Gli antichi cataloghi e i codici della Abbazia di Nonantola-Les manuscrits de l'Abbaye de Nonantola 8821000141, 9788821000140


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Gli antichi cataloghi e i codici della Abbazia di Nonantola-Les manuscrits de l'Abbaye de Nonantola
 8821000141, 9788821000140

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STUDI E TESTI 182

GIUSEPPE GULLOTTA

GLI ANTICHI CATALOGHI E I CODICI DELLA

ABBAZIA DI NONANTOLA

CITTÀ DEL VATICANO BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA

1955

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V

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STUDI E TESTI 182

GIUSEPPE GULLOTTA

G II ANTICHI CATALOGHI E I CODICI DELLA

ABBAZIA DI NONANTOLA

CITTÀ DEL VATICANO BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA 1955

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IMPRIMATUR :

ί< F r . P etbus Canisius

Vicarius Gen.lis

Vicariatu Civit. Vatic, die 4 Februarii 1955.

Ristam pa anastatica T ip o-L itografia D in i s.n .c. - M odena 1987

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INTRODUZIONE

In questo nostro lavoro, si tratta dei c o d i c i dell’Abbazia di S. Silvestro di Nonantola e, specialmente, dei c i n q u e p r i n ­ c i p a l i a n t i c h i C a t a l o g h i di essi. Il I Catalogo elenca 40 codici, acquistati da R odolfo I, abb. di Nonantola dal 1002 al 1035; il II è del 1166 ed elenca 61 codd.; il III del 1331 e ne elenca 185; il IV del 1464 e ne elenca 255; e il V tra il 1464 ed il 1490, e ne elenca 2371. Quello del (1002-35) è nel Ms. 2248 della Bibl. Universitaria di Bologna e fu pubblicato dal D ott. Ignazio G iorgi23 ; quello del 1166 è nel Cod. Sessoriano 31 della Bibi. Naz. V. Em. di Roma e fu pubblicato prima, imperfettamente, dal celebre e dotto Card. Angelo Mai, e, poi, fedelmente, dal detto Giorgi 8; quelli del 1331, del 1464 e del (1464-90) sono nell’Archivio della stessa Abbazia e vengono pubblicati da noi, per la prima volta. Si ha notizia di altri due Cataloghi, fatti dal monaco Bartolo Brunelli, ma non siamo riusciti a trovarli nell’Archivio abbaziale 4*. 1 Indicheremo tra parentesi le due dette date del I e del V Catalogo, (1002-35) e (1464-90), essendo incerte ed approssimative, come si dimostrerà nelle singole Prefazioni di questi due Cataloghi. 2 Cfr. I. Giorgi, L 'A n tica B ibl. di N onant., pp. 64-60. - Il Prof. Giorgi apparteneva alla Bibl. Naz. V. Em. di Borna. Era un paleografo ed un appassio­ nato studioso dei codd. del Fondo Sessoriano - di cui parleremo ih seguito - , conservato nella detta Bibl., dei quali fece un buon Inventario descrittivo ms. pur essendovi qualche inesattezza - che si trova tra gl’indici della Sala A della stessa Bibl. 3 Cfr. A. Mai, Spicilegium B om ., t. V, pp. 218-21; - I. Giorgi, L 'A n t. B ibl. di N on., pp. 59-60. 1 Bartolo Brunelli di Bomano fu monaco del Mon. di Non. ed anche Commissario, Sindaco ecc. di Non., dal 1466 al 1469 e nel 1474. (Cfr. V. Santi, Corrispondenza ecc., p. 297). -U n o dei suoi due cataloghi fu rogato dal not. Paolo Ponzio e fu veduto, nell’Archivio abbaziale di Non., da Th. Gottlieb - che ne riporta il principio - datandolo con l’a. 1460, circa, (v. G ottlieb, Ueber M ittel,,

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VI

Introduzione

I cataloghi del (1002-35) e del 1166 sono piuttosto due elenchi schematici dei codd. e, generalmente, indicano uno o due trattati di essi, anche se i codd. sono miscellanei e ne contengono di più. Quelli del 1331, del 1461 e del (1464-90) sono più particolareggiat i perchè indicano più trattati dei codd. miscellanei ed hanno gVincipit e gli explicit dei codd. più im portanti*1. Questi tre ultimi Cataloghi sono piuttosto degl’inventari dei codd. e facevano parte di tre inventari notarili degli oggetti preziosi o pregevoli dell’Abbazia, conservati in un luogo appartato, chiuso e custodito della Sagrestia abbaziale, tra i quali non solo erano gli arredi e gli oggetti sacri all’Abbazia, ma anche i codd., le numerosissime pergamene delle bolle pontificie, dei privilegi impe­ p. 214, n. 607); - l’ altro fu rogato dal not. Nicola « a Biado », prima del 1464, e doveva contenere quei codd. che, nel cat. del 1464, qui pubblicato, corri­ spondono ai nn. 1-193 perchè, dopo il n. 193, è scritto che i susseguenti codd. dello stesso cat. non erano in quello del Brunelli, rogato dal detto not. « a Biado ». 1 Nei catt. del 1331 e del 1464, sono indicati Vine, e l'expl. del cod. - Quasi sempre, l’ino, è quello del t e s t o del primo trattato del cod. - e non quello dei Capitula ( = Indice) di esso che possono precederlo per cui, quando vi sono questi, l’ino, del t e s t o può trovarsi anche in qualsiasi punto di una fac­ ciata o pag. di uno dei due primi fE. del cod. - L ’expl. è quello della fine dell’ultimo trattato o argomento del cod. Nel cat. del (1464-90), invece, sono indicati l'ino, e l’expl. della p r i m a « carta » ( = foglio), formata dalla facciata o pag. anteriore e posteriore, e l’ino. e l ’expl. dell’u 1 1 i m a « carta » o foglio; p. es.: « Prim a carta in o.: Cum D ei adiutorio, et finit: cotidie. » (oppure: « Prim a carta, post capitula, in c.: D e temporum ratione, et fin it: coronam. »); « ultima in c.: quos, et fin it: distinguit ». - L ’inc. della « prim a carta » o f. è quello del t e s t o del p r i m o trattato del cod. che come si è detto per quello dei catt. del 1331 e del 1464 - può trovarsi anche in qualsiasi punto di una facciata o pag. di uno dei primi f t del cod., quando vi sono i detti Capitula·, l’expl. della « prima carta » o f. è quello della s e ο ο n d a f a c c i a t a o pag. di essa. - L ’ine. della « ultima carta » o f . è quello della p r i m a f a c c i a t a o pag. di essa; e l’expl. è quello deH’ultimo trattato o o argomento finale del cod. che può terminare tanto nella prima facciata o pag. di questo ultimo f. quanto nella seconda. S’intende che gl ’ine. e gli expl. di un cod., indicati nei cataloghi, non pos­ sono corrispondere a quelli di un cod., accertato o supposto come nonantolano, s’ esso - dopo la compilazione di tutti i cinque cataloghi, qui pubblicati, o di uno di essi - sia divenuto mutilo a principio o in fine, o ne sono stati spostati i fE. iniziali o finali, o vi siano state fatte, a prine, o in fine, delle aggiunte con altri fE. o con la scrittura di qualche argomento. - Queste sono le ragioni per cui un cod., forse originariamente nonantolano, non può riconoscersi sicuramente come tale, se l’inc. e l ’expl. di esso non sono simili a quelli di un cod. simile - per il contenuto - , descritto in questi cataloghi, salvo altri indizi intrinseci e siouri.

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Introduzione

vu

riali e regi, e degl’istrumenti notarili, e fìnanco i libri o registri nota­ rili degl’istrumenti rogati per conto dell’Abbazia. N ell’Archivio di questa, si trovano anche un Inventario del 1398 ed uno del 1507, con l’indicazione molto generica di qualche antifonario o libro liturgico - che già si trova indicato in questi Cataloghi per cui non ne abbiamo tenuto conto. A discolpa dei monaci nonantolani, - per la mancanza di cata­ loghi migliori e con l’indicazione più completa dei codd. - si può addurre la ragione che il loro scopo era quello d ’ i n v e n t a r i a r e il numero dei codd., con qualche indicazione sommaria o caratteri­ stica di ogni cod. per individuarlo; per cui, non è raro trovare che uno stesso cod. - massime s’è acefalo e adespoto o miscellaneo è indicato con titolo ed autore diverso nei vari Cataloghi nonantolani. Dall’esame e confronto di questi e dei codd. nonantolani che siamo riusciti a trovare ed esaminare, abbiamo dedotto che tali errori e diversità derivano anche dalla manomissione, in diversi tempi, di uno stesso cod. che - s’era scucito o danneggiato - ve­ niva diviso in più parti, di cui qualcuna, tolta dal cod. primitivo, diveniva un altro codice o veniva rilegata con un altro per rispar­ miare. E così il cod. primitivo o le sue parti che sono stati trattati in tal modo, non possono, facilmente e sicuramente, riconoscersi o ricostruirsi. Si aggiunga anche che i notai - che copiavano, nei loro istrumenti o inventari, questi Cataloghi già pieni dei detti errori e di altri linguistici - vi aggiungevano i loro, per l’errata lettura e scrittura. La trascrizione di questi cinque Cataloghi - compresi quelli del (1002-35) e del 1166, già editi - è stata fatta o rifatta fedel­ mente sugli originali, modificando, però, la punteggiatura e, alle volte, anche la grafia, come, p. es., il cambiamento delle lettere minuscole in maiuscole. Abbiamo messo la numerazione progressiva per facilitare la citazione di un cod. o l’argomento di esso e la sua corrispondenza a quello di un altro Catalogo, indicandone il numero. Qualche cod., mancante in qualche Catalogo, poi ricompare nei seguenti. Ciò dimostra -che la sua mancanza fu temporanea e che doveva trovarsi fuori dell’Abbazia, perchè i monaci erano soliti di dare in prestito dei codd., come, infatti si trova annotato in un cod. poi ricuperato e, per i libri o registri notarili, nel cat. del (1461-90), dopo il n. 237. - Certamente, questo prestito dei codd.,

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vm

Introduzione

non restituiti poi, dovette essere una delle cause di dispersione di m olti codd., registri notarili e specialmente pergamene, le quali, essendo numerosissime, erano « in sacchis » - com e si legge in fine del cat. del 1331, - e quindi, non era controllabile la mancanza di alcune di esse. Abbiam o trascritto anche la parte dei cataloghi del 1331, del 1464 e del (1464-90), riguardante alcuni oggetti pregevoli, reli­ quiari ecc., e, specialmente le pergamene, indicate in blocco, ed ji detti registri notarili - che, come abbiamo già detto, erano con­ servati insieme ai codd. in una parte separata e chiusa della Sa­ grestia - , essendone utile la conoscenza. Abbiam o premesso a ciascun catalogo una specie di prefazione per indicarne la collocazione, le vicende e la bibliografìa. - Dopo ogni catalogo, abbiamo fatto seguire le Osservazioni, riguardanti ogni numero di esso, dandone la corrispondenza - se vi è - con i numeri degli altri cataloghi, indicando i trattati contenuti nel cod. e descrivendo anche questo - quando c ’è stato possibile di esami­ narlo o di trovarne edita la descrizione - , rettificando i titoli dei trattati ed i nomi dei loro autori errati e dandone la relativa b i­ bliografìa, spesso lim itata alla sola notissima e trovabile Patrologia del Migne, per i trattati patristici ivi editi, per non rendere ancora più lunga e costosa questa nostra pubblicazione. - Inoltre, abbiamo fatto un particolareggiato Indice analitico, anche per materia, spe­ cialmente delle opere, - citandole con gli stessi titoli ed autori, anche se errati, trovati in questi Cataloghi e nei codd. - , ed anche di quelle edite, citate nella bibliografìa di ogni opera. Le quali cose saranno utili agli studiosi per conoscere meglio è più facilmente il contenuto dei detti Cataloghi e codd., e per la ricerca e l’accertamento dei codd. nonantolani ancora non trovati. È doveroso fare notare l’iniziativa, la cooperazione e l’incita­ mento, dati a questo nostro lavoro dall’Ill.m o e Eev.m o Mons. An­ gelo Mercati, Prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano, perchè egli, mentre era a villeggiare a Piandelagotti (Modena), fece la trascri­ zione affrettata, dovendo ritornare presto a Eom a, dei detti cata­ loghi del 1464 e del (1464-90), e si benignò di darcela e di mandarci, a spese dello stesso Archivio, a Modena ed a Nonantola, per confron­ tarla, con calma, con gli originali, scritti male e danneggiati. E così ci fu anche possibile trascrivere anche l’altro del 1331, nello stesso stato e di un formato m olto grande, ingombrante e, quindi, fastidioso

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Introduzione

IX

nel fam e la trascrizione. - Le quali trascrizioni furono laboriose per lui e per noi. A lui, quindi, si deve m olto per il nostro lavoro, anche perchè egli ci è stato largo di molti, pazienti ed utili suggerimenti ed os­ servazioni, datici nello svolgimento di questo ed anche del volu­ minoso Regesto Nonantolano del Fondo « Monasterium Sancti Silvestri de Nonantula » dell’Archivio Segr. Vat., già terminato e da pubbli­ carsi. Vadano i nostri doverosi ringraziamenti a lui, per tutto ciò, e, cogliendone l’occasione, anche agl’Ill.m i e K.ev.mi Mons. A vito Biagi, Vicario capitolare di Modena e dell’Abbazia di hionantola - quando ci recammo lì - , Mons. Ottaviano Pelati e Mons. Augusto Corradi, rispettivamente Vicario gen. ed Archivista della stessa Abbazia, per averci facilitato m olto la consultazione di questi Ca­ taloghi, dei tre codd. e dei documenti ivi conservati. Ritornando ai codd., si fa notare ch’essi sono dei secc. v ix m , membr. e scritti soltanto in latino, di cui m olti sono prege­ voli per l’antichità, la scrittura, la legatura, l’ornamentazione ed il contenuto, per cui hanno una grandissima importanza ed anche un grande valore. M olti codd. contengono numerosi trattati e testi della S. Scrit­ tura. Altri sono Evangeliari, Epistolari, Sequenziari, Antifonari, Graduali ed altri libri liturgici e corali, anche con notazione neumatiea gregoriana. Il cat. del 1464 menziona 23 (nn. 233-255) « Li­ bri musicales vetustissimi, sed nullius valons » che, invece, - appunto per tale loro antichità - dovevano essere importantissimi, per la notazione antica del canto gregoriano; e, ora, sono, quasi tutti, dispersi. I detti trattati, eccetto alcuni, sono degli Scrittori della Chiesa e riguardano specialmente la S. Scrittura, la Teologia Dommatica, il Diritto Canonico, i Concilii, l’agiografia, l’ascetica, la storia eccle­ siastica ecc. La quasi totale mancanza di opere letterarie classiche, filosofiche, scientifiche, di storia civile e di altra cultura profana - spe­ cialmente quelle riguardanti le sette arti liberali, insegnate nel Medio Evo anche nei Monasteri, cioè quelle del Trivio: la grammatica, la retorica e la dialettica, e quelle del Quadrivio: l’aritmetica, la musica, la geometria e l’astronomia - farebbero supporre una rigidità culturale dei Benedettini che furono i primi monaci dell’Abbazia e vi rimasero fino al 1514 o 1515.

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X

Introduzione

Piuttosto ci sembra esatto supporre quello che il Sac. Giov. Mercati - ora Em.mo Card. Bibliotecario ed Archivista della S. B. C., - suppose per il Mon. di Pomposa, benedettino ed emiliano, come quello nonantolano. Egli - notando, nel Catalogo della Bibl. del Mon. di Pomposa, la lacuna di cultura profana - disse che vi doveva essere un’altra biblioteca « specialmente per uso dei giovani studenti, per i quali forse erano riuniti a parte i classici loro adatti, i libri di gramma­ tica, retorica, aritmetica, dialettica e musica, le arti liberali di quel tempo » 1. E noi, per il Mon. di Nonantola, aggiungiamo che -essen do i suoi codd. m olto pregevoli - questi dovevano essere riservati ai monaci colti; e, infatti, com e si è detto, erano custoditi gelosamente con il tesoro abbaziale. La pregevole raccolta di questi codd. dell’Abbazia di Nonantola fu iniziata da S. Anseimo - suo fondatore e prim o abbate, dal 752 all’803 2, prima duca del Friuli, - che ne acquistò molti dal Mon. di Montecassino, noto centro culturale e scrittorio, mentre egli era ivi in esilio per ordine del re Desiderio e dove visse felice­ mente (« beate vixit et multos codices adquisivit in libris » )3. E odolfo I - abb. di Nonantola dal 1002 al 1035 4 - acquistò i primi 39 codd. elencati nel cat. del (1002-35), per mezzo del m o­ naco Pietro Ardengo - che, certamente, doveva essere colto e conoscitore di codd. - , come si legge a principio dello stesso ca­ talogo: « Isti sunt libri qui sunt adquisiti, tempore domni Eodulfi abbatis primi, per Petrum Ardengum, in nonantulanensi coenobio ». I Codd. Sessoriani 38 e 71 della Bibl. Naz. Y. Em. di Borna sono nonantolani. Nel primo, si legge ch’esso fu «adquisitus» dall’abb. « Ansfrit » ( = Ansfrido) e, nel secondo, ch’esso fu « adquisitus » dall’abb. Leopardo. (Ansfrido governò l’abbazia di Nonantola dalΓ825 all’837 e Leopardo daU’895 al 907) 5. 1 Cfr. G. Mercati, I l Cat. della B ibl. di Pom posa, p. 8, e, per la ristampa, nelle sue Opere M inori, vol. I l i , p. 363. 8 Cfr. G. T iraboschi, St. della A . B . di S. Silv. di N on., 1.1, pp. 57-58, 485. 8 Cfr. G. T iraboschi, op. eit., I, pp. 55, 72; - G. W aitz, Nom ina Abb. Nonemt., p. 572; - I. Giorgi, L 'A n t. B ibl., p. 56, col. 1. - Nel primo f. del Cod. Sess. 67 della Bibl. Naz. V. Em. di Borna, si legge che questo cod. fu acquistato da S. Anseimo. * Cfr. T iraboschi, op. eit., I, p. 485; - W aitz, op. cit., p. 572; - Giorgi, L 'A . B ibl., p. 56, col. 1. * Cfr. T iraboschi, op. oit., I, p. 485; - W aitz, op. eit., p. 572; - Giorgi, L ’A . B ibl., p. 55, col. 2.

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Introduzione

xi

Il Giorgi, il Fava ed altri asserirono che, essendo m orto, nelΓ885, a Spilamberto, vicino Nonantola, il papa Adriano II I (e non I) - che fu sepolto nella chiesa abbaziale di Nonantola ed ivi vene­ rato come santo - , i codici portati da lui rimasero nel Mon. di Nonantola e sono quelli più antichi e pregevoli di esso 1*. Il Gaudenzi, anzi, dice che i monaci nonantolani se ne approfit­ tarono, come avevano fatto per i ricchi paramenti di lui, arrivando financo a disseppellirlo per prenderglieli, forse basandosi sulle pa­ role che sono prima della fine del cod., detto: « Vita et textus epi­ stolarum Adriani primi ( = tertii) papae », - che si conserva nel­ l’Archivio dello stesso Mon. « Sepulto itaque summo pontifice, vestimenta ei arripuerunt2 ». — Tali parole di una Vita leggen­ daria e con varie inesattezze - di cui la più grande è quella della confusione tra Adriano I e II I - non fanno fede; e, malgrado esse, il solo supporre tale macabra azione, fatta dai monaci di un ce­ lebre e ricchissimo monastero, e non dai loro sudditi laici, - verso un Papa, di cui seppellirono onorevolmente il corpo nella loro chiesa non può corrispondere alla realtà ed è infamante per essi. — Inoltre, - non essendo morto il Papa nel loro Monastero - certamente il suo seguito, formato anche da illustri prelati e militari pontifici, avrà pensato a custodire il tesoro pontificio (che doveva essere ingente e bastevole per il lungo viaggio del Papa e del suo nume­ roso seguito fino alla Francia) ed anche i pregevoli codd. ponti­ fici: se pure il Papa ne portava, trattandosi di una sua semplice visita all’imp. Carlo III, il Grosso, che l’aveva invitato. Il Fava affermò anche che molti codd. nonantolani si trovano nella Bibl. Capitolare di Modena perchè vi furono portati da Guido, vesc. di questa città 3, ch’era riuscito ad essere anche abbate di Non., tra il 959 ed il 969 4. - Ma noi, avendo confrontato gl'incipit e gli explicit dei codd. capitolari modenesi con quelli indicati nei nostri Cataloghi, non abbiamo trovato nessun cod. nonantolano. È vero che parecchi codd. nonantolani e modenesi sono simili per il loro contenuto, ma ciò non implica che quelli modenesi siano

1 Ofr. I. Giorgi, St. esterna, p. 641, e L 'A nt. B ibl., pp. 55-56; - D. F ava , Tesori, p. 134.

8 Cfr. A. Gaudenzi, I l M on. di N on., p. 313. 8 Cfr. F ava, op. eit., pp. 138, 140. 4 Cfr. T iraboschi, op. d t., p. 485; F ava, op. eit., p. 140.

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X II

Introduzione

nonantolani. A l massimo, possono esserne copie: la qual cosa si deve accertare con l’esame comparativo del testo dei loro trattati. Abbiam o anche esaminato i codd. della Bibl. Estense di Mo­ dena e, a Bologna, quelli della Bibl. Capitolare e della Bibl. Uni­ versitaria. - Anche in queste, sono dei codd. simili a quelli nonan­ tolani, per il loro contenuto, ma non nonantolani, avendo confron­ tato i loro incipit ed explicit con quelli dei nostri Cataloghi. A l mas­ simo, possono esserne copie, accertandolo, però, con il detto esame comparativo del testo dei loro trattati. Fatte delle ricerche in altre biblioteche, di presenza o consul­ tandone i cataloghi editi, vi abbiamo trovato molti codd. nonantolani, accertandoli con il detto confronto dei loro incipit ed explicit con quelli dei nostri Cataloghi. - Ne abbiamo trovato: 34 nel Fondo Sessoriano della Bibl. Naz. Y. Em. di Borna ed uno tra mss. di essa; 5 nella Bibl. Ap. Vaticana - di cui 2 segnalatici dal Ch.mo Prof. Campana della stessa Bibl. e 2 dal Ch.mo Comm. Battelli dell’Arch. Segr. Vaticano 12 in Inghilterra; uno in Francia e 3 nell’Arch. nell’Abbazia di Nonantola: in tutto 56. Sono stati creduti nonantolani alcuni antichi codd. liturgici, con notazione gregoriana, del detto Fondo Sessoriano, della Bibl. Casanatense di Borna e di altre Biblioteche italiane ed estere, e sono stati segnalati, in diverse pubblicazioni ed anche oralmente dai due dotti paleografi musicali benedettini, Dom Gr. M. Sunol1 e Dom Pierre Thomas, e da altri. Ma, purtroppo, questi non pos­ sono essere a c c e r t a t i come nonantolani, con il detto con­ fronto degli ine. e degli expl., perchè quelli simili dei nostri Cata­ loghi non hanno l’indicazione degl’w c. e degli expl., ed una partico­ lare descrizione. Parecchi altri codd. liturgici nonantolani, con o senza nota­ zione gregoriana, - com e i messali, gli evangeliari, gli epistolari, i graduali, i sequenziari ed altri - saranno nel detto Fondo Sesso­ riano ed in altre Biblioteche, ma non potranno accertarsi com e no­ nantolani se anch’essi sono descritti sommariamente o senza i loro ine. ed expl., non potendoli confrontare. Dopo la pubblicazione di questi Cataloghi, gli studiosi dei codd. nonantolani avranno una documentata e più sicura norma per sco-

1 Cfr. SuS ol, Introduction à la Paléogr., pp. 53-54, 116, 123, 132, 163-56, 174, 197-200.

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varile ancora altri, nelle Biblioteche italiane ed estere, forse con migliore com odità e possibilità di noi. Tale accertamento com parativo, alle volte, riuscirà anche a loro difficile ed incerto, quando il cod. esaminato ha il contenuto simile a quello descritto in questi Cataloghi, ma ora è mutilo, in principio o in fine, oppure è stato manomesso, con aggiunte, in principio o in fine, di altri fogli o di qualche cosa scritta dopo, op­ pure con spostamenti delle sue parti; per cui non corrispondono più il suo ine. ed il suo expl. a quelli indicati in questi Cataloghi, per il cod. simile; e così viene a mancare ima prova per l’accerta­ mento, salvo altro indizio intrinseco probativo. Dolorosamente, m olti antichi codd. nonantolani furono bru­ ciati dagli, Ungari, nel sett. dell’899, quando essi invasero l’Italia settentrionale e centrale, e devastarono anche Nonantola, dove « occiderunt monachos et incenderunt monasterium et codices multos concremaverunt et depopulati sunt locum »*. Il Tirabosehi affermò che i monaci dell’Abbazia di Nonantola trascrissero dei codd.1 2. Il Fava, il Salmi ed altri - basandosi sul pregio della scrittura, dell’ornamentazione e della legatura dei codd. nonantolani - af­ fermarono che, in questa Abbazia, fosse un centro scrittorio di essi3. Il Favà? però, si basò anche e specialmente sulla notizia della celebre Chronica di Salimbene de A dam 4. In questa, si parla di Guido (o Guidolino) da Ferrara che, uscito dall’Ordine dei Frati Minóri ed entrato in quello Benedet­ tino della Abbazia di iTonantola, qui fu eletto abbate. - Tale elezione, però, fu annullata dal Papa, dietro ricórso dei Frati Minori a lui che, tuttavia, gli concesse il titolo di Amministratore della stessa Abbazia. I l Tirabosehi, nel suo elenco degli Abbati, gli dà il titolo di abbate eletto e dice che governò l’Abbazia dal 1286 al 1309 5. 1 Cfr. T iraboschi, op. c it, I, p. 6; - W ait?, op. oit., p. 572; - Giorgi, L ’A n t. B ibl., p. 56, col. 1. 2 T iraboschi, op. cit., I, pp. 184-85. 3 Cfr. F ava , op. cit., pp. 133-35;- M . Salmi, La M iniatura, in D. F ava , op. cit., p. 267. 4 Cfr. Salimbene de A dam , Cronica (sic), a cura di F. Bernini, vol. II, Bari, Laterza, 1942, p. 373; - T iraboschi, op. cit., I, pp. 136, 187; - F ava , op. cit., p. 134. 5 Cfr. T iraboschi, op. cit., I, p. 486.

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Introduzione

Guido, pur essendo stato contrariato dai detti Frati Minori del suo ex-Oonvento, era rimasto attaccato ad essi e non solo non si vendicò, ma financo - come si legge nella detta notizia del Salimbene - « libenter videbat et recipiebat Fratres Minores, in Nonantulano Monasterio, sicut Angelos Dei, et rogavit Fratres quod semper, in illo Mon., cum Monasterii expensis, duos scriptores ha­ berent, propter copiam librorum que ibi est, ad originalia Sanctorum plenissime describenda ». - Dalle quali parole si deduce: che, al­ lora, il Mon. di Nonantola aveva un gran numero di codd. di cultura religiosa (propter copiam librorum que ibi est, ad originalia Sancto­ rum)·, e la grande generosità di Guido verso i suoi ex-Confratelli Minori, ospitandoli spesso e financo pregandoli di tenere s e m p r e , nel Mon. di Non. ed a, spese di questo, due Frati Minori, come scrit­ tori, per poterne copiare i codd., con piena libertà (amplissime). Le quali copie, certamente, dovevano servire per arricchire la bi­ blioteca degli stessi Minori, e non quella di Non., perchè, altrimenti, - se i due Frati scrittori avessero copiato per il Mon. di Non., come dice il G iorgi1, - il loro mantenimento, da parte di questo monastero, sarebbe stato un doveroso e minimo compenso, e non un atto generoso, come aveva fatto risaltare il Salimbene, dicendo: « cum Monasterii (Nonantulani) expensis ». Inoltre, lo stesso fatto che Guido dovette pregare i Frati Minori di mandare due dei loro Frati scrittori di codd., dimostrerebbe piuttosto che - almeno durante il suo governo, dal 1286 al 1309, non esistesse nel Mon. nonantolano un centro scrittorio di codd., perchè altrimenti, egli, volendo essere utile alla B ibl. dei Minori, invece di pregarli di mandare e tenere, per sempre, nel suo Mon. di Non., i due scrittori, mantenendoli gratuitamente, - avrebbe fatto copiare i codd. dai suoi scrittori nonantolani e li avrebbe mandati in dono, a mano a mano, ai Minori. Per i codd. nonantolani più antichi, abbiamo già dimostrato ch’essi furono « adquisiti » altrove dallo stesso Fondatore, S. An­ seimo, dall’abb. Rodolfo I e da qualche altro abbate. Soltanto in tre codd. nonantolani, abbiamo trovato la sottoscrizione dei loro scrittori. Nel Cod. Sess. 26 della Bibi. Naz. V. Em., è scritto: « Ego, frater Silvester, monachus eiusdem (ecclesie S. Silvestri de Non., par-

1 Cfr. G iorgi, L 'A n t. B ibl., p. 57.

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Introduzione

XV

landosi poco prima di essa), scripsi ». (Y. le Osservazioni del n. 75 del cat. del 1331). ìle i Ood. Sess. 39 della stessa B ibl. - ch’è formato da frammenti di diversi codd. del Mon. Sessoriano o di S. Croce in Gerus. di Roma - , è il f. 103, lacerato e del sec. x i, che apparteneva certamente ad un cod. nonantolano. Rei verso di questo f., sono i segg. versi, in cui sono i nomi degli scrittori del cod. originario, contenente le Omelie di S. Gregorio Magno e copiato per ordine del priore Mauro: « Gregorii miras conscriptas has homelias « Oddo Silvester facta vice Sigezo nec ne « Silvestro patri monachi scripsere beati. « Tunc prior hic iussit maurus qui nomina « Premia tu vite deus istis da sine fine. Amen. R ei pregevole G r a d u a l e del see. x i-x ii - che ancora si conserva nell’Archivio Abbaziale di Ron. - , si trova ch’esso fu scritto da un certo Mauro, monaco benedettino (« Benedicti patris alumnus »), - senza indicare s’era del Mon. di Ron., come si trova nel suddetto ,Cod. Sess. 26, - e che le miniature e le note del canto furono fatte da un certo Silvestro (« Sylvester notavit ac mi­ nio decoravit ») che doveva essere un laico, non essendovi unita la qualifica di frater o di monachus o di benedettino (« Benedicti pa­ tris alumnus »), come vi è dopo i nomi dei detti scrittori e come i monaci solevano fare. Tutto ciò, quindi, farebbe sorgere almeno il dubbio sulla esi­ stenza di un vero centro scrittorio, nel Mon. di Ronantola, - con la relativa scuola di paleografia, di miniatura, di notazione del canto gregoriano e di legatura dei codici - o sulla lunga durata di esso. Questo, forse, perchè i monaci furono assorbiti da molteplici e serie occupazioni e preoccupazioni materiali. Infatti, essi dovettero accudire, principalmente ed urgentemente, all’amministrazione ed alla bonifica delle loro estese e confinanti terre malariche - cana­ lizzandone, a meraviglia, le acque paludose — per rendere salubre l’aria e possibile l’abitazione nello stesso Monastero ed anche nélle terre che furono poi quotizzate ai loro contadini (e, in ciò, essi furono antesignani); dovettero amministrare e curare i loro nume­ rosi monasteri minori, sparsi in diverse regioni, anche lontane, e le loro grandi proprietà; furono soggetti alle vicende politiche e, specialmente, alle accanite lotte con i Signori e le popolazioni vicine,

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XVI

Introduzione

e all’intromissione degli Arcivescovi di Modena e degli Abbati Com­ mendatari; e, forse, anche perchè decadde la loro cultura, causando la trascuratezza e la manomissione dei loro pregevoli codici e delle loro moltissime pergamene. Questi stessi Cataloghi dei codd., pubblicati qui, - essendo imper­ fetti, troppo sommari, pieni di errori dei titoli e degli autori dei trat­ tati, ed anche linguistici, che venivano tramandati così di catalogo in catalogo - dimostrerebbero pure che i codd. fossero stati poco esaminati e studiati dagli stessi monaci. Nel 1433, Am brogio Traversali, celebre e dotto monaco ca­ maldolese, si recò appositamente a Nonantola per esaminare quei codd., ma non li potè nemmeno vedere perche l’Abbate gli disse che non ve n’erano, mentre il Traversari aveva già saputo che ve n’erano m olti, antichi e pregevoli, ma ricoperti di polvere ed am­ m uffiti1. E questa certamente sarà stata la ragione per cui l’A b­ bate non ebbe il coraggio di farglieli vedere, perchè dal cat. del 1464 - fatto, quindi, 31 anni dopo la visita del Traversari - risulta che vi erano, in questo anno, 255 codd. Questo nostro dubbio sul centro scrittorio nonantolano certa­ mente lascia dolenti specialmente i Nonantolani, i Modenesi e gli altri Emiliani, perchè tale centro era ormai un vanto dell’Abbazia di Nouant ola. Anche noi stessi ne siamo rimasti dolenti - certo con più ra­ gione di essi - perchè da parecchi anni, con intelletto d ’amore, fatica, pazienza e spese, abbiamo lavorato per questa nostra pubbli­ cazione su questi antichi Cataloghi nonantolani ed i loro codd., ed anche per il suddetto voluminoso Regesto Nonantolano. Comunque, per affermare o negare, con qualche certezza, questo centro, occorre un accurato studio sulla scrittura, la miniatura, la notazione musicale ecc., e specialmente quello critico sui testi dei trattati e degli altri, argomenti contenuti nei codd. - già accer­ tati come nonantolani anche per mezzo di questi Cataloghi - , con­ frontando questi testi con quelli simili dei codd. di altre Biblio­ teche monastiche e civili, italiane ed estere, pubbliche e private, massime viciniori, per vederne l’influenza attiva ed anche passiva. Quasi certamente, tutti i pregevoli codd. nonantolani sarebbero andati perduti o sarebbero stati più danneggiati o manomessi - per 1 CS£r. J. M abillon , Iter I t , vol. I, p. 200; - P. B ortolotti, L'antica Vita, p . 146, nota 3; - F ava , op. eit., p . 134.

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Introduzione

X V II

l’incuria degli stessi monaci, per il cambiamento dei Benedettini con i Cistercensi, avvenuto nel 1514 o 15151, e per opera degli Ab­ bati Commendatari e di altri - se, verso la metà del see. xvn , il dotto A bb. Ilarione B ancati2 dell’Ordine dei Cistercensi che allora 1 I Monaci Benedettini furono nel Mon. di Nonantola fin dalla fonda­ zione - fatta da S. Anselmo, prima duca del Friuli, nel 749 o, secondo il Tiraboschi, alla fine del 751 od a principio del 752, - sino al 1514, in cui l’abb. commendatario Giov. Matteo Sartorio, arcivescovo di S. Severina, li tolse e li sostituì, il 10 genn. 1515 o, secondo il Tiraboschi, nel 1514, con i Monaci Cister­ censi che vi rimasero fino al 1768 - quando Francesco III, duca di Modena, abolì i piccoli monasteri del suo Ducato - e vi ritornarono il 16 sett. 1774, rimanendovi fino al 1783. - D ’allora in poi, non vi furono altri monaci ed i locali del Mon. furono trasformati ed adibiti per Seminario. - Cfr. T iraboschi, op. cit., I, p. 183; E. B erti, ! M onaci B enedettini a Noncmtola, in M em orie Nonantolane, pp. 19,26-27; Indiceddle Scritture e d eiL ibri (notarili) dell'A rch, dell'Abbazia di N on. dall’a. 1281 al 1650, (ms.), p. 23, nell’Arcft. A rciv. di Bologna. 2 II F. Ilarione Bancati nacque a Milano, il 2 sett. 1594. Egli prese l’abito dei Cistercensi nel Mon. di Chiaravalle, in cui fece il noviziato e poi passò nel Mon. di S. Ambrogio di Milano, dove studiò filosofia, greco ed ebraico. - Si recò, poi, a Salamanca per gli alti studi di teologia ed ivi, in quattro anni, fece tale progresso ch’era ritenuto miracoloso da tutti. - Divenuto Maestro di teologia, ritornò in Italia, ma non potè insegnare questa materia per ragioni di salute. - Venuto a Borna, imparò l’arabo ed il siriaco. - A Borna, presto si diffuse la fama della sua grande dottrina in teologia, in diritto canonico, nella storia civile ed ecclesiastica, e in molte lingue europee ed orientali, la quale arrivò fino al pontefice Paolo V che aggregò il Bancati al celebre Collegio dei Teologi e gli affidò l’esame dei libri siriaci di preghiere. - Egli ebbe altri incarichi anche dai pp. Gregorio X V ed Urbano V i l i che ordinò a lui e ad altri di fare la versione dèlia Vulgata in arabo. - Fu tre volte Abbate del Mon. Sessoriano o di S. Croce in Gerus. di Borna, dal 1626 al 1635, dal 1641 al 1645 e dal 1659 al 1663, ed anche Abbate del Mon. di S. Ambrogio di Milano, nel 1 63 5.Fu Qualificatore della Congr. del S. Uffizio, Consultóre di quella dei SS. Eiti e Segretario della Congr. istituita per la conservazione della Fede nei Domini inglesi. - Scrisse molti pareri teologici e giuridici per importanti controversie storiche tra i cattolici ed i giansenisti, e tra la S. Sede e la Francia, per gli affari dei cattolici in Inghilterra ed in Irlanda, per i Missionari dell’ India e della Cina, e lavorò molto per la causa dell’Immacola Concezione. - Durante il suo governo di Abbate del detto Mon. di S. Croce, ampliò questo e lo arricchì di molti pre­ gevoli codici - avuti in dono, comprati e specialmente raccolti dai Monasteri italiani del suo Ordine Cistercense - e di molti libri, costituendo la rinomata Biblioteca Sessoriana o di S. Croce in Gerus. Dei quali codd. i più pregevoli e numerosi erano quelli dell’Abbazia di Non.; gli altri erano dei Monasteri di S. M. di Casamari, di S. Martino di Parma, di S. Salvatore di Settimo, dei SS. Vincenzo ed Anastasio, di S. Bartolomeo de Bono Solatio, di Fossa Nova, del Sagittario e di altri. Di questi codd. un buon numero è nel Fondo Sessoriano della Bibi. Naz. V. Em. di Borna. - Il Bancati fu stimato molto non solo

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erano a Eonantola, non avesse preso forse tntti quelli ivi rimasti (ora, a Eonantola, sono soltanto tre) e li avesse portati nel suo Mon. di S. Croce in Gerus., detto Sessoriano, di Roma. Ivi aveva raccolto un buon numero di codd-, presi da altri Mon. del suo Ordine o donatigli o acquistati da lui, formando l’im­ portantissimo Fondo Sessoriano di codd., di cui i più pregevoli sono i 35 da noi accertati com e nonantolani1 ed alcuni furono rubati da estranei, durante la Rivoluzione Romana del 1848, e da un servo. D opo il 1870, quasi tutta la Bibl. Sessoriana, comprendente i detti codd. e m olti libri, fu incamerata dallo Stato Italiano, per la Legge della soppressione degli .Ordini Religiosi, ed ora si trova nella Bibi. Eaz. V. Bm. di Roma, dove ancora questi codd. con­ servano il nome di Fondo Sessoriano. E el 1686, il dotto Mabillon trovò nell’Abbazia di Eon. « duo tantum veteres codices, nempe vita Hadriani papae I, alter de ab­ batibus qui illud monasterium rexerunt » 2 che poi furono legati insieme ad alcune parti di altri codd., formando così il cod. detto « Acta S. Silvestri » che, insieme all’Evangeliario ed al Graduale, fu conservato nell’Archivio abbaziale di Eon. Sono i soli tre codd. ivi rimasti e che vi furono trovati anche dal Tiraboschi, nella seconda metà del see. x v m 3: misero rimasuglio di tanta dovizia di codd. per la sua dottrina, ma anche per la sua pietà, e fu consultato da Papi, cardi­ nali, vescovi, prelati, principi e specialmente dai dotti che l’andavano a tro­ vare financo nel detto Mon. di S. Croce, massime durante la sua malattia degli ultimi mesi della sua vita. - Morì a Borna, il 17 aprile 1663, all’età di 69 anni. Si dice che il pp. Alessandro V II, quando ne apprese la notizia, abbia escla­ mato: « Exstincta est lucerna Urbis et Orbis ». Cfr. B. A resii O. C. Insign is B asilicae . . . 8 . Am brosii M aioris M ediolani Abbatum Ohronologica Series, Mediolani, 1674, pp. 88-94; - P h . A rgelati B i­ bliotheca Scriptorum M ediolanensium . . . , Mediolani, 1746, coli. 1176-76; - B. B e sozzi O. C. - poi card. - , L a Storia della B asilica di S. Groce in Gerus., Borna, 1750, pp. 218—20; —A. F umagalli, V ita del P . Ώ . Ilarione Rancati, milanese, deU'Ord. Gist., Brescia, 1762; - A. B atti - poi Pio pp. X I - , L a fine di una leggenda ed altre spigolature i/ntorno al L i b e r Ώ i u r n u s R o m a n o r u m P o n t i f i c u m , in B. 1st. Lomb. di Scienze e L ett., Rendiconti, vol. X L VI (1913), fase. 6°, p. 242; - F ranco F ekbabi 0 . C., Index (ms.) 0 odierna anti­ quorum ecc.

1 Per l’inventario descrittivo di questi codd., fatto dal P. Franco Fer­ rari 0 . C., nel 1664, v. il suo Index (ms.) Codicum antiquorum eco. 8 Cfr. Mabillon, op. cit., p. 200. 8 Cfr. T iraboschi, op. cit., I, pp. X V I, 185.

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Introduzione

X IX

Questi tre, uniti ai 53 trovati altrove ed accertati com e nonantolani, danno un totale di 56 codd. nonantolani. E, quindi, - stando ai 255 elencati nel cat. del 1464 - circa 200 di essi sono ancora dispersi. Questo nostro paziente lavoro - pubblicato nella Collezione degli Studi e Testi della Biblioteca Ap. Vaticana, per munificenza del S. Padre, - è la partecipazione fattiva dell’Archivio Segr. Vaticano e della detta Biblioteca al X II Centenario dell’Abbazia diXonantola, celebratosi nel 1952; e risuscita, ancora una volta, la celebre e meri­ tata fama di essa, nella cui biblioteca ed archivio studiarono e trassero preziosi documenti e notizie parecchi dotti storici, come l’Ughelli, il Mabillon, il Muratori, il Tiraboschi, illustre ed appas­ sionato storico di essa, ed altri. Alcuni di questi ebbero sì grande stima di questa Abbazia « da anteporla - come dice il Santi - per la sua primitiva ampiezza e per la lontana celebrità (e, aggiungiamo noi, per i suoi codd. e docu­ menti) a tutti gli altri Monasteri d'Italia, non eccettuati i celeberrimi di Montecassino e di Farfa » 1. Il celebre Carlo Sigonio, nel see. xvi, la giudicò « inter omnia (Monasteria) clarissimum », per il numero dei suoi monaci - che aveva superato il migliaio - , per le grandi donazioni, ricevute da Imperatori, Be, Vescovi e Signori, e per i suoi numerosi ed estesi possedimenti 2. Il Prof. P. Fed. Kehr, moderno dotto paleografo e storico, dice che l’Abbazia nonantolana è q u a s i l a p r i m a delle Abzie italiane: « Certe monasterium, quod ad honorem Omnium Apo­ stolorum et b. Silvestri, . . . langobardorum regum et Romanorum imperatorum plurimis privilegiis honestatum et auctum divitiis, po­ tentia, fama propter b. Silvestri reliquias et corpus Hadriani I I I ibi reconditum, p r i m u m f e r e i n t e r r e g n i I t a l i c i a b b a t i a s l o c u m o b t i n u i t » 3. D i questa celebre Abbazia - per le vicende del tempo, per le accanite lotte sostenute e, forse, anche per colpa dei suoi monaci rimangono: i soli detti tre codici ed una buona parte dei docu­ menti, nel suo Archivio abbaziale; m olti codici sparsi in diverse bi­ blioteche; il tempio quasi tutto restaurato e semideserto; il fab­ 1 Cfr. Santi, op. oit., pp. L -L I. 2 Cfr. Santi, op. cit., p. LI. 3 Cfr. P. P. K ehb, Regesta Rom. P on t., It. P ont., vol. V, A em ilia, p. 331.

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Introduzione

bricato del Monastero trasformato ed adibito a Piccolo Seminario; e intatti soltanto il titolo, la diocesi ed il territorio dell’Abbazia, ma unita, 'perpetuamente, all’Archidiocesi di Modena. Ciò accora, come quando ci troviam o dinanzi ad una nobilis­ sima, ricchissima e manuficentissima signora decaduta, a cui son rimasti soltanto il titolo nobiliare, pochi beni e qualche piccola cosa del suo antico fasto; ed essi sono, per giunta, alle dipendenze di altri. Ma, dinanzi a questa decaduta e sempre celebre Abbazia anche augusta, com e la chiamò il Tirabosehi nel titolo della sua Storia delVAugusta Badia di S. Silv. Nonantola - s’inchinano sempre riverenti e grati specialmente i cattolici e gli studiosi italiani. E ci piace finire con i versi di Don E. Vandelli su di essa « D'arti maestra e di saper, d'Italia Tuo nome risuonò per ogni parte E de' codici tuoi le ornate carte Ancor l'attestano. Ma di tuo antico vanto altr'or che languida Eco del tempo al fluttuar non resta Quale di un tempio diruto fra mesta Pia solitudine. Assai vivesti, assai di luce fulgida Nel tenebror de' secoli brillasti. Fosti già grande e questo sol ti basti Serto di gloria ». Archivio Segreto Vaticano, 29 maggio 1954, Canonizzazione di S. Pio X . G iu s e p p e G u l l o t t a 1

1 Cfr. E. V andelli, Nonantola, in M em orie Nonantolane oit., pp. 7-8.

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X X III

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XXXV

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ABBREVIAZIO N I

a. = anno ab. = abas, abate, abazia abb. = abbas, abbate, abbazia ap. = apostolo, apostolus A p . 8 ed. = Apostolica Sedes archiep. = arehiepiscopus archipr. = archipresbyter arciv. = arcivescovo B . = Beato, Beatus B . (O. 8 .) = Benedicti (Ordo S.) B ibl. Sees. = Biblioteca Sessoriana o di

S. Croce in Gerusalemme di Roma Bibi. Naz. V. Em. o Bibi. V . Em . = Biblioteca Nazionale Vitt. Emanuele di Roma bibliogr. — bibliografia can. = canonico, canonicus cap. — capitolo, caput, capitulum capp. = capita, capitula cat., catt. = catalogo, cataloghi cfr. — confer cit., citt. = citato, citati cod., codd. — codex, codices; codice,

codici Ood. vat. lat. — Codice vaticano latino col., coll. = colonna, colonne dioc. — diocesi, dioecesis doc., docc. = documento, documenti domn. — domnus eccl. = ecclesia ed. - edizione ep. = episcopus, epistola epp. — epistolae ■

Ε ν. = Evangelium Ε νυ. = Evangelia expi. = explicit f. — foglio ff· = fogli fase. — fascicolo F r. = Frater F r. M in. (0.) = norum

Ordo Fratrum

M i­

gen. = generale

inch (misura inglese = pollice inglese = cm. 2,540) inc. = incipit inv. = inventario

in. =

lib. = Uber o libro libb. = libri Zoe. cit. = loco citato M . (8 .) = Sancta M aria membr. = membranaceo m s., mss. — manoscritto, manoscritti M in. (0 . F r.) = Ordo Fratrum M i­ norum M on. = M onasterium, Monastero m on., monac. = monaco η ., nn. = numero, numeri N on. = Nonantola, Nonantula nonant. = nonantolano, nonantulanus not. = notaio, notarius O. G. = Ordo Gisterciencium O. F r. M . = Ordo Fratrum M inorum

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xxvm 0 . 8 . B . — Orda 8 . Benedicti op. oit., opp. citt. = opera

Abbreviazioni

citata,

opere citate

8 . Sih). de È on. — Sanctus Silvester de Nonantula sees. = sessoriano o del Mon. di S. Croce

oss. — osservazioni. p . = pagina p p. = pagine, papa par. = paragrafo perg. = pergamena P ont. M ax. = P ontifex M axim us pontif. — pontificio presb. — presbyter r., rr. — riga, righe P eg. Vat. = Regesto Vaticano Bom . Pont. = Poma/rms P ontifex 8 . = Sancta, Sanctas S. Μ . = Sancta M aria

in Gerus. di Roma segg. = seguenti ss. = seguenti subscr. = subscriptas, a sudd. = suddetto suprad. = supradictus, a t. = tomo tit., titt. = titolo, - i tt. = tomi.

= vedi = verso (di una poesia) w . = versi vesc. — vescovo vie. = vicario, vicarius. V. V.

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I CATALOGO DEL (1002-35)

G . G u l l o t t a —_1.

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I CATALOGO DEL (1002-35)

Questo catalogo è nei ff. l v (il f. 1 è in bianco) e 2 del Ms. 2248 della Biblioteca Universitaria di Bologna. Veramente non è un catalogo o inventario di codici, ma solo una specie di nota dei codici acquistati sotto l’abb. Bodollo I che governò il Monastero di Nonantola dal 1002 al 1035 1. Questi codici - escluso l’ultimo che fu aggiunto dopo - furono comprati, come è scritto a principio del cat., da Pietro Ardengo, monaco dello stesso Monastero, che, come s’è detto nell’Introdu­ zione, doveva essere conoscitore di patristica e di paleografia per poterli acquistare debitamente. È il più antico dei cataloghi o inventari nonantolani e - poi­ ché non si sa l’anno o gli anni in cui furono acquistati sotto il detto abb. Rodolfo - l’abbiamo datato con gli anni del governo abbaziale di costui, 1002-35, mettendoli tra parentesi. Questo catalogo è membranaceo, orig., di mm. 365 x 255, del see. x i-x n , e scritto in minuscola carolina. Fu pubblicato, per la prima volta, da I. G iorgi2. Questi ff. 1-2, in cui si trova, - insieme ai ff. 3-5 - erano una specie di appendice o aggiunta del cod. della S t o r i a di Eu­ sebio, tradotta da Rufino, che fu trovato, verso il 1753-54, dentro il muro della chiesa abbaziale di Nonantola o della chiesa di Zola Predosa (v. le oss. del n. 102 del cat. del 1331). Questo cod. di Eusebio fu mostrato all’eruditissimo P. Giancrisostomo Trom belli3 che lo esaminò e lo dichiarò pregevolissimo. 1 Per l’abb. Rodolfo I, cfr. G. T iraboschi, op. cit., t. II, p. 5; - W aitz , op. e it , p. 571. 2 L ’A nt. B ib l., pp. 58-59.

3 IIP . Giov. Crisostomo o Giancrisostomo (al secolo Raimondo Anseimo) Trombelli, f. di Giacinto, nacque a S. Agata, castello di Modena (ora S. Agata Bolognese, prov. di Bologna), il 5 marzo 1697. Si trasferì a Bologna all’età

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4

Catalogo del (1002-35)

Egli, poi, - avendo saputo che questo cod. era stato offerto dal Card. Alessandro Albani, allora abbate commendatario di ìfonanto la 1, al papa Benedetto X IV che l’accettò, - fece sapere a costui ch’egli bramava quella «piccola porzione staccata della Storia (di Eusebio) o appendice, ossia aggiunta di tal codice, la quale contiene l’indice di alcuni codici fatti scrivere* da un abate nonantolano di nome B odolfo - il quale credo vivesse poco dopo il mille, ed il numero di tali codici sono trentadue o trentatrè3 - ed alcuni versi latini da recitarsi in una festa di Ma­ ria SS.ma 4 ». Il Papa donò questi fogli dell’ appendice al Trombélli ehe li donò alla Bibl. di S. Salvatore di Bologna che, in seguito, fu pas­ sata tutta alla Bibl. Universitaria della stessa città 5. Come si è detto nell’I n t r o d u z i o n e , il Mon. di Xonantola doveva già avere altri codici, acquistati o fatti copiare dal suo fondatore, S. Anseimo, e dagli altri suoi immediati successori. di 5 anni, presso uno zio notaio, ed a 16 anni, nel 1713, prese l’abito dei Cano­ nici Regolari,· nel Mon. di S. Salvatore di Bologna, di cui, poi, fu abate, arricehendone la biblioteca di molti libri e codici, la quale ora è nella Bibl. Uni­ versitaria della stessa Bologna. - Fu poeta, molto erudito e di un eccellente carattere, per cui fu molto stimato. - Pubblicò: De cultu Sanctorum, in 6 voli. in-4°, che dedicò al pp. Benedetto X IV ; Arte di conoscere l'età dei codd. latini ed italAam, Borna, 1756, tanto apprezzata, (che fu ristampata a Bologna, nel 1778, ed a Borna, nel 1838), ed altre opere. - Morì a Bologna, il 6 o 7 gen­ naio 1784. — Per il suo giudizio su questo cod., v. le oss. del n. 102 del cat. del 1331; - per la sua biogr. e le sue opere, cfr. C. D e T ip aldo, Biogr. degli Italiani illustri, voi. V II, Venezia, 1840, pp. 50-54; C. F rati, Diz. bio-bibUogr. dei bibliotecari e dei bibliofili italiani . . . , Firenze, 1934, pp. 551-53, dove si trova un’ampia bibliogr. sul Trombélli. 1 II Card. Aless. Albani fu abb. commendatario di Non. dal 5 giugno 1724 al­ l’ l l die. 1779. - Cfr. T iraboschi, op. oit., 1.1, p. 182; Santi, Corrispondenza, p. 375. 2 Da questo stesso cat. risulta solo che i codd. furono acquistati dall’abb. Bodolfo. 3 Dallo stesso cat. risulta che i codd. non erano 32 o 33, ma 39, ed anche 40, se si tiene conto del cod. indicato in questo n. 40, che fu aggiunto al cat. in un tempo posteriore dei precedenti. E, quindi, il Trombélli non ricor­ dava bene il numero di essi. 4 Questi versi si trovano nel f. 2 del ms. bolognese. Il Trombélli, però omise o dimenticò che, hello stesso f ., si trova anche l’altro inno « De Pentecostes » e che, nei fi. 3 e 5, erano due sermoni. - Per il contenuto di questa appendice del cod., v. la parte II del n. 102 del cat. del 1331. 3 V. la nota prec. e cfr. F rati, I codd. Trombélli, pp. 72-73; Giorgi, L’Ant. Bibl., p. 56; F ava , Tesori, p. 134.

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5

Catalogo del (1002-35)

Per il facsimile e le notizie di questo Catalogo, cfr. Arch. Pai. It., voi. I ll, p. IX , n. 24, e face. 24; - per la trascrizione e le noti­ zie di esso, cfr. il sullodato G i o r g i , L'Antica Bibl. cit., pp. 56—57; — per le sole notizie, cfr. G. T e &a b o s o h i , St. della A. B. . . . di Non., 1.1, pp. 186-87; G. F a v a , Tesori cit., pp. 6, 134; T h . G o t t l ie b , Ueber Mitici. cit., p. 416, n. 1198.

(f. Γ ) Is ti sunt libri qui sunt adquisiti, tempore D om n i Rodulfi p r im i, per Petrum monachum A r g 1 A rdengum

abbatis

in

nonantulanensi coenobio. N om in a autem librorum sunt haec: 1)

P rim u s liber dicitur Decreta pontificalia.

2)

Secundus: Regulae pastoralis Beati Gregorii papae.

3)

Tertius liber: Registrum B eati Gregorii papae.

4)

Quartus: A m ellarius.

5)

Q uintus: Ethym ologiarum

6)

Sextus:

Tractatus

Sancti

Ysidori. H ieron im i

presbiteri:

De

prophetis m inoribus quarum ista sunt nom ina: A bdiam , I o nam , M ichea m , N a u m , Abbacuc, Sophoniam , A ggeum , Z a c h a r ia m M a la c h ia m . 7)

S eptim u s: E iu sd em Sancti H iero n im i: D e duobus pro­

phetis m inoribus: Oseae et lohel. 8)

Octavus: E iu sd em Su per H ierem iam .

9)

N o n u s: Tractatus de R egum

10)

et Cantica Canticorum.

D ecim u s: Super epistolae Iohannis Sancti A u gu stin i

episcopi. 11)

Undecim us: Liber canonum Burchardi episcopi.

12)

D uodecim us: A liu s tractatus in Cantica Canticorum.

13)

Tertius decim us: Instituta Cassiodori et liber Sancti

H ieron im i in D anielis prophetae et Cantica Canticorum Sancti Gregorii. 1 Questa parola è incompleta e un po’ sbiadita - forse perchè si cercò di cancellarla con qualche reagente chimico o di raschiarla —perchè era stata scritta errata, cioè invece di Ard di Ardengo ch’è dopo.

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Catalogo del (1002-35)

6

14)

Quartus decim us: Tractatus beati A ym o n is in

T sa-

iam prophetam. 15)

Quintus

decim us:

Vita Sanctorum Iohannis E ley -

m o n i s 1 et M acharii, heremitae rom ani, et caetororum. 16)

Sextus

decim us: H ystoria romana.

17)

Septim us

18)

Octavus decim us: Prognosticorum.

19)

N on u s decim us: Liber Babani.

20)

V igesim us: Tractatus Beati R em igii episcopi super

decim us: A lia

historia romana.

M atheum . 21)

V igesim us p rim u s: M artyrilogium .

22)

Vigesim us secundus:

Tractatus psalterii Beati R e ­

m igii episcopi. 23)

Vigesim us tertius: Liber Beati A ym o n is.

24)

Vigesim us quartus: Tractatus in epistolae P auli

Beati R em igii episcopi, sed tamen infinitum reliquit. 25)

V igesim us q u in tu s : ..................................2.

26)

V igesim us

sextus:

27)

Vigesim us

septim us:

2 8 -2 9 ) 30)

Chronica Istoria

E u s e b ii 3. ecclesiastica 4.

A ntiph onarii de die, duo.

M issa lem unum sine evangelium et epistolam.

31—34) 3 5 -3 6 ) :

Orationales quattuor. 35) E va n g eloru m 5 et 36)

E p istola ru m 6,

divisi

ab invicem , due. 3 7 -3 9 ) :

Fecit et tres partes de Tractatu psalmorum Cas-

siodori: 37) P rim a pa rs: a prim o psalmo usque nonumde-

1 Invece di Eleemosynarii.

3 Vi è traccia di una parola, scomparsa per l’azione di un reagente. 3 Queste due ultime paròle furono aggiunte dopo, nel lato destro del f., e scritte con inchiostro diverso, il nero. 4 Anche per queste ultime due parole, come nella nota prec. s Si dovrebbe leggere Evangelwm. perchè è scritto « Evglum », con il segno dell’abbreviazione sopra, ma, essendovi vicino « Epistolarum », abbiamo preferito Evangelorum - invece di Evangeliorum - , ritenendola un’abbreviatura arbitraria. 6 È scritto così. Il Giorgi legge: Epistolarium.

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7

Catalogo del (1002-35) e ose. del suo n. 1

cim um ; 38) Secunda pars incipit a psalmo quinquagesimo prim o usque:

« Confitebimur tibi, D eu s » ι; 39)

Tertia

pars

Ìncipit a psalmo centesimo nonodecimo usque ad fin e m 1 2. Q u i 3 fiunt omnes triginta novem. C h ristu s 45qui est lux, via,

veritas

et vita, cum

illo

non

sit qui hos libros ab hoc ovile alienare voluerit.

( f. 2) 5

40)

L i b r i 6 ecclesiastice hystoriae undecim ;

Ioh ann is Crisostom i:

item

Sermo

D e A nnunciatione Sancte M a rie V ir ­

ginis, D e i gratia: « Rectos decet conlau[datio ] » : Item alius Serm o

S.

A u g u stin i:

De

N ativitate

domini

nostri

Ih esu

Christi 7.

OSSERVAZIONI DEI NN. DEL CAT. DEL (1002-35). n. 1. — Questi Decreta pont, sono la Collectio Decretalium d’Isidoro Mercator, come si desume dai nn. corrispondenti, il 43 del cat. del 1166, il 72 del 1331 ed il 105 del 1464. Corrisponde anche al η. 149 del (1464-90) perchè soltanto in questo si parla di questi Decreta·, però in esso è indicata anche l’Epi­ stola di S. Girolamo « De septem vindictis Caym » che dovette es1 È Ü princ. del Salmo L X X IY . 2 Cioè all’ultimo Salmo, il CL. 3 Sott. libri che vi è a principio del cat. 4 È scritto : « Xpistus ». 5 Le prime 3 rr. e /2 di questo f. 2 furono cancellate con un reagente. A metà del r. 4, incomincia la nota dei codd., segnati con il n. 40. 6 È scritto: « Ub. ». Inoltre tutto questo n. 40 fu scritto da mano di­ versa e posteriore nel f. 2 - che dovette essere stato inserito anche dopo nel cod. - , facendone il seguito dell’antico cat. del (1002-35). Infatti, esse si tro­ vano dopo quelle della chiusa del detto cat.: « Christus » etc. del f· 1. 7 Queste ultime 4 parole furono aggiunte dopo da mano diversa, quasi coeva.

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δ

Ose. dei nn. 1-4 del cat. del (1002-35)

sere stata aggiunta in fine del cod., dopo il 1464, perchè Vexpl. del detto n. 105 del 1464 e degli altri suddetti un. non è simile e non è quello della detta Epistola. Questa Collectio si trova anche nell’Arch. Capitolare di Modena (Cod. Ο, I, 4) e nella Bibi. Capit, di Bologna (Cod. 119), ma nes­ suna delle due è quella nonantolana, ora dispersa, non essendo simili gl 'ine. e gli expl., indicati in questi Cataloghi dei Oodd. nonantolani. Cfr. I sedo bi M e k c a t o b is Collectio Decretalium, in M i g n e , P. L., t. 130, coU. 2-1178. n. 2. — Cfr. S. G k e g o r ii M a g n i , R o m a n i p o n t ., Regula pa­ storalis, liber ad Ioannem, ep. civ. Ravennae, in M i g n e , P . L., t. 77, coH. 13-128. Corrisponde al η. 53 del cat. del 1166, all’84 del 1331, al 98 del 1464 ed al 72 del (1464-90). n. 3. — È il Registrum Epistolarum 8. Oregorii pp. I, Magni. Per il cod. e la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 78 del cat. del 1331. - Corrisponde al η. 52 del cat. del 1166 ed al detto η. 78.

