In viaggio con la storia. Dalla Preistoria all'anno Mille. Per le Scuole superiori. Con espansione online 8808916529, 9788808916525


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In viaggio con la storia. Dalla Preistoria all'anno Mille. Per le Scuole superiori. Con espansione online
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UNITÀ D I APPRENDIMENTO

il

L A PREISTORIA L e z i o n e1

Le o r i g i n i dell’uomo

|

4 ] L'EVOLUZIONE E LA SELEZIONE NATURALE br ] L'EVOLUZIONE DELL'UOMO .............. L'uomo discende dalle scimmie?

iii

L’HOMO SAPIENS

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4 ] LE EPOCHE DELLA PREISTORIA: IL P A L E O L I T IECIL O MESOLITICO: ................ 7 Come possiamo conoscere il modo i n cui vivevano gli uomini preistorici?

5 ] IL NEOLITICO E LA NASCITA DELL'AGRICOLTURA

6 ] LA RIVOLUZIONE DEL NEOLITICO

9

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10

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7 ] L'UOMO, UN ANIMALE SOCIALE ......... Nessun uomo è un'isola

13 13

.........as.

8 ] IL MONDO MATERIALE E QUELLO SPIRITUALE

14

Laetoli eMelka Kunture: il cammino dell'uomo Le tappe del nostro viaggio HM Studiamo insieme... @

15

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#tzi, l’uomo venuto dal ghiaccio

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Compito di realtà

16

Regole scritte e non scritia

I Ducalogeo per la classe

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U N I T À D I APPRENDIMENTO

LE PRIME CIVILTÀ URBANE

1 ] LA RIVOLUZIONE URBANA Le gerarchie sociali esistono ancora oggi? Esistono lavori più importanti d i 2 ] LA CIVILTÀ DEI SUMERI E I L REGNO BABILONESE Perché saper scrivere garantiva ricchezza è Potere?

altri?

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2

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Perché i l codice di Hammurabi è così importante? .......

Non solo «occhio per occhio»

2]

HITTITI E ASSIRI..

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32

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4 ] L'EGITTO, LA TERRA DEL NILO

33

5 ] CULTURA E RELKHONE I N EGITTO Perché gli Egizi Imbalsamavano | defunti? Perché furono costruite le piramidi?

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# ] TRE MILLENNI DI STORIA

tere torero acinia s a

simmetrie

7 ] LE CIVILTÀ FLUVIALI DELL'ESTREMO ORIENTE

38

Il Nilo, la strada che attraversa l'Egitto . L e tappe del nostro viaggio H Studiamo insieme .

28

39

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I GLI EBREI, IL P O P O L O DDIO Che differenza c’è tra la religione ebraica e le religioni antiche? . .

4]

L'incontro sul Monte Snai

E

45

.....iiiiiiiainiaiiiiaiiatta

La Bibbia racconta d i fatti realmente accaduti? ...........

br ] IL MEDITERRANEO, CROCEVIA D I CIVILTÀ

46

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47

..........-rrrorrionrenenoninrnoniornonreninorrarro

3 ] CRETA E LA CIVILTÀ MINOICA .........

4

I l Minotauro è esistito veramente? ......

48

4]

FENICI, MERCANTI E NAVIGATORI

|

Ferma

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@ Le tappe del nostro viaggio

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M Studiamo Insieme...

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La navigazione in mare.

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La medicina a Babilonia ..

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BI LABORATORIO DELLO S T O R I C O . . .

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UNITÀ D I APPRENDIMENTO a

L A GRECIA ANTICA L e z i o n e4

L a G r e c i a d e l l e polteis

41] LA CIVILTAMICENEA

n

Troia è veramente esistita? E perché è stata assediata e distrutta?

2 ] IL MEDIOEVO ELLENICO E LA PRIMA COLONIZZAZIONE... 2 ] L'ETÀ ARCAICA E LA SECONDA COLONIZZAZIONE . C o m e vanivano fondate le colonia? tonirienirietisanaiaaena .......i.iiiiisiissiisiiriiaia

4 ] LA NASCITA DELLA POLIS |

.....iiiiiiiiinineiiananninatetonaieerionee

Greci sapevano di essere liberi?

magicoisoniocctisnii

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5 ] LA FORMA DELLA POLIS E LO S C H I E R A M E N OPLITICO TO

6 ] IL LUNGO CAMMINO VERSO LA DEMOCRAZIA .........

8 ] ATENE,IL MODELLO DELLA POLISDEMOCRATICA Chi sonoi “cittadini dellaPolis"...

E Le tappe del nostro viaggio MH Studiamo insieme ............miiiiiininaiia

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41] UN'UNICA

2]

CIVILTÀ

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LA RELIGIONE DEI G R E C I . . . Che differenze c'erano tra gli uomini @ gli d l ?

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Perché per i Greci l o sport era cosìImportante? A ;

4 ]

LA VITAQUOTIDIANA

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|] ] I L RUOLO DELLA D O N N A

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Cosa succedeva alle donne sole? ..

# ] L'IMPERO PERSIANO ...........

7]

LA PRIMA GUERRA PERSIANA .....

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# ] LA S E C O N D GUERRA A PERSIANA ... Perché affrontare i Persiani a Salamina? |FLA ONTE uit

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Fernmrmy La strada reale...

103

HB Le tappe del nostro viaggio

104

EH Studiamo insieme...

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L'ospitalitàgratuitamel mondo greco a

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La schiavità nel mondo antico

107

Dl banchetto per 1 Greci...

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ESENTATI Ippocrate e la nascita della medicina.. Wi LABORATORIO DELLO STORICO

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UNITÀ D I APPRENDIMENTO

L A GRECIA CLASSICA L e z i o n e6 L ' A t e n e

di

Pericle

e la guerra del Peloponneso I A LE GUERRE PERSIANE 4 ] LA G R E CDOPO

2 ] L'ETÀ DI PERICLE

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Perché l'età di Pericle è così iMPortante?.........,....i.i.aiisisisiiiiiriisivsirarrisririiieioriernisrieresrisi i i Aveva senso sorteggiare le cariche politiche?

iinoia aiiaicaro

...........uuimuiimirnniiniiniitinenia

4 ] LE CONQUISTE DELLA CIVILTÀ GRECA: IL TEATRO E LA

FILOSOFIA...

5 ] LA GUERRA DEL PELOPONNESO: LE CAUSE DEL C O N F L I T T O . . . Che cosa significa egemonia?

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6 ] LA PRIMA FASE DELLA GUERRA E LA MORTE DI

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PERICLE...........nur

Perché gli Ateniesi decisero di attaccare Siracusa? IPO

La peste di Atene secondo Tucidide

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7 ] LA SPEDIZIONE I N SICILIA E L A SCONFITTA D I ATENE Perché la responsabilità del conflitto è di Atene, se è Sparta a dichiarare guerra?.... ...............n..nisiseresriniieinnionn

|

de

Visitiarno Pacropoli

E Le tappe del nostro viaggio HB S t u d i a m o i n s i e m e

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136

Perché la pace del Gran Re fu così dannosa per Sparta?

ie 137

......icasiisasisimisiiimiiimiianinniiieinann

2 ] FUIPPO ll E L'ASCESA DEL REGNO D I MACEDONIA ..

139

3 ] LA FINE DELL'INDIPENDENZA GRECA Chi uccise Filippo 1 ?

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iimariniriaririnisinnanisinsarnanarannannriinnnannianan

Alessandro seda la rivolta tebana

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4 ] IL VIAGGIO DI ALESSANDRO .......

142

Perché Alessandro non ricompensà Basso?.

E ] L'IMPERO DI ALESSANDRO MAGNO

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| Rd state dolio | Il viaggio di Alessandro... @ Le tappe del nostro viaggio .......

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@ Studiamo i n s i e m e . . .

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(PESTO Le macchine da guerra dei Macedoni

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Ml LABORATORIO DELLO STORICO e

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Leggendo e maltà

139

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

L’ITALIA E R O M A L e z i o n e8

Le civiltà dell'Italia

E 4 ] L'ITALIAD U R A NLATPREISTORIA 2 ] GLIETRUSCHI..

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...........

8 ] LE ORIGINI DI R O M A

Quali elementi di verità cdssono o

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LA CACCIATA DIT A R Q U IILNSUPERBO IO L'eraismma di Muzio Scevola

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Perché le magistrature romane erano collegiali, limitate nel tempo e non reiterabili?

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EH Le tappe del nostro viaggio @ Studiamo insieme .........icnsisenisiarieiiiniieiiiii

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9 L'espansione d i Roma e l e g u e r r e p u n i c h e

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41] LA CONQUISTA DEL LAZIO.

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2 ] LE GUERRE SANNITICHE E L'ESPANSIONE NELL'ITALIA CENTRO-MERIDIONALE ...............,

183

p_ ] LE LEGIONI ROMANE E L'ORGANIZZAZIONE .. DEI TERRITORI CONQUISTATI .. Le legioni romane erano davvero

183 181

invincibili?

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Che differenza c'era tra l e colonie greche e quelleromane? .

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DIE A N N I B A L E . . . E LEI M P R E S 6 ] LA SECONDA GUERRA PUNICA Perché Annibale non raggiunse l'Italia via Mare?

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.., Annibale è i prigionieri di guerra

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... Annibale avrebbe potuto conquistare Roma?

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Perché Annibale, pur vincendo matte battaglie, perse p

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7 ] LA REGINA DEL MEDITERRANEO Lungo la via Appia @ Le tappe del nostro viaggio @ Studiamo insieme.

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Le eredità celtiche in Italia .. I Romani, grandi costruttori di strade . Gli anziani nella cultura FOmAna ............0...ceccieiimoricrinii

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Compito di realtà

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Tracce del pusssto

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UNITÀ DI APPRENDIMENTO

L A CRISI D I R O M A

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4 ] LA SOCIETÀ ROMANA IN EPOCA MONARCHICA E REPUBBLICANA... 212 Romani prendevano veramente decisionibasate

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% ] LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA ELLENISTICA

215

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4 ] NASCONO NUOVI CETI E Si DIFFONDE LA CORRUZIONE C o m e veniva l a corruzione a Roma?

Che differenza c'era tra i plebei della prima

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Le strade dell'uomo

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i] viaggio i n Qriente .

@ Le tappe del nostro viaggio @

etàrepubblicana elaplebeurbana? .

DEI GRACCHI I I VRIFORMA T E N T A T DI LA FONTE Einfr o .

Studiamo insierna ......

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B ] LA CRISI DELLA PICCOLA PROPRIETÀ TERRIERÀ E LA DIFFUSIONE DEI LATIFONDI

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2 ] LA R E L I G I O DEI NROMANI E .

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4 ] LO SCONTRO TRA OTTIMATI E POPOLARI

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2 ] GAIO MARIO E LA GUERRA SOCIALE... Perché la decisione d i Mario era rivoluzionaria?

Perché gli a l i c i si ribellaromo?

8 ] LA PRIMA GUERRA CIVILE

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4 ] LA DITTATURA DI SILLA... Come funzionavano le liste di proscrizione? Perché le riforme di Silla non misero fine alla crisi della repubblica? .....uciiiasiiiiiasniioniaicniane

LA FONTE E E E

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5 ] UNA CRISI IRREVERSIBILE...

E Le tappe del nostro viaggio Studiamo Insieme

Lezione

12

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... 241 @ H i m

Giulio Cesare, Ottaviano

e l a f i n e d e l l a Repubblica 4 ] CESARE E IL PRIMO TRIUMVIRATO Perché i l triumvirato f u tenuto segreto?

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LE CAMPAGNE MILITARI DI CESARE ..

% ] LA SECONDA GUERRA CIVILE... Perché Cesare detronizzò Tolomeo XNI? ..........

4]

LA ROMA DI CESARE

8 ] ANTONIO E OTTAVIANO ASSUMONO IL CONTROLLO D I ROMA IAN,

Le liste di proscrizione del secondo triIurmvirato

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siizinrnniziniooee

6 ] LO SCONTRO TRA ANTONIO E OTTAVIANO Il IL TRAMONTO DELLE ... ISTITUZIONI REPUBBLICANE crvrimiiriniserriseieirionnasene

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Cesare in Britannia. Le tappe del nostro viaggio

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@ Studiamo insieme ............

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Compito di realtà

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LEZIONE

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CARTA ANIMATA Dove è nato

l'uomo?

Le origini

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dell’uomo

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comparsa dell'Homo sapiens

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Inizio del Neolitico: prime forme di Sgricoltura Li]deomesticazione

Le tappe del viaggio P



Lo studio del passato è reso possibile dall'analisi delle fonti.

primi ominidi nascono i n Africa 5 milioni d i anni fa. |

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Da

Una tipologia di fonti, le fonti materiali, comprende oggetti e altre tracce della vita

dell'uomo. » Grazie a queste fonti conosciamo anche . a storiadelle epoche precedenti alla

L'evoluzione dell'uomo è

favorita conquista della postura eretta.

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Le origini dell'uomo

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Ritrovamenti fossi e

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Australoplieco

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L'Homo sapiens

si evolve 300 000 anni fa*

H O M O SAPIENS 3 0 0 000 anni fa

I Rift Valley, Africa È la specie a cui appartiene Nel Paleolitico

l'uomo moderno: evolutasi

l’uomo vive in

inizialmente in Africa, colonizza in seguito gli altri continenti.

comunità di

» Scopri che cosa ha di diverso rispetto alle altre specie, e qual è la sua

caratteristica evolutiva. Nel Neolitico le donne scoprono

l'agricoltura e nascono i primi villaggi.

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E

La preistoria | 1 1 ] L'EVOLUZIONE E L A SELEZIONE NATURALE

Le specie viventi si evolvono continuamente Milioni di anni fa la Terra era popolata da animali e piante che

i

dirsi



-

Oggi non esistono più, perché estinte e sostituite da altre specie. Per esempio i dinosauri, gli enormi rettili che un tempo dominavano la Terra, si estinsero circa 65 milioni di anni fa. ‘Tutto questo si verifica perché la vita sulla ‘Terra è soggetta a continui cambiamenti, secondo un processo che prende il nome di evoluzione. L'evoluzione è un processo estremamente lento e si svolge nel corso di periodi lunghissimi: come vedremo tra poco, quella dell'uomo ha richiesto ben 4 i anni. m i l i o ndi

Ricostruzione

Darwin elabora la teoria dell'evoluzione La teoria dell'evoluzione fu formulata nel 1859 dal naturalista inglese Charles Darwin. Secondo Darwin gli esseri viventi cambiano -—si evolvono —perché sì adattano all'ambiente cheli circonda. Gli animali appartenenti alla stessa specie, infatti, non sono identici ma presenta-

di un Herrerasaurus.

+È un dinosauro vissuto circa 231,4 milioni chi anni

fa in Argentina. Letters

no piccole differenze: per esempio due antilopi possono avere un mantello diverso per una lieve sfumatura di colore. Questa differenza, apparentemente minima,

Fapauiaks/Shutterstock).

permette a uno dei due animali di mimetizzarsi meglio e di sfuggire ai predatori. Darwin sostiene che gli animali che si adattano meglio all'ambiente riescono a

sopravvivere e a trasmettere le caratteristiche fisiche “vincenti” ai loro figli. Invece le specie animali che non si adattano all'ambiente si estinguono. Questo processo si chiama selezione naturale ed è grazie ad esso che si innesca un processo evo-

lutivo che trasforma le specie.

CONLE IMMAGINI

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LAVORARE

& Questo sito è stato ndryiduato del Ce ed è ne 2011 net deserto d

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Le origini dell'uomo

2 ] L'EVOLUZIONE DELL'UOMO Gli australopitechi e la conquista della posizione eretta Anche l'uomo è l'esito di una lunga evoluzione. Noi conosciamo il nostro passato grazie ai resti fossili ritrovati dai paleontologi, scienziati che studiano gli organismi viventi del passato. Ma i resti fossili sono molto pochi e, dunque, la storia dell'uomo è ricca di aspetti misteriosi che aspettano ancora di essere svelati. Ciononostante sappiamo che il segreto dell'evoluzione umana, il fattore che ci ha permesso di diventare la

specie dorninante sulla Terra, è stato la conquista della posizione eretta, ossia della capacità di camminare usando esclusivamente gli arti posteriori. La nostra storia inizia quattro milioni di anni, quando in Africa comparvero gli australopitechi, i nostri più antichi antenati. Gli australopitechi vivevano nella savana ed assomigliavano più alle attuali scimmie che a noi: erano alti poco più di

Quella degli ominidi è una fami 1a dell'ordine

un metro e coperti di peli. Gli australopitechi, però, oltre che su quattro zampe sapevano camminare anche in posizione eretta, ossia usando solo le due zampe posteriori: in questo modo potevano scorgere eventuali predatori nascosti nell'erba alta e mettersi in salvo sugli alberi. La conquista della posizione eretta fu fon’ damentale soprattutto perché liberò le zampe anteriori che, non più impegnate a

der primav, a Cui appartengono l'uomo e ce scimmie amropomerte gone, p ea bonobo, orango), oltre a tutte le specie umane

sostenere i l corpo, potevano essere impiegate per afferrare oggetti: gli australopi-

espnte del genere Homo.

i’

techi erano infatti in grado di utilizzare pietre e rami per scavare in cerca di tuberi o per difendersi dai predatori.

L'impiego degli arti anteriori per utilizzare gli oggetti stimolò l'evoluzione di un altro organo di importanza fondamentale, ossia il

r i erectus l aHomo Due e s e m pdi

che si susseguirono nel cervello. Come vedremo, i vari corso dei millenni svilupparono scatole craniche sempre più voluminose e quindiin grado di contenere cervellipiù grandi e maggior mente funzionali.

L’Homo habilis usa le pietre come utensili Circa 2 milioni di anni fa comparve l'Homo habilis: era alto circa un metro e trenta, aveva lunghe braccia e, come gli australopitechi, poteva camminare sia in posizione eretta che a quattro zampe. Rispetto agli australopitechi, Habilis aveva un cervello più grande ed era più abile nell’afferrare e utilizzare oggetti: il termine habilis”, infatti, viene dal latino

accendono il fuoco,

didoria è (Lari Rtor. Museo nazionale riettà Mongolia:

LAVORARE CON LE IMMAGINI

” i duei d e a dre in i e odo ere fuoro? IP Secondo t e che cosa avrebbero potuto usare al posto del bastoncino di legno che tengono i n mano?

mm

e significa proprio abile, capace. L'Homo habilis era in grado anche di

lavorare le pietre: percuotendo due ciottoli l'uno contro l'altro riusciva a ottenere pietre con u n bordo affilato chiamate chopper, che impiegava per scavare in cerca in cerca di cibo e per incidere la carne degli animali di cui si nutriva. Ll’Homo erectus e la conquista del fuoco 1.8 m i l i o n dii anni fa apparve l’Homo erectus. Era alt o attorno

al metro e

sessanta e aveva una

ANIMAZIONE Chi ha scoperta Il fuaca?

è

+

|

scatola

A

cranica voluminosa, capace di contenere un cervello

i

più grande. Con l'Homo erectus gli ominidi conqui-

+:

starono definitivamente la postura eretta e l'andatura

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i

bipede e smisero per sempre di camminare a

'

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-.

quattro zampe. Inoltre l'Homo erectus aveva, come

gli uomini odierni, il pollice opponibile, ossia pote-

A

e

va oppotlo alle altre dita per afferrare e manipolare oggetti. Grazie a questa abilità erectus sapeva lavorare le pietre in modo da ottenere schegge a forma di due

mandorla affilate su lati.

_

_ ss

|

E)

UONTÀ Di APPRENDIMENTO

L a preistoria

L'Hom erectus o fu il primo a uscire dall’ Africa e a diffondersi in Europa e in Asia. Imparò a proteggersi dal freddo costruendo primitive capanne e a coprirsi usando le pelli degli animali uccisi. Soprattutto, erectus imparò ad accendere e conservare il fuoco, che utilizzava per scaldarsi, cuocere il cibo e difendersi dagli animali feroci. Probabilmente erectus si serviva anche di un linguaggio rudimentale, fatto di suoni gutturali e gesti.

GLI STRUME DELLO STORI

!

Oltre alla paleontologia, sono moltephici

le discipline scientifiche che sì OCCupano di ricostruire il passato. I

Geologia: lo studio della Terra e

dei processi che la plasmano e la modificano. » Archeologia: lo studio delle culture e delle civiltà del passato attraverso

L'uomo discende dalle scimmie?

L'uomo appartiene all'ordine dei primati, lo stesso a cui appar tengono le scimmie e gli antichi ominidi. In un periodo compreso tra i 7 e i 5 milioni di anni fa all’interno dell'ordine dei primati si crearono due linee evolutive: una portò alla nascita dell’uomo, l'altra a quella delle scimmie attuali. Quindi l’uomo non discende direttamente dalle scimmie: noi e le scimmie abbiamo però in comune dei progenitori: con loro condividiamo una parte consì-

1

|

le tracce materiali che hanno lasciato.

» Antropologia: si occupa di studiare le culture umane.

derevole delnostro DNA, E LE CARTE CON LAVORAR Sulla carta non è indicato quando l'uomo raggiunse la Nuova Zelanda, l'Islanda e la Groenlandia.

2 ] L’'HOMO SAPIENS L'Homo sapiens nasce In Africa A p p e n300 a 000 anni fa in Africa apparve l'Homo sapiens, la specie alla quale apparteniamo tutti noi. Rispetto ad erectus, i sapiens avevano un cervello più sviluppato ed elaborarono un vero e proprio linguaggio. Sapevano inoltre realizzare manufatti in pietra, osso, corno, avorio e legno.

I Con un r i c e r c suainternet

scopri quando sono state colorizzate e completa la carta. C A R T A ANIMATA

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LALA

L'Homo sapiens nacque in Africa. Circa 100000 anni fa i nostri

d INDI ANO

ATLANTICO

anni fa

>» — Linee di diffusioneE A ta

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è ditfuso l'uomo sulla Terra?

OCEANO 30 000

Come sì

Le origini dell'uomo

antenati si diffusero nel Vicino Oriente e da lì in tutta l'Asia, mentre la colonizzazione dell'Europa iniziò 400 000 anni fa. L'uomo arrivò nelle Americhe solo 300000 anni fa, quando gruppi di cacciatori attraversarono lo stretto di Bering (il braccio di mare che divide l'Asia dall'America} per poi spingersi verso sud e popolare l'intero continente.

L'uomo: una storia ancora misteriosa L'evoluzione dei nostri antenati presenta ancora molti aspetti misteriosi che le scoperte deipaleontologi stanno però

svelando. In passato sono esistite sicuramente altre specie di ominidi, che però si

sono estinte. Per esempio due milioni di anni fa vissei n Africa l'Homo rudolfensis, un ominide del quale sappiamo pochissimo perché si estinse relativamente in fretta— in qualche decina di migliaia di anni—e perché di lui abbiamo pochissimi resti fossili.

Dov'è i l NEANDER?

OH uomini d i Neanderthal ‘Tra gli oninidi estinti il più noto è sicuramente

l'uomo di Neanderthal. Questa specie prende il nome da una valle della Germania, la valle di Neander, dove sono stati trovati per la prima volta i suoi resti. Gli uomini di Neanderthal comparvero circa 1000 000 anni fa in Europa e si diffusero sino all'attuale Turchia e al vicino Oriente. Erano più bassi e muscolosi COLLABORARE : PARTECIPARE dei sapiens e con un cervello addirittura più grande. Inoltre sapevano lavorare le pietre, accendere il fuoco e utilizzare le pelli di animali per Assieme ai tuoi compagni realizza proteggersi dal fuoco. Apparentemente i Neanderthal avevano tutto u n tabellone dove mettere a per imporsi nella lotta per l'evoluzione ma circa 350 000 anni fa si estinconfronto le caratteristiche dei sero. ] motivi di questa estinzione sono ancora sconosciuti: alcuni studifferenti ominidi che abbiamo

diosi hanno avanzato l'ipotesi di un'improvvisa epidemia che avrebbe studiato i n questa unità. decimato i Neanderthal, ma la corrispondenza tra l'estinzione e l'arrivo

in Europa dei primi sapiens porta a supporre che la loro scomparsa fu dovuta proprio alla concorrenza da parte dei nostri progenitori.

Troverai facilmente i dati di cui hai bisogno su un'enciclopedia 0 con una ricerca su Internet. Fai attenzione a utilizzare dati

aggiornati e attendibili.

#4] LE EPOCHE DELLA PREISTORIA: IL PALEOLITICO E IL MESOLITICO Cos'è la preistoria? La storia vera e propria inizia solo con la scoperta della scrittura, ossia attorno al 3000 a.C. I l lungo periodo che va dalla comparsa dell'Homo habilis (da 2 milioni di anni fa) all'invenzione della scrittura prende il nome di preistoria. Un tempo si riteneva che, in assenza di documenti scritti, non fosse possibile conoscere la vita degli uomini del passato e che quindi la preistoria fosse un periodo destinato a rimanere sconosciuto. I n realtà, grazie

al lavoro degli archeologi abbiano molte informazioni sugli uomini preistorici. Per esempio attraverso l’analisi dei resti ossei possiamo capire di quali malattie soffrivano; inoltre i pollini e le ossa animali ritrovati negli insediamenti preistorici

ci informano sulla loro alimentazione. Infine osservando le loro sepolture possiamo capire in cosa credevano. La vita dell'uomo preistorico è quindi molto meno misteriosa di quanto si pensi.

Le tre età della pietra Durante la preistoria l'uomo non aveva ancora imparato a lavorare i metalli per cui gli attrezzi e le armi erano per lo più in pietra. Per questo la preistoria viene anche indicata come età della pietra e suddivisa in tre grandi periodi: Paleolitico ("età della pietra antica"), Mesolitico (‘età della pietra di mezzo”) e Neolitico (‘età della pietra nuova”). Una seconda fase — che però è in parte successiva alla scoperta della scrittura - viene definita età dei metalli ed

è suddivisa in età delrame, età del bronzo ed età del ferro.

‘Ascia a mano in selce. è Databile circa al E 0 000 a.C., è stata ritrovata

nel deserto del Sahara. (Collezione privata)

UONTÀ Di APPRENDIMENTO

L a preistoria

1

LA PERITODIZZAZIONE DELLA P R E I S T O R I A

n

Paleolitico: 2 milioni di anni fa-ca. 10 000 a.C.

|,

ETÀ DELLA

Mesolitico: ca. 10 000-ca. 8000 a.C.

PIETRA

Neolitico: ca. 8000-5/4000 a.C.

Età del rame: a partire da ca. 5/4000 a.C. ETÀ D E I

|

Età del bronzo: a partire da ca. 3000 a.C.

Età del ferro: a partire da ca. 1500 a.C.

{ I Paleolitico: tribù d i cacciatori è raccoglitori Durante il Paleolitico {il periodo che va dalla comparsa dell’uomo fino al 100 000 a.C.) gli uomini vivevano in

Nello zaino

6

tribù di poche decine di individui che abitavano in capanne o in ripari naturali i Nel Paleolitico l’uomo vive come le caverne. Per sfamarsi si affidavano alla caccia, alla pesca e alla raccolta di mi comunità di cacciatori frutti, tuberi, bacche e radici che crescevano spontaneamente in natura. I l compie raccoglitori, cioè in t o di cacciare spettava soprattutto agli uomini mentre le

donne pensavano alla

raccolta dei frutti, ma spesso le donne aiutavano nella caccia e i maschi nella raccolta. Le tribù erano nomadi, cioè si spostavano a seconda della disponibilità di selvaggina da cacciare e dei frutti da raccogliere. Per cacciare, tagliare la carne degli animali e lavorarne la pelle gli uomini del Paleolitico utilizzavano armi e attrezzi costruiti con pietre, legno e parti di animali

{soprattutto tendini e ossa). Nella costruzione di questi utensili l'uomo aveva rag-

giunto un'ottima padronanza tecnica: pietre di forma diversa servivano per scarnificare gli animali o per cucire le pelli con fili fatti coi tendini di animali. Verso la fine del Paleolitico venne poi inventato l'arco, che permetteva di colpire le prede da lontano e con minor pericolo per il cacciatore. Le pitture rupestri: u n modo per controllar e la natura

Malgrado le sue notevoli capaci-

tà tecniche, l’uomo del Paleolitico aveva paura

del mondo che lo circondava. 1 fenomeni atrnosferici (per esempio il ruono e i lampi). gli astri e gli animali selvatici apparivano ai nostri antenati

come manifestazioni della forza degli spiriti che popolavano la natura. Attraverso un insieme di gesti o riti si riteneva però possibile rendere amrnici gli elementi naturali e ottenere il loro aiuto. Per questo motivo gli uomini dipingevano all’interno delle grotte delle scene di caccia: si tratta delle cosiddette pitture rupestri. Disegnando l’a-

nimale cacciato e la sua cattura, gli uomini preistorici pensavano infatti di rendere più probabile

l'uccisione della preda.

tribù che per sfarmarsi si dedicavanno alla caccia alla pesca ma anche alla

raccolta di frutti e radici. Pitture rupestri con scene d i caccia.

+ Dalle grotte di Chaumvet e Lascaux, i n Francia,

MR

uno Le origini dell'uomo

1

All'uccisione di un animale, soprattutto di grandi carnivori come gli orsi, faceva poi seguito una serie di rituali: le ossa dell'animale ucciso, per esempio, venivano custodite dalla tribù a l l ’ i n t e rdelle n o caverne. Questo

di essere puniti dagli spiriti perché gli uomini primitivi temevano per aver ucciso un animale e speravano che, prendendosi cura dei suoi resti, avrebbero ottenuto ilperdono. Gli uomini del Paleolitico

La Venere di Wilkendort.

ci hanno anche lasciato statuette i n pietra 0 in osso che

raffigurano le loro prede o figure femminili dalle forme esa. gerate {le cosiddette veneri preistoriche), probabilmente connesse a rituali di fertilità.

&

calcareae alta I e

dl

a morti L'uomo del Paleolitico seppelli. La s e p o l t u rdei

va i propri morti. Nelle tombe risalenti al periodo gli archeclogi harmo trovato corredi funerari, ossia armi, gioielli, pic diciboe oggetti quotidiani che venivano deposti cole quantità oggetti a al defunto. Lap r e s e ndizquesti ro nel s e p o l cassieme

|

in pietra La staiuetta,

è



loi peaio in Austria nel 1908 (Vienna Musto

È

‘i

o

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i

-

una vita dopo la morte: gli oggetti deposti nella tornba dovevano infatti servire al defunto nella sua nuova esistenza.

appartenente

Come possiamo conoscere i l modo

agli Hadza, un gruppo

in cui vivevano g l i uomini preistorici? Sembra incredibile ma, oltre che agli scavi archeologici, per conoscere la vita degli uornini primitivipossiamo ricorrere all'osservazione diretta e perfino alla fotografia. In alcune zone isolate della Terra ci sono piccole popolazioniumane che sono ancora a uno stato tecnologico analogo a quello del Paleolitico: per esempio nella Foresta Amazzonica è nel Rorneo vivono tribù che non conodei e che vivono di caccia e della raccolta scono l'agricoltura e l'allevamento

etnico della Tanzania.

+ l arca 1200 Hadza

rimasti vivono ancora oggi procurandosi il cibo come cacciatori-raccoglitori, (erichon/Shuttenstocko

frutti spontanei. Osservando queste popolazioni possiamo farci un'idea di come vivessero gli uomini delle preistoria: delle loro abitudini, delle loro credenze,

°

loro società. della ann

l l M e s o l i t i c un o : periodo di crisi Ill clima della Terra non è rimasto

sempre uguale: a periodi più caldi si sono alternati periodi più freddi dettig l a c i a z i oossia n i , epoche lunghe anche m i g l i adii aanni caratteriszate dall'abbassamento della temperatura e dall'avanzamento dei ghiacciai. L'ultima glaciazione fini attorr o al 100 000 a.C. e la sua conclusione segnò la fine del I cambiamenti dimatici Gli sconvolgimenti climatici Paleolitico e l'inizio del Mesolitico (100 000-8000 a.C.). che alla fine del Paleolitico portarono all'estinzione I l brusco m u t a m e n t o climatico seguito alla fine della glaciazione modificò l'ambiente in cui l'uomo viveva: le temperature aumentarono, alcune regioni si desertificarono e molte delle prede che l'uomo era solito cacciare si estinsero (i mammut) o si trasferiron o più a nord (le renne). I l Mesolitico fu quindi u n periodo di crisi per gli uomini, che si trovarono privati delle prede che erano soliti cacciare. Per sopravvivere l'uomo dovette smettere di dipendere dalla caccia e dalla raccolta di frutti selvatici e trovare nuove fonti di sostentamento.

di molte comunità umane furono causati da u n aumento delle temperature che, tra le altre cose, portò all'innalzamento del livello dei mari. P

Come probabilmente sai anche oggi è in corso u n aumento delle temperature causato dal cambiamenti climatici indotti dalle attività dell'uomo: procedendo per analogia con quanto avvenuto nel Mesolitico, sapresti dire quali conseguenze potrebbe sulla vita dell'umanità?

x

UONTÀ Di APPRENDIMENTO

10 L a preistoria

6 ] IL NEOLITICO E LA NASCITA DELL’AGRICOLTURA Sono le donne a scoprire l'agricoltura I l Neolitico è il periodo della preistoria che va dall’8000 al 3000 a.C. L'inizio del Neolitico fu segnato da una svolta decisiva nella storia dell'umanità. Attorno all'8000 a.C. ci si accorse che se si interravano dei seni da essi germogliavano nuove piante di cui ci si poteva cibare: nacque così l'agricoltura. Dato che a raccogliere le bacche e i frutti selvatici erano

iu

8000 a.C.

l'agricoltura nasce ntormo all'8006 a.C

soprattutto le donne, è probabile che siano state loro a capire come nascevano le nuove piante e a elaborare le prime tecniche di coltivazione. L'agricoltura fu scoperta in Medio Oriente e da li, si diffuse verso l'Europa e l'Africa. La sua diffusione fu molto lenta: le prime tracce di coltivazioni in Grecia risalgono solo al 5500 a.C. I n Cina e in Messico l'agricoltura fu invece scoperta attorno al 7000 a.C., indipendentemente da quanto era avvenuto in Medio Oriente.

Si addomesticano gli animali e nasce l'allevamento Contemporanea-

all'agricoltura nacque anche l'allevamento: alcuni animali furono addomesticati in modo da fornire, attraverso la loro carne e il loro latte, una risorsa di cibo sicura. 1 primi animali a essere addomesticati furono le pecore e le capre, seguite nei secoli successivi dai bovini, dagli asini e dai maiali. 1 cavalli furono mente

addomesticati solo attorno al 3000 a.C. a)

L'uomo produce i l proprie cibo Grazie all'agricoltura e all'allevamento l'uomo poteva produrre da se il cibo di cui aveva bisogno e non dipendeva più dalla

Una spiga di grano. + È uno dei primi cereali

disponibilità di prede da cacciare. In questo modo la popolazione tornò rapida» mente ad aumentare: grazie alla capacità dell'uomo di adattarsi all'ambiente la crisi del Mesolitico era stata definitivamente superata.

conna| tidall'uomo. O

i è

bi

#

Li

Camblamenti climatici

.

|

i’ Osservazione

Dominuzione

del semi da parte delle donne

delle prede

)

| ] con lama lFalcetto n calca i

SCOPERTA + DELL'AGRICOLTURA

in asta. è ricavato dalla di un bisonte. (Ch. Henry) >

*

Aumento demografico

Nascita del primi villaggi

na

6 ] LA RIVOLUZIONE DEL NEOLITICO Nascono | primi villaggi L'agricoltura e l'allevamento cambiarono radicalmente il modo di vivere dell'uomo, tanto che si parla di una rivoluzione del Neolitico. L'agricoltura portò infatti al declino del nomadismo. Ora non era più necessario spostarsi i n cerca di prede, a] contrario era necessario restare nello stesso luogo per

attendere la maturazione dei frutti e procedere al raccolto. In seguito alla scoperta dell'agricoltura nacquero quindi i primi villaggi. Le abitazioni, a seconda dei materiali a disposizione, erano costruite con argilla, legno o pietre; inoltre i villaggi erano circondati da una palizzata o da un muro di pietra che serviva a proteggerlo dai nemici e dagli animali selvaggi. All’interno del villaggio trovavano ospitalità anche le greggi. L'immagine qui a fianco riproduce la pianta di un villaggio del Neolitico: la sua forma ci permette di capire alcuni dettagli sulla società del tempo. In primo luogo possiamo notare come le case avessero tutte dimensioni e forma simili: erano tutte costituite da una sola stanza che

La ricostruzione

di un villaggio raeciitico

a Old Sarum.

+ L'area del primo insediamento

dette poi origine alla città

inglese di Salisbury U o l Rowiey) «e

-

sese

see

La pianta di un villaggio neolitico. + Riproduzione

della pianta di un villaggio di età neolitica.

ospitava anche il focolare (in rosso). Questo vuol dire che non esistevano differenze sociali: tutti i mernbri del villaggio svolgevano lo stesso lavoro, ossia

erano agricoltori e pastori, ed erano ugualmente ricchi e importanti. In questi villaggi non c'era u n re o un capo: le decisioni venivano prese assieme da tutti i capi famiglia. Nascono la ceramica e la tessitura Oltre all'agricoltura e alla pastorizia, nel Neolitico nacque

anche l'artigianato. L'uomo scoprì che lavorando l'argilla, impastandola con paglia o piccole pietre e cuocendola ad alte temperature, si ottenevano recipienti in ceramica impermeabili e resistenti al fuoco, Questi recipienti permisero di conservare le scorte alimentari meglio di quanto avveniva con ì cesti di vimini, le zucche svuotate o i sacchi realizzati con la

pelle degli animali che erano stati usati sino a quel momento. Nacque infine anche la tessitura: si iniziò a filare e a tessere la lana delle pecore o fibre vegetali come il lino per ottenere vestiti. L'uomo inizia a lavorare | metalli Attorno al 4500 a.C., nel Vicino Oriente, nacque la metallurgia, ossia l'arte di lavorare i metalli. Il primo metallo a essere lavorato fu il rame: infatti, oltre a essere facilmente riconoscibile per il suo colore rosso-bruno, è malleabile e può essere fuso a temperature relativamente basse.

LF SSICO

Che cosa significa il termine malleabile? [A] di facile repenbilrtà; [8] poco costoso, [ Paragrafi 5-6, pp.10-12)

Durante il Neolitico (8000/5-4000 a.C.) nasce l'agricoltura: sono le donne che

trasformarle In utensili.

si occupano della raccolta a scoprire che,

L'evoluzione dell’uomo è favorita conquista della postura eretta.

interrando i semi, nascono nuove piante di cui cibarsi. Si sviluppano anche forme di pastorizia e allevamanto.

{> Paragrafo 2, pp. 5-6) Gli australopitechi avevano

ll grande vantaggio, rispetto alle scimmie, di stare eretti e camminare su due gambe: In questo modo riuscivano a scorgere | predatori nascosti nell'erba alta e potevano utilizzare le zampe anteriori per afferrare oggetti. Intorno a 1,8 milioni di anni fa l'Homo erectus adotta definitivamente la posizione eretta. È il primo con il pollice opponibile e usa ll fuoco per scaldarsi, difendersi e cuocere i l cibo.

I L’Homo sapiens si evolve 300 000 anni fa. (> Paragrafo 3, pp.7 ) L'Homo sapiens, 300 000 anni fa, sviluppa una vera forma di linguaggio. Convive per un po' con Il’Homo erectus e, i n Europa, con l’uomo

di Neanderthal, prima di sostituirli. È la specie a cui apparteniamo tutti noi. Nei Paleolitico l'uomo vive i n comunità d i cacciatori e raccoglitori. {> Paragrafo4, pp. 7-9) La preistoria è i l periodo che va dalla comparsa dell’Homo habilis all'invenzione della scrittura,

La prima parte della preistoria è l'età della pietra, suddivisa In Paleolitico, Mesolitico e Neolitico. Segue poi l'età dei metalli, divisa

Agricoltura e allevamento cambiano le abitudini umane: molte comunità diventano sedentarie e nascono i primi villaggi. Dalla cottura dell'argilla si arriva all'invenzione della ceramica, che resiste al fuoco. Verso il 4500 a.C. nasce la metallurgia, cioè l’arte di lavorare i l metallo, I l primo

metallo usato è il rame. Intorno al 3000 a.C. si scopre che fondendo rame e stagno si ottiene il bronzo. SI sviluppa il commercio: gli scambi si attuano con il baratto. Le merci provengono anche da molto lontano e la scoperta della ruota facilità i viaggi.

L'uomo prospera grazie alla sua natura d i animale sociale. (> Paragrafi 7-8, pp.13-14) Gli uomini vivono In comunità perché questo aumenta le loro possibilità di sopravvivenza: chi non può procurarsi da

vivere perché anziano o malato è aiutato dagli altri membri della comunità. L'uomo si adatta all'ambiente in cui vive

ma, a differenza di altri esseri viventi, ha anche la capacità di modificarlo. Inoltre, l'uomo possiede soprattutto forme di espressione culturale e spirituale come i l Inguaggio e l’arte.

ssa SPAZIO, T E M P O E LESSICO

h. [V][F] | villaggi neolitici erano governati da un re. i. [Vj[F] Nel Neolitico non esistevano commerci.

‘1. Ritrova nel capitolo la data di apparizione: a. degli australopitechi b. dell’Homo habilis c. dell'Homo erectus

d. dell'Home sapiens

d i seguenti domande. 6. R i s p o nalle a. | primi uomini erano

[4] allevatori e raccoglitori. ee

pranb prin

pio

bp pio

[E] raccoglitori e cacciatori.

pa op p a i

2. Indica quando iniziano a finiscono Il Palecittico, i l Mesolitico e i l Neolitico.

3. Definisci in tre r i g h| eseguenti termini. Pollice opponibile; pitture rupestri; corredo

[©] cacciatori e agricoltori, (E) allevatori e raccoglitori.

b. Perché gli uomini del Paleolitico dipingevano scene d i caccia sulle caverne? (4) Per renderle più accoglienti.

[E] Per lasciare traccia della \oro presenza. [CT] Per facilitare la caccia. (5) Per spiegare ai loro figli come sì cacciava.

funerario.

CONOSCENZE

erano tipiche 4. Indica se le seguenticaratteristiche o dientrambi. di Homo habilis, di Homo erectus

CONCETTI

7. Rileggi i paragrafi 1 e 2,completa le frasi seguenti quindi utilizzale coma traccia per spiegare con p a r o l etue in che cosa consiste la teoria dell'evoluzione e cos'è la selezione naturale. a. | processi evolutivi sono rapidi o lenti? L'evoluzione richiede tempi moto : iui

fiMO 3

a. Sa accendere il fuoco b. Cammina sia su due che 5U quattro zampe ©.

Nasce 1,8 milioni di anni fa

d. Lavora le pietre sbattendole una contro l’altra @.

0. Vive anche in Asia h. Costruisce capanne

5, indica se le seguenti affermazioni sono vere o false, quindi correggi quelle false. a. (VI[F] Per l’uomo il Mesolitico fu un periodo

di forte sviluppo. b. [VI[F] l'agricoltura nacque n Europa. c. [V][F] È probabile che l'agricoltura fu scoperta dalle donne.

d. (V]IF] | primi animali a essere addomesticati furono le pecore e le capre. e. (V]I[F] il primo metallo a essere lavorato fu il rame, seguito dal bronzo e dal ferro. £& (VIP) | villaggi del Neolitico erano difesi da fossati o palizzate,

g. [V][F] Nei villaggi neolitici non esistevano grandi differenze sociali.

one QI SANI,

b. Come siamo i n grado d i conoscere | processi

evolutivi?

is e. Anche l ' u o mèofrutto diun processo evolutivo? 5ì, l’uomo condivide con le Grazie allo studio dei

......u...usi

riiiinisenisniorniannnine

.

un progenitore comune.

Ha il pollice opponibile

f. Nasce in Africa

iiniiiiiiiniiciineennioinione

8. Dopo averriletto il paragrafo2 r i a s s u m | vantagi gi che dava al primi ominidi la posizione eretta.

9. Prepara l'esposizione del paragrafo 4, che parla delle società del Paleolitico. Dalla tua esposizio-

ne dovrà risultareconchiarezza perchégliuomini del tempo erano nomadi. e

Inizia definendo il termine Paleolitico.

* Spiega come vivevano gli uornini e come sì procuravano il cibo. * Concludìesaminando le loro credenze riguardo alla natura e agli animali.

10.Confronta il m o d oin cui vivevano gli uomini del

Neolitico e con i modi di vita del Paleolitico. Quali sono le maggiori differenze? A quale trasforma-

zione sono per lo più dovute?

11.Rileggi il secondo paragrafo e trova | motivi per cui il rame fu il primo minerale a venire lavorato e perché In seguito fu sostituito dal bronzo.

-

n

Cucinare nella preistoria pe

Il passaggio dal consumo di cibi crudi a quello d i cibi cotti segnò una

tappa cruciale nella storia evolutiva

dell'umanità. ] primo tra i nostri antenati apadroneggiare l'uso del

fuoco, e dunque a cucinare il cibo, fu l’Homo erectus. La scoperta che gli alimenti potevano essere cotti fuprobabilmente casuale: possiamo immaginare sia avvenuta quando un pezzo di carne caduto accidentalmente sopra una fiamma iniziò a emanare unprofumo invitante, destando l'interesse dei nostri progenitori. Una svolta decisiva

I ] cibo c o t t o

è generalmente più sicuro {il fuoco ucci-

de molti microrganismi patogeni) e digeribile di quello crudo (pensiamo alla carne); inoltre alcuni cibi possono essere assimilati al meglio solo se vengono corti (è il caso,per esempio, dei cereali e di alcuni tuberi). La cottura permise all'uomo di sperimentare nuovi alimenti, o di trarre più nutrimento da quelli

dr

+ Una macina mnpietra per schiacciare semi del periodo neolitico. (C. LivorneniLe Havre, iuséum d'Histoire Naturelle)

più facili da masticare, denti, mandibole e muscoli facciali poterono assumere forme più delicate, meno “"bestiali” — è questo permise al volto umano di divenire via via sernpre più simile a quello attuale. Le tecniche di cottura

Durante il Paleolitico la tecnica di cottura più diffusa doveva essere quella alla brace, la più semplice. Ma ne esistevano anche altre: per esempio, i nostri antenati sapevano scottare il cibo ponendolo su pietre arroventate e probabilmente anche lessarlo mettendolo a cuocere protetto da otri di pelle o cesti di vimini — in una fossa scavara nel terreno e piena d'acqua, che veniva riscaldata

gettandoci dentro grossi sassi roventi. Una svolta altrettanto importante giunse con l'invenzione della ceramica. | recipienti realizzati con questo

che già fonosceva emodificò, altre alle abitudini dietetiche

materiale potevano essere riempiti con gli alimenti crudi e posti direttamente sopra il fuoco: nacquero così le

dei nostriprogenitori, anche

prime pentole. La cucina del Neolitico si arricchì di nuovi piatti, come zuppe di erbe e legumi, polente di latte e farina, pane e focacce di cereali. Più o meno contemporaneamente gli uomini impararono a preparare il burro, lo yogurt e i primi formaggi. E nei recipienti in ceramica iniziarono a far fermentare i cereali ammollati, ottenendo - attorno al 5500 a.C. - le prime bevande alcoliche

il lore aspetto fisico,Infatti, dato che i cibi cotti erano & In una ricostruzione

affila un uomo preistorico un utensile per m a c e l l a|r ecavalli, (Brno, Anthropos

‘MM

;

analoghe alla nostra birra.

COMPRFNDFRF TT C O L FGARE

a Qual vantaggi per la salute comportò la cottura dei cibi?

» Qual modificazioni fiuche subirono | nostri antenati grazieaili passaggio i

da una dieta totalmente crudistà a una che coriprendeva

-

&

1 «è Stoviglie in ceramica

risalenti all’età del bronzo. {Burgos, Museo di Burgos)

i

alrmentb cotti?

in quale età della prestona comparvero le prime pertole? Perché, seronde te,

firone realizzate n ceramca è nonia metallo?

19

Òtzi, l’uomo venuto dal ghiaccio Era l l 1 9 settembre 1991 quando d u e turisti fecero

accidentalmente una delle scoperte archeologiche più importanti degli ultimi anni. urante un'escursione sul ghiacciaio del Similaun in Alta Val Venosta (al confine fra la provincia di Bolzano e l'Austria), due turisti videro affiorare da una pozza d'acqua e nevischio un corpo mummificato. Avvertirono subito le autorità, pensando si trattasse del cadavere di un alpinista morto in età recente. Ma, una volta recuperato, quel corposi rivelò essere ben più antico: apparteneva a un L o m o vissuto durante l’ecà del rame nelle Alpi Orientali, cioè in un'epoca compresa tra il 3300 e il 3000 a.C. Gli archeologi lo ribatrezzarono Otzi. Per oltre 5000 anni il ghiaccio aveva preservato dalla decomposizione il suo corpo, i subi abiti e i l suo equipaggiamento da cacciatore preistorico. indossava vesti di pelli di capra cucite con tendini animali. Un cappello di pelliccia d'orso e scarpe foderate di fieno lo proteggevano dal clima rigido d'alta montagna. Alla sua cintura era appeso u n pugnale in selce. Aveva u n arco, una faretra con una dozzina di frecce e un'ascia in rame. Quest’ultim o oggetto era prezioso (così come lo era il copricapo) e solitamente destinato solo ai capi o ai guerrieri. Otzi, dunque, forse ricopriva un ruolo importante all’interno

della sua tribù.

+ Una ricostruzione di Otzi realizzata in

occasione del ventennale del suo ritrovamento, Analizzandone la mummia, gli scienziati hanno appurato che l'uomo aveva cia 45 anni, era alto circa 1,60 m e pesava citca 50 kg. {Niall Sullivan

Bolzano, Museo Archeologico dell'Alto Adige)

è

ll pugnale in selce con

astuccio di paglia è una scarpa imbottità c o n il fiera

appartenuti a Otzi. (Niall SuliivaniBolzano, Museo Archeologico dell'Alto Adige)

Un perfetto k i t d i sopravvivenza

Otzi aveva tutto i l necessarioper sopravvivere in montagna anche per un periodo piuttosto lungo. Portava con sé una rete con cui poteva catturare lepri o uccelli; piccoli attrezzi con cui lavorare le ossa animali; pietre di selce per costruire altri utensili. In un contenitore di corteccia

dibetulla custodiva la brace per accendere il fuoco: protetta da uno spesso strato di foglie d'acero,poteva rimanere accesa per diverse ore. Una conoscenza approfondita della natura

Gli oggetti ritrovati dimostrano che gli uomini dell’età del rame conoscevano bene l'ambiente in cui vivevano e

sapevano sfruttarne abilmente le risorse. L'arco di Otzi, per esempio, era realizzatoinlegno di tasso, che è molto elastico. le frecce erano ricavate da sottili ma resistenti rami di viburno; i recipienti che il cacciatore portava con sé erano fatti con cortecce di betulla e spago di fibre di tiglio—materiali leggeri ma robusti. Un'altra prova del fatto che Otzi conoscesse le caratteristiche di vari tipi di piante viene dal ritrovamento, fra i suoi effetti personali, di alcuni funghi che hanno

proprietà emostatiche e disinfettanti. Studiando il corpo dell'uomo, gli scienziati hanno scoperto che soffriva di un virus intestinale, quindi forse utilizzava tali funghi per curarsi.

COMPRENDERE E COLLEGARE

.

hl

a. Òtzi era vestito con abiti fatti di pelli di vacca, pecora e capra, prima di morire aveva

Mangiato carne di cervo e di stambecco e ì ricercatori hanno ritrovato sul suo corpo

|

semi di cereali. Cosa possiamo dedurre grazie a questi dati sulla società in Cui viveva? }. intorno a quale periodo gli esseri umani erano giunti in Europa? (=> carta a p. 6) #.

Otzi è custodito presso il Museo Archeologico dell'Alto Adige di Bolzano. Consulta il sito www.iceman.it e cerca le ipotesi formulate sulle cause della morte di Gta.

INTERPRETARE L E FONTI 1 . Osserva questa Immagine, leggi ll testo e le didascalie che la accompagnano, poi rispondi alle domande. Uno dei siti preistorici più noti in Italia è la caverna delle Arene Candide, situata presso Finale Ligure (Savona}. Finora ha restituito ben 19 sepolture paleolitiche, tra cui quella d i u n ragazzo di circa quindici

anni alto circa 170 cm. Utilizzando il metodo di datazione al carbonio-14, i paleontologi hanno potuto stabilire che i l giovane è vissuto circa 28 000 anni fa.

ll ragazzo è stato soprannominato dagli scienziati “il Giovane Principe”, per via della ricchezza degli oggetti pesti nel suo sepolcro.

Ml ll ragazzo indossa u n elaborato copricapo a cuffia, decorato con conchiglie di diverse specie e canini di cervo.

BI La morte del ragazzo fu probabilmente dovuta a un incidente di caccia: lo scheletro è infatti mancante della parte inferiore della mandibola e della spalla sinistra.

@ Nella mano destra i l giovane regge una lama di selce lunga 25 cm. @ Ai collo porta una collana fatta con conchiglie e denti di cervo. Vicino alle ginocchia, accanto al capo e accanto al polso sinistro sono stati ritrovati quattro monili i n avorio di mammut.

@ Gli archeologi definiscono questi oggetti, che servivano probabilmente a raddrizzare le frecce, "bastoni forati” o “bastoni d i comando”; i n questo caso, sono stati ricavati da pale d i corno d’alce.

Li

Quali, fra gli uomini preistorici, praticavano la sepoltura rituale dei defunti?

Come si chiama l'insieme degli oggetti che accompagnavano il defunto nella sepoltura? Quale funzione avevano tali oggetti? €. Fra gli oggetti presenti nella tomba del “Giovane Principe”, quali suggeriscono che egli fosse un individuo rispettato all'interno della propria tribù? Quali, invece, ci permettono di capire qualcosa di più riguardo alle sue attività quotidiane?

d. All'epoca in cui visse il “Giovane Principe”, il mammut non era più presente nel territorio ligure, ma viveva ancora in alcune aree dell’attuale Francia e del Nordeuropa. Che significato assume, dunque, la presenza di ornamenti realizzati con l’avorio di questo animale?

*

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LAVORARE SULLE IMMAGINI 2. La figura qui riprodotta, ll cui disegno è stato ritrovato In una grotta francese, è una della più misteriose immagini della storia dell'umanità.

l’immagine risale al 13 000 a.C. e secondo alcuni studiosi rappresenta uno sciamano — una sorta di stregone - che durante un rito magico indossa la pelle di un animale e le corna di un cervo. -

a. Sapresti immaginare che scopo poteva avere l l rito a cui lo stregone stava partecipando?

hai

lb. Riconosci nel disegno lo sciamano?

RACCOGLIERE INFORMAZIONI 3 . Nella foresta amazzonica esistono piccole tribù di indigeni - come gli Yawalapiti o | cosidetti “uomini rossi”- che vivono a uno stadio analogo a quello

del paleolitico. Queste tribù sono state filmate e fotografate: cerca su Internet le loro immagini e ritrova in esse i modi di vita tipici del Paleolitico che hai studiato in questa lezione.

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4 . Osserva questa pittura rupestre e rispondi alle domande.

scrivere la scena rappresentata. Soffermati in particolare sugli oggetti che le figure sulla sini-

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a. Scrivi un testo di 10 righe al massimo per de-

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stra stanno adoperando.

bb». La presenza di questi oggetti ti può aiutare a collocare nel tempo questa pittura: a quale pe-

e

|

riodo della preistoria risale, probabilmente, e €.

perché? Dove venivano solitamente dipinte immagini come questa? Qual era la loro funzione?

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PRODURRE TESTI SCRITTI 5 . Con le seguenti parole i naturalista inglese Daevid Attenborough ha descritto un chopper risalente a draa 2 milioni di anni e ritrovato in Tanzania.

A, «Tenendo in mano questo oggetto sento che cosa poteva esserela vita negli spazi delle savane africane. Capisco il bisogno di tagliare la carne, per esempio, di dilaniare una carcassa per ricavarne un pasto.

La prima cosa che mi colpisce è il peso, quindi la forza che immagino dia al colpo. La seconda è che l'oggetto si adatta perfettamente al palmo della mano, con il margine tagliente che corre dall’indice al polso. È come tenere in mano un coltello affilato. Inoltre c'è una sporgenza che mi dà una presa felina sul margine, appositamente scheggiato e affilato ... Riuscirei perfettamente a tagliare un pezzo di carne, se volessi. Questa sensazione m i lega all'uomo che, con grande pazienza, ha scheggiato la pietra una volta, poi due, tre, quattro, cinque su un lato, e ancora tre volte sull'altro ... otto azioni distinte, dunque,otto

colpi con un’altra pietra per staccare una scaglia e ottenere questa linea quasi retta, e tagliente» a. Prendi come esempio il brano e descrivi la bifacciale riprodotta nell'immagine.

VALUTARE L E INFORMAZIONI 6 . Osserva l'immagine, leggi il testo e poi rispondi alte domande.

Nel 1726 il naturalista svizzero Johann Jakob Scheuchzer rinvenne in Germania un fossile che non era in grado di identificare. Pensò fosse una traccia del diluvio universale e gli sembrò di riconoscervi le ossa di un uomo enorme: uno dei giganti di

cui parla la Bibbia nel libro della Genesi. Lo battezzò quindi Homo diluvii testis, uomo testimone del diluvio. In realtà il fossile trovato dal naturalista è quello di una sa-

lamandra gigante, vissuta circa15 milioni di anni fa, che è stata r i b a t t e zin z aseguito t a Andrias scheuchzeri. a. Riesci a individuare, nell'immagine, quali parti del fossile hanno tratto in inganno lo scienziato? Prova a ribaltare la

figura.

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REGOLE SCRITTE E NON SCRITTE ORICO-SOCIALE

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti

dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell'ambiente.

Ogni comunità ha regole che servono a mantenere la concordia e ad a s s i c u r a il rperseguimento e degli obiettivi

comuni. Alcune di queste regole = come le leggi - sono scritte. Altre, come le usanze 0 fe norme della buona educazione, pur non essendo scritte

Sono e g u a l m econdivise nte e rispettate

da tuttii membri dellacomunità. Per esemp il i divieto o di andare inmoto Senza casco è sancito dal codice della strada, mentre lasciare ilproprio posto sul bus a una persona anziana è una norma di iuona educazione.

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SUGGERIMENTI OPERATIVI

Assierne ai tuoi compagni individua un decalogo

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di regole, scritte e non scritte, che sono i n vigore nella tua classe e per ognuna di esse chiarisci quali

conseguenze negative la loro violazione avrebbe sulla comunità scolastica. Prepara quindi un

cartellone da appendere in classe che elenchi queste dieci regole.

Dividetevi i compiti: qualcuno sì concentra sull'individuazione delle leggi che regolano il gruppo classe, altri sulle conseguenze della loro violazione.

P_Confrontatevi sul materiale analizzato.

Preparate i l poster in modo che sia chiaro e leggibile.

I

TEMPI D I LAVORO SUGGERITI RISORSE A DISPOSIZIONE

Per quanto riguarda le regole scritte ti potrebbe essere utile consultare: e il Regolamento di Istituto della tua scuola; e

lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti della

Scuola secondaria {D.P.R. 249/del 24/06/1998); e il Regolamento di Classe (se proposto dalla tua scuola). MATERIE COINVOLTE

a Storia a Itali ano n Diritto

Per portare a termine questo compito vi occorreranno: 30 minuti per il reperimento del materiale [a casa]; a 1 ora leggere, analizzare e sintetizzare i concetti chiave e per il confronto con i compagni [in classe]; @

1

ora per approntare il cartellone riepilogativo lin classe).

LEZIONE

C A R T A ANIMATA

Dov'è la rmazzaluna fertile?

L e civiltà fluviali della Aesopota mia e dell’Egitto |

TI

3500 a.C. Rivoluzione

urbana

Sviluppo della civiltà sumera

dei Popoli Mare

1100

Completa l l testo con quello che hai imparato nella lezione precedente.

» Nel l'uomo scopre l'agricoltura. IP

Attorno al 3500 a.C. = = nascono le prime

civittà urbane.

L'uomo diventa stanziale e nascono i

primi P |

villaggi neolitici contano poche

di persone. P

Nei villaggi le decisioni erano prese da tutti i capi

IP

Gli scambi avvenivano tramite i l

Con la nascita delle città e la divisione dei compiti al loro interno nascono le gerarchie sociali.

|

Nei templi sumeri viene inventata la scrittura.

Mara

NA E

1

Aree di sviluppo delle civiltà Auviali

Mezzaluna fertile e

2

Hammurabi, con il suo codice, dà al regno babilonese un codice di leggi comune,

HM Faraone d'Egitto HM 1303 a.C - circa

1212/13 a.C.

In Egitto il faraone

regna su un territorio reso ricco dal Nilo.

@

Regna dal 1279 a.C.

al 1212/13 a.C.

È il più grande faraone egizio del Nuovo Regno Gli Hittiti e gli Assiri si stabiliscono in

Mesopotamia. Anche in Cina e in India sì formano grandi civiltà fluviali.

e dona all'Egitto un lungo periodo di prosperità. bp

Scopri perché è così

noto e per quanto tempo rimase al potere.

UONTÀ Di APPRENDIMENTO

Le prime civiltà urbane

2

1 ] LA RIVOLUZIONE URBANA Nascono le prime città Per migliaia di anni gli uomini vissero in comunità composte da poche decine di persone: le tribù di cacciatori e raccoglitori del Paleolitico contavano pochi individui, e anche i villaggi di agricoltori e allevatori del Neolitico superavano raramente il centinaio di abitanti. M a attorno al 3500 a.C. sì verificò un importante cambiamento, definito dagli storici rivoluzione urbana: nacquero infatti le prime civiltà urbane, ossia civiltà basate non più su piccoli villaggi ma su città abitate da migliaia di persone. Le prime città nacquero contemporaneamente in quattro diverse regioni del pianeta: in Egitto lungo il corso del fiume Nilo, in Cina sulle sponde del Fiume Giallo, in India lungo il fiume Indo e in Mesopotamia, una regione che corrisponde all'attuale Iraq e che era compresa tra i fiumi Tigri ed Eufrate (Mesopotamia significa infatti “paese tra i fiumi”). Come si può notare le prime civiltà urbane sorsero tutte lungo il corso di u n grande fiume e per questo motivo sono dette civiltà fluviali. Ma perché le prime città nacquero proprio vicino ai corsi d'acqua?

Dov'è la MESOPOTAMIA?

L'Eufrate, culla delle prime civiltà urbane. + È il fiume più lungo dell'Asia occidentale.

(Prometheus? 2/Shutterstock) 2

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i l fiume. È Nell'immagine si vede l'utilizzo i di uno shaduf, uno dei piùantichi

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mezzi di sollevamento dell'acqua, inventato nel MAI millennio a.C.

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LEZIONE

Le civittà fluviali dellaM e s o p o t a me idell'Egitto a 2 La creazione di opere kirauliche favorisce la nascita delle città L'acqua dei fiumi poteva essere impiegata per irrigare i campi così da ottenere raccolti più abbondanti. Ma per farlo occorreva costruire un'estesa rete di canali. Inoltre era necessario creare degli argini in grado di contenere la piene dei fiumi per impedire che questi allagassero i campi seminati. La costruzione dei canali e degli argini richiedeva però la partecipazione di un grannumero di persone, superiore alla popolazione di u n singolo villaggio. Fu per questa ragione che in Egitto, Cina, India e Mesopotamia le comunità umane si unirono e formarono insediamenti più popolosi e nacquero le prime città. L'acqua del flumi poteva essere usata per l'irrigazione

I l verbo contenere h a

vari significati. Con quale è utilizzato nel

paragrafo?

[A Accoghere. [@ Trattenere. [ È Comprendere

Le piene dei fiumi dovevano essere

[D] Reprimere.

controllate

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LESSICO

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Necessità di costruire canali e argini n

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L'inaugurazione del tempio di Lagash.

Bisogno di molta

è ll re, rappresentato più

manodopera

grande rispetto agli altri personaggi, appare nella Scena sia con un cesto

Sulla testa, sia seduto in

PASSAGGIO D A V I L L A G G I A C I

trono mentre consacra il ternpio. (Pangi, Museé du Louvre)

Nelle cittàn a sllcpotere e regio... La vita nelle prime città era molto più complessa di quella nei villaggi. Innanzitutto la popolazione era molto più numerosa e poteva raggiungere

qualche decina di migliaia di persone. Inoltre bisognava garantire l'ordine pubblico, controllare la manutenzione dei canali, organizzare la difesa in caso di attacco, controllare l'afflusso dei mercanti che giungevano in città con le loro merci.

A In

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Questa maggior complessità portò a due importanti cam-

biarnenti. Il primo fu la nascita dei re. Nei villaggi neolitici le decisioni venivano prese dalle assemblee a cui partecipavano tutti i capifamiglia, ma questo non era più possibile in città che potevano arrivare a contare decine di migliaia di abitanti. Il potere venne quindi assunto da un'unica persona a cui spettava il compito di governare la città: il re. @ Nascono le gerarchie sociali Il secondo grande cambiamento fo la nascita di gerarchie sociali. La maggior complessità della vita urbana favori infatti una divisione dei compiti: alcuni individui si specializzarono nella difesa della »-.

città, altri nel lavorare le materie prime, altri ancora rimasero contadini e allevato» ri. Questa specializzazione aumentò le differenze esistenti tra le persone e portò alla nascita di una gerarchia sociale: infatti a coloro che svolgevano le funzioni considerate più prestigiose — per esempio quella di guerriero — iniziò ad essere riconosciuta un'importanza maggiore. Sul piano pratico, questa importanza sì traduceva in un aumento del potere e della ricchezza.

UMNTÀ DI APPRENDIMENTO

Le prime civiltà urbane

2

Alla guida della società: re, sacerdoti e guerrieri Pur con alcune differen-

ze, tutte le società che studieremo in questo volume hanno una struttura analoga. Al vertice vi era il re: a lui spettava il compito di mantenere l’ordine pubblico, di amministrare la giustizia e di guidare l’esercito. I l suo potere era considerato sacro e si riteneva provenisse direttamente dagli dèi. Dopo il re venivano i sacerdoti, che coi sacrifici e le preghiere dovevano garantire alla città la protezione degli dèi. Inoltre i sacerdoti affiancavano il re nel governo della città controllando che i suoi ordini venissero eseguiti. Il gradino successivo era occupato dai guerrieri a cui spet-

Il pannello di legno chiamato

Stendardo di Ur.

+Lo stendardo è decorato con scene di banchetti e processioni di contadini che portano al re animali, doni e vivande. (Lonora, British Museum)

tava la difesa della città. 1 guerrieri erano veri e propri pro-

fessionisti della guerra che si esercitavano all'uso delle armi sin da quando erano giovani. Appartenevano alle famiglie

Più ricche e possedevano campi che facevano lavorare agli

schiavi. Le classi successive erano costituite dai mercanti, da-

Un dignitario sumero. + È rappresentato sullo stendardo di Meri, della prima metà del

è

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.

!

gli artigiani e dai contadini. Questi ultimi costituivano la maggioranza della popolazione e spesso vivevano in condizione di estrema povertà. Infine c'erano gli schiavi: persone private della libertà e che appartenevano a un padrone.

Le gerarchie sociali esistono ancora oggi? Esistono lavori p i ù importanti d i altri? Le gerarchie sociali esistono in ogni società, anche nella nostra. Anche oggi alcuni lavori sono considerati più prestigiosi di altri. Questo, però, non vuol dire o :lavoro è infatti indispensabile di un a l t rogni che un lavoro sia piùimportante

1

Ogni mestiere è quindi utile e, come tale, degno di essere rispettato.

|

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I l millerrno. (Parigi, Museg dui ome; i

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al corretto funzionamento della società. Per esempio un ospedale ha bisogno di chirurghi e di infermieri, ma anche del personale che si occupa delle pratiche burocratiche o della pulizia delle camere.

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Le civittà fluviali della Mesopotamia e dell'Egitto

2

2 ] LA CIVILTÀ DEI SUMERI E IL REGNO BABILONESE La mezzaluna fertile La zona compresa tra la Mesopotamia, l'Egitto e l'attuale Turchia forma un arco a forma di mezzaluna. In quest'area, che essendo particolarmente adatta all'agricoltura è stata ribattezzata mezzaluna fertile. sono fiorite civiltà alle quali dobbiamo molte e importanti conquiste culturali.

Le città-Stato sumere Attorno al 3500 a.C. i Sumeri, una popolazione che viveva nella Mesopotamia meridionale, costruirono dei canali con cui

imbrigliarono le piene del Tigri e dell'Eufrate e svilupparono una ricca civiltà urbana. Le principali città sumere erano Ur, Uruk e Lagash e arrivarono probabilmente a contare anche 50 000 abitanti: una cifra enorme per l'epoca. Le città sumere erano della città-Stato: ogni città era indipendente e governata da u n proprio sovrano. Il re, il cui potere era di origine divina, governava aiutato dai sacerdoti,

A I centro della città c'è la ziggurat Le città erano protette da alte mura realizzate con mattoni di argilla pressata ed essiccata al sole. Gli stessi mattoni erano utilizzati per costruire le abitazioni. Al centro della città sorgeva un tempio — chiamato ziggurat — a forma di piramide a gradoni. La ziggurat era

o

l’edificio più importante delle città sumere. A l suo interno era infatti custodita la statua del dio protettore della città che, in cambio dei sacrifici degli abitanti, garantiva raccolti abbondanti e la protezione dai nemici. Inoltre la ziggurat era anche il centro amministrativo della città: qui il re amministrava la giustizia e qui venivano conservate le scorte di cibo e sementi.

Il Gudea, re di Lagash.

ll reregge un vaso da cui zampilla acqua pura. Peri i

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La scrittura nasce nei templi Attorno al 000 a.C. i sacerdoti sumeri iniziarono a tenere il conto delle provviste che venivano conservate nei templi tracciando su tavolette di argilla dei segni corrispondenti ai sacchi di cereali che vi erano depositati. Nacque in questo modo la scrittura. La scrittura sumera era molto complessa: era composta da migliaia di segni grafici (chiamati pittogrammi) ognuno dei qualirappresentava “ n ogpertoO a n arione.] SEmeric c a

vano q u e s t isegni su tavolette di argilla u m i d a u

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bastoncino appuntito che lasciava sull'argilla dei segni simili a piccoli cunei: per questo la scrittura sumera è detta cuneiforme. Dopo essere state incise, le tavolette venivano lasciate essiccare o cotte in forno così che sì indurissero.

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LAVORARE CON LE IMMAGINI P Guardando l'immagine, riesci a capire In che materiale erano c o s t r ule ite ziogaaat?

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2300-2200 a.C. (Galieo GatieryFiick

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LUONTÀ D I APPRENDIMENTO

Le prime civiltà urbane

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Nello zaino La scrittura era uno strumento di potere, riservato a pochi. Per imparare a scrivere occorreva frequentare scuole tenute dai sacerdoti. Chi ci riusciva poteva diL'evolurione venire a sua volta un sacerdote o l'autante di un ricco mercante: in ogni caso, gra- : De

con

della scrittura

all'in-

scrittura, si assicurava u n a posizione d i pote

alla sua conoscenza della

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Paragrato1, p. 26-28) Verso il

3500 a.C. sl passa dai villaggi a città abitate da migliaia di persone, Nascono cioè le prime

civiltà urbane, dette anche “fluviali” perché sì sviluppano vicino a grandi fiumi {il Tigri e l'Eufrate, il Nilo, l’Indo e il Fiume Giallo) che permettono di irrigare i campi. i

Con la nascita delle città e la divisione del compiti al loro interno nascono le gerarchie sociali. (> Paragrafo 1, pp. 26-26)

I n città così popolose serve un'autorità superiore per amministrare la giustizia e coordinare le attività: un re. Sotto il re, i sacerdoti, | guerrieri, i mercanti e | contadini

formano una gerarchia sociale che caratterizza molte delle civiltà antiche.

Ì nemici. Verso i l 1100 a.C. si forma l’Impero degli Assiri, che raggiunge la massima espansione con la conquista dell’Egitto da parte del re Assurbanipal. I l regno assiro viene distrutto da una rivolta nel 600 a.C. Nasce quindi un secondo impero babilonese.

@ I n Egitto l l faraone regna su un territorio reso ricco d a l Nilo. (> Paragrafi 4-5-6, pp. 33-37) La storia della civiltà egizia è legata al fiume Nilo che ha garantito fin dall’antichità raccolti abbondanti. La società egizia è suddivisa in modo rigido: in cima sta un re, il faraone, considerato figlio del dio Ra e venerato lui stesso come un dio. Egli è assistito da

sacerdoti e scribi che amministrano ll regno. La religione egizia è politeista. Gli Egizi credono in una vita dopo la morte: l’anima del defunto viene giudicata dal dio Anubi

i

Nei templi sumeri viene inventata la scrittura. (> Paragrafo 2,pp. 25-31) Intorno al 3500 a.C. in Mesopotamia, nella cosiddetta mezzaluna fertile, si sviluppa la

ricca civiltà dei Sumeri. 1 principali centri sono città-Stato: ognuna è autonoma e ha un proprio re. Al centro della città sorge i l tempio chiamato ziggurat, una piramide a gradoni. Qui i sacerdoti cominciano a incidere segni su tavolette di argilla: la prima forma di scrittura. HH Hammurabi dà al regno babilonese u n codice d i leggi comune. (> Paragrafo 2, pp. 29-31) Verso i l 2000 a.C. la civiltà babilonese si

sostituisce a quella sumera. La capitale del regno è Babilonia, uno dei centri più Importanti dell’antichità. I l periodo di massimo splendore dell'impero babilonese è quello del re Hammurabi, che pubblica ll codice di Hammurabi, una raccolta di leggi valida per tutto l'Impero.

e, se risulta pura, può ricongiungersi al corpo. Questo può avvenire però solo se anche il corpo si è conservato intatto grazie all’iImbalsamazione, La storia egizia, che dura circa 3000 anni, si divide In tre epoche principali: l'Antico Regno (2700-2200 a.C.) con capitale Menfi, vicino al delta del Nilo. Verso i l 2200 a.C. l'Egitto perde la sua unità, che viene ritrovata con l'inizio del Medio Regno (2055-1790 a.C.). Verso il 1790 a.C. Il popolo nomade degli Hyksos invade i l nord del paese e segna l’inizio d i u n nuovo periodo di crisi. La guerra di liberazione contro gli Hyksos dura oltre due secoli, fino al Nuovo Regno (1540-1080 a.C.). Anche i n Cina e i n India si formano grandi clviltà fluviali. (> Paragrafo 7,p. 36) Intorno al 1750 a.C., lungo il Fiume Giallo, i n Cina, si forma i l primo regno con la dinastia

Shang. È un periodo di grande sviluppo. Dal HI GII Hittiti e gli Assiri si stabiliscono in Mesopotamia. (> Paragrafo 3, pp. 32) All’inizio del 1500 a.C. il popolo degli Hittiti sconfigge l'Impero babilonese, La forza di questo popolo sta nella lavorazione del ferro e

nel carro da guerra a due ruote, che travolge

2700 a.C. nella valle dell'Indo si forma la civiltà di Harappa, molto ricca e avanzata. Intorno al 1500 a.C. viene però gradualmente conquistata dal popolo degli Arli (o Ariani) che impongono una rigida divisione sociale in gruppi (caste).

SPAZIO, T E M P O E LESSICO

b. Gli Hittiti in battaglia potevano contare su

[A] una fanteria efficiente. 1. Vai a p. 25 e individua sulla carta l'Egittoe la Me-

(5) arrni in bronzo.

sopotamia. Quindi indica i fiumi che attraversa-

[€] il carro da guerra. (D] le catapulte. e. La capitale dell'Antico Regno era

vano queste due regioni. 2. Indica quali del seguenti avvenimenti riguarda

[A] Tebe.

no le civittà della Mesopotamia (HM)* quali la storia dell'Egitto [E} Quindi numarali nel corretto ordine cronologito o e indica in che data e b b e rhiogo. a. M E ] O Arrivo degli Hyksos.

0

b. M E ] 0 Costruzione delle piramidi. c. M E ] O Fondazione di Babilonia.

rrersa

(ME) 0 ] Formazione dell'impero assiro. M E ] O Formazione dell'impero hittita. (ME) (ME) ME] ME]

O] Inizio del Medio Regno. O Inizio del Nuovo Regno. QQ Inizio dell'Antico Regno. ( ] Regno di Hammurabi.

[E] Avaris.

[€] Menfi. (B] la Valle dei Re.

ima

CONCETTI

ese.

mune

6. Le prime città nacquero assieme alle opere di car

mu.

nalizzazione necessarie a imbrigliare l'acqua dei

mena

la mappa concettuale a p. 27 spiega i l rapporto di causa-effetto che c'è tra i due eventi.

fiumi. Leggi l l primo paragrafo e alutandoti con

mena

meme

mmie

3. Definisci in tre righe i seguenti termini. Imbalsamatura; limo; mezzaluna fertile; Popoli del

7

Spiega quale ruolo aveva il tempio nelle città sumare. Procedi nel seguente modo:

* descrivii templi sumeri * spiega quali funzioni si svolgevano al loro interno;

Mare; ziogurat. .*

spiega perché proprio all’interno dei templi nacque la scrittura.

CONOSCENZE

d. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o

false, quindi correggi quelle false.

Splega cos'è questa tavoletta, in che materiale era fatta e come veniva incisa. Quindi trova nel paragrafo 2 ll nome di quasto tipo di scrittura.

a. [V]I[F] Le città sumere si unirono per formare un impero.

b. [V]{F] Nelle città sumere quasi tutti sapevano

scrivere. e. [V][F] Gli Hittiti conoscevano l’uso del ferro. d. (V][F] La provenienza dei Popoli del Mare è

ancora sconosciuta. @. (V][F] Gli Assiri erano tolleranti nei confronti dei popoli sottomessi. € (V]IF] Le piramidi furono realizzate grazie al lavoro degli schiavi. g. (V][F] Gli Hyksos conquistarono il Nord dell'Egitto. h. (V][F] Amenofi IV impose ai sudditi di adorare Tutankhamon come unico dio.

5, Rispondi alle seguenti domande. a. Col suo codice Hammurabi cercò di (A] punire i criminali. (E) 9arantire ai sudditi processi equi. (€] diminuire le rapine. (B] applicare la legge del taglione.

LL Spiega in un testo di 7 righe come mai le inondazioni del Nilo rendassero l'Egitto ricco. Controlla

quanto hai seritto rileggendo il paragrafo 4,

10. indica quali erano le caratteristiche del faraone e quindi paragona la sua figura a quella dei re sumeri: a tuo giudizio sono maggiori le differenze © le somiglianze?

LEZIONE

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CARTA A ANIMATA ANIMAT

L e civiltà del Vicino Oriente

e dell’Egeo

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10 i n Palestina

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M erione del

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Nello zaino C o m p l e t ail testo con quello che hai i m p a r a t onelle lezioni precedenti.

e Attorno al 3500 a.C. nascono le prime b

Le prime .

n o rive dei fiumi. n a s c o sulle p

b

La scrittura viene inventata nei tempi Nelle città antiche il potere dagli del reproviene

b Le cività antiche sono

politeiste, cioè credono

La Bibbia, il testo sacro dedli Ebrei, c o n t i e n anche e la storia del popolo ebraico.

Area della civiltà fenicia (ca. 1500 a.C.) Massima estensione dell'egemonia minolca (ca. 1500 a.C.) — è & Merci esportate da Creta

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Merci importate a Creta

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Migrazioni degli Ebrei

11 secolo

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Lince A partire dal X secolo a.C. il controllo dei

MINOTAURO

commerci viene assunto dai Fenici,

H Creatura mitologica @

Vivea Creta

i n un labirinto

| Cretesi

monopolizzano i commerci

È una figura della mitologia greca: una mostruosa creatura dal corpo umano e dalla testa

nel Mar Egeo.

|

d i toro che si cibava di carne umana e che il re di Creta aveva imprigionato nel labirinto. -

Fenici inventano

l'alfabeto fonetico e fondano colonie in tutto il Mediterraneo.

|

I

Leggi il paragrafo 3 e scopri cosa c'è d i vero in questo mito.

i

Le prime civiltà urbane

2

1 ] GLI EBREI, IL POPOLO DI DIO Si diffonde l'urbanizzazione Come abbiamo visto, le prime città sorsero attorno al 3500 a.C. in Egitto e in Mesopotamia. Nei secoli successivi la civiltà urbana sì diffuse fino a raggiungere le coste del Mediterraneo, la Siria, il Libano e la Palestina. Anche in queste regioni sorsero importanti civiltà a cui dobbiamo alcune importanti conquiste culturali.

Gli Ebrei sono monaotelsti Nell'antica Palestina viveva una popolazione di pastori serninomadi, fondamentale per la nascita della nostra civiltà: gli Ebrei. Fra tutti i popoli dell'antichità, gli Ebrei si distinguevano perché erano i soli ad avere una religione monoteista. Veneravano infatti un unico dio — che la Bibbia indica come Yahveh — con il quale avevano stretto un patto di alleanza: in cambio della loro fedeltà, Dio li aveva infatti scelti come “popolo eletto”.

siria

i rotoli di Qumran. i in r t1947 nel è Scope una grotta presso le rive del Mar Morto, questi

piùoscene copiee biblici. (Groningen, Qumran

La Bibbia: il testo sacro che narra la storia degli Ebrei A differenza delle altre religioni politeiste, gli Ebrei possedevano un testo sacro, la Bibbia, che in realtà è l'unione di molti libri scritti nel corso dei secoli (la parola biblia è di origine greca ed è il plurale di biblion, libro}. La Bibbia è composta da testi molto differenti fra lo-

institute)

ro:contiene la spiegazione dell'origine del creato, ini di ringraziamento da elevare a Dio ma anche tratrtari filosofici che si interrogano sul valore della vita e testi n o del popolo ebraico. c ostoria storici che r i c o s t r u i s la Soprattutto la Bibbia contiene i precetti morali

.

vv; Y

dati da Dio agli uomini. Questo testo riveste quin-

i

di un'importanza enorme per la nostra civiltà: le nostre regole morali ed etiche discendono in gran

parte da essa.

Che differenza c'è tra la religione ebraica e l e religioni antiche?

:

Le differenze tra la religione ebraica e le religioni antiche sono numerose.Nelle religioni antiche gli dèi non avevano creato il mondo e, sebbene fossero immortali, non erano eterni ma nati da altri dèi. Il Dio della Bibbia, invece, oltre ad essere eterno, è il creatore del cosmo e degli uomini. Inoltre le altre civiltà im-

I

maginavano gli dèi con fattezze umanee li riproducevano sotto forma di idoli a cui tributavano sacrifici: gli Ebrei, al contrario, non raffiguravano Dio in quanto egli èun'entità immateriale e spirituale, che non può essere disegnata o scolpita.

,

Infine per gli Ebrei dopo la morte gli uomini sarebbero stati giudicati da Dio e premiati o puniti a seconda del loro comportamento. Se in vita una persona

si era comportata rettamente, la sua anima sarebbe volata in cielo; altrimenti sarebbe sprofondata nella Geenna, l'equivalente del nostro inferno. : i

Medaglioned'oro. + Sul medaglione è riconoscibi

Menorah,

Gli Ebrei arrivano in Palestina Secondo il racconto della Bibbia inizialment e gli Ebrei vivevano in Mesopotamia, nei dintorni della città di Ur. Attorno al

uno deipiela della religione ebraica. (Quria

1900 a.C. Abramo strinse un patto con Dio e condusse gli Ebrei verso l'odierna

lordoersalernne,C U T )

Palestina, la terra che Dio aveva promesso agli Ebrei in cambio della loro fedeltà. Dopo la morte di Abramo la guida degli Ebrei fu assunta da suo figlio Isaccoe quindi dal figlio di questi Giacobbe che assunse il nome di Israele, nome poi passato ad indicare la totalità del popolo ebraico. 1 dodici figli di Giacobbe divennero i capi (patriarchi) di altrettante tribù.

I

Le civiltà del Vicino Oriente e dell'Egeo 3 La schiavitù e l'esodo dall'Egitto Attorno al 1700 a.C. una serie di carestie costrinse gli Ebrei a emigrare in Egitto, nella regione del delta del Nilo. Inquello

a

stesso periodo l'Egitto stava subendo l'invasione degli Hyksos ed è quindi possibi-

le che gli Ebrei fossero uno dei popoli che misero fine al Medio Regno. Secondo la Bibbia, inizialmente gli Ebrei furono accolti bene dagli Egizi, ma in seguito cominciarono a essere perseguitati fino a essere ridotti in schiavitù. Nel XIII secolo a.C., stanchi delle persecuzioni, gli Ebrei lasciarono l'Egitto sotto la

Statua ottocentesca dello

scultore Adamo Tadolini. E Mroiani/Alamy)

guida di Mosè. Dopo un viaggio durato probabilmente alcuni decenni - e durant e il quale secondo il racconto biblico Mosè ricevette da Dio le Tavole della Legge — arrivarono in Palestina. Ma lì, durante la loro assenza, si era stanziato il popolo dei Filistei.

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L'incontro sul monte Sinai

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cco come la Bibbia descrive, nel libro dell’Esodo, la consegna a Mosè delle Tavole della Legge, su cui erano incisi i Dieci coman.

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damenti imposti da Yahveh agli Ebrei. :

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si erano recati in Egitto? E quando e perché lo lasciarono?

} Individua e sottolinea

nel testo | “segni” che

Il Signore scese dunque sul monte Sinai, sulla vetta del monte, e il Signore chiamò Mosè sulla vetta del monte. Mosè sali. (...) Dio allora pronunciò tutte queste parole: "lo sono il Signore, fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione

tuo Dio, che ti ha

di schiavitù: non avrai altri dèi al di fuori di me. Non farai idolo di cià che è lassù nel cielo né di cià che è e né i m m a g i nalcuna quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio. Non pronuncerai invano il nome del Signore, mo Dio, perché il

preannunciano F'incontro tra Metà è Dio.

3 A quale caratteristica della rekgione ebraica rimanda i l comandamento «non avrai

altri dii al di fuori di Me»? } Ritrova e sottolinea nel testo | passaggi nei quali si

fa riferimento al patto che gli Ebrei hanno stretto con Dio, quindi spiega in cosa consiste questo patto.

Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano.

Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: t u non farai alcun lavoro. Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghinoi tuoi gior ni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio.

Non uccidere. Non commettere adulterio. Non rubare. Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Non desiderare la casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo,

né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che .» appartenga al mo prossimo” Esodo, 6 , 19-20

Il testo racconta che gli Ebrei erano usciti

dall'Egitto. Perché gli Ebrei

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Il tempio degli obelischi a Biblo, in Libano. + ll termpio fu costruito intorno al 1600 a.C. {G. DegeronrgelBridgemani

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FENICI, MERCANTI E NAVIGATORI Una nave fenicia.

La civiltà fenicia nasce lungo le coste del Libano Dopo la fine della civiltà cretese, il controllo dei commerci nel Mediterraneo orientale passò ai Fenici, una popolazione che viveva lungo le coste del Libano. | Fenici non costituirono mai u n regno: le loro erano città-Stato indipendenti, ognuna governata da un proprio re. | centri più importanti erano Tiro, Sidone e Biblo.

1 Feniciv i v e v ainn una o stretta f a s cdi i aterra c o m ptra r eil smare a e le montagne del Libano. Questi monti erano ricchi di foreste i cui alberi potevano essere utilizzati per costruire navi. La combinazione di questi due fattori — la vicinanza del mare e la disponibilit à di legname — spinse i Fenici a diventare marinai e mercanti. Dal X secolo a.C. i Fenici iniziarono a commerciare con gli altri popoli affacciati sul Mediterraneo, fino ad assumere il controllo delle rotte marittime.

+La nave è impressa sul dritto di una moneta

proveniente da Biblo. (Bewut, Museo Nazionale) —

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I FSSICTO

Quale di questi termini

Fenici si orientano con la stella polare | Fenici furono i primi a costruire navi con il fondo arrotondato e dotate di un rudimentale timone e di chiglia: grazie a questi accorgimenti potevano caricare e trasportare molte più merci. Inoltre i Fenici furono i primi a orientarsi con la stella polare: nell'antichità ci si poteva orientare solo basandosi sulla posizione del Sole. Ciò significava che di notte era impossibile navigare, poiché si rischiava di finire fuori rotta anche per decine di chilometri: per questo motivo la navigazione avveniva soprattutto lungo le coste.

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può essere considerato u n sinonimo d i

rudimentale? [A] Furzionante.

[8] Pnmrtivo. (£] Fvoluto. Elaborato.

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Le prime civiltà urbane

Utilizzando la stella polare i Fenici iniziarono a viaggiare anche di notte, senza paura di perdersi in mare e così facendo si spinsero più lontano di quanto avessero fatto i Cretesi. Raggiunsero infatti le coste della Sicilia, della Sardegna,della penisola iberica e del Marocco. Varcarono addirittura lo stretto di Gibilterra, spingendosi sino alle isole britanniche.

2

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I Fenici esportavano soprattutto legname da costruzione e prodotti artigianali di grande pregio (come le ceramiche,

baratt t ivetro, e le stoffe tinte con laporpora) glio g g e in tandoli con metalli preziosi, sale, schiavi.

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Pendenti fenki. In tutto il Mediterraneo nascono colonie feni+ Decorazioniin vetro. La città di Cartagine fu un importante centro per la produzione di questo cle Lungo le coste del Mediterraneo i Fenici fondarono materiale. delle colonie: hanno un'origine fenicia Palermo, Cagliari, Cadice e soprattutto Cartagine. Inizialmente le colonie erano piccoli avamposti che servivano a commerciare con le popolaLAVORARE TE zioni locali e a rifornire le navi di viveri e acqua. Col tempo alcuni di questi avamposti crebbero di dimensioni sino a diventare delle grandi IP Con l'aiuto di un atlante, città e, nel caso d i Cartagine, a costruire un vero e proprio impero scopri quali Paesi odierni ;

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toccavanoi Fenici durante I loro viaggi.

capace di contrapporsi alla potenza di Roma.

