L臣

no ir「iducibilL''6う・己immagine metafbrica pessoana non sembra muovere sempli・ dentita e lLbera di agile nel pi



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cemente da un desiderio di identita che aspira ad eliminare le distanze perche

tita del soggetto diventa l'identita del discorso con se stesso; e allora la Paro[a

so工ga un租工ea血unica e nuoⅦ, cost come, scrive Octavio Paz, "nel processo dia/

della dialettica [...I e sempre parola del Medesim., radicat。 nel mi[o dell・interio. rita del soggetto''59. "Negare dialetticamente・', scrive Foucaul[, "e far entrare cia

1ettico pietre e piume scompaiono a favore di una terza realta, che non e pid pie・ 亡re n∈ plume rna al亡ra cosa''64・ Essa appar亡iene a quel genere di immagini, "pr〇・

che si nega nell'in[eriorita inquieta dello spirito" 60, mentre la negazione, in Pessoa, e votata a portare l’io e iL prop工io discorso fuori di s

entrambi ne

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prio le piti alte", neLle quali "pietre e plume continuano ad essere cia che sono:

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continuo estradati e rimpatriati da una coscienza che ad ogni passaggio lascia la

1'analogia, cioe che qualcosa non e, prima di essere qualsiasi altra cosa, cia a cui

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viene fatta somigliare, per poi rivelare, entro una serie di possibilita e modi dif+

Li dove una pagina non por亡a la鉦ma, nelle amo亡azioni di non si sa quale

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f ツ F sono piume, senza smettere di essere pietre・ 11 pesante a leggero''65.

Se賞a me亡afbra dice, innanzしtu亡亡o, 1a reciproca negazione dei due temini dell

scr血ra un po'pid segna[a dalL’anonima[o e accresciuta degli ef:fetti del suo agire

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quest。 e questo e quelしo a quello; e nello stesso tempo questo e quello: 1e pietre

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feren[i pid o memo distanti, l'identificazione decisiva; se la negazione stabilisce ヌV6賃 una dis亡anza, uno stare di quei亡emini ai poli di un diame亡ro, allora, dobbiamo

da・ s亡rania亡a e so亡亡ra亡ta ad ogni vibrazione, che si pres亡a al discorso delta rines・ riconoscere come lungo quella lati亡udine di senso,亡ut亡e le posizioni in亡emedie sione, e la parola poe亡ica・ "guadagnata per dimen亡icanz盆e per contraddizione''

divengono possibilita linguistiche diverse - diversita che nessuna dialettica delle

6⊥・ in tu亡亡e ques亡e incrina皿e, il linguaggio di Pessoa giunge ad essere "1a can・

opposizioni pud comprendere - perche la metafora si costituisca. Possibilita

cellatura visibile di colui che parla''62. Quando poi gravita nelle zone dL fron・

detemina亡e心11'avvento di ca亡egorie ed is亡i亡uzioni che vamo ad incidere su

tiera, al confine tra due epoche・ tra scritture, identita, 1ingue, quella canceしla・

quell'asse, in un preciso momen〔o e in par亡icolari condizioni della scrit亡ura・ Cost,

tura si rende visibile in una maniera singolare: chi parla a attratto dai discorsi

ad esempio, l'intenzione che mira ad instaurare l’alterita, pud incontrare la traiet/

del diverso, in quanto l'uno non solo non a l'a[tro, non si deposita sull'altro,

toria di senso di quella relazione analogica interdetta (interde亡ta da ogni sua

rna a sempre il diverso dell’altro, rimbalza su ogni istanza di negazione da cui il negazione), e, nel punto preciso di quell'incontro, dischiudere il campo me亡afb・

diverso si genera.

rico dell'alterita, con tutte le sue immagini. N6 io, n6 1'altro, rappresentano dun・

Se dunque le istituzioni, per molti sistemi poetici, rafforzano i fat[ori di com

que l'area d’azione della metafora, rna qualcosa di diverso che, nello spazio tAgua′

tinuita e di direzione, per altri rappresentano linee di fuga a partire dalle quali

[e e comp7.eso tra questo e quello, in un certo momento sta accadendo.

prendono corpo immagini dissocian[i. Immagini che non si limitano a sfidare il

Questa sembra essere la dinamica che ritma dall'intemo la totalitarscrittura di

principio di con亡raddizione, ad批entare alle basiしogiche del nos亡ro pensiero, per poi

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59 M│LANESE, J個.。d耽z.one a M. FoucAULT, Scγ融]

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