η. 4. — Essendo descritto qui il cod. anepigrafo, non si sa quale sia delle opere di Amalario. - Per questa ragione, questo n. può corrispondere al n. 41 del cat. del 1166 ed ai suoi nn. cor­ rispondenti, il 68 del 1331, il 104 del 1464 ed il 123 del (1464-90); oppure al n. 70 del 1331 ed ai suoi nn. corrispondenti, il 102 del 1464 ed il 112 del (1464-90). In questi nn., si tratta della Regula canonicorum o Forma institutionis canonicorum et sanctimonialium canonice viventium che, in essi, è attribuita, erratamente, a Isidoro, mentre è di Amalario. Potrebbe corrispondere anche al n. 124 del cat. del (1464-90) che, però, contiene i soli primi 45 capp. del lib. I del De Forma ecc. d’Amalario. Oppure, potrebbe corrispondere - in tutto o in parte e almeno per il solo seg. trattato di Amalario - ai nn. 136-37 del 1331 e ai loro nn. corrispondenti, il 141 del 1464 e il 95 del (1464-90), perchè soltanto in essi e nel cod. nonantolano corrispondente a essi - ora il Sess. 30 (v. le osserv. dei detti nn. 146-47) - si trova il trattato « De ecclesiastico ordine » (nel cod. è: De ordine ecclesiarum) A m e PARi i e p is c o p i ». Il quale trattato, però, è attribuito tanto a Sym-

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Ose. dei nn. 4-8 del cat. del (1002-35)

phosius Amalarius, Meten. presi), et chorep., quanto a Fortunatus Amalarius, mon. 8. B. et archiep. Treviren. (v. F a b r i c i u s , op. cit., vol. I, p. 76, e Dictionnaire de Théol., vol. I, coll. 933-34). - R i­ guardo ai vari nomi di Amalario, v. M i g n e , P. L., t. 105, col. 815). Per la bibliogr. dei detti trattati, v. le osserv. del n. 41 del 1166 e dei nn. 136-37 del 1331. 5. - Cfr. S. I sid o r j , H i s p a n . e p ., Etymologiarum libri X X , P. L., t. 8 2 , coll. 7 3 -7 2 8 . Un frammento di questo trattato (i capp. X V II-X IX del lib. V I) - forse appartenente al cod. di questo n. - è ora nei ff. 1-6 del Cod. Sess. 45, descritto nel n. 22 di questo stesso cat.* del (1002-35). Incomincia: « Embolismus I I I Idus Apr. ». e termina: « adversus diabolum ». Corrisponde al n. 39 del cat. del 1166 e al 71 del 1331. n.

in M i g n e ,

n. 6. — Cfr. S. Eus. H i e r o n y m i Commentaria in prophetas: Abdiam, Ioanam, Michaeam, Nahum, Habacuc, Sophoniam, Aggaeum, Zachariam et Malachiam, in M i g n e , P. L., t. 25, coll. 1149-654. Corrisponde al n. 34 del cat. del 1166, al 64 del 1331 e, par­ zialmente, - essendo divenuto mutilo il cod., in principio, prima del 1464 - anche al 211 del 1464 e al 153 del (1464-90). n. 7. — Cfr. S. Eus. H i e r o n y m i Commentariorum in Oseam proph. libri très e dello stesso Commentariorum in Joëlem proph. lib. unus ad Pammaohium, in M i g n e , P. L., t. 25, coll. 885-1036. Corrisponde al n. 33 del cat. del 1166, al 62 del 1331, al 72 del 1464 e al 66 del (1464-90). n. 8. — In questo n., il cod. è descritto adespoto. L ’autore dei due trattati, contenuti in esso, è S. Girolamo, come si desume dallo stesso cod. Questo cod- membr., misceli., di ff. 144, a 2 coll., di mm. 326 x224, del see. ix -x e in minuscola carolina, passò dal Mon. di Xonantola in quello Sess. o di S. Croce in Gerus. di Roma - essendo descritto nel n. 2 del cit. Index dei mss. Sess. del Ferrari - e da qui, poi, alla Bibi. Xaz. V. Em. di Roma, dove ha la se­ gnatura: Sess. 14 (ms. 1473). Xel f. 115v, è scritto, di mano del sec. x i: « In hoc volumine, adquisito tempore domni Rodolfi abbatis primi per Petrum monachum

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10

Oss. dei nn. 8-9 del eat. del (1002-35)

Ardengum, continentur libri VI 8. Eteronimi super leremiam ». Rodolfo I fu abb. dal 1002 al 1035. (Cfr. T iraboschi, St. della di N., I, p. 485). - Però questo voi. acquistato è ora la prima parte del cod. attuale (ff. l-1 1 5 v) che, appunto, contiene i detti Y I libri di S. Girolamo; infatti, l’altra metà (ff. 116-44) è di mano diversa e contiene l ’altro trattato di 8. Gir. sulle Lamentazioni di Geremia. Per questo cod., cfr. F e r r a r i , Index, n. 2; T ir a b o s c h i , t. cit., p. 186; M ig n e , P . L., t. 24, col. 705 e nota 1 di essa; Gorp. Scrip. Eccl. Lat., voi. L IX , p. OYI; F a v a , Tesori, p. 134; G io r g i , L'an­ tica Bibl., p. 55, e Invent., n. 44. Il cod. contiene: 1) (f. 1) aE x p l a n a t i o 8 . E t e r o n i m i p r e s b . s u p e r E i e r e m i a m i > che ine.: « Post explanationes duodecim prophetarum » - ch’è quello del Prologo - e expl. (f. 115v): « dedit dona hominibus ». Cfr. S. Eus. H ie r o n y m i Commentariorum in Jeremiam proph. libri sex, in M ig n e , P. L., t. 24, coll. 705-936; Jorp. Scr. Eccl. Lot., voi. cit., pp. 1-440. 2) (f. 116) « Incipit e x p o s i t i o 8. E t e r o n i m i i n L a m e n t a t i o n i b u s E i er e mi a e p r o p h è t e » che inc.: « E abes in Lamentationibus » e expl. (f. 144): « ipsi ludet comprehen­ duntur ». Questa Expositio non è di 8. Girolamo, ma sono i libb. X V IIIX X , incompleti, di quella di Rabano Mauro. Cfr. B e a t i R a b a n i M a u r i , F u l d e n . a b b . e t M o g u n t in . a r c h ie p ., Expositionis super Jeremiam prophetam libri viginti, in M i ­ g n e , P . L., t. 11 1 , coli. 1 1 8 3 , r. 1 (Eabes in), - 1 2 6 8 , r. 47 (com­ prehenduntur), per la sola d etta parte dei cod. Questo n. corrisponde al η. 32 del cat. del 1166, al 61 del 1331, al 71 del 1464 e al 111 del (1464-90). n. 9. — Il cod. è descritto qui adespoto e, quindi, non si sa l’autore di questi Commenti sui Libri dei Be e sul Cantico dei Can­ tici, anche perchè questi due Commenti non si trovano menzionati insieme in nessun altro n. di questi Cataloghi nonantolani. Questo n. può corrispondere soltanto al Commento sul Cantico dei Cant, del n. 38 del cat. del 1331 - che si trova in un cod. mi­ scellaneo - , anche perchè gli altri Commenti sul Cantico dei nn. 12 e 13 di questo stesso cat. del (1002-35) hanno corrispondenza con altri nn. degli altri cataloghi. - X el detto n. 38, è indicato Bemigio

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Ose. dei nn. 9-13 del cat. del (1002-35)

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come autore del Commento, mentre, nelle edizioni, è attribuito a Cassiodoro. (V. le oss. del detto n. 38, anche per la bibliogr.). Il Commento sui Libri dei Ee non può essere nè di Bemigio nè di Cassiodoro, non avendolo essi fatto. n. 10. — In questo n., è menzionato soltanto il trattato di S. Agostino: In Epistolam in Parthos ch’era il primo del cod., es­ sendo questo miscellaneo, come si desume dai nn. corrispondenti a questo, il 22 del cat. del 1166 ed il 5 del 1331. Questo n. 10 corrisponde anche al 195 del 1464 ed al 55 del (1464-90). Per i trattati contenuti nel cod. e la relativa bibliogr., v. le oss. del detto n. 22. n. 11. — Cfr. B u r c h a r d i , W o r m a c ie n . e p ., Decretorum libri viginti, in M ig n e , P . L., t. 140, coll. 537-1058. Il Cod. Ο. II. 15 della Bibl. Cap. di Modena, del sec. x i, con­ tiene la Collectio Canonum dello stesso Burcardo. La Collectio di questo n. può corrispondere: ad una delle Colle­ zioni burcardiane descritte nei nn. 140, 142 e 151 del cat. del 1331 (più probabilmente a quella del n. 140); al 135 del 1464 ed al 139 del (1464-90). Allora la detta Collectio di Modena potrebbe essere una copia di questa nonantolana. n. 12. — In questo n., si dice: « alius tractatus in Cantica Can­ ticorum » perchè vi è quello precedente del n. 9. Il cod. è descritto qui adespoto, ma dev’essere quello di Apponio per la seguente ragione. In questo cat. del (1002-35), i Commenti sul Cantico dei Cantici si trovano nel n. 9, in questo n. 12 e nel 13. Quelli dei nn. 9 e 13 si trovano insieme ad altri trattati o sono di altri autori, e corri­ spondono ad altri nn. degli altri cataloghi, mentre questo del n. 12 è ijiescritto solo, come quello dei nn. 126 del 1331 e 134 del 1464 che contengono il Commento di Àpponio sul Cantico - ; e quindi questo n. 12 può corrispondere soltanto ai detti nn. 126 e 134. Per la bibliogr. e la corrispondenza anche al Cod. Sess. 12 (ms. 1572) della Bibl. Y. Em. di Eoma, v. le oss. del detto n. 126. n. 13. —

Cfr. 1)

narum litterarum,

M.

Aur.

in M i g n e , P .

Ca s s io d o r i

L.,

De institutione divi­

t. 70, coll. 1 1 0 5 -5 0 ;

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12

Oss. dei nn. 13-14 del cai. del (1002-35)

2) S. Eus. H i e r o n y m i Commentariorum in Daniélem proph. ad Pammachium et Marcellam liber unus, in M i g n e , op. eit., t. 25, coll. 513-60; 3) S. G r e g o r ii M a g n i Super Cantica Canticorum expositio, in M i g n e , op. cit., t. 70, coll. 4 7 1 -5 4 7 . •Forse il cod. conteneva in fine anche l’apocrifo Privilegium do­ nationis Constantini imp. Ecclesiae Romanae (v. le osserv. del η. 76 del eat. del 1331) che è ora la III parte (ff. 81-88v) del cod. de­ scritto nelle oss. del n. 124 del 1331). Corrisponde al n. 31 del 1166 ed al detto n. 76. n. 14. — Questo cod. è membr., adespoto, in scrittura minu­ scola carolina, del sec. x i , di ff. 208, a 2 coll, e di mm. 347 x 240. Esso fu portato dal Mon. di ìfonantola in quello Sessoriano o di S. Croce in Gerus. e da qui alla Bibl. V. Em. di Borna, dove la segnatura: Ms. 1270 (Sess. 36). Esso ha anche il n. 271, nel f. di guardia. P er questo c o d ., cfr. F e r r a r i , Index, n . 1 ; G io r g i , Invent., n. 3 6 .

Esso contiene: C o m m e n t a r i i i n I s ai amy>. (f. 1) « Incipit p r o l o g u s i n E s ai am p r o p h e t a m : Isaias propheta nobili prosapia — eius sita sit ». Segue il trattato che ine.·. « Visio Ioisaiae, filii Amos » e expl. (f. 207v): « de sua liberatione ». Cfr. H a y m o n i s , H a l b e r s t a n e n . e p ., Commentariorum in Isaiam libri très, in M i g n e , P. L., t. 116, coll. 715-1086. 2) S u l l a m o r m o r a z i o n e . (È un’osservazione). (f. 208) Ine.: « Obtrectorum murmuriosa garrulitas et rationis » e expl. (f. 208v): « obtrectatio hoe est quod est laudatio ». 1) « H a y m o n i s

Q u esta osservazione e la preghiera seg. fu rono scritte d a m ano del see. x m , nello spazio lasciato originariam ente in bianco.

3) P r e g h i e r a o s c o n g i u r o contro la f i ­ stola. (f. 208v) Ine.: «In nom. Patris et F. et Sp. S. O fistula vel fistella, vis audire istam coniuraeionem » e expl. : « fiat ista fistella sicca, in nom. P. et F. et Sp. S. Amen ». - Segue, di altra mano: « Factus (= factus) Bei gratia Nonant{ule) ». Questo n. corrisponde al n. 29 del cat. del 1166, al 51 del 1331, all’87 del 1464 e al 91 del (1464-90).

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Oss. del n. 15 del cat. del (1002-35)

13

n. 15. — Questo cod. passò nella Bibl. Sess. o di S. Croce essendo stato descritto dal Ferrari, nel n. 88 del suo cit. Index dei Mss. Sess - e poi passò nella Biblioteca Phillipps di Cheltenham, in Inghilterra, sotto il n. 12.265, essendo stato descritto dallo Schenckl nella cit. Bibi. Patrum Lat. Brìi., a p. 117. Il cod. era membr., in folio parvo, della fine del see. x e di ff. 115. Dalle dette descrizioni del Ferrari e dello Schenckl si può ri­ costruire il contenuto del cod. - Si premette, nei paragrafi segg., quella dello Schenckl perchè egli riporta, quasi sempre, i titoli dei vari trattati trovati nel cod., mentre quella del Ferrari è piuttosto 1’indicazione bibliografica di essi, trovata da lui, specialmente nel Bosweydus. Il doc. conteneva: 1) « Vita Iohannis Elemosinarii, a Leontio, Epìscopo Napoleos scripta, interprete Anastasio, 8. B. E. bibliothecario », secondo lo Schenckl. - Il Ferrari dice: « Vita 8. Iohannis Alexandrini, quam Leontius ep. conscripsit, interpretata ab Anastasio, 8. B. E. biblio­ thecario ». Ofr. Vita 8. Iohannis Eleemosynarii,ep. Alexandrini, auct. Leontio, ep. Napoleos Cyprorum, interprete Anastasio, 8. B. E bibliothecario, in M igne , P . L., t. 73, coll. 337-84 e la nota della col. 381; dello stesso P . Gr., t. 93, coll. 1613-60; Bibl. Bag. Lot., p. 649, η. 4388. 2) (Amphilochii) « Vita 8. Basilii, interprete Tirso, 8 .B .E . subdiacono », secondo lo Schenckl. - ìle i Ferrari: « Vita 8. Blasii (invece di Basilii·, errore di chi copiò in bella copia il detto Index), authore Amphilochio, interprete Tirso, 8. B. E. subdiacono ». Cfr. Vita 8. Basilii, ep. Caesareae, auct. Amphilochio, Iconii ep., interprete Tirso, 8. B. E. subdiacono, in B o sw e ydu s , op. cit., pp. 151-61, (in cui si dice anche che tale traduzione non è del detto Urso, ma Anastasii, 8 .B .E . bibliothecarii)·, Mig n e , P .L ., t. 73, coll. 293-312; Bibl. Bag. Lat., p. 153, n. 1022. 3) «De divina punitione in violatores sacrorum. De rege quo­ dam, in cimmeterio beati Iohannis sepulto » secondo lo Schenckl. - Il Ferrari l’omette perchè gli sarà sfuggita questa parte. - Non si è trovata la relativa bibliografìa. 4) « Vita 8. Euphrosinae virginis », secondo lo Schenkl. - Nel Ferrari: « Vita 8. Euphrosinae virginis, auctore incerto ». Cfr. Vita 8. Euphrosinae virg., auctore incerto, in B o sw e ydu s , op. cit., pp. 363-68; Mig n e , t. cit., coll. 643-52; Bibl. Rag. Lat., p. 409, n. 2723.

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Ì4

Óss. dei nn. Ì5-18 del cat. del (Ì002-35)

5) «Vita S. Euphraxiae (sic), virginis», secondo lo Schenckl. Nel Ferrari: «Vita 8. Euphrasiae, auctore incerto». Ofr. Vita 8. Euphrasiae virg., auctore incerto, in R osweydus , op. cit., pp. 351-61; Migne , t. cit., coll. 623-42; Bibl. Sag. Lot., p. 408, n. 2718. 6) «Vita 8. Macharii Romani Eremitae, auctoribus TheopMlo, Sergio et Chuno (sic) », secondo lo Schenckl. - Nel Ferrari: « Vita 8. Macchary Romani, auctoribus TheopMlo, Sergio et Hygino ». Ofr. Vita 8. Macarii, Romani, servi Dei, qui inventus est iuxta Paradisum, auctoribus TheopMlo, Sergio et Hygino, in R osweydus, op. cit., pp. 224-31; M i g n e , t. cit., coll. 415-25; Bibl. Hag. Lat., p. 758, n. 5104. 7) « Vita 8. lohannis Chrysostomi », secondo lo Schenckl. Nel Ferrari: « Vita 8. lohannis, ep. Constantinopolitaniy>, ed è indi­ cato 1’ ine.: « Temporibus Theodosii imp. fuit quidam vir Iohannes » Dev’essere la Vita di S. Giov. Crisostomo, scritta da Leone, essendo quasi simile Vine, di questa: « Fuit vir vitae » al suddetto ine. del cod. nonantolano; per la quale, cfr. Vita 8. lohannis Chryso­ stomi, auctore Leone, in Florilegium Casinense cit., I li, pp. 380-87; Bibl. Hag. Lat., p. 647, n. 3. Questo n. 15 corrisponde al n. 128 dei catt. del 1331 e del 1464, ed al n. 165 del (1464-90). un. 16-17. — In questi due nn., i due codd. sono descritti adespoti ed ambedue contenenti la Historia Romana. Uno di questi nn. corrisponde al n. 48 del cat. del 1331 - il cui titolo è: « De antiquitatibus (iudaicis) libri X I I I » di Flavio Giuseppe - ed ai suoi nn. corrispondenti, il 116 del 1464 ed il 144 del (1464-90) che hanno il titolo: « De gestis Romanorum » che è quasi simile a quello di questi nn. 16-17 e contengono il De Bello Iudaico di Flavio Giuseppe. - Per questa corrispondenza e la bibliogr., V. le oss. del n. 48 del cat. del 1331. L ’altro di questi due un. può corrispondere ad una parte del n. 100 del 1331, in cui si tratta di « saeculares Romanae Historiae » che sono le Historiae Romanae di Eutropio, con aggiunte di Paolo Diacono. (Y. le oss. del. detto n. 100). n. 18. — In questo n., il cod. è descritto adeposto e con il solo titolo: « Prognosticorum ». Nel corrispondente n. 115 del cat. del 1331, è descritto anche adespoto, ma più particolareggiato:

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Óss. del n. 18 del cat. del (1002-35)

IS

« Liber pronesticorum (sic) futuri seculi - ch’è quello di Giuliano di Toledo - in quo sunt alia volumina »; e, quindi, il cod. era mi­ scellaneo. D i esso non si fa menzione nè nel cat. del 1166 nè in quelli del 1464 e del (1464-90). - Ciò dimostra: che il cod., tra il (1002-35) ed il 1166, mancava nella Bibl. di Nonantola; che vi era nel 1331; e che vi mancò nuovamente dopo questo anno. Non essendo stato trovato nè nel Fondo Sessoriano della Bibl. Naz. Y. Emanuele nè altrove, si credeva smarrito. Fu l’illustre Prof. Campana della Bibl. Ap. Vaticana - a cui siamo grati - che ci segnalò il Cod. Vat. Lai. 5051 della stessa Bibl. - contenente il detto Liber Prognosticon ed altro - come quello nonantolano ricercato. - Sul ritrovamento di questo cod., egli fece un’esauriente Rela­ zione nel Congresso per il X II Centenario del Mon. di Nonantola, a Modena, poi pubblicata. (Cfr. A. C a m p a n a , Due nuovi codici nonantolani nella Bibl. Vat., in Deputaz. di St. P. per le Antiche Provincie Modenesi, Atti e Memorie, Serie IX , vol. Y (1953), pp. 376-82. La certezza di ciò poteva aversi dalla coincidenza dell’mc. e dell'expl. del Cod. Yat. con quelli indicati nel detto n. 115 del 1331. In questo n., Vine, è: « Quemdam autem » che non corrisponde nè a quello dell’Epistola di Giuliano a Idalio nè a quello del Liber Prognosticorum (v. dopo, nella D e s c r i z i o n e d e l C o d . Y a t . ); là qual cosa lascerebbe un certo dubbio sulla identità del Cod. Nonantolano con quello Vat. - Però, l'expl. del detto n. 115 è: « vinculo ligamur » ch’è molto simile a quello del breve argomento: « De ordinando abbate » - ch’è uno dei vari argomenti posti in fine del cod. - , nel pen. f. del cod. (f. 138, r. 8) che, nel 1331, doveva essere in fine del cod., dovendo essere stati aggiunti dopo gli altri brevi argomenti dello stesso f. 138 e dei fi. 138-139v. Questa somiglianza dell'expl. serve a confermare che il Cod. Vat. è quello Nonantolano ricercato. Riguardo alla diversità delVinc., si può supporre che, a principio del cod., nel 1331, erano altri ff., come farebbero supporre le parole poste a princ. del del Prognosticon: « Sequitur Liber Prognosticorum », invece di In­ cipit, come soleva mettersi a princ. del primo trattato di un cod. Anche le parole dell’mc. del detto n. 115 del 1331: « Quemdam autem » - e specialmente Vautem - dimostrano che dovevano far seguito ad altre dei precedenti ff., ora mancanti. DESCRIZIONE DEL COD. YAT. 5051. - È membr., di ff. 139, mm, 270 x 185, misceli., in minuscola carolina e del see. x i-x n .

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Osa. del n. 18 del cat. del (1002-85)

I. « .L ib e r P r o g n o s t i c o r u m » di G i u l i a n o di Toledo. (ff. 1-3V) Y i sono i L Y III « Capitula » del detto Liber, scritti da mano posteriore a quella del resto del cod. (f. 4) « IN NOM. D. N. I. C. SEQUIT UH LIBER PROGNO­ STICORUM (sopra, nell’interlinea, in carattere più piccolo e di mano posteriore, è scritto: «idest prenoscens futura») FUTURI SEC U LI. . . EPISTULA IU LI A N I EP. AD ID ALIU M EPISCO­ PU M : SANCTISSIMO AC PRAE CETEris familiarissimo — (f. 6) pubblicari sententia ». - Manca la risposta d’Idalio che, nelle edizioni, è dopo questa Epistola. (£f. 6-7, r. 2) Yi è, senza titolo, 1'Oratio Iuliani ad Deum che ine.: « Desertum Idumeae caecus » ed expl.: « pleniori rerum evidentia contineri ». (f. 7) « INCIPIT LIBER DE ORIGINE MORTIS HU­ MANE. QUOMODO MORS PRIMUM SUBINTRAVERIT IN MUN­ DUM. (È il Lib. I dei Prognosticorum). Peccato primi hominis — (f. 50) cuius nullus est finis f EXPLICIT LIBER PROGNO (f. 50v) STIOORUM FUTURI SECULI ». Cfr. S. I u lian i , T oletani e p ., Prognosticon futuri saeculi libri tres, in M ig n e , P. L., t. 96 (a. 1851), coli. 453-55, 459-24; - Codi­ cum Casin. n. 324. II. (f. 50v, rr. 2-12) «DE CREATIONE AN IM AE. QUALI­ TER AN IM E CREANTUR A DEO IN CORPORIBUS NASCEN­ TIUM. Ut ait beatissimus et egregius doctor Remigius in commento psalterii: Qui finxit singulatim — formatas distribuit ». III. L e g g e n d a s u S. M a r i a M a d d a l e n a , (f. 50v, r. 14) « Iosephus narrat. Quia Maria Magdalene per ascensionem do­ mini et salvatoris — (f. 51v) honor et potestas et imperium in sec. sec. Amen ». IV. (ff. 52-52v) A p p a r i z i o n e s e n s i b i l e d i G e s ù B a m b i n o a l s a c . P l e c g i l s che lo abbracciò e baciò, perchè egli aveva chiesto a Dio - non per incredulità ma per la sua pietà - di mostrargli, sensibilmente, la natura del corpo e del sangue di G. Cristo, in seguito alla Consacrazione di essi. «D e q u o d a m p r e s b i t e r o qui v i d i t v i s i o n e m m a g n a m . Quidam presbiter fuit religiosus, valde Plecgils (sic) nomine — quod exterius visu conspexerat ». Y. (f. 53) « INCIPIT MONITA SANCTI EFFREM AD MONACHOS. Dolor me compellit — (f. 75v) per suam gratiam prae-

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Ôss. del n. 18 del cat. del (1002-35)

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titit. Per I. C. JD. N. qui curri eo v. et r., Deus, in unitate Sp. S., per omnia s. s. Amen ». Cfr. S. E p h r a e m S t r i Sermo asceticus De vita religiosa atque monastica, in 8. E p h r a e m S t r i Opera omnia, interpr. Vossio, t. I li, Eomae, 1598, pp. 34-51, C, r. 22; la cui lezione è diversa da quella del cod. VI. (f. 75v) « (S. EFFREM) DE IV DITIO ET COMPVNO­ TIONE. Sana me, Domine, et sanabor — (f. 82v, r. 2) regni sui nos dignos efficiat ». È incompleto. Cfr. S. E p h r a e m S t r i Sermo asceticus, in S. E p h r a e m S t r i Opera omnia, quae exstant Graece, Syriace, Latine, . . ., (cura Ios. Sim. Assemani), t. 1, Eomae, 1732, pp. 63, F, - 69, C, per la sola parte del Sermone incompleto del cod., la cui lezione è anche dif­ ferente da quella edita. V II. (f. 82v, r. 3) « 0 r at i o ad D eum . Obsecro te, Sal­ vator mundi — (f. 83v) renovavit nos per infinita s. s. Amen ». Cfr. S. E p h r a e m S t r i Opera omnia, (cura Assemani), t. 1, Eomae, 1732, pp. 69, D - 70, C. V ili. (f. 83v) « (S. EFFREM) DE I V DITIO ET COM PV NO­ TIONE. Venite, dilectissimi fratres, exortationem meam — (f. 90v) trahatur ad vitam aeternam ». Cfr. S. E p h r a e m S y r i De iudicio extremo et de compunctione in S. E p h r a e m S y r i Opera omnia, (cura Assemani), t. I, Eomae, 1732, pp. 248-52, la cui lezione è diversa da quella del cod. IX . (f. 90v) « INCIPIT EIVSDEM (S. EFFREM) DE RES VRRECTIONE ET IVDITIO ET REGNO CAELORVM ET MVNDITIA ANIM AE. Gloria omnipotenti Deo qui os nostrum — (f. 96v) infirmabuntur in eis. Gloria P. et F. et Sp. S. et nunc et semper in s. s. Arnen ». Cfr. S. E p h r a e m S y r i De universali resurrectione et extremo iudicio. De regno caelorum praemiisque iustorum et poenis impio­ rum, in S. E p h r a e m S y r i . . . Opera omnia, interprete G. Vossio, t. III, Coloniae 1603, pp. 617-19; - S. E p h r a e m S y r i Sermo de resurrec­ tione et iudicio et de regno caelorum et munditia animae, in Z a c a g n iu s L. A l ., Collectanea monumentorum veterum Ecclesiae Graecae et La­ tinae, t. I, Eomae, Typis S. O. de Prop. Fide, 1698, pp. 106-14, la cui lezione è come quella del cod. X . (f. 96v) « INCIPIT EIVSDEM S. EFFREM DE BEATITVDINE. Beatus qui hodio habuerit — (f. 101) luminis pervenire. Amen ». G . G u l l o t t a - 2.

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Oss. del n. 18 del cat. del ( i 002-35)

Cfr. 8. E p h b a e m S y b i Beatitudines, in S. E p h b a e m S t r i Opera omnia, interpr. Vossio, t. I, Eomae, 1589, pp. 183-86 (r. 45), la cui lezione è diversa da quella del cod. X I. (f. 101) «INCIPIT EIUSDEM S. EDEREM DE AGONE. (e, in margine, a carattere piccolissimo e di mano posteriore: « D e l u c t a m i n e s p i r i t a l i »). In luctaminibus (e, sopra, nell’in­ terlinea, in carattere piccolissimo, poco visibile e di mano posteriore) seculi nullus sine agone — (f. 106v) cum sanctis omnibus dicam. Glo­ ria P. immortali, gl. F. imm., gl. Sp. S. imm. in s. s. Amen ». Cfr. S. E p h b a e m S y b i De agone sive luctamine spiritali, in S. E p h b a e m S y b i Opera omnia, interprete G. Vossio, t. II, Coloniae, 1603, pp. 483-86; - S. E p h b a e m S y b i Sermo de luctaminibus huius saeculi, in Z a c a g n iu s , op. cit. sopra, pp. 114-21. - Queste lezioni edite sono come quella del cod X II. (f. 106v) «IN CIPIT EIUSDEM (S. EFFREM) DE POENITENTIA. DOM. IH. CH. qui descendit de sinu — (f. l l l v) omnis adoratio et gloria in s. s. Amen. EXPLICIT (Sermo ch’è scritto piccolissimo e di mano posteriore, sopra, nell’interlinea) SANCTI EFFREM DE AGONI (SEU) DE POENITENTIA». Cfr. S. E p h b a e m S y b i De poenitentia, Sermo I, in S. E p h b a e m S y b i Opera omnia, interpr. Vossio, t. I, Eomae, 1589, pp. 152-56, la cui lezione differisce da quella del doc. X III. (f. l l l v) «IN CIPIT {SERMO) CUIUSDAM SENIS DE DISCRETIONE VIRTUTUM ». (E, nell’angolo sup. destro del f. 112v, in carattere piccolissimo e di mano posteriore, è l’altro titolo: « Abbatis Moysi Sermo ad Abbatem Pemen. »). Ha Vine. (f. l l l v): « Si quis custodierit sermones hos » ed expi. (f. 117v): « consequamur a Deo per gratiam D. N. I. C. Arnen ». XIV. (f. 117v) «IN CIPIT EIUSDEM SENIS (SERMO) DE VIRTUTIBUS. Timor Domini expellit omnen nequitiam — (f. 118v) effici poterit per gratiam Christi. Arnen ». X Y . (f. 118v) «INCIPIU NT MONITA SANCTI PACHOMII. HONORA DEUM ET VALEBIS. Memor esto gemitus — (f. 119v) percipere mereamur. Arnen ». Cfr. S. P a c h o m h I Monita, in M i g n e , P. L., t . 3 0 , coli. 8 9 -9 2 . X V I. (f. 119v) « INCIPIT SERMO SANCTI ANTONII DE VANITATE MUNDI ET DE RESURRECTIONE MORTUORUM. Tempus operationis est — (f. 122) die iuditii eius. Amen ». Cfr. S. A n t o n ii M a g n i , a b b ., Sermo de vanitate mundi et de resurrectione mortuorum, in M i g n e , P. Gr., t. 14, co li. 961-64.

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Ose. dei n. 18 del cat. del (1002-3S)

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X V II. (f. 122) « INCIPIT DE IEIUNIO SENTENTIA CU­ IUSDAM SENIS SAPIENTIS. Ieiunium, dilectissimi, res sancta — (f. 122v) mentis cecitas non potest ». X Y IIL (f. 122v) « INCIPIT INTERROGATIO CUIUSDAM FRATRIS AD ABBATEM PASTOREM. Quidam e fratribus in­ terrogans abbatem — (£. 125) spernit atque condempnat ». X IX . (f. 125) « INCIPIT SENTENTIA SANCTI AMBRO­ SII AD HO M IN EM POENITENTEM ET QUI IN SECULO CONVERSATUR. Ad te assurgo hominem — (f. 128) in vitam aeter­ nam ». - Invece è attribuita a S. Girolamo, cou qualche dubbio. Cfr. S. Eus. H ie r o n y m i Scripta supposititia, pars I, Ep. 33: Ad quendam qui in saeculo poenitebat, in M ig n e , P. L., t. 30, coll. 249 (242)-253 (246). X X . (f. 128) « IN CIPIT INCREPATIO SANCTI HIERO­ N Y M I (Augustini è scritto sopra, nell’interlinea, in carattere pic­ colo e di mano posteriore) AD MONACHOS. (In margine, in ca­ rattere piccolo e di mano posteriore, è l’altro titolo corretto: « Sermo de perfectione Christiana ad Monachos Augustini, non Hieronymi »). Fratres Carissimi, mundus in periculo positus est — (f. 130) tutos praestare cui est gloria in s. s. Arnen ». - Non si è trovata edita. X X I. (1,130) « INCIPIUNT (UN fu scritto da mano diversa nell’interlinea) PROVERBIA SANCTI EUCHARII EPISCOPI. Heredes Dei, audite sermones Dei — (f. 135v) in tempore humiliationis. EXPLI CIUNT PROVERBIA SANCTI EU CHA R II EPISCOPI ». - Qui sono attribuiti ad Eucherio, vescovo, mentre, nelle edizioni, sono attribuiti ad Evagrio, monaco. Cfr. E v a g b i i m o n . Sententiae ad eos qui in coenobiis et xenodoxiis habitant fratres, in L. H o l s t e n ii Codex Regularum . . ., t. I, Augustae Vindelicorum . . ., 1759, pp. 465-68. X X II. (f. 135v) « INCIPIT SERMO HENRICI EPISCOPI PARMENSIS DE PASCHA. Redemptionis nostrae dies — (f. 138) descendit de caelis I. C. D. N. Qui v. et r. in s. s. Amen. (E di mano posteriore:) EXPLICIT SERMO HENRICI EPISCOPI DE PA­ SCA DOMINI». Cfr. H e n b i c i , P a b m e n . e p ., Sermo de Paschale Domini, in A . M a i , Scriptorum Veterum Nova Collectio . . ., t. V II, Eomae, Typis Vat., 1833, pp. 271-73, e in M i g n e , P. L., t. 139, coli. 152932. — Enrico fu vesc. di Parma dal 1007 al 1027, secondo l’Allodi, o dal 1015 al 1026, secondo il Gams. (Cfr. G. M. A l l o d i , Serie

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Ose. del n. 18 del cat. del (1002-35)

cronol. dei Vescovi di Parma, vol. I, Parma, 1856, p p . 85-90; P. G. G a m s , Series Episcoporum, Ratisbonae, 1873, p . 745. X X III. (f. 138, rr. 4-8) « DE ORDINANDO ABBATE IN MONASTERIO. CAP. X X X . (« In Niceno Concilio » fu aggiunto, in margine, da mano posteriore ed in carattere piccolissimo). Defuncto autem abbate in monasterio — anathematis vinculo alligavimusì). - N. B. Questo expi., come si è detto a principio di questo n., è quasi simile a quello del n. 115 del cat. del 1331: « vinculo ligamur » ; per cui si può affermare che il Cod. Yat. Lat. 5051, qui descritto, è quello nonantolano che, nel 1331, finiva qui e che gli argomenti, scritti nei ff. 138-39v da mani posteriori, furono aggiunti dopo. X X IY . (f. 138, rr. 9-17) I n v e n t a r i o di oggetti s a c r i d e l l a s a g r e s t i a d e l M o n . di N o n a n t o l a , (essendo questo cod. nonantolano). - « In primis, capsa aurea, .1. et est intus cristalli deaurati .III.; crucicule auree .V ili, et argentee .V I.; lunetta aurea .1.; cuclari argentei .11.; candle argentee .V II.; amula aurea .1.; calicem argenteum deaurato et cum gem­ mis. I .; (una parola illeggibile); missali .III.: duo deargentati et .1. deaurato ». X X Y . (f. 138, rr. 18-20) D e c r e t o d e l p a p a M a r c o (336). « Beatissimus Marcus, universalis papa, constituit (una pa­ rola illeggibile) ut episcopus civitatis Hostie gui consecrat episcopos urbis Rome pallio uteretur ». Ofr. S. M abci pp . De decreto sibi attributo, in Migne , P. L., t. 8, coi. 852, rr. 12-14; L. D uschesne , Le Liber Pontificalis, t. I, Paris, 1866, p. 80, n. X X X Y , rr. 4-6. X X Y I. (f. 138v) D e c r e t o di S i l v e s t r o (pp. I, 314-15) (rr. 1-2): « Ut nullus laicus crimen clerico audeat inferre et ut minores nulla ut ( = nullam) dent accusationem ad maiorum (— adversus) maiores. Silvestri papa ». (Questo è il capitulum o argomento del Decreto che viene dopo ; e, infatti, le parole: « Ut nullus — maiores », corrette, sono in margine della pag. del­ l’edizione di P. Hinschius, cit. appresso). - Seguono, di mano poste­ riore ed un po’ sbiadite, le parole: « Silvestri pp. » e, in fine della r.: « Gholfrd », con il taglio dell’abbreviazione nell’ asta della d (— Goffridus !). - Segue il testo del Decreto (rr. 3-8): « I to quo etiam con­ sensu et subscriptione omnium constitutum est ut nullus laicus crimen clerico audeat inferre — non est discipulus super magistrum ». Cfr. Ex Synodalibus gestis Silvestri, par. II, in P. H inschius , Decretales Pseudo-lsidorianae, Lipsiae, 1863, p. 449, η. II.

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0 ss. dei nn. 18-19 del cat. del (1002-36)

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X X V II. G i u r a m e n t o di f e d e l t à di R o b e r t o ( G u i s c a r d o ) al p p . G r e g o r i o V I I , per l’investitura del Ducato di Puglia, Calabria e Sicilia, e sua obbligazione di pa­ gargli il censo relativo. 29 giugno (1080). Ine. (f. 138, r. 8): « In nom. Dom. Incipit Sacramentum Roberti Duds. Ego, Robertus, Dei gratia et S. Petri, Apulie et Calabrie et Sicilie dux, ab hac bora » ed expl. (f. 139, r. 19): amichi concessam. Actum Ciperani, I I I hai. iuliiy>. Cfr. Iuramentum fidelitatis guo dux (Robertus) praestitit Gre­ gorio pp., in Bullarum, Diplom. et Privil. SS. RR. PP. . . . , Roma, 1 7 3 4 , p . 66, col. 2 ; - Constitutio reddendi census de tota Apulia, Calabria et Sicilia, in M i g n e , P. L., t. 1 4 8 , coll. 5 7 4 -7 5 ; - P. F r . K e h r , It. Pont., voi. V i l i , Berolini, 1 9 3 5 , p. 1 8 , n. 4 7 . X X V III. F o r m u l a d e l l ’ i n v e s t i t u r a d e l s u d ­ detto D u c a t o , c o n c e s s a dal pp. G reg orio V I I a l d e t t o R o b e r t o ( G u i s c a r d o ) , (29 giugno 1080), (f. 139, rr. 20-27): «Ego, Gregorius papa, investio te, Roberte dux, de terra quam Ubi — anime tue et mee. Fiat. Fiat. Fiat. Deo gratias ». Cfr. Formula investiturae Gregorii pp., qua Robertum ducem de Apulia, Calabria et Sicilia investit, in Bullarum etc., loc. cit. sopra; Investitura . . . Gregorii pp., qua Robertum ducem investit, in M i g n e , t. cit. sopra, col. 575; - K e h r , voi. cit. sopra, p. 18,' n. 48. X X IX . (f. 139v) P r i v i l e g i o di P a s q u a l e I I al V e s c . V i t t o r e d i B o l o g n a , del 2 o 6 marzo 1114: « Sic[uti iniusta] poscentibus null[us] tribuendus effec[tus], sic legiti[me desi]derantium non est differend\a\ petitio. [T]uis igitur — et Sancte Helene »; e, poi, è abrasa mezza riga. - È una copia incompleta e sbiadita di una parte del detto Privilegio, ed è poco leggibile; e, quindi, si deve al suddetto Prof. Campana questa identificazione diplomatica. Cfr. Privilegium pro episcopatu Ecclesiae Bononien., in M i g n e , P. L., t. 163, coli. 351-52, r. 11 (Sancte Helene)·, - K e h r , op. cit. sopra, vol. V, p. 249, n. 17; - C a m p a n a , op. cit. sopra, p. 382 e nota 48. n. 19. — Qui il cod. è descritto anepigrafo, ma il titolo si desume dai nn. corrispondenti, il 45 del cat. del 1331 ed il 122 del (1464-90). - Cfr. R ab Ani M aur i , ARCHIEP. M oguntin ., Commen­ tariorum in Genesim libri quattuor, in Mig n e , P. L., t. 107, co­ lonne 443-670. Corrisponde ai detti nn. 45 e 122, ed al 129 del 1464.

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Ose. dei un. 20-22 del cat. del (1002—36)

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n. 20. — Cfr. R e m ig ii , m o n a c h i S. G e r m a n i A n t is s io d o b ie n . O. S. B., Romiliae duodecim - che sono su alcuni passi del Vangelo di 8 Matteo, per cui sono dette anche Homiliae super Matthaeum in M i g n e , P. L., t. 131, coll. 865-932. Corrisponde al n. 40 del cat. del 1331, al 36 del 1464 ed al 56 del (1464-90).

.

-,

n. 21. — Qui il cod. è descritto adeposto. L ’autore è Beda, il Venerabile, come specialmente si desume dall'expl. del n. 63 del cat. del 1331 - a cui deve corrispondere questo n. 21, non essen­ dovi, nel detto cat. del 1331, nessun altro Martirologio - ; il quale expl. è appunto quello del Martirologio del Beda, secondo l’esem­ plare di Colonia. - Cfr. B e d a e V e n e r a b il is Martyrologium (iuxta exemplare Coloniense), in M ig n e P-. L., t. 94, coll. 797-1148. Corrisponde al detto n. 63, al 70 del 1464 ed al 120 del (1464-90), ma, in essi, erratamente, è indicato S. Girolamo, come autore.

n. 22. — Questo cod. membr., misceli., di ff. 268, di mm. 326 X 220, in scrittura minuscola carolina e del see. x fu portato dal Mon. di Nonantola in quello Sessoriano o di 8. Croce in Gerus. di Roma, e da questo, poi, alla Bibi. Naz. V. Em. di Roma, dove ha la segnatura: Ms. 1364 (Sees. 45). Nel f. 6, di mano del see. x i-x n , è scritto: « In hoc volumine, adquisito, tempore domni Rodulfi abbatis primi, per Petrum Ardengum, continetur tractatus Psalmorum 8. Remigii, archiep. ». Rodolfo I governò il Mon. di Nonant. dal 1002 a l 1035 (Cfr. T ir a b o s c h i , St. della A. B .. . . di Non., I, p. 485). - Nel margine sup. del f. 1, fu scritto da mano del see. x m : « Iste liber est Monasterii Nonantulani ». Per questo cod., cfr.: F e r r a r i , Index: appendix, G; T i r a b o s c h i , voi. cit., p. 186; F a v a , Tesori, p. 134. Il cod. ora contiene: 1) (f. 1) Un frammento delle Etymologiarum 8. Isidori, H spalen. ep., capp. X V II, a metà, - X IX , a metà, del lib. VI, che ine.: « Embolismus I I I Idus aprilis, luna X V . — (f. l v) Emboli­ smus X I I , Idus martii ( = maii), luna X V II. Post huius explana­ tionem, ad primum exordium recurrendum est. A conditione mundi » e expl. (f. 6): « coniurare adversus diabolum ». Cfr. S. I s id o b i , H is p a l e n , e p ., Etymologiarum liber VI, capp. X V II, a metà, - X IX , a metà, in M i g n e , P. L., t. 82, coi. 247, r. 8, - coi. 257, r. 9. Però, la lezione del cod. è diversa.

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Oss. dei nn. 22-25 del cat. del (1002-35)

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2) (I ncerti auctoris E n a r r a t i o n e s o Commen­ t a r i u m i n p s a l m o s I-C X X X V ). Questo trattato, originariamente, nel cod. era adespoto e ane­ pigrafo, mentre, posteriormente, come s’è detto, nel f. 6, fu scritto ch’era il « Tractatus Psalmorum 8. Remigii ». - Anche in questo n. 22 e nei suoi nn. corrispondenti - il 39 del cat. del 1331, il 126 del 1464 e Γ89 del (1464-90) - il tit. e l’autore sono quasi gli stessi. - Però, l’autore non è Eemigio. Porse le parole: « Prophetia est divina inspiratio », a princ. della Pref., - che si trovano a princ. anche nel Trattato di Eemigio - indussero a questo errore, poiché il testo del cod. non è quello di lui nè se n’è trovato l’autore. Il Trattato, a princ., ha una specie di P r e f a z i o n e che ine. (f. 6V): « Dicendum est quid sit prophetia. Prophetia est divina ispiratio » ed expl. (f. 7): « iusto et sancto viro accipitur »; e segue il Trattato che ha la l a lettera iniz. grande e ornata a colori ed ine.: « Beatus vir. Beatus dicitur quasi bene auctus vir auribus. Beatus vir qui non abiit in consilio etc. Quibus modis omne peccatum agitur cogitatione » e expl. (f. 268v): « Qui percussit reges magnos inmunda desideria in cordibus electorum. Et»’, e qui YEnarratio - ch’è quella del salmo C X X X V : Confitemini Domino - rimane interrotta, essendo il cod. mutilo in fine. — Questo n. corrisponde ai suddetti nn. 39, 126 e 89.

n. 23. — Il cod. è descritto qui anepigrafo, ma il titolo si desume dal n. 88 del cat. del 1464 e dal 32 del (1464-90), ai quali questo n. corrisponde. Cfr. H aym onis , H elberstaten . ep ., 1Romiliae in Evangelia de tempore et de Sanctis, in Mig n e , P. L., t. 118, coll. 9-815. n. 24. — Questo Commentario del cod. non è di Eemigio e nem­ meno - come è indicato nel n. 107 del cat. del 1464 - di S. Am­ brogio, ma di Pietro Lombardo, come si deduce dell’me. e à&Wexpl. del n. 112 del 1331. Per la bibliogr. di questi Commentari di P. Lombardo, v. le oss. del detto n. 112. Corrisponde ai detti nn. 107 e 112, e anche al 143 del (1464-90), perchè sono i soli nn. che si corrispondono per l’argomento del trattato. n. 25. — Mancano il titolo dell’opera ed il nome dell’autore che furono abrasi o cancellati con qualche reagente, poi nuovamente scritti con inchiostro più nero del resto del catalogo, ed ora sono illeggibili.

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Ose. del n. 26 del cat. del (1002-35)

n. 26. — In questo n., si fa menzione soltanto del trattato Chronica di S. Eusebio, mentre nel n. corrispondente 14 del cat. del 1331, è menzionato anche il De libero arbitrio di S. Agostino e, nel­ l’altro n. corrispondente 63 del 1464, oltre ai due detti trattati, è menzionato anche il De gratia dello stesso Agostino. Ma il cod. conteneva ancora altro. Questo cod. passò dal Mon. di Nonantola in quello Sessoriano o di S. Croce in Gerus. di Borna, essendo descritto nel n. 81 del cit. Index dei mss. Sess. del Ferrari, da cui desumiamo la seg. de­ scrizione del cod. Esso era membr., in 4° e di ff. 94, e conteneva: 1) « E u s e b ii O a e s a r ie n . Chronicon » che aveva Vine.: « Dei omnipotentis sapientia limum ex terra sumens » e Vexpl.: « ex Ms quae a nobis per nimiam inquisitionem declarata sunt ». - Poiché questo inc. ed expi. non sono quelli dei Libri Chronicorum di Euse­ bio - e ciò lo dice anche il Ferrari - e poiché questo ine. non si trova nel cit. Initia Patrum del Yattasso, si può supporre: che il Chronicon del cod. fosse mancante del princ. e della fine; o che vi fossero soltanto degli excerpta dei detti Libri Chronicorum·, o che il nome dell’autore ed il titolo fossero errati. Per il detto trattato di Eusebio, cfr. E u s e b i i , Oa e s a r i e n . e p ., Chronicorum libri duo, in A. M a i , Scriptorum Vet. cit., t. V ili, pp. 1-406; M i g n e , P. Gr., t. 19, coll. 99-598, e P. L., t. 27, coll. 11-507. 2) « E iu s d e m (E u s e b ii Oa e s a r i e n .) Interpretatio nominum Hebraicorum » che aveva Vine.: « Hierusalem ipsius Dei ». - Que­ sto nome dell’autore non è esatto perchè è vero che il trattato: 8. EuSEBii P a m p h il i De nominibus Hebraicis si trova nel M i g n e , P. Gr., t. 22, col. 877, ma - poiché questo trattato è piuttosto attribuito a S. Girolamo - vi è il rimando a S. Eus. H i e r o n y m i De nomini­ bus Hebraicis del t. I l i delle Opere di S. Girolamo, col. 121, che corrisponde al t. 23 della P. L., col. 771, nella I ed., e col. 815, nella II. Però 8 . Girolamo tradusse questi nomi da Filone (Philo) come dice nella Prefazione - e, quindi, Eusebio non c ’entra. Inoltre il detto ine. non è quello di questo trattato di S. Girolamo nè si trova nel cit. Initia Patrum del Yattasso, per cui, anche per la detta Interpretatio del cod., bisogna fare le stesse supposizioni fatte nel par. prec. per il Chronicon. - Piuttosto questa Interpretatio d’Eusebio potrebbe corrispondere al De situ et nominibus locorum Hebraicorum S. Eus. H i e r o n y m i (M ig n e , P. L., t. 23, coli. 903-76), -

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Oss. dei nn. 26-30 del cat. del (1002-35)

25

anche perchè questi dice, nella Prefazione, di averlo tradotto, con qualche modifica, da Eusebio di Cesarea; ma - poiché il suddetto ine. del cod. non coincide con quello del De situ - bisogna fare, anche per il De situ, le stesse precedenti supposizioni. 3) « D i v i A u g u s t in i De gratia et libero arbitrio » ch’era, come dice il Ferrari, « ut in impressis ». Cfr. 8 . A u r . A u g u s t in i De gratia et libero arbitrio ad Valentinum et cum ilio (ad) monachos Uber unus, in M i g n e , P. L., t. 44, coll. 881-911. 4) « E iu s d e m (S. A u g .) De correptione et gratia » ch’era, come dice il Ferrari, « ut in impressis ». Cfr. S. A u r . A u g u s t in i De correptione et gratia ad eumdem Va­ lentium et cum ilio (ad) monachos Adrumentinos, in M i g n e , P. L., t. cit., coll. 915-46. — L 'ine. dei detti nn. corrispondenti 14 e 63 è come quello indi­ cato dal Ferrari, e Vearpl. è quello del De corrept. et gratia di S. Agostino. n. 27. — Il cod. qui è descritto adespoto. In questo Catalogo del (1002-35), si parla della Historia Eccle­ siastica in questo n. 27 e nel n. 40. Probabilmente, la Storia del n. 27 è la stessa di quella del n. 40 aggiunta dopo nel cat. da mano diversa e posteriore, con l’indicazione ch’era di 11 libri (quanti quelli della Storia Eccl. di Eusebio, tradotta da Bufino) e unita a due Sermoni - , trattandosi di un cod. antico e già individuato (V. le Oss. del n. 102 del cat. del 1331). Potrebbe essere anche VHistoria Eccl. di Cassiodoro, di cui si parla nel n. 98 del cat. del 1331 e dei suoi nn. corrispondenti, il 112 del 1464 ed il 151 del (1464-90). (V. le Oss. del n. 98 del 1331). nn. 28-29. — Questi due A n t i f o n a r i devono corrispon­ dere ai due descritti nei nn. 24-25 del cat. del 1464 e a due dei tre descritti nei nn. 10-12 del (1464-90). n. 30. — Questo M e s s a l e senza Epistole e Vangeli forse conteneva le sole Orazioni della Messa e, quindi, corrisponderebbe al Collectarium pro Missa del η. 8 del cat. del 1464, al Missaletum seu Orationarium del n. 23 del (1464-90) che ha lo stesso ine. ed carpi, del detto n. 8. Corrisponde anche a uno dei cinque Messali descritti nei nn. 165-69 del cat. del 1331.

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Ose. dei nn. 31-39 del cat. del (1002-35)

un. 31-34. — Questi quattro « Orationales » corrispondono a 4 dei nn. 202-18 del cat. del (1464-90) e, forse, a 4 dei nn. 159, 189, 192, 206, 207, 208, 210 e 215 del cat. del 1464. n. 35. — Corrisponde al n. 180 del cat. del 1331 al 10 del 1464 ed a uno dei nn. 218-28 del (1464-90). n. 36. — Corrisponde al n. 179 del cat. del 1331, al 17 del 1464 ed al 20 del (1464-90). n. 37. — Cfr. M. A tte. Cassiodori Expositio in Psalterium (per i soli salmi I-X IX ), in Mig n e , P . L ., t. 70, coll. 25-147.

Questa Expositio dei salmi I -X I X e quella del seg. n. 38, per i salmi L I-L X X III, non possono avere, negli altri Cataloghi, nes­ suna altra corrispondenza - almeno parziale e per i soli detti salmi - se non con i nn. : 77 del cat. del 1331, 111 del 1464 e 43 del (146490), i quali, però, contengono la detta Expositio completa dei salmi I-L X X III. Si può, quindi, supporre che quella di questo n. 37 e del seg. 38, per i salmi I -X I X e L I-L X X H I, - che prima apparteneva a due codici separati - fu aggiunta, dopo il (1002-35), ad un altro cod. che conteneva quella per i soli salmi X X -L , e dei 3 codd. fu formato uno solo ch’è quello descritto nei detti nn. 77, 111 e 43; ai quali ammessa questa ipotesi - corrisponderebbero questo n. 37 ed il seg. n. 38. — È il Commentario completo di Oassiodoro dei salmi L I-L X X III ed un p o’ del salmo L X X IY perchè le parole « Confi­ tebimur tibi, Deus » sono un p ’ dopo il principio del commento del salmo L X X IY ; e, quindi, il cod. doveva essere mutilo in fine. Cfr. M. A ijr. Cassiodori Expositio in Psalterium (per i salmi L I-L X III e un po’ del L X X IV , fino e « Confitebimur »), in M igne , P . L ., t. 70, coU. 371-536. Per la corrispondenza parziale, cioè per i soli detti salmi, con i nn.: 77 del cat. del 1331, 111 del 1464 e 43 del (1464-90), v. le osserv. del n. prec. n. 39.

— Cfr. M . A u r . C a s s io d o r i Expositio in Psalterium C IX -C L, cioè fino a ll’u ltim o d i essi), in M i g n e , P . L.,

(per i soli salm i

t . 70, co ll. 9 0 1 -1 0 5 6 .

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Oss. dei nn. 39-40 del cat. del (1002-35)

27

Poiché questa Expositio dei salmi O X IX -C L non ha nes­ suna perfetta corrispondenza negli altri Cataloghi, si può supporre: 1) che il cod. di questo n. 39, contenente la detta Expos, dei salmi O X IX -C L, sia stato aggiunto, dopo il (1002-35), ad un altro cod. contenente quella dei precedenti salmi I-C X Y III dello stesso Cassio­ doro; e, allora, questo n. 39 può corrispondere, parzialmente, cioè per i soli salmi O X IX -C L, al 74 del 1331 e ai suoi nn. corrispondenti, in cui si tratta dell 'Expositio di Cassiodoro dei salmi OI-OL; 2) oppure che il Commento dei salmi O X IX -C L di questo n. 39, attribuito a Cassiodoro, non sia di lui, ma di S. Agostino, di cui è il Commento o Expositio segli stessi salmi O X IX -C L che si trova menzionato nei nn. 15 e 29 del cat. del 1331, e nei loro nn. corri­ spondenti; e, allora, questo n. 39 potrebbe corrispondere a questi nn. 15 e 29, e ai loro relativi nn. corrispondenti. n. 40. — Il primo trattato: « Historia ecclesiastica » è descritto qui adespoto, ma è di Eusebio, come si desume dallo stesso cod. che ancora si trova nell’Archivio dell’Abbazia di Xonantola. Per la bibliografia della detta Historia e dei Sermoni che ven­ gono dopo, e per la descrizione e la storia del detto cod., v. le osserv. del n. 102 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 102, al 227 del 1464 e al 128 del (1464-90).

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II CATALOGO DEL 1166

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II CATALOGO DEL 1166

Questo catalogo o inventario è nei £f. 62v-63v del cod. nonantolano - passato poi alla Bibl. del Mon. di S. Croce in Gerusa­ lemme, detta anche Sessoriana, di Borna, - ora, è il Cod. Sess. 31 (ms. 1568) della Bibl. Y itt. Em. di Borna. I codd. elencati sono 61. D i questo cat. parlò, per la prima volta, il dottissimo Card. A. Mai nella « Notitia Codicum Mon. Nonantulani » 1, desunta dalla trascrizione di esso, mandatagli dal P. Alberico Amatori, circestense, del detto Monastero: trascrizione che contiene qualche errore e si conserva nelle Carte dello stesso Cardinale della Bibl. Ap. Y a t.2. Però questa semplice Notitia pubblicata dal Mai è imperfetta e inesatta non solo per gli errori dell’Amatori riportativi, ma anche perchè egli non pubbl cò integralmente questo cat. - come meritava per la sua antichità e per il suo contenuto - , lo modificò, lo sunteg­ giò e ne aggruppò i trattati secondo gli autori, in modo che i trat­ tati di uno stesso cod. sembrano appartenere a diversi codd. Inoltre, egli vi aggiunse altri codd. Sessoriani, comunicatigli dallo stesso Amatori, che così sembrano appartenere anche al cat. del 1166, mentre quelli di questo sono soltanto nei paragrafi I e II (fino al n. 35) della detta Notitia; e gli altri non solo non vi appar­ tengono, ma nemmeno sono nonantolani3. II Becker 4 ripubblicò fedelmente la Notitia del Mai, con tutte le dette inesattezze. 1 Notitia Codicum Mon. Nonantulani ex cod. Sessoriano, olim Nonantulano, in A. Mai, Spicilegium Bom. cit., t. V, pp. 218-21. 2 Cod. vat. lat. 9560, fi. 178-80 (ol. 175 - 77 ^). 3 Infatti il Mai, dopo il catalogo trascritto dall’Amatori, aggiunse: « A d ­ dam heic notitiam praecipuorum SS. Crucis codicum, secundum excerpta mea ». V. il f. 180 del Cod. vat. lat., cit. nella nota prec. 1 Catalogi Bibl. cit., pp. 220-22.

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32

Catalogo del 1166

Il primo fu il G iorgi1 a pubblicare integralmente questo cat. del 1166 - cb ’è il primo cat., propriamente detto, dei codd. esistenti allora nel Mon. di Nonantola - , insieme a quello prec. del (1002-35) ch’è piuttosto, come si è detto, ima nota di quelli acquistati durante il governo dell’abb. Rodolfo I. Parlano di questo cat. del 1166 Th. G ottlieb2 e D. F ava3. È da notarsi che, in questo cat., sono numerosi gli errori lin­ guistici e che vi mancano alcuni codd. del prec. cat. del (1002-35), i quali ricompaiono negli altri cataloghi posteriori. Si può supporre che questi codd., temporaneamente mancanti, fossero stati nascosti nello stesso Mon. di Nonantola o fossero stati dati in prestito fuori.

(f. 62v) Anni

D om in i milesim o

quisicio jacta est de libris

centesimo

sexsagesimo sexto, in-

Sancti Silvestri

de N o n a n tu la 4

et inventi sunt libri Sancti A u gu stin i: 1)

P rim o inventus est A u g u stin u s, D e

Trinitate; et A u ­

gustinus, A d Petrum diaconem: « Qualiter débeat vere fidei re­ gulam 2)

tenere »; volumen

E t A u gu stin u s D e Civitate D e i 6; volumen uno.

3 -8 ) 9)

uno 5.

Psalterium ; sex volumina. Ipom esticon

stole P a u li

ad

contra

Pelagianos;

et

Tractatus

E p i­

Rom anos et a Galathas et ad E fesios et ad

Tim otheum et ad Tesanonicense et ad T itu m ; omnes in uno volumine. 10)

Genesi ad litteram et D e quantitate

anim e;

A d ver­

sus Priscilianistas; et D e naturae anime ad Optatum episco­ p u m ; et D e origine anime ad R enatum ; item alius ad Petrum presbiterum, item duo ad V in cen du m

Victorem;

cit., pp. 59-60; ne paria anche a pp. 56-57. cit., p. 212, n. 603. 134. libris S. Silv. de Non. » furono aggiunte in margine del f., con un segno di riferimento. 5 Queste due parole furono aggiunte nell’interlinea. 6 Vi sono abrase alcune parole. 1 L'Antica Bibi, 3 Leber Mittel. 3 Tesori cit., p. 4 Le parole « de

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Catalogo del 1166

33

(f. 63) item alii duo D e nuptiis et concupiscendi ad Valerium; item liber Gassiodori D e anima 1; omnes isti in uno volumen. 11)

Contra Iovin ia n u m ;

Contra F a u stu m ;

Contra D o -

natistas; Locucionum et Questionum ; volumen uno. 12)

Retractacionum;

et L ibri Sancti Geronimi I I I ;

in

uno volumen. 13)

Quinquaginta

om elias;

et D e

consolacione mortuo­

rum ad P a u lin u m ; et Retractacio de Sermo D om in i in m unte; et Ordo

epistolarum

Sancti

A m b rosii

aepiscopi;

omnes in

uno volumen. 14)

D ialogus

Sancti A u gu stin i ad D e o d a ti2, eius car­

nali filio; volumen uno. 15)

F u g ep ii E x

16)

L a cta n d u m ; volumen uno.

17)

D octrina Christiana; D e vita Christiana; et D e con­

solacione

dictis S . A u g u stin i; volumen uno.

m ortuorum ;

et D e

p r o fessio n e 3 iusticie;

resurecione m ortuorum ; et D e com m u n ion e 4 corpus

et

De

et sa n ­

guinem Christi non dubitandum; et Sancti Geronimi A d ver­ sum

V ig ila n d u m ;

omnes

isti

in

uno

volumen.

18)

A u gu stin u s , D e . X X . 5 questionibus;

19)

Liber

A u g u stin i

ad

E u th eriu m 6 D e

volumen uno. corpore

D o­

m in i; volumen uno. 20)

E p istole Sancti A u g u stin i . X V . ;

et D e

m endacio;

et Martirililogio 7 B ed e; volumen uno. 21)

D e gratia et libero arbitrio ad Valentino; volumen uno.

22)

Super Epistolam Ihoann is; D e

disciplina

Christia­

norum ; D e fide et operibus; D e adulterinis conium giis; D e 1 Vi è una parola abrasa. 2 Invece di Adeodatum. 3 Invece di perfectione. 4 Manca: inter. 5 Invece di X X I . 6 Invece di Eucherium. 7 Invece di Martyrologio. G . G u l l o t t a - 3.

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Catalogo del 1166

34

bono conium gali; D e sancta virginitate; D e professione virgi­ nitate ad Iulianam V om nes isti in uno volumen. 23)

D e baptismo; volumen uno.

24)

Epistole D aciani; volumen uno.

25)

Super Ihoanne A u g u stin i; volumen uno.

26)

Orosio; volumen uno.

27)

P rosp er; volum en uno.

(f. 63*) 28)

Epistole Geronim i

et

contra

E lvid iu m ,

et contra

Oivianum 1 2 et adversum V ig ila n d u m ; volumen uno. 29)

Super E sa ia ; volumen uno.

30)

© 3 Su per Iezechiel; volumen uno.

31)

Instituta Cassiodori; et Super D aniel; volumen uno.

32)

© Super Geremia cum lamentacionibus su is; vo­

lumen uno. 33)

Super Osee et Io e l; volumen uno.

34)

Super Addiae, Io n e, M ichee, N a u m , Abbacuc, Soffo­

nde, A ghei. Zacharie, M alachie; volumen uno. 35)

N om in a H ebreorum ; volumen uno.

36)

D e laude P salm orum ; volumen uno.

37)

Concordia regularum; volumen uno.

38)

Geronim i Super Epistola P au li a 4 Galathas; volu­

m en uno. 39)

Etim ologiarum Isid o ri; volumen uno.

40)

Sum m um bonum Isid ori; volumen uno.

1 Era stato scritto: « Iulianum » che poi fu corretto in « Iulianam ». Il Giorgi legge: Iulianum. * Invece di lovinianum. 3 Qui e nel n. 32, si trova una crocetta ch’è un segno di reciproco rife­ rimento, forse per indicare che il rigo del n. 32 « Super Geremia » ecc. doveva essere collocato in questo punto, prima di questo di « Super Bzeehiel ». Siccome, però, queste crocette non sono coeve, abbiamo lasciato l’ordine trovato nel documento, pur trascrivendo le crocette e facendo notare ciò. - Il Giorgi mise il n. 30 prima del 30. * Invece di ad.

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Catalogo del 1166 e oss. del η. 1

35

41)

Regula canonica Isid o ri; volumen uno.

42)

Oficiorum Isidori, et A m b rosii D e baptismo; volumen

uno. 43)

Decreta Pontificum Isidori; volum en uno.

44)

Super Lucam A m brosii; volumen uno.

45)

« B eati immaculati » A b r o sii; volumen uno.

46)

Super Epistole P a u li ad Rom anos et ad Corrimthios

A m brosii 1; volumen uno. 47)

E xa m eron A m b ro sii; volumen uno

48)

A m b rosii A u tp erti Super A poca lipsin ; volumen uno.

4 9 -5 0 )

M ora lia

Gregorii;

volumina

duo.

51)

Super lezechiel Gregorii; volumen uno.

52)

Registro Gregorii; volumen uno.

53)

Pastorali Gregorii; volumen uno.

54)

Paterius Gregorii; volumen uno.

55)

In fa n d a Gregorii; volumen uno.

56)

D ialogus Gregorii; volumen uno.

57)

B ed a , S u per Parabole Salomis 2;

58)

Super

A ctu u m

Apostolorum

volumen uno.

et A p oca lip si

B eda;

volumen uno. 59)

Liber de conpeto vel cronica B eda; volumen uno.

60)

Istoria A nglorum B eda 34 ; volumen uno.

61)

Sintilario B ed a ; volumen uno i.

OSSERVAZIONI DEI NN. DEL CAT. DEL 1166. n . 1 . — P er il 1 ° tra tta to , cfr. S. A u r . A u g u s t i n i De Tri­ nitate libri quindecim, in M i g n e , P. L., t. 42, coli. 8 2 0 -1 0 9 8 . II 2 ° tra tta to , De Fide seu de regula verae Fidei, è pubblicato dal M igne tra le opere di S. A gostin o, m a, com e egli stesso dice,

1 Questo nome è nell’interlinea. 2 Invece di Salomonis. 3 Questo nome fu aggiunto nell’interlinea. 4 Era stato scritto: « volano », ma, poi, nell’interlinea, fu aggiunta la m, con il segno dell’abbreviazione sopra, per indicare: « volumen uno ».

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36

Oss. dei nn. 1-8 del cat. del 1166

si deve attribuire a S. Fulgenzio, tra le cui opere egli stesso anche lo pubblica. Cfr. 1) S. A u e . A u g u s t i n i ecc. De Fide seu de regula verae Fidei ad Petrum liber unus, in M i g n e , P. L., t. 40, co­ lonne 752-80; e 2) S. F u l g e n t i ! , e p . E u s p e n s i s , De Fide seu de regula verae Fidei ad Petrum liber unus, in M i g n e , op. cit., t. 65, coll. 671-706. Corrisponde al η. 3 del cat. del 1331. n. 2. — Per il De Civitate Dei di S. Agostino, v. le oss. del n. 6 del cat. del 1331, a cui corrisponde. nn. 3-8. — Questi nn. corripondono ai nn. 159-164 del cat. del 1331 e - malgrado i titoli diversi di alcuni nn. - ai nn. 12-15, 27 e 160 del cat. del 1464, ed ai nn. 14, 16-19 e 21 del (1464-90), perchè vi sono indicati dei Salteri o delle parti del Breviario corale. n. 9. — Questo cod. miscellaneo, descritto qui adespoto ed in modo incompleto, conteneva le seguenti opere di S. Agostino e di S. Ambrogio, come si desume dalla descrizione di esso, fatta nel n. 74 del cit. Index (ms.) del Ferrari, - essendo poi il cod. pas­ sato alla Bibl. Sess. o di S. Croce in Gerus. di Eoma - ed ora è perduto. Il cod. dovette avere rimaneggiamenti posteriori perchè l’ordine del suo contenuto, descritto nei cataloghi nonantolani, non coincide con quello descritto nel detto Ind. del Ferrari. Il cod. conteneva: 1) « D . A u g u s t in i Hypognosticon » (che, nel cod. origininario, era il 1° trattato di esso, mentre poi, secondo la detta de­ scrizione del Ferrari, si trovava in ultimo). Cfr. S. A ue . A u g u s t in i Hypomnesticon contra Pelagianos et Coelestianos, vulgo libri Hypo­ gnosticon, in M i g n e , P . L., t. 45, coll. 1611-64. (Y. il cod. Cass. n. 162, £E. 155-241). 2) « Eiusdem Expositionis quarundam propositionum ex Ep. ad Romanos liber unus ». Cfr. S. A u e . A u g u s t i n i ecc., sotto lo stesso titolo, in M i g n e , op. cit., t. 35, coll. 2063-100. 3) « Eiusdem Expositio ad Galatas ». Cfr. S. A u e . A u g u ­ s t in i Epistolae ad Galatas expositionis liber unus, in M i g n e , op. cit., t. 35, coli. 2105-148. 4) « P . Ambrosii in decem Epistolas Pauli ». - Veramente S. Ambrogio commentò 13 Epistole di S. Paolo e cioè: Le Epi­ stole: ad Rom.; I et I I ad Cor.; ad Gal.; ad Eph.; ad Phil.; ad

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Oss. dei nn. 9-11 del cat. del 1166

37

Col.; 1 et I I ad Thess.; I et I I ad Tim.; ad Tit.; ad Philemonem; mentre nel titolo, tratto dalla descrizione del Ferrari, ne troviamo indicate soltanto 10. - Poiché l’indicazione contenuta in questo n. 9 è ancora più incompleta, si deve supporre o che il cod. nonant. contenesse il Commento di sole 10 Epp. di S. Paolo o che fos­ sero state conteggiate per una le Epp. duplici, cioè quelle ad Cor.., ad Thess. e ad Thim. Quest’ultima ipotesi sembra più probabile sia perchè allora il numero delle Epp. commentate da S. Ambr. sarebbe di 10, sia perchè anche Vexpl. antico del cod., secondo gli altri cata­ loghi nonantolani, è quello dell’ultimo Commento, cioè di quello sull’Ep. ad Philem. (v. le oss. dei sgg. nn. corrispondenti). Cfr. S. A m b r o s ii , M e d i o l a n e m . e p ., Commentaria in tredecim Epistolas Pauli, in M i g n e , op. cit., t. 17, coll. 47-536. Corrisponde al n. 7 del cat. del 1331, al 62 del 1464 ed al 94 del (1464-90). n. 10. — Il cod. è descritto qui adespoto. Cfr. 1) S. A u r . A u g u s t i n i De genesi ad litteram libri duodecim, in M i g n e , P. L., t. 34, coll. 245-86; Corp. Script. Eccl. Lai., voi. 28, sect. I l l pars II, pp. 3-435. 2) Dello stesso De quantitate animae liber unus, in M i g n e , op. cit., t. 32, coll. 1035-80. 3) Dello stesso Ad Orosium contra Priscillianistas et Origenistas liber unus, in M i g n e , op. cit., t. 42, coll. 669-78. 4) Dello stesso Epistola ad Optatum, ep. Milevitanum, De natura et origine animae, in M i g n e , op. cit., t. 22, coll. 1182-92. 5) D ello stesso De anima et eius origine libri quatuor: ad Re­ natum (è il 1 ° libro); ad Petrum presb. (è il 2 ° ); ad Vincentium Vic­ torem (è il 3 ° ed il 4 °), in M i g n e , op. cit., t . 4 4 , coll. 4 7 5 -5 4 8 ; Corp. Script. Eccl., v o i. 60, p p . 3 0 3 -5 7 0 . 6) Dello stesso De nuptiis et concupiscentia ad Valerium comitem libri duo, in M i g n e , op. cit., t. 44, coll. 411-74; in Corp. Script. Eccl. Lat., voi. 42, pp. 211-319. 7) M. A u r . C a s s io d o r i De anima, in M i g n e , op. cit., t. 7 0 , coll.