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COcsano S a ATLANTICO

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— Principali rotte dei Fenici nei Mediterranso

Fenici inventano l'atfabeto fonetico I] principale contributo dato dai Fenici allo sviluppo della nostra civiltà fu l'invenzione - avvenuta attorno al 1000 a.C. - dell'alfabeto fonetico, ossia di un sistema di scrittura nel quale ogni simbolo non corrisponde a una parola ma a un suono. L'alfabeto fenicio era formato da appena 22 lettere ed era quindi molto più facile da imparare delle migliaia di segni delle scritture mesopotamiche o egizie. Le lettere dell'alfabeto fenicio erano tutte consonanti: ad aggiungervi le vocali furono i Greci. Più tardi, tramite i Greci e i Fenici, il sisterna di scrittura fonetico si diffuse in Italia presso gli Etruschi e i Romani. |

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x È un esempio di scrittura alfabetica fenicia Museo Nazionale)

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t aSardegna, VI-VII secolo a.i. (Cagliari, i r i t r o v ain

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l l mare mare, in passato, non era un elementodi unione madi divisione:le riavipotevano p e r c o r r esole r e brevi distanze e la navigazione, già di per sé difficile, era resa ulterior: mente pericolosa dalle correnti marine e dalle

tempeste. Per molti millenni, quindi, i contatti tra le popolazioni lontane si svolsero esclusiva mente l u n gle o vic di

terra o s e g u e nildcorso o

dei fiumi. @

La navigazione diventa più sicura

Nel I l millennio a.C. le cose iniziarono a cam: biare: i miglioramenti tecnologici apportati alle imbarcazioni resero la navigazione in mare più agevole e sicura, Iniziò a esserepossibileper: correre distanze maggiori e , grazie alla scoperta della stella polare a opera dei Fenici, si poté navi: gare anche di mite senza rischiare chele corren-

sue coste. fl mare mette in collegamento merci, popoli ma soprattutto idee. Sulle navi dei mer

cantinon viapgiavano solole merci cei manufatti ma anche le idee: ogni volta che una nave attraccava in un porto lontano dalla sua città di pro-

venienza, tra i mercanti e le persone del luogo si creava uno scambio di conoscenze e di saperi che arricchiva entrambi i popoli. Per esempio l'alfabeto fonetico, inventato dai Fenici, venne trasmesso ai Greci in un porto del Medio Orient e frequentato tanto dai mercanti greci quando

da quelli fenici. In seguito le navi greche por: tarono l'alfabeto in Italia, dove fu adottato dai Romani, Il Mediterraneo divenne così il princi

pale elemento di collegamento tra i popoli: i trasporti via nave, per quanto sempre pericolo si, erano infatti più veloci, agevoli ed economici di quelli via terra.

ti marine portassero la nave fuori rotta.

i Il mare diventa una grande strada s u cui v i a g g i a n m o erci e idee ll mare, in particolare il Mediterraneo, cambiò: divenne

una sorta di grande strada,percorsa da naviche mettevano i n contatto le civiltà sorte lungo le

E L e cose, ancora oggi, non sono . tremila anni il mare è ancoc a m b i a t eDopo t o uomini. Solo e n gli ra una via di c o l l e g a m tra si è svolto nel 2013il 46,9% dei trasporti italiani via mare e le merci trasportate hanno superato il

i i curo. d i 1206 m i l i a r d d valore

p

Gli Ebrei sono i l primo popolo monotelsta

Intorno al 1700 a.C. c'è un primo periodo di crisi: una serie di terremoti distrugge forse | palazzi più antichi, che In certi casi vengono

della storia. (> Paragrafo 1, pp. 44-45) Gli Ebrei

sono pastori seminomadi che, a differenza di altri popoli dell'antichità, sono monotelati: venerano cioè un solo dio.

però ricostruiti ancora più grandiosi, Verso Il 1450 a.C., invece, una seconda distruzione

coincide probabilmente con un'invasione HI La Bibbia, i l testo sacro degli Ebrei, contiene anche l a storia del popolo ebraico. (> Paragrafo1, pp. 44-46) 1l testo sacro degli Ebrei, la Bibbia, ha contenuti religiosi,

micenea che segna il declino di Creta. N I Cretezi monopolizzano i commerci nel M a r Egeo. (> Paragrafo 3, pp. 48-50) Creta è

filosofici ma anche storici.

un'isola dal clima mite: ciò favorisce raccolti

Originari della città di Ur in Mesopotamia,

abbondanti, una parte dei quali può essere commerciata. Approfittando della presenza

gli Ebrei arrivano in Palestina verso i l 1900 a.C. guidati dal patriarca (cioè “capo”) Abramo. Circa due secoli dopo, per una serie

del mare, i Cretesil diventano presto | più importanti mercanti marittimi del tempo.

di carestie sì spostano in Egitto dove col tempo vengono però perseguitati e ridotti i n

IA

partire d a l X secolo a.C. i l controllo

schiavitù.

del commerci viene assunto d a i Fenici.

Fanno ritorno In Palestina verso i l 1250 a.C, guidati da Mosè, ma si scontrano a lungo con | Filistei, una popolazione giunta nella regione durante la loro assenza, I l primo regno ebraico di Israele nasce Intorno al 1000 a.C. con Saul e sì rafforza con David (che sconfigge | Filistei) e Salomone. Alla morte di quest'ultimo si formano due regni separati: quello di Giuda, occupato dagli Assiri nel 722 a.C., e quello di Israele conquistato dal re babilonese Nabucodonosor nel 586 a.C.

(> Paragrato4,pp. 51-52) Dopo la fine della civiltà cretese, Il controllo del traffici marittimi nel Mediterraneo passa ai Fenici. Essi vivono nella stretta fascia costiera del Libano: la presenza delle montagne alle spalle e di imperi nemici nell'entroterra (Hittiti prima, Assiri poi) spingono Il popolo fenicio a dedicarsi appunto alla navigazione e al Commercio, 1 Fenici migliorano ulteriormente le tecniche di navigazione: sono i primi a orientarsi con la stella polare, che permette d i navigare anche di notte.

Hi Sull'isola d i Creta sorge la civiltà micenea. {> Paragrafo 3, pp. 48-50) A partire dal I I millennio a.C. migliorano le tecniche d i navigazione che permettono di navigare anche in mare aperto, unendo Paesi e civiltà

all’interno del Mediterraneo. La prima civiltà che fiorisce grazie ai commerci marittimi è quella cretese, detta anche minolca dal nome del mitico re Minosse. Verso Il 2000 a.C. inizia la cosiddetta epoca palaziale: grandi palazzi come quello di Cnosso, sparsi per tutta l'isola, sono le

sedi di altrettanti regni autonomi, La civiltà minoica ha una cultura raffinata, come testimoniano per esemplo i cicli di affreschi che decoravano i palazzi.

O ] I Fenici inventano l'alfabeto fonetico è fondano colonie i n tutto i l Mediterraneo. {> Paragrafo 4, pp. 51-52) Per | loro commerci i Fenici hanno bisogno di una scrittura

più semplice e veloce di quella usata i n Mesopotamia. Inventano perciò il primo

alfabeto fonetico: non più migliaia di pittogrammi, ma 22 lettere ognuna delle quali corrisponde a un solo suono. Lungo le coste del Mediterraneo | Fenici fondano delle colonie. All’inizio si tratta di basi commerciali dove scambiare materie prime e rifornire le navi di acqua e provviste. Col tempo alcune di queste basi diventano

grandi città come Cartagine, sulle coste dell’attuale Tunisia.

SPAZIO, T E M P O E LESSICO

1. Vai a p. 42 è

6. Completa i l diagramma indicando se le seguenti

caratteristiche erano tipiche dei Cretesi, del Fenici o di entrambi | popoli.

cerca sulla carta le coste del Libano,

aorsanvgo

la Palestina, l'isola d i Creta e i l M a r Egeo. Quindi

rifletti su perché la posizione d i Creta è giosa.

vantag-

2. Numera nel corretto ordine cronologico i seguenti avvenimenti riguardanti il popolo ebraico.

Contrallano i commerci;

Conoscono la scrittura;

Fondano colonie; Si fanno pagare tributi; Commerciano la porpora; Commerciano prodotti artigianali;

. Sono abili navigatori, h. Scopronoe la stella polare.

a CD) Abramo arriva in Palestina b. DO Conquista della Palestina da parte dei

Babilonesi €.

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DD Esodo dall'Egitto

d. CC] Nascita del regno di Israele @.

[0] Prime lotte c o n t ri o Filistei

£ O) Regno di David gi.

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DD] ‘alornione re diisraele Trasferimento in Egitto

3. Definisci in tre righe i seguenti termini. Monoteismo,; profeti; minoico.

CONOSCENZE

4. Abbina correttamente. a. DD]Cnosso

1. Città della Palestina

b. CJFilistei

2. Città fenicia

ENTRAMBI CONCETTI

7. Rileggi il paragrafo 1 « completa i l seguente testo, scegliendo tra | termini proposti. Mentre le altre civiltà erano pagane / politeiste, gli Ebrei erano monoteisti / politeisti, ossia credevano nell'esistenza di un unico Dio, Yahweh, che con gli Ebrei aveva stretto un trattato ( patto # accordo, scegliendoli come i l “popolo eletto / favorito /

e. O] Gerusalemme 3. Mitico mostro

prediletto”. Inoltre gli Ebrei consideravano Dio non

d. O] Minosse @ . [] Minotauro

4. Mitico re di Creta 5. Palazzo di Creta

intoccabile / immateriale / infinito, che governava

£ O Sial g. CD] Tiro

6. Popolazione che lottò contro gli Ebrei

delle altre civiltà antiche, gli Ebrei possedevano un

come un uomo / idolo / divinità, ma come un essere

/ aveva creato / comandava il cosmo. A differenza volume / testo sacro, la Bibbia, che conteneva le regole etiche / legali ècivili date da Dic agli uomnini.

7. Primo re di Israele 5. I n d i cse ale seguenti a f f e r m a z i sono o n i vere o fel se, quindi correggi quelle false. a. (V][F] Mosè libero gli Ebrei portandoli da

G.

| palazzidi Creta furono distrutti due volte, nel 1700 e nel 1450 a.C.: individua le probabili cause

di queste due distruzioni e le loro conseguenze e completa la tabella.

Babilonia sino in Palestina.

b. (V]IF] | Babilonesi deportarono gli Ebrei a

1700 a.6.

Babilonia.

(VI[F] | palazzi cretesi non erano fortificati. d. (V][F] Cnosso era il nome di un re di Creta. @. (V][F] Le città fenicie crearono un vasto impero. £ (VIIF] | Fenici nei loro viaggi raggiunsero

Cause

€.

l'Inghilterra.

g- (VIE) In Italia i Fenici fondarono molte città. h. [V][F] Le colonie servivano ai Fenici anche per i rifornimenti di cibo e di acqua. È (WF) | Fenici inventarono l'alfabeto fonetico.

1450 a.C.

Conseguenze

9,

e di naa rpopolo | Fenici furono spinti ad i v e n tun vigatori è commerdanti da due fattori principali: rileggi i l paragrafo 4 e individuali.

10.| Fenici furono i primi a navigare utilizzando la stella polare. Rileggi ll paragrafo 4 e spiega quali conseguenze ebbe tale innovazione.

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L a navigazione in mare

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Il Mediterraneo diviene, con i Fenici e | Cretesi, un luogo fecondo di scambi materiali e culturali tra civiltà.

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scopri l'arte della navigazione già nel PaleLui olitico. Le prime imbarcazioni erano in legno o in giunco, due materiali altamente deperibili: per questa ragione gli archeologi non hanno potuto recuperare alcuna testimonianza che risalga a tale periodo. ‘Tuttavia, che l'uomo sapesse navigare è provato dal ritrovamento, in alcune aree dell'Europa, di manufatti realizzati con pietre che potevano essere state reperite solo con l’au-

silio di navi. Presumibilmente, le prime imbarcazioni erano semplici zattere o piroghe, sospinte dalla forza dei remi e in grado di coprire piccole distanze. A partire da] Neolitico, le tecniche di navigazione migliorarono notevolmente, soprattutto grazie all'invenzione della vela (IV millennilo a.C.) e alla costruzione di imbarcazioni più grandi e

ANIMAZIONE

come si navigava nell'antichiià? + La ricostruzione di una nave greca. {Collezione privata)

Inizialmente i commerci furono monopolizzari dai Cre-

tesi e, dopo la distruzione della civiltà minoica, dai Fenici. I n seguito, furono i Greci a diventare i principali

protagonisti dei traffici nel Mediterraneo e a collegare con le loro nari i porti dell'Egitto con quelli della Siria o dell’Italia. Senza dubbio la vocazione marinara e commerciale dei Greci fu favorita dalla conformazione della penisola ellenica, così ricca di insenature e porti natura-

sempre meglio la navigazione in mare, imparando a co-

li, ma il dato geografico fu corroborato da una precisa scelta: quella di usufruire dei vantaggi economici che potevano derivare dal dominio del mare. Scrive infatti lo storico greco Tucidide che, mentre le prime città greche

noscere le correnti e a sfruttare la forza del vento. Malgrado il miglioramento delle tecniche marinare, la navigazione avveniva soprattutto lungo la linea della costa:

furono fondate all’interno, lontano dal mare, in seguito le città «furono costruite sulla spiaggia stessa del mare e occuparono gli istrni per favorire i traffici»(I, 7).

robuste. Nei secoli successivil'uomo imparò a padroneggiare

navigare in mare aperto continuava infatti a essere difficile e pericoloso e poneva ai marinai il problema di co-

Assieme alle merci viaggiano i saperi

me orientarsi in mancanza di punti di riferimento: per

Lungo le rorre tracciare dai mercanti non viaggiavano

questo, la navigazione si svolgeva solo di giorno, quando era possibile muoversi osservando il percorso del Sole e

solo le merci, ma anche le idee e le conoscenze. Infatti, attraverso gli scambi commerciali, le conquiste tecnologiche e culturali di una civiltà furono trasmesse anche

la posizione degli astri. Fu solo dopo la scoperta della stella polare da parte dei Fenici ("#@ p. 105) che fu possibile navigare di notte.

alle popolazionipiù distanti. 1 popoli dell'antichità erano consapevoli di come i contatti creati dai commerci e dalla navigazione favoris-

Traffici estesi all'intero Moditerranoco

I ] perfezionamento delle tecniche di navigazione da

parte dei Cretesi e dei Fenici permise di affrontare in modo più agevole la navigazione in mare aperto e di collegare t r a loro le città che sorgevano sui litorali

con rotte lungo le quali viaggiavano

mercie manufatti.

gliscambi culturali e la diffusione del sapere.Secornsero do lo storico Francesco Prontera,per i Grecila marineria era «espressione e strumento di civiltà», tanto che «nei versi dell’Odissea le comunità che ignorano cosa sia una nave sono condannate a restare al di fuori delle relazioni umane; perciò ignorano anche le forme della conviven-

za civile». COMPRENDERE È COLLEGARE

+ Dioniso naviga su un'imbarcazione accompagnata dai delfini irì

uNa coppa attica a

figure nere proveniente da )

Vulci, 530 a.C. (Monaco di Baviera, Staatiiche

Antikensarmmiungen)

&

Quali erano i problemi principali della navigazionelontana dalla costa?

b. Quali sono state le invenzioni che hanno permesso di navigare in mare aperto? a. Perché nel testo si parla di navigazione come «strumento di civiltà»?

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57

L a medicina a Babilonia Gli antichi Babilonesi credevano che, oltre agli dèi, esistessero anche demoni responsabili di tutte le sciagure che potevano colpire gli uomini, comprese le

malattie. li antichi babilenesi credevano di vivere in un mondo pieno di demoni

e che questi fosseroi responsabili di tutte le sciagure possibili: delle t e m peste di sabbia, della siccità, degli incendi e, ovviamente, anche delle malattie. Ogni demone era responsabile di una particolare malattia, ma il più temuto era Pazuzu,che causava le febbri ei l vomito.

+ ll demone Pazuzu, re degli spiriti maligni dell’aria, tenuto perché portava le febbri ma invocato per tenere a bada altri demoni meno potenti, (Farnigi, Museé du Louvre)

+ Un m o d e l l i ndiofegato di pecora usato per la divinazione. (Londra, British Museum)

U n t r a t t a t o m e d i c o d i 4800 a n n i f a

1Rabiilnnesi erano certamente molto

superstiziosi. ma avevano anche cono scenze mediche notevoli, superiori aquelle di altre civiltà del tempo. Un trattato medico di più di 6000 righe, risalente alla stessa epoca del codice di Hammurabi, riporta la descrizione di svariate patologie e suggerisce come identificarle partendo dalla descrizione dei sintomi fornita dai pazienti. Per esempio, dice che «se un uomo cade improvvisamente i n avanti, con gli

occhi dilatati, senzapoterli riportare alla normalità, e se non è in gradodimuovere braccia e gambe — si tratta de-

gli inizi di una crisi di epilessia». Altri testi medici elencano i farmaci da prescrivere per curare i diversi acciacchi

Dato che si credeva che le malattie avessero sia un’ori-

e indicano come prepararti.

gine fisica sia un'origine magica, per guarirle bisognava

T r i s c h i d e l l a p r o f e s s i o n e medic.ai

A Babilonia esistevano anche medici chirurghi che eseguivano operazioni che, per l'epoca, erano tutt'altro che semplici. Sapevano,per esempio, curare un'infezione cutanea rimuovendo la parte infetta con un rasoio affila» to. Dovevano comunque essere cauti, perché il codice di Hamrmurabi prevedeva pene severe per chi causavala morte di un paziente: «Se un medico cura un uomo libero e costui muore, al medico saranno tagliate le mani.Se un medico cura uno schiavo e costuì muore, il medico

darà un altro schiavo».

Terapia e preghiere

agire su entrambe le cause. L'applicazione di un farmaco era accompagnata dalla recita di uno scongiuro o di una preghiera. «Quando una persona ha la febbre e suda freddo, e ha dolori di stomaco e i brividi, prendi le radici di questa pianta, pestale in un mortaio e fanne polvere finissima; aggiungi un pizzico di quell'altra pianta; fai u n decotto e fallo bere al malato la sera. Infine recita la preghiera agli dèi»: ecco quel che suggeriva un antico testo. Nei casi più gravi diventava necessario portare il malato

al tempio: qui un sacerdote, in cambio di una generosa offerta, chiedeva l'aiuto del dio Marduk per cacciare gli spiriti maligni dal corpo del malato.

COMPRENDERE E COLLEGARE

a. L'osservazione delle viscere di animali sacrificali a scopo divinatorio era una pratica frequente nel mondo antico. Prova a spiegarne il significato basandoti sia sulle informazioni presenti nel testo sia sulle tue conoscenze. bh. Sottolinea la porzione di testo che ribadisce le differenze fra gli individui nella società babilonese.

-

n]

Costruire una piramide nell’antico Egitto | l i cantiere della necropoli d i Giza richiese uno sforzo organizzativo eccezionale.

mattoni d'argilla mantenuti umidi, o di sabbia e pie-

L

a c o s t r u z idelle o n epiramidi fu un'opera colossale, e lo sarebbe anche al giorno d'oggi, nonostante le sofisticate tecnologie su cui possiamo contare. Considerando le attrezzature molto semplici a disposizione degli Egizi, la loro realizzazione ha qualcosa di impres-

pendenza regolare — attorno all'E% — facilitando cosìil

sionante. Si calcola che presso i l cantiere della necropo-

lavoro degli operai.

li di Giza, per esempio, in alcuni periodi possano aver lavorato contemporaneamente più di 20 000 persone.

Le maestranze specializzate

trisco, lungo cui far scorrere le slitte. Inizialmente le rampe erano corte, ma via via che la costruzione avarnzava venivano allungate, in modo da mantenere la loro

I] coordinamento di squadre di operai tanto numerose,

La costruzione di una piramide poteva durare parecchi

così come la soluzione dei complessi problemi tecnici e organizzativi che poneva la realizzazione di un'opera tanto imponente, comportavano una preparazione Scientifica, una programmazione è un'organizzazione del lavoro che richiedevano tecnici e amministratori altamente qualificati ed efficienti.

chitetti, i supervisori delle squadre di operai, i muratori, gli artigiani, gli scultori e i decoratori specializzati. Costoro vivevano con le loro f a m i gin l i evillaggi poco lontani dalla necropoli ed erano generalmente persone agiate (e, nel caso degli architetti, spesso anche di

anni. Presso i l cantiere. lavoravano stabilmente gli ar-

alto rango). Le tecniche costruttive

Per costruire le piramidi occorrevano milioni di blocchi di pietra, spesso e s t r a t t i in cave molto lontane da Menfi, la capitale dell'Antico Regno, e trasportati fi-

+ Una pialla per stendere l'intonaco nelle Camere interne delle

n o ai cantieri su zattere che navigavano lungo i l Nigol 8 lo. Giunti in prossimità della necropoli, i blocchi erano posti su slitte fatte con tronchi arrotondati e trainate

1P Cit

piramidi, (vianchester Manchester Museum

da squadre di operai. Venivano poi disposti a forma. re una costruzione a gradoni, le eui sporgenze sareb» bero state in seguito scalpellate e levigate. Man mano

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che la piramide cretceva, ti poneva i l problema di portare i blocchi di pietra tempre più in alto. Venivano dunque enstruite rampe di

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blocchi da 1,5 tonnellate che

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compongono la grande

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piramide di Cheope.

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ANIMAZIONE Come si costruiva una piramide?

I l grosso della manodopera era però formato da contadini che ogni anno, nel periodo in cui la piena del Nilo rendeva impossibile lavorare i campi, giungevano da ogni parte

dell'Egitto perché chiamati a lavorare per il faraone. Ogni villaggio era tenuro a inviare un certo numero di uomini; sembra però che la maggior parte di essipartecipasse volon-

+ Operai al lavoro durante la costruzione di una piramide. Decorazione di una tomba della necropoli di Tebe. (5, Vannini! DeA/Bridgemani

tariamente alla costruzione delle piramidi, ed era ricompensata con cibo e indumenti. Gli operai vivevano in accampa-

menti non lontani dai cantieri, con dormitori e mense comuni. Ricevevano quotidianamente un'abbondante razione di cibo, che comprendeva pane, cipolle, aglio, birra d'orzo e carne. Probabilmente mangiavano meglio presso i cantieri che a casa propria: ma va detto che, senza un'alimentazione adeguata, non sarebbero stati in grado di faticare ore e ore sotto il caldo sole dell'Egitto,p e rd i più nella stagione estiva. I l loro lavoro, comunque, era durissimo e pericoloso: gli incidenti erano frequenti, e gli scheletri rinvenuti nei cimiteri destinati agli operai mostrano i segni di fratture, anche mortali, agli arti, al torace e al cranio.

COMPRENDERE E COLLEGARE

a. Quali figure professionali specializzate partecipavano alla realizzazione delle piramidi, e in che cosa consistevano i

loro interventi? Prepara una lista dettagliata. bh. Perché i contadini erano disposti a lavorare alla costruzione delle piramidi? Aiutati nella risposta anche con il testo del capitolo &

Faiuna breve ricerca sulvi scopri perché questa sito un po'taliano"”. "anche

è

2000 a.C , a cui sì attribusce la c o s t r u z i odella n e prima

piramide. (Fang, Museo del LouvreiN. Hawkins)

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INTERPRETARE L E F O N T I

1 . Leggi questo dialogo tra un padre e un figlio, tratto da una tavoletta sumera di circa 4000 anni fa, e rispondi alla domande. A parlare per pr== «Dove sei andato» primo è il «lo? I n nessun posto.» «Se tu non sei stato in nesssun posto, perché baloccarsi come padre. Con questo nome p u n fannullone? Va' a scuola,presentati al “padre della scuola”,reci-

si ndicava il più

imponante degli Kseg

scuo |

pera

un altro degli insegnanti della scuola.

tà la lezione, apri la cartella, incidi la tavoletta, lascia che il "fratello maggiore” scriva in bella la tua nuova tavoletta. Quando avrai terminato il tuo compito e l’avrai mostrato al tuo sorvegliante, torna r ele strade. Adesso hai fatto attenzione da me senza g i r o n z o l aper a q u a n ttioho detto? [...]

Arriverai al successo tu, che frequentii giardini pubblici?Pensa

tempo

alle generazioni di un tempo, frequenta la scuola: ne trarrai pro-

fitto. Che delinquente io tengo sotto la mia sorveglianza! lo non sarei un uomo se non sorvegliassi mio figlio. Da che vivo non ti

in questo caso il padre è un mercante ma,

come molti

mercanti, possiede

anche dei campi.

ho fatto portare i giunchi alla giuncaia. Le bracciate digiunchi che i ragazzi c i giovanetti trasportano, da quando sei vivo non le hai

Nell'antichità era normale

mai toccate. [ o non ti ho detto mai: “Seguile mie carovane”. Non

|thei bambini

ti ho fatto mai sgobbare, lavorare il mio campo. Non ti ho mai costretto a dei lavori manuali. Da che vivo non ti ho detto: “Va' a lavorare per mantenermi”. Altri da te diversi mantengono i loro ge-

ret di 6-7 anni.

nitori col proprio lavoro. Tu, invece, tu non sei un uomo se non . . . quando fai mostra di spirito polemico, ma paragonato a quelli non sei affatto uomo.» ie

S.N. Kramer, I Sumeri. Alle radici della storia, Newton Compton, Roma 1998

a. Il padre dice al figlio di andare a scuola è incidere la tavoletta. Descrivi brevemente i supporti, gli strumenti e la tecnica che i Sumeri utilizzavano per scrivere,

b. Nel testo si fa riferimento ad alcuni maestri, indicati attraverso il loro titolo. Individuali e descrivi i loro compiti. A quale classe sociale appartenevano?

.

€. Elenca i lavori a cui i ragazzi sumeri potevano essere

indirizzati sin dalla più tenera età. d. Perché imparare a scrivere avrebbe rappresentato un sicuro vantaggio per il ragazzo?

Due scribi interni nelloro lavoro. Sono ben vsibilile tavolette su CuÌ scrivevano i geroglifici, Gianni Degli OrtifCorbes)

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COMPRENDERE I L CAMBIAMENTO

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2 . Osserva la cartina del centro di Monza;

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scuola media superiore

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b . Nelle città della Mesopota-

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contemporanea, e quali funzioni vi si svolgono?

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ti? Quali altri edifici pubblici possiamo trovare i n una città

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meine i Municipio i Cattedrale Scuola media inferiore. Hi Tribunale

la accompagna e rispondi alla domande. a. Quali funzioni vengono svol- | te negli edifici evidenzia»

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erano svolte in u n unico edi-

ficio: indica i l suo nome e forniscine una descrizione. Perché l'edificio che hai identificato nella risposta precedente era "multifunzionale"? {Per rispondere dovrai prendere in considerazione la struttura della società mesopotamica).



LAVORARE SULLE IMMAGINI

3 . Completa la didascalia relativa a questa immagine con le parole dell'elenco. Poi rispondi alle domande. ibis + Anubi + piuma * Divoratrice + coccodrillo * scriba + falco + cuore

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@ Questa immagine rappresenta i l rituale della pesatura dell'anima. I l defunto è accompagnato dal d i o

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rappresentato con la testa d i sciacalto.

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A l centro, i l d i o è raffigurato anche nell'atto d i azionare l a bilancia. Su uno dei suoi piatti viene posta una pic-

cola urna che custodisce i l Al giudizio assiste Ammut, « l a...

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metà ippopotamo. I l dio Toth, dalla

del morto. Sull’altro, viene posta come contrappeso UNE er» . »: un mostro con la testa di ... è il corpo metà leone e ..........ssurrrees

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. tianein mano gli strumenti

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e registra

l'esito della pesatura. L'anima del defunto ha superato la prova {lo capiamo osservando la posizione dei due piatti della bilancia): ora l l dio

Horus, con la testa d i . . .

PUÒ accoMmpagnario al cospetto degli altri dèi.

a. ll superamento di questa prova era solo una delle due condizioni che avrebbero permesso al defunto di vivere serenamente nell'aldilà; qual era l’altra condizione?

b. E quali pratiche venivano adottate per metterla in atto? Descrivile dettagliatamente.

INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI 4 . Le tre immagini riproduconae una nave egizia, una cretese e una fenicia.Osserva bene lecaratteristiche di ognuna quindi rispondi alle domande.



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n . Perché la nave egizia era così piatta? Per rispondere pensa al fatto che doveva navigare sul Nilo.

b. Sulla nave fenicia ci sono due notevoli migliorie tecniche: sai identificarie? € . Quale particolare, che sicuramente esisteva e che è fondamentale per la navigazione, non è stato riprodotto In nessuno dei tre modelli?

RIELABORARE L E INFORMAZIONI 5 . La civiltà egizia esercita ancora oggi il suo fascino su dinoi: l'Egittoèmeta ogni anno dim i l i o n dii turisti. immagina di dover organizzare una crociera sul Nilo che dovrà comprentere: e

una visita ai siti d i Giza e Luxor:

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u n a visita alla Valle dei Re;

*

una visita al Museo Egizio del Cairo.

Da solo o in gruppo prepara una descrizione lunga mezza pagina per ogni meta prevista, quindi per ognuna di esse scegli un oggetto o un monumento e descrivilo come se lo stessi presentando a un gruppo d i visitatori.Per concludere dai al tuo lavoro la forma che preferisci tra un cartellone, un lapbook o una presentazione PowerPoint.

DALLA ZIGGURAT A L M U N I C I P I O Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. Le ziggurat della Mesopotamia erano degli edifici che con un termine moderno potremmo definire “multifunzionali”: infattiavevano una funzione amministrativa (da essiil r è governava la città), giudiziaria (qui si svolgevarioi processi), religiosa (vi erano custoditi gliidoli) e educativa (in essi i sacerdoti insegnavarnro ai ragazzii caratteri cuneiformi).

deioquali pensato Oggi queste funzioni pubbliche non sono più svolte in un unico luogo ma in edifici diversi,o g n u n appositamente per assolvere quel compito. CONSEGNA IP

Assieme ai tuoi compagni, identifica su una cartina della tua città — o della città capoluogo di provincia — gli edifici pubblici che, oggi, rispondono alle varie funzioni accorpate i n Mesopotamia dalle ziggurat. Dopo aver formato dei gruppi, scegli uno degli edifici, e con i tuoi compagni organizza un'intervista a uno dei funzionari che ne è responsabile, per capire meglio di che cosa si occupa. Se possibile, filma le interviste e utilizza il materiale che hai registrato per preparare una breve presentazione in classe su quello che hai imparato.



Libro di testo; “carta della città; a maieriale occorrente per realizzare le interviste:

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smartphone, videocamera, registratore; “computer.

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Per organizzare le interviste, potete consultare i siti Internet del comune o del Tribunale e identificare se esistono degli uffici che si occupano di comunicazione. Potete organizzare l'intervista sia nell'edificio

pubblico scelto sia chiedere al funzionario da voi contattato se è disponibile a venire nella vostra a Storia a Haliano

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scuola. Preparate le domande prima di effettuare l'intervista.

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Devono alutarvi a capire:

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Quali funzioni pubbliche vengono assolte nell'edificio scelto;

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e Quali attività particolari si svolgono al suo interno;

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= 1.30 ore per stendere le domande dell'intervistae

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30 minuti per recuperare la carta e identificare gli edifici pubblici [in classe];

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organizzare gli incontri [in classe]; a 1 ora per ciascuna intervista [in classe o a casal]; = 1 ora per presentare i risultati fin classe].realizzazione del prodotto finale.

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Per portare a terrnine questo compito vi occorreranno: e

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Verso quali fasce di cittadini; Quali sono gli scopi.

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Palazzo Pretorio, detto anche Palazzo delle Aquile, è la sede di r a p p r e s e ndel t aComune n z a di Palermo. (spectrak-Designi

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LEZIONE

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Invasione dei Dori

spartana

ca. 620 at. Dracone d i c prime leggi scritte

c a . 1250

d i Troia

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ca. FOCA. 550 a.C.

ca. 1150-ca. 1000 a.C. colanizzazione

Periodo miceneo

Seconda colonizzazione

ca. 115{-ca. 650 a.C. Medicevo ellenico

t a . fiS0-ca. 5 5 0 a.C.

Età arcaica S08 a.C. Rrforrme d i Cistana

Nello zaino Compliaeta l l testo con q u e l l o che hai imparato nelle lezioni precedenti. I

Quella micenea

aristocratica e

Nelle società antiche il potere era

guerriera.

detenuto dal IP

s—

è una società

ll re governava con l'aiuto degli aristocratici, che erano

Con la conquista della Grecia da parte dei Dori inizia un periodo di crisi detto Medioeva ellenico.

e proprietari terrieri. P

Mercanti, artigiani A dovevano cbbedire alla volontà del re.

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Le CIttà-.............ccciinneinnone erano

città indipendenti che si Sutogovernavano.

) Nell'età arcaica nasce la polis, una nuova forma di organizzazione politica.

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I movimenti migratori nella penisola greca è nell'Egeo =

Dori

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Greci delle poleis

non sono sudditi,

ma cittadini che

governano la propria città.

HH Soldato della fanteria greca HH Nel 700 a.C.

nasce la falange oplitica p

Sparta e Atene sono le due città più importanti della Grecia.

Scopri in che modo, mentre combatte, protegge chi gli sta

a fianco dai colpi dei nemici e perché in questa tattica

di combattimento si riflette il senso di uguaglianza e d cooperazione che lega tra d

loro i cittadini della polis.

|

UGNTÀ DI APPRENDIMENTO

La Grecia antica

x

3

41] LA CIVILTÀ MICENEA La Grecia è all'origine della nostra civittà La Grecia ha un territorio in prevalenza montuoso e collinare, con poche aree fertili. 1] clima è caratterizzato da estati calde, con scarse precipitazioni. I fiumi sono pochi e, nella stagione estiva, spesso in secca. Eppure in questa regione dalle risorse limitate sorse una civiltà ricchissima, che è all’origine della nostra cultura e alla quale siamo

"+

debitori per molte importanti conquiste.

Micenei: un popola guerriero e una società aristocratica La storia della civiltà greca o ellenica — dal termine “Elleni” con cui gli abitanti della Grecia usavano definirsi — inizia attorno al 2000 a.C. quando giunse in Grecia la popolazione degli Achei. Gli Achei, intorno al 2000 a.C,, occuparono la regione del Peloponneso e fondarono imponenti città fortificate tra cui Tebe, Argo e Micene. Quest'ultima fu la prima città a essere riportata alla luce dagli archeologi: per questo motivo gli

|

La cosiddetta «maschera di Agamennone». # Sì tratta di una maschera funeraria in lamina

d'oro sbalzatà, realizzata attorno al 1500 a.C. per: Un fe Mmiceneo. (Atene, Museo ArcheologicoNazionale) eee

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Achei sono chiamati anche Micenei. I Micenei non crearono mai un regno unitario: le loro erano città-Stato indipendenti e autonome, spesso in lotta tra di loro. Ogni città era guidata da u n re chiamato wanax, che governava affiancato da un’aristocrazia formata da guerrieri. Costoro possedevano le terre più fertili e comandavano sul resto della popolazio-

ne: quella micenea erà una società aristocratica e guerriera. La città micenea rispecchia la struttura della società Il re e gli aristocratici abitavano in giganteschi palazzi che sorgevano sull'acropoli, un termine greco che indicava il punto più alto della città, solitamente una collina. 1] palazzo del re era protetto da mura di pietra che potevano arrivare fino a 15 metri di spessore e che erano formate da enormi massi. I Greci definivano queste mura ‘“ciclopiche”

infatti pensavano che perché credevano che fossero state costruite dai solo questi mitici giganti potessero aver spostato i massi da cui erano formate. Gli artigiani, i contadini e i commercianti vivevano invece in villaggi posti aipiedi dell'acropoli. Le città dei Micenei, così come la loro società, erano quindi divise nettamente: gli aristocratici i n alto, i l resto della popolazione in basso. *

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I ciclopi, rella mitologia Qreca, r a n o MmMostrinsi

esseri giganti con un occhio sola. I l più celebre chi loro è Polifemo, che

nell’Oxissea imprigriona Ubksse e + suoi compagni

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La Porta dei Leoni

e la mura d i Micene. 4 Sona costruite con blocchi di pietra di diverse

tonnellate. (Andreas Mhepte)

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Le razzie e l'assedio di Trola | Micenei erano ottimi artigiani e buoni navigatori € spesso commerciavano coi popoli vicini. Erano però soprattutto un popolo guerriero e ai commerci unirono i saccheggi ai danni delle città che sorgevano lungo le coste. Attorno a] 1250 a.C. i Micenei attaccarono a saccheggiarono Troia, un'importante città che sorgeva nell'attuale Turchia. L'assedio di Troia è narrato nell’Niade, il primo grande poema epico della cultura occidentale.

Troia è veramente esistita? E perché è stata assediata e distrutta?

Secondoil mito, Troia fu assediata dagli Achei perché Paride, figlio del re di Troia, aveva rapito Elena, moglie del re di Sparta Menelao. Le vicende legate all'assedio e al ritorno in patria dei guerrieri greci sono narrate nell'Iliade e nell'Odissea. Questi poemi, che sono all'origine della nostra letteratura, sono tradizionalmente attribuiti aOmero, un aedo cieco. L'assedio di Troia è però realmente avvenuto: a fine Ottocento un archeologo tedesco,Heinrich Schliemann, seguendo le indicazioni fornite da Omeronell'1-

Dov'è TROIA?

liade si recò nella località di Hissarlik, i n Turchia, e trovò i resti di una città che

era stata saccheggiata e data alle fiamme. Questo non significa che nell'Îliade ogni cosa corrisponda alla verità. L'autore

del poema, infatti, arricchisce la verità storica con particolari fantastici, come la presenza degli dèi o l'idea che il rapimento di Elena fossela causa della guerra. I motivi dell'assedio di Troia sono in realtà di tutt'altra natura: per molto tempo si è ritenuto che i Micenei avessero attaccato la città per strappare ai ‘Troiani il

Testa in avorio di guerriero miceneo. è l'elmo è ricoperto da zanne di cinghiale, 1600-1100 a.C. (Atene, Museo Archeclogico

controllo delle rotte commerciali tra il Mar Egeo e il Mar Nero. Studi recenti hanno però dimostrato che Troia non possedeva un porto e, quindi, non era un i

Nanonale!

più semplice:Troia n t e commerciale, La realtà èprobabilmente i m p o r t a centro fu assediata e distrutta dai Micenei per depredarne le ricchezze.

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La fine della civiltà micenea e l’arrivo del Dori Pochi decenni dopo la conquista di Troia, la civiltà micenea si spense a causa di una serie di cause concomitanti. Tra le città micenee scoppiarono delle guerre fratricide e, contemporaneamente, la Grecia fu colpita da una serie di ter-

remoti che distrussero i grandi palazzi micenei. A ciò si aggiunge il fatto che intorno al 1200 a.C. la Grecia subi l'attacco dei Popoli del Mare, le

misteriose popolazioni che, nel medesimo periodo, attaccarono l'Egitto e misero fine all'impero hittita (“? Lezione 2, p. 32).

Guerre interne

Terremoti

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Arrivo Popoli d adei Mare

7

+ FINE DELLA CIVILTA MICENEA

Resipiù deboli dalle guerre, dalle catastrofi naturali e dalle incursioni dei Popoli del Mare, i Micenei non riuscirono a opporre resistenza all'arrivo di una nuova popolazione proveniente dal Nord: i Dori, che attorno a] 1150 a.C. invasero la Grecia, saccheggiarono Micene e le altre città e posero per sempre fine alla civiltàmicenea.

68

La Grecia antica

3

2 ] IL MEDIOEVO ELLENICO E LA PRIMA COLONIZZAZIONE Una società più povera è senza scrittura Il crollo della civiltà micenea segnò l'inizio p e rla Grecia d i un lungo periodo di crisi chiamato Medioevo ellenico, che durò dal 1150 all'850 a.C.

il “centauro di Lefiardi”. # Si tratta diuna statuetta in terracotta

Durante il Medioevo ellenico la popolazione diminuì e diven-

v e n a a Lefkandi,

ne più povera. Gli scambi commerciali calarono, le città persero abitanti. La crisi toccò anche l'artigianato: gli splendidi lavori di

greco see di un importante sito

oreficeria degli Achei furono sostituiti da oggetti di fattura e di aspetto più rozzo. Questa crisi portò addirittura alla scomparsa della scrittura:

archeologico, e risale

nella società de] Medioevo ellenico,più povera e semplice rispetto a quella micenea, con città di modeste estensioni e scarsi commerci, scrivere non serviva più.

Gli sedi tramandano i l ricordo delle

o cetra. U o mcon

la cultura e il sapere vennero trasmessi in forma orale. Le gesta leggendarie degli dèi

LAVORARE

e degli eroi erano tramandate da cantori

CON LE IMMAGINI

chiamati sedi. La narrazione avveniva sotto

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forma di canto accompagnato dal suono di uno strumento a corde chiamato lira. Gli aedi non sapevano leggere e scrivere: i testi che

chi è Sagresti indicare

la persona raffigurata è e cosa sta i ?

cantavano venivano trasmessi a memoria da

una generazione a quella successiva.

La prima colonizzazione apre al contatto con le altre civiltà Mal-

grado la crisi che colpì la Grecia, durante ilM e d i o eellenico v o ebbero luogo importanti trasformazioni destinate a segnare il futuro dell'intera Europa. A partire dalla metà dell'XI secolo a.C., popolazioni greche lasciarono la Grecia a causa dell'arrivo dei Dori e si trasferirono lungo le coste dell'Asia Minore (l’attuale Turchia) dove fondarono città come Mileto ed Efeso, per poi spingersi oltre a esplorare le coste del mar Nero. Questo fenomeno prende il nome di prima colonizzazione: per la prima volta la civiltà

greca si diffondeva al di fuori della Grecia vera e propria. Diminuisce l l potere del re... Durante il Medioevo ellenico ebbe luogo una trasformazione ancora più importante. In questo periodo nelle città greche il potere del re diminui e il re divenne un ‘primo tra pari”, che governava la città assieme agli aristocratici. Per affiancare il re nacque infatti un consiglio degli

anziani, ossia un'assemblea che riuniva i rappresentanti delle principali famiglie aristocratiche. «

@ nascono

l e assemblee popolari

Nel Medioevo ellenico nacquero anche

delle assemblee popolari, aperte a tutti gli abitanti maschi: non solo agli aristocratici, ma anche a mercanti, artigiani e contadini. In realtà queste assernblee ave-

vano un potere limitato: mercanti è artigiani non potevano mettere in discussione le proposte avanzate dagli aristocratici ma potevano solo approvarle o rifiutarle. I l controllo della vita politica restava dunque saldamente nelle mani degli aristocratici che, di fatto, imponevano la loro volontà al resto della popolazione. Eppure, malgrado questi limiti, fu da queste assemblee che nacque la democrazia.

famoso

È un reperto delle origina dell’arte

greca. (Eretria

Archaeological Museuwn)

LaG r e cdelle i a polels

4

3 ] L'ETÀ ARCAICA E LA SECONDA COLONIZZAZIONE

Una moneta a forma di delfino. è Queste monete erano in usa rel vi secolo a.C.

Lo sviluppo dell'agricoltura Il Medioevo ellenico fini attorno all'850 a.C., quando ebbe inizio l'età arcaica (850-500 a.C.). Con l'inizio dell'età arcaica la popolazione tornò ad aumentare, le città si ripopolarono e, di conseguenza, crebbe il numero degli artigiani e dei mercanti. Si intenzificarono anche i contatti commerciali con le altre civiltà e, con essi, gli

nella colonia greca di Olbia Pontica, sul Mar Nero. (Collezione privata:

scambi culturali. Così come nel Medioevo ellenicoil regredire della società avevaportato alla sparizione della scrittura, così ora lo sviluppo dei commerci favori la sua riapparizione: nell'VIII secolo i Greci adottarono l'alfabeto fonetico dei Fenici e lo perfezionarono aggiungendovi le vocali.

A Grecia e aree colonizzate e Colonie greche

* Città d'origine del colonizzatori

La seconda colonizzazione L'aumento della popolazione portò però a uno squilibrio demografico: le poche zone coltivabili della Grecia non erano sufficienti a sfamare una popolazione sempre più numerosa. Fu per questa ragione che, a partire dall'VIII secolo a.C., si verificò una nuova ondata di colonizzazioni. Le

CARTA ANIMATA

città greche fondarono al di là del mare colonie destinate a essere popolate dagli agricoltori che erano privi di terre e rischiavano di morire di farne. Questoprocesso è chiamato seconda colonizzazione. Mentre durante la prima colonizzazione (avvenuta tra XI e X secolo a.C.) i

Dove nascono le colonie greche?

Greci avevano fondato colonie solo in Asia Minore, questa volta le nuove città furono fondate a Est lungo le coste del Mar Nero e a

Ovest, inItalia. Alcune colonie nacquero anche nell'Africa settentrionale e lungo le coste delle attuali Francia e Spagna. Le colonie erano completamente autonome e indipendenti dalla madrepatria, anche se legate a essa da patti di alleanza e interessi commerciali.

| Vaso con nave greca. "è

le figure dei Su questo vaso, prodotto intorno al 735 a.C., sono riconoscibili

I

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rr a

La Magna Grecia I n Italia colonie greche sorsero in Sicilia e nell'Italia meridionale (Calabria, Puglia, Basilicata e Campania). Le prirne colonie furono fondate attorno al 770 a.C. sull’isola di Ischia e a Cuma, e nei decenni successivi nacquero le città di Napoli, Taranto, Agrigento, Siracusa, Catania e Messina. L'insieme delle colonie sorte nell'Italia continentale (a esclusione, quindi, della

L'antro della Sibilla. è La città ci Cuma, una delle colonie greche in Italia,era conosciuta n tutto il mondo greco per

Sicilia) fu chiamato Magna Grecia (dal latino magnum, grande), forse perché i Greci, provenienti da una regione in cui le pianure erano rare e poco estese, rimasero

la grotta artificiale in cui — secondo la tradizione —

colpiti dalla grandezza dei fertili pianori della Campania e della Puglia.

una sacerdotessa di Apollo nota per è suoi oracoli.

viveva la Sibilla Cumana, (Lucamrsto/Shutterstock)

Come venivano fondate l e colonie? Quando era necessario creare una colonia per prima cosa veniva nominato il responsabile

della spedizione, detto ecista (in greco, fondatore), il qua-

le aveva il compito di inviare delle navi in rnissione esplorativa, al fine di identificare un sito adatto per la nuova città. Questo sito doveva essere dotato di un approdo naturale,

essere circondato da terreni fertili ed essere facilmente difendibile. Prima della partenza l'ecista consultava gli dèi

chiedendo loro, attraverso l'oracolo di Delfi, se erano favorevoli o meno alla fondazione della nuova città. In caso di rev ospedizione sponso p o s i t i la poteva partire. Una volta arrivati a destinazione, l'ecista provvedeva a fondare la colonia e a dividere la terra tra 1 coloni.

i

ll tempio di Hera a Paestum, vicino

a Salerno.

+ Fu costruito dai colonizzatori greci attorno | | al 520 aC.

La G r e c i a d elle polels

"A

4

4 ] LA NASCITA DELLA POLIS La polis è governata dal cittadini Durante l'epoca arcaica ebbe luogo un cambiamento fondamentale per l'intera storia della nostra civiltà: la nascita della

| ESSICO

polis.

Molto popolare è un

Polis (plurale polris) è una parola greca non traducibile in italiano e che ha due

significati diversi: * con polis sì indicano le città della Grecia antica, per cui possiamo scrivere “nelle poleis (=città) greche era molto popolare il teatro”.

* ma la parola polis indica soprattutto la particolare forma di organizzazione politica delle citrà greche. Lepolis erano infatti delle città-Stato: ogni polis era dunque indipendente. Ma, ed è questa la cosa importante, nelle poleis il potere apparteneva ai cittadini e non al re. Come abbiamo visto, durante i l Medioevo ellenico il potere dei re diminuì, mentre crebbe quello delle assemblee degli anziani e dell'assemblea popolare. Durante l'epoca arcaica i re persero ogni potere e il compito di governare le città passò al consi-

aggettivo

l A di grado positrvo; [8] di grado COmMparativo;

|e superlativo assoluto;

|b superlativo relativo.

glio degli anziani e alle assemblee popolari. In quel m o m e n t o nacque la polis, Tre uomini dibattono animatamente, + Stanno probabilmente

confrontando le proprie NumtonaleScala)

Ao l l auddito ubbidisce, i cittadini si autogovernano ‘Tra i Sumeri e gli Egizi a comandare era il sovrano: il resto della popolazione era

costituito da sudditi. Il termine suddito viene dallatinoe significa ‘sotto messo” e, infatti, i sudditi dovevano obbedire al re. In molte civiltà, inoltre.

il sovrano era considerato il figlio degli déi e quindi gli andava tributata la stessa obbedienza che si sarebbe prestata a u n dio.

1 Greci, invece, non erano sudditi ma cittadini: questo termine, che deriva dalla parola città", designa coloro che vivono insieme e che insieme decidono come governarsi. Mentre il suddito obbedisce agli ordini del re, i cittadini obbe-

discono solo alle leggi che essi stessi hanno votato. Il suddito è sottomesso al re e

non ha diritti ma solo doveri: i cittadini invece hanno dei doveri —per esempio rispettare le leggi e difendere la loro patria — ma anche diritti.

rr

IL CITTADINO

IL SUDDITO

Tutti i cittadini sono uguali.

È sottomesso al re.

Obbedisce alle leggi che lui stesso ha votato.

O b b e dalle i sdecisioni c e prese

Ha doveri ma anche diritti.

Non ha diritti ma solo doveri.

Partecipa al governo della polis.

Non partecipa al governo dello supdll

dal sovrano,

x

UMNTÀ D I APPRENDIMENTO

72

La Grecia antica

3

i cittadiLa partecipazione politica li dirittopiùimportante chepossedevano ni delle poleis greche era quello di partecipare al governo della città. 1 cittadini esercitavano questo diritto in due modi: partecipando alle assemblee che votavano

le leggi e che eleggevano i magistrati o ricoprendo una magistratura. 1 magistrati erano funzionari cui era delegato il compito di amministrare la cit-

Due tipidi elettorato: attivo e passivo

tà e far applicare le leggi. Ogni magistrato

l l nostro sistema politico ed elettorale deve molto a quello messo

esercitava la propria carica anome di tutti i cittadini e restava in carica per un perio-

®punto dai Greci. » Svolgi una ricerca sul libro di Diritto o su Internet e scopri cosa

do di tempo limitato, dopo di che decadeva dall'incarico. [Inoltre i suoi poteri non erano assoluti, come quelli di un sovrano,

PASSATO PRESENTE i

i

sono l'elettorato attivo e l'elettorato passivo. P Che somiglianza riscontri tra questi diritti e il modo in cui i

ma limitati dalla legge.

Greci partecipavano alla vita politica della polis? LE

——

I Greci sapevano d i essere liberi? I Greci si rendevano conto di aver creato un sistema politico che non aveva uguali nel mondo antico e di questo andavano giustamente orgogliosi. Nutrivano anzi un certo disprezzo per i popoli che accettavano di vivere piegandosi al volere di un te. La storia greca sarà sempre contrassegnata dall'amore per la

Hibertà —- un concetto sconosciuto alle altre civiltà del tempo — e dal timore di perdere la capacità di autogovernarsi e di diventare dei sudditi.

Donne raccolgono | acqua alla fonte. + Particolaredi una | iyinaliaraa figure nere del i :

nazionale Etrusco di Vika

Parure Library/icala, Firenze)

#

Non tutti gli abitanti della polis sono cittadini Occorre però aver presente un’altra distinzione di fondamentale importanza: quella tra abitanti e cittadini. Molti di coloro che vivevano nelle città greche non erano infatti considerati cit-

tadini ed erano quindi privi del diritto di partecipare alla vita politica della polis. Non potevano partecipare alle assemblee né ricoprire incarichi pubblici le donne (ritenute intellettualmente inferiori e incapaci di prendere decisioni rilevanti), gli schiavi (considerati alla stregua di oggetti) e i meteci, ossia gli stranieri, anche

di origine greca, residenti in città. Erano meteci tutti coloro i cui antenati erano originari di un'altra polis. Per esempio, u n Greco n a t o ad Atene, ma con genitori o nonni di Corinto, non aveva diritto alla cittadinanza ateniese. La condizione di cittadino, quindi, spettava esclusivamente agli uomini liberi originari della polis.

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Giuha & 201&/De Agostini

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La Grecia delle potels

4

5 ] LA FORMA DELLA POLIS E LO SCHIERAMENTO OPLITICO

L'asty diventa ll centro della vita pubblica La città greca dell'epoca della polis era molto diversa dalla città micenea. In epoca micenea l'acropoli era il centro della città perché lì sorgevano i templi e il palazzo dove vivevano il re e gli aristocratici. Con la nascita della polis, l’acropoli continuò ad essere il centro religioso della città, ossia il luogo dove sorgevano i templi dedicari agli dèi, ma il centro della vita politica € sociale si spostò nella parte bassa della città, detta asty.

L'antica città di Side,

sulle coste della

Turchia. + Sona ancora oggi visibili le rovine dell'agorà. (5-F/Shutterstock)

Qui c’era l'agorà: una grande piazza che ospitava il mercato, le assemblee politiche, i negozi dei mercanti e le botteghe degli artigiani. La divisione verticale della città, tipica della società aristocratica micenea, veniva dunque sostituita da una nuova struttura nella quale in alto, sull’acropoli, vi erano solo i luoghi dedicati agli dèi mentre tutti i cittadini vivevano assierne, l'uno a fianco all'altro, nell’asty.

La riforma oplitica cambia il modo d i combattere Così come mutò la for ma della città, cambiò anche il modo di combattere dei Greci. Fino all'VIII secolo a.C. i due eserciti si precipitavano l'uno contro l'altro e i singoli soldati si affrontavano in una serie di duelli. I n questi duelli la vittoria solitamente andava a chi era meglio armato, cioè a chi poteva acquistare la spada e la corazza migliori. Ma attorno al 700 a.C. le tecrriche di combatrimento cambiarono e nacque la falange oplitica: i soldati erano armati di un grande scudo rotondo chiamato hoplon (per questo erano detti opliti) e combattevano schierati uno di fianco all'altro, in ranghi serrati. Gli scudi verrivano accostati in modo che ogni soldato forrrisse e allo stesso tempo ricevesse protezione dagli altri. In questo modo

gli opliti creavanouna sorta di muro invalicabile,capace di travolgerei nemici e contro il quale l'attacco di un singolo guerriero si infrangeva senza esito.

Ovviamente la falange oplitica funzionava solo a condizione che tutti si muovestero all'unisono: gli opliti dovevano restare vicini, nessuno doveva

un varco nel avanzare prima degli altri o fuggire, altrimenti si sarebbe aperto quale i nemici avrebberopotuto irrompere. Inoltre l'equipaggiamentodegli opliti era relativamente poco caro - lo scudo, un elmo, un'armatura leggera a coprire il busto, una lancia — e quindi alla portata anche di mercanti e artia di sii m p o n eilvsenso o anche sul campo dibattaglia giarti. In q u e s tmodo

r i ben si legava trai cittadini: due v a l oche a n zconperazione e g u a g l i eadi no al sistema politico della polis.

U n oplita. + Particolare su un v a s ion

bronzo d e lVI secolo a.C. { C h à t i l osur n Seme, Muste

chi PaysChitilonnatii CnA/Sca)

UGNTÀ D I APPRENDIMENTO

74 La Grecia antica

3

6 ] IL LUNGO CAMMINO VERSO LA DEMOCRAZIA Netta polis comanda l'aristocrazia La più importante eredità politica lasciata dalla civiltà greca è la democrazia (letteralmente, il “governo del popolo”), che nacque all'interno delle polris al termine di un percorso lungo e complesso. Inizialmente tutte le polris greche erano dominate da un'aristocrazia formata

da guerrieri che erano anche proprietari terrieri. Gli aristocratici possedevano le terre migliori che facevano coltivare ai contadini © agli schiavi. Gli aristocratici erano anche i soli a godere pienamente dei diritti di cittadinanza: erano gli unici a poter ricoprire le cariche pubbliche. Inoltre il consiglio degli anziani, a cui potevano accedere solo gli

aveva molto più potere

dell'assemblea che riuniva tutti i cittadini. Mercanti, artigiani e contadini, pur es-

Nell'antica Grecia i

sendo anche loro cittadini, di fatto non avevano potere decisionale.

termine “aristocrazia”

Mercanti e artigiani chiedono più potere Ma durante l'epoca arcaica i commerci aumentarono e, di conseguenza, i mercanti e gli artigiani divennero più ricchi e iniziarono così a chiedere di partecipare maggiormente al governo della città. A fianco dei mercanti e degli artigiani si schierarono anche i contadini, stufi delle prepotenze che dovevano sopportare da parte degli aristocratici. Ovviamente gli aristocratici si opposero a queste richieste e nelle città greche si formarono così due partiti - quello aristocratico e quello popolare - che ini-

rimglhori”; nel linguaggio storico moderno, i r

nicdicava "il governo dei

SENSO più arnpio, 1

termine indica una specifica classe sociale formata da personed nobil origini.

ziarono a lottare per il controllo della città.

In alcune città a vincere furono gli aristocratici che così mantennero il controllo della polis. Queste erano le poleis aristocratiche. In altre città vinse il partito popolare: l'accesso alle cariche pubbliche fu aperto a tutti i citradini e i consigli controllati dall'aristocrazia persero importanza a favore delle assemblee a cui partecipava l'intera cittadinanza. Nacquero così le poleis democratiche e la democrazia.

I tiranni assumono l l controllo delle polels Il passaggio alla democrazia fu tutt'altro che semplice e si svolse fra lotte feroci, che spesso videro il ricorso alla violenza fisica. Di questo clima seppero approfittare i tiranni: individui molto abili politicamente che, nel VI secolo a.C., si misero a capo di uno dei due partiti e riuscirono ad assumere il controllo dell'intera città. Oggi il termine tiranno ha u n significato negativo e indica una persona che governa in maniera dispotica e . con la violenza. In realtà i tiranni greci furono buoni goNello z a i n o vernanti: favorirono lo sviluppo economico delle città,

le arricchirono con splendidi monumenti e favorirono i

® L® poleis possono essere:

ceti mercantili.

Quando un tiranno moriva il potere passava ai suoi figli che, però, spessonon erano altrettanto capaci nel governo della città. Inoltre i Greci non accettavano di vivere sotto il potere di una sola persona: in loro era sempre

vivo il timore di perdere i diritti propri dei cittadini e diventare dei sudditi. Così in breve tempo i discendenti dei tiranni furono abbattuti. Dopo la caduta dei tiranni molte poleis ripresero il caminino verso la democrazia, in altre il governo tornò nelle mani degli aristocratici. Le due città più importanti della Grecia erano Sparta e Atene: la prima fu la città

aristocratica per eccellenza, la seconda la polis in cui la democrazia raggiunse il suo più alto livello.

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he;

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ARISTOCRATICHE -

DEMOCRATICHE

.

I l governo della

Tutti i cittadini

città è nelle mani di un ristretto numero di cittadini

partecipano al governo della città

SPARTA è la città

ATENE è la città

simbolo delle polels

simboloVele polei

LaG r e cdelle i a polels

son 4

MI

7 ] SPARTA: LA CITTÀ ARISTOCRATICA A Sparta comandano gli spartiati Nell’XIsecolo a.C. i Dori invasero la parte meridionale del Peloponneso, sottomisero le popolazioni che vi abitavano e fondarono la città di Sparta. Secondo la tradizione, le istituzioni di Sparta furono poi create da u n mitico legislatore di nome Licurgo, che sarebbe vissuto nel VII secolo a.C. À governare Sparta erano quattro organismi:

* Gli efori, cinque magistrati che venivano eletti ogni anno: governavano la

città e avevano il compito di scrivere le leggi. * La gherusia, il consiglio degli anziani formato dai due re più ventotto anziani di età superiore ai sessant'anni. Prendeva le decisioni più importanti. * L’apella, l'assemblea popolare composta da tutti gli spartiati. Votava le leggi preparate dagli efori, che però non poteva discutere ma solo approvare o respingere. 1suoi poteri erano quindi molto ridotti. t obattaglia. di guidare l ’ e s e r c iin a * D u ere ai quali s p e t t ailv compito

5 EFORI Eletti ogni anno,

GHERUSÌA Consiglio formato dai re

governano la città e scrivono le leggi

e da 28 anziani oltre i 60 anni. Prende le decisioni più importanti

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Guikdano Assemblea popolare degli spartiati, ha i l compito di legge degli l ele proposte di legge o respingere approvare pp pingere deg efori

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modeste rovine Le dell'acropoli di $ è (Desgostini/icala, Firenze)

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UGNTÀ DI APPRENDIMENTO

La particolarità della società di Sparta stava nel fatto che la sua popolazione era divisa in tre gruppi: gli spartiati, i perieci e gli iloti. Gli spartiati. che erano i discerr denti dei conquistatori Dori, detenevano il potere: erano g liunici adaverei diritti di cittadinanza e quindi a poter partecipare alle assemblee e accedere alle cariche

pubbliche. Gli spartiati, come vedremo tra poco, erano soldati e sì dedicavano esclusivamente all’addestramento militare: non potevano svolgere nessun altro mestiere, |

perieci: m e r c aenartigiani ti In una condizione intermedia stavano i perie-

ci: erano uomini liberi ma privi dei diritti politici, e non potevano partecipare alle assemblee. Non vivevano a Sparta ma nelle altre città del Peloponneso e molti di loro erano artigiani o mercanti, due occupazioni che erano vietate agli spartiati.

Gli Itoti non hanno diritti Infine vi erano gli iloti, che eranoi discendenti delle popolazioni conquistate dai Dori. Gli iloti non avevano nessun diritto: erano dei servi e dovevano coltivare i campi degli spartiati. Vivevano in condizioni durissime, tanto che spesso scoppiavano rivolte. Le loro ribellioni vennero però sempre sedate nel sangue.

Statuetta di guerriero spartiate.

+ (Berbno, Antikersammiung Siastiiche Museen)

A Sparta conta lo Stato, non l'individuo Secondo alcuni calcoli a Sparta vivevano circa 200 000 iloti, 5000 perieci è appena 20000 spartiati. Per mantenere il

potere e fronteggiare le frequenti rivolte degli iloti, gli spartiati crearono dunque una società militare nella quale ogni cosa, anche la famiglia, passava in secondo piano rispetto alla necessità di mantenere il potere.

L'educazione militare degli spartiati Gli spartiati erano solo ed esclusivamente guerrieri. L'educazione dei ragazzi non spettava ai genitori ma allo Stato e avveniva all'interno di u n sistema educativo detto agoghé. Appena nati i bambini spartiati erano sottoposti aun esame fisico: se erano troppo gracili o malati venivano abbandonati su un monte e lasciati morire. Se invece erano sani, potevano restare con la madre fino ai sette anni, Raggiunta quell'età, i maschi lasciavano la famiglia per iniziare il loro addestramento militare. Vivevano in una specie di caserma, dove imparavano a leggere € a scrivere ma soprattutto

diventavano dei combattenti forti e spietati. La loro vita era durissima: dormivano in camerate prive di ogni comodità e venivano abituati a sopportare il freddo e il dolore. Erano nutriti in maniera insufficiente ed esortati a procurarsi il cibo rubandolo ai compagni: se venivano scoperti erano puniti non perché avessero com-

messo un crimine ma perché erano stati così poco abili da farsi scoprire. -

Pra

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o

giovani. militare delto | l'addestramen i

«# Coppa attica del V secolo a.C. (Boston, o l Fire Arts) Museum

Nello zaino

3

mu Rappres enta

graficamente le cifre indicate per iloti, paried e spartiati e calcola rapporto numerico tra

i vari appartenenti alla società spartana.

La G r e c i a d elle polels

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4

La vita c o m u n e d eglispartiati Attorno ai vent'anni, ossia dopo dodici anni di addestramento, i giovani spartiati erano pronti a entrare a far parte dell’esercito: cominciava il servizio militare vero e proprio, che sarebbe durato fino ai sessant'anni. Quando avevano trent'anni gli spartiati erano autorizzati a lasciare la caserma €

a vivere a casa con la propria moglie. Uno spartiate restava comunque sempre

un soldato e quindi doveva continuare a tenersi in esercizio e, in caso di bisogno, doveva essere pronto a riprendere le armi. Inoltre almeno una volta al giorno gli spartiati dovevano ritrovarsi per consumare un pasto assieme: questi pasti, detti sissizi, servivano a rafforzare lo spirito di corpo ma anche a controllare che tutti si comportassero da buoni soldati e non esagerassero col cibo. Le pietanze erano molto frugali: pane d'orzo, fichi, formaggio, acqua, poco vino e una minestra di sangue e carne di maiale chiamata “brodo nero” e rinomata,

Frugalesignifica: [A] saponto, [B_ nutriente; |&. semplice: ID. appetitoso.

rel resto della Grecia, per i l suo pessimo sapore.

Due qguaerrieri spartani si

vestono prima della battaglia. &

a.C. Coppa del VI secolo

(G. Ricci, Novara)

LAVORARE

CON LE IMMAGINI IP

Prova a identificare gli slementi che comporavano

l'equipaggiamento del soldato greco. Tra questi ci sono gli schinieri: scopri cosa sono è

La Lega del Peloponneso Questo lungo e spietato addestramento militare dava ottimi risultati: gli spartiati erano i migliori soldati della Grecia. Grazie alla forza del suo esercito, Sparta estese la propria autorità sulle altre città del Peloponneso e le costrinse a entrare a far parte di un'alleanza militare detta Lega del Peloponneso. Le poleis appartenenti alla Lega del Peloponneso dovevano versare a Sparta u n tributo e, in caso di guerra, mettere i propri eserciti agli ordini dei ge-

nerali spartani. Inoltre Sparta operò in modo che nelle città della Lega restassero al potere le aristocrazie e non si affermasse la democrazia,

Una società immobile L'efficienza militare degli spartiati aveva però dei costi notevoli: a Sparta le aspirazioni dei singoli non erano tenute in alcun conto e qualsiasi cosa, a iniziare dalla famiglia. passava in secondopiano rispetto alla sopravvivenza dello Stato. Anche a Sparta vissero poeti e artisti ma mentre nel resto della Grecia la cultura, l’arte e la poesia erano tenute nella massima considerazione, a Sparta il valore principale era sempre quello militare.

|

UGNTÀ DIAPPRENDIMENTO

La Grecia antica

3

8 ] ATENE, IL MODELLO DELLA POLIS DEMOCRATICA

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Le istituzioni ateniesi nell'età arcaica Atene sorgeva nell'Attica: una penisola circondata da tre lati dal mare. Gran parte dell'Attica era occupata da montagne poco fertili adatte solo alla pastorizia. L'agricoltura era concentrata nelle zone . . di pianura, mentre le zone costiere ospitavano il porto del Falero (che distava da Atene una decina di chilometri) e le abitazioni dei mercanti. Nell’VIII secolo a.C. Atene era una città aristocratica: il potere era nelle mani di o

i

nove magistrati chiamati arconti che erano scelti esclusivamente tra le famiglie più ricche. Al termine del loro incarico, gli arconti entravano a far parte dell’areopago, l'assemblea degli anziani. Esisteva anche un'assemblea popolare, l’ecclesia, a

La città di Atene. Oggi Atene è una città Con oltre 600 ODO

abitanti. :

Sono però ancora visibili

le tracce del suo passato. {Matthew Laird Acreoi |

cui partecipavano tutti i cittadini, ma i suoi poteri erano molto pochi: tutte le decisioni importanti erano prese dagli arconti o dall'areopago.

soprusi dell'aristocrazia Gli aristocratici possedevano tutte le terre più fertili e sottoponevano il resto della popolazione a soprusi. | contadini erano poveri e spesso erano costretti a chiedere dei prestiti agli aristocratici: se non riuscivano a restituire il prestito, diventavano schiavi del creditore assieme alla loro famiglia. Inoltre non esistevano leggi scritte e questo permetteva agli aristocratici di spadroneggiare ai danni del resto della popolazione. |

Dracone e Solone limitano i privilegi degli aristocratici La situazione era insostenibile ma alcuni riformatori ebbero il coraggio di limitare i privilegi

dell’aristocrazia. Nel 620 a.C. Dracone diede ad Atene le sue prime leggi scritte, così da limitare le prepotenze degli aristocratici. Nel 594 a.C. Solone cercò di migliorare le condizioni delle classi popolari: per prima cosa cancellò i debiti contratti dai contadini, rimise in libertà gli Ateniesi ridotti in schiavitù e stabili che nessun cittadino avrebbe dovuto cedere la propria libertà per saldare un debito. Questi provvedimenti furono chiamati con un termine greco (seisdchtheia) che significa «liberazione dai pesi».

ATENE e lATTICA?

i a polels LaG r e cdelle

4

Inoltre Solone aumentò i poteri dell’ecdlesia, l'assemblea di tutti i cittadini, e creò un tribunale, l’etiea, a cui poteva rivolgersi chiunque fosse stato ingiustamente condannato. Creò inoltre un'altra assemblea popolare. la bulè, che aveva il c o n pito di scrivere le leggi. Soprattutto, Solone divise la popolazione in quattro classi sulla base della ricchezza: a ogni cittadino venivano riconosciuti dei diritti politici (e quindi accesso al potere) in maniera proporzionale al suo reddito. Per questo la riforma di Solone è

detta timocratica, cioè “basata sulla ricchezza”.

I classe

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PENTACOSIOMEDIMNI

Almeno 500 unità di grano aa

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Busto d i Solone,

= EXIT ( v v ciasse I |

realizzato nel CAVALIERI

Almeno 300 unità di grano l'anno

| secolo a.C. Galleri i

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degli Uffizi}

MEZZI L t TETI

Contadini poveri,

nullatenenti

Le rovina dell’edificio che ospitava la bulè. + L'assemblea aveva il

compito di scrivere le leggi

e di controllare il lavoro dei

Le riforme di Solone non portarono la democrazia ad Atene: gli aristocratici mantenevano il potere e i cittadini poveri erano ancora esclusi dal governo. Ma grazie

a lui gli Ateniesi furono più tutelati di fronte alle prepotenze degli aristocratici e Atene compi u n importante passo verso la democrazia.

magistrati è degli arconti. Era composta dai

rappresentantb delle dassi

sociali ateniesi. (Rod Fifick)

!

80

UGNTÀ D I APPRENDIMENTO

La Grecia antica

x

3

La tirannide di Pisistrato Nei decenni successivi ad Atene scoppiarono delle

lotte tra gli aristocratici e il partito popolare che rivendicava maggiori diritti per tutti i cittadini. Nel 546 a.C., approfittando degli scontri che travagliavano Atene, Pisistrato riusci a conquistare il potere e a instaurare la tirannide. Pisistrato fu u n ottimo governante: riportò la pace in città, fece costruire templi ed edifici pubblici che abbellirono la città e diedero lavoro agli Ateniesi più poveri.

L a caduta d i ippla e ipparco

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Soprattutto ingrandi il porto e favorì la crescita economica di Atene che, duran a l i dell'Egeo. Fu in questo periote il suo governo, divenne uno dei p r i n c i pporti do che Atene coniò per la prima volta una sua moneta —la dracma — sulla quale della città, e la civetta, l'animale erano rappresentate Atena, protettrice sacro alla dea. Alla morte di P i s i s t r a t(528 o a.C.)

gli succedettero i due figli Iippia e Ipperco che, molto meno abili del padre, instaurarono un regime di terrore attirandosi ben presto l'odio degli Ateniesi. Nel 514 a.C. Ipparco fu ucciso in un com. plotto e nel 510 a.C. una rivolta scacciò dalla città 1ppia e pose fine alla tirannide ad Arene.

LE “. j DIa r ”

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Con le riforme di Cilistene sì atterma la democrazia Negli



anti successivi alla cacciata di tppia le lotte tra l'aristocrazia e le classi popolari ripresero ma, rispetto a cinquant'anni prima, la si-

W

mercanti e gli artigiani si erano arricchiti ed erano finalmente in grado di contendere agli aristocratici il controllo della città. Nel 508 a.C. divenne arconte Clistene: egli riformò le istituzioni di Atene in modo da diminuire ulteriormente il potere degli aristo‘

cratici e garantire ad Atene u n governo democratico. Innanzitutto aumentò i poteri dell'ecclesia, l'assemblea a cui potevano partecipare tutti i cittadini ateniesi. Ora all'ecciesia spettava votare le leggi, nominare i giudici

è

dell’eliea e decidere sulla pace e sulla guerra. Inoltre l'ecclesia eleggeva gli strateghi, ossia i dieci generali che dovevano guidare l’eserci-

Statua del

t o di Atene. I n questo modo l'aeropago — dove

+ Amrmodio e Aristogitone,i due tirannicidi, rappresentano il simbolo

potevano entrare solo gli aristocratici - perse

del patriottismo e delle antiche virtù ateniesi. {Napoli Museo Archeologico

democrazia: tutti i cittadini, infatti, potevano partecipare all’ecciesia, esporre la propria opi-

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tirannicidi.

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de

aeiniianzi

di

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reato

Una parata dell'esercito ateniese.

nione e decidere direttamente sulle questioni

4 Un auriga su carro è seguito dagli opliti, Vi secolo a.C. Il fregio

più importanti c h e riguardavano l a polis.

daecorava le mura di Atene. fAtene, Museo Archeologico Nazionale)

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Queste riforme non erano ancora sufficienti:gli aristocratici erano pochima c’era sempre il rischio che, durante le assemblee, riuscissero a imporre il proprio volere. Clistene evitò questo rischio con una nuova riforma in base alla quale la partecipazione alla vita politica avveniva su base territoriale. Come abbiamo detto, il territorio della polis di Atene era composto da zone di pianura, montagna e costa: gli aristocratici abitavano in pianura, dove c'erano i campi più fertili; la montagna, con le terre meno produttive, era abitata dai pic-

PASSATO PRESENTE P Perché sulla moneta

da u n euro della Grecia è rappresentata una civetta? E perché dietro d i essa si vedono le

coli contadini; la costa ospitava le case e le botteghe dei mercanti e degli artigiani. Clistene divise la montagna, la pianura e la costa in dieci zone (dette trittie), quindi formò dieci raggruppamenti (tribù) ognuno dei quali comprendeva una trittia di pianura, una di montagna e una della costa. In ogni tribù, dunque, c'erano ora rappresentanti di tutte le classi sociali. I n questo modo gli aristocratici,

che erano suddivisi nelle dieci tribù, si trovavano isolati e in numero molto infe-

foglie di un ulivo? P

riore ai contadini e ai mercanti. In questo modo l'aristocrazia perse molta della

sua influenza politica.

Dopo aver risposto, fai una ricerca su Internet e trova l’immagine

di un'antica dracma

:torial

e La divisi

della Grecia dopo la riforma di Chisiene.

LAVORARE CON LE CARTE P

Dove avrebbe vissuto, s e c o n d ote, u n

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contadino?

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Distretti della pianura

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Distretti della costa

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Distretti della montagna

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| Drive la ponolazione n quattro classi |

sula bate della nechezza

Figli di Psslrato, alla u a more imtauraro un regime ch terrore

Vengono uccrma ir una congiura

| Riforma la stituzioni per diminuire il potere degli aristocratici |

La partecipazione politica ora avviene Sui bere territonale

UNITÀ D I APPRENDIMENTO

La Grecia antica

3

L'ostraciamo, strumento di lotta politica Clistene aveva rafforzato la democrazia ma ora era necessario difenderla da chi avesse voluto cercare di prendere il potere e creare una nuova tirannide. Per questo introdusse una norma che consentiva

all'ecciesia di ostracizzare, cioè condannare all'esilio per dieci anni, chiunque fosse ritenuto pericoloso per la sicurezza del-

le istituzioni democratiche. L'astracismo nacque con lo scopo dirafforzare la democrazia ma, con il tempo, divenne uno strumento di lotta politica,

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utilizzato per allontanare da Atene gli avversari più scomodi.

«Ostraczzare» derma da èstrakon, che in greco significa «coccio»:i

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Un gettone usato per esprimere il voto nei processi. è

a

‘ partecipanti

allecciesia,

mfatti, votavano scrivendo il nome di chi doveva essere allontanato dalla poks su un coccio di terracotta. Se il perno centrale era incavato, come in questo caso, e non liscio, il giudizio

i

espresso era di condanna. (Atene, Museo dell'Agorà)

Chi sono i “cittadini della polis”

el brano che segue il filosofo Aristotele chiarisce quale significato avesse nelle poleis greche l'essere cittadini. % Per Aristotele “cittadino” e "abitante

della polis” sono sinonimi?

«€ Non si è cittadini perché si abita un certo luogo (per-

ché anche i meteci (gli stranieri di origine greca. provenienti da altre poleis] e gli schiavi condividono con i

$ Tra gli abitanti che non sono cittadini

cittadini il luogo di residenza); né perché si abbiano i

non indica una categoria Aristotele

diritti civili, sì da poter comparire in tribunale o da potervi citare qualcun altro. Il miglior criterio per definire il cittadino in quanto tale è la partecipazione ai tribunali

molto importante, Sai dire quale? E perché secondo te Aristotele non la cita?

e alle magistrature. Fra le magistrature, alcune sono sottoposte a vincoli di tempo [...), Altre non hanno limiti, come quella di

[...] membro dell'assemblea popolare. Per amore di distinzione potremmo escogitare il termine "carica a tempo indeterminato” e stabilire poi che cittadini siano

quelli che possono adire a queste magistrature. Questa definizione è quella che meglio rende la condizione di quelli che ricevono il titolo di cittadini. Ora, è di dominio comune che le poleis abbiano costituzioni diverse tra di loro [...]; il cittadino quale noi l'abbiamo definito si trova essenzialmente nella demoi

i

crazia, sebbene possa anche trovarsi nelle altre forme di

governo.» Ariatotele, Politica, I L |

}

Chi sono | cittadini? Sottolinea nel testo la risposta. Perché, secondo Aristotele,la sua definizione di I è valida soprattutto per le cittadino democratiche? poleis

3 incarichi Aristotele distingue tra due tipi di pubblici: dopo aver spiegato in che cosa consiste tale distinzione applicala alle istituzioni di Atene. ,

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hi secondoil brano ripe tato, nelle Mesopotamia) potevano esservi dei cittadiri?

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L a strada verso l’uguaglianza |

e strade che l'uomo ha percorso lungo la sua storia non sono tutte di pietre o di ciottoli, Molte ci queste strade sono m e

taforiche, ma non per questo sono meno impor: tanti o s i g n i f i c a tLa i vstrada e. che portò Atene a

diventare una d e r m o c rèauna zia di queste.

vita politica le donne e gli stranieri e continuava ad esistere - aspetto ai nostri occhi inaccettabile

- la schiavitù, per cuimigliaia di persone erano considerate alla stregua di oggetti.

HM Le lezionidi A t e r m Leevicende di Atene

cii m p a r t i s c odue n o lezioni. La p r i m aè che

HH Verso la democrazia Centododicianni

la strada verso l'uguaglianza non ha mai fi-

s e p a r ale n leggi o diD r a c o nche e , posero un primo limite alle prepotenze dell'aristocrazia, dal-

mne. Per quanto si faccia, per quanti chilometri si siano già percorsi, c'è sempre la possibilità di andare ancora avanti, di garantire a t u t t i il reale

le riforme di Clistene. In quegli anni il percorso verso la democrazia non fo costante ma chbe

lunghep a u se e perfinoperiodi di regresso, come il periodo in cui ad Atene si instaurò la tirannide. Solo dopo la caduta di Ipgpia ce di Ipparco, provocata dalla rivolta degli Ateniesi, le riforme di

Clistene garantirono ad Atene un governo democratico che aveva il suo centro nell'ecclesia,

l'assemblea di tutti i cittadini. Eppure neanche a quel punto il cammino verso l'uguaglianza si poteva dire compiuto: come vedremo nella Lesione é, 150 anni dopo Clistene un altre politico, Pericle. attuò alcune riforme che aumentarono

il grado di democrazia delle istituzioni ateniesi. Per quanto importanti, le riforme di Pericle non portarono a una vera uguaglianza di tutti gli Ateniesi: rimanevano ancora al di fuori dalla

godimento dei propri diritti. La seconda lezione è che quella verso la democrazia e l'uguaglianza non è una strada ret-

tilinea ma cè un percorso tortuoso, fatto di improvvise accelerazioni ma anche di momenti in cui si rischia di tornare indietro invece di guadagnare terreno.

In modo analogol'Italia,che agli inizi del XX secolo era avviata verso la democrazia, ha c o nosciuto la tiranmde del fascisti e solo dopo la

conclusione della Seconda guerra mondiale ha ripreso il cammino verso la parità dei diritti tra i suoni cittadini. Da allora molta strada è stata fatta ma molta rimane da fare, soprattutto nel garantite una reale parità di genere e nell’integrazione delle minoranze.

> Quella micenea è una società

esempio, il diritto di partecipare al governo

della città. Non tutti gli abitanti della polis

aristocratica e guerriera. (> Paragrafo1, pp. 66-67) La storia greca comincia attorno al 2000 a.C., quando alcune popolazioni Indoeuropee si stabiliscono nella penisola ellenica è fondano grandi centri come Tebe e Micene. I Micenei non creano un regno ma città-Stato indipendenti. Dalla metà del 1400 a.C. i Micenei sl espandono verso est, conquistano Creta e saccheggiano numerose città, tra cui Trola. Pochi decenni dopo la civiltà micenea tramonta.

@ Con la conquista della Grecia da parte

sono però cittadini: solo | maschi liberi nati nella città, mentre donne, schiavi e meteci (gli stranieri, anche se Greci, ma originari di un’altra golis} non hanno diritti politici. Inizialmente nelle città greche domina un’aristocrazia di guerrieri, ma mercanti e artigiani chiedono maggiori diritti politici. A partire dal 700 a.C. nell'esercito si diffonde

la falange oplitica di cui fanno parte anche

i mercanti.

I Sparta e Atene sono le due città più

dei Dori inizia u n periodo d i crisi datto

ellenico (1150-850 a.C.), che coincide

importanti della Grecia. (> Paragrafi 7-8, pp. 75-82) Sparta è una polis aristocratica e oligarchica, cioè governata da pochi. A capo dello Stato spartano ci sono due re: guidano l'esercito e governano insieme

con la cosiddetta prima colonizzazione:

alla gherusia, il “consiglio degli anziani”,

l'arrivo dei Dori spinge piccole comunità a

L'assemblea di tutti i cittadini (apella) ha uno scarso potere, poiché il compito di scrivere le leggi e amministrare la giustizia spetta a cinque magistrati detti efori. La

Medioevo e l l e n i c o . (> Paragrafi 2-3, pp. 68-70)

I l crollo della civiltà micenea segna l’inizio di un periodo di crisi chiamato Medioevo

spostarsi verso le coste dell'Asia Minore, colonizzandole. Alla fine del Medioevo

ellenico inizia l’età arcaica (850-550 a.C). La popolazione torna a crescere, ma le terre

società spartana è una società chiusa, nella quale l'interesse dello Stato viene prima di quello del singolo individuo. L'educazione

coltivabili non sono sufficienti. A partire dall'VIII sec. a.C. ciò causa una seconda colonizzazione. Tra le colonie fondate ci sono quelle della Sicilia è quelle dell’Italia meridionale, chiamate Magna Grecia.

dei ragazzi spetta allo Stato, che in apposite scuole educa | giovani all'uso delle armi. Ad Atene, tra VIII e V I I secolo a.C., governa u n collegio di nove magistrati, gli arconti, scelti solamente tra le famiglie aristocratiche. Nel 594 a.C. l’arconte Solone attua una riforma che divide la società In quattro

HI Nell’età arcaica nasce la polis, una nuova forma d i organizzazione politica. {> Paragrafo4, pp. 72-73)Durante l'epoca arcalca nasce la polis, la città-Stato governata dai consigli degli anziani e dalle assemblee popolari. Polis {plurale poleis) è una parola

greca non traducibile in italiano e che ha due significati: con polis si indicano sia le città della Grecia antica sia la forma di organizzazione politica delle città greche.

I 1 Greci delle poleis non sono sudditi,

dassl in base alla ricchezza. Solone crea anche la bulè, un'assemblea di cittadini, e

l’eliea, un tribunale popolare. Queste riforme provocano nuovi conflitti sociali e la tirannide di Pisistrato (546-528 a.C.). ©

A d Atene nasce la democrazia. (> Paragrafo8, pp. 78-82) Clistene, eletto arconte nel 508 a.C., suddivide la popolazione di Atene in dieci

ma cittadini che governano l a propria

tribù su base territoriale: ogni tribù

città. (> Paragrafi 4-5-6, pp. 71-74} Nella polis la

comprende territori della costa, della pianura

popolazione è costituita da cittadini che

e della montagna ed esponenti di tutte le dassi sociali.

hanno doveri ma anche diritti come, per

b. Salone assegnò ai cittadini ateniesi diritti politici proporzionali [A] all'età.

SPAZIO, T E M P O E LESSICO

Vai a p. 69 e individua sulla carta Micene e le principali colonie greche sorte In Asia e in Italia {Mile-

(8] alla ricchezza.

to, Efeso, Napoli, Agrigento, Siracusa).

[€] alle cariche ricoperte. [5] ai voti ricevuti.

2. Indica su una linea del tempo quali secoli abbrac-

e. Solone cancellò [A] i debiti dei cittadini ateniesi.

dano | seguenti periodi: epoca micenea; Medioev o ellenico; età arcaica. Quindi assegna | seguenti

[8] la falange oplitica.

avvenimenti al periodo corrispondente.

la tirannide di Pisistrato.

(5) l'assemblea di tutti i cittadini,

a. Arrivo dei Dori. b. incursioni dei Popoli del Mare. c. Colonizzazione dell'Asia Minore.

d. A Sparta l'educazione dei ragazzi spettava

[A] solo alla farniglia.

d. Colonizzazione della Magna Grecia.

[8] alla famiglia e ai sacerdoti.

e. Distruzione di Troia.

(€] alla famiglia e allo stato.

{. Gli Achei invadono la Grecia.

[5] allo stato.

Ricerca nel testo la data in cui sl sono svolti | seguenti avvenimenti, quindi numerali nel corretto ordine cronologico. a. QQ Clistene eletto arconte. b. DD] Solore eletto arconte, e. O Inizio della tirannide di Pisistrato. rel nrea d. 0 ] Ippia scacciato da Atene. miu

aura

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er

CONCETTI 7.

indica quali delle seguenti caratteristiche è quel la che più individua lapolis come entità politicaè motiva la tua scelta. Controlla quindi la tua risposta rileggendo i l paragrafo 4. a. DD] Al centro vi è il palazzo del sovrano.

Definisci in tre r i g h|eseguenti termini.

b. (Q Si tratta di una città-Stato.

Acropoli, democrazia; chgarchia; Magna Grecia;

e. 0 ] Si dwvide in astye acropoli.

agoghé.

d. [

La sovranità appartiene ai cittadini.

Dall’epoca micenea a quella arcaica l'acropoCONOSCENZE

Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false, quindi correggi quelle false. a. (W]I[F] Troia fu assaltata solo per il bottino. b. (V][F] | Micenei erano anche provetti marinai. €.

(V][F] Nel XII secolo gli Achei sì stanziarono in

Grecia provocando la fine della civiltà minoica. d. (V][F] Durante il Medioevo ellenico i sovrani aumentarono il loro potere ai danni dell'aristocrazia. ®. (V][F] Le colonie greche dipendevano

politicamente dalla madre patria. £ (V[F] Tutti gli abitanti delle potis godevano dei diritti politici.

6. Rispondi alle seguenti domande. a. Le polis si dividevano in [A] aristocratiche e democratiche. (5) popolari e repubblicane. (©) repubblicane e monarchiche. dteniesi e spartane.

Ii cambiò funzione. Indica quali edifici l'acropoli ospitava nei due periodi storici e prova a spiegare quali sono le trasformazioni che stanno dietro

a tale mutamento. Chiarisci la differenza tra cittadino e suddito. Per farlo spiega il significato delle seguenti affermazioni: * «il suddito obbedisce; il cittadino si autogoverna», * «jl suddito obbedisce al re; il cittadino obbedisce alle leggi»;

*

«jl suddito ha doveri; il cittadino ha doveri e diritti».

Rileggi il paragrafo 7 e spiega in che modo ara divisa la popolazione di Sparta. Per farlo, riassumi I dati più importanti In una tabella come questa.

Spartiati Chi erano

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Greci sono politeisti e

credono che gli dèi vivano

in cima al monte Olimpo.

i n Grecia sì è affermato i l modello delle

Polis: CIttà-..........n..isa governate dai cittadini partecipano alla vita della propria città attraverso il e ricoprendo cariche pubbliche.

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In una monarchia non ci sono cittadini ma

. sottomessi al

volere del » Atene e

città greche più ricche e potenti.

sono le due

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e l’attività

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Greci vivevano in abitazioni

modeste. Le donne erano

Temi stocl e |

sottomesse agli uomini.

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H Condottiero

Nel V secolo a.C. le poleis greche devono affrontare l'impero persiano, il più

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grande impero m a i esistito fino ad allora.

Eletto guida

ateniese 495-425 a.C

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dei Democratici

ateniesi, convinse la cnaa flotta una

La vittoria greca nelle guerre persiane permette al modello delle poleis di sopravvivere.

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battaglia contro i Persiani.

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UGNTÀ DIAPPRENDIMENTO

La Grecia antica

3

1 ] UN'UNICA CIVILTÀ | Greci condividono la stessa cultura e gli stessi valori Alcune poleis sor gevano anche lontano dalla Grecia vera e propria: c'erano città greche sulle coste del Mar Nero e dell'attuale Turchia, nonché in Sicilia e nell'Italia meridionale.

M a , dovunque si trovassero, i Greci sentivano d i appartenere a un'unica, ricchis-

sima civiltà che condivideva gli stessi valori e la stessa cultura. Innanzitutto i Greci avevano in comune la lingua e la cultura letteraria: i poemi epici, soprattutto l’Riade e l'Odissea, erano conosciuti in tutte le poleis e i bambini imparavano a leggere esercitandosi su questi testi. Oltre all’Epica esisteva anche un genere di poesia nella quale il poeta raccontava sentimenti come l’aQuesta poesia, più personale, è detta poesia lirica p e r c hi époeti e m o erl'amicizia. accompagnavano il canto dei loro versi suonando uno strumento chiamato lira.

Chi non era greco era considerato “barbaro” 1Greci erano orgogliosi del livello raggiunto dalla loro civiltà ma questo orgoglio si tramutava spesso in un senso di superiorità nei confronti di tutti i popoli che non parlavano il greco.

INTTNI Un pettine d'oro in

Questi erano indicati col termine dispregiativo di “barbari”, una parola il cui suono (bar-bar) assomiglia a quello prodotto da una persona che balbetta: chi non

stile scitico con scena d i combattimento.

+ Proveniente da Solokha,

era greco, quindi, era considerato rozzo e parlava una lingua incomprensibile.

iry Ucraina orientale,

Anche gli Egizi o i Babilonesi, malgrado le loro civiltà fossero avanzate quanto quella greca, erano considerati dei barbari. All'origine di questo pregiudizio verso gli altri popoli c'era anche un'altra fondamentale differenza, questa volta di natura politica: i Greci erano cittadini della polis, i barbari sudditi dei loro re.

risale al Iv secolo a.C. (San Pietroburgo, Museo Ermitage)

Nello zaino

6

2 ] LA RELIGIONE DEI GRECI @

Gli dèi vivono sull’Olimpo 1 Greci erano politeisti, credevano cioè in molti dèi, che avevano sembianze e abitudini umane. Ognuno di loro aveva un campo

di azione specifico: Zeus era il re di tutti gli déi e dio del tuono e della folgore, Poseidone il re del mare, Arena la dea della saggezza e della guerra, Apollo il dio del sole, della poesia e della profezia. Tutte queste divinità vivevano in cima al monte Olimpo, il più alto monte della

CERCARE

INFORMAZIONI Fal una breve ricerca

online sul monte Oilmpo. PP Quanto è alto?

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Grecia. Per questo motivo la religione greca è detta climpica.

In quale regione della

Grecia sì trova?

li D o del cielo, del fulmine, del tuono

Dea del Matrimonio, moglie di Zeus

Dio del regro dei Morti

Dia del mare, delle onde

Dea dell'amore

del sole, della musica è della poesie

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dell'unnmerso

La civiltà greca e le guerre persiane

5

A differenza di quanto avviene nelle odierne religioni monoteistiche, gli dèi greci non avevano creato il cosmo: questo infatti esisteva da prima che loro nascessero. I Greci credevano che dopo la morte gli spiriti dei defunti scendessero nell'Ade: un mondo oscuro e privo di luce dove erano destinati a restare per l'eternità. Questo era il destino di ogni uomo, sia che in vita si fosse comportato bene, sia che fosse stato malvagio: la religione greca non prevedeva infatti premi per i

giusti o puni-

zioni per i malvagi.

Greci pregavano per ottenere qualcosa | Greci erano molto religiosi e le loro città erano ricche di templi, i più grandi e belli dei quali sorgevano sull'acro-

|

poli. Inoltre in ogni casa c'era sempre un piccolo altare con la statuetta di una divinità. 1Greci sacrificavano agli dèi animali come buoi, capre o galli: questi sacrifici erano sempre svolti per ottenere qualcosa dalla divinità. 1 sacrifici pubblici, compiuti dai sacerdoti a nome di tutta la polis, servivano per garantirsi la protezione degli dèi e per tenere lontano dalla città carestie, Una processione sacrificale. pestilenze, terremoti e altre calamità naturali. Di solito questi sacrifici si Questa tavoletta in legno de 549 aC. fu nrvenuta all'interno della tenevano alla fine di lunghe processioni che, dopo aver attraversato la citqrottà cdi un sanluario tà, raggiungevano i templi posti in cima all’acropoli. Qui i sacerdoti provvedevano a sacrificare gli animali, la cui carne veniva poi cotta e divisa tra LAVORARE i cittadini: questo pasto comune aveva la funzione di rinsaldare i legami CON LE IMMAGINI tra i membri della polis e legarli con un vincolo sacro. ” sapresti spiegareperché

Cannone iosappresentato

Anche i singoli cicadini facevano sacrificii n onore degli dèi e. anchein questo caso,il sacrificio serviva a ere qualcosa, per esempio laguarigione da una malattia o il ritorno da una battaglia. Ogni richiesta era indirizzata a una divinità specifica: per esempio chi si apprestava a compie-

>E Ep perché la pafindrari

sta

Gli eroi e | semidel: modelli da imitare Nella civiltà greca erano molto importanti anche gli eroi e i semidei. Questi ultimi erano uornini nati dall'unione tra un dio e una mortale. Il più famoso tra i semidei era Ercole, figlio di Zeus e dio della forza, che era oggetto di venerazione in rutto il mondo greco e al quale si attribuivano gesta prodigiose, come l'uccisione dell'Idra. Per i Greci i semidei e gli eroi costituivano un esempio: il modello di perfezione e di coraggio a cui gli uomini dovevano aspirare.

TSI Dea della cacca e signora celle bestie feroci

Dia del fiocco, Maestro della lavorazione dei

Metalli

Des dell'ingegno è della saggezza

| Arcs]

Dio della querra

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re un viaggio per nave sacrificava a Poseidone, il dio del mare, perché tenesse lontane le tempeste.

|F e r m e

Messaggero deqli ci, guida dei viaggiatori,

cio del COMNTIENCIO

Dim della vite, del vino e dell’ehbrezza

UGNTÀ DIAPPRENDIMENTO

La Grecia antita

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banchetto degli dèi.

p a a figure + C o p attica rosse. (Tarquinia, Museo



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Archeologico Nazionale)

Che differenze c'erano tra g l i u o m i n i e g l i dèi? Gli dti olimpici erano molto simili agli uomini, sia nell'aspetto fisico sia nel carattere. | racconti mitologici, infatti, li descrivono con gli stessi vizi degli uornini, ossia vanitosi e irritabili, vendicativi e litigiosi.

La maggior differenza tra gli uomini è gli dèi consisteva nel fatto che questi ultimi vivevano una vita fetice ed erano immortali, non

conoscevano la sofferenza, non invecchiavano e non morivano, Come

scrisse Omero, «questo destino gli déi immortali hanno deciso per i o dolore». essi invece v i v o nsenza : mortali infelici: vivere nell'amarerza; Questa d i f f e r e era nza sottolineata anche dall'alimentazione: gli dii non mangiavano lo stesse pietan»e degli uomini ma zi cibavano solo di amità, brosia, un cibo speciale che donava I ‘

In bronzo statuetta di Ercole. + VI secolo a.C. New Work. Metropolitan Museum of Ar

santuari richiamano pellegrini dall'intera Grecia Un ruolo molto importante nel mondo greco era svolto dai santuari. Si trattava di aree sacre situate fuori dalle città e che ospitavano templi e altri edifici adibiti al

|

culto. Ai santuari si accedeva percorrendo una strada — detta via sacra - lungo la quale sfilavano le processioni dedicate agli dèi. All’interno dei santuari era proibit o portare armi e in alcuni di essi era vietato l'ingresso alle donne. I PASSATO PRESENTE santuari più importanti richiamavano pellegrini dall'intero mondo greco. L'attualità del mito

Gli oracoli prevedono li future 1 Greci credevano che fosse

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ella mitologia greca infatti sono spesso utilizzati nei film, nei fumetti o nei romanzi. Basti pensare all'’Hercules del film animato o al ciclo di romanzi

possibile conoscere il proprio futuro interpellando dei sacerdoti, detti oracoli. A Delfi, per esempio, sorgeva u n santuario dedicato

ad Apollo, i] dio della profezia: all’interno di questo santuario c’era una grotta dove una sacerdotessa, dopo essere caduta in una sorta di trance, rilasciava le profezie. All’oracolo di Delfi si rivolgevano per conoscere il proprio funuro sia i privati cittadini sia le poleis: prima di fondare una nuova colonia, per esempio, era necessario interrogare l'oracolo sulla bontà del luogo scelto come sede della nuova città.

A s c t e plll odio , della medicina D i f f u s i s sini m Grecia o era anche il culto di Asclepio, il dio della medicina. Santuari a lui dedicati sorgevano in tutta la Grecia, ma i più importanti si trovavano

a Epidauro e sull’isola di Cos. Quando una persona si ammalava i parenti la portavano in uno di questi santuari e la affidavano alla cura dei sacerdoti, i quali gli somministravano medicine e unguenti. L'eventuale guarigione era però considerata merito esclusivo del dio, che appariva in sogno ai malati guarendoli dal male.

Personaggi e storie che appartengono

e d i film d i Percy Jackson. Anche la Wonder Woman disegnata nei fumetti proviene dal mondo greco. Spesso, però, film e fumetti

modificano profondamente i racconti dell'antica Grecia. I

Da solo o i n gruppo coi tuoi compagni prendi uno dei film o dei personaggi

sopra riportati - o anche un'altra opera a tua scelta — identifica | personaggi che vi sono presenti e confrontali coi miti originali,

sottolineando sia le differenze, sia le cose in comune. a— — — ]

La civiltà greca e le guerre persiane

5

3 ] L'EDUCAZIONE E LO SPORT

Scene di vita scolastica. + Nell'immagine,

la rappresentazione di una Cena COMune in classe. Coppa attica del V secolo a.C. [New York, Metropolitan Museum

of Art),

LAVORARE CON LE IMMAGINI

» Saprasti identificare i l ruolo delle fiqure nell'immagine? > Cosa tiene i n mano la

L'educazione: u n ideale di armonia | Greci prestavano molt a attenzione all'educazione dei giovani. Ritenevano infatti che dovesse favorire la crescita interiore dei ragazzi e formare un individuo equilibrato. Per questo motivo i bambini, che iniziavano a frequentare la scuola verso i sette anni, oltre che a leggere e scrivere imparavano ad apprezzare l’arte e la letteratura, a declamare i poerni omerici e a suonare uno strumento musicale; sempre a scuola, i bambini apprendevano anche quelle norme che avrebbero regolato la loro condotta comrne cittadini all’interno dellapolis. L'educazione, per ì Greci, era però anche educazione fisica, intesa a favorire uno sviluppo armonico del corpo. Per questa ragione | ragazzi dovevano tenersi in allenamento attraverso la pratica sportiva e la ginnastica. Infine nelle scuole i bambini apprendevano anche quelle norme che avrebbero regolato la loro con-

dotta come cittadini all'interno della polis. L'educazione greca perseguiva quindi un'ideale di armonia e mirava a formare un cittadino colto, dal corpo sano e consapevole dei proprio doveri. Malgrado l’importanza che i Greci attribuivano all'istruzione solo i figli delle famiglie ricche potevano accedervi. Non esistevano infatti scuole pubbliche ma solo maestri privati, pagati direttamente dalle farniglie. Inoltre, come in tutte le società antiche, l’educazione era riservata esclusivamente ai maschi.

f i g u r saulla destra?

|

ESSICO

l l sostantivo condotta

ha varie accezioni. Con quale è utilizzato nel paragrafo? lA] ciseiplina, l e| comportamento;

le] portata; {o] accompagnata.

Lo sport ha u n valore sacro Come abbiamo visto, per i Greci l’attività fisica era molto impor tante perché concorreva a formare un individuo completo sia dal punto di vista intellettuale che da quello fisico. 1 Greci praticavano vari sport: pugilato, lotta, gare di velocità a piedì e con i

carri, gare di atletica come il salto, il lancio

del disco e del giavellotto. Lo sport, peri Greci, aveva soprattutto un carattere sacro e ke gare si tenevano in occasione delle più importanti feste religiose.

Una gara di corsa decora u n vaso attico. + \V secolo a.C. (G.

Dagli Ort

+ L'antico stadio d i Delfi, Le gare sporine si svolgevano in strutture dotate di gradinate destinate ad accogliere gli spettaton. Gli edifici dove sì tenevano le gare di corsa erano chiamati stadi, perché la pista, che andava percorsa più volte, era lunga uno stadio, ossia circa 180 metri. fAnastasios? 1/Shutterstock)

I giochi più importanti erano le Olimpiadi: erano dedicate a Zeus e si svolgevano ogni quattro anni nel santuario di Olimpia. L'importanza delle Olimpiadi era tale che, durante il loro svolgimento, entrava in vigore una tregua sacra che imponeva a tutte le città in guerra di sospendere le ostilità. Alle Olimpiadi assistevano spettatori provenienti dall'intero mondo greco: in questo modo i giochi diventavano

anche un'occasione per lo scambio di informazioni e il momento in cui le città potevano stipulare alleanze militari

© economiche.

Gli atleti vincenti ricevevano una corona di rami d'ulivo intrecciata coni rami di u n albero consacrato a Zeus. La gloria della vittoria non apparteneva però solo al singolo atleta, ma a tutta la sua polis: quando il vincitore rientrava in patria veniva

accolto in modo trionfale. Aipiù grandi campioni venivano dedicate composizioni poetiche e statue e la loro fama si estendeva a tutto il mondo greco.

Nello zaino

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a Le Olimpiadi IP sono dedicatea Zeus; p

si svolgono ogni quattro anni;

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durante il loro svolgimento entra in vigore una tregua.

Perché per i Greci lo sport era così importante? Per i Greci lo sport era il modo in cui si poteva dimostrare il proprio valore a tutto il mondo. I soldati dellepoleis,infatti, combattevano all'intern o della falange oplitica,unendosil'uno conl'altro sino a forma: reunmuro invalicabilenel qualerutti simuovono all'unisono.

Questo modo di combattere però non permetteva al singolo di far emergere il proprio valore. Ciò invece avveniva con lo sport: qui era possibile emergere sopra gli altri e dimostrare

all'intera Grecia le proprie capacità, Nulla era quindi più lontano dalla mentalità greca dell'idea che«l'importante è partecipare»: per i Greci l'unica cosa che

contava erala vittoria, tanto che arrivare secondi 0 ultimi era considerato equivalente.

Un atleta si sistema sul

c a plaocorona della vittoria.

+ Bassonlievo VOLVOi n Marmo,

460 a.C. (Atene, AMuseo Ancheologico Aazionale)

La civiltà greca e le guerre persiane

A

5

4 ] LA VITA QUOTIDIANA Gli spazi pubblici nelle città greche Abbiamo già visto (=) Lezione 4, p. 73} come le città greche fossero divise tra l’acropoli — la parte alta della città che ospit a v iaternpli - è la parte bassa, detta asty, dove sorgevano le a b i t a z i odei n i cittadi-

ni. Il centro dell'asty era l'agorà, una grande piazza in cui si svolgeva il mercato e presso la quale i cittadini si radunavano in assemblea. Spesso l'agorà era circondata da un porticato dove trovavano posto le bancarelle dei mercanti.

Le a b i t a z i oprivate ni sono modeste Le case p r i v a dei t e greci erano molto semplici: erano a uno o due piani, costruite in mattoni o in pietre legate con la malta. | p a v i m e nerano t i in terra battuta.

Va

ì Al centro della casa si trovava un cortile circondato da un portico dove si svolgevano molte delle attività della famiglia. 1pasti, per esempio, venivano preparati all’esterno in modo da diminuire il rischio di incendi ed evitare cheil fumo ristagnasseincasa. Per cucinare si utilizzavanopiccoli bracieri sopra i quali venivano collocate le vivande o le pentole. Il pranzo i n genere era costituito da una galletta d'orzo detta maza variamente insaporita, unita a formaggi, verdure e olive. Spesso a questi alimenti si univano il pesce e i molluschi. All'interno della casa c'erano le camere per la notte. le stanze delle donne erano nettamente separate da quelle degli uomini e relegate in una parte dell'abitazione detta gineceo. Solitamente in casa era presente un bagno: i Greci, a differenza di

è

Fornello greto in terracotta.

+ (Atene, Museo dell'Agorà) LAVORARE CON LE IMMAGINI I l f o r n e l lèo composto

altre popolazioni antiche, tenevano molto alla pulizia personale e, quando pote-

di due parti:

vasca mentre negli altri casi ci sì lavava utilizzando bacili e catini.

Una casa chiusa agli estranei L'accesso alla casa era vietato achinon appartenevaalla famiglia:l'unicastanza aperta agliestraneieral'àndron{androne,ingresso) l'àndVista la suaimportanza v aamiciperibanchetti. d o vilepadrone di casar i c e v egli ron era la stanza piùcurata della casa: spessoilpavimento eracostituito daunmosai-

co e la stanza era decorata con statue, lampade a olio, vasi emobili di pregio come i pasti. i {IENE sui quali siconsumavano

sapresti

s p i e g ache r e funzione vevano?

vano, si lavavano. Nelle case più ricche il bagno era dotato di una vera e propria

Triclimia

Fra un complesso di tre lett: o divani, dispost lungo tre lati della tavola da pranzo, sui quali sì

adagiavano 1 commensali, à tre per letto.

5 ] IL RUOLO DELLA DONNA Una condizione d i inferiorità In Grecia le donne vivevano in una condizione di inferiorità e, lungo tutta la loro vita, erano sortornesse alla volontà degli uomini. Da bambine dovevano obbedire al padre o ai fratelli nel ca-

GL DE Nelle pagine iniziali di questa volume abbiamo descritto le tipologie di fonti che uno storico può utilizzare nel suo lavoro.

so rimanessero orfane. Inoltre, a differenza dei maschi, le

bambine non andavano a scuola: i Greci non ritenevano necessario che le ragazze imparassero a leggere e scrivere. pp

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Vaso del V secolo a.C. è

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Una giovane greca si guarda allo specchio. (Londra, British AMuseurn)

LAVORARE CON LE IMMAGINI IP Sal spiegare perché sì tratta di un'immagine relativamente

poco f r e q u e nnei t e vasi gred?

vasi e le ceramiche a che tipologia

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appartengono?

' P_

E come vengono

utilizzate in questo Caso?

Attorno a i quindici a n n i le ragazze e r a n o considerate sufficientemente g r a n d i per

sposarsi. [ ] matrimonio era organizzato dai genitori e i ragazzi non potevano opporsi. Nel mondo greco il matrimonio era prima di tutto un modo per legare fra loro due famiglie: i sentimenti e l'amore non erano giudicati importanti e non venivano presi in considerazione.

Le donne greche dovevano essere operose La moglie doveva al marito un'obbedienza totale e una completa fedeltà: i mariti avevano infatti il diritto di

Un corteo nunziale.

+ Marito è moglie sì dirigono verso casa dello

sposo dove la madre di hai

si prepara ad accoglierli. iNew York, Metropolitan Museum of Art} Hi

e

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nanne

uccidere le spose infedeli. Oltre all’obbedienza e alla fedeltà, le qualità richieste a una brava moglie erano l’operosità e la dedizione alla cura della casa e dei figli. A questo proposito notiamo una cosa: i vasi e le ceramiche greche, che raramente riproducono gli uomini al lavoro, abbondano invece di immagini di donne intente a tessere. [ Greci, infatti, consideravano il lavoro fisico un'attività poco onorevole

per un uomo ma una dote positiva per la donna:la moglie virtuosa era quella che non stava mai in ozio ma trascorreva la giornata impegnandosi in occupazioni manuali, come la tessitura. Mentre all'uomo era richiesto di partecipare alla vita della potis, la vita sociale della donna greca si svolgeva quasi esclusivamente all'interno della cerchia domestica. Le donne greche potevano uscire di casa —per esempio, per far visita ai genitori o recarsi al mercato —ma dovevano essere sempre accompagnate da u n uomo: il marito, il padre o un fratello, Inoltre le donne non erano considerate cittadine: non potevano prendere parte alle assemblee politiche, accedere ai teatri, as-

sistere alla maggior parte delle processioni sacre. La condizione di inferiorità delle donne greche non deve stupire: era un tratto comune alla maggior parte delle civiltà del mondo antico.

Cosa succedeva a l l e donne sole? Per i Greci le donne dovevano essere sottoposte al controllo di un uomo: prima | il padre, poi il marito. Se una ragazza non ancora sposata restava orfana del | padre a prendersi cura di lei erano i fratellio , più raramente, uno zio, Se invece

r e padre una donna restava vedova aveva solo tre possibilità: risposarsi, t o r n ada] o affidarsi ai figli (se questi erano già adulti). Per una donna greca non vi era destino peggiore che restare sola, senza nessun uomo che si prendesse cura di Îei: sarebbe stata infatti rifiutata dalla società e, per sopravvivere, non avrebbe avuto altra scelta che chiedere la carità.

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FSSICO

Che cosa significa

accedere? la] Entrare. [ 8| scriverti [€] Partecipare. [t] Assistere

mnamepmar ammona

La civiltà greca e le guerre persiane

5

6 ] L'IMPERO PERSIANO i

soldatidella

guardia| reale persiana. 4 Bassorilievo della reggia

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CARTA ANIMATA Quanno regna

U n impero esteso dal Mediterraneo al Pakistan... Nel VI secolo a.C., mentre in Grecia si affermava il modello politico delle poleis, in Asia i re persiani

Cima 1 Grande”? LAVORARE

Ciro il Grande (559-529 a.C.) e Cambise I l l (529-522 a.C.} crearono u n enorme

CON LE CARTE

impero che si estendeva dalle coste del Mediterraneo sino alle pendici dell’Himalaya e che al suo interno comprendeva la Persia {l’attuale Iran), la Mesopotamia,

i

la Siria, l'Asia Minore, l'Egitto e gli attuali Stati dell'Afghanistan, dell'Uzbekistan

. Conialuto dicapire a quali Stati moderni

e del Pakistan. Si trattava del più grande impero che il mondo avesse mai visto.

il territorio corripondeva

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I l m o n d og {VIII-V cesoio) L'impero persiano

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a l termpo di Dario I

La Grecia antica

Il re assiro

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a sinistra, circondato dagli assistenti reali e da un ufficiale di alto rango, riceve l'atto di

sottomissione da Sua, f e di Gilzanu, che sì prostra davanti al sovrano in un bassorilievo dell'obelisco reero proveniente da Nimrud, 825 a.C. Osama Shukir Muhammed Amini

Londra, British Museum)

I molti popoli che componevano questo immenso impero accettavano i l governo dei Persiani. Questo avveniva per due ragioni, I n primo luogoi Persiani erano mol-

tolleranti: in un'epoca in cui le città conquistate venivano saccheggiare e gli abitanti uccisi o venduti come schiavi, i Persiani si mostravano clementi con i nemici sconfitti e, spesso, rinunciavano a saccheggiare le loro città. Inoltre i Persiani non imposero la propria religione alle popolazioni conquistate ma le lasciarono to

libere di adorare i propri dèi. Per esempio fu Ciro il Grande a liberare, nel 539 2.C., gli Ebrei che erano stati deportati a Babilonia {*} Lezione 3, p. 46) e consentire lo-

ro di far ritorno in Palestina.

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ben amministrato dal satrapi ll secondo elemento di forza dell'impero

era la buona amministrazione. Gli imperatori persiani risiedevano nelle due capitali di Susa e di Ectabane e governavano l'impero attraverso dei funzionari chiamati satrapi. Ogni satrapo era a capo di una provincia {detta satrapia) e aveva il compito di organizzare la difesa militare e amministrare la giustizia. | satrapi riscuotevano anche i tributi che le città dell'impero dovevano versare all'imperato-

T e s di t a grifone

in bronzo.

+ Questo animale

miiologico era uno dei simboli del potere regale

re: ogni anno da ogni provincia partiva una carovana che, grazie all'efficiente si-

persiano. fOlkimpia, Museo

stema di strade persiano trasportava verso la corte dell’imperatore oro, argento,

Archeologica!

prodotti di lusso e cavalli di razza. |

Greci sono cittadini, | Persiani sudditi L'impero persiano era quindi va-

sto, ricco e ben governato ma mentre i Greci erano cittadini, ossia partecipavano

al governo della loro città, i Persiani e le popolazioni che facevano parte dell'impero erano sud-

4

diti. Gli imperatori persiani pretendevano gesti

di rispetto analoghi a quelli tributati agli déi: in loro presenza, per esempio, bisognava inchinarsi

toccando il suolo con la fronte. Un gesto di sot-

-

tomissione che un Greco, un uomo libero, non avrebbe mai accettato di compiere.

Un'udienza dal re. è ll re Dario concede udienza, Rilievo proveniente da

Persepoli, 515 a.C. !'

LAVORARE C O N L E IMMAGINI IP

Prova a indicare quali elementi caratterizzano

la figura sulla sinistra come quella di un suddito s o t t o m e s salo suo re.



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La civiltà greca e le guerre persiane

7 ] LA PRIMA GUERRA PERSIANA Le poleis dell'Asia Minore sotto ll controllo persiano Lungo le coste dell'Asia Minore, l’attuale Turchia, erano sorte numerose polris greche, per esenmpio Mileto, Efeso o Samo, Nel V I secolo queste città erano state conquistate dai Persiani ed erano entrate a far parte dell'impero, ma non avevano mai accettato la perdita della propria indipendenza. Nel 499 a.C. le città greche dell'Asia Minore si ribellarono ai Persiani e al loro

imperatore Dario 1. Alla guida della rivolta c’era la città di Mileto. 1 rivoltosi sapevano di non essere in grado di resistere a lungo all'esercito persiano e chiesero quindi aiuto alle altre città della Grecia. Alla loro richiesta di soccorso rispose però solo Atene, che inviò alcune navi da guerra. Malgrado l'aiuto ricevuto da Atene i Persiani riuscirono a domare la rivolta: questa volta, invece di mostrare l'abituale

tolleranza verso le città vinte, distrussero Mileto, che della rivolta era stata la guida.

Dario attacca la Grecia ma viene sconfitto a Maratona D o mlaarivolta, ta l’imperatore persiano Dario I decise di punire Atene per l’aiuto che aveva prestato ai rivoltosi e allestì una spedizione militare per invadere la Grecia. La volontà di punire Atene era, naturalmente, solo un pretesto: il vero scopo di Dario era con quistare l'intera Grecia. Nel 490 a.C. la flotta persiana giunse davanti alle coste dell'Attica e sbarcò un esercito di 20 000 soldati che si preparò ad attaccare Atene. Di fronte al pericolo gli Ateniesi chiamarono in soccorso gli Spartani, che però non inviarono nessun soldato: questo perché in quei giorni a Sparta si celebrava una festa religiosa durante la quale era vietato prendere le armi. L'unica città greca ad aiutare Atene fu Platea, che inviò un migliaio di uomini. In questo modo il compito di difendere l’intera Grecia dai persiani ricadde sulla sola Atene. Lo scontro tra i Persiani e gli Ateniesi si svolse nell'estate del 490 a.C. nella piana di Maratona. Gli Ateniesi, agli ordini del loro comandante Milziade, erano in nett a inferiorità numerica: appena 10 000 uomini contro più di 20 000 Persiani. Eppure. grazie alla tattica adottata da Milziade e all'organizzazione della falange opliti-

ca, gli Ateniesi accerchiarono gli avversari celi sbaragliarono. mite

: Un guerriero morente. è

+ Dettaglio del frontone del tempio di Aphaia a Egina, ca. 490 a.C. (Monaco, Staatlbiche Antitensammiungen/Scala)

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499 a.C.

Mileto guida la rivolta delle città greche dell'Asia Minore contro F'mpero persiano

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Terme

battaglia di Maratona. 1?

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— Spedizione di Dario (490 a.C.) # Battaglie

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IMPERO PERSIANO

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| # U n carro persiano. Trainaio da quattro cavalli, il piccolo cano

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è interamente in o reofa parte del cosiddetto "tesoro di Oxus”, una collezione di quasi 200 aggetti rinvenuta in Asia centrale. : V secolo a.C. Londra, BritishMusewr) do

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I caduti tra i Persiani furono più di 6000 a fronte di appena 200 morti ateniesi. La tradizione narra anche di come la notizia della vittoria fu portata ad Atene dall'oplita Fidippide, che percorse di corsa i 42 chilometri che separavano Maratona da

Atene e morì subito dopo, stroncato dalla fatica. Alle truppe di Dario, sconfitte, non restò che fare ritorno in patria. La sconfitta rnron pone fine all'espansionismo persiano Peri Gred fu una vittoria storica: una sola città greca aveva affrontato e sconfitto il più vasto impet O mai esistito. Il prestigio di Atene ne usci incredibilmente rafforzato e la città

i

divenne un punto di riferimento per tutto il mondo greco. Peri Persianila sconfitta fu però molto meno pesante di quanto sipo-

trebbe pensare. L'impero era sufficientemente ricco e potente da considerare la battaglia di Maratona comeun sempliceincidente dipercorso: lo scontro decisivo era solo rimandato. A d Atene

riprendono |

contrasti tra aristocratici e popola-

Un opliità greco

ri Negli anni successivi ad Atene ripresero i contrasti tra i due par-

con landa

titi che si contendevano il governo della città, quello aristocratico e quello popolare. A essere in gioco questa volta era lo stesso destino di Atene.

® scudo.

Gli aristocratici, guidati da Aristide, erano proprietari terrieri e possedevano i campi migliori: volevano quindi che l'economia di Atene continuasse a essere basata sull'agricoltura. Al contrario, il partito popolare, che era guidato da Temistocle e che tutelava gli interessi di mercanti e artigiani, voleva una città dinamica, basata sui traffici commerciali e sulla produzione manifatturiera.

|

+ Decorazione Vv secolo aC

odona, Museo

Archeologico, ,

La civiltà greca e le guerre persiane

5

Une nuova fiotta per Atene L o scontro tra popolari e aristocratici si accese quando l’ecclesia — l'assemblea di tutti i cittadini — fa chiamata a decidere su come utilizzare l'argento di alcune miniere scoperte proprio in quel periodo nell'Attica. Aristide propose di distribuire l'argento tra tutti i cittadini. Temistocle fece però notare che a ogni cittadino sarebbe spettata una quota minima: suggerì quindi di utilizzarlo per finanziare la costruzione di una flotta di triremi. Questo nuovo tipo di navi da guerra prevedeva tre file di rematori (invece di due) su ogni fiancata: sì trattava di imbarcazioni poco maneggevoli ma particolarmente potenti è , con esse, la flotta ateniese avrebbe potuto controllare i mari. Ternistocie riuscì a convincere l’erclesia ad approvare sia la realizzazione della flotta, sia quella di un nuovo porto, il Pireo, che sorgeva in una posizione più facile da difendere rispetto al vecchio porto del Falero. Pochi mesi più tardi Aristide fu ostracizzato e dovette r e c a rin s iesilio: la vittoria di Temistocle era ormai completa. Ma neanche lui poteva immaginare quarnt o la decisione di potenziare la flotta sìsarebbe rivelata decisiva per Atene e per

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d iTemistocie. Ritratto

+Copia romana di un originale greco. (Ostia

Museo Archeologico)

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l'intera Grecia. DOPO LA PRIMA GUERRA PERSIANA Ad Atene si scontrano _

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Partito aristocratico ]

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8 ] LA SECONDA GUERRA PERSIANA La seconda

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Serse prepara l'Invasione della Grecia Alla morte del re persiano Dario, sali al trono suo figlio Serse che decise di vendicare la sconfitta subita a Maratona. Serse allesti un colossale esercito con cui invadere la Grecia. Era formato da più di 100 #00 soldati (ben cinque volte più di quanti ne avesse avuti Dario) e affiancato

CARTA ANIMATA

da una flotta di 600 navi che doveva assicurare ì rifornimenti alle truppe di terra.

Coma si svolge la seconda

Nel 480 a.C. l’esercito persiano guidato personalmente da Serse attraversò su un ponte di barche l'’Ellesponco, lo stretto che divide l'Asia dall'Europa. Contemporaneamente, ambasciatori persiani si recarono nelle città greche per intimare la resa: alcune città rimasero neutrali e altre acconsentirono a sottomettersi, m a la maggior parte delle polris cacciò gli ambasciatori persiani e si preparò alla guerra contro l’invasore,

Questa volta i Greci, consci della gravità della minaccia, decisero di superare le rivalità che li dividevano e si coalizzarono contro l'impero persiano. La guida della resistenza fu assunta dalle due più importanti città della Grecia: Sparta, che grazie agli spartiati aveva il migliore esercito, e Atene, che poteva contare sulla nuova e potente flotta voluta da ‘Temistocle.

Ii re Sersa | in trono.

+ Circondato dai comandanti della guardia reale, il re riceve un soldato persiano su un bassorilievo proveniente da Persepoli, MV secolo aC. (Teheran, Museo Nazionaledell'ran)

guerra persiana?

101 X La civiltà greca e le guerre persiane

La battaglia delle Termoplii Anche questa volta, i Greci non erano in grado di schierare un esercito numeroso come quello persiano: per questo motivo deci-

sero di affrontare i Persiani al passo delle Termopili, uno stretto passaggio fra le montagne e il mare dove l’esercito di Serse avrebbe avuto difficoltà a sfruttare il suo vantaggio numerico. Agli ordini dal re spartano Leonida 4000uomini, tra i quali 300 spartiati, si schierarono a difesa del passo. 1]Greci riuscirono a resistere agli attacchi per alcuni giorni

ma, grazie a un traditore greco che indicò loro un sentiero che attraversava i monti, i Persiani aggirarono le loro posizioni e li circondarono. Il grosso dell'esercito greco decise di ritirarsi. Leonida invece rimase coi suoi 300 sol-

dati a presidiare il passo,preferendo la morte alla resa.

Perché nei f i l m i Persiani sono spesso descritti come malvagi e crudeli? 1 film hanno bisogno che lo spettatore si appassioni alla vicenda e si schieri con i “buoni” contro i “cattivi”: per questo i Persiani sono spesso descritti, in film come 300 del regista Zack Snyder, come un popolo sanguinario e crudele.Ma

di guENTIero degli inizi del V secolo a.C. è

la storia rom è un film e quando la si studia bisogna cercare di evitare di porre da una parte tutte le ragioni e dall'altra tutti i torti. Nella realtà i Persiani avevano una civiltà estremamente evoluta - per alcuni aspetti superiore a quella greca — ed erano un popolo tollerante che rispettava il valore degli avversari. Tant'è che Temistocle, quandofu esiliato da Atene, cercò ospitalità presso la corte persiana dove fu ricevuto con tutti gli onori e questo ‘malgrado

fosse stato proprio lui, con la decisione di attaccare battaglia a Salami-

i na, ad aver causato la sconfitta di Serse. t

A Salamina sì decide il futuro della Grecia Il sacrificio di Leonida permise

agli Ateniesi di prepararsi ad affrontare il nemico. Vista l’impossibilità di difendere la città, Atene fu evacuata e la popolazione messa in salvo su due isole vicine. Ad Atene restò solo un piccolo drappello di coraggiosi che si asserragliò sull'acropoli. Al loro arrivo i Persiani uccisero però turti i difensori e incendiarono la città e i templi. Tra i comandanti greci c'era incertezza su come organizzare la difesa ma ‘Temistocle capi che la flotta greca avrebbe potuto sconfiggere quella persiana, che pure era numericamente superiore. I n una drammatica riunione, Temistocle convinse i comandanti delle altre città ad affrontare la flotta persiana nella baia di Salamina, un braccio di mare poco distante da Atene. La battaglia sì svolse nel settembre del 480 a.C. e perìGreci fu un trionfo: sotto gli occhi di Serse, che assistette allo scontro da un'altura vicina, la florta persiana fu quasi interamente distrutta.

Perché affrontare i Persiani a Salamina?

i

| La flotta greca era più piccola di quella persiana ma la baia di Salamina offriva

: ai Greci due enormi vantaggi: in primo luogo era uno spazio ristretto, in cui le

le possenti triremi ateniesi avrebbero potuto far v a l e rlaeloro potenza, mentre più agili navi persiane non avrebbero potuto eseguire quelle manovre che le , rendevano temibili in mare aperto. In secondo luogo i marinaig r e caidifferenza di quelli persiani, conoscevano bene le correnti che attraversavano la baia — per esempio sapevano a che ora la marea cambiava ditezione — è sapevano come sfruttare queste conoscenze per ottenere la vittoria.

essico

Con quale aggettivo può essere sostituito

ristretto? [A] ingombrante

[8] Vasto fe Angusio lo} Rimpicciolito.

UGNTÀ DIAPPRENDIMENTO

102

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La Grecia antica

La battogiiadi Platea è la sconfittadeiPersiani

3

Senza la f l o t t ache , doveva

assicurare i rifornimenti alle truppe terrestri, Serse fu costretto a tornare

in Persia con una parte del suo esercito. | soldati restanti rimasero in Grecia agli ordini del generale Mardonio ma nel 479 a.C. l’esercito persiano fu sconfitto nella battaglia di Platea. Questa volta furono gli Spartani, comandati dal loro generale Pausania, a guidare l'esercito greco alla vittoria contro gli invasori. Pochi giorni dopo la flotta ateniese sconfisse nuovamente quella persiana nella battaglia di Capo Micale. La guerra era davvero finita: per la seconda volta i Greci avevano sconfitto il più grande impero della terra. Soprattutto, le poleis e il loro modello di libertà erano riuscite a sopravvivere.

;

Guerriero persiano. è I) guerriero è raffigurato su un bassorilievo ritrovato a Persepoli, 560 a.C. Museum) a, L o n d rErnitish

Temistocle incita i Greci opo la distruzione di Atene i comandanti greci erano dell'idea di abbandonate l’'Attica e creare una linea di difesa lungo l'istmo di Corinto, ma Temistocle riusci a convincerli ad affrontare i Persiani a Salamina. Qui di seguito riportiamo una parte del discorso che Temistocle fece al comandante della flotta greca.

}

Individua nel testo le tre ragioni che, secondo Temistocle, sconsigliavano di atfrontare i Persiani in prossimità dell'istmo di Corinto.

« A te sta ora salvare la Grecia, se darai retta a me di attaccare battaglia restando qui, e se non farai partire le navi per l'istmo. Ascolta, e poi fa' il confronto fra le due proposte. Attaccando battaglia presso l'istmo combatterai in mare aperto, che è la cosa meno vantaggiosa per noi che abbiamo navi più pesanti e inferiori di numero: e d'altra parte causerai

} individua anche le ragioni

la rovina di Salarnina [...], anche se per il resto avremo buona fortuna, perché insieme alla loro flotta seguirà anche l’esercit o di Serse, e così sarai t u stesso a condurlo contro il Peloponneso, è metterai a repentaglio tutta la Grecia.

% Nella battaglia i Greci si

per cui,secondo Temistocie, sarebbestato conveniente ationtare Persiani a

avvantaggiarono anche Ricordi quale?

Se invece farai quel che io ti dico, ne trarrai questi vantaggi:

prima di tutto, scontrandoci in un luogo stretto con poche navi contro molte, se le cose vanno secondo quel che è naturale saremo di molto superiori, ché il combattere in battaglia navale in un luogo stretto è a nostro vantaggio, in uno spazio ampio è a loro vantaggio. E per di più resta salva Salamina, dove noi abbiamo messo al sicuro bimbi e donne.» o ,storis E r o d o tLe

}

Temistode prosegue ‘ suo discorso dicendo a l che

«acombatterai in difesa del Peloponneso anche restando qui». Sai spiegare i l significato di questa atfermazione?

oi

= io

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CC

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re e

L a strada reale |

strade creano ricchezza, Grazie a loro

E MmGrecia mancano le strade Le stra

è infarti possibile spostare rapidamente

de della Grecia non erano neanche lontanament e paragonabili a quelle dell'impero persiano. Le

e

da un Paese all'altro derrate alimentari e prodotti artigianali: in questo modo i commer: ci prosperano e le persone possono acquistare a un prezzo minore beni che altrimenti sarebbero stati molto più cari.

Le

vie del re Nell'impero persiano esiste.

va un'efficiente sistema di strade chiamate vie del re. Si trattava di strade lastricate, ossia pavimentate con lastre di pretra, grazie alle quali i viaggiatori e i carri potevano transitare anche

quando il maltempo invernale e il fango che riempiva i sentieri ostacolavano gli spostamenti.

Queste strade erano nate per motivi pratici: in u n impero vasto come quello persiano u n o f dine del sovrano rischiava di impiegare mesi pet

raggiungere le città più lomane. Le vie del re

strade lastricate erano pochissime e mai più lunghe di qualche chilometro; alcune vie altrettanto rare erano costituite da sterrati coperti di ghiaia. La maggior parte delle strade erano sente pHci sentieri, dove spesso poteva transitare solo un carro alla volta e che d'inverno diventavano impraticabili a causa del fango. In Grecia non esistevano stradeperché costruire era impossibile: la Grecia era infatti divisa in tante città-Stato,perennemente in lotta tra di loro, Una strada lunga appena duecento chilometri avrebbe dovuto attraversare come minimo i l territorio di3-4 poleis, le quali avrebberodovuto mettersi d'accordo sul tracciato, sui costi di costruzione e su quelli di manutenzione: una cosa impensabile, visto l'alto livello di litigiosità delle città greche.

permettevano ai messaggeri imperiali di M u o -

versi rapidamente: la più importante tra le vie del re collegava la capitale Susa alla città di Sardi, in Asia Minore, e copriva un percorso totale di 2700 chilometri. Grazie ad essa un messaggio dell'imperatore poteva raggiungere le coste dell'Egeo in appena una settimana, viaggiando a una media di ben 400 chilometri al giorno. Queste strade erano ovviamente percorse an: che dai mercanti: i n queste modo l'ampia rete stradale favorì lo sviluppo dei commerci e pot: tà ficchezza a tutte le popolazioni dell'impero.

L'Unione europea h a facilitato i trasporti Anche nell'Europa del XX secolo, come nella Grecia antica, le rivalità tra gli Stati hanno per molto tempo reso difficoltoso creare una rete di trasporti integrata, Ma la nascita dell'Unione Europea ha permesso di creare dei grandi assi viari, marittimi e ferroviari, che colle.

gano l'intero continerie da Sud aNorde daEsta questo mado non s o l loe merci possona viaggiare velocemente, ma oggi è anche più facile viaggiare e visitare gli altri Paesi. Ovest, In

>

1 Greci sono politeisti e credono che g l i dèi vivano sul monte Olimpo. (> Paragrali1-2,

Nel v secolo a.C. l e poleis greche devono

pp. 88-90) 1 Greci condividono la stessa cultura

grande impero mail esistito fino ad allora

e gli stessi valori. Venerano numerosi dèl, ma i principali sono quelli dell'Olimpo, ognuno con una propria funzione: Poseidone il dio del mare, Atena la dea della saggezza ecc. Gli dèi greci hanno aspetto, sentimenti e difetti simili a quelli

persiani Ciro l l Grande, Cambise e Dario 1 formano un impero vastissimo, I territori dell'impero sono per lo più pacifici. 1 Persiani sono infatti tolleranti con

umani, m a sono immortali e n o n provano

dolore. Molto importanti per i Greci sono | pellegrinaggi ai santuari, luoghi sacri dove si trovano sia templi sia edifici per ospitare i pellegrini. 1 Greci vanno a chiedere previsioni per i l futuro agli oracoli, luoghi

dove si crede che la divinità parli agli uomini attraverso sacerdoti capad di interpretare le profezie divine. i l Nei mondo greco sono fondamentali

l'educazione e l'attività sportiva. (> Paragrafo 3, pp. 91-92) Nel mondo greco l’educazione non ha solo lo scopo di fornire nozioni ma anche quello di formare In modo armonioso l'intelletto, la morale e i l fisico. Solo i figli delle famiglie ricche possono

però accedere a questo tipo di istruzione. I Greci praticano molti sport e le gare sportive hanno anche un carattere sacro: alle gare partecipano atleti provenienti da tutto il mondo greco. Le più importanti sono le Olimpiadi, che si svolgono ogni quattro anni In onore di Zeus nel santuario di Olimpia. Le Olimpiadi sono anche momenti di Incontro per fare alleanze militari e scambi commerciali.

I 1 Greci vivevano i n abitazioni modeste. Le donne erano sottomesse agli uomini. (> Paragrafo 4, pp. 93-94) Gli edifici e | monumenti pubblici della Grecia sono ricchi e grandiosi. AI contrario le abitazioni private sono semplici e modeste. Le donne greche vivono In una condizione di inferiorità: la loro vita è sempre sottomessa a un uomo, che sia padre, fratello o marito. Le ragazze non ricevono un'istruzione, né partecipano alla vita politica.

affrontare l'impero persiano, l l più {> Paragrafi 5-6-7, pp. 95-99) Nel V I secolo a . C . I r e

le popolazioni sottomesse. In Asia Minore esistono molte poleis greche. Quando | Persiani conquistano l’Asia Minore nel VI secolo, estendono i l loro dominio anche

su queste città. Nel 4 9 9 a.C. le poleis sl

ribellano e chiedono aiuto alla Grecia, ma interviene solo Atene. Nel 4 9 0 a.C., per punire Atene e impadronirsi della Grecia, Dario attraversa l'Egeo con la sua flotta.

Atene si trova da sola a difendere la libertà della Grecia. Nella battaglia di Maratona l’esercito ateniese sbaraglia l’esercito persiano e mette fine alla querra. I n seguito ad Atene il partito aristocratico e quello democratico sì scontrano. Prevale la linea

dei democratici, guidati da Temistocia: si costruisce una nuova fiotta di triremi, robuste navi da guerra, e anche un nuovo porto, il Pireo.

@ La vittoria greca nelle guerre persiane permette a l modello delle polels d i sopravvivere. (> Paragrafo 8, pp. 100-102) Serse, i l figlio d i Dario divenuto re nel 485

a.C., per vendicare la sconfitta di Maratona forma un esercito con cui, nel 480 a.C., muove verso la Grecia.

La maggior parte delle poleis greche sì unisce contro il nemico comune. I l primo scontro avviene al passo delle Termogili, dove lo spartano Leonida si sacrifica per

rallentare l'avanzata nemica. Temistocie affronta la flotta persiana presso l'isola di

Salamina: i Greci conoscono meglio le correnti e le navi persiane sono quasi tutte distrutte. Nel 479 a.C. l'esercito greco sconfigge di nuovo quello persiano nella piana di Platea, mentre la flotta ateniese batte i l nemico a capo Micale. Le poleis

riescono a sopravvivere.

Pi

*

5. Rispondi alle seguenti domande.

SPAZIO, TEMPO E LESSICO

a. | Greci si recavano a Delfi per

1 . Definisci in tre righe i seguenti termini:

[A] partecipare a delle gare di atletica. conoscere il futuro. [©] guarire dalle malattie,

Ade; semidio; satrapo; triremiì.

[5] acquistare fama e gloria. b. Le case greche

CONOSCENZE

[4] erano circondate da giardini. (E] erano molto lussuose.

2. Completa la tabella indicando se le battaglie sotto riportate riguardarono la prima o la seconda guerra persiana, se furono battaglie navali o terrestri e se furono vinte dal Greci o dal Persiani. Guerra

Battaglia

[©] avevano un cortile interno. (B] non avevano mai i l bagno. c. Le donne greche erano sottoposte [4] prima al padre poi al marito.

Vinta da

[E] al padre ma solo sino alla maggiore età. [€] solo al padre e solo sino al matrimonio. (B5] a nessuno perché erano cittadine della polis. d. Durante la seconda guerra persiana, l’esercito di Serse [A] distrusse la città di Atene,

Termopili Maratona

Salamina Piatea

[E] assediò Atene ma non la distrusse.

3 . Abbina correttamente. #

0 Aristide

b. OD Dario!

(€) distrusse la città di Sparta.

1. Apollo

[5] distrusse sia Atene che Sparta.

2. Guida dli ateniesi a

e. DD) Dio del solee Maratona della profezia 3. Leader del partito d. DD) Leonida aristocratico di Atene e. QC] Milziade £ DD) Monte dove

4. Leader del partito democratico di Atene

abitano gli dèi g. ) Padre degli dèi h. CD] Santuario dei giochi in onore di Zeus

S. Olimpia 8. Olimpo 7 Imperatore persiano durante la prima guerra persiana 8. Imperatore persiano durante

k QD Serse }

4.

0 ] Temistocie

CONCETTI

Rileggi i l paragrafo dedicato alla religione greca,

quindi completa l l seguente brano scegliendo tra | termini riportati sotto. Fai attenzione: alcuni ter mini non vanno usati. * d o n*oeterni i A d e* aldilà « a n i m a* lcambio * immortali « mondo e monte Olimpo* sacrificio * sofferenza * uomini * vizi | greci pensavano che

la seconda guerra persiana

gi dèi vivessero in cima al .. e che non fossero molto infattiènostri stessi

diversidaimortali:avevano

9. Re spartano, muore alle Terrnopili 10. Zeus

nverionriaeteronta . A differenza degli però gli dèi erano sere

iorine

.......i.sisssssrimermerisirerisaerorriesirionrirnerianne

È

n i vare o fai Indica se le seguentia f f e r m a z i osono

NON COnOSCevano la

una volta morto lo spirito si recava Pell"...

se, quindi correggi quelle false.

.

:

.. buio dove restava perl'eternità.A differenzadelle religioni di oggi si pregavanodalidèi e gli si offriva un

a. (V][F] Le competizioni sportive nacquero

all'interno delle cerimonie religiose. b. (WF) Solo gli spiriti dei malvagi finivano nell'Ade.

(VI(F] Le donna greca aveva gli stessi diritti del marito. d. [V][F] ll gineceo era la parte della casa greca riservata alle donne,

e

antesetiat.

.. per avere qualcosain

€.

e. [V][F] | Greci nelle donne apprezzavano soprattutto l'intelligenza. £ [V{F] In Grecia esistevano scuole riservate alle

ragazze. g.- (V][F] | persiani furono intolleranti verso gli usi e la religione dei popoli sottomessi.

7.

Rileggi ll paragrafo 8 quindi spiega per quali monelle e decise di a f f r o n t a| rPersiani tiviTemistocia acque davanti a Salamina.

L’ospitalità gratuita nel mondo greco Presso | Greci il concetto di accoglienza ospitale dello straniero era

molto importante. elle civiltà più antiche viaggiare era pericoloso e disagevole; i viaggiatori erano piuttosto rari, € trop-

po pochi perché vi fosse bisogno di locande o alberghi. Chi si metteva in viaggio trovava ospitalità nelle case delle persone sconosciute che incontrava lungo il proprio cammino. L'ospitalità gratuita era considerata un obbliEgo:lo straniero che si presentava alla porta di qualcuno

doveva essere accolto e ricevere un letto, del cibo e un

fuoco per scaldarsi. Il padrone di casa era inoltre tenuto a fornire all'ospit e protezione da eventuali nemici, per il breve periodo

{tre, o al massimo cinque giorni) in cui questi si sarebbe trattenuto presso la sua famiglia. Infine, al momento di

Ade,

Vr

giezao T e

congedarsi, era consuetudine che egli offrisse all'ospite un piccolo dono. Solo raramente costui era tenuto a ricambiare sdebitandosi con un regalo: tale gesto avrebbe potuto essere inteso come una forma di pagamento e,

+ Coppa decorata con una scena del'Oadssea: UNsse,

quindi, come un'infrazione.

travestito da viandante, torna nella sua casa e viene accolto dalla sua anziana nutrice Euriclea che gli lava i piedi. (Chiusi,

I l c a r a t t o r e sacro d e l l ' o s p i t a l i t à

Museo Archeologico)

Nel mondo greco l'ospite veniva ricevuto secondo un preciso cerimoniale: al suo arrivo doveva attendere sulla soglia il padrone di casa che, dopo averlo fatto entrare, gli porgeva dell'acqua per lavarsi le mani e i piedi, e gli offriva del cibo, senza parlargli né interrogarlo per sape-

+ Cavaliere con petaso, il tipico copricapo

usato dai viandanti. Solo pochi fortunati potevano p e r m e t t edirviaggiare si a cavallo. (Londra, British Museum)

re chi fosse o da dove provenisse. Non si rivolgeva la parola a u n ospite prima che questi ne avesse concesso il permesso: tale abitudine era le-

gata alla credenza che gli dèi potessero assumere sembianze umane e presentarsi agli uomini travestiti da viandanti. Ecco perché l'obbligo dell'ospitalità era sacro: infrangerio avrebbe poruto rivelarsi un gesto di empietà verso gli dèi. Un'opportunità per stringere legami

Oltre ai timori superstiziosi, molte ragioni pratiche rendevano conveniente per il padrone di casa aprire la propria porta ai viandanti. [ n primo luogo, essi portavano informazioni sul m o n d o esterno e, spesso, avevano con sé mercanzie che si potevano acquistare. In secondo luogo, ospitare un forestiero poteva essere il modo per stringere un'alleanza con una famiglia di un’altra città, creando un legame significativo e duraturo.

Un episndin dell'Miade aiuta a chiarire questo concetto: quando il guerriero troiano Glauco ricorda al nemico Dio-

mede che un suo avo era stato ospitato dal norme di questi, i due avversari rimimciano a combattere e si abbracciano fraternamente, perché l'antica amicizia resta valida anche a distanza di due generazioni.

COMPRENDERE E COLLEGARE 4.

Perchè nelle società più antiche non esistevano le locande?

b. Elenca i doveri reciproci del padrone di casa e del suo ospite.

e Qual vantaggi pratici potevano derivare dall'ospitalità

offerta ai viandanti?

107

L a schiavitù

nel mondo antico = Gli schiavi erano spesso considerati

alla stregua di oggetti. Diversa era la condizione d i coloro che riuscivano

ad entrare a far parte della famiglia e, talvolta, a guadagnarsi la libertà. C h i erano g l i schiavi

||

n tutte le società antiche, dalla Mesopotamia all'Egitto, così came presso i Greci, i Romani o i Persiani, la distinzione sociale più grande era quella fra gli uomini

proveniente da Corinto, V secolo a.C. (Berlin, Staatliche

liberi e gli schiavi, che erano persone non libere poiché

Museen}

appartenevano a un'altra persona. Da questo punto di vista, U n o schiavo era considerato alla stregua di un oggetto: il suo proprietario poteva venderlo, lasciarlo in eredità,

+ Schiavi al lavoro in una rmirvera su una terracotta

r i c o m p e peri n s aloro t i servigi con piccole somme di de-

veniva processato né condannato per omicidio, ma doveva

naro da spendere per le proprie necessità. Nell’Odissea Eumeo, il porcaio che ospita Ulisse al suo ritorno da Ita-

rifondere al padrone il prezzo dello schiavo ucciso.

ca, ricorda «tutta la roba che un padrone d'animo buo-

scambiarlo. Se un uomo libero uccideva uno schiavo t o n

P r i g i o n i e r i d i g u e r r a o a causa d e i d e b i t i

Molti schiavi erano prigionieri d i guerra: quando una città veniva c o n q u i s t a t a , gli abitanti venivano catturati

e diventavano schiavi. Nell’Iiade, in un altro brano, che narra dell'incontro sulle porte Scee, Ettore dice alla moglie Andromaca che, in caso della caduta di Troia, il suo destino sarà quello di essere portata schiava i n Grecia,

dove dovrà «per altra [donna] tessere tela, e portar acqua di Messeide o Iperca». Altri schiavi erano stati uominiliberi, e avevano perso la propria libertà a causa dei debiti: nelle società più arcaiche, la legge stabiliva che se un debitore non riusciva a rifondere il suo debito,lui e la sua famiglia diventavano schiavi di colui che gli aveva prestato i soldi. Le condizioni di vita erano diverse fra schiavi

Le condizioni di vita degli schiavi erano estremamente variabili a seconda dei lavori a cui erano destinati. La situazione peggiore riguardava gli schiavi nelle miniere,

sottoposti a sforzi disumani in ambienti malsani, in cui non di rado si verificavano incidenti mortali.

Leggermente migliori eranole condizioni degli schiavi che lavoravano nei campi, mentre ben diversa era la vita degli schiavi a servizio presso la casa del padrone. Questi ultimi erano solitamente rispettari, godevano della fiducia del padrone e poteva accadere che fossero

no dà al suo s e r v i t o r—euna casa, un pezzo di terra,una

donna ambita da molti», Al servizio

del padrone

Un caso particolare era rappresentato dagli schiavi che sapevano leggere e scrivere o avevano particolari co-

noscenze, per esempio erano dei medici. Questi schiavi possedevano un altissimo valore di mercato ed erano trattati in maniera molto diversa dagli altri schiavi: innanzitutto, a loro venivano affidati compiti di alta responsabilità, come la conduzione della casa o l'educazione dei figli del padrone, oppure affiancavano il pa-

drone nella sua attività lavorativa, svolgendo la funzione di segretari. Non di rado questi schiavi erano considerati come membri della famiglia: mangiavano insieme al padrone e non dormivano nelle stanze della servitù, ma avevano una propria camera da letto. A volte, in cambio dei servizi resi, il padrone li affrancava, cioè concedeva

loro la libertà, il dono più grande a cui un uomo potes-

se ambire. COMPRENDERE È COLLEGARE

a Quali erano 1 principali moti per cui un uomo poteva diventare uno schiavo? h. Secondo te per quale motivo gli schiavi che sapevano leggere e scrivere avevano un valore motto alto?

L a cultura del vino nel mondo greco —-

| Greci ritenevano il vino allo stesso tempo dono degli

dèi e prodotto della civiltà: infatti, a differenza di altre bevande come l'acqua o ll latte, esso non sì trovava in

natura, ma era ottenuto grazie a u n sapiente lavoro d i

trasformazione. # Uno scheavo assiste il padrone, che ha bevuto troppo. Coppa attica del 470 aC. ( C o p e n a g Museo h e n , Nazionale!S. Bolognini)

+ Un elegante colino in argento: serviva a fitrare | sedimenti del vino, N-l secolo a.C. (Baltimora, Walters Art Museum)

1 vin era considerato una bevanda tipica dell'uomo

che ln senza abusarne.Fedeli a un ideale dim oderazione chiedeva all'uomo virtuoso di non perdere mai il controllo di sé, i Greci giudicavano l'’ubriachezza riprovevole. A Sparta, spesso i giovani guerrieri venivano messi a confronto con un ilota che era stato fatto ubriacare apposta, perché potessero schernirlo vedendo quali danni causava l'ebbrezza, Un vino diverso da quello maderno

I vini greci erano per lo più rossi. La vendemmia era ef. fettuata tardivamente, quando l ' u v a era molto matura e zuccherina, e in alcuni casi l'uva veniva lasciata al sole così da diventare passita. Il mosto invecchiava poi in anfore chiuse quasi ermeticamente, che facilitavano la fermentazione, Ne risultavano vini dalla gradazione alco-

lica molto alta: per questa ragione li si beveva mischiati ad acqua (in ragione di due parti d'acqua e una di vino, o ancora meglio - come consigliava il poeta Esiodo - tre parti d'acqua e una di vino), così da ridurre il pericolo di ubriacarsi. Consumare vino puro era un'abitudine dei

barbari: nell’Odissea Ulisse fa ubriacare Polifemo donandogli del vino che il ciclope, primitivo e incivile, beve schietto. Nemmeno i Macedoni diluivano il vino, e anche per questo motivo erano considerati rozzi daiGreci.

L e o c c a s i o n i d i consumo

Greci dell'Ftà classica non bevevano vino durante i pasti, ma durante i l simposio, che faceva seguito al bant t oe proprio. Il suo inizio era marcato da gec h e vero |

sti cerimoniali: dopo che i servi avevano sparecchiato, i convitati compivano delle abluzioni, indossavano corone intrecciate, elevavano una preghiera agli dèi ed eleggevano un simposiarca, ossia il «re del simposio», che detta-

va le regole della serata (era lui a stabilire, per esempio, quanto vino mescere, i l numero dei brindisi da fare e le occupazioni a cui ci si sarebbe dedicati). Vino e acqua venivano versati da due brocche, chiamate rispettivamente vinochoe e iydria, è miscelati in un ampio vaso —il cratere - dal quale i partecipanti attingevario con la loro coppa.

Brocche, crateri è coppe erano oggetti di meravigliosa fattura, e ciò stava a indicare che queste cerimonie

conviviali si svolgevano in un'atmosfera di estrema eleganza: tutto doveva essere decoroso, mentre la sguaiatezza e il baccano erano banditi. Scrive il poeta Anacre-

ome: «Non fra urla e clamori / beviamo, come usano gli Sciti / ma sorseggiando fra bei canti». I l suo collega Se-

nofane ricorda che «non è conveniente bere tanto danon potere tornare a casa da soli». A n c opiù r chiaro è un altro poeta, Eubulo, quando scrive: «Per gli uomini assennati

io mescolo tre crateri: il p r i m oche essi bevono è p e rla salute, il secondo per il piacere e il desiderio, il terzo per

\.

109

è Vaso del 440 a.C.: un'etera con il flauto intrattiene gli ospiti a

un simposio. è

+Brocca per vino,

Una schiava

decorata con una

riempie una coppa

raffigurazione di

di vino utilizzando un mestolo.

Dioniso; 4 1 0 a.C.

{QOxford, Ashmolean

Museum)

(Baltimora, Walters Ant

Museumi Bridgeman)

\

+Mestolo utilizzato per attingere i l vino dalle brocche. (fallumora, Walters Art Museum} «# Un giovane partecipa a un rito in onore

di Dioniso, dio greco del vino e dell'estasi. Coppa greca del 520 a.C. e t MedaillesiM. Nguyen) (Parigi, C a b i ndes

+

il sonme.Revuto questa, i saggi ensvitati trimmanoa casa. più alla nostra influenza li quarto cratere non appartiene ma alla violenza». E tuttavia poteva accadere che qualcuno alzasse un po' troppo il gomito: per questo sul fondo di molte coppe possiamo ritrovare l’immagine — dipinta a scopo di avvertimento — di un ubriaco che vornita il troppo vino bevuto. Normalmente però i partecipanti al simposio si intrattenevano gustando focacce, formaggi e miele, cantando e facendo musica, ascoltando poesie spesso composte appositamente per l'occasione o assistendo alle

esibizioni di attori e giocolieri. Oppure ragionavano insieme di filosofia e di arte: per questo i l filosofo ateniese

Platone intitolò Stmposio uno dei suoi dialoghi più importanti.

ATTIVITÀ

4.

Chi era a r n m e saspartecipare o al simposio, e perchè?

b. Ritrova e sottolinea, nella poesia di Senofane, le varie fasi del simposio. & | vini greci potevano raggiungere un'alta gradazione

alcolica (anche di 16-18°). Qual è oggi la gradazione alcolica media dei nostri vini rossi?

I

PP

cco come il p o e t a greco Senofane descrive l'atmosfera che avrebbe dovuto regnare in u n simposio.

« O r a il pavimento è puro,

come pure sono le mani di tutti e le coppe; uno ci cinge il capo con corone intrecciate un altro porge in una tazza dell’unguento profumato:

pieno di gioia un cratere sta dritto nel centro, e pronto nelle anfore è altro vino, che promette di n o n venire mai meno;

esso è dolce, all'essenza di fiori.

Fra i convitati l'incenso diffonde il suo sacro profumo, e l'acqua è fredda, dolce e pura; ecco i biondi pani e una venerabile mensa colma di formaggio e abbondante di miele. U n altare posto al centro è coperto di fiori, e il canto e la festa risuonano nella casa.

Per prima cosa occorre che gli uomini felici

innalzino un inno alle divinità con parole pure e riverenti.»

Il banchetto per i Greci Non solo un pasto comune: nel mondo greco, il banchetto aveva forme ritualizzate e un Importante valore sociale.

N

el IX libro dell'Hinde una delegazione di guerrieri achei si reca alla tenda di Achille per convincere l'eroe a tornare sul campo di battaglia. Achille li riceve e, prima ancora di aver sentito quanto hanno da dire, offre

loro unbanchetto. Omero racconta che li fa accornodare nella sua tenda, quindi prepara personalmente l a carne alla brace e la serve agli ospiti con il pane e altre vivande.

Questa descrizione è una testimonianza precisa di come, presso i Greci, il banchetto fosse un momento fondamentale nella vita sociale,il cui significato andavaben oltre il semplice consumo di cibo. Non a caso, lo storico Plutarco scrisse: «Noi non ci sediamo a tavola per mangiare, ma per mangiare insierne».

+Ercole partecipa a un banchetto: rappresentazione

su un cratere del Vi secolo a.C. (Parigi, Musée du Louvre}

Oltre a queste regole di carattere generale, vigevano poi

quelle dell'ospitalità e dellabuona educazione. Prima di mangiare, per esempio, ci sì doveva lavare le mani; si prendeva il cibo solo con il pollice, l'indice e l’anulare della mano destra; le pietanze brodose non si sorbivasi conno, ma venivano consumate usando un cucchiaio;

versava moderando il tono della voce; si evitava dibere troppo, per non recare molestia ei m b a r a zalzpadrone o di casa.

Un pasto r e g o l a t o d a r e g o l e p r e c i s a

Sedendosi insieme e condividendo il cibo, i commensali si riconoscevano come uguali, come appartenenti allo stesso gruppo. Ecco perché nell'Iliade si riuniscono per banchettare i capi militari come Achille o Ulisse; e perché nelle poleis si tengono banchetti riservati ai membri di alcune magistrature oppure — in occasione delle prin-

Cipali festivicà - aperti a rutti i cittadini. La partecipazione al pasto comune, infatti, comportava l'accettazione implicita di u n insieme di norme e di valori condivisi da tutti i commensali. L'esempio miglio-

U n ' o c c a s i o n e d i incontro. m a n o n p e r t u t t i

Il banchetto, dunque, ribadiva l'appartenenza di unindividuo alla sua comunità. Si spiega così il fatto che le mogli non fossero ammesse: nel mondo greco la donna aveva un ruolo inferiore a quello dell'uomo, tanto che non

godeva di diritti di cittadinanza. Mai una donna, una non cittadina, avrebbe potuto partecipare a un banchetto. Le

uniche presenze femminili ammesse eranole schiave che servivano le diverse pietanze, e le etére. Finito il banchetto, si sparecchiava e iniziava il simp o s i —oaltro m o m e ndit osocializzazione importante.

re, in questo senso, è rappresentato dai sissizi a cui, almeno una volta al giorno,partecipavano gli spartiati, e che rafforzavano la loro appartenenza al gruppo dominante«+ Un bassorilievo con scena di banchetto del V secolo a.C. all’interno della polis. (G.Nimatallah/DeAlBridgeman)} COMPRENDERE E COLLEGARE #

Axordi in quale stanza della casa si tenevano i banchetti?

b. Nella lezione sì accenna a un'occasione in cui, ad Atene, i cittadini partecipavano a un banchetto rituale: ricordi quale? e. Collegandoti alla frase di Plutarco riportata nel testo, spiega se anche per noì oggi il cibo ha un valore conviviale.

Ippocrate e la nascita della medicina

ANIMAZIONE

Quando nasce la scienza medica?

A partire d a l V secolo a.C. | Greci sviluppano

Y

una nuova concezione della medicina, slegandola progressivamente dalla religione e dalla superstizione. n Grecia, come i n tutte le civiltà antiche, si pensava

+Lastra in marme con ex-voto, Venne offerta agli dèi come

c h lee malattie fossero un castigo divino: le sipoteva

ringrazianento per la guarigione di una garba. (Torm/Flickr)

guarire solo riappacificandosi con le divinità che le avevano provocate, Per esempio, all’inizio dell'Iliade, Omnero narra di come il dio Apollo avesse colpito le truppe dei Greci scatenando una pestilenza contro il loro ac-

considerare le antenate delle moderne cartelle cliniche

- i sintornie il decorso della malattia, così da individuare

spedizione, ma a unindovino che glii n d i ccome a placare

le cause del male e la cura per sconfiggerlo. Gradualmente, la medicina si separò dalla religione e dalla superstizione; se prima il medico-sacerdote guariva il malato grazie all’intercessione della divinità, ora il medico-scienziato operava razionalmente: dovevaimparare

l’ira del dio.

a riconoscere e curare le malattie attraverso lo studio e

campamento, per punirli delle offese arrecate a u n suo

sacerdote. Per capire come debellare il male. l'eroe greco Achille sì rivolge non a uno dei medici al seguito della

l’esperienza. Nella Grecia dell'epoca arcaica il medico era soprattutto u n sacerdote consacrato ad Asclepio. Esistevano, in tutto

il mondo ellenico, diversi santuari dedicati a questa divi-

nità: i malati più gravi vi si recavanoin pellegrinaggio. Li venivano ricevuti dai sacerdoti, che prima li purificavano con preghiere e bagni rituali, e poi interpretavano i loro sogni, che si credevano indotti dal dio,per trarne dei presagi e scegliere la terapia da seguire. Ma il merito della guarigione spettava ad Asclepio che, di notte, entrava in

Gli allievi della scuola medica di Ippocrate erano tenuti apronunciare un giuramento: davanti al] dio Apollo si impegnavano a non nuocere ai loro pazienti, a tutelare la loro vita e le loro confidenze, a divulgare quanto imparavano nell'esercizio della loro professione solo a chi avesse pronunciato lo stesso voto, senza pretendere alcuna ricompensa.

+Un medico soccorre un giovane morso alla spalla da un serpente in u n rilievo

votivo del V-IV secolo a.C. (Atene, Museo Archeologica Nazionale/Scala}

comunicazione con i malati, Un nuovo modo di intendere la medicina

A partire dal V secolo a.C. la tendenza a indagare il mondo naturale secondo principi razionali portò alla nascit a della medicina occidentale. Il merito di aver fondato

questa scienza viene ascritto a [ppocrate, nato sull'isola di Cos attorno al 460 a.C. Egli fu il primo a sostenere che

le malattie non erano dovute all'azione di demoni o dti,

4

ma tragvano origine solo da fattori fisici. Messi da parte

i sacrifici e le formule magiche, il compito del medico era quindi quello di osservare attentamente i pazienti è registrare giorno per g i o r n o— su schede che possiamo

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COMPRENDERE E COLLEGARE &

Ricordi dove erano situati i principali santuari dedicati ad Ascepio?

-

b. Il simbolo di Asciepio è il caduceo: fai una ricerca su Internet per scoprire di che cosa sì tratta, e in che modo tale emblema

viene utilizzato ancora ai giorni nostri. e.

A i u t a ncon dla o scheda t i a p. 57, ripercorri la storia della medicina a partire dai Babilonesi.

INTERPRETARE L E INFORMAZIONI 1 . In questa unità abbiamo scoperto Atene e Sparta, due città molto diverse tra di loro. Scrivi un testo di una pagina nel quale spieghi in quale delle due città ti sarebbe più piaciuto vivere e perché.

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Le rovine di Sparta e Atene.

COMPRENDERE I L CAMBIAMENTO 2 . Quando facevano dei sacrifici agli dai, i Greci si rivolgevano alla divinità chepiù aveva possibilità di esaudire le loro richieste.Indica a quale divinità ti rivolgeresti per vedere esauditi | seguenti desideri: a b. €. dd.

hai un’interrogazione importante; hai un appuntamento romantico; desideri un cellulare nuovo; vuoi essere assunto dalla Ferrari;

devi fare una crociera nel Mediterraneo; ft. tisei ammalato e vuoi guarire rapidamente;

@.

g- ti sei iscritto a un concorso per cantanti Fap.

PRODURRE TESTI SCRITTI 3 . In una bottega di Atene hai comprato l'oggetto qui riprodotto. Scrivi una descrizione di dieci righe, procedendo come segue:

a. per prima cosa chiarisci di che oggetto sì tratta; b. descrivine la forma e i colori; € descrivi la scena che vi è dipinta.

mmmmmmenonononeninenininennonnisierinininininri

LAVORARE SULLE IMMAGINI 4 . Osserva l'immagine, leggi | testi che laa c c o m p a g e n rispondi a n o alle domande. Le raffigurazioni di uno scontro tra due schieramenti oplitici sono rarissime: una delle più note è riprodotta su una ceramica del VII secolo a.C., conservata presso i l Museo di Villa Giulia a Roma. s

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Fiauti e trombe venivano usati per comunicare ai soldati l'ordine di avanzare o di ritirarsi.

@ I pittore ha commesso un errore: | soldati sono quattro ma le gambe sono novel M l Lo scudo era tenuto facendo passare l'avambraccio attraverso u n passante i n cuoio e afferrando con la mano una

cinghia posta vicino al bordo. @ Gli scudi avevano u n diametro d i circa u n metro. Generalmente erano i n legno con i l bordo d i bronzo, e venivano

decorati con disegni propiziatori. I

lil corsetto, che proteggeva i l busto, era i n cuoio rinforzato o In bronzo.

I

La parte inferiore della gamba veniva protetta con gambali - chiamati "schinieri” = In cuoio o bronzo.

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L'elmo doveva proteggere la testa dai colpi, ma anche garantire un'ampia visuale: per questo l'apertura era più larga ai lati.

I

Le armi offensive a disposizione dei soldati erano una lancia, una spada e un coltello.

a Quali armi (una offensiva, l’altra difensiva) caratterizzavano maggiormente la falange oplitica? bb. Perché, secondo te, lo scudo era di legno? Per motivi economici, pratici o entrambi? € Perché era essenziale che un soldato non abbandonasse il proprio posto nella falange? d. Sul campo di battaglia la falange opiitica incarna un sentimento ben preciso, quale?

INTERPRETARE U N BRANO STORIOGRAFICO 5 . Leggi questo breve brano storiografico e rispondi alle domande. «Nella società divina c'era una gerarchia, come in quella umana. Ma, benché Zeus fosse il loro re e il loro i o dea era un essere divino per proprio conto, immortale, superiore, o g ndio negli affari Capace di pesta sovrumane, e implicato in un modo o nell'altro dell'uomo e del suo ambiente. Perciò l’uomo doveva stabilire rapporti corret-

ti con tutti gli dèi, individualmente e collettivamente. Altrimenti incombevano calamità: cattivo raccolto, siccità, naufragio, sconfittà in guerra, sterilità, insuccesso in amore. È ovvio che nessun individuo e nessuna comunità pote-

ogni essere divino e Ya trovare il t e m poole risorse per s o d d i s f aorcelebrare suuna base regolare, continua. Gli déi non erano tanto irragionevoli da chiederlo, e u n modo d'introdurre nei procedimenti u n certo ordine, u n certo sistema. stava nel riconoscere una divisione divina del lavoro. Come gli uomini,

le singole divinità maschili e femminili avevano funzioni particolari; così faceva appello ad Arternide chi andava a caccia, a Poseidone chi si metteva per mare, ad Afrodite chi aveva bisogno di aiuto in questioni d'amore.»

M.L Finley, H.W.Pleket,1 giochi olimpici, Roma, EditoriRiuniti

a

Per quali ragioni un Greco sceglieva di offrire un sacrificio a una divi-

nità piuttosto che a un'altra? b. Spiega perché i Greci dovevano «stabilire rapporti corretti con tutti

©

gli dèi, individualmente e collettivamente», e in che modo (cioè, attraverso quali riti) era possibile farlo. La religione greca può essere definita una religione “strumentale”: perché?

COMPRENDERE I L LESSICO STORICO 6 . L'assemblea di tutti i cittadini ateniesi sì chiamava ecclesia. Questo

termine è passato al latino e poi dal latino all'italiano, dove ha però assunto una grafia e un significato diversi dall'originale. Scopri qual è la parola italiana che deriva da ecclesia e prova a splegare perché

un termine nato per indicare un'assemblea sia passato ad assumere il significato attuale.

L'Apollo del Bchedere

attribuito allo scultore Leocane in una copia romana da

un originale greco datato 350-324 a.C. (Città del

Vaticano, Musei Vaticanì)

COLLABORARE E PARTECIPARE 7 . In coppia con un compagno svolgi Il seguente esercizio.

Scegli, tra i personaggi incontrati in questa unità, quello che più ti ha colpito e scrivi tre domande che vorresti fargli. Scambia poi il foglio con il tuo compagno, e immaginando di esserei l personaggio da lui scelto, rispondi alle domande.

ELEZIONI E DEMOCRAZIA Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell'ambiente.

Quest'anno per la prima volta nella tua vita sei stato chiamato a partecipare a un'elezione e a scegliere coloro che ti n n o di classe e di istituto. consiglio r a p p r e s e n t einr a

IP

Rifletti insieme ai tuoi compagni sulla vostra esperienza predisponendo una scheda suddivisa in tre parti.

a Un resoconto sulle procedure utilizzate durante l'elezione dei rappresentanti di classe (l'assemblea

preparatoria, la creazione del seggio, la nomina di un presidente e di due segretari, le schede vidimate, l'utilizzo dell'urna chiusa, la redazione di un verbale...) @

a

Una vostra riflessione sullo scopo di tali procedure: in che modo garantiscono la democraticità delle elezioni? Come tutelano la libertà di voto degli elettori? Un confronto fra le procedure elettive del tuo Stato e quelle scolastiche. Raccogliete informazioni e testimonianze dagli adulti che conoscete e individuate elementi di somiglianza coelementi di differenza. Il focus della vostra ricerca dovrà essere la domanda: «Quali procedure garantiscono la democraticità di una elezione? Perché?»

Questo documento verrà distribuito l'anno prossimo per aiutare i nuovi studenti ad affrontare ll momento delle loro prime elezioni scolastiche con maggior consapevolezza. B

Libro di testo; e documenti che stabiliscono i diritti e i doveri degli a

studenti: i l Regolamento d'istituto, il Patto di corresponsabilità e lo Statuto delle studentesse e degli studenti, che potrai trovare sul sito del tuo istituto è ®

del MIUR; computer con connessione a Internet e programma di videoscrittura.

“Storia e Haliano a Dintto

Nello scrivere questo documento, tieni sempre presente che dovrà essere letto da ragazzi che ancora non conoscono le procedure delle elezioni. Cerca, quindi, di essere il più chiaro possibile,

Per portare a termine questo compito vi occorreranno: e 30 minuti per riflettere sull'esperienza lin casse]; # 3 0 minuti per la formulazione delle domande dell'intervista [in classe], # 1 ora per la realizzazione delle interviste [a casa o a scuola nel porneriggio]; n Due ore per la scrittura della scheda [in classe].

SUGGERIMENTI GPERATIVI

a Per facilitarne la lettura, il documento dovrebbe avere una lunghezza massima di una pagina ed essere suddiviso in paragrafi, ognuno dei quali dedicato a una delle parti del lavoro compiuto. ® Nella scheda dedica uno spazio adeguato a spiegare con chiarezza come si siarvo articolate le varie fasi della procedura elettorale: spiega, per esempio, perché il voto debba essere segreto e la scheda vada depositata in un'urna chiusa,

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CARTA ANIMATA

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Perché Sparta e Atene entrano in guerra?

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L’Atene d i Pericle e l a

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guerra del Peloponn eso EG

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di Atene

431-404 a.C.G u e r rdel a Peloponreso '

404 aC.

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Ateniesi e Spartani

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Delo

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viene

ostracizzato

Pericle

ateniete

Trenta tiranni

contro Siratusa

e tappe del viaggio Completa l l testo con quello che hai imparato nelle lezioni precedenti. I

Grazie a una flotta di

|

Dopo la vittoria contro i Persiani,

Temistocle rafforza Atene in vista

, che fa costruire ., Atene

di una guerra contro Sparta.

diventa una potenza marittima. I

Gli imperatori persiani Dario €

...mummmzeonnne

attaccano le poteis greche. IP

La resistenza dei Greci contro i Persiani è guidata da @ DB . cisiioiiiieriziooniioe

mini

» Grazie alla flotta voluta da Temistocle i Greci sconfiggono i Persiani a . . . I

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Sparta e Atene avevano due sisterni

istituzionali diversi: Sparta era una polis cmsmenoannnennie

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Territorio della Lega di Delo

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Territorio della Lega del Peloponneso

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ll tentativo di Pericle di estendere

l’egernonia di Atene all'intera Grecia porta atlo scoppio della guerra del Peloponneso tra Sparta e Atene.

Ml Statista ateniese i

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ca. 495-429 a.C.

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Dal 460 al 429 a.C. è alla guida di Atene

Governa Atene per trent'anni e grazie a lui la polis diventa realmente una democrazia, in cui tutti i cittadini hanno uguali diritti. P

Leggi il capitolo e scopri quale riforma voluta da Pericle assicurò uguali diritti a tutti gli

Ateniesi e perché gli anni in cui guidò la città sono così importanti per la nostra civiltà.

La guerra, che durerà per ben 2 7 anni, si conclude

con la sconfitta di Atene.

118

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

La Grecia classica

x

4

1 ] LA GRECIA DOPO LE GUERRE PERSIANE I vincitori a confronto La vittoria contro i Persiani era stata ottenuta grazie alla collaborazione fra Atene e Sparta, le due poleis che avevano guidato la resistenza contro gli invasori. Sparta e Atene erano però due città molto

diverse. Sparta era lapolis aristocratica per ec-

’ secolo due ' Schleramenticontrapposti Anche nel Ventesimo stati motto diversi tra di loro per regirne politico, strutture sociali

cellenza, dove una ristretta minoranza di spartiati dominava sul resto della popolazione. I l ;

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cofa, anche

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PASSATO PRESENTE

ed economiche sì sono alleati contro un nemico comune. Anche

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era il migliore del mondo greco

in questo caso, una volta ottenuta la vittoria congiunta, i due stati

ché a previ cn emen: e agriperché agi spartiati era Vietato OC-

sono entrati in competizione tra di loro per l'egemonia. Hai capito di quali stati stiamo parlando? E in quale occasione? La fotografia

può aiutarti.

cuparsi di commerci. Atene, al contrario, si era avviata verso la democrazia ed era una città la cui ricchezza

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dipendeva dai commerci e la cui potenza militare risiedeva nella flotta.

Negli anni che seguirono la fine delle guerre persiane, Atene e Sparta divennero i modelli di riferimento p e rle altre città della Grecia, Sparta, che era alla guida della Lega del Peloponneso, attrasse nella propria orbita le polris che erano guidate dagli aristocratici, Atene, al

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contrario, estese la propria influenza alle città

con un governo democratico. Era facile immaginare che l'alleanza tra Sparta e Atene non sarebbe durata a lungo e che, prima o poi, tra le due poleis sarebbe scoppiata la guerra. Temistocie fonda la Legea d i Delo Ad Atene Temistocle si rendeva perfettamente conto di come lo scontro con Sparta fosse inevitabile e quindi, negli anni

successivi alla vittoria di Salamina, si impegnò per rafforzare Atene perché fosse in grado di difendersi sia dai Persiani sia dagli Spartani.

i tesoro degli Ateniesi.© è Il tempietto sorgeva presso il santuario di Apollo a Delfi, Ù

Nel 487 a.C. Temrnistocle fondò la

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Lega di Delo, un'alleanza militare fra ì

Atene e numerose città della Grecia e

dell'Asia Minore. In base agli accordi, ogni città si impegnava a fornire triremi con cui formare una flotta il cui coman-

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do sarebbe spettato ad Atene. La sede della Lega era il santuario di Apollo sull'isola di Delo: qui si tenevano le riu-

nioni ed era custodito il [ff] leanza.

dell’al-

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Nelle pole: r e c h i

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tesora eta

un piecolo edificio dove venivano

comervale le offerte de cittadini. termine è usato anche per ncheare l'ingierne dlegh on e degli oqgetti

versati dalle città che facevano parte

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dell'alleanza. ip

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o L'Atene d i Pericle e la guerra del Peloponneso

sapeva

L e Lunghe mura servono a d i f e n t i e r sda i Sparta ‘Temistocle be ne che sul mare gli Ateniesi erano imbattibili ma che sulla terraferma l’esercito spartano era nettamente superiore. Il problema era che il Pireo, il porto di Atene, sorgeva lontano dalla città: questo significava che, in caso di guerra, gli Spartani avrebbero potuto assediare Atene, isolandola con facilità dal mare e costringerdola ad arrendersi. Per questa ragione ‘Temistocle fece costruire le cosiddette Lunghe mura: una robusta fortificazione lunga sei chilometri che univa Atene al Pireo, rendendo possibile ricevere via mare viveri e rifornimenti anche in caso di assedio. Nel 471 a.C. gli aristocratici accusarono Temistocle di voler instaurare la tirar nide e riuscirono a farlo ostracizzare. Temistocle dovette prendere la via dell'esilio: colui che aveva guidato i Greci alla vittoria di Salamina non avrebbe mai più fatto ritorno ad Atene.

I FSSICO

La particella

pronominale la nella parola evidenziata si riferisce:

+

Schema delle Lunghe murae i m m a g dei n eloro resb.(iebulon/Fiicks;

'_ LAVORARE CON LE CARTE

Nella carta sona rappresentate la città di Atene e i parti del Pireo e del Falero.

Osservala con a t t e n z i oquindi n e spiega, conparole tue, perché Temistocle fecr ” costruire la Lunghe mura e quale scono avevano, tue.

l A al’eslio; [8] agi: aristocratica;

[4] a Temistocle; lo alla trannide

120

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

La Grecia classica

4

2 ] L'ETÀ DI PERICLE Puricia governa Atene per trent'anni Il partito aristocratico governò Atene per una decina di anni. Poi, nel 460 a.C., salì al potere Pericle, un giovane politico appartenente alla fazione popolare. Pericle governò Atene per più di trent'anni, ossia fino alla sua morte avvenuta nel 429 a.C. Questo lungo periodo, che viene indicato come età di Pericle è fondamentale per la storia della Grecia e della no-

stra civiltà.

Perché l'età d i Pericle è così importante? Sono molti i motivi per cui ci possiamo sentire debitori nei confronti della

] civiltà greca. Tra questi spiccano la democrazia,la cultura e l'arte. 1

Gli anni in cui Pericle governò Atene videro la dernocrazia greca raggiungere

‘la sua massima espressione. tempo stesso la città conobbe una fioritura culturale e artistica praticamen‘Al i te senza pari nella storia dell'umanità. In quegli anni ad Atene verme eretto il ‘ Partenone,uno dei più bei monumenti di tutti i tempi, e in città erano

| presenti artistie intellettuali come Fidia, Eschilo. Sofocle ed Erodoto. 1 ‘Una fioritura culturale simile si cbbe nuovamente solo nella Firenze del ‘Rinascimento quando, per le strade della citrà Toscana, era possibile incontrare Leonardo da Vinci, Michelangelo, Botticelli, Donatello e Biru-

Puricie rafforza la democrazia Pericle rafforzò la democrazia ateniese: stabili infatti che tutti i cittadini ateniesi che partecipavano alla vita politica — per esempio coloro che prendevano parte alle assemblee o ricoprivano una carica — avessero diritto a un compenso in denaro. Questo fu un passo fondamentale . . nell'affermazione della democrazia perché, fino a quel momento, per un artigia-

Pericle. + Ritratto dello scultore Cresila, suo British Museum} Qondra,poraneo, i

no o un piccolo contadino prendere parte alle assemblee significava dover rinunciare a una giornata di lavoro.

PASSATO SRESENTE

Nelle foto, la Casa Bianca, residenza del presidente degli Stati Uniti, e il memoriale di Lincoln, il presidente che si batté contro la schiavitù.

» Sapresti dire perché questi due edifici si ricollegano alla Grecia antica?

» Questo collegamento ti appare casuale o voluto?

x

121 X L'Atene d i Pericle e la guerra del Peloponneso

6

Poiché gli incarichi pubblici non erano retribuiti, di fatto solo i più ricchi = ossia coloro che non dovevano lavorare per vivere - potevano occuparsi del governo della città. Ora, grazie a Pericle, tutti i cittadini avrebbero potuto frequentare le assemblee e assumere una carica pubblica. In questo modo Atene divenne una vera democrazia: ogni cittadino non aveva più solo teoricamente diritto a partecipare alla vita politica, ma ne aveva effettiva-

le dei

.

Quale i seguenti non e un sinonimo d i retribuito? la pagato;

mente modo, Per questo per l'Atene di Pericle si parla di isonomia, ossia di ugua-

l 8 ricompersato;

glianza dei diritti. Sernpre per garantire la piena uguaglianza, Pericle stabili anche che la maggior parte delle cariche di Atene fosse assegnata per sorteggio, così che ogni cittadino

[€ assunto; [5 stipendiato.

avesse la possibilità di ricoprire un incarico pubblico.

Aveva senso sorteggiare l e cariche politiche? A prima vista l'idea di sorteggiare le cariche tra i cittadini appare illogica: infatti esisteva la possibilità che a essere estratta fosse una persona priva delle capacità necessarie. [ n realtà la cosa era sensata perché le magistrature ateniesi erano collettive, ossia composte da più persone, spesso decine: per esempio il tribunale della bulé era formato da 500 cittadini. In questo modo la presenza di una o più persone incapaci veniva bilanciata dalla presenza di persone esperte e abili. Inoltre le cariche di altissima responsabilità non erano attribuite tramite sori teggio ma con una votazione: per esempio gli strateghi, ossia i generali, erano

| scelti ra i migliori ufficiali dell’

.

Una democrazia avanzata, m a con alcuni

COLLABORARE +

limiti Malgrado i progressi della democrazia ateniese le continuavano

donne, gli

stranieri

à N O n essere

e gli schiavi

considerati

cittadini.

PARTECIPARE

La maggiore differenza tra la nostra democrazia e quella ateniese

è c h e l a nostra

è

una d e m o c r a z i a

indiretta

mentre

Pericle inoltre restrinse il diritto di cittadinanza | Guella greca era diretta: i Greci partecipavano direttamente e hé stabili ch per pi

ittadino b i

personalmente alle assernblee e ogni cittadino ricopriva almeno

nbi 1 genitori ateniesi e n o n a

m e succedeva fino ad allora,

solo il padre. Questa misura rispondeva all'esigenza di limitare la concessione della

cittadinanza ai molti Greci

che sempre più di frequente emigravano nella ricca e potente Atene. Una donna ateniese

una volta nella vita una carica pubblica. Invece noi, tramite il

voto, eleggiamo presso le istituzioni {il Parlamento, il consiglio comunale o il consiglio d'istituto) dei nostri rappresentati che prenderanno le decisioni al posto nostro. Ad Atene la democrazia diretta era possibile perché | cittadini erano poche migliaia e perchè le decisioni da prendere e

: -

le leggi da votare erano relativamente poche. Ma oggi gli Stati sono composti da milioni di cittadini e ogni anno ci sono centinaia dì leggi da varare. Inoltre molte leggi richiedono competenze specifiche che i cittadini non possiedono. Per questo nella nostra società la

e la sua schiava. : # Di condizione sociale

democrazia diretta non è possibile.

: motto differente, erano ‘però entrambe prive di : diritti politici. (Monaco,

P

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| GiprotecalM. Kabel/'Wikimedia

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La costituzione però prevede il ricorso alla democrazia diretta attraverso l o

strumento referendario: sapresti dire di cosa si tratta e qual è la sua funzione?

Confrontati anche con | tuoi compagni.