1 2 7 9 -1 3 0 8 .

Corrisponde al n. 1 del cat. del 1331. n. 11. — Questo cod., descritto qui adespoto e miscellaneo, fu poi diviso, prima del 1331, in quattro parti, corrispondenti ai 4 segg. trattati, che formarono 4 codd. separati.

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Ose. dei nn. 11-12 del cat. del 1166

Bus. H i e r o n y m i Adversus Iovinianum. Per la bibliogr. e il cod. - ora il Sess. 128 - , v. le oss. del n. 65 del cat. del 1331. Questa parte corrisponde al detto n. 65, al 78 del 1464 e al 116 del (1464-90). 2) S. A u r . A u g u s t i n i Contra Faustum Manichaeum. Per la bibliogr. ed altro, v. le oss. del n. 12 del cat. del 1331. Questa parte corrisponde al detto n. 12, al 56 del 1464 e al 105 del (1464-90). 3) S. A u r . A u g u s t i n i De testimoniis Scripturarum adver­ sus Donatistas. (Il cod. contiene anche: S. Cy p r i a n i Adversus ludaeos che, però, non è indicato in questo n. 11). Per la bibliogr. e il cod. - ora il Sess. 58 - , v. le oss. del n. 26 del cat. del 1331. Questa parte corrisponde al detto n. 26, al 50 del 1464 e al 58 del (1464-90). 4) S. A u r . A u g u s t i n i , H i p p o n e n , e p ., Locutiones in Hep­ tateuchum e Quaestiones. Per la bibliogr. e il cod. - ora il Sess. 23 - , v. le oss. del n. 2 del cat. del 1331. Questa parte corrisponde al detto n. 2, al 54 del 1464 e al 137 del (1464-90). 1) 8 .

n. 12. — In questo n., il 1° trattato: « Retractationum (libri duo) » è adespoto e il 2°: « Libri S. Geronimi très » è anepigrafo. Il primo è di S. Agostino e il 2° è quello dei Commentaria in Amos prophetam di S. Girolamo. Questo cod. fu portato dal Mon. di Nonantola in quello Sessoriano o di S. Croce in Gerus. di Eoma e da questo alla Bibi. V. Em. di Eoma, dove ha la segnatura: Ms. 2095 (Sess. 38). - Nel f. di guardia cart., è scritto: « Codex 136 » - vi era prima « 90 », poi cancellato - ch’era la segnatura del Mon. Sess. Esso è membr., misceli., di ff. 139, di mm. 320 x 195, in scrittura beneventana e del sec. ix . Fu acquistato da Ansfrido, abb. di Nonantola (dall’825 all’837, secondo il T ir a b o s c h i , St. della A. B. cit., I, p. 485), come si trova scritto nel f. 56v. Per questo cod., cfr. M i g n e , P. L., t. 25, col. 1037, nota 1; M a i , Spie. Bom., t. V ., p. 238; Corp. Script. Feci. Lat., t. 36, p. X III; E e e p f e r s c h e id , Bibl., vol. I, pp. 128-29; G io r g i , Invent., n. 38, e I Mss. Sess., p. 1294; F a v a , Tesori, p. 133.

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Oss. dei nn. 12-13 del cat. del 1166

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Il cod. contiene: 1) S. A u r . A u g u s t i n i R e t r a c t a t i o n e s . (f. 1) In alto, di mano posteriore, del see. xm : « Iste liber valde bonus et adamabitis ». Sotto: « I n c i p i t brevis Retrac­ t a t i o n u m (di mano coeva al cod.) B e a t i A u g u s t i n i (di mano del see. x n i) ». Seguono, senza titolo, i X C III Capitula delle Retractationes e, dopo: « I n h oc c o r p o r e c o n t i n e n t u r R e t r a c t a t i o n u m S an c t i A u g u s t i n i l i b r i d u o ». Segue il testo che ine. (f. 3): « lam diu est » e expl. (f. 56v): « re­ tractare coepissem ». Cfr. S. A u r . A u g u s t in i Retractationum libri duo, in M i g n e , P. L., t. 32, coll. 583-656; Corp. Scr. Eccl. Lat., voi. 36, pp. 7-205, che ha la numerazione dei capp. come quella del cod. 2) S. Eus. H i e r o n y m i E x p l a n a t i o n e s i n A m o s prophetam. (f. 56v) « In hoc volumine continentur E x p l a n a t i o n e s i n A m o s p r o p h e t a m H i e r o n i m i p r e s b i t e r i . Liber unum (sic) de adquisito domni Ansfrit abbatis ». E, nel f. 57: « Ex­ planationum (Sancti Hieronimi, di mano posteriore) in Amos pro­ phetam (libri tres o liber primus) ». Il testo ine. : « Amos propheta qui sequitur » e expl. (f. 139): « lex nature est. (Amen, di mano poste­ riore) ». Cfr. S. Eus. H i e r o n y m i Commentariorum in Amos prophetam libri tres, in M i g n e , P. L., t. 25, coli. 1037-1150. Questo n. corrisponde al 27 del cat. del 1331, al 60 del 1464 e al 102 del (1464-90). L 'ine. di questo n. è quello delle Retractationes e Yexpl. quello delle Explanationes in Amos. n. 13. ·— Cfr. 1) S. A u r . A u g u s t i n i Quinquaginta homiliae (v. le relative oss. e bibliogr. nelle oss. del n. 23 del cat. del 1331). 2) Dello stesso He cura pro mortuis gerenda ad Paulinum liber unus, in M i g n e , P. L., t. 40, coll. 591-610, - e non i suoi libri De consolatione mortuorum, come sono indicati erratamente nel ti­ tolo di questo n. 13, perchè questi non sono diretti nè a Paolino nè ad altri (v. M i g n e , t. cit., coll. 1159-68) - . 3) Dello stesso Retractationum libri primi cap. X IX - il cui titolo è appunto: « Sermo Domini in monte secundum Matthaeum, libri duo » - , in M i g n e , op. cit., t. 32, coll. 614-17, dove si parla

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Oss. dei nn. 13-14 del cat. del 1166

della sua opera « De sermone Domini in monte secundum Matthaeum libri duo », per la quale, v. M i g n e , op. cit., t. 34, coll. 1229-1308. 4) S. A m b r o s ii , M e d i o l a n e n . e p ., (i diversi) Ordines epi­ stolarum, in M i g n e , op. eit., t. 16, coll. 905-10. n. 14. — Il cod. non conteneva soltanto il D i a l o g o di S. A g o s t i n o c o n A d e o d a t o , come dicesi anche nel cod. - o, piuttosto, con Evodio - sulla Quantità dell'anima, ma anche quello di lui stesso: De immortalitate animae, come si deduce dallo stesso cod. e dall’expl.: « probatur » dei nn. corrispondenti a questo, il 59 del cat. del 1464 e Γ82 del (1464-90), ch’è appunto quello del De immort, animae. Questo cod. membr., misceli., in caratteri beneventani e del see. x -x i fu portato dal Mon. di iTonantola in quello Sessoriano o di S. Croce in Gerus. di Borna e da questo, poi, alla Bibi. V. Em. di Borna, ove si trova con la segnatura: Ms. 2101 (Sess. 16). Per questo cod., cfr. F e r r a r i , Index cit., n . 6 3 ; B e if f e r s c h e id , Biblioth. cit., vol. I, pp. 127-28; G io r g i , Invent, cit., p. 20. Il cod. contiene: 1) 8 . A u r . A u g u s t in i D e q u a n t i t a t e a n i m a e . (f. 2V) Ine.: « In eadem urbe scripsi » - ch’è quello del cap. V ili delle Retractationes dello stesso Agostino che tratta del seg. trattato: De quant, animae, e che, qui, è messo come una specie di Prologo a esso - e expl.: « abundare otio ». - Segue (f. 3): « D e qu a li t at e v el q u a n t i t a t e a n i m a e . Incipit D i a l o g u s Augustini c u m A d e o d a t o , carnaliter sibi filio » che inc.: « Quoniam video te » e expl. (f. 44): « oportuniorem observando ». Cfr. S. A u r . A u g u s t in i De quantitate animae liber unus, in M i ­ g n e , P. L., t. 32, coll. 1035-80, - dove manca la parte del sud­ detto titolo del cod.: De qualitate - e col. 1033, nell'Admonitio, ove è detto che il Dialogo è con Evodio, mentre nel cod. è con il figlio Adeodato. E, per il Prologo, cfr. S. A u r . A u g u s t in i Retractatio­ num liber I, cap. V ili, in M i g n e , t. cit., col. 594. 2) S. A u r . A u g u s t in i D e i m m o r t a l i t a t e a n i m a e . (f. 44) «.De i m m o r t a l i t a t e ani mae. Post libros soliloquiorum — est disciplina. È il cap. Y delle Retractationes dello stesso Agostino, posto come Prologo al trattato De immort, animae che viene subito dopo e ine. (f. 45, r. 3): « Si alicubi est disciplina » e expl. (f. 57v): « dictum est, probatur. E x p l i c i t l i b e r A u ­ g u s t i n i De i m m o r t a l i t a t e a n im a e·».

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Oss. dei nn. 14-15 del cat. del 1166

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Cfr. S. Am i. A ugustini: per il Prologo, Retractationum lib. I, cap. V, in Migne , P. L., t. 32, coll. 590-91, e, per il trattato, De immortalitate animae, coll. 1021-34. 3) Seguono alcune i n v o c a z i o n i , scritte rozzamente nel see. xn. n. 15. — In questo n., il titolo « Eugepii Ex dictis 8. Augu­ stini » è giusto, mentre, nel corrispondente n. 21 del cat. del 1331, il titolo adespoto è: « De Diversis Questionibus » e, negli altri due nn. corrispondenti, il 47 del 1464 ed il 65 del (1464-90), è: « Augu­ stini De Divinis Verbis ». 11 Ferrari, nel n. 39 del suo Index cit., descrive il cod. nello stato ch’era, nel 1664, nella Bibl. Sessoriana o di S. Croce in Gerus. di Roma; e dice che, nel f. 1, ora mancante, l’autore indicato era Eusebio perchè vi si leggeva: « Eusebius, vir vitae valde honorabilis, presbiter, ex libris 8. Augustini altissimas quaestiones ae sententias diversasque res deflorans, in uno eodemque hoc corpore colligens et in tercentis quadraginta et octo capitulis, legere cupientibus collocavit; quem tamen codicem specialiter ad 8. Probam, virginem, destinavit ». II Ferrari si domanda chi fosse questo Eusebio e non dice se questa lunga indicazione sia stata di mano coeva al resto del cod. A noi sembra di no perchè, negli altri codd. nonantolani, le indica­ zioni coeve, riguardanti il titolo del trattato, sono piuttosto brevi e perchè, in altri codd. o edizioni di questi Excerpta, abbiamo tro­ vato il nome di Eugippio e non quello di Eusebio. Ci sembra, quindi, che il detto nome « Eusebius » sia stata la scrittura errata di Eugepius - che si trova in questo n. 15 ed in qualche cod-, come, p. es., nel Cod. Oass. 31 (cfr. R eieferscheid , Bibi. Patrum, II, p. 311) - , forse perchè sembrava più giusto il nome del celebre Eusebio che quello di Eugippio. Questo prezioso cod., ora acefalo, è membr., di ff. 367, a 2 coll., di mm. 350 X 235, in scrittura minuscola beneventana in forma­ zione - detta anche minuscola precarolina - e del see. vm . Esso fu portato dal Mon. di Nonantola in quello Sessoriano o di S. Croce in Gerus. di Roma - dove aveva la segnatura: n. 279 - ; da qui in Inghilterra, prima nella Bibl. privata di Sir Thomas Phillipps, a Cheltenham, - dove aveva la segnatura: Ms. 12.263 che si legge anche in calce del f. 1 del cod. - , e poi in quella di A. Chester Beatty. Ora, si trova nella Bibl. ISTaz. V . Em. di Roma, sotto la segnatura: Ms. L X X V (8ess. 590), perchè fu acquistato

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Oss. del n. 15 del cat. del 1166

dalla detta Bibl. (acquisto n. 240.957), a Londra nel 1933, nel­ l’asta Sotheby, per L. 36.000 (trentaseimila): cifra anche allora non piccola ed ora corrispondente a circa due milioni. Per questo cod., cfr. P e r e a m , Index, n. 39; - Giobgi, In­ ventario, n. 590; - P a v a , I Tesori, p. 136; - P. K noell , in Cor­ pus Script. Ucci. Lai., vol. IX , pp. X V IIII-X X I e X X III, in cui lo chiama: « Cod. Cheltenhamensis n. 12.263, olim Mediomontanus » o soltanto « Cod. Mediomontanus »; e dice che, « in fronte libri », - ora mancante - era scritto: « Ex abbatia S. Stephani de Fossa Nova » e che questo cod. è una copia del Vat. Lat. 3.375 della Bibl. Ap. Vat., avendo gli stessi errori e le stesse varianti; - F r id . M a r x , in Corpus cit., vol. X X X V III, p. X V III; - Ministero dell ’E duc . X az ., Mostra delle Bibl. Ital., Borna, 1934, p. 11; - E. G. M illar , The Library cit., vol. I, Texte, n. 6, pp. 34-38, e, per i facss, vol. I, Plates, Χ ΙΠ -X IV . La detta indicazione: « Ex abbatia S. Stephani de Fossa Nova » è errata e dovette essere stata scritta dopo il 1664 perchè, nel cit. Index del Ferrari di tale anno, non è indicata tale provenienza, anzi è detto: « Fuit hic codex Monasterii Nonantulae ». - Il cod. è sicura­ mente nonantolano perchè è menzionato in questo n. 15 e nei suoi nn. corrispondenti di questi Cataloghi nonantolani, e tutti gl 'ino. e gli expl. di essi corrispondono esattamente a quelli del cod. Questo ha due indicazioni sul suo contenuto. La prima: « Liber excerptorum B. Aurelii Augustini, ep. Hypponen. » è nel f. 1, dopo la Prefazione; la seconda: « Expliciunt Excerpta de libris B. Aurelii Augustini, ep. Hypponen. » è nel f. 366v. - Questi Excerpta furono compilati da Eugippio. Il cod., come s’è detto, è ora acefalo. Esso inc. (f. 1): « [tu]m omnium perfectio », le quali parole si trovano a metà della P r e f a ­ z i o n e o E p i s t o l a d e d i c a t o r i a a P r o b a (cfr. Corp. cit., t. IX , p. 3, r. 25): la quale ha 1'expl. : « teneant excerptorum », a cui segue: « EXPLICIT PBAEPATIO LIB R I EXCEEPTOBUM ». Segue (f. l v): « Incipit c a p i t u l a e i u s d e m ( l i b r i E x ­ c e r p t o r u m )»; dei quali capp. il I inc.: « Liber ad Hieronimum presbiterum de sententia Iacobi » e l’ult., il CCXCIIII, è (f. 7V): « Contra obiectiones conclutionesque Pelagianas », rimanendo sospesi, per man­ canza del f. che seguiva, perchè i Capitula del testo sono CCCXLVIII. Segue il testo che ine. (f. 8): « Quod ad te scribsi, honorande » e expl. (f. 366v, col. 1): « gravis sed etiam brevis. Gloria est Beo om­ nipotenti benedicto. Arnen. EXPLICIUN T EXCERPTA DE LI-

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Ose. del n. 15 del cat. del 1166

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BRIS B. AU RELII AUGUSTINI, EP. EYPPONEN. Benedictus (alcune lettere illeggibili) qui adiuvat in omnibus ». Ofr. E u g y p p i i (o E u g i p p i i ), a b b . A p r i c a n i , Excerpta (o The­ saurus) ex operibus S. Augustini, in M a g n e , P. L., t. 6 2 , coll. 5 5 9 1088, e Corpus Script, cit., v o l. IX , pp. 1-1110; - Mi n i s t e r o d e l l ’ E d u c . X a z ., voi. cit., p. 11, n. 31; - L o w e , op. cit., p. 7, n. 427, e p. 34, n. 427. — Seguono i due segg. argomenti, scritti da mano del see. x i-x ii, nello spazio del i , lasciato originariamente in bianco: a) (f. 366y, col. 2). È il cap. 148 del De haeresibus di Eilastro, scritto in minuscola beneventana del see. x -x i. - Il titolo è: « Eie loquitur de Melchisedec » ed il testo ine.: « Sunt quidam beretici legentes in Genesi » ed empi.: « pariter et prophetis ». Cfr. P hilastri De haeresibus liber, in Magne , P. L., t. 12, coll. 1282-85, e F ilastri Diversarum hereseon liber, in Corp. Script, cit., voi. 38, pp. 118-20. b) L e g g e n d a s u l l ’ a p p a r i z i o n e d e l l a C r o c e a l l ’ i m p . C o s t a n t i n o M a g n o , l u n g o il D a n u ­ b i o , e c o n s e g u e n t e sua p r o t e z i o n e del C r i ­ s t i a n e s i m o , tratta dagli Atti Apocrifi di S. Giuda Quiriaco, che ine.: « Ab incarnatione domini n. i. c. augni (= anni) ducentrunta et trex (sic), regnante venerabili dei cultore Constantino ». - È scritta in minuscola carolina rozza del see. x -x i ed incomincia nella 2a metà della col. 1 del f. 366v; e continua in calce della col. 2 dello stesso f., e poi quasi in fine della col. 2 del f. 367 ed in tutto il f. 367v, rima­ nendo interrotta perchè doveva continuare nel f. seg., ora mancante. Cfr. Acta Apocrifa S. Iudae Quiriaci, in B ollandisti, Acta SS., Maii 1.1, die IV , pp. 449-51. Questa leggenda è incompleta, piena di errori paleografici, lin­ guistici e cronologici. L ’apparizione, narrata nel cod., porta la data dell’a. 233 e quella dell’a. V I del regno di Costantino - che, però, cadeva nel 312-13, es­ sendo egli stato proclamato imp. nel 307 - e avvenne sul fiume Danubio, ai confini della Romania, dove Costantino era accorso per difenderla da un’invasione di barbari. Invece l’apparizione, se­ condo la notissima narrazione fattane da Eusebio di Cesarea (De vita Constatini, liber I, capp. 28-29), avvenne nel 312, quando Costan­ tino marciava contro le truppe di Massenzio, e la vittoria di lui sui barbari al Danubio avvenne nel 321 (Cfr. F e d . Savio , L'esaltazione della Croce e conversione di Cost. M., Roma, 1913, pp. 41, 42, 45, 51).

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Oss. dei un. 15-17 del cat. del 1166

Merita riportare integralmente la prima parte della leggenda: (f. 366v) « Ab incarnatione D.N.I.C. augni (= anni) ducentrunta et trex (= ducenti triginta et très), regnante venerabili Dei cultore Constantino, in sexto vero anno regni eius, gens multa barbarorum congregate sunt super Danuvium fluvium, parati ad bellum contra Romaniam. Nunciatum est autem regi Constantino et congregans multitudinem exercitum et profectus est in oviam eorum partibus secondum Danuvium fluvium. Videns autem quia multitudo esent, timui fortiter. Ea vero nocte, venit vir splendidissimus, sussitavit eum et dixit ei: Constantine, noli timere et respice sursum in celum et vide. Et intendens in celum, vidit (f. 367) signum crucis Christi et lumine clarum constitutum et desuper literis titulum scriptum: Inde signum vintis (= vincis). Viso tunc rex Constantinus hoc signum, fecit similitudinem crucis Christi quam viderat in celo. Et surgens, impetum fecit contra barbaros et fecit antecedere eis signum crucis et superveniens cum suo exercitum super barbaros, cepit incidere eos prosima luce, et veruni (= venerant) barbaros, cederunt fugens super ripas Danuvii et mortua est nomina (= nominata) multitudo. Et de­ dit Deus in illa die victoria Constantinus regi, pro virtute Sancte Crucis. Veniens autem Constantinus in suam civitatem, eum vocavit omnes sa­ cerdotes qui erat in eodem tempore et cristianos, et querebat ab eis cuius vel quid eset oc signum crucis, (£. 367v) et non poterant ei dicere. Re­ sponderunt autem quidam ex eis et diserunt: Hoc signum celestis Dei est. Audiens autem pauci cristiani qui erant eodem tempore, venerunt ad regem et vangelizaverunt ei ministerium Trinitatis et adventum Fili Dei, quemadmodum natus est et crucifisus et tertia die resurresit, sicut a S. Silvestro doctus est ». - Si continua a parlare del Cristia­ nesimo e della protezione concessagli da Costantino, e expl. (f. 367v): « Ad vos euntes, eligite meliores vos legi[o ?]ne sitis, qui cum iren inter » e rimane interrotto, mancando il f., in cui continuava. (Si nota che la punteggiatura e le lettere iniziali dei nomi propri sono state spesso modificate da noi). n. 16. — Essendovi il solo nome di Lattanzio, non essendo questo menzionato negli altri cataloghi e non essendovi trattati di lui nei codd. nonantolani esaminati, non si sa quale trattato fosse in questo cod. ora smarrito. n. 17. — Questo cod., descritto qui adespoto, contiene opere di S. Agostino e di S. Girolamo.

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Ο θθ. dei ηη. 17-20 del cat. del 1166

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Cfr. I) S. A u r . A ugustini : 1) Be doctrina Christiana libri quatuor, in Mig n e , P. L., t. 34, coll. 15-122; - 2) Be Vita Christia­ na lib. unus, in M ig n e , op. cit., t. 40, coll. 1031-46; - 3) Be con­ solatione mortuorum sermones duo, in Mig n e , op. cit., t. 40, coll. 11591168; però forse si tratta del Be cura pro mortuis gerenda ad Paulinum dello stesso Agostino perchè, nel n. 13 di questo stesso cat. del 1166, trovasi menzionato il Be consolatione mortuorum ad Paulinum (ch’è invece il detto Be cura pro mortuis gerenda ad Paulinum liber unus), in Mig n e , op. cit., t. 40, coll. 591-610; - 4) Be per­ fectione iustitiae hominis epistola sive ad Episcopos Eutropium et Paulum, in M ig n e , op. cit., t. 44, coll. 291-318, e Corp. Script. Eccl. Lat., voi. 42, pp. 3-48; - 5) Be resurrectione mortuorum, in M ig n e , op. cit., t. 39, (Sermo COCLXI), coli. 1599-611. Potrebbe essere anche il 2° sermone del Be consolatione mortuorum ch’era detto anche: Be resurrectione mortuorum; cfr. Mig n e , op. cit., t. 40, col. 1157, (nella pref., in fine della col.), ë coll. 1161-68. II) Riguardo al Be communione inter corpus et animam Christi non dubitandum, non si è trovato nulla nè nelle opere e nelle Quaestiones di S. Agostino, nè in quelle di altri. I l i ) S. Eus. H ieronym i Adversus Vigilantium lib. unus, in Mig n e , op. cit., t. 23, coll. 353-68. η. 18. — In questo n., si parla di X X Quaestiones di S. Ago­ stino, invece di X X I, ma, nel n. corrispondente, il 22 del catdel 1331, sono X X I. - Inoltre, il cod. conteneva anche dei Ser­ mones ed altro dello stesso Agostino. Per la descrizione del cod. e la relativa bibliogr., v. le oss. del detto n. 22. n. 19. — Questo « Liber ad Eutherium Be corpore Bomini » non si è trovato nelle opere di S. Agostino nè in quelle di altri. Forse è quello di Giberto, benché fosse un libellus e non un liber. Cfr. Giber ti , postea Silvestri II pp ., Libellus de corpore et san­ guine Bomini, in Mig n e , P . L., voi. 139, coll. 177-88. n. 20. — 1) Non si sa quali siano state le 15 Epistole di S. Ago­ stino, contenute nel cod., tra le centinaia scritte da lui; e nemmeno può desumersi quale sia stata la prima di esse perchè Vine. - che si trova nel n. 30 del cat. del 1331 e ch’ è di dubbia lettura - non si trova negli Initia Patrum citt. del Yattasso. - Per tutte le Epi-

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Oss. dei nn. 20-22 del cat. del 1166

S. Aim . A u g u s t i n i Epistolae, in M i g n e , P . L., Corp. Script. Eccl. Lat., v o i. 3 4 , p p. 1 -7 4 6 . 2) S. A u b . A u g u s t i n i De mendacio lib. unus, in M i g n e , P. L., t. 40, coll. 487-518. 3) B e d a e V e n e r a b i l i s , p b e s b ., Martyrologia iuxta exemplaria Coloniense et Bollandianum, in M i g n e , P . L., t. 94, coll. 797-1148. Forse quello di questo cod. era secondo l’esemplare di Colonia, come quello del n. 21 del cat. del 1331. — Il cod. conteneva anche qualche altro trattato perchè, nel detto n. 30 del cat. del 1331, trovasi « et alia », dopo il suddetto trattato De mendacio. Corrisponde al detto n. 30. stole

di S. Ag.,

cfr.

t . 3 3 , coll. 6 2 -1 0 6 2 , e

n. 21. — Questo trattato, descritto qxd adespoto, è di S. Ago­ stino ed è il 3° di quelli contenuti nel cod. miscellaneo ed indicati nelle oss. del n. 26 del cat. del (1002-35), in cui è la relativa bibliogr. Corrisponde al detto n. 26, al 14 del 1331, al 63 del 1464 ed al 109 del (1464-90). n. 22. — Questo cod. passò dal Mon. di Nonantola in quello Sessoriano o di S. Croce in Gerus. di Roma - essendo descritto nel n. 41 del cit. Index dei mss. Sessoriani del Ferrari - e da qui alla Bibl. privata Phillipps, a Cheltenham, in Inghilterra, sotto il n. 12.268, - essendo descritto a pag. 119 della cit. Biblioth. dello Schenkl - ; le quali descrizioni corrispondono al contenuto di questo n. 22 e dei suoi corrispondenti, il 5 del cat. del 1331, il 195 del 1464 ed il 55 del (1464-90). Π cod., secondo le due dette descrizioni, era membr., in folio, del see. x -x i, di ff. 134 e conteneva: 1) S. Augustini In Epistolam S. Iohannis ev. - Cfr. S. A ur . A u g u s t i n i In Epistolam S. Iohannis ad Parthos tractatus decem, in M i g n e , P . L., t. 3 5 , coli. 1 9 7 7 -2 0 6 2 . 2) Dello stesso De fide et operibus. - Cfr. S. A ur . A u g u s t in i De fide et operibus liber unus, in M i g n e , P . L., t. 40, coli. 197-230. 3 ) D ello stesso De disciplina Christiana. - Cfr. S. A u r . A u ­ g u s t in i De disciplina Christiana sermo, in M i g n e , P . L., t. 40, coli. 6 6 9 -7 8 .

4) Dello stesso De adulterinis coniugtis. - Cfr. S. De coniugiis adulterinis ad Pollentium libri duo, P . L., t. 40, coli. 451-86. g u s t in i

Aur. Au ­ in M i g n e ,

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Osa. dei un. 22-24 del cat. del 1166

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5) Dello stesso Epistola ad Egdiciam (= Ecdiciam). - Cfr. S. Aim. A u g u s t i n i Epistola 262: Aug. Ecdiciae etc., in M i g n e , P. L., t. 33, coU. 1077-82. 6) Dello stesso De bono coniugali. — Cfr. S. Aim. A u g u s t i n i De bono coniugali liber unus, in M i g n e , P. L., t. 40, coll. 373-96. 7) Dello stesso De virginitate. — Cfr. S. A im . A u g u s t i n i De sancta virginitate liber unus, in M i g n e , P. L., t. 40, coll. 395-428. 8) Dello stesso De bono viduitatis (ma in questo n. 22, il titolo è: « De professione virginitate (sic) ad Iulianam »). - Cfr. S. A u r . A u g u s t i n i De bono viduitatis liber unus seu epistola ad Iu­ lianam viduam, in M i g n e , P. L., t. 40, coli. 429-30. 9) Vita 8. Remigii Rhemensis, ab Hincmaro scripta. - Cfr. H i n c m a r i , a r c h ie p . R h e m e n ., Vita S. Remigii, archiep. Rhemen., in M i g n e , P. L., t. 125, coli. 1129-88. 10) Secondo il solo Ferrari: « In penultima huius cod. pagina, diverso carachtere conscripta legitur c o m p o s i t i o q u a r u m ­ d a m p r a e c i o s i s s i m a r u m p i l u l a r u m ad v i s u m o c u l o r u m et ad o m n e m i n f i r m i t a t e m ». 11) Secondo il solo Schenkl: « Argumentum carpsum (sic) de libro collationum Hieronymi et Augustini ». - Non essendovi Vine., non si sa di quale autore sia. 12) Secondo il solo Schenkl: « De processione Spiritus Sancti ». - N o n essendovi l’ine., non si sa di quale autore sia. 13) Secondo il solo Ferrari: « Item in ultima pag. exstat talis memoria: “ Anno 1472, penultima die octobris, Guronus Maria Estensis, Monasterii Nonantulae perpetuus Gommendatarius, Abbatem et Monacos praefati Mon. ad se Ferariam vocavit, occasione concessio­ nis loci, Secho nuncupati, dictis Abbati et Monads factae ” ». η. 23. — Qui il trattato De baptismo è adespoto. - Dai nn. corrispondenti, il 10 del cat. del 1331, il 196 del 1464 ed il 180 del (1464-90), si desume ch’esso era di S. Agostino e che il cod. era miscellaneo. Per il contenuto di esso e la relativa bibliogr., v. le oss. del detto n. 180. n. 24. — In questo n., sono indicate le sole Epistolae Daciani·, nel corrispondente n. 123 del cat. del 1331, sono indicate le dette Epistolae « et multa alia »; nel corrispondente n. 68 del 1464, l’in­ dicazione è: « Liber Augustini, intitolatus Epistola Episcoporum sive

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Oss. del n. 24 del cat. del 1166

Epistola Datiatu »; nel corrispondente n. 97 del (1464-90), è: « Li­ ber Fulgentii De ventate predestinationis » che, nel cod., è dopo le dette Epistolae. Questo pregevole cod. è membr., misceli., in scrittura bene’ ventana, del see. v m -ix , di ff. 153, a 2 coll., e di mm. 290 x 190. Esso fu portato dal Mon. di Nonantola in quello Sessoriano o di S. Croce in Gerus., a Eoma. - essendo descritto nel n. 7 del cit. Index dei mss. Sess. del Ferrari nel 1848, fece parte della Bibl. privata di Sir Thomas Phillipps, a Cheltenham, in Inghilterra, sotto la segnatura: lis . 12.260 (la quale si trova scritta anche nel cod.) essendo stato descritto dallo Schenkl, a pp. 113-14 della cit. Biblioth.-·, prima del 1927, passò nella Libreria di A. Chester Beatty - es­ sendo stato descritto dal Millar, a pp. 25-29, n. 4, del vol. I, Texte, del cit. The Library - ; ed ora è nella Bibl. Naz. Y. Em. di Eoma, sotto la segnatura: Ms. 1006, essendo stato acquistato da essa a Londra, nell’asta Sotheby, (acquisto n. 238.793), nel 1932, per la somma di L. 42.000 - cifra allora alta ed ora corrispondente a più di due milioni - . Per questo cod., efr. i citt. F ere ahi, Schenkl e Millar ; A lb . A matori, Bibliotheca membranacea Sessoriana manuscripta . . ., in Ms. 2121 (Sess. 534) della Bibl. Naz. Y. Em. di Eoma, pp. 565 e 568, ed in Cod. Vat. Lat. 9560 della Bibl. Ap. Yat., f. 190 (f. 187), nei quali riporta la breve descrizione del cod. fatta dal dotto Besozzi, mon. cistercense, - quando il cod. era nella Bibl. Sess. o di S. Croce in Ger. - ed aggiunge ch’esso non si trovava più in questa Bibl. - ; Giorgi, Invent., n. 1006, ed I Mss. Sess., p. 12, n. 34; - F a v a , Te­ sori, p. 136; - L o w e , Codd. Latini, p. 7, n. 428, e p. 34, n. 428; e, per alcuni facss., Millar , op. cit., vol. I, Plates, plates IX -X . Nel f. 1, si trova scritta da mano più recente la descrizione sommaria del cod.: « Epistolae Daciani et Fortunati atque Fulgentii et S. Augustini ». - Nel f. 1T, fu scritta da mano coeva del cod. la descrizione più dettagliata: « In hoc volumine, continentur: epistola Datiani, Fortunati, Boetii, Victoris, Scolastici, Victoris, Horontii, Vindiciani, Ianuarii, Victoriani, Fontii, Quodvultdei ad lohannem presb. et Venenum diae, ceterosque fideles consulentes de gratia Dei et libero humane in actus arbitrio. - Libri quoque I I I Fulgentii de ventate presdestinationis et gratie. - Item epistola Petri diae., Iohannis, Leontii, Iohannis (lectoris): actus fidei, directi ad Datianum, Fortunatum, Ianuarium, Albarum, Horontium, Boetium, Fulgen­ tium, episcopos. - Item rescriptum Episcoporum, numero X V I,

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Ose. del n. 24 del cat. del 1166

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ad eundem. - Liber etiam beati Augustini ad Petrum, Hierosolimam proficiscentem: qualiter debeat vere fidei regulam tenere ». Il cod. contiene: 1) (f. l v) « Incipit E p i s t o l a E p i s c o p o r u m ». (V. anche il titolo più. lungo nella detta d e s c r i z i o n e c o e v a del f . 17: « Epistola Datiani — in actus arbitrio »). Ha Vine.: « Gratia plurimorum amplectendis fratribus » e Vexpl. (f. 8): « vitae perennis accipiant ». Cfr. S. F u l g e n t i ! , e p . E u s p e n ., Epist. X V : Episcopi Africani, Sardiniae exsules, Ioanni et Venerio, de gratia Dei et humano arbitrio, in M i g n e , P. L., t. 6 5 , coli. 4 3 5 -4 2 . 2 ) (f. 8) « Incipit F u lg e n t i i ep . t r a c t a t u s de veritate praedestinationis et g r a t i a e » che ha Vine.: « Deo gratias ago, sancti fratres » e Vexpl. (f. 7 7 v): « omnem culpam nostri criminis abolere ». Cfr. S. F u l g e n t e :, e p . E u s p e n ., De veritate praedestinationis et gratiae Dei ad loannem et Venerium, in M i g n e , t. cit., coli. 6 0 3 -7 2 . 3) (f. 77v ) « . E p i s t o l a P e t r i d i a c o n i I oh a n n i , L e ο n t i i », scritto da mano del see. xn , (o « Epistula Petri diaconi, Iohannis monachi, Leontii monachi, Iohannis lectoris », come si trova neWexpl., dopo la fine di essa (f. 85v ), o «Epistola Petri diaconi — Fulgentium, episcopos », come si trova nella detta d e s c r i z i o n e c o e v a del f. l v). - Ha Vine.: « Dominis sanc­ tissimis et cum omni veneratione nominandis: Datiano, Fortunato, Ianuario, Albano, Orontio, Boetho, Fulgentio et ceteris Episcopis, et in Christi confessione decoratis, exigui Petrus diaconus, Iohannes, Leontius, Iohannes et ceteri fratres, in causae fidei Romae directi. Utile et pernecessarium » e Vexpl. (f. 85v ): « impie profitetur. Pe­ trus — Iohannes lector . . ., subscripsi ». Cfr. P e t b i d ia c o n i e t ALiOEUM, qui in causa fidei a Graecis ex Oriente Romam missi fuerunt, de incarnatione et gratia D. N. I. C. ad Fulgentium et alios Episcopos Africae liber, in M i g n e , P. L., t. 62, coli. 8 3 -9 2 ; e F u l g e n t e , e p . E u s p e n ., Epist. X V I seu Liber Petri diaconi et aliorum, qui in causa fidei a Graecis ex Oriente Romam missi fuerunt, in M i g n e , op. cit., t. 6 5 , coli. 4 4 2 -5 1 . 4) (f. 8 5 v) « Incipit R e s c r i p t u m E p i s c o p o r u m X V I (ad dictos Petrum diae, et alios) » che h a Vine.: «dilectissimis in Christi fide atque gratia » e Vexpl. (f. 12 5 ): «hominis interiori aperiat ». Cfr. S. F u lg e n te , e p . E uspen ., Epist. X V II seu Liber 8. Fulgentii et aliorum quindecim (nel cod. è detta: «X V I ») Episcoporum G. G u llotta - 4.

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Oss. dei nn. 24-27 del cat. del 1166

Africanorum ad Petrum diac. et alios, qui ex Oriente, in causa fidei, Romam missi sunt, de incarnatione et gratia D. N. I. 0., in Mig n e , op. cit., t. 65, coli. 451-93 5) (« Liber S . F u l g e nt i i ad P e t r u m ( d i a c . ) de s a c r a m e n t o v e r e f i d e i » , come vi è nell'expl. che si trova in fine di questo stesso Liber, nel £. 153). - Ha Vine., scritto in let­ tere onciali grandi e di colore rosso (f. 125): « Epistula, fili Petre, tuae caritatis accepi, in qua te significasti » e expl. (f. 153): « illi se Deus revelabit ». - È anche tra le Opere di S. Agostino. Cfr. S. A u r . A ugustini (P seudo - A ugustini ) Appendix . . . continens Opuscula subdititia: De fide ad Petrum sive De regula verax fidei liber unus, in Migne , P. L., t. 40, coli. 723-24, 751-78, r. 14 (sino alia fine del cap. X L IY , revelabit. Amen.), e S. F ulgentii , e p . R uspen ., De fidë seu de regula verae fidei ad Petrum lib. unus, in Mig n e , op. cit., t. 65, coli. 671-706, r. 17 (sino alia fine del cap. X L IY , revelabit. Amen). Questo n., come s’è detto, corrisponde ai detti nn. 123, 68 e 97. n. 25. — Cfr. S. A u r . A ugustini In Iohannis Evangelium tractatus GXXIV, in Mig n e , P. L., t. 35, coll. 1379-976. Corrisponde al n. 17 del cat. del 1331, al 52 del 1464 ed al 38 del (1464-90). n. 26. — Manca l’indicazione dell’opera, ma è la S t o r i a di Orosio, come si desume dal titolo e dall’mc. e expl. del n. 101 del cat. del 1331, corrispondente a questo n. 26, e dagl’mc. degli altri nn. corrispondenti: il 130 del 1464 ed il 150 del (1464-90). Cfr. P auli O rosii, hispani prese ., Historiarum libri septem, in M ig n e , P. L., t. 31, coll. 663-1174, e Corp. Script. Eccl. Lat., vol. Y, pp. 1-564. n. 27. — Manca il titolo del trattato ch’è il De Vita contem­ plativa, come si desume dal n. 150 del cat. del 1331 e dal 140 del (1464-90), però questo trattato, comunemente, è attribuito non a Prospero d’Aquitania, ma a Giuliano Pomerio, come dice il M igne , P . L., t. 59, coll. 411-13, nei Prolegomena. Cfr. I ulian i P omerh De Vita contemplativa libri très, in Mig n e , t. cit., cefi. 415-519. Il cod. conteneva anche « multa alia », come è nel detto n. 150. Corrisponde ai detti nn. 150 e 140, ed al 193 del cat. del 1464.

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Oss. dei nn. 28-33 del cat. del 1166

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n. 28. — Cfr. S. Eus. H ier onym i : 1) De perpetua, virginitate B. Mariae adversus Helvidium lib. unus, in Mig n e , P. L., t. 23, coll. 193-216; 2) Adversus Iovinianum libri duo, ibidem, coll. 221-352; 3) Adversus Vigilantium lib. unus, ibidem, coll. 353-68. n. 29. — II cod. è descritto qui adespoto, ma è di Aimone, come si desume dai nn. corrispondenti: il 14 del cat. del (1002-35), il 51 del 1331, l’87 del 1464 ed il 91 del (1464-90). Per la bibliogr. e il cod. - ora il Sess. 36 - , v. le oss. del detto n. 14. n. 30. — Il cod. è descritto qui adespoto, ma il nome dell’au­ tore, S. Girolamo, è indicato nel n. 58 del cat. del 1331, nel 74 del 1464 e nel 183 del (1464-90). Cfr. S. Eus. H ieronym i Commentariorum in Ezechielem proph. libri quatuordecim, in Migne , P . L., t. 25, coll. 15-512. Corrisponde ai suddetti nn. Π cod. non conteneva tutto il suddetto trattato, ma solo fino a poco prima del commento dei w . 13-14 del cap. 47 dell’ultimo libro di Ezechiele (Mig n e , t. cit., col. 496), come si desume dalVexpl. dei suddetti un. Questo cod. dev’essere ima copia fedele del cod. Cassinese 286 perchè anche questo ha lo stesso expl. e quindi anch’esso è incom ­ pleto. Ciò è ancora una prova che conferma l’origine cassinese di molti codd. nonantolani, come è stato detto altrove. n. 31. -— Per il contenuto di questo cod. e la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 13 del cat. del (1002-35). Porse, esso è ora la III parte (ff. 81-88v) del cod. descritto nelle oss. del n. 124 del cat. del 1331. n. 32. — Il cod. è descritto qui adeposto. Esso - ch’è ora il Sess. 44 - contiene i Commenti di S. Girolamo sulla Profezia e le Lamentazioni di Geremia. Per la bibliogr. e il cod., v. le oss. del n. 8 del cat. del (1002-35). Corrisponde il detto n. 8, al 61 del 1331, al 71 del 1464 e al 111 del (1464-90). n. 33. — Il cod. è descritto qui adespoto, ma conteneva i Com­ menti di S. Girolamo in Oseam et Joelem, come si deduce anche dal titolo e dall’mc. ed expl. di qualcuno dei suoi nn. corrispondenti.

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52

Oss. dei nn. 33-38 del cat. del 1166

Per la bibliogr., v. le oss. del n. 7 del cat. del (1002-35). Corrisponde al detto n. 7, al 62 del 1331, al 72 del 1464 e al 66 del (1464-90). n. 34. — Il cod. è descritto qui adespoto, ma l’autore è S. Gi­ rolamo, come si deduce dall'ine. del n. 64 del cat. del 1331 e dagli altri un. corrispondenti. Per la bibliogr., v. le oss. del n. 6 del (1002-35). Corrisponde ai detti nn. 6 e 64, e anche parzialmente, al 211 del 1464 e al 153 del (1464-90), essendo divenuto mutilo il cod., in principio, prima del 1464. n. 35. — Il cod. è descritto qui adespoto. Esso conteneva i tre trattati di S. Girolamo sui nomi e i luoghi ebraici, e sulle questioni ebraiche sul Genesi. Per questi trattati e la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 60 del cat. del 1331, a cui questo n. 35 corrisponde. n. 36. — In questo n., è indicato il solo trattato adespoto «D e laude psalmorum» ch’è quello di Alenino e si trova nei ff. 31 e segg. del cod. miscellaneo - ora il Sess. 71 - , descritto nel par. 9 delle oss. del n. 55 del cat. del 1331. Per tutto il contenuto del cod. e la relativa bibliogr., v. le dette oss. del n. 55. Corrisponde al detto n. 55, al 77 del 1464 e al 67 del che ine.: «Satis nos oportet timere» e expl. (f. 304v): «Angelis Bei et omnibus Sanctis in sec. sec. Amen ». - Non si è trovata pubblicata. 14) (f. 304v) « I n c i p i t O m e l i a B e a t i Gr en g er on i m i (= Hieronymi) p r e s b i t e r i » che ine.: « Cum inglo­ riosus fueris » e expl. (f. 306): « timor custus virtutum est, cui honor et gloria in sec. sec. Amen ». - Non si è trovata pubblicata. 15) (f. 3 0 6 ) I n c e r t i «S e r mo (i n) di e sancto P a s c h a e . Scitis, fratres nostri dilecti, quia hodie » e expl. (f. 3 0 7 ): « in mortem unicum Filium suum. Arnen ». 16) (f. 307y) Questo f. - lasciato, come s’è detto, originaria­ mente, in bianco - fu scritto nel sec. xi, anche in minusc. carolina. Y i sono 2 1 B e n e d i c t i o n e s . L a i , aggiunta da mano poste­ riore (see. x i- x ii ), è: « A laqueo mortis liberet nos conditor orbis »; la II: « Agminibus caeli Beus aptet nosmet haberi » e 1’ult.: « Nos levet ad caelum Christus qui condidit aevum ». - Sono ritmiche e in ordine alfabetico, dalla A alla L., - Cfr., anche per il testo del cod., W ilmart , op. cit.. pp. 357, 358 (un. IY -Y I), 361 (nn. IV -V I). 17) (ff. 308-08v) Questo f. fu aggiunto al cod. originario. Il f. 308 e un po’ della I col. del 308v sono scritti in minuscola be­ neventana del see. ix . V i sono 4 5 B e n e d i c t i o n e s , in prosa e in ordine alfabetico, dalla A alla X, delle quali la I è: Ad gaudia aeterna perducat nos omnipotens et misericors Bominus : e 1’ult. (f. 308v, col. I, r. 7): « Xps (= Christus), Bei virtus et

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0 ss. del η. 38 del cat. del 1166

59 j.

Dei sapienti[a], nos benedicere et custodire dignetur ». - Cfr., anche per il testo del cod., W ilmart , op. cit., pp. 357, 358 (n. V II), 359, 361-63 (n. V II). 18) (f. 308v, col. 1) Altre 2 1 B e n e d i c t i o n e s , di mano del sec. xi, in minuscola carolina calligrafica piccolissima e in esametri leonini, delle quali la I è: «Det Patris regnum nobis cum flamine verbum » e 1’ult.: « Muneribus sacris roboret nos dextera Patris ». - Le ultime 2 sono di mano diversa, ma quasi coeva, e aggiunte dopo. - Cfr., anche per il testo del cod., W ilmart: op. cit., pp. 357, 358 (xm. V III-IX ), 363-64 (un. V III-IX ). 19) (f. 308v, col. 2) Altre 5 1 B e n e d i c t i o n e s , rit­ miche, di mano diversa, ma anche del sec. x i e in minusc. caro­ lina piccolissima, di cui la I è: « Omnipotentis Filius nobis adsit propicius » e 1’ult.: « Laudibus nos verae pacis iungat virtus Deitatis » Cfr., anche per il testo dei cod., W ilmart , op. cit., pp. 357, 358 (η. X ), 364 (η. X ). P A R T E 1 1 1 (ff. 309-13v, di mm. 255 X 175). Questi ff., scritti in minusc. carolina e dei sec. x i, furono aggiunti dopo al cod. - V i è: a) (f. 309) (I ncerti Homilia): «In Natali V II Fratrum, VI Idus Iulii (= 10 lugl.). Sequentia S. Ev. secundum Matheum. In ilio temp., videns Iesus turbas » e expl. (f. 313v): «beatitudinis dignos efferre I. G. D. N. qui cum P. et Sp. S. v. et r., Deus, in s. s. Amen ». b) (f. 313v, in calce) B r a n o d i u n S e r m o n e s u l ­ l a F e s t a d i T u t t i i S a n t i . Sono 7 rr. - Ine.: « Hodie, fratres, Omnium SS. sollempnia celebramus, non nos pigeat » e expl.: « pervenire mereamur. Per eundem ». PARTE IV (ff. 314-19,v di mm. 255 X 170). Questi fi., scritti in minuscola carolina e del see. ix , furono aggiunti dopo al cod. - V i sono a n t i f o n e , r e s p o n s o r i , introitus, c o n note gregoriane n e u m a t i c h e , e quattro Orationes, per la Messa e l’Ufficio di S. Benedetto (21 marzo). (f. 314). In margine: « Responsorium. In Natali S. Benedicti ». Inc.: « Fuit vir vite venerabilis » e expl. (f. 319v): « crucem suam et sequatur me ». - Seguono 4 Orationes - con la nota marginale: « X I I Kal. Apr. (= 21 marzo). Natalis S. Benedicti abb. » - : « Omnipot. sempiterne Deus, qui per gloriosos a Beati Benedicti abb. — subsequamur. Per Domin. - A l i a ( o r a t . ) : Intercessio nos, quae­ sumus, Domine, B. Benedicti abb. commendet — assequamur. Per. - S u p e r oblationes: Sacris altaribus, Domine, hostias —

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60

0 ss. dei nn. 38-41 del cat del 1166

deposcat. Per. - Deus, qui per Christum D. N., honorandi patris Benedicti — celestis patriae » e, forse, erano ancora altre nel f. seg., ora mancante. P A E T E V (ff. 320-20v, di mm. 255 x 170). Anche que­ sti £f., scritti in minusc. carolina e del see. ix , furono aggiunti dopo al cod. - Vi sono delle Orationes e delle Benedictiones. (f. 320) Nel margine sup., di mano del see. x n -x m , fu scritto: « Item laudantes Deum atque Dominum semper misericordiae — fide­ libus euntis gratias ». - Seguono 2 rr. che sono la Anale di Μη*Oratio ch’era nel f. prec., ora mancante: « eutus simulque Omnium 88. mereatur optinere consorcium. Per Domin. » - Segue: « A l i a ( o r a ­ t i o ) : Deus, qui tuorum corda fidelium per elemosinam — iuvare. Per Domin. - B e n e d i c t i o panis novi: Benedic, Do­ mine, creaturam istam panis — sanitatem. Per Domin. - B e n e ­ d i c t i o v i n i : Domine omnipot. Christe, qui ex quinque panes et duos — in unit. Sp. 8., Deus, per omnia s. s. - (f. 320v) B e n e ­ d i c t i o l a c t i s et m e l l i s : Benedic, Domine, et has crea­ tura fontis lactis et mellis — qui vivis et r. in s. s. » - Seguono 2 rr. poco leggibili e di mano posteriore. n. 39. — Per la bibliogr. e il frammento di questo cod., v. le oss. del n. 5 del cat. del (1002-35). Questo n. 39 corrisponde al detto η. 5 e al 71 del 1331. n. 40. — Sono i Libri Sententiarum di S. Isidoro, detti anche De summo bono, come dice il Migne, nella l a nota della col. 537 del t. 83 della P. L., e come si trova anche in altri nn. di questi Ca­ taloghi nonantolani. Cfr. S. I sidobi, H ispalen e p ., Sententiarum libri très, in M igne , t. cit., coll. 537-738; S. I sedobi. .. Opera cit., t. VI segg., p. 115 segg. Questo n., per il titolo, può corrispondere al n. 69 del cat. del 1331, al 103 del 1464 ed al 191 del (1464-90), oppure al 131 del 1331, al 101 del 1464 ed al 235 del (1464-90). n. 41. — La Regula Canonica, indicata in questo n., non è d ’Isidoro ma d’Amalario, come si desume anche dall’mc. e dall'expl. deinn. corrispondenti, il 68 del 1331 ed il 104 del 1464, e dall’mc. del­ l’altro n. corrispondente, il 123 del (1464-90). Questo n. 41 potrebbe corrispondere anche al 4 del (1002-35); per la qual cosa, v. le oss. del detto n. 4.

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Ôss. dei nn. 41-45 del cat. del 1166

61

Per l’errata attribuzione di questo trattato a Isidoro e per la bibliogr. di esso, v. le oss. del detto n. 68 del 1331. n. 42. — Cfr. S. I sidori , H ispalen . EP., De officiis ecclesia­ sticis, in S. I sidori . . . Opera omnia, recensente F. Arevaio, t. V I, Bomae, 1802, p. 363 segg., e in Magne , P . L., t. 83, coll. 779-826. Questo n., per il solo trattato indicato, il De officiis eccles. d’Isidoro, potrebbe corrispondere soltanto al n. 70 del cat. del 1331, ma in esso manca l’indicazione del De Baptismo di S. Ambrogio e, inoltre, non contiene il De officiis d’Isidoro, ma la Regula canonica sive forma institutionis canonicorum et sanctimonialium canonice viventium di Amalario (v. le oss. del detto η. 70). E, quindi, si può supporre che anche in questo n. 42 siano errati il titolo e l’au­ tore, e che il cod. sia lo stesso del detto n. 70 e dei suoi nu. corri­ spondenti, il 102 del 1464 e il 112 del (1464-90), malgrado in questi due ultimi nn. sia indicato erroneamente il « Liber istoriarum Isidori ». Per la bibliogr. della detta Regula e l’errata indicazione del De officiis eccles. d’Isidoro, v. le oss. del n. prec. Per il De baptismo di S. Ambrogio, si osserva che questi non scrisse nessun apposito trattato sp. questo argomento. Quindi, o è una parte del De sacramentis o del De mysteriis di lui, nei primi capitoli dei quali si tratta del battesimo (cfr. S. A mbrosii, Med io l a n e n . EP., De sacramentis, in M ig n e , P . L., t. 16, coll. 435-82, e dello stesso De mysteriis, in Magne , t. cit., coll. 405-26); oppure è il trattato De baptismo di S. Agostino (cfr. S. A u r . A ugustini De baptismo contra Donatistas libri septem, in Migne , op. cit., t. 43, coll. 107-244) o di qualche altro Padre della Chiesa. n. 43. — È la Collectio Decretalium d’Isidoro Mercator. - Per la bibliogr. ed altro, v. le osserv. del η. 1 del Cat. del (1002-35). Corrisponde al detto n. 1, al 72 del 1331, al 105 del 1464 benché in questo n. vi sia il titolo errato - ed al 149 del (1464-90) (v. le oss. di questo n. 149). n. 44. — Cfr. S. A mbrosii, Med io lan en . e p ., Expositio Evangelii secundum Lucam, in M igne , P . L., t. 15, coll. 1607-944, e Corp. Script. Eccl. Lat., voi. 32, pp. 3-528.

n. 45. — È il C o m m e n t o d i 8 . A m b r o g i o sul Salmo 118: « Beati immaculati ». — Porse, questo cod. è

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62

Ose. dei nn. 45-51 del cat. del 1166

il Cod. 3596 - membran., in 4° e del see. xn , - della Bibl. Phillipps, a Cheltenham, - dove furono portati altri codd. nonantolani - , descritto brevemente dallo Schenkl, nella cit. Biblioth., p. 61. La certezza può aversi con il confronto dell’mc. e dell’expl. del detto cod. 3596 con quelli indicati nei nn.: 35 del cat. del 1331, 109 del 1464 e 64 del (1464-90), ai quali questo n. 45 corrisponde. Cfr. S. A mbrosii, Mediolanen . e p ., In psalmum David C X V III expositio, in Mig n e , P. L., t. 15, coll. 1261-604. n. 46. — Cfr. S. A mbrosii , Mediolanen . e p ., Commentaria in Epistolas B. Pauli ad Romanos et I et I I ad Corinthios, in Mig n e , P. L., t. 17, coll. 47-358. Corrisponde al n. 89 del cat. del 1331, al 108 del 1464 ed al 100 del (1464-90). n. 47. — Questo cod. era miscellaneo, come si deduce dal n. 92 del cat. del 1331, a cui corrisponde. Per il contenuto del cod. e la bibliogr., v. le oss. del detto m. 92. n. 48. — S. A mbrosii A nsrerti (sic, invece di A utperti), - secondo altri, ab. mon. 8. Vincentii ad Volturnum, in Be­ nevento-, In Apocalypsim Ioannis Ap. libri decem, in Maxima Bibl. Veterum Patrum cit., t. X III, pp. 408-639. Corrisponde al n. 90 del cat. del 1331. Tre codd. simili, ma non nonantolani, sono: il Cod. Reg. Lat. 96 ed i Codd. Vatt. Latt. 654 e 1306. della Bibl. Vat.

peesb .

nn. 49-50. — Il n. 49 conteneva i libri 1-16 dei Moralia di S. Gregorio M.; il n. 50, i libb. 17-35. Cfr. S. Gregorii Mag n i , R omani pont ., Moralium libri sive Expositio in librum B. lob., in Migne , P. L., t. 75, coll. 509-1162, per i libb.. 1-16, e t. 76, coll. 9-782, per i libb. 17-35. I due codd. della Bibl. Capitolare di Modena, O. I l l, 12-13, non sono questi nonantolani, ma forse copie di essi. II n. 49 corrisponde al n. 86 del cat. del 1331, al 100 del 1464 ed al 40 del (1464-90). Il n. 50 corrisponde al n. 87 del 1331, al 91 del 1464 ed al 28 del (1464-90). n. 51. — Forse questo cod. è la parte II di quello descritto nel n. 73 del cit. Index dei mss. Sess. del Ferrari. - Cfr. S. Gre -

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Oss. dei nn. 51-56 del cat. del 1166

Homiliae in EzecMelem libri duo, in P. L., t. 76, coll. 785-1072. Questo n. corrisponde all’82 del cat. del 1331, al 93 del 1464 ed al 54 del (1464-90). g o r ii

M a g n i , R o m a n i p o n t .,

M ig n e ,

n. 52. — È il Begistrum Epistolarum S. Gregorii Magni, pp. Per il cod., a cui corrisponde, e la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 78 del cat. del 1331. Questo n. corrisponde al 3 del cat. del (1002-35) ed al detto n. 78. n. 53. — Nel titolo di questo n., manca la parola « Begula ». Per la bibliogr., v. le oss. del n. 2 del cat. del (1002-35). Corrisponde al detto n. 2, all’84 del 1331, al 98 del 1464 ed al 72 del (1464-90). S. P a t e m i Liber de expositione Veteris ac Novi Testamenti, de divinis libris S. G r e g o r h M a g n i concinnatus, in M i g n e , P . L., t. 88, coll. 683-1136. Questo cod. fu diviso, prima del 1331, in due parti che, infatti, corrispondono ai due codd. descritti nei nn. 79-80 del cat. del 1331, ai quali questo n. corrisponde. n. 54. —

Cfr.

n. 55. — Questa « Infantia Gregorii », sotto questo titolo, non si trova pubblicata. D ev’essere la Vita di S. Gregorio Magno del diacono Giovanni che infatti si trova nel n. 139 del cat. del 1331, a cui soltanto questo n. 55 può corrispondere. Per la bigliogr. ed altro, v. le oss. del detto n. 139. n. 56. — Questo cod. misceli., membr., di ff. 210 a 2 coll., di mm. 298 x 200, di scrittura beneventana e del see. ix -x , passò dal Mon. di Nonantola in quello Sessoriano o di S. Croce in Gerus. di Roma, - essendo descritto nel n. 3 del cit. Index dei mss. Sess. del Ferrari - e poi alla Bibi. Naz. Y. Em. di Roma, dove si trova sotto la segnatura: Ms. 1258 (Sess. 40). Per questo cod., cfr. F e r r a r i , Index cit., n . 3; R e i f f e r s c h e i d , Bibl. cit., vol. 1, pp. 142-43; G io r g i , Inv. cit., ms. 1258 (Sess. 40). In questo n. 56, si parla soltanto dei Dialoghi di S. Gregorio. Il cod. contiene: 1) «Z> i al o g u s B e a t i Gregorii p a p a e n . Que­ sto titolo si desume da quello posto in fine del lib. IY , nel cod.

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(f. 184v). - Inc. (f. 1): « Quadam die » e ex-pi. (f. 184v): « hostiam ipsi fuerimus. E x p l i c i t l i b e r q u a r t u s D i a l o g i G r e g or i i paper) . Cfr. S. Gregorii M agni pp . Dialogorum libri quatuor: de vita et miraculis Patrum Italicorum et de aeternitate animarum, in Mig n e , P. L., t. 77, coli. 149-430. 2) (f. 185) « Vita Fursei » che inc.: « Fuit vir vitae mirabilis » e expl. (f. 199): « divinis virtutibus, adiuvante D. N. I. G. qui cum P. et Sp. S. viv. et regn. in s. s. Amen ». Cfr. Vita S. Fursei, ab. L itiniacensis, auctore anonymo, ex vete­ ribus Mss., in Acta Sanctorum, Ian. t. II, pp. 36-41; Bibi. Hag. Lat., vol. I, p. 480, n. 3209. 3) (f. 199, a metà) (Miracula S. Fursei). Ine.: « Rem actam atque gestam » - cli’è quello del Prologo - e expl. (f. 205v): « coniux ipius Leutsindar) rimanendo interrotto, che, negli Acta SS., si trova 8 rr. prima della fine dei detti Miracoli. Cfr. Miracula S. Fursei, in Acta SS., t. cit., pp. 41-44; Bibl. Eag. Lat., vol. I, p. 481, n. 3213. 4) (f. 206) F r a m m e n t o agiografico che ine.: « . . . ri potuisset ut ad remissionem postulatam » e ex-pi. (f. 210): « vitae clausit horam ». Non si sa a chi appartenga. — Questo n. 56 corrisponde al n. 88 del cat. del 1331, al 97 del 1464 e al 77 del (1464-90). n. 57. — Per il trattato indicato in questo n., cfr. B edae V enerabilis , presb . A nglosaxonis , Super Parabolas Salamonis allegoricae expositionis libri très, in Migne , P L , t. 91, coll. 937-1040 Corrisponde al n. 33 del cat. del 1331, all’85 del 1464 e al 99 del (1464-90). n. 58. — In questo n., sono menzionati i soli due trattati del Beda sugli Atti degli Apostoli e l’Apocalisse. Questo n. può corrispondere al n. 35 del cat. del 1331 e ai suoi nn. corrispondenti, l’84 del 1464 e il 146 del (1464-90), che, però, contengono: VExpositio super septem Epistolas catholicas e VExplanatio Apocalypis del Beda; oppure al n. 183 del 1331 e ai suoi nn. corrispondenti, il 226 del 1464 e il 127 del 1464-90), che, però, contengono: una specie di Prefazione di Sedulio Scoto e dello Pseudogirolamo su S. Luca; VExpositio super Actus Apostolorum e il Liber retractationis in Actus Apostolorum: ambedue del Beda.

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Ose. dei nn. 58-60 del cat. del 1166

65

Si può supporre che i due codd., descritti uei suddetti nn. 35 e 183 del cat. del 1331 e nei loro detti nn. corrispondenti, fossero stati le due parti del cod., descritto in questo n. 58 del 1166, - nel cui titolo, però, fu fatta menzione, per inesattezza, di soli due trattati del Beda - e che, dopo il 1166 e prima del 1331, queste parti fossero state separate. Per la bibliogr. e il contenuto del cod., v. le oss. dei detti nn. 35 e 183 del 1331. n. 59. — Dal titolo di questo n. sembrerebbe che il cod. con­ tenesse imo dei tre trattati del Beda sul Computo e sul Chronicon, e cioè: o il De ratione computi (v. Migne , P. L., t. 90, coll., 579600) o il Dialogus de computo (v. M ig n e , t. cit., coll. 647-52) o il Chronicon - che non è altro che i capp. 66-67 del De temporum ratione dello stesso Beda e che si trovano anche stampati a parte con il titolo di Chronicon (v. M ig n e , t. cit., col. 291, nel Mo­ nitum editoris, e coll. 520-73). Invece si tratta del trattato De temporum ratione del Beda: 1) per­ chè questo n. corrisponde al 141 del cat. del (1464-90) che ha lo stesso titolo « De computo Bedae », lo stesso ine. dell’81 del 1464 e lo stesso qxpl. del 34 del 1331: i quali nn. trattano dello stesso Beda; 2) pepchè Vine, del detto n. 34 è quello della Pref. del dettò trattato De temporum ratione, e Vine, dei detti nn. 141 e 81 è quello del cap. I di esso. Da ciò, quindi, si può dedurre: che il titolo errato « De computo » e « Chronica » fosse derivato dal fatto che il cap. I del De temporum rat. ha il titolo « De computo nel lo­ quela digitorum, », e che lo stesso trattato parlasse a lungo di crono­ logia; o che si alludesse al suddetto Chronicon, contenuto nei capp. 6667 di esso; e che ciò avesse indotto l’amanuense o gli autori di questo cat. del 1166 e di quello del (1464-90) a mettere, inesatta­ mente, il titolo « De computo vel chronica » a questo n. 59 e soltanto «D e computo» al detto n. 141, certo in mancanza dell’esatto titolo del trattato nel cod. Ofr. B edae V enerabilis , presb ., De temporum ratione, in Mig n e , P. L., t. 90, coll. 293-578. Corrisponde, come si è detto, ai suddetti nn. 34, 81 e 141. n. 60. — Questo cod. passò dal Mon. di Nonantola in quello Sessoriano o di S. Croce in Gerus. di Borna perchè fu descritto dal dotto E. Besozzi, mon. cistercense e poi card.; la quale deG. Gu llotta - 5.

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66

Osa. dei nn. 60-61 del cat. del 1166

scrizione si trova nel God. Sess. 534 (ms. 2122) della Bibi. Naz. V. Bm. di Boma: « Codices pretiosi membranacei, a Besutio descripti, qui non amplius in Bibliotheca (Sess.) existant », a p. 568, 24, n. 107, ove egli dice che il cod. conteneva: « 1°. Historia Gentis Anglorum S. Bedae, presb. venerabilis; 2°. Epistola S. Hieronymi ad Evagrium », e ch’era del see. ix . — Fu descritto anche dal Ferrari, mon. circestense, nel n. 5 del cit. Index dei mss. Sess., il quale dice che il cod. era membr., « in folio parvo », di ff. 205, ma non parla della detta Epistola di S. Girolamo, benché fosse sicuramente nel cod., come si desume anche dall'expl. di esso: « valetudini» ch’è quello di questa Ep. ad Evagrium e che si trova indicato nei nn. degli altri cataloghi, corrispondenti a questo n. 60 ed indicati sotto. Il Ferrari dice anche che tutti i 5 libri di questa Storia avevano un indice dei capitoli e qualcuno anche il Prologo, a differenza delle edizioni. 1) Questa Storia del Beda, detta comunemente Historia ecclesiastica, ha anche i titoli: Historia Anglorum; Hist. Gentis An­ glorum ; Hist. Gentis Anglorum ecclesiastica; De gestis Anglorum, specialmente perchè Vine, della prefazione di essa è: « Historiam gentis Anglorum ecclesiasticam ». - Nel Cod. Cassinese 177, ha quello di Historia Anglicana, e, nel Cass. 181, quello di Hist, ecclesiastica gentis Anglicanae. Cfr. B edae Y e n . Historia ecclesiastica, in Mig n e , P. L., t. 95, coll. 21—290; V enerabilis B aedae (sic) Historiam ecclesiasticam Gentis Anglorum . . . recognovit. . . G. Plummer. . . , t. prior, Oxonii 1896, pp. CLXXI-360. 2) La detta Ep. di S. Girolamo, diretta ad Evagrio in que­ sto cod. ed in altri, è quella, nelle edizioni, diretta ad Evangelium o Evangelum. Cfr. S. Eus. H ieronymi Ep. 72: Ad Evangelum presb., in Migne , P. L., t. 22, coll. 676-81, e, per i nomi di Evagrio, Evangelo ed Evangelio, la nota d della col. 676. — L ''ine.: « Gloriosissimo » dei nn. corrispondenti a questo il 96 del cat. del 1331, 1’ 83 del 1464 ed il 136 del (1464-90) - è quello della Dedica del Beda, nella Prefazione della Storia. - L'expl. di questi nn. è quello della detta Ep. di S. Girolamo, come s’è detto. n. 61. — Cfr. B edae v e n ., presb ., Scintillae sive Libri commu­ nes, in B edae Y e n . . . . Opera omnia, Basileae, 1563, t. V, coll. 515-

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0 ss. del η. 61 del cat. del 1166

67

638, e l’ed. Coloniae Agrippinae, 1612, t. V II, coll. 370-458. Però, questo trattato è piuttosto attribuito a Difensore, per il quale cfr. D efensoris , L ocociagensis monachi, Scintillarum liber, in Mig n e , P. L., t. 88, coll. 598-718. - Nei Codd. Reg. Lat. 198 e Vat. Lat. 4303 della Bibl. Ap. Vat., è attribuito al Ven. Beda; nel Vat. Lat. 1042, a Difensore.

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nr CATALOGO DEL 1331

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I ll CATALOGO DEL 1331

Questo catalogo o inventario di codici è inedito. È contenuto nello « Inventario delle cose della Segrestia e del Monastero », come si legge nella copertina. Abbiamo omesso la trascrizione di quella parte riguardante gli oggetti perchè è troppo lunga e esula dal com ­ pito di questo lavoro. È copia, cart., del see. xiv, di ff. 10, di mm. 295 x 210, oltre i 2 ff. di guardia ed i 2 della copertina, e si trova nell’Archivio abbaziale di Nonantola. Alcuni ff. sono danneggiati e restaurati alla buona con la so­ vrapposizione di fogli di carta gommata che rendono meno visibile la scrittura - già m olto sbiadita, specialmente nelle parti più danneggiate per cui la trascrizione è stata difficile, stentata e quindi faticosa, anche perchè il testo è pieno di errori linguistici ed ortografici, specialmente nei nomi degli autori e nei titoli delle opere. Tra gli errori ortografici dei nomi si notano, p. es., quello di « Zoxesi » (= Josep h i) del n. 48 e di « Maymonis » ( = Haymonis) del n. 51. Inoltre vi sono delle abbreviazioni arbitrarie. Questi errori linguistici, ortografici e paleografici, m olto fre­ quenti, fanno supporre che l’autore di questo inventario - o forse il copista che scrisse questa copia - fosse poco colto e forse anche straniero. I codici sono 184, ma la numerazione - che abbiamo messa noi - arriva al n. 185 perchè si è voluto rispettare l’errore trovato nel cat., dove il « Liber Amelarii » (n. 136) è descritto, confusamente ed erratamente, come un cod. separato dal « Liber Ambroxii » (n. 137), mentre ambedue erano nello stesso cod. (v. le oss. dei detti nn. 136-37). Questo è il primo catalogo nonantolano fatto scientificamente - come i migliori cataloghi medievali, specialmente delle biblio­ teche monastiche - , essendovi una più ampia descrizione del cod.

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72

Catalogo del 1331

ed aggiungendovi Vine, e Vexpl. di esso; i quali sono stati utilissimi ad individuare i codici nonantolani che furono trasportati nella Bibl. Sessoriana o di S. Croce in Gerus. di Roma, ed ora sono nel Fondo Sess. della Bibi. V. Em. di Roma. Inoltre Vine. - specialmente con l’aiuto dell’utilissima opera Initia Patrum cit. del Yattasso - è stato utile, non poche volte, non solo a sapere se il cod. era acefalo o no, ma a scoprire dei trat­ tati che si trovavano a principio del cod. e che erano stati omessi nella descrizione del contenuto di esso, fatta nel catalogo. li'expl. è stato utile a sapere se il cod. era mutilo in fine o conteneva qualche altra cosa, oltre quella indicata nel catalogo. Tanto Vine, come Vexpl. poi, sono stati utilissimi per sapere la conservazione o il rimaneggiamento posteriore dei codd., confron­ tandoli con gl’mc. e gli expl. dei seguenti cataloghi nonantolani del 1464 e del (1464-90). Per le notizie intorno a questo catalogo, cfr. G. T ib a b o s c h i , St___ di Non. cit., t. I , p. 187; J. v o n P f l u g k - H a r t u n g , lie r cit., p. 63; Th . G o t t l ie b , Uéber Mittel. cit., p. 213, n. 604; Y. S a n t i , Corrispondenza cit., pp. 177, 261, 355, 357; D. F a v a , Tesori cit., p. 134.

Infrascripti sunt libri, thesau[ri], cate[drule ? ] 1 et instru­ menta

secrestie

monasterii

Nonantule

dati,

date

et

data,

[cons]ign[ati, consegnate et consignata per domnum dompnum

V) Cate[dre\ 1 - Poiché la parte finale di questa parola è danneggiata e non è possibile ricostruirla esattamente, abbiamo letto eatedrule ( = cathedrulae, diminutivo di cathedrae) — capsae, arcae. Il Du Gange cita « in cathedrulis canonicorum » - oppure catedrae ( = ca­ thedrae) che ha anche lo stesso significato di arcae. Cfr. Du Canoe, Glossarium cit., sotto i termini: cathedra, cathedrula. - Nel cat. o inv. del 1464, si trovano menzionate le arcae, cioè le casse, in cui erano conservati i paramenti sacri più pregevoli. Inoltre, a principio di questo stesso cat. ò inv, del 1331, si trovano menzionati i « libri », cioè i còdici, e poi gli oggetti sacri di valore (« thesauri »), e, in ultimo, gli « instrumenta » notarili; e quindi manca la menzione dei paramenti sacri che anche sono qui inventariati e per i quali si sarà adoperato il termine « eatedrule » o « catedre », cioè le capsae, in cui erano conservati, e cioè il conte­ nente per il contenuto. Il Gottlieb, op. cit., p. 213, η. 604, invece legge: « cartell. » (sic), forse rife­ rendosi al termine italiano c a r t e l l e o a quello latino chartellaria ( — chartularia = scrinia), e non certo a cartelli, perchè cartellus, nel latino medioevale,

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73

Catalogo del 1331

Servodeum ,

monachum

dicti

monasterii

et

sacristam

olim

dicte secrestie, domno dompno Guilielmo et nunc secriste ip ­ sius secrestie, de mandato venerabilis in Christo patris domni Bernardi, D e i gratia abbatis dicti monasterii, sub anno D o ­ m ini millesimo trecentesimo trigesimo prim o, indictione . X I I I I . , die . X . mensis novembris. In

presentia

Gregorii, domni

domni dom pni

dom pni

Clementis,

H onesti,

dom ni

domni

dom pni

dompni P h ilippi,

domni dom pni Georgii. 1)

I n prim is dedit et consignavit eidem librum Augustini

super Genesim, cum diversis aliis libris eiusdem, qui incipit :

«Omnis divina scriptura» et fin it: «conversactione tra[cta]tur ». 2) Item librum Locutionum eiusdem et in e .: «Septem libros » et finit : « vel legendo dicantur » 1. 3) Item eiusdem de Trinitate, qui in e.: «D on o2 bea­ tissimo » - et est in eodem volum ine: D e F id e ad Petrum et finit: « 3 illi Deus revelabit ». 4) Item eiusdem

de

Civitate

D ei

lib r ii

sex,

qui

« Civitatem Dei diximus » et finit: « figuratum est mentum ». â) cum

Item eiusdem Super Epistolam Iohannis diversis

aliis

voluminibus

eiusdem, et in e.;

in e.:

sacra­

evangeliste,

«Meminit

fraternitas vestra » et finit: « 5 propria claritate ».

ha il significato di chartula ( = parva charta). Ma non si può trattare qui nè delle c a r t e l l e nè dei chartéllaria, perchè le une e gli altri servivano per con­ servare carte, istrumenti e al massimo dei libri; e quindi sarebbe qui una parola superflua, essendo menzionati esplicitamente i libri e gl’ instrumenta, per i quali soltanto potevano servire. Cfr. Du Cange, op. cit., sotto i termini: chartellus, chartellarium. 1 Invece di discantur. 2 Invece di domno.

3 Vi è cancellata una parola. 4 Invece di libros, essendo complemento oggetto dei precedenti verbi: « dedit et consignavit ». 3 Vi è una parola cancellata.

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Catalogo del 1331

6)

Item eiusdem de Civitate D e i libri . X X I I . , qui in e.:

« Gloriosissimum1 Civitatem » et finit: « gratias congratu­ lantes] agant ». (f. 1") 7) Item eiu sd em 2 qui [dicitur ] Yponestieon et in e .: «Adversarii catholice fidei» et [fi]nit: «epistolam ad se missam ». 8) Item eiusdem de Psalm o quinquagessimo et in e.: «Mul­ titudinis huius » et finit: « qui querunt mala michi ». 9) Item eiusdem de Psalm o prim o, qui in e.: «Beatus vir » et finit: « salutare Dei ». 10) Item A ugustini de Baptism o et in e.: « Contra Donatistas » - et ibi sunt multa alia - et finit : « medico con­ fiteri ». 11)

Item eiusdem

de Civitate D e i

libri . V . 3* qui

in e.:

« Promissiones Dei » et finit: « cumgratulantes agant ». 12) Item eiusdem contra F austum , qui in e.: «Faustus quidem » et finit, in penultima pagina: « complexum dicente ». 13)

Item eiusdem Diversarum Questionum.

14)

Item

eiusdem

de

Libero

Arb[i]trio -

in

quo

- et in e.: omnipotentis » et finit: « multitudinem peccatorum ».

m ine

15)

est

Cronica

Item

E u sep ii

eiusdem

Seresiensis *

volu­

« Dei

super Psalm o . C X V I I I I 0. usque

in

fin e m 56 , qui in e.: « Brevis

psalmus est » et finit: « omnis spiritus laudet Dominum». 16) Item eiusdem [de] Verbis D om in i et in c.: « Evange­ lium au[divi]mus » et finit: « Angelis Dei ».

1 Invece di gloriosissimam. 2 Sottinteso: librum. 3 Invece di V I, come si desume àaJl’ino. e dall’eæpï. che sono, rispet­ tivamente, del lib. I e del VI. 1 Invece di Oesariensis. 6 Cioè il salmo finale CL.

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Catalogo del 1331

17)

Item

eiusdem super lohannem et in c.: «Intuentes»

et finit: « quiuia1 iuvat in omnibus ». 18)

Item eiusdem de Psalm o .C I 0, et inc.:

« Ecce nnns

pauper » et finit: « quam proponunt ». (f. 2) 19)

Item

. L X X I 0. et in c.: « In

eiusdem super P sa lm o

Salamone » et finit : « in secula seculorum ». 20) prim o

Item usque

eiusdem ad

super

totum

. L X X V . 2, et

Psalterium,

« Omnis

in c.:

a

psalmo

scriptura »

et finit: « creatori suo ». 21)

Item eiusdem de D iversis Questionibus, et in e.: « Quod

ad te scripsii » et finit: « omnipotenti benedicto ». 22) Item eiusdem Q uestionem 34 . X X I . i et in c.: «Natale Sancti Iohannis » et finit: « extra quam . . . 5 ipsa re ». 23) Item eiusdem Omeliarum numero .L . et in e.: «V o­ cans genus » et finit: « percudenti massillam ». 24) Item

eiusdem

de

Civitate D e i

libri . V i l i ,

et in e.:

« Nunc intentiore » et finit: « expediam ». 25)

Item eiusdem de Civitate D e i lib r i. V I I . , vetustus et coro-

sum , et in e.: « Gloriosissimam Civitatem » et finit: «Compiilo67». 26)

Item

eiusdem

de

tra Donatistas, in quo sunt

Testim oniis

Ascripturarum

alia volumina;

con­

et inc.: « Audi

ream 7 » et finit : « Deo gratias. Amen ». 27)

Item eiusdem Retractationum et in e.: «Iam diu est»

— et in quo sunt alia volumina - et finit: « lex natura est ».

1 È scritto: « quia », ma, avendo la q il taglio inferiore, si deve leggere quiuia ( = quia).

2 Le parole « a psalmo — L X X V » sono scritte nell’interlinea. 3 Invece di Questionum. 4 Si riferisce a Quaestionum, - le quali sono appunto X X I - e non alla parola errata Questionem. 5 Vi è una parola illeggibile. 6 Invece di Pom pilio. 7 Invece di Israel.

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76

Catalogo del 1331

28)

Item eiusdem super Genesim ad litteram, vetustus et et inc.: « Omnis divina scriptura » et finit:

eorosum,

« con­

cludimus ». 29)

Item

e iu sd em 1 super

Psalm os

et

in e.:

« Brevis

psalmus est » et finit: « laudes Dominum ». (f. 2V) 2 30)

Item

sunt alia,

et

Epistole eiusdem et liber de M endatio, in quo in e.: «E u n t3 » et finit:

«u t positis subsbi-

nere ». 31)

Item

eiusdem

de

Vera

Religione

in e.: « Tunc

et

etiam » et finit, in penultima pagina: « prelio facto ». 32)

Item

A ugustini super psalmum

.C X V I I I I .

ribus aliis psalm is, et super M atheum , in alia,

et

in e.:

« Brevis psalmus » et finit:

et plu­

quo sunt multa

« in eius iu-

dicium ». (f. 3) 33)

Item librum B ed e super Parabolas, qui in e.: «Para­

bole Salamonis » et finit : « colaudare servitiis ». 34)

Item eiusdem de Natura R erum et Ratione T em p o­

rum , qui in e.: « De natura » et finit: « varietate distinguis » 35)

Item

eiusdem E xp ositio super Epistolam

lacobi et

[.A poe]a l[ipsi ], qui in e.: « Iacobus » et finit: « cum omnibus vobis ». 36)

Item

eiusdem de Ratione

Tem porum , in

quo

sunt

quedam alia, qui in c.: «D e natura rerum» et finit: «tribus

abiete ». 37

Item

librum

R em igii

super

Psalterium,

qui

ine.·.

« Beatus vir » et finit: « laudes Dominum ».

1 Vi sono cancellate le parole « et in cipit ». 2 A principio di questo f., vi sono due rr. cancellate. 3 È scritto: « eut », con una lineetta sopra.

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Catalogo del 1331

38) sunt

Item

eiusdem alia ,

multa

super

qui

in c.:

Cotica

77

Canticorum, 1

in

«Psalam on»2 et finit:

quo

«B o-

manos ». 39)

Item

eiusdem super Psalterium , qui in e.: «Dicen­

dum est » et finit: « laudes Dominum ». (f. 3V) 40)

Item eiusdem super M atheum , qui in e.:

« Amonendi

sumus » et finit: « illi gerundo ». 41)

Item

Oméliarum

Origenis

Super

Genesim,

in

quo

sunt diversa alia, qui i[n]c.: « Audivimus fratres » et finit:

« ipsi sint mecum ». « In prin­ cipio fecit Deus » et finit: « intelligas quid sequatur ». 42)

Item

eiusdem

super

43)

Item eiusdem Omelie

Genesim , qui in e.:

X V I . super Genesim , qui in e.:

« In principio fecit Deus » et finit: « transitorium mangue ». 44) Item eiusdem M orelicates 34 super Leviticum , qui in e.: « Tucius esses4 » et finit: « conoscent illos ». 45) Item A r a b a n t5 super Genesim, qui in e.: « In prin­ cipio fecit Deus » et finit: « usque in finem ». (f. 4) 46)

Item

liber

Iohdnnis

« Omnis scriba de mond[o] ». qui

in e.:

47)

Grixestomi

super

doctus » et finit:

M archum ,

« transeunt

Item eiusdem de Baparatione lapsi et Omelie super

M archum

et

M atheum ,

q u i 6:

« Omnis

scriba doctus » et

finit: « non prius ». 1 Vi è cancellato « qui incipit ». 2 Invece di Salomonem■. È scritto « Palam on », con la lineetta sopra pa, e quindi vi è un’abbreviazione arbitraria di psa. 3 Invece di MoraKtates ( = M oralia). 4 Questa parola è nell’interlinea, sopra la parola cancellata « est ». 5 Invece di Rabani. 3 Manca: in cipit.

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78

Catalogo del 1331

I t e m 1.

48)

Item libri Z o x e s i 23de Antiquitatibus libri . X I I I . , qui

in e.: « Quoniam bellum » et finit: « habuerim eoniecturam ».

49)

Item

eiusdem libri

. V I .,

qui in e.:

«Istoriam con­

scripsere » et finit: « defunctus est ». 50) Item eiusdem libri . V I I . s, qui in e.: « Predictum itaque » et finit: « defunctus est ». 51) Item librum M a y m o n is 4 super Isa ya , qui in e.: «Isayas propheta» et finit: «de sua liberatione».

(f. 4*)

52)

Item liber C on lioru m 5* , qui in e.: « Dival[lis

sacra]»

et finit: «dum gloriam». 53) qui

Item

liber

in e.: « Pauci

Geronimi super Epistolam agalathas °, admodum dies » et finit: « unicum filium

suum ».

54)

Item eiusdem super Ecclesiastem, in quo sunt multa

factum est in diebus » et finit: « in secula seculorum. Arnen ». 55) Item eiusdem Epistola ad S o m a m 7 de Psalterio, in quo sunt orationes, qui in e.: « Supreme » et finit: « ita orando ». 56) Item eiusdem super Isa ya , qui in e.: «Variis mole­ stiis » et finit: « quod enim faciunt, nesciunt ». volumina

57)

diversorum

Item

quedam alia,

doctorum,

qui

inc.: «E t

eiusdem Omelie super N um eros, in quo sunt qui

in e.:

« Ut verbis » et finit:

« in secula

seculorum ».

1 Dopo questa parola, non. v ’è scritto più nulla in questa riga. 1 Invece di losefi = Iosephi.

3 I libri, invece, sono sei, e cioè i libri V I1-X II, come si desume dalΓm e. e dalYexpl. 4 Invece di Haym onis. 5 Invece di Conciliorum. 4 È scritta così unita, invece di ad Galathas. 7 Invece di Swn/mam.

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79

Catalogo del 1331

58)

Item eiusdem Ezachiélem, qui in c.: « Finitis » et fi­

nit: « prebe nobis panem ». 59)

Item

eiusdem swper Psalterium , qui in e.: « Psalte­

rium ita est » et finit: « in conta1 secula seculorum ». 60) Item eiusdem tra n s 2 lectiones N om in u m Hebreorum et in e.: «In principiis» et finit: «Armenia». 61) Item eiusdem super Geremiam, qui in e.: « Post ex­ planationes » et finit: « comprehenduntur ». 62) Item eiusdem super Osee, qui in c.: « Si in explana­ tionibus » et finit: « tabernacula Iacob ». 63) Item eiu sd em 3 M artylogium , qui in e.: «In civitate patras» et finit: «illustre fecerunt». (f. 5) 64)

Item

eiusdem

super

« Dum essem parvulus » et 65)

.V I I I I . finit:

prophetas,

qui

in e .:

« Iohannes intelligens ».

Item eiusdem contra Iovinia num , anticum et vetustum,

sui in e.: «Pauci admodum dies» et finit: «suscepunt». 66)

Item

liber Isidori

de

Officiis,

qui

in e.:

« Cadacu-

mini sunt » et finit: « firmetur sententiis ». 67)

Item

eiusdem Prohem iorum N o v i

et

Veteris

Testa­

menti, qui in e.: « Plenitudo novi » et finit: « procul ab urbe ». 68)

Item

eiusdem de libro Officiorum, qui in e.: « Cum

in homine » 4 et finit: « lavare pedes ». 69) Item eiusdem de Sum o B on o, qui in c.: « Summum bonum » et finit: « per omnia secula seculorum ». 70) Item eiusdem de Officiis, qui in e.: « Cum in homi­ ne » â et finit: « liberum disciplinis ».1 2 3 4 5 1 Invece di concia = cuncta. 2 È scritto nell’interlinea: « tras » e la lineetta sopra, e quindi si deve leg­ gere trams; ma è invece di très, come infatti era stato scritto sotto e che poi fu cancellato. 3 Quest’opera non è « eiusdem (H ieronym i) », ma è invece di Beda. 4 Invece di nomine. 5 Invece di nomine.

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80

Catalogo del 1331

71)

Item eiusdem de Etim ologiarum, qui in e.: «Domino

meo » et finit: « ardore sieetor ». 72)

Item

eiusdem

Decreta Pontificalia,

qui in c.: « Isi­

dores peccator » et finit: « questione dictasse ». (f. 5*) U t in c ip it1. 73)

Item Isid ori contra Iu d eos, in quo sunt multa alia,

qui in e.: «Domine sancte» et finit: «qualis nomquam fuit». 74)

Item

librum

Cassiodori

super p sa lm o 2,

qui

in e.:

« Quamvis aliqui » et finit: « nequaquam ». 75)

Item eiusdem a psalmo

.L X X I I I I .

usque

ad .G .,

qui in e.: « Yerba tituli huius » et finit: « prévales confitentes ». 76)

Item

eiusdem

Institutionum

D ivinarum

lectio[nes]

et quedam alia, qui in e.: « Cum studia secularium » et finit:

« clarissimis consulibus ». 77)

Item

eiusdem super Psalterio qui in e.:

« Eepulsis

aliquando » et finit: « qui substinet ». Item 3. (f. 6) 78)

Item librum Gregorii Registri, qui in c.: «D ehiis qui

fideles fuerint » et finit: « regnat in secula seculorum ». 79) 4 Item Flores dictorum Beati Gregorii, qui vocatur Paterius, et incipit ab Isa ya . In c ip it dictus liber: « Quia per incarnationem » et finit: « oportunitatem nescis ». 80)

A lia m partem habet domnus Abbas.

1 seguite 2 3 4

Queste due parole sono scritte nel margine superiore del f. e sono da due parole illeggibili. Manca: 0 1 , come si trova nei nn. corrispondenti. Bimane sospeso così. Nel rigo prec., si trovano cancellate le parole: « Item eiusdem super Isaya MoreUtates P aterii » perchè sono la ripetizione del contenuto di questo n. 79.

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81

Catalogo del 1331

81)

f i l i i 1 presbiteri

Item librum

« Adortantem » et finit: 82)

super lo b ,

qui inc.:

« emendatione castigas ».

Item Gregorii super Ezachielem Omelie . X X I I . , qui

in e .: «Deum

omnipotentis» et finit:

«per omnia secula

seculorum ». 83)

Item

eiusdem .X L .

Omeliarum,

qui

in e.: « Reve­

rentissimo » et finit: « per omnia secula seculorum. Arnen ». E t sunt in eodem libro, in principio, quedam alia et, in fine, Geronim i de V iris illustribus. Item eiusdem Pastoralis, qui in e.: « Pastoralis cure »

84)

et finit: « magnus leves ». 85) tibus,

Item liber qui vocatur qui

M oraglus 2 de D iversis virtu­

in e .:

«Hunc modicum» et finit.: «conversus

Item

Gregorii

fueris ». 8 6 -8 7 )

super

Iob

M oralia,

in

duobus

voluminibus, quorum prim um in e.: Reverentissimo» et finit, in penultim a pagina: « hic salvus erit ». 88)

Item

Dialogus

Gregorii,

anticus

et vetustus,

parvi

valoris, et in e.: « Quadam die » et non habet f[inem].

(f. & )34 89) ad et

Item

liber

R om anos, finit,

in

8.

A m b roxii

aconrentiosi, qui penultim a

pagina:

super

Epistolas

P auli

« Paulus Apostolus » « penitentiam non age­

in e.:

rent ». 90)

Item eiu sd em 5 super A p o o o lip si, qui in e .: «Beatis­

simo Stephano » et finit: « domine, fiat. Arnen ». 1 S ic, invece di Gregorii, come infatti si trova nei nn. corrispon­ denti degli altri inventari. 2 Invece di Smaragdus. 3 La prima metà di questo f. è in bianco. 4 Invece di ad Corinthios. È scritto: « acorent», con la lineetta sopra. La t finale ha la coda finale attorcigliata per indicare l’abbreviazione. s Quest’opera non è « eiusdem », cioè di S. Ambrogio, vesc. di Milano, di cui sono le opere precedenti, ma di Am brosii A pegtit. G . G u l l o t t a - 6.

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82

Catalogo del 1331

91)

Item eiusdem Serm onum , in quo est de M isteriis et

Sacramentis et de Paradiso, qui in e .: «Libenter nos predi­

care » et finit: « ea que snnt spiritualia ». 92)

Item

eiusdem de P rin cipio R eru m , 1 dicitur A gra-

n a r o n 2* 4 , in quo est liber de Paradisso et de A bbel et qui in

in e .: « Tantum » et finit:

Gayn,

« coram hominibus ». E t est,

dicto volum ine, A u gu stin i contra M alum . 93)

Item eiusdem super Epistolas P auli, qui in e.: «V e­

rum 3 » et finit: « salvatore nostro ».

(f. 7) 94) Item eiusdem E pistolarum , qui in e .: «Ambroxius Iusto salutem » et finit: « domino in etemum ». 95)

« Licet

Item

eiusdem

super Psalm o . GX V I I I . ,

qui

in e.:

est Christus ». 96) Item Ystoria Anglorum , et in e.: « Gloriosissimo Re­ gi » et finit: « corpori valetudini ». 97)

mistica » et finit: « pasus

Item

Istorias scolasticas,

alias

Veteris

Testamenti,

«informatus». 98) Item Istorie tripatitei, q u i 5; « Utiliter » et finit: « consulatus septies decies6 ». qui

in e.: «Prologus» et finit:

99) qui

Item

quemdam librum qui vocatur Fabule H enrici,

in e.: «Domino

suo Henrico » et finit:

«in secula se-

culorum. Arnen ». 100)

Item , in quodam volumine, liber Sibille

et secules 7

Rom ane Istorie, qui in e.: « Cum autem cireuisses » et finit:

« in regno adeptus ».

1 Manca: « qui ». 2 Invece di Hexaemeron. 8 Invece di Merum. 4 Inveee di tripartite. 6 Manca: « in cipit ». 8 È scritto: « X » e sopra « es ». 7 Inveee di scolastice, come si trova dopo, nel n. 102.

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Catalogo del 1331

101)

83

Item Istorie Orosii presbiteri, qui in c.: «D e initiis

malorum » et finit: « iudicata si delesas ». 102)

Item

libros

scolastice

Ύ storie . X I . , cum

quibus­

esse medi­ corum » et finit, in penultima pagina: « ut et [n]obis12dominentur ». 103) Item quendam librum Cronicarum, qui in e .: « In primordio temporis », in quo est de Reparatione lapsi, et finit: « medicamenta non credas ». dam

sermonibus,

104)

Item

qui

in e.: «Peritorum dicunt

quasdam

alias

Cronicas

non

completas,

in

quibus sunt, in principio, quedam alia de astrolomia, qui in e.:

« igeme estatis » 2 et finit: « benedictione recepta ». I t e m 3.

(f. 7") 105)

Item librum Evangeliorum , cui dicitur Evan[gelia ]

quatuor et qui in e.: «Liber generationis» et finit: «scribendi

sunt libri ». 106)

Item

alium

librum

Evangeliorum,

in

numero

ex

quatuor, qui in e.: « Beatissimo » et finit: « qui scribendi sunt

libri ». 107)

Item alium Evangelium canonicum, qui in e.: « Plu-

res fuisset » et finit, in penultima pagina: 108)

« Petrus seret1».

Item alium canonicum Evangelium , qui ine: « Bea­

tissimo pape Damalo » 5 et finit, in penultima pagina: « hoc autem dixit ». 109)

Item

Evangelium

M ardi

glosatum

et inc: « Mar­

cime » et finit: « sequentibus signis ». 1 [ V]obis t 2 È scritto: « igeme estât », con il taglio dolia ultima i prolungato por in­ dicare l’abbreviazione. 3 Bimane sospeso così. 1 È scritto: « set » e la lineetta ondulata sopra la e. 6 Invece di Dam aso. È scritto « Dam ai », con il taglio della l con una lineetta.

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84

Catalogo del 1331

110)

Item Evangelium M athei glosatum, gui in c.: « Li­

ber generationis » et finit: « consumationem seculi ». 111)

Item

quoddam volum en, in quo sunt libri a libro

lo b us que in Geremiam, qui in c.: « Yir eras » et finit: « con­

tra nos vehementer ». 112)

Item Epistolas P auli glosatas, qui in c.: «Principia

rerum » et finit: « cum omnibus vobis omnibus ». 113) Item quemdam librum de Thologia, non completum, qui inc., in ter cia pagina: «Diligentes» et fin it: «filiorum Israel ». 114)

Item quemdam librum P etri cardinalis de A rte serm o­

cinandi, qui in e.: «Diletis plurimum» et finit: « dies tercius ». 115)

Item librum

Pronesticorum

juturi

seculi,

in

quo

sunt diversa alia volumina, qui in e.: « Quemdam autem » et finit: « vinculo ligamur ». 116)

Item

M itrale de Officiis, qui in e.: «Divitem pru-

dent[em] » et finit: « in avaris ». 117)

Item

Pastoralis

Gregorii, in

parvo volumine,

qui

in e.: « 1STe venire » et finit: « commovet et dispernet ». 118)

Item Logica dictus, cum diversis aliis voluminibus

logice, et in e.: « Cum sit necessarium » et finit: « terminemus ».

(f. 8) 119)

Item Boetius super Catraghias 1 Aristotili[s et] in e.:

« Expeditis » e 120)

finit: « dicentes ».

Item Cometarium B oecii de Ordinibus consulum et

in e .: « Incipientes » et finit: « predicamenta servanti ». 121)

Item Epistole Cipriani et in c.: « Bene admones » et

finit: «humilis corde». 122)

Item Sermones festivales beati A n ton ii,

in

quib[us

s)unt multa aliqua, et in e.: « In illo tempore » et finit: « pa­

scit [u]r ». 1 Invece di Categorias.

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85

Catalogo del 1331

Item Epistole Daciani et in quo sunt multa alia , et

123)

in c.: « Gratia » et finit: « Deus revelabit ». 124)

Item

Vita S. A d ria n i et Senexii, et in c.: « Cosme »

et finit: «per omnia secula seculorum». 125)

Item

Lucidarius, in quo

sunt

quidam

Sermones,

et in c.: « Sepius » et finit: « neque horam ». 126)

Item

in c.: «Magno 127)

liber

[Item ]

liber

« Sanctorum Christi ».

in e.:

128)

A p o n ii

super

Cantica

Canticorum

et

quidem» et finit: «e t ipse quidem». Canonum

om nium

Apostolorum »

[et

Consiliorum

finit]:

et

« promisisti

[Item ] liber Leoncii episcopi de diversis Vitis P a ­

trum et in e.: «Cogitante» et finit: «imperator». 129)

Item

quidam Uber Serm onum

et ine:

« Scientes »

et finit: «in morta». 130

Item quidam liber Serm onum et in e.: « Legitur in

canticis» et finit: «per omnia secula. Arnen». 131)

Item

liber Sententiarum Isid ori et in e.: «Sumum

bonum » et finit »; tu autem, Domine, miserere nostri ». 132) Item quidam liber Serm onum dominicalium et in e.:

« Est autem » et finit : « qui cum Patre ». (f. 8V) 133)

Item liber D id im i de Spiritu Sancto et in e.: « Dum

in Babilone » et finit: « salvus esse non potens ». 134) Item liber quidam contra S e p ta s 1 Catharorum, qui in e .: « De [divisione » et finit: « ratione mostratur ». 135) Item U[go de] S . Victore de C laustro 2 anime et in c.: « Bogast[i nos] » 3 et finit: « benedictus Deus ».

1 È cancellata la parola hereticorum. 2 Era stato scritto: « castro » e poi « clustro » che fu cancellato e fu scritto sopra, nell’interlinea: « de claustro ». 3 La ricostruzione di queste due parole si deduce d&ll’inc. del corri­ spondente n. 145 del cat. del 1464.

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Catalogo del 1331

86

1 3 6 -1 3 7 )

4:

136)

Item

Uber

[A]m elarii

episcopi

de

[libe]r A m b roxii de Officiis et multa alia, et in e.: «Gloriosissime» et finit: « diferentia ». 138) Item super Psalterio et in e.: « Iste liber » et finit: « aperisti tu manum tuam ». 139) Item Vita beati Gregorii et in e.: « Beatissimo » et finit: « decorticalis ». Ecclesiastico Ordine,

140)

in

quo sunt

libri*.

137) Item

Item liber Brucardi de Sententiis et Canonibus Sanc­

torum Patrum , et in e.: « Brucardus » et finit: « noscent nichil ». 141)

Item Sermones

Epistolarum P au li et in e.:

«Hanc

epistolam » et finit: « et vos perducat ». 142)

Item liber

Canonum Sanctorum

Patrum

et

in e.:

« Brucardus » et finit: « voluntas servit ». 143) Item Regulam monachorum E g yp ti et inc.: «V[eteris] instr[umenti3 » et] finit: « in veritate credamus ». 144)

Item Vitas Patrum , anticum et parvi valoris, et ine.:

« Inter [multos] » 4 et finit, in penultima pagina: « aliquando ». 145) Item Vitas Patrum et in e.: «Benedictus D e u s » 5 et finit: « p . . . . u manum». E t est ibi Regula S. Columbani.1 4 3 2 1 In questi nn., il « L iber A m elarii » è indicato come un cod. distinto dal seguente « Liber Am broxii de Officiis ». Ciò sarà stato un errore commesso dal copista, perchè tanto l’uno come l’altro appartengono allo stesso codice che ora è il Sess: 30 della Bibi. V. Em. Che questi due trattati erano uniti anche al tempo di questo cat., si prova pure con la mancanza delVine, e dell’erpi. in questo n. 136 - i quali invece si trova­ no nel 137, il cui ine. però appartiene al trattato del 136, cioè al « Liber Am elarii ». Malgrado ciò, nella trascrizione, abbiamo lasciato tale separazione dell’origi­ nale ed abbiamo dato due numeri diversi, come se fossero stati due codici sepa­ rati, ma abbiamo uniti i due nn. perchè indicano un solo cod. 2 Mancano le parole: D e festivitatibus et officiis ch’è il titolo del trattato che, nello stesso cod. - ora il Sess. 3 0 -, precede quello seg., il D e Officiis di S. Am­ brogio. 3 Questo ine. è stato ricostruito con quello dei nn. corrispondenti degli altri cataloghi. 4 Questa parola è stata ricostruita, desumendola dall’iroc. del corri­ spondente n. 123 del cat. del 1464. * Vi sono cancellate le parole « et in quo ».

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Catalogo del 1331

146)

87

Item Vitas Patrum et in c.: « Interrogavit » et finit:

« diligentibus se ». 147)

Item

liber

de

Concordia

regularum

et

in c.: « In

nomine sancte» et finit: «postmodum». 148)

Item

quedam Omelie Evangeliorum et inCi: « Cum

apropinquaset » et finit: « prestare1 dignetur ». (f. 9) 149) Item Corpus canonum et in c.: « Canones » et finit:

« interioribus ymbris ». 150)

Item

[liber P rosp eri ] 2

Vita con[templativa ], « [D iu ]3 multumque » et

de

in quo sunt multa [alia], et in c.: [finit: « injtroducaris in gloriam». 151)

Item

liber B[r]ucardi de

Canone

Sanctorum

Pa­

trum, qui in c.: « Brucardus » et [finit]: « celebrare non va­

lebit ». 152)

Item quedam pars B ibie, que incipit a Genesi vers[u

p rim ]i libri, que in e.: « In principio creavit [De]us » et f[init:

« sjecula seculorum. Amen ». 153)

Item Vitam S. Thom e canturiensis [et P au li, prim i

heremite, et in c.: « Sacrosanctam »]4 et finit: 154)

Item

« revertentur ».

quemdam librum Omeliarum et in e.: « Liber

generationis Ihesu Christi » et finit: « predicando ». 155)

Item Regula monachorum E g yp ti, in quo sunt Co-

lationes antiquorum Patrum , et in e.: «Veteris instrumenti» et finit: « tutela conservare ». 156)

Item Relatio Beatorum Senesii et T eopom p i. In e .:

« Sub Decio preside » et finit: « in secula seculorum. Arnen ». 1 È scritto: « prare » con la lineetta ondulata dell’abbreviazione sopra ra. 2 Queste due parole sono state ricostruite con quelle del corrispondente n. 193 del cat. del 1464. 3 Questa parola è stata ricostruita desumendola dall’iiic. del corri­ spondente n. 193 del cat. del 1464. 1 Questa parte mancante è stata ricostruita con i nn. corrispondenti degli altri cataloghi.

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Catalogo del 1331

88

157)

Item Odocuniaci 1 et in c.:

« De festivitate » et finit:

«per eundem dominum nostrum». 158)

Item . X X I . libri

de

diversis

Sententiis

antiquis,

in quibus n on potest legi. 1 5 9 -1 6 4 )

Item [sex P]2 ps[a]lteria.

1 6 5 -1 6 9 )

Item [quin]que m iss alia.

1 7 0 -1 7 1 )

Item [B ]ibia completa in du[obus] voluminibus

magnis. 172)

Item , in quodam alio volumine magno, ad Genesim 34

usque ad Ihesu m , fili S ir a c i, et in e.: « Frater Ambroxius » et finit:

« super modum qui ».

173)

Item

in quodam alio volumine ad Genesim usque

in finem Ihesu m , fili S y r a e 5, et in e.:

«Frater Ambroxius» et

finit: «iter rectum». 174)

Item

in

quodam

volumine

ad

Genesim

et

in e.:

« Yiginti et duas esse licteras » et finit: « e modestiam ». (f. 9") 175)

Item in Canonem Evangeliorum [et ine ]: «Prefacio

et fi[nit: « Regnum]6 Dei ». 1 7 6 -1 7 8 )

Item unum graduale novum in tribus volum i­

nibus: due emit domnus Abbas. 179)

Item unum Epistolare.

180)

Item unum Evangelistarium.

181)

Item u[num 0]m eliale, [quod in\e.: «In vigilia na­

tivitatis Domini ». 1 Odocimiaci ? - Tanto Odocuniaci quanto Odocimiaci sono parole senza alcun significato. Forse è invece di Ordinarium che si trova nel n. 152 del cat. del 1464. 2 Questo numero si desume dai corrispondenti nn. 3-8 del cat. del 1166, nei quali sono menzionati sei salteri. 3 Invece di « a Genesi ». 4 Invece di « usque in finem E cclesiastici Iesu , filii Siraeh ». Iesus è l’autore dell’Ecclesiastico. 5 Anche qui, come nella nota prec. 6 Questa parola è stata ricostruita con g l’in c. dei nn. corrispondenti degli altri cataloghi.

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Catalogo del 1331 e ose. dei nn. 1-2

89

182) l[tem liber E p isto la r u m P a [u li, qui] in e.: «Cum Dei auditorio » et finit: « ................... ». 183) I[tem A ctu s ] Ap[ostol]orum et inc.: « Lucas » et fi­ nit: «habere gravidam». 184) Item Sum a de V iciis et Virtutibus, et in c.: «Victium deliciis »; et ibi non est finis quia domnus A bbas habet aliquos

quaternos.

Item 1.

(In calce di questo f. 9V e nei ££. 10-10v, trovasi la nota dei paramenti e di altri oggetti della chiesa abbaziale). (f. 10v, in calce) 185)

Item unum Evangelistarum cohopertum de [Sanctis

de arg]ento. Item .X X V . privillegia papalia 2. Item [s]unt privillegia

imperatorum

corosa,

quorum

si-

gi[lla s]unt propter vetustatem consumpta, .X L . et ultra. Item

in

diversis

sachis instrumenta prechariarum

diver­

sorum actorum monasterii.

OSSEEVAZIONI D EI UN. DEL OAT. DEL 1331 n. 1. — In questo n., è indicato il solo 1° trattato del cod. ch’era miscellaneo. Per il contenuto del cod. e la relativa bibliogr., V. le oss. del n. 10 del cat. del 1166, a cui corrisponde. Vine. è quello del 1° trattato del cod., il De Genesi, e Vexpl. quello dell’ultimo, il De anima di Cassiodoro. n. 2. — Questo cod. è membr., misceli., di fi. 230, di mm. 295 x 210, in scrittura beneventana, del see. x, con le lettere iniziali grandi dei trattati, disegnate ad intreccio e colorate, e con quelle dei capitoli in rosso o a colori. 1 Rimane sospeso così. 2 Qui e nei due segg. paragrafi, non è stata messa la numerazione pro­ gressiva, essendo stati numerati i soli codici.

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90

Oss. del n. 2 del cat. del 1331

Dal Mon. di Nonantola fu portato in quello Sessoriano o di S. Croce in Gerus. di Eoma e da qui alla Bibi. V. Em. di Eoma, ove è sotto la segnatura: Ms. 1254 (Sess. 23). Nel f. di guardia cart., si trova la segnatura: « Codex 253 » che dev’essere stata quella della Bibl. Sessoriana. Per questo cod., cfr. F e r r a r i , Index, n. 24; Corpus Script. Eccl. Lat., voi. 28, sectio III, pars II, p. X V III, e voi. 28, sec­ tio III, pars III, p. X V I; G io r g i , Invent., p. 24. Nel f. 1, in alto, è scritto, di mano del see. xm : « Monasterii Nonantulani, diocesis Mutinensis ». - Sotto, in caratteri onciali grandi e rossi, coevi al cod., è descritto il contenuto di questo: « In hoc corpore continentur: S a n c t i A u g u s t i n i : L o c u t i o n u m l i br i n u me r o V I I ; Q u e s t i o n u m l i br i n ume r o Vi l i , . 1) S. A u r . A u g u s t i n i L o c u t i o n e s . (f. 1) « R e t r a c t a t i o h u i u s o p e r i s i t a se h a b e t : •I U I . L o c u t i o n u m l i bri s e p t e m» che inc.: « Septem libros de septem librisi) e expl.: « locutiones scripturarum ». - È il cap. delle Retractationes dello stesso Ag., riguardante le Locutiones, messo, nel cod., prima del testo di esse, come una specie di Prologo. Segue il testo: « Incipit l i b e r L o c u t i o n u m c o l l e c t a ­ r u m e x l i b r o G e n e s eo s (le ultime 2 lettere furono aggiunte dopo) » - ch’è il I lib. - che ine.: «Locutiones Scripturarum ». θ ’expl. dell’ultimo lib., il V II, è (f. 32v): « confirmata est super eas », a cui segue (f. 33): « EXPLICIUNT L o c u t i o n e s I u di c u m q u i e s t S . A u g u s t i n i l i b e r s e p t i m u s ». Cfr. S. A u r . A u g u s t i n i : (per il Prologo), Retractationum libri II caput LIV, in M i g n e , P. L., t. 32, col. 651; e caput L X X X - come nel cod. - , in Corp. Script. Eccl. Lat., voi. 36, p. 190; e, (per il trat­ tato), Locutionum in Heptateuchum libri septem, in M i g n e , P. L., t. 34, coll. 485-546, e in Corp. Script. Eccl. Lat., voi. 28, sect. I li, pars II, pp. 507-629. 2) S. A u r . A ugustini Q u a e s t i o n u m l i b r i . (f. 33) « C o m m e m o r a t i o hui us o p e r i s (= Quae­ stionum) i n l i b r o R e t r a c t a t i o n u m i t a se h a b e t : C a p . (di mano m olto più recente) L X X X I . Q u e s t i o n u m libri s e pt e m » che inc.: « Eodem tempore scripsi » e expl. (f. 33v): « appellantur canonice ». - È il cap. delle Retractationes che tratta delle Quaestiones, messo, prima del testo di esse, come una specie di Prologo.

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- y . ·. " f e

Ose., dei nn. 2-4 del cat. del 1331

91

Segue (f. 33v): « Incipiunt c a p i t u l a Q u e s t i o n u m de l i b r o G e n e s e o s », di cui il I è: « De civitate — habitari » e l’ult., il C L X X II: « Quomodo filii — filiorum suorum ». Segue il testo (f. 38): « I n c i p i u n t Q u es t i ο n es l i ­ b r i G e n e s i s » - ch’è il I lib. - che ine.: « Cum scrip­ turas sanctas ». ISexpi. dell’ult. libro è (f. 230): « legendo discantur. Ameni). Segue: «EXPLICIUN T Q u e s t i o n e s I u d i cu mu. Cfr. S. A u r . A u g u s t i n i : (per il Prologo), Retractationum libri II caput LV, in M i g n e , P. L., t. 32, coi. 651; e caput L X X X I - come nel cod., - .in Gorp. Script. Eccl. Lat., vol. 36, p. 191; e, (per il testo), Quaestionum libri septem, in Migne, P. L., t. 34, coli 547-824, e in Gorp. Script, Eccl. Lat., voi. 28-bis, sect. I ll, pars III, pp. X Y I, dove si parla di questo cod., e 3-506. 3) (f. 230v) D i a l o g o t r a l ' A r c a n g e l o G a b r i e ­ le e i l d e m o n i o : « Interrogavit diabolus — obediunt in veri­ tate ». Sono 7 rr., in minuscola carolina, del see. x n -x m , scritte nello spazio lasciato, originariamente, in bianco. 4) (f. 230v) P e n s i e r i s u g l i u m i l i e i s u p e r b i : « Deus auditor est — humilibus autem dat gratiam ». Sono 3 rr., come sopra. — Questo n. 2 corrisponde alla IY parte dell’l l del cat. del 1166, al 54 del 1464 e al 137 del (1464-90). L 'ine. è quello del detto cap. delle Retractationes sulle Locu­ tiones e l'expl. quello delle Quaestiones. n. 3. — Per la bibliogr. del De Trinitate e del De fide di S. Ago­ stino, e per altro, v. le oss. del n. 1 del cat. del 1166, al quale questo n. 3 corrisponde. L 'ine. è quello dell’Ep. di S. Ag., mandata « consacerdoti pa­ pae Aurelio », premessa al De Trinitate. (M i g n e , P. L., t .42, co­ lonne 817-18, a metà). L'expl. non è quello finale del De fide, ma quello del cap. X L IV di esso. (M i g n e , P. L., t. 40, col. 778, e t. 65, col 706, prima dell’A dmonitio). n. 4. — In questo n., si parla di sei libri del De Civitate Dei di S. Agostino; e, infatti, questo cod. ch’è anepigrafo e adespoto, contiene i soli libb. X I-X V I del detto trattato. Il cod. è membr., di ff. 218, di mm. 280 x 180, in scrittura beneventana - la maggior parte di esso - e in semionciale, di mani

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92

Ose. dei nn. 4 -6 del cat. del 1331

diverse e del see. x. - Fu portato dal Mon. di Nonantola in quello Sessoriano o di S. Croce in Gerus. di Roma, e da qui alla Bibl. Naz. V. Em. di Roma, dove ha la segnatura: Ms. 1557 (Sess. 70). Rei verso della copertina ant. di cartone, si trova il n. L X I; e, nel f. di guardia cart., sono scritti: il n. 26 che, poi, fu cancellato, e « Codex 226 » che sono segnature del detto Mon. Sess. Per questo cod., cfr. F e r r a r i , Index, n. 21; G io r g i , Invent., n. 70; Corp. Script. Eccl. Lai., voi. 40, sect. Y , pars. I, p. X V I, par. t. I ff. 1-2 furono lasciati in bianco per scriverci, a caratteri grandi, il nome dell’autore e il titolo, e, in caratteri usuali, i Ca­ pitula. II cod. ine. (f. 3): « Civitatem Dei dicimus cuius et Scriptura testis est quae non fortuitis motibus animorum » ch’è il prine, del cap. I del lib. X I, - e rimane sospeso, essendo stato lasciati in bianco il resto di questo f. e alcune rr. del seg., in cui doveva con­ tinuare il testo con la parte saltata, e nuovamente ine. (f. 3V): « ut que Sanctorum qui potius » ch’è a metà dello stesso cap. I, e eXpl. (f. 219): « figuratum est sacramentum » ch’è quello del lib. X V I. Cfr. S. A u r . A u g u s t i n i De Civitate Dei contra Paganos libri X I -X V I , in M i g n e , P . L., t. 41, coll. 315-524; Corp. Script. Eccl. Lat., voi. 40, sect. V, pars II, pp. 1-203. Questo n. corrisponde al 49 del cat. del 1464 e al 138 del (1464-90). n. 5. — Per i trattati contenuti nel cod. e la relativa bibliogr., V. le oss. del n. 22 del cat. del 1166. - Corrisponde al n. 10 del

(1002-35), al detto n. 22, al 195 del 1464 ed al 55 del (1464-90). Jj'inc. è quello del trattato: In Epistolam S. Iohannis ad Par­ thos di S. Agostino. - E'expl. non è della Vita di S. Remigio, la quale, forse, era mutila; oppure è quello degli argomenti, aggiunti posteriormente nel cod., dopo la detta Vita. n. 6. — Questo cod. del De Civitate Dei di S. Agostino passò dal Mon. di Ronantola in quello Sessoriano o di S. Croce in Gerus. di Roma - essendo descritto nel n. 47 del cit. Index dei mss. Sess. del Rancati - ; poi, in Inghilterra, nella Bibl. privata di Sir Tho­ mas Phillipps, a Cheltenham, nel 1848, dove aveva il n. 12.269 essendo descritto nella Bibl. PP. Lot. Brit. dello Schenkl, a p. 119, - ; e, prima del 1927, nella Library of A. Chester Beatty - essendo de­ scritto a pp. 141-45, n. 43, del vol. I, Texte, del cit. The Library

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Ose. dei nn. 6-8 del cat. del 1331

93

del Millar che, nel vol. I, Plates, ne diede anche alcuni faess. (pla­ tes X L IX -L Y I). Da queste descrizioni si desume che il cod. era membr., in minuscola carolina, del see. x i-x n , di ff. 292, a 2 coll., «in folio magno», secondo il Ferrari, di « 18% ine. x 17 7/s in.» (misura inglese), secondo il Millar. Conteneva tutto il trattato De Civitate Dei (i libri I-X X II ) che aveva Vine.: « Gloriosissimam civitatem » e Vexpl.: « congratu­ lantes agant. Amen. Amen ». Cfr. S. A u e . A u g u s t i n i De Civitate Dei libri X X II, in M i g n e , P .L ., t. 41, coll. 3-804. Nel f. 1, era annotato: « Liber fratrum sancti [Silvestri de Nonantula ?, nella parte abrasa] cisterciensis ordinis. Quicumque eum furatus fuerit vel hunc titulum deleverit anathema sit. Amen. Amen ». La quale annotazione non dev’essere anteriore al see. xv i perchè i Cistercensi presero possesso del Mon. di Nonantola, nel 1514. Questo n. corrisponde al 2 del cat. del 1166 ed il suo ine. ed expl. sono simili ai suddetti del trattato. Avvertenza. - Il Ferrari aggiunge: « Fuit scriptum hoc volumen anno 1386 et absolutum die Sancti Benedicti », ma egli erra perchè la nota marginale, scritta in fine del cod. (f. 292v) e riportata dallo Schenkl, a p. 143, diceva: «1386 in die sancti Benedicti explevi legere »; e, quindi, si trattava della lettura e non della scrittura del cod. n. -7. — Questo è il titolo del solo 1° trattato contenuto nel cod. che invece era miscellaneo. - Per i trattati contenuti in esso e la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 9 del cat. del 1166. Corrisponde al detto n. 9, al 62 del 1464 ed al 94 del (1464-90). L'ine è quello della Pref. àéWHypomnesticon di S. Agostino e Vexpl. quello del Commento di S. Ambrogio sull’Ap. ad Phylemonem. n. 8. — Sono le Enarrationes di S. Agostino dei salmi L -L X X , come si deduce dall’w c. e dall'expl. - Cfr. S. A u b . A u g u s t in i Enarrationes in Psalmos, in M i g n e , P. L., t. 36, coll. 585-901, sui soli salmi L -L X X . Corrisponde al n. 45 dell’inv. del 1464 ed al 49 del (1464-90). L'ine. è quello della Enarratio del salmo 50 e Vexpl. quello della Enarratio del salmo 70, e sono simili a quelli del detto n. 49.

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94

Oss. dei nn. 9-13 del cat. del 1331

n. 9. — Sono le Enarrationes di S. Agostino dei salmi I-X L IX , come si deduce dall’mc. e dall'expl. - Cfr. S. Atra. A u g u s t i n i Enar­ rationes in Psalmos, in M i g n e , P . L., t. 36, coll. 68-585, per i soli salmi I-X L IX . Corrisponde al n. 39 del cat. del 1464 ed al 47 del (1464-90). L 'ine. è quello della Enarratio del Salmo I e l’expl. quello della Enarratio del salmo X L IX . Essi sono simili a quelli dei detti nn. 39 e 47. n. 10. — Per il contenuto del cod., la relativa bibliogr. ed altro, V. le oss. del n. 180 del cat. del 1464-90). - Corrisponde al n. 23

del 1166, al 196 del 1464 ed al detto 180. L’inc. è del cap. X V III del lib. II delle Retractationes di S. Ago­ stino (cfr. M i g n e , P . L., t. 32, coll. 637-38), in cui parla del suo trattato De baptismo, al quale il detto cap. dovette essere stato premesso come prefazione o introduzione. lì*expl. non è dell’ultimo trattato del cod., cioè del trattato di S. Agostino sull’Ep. di S. Paolo ad Romanos (v. il detto n. 180), e quindi il cod. era mutilo o conteneva ancora altro. n. 11. — I libri contenuti nel cod. non dovevano essere cinque ma sei, perchè, secondo Vine, e 1'expl. di questo n., dovevano essere i libb. X V II-X X II del P e Civitate Dei. - Cfr. S . A u u . A u g u s t i n i De Civitate Dei contra Paganos libri viginti duo - per i soli libb. X V IIX X II - , in M i g n e , P . L., t. 41, coll. 523-804; Corpus Script. Eccl. Lat., voi. 40, sect. V, pars II, pp. 204-670. L'ine. è quello del lib. X V II e l'expl. quello del lib. X X II. n. 12. — Cfr. S. Ama. A u g u s t in i Contra Faustum Manichaeum libri triginta tres, in M i g n e , P . L., t. 42, coli. 207-518. Corrisponde alla II parte del η. 11 del cat. del 1166, al 56 del 1464 e al 105 del (1464-90). L ’ ino. è quello del detto trattato. L 'expl. è del pen. f. del cod. che, perciò, doveva essere danneggiato in fine o mutilo. Le parole à&Wexpl. si trovano a metà del cap. V II del lib. X X X II (M i g n e , t. cit., col. 516, r. 1). n. 13. — In questo n. e nei nn. corrispondenti, il 66 del cat. del 1464 ed il 101 del (1464-90), i titoli sono: « Liber quaestionatis » e « Quaestionum diversarum {liber) ».

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Oss. dei nn. 13-17 del cat. del 1331

95

Si deve trattare di alcune Quaestiones di S. Agostino. - Per tutte queste, Cfr. S. A u b . A u g u s t i n i Quaestionum libri septem, in M i g n e , P . L., t. 34, pp. 542-824, e in Corp. Script. Ucci. Lat., voi. 28-bis, seetio III, pars III, pp.3-506. n. 14. — Questi sono due dei trattati contenuti nel cod. m i­ scellaneo ed indicati nelle oss. del n. 26 del cat. del (1002-35), in cui è anche la relativa bibliogr. - Corrisponde al detto n. 26, al 21 del 1166, al 63 del 1464 ed al 109 del (1464-90). Per Vine. « Dei omnipotentis », v. il par. 1 delle oss. del detto n. 26. - Vexpl. è quello dell’ultimo trattato del cod., cioè del De correptione et gratia di S. Agostino. n. 15. — Cfr. S. A u r . A u g u s t i n i Enarrationes in Psalmos, in M i g n e , P . L., t. 37, coll. 1596-966, per i soli salmi O XIX-O L. Corrisponde al η. 51 del cat. del 1464 e al 50 del 1464-90), avendo lo stesso inc. ed expi. Forse, corrisponde anche al n. 39 del (1002-35), essendo gli stessi i salmi, ma l’autore indicatovi è Cassiodoro invece di Agostino. È un duplicato del n. 29 di questo stesso cat. e dei suoi corri­ spondenti, il 44 del 1464 e il 53 del (1464-90). li1ine. è quello della Enarratio del salmo C X IX e Vexpl. quello della Enarratio del salmo CL, cioè quello finale del trattato. n. 16. — Sono tutti i 64 Sermoni di S. Agostino - o parte di essi - , esposti nel vecchio ordine con il titolo di Sermones de Verbis Domini. JSTel Migne, P . L., t. 39, coll. 2429-31, trovasi la concordanza tra i nn. del vecchio e del nuovo ordine dei detti Sermoni. Corrisponde al n. 67 del cat. del 1464 - benché il titolo sia differente - , avendo Vine, e Vexpl. identici. L 'ine. è quello del 1° dei detti Sermoni (= 1 0 9 del nuovo ordine). Vexpl. non è quello dell’ultimo di essi (= 64 del nuovo ordine) e quindi il cod. doveva essere mutilo in fine o i detti Ser­ moni non erano tutti. n. 17. — Per la bibliogr., v. il n. 25 del cat. del 1166. Corrisponde al detto n. 25, al 52 del 1464 ed al 38 del (1464-90). Vine, è quello del 1° dei trattati sul Vangelo di S. Giovanni; però, nel Migne, P . L., t. 35, col. 1379, è « intuens », ma egli stesso, nella nota, dice che, in alcuni eodd., trovasi « intuentes ».

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96

Oss. dei nn. 17-19 del cat. del 1331

Jj'expl. non è quello del trattato. D ev’essere quello di un’in­ vocazione finale, aggiunta dall’amanuense, perchè Vexpl. del sud­ detto n. 52 è quello dell’ultimo dei detti trattati. n. 18. — Sono le Enarrationes di S. Agostino dei salmi C IO X Y III, come si deduce dall’mc. e dall’eæpZ. - Ofr. S. A u r . A u ­ g u s t i n i Enarrationes in Psalmos, in M i g n e , P. L., t. 37, coll. 12931596, per i soli salmi C I-O X Y III. Vi è un duplicato di queste Enarrationes dei salmi C I-C X V III nel n. 42 del cat. del 1464 e nel suo corrispondente, il 52 del (1464-90). Corrisponde al n. 46 del cat. del 1464 ed al 62 del (1464-90). Wine. è quello della Enarratio del salmo CI e Vexpl. quello della Enarratio del C X V ÏII; ambedue sono gli stessi di quelli dei detti nn. 46 e 62. Per la continuazione di queste Enarrationes, v. le oss. del seg. n. 19. n. 19. — Sono le Enarrationes di S. Agostino dei salmi L X X I-C . Ciò si deduce dall’w c. di questo n. e del corrispondente n. 53 del cat. del 1464 - ch’è quello della Enarratio del salmo L X X I - e dall’eæpZ. nest iuditium » dello stesso n. 53 - ch’è quello della Enar­ ratio del salmo C - , . Cfr. S. A u r . A u g u s t i n i Enarrationes in psalmos - per i soli salmi L X X I-C - , in M i g n e , P. L., t. 36, colon­ ne 901-28, e t. 37, coll. 1033-293. Corrisponde al detto n. 53 ed al 61 del (1464-90). Wine. — che dev’essere: « In Salomonem » - è quello della Enarratio del salmo L X X I e Vexpl. è quello della Enarratio del salmo C. Queste Enarrationes agostiniane dei Salmi si trovavano al com ­ pleto - ed alcune anche duplicate - nel Mon. di ÎTonantola, benché divise in vari codici. Infatti, in questo Catalogo, si trovano indicate nei segg. nu­ meri - a cui corrispondono quelli degli altri Cataloghi - : nel n. 9, le Enarrationes dei Salmi I-X L IX ; nel n. 8, quelle dei Salmi L -L X X ; nel n. 19, quelle dei Salmi L X X I-C ; nel n. 18, quelle dei Salmi C I-C X V III; nei nn. 15 e 29, quelle dei Salmi C X IX -C L ; - e, per le duplicate: nel n. 20, quelle dei Salmi I-L X X Y ; nel n. 32, quelle dei Salmi C X IX -C X X X III; nei nn. 29 e 107, quelle dei Salmi C X IX -C L .

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Oss. dei nn. 20-22 del cat. del 1331

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n. 20. — Il cod. conteneva le Enarrationes di S. Agostino sui salmi I-L X X Y , precedute dal Prologo. - Cfr. S. Atra. A u g u s t in i Enarrationes in 'psalmos, in Ma g n e , P. L., t. 36, coll. 63-970, solo per il Prologo e per le dette Enarrationes sui salmi I-L X X V . Corrisponde al n. 32 del cat. del 1464 ed al 29 del (1464-90). h'inc. è quello del Prologo e Yexpl. quello della Enarratio sul salmo L X X Y . n. 21. — Il titolo è inesatto perchè il cod. - ora il Sess. 590 contiene gli Excerpta ex operibus S. Augustini di Eugippio ed altri due brevi argomenti. - Sul contenuto di esso e la relativa bibliogr., V. le oss. del n. 15 del cat. del 1166. Corrisponde al detto n. 15 - in cui soltanto è indicato esatta­ mente, come autore, Eugippio - , al 47 del 1464 ed al 65 del (1464-90).L 'ine. è quello degli Excerpta; per Yexpl., v. le oss. del detto n. 15. n. 22. — In questo n., si parla di X X I Quaestiones di S. Ago­ stino, mentre, nel corrispondente n. 18 del 1166, si parla di X X . Nel cod., però, sono anche dei Sermoni ed altro di S. Agostino. Questo cod. dal Mon. di Nonantola fu portato in quello Sessoriano o di SACroce in Gerus. di Eoma, come si deduce dallo stesso ine. di quello descritto, sotto il n. 57, ne\YIndex dei mss. Sessoriani del Ferrari. — Dopo, fu portato in Inghilterra: prima, nella Bibl. di Sir Thomas Phillipps, a Cheltenham, dove ebbe il n. 12.264, (come si deduce dallo stesso ine., dallo stesso titolo errato di questo n. 22 ed anche dalla descrizione fattane dallo Schenkl, a p. 116 della sua Bibliotheca), e, poi, nella Bibl. di A. Chester Beatty, (come si deduce dalla descrizione fattane dal Millar, nel suo The Library of A. Chester Beatty, sotto il n. 5, a pp. 29-33). Da queste descrizioni del cod. deduciamo quella nostra seguente. Il cod. è membr., del see. v m -ix , di £f. 155, secondo il Ferrari, o di if. II + 155, secondo il Millar, a 2 coll., « in folio parvo », se­ condo il Ferrari, o di « 11 y2 in. x 7 3/8 in. » (misura inglese), se­ condo il Millar. - Per alcuni facss. di esso, v. M illar , op. cit., vol. I, Plates, (plates X I-X II). Il titolo, nel cod., è (f. 1): « In hoc volumine continentur que­ stiones exposite a venerabili patre angustino episcopo numero viginti et una », di mano del see. ix -x ; e, nel f. 1: « IN HOC CODICE CONTINETOR (sic) QUESTIONIS (sic) SANCTI A[U C E ­ STINI NUMERO VIGINTI .1. ». G . G o i x o t t a - 7.

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Òss. del n. 22 elei cat. del 1381

Il cod. contiene: 1) (f. l v) « INCIPIT S E R M O S A N C T I A U G U ­ STINI HABITUS IN BASILICA MAIORUM. N A TALE SANCTI M A R T Y R I S GUBBENSIS .V. KAL. IULIAS. BE BAPTI­ S M O P A R V U L O R U M . » che ine.: aNatale Sancti Iohannis inter cetera. » - Cfr. S. A u r . A u g u s t i n i Sermo 294, in M i g n e , P. L., t. 38, coll. 1335-48. 2) (f. 13v) « INCIPIT S E R M O SANCTI A U ­ GUSTINI BE PATIENTIA» che inc. : « Virtus animi quae patientia dicitur ». Nel f. 27: « EXPLICIT SERMO BE PATIENTIAE VIRTUTE ». - Cfr. S. A u r . A u g u s t i n i Be pa­ tientia liber unus, in M i g n e , P. L., t. 40, coli. 611-26. 3) (f. 27) « INCIPIT E I U S B E M ( A U G .) S E R ­ MO A B IUVENES» che inc.: « Ad vos mihi sermo est, o iuvenes », secondo il detto Millar; oppure: « Ad vos in sanctissimo est, o iuvenes », secondo il detto Schenkl. Cfr. S. A u r . A u g u s t i n i Sermo 391, in M i g n e , t. 39, coll. 1706-09. 4) (f. 31) « INCIPIT SERMO HABITUS IN BASILICA RESTITUTA BE INVITATIS AB CENAM» che ine.: « Lectiones sancte proposite sunt ». In fin e: aEXPLICIT SERMO BE HIS QUI AB CAEN A M VOCATI SUNT ». - Cfr. S. A u r . A u g u s t i n i Sermo 112, in M i g n e , P . L., t. 38, coll. 643-48. 5) (f. 35) « INCIPIT (SERMO) BE BEGEM V I R G I N I B US » che inc.: « Inter parabolas a Bomino dictas ». Nel f. 38v: « EXPLICIT SERMO B E BEGEM VIRGINIBUS ». Cfr. S. A u r . A u g u s t i n i Be diversis quaestionibus liber unus, cap. L IX in M i g n e , P . L., t. 40, coll. 44-48. 6) (f. 38v) « INCIPIT Q U A E S T I O B E Β Ι Ε E T H O R A » che inc.: « Be die autem et hora nemo scit ». Nel f. 39: « EXPLICIT BE Β ΙΕ ET HORA ». - Cfr. S. A u r . A u g u s t i n i Be divinis quaestionibus liber unus, cap. LX, in M i g n e , P . L., t. 40, coi. 48. 7) (f. 39) « INCIPIT S E R M O B E I B Q U O B I N E V A N G E L I O A I T QUO I H E S U S B A P T I Z A T AMPLIUS QUAM 1 0 H A N N E S » che inc.: « Ad id quod scribtum est in evangelio quod baptizat ». Nel f. 40: «EXPLICIT SERMO BE BAPTISMO IOHANNIS ». - Cfr. S. A u r . A u g u ­ s t in i Be diversis quaestionibus lib. unus, cap. L X II, in M i g n e , P . L., t. 40, coli. 53-54.

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Ôes. dei n. 22 del cat. dei 1331 8) (f. 40) « IT E M INCIPIT 8 E R M O A L I US B E EADEM RE (cioè: D E BAPTISMO IO E A N NI 8 )» elio ine.: « Diei hodierni sollemnitas ». - Cfr. S. A u b . A u g u s t i n i Sermo 292: In Natali S. Ioh. Bapt., VI, in M i g n e , P. L., t . 3 8 , coll. 1 3 1 9 -2 7 . 9) (f. 4 7 v) «IN C IPIT SERMO HABItus ad me ns am Saneti mar t y r i s Cypriani Vili K al. 0 et. di e d o m i n i c a . D e g r a t i a D e i » che ine.: « Audivimus veracem magistrum ». - Cfr. S. A u b . A u g u s t i n i Sermo 131, in M i g n e , P . L., t. 3 8 , coll. 7 2 9 -3 4 . 10) (f. 52v) « INCIPIT SERmù habit us in basilica honor i ana Vili Kal. Oc t . i d e s t de grat i a Dei» che inc.: « Si consideremus ». — Cfr. S. A u b . A u g u s t i n i Sermo 163, in M i g n e , P . L., t. 38, coll. 889-95. 11) (f. 5 8 v) « INCIPIT S E R m o h a b i t u s in b a s i ­ lica The o do s i ana de v e r s u p s a l m i C X I I I In che ine.: «Psalmus quem cantavimus ». - Cfr. S. A u b . A u g u s t in i Sermo 26, in M i g n e , P . L., t. 3 8 , coll. 1 7 1 -7 8 . 12 ) (f. 65 ) « Incipit s er mo h ab i t u s in b a s i l i c a Mai orum i d e s t de a p o s t o l o et de p s a l m o sive de e v a n g e l i o » che ine.: « Apostolum audivimus, psalmum audivimus ». - Cfr. S. A u b . A u g u s t in i Sermo 165, in M i g n e , P. L., t . 3 8 , coli. 9 0 2 -0 7 . 13 ) (f. 70v) « INCIPIT S E R M O habitus in ba­ silica tricilarum di e do mi ni c a de v e r s u p s a l mi CX V 1 1 1 » che inc.: « Sine dubio, fratres, gravem quandamn. - Cfr. S. A u b . A u g u s t i n i Sermo 30, in M i g n e , P . L., t. 3 8 , coli. 1 8 7 -9 2 .