122

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

La Grecia classica

x

4

31] LA RICOSTRUZIONE DELL’ACROPOLI E IL PARTENONE Atene è la capitale economica del mondo greco... Durante l'età di Pericle, Atene conobbe un notevole sviluppo economico. Il porto del Pireo fu ingrandito e divenne lo scalo più importante del Mediterraneo. Gli Ateniesi si dedicarono con intraprendenza al commercio e alle attività artigianali: nelle botteghe ate-

niesi si realizzavano manufatti pregiati (soprattutto vasi e armi) che assieme al vino e all’olio dell’Attica venivano esportati in tutto il mondo allora conosciuto, Gli scambi commerciali portarono in città un notevole flusso di denaro.

che

incità

affiuivano perabbellire abbellire le ricchezze ricchezze che affluivano in città per Atene e ricostruire l'acropoli, che nel 480 a.C. era stata incendiata dai Persiani. A sovraintendere ai le

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I PRIMATI DELL'ATENE DI PERICLE e

Primato

Primato

Primato

costosissimi lavori fu chiamato Fidia, il più gran-

economico

politico

culturale

de scultore e architetto della Grecia antica. Il più importante edificio della nuova Acropoli era il

T

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Partenone: un monumentale tempio dedicato ad | Atene divenne il principale Atena. I l Partenone era decorato con statue e fre-

I l sistema democratico

Lo sviluppo giele arti,

porto gi che narravano la lotta tra uomini e giganti e tra del uomini e centauri: due motivi che simboleggiavano la vittoria della civiltà sulla barbarie e, quindi, Mediterraneo la vittoria dei Greci guidati da Atene sui Persiani. A l suo interno era custodita una statua di Atena che teneva in manola vittoria: a significare che Atene era protettada

ateniese giunse al suo complimento

re rendono Atene un modello

o --

Di

una delle più potenti dee dell'Olimpo ed era per tanto imbattibile.

Pericle diede alla ricostruzionedell'acropoliun chiaro esige i s a segnati

anzeigen

in marmo

significato



statua

di Athena Parthenos.

A

ci e alle generazioni future la grandezza e la potenza di Atene e,

pianali Fida,la statua

di conseguenza, il suo diritto a essere la guida dell'intera Grecia.

era atta circa dodo metri. (Atene, Museo Anteologias Nanonale)

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Tempio dedicato a Eretteo. + La sua costruzione fu avviata nel 421 a.C.,

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pochi anni dopo la morte cdi Pericle, all'interno dell'acropoli di Atene. Nella foto, la loggia decorata con c o l o n naeforma di Cariatich. (ThermmosiFlick)

LAVORARE CON LE IMMAGINI

Le colonne sono dette Cariatidi perché rappresentavano le donne della regione della Caria, fatte schiave dagli Ateniesi per punire l'appoggio che i loro mariti avevano dato al persiani. IP

Sapresti dire qual era il messaggio che gli Ateniesi volevano lanciare ai Greci con queste statue?

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L'Atene di Pericle e la guerra delPeloponneso

4 ] LE CONQUISTE DELLA CIVILTÀ GRECA: I L TEATRO E L A FILOSOFIA

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La nascita del teatro | | teatro è un'invenzione dei Greci: per quanto possa apparirci strano, gli altri popoli dell'antichità — che pure ebbero cantori e danzatori, giocolieri e saltimbanchi - non conoscevano questa forma espressiva così raffinata e complessa. Nell'Atene di Pericle il teatro visse la sua età dell'oro e i testi composti dai drammaturgi greci costituiscono un patrimonio culturale condiviso dall'intera umanità. In Grecia le rappresentazioni si tenevano all'interno di teatri a forma di semicerchio, situati lungo il fianco di una collina: le pendici ospitavano le gradinate su cui sedevano gli spettatori, mentre la scena era posta in basso, così da garantire a tutti una buona visuale. A recitare erano solo gli uornini, che ricoprivano dunque anche i ruoli femminili. Gli attori coprivano il volto con maschere e la recitazione era accompagnata da musici e da u n coro che interveniva nei momenti di maggiore impatto emotivo dell'opera per commentare quanto gli spettatori stavano

I l teatro d i Dioniso. 4#Era costruito sul declivio dell’Acropoli di Atene tra il Vi e il V secolo a.C. (Scala)

vedendo. Tragedia # commedia, esempi d i vita Nel mondo greco le rappresentazioni teatrali non erano considerate semplice intrattenimento: erano allo stesso tempo uno spettacolo e una cerimonia religiosa e civile, e avevano una fondamentale funzione educativa. Una maschera testrale. Le forme teatrali principali erano la tragedia

e la commedia. Le tragedie avevano un contenuto drammatico e affrontavano temi comples-

si, come la necessità di osservare le leggi o i doveri dell'individ ‘individuo verso la l a comunità nità e verso gli dèi. L e commedie, invece, trattavano argomenti

di attualità politica o di costume e spesso criticavano attraverso il sarcasmo le mode del tempo o le scelte politiche. Le rappresentazioni teatrali contribuivano a

educare i cittadini perché offrivano loro spunti di riflessione e ribadivano i valori fondanti della polis. Proprio per questa ragione, Pericle istituì un i , i più pofondo affinché tutti gliA t e n i e sanche veri, potessero assistere gratuitamente agli spet-

tacoli.

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| i

| L A Maschera verava1ikz7ata

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noli

per interpretare coma Atene. MUsro Archeciogion

Nanorali CON LE IMMAGINI Gli attori qreci recavano O l v ò coperto da maschere come Queste )

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Corca su internet come erano fatte le maschera impiegate nelle tragedie. Sapresti spiegare perché? Sapresti spiegare perché le maschere delle tragedie

erano diverse da quelle delle commedie?

I Quali grafismi

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molto in uso tra | ragazzi

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UNITÀ DI APPRENDIMENTO

124 La Grecia classica

4

La filosofia: indagare attraverso la ragione Come il teatro, anche la filosofia - letteralmente “amore per la sapienza” — è una creazione della civiltà greca. Gli uomini si sono sempre interrogati sulla natura e sull'origine dell'universo o sulle ragioni della loro esistenza. Nelle società più antiche le risposte a queste domande venivano fornite attraverso il mito, un racconto basato sulla fantasia e che conteneva elementi superstiziosi. | Greci furono i primi a indagare l'uomoe il mondo che lo circonda con l'ausilio della ragione, ossia senza ricorrere a spiegazioni soprannaturali. Nacque in questo modo la filosofia. L o sviluppo delle scienze e la nascita del-

chirurgici. & Ilrilievo proviene dall'Askiepeion di Atene, (Roma, Museo dellaCiviltà Romana)

Ps

la medicina lì nuovo modo di procedere attraverso l'impiego della ragione fu applicato

Apre

anche allo studio dei fenomeni naturali. Una

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delle più importanti conseguenze di questo sviluppo fu la nascita della scienza medica a opera di Ippocrate (nato attorno al 460 a . C ) . Sino a quel momento le cure mediche oscillavano tia la magia e la scienza: si credeva che le malattie fossero causate dagli dèi o da demoni



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e, per guarire u n malato, oltre a somministrar-

gli dei farmaci si facevano sacrifici agli dèi per-

ché favorissero la guarigione. Ippocrate fu il primo a sostenere che le malattie dipendono esclusivamente da fattori fisici e non da cause sovrannaturali. Per guarire il malato, quindi, non servivano preghiere o sacrifici: piuttosto bisognava identificate la malattia e trovare i l rimedio adatto. I n questo modo il medico cessava di essere una sorta di i

stregone e diventava uno scienziato, che ope-

rava sul malato dopo aver indagato razionalmente le cause del suo male. A [ppocrate è anche attribuito il giuramento che ancora oggi impegna i medici a essere responsabili versoi

propri pazienti e a tutelarne in ogni modo la

RR

a

UDO |

PASSATO, PRESENTE '

-

|

Ti è probabilmente capitato spesso di vedere

questo simbolo, chiamato ceduceo, nella tua città. P_Che tipo di negozi identifica? Con una

ricerca su Internet scopri come si collega alla Grecia antica. i— — — — — — —

vita.

La n a s c i tdella a storia L'indagine del mondo attraverso la ragione è all'origine di un'altra conquista dei Greci: la nascita della storiografia, il cui merito è tradizionalmente attribuito a Erodoto {ca. 484-425 a.C.), chiamato il “padre della storia”. Erodoto non fu il primo a raccontare i fatti avvenuti nel passato,

mia lo feceinun modo nuovo: fino a quel momento, le cronache si erano limi-

tate a tramandare le grandi battaglie e le gesta eroiche dei re e, per spiegare gli avvenimenti, spesso ricorrevano a elementi fantastici come l'intervento di un

dio che determinava l'esito di una battaglia. Erodoto ridusse lo spazio riservato ai miti e sostituì ad essi la ricerca di una

i

verità razionale. Soprattutto, estese la propria analisi aìmodi di vita, alla cultura e alla religione dei diversi popoli, che egli conobbe personalmente durante i suoi numerosi viaggi nel Mediterraneo. Erodoto fu dunque il primo a capire che la storia non è solo il racconto delle guerre e Busto di Erodoto. delle battaglie, ma è soprattutto la storia delle civiltà umane, dei loro rapporti e della loro evoluzione.

+ Copia romana di un originale greco del IV secolo a.C. (Napoli. Museo Archeologico Nazionale)

125 X L'Atene di Pericle e la guerra del Peloponneso

6

5 ] LA GUERRA DEL PELOPONNESO: LE CAUSE DEL CONFLITTO

Atene tenta d i imporre la sua egemonia Pericle aveva reso Atene un punto di riferimento culmurale per l'intera Grecia, un faro lurninoso che ancora oggi, a 2500 anni di distanza, emana la sua luce. Ma al primato culturale di Atene doveva

L'acropoli di Atene. #

(B.Cox/Brickyeman)



unirsi anche quello politico. Per questa ragione, Pericle adottò una politica che aveva lo scopo di estendere l'egemonia di Atene su tutte le poleis della Grecia. Il suo tentativo però portò allo scoppio di una guerra tra Atene e Sparta — la guerra t òGrecia, del Peloponneso- che per ben 27 anni (dal 431 al 404 a.C.) d e v a sla

seminando lutti e rovine. Politica imperialistica

Cosa significa egemonia? i

più avanti, sarà quello che farà Roma quando fonderà u n impero esteso a tutto . il Mediterraneo. In altri casi però uno Stato non conquista i paesi vicini, che e con leggi proprie e propri governi, ma, di fatto, impone restano indipendenti

i loro il proprio volere. In questo caso si parla di egernonia. L'egemonia è quindi una forma di supremazia indiretta che uno Stato esercità |

Poco, C'ONOMICO su alter o culturale

i

:

i

i

Con imperialismo$ delinisce, n generale, una tendenza da parte ch estendereil uno S t a tao 0 dominio militare,

‘A volte uno stato conquista i territori vicini e crea un impero: come vedremo È

|

+

i

|

ini

Stati Storicamente,

| suglialtri in virtù della sua forza politica, militare. economica e culturale. _

i l fenomeno è

accompagnato perlopiù

L'imperialismo di Atene all'origine del confiltto Ma perché Atene e Sparta, che solo sessant'anni prima avevano combattuto fianco a fianco contro i Persiani di Serse, si trovarono a combattere l'una contro l'altra? A spiegarcelo è lo storico greco Tucidide, che prese personalmente parte al conflitto. All'inizio della sua opera La guerra del Peloponneso Tucidide pone una distin-

da ragioni di ipo "declogo Iper esempio, ecempio, point di ampliamento de Meat)

zione molto importante: afferma che ogni evento ha cause più vicine e cause remot e nel tempo e che, di solito, sono le cause reSecondo Tucidide mote le più importanti per capire perché u n evento è accaduto. Le cause più vicine sono infatti come la classica goccia che fa traboc-

care il vaso: si limitano a far precipitare una situazione già compromessa. Secondo Tuci-

"a

Cause remote

dide ciò che realmente portò alla guerra del

+

Peloponneso — la causa remota — fu la ateniese, che costrinse Sparta e i suoi alleati a reagire attaccando. Vediamo dunque cosa successe.

La politica imperialistica di Atene

Laz,

Cause prossime I

e

I l divieto imposto d a Atene a Megara lepolel della legad i Delo

126

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

La Grecia classica

x

4

Atene assume ll controllo della Lega di Delo Lo strumento che Pericle utilizzò per imporre l'egemonia di Atene sulla Grecia fu la Lega di Delo, l’alleanza militare fondata da Temistocle. La Lega di Delo era stata creata per contrastare la minaccia persiana, ma alla metà del V secolo a.C. i Persiani non costituivano più u n pericolo per i Greci: l'Egeo era passato sotto il controllo di Atene. L a fine della minaccia persiana avrebbe dovuto portare allo scioglimento della Lega di Delo, ma Pericle la mantenne in vita, trasformandola in uno strumento di dominio sulle città alleate. Ecco come:

A

—_—

è V secolo a.C. Londra, British MuseumiDe Agostini! Getty)

* in primo luogo, Atene smise di convocare le riunioni degli stati membri e le

decisioni, fino ad allora concordate tra tutti gli alleati, furono prese dai soli *_

|

*

il tesoro della Lega, la cassa comune nella quale ogni città doveva versare

NA

una somma annuale, era custodito sull’isola diDelo. P e r i clol efece trasferi-

è

i

Ateniesi:

re ad Atene trasformando in questo modo la somma annuale versata dalle città greche in u n tributo dovuto ad Atene;

-



* Atene intervenne nella vita interna delle singole poleis,imponendo governi democratici;

* infine, Pericle vietò alle poleis alleate di abbandonare la Lega e impose ad alcune città di entrare a farne parte. Ogni tentativo di ribellione fu duramente represso. In questo modo la Lega di Delo cessò di essere un'alleanza difermiva e divenne uno strumento di dominio grazie al quale, secondo ‘Tucidide, Atene «strangolava

-

e divorava gli alleati»,

l'imperialismo d i Atene all'origine del confiitto Atene, che diventava sempre più forte e arrogante, iniziò aminacciare le città alleate di Sparta. Nel 431 a.C. gli Ateniesi vietarono alla città di Megara, alleata di Sparta, di commerciare con le poleis della Lega di Delo: questo divieto avrebbe portato Megara alla rovina economica. A quel punto, Sparta e le città della Lega del Peloponneso reagirono e intimarono ad Atene di ritirare il provvedimento. Gli Ateniesi, su consiglio di Pericle, mantennero il divieto e Sparta dichiarò guerra ad Atene. -

\

misi la guerra del Peloponneso?

o

La guerra del Peloponneso

\ E I

Sparta e | suoi alleati Atene e | suoi alleati

u g Territori neutrali

MAR

ADRIATICO FAigIA

IMPERO

PERSIANO

Licia

LEZIONE

L'Atene d i Pericle e la guerra del Peloponneso

127 X

6

L'analisi di Tucidide è corretta: la guerra scoppiò in seguito al divieto imposto da Atene ai commercianti di Megara e alla successiva reazione spartana, ma questa fu solo la causa prossima. La vera causa della guerra va ricercata nella politica di Atene e nel suo tentativo di estendere la propria egemonia su tutta la Grecia.

Perché la responsabilità del contlitto è d i Atene, s e è Sparta a dichiarare guerra?

7

Sebbene a dichiarare la guerra sia Sparta la responsabilità della guerra va attrib u i t aad Atene. Le fonti in nostro possesso dimostrano infatti che Sparta non voleva il conflitto e fece di tutto per impedirlo: al contrario Atene per molti anni continuò a provocare e a minacciare Sparta, fino a che questa non ebbe altra alternativa che dichiarare guerra per difendersi dall’aggressione. Per quanto possa sembrare strano, non sempre nella storia la responsabilità di un conflitto va assegnata a chi lo fa iniziare. Pensiamo alla Seconda guerra

mondiale: in teoria a scatenarla furono Francia e Inghilterra che il 3 setterm1959 dichiararono guerra alla Germania nazista, ma in realtà la bre colpa va assegnata a Hitler che fece di tutto per far scoppiare il ‘+

Un peltasta ateniese, 520 a.C. |

peltasti, armati d i lance

e di un piccolo scudo dal

profilo incavato, erano

i soldati a piedi che affiancavano gli opliti greci durante le battaglie. (Città del Vaticano, Mussi Vaticani)

I

conflitto.

6 ] LA PRIMA FASE DELLA GUERRA E LA MORTE DI PERICLE aAtene domina sui mari, Sparta sulla terra Pericle

res

H

i

veva un preciso piano strategico, che si basava sulla consapevolezza che l'esercito spartano era superiore sulla terraa sul mare e d i s p o n edivrisorse ferma ma Atene primeggiava

economiche e finanziarie superiori a quelle di Sparta. Secondo

>

Pericle era quindi necessario evitare gli scontriin fampo aperto e compiere invece incursioni navali contro le coste del Peloponneso, così da logorare le alleate di Sparta e costringere i nemici alla resa. La strategia di Pericle avrebbe potuto funzionare se non fosse intervenuto un evento imprevedibile. Nel 431 a.C. le truppe di Sparta invasero l’Attica, saccheggiandone le campagne e ponendo sotto assedio Atene. Gli Ateniesi tesistettero senza difficoltà: grazie alle Lunghe mura fatte costruire da Temistocle, che collegavano la città al porto del Pireo, Atene poteva ricevere viveri e rifornimenti. All'inizio dell'autunno gli Spartani tolsero l'assedio e fecero ritorno nel Peloponneso. Ma una minaccia ben più grave stava per abbattersi su Arene.

Una nave da guerra. + Vaso a t t i caofigure nere. ( P a r i Museo g i , del Louvret Scala)

128

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

La Grecia classica

4

La peste d i Atene e l a morte d i Pericle Atene aveva accolto entro le sue

mura migliaia di profughi provenienti da tutta l’Attica e in fuga dagli Spartani.

Questa simazione di sovraffollamento portò a un peggioramento delle condi. zioni igieniche della città e facilità la diffusione di una terribile pestilenza. Fra il 430 e i] 429 a.C. moltissimi Ateniesi morirono a causa dell'epidemia: tra le vitrime ci fu lo stesso Pericle. Nel momento del massimo pericolo la città si trovò priva del suo leader.

La pace d i Nicla inaugura u n breve periodo di tranquillità Negli anni successivi la guerra contimiò: ogni anno gli Spartani invadevano e saccheggiavano l'Attica e ogni anno gli Ateniesi rispondevano attaccando con la loro flotta le coste del Peloponneso. Nessuno era però in grado di ottenere una vittoria decisiva

e, nel frattempo, le perdite di vite umane e le distruzioni proseguivano.Nel 421 aC., dopo dieci anni di inutili combattimenti, il generale ateniese Nicia

firmò con Sparta una pace che prese il suo nome (pace di Nicla) e che sarebbe

dovuta durare 50 anni. L'accordo, che chiuse la prima parte della guerra del Peloponneso, in realtà non assicurò alla Grecia che un breve intervallo di pace. Era infatti chiaro a tutti che il confronto tra Sparta e Atene non era terminato ma solo rimandato nel tempo. La Nike di Peénlo. statua fu posta davanti alla porta orientale del tempio di Zeus a Olimpia,

"Questa

: su un'alta colonna, dagli a b i t a ncit iMessene, a memoria della loro vittoria a fianco degli Ateniesi a Sfocténa nel 420 a.C. Olimpia, Museo Archeologico) _——

Li ©

me

La peste di Atene secondo Tucidide cco come lo storico greco Tucidide descrive la pestilenza scoppiata ad Atene: la sua è una testimonianza diretta,

perché egli stesso fu colpito dallamalattia, ma riuscia scpravvivere.

}

Perché motti «Ateniesi che abitavano in campagna» sì erano trasferiti ad Atene?

« Le sofferenze causate dal morbo furono aggravate [ . . . ] dall'affollamento determinatosi con il trasferimento

1 Che cosa vuole dire Tucidide quando

in città degli Ateniesi che abitavano in campagna: poiché

dice che gli uomini «divennerò

mancavano case, sì viveva in tuguri che in quel periodo

Inditterenti alle leggi sacre come a

dell'anno erano soffocanti, si che la strage si compiva nel caos più indescrivibile. | moribondi sul punto di spirare erano ammucchiati gli uni sugli altri; altri mezzi morti si aggiravano per le strade e intorno alle fontane, mossi

quelle profane»?

dalla voglia spasmodica di acqua. | santuari in cui si era-

}

Molto probabilmente la peste che colpì Atene non fu lo stessa morbo che colpì l'Europa durante

no accampati erano pieni di cadaveri, la gente moriva

i l Medioevo: svolgi una ricerca SU

sul posto, poiché nell'infuriare dell'epidemia gli uomini, . . non sapendo cosa ne sarebbe stato di loro, divennero in-

internet per scoprire le varie ipotesi mulate riquardo alla natura di

h

differenti alle leggi sacre come a quelle profane.» “Tucidide, La guerra delPeloponneso, l l , 52

questa malattia.

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L'Atene d i Pericle e la guerra del Peloponneso

7 ] LA SPEDIZIONE IN SICILIA E LA SCONFITTA DI ATENE Alcibiade: u n nuovo leader per | democratici ateniesi Negli anni successivi alla guerra ad Atene prese il potere Alcibiade: un giovane brillante e ambizioso che era imparentato alla lontana con Pericle e che si era messo a capo del partito popolare. Alcibiade era a favore della ripresa della guerra ma si rendeva conto che Atene non era pronta a sfidare apertamente Sparta. Nel 416 a.C. però la polis siciliana di Segesta chiese l’aiuto di Atene in una guerra che la vedeva contrapposta alla filospartana città di Siracusa. Alcibiade ritenne che questa fosse l'occasione

giusta per estendere l'influenza di Arene verso l’Italia e convinse i suoi concittadini a inviare in Sicilia 135 navi e migliaia di soldati: invano Nicia, che giudicava eccessivamente pericolosa una spedizione così lontana da Atene, tentò di opporsi al progetto. La spedizione fu approvata e Nicia e Alcibiade incaricati di guidarla. Iniziò così la seconda fase della guerra del Peloponneso.

LESSICO

Nella frase in questione brillante può essere sostituito con: fa luminoso; [B_ opalescente: | c | capace; Io] spimtoso.

La spedizione In Sicilia (415-413 a.C,) Pochi giorni prima della partenza della flotta qualcuno profanò le immagini sacre, chiamate erme, dedicate al dio Ermes. Gli avversari di Alcibiade sfruttarono questa occasione e lo accusarono

|

del sacrilegio. La flotta ateniese salpò lo stesso ma, quando le navi erano già in

-

mare, Alcibiade fu richiamato in patria per essere sottoposto a u n processo che

E

Alleati di Sparta

sarebbe sicuramente chiuso con una

E

Alleati di Atene

condanna: per questo, invece di far ritor

L'invasione della Sicilia

Magna

TIRRENO

no ad Atene, Alcibiade fuggi a Sparta.

.

MAR

IONIO

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I l comando della spedizione passò quindi a Nicia. Giunto in Sicilia, egli po-

Crotone

i

—» SpedizionediAtene pi e

_



se sotto assedio Siracusa, ma i Siracusani

riuscirono ad attaccare e distruggere la flotta ateniese. 1 soldati ateniesi cercaro-

Iinunte A

SII LIA

no scampo a terra ma furono facilmente catturati: Nicia e gli altri ufficiali furono

giustiziati,i sopravvissuti furono rinchiusi nelle cave di pietra di Siracusa — le latomie — e lasciati morire.

MAR MEDITERRANEO

-

_ Li

Perché g l i Ateniesi decisero d i attaccare Siracusa? Per capire perché gli Ateniesi decisero di imbarcarsi in una spedizione così densa di pericoli bisogna considerare che, a quel punto, la guerra contro Sparta era

giunta a uno stallo: le forze delle due città erano alla pari e nessuna delle due era in grado di superare l’altra. Se Atene fosse riuscita a sconfiggere Siracusa, avrebbe esteso il proprio controllo su tutte le città greche della Sicilia e avrebbe

così cambiato gli equilibri della guerra a proprio favore.

guerra in Grecia La notizia della disfatta gettò nello scona La r i p r e sdella forto gli Ateniesi e, soprattutto, spinse Sparta a riprendere le ostilità: iniziò cosìla terza e ultima fase della guerra del Peloponneso (413-404 a.C.).

Nel 413 a.C. gli Spartani invasero nuovamente l’Attica ma questa volta, su c o n

siglio di Alcibiade, occuparono una fortezza dalla quale impedivano i collegamenti tra Atene e le sue miniere, così da privare gli Ateniesi dell'argento necessario al proseguimento della guerra.

CARTA ANIMATA Perchè la Sicilia

viene invasa dagli Ateniesi?

130

UNITÀ D I APPRENDIMENTO

La Grecia classica

x

4

carla e riconquistare le città greche dell'Asia Minore. Atene si trovò così a dover fronteggiare non uno, ma due potenti avversari.

N

|

Nel frattempo anche i Persiani approfittarono delle difficoltà di Atene per attac-

rs #

7

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MAR NERO

La disfatta di Atene Per alcuni anni gli Ateniesi riuscirono a resistere agli at- | tacchi congiunti di Spartani e Persiani. Questo grazie anche ad Alcibiade, che fe- | ce ritorno in patria, riprese il comando dell'esercito ateniese e vinse diverse battaglie. Ma Atene non poteva resistere a lungo. Nel 405 a.C. la flotta ateniese fu

-

pi

N

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distrutta da quella spartana nella battaglia navale di Egospotami. Gli Spartani ne approfittarono per cingere nuovamente d'assedio Arene che stavolta,privata della possibilità di ricevere rifornimenti via mare, dovette arrendersi. Dopo 27 hun-

Dova

ghi anni la guerra del Peloponneso era finalmente finita.

EGOSPOTAMI?

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MAR

mensano

i

i

431-404 a.C. Guerra del Peloponneso

Prima

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Seconda fase

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Terza

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425 a

di Egospotami

o di Per

8 ] ATENE DOPO LA GUERRA DEL PELOPONNESO ll governo del Trenta tiranni Sparta impose condizioni di pace particolarment e dure: Atene fu costretta a sciogliere la Lega di Delo e a entrare nella Lega del

Peloponneso. Inoltre dovette abbattere le Lunghe mura e la sua flotta fu ridotta ad appena dodici triremi. Gli Spartani sostennero la nascita ad Atene di un governo autoritario. Le riforme democratiche di Clistene e di Pericle furono cancellate e alla guida della polis salì un gruppo di trenta aristocratici che, a causa della loro ferocia, furono soprannominati i Trenta tiranni. Il nuovo governo aristocratico era però odiato dalla popolazione e restò al pote-

re solo un anno: nel 403 a.C. una rivolta ripristinò la democrazia, pose fine al controllo spartano sulla città e decretò l'uscita di Atene dalla Lega del Peloponneso. Malgrado la sconfitta subita Atene si rialzò nel giro di pochi anni. Il porto del

o —— Ritratto di Socrate.

Pireo continuò a essere uno dei principali scali del Mediterraneo e alla prosperità . economica si accompagnò ben presto il recupero di una posizione politica di pri-

+ Da un'originale del Iv secolo a.C. (Napok Museo Archeologico

mo piano, anche se inferiore a prima della guerra. Inoltre Atene mantenne sempre il ruolo di capitale culturale del mondo ellenico.

Nazionale/De Agostini/Scala)

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ci

spina

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La m o r t ed i Socrate La cacciata dei ‘Trenta tiranni e il ritorno della democrazia non riportarono la pace ad Atene: ripresero infatti gli scontri tra gli ari-

o

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stocratici e i democratici. Su questo sfondo si collora un evento che ancora oggi rappresenta u n monito contro ogni forma di intolleranza: la condanna a morte di Socrate, uno dei principali rappresentanti della tradizione filosofica occidentale.

fu accusato di corrompere i giovani e di empierà verso gli dèi, fu processato e condannato a morte. Gli amici gli offrirono la possibilità di fuggire e salvarsi la vita, ma egli rifiutò perché ciò avrebbe significato infrangere la legge. Restò così ad Atene e andò serenamente incontro alla morte, bevendo, come stabilito dalla sentenza, una tazza di cicuta.

_*

Ai suoi allievi Socrate insegnava a ragionare criticamente e a non accettare in maniera passiva le conoscenze o gli ordini ricevuti: ognuno doveva saper ritrovare in sé i principi etici che guidano il buon cittadino. Socrate visse però in un periodo di forti tensioni politiche e il suo insegnamento venne frainteso: nel 399 a.C.

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Visitiamo l’acropoli mmagina di viaggiare nel tempo e nello di2400 anni fa,cirspazio: siamonell'Atene condati dai carretti dei contadini cheportan oi loro prodotti almercato. Di f r o n taenoi si

uomini contro le amazzoni, i centauri e i giganti e stanno a simboleggiare la vittoria della civiltà contro le barbarie, ossia la vittoria dei Greci guidati da Atene sui Persiani. Queste statue, al

staglia l'acropoli che con i suoi templi costitui

di comele vediamo oggi, risplendono contrario

sce tuna delle più alte vette mai raggiunte dalla creatività umana. Proviamo a visitarla assieme.

di mille colori: i Greci dipingevano le statue così

@ U n luogo dedicato a d Atena Lascia mo la città hassa e percorriamo la rampa monumentale lunga #0 metri e larga 20 che ci porta

da renderle più simili al vero. All'interno del tempio c'è un'opera d'arte ancora più splendida: la statua di Atena realizzata

sta viene percorsa dalle processioni sacre,

da Fidia. Sullo scudo sono rappresentate scene di battaglie e tra i soldati Fidia aveva riprodotto se stesso e Pericke. Nella mano destra Atena reg ge la Nike, la vittoria.

Prima di entrare nell'acropoli vera e propria ecco apparire alla nostra destra i l piccolo tempietto di Atena nike, ossia di Atena vittoriosa: sin dall'inizio è chiaro che l'acropoli è dedicata a questa dea che protegge la città e alle vittorie

E #l tempio di Zeus Dietro il Partenone eccoil tempio di Zeus, dove venivano celebrati i sacrifici al padre degli dis, e l'Eretteo. Secondo la leggenda Eretteo era stato il primo re dell'At-

sulla sommità dell'acropoli e che nei giorni di fe-

che Atene consegue grazie a lei.

tica ed era stato allevato da Atena: anche questo tempio è quindi dedicato al rapporto della dea

E Il Partenone Passiamo ora sotto i propilei: un Monumentale portico formato da sei o r

crm la città. Le colonne dell'Eretteo sonoa forma di figure fernminili e rappresentano le donne della regio-

dini di colonne che dà accesso all'acropoli vera e propria. Ecco di colpo apparire davanti ai nostri

occhi la colossale statua alta ben dieci metri di Atena promachos, Atena combattente, La dea è rappresentata con inm a nunaolancia minacciosamente puntata verso i nemici di Atene, Subito dietro la statua eccoil Partenone.il gi-

ganrtesco tempio — #4metri per 11 - dedicato are ch'esso ad Atena. La nostra attenzione è attirata dagli altorilievi e dai fregi che decorano l’initero perimetro del tempio, Gli altorilievi stri due lati più lunghi rappresentano la battaglia degli

ne della Caria. Da loro viene i l nome cariatide, dato ancora oggi alle colonne a forma di figura femminile.

E Una visita indimenticabile Il nostro cammino è finito: siamo ancora sull'Acropoli ma nel presente. Attorno a noi centinaia di turisti, Siamo pronti a tornare ad Atene e al suo traf-

fico fatto di macchine e ingorghi. Ma negli occhi portiamo ancora la bellezza dei capolavori che abbiamo appena visitato.

:

p

Dopo la vittoria contro | Persiani,

l'ostilità di Sparta. I n particolare, Atene

Temistocie rafforza Atene i n vista d i una guerra contro Sparta. (> Paragrafo1, pp. 118-119) Finite le querre persiane, l'alleanza

tra Sparta e Atene sì incrina, Temistocdie, temendo che scoppi una querra con Sparta,

vieta alla città di Megara, alleata di Sparta, di commerciare con le poleis della Lega di Delo: poiché Il divieto causerebbe la rovina economica di Megara, Sparta intima ad Atene di ritirarlo. Quando Atene rifiuta,

fonda la Lega di Delo e rafforza la difesa di Atene con la costruzione delle Lunghe mura, che la collegano al porto del Pireo.

guerra del Peloponneso durerà 27 anni, fino al 404. Pericle sfrutta la potenza della

Sparta le dichiara guerra. È il 4 3 1 a.C.: la

flotta ateniese per attaccare le città alleate

HI Sotto la guida d i Pericle, Atene diventa l a capitale commerciale, economica e culturale del mondo greco e del Mediterraneo. (> Paragrafi 2-3 e 4 pp. 125-124) I l

partito aristocratico governa Atene per circa dieci anni. Poi, nel 460 a.C. prende i l potere Pericle, che governerà fino al 429 a.C. Introduce un compenso per tutti coloro che hanno cariche pubbliche e stabilisce che queste vengano assegnate quasi tutte

degli Spartani sulle coste del Peloponneso.

Intanto Sparta assedia Atene: la città, però, grazie alle Lunghe mura che garantiscono i rifornimenti dal mare, resiste per molti mesi. Fra i l 430 e ll 429 a.C. scoppia una terribile epidemia di peste e anche Pericle muore. Nel 421 a.C., dopo 10 anni di combattimenti, si arriva alla pace d i Nicia, con cui Sparta e Atene sì Impegnano a non combattersi per cinquant'anni,

per sorteggio. Restano però ancora esclusi donne, schiavi e stranieri.

Durante l'età di Pericle Atene è la capitale economica e culturale di tutto i l mondo

greco. Pericle finanzia numerose opere pubbliche e fa ricostruire l’acropoli, con al centro il Partenone, i l tempio in onore di Atena, la dea protettrice della città. Tra V e IV secolo a.C. anche il teatro greco raggiunge il massimo splendore. Le forme teatrali principali sono la tragedia e la commedia, che hanno anche una funzione educativa. Anche la filosofia sì trasforma nell’Atene di Pericle. Il penziaro filosofico analizza | fenomeni naturali con un metodo razionale, senza ricorrere a elementi religiosi o magici.

Non a caso la filosofia è alla base della nascita di scienze come la medicina e la storia,

HI 1i tentativo di Pericie d i estendere l'egemonia d i Atene all'intera Grecia porta allo scoppio della guerra del Pelopanneso tra Sparta e Atene. (> Paragrafi 5-6, pp. 125-128) Pericle mette i n atto una politica espansionistica, causando

La guerra, che durerà per ben 27 anni, si conclude con la sconfittà di Atene. {> Paragrafi 7-8,pp.129-130) La pace di Nicia si infrange quasi subito. Ad Atene | democratici sono quidati da Alcibiade, che continua la politica espansionistica di Pericle. Nel 415 a.C. durante la spedizione in Sicilia,

Alcibiade viene messo sotto processo ad Atene e si rifugia a Sparta. I l comando passa all‘aristocratico Nicia, che assedia Siracusa ma viene sconfitto. Ne approfitta Sparta, che nel 413 a.C. invade l’Attica e attacca Atene. Riceve aiuto anche dal Persiani, che vogliono riprendere i l controllo delle poleis dell'Asia Minore. Per alcuni anni Atene resiste ai due potenti

nemici grazie anche al ritorno di Alcibiade. Nel 405 a.C. però la flotta ateniese viene distrutta a Egospotami. Nel 404 la guerra finisce con la definitiva sconfitta di Atene, Sparta impone ad Atene delle condizioni

di pace molto dure. Si forma un governo autoritario di Trenta tiranni, Ateniesi aristocratici e sostenitori di Sparta. GIà nel 403 a.C., tuttavia, una rivolta ripristina la

democrazia.

SPAZIO, T E M P O E LESSICO

c. La spedizione ateniese i n Sicilia

Vai a p. 118 e individua sulla carta le città di Atene, Sparta e Siracusa e le regioni dell'Attica e del Peloponneso.

Numera nel corretto ordine d i successione | se-

quenti eventi. Quindi per ogni evento indica la data corretta.

[€] guidò gli Ateniesi alla vittoria contro i

a QQ Inizio della Guerra del Peloponneso. b. 0 Fine della Guerra del Peloponneso.

-

..........n.,

Mera

O] Pace di Nicia. d. 0 ] Pericle assume la guida di Atene, e. ( ] Peste ad Atene.

r pantani

Lai

Persiani. [5] Morì in battaglia.

[E] limitò i diritti di cittadinanza a chi era figlio di

€.

£ 0 Spedizione in Sicilia.

[A] fu voluta soprattutto da Nicia. (E] avvenne per aiutare Siracusa. [€] 5i concluse in modo fallimentare. avvenne durante la prima fase del conflitto. d. Pericle {ci sono più risposte corrette} [A] fece ricostruire l’Acropoli. [E] era il leader degli aristocratici.

due Ateniesi. Lei

b ping pid

(F] governò Atene per pochi anni.

(&] si interessò alla filosofia. LeHabb

np Lpd n HI

g- CC] Temistocle viene mandato in esilio.

3. Definisci in tre r i g hieseguenti termini.

(K] stabili una ricompensa in denaro a chi partecipava alle assemblee pubbliche. [1] stabili che le cariche pubbliche dovessero essere sorteggiate.

Lega di Delo; tragedia; Partenone. CONCETTI CONOSCENZE

a . Indica se le seguenti a f f e r m a z i o n i vere o fail sono

Rileggi la parte finale del primo paragrafo e spiega cos’erano le Lunghe mura e perché Temistocie

se, quindi correggi quelle false.

le fece costruire. Procedi nel seguente modo:

(V]{F] Quakhe anno dopo la vittoria di Salamina Ternistocie fu ostracizzato, b. (V][F] Le Lunghe mura furono costruite

* prima spiega cosa collegavano: ti puoi aiutare con la carta a p. 119;

#.

per difendere Atene da un attacco persiano.

e. [V][F] Peri Greci il teatro era solo un passatempo.

* quindi spiega perché sarebbero servite in casodi guerra; * infine spiega a quale precisa scelta di politica estera rispondevano.

d. [V]{F] Siracusa chiese l'aiuto di Atene contro

Le riforme di Pericle rafforzarono la democrazia ad Atene: rileggi i l paragrafo 2 e identifica i prov-

e. (V][F] Alcibiade lasciò Atene perché ostracizzato.

sto, dopodiché indica quale f u quello che mag-

£ (W](F] Alla fine della guerra, Sparta impose ad Atene la distruzione delle Lunghe mura, g. (V](F] | Trenta tiranni governarono Atene per quasi vent'anni,

giormente contribuì ad assicurare al cittadini ateniesi uguali diritti di partecipazione alla vita pubblica.

vedimenti nell'ordine in cui sono elencati nel te-

Spiega come Paricia cambiò la natura della Lega

Rispondi alle seguenti domande.

«i Dato. Procedi nels e g u e n t emodo:

a. La Lega d i Delo era

* in primo luogo indica quale era lo scopo

(A] un'alleanza commerciale guidata da Sparta. (5) un'alleanza militare guidata da Atene. (€) un tempio dedicato al dio Apollo.

(DB) la scuola di medicina di Ippocrate. b. Quale evento scatenò la guerra tra Atene e Sparta?

(A) La nascita della Lega di Delo. (B] Le limitazioni poste da Atene ai commerci di Megara.

(€) L'assedio di Sparta da parte di Atene, (E) La guerra contro Siracusa.

originario della Lega e quale il suo funzionamento;

* quindi riepiloga le quattro modifiche che vennero apportate da Pericle alla Lega; * infine spiega quale era a questo punto ll ruolo di Atene all'interno della Lega.

Spiega quali furono le cause della guerra del Peloponnaso.Nel corso dell'esposizione dovrai spiegare in che modo Atene cercava di estendere ll proprio controllo alla Grecia e come reagì Sparta.

LEZIONE

o Perché la Macedonia diventa una potenza

militare?

L a Maced onia

GRECI

1

CARTA ANIMATA

e l’impero d i Alessandro

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Battaglia di Garugameta I!

a.C. Età ellenistica

324 334ac)| Inizia i l v i a g g i o c i Alessandro Morted i

404371 a.C. di Sparta Egemaonia

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Nello zaino

e tappe del viaggio

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La fine della guerra del Peloponneso non

riporta la pace: all'egemonia di Sparta sì e Sotto la guida di Pericle

sostituisce quella di Tebe, ma la Grecia è

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sempre più debole.

cerca di estendere la propria Gll'intera Grecia.

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Nel 431 a.C. la reazione di

Il re di Macedonia Filippo l l sconfigge le città greche a

alla politica seape egemonica di Atene porta alla guerra cpeseebitesgscrta

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Cheronea: finisce l'epoca delle poleis.

ll conflitto dura ben 27 anni e termina

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Dopo la guerra Sparta scioglie la Lega di

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la propria egemonia alla Grecia, OOO

Nel 334 a.C. Alessandro Magno, figlio di Filippo Il, attacca e conquista l'impero persiano.





Grazie al proprio genio militare, Alessandro Magno crea un impero esteso dall'Egitto all'India.

ALESSANDRO M A G N O Hi 356-323 a.C. HH Re di Macedonia

Dopo la morte di

Alessandro il suo impero si divide in diversi regni, nei quali si realizza la fusione tra la civiltà greca e le civiltà locali: inizia l'epoca

ellenistica.

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È il più grande condottiero dell'antichità: in soli 13 anni conquista un impero che si estende fino ai limiti del mondo allora conosciuto. » Ma Alessandro non è solo un conquistatore: scopri in che modo riesce a ottenere

l'appoggio dei nobili persiani e come cerca di favorire l'unione tra Macedoni, Greci e Persiani.

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

136 La Grecia classica

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Una città sotto assedio.

1 ] VERSO IL TRAMONTO DELLA POLIS Nonostante l a fine

della guerra non si ritorna alla pace

# Gli assalitori tentano

L a g u e r r adel

Peloponneso aveva lasciato dietro di sé una scia di distruzione e morte: le campagne erano state razziate, le città assediate e saccheggiate, i commerci —u n tem-

po fiorenti - si erano bruscamente ridotti. Inoltre la Persia, approfittando della

un'incursione mentre i soldati al riparo delle rmura si

difendono scagliando pietre contro di loro. Bassorilievo del IV secolo a.C. ftonara, British Muse u)

guerra, era tornata nuovamente a minacciare le città dell'Asia Minore. La fine della guerra non significò però il ritorno alla pace o all'antico splendo-

re: la Grecia continuava a essere divisa in decine di città tra le quali scoppiavano continue guetre. I l declino della Grecia era ormai iniziato.

Sparta non è i n grado d i esercitare l'egemonia sulla Grecia Grazie alla vittoria, Sparta divenne la nuova potenza egemonica della Grecia. La sua egemonia durò però appena una trentina d'anni: Sparta, infatti, si dimostrò incapace di sostituire Atene alla guida del mondo greco. ll primato ateniese non era stato solo militare, ma anche economico e culturale: a far grande Atene erano stati i suoi mercanti, lo splendore dei monumenti, che destavano l'ammirazione dell'intera Grecia, e il suo sistema politico basato sulla democrazia. Sparta, al contrario, era una città di guerrieri chiusa in se stessa e con un’organizzazione sociale molto rigida: non poteva diventare un modello per le altre poleis. Inoltre la sua economia poggiava esclusivamente sull’agricoltura, tanto che non possedeva una monetazione in oro e argento: non disponeva quindi delle ri-

D O P O LE GUERRE D E L PELOPONNESO

Atene perde i l suo

Sparta non è i n grado d i

primato militare, economico

unificare Il mondo greco

e culturale|

sorse finanziarie necessarie a controllare la Grecia. Sparta incontrò difficoltà a guidare la Grecia anche dal punto di vista militare. La Lega del Peloponneso, l'alleanza militare che faceva capo a Sparta, era geograficamente limitata alla sola penisola peloponnesiaca. Ma ora Sparta era la potenza egemone: questo significava che doveva intervenire con i suoi soldati in qualsiasi

I l sistema delle

poleis entra In crisi

LEZIONE

L a Macedonia e l'impero d i Alessaniro Magno

7

A

punto della Grecia e del mar Egeo dove fosse stato necessario. Ilp r o b l e m era a che gli spartiati erano troppo pochiper presidiare contemporaneamente i] Peloponne-

so — dove era costante il pericolo di ribellione degli iloti — e le regioni più lontane. Vista l'impossibilità di creare dei presidi di soldati coi quali controllare l’intera Grecia, gli spartani imposero alle città che erano state alleate ad Atene dei governi aristocratici a loro fedeli. Benpresto molti Greci, che avevano gioito per la fine dell’egemonia ateniese, dovettero ammettere che quella di Sparta era persino peggiore.

Con la pace del Gran Re, Sparta rinuncia a proteggere le poleis dell'Asia Minore Su Sparta ricadeva anche il compito, che già era staro di Atene, di di-

fendere le città greche dell'Asia Minore dai Persiani. Per qualche anno Sparta lottò contro i Persiani ma ben presto si accorse che questo impegno militare era troppo gravoso. Così, nel 386 a.C., Sparta e l'impero persiano firmarono la pace

L'aggettivo costante, che nella frase a lato è utilizzato nel significato di “continuo”, se riferito a una persona può significare anche:

[A impreciso; ( 8 decnso,

[E infedele; [&. pericoloso.

del Gran Re, chiamata anche pace di Antalcida dal nome del diplomatico spartar o che trattò i termini dell'accordo, Con questo trattato Sparta riconosceva alla

Persia la sovranità sulle poleis dell’Asia Minore. La pace del Gran Re aumentò l'odio dei Greci nei confronti di Sparta, colpevole di aver consegnato le polets dell'Asia Minore ai Persiani. Ben presto molte città si ribellarono, scacciaronoi governi aristocratici che erano statiloro imposti e restaurarono la democrazia. Sparta si avviava a perdere la sua egemonia.

La pace di Antakida, 0 del Gran Re

Perché la pace del Gran Re f u così dannosa per Sparta? | IH ricordo della battaglia di Salamina — combattuta nel 480 a.C. — era ancora vivo quasi un secolo di distanza: il modo in cui le polris erano riuscite a sconfiggere | ‘a il più grande impero della terra era diventato infatti motivo di orgoglio per tutti i Greci. La vittoria non aveva comunque posto fine

agli scontri tra Greci e

Persiani che, al contrario, erano continuatri anche nei decenni seguenti. La posta

e la libertà delle città greche in Asia Minoin gioco era il controllodelmar Egeo re. 1 Persiani erano quindi diventati per i Greci i nemici per antonomasia. Per questa ragione la pace di Antalcida fu vista dai Greci come untradimento da degli Spartani, che consegnavano ai nemici di sempre le città dell'Asia parte

LFSSICO

L'antonoma La fine della guerra del Peloponneso non riporta l a pace: all'egemonia d i Sparta si sostituisce quella d i Tebe, m a l a Grecia è sempre p i ù debole, (> Paragrafo1, pp. 136-138)

Dopo la guerra del Peloponneso Sparta non riesce a mantenere a lungo i l controllo. Nel 386 a.C. gli Spartani, che non riescono a opporsi ai Persiani in Asia Minore, con la pace del Gran Re cedono alla Persia i l dominio sulle poleis dell'Asia Minore. Tebe, città della Beozia, crea una Lega anti-spartana appoggiata da Atene. Nel 371 a.C. i l generale tebano Epaminonda batte l’esercito spartano ed estende la supremazia di Tebe su buona parte della Grecia. Di fronte alla nuova minaccia Atene e Sparta si riuniscono, ma nel 362 a.C. sono sconfitte a Mantinea.

I li re d i Macedonia Filippo I I sconfigge le città greche a Cheronea: finisce l'epoca delle poleis. (> Paragrafi 2-3, pp.139-141)

Dalla metà del IV secolo a.C. in Grecia si fa avanti il regno di Macedonia. Gli altri Greci considerano | Macedoni rozzi e primitivi. Le cose cambiano quando, nel 359 a.C., sale al trono Filippo I I . Egli rafforza l’esercito creando la potentissima falange macedone, potenziando la cavalleria e facendo costruire nuove macchine da guerra. Per evitare l’aperta ostilità delle poleis, Filippo non si presenta come dominatore ma come pacificatore degli scontri interni al mondo greco. Atene e Tebe si alleano contro la Macedonia, ma nel 336 a.C., a Cheronaa, sono sconfitte dalla cavalleria macedone, guidata dal figlio di Filippo, Alessandro.

Filippo I l non sl fa incoronare re e garantisce

Nal 334 a.C. Alessandro Magno, figlio d i Filippo II, attacca e conquista l'impero persiano. (> Paragrafi 3-4, pp. 140-144)

I l regno passa ad Alessandro che, anche se ventenne, è molto abile dal punto di vista politico e militare. Nel 334 a.C. Alessandro lascia la Macedonia con un esercito imponente per combattere | Persiani. Li batte in Asia Minore prima presso il fiume Granico poi, nel 333 a.C., a Isso.

H I Grazie a l proprio genio militare, Alessandro Magno crea u n impero esteso dall'Egitto all'India. {> Paragrafi 4-5, pp.142-146) Alessandro sottomette le città fenicie. Conquista poi l'Egitto, che lo onora come u n

faraone. Qui fonda la città di Alessandria, che diventa uno dei porti principali del Mediterraneo.

Nel 331 a.C. Alessandro sconfigge definitivamente | Persiani a Gaugamela. Fra il 330 e il 326 a.C. Alessandro continua la spedizione fino a raggiungere l'India. Una

volta rientrato In patria deve però soffocare varie rivolte. Muore improvvisamente nel 323 a.C. a soli 33 anni. Dopo l a morte d i Alessandro i l suo impero si divide i n diversi regni, nei quali s i realizza la fusione tra l a civiltà

greca e le civiltà locali: inizia l'epoca elienistica. (> Paragrafo 6, pp. 147-148) Dopo circa quarant'anni di scontri, l'impero di Alessandro viene diviso in molti regni ( | principali sono quelli di Macedonia, di Egitto, di Siria e di Pergamo) e l’autonomia delle poleis greche finisce per sempre.

Questi regni sono detti ellenistici perché governati da sovrani di origine e cultura

In parte l'autonomia delle poleis, ma viene

greca. L’Ellenismo è il periodo che va dalla morte di Alessandro alla conquista romana

ucciso da una congiura nel 336 a.C.

della Grecia, nel 3 1 a.C.

5, Rispondi alle seguenti domande.

SPAZIO, TEMPO E LESSICO

Vai a p. 135 e individua sulla carta Tebe, il regno di Macedonia e il punto in cui sorse Alessandria d'Egitto.

2. Durante i l suo viaggio, Alessandro conquistò | Paesi che vedi sotto elencati. Prima numerali nel corretto ordine cronologico, quindi individuali sulla cartina di p. 144.

a. Quale fu la principale conseguenza della conflittualità tra le poleis greche?

[4] Sparta divenne la città egemone. (E) Tebe sostituì Sparta come città egemone, [TC] l'egemonia della Grecia passò da una pofis all'altra. (5] La Grecia divenne sempre più debole.

d. O Fenicia

b. Filippo l l sapeva che i Greci non avrebbero accettato di sottomettersi a un re. Quindi [A] accettò di lasciare il potere ad Atene. [8] 5i presentò come un pacificatore. [€] rafforzò l’esercito. nominò proprio erede il figlio Alessandro.

e. ( India t O) Mesopotamia

c. Alessandro Magno sognava di creare per ll suo impero una classe dirigente

a O Afghanistan b. (0) Asia Minore € . QD Egitto

CONOSCENZE

Abbina correttamente. * O Archimede b. DC] Besso € . [ ] Dario Il

d. ]

Demostene

1. G e n e r a dil e Alessandro, fonda un regno in Egitto 2. Satrapo della Sogdiana e Bactriana l

e. D ] Epaminonda

E i Imperatorepersiano

t D) Euclide

4. Moglie di Alessandro

g. DD Filippo ll

a 5. aoro re oteniese, sì oppo ne

h. O Roxane k 0 ] Tolomeo!

6. Matematico, fondamenta della geometria 7. Re di Macedonia

ponele

8 . Generale tebano

9, Scienziato

Individua quali delle seguenti preposizioni su

Alessandro Magno è errata e correggila. a. (V]{F] Sal al trono all’età di 35 anni e privodi esperienza militare. b. (V][F] Quando divenne re, Tebe si ribellò. e. (V]I[F] | generali persiani evitarono di impegnario in battaglia. d. (V][F] Dopo la battaglia ci Isso si diresse verso la Fenicia e l'Egitto. e. [V][F] Accettò di farsi adorare come una divinità. £ (WIP) Si rifiutò di ammettere i nobili persiani nel SUO ESerato. g. (V][F] Premiò Besso per l'uccisione di Dario Ill. h. (V]IF] In India furono i sokiati a costringerlo a tornare indietro. I [V][F] Tornato in Persia governò per 10 anni

prima di Morire.

[A] esclusivamente greca. [5] formata solo da Macedoni. [€] formata da Macedoni e da Egizi. (B] formata dalla fusione tra Greci, Macedoni ed élite locali. d. Alla morte di Alessandro Magno sl scatenò

una lotta per la successione [A] tra i figli di Alessandro. [E] tra il figlio di Alessandro e sua madre. [€] tra i generali di Alessandro e suo figlio, (DB) tra i generali di Alessandro. CONCETTI

6. L'ascesa della Macedonia fu resa possibile dalle riforme a cui Filippo lil sottopose l’esercito. Rileggi il paragrafo 2, crea un elenco e scrivi tre righe di descrizione per ogni riforma. 7 . La conquista della Grecia da parte di Filippo l l fu resa possibile sia dalla potenza della Macedonia che dalla crisi della Grecia. Dopo aver riassunto siai punti di forza della Macedonia e le debolezze della Grecia i n una tabella come quella qui sotto, prova a dire se, secondo te, sono stati più rilevanti i primi o le seconde.

Punti di forza

Punti di debolezza

Macedonia

Grecià

8. Rileggi il paragrafo 6 e spiega per quali ragioni durante ll periodo ellenistico la cultura greca si d i f f u sin e tutto i Mediterranso orientale e nell'Asia centrale.

L e macchine da guerra dei Macedoni | successi militari d i Filippo l l e Alessandro sono dovuti

anche all'abilità e all’inventiva degli ingegneri al loro servizio. el mondo greco di epoca micenea e arcaica l'assedio non era una pratica troppo diffusa, e dunque non e s i s t e v macchine a n o belliche adatte a questo scopo:

che inventò la molla a torsione, in grado diimprimere ai proiettiliun'accelerazione ancora maggiore. Le sue cata-

persino nell'iliade non troviamo alcun accenno ad arieti, torti semoventi e simili. Anche le grandi battaglie dell’epoca classica furono

frecce e a circa 150 metriper i grandi massi. Gli ingegneri al servizio dei Macedoni progettarono inoltre torri mo-

combattutein campo aperto {sìpensi a quelle di Maratona e di Plarea) o in mare (come a Salamina e a Egospotami). ‘Tutto cambiò con l'invenzione, attorno al 400 a.C., delle prime catapulte, che furono ideate dagli ingegneri alserviziodiDionisio I , tiranno diSiracusa.Erano grandi archi montati su ruote che, grazie a una leva e a delle molle, riuscivano a imprimere alle frecce o ai dardi incendiari un'accelerazione tale da proietrarli a circa 200 metri di distanza.

pulte garantivano una gittata pari a circa 400 metri p e rl e

bili alte fino a 60 retti: erano di legno —la struttura portante era in quercia massiccia, le pareti e i pavimenti in

— e rivestite con calcee pellid ianimali abete, più leggero che servivano ad attutire i colpi degli avversari e proteggere i soldati al loro interno dalle frecce incendiarie. Alla base delle torri c’era un ariete o una trivella con la punta di metallo, usati per creare brecce nelle mura. Ai piani superiori si trovavano i ponti levatoi grazie ai quali gli aggressori potevano salire sugli spalti delle tmu-

ra nemiche. Le torri più grandi erano affiancate da altre, di altezza minore (raggiungevano comunque i tre piani)

Filippo IT investe sulle macchine belliche

che montavano in cima le catapulte, mentre più inbasso

A perfezionare ulteriormente queste armi pensarono,

erano cariche di secchi d'acqua, da usare per spegnere

poi, gli ingegneri militari greci assoldati da Filippo Il il Macedone; tra loro ci fu il famoso Poliido di ‘Tessaglia,

eventuali incendi. Un capolavoro

logistico:

la conquista

di Tiro

ll capolavoro degli ingegneri macedoni fu la presa di Tiro, in Fenicia, durante il viaggio di Alessandro. La città sorgeva su un'isola distante 600 metri dalla costa ed era protetta da alte mura. Per avvicinarvisi, fu costruito in mare u n terrapieno su cui posizionare le catapulte e le torri mobili. Poi, due navi maredoni furono affiancate e collegate da una piattaforma su cui si Montà unpoderoso ariete: fu quin

di possibile avvicinarsi ulteriormente alle mura e bersagliarle di colpi. L'assedio durò sette mesi, ma alla fine

+ Disegno

È

balsta a torsione

|

:

l'arco veniva teso a massimo, Utilizzando

Milo

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«è Una torre mobile montata SU ruote: veniva spostata d o attyani f i c o r m ean rossi

ed era dotata di ponti lavatoi.

“Tiro, ritenuta fino ad allora inespugnabile. dovette a r

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da a In che modo l'invenzione delle prime macchine querra cambiò le tattiche militari del mondo antico? bh, Le torni Mobilis e r v i v aper n oattaccare, ma erano dotate anche distrumenti di chiesa: r i t r o v anel l i testo ec

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ne In che modo, secondo te, gli t i città assediata nuna a b i t adi r s i nermici? d eattacchi d i f e ndagli

153

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+ Due scene dipinte sul vaso del Pittore

Gli artigiani greci Nel mondo greco gli artigiani e ll lavoro manuale

godevano di scarsa considerazione. el V libro dell'Odissea Ulisse costruisce da solo la zattera con cui lascia l'isola della ninfa Calipso e riprende il viaggio verso Itaca. Tornato in patria, viene infine riconosciuto dalla moglie Penelope quando risponde a una dornanda sul loro letto nuziale, che lui stesso aveva intagliato ricavandolo da un gigantesco ulivo. L'esempio di Ulisse è un'eccezione, un retaggio dei secoli poveri del Medioevo ellenico: allora anche un grande

guerriero poteva ritrovarsi a dover lavorare. Ma i Greci dell'Età classica - e amaggior ragione quelli del periodo ellenistico - ebbero una bassissima considerazione dellavoro manuale: gli uomini liberi dovevano dedicarsipiuttosto alle arti militari, alla politica o alla cultura. Le atti-

vità artigianali andavano lasciate agli schiavi e a chi apparteneva agli stratipiù bassi della popolazione: «i lavori cosiddetti manuali», scriveva Senofonte, «a ragione non godono nelle città di alcuna stima»; mentre Aristotele sosteneva che «i cittadini non devono esercitare mestieri da operaio o commerciante [...], occupazioni ignobili e contrarie alla virtù».

di Leningrado del 460 a.C. Una Nike incorona un valente artigiano mentre, sulla sinistra, riconosciamo la dea Atena con un serto di alloro. Tra gli assistenti di bottega, compare anche una donna intenta a decorare un altro vaso. {Collezioneprivata)

d'armi, vasai o calzolai intenti al lavoro nelle loro botteghe: anche se sono molto poche (proprio perché il lavoro non era considerato u n soggetto artistico nobile”), esse costituiscono una chiara manifestazione di orgoglio professionale. I l lavoro invisibile delle artigiane

Un vaso del V secolo a.C., opera del “Pittore di Lenigrado”, esprime bene quanto alcuni artigiani fossero fieri del proprio mestiere. A rendere quest'opera degna di nota sono la sua eccezionale qualità artistica ma, sopratturtO, la sua decorazione: essa mostra infatti un vasaio che,

insieme ai suoi aiutanti, viene incoronato da Atena e da due vittorie {Nike) alate; fra gli assistenti, possiamo notare anche una donna. Grazie alle fonti scritte sappiamo che non era un fatto insolito: molte donne — la moglie o le figlie o le schiave dell’artigiano - lavoravano nelle botteghe artigianali. Ma i] loro lavoro era ancor meno considerato di quello degli uomini: t r a tutti i vasi greci oggi noti, quelli che raffigurano donne artigiane sono solo tre.

L'orgoglio dell'artigiano

Gli artigiani godevano, quindi, di scarso prestigio sociale: e poco importava che la prosperità delle città greche nascesse proprio dal loro lavoro, Tuttavia, erano orgogliosi della propria abilità. Così, per esempio, i vasai firmavano le loro opere apponendo il proprio nome seguit o dal verbo epoiesen {"fece”) o ègrapsen ("disegnò"), per rivendicare la propria importanza in un mondo che amava l'arte ma si curava poco di chi la produceva. Esistono inoltre ceramiche che raffigurano fabbri, fabbricanti

COMPRENDERE E COLLEGARE i

| vasi greci riproducono spesso donne che tessono, ma

questa occupazione non può essere equiparata al lavoro degli artigiani, Perché?

b. Il discredito verso gli artigiani aumentò o diminuì nel periodo ellenistico? Lega la tua risposta a una considerazione circa il ruolo politico da loro ricoperto

nell'età dellepoleis e nell’Età ellenistica.

-

n]

L e “macchine meravigliose” Gli inventori greci riuscirono a costruire complicati e sorprendenti meccanismi pur non disponendo di tutte le conoscenze che per nol oggi sono assodate.

Greci amavano p r o f o n d a mile n teatro, t e la poesia e la musica; furono anche valenti maternatici e scienziati; ma rimasero sempre poco interessati alla tecnologia, intesa come applicazione concreta del sapere teorico. Nel mondo greco, sul lavoro manuale gravavano diversi pregiudizi: era considerato un'attività poco onorevole, adatta giusto per chi apparteneva agli strati in-

I] funzionamento di questo apriporta automatico a pressione è descritto nella figura 1: sull'altare del tempio {A} veniva acceso un fuoco, che provocava il riscaldament o e la conseguente espansione dell'aria contenuta nel

fabbro zoppo (e quindi impossibilitato a combattere) e

recipiente sottostante (B), Grazie a un tubo di collegamento, l'aria calda passava in un serbatoio sferico (C), parzialmente riempito d'acqua — che veniva così messa in pressione e spinta, attraverso un sifone, a riempire un secchio sospeso (D). Riempiendogi, il secchio scendeva per gravità, azionando un sisterna di carrucole e funi che faceva ruotare due grossi cardini (E) coassiali e diretta-

sempre sporco di fuliggine; viveva all'interno del cratere di un vulcano ed era disprezzato dagli altri dèi, che pure

mente collegati a quelli delle porte del tempio, che in questo modo si aprivano.

feriori della popolazione. Anche tra gli dèi dell'Olimpo, l'unico a padroneggiare la tecnologia era Efesto, dio del fuoco e della metallurgia. Era rappresentato come un

a lui dovevano rivolgersi per farsi costruire armi e utensili. Efesto rappresenta bene il modo in cuii Greci consi-

deravano la tecnologia: sapevano che era necessaria,ma n o n l'apprezzavano. Gli automi di Efesto...

Nell’‘Tiade Omero racconta di come Teti, la madre di

Achille, recatasi da Ffesto per chiedergli di fabbricare riuove armi per suo figlio, venga ricevuta da due ancelle - due robot diremmo nai — fatte d'oro e« s i m ial fanciuli le vive, [che] avevano mente nel petto e avevano voce è forza» [libro XVIII, versi 417-421], Ornero aggiunge che

FBfesto aveva anche costruito bracieri semoventi che, a un suo ordine, si muovevano per la stanza. ..

è

le macchine di Erone

| Greri realizzarono veramente akrune “marchine meraviglinse” che Nelle civiltà antiche comanda il re che è anche il primo

Per due secoli è mezzo Roma è una monarchia. M a nel 509 a.C. i Romani cacciano il

re Tarquinio il Superbo e Roma

diventa una repubblica.

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I

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A Roma le cariche pubbliche SONO riservate ai patrizi, ma i plebei chiedono uguali diritti politici. Come forma di protesta nel 494 a.C. i

plebei abbandonano Roma.

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Magistrati romani

@

Sono due e rimangono in carica un anno

Sono i principali magistrati della Roma repubblicana: guidano

l’esercito in battaglia e governano la città. Eppure restano in carica solo per un anno e non possono

ricoprire l'incarico due volte | plebei ottengono il diritto di

consecutive.

ricoprire cariche pubbliche solo dopo decenni di lotte.

IP

Scopri le ragioni di queste limitazioni al loro potere.

USNTÀ D IAPPRENDIMENTO

162

L'italia è Roma

5

:

l l complesso nuragico d i Santu Antine a

1 ] L'ITALIA DURANTE LA PREISTORIA

Torralba, vicino a

U n mosaico d i popoli L'Italia preistorica, a differenza della Grecia, non ebbe & (Eugenio Marongiu! Shutterstock) un'unica civiltà che condivideva la stessa lingua e la stessa cultura, fu piuttosto un mosaico di popoli — come i Liguri, i Camuni, i Veneti e i Latini — diversi per origini, lingua e cultura. Inoltre, sebbene l'Italia fosse abitata sin dal Paleolitico, lo sviluppo della civiltà urbana fu più lento rispetto al Medio Oriente e all'Egitto. Per molto tempo IP Confronta, costruendo una linea del tempo, i tempi le popolazioni presenti in Italia vissero di caccia e padell'evoluzione delle civiltà del Medio Oriente e della storizia, e solo attorno al 1600 a.C. nella Val Padana con quelle dell'italia. Grecia si formaronoi primi villaggi di agricoltori stanziali, appartenenti alla cosiddetta civiltà delle “terramare”. I Scopri cosa avveniva nella nostra penisola mentre Questi villaggi erano protetti da un fossato, da u n ter-

venivano costruite le Piramidi o mentre fioriva la

rapieno o — più raramente — da una palizzata e le ca-

civiltà mirmoica.

panne erano edificate su piattaforme sostenute da pali

infissi nel terreno, Gli abitanti delle terramare praticavano l'agricoltura, conoscevano l'uso del bronzo e professavano culti legati alla fertilità e al Sole. e

pn

e

-

Ex]

Vaso funerario villanoviano

a.C. del VII secolo «# (Bologna, Museo Civica Archeologica)

LAVORARE CON LE IMMAGINI I

|

Villanoviani praticavano

Fincinerazione, cioè la cremazione dei defunti:

osservando la forma particolare

della copertura d i questo vaso

funera riesci r i oa capire di chi

erano le ceneri che vi rano Conservate?

=

I

Verifica quali avvenimenti avevano luogo in Grecia al momento della fondazione di Roma.

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Le civiltà dell'italiaè Roma

Le chiltà nuragica e vilianoviana A partire dal XIX secolo a.C. si sviluppò in Sardegna la civiltà nuragica.Il nome deriva dainuraghi, delle fortezze caratterizzate dalla presenza di torri a forma di cono tronco, costruite con grossi massi uniti a secco (cioè senza impiego di malta) e alte fino a 20 metri. I nuraghi erano circondati da villaggi di capanne, anch'esse in pietra. Quella nuragica era una civiltà aristocratica, formata dai guerrieri che risiedevano nella fortezza e dai contadini e dai pastori che abitavano nelle case circostanti. Attorno al 1000 a.C. si diffuse in Emilia-Romagna e in Toscana una cultura più avanzata di quella terramaricola, chiamata "villanoviana” dal nome di Villanova, una località presso Bologna dove furono ritrovate le prime testimonianze. 1villaggi villanoviani arrivavano a contare anche duecento capanne e sorgevano spesso molto vicini gli uni agli altri. Questa cultura raggiunse un buon livello tecnologico: i Villanoviani non conoscevano la scrittura ma, grazie ai contatti commerciali con i Greci, furono i primi in Italia a impiegare il ferro.

Greci eFenici contribuiscono allo sviluppo dell'italia A partire dall'VIIIsecolo a.C. sorsero in Italia numerose colonie greche e fenicie. Greci e Fenici si scontrarono spesso con le popolazioni locali per il control-

«

lo delle aree più fertili ma l'incontro



con i colonizzatori,

per quanto spesso cruento, accelerò i processi di civilizza-

zione delle popolazioni itali.

che e ne favori lo sviluppo culturale e tecnologico. Per esempio, i Greci introdussero in Italia l'alfabeto, le tecniche

di lavorazione del ferro e nuove piante come la vite. Greci e Fenici I n Italia nel VI] secolo a.C. n :

È

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» Colonie greche

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trono I n marmo.

*

l l trono, di fattura greca, risale al 450 a.C. ed è stato ritrovato in una villa di

Colonie ferie

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Roma. (Baston, Museum

of Fine Arts)

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Bronzatto nuragico. 4 Un arciere del 1000 a.C. Ccà. (Cagiiari. Museo Archeoicgico Nazionale)

]

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UGNTÀ DIAPPRENDIMENTO

164 L'italia è Roma

5

2 ] GLI ETRUSCHI L e origini degli Etruschi La civiltà etrusca si formò a partire dalla metà dell'VIII secolo a.C. in Etruria, una regione grossomodo corrispondente alla Toscana, all'Umbria e al Lazio settentrionale. Quella etrusca fu la prima grande civiltà sorta in Italia: gli Etruschi furono in-

fatti i primi tra i

popoli italici a utilizzare la scrittura e a sviluppare una società

urbana. Allo stesso modo, i loro manufatti appaiono molto più raffinati di quelli delle altre popolazioni di epoca preromana. La fioritura della civiltà errusca fu resa possibile grazie ai contatri con la cultura greca, della quale gli Etruschi accolsero molti importanti elementi, a partire dall'adozione dell'alfabeto. Gli scambi commerciali e culturali con le colonie greche furono talmente solidi che gli Etruschi frequentarono il santuario di Apollo a Delfi e introdussero in Italia il culto per gli dèi olimpici, che in seguito trasmisero Dov'è lETRURIA?

ai Romani.

Da dove vengono gli Etruschi? Per secoli l'origine degli Etruschi è stata avvolt a nel mistero. Lo storico greco Erodoto aveva scritto che gli Etruschi erano un popolo orientale che era emigrato in Italia dall'attuale Turchia. A questa ipotesi se ne contrapponeva un'altra, secondo la quale la civiltà etrusca era invece nata in Italia. Studi recenti hanno permesso di risolvere definitivamente il mistero: scavi ar-

LFSSICA

cheologici hanno dimostrato che molte città etrusche sorsero dall'unione di pre-

il pronome quello

cedenti villaggi villanoviani. Le prove derivanti dall'archeologia sono state poi con-

si riferisce a:

fermate dal confronto del DNA ricavato dai resti ossei ritrovati nelle necropoli

etrusche con quello delle popolazioni dell'Anatolia, senza trovarvi elementi di soI risultati dell'archeologia e della genetica sono quindi concordi nell'indicare che

la civiltà etrusca si formò in Italia dalle sviluppo della civiltà villanoviana.

|

Erodoto

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prove: i

€ resti OSSEI, &

necropoli.

Gli Etruschi giunsero In Italia dall'Oriente

j

Scavi

archeologici

La civiltà etrusca nacque dalla fusione di villaggi

villanoviani e grazie ai contatti con la civiltà greca

Indagini sul DNA

La necropoli etrusca della Banditaccia a Cerveteri. | è La necropoli accoglie migliaia di sepolture: le più antiche risalgono al | periodo villanovianio. (Ceramista/Flickr) i

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LEZIONE

Le civiltà dell'italia e Roma

165

8

Una società innamorata della vita Gli a u t o rgreci i e latini descrivono gli Etruschi come amanti del buon cibo, della musica e dei lussi. Le pitture rinvenute nelle necropoli. che riproducono scene di gioiosi banchetti, di battute di caccia e dipesca, di danze e di atleti in gara, confermano questa descrizione: quella etrusca fu una civiltà prospera e innamorata della vita. Come in Grecia, anche presso gli Etruschi erano molto diffuse le competizioni sportive. Lo sport aveva però soprattutto uno scopo di intrattenimento e gli atleti

solitamente erano deiprofessionisti. Le discipline tradizionali eranola lotta e ilpugilato ma in seguito, sotto l'influsso dei Greci, si diffusero le gare di atletica. Le c o m

petizioni più popolari rimasero però le corse dei carri t r a i n a dardue i o tre cavalli. La donna etrusca gode di una ibertà maggiore Un'altra caratteristica della società etrusca, giudicata con severità dai Romani, era la libertà di cui godevano le donne. A Roma la donna era priva di diritti e relegata in casa: i suoi doveri erano l'obbedienza e la laboriosità e non riceveva un'istruzione. A] contrario, le donne

etrusche godevano di grande considerazione sociale e di una libertà impensabile — anzi considerata inopportuna — nel resto del mondo antico. Non solo ricevevano un'educazione e quindi imparavano a leggere e scrivere, ma assieme ai mariti partecipavano a tutte le attività sociali, compresi i banchetti. Cosa ancora più inconcepibile per i Romani, le donne etrusche curavano il proprio aspetto fisico: si vestivano elegantemente, si pettinavano con acconciature elaborate e indossavano splendidi gioielli. Anche nel mondo etrusco tuttavia, come in Grecia

e a Roma, le donne non godevano di diritti politici ed erano tenute ad occuparsi delle attività domestiche: la filatura, la tessitura e la cura dei figli.

Statuatta etrusca.

# Proveniente da Vuki, la statuetta i n bronzo

rappresenta una

giovane donna e risale al Vi secolo a.C.

L'artistà sì è chiaramente ispirato alle statue

votive greche. (New York,

Metropolitan M u s e uof Ari}

La religione etrusca Le tre principali divinità del pantheon etrusco eranoil dio del cielo Tinia, sua moglie Uni e la loro figlia Minerva. In seguito gli Etruschi identificheranno queste tre divinità con gli déi greci Zeus, Era e Atena. Gli Etruschi ritenevano che il favore degli dèi determinasse la vita di ogni uomo. Per capire quale fosse la loro volontà, interpellavano gli aruspici, sacerdoti che traevano presagi esaminando le viscere di anirnali sacrificali, e gli àuguri, che invece basavano i loro responsi sull’osservazione dei fenomeni metereologici e

del volo degli uccelli. Gli Etruschi credevano in una vita dopo la morte che era vista come la prosecuzione dell'esistenza terre-

LAVORAR CON E LE IMMAGINI > Sai dire perché gli Etruschiconmsiderassere di buon

uccelli provenienti da Est è di cattivo presagio

na: le tombe risalenti ai primi secoli

della civiltà etrusca hanno l'aspetto di vere e proprie case e sono arredate con oggetti di uso quotidiano,così da rendere la vita nell’oltretomba il più simile possibile a quella terrena.

Affresco dalla Tomba degli Auguri, a Tarquinia. è Per gli Etruschi gli déi risiedevano nella parte orientale del cielo, mentre in quella occidentale vivevano | demoni infernali: il

volo di un uccello proveniente da Oriente : era quindi segno del benvolere degli dei, : Mentre u n volatile provervente d a ovest

: faceva presagire lutti e sfortuna. (Scala)

r o vanntida

occidente? Per capire perché persa al Sole è al suo movimento.

è

UGNTÀ DIAPPRENDIMENTO

166 L'italia è Roma

G I Etruschi sì espandono verso la Pianura Padana e in Campania Gli Etruschi non diedero mai vita a u-

no Stato unitario, le loro erano città-Stato, ognuna delle quali era autonoma e indipendente. Le città però, unendosi in alleanze militari, riuscirono a estendere il proprio territorio su gran parte dell'Italia centro-settentrionale. Nel corso del VI secolo a.C. gli Etruschi si espansero nella Pianura Padana e qui fondarono le città di Marzaborto, Felsina e Mantova. Raggiunsero poi anche l'Adriatico, dove fondarono le città di Adria e Spina. Contemporanea m e n t si e ,diressero verso il Lazio e laCampania. Nel Lazio

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assunsero il controllo di Roma e in Campania fondarono

le città di Pompei, Capua e Nola. Nel V secolo a.C. però il lorod o m i nentrò i o in crisi:nel 509 a.C. gli Etruschi persero il controllo di Roma quando l'ultimo re fu scacciato dalla città e fu instaurata la repubblica. Contemporaneamente, gli Etruschi furono più volte sconfitti dalla polis greca di Siracusa.

Greci e Fenki I n Italia * nai VII secolo a.C.

Colonie greche

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Colonie fenicie

e

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A cambiare definitivamente gli equilibri t r a le civiltà presenti in Italia fu l’arrivo, a partire dalla fine del V I se-

colo a.C,, dei Celti, una popolazione indoeuropea originaria dell’area compresa tra il Danubio e il Mare del Nord. Guidate da un'aristocrazia di capi guerrieri e da sacerdoti chiamati druidi, tribù di Celti provenienti dalla Gallia (l’attuale Francia) varcarono le Alpi in cerca di terre più fertili e si stanziarono nella Pianura Padana dove conquistarono la colonia etrusca di Felsina, più tardi ribattezzata Bononia (Bologna). Le sconfitte subite a opera dei Greci è dei Celtiportarono al c r o l l doella poten-

za etrusca. Nei decenni successivi, il controllo dell'Italia centrale sarebbe passato a una nuova potenza in rapida ascesa: Roma. Cacciata d a Roma

dell'ultimo re etrusco

Sconfitte ad opera della polis greca

Celti nell'Italia

d i Siracusa

settentrionale

Arrivo del

a

)

L

Crisi della potenza etrusca

è L'affresco ritrae uno

scontro tra Romani ed Etnuschi. Tra questi

compaiono rivembri della famiglia etrusca dei Vibenna e un personaggio indicato col norme di Mastarna. Fonti archeologiche hanno dimostrato che nel VI

secolo a.C. la famiglia dei Vibenna era una delle

più potenti del Lazio. Inoltre, seconda un testo dell'imperatore romano Claudio, Mastarna era

id nome etrusco di Servio Tullio. L'archeologia e la

( V sec. a.C.)

tradizione trovano punti di contatto nell'indicare

l

legami tra gli Etruschi e gli ultimi tre re di Roma.

gi e

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rasa

Le civiltà dell'italiae Roma

31] LE ORIGINI DI ROMA La leggenda della fondazione Secondo la leggenda, Roma fu fondata da due gemelli, Romolo e Remo, figli del dic Marte e di Rea Silvia, una sacerdotessa della città di Alba Longa. Per o r d i ndel e re di Alba Longa, Rea Silvia fucondannataa morte e Romolo e Remo furono gettati nel T e v e rin e una cesta

di vimini. 1 due gernelli f u r o nperò o salvati miracolosamente da una hupa e crebbero allevati da una farniglia di contadini. Una volta adulti, Romolo è Remo vendicarono la madre uccidendo il re diAlba Longa, quindi decisero di fondare una nuova città presso il

“Tevere. Sorse però una disputa sul l u o gda o scegliere: Romolo insisteva per il colle Palatino, Remo per l'Aventino. Per risolvere la disputa, in s e più uccelli di interpretare il volere degli dei: chia v e svisto decisero volo avrebbe scelto la sede della nuova città e ne sarebbe diventato il re. ll vincitore fu Romolo, il quale tracciò con l’aratro un solco che definiva i confini della nuova città. Il nuovo centro ebbe il nome di Roma € Romolo ne divenne il re: secondo la tradizione era il 21 aprile 753 a.C. I l solco tracciato da Romolo, detto (IMINEENI era sacro e nessuno poteva oltrepassarlo armato, ma Remo osò scavalcarlo con le armi in pugno: ne nacque una violenta lite, durante la quale Romolo uccise il fratello. Per popolare la nuova città giunsero molti giovani dai territori vicini; mancavano però le donne per



Ae

Lr

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La lupa capitolina. + Statua n bronzo di data controversa, | gemelli sono un'aggiunta del XV secolo. (Roma, Musei Capitolini)

Pomerio

cui Romolo ordinò di rapire le donne dei Sabini, una popolazione che abitava sul vicino colle Quirinale. Il rapimento delle donne, noto come ratto delle Sabine, provocò fra Romani e Sabini una guerra che si concluse con la pacificazione e l’unione dei due popoli.

Era Il confine sacro dela città, Iracc t o al momento della

La leggenda che abbiamo appena narrato presenta un fondo di verità: per capire perché, dobbiamo partire dalla situazione del Lazio prima della nascita di Roma.

aratro. e d entro dl quale

fondazone con un Era vietato portare armi

A Roma il pomerio fu

I l Lazio prima di Roma Nella prima metà dell'VIII secolo a.C. il Lazio era abitato dalla popolazione dei Latini e, nella sua parte più settentrionale, dai Sabini. Entrambe queste popolazioni erano formate per lo più da pastori. L'agricoltura era poco sviluppata a causa della povertà del suolo e delle tecniche di coltivazione ancora rudimentali. Sui colli che costeggiavano il corso n del Tevere erano nati piccoli villaggi di capanne. I l fondovalle, al contrario, non

era popolato perché le piene del fiume lo rendevano una palude inabitabile. La N

zona dove sarebbe sorta Roma era però

situata in una posizione strategica: da quel punto il Tevere era navigabile sino al mare e vi sorgeva un'isola —l'Isola ‘Tiberina - che permetteva di guadare il fiume. Inoltre qui si intersecavano due

Alba MAR

importanti assi viari: una strada in direzione Nord-Sud che collegava l'Etruria alla Campania e, soprattutto, la via che collegava gli Appennini alle saline est stenti i n riva al Tirreno. o

i

l i Lazio alla fine

del VI secolo a.C. Territorio d i Roma alla fine del V I sec. a.C.

i

Attuale foce del Tevere i

I

progressivamente esteso

SINO a raggiungere, a tempo cdi Cesare, d fiume

Rubicone

è

Le civiltà dell'italiae Roma

31] LE ORIGINI DI ROMA La leggenda della fondazione Secondo la leggenda, Roma fu fondata da due gemelli, Romolo e Remo, figli del dic Marte e di Rea Silvia, una sacerdotessa della città di Alba Longa. Per o r d i ndel e re di Alba Longa, Rea Silvia fucondannataa morte e Romolo e Remo furono gettati nel T e v e rin e una cesta

di vimini. 1 due gernelli f u r o nperò o salvati miracolosamente da una hupa e crebbero allevati da una farniglia di contadini. Una volta adulti, Romolo è Remo vendicarono la madre uccidendo il re diAlba Longa, quindi decisero di fondare una nuova città presso il

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cui Romolo ordinò di rapire le donne dei Sabini, una popolazione che abitava sul vicino colle Quirinale. Il rapimento delle donne, noto come ratto delle Sabine, provocò fra Romani e Sabini una guerra che si concluse con la pacificazione e l’unione dei due popoli.

Era Il confine sacro dela città, Iracc t o al momento della

La leggenda che abbiamo appena narrato presenta un fondo di verità: per capire perché, dobbiamo partire dalla situazione del Lazio prima della nascita di Roma.

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A Roma il pomerio fu

I l Lazio prima di Roma Nella prima metà dell'VIII secolo a.C. il Lazio era abitato dalla popolazione dei Latini e, nella sua parte più settentrionale, dai Sabini. Entrambe queste popolazioni erano formate per lo più da pastori. L'agricoltura era poco sviluppata a causa della povertà del suolo e delle tecniche di coltivazione ancora rudimentali. Sui colli che costeggiavano il corso n del Tevere erano nati piccoli villaggi di capanne. I l fondovalle, al contrario, non

era popolato perché le piene del fiume lo rendevano una palude inabitabile. La N

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Le civiltà dell'italiae Roma

31] LE ORIGINI DI ROMA La leggenda della fondazione Secondo la leggenda, Roma fu fondata da due gemelli, Romolo e Remo, figli del dic Marte e di Rea Silvia, una sacerdotessa della città di Alba Longa. Per o r d i ndel e re di Alba Longa, Rea Silvia fucondannataa morte e Romolo e Remo furono gettati nel T e v e rin e una cesta

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cui Romolo ordinò di rapire le donne dei Sabini, una popolazione che abitava sul vicino colle Quirinale. Il rapimento delle donne, noto come ratto delle Sabine, provocò fra Romani e Sabini una guerra che si concluse con la pacificazione e l’unione dei due popoli.

Era Il confine sacro dela città, Iracc t o al momento della

La leggenda che abbiamo appena narrato presenta un fondo di verità: per capire perché, dobbiamo partire dalla situazione del Lazio prima della nascita di Roma.

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A Roma il pomerio fu

I l Lazio prima di Roma Nella prima metà dell'VIII secolo a.C. il Lazio era abitato dalla popolazione dei Latini e, nella sua parte più settentrionale, dai Sabini. Entrambe queste popolazioni erano formate per lo più da pastori. L'agricoltura era poco sviluppata a causa della povertà del suolo e delle tecniche di coltivazione ancora rudimentali. Sui colli che costeggiavano il corso n del Tevere erano nati piccoli villaggi di capanne. I l fondovalle, al contrario, non

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zona dove sarebbe sorta Roma era però

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| UNITÀ CI APPRENDIMENTO

168

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L'italia a R o m a

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Veduta dal colle Palatino. 3

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All'epoca presentava due

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sommità: la più elevata era

chiamata Palatium, mentre l’altra Germalus.

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colli centrali di Roma.

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# Il Palatino è uno dei

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(KKuikowShutterstock)

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L'archeologia conferma l a leggenda Gli archeologi hanno

dimostrato che attorno al 775-750 a.C., quindi in prossimità della data indicata dalla leggenda, i villaggi presenti sul Palatino si unirono tra di loro e con quelli dei colli vicini, dando così luogo a una nuova città. La nascita della nuova città fu sancita dalla bonifica della zona ai piedi dei colli, dove in seguito sotgerà il foro



romano. Inoltre, il colle Palatino f u citrondato da u n muro di-

fensivo il cui perimetro era molto simile a quello del solco sacro che, secondo la leggenda, era stato tracciato da Romolo.

Quali elementi d i verità ci sono nella leggenda d i Romolo e Remo? La storia di Romolo e Remo è ovviamente leggendaria ma vari elementi = a partire dalla data di fondazione e dai confini originari di Roma — coincidono con la verità storica. [noltre nei decenni successivi l'unione tra gli abitanti del Palatino fu estesa ai Sabini, che erano insediati sul Quirinale e, al tempo di Tullo Ostilio, Roma conquistò Alba Longa: due dati che la tradizione ha tramandato attraverso il racconto del ratto delle Sabine e della vendetta compiuta dai due gemelli sul re di Alba Longa. La leggenda sulle origini di Roma, per quanto ricca

di spunti fantastici, contiene dunque una notevole dose di verità.

LA N A S C I T A D I R O M A

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1

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Secondo la legganda

#

I gemelli semidivini Romolo e Remo

fondano la città. Durante | lavori,

però, litigano: Romolo uccide il fratello e diventa ll primo re di Roma. * Per popolare la città, Romolo ordina di rapire le donne dei villaggi sabini {ratto delle Sabine).

Secondo gli archeologi

#*

Tra il 775 e il 750 a.C. i villaggi del colle

Palatino si uniscono a quelli dei colli

confinanti: da questa unione nasce la città di Roma. * Con il tempo Roma si allargherà, inglobando anche i villaggi del colli vicini, abitati dal Sabini.

LEZIONE

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8

L e civiltà dell'italia e R o m a

4 ] L'ETÀ MONARCHICA Il re di Roma è eletto ed è affiancato dal Senato Peri primi due secoli e mezzo della sua storia, Roma fu una monarchia. | re venivano eletti dal Senato e restavano in carica a vita: i loro compiti principali erano guidare l’esercito in battaglia e giudicare nel corso dei processi. I l re era inoltre il principale sacerdote di Roma: doveva celebrare i sacrifici e assicurare alla città la protezione degli dèi. Il t e era affiancato dal Senato {dal latino serex, vecchio), un'assemblea formata dai capi delle più importanti famiglie (dette gentes, ## pp. 174) romane. Era al Senato che, alla morte del re, spettava il compito di eleggere il nuovo sovrano, Esisteva infine un'assemblea di tutti i cittadini — i comizi curiati — che veniva convocata dal re per essere interpellata sulle decisioni più importanti ma che probabilmente non poteva discutere le proposte ma solo dare il suo assenso per acclamazione.

LESSICO

Nella frase a fianco, quale dei seguenti termini può sostituire

interpellata? l a chiamata;

le soprannominata; fc comultata;

[ b esaudita.

I re d i Roma non furono sette Secondo la tradizione Roma ebbe sette re. Poiché tuttavia l'età monarchica durò ben 244 anni - dal 753 al 509 a.C. -, ciascun sovrano avrebbe dovuto regnare in media 15 anni: una cosa altamente improbabile. [ re di Roma furono dunque sicuramente più di sette, Un altro tratto poco credibile della tradizione è l'attribuzione a ognuno di loro di un unico campo d'azione nello sviluppo della città e delle sue istituzioni: per esempio, Anco Marzio sì sarebbe dedicato solo alla costruzione degli edifici pubblici mentre ‘Tullo Ostilio esclusivamente alle azioni militari, In effetti al periodo monarchico risale anche la prima espansione territoriale

di Roma: proprio durante il regno di Tullo Ostilio i Romani avrebbero conquistato la città di Alba Longa. Per quanto il numero dei re e le loro gesta siano leggendarie, anche in questo caso la leggenda rielabora alcuni elernenti di sicura verità storica. Per esempio il

fatto che i sette re abbiano nomi e quindi origini latine, sabine 0 etrusche testimonia l'apporto delle popolazioni italiche alla storia della città. La Roma dei Tarquini ll quinto e il settimo re di Roma hanno un nome etru-

sco {Tarquinia}: un dato importante perché dimostra che nel VI secolo a.C., ovve-

I l re Numa Pompilio nell'atto d i complere un sacrificio.

+Moneta romana del 97 a.C. {Collezioneprivata)

La Cloaca Massima.

ro nell'epoca di massima espansione della potenza etrusca, Roma passò sotto il

«# Lo sbocco della Cloaca

controllo di una dinastia di re etruschi. Di questa dinastia fece parte anche il se-

a Roma. L'opera risale al IV secolo a.C.

sto re della città, Servio Tullio, che l a tradizione vuole nato da u n a schiava e poi

adottato da Tamquino Prisco,

lo centro del Lazio, si trovò inserita in una civiltà più ricca e articolata e ne trasse nu-

‘el

merosi vantaggi. I re etruschi favorirono

il progresso dell'artigianato e dei com-

la Cloaca Massima, una delle più antiche condotte fognarie, composta da un canale lungo 600 metri che drenava le acque scaricandole nel Tevere, fu possibile ultimare

la bonifica dell'area del foro.

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VE

Il dominio etrusco ebbe effetti positivi: Roma, che al tempo era ancora un picco-

merci, ingrandirono la città inglobandovi il Celio e l'Esquilino, eressero nuovi templi sul Campidoglio e pavimentarono alcune vie (fino ad allora tutte le strade erano i n Lerra battuta). Grazie alla costruzione del-

Massima al Foro Boario

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| UNITÀ D I APPRENDIMENTO

170 L'italia è Roma

5

Soprattutto, grazie all'aiuto degli Etruschi, Roma conquistò i centri vicini tant o che, alla fine del periodo monarchico, il suo territorio, che al momento della fondazione era di circa 80 km*, raggiungeva gli 800-1000 km", ossia citca un terzo del Lazio.