14) (f. 75v) « INCIPIT S E R M O D E R E S P O N ­ SORIO P S A L M I X C 1 1 1 » che inc.: « Audivimus concorditerque respondimus ». - Cfr. S. A u b . A u g u s t in i Sermo 153, in M i g n e , P . L., t. 38, coli. 825-32. 15) (f. 82v) « IN CIPIT SERMO E AB Itus ad me ns am sancti mar t y r i s Cypriani. De l e c ­ tione apostoli pauli ad r o m a n o s n che inc.: « Hesternam lectionem ». - Cfr. S. A u b . A u g u s t in i Sermo 154, in M i g n e , P . L., t. 38, coli. 833-40. 16) (f. 90v) « INCIPIT SERMO EIUSDEM ( A U G . ) habi t us in bas i l i c a s anc t o r um m a r ­ tyrum s c il it an o r um . D e lectione epistulae

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100

Ose. del η. 22 del cat. del ISSI

p aulì apostoli ad r o m a η o s » che ine.: « Hesterna lectio sancti apostoli eo usque terminata est ubi dictum est ». - Cfr. S. A u r . A ugustini Sermo 155, in M igne , P . L., t. 38, coli. 840-49. 17) (f. 99) « INCIPIT S E R M O h a b i t u s i n silica gratiani di e n at al e sanctorum mar­ t y r u m b o l i t a h o r u m » che inc.: « Verbi dei altitudo exercet studium ». - Cfr. S. A u r . A ugustini Sermo 156, in M ig n e . P . L., t. 38, coli. 849-59. 18) (£. 108) « INCIPIT SERMO E I E SDEM (AUG.) habitus in bas i l i c a c a e l er i n a e di e dominica {de) l e c t i o n e a p o s t o l i » che inc.: « Au­ divimus beatum apostolum ». - Ofr. S. A u r . A ugustini Sermo 174, in M igne , P . L., t. 38, coli. 939-45. 19) (f. 113v) '« INCIPIT S E R M O e i u s d e m ( Aug. ) ad mensam sacti martyris Cypriani de lectione a p o s t o l i » che inc.: « Ad apostolicam lectionem aures et animum ». - Cfr. S. A u r . A ugustini Sermo 169, in M igne , P . L., t. 38, coli. 915-26. 20) (f. 124v) «INCIPIT S E R M O e i u s d e m { Aug. ) de V er s i c u l o c e n t e s i m i I I I I p s al mi » che inc.: « Ex omnibus divinis eloquiis ». - Cfr. S. A u r . A ugustini Sermo 28, in M igne , P . L., t. 38, coli. 182-85. 21) (ff. 126v-127) « INCIPIT SERMO eiusdem { A u g .) de e v a n g e l i o s a n c t i I oh a η n is e v an g e l i ­ si e de u n a t r i n i t a t e t r i n a qu e u n i t a t e » che inc: « Evangelica lectio proposuit nobis unde loquamur ». Nel f. 136: aEXPLICUIT SERMO SANCTI AUGUSTINI de unita trinitate trinamque unitatem ex evangélio aeditus sancti Iohannis apostoli et évangéliste ». - Cfr. S. A u r . A ugustini Sermo 52, in Mig n e , P . L., t. 38, coli. 354-64. 22) (f. 136) « INCIPIT S E R M O SANCTI E P I­ SCOPI AUGUSTINI de i d q u o d in e v a n ­ gelio dominus ai t : qui b l a s p h e ma v e r i t in spiritum s a n c t u m n o n r e m i t t e t u r ei n e q u e i n hoc se c ul o n e q u e i n f u t u r o » che inc.: « Ma­ gna quaestio est de recenti evangelica lectione proposita ». - Cfr. S. A u r . A ugustini Sermo 71, in Migne , P . L., t. 38, coli. 4 4 5 -6 7 .-Nel cod., questo Sermone era mutilo (y. appresso, dove si parla délPexpl.). In fine del cod. (f. 155): « BENEDICTUS DOMINUS IHESUS CHRISTUS QUI AD IU VAT IN OMNIBUS. AMEN. QUI LE-

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ba

Oss. dei nn. 22-23 del cat. del 1331

101

GIS ORA Pro scrittore ut merearis habere dominum protectorem » θ poi l’annotazione: « In hoc codice continentur questiones sancii augustini nomero X X I ». — Per Vine, di questo n. 22, già se n’è parlato sopra, a prinq. - L'expi. di esso: « extra quam [non fit\ re » è poco prima della fine del cap. X X del suddetto ultimo Sermone 71 di S. Agostino (v. M igne , P. L., t. 38, poco prima della fine della col. 463); il che dimostra ch’esso - ed anche il cod. - era mutilo in fine. n. 23. — Poiché questo n. corrisponde al 198 del cat. del 1464 essendo simili Vine, e Vexpl. - , il cod. conteneva le 50 Omelie e le Locutiones ad Paulinum di S. Agostino, come è indicato nel titolo del detto n. 198. 1) Le 50 Omelie non si trovano stampate così, cioè tutte 50 insieme e sotto questo titolo, ma nel Migne, P. L., t. 39, col. 2432, trovasi la concordanza di esse con i diversi Sermoni di S. Agostino, pubblicati nella stessa Patrologia. V i è il cod. Cassinese 11 (ff. 1-113) che contiene le stesse « Quin­ quaginta homiliae ». Forse quelle di questo cod. nonant. ne erano una copia. Cfr. Bibl. Gasinen. cit., vol. I, pp. 157-60, e Codicum Casinen. mss. catalogus cit., vol. I, pp. 15-16; nei quali 2 luoghi, si trova anche la concordanza delle 50 Omelie con i diversi Sermoni di S. Ag. pubblicati nel Migne. D i queste 50 Omelie vi sono duplicati nell’80 del cat. del 1464, nel 76 del (1464-90) e nei loro nn. corrispondenti. 2) Le Locutiones ad Paulinum di S. Agostino non si trovano citate così nella detta P. L. del Migne ed in altre opere patristiche. Devono essere: o le Locutiones dello stesso Ag. - che però non sono dirette nè a Paolino nè ad altri - (cfr. S. A u r . A ugustini Locutio­ num in Heptateuchum libri septem, in Mig n e , op. cit., t. 34, colonne 485-546); oppure il He cura pro mortuis gerenda dello stesso Ag. (cfr. S. A u r . A ugustini De cura pro mortuis gerenda ad Paulinum lib. unus, in Mig n e , op. cit., t. 40 coll. 591-610). Questo n. corrisponde al detto η. 198 del 1464 ed al 114 del (1464-90). L 'ine. è quello della prima delle dette 50 Omelie. L'expl. non è di nessuna di esse nè delle citt. Locutiones in Hept. nè del cit. De cura pro mortuis·, e, quindi, o il cod. era mutilo in fine o conteneva ancora altro.

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102

Ose. dei nn. 24-26 del cat. del 1331

n. 24. — In questo n., si parla del solo lib. V ili del De Civi­ tate Dei di S. Agostino, mentre il cod. contiene anche il IX e il X , come si deduce anche dagli stessi ine. e expl. di questo stesso n. e dei suoi corrispondenti. Questo cod. membr., di ff. 84 (85), di mm. 250 x 170, in scrit­ tura beneventana e del see. x fu portato dal Mon. di Nonant. in quello Sessoriano o di S. Croce in Gerus. di Eoma, e da questo alla Bibi. Xaz. Y. Em. di Eoma, dove ha la segnatura: Ms. 1307 (Sess. 74). Per questo cod., cfr. F errari , Index, n. 76; - Corp. Script. Deci. Lat., voi. 40, sect. V, pars I, p. X V I, par. s. (f. 1) « [Incipit] l i b e r V i l i c o n t r a P a g a n o s S. A u g u s t i n i D e C i v i t a t e D e i » che ha Vine.: « Nunc in­ tentiore » - ch’è quello del lib. V ili - e expl. (f. 84v (85v)): « adiuvabor expediam » - ch’è quello de lib. X . - Contiene, quindi, i libri Y III-X , come s’è detto. Cfr. S. A xjr. A ugustini De Civitate Dei contra Paganos libri V III-X , in Mig n e , P. L., t. 41, coll. 223-316; - Corp. Script. Eccl. Lat., voi. 40, sect. Y, pars I, pp. 353-510. Questo n. corrisponde al 57 del cat. del 1464 e al 118 del (1464-90). L 'ine. è quello del lib. V ili e l'expl. quello del lib. X . n. 25. — I sette Libri del De Civ. Dei di S. Agostino, di cui si parla in questo n., sono i primi V II, come si deduce dall’mc. e dall'expl. di questo stesso n. Cfr. S. A u r . A ugustini De Civitate Dei Contra Paganos libri I-V II , in M igne , P. L., t. 31, coll. 3-224; - Corp. Script. Eccl. Lat., voi. 40, Sect. Y, pars I, pp. 3-353. Questo n. corrisponde al 41 del cat. del 1464 e al 117 del (1464-90). Hinc, è quello della P r e f a z i o n e . - IPexpl. si trova poco prima della fine del lib. V II; la qual cosa indica che il cod. era mu­ tilo di poco, in fine. n. 26. — Questo cod. membr., misceli., di fE. 226, di mm. 260 x 160, del sec. x, in scrittura onciale, fu portato dal Mon. di Xonantola in quello di S. Croce in Gerusalemme o Sessoriano di Eoma e, poi, nella Bibl. Y. Em. di Eoma, in cui è sotto la segnatura: Ms. 2106 (Sess. 58). V i è non solo un trattato di S. Agostino, ma anche uno di S. Cipriano.

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Oss. del n. 26 del cat. del 1331

103

Per la descrizione del cod., cfr. F errari , Index n. 92; K eiffer Biblioth., pp. 129-30; Ma i , Novae Patrum Bibi. 1 .1, pars. II, pp. I-V III; Cory. Script. Bccl. Lat., voi. 12, p. 288; Giorgi, I Mss. Sess., p. 1294; L o w e , Codd. Latini Ant., p. 6 , n, 422, e p. 34, n. 422. scheid ,

D escrizione del cod. 1 ) Nel f. 1 , che, originariamente, era in bianco, fu descritto,

poi, nel sec. x i, il contenuto del cod. così: «D e testimoniis Scriptu­ rarum Augustini contra Donatistas. Liber de Speculo B. Augustini de testimonio Scripturarum contra Donatistas et idola: primus liber hic dinoscitur. Ceteri tres qui subter adnexi sunt: de Sacramento Christi cum duobus epistolis ad Quirinum B. Cypriani ep. ac martiris esse noscuntur ». 2) Viene dopo il L i b e r de d i v i n i s S c r i p t u r i s sive S p e c u l u m d i S . Agostino, di cui 1’indice: « . . . ordo capitolorum de divinis Scripturis numero CXLIII1 » è nei ff. l v- 6 ; e, dopo, vi è il trattato, con il titolo: « Iste liber unus Beati Augu­ stini contra Donatistas et idola de testimoniis Scripturarum » che ha Vine. (f. 6 ): « De uno Deo. In Deuteronomio. Audi, Israel » e Vexpl. (f. 154v): « Videbimus lumen ». Cfr. S. A u r . A ugustini Liber de divinis Scripturis sive Speculum (da non confondersi con lo Speculum de S. Scriptura dello stesso Ag.), in M a i , t. cit., pp. 1-117, in cui è pubblicato integralmente questo trattato, secondo la lezione di questo cod. nonantolano, trascritta dell’Amatori Ord. Cisterc. (v. B ib l . A p . V a t ., Cod. Vat. Lat., n. 9560, ff. 84-85 (ol. 82-83); Corp. Script. Ucci. Lat., voi. cit., pp. 296-700). 3) (f. 154v) « Item B e a t i C y p r i a n i e p . ac m a r ­ t y r i s de S a c r a m e n t i s C h r i s t i . Incipit ad Quirinum ». Subito dopo: « Cyprianus Quirino filio salutem. Obtemperandum fuit » ch’è Vine. dell’Epistola di Cipriano a Quirino. JJexpl. (f. 225v) è: « mi­ tis sum et humilis corde. Deo gratias. Amen. »; (le quali parole: « mitis— corde » sono poco prima della fine del trattato, a metà del cap. C X IX ; e, quindi, il cod. era mutilo in fine perchè le parole: « Deo gratias. Amen. » sono l’invocazione finale, aggiunta dall’amanuense). Cfr. S . Cypr iani Testimoniorum libri tres adversus Iudaeos, in M i g n e , P. L., t. 4, coll. 7 0 3 -8 1 0 , r. 13. N elle Lectiones variantes (col. 6 7 5 ), sono citati le diverse lezioni di questo tra tta to e i diversi tito li di esso: « Ad Quirinum, De Sacramento Christi; Liber adver­ sus Iudaeos; Epistola ad Quirinum ». — Questo η. 26 corrisponde alla parte III dell’l l de cat. del 1166, al 50 del 1464 e al 58 del (1464-90).

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104

Oss. dei nn. 26-28 del cat. del 1331

L 'ine. di questo n. 26: « Ream per Israel (= Audi ream) » è quello del detto trattato di S. Agostino sulla S. Scrittura; e Vexpl.: « Beo gratias. Amen. » è l’invocazione finale dell’amanuense (v. so­ pra, par. 3). n. 27. — Questo cod. contiene le Retractationes di S. Agostino e d i C o m m e n t a r i di S. Girolamo s u l P r o f e t a A m o s . Questi Commentari che non sono indicati in questo n., si desu­ mono dall’indicazione e dall’mc. ed expl. del corrispondente n. 12 del cat. del 1166, e dagli ine. ed expl. degli altri nn. corrispondenti: il 60 del 1464 e il 102 del (1464-90). n. 28. — Questo pregevolissimo cod. membr., di ff. 215, di mm. 328 x 225, in bei caratteri onciali e del see. y n -v m fu portato dal Mon. di Nonantola in quello Sessoriano o di S. Croce in Gerus. di Borna e da qui alla Bibi. V. Em. di Borna, dove si trova, con la segnatura: Ms. 2094 (Sess. 13). Per questo cod., cfr. F errari , Index, n. 8; M a i , Spie. Rom., t. V ., p. 238; M a i , Novae Patrum Bibl., vol. I, pars. I, p. X X I, e pars II, pp. 119-50; B eifferscheid , Biblioth., vol. I, pp. 125-27; Corpus Script. Eccl. Lat., vol. 28, pp. V II e 2; Giorgi, Invent., ms. 2094 (Sess. 13) e I Mss. Sess., pp. 2 e 1294; L o w e , Codd. Latt. Ant., p.-3, n. 418, e p. 34, n. 418. Il cod. contiene: S.· A u r . A ugustini B e G e n e s i ad l i t ­ t eram. Questo titolo si desume dal f. 1 (dove, in alto e in caratteri piccoli e poco visibili, di mano del see. x -x i, è scritto: « . . . li[bri Augusti]ni »: le quali parole sono ripetute, di mano del see. x n , in calce), e dal f. 215, dopo il trattato: «■Explicit l i b e r d u o d e c i m u s B e G e n e s i ad L i t t e ­ r a m . Beo gratias ». Il trattato inc. (f. 1): « Onnis (sic) divina scriptura bipartita est » e expl. (f. 214v): « alia tantummodo nomina », rimanendo so­ speso, essendo *danneggiata la parte sup. del f. 215, dopo la quale sono le suddette parole: « Explicit liber — Beo gratias ». Cfr. S. A u r . A ugustini Be Genesi ad litteram libri duodecim, per la parte contenuta nel cod. - , in Magne , P. L., t. 34, co­ lonne 254-484, penult, r. (nomina)·, Corp. Script. Eccl. Lat., voi. 28, pp. 3-435, r. 3 (nomina). Questo n. 28 corrisponde al 55 del cat. 1464 e al 93 del (1464-90). L'ine. e Vexpl. di questo n. sono quelli del trattato.

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Ose. dei nn. 29-31 del cat. del 1331

105

n. 29. — Sono le Enarrationes di S. Agostino sui salmi C X IX CL, com e si deduce .dall’mc. e dall'expl. Cfr. S. A u b . A ugustini Enarrationes in Psalmos - per i soli salmi C X IX -C L - , in Mig n e , P. L., t. 37, coll. 1596-966. Corrisponde al n. 44 del cat. del 1464 ed al 53 del (1464-90). Forse questo η. o il 15 o il 74 di questo stesso cat. del 1331 corri­ sponde al 39 del (1002-35) perchè il n. dei salmi è uguale; però ivi sono attribuiti a Oassiodoro. L’ ine. è quello della Enarratio del salmo 119 e Vexpl. quello della Enarratio del salmo 150, cioè della fine del trattato. Per la continuazione di queste Enarrationes degli altri salmi ed i duplicati di esse, v. le oss. del prec. n. 19 di questo stesso cat. n. 30. — Oltre alle 15 Epistole ed al De mendacio - tutti di S. Agostino - , il cod. conteneva il Martyrologium di Beda e forse anche qualche altro trattato, essendovi, nel titolo di questo n., «ei alia ». Corrisponde al n. 20 del cat. del 1166, di cui v. le oss. D'ine. non è di nessuna delle Epistole di S. Agostino perchè non si trova nei citt. Initia Patrum del Vattasso. Forse il cod. era acefalo. h'expl. non è di nessuno dei due esemplari del Martirologio di Beda (v. il par. 3 del detto n. 20); e, quindi, il cod. conteneva ancora altro od era mutilo in fine. n. 31. — In questo n. e nei suoi corrispondenti, il 65 del cat. del 1464 ed il 113 del (1464-90), è indicato il solo trattato De vera religione di S. Agostino, mentre il cod. è miscellaneo. Questo dal Mon. di Xonantola fu portato in quello Sessoriano o di S. Croce in Gerus., a Roma, - trovandosi descritto nel n. 55 del cit. Index dei mss. Sessoriani del F errari-; da questo passò in Inghilterra, prima della Bibl. di Sir Thomas Phillipps, a Cheltenham, ove aveva il n. 12.261, - trovandosi descritto a p. 114 della cit. Biblioth. dello Schenkl - e poi in quella di A. Chester Beatty essendo stato descritto ed essendone stati riprodotti alcuni ff. dal M illar, nel suo The Library, vol. I, Texte, n. 3, pp. 18-25, e vol. I, Plates, plates Y -Y III. Che questo cod. nonantolano sia quello descritto dai detti autori, si prova anche con gl 'ine. e gli expl. di questo n. e dei suoi corri­ spondenti, come si dirà in fine di questo n. Per questo cod., v. anche I. B. P it r a , Spicil. Sol., t. I, pp. X Y I-X V II.

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106

Ose. dei n. 31 del cat. del 1331

Esso è membr., misceli., del see. vm , in scrittura beneventana, di ff. 202 (V + 197), « in folio parvo », secondo il Ferrari, di « 1 0 3/4 in. X 7 y2 in. » (misura inglese), secondo il Millar. - Esso, se­ condo le dette descrizioni, contiene: 1 ) Un brano delle R e t r a c t a t i o n e s d iS . Agostino sul suo trattato D e v e r a r e l i g i o n e , messo come prologo allo stesso trattato che vien dopo. - (f. 1) « Titulus hie ex libro retrac­ tationum beati augustinì ep., in quo manifestat librum se de vera religione fecisse quod in hoc codice continetur »; e segue il testo che ine. : « Tunc etiam de vera religione librum ». - Cfr. S. A u r . A u gu ­ stini Retractationum liber I, cap. X I I I : De vera religione lib. unus, in Mig n e , P. L., t. 32, coll. 602-05. 2) (f. 5) « L I B E R B E A T I AUGUSTINI DE VERA religionem che inc.: « Cum omnis vite bone » e termina nel f. 63. - Cfr. S. A u r . A ugustini De vera religione liber unus, in Migne , P . L., t. 34, coll. 121-72. 3) Un brano delle R e t r a c t a t i o n e s di S. Agostino sul suo De u t i l i t a t e c r e d e n d i , messo come Prologo allo stesso trattato che vien dopo. - (f. 63) «Incipit titulus eiusdem (Aug.) ex libro retractationum, in quo se declarat de utilitate credendi librum fecisse quod in hoc codice continetur »; e segue il testo che inc. (f. 63y): « lam vero apud upponem ». - Cfr. S. A u r . A ugustini Retractationum liber I , cap. X IV : De utilitate credendi ecc., in Migne , P . L., t. 32, coli. 605-08. 4) (f. 65y ) «INCIPIT L I B E R B E A T I A U G U S T I N I D E U T I L I T A T E C R E D E N D I » che inc. (f. 66): « Si mihi, honorate, unum » e termina nel f. 95. - S. A u r . A u g u s t in i De utilitate credendi ad Honoratum liber unus, in M i g n e , P . L., t. 4 2 , coli. 6 5 -9 2 , ed in Corpus Script. Eccl. Lot., vol. X X V , Sect. Y I, pars I, pp. 3 -4 8 . 5) (f. 95) « Incipit epistola beati a u g u st i n i episcopi ad b o n i f a t i u m » che inc.: « Domino sublimi semperque magnifico . . . Ornet mores tuos ». - Cfr. S. A u r . A u gu ­ stini App. tomi I I Operum, Έρ. I., in M ig n e , P . P., t. 33, coi. 1095. 6 ) (f. 95v) « Incipit r e s c r i p t u m b o n i f a t i i ad au g u s t i n u m e p . » che inc.: « Domino merito honorabili. . . Tue sanctitatis ». - Cfr. S. A u r . A ugustini App. cit., Ep. II, in M igne , loc. cit. 7) (f. 95v) « R e s c r i b t u m ( B o n i f a c i i ) at ( = a d ) quem ( Au g .), ut s u p r a . » che inc.: « Ego quos diligo, arguo ». - Cfr. S. A u r . A ugustini App. cit., Ep. I l l, in Migne , loc. cit.

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Oss. dei n. 31 del cat. del 1331

107

8 ) Un brano delle R e t r a c t a t i o n e s di S. Agostino sul suo trattato dei S o l i l o q u i i , posto come Prologo allo stesso trattato che vien dopo. - (f. 95v) « INCIPIT P R O L O G U S I) E l i b r o (questa parola fu aggiunta dopo da mano diversa) S O L I ­ L O Q U I O R U M » che ine. (f. 96): « Inter bec seriósi etiam ». Cfr. S. Atm. A ugustini Retractationum liber I, cap. IV , in M ig n e , P. L., t. 32, colonne 588-89. 9) S o l i l o q u i i di S . A g o s t i n o , - (f. 96v) « I N­ CIPIT L I B E R T E R T I U S (invece è il PRIMUS) D E ( L I B R O ) S 0 L I LO Q U 1 0 R U Μ ·» che inc. (f. 97): « Vol­ venti mibi multa ». Nel 110v: « EXPLICIT DE SOLILOQUIORUM LIBER PRIMUS INCIPIT E I U S D E M L I B E R S E ­ C U N D U S . FELICITER EXPLICITUM . » (queste 2 ultim e parole andavano dopo Liber primus, a cui si riferiscono) che ha Vine.: a Criminis modus fit ». Nel f. 135v: « EXPLICIT DE SOLI­ LOQUIORUM LIBROS DUOS ». - Cfr. S. Aim. A ugustini Soliloquiorum libri duo, in M ig n e , P. L., t. 32, coli. 869-904. 10) (f. 135v) « INCIPIT S A N C T I A U G U S T I N I D E D I V I N A T I O N E D E M O N U M » che inc.: « Quo­ dam die in diebus » e termina nel f. 147v. - Cfr. S. Aim. A ugustini Dedivinatione demonum lib. unus, in M ig n e , P. L., t. 40, coli. 581-92. 11) (f. 147v) « INCIPIT E U S E B I H Y E P O N I M I D E R E S U R R E C T I O N E C A R N I S » che inc. (f. 148): « De reliquis que ad fidem pertinent »; nel f. 170: « EXPLICIT LIBER ΗΎERONI M I CONTRA DOGMA ORIGENIS DE RESURREC­ TIONE. EXPLICIT LIBER EU SEBI [H VERONI 311] DE RE­ SURRECTIONE CARNIS ». 12) (f. 170): « INCIPIT D E M E L C E I S E D E C H » e, nel verso: « INCIPIT A D E V (A N )G(E )L ( UΜ o I U M ) P R E S B Y T E R U M DE M E L CΞ I S E D E CH » ch’è di S. Girolamo ed ha Vine.: « Misisti mihi volumen » e termina nel f. 175v. - Cfr. S. Eus. H ieronym i Epistola 73 ad Evangelum presb., in M ig n e , P. L., t. 22, coli. 676-81; nella nota d della col. 676, si dice che l’Ep., in alcuni codd., è diretta ad Evangelium o ad Evagrium). 13) (f. 175v) « (INCIPIT) EPISTULA (AUGU­ STINI) PRE S(BY TERI) HIPPONENSIUM R E G ( I O R U M ) A D A L I P I U M ( E ) P ( I S C 0 ) P ( U )M T A C H A S T E N S I U M DE D IE N A T A L I S L E ­ O N T I Q U O D D A M ( = quondam) E P ( I S C 0 P ) I I P P O N E N S I U M » che inc.: « De negotio interim »; e, nel f. 182:

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108

Osa. dei un. 31-32 del cat. del 1331

« INCIPIT (invece di EXPLICIT) ARGUMENTUM AUGUSTINI EPISTULAE AD ALU P I UM EPISCOPUM». — Cfr. S. A u r . A ugustini Epistola 29: Ep. Presbyteri Hypponensium Regiorum ad Alypium, ep. Thegastensium, de die Natalis Leontii, quondam ep. Hypponensis, in M igne , P. L., t. 33, coli. 114-20. 14) (f. 182v) C o m m o d i a n i Carmen a p o l o g e t icum, mutilo in fine, di cui il 1° v. è: « Quis poterit unum pro­ prie Deum nosse celorum » e l’ultimo, il v. 1021: « [Partim] tonitrua disrumpunt moenia [mundi, secondo il Pitra, o firma, secondo il Dom bart]». - Cfr. Commodianus , e p . A fricanus , Carmen apologe­ ticum adversus Iudaeos et Gentes, in P itra , Spie. Sol., t. I, p. X V II, e, per il testo, secondo la lezione di questo cod., pp. 21-49; - Com­ modiani Carmen apologeticum, ex recensione B. Dombart, in Corp. Script. Eccl. Lat., vol. X V , pp. X V e 114 - in cui questo cod. è chiamato Mediomontanus e Cheltenhamensis, da Cheltenham, dove, come s’è detto, fu anche - , e pp. 115-82, per i soli 1021 w . del cod., mancando in questo gli ultimi 7 editi. — L'ine. di questo n. 31 e dei suoi corrispondenti, il 65 del cat. del 1464 ed il 113 del (1464-90), è: « Tunc etiam » ch’è anche quello di questo cod., essendo del brano delle Retractationes di 8 . Ago­ stino del f. 1 (v. sopra, il par. 1). - L'expl. di questo n. 31 è: « prelio facto »; quello del detto n. 65 è: « ab angelis prélio facto » e quello del detto n. 113: « fato (= facto) »: le quali parole sono del detto Carme di Commodiano, (nel v. 977, nell’ed. del Pitra, e nel v. 984, in quella del Corpus), essendo il cod. mutilo o dam eggiato in fine. n. 32. — In questo n., il titolo è: « Super Matheum » perchè questi è il 1° degli Evangelisti, dei quali si tratta nel De consensu Euangelistarum, contenuto nel cod. Questo è misceli, e contiene, prima e dopo del De consensu, anche altro. Questo cod. membr., di ff. 230 - di cui m olti rosicchiati dai topi - , di mm. 368 x 232, in scrittura minuscola carolina, di mani diverse e del see. x -x i fu portato dal Mon. di Nonantola in quello Sessoriano o di 8 . Croce in Gerus. di Borna e da qui alla Bibi. V. Em. di Borna, dove ha la segnatura: Ms. 1467 (Sess. 10). È mutilo in fine. Questo n. 32 corrisponde a questo cod. perchè ha lo stesso expl. e per la parziale corrispondenza anche del contenuto, come s’è detto. Nel f. 1 , nel margine sup., è scritto, di mano posteriore: « Iste liber est Monasterii Nonantule. η. X X I I »; la quale segnatura deve essere quella data al cod., nel Mon. di Nonant.

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Ose. del n. 32 del cat. del 1331

10Ô

Per questo cod., cfr. F errari , Index, n. 31; Mig n e , P. L., t. 28, col. 1183, n o ta i, e t. 34, nell’Admonitio delle coll. 1041-42, dove si parla di questo cod. cisterciense (ex-nonantol.). Il cod. contiene: 1) S . A u g u s t i n i Enarrationes in Psalmos CX I X - G X X X I I I . (f. 1) « Incipit t r a c t a t u s 8. Augustini super P s a l mo c e n t e s i m o X V 1 1 1 1 » . Il testo ine.: « Brevis Psalmus est valde utilis » e expi. (f. 144v): « perveniet ad te benedictio. Amen ». Questo expl. è del Salmo C X X X III e non del « C X X X IIII: il quale ult. n. si trova nel f. 130. Cfr. S. A u r . A ugustini Enarrationes in Psalmos, in M igne , P. L., t. 37, coll. 1596-1738, per i soli Salmi C X IX -C X X X III, 2) S. A u r . A ugustini D e c o ns e ns u Ev a n g e l i st a r um. (f. 145) Senza alcun titolo, ine.: « Inter omnes divinas aucto­ ritates » e expl. (f. 2 1 5 v ): « sic manebit donec veniat. Arnen ». Cfr. S. A u r . A u g u s t i n i De consensu Evangelistarum libri qua­ tuor, in M i g n e , P. L., t. 3 4 , coli. 1 0 4 1 -2 2 7 , r. 50 (fino a veniat). 3 ) S. Bus. H i e r o n y m i P s a l m o r u m l i b e r . Sono i Salmi I-C X IX . (f. 215v) « In nom. D.N.I.C. Incipit [ P r o l ] o g u s B e a t i H i e r o n i m i i n P s a l t e r i u m [ i u x ] t a H e b r e o s quod ipse transtulit (in) Latinum. Eusebius Hieronimus [8o]phronio suo salutem dicit: Scio quosdam putare — meminisse mei ». Seguono i Salmi I-C X L IX . Il I inc.: « Qui non abiit in consilio » - manca, a prine.: Beatus vir, forse perchè doveva essere scritto mi­ niato e in caratteri grandi - e l’ultimo, il O XLIX, mancando il CL, expl. (f. 230v): « et faciant in eis iud[icium\ », rimanendo inter­ rotto a metà dell’ult. v., essendo il cod. mutilo in fine. Cfr. S. Eus. H i e r o n y m i Div. Bibliotheca: Praefatio in librum Psalmorum iuxta Hebraicam veritatem e Liber Psalmorum (iuxta Hebr. veritatem), in M i g n e , P. L., t . 2 8 , coli. 1 1 8 3 -1 3 0 6 , r. 9 (in­ dicium). — Forse questo n. 32 corrisponde al 43 del cat. del 1464 dove, però, è indicato il Salmo OIX invece del C X IX - e al 107 del (1464-90), perchè soltanto ad essi può corrispondere, essendovi indicate almeno le Enarrationes di S. Agostino sui detti Salmi. Il ine. di questo n. è quello dell 'Enarratio sul Salmo C X IX e l'expl. è quello del cod., nello stato attuale

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n o

Oss. dei nn. 33-35 del eat. del 1331

n. 33. — Per la bibliogr., v . le oss. del n. 57 del cat. del 1166. Corrisponde al detto n. 57, all’85 del 1164 e dal 99 del (1464-90). Wine. e Vexpl. sono quelli del trattato di Beda. n. 34. — Secondo il titolo di questo n., il cod. avrebbe do­ vuto contenere i trattati di Beda: De natura rerum e De temporum ratione, mentre doveva contenere soltanto il De temp. rat. Infatti Vine, di questo n. è quello della Pref. del De temporum ratione; e quello dei nn. 81 del 1464 e 141 del (1464-90) è quello del cap. I di esso. Da ciò si deve dedurre che l’amanuense o gli autori dei cata­ loghi del 1464 e del (1464-90) - forse mancando nel cod. il titolo esatto del trattato - presero il titolo, con inesattezza e superficialità, dall’mc. del cod. che, come si è detto, è quello della Pref. del De temp. rat. (v., per lo stesso caso, le oss. del n. 134 del (1464-90). Per la bibliogr. di questo trattato De temp, rat., v. le oss. del n. 59 del 1166. Qualora si volesse ammettere che nel cod. era anche il trattato De natura rerum, per questo cfr. B edae V enerabilis De natura rerum, in Migne , P . L., t. 90, coll. 187-278. Corrisponde ai detti nn. 59, 81 e 141. L’me., come si è detto, è quello della Pref. - Wexpl. non è quello del De temporum ratione - e nemmeno del De natura rerum - ; e, quindi, o era quello di qualche altro argomento o il cod. era mutilo in fine. n. 35. — Questo cod. contiene il Commento del Ven. Beda sulle Epistole Cattoliche, Cioè su quella di S. Giacomo, la I e II di S. Pietro, la I, II e Π Ι di S. Giovanni e quella di S. Giuda - e non solo su quella di S. Giacomo, com ’è indicato in questo n. - , e sull’Apocalisse. Questo n. corrisponde all’84 del cat. del 1464 - benché il titolo di questo sia: « Liber unus Bedae » - ed al 146 del (1464-90) benché nel suo titolo si parli del Commento sulla sola Apocalisse - , perchè essi hanno, rispettivamente, Vine.: « Iacobus » e « Iaeobus Zephae », e quasi simile Vexpl.: v.eum omnibus vobis. Amen». Potrebbe corrispondere anche al n. 58 del 1166, benché in esso si parli del Commento del Ven. Beda sugli A tti degli Apostoli e sull’Apo calisse. (V. le oss. del detto n. 58). Poiché il cod. della Bibl. di A. Chester Beatty - descritto dal Millar, nel cap. 7, a pp. 38-41, della sua Biblioth. - ha Vine, del f. 1 : « Iacobus Cephas », simile a quello suddetto di questo n. 35 e

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Oss. dei η. 35 del cat. del 1331

111

dell’84; poiché quello del 2° £.: « In ilia die » del cod. è simile a quello del f. 2 , secondo il detto η. 146; e poiché il detto expl. di questo n. 35 e dei detti un. 84 e 146: « cum omnibus vobis. Amen. » è quello del Commento del Beda sull’Apocalisse, contenuto in fine del cod. della Bibl. Beatty, si deve dedurre che questo sia proprio quello nonantolano. Questo cod. passò dal Mon. di ÎTonantola in quello Sessoriano o o di S. Croce in Géras., a Borna, - essendo descritto nel n. 67 delVIndex dei mss. Sess. del Ferrari da qui in Inghilterra, prima nella Bibl. di Sir Th. Phillipps, a Cheltenham, dove era il Ms. 12.262, - essendo descritto a p. 115 della Biblioth. dello Schenkl - , e poi in quella del Beatty - essendo stato descritto dal Millar, come s’è detto, che ne indica la provenienza dalla Bibl. Phillipps - . Infatti, in queste descrizioni, il contenuto del cod. è simile e da esse desùmiamo la seg. Il cod. è membr., in minuscola longobarda, secondo lo Schenkl, o in min, precarolina, secondo il Millar, del see. v m -ix , di ff. 202, secondo il Ferrari, o di 208, secondo lo Schenkl, o di 206, secondo il Millar, a 2 coll., « in folio », secondo il Ferrari, o di «105 5/g in. X 7 % in. » (misura inglese), secondo il Millar, il quale dice anche che Vino, del f. 2 è: « In illa die ». Esso contiene: I. L’ E x p l a n a t i o B e d a e V en . s u ­ per Epistolas c a t h o l i c a s , cioè: sull'Ep. catholica B. lIacobi ap.; sullΈρ. I et I I B. Petri ap.; sull’Fp. I, I I et I I I B. Ioannis ap. e sull’Fp. catholica B. Iudae ap. - È pre­ ceduta da un Prologo di 10 w . esametri (f. 1): « Incipit Prologus », di cui il 1° V. è « lacobus Cephas lohannes taddeus uno » e l’ultimo: « Sufficiant humiles penetrare oracula sensu ». Sono tutti pubblicati nella cit. opera del Millar e la loro lezione è diversa da quella edita dal Migne. - Segue il testo deWExpositio che ine. (f. l v): alacobus... salutem. Dixit de hoc Iacobo apostolus Paulus ». Ofr. B ed ae v e n . Explanatio super Epistolas catholicas, in Mig n e , P. L., t. 93, coll. 9-130. II. Il E x p l a n a t i o A p o c a l y p s i s d e l l o s t e s s o B e d a . - La precede un Epigramma di 22 w ., di cui il 1° è (f. 132): « Exul ab humano dum pellitur orbe lohannes » e l’ultimo: « Quae cano corripiens pumice frangifero ». — Seguono: il Prologo che ine. (f. 132v): « Apocalypsis sancti lohannis in qua bella et incendiari, e poi il Commento, diviso in 3 libri, che ine. (f. 135): « Apocalypsis... servis suis. Fundata per apostolos ecclesia ».

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Oss. dei nn. 35-39 del cat. del 1331

Cfr. B ed ae Y e n . Explanatio Apocalypsis, in Mig n e , P. L., t. 93, coll. 129-206. — In fine del cod. (f. 206v), l’amanuense scrisse: « Explicito tandem tornio tamque periculoso labore ». — Come s’è detto, Vine, di questo n. e dei suoi corrispondenti, è quello del detto Prologo ritmico déìl'Explanatio sulle Epistole e Vexpl. quello dell'Explanatio sull’Apocalisse. n. 36. — Cfr. B ed ae Y e n . De Temporum ratione, in Mig n e , P. L., t. 90, coll. 293-578. - Questo n. corrisponde all’86 del cat. del 1464 ed al 134 del (1464-90), avendo lo stesso ine. ed essendo i soli nn. che parlano di Beda, rimasti senza corrispondenza, benché il titolo dal 134 sia più ampio. (Y. le oss. del detto n. 134, riguardanti il titolo). L’mc. è quello della Prefazione, h'expl. non è del suddetto trattato e, quindi, o questo era mutilo in fine o Vexpl. era di qualche altro argomento ch’era in fine del cod. n. 37. — Cfr. B em igii , mon . A ntissiodorensis O. S. B., Enarra­ tionum in Psalmos liber unus, in Mig n e , P . L., t. 131, coll. 149-844. Questo n. corrisponde al 150 del 1464 ed al 46 del (1464-90). L 'ine. è quello del Salmo 1 e Vexpl. è quello del Salmo 150 e non della Enarratio. n. 38. — Questo commento, attribuito qui a Bemigio, è in­ vece quello attribuito a Cassiodoro, come si desume dall’w c. Cfr. Expositio in Cantica Canticorum, M a r go A ub . Oa s s io d o r o attributa, in M ig n e , P . L., t. 7 0 , coll. 1 0 5 5 -1 0 6 . Questo n. può corrispondere soltanto al commento adespoto del n. 9 del cat. del (1002-35), in cui si trova menzionato anche quello sui Libri dei Be, anche perchè gli altri commenti sullo stesso Cantico hanno già la loro corrispondenza negli altri cataloghi (v. le oss. del detto n. 9). L’w c. è quello del detto commento di Cassiodoro. - h'expl. non si sa di quale trattato sia, essendo il cod. miscellaneo ed igno­ randosi il contenuto. n. 39. — Questo trattato Super Psalterium, attribuito qui a S. Bemigio, non è di lui ma di autore ignoto. - Su ciò, la bibliogr. e il cod. Sess. 45 - a cui questo n. corrisponde, - v. le oss. del n. 22 del cat. del (1 0 0 2 -3 5 ).

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Oss. dei nn. 39-43 del cat. del 1331

113

Corrisponde al detto n. 22, al 126 del 1464 e all’89 del (1464-90). L 'ino. è quello del titolo della Prefaz. del detto trattato. LVexpl. è la fine dell’ultimo Salmo, il CL. n. 40. — Sono le Homiliae duodecim Remigii Antissiodorensis. - Per la bibliogr., v. le oss. del n. 20 del cat. del (1002-35). Corrisponde al detto n. 20, al 36 del 1464 ed al 56 del (1464-90). L'ine. non è quello di nessuna delle dette Omelie, nè si trova nel cit. Initia Patrum del Yattasso; così anche Vexpi. non è di nessuna di esse. Porse il cod. era acefalo e mutilo in fine, o conteneva ancora altro. n. 41. — Il cod. era misceli., come si desume dalla descrizione di questo n., perchè conteneva le Omelie di Origene « et alia ». Per le Omelie, cfr. Origenis In Genesim homiliae X V II, in­ terprete Rufino, in M igne , P. Gr., t. 12, coll. 145-262. L 'ine. non è quello della prima delle dette Omelie di Origene, ma invece di Omelie di altri autori (v. il cit. Initia Patrum del Vattasso, vol. I, p. 94). Ciò induce a credere che piuttosto fosse una misceli, di Omelie di diversi autori. Forse corrisponde al n. 163 del cat. del 1464 ed al 104 del (146490) perchè sono i soli nn. a cui può corrispondere, avendo il titolo quasi simile^ « Expositio super Genesi »; ma Vine, e Vexpl. sono di­ versi, forse perchè il cod. era divenuto mutilo in princ. ed in fine. Per Vine., v. sopra. - L'expl. non è quello dell’ultima delle dette Omelie di Origene forse perchè il cod. era acefalo o perchè piuttosto esse fossero di vari autori, come si è detto. n. 42. — Sono le 17 Omelie di Origene sul Genesi. Per la bibliogr., v. quella del prec. n. 41. Corrisponde al n. 90 del 1464 ed al 108 del (1464-90). Nell’me. trovasi « fecit », mentre nel Migne, loc. cit. nel n. prec., trovasi invece « creavit »; e quindi la lezione di questo cod. era diversa. L 'expl. non è quello dell’ultima delle 17 Omelie di Origene; quindi, o il cod. era mutilo in fine o conteneva ancora altro. n. 43. — Sono le 17 - e non 16, come è nel titolo di questo n. Omelie di Origene sul Genesi. Per la bibliogr., v. le oss. del prec. n. 41. Corrisponde al n. 37 del cat. del 1464 ed al 233 del (1464-90), perchè si tratta anche in essi di Omelie e Vexpl. è quasi simile. G.

G ullotta -

8.

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114

Ose. dei nn. 43-47 del cat. del 1331

Per l’ine., v. le oss. fatte per quello del prec. n. 42, essen­ do simile. - h'expl. non è quello dell’ultima delle dette Omelie; e, quindi, o il cod. era mutilo in fine o conteneva qualche altra cosa. Di queste Omelie vi sono dei duplicati nei due nn. precedenti. n.

— Cfr. O r ig e n is In Leviticum (interprete Bufino), in L., t. 12 , coll. 4 0 5 -5 7 4 . Nè Vine, nè Vexpl. sono del detto trattato; e, quindi, o il cod. era mutilo in princ. ed in fine, oppure vi era, prima e dopo di questo trattato, qualche altra cosa. L'ine. non si trova nel cit. Initia Patrum del Yattasso. 44.

M ig n e , P .

n. 45. — Sono i Commentari sul Genesi di Rabano Mauro. Per la bibliogr., v. le oss. del n. 19 del cat. del (1002-35). Corrisponde al detto n. 19, al 129 del 1464 ed al 122 del (1464-90). Wine, e Vexpl. sono quelli dei detti Commentari. n. 46. — Questo trattato non è del Crisostomo ma di S. Gi­ rolamo, come si desume dall’mc. ch’è quello della Pref. di S. Gi­ rolamo al suo Commento sul Vangelo di S. Marco. - Cfr. S. Bus. H ieronym i Commentarius in Evangelium secundum Marcum, in M ig n e , P. L., t. 30, coll. 609-68. Corrisponde al η. 117 del cat. del 1464 ed al 74 del (1464-90). Vi è un duplicato di questo Commento nel n. seg. L'ine., come si è detto, è quello della Pref. - Wexpl. non è del detto Commento; e, quindi, o il cod. era mutilo in fine o conte­ neva ancora altro, dopo il Commento.

n. 47. — Questo cod. membr., misceli., di ff. 176, di mm. 285 x 195, in scrittura beneventana e del see. ix , fu portato dal Mon. di Nonantola in quello Sessoriano o di S. Croce in Gerus. di Roma, e da qui alla Bibi. Naz. V. Em., di Roma dove ha la segnatura: Ms. 1524 (Sess. 94). Nel f. di guardia, è scritto: « Codex 248 » che dev’essere la segnatura, avuta dal cod. nel detto Mon. Sess. Per questo cod., cfr. R eifferscheid , Bibl., vol. I, pp. 139-140; L o w e , Codd. Latini, p. 7, n. 425, e p. 34, n. 425; Giorgi, Invent., n. 94. Il cod. contiene: 1) Nel f. 1, in alto, fu scritto da mano posteriore: « In ho codice, continentur homeliae Johannis Chrisostomi in Maroum et

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Oss. del n. 47 del cat. del 1331

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Mattheum, numero X V I, et sermo de reparatione lapsi ». Però, tale indicazione non è esatta. 2) (f. 1) « T r a c t a t u s s u p e r M a r c u m ( 8 . E i e r o ni m i ) » che ino.: « Omnis scriba doctus in regno coélorum » e expl. (£. 32v): « qui voluerit, legere habebit ». Ofr. S. Eus. H ieronym i Commentarius in Evangelium secundum Marcum, in Mig n e , P . L., t. 30, coll. 609-68. 3) (f. 32v) « Incipit t r a c t a t u s in Ma t h eum Beati Iohannis ( C h r i s o s t o m i ), Constant i no p o l i t a n i ( e p . ), per ordinem, a capitulo Evangelii C L X X X V IIII usgue ad capitulum CCXLI ». Segue, nel f. 33: « In Christi nom. Incipiunt h o m i l i a e Beati Iohannis ( C h r i s o s t o m i ) , C o s t a n t i n o p o l i t a n i (, e p .). E x ­ positio E v a n g e l i o r u m . » che ha Vine.: « Quantumquamque gratuitum et utile » e 1'expl. (f. 143v): « putat impletum qui in Actibus Apostolorum ». - Queste Omelie, attribuite al Crisostomo, non sono di lui. Cfr. Eruditi Commentarii in Evangelium Matthaei, I ncerto auctore , (oppure: Opus imperfectum in Matthaeum, quod Ch r yso ­ stom ! nomine (= P seudo -O hrysostome ) circumfertur): Homiliae X X X II -X L V I (incompleta), in M igne , P . Or., t. 56, coli. 798-897, rr. 46-47 (fino a: in Actibus Apostolorum). 4) (f. 143T) « Incipit D e r e p a r a t io ne lapsi» ch’è di S. Giov. Crisostomo, che inc.: «Quis dabit capiti meo aquam» e expl. (t. 174v): malia ultra medicamenta non queras». - E lis o lo libro I. Cfr. S. JoÀNNis Chrysostomc Paraenensis sive Adhortatio ad Theodorum lapsum vel De reparatione lapsi liber primus, in Migne , P . Gr., t. 47, coli. 277-308, la cui lezione è molto diversa da quella del cod .; - (Bibi. Casinen.): Florii. Casin., t. I li, pp. 389-410, di cui il testo sembra come quello del cod-, avendo lo stesso ine. e expl., ed essendo il solo libro I. 5) (f. 174v) « Incipit t r a c t a t u s 8. Iohannis ( Chrisostomi) ep. ». Non era un trattato, ma erano 1 8 O m e l i e del Crisostomo. Seguono, senza alcuna indicazione, i soli t i t o l i o C a p i t u l a di esse che, così, indicano quali erano le Omelie, essendo rimasto nel cod. il testo incompleto della sola I, poiché il cod. è mutilo in fine. — I detti T i t o l i o C a p i t u l a delle Omelie eh’erano nel cod., sono: « I. De ieiuniis et Geneseos; II. De ieiunio et lonam; - III. De natale Domini; - U H . De proditione Iudae; - V. De cruce et la-

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Oss. del n. 47 del cat. del 1331

trône; - VI. De Ascensione Salvatoris. - VII. De cruce dominica; V ili. De Pentecosten; - V IIII. De baptizandis; - X. De baptizatos et hiluminatos; X I. De lob. - X II. De Heliam; - X III. De superscriptione; - X IIII. De psalmo L.mo; - XV . De turture; X V I. De cruce et latrone; - X V II. De psalmo C X X II; - X V I I I . De psalmo centesimo L ». Subito dopo, senza alcun titolo, segue i l t e s t o della I O m e l i a (De ieiuniis et Geneseos) che ine. (f. 175v): « Iucundum quidem nautis » e expl. (f. 176v): « requiras forsitan: cur non prius», e rimane interrotta, mancando i ff. segg. perchè il cod. è mutilo in fine, come s’è detto. Cfr., per questa I Om., S. I oannis Chbysostomi, A rchiep. Constantinopolitani, In Genesim sermo I, habitus in prine. Qua­ dragesimae in illud: « In prine., fecit Deus coelum et terram », ac de ieiunio et eleemosyna, in Mig n e , P. Gr., t. 54, coll. 581-82, r. 12 del par. 12 , per la sola detta parte contenuta nel cod.; però, la lez. è diversa. Per le altre suddette 17 Omelie - non essendo spesso il titolo esatto o essendovene due con lo stesso tit., e mancando il testo - , si è costretti a dare la seg. bibliogr. alle volte approssimativa, quando si è trovata. Per la II Om.: « De ieiunio et Ionam », non s’è trovato nulla; - per la III: « De natale Domini », cfr. S. Io. Chrysostomi (Horn.) In Servatoris N. I. C. diem natalem, in M ig n e , P. Gr., t. 49, coll. 351-62; - per la IY : «D e proditione Iudae», cfr. dello stesso (Horn.) In proditionem ludae, in t. cit., coll. 375-82 o 381-92, essendo due le Omelie con questo stesso tit.; - per la V: « De cruce et latrone », cfr. dello stesso Horn, in Crucem et latronem, in t. cit., coll. 399-408 o 407-17, essendo 2 le Om. con questo stesso tit.; per la Y I: « De Ascensione Salvatoris », cfr. dello stesso In Ascen­ sionem Dom. N. I. C.: Sermo recitatus in martyrio Romanesiae etc., in op. cit., t. 50, col. 441; - per la Y II: «De cruce dominica», non s’è trovato nulla; - per l’V III: « De Pentecosten », cfr. dello stesso (Dom.) De Pentecoste, in op. cit., t. 50, coll. 453-64 o 463-70, es­ sendo due le Om. con questo stesso tit.; - per la IX : «De baptizandis » che forse è VOratio in Catechumenos - , cfr. dello stesso la detta Oral, in Cat., in op. cit., t. 60, coll. 739-42; - per la X : «D e baptizatos et hiluminatos », cfr. dello stesso In illuminandos cathechesis I oppure la II, in op. cit., t. 49, coll. 223-32 o 231-40; - per l’X I: « De Iob », cfr. dello stesso Specimen expositionis in Beatum Iob, in op. cit., t. 64, coll. 503-06, o Fragmenta in Beatum Iob, t. cit.,

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0 ss. dei nn. 47-48 del cat. del 1331

117

coll. 505-656, trattandosi, in ambedue, di Giobbe; - per la X II: « De Heliarn » e la X III: « De superscriptione », non s’è trovato nulla; - per la X IY : De psalmo quinquagesimo », cfr. dello stesso Horn, in titulum Psalmi quinquagesimi etc., in op. cit., t. 55, coll. 565-75 o 575-88, es­ sendovi 2 Om. con questo stesso tit.; - per la X V : «D e turture», non s’è trovato nulla; - per la X V I: « De cruce et latrone », v. la bibliogr. della V prec. Om., avendo lo stesso tit.; - per la X V II: «De psalmo C X X II», cfr. dello stesso (Expositio) In Psalmum G XXII, in op. cit., t. 55, coll. 351-53; - e per la X V III: «De psalmo centesimo L », cfr. dello stesso (Expositio) In Psalmum GL, in op. cit., t. 55, coll. 495-97. — Questo n. 47 corrisponde al 118 del cat. del 1464 e al 121 del (1464-90). Itine, di questo n. è quello della Prefazione di S. Girolamo al suddetto trattato sul Vang. di 8 . Marco; e Vexpl. è quello della sud­ detta I Om., in fine del cod. che, come s’è detto, è mutilo. n. 48. — Avvertenza. In questi cataloghi nonantolani, delle opere di Flavio Giuseppe è indicata solo quella De antiquitatibus iudaicis, di cui: i libri I-V II nel seg. n. 49 di questo cat. del 1331 e nei suoi corrispondenti, il 115 del 1464 ed il 103 del (1464-90); i libri V II-X II nel seg. n. 50 di questo cat. del 1331 e nei suoi cor­ rispondenti, il 114 del 1464 ed 125 del (1464-90); ed i libri X I I I -X I X in questo n. 48 e nei suoi corrispondenti, il 116 del 1464 ed il 144 del (1464-90), benché questi libri non siano quelli del De antiquitatibus, ma siano i 7 libri del De bello Iudaico, come diremo. — Questo n. 48 ha l’indicazione: « Libri Zoxesi (= Iosephi) De antiquitatibus libri X I I I », invece di « libri X I I I -X I X », i quali, però, sono i 7 libri del De bello Iudaico di Flavio Giuseppe, tradotti da Bufino, come risulta dall'ine. del lib. X III: « Quoniam bellum » ch’è quello del Prologo del De bello Iud., e dall'expl.: « ha­ buerunt coniecturam » ch’è quello del lib. V II dello stesso trattato. Anche i nn. corrispondenti, il 116 del cat. del 1464 ed il 144 del (1464-90), hanno lo stesso ine. ed expl., ma hanno il titolo diverso: « Liber de gestis Romanorum », dedotto dalla guerra dei Bomani contro i Giudei, narrata nei detti libri. - Poiché questo titolo è quasi simile a quello: « DistortatRomana» dei nn. 16-17 del (1002-35) che non hanno nessuna altra corrispondenza negli altri cataloghi nonantolani; e poiché il cod. corrispondente a questo n. 48 è del

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118

Oss. del n. 48 del cat. del 1331

sec. IX , si può supporre che questo n. 48 ed i suoi detti nn. corri­ spondenti, forse, corrispondano al detto 16 o al 17. Questo cod. passò dal Mon. di Nonantola in quello Sess. o di S. Croce in Ger. di Borna - essendo descritto nel n. 6 àsWIndex dei mss. Sess. del Ferrari - e da qui nella Bibl. di Sir Thomas Phillipps, a Cheltenham, in Inghilterra, dove era il cod. 6.548, - es­ sendo descritto a p. 86 della parte II della Biblioth. dello Schenkl dalle quali descrizioni abbiamo desunto la seguente. Il cod. è membr., , nel cat. del (1464-90). Così si legge alcuni rr. dopo.

6 Per

».

li.

7 Questa parola

è scritta nell’interlinea, sopra quella cancellata « Z u ­

mignan».

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Oat. del 1464

275

Item uno pensionano de Ser Andrea da la Gapelina. Item uno libro de le raxoni da Fanano et altri instrumenti. Item libri tre de Guielmo Ghinamo. Item libri dui de Pedro Ghinamo. Idem uno libro de Almerigo da Rezo. Item uno libro de Polo da Ycospi. Item uno pensionano, in capreto. Item guatri pensionarli, in carta banbaxìna. Item guatri libri [ve]chii de faeton. Item uno guaderno pizolo1 de iuribus S. Iohanis.

Instrum enta

Mon:

N ο n ant u l a n i .

Primo, instrumenti cinguanta, in uno rotollo. Item instrumenti cingue in [uno] rotollo. Item dui guinterni vechii de capreto. Item uno inventario de . . . xia de Iani (?) Panie2 da Moncelexe. Item uno processo contra guelli de Bologna del molino da Crevalchore. Item uno processo contra li Rangoni. Item [privil]legi septi, in caria de capreto: uno cum piombo e li altri transompti. Item . . . sententie fra el Comune de Modena e la abbadia de Nonantula. Item uno [in]strumento de Ser Andrea de Sancto. Item uno instrumento de Sindicato (?). Item [una] littera de le raxoni de Solara e de Rochara. Item uno forzerò vechio cum cla[vis] 3 e chiavadura. Item preplura instrumenta diversorum iurium. Item uno transump[to] de Gorado imperadore.

1 II contesto vuole che questa parola significhi: p ic c o l o , p ic c o U n o , p i c ­ - In Emilia, p iz o h im ha il significato di v in e llo , v i n p i c c o l o : d e (vino) p iz o lo . Cfr. P. Sella, G lo s s , l a i .- e m i l i a n o , (Studi e testi della Bibl· Ap. Vat., n. 74), Città del Vat., 1937, p. 270. 2 Era stato scritto Daniele, ma lo fu cancellato in un tempo posteriore, come lo dimostra l’inchiostro diverso, forse perchè, in dialetto, si diceva - e si D a n i è , come infatti abbiamo trascritto, accentando la e. dice tuttora 3 Così si legge in altri luoghi di questo stesso cat. c io lo .

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276

Cat. del 1464

Item uno transumpto de Aistolfo. Item un[p tran\sumpto de uno privülegio. Item uno transumpto de litter[a] longombarda. Item uno pizelo1 de Gregoro papa. Item uno privülegio de Solara e de Canniversa ( ? ) 2. Item instrumenti de le raxoni de Noga[ria ?]. Item uno transumpto transumpto3 de le raxoni dei Bondeno. Item uno privülegio che. . . . . non possa diminuì4 e le precharie. Item una renovatione. Item una sententia [de] magistro Schanabeo. Item plura instrumenta, in uno saxulo, de plebe Nogarie. Item certe raxoni de casamenti . . . lagada. Item uno inventario de . . . da Monielexe. Item una precharia del Marchexo Nicolò de Bavarino. Item sententia fra li magnifici Bangoni e Madona Nicolexa Maure de M . . . . pezo. Item una precharia de Guiélmo da Bulla. Item una precharia de Bonifà da Crevalcore. Item uno quaderneto de uno exempio, extracto de Camera de Mo­ dena, cum littere del Marchexo vicario, e una sententia de Mar\chexo) viciario']. . . in favore de la abbadia. Item una sententia obtenuta pei Bologni[ni]s per P[edro Boni] del Brillo, factore, contro li gabélleri per le cartexelle in favore de................. Item unò pe> de unò calexe de ramo lavòrado cum smalti, dòrad ò ......................lo de maistrò Andrea del Fero, orevexò.

1 Un r. prima di questo cap. degli Instrumenta, trovasi « pigolo » che ha il significato di p i c c o l o o piuttosto di p i c c i o l o (da cui p i z e l o e p i z o 1 o). Allora qui « p i z e l o » deve riferirsi alla parola sottintesa t r a n ­ s u m p t o ; ed infatti, poco sopra, v i è u n « t r a n s u m p t o » di due So­ vrani: l’imp. Corrado ed il re Astolfo. - In Emilia, come s’è detto anche innanzi, pizoihm significa: vinello, vin piccolo, de (vino) pigolo. (Cfr. P. Sella, Gloss. lat.-emiUano, (Studi e testi della Bibl. Vat., n. 74), Città del Vaticano, 1937, p. 270). 2 È scritto; « C a u i u r a » o « C a n n i r a » , con la lineetta sulle let­ tere prima di ra. 3 Parola ripetuta. 4 L ’accento finale è stato messo da noi. 6 Per B o l o g n e s i .

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Oat. del 1464

277

N ota che Pedro B o n i del Brillo, olim factore, dixe che fu porta

de

dim issione

de lo

lll.m o

per fra A n selm o e per lo dicto

e [B ev.m o ] 1 a

Pedro

B o n i,

uno

P er ara, libro

de

certi instrumenti e p[ari]m enti de precharie.

D ie quarto ianuarii 1465. Consignatum privillegiorum factorem III.m i

fuit

suprascriptum

inventarium

librorum,

et instrumentorum per Petrum B onu m ,

abbatie

Nonantutane,

et R ev .m i D o m in i

vigore

D o m in i

emissionis

Guroni

olim

litterarum

M a rie

E stensis,

comendatarii diete abbatie, directarum dicto Petro B on o, m il­ lesimo

et die mensis

superius

notatis

in

primordio

huius

inventarii, B ev. dompno A n ton io de M a nentis de Begio, vicario diete abbatie et dicti dom ini Comendatarii, in camera marchexana, preseniibus: spectato viro

carzelario 2 prefacti

cive

Ferariensi,

cui

consignationi

Geronim o

de

Sigismondo de M azonibus,

consensit

M ora no,

cive

exim io

D om in i legum

M u tin e,

Comendatarii, doctore

dompno

domino

Silvestro de

Crevalchorio, monacho dicti monasterii, et Peregrino Tarabusio: omnibus testibus ad hoc habitis, vocatis et rogatis. E g o , Guido, filius ser Iacobi de Ansalonibus de Nonantula, notarius prefacti monasterii, scripsi, subscripsi.

[S. T.] E g o, M atheus, filius quondam ser Fromcisci de A nsalonibus,

de Nonantola, publicus

imperiali et Comunis

M u tin e auctoritate notarius, predictum inventarium ad autenticum, scriptum m anu olim predicti ser Guidonis de A n sa lo­ nibus, notarii publici M u tin e et ipsius abbatie, fideliter exem ­ plavi, n il addens, nil m inuens quod sensum mutet vel intellectum, quod facere potu i vigore litterarum ducalium super inventario

1 Si riferisce a Gurone M. d’Este, abb. commendatario dell’Abbazia, di cui si parla sopra. 2 Poco sopra, dopo I'actum e sotto la stessa data del 4 gen. MCCCCLXV, è detto: « suo canzelero ».

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278

Gat. del 1464 ed oss. dei nn. 1-5 di esso

(oppure i n d e i ) 1 emanatarum et comissionis per D om in u m

D om inum

Barthòlomeum

Ruere 2,

de

R ev.m um patriar­

cham Ierosolim itanum et episcopum ferariensem, comissarium R e v .m i

D om in i

D om in i

lu lia n i

de

R u e r e 3,

cardinalis

8 . P etri ad Vincula et comendatarii perpetui ipsius abbatte N onantule,

et michi oretenus

fact[o],

in

fide et testimonio

p r emissorum, m e hic subscripsi, signoque meo e[tiam (?) hoc inv]entarium autenticavi.

OSSERVAZIONI DEI NN. DEL CAT. DEL 1464 n. 1. — Per questo cod., v. le oss. del u. 185 del cat. del 1331. Corrisponde al· detto n. 185 ed al 24 del (1464-90). n. 2. — È un Graduale pregevolissimo. Y. le oss. del n. 25 del cat. del 1464, a cui corrisponde. n. 3. — Corrisponde al n. 1 del cat. del (1464-90) - perchè è identica la descrizione - e forse ad uno dei 5 Messali descritti nei nn. 165-69 del cat. del 1331. n. 4. — Corrisponde al n. 2 del cat. del (1464-90) - perchè è identica la descrizione del cod. - e forse ad uno dei 5 Messali de­ scritti nei nn. 165-69 del cat. del 1331. n. 5. — Corrisponde al n. 3 del cat. del (1464-90) - perchè sono identici la descrizione del cod., e Vine, e Vexpl. di esso - e forse ad uno dei 5 Messali descritti nei nn. 165-69 del cat. del 1331.

1 È scritto: « i n » che dovrebbe leggersi « inde », ma dev’essere una abbreviazione arbitraria di i n v e n t a r i o , come vuole anche lo stesso con­ testo. 2 Bartolomeo della Rovere fu figlio di' Raffaele - ch’era fratello del papa Sisto IV - e fratello di Giuliano (papa Giulio II). 3 Giuliano della Rovere fu figlio di Raffaele, fratello del papa Sisto IV, e divenne anch’egli Papa, con il nome di Giulio II.

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Osa. dei nn. 6-14 del cat. del 1464

279

n. 6. — Corrisponde al n. 4 del cat. del (1464-90) - perchè è identica la descrizione del cod. - e forse ad uno dei 5 Messali de­ scritti nei nn. 165-69 del cat. del 1331. n. 7. — Forse questo « Missale votivum » è ora il Ms. lat. 2292 della Bibl. Xaz. di Parigi - detto Sacramentarium Nonantulanum in cui appunto, a principio e nel corpo, sono delle Messe votive di Santi e del tempo. Eiguardo al detto Sacramentarium, v. le oss. dei nn. 165-69 del cat. del 1331. Corrisponde al n. 5 del cat. del (1464-90), avendo lo stesso ine., e, forse, a uno dei 5 Messali descritti nei nn. 165-69 del 1331. n. 8. — Corrisponde al n. 30 del cat. del (1002-35) (di cui vedi le oss.), a uno dei 5 Messali descritti nei nn. 165-69 del 1331 e al 23 del (1464-90), del quale ha simili Vine, e Vexpl. n. 9 — Questo cod. corrisponde a quello del n. 22 del cat. (1464-90) perchè anche questo ha il calendario a principio e Vexpl. quasi lo stesso. n. 10. — Corrisponde al n. 35 del cat. del (1002-35), al 180 del 1331 e ad uno dei nn. 219-28 del (1464-90). n. 11. — Corrisponde ad uno dei nn. 219-28 del cat. del (1464-90). n. 12. — Corrisponde, malgrado il titolo diverso, ad uno dei Salteri descritti nei nn. 3-8 del cat. del 1166, ad imo di quelli de­ scritti nei n. 159-64 del 1331 ed al n. 16 del (1464-90), del quale ha simili Vine, e Vexpl. n. 13. — Corrisponde ad uno dei nn. 3-8 del cat. del 1166, ad uno dei nn. 159-64 del 1331 ed al 17 del (1464-90), del quale ha simili l’ine. e Vexpl. In questo expl., è indicato anche il nome del­ l’amanuense del cod. n. 14. — Corrisponde ad uno dei nn. 3-8 del cat. del 1166, ad uno dei nn. 159-64 del 1331 e, forse, al n. 19 del (1464-90) perchè altrimenti il Salterio di questo n. 19 rimarrebbe senza corrispondenza.

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280

Oss. dei nn. 15-20 del cat. del 1464

n. 15. — Pur avendo il titolo diverso, corrisponde al n. 21 del cat. del (1464-90) perchè ha lo stesso expl.; e quindi anche ad uno dei nn. 3-8 del cat. del 1166 e ad uno dei nn. 159-64 del 1331, i quali corrispondono al detto n. 21. Qui il titolo di « Manuale » sta in vece di quello di « Psalte­ rium ». n. 16. — Corrisponde ad uno dei nn. 219-28 del cat. del (1464-90). n. 17. — Corrisponde al n. 36 del cat. del (1002-35), al 179 del 1331 e al 20 del (1464-90), del quale sono simili Vine, e Pexpl. n. 18. - Questo « Gathecuminus » dev’essere il Rituale Romanum acefalo. Infatti Vine, è quello della Benedictio salis et aquae per il Sacramento del Battesimo del Rituale. Inoltre il titolo « Gathecu­ minus » soleva darsi al Rituale perchè, a principio di esso, sono appunto le cerimonie e le orazioni per il Battesimo (cfr. Baptismale sive Cathecumenus iuxta ritum 8. R. E., in quo etiam officia - quae apud egrotos (sic) in extremis laborantes et a vita decedentes fiunt continentur, et alia multa etc., ed. L. A., 1546). - Il cod. doveva essere mutilo anche in fine. Deve corrispondere al n. 194 del cat. del (1464-90) (v. le oss. del detto n.). n. 19. — Per il contenuto del cod. e la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 179 del cat. del (1464-90), a cui corrisponde. - H Martirologio - ch’è quello vecchio di Adone - era a principio del cod. (v. le suddette oss.). IVine. non è quello del Martirologio; e quindi il cod. era acefalo. n. 20. — Questo Passionarlo o meglio Leggendario di Santi ch’era « magnum », cioè di formato grande - non si sa quale sia e di chi sia, anche perchè il cod. era acefalo « sine principio », com’è detto in questo n.; e per ciò Vine, non è quello di qualche Vita o Leggenda di Santi e non si trova anche nel cit. Initia Patrum del Yattasso. Corrisponde al n. 31 del cat. del (1464-90), avendo lo stesso ine. ed expl.

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Oss. dei nn. 21-29 del cat. del 1464

281

n. 21. — Corrisponde ad uno dei nn. 176-78 del cat. del 1331. Corrisponde al n. 7 del (1464-90) anche perchè ha lo stesso expl. n. 22. — Corrisponde ad uno dei nn. 176-78 del cat. del 1331. Corrisponde anche al n. 8 del (1464-90) anche perchè Vine, e Vexpl. sono gli stessi. n. 23. — Corrisponde ad uno dei nn. 176-78 del cat. del 1331. Corrisponde anche al n. 6 del (1464-90) anche perchè Vexpl. è lo stesso. n. 24. — Corrisponde al n. 28 o 29 del cat. del (1002-35) (di cui V. le oss.) ed al n. 11 del (1464-90), del quale è simile Vexpl.

n. 25. — Corrisponde al n. 28 o al 29 del cat. del (1002-35) ed al 10 del (1464-90), del quale Vexpl. è lo stesso. n. 26. — Corrisponde al n. 13 del cat. del (1464-90). n. 27. — Corrisponde, malgrado il titolo diverso, ad uno dei Salteri descritti nei nn. 3-8 del cat. del 1166, ad uno di quelli descritti nei nn. 159-64 del 1331 ed al n. 14 del (1464-90), del quale ha simili Vine, e Vexpl. n. 28. — Per il contenuto di questo cod. ed altro, v. le oss. del n. 15 del cat. del (1464-90), a cui corrisponde. n. 29. — Il cod. conteneva l’Epistola di S. Girolamo a Paolino: De studio Scripturarum, posta come Pref. alla Vulgata geronimiana della Bibbia - ed infatti, nel corrispondente n. 230 del cat. del (1464-90), si trova «Posi prohemium» - e ad una parte di essa, dal Genesi al v. 25 del cap. II del lib. I dei Be. Che si tratti della detta Ep. di S. Girolamo - e non di un’Ep. di S. Ambrogio, come erratamente è detto in questo n. 29 - , si desume dall’me. « Frater » di questo stesso n. 29 ch’è simile all’mc. « Frater Ambrosius » del n. 172 del cat. del 1331 e dei suoi nn. corrispon­ denti, che contengono anche la Bibbia ed in cui la detta Epistola geronimiana doveva fare da Prefazione; il quale ine. è appunto quello della detta Ep. Il nome dell’mc. « Ambrosius » dovette indurre in errore l’autore poco colto di questo cat. del 1464 - forse perchè mancava nel cod.

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282

Oss. dei nn. 29-33 del cat. del 1464

il nome dell’autore della detta Ep. - , credendolo appunto quello dell’autore di essa. Per la bibliogr. di questa Ep., v. le oss. del detto n. 230. Che questo cod., poi, comprendesse la Bibbia, come si è detto, dal Genesi al v. 25 del cap. II del lib. I dei Be, si desume dall'expl. di questo n. 29 « si peccaverit vir »; le quali parole, secondo le citt. Concordantiae Bibliorum, si trovano solo nel detto versetto. Però, nelVexpl. del corrispondente n. 230 del cat. del (1464-90), si tro­ vano le parole « vir in te », mentre nel detto versetto del lib. dei Ee, si trovano quelle « vir in virum ». Porse la lezione del cod. era una delle varianti della Volgata. Corrisponde al n. 170 del cat. del 1331 ed al detto n.230. Per Vine, e Vexpl., già si è parlato sopra. n. 30. — Questa parte II conteneva la Bibbia, dal Libro di Giobbe all’Ep. di S. Paolo agli Ebrei (v. le oss. del n. 26 del cat. del (1464-90). Corrisponde al n. 171 del 1331 ed al detto n. 26. Per Vine, e Vexpl., v. le oss. per quelli del detto n. 26, es­ sendo simili. n. 31. — Per il contenuto di questo cod. e la bibliogr., v. le oss. del n. 172 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 172 ed al 27 del (1464-90). Per Vine, e Vexpl., v. le oss. per quelli del detto n. 172, essendo gli stessi. n. 32. — Il cod. conteneva le Enarrationes di S. Agostino dei salmi 1-75, precedute dal Prologo. - Per la bibliogr., v. le oss. del n. 30 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 30 ed al 29 del (1464-90). VPine. è quello del Prologo e Vexpl. quello àelVEnarratio del salmo 75. n. 33. — In questo n., si dice che il cod. conteneva anche delle Leggende, mentre, nel corrispondente n. il 35 del cat. del (1464-90), si parla soltanto di Omelie. Per il contenuto del cod., v. le oss. del detto n. 35; e così anche per Vine, e Vexpl. che sono gli stessi.

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Oss. dei nn. 34-40 del cat. del 1464

283

n. 34. — Per il contenuto del cod. e la bibliogr., v. le oss. del n. 30 del cat. del (1464-90), a cui corrisponde; e così anche per Vine, ed expl., essendo simili. n. 35. — Del contenuto di questo cod. non si può sapere nulla sia perchè è adespoto, sia perchè è anche acefalo: « sine principio ». n. 36. — Sono le Eomiliae duodecim Remigii Antissiòdórensis. Per la bibliogr., v. le oss. del n. 20 del cat. dèi (1002-35). Corrisponde al detto n. 20, al 40 del 1331 ed al 56 del (1464-90). Nè Vine, nè l'expl. sono quelli di qualcuna delle dette Omelie; quindi il cod. era mutilo in princ. ed in fine, o conteneva anche qualche altra cosa. n. 37. — Sono le 17 Omelie di Origene sul Genesi, tradotte da Enfino e non da S. Girolamo, come è detto in questo n. ed in altri. Per la bibliogr., v. il n. 41 del cat. del 1331. Corrisponde al n. 43 del 1331 ed al 233 del (1464-90). Per Vine, e l'expl., v. le oss. fatte nel detto n. 43, essendo quasi simili. n. 38. — Questo cod. adespoto conteneva il G l o s s a r i o di Papia. - Per la bibliogr. ed altro, v. le oss. del n. 231 del cat. del del (1464-90), a cui corrisponde. Le parole dell’inc. si trovano poco dopo il· principio del Glos­ sario - dopo il Prologo - ; e cioè dopo le prime parole: « A, littera ». Per l'expl., v. le oss. per quello del detto n. 231. n. 39. — Sono le Enarrationes di S. Agostino dei salmi I-X L I X , come' si deduce dall’iwc. e dsAVexpl. - Per la bibliogr. ed altro, v. le oss. del n. 9 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 9 ed al 47 del (1464-90). Per Vine, e l'expl., v. le oss. per quelli del detto n. 9, essendo simili. n. 40. — Di questa parte della Bibbia, contenuta nel cod., si sa soltanto che, a principio, vi era il Libro di Giobbe - come si de­ sume dall’mc. ch’è quello della Prefazione di S. Girolamo al detto Libro. - Non si sa fin dove arrivava questa parte perchè l'expl. non si trova nelle varie Concordantiae della Bibbia, consultate, forse

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284

0 ss. dei nn. 40-45 del cat. del 1464

perchè era quello di un’invocazione finale, posta dall’amanuense o da altri, in fine del cod., come, p. es.: « Pax cum omnibus vobis. Amen ». n. 41. — Sono i primi 7 libri del De Civitate Dei, come si desume dall’mc. e dall’expl. - Per la bibliogr., Vine, e Vexpl., v. le oss. del n. 25 del 1331. Corrisponde al detto n. 25 ed al 117 del (1464-90). n. 42. — Sono le Enarrationes di S. Agostino sui salmi CI-CXVIII. - Per queste Enarrationes e per la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 52 del cat. del (1464-90), a cui corrisponde. L'inc. manca e Vexpl. è quello della Enarratio del salmo 118. n. 43. — Si tratta delle Enarrationes di S. Agostino dal salmo C X IX (e non CIX) sino alla fine del trattato che termina appunto con il commento del salmo CL. - Cfr. S. A ur . A ugustini Enarra­ tiones in psalmos - per i soli salmi C X IX -C L, - in Migne , P. L., t. 37, coll. 1596-966. Corrisponde al n. 107 del cat. del (1464-90), avendo lo stesso expl., e forse anche al n. 32 del 1331 perchè questo è il solo n. di questo cat., a cui può corrispondere, che ha lo stesso ine. ed il titolo quasi simile. Però il cod. - il Sess. 10 - descritto nel n. 32 è misceli, e Vexpl. è diverso. Per i trattati contenuti in questo cod. e la relativa bibliogr., v. le oss. del detto n. 32. IVinc. è quello della Enarratio del salmo CX IX . L'expl. è del pen. f. del cod. n. 44. — Sono le Enarrationes di S. Agostino dei salmi C X IX -C L, come si deduce dall’mc. di questo n. e dei suoi nn. corrispon­ denti, e dall 'expl. dei suoi nn. corrispondenti. - Per la bibliogr. ed altro, v. le oss. del n. 29 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 29 e al 53 del (1464-90), e, forse, anche al n. 39 del (1002-35), per i soli salmi CXIX-CL. Jj'inc. è quello della Enarratio del salmo CX IX . - Tu'expl. doveva essere « laudet Dominum », come quelli dei detti nn. corrispondenti. Le parole: « in pen. carta: cum primitivis suis » devono essere una involontaria ripetizione di quelle del n. prec. n. 45. — Sono le Enarrationes di S. Agostino dei salmi L -L X X , come si deduce dall’me. e dall 'expl. - Per la bibliogr., v. le oss. del n. 8 del cat. del 1331.

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Ose. dei un. 45-50 del cat. del 1464

285

Corrisponde al detto n. 8 ed al 49 del (1464-90). L'ine. è quello della Enarratio del salmo L. - Le parole delVex l. - ch’era quello del penultimo f. del cod. - si trovano nella Enarratio del v. 22 del salmo L X X (Mig n e , P. L., t. 36, col. 900, r. 12). n. 46. — Sono le Enarrationes di S. Agostino dei salmi C IC XYIII, come si desume dall’mc. e dall’féepZ. - Per la bibliogr., l’ine., Vexpl. ed altro, v. le oss. del n. 18 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 18 ed al 62 del (1464-90). n. 47. — Il titolo e l’autore sono inesatti perchè il cod. contiene gli Excerpta ex operibus S. Augustini ed altri due brevi argomenti. Sul contenuto e la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 15 del cat. del 1166. Corrisponde al detto n. 15, in cui soltanto è indicato esat­ tamente come autore Eugippio, al n. 21 del 1331, al 65 del (1464-90) e al Cod. Sess. 590. L ’mc. è quello dei detti Excerpta.- Per il detto cod. e Vexpl., v. le oss. nel detto n. 15. n. 48. — Sono le L Omelie di S. Agostino, per le quali e la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 23 del cat. del 1331, a cui, però, questo n. non corrisponde. Corrisponde al n. 76 del (1464-90). Per Vine, e Vexpl., v. le oss. per quelli del detto n. 76, essendo simili. n. 49. — Sono i libri X I -X Y I del De Civitate Dei, come si desume dall 'ine. e dall 'expl. - Per il contenuto del cod. - ora il Sess. 70 - e la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 4 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 4 ed al 138 del (1464-90). L 'ine. è quello del lib. X I e Vexpl. quello del lib. X V I. n. 50. — Il cod., oltre al trattato di S. Agostino, contiene anche quello « Adversus Iudaeos » di S. Cipriano. Corrisponde alla III parte del n. I l del cat. del 1166, al 26 del 1331 e al 58 del (1464-90). Per il contenuto del cod. - ora il Sess. 58 - e la relativa bibliogr., v. le oss. del detto n. 26. L'ine. è quello del trattato « De testimoniis etc. » di S. Agostino. h'expl. « humiles (invece di humilis) corde » non è quello finale del

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286

Oss. dei nn. 60-55 del cat. del 1464

trattato di S. Cipriano, ma si trova poco prima della fine di esso (v. M igne , P. L., t. 41, col. 810, r. 13); e quindi il cod. era mutilo in fine. Le altre parole dell'expl., cioè: « Beo gratias. Amen. », devono essere delle invocazioni aggiunte dall’amanuense o da altri. n. 51. - È il Commento di S. Agostino dei salmi CX IX -C L, come si desume dall’mc. e dall 'expl. - Per la bibliogr., v. le oss. del n. 15 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 15 ed al 50 del (1464-90), e, forse, anche al 39 del (1002-35), dove, però, il Commento è attribuito a Cassiodoro. Per Vine, e l'expl., v. le oss. per quelli del detto n. 15, essendo simili. n. 52. - Per la bibliogr., v. il n. 25 del cat. del 1166. Corrisponde al detto n. 25, al 17 del 1331 ed al 38 del (1464-90). Per Vine, e l'expl., v. le oss. fatte per quelli del detto n. 17. n. 53. —Sono le Enarrationes di S. Agostino dei salmi L X X I-C . Ciò si deduce dall’mc. e dall 'expl. - Per la bibliogr., v. le oss. del n. 19 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 19 ed al n. 61 del (1464-90). L'ine. - invece di « Salomonem » - è quello della Enarratio del salmo L X X I. - L'expl. « est iuditium » è quello della Enarratio del salmo C; però vi sono in più le parole « ipse facturus » che non si trovano in quella pubblicata dal Migne, e vi manca dopo « qui ». n. 54. — Questo cod. - ora il Sess. 23 - , descritto qui adespoto, contiene non solo le Locutiones di S. Agostino, ma anche le sue Quae­ stiones in Heptateuchum. Corrisponde alla 4a parte del n. 11 del cat. del 1166, al n. 2 del 1331 e al 137 del (1464-90). Per Vine, e l'expl., il contenuto del cod. e la relativa bibliogr., v. le oss. per quelli del detto n. 2. n. 55. — Per la bibliogr. ed il cod. - ora il Sess. 13 - , v. le oss. del n. 28 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 28 ed al 93 del (1464-90). L’wc. e l'expl. sono quelli del trattato.

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Oss. dei nn. 56-58 del cat. del 1464

287

n. 56. — Il titolo è errato - come anche nel n. 105 del cat. del (1464-90) - perchè invece è il trattato Contra Faustum Manichaeum dello stesso Agostino, come si desume dall 'ine. e dall ’expl., ed anche dalle oss. del detto n. 105. - Per la bibliogr. ed altro, v. le oss. del n. 12 del 1331. Corrisponde alla 2a parte del n. 11 del 1166 ed ai detti nn. 12 e 105. L 'ine. è quello del detto trattato. - L'expl. era quello della pe­ nultima col. dell’ultimo f. (di questa parte) del cod. - come è detto in questo n. 56 - ed è quello del cap. V i l i dell’ultimo lib. del detto trattato. n. 57. — Sono i libb. Y I I I -X del De Civitate Dei, come si deduce dalPmc. e dalVexpl. - Per la bibliogr. ed altro, v. le oss. del n. 24 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 24 ed al 118 del (1464-90). D'ine. - invece di « Nunc interiore » - è quello del lib. V i l i e Vexpl. quello del lib. X . n. 58. — La prima parte della descrizione del cod., fatta in questo n., è errata perchè il trattato dell’Umiltà non è di S. Agostino o di altri, ma fa parte della Concordia Regularum {Ss. Patrum) S. Benedicti, abb. Anianen. Infatti il cap. X I X - e non IX , come è detto in questo n. - ha lo stesso ine. di questo n. 58 e tratta del I X grado della Umiltà. La seconda parte della descrizione indica il De vitiis et virtutibus che dev’essere il De vitiis et virtutibus, et de ordine poenitentium Halitgarii (o Alitgarii), ep. Cameracen., il quale è menzionato nella descri­ zione del n. 193 del cat. del (1464-90), sotto il titolo « De penitentie fructibus ». Poiché soltanto in questo n. 58 e nel detto n. 193 si tro­ vano insieme i trattati di S. Benedetto, abb. d’Aniane, e di Alitgario, ambedue questi nn. si devono corrispondere a vicenda. È da osservare, però, che da questo n. 58 si desume che il cod. nel 1464 era acefalo perchè Vine, è quello del cap. X I X del detto De concordia; però, dal detto n. 193 del cat. del (1464-90) si desume che il cod. non era acefalo perchè Vine, di questo n. è quello del1'Excerptus etc. S. Benedicti, abb. Anianen., ch’era a principio del cod. Ciò farebbe dubitare dall’asserita corrispondenza dei detti due nn. se, come si è detto, soltanto nelle descrizioni di questi due nn., non si trovassero indicati insieme i due detti trattati.

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288

Oss. dei nn. 58-62 del cat. del 1464

Per il contenuto del cod. e la bibliogr., v. le oss. del detto n. 193, a cui, come s’è detto, corrisponde. h'expl. non è di nessuno dei trattati di Alitgario, indicati nelle oss. del detto n. 193; e quindi o il cod. era anche mutilo in fine oppure conteneva ancora altro, in fine. n. 59. — Il titolo di questo n. è simile a quello che si trova nel cod. - ora il Sess. 16 - , il quale, però, non contiene il solo trattato De quantitate animae di S. Agostino, ma anche quello De immorta­ litate animae di lui stesso. - Su ciò, il cod. e la bibliogr., v. le oss. del n. 14 del cat. del 1166. Corrisponde al detto n. 14 ed all’82 del (1464-90). h'inc. è quello del De quantitate animae e l’expl. quello del De immortalitate animae. η. 60. — Questo cod. contiene le Retractationes di S. Agostino ed i Commentari di S. Girolamo sul profeta Amos, i quali, anche in questo n., erratamente sono attribuiti a S. Agostino. Questi trat­ tati si desumono dal titolo del n. 12 del cat. del 1166, a cui questo n. 60 corrisponde, ed anche dagl’mc. ed expl. di questo n. 60 e degli altri suoi corrispondenti, il 27 del 1331 ed il 102 del (1464-90). Per la bibliogr. e il cod. - ora il Sess. 38 - , v. il detto n. 12. L'ine. è quello delle Retractationes; 1'expl. quello dei detti Com­ mentari. n. 61. — Il titolo ed il nome dell’autore sono errati perchè il cod., nello stato attuale, contiene alcune Epistole scritte ad Eucherio e da lui, ed un suo trattato; nello stato primitivo, poi, conteneva ancora altri trattati, ma nessun trattato di S. Agostino contro gli Ariani. Per il contenuto del cod. - ora il Sess. 71 - e la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 132 del cat. del (1464-90). Corrisponde al detto n. 132 - , benché il titolo ed il nome del­ l’autore siano diversi - , essendo gli stessi Vine, e l'expl., per i quali, v. le oss. dello stesso n. 132. n. 62. — Questo è il titolo del 1° trattato del cod. - ch’era appunto miscellaneo - , cioè deWEypomnesticon contra Pelagianos et Coélestianos. - Per i trattati contenuti nel cod. e la relativa bi­ bliogr., v. le oss. del n. 9 del cat. del 1166.

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Ose. dei nn. 62-66 del cat. del 1464

289

Corrisponde al detto n. 9, al 7 del 1331 ed al 94 del (1464-90). Per Vino, e Vexpl., simili a quelli del detto n. 7, e per la bibliogr., y. le oss. dello stesso n. 7. n. 63. — Questi sono due dei trattati contenuti nel cod. miscel­ laneo e descritti nelle oss. del n. 26 del cat. del (1002-35), in cui è anche la relativa bibliogr. Corrisponde al detto n. 26, al 21 del 1166, al 14 del 1331 ed al 109 del (1464-90). Per Vine, e Vexpl., simili a quelli del detto n. 14, y. il par. 1 delle oss. dello stesso n. 14. n. 64. — Questo codice - ora il Sess. 55 - non contiene sol­ tanto le Confessioni di S. Agostino, ma è miscellaneo. - Per il con­ tenuto di esso e la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 119 del cat. del (1464-90). Corrisponde al detto n. 119, anche perchè ha lo stesso ine. Per Vine., v. le oss. per quello del detto n. 119, essendo lo stesso. - h'expl. è quello del penultimo f. del cod. e le parole di esso si trovano prima della fine del Sermone di S. Agostino De resurrectiones Domini, di cui si parla nel capitulum L X X II, quasi in fine delle oss. del detto n. 119; e, quindi, il cod. era divenuto mutilo in fine. - Per le parole dell'expl., v. Migne , P. L., t. 38, col. 1157, r. 12. n. 65. — Per la bibliogr., v. le oss. del n. 31 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 31 ed al 113 del (1464-90). Per Vine, e Vexpl., v. le oss. per quelli del detto n. 31, essendo simili. n. 66. — Questo cod. conteneva Questioni, Sermoni ed altro di S. Agostino. - Per il titolo errato « Liber quaestionalis » di questo n., il contenuto del cod. e la bibliogr., v. le oss. del n. 13 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 13 ed al 101 del (1464-90). IVine. si trova poco dopo il prine, del 1° sermone del cod.: « In Natali 8. Mart. Guddensis » (Mig n e , P. L., t. 38, col. 1336, r. 12); e quindi il cod. era acefalo. Y. le oss. del detto n. 101, per Vexpl., essendo simile, e anche per la descrizione del cod. G . G u l l o t t a - 19.

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290

0 ss. dei ηη. 67-71 del cat. del 1464

η. 67. — Il titolo o Vino, sono quelli del 1° dei 64 Sermoni, esposti nel vecchio ordine e titolo di Sermones de Verbis Domini, che tutti o in parte dovevano essere contenuti nel cod., come si deduce dal n. 16 del cat. del 1331. - Per la bibliogr., v. le oss. del detto n. 16. Corrisponde al detto n. 16, benché il titolo sia differente, avendo identici Vine, e Vexpl., per i quali, v. le oss. dello stesso n. 16. n. 68. — Per il contenuto del cod. - ora il ms. 1006 della Bibl. Y. Em. di Eoma - e la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 24 del cat. del 1166. - Per l’errata attribuzione dell 'Epistola Datiani a S. Agostino - come trovasi in questo n. - , v. le oss. del detto n. 24. Corrisponde al de,tto n. 24, al 123 del 1331 ed al 97 del (1464-90). Tu'ine. è quello della detta Epistola·, però Vine, di quella pubbli­ cata nel Migne (v. il loc. cit. nel detto n. 24) è invece: « Dei gratia plurimum amplectendis ». L 'expl. è quello dell’ultimo trattato del cod., cioè del De fide seu regula etc., attribuito nel cod. a S. Agostino, mentre è attribuito, nel Migne, a S. Agostino ed a S. Fulgenzio (v. le oss. del detto n. 24, par. 5). n. 69. — Del contenuto di questo cod. adespoto non può sapersi nulla anche perchè Vine, di esso non si trova nel cit. Initia Patrum del Yattasso. n. 70. — Non è il Martirologio di S. Girolamo, ma di Beda il Venerabile, secondo l’esemplare di Colonia (v. le oss. del n. 21 del cat. del (1002-35)). - Per la bibliogr., v. le oss. del detto n. 21. Corrisponde al detto n. 21, al 63 del 1331 e dal 120 del (1464-90). Per Vine., v. le oss. per quello del detto n. 63. - L 'expl. non è quello del detto Martirologio, e quindi il cod. era divenuto mutilo, in fine. n. 71. — Sono i due Commenti di S. Girolamo sulla Profezia e le Lamentazioni di Geremia. - Per il c o d .-o r a il Sess. 44- e la bibliogr., v. le oss. del n. 8 del cat. del (1002-35). Corrisponde al detto n. 8, al 32 del 1166, al 61 del 1331 ed al 111 del (1464-90). Per Vino, e Vexpl., v* le oss. del detto n. 61, essendo simili.

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Oss. dèi nn. 72-77 del cat. del 1464

291

n. 72. —- Per la bibliogr., y. le oss. del n. 7 del cat. del (1002-35). Corrisponde al detto n. 7 ed ai nn.: 33 del 1166, 62 del 1331 e 66 del (1464-90). L 'ine. è quello del Commento in Oseam e Vexpl. è quello del Commento in Joelem. n. 73. — Sono i soli libri I X -X I V dei Commentari di S. Giro­ lamo su Isaia, come si deduce dall’mc. e dall 'ex-pi. - Per la bibliogr., V. le oss. del n. 56 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 56 ed al 110 del (1464-90). Vine, è quello del libr. I X e Vexpl. quello del lib. X IV . n. 74. — Per la bibliogr. ed altro, v. le oss. del n. 30 del cat. del 1166. Corrisponde al detto n. 30, al n. 58 del 1331 ed al n. 183 del (1464-1490). Vine, è quello del trattato. - Per Vexpl., v. le oss. del detto n. 30. n. 75. — Sono le 28 Omelie di Origene sui Numeri, tradotte da Bufino; e quindi non c ’entra per nulla S. Girolamo. (V. le oss. del n. 57 del cat. del 1331). Inoltre, nel titolo di questo n., dopo « Ex dictionibus », manca « Adamantii ( = Origenis) »; la quale parola invece si trova nel n. 85 del (1464-90). Corrisponde ai detti nn. 57 ed 85. Vine, è quello del Prologo di Bufino alle dette Omelie. Vexpl. è quello dell’ultima delle dette Omelie. (V. le oss. del detto n. 85). n. 76. — Per il contenuto di questo cod. e la bibliogr., v. le oss. del n. 174 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 174 ed al 60 del (1464-90). L ’mc. è quello della Pref. geronimiana, di cui si parla nel detto n. 174, e Vexpl. è quello del pen. f. del cod. n. 77. — Questo cod. - ora il Sess. 71 - è descritto qui anepi­ grafo, ma il suo contenuto si desume dall’ina, e dal nome dell’au­ tore. - Per il Contenuto del cod. e la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 55 del cat. del 1331.

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292

Ose. dei nn. 77-81 del cat. del 1464

Questo n. corrisponde al n. 36 del 1166, al detto n. 55 e essendovi lo stesso nome dell’autore e lo stesso ine. - anche al 67 del (1464-90). L'ine. è quello della Dedica dell’Epistola « ad Sunniam et Fre· telam » di S. Girolamo. - Per Vexpl., non si sa a chi appartenga.

n. 78. — Per questo cod. - ora il Sess. 128 - e la relativa bibliogr., V. le oss. del n. 65 del cat. del 1331. Corrisponde al 1° trattato del n. 11 del 166, al detto n. 65 e al 116 del (1464-90). li1 ine. e Vexpl. sono quelli del trattato « Adversus Iovinianum » di S. Girolamo. n. 79. — Il cod. - ora il Sess. 96 - conteneva non solo i Com­ menti geronimiani delle Epistole paoline, ma anche altro. - Per il contenuto del cod. e la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 38 del cat. del 1166. Corrisponde al detto n. 38, al 53 del 1331 ed al 79 del (1464-90). Wine, è quello del Commento dell’Ep. ad Galatas. - Wexpl. deve essere quello dell’Omelia In natali Septem Fratrum (f. 313v del cod.). n. 80. — Non è il Liber, ma l’Epistola di S. Girolamo a Paolino: Be Studio Scripturarum - come si desume anche dall’me. - , indicata nel cod. di questo n. ed in altri codd. non nonantolaui, con il titolo: « De omnibus divinis historiae Libris », che soleva essere messa come Prefazione alla Volgata geronimiana. Su ciò, v. H. Qu en tin , Bibita Sacra iuxta Latinam Vulgatam editionem ad Codicum fidem, Eomae, 1926, nota della pag. 3. Per il contenuto del cod. e la bibliogr. della detta Ep., v. le oss. del n. 34 del cat. del (1464-90), a cui corrisponde. Winc. è quello della detta Epistola. - Per Vexpl., v. le oss. del detto n. 34, essendo simile. n. 81. — Non si tratta del De natura rerum del Beda, ma del suo trattato De temporum ratione. Infatti Vine, di questo n. e del suo corrispondente, il 141 del cat. del (1464-90), è quello del cap. I del De temporum rat.·, e così Vine, dell’altro n. corrispondente, il 34 del 1331, è quello della Pref. di questo trattato. (V. anche le deduzioni tratte da ciò, riguardo

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all’amanuense del cod. o agli autori dei cataloghi, nelle oss. del detto n. 34). Per la bibliogr., v. le oss. del n. 59 del 1166. Corrisponde ai detti nn. 34, 59 e 141. h'ine., come si è detto, è quello del cap. I del De temporum ratione; Vexpl. non è quello di esso. (Per Vexpl., v. le oss. per quello del detto n. 34). n. 82. — Dall’mc. di questo cod. adespoto si desume che, a prin­ cipio di esso, era l’Omelia L X X I di Beda il Yen., il quale non scrisse nessun Leggendario, ma soltanto tre Vite di Santi. Quindi, o il cod. conteneva, oltre la detta Omelia di Beda, le dette Vite scritte da lui, oppure il Leggendario non era di lui e gli fu attribuito erronea­ mente, forse perchè seguiva la detta sua Omelia. Per la detta Omelia, cfr. B edae V e n . Homilia (L X X I) in solemnitate Omnium Sanctorum, in M ig n e , P. L., t. 94, coll. 452-55. Per le tre Vite di Santi del Beda, cfr. B ed a e V e n . Opera hagiographica: 1) Vita Ss. Abbatum Mon. in Wiramuiha et Girvum: Be­ nedicti, Ceolfredi, Easteruini, Sigfridi atque Huaetbercti, in Mig n e , t. cit., coll. 711-30; 2) Vita S. Euihberti, ep. Lindsfarnen., in t. cit., colonne 729-90; 3) Vita B. Felicis conf., in t. cit., coll. 789-98. L’mc., come s’è detto, è quello della detta Omelia. - h'expl. non è di nessuna delle dette opere citate del Beda; e quindi o il cod. conteneva altre Vite di Santi oppure era mutilo in fine. n. 83. — Questa Storia, qui adespota, è di Beda il Ven., come è indicato nel n. 60 del cat. del 1166 e nel 136 del (1464-90), e come si desume anche dall’mc. Il cod. conteneva anche VEpistola S. Hieronymi ad Evagrium, per la quale v. le oss. del detto n. 60. - Per la bibliogr. e la descri­ zione del cod., v. le dette óss. h'ine. è quello della dedica della Storia e Vexpl. è quello del pen. f. del cod. n. 84. — Questo cod. conteneva il Commento di Beda il Ven. sulle Epistole cattoliche o canoniche e sull’Apocalisse. - Per il contenuto del cod. e la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 35 del cat. del 1331. Corrisponde alla Parte II del n. 58 del 1166 (di cui v. le oss.), al detto n. 35 ed al 146 del (1464-90).

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294

Ose. dei nn. 84-89 del cat. del 1464

L'ino.: « Iacobus Zephas » - invece di: Iacobus Alphaei - è quello del Prologo al detto Commentario sulle Epistole e Vexpl. è quello della Explanatio sull’Apocalisse. n. 85. — Per la bibliogr., v. le oss. del n. 57 del cat. del 1166. Corrisponde al detto n. 57, al 33 del 1331 ed al 99 del (1464-90). L'ino, e Vexpl. sono quelli del trattato di Beda. n. 86 . — Il cod. è descritto qui anepigrafo. Esso conteneva il De temporum ratione di Beda. - Per la bibliogr., v. le oss. del n. 36 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 36 ed al 134 del (1464-90), benché il 134 abbia il titolo più ampio (v. le oss. del 134 sul titolo). L'ino, è quello della Pref. (era nel f. 6 del cod., come si dice in questo n. 86 ); e quindi il codi doveva contenere a principio l’in­ dice dello stesso trattato o altro. - L'expl. non è quello del trat­ tato; e quindi o il cod. era mutilo in fine o conteneva ancora altro. n. 87. -— Per la bibliogr. ed altro, v. le oss. del n. 14 del cat. del (1002-35). Corrisponde al detto n. 14, al 29 del 1166, al 51 del 1331 ed al 91 del (1464-90). L ’ mic. è quello della Pref. del Commento di Aimone su Isaia e l'expi. è quello del Commento. n. 88 . — Per il cod. - ora il Sess. 36 - e la bibliogr., v. le oss. del n. 23 del cat. del (1002-35). L'ino, e l'expi. sono quelli dell’Omeliario di Aimone. Corrisponde al detto n. 23 e al 32 del (1464-90). n. 89. — Qui e nel n. corrispondente, il 70 del cat. del (1464-90), questo trattato è attribuito ad Origene; però, nelle opere pubblicate di lui, non ve n’è alcuna con questo titolo e di questo argomento. Poiché l'ino, di questo n. 89 - ch’è del f. 2 del cod. - e quello del detto n. 70 non sono di nessuno dei più antichi e divulgati trattati sui Vizi e le Virtù, citati nelle oss. del n. 184 del cat. del 1331, non si sa se il trattato di questo cod. sia imo di essi. Inoltre l'ino, del detto n. 70 nemmeno si trova nel cit. Initia del Vattasso. E così neanche l'expi. - ch’è simile a quello del detto n. 70 è quello di qualcuno dei detti trattati.

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Oss. dei nn. 89-93 del cat. del 1464

295

Invece Vine, di questo n. 89 - che, come si è detto, è del f. 2 del cod. - potrebbe essere quello della Omelia X III « In Leviticum » di Origene (ed allora non era un trattato), nella quale appunto si parla di vizi e di virtù (v. M ig n e , P. Gr., t. 12, col. 544). Forse nel cod. era anche il detto trattato - che poteva essere uno dei suddetti - e venne attribuito ad Origene dall’amanuense del cod. o dagli autori di questo cat. e di quello del (1464-90), perchè, a principio del cod., era la detta Omelia - e forse anche altre dello stesso Origene. Corrisponde al detto n. 70 e forse al detto n. 184. n. 90. — Sono le 17 Omelie di Origene sul Genesi. - Per la bibliogr., v. le oss. del n. 41 del cat. del 1331. Corrisponde al n. 42 del 1331 ed al 108 del (1464-90). Per Vine, e Vexpl., v. le oss. per quelli del detto n. 42, essendo quasi simili. n. 91. — Il cod. non conteneva la sola 17a parte dei Libri Mora­ lium sive Expositio in B. lob, ma la 2a parte di essi, cioè i libb. 17-35, come si desume dagl’wc. e dagli expl. di questo n. e dei nn. corri­ spondenti, il 50 del cat. del 1166, 1’87 del 1331 ed il 28 del (1464-90). - Per la bibliogr., v. quella riguardante i detti libb. 17-35, nelle oss. dei nn. 49-50 del 1166. IVine. è quello del lib. X V III e Vexpl. (che, nel Migne, è: reddat) è quello dell’ultimo libro, cioè del X X X V . n. 92. — Questo Commento del libro di Giobbe non è di S. Gre­ gorio M. ma di S. Girolamo, come si desume à&YVexpl. di questo n. e dei nn. corrispondenti. - Per la bibliogr., v. le oss. del n. 81 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 81 ed all’84 del (1464-90). IVine. non è quello del Commento geronimiano nè si trova nel cit. Initia Patrum del Vattasso. - L 'expl. è quello del detto Com­ mento geronimiano. n. 93. — Per la bibliogr. ed altro, v. le oss. del n. 51 del cat. del 1166. Corrisponde al detto n. 51, all’82 del 1331 ed al 54 del (1464-90). IVine. è quello della l a Omelia e Vexpl. quello dell’ultima.

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296

Oss. dei nn. 94-99 del cat. del 1464

n. 94. — È il Libro dei Morali di S. Gregorio M. - Per la bibliogr., V. le oss. del n. 45 del cat. del (1464-90), a cui corrisponde; e così anche per Vine, e Vexpl., essendo gli stessi. n. 95. - Devono essere le X L Omelie di S. Gregorio M. sui Vangeli. - Per la bibliogr. ed altro, v. le oss. del n. 51 del cat. del (1464-90), a cui corrisponde. L ’mc. è quello della quarta carta o f. del cod. Per Vexpl., v. le oss. per quello del detto n. 51, essendo quasi simile. n. 96. — Forse sono le X L Omelie di S. Gregorio Magno. Su ciò e per la bibliogr., v. le oss. del n. 148 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 148 ed al 96 del (1464-90), essendo simili Vine, e Vexpl. Per Vino, e Vexpl., v. le oss. per quelli del detto n. 147. n. 97. — Questo cod. invece era misceli, e, oltre ai Dialoghi di S. Gregorio, conteneva due Vite di S. Furseo ed un frammento agiografico. - Per il cod. - ora il Sess. 40 - e la bibliogr., v. le oss. del n. 56 del cat. del 1166. Corrisponde al detto n. 56, all’88 del 1331 ed al 77 del (1464-90). L ’mc. - eccetto « Dum » - è quello dei Dialoghi. - Vexpl. non è quello dei Dialoghi nè delle Vite o del detto frammento. n. 98. — Il titolo esatto è « Regula Pastoralis ». Per la bibliogr., v. le oss. del n. 2 del cat. del (1002-35). Corrisponde al detto n. 2 , al 53 del 1166, all’84 del 1331 ed al 72 del (1464-90). Vino, è quello della Pref. del trattato e Vexpl. è quello di questo. n. 99. — Oltre alle X L Omelie di S. Gregorio M., il cod. conte­ neva anehe altri trattati e documenti. - Per il contenuto del cod. ora il Sess. 33 (ff. 1-262) - e la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 83 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 83 ed all’81 del (1464-90). Vine, è quello della Pref. di S. Gregorio alle sue dette Omelie. Vexpl. non è di nessuno dei due trattati finali di S. Girolamo e di Gennadio. Forse il cod. era mutilo in fine.

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Oss. dei nn. 100-04 del cat. del 1464

29 i

n. 100. — Questo cod. non conteneva soltanto il Prologo dei Libri Moralium sive Expositio in B. lob, ma anche i libri I -X Y I di essi, come si desume dai nn. corrispondenti, il 49 del cat. del 1166, Γ 86 del 1331 ed il 40 del (1464-90). - Per la bibliogr., v. quella dei libb. I -X Y I dei Moralia, nelle oss. dei nn. 49-50 del 1166. Per Vine, e Vexpl., v. le oss. per quelli simili del detto n. 40. n. 101. — Per la bibliogr., v. le oss. del n. 40 del cat. del 1166. Corrisponde al detto n. 40, al 131 del 1331 ed al 235 del (14641490). Per Vine, e Vexpl., v. le oss. per quelli simili del detto n. 131. n. 102 . — È errato tanto il titolo quanto il nome dell’autore perchè è invece la Regula canonica o Forma institutionis ecc. di Amalario, come si desume dall’mc. di questo n. e dei nn. corrispondenti. Per la bibliogr., v. le oss. del n. 41 del cat. del 1166,che contiene la stessa Collezione di Amalario. Corrisponde al n. 70 del 1331 ed al 112 del (1464-90), avendo 10 stesso expl. e contenendo la stessa Collezione di Amalario, e, forse, al 4 del (1002-35). IVine. è quello del lib. I della suddetta Regulao Forma di Ama­ lario, ma Vexpl. non è di essa; e quindi il cod. o era mutilo in fine o conteneva altro. n. 103. — Questo cod. è miscellaneo; e, quindi, oltre ai Libri Sententiarum o de Summo bono di S. Isidoro, contiene altro. - Per 11 cod. - ora il Cod. Vat. Lat. 9882 - , il contenuto e la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 191 del cat. del 1464-90). Corrisponde al n. 69 del 1464, al detto n. 191 e, forse, anche al 40 del 1166. L 'ine. è quello del Liber I Sententiarum. - IVexpl. non si sa di quale Omelia sia, essendo il cod. divenuto mutilo in fine, varie volte ed anche dopo il 1464 (v. a princ. del detto n. 191). n. 104. — È errata l’indicazione di questo n.: De officiis eccle­ siasticis d’ Isidoro, perchè è invece la Forma institutionis o Regula canonica ecc., stabilita dai Canoni del Concilio d’Aquisgrana che furono raccolti da Amalario. Per questa errata indicazione del trattato e dell’autore, per la bibliogr. dei detti Canoni del Conc. Aquisgranese o della raccolta

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298

Oss. dei nn. 104r-08 del eat. del 1464

d’Amalario e per Vine, e Vex-pi. di questo n., v. le oss. del n. 68 del cat. del 1331. Questo n. corrisponde al n. 41 del cat. del 1166, al 68 del 1331, al 123 del (1464-90) e, forse, anche al 4 del (1002-35); per la quale ultima corrispondenza, v. le oss. dello stesso n. 4. n. 105. — Il titolo è errato perchè invece si tratta della Col­ lectio Decretalium dello stesso Isidoro, come si desume dall’mc. e dall'expl. che sono simili a quelli dei nn. corrispondenti, il 43 del cat. del 1166 e il 72 del 1331. Corrisponde anche al n. 1 del (1002-35) ed al 149 del (1464-90) (v. le oss. del detto n. 149). Per la bibliogr. ed altro, v. le oss. del detto n. 1. Per Vine, ed expl., v. le oss. del detto n. 72. n. 106. — È il De officiis ecclesiasticis d’Isidoro. Essendo ace­ falo il cod., il titolo De cathecumenis - che si trova in questo n. - è desunto appunto dal cap. X X I del lib. II, dal quale incomincia e nel quale si tratta dei Catecumeni. - Per la bibliogr., v. le oss. del n. 66 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 66 ed al 59 del (1464-90). Per Vine, e Vexpl., v. le oss. per quelli del detto n. 66 , essendo simili. n. 107. — Questi Commentari del cod. non sono di S. Ambrogio e neppure di Remigio - come è detto nel n. 24 del (1002-35) - , ma d i Pietro Lombardo, come si deduce dall’mc. e dall 'expl. del n. 112 del 1331. - Per la bibliogr. dei Commentari di Pietro Lom­ bardo, v. le oss. del detto n. 112 . Corrisponde ai detti nn. 24 e 112 , e anche al 143 del (1464-90) perchè sono i soli nn. che possono corrispondere, per l’argomento del trattato. L’mc. è quello del f. 6 (« in sexta carta ») del cod. L'expl. non è quello dei Commentari di S. Ambrogio nè di quelli di Pietro Lom­ bardo. n. 108. — Il cod. conteneva i Commenti di 8 . Ambrogio sulle Epistole ad Romanos e I e II ad Corinthios, come si desume dal n. 46 del cat. del 1166 e dal n. 89 del 1331. - Per la bibliogr., v. le oss. del detto n. 46.

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Oss. dei nn. 108-13 del cat. del 1464

299

Corrisponde ai detti nn. 46 e 89, ed al 100 del (1464-90). L 'ine. è quello del 1° cap. del Commento sull’ Ep. ad Roma­ nos. - L'expl. non è quello dell’ultimo Commento ambrosiano. Il cod. era mutilo in fine (v. le oss. per Vexpl. del detto n. 89). n. 109. — Per la bibliogr., v. le oss. del n. 45 del cat. del 1166. Corrisponde al detto n. 45, al 95 del 1331, al 109 del 1464 ed al 64 del (1464-90). L 'ine.: « Ex (invece di « Licet ») mistica » e Vexpl. sono quelli del Commento ambrosiano. n. 110. — È 1'Expositio di Cassiodoro dei salmi OI-CL, come si desume dall’ino, e dall'expl. di questo n. e dei nn. corrispon­ denti. - Per la bibliogr. e 1'Expositio degli altri salmi, v. le oss. del n. 74 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 74 ed al 44 del (1464-90), e, forse, per i soli salmi O XIX -C L - al 39 del (1002-35). L ’ino, è quello dell 'Expositio del salmo CI e Vexpl. quello del­ l’Orazione finale dopo 1’Expos, del salmo CL. n. 111. — È VExpositio di Cassiodoro dei salmi I-L X X I II, come si desume dall’ino, di questo n. e del n. 77 del cat. del 1331, e dall’ino, e dall’oxpl. del n. 43 del (1464-90). - Per la bibliogr., v. le oss. del detto n. 43. Per VExpos, degli altri salmi, v. le oss. del detto n. 77. Corrisponde ai detti nn. 43 e 77, e, forse, (per i soli salmi I -X I X ) al 37 del (1002-35). L ’ino, è quello della Pref. deìVExpos. - L 'expl. non è quello dell’e p o s , del salmo L X X III. n. 112. — Per la bibliogr., v. le oss. del n. 98 del cat. del 1331. Corrisponde al n. 27 del (1002-35) (v. le oss. dello stesso n.), al detto n. 98 ed al 151 del (1464-90). L ’inc. è quello del cap. I; Vexpl. è a metà del cap. X II I del­ l’ultimo libro, e quindi il cod. era divenuto mutilo in fine. n. 113. — È 1'Expositio di Cassiodoro dei salmi L X X IY -C , come si desume dall’ino, e dall’oxpl. di questo n. e dei nn. corri­ spondenti, e dal titolo del n. 145 del cat. del (1464-90).

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300

Oss. dei nn. 113-18 del cat. del 1464

Per il cod. - ora il Sess. 26 - , la bibliogr. e 1'Expositio degli altri salmi, v. le oss. del n. 75 del 1331. Corrisponde ai détti nn. 75 e 145. L 'ine. è quello dell 'Expos, dei salmo L X X IV e Vexpl. quello déil'Expos. del salmo C. n. 114. — Sono ilibb. V I I -X I I del De antiquitatibus ludaicis di Gius. Flavio, come si desume dall’mc. e dall'expl. - Per la bibliogr., Vine, e Vexpl., v. le oss. del n. 50 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 50, al 125 del (1464-90) e al 16 o al 17 del (1002-35). n. 115. — Il cod. contiene soltanto i primi 6 libri del Debello Iudaico di Giuseppe Flavio. - Per il cod. e la bibliogr., v. le oss. del n. 49 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 49 ed al 103 del (1464-90). - L 'ine. è quello del lib. I e Vexpl. quello del VI. n. 116. — È il De bello Iudaico di Giuseppe Flavio, come si desume dall’mc. e dall 'expl. - Riguardo al titolo «D e gestis Roma­ norum », al cod. e alla bibliogr., v. le oss. del n. 48 del cat. del 1331. Corrisponde al n. 16 o al 17 del (1002-35), al detto n. 48 ed al 144 del (1464-90). L ’me. è quello del Prologo del De bello Iudaico e Vexpl. quello del testo di esso. n. 117. — Questo Commento non è di S. Giov. Crisostomo, ma di S. Girolamo. Su ciò e per la bibliogr., v. le oss. del n. 46 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 46 ed al 74 del (1464-90). IVine. è quello della Prefazione. - Per Vexpl., v. le oss. per quello del detto n. 46, essendo simile. n. 118. — Questo Commento del Vangelo di S. Marco non è di S. Giov. Crisostomo, ma di S. Girolamo; però il cod. conteneva dei trattati del Crisostomo. - Per il cod. - ora il Sess. 94 - , v. le oss. del n. 47 del 1331. Corrisponde al detto n. 47 ed al 121 del (1464-90), avendo lo stesso expl. Per Vine, e Vexpl., v. le oss. per quelli del detto n. 47, essendo quasi simili.

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0 ss. dei un. 119-21 del cat. del 1464

301

n. 119. :— Il trattato di questo cod. è il De coenobiorum insti­ tutis di Cassiano. - Per il cod. - ora il Sess. 66 - e la bibliogr., v. le oss. del n. 143 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 143 ed al 166 del (1464-90). - Per Vine. e Vexpl., v. le oss. per quelli del detto n. 143. n. 120. — Il cod. conteneva il trattato De institutis monacho­ rum etc. e le Collationes etc. di Cassiano. - Per il cod. e la bibliogr., v. le oss. del n. 155 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 155 ed al 39 del (1464-90). - Per Vine. e Vexpl., v. le oss. per quelli del detto n. 155, essendo quasi simili. n. 121. — In questo n., si parla di Epistole di S. Giacomo, mentre si conosce la sola Epistola catholica B. lacòbi Ap. Anche nel n. 181 del cat. del (1464-90) - che corrisponde a questo n., avendo lo stesso expl., ed ha Vine, appartenente all’Ep. di S. Giacomo - si parla lo stesso di Epistole di S. Giacomo, aggiun­ gendo ch’orano glossate. Questa indicazione in plurale - mentre, come si è detto, una sola può essere di 8 . Giacomo - fa supporre che il cod. contenesse anche altre Epistole glossate, attribuite, erroneamente, all’autore della prima del cod. ch’era quella di 8 . Giacomo. Forse le altre E p i s t o l e appartenevano a quelle c a t t o l i c h e , che, ab anti­ quo, si trovano unite insieme nella Bibbia, e di cui la prima è proprio la detta Ep. B. lacòbi Ap., a cui seguono: la I et I I B. Petri Ap., la I, I I et I I I B. Ioannis Ap. e quella 8. ludae Ap. Non si è riusciti ad indovinare l’autore delle glosse di queste Epistole perchè Vine, di questo n. è del v. 1 del cap. I della detta Ep. B. lacòbi e quello del detto n. 181 è del v. 5 dello stesso cap.; e Vexpl. di ambedue i nn. è quello del Vangelo di S. Marco. Questo expl. di ambedue i nn. dimostra che il cod. doveva con­ tenere, dopo le Epistole, anche il Vangelo di S. Marco, glossato. E, infatti, nel n. 109 del cat. del 1331 - che ha lo stesso expl. e che, quindi, deve corrispondere ad ambedue i nn., non potendo corri­ spondere ad altri - è proprio indicato il detto Vangelo glossato. Però Vine, del detto n. 109 è: « Marchus » ch’è quello del Com­ mento di Sedulio Scoto al Vang. di 8 . Marco. E, quindi, si deve dedurre che il cod. - almeno fino al 1331 - conteneva questo solo Vangelo glossato e che, prima del 1464, fu messo dopo l’altro cod., contenente le dette Epistole, e legato insieme.

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302

Oss. dei an. 121-26 del cat. del 1464

Per la bibliogr. del detto Commento di Sedulio Scoto, v. le oss. del detto n. 109. Corrisponde, come s’è detto, ai detti nn. 109 e 181. Come s’è detto, l’ine. è quello dell’Ep. di S. Giacomo e Vexpl. del Yang, di S. Marco. n. 122. — Dal titolo di questo cod., descritto qui adespoto, e dall’w c. - ch’è simile a quello del n. 88 del cat. del 1331 e dei suoi nn. corrispondenti - si desume che questo « Liber 88. Patrum » non è altro che i D i a l o g h i d iS . Gregorio M. e che, quindi, sono un duplicato di quelli del detto n. 88 . - Cfr. S. G regoeh M. p p . Dialogorum libri quatuor: De vita et miraculis Patrum Italicorum et de aeternitate animarum, in Mxgne, P. L., t. 77, coll. 149-430. Itine, è quello del lib. I dei detti Dialoghi. - n expl. non è quello di essi e quindi il cod., in fine, era mutilo o conteneva ancora altro. n. 123. — Il cod. contiene alcune Vite di Santi ed un trattato. Per il cod. - ora il Sess. 41 - e la bibliogr. , v. le oss. del n. 144 dèi cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 144 ed al 75 del (1464-90). Per Vine, e Vexpl. - il quale manca, ma deve essere « aliquando », come nei detti nn. 144 e 75 - , v. le oss. per quelli del detto n. 144. n. 124. — Di questo Leggendario o Vite di Santi si sa soltanto che vi era, a principio, VHistoria monachorum o Vitae Patrum di Rufino, come si desume dall’ine.; forse vi erano anche altre Leg­ gende o qualche altro trattato. - Per la bibliogr. della detta R is a ­ na, v. le oss. del n. 145 del cat. del 1331, a cui, però, non cor­ risponde. IVinc. è quello del Prologo della detta Historia, ma Vexpl. non è quello di essa. n. 125. — Per la bibliogr., v. le oss. del n. 126 del cat. del (1464-90), a cui corrisponde. nine, non è della Pref. delle Collectiones di Smaragdo, conte­ nute nel cod., mentre Vexpl. è di queste. n. 126. — Questo Trattato « super Psalterium », attribuito qui a S. Remigio, non è di lui, ma di autore ignoto. - Su ciò e il cod. ora il Sess. 45 - , v. le osserv. del n. 22 del cat. del (1002-35).

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Oss. dei nn. 126-30 del cat. del 1464

303

Questo n. 126 corrisponde al detto n. 22 , al 39 del cat. del 1331 e all’89 del (1464-90). L 'ine. è nel f. l v del cod. e appartiene al cap. X V II del lib. VI delle Etymologiarum d’Isidoro di Siviglia (Mig n e , P. L., t. 82, col. 247, 8 rr. prima della fine della col.). - L ''expl. deve apparte­ nere ai ff. mancanti del cod. ch’ è mutilo in fine. n. 127. — Il cod. non conteneva la sola Concordia Epistolarum 8. Pauli, ma anche altro. - Per il contenuto del cod. - ora il Sess. 34 - e la relativa bibliogr., e per Vine, e Vexpl., v. le oss. del n. 182 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 182 ed al 142 del (1464-90). n. 128. — Il titolo è quello della prima delle Vite di Santi del cod., cioè della Vita 8. Iohannis Eleemosynarii, ep. Alexan­ drini, scritta da Leonzio. - Per le Vite contenute nel cod. e la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 15 del cat. del (1002-35). Corrisponde al detto n. 15, al 128 del 1331 ed al 165 del (1464-90). Vine. è quello della Pref. di Anastasio alla sua traduzione della detta Vita di S. Giov. Alessandrino. - Vexpl. non è di nes­ suna delle Vite 8. Iohannis Chrysostomi, citate nella Bibl. hag. lai., pp. 647-48, nn. 4374-79, e ch’era in fine del cod. mutilo, quando lo vide il Perrari (v. le oss. del detto n. 15); e, quindi, forse, era di un’altra Vita di Santi o era quello di qualche invocazione finale, aggiunta dall’amanuense. n. 129. — Il cod. che in questo n. è descritto anepigrafo, con­ teneva i Commentarii in Genesim di Eabano Mauro, come si desume dai nn. corrispondenti, il 45 del cat. del 1331 e il 122 del (1464-90). Per la bibliogr., v. le oss. del n. 19 del cat. del (1002-35). Corrisponde ai detti nn. 19, 45 e 122 . Vine, e Vexpl. sono quelli dei detti Commentarii. n. 130. — I l cod. ch’ è descritto anepigrafo, in questo n., con­ teneva le Historiae P au li Orosii (v . le oss. del η. 26 del cat. del 1166). - Per la bibliogr., v. il n. 101 del 1331. Corrisponde ai detti nn. 26 e 101 , e al 150 del (1464-90). Vine, è quello delle dette Historiae e Vexpl. è quello del pen. f. del cod.

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304

Oss. del n. 131 del cat. del 1464

n. 131. — In questo n., il cod. è descritto anepigrafo ed è indi­ cato soltanto l’autore Egberto, mentre nel n. corrispondente, il 98 del (1464-90), l’indicazione è: « Uberti De penitencia ». - Egberto è solo l’autore del brevissimo Searpsum de canonibus etc. dei ff. 1-4, mentre il cod. è misceli, e contiene degli Excerpta. Il titolo che si potrebbe dare al cod. sarebbe: I ncerti Excerpta ex libris liturgicis, essendovi cerimonie e Orationes, prese da libri diversi, di cui la I parte riguarda specialmente la parte peniten­ ziale e la II quella delle preci. Il cod. membr., misceli., di ff. 190, di mm. 290 x 190, in scrit­ tura beneventana e del see. i x - x , fu portato dal Mon. di Nonantola in quello Sessoriano o di S. Croce in Gerus. di Roma, e da questo alla Bibi. Naz. V. Em. di Roma, dove ha la segnatura Ms. 2081 (Sess. 95). - Nel f. di guardia del cod., è segnato il n. 236 e, nel 1° f., il n. 10 ; i quali nn. devono essere le segnature del cod. nella detta Bibl. Sess. Esso, nello stato attuale, è formato da due parti o codd., ori­ ginariamente diversi ma dello stesso argomento, e cioè dai ff. l-4 9 v, rimanendo sospeso il testo che doveva continuare nei ff. ora mancanti, e dai ff. 50-190v che si differenziano per la scrittura più calligrafica, per la qualità migliore della perg. e per l’ornamentazione delle lettere iniziali - che sono grandi - dei Capitoli e delle Orationes. Poiché il contenuto del cod. è formato da Excerpta, come s’è detto, - che non si trovano pubblicati insieme, sono di vari libri e di cui s’è potuta dare una parziale bibliografia, non essendo stato facile e breve lavoro a trovare quella dei singoli argomenti è molto utile, anche per gli studi sulla liturgia antica, una descrizione minuziosa di questo importante e poco conosciuto cod. liturgico. Per questo cod., cfr. Io. M o r in i Commentarius historicus etc.: Codicum manuscriptorum . . . descriptio cit., p. 11 , col. 1 , - p. 22 , col. 2, r. 1 4 , in cui si parla di questo cod., sono pubblicati i ff. 1 -3 3 e 3 6 -4 0 di esso, con errori, ed è attribuito tutto il contenuto del cod. a Egberto; F e r r a r i , Index, n. 1 0 ; G i o r g i , Invent., n. 95. Il cod. contiene: 1) (f. 1 ) « S e a r p s u m (== excerptum) de c a n o n e s c a t h o l i c o r u m P a t r u m v el p e n i t e n t i a e ad r e m e ­ dium ani marum domni Eg b e r t i , archiep. Eb ur a c e c i v i t a t i s . Institutio illa que fiebat — (f. 3V) timorem habeant ». - (ff. 3v-4 ) « D e c a p i t a l i b u s c r i m i n i b u s . Nunc igitur capitalia — consuetudine erat ».

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Oss. del n. 131 del cat. del 1464

305

Cfr. E cberti (sic), archiep . E buracae civitatis , Excerptum, de canonibus catholicorum Patrum vel poenitentiae ad remedium ani­ marum, in M orini Commentarius historicus etc., nell’appendice: Codicum mss. poenitentialium etc. cit., p. 11, col, 2, - p. 12, col. 2, r. 20, in cui è il testo del cod.; - E gberti, E boracen . archiep ., Canones de remediis peccatorum, capp. I e V, in M ig n e , P. L., t. 89, coll. 443-45 e 447-48. 2) (f. 4) « Incipit q u a l i t e r s u s c i p i d e b e a n t p 0 e n i t e n s . Quotienscumque Christianis qui ad penitentiam — (f. 5V, r. 16) ab omni crimine inlesos custodias. Per. ». Ofr. E c b e r t i . . . Excerptum, come sopra, in M o b i n i , op. cit. sopra, p. 1 2 , coi. 1 2 , r. 2 1 , - p, 1 3 , col. 1, r. 1 3 , in cui è il testo del cod. e anche questa parte è attribuita a Egberto, mentre è di Alitgario; - H a l i t g a r i i , e p . C a m e r a c e n ., Liber poenitentialis, in M i g n e , P. L., t. 1 0 5 , coll. 6 9 3 -9 5 , r. 4 8 (fino a Domin. nostrum), però la lez. del cod. è diversa. 3) (f. 5V, r. 17) C um a u t e m a c c e s s e r u n t ad t e , d i e s u p e r eu m h an c o r a t i o n e m : Deus qui omnium conflentium — (f. 6 ) coelestis gloriae mancipetur. Per. ». Ofr. E cberti . . . E xcerptum , come sopra, in M orini, op. cit. sopra, p. 13) col. 1, rr. 14-28, in cui è il testo del cod. 4) (f. 6 ) aC o n f e s s i o p e c c a t o r u m . Quando volue­ ris confessionem — (f. 12v) non indigent poenitentiam. Per. ». Ofr. E cberti Excerptum, come sopra, in M orini, op. cit. sopra, p. 13, col. 1, r. 29, - p. 14, coi. 2, tutta, in cui è il testo del cod. ed è attribuito ad Egberto, mentre è di Alcuino; A lbin i se u A lcuini De Psalmorum usu, pars II, capp. I X -X , in M ig n e , P. L., t. 101, col. 498, r. 14, - col. 502, r. 3. 5 ) (f. 12 v) nAd s u s c i p i e n d u m paenitentiam o r at i o quam s a c e r d o s pro se debet dicere: Domine Deus omnipotens, propitius esto — (f. 33) penitentiam, ut mos est ». Ofr. E cberti Excerptum, come sopra, in M orini, op. cit. sopra, p. 15, col. 1, - p. 21, col. 1, r. 29, in cui è il testo del cod., con tutti i titoli e sottotitoli, riguardante la parte penitenziale, ed è attribuito ad Egberto, mentre è d’ignoto autore. — Per le Orationes: « Omnipotens Deus, qui dixit: Qui me confessus » (f. 22); - « Praesta, quaesumus, Domine, huic famulo » (f. 26v); - « Omnipotens sempiterne Deus, confitentes tibi » (ff. 27 e 31v); cfr. M orini, op. cit. sopra, p. 18, col. 1; p. 19, col. 1; p. 20, G.

G u llotta

-

20.

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30β

Oss. del n. 131 del eat. del 1464

col. 2; p. 21, col. 2, r. 30; - Monumenta liturgica, in Migne, P. L., t. 138, col. 991, rr. 5-8; col. 992, rr. 2-5, 13-16. 6) (f. 33) « B e n e d i c t i o ague ad e g r otu m . Exorcizo te, creatura ague per D. N. I. G. et per Deum vivum ut omnis — alienus habeatur. Per. ». 7) (f. 33 v) « A d a gu a s a n c t i f i c a n d u m i n d o mo . Deus, gui ad salutem humani generis maxima— inpungnatione defensa. Per. - A l i a e (orationes, però è una sola): Exorcizo te, creatura ague, per Deum vivum, per Deum sanctum — separentur. Per. ». Cfr., per la I Oratio, Monumenta liturgica, in M ig n e , P. L., t. 13 8 , col. 1 0 4 4 , rr. 4 0 -4 1 ; Rituale Rom., Ut. V ili, cap. IP, e, per la II, Monum. liturg., in M ig n e , t. cit., col. 1 0 4 3 , rr. 3 2 -4 8 ; col. 1 0 4 7 , rr. 2 7 -4 1 ; col. 1 051, rr. 7 -2 1 ) . — (f. 34 ) « S u f f l a t er i n c r u c e m et m i t t i t s a i i n a gu a . O r a t i o : Exorcizo te, creatura salis, per Deum vivum gui per Heliseum — vivos et mortuos. Per. ». (Cfr. Monumenta liturg.: Bened. salis, in M ig n e , t. cit., col. 1 0 4 5 , r. 7·, Rituale Rom., tit. V ili, cap. II, che ha qualche variante). (f. 3 4 v ) « A l i a : Domine, sancte P., omnipotens aeterne Deus, instaura­ tor — commorandi. Per. » (Cfr. Monumenta cit.: Bened. salis et aguae ad aspergendum domum, in M ig n e , t. cit., coll. 1 0 4 9 -5 0 ). - (f. 3 4 v) « A l i a : Exorcizo te, creatura ague in nom. P. omnipotentis — in domo hoc. Per. ». (Cfr. Monum. cit.: Bened., come sopra, in Mig n e , t. cit., col. 1 0 5 0 , r. 1 0 ). - (f. 3 5 ) « A l i a : Praesta, guaesumus, per hanc creaturam asparcionis — hic et in eterna s. s. Amen ». (Cfr. Monum. cit.: Bened., come sopra, in M ig n e , t. cit., col. 1 0 5 0 , rr. 3 - 7 , e col. 1 0 5 2 , in fine). - (f. 35 ) « P o s t s p a r s a m a gu am , d i c i t o r a t i o n e m : Exaudi nos, Domine sancte, P. omnipotens et aeterne Deus et mittere — in hoc habitaculo. Per. ». (Cfr. Sacr. Gelas., lib. I l l , cap. 7 6 , in Mig n e , op. cit., t. 7 4 , col. 1 2 2 4 ; Rit. Rom., tit. VIII, cap. F). 8) (f. 35) « B e n e d i c t i o i n c e n s i . Deus omnipotens, cui astat exercitus angelorum — antiguo serpenti. Per. - A l i a : Deus Abraham, Deus Isaac et Deus lacob, inmitte — non possit. Per. ». 9) (f. 35v) « B e n e d i c t i o i n d o m o : Adesto, Domine, supplicationibus nostris et hanc domum — habitaculum. Per. - A l i a : Exaudi nos, Domine sancte, P. omnipotens, aeterne Deus, ut si gua sunt — pellantur. Per. - A l i a : Benedic, Domine, domum istam et omnes habitantes — terram. Per. » (Cfr., per la 2a Oratio, Sacr. Gelas., lib. Ill, cap. 72 (3a Orat.), in M i g n e , op. cit., t. 74, coi. 1224).

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Ose. del n. 131 del cat. del 1464

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10) : a) (f. 36) « O r a t i o i n d o m o i n f i m o r u m »; b) (ff. 36v - 3 7 ) « A d v i s i t a n d u m i n f i r m u m » ; - c) (f. 37) « Orati o ad infirmum ad penitentiam tra­ d e n d a m » ; - d) (f. 377) « B e n e d i c t i o p a n i s ad e g r o t u to » ; - e) (f. 38v) « M i s s a p r o i n f i r m i s » (sono tre, con gl 'ine. dei loro Oremus e di un Praef.)·, - f) (f. 38v) « B e n e ­ d i c t i o s u p e r i n f i r m u m » ; - g) (f. 39v) « 0 r do ad v i ­ s i t a n d u m i n f i r m u m ». Per il testo di questa parte del cod., con i titoli, i sottotitoli e gl 'ine. e gli expl. delle Orationes, omessi per brevità, cfr. E cberti Excerptum, come sopra, in Morini, op. cit. sopra, p. 21, col. 1, r. 30, - p. 22, col. 2, r. 14, in cui anche questa parte è attri­ buita, erroneamente, a Egberto. - (Per alcune Orationes publicate nel loc. cit.:-per quella: «Omnipotens et misericors Deus, qui immensam pietatem » (f. 36), cfr. anche Rituale Rom., tit. V, cap. IV; - per 1'Orat: « Deus, qui famulo tuo Ezechie » (f. 36v), cfr. anche Monu­ menta liturg.: Ordo ad visit, infirmum, in Migne, P. L., 1 .138, col. 987, rr. 24-27, e col. 1000, rr. 32-34; - per le Orationes: « Respice, domine »; « Deus, qui facture tue »; « Deus, qui humano generi » - che sono nel f. 37 - , cfr. anche Monumenta cit., t. cit., col. 1000, rr. 35-50 (2°, 3° e 4° Oremus)’, - per VOrat.: « Domine sancte, P. omnipotens Deus, qui fragilitatem » (f. 38), cfr. anche Rii. Rom., tit. V, cap. IV; per VOrat: « Omnipotens Deus, qui dixit: Qui me confessus » (f. 39), cfr. anche Monum. cit., t. cit., col. 991, rr. 5-8). 11) (f. 40) (L i t a n i a e S a n c t o r u m ) che hanno Vine.: « Kyrieleyson. Christe, audi nos. S. Maria, ora. S. Michaehel, ora. S. Gabriel, ora. S. Raphahel, ora. » e Vexpl. (f. 4 2 ): « Ut morbos a nobis auferas, dones, te rogamus, audi. Ut pluviam dones, te rogamus, audi nos »; e qui term inano, m ancando dei ff., nel cod. 1 2 ) (f. 4 2) È il seguito di un 'Oratio c h ’era in fine del prec. f., ora m ancan te. Inc.: « usque in hodiernum diem dignentur orare pro nobis patriarche Abel, Seth » e expl.: « Azarias, Micahel. Per. ». 13) (Confectio chrismatis), (f. 4 2) « In ipso die (i. e .: feria V, in Coena Domini), ita conficitur chrisma in ultimo ad missam, ante­ quam de· ampullis quas offerunt populi, et benedicit tam dominus papa omnes presbiteri: Emitte, Domine, Spiritum S. Paraclytum de coelis in hanc pinguedinem ·— semper bona creas ». 1 4) (f. 4 2 v) « E x o r c i s m u s o l e i . Deus, qui, virtute S. Spiritus tui, inbecillarum — adepturi. Per D. N. I. qui venturus ».