SETTE RE DI ROMA SECONDO LA TRADIZIONE

| pp

Romolo

753-716 aC.

Latino

Re guerriero: fondatore di Roma.

Numa Pompilio

715-673 a.C.

. Sabino

Re pacifico: introduce i riti religiosi e compila un calendario liturgico.

Tullo Ostillo

673-641 a.C.

Latino

il dominio di Roma su circa 1/2 dell'odierno Lazio.

Anco Marzio

640-616 a.C.

Sabino

Re pacifico: fa costruire edifici e il primo ponte sul Tevere.

Tarquinio Prisco

616-579 a.C.

Etrusco

Re guerriero: conquista Alba Longa ed estenda

Re guerriero: potenzia l'esercito e fa costruire le mura cittadine.

Servio Tullo

578-535 a.C.

Etrusco (7)

Re pacifico: fa costruire un fossato attorno alle mura d i Rama.

pimulnio l l Superbo 535-509 a.C.

Etrusco

Re guerriero e ingiusto: viene cacciato dai Romani.

$ ] LA CACCIATA DI TARQUINIO IL SUPERBO

-—.

La tradizione: Roma è vittoriosa Il periodo monarchico finì nel 50% a.C. Quell'anno, secondo la tradizione leggendaria, il figlio di Tarquinio il Superbo u-

seme

Elmo e corazza,

sò violenza a una nobildonna romana; il grave scandalo che ne segui innescò una

# Ritrovati nella tomba

ribellione contro il sovrano, che dovette fuggire da Roma mentre i Romani proclamavano la nascita della repubblica. Una volta cacciato da Roma,

del o o o Nazionale Romane delle

Tarquinio il Superbo avrebbe chiesto aiuto al re etrusco Porsenna che accettò di attaccare Roma per rimetterlo sul trono. Tuttavia, anche

dieDiocleziano! tern

'

grazie all'eroismo di personaggi come Muzio Scevola e Orazio Coclite, i Romani riuscirono a costringere Porsenna alla ritirata.

La verità storica: Roma è sconfitta ll racconto della tradizione non è però veritiero. Porsenna, infatti, sconfisse i Romani e impose loro una pace umiliante, che vietava loro di possedere armi in ferro, Pochi mesi dopo, tuttavia, Porsenna fu sconfitto dalle città greche della Campania e dovette abbandonare il Lazio: in questo modo i Romani poterono riacquistare

la propria indipendenza, Perché g l i storici romani raccontano spesso i l falso? Nelle opere degli storici romani troviamo spesso deformazioni della realtà — come quando affermano che Porsenta si ritirò da Rota — o storie chiaramente inventate. La cosa non deve sorprendere: gli storici antichi - compresi

quelli romani e greci — tendevano invariabilmente a mettere in buona luce il proprio popolo sminuendo le sconfitte e ingigantendo le vittorie. Inoltre gli storici antichi intendevano fornire ai propri lettori delle figure eroiche, come

il bene della patria. perr e andavano e m u l a , l a gesta quella di Muzio S c e vleocui —

.

171 L e civiltà dell'italia e R o m a

8

Roma deve difendersi da Latini, Equi e Volsci Scampati alla minaccia di Porsenna, i Romani dovettero affrontare i Latini. Le popolazioni del Lazio, che

durante il perlodo monarchico avevano subito la supremazia di Roma, si ribellarono e costituirono un'alleanza militare detta Lega Latina. Romani e Latini si

|

affrontarono nel 496 a.C. nella battaglia del lago Regillo: l o scontro si concluse con una sostanziale parità e nei mesi seguenti Roma aderì alla Lega Latina. Nei

‘fi

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decenni successivi Roma e i Latini dovettero difendersi dalla minaccia degli Equi

|

e dei Volsci, due popolazioni stanziare sugli Appennini che stavano cercando di

occupare la valle del Tevere. Frammento di affresco proventente dalla Necropoli dell’Esquilino. «è Nel frammento, recuperato nella cosidetta Tomba dei Fabii, è raffigurata una scena storica riferibile al periodo delle querre sannitiche ed è tra le prime testimonianze di pittura muraria romana, Ill secolo a.C. (Roma, AMusei Capitolini) i

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La prova di coraggio d i Muzio Scavola. i

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+ Dipinto del pittore rinascimentale Andrea Mantegna, Xv secolo. {Aonaco di Baviera, Alte Pinakothek)

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L’eroismo di Muzio Scevola

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e opere degli storici romani — come quella di Tito Livio - dedicano‘: Lio spazio agli atti eroici compiuti dai Romani contro Porsenna e gli Etruschi. Uno degli episodi più famosi vede come protagonista Gaio Muzio Cordo, più noto come Muzio Scevola, che per liberare Roma dall'assedio degli Etruschi, tentò di assassinare Porsenna. « G i u n t o nel campo etrusco, si mescolò alla folla che si stipava presso la tribuna regale. Qui si stava distribuendo la paga ai soldati. Il segretario che sedeva vicino al re, vestito all'incirca nella stessa foggia, era molto affaccendato, e a lui si rivolgevano generalmente i soldati. Muzio, temendo di domandare chi dei due fosse Porsenna - perché si sarebbe tradito — si affidò alla sorte: e uccise il segretario in luogo del re. Mentre cercava di fuggire, facendosi

largo con l a punta insanguinata del ferro fra l a folla sbigottita, f u arrestato dalle guardie del re, ricondotto indietro e portato senza difesa davanti al tribunale del re. Ma, incutendo timore anziché mostrarsi intimorito, disse: “Sono cittadino romano, m i chiamano Gaio Muzio. Da nemico, ho voluto uccidere un nemico, e non avrò minor coraggio a morire di quanto ne ho avuto a uccidere: è virtù romana agire e sopportare da forti”, “Ecco” disse, “perché t u comprenda quanto vile cosa è il corpo per chi mira a una grande gloria”: e pose la mano destra sul fuoco acceso per il sacrificio.

Mentre la lasciava bruciare con l'animo quasi staccato dai sensi, '

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il re - sbalordito da quel prodigio — balzò giù dal trono, e fatto allontanare il giovane dall'altare disse: ’Va' pure libero, t u che i

1 Riassumi le vicende narrate nell'episodio e indica quali particolari rendono la vicenda poco credibile.

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Porsenna avrebbe abbandonato l'assedio

Romaperché colp

dall'ercismo del Romane. Sai splegare che cosa successe realmente?

hai osato atti più ostili verso di te che verso di me. Plauditei alla tua vittù, se essa andasse a beneficio della mia patria; Ora itvece ti lascio partire di qui esente dalla legge di guerra, incolume e illeso”.» ‘Tito Livio, Le storie, IT, 12

À Quali modelli ai venivano

forniti attraverso storie come questa al giovani Romani?

è

172

| UNITÀ CI APPRENDIMENTO

L'italia è Roma

i 5

6 ] LE ISTITUZIONI REPUBBLICANE Magistrature collegiali, annuali e non relterabili Con la cacciata di Tarquinio i l Superbo (509 a.C.) i Romani posero fine alla monarchia e istituirono la repubblica: questa parola — che deriva dal latino res, “’cosa”, e publica, “che appartiene a tutti” — indica un'organizzazione politica

nella quale il potere viene esercitato dall'intera collettività dei cittadini attraverso i suoi rappresentanti, come accadeva anche nelle polcis greche. Le magistrature, ovvero le cariche pubbliche della Roma repubblicana, avevano tre caratteristiche, Erano: * collegiali: ogni incarico era ricoperto da più persone con i medesimi poteri; * limitate nel tempo: con l'unica eccezione del Senato, i magistrati restavano in carica solo pochi mesi (solitamente un anno}; * n o n relterabili: nessuno poteva ricoprire la stessa carica due volte di seguito.

Le tre istituzioni più importanti della repubblica romana erano il consolato, il Senato e { comizi, a cui va aggiunta una magistratura particolare: la dittatura.

Una scena d i votazione

durante ij comizi. + A destra un membro dell'assemblea inserisce la sua tavoletta nell'urna. Denario emessa a Roma nel 113-112 a.C. (Roma. Museo Nazionale Romano)

Perché l e magistrature romane erano collegiali, limitate nel tempo e n o n reiterabili? Come i Greci, anche i Romani temevano che una singola persona potesse conquistarte il potere e trasformare i cittadini in sudditi. Rendendo le istituzioni

collegiali, limitate nel ternpo e non reiterabili si rendeva impossibile per una persona concentrare per troppo tempo nelle proprie mani un'autorità eccessiva: a Roma sarebbe stato impossibile quello che avvenne ad Atene, dove Pericle ricoprì pressoché ininterrottamente la carica di stratega per più di trent'anni assumendo in pratica il controllo della vita politica della città.

| consoli governano la città e guidano l'esercito

Il consolato veniva eser-

citato collegialmente da due consoli che restavano in carica u n solo anno. A loro spettavano sia l'imperitem — cioè il comando dell'esercito — sia il compito di gover-

nare la città: esercitavano, in altre paracle, il potere militare e il potere che oggi definitemmo esecutivo. La loro importanza era tale che a Roma gli anni erano indicati con il nome dei due consoli in carica: per esempio quello che per noi fu l'anno 508 a.C. per un romano era l'anno del consolato di Tito Lucrezio Tricipiti-

PASSATO PRESENTE Scopri quali cariche pubbliche nell’Italia di oggi non sono reiterabili

indefinitamente e quanti mandati può ricoprire il presidente degli Stati Uniti. IP

Secondo te questi vincoli sono motivati dalle stesse ragioni per cui a Roma non era possibile ricoprire lo stesso incarico per due anni consecutivi?

n— — — — I

no e Publio Valerio Publicola. ll Senato controlla le altre magistrature e la politica estera Il Senato, che in epoca monarchica aveva avuto una funzione soprattutto consultiva, divenne

l'istituzione più prestigiosa di Roma. Il Senato stabiliva come impiegare il denaro pubblico e aveva la conduzione della politica estera, decideva cioè tra la guerra e la pace e firmava i trattati di alleanza con le altre città. A questi si aggiungevano due compiti di estrema importanza: esaminare le proposte di legge prima che fossero sottoposte al voto delle assemblee pubbliche e ratificare le decisioni delle altre magistrature. Grazie a queste due prerogative i senatori potevano bloccare ogni provvedimento che tisultasse loro sgradito. I senatori, che restavano in carica a vita, erano scelti tra | membri delle famiglie patrizie (dal Senato erano quindi esclusi i plebei). L'ingresso in Senato avveniva ossia erano i senatori già in carica 2 scegliere i nuovi membri. per Condizione indispensabile per diventare senatori era l'aver ricoperto il consolato e le altre magistrature.

Il mecc A n s o cella coaoptazione prevede

Che i roovi membri di un argano collegiale siano

scelti da altri membri rlelle stessa organo già Carnca e Non per Mazzo d i altri stormi rh nomina

quale, per esempio, il

173 L e civiltà dell'italia e R o m a

I comizi approvano le leggi e nominano | consoli 1 comizi, ossia le assemblee pubbliche di tutti i cittadini che risalivano al periodo monarchico, sceglievano i consoli e gli altri magistrati e votavano le proposte di legge. Il loro

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potere era però minore rispetto a quanto

possa sembrare: i consoli e i magistrati

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venivano scelti all'interno di liste prepa-

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rate dal Senato e, una volta eletti, la nomina doveva essere ratificata dai senato-

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ri. Allo stesso modo, le leggi che i comizi erano chiamati a votare erano state pre-

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ventivamente esaminate e i comizi non potevano ermnendarle, m a solo approvar-

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le o rigettarle. u

li dittatore viene nominato in casi eccezionali L'unica eccezione al principio della collegialità era costituita da una magistratura straordinaria, la dittatura.

In casi eccezionali infatti, ossia quando un pericolo minacciava Roma, veniva no' . i

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minato u n dittatore che riceveva pieni poteri i n ambito s i a civile s i a militare, m a

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le listae i cite i n i ammassi a partecipare Alle assemblee dei combi centuriati.

+ Bassonilievo del i

restava in carica soltanto per sei mesi. La breve durata dell'incarico impediva che il dittatore potesse assurnere il controllo della città e tramutarsi in u n sovrano,

I secolo ae.

Qui di seguito, altre magistrature, con compiti p i ù specifici.



(Parigi, Museo del Louvre) luni

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Vigllavano sulla moralità del costumi e controllavano che chi veniva ammesso in Senato avesse i requisiti richiesti.

Pratori

Amministravano la giustizia civile, In seguito amministreranno i territori conquistati da Roma.

Questori

Sovrintendevano alla riscossione delle entrate, alla revisione del bilancio e ai procedimenti contro i debitori dello Stato. Si occupavano della manutenzione degli edifici pubblici, dell'ordine pubblica, degli approvvi-

Edili

gionamenti e dell'organizzazione degli spettacoli.

Tribuni

Avevano il potere di veto sulle decisioni contrarie agli interessi della plebe. Erano sacresanti,

della piabe

ossia intoccabili.

ll cursus honorum Col tempo nacque la consuetudine secondo cui chi voleva accedere a una delle magistrature più importanti doveva aver prima ricoperto quelle minori: in questo modo ci si garantiva di avere ai vertici della Repubblica solo persone esperte e di provata capacità. Nel 180 a.C. tale consuetudine divenne una legge che fissò un percorso prestabilito, chiamato cursus honorum (letteralmente il “corso degli onori”), seguendo il quale u n u o m o politico, partendo dalle cariche minori, poteva arrivare ad accedere alle magistrature maggiori culminanti nel consolato e nell'ingresso in Senato. {fi anne

Senatori In processione durante la cerimonia

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annuale per la nomina dei consoli. ‘ «è Fregio da un sarcofago rinvenuto ad Acilia, | secolo d.C.

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(Roma, Museo Nazionale Romano) seen

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| UNITÀ CI APPRENDIMENTO

174 L'italia è Roma

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7 ] LE LOTTE TRA PATRIZI E PLEBEI

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Akune botteghe.

Una società divisa La società romana era divisa in due gruppi: | patrizi e | plebei. Le origini di questa distinzione,

4 Un macellaio in un rilievo proveniente da Ostia

che esisteva già nel periodo monarchico, non sono chiare:

Antica, ll secolo d.C. (Roma, Afuseo Nazionale Romano]

i patrizi sostenevano di essere i discendenti dei fondatori di Roma, ma gli storici non hanno trovato prove che confermino questa ipotesi. In ogni caso, la divisione tra patrizi e

Un panificio in un affresco pompeiano, (Napo, Museo ArcheologicaNazionale)

plebei era talmente forte che una legge vietava i matrimoni tra i due gruppi. Il termine plebeo proviene dal latino plebs che vuol dire “moltitudine”: i plebei

costituivano infatti la maggioranza dei cittadini romani, Essi erano perlopiù contadini e artigiani, ma vi erano anche mercanti la cui ricchezza era pari a quella dei patrizi. 1 patrizi erano proprietari terrieri ed

erano divisi in gentes (plurale di gens), gruppi di più famiglie che si consideravana discendenti da un unico antenato. L'importanza della gets era tale che i nomi dei patrizi — caso unico in tutta l'antichità — si componevano di tre elementi: * il praenomen, il nome proprio imposto dai genitori (per esempio, Gaio);

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* il nomen, che indicava la gens di appartenenza (per esempio, Giulio);

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* il cognomen, che era trasmesso di pa-

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dre in figlio e che equivale al nostro cognome (per esempio, Cesare).

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Un patrizio romano. è Nel bassorilievo il patrizio solleva una

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coppa durante un banchetto. (Scala,

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_ L e civiltà dell'italia e R o m a

I cilenti sì mettono al servizio del patroni A Roma esisteva un particolare legame sociale —la clientela — sconosciuto alle altre civiltà antiche. 1] cliente era un uomo libero, spesso povero, che sì legava a u n patrono impegnandosi ad aiutarlo ogni volta che gli fosse stato richiesto. Un cliente, per esempio, poteva mettere i l proprio voto a disposizione del proprio patrono o poteva combattere ai suoi ordini, In cambio riceveva aiuti concreti e di carattere economico,

8

LFSSICOÒ

Il termine clientela ha oggi due accezioni diverse: una neutra legata ai commerci e una negativa legata alla politica. IP

Cerca su un dizionario queste due accezioni e compeni due frasi per ognuna

di esse.

come un campo da coltivare 0 delle elargizioni in denaro.

La piabe chiede maggiori diritti La storia di Roma nel Y e nel IV secolo a.C. fu contrassegnata dagli scontri tra plebei e patrizi. La prima causa di contrasto era la richiesta inascoltata dei plebei di poter acce-

dere alle magistrature è di partecipare attivamente alla conduzione dello Stato. In secondo luogo, il dissidio riguardava la gestione dell’agro pubblico, ossia dei terreni coltivabili che venivano confiscati alle città sconfitte e che diventavano proprietà della Repubblica, I n teoria queste terre avisbbero dovuto essere assegnate a

tutti i cittadini, ma nella realtà venivano concesse ai soli Patrizi. I l terzo motivo di disaccordo era costituito dall’esercizio della giustizia. A Roma non esisteva una legislazione scritta e in sua assenza i giudici, che erano tutti patrizi, potevano conmmettere veri e propri abusi a danno della plebe: u n plebeo che avesse subito un torto da un patrizio aveva ben

e

poche possibilità di veder riconosciute le proprie ragioni da parte di un tribunale. Infine, la plebe si batteva per

l'abolizione della schiavitù per debiti, diffusa à Roma come in molte altre società antiche.

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4 -

La secessione della piebe porta alla nascita del tribuni della piebe Gli scontri tra plebei e patrizi i-

gi

niziarono negli anni immediatamente successivi alla nascita della repubblica, Nel 494 a.C. i plebei, esasperati

dalle prepotenze dei patrizi, abbandonarono Roma e si ritirarono sul colle Aventino per dar vita a una nuova città (è la cosiddetta secessione della plebe). I patrizi

furono costretti a cercare un accordo e, secondo il racconto dello storico romano Tito Livio, inviarono a trat-

tare con i ribelli il senatore Menenio Agrippa, u n abile

oratore che riusci convincerli a tornare in città, In cambio del ritorno a Roma i plebei ottennero di poter nominare due magistrati — i tribuni della plebe —

Un processo per debiti nella Roma antica. # Un imputato cerca di difendersi, mentre due impiegati trascrivono le sue parole e il pubblico ascolta attentamente. (Ostia, Museo Archeologico!

i

che avevano il diritto di veto, ossia il potere di bloccare qualsiasi decisione dei patrizi che risultasse dannosa per la plebe. Inoltre i tribuni della plebe furono dichiarati "sacrosanti”, ossia sacri e inviolabili: in tal modo nessuno, neanche i consoli, avrebbe potuto attentare alla loro vita o farli arrestare. Dalle Leggi delle Xii tavole alla parità del diritti Nei decenni successivi lo scontro fra patrizi e plebei riprese con rinnovato vigore ma, seppur lentamente, i plebei si videro progressivamente riconosciuti i propri diritti. Nel 451 a.C. Roma ebbe le sue prime leggi scritte: le Leggi delle XII tavole, così chiamate perché erano scolpite su dodici tavole di bronzo. Queste leggi posero un limite ai soprusi che i giudici patrizi commettevano ai danni dei plebei.

451ae.

Leqgi delle XN tavole

| UNITÀ CI APPRENDIMENTO

176 L'italia è R o m a

| 5 |

Appena cinque anni più tardi, nel 445 a.C., fu abolito il divieto di matrimonio tra plebei e patrizi. Il passo decisivo verso il superamento della divisione tra patrizi e plebei si ebbe nel 367 a.C, quando furono approvate le leggi Licinie-Sestie, così

chiamate dal nome dei due tribuni della plebe che le avevano proposte. Esse fissarono un limite all'occupazione da parte dei patrizi delle terre dell’agro pubblico,

367 ac. Leggi Licinie-Sestie

misero fine alla schiavitù per debiti e, soprattutto, riconobbero per la prima volta

ai plebei il diritto di accedere al consolato. Nei decenni seguenti, i plebei furono ammessi anche alle altre magistrature e la distinzione t r a plebei e patrizi perse progressivamente di importanza: ormai an-

che i plebei avevano gli stessi diritti e lo stesso grado di partecipazione alle istituzioni dei patrizi.

LE TAPPE FONDAMENTALI DELL'EMANCIPAZIONE DEI PLEBE!

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Secessione della plebe. Istituzione dei tribuni della plebe e dei concili della piebe.

ae. ©

Leggi delle XII tavole: prima legislazione scritta di Roma; 451-450 a.C. i n e dell'arbitrio dei giudici patrizi. —

445 a.C.

Abolizione del divieto di matrimonio tra patrizi e plebei.

367 a.C.

| Leggi Licinie-Sestie: ammissione dei plebei al consolato; ! fine della schiavitù per debiti; divieto per qualsiasi cittadino

di possedere più di 500 iugeri (= 125 ettari) di agro pubblico. 358 a.C.

Ammissione dei plebei alla dittatura.

339 a.C.

Ammissione dei plebei alla censura.

Una nuova classe sociale: l a noblità Come abbiamo visto, la plebe era formata da piccoli contadini e artigiani ma anche da ricchi mercanti. A ricoprire le cariche pubbliche e a unirsi in matrimonio non furono tutti i plebei, ma solo i più ricchi. La fusione t r a plebei ricchi e patrizi portò alla nascita di un nuovo gruppo sociale, la nobiltà (nobilitax in latino), la quale assunse il monopolio delle cariche

pubbliche, escludendo il resto della popolazione dalla conduzione della città, A titolo di esempio, dei 200 consoli che governarono Roma, tra il 233 e il 133 a.C., 159 provenivano da appena 26 famiglie. Roma quindi, a differenza di Atene, non fu mai una democrazia ma rimase sempre una repubblica oligarchica, nella quale il potere era detenuto da una classe

ristretta di persone: prima i patrizi, ora la nobilitas nata dall'unione deipatrizi con i plebei più ricchi.

l l tempio d i Vasta. «è Durante gli scavi archeologici sul colle Palatino, nell'area in cui sorgeva l'antica Casa delle Vestali, a Roma, è stato rinvenuto un frammento di lastra in terracotta Press) con riprodotta un'immagine del tempio di Vesta. {ffranceschi/Nardiff3

LAVORARE CON LE I M M A G I N I IP Il tempio d i Vesta era uno dei più importanti edifici della Roma

monarchica. Dall'immagine è possibile capire i n che materiale fossa realizzato I l tempio: questo dato t l pare In grado d i splegare se Roma

a tempofosse ancora un piccolo centro o fossa divenuta una grande e TA

?

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Nella frase a fianco detenuto è impiegato

nel senso di: [A] arrestato;

imprigionato; [€] posseduta.

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L e strade della città n vecchio detto afferma che «Roma non fu costruita i n un giorno» e, in effetti, più di sette secoli separano le capanne racchiuse dalla cinta muraria creata da Romeo l o dallo splendore della Roma dei Cesari, con le suc terme c i templi rivestiti di marmo ce adornati da statue.

EB | Tarquini cambiano Roma In questo lumpo percorso ummomento decisiva lu rappre: sentato dall'arrivo a Roma della dinastia dei Tarquini. Il controllo esercitato dagli Etruschi ebbe molti effetti benefici: favori la crescita della città, i traffici commerciali, la diffusione della cultura e - soprattutto — sotto i Tarquini Roma crebbe anche dal punto di vista urbanistico. Roma in quel momento storico era un importante centro urbano, ma le abitazioni erano ancora costruite in paglia o legno. Negli stessi

materiali erano costruiti anche i templi e pli edi. fici pubblici. Le strade di Roma e il foro, soprattutto,erano in terra battuta e d'estate si riempivano di pol-

vere mentre d'autunno e in primavera le piogge le rendevano fangose è impercorribili. Durante

il periodo dei "l'arquini questi problemi furono parzialmente risolti: i l foro e alcune vie cireostanti furono pavimentate.

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Vie lastricate Lastricare una strada può apparire un'azione di poco conto rispetto a con-

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quistare un città o a riformare le istituzioni dello Stato, ma non è così. Pavimentare una via si-

gnifica renderla più adatta ai commerci e alla vita comune, significa contribuire a creare uno spazio nei quali i cittadini possono recarsi per incontrarsi, parlare o fare acquisti. Più in pene rale, equivale a creare uno spazio nel quale la

vita sociale si può svolgere in maniera pacifica e ordinata.

MH La città è d i tutti Spesso non riflettiamo a sufficienza sul fatto che i lunghi dove abi» tiamo appartengono effettivamente a noi tutti.

Nello stesso modo in cui desideriamo avere una casa accogliente, così siamo contenti quando la

nostra città diventa più bella e ha strade dove passeggiare con gli amici, Monumenti di cui a n dare fieri,parchi 0 giardinetti dove ritrovarsicon gli amici. Ma se la città è nostra. nostre sono anche le vie, la aiuole e tutto ciò che la rende mi:

gliore e più bella. E così come a nessuno di noi verrebbe in mente di rompere il proprio divano a di gettare vernice sui mobili di casa, così a nessuna dovrebbe venire in mente di danneggiare

gli arredi urbani, rompendo le panchine o i lampioni che decorano la nostra città.

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La prima grande civiltà sorta I n Italia è

potere (magistrature) siano collegiali, cioè

q u e l l a d e g l i Etruschi. (> Paragrafi 1-2, pp. 162-166) L'Italia è abitata fin dalla preistoria. Verso il 1650 a.C. si forma la civiltà delle terramara. Nello stesso perlodo In Sardegna si sviluppa invece la civiltà nuragica. Dal 1000 a.C. in Emilia e in Toscana nasce la civiltà villanoviana,

ricoperte da più persone insieme, e limitate nai tempo, inoltre nessuno può ricoprire la stessa carica due volte di seguito. Alcune Istituzioni sopravvivono dall'epoca monarchica, come i l caso del Senato, che in età repubblicana diventa l'istituzione più potente e prestigiosa. I magistrati più importanti seno | consoli, che

più evoluta. Dalla metà dell'VIII sec. a.C., In Etruria {le attuali Toscana, Umbria è alto Lazio) si forma la prima grande civiltà urbana italica: gli Etruschi. La loro cultura è raffinata, utilizzano un alfabeto ricavato da quello greco e la loro società è ricca ed evoluta.

Già nel V sec. a.C., però, la potenza etrusca è in crisi. Dopo la cacciata dell'ultimo loro re da Roma, gli Etruschi sono più volte sconfitti, I

Nei 7 5 3 a.C. sui colli lungo i l corso del Tevere nasce Roma. (> Paragrafo 3, pp.167-166) Secondo la leggenda, Roma nasce nel 753 a.C, per volontà di Romolo, il primo re della città, e del fratello Remo. I n realtà Roma si forma dall'unione di villaggi abitati dai Latini sul colle Palatino che inglobano altri villaggi di colli vicini abitati dai Sabini. l’area è in una posizione stratagica, all'incrocio di importanti vie di comunicazione e collegata al mare,

I

Per due secoli è mezzo Roma è una monarchia. Ma nel 509 a.C. | Romani cacclano l l r e Tarquinio I l Superbo e Roma diventa una repubblica. (> Paragrafi 4-5-6, pp. 189-173) Per quasi 250 anni, Roma è una monarchia. 1 re sono affiancati dal Senato, che riunisce | capi delle famiglie nobili più importanti. Nel 509 a.C. l'ultimo r e etrusco,

Tarquinio il Superbo, viene cacciato è Roma diventa una repubblica. Roma evita il ritorno alla monarchia stabilendo che le cariche di

harino potere militare è di governo.

A

Roma l e cariche pubbliche sono riservate a i patrizi, m a | piebel chiedono uguali diritti politici. Come forma d i protesta nali 494 a.C. i plebei abbandonano Roma. {> Paragrafo 7, pp. 174-176) La società romana è divisa tra patrizi, ricchi proprietari terrieri, e plebei, cioè tutto il resto della popolazione. Nella prima età repubblicana, però, la plebe è esclusa dalla vita politica della città, nen ha gli stessi diritti del patrizi e subisce spesso del soprusi. Tra V e I v secolo a.C. scoppiano violente latte tra | patrizi e | plebei che chiedono di poter ricoprire le magistrature e di avere una giustizia più equa. Nel 494 a.C. i plebei arrivano ad abbandonare Roma, ritirandosi sul colle Aventino e lasciando la città sguarnita di forze militari: solo così ottengono la nomina di due magistrati plebei, i tribuni della piabe.

© I plebei ottengono l l diritto di ricoprire cariche pubbliche solo dopo decenni d i lotte. (> Paragrafo 7, pp. 174-176) Nel 450 a.C.

vengono formulate le Leggi delle XII tavole, le prime in forma scritta, che garantiscono qualche diritto giuridico in più alla plebe. Finalmente nel 367 a.C. le leggi Licinie-Sestie permettono anche ai plebei di diventare consoli,

SPAZIO, TEMPO E LESSICO

€.

furono sicuramente meno di sette.

1. Vai a p. 161 e individua sulla carta l'area corri-

(5] furono forse meno di sette.

spondente all’Etruria e la città di Roma, quindi individua le regioni in tui erano stanziate le seguenti popolazioni: Greci, Etruschi, Cetti

(T] furono sicuramente sette. (5) furono sicuramente più di sette.

d.

(Q] A r r i vinoItalia dei Celti

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Cacciata di Tarquinio il Superbo

ec O Fondazione di Roma d. ( ] Leggi delle XII tavole e CO Nascita della civiltà etrusca £ O Secessione della plebe

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(C] una carica ereditaria. (D5] scelti per cooptazione. e. Le leggi delle XII tavole autorizzarono i matrimoni tra plebei e patrizi.

(5) consentirono l'accesso dei plebei al Senato, [£] furono scritte da consoli.

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(5] furono le prime leggi scritte di Roma.

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Definisel in tre righe i seguenti termini. Agro pubblico; civiltà nuragica; cloaca massima; CUursus honorum, Etruria.

CONOSCENZE

4. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false, quindi correggi quelle false. a. (V]IF] L'Italia preromana era caratterizzata dalla presenza di molte civiltà diverse. b. (V][F] Gli Etruschi non formarono mai uno Stato unitario, è (V]IF] Gli Etruschi entrarono in crisi a Causa dell'espansione di Roma. d. (V][F] Roma nacque dall'unione di piccoli villaggi. #.

senatori erano

(5] scelti dai consoli.

I 4 R H d 4 RIS R I S A I E

immane

|

(A] eletti dai comizi.

Numera nel corretto ordine d i successione i seguanti eventi. Quindi scrivi, per ogni evento, la datazione corretta. #.

I r e di Roma

CONCETTI

Confronta tra di loro i caratteri della civiltà delle terramare e della civiltà villanoviana.

7. Rileggi i l paragrafo 3 e racconta con parole tue la leggenda sulle origini di Roma. Quindi spiega come nacque effettivamente Roma e quali parti della legganda sono stata confermata dagli archeologi.

Rileggi i l paragrafo 6 quindi spiega che cosa significa che la magistrature romane arano: a. collegiali ........... b . non reiterabili

wins

isernia

risieran aniananianiea

(VIE) Nel VI secolo a.C. Roma fu controllata

dagli Etruschi. £ (V]IF] La dominazione dei Tarquini segnò per Roma un periodo di crisi, g. [V]IF] Porsenna sconfisse i Romani. h. [Y][F] | consoli erano cinque è restavano in carica a vita.

Qui elencati trovi tre motivi per cui l l Senato può essere considerato ll più Importante organo politico dì Roma antica. Scegli quella che ti pare la più corretta è motiva la tua risposta.

Dava continuità alla politica romana, Stabiliva la pace è la guerra.

(€] Sovrintendeva all'operato delle altre magistrature.

Rispondi alla saguenti domande.

a. La prima civiltà nata in Halia a lasciare testimonianze scritte fu quella [4] delle terramare. nuragica. [€] villanoviana. (t) etrusca. b. La civiltà etrusca si sviluppò anche grazie

(4) ai contatti con le colonie greche. (8) all'aiuto proveniente dai Romani, [

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Quinto Fablo Massimo, || Temporeggiatore D i fronte all'emergenza, il Senato romano nominò dittatore Quinto Fabio Massimo. Poiché Annibale pareva imbattibile in uno scontro campale, Quinto Fabio Massino cercò di colpirlo nel suo punto debole: la difficoltà di rifornire i l proprio esercito d i viveri e truppe fresche. Così, invece di affrontare i Cartaginesi in campo aperto, iniziò a logorarli

corn piccole scaramucce allo scopo di esaurire progressivamente le loro forze. Per via di questa particolare tattica, che a molti sembrava dettata da un'eccessiva prudenza se non dal timore, Quinto Fabio Massimo f u i

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TIRRENO

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Isole Halpari

soprannominato “il Temporeggiat ore”, colui che temporeggia in attesa di circostanze migliori,

MAR MEDITERRANEO

La seconda guerra punica Territorio cartaginese verso Il 237 a . É , I Conquiste cartaginesi E

Territorio romano



Presunto itinararo

nel 218 a.C.

#*

di Annibale Principali battaglie

La disfatta di Canne La strategia di Quinto Fabio Massimo era corretta

sul piano militare ma aveva un difetto: lasciava infatti e-

sposti gli alleati italici alle scorrerie del Cartaginesi che saccheggiavano la Penisola in cerca di viveri. Per questo motivo, scaduti i sei mesi della dittatura, i due nuovi consoli raccolsero u n

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Cippo commemorativo

dallo scontro tra

Romani e Cartaginesi. # Parco Archeologico di CANne. (DeAscIa)

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LEZIONE

L'espansione di Roma e l e guarre puniche

193 x

|

9

nuovo esercito e si prepararono ad affrontare Annibale in battaglia. L o scontro ebbe luogo a Canne, in Puglia, il 2 agosto del 216 a.C. e si risolse per Roma in u n

Annibale conta gli anelli dei guerrieri romani

disastro senza precedenti.

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mai subita dall'esercito romano.

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ll piano di Annibale fallisce in seguito alla disfatta di Canne alcune città, tra l e quali Siracusa, Capua e

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"Taranto, si schierarono coi Cartaginesi. I ] piano di Annizionare e Roma pareva sul punto di cedere. Eppure, mal-

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grado la drammaticità del momento, la situazione era più favorevole a Roma di quanto apparisse. La maggior parte

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delle città italiche le rimase infatti fedele e Annibale si ritrovo con un numero di alleati inferiore alle sue aspettative.

Così Annibale non poté approfittare del trionfo di Canne e, invece di attaccare Roma, fu costretto a dirigersi a Capna, in Campania,per recuperare le forze e aspettare rinforzi da Cartagine. Qui, secondo gli storici romani, Annibale si sarebbe abbandonato al dolce clima del luogo e avrebbe perso la voglia di combattere. Anche in questo caso gli storici romani deformano la realtà al fine di denigrare gli avversari. A spingere Annibale a fermatsi a

a

Capua erano infatti considerazioni di carattere rnilitare: l'esercito cartaginese, dopo tre anni di combattimenti che erano costati molte perdite, aveva bisogno di riposo e di rinforzi.

Annibale avrebbe potuto conquistare Roma? Secondo alcuni storici romani, Annibale avrebbe dovuro approfittare della vittoria di Canne per attaccare Roma e distruggerla. Invece il condottiero cartaginese si sarebbe fatto vincere dai dubbi e dalla paura di fallire e avrebbe così sprecato l'occasione di vincere la guerra. In realtà un'attenta analisi

dei fatti dimostra che Annibale non era in grado di attaccare Roma: innanzitutto Canne distava dal Lazio circa due settimane di marcia e quindi i Romani avrebbero avuto il tempo di prepa rarsi alla difesa. Inoltre Roma era dotata di robuste mura e i Cartaginesi non avevano le macchine necessarie ad assediare la città. Infine à difesa di Roma vi erano ben 10 000 soldati ai quali, in caso di necessità, potevano aggiungersi gli abitanti e o rinforzi provenienti da altre città. Dunque se Annibale non attaccò Roma non fu per paura di fallite ma perché l'impresa non era oggettivamente fattibile.

Un elefante travolge u n nemico

durante la battaglia. r t a| secolo a.C (Parigi, Musée i a S t o t u edel i du LouweiG. Bio) enne Liaison '_

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soldati romani che pure erano numericamente superiori. Nella batta glia trovarono la morte quasi tutti i soldati — secondo alcune stime ben 48 000u o m i n- ie uno dei due consoli. Si trattò della peggior sconfitta

r erivolta degli I t a l i c-i sembrava funbale - p r o v o c auna

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Annibale diede mostra del suo genio militare e riusci a circondare i

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Soldati romani accampati presso un tempio. #

Mosaico della fine

del Il secolo a.C .-inizi del | secolo a.C., Palestrina, Museo Archeologico

Nazionale. (Scala, Firenze! DeAgostini) sino

| Romani passano a l contrattacco

1 Romani ebbero così tempo di riorganiz-

zarsi e di passare al contrattacco. La nuova strategia romana si articolò in tre punti: * in primo luogo, i Romani evitarono di ripetere l'errore commesso a Canne e non impegnarono Annibale in battaglia, bensi si limitarono a controllarne i movimenti,

* in secondo luogo, riconquistarono le città ribelli e le punirono duramente per il loro tradimento; * infine, inviarono un esercito in Spagna agli ordini del generale Scipione l'Africano con lo scopo di indebolire i Cartaginesi colpendo la base della loro

forza militare In questo modo Annibale si ritrovò praticamente accerchiato: solo l’arrivo di truppe fresche avrebbe potuto capovolgere la situazione. [ n un disperato tentativo di rifornire Annibale di soldati, i Cartaginesi approntarono in Spagna un esercito agli otdini di Asdrubale, il fratello minore di Annibale, e lo inviarono in Italia. Le truppe cartaginesi furono però intercettate dai Romani nelle Marche e distrutte nella battaglia del fiume Metauro (207 a.C.). Asdrubale fu ucciso in battaglia è 1 Romani fecero recapitare la sua testa mozzata ad Annibale.

La sconfitta d i Cartagine A questo punto Roma era pronta a sferrare l'attacco finale. Scipione l'Africano organizzò una spedizione in Africa per attaccare direttamente Cartagine. Annibale fu costretto a lasciare l’Italia e far ritorno in patria, per proteggerla. Lo scontro decisivo t r a Annibale e Scipione avvenne nel 202 a.C. a Zama e si concluse con la vittoria di Roma. Cartagine fu costretta a chiedere la pace: questa volta le condizioni imposte dai Romani furono durissime. I Cartaginesi dovettero rinunciare a tutti i possedi-

menti al di fuori dell’Africa e alla propria flotta: gli fu consentito di tenere appena dieci navi. Inoltre si impegnarono a non dichiarare guerra senza l'autorizzazione del Senato di Roma.

Perché Annibale, pur vincendo molte battaglie, perse l a guerra? Annibale sapeva di non aver le forze necessarie per sconfiggere Roma in guere conquistarla: secondo il suo piano le vittorie militari dovevano servite a fornentare una ribellione delle città soggette a Roma. Solo quando Roma fosse stata abbandonata dagli alleati, Annibale avrebbe potuto distruggerla. Ma il condottiero cartaginese aveva sottovalutato i legami che univano gli Italici a Roma e i vantaggi che derivavano loro dal far parte dei possedimenti della città ( = paragrafo 4): la maggior parte delle città italiane restò fedele a Roma e Annibale, malgrado le sue vittorie inbattaglia, perse la guerra. ta

Un legionarioromano con scudo e giavellotti. # Bassorilievo del I secolo d.C. Roma, Museo Nazionale Romano)

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LEZIONE

L'espansione di Roma e l e guarre puniche

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195 x

9

7 ] LA REGINA DEL MEDITERRANEO Le conquiste in italia e i n Spagna Can la sconfitta di Cartagine, Roma era diventata la potenza egemone del Mediterraneo centro-occidentale. Ma la fine della seconda guerra punica non fermò la spinta espansionistica romana che prosegui verso tre direzioni: l'Italia settentrionale, la penisola iberica e l'Oriente. A partire dal 197 a.C, una serie di veloci spedizioni militari riportò sotto i l contro]-

lo di Roma i Galli stanziati nella Pianura Padana, che avevano approfittato della seconda guerra punica per ritrovare l'indipendenza, Un'altra campagna militare portò alla conquista della Liguria e della Gallia Transalpina, ossia della Francia meridionale. La conquista della penisola iberica, già avviata prima dell'inizio della seconda guerra punica, procedette invece più a rilento a causa della resistenza delle popolazioni locali e fu ultimata solo nel 133 a.C., quando le legioni romane si impadro-

LO SSICO

Il pronome relativo

qhe sta per: lA fine: [ 8 seconda guerra punica:

nirono della città di Numanzia.

L'espansione in Oriente Infine Roma si espanse in Oriente. Qui sorgevano i regni ellenistici nati dalla divisione dell'impero di Alessandro Magno: i due regni più porenti erano quello di Macedonia (che controllava anche la Grecia) e quello di Siria. Trail 214 a.C. e il 168 a.C. Roma combatté tre guerre vittoriose contro la Mace-

donia e una contro la Siria e conquistò l’intera Grecia e gran parte dell'Asia Minore. Le vittorie furono rese possibili dal fatto che 1 regni ellenistici erano indeboliti dalle continue guerre che combattevano tra di loro. Inoltre spesso i regni ellenistici chiesero l'intervento di Roma e si allearono con lei contro i loro vicini, facilitandone così l'opera di conquista. I n particolare le città della Grecia, che erano sotto

l'egemonia dei re di Macedonia, si allearono con Roma nella speranza di ritrovare la propria indipendenza. In realtà alla fine la Grecia divenne una provincia roma. na e | Greci si ritrovarono a essere sudditi d i Roma. I n seguito alle conquiste effettuate in Griente a Roma afflui un bottino enorme, fatto anche di preziose opere d'arte e di migliaia di schiavi, tra i quali vi erano

Prima guerra macedonica 2 1 4 a.C.-205 a.C.

1 Seconda guerra

macedonica 200 a.C.-197 a.C.

i Guerra siriaca 192 a.C.-188 a.C.

1 Terza guerra macedonica 171 a.£.-168 a.C.

molti scrittori, artisti e intellettuali. Nella prossima unirà vedremo come l’arrivo

di queste ricchezze mutò profondamente la società romana.

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SPAGNA (Saguggga

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uova Cartagine -

Conquiste romane dopo la seconda guerra punica e nel IL secolo a.C. a

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Territori romani dopo la seconda guerra punica Conquiste romane

n e lÎl secolo a.C.

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MAR MEDITERRANEO

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| UNITÀ CI APPRENDIMENTO

196 L'italia è Roma

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La terza guerra punica e la distruzione d i Cartagine Dopo la sconfitta nella seconda guerra punica Cartagine non costituiva più una minaccia per Roma anche perché il suo territorio era ridotto solo alla parte settentrionale dell'attuale Tunisia. Ciononostante i Romani guardavano con sospetto alla tradizionale nemi-



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Marco P o r

Catone. # Fu sempre ispirato dagli ideali tradizionali di rettitudine e di sobrietà che egli difese

ca, tanto che i n Senato si era formato u n partito, guidato da Marco Por-

cio Catone detto il Censore, favorevole a un'ultima e definitiva guerra contro Cartagine. L'avversione di Catone per Cartagine era tale che ogni discorso che egli teneva in Senato - qualsiasi fosse l'argomento trattato - si concludeva sempre e invariabilmente con la frase «Carthago delenda est», cioè «e inoltre ritengo che Cartagine debba essere distrutta».

strenuamente. (Roma, Museo Lateranense)

Il pretesto p e rla nuova g u e r rfuafornito dal trattato di pace firmato alla fine della seconda guerra punica e che vietava ai Cartaginesi di dichiarare guerra senza i] consenso del Senato romano. Da anni Cartagine subiva le scorrerie dei soldati di Massinissa, il re della Numidia alleato dei Romani: quan-

do i Cartaginesi reagirono alle provocazioni attaccando Massinissa, il Senato dichiarò guerra a Cartagine (terza guerra punica, 149-146 a.C.). Tutte le proposte di

resa che giunsero da Cartagine furono rifiutate: la città fu assediata, conquistata e rasa al suolo e i swoi abitanti venduti come schiavi. ll] suo territorio divenne una provincia romana. Roma, che alla fine della guerra con Taranto (275 a.C.) con-

trollava la sola Italia centro-rrreridionale, nel giro di un secolo e mezzo aveva creato un domitrio che si estendeva dalla penisola iberica all'attuale Turchia. Era ormai diventata la regina del Mediterraneo.

Casus belli {pretesto per lo scoppio delle ostilità) Fa

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* | Romani prestano aiuto ai

3

* Roma conquista la Sicilia e {in seguito} Corsica e

Sicilia. 3

* Fallimentare campagna in Nordafrica a | Sardegna. guidata da Attilio Regolo. * bominio romano sul Mediterraneo centrale. L * Decisiva vittoria romana alle isole Egadi. j he,

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* Assedio e

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distruzione di Sagunto a opera 4 di Annibale,

ai

* Cartagine perde i propri territori in Spagna e

rinuncia quasi totalmente alla propria flotta.

Scipione in Africa vince a Zama.

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Annibale giunge in Italia e sconfigge

più volte | Romani. + | Romani impediscono ad Annibale di ricevere rinforzi. +

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* Cartagine reagisce alle scorrerie di Massinissa. Li

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+ Vittorie romane nelle battaglie navali in

Mamertini.

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Conseguenza

Principali eventi ballici

* Una spedizione romana assedia e distrugge Cartagine. P

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* | territori cartaginesi

diventano una provincia romana.

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Lungo la via Appia D

urante la seconda guerra sannitica. nel

315 a.C., appena sci anni dopo l’umiliazione delle Forche Caudine, i Romani subirono una seconda acre scontitta nella hattaglia di lutulac, nel Tazio meridionale, Te le-

gioni romane furono sbaragliate e da Roma deovettero essere mandate urgentemente truppe di rinforzo per evitare che l'intera area cadesse in mano ai Sanniti. La sconfitta convinse i l censore Appio Claudio a costruire una nuova strada che collegasse più rapidamente Roma alla Campania, così da

favorire l'afflusso di truppe. La via Appia,come fu chiamata dal nome del suo costruttore, parti-

va dalla porta Capena, nici pressi del Circo Massimo, e arrivava sino a Capua, ma già cinquant'arr n i più tardi, ai tempi della guerra contro Pirro,

i l sto tracciato fu ulteriormente allungato sino a raggiungere Brindisi.

E

Una via commerciale Nata per scopi

cavalli e pedoni. La pavimentazione dell'intero percorso richiese più di un secolo e mezzo, ma

fu realizzata con una cura tale che ampi tratti di strada si sono conservati sino a noi e sarebbero ancora utilizzabili.

Un museo a cielo aperto L'importanza della via Appia e la bellezza delle campagne laziali che la circondava erano tali che lungo la

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parte iniziale del suo percorso, ossia quella poro

fuori Roma, vennero erette ricche ville e suntuosi seproleri dove i membri della nobiltà romana tiposavano per l'eternità. Qui sorsero anche le

catacombe di San Callisto, dove furono sepolti i primi cristiani della città. Ne] corso del Medioevo e del Rinascimento altri monumenti affianca: rono quelli dell'epoca antica, tramutando la via Appia i n un museo a ciclo aperto lungo i l quale si dipanano più di 2000) anni di storia.

militari, la via Appia divenne ben presto un'importante arteria commerciale: collegava infatti

Una via d a proteggere A metà del secalo scorsa la via Appia divenne oggetto della speculazione edilizia e lungo i l suo percorso fu-

Roma al porto d i Brindisi, dove attraccavano le

rono edificate delle lussuose ville private. La mo-

navi provenienti dai porti della Grecia e dell'O-

bilitazione di associazioni ambientaliste e cultu: rali tra le quali italia Nostra riusci però a fer

riente. Lungo il suo percorso, che si snodavaper ben 540 chilometri, viaggiavano quindi stoffe, spezie. anfore ripiene di olio e di vino, preziosi manufatti. Per lunghi tratti la strada era larga più di 10 metri così da permettere il passaggio contemporaneo a due carri. Inizialmente l'Ap»pia era un semplice sterrato, ma col tempo fu pavimentata così da facilitare il percorso di carri,

@

mare lo scempio che stava consumarndosi e nel 1988 venne istituito il Parco regionale dell'Ap-

pia antica. In questo modo i l patrimonio storico, archeologico e paesaggistico di una delle

più belle e suggestive aree d'Italia è stato messo al sicuro e potrà essere tramandato alle generaFIONI SUCCESSIVE.

p r Nel 3 9 0 a.C. Roma viene saccheggiata d a l Galli m a si riprende velocemente e

Roma s i scontra con Cartagine I n tre guerre per l'egemonia del Mediterraneo.

conquista i l Lazio. (> Paragrafo 1, pp. 182)

{> Paragrafi 5-6, pp. 188-194) Quando Roma cerca

Nel V sec. a.C. Roma si scontra più volte con gli Etruschi e con i popoli dell’Italia centrale,

di conquistare la Sicilia deve scontrarsi con Cartagine, che controlla le città occidentali dell’isola. Cartagine era stata fondata dai Fenici nel IX sec. a.C. sulle coste africana. I Cartaginesi sono mercanti e ottimi navigatori e dominano su buona parte della costa africana.

Nel I v secolo Roma inizia però a espandere il suo controllo sul Lazio. Nel 390 a.C. i Galli {come | Romani chiamano i Celti), quidati da Brenno, invadono ll Lazio e saccheggiano Roma. Nel 340 a.C. le città della Lega Latina si ribellano a Roma, ma sono sconfitte. I Romani confermano il loro dominio sul Lazio.

I I n poco più di un secolo Roma conquista l’intera Italia centro-meridionale. {> Paragrafo 2, pp. 183-184) Quando Roma inizia

a espandersi verso Sud sì scontra con | Sanniti. La prima guerra sannitica ( 3 4 3 - 3 4 1 a.C.) non porta risultati significativi. Durante la seconda ( 3 2 6 - 3 0 4 a.C.) | Sanniti battono più volte |

Remani che tuttavia conquistano la vittoria finale. Nella terza guerra (298-290 a.C.) | Sanniti si alleano con Etruschi, Galli e Umbri, ma le legioni romane vincono lo stesso e Roma si impadronisce di tutta l’Italia centrale. Per conquistare il meridione, | Romani si scontrano con Taranto, alleata con l l re dell'Epiro Pirro, Nel 275 a.C. Roma batte Pirro, costringe Taranto ad arrendersi

ed estende il dominio su Puglia e Calabria.

La prima guerra punica (264-241 a.C.) inizia quando Roma aluta | mercenari Mamertini, che hanno occupato Messina. IT Romani battono i Cartaginesi a Milazzo nel 260 a.C. Quando i Cartaginesi distruggono la città spagnola di Sagunto, alleata di Roma, scoppia la seconda querra punica { 2 1 9 - 2 0 2 a.C.). I l generale cartaginese

Annibale Barca supera le Alpi e sconfigge le truppe romane In alcune battaglie. I l Senato nomina allora dittatore Quinto Fabio Massimo che, invece di affrontare Annibale in campo aperto, lo Indebolisce con atti di guerriglia. SI arriva allo scontro nel 216 a.C. a Canne, in Puglia. Annibale sconfigge i Romani. Roma riesce a riorganizzarsi. Nel 210 a.C. il proconsale Scipione l’Africano organizza una spedizione direttamente contro Cartagine e Annibale deve tornare in Africa per difendere la patria.

Lo scontro decisivo è a Zama, nel 202 a.C., TI successo d i Roma sta nella capacità d i controllare | territori conquistati e d i tramutare i nemici sconfitti i n alleati. {> Partgrafi 3-4, pp. 185-187) I n poco più di un

secolo Roma arriva a dominare tutta l'Italia

e si conclude con la vittoria di Roma, O ) Dopo aver sconfitto Cartagine, Roma crea u n impero esteso dalla Spagna fino alle coste della Turchia. (> Paragrafo

centro-meridionale. Roma controlla i suoi

7, pp. 195-196) A guerra finita, Roma

domini grazie a una rete di strade molto articolata e alla fondazione di colonie, Le città scenfitte possono diventare municipi, antrando a far parte del sistema politico e giuridica di Roma, o rimanere città alleate che si autogovernano, ma devono versare tributi e fornire soldati. Nella maggior parte dei casi ì popoli conquistati dai Romani si trasformano da nemici in alleati.

conquista la Gallia Transalpina e parte della Spagna. A Est, si scontra con | regni ellenistici di Macedonia durante tre guerre {214-168 a.C.), che si concludono con la conquista della Grecia e della Macedonia.

La terza guerra punica {149-146 a.C.) si conclude con la distruzione di Cartagine: i suoi territori diventano la nuova provincia d'Africa.

SPAZIO, T E M P O E LESSICO

1.

b. Alle Forche Caudine, i soldati romani

4] furono sconfitti dagli Etruschi. Numera nel corretto ordine d i successione | se-

guenti eventi. Quindi scrivi, per ogni evento, la datazione corretta. a. 0 ] Conquista di Veio b. QQ Distruzione di Cartagine

(A] Greci. (5] Fenici.

(€) Cretesi. ape

iulat

peg qupop pula pe

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(B5] Egizi. d. Tra la prima e la seconda querra punica, Cartagine conquistò

g. O Seconda guerra punica h. DJ Seconda guerra sannitica I. QQ Terza querra sannitica

(B] sconfissero gli Etruschi. ce. Cartagine era stata fondata dai

c 0 ] Guerra ton Taranto d. O] Frima guerra punica # . 0 Rivolta dei Latini f. 0 Saccheggio di Roma a opera dei Galli

(5) furono umiliati dai Sanniti, (£] furono sconfitti da Pirro.

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p u l a png a r

In tre righe definisci | seguenti termini o Indica chi sono i personaggi indicati. Corvi; legione; Quinto Fabio Massimo; Scipione l'Africano.

[A] il Marocco. (E] l'Illiria. [€] la Spagna. (5) la Gallia. CONCETTI

5. Spiega per quali ragioni i l IV secolo a.C. costitui una svolta nella storia d i Roma, quindi individua

i fattori che la rasaro possibile. Controlla la tua riCONOSCENZE

Individua quali delle seguenti affermazioni sono errate, quindi correggile.

a. (V]I[F] | Sanniti erano una popolazione di mercanti e agricoltori.

b. [V][F] Le guerre sannitiche scoppiarono per il controllo della Campania. e. [V]IF] Durante la terza guerra sannitica Roma affrontò anche Galli, Etruschi e Umbri.

d. [V][F] Taranto chiamò in suo aiuto Pirro, il re dell'Epiro. e. [V]IF] Pirro verine sconfitto più volte dalle legioni

romane, £. (MI[F] | Romani costrinsero le popolazioni italiche a parlare in latino. g. [V]IF] All'inizio della prima querra punica la flotta

romana era superiore a quella cartaginese,

sposta rileggendo i l paragrafo 1.

«I Romani controllarono i l territorio grazie alla creazione d i strade e colonie». Dopo aver riletto i l paragrafo 3, spiega l l significato d i questa frase.

7 Rileggi i l paragrafo 4 e l l brano d i Aristotele a p. 82, quindi confronta i l concetto di cittadinanza tipico della polis greca con quello di Roma.

La Sicilia fu la prima regione a diventare una provincia. Dopo aver riletto i l paragrafo 5 splega che cosa era una provincia, come era governata e i n cosa la condizione dei suoi abitanti differiva da quella degli abitanti del territori dell'Italia cantro-meridionale,

$plega quale tattica adottò Quinto Fablo Massi-

mo contro Annibale e chiarisci se, a tuo parere, tale tattica era è meno corretta.

. [V][F] La Sardegna e la Corsica furono conquistate da Roma dopo la prima guerra punica. i. (V]IF] Asdrubale fu ucciso mentre tentava di recare truppe fresche ad Annibale.

VANTAGGI

Rispondi alle seguenti domande.

che non poteva CONTArE

[A] saccheggiarono Roma.

(8] furono sconfitti prima di arrivare a Roma, [€] sì allearono con Pirro. (GB) si allearono con i Sanniti.

| Abbandonava di saccheggi dei Cartaginesi.

EvVItava in cui Annibale era superiore. siii

LOGOFAVEA iis

a. Brenno e | suai Galli

SVANTAGGI

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iaia. | Rischiava di causare TL «|

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CDEGli Italici.

10. Spiega in base a quala calcolo Annibale scelse di portare la guerra contro Roma In italia e per qua-

ll ragioni i l suo piano falli. Per rispondere dovrai rileggere bene il paragrafo 6.

L e eredità celtiche i n Italia Le tribù celtiche che si stabilirono nella nostra penisola lasciarono tracce della loro presenza. Celti, chiamati Galli dai Romani, erano una popolazione di origine indoeuropea originariamente stanziata in una vasta atea compresa tra il Danubio e il Mare del Nord e oggi corrispondente a Germania, Austria, Francia orientale, Belgio e Olanda. A partire dal VII secolo a.C. iniziarono a espandersi nel resto d'Europa, co-

lonizzando l’intera Francia, le isole britanniche e parte

+Bronzetto votiva celtico a forma di cervo, Y secolo a.C.

della penisola iberica. Attraversate le Alpi, raggiunsero l'Italia settentrionale, dove entrarono i n contatto prima

(Vaduz, Liechtenstein National!MuseumiSven Beham}

con gli Etruschi e quindi coni Romani, Una traccia della presenza celtica nel nostro paese rimane ancora oggi nei nomi di molte città dell'Italia settentrionale, come Bre-

scia o Bressanone {dal celtico brig, “rocca”, “fortezza”), Belluno (dal nome della divinità solare celtica Belenos) o

Un elmo di Montefortino in bronzo del Iv secolo a.C, Gli elmi celtici più comuni sono chiamati Monterfortini: prendono Il home dalla necropoli di Montefortino, vicino ad Ancona, dove furano ritrovati | primi esemplari. Potevano essere in ferro o

i r bronzo se usati per combattere, mentre quelli ricoperti in Oro con decorazioni in corallo verano usati comme simbolo di potere e ricchezza. (Arcevia, Museo Archeologico Statate]

Bergamo (dalle parole berg, montagna”, e hem, “casa”).

I Celti si spinsero anche nel Balcani, raggiungendo prima la "Tracia e quindi l'Asia Minore, dove entrarono in contatto con i Greci, dai quali furono chiamati Galati. I Celti, che vivevano perlopiù i n villaggi o i n citta-

«# Una statuetta votiva celtica n bronzo che

raffigura una divinità querriera, V secolo a.C. {Vaduz LiechtenzteinNationa!MuseumiSven Beham}

delle fortificate, guidati da capi guerrieri appartenenti all'aristocrazia militare, non diedero mai vita a u n regno unitario. Al contrario, erano divisi in tante tribù, accomunate dalla stessa cultura e che parlavano varianti dia-

lettali della stessa lingua. In Italia, per esempio, vi erano i Galli Insubri, stanziati nella zona attorno a Milano e ai laghi prealpini, e i Boi e i Senoni, che abitavano l'EHmilia-Romagna e le Marche.

Guerrieri coraggiosi

e impavidi

I Romani e i Greci guardavano ai Celti con un misto di stima ec avversione: l i consideravano dei barbari, ma riconoscevano loro la qualità di grandi guerrieri, abili nei

combattimenti e senza timore della morte. Cesare, che li descrive come alti e biondi, privi di barba ma dai grandi

bianche. 1 druidi non erano

solo sacerdoti ma anche giu-

:

dici, maestri e cantori, Possede-

vanoconoscenze scientifiche avanzate, in particolare nel campo dell'astronomia e della botanica. Costituivano quindi una vera e propria dlite intellettuale e, in quanto tali, erano esentati sia dal pa-

gamentoe delle tasse sia dal servizio militare. fl loro apprendistato era molto lungo e, seconda quanto riferisce Cesa: d i anni. | re, poteva durare una ventina

baffi, scrive che si gettavano i n battaglia guidati da una

druidi conoscevano un tipo di serittura

furia indomabile ma anche senza alcun ordine, cosa che rendeva possibile alle più ordinate legioni romane sconfiggeri.

detta runica ma rninn la utilizzavanoper trasmettere le proprie conoscenze: il sapere druidice doveva rimanere orale ed essere tramandato da una generazione all'altra esclusivamente a voce.

I Celti avevano una religione animistica, ossia ritenevano che tutti gli elementi naturali (alberi, sorgenti, animali, fiumni...} fossero papalati da spiritibenefici o malefici dei

quali era fondamentale non destare l'ira. I l compito di far da tramite t r a il mondo degli uornini e quello delle forze soprannaturali spettava ai druidi, i sacerdoti del mondo celtico riconoscibili dalle caratteristiche lunghe tuniche

COMPRENDERE E COLLEGARE 21 Ajutandoti con una ricerca su Internet, prova a spiegare

l'origine del nome della cittadina marchigiana di Senigallia. bh. | Druidi usavano la scrittura runica. Cerca informazioni SU Internet al riguando.

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# Un tratto della via Appia. (G. Lucchi) 4 Un modellino che spiega l'uso della groma.

Questo strumento era utilizzatoper tracciare

percorsi il più possibile rettilinei. (Roma, Nazionale Romano) Museo ;

ANIMAZIONE

Come venivano costruite le strade romane”?

Nel Ill secolo d.C., al momento della sua massima espansione, la rete stradale romana comprend eva ben 3 2 strade extraurbane e si estendeva su tre continenti — Europa, Asia e Africa — per più di 5 0 0 0 0 chilometri , nizialmente le strade romane erano semplici piste sterrate. Rimase a lungo sterrato, per esempio,il primo tratto della via Salaria, la cui esistenza è già attestata all’inizio del IV secolo a.C.; come si può intuire dal name, essa veniva utilizzata dai mercanti per portare i] sale marino verso le regioni appenniniche, e fu poi prolungata per collegare Roma con le coste dell'Adriatico.

Tra le vie consolari (le strade che prendevano il nome del console che ne aveva promosso la realizzazione) la prima a essere lastricata fu, nel 295 a.C., la via Appia, che collegava Roma alla Campania e ai porti di Brindisi e ‘Taranto,

Da quel momento i n poi tutte le stradeprincipali

Il piano stradale era leggermente arcuato, n modo che l’acqua piovana non ristagnasse al centro, ma scivolasse

nelle canaline di scolo che correvano parallelamente alla strada. Nelle città, la costruzione era completata da marciapiedi sopraelevati per la circolazione dei pedoni, e sotto il manto stradale venivano poste anche le condutture i n piombo per la distribuzione dell'acqua pulita e le fognature per la raccolta delle acque sporche. U n lascito p e r i l futuro

Queste tecniche di costruzione erano talmente efficaci che molte strade n o n solo sopravvissero a] crollo del-

furono progressivamente lastricate.

la potenza romana, verificatosi nel V secolo d.C., ma —

Tee t e c n i c h e d i c o s t r u z i o n e

manutenzione - rimasero in utilizzo durante tutto il Me-

sebbene sempre più fatiscenti a causa della mancanza di La costruzione di una strada era lunga e laboriosa. Per prima cosa bisognava stabilire i l tracciato, che doveva essere il più rettilinea possibile ed evitare le alture: costruire una strada di montagna, oltre che più complesso, era infatti anche molto dispendioso. Sì iniziava scavando

una trincea profonda circa un metro e mezzo; la si riempiva, partendo dal fondo, con un primo strato di pietre

dioevo. Ancora oggi l'ossatura delle nostre strade statali ricalca il tracciato delle antiche vie romane: per esempio, la strada statale 1, l’Aurelia, che risale i l Tirreno collegando Roma alla Francia, segue nel suo tratto iniziale il percorso della via fatta costruire nelI I ] secolo a.C. dal

console Galo Aurelio Cotta.

spezzate; u n secondo strato di pietre più piccole, coccì e

calcinacci battuti, ghiaia e sabbia; u n terzo strato su cui

si poggiavano i basoli, le grosse lastre poligonali di selce che possiamo vedere ancora oggi. La carreggiata delle strade principali aveva una larghezza superiore ai 2,5 metri, sufficiente a permettere il

passaggio di due carri che procedessero in sensoinverso.

COMPRENDERE E COLLEGARE

a Ricordi quali funzioni ebbero le prime strade realizzate dai Romani in Italia? o

bh. Quale antica strada romana passava più vicino alla città dove abiti? Verificalo con una ricerca su Internet,

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pr

G l i anziani nella cultura romana Nel mondo antico agli anziani veniva tributato un profondo rispetto: a loro si riconosceva l l possesso della fondamentale virtù della saggezza.

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Ritratti maschili in marmo di persone anziane. La resa realistica della vecchiaia corrisponde all'ideale estetico della Repubblica. i Testa del 60 a.C. (fonaco diBaviera, Ghyptothek); i del | secolo d.C. (Roma, Adusei Capitolini): @] proveniente da Osimo {Osimao, Municipiory. Renzoni): @] del | secolo a.C. (Roma, Musei Capitolini)

resso le civiltà antiche gli anziani godevano di enorme considerazione, perché ritenuti depositari di quella virtù — la saggezza — che poteva nascere solo dall'unione dell'esperienza e del sapere: due qualità che raramente si trovano unite in u n giovane. La saggezza era

considerata necessaria per guidare lo Stato perché evitava di prendere decisioni avventate: non è u n caso che sia a Sparta sia ad Atene esistessero consigli di anziani a cui era affidato il governo della polis. I n maniera analoga, la tradizione racconta che Romolo, istituendo il Senato, volle ammettervi i “padri”, ossia i più anziani rappresentanti delle gentes romane.

cervello, mentre la termerità è temperata dalla cautela». Anche Cicerone,uno dei più importanti autori latini, afferma nel suo trattato Sulla vecchiata che «non sono la forza fisica, la prontezza, l'agilità del corpo che fanno le grandi imprese; è l’esperienza degli affari, l'autorità che si è saputa conquistare, il fatto di possedere opinioni giuste. La vecchiaia non è affatto priva di tali elementi positi-

vi, anzili possiede nel grado maggiore». In conclusione, potremmo dire che i Romani, molto pragmaticamente, di fronte al valore di un individuo non prestavano atten-

zione a fattori contingenti cotne l'età: aRoma, come ha scritto l o storico Georges Minois, «ciò che era grande e

Anche in età repubblicana le regole istituzionali romane continuarono a tenere in gran conto il legame tra anzianità ed esperienza: il cursus honorum prevedeva che non fosse possibile raggiungere il consolato prima dei

nobile si ammirava — che fosse opera di un Tiberio Grac-

42 anni.

Possiamo rintracciare una prova concreta della reveren-

co di 28 anni & di u n Catone di 84». L'immagine degli anziani nell'arte

za tributata agli anziani nei molti ritratti romani che li La vecchiaia non è un limite

1Romani non ebbero timore ad affidare a uomini molt o maturi anche delicati incarichi di carattere militare. Per fare un esempio, durante le guerre contro Cartagine {"# Lezione 9, p. 1#0) fu scelto come dittatore Quinto Fabio Massimo, che aveva già 58 anni. La sua età era vista non come u n limite, ma c o r e una garanzia: come ricor-

da lo storico Plutarco, «egli aveva un'età in cui la forza fisica è perfettamente capace di eseguire le decisioni del

rappresentano i n atteggiamento nobile e dignitoso. Dal loro lineamenti, che recanola traccia del trascorrere del

tempo, traspare la comsapevniezza del valore di tutto ciò che, nel bene e nelmale,la vita por ta con sé. "P Busto ci anziano i n marmo,

! secolo dC. (Firenze, Galleria degli Uffizi

COMPRENDERE E COLLEGARE

a. Ricordi come si chiamavano, rispettivamente, i consigli degli anziani di Sparta e di Atene? bh. Anche la Costituzione italiana riconosce l’importanza dell'esperienza dermante dall'età: sai quali cariche pubbliche richiedono un'età minima per essere ricoperta? e. Quale ruolo viene riconosciuto agli anziani nella società contemporanea? Discutine con i tuoi compagni di classe,

ra

203

L a medicina a Roma

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Le conoscenze mediche dei Romani rimasero

a lungo inferiori rispetto a quelle delle altre civiltà

N 4

del Mediterraneo. «è Un medico visita un paziente in un bassorilievo del || secolo d.C. (Roma, Museo Nazionale Romano/De4/Scala)

+ ll medico Japix ettettua un'incisione con un bisturi sulla gamba ferita di Enea in un affresco proveniente da Formpei, | secolo d.C. (Napoli, Museo Archeologico Nazionale)

M

entre in Grecia la scienza medica aveva raggiurt o già nel V secolo a.C. un alto livello, a Roma

essa restò a lungo legata all'impiego di rimedi empirici, somministrati sulla base di credenze superstiziose. Arncora nel Il secolo a,C., Catone il Censore suggeriva,per curare una frattura alla gamba, di prendere una canna, spezzarla ametà a imitazione dell'osso rotto, quindi riunirla recitando una formula magica e usarla per steccare l'arto ferito. In pratica, non esistevano medici di professione: solo in guerra o durante le pestilenze si ricorreva a u n curator, ovvero un “guaritore” in grado di prestare

Una diffidenza i n p a r t e m o t i v a t a

A spingere i Romani a diffidare dei medicigreci fu soprattutto il fatto che, al seguito di quelli dotati di una reale preparazione professionale, giunsero anche moltissimi praticoni digiuni di ogni vera competenza, interessatipiù che altro al guadagno. A Roma la prima scuola medica degna di questo nome sorse solo nel I l secolo d.C. grazie a Galeno (129-201), uno dei medici più importanti dell'antichità: prevedeva sei anni di studio, di cui quattro dedicati all'anatomia e alla fisiologia. Nel 200 d,C., inol-

Una generica assistenza sanitaria. Ma normalmente,per

tre, l'imperatore Settimio Severo istitul un esame statale obbligatorio che abilitava gli aspiranti medici all'esercizio

ciascun nucleo famigliare, le cure venivano praticate dal

della professione.

pater familias, e un elemento essenziale era l’invocazio-

ne dell'aiuto dei Lari e dei Penati, La medicina magica tradizionale, di fatto, si limitava a seguire il decorso del male sperando che questo regredisse spontaneamente.

presso i Romani.

Il primo greco ad aprire un ambulatorio a Roma fu, nel 219 a.C., u n certo Arcagato, di cui abbiamo notizie dagli scritti di Plinio il Vecchio. Secondo i principi enunciati da [ppocrate, la scienza medica greca prevedeva u n intervento diretto sulle cause del male che affligeva i l paziente. Questo tipo di approccia sembrò ai Romani piuttosto invasivo. Arcagato, per esempio, era U n “esperto di ferite”, cioè u n chirurgo specializzato in incisioni, armpurazioni e cauterizzazioni: interventi che non sempre (date le limitate cognizioni del tempo i n materia di igiene) andavano a buon fine, e che letteralmente sbigottirono i Romani. Arcagato si guadagnò cosìil soprannome di «torturatore della carne». Plinio ricorda come Catone il Censore consigliasse di«guardarsi dall'arte medica dei Greci», che a suo avvis 0 «avevano giurato di uccidere con la medicina tutti gli

stranieri», e sì vantasse di aver superato gli ottant'anni

perché si era sempre curato da solo.

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In seguito alla conquista della Sicilia e più tardi della Grecia, il sapere medico greco iniziò a diffondersi anche

sa

I p r i m i m e d i c i sono guardati con sospette

COMPRENDERE E COLLEGARE

a. Aiutandoti con la scheda, ripercorri la storia della medicina à partire dai Greci.

b, Collegandoti al contenuto della scheda, commenta

questo epigramma che il poeta latino Marziale, vissuto rel | secolo d.E., dedica a un certo Diaulo: «Diaulo una volta

era medico, ora invece è un becchino: quello che fa da becchino ora, lo faceva anche da medico.»

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ANIMAZIONE Come sara organizzato l'assreito romano?

L a legione romana ,

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generali romani diedero prova della loro inventiva

abbandonando la falange opiitica per adottare un nuovo schieramento, che fece la fortuna militare di Roma. | | nizialmente le legioni romane si disponevano in bat.

taglia secondo il modulo della falange oplitica, che avevano imparato a conoscere grazie agliEtruschi (i qua+ Liffnrale romano a cavallo in una statuetta del

li, a loro volta, l'avevano copiato dai Greci). Ma questo

I secolo a.C. (Samit-GenrmairzenLaye, Muste

des AntiguitàsNationale)

schieramento, che rimltava congeniale alle ampiepianure del Lazio o della Campania, risultò inadatto quando,

+ Ricostruzione di un piccolo pugnale, il pugro, in

combattere nella zona appenninica. La falangeerainfatti

dotazione ai sokilati romani (Bad Deutsch-Altenburg, Auseo Carnuntumi)

poco mobile e su terreni accidentati o montuosi riusciva a stento a manovrare.

durante le guerre sannitiche, le legioni si trovarono a

Ta s c h i e r a m e n t o m a n i p o l a r e

# Un elme romarmo in bronzs con paranuca

ritrovato a Weisenau, in Germania, | secolo d.C. (Collezioneprivata)

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+Lo scudo

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A partire dal IV secolo a.C. i soldati vennero disposti su tre linee successive. La linea più avanzata era formata dagli hastati, i soldati meno esperti, armati inizialmente

rettangolare di

di una lancia e in seguito di u n giavellotto, Sostenevano

un soldato romano. (Roma, Museo Nazionale Romano!

il primo urto con il nemico e poi, a un segnale del co-

Scala)

mandante, arretravano lasciando il posto ai soldati della

seconda linea - i principe: —che erano armati di spada. A u n nuovo segnale del comandante, al principes subentrav a n oi triarii, ossia i veterani. Questa organizzazione fa-

ceva sì che, mentre una nuova linea di soldati impegnava i l nemico, i legionari delle altre due avevano il ternpo di riorganizzarsi e prepararsi a un nuovo assalto. La vera novità tattica stava però nel fatto che hastati,

principes e triarii nom erano dispostiin una falange compatta, ma organizzati in raggruppamenti chiamati ma-

* Falere in argento sulla

corazza (Roma, Museo Nazionale Romanto/Scala)

400 cavalieri

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nipoli, formati da appena 120 soldati e schierati secondo uno schema a scacchiera che garantiva, tra un manipolo e l’altro, ampio spazio di manovra. Inoltre i Romani modificarono l’equipaggiamento della fanteria, sostituendo la lancia degli opliti greci con una spada corta (il gladio) che lasciava i soldati più liberi nei movimenti e che era più utile negli scontri corpo a corpo.

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205

come decorazioni) o con le corone, i riconoscimenti più

1movimenti sincronizzati dei manipolirichiedevano che i soldati fossero perfettamente addestrati. Nelle legioni romane vigeva una disciplina ferrea: jicomandanti militari sottoponevano le truppe ad addestramenti este-

nuanti e pretendevano dai legionari un’obbedienza as-

saluta, Chi osava disobbedire o chi commetteva anchela minima mancanza veniva punito in modo feroce conpene che potevano arrivare alla fustigazione e alla condanna a morte. Nei casi limite, quando era un intero reparto a essersi tnacchiato di codardia o di insubordinazione, i

ambiti. A seconda della prodezza compiuta, un legionariò poteva ottenere la corona muraria, che spettava al pri-

mo soldato che riusciva a varcare le mura di una città nemica; quella navale, che spettava al primo che arrembava una nave avversaria; quella civica, che spettava a chi salvava dai nemici un commilitone o un cittadino romano. Le falere e le corone non avevano solo u n valore celebrativo: al lora conferimento si accompagnavano, infatti, premi in denaro e una quota maggiore al momento della divisione del bottino di guerra.

generali potevano procedere con la decimazione, ossia con l'esecuzione di un soldato ogni dieci. Questi metodi assicuravano aigenerali un'obbedienza che sul campo di battaglia si tramutava in u n esercito compatto, in grado di reggere a ogni carica del nemico e capace di eseguire

gli ordini ricevuti. Ma erano previsti anche premi e riconosci.

menti per i soldati valorosi: venivano insigniti can lefalere (borchie in metallo

equivalenti alle nostre medaglie, che potevano essere poste sulle armature

+Soldati romani con elmo, scudo, daga e lancia. (Magonza, MuseoRomaneo-Germanico! Lessino)

COMPRENDERE E COLLEGARE

a. Quali vantaggi offriva lo schieramento manipolare rispetto alla falange oplitica? b. Quali vantaggi dava la ferrea disciplina imposta ai legionari? E da che cosa veniva controbilanciata? e. L'esercito romana, come quello delle poteis greche, era composto da cittadini. Spiega se questo dato costituiva un vantaggio o uno svantaggio.

+ Medaglia in bronzo conferita come onorificenza, |

secolo d.£. (Barcellona, Museo Archeologico di

Catalogna/SuperStock) è Stele funeraria di Marco Aurelio,

pluridecorato centurione della Legio



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# La disposizione dell'esercito secondo lo schieramento

manipolare.

XIII, caduto nell'imboscata della selva di Teutoburgo.

INTERPRETARE L E IMMAGINI 1 . Utilizza le dua immagini qui sotto par mattere a confronto i l ruolo della donna

nella società greca e in quella strusca. Procedi nel seguente modo. a . Indica qual era il ruolo della donna nella società greca e a quali attività sociali poteva prendere parte; spiega chi è la donna raffigurata nella prima immagine.

n

b . PFPrestando particolare attenzione all'abbigliamanto e all'atteggiamento della

donna rappresentata nell'affresco, descrivi la condizione femminile nel mondo etrusco. €.

Infine spiega perché nell'arte funeraria etrusca erano frequenti sia le rappresentazioni di banchetti sia le scene di armonia coniugale.

f Ceramica greca del V' secolo a.C. U. Brightmani

Affresco dalla Tomba degli Scudi di Tarquinia.

Seconda metà del IV secolo a.C. (Scala, Firenze} 1

personaggi rappresentati sono due sposi, i l nobile Larth Velcha e sua moglie Velia Seitithi.

|

E La donna è acconciata e vestità elegantemente; indossa bracciali è u n anello alla man o destra.

E i l tavolino è imbandito con vivande prelibate.

@ La donna porge al marito un uovo, simbolo dell'unione matrimoniale, di rinascita e di eterna fertilità. @ L'uomo è coricato su un triclinio, mentre sua moglie siede ai suoi piedi. Nel mondo antico l'uso dei triclini era riservato agli uomini adulti; donne e bambini mangiavano accomodati su sedie o sgabelli.

INTERPRETARE L E F O N T I 2 . Leggi i l brano dello storico Tito Livio è confrontalo con la cartina. Indica quali affermazioni del testo non ti paiono condivisibili e perché. «Non senza ragione gli dèi e gli uomini scelsero questo

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luogo per fondare la città: dei colli saluberrimi; un fiu-

Carvetari

me adatto per trasportare le biade dai paesi dell'interno e per ricevere le metvi dal mare; il mare vicino per offri-

velo

SAEINI

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ETRUSCHI

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re i suoi vantaggi, tria non esposto per troppa vicinati-

za alla minaccia di fotte nemiche; una posizione cen-

trale nell'Italia, particolarmente propizia allo sviluppo della città— ène è una prova la grandezza di una città cosìrecente.» Vi,54 "Tito Livio, Le Storte,

I

ciRoma alla fine del Vi sec. a.C. Territono Attuale foce del Tevere

LAVORZRE SULLE FONTI 3 . Lo storico graco Polibio descrive la battaglia navale di Milazzo, la prima nella quale i Romani impiegarono i corvi. Leggi i l brano * rispondi alle domande, «] Cartaginesi salparono con centotrenta navi, pieni di disprezzo per l'ine-

7

sperienza romana. Avanzarono con la prua rivolta ai nemici, senza neppure schierarsi in ordine di battaglia, convinti che non ne valesse la pena, quasi avanzassero a un sicuro bottino. Avvicinatisi e visti sulla prua di ciascuna nave i corvi rivolti all'insù, i Cartaginesi rimasero sulle prime incerti, stupitip e rlanovità di tali macchine; dopo un po" tuttavia, ancora disprezzando il nemico, le avanguardie ingaggiarono arditamente battaglia. Quando cozzavano, però, le navi venivano attanagliate dalle macchine e subito [...] i Romani passavano a combattere sulle navi avversarie,i Cartaginesi in par le

furono uccisi e in parte, sconvoltd per l'accaduto, sl arresero: la battaglia

a

divenne del tutto simile a un combattimento di fanteria. 1Cartaginesi persero le trenta navi che per prime avevano attaccato battaglia con tutto l'equipaggio, e fra le altre la nave del comandante. Il testo della flotta [...], vista la sorte toccata alle navi che si erano lanciate avanti,

tipiegò e manovrà per evitare l'attacco dei corvi. Fidando sull'agilità delle loro navi, speravano però di poter riuscire senza danno, accostandosi alle navi nemiche dai fianchi © da poppa. Ma, poiché da ogni purte i corvi incombevano minacciosi, i Cartaginesi cedettero e presero la fuga, atterriti dalla nuova esperienza, dopo aver perso ben cinquanta navi.» Polibio, Storie,I, 23

a. Da che cosa dipendeva il disprezzo mostrate dai Cartaginesi verso la flotta romana prima della battaglia? Spiega come erano fatti i corvi e in che modo funzionavano. Alutati con il disegno. €

Che cosa intende Polibio quando sostiene che «la battaglia divenne del tutto simile a un com-

battimento di fanteria»? Si trattò di un esito casuale è voluto dai Romani?

PRODURRE TESTI SCRITTI 4 . Il Romani furono terrorizzati dagli elefanti che Pirro portà con se in Italia. Immagina di essere un legionarie romano che i r battaglia ha dovuto affrontare quello che per lui era un animale sconosciuto e scrivi una lettera a un amico descrivendo l'elefante e le tue sensazioni alla sua

apparizione,

La battaglia di Zama in un dipinto dal 1567

INTERPRETARE L E F O N T I 5 . Osserva l'iImmagine, leggi | testi che la accompagnano e rispondi alle domande.

Questa statuà, conservatà nel Museo Archeologico Nazionale di Firenze, è detta l’Arringatore. Fu probabilmente realizzata nei pressi di Perugia tra il 100 e 1'88 a.C. Essa reca un'iscrizione in lingua etrusca che ci informa sull'identità del personaggio raffigurato: si tratta di Aulo Metello, un dignitario

etrusco, ritratto nentre si appresta a prominciare un'arringa, cioè un discorso pubblico. a . La statua dell'Arrin-

datore costituisce un esempio del processo di romanizzazione che ebbe luogo in seguito alla conquista dell‘Italia da parte di Roma: spiega in che cosa tore sistatte tale processo, quindi utilizza la statua a sostegno delle tue affermazioni. . Quale particolare della statua ci informa circà |a sua provenienza

etrusca? Perché il fatto che la statua fu trovata vicino a Perugia - una delle ultime città etrusche ad arrendersi ai Romani - la rende ancor più significativa?

HB La mano è alzata nel gesto detto A silentium m a n i facere, con cui l'oratere richiamava l'attenzione del pubblico e chiedeva silenzio prima di iniziare il sua diOO

HM La testa è sproporzionata, piccola rispetto al resto del corpo. Il forte carattere ritrattistico, però, avvicina la statua alle opere romane del periodo. MM Aulo Metello indossa una tunica e, sopra di essa, Luna toga più simile a quella romana che non alla tradizionali vesti etrusche,

@ L'arello incastonato pertato sulla mano sinistra Indica

chesi trattava di un personaggio di alto rango. @ L'iscrizioneIn lingua etrusca è posta sul bordo inferiore della tunica.

I

Metello non porta le tradizionali calzature etrusche, ma talcei: una calzatura alta che i Romani dovevano indossare |

quando sì presentavano alle assemblee pubbliche o nai

tribunali.

TRACCE DEL PASSATO Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. Nei corso di un programma di scambio arriveranno in visita alla tua scuola dei ragazziprovenienti da un istituto di un'altra regione: a te spetta il compito di organizzare ilprogramma di una delle giornate dello scambio. CONSEGNA

Il programma che organizzerai deve prevedere la visita a un sito archeologico o a un monumento risalente all'epoca pre-romana o romana e la distribuzione di materiale informativo sul luogo che visiterete, in modo da

I

motivare e coinvolgere | vostri ospiti. Il materiale informativo dovrà comprendere:

n il programma della giornata con le informazioni pratiche (orari, località, modalità di trasferimenti, ecc.) In formato pieghevole; n una scheda che illustri le vicende in epoca antica della regione in cui abiti; n pu

una scheda descrittiva del sito è del monumento scelto; una scheda informativa circa le iniziative volte alla conservazione e alla valorizzazione turistica del sito in questione.

SUGGERIMENTI QGPERATIVI

Il programma, stampato su un foglio A4, deve comprendere sia momenti di socializzazione che di studia e concludersi con il rientro presso la scuola entro le are 18.00. Nella stesura del programma,

I

quindi, stai attento a individuare u n sito o un

monumento facilmente raggiungibili con un viaggio non eccessivamente lungo. Ir

I

Le schede informative devono essere stampate su foglio A4 è comprendere immagini e carte del luogo che visiterete. Suddividi le schede i n 2-2 paragrafi e dai a ciascuno un titolo che sia rappresentativo del contenuto. Puoi usufruire dell'ausilio di una guida turistica della tua regione.

La descrizione del sito deve evidenziare il suo valore storico è artistico e deve essere finalizzata a interessare e incuriosire i tuoi coetanei: le descrizioni non devano essere troppo analitiche e minuziose. RISORSE A DISPOSIZIONE E Libro d i testo; n

materiale bibliografico da reperire presso la biblioteca dell'istituto o quelle pubbliche;

n materiale e immagini reperibili su Internet o

presso associazioni culturali © Pro Loco;

n computer con connessione a Internet, stampante.

| «è Le rovine delle terme di Cuma. Napoli, (RaffertFicki]

MATERIE COINVOLTE Eu Storia

n Geografia n Italiano TEMPI D I REALIZZAZIONE

Per portare a termine questo compito vi occorreranno: n 1 ora per elaborare e pianificare il progetto [in classe]; ®

32 ore per visionare, selezionare e schedare il materiale informativo ed, eventualmente, effettuare una visita preliminare orientativa al sito o monumento [a casa]; 2 ore per la realizzazione del prodotto in forma cartacea e per la revisione finale [in classe];

1 giornata per svolgere l'attività con il gruppo degli ospiti.

LEZIONE

L a società romana

e le sue trasformaz ioni 214-168 a.C. Conquista della Grecia e dell'Asia Minore 343-295 a.C, Guerra sannitiche: |]

conquista dell’Italia centrale

282-275 a.C. [ Guarra contro Taranto:

conquista dell'Italia meridionale

133 a.C. Tiberio Gracco tribuno della plebe

197 aut. anquista della Val Padana

1 3 3 a.C.

218-202 a.C.

querrapunica

Conquista romana

pih:D e è Conca sernquista di Sicilia

guerra punica

neozaino

5

Completa i l testo con q u e l l o che hai Imparato nelle lezioni precedenti. P

La società romana era

tradizionalmente basata su valori semplici come la frugalità.

In pochi anni Roma ha conquistato un vasto . esteso all'intero quia

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seniuuraa

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duna

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» Roma è una repubblica, ma l'accesso alle Cariche Membri della

È riservato ai

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Gli interessi dei plebei sono difesi estasieto della plebe. Dal iii

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A Roma ci sono molti piccoli

che costituiscono il cuore delle legioni romane. sasseransstsetabini

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| territori conquistati erano divenuti delle

.. , GOVernate da un proconsole.

Le ricchezze provenienti dalle Conquiste trasformano profondamente la sociatà romana.

tribune della piaba

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Conquista romane n n 11 secolo a.C. E E

Territori romani dopo la seconda querra punica Conquiste romane nel IT secolo a.C.

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incontro

fratelli Gracchi promuovono riforme per limitare la corruzione e a favore dei piccoli

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TIBERIO GRACCO

proprietari terrieri, ma vengono Uccisi.

E politico romano

@ 163-133 a.C. Tiberio Gracco capisce quali sora le

causa dei problemi di Roma e propone una riforma che potrebbe porre rimedia alla crisi della Repubblica. pb

Si diffonde il latitondo

e | piccoli contadini sono costretti a vendere i loro campi.

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Scopri come mai,

benché la sua riforma venga approvata, la sua vittoria sia solo momentanea e sì concluda in una tragedia.

Cipro

| UNITÀ DI APPRENDIMENTO

212 L a crisi d i R o m a

41] LA SOCIETÀ ROMANA IN EPOCA MONARCHICA E REPUBBLICANA “n

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Una società agricola Nei primi secoli della sua storia, Roma era ben lontana dalla ricchezza, dalla raffinatezza e dallo splendore culturale della civiltà greca © di quella etrusca, La società romana era molto più semplice, basata essenzialmente sull'agricoltura e sull’allevamento. Gli stessi Romani amavano descriversi

Cacciagione, frutta, verdura e coppe per l l vino.

core u n popolo di contadini che coltivavano i campi con le proprie mani. Questa immagine però non corrispondeva alla realtà: infatti i ricchi patrizi si guardavano

da Ercolano. (Napoli, Museo

bene dal lavorare personalmente la terra, che aftidavano a contadini salariati o ai propri clienti. Questo stretto legame con la terra comunque si m a n t e n n e anche quando Roma divenne la capitale di un grande impero: anche allora i ricchi ro-

4 Serie di nature morte in

un affresco proveniente

Archeologico Nazionite/Dea/

Scala]

mani trascorrevano volentieri lunghi periodi in campagna per seguire da vicino i lavori nelle loro proprietà. La maggior parte della popolazione romana era costituita da piccoli contadini, ossia da contadini che lavoravano personalmente le proprie podere aiutati dai famigliari e, al massimo, da qualche servo. valori tradizionali: frugalità « dedizione alla repubblica I valori tradizionali della società romana erano quelli tipici di una società contadina, primo fra tutti la frugalità, ossia il rifiuto del lusso e della ricchezza. L'abbigliamento e le abitazioni erano semplici ed essenziali e lo stesso può dirsi dell'alimentazione. La carne e le pietanze elaborate comparivano di rado sulle tavole dei Romani: il piatto principale era costituito da una polenta di orzo o di farro (chiamata puls), consumata assieme a legumi e verdure. Molto apprezzate erano la frutta secca e i formaggi. Tra i valori dei Romani era fondamentale la dedizione alla repubblica. Nei racconti leggendari della prima età repubblicana, eroi come Muzio Scevola o Cincinnato — che dovevano servire da esempio ai ragazzi — erano rappresentati come pronti a sacrificare il proprio interesse a favore del benessere comune.

|

Alcuni contadini trasportano u n sacco

d i grano dopo la mietitura. & Bassorilievo di età repubblicana. (Roma, Museo

Nazionale Romano)

LEZIONE L a società romana e le sue trasformazioni

213

x

10

La famiglia è guidata dal pater familias La famiglia romana era mente patriarcale: il padre (in latino, pater familias) esercitava la propria sa tà (patria potestas) su tutti coloro che ne facevano parte, cioè la moglie, i fi.

i nipoti e gli schiavi. I] suo potere era tale che aveva la facoltà di vendern f i g l iCome schiavi e di punire — persino con la morte —i maschi che si fossei

macchiati di un crimine o le ragazze che avessero tenuto una condotte morale scandalosa, Alpaterfamilias spettava poi il compito di scegliere lo sposo o la sposa per i propri figli. I figli - anche se adulti, sposati e a loro volta genitori — erano tenuti all’obbedienza e persino un console, in quanto figlio, doveva obbedire

|

. -

in tutto e per tutto al proprio padre. U n Romano diventava paterfamilias

i

non quando raggiungeva la maggiore età o quando lasciava la casa paterna per sposarsi, ma solo alla morte del proprio padre: solo a quel punt o riceveva il potere assoluto sui propri figli e i membri della sua famiglia.

Le donne sono sottomesse agli uomini Come nella maggior parte

delle società antiche, anche a Roma le donne erano sottomesse agli uomi-

i

ni ai quali dovevano un'obbedienza totale e incondizionata.

Le ragazze dovevano sottostare al volere del padre fino al momento de matrimonio, quando passavano sotto la potestà del marito. L o sposo ere

scelto dal padre e spesso la ragazza vedeva per la prima volta il marito solc

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il giorno delle nozze. Il matrimonio non era infatti una questione affettiv ma aveva solo lo scopo di garantire la nascita di figli legittimi. A dimostrarlo è la formula di rito che il padre pronunciava nel momento in cui affidava la figlia al suo sposo: «ti concedo mia figlia perché abbiate figli legittimi».

Un pater familias patrizio. busti degli antensieme

Le virtù delle donne: fedeltà, obbedienza e operosità La moglie doveva al proprio consorte obbedienza e fedeltà assolute: le leggi romane consentivano a quest'ultimo il diritto di uccidere la moglie sorpresa assieme a un altro uomo. Inoltre il marito poteva anche ripudiare la moglie, la quale al contrario non aveva alcuna possibilità di rompere i l matrimonio. All'obbedienza e alla fedeltà le donne romane dovevano inoltre unire la mori-

deiConservatori) —

Sua Gens. (Roma Palazzo

Duse sposi sl stringono destra. mano la è Questo gesto

geratezza dei costumi: non dovevano desiderare bel vestiti o gioielli, nè mostrarsi

concludeva la cerimonia

vanitose sfoggiando acconciature elaborate o usando i cosmetici, due cose proprie

nuziale. (Roma, Museo

solo delle donne da poco, Così come in Grecia, all'obbedienza e alla morigeratezza le donne dovevano unire l'operosità: i n un'iscrizione funeraria del TT secolo a.C. sono sintetizzati quelli

Nazionale

Romano)

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che, peri Romani, erano i massimi elogi che si potessero fare I

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a una donna: «Fu casta, sì prese cura della casa, filò la lana.»

Solo a partire dal I l secolo a.C. la condizione di inferiori-

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tà della donna si attenuò: le bambine poterono ricevere un’e-

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ducazione; le mogli ottennero il diritto di divorziare e di gestire il proprio patrimonio; l'uccisione delle adultere iniziò a essere considerata u n reato e furono introdotte norme che punivano anche i] marito infedele. Le donne continuarono

però a rimanere escluse dalla vita politica.

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Fino a pochi decenni fa nel Codice Penale italiano è rimasta in vigore una norma assurda, retaggio del passato, come i l delitto d'onore: scopri d i cosa si trattava e quando è stata abolita.

| UNITÀ DI APPRENDIMENTO

214 L a crisi di R o m a

21] LA RELIGIONE DEI ROMANI T

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Alle divinità locali si sovrappongono gli dèi greci Durante l'età monarchica i Romani adoravano divinità locali, come Vesta {la dea protettrice del focolare domestico e dello Stato), Quirino (il dio protettore di Roma), Giano, Silvano e Fauno. Successivamente, attraverso gli Etruschi si diffuse a Roma il culto degli

dèi olimpici, che gli Etruschi avevano a loro volta ricevuto dai Greci. A volte le

Una cerimonia sacrificale. # Fregio dell'altare di

Domizio Enobardo del Il secolo a.C. (Parigi, Musée du Louvre )

divinità olimpiche sostituirono quelle latine, più spesso vi si sovrapposero: per esernpio, Giove venne identificato co] greco Zeus, Marte col dio della guerra Ares, Nettuno c o l dio del mare Poseidone.

1] culto delle due principali divinità arcaiche, Vesta e Quirino, sopravvisse a lun-

|

FSSICO

go: a Vesta era dedicato a Roma un tempio circolare, presieduto da sacerdotesse Guale d i questi aggettivi è sinonimo vergini, le vestali, che avevano il compito di tenere sernpre acceso il fuoco sacro di atcaico? dedicato alla dea. Quirino fu invece identificato con Romolo, il mitico fondatore del[A] antico; la città che la tradizione sosteneva essere stato assunto in cielo e accolto tra gli dii. Dagli Etruschi iRomani presero anche la pratica degli aruspici, ossia l’interpre(B] sacro; tazione della volontà degli dèi osservando il volo degli

uccelli, Prima di ogni atto collertivo importante — per esempio l’elezione di u n magistrato

[€] romane: [n]

pagane.

o l'approvazione di una legge — i sacerdoti

che facevano parte del collegio degli aruspici osservavano il volo degli uccelli per dedurr il volere degli dèi: in caso di responso negativo l'esame della legge o l'elezione veniva rimandata a u n altro giorno. Anche i consoli,

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prima di una battaglia, dovevano osservare gli uccelli per capire se fosse il caso di attaccare o di rimandare lo scontro. Un aruspice legge l l futuro

nelle viscere di un bovino, | «# Farticolare di un rilievo proveniente dal

i: Foro di Traiano, 120 d.C. {Parigi MMusdedu LouvreiLenandosky Alnar) e

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LEZIONE La società romana e le sue trasformazioni

215

10

| Romani prendevano veramente decisioni

basate sul volo degli uccelli? Decidere se esaminare una legge o votare un magistrato in base al

compartamento degli uccelli appare oggi totalmente insensato, ma in realtà aveva una motivazione politica. 1] sacerdoti che interpretavano il volere degli dèi erano tutti patrizi, ossia appartenevano alla classe

che deteneva il potere. Pertanto dichiarare che gli dèi non volevano che

si votasse una determinata legge era uno stratagemma con cui i

patrizi impedivano che fossero messi al voto provvedimenti che rischiavano di mettere in pericolo il loro potere.

Lari e Penati proteggono la casa Ogni famiglia era protetta da divinità domestiche che salvaguardavano la casa e i suoi abitanti: i Lari, che erano gli spiriti degli antenati, e i Penati. In ogni casa c’era un tempietto a loro dedicato presso il quale il paterfamilias offriva piccoli sacrifici. Come in Grecia, anche a Roma le persone si rivolgevano agli déi per ricevere aiuto e protezione e non instauravano con essi u n rapporto intimo. Esattamente

come in Grecia erano anche molto importanti i sacrifici svolti a nome dell'intera

cittadinanza per preservare la concordia tra la comunità e gli dèi.

La statuetta in bronzo

di un Lara.

4 1secolo d.C. (iadrid. Aluseo Nazionale

Archeologico) n.

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| sacerdoti sono magistrati della repubblica A Roma la religione era strettamente connessa alla politica. [ n età monarchica il re era anche i] supremo sacer-

dote di Roma: in modo analogo, in età repubblicana i sacerdoti erano magistrati incaricati di rappresentare la città presso gli dèi e di assicurarsi il loro benvolere attraverso la corretta esecuzione dei sacrifici. Il più importante sacerdote di Roma era il pontefice massimo: si trattava di una carica antichissima, il cui nome derivava dal fatto che a lui era originariament e delegata la cura dell’area sacra posta lungo il Tevere e presso la quale un ponte permetteva l'attraversamento del fiume.

2 ] LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA ELLENISTICA Roma, capitale di un impero 1l quadro che abbiamo tracciato fino a ora cambiò velocemente e radicalmente nel corso del I l secolo a.C. Roma non era più da tempo un piccolo centro del Lazio ma era divenuta la capitale di u n impero esteso all'intero Mediterraneo. In seguito alle conquiste militari erano giunte in città ricchezze enormi, provenienti dai bottini di guerra, dai tributi versati dalle

province, dalla vendita come schiavi dei prigionieri o dallo sfruttamento delle risorse dei paesi conquistati. Come ha scritto uno storico a noi contemporaneo

«le ricchezze di interi paesi o anche di intere civiltà finivano preda dei Romani». L'arrivo di queste ricchezze trasformò profondamente la società romana.

La diftusione del lusso L'afflusso delle ricchezze provenienti dalle conquiste militari ebbe un impatto dirompente sullo stile di vita dei Romani. Nel Il secolo a.C. i ricchi vivevano in un lusso che soltanto pochi decenni prima sarebbe stato inimmaginabile: le case si trastormarono in sfarzosi palazzi adorni di statue,

mosaici e giardini, le tavole venivano imbandite con cibi sempre più ricercati e costosi, Le vesti di Jana o di cotone venivano sostituite da tuniche in seta finemente

lavorate, le donne sfoggiavano preziosi gioielli.

Un orecchino d'oro a forma d i navicella d i fattura greca. # Lo stile elaborato dell’areficeria ellenistica

verra adottato anchè a Roma del ll secolo a.C, (Taranto, Musso Archeologico Nazionale)

x

216 L a c r i a i di Roma

Roma è conquistata dalla cultura greca | Romani avevano sempre guardato con ammirazione alla cultura greca, della quale riconoscevano la superiorità.

Nel I l secolo a.C. le conquiste della Grecia e dell'Asia Minore misero R o mina diretto c o n t a tcon t o la cultura ellenistica. In Italia giunsero infatti opere d'arte e Hbri provenienti dai saccheggi delle città sconfitte: per esempio, la biblioteca reale macedone fu portata aRoma come bottino di guerra. A diffondere la cultura ellenistica furono anche intellettuali e scienziati che spesso giungevano a Roma come schiavi © prigionieri di guerra: Polibio, uno dei primi scrittori a narrare la storia di Roma, era u n Greco arrivato in [talia come ostaggio.

Una parte della società romana accolse con favore l’arrivo della cultura

greca e le famiglie più ricche affidarono l'educazione dei propri figli a insegnanti greci o inviarono i ragazzi a studiare ad Atene o a Rodi.

Catone il Censore e la ditesa della tradizione Molti, invece, videro nella diffusione della cultura greca e nel lusso che a essa si accompagnava una minaccia che rischiava di distruggere i valori romani tradizionali: la sobrietà, il decoro, l'attaccamento alla terra, il sacrificio dell'interesse personale a favore del bene della repubblica. Nel tentativo di preservare tali valori, i conservatori fecero approvare delle che limitavano l o splendore di banchetti, vesti e gioielli. ll maggior rappresentante dell'ala conservatrice fu Catone il Censore. Nel 183 a.C., l’anno in cui ricoprì l'incarico di censore che gli sarebbe valso il soprannone, egli fece allontanare dal Senato e dagli incarichi pubblici tutti coloro che avevano una condotta contraria alla morale e, con la stessa intransigente severità, si batté contro la diffusione a Roma della cultura greca. La posizione di Catone era però anacronistica: la cultura greca — più vivace, aperta e raffinata — era destinata a trionfare anche a Roma. Anni più tardi, il poeta Orazio avrebbe sintetizzato questo processo, scrivendo che «la Grecia conquistata conquistò a sua volta i l

suo rozzo vincitore». 1Romani con la forza dei loro eserciti, avevano conquistato

4 | monili provengono dalla Macedonia,

Ill secolo a.C. (New York,

Aetrupolitan Museurti of Arti

leggi suntuarie

Le leggi suntuarie seno leggi che voghano

Ierutare le Spese non Necessario è quelle per prodotti di lusso.

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la Grecia, ma la superiore cultura greca si era diffusa aRoma,

Un anello e due bracciali In oro,

Le ricchissima decorazioni i n una

casa romana. | dipinti si trovavano nella Casa di Meleagro, a Pompei. Intonaco dipinto e rilievi in stucco, 62-79 d.C. {Napori, Afuseo Archegliogico Nazionale! Araldo De Luca)

La società romana e le sue trasformazioni

4 ] NASCONO NUOVI CETI E SI DIFFONDE LA CORRUZIONE Un nuovo ceto: | cavalieri La nascita di un impero offriva numerose occasioni di guadagno attraverso attività come il commercio, la riscossione dei tributi, la

fornitura allo Stato di manufatti, la costruzione degli edifici pubblici. Il controllo di queste attività f u assunta da u n nuovo ceto: il ceto equestre i cui membri erano detti cavalieri. I l termine cavalieri, che in origine indicava i cittadini che prestavano servizio militare nella cavalleria, a partire dal I I secolo a.C. passò a indicare una nuova e influente classe sociale, composta da famiglie di origine recente che si erano arricchite grazie ai commerci. ] cavalieri non potevano però

RIVA

accedere al consolato o al Senato, che erano controllati dalle famiglie della notilitas.la classe formatasi nel IV secolo a.C. dalla fusione dei patrizi e dei ricchi plebei. senatori e la Lex Claudia 1 membri della nobiltà senatoria (detta anche ceto senatorio) erano caratterizzati dal loro controllo sulle cariche pubbliche e dall'essere proprietari terrieri. Nel 218 a.C. fu infatti approvata una legge (Lex Claudia) che vietava ai senatori di praticare il commercio marittimo o di prestare denaro a interesse: per la mentalità romana commercio e il prestito a interesse erano infatti indegni di un uomo di elevata condizione sociale. Per quanto i l divieto fosse spesso aggirato attraverso l’impiego di prestanome, la Lex Claudia spinse i |

La borsa d i u n

funzionario addetto

alla riscossione delle tasse.

# La borsa è raffigurata su un bassorilievo del | secolo d.C. (Roma, Museo

Nazionale Rorano/DeA/Stala)

senatori a investire soprattutto nell'acquisto di proprietà terriere e nella fonda-

zione di vasti latifondi. La corruzione, un male dilagante Peri mermbri della nobiltà senatoria un'ulteriore possibilità di arricchimento era offerta dallo sfruttamento delle province: queste ultime erano affidate al governo dei proconsoli, funzionari scelti tra gli

ex consoli e quindi appartenenti al c e t o senatorio. Attraverso la gestione degli O , più semplicemente, per mezzo di violenze e soprusi, i proconsoli potevano accumulare enormi ricchezze con la garanzia che non sarebbero stati mai condannati. Infatti, quando venivano accusati di corruzione, erano giudicati da tribunali composti esclusivamente da senatori: pertanto i processi si

caoncludevano sempre con sentenze di assoluzione o condanne lievissime. In assenza di ogni serio tentativo di contrastarla, la corruzione si diffuse a tal punto che ricoprire un incarico pubblico non fu più visto come un modo per servire la repubblica, ma come un'opportunità di arricchirsi.

Appalti pubblici (li

appalti pubblici

SONG CONTFAtTi stipulati trà persone o imprese a la

Stato per l'esecuzione d lavon, forniture o Servizi di interesse pubblico. A Roma la gestione degli appalti pubbiti era

affidata 21consoni.

Come avveniva l a corruzione a Roma? La repubblica romana, cosìcome gli statiodierni,non provvedeva direttamente | alla costruzione di edifici pubblici, strade o acquedotti, ma la appaltava, ossia

affidavala costruzione a un privato che siimpegnava a svolgere il lavoro in cambio di una cifra prefissata, Anche per l'acquisto di beni o di servizi — per esempio il traspotto di grano a Roma - si procedeva con gli appalti. Gli appalti erano — e sono ancora oggi — una delle maggiori fonti di corruzione: spesso infatti 1magistrati incaricati di aftidarli ai privati sovrastimavano volutamente i costi dell’opera da realizzare, così da garantire al costruttore un profitto illecito. Da parte sua l'appaltatore si sdebitava verso il magistrato pagando una tangente.

PASSATO, PRESENTE P

Oggi I n a l i a sono diffusi sia i reati di corruzione che di concussione. Sapresti dire i n cosa differiscono questi due crimini?

I

Se non conosci il significato del termine prestanome cercalo sul dizionario, Quindi fai u n esempio per cui oggi si potrebbe ricorrere a u n prestanome. Infine prova a spiegare perché l'uso del prestanome nasconde nella maggior parte dei casi un'infrazione della legge.

| UNITÀ DI APPRENDIMENTO

218 L a crisi d i R o m a

8 ] LA CRISI DELLA PICCOLA PROPRIETÀ TERRIERA E LA DIFFUSIONE DEI LATIFONDI

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delI l secolo a.C.(venezia,

& Bassorilievo Museo Archeologico)

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(Roma, Museo Nazionale Romano)

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Gli schiavi, base dell'economia Le trasformazioni in atto toccarono anche l'economia, che divenne un'economia schiavi-

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stica, ossia basata sullo sfruttamento della manodopera fornita dagli schiavi. Poiché al termine di ogni campagna militare migliaia di prigionieri di guerra venivano ridotti in schiavitù,il numero degli schiavi era cresciuto enormemente — secondo alcune stime, nel Il secolo a.C. costituivano circa il 13% della

popolazione dell'Italia — e di conseguenza il loro prezzo era diminuito, 1Romani ebbero così a disposizione una manodopera abbondante a un costo irrisorio. Non tutti gli schiavi subivano l o stesso destino: quelli che vivevano nella casa del padrone, a stretta contatto con la famiglia, godevano generalmente di u n trattamento di favore, ma la maggioranza, ossia coloro che prestavano lavoro nei campi o nelle miniere, doveva sopportare fatiche disumane. Gli schiavi, considerati alla stregua d i oggetti, venivano sfruttati fino a che

erano abili al lavoro e abbandonati a se stessi quando non erano più in grado di svolgerlo. Nel suo trattato sull'agricoltura Catone il Censore sosteneva che fosse «necessario eliminare un attrezzo rotto e gli schiavi vec-

|

A causa delle dure condizioni di vita a cui erano sottoposti, a partire dalI l secolo a.C. le rivolte degli schiavi si fecero sempre più frequenti. L a più grave scoppiò

nel 136 a.C. in Sicilia: decine di migliaia di schiavi tru-

cidarono i loro proprietari, si impadronirono di parte dell'isola e per ben quattro anni riuscitono a tenere testà alle legioni romane.

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La raccolta delle oliva. «# Rappresentazione su un

mosaico del Ill secolo d.C. (Saint-Germain-en-Layo, MMisée des Antiquités Nationales}

LEZIONE L a società romana e le sue trasformazioni

219

10

La nascita del latifondi... Due altre importanti trasformazioni economiche che ebbero luogo nel 11 secolo a.C. furono la nascita dei latifondi e la crisi della piccola proprietà contadina. Alla fine di ogni campagna militare vittoriosa, una parte delle terre appartenenti alle città sconfitte veniva confiscata da Roma ed entrava a far parte dell'agro pubblico. Questi campi avrebbero dovuta essere redistribuiti tra tutti i cittadini

romani, ma in realtà venivano occupati dai ceti più ricchi, ossia dai cavalieri e dai senatori. Si formarono così dei latifondi, ossia grandi proprietà terriere estese

per centinaia di ettari, che appartenevano a un unico proprietario (Il latifondista) e che erano coltivate attraverso il ricorso agli schiavi. porta alla crisi della piecola proprietà Alla diffusione dei latifondi si accompagnò la crisi della piccola proprietà, ossia dei contadini che coltivavano personalmente i loro campi aiutati dai famigliari e da qualche servo. Come abbiamo visto, nei primi secoli della Repubblica romana la piccola proprietà terriera era molto diffusa e i piccoli contadini costituivano anche il nerto dell'esercito. A partire dal Ul secolo a.C. questa classe sociale entrò in crisi per una serie di cause, Una prima causa fu il protrarsi nel tempo delle campagne militari, che ora venivano combattute lontano dall'Italia e che tenevano i piccoli proprietari lontani per anni dai propri campi, così che questi ultimi finivano in uno stato di semiabbandono. La seconda causa fu la concorrenza dei grandi latifondi nati dall'accaparra»-.

mento dell'agro pubblico e coltivati utilizzando la manodopera a basso costo for-

nita dagli schiavi: in questo modo, i latifondisti potevano praticare dei prezzi bassi, improponibili per i piccoli contadini.

# Uno schiavo al lavoro in una villa di campagna. (Tunisi, Museo delBardo/latreur)

LAVORARE CON LE IMMAGINI IP il mosaico rappresenta una villa romana: osserva attentamente l'immagina & indica, motivando la tua risposta, se secondo te apparteneva a u n

reco

latifondistàa o a un piccolo contadino. Quindi spiega quali trasformazioni della società romana sono testimoniata da quasta immagine.

LESSICO

Nella frase, questi

ultimi si riferisce: |A| alle querra:

[B] ai piccoli proprietari; I L ai contadini; l p ai campi.

x

| UNITÀ D I APPRENDIMENTO

220 La crisi d i Roma

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Si forma la plebe urbana Molti piccoli contadini non riuscirono a reggere la concorrenza dei latifondisti e furono costretti a vendere i propri campi e a emigrare a Roma nella speranza di trovarvi un lavoro. Nella capitale sl formò quindi un nuovo gruppo sociale che i testi dell'epoca chiamano “plebe” e che gli storici contemporanei definiscono “plebe urbana” per distinguerla da quella dei primi secoli della Repubblica.

I l secoloace. kMolti piccoli contadin

vendone | propri campi e si trasferiscono a Roma

Come vedremo tra poco, per mantenere l'ordine pubblico ed evitare che la piebe si ribellasse, lo Stato garanti ai cittadini romani l’accesso gratuito ai giochi di gladiatori e agli spettacoli teatrali e cominciò a distribuire frumento gratuitamente 0 a un prezzo inferiore a quello di mercato,

Conquiste militari + Afflusso di ricchezze

] Formazione di nuovi ceti sociali

Diffusione della corruzione

Aumento del

Diffusione del latifondi

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Leptis Magna, in Libia,

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LEZIONE |

10

La società romana e le sue trasformazioni

Che differenza c’è tra i plebei d e l l a prima età repubblicana e l a plebe urbana?

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La plebe urbana era profondamente diversa da quella dei primi secoli di vita | della repubblica: allora la plebe era costituita da tutti coloro che non appartene- | vano al gruppo dei patrizi e quindi comprendeva piccoli contadini, artigiani ma anche ricchi mercanti. Costoro chiedevano di poter partecipare alla conduzione dello Stato e per questa si scontrarono ripetutamente coi patrizi. La plebe urbana, al contrario, era formata da nullatenenti che vivevano di lavori saltuari o di espedienti. Soprattutto, la plebe urbana non avanzava rivendicazioni politiche o sociali ma si accontentava dei giochi e degli spettacoli gratuiti che le venivano forniti gratuitamente.

LESSICO

Nella frase, saltuari significa

le] mal pagati;

LA PLEBE DEL V E IV SECOLO A.C.

LA PLEBE URBANA

Era formata da artigiani, contadini ma anche da ricchi mercanti.

Era formata da persone che vivevano di lavori saltuari.

Aveva un programma e rivendicazioni Non aveva né un programma Politiche.

221

[e] pericolosi; [G] incerti; [H] sporadici.

E

né rivendicazioni politiche.

I l calo del reclutamento e ll malcontento degli talki L'impoverimento dei piccoli contadini ebbe importanti conseguenze sul reclutamento dell’eserciIl secolo a.C. to: diminuendo il numero dei contadini, calò anche il numero di chi era in grado

di pagarsi l'equipaggiamento militare ed era perciò arruolabile. Nel giro di soli sei anni — dal 142 al 136 a.C. - i cittadini reclutabili ditninuirono di circa 10 000 unità. L'esercito romano restava il più forte e mumeroso dell’epoca, ma era necessario

L'esercito romano fatica

impedire ulteriori cali.

chiedere la cittadinanza.

Crisi del

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reclutamento

Diminuzione del contadini in grado di pagarsi l'equipaggiamento

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militare

Crisi della pilecola

proprietà

t o tra gli Italici, osdiffuso Un altro problema era dato dalm a l c o n t e n sia tra le popolazioni della Penisola alleate di Roma che però non godevano della cittadinanza romana. Gli Italici partecipavano alle campagne militari di Roma e sopportavano gli oneri della guerra in

ugual misura dei cittadini romani senza però trarne uguale profitto: a loro spettava una quota di bottino inferiare a quella dei Romani e inoltre non potevano partecipare alla distribuzione delle terre dell’agro pubblico.

Per queste ragioni, gli Italici iniziarono a chiedere che fosse loro riconosciutala cittadinanza ramana con rutti i privilegi che questa comportava {"# Lezione 9, p. 187). U n ufficiale etrusco con elmo è corazza. ©

P NalIl secco a.C. i soldati provenienti dalle città etrusche alleate di Rorma

| erano reputa combattenti di grande valere, ma non godevano degli stess

i privtegi che toreavano ai soldati romani an caso di campagne vittoriose.

Art Museu} e, ‘ ( B a t t i r i o rWalters

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a reclutare soldati.

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| UNITÀ DI APPRENDIMENTO

222

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La crisi di Roma

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6 ] 1 TENTATIVI DI RIFORMA DEI GRACCHI Tr}

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La pesa del grano e la sua distribuzione

Tiberio Gracco propone una riforma agraria [In molti a Roma avevano compreso che i cambiarmenti sociali ed economici appena descritti rischiavano di vornpromettere la sopravvivenza della repubblica e, per questo, cercavano di

4 (Ostia. Museo Ostiense)

promuovere leggi contro la corruzione e a favore della piccola proprietà, 1più seri



tentativi in tal senso furono compiuti dai fratelli Tiberio e Gaio Gracco. Tiberio Gracco, che nel 133 a.C. fu eletto tribuno della plebe, individuò correttamente nella crisi della piccola proprietà uno dei più gravi problemi che affliggevano la repubblica e cercò di porvi rimedio facendo approvare dai comizi tributi

— ning Un cippo graccano. l l cippo, rinvenuto presso Atena Lucana,

una legge d i riforma agraria. L a legge stabiliva che nessuno potesse detenere p i ù

dinoè Salerno. seviva a

di 1000 {ugeri (250 ettari) dell’agro pubblico: tutti coloro che avevano occupato una quantità di terra superiore al limite consentito avrebbero dovuto restituire i terreni in eccedenza. Le terre recuperate sarebbero stare ridistribuite t r a tutti i cittadini nella misura di 30 iugeri a testa, così da ricreare u n ceto d i piccoli contadini.

appezzamenti dell'agro pubblico secondo le leggi introdotte dai Gracchi. inapofi g i i Archeglogko

La nuova legge prevedeva anche che lo Stato avrebbe versato a ogni contadino la somma necessaria adac-

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la coltivazione dei campi, L'opposizione del senatori porta all'alimina-

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rato il possessodi 1000 iugeri contro i 30 dei piccoli contadini. Tuttavia, essa danneggiava | senatori che

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ja avevano occupato illegalmente grandi appezzamen # ti dell'agro pubblico e quindi ne suscitò la violenta

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zione d i Tiberio La riforma proposta da Tiberio

era in realtà più moderata di quanto possa appari: re: ai ricchi proprietari terrieri veniva infatti assicu-

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quistare le sementi e gli attrezzi agricoli per iniziare

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apposizione. Malgrado la contrarietà dei senatori l a , Fra a legge fu approvata e iniziò ad essere applicata: l e 4 terre occupate illegalmente furono confiscate e assegnate a piccoli contadini. inf

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223

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L a società romana e le sue trasformazioni

Alla fine del suo mandato Tiberio si ricandidò per una seconda volta alla carica di tribuno della plebe: sebbene non fosse vietata dalla legge, non era mai accadut o che un tribuno ricoprisse l'incarico per due volte consecutive. | senatori ne approfittarone per accusare Tiberio di voler diventare re di Roma. I l giorno delle elezioniil pontefice massimo malediì pubblicamente Tiberio e incitò contro di lui la plebe: una folla inferocita, guidata dai senatori, si scagliò contro Tiberio, che fu trucidato inzierne a trecento suoi sostenitori.

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Galo Gracco riprende i progetti del fratello Dieci anni più tardi, i progetti di riforma agraria di Tiberio furono ripresi da suo fratello, Gaio Gracco. Dalla drammatica morte di Tiberio, Gaio aveva

imparato che, per superare l'opposizione dei senatori a ogni serio tentativo di riforma, bisognava poter contare sull'appoggio sia della

plebe sia dei cavalieri. Un uoma politico con la toga candida, = Chi voleva farsi eleggere per quakhe carica, indossava durante la : campagna elettorale una veste chiun bianco particolarmente intenso — a : simboleggiarela sua onestà e d suo candore: per questo veniva chiamato

: caendidatus, da cui il termine italiano «candidato». (Città sei Vaticano, Afuten '_ LE

ChiaramontiSadko) E a]

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Lmmmm—n Latifondisti e piccoli proprietari Î ° poche righe Plutarco descrive magistralmente le modalità di formazione dei latifondi e la conseguente crisi della piccola proprietà contadina.

4 Del territorio che i Romani toglievano ai vicini con la guerra, una parte veniva venduta, l’altra era resa di pubblica proprietà e divisa f r ai

cittadini poveri e privi di altre risorse, dietro pagamento di un modico affitto all’erario. Ma i ricchi cominciarono a offrire per queste terre affitti maggiori, cacciandone via i poveri. Perciò venne stabilito per legge

che nessuno potesse possedere più di 500 pletri di terra, e per breve periodo questo provvedimento valse a contenere l'avidità dei ricchi, permettendo ai poveri di continuare a occupare i lotti loro assegnati e presi in conduzione fin da principio. Più tardi però i ricchi riuscirono ugualmente, attraverso prestanome, a trasferire a se stessi la conduzione dei lotti, e col tempo finirono per detenere apertamente, in nome proprio, la maggior parte del terreno pubblico. 1poveri, così espulsi, da una parte persero ogni entusiasmo per il servizio militare e dall'altra trascurarono di allevarsi una prole, sì che presto l’Italia intera si trovò povera di uomini liberi, e piena invece di schiavi barbari, che i ricchi impiegavano per coltivare le loro terre dopo averne cacciato i cittadini.» Plutareo, Vita di Tiberio Gracco, B

1 Quali norme regolavano

la concessione dei terreni dell'agro pubblico? I n che mado i

latifondisti riuscirono ad aggirarle? 1% I n c h e m e d a | ricchi

proprietari terrieri coltivavano i propri latifondi?

3 Quale destino

attendeva | comtadini che perdevano | propri campi?

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La crisi di Roma -

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I l lavoro nei campi: la mietitura. 4 Rilievo su un sarcofago del | secolo d.C, (Benevento, | Museo Sannio)

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Così, quando nel 123 a.C. fu eletto tribuno della plebe, non si limitò a riproporre la riforma agraria di Tiberio, ma fece anche approvare una legge frumentaria, la quale stabiliva che ogni mese lo Stato avrebbe distribuito alla plebe diRoma del grano a un prezzo inferiore del 50% rispetto a quello di mercato. Inoltre, per porre un freno alla corruzione dilagante e garantirsi l'appoggio dei cavalieri, Gaio tolse ai senatori il controllo esclusivo dei processi sui casi di corruzione e aumen-

tÒ il numero dei giudici provenienti dal ceto equestre: in questo modo 1proconsoli corrotti non avrebbero più avuto l'immunità garantita. Galo perde l l favore della cittadinanza Con questi provvedimenti Gaio si era guadagnato il sostegno della plebe e dei

cavalieri, ma il favore di cui godeva venne improvvisamente meno quando propose di estendere la cittadinanza romana

7



agli Italici. La proposta era i n realtà lungimirante, poiché da tempo il malumore che serpeggiava tra gli alleati costituiva u n elemento di possibile instabilità; tuttavia, la plebe temeva che

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l'allargamento della cittadinanza l'avrebbe privata deiprivilegi di cui pure godeva. l l console in carica approfittò di questo timore e si rivolse alla plebe con queste parole: «Pensate che

se darete ai Latini la cittadinanza ci sarà ancora posto per voi nelle assemblee, che potrete ancora partecipare ai giochi e alle feste? Non capite che quelli là vi porteranno via tutto?».

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Gaio Gracco si trovò ben presto isolato: nel 121 a.C. il Sena-

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t o lo accusò di voler sovvertire l'ordine sociale e lo condannò a

morte. Inoltre, infrangendo il divieto di portare truppe armate all’interno della

Tiberio e Gaio Gracco.

città, il Senato fece arrivare a Roma del soldati che trucidarono Gaio insieme a

#1 fratelli sono ritratti in una

ben tremila dei suoi partigiani. Negli anni successivi Il Senato smantellò le rifor-

Stara OUocantesa dello e

m e d e i Gracchi: si concludeva così l’ultimo tentativo di riformare l e istituzioni

(parigi Musée

repubblicane.



GLI STRUMENTI DELLO STORICO I

Mi

A t u o parere, la riforma dei tribunali promossa da Gaio Gracco pose u n limite, o l t r e che alla corruzione d e i proconsoli, anche a quella dei cavalieri

che facevano affari nelle province? Motiva la tua risposta.

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l l viaggio i n Oriente VE

seguito alle conquiste realizzate in Oriente, Roma etnitrò in contatto con la cultura

greca. 1 Romani furono immediatamente attratti dalla più raffinata cultura ellenistica e Roma si ricrripi di rmacstri di origine greca che insegnhavatno ai ragazzi romani i l greco, la grammatica, la filosofia e la retorica, ossia la disciplina che insegnava l’arte di parlare in pubblico.

@ Attraverso l'Egitto Seconda tappa

imprescindibile era Alessandria d'Egitto, la città fondata da Alessandro Magno alle foci del Nilo,

dove era possibile osservare il ccleberrimo Farx, Uma delle sette meraviglie del mondo antico, e dove era possibile recarsi alla celebre biblioteca — la più grande dell'antichità — e studiare sulle migliaia di testi che vi erano conservati. Ad

Alessandria ci si imbarcava su una delle navi che

E U n periodo d i studio in Grecia Perché l'istruzione di un ragazzo fosse effettiva-

risalivano i l corso del Nilo sino alle Piramidi e a Tebe, l'odierna Lusor. Qui ci si recava a visitare

mente completa era però necessario un soggior-

i Colossi di Memnone, due colossali statue - sono alte 18 metri erette nel XIV secolo e ancora oggi esistenti. Una delle due statue era particolarmernte famosa perché, al sorgere del so-

nio che l o portasse a diretto contatto con quella cultura che i Romani tanto apprezzavano. C -

viamente questi viaggi erano molto costosi e

quindi accessibili solo ai figli dei cavalieri e dei senatori,

Il viaggio di istruzione prevedevainnanzitutto un periodo di studio lontano dall'Italia, preferi-

bilmente ad Atene o a Rodi: per esempio sia Giu lio Cesare che Cicerone si recarono a Rodi per ascoltare le lezioni di Apollonio Molone, uno dei più famosi maestri di retorica dell'epoca, I l viaggio proseguiva poi con un teur che prevedeva la visita ai più celebri monumenti e alle

le, emetteva dei rumori che. secondo gli antichi, ceranorichiami agli dei o lamenti. Probabilmente si trattava di un effetto naturale per cui, all'inmalsarsi della temperatura, l'aria passava per delle

cavità presenti all'interno della statua creando un effetto «moro.

MH La tomba d i Achille | Romani in viag:

gio per l'Oriente visitavano anche i luoghi del le grandi battaglie la piana di Maratona o le

più importanti città dell'epoca. Una delle tappe

Termaopili e la tomba di Achille dove, prima di

obbligate cra ovviamente Atene, dove si poteva-

conquistare l'impero persiano, si era fermato in raccoglimento anche Alessandro Magno.

no ammirare i marmi del Partenone.

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La società romana era tradizionalmente basata s u valori semplici come l a frugalità. (> Paragrafi1-2, pp. 212-215) La società romana è tradizionalmente composta in gran parte di piccoli contadini; | valori tradizionali sono Il rifiuto d e l lusso e la parsimonia. L'elemento cardine della società è la famiglia, patriarcale e allargata: al pater familias sl

riconosce un potere assoluto su tutti coloro

i

Nascono nuovi ceti come l a piebe urbana e | cavalieri, m a si diffonde la corruzione. (> Paragrafi 4-5, pp. 217-221) Le ricchezze

provenienti dalle regioni conquistate sono gestite da un nuovo ceto sociale, | cavalleri, che appartengono a famiglie arricchite di recente ma non possono diventare consoli o senatori. Cavalieri e senatori creano grandi latifondi accaparrandosi le terre dell'agro pubblico. La corruzione dilaga. L'economia di Roma è ora basata sul lavoro a basso costo degli schiavi. TI mondo dei piccoli contadini entra in

che fanno parte del nucleo famigliare. La donna nella società romana ha un ruolo subalterno, ma a partire dal I l secolo a.C. conquista nuovi diritti. Attraverso i l contatto con gli Etruschi, èRomani adottano sia le pratiche divinatorie, in particolare quella praticata dagli aruspici, sla Il culto degli dèi olimpici che - rielaborato in una forma propria - si affianca a quello della antiche divinità italiche. Ogni famiglia cerca la protezione di divinità domestiche per salvaguardare la casa e | suoi abitanti: i Lari, gli spiriti degli antenati, e i Panati. I n ogni casa vengono offerti piccoli sacrifici In un tempietto a loro dedicato.

1 fratelli Gracchi promuovono riforma per limitare la corruzione e a favore del Piccoli proprietari terrieri, m a vengono

La suprema autorità religiosa è il pontefice

uccisi. (> Paragrafo 6, pp. 222-224)

massimo, che guida il collegio dei sacerdoti addetti al culto pubblico.

Nel 133 a.C. i l tribuno della plebe Tibariae Gracco propone una riforma

crisi: molti abbandonano le campagne e sì trasferiscono a Roma, formando la nuova plabe urbana. 1l numero di cittadini arruolabili nell'esercito cala drasticamente .

Roma affronta anche le proteste dei popoli Italici alleati, che pretendono l'estensione della cittadinanza romana,

agraria per risolvere la crisi della piccola

i Le ricchezze provenienti dalle conquiste trasformano profondamente l a società romana. {> Paragrafo 3, pp. 215-216)

Grazie alla conquista della Grecia a Roma

sì diffonde la cultura ellenistica, che è accolta con favore da una parte dei ceti dirigenti, ma osteggiata dai conservatori. Questi, guidati da Catone i l Censore, temono che i nuovi influssi culturali e l’afflusso

delle ricchezze provenienti dalle conquiste possano mettere In crisi | tradizionali valori di Roma.

proprietà contadina. La legge fissa un limite alla quantità d i terra che ogni cittadino può possedere: la terra eccedente deve essere ridistribuita. 1 senatori sì oppongono alla

riforma e Tiberio viene ucciso. Nel 123 a.C. diventa tribuno della plebe Il fratello di Tiberio, Gaio Gracco, che riprende la riforma agraria e propone altre leggi a vantaggio di plebe e cavalieri.

Quando però Gaio propone di concedere la cittadinanza romana agli alleati latini, Il

Senato lo fa uccidere.

SPAZIO, T E M P O E LESSICO

1.

c. Quale era spesso uno strumento d i corruzione dei magistrati?

Indica i n che anni Gaio e Tiberio Gracco hanno

[A] La divisione del bottino di guerra.

esercitato i l consolato. a. Gaio Gracco

b. Tiberio GIacco

(5] Gli appalti pubblici. La votazione delle leggi.

se

(5) L'elezione dei consali. iii

d. ll reclutamento dei soldati diminul a causa

Per la seguenti coppia, indica ll significato del due

[4] della diminuzione delle guerre.

termini è mattine i n luce le ditfarenza.

(5) dell'aumento dei costi delle guerre. (£] della diminuzione di piccoli proprietari. [5] dell'aumento del numero dei cavalieri.

a. C a v a l i e/r senatori; i

b. piccola proprietà / latifondo, @.

Definisci | seguenti termini. agro pubblico; piccoli contadini; proconsole.

La Lex Claudia vietò ai senatori A ] di commerciare. [5] di acquistare terra. {£] di diventare proconsoli. (5) di occupare l'agro pubblico,

CONOSCENZE

4. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false, quindi correggi quella false.

a. (V][F] | Romani della prima età repubblicana amavano il lusso. b. (V]{F] La condizione delle donne romane era analoga a quella delle donne greche,

e. [V]{F] Le divinità olimpiche arrivarono a Roma grazie agli Etruschi. d. (V][F] Nella famiglia romana le decisioni rilevanti spettavano ai genitori,

e. [V]I{F] Tiberio Gracco voleva confiscare ai senatori

CONCETTI

Rileggi il paragrafo 5 e Individua la cause che portarono alla crisi della piccola proprietà contadina. Quindi spiega perché i piccoli agricoltori non potevano convertire le proprie coltivazioni. Leggi i l paragrafo 6 e spiega che rapporto d i causa-effetto c'è tra la crisi della piccola proprietà. la

nascita della plebe urbana e la diminuzione del cittadini romani reclutabili. Schematizza i l tutto I n uno schema a blocchi.

tutte le terre. £ (V]{F] | cavalieri derivavano la loro ricchezza Dalla proprietà terriera.

Cerca nel testo le informazioni necessarie per parlare per almeno cinque minuti dei progetti di riforma dei fratelli Gracchi. Procedi seguendo la

g. [V]{F] Così come il fratello Tiberio, Gaio Gracco

scaletta suggerita.

era favorevole una riforma agraria. h. [V]{F] Caio Gracco cercò l'alleanza dei cavalieri e della plebe,

Rispondi alla seguenti domande.

a. Quali di queste virtù non era richiesta alle donne romane?

[A] Fedeltà. Cbbedienza,

[€] Intelligenza. (b] Operosità. b. Quando un Romano diventava pater familias? (A] Quando andava a vivere da solo. Quando si sposava,

[€] Alla nascita del primo figlio maschio. (&] Alla morte del padre.

* Chiarisci il concetto di crisi della piccola proprietà. * Illustra i contenuti della legge proposta da Tiberio Gracco e gli effetti che si proponeva di

raggiungere; spiega quale fu la reazione dei Senatori.

* Spiega quale insegnamento trasse Gaio Gracco

dalla morte del fratello. « I n d i c a quali leggi furono da lui proposte e concludi l'esposizione descrivendo la sua fine.

“La plebe dei primi secoli della Repubblica è un gruppo sociale completamente differente dalla

piebe urbana che si forma a partire dal ll secolo a.C... Dopo aver riletto ll paragrafo 5 splega ll senso di questa affermazione.

LEZIONE

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Completa i l testo con quello che hai i m p a r a t onelle lezioni precedenti.

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A Roma si formano due partiti: gli ottimati tentato di impedire ai popolari, ossia alle farniglie di

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Nel 88 a.C. gli scontri trapopolari a cttimati portano allo scoppia

della prima guerra civile

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1 possedimenti d i Roma nel 133 a.C. E

Territorio romano

le Silla si impadronisce del potere e si fa nominare dittatore a vita con lo scopo di assicurare il potere

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agli ottimati.

HB 157 a.C.-&6 a.C.

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il primo uomo nuovo

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ad accedere al consolato. p

il problema della diminuzione dei soldati arruolabili ma, soprattutto, scopri perché la

Dopo la morte di

Silla riprendono le lotte per il potere: a

contenderselo sono

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Scopri in che modo riforma i l reclutamento dell'esercito così da risolvere

sua riforma porterà alla crisi :

finale della Repubblica.

Pompeo e Crasso. E —R— O

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| UNITÀ DI APPRENDIMENTO

230 L a crisi d i R o m a

1 ] LO SCONTRO TRA OTTIMATI E POPOLARI La fine della concordia Il tentativo dei fratelli Gracchi di riformare le istituzioni romane si era chiuso nel sangue. Le violenze che segnarono la fine dei progetti di riforma dei Gracchi costituirono un punto di svolta nella storia di Roma.

L'elmo d i u n giaciatore

traclo In bronzo. # La decorazione mostra la palma del vincitore sulla

Da quando, attorno alla metà del I V secolo a.C., erano terminati gli scontri tra

patrizi e plebei, Roma aveva vissuto un lungo periodo di pace interna. Ora questa

fronte e gli scudi con lancia

concordia veniva definitivamente meno: a Roma si formarono infatti due schiera-

all'altezza delle gote, | secolo d.C. (Napoli Museo

menti opposti, il cui scontro avrebbe portato alla fine della repubblica. I l primo schieramento era costituito dai cosiddetti ottimari (optimates), che in

Archeologico Nazionale)

latino significa “i migliori”. Gli ottimati appartenevano soprattutto al ceto sena-

torio e si consideravanoi difensori dei valori tradizionali della Repubblica:detene-

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vano il monopolio delle cariche pubbliche e si opponevano all'ascesa di nuovi ceti. Il secondo schieramento era quello dei popolari (populares) ed era composto soprattutto dai cavalieri. 1popolari chiedevano che l'accesso al consolato e al Senato fosse aperto ai cavalieri e ai cosiddetti “uomini nuovi”, cioè ai mem: bri delle famiglie che non appartenevano alla nobilitas senatoria, ma che si erano arricchite i n tempi recenti. 1popolari mostravano inoltre maggiore disponibilità ad accogliere le richieste degli Italici e della plebe.

ll ruolo dell'esercito e della piaba Nelle feroci lotte che segnarono gli ultimi decenni della Repubblica, i contendenti fecero ricorso a due strumenti di lotta. I l primo fu l'esercito, che fu utilizzato dai comandanti militari per conquistare il potere ed eliminare gli avversari. 1] secondo fu la plebe urbana, ossia i molti nullatenenti che, sempre più mumerosi, affollavarno le strade di Roma. L plebei non ebbero mai una propria propostapolitica autonoma, ma furono sempre pronti a seguire la fazione o l'uomo politico che prometteva loro di più: più cibo gratuito, più giochi gladiatori, più

privilegi. La plebe urbana, facilmente manipolabile, divenne un'arma che politici senza scrupoli potevano utilizzare contro i propri avversari, Nelle lotte che li contrapposero, ottimati e popolari fecero ricorso a d u e “ a r m i ”

7 Esercito

L venne utilizzato dai generali per conquistare l l potere

L Plebe urbana

L veniva utilizzata contro gli avversari politici

Statua di un generale proveniente da Tivoli. è Questo tipo di opere è tipico degli "uamini nuovi" che stavano acquistando a Roma sempre più potere, 90-70 a.C. (Roma, Palazzo Massimo alle Terme, Museo NazionaleRormano)

LAVORARE CON LE I M M A G I N I I

Questa scultura rappresenta un generale vittorioso. Per quale motivo,

secondo te, le parsonalità romana si facevano ritrarre nelle statua?

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Mario e Silla

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2 ] GAIO MARIO E LA GUERRA SOCIALE Nuovi nemici minacciano Roma A partire dal 109 a.C. i Cimbri è i Teutoni, due popolazioni germaniche, invasero e saccheggiarono la Pianura Padana. Le legioni inviate contro di loro furono più volte sconfitte, anche a causa dell'inesperienza dei comandanti a cui il Senato le aveva affidate. Negli stessi anni il Senato inviò delle legioni contro il regno africano di Numidia (grossomodo corrispondente all'attuale Algeria) per punire il suo re Giugurta

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(Guerra giugurtina, 112-105 a.C.). Costui, durante una guerra con u n altro regno africano, aveva espugnato la cit-

D I NUMIDIA

ALGERIA

tà di Cirta e ucciso tutti i cittadini romani che vi si trovavano. Per punirlo di questo affronto il Senato gli aveva dichiarato guerra, ma il conflitto si era impantanarto in una serie di scaramucce senza esito, anche perché Giugurta aveva corrotto alcuni senatori e i generali che erano stati inviati contro di lui. Galo Mario apre l’esercito a l nuliatenenti

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Dov'è la NUMIDIA?

Nel 107 a.C. la scoperta di come

Giugurta avesse corrotto senatori e generali destò una vasta ondata di indignazione. Approfittando dello scandalo, i popolari riuscirono a far eleggere al consolato Gaio Mario, Mario non apparteneva all’oligarchia senatoriale, ma proveniva da una famiglia di recente origine: fu quindi i l primo uotno nuovo a ricoprire la ca-

rica di console. Mario venne incaricato di organizzare una spedizione contro Giugurta ma, al momento di reclutare l'esercito, offri ai nullatenenti la possibilità di arruolarsi come volontari: il loro equipaggiamento sarebbe stato

PASSATO

fornito gratuitamente dalla repubblica. Inoltre promise ai soldati che, finiti i combattimenti, avrebbero ricevuto

> Oggi l'esercito Italiano è formato da volontari

delle terre da coltivare e su cui stabilirsi.

professionisti, ma al momento della nascita

La decisione di aprire il reclutamento ai nullatenenti era una novità rivoluzionaria, che doveva servire a risolvere il problema della diminuzione dei soldati arruolabili. La riforma fu accolta con favore sia dai cavalieri sia dalla plebe: i primi speravano di guadagnare venden-

della Repubblica fu deciso che l'esercito sarebbe stato formato dai cittadini è f u istituita la leva chbligatoria.

do allo Stato le armiper i legionari; i second s i d e : vano aperta l'opportunità di partecipare alla divisione

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Sapresti dire perché, nel primi anni della nostra storia repubblicana, u n esercito formato dai cittadini dava maggiore garanzia di democraticità rispetto a un esercito d i professionisti?

del bottino di guerra. La riforma di Mario ebbe però altre due conseguenze importantissime: in primo luogo, l’esercito romano cessò di essere composto da cittadini che combattevano per la propria patria e divenne un esercito di professionisti, che si arruolavano per la paga e il bottino. I n secondo luogo, dato che la vittoria in guerra e quindi l'eventuale bottino dipendevano dalla capacità del generale, i soldati iniziarono a essere fedeli ai loro comandanti più che alla repubblica: i n questo modo, l’esercito si trasformò i n un'arma che | generali potevano utilizzare per perseguire i propri obiettivi personali.

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Perché la decisione d i Marlo era rivoluzionaria? It tutte le società antiche — a Roma corne in Grecia —i soldati avevano l'obbligo di acquistare personalmente l'equipaggiamento militare: questo vuol dire che coloro che non erano abbastanza ricchi per comprarsi armi e armature non potevano entrare nell'esercito e venivano utilizzati per compiti di supporto come

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l'assistenza ai feriti © la costruzione di strutture difensive. La decisione di Mario di fornire gratuitamente l’equipaggiamento a chi si arruolava era quindi una

Ritratto di Gaio Mario in età matura. # (Città del vaticano /iiusei

novità assoluta.

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La crisi di Roma

Le campagne di Mario e l l predominio del popolari Mario zi recò in Africa, dove affrontò Giugurta, ma la guerra ebbe termine solo quando, nel 105 a.C., un luogotenente di Mario, Lucio Cornelio Silla, riusci a catturare Giugurta attirandolo in una trappola. Il re sconfitto fu portato a Roma e giustiziato. Approfittan-

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do del prestigio derivante dalla vittoria, Mario si fece nominare console ininterrottamente dal 104 a] 100 a.C. Affrontò quindi i Cimbri e i'Teutoni, che con l e loro

104-100 a.€.

scorrerie continuavano a minacciare il Nord Italia, e l i sconfisse (101 a.C.). I popolari avevano ormai assunto il controllo di Roma, ma l'elezione ripetuta

Mario è console ininterrottamente.

di Mario al consolato costituiva una grave infrazione al principio fino ad allora inviolabile della non reiterabilità delle cariche. Negli anni successi i popolari fecero approvare vari provvedimenti a favore della plebe e dei cavalieri: per esempio vennero approvate nuove distribuzioni di grano a un prezzo ancora minore di quanto stabilito dalle leggi frumentarie di Gaio Gracco. Mario inoltre ottenne che ai suci veterani fossero assegnate le terre a loro

promesse provenienti dall'agro pubblico. Una decisione ricca di conseguenze dal momento che, come avrebbero dimostrato gli eventi successivi, la promessa di ter-

re divenne ben presto il modo in cui i comandanti avrebbero legato a sé le truppe.

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Un combattimento tra Romani e Italici. + Rilievo rinvenuto a

Scoppia la guerra sociale Nel frattempo aumentava il malcontento degli Italici. Ne] 21 a.C. Livio Druso, compagno di partito di Mario, propose di concedere anche a loro la cittadinanza romana. La proposta, così come al tempo dei . . Gracchi, destò l'opposizione della plebe, timorosa di perdete i propri privilegi: i senatori ne approfittarono e, nel tentativo di riprendere il controllo della situazione, fecero uccidere Druso. Gli Italici videro nell’omicidio di Druso la proNo na va che i Romani non avrebbero mai concesso loro ;

la cittadinanza e così si ribellarono: fu l’inizio del-

ae

la guerra sociale (dal latino socii, cioè alleati). Non tutte le popolazioni italiche si sollevarono contro Roma: le città greche e i Latini, per esempio, le restarono fedeli. Eppure lo schieramento dei ribelli era talmente imponente che le legioni romane, pur capeggiate da ottimi generali come Mario e Silla, non riuscirono a soffocare la rivolta. La guerra ebbe fine solo nell'89 a.C., quando Roma si impegnò a concedere la cittadinanza alle città rimaste fedeli

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e a quelle che avessero immediatamente deposto

le arrni. Grazie a questo impegno, la cittadinanza romana f u estesa all'intera Italia continentale fino

Qreturo. L'Aquila. Museo ionala d'Abruzzo.

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(DeAgostini Picture Library Scala, Firenze) ©

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è de

al fiume Rubicone,un corso d'acqua che scotte in Emilia nei pressi di Forlì.

Perché gli Italici si ribellarono? Come abbiamo visto (“$ Lezione 5) la cittadinanza romana dava a chi la possedeva notevoli vantaggi economici, fiscali, giuridici. Per esempio soltanto i citta

Quale dei sequenti

dini romani avevano diritto ad accedere all'agro pubblico. Gli Italici, ossia le

sostituito, i n questo

popolazioni dell'Italia centro-meridionale, erano alleati di Roma e condividevano con lei le fatiche delle conquiste militari ma non godevano della cittadinanza

contesto, a connessj? [A] endenziati:

romana e dei vantaggi ad essa connessi. L a rivolta non aveva quindi lo scopo di

{ | collegati: '

liberarsi dal dominio di Roma ma di ottenere gli stessi diritti e privilegi del Romani. —

À {Cc| associati: (D|uniti

termini n o n p u ò essere

i

Mario e Silla

233 X

11

#1] LA PRIMA GUERRA CIVILE Mario e Silla si contendono i l potere Nell'89a.C. Mitridate, re del Ponto, attaccò la provincia romana dell'Asia, uccidendo i cittadini romani che vi risiedevano. I ] Senato decise di inviare una spedizione contro Mitridate e ne affidò il comando a Silla, i l luogotenente d i Mario che si era distinto sia nel corso della guerra contro Giugurta sia nella guerra sociale. Silla però non era un popolare: era di origini aristocratiche e apparteneva al-

la fazione degli ottimati. Per questo motivo i popolari non accettarono la desi-

gnazione e riuscirono a ottenere dai comizi che il comando dell'esercito gli fosse revocato e fosse assegnato a Mario. Sì trattava di una decisione illegale —i comizi non avevano il potere di togliere il comando a u n generale — che mostrava chiaramente come le due fazioni considerassero ormai le cariche pubbliche un bottino da spartirsi. Silla seppe della sua destituzione mentre si trovava in Campania, in attesa di im-

batcarsi per l'Oriente. A questo punto prese una decisione clamorosa: si rifiutò di obbedire e ordinò alle sue truppe di marciare contro Roma (88 a.C.). 1 suoi soldati, spinti dal timore di perdere il ricco bottino che poteva derivare dalla carn-

Dov'è Il PONTO?

pagna militare in Asia, obbedirono all'ordine e accettarono di mettere le proprie

armi al servizio dei disegni politici del proprio generale. Presi alla sprovvista, i capi dei popolari, tra cui lo stesso Mario, si diedero alla fuga: quelli rimasti in città furono uccisi dai soldati di Silla. La decisione di Silla di marciare su Roma segnò l'inizio della prima guerra civile (86-82 a.C.}: nei decenni successivi le legioni romane si sarebbero affrontate tra di loro in lotte fratricide che avrebbero serninato lutti e devastazioni in tutta Italia e che avrebbero portato alla fine della repubblica.

Le guerre mitridatiche e la vittoria di Silla Dopo aver assunto il controllo di Roma, Silla parti per l'Asia per affrontare Mitridate che affrontò e sconfisse in

LF SSICO p

Sai cosa significa querra civile?

b

Perché è possibile affermare che il nome guerra e

due conflitti (Prima guerra mitridatica, 89-85 a.C., e Seconda guerra mitridatica

l'aggettivo civile

83-81 a.C.) che si conclusero senza variazioni significative dei confini. Nel frattempo in Italia i popolari avevano approfittato dell’assenza di Silla pet rientrare a Roma e uccidere i rappresentanti degli ottimati che n o n erano riusciti a fuggire. Nell'83 a.C. Silla fece ritorno in Italia con il proprio esercito. 1popolari (senza Mario, morto nell'86 a.C.) si prepararono allo scontro finale: la battaglia decisiva si svolse nell’82 a.C. a Porta Collina nei pressi di Roma e si concluse con la vittoria di Silla, che divenne così il padrone di Roma.

N a n dovrebbero

apparire nella stesa

La

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locuzione?

trionfi militari di Silla.

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23A4

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| U N I T À D I APPRENDI MENTO

.

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i

La crisi di Roma

6

4 ] LA DITTATURA DI SILLA Con le liste d i proscrizione Silla elimina gli avversari Silla instaurò in città

un clima di terrore. Fece infatti pubblicare le liste di proscrizione, ossia gli elen-

Busto di Silla.

chi dei suoi avversari politici: tutti coloro i cui nomi comparivano in queste liste

Risalente al

potevano essere uccisi impunemente e i loro beni sarebbero stati confiscati dallo stato. Nei mesi successivi furono condannati a morte più di 1600

I secolo a.C. (venezia,

e

Museo A r c h e o l v g i c o / S c a l a )

cavalieri e varie decine di senatori che si erano schierati con i popolari.

Le loro proprietà furono confiscate e rivendute, spesso per pochi soldi, ai partigiani di Silla, che poterono così accumulare in poco tempo for-

1)

tune spropositate.

i

Una parte delle terre confiscate fu assegnata ai soldati di Silla che venivano così ricompensati per la propria fedeltà.

Come funzionavano le liste d i proscrizione? [minediatarnente dopo la conquista del potere Silla pubblicò tre liste che contenevano i nomi dei cittadini proscritti, tutti appartenenti al ceto dei cavalieri o dei senatori. [ proscritti non avevano praticamente

nessuna possibilità di scampare alla morte: a chi avesse ucciso uno di

loro era infatti garantita non solo l'impunirà ma anche una considerevole ricompensa i n denaro (48000 sesterzi). Inoltre se u n proscritto fosse stato ucciso da u n suo schiavo, quest'ultimo avrebbe ricevuto immediatamente l a libertà.

Infine chiunque avesse dato atuto o ospitalità a un proscritto sarebbe automaticamente incorso anch'egli nella condanna a morte.

Le riforme di Silla mirano a restituire centralità al Senato Silla diede fori

i

m a legale al proprio potere facendosi eleggere dittatore a vita. I l suo scopo era

-

Nello z a i n o

=

3

quello di riformare le istituzioni romane, in modo da restituire al Senato il con- a Ricordi chi era il , . dittatore e quanto a trollo della v i t a politica e di porre fine alle lotte per il potere. * In primo luogo, Silla aumentò il numero dei senatori da 300 a 600, facendo lungo restava in carica? si

|

entrare in Senato persone a lui fedeli;

* quindi rafforzò il ruolo del Senato stabilendo che tutte le leggi, prima di essere votate nelle assemblee, dovessero essere approvate dal Senato; * allo stesso tempo, Silla indebalì il tribunato della plebe, limitando il diritto di veto e la possibilità per i tribuni di proporre nuove leggi. Furono anche abolite le leggi frumentarie, ossia lo strumento che i popolari avevano utilizzato per

legare a sé la plebe di Roma: una decisione che si dimostrò scarsamente realizzabile, visto che molti abitanti di Roma ormai vivevano delle elargizioni di cibo da parte dello Stato.

Per impedire lo scoppio di nuove lotte per il potere, Silla stabiliper legge un rigido cursus honorum (il "corso degli onori” =# Lezione 8, p. 1723) in base al quale i nuovi consoli dovevano avere almeno 42 anni e aver ricoperto i n precedenza tutte le cariche minori, Infine, per evitare il ripetersi delle guerre civili, ernanò un provvedimento che estendeva sino al Rubicone il pomerio, ossia l’area entro la quale era

termini nonedi U fimento?

vietato condurre i soldati in armi.

=

Quale dei seguenti i

A. regola; Le riforme di Silla hanno vita breve Nel 79 a.C., convinto che le riforme da

a

lui realizzate avrebbero garantito a Roma pace e tranquillità e al ceto senatorio il

€ tordanna;

controllo della vità politica, Silla si ritirò a vita privata a Curna, dove morì l'antio

È legge.

successivo.

roma;

LEZIONE

Mario e Silla

|

235 x

11

In realtà le riforme di Silla ebbero vita breve e negli anni immediatamente succes sivi alla sua morte furono smantellare. Silla si era illuso di aver salvato la repubblica, m a le sue riforme non potevano fermare da sole la degenerazione della vita

PASSATO DRESENTE Attidarsi a un singolo

politica romana e il dilagare della corruzione.

Nei momenti d i crisi è d i

Perché l e riforme d i S i l l a n o n misero fine

a l l a crisi della Repubblica? Le riforme di Silla ridiedero il potere al Senato e agli ottimati ma non posero fine alla crisi della Repubblica perché non andarono a toccare le cause che ave- ' vano generato quella crisi: ossia la sparizione della piccola proprietà contadina, | la nascita della plebe urbana e la personalizzazione della politica, per cui le persone ricercavano le cariche pubbliche per il potere e per arricchirsi e non per il bene dello stato. Soprattutto, come n o t a lo storico Ronald Syme, Silla «tion poteva cancellare il proprio esempio»: lungo tutta la sua storia, Roma era riuscita a impedire che una singola persona assumesse il controllo della città. Le stesse istituzioni remane, con il principio della non reiterabilità delle cariche, erano state modellate a tale scopo. L'ascesa di Marlo prima e di Silla poi avevano di fatto rotto questo tabù: non solo gli eserciti erano ormai pronti a schierarsi coi propri generali anche contro la Repubblica, ma era diventato possibile che un singolo individuo concentrasse nelle sue mani il potere, |

difficoltà emerge spesso la tentazione di sospendere momentaneamente la democrazia e consegnare Il potere a un uomo

forte: un politico al quale affidarei poteri necessari a riformare lo stato.

o » G u a r d a nad quanta successe con Silla e nei decenni successivi la sua

morte, sapresti spiegare perché questa soluzione

invece di riportare le cose alla normalità non fa che rendere la situazione

ancora peggiore?

Silla si sbharazza dei suoi avversari o storico romano Appiano spiega in che modo Silla, appena conquistato il Licce

si sbarazzò in maniera drastica di tutti gli avversari politici.

Paragrafo 2, pp. 231-232) Nel 107 a.C. diventa

console Gaio Mario, un popolare, che organizza una spedizione contro Giugurta, re africano contro cui Roma combatte dal 112 a.C. Per rafforzare l’esercito, Mario recluta gli esponenti della plebe urbana promettendo loro terra da coltivare alla fine della guerra. Mario sconfigge il re africano nel 105 à.C. grazie alla strategia di uno del suol ufficiali, Silla. Approfittando del successo, Mario si fa nominare console dal 104 al 100 a.C. I popolari controllano Il governo di Roma e approvano riforme a favore della plebe e del cavalleri, Nel 9 1 a.C. Livio Druso propone la cittadinanza romana per gli alleati italici di Roma ma viene ucciso, Scoppia allara la guerra sociale che termina nell’89 a.C. con la concessione della cittadinanza a tutti gli italici fino al fiume Rubicone.

HI Nell‘88 a.C. gli scontri tra popolari e cttimati portano allo scoppio dalla prima guerra civile. (> Paragrafo 3, p. 233) Nell’B9 a.C.

Mitridate, re del Ponto, attacca la provincia

i comizi tributi, in mado illegale, tolgono il

comando a Silla per affidario a Mario, Silla guida l'esercito contro Roma. Iniziane le

guerre civili. i

Silla si impadronisce del potera a s ì fa nominare dittatore a vita con lo scopo d i assicurare i l potere agli ottimati. (> Paragrafo 4, pp. 234-235) I popolari riprendono il controllo di Roma ma Silla, dopo aver sconfitto Mitridate, torna in Italia e riporta una vittoria decisiva, diventando i l padrone di Roma. Silla si fa nominare dittatore a vita e pubblica liste di proscrizione contro | sual oppositori: con la proscizione vengono subito condannati quaranta senatori e circa milleseicento cavalieri. Quindi riforma le istituzioni romane nel tentativo di restituire al senato Il controllo della vita politica e di porre fine alle lotte per il potere.

DBopo la morte d i Silla riprendono l e lotte per I l potere: a contendaersalo sono Pompeo e Crasso. (> Paragrafo 5, pp. 236-237) Nel 77 a.C. in Spagna scoppia una rivolta guidata da Sertorio, ex ufficiale di Mario, che viene sconfitto da Pompeo (72 a.C). Intanto, nel 73 a.C., Crasso in Campania ferma una vasta insurrezione di schiavi guidati dal gladiatore Spartaco. Pompeo vince altri scontri In Oriente e riorganizza | nuovi territori come province, senza consultare il Senato. Intanto a Roma il senatore Cicerone sventa il complotto di Catilina per rovesciare la repubblica e prendere il potere.

SPAZIO T E M P O E LESSICO

1.

c. Le liste di proscrizione stabilivano chi poteva

essere UCCISO. (E) essere eletto console, (£] entrare in Senato.

Numera nel corretto ordine d i successione | se-

guenti eventi. Quindi scrivi, per ogni evento, la datazione corretta. a. (U) Congiura di Catilina b. QQ Inizia la Guerra giugurtina

c O Inizia la Guerra sociale d. ( 0 Inizia la Prima guerra civile # . (_] Mario eletto al consolato

TIP

[PPT

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pula

PTPTTPITPTETTI Sd A L I S b d A

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(B5] arruolarsi.

d. La prima guerra civile scoppiò a causa [A] della guerra contro Mitridate. (5] Sella rivolta degli italici.

RE

(£] dei contrasti tra popolari e ottimati, (B] della corruzione diffusa in Senato.

pei A PE

Iebiniintetiniativtinintiviati

f. DD Rivolta di Spartaco g. DD Silla lascia il potere Per ognuna delle seguenti copple Indica l l signi-

ficato dei due termini e mattine in luce la diffarenze utllizzando a seconda dei casi una tabella a doppia entrata o u n diagramma d i Vann.

5. Rileggi Il paragrafo 4 quindi stabilisci, per cdlascun elemento, se rappresenta una causa (C]o un effatt o [E] dalla riforma dell'esercito introdotta d a Ma-

rio. Infine rappresenta il tutto In uno schema. Fal attenzione: alcune voci non sono comprese né tra

* Cavalieri / senatori * Popolari / ottimati

le cause, né tra le conseguenze,

* Guerra sociale / guerra civile

a. (C]{E] Arruolamento volontario di molti riullaterenti. b. (K][E] Concessione della cittadinanza romana agli

CONOSCENZE

Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false, quindi correggi quelle false. a. (V][F] Mario fu il primo uomo nuovo ad essere eletto console, b. [V]{F] Mario apri l'arruolamento nelle legioni romane anche ai provinciali.

c [V]{F] Silla modificò il cursus honorum in modo che fosse più facile farsi eleggere consoli,

d. [V]{F] Spartaco si mise alla testa di un esercito di schiavi e contadini.

e. [V][F] Crasso è Pornero erano entrambi silliani e quindi alleati tra di loro,

italici

ec. (S](E] Crisi della piccola proprietà contadina

d. (C][E] Diffusione della corruzione e. (©]E] Diminuzione del numera di cittadini arruolabili. {

[C][E] | cavalieri si arricchiscono vendendo armi allo stato

g. (E]E] l'esercito diventa un esercito di professionisti

h. (©][E] Rafforzamento del legame tra i soldati e | loro generali. I. [£][E] vittorie romane contro Giugurta, | Cimbri e i Teutoni.

£._ [V]{F] Pompeo doveva sconfiggere i pirati.

Dopo aver ripassato il paragrafo 4 della Lezio-

g. [V]{F] La congiura di Catilina fu scoperta da

ne 10, splega perché gli alleati di Roma si ribellarono contro d i essa.

Pompeo è Crasso. Rispondi alle saguenti domanda.

a. La guerra sociale {socii=alleati) fu combattuta da Roma contro (4) ali alleati spagnoli e greci.

( 1 dli italici. [€] gli alleati di Cartagine.

(B) Giugurta e | suoi alleati africani. b. Mario stabili che i soldati congedati

avrebbero ricevuto [A] un appezzamento di terreno. (8) là cittadinariza romana. [€] il titola di cavalieri. (B) il comando di una provincia.

7. Dopo aver letto l l paragrafo 4 indica quali erano gli obiettivi che Silla si prefissava e d elenca le

sue riforme, soffermandoti sulle ragioni per cul rafforzò ll cursus lhonorum e indebaoli il tribunato della plebe. Quindi spiega perché questo tentativ o era destinato al fallimento.

Rileggi il paragrafo 5 a quindi ricostruisci le vicen-

de di Pompeo. Soffermati in particolare sulle ragioni della sua rottura con l l Senato.

LEZIONE

I

CARTA ANIMATA Came Roma conquista l'Egitto?

Li

1

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G i u l i o Cesare, Ottaviano e l a fine della Repub blica

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Cesare S a S

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d i Farsalo;

di Pompeo

Rubicone

Cesare in Gallia

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i” nello zaino P

4

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a Roma riprendono le lotte per il potere.

» A contendersi il potere sono due partiti: gli ni C E rappresentano esi isernia

Crasso e Pompeo si alleano con Giulio Cesare, dando vita al primo triumvirato.

inermi

il ceto senatorio, e i popolari, che rappresentano il ceto dei

a

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I

Nel 107 aC.

anioni

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Le tappe del viaggio

A partire dalla morte dei fratelli

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Battaglia

Secondotriumarato

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s i l a d i Filippi;

o Cassia Orte di B r u t è

rotore

è il primo

uomo nuovo ad accedere al consolato.

» Nell'82 a.C., alla fine prima guerra , Silla assume il potere e Roma e sì fa nominare ...... a vita,

O

Cesare è un ottimo generale, conquista la Gallla e sbarca in Britannia.

catimtanrisetatiziaenetactata

P

Dopo la morte di Silla i due uomini forti di Roma diventano tel nia

siiini

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isinaariseset

Cesare sconfigge Pompeo e assume il controllo d i Roma.

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MAR MEDITERRANEO ARABLA

I possedimenti d i Roma

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nali 4 4 a.C.

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Possedimenti romani nel 121 a.C. Conquiste romane fino al 44 a.C. Territori sotto influenza di Roma

MA

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-

L’incontro

©) Cesare viene ucciso alle idi di marzo del 44 a.C.; i congiurati pensavano che la sua morte avrebbe riportato in

vita la repubblica.

GIULIO CESARE |

i

H Generale di Roma @ 49 a.C.-15 marzo 44 a.C. A sorpresa, l'erede

Nel 60 a.C. si allea a Pompeo e Crasso sebbene sia molto più

debole dei due alleati. Eppure, nel di Cesare è il nipote

e

ear Antonio i

giro di pochi anni, diventa l’uomo

più potente di Roma, tanto da sconfiggere Pompeo e impadronirsi

della città. Ip

Ottaviano sconfigge Antonio e diventa il signore incontrastato di Roma: nasce il principato augusteo.

Scopri in che moda Cesare

riesce a impadronirsi del potere e perché la sua ascesa condurrà alla sua morte.

»

-

| UNITÀ DI APPRENDIMENTO

La crisi di Roma 6

1 ] CESARE E IL PRIMO TRIUMVIRATO

i

La crisi è irreversibile La repubblica versava ormai in una crisi irreversibile: sebbene il Senato e i senatori tentassero di mantenere il controllo di Roma, era ormai chiaro che il potere tendeva a concentrarsi nelle mani di un'unica persona.

Alla metà del I secolo a.C. i due uomini forti erano Crasso e Pompeo: il primo era u n cavaliere ricchissimo, il secondo un abile generale che aveva condotto con successo numerose campagne militari. Sebbene fossero entrambi sillani erano però avversari in quanto entrambi miravano ad assumere il controllo della città.

|

secolo a.C.

Pompeo e Crasso sono gli uomini forti della politica romana.

Nel 62 a.C. Pompeo era tornato i n Italia dopo le vittoriose campagne i n Oriente: aveva chiesto al Senato di ratificare le decisioni da lui prese oltremare e di concedere ai suoi soldati la terra che gli aveva promesso. Il Senato, timoroso del pre-

stigio di Pompeo, si era però rifiutato di accettare le sue richieste, Pompeo si era

così trovato politicamente isolato.

Giulio Cesare: un giovane ambizioso La situazione era quindi giunta a un punto di stallo e questo offri a Caio Giulio Cesare,un giovane ambizioso politico, l'occasione che da tempo attendeva. Cesare proveniva dalla gens Giulia, una delle più antiche famiglie di Roma, e aveva già ricoperto tutte le magistrature previste dal cursus honorum: per coronare la propria carriera politica gli mancava solo il consolato. Ma Cesare era privo di grandi ricchezze e non aveva mai guidato u n esercito: in tali condizioni, non sarebbe mai riuscito a farsi eleggere console, Cesare era però un ottimo politico e, negli anni precedenti, si era guadagnato l'appoggio della plebe con alcune proposte di legge tese ad alleviare la povertà degli strati più bassi della popolazione.

|

FSSIC0

Sar cosa sgnifica essere i n stallo e da deve proviene questa eLpressione? I

Scoprilo su un dizionario e quindi

scrivi tre frasi che la impieghino.

Cesare, Pompeo e Crasso stringono lil primo triumvirato Nel 60 a.C. Ce-

sare organizzò a Lucca un incontro con Pompeo e Crasso: q u i

tre

diedero vita

al primo triumvirato — dal latino tres (tre) e vir (uomo) — un'alleanza segreta per spartirsi il potere. Ognuno dei tre contraenti portava qualcosa all'alleanza: Crasso

le ricchezze e l'appoggio dei cavalieri; Pompeo quello dell'esercito; Cesare, che aveva appena trent'anni ed era il più debole dei tre, i voti della plebe, indispensabili per far approvare le proposte del triumviti, La notizia dell'alleanza fu tenuta accuratamente segreta: furono solo gli avveni. menti dei mesi seguenti a rendere palese agli occhi dei contemporanei l'esistenza di u n patto t r a tre del personaggi più potenti di aRoma.

»_H primo trlumvirato

iena

sonia e n i

mm È un ballante generale. Proviane

/

È un giovane uomo politico

terrieri e gode del favore

Appartiene al creto dei ravalieri ec è l'uomo pui ricco ri Roma. Ha ottenuto grandi successi militari

dell'aristexrazia

cantra Spartaca

quardagnato l'appoggio della plebe.

da un'illustre famiglia di proprietar

appartenente alla fazione de popalan che nel tempo s è

LEZIONE

Giulio Cesare, Ottaviano e l a fine della

Repubblica

Perché i l triumvirato f u tenuto segreto?

|

245 x

12

:

Che deipoliticisi alleino tra diloro per governare è cosanormale e perfettameti- | te legale: ma il patto di triumvirato tra Cesare, Pornpeo e Crasso era qualcosa | di molto diverso da u n accordo tra alleati. Il loro patto, infatti, era chiaramente

rivolto contro il Senato e contro il partito degli ottimati. Soprattutto, l'alleanza costituiva una grave lacerazione al funzionamento delle i Istituzioni repubblicane, in quanto prevedeva la conquista del potere da parte di

Tornaconto significa

i

|A. interesse; le attenzione; [€] calcolo; (O spesa.

tre persone che lo avrebbero esetcitato non per governare nel nome del bene : comune ma in modo personale, ossia perseguendo i propri interessi e ilproprio : i tornaconto politico. Non a caso Plutarco scrisse che, con questo accordo, «Ce- | sare [...] cambiò, senza che nessuno se ne accorgesse, la forma di governo».

Cesare ottiene l l consolato ‘Tornati a Roma, i triumviri assunsero, grazie alla

loro influenza, il controllo della città. Il Senato non poté far altro che approvare tutte le proposte di legge che Cesare,

,

Pompeo e Crasso presentarono. Pom: peo fece ratificare le decisioni prese in Oriente e ottenne l'assegnazione delle

{ TRIUMVIRO CHE COSA PORTA ALL’ALLEANZA

terre ai suoi veterani; Cesare fu eletto console per l'anno 59 a.C.; Crasso fece introdurre nuove norme pensate per

Pompeo

l'appoggio dell'esercito

favorire gli interessi economici dei cavalieri.

[

triumviri ottenner o inoltre

Le decisioni prese in Oriente vengono ratificate. Ottiene l'assegnazione di terreni ai veterani delle sue legioni. =

che Cicerone, il principale difensore | Crasso delle istituzioni repubblicane, fosse e-

L'appoggio dei cavalieri

Fa approvare delle norme che favoriscono il ceto dei cavalieri.

siliato con l’accusa di aver fatto giusti-

ziare i complici di Catilina senza un

COSA OTTIENE

|

voti della plebe

Viene eletto console.

regolare processo,

LAVORARE CON LE CARTE IP

identifica, con l'aiuto di un atlante, a quali Stati odierni corrispondono le province del triumyiri.

Province di Pompeo

E

Province di Cesare

E

Province di Crasso

MAR MEDITERRANEO

| U N I T À D I APPRENDIMENTO

6

La crisi d i Roma

2 ] LE CAMPAGNE MILITARI DI CESARE Cesaro si fa nominare proconsole i n Gallia Alla fine del suo consolato, come da usanza, Cesare avrebbe avuro diritto al proconsolato di una delle province. D i solito i consoli sceglievano di essere mandati in una ricca provincia dell'Oriente, dove avrebbero potuto arricchirsi grazie alla corruzione. Ma, a sorpresa, Cesa-

re si fece assegnare il proconsolato delle province della Gallia Cisalpina e della Gallia Narbonense, due province n o n particolarmente ricche che corrispondevan o rispettivamente all'Italia settentrionale e alla Francia meridionale. Assieme a queste due province, Cesare ottenne i l comando di ben quattro legioni. La scelta di Cesare di assumere il controllo di due province non molto ricche parrebbe a prima vista incomprensibile: in realtà, in questo modo Cesare dimostrà una profonda scaltrezza. Egli sapeva che la sua maggiore debolezza consisteva nel non aver mai comandato un esercito e, di conseguenza, nell'essere privo sia del prestigio che derivava dalle vittorie militari, sia di soldati a lui fedeli. All'epoca, la Gallia Cisalpina era periodicamente sottoposta alle incursioni di

Galli e Germani che risiedevano oltre le Alpi: per metterla in sicurezza era necessario organizzare una spedizione militare contro di essi. A spingere Cesare a farsi affidare l'Italia settentrionale fu proprio la possibilità di organizzare questa spedizione e di ricavare da essa sia il prestigio che ancora gli mancava, sia le ricchezze necessarie a proseguire la scalata verso il potere.

La conquista della Gallia L'occasione propizia sì presentò già nel 58 a.C. quando gli Elvezi, una popolazione celtica stanziata nell'attuale Svizzera, attaccarono alcune tribù alleate dei Romani. Senza attendere l'autorizzazione del Senato, Cesate li affrontò e l i

ps } { A

sconfisse. Quindi avviò una vera e propria campagna di conquista della Gallia (l'attuale Francia).

|

«è Due soldati romani con scudi e lance in un bassorilievo del | secolo d.C. (istanbul, iMuseo Archeologico)

OCEANO ATLANTICO

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CARTA ANIMATA

Quando viene Conquistatà la Gallia?

dana Gala Territorio romano nel 58 a.C.

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Comquiste di Cesare

in Gallia (SA-52 a.C.)

Giulio Cesare, Ottaviano e la fine della

Repubblica

247 X

12

Si diresse con le sue legioni verso Nord e ricacciòi Germani oltre il fiume Reno; quindi puntò verso l’attuale Normandia, annientando via via i Sequani, i Belgi e le altre tribù che incontrò lungo il suo cammino. Con queste vittorie, Cesare ri-

uscì a sottomettere l’intera Gallia e a portare i confini di Roma sino alle sponde dell'Oceano Atlantico.

I l triumvirato viene rinnovato Nel 56 a.C, Cesare tornò in Italia e si incontrò nuovamente con Pompeo e Crasso. L'alleanza tra i triumviri iniziava però a scric-

Vercingatoriga, red e g Arverni,

chiolare a causa dei reciproci sospetti e del mutamento dei rapporti di forza:

«è Statua di Aimé Millet ciel 1865. fAlse

Cesare, che prima era il più debole dei tre, ora era un generale vittorioso con un seguito di soldati a lui fedeli. Ciò nonostante il patto di triumvirato fu rinnovato:

- Sainte - Fpine, Site

Archéorogigue d'Alésia)

Cesare ottenne il prolungamento del suo proconsolato i n Gallia e Pompeo il governo della Spagna. Crasso invece ottenne il permesso di organizzare una spedizione militare contro i l r e g n dei oParti. C r a sperò s onon era un generale e la

spedizione contro i Parti si concluse in modo tragico, con la distruzione delle

legioni romane e la morte delle stesso Crasso. La rivolta di Vercingetorige Tomato in Gallia, Cesare riprese le opera: zioni militari contro i Galli senza però riuscirea sconfiggerti definitivamente, perché questi ricevevano continuamente rinforzi dalla Britannia (l'attuale

Inghilterra). Cesare allora attraversò il canale della Manica, sbarcò sull'isola e si scontrò con le popolazioni locali sconfiggendole. Contrariamente a quanto

sì crede, Cesare non conquistò la Britannia: quando fece ritorno in Gallia, non vi lasciò infatti né soldati né accampamenti. La spedizione diede comun que ai Romani una prima conoscenza della Britannia - uma terra sino a quel momento scormosciuta — e servi a porre le basi per la sua successiva conquista.

Al suo rientro in Gallia, Cesare affrontò l'insurrezione delle tribù galliche, che avevano trovato una guidain Vercingetorige, re di una delle tribùprincipali. Vercingetorige riuscì a tenere testa per lungo tempo alle legioni romane. La ribellione fini solo nel 52 a.C., quando Cesare,malgrado l'inferiorità numerica del suo esercito, cinse d'assedio e conquistò la città fortificata di Alesia. Vercingetorige fu catturato, portato a Roma e giustiziato, mentre i territori conquistati entrarono a far parte dei domini di Roma formando tre nuove province. Per reprimere la rivolta Cesare non aveva esitato a sterminare interi villaggi, donne e bambini compresi: secondo gli storici, durante le sue campagne militari furono uccisi più di un milione di Galli. Le stragi a cui si abbandonarono i legionari destarono scandalo anche a Roma, ma Cesare rispose alle critiche appellandosi

alla necessità di riportare la pace nella regione.

La ricostruzione delle fortificazioni d i Alesia. + Antica città della Gallia presso la quale si svolse la battaglia decisiva con cui Cesare sconfisse Vercingetorige. L'ubicazione di questa località, su cui si è a lungo dibattuto, è stata recenternente confermata da

scavi archeologici condotti presso il monte Auxois, in Borgogna.

| UNITÀ DI APPRENDIMENTO

L a crisi di R o m a

2 ] LA SECONDA GUERRA CIVILE Pompeo sl allea con ll Senato Erano ormai passatipiù di dieci anni da quan-

do Cesare, Pompeo e Crasso avevano stretto l'accordo del primo triumvirato. I n quegli anni la situazione politica a Roma era radicalmente cambiata. Crasso era morto e Cesare, u n tempo l l più debole dei tre triumviri, era diventato u n genera-

le vittoriose, idolatrato dalla plebe p e ri suoi successi militari e che poteva contare su u n esercito a lui fedele. Era chiaro che Cesare si stesse preparando a tornare a Roma ron lo scopo di farsi eleggere console e assumere il controllo della città.

Spaventati dalla crescente popolarità di Cesare, il Senato e Pompeo si allearono tra di loro, richiamarono a Roma Cicerone e approvarono una legge che vietava a Cesare di candidarsi al consolato. I l Senato contava sul fatto che Cesare, che in quel momento aveva con sé solo una legione, non avrebbe avuto altra scelta che cbbedire. Invece, con una mossa inaspettata, Cesare scelse di marciare su Roma

e con i suoi soldati varcò il Rubicone, il fiurne presso cui passava il pornerio e ol-

Dov'è il RUBICONE?

tre il quale era vietato portare l’esercito. Era l’inizio della seconda guerra civile.

Cesare sconfigge Pompeo

Oltrepassandoil Rubicone, Cesare avrebbe pro-

Nello zaino

6

nunciato la celebre frase «alea iacta est», il dado è tratto, che stava a significare

che la sua era una decisione radicale è senza ritorno. L'iniziativa di Cesare colse EB Ricordi che cosa era i l di sorpresa Pompeo che, non essendo pronto alla guerra, preferì lasciare Roma e rifugiarsi in Grecia, dove poteva contare su legioni a lui fedeli. Cesare, invece di inseguirlo, si spostò in Spagna, la provincia che il suo rivale aveva governato per

pormerio e chi, secondo la tradizione, era stato I l primo ad attraversario I n armi?

molti anni e dove contava ancora molti sostenitori. Quella di Cesare fu una mossa geniale: attaccando i pompeiani di Spagna, evitò il rischio di essere preso tra due fuochi e distrusse gran parte delle forze su cui Pompeo poteva contare.

| Il Foro di Cesare. È

o

l'unico dei progetti urbanistici che il dittatore poté inaugurare di persona e costituisce un ampliarnento del vecchio Foro repubblicano. (AGE)

I

Se non lo ricordi vai è p. 167. Poi controlla a p., 232 chi aveva portato questo confine al Rubicone.

LEZIONE

Giulio Cesare, Ottaviano e la fine della

Repubblica

249 x

|

12

A questo punto Cesare si preparò ad affrontare direttamente il suo avversario. Lo scontro decisivo si svolse nel 48 a.C. a Farsalo, in Grecia, e si concluse con la vit-

toria di Cesare. Pompeo cercò rifugio in Egitto, presso il faraone Tolomeo XIII, il quale però lo fece assassinare sperando così di ingraziarsi i favori di Cesare. Tuttavia, dando prova ancora una volta del suo intuito politico, Cesare dichiarò che non poteva lasciare impunito l'omicidio di Pompeo e, pertanto, detronizzò Tolomeo e consegnò il regno alla sorella di questi, Cleopatra. Tra Cesare e Cleopatra vi fu anche relazione da cui nacque un figlio, Cesarione. Secondo alcuni storici Cesare si innamorò di Cleopatra, ma in realtà la Joro unione fu dettata soprattutto da motivi politici: Cleopatra aveva bisogno della prote-

La frase qui a fianco significa che Cesare

l à ron poteva punire Tolomeo; E poteva non punire |



zione dei Romani per mantenere il trono, Cesare aveva bisogno dell'Egitto e dei

suoi ricchi raccolti per garantire alla plebe di Roma il rifornimento di grano. Negli anni successivi Cesare sconfisse gli ultimi seguaci di Pompeo, prima a ‘Tapso in Tunisia (46 a.C.), quindi aMunda i n Spagna (45 a.C.). Con quest'ultima

e era i

E n o n a obbligato a

battaglia ebbe fine la seconda guerra civile: Cesare era ormai padrone di Roma.

punire

Tolomeo.

& Le principali battaglie della seconda querra civile.

Cl

atra, Sovrana

d'Egitto. & Scultura del 1 secolo a.C. (Roma, Musei Capitolini] la

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Perché Cesare detronizzò Tolomeo XIII? Quando Cesare arrivò in Egitto trovò un paese sull'orlo del caos: il trono era infatti conteso tra Tolomeo — che aveva appena tredici anni — e tra i due fra. sua sorella, laventenne Cleopatra. Cesare vide nei contrasti telli il mado per portare l'Egitto entro la sfera di influenza di Roma e ne approfittò alleandosi con Cleopatra. Ma a spingere Cesare a schierarsi Tolomeo vi era anche u n altro fattore: Tolomeo aveva ucciso a tradimento un senatore romano, Se Cesare gvesse lasciatoimpunito questo crimine avrebbe rischiato di attirare ulteriorimen te verso di se l’odia dei senatori.

Al c o n t r a rpunendo i o , ‘Telormeo per lamorte d i Pormpeo, Cesare rendeva onore a quello che era stato il suo più grande avversario e dimostrava così la sua grandezza d'animo.

| UNITÀ DI APPRENDIMENTO

250 L a crisi d i R o m a

4 ] LA ROMA DI CESARE Cesare non si fa incoronare re... Gli eventi che abbiamo narrato in questa unità — dalle lotte tra Mario e Silla, al patto di triumvirato sino alla sconfitta di Pompeo — dimostrano che la crisi della repubblica cra

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ormai completa: le istituzioni nate per governare una piccola città-stato si erano rivelate

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inadatte a reggere una città che superava il

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milione di abitanti e che era divenuta la capi-

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tale di un impero esteso dall'Atlantico al Mar Nero, dalle foreste della Gallia fino ai deserti

della Libia. Cesare era consapevole di come Roma si avviasse a diventare una monarchia, ma sapeva altrettanto bene quanto i Romani fossero

. »

2

legati alla loro identità di cittadini, garantita

} '

:

dalle istituzioni repubblicane. Pertanto non

4

decretò la fine della Repubblica facendosi in-

i

coronare re di Roma, m a governò accumulando su di sé le cariche repubblicane. ss.