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Oss. del n. X31 del cat. del 1464

15) (f. 43) « Incipit or d o . U n c t i o i n f i r m i (= or ad ungendum infirmum et ordo ad dandum Oleum 8. et Viaticùm) »: a) (f. 4 3) « E x o r c i s m u s s a l i s . Quando ingreditur sacerdos ad visitandum infirmum, primum dicendum est: Pax huic domui; deinde fac aqua benedicta. Excorcizo te, creatura salis, per Deum vivum, per D. verum, per D. sanctum, per D. qui te per Heliseum proph. Sequitur ut supra ». b) (f. 4 3 ) « E x o r c i s m u s a q u e . Exorcizo te, crea­ tura aque, in nom. Dei P. omnipotentis et in nom. I. C. F. — apostaticis. Per virtutem eiusdem D. N. I. C. qui venturus ». (Cfr. Monu­ menta Ut., come sopra: Bened. aquae, ia Mig n e , t. cit., coi. 1044 rr. 3 2 -3 9 ) .

c) (f. 43v) « Hic mittis sal in aqua: Praesta, Domine, quae­ sumus, tuum salubre remedium — sanitate. Per. ». d) (f. 43v) « B e n e d i c t i o s a l i s et a q u e : Deus, qui ad salutem humani generis. Sequitur ut supra. - A l i a : Deus invicte, virtutis auctor et inseparabilis — adesse dignetur. Per. ». (e) (f. 43v, in calce) « Et aspergatur aqua ipsa cum odore incensi, cantando antiphonam hanc: Benedic, Domine, domum istam. Sequitur ut supra. - (f. 44) A l i a o r a t i o i n d o mo : Exaudi nos, Domine Sancte P., omnipotens aeterne Deus, et mittere. - A l i a : Adesto, Domine, supplicationibus nostris et hanc domum serenis. Se­ quitur ut supra ». (Cfr., per queste due ultim e Orationes, Sacr. Gelas., lib. I ll, cap. 7 2 , (2 a e 3 a Orat.), in M i g n e , op. cit., t. 74, coi. 122 4 ). /) (f. 44) « Tunc vero qui infirmus est, dicat orationem domi­ nicam et symbolum cum signaculo S. Trinitatis et de confessionem de omnibus peccatis suis. Deinde, reconciliet c o l l a t i o n e s : Exaudi Domine, preces nostras et confitentium tibi parce; Preveniat hunc famulum tuum ili.; Adesto, Domine, supplicationibus nostris; Domine, Deus noster, qui offensione nostra; Da nobis, Domine, ut sicut publicani; Omnipotens et miserìcors Deus confitenti tibi; Misereatur tibi, omni­ potens Deus. - I s t e o r a t i o n e s s e q u u n t u r ad d a n ­ d a m p e n i t e n t i a m : Benedicat te, Deus Pater; Respicere, Do­ mine, famulum tuum ili.; Deus, qui facturae tuae. - I s t e a l i a e ( = ista alia oratio) sequitur ut supra: Deus, qui famulo tuo Ezechiae. Sequitur, ut supra, ad v i s i t a n d u m i n f i r m u m ». (Perle prime quattro orationes: Exaudi; Preveniat; Adesto; Da nobis; cfr. Sacr. Gelas., lib. I, cap. XV, (I-IV oratio), in Migne , op. cit., t. 74, coi. 1064; e - per Vorat: Deus, qui facturae - cfr. Sacr. Gelas., lib. III, cap. L X IX , (I orat.), in op. e t. citt., coi. 1223).

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Oss. del η. 131 del cat. del 1464

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g) (f. 44, in calce) « Tunc si Episcopus adfuerit, imponat sive sacerdos sive cuicumque infirmo capiti eius manum, presbiter reconcilians presbitero infirmo manum superponere non debet. Ceterum vero infirmus superponat manu et dicat hanc o r a t i o n e m : Omni­ potens Deus, qui in nom. Unigeniti sui — imperium permanet in s. s. Arnen ». Τι) (f. 45) « Post acceptam ampullas, dicis: Per istam unc­ tionem et Dei benedictionem mundemur — sit semper tecum. Amen ». i) (f. 45) « Sic denique ungatur egrotum in pedore et retro et in utraque scapula ac vertice, nec non et intus manibus et plantis pedum, et dicat sacerdos bas orationes vicissim: In nom. P. et F. et Sp. S., sit tibi haec perundio olei sanctificationis ad purificatio mentis et corporis. Amen. Unguo te — vitam aeternam. Arnen ». j) (f. 45v) « U n c t i o o l e i ad i n f i r m o s . Omni­ potens et misericors Deus, qui peccatorum — pietatis absolvat. Per. ». Jc) (f. 45v) « Modo ungues cum Oleo S. et dic hanc oratio­ nem: Omnipotens sempiterne Deus, qui sanctis App. tuis — virtute firmet. Amen. - A l i a : Ihesu Christe, Salvator noster et Domine, qui es quies vera — (f. 46v) oblata remissio. Qui vivis et r. cumP. ». l) (f. 46v) « Sequitur antiphona: Sasa me, Domine, quoniam turbata sunt — misericordiam tuam, cu m h is o c t o P s a l ­ m i s ad imitationem odo beatitudinum sive ad spem octave diei Resurrectionis: Domine, ne in ira tua; Ad te, Domine, levavi; Beati quorum; Domine, ne in ira tua; Domine Deus, in adiutorium; Domine, exaudi orationem et clamor; De profundis; Domine, exaudi orationem. Gloria. Kyrieleyson (tre v o lte ). Pater noster. Ego dixi, Domine. Convertere, Domine. Et non intres in iudicio. Dominus con­ servet et. Dominus opem ferat ei. Salvum fac servum tuum. Mitte ei, Domine, auxilium de sancto. Nihil proficiat inimicus in eo. Domine, exaudi orationem. Miserere mei, Deus. Dominus vobiscum. - R.) Ore­ mus. Sequitur o r a t i o : (f. 47) Deus, qui humano generi et salutis — in anima sentiat. Per. - A l i a : Virtutum celestium, Deus. - Sequitur retro ad p e n i t e n t i a m d a n d a m . - I t e m a l i a : Omnipot. sempiterne Deus, qui humani generis benignissime conditor, — reformavit. Per. - (f. 47v) A l i a : Propitietur Dominus cunctis iniquitatibus — qui solus in Trinitate, Deus, vivit per omnia s. s. Amen. - A l i a : Domine sande, P. omnipotens, aeterne Deus, qui fragilitatem — separetur. Per. ». m) (f. 47v) ( V i a t i c u s i n f i r mi ) . «I n isto loco, com­ municas eum et dic hanc orationem: Accipe viaticum corporis — in

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Oss. del η. 131 del cat. del 1464

novissimo die. Ihesus C. D. N. qui vivit et r. cum Deo P. in unitate Sp. S. per omnia s. s. Amen. - A l i a : [P]reveniat hunc famulum tuum — deleantur. Per. - A l i a : Adesto, Domine, supplicationibus nostris nec sit ab hoc famulo. Sequitur retro ». 16) (f. 48) « O r a t i o p r o r e d d i t a s a n i t a t e : Do­ mine sancte, P. omnipotens, eterne Deus, qui benedictionis — resti­ tuas. Per. ». (Cfr. Bit. Bom., tit. V, cap. II). 17) (f. 48) « O r a t i o p r o i n f i r m o : Omnipot. sempi­ terne Deus, salus aeterna credentium, exaudi — actionem. Per. ». 18) (f. 48) « O r a t i o ad v i s i t a n d u m i n f i r m u m : Exaudi nos, omnip. misericors Deus, ut visitationem — tradidit me. Per. - (f. 48v) A l i a : Deus, cuius protectio de coelis fuisse — largyri digneris. Per. ». 19) (ff. 48v-49) « O r a t i o p r o i n f i r m o q ui p r o p e e s t m o r t e : Omnip. sempiterne Deus, conservator animarum qui quos ·— eius anima. Per. - A l i a : Adesto, Domine, perpetua pietate ■ — gloriae regnum. Per. - A l i a : Gratias agimus, Domine, multi­ plicibus largitatibus — mereatur ad vitam. Per. - A l i a : Dimitte, Domine, quaesumus, peccata nostra et tribue nobis — clementer exaudias. Per. ». 20) (f. 49v) « C o n f e s s i o . Nos, miseri peccatores, confite­ mur peccata nostra tibi Deo P. et F. et Sp. 8. — de multa mala que se » e rimane sospeso, mancando i ff. segg. di questa prima parte del cod. che doveva appartenere a un altro cod. o fare parte a sè. N. B . — Da qui incomincia la II parte del cod., tanto diversa dalla I, come s’è detto a princ. di questo n. - Sono anche Excerpta liturgica, come la I, ma solo di argomento o r a z i o n a l e . 21) (f. 50) (Senza alcun titolo). Ine.: « Prophétie spiritus semper », in scrittura grande capitale e miniata, ed expl. (f. 53v): « adorare poteris Trinitatem ». - È la pref. e il cap. I della parte I del seg. trattato di Alcuino. Ofr. S. A lbini seu A lcuini De Psalmorum usu, pars I, prae­ fatio et cap. I, in Mig n e , P. L., t. 101, coll. 465-68. Segue: (f. 53v) « l i e m O r a t i o : Domine, Deus aeterne et ineffabilis sine fine — pervenire visionem. - { A l i a): Deus patrum meorum et Domine misericordiae tue — sedium patris mei. - (f. 54) A l i a : Deus, a quo omne bonum sumit inicium —■perducatur ad terminum. Per. - A l i a : Multiplica, quaesumus, Domine, fidem —

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Ose. del η. I3I del cat. del 1464

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augmentum. Per. - (f. 54v) A l i a : Deus, qui humane substantie dignitatem — dignatus es particeps. Per. —A l i a : Da, quaesumus, Do­ mine, populo tuo — gaudiis inserantur. Per. - A l i a : Omnipotens sempiterne Deus, qui Filii tui D. N. — summa consistit. Per. - A l i a : Propitiare, misericors Deus, supplicationibus nostris — falsitate cor­ rumpi. Per. - (f. 55) A l i a : Omnipotens sempiterne Deus, dirige actus nostros — habundare. Per eundem. - A l i a : Concede, quaesu­ mus, omnipotens Deus, ut sancta Dei genetrix — tua laude laetemur. Per. - A l i a : Auxilium tuum nobis, Domine, quaesumus, placatus — gaudere cum illis. Per. - A l i a : Exaudi, quaesumus, Domine, clementer in hac domo — veneramur patrocinia ». 22) (f. 55v) « Quod bonum (sit homini in quatuor subscriptis Psalmis et tribus hymnis laudare Dominum singulis diebus): (le quali parole mancauti dovevano scriversi perchè furono lasciate due rr. in bianco). Hortatur nos Scriptura— (f. 57v) de loco suo ». - È il cap. II della parte I del seg. trattato di Alcuino. Cfr. S. A lbini seu A lcuini De Psalmorum usu, pars I, cap. II, in Migne , P. L., t. 101, coll. 468-70, r. 4. Segue: (f. 57v) « I t e m o r a t i o n e s : Aures tue pietatis, mitissime Deus — diligere merear. Per. - A l i a : Quaeso te, Domine Deus, formator — salutaria cuncta perducat. Per. ». 23) (f. 57Y) « Penitentia et publice penitentie gemitus. Legimus de Domino C. qui erat — (f. 64v) sempiternaliter vivis et r., Deus, per omnia s. s. Amen ». - Sono i capp. I l l e IY della parte I del detto trattato di Alcuino. Cfr. S. A lbini seu A lcuini, come sopra, pars I, capp. II I-IV, in Migne , op. cit., t. 101, coli. 470-74. Segue: (f. 64v) I t e m o r a t i o n e s : Da mihi, Domine, pec­ catori confessionem — (f. 65v) anima mea vivifica in te. Per. - (f. 65v) A l i a : Miserere nostri, Deus, et tue mihi pietatis — sanctitatis suscipiat. Per. - A l i a : Da mihi, Domine Deus, indulgentiam pec­ catorum — accipere merear. Per. - (f. 66 ) A l i a : Deus caritatis et pacis, qui pro salute — vita perpetua. Qui vivis ». 24) (f. 66 ) « Pro contemplatione et amore caelestis patrie que nonnisi a mundi contemptoribus percipitur. Admonet nos Beatus Ap. — (f. 67, ult. r.) in personis ternione » e rimane sospeso perchè man­ cano alcuni ff. del cod. originario tra gli attuali ff. 67 e 68 . - È il cap. V, incompleto, della parte I del detto trattato di Alcuino. (Nei ff. mancanti doveva esservi la continuazione di questo cap. Y e anche il cap. Y I dello stesso trattato, seguiti da alcune Orationes

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Ose. del n. 131 del cat. del 1464

che non appartengono ad esso, come per i precc. e segg. capp. di esso, in questo cod.). Cfr. A lbini seu A lcuini, come sopra, pars I, cap. V, incom­ pleto, in Mig n e , op. cit., t. 101, coll. 474-75, r. 33 (personis ter­ nionem). 25) (f. 68 ) (Continuazione del f. prec., ora mancante): « con­ suetudinem — perduc me, Christe Ihesu, salvator meus, qui vivis et r. in s. s. Amen ». Segue: (f. 68 ) v.It e m a l i a e o r a t i o n e s : Intende, omni­ potens Deus, preces nostras et qui — respiremus adiuti. Der. - A l i a : Praesta, quaesumus, omnipotens Deus, ut qui offensam — gratiam sentiamus. Per. - A l i a : Memor esto, quaesumus, Domine, fragi­ litatis humane— propitiatus afflictis. Per Dominum. - (f. 68v) A l i a : Reges nostras, Domine, propitius voluntates — subdantur alienis. Per. A l i a : Comprime, Domine, quaesumus, noxios — da quietem. Per. A l i a : Ineffabilem misericordiam tuam — meremur, eripias. Per. A l i a : Parce, quaesumus, Domine, nobis — corrigendi. Per. - A l i a : Omnip. et misericors Deus, qui peccantium — transferamur. Per. A l i a : Suscipe, misericors Domine, supplicium — facias efficaces. Per. ». 26) (f. 69) « In temptationibus immundorum spirituum. Con­ solatur nos — (f. 70) eripe me »: queste 2 parole sono le sole rimaste, in un pezzetto di perg. dell’angoletto sup., perchè questo f. fu strap­ pato del tutto. Continua nel f. 71: « Praesta mihi, Domine, profectum — (f. 72v) letari merear ». — È il cap. V II, incompleto, della parte I del detto trattato di Alcuino. Cfr. S. A lbini seu A lc u in i , come sopra, pars I, cap. VII, incompleto, in M ig n e , op. cit., t. 101, col. 479, fino al r. 38 (eripe me), e coll. 480-81 (VOratio). Segue: (f. 72v) « A l i e o r a t i o n e s : Iram tuam, quaesu­ mus, Domine, a populo tuo (queste tre ultime parole furono espunte, posteriormente, con puntini d’inchiostro nero) miseratus — soles indignis. Per. - A l i a : Deus, aeterne, Deus coèli terreque creator — meorum absolvar. Per. - ( Al i a) : Ure igne Sancti Spiritus, renes meos et cor — servare valeam. Per. - (f. 73 ) A l i a : Omnipot. et mise­ ricors Deus, cuius pietatis — respice propicius. - A l i a : Omnipot. sempiterne Deus, respice propicius ad precem meam — fieri merear. Per. - A l i a : Per hoc, Domine, quaeso, sacrificium quod — temptacionibus. Per. - (f. 73v) A l i a : Concede, quaeso, omnipot. Deus,

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spiritum me sanctum — merear accipere. Per. - A l i a : Deus, cui omne cor patet — laudare merear. Per. - A l i a : Deus, qui inluminas omnem hominem — diligere valeam. Per. ». 27) (f. 73v) « In tribulationibus variis que ab hominibus inferuntur. Invoca me, ait Dominus — (f. 74v) postulata conce­ de. Amen». — È il cod. T i l l della I parte del detto trattato di Alenino. Cfr. S. A lbin i seu A lc u in i , come sopra, pars I, cap. V ili, in M ig n e , op. cit., t. 101, col. 481. Segue: (f. 74v) « A l i e o r a t i o n e s : Libera nos, quaesu­ mus, Domine, a latratus malus hominum — puritatem. Per. - A li a: Deus, conditor pacis et fons luminis — corda muniamur. Per. - A l i a : Deus, qui infidelis deseris — inspirante convertas. Per. - (i.75)Alia: Deus, fidelium devotione — resipiscant. Per. - A l i a : Adesto, Domine, supplicationibus nostris et nihil — invicta donorum. Per. - A l i a : Ecclesie tuae, Domine, vota placatus — serviat libertate. Per. - A l i a : Praesta, Domine, quaesumus, ut toto — afflatur. Per. - A l i a : Praesta, quaesumus, omnipot. Deus, ut semper racionabilia — factis. Per. (f. 75v) A l i a : Praesta, quaesumus, Domine, ut aecclesia tua prom­ pta — famulari. Per. - A l i a : Da plebi tue, Domine, piae, semper devotionis — adteratur. Per. - A l i a : Omnipot. sempiterne Deus, qui superbis resistis — subiecti. Per. - A l i a : Concede nobis, mise­ ricors Deus, et gaudia — iusticiam. Per. - A l i a : Praesta, quaesu­ mus, Domine, ut mentium reproborum — praecipis. Per. - (f. 76) A l i a : Conspirantes, Domine, contro tue — veritati. Per. - A l i a : Deus, qui dierum nostrorum — famulatum. Per. - A l i a : Da nobis, quaesumus, Domine, ambire — ad medellam. Per. ». 28) (f. 76v) « Optimum Deo quinque psalmorum, post tri­ bulationem, de percepto gaudio sacrificii. Igitur cum pius — (f. 78v) salvator mundi, qui vivis et r. in s. s. Arnen ». - È il cap. I X della parte I del detto trattato di Alenino. Cfr. S. A lbin i seu A lc u in i , come sopra, pars I, cap. IX , in M ig n e , op. cit., t. 101, coll. 481-83. Segue: (f. 78v) I t e m a l i e o r a t i o n e s : Praesta, quae­ sumus, omnipot. Deus, aeterna gaudia querere — invenire. Per. A l i a : Adesto, Domine, supplicationibus nostris, omnipot. Deus, et quibus fiduciam — benignus effectum. Per. - (f. 79) A l i a : Da, quae­ sumus, omnipot. Deus, ut qui infirmitatis — gaudeamus. Per. - A l i a : Da nobis, Domine, quaesumus, perseverantem — augeatur. Per. A l i a : Concede, quaesumus, omnipot. Deus, ut qui protectionis —

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serviamus. - A l i a : Adiuva nos, Deus salutaris noster, et ad bene­ ficia — gaudentes. Per. ». 29) (f. 79) « Quod satis sit utile praevenire Deum orationibus in ipso die initio. Docent nos — (f. 80v) currere valeamus. Per. » È il cap. X della parte I del seg. trattato di Alcuino. Ofr. S. A lbini seu A lcuini, come, sopra, pars I, cap. X , in M ig n e , op. cit., t. 101, coll. 483-84. Segue: (f. 80v) aA l i a (or at io): Domine Deus, qui ad prin­ cipium diei huius nos pervenire — procedant eloquia. Per. (È il primo Oremus, poco diverso, ad Primam dei Breviario Rom.). - A l i a : Deus, qui diem discernis — vivamus. Per. - A l i a : Quaesumus, Do­ mine Deus noster, diei molestias — infirmitas. Per. - A l i a : (A)desto, Domine, precibus nostris et die — firmentur. Per. - (f. 81) 4 1 » « : Exaudi, nos misericors Deus, et mentibus — ostende. Per. - A l i a : Matutina supplicum vota — reparavit. Per. - A l i a : Emitte, Domine, quaesumus, lucem tuam in cordibus — erroris. Per. - A l i a : Omnipot. sempiterne Deus, apud quem nihil obscurum — in cordibus nostris. Per. - A l i a : Deus, qui vigilantes in laudibus tuis — semper gau­ deamus. Per. - A l i a : Gratias agimus tibi, Domine sancte, P. omni­ potens, — referamus. Per. - (f. 81v) A l i a : Exurgentes de cubilibus nostris — virtutum. Per. - A l i a : Te, lucem veram et lucis auctorem— luce virtutum. Per. — A l i a : Gratias agimus inenarrabili — princi­ pem. Per. - (f. 82 ) A l i a : Deus, qui tenebras ignorantie — extingui. Per. - A l i a : Auribus percipe, quaesumus, Domine, — remissio. Per. - A l i a : Veritas tua, quaesumus, Domine, luce — inimici. Per. A l i a : Sensibus nostris, quaesumus, Domine, lumen — gubernamur. Per. - A l i a : Oriatur, Domine, nascentibus tenebris — solventes. Per. - (f. 82Y) A l i a : Tuus est dies, Domine, — iniquarum. Per. - A l i a : Gratias tibi agimus, Domine, custoditi — laudatores. Per. - A l i a : Omnipot. sempiterne Deus, vespere, mane — perve­ nire. Per. ». 30) (f. 82v) « Laus psalmi centesimo octavo decimo et quod a nobis frequentandum sit. Legi preterea— (f. 84) tribue delictorum. Arnen ». - È il cap. X I della parte I del detto trattato di Alcuino. Cfr. S. A lbini seu A lcu in i , come sopra, pars I, cap. X I, in M ig n e , op. cit., t. 101, coll. 484-85. Segue: (f. 84) A l i a ( or at i o): Suscipe, clementissime P., quaesumus, Domine sancte, has oblationes — maiestatis tue. Per. (f. 84v) A l i a : Praetende, Domine, famulis et famulabus — conse­ quantur. Per. - A l i a : Deus, caritatis et pacis, qui pro salute — vita

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regnat in s. s. Per. - (f. 85) A l i a : Omnipot. sempiterne Deus, gui es miserorum adiutor — valeamus. Per. ». 31) (f. 85v) « Pro servantia silendigue discretione. Scriptum est — (f. 87v) ignosce et tui. Arnen ». — È il cap. X V II della parte I del detto trattato di Alcuino. Cfr. S. A lbini seij A lcuini, come sopra, pars I, cap. XVII, in Migne , P. L ., t. 101, coll. 491-92. Seguono le Orationes: (f. 87v) « Deus iustitie, Deus misericor­ diae, Deus incomprehensibilis, Deus inenarrabilis — (f. 89) amplius ne jaciam. Per. - Perpetua, guaesumus, Domine, pace custodi — dona concede. Per. - (f. 89v) Deus, omnipot. Deus, ut plebs tua tota — pacem. Per. - Gregem tuum, Pastor bone, placatus intende — lacerari. Per. Protegat, Domine, guaesumus, tua dextera — invenire perpetuam. Per. Concede, guaesumus, omnipot. Deus, ut viam — evademus. Per. - Da populo tuo, guaesumus, Domine, spiritum veritatis — sectetur. Per. ». 32) (f. 89v) « Laus hymni trium puerorum et guod in Dei laude freguentandum sit. (È di mano del see. xiii). Oportet nobis — (f. 91) iustifleationes tuas ». - È il cap. X II, incompleto, della parte I del detto trattato di Alcuino. Cfr. S. A lbini seu A lcuini, come sopra, pars I, cap. XII, (incompleto), in Migne , P. L., t. 101, coll. 485-86, r. 4. Seguono le Orationes: (f. 91) « Stans autem Azarias, oravit sic — (f. 94v) similis est Filio Dei. - (f. 94v) A l i a : Deus, gui nos glo­ riosis remediis — lucem perducas. Per. - A l i a : Deus, gui tribus pueris mitigasti -— flamma vitiorum. Per. — A l i a : Deus, guem omnia opera— reddamus. Per. - (f. 95) A l i a : Deus, cuius aderande potentia — exultet. Per. - { A l i a): Et posui faciem meam ego, Daniel — (f. 96v) super populum tuum. - (f. 96v) A l i a : Omnipot. sempiterne Deus, gui sedatis — esse in regno. Per. . — A l i a : Deus, gui repromissio ab origine — (f. 97) distribueret Unigenitus tuus I. C. D. X . - (f. 97v) A l i a : Erudi, guaesumus, Domine, populum — devotus. Per. - A l i a : Cum omnium beatorum Christi Martyrum — (f. 99v) noverimus. (f. 99v) « Oratio S. Alexandri martyris: Benedictus es, omnipot. crea­ tor ·— (f. 101) martyris caput. - (f. 101) O r a t i o : Misericordiam tuam, Domine, nobis, guaesumus, interveniente B. mart, tuo Alexan­ dro — suffragiis. Per. - A l i a : Omnipot. sempiterne Deus, gui cuncta famulantur — possimus. Per. - A l i a : Praesta nobis, omnipot. Deus, ut guem fidei — sectemur. Per. ». 33) (f. 101) « Quod orandum nobis sit cotidie cum lacrimis pro diversis plagis guas patimur. Quia videmus nos — (f. 102v) digne-

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ris aeternam. Amen ». - È il cap. X III della parte I del detto trat­ tato di Alcuino. Cfr. S. A lbini seu A lctjini, come sopra, pars I, cap. XIII, in M ig n e , P. L., t. 101, coll. 486-87. Segue: (f. 102 v) « 1 1 e m o r a t i o p r o a g n i t i o n e et i n d u l g e n t i a d e l i c t o r u m et p r o e r e p t i o n e div e r s ar u m t r i b u l a t i o n e : Miserere, Domine, miserere, Christe, — (f. 104) incorruptibilis in s. s. Amen. - (f. 104) I t e m o r a t i o 8 . E f f r e m ad p o s t u l a n d u m f o n t e m l a c r i m a r u m : Deus altissime, qui solus — potestas in s. s. Amen. - (f. 104v) A l i a : Omnipot. sempiterne Deus, da capiti nostro habundanciam — vinca­ mus. Per. - (f. 105) A l i a : Corpore et sanguine tuo, Domine — con­ sequi mereamur. Per. - A l i a : Omnipot. mitissime Deus, qui sidenti populo — accipere. Per. - A l i a : Gratiam Sancti Spiritus Domine Deus, cordibus — effectum. Per. - (f. 105v) A l i a : Omnipot. et misericors Deus, ad cuius beatitudinem — introire. Per. A l i a : Praesta, Domine, quaesumus, famulis tuis — sumamus. Per. A l i a : Da nobis, Domine, quaesumus regnum — facias abundare. Per. - A l i a : Deus, qui nos de presentibus — condonentur. Per. A l i a : Deus, qui misericordiam tuam prevenis — defendas. Per. (f. 106) A l i a : Deus, qui non despicis corde — prosperitas. Per. A l i a : Deus, qui contritorum non despicis— referamus. Per. - A l i a : Oremus, dilectissimi nobis, Deum P. — indulgeat. Per. (Cfr. Missa feriae VI Maioris Hebdomadae). - (f. 106v) A l i a : Omnipot. sem­ piterne Deus, mestorum — adfuisse. Per. (Cfr. Missa, come sopra). A l i a : Oremus et pro omnibus episcopis, presbiteris, diaconibus — populo sancto Dei. Per. (Cfr. Missa, come sopra). - A l i a : Omni­ pot. sempiterne Deus cuius spiritu — serviatur. Per. (Cfr. Missa, come sopra). - A l i a : Oremus et pro Christianissimis regibus — pacem. Per. - (f. 107) A l i a : Omnipot. sempiterne Deus, in cuius manu — comprimantur. Per. (Cfr. Missa, come sopra). - A l i a : Oremus et pro patre nostro illo Abbate — complere. Per. - A l i a : Deus, qui nos a seculi vanitate — pertingamus. Per. - (f. 107v) A l i a : Ignosce, quaesumus, Domine, quos maculate — compleatur. Per. - (f. 108) Alia: Vota nostra, Domine, clementer — divinitatis eius. Per. - A l i a : Offe­ rimus tibi, Domine, iam, (corretto, da mano posteriore, in hostiam) iubilaciones — consecuta. Per. - A l i a : Omnipot. Dominus, vota nostra dignanter — defendat. Per. - (f. 108v) A l i a : Domine Deus, incomprehensibilis aeterne — Dominus noster. Per. - (f. 109) Ali a: Dominus Deus omnipot., qui salvos facis — bona tua. Per. - A l i a :

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Gratias tibi, Domine, referentes — donis. Per. - (f. 109v) A l i a : Omnipot. sempiterne Deus, respice propicius— regnum. Per. - A li a: Deus, apud quem est misericordia — clament. Per. - A l i a : Domine Deus noster, magne et omnipotens — letemur. Per. - A l i a : Omnipot. Dominus, propicius cordis — adtribuat. Per. ». 34) (f. 110) « O r a t i o p r o p a t r e et m a t r e et o m n i p a r e n t e l a : Dominator Domine, Deus omnipot., qui mirabiliter — vivis et regnas in s. s. Amen ». Cfr. S. A lb in i seu A l c u in i , come sopra, pars II, cap. I l i, in M ig n e , P. L., t. 101, coll. 493-94. 35) (f. 110) « Qu o d s e c u n d u m p r a e c e p t u m A p o ­ stoli o r a n d u m s i t ab o m n i b u s pro o mn i b u s . Precepit nobis — (f. 113) nobis miserere. Amen ». Cfr. S. A lbin i seu A l c u in i , come sopra, pars I, cap. XIV, in M ig n e , t. cit., coll. 487-88. Segue: (f. 113, r. 10) « A l i a ( o r a t i o ): Beate Dei Genetricis Marie et Beatorum App., Martyrum — consequantur. Per. - (f. 113v) A l i a : Beate Dei Genetricis Marie et Ss. Apostolorum omniumque electorum — consequantur. Per. - (f. 114) A l i a : Sanctorum tuorum intercessionibus, quaesumus, — consorciis. Per. - (f. 114v) A l i a : Adsit oracio Sanctorum tuorum — gaudiorum. Per. - (f. 115) A l i a : Miserere vivorum, Domine, qui — benedictus in s. s. Amen. - A l i a : Omnium Sanctorum intercessionibus, quaesumus, — peccatorum. Per. (f. 115v) A l i a : Maiestatem tuam, clementissime P., suppliciter — succurrat. Per. - (f. 115v) A l i a : (f. 116) Suscipe, clementissime P . quaesumus, — maiestatis tue. Per. - (f. 116v) A l i a : Pretende, Domine, famulis et famulabus — postulant. Per. - A l i a : Da famulis tuis et famulabus — vellantur. Per. - A l i a : Omnipot. sempi­ terne Deus, qui vivorum dominaris — consequantur. Per. ». 36) (O r a t i o n e s p r o i n i m i c i s ) · , (f. 116v, ult. r.) « Dominus dicit in Ev.: Audistis quia dictum est antiquis: Diliges — iniustos, et cetera. - (f. 117) A l i a o r a t i o p r o i n i m i c i s : Domine I. C., fili Dei vivi, si aliqui mihi mala — Christe I., qui cum P. et Sp. 8. vivit. - (f. 117v) (ilei margine sup., aggiunto da mano post.). I t e m o r a t i o : Domine I.C., rex coelorum, qui confregisti — sanctarumque tuarum. Amen. - (f. 117v) A l i a : Deus pacis, cari­ tatis, qui amator — eripe. Per. (Cfr. S. A lbin i seu A lcuini Liber Sacramentorum, cap. XVI, (in parte), in M ig n e , P. L., t. 101, coi. 460 (rr. 1-5 del cap. X V I). - A l i a : Deus, qui pro redemptione ac salute — misteriis. Per. - (f. 118) A l i a : Omnipot. sempiterne

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Deus, qui ecclesiam — perfidorum. Per. - A l i a : Omnipot. sempi­ terne Deus, qui nos Beatorum App. — tuicionis augmentum. Per. — A l i a : Familiam tuam, Domine, propicius — principibus. Per. — A l i a : Concede, quaesumus, Domine, App. tuos— principibus. Per. — (f. 118v) A l i a : Exaudi nos, Deus salutaris noster— doctrinis. Per. A l i a : Protege, Domine, populum tuum — conserva. Per. ». 37) (f. 118v) « O r a t i o ad S . P a u l u m : — Beatissime Paule, vas electionis ■ — veritatis. Per. — A l i a : Deus, qui universum mundum B. Pauli — gradiamur. Per. - (f. 119) A l i a : Deus, qui conspicis quia ex nulla — muniamur. Per. ». 38) (f. 119) « 0 r at i o ad S . A n dr e a m : Obsecro te, beatissime Andrea apostole et martyr — vestigia sua. Amen. Per. - A l i a : Quaesumus, omnipot. Deus, ut B. Andreas — exuamur. Per. - A l i a : Maiestatem tuam, Domine, suppliciter — intercessor. Per. - (f. 119v) A l i a : B. Andreas pro nobis, Domine — periculis eruamur. Per. - A l i a : Beati Andree Ap. supplicacione — letari. Per. - A l i a : Da nobis, quaesumus, Deus noster, B. Ap. tui Andree — inpendas. Per. - A l i a : Exaudi, Domine, populum tuum — servire. Per. - A l i a : Deus, qui humanum genus — consequamur. Per. ». (Sono tutte per S. Andrea). 39) (f. 120) « O r a t i o S a n c t i I o h a η n i E v a n g e ­ l i s t a : Domine I. C., te obsecro per misericordiam — Dei vivi qui cum P. et Sp. S. (cfr. A lbin i seu A lcuini Libellus precum, in Mig n e , t. cit., coi. 1383). - A l i a : Beati Iohannis evangeliste, quaesumus, Domine, supplicatione — sempiterna concede. Per. A l i a : Beati evangeliste Iohannis, Domine, precibus — donetur. Per. - (f. 120v) A l i a : Deus, qui per os B. Ap. tui Iohannis — capiamus. Per. - A l i a : Ecclesiam tuam, Domine, benignus inlustra — sempiterna. Per. - A l i a : Adsit ecclesie tue, Domine, — suffragator. Per. - A l i a : Praesta, quaesumus, omnipot. Deus, ut excellentiam — profiteri. Per. » - (Sono tutte per S. Giov. Ev.). 40) (f. 120v) « O r a t i o ad o m n e s A p o s t o l o s : Sanc­ tissimi App. Domini mei I. C., beatissime Petre, — agmine vestro. Per. (Cfr. S. A lbini seu Alcuini Libellus precum, in Migne , P. L., 1 .101, coi. 1400). - (f. 121) A l i a : Deus, qui nos per Beatos App. — proficere. Per. - A l i a : Omnipot. sempiterne Deus, mundi crea­ tor, — augmentum. Per. - A l i a : Exaudi nos, Deus salutaris noster et App. tuorum — doctrinis. Per. » - (Sono tutte per gli App.). 41) (f. 121v) ( O r at i o ad S . S t e p h a n u m ) : Obsecro te, beatissime Stéphane levita, — misericordiam Christi. Per. - A l i a :

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Omnipot. sempiterne Deus, qui primitias — exoravit. Per. - A l i a : Beatus martyr tuus Stephanus — audiri. Per. - A l i a : Praesta, quaesumus, omnipot. Deus, ut B. Stephanus — adiutor. Per. ». - (Sono tutte per S. Stefano). 42) (f. 122) « O r a t i o de S . M a r t i n o : Beatissime Martine, confessor et sacerdos — servorum suorum. Amen. Per. A l i a : B. Martini sacerdotis et confessoris — devotior. Per. - A l i a : Deus, qui sanctam nobis — sublevemur. Per. - (f. 122v) ( A l i a ) : Deus, qui conspicis quia ex nulla — muniamur. Per. - A l i a : Exaudi, Domine, populum tuum tota — optineat. Per. - A l i a : Aures tue pietatis, quaesumus — liberemur. Per. ». - (Sono tutte per S. Martino). 43) (f. 122v) « 0 r at io ad 8 . 8 i l v e s t r u m : Obsecro vos, beatissimi confessores Christi — gratulari. Per. - A l i a : (f. 123 ) Omnipot. sempiterne Deus, qui gentium — consortes. Per. - A l i a : Deus, in cuius virtute — liberemur. Per. ». - (Sono tutte per S. Sil­ vestro). 44) (f. 123) « O r a t i o 8 . O r e g o r i i : Dominator Domine, Deus omnipot., qui es trinus — (f. 124) gloria in s. s. Amen. (Cfr. S. A lb in i seu A lcuini Libellus precum, in M ig n e , P. L., t. 101, coi. 1400). - (f. 124) A l i a : Da mihi, Domine, peccatori — (f. 125) venturus omnipotens. (Cfr. S. A lb in i seu A lcu in i op. cit., in t. cit., coi. 1387). - ( A l i a ) : Auctor omnium, invisibilis creator, qui es — (f. 126v) salvator meus, qui cum P. et Sp. 8. v. et r. in s. s. Amen. ( A l i a ) : (f. 126v) Omnipot. sempiterne Deus, rex regum et dominus dominantium — auxiliante, qui cum P. et Sp. S. vivis et r., Deus, in s. s. Amen. - (f. 127y) ( A l i a ) : Deus Deorum, rex regum et dominus dominantium, qui habitas — (f. 128) I. C. miserante qui vivis et r. per immortalia s. s. Amen. - (f. 128) A l i a : Omnipot. sempiterne Deus, qui per os b. Oregorii — anhelavit. Per. - (f. 128v) ( A l i a ) : Deus, qui frumenta tui eloquii Beatum pontif. tuum Qregorium — pervenit. Per. - ( A l i a ) : Deus, qui nos delictorum — mereamur. Per. - (Alia): Largire mihi, Domine, Pater pie et sancte — aeternam. Amen ». (Cfr. S. A l b . seu A lcuini Libell, precum, in Mig n e , P. L., t. 101, coi. 1384, per questa ult. Oratio). - (Sono tutte di S. Greg. o in onore di lui?). 45) (f. 129) ( O r a t i o n e s ad 8 . Ambrosium): « Adesto supplicationibus nostris, omnipot. Deus — benignus effectum. Per. - Praesta, quaesumus, omnipot. Deus, ut intercedente B. Ambro­ sio — in mente. Per. ».

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320

Ose. del η. 131 del eat. del 1464

46) (f. 129) ( O r a t i o n e s ad S. B e n e d i c t u m ) : « Obsecro te, beatissime Benedicte, — spopondi. Per. (Cfr. S. A lb. seti A lcuini Libell, precum, in M ig n e , P. L., t. 101, col. 1400). (f. 129v) Omnipot. sempiterne Deus, qui per gloriosa B. Benedicti — subsequamur. Per. - Paternis intercessionibus magnifici — exemplis. Per. - Omnipot. sempiterne Deus, qui radiantibus — admisceri. Per. - Intercessio nos, quaesumus, Domine, B. Benedicti — adsequamur. Per. ». 47) (f. 130) ( O r a t i o p r o A b b . et f r a t r i b u s ) : « Domine, Deus aeterne et incomprehensibilis, tu solus — mundi, qui vivis et r. in s. s. Amen. - (f. 130v) ( Or a t , p r o C o n g r e g a ­ t i o n e ) : Dominator domine, Deus omnipot., in voluntate — mundi, qui vivis et r. in s. s. Amen ». (Cfr., per ambedue, S. A lbini seu A lcuini De Psalm, usu, pars II, cap. IV , in M ig n e , t. cit., coi. 494)· 48) (f. 131) ( O r a t i o n e s d i v e r s a e ) : Salva me, Domine, rex aeterne gloriae — teneor. Per. (Cfr. S. A lb. seu A lcuini Libell, precum, in Mig n e , P. L., t. 101, coi. 1398). - (f. 131v) Auxiliatrix esto mihi, Trinitas S., Domine — animam meam, qui es bene­ dictus in s. s. Arnen. - Domine, Deus meus, qui non habes — (f. 132v) dominum meum per infinita s. s. Amen. - (f. 132v) Recordari volo, Domine, transactas — (f. 135) memineris, salvator mundi, qui vivis et r. in s. s. Arnen ». (Questa Oratio è tratta dai capp. I I -I X del lib. II delle Confessioni di S. Ag., accorciando, saltando e modifi­ cando. Cfr. S. A u b . A ugustini Confessiones, lib. II, capp. I I -I X , in Mig n e , P. L., t. 32, coll. 675-82). 49) (f. 135) « O r a t i o m o n a c h o r u m : Obsecro Domine, dignare mihi concedere — (f. 136v) desperare, Salvator mundi, qui V . et r. in s. s. Amen ». 50) ( O r a t i o n e s d i v e r s a e ) : (f. 136v) Deus omnipot., P. et F. et Sp. S., unica Trinitas — (f. 138) in auxilium meum. Per. (f. 138) Tu es Deus meus, unus et verus, P. meus, — Christe, qui cum P. et Sp. S. V . et r. in s. s. Arnen. - (f. 138v) Domine I. C., qui mundum proprio sanguine — misereatur mei, omnipot. Deus, qui cum P. et Sp. S. v. et r. in s. s. Arnen ». 51) (f. 139) ( O r a t i o S . I s i d o r i de confessione etc.): « Misericordiam tuam, Domine, deprecor — potestas in s. s. Arnen ». (Cfr. S. A lbini seu A lcuini Libell. Precum, in M ig n e , P. L., t. 101, coi. 1387). 52) ( O r a t i o n e s d i v e r s a e ) : (i. 139v) Oro vos, Angeli Archangeli, Virtutes — (f. 140v) in coelis per ipsum qui cum P. et

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Ose. del n. 131 del cat. del 1464

321

Sp. 8. vivis et r. in s. s. Amen. - (f. 140v) Deus iuste, te deprecor Deus misericordiae — (f. 142) Salvator mundi, qui cum P. et Sp. S. vivis et r. per omnia s. s. Amen. - (f. 142) Omnipot. sempiterne Deus, tibi summo pontifici — (f. 144v) indulgentiae Dei D. N. I. C. - (f. 144v) Benedictus es, Domine Deus Patrum — (f. 145v) qui es benedictus in s. s. Amen. - (f. 145v) Ugo te, Domine I. G., vere credo, vere fa­ teor — in Trinitate sempiterna permanes in s. s. Amen. — (f. 146) Deus inestimabilis misericordiae, Deus — (f. 149) per immortalia regnas secula s. Amen. (Cfr. S. A l b in i s e u A l c u in i Libell. Precum, in M ig n e , P. L., 1 .101, coi. 1404) - (f. 149) Deus patrum- nostrorum, Deus Abraham, ·— benedictus in s. s. Amen. - (f. 150) Obsecro, te, sanctissime et Deo dilecte martyr Gassiane ■— requiem. Amen. (f: 150) Domine, exaudi orationem meam, auribus — (f. 153) quo­ niam invocavi te ». (Cfr. S. A l b i n i s e u A l c u in i De Psalm, usu, pars II, cap. VII, in M i g n e , t. cit., coli. 495-97). 53) (f. 153) « Or at i o mo n a c h o r u m s at i s c o ng r ua (scritto da mano del sec. x m -x iv ): Domine, quicquid errans sciens — (f. 160) dedisti, qui vivis et r. in s. s. Amen ». (Cfr. S. A lb in i seu A lcuini De Psalm, usu, pars II, capp. X I - X I I , in M ig n e , P. L., t. 101, coli. 502-06). 54) (f. 160) « Oratio S. Hysidori (scritto da mano del see. x iiiXIV): Succurrç mihi, Deus meus, antequam — (f. 164v) Trinitas 8., qui vivis et r. in unitate deitatis per omnia s. s. Amen. (Cfr. S. A l b . seu A lcuini Officia per ferias: Oratio 8. Isidori, in Mig n e , P. L., t. 101, coli. 605-06). - (A l i a ) (f. 164v ) : Miserator et misericors, paciens et multum misericors — (f. 165T) sicut scis, miserere mei. Arnen ». (Cfr. S. A l b in i seu A lcuini Libell, precum: Orat. 8. Am­ brosii, in Mig n e , P. L., t. 101, coli. 1386-87). - (f. 165v) Quo fletu fierem mala — meas non abscondi. (Cfr. S. A l b . seu A lcuini Officia per ferias: Oratio 8. Isidori, in Mig n e , P. L., t. 101, coli. 604-05, r. 22 ).

55) (f. 166) « O r a t i o 8 . G o l u m b a n i (scritto da mano del sec. x m -x iv ): Domine Deus, destrue quicquid — oportere. Amen. (Cfr. S. A lbin i seu A lcuini Officia per ferias, in Mig n e , t. cit., coi. 604). 56) (O r a t i o n e s d i v e r s a e ) : (f. 166v) « Confiteor tibi, Domine rex coeli et terre, quia peccavi — recognosco. Per. - (f. 166v) Domine, da mihi ut intellegam peccata — (f. 167v) parce mihi, Domine Deus meus. - (f. 167v) Miserator et misericors et infinite miseri­ cordie Deus — ,(f. 170) per infinita [s. s. Amen]. (ïTe manca una G . G u l l o t t a - 21.

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Oss. del n. 131 del cat. del 1464

parte perchè il f. è lacerato dall’alto in basso). - (f. 170) Domine, exaudi ora[tionem meam]. (Ne manca una parte per il detto f. lace­ rato). - (f. 171v) Una parte è lacerata dall’alto in basso. La chiu­ sura di un’Oralio — non si sa se sia della prec. o di un’altra che veniva dopo di essa — è: « exaudire precem meam qui vivis et r. in un. Sp. S., Deus, per omnia s. s. Amen. - (f. 171v) Omni die, sicut 8. Gregorius dixit, quod nec malus homo — (f. 172) miserere mei, Deus. - (f. 172) Liberator animarum, mundi redemptor, I. Christe — regnas in s. s. Amen. (Ofr. S. A lbin i seu A lcuini De Psalm, usu, pars II, cap. I, in M ig n e , P. L., t. 101, coi. 493, rr. 3-14). (f. 172v) O r a t i o p r o t e m et i p s o : Domine I. C., qui pro­ prio sanguine — misereatur mei. Gloria Patri et F. - (f. 173) Do­ mine Deus omnipot., creator celi et terre, exaudi — mereatur. Per te, Christe. - A l i a ( o r a t i o ) : Domine Deus omnipot., suscipere digne­ ris hoc sacrificium laudis, meam psalmodiam, quam offero tibi pro salute famulorum tuorum — cum odorem suavitatis. Per. - (f. 173v) Domine Deus (etc., come la prec. fino a offero tibi) pro animabus famulorum famularumque — cum odorem suavitatis. Per. - (f. 173v) Deus patrum nostrorum et Domine misericordiae — (f. 174 ) patris mei. (f. 174) Domine Deus omnipot., qui es vere Trinitas— (Ϊ.Π5) custo­ dire valeam semper. Per. - (f. 175) Depraecorte, Domine, ut omnis qui mihi — eorum malicia. Arnen. - Signa me, Pater, signa me, Filius — imperium. Per omnia s. s. Amen. - (f. 175v) Postulo et deprecor, Domine Deus meus — dignatus es, qui vivis et r. in s. s. Arnen. (f. 176) Per omnium horum, omnium 88. — (f. 177 ) custodiam. Per. (f. 177) Libera, Domine, animam meam de periculis — (f. 177v) operibus demorabitur. Per D. N. I. C. F. tuum qui tecum v. et r. simul cum Sp. S. in s. s. Arnen. - (f. 177v) Libera, Domine, de vias inferni — (f. 178v) perducat nos in vitam aeternam. Amen. - (f. 178v) Benedicat nos Deus P., custodiat — (f. 179) veniam. Qui vivis et r. in s. s. Amen. - (f. 179v) Domine Deus magne et metuende, Trini­ tas sancta — (f. 180v) potestas aeterna in s. s. Arnen. - (f. 180v) A l i a ( o r a t .) : Domine I. C., Fili Dei aeterne qui — redemisti, qui tecum et cum Sp. 8. vivit et r. - (f. 181) Domine P. aeterne, P. misericordiarum — (f. 182) vivam in aeterna s. s. Amen. - (f. 182) Peto vos, Ss. Angeli et Archangeli, Throni — (f. 184) commendo spiritum meum. - (f. 184) Miserere mei, Domine Ihesu bone, respi­ cere — Kyrie eleison, Kyr. el., Kyr. el. - (f. 184v) Pater pius et sancte, digna mihi donare — adipiscere. Per. - Deus altissime, qui solus sine — gloria in s. s. Arnen. - (f. 185) 0 dominator

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Oss. dei nn. 131-35 del cat. del 1464

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Domine, Filius Dei, fons vite — f. 186) reportasti. Per. - (f. 186) Domine Deus, cui nulla latet — sine confusionem. Per. - (f. 186v) Gratias tibi ago, infinita misericordia ■— (f. 187v) recuperatorem nostrum, qui tecum et cum 8p. S. v. et r. in s. s. Amen. - (f. 187v) Tibi, domine Deus meus, confiteor delieta — (f. 189v) gloria in s. s. Amen. - (f. 189v) Misericors P., largire mihi fidem — tecum in unitate 8p. 8., Deus. Per. - (f. 189v) Domine omnìpot., qui es vere Trinitas in unitflte. — (f. 190v) valeam semper. Per. ». — L 'ine. di questo n. 131 è quello del cap. I dell 'Excerptum de canonibus etc. di Egberto (f. 1) e Yexpl. quello della suddetta Oratio finale (f. 190v). n. 132. — Per astrologia deve intendersi astronomia, come soleva intendersi anche nel M. Evo e come infatti si legge nel n. 164 del cat. del 1331 e nel 57 del (1464-90), ai quali deve corrispondere perchè soltanto in essi si parla di astronomia ed in nessun altro di astrologia. — Per ih contenuto del cod., la bibliogr. ed altro, v. le oss. del detto n. 104. n. 133. — Questo cod. misceli, non solo conteneva i trattati di Logica di Aristotele, come è detto nel titolo di questo n., tra­ dotti da Boezio, ma anche altri trattati dello stesso Boezio e quelli di Porfirio, tradotti da Boezio. - Per il contenuto del cod. e la bibliogr., v. le oss. del n. 118 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 118 ed al 234 del (1464-90). L ’mc. è quello della Pref. délYIsagoge di Porfirio e Yexpl. quello del De syllogismo hypothetico di Boezio. n. 134. — Il cod. è descritto qui adespoto, ma è YExplanatio in Cantica Canticorum A p o n i i , come si desume dall’mc. e dall’eæpï. di questo n., dal titolo e dall’mc. del n. 126 del cat. del 1331, a cui corrisponde, e dallo stesso cod. nonantolano. - Per la bibliogr. ed il detto cod. nonant. - ora il Sess. 12 - , v. le oss. del detto n. 126. Corrisponde anche al n. 12 del (1002-35) (v. le oss. di questo n.). L ’mc. è quello del Prologo della detta Explanatio e Yexpl. è quello di essa. n. 135. — Il titolo di questo cod., descritto qui adespoto, è errato, perchè si tratta dalla Collectio Canonum o Libri Decretorum di Burcardo, come si desume dall’mc. - Per la bibliogr. e l’ipotesi

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Oss. dei nn. 135-38 del cat. del 1464

sul cod. della Cap. di Modena, v. le oss. del n. 11 del cat. del (1002-35). Corrisponde ad uno dei nn. 140, 142 e 151 del 1331 ed al 139 del (1464-90) (v. le oss. del detto n. 11), e forse anche al detto n. 11. L 'ine. è quello del lib. I della detta Collectio. - L 'expl. non è di questa e quindi il cod. era mutilo in fine o conteneva anche altro. n. 136. — È la Collezione degli Atti del Conc. Ecumenico VI o Costantinopolitano III. - Su ciò, la bibliogr. e il cod., v. le oss. del n. 52 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 52 ed al 158 del (1464-90). Per Vine, e Vexpl., v. le oss. per quelli del detto n. 52, essendo simili. n. 137. — Il titolo di questo n. è quello dell’Indice premesso alla Collezione dei Canoni e delle Epistole decretali, ch’è quella di Dionigi il Piccolo, salvo l’inserzione dei Canoni dei Concilii africani, nel mezzo, e l’aggiunta di altre Epistole decretali, in fine, che sono VAppendix alla Collezione dionisiana dei Decreti pontifici. - Su ciò, sul contenuto di tutto il cod. e la bibliogr., v. le oss. del n. 127 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 127 ed al 129 del (1464-90). L 'ine.: « Episcopus a duobus» è quello delle Regulae ecclesia­ sticae Ss. Apostolorum ecc., con le quali la detta Collezione incomin­ cia. - Vexpl.: « accedant » è quello dell 'Epistola canonica ecc., cioè quello del f. 226v. n. 138. — Essendo il cod. adespoto e non trovandosi l'ine. di questo n. e del n. corrispondente, il 135 del cat. del (1464-90), nel cit. Initia Patrum del Vattasso - forse perchè il cod. era ace­ falo - non si può conoscere il nome dell’autore. Sull’ipotesi che questi Excerpta siano tratti dalla Collezione dei Decretali d ’Isidoro o da quella dei Decreta Pontificum Bom. di Dio­ nigi il Piccolo, v. le oss. del detto n. 135. n. 139. — STon vi è nessuna raccolta di Sermoni di S. Agostino sull’Incarnazione e quindi il titolo di questo n. non è esatto. Forse il titolo fu dedotto dal contenuto del primo o dei primi Sermoni del cod. sull’Avvento; ed infatti il primo Sermone del cod. - come si deduce dall’iiic. di esso - è quello dell’Omelia della II Dome-

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Oss. dei nn. 139-41 del cat. del 1464

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nica dell’Avvento di S. Agostino. - Per questa Omelia, cfr. S. Ami. A ugustini Homilia in Dominica I I Adventus, in M ig n e , P. L., t. 47, coll. 1133-36. Poiché, come si è detto, il primo Sermone è sull’Avvento, forse questo n. corrisponde al n. 182 del cat. del (1464-90), in cui si parla dei Sermoni sull’Avvento (che, però, erano di vari autori) e di cui Vine, e Vexpl. sono diversi. L'ine., è quello della detta Omelia. n. 140. — Qui il cod. è descritto adespoto e nel n. corrispondente, il 175 del cat. del (1464-90). Inoltre esso conteneva altri trattati, come si desume dal detto n. 175. Il titolo: « a l i u s (liber) de Secretis Secretorum » indicherebbe che questo trattato, elencato tra gli « olii libri Augustini », - come è scritto, in questo cat., prima del prec. n. 139, - fosse di lui, mentre è di Aristotile o di Bacone. Forse, fu attribuito a S. Agostino perchè gli altri trattati che seguivano nel cod., erano di lui, come sir desume dalla descrizione del detto n. 175. Per il contenuto del cod., la bibliogr., Vine, e Vexpl., v. le oss. del detto n. 175. n. 141. — Il titolo « a l i u s (liber) super Gratiarum actiones et de Divinis offitiis » indicherebbe che questi trattati, elencati tra gli « alii libri Augustini », - come è scritto, in questo cat., prima del prec. n. 139, - fossero di lui, anche perchè, nel corrispondente n. 95 del cat. del (1464-90), si trovano attribuiti esplicitamente a S. Agostino. Il 1° trattato Super gratiarum actione non si è trovato nè tra le opere di S. Ag. nè di altri, nè si trova nel Cod. Sess. 30 (ms. 1570) della Bibi. Y. Em. di Roma, a cui questo n. corrisponde in tutto o in parte; e quindi è un’indicazione errata perchè Vine, di que­ sto n. 141, dei nn. 136-37 del 1331 e del detto n. 95 è quello del 2° trattato: De divinis Officiis che non è di S. Agostino, ma è il De ecclesiasticis officiis di Amalario. Per la descrizione del cod., nello stato attuale, - che contiene trattati e documenti, - e la relativa bibliogr., v. le oss. dei detti nn. 136-37. Corrisponde ai detti nn. 95, 136-37, e, forse, al 4 del (1002-35) (del quale v. le oss.).

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Ose. dei nn. 141-49 del cat. del 1464

L'ino. è quello della Pref. del detto trattato di Amalario. h'expl. non è di nessuno dei trattati e docc. contenuti ora nel cod. e, quindi, questo dovette avere delle mutilazioni e rimaneggiamenti n. 142. — Per la bibliogr. e altro, v. le oss. del n. 134 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 134 e al 90 del (1464-90). Per Vine, e Vexpl., v. le oss. per quelli del detto n. 134. n. 143. — Il cod. è descritto qui adespoto. L ’autore è S. Bene­ detto, abb. d’Aniane. - Per l ’autore e la bibliogr., v. le oss. del n. 37 del cat. del 1166. Corrisponde al detto n. 37, al 147 del 1331 ed al 42 del (1464-90). Per Vine, e Vexpl., v. le oss. del detto n. 147. n. 144. — Per il contenuto di questo cod. - ora il Sess. 76 - , v. le oss. del n. 160 del cat. del (1464-90), a cui corrisponde. n. 145. — Sembra che l’autore sia Ugo de Fouilloy e non Ugo da S. Vittore, come è indicato nel n. 135 del cat. del 1331. Su ciò e la bibliogr., v. le oss. del detto n. 135. Corrisponde al detto n. 135 ed all’88 del (1464-90). L ’inc. e Vexpl. sono quelli del detto trattato. n. 146. — Valgono le stesse oss. del n. 99 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 99 ed al 131 del (1464-90). n. 147. — Per il contenuto di questo cod. e la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 80 del cat. del (1464-90), à cui corrisponde; e così anche per Vine, e Vexpl., essendo simili. n. 148. — I l cod. conteneva certamente almeno i Commentaria in Porphirium o in Isagogen Porphirii di Boezio. - Per il contenuto del cod. e la bibliogr., v. le oss. del n. 120 del cat. del 1331, a cui corrisponde. Per Vine, e Vexpl., v. le oss. per quelli del detto n. 120, essendo quasi simili. n. 149. — Per questo Leggendario o Passionarlo di Santi, v. le oss. del n. 163 del cat. del (1464-90). Corrisponderai detto n. 163, anche perchè sono simili l’inc. e Vexpl. Per Vine, e Vexpl., v. le oss. di quelli del detto n. 163.

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0 ss. dei nn. 160-56 del cat. del 1464

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n. 150. — Il cod. è descritto qui adespoto. Conteneva le Enarra­ tiones in Psalmos di Remigio. - Per il nome dell’autore, v. le oss. del n. 46 del cat. del (1464-90). - Per la bibliogr. ed il cod., simile a quello del n. 22 del (1002-35), v. le oss. del n. 37 del 1331. Corrisponde ai detti nn. 37 e 46. Per Vine, e Vexpl., v. le oss. per quelli del detto n. 46, essendo simili. n. 151. — Forse il cod. non conteneva soltanto le Vite di S. Tom­ maso di Cantorbery e di S. Paolo, primo eremita, ma anche altre (v. le oss. del n. 153 del cat. del 1331). - Per la bibliogr., v. le oss. del detto n. 153. Corrisponde al detto n. 153 ed al 232 del (1464-90). Per Vino, e Vexpl., v. le oss. per quelli del detto n. 153, essendo simili. n. 152. - Non si sa cosa sia questo « Liber ordinarii ». Forse è il « Liber caerimoniarum », di cui si parla nel n. 192 del cat. del (1464-90), a cui, nel quale caso, corrisponderebbe. Forse corrisponde al n. 157 del 1331, benché il titolo di esso sia incomprensibile, e Vine, e Vexpl. siano diversi, forse per il danneg­ giamento del cod. n. 153. - Non si sa quali siano queste « Institutiones doctorum », anche perchè Vine, del cod. non si trova nel cit. Initia Patrum del Yattasso. È certo che nel cod., a principio, era una parte musicale corale perchè le dette Institutiones erano « post antiphonas ». n. 154. — Per il contenuto del cod., descritto qui adespoto, l’au­ tore del trattato e la bibliogr., v. le oss. del n. 113 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 113 ed al 130 del (1464-90), anche perchè Vexpl. è simile. Per Vine, ch’è quello dell 'Indiculus del trattato contenuto nel cod., e per Vexpl., v. le oss. del detto n. 113. n. 155. — Per il contenuto di questo cod., v. le oss. del n. 164 del cat. del (1464-90), a cui corrisponde. n. 156. — Essendo qui descritto il cod. adespoto, acefalo e mu­ tilo anche in fine, e mancandovi anche Vine, e Vexpl., non si può conoscere il contenuto di esso.

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328

Ose. del n. 156 del cat. del 1464

Forse, conteneva il celebre Formularium Pontificum, detto più comunemente Liber Diurnus Romanorum Pontificum, che si trovava nel Mon. Sess. o di S. Croce in Ger. di Roma e per cui fu descritto nel n. 117 del cit. Index dei mss. Sess. del Ferrari - e ora si trova nell’A rchivio Segr . V at ., Miscellanea, Arm. X I, n. 19. Questa azzardata ipotesi potrebbe derivare dal fatto che molti studiosi credono che il detto Liber Diurnus fosse stato un cod. del Mon. di Nonantola, ed anche dal fatto che il cod. descritto in questo n. 156 era « parvus » e mutilo in principio ed in fine, e senza alcun titolo, proprio come il detto Formularium o Liber Diurnus, descritto dal Fer­ rari, loc. cit., e anche da Holstenius e dal Siekel, locc. citi, appresso. Però sorgono spontanee le domande: È possibile che l’autore di questo cat., il quale era un monaco nonantolano, fosse tal­ mente ignorante da non conoscere l’importanza di questo celebre e rarissimo cod., e del suo importantissimo contenuto, tanto da descriverlo anepigrafo, cioè senza alcun titolo, e da qualificarlo « parvi valoris » ? — Inoltre, è possibile che anche gli autori degli altri cataloghi nonantolani, anch’essi monaci nonantolani, igno­ rassero l’esistenza e l’importanza di questo cod., tanto da non menzionarlo in alcun modo nei loro cataloghi ? Una tale ignoranza e la mancanza tradizionale dell’esistenza di questo cod. nello stesso Monastero sono inammissibili o, almeno, molto poco probabili. Quindi, è invece criticamente più esatto supporre: che questo cod. non fosse nonantolano, salvo che realmente i monaci nonan­ tolani ne abbiano ignorato l’esistenza o l’importanza, vedendolo danneggiato, anepigrafo, mutilo e di formato sì piccolo; oppure che abbiano voluto ex professo omettere, nei loro cataloghi, l’esistenza e l’importanza di esso, temendo che venisse trafugato. Per il detto Liber Diurnus, efr. L. H olstenius , Liber diurnus Romanorum Pontificum etc., Romae, 1658; E. de R ozière , L i b e r D i u r n u s ou Recueil des formules usitées par la Chancellerie pontificale du Ve au x ie siècle etc., Paris, 1869; T h . E. A b Sickel , Liber Diurnus Romanorum Pontificum ex uno cod. Vat., Vindo­ bonae, 1889; I. Giorgi, Storia esterna del Cod. Vat. del L i b e r D i u r ­ n u s R o m . P o n t i f i c u m , Roma, 1889, ed in Arch, della Soc. R. di St. P., vol. X I (1888), pp. 641 - 89); A. R atti (poi Pio X I), La fine d'una leggenda . . . intorno al L i b e r D iu r n u s R om . P o n t . , in R. 1st. Lombardo di Scienze e Lett., vol. X L V I (1913), fase. 5°, pp. 238-52.

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Oss. dei nn. 157-62 del cat. del 1464

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n. 157. — Il cod. è descritto qui adespoto. Il nome dell’autore almeno del primo sermone - non può desumersi dall 'ine. perchè questo non trovasi nel cit. Initia Patrum del Yattasso, forse perchè il cod. era acefalo. Corrisponde al n. 190 del cat. del (1464-90) anche perchè Vexpl. è lo stesso. n. 158. — Sono i quattro Vangeli, tradotti da S. Girolamo, pre­ ceduti dalla sua Prefazione. - Per la bibliogr., v. le oss. del n. 175 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 175 e al 176 del (1464-90). Ii'ine. è quello della detta Pref. - Per Vexpl., v. le oss. per quello del detto n. 175, essendo simile. n. 159. — Corrisponde a uno dei nn. 202-18 del catalogo del (1464-90) e, forse, a uno dei nn. 31-34 del (1002-35). n. 160. — Pur avendo il titolo diverso, corrisponde a uno dei Salteri dei nn. 3-8 del cat. del 1166, a uno di quelli dei nn. 159164 del 1331 e, forse, al 18 del (1464-90), di cui v. le oss. h'expl. è quello del penultimo f. n. 161. — Il cod. conteneva anche la Vita et textus Epistolarum pp. Adriani I (— III) ed ora corrisponde alla parte IY (ff. 89-154v) del cod. detto « Acta 8. Silvestri », descritto nelle oss. del n. 124 del cat. del 1331. - Questo n. 161 corrisponde al detto n. 124 ed al 178 del (1464-90). L 'ine. è quello dell 'Interpretatio nominum (Ss. Theopompi et Senesii) che si trova nel f. 90 del cod. (v. il par. b della parte III della descrizione delcod., fatta nelle oss. del detto n. 124). - Per Vexpl. e la bibliogr., v. la detta parte delle oss. del detto n. 124. n. 162. — Per queste Vite di Santi di questo n. e la relativa bigliogr., v. le oss. del n. 133 del cat. del (1464-90). Corrisponde al detto n. 133, avendo lo stesso ine.·, e, forse, una parte del cod., descritto in questo n. 162, corrisponde al n. 156 del 1331, del quale v. le oss. Per Vine., v. le oss. per quello del detto n. 133. - h'expl. non è quello di nessuna delle dette Vite; e, quindi, il cod. era mutilo in fine o conteneva anche altro, dopo le Vite.