M A Bi fa nominare dittatore a

Cesare su un carro

vita In primo luogo, si fece nominare ditta-

trionfale.

tore a vita, quindi ricoprì il consolato per più anni consecutivi e si fece attribuire

| Trionfi di Cesare sono Una serie di tele dipirite

il potere, proprio del tribuni della plebe, di porre il veto alle leggi proposte dal Senato: in questo modo si assicurava il potere di bloccare qualsiasi legge non fosse di suo gradimento. Gli furono poi attribuite la facoltà di dichiarare guerra e di firmare trattati di pace senza dover chiedere l'autorizzazione del Senato. Infine, a Cesare furono riconosciuti i titoli di padre della patria e di imperator, ossia di

da Andrea Mantegna tra il 1486 e il 1504. Il pittore

voleva ricreare le pitture trionfali della Roma antica.

detentore dell'imperium, il comando militare sulle legioni. Apparentemente la repubblica era ancora in vita, ma di fatto Cesare era il padrone di Roma. Anche se come Silla sì era fatto nominare dittatore a vita, a differenza di

quest'ultimo non varò liste di proscrizione ma si sforzò di riportare la pace a Roma e di porte fine ai contrasti che a lungo avevano insanguinato la città. Perdonò così i suoi oppositori ea molti di loro affidò importanti incarichi di governo.

Le riforme d i Cesare Cesare governò Roma per appena cinque anni, dal 49 a.C. alla metà di marzo del 44 a,C.: u n pe-

riodo relativamente breve durante il quale riusci tuttavia a emanare alcuni importanti provvedimenti. Molti dei suoi interventi furono motivati da esigenze di giustizia: per esempio, ridusse gli abusi dei pro-

consoli nelle province e concesse la cittadinanza romana agli abitanti della Gallia Cisalpina, ossia della Pianura Padana. In questo modo, la

cittadinanza romana veniva estesa all'intera penisola italiana. Grande attenzione fu anche rivolta alla plebe di Roma: Cesare aiutò | debitori in difficoltà e avviò lavori pubblici così da dare un impiego ai disoccupati.

Giulio Cesara ritratto nella veste di impersiore trianfante. «# {foma, Museo Nazionale Romano/Scala] e

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LEZIONE

Giulio Cesare, Ottaviano e la

fine della Repubblica

12

La conglura delle idi di marzo Cesare non si fece incoronare ma il controllo che esercitava su Roma assomigliava sempre di più a quello di un re e alcuni suoi

atteggiamenti ricordavano quelli tipici dei sovrani orientali: infatti nei templi furono poste delle statue che lo raffiguravano e a lui fu poi dedicato il quinto mese del calendario romano, che prese il nome di Iulius, da cui l'italiano luglio. Questi atteggiamenti destarono in alcuni senatori i l timore che Cesare volesse trasformare Roma in una monarchia e li spinse a organizzate una congiura per ucciderlo. A capo dei congiurati c'erano due senatori vicini a Cesare e che gode-

vano della sua fiducia: Marco Giunio Bruto e Gaio Cassio Longino. Entrambi avevano a lungo militato con Pompeo ma erano stati perdonati da Cesare, che gli aveva affidato importanti incarichi. I congiurati decisero di uccidere Cesate il 15 marzo del 44 a.C. (le idi

di marzo secondo il calendario romano) al momento del suo arrivo in Senato. Secondo l a tradizione, Cesare fu avvertito del complotto, ma sotto-

valutò il pericolo e si recò ugualmente in Senato dove trovò ad attenderlo una ventina di congiurati. Sempre secondo la tradizione, prima di cadet e sotto le ventitré pugnalate, Cesare

avrebbe riconosciuto Bruto tra i suoi assassini e si sarebbe rivolto a lui di-

251 x

|

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Nello zaino

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L'imperatore di Russia aveva il titolo di Zar. P Svolgi una ricerca su

internet e scopri che collegamento c'è tra questo titolo e la storia di Roma antica.

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GLI STRUMENTI DELLO STORICO

Tra le riforme di Cesare v i fu anche quella del calendario. Con la consulenza dell'astranomo Sosigene sì passàù da un calendario lunisolare {cioè basato sia sul ciclo annuale del Sole sia sui cicli mensili della Luna} à un calendario esclusivamente solare, basato su una durata dell'anno di

365 giorni, con l'introduzione di un giorno supplementare ogni quattro anni, In onore di Cesare, questo tipo di calendario viene detto giuliano. Ik

Come si chiamano gli anni di 366 giorni?

I

Con una ricerca su Internet, scopri perché è necessario inserire nel calendario un giorno ogni quattro anni.

cendogli: «Anche cu, figlio?».

L'assassinio d i Giulio Cesara.

«+Dipinto di Vincenzo Camuccini del 1806. (Aapof, Museo di Capodimonte)

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252



|

x

| UNITÀ D I APPRENDIMENTO

|

i

La crisi d i Roma

6

8 ] ANTONIO E OTTAVIANO ASSUMONO IL CONTROLLO DI ROMA Le reazioni alla morte di Cesara | congiurati — o cesaricidi come furono poi chiamati — intendevano restaurare la repubblica: infatti pensavano che la morte di Cesare avrebbe restituito a] Senato i l governo di Roma e che la plebe e l'esercito avrebbero approvato la morte di quello che loro consideravano un tiranno. [ giorni successivi all'assassinio di Cesare dimostrarono quanto questi calcoli fossero sbagliati. La plebe e l’esercito restarono infatti fedeli al ricordo di Cesare e si riunirono sotto la guida di Marco Antonio, uno dei principali generali di Cesare, ll 18 marzo Antonio aprì di fronte al popolo romano il testamento di Cesare: alla lettura dell'atto si scopri che Cesare aveva lasciato in eredità 300 sesterzi a ogni soldato e a ogni membro della plebe. Il resto delle sue ricchezze era invece

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destinato non ad Antonio, come tutti si aspettavano, m a a Ottaviano, figlio di

Busto i n marmo

una nipote di Cesare, u n ragazzo che non aveva neanche vent'anni e che in quel

di Marco Antonio.

momento

sl trovava lontano da Roma. Alla lettura del testamento la plebe, che

(cità del Vaticano, Musei

scan

Cesare aveva sempre protetto e che si vedeva ricompensata dal lascito di 300 sesterzi a testa, chiese che i congiurati fossero arrestati e condannati: Bruto e Cassio

|

_

furono costretti a fuggire da Roma mentre le loro case venivano date alle fiamme.

La rapida ascesa d i Ottaviano Alla fine di aprile, Ottaviano rientrò a Roma e distribui alla cittadinanza e ai soldati il denaro previsti dal testarnento di Cesare,

guadagnandosi così il favore del popolo. Dichiarò inoltre di voler vendicare la morte dello zio e arruolò allo scopo u n proprio esercito.

Nel frattempo i rapporti tra Antonio e il Senato si erano definitivamente incrinati. Antonio aveva chiesto che gli venisse affidato i l governo della Gallia Cisalpina, Quando i l Senato, guidato da Cirerone, gli oppose u n netto rifiuto, Antonio

marciò su Roma con le sue truppe per imporre con la forza la propria volontà. Ad Antonio si contrapposero sia l'esercito dei due consoli, sia i soldati reclutati da Or-

I l pronome gli i n questa frase sta per

taviano. La battaglia tra i due schieramenti si svolse presso Modena e s i concluse con la sconfitta di Antonio (43 a.C.). Fino a questo momento il Senato, vista la giovane età e l'inesperienza d i Ot-

taviano, aveva pensato di poterlo manovrare con facilità, ma il giovane dimostrò un'intraprendenza e un intuito politico insospettabili. Dapprima chiese l'autorizzazione a essere eletto console anche se non aveva l'età prevista; quindi, quando

A Antonio; 5 Ottaviano; € il Senato;

n Cirerone

il Senato gli oppose un netto rifiuto, fece arrivare i propri soldati in città e si fece eleggere console dai comizi, Il secondo triumvirato Mostrandouna notevole intelligenza politica, Ottaviano non cercò di forzare ulteriormente la situazione: si rendeva infatti conto di non essere ancora in grado di assumere il controllo di Roma. Restava inoltre aperta la questione di Bruto e Cassio, gli uccisori di Cesare, che erano fuggiti in Oriente dove, assieme ai senatori rimasti fedeli alla repubblica, stavano radunando un

esercito. Ottaviano cercò quindi un accordo con Antonio — sebbene i due fossero divisi da odio reciproco — e con Lepido, un altro dei generali di Cesare. Nell'autunno del 43 a.C., Antonio, Ottaviano e Lepido diedero vita al secondo triumvirato. A differenza del primo triumvirato, che era stato un accordo privato tra Cesare, Pompeo e Crasso, questa volta l'alleanza fu approvata dai comizi con una legge

apposita che nominò Antonio, Ottaviano e Lepido ‘Triumviri per la Costituzione della Repubblica c o n Potere Consolare”. Per l'ennesima volta le istituzioni repub-

Testa in marmo di Ottaviano.

blicane venivano annullate e il potere affidato al vincitore delle lotte che stavano dilaniando Roma.

4 {Londra, British Musewn)



iii

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LEZIONE

Giulio Cesare, Ottaviano e la

fine della Repubblica

|

253 x

12

I triumviri emanarono nuove liste diproscrizione con lo acopo sia di eliminare gli avversaripolitici sia di impossessarsi dei beni dei cittadini più facoltosi di Roma. Le vittime, tra cavalieri e senatori, furono quasi tremila: fra loro, per espressa volontà

di Antonio, ci fi anche Cicerone, che pagava così la sua opposizione al triumviro. Marco Tullio Cicarone. # Cicerone fu il principale rappresentante dell'aristocrazia senatoria ostile ai ‘progetti di Marco Antonio, Busto del | secolo a.C. (Roma, Musei Capitolini) E

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| La fonte Le liste di proscrizione del secondo triumvirato

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ra gli accordi presi da Antonio, Lepido e Ottaviano nel 43 a.C. vi fu anche la pubblicazione di nuove liste di proscrizione, che scatenarono una nuova ondata di violenze e delle quali cadde vittim a anche Cicerone.

1

triumviri, riunitisi a parte, compilarono la lista di quanti

volevano mandare a morte, cioè di coloro che avevano in sospetto per il loro potere e dei loro nemici personali, facendosi reciproche concessioni per quanto concernesse familiari e ami3 Ricordi chi e i n quale occasione aveva già fatto ricorso alle Kste

ci da eliminare, sia allora sia in seguito. [...] I triumviri avevano infatti bisogno di molto denaro per la guerra e erano in difficoltà perché l'Europa, e soprattutto l'Italia, erano sfiancate dalle guerre e dalle esazioni. Vi furono dei malcapitati che furono proscritti soltanto perché possedevano belle ville o belle case

3 Sacondo l'autore, quali ragioni

in città. Di quelli che furono condannati a morte e alla confisca dei beni citra trecento furono senatori e duemila cavalieri. [...]

spinsero | triumyviri a emanare nuove liste di proserizione?

ma intanto decisero di mandar subito dei sicari a eliminare dodici persone o, come dicono altre fonti, diciassette, e cioè color o che avevano maggior potere, tra i quali anche Cicerone [...]. Il decreto di proscrizione recitava così: «[...] nessuno accolga o nasconda in casa qualcuno di coloro | cui nomi compaiono in calce a questo editto né lo accompagni altrove né si lasci corrompere dal suo denaro. Chi risulterà aver salvato o anche solo aiutato qualcuno, o comunque ne sarà stato complice, per noi

costui sarà inserito nella lista dei proscritti e non tettemo conto di giustificazione o scusa. Coloro che uccideranno i proscritti ce ne portino la testa: per ciascuna, un uomo libero riceverà venticinquemila dramme attiche; uno schiavo, oltre alla libertà personale, diecimila dramme attiche e lo status di cittadinanza del suo padrone. Uguali ricompense saranno riconosciute ai delatori. Nessuna menzione sarà fatta nei nostri registri di coloro che riceveranno queste somme, affinché non ne venga conosciuta l'identità.» Appiano, Le guerre civili, IV, 5-11

di prescrizione?

3 Perché alcune persone, tra cui Cicerone, furono immediatamente eliminate? Ricordi quale dei triumviri volle

a tuttiI costiIncludere nelle 3 Lo strumento delle liste di prostrizione si basava i n larga parte sula delazione. Quali a chi denunciava o uctcideva | proseritti?

254

I L a crisi d i Roma

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

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6 ] LO SCONTRO TRA ANTONIO E OTTAVIANO

| resti del fora ol.

Dopo la sconfitta del cesaricidi Inizia la lotta tra Antonio e Ottaviano Una volta assunto il controlle di Roma, Antonio e Ottaviano si prepararono a rego-

cui si svolse la battaglia decisiva tra Marco Antonio e Ottaviano da una parte e Bruto e Cassio dall'altra,

E IL TRAMONTO DELLE ISTITUZIONI REPUBBLICANE

lare definitivamente 1conti coni cesaricidi. Nel 42 a.C. affrontarono e sconfissero nella battaglia di Filippi, in Grecia, le truppe di Cassio e Bruto. Costoro, piuttosto che cadere prigionieri, preferirono suicidarsi. Con la loro morte tramontò del tutto ogni ipotesi repubblicana. Gli accordi del triumvirato avevano previsto una divisione del governo delle province: Ottaviano aveva ottenuto l’Italia e le province occidentali; Antonio l'Oriente; Lepido l'Africa. Nonostante questo, i rapporti t r a Antonio e Ottaviano (Lepido fu progressivamente messo in secondo piano) erano ormai compromessi, Nel 40 a.C.

il fratello e la moglie di Antonio si misero a capo di una rivolta contro Ottaviano che scoppiò nel centro Italia. Antonio evità di intervenire per non aggravare | rapporti con Ottaviano e la rivolta fu facilmente repressa. Nel 37 a.C. Antonio e Ottaviano si incontrarono a Brindisi per rinnovare il loro accordo che fu suggellato anche dal matrimonio t r a Antonio e Ottavia, la sorella di Ottaviano. Era però chiaro che ci si avvicinava allo scontro finale.

Le ambizioni di Antonio Al momento della divisione delle provincie, Antonio aveva scelto l'Oriente con lo scopo di ripercorrere le orme di Cesare: voleva cioè intraprendere una serie di campagne militari dalle quali ottenere gli onori, la

gloria e le ricchezze necessarie a rientrare a Roma e a sconfiggere Ottaviano. Per questo sì recò in Egitto e qui strinse con la regina Cleopatra un'alleanza politica, nonché un legame affettivo.

# Filippi è la città presso

(A. Garazzo/Da4)}

i Battaglia di Filippi

LEZIONE

255 x

|

Giulio Cesare, Ottaviano e la fine della Repubblica 1 2

Cleopatra e l l figlio Cesarione. 4 La regina e il bambino, figlia di Cesare, sono

rappresentati su uno dei muri del tempio di Hator. (Aasyrevy/Shutterstock)

Due bracciali a forma di serpanta. +In Egitto questo

animale era simbolo dell'immortalità e del paotere dei faraoni, Si diffuse come motivo ornamentale nell'oreficeria

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FALLO

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Nel frattempo a Roma Ottaviano, c o n estrema astuzia, riusci a guadagnarsi il fa-

| cerolo e

vore della plebe, dei cavalieri e di parte del Senato. Soprattutto Ottaviano capi

tre dial

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che i Romani erano ormai stremati da decenni di guerre civili, e dunque si presentò all'opinione pubblica come l’unica persona in grado di garantire a Roma la pace e la prosperità che deriva sempre dalla pace.

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Ottaviano utllizza la propaganda contro Antonio Ottaviano utilizzò abilm e n t e la propaganda per screditare Antonio, cosa che fece utilizzando il suo legame con Cleopatra, La regina dell’Egitto fu dipinta agli occhi dei Rornani core una donna dissoluta che con la sua bellezza aveva stregato Antonio. Quest'ultimo veniva accusato di essersi allontanato dai valori tradizionali di Roma e di voler farsi incoronare re. Le accuse di Ottaviano furono allmentate dal comportamento di Antonio che, in

Oriente, anziché tramutate i territori conquistatiin province sottomesse a Roma, ne aveva affidato il governo direttamente a Cleopatra. Inoltre, Antonio commise il

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grave errore d i ripudiare Ottavia e d i sposare Cleopatra: cosa che permise a Ottaviano di presentarlo all’opinione pubblica romana come schiavo della regina.

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Quando poi si scopri che Antonio intendeva lasciare

Ottaviano sereditò Antonio agli occhi dei Romani inventando 9 ingigantenda notizie diffamanti su di lui. Anche oggi la propaganda |

viene spesso utilizzata per denigrare gli

le province romane d'Oriente i n eredità a i figli avuti da

avversari politici attraverso la diffusione dî notizie false: è il fenomeno delle cosiddette

Cleopatra, come se quei territori fossero una sua proprietà privata, Ottaviano ebbe gioco facile a far dichiarare Antonio nemico della patria e ad allestire un esercito

qualche esempio di fake news in cui ti sei imbattuto su Internet?

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contro i]

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fake news. Sai d i cosa si tratta? E sai portare

rivale di sempre.

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» La eri

della repubblica

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Cicopatr

Uno de pricipali gererali di Cesare.

Figlio di ura ripote d i £ èsare, è

Regina d'Egitto. Ha una re azione primaò

Al testamento del dittatore, si aspettava di essere Il suo erede.

neanche vert'anni è l’ererie nesignato dal dittatore.

Con Cesare è po! con Antonio, che per

lai ripudia la moglie Cittavia.

| UNITÀ DI APPRENDIMENTO

256 L a crisi di Roma

|

‘6 è

Claopatra In punto

di morte.

# Secondo Putarco, che descrisse la morte della

regina nei suo Vita di Antonio, Cleopatra si uccise lasciandosi mordere

da un aspide, un serpente velerioso. Dipinto di Louis

Frangois Lagrenee (Foto Scala, Firenze)

La resa dei conti Nella primavera del 31 a.C. la flotta di Antonio e quella di Ottaviano si scontrarono nella battaglia navale di Azio, davanti alle coste greche: la vittoria arrise a Ottaviano e Antonio e Cleopatra furono costretti a fuggire in Egitto. L'anno successivo, nei pressi di Alessandria, le truppe di Ottaviano ottennero u n nuovo e decisivo successo: per non cadere prigionieri ed essere

Battaglia navale di Azio

portati a Roma i n catene, Antonio e Cleopatra si suicidarono. L'Egitto e n

trò quindi a far parte dei domini romani, n a non come provincia, poiché Ottaviano ne assunseil controllo a titolo personale. , Nel 29 a.C. Ottaviano rientrò a Roma, dove gli futo-

no tributati gli onori di salvatore della patria. Inseguit o assunseil titolo di priiceps Senatus e di Imperator e il cognome di Augusto. Le guerre civili si erano

definitivamente concluse e con esse era terminata la storia della repubblica romana. Si apriva per Roma l a nuova fase del principato augusteo.

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in Carrunaoò

tome “Cammeo d i Azio”.

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+ Alcune divinità marine porgone a Ottaviaro,

vincitore nella battaglia di Azio, l'effigie della vittoria. (vienna, Kunsthotornisoes Nuse m)

La battaglia d i Azio. # Dipinto del 1672 del pittore fiammingo Lorenzo A. Castro. (National Maritime Ausmum, Gresmwvich, London,

PalmerCollectioni

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Cesare i n Britannia |

a Pritannia, l’attuale Inghilterra, cera per

i Romani una terra misteriosa, sulla quale esistevano mille leggende che parlava-

ferro di uni determinato peso, Nota comei guer: rieri si tingano il volto e il corpo con il gualdo, una pianta dalla quale si ricava un colorante tur-

n o di mostri spaventosi e d i popolazioni dagli

chino, in mode che i l loro aspetto in battaglia

usi stravaganti. Nell'anno 55 a.C. Cesare, a capo delle sue legioni, sbarcò in Britannia con lo scopo di interrompere i rifornimenti che dall'isola

gia spaventoso e terrorizzi gli avversari. Si stupi-

atrivavano ai ribelli della Gallia. La spedizione aveva quindi un fine principalmente militare ma Cesare era spinto anche dalla curiosità intellettuale: davanti a l u i si offriva la possibilità di conoscere un popolo e una terra dai contorni leggendari. Come lui stesso scrisse, «sarchbe pure stato molto utile accostarsi almeno a quell'isola, conoscere l'indole degli abitanti».

E U n viaggio d i scoperta ll viaggio in Britannia di Cesarenon fu quindi solo quello del condottiero che si reca a conquistare, ma anche quello dello studioso dell'etnografoe delpeografo, diremmo oggi che osserva i popoli e le terre misteriose che si schiudono davanti al suo cammino.

Questa atteggiamento si riflette nel De Bel-

to Gallico, l’apera nella quale Cesare narra delle gue guerre in Gallia, Qui egli descrive, per esem-

pio, le case dei Pritanni, analoghe a quelle dei

Galli. Serive che i Britanni usano monete d'oro e di bronza o, in assenza di queste, lingotti di

sce di come i Britanni tenganoi capelli lunghi e portino i haffi ma si radano i l resto del corpo, A Cesare viene anche riferito che, in prossimità del solstizio d'inverno, per ben trenta giorni il sole non si alza al di sopra della linea dell'orizPonte: incuriosito da un

fenomeno che gli do:

veva apparire al limite dell'incredibile, cerca ulteriori informazioni al proposito ma non riesce a sapere nulla di preciso. Ha però la sensazione che in Britannia le notti estive siano molto più corte di quelle italiane: allora utilizza delle

clessidre ad acqua per misurare con precisione la durata delle notti e trova conferma della sua osservazione,

HH Non solo c o n q u i s tCesare e era un pe nerale, un condottiero, e per questa ragione la maggior parte delle sue osservazioni sulla Britannia riguardano le fortezze, gli approdi per le navi e i modi di combattimento, Ma era anche una persona colta, un letterato mosso da una forte curiosità che sapeva che ogni strada per-

coma, ogni incontro con chi è diverso da noi, è fonte di arricchimento intellettuale e personale.

Crasso e Pompeo s i alleano con Giulio Cegare, dando vita a l primo triumvirato. {> Paragrafo 1, pp. 244-245)

Quando Pompeo rientra In Italia, i l Senato rifiuta di approvare la sua riorganizzazione del nuovi territori in province. Egli si unisce allora a Crasso e a Giulio Cesare: nasce il primo triumyvirato (60 a.C.), un patto segreto con cul | tre sì spartiscono il potere su Roma e

sull'impero. I triumviri costringono il Senato ad approvare tutte le loro proposte di legge e Cesara diventa console per ll 59 a.C.

HI Cesare è un ottimo generale, conquista la Gallia e sbarca i n Britannia.

Cegare viene ucciso alle i d i d i marzo del 4 4 a.C.: | conglurati pensavano che l a g u a morte avrebbe riportato i n vita l a repubblica. (> Paragrafo 4, pp. 250-251)

Cesare assume i l controllo completo di

Roma senza trasformarla apertamente In una monarchia, ma ricoprendo tutte le maggiori cariche repubblicane: diventa dittatora a vita, console e assume poteri prepri del Senato e dei tribuni della plebe. Si impegna per pacificare la società: perdona i suci oppositori e approva leggi a favore della plebe, A causa del suo enorme potere, tuttavia, il 1 5 marzo del 4 4 a.C. Cesare viene assassinato in una congiura organizzata da vari senatori tra cui Bruto e Cassio.

{> Paragrafo 2, pp. 246-247) Alla fine del consolato

Cesare diventa proconsole della Gallia Cisalpina e della Gallia meridionale. Da lì parte alla conquista dell'intera regione, fino alla Britannia. Forte del successi militari, nel 56 a.C. Cesare rinnova i l triumvirato con Pompeo e Crasso. Ritornato in Gallia, impiega vari anni a schiacciare una rivolta di tribù galliche guidate da Vercingetorige.

HI Cesare sconfigge Pompeo e assuma i l controllo d i Roma. (> Paragrafo 3, pp. 248-249)

Mentre Cesare è in Gallia, Crasso muore e Pampeo, che teme la potenza di Cesare, si

allea con i l Senato. Nel 49 a.C. Cesare punta di nuovo al consolato, ma viene ostacolato dal Senato e da Pompeo, I l generale marcia allora su Roma: inizia la seconda guerra civila. Cesare nel 48 a.C. a Farsalo, in Grecia, affronta Pompeo, che si rifugia in Egitto dove il faraone Tolomeo lo fa uccidere. Per vendicarne la morte, Cesare consegna il trono alla sorella del faraone, Cleopatra. La guerra civile termina però solo nel 45 a.C.

JJ A sorpresa, l'erede d i Cesare è l l nipote Ottaviano e non i l suo luogotenente A n t o n i o . (> Paragrafo 6 , pp. 254-256)

Cesare aveva nominato erede ll nipote Ottaviano che, nel 43 a.C., forma i l secondo triumvirato con Lepido è Marco Antonio, per punirne gli uccisori. Nel 42 a.C. l'esercito di Bruto e Cassio è sconfitto a Filippi.

Ottaviano sconfigge Antonio a divanta i l signore incontrastato d i Roma. Nasce i l principato augusteo. {> Paragrafo 6 , pp. 254-256) I triumviri si dividono l e province.

Antonio prende le Gallie e l'Oriente, ma consegna i territori conquistati a Cleopatra. Ottaviano lo accusa di essere nemico della patria e si prepara alla guerra. Lo scontro decisivo avviene nel 3 1 a.C. ad Azio, dove la flotta di Antonio e Cleopatra è distrutta. I due si suicidano l'anno dopo. Ottaviano rientra a Roma celebrato come

salvatore della patria e prende il cognome di Augusto: inizia |l principato.

SPAZIO, T E M P O E LESSICO

1.

Numera nel corretto ordine d i successione | se-

guenti eventi. Quindi scrivi, per ogni evento, la datazione corretta. a. Battaglia di Azio b. Q Battaglia di Filippi c (O) Cesare conquista la Gallia

c. All’inizio i l Senato sì fidò di Ottaviano perché

questi (A) era l'erede di Cesare, (5] era un valido soldato. (£] tra alleato di Cicerone. (Bb) era giovane e facilmente manipolabile. CONCETTI

d. DD Consolato di Cesare

e (_] Morte di Cesare f. DD Primo triumvirato g. DD Secondo triumvirato

Definisci In tre righe | seguenti termini e traccia una biografia essenziale dei personaggi indicati. Dittatura a vita; primo triumyvirato; Vercingetorige; Lepido; Rubicone,

CONOSCENZE

5. Dopo aver riletto ll paragrafo 2, indica che cosa portava i n dote all'alleanza e cosa sperava d i ottenerne ciascun membro del primo triumvirato.

L'accordo tra Pompeo, Cesare e Crasso fu tenuto segreto. Sapresti spiegare per quali ragioni i l prim o triumvirato era contrario alle istituzioni repubbliza ne?

Indica gli chiettivi che Cesare sl prefiggeva chiedando i l proconsolato in Gallia, quindi chiarisci se e In che modo riusc a raggiungerli.

Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false, quindi correggi quelle false.

Confronta i l govarno di Casare su Roma con quello di Silla, mettendo In luce similitudini e diffe-

a. (V][F] Alla stipula del primo triumvirato Cesare era più potente di Crasso e Pompeo.

renze. Nel farlo presta particolare attenzione agli obiettivi d i ciascuno dei due e al comportamento mantenuto nei confronti degli avversari politici.

b. [V]{F] Le campagne di Cesare in Gallia causarono poche vittime. cc [V][F] Tra le conquiste di Cesare non vi fu la Britannia. d. [V]{F] Mentre Cesare era in Gallia Pompeo si alleò con il Senato.

e. [V]{F] Prima di attaccare Pompeo, Cesare attaccò ì pompeiani in Spagna. f. [V]{F] Pompea morì ucciso da un faraone.

g. [V]{F] Cesare governò Roma per soli 5 anni. h. (V]{F] Al momento della divisione delle province, Antonio scelse l'Oriente. I. (V]{F] Antonio e Cleopatra furono portati a Roma è giustiziati.

Rispondi alle seguenti domande,

a. Grazie al primo triumvirato Cesare ottenne (4) la nomina a dittatore a vita. la nomina a console. [€] il protonsolato in Gallia. (B] là condanna a morte di Cicerone. b. Uccidendo Cesare, Cassio e Bruto intendevano [A] vendicare Pompeo. prendere laro il potere.

[€] ripristinare l'autorità del Senato. (b] aiutare Antonio ad assumere || potere.

Organizza una esposizione orale di 5 minuti! sulla congiura delle idi d i marzo. Segui questa scaletta. « I n i z i a indicando le ragioni che spinsero Bruto e Cassio a organizzare la congiura;

* quindi indica quali sviluppi politici si attendevano alla morte di Cesare, * concludiindicando le ragioni per cui i piani del cesaricidi non si realizzarono,

l l secondo triumyvirato, a differenza del primo, et»

be un carattere pubblico: partendo da questa affermazione spiega le differenze esistenti tra le due alleanze. 10.Dopo aver riletto il paragrafo 6, spiega in che mo-

do Ottaviano impiegò lo strumento dalla propaganda contro Antonio.

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Gli acquedotti romani «Nulla i n tutto il mondo è mai esistito di più meraviglioso»: così l o scrittore Plinio i l Vecchio parlava degli acquedotti costrulti,

con Incredibile perizia tecnica, dagli ingegneri romani. razie ailoro acquedottiiRomani riuscivano a rifornire le città di acqua fresca, prelevandola da fonti

spesso situate a più di cento chilometri di distanza. Gli ingegneti romani sfruttavano unicamente la forza di gravità per “muovere” l'acqua, che veniva incanalarta all'inter-

no di un condotto in muratura caratterizzato da una pendenza costante (in media, del 2%) lungo tutto il percorso.

Le condutture degli acquedotti erano foderate con u n impasto impermeabile di calce e laterizi e, generalmente, correvano a] d i sotto d e l suolo: interrarle — oltre

a essere una scelta più economica —le metteva al riparo dagli agenti atmosferici e da danneggiamenti casuali. Solo quando era necessario superare un ostacolo naturale venivano realizzate le maestose arcate che ancora oggi possiamo ammirare nelle campagne del Lazio, in Fran-

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cia presso Nîmes, in Spagna presso Segovia e in molte

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altre località. i.

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In epoca repubblicana Roma era servita da quattro acquedotti, ma ncl IV secolo d.C. — al momento del suo

massimo sviluppo urbano — gli acquedotti in funzione erano ben undici. Ogni giorno portavano in città circa un milione di metri cubi d’acqua, ossia circa 1000 litri per abitante. È u n daro strabiliante, specie se si pensa che an-

cora oggi, in molte parti del pianeta, milioni di persone non possono neppure contare sui 20 litri di acqua giorna-

lieri che l'ONU indica corne il quantitativo minimo per la sopravvivenza. L'enorme massa di acqua che quotidianamente arrivavàa a Rorma permetteva invece di alimentare ben 1200 fontane pubbliche, 11 stabilimenti termali, 15 fon-

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tane monumentali e 3 laghi artificiali.

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ANIMAZIONE Come venivano costruiti gli acquedotti?

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+ ll disegno mostra la struttura degli acquedotti romani: dopo essere stata raccolta nei pressi della sorgente, l’acqua percorreva decine di chilometri in una conduttura in leggera pendenza, In caso di alture, veniva incanalata in gallerie, in caso di vallate venivano costruiti viadotti. P e r la p r i m a v o l t a l'acqua n e l l e case

L'acqua veniva distribuita alla popolazione soprattutto at-

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traverso fontane disposte in punti strategici, ossianei luoghi di mercato, agli incroci delle vie principali, nei quartieri più popelosi. A pattire dal 1 secolo d.C. fu concesso al privati — ov-

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viamente dietro pagamento - di allacciarsi all’acquedotto

pubblico in mado da avere l'acqua corrente nella propria a

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abitazione, L'allacciamento era realizzato attraverso u n tubo, chiamato calice, il cui diametro minimo era di 2,3 centimetri: questo garantiva una portata massima di 40 m" al giorno. Ogni calice recava inciso il nome del proprietario e doveva obbligatoriamente essere i n bronzo: questo metallo infatti non è malleabile e ciò impediva

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chei cittadini allargassero abusivamente il diametro della condotta e attingessero più acqua di quanta gliene spettasse. Malgrado la

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frequenza dei controlli, i “furti d'ac-

qua" da parte dei privati erano all'ordine del giorno. + l'acquedotto di Nîmes, in Francia. Nel punto in cui

attraversa il fiume Gard l'acquedotto è alto 49 metri e lungo

275. Sotto, il Centra! Arizona Project, uno degli acquedotti moderni più ambiziosi: è il secondo più grande mai costruito negli Stati Uniti. firm Roberts Photography/Shutterstock)

COMPRENDERE E COLLEGARE

a. A partire dal V secolo d.C. gli acquedotti caddero

in disuso a causa del crollo della potenza romana.

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Quanti secoli furono necessari perché le città italiane ed europee fossero nuovamente servite da una rete idrica capace di raggiungere le singole case?

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b. UtilizzandoInternet, scopri che cosa lega la celebre fontana della Barcaccia, situata a Roma m Piazzadi Spagna, agli argomenti trattati in questa scheda.

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Caracalla, edificate sull'Aventino,

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pose lontano dal Circo Massimo, fra il 212 e il 217.

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CONFRONTARE L E INFORMAZIONI ‘1. Trall tra i l 29 e Il 19 a.C. virgiilo scrisse l’Enelde, un poema epico nel quale celebrava le gesta di Enea, l'eroe trolano dal quale sarebbero discesi sia Romolo è Remo che Ottaviano.

Nel poema Enea riceve dalla madre Venere uno scudo forgiato appositamente per lui da Vulcano e sul quale è rappresentata un'immagine

della battaglia di Azio. Riportiamo qui di seguito | versi in questione. «Al centro si potevano scorgere flotte di bronzo,

la battaglia d'Azio e in schieramento di guerra

ribollire tutto il Leucate e i flutti risplendere d'oro. D i qui Cesare Augusto che guida gli Italici a battaglia, con i senatori e il popolo, i Penati e i Grandi Dei, dritto sull'alta poppa; dalle rempie felici promanano due fiamme e porta sul capo la stella del padre [...] L i là con un esercito barbaro e armi diverse Antonio, vittorioso sui popoli dell'Aurora e sul Mar Rosso, porta con sé l'Egitto e le forze dell'Oriente e la remota

Denario d'argento coniato attorno al 48 a.C.: mostra

Enea, presunto antenato di Cesare, mentre fugge da Troia in fiamme portando con sé il

vecchio padre e le statue dei Penati. (Collezione privata}

Battriana, e l o segue (infarnial) la sposa egizia.» Encide, VII 675 ss,

a. Analizza la composizione degli eserciti: che elemento della propaganda contro Antonio viene ripreso? b . Chi è la sposa egizia di cul si parla nell'ultimo verso? Perché Virgilio la definisce in questo modo?

c. Quali decisioni di Antonio avevano permesso a Ottaviano di screditario agli occhi dei Romani?

LAVORARE SULLE FONTI 2 . Senza nessuna eccezione, tutti i protagonisti delle lotte che segnarono gli ultimi anni della repubblica, tentarono di accreditare la propria posizione e di screditare gli avversari attraverso i l ricorso alla propaganda. I vari contendenti fecero largo uso anche delle monete: uno strumento che, per i l suo largo

utilizzo, ben si prastava a diffondere messaggi propagandistici. «Le tesipiù belle e i principi più nobili erano assiduamente posti al servizio della fazione. Artificlo antico quanto la politica e coloro che lo applicavano non avevano bisogno di istruttori. ‘Tre erano

gli scopi che si proponeva la propaganda: assicurarsiuna parvenza di legalità per gli atti di violenza, allettare i sostenitori di u n partito rivale e mettere in moto gli elementi neutrali o apolitici.

Al primo posto nella scala dei valori vengono la libertà e un governo d'ordine, e nessunpartito che non faccia professione di questi ideali può sentirsi sicuro e ottimista, quali che siano gli atti

di circuizione o di violenza che ha nei suoi piani. A Roma tutti tributavano omaggio alla tibertas, nella convinzione che essa corrispondesse grosso modo allo spirito e alla prassi del governo repubblicano; m a ciò che corrispondeva alla costituzione repubblicana era oggetto non tanto di definizione giuridica,

quanto di interpretazione partigiana, Libertas è concetto vago e negativo: libertà dalla duminazione di u n tiranno o di una fazione. Ne segue che libertas, come regniim e dominatio, è vocabolo che ben si presta all'intrigo politico. La libertas era continuamente invocata in difesa dell'ordine costituito da persone o da categorie che detenevano potere e ricchezza; la Ifbertas dell'aristocratico romano significava il

predotninio di una classe e la perpetuazione deiprivilegi. Purtuttavia la libertas non poteva essere mo: nopolizzata dall'oligarchia, o da qualsiasi altro partito al potere. 1loro oppositori potevano benissimo

sostenere e dimostrare che una banda (factio), momentaneamente al controllo del governo legittimo, stava opprimendo la repubblica e sfruttando a proprio vantaggio la costituzione: di qui l'appello alla libertà. F u in base a questo argomento che il giovane Pompeo reclutò u n esercito privato e salvò Roma e l'Italia dalla tirannia del partito mariano; e il proconsole Cesare, intrappolato da Pompeo e dagli

oligarchi, rivolse le armi contro il governo ‘per liberare sé e il popolo romano dal dominio di una fazione”. La parola non era nuova. Nessuno cercò mai i l potere per sé e la schiavità degli altri, senza in-

vocare la libertas e simili belle parole.» RL Sym, La rivoluzione romana, Einaudi, Torino 1982

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Moneta coniata da Eruto nel 42 a.C.: al diritto c'è la testa d i Bruto; al rovescio la scritta «idi d i

marzo», due coltelli è un pileo, i l copricapo che veniva donato dal padrone agli schiavi liberati. E Moneta coniata da Ottaviano, con al diritto l o stesso Ottaviano e al rovescio i l tempio dove f u

sepolto Cesare. Sino alla battaglia di Farsalo Ottaviano tenne la barba in segno di lutto per la morte d i Cesare.

@ Moneta del 28 a.C. Sul diritto la testa di Ottaviano è coronata dalla scritta: «imperatore [comandante militare], figlio del divino Cesare, console per i l sesto anno, vendicatore della libertà dai romani». Sul rovescio la personificazione della pace che tiara in mano l l caduceo.

a. Spiega ll significato propagandistico della moneta di Bruto. Nel farlo tieni conto che lo schiavo manomesso da un cittadino romano acquisiva la cittadinanza romana e | diritti politici ad essa CONNessa.

b . Spiega il significato propagandistico della seconda moneta, quella di Ottaviano: quale immagine vuol dare di sé? Perché sul rovescio ha masso proprio quell'immagine? €. Spiega ll senso della terza moneta. Osserva i n particolare i l modo i n cui si qualifica Ottaviano è

ciò che Indossa in testa. Qual è la conseguenza del fatto che lui appelli Cesare come "divino"? Perché la data di coniazione è significativa? Osserva poi il rovescio dell'ultima moneta: quale messaggio invia attraverso di esso Ottaviano al romani? Cos'è Il caduceo e cosa rappresenta?

d. Spiega e motiva l'affermazione di Syme secondo il quale il richiamo alla libertà era un modo per giustificare l'uso della violenza contro i nemici: esemplifica quanto dici attraverso l'uso delle monete qui riprodotte, e . Perché Syme sostiene che quello di libertà è un «concetto vago e negativo» e che non può assere monopolizzato da nessuno?

PRODURRE TESTI SCRITTI 3 . Cesare, oltre che un grande generale e u n astuto uomo politico, fu anche un ottimo scrittore.

Il brano che segue descrive uno scontro tra la cavalleria romana {rinforzata da contingenti di Germani) e quella del Galli durante le prime fasi dell'assedio di Alesia.

«Appena finite le opere di difesa, avvenne uno scontro di cavalleria nella pianura che, come abbiam o già detto, si estendeva tra i colli per una lunghezza di tre miglia. Si combatté con grande accanimento da entramne le parti. 1] nostri sil trovarono in difficoltà; Cesare mandò in aiuto i Germani

e fece schierare le legioni davanti al campo, per non essere preso alla sprovvista da un'eventuale improvvisa irruzione della fanteria nemica. Sentendasi protetti dalle legioni, i nostri cavalieri ripresero animo e i nemici furono messi in

fuga: per i l loro gran numero si trovarono in grave impaccio, non riuscendo a deftuire ordinata» mente per le porte troppo strette. 1germani ll inseguirono con foga fino alle loro difese. Grande fu la strage; parecchi abbandonarono i cavalli e cercarono di superare il fossato e di scalare il muro.

Cesate allora fece avanzare per un po' le legioni che stavano schierate davanti al vallo.1Galli che erano dentro la linea di difesa si turbarono e credendo ad un imminente attacco gridarono all'armi; parecchi, atterriti, sì rifugiarono nella città. Vercingetorige fece chiudere le porte, perché l’accampatrnento non sì vuotasse. Ad azione finita, | cavalieri germani tornarono al campo dopo aver ucciso molti uomini e catturati molti cavalli.» C e s a rDe e Bello , Gallico, VII, 20

&.

Riassumi i l brano descrivendo con parole tue gli avvenimenti.

b . La scrittura di Cesare è caratterizzata dalla sua secchezza: periodi brevi, poche subordinate, uso parsimonioso degli aggettivi, scarsità dei commenti personali. Prova a riscrivere il brano in maniera enfatica, ossia sottolineando con forza tramite aggettivi o commenti | varl momenti del combattimento €.

Riscrivi ora il brano in forma di dialogo, ossia immaginando di essere un soldato romano a cul un amico chiede notizie della battaglia.

4 . In questa unità abblamo trovato diverse coppie d i personaggi antagonisti: | Gracchi e l l Senato, Mario e Silla, Cesare è Pompeo, Antonio e Ottaviano. In coppia con un compagno scegline una e dividetevi i due parsonaggi scelti. Quindi scrivi su un foglio tre domande che vorrasti fara al personaggio impersonato dal tuo compagno e sottoponigliele, in modo che possa rispondere In

forma scritta.

PRODURRE TESTI SCRITTI 5 . immagina di essere un giornalista che è stato inviato al seguito d i Cesare e scrivi u n articolo su uno dai fatti salienti della sua

vita: per esempio sulla campagna in Gallia, sul passaggio del Rubicone, sulla battaglia di Farsalo. Dai all'articolo un titolo e un occhiello e corredalo con un'immagine: puoi cercarla

su Internet, sceglierne una di questo libro o usare u n tuoi disegrro. Non dimenticarti la didascalia.

U N A GUERRA TRA FRATELLI Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. Uno deipiù importanti statisti del XX secolo ha detto: «tutte le guerre sono brutte, ma le querre civili, nelle quali in entrambe le trincee ci sono dei fratelli. sono imperdonabili». Eppure ancora oggi decine di guerre sono combattute all'interno dello stesso stato: fa gran parte dei 259 conflitti che

dal 1945 ad oggihanno insanguinato il mondo sono stati guerre civili, che si calcola abbiano mietuto circa 25 milioni di vite: una cifra enorme a cui vanno aggiunti i feriti e tutti i profughi che, a causa della guerra, sono costretti a lasciare la propria casa e la propria terra. CONSEGNA

IP Da solo o assieme ai tuoi compagni svolgi una ricerca su una delle querre civili che hanno insanguinato questi ultimi decenni. Per prima cosa indaga le cause che hanno portato allo scontro armato, quindi prova a cercare testimonianze dei civili che sono stati coinvolti nel conflitto. Se la guerra si è conclusa, analizza se e in che modo le

ferite della guerra civile sono state sanate, I Presenta il t u o lavoro sotto forma d i una presentazione multimediale composta da sei diapositive,

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La presentazione multimediale deve essere chiara, di immediata comprensione e coinvolgente;

Per portare a termine questo compito vi occorreranno: ® 1 Gra per preparare una bozza di progettazione del

n» Ogni slide deve prevedere almeno un'immagine, accompagnata da una didascalia; ®

lavoro [in classe]; u 2 ore per la ricerca e raccolta di materiale [a casa];

se possibile, inserisci nella tua presentazione anche una carta geografica dei luoghi su cui ti sei

a 2 ore per la realizzazione del prodotto

informato.

a 2 ore per la presentazione ai compagni o a una

multimediale [in classe o a casa]; classe parallela che non ha preso parte all'attività [In classe).

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Materiale bibliografico da reperire presso la biblioteca dell'Istituto o quelle pubbliche;

e film, video, documentari, trasmissioni reperibili su

Internet; a Internet. con connessione e computer

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La querra civile spagnola. T r a il 1936 e il 1939

In Spagna fu combattuta una sanguinosa querra civile, fAlamy)

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La forma della Terra l ì nostro pianeta, che in prima approssimazione assomiglia [} Coordinate geografiche a una sfera, è leggermente schiacciato ai poli, I n termini geometrici, la sua forma si avvicina a quella d i u n ellissoide di rotazione, il solido generato da un'ellisse

fatta ruotare attorno al suo asse minore. Vista da vicino, tuttavia, la Terra mostra una superficie irregolare, frutto della presenza di vasti bacini oceanici e di alte catene montuose, 1 geografi definiscono questa sua forma come geoide, solido la cui superficie è in ogni punto perpendicolare alla direzione della forza di gravità.

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I l reticolato geografico Per individuare la posizione di un punto sulla superficie della ‘Terra è utile tracciare su di essa due serie di circonferenze che si intersecano ad angolo retto (reticolato geografico). Quelle “verticali”, fatte di semicirconferenze che uniscono il Polo Nord e il Polo Sud {i punti da cui passa l'asse di rotazione terrestre), si chiamano meridiani. Poiché sono uguali fra loro, essi vengono numerati a partire da un meridiano scelto arbitrariamente: quello che passa dall’osservatorio astronomico di Greenwich, vicino a Londra. Distanziarti di u n grado l'uno dall'altro, si contano 180 meridiani a est del meridiano zero (o meridiano fondamentale), e altri 180 meridiani in direzione ovest.

Le circonferenze “orizzontali” sono dette paralleli, i quali vengono numerati a

partire da quello più lungo, l'’Equatore, che taglia la Terra in due emisferi. Da questo parallelo 0 si contano 90 paralleli in direzione nord e altrettanti verso sud, di lunghezza decrescente ( i paralleli 90 si riducono a u n punito).

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La localizzazione di un punto Grazie al reticolato geografico e alle citconfei

renze da cui parte la numerazione, è ora possibile individuare la posizione di ogni punto sulla superficie terrestre attraverso precise coordinate geografiche. Esse si compongono anzitutto di una latitudine, definita come distanza angolare di u n

punto dall’Equatore. Essa viene misurata in gradi, ciascuno dei quali diviso in 60 primi, a loro volta divisi in 60 secondi. La seconda coordinata è la longitudine, sempre misurata in gradi, primi e secondi, che esprime la distanza angolare tra il meridiano che passa dal punto e il meridiano fondamentale. Per esempio, possiamo fornire le coordinate del Colosseo, a Roma, che sono 41° 53' 24" N - 12° 29° 32" E. |

punti cardinali Gli antichi, che si orientavano in base ai movimenti del So-

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La rosa dal venti. 1 venti prendono il nome della posizione da Cui spirano, prendendo come riferimento l'isola di Creta.

le,chiamavano oriente la direzione da cui esso nasce, e occidente quella in cui tramonta. I l meridione {da meridiem, mezzogiorno”) era la direzione occupata dal Sole al culmine della sua traiettoria diurna, e il settentrione la direzione opposta. Nel corso del Medioevo queste direzioni hanno assunto una nuova denominazione: est, ovest, sud e nord. Queste quattro direzioni fondamentali, dette punti cardinali, differiscono fra loro di 90°. Per una maggiore precisione vengono anche individuate quattro direzioni

intermedie (nord-ovest, sud ovest, sud-est, nord-est).

| PUNTI CARDINALI Nord settentrione

Sud Est Ovest

Meridione Oriente Occkiente

Proiezioni cilindriche

Dalla sfera al piano Una corretta rappresentazione della Terra dovrebbe quin-

. . , . di, secondo quanto abbiamo appena visto, essere di forma sferica, m a i globi. non I

possono essere costruiti i n grandi dimensioni e

++| planisferi sono sempre | di forma rettangolare.

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quindi risultano poco adatti a de-

scrivere porzioni piccole della superticie terrestre.

La migliore rappresentazione è dunque offerta dalle carte, che riproducono su un piano la superficie sferica dell'intera Terra o di sue parti. Essendo impossibile "spianare” una sfera, o anche u n à sua parte, i geografi ricorrono alla procedura geometrica delle proiezioni, che consiste nel proiettare i punti di una superficie sferica su un foglio piano. [ modi per effettuare questa operazione sono diversi: » Per le proiezioni cilindriche si immagina di avvolgere la Terra in un unico fo-

glio, di proiettare su di esso la forma dei continenti e poi di svolgere il cilindro in maniera da ottenere un rettangolo. Su di esso comperirà un planisfero, ossia un'immagine, inevitabilmente deformata, dell'intera superficie terrestre;

* per mappare una regione più ristretta, come una delle calotte polari, si può ricorrere a una proiezione conica, basata su un foglio chiuso su quella regione a formare una sorta di cappello, che una volta aperto avrà la forma di u n ven-

taglio. Alcune proiezioni adottate dai cartograti vengono in seguito modificate attraverso formule matematiche, in maniera da ottenere planisferi dotati di forme particolari. [ planisteri usati per la navigazione, per esempio, devono consentire di tracciare le rotte per le navi, ma deformano molto i continenti; quelli usati nelle scuole, invece, rispettano forma e dimensioni degli Stati, ma sono impossibili da usare per

la navigazione. "Tutte le carte, anche quelle che riproducono regioni molto piccole, sono quindi approssimate, e contengono delle deformazioni. La riduzione in scala Oltre a essere approssimate, le carte sono ridotte, non potendo rappresentare gli elementi nella loro reale dimensione, Il grado di riduzione,

scala grafica traduce

chiamato scala, indica l'entità di questa riduzione.

Se per esempio essa vale 1:10000 (“uno a diecimila”), ogni distanza che si misura

graficamente il fattore di a fiduzione.

sulla carta risulta nella realtà diecimila volte superiore. Sulla base di questo crite-

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rio, possiamo distinguere le carte in due grandi categorie: carte a piccola scala, che rappresentano vasti territori con un disegno poco dettagliato e carte a grande scala, che invece mostrano con dovizia di dettagli territori poco estesi, Alla prima categoria appartengono ovviamente i planisferi, con scale attorno a 1:10 QOO 000, le carte geografiche e le carte regionali; alla seconda le carte topografiche e le piante delle città.

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Quall tipi d i carte indipendentemente dalla scala adottata, le carte differiscono in base al tema che esprimono, evidenziato attraverso appositi colori e simboli che

Legenda

vengono solitamente spiegati i n una legenda.

4 La legenda di una carta

Le carte fisiche, per esempio, usano sfumature di colore, tratteggi e linee di livello per rendere evidente la presenza di rilievi e, più in generale, di tutti gli elementi naturali (colline, pianure, laghi e fiumi ecc), trascurando o accennando solo leggermente alla posizione di centri abitati, strade, ferrovie, confini amministrativi o politici. L'opposto accade nelle carte politiche, il cui ruolo è proprio quello di rendere evidenti gli elermnenti umani, ignorando o solo accennando a quelli fisici. Molto varie sono anche le carte tematiche, ognuna delle quali specializzata nel descrivere u n particolare aspetto geografico: per esempio il clima, la vegetazione, la

distribuzione della popolazione, la ripartizione dell'economia o del commercio, ecc.

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A commercio Internazionale (2015) biillardi di dollari 0-250

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Fra le più usate vi sono: * le carte nautiche, che mostranoi fondali marini per agevolare la navigazione;

* lecarte geologiche, che distinguono la natura è l'età delle formazionirocciose; " le carte stradali, che evidenziano la rete stradale, fornendo nel contempo la

distanza fra i centri abitati.

Le tabelle è i grafici Alcuni rami della geografia si occupano spesso di dati statistici: i tassi di natalità e di crescita della popolazione e molti altri. Essi possono essere forniti i n forma di tabelle, ma la loro analisi approfondita, e i confronti fra

situazioni differenti, rendono molto più utili | grafici. Quelli maggiormente in uso appartengono a tre categorie fondamentali:

* diagrammi cartesiani: basati su due assi che si incrociano perpendicolarmente, e riconoscibili per la presenza di una linea spezzata o di una curva, essi ser-

*

vono tutte le volte che si vuole fare un confronto fra due serie di dati; istogrammi:il loro uso è simile a quello dei diagrammi cartesiani, solo che in questo caso il grafico consiste in una serie di rettangoli affiancati, ciascuno di

altezza proporzionale al valore numerico che si vuole rappresentare; *

areogrammi:diagrammi solitamente fatti di u n cerchio diviso in spicchi di vas ria ampiezza (e per questo soprannominati “diagrammi a torta"), essì mostra-

no come un insieme di valori si divide fra più componenti. Istogramm:i

Diagramma cartesiano [La cranclto della forti rimamabili n Malta Imre i r a

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La lettura dei paesaggi attraverso la fotografia Fra gli strumenti della geografia un ruolo fondarnentale è svolto dalla fotografia. Essa cattura i paesaggi, rendendo possibile un loro confronto a distanza di ternpo, ma soprattutto l i illustra anche a coloro che non li possono visitare. In particolare, le fotografie aeree forniscono alla geografia i migliori risultati. La loro efficacia deriva dal fatto che vengono scattate da grande altezza, mille o più metri, e dunque abbracciano u n territorio molto vasto. Sernpre più essenziali si rivelano anche le immagini riprese dai satelliti artificiali. Catturate da particolari “telecamere”, gli scanner multispettrali, esse registrano alcune delle radiazioni emesse dalle superfici terrestri o marine, visibili e in parte anche invisibili.

Rielaborate a terra da appositi computer, esse vengono poi trasformate in immagini a falsi colori, in cui le sfumature cromatiche naturali vengono cambiate allo scopo di mettere meglio in risalto determinati aspetti.

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M A R GLACIALE ARTICO

È quasi sempre ricoperto dai ghiacci, ma la loro estensione sta diminuendo a causa del ri- “ scaldamento climatico, Di conseguenza cresce il livello medio dei mari.

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MAR GLACIALE ARTICO

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N e l corso della s u a storia, l'unanità MAR D I

ha dovuto imparare a sfruttare l e risorse che la natura le metteva à disposizione. Per

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migliorare le proprie condizioni di vita, è 1

intervenuta in modo sempre più massiccio

ultimi decenni ha portato la nostra capacità d i modificare l'ambiente a livelli mai raggiunti prima.

Li:

sull'ambiente: lo sviluppo tecnologico degli

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dell'Alaska

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OCEANO PACIFICO

L a Terra è però u n sistema complesso, composto da una miriade O C E A N O PACIFICO

disboscando c cementificando ampie

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regioni, appure modificando la composizione dell'atmosfera — può comportare delle

conseguenze serie sull'ambiente e sulle risorse che offre agli esseri umani.

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di elementi strettamente collegati tra loro. Alterare l'equilibrio esistente — a d esempio

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È quindi necessario sfruttare i n modo saggio e sostenibile le risorse offerte dalla Terra, evitando d i provocare gravi rischi ambientali. Non è un'operazione facile e non sempre l e popolazioni e | governi sembrano rendersi conto quanto sla importante: a d esempio, i dati indicano

che non sì sta ancora facendo abbastanza per contrastare il riscaldamento del clima terrestre.

I l fiurne più lungo del mondo è il cuore dell'America del Sud, assieme alla foresta che lo circonda. L o sfruttamento

delle risorse naturali si sta però facendo sempre più pesante.

È una zona molto delicata dal punt o di vista sismico. Nel 2004 u n fortissiimo maremoto fece più di 200 000 morti in Indonesia e nel resto dell'Oceano Indiano. MAR DI

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La regione di passaggio tra l'e-

Nell'arco di migliaia di anni i

del Sahara e la fascia della savana a sud sl sta

polipi dei coralli hanno costruito una struttura colossale e meravigliosa, p i ù grande dell'Italia.

norme deserto

desertificando, con u n impatto

pesante sull'ambiente e la

popolazione.

|

I l riscaldamento climatico l i sta però uccidendo,

La Terra forma, insieme agli organismi c h e la abitano, u n sistema

molto fragile, che è nostro compito proteggere.

Un unico sistema "Tutti gli elernenti che compongono la vita sulla "Terra sono collegati t r a loro, interagiscono t r a loro e con la materia inanimata che compone il pianeta. Si può insomma dire che la Terra costituisce u n sistema, a volte chiamato geosistema. A sua volta, il sisterna della Terra si può dividere in sistemi più piccoli e caratteristici di determinati ambienti, detti ecosistemi. An-

ch'essì sono però legati gli uni agli altri. Ad esempio, per crescere le piante hanno bisogno di trarre acqua,

ossigeno e sali minerali dall'ambiente che le circonda.

Le piante possono poi costituire i l cibo di alcuni animali, che saranno in competizione con altri o che a t dranno a loro volta a nutrire altri esseri viventi. Questo significa che degli avvenimenti anche piccoli, ad esempio dei cambiamenti ambientali provocati dagli esseri umani, possono ripercuotersi în moltissimi modi diversi e provocare delle conseguenze molto si-

goificaive sull'intero pianeta. quello che sta succedendo col riscaldamento climatico, cioè l'aumento della temperatura media della Terra. I L PIANETA TERRA

L

Terra si trova all'interno di un sistema di piane

sulla parte più interna del mantello, fatta di rocce fuse. Questo movimento dà vita a fenomeni come

t i che ruotano intorno a una stella, il Sole. Impiega 365 gierni e u n quarto, cioè un anno, a fare u n giro completo intorno al Sole (moto d i rivoluzione). impiega invece 24 ore, cioè u n giorno, a ruotare su sé stessa (moto di rotazione).

La litosfera è uno dei tre gusci concentrici, disposti uno dentro l’altro, che circondano la Terra: l’atmosfera, composta per lo più di azoto e ossigeno,

Il nostro pianeta è composto da un nucleo centra-

fondamentale per la vita, l'idrostfera, cioè l'insieme

terremoti ed eruzioni vulcaniche { = p. 9).

le di ferro avvolto da u n mantello roccioso. Quest'ul-

di tutte le acque {liquide, ghiaccio, vapore acqueo)

timo è a sua volta circondato da uno strato sottile di crosta. La parte più superficiale del mantello e la crosta insieme formano la litosfra: essa è spezzata in placche tettoniche che si muovono malto lentamente

e, appunto, la litosfera, la parte più esterna del globo terrestre di natura rocciosa.

Sole

Alle tre sfere Inanimate sì può aggiungere un

quarto involucro organico, la biosfera, cioè l'insieme degli esseri viventi e degli ambienti che l i ospitano.

Mercurio Vanere Terra Marte Giove Satumo Urano Nettuno |

+* || sistema solare # La struttura interna della Terra taestie Mantello

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Nucleo estemo +

Nucleo Imamo

Per

esempio, i mazzi di trasporto,

+ L'inquinamento dell’aria a Pechiro. (China FotoPiess]

|

+ Lo scioglimento della banchisa polare mette a

rischio la sopravvivenza degli orsi bianchi. (lan Martin Weill

Molte attività umane

Shutterstock}

le centrali che producono

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l'erergia che usiamo,

le fabbriche e persino

rilasciano gas nell'atmosfera. N U gli allevamenti. Uno dei principali gas che viene

Da cosa dipende | ll riscaldamento climatico? i Nella storia del nostro pianeta cl sono state ere in cui i ghiacci erano talmente estesi che ricoprivano parte del NordItalia, ed ere in cui invece la termperatura me-

rilasciato è l'anidride carbonica (CO).

Pi

dia era più alta. Negli ultimi decenni la ‘Terra ha iniziato a essere sempre più calda —ma questa volta non si tratta di un | fenomeno naturale, benst di un fenomeno provocato |

dagli esseri umani.

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Concentrazione di CO2 nel 2012

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I coltivazioni: per questo si parla di effetto serra.

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1850-1900

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liberare calore nello spazio.

È ciò che accade anche all'interno di una serra per

Incremento della Coa nell'atmosfera 400]

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Nell'atmosfera si craa uno strato che rende più difficile per la Terra

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Quali sono le conseguenze?

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innalzamento dei mari: L'aumento della temperatura terrestre provoca lo scioglimento di molti ghiacci perenni, compresi quelli all’interno dei circoli polari, Si tratta di masse enormi, che sciogliendosi faranno aumentare il livello dei mari e degli

*

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oceani. Sì allagheranno così molte zone costiere,

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dove si svolgono moltissime attività umane e vivono centinaia di milioni di persone (come ad esempio in Bangladesh).

» Spostamento dei climi: [ climi caldo-umidi e quelli aridi si stanno estendendo a fasce terrestri che prima erano temperate. Significa che i deserti aumentano di superficie, rendendo ostili gli ambienti dove ogg i vivono persone e animali e scatenando tensioni

per il controllo dell'acqua. Dall'altra parte, le piogge intense e violente e gli uragani hanno iniziato a colpire zone che prima ne erano al riparo. ll cambiamento dell'ambiente ha poi un impatto enorme sull'agricoltura e il turismo. » Aumento dei rischi ambientali: Oltre alla maggiore diffusione degli uragani, il cambiamento climatico colpisce il ciclo dell’acqua, rendendo più probabili fenomeni estremi come la siccità o le inondazioni, che a loro volta possono provocare frane o altri disastri naturali.

| dissesto idrogeologico è un insieme di processi

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che hanno un'azione distruttiva sul suolo. Comprende processi d i diversa gravità, dall'erosione su-

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perficiale fino agli eventi più catastrofici come frane e alluvioni.

Il dissesto idrogeologico deriva da più fattori: * una struttura geologica “giovane”, con rilievi molto pendenti e composti principalmente di rocce friabili;

* un clima irregolare, che alterna fasi di siccità a

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eventi piovosi improvvisi e particolarmente in-

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tergsi; una copertura vegetale Insuffidente, che non

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riesce a smorzare l'azione erosiva della pioggia. Si tratta di fattori naturali, che però possono essere soggetti a interferenze da parte dell'uomo. Pensiamo, per esempio, alle alluvioni, i cui effetti sono spesso amplificati dall'azione umana: i l disboscamento accentua l'azione di erosione delle

acque mentre la costruzione di edifici negli alvei dei fiumi riduce la lore portata.

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L a città di Huston, in Texas (Stati Uniti) ha subito una serie di allagamenti nel 2017 a causa dell'uragano Harvey, che ha violentemente colpito le coste del Paese. (aMFPhotography! Shutterstock)

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Gli effetti della desertificazione i n Senegal. (BOULENGER Xavier! Shutterstock)

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Una enorme frana nello 5 tato indiane dell’Himachal Fradesh. (Alexander Mazurkeych/Shutterstock}

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LA PRIMA VITTIMA DEL RISCALDAMENTO GLOBALE

La Grande barriera corallina, in Australia, ha una dimensione senza pari: è lunga 2600 km e si esten-

de su una superficie superiore a quella dell'italia. Come tutte le strutture coralline, è statà costruita

da miliardi di minuscoli organismi marini, i polipi dei coralli, che vivono i n simbiosi con alghe micro-

scopiche che li rifornistono di cibo e ossigeno, Già da alcuni anni gli scienziati che studiano la Grande barriera corallina hanno segnalato un pe-

ricola: i l progressivo sbiancamento dei coralli. In -

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molte aree i coralli perdono i l loro colore naturale a causa della morte delle alghe e assumono i l colo-

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re bianco del calcare di cui sono fatti. Lo sbiarca-

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mento precede di poco la morte dei polipi. Le cause dello sbiancamento sono state indivi-

duate: le alghe sono molto sensibili alla temperatura, e anche u n cambiamento della temperatura

di un paio di gradi le fa morire.

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Come si può intervenire? bi

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Il riscaldamento climatico riguarda l a Terra nel suo complesso, e dunque deve essere affrontato da tutta

l'umanità. Nessuna iniziativa presa da un singolo Paese,per quanto grande, sarebbe sufficiente per fermare

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Come abbiamo visto, la causa principale dell'aum e n t o della temperatura terrestre sono le emissioni di gas provocate dalle attività umane. Per questo

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i cambiamenti in corso.

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gli sforzi internazionali si concentrano sulla riduzio-

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ne delle emissioni, in particolare di quelle di anidride carbonica e degli altri gas nocivi. Gli Stati hanno concluso vari accordi, di cui quello di Parigi del 2015 è il più importante, con cui si impegnano a diminuire i gas che immettono nell'atmosfera. La riduzione delle emissioni ha però dei costi, sc-

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portare. Negando l'evidenza scientifica, per motivipolitici alcuni ancora mettono in dubbio il riscaldamento climatico e le responsabilità degli esseri umani.

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L'uomo produce enegla Ogni attività umana richiede un consumo di energia: serve energia per lavorare i campi e produrre cibo, per alimentate le fabbriche e far funzionare i macchinari, per far muovere i

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prodotta e trasformata. Lo si può fare in vari modi e con varie fonti, che generalmente vengono raccolte in due categorie: le fonti energeti-

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mezzi di trasporto, e così via. Per essere utilizzata, l'energia — che spesso viene usata sotto forma di energia elettrica — ha bisogno di essere

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che n o n rinnovabili e quelle rinnovabili. Le fonti non rinnovabili Le principali fonti energetiche di questo tipo sono i combustibili fossili, come il carbone, il petrolio o il gas natu-

rale. Queste sostanze sono state prodotte nel corso di milioni di anni dalla trasformazione di organismi vegetali e animali all'interno del sottosuolo: i tempi di generazione di queste risorse sono infinitamente

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più lenti del ritmo con cui vengono consumate dagli esseri umani. Per questo vengono definite risorse non rinnovabili, cioè destinate a esau-

rirsi nel giro di alcuni decenni. « Carbone: è un combustibile molto diffuso nel mondo, relativamente semplice ed economico da estrarre. È stato usato ampiamente in Europa a partire dalla rivoluzione industriale e ancora oggi viene utilizzato i n molti Paesi, soprattutto quelli emergenti come la Cina. Passi c o n l a inaggior produzione d i snargia e u l i c a (2016)

Cina Stati Unit!

Germania Paesi conlamaggior produzione d i energia solare (2016)

Spagra Stati Uniti India

Paesi con la maggior produzione di snergia idroalettricn (2016) Cina

Brasile Stati Unit

e . Una miniera di fosfati in Togo, (Alexandra Pugachevsky/Flickr)

‘Turbine ebliche nel sud della : Grecia. (KolirvFlickr} L-

Oltre a essere destinato a esaurirsi, è però inquinante e dannoso sia per gli uomini che per l'ambiente, ed è quindi sermpre meno comune. * kirocarburl: sono il petrolio e gas naturale, come ad esempio il metano. Vengono anch'essi estratti dal sottosuolo, e grazie al loro stato liquido o gassoso sono piuttosto comodi e rapidi da trasportare, anche su grandi distanze. Sono concentrati soprattutto in alcune zone del mondo, che si sono arricchite molto di conseguenza. Gli

idrocarburi sono meno inquinanti del carbone, ma il loro utilizzo rilascia comunque gas nocivi nell’armosfera.

Le fonti rinnovabili Le attività umane richiedono sempre più ener gia, visto che la popolazione mondiale è in aumento e molti Paesi si stanno sviluppando economicamente. Le fonti energetiche non rinnovabili non basteranno per tutti: per questo si sta facendo sempre più ricorso alle fonti rinnovabili. A differenza dei combustibili fossili, queste fonti di energia fanno affidamento su elementi naturali perenni come

il saffiare del vento, lo scorrere dell’acqua e il brillare del Sole. Oltre a non esaurirsi, le fonti rinnovabili hanno il pregio di inquinare meno rispetto ai combustibili fossili - dunque la loro diffusione aiuta anche a contrastare il riscaldamento climatico. * Energia eolica: sfrutta la forza del vento mediante pale eoliche, che

azionano una turbina che produce energia elettrica. Sta vivendo un boom in molti Paesi. * Energia solare: impianti termici o fotovoltaici trasformano la luce

del sole in energia elettrica o la utilizzano per il riscaldamento. Operano in modo sempre più efficiente, ma per fabbricare i pannelli so0lati servono comunque dei metalli che potrebbero esaurirsi. * Energia idroelettrica: sfrutta la corrente dell'acqua per fare girare delle turbine, principalmente mediante la costruzione di dighe. Sbarrare il corso di un fiume può alterare in profondità l'ambiente citcostante, costringendo pli abitanti del luogo a trasferirsi altrove.

e Ir”

La teoria delle tettonica a placche La parte superficiale della ‘Ter-

«sm 2

ra, chiamata litosfera, è formata da rocce rigide, È profonda poche decine di chilometri ed è divisa i n grandi blocchi, chiamati placche. L'energia proveniente dal centro del pianeta spinge questi blocchi a spostarsi, anche se molto lentamente (è la cosiddetta teoria della tettonica a placche). L o scontrarsi o l'allontanarsi di due o più placche ha causato la formazione delle catene montuose e delle fosse oceaniche. Ancora oggi le zone di confine tra placche diverse sono particolarmente importanti: è lì che sono più frequenti e violenti i terremoti e le eruzioni

vulcaniche. Si tratta principalmente delle regioni costiere e delle isole dell'Oceano Pacifico, oltre ad alcune zone come l'Italia e il Mediterraneo orientale, l'Islanda, l’Africa orientale e parte del Medio Oriente.

L'importanza della prevenzione La maggior parte dei terremoti e delle eruzioni vulcaniche non provoca vittime umane. Anche se non è possibile cancellare del tutto i rischi legati a questi fenomeni naturali, è possibile ridurli considerevolmente con un'adeguata opera di prevenzione. La maggior parte delle vittime dei tertermoti è provocata

dal crollo di edifici: sarebbe quindi opportuno rendere antisismiche le costruzioni esistenti e quelle future. Nel caso dei vulcani attivi, bisognerebbe invece evitare di edificare abitazioni e Paesi troppo vicini.

+ Fontane di lava durante un’eruzione dell'Etna. iead'Shutterstock}

I vulcani del pianeta a

Vulcani attivi

Vulcani lineari sui fondi I degli oceani

=,

Sono poi utili i sisterni di allarme e le esercitazioni per comportarsi in modo adeguato in caso di emergenza.

difficili da contrastare.

«è Differenza tra la temperatura annuale media della Terra

rispetto al periodo 1951-1980. F o ndei t edati: NASA, 2018

i a annusa

1880 1900 1920 1940 1960 1960 2000

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Heda 20 cinque anni

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anche una crescita di queste dimensioni Implica gravi sconvolgimenti ambientali è cambiamenti

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ra media della Terra è aumentata d i quasi 1°C. La differenza p u ò sembrare contenuta, ma in realtà

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Nel corso degli ultimi cinquant'anni, la temperatu-

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# Quota di emissioni di CO, prodatte in un anno

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Fonte de dall: Commissione aUrOPePa, Emission Database for Giotra! Atmospirtenc Resanrch, 2017

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Le tre principali potenze mondiali (Cina, Stati Uniti e Unione europea} producono da sole più della metà delle emissioni d i anidride carbonica, che contribuiscono a surriscaldare la Terra attraverso

l'effetto serra. Se sì prende in considerazione la sua enorme popolazione, le emissioni della Cina n o n risultano però così alte: gli abitanti e l e Industrie d e l Paesi occidentali tendono Infatti a pro-

durre più gas nocivi in proporzione,

LA RIPARTIZIONE DELLE FONTI R I N N O V A A livello mondiale, più d i due terzi dell'energlia predotta d a fonti rinnovabili viene creata

con impianti idroelettrici, cioè principalmente dighe. Esiste però una quota significativa e In aumento di energia prodottà con impianti eolici e sclari, soprattutto i n alcuni Paesi. Gran parte

dell'energia di origine scolare viene prodotta negli Stati Uniti e in Cina.

+ Ripartizione delle fonti di energia rinnovablla sul totale della produzione mondiale. Fonte dei dati: Qur Workd in Data, 2018

Solare 6. 7% Idroelettrico 68,4%

5 . Completa il seguente brano utilizzando | termi-

SPAZIO. T E M P O E LESSICO

1 . Completa il seguente brano utilizzando | termini proposti. eruzioni- piacche - litosfera - fosse La parte superficiale della Terra è chiamata

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2 . Collega le seguenti fonti energetiche con le relative categorie. a. DD carbone bh. DO) acqua e Q idrocarburi

1, fonti rinnovabili 2 . fonti non rinnovabili

cambiamento cilmatico? a. DO Allagamento di vaste zone costiere. b. DD] Ridimensionamento dei deserti, €. DO) Aumento del rischio di uragani. d. [DD] Diminuzione del pericolo di terremoti,

d. 0 ] vento e. DOD Sole

CONOSCENZE

3 . Metti in ordine logico | seguenti passaggi relativi al cambiamento climatico, @.

COMPETENZE

7 . Il grafico indica da dove provengono le emissioni dei gas che provocano i l riscaldamento dimatico.

Parché alcuni Paesi inquinano motto più di altri? Formula alcune Ipotesi.

( 0 Si verificano seri cambiamenti climatici

e ambientali. b. 0 Le attività umane causano l'emissione di Molti gas.

e. ( 0 La temperatura media della Terra aumenta, d. O) Alcuni gas provocano un riscaldamento dell'atmosfera. 4}. Le seguenti affermazioni sono vere o false?

a. (V]{F] Il riscaldamento climatico è iniziato da molti secoli. b. [V](F] Lo scioglimento dei ghiacci fa salire il livello dei mari .

c [V](E] L'accordo di Parigi riguarda le emissioni di gas. d. (V](F] Il petrolio è una fonte energetica rinnovabile.

e. ( M F Uno dei gas maggiormente inquinanti è la CO, (V]{F]1coralli muoiono a causa dell’acqua fredda. i

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@ Cina um Stati Uniti

Uniara sauropià -

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Uno dei più antichi poli industriali d'Italia (assieme a Milano e Genova), in passato ha accolto decine di migliaia di italiani in cerca di lavoro nelle fabbriche.

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Gli esseri umani irmpararono a

Migdore

coltivare l a terra, allevare gli animali ed estrarre | metalli già in epoca preistorica,

Da allora hanno sempre cercato d i lavorare

In modo più efficiente, specializzandosi In molti settori diversi. Così oggi esistono moltissimi tipi di attività umane, che vanno ad esempio dall'assistenza medica

- L'agricoltura di qualità è u n settore

all'industria del divertimento.

importante per l'economia

italiana. Quasi ogni regione pro-

Tutte l e attività economiche condividono alcune caratteristiche di fondo:

duce le sue particolari varietà di vino; molte vengono esportate.

si occupano infatti d i estrarre o trasformare M A R E D I SARDEG NA

le risorse naturali in beni, oppure d i distribuire prodotti e servizi. In base alla loro tipologia, sl è sollti raggruppare tutte le diverse attività etonomiche in tre grandi

settori produttivi: primario, secondario a terziario,

I l settore primario riguarda principalmente l'agricoltura, il secondario l'industria e il terziario il commercio e | servizi. Il peso d i questi settori varia nel tempo, così come sì evolvona l e attività al loro interno. In Italia e in molti altri Paesi

sviluppati la maggior parte delle persone

È uno

lavora nel settore terziario, ma l'agricoltura e l'industria di alta qualità rimangono comunque Importanti.

dei più importanti p o r t i per le metci

del Mediterraneo, grazie alla sua posizione =

favorevole. L o favorire p i ù in generale la

crescita

del Sud.

scalo commerciale dovrebbe

UNGHERIA in

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CROAZ IA n,

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BOSNIA-

ERZEGOVINA

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S A N MARINO MAR LIGURE

ADRIA ECO * 5 . +

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le principali mete turisti che d'Euro pa, gra-

zie alle ampie spiagge e alle numerose possibilità di svago.

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MAR TIRRENO |

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La città ospità un enorme polo siderurgico, c o n nu-

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merosi problemi economici e ambientali, Ripensare

le industrie tradizionali è possibile, ma è una sfida de-

? MEDITERRANEO

licata per molte città.

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Pantelleria

TUNISIA



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La riviera romagnola è da decenni una del-

Chiunque lavori è impegnato in

urv’attività economica. Ne esistono migliaia d i tipi diversi, ma tutte

hanno in comune due aspetti: producono ricchezza, cioè guadagni per l e persone c h e lavorano e per

lo Stato e si occupano di creare, trasformare e distribuire prodotti

fisici oppure servizi.

I l commercio

internazionale (2015)

Miliardi di dollari 0-250 |

4 Attività tipiche dei tre settori produttivi: agricoltura, Industria e servizi. (Brickrena Shutterstock): Siemens Pressebildì: {Shutterstock)

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250-500

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A

> 1000

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I l settore primario Anche se ormai in Italia pochi lavorano in questo cam-

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po, rimane comunque un settore fondamentale, per ché è da lì che provengono il cibo che mangiamo e tutte le materie prime di cui abbiamo bisogno. C i sono malti modi diversi di coltivare la terra, al-

Le attività economiche In base al tipo di attività, si distinguono tre settori fondamentali del lavoro: » Attività primarie: ricavano materie prime e risorse dalla natura, come l'agricoltura, l'allevamento e l a pesca, ma anche l'estrazione di rocce e minerali,

» Attività secondarie: trasformano le materie prime in prodotti che possono essere utilizzati, come i vestiti, le automobili o gli elettrodomestici. ® Attività terziarie: si occupano di distribuire le risorse e i prodotti e di fornire servizi alle aziende e alle persone. Comprendono moltissime attività diverse. Il peso di queste attività nell'economia di u n Paese dipende dal suo livello di sviluppo. Nei Paesi meno sviluppati la maggior parte delle persone lavora nel settore primario. Il loro numero diminuisce nei Paesi emergenti, dove molti lavorano nel settore secondario. Nei Paesipiù sviluppati, come l’Italia, più di due terzi della popolazione lavora nel settore terziario.

|

levare gli animali o scavare miniere. Nei Paesi meno sviluppati prevalgono i metodi tradizionali e l e attività su piccola scala, che rendono paco. N e i Paesi più

sviluppati molte attività vengono realizzate su larga scala e con tecniche industriali, usando macchinari e

materiali costosi che permettono di lavorare in modo molto più intenso, con migliori risultati e maggiori guadagni. L'Italia sta puntando soprattutto su produ-

zioni di qualità, valorizzando le specialità regionali come il vino, i pomodori, le olive o le mele.

ppi"

IL PRODOTTO INTERNO LORDO

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molti modi per misurare la ricchezza di

un Paese e la sua crescita economica. Il Prodotto interno lordo (Pil} è l'indicatore più usato: misura Il

valore totale della ricchezza prodotta in un anno da

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tutte le attività economiche che si svolgono i n uno Stato.

Non tutti gli Stati hanno però le stesse dimensioni: per confrontare il loro livello di ricchezza sì può dividere i l Pil per i l numero di abitanti di ciascun Paese {l'indicatore che si ottiene si chiama Pil pro capite). Per avere ur''idea ancora più precisa di come vivono le persone di ogni Stato si può usare il Pil pro capite a parità d i potere d'acquisto, che tiene conto del costo della vità nei diversi Paesi. Questo indicatore permette di correggere gli errori più evidenti: rivaluta i l reddito dei Paesi poveri e riduce quello dei Paesi sviluppati. La Cina, per esem-

più, ha superato gli Stati Uniti nella graduatoria del Pil a parità di potere d'acquisto, diventando così la

prima potenza economica del mondo.

I l settore secondario Queste attività economiche si stanno sempre più

spostando dai Paesi sviluppati, come l’Italia, a quelli emergenti, come la Cina: lì c'è molta disponibilità di manodopera e | salari sono bassi, quindi le aziende possano produrre i loro beni a prezzi concorrenziali, Anche per questo alcune imprese occidentali, come le imprese multinazionali, hanno deciso di trasferire una parte della loro produzione nei Paesi in via di sviluppo (in questi casi si parla di delocalizzazione).

Là spesso producono i principali componenti dei loro prodotti, che vengono poi assemblati altrove, come avviene per gli smartphone o i computer. In Italia e negli altri Paesi sviluppati sempre meno persone lavorano nel settore secondario. Rimangono però le produzioni più avanzate - quelle che richiedono alta tecnologia e lavoratori qualificati, come nel caso della moda e delle automobili di lusso oppure

delle biotecnologie .

ll settore terziario Occupa la maggioranza del lavoratori nei Paesi svilup-

pati e produce la maggior parte della ricchezza. A differenza del settore primario e secondario, il terziario si occupa di attività immateriali, cioè fornisce servizi alle persone e alle imprese, A seconda del loro livello di complessità, si parla di servizi tradizionali (come un piccolo negozio o una scuola elementare) e di servizi avanzati (come una grande società di assicurazioni o u n centro di ricerca scientifica). Una parte sempre più importante delle attività ter-

ziarie riguarda gli spostamenti delle persone, del prodotti e dei capitali da un posto all’altro, e cioè il turismo, i trasporti, i commerci internazionali = la

finanza. ‘Tutti questi scambi sono favoriti dal grande sviluppo dei mezzi di trasporto (autostrade, treni ad alta velocità, voli a basso costo) e delle comunicazioni (internet).

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LA STORIA IN BREVE

opo la fine dell'impero romano l'italia rimase divisa in piccoli Stati per molti secoli. Divenne uno Stato unitario solo nel 1861, grazie ad alcune guerre

di indipendenza. Nei decenni successivi si svilupparono l'economia e le industrie, anche se | | Sud rimase arretrato e molti milioni di italiani dovettero

TRENTIMO-

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VENEZIA IA

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emigrare. Nel periodo tra le due guerre mondiali l'Italia fu governata dalla dittatura fascista di Benito Mussolini; le libertà e la democrazia furono ripristinate nel 1945, anche grazie alla Resistenza. Nel

1946, grazie a un referendum, l’Italia divenne una repubblica. L'italia si impegnò per una maggiore collaborazione tra | Paesi europei, e i l “miracolo ecornomico” migliorò le condizio-

ni di vita della popolazione. Nonostante difficoltà legate al terrorismo, alle mafie e

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alla disoccupazione, l'Italia è diventato

uno dei Paesi più sviluppati del mondo. E

Ordinamento

Repubblica parlamentare. Il Prasidente della Repubblica e || capo del governo non sono eletti direttamente dai cittadini Capitale

Roma Popolazione 60,5 milion! P i pro capita 30,500 £

ll Pil pro capite della Lombardia è più del doppio di quello della Calabria |

Sviluppo umano

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prime economie

del mondo i n base a l Pil i

(miliardi $ - 2016)

Russia Italla India

FEFFEENENE, Una penisola giovane e variegata L'Italia ha un territorio giovane, formatosi in prevalenza nel Mesozoico e Cenozoico, quando si è verificato il sollevamento delle Alpi, catena che unisce l’Italia all’Eu-

ropa centrale, e quello degli Appennini, che formano l'ossatura della penisola italiana, protesa al centro del Mediterraneo.

Circa un terzo del territorio italiano è accupato da rilievi montuosi. La catena delle Alpi, una sorta di arco che chiude a Nord il Paese, è affiancata da una fascia di rilievi minori, denominari Prealpi. Meno

elevati sono gli Appennini, che percorrono tutta la penisola dal Piemante fino alla Sicilia,

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1 l'Appennino tosco-emiliano. 2 L'Isola Bella, che misura 320 metri

di lunghezza e 120 di larghezza, è

una delle isola del Lago Maggiore. {Roberto HinettuShuterstock}.

3 La Pianura Padana in una fotografia aerea.

4 Le Tofane sono un massiccio montuoso della catena delle

Dolomiti orientali. {Robert HaathvFlickr)

Ai lati dell'Appennino e vicino alle Alpi si estendono ampie fasce colHinari: le colline occupano il 42% del territorio nazionale, mentre

molto meno estese sono le pianure (citca il 23%), fra cui una sola, la , pianura padano-veneta, domina sulle altre. Per la sua forma allungata e per la posizione dei rilievi, quasi sempre poco distanti dal mare, i n Italia ci sono soprattutto fiumi brevi, poveri di acque, spesso a regime torrentizio, cioè asciutti durante i periodi secchi. 1 fiumi più lunghi e di maggiore portata scorrono al Nord:

il maggiore del Paese è il Po, alimentato da numerosi affluenti, che

sfocia nel mare Adriatico dopo un percorso di 652 km. 1 maggiori laghi sono quelli di Garda, il lago Maggiore, di Como «e

d'Iseo. La penisola italiana e le maggiori isole suddividono il mare Mediterraneo in alcuni bacini minori: l'Adriatico, lo Ionio e il mar Tirreno, il più esteso e profondo, a cui vanno aggiunti alcuni mari costieri come il Ligure, il mare di Sardegna e i l canale di Sicilia. Le coste italiane misurano quasi 7500 km, suddivisi fra le coste della penisola, quelle delle isole maggiori, Sicilia e Sardegna, e quelle delle numerose isole minori, di cui alcune solitarie (Pantelleria, Lampedusa, Linosa, Ustica) e altre raggruppate in piccoli arcipelaghi: isole Eolie ed Egadi in Sicilia; arcipelago ‘Toscano e isole Ponziane nel Tirreno; isole ‘Tremiti

nell'Adriatico.

Economia e risorse Anche se negli ultimi anni ha attraversato una fase di crisi economica, l’Italia è una delle più grandi economie al mondo. È un Paese ricco e sviluppato, attivo con successo in molti

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ambiti diversi. * l l settore primario occupa meno del 4% dei lavoratori, ma è moderno ed efficiente. Grazie alla varietà dei climi e degli ambienti,

vengono coltivati molti tipi di piante e ortaggi, da cui derivano pro-

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italiane sono molto apprezzate anche all'estero, * L'industria e l'artigianato occupano circa i 27% dei lavoratori. È un settore che si s t a trasformando m o l t o , per via della maggiore

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concorrenza internazionale, Molte imprese di base (es. siderurgia, chimica) sono costrette a chiudere o scelgono di trasferire l a produ-

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produzioni di pregio e ad alta tecnologia, che realizzano macchi-

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zione in Paesi meno sviluppati. In Italia rimangono soprattutto le

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dotti di pregio came l'olio d'oliva e i vini. Le produzioni allmentari

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nari, automobili, armi, abbigliamento, calzature, e così via. L'Italia tuttavia può contare su poche fonti energetiche, quindi importa petrolio, gas e energia dall'estero. * Il settore terziario impiega la maggioranza dei lavoratori, 1] campi

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di attività sono numerosissimi: t r a i molti, se ne possono citare due

di notevoli. L'Italia è uno dei protagonisti del commercio internazionale, grazie alla quantità e alla qualità dei prodotti che esporta,

+ Coltivazioni intensive di cereali.

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ispetto agli altri maggiori Paesi europei, in |

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talia esistorio poche imprese di grandi dimen» sioni, gestite da società finanziarie © multinazionali, La maggior parte delle imprese è di dimensioni medie o piccole, spesso create dall'iniziativa di u n singolo imprenditore e della sua famiglia, che i n piegano poche decine d i lavoratori, Queste imprese si trovano soprattutto nel Nord-Est e nel Centro,

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ma sono presenti anche nel Nord-Quvest e, in misura più ridotta, in alcune aree del Sud.

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Per rafforzarsi a vicenda, le piccole a medie a-

ziende tendono a concentrarsi in distretti industriali: all'interno d i queste aree, la maggior parte delle imprese produce la stessa categoria d i prodotto. La Brianza, ad esempio, ospita fabbriche specializzate nella produzione d i mobili; Sassuolo e Faenza sono specializzate nel campo delle ceramiche; Vicenza e Arezzo concentrano gran parte della produzione orafa; il Cadore ospità un importante distretto

degli occhiali; alcune città delle Marche producono scarpe, mentre Biella, Carpi e Barletta contano maol-

ti stabilimenti tessili.

I distratti industriali Italiani E

Beni per la casa

mu Gioielleria, oreficeria

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chimica

ame“tbigliamento tessile

meccanica g u INduStrie poligrafiche a u P©lli, cuaia g p industria & calzature e cartotecniche metallurgica Industria alimentare n

Anche il turismo èun campo importante, che produce occupazione e ricchezza in molte zone del Paese, ciascuna con le sue specialità {mare, città d'arte, Alpi, mete religiose...). Popolazione e qualità d i vita L'Italia è uno dei Paesi più popolati e

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altre aree solo poco abitate. L'Italia ha molte città, soprattutto di dimensioni medio-piccole, e quasi il 70% della popolazione vive in centri urbani. Roma (2,8 milion i di abitanti), Milano e Napoli sono le uniche tre metropoli. Milano

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cia e nel Regno Unito: ma l'Italia non è un Paese molto esteso, per cui la densità di popolazione è piuttosto alta. Le persone s i concentrano soprattutto nelle zone di pianura e lungo l e coste, mentre alcune delle

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La qualità della vita in Italia è alta, tanto

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è circondata dallapiù grande area metropolitana del Paese ed è anche al centro di un'estesa conurbazione.

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d'Europa. C i sono circa 61 milioni di abitanti, poco rmneno che in Fran-

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per donna — uno dei livelli più bassi al mondo): per questo la popolazione tende a diventare sempre più vecchia. Diminuirebbe anche di numero, se non fosse per il contributo degli Immigrati che si trasfe-

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riscono in Italia dal resto d'Europa, dall'Africa e dagli altri continenti (le persone straniere sono l'8% della popolazione).

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A parte le minoranze formate dai migranti, in Italia ci sono poche minoranze etniche e religiose; la maggioranza della popolazione si dichiara cattolica. Esistono anche poche minoranze linguistiche {la



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più numerosa è quella dei sudtirolesi in Alto Adige).

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+ La città di Napoli vista dall'alto, llen.rar h i r i t t a r s t n c k ) 100+[ M A S C H I

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è Un gruppo di pensionati

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che inmedia le persone vivo-

no più di ottant'anni, Nascono però pochi bambini (in media 1,3 figli

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5%

LAVORARE CON LE IMMAGINI Scopri quanti abitanti hanno le città di Milano e Napoli. Foi scopri il numero di abitanti del

luoga in cui vivi e fai un confronto fra le due cifre

L'Italia è al primi posti in Europa e nel mond o per dimensioni del suo Prodotto interno

PIL (milioni d i dollari, 2017) 4

lordò, che si aggira sui 2000 miliardi di dollari 3

- poco meno rispetto al Regno Unito e alla

Francia. Se si quarda però al Pil pro capite

2

la graduatoria cambia: la ricchezza prodot-

ta dall'Italia deve infatti essere divisa tra un

numero piuttosto alto di abitanti.

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O | PUNTI DI FORZA DELL'ECONOMIA ITALIANA

PRINCIPALI PRODOTTI

Se si quarda al valore dei diversi tipi d i prodotti espaor-

tati dall'italia, spiccano quelli di tipo industriale, e in particolare quelli legati al settore meccanico e automo-

ESPORTATI DALL'ITALIA (2017) Qracchine di impiego generale €

bilistico. Spesso di tratta d i macchinari e attrezzature a loro volta utilizzati da sziende straniere per le loro

iutomobili Macchine

r Impieghi per

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produzioni. Anche gli articoli di abbigliamento rappre-

specia

Medicinali

@ Abbigliamento

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sentano però u n prodotto Importante: ogni anno l'Italia

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ricava circa 16 miliardi di euro dalla lore esportazione

Prodotti chimici di base



LE GISPARITA INTERNE In Italia l e regioni più «ricche» si trovano nella

parte settentrionale della penisola; le regioni più «povere» si concentrano nella parte meridianale, Secondo | dati! dell'Istat, i n Italia vivono sotto la

soglia d i povertà relativa (con un reddito pari o inferiore al 50% di quello pro capite nazionale] quasi 2 milioni e 7 0 0 mila famiglie, per u n totale di oltre 8 milioni di persone: ciò significa che si trovano in tale condizione circa 14 cittadini su 100.

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PII pro capite per regione HH Meno di 20 OOO euro

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25 GOQ0 euro

HH Tra 25 000 è 30 000 euro HH Oltre 3 0 0 0 0 euro

SPAZIO, T E M P O E LESSICO 1

5 . Tutte le seguenti affermazioni sono vere, tranne una. Quale?

a. DOD In Italia ci sono produzioni industriali

’ Quali sono le tre maggiori città italiane? a 0 ] Terino

avanzate.

b. 0 ] Napoli

b. DC] In media gli italiani vivono più di ottant'anni.

e. O] Roma

e. DJ L'Italia esporta molte fonti energetiche,

d. ( ] Taranto

d. 0 In Italia esistono poche minoranze religiose.

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6 . A cosa corrispondono questi numeri?

2 . Completa le seguenti definizioni relative al tre settori produttivi. 8.

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attività che trasformano le materie prime in prodotti. b. Settore

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1. La percentuale di popolazione straniera In

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donna in Italia. 3 . La percentuale d i lavoratori

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attività che ricavano materie prime e risorse dalla

del settore secondario.

natura. C.

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4. ll Prodotto interno lordo

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ieri inserire isainienerimieriere :

dell'Italia.

attività che distribuiscono prodotti e forniscono Servizi.

COMPETENZE

7 . Rispondi alle seguenti domande osservando la 3 . Le seguenti affermazioni sono vere o false? a. (vV]{F] L'area metropolitana di Milano è la più grande in Italia. b. [VIE] In Italia il settore primario occupa la maggior parte dei laveratori.

c. [V]{F] Molte industrie si trasferiscono in Paesi in via di sviluppo.

d. (V]{F] Nei Paesi più sviluppati nessuno lavora

carta sul Pil pro capite dalle regioni italiane Tr

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rell’agricoltura.

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4 . Colloca ciascuno dei seguenti soggetti economici nella casella corretta.

SOCIetà di trasporti- società di assicurazioni = impresa artigiana — azienda agricola —industria siderurgica

SETTORE PRIMARIO

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SETTORE SETTORE SECONDARIO | TERZIARIO

* Qual è la regione italiana con il Pil pro capite più alto? E quella con il Pil pro capite più basso? * Trastorma questi dati in un grafico a istogrammi. Rappresenta agni regione, partendo dal Pil pro capite.

MAR (GLACIA

2110m sFattoyart oa!

L'Europa è un continente relativamente piccolo ma molto variegato: ospita grandi peniscle

Una delle capitali finanziarie dell'Europa, è una grande città multicultura-

le. Nel 2016 i britannici hanno però deciso di uscire dall'Unione europea.

+ se I #

e moltissime isole, imponenti

catene montuose e vaste pianure,

Gli ambienti e i climi sono diversi, vanno da quello mediterraneo a MARE DEL NORE

quello subpolare.

È il continente meno popoloso dopo l'Oceania ed è l'unico dove la popolazione tende a diminuire, perché l e famiglie

fanno meno figli che in passato. Ciò nonostante, l'Europa è densamente abitata ed è animata da una fitta

Nel 1957 Francia, Ger-

rete d i città b e n collegate tra loro.

Trattato di Roma, che istituì la Comunità economica europea (antenata dell'Ue).

Gli Stati europei sono molto

numerosi e hanno dimensioni medio-piccole, a eccezione della

Russia. Anche per questo, la maggior parte di essi ha scelto di dare vita all’Unione europea, un'organizzazione che li raggruppa e l i rappresenta.

mania,

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Bassi, Belgio e Lus-

semburgo firmarono il

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BERLINO

Durante la guerra fredda il muro di Berli- > no ha simboleggiato la divisione tra Europa dell'Est e dell'Ovest. Col suo abbattimento nel 1989 si è aperta una nuova fase storica.

MAR BALTICO

L'Unione

europea

è

composta da 28 Stati, che condividono una serie di attività e istituzioni, Il Parlamento europeo rapptesenta i

ed è eletto ogni cittadini 5 anni.

i Ghiacciai 4000

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200 O m s.l.m.

SARAJEVO La guerra non è scomparsa dall'Europa: negli anni Novanta il nazionalismo e l'odio etnico fecero decine di migliaia d i morti nei Paesi dell'ex Yugoslavia.

Daeprassioni

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europea è Un organizzazione

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una serie di leggi e istituzioni comuni. Assieme, i Paesi membri portano avanti o

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una s e r i e di politiche che cercano

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di rendere l'Europa più coesa e più



competitiva nel mondo.

Francia gvizera. Austria Ungheria”

Perché è stata creata l'Unione europea?

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La nascita dell'Unione europea doveva servire innan.se

zitutto a riavvicinare i Paesi che si erano combattuti durante la seconda guerra mondiale, riducendo l'odio, il risentimento e l'instabilità: anche grazie all’Ue, l’Eu-

ropa ha conosciuto molti decenni di pace. L'Unione europea doveva poi favorire la crescita economica dei suoi Stati, portando benessere e prosperità ai suoi cittadini. Grazie ai maggiori scambi €

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alla libera concorrenza l'Ue ha permesso di create

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molti posti di lavoro e di abbassare i prezzi. 1] tenore

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di vita delle persone è così migliorato notevolmente.

L'altro obiettivo di fondo dell'Ue era rendere l’Europa più attrezzata ad affrontare le grandi sfide del presente: i singoli Stati possono ormai fare poco di fronte alla globalizzazione dell'economia, all’emergere di nuove potenze come la Cina, ai problemi del ri-

scaldamento climatico e del terrorismo internazionale. È quindi necessario mettere in comune strumenti

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è risorse,

Anche se l’Ue favorisce una sempre maggiore collaborazione t r a i suoi Stati, ciascun Paese mantiene la propria autonomia in molti ambiti importanti, che

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taccano a d esempio l a scuola, l a difesa o le tasse.

DI cosa sl occupa l'Unione europea? I Diritti e democrazia Un Paese può entrare nell'Ue

-

(La sede del Parlamento europeo asvrasburgo,

solo se è democratico. All'interno dell'Unione tutti | devono rispettare la Carta dei diritti fondamentali,

che protegge le libertà dei cittadini. 1 singoli, le associazioni e le organizzazioni non governative sono invitate a prendere parte alle decisioni politiche. > Mercato unico ed Euro L'Ue ha creato un unico mercato a livello europeo, i n cui le merci e i lavoratori possono circolare liberamente. Perché funzioni

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Nel 2016 Il Regno Unito ha votato per lasciare l'Unione europea



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«è Studenti e lavoratori possono

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muoversi liberamente in tutto il territorio dell'Unione Europea, senza la necessità di procurarsi appositi permessi grazie alla Convenzione di Schengen, Nella foto, il confine

italiarvo. (Wolfgang Rattay/Reuters) (KB67 Shutterstock)

LE CRITICHE CONTRO L'UNIONE EUROPEA

egli ultimi anni, l'Ue viene attaccata sempre più spesso. Da un lato, si critica il trasferimento di molt i poteri dagli Stati nazionali all'Ue: i singoli governi si ritrovano con meno margine di azione, è non sempre è facile per i cittadini riuscire a monitorare e influenzare le scelte delle istituzioni europee. Inoltre, ciascun

N

è La sede

del Padamento LUNSPeA a Strasburgo. {Eu Parliament} |

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Stato membro è costretto ad accettare compromessi. Dall'altro lato, c'è chi sostiene che la collaborazione

tra gli Stati europei sia ancora troppo scarsa: servirebbero un migliore coordinamento i n campe economico

e finanziario, nuovi strumenti europei contro la diseccupazione, una gestione comune dell'’immigrazione e

della politica estera, Per rispondere all'una e all'altra serie d i critiche l'Ue ha introdotto una serie d i riforme ki

negli ultimi anni, probabilmente ancora insufficienti.

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NOTO.

in modo efficiente, la Commissione europea si assicura che le norme comuni vengano rispettate,inentre la Banca centrale europea fa in modo che la moneta unica, l'Euro, rimanga stabile, L'Ue negozia gli

accordi commerciali con gli altri Paesi del mondo, I Crescita locale e sociale L'Ue cerca di ridurre le disparità economiche al suo interno, finanziando molti progetti e investimenti per promuavere lo svi-

luppo delle regioni più povere. Il Fondo sociale europeo finanzia anche percorsi di formazione per le persone che stanno cercando u n lavoro e per le categorie sociali in difficoltà. * Agricoltura e ambiente La maggior parte dei fon-

uno sviluppo sostenibile: contrasta l'inquinamento

e promuove il riciclaggio e le energie rinnovabili, imponendo agli Stati di collaborare. » Innovazione e reti Le politiche europee puntano a rendere l’Ue una realtà competitiva e all'avanguar: dia: per questo vengono promosse molte attività di | ricerca scientifica. L'Ue favorisce anche una più rapida circolazione dei beni, delle persone e delle in| ‘ f o r m a z i o n i investendo in strade e ferrovie e in reti energetiche e telematiche. Anche se la maggior parte delle istituzioni europee ha sede a Bruxelles, in Belgio, alcune si trovano in altre cit|

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LÀ, cone a d esempio Lussemburgo, Strasburgo e Fran-

di europei è destinata a sostenere gli agricoltori e | coforte., L'Italia ospita l’Istituto universitario europeo le loro produzioni, che vengono tutelate e promeos- {Fitenze),il Centro comune di ricerca (Ispra) e l'Autose i n molti modi. Più i n generale l'Ue opera per rità europea per la sicurezza alimentare (Parma). # La sede della Banca

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centrale europea à Francoforte, (Eu Parliament)

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britannici hanno votato

in favore dalla Brexit, cioè l'uscita del Regno Unito dalla Ue. Scopri come, ad oggi, Brexit sta procedendo e quali sono i problemi che si sorio sviluppati. (Lev Neal/AFPGetty Images}

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C O M E F U N Z I O N A L ' U N I O N E EURCGPEA

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Consiglio europeo Formato dai capi di Stato o di governo del Paesi membri, sì riunisce periodicamente per

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dirigere le attività dell'Ue. Ha un presidente fisso,

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Commissione europea È una sorta di geverno europeo: | suoi compiti principali sono proporre nuove leggi e farle applicare,

Ciascun commissario (uno per Pagse) #| accupa d i u n settore specifico, come

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accade per | ministri.

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Parlamento europeo

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Rappresenta | cittadini, che lo eleggono ogni

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5 anni, e contribuisce a

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definire le nuove leggi europee, Ha anche

Consiglio dei ministri

Il potere di eleggere il presidente della

Rappresenta | governi degli Stati membri e

3

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PALE

| pe

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contribuisce a definire

commissione,

l e nuove leggi europee. Alle sue riunioni partecipa un ministre per ogni Stato, la presidenza ruota ogni

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sel mesi.

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NOTO.

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LA STORIA I N BREVE

lungo frammentata in una miriade di Stati feudali all’interno del Sacro Romano Impero, la Germania venne unificata solo nel 1871, sotto la guida della Prussia.

Dopo la prima querra mondiale divenne per breve tempo una repubblica democratica, ma poi Adolf Hitler la trasformò in un regime a

MARE

DEL NORD

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BALTICO

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totalitario e sanguinario.

La sconfitta nella seconda querra mondiale comportò gravi per-

dite e la divisione del Paese in due Stati separati, uno legate all'Occidente e uno al blocco comunista. Furono riunificati nel 1990, alla

fine della querra fredda. Oggi la Germania è una democrazia ricca e stabile, influente a livello internazionale. GERMANIA

sulMano nogforte

Economia e risorse l l territorio in gran parte pianeggiante e fertile, i lunghi fiumi navigabili, il clima temperato e le risorse minerarie hanno favorito nel tempo u n intenso sviluppo dell'agricoltura e dell'industria,

7

Norimberga|

REP,

CECA

tanto che oggi la Germania è la prima potenza economica europea. i ] suo punto di forza sta nelle esportazioni di beni: a livello commer.

ciale la Germania compete da sola con superpotenze come Stati Uniti e Cina. Può contare su una produzione indastriale di qualità, cone

nel settore delle autotnobili. ‘Tradizionalmente forti sono i settori si-

Ordinamente

derurgico e meccanico, ma riscuotono successo anche produzioni più

___ Repubblica federale

innovative legate all'elettronica, alla farmaceutica e alle biotecnologie. L'energia necessaria per alimentare queste produzioni industriali pro-

Capitale

Berlino

viene sempre più da fonti rinnovabili come il solare e l'eolico, su cui la Germania ha investito molto.

Popolazione 83 milioni.

____ ll È Paese piùpopoloso dell'Ue

Popolazione e qualità d i vita Nel corso dei secoli, in Germania si è sviluppata una fitta rete di città e centri urbani, nessuno dei quali —

Pil pro capite

nemmeno la capitale, Berlino — spicca davvero sugli altri, Ognuno può contare su dei punti di forza a livello economico e su una certa autonomia a livello politico. Al di fuori delle metropoli di Berlino, Monaco e Amburgo (uno dei più importanti porti europei), il basso corso del Reno è ricco di città e attività produttive,

fvriluppo umano 4* Paese al mondo

La qualità della vita è complessivamente alta: i tedeschi godono di un buon livello di reddito, di servizi pubblici efficienti e di prestazio-

+La famosa torre della televisione, nel centro di Berlino. (ESE Professionali

Shutterstock]

ni sociali abbastanza generose, ad esempio in caso di disoccupazione.

ih

Rimane però una forte disparità tra la parte occidentale del Paese e quella orientale, che rimane piuttosto povera.

Gli immigrati costituiscono quasi il 10% della popolazione tedesca e sono integrati nella società ormai da molti decenni: due tra le comunità più antiche e numerose sono quella italiana e quella turca.

LA STORIA IN BREVE

e origini della Francia risalgono al Medioevo, tanto che viene cansiderata i l primo Stato nazionale d'Europa. Governata da una monarchia assoluta, la Francia divenne una

grande potenza, dotata di influenza politica e culturale dentro e fuori i confini dell'Europa. La rivoluzione dal 1789 affermò i concetti di libertà, democrazia e diritti umani che ancora oggi caratterizzano

BELGIO

Cambrai

GERMANIA

| sisterni politici moderni.

Nell'Ottocento la Francia fondò un vasto impero coloniale in Africa, nelle Antille e in Oceania, di cui oggi rimangono solo pochi territori. Divenuta una repubblica, è governata in modo piuttosto stretto dal centro. Economia e risorse Grazie alla sua posizione, la Francia gode di un clima temperato, anche se ci sono variazioni regionali. È uno dei Paesi più estesi d'Europa, e le sue fertili pianure sono in larga parte occupate da campi coltivati. L'agricoltura e l'allevamento ricoprono

un ruolo maggiore rispetto ad altri Paesi europei: oltre ai cerali e alla carne, la Francia è rinomata per le sue produzioni alirmnentari, come i

MAR MEDITERANRANEO +

ae

Ozrdinamente

Repubblica presidenziale. Il Prasidente della Repubblica è gletto dai cittadini e gode d i meiti

poteri

vini e | formaggi. Non si tratta però solo di un Paese agricolo: è la quinta economia del mondo e ha u n settore industriale solido e diversificato, che va dalle produzioni metallurgiche e meccaniche a quelle ad alta tecnologia, come l’aeconautica. Le centrali nucleari forniscono gran parte dell'energia necessaria. Contribuisce all'economia anche il settore terziario, grazie alle banche e alle assicurazioni, m a soprattutto grazie al turismo: la Francia è

infatti la m e t a più popolare al mondo, 67 milioni,

Il territorio è vasto e molti abitanti si concentrano a Parigi: rel resto del Paese prevalgono le campagne

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Più pro capite $ 39 900 Sviluppo umano

2 1 ° Pavia al mondo

Popolazione e qualità d i vita Più d i 12 milioni di Francesi si con-

centrano nell’area metropolitana di Parigi, che è di gran lunga il principale centro politico, economico e culturale del Paese. Dalla capitale si irradiano una serie di autostrade e ferrovie ad alta velocità, che la collegano rapidamente con le altre città (tra cui Lione e Marsiglia), Dinamismo dell’economia e generose prestazioni sociali garantiscono ai Francesi un buon tenore di vita, anche se le periferie delle grandi città conoscono problemi di marginalità sociale e disoccupazione. L o Stato interviene attivamente nell'economia e nella società, sostenendo però alti costi finanziari e burocratici.

+ La Tour Eiffel a Parig: {ima Fieriri Chel pveii Shuntarmork}

La Francia è abitata da un buon numero di immigrati di prima e seconda generazione, sia di origine europea (Italiani, Portoghesi), sia arabi provenienti dalle ex colonie, come gli Algerini, i Marocchini e i Tunisini.

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| Regno Unito è uno dei più antichi Stati d'Europa: anche grazie alla sua posizione, dal medioevo in poi ha subito poche invasioni

e cambi di confine. È una delle più antiche e stabili democrazie del L)

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mondo; diritti dei sudditi e ruolo del Parlamento furono riconosciuti già in età moderna.

Tra Settecento e Ottocento l'Inghilterra fu protagonista della ri-

MM. orcadi

voluzione industriale e dell'espansione europea in America, Africa e Asia. Uscito vincitore da entrambe le guerre mondiali, il Regno Unito ha perso le sue colonie ma è diventato una potenza nudeare.

Negli ultimi anni è alle prese col processo di uscita dall'Unione europea, deciso nel 2016, e con le rivendicazioni di indipendenza della Scozia.

Economia e risorse Le attività estrattive hanno svolto un ruolo importante in passato, ma la maggior parte delle miniere di carbone è ormai chiusa. Rimane invece tedditizia l'estrazione del petrolio del Mare del Nord. I l Regno Unito è la più antica potenza industriale del mondo e man-

tiene alcune produzioni significative, ina la maggior parte dei centri Monarchia parlamentare. Il è la monarca ha un ruolo - Prevalentemente simbolico

Capitale _..

Londra

Popolazione

66 milion}

tradizionali (corne Manchester, Liverpool e Leeds) si è ormai riconvertita al settore terziario o a produzioni avanzate. l l settore finanziario è particolarmente sviluppato, grazie al ruolo centrale ricoperto dalla City di Londra, dove sono attive alcune tra le maggiori banche e società di assicurazione al mondo. [ n generale il settore terziario è vivace, stimolato da scarsi ostacoli alla concorrenza, un ruolo ridotto dello Stato nell'economia, un buon livello di istruzione (il Paese ospita università molto prestigiose, come Oxford) e u n notevole afflusso di immigrati.

Pil pro capite

$ 40 100 Eiittono però forti disparità tra la ricca regione di Londra e aree più periteriche del Faese Sviluppo umano

Popolazione e qualità di vita Il Regno Unito è un Paese piuttosto vario, con marcate differenze regionali. Londra è un'enorme metropoli cosmopolita, di gran lunga più popolosa e ricca rispetto alle altre città; le regioni del centro e del nord sono invece meno dinamiche e talvolta aftlitte da problemi di disoccupazione e stagnazione. Al di fuori delle principali città, Scozia e Galles rimangono poco abitati. Rispetto a molti altri Paesi europei, la popolazione britannica è piuttosto varia nella sua composizione: nel tempo si sono trasferiti in Gran

Bretagna molti migranti di origine caraibica, indiana e pachistana, e più recentemente est-europea.

La qualità della vita e il livello dei servizi sono buoni, ma le diseguaglianze sociali sono abbastanza accentuate, soprattutto nelle grandi città e nelle regioni più depresse.

LA STORIA I N BREVE

Nei corso del Settecento e Ottocento il regno russo si espanse sia verso ovest sia verso est, acquisendo il controllo della Siberia. Governata a lungo da uno zar, la Russia si affermò come una potenza,

anche se rimase piuttosto arretrata dal punto di vista economico, Nel 1917 una rivoluzione abbatté l'impero e istituì una dittatura co-

munista; di lì a poco nacque l'Unione Sovietica. Il Paese fu uno dei protagonisti della seconda guerra mondiale e della guerra fredda, ma la fine del comunismo nel 1991 pose gravi problemi politici ed e

conomici che non sono ancora stati risolti. Negli ultimi anni la Russia ha adottata una politica estera aggressiva, conducendo guerre nel

Caucaso e in Ucraina.

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Anche se sl tengono regolarmente slazioni, la Ruttia non è un Paste pienamente democratico

Capitale |

pendono infatti dalla fornitura di gas russo. L'a-

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Repubblica presidenziale.

Mosca

Fopolazione 147 milioni .

Economia e risorse La Russia è il più esteso Paese del mondo e può contare su enormi riserve di risotse naturali: minerali, legname, petrolio e gas naturale; queste risorse sono importanti per le sue esportazioni e anche per la sua influenza politica. Molti Paesi europei di-

gricoltura e l'allevamento rimangono diffusi.

Il settore industriale conobbe u n grande impulso in epoca sovietica, soprattutto per quanto riguardava l'industria pesante. Oggi la Russia conta ancora su una serie di impianti, ma non tutti sono moderni ed efficienti. Il settore terziario è radicato principalmente nelle grandi città; San Pietroburgo è una meta turistica molto affermata.

Lo sviluppo economico è però frenato dalla corruzione diffusa e dalla scarsa concorrenza: interi settori strategici dell'economia sono in mano a pochi imprenditori molto ricchi, chiamati oligarchi.

La superficie del Paese è enorme, M a gli abitanti $| concentrano i n

alcune regioni

Pil pro capite $ 11 900 umano

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a g Panca al mondo

+ La piazza del Cremlino, a kosca (orlov Mihail Anatolivichi Shutterstock)

Popolazione e qualità d i vita La maggior parte degli abitanti della Ruagsia vive nelle grandi città del Paese, come Mosca e San Pietrobur-

gu. Vaste regioni della Siberia sono pressoché disabitate, a eccezione delle zone attraversate dalla ferrovia ‘Transiberiana, Anche a causa della sua estensione, la Russia include numerose mino-

ranze etniche, soprattutto nella sua parte asiatica. Non mancano gli immigrati, provenienti principalmente dall'Asia centrale. La qualità della vita ha subito un calo dopo la caduta del comunismo, a causa del collasso di molti servizi sociali, delle difficoltà dell’erono-

mia e della disoccupazione. Alle difficoltà economiche si sono abbinati problemi sociali, come la diffusione dell’alcolismo e la speranza di vita piuttosto bassa: il numero di abitanti del Paese tende infatti a di-

minuire.

Dopo l'Oceania, l'Europa è ll continente

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più piccolo è meno popolato: i suoi 740

Pupalsione

milioni d i abitanti corrispondone a meno

del 10% della popolazione mondiale. È



però i l secondo continente per densità d i popolazione: i n media, In egni chilometro

quadrato vivono 73 persone — molte di più rispetto all'Africa e all'America.

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Gli abitanti dell’Europa sono più vecchi rispetto al resto della popolazione mondiale, nel senso che i n media vivono p i ù a lungo, m a anche perché gli anziani sono più numerosi del giovani: l e famiglie

ormai fanno pochi figli {in particolare in Germania e in Italia). e

ETGNOMIA

L'Unione europea e le altre potenze Dal punto di vista economico, l'Unione europea è a tutti gli effetti una superpotenza, Ogni anno i suoi Paesi producono una ricchezza simile a quella prodottà dagli Stati Uniti e maggiore a quella della Cina. l'Ue è particolarmente forte dal punto d i vista commerciale: esporta da sola un terzo di tutti i beni che vengono commerciati da un Paese all'altro. Nessun altro Paese al mondo esporta altrettanti altri beni all'estero.

Percentualede lle esportazioni

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Stati Uniti

Unione europea

Cina

Unione europea Cina

Anche dal punto di vista delle spese militari — un indicatore che dà un'idea dell'influenza politica di un Paese nel mondo — l'Unione europea è paragonabile alle altre grandi potenze: ogni anno spende infatti poco p i ù della Cina.

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Stati Uniti Altri Paesi

SPAZIO, T E M P O E LESSICO

5 . Tutte le seguenti affermazioni sono vare, tranne una. Quale?

1 . I n quale Paese europeo si trovano queste città?

a. DD] Per poter entrare nell'Unione europea, un

a. QD Berlino

1. Belgio

b. QD Londra

2. Gran Bretagna

e i lavoratori possono circolare b. [0] Le merci

DD Parigi d. DD Bruxelles

3. Francia 4. Germania

€.

€.

Paese dev'essere democratico.

2 . Numera in ordine cronologico | seguenti avvenimenti,

a. 0 ] Viene abbattuto il muro di Berlino,

liberamente all'interno dell'Ue. DD] ll Fondo sociale europeo offre opportunità a

chi ha perso il lavoro. d. D)] La maggior parte dei finanziamenti europei va a sostegno degli imprenditori.

6 . A cosa corrispondono questi numeri?

b. ( | britannici scelgono di uscire dall'Ue. &. 0 Scoppiano guerre nell'ex Yugoslavia.

a DD 1 6

b. DD 81 e DO 10 d. DD 740

d. DD] ll Trattato di Roma istituisce la Cee. CONOSCENZE 3 . Le seguenti affermazioni sono vere o falsa?

a. (V]{F] L'Unione europea è formata da 29 Stati membri,

b. [V]{F] A ogni Paese corrisponde un commissario europeo.

c. [V](F] N presidente del Consiglio europeo ruota ogni 6 mesi.

d. [V](F] Le principali istituzioni dell'Ue si trovano a Berlino.

1. La percentuale di immigrati in Germania,

2. ll numero medio di figli per donna nell'Ue. 3. La speranza di vita per gli Europei fin anni). 4. Il nurnero di abitanti dell'Europa (in milioni).

COMPETENZE

7 . Rispondi In cinque righe alle seguenti domande. *

4}. Colloca ciascuna Istituzione europea nella caset-

Si sente spesso dire che l'Europa è un continente

che sta invecchiando.

la corretta.

« C h e cosa significa?

a. Farlarmento europeo,

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b. Consiglio europeo. e. Commissione europea, d. Consiglio dei ministri. PARTITI

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Quali possono essere le cause?

8 . Il cerchio azzurro indica quante persone vivono su un continente, mentre il cerchio verde indita quanto quel continente è esteso. Osservando il

grafico, cosa puoi dire sulla differenze tra l’Europa e l'America?

TPPTETETTPTEPTSTTPTI

È formato dal capi di Stato o di governo dei Paesi membri.

È una sorta di governo, che propone

e fa applicare le leggi.

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Rappresenta cittadini europei che la eleggono gni cinque anni.

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Rappresenta i governi,

La sua presidenza ruota ogni sel mesi.

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SEATTLE] Negli scorsi venti-trent’anni | lega-

Nel 1999 migliaia di mani-

m i economici tra | diversi Stati del mondo è robusti:

tro una riunione dell'Organizzazione Mondiale

molte produzioni industriali coinvolgono

del Commercio, segnando

sono diventati sempre più fitti

ormai numerosi Paesi diversi e i l commercio

festanti protestarono con-

la nascita del cosiddetto movimento no-global.

internazionale ha un peso davvero importante nell'economia, assieme alla finanza.

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Per dascrivere questo fenomeno si usa il termine giobalizzazionea.

L a globalizzazione è un fenomeno non sclo economico ma anche culturale: idee, SILICON VALLEY

stili d i vita e mode circolano sempre più

velocemente da un Paese all’altro, Gli Stati Uniti d'America hanno avuto un ruolo fonda-

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mentale nell'alimentare la gicbalizzazione: la musica pop, | fast focd e | social network si sona sviluppati lì e oggi sono popolari in tutto il mondo.

L o sviluppo della globalizzazione è legato alla diffusione di Internet: la rete ha reso molto più facile entrare in contatto

con | prodotti e l e persone di Paesi diversi dal proprio. Si p u ò fare pubblicità o acquisti, spostare denaro e raccogliere Informazioni à IIvello mondiale con costi e tempi minimi:

è nato così uno spazio commerciale che copre l'intero pianeta.

È qui che sono nate moltissime

grandi aziende dell'economia digitale. Lo sviluppo di internet è strettamente legato alla globalizzazione,

HOLLYWOOD I l cinema è uno degli strumenti

più efficaci per diffonde re

idee,

stili di vita e mode a livello

globale. | film americani hanno un'enorme influenza in tutto il mondo.

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GROENLANDIA

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L'industria dell’auto occupava centinaia di migliaia di persone in questa regione. Leo spostamento della produzione in Paesi più economici ha provocato u n serio '

impoverimento.

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Sede di

grandi organizzazioni e società internazio-

nali, da molti decenni è considerata una delle maggiori capitali economiche e culturali del mondo.

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| legami sempre più stretti tra | diversi mercati, consumi è modi d i vivere a livello mondiale hanno modificato profondamente n o n solo l’economia, ma anche la

società e la politica di molti Paesi - suscitando a volte delle reazioni negative.

Conseguenze positive Senza l'apertura dei mercati e lo sviluppo dei commerci internazionali sarebbe stata inimmaginabile una trescita economica come quella vissuta dalla Cina e da altri Paesi emergenti negli ultimi decenni. Grazie alla globalizzazione miliardi di persone nel mondo hanno potuto uscire dalla povertà — u n cambiarnento con pochi sirnili nella storia. Gli accordi commerciali hanno favorito la crescita

anche nei Paesi più sviluppati, che hanno potuto importare beni a prezzi minori e hanno potuto esporta-

re facilmente i loro prodotti sull'intero mercato mondiale: anche imprese piccole ma intraprendenti hanno potuto trovare clienti all'estero. Nel complesso, i consumatori possono oggi scegliere tra una varietà più ampia di prodotti a prezzi più bassi che in passato: basti pensare ai capi di abbigliamento o ai disposi-

tivi elettronici.

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L e sviluppo economico può favorire anche uno svi-

‘ l u p p o politico: a partire dall'inizio della globalizzazione è diminuito il numero delle dittature nel mondo. Il legame tuttavia non è automatico, come mostra il caso della Cina, ancora governata da un regime combunista. Più forte è il legame tra l'aumento degli scambi commerciali e quello degli scambi culturali: informa. zioni, libri e canzoni circolano facilmente da un Paese all'altro.

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mini di tenore di vita, ma deve necessariamente compren-

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dere anche aspetti relativi alla qualità della vita.

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Per questo motivo, le Nazioni Unite elaborano ogni anno un Indice di Sviluppo Umano ({Isu), che attraverso una for-

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mula matematica unisce i valori di tre diversi aspetti: il Pil

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pro capite, la speranza d i vita e i l livello d i istruzione.

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Ne deriva una graduatoria, espressa attraverso numeri decimali inferiori a 1, che distingue tutti gli Stati del m o n d o (poco meno di 200) i n quattro gruppi: a sviluppo umano molto alto (tra 0,999 e 0,800), alto (tra 0,800 e 0,700), medio

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concetto di sviluppo non può essere definito solo i n ter-

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{tra 0,700 e 0,550) e a sviluppo umano basso (meno di 0,550).

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#& Uno stabilimento ittico cinese. Edward Eurtmsky} -

generazione sono prodotte i n moltissimi Paesi diversi. igor Kardasov/Shutterstock}

Monaci buddisti intorno a un laptop. (StulbergiCortis} i

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+ Mobilitazione i n Indenesia contro la VETO (World Trade Organization), l'organizzazione che si propone di liberalizzare il Commercio internazionale. (oanathan kiknoshPopular Reseiance)

# La separazione fra quartieri ricchi e quartieri poveri in Messico. (Oscar R u }

Profughi in fuga dalla violenza e dai combattimenti dell'ISIS

nella regione del Sinjar in Iraq, 2015. {Reuters} Un volontario di Emergency in Armenia. (Dario Bosio! Matrographyì

Conseguenze negative C'è però un altro lato della medaglia. A causa della globalizzazione le imprese subiscono una concorrenza

molto agguerrita, che ormai superai confini nazionali, e che può spingerle a fallire o a spostare la produzione in Paesi più convenienti. 1lavoratori delle aziende

che sono costrette a chiudere o a trasferitsi rischiano di perdere il lavoro. In generale, la globalizzazione ha portato un miglioramento complessivo delle condizioni di vita, m a

ha anche aumentato molto le diseguaglianze economiche e sociali all'interno degli Stati. Una piccola minoranza di persone ricche sl è ritrovata in una situazio-

ne ancora migliore, mentre un’ampia fascia di cittadini ha incontrato maggiori difficoltà rispetto al passato. Un altro problema legato alla globalizzazione riguarda lo strapotere delle imprese multinazionali e delle società finanziarie, che sono t r a le maggiori beneficiarie dei legami sempre più stretti tra le diverse economie. Queste società si sono arricchite enor-

memente, diventando persino più influenti di molti governi. A differenza delle istituzioni, le imprese però guardano a massimizzare il loro profitto, non a promuovere l'interesse generale.

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Reazioni alla globalizzazione Per via dei problemi che solleva,l'apertura sempre più sfrenata del mercato internazionale viene criticata da

molti attori politici e sociali. Da un lato c'è il cosid-

detto movimento no-global, composto da un assortimento di ambientalisti, sindacati, pacifisti e rappresentanti di minoranze. Anche se sono a favore di legami più stretti tra i diversi Paesi, pensano che que-

sti non dovrebbero andare a penalizzare i lavoratori e l’ambiente.

Dall'altro lato c’è chi invece è contrario a stringere troppo i rapporti con i Paesi stranieri: sono i na-

zionalisti e i protezionisti. Costoro vogliono lirnitare la libertà del commerci internazionali per ridurre la concorrenza per le imprese del proprio Paese. Oltre a diminuire le importazioni (ma quindi anche l e esportazioni) i nazionalisti cercano di far calare l'imimigra-

zione e gli scambi culturali tra le diverse regioni del mondo, e di ridimensionare le organizzazioni inter-

nazionali. Infine, anche la diffusione del fondamentalismo

islamico può essere vista come una reazione alla globalizzazione — i due processi infatti si sono sviluppat i nello stesso periodo. 1 fondamentalisti rigettano il

sistema economico e lo stile di vita occidentale, che la globalizzazione tende a portare nei loro Paesi. In contrasto, riscoprono e affermano le tradizioni loca-

li - usando però anche la violenza o violando diritti fondamentali.

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LE ORGANIZZAZIONI N O N GOVERNATIVE

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giobalizzazione ha visto l'emergere di colossali imprese multinazionali, ma ha visto che

affermarsi la cosiddetta "società civile globale". Si tratta di organizzazioni create autonomamen= te da gruppi di cittadini, sostenute da volontari in molti Faesi diversi - per questo sì chiamano Orga-

nizzazioni non governative (Ong). Si occupano di questioni Importanti per l'intera umanità, che però

magari sono trascurate dalle istituzioni o dalle organizzazioni governative. Le Ong non cercano u n guadagno aconomico dalle lore attività. Ad esempio, il WWF si occupa d i proteggere l’ambiente e la biodiversità, Medici Senza Frontiere ed Emergency forniscono assistenza sanitaria alle vittime di guer-

re e crisi umanitarie, Amnesty International lotta contro le violazioni dei diritti umani fondamentali, & COSÌ via.

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Ordinamento Repubblica federale.

È composta da 50 Stati, I l Presidente è eletto

_ direttamente dai cittadini Capitale

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Economia e risorse Gli Stati Uniti possono contare su un territorio vastissimo, piuttosto vario e molto ricco di risorse naturali, Esistono enormi pianure fertili e attraversate da grandi fiumi, molto adatte per coltivazioni moderne e su larga scala, Dalle foreste e dal suolo si pos-

sono poi estrarre legname, minerali e combustibili fossili come il gas e il petrolio.

Oltre alla disponibilità di risorse, gli StatiUniti si sono sviluppati grazie all'industria, già a partire dall’Ottocento. 1 beni prodotti sono molto vari, vanno dalle automobili agli aeroplani, dalle armi ai prodotti elettronici. Le imprese statunitensi sono spesso innovative e competitive;

negli ultimi decenni le produzioni più tradizionali si sono spostate nei Paesi emergenti, gli Stati Uniti mantengono produzioni ad alta tecnologia. Molte imprese sono multinazionali e operano in numerosi Paesi del

mondo. Anche molte società del settore terziario, come le società finanziarie o digitali, operano su scala globale. In generale, sono sviluppate tutte le attività del terziario avanzato. i ] sistema economico statunitense lascia ampio spazio all'iniziativa

individuale, offrendo alle persone e alle imprese basse tasse e molte opportunità di sviluppo — anche se non tutte le iniziative poi hanno SUCCESSO,

LA STORIA I N BREVE

li Europei iniziarono a colonizzare l'America nel Cinquecento. Nei 1776 tredici colonie inglesi dichiararono la loro indipere denza: nacquero così gli Stati Uniti d'America. Attraverso guerre,

accordi internazionali e lo sterminio dalle popolazioni indigene, nel corso d i un secolo gli Stati Uniti raggiunsero l'estensione che hanno ancora oggi.

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Per colonizzare gli enormi territori a disposizione furono costru-

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ite ferrovie, strade e città e furono accolti milioni di immigrati, soprattutto dall'Europa. Lo sviluppo industriale f u molto rapido:

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nel Novecento g l i Stati Uniti si affermarono come maggiore po-

tenza economica del mondo. Grazie alla vittoria nelle due guerre

mondiali e al loro esercito molto forte, sì affermarono anche come grande potenza politica e militare, capace di influenzare vaste aree del mondo. Popolazione e qualità d i vita Negli Stati Uniti vivono circa 320 milioni di persone: dopo India e Cina, è il terzo Paese al mondo per :

+ L’Empire State Building, a New York. {Skylines 01 Norih America/Solana Beach}

& ll fiume Mississippi attraverso per intero

numero di abitanti. Più dell’80% d i loro vive nel centri urbani, tra cui spiccano tre megalopoli: quella della costa Est, sviluppatasi attorno a N e w York e Washington, quella della regione dei Grandi Laghi, nata attorno a Chicago; e quella della costa Ovest, che comprende San Francisco e Los Angeles.

Quasi tutta la popolazione è di origine immigrata, più o meno recente. M o l t i sono d i origine europea o africana {discendono dagli

schiavi portati dai coloni), ma esistono anche numerose comunità di asiatici e latinoamericani, come i cubani, Tra gli immigrati giunti nel

Paese da pochi anni i più numerosi sono quelli di origine messicana: la stessa lingua spagnola è ormai parlata da sempre più persone. La parata annuale dei musulmaniAnche se gli Stati Uniti sono un Paese molto ricco e sviluppato, sono armericani a New York. (Spencer Platt da forti diseguaglianze sociali. A fianco di una minocaratterizzati Gelly Images] ranza molto ricca esiste una classe media in crescente difficoltà è una fascia di popolazione ai limiti della povertà (soprattutto afroamericani). 1 servizi pubblici e i sistemi di sicurezza sociale — quelli che offrono istruzione, sanità, trasporti, pensioni, sostegno in caso di disoccupazione — sono meno sviluppati e più costosi rispetto all’Europa. le Grandi Pianure, (Aaron Lavinsky/Star Tribune}

INTERNET

li Stati Uniti sono stati tra | principali protago- dallo spazio fisico a quello digitale, sfruttando i bassi nisti della rivoluzione digitale, che attraverso costi e le cpportunità offerte dalla rete, Internet crea internet ha cambiato profondamente l'economia, la

uno spazio unico globale, in gran parte slegato dai

società e la cultura di moltissimi Paesi del mondo, Le confini nazionali. maggiori imprese informatiche, come IEM, Apple e Microsoft, sono nate negli Stati Uniti: tra gli anni Ottanta e Novanta sempre più aziende, scuole e lavoratori hanno iniziato a usare i computer.

La diffusione gicbale di internet a partire dal primi anni Duemila ha sconvolto interi settori economici, come il turismo, il giornalismo, la musica, la finanza è i l commercio. Sempre più attività si sono spostate

Le abitudini individuali sono cambiate prefondamente: grazie ai messaggi digitali e ai social network come Facebook, Instagram e Twitter le persone usa no sempre di più internet per interagire, comunicare, informarsi e trascorrere il tempo libero. Come molti strumenti, anche internet ha però degli aspetti proble-

matici, legati alla scarsa tutela dei dati personali e alla facile diffusione di notizie false e messaggi d'odio.

——

mondo possono arrivare a guadagnare in un anno anche 500 miliardi di dollari: sono pochi gli Stati al mondo che riescono a guadagnare di più, e

anzi moltissimi Stati hanno bilanci estremamente più ridotti. L o squilibrio

@ tiserie

tra la forza economica delle grandi

#

società è quella degli Stati r e n d e

Camerun

e Mozambico

i governi fragili e manipolabili. Fortune Global 500, 2018 e CLA World Factbook, 2017

Nepal

L'AUMENTO DELLE DISEGUAGLIAN

è

LU

Stati Uniti

Come mostra il grafico, dagli

anni Ottanta a oggi 11% più ricco della popolazione degli Stati Uniti è diventato sempre più ricco e influente, mentre la metà più povera degli abitanti del Paese è diventata sempre

più povera. È per questo che si parla d i un aumento delle diseguaglianze. U n fenomeno i

Quota del reddito nazionale

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Alcune delle maggiori aziende del

50%

più povaro

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simile s i è verificato anche in E u r o p a , m a i n forma p i ù lleve.

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WWorkd Inegquality Report, 2018.

PRODUZIONI GLOBALI PER PRODOTTI G Molti d e i prodotti c h e acquistlamo s o n o stati

fabbricati almeno in parte all'estero. È questo il caso ad esempio degli smartphone: i materiali che li costituiscono e le singole componenti da cui sono formati provengono da Paesi molto diversi e spesso lontani tra loro. L'azienda che ll fabbrica opera su scala globale, ricercando materiali grezzi e manodopera a basso costo.

@ Stati Uniti

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@ Inghilterra

® Presi Bassi

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TTI

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© Giappone @ Corsa del Sud

SPAZIO, T E M P O E LESSICO

1. Collega i nomi propri sulla sinistra con la categoria a cui appartengono.

a. O] Google b. O] Chicago e DO] WWF

1. società informatica o digitale. 2. organizzazione

d. [7] Detroit e. 0 ] Twitter

non governativa. 3. città degli Stati Uniti.

5. Chi promuove le seguenti idee? Collega ciascun elamanto della colonna di sinistra con uno degli elementi della colonna di destra. a. DO] La globalizzazione non deve penalizzare i diritti dei lavoratori, b. ( ] Devono essere ridotti i poteri delle organizzazioni internazionali.

( 0 La crescità economica

Completa ll seguente brano utilizzando | termi.

€.

n i proposti.

non deve sacrificare l'ambiente. è gli L'immigrazione d. DO] scambi culturali devono essere contenuti.

produzioni « multinazionali « organizzazioninon governative A livello economico, le ...

eresia

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sono state tra le principaliprotagoniste del processo di globalizzazione, perché hanno contribuito a rendere globali le .. @ a svilupparei commerci internazionali.A livellosociale, le attività delle .. hanno fatto .emergere una "società civile globale”. ul

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|

CONOSCENZE

Le seguenti affermazioni sono vere o falsa? a. [V]IF] Gli Stati Uniti hanno avuto un ruolo importante nella globalizzazione, b. (V][F] Le principali aziende informatiche e digitali sono nate in Europa.

e (V](F] L'iniziativa individuale viene incoraggiata e premiata negli Stati Uniti,

d. [V][F] Negli ultimi decenni negli Stati Uniti le diseguaglianze sono diminuite.

6. La globalizzazione non dave penalizzare | diritti

dei lavoratori. a. DD] Devono essere ridotti ì poteri delle organizzazioni

internazionali. b. [0] La crescita economica non deve sacrificare

90verni fanno facilmente fronte al potere

delle multinazionali.

d. DD] All'interno degli Stati diminuiscono le diseguaglianze sociali. e. [ ] Nei Paesi emergenti milioni di persone sono uscite dalla povertà,

e protezionisti.

a. D j &0 b. D ] 1776

1. ll tasso di urbanizzazione negli Stati Uniti.

e. D ] 50

2. ll numero di abitanti degli

d. DD 326

Stati Uniti {in milioni).

3. L'anno dell'indipendenza degli Stati Uniti. 4. Il numero di Stati che formano gli Stati Uniti.

a. ( 0 Alcune imprese trasferiscono la loro

|

2, Nazionalisti

7. A cosa corrispondono questi numari?

lizzazione?

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1. Movimento no-giebal.

l'ambiente. c (O) L'immigrazione e gli scambi culturali devono essere contenuti.

Quali tra questi fenomeni sono legati alla gioba-

produzione all'estero. b. 0 ] | consumatori hanno a disposizione più beni e a prezzi minori.

1. Movimento no-global. 2. Nazionalisti e protezionisti.

COMPETENZE

8. Rispondi brevemente alle seguenti domande. 5ì dice spesso che l'avvento di Internet ha avuto un grosso impatto sull'economia, la società e la cultura dei diversi Paesi del mondo. Ma quali sono

concretamente | cambiamenti che ha prodotto? Sai fare un paio di esempi?

“E |

CARACAS

ll] tasso di omicidi è uno dei più alti al mon-

do. Oltre alle normali attività economiche, le città spesso ospitano anche attività crimi- > nali, legate soprattutto al traffico di droga.

L e città sono da sempre dei centri fondamentali per la civiltà umana. È grazie alle città che si sono sviluppati l'artigianato, i l commercio e l'industria, ma anche l e attività

intellettuali. La vicinanza di molte persone favorisce infatti gli scambi di beni, idee e tecnologie necessari per il progresso della cultura e l'innovazione.

L e città offrono numerose opportunità di lavoro e di crescita: per questo tendono a richiamare la popolazione delle

campagne, che spesso decide di trasferirsi

nei centri urbani. Questo fenomeno — chiamato urbanizzazione — sta rendendo le città sempre più numerose e sempre più grandi, in quasi tutti | Paesi del mondo.

I trasferimenti dalle campagne alle città avvengono però spesso in modo incontrollato. Non sempre esistono buone

Infrastrutture e abitazioni per tutti i nuovi abitanti, che si ritrovano a vivere in quartieri disagiati. Il problema è particolarmente sentito nelle grandi città dei Paesi emergenti, come | Paesi dell'America Latina.

A circa 4000 mm sul livello del mare, la capitale della Bolivia è la città collocata più in alto al ——— E mondo, È un

punto di riferimento importante per tutta l a regione cirCostante.

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La maggiore città dell'America del Sud è caratterizzata da gravi disparità sociali: mentre i ricchi si spostano in elicottero, gli abitanti delle favelas vivono i n pessime condizioni.

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È la città più a sud del mondo. Si trova malto lontana da qualsiasi altro centro di medie dimensioni: l'America del Sud non è densamente abitata.

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La nostra civiltà è una civiltà urbana. C o n la fine del nomadismo, nascono | primi insediamenti stanziali, prima villaggi e poi città,

che caratterizzeranno lo stile di vita moderno.

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sta politico, economico o religioso, ma erano piuttosto piccoli per dimensioni e scarsi di numero. In Europa, molte più città furono create nel Medioevo, in corrispondenza con l'aumento della popolazione e degli

Popolazione urbana

|

nità ha vissuto in villaggi o accampamenti, accanto ai campi da coltivare o agli allevamenti animali. I primi centri urbani nacquero già verso la fine dell a Preistoria: erano centri Importanti dal punto di vi-

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L’urbanizzazione Per molti millenni, la grande maggioranza dell'uma-

Hitardi di abitanti

Li

1975

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2025

2050

Nei Paesi più sviluppati dal punto di vista economica sempre più famiglie si trasferirono dunque nelle città:

Un processo lento e parziale

questo fenomeno si chiama urbanizzazione. I l processo di urbanizzazione fu comunque lento e

La maggiore rivoluzione urbana nella storia dell'u-

parziale: ancora all'inizio del Novecento solo il 14%

manità fu però quella che seguila diffusione della rivoluzione industriale, iniziata in Europa nel Settecento. Le nuove fabbriche — generalmente collocate nelle città — richiedevano il lavoro di migliaia di persone, che abbandonavano le campagne nella speranza di migliorare le proprie condizioni di vita.

dell'umanità viveva nelle città. U n secolo più tardi, nel 2000, questa percentuale era prossima al 50% — e se-

condo le stime nel 2050 due terzi degli abitanti della Terra vivrà nel centri urbani. Nei Paesi emergenti e in via di sviluppo milioni di persone continuano infatti ogni anno a trasferirsi nelle città.

La struttura delle città Al mondo esistono molte migliaia di città, estrema. mente diverse tra loro. In molte di esse si possono tur-

tavia ritrovare delle strutture abbastanza simili.

P Ogni città ha un centro, che può essere storico e ricco di monumenti nel caso delle località più antiche oppure ospitare il quartiere delle istituzioni e degli affari (spesso con edifici moderni e grattacieli) in quelle più recenti, come in America. I Attorno al centro si trovano i quartieri residenziali, formati principalmente da abitazioni e dai servizi per la vita quotidiana degli abitanti, come i supermercati, i bar e i negozi. La popolazione dei diversi quartieri residenziali varia a seconda della qualità e

del prezzo delle abitazioni e dei servizi: nelle zone p i ù vicine al centro vivono generalinente persone piuttosto benestanti, mentre in quelle più lontane

prevalgono i ceti popolari, In alcuni casi accade il contrario, perché alcune persone ricche preferiscono vivere in aree più periferiche, apprezzate per la

tranquillità è la natura.

4 Parigi vista dalla cattedrale di Notre-Dame, (William Perugini

Shutterstocki @ Shanghai, la città più popolosa della Cina e del manda intero. {Getty Images}

+ vista panoramica della città di Siena, in Toscana. Ikavalenkava/Shutterstock)

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® Le differenze tra 1 diversi quartieri possono esse-

re abbastanza contenute — come accade di solito in Europa — oppure molto accentuate, come avviene i n molti Paesi i n via di sviluppo. Nelle città sudamericane come Buenos Aires o Bogotà i contrasti tra i quartieri borghesi e quelli popolari possono ad esempio essere molto forti: gli abitanti delle periferie più povere spesso non hanno nemmeno i servizi essenziali, come le fognature o gli ospedali, mentre i loro concittadini più benestanti hanno magari accesso alla metropolitana o ai ristoranti alla moda, Le periferie più lontane dal centro generalmente ospitano le aree industriali e artigianali, oltre ai

grandi centri commerciali, le fiere e gli aeroporti.

Diversi tipi d i città Località italiane come Belluno, Siena o Matera sono considerate città, ma hanno poche decine di migliaia di abitanti. L o stesso termine, “città”, viene usato p e r indicare centri anche cento o mille volte più grandi: nell'area di Tokyo, in Giappone, ad esempio vivono circa 40 milioni di persone.

Nuovi termini per nuove città Per descrivere in modo più precisi i centri urbani di

grandi dimensioni sono stati quindiintrodotti deinuovi termini. Le città al di sopra dei 3 milioni di abitanti sì chiamano metropoli: tendono a espandersi nel tempo

inglobando i centri vicini, che un tempo erano Paesi o cittadine a sé stanti. Si forma così un'area metropoli. ‘ « Loridra. (Kiev Victar'Shuttersiocki è

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tana anche molto vasta, che ruota attorno a una città

principale. La maggiore area metropolitana in Italia è quella di Milano. Si parla invece di conurbazione quando esiste u n agglomerato di città vicine: sono dei centri magari ancora separati da zone agricole o naturali, ma ben collegati e integrati tra loro. Due esempi di conurbazioni in Europa sono la Pianura Padana e i Paesi Bassi. Le conurbazioni particolarmente estese e popolose venguno anche definite megalopoli. È il caso ad esempio della costa meridionale del Brasile, dove San Paolo, Rio de Janeiro e Belo Horizonte formano una mega. lopali di più di 50 milioni di persone.

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Schema urbanistico di una città araba (sopra) e d i una città europea (sotto),

quartieri moderni

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zona residenziale periferia e recupero quartieri degradati

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n Messico sì svilupparono delle civiltà molto avanzate, come quelle dei Maya e degli Aztechi. L'arrivo degli Europei segnò la loro fine: i l Messico entrò a far parte dell'impero spagnolo. La popolazione

locale fu decimata e il Paese venne cristianizzato. Nel corso dell'Ottocento i l Messico si rese

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indipendente, ma poco dopo perse vastissimi

territori a favore degli Stati Uniti. Nel 1910 vis-

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se una rivoluzione socialista; nel corso del secolo successivo si sono alternate fasi di governo democratico a fasi più autoritarie. Negli ultimi decenni il Messico è cresciuto molto dal punto

eHajmililto

di vista economico, ma continua a dover fare fronte a due preblemi molto seri: l'emigrazio-

ne di migliaia di lavoratori verso gli Stati Uniti a la violenza efferata dei trafficanti di droga.

Economia e risorse L'economia del Messico si è retta a lungo sull’estrazione ed esportazione di materie prime, sia agricole sia minerarie. A partire dagli accordi di libero commercio cornclusi con gli Stati Uniti e il Canada negli anni Crdinarmuanto Repubblica federale Capitale _ Città del Messico

Popolazione

120 milioni

Pil pro capite i

$ 3452 fviluppo umano

77° Paese al mondo

Novanta, l'industria si è sviluppata sempre di più. Si sono rafforzate le iridustrie di base, m a sono aumentati anche il numero e i l peso delle imprese manifatturiere. La loro attività è strettamente legata con il mercato statunitense: in alcuni casi si tratta di società americane che harinio delocalizzato la produzione, in altri si tratta di aziende che pun-

tano a esportare i loro prodotti a basso costo negli Stati Uniti. Anche il settore terziario è però sempre più sviluppato, tanto che ormai è responsabile del 60% del Pil. È molto sviluppata anche l'economia informale e quella illegale,legata in particolare al traffico di droghe: il Messico è uno snodo fondamentale tra le zone di produzione della droga e i Paesi occidentali, Le bande dei narcotrafficanti si contendono il controllo del territorio, anche in modo molte violento.

Popolazione e qualità d i vita checelebral'indipendenza l'èStatua ia Città del Messico (vincent St. Thomas!

Dal punto di vista etnico, i meticci

costituiscono la maggioranza della popolazione, Molti sono 1 giovani, tanto che non sempre ci sono sufficienti opportunità di lavoro per tut-

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ti: molti scelgono di emigrare negli Stati Uniti. L’80% della popolazione è concentrata nelle città, soprattutto nell'altopiano centrale © vicino al confine settentrionale. L'area di Città del Messico è u n o dei più grossi agglomerati urbani al mondo.

IMI

Gli squilibri rimangono forti, sia all’interno delle città che tra le città e le zone rurali, La criminalità costituisce u n problema, soprattutto lungo le rotte del traffico di droga, e si lega con la corruzione, anche

delle forze dell'ordine.

LA STORIA IN BREVE

Portoghesi colonizzarono il Brasile nel corso del Cinquecento, all’epoca delle scoperte geografiche; era il loro unico possedimento nell'America del Sud. Crearono piantagioni molto estese di prodot-

t i tropicali: per lavorarle condussero in Brasile migliaia di schiavi dall'Africa. All'inizio dell'Ottocento il Brasile diOcrano

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venne indipendente e, nonostante l e sue enor-

ATLANTICO

m i dimensioni, non si divise i n una serie di Stati più piccoli. Divenuto una repubblica, iniziò un periodo di crescita economica che spinse molt i europei - tra cui molti italiani - a trasferirsi nel Paese. Negli ultimi decenni la demacrazia sì è rafforzata e l'economia si è sviluppata, tanto che i l Brasile ha ospitato anche le Glimpiadi e |

Mondiali di calcio. Economia e risorse Le potenzialità del Brasile i

sono molto grandi: è il quinto Paesepiù esteso al

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mondo ed è il più popolato dell'America Latina.

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gran numero di attività commerciali e nel settore dei servizi, che vanno dalla finanza alle telecomunicazioni. Ha un settore industriale piuttosto esteso, che comprende sia industrie di base che

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Ordinamento

__Repubbika federale presidenziale Capitale Brasilia. È stata fondata nel 1960 i n una

ragione dell'interno, le città i

Già oggi costituisce la nona economia mondia-

le, ma può senz'altro crescere ancora di più, Grazie al suo livello di sviluppo e alle dimension i del suo mercato, il Brasile può contare su un

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maggiori sono sulla costa

impianti ad alta tecnologia. La maggiore ric. chezza del Brasile è però data dalle sue risorse naturali. L'agricoltura rimane un settore molto importante e redditizio: si coltivano tra gli altri la soia, il mais, le canne da zucchero e il caffè. Oltre all'agricoltura e all'allevamento, il settore primario è interessato dall'estrazione di materie prime, sia dal suolo (minerali) sia dalle foreste (legname). Il

disboscamento e lo sfruttamento eccessivo della Foresta Amazzoni. ca costituisce però un serio problema.

Fopolazione

205 milioni

Popolazione e qualità d i vità Come nel resto dell'America latina,

la popolazione brasiliana è mista dal punto di vista etnico. Circa metà dei suoi cittadini discendono dai colonizzatori e dagli immigrati europei, il resto è composto da meticci, mulatti, neri e da una piccola 75* Paasa al mondo

quota di popolazioni indigene. Il Brasile è un Paese enorme ma è in buona parte disabitato: l'85% della popolazione vive nelle aree urbane, che si trovano quasi tutte

è La spiaggia di Copacabana, (Catarina

lungo la costa. Le città maggiori (San Paolo e Rio de Janeiro) si trovano a sud-est.

Belava/Shitterstock)

Nonostante lo

sviluppo economico degli ultimi decenni, gli squilibri

to

sociali rimangono ancora molto forti. Una parte del brasiliani è benestante, mentre altri milioni di cittadini vivono nella povertà e in quartieri degradati e sovraffollati chiamati favelas. Soprattutto in questi quartieri, la criminalità costituisce un problema serio, Anche gli scandali di corruzione sono piuttosto frequenti.

diminuire. Continua invece a d aumentare, e a

ritmi sempre più elevati, la popolazione delle città: tra pochi decenni la netta maggioranza

dell'umanità vivrà In centri urbani.

Miliardi di abitanti

Gli anni a cavallo del 2020 stanno vedendo un cambiamento di portata secolare: la pepolazione mondiale che vive nelle aree rurali ha smesso di crescere e presto inizierà a

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Fonie dei dati: Qurnrld in Nata, 2018

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CONDIZIONI D I VITA PRECARIE

Africa sub-sahariana

Sempre più persone si trasferiscono nelle città, e

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l e metropoli diventano sempre più grandi, Gli allogg! e i servizi però non sono sempre all'altezza: nei Paesi in via d i sviluppo centinaia di milioni d i persone vivono i n insediamenti precari e sovraffollati, senza acqua corrente e in pessime con-

Agla Clren il 30% degli abitanti delle città vive In glume,

dizioni igieniche. Sono gli sfums, chiamati anche

America Latina

bidonvilles o favelas.

1l 2 0 % degli abitanti delle

Città vive in slume. Forre che dati 1185 Hat: lat. 2016

|

F CITTA PIU VIOLENTE A l M O N D G

Tra le venti città più violente e

CITTÀ

pericolose al mondo, 19 si trovano i n America Latina. Il tasso di omici-

Caracas

di in quelle città è più di 190 volte superiore al tasso d i omicidi In Italia.

Questa violenza è legata in buona parte al traffico d i droga, ma anche

ai gravi squilibri sociali e alle profonde diseguaglianze che caratterizzano l'America Latina. Fonte de: dati:

Kgarapé Institute, Homicide Monitor, 2018

Guarenas-Guatire _Maturin

Ciudad Guayana _ChrisHani

Acapulco Chilpancingo de los Bravo

N° OMICIDI PER 100,000 ABITANTI {IN UN ANNO)

102 75 69 Venezuela 68 78 Sudafrica 98 Iassico Messico

97

Los Cabos

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La Paz

KMessico

Choloma

Guatemala San Salvador

Caucala

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69 Hunduras 87 Guatemala 75 El Salvador 96 97 Brasile Brasile 84

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Brasile

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Camacari Fortaleza Natal Paulista

Brasile

79 75 70 68

Brasile Brasile

Brasile

SPAZIO, T E M P O E LESSICO

6 . A cosa corrispondono questi numeri?

1 . I n quali Stati si trovano le seguenti città?

a. 0 ] Rio de Janeiro b(C] LlaPaz

1. Messico 2. Bollvia

c. DD] San Paolo

3, Brasile

a. DD 14 b. D I 40

1. La popolazione dell'area di Tokyc {in milioni}.

e D i 4000

2 la percentuale di chi vive

d O ] 60

negli sfums in Africa. 3, || tasso di urbanizzazione

d.C] Città del Messico

a inizio Novecento.

d, L'altitudine di La Faz rispetto al mare {in metri}.

2. Numera in ordine cronologico | seguenti processi. a. (O) Nelle città aprono molte fabbriche. b. 0 ] Nascono i primi centri urbani,

e. ( ] Metà dell'umanità vive nelle città. d. 0 Si conclude l'età preistorica. 3. Disponi | seguenti tipi di città nelle caselle corrette, ordinandole dalla p i ù piccola alla più grande.

1. conurbazione 2. metropoli

COMPETENZE

7. Rispondi brevemente alle seguenti domanda. a. Ogni anno milioni di persone al mondo si trasferiscono dalle campagne alle città. Quali opportunità offrone loro le città? E quali rischi si possono trovare davanti? b. Ricordi, dalle lezioni di Storia, come avenne la

3. megalopoli

prima rivoluzione urbana?

a. ( 7 Città con più di 3 milioni di abitanti. b. [ ] Aggiomerato di città vicine ma distinte tra lara,

€.

Casa si intende per area metropolitana?

8. Guarda l l grafico e ripondi.

e ( 1 Rete di città particolarmente popolosa.

*|

CONOSCENZE

7 &

Popolazione urbana

|(27) Popolazione rurale -

I-_-

4. Le seguenti affermazioni sono vere o false?

a. [V][F] La maggioranza dei brasiliani vive nelle aree urbane.

b. (V][F] L'America Latina ha un grave problema di criminalità. c. [V][F] Il Brasile è tra le cinque maggiori economie al mondo, d. (V}[F] Il Messico è uno snodo del traffico mondiale

di droga.

5. Collega ciascunluogo della colonna di sinistra con la sua tipica collocazione all’iIntarno di una città. a. DO Antica cattedrale

1. Centro

2. Quartieri residenziali

b. DD Aeroporto 3. Periferia € . (C] Supermercato d. DO Municipio e [ 0 Abitazioni

popolari f DD] Fiera

1650

1875

19000 1925

1950

1975

2000

a. In quale anno si nota un'impennata dell'urbanizzazione?

2028

2090

e

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Colpito da decenni diguerre e integralismo,l'Afghanistan è uno dei Paesi meno sviluppati al mondo, sia dal punto di vi-

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siti

sta economico che da quel-

3

la sociale.

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1 - GEORGIA

Negli ultimi decenni il modo d i vita

2 ARMENIA

dell'umanità h a subito dei cambiamaenti radicali. Fino a poco tempo fa,

&- LERARIE 6

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- GIORDANIA

lo sviluppo economico e lo stile di vita

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moderno — caratterizzato dalla disponibili

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5 -

di tecnologia e automobili e dall'abbondanza d i servizi e tempo libero — erano confina-

Le

ti quasi solo alle ricche aree dell'Europa e dell'America del Nord.

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O r a invece l o sviluppo ha investito anche gli altri continenti: centinaia di milioni x

dalla povertà, soprattutto in Asia, Quei Pa-

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un fenomeno complesso, c h e p u ò provoca-

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regione) convivono livelli di sviluppo diversi: per esempio, l'Asia ospita l'ipertecnologi-

8 BAHREIN 1 0 -EMIRATI TI

co Giappone ma anche la Cambogia, un P a

11 TURKMENISTAN

ese ancora rurale. A fianco d i Paesi aperti al

1 4 - KIRGHIZISTAN

di

Lucca

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1 3 - TAGIKISTAN

valori moderni esistono Paesi come l'Arabia Saudita, che negano i diritti fondamentali.

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esi sono sempre più competitivi nel settore dell'industria e dei servizi, ma l o sviluppo è

1

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di persone hanno finalmente potuto uscire

Il processo d i cambiamento è anco-

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I l controllo di ricchissimi giacimenti di petrolio ha sconvolto la vita di molti

Paesi arabi. Le città sono

scintillanti e moderne, ma nascondono profonde diseguaglianze.

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L'enorme crescita eco-

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nomica della Cina ha investito soprattutto le regioni costiere: la sfida è ora portare lo sviluppo nell'interno, dove la popolazione rimane più

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pone, un Paese che sì è industrializzato prima

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di tutte il resto dell'Asia,

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È uno dei principali centri economicie Gap.

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specializzandosi l'elettronica.

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L'India ospita il maggior nu(L=

mero di poveri al mondo, ma sta attraversando cambiamenti epocali, La “Silicon a

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valley” indiana è un polo informatico di primo livello.

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p ll grattacielo più alto di Seoul, in Corea del Sud. (Catalin Lazar/Shuttersiock) + Una nave porta-container cinese. Han Wald aQ'anmbeagi

Nell’ultimo secolo la nostra società ha subito un cambiamento repentino.

n

Questo processo, conosciuto con il nome d i globalizzazione, si è rivelato inarrestabile e ha provocato nel mondo gravi squilibri.

Due grandi categorie

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A seconda del loro livello di sviluppo economico e sociale, i Paesi del mondo vengono divisi in due gran-

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di categorie: Paesi sviluppati (o Nord del mondo)

e Paesi i n via di sviluppo (o Sud del mondo). 1 prim i sono quelli più ricchi e industrializzati, mentre gli abitanti dei secondi sono più poveri e spesso lavorano nell'agricoltura. Negli ultimi anni un gruppo di Paesi sta crescendo molto: sono i Paesi emergenti, che ormai sì trovano a metà strada t r a quelli meno sviluppati e quelli più. Allo sviluppo economico di solito si accompagna anche lo sviluppo sociale: nei Paesipiù ricchiin media

i

-

Lo

n

quasi tutti sanno leggere e scrivere, le persone vivono

più a lungo e le diseguaglianze sociali non sono troppo ampie. Per avere u n punto di vista complessivo sul-

le condizioni di vita nei diversi Paesi del mondo viene utilizzato l'Indice di Sviluppo Umano.

Cosa determina lo sviluppo? È più facile svilupparsi in u n ambiente ricco di risorse

e con u n clima temperato. Non tutti i Paesi si trovano quindi nelle stesse condizioni d i partenza. Molti Paesi poveri si trovano anche svantaggiati a causa della loro storia: furono dominati per secoli dagli europei, che

deportarono milioni di schiavi e depredarono molte ricchezze. In alcuni casi anche mentalità molto tradizionaliste possono ostacolare lo sviluppo, per esempio scoraggiando l'istruzione e il lavoro per le donne o dif-

ESISTONO LIMITI ALLO SVILUPPO?

L

risorse disponibili sulla Terra sono limitate è probabilmente non sono sufficienti per assicu-

rare à tutta la popolazione mondiale u n alto te-

nore di vita, soprattutto se la popolazione conti. nua ad aumentare. In ogni caso, alle risorse della natura serve del tempo per rigenerarsi: per questo vanno usate i n modo equilibrato e senza sprechi. Il concetto d i sviluppo sostenibile cerca di

fidando delle innovazioni.

combinare lo sviluppo economico con il rispetto

Aiuti internazionali offrono finanziamenti e investirnenti ai Paesi in via di sviluppo, ma spesso sono condizionati e chiedono in cambio ritorni economici

dell'ambiente e con u n uso limitato delle risorse

o sostegno politico.

naturali, per conservarle meglio e ridurre gli squilibri tra i Paesi.

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« Le principali attività economiche in questiPaesinon

® L'economia è ancora largamente basata sull'agricol- | tura tradizionale: alle famiglie serve molta manodo-

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pera, e quindi sono spinte a fare molti figli. La mortalità infantile sta finalmente diminuendo in molti Paesi, ma la speranza di vita rimane piutto-

‘ h a n n o bisogno di molta manodopera, e spesso le donne lavorano: le famiglie tendono quindi a fare | pochi figli, in media u n o o

|

due.

” La durata media della vita è molto lunga, grazie alla disponibilità di cibo e al buon livello dei servizi sto bassa, spesso attorno ai sessant'anni. Migliorare le condizioni igienice-sanitarie e l'alimentazione è ‘sociali e sanitari. In Paesi come l'Italia la speranza infatti u n processo lungo.

|

di vita supera gli ottant'anni.

È

* Nascono insomma pochibambini, mentre gli adulti vivono a lungo: il risultato è un eccesso di paopola-

» La combinazione tra l'alta natalità e la breve speran- ‘ za di vita fa si che in questi Paesi ci sia un eccesso |

di popolazione giovanile: è complicato garantire

zione anziana, Questo squilibrio rende complesso

|

travare le risorse per garantire a tutti l'assistenza sanitaria e le pensioni.

a tutti la possibilità di andare a scuola e di trovare poi u n lavoro.

Crescita della popolazione mordiale nel secoli

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Incremento della popolazione

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Le migrazioni mondiali Principali aree di partenza

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nei qui sopra citati

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LA GUERRA E IL TERRORISMO MEDICO O R I E N T E

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più di settant'anni è il teatro di alcune delle crisi più intricate al mondo. La più antica è quella tra Isra-

ele e | Palestinesi, scoppiata già nel mamento della creazione dello Stato ebraico nel 1948. | Palestinesi, appoggiati da molti governi arabi e islamici, reclamano il diritto di governare su tutto o almeno una parte del territorio occupato da Israele, ricorrendo anche ad attacchi violenti contro la sua popolazione. ll governo israellano reagisce con un atteggiamento repressivo e con la colonizzazione di molti territori occupati. | tentativi di raggiungere un accordo di pace si susseguono da decenni con fasi alterne, ma non hanno ancora condotto a una soluzione duratura. pi Li a Negli ultimi anni i l Medio Oriente è stato però investito

da altri conflitti molto gravi, come quelli in Iraq, Siria e Yamaen. La querra in Siria ha provocato un numero par-

ticolarmente alto di vittime e profughi e vede coinvolti moltissimi attori diversi, con alleanze variabili nel tempo. IL TERRORISMO ISLAMISTA

L:

violenza è stata a lungo u n elemento ricorrente nella politica africana: dai colpi di Stato

alla pulizia etnica, dalle guerre civili agli attentat i terroristici, dai conflitti tra Stati fino ai genocid i - le vicende drammatiche non sono mancate. Negli ultimi anni molti Stati sono riusciti a guadagnare una certa stabilità, riducendo i l rischio d i violenze: per ssempio l'Angola e il Mozambico sono usciti da guerre civili durate interi decenni. Eppure i conflitti non sono scomparsi. Alcune tensioni seno acuite dalla scarsità di risorsa: diversi gruppi si scontrano per affermare i l controllo sulle risorse idriche o petrolifere, oppure sem-

plicemente sulle terre fertili. Le guerre in Sudan {Darfour, Sud Sudan) sono per esempio alimenta-

te dalle contese sulle risorse naturali. Un'altra fonte d i violenze sono i fondamenta listi islamici, che cercano di affermare la propria

influenza anche ricorrendo ad attacchi e attentati. Due tra gli Stati più colpiti sono la Somalia

e la Nigeria.

lcuni degli attacchi più efferati compiuti negli ultimi vent'anni sono stati realizzati da gruppi terroristi islamisti, che aderiscono a un'interpretazione molto conservatrice e radicale della religione musulmana (per esempio Al-Qaeda o 1515). Questi gruppi hanno colpito principalmente i n Asla e Africa, quasi sempre i n Paesi a maggioranza islamica come l'Iraq, la Siria e l'Indonesia - ma in alcune occasioni hanno colpito anche i Paesi occidentali, come gli Stati Uniti, la Francia, la Gran Bretagna e altri Paesi europei, In Europa | terroristi cercano di rendere più tesi i rapporti tra le diverse comunità, così da spingere verso

l'estremismo almeno una parte dei cittadini musulmani. Per compiere | loro attacchi si appoggiano spesso a giovani emarginati e isolati.

Per portare avanti le loro violenze | terroristi hanno approfittato d i alcune guerre civili degli ultimi anni,

che hanno lasciato interi Stati in una situazione di anarchia — per esempio i n Somalia, Siria e Afghanistan.

LA STORIA I N BREVE

bitata da oltre 50 mila anni dagli aborigani, l'Australia fu raggiunta solo nel 1770 da u n esploratore inglese, James Cook. Venne quindi fondata una colonia penale, primo nucleo di insediamento permanente nel Paese. Ai primi dell'Ottocento iniziò l'afflusso d i coloni, che entrarono i n conflitto con gli aborigeni, che vennero sterminati dalle malattie

e dalle violenze, Le colonie britanniche in Australia, nate nell'Ottocento sì associarono nel 1901, istituendo uno Stato federale indi-

pendente, membro del Commonwealth. Rimangono forti infatti i legami con il Regno Unito, il cui sovrano conserva i l ruolo formale di capo dello Stato.

Economia e risorse In Australia sono particolarmente ricche le risorse minerarie, largamente esportate, che comprendono quasi tuttii riietalli per uso industriale, oltre a materiali preziosi come oro, platino e diamanti.

Ordinameante

Stato fedarale Capitale

Camberra Popolazione 24 milioni,

2° Paese al mondo

Le terre coltivabili coprono solo il 6% del territorio, ma le moderne tecniche agricole hanno permesso di estendere le coltivazioni: particolarmente estese sono le colture di cereali.Importante è il ruolo dell'allevamento, in particolare degli ovini, per la produzione di lana, e dei bovini per la carne. Favorita dalla ricchezza mineraria ed energetica, l'industria è molto forte nei settori siderurgico, metallurgico e chimico, così come è molt o sviluppato il settore del commercio, affiancato da altre attività fra

cui trasporti e servizi finanziari.

Popolazione e qualità di vita Con solo 24 milioni di abitanti, l’Australia registra una densità media particolarmente bassa. Gran parte del territorio è disabitato, o sede di insediamenti agricoli o allevamenti, e la popolazione si concentra lungo le coste orientali, dove sorgono le maggiori città: la capitale Canberra, e poi gli agglomerati urbani di

Sydney e Melbourne, principali poli economici del Paese. | + Il teatro dell'opera a Skiney. World TravellEncinitàs, CA, 1998)

Sotto il profilo etnico, gli aborigeni rappresentano un'esigua minoranza, superata dagli immigrati asiatici e soprattutto dai bianchi, giunti nel Paese negli ultimi due secoli, in maggioranza di origine britannica. L'introduzione di limiti all'ingresso nel Paese a poche figure professionali ha recentemente ridotto l'afflusso di immigrati. In assenza di eccessivi squilibri sociali, l'Australia può anche contare sulla disponibilità di buoni servizi sociali, che mantengono alta la qua lità della vita.

Esistono migliaia di organizzazioni internazionali, Alcune sono orga-

nizzazioni non governative, create autonomamente da gruppi di cittadini e volontari {(-b p. 39). Altre sono organizzazioni governative, cioè sono state create dagli Stati e vengono guidate — in modo più o o



pr

meno diretto a seconda dei casi — dai governi che decidono di farne parte.

Alcune organizzazioni internazionali governative comprendono solo alcuni Stati del mondo, come per esempio l'Unione europea, la NATO o l’Organizzazione mondiale del commercio. Altre sono invece composte da tutti o quasi gli Stati: la più importante tra queste

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a La)

organizzazioni sono le Nazioni Unite (Onu). L'Onu è stata creata nel

+Una sessione del Consiglio di

1945,

Sicurezza dell'Onu nel 2017. {Lucas JacksorvReutars)

alla fine della seconda guerra mondiale, per ridurre il rischio

di nuove guerre e aiutare i governi ad affrontare sfide comuni, come quella dello sviluppo economico e sociale. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO

Segretario generale È eletto per quidare l’organizzazione per alcuni anni, ma non ha grandi poteri. La sua funzione è soprattutto quella d i mediare tra i diversi interessi i n gioco. Generalmente si alternano persone provenienti da continenti diversi.

T Consiglio d i sicurezza È formato da 15 Stati e sì occupa dei temi più delicati, legti al conflitti e agli Interventi militari, 10 membri sono eletti a rotazione, 5 sono Invece permanenti a hanno diritto di veto sulle dacisioni

(Stat! Uniti, Russia, Cina, Francia, Regno Unito),

Î Assemblea generale È composta da tutti g l i Stati membri e sl riunisce ogni anno per discutere delle principali questioni Intemazionali. Ogni Stato ha un vato, indipendentemente dalla sua dimensione o dalla sua potenza.

+Il palazzo delle Nazioni } Unite, a New York. ttravetviewr |

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Attività è agenzie specializzate | principali organismi delle Nazioni Unite hanno sede a New York, nel cosiddetto “Palazzo di vetro”. L'Onu però si articola anche in una lunga serie di organismi e agenzie specializzate, ciascuna delle quali si concentra su particolare tema. Molte di loro hanno sede in città europee come Ginevra, Vienna e

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Parigi. Roma ospita un'importante agenzia dell'Onu, la Fao, che si occupa di alimentazione e agricoltura.

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Organismi specializzati delle Nazioni Unite sono per esempio la Corte penale internazionale e la Corte internazionale di giustizia, che si occupano principalmente di dispute tra Stati, crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Altre entità specializzate sono l'Alto commissariato per | rifugiati

(UNHCR), il Fondo per l'infanzia (UNICEF) e l'Organizzazione per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO). Nel sistema delle Nazioni Unite rientrano anche il Fondo monetario internazionale, la Banca mondiale e l'Organizzazione mondiale della sanità.

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SEMPRE P I Ù ATTACCHI TERRORISTICI Gli attacchi terroristici verificatesi negli ultimi anni

i

40 009

i n Europa hanno profondamente impressionato l'opiniene pubblica. ll numero di attentati sta aumen- 30 000

tando in effetti - ma la grande maggioranza degli

2

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1 a

Medio Orient

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attacchi e delle vittime avviene al d i fuori dell'Eu-

ropa, e in particolare in Medio Oriente, in Africa e nell'Asia meridionale. Il problema sì è aggravato ’ nell'ultimo decennio.

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1970

1980

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ariana Europa occkjenta| America del Nord

(Our World in Data, 2016)

La popolazione mondiale è divisa piuttosto equamente tra Paesi I\beri e dittature. Nella storia |

regimi democratici sono aumentati progressivamente di numero, prendendo piede i n tutti | continenti. Negli ultimi anni questo sviluppo sl è però arrestato e la situazione è peggiorata notevolme nte

in alcuni Paesi, come

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per esempio la Turchia o i l Venezuela,

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tendono a spendere i n difesa molto più delle altre regioni del mondo,

G l i Stati d e l M e d i o O r i e n t e

perlomeno i n proporzione alla loro economia.

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Guesto dato è legato alla grave instabilità che da decenni caratterizza la regione, dove sono in corso alcuni conifiitti. Al contrario, la maggior parte degli

altri paesi del mondo spende per la difesa meno del 2% della propria ricchezza. {SIPRI, 2018)

SPAZIO, T E M P O E LESSICO

1 . In quali continenti si trovano i seguenti Stati? a. DD Israele 1 Asia b. QD Sud Sudan 2. Europa € . O Svizzera 3. Africa d. DD C i t t dàel Vaticano e [

Iraq

2. Completa le seguenti definizioni utilizzando | ter

6. Completa il seguente brano scegliendo le alternative corrette. La crisi tra Israeliani e Palestinesi si protrae da più

di settant'anni. Nel 1948 gli israeliani / i Palestinesi imposero la creazione di un loro Stato. Da allora gli israeliani / i Palestinesi reclamano però il diritto a governare su una parte di quella regione, che lo Stato isragliano è palestinese sta cercando di colonizzare: un accordo di pace è ancora lontano.

7 Completa la seguente tabella, Inserendo In ciascuna cella vuota i l noma di un Paese con le caratteristiche indicate.

mini proposti. Stato * etnia * nazione

Democrazia

Monarchia

comunità di persone che sentono di avere una storia e una cultura in comune,

Regime autoritario Arabia Saudita

Repubblica

insieme di leggi e istituzioni che governano un territorio è le persone che lo abitano. COMPETENZE

8. Rispondi brevemente alle seguenti domande.

CONOSCENZE

3. Le seguenti affermazioni sono vere o false? a. [v]{F] Tutti gli esseri umani appartengono alla stessa specie animale.

b. (V][F] Tutti i governi rispettano la Dichiarazione universale dei diritti umani, e. (V][F] Al mondo gli Stati dernocratici sono molti meno delle dittature.

d. (V][F] Il terrorismo rmiete più vittime in Media Criente che i n Europa.

#4. A cosa corrispondano questi numeri?

a. DD] 196 b. DD] 1945 e 01! dd 0 5

in cui furono fondate 1. L'anno le Nazioni Unite, 2. Il giorno di settembre in cui New York fu attaccata.

3. | membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, 4. Il numero di Stati

indipendenti attualmente esistenti.

Le guerre e le violenza attraversano tuttà la storia dell'umanità. | motivi che le scatenano possono essere differenti: quali sono alcune ragioni per cui due Stati possono entrare in conflitto? Quali possano essere dei motivi per cui avvengono delle violenze all'interno di uno Stato?

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S.LA.E.

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o r a caparra è ara} Faciiiore potlrk concedere apagavano l'auborizzarione a riprodurre un numero di pagine non superiore sl 15% delle pagine del presente volume. Le richieste venne noltrate a C L E A R Canio Licenzaè Autorizzazioni p a rke Riproduzioni Editoriali Corso di Porta Fiornana, n. 108

20122 Milano

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zaricha lit

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Coordinamanto redazionale: Sarà Madusti per Acpiara ar, Bologna - FAsciazione: Sara Madussi per AppAAre sri, - Segreteria ci reciazione: DeborghLorenzini, Forseila Frezzato Progetto grafico: Studio Bva, Bologna

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Impaginazione: Notorius ari QUrefici e carte: Bernardo Mannucci e Sara Madussi per A p p i a wr,Bologina

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Fovialone compiti di realtà: Cinzia Maggioni, Elisa Domenichini

Copertina: Progetto grafico: Miguel Sal & C., Bologna - Ideazione: Studio &vo, Bologna

=

- FAesiizzazione: Roberto Marchatli è Francesca Ponti = Immagini di coparilna: Venere di Wiklendori, vienna, Naturhigtorischas bMupsum. Ascia è mano i n seloe. Jarrmas DI Loreto, Smithsonian inatitute, Waahingion. | panastori d i Cemmmoda (4000-3500 a.C}, figurine

In tarracotta. Bucarest, Museo Nazionale ci Storia della Romania. Damona Paruzu. Parigi, M u s ecu Louvre. Vorlba a l lavora (2500 a.C.) statuetta in calcare. Il Calo. Museo Egizio, Akoostruzione diuna nave greca. Collezione privata, Neve feniola su dritto di una monala proveniente da Bablo, Beirut, Museo Nazionale. Ercole (Vv! secolo a.C.) statuetta in bronzo. New York, Metropolitan M u s e u of Art, Testa di grifone, bronzo. Climpla, Musao Ancheclogeco. Faro di Alansandria, monsia greca. Parigi, Bibilcthèéqua Nationale.

OUplita con lancia e scudo. Dordona, Museo Archeologico. Maschera. Atena, bluseo Archeologico Nazionale. tilullo Canare ritratto nella verte di Imperatore trrontente, Roma, iuseo Nazionale Romano, È Scala Elsiante c a combattimento i l l secolo a.C.) piatto eirusco, Roma , Musso Nazionale di Villa Giuia. Trono in marmo di fattura greca (450 a.C.) ritrovato in una villaa Roma. Borboni, M u g s u mot Fine Arta. Lupa capitolina. Homa, kiusai Capitolini. Artwork Studio Bvo, Bologna Prima edizione: gennaio 2010

Fiintampa: prima tiratura

Eb 4 3

zz 1

2010 2020 2021 2022 2003

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-

Tasti nazioni Valentina Branconae

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- Progettazione esecutiva è sviluppo

4ditoriate.

La lono fotocopia p e |r soll esemplari esistenti nelle bibiloteghe è consenitta, o l t r ie mite del 15%, rion eeserido voncormeriaiala iii:

uficikrcaontratt@

- Realizzazione carte animate: Roberto Roda ne esecutiva è niluppo software: d u D A T sr, Bologna = ficeneggiatura dei video: Valentina Brancora

Guarda: = Coordinamento sditoriale: Ennioa Poli

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L'attore. per guarito di propria spettanza, considera nane le opere fuori del proprio

FRoszella Frazzato - Sceneggiatura delle carte animate: Elia Donin - Carte: Bemando Miannucci

L a Medoropie par p e r s o n a(ckib l e privato è indivikuehe, Con a c luana quindi ci strumenti di uso collettivo) possceno same stretta, r i Ikrivid f a r d iCaC l aAi n distro pagantento ella S...A.E, del compenso previsto dall'art. 68. commi 4 e 5, della leggi 2 2 urlo 1944 rn. 03. T a lottapia pugssono pesare gffutiugte niagli anercizi commanoiali convenzionati S.1.A.E, + con altre modalità pata da

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Pedazione: Jacopo Bassi - Segreteria di redazione: Deborah Lorenzini,

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i e s , | Fiaavennà ‘Yoornee T e c h n o l o gBologna

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di p r e s t b»idi o tradunone sane: risaroeti par tutti | p a e L'accuisto della presente copia dell'opera nori implica diireaderimanto chel duccetti cirtittira ll nautico.

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Per le r i p r o d u z i oadn ieso non personale j d esempio professionale, sconcimica, scrmmena ale, s t r u m e ndit i aludio collettivi,

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La lono fotocopia p e |r soll esemplari esistenti nelle bibiloteghe è consenitta, o l t r ie mite del 15%, rion eesernido voncormeriaiula ail: N o n possono considererà rire l e o p e r ad i cul debe, rari oartiogo cell'editorii, una suna p i t

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di cul all'art. 71 - let Imgge dicitto d'autore. Par pestiagi di ripreiurioria, anche di gita, civerni dalle fotocopia rivolgersi a uficikrcaontrattb@

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Feallzzazione editoriale: =

Cordinamento editoriale: Marina Di Simone Courdinamanto redazionale: Sarà Madusti per Acpiara arl, Bologna

- FAsciazione: Sara Madussi per AppAAr sri, - Segreteria ci reciazione: DeborghLorenzini, Forseila Frezzato

Progetto grafico: Studio Bva, Bologna

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Impaginazione: Notorius ari QUrefici e carte: Bernardo Mannucci e Sara Madussi per A p p i a wr,Bologina

- Akerca iconografica: Sara kMadusai par AnpiAre pri, — Disegni: Giuse Peranzoni, Luca Roversiper APPBArE i - Filettura testi: AppAsra sh, Bologna

Contrai: =

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; Lorenzo Ferrari : Clrizia Magoni, Eaa Donmenieniri

Copertina: Frogetto grafico: fMiguel Sal & C.. Bologna laeazione: Studio va, Bologna Foeiizzazione: Rotarto Marchratii è Francesca Ponti Immagini di copartina: Vanara di Willendorf. Neturhiatoriachaa Musaum, Vianna Ascia a mano i n salee. James DI Loreto, Smithisonian institute, Waahingion. | panastori d i Cernavoda 4000-3500 a.C}. figurine In temrmacotta. Museo Nazionale di Storia della Aomania, Bucarest, Demone Pazuzu, Muggi cu Louvre, Parigi. Sorlba a l lavoro @500 a.C.), statuetta in calcare. Musso Egizio, l l Cairo. Aloostruzione di una nave greca. Collezione privata. Nave fenicia su dritto di una moneta proveniente da Baio. Museo Nazionale, Bonut. Ercols (v| secolo a.C.]. statuette in bronzo. Matropolitan Museum of Art, Naw York. Testa di griforma, bronzo. Musso Archacilogico, Qlimpla. Faro di Alessandria, monsta greca. Bibbothegque Nanonale, Parkgl. apita o n lancia # scudo, Museo Archeologico, Dondana, Maschera, Museo nrchaolegica Nazionale. Atene. l o Cesare ritratto nella verte di imperatore trioniante. Kuseo Nazionale Romeno, Roma t Scala. Elefante de combattinmanto iN secolo a.C.) piatto etnaco. Kiuseo Nazionale di Vila Giuka, Roma. ci Fine Arte,Boston. Trono in marmo di fattura greca (450 a.C.) ritrovato in una villa a Roma. M u s e u m Lupa capitolina. Musei Capitolini, Roma. Artwark Studio Bvo, Balogna Frima aclizione: qanniaio 2019

P i a t a r m i prima p a : Urstura

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43

2 1

2018 2020 2021 2022 2023

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a partire dall'acquisto dell'esemplare nuovo, tutta la durata dalla normale utilizzazione diciattira dell'opera, Passato questo periodo, alcuna o butta la risorge potrebbero non agsene più sccessibili è disponibili; per maggiori Intermazioni, ieggi my.rankchelli.itfuorizatetogo

Fila per alntaal vocale L'editore matte a dispostione degli shucdenti non vedenti, Ipovedenti. disabili nmotori a con dishuarbi apacHici di apprendimento | file pdf in cui sono memorizzate le pagine di questo libro, Il formato del file permette l'ingrandimento del caratteri del tento e la lettura mediante software scresn riader. Le intormazioni au coma ottenere | fila aorno aul atto htip://w ww Zanichelli.tacuolabmeognkreducativi-speciali Grazie a ohi c i segnala gli errori Sognalato gii arrori o lo propogte di correzione gu rmvvinzanicheli.it/oorraezioni.

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- Realizzazione carte animate: Roberto Roda ne esecutiva è niluppo software: d u D A T sr, Bologna - ficeneggiatura dei video: Valentina Brancora

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Tanti nazioni Valentina Branconae

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