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Oss. dei nn. 163-65 del cat. del 1464

n. 163. — Per il nome dell’autore, v. le oss. del n. 104 del cat. del (1464-90), a cui corrisponde. - Forse il cod. conteneva le X Y II Omelie di Origene sulla Genesi. (Su ciò e la relativa bibliogr., v. le oss. del detto n. 104). Corrisponde al detto n. 104 e, forse, anche al n. 41 del 1331; però, secondo questo, il cod., oltre le dette Omelie, conteneva anche malia)) - e, quindi, esso era misceli. - e Vexpl. è diverso. It'ine. non è indicato perchè il cod. era acefalo « caret principio », e Vexpl. non è quello dell’ultima delle dette Omelie, contenendo il cod. ancora « alia », come s’è detto. n. 164. — Forse questa Regola di S. Benedetto era commentata. Per la bibliografia ed altro, v. le oss. del n. 83 del cat. del (1464-90), a cui deve corrispondere, trattandosi della stessa Regola di S. Ben. e non essendovi nessun altro n. possibile del detto cat., a cui possa corrispondere. L ’mc. è quello del Prologo della Regola e Vexpl. non è di essa nè del Commento di essa, fatto da Paolo Diacono. n. 165. — In questo n. e nel n. corrispondente, il 188 del cat. del (1464-90), si parla soltanto del P a s s i o n a r l o d i S a n t i che, infatti, è il maggiore e più importante argomento di questo cod. misceli., specialmente nel suo stato originario, perchè esso allora non aveva, a principio, il Libro di Giuditta e l’Apocalisse che furono aggiunti dopo il (1464-90), come si desume dall’ine.: « Cum venisset » di questo n. 165 ch’è quello della Passio SS. Petri et Pauli del f. 40 del cod., nello stato attuale. Questo cod. passò dal Mon. di Nonantola in quello Sess. o di S. Croce in Gerus. di Roma - essendo descritto nel n. 14 del cit. Index dei mss. Sess. del Ferrari - e, poi, in Inghilterra, nella Bibl. privata Phillipps, a Chelthenam, sotto il n. 12.298, - essendo de­ scritto a p. 120 della cit. Bibliotheca dello Schenkl; dalle quali descri­ zioni è stata desunta la seg. Il cod. era membr., « in folio parvo », di ff. 230, scritto da diverse mani e del see. x. Sono i segg. i titoli del contenuto che non sono esattamente quelli del cod. - per cui non sono stati messi tra vir­ golette - , ma, per lo più, furono messi o modificati dal Ferrari e dallo Schenkl: 1 ) Il Liber Iudith del Y. T. 2) Ii’Apocalypsis del X. T.

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Ose. del n. 165 del cat. del 1464

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3-4) Il 3° è la P a s s i o P e t r i et P a u l i che ine. (f. 40): « Cum venisset Paulus Romam ». - Il 4°, secondo lo Schenkl, contiene delle Disceptationes inter eos (Petrum et P.) et Simonem Magum coram imper. Nerone et cuncto populo Romano in campo Martio che sono la continuazione e la fine della stessa Passio, attri­ buita a S. Lino pp. ed a S. Marcello (o Pesudo-Marcello), nelle edizioni. Cfr. B. L in i , B omanorum pont ., De passione D. Petri et Pauli ad Ecclesias Orientales, liber I I : De passione D. Pauli ad Ecclesias Orient., in L a B ignè (d e ), Max. Bibl. Vet. PP., Lugduni, 1677, pp. 70-73, e, per la reativa bibliogr., in Bibl. Sag. Lai., Supplem., ed. II (1911), p. 248, nn. 6570-72; - M arcelli . . . De mirificis rebus et Actibus BB. Petri et Pauli, et de Magicis actibus Simonis Magi, in F abricii I o. A l b . Codicis apocryfi N. T. pars III, ed. II, vol. II, Hamburgi, 1743, pp. 632-53; — P seudo -M arcello auctore , Passio SS. Petri et Pauli, - per la sola bibliogr. - in Bibl. Hag. Lot., II, p. 968, n. 5. 5) (Sermo) In N a t i v i t at e S. I oh a n n i s B a p t i s t a e che ine.: « Praecursoris Domini nativitas ». - Cfr. B e d a e Y e n . Opera Paraenetica, Sect., I, Homilia 14: In Nativ. S. Ioannis Bapt., in Mig n e , P. L., t. 94, coll. 210-14. 6) P as 8 io S'. L a u r e n t i i che inc.: « Postquam b. Sixtus ». - Cfr. S. Laurentii, levitae et mart., Passio, in M ombritiu s , Sanctuarium, t. II, pp. 92-94. 7) Secondo il Ferrari è: E i s t or i a de t r a n s i t u B . M a r i a e con Vine.: « Cum esset diebus », mentre, secondo lo Schenkl, è: H i s t o r i a a s s u m p t i o n i s B . M a r i a e V i r g . con Vine.: « Caelebritas hodierna die nos admonet »: il quale ine., ;però, è quello del seg. Sermone. 8 ) Secondo il solo Ferrari: S er mo in N a t i v i t a t e B . Mariae V i r g . che ine.: « Caelebritas hodierna die nos admonet ». - Cfr. S. H ildelfonsi Opera, Append.: Sermo dubius VII: In Assumptione B. M. (però, in qualche lezione, è: De Nativitate B. M.), in M ig n e , P. L., t. 96, coll. 267-69, e, per il 2° titolo, nota b della col. 267). 9) S e r mo un de s u p r a (i. e. I n N a t i v . B . M.), secondo il solo Ferrari, che ine.: « Adest nobis dilectissimi optatus ». È attribuito a S. Ag., a Babano Mauro ed a S. Fulberto. - Cfr. S. A u r . A u gustini Operum Append.: Sermo (suppositius) 194: De Annuntiatione Dominica, in Mig n e , P. L., t. 39, coli. 2104-07; -

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332

Oss. del n. 165 del cat. del 1464

B. R abani M auri Homilia 28: In Nativ. 8. Mariae, in M ig n e , op. cit., t. 110, coll. 54-55; - S. F ulber ti , Carnoten . e p ., Sermo IX : De Annuntiatione Dominica, in M ig n e , op. cit., t. 141, coll. 336—40. 10) H o m i l i a H i e r o n y m i : In dedicatione 8 . Micìiaelis che ine.: « Ignorantes adhuc discipuli ». - È attribuita al solo S. Massimo, nelle edizioni. - Cfr. S. M a x im i , e p . T au r in e n ., Sermo 114: Super illa verba evangelica: « Quis putas maior erit in regno coelorum », in M ig n e , P. L., t. 57, coll. 756-60. 11) P a s s i o S . A n dr e a e ap . che ine.: « Passionem S. Andreae ». - Cfr., per la bibliogr., Bibl. Hag. Lat., I, p. 71, n. 428. 12) V i t a S . M a r t i n i che ine.: «Igitur Martinus Sabaria (= Gabaria) natus » ed expl.: « CCCCXII anni computantur ». Il Ferrari dice ch’era come quella edita dal Mombritius, ma che vi mancava il Prologo. - Cfr. Prologus Se v e r i . In vitam S. Martini, in M ombritius , Sanctuarium, p. 196, rr. 36-231, per la parte ch’è nel cod. e che, più esattamente, è la Vita S. Martini; mentre la parte mancante nel cod. - che, più propriamente, è il Prologo alla detta Vita - è nelle rr. 6-35. 13) S e r m o i n f e s t o O m n i u m ( S a n c t o r u m ) che ine.: « Hodie dilectissimi omnium sanctorum ». - È attribuito al Yen. Beda ed a S. Agostino. - Cfr. S. A u r A ugustini Ser­ monum App.: Sermo (supposititius) 209, in M ig n e , P. L., t. 39, coll. 2135-37; - B ed ae Y e n . Homilia 70, in Mig n e , op. cit., t. 94, coU. 450-52. 14) P a s s i o S. F e l i c i s ( N o l a n i ) s a c e r d o t i s a c m a r t y r i s qui passus est sub Marciano imp., V i l i Kal. nov. in civitate Nola. - Il Ferrari dice di non averla trovata stam­ pata; e, quindi, non può essere quella edita dal Mombrizio, nel Sanc­ tuarium: Vita S. Felicis presb. nolani, vol. I, pp. 543-44, perchè egH l’avrebbe citato, come fece per le Vite precedenti. - Lo Schenkl cita gli Acta SS., 14 Ianuarii, dei Bollandisti, nel cui t. I, pp. 941951, sono alcune Vitae S. Felicis, presb. Nolani, che non fu martire, la cui festa è il 14genn. - Piuttosto deve essere la Vita S. Felicis, ep. Nolani, martyris, lacui festa è il 15 nov. (nel cod., è: « V ili kal. nov. » = 25 ott.); per la cui bibliogr., v. Bibl. Hag. Lat., vol. I, p. 432, n. 2869, e Suppl, di essa, ed. II (1911), p. 121, n. 2869. Non si è potuto indovinare quale sia la detta Vita del cod. e di chi sia, non avendo cit. Vine, di essa nè il Ferrari nè lo Schenkl. 15) P a s s i o S . A g a t h a e . - Anche per questa, nè lo Schenkl nè il Ferrari citano Vine., ma questi dice ch’è quella

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Oss. del n. 165 del cat. del 1464

333

edita dal Mombrizio; per la quale, cfr. M ombeitius , Sanctuarium, vol. I, pp. 36-40, e Bibl. Sag. Lai., vol. I, p. 204, n. 1370. 16) P a s s i o S. B l a s i i , ( e p . et m a r t . ) , senza indicazione dell’iwc. di essa; ma il Ferrari dice ch’è come quella edita dal Mombrizio. - Cfr. M ombeitius , op. cit., t. I, pp. 150-52, e Bibl. Bag. Lat., vol. I, p. 264, n. 1370. 17) A et a S . S e v e r i , ep . B av e η n . , secondo lo Schenkl, mentre il Ferrari dice: « Sermo in Natale S. Severi; per viginti duas lineas est Vita S. Geminiani, ut supra, cod. I I (cioè nel t. II del Mombrizio, cit. nel par. prec.); deinde reassumit Vita B. Se­ veri, quae ibidem (cioè nel Mombrizio, cit. sopra) legitur ». - È la Vita dei SS. Severo e Geminiano. Per la parte di S. Severo, cfr. Vita S. Severi, archiep. et conf., in M ombeitius , op. cit., t. II, pp. 204-06; per quella di S. Geminiano, cfr. Vita S. Geminiani, ep. et conf., in M ombeitius , op. cit., t. I, pp. 598-603. 18) « I n c i p i t G r e g o r i i , e p . T u r ο n e n . a e c ­ clesiae. Liber miraculorum S . Clementis » .Il Ferrari dice che questo Liber « inter opera eiusdem Gregorii non reperitur, sed potius est historia de mirabili B. Clementis sepulchri quae apud Mombritium legitur tomo I ». - Non è citato Vine. - Cfr. Passio Clementis pp. et mart., in M ombeitius , op. cit., 1.1, pp. 341-46. 19) Η o m i l i a S . G r e g o r i i p p . I n N at i v . u n i u s m a r t y r i s che inc.: v.Sancti evangelii, fratres harissimi aperta nobis ». - Cfr. S. Geegoeii M agni Homilia in Evangelia 13, habita . . . in basilica B. Felicis conf., in die natalis eius, in M ig n e , P. L., t. 76, coli. 123-27. 20 ) $ e r mo i n n a t a l i p l u r i m o r u m m a r t y r u m che inc.: « Quotiescumque sanctorum martyrum solemnia celebra­ mus ». - Cfr. S. A u e . A ugustini Sermones, Append.: Sermo (supposititius) 225: De martyribus, in Mig n e , P. L., t. 39, coli. 2160-62. 21 ) U n d e ut s u p r a (cioè: S e r m o i n N a t i v . p l u r i m o r u m m a r t y r u m ) che ine.: « Cum omnium sanc­ torum martyrum ». — Cfr. S. M a x im i , T a u e in e n . e p ., Homilia 81 In natali SS. Martyrum Taurinensium Octavi, Adventii et Solutoris, in M ig n e , P. L., t. 57, coli. 427-30. 22) G r e g o r i i ( S e r m o ) che inc.: « Ad sancti ac beatis­ simi istius patris nostri ». - È invece attribuito a S. Massimo. Cfr. S. M a x im i , T au Ei n . ep ., Homilia 78: De S. Eusebio, ep. Vercellen., II, in Migne P. L., t. 57, coli. 417-22.

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334

Ose. del n. 165 del cat. del 1464

23) I t e m a l i a s ( = al i u s ) s e r m o i n n a t a l i c o n f e s s o r i s che ine.: « Heret sensibus vestris, fratres, in quo descripsimus ». - Cfr. S. M a x im i , T a u r in e n . e p ., Sermo 93: In natali plurimorum confessorum, in M ig n e , P. L., t. 57, coli. 717-20. 24) O m e l i a S . G r e g o r i i i n n a t a l e v i r g i n e m ( ? ) {sic, con il punto interrogativo, nello Schenkl, invece di virginis) che inc.: « Caelorum regnum ». - Ofr. S. Gregorii Magni X L Romiliae in Evangelia: Rom. 11, habita in basilica S. Agnetis, in die Natalis eius, in M ig n e , P. L. t. 76, coli. 1114-18. 25) P a s s i o S. Matthaei a p . - I l Ferrari dice ch’è quella edita dal Mombrizio, nel t. II, ma che ve ne mancava più della metà. - Ofr. Passio S. Matthaei ap. et ev., in M ombritius op. cit., t. II, pp. 257-63-39. 26) P a s s i o SS. Apostolorum Simonis et I n d a e . - Il Ferrari dice ch’è quella edita dal Mombrizio, nel t. II. Cfr. Passio SS. Simonis et Iudae app., in M ombrittos, op. cit., t. II, pp. 534-39. 27) P a s s i o S. M a r c i e v a n g . - Il Ferrari dice ch’è quella edita dal Mombrizio. - Cfr. Passio S. Marci ev., in M om ­ britius , op. cit., pp. 173-75. 28) S e r m o i n n a t a l e S. P a u l i che ine.: « Hodie lectio de actibus ». - Cfr. 8. A u r . A ugustini Sermo 278: De vocatione Pauli. . . , Pro solemnitate conversionis S. Pauli, in Mig n e , P . L., t. 38, coll. 1269-75. 29) P a s s i o S . (sic) I o a n n i s et P a u l i che inc.: « Igitur post quam Constantinus migravit ad coelum ». - Cfr. Passio SS. Gallicani (et) Hilarini. Item SS. Iohannis et Pauli, in M ombritiu s , op. cit., t. II, pp. 569-72. 30) P a s s i o S . T h o ma e a p . - II Ferrari dice ch’è quella edita dal Mombrizio. - Cfr. Passio S. Thomae, in M ombrit iu s , op. cit., t. II, pp. 606-14. 31) P a s s i o S . B a \ r t h o l o m a e i a p . - I \ Ferrari dice ch’èjquella edita dal Mombrizio. - Cfr. Passio S. Bartholamaei ap., in M ombritius , op. cit., t. I, pp. 140-44, — L'inc. di questo n. 163 è quello della Passio Petri et Pauli (f. 40 del cod.) e Vexpl. non è quello dell’ultima Passio S. Bartholomaei, perchè, forse, questa era mutila. - Forse, questo n. corri­ sponde al 188 del cat. del (1464-90) ch’è un Liber Passionum Sanctorum, ma sono diversi Vine, e Vexpl.; però, è l’unico n., a cui questo n. 165 può corrispondere.

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Oss. dei nn. 166-74 del cat. del 1464

335

n. 166. - Y. le oss. del n. 229 del cat. del (1464-90), a etti corri­ sponde, avendo anche lo stesso expl. n. 167. - V. le oss. del n. 170 del (1464-90), a cui corrisponde. n. 168. ·— Di questo Passionano di Santi - come è chiamato in questo η. - o Leggendario di Santi - come è chiamato nel cor­ rispondente n. 48 del cat. del (1464-90) - si sa soltanto che la prima Vita del cod. era quella di S. Alessio, come si deduce dall’iwc. di questo n. 168 e del detto n. 48. Per la bibliogr. di questa Vita di S. Alessio, v. le oss. del detto n. 48. n. 169. — Per questo cod., per la probabile corrispondenza di questo n. al 122 del cat. del 1331 e per Vino., v. le oss. del n. 37 del (1464-90), a cui corrisponde certamente. n. 170. — V. le oss. del n. corrispondente, il 171 del cat. del (1464-90). n. 171. — Il cod. - ora il Sess. 31 - contiene Omelie e Sermoni di diversi autori, ed altro (v. le oss. del n. 154 del cat. del 1331). Corrisponde al detto n. 154 e al n. 154 del (1464-90). Per Vine, e l'expl., v. le oss. per quelli del detto n. 154 del 1331, essendo gli stessi. n. 172. — Poiché il cod. è descritto qui adespoto e poiché l'ine. di esso è la solita premessa al testo evangelico, su cui versa ogni Omelia, non si può conoscere l’autore almeno della prima Omelia. Porse erano Omelie di diversi autori. n. 173. — Sul contenuto del cod., v. le oss. del n. 162 del cat. del (1464-90), a cui corrisponde, malgrado Vine, sia diverso, essendo simili il contenuto del cod. e l'expl. L ’ine. è quello della Prefazione di S. Girolamo sul Pentateuco (v. la bibliogr. di essa nelle oss. del detto n. 162). - Per l'expl., v. le oss. per quello dello stesso n. 162. n. 174. — Questo cod. conteneva non solo il testo del Genesi, ma anche quello delle Epistole di S. Paolo — forse quello delle Epp.

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336

Oss. dei nn. 174-79 del cat. del 1464

di S. Giacomo, di S. Pietro e di Giovanni, e certo quello dell’Ep. di 8 . Giuda - (v. le oss. del n. 152 del cat. del 1331). Corrisponde al detto n. 152 ed al 155 del (1464-90). Per Vine. eVexpl., v. le oss. per quelli del detto n. 152, essendo simili. n. 175. — Non è propriamente un Passionarlo, ma un Leggen­ dario di Santi; inoltre, nel eod., era qualche Sermone ed Omelia. Il cod. descritto in questo n. corrisponde soltanto ai parr. 1-25 del Sess. 48, descritto nelle oss. del n. 68 del cat. del (1464-90). Per il contenuto del cod., la bibliogr. ed altro, v. le oss. del detto n. 68 . L 'ine. è quello della prima Passio del cod., cioè di quella di S. An­ drea ap. - It'expl. è quello del frammento della Vita di S. Ambrogio, scritta da Paolino, di cui si parla nel par. 25 delle oss. del detto n. 68 . n. 176. — Il titolo non è esatto. Fu dedotto dall 'ine. e dalla prima parte del contenuto del cod., in cui erano le Esposizioni o Questioni d’Isidoro sulla Bibbia, dal libro del Genesi al IY dei Be, come si deduce dall’me. di questo n. e dal titolo deln. corrispondente, il 167 del cat. del (1464-90), nel quale si parla della detta parte della Bibbia. Wine. è quello della Prefazione delle dette Esposizioni o Que­ stioni. - Wexpl. non è quello dell’ultima Esposizione o Questione sul lib. IY dei Re; forse il cod. era mutilo in fine o conteneva an­ cora altro. n. 177. — Per il contenuto di questo cod. e per Vine, e Vexpl., v. le oss. del n. 33 del cat. del (1464-90), a cui corrisponde. n. 178. — Come si desume dalla descrizione di questo n., le Omelie erano di diversi autori. Corrisponde al n. 184 del cat. del (1464-90) e, forse, anche al n. 122 del 1331 perchè ha lo stesso ine. e vi si parla di Sermoni. Per Vine., v. le oss. per quello del detto n. 184. n. 179. — Il cod. è descritto qui adespoto e doveva essere acefalo perchè in questo n. si dice ch’esso « caret principio » e nel n. 106 del cat. del (1464-90) - a cui deve corrispondere, avendo la stessa indicazione del Genesi e dell’Apocalissi - , Vine, appartiene al v. 20

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Oss. dei nn. 179-85 del cat. del 1464

337

del cap. V I del Genesi; e quindi neanche da questo ine. può desu­ mersi il nome dell’autore. Inoltre, in questo n. si parla di « expositio » dei detti libri biblici, mentre nel detto n. 106 si parla soltanto del « textus » di essi, ma, per le ragioni esposte nel detto n. 106, il cod. doveva contenere anche delle glosse marginali o interlineari. L'ine. manca e la parola dell'expl. non è di nessun versetto del­ l’Apocalissi (v. le citt. Concordantiae Bibl. Sacr.)·, e quindi deve ap­ partenere al Commento dell’Apocalissi. n. 180. — V. le oss. del n. 172 del cat. del (1464-90), a cui corri­ sponde, essendo simili Vine, e, in parte, anche Vexpl. n. 181. — V. le oss. del n. 173 del cat. del (1464-90), a cui corrisponde anche perchè Vexpl. è simile. n. 182. — Poiché il cod. qui è descritto adespoto e poiché esso era mutilo in principio ed in fine (« caret principio et fine »), ed anche Vine, di esso non si trova nel cit. Initia Patrum del Vattasso - appunto perchè il cod. era acefalo - , non si può sapere l’autore almeno della prima Omelia. Forse queste Omelie erano di diversi autori. n. 183. — Per il contenuto del cod. e la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 71 del cat. del (1464-90), a cui questo n. corrisponde. n. 184. — Questo cod. era miscellaneo e, quindi, oltre ai Sermoni di S. Massimo, conteneva ancora altro. - Per il contenuto di esso e la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 91 del 1331. Corrisponde al n. 236 del (1464-90) - essendo simili il titolo e l’autore - e, per riflesso, al detto n. 91 che corrisponde al 236. - Per l’ine. e Vexpl., v. le oss. fatte per quelli del detto n. 91, essendo simili. n. 185. — Nel cod., non solo erano le Epistole di Cipriano, ma anche il suo trattato Adversus Iudaeos, come si deduce dall 'expl. del n. 121 del cat. del 1331. - Per la bibliogr., v. le oss. del detto n. 121 . Corrisponde al detto n. 121 ed al 78 del (1464-90). L 'ine. è quello della prima delle dette Epistole. - h'expl. non è quello del detto trattato Adversus Iudaeos perchè il cod. doveva G . G c l l o t t a - 22.

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338

Oss.

dei nn. 185-94 del cat. del 1464

essere divenuto ancora più mutilo dello stato in cui era nel 1331 (v. le oss. per Vexpl. del detto n. 121) oppure, dopo il 1331, era stato aggiunto altro in fine di esso. n. 186. — Per il contenuto del cod. e la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 168 del cat. del (1464-90), a cui corrisponde. L 'ine. è quello del Prologo gen. dei Carmi di Prudenzio e Vexpl. quello del suo Liber I I Cathemerinon. nn. 187-188. — Forse corrispondono a due del nn. 202-218 del cat. del (1464-90). n. 189. — Corrisponde ad imo dei nn. 202-218 del cat. del (1464-90) e, forse, ad uno dei nn. 31-34 del cat. del (1002-35). nn. 190-191. — Corrispondono a due dei nn. 219-28 del cat. del (1464-90). n. 192. — Corrisponde ad uno dei nn. 202-18 del cat. del (146490) e, forse, ad uno dei nn. 31-34 del (1002-35). n. 193. — Manca il titolo del trattato cb ’è il De vita contempla­ tiva, come si desume dal n. 150 del cat. del 1331 e dal 140 del (146490). - Per la bibliogr. e l’attribuzione di questo trattato a Giuliano Pomerio piuttosto che a Prospero d ’Aquitania, v. le oss. del n. 27 del 1166. Corrisponde ai detti nn. 27, 140 e 150. L 'ine. non è quello del detto trattato; Vexpl. non è di esso, con­ tenendo il cod., dopo il detto trattato, « multa alia ». n. 194. — Devono essere i Commenti di 8 . Ambrogio di tutte le Epistole di S. Paolo e non solo quello della prima di esse, cioè di quella ad Romanos, come è detto in questo n., sia perchè il Com­ mento di una sola Epistola sarebbe stato troppo poco per un cod., sia perchè nel n. 93 del cat. del 1331 trovasi « super Epistolas ». Per la bibliogr., v. le oss. del detto n. 93. Corrisponde al detto n. 93 ed al 41 del (1464-90). Wine, è quello del cap. I del Commento della prima delle Epi­ stole paoline, cioè di quella ad Romanos. - Per Vexpl., v. le oss. per quello del detto n. 93, essendo simile.

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Oss. dei nn. 195-202 del eat. del 1464

»39

n. 195. — Qui è menzionata soltanto l’opera di S. Agostino In Epistolam 8. Iohannis ad Parthos, ch’era la prima del cod. che invece era miscellaneo (v. le oss. del n. 10 del Cat. del (1002-35). - Per il contenuto del cod. e la relativa bibliogr., v. le oss. del n. 22 del 1166. Corrisponde ai detti nn. 10 e 22 , al 5 del 1331 ed al 55 del (1464-90). Per Vine, e Vexpl., v. le oss. per quelli del detto n. 5. n. 196. — Per il contenuto del cod., la relativa bibliogr. ed altro, v. le oss. del n. 180 del cat. del (1464-90). Corrisponde al n. 23 del 1166, al 10 del 1331 ed al detto n. 180. n. 197. — Poiché il cod. è descritto qui adespoto e poiché Vino, di esso non si trova nel cit. Initia Patrum del Vattasso, non si può sapere nè l’autore nè il contenuto di esso. n. 198. — Secondo il titolo di questo n., il cod. conteneva le L Omelie e le Locutiones ad Paulinum di S. Agostino. - Su ciò, v. le oss. del n. 23 del c?t. del 1331. Corrisponde al detto n. 23 ed al 114 del (1464-90). Per l’ine. è Vexpl., v. le oss. per quelli del detto n. 114, essendo gli stessi. n. 199. — Y. le oss. del n. 174 del cat. del (1464-90), a cui cor­ risponde, anche perchè Vine, è lo stesso. n. 200. — Oltre al « Diadema monachorum » di Smaragdo, il cod. conteneva « diversa opera parva », com ’è detto in questo n. Per la bibliogr. del Diadema, v. le oss. del n. 85 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 85 ed all’86 del (1464-90). Vine, è quello del Prologo del detto trattato. - Per Vexpl., valgono le stesse oss. fatte per quello del detto n. 85, benché non sia simile. n. 201. — Di questo cod., descritto qui adespoto, non si può conoscere l’autore almeno del primo Sermone, anche perchè Vine. non si trova nel cit. Initia Patrum del Yattasso. n. 202. — Il cod. conteneva la traduzione - e non 1'Expositio dei quattro Evangeli, fatta da S. Girolamo, preceduta dalla sua

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340

Oss. dei un. 202-11 del cat. del 1464

Pref., diretta al pp. Damaso. - Su ciò e per la bibliogr., v. le oss. del n. 106 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 106 ed al 92 del (1464-90). h'ine. è quello della detta Pref. e l'expl. è la parte finale del titolo che soleva ripetersi anche in fine del trattato, nei codd. n. 203. — Le Omel'e di S. Gregorio M. sono su Ezechiele o sui Vangeli. Non si può sapere quali siano quelle di questo cod. perchè Vine. di esso non si trova nel cit. Initia Patrum del Vattasso - forse perchè il cod. era acefalo - e l'expl. non è quello deü’ultima delle due dette classi di Omelie gregoriane - forse perchè il cod. era mutilo anche in fine oppure vi era ancora altro. - Cfr. S. Gregorii M agni , E om. pont ., X L Homiliarum in Evangelia libri due, in M igne , P. L ., t. 76, coll. 1075-1312, e Homiliarum in Ezechielem prophetam libri duo, t. cit., coll. 785-1072. n. 204. — Per il contenuto del cod. e la bibliogr., vedi le oss. del n. 145 dei cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 145 ed all’87 del (1464-90). Per Vine, e l'expl., v. le oss. per quelli del detto n. 145. n. 205. — Il cod., descritto anche qui adespoto, conteneva VElueidarium d’Onorio d’Autun; vi erano poi anche dei Sermoni - dei quali non può sapersi l’autore - , come si desume dal titolo dei nn. corrispondenti, il 125 del cat. del 1331 ed il 115 del (1464-90). Per la bibliogr. del solo Elucidarium, v. le oss. del detto n. 125. Per Vine, e l'expl., v. le oss. di quelli dello stesso n. 125, essendo simili. nn. 206-08. — Corrispondono a tre dei nn. 202-18 del cat. del (1464-90) e, forse, a tre dei nn. 31-34 del (1002-35). n. 209. — Corrisponde ad uno dei nn. 219-28 del cat. del (1464-90). n. 210.— Corrisponde ad uno dei nn. 202-18 del cat, del (1464-90) e, forse, a uno dei nn. 31-34 del (1002-35). n. 211. — Questo cod., descritto qui adespoto, conteneva, almeno fino al 1331, il Commento di S. Girol. sui 9 ultimi Profeti

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Ose. dei nn. 211-14 del cat. del 1464

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minori della Bibbia, menzionati nei nn. corrispondenti, il 6 del cat. del (1002-35), il 34 del 1166 ed il 64 del 1331. Era divenuto mutilo in principio e vi era rimasto il Commento di S. Girol. sui 3 ultimi dei Profeti minori menzionati nei detti nn. 6 e 34, e cioè su Aggeo, Zac­ caria e Malachia - malgrado in questo n. 211 si parli del solo Mala­ chia - perchè ciò si desume dalle oss. fatte nell’altro n. corrispondente, il 153 del (1464-90) che contiene appunto questi 3 ultimi Profeti ed ha lo stesso ine. di questo n. 211 . Per la bibliogr. di questi tre Profeti, v. le oss. del detto 153. Corrisponde ai detti nn. 6 , 34, 64 e 153. h'expl. dev’essere l’ultima parola del contenuto del cod., cioè delle « explanationum » (= commenti) geronimiane. n. 212. — Poiché il cod. è descritto qui adespoto e poiché Vine. di esso non si trova nel cit. Initia Patrum del Yattasso - forse perchè il cod. era acefalo o perchè il trattato è piuttosto scientifico e forse non scritto da imo dei più noti autori ecclesiastici - , non si può cono­ scere con certezza chi sia l’autore di esso. Forse esso è un duplicato del De temporum ratione del Beda, contenuto nel cod. descritto nel n. 59 del cat. del 1166 e nel 141 del (1464-90), nei quali trovasi il titolo simile ma inesatto di «.De computo » (v. le oss. e la bibliogr. del detto n. 59). - Oppure potrebbe essere il trattato De computo di Rabano Mauro o di altri. Per quello di Rab. Mauro, cfr. B. R a b a n i M a u b i , abb . F uldensis et M oguntin . abcbtep ., Liber de computo, in M igne , P. L., t. 107, coll. 669-728. L'ino, di questo n. 212: « Domino sancto » forse è invece di « Do­ mino iuvante » ch’è proprio Vine, del detto trattato De temporum rat. L'expl. non è di nessuno dei due detti trattati del Beda e del Rabano Mauro. n. 213. — Corrisponde ad uno dei nn. 219-28 del cat. del (1464-90). n. 214. — Non si tratta di Concordanze dei Vangeli, fatte da S. Girolamo, ma, con certezza, del suo Commento sul primo Evan­ gelo, quello di S. Matteo, del cui Prologo è Vine., e, molto dubbia­ mente, anche dei suoi Commenti degli altri tre Vangeli. (V. le oss. del n. 107 del cat. del 1331). - Per la bibliogr., v. le dette oss. Corrisponde al detto n. 107 ed al 161 del (1464-90).

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342

Oss. dei nn. 214-26 del cat. del 1464

Per Vine., v. sopra; per Vexpl., v. le oss. per quello del detto n. 161, essendo simile. n. 215. — Corrisponde ad uno dei nn. 202-18 del cat. del (1464-90) e, forse, a uno dei nn. 31-34 del (1002-35). nn. 216-18. ·— Forse corrispondono a tre dei 5 Messali, descritti nei nn. 165-69 del cat. del 1331. Inoltre, forse il Messale del n. 218 è ora il Ms. lat. 2292 della Bibl. Naz. di Parigi, detto Sacramentarium Nonantulanum. Per questo Sacramentarium, v. le oss. dei detti nn. 165-69. n. 219. — Sul contenuto del cod., Vine., Vexpl. ed altro, v. le oss. del n. 63 del cat. del (1464-90), a cui corrisponde. n. 220. — Per il contenuto del cod., v. le oss. n. 69 del cat. del (1464-90), a cui corrisponde. Le parole dell’mc. sono quelle che sogliono premettersi, nei Vangeli festivi e de tempore, prima del testo evangelico. Quindi il cod., in questo tempo, era completo, a principio. - Per Vexpl., v. le oss. per quello del detto n. 69, essendo simile. n. 221. — Per il contenuto del cod. e la relativa bibliogr., e Vine. e Vexpl., v. le oss. del n. 73 del cat. del (1464-90), a cui corrisponde. n. 222. — Sono i quattro Vangeli, tradotti da S. Girolamo. Per la bibliogr. ed altro, v. le oss. del n. 105 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 105 ed al 156 del (1464-90). - Per la figura ch’era a princ. del cod., v. le oss. del detto n. 105. Jj'expl. è quello dell’ultimo Vangelo, quello di S. Giovanni. nn. 223-25. - Corrispondono a tre dei nn. 219-28 del cat. del (1464-90). n. 226. — Questo cod. anche qui è descritto adespoto. Per il contenuto di esso e la bibliogr., v. le oss. del n. 183 del cat. del 1331. Corrisponde al detto n. 183 ed al 127 del (1464-90), e, quasi certamente, anche alla prima parte del cod. descritto nel n. 58 del cat. del 1166.

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Ose. dei nn. 226-32 del cat. del 1464

343

L 'ine. è quello della suddetta Pref. e Vex-pi. quello del Liber Retractationis. η. 227. — Questo cod. è descritto qui adespoto. Conteneva la Storia eccles. di Eusebio, tradotta da Rufino, ed altro. - Per il contenuto di esso, la bibliogr. ed altro, v. le oss. del n. 102 del cat. del 1331. Corrisponde ai nn. 40 del (1002-35), 102 del 1331 e 128 del (1464-90). L 'ine. è quello del lib. I della detta Storia. - L'expl. è quello dell’ultimo Sermone, contenuto nel cod. n. 228. — Per il 1 ° trattato, cfr. S. Io. Chrysostomi Parenensis sive Adhortatio ad Theodorum lapsum, in M ig n e , P. Gr., t. 47, coll. 277-316, e dello stesso De reparatione lapsi, in Florilegium Gasin. cit., t. I l i , pp. 389-410. Per i diversi trattati De vitiis et virtutibus, v. la bibliogr. nelle oss. del n. 184 del cat. del 1331. Forse, corrispondo al n. 103 o al 184 del cat. del 1331 e al 147 o al 237 del (1464-90) (v. le oss. del detto n. 147). n. 229. — Cfr. Sm aragdi , a b b ., Diadema monachorum, in M ig n e , P. L., t. 102, coll. 593-690. η. 230. — Per la V i t a d i S . B r a n d a n o - d i cui trovasi una simile a Montecassino - , cfr. Cara vita , I codici ecc., I, p. 283; Bibi. Gasin., I l i , in fine della p. 367; Florii Gasin., I l i , pp. 411427; Bibl. Rag. Lat., p. 214, ed il Supplementum di essa, p. 59. I « Sinonima » devono essere quelli d’Isidoro, salvo che l’autore di questo cat. non abbia letto male. Cfr. S. I sidori, H ispalen . ep ., Synonima de lamentatione peccatoris, in M igne , P. L., t. 83, coll. 825-68. n. 231. — Corrisponde ad uno del (1464-1490).

dei nn.

219-28 del cat.

n. 232. — Questo cod. non doveva contenere soltanto delle Omelie sull’Avvento, ma anche dei Sermoni, come infatti si dice nella descrizione del n. corrispondente, il 36 del cat. del (1464-90). È certo che, a principio del cod., era un Sermone di S. Massimo sull’Avvento - da cui dovette derivare l’indicazione errata di questo n.,

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344

Ose. dei nn. 232-55 del cat. del 1464

dicendosi soltanto che vi erano delle Omelie sull’Avvento e ciò si desume anche dall’mc. di questo n. e del detto n. corrispondente. Forse gli autori erano diversi. Corrisponde al detto n. 36 perchè Vine, e Vexpl. sono gli stessi. Per Vine., si è parlato sopra. n. 233. — Questo Antifonario deve corrispondere a quello de­ scritto nel n. 9 del cat. del (1464-90) perchè è il solo rimasto senza alcun’altra corrispondenza. nn. 234-55. — Sette di questi 22 nn. che descrivono dei codd. corali, devono corrispondere ai sette, nn. 195-201, del cat. del (1464-90), dei quali v. le oss.

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y CATALOGO DEL (1464-90)

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Y CATALOGO DEL (1464-90) (1460?; 1485, circa ?)

Questo catalogo di 237 codici è una copia cart, del see. xv, di mm. 300 x 220, e di fi. 12 - oltre i 2 della copertina verde su cui fu scritta da mano posteriore la data del 1460 e si trova nell’Ar­ chivio abbaziale di bTonantola. Esso è un estratto dell’ I n v e n t a r i o della Sagrestia della stessa Abbazia, rogato da Antonio Magagnini, not. di Ferrara, che ne copiò (« exemplavi », egli dice) una parte da quello scritto da fr. Anseimo, monaco dello stesso Mon. di ÌTonantola, e scrisse l’altra sotto la dettatura (« auscultavi », egli dice) dello stesso mo­ naco che, quindi, fu l’autore di questo inventario. Questi è fr. Anseimo di Ugolino, da Bologna, che fu anche vie. gen. della stessa Abbazia dal 1462 al 1463, dal 1467 al 1472 e, con Antonio Manenti o di Manenti, nel 14831. Di questo I n v e n t a r i o è rimasta soltanto la parte che riguarda questo catalogo inedito dei codici, della quale esistono due copie più o meno scorrette. Una fu fatta fare, verso il 1773, dal celebre P. Giancrisostomo Trombelli - di cui abbiamo parlato innanzi, nel capitolo riguar­ dante il catalogo del (1002-35) - e si trova a principio (ff. 1-9) del Ms. 2248 della Bibl. dell’Università di Bologna. Essendo egli un dotto ed appassionato ricercatore di codici, voleva sapere quali e quanti erano stati quelli della celebre Abbazia di Nonantola; e quindi si fece mandare da A. P. Ansaioni, allora rettore di Gaggio e poi vie. gen. della stessa Abbazia2, questo catalogo antico che sempre si è conservato nell’Archivio di essa 3. 1 Cfr. Montagnani, St. dell'a. B . cit., p. 112. 2 Mone. Andrea Placido AnsaJoni fu appassionato tutore degl’interessi e delle memorie dell’Abbazia di Nonantola, ed a lui si deve molto la conservazione dell’Archivio rimasto nell’Abbazia. Egli fu vicario gen. dal 1775 al 1791. Cfr. T ira boschi, St. dell’Aug. B . cit., I, p. 488, e Montagnani, St. dell’ a. B . cit., p. 110. 3 II Trombelli, il 23 ott. 1773, scrive a G. Tiraboschi: « Il sig. Settore di Gagio, dott. Ansaioni, mi mandò un indice imperfetto e mal concio di tal

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Oat. del (1464-90)

L’altra copia è nell’Archivio Segr. Vaticano, nel Fondo: « Mo­ nasterium S. Silvestri de Nonantola », n. 435-A, fi. 7-15. Questa fu fatta dal detto Ansaioni, allora vie. gen. di Nonantola, - o forse fatta fare da altri perchè non è di sua mano - e, in fine, egli appose la dichiarazione che riguarda appunto questo catalogo dei codd.: « Concordat cum originali: quod testor ego A. P. Ansaioni, vie. gen. Nonantulae ». - Questa copia, insieme al « C a t a l o g o d e i l i b r i (notarili) e s c r i t t u r e esistenti n ell’Archivio d e l l ’ A b b . d i N o n a n t o l a » - ch’è nei fi. 1-3V dello stesso doc. dell’Arch. Vat., - ed allo « I n d i c e d e l l e p e r g a m e n e p u b l i c a t e d a l M u r a t o r i » - ch’è nei fi. 5-5v, - fu man­ dato al Card. Alessandro Albani, allora abb. commendatario1, perchè certamente questi voleva conoscere il contenuto dell’antico Archivio abbaziale di Nonantola e di quello rimasto di e sso .-D e l resto, egli aveva mostrato molto interesse anche per le pergamene di esso e se le era fatte mandare, come si dirà nella I n t r o d u ­ z i o n e dell’altro nostro lavoro del R e g e s t o dei documenti nonantolani dell’Archivio Segr. Vaticano, da stamparsi. Questo catalogo, fatto secondo l ’uso medioevale e specialmente monacale, descrive dei codici - numerati da noi fino a 237 - con l’aggiunta dell 'ine. e dell 'expl., ma è pieno di errori di lingua e sul contenuto dei codici che dimostrano la poca cultura patristica del l’autore ed anche la poca conoscenza della lingua latina di lui stesso e del notaio che rogò l’inventario. Come si è detto sopra, nella copertina trovasi la data del 1460, per cui questo catalogo - e l’inventario in cui è contenuto fu creduto di tale anno. Ma questa data, messa molto tempo dopo, è errata, come si dimostrerà. Anzitutto bisogna notare che gl’inventari si facevano, quasi sempre, o dopo molti anni dal precedente o, se era opportuno, quando libreria (di Nonantola) e lo feci tosto copiare, ma l’indice fu fatto da un notaio che sapeva tanto il latino, quanto il tedesco. Subito che lo ritroverò fra il caos delle mie carte, glielo manderò ». - E, certamente dopo la precedente let­ tera, gli scrive ancora: « La prima (cosa) risguarda la libreria di Nonantola. Ho ritrovato il mio scartafaccio intorno ad essa libreria: tale quale glielo mando, pregandola poi, a tutto agio, di rimandarmelo ». - Cfr. L. F kati, I codd. Trom­ betti cit., pp. 71 e 73. 1 Fu abbate commendatario dal 5 giugno 1724 all’ l l die. 1779. Cfr. T ibaboschi, op. cit., I, p. 486; Montagnani, op. cit., p. 110; V. Santi, Corrispondensa cit., p. 375.

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Oat. del (1464-90)

349

si cambiava l’abbate o il vicario generale; e ciò anche perchè si facevano con atto notarile e quindi, oltre ad essere faticosi, erano anche costosi. Ora, tra gl’inventari nonantolani, vi è quello del 1464 - di cui si è già parlato - che fu fatto sotto durone d ’Este che fu abbate commendatario di hTonantola dal 1449 al 14841; e quindi non era possibile che il detto inv. del 1464 fosse stato fatto dopo quattro anni di questo inventario - se veramente questo fosse del 1460 e per giunta sotto lo stesso abbate commendatario. Però, dal nome del rogatore dell’inventario, Antonio Magagnini, notaio di Ferrara, si può desumere almeno la data approssimativa di esso. In fatti, siamo grati aU’Ill.mo Comm. Giulio Venturini, con­ servatore reggente dell’Archivio notarile distrettuale di Ferrara, nel Castello Estense di questa città, il quale ci fornì la notizia, in data dell’8 maggio 1943, che il detto notaio rogò atti dal 1464 al 1490. Ed è appunto questa la data approssimativa a qua ad quam - in cui potè essere rogato questo inventario - che si è messa tra paren­ tesi, non trovandosi in esso. Molto probabilmente, questo inv. fu fatto poco dopo il 1485, quando fu fatto il nuovo Abbate Commendatario, il Card. Giuliano della R ov ere2; e quindi, essendo trascorsi parecchi anni dal precedente, fatto nel 1464, sarà stato opportuno fame un altro. Inoltre, dallo stesso numero dei codici che sono 237 in questo catalogo, mentre in quello del 1464 sono 255, si può dedurre che questo del (1464-90) dev’essere posteriore a quello del 1464, perchè i codici andavano diminuendo di numero, con il tempo, dato l’ab­ bandono in cui erano nel see. xy, di cui abbiamo parlato nella Introduzione. Dal confronto, poi, della descrizione dei codici del cat. del 1464 e specialmente dai loro ine. ed expl., con quelli di questo cat. del (1464-90), si è constatato che parecchi codici - secondo la descri­ zione fattane nel catalogo del 1464 - erano completi o non mutili a principio o in fine, mentre gli stessi - secondo quella del cat. del (1464-90) - erano mutili o, in fine, vi era stato scritto ancora altro o vi erano stati aggiunti altri fogli. La qual cosa dimostra che questo cat. del (1464-90) non è del 1460 - o del 1445 o del 1450, 1 Cfr. T iraboschi e Montagnani, loco. citi, nella nota pree. 2 Fu abb. commendatario dal I486 al 1503. Cfr. T iraboschi, loc. cit.; Montagnani, loc. cit.

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Cat. del (1464-90)

350

come dicono alcuni, di cui si parlerà dopo, - , ma dev’essere poste­ riore a quello del 1464. Infatti: 1) dalla descrizione del n. 43 del 1464 si deduce che il cod. non era acefalo, mentre lo si deduce da quella del 107 del (1464-90); - 2) nel n. 49 del 1464, Vine, è quello del cap. I del lib. X I del De Civ. Dei, mentre quello del 138 del (1464-90) si trova poco dopo il principio del cap. II dello stesso libro; - 3) dalla descri­ zioni del 68 del 1464 si deduce che il cod. non era acefalo, mentre lo si deduce da quella del 97 del (1464-90); - 4) dalla descrizione dell’84 del 1464 si deduce che il cod. non era acefalo, mentre lo si deduce da quella del 146 del (1464-90); - 5) dalla descrizione del 98 del 1464 si deduce che il cod. era completo, mentre da quella del 72 del (1464-90) si deduce ch’era mutilo in fine; - 6 ) Vine, del 103 del 1464 è quello del trattato, mentre dalla descrizione del 191 del (14641490) si deduce che il cod. era acefalo; - 7) Vine, del 113 del 1464 è quello del trattato, mentre quello del 145 del (1464-90) si trova poco dopo il principio dello stesso trattato; - 8 ) Vine, del 121 del 1464 è quello dell’Epistola di 8 . Giacomo, mentre quello del 181 del (1464-90) si trova nel v. 5 della stessa Ep.; - 9) Vexpl. del 137 del 1464 è quello del f. 226 del cod., mentre quello del 129 del (14641490) è del f. 232; - 10) Vexpl. del 139 del 1464 è quello del f. 226v del cod., mentre quello del 129 del (1464-90) è del f. 229; - 11) Vexpl. del n. 184 del 1464 è quello del trattato, mentre quello del 236 del (1464-90) è dell’argomento, aggiunto posteriormente, in fine del cod., dopo il trattato. Però, dal confronto di altri nn. si deduce che vi sono altri casi che dimostrerebbero il contrario, cioè che questo inv. o cat. del (1464-90) è antecedente a quello del 1464. Comunque, la data degli atti, rogati dal detto notaio dal 1464 al 1490, taglia la testa al toro, fino a prova contraria, e quindi, come si è detto, a questo catalogo o inventario si dà questa data approssimativa del (1464-90). Il Tiraboschi1 dice che quest’inventario è del 1450 circa. Che si tratti dello stesso, si desume dalla descrizione, riportata da lui, àeìVEvangelistarium e del Liber cantus che coincide esattamente con quella che si trova nei nn. 24 e 25 di questo stesso inventario. Questa datazione del Tiraboschi si sarà basata su quella scrit­ tagli dall’Ansaloni, il quale dice che questo inv. è del 1450 circa 1 T. cit., pp. 185 e 187.

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351

Cat. del (1464-90)

ed aggiunge che questa copia, « e s e m p l a t a » dal not. Magnanini (sic, invece di Magagnini) « è d i u n i n v e n t a r i o f a t t o d a l n o t . C a p p e l l i n a e 1, ma non si sa dove abbia ap­ preso questa ultima notizia, non essendovi in questa copia esistente a hTonantola il nome del Cappellina. Però, lo stesso Ansaioni2, parlando dello stesso inv., dice anche che questo è del 1445. Il Giorgi 3 parla di questo cat. e dice ch’è del see. xv. Anche il Gottlieb 4 ne parla e riporta tra parentesi la data del 1460, posta, come si è detto, sulla copertina. La trascrizione di questo catalogo, qui pubblicata, è della copia esistente nell’Archivio dell’Abbazia di Uonantola, la quale - come s’ è detto nell ’Introduzione di questo volume - fu trascritta, affret­ tatamente, da Mons. Angelo Mercati, dovendo ritornare urgente­ mente a Eoma, durante le sue vacanze estive a Piandelagotti (Mo­ dena), e poi fu riconfrontata da noi con la detta copia, a Konantola. Quindi è doveroso attribuire a lui quasi tutta la fatica della trascrizione del solo catalogo dei codici, mentre quella della parte che vien dopo di essi e che riguarda i libri notarili - e che abbiamo voluto anche trascrivere, avendo una certa importanza per confrontarli con quelli rimasti ora nell’Archivio abbaziale - , è tutta nostra.

(/. 1) — I n v e n t a r i u m batte

parve

a b ­

nonantulane.

(rr. 2 - 7 ) 56 (r. 8 segg.) 1)

sieristie

........................................................ .........................

Item unum m issale m agnum secundum Curiam rom a-

nam , eum calandario in prin cip io , et fin it:

«impleta ' per »,

cuperto de r u b eo R , cum arm is illorum de P ep u lis.

1 2 3 4 6 6

Cfr. V. Santi, op. cit., pp. 177 e 260. Cfr. V. Santi, op. cit., pp. 355 e 357. L'Antica Bibl. cit., p. 57-58. Ueber Mittel. Bibl. cit., p. 214, n. 607. Nei primi 7 rr., sono descritti degli oggetti sacri. Si riferisce alla parola sott. corio.

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352

Oat. del (1464-90)

2)

Item unum aliud m issale parvum secundum Curiam

rom anam , com pletum , cum calendario in p rin cipio, et finit:

« laus tibi, Christi », de rubeo cuperto et cum arm is illorum de P ep u lis. 3)

Item

m issale

«Antifana-

vetus m onasticum . In c ip it:

rium diurnum » et finit: « de cello verum iste ». 4)

Item unum m issale votivum , cupertum de corio albo,

cum calendario in prin cip io, et fin it: «comunis, ut supra». 5)

Item

unum

m issa letu m 1 votivum ,

cupertum

de

« Beneditio ad omnia queeumque volueis » 2 et fin it: « claritas ». corio

rubeo

ante. I n e .:

3

(f. 2, r. 8 sgg.) Item

in ven ta riu m

scilicet 6)

finit: « fiet

re­

vobis ».

unum graduale m agnum . I n e .: « Antifanarium

Item

8)

ecclesie,

unum graduale m agnum . I n e .: « Dominica

Item

diurnum»;

seu

librorum

surrectionis »; 7)

cori

fin it:

« Ifce,

missa est ».

unum graduale. I n c .: « Dominus

Item

secus »;

finit:

«gaudete iusti ». 9)

Item

unum

antifanarium .

I n e .:

« In

absensione.

Amen. » et fin it: « collaudant ». 10)

Item unum antifanarium . I n e .:

Benedicti »; 11)

finit: « ego

Item unum antiphanarium . I n e .:

de adventu »; 12)

Item

stolorum»; 1 2 3 oggetti

«In nativitate sancti

sum».

fin it: « est unum

finit:

«Dominica prima

magnus ».

antiphanarium . I n e .:

« In

natale apo­

«in etemum».1 2 3

È scritto: « missale », e, nell’interlinea; « tum ». Per volueris. Si omette la trascrizione della parte riguardante i paramenti e gli sacri.

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353

Oat. del (1464-90)

13) poris

Item unus liber, in quo est descriptum officium Cor­

Christi. I n c .:

«In die, ad missam»

et -finit:

«pignns

dat ». 14)

Item

unus Uber, in

quo sunt descripta invitatoria

ei Venite exultemus. I n c .: « Christus natus est »; fin it: 15)

Item

unus liber, in

et Gloria in excelsis Deo totius anni. duplicibus »; fin it: « Deum. Alleluia ». 16)

«Amen». Crieleison «In maioribus

quo sunt descripta I n c .:

Item unum breviarium m onasticum , cum arm is illo­

rum de P ep u lis. I n e .: « In

nomine Domini »;

fin it: « sapien­

tia Patris ». 17)

Item unum psalterium m agnum , cum duabus arm is

seu in sign is. I n e .: « In

nomine Domini »

et finit: « scripsi,

scripsi ». 18)

Item

unum

resurgunt » 1, quia «presules clarifi »2.

aliud psalterium prim us

latus

«Non

parvum . I n c .:

non

videbatur,

et

finit:

(f. 2V, r. 1 sgg.) 19) Item unus liber, in quo est pars unius psalterii. In e .:

« Loquatur »; fin it: « hodie 20) finit: 21)

Item

« et

unum

epistolarium .

I n e .:

« Propter

Sion »;

per hominem».

Item

unum

in a riu m 34 seu

honorem sancte Crucis » 22)

et ».

Item

unum

m a gin a lei.

et fin it: « eterne

m anuale cum

I n c .:

« Ad

possideat ».

calendario ante et finit:

«habitando »5. 1 Sopra la metà di questa parola, vi è un segno di abbreviazione arbitraria eh.e abbiamo letto ur, non potendosi leggere altrimenti in questa parola. 2 Questa parola tronca dimostra che il cod. era divenuto mutilo in fine. Dev’essere una voce del verbo clarificare. 3 Per hymnariwm. 4 Per manuale, com’è nel n. seg. ? 5 Nel n. 9 del cat. del 1464, è « Habitaculo dis (1) . . . ». G. G a l l o t t a

-

23.

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354

Oat. del (1464-90)

23)

Item unum m issaletum sen unum orationarium . I n e .:

« Canticum Angelicum»;

finit: « meruit

coronari ».

1

(f. 2V, r. 15) R es

s a er e

sacrestie

f r i m e

et

m a i o r i s 2.

(r. 33 sgg.) 24) U num evangelistarium

copertum de argento:

ab uno

latere, cum crucifisso, sancta M a ria et sancto Iohanne evangeli­ sta deauratis; ab alio latere, D eu s Pater cum quatuor evangelistis. 25)

Unus liber cantus cum

taulis de ligno, ornatis de

alvolio. 3

(f. 3V, r. 8 sgg.) In v e n ta r iu m

librorum

m on asterii

n o ­

uant ulani. 26)

Im p rim is,

secunda pars B ibite, in

m em branis, in

carta magna, cum alvis d iscorpertisi, cuius prim a carta in cipit:

Cogor per singulos » et finit: « sed in illo adhuc »; ultima vero carta in c.: « obedite prepositis vestris » et finit: « gratia cum omnibus vobis. Arnen». «

27)

Item una pars B ibite, in m em branis, in carta magna,

coperta de corio nigro, cuius prim a carta, post prohem ium , in e .: « Filii in e .:

mei » et fin it: « quo serviturus « hostes » et finit: « qui ».1 2 3

es »;

ultim a vero

1 Segue una nota di oggetti sacri. 2 Questo cap. contiene un’altra nota di oggetti sacri ed i due segg. codici. 3 Segue, fino al r. 7 del f. 3^, una nota di altri oggetti sacri e para­ menti. Alcuni di questi ultimi avevano lo stemma dei Pepoli. - Nel r. 5 del f. 3V, è indicata una cassetta ornata, donata da Andrea de’ Pepoli.

1 S ic .

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Oat. del (1464-90)

28)

355

E xp ositio beati Iob super 17 parte M oralium B eati

Gregorii, in m em branis, coperta de corio nigro, cuius prim a carta in o .: « Quociens » et finit: « nec cnm infirmata »; ultim a vero

in e .:

29)

« ecclesie » et finit: « reddit »,

Item

expositio B eati A u g u stin i super Salm istam , a

prim o salm o usque ad septuagesim um quintum , in m em branis, cum una diva temtum discoperta, cuius prim a carta incipit,

« Beatus vir » et fin it: « omnis impius »; ultim a vero in e .: « innovat » et fin it: « creatori suo. Arnen ». post prohem ium : 30)

Item

unum

passionarium

plurim orum

Sanctorum ,

in m em branis, cum alvis discopertis, cuius prim a carta in c .:

« Melitus, servus Christi » et finit: « exterius »; ultim a vero in e .: «maiori» et fin it: «in secula seculorum. Amen». 31)

Item

aliud passionarium , in m em branis, cum alvis

discopertis, cuius prim a carta in c .: « Pluviam » et finit: « quod »; ultim a vero in e .: « vir autem » et finit: « te ipsum ».

(f. 4) 32) branis,

Item

unum hom olarium super E vangeliis, in m em ­

33)

carta in c.: «In estis »; ultim a in e.: « resure«in secula seculorum. Amen ».

coperto de corio

illo tempore » et turus sum» et Item

albo, cuius prim a

finit: « mondi finit:

una

pars

B ib lie,

in

m em branis,

cum

discopertis, cuius prim a carta in cipit, post prohem ium :

erat » et fin it: « qui parati »; ultim a vero et fin it: « ut pervenire possimus ». 34)

alvis

«Vir

in e .: « cumtriumpho »

Item una alia pars B ib lie, in m em branis, cuperta de

«In « ex quo preceperat »; ultim o vero in e.: « et in «neque ordinis neque disposi1 2, etc».

corio nigro, cuius prim a carta, post prohem ium , in e .:

princio » 1 et finit: templo» et finit:

1 Per 'principio. 2 Forse è una parte della parola dispositi; e torse etc. corrisponde a ti finale di essa che il copista avrà letto per etc.

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Oat. del (1464-90)

356

35)

Item

unus

mem brem is, cum

liber

alvis

dies » «posset ibi»

lengendarum

disco fe r tis ,

« Hodiernus

et finit: « oculi

in c .:

et fin it:

36)

et

hom éliarum ,

cuius prim a

in

carta in c.:

revertatur »; ultim a «faciat michi homo».

vero

Item unus liber serm onum et hom éliarum , in m em ­

branis, copertus de corio nigro, cuius prim a ca/rta in cip it:

« Propinante » et finit: « compositum»; ultim a vero in e .: « ad tempus » et finit: « dedit laudem Deo ». 37)

Item unus liber hom éliarum , in m em branis, copertus

de corio nigro, cuius prim a carta in c.: « In

illo tempore »

et fin it: « per nubem»; ultim a vero in e .: « sed » et fin it: « solere ». 38)

Item unus liber serm onum A u gu stin i super lohanne,

in m em branis, copertus de corio albo, cuius prim a carta incipit,

« Intuentes » et fin it: « susceperunt »; ultim a vero in e .: « omnibus » et finit: « in omnibus. Arnen ».

post capitula: 39)

Item

unus

liber

Regule

m onachorum ,

copertus

de

«Veteris in o .: « facere

corio nigro, in m em branis, cuius prim a carta in c.:

instrumenti » et fin it: « vel intelligi »; ultim a voluit » et fin it: « et servet. Arnen ». 40)

Item

vero

unus liber expositionis Gregorii super lo b , a

prim a parte usgue ad 16, in m em branis, coperto corio nigro, cuius prim a carta in c.: « Reverendissimo » et fin it: « eligerem»; ultim a vero in e.: « et

iterum»

et fin it: « per

omnia secula

seeulorum. Arnen ». (f. 4V) 41) Item unus liber tractatus lam

P a u li

ad

R om anos,

in

S . A m b rosii

m em branis,

super

episto­

copertus de corio

albo, cuius prim a carta in c.: « Paulus,

ex Syon»; nostro ». 42)

ultim a vero in e .:

Item

servus » et finit: « veniet «potest» et fin it: « salvatore

unus Uber de Concordia regularum , in m em ­

branis, copertus de corio albo, cuius prim a carta incipit, post prohem ium et capitula:

« Regula autem », et fin it: « expe-

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357

Oat. del (1464-90)

riencia magistro»; modum». 43) terium ,

ultim a vero in c .: «

millitantis »

«post

et

Item unus liber expositionis Cassiodori su per P sa l­ in

m em branis,

cum

alvis

discopertis,

cuius

prim a

carta in c .: « Repulsit » et finit: « quando nultim a vero in c .: « qui 44)

foris »

solent ante »; p e­ « senciatur odoribus ».

et fin it:

Item alius liber expositionis Cassiodori super psalm o

centesim o prim o, copertus de corio albo, in m em branis, cuius prim a carta in c .: « Quamvis » et fin it: « sua videretur »; ultim a vero in e .: « hic 45)

Item

autem» et fin it: « intellecta snnt ». liber

expositionis

B eati

Gregorii

super

lo b ,

cum fondello albo, cuius prim a carta in c .: « Dudum» et fin it:

«resperi » 1; eterna ». 46)

Item

ultim a

vero

in c .:

« corporis » et

fin it:

« vita

liber expositionis super P salm istam , cupertus

de corio albo, cuius prim a carta in e .: « Beatus

« prosperabuntur »; ultim a vero fin it: « ex ipsa ». 47)

Item

in c .:

vir » et finit: « sub tegname » 2 et

alius liber expositionis A u gu stin i super P sa l-

copertus de corio albo, cuius prim a carta in c .: « Beatus

erio,

vir »

et fin it: « que

tet fin it: 48)

scribitur »; ultim a « salutare Dei. Arnen ».

Item

unus liber legendarum

vero in e .: « intellige » Sanctorum , cum

alvis

«Fuit Rome» et fin it: « ut nec » et fin it: « in secula

discopertis, cuius prim a carta in c .:

« ille namque »; ultim a vero in e .:

seculorum. Amen ». 49)

Item unus liber S. A u gu stin i super psalm o quinqua­

gesim o, copertus de corio albo, cuius prim a carta in c .: « Multi­

tudinis » et fin it: 50)

«non tacetur » « mala michi ».

et fin it: Item

unus liber S .

(?); ultim a vero in e .: « audi »

A u gu stin i super psalm os gra-

duales, copertus de corio albo, cuius prim a carta in c .: « Brevis » 1 Per respexi. 2 Forse per tegmine.

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Oat. del (1464-90)

358

et finit: « enim sancti »; ultim a vero in e .: « diversis » et finit:

«laudet Dominum». (f. 5) 51)

Item unus liber expositionum, beati Gregorii super evan-

geliis, eopertus de corio albo, cuius prim a carta in c.: « Y ox spe­

cialis »

et finit: « hominibus »; ultim a in c.:

fin it: « quale 52)

Item

«ecce quem»

et

est aliud ». liber tractatus beati A u gu stin i super

psalm o

centesim o prim o, eopertus de corio albo, cuius prim a carta in c.:

« Ecce » et finit: « velle »; penultim a vero in c.: « qui et fin it: « nec ideo». 53)

audivit »

Item alius liber expositionis A u relii A u gu stin i super

psalm is, a capitulo 1 9 ° 1 usque

in

finem , eopertus

de corio

«Brevis psalmus» et finit: «descendit»; «cordas » et fin it: «laudet Dominum etc. ».

albo; prim a carta in e .: ultim a vero in o.: 54)

Item

liber

expositionis

ch ilem 1 2, eopertus de corio et fin it: « de

albo;

fratribus »; ultim a « secula seculorum. Amen ». 55)

Item

beati prim a

Gregorii carta

super

A ze-

« Dei »

in e .:

vero in e .: « undique » et finit:

alius liber tractatus A u gu stin i super

epistola

Ioh an n is evangeliste, eopertus de corio albo; prim a carta in c.:

« Meminit » et finit: « cum illo »; ultim a vero in e .: « quando » et finit: 56)

«claritate». Item

unus

liber

expositionis

evangelii

secundum

M atheum , eopertus de corio nigro, cuius prim a carta

in c.,

«Nam quemcumque» et finit: « predicabat »; in e .: «Quare» et finit: «illi gignendo».

in nigro: tim a

57)

Item

ul­

unus Uber de A stronom ia, cum fondello albo.

In c ip it in certua (?)3 carta: « Quod

suspenderent »

et finit:

1 Per 119, perchè l ’inc. è di questo Salmo. 2 Per Ezechielem. 8 Sembra scritto cosi. Porse è invece di tercia.

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359

Oat. del (1464-90)

« per contactum1est »; ultim a vero in c .: « fìngesque » et fin it:

«furoris pavorisque ». 58) stin i

Item unus liber de T estim on iis Scripturarum A u g u ­

contra

D onatistas.

« Audi, Israel » et strorum» et fin it:

P rim a

carta,

post

capitula,

in e .:

fin it: « et

hominum»; ultim a in e .: gratias. Arnen. », copertus de

« ve­

« Deo

corio

nigro. 59) Item

unus

liber de

Officio

batissim i,

cum

fondello

« Cathecumini » et fin it: « filiam»; ultim a in e .: « purgandi » et fin it: « sententiis ». albo.

P rim a

60)

carta in c .:

Item unus liber B ib lie, cum alvis discopertis. P rim a

carta, post prologum , in c .: « Fuit

Bili ait »; 61)

penultim a vero in e .:

Item

septu agesim o2,

vir imus » et fin it: « tunc « serviendi » et fin it: « nobis ».

unus liber tractatus S . A u gu stin i de cupertus

de

corio

albo.

P rim a

psalmo » et fin it: « ad sciendum sa »; ultim a vero mus » et fin it: « in secula seculorum. Arnen ».

psalm o

in e .:

«In

in e .: « habe­

(f. 5V) 62)

Item unus liber tractatus A u gu stin i de psalm o

cum una alva coperta

de

corio

nigro.

P rim a

carta

« Ecce » et fin it: « caput »; ultim a vero in e .: « nec finit:

101, in c.:

ideo »

et

«preponunt» 3.

63)

Item

fondello nigro,

cuius

secunda carta in c .:

saguinem»; ultim a «filius enim hominis».

fin it:

64)

« et

unus liber E pistolarum et E vangeliorum , cum

«Venerantes»

et

vero in e .: « vivent » et finit:

Item unus liber expositionis A m brosii su per psalm o

118, coperto de corio albo, cuius secunda carta in c .:

«Beati,

1 Forse, invece di percunctactum. 2 Per « septuagesimo prim o ». Lo stesso errore è anche nel corrispondente n. 53 del cat. del 1464. 3 Nei nn. corrispondenti degli altri cataloghi, è: « proponunt ».

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360

Oat. del (1464-90)

inquit » et finit: « et compositis »; ultim a vero in c .: « dilecto » et finit: «passus est Christus». 65)

Item unus liber A u gu stin i de D ivin is V erbis, copertus

de corio albo, cuius prim a carta, post cripde 1, in e .: « Quod

ad te» et finit: 66)

«ipsam sent»2; ultim a vero « omnipotenti benedicto. Arnen ».

et finit: Item

«letissima»

in e.:

unus liber expositionis Ieron im i in

Osee ad

Pam achium , copertus de corio albo. P rim a carta in c .:

explanationibus » et finit: « iacentem»; ultim a nocentem» et finit: « tabernacula Iacob ». 67)

Item unus liber Ieron im i

super Psalario cum

tatu de Laude Psalm orum , copertus

«In

vero in e .: « in­

de corio

albo.

tra-

P rim a

carta in c.: « Diletissimi » et finit: « editio in c .:

« te

68)

provocemus »

et fin it:

est »; ultim a vero « coniugi » 34 .

Item unus liber passionum Sanctorum , cum fondello

« Passionem» et fin it: « mors »; ultim a vero in c.: « hoc cupio » et fin it: « cui omnia ».

nigro.

P rim a

69) t i s i.

Item

carta

unus

Secunda carta

sunt »; ultim a vero 70)

Item

parvus, cum

in c .:

liber Evangeliorum ,

71)

discup-

« Et

unus

liber

alvis

d iscu p tis5. P rim a

nis» et fin it: «factus»; «imploremus ».

alvis

possitum» et finit: « nati « in illo tempore » et fin it: «in templo».

in c .:

in e .:

cum

O rigenis de

V iciis

ultim a vero in c .:

et

Virtutibus,

«Portio­ «precepta» et finit:

carta

in c .:

Item unus liber legendarum seu hum iliarum secun­

dum P edam , eum alvis discopertis, cuius secunda carta in c.:

« Profectis » et fin it: « principantur »; ultim a in e .: « orfanis » et fin it: « et unigenitum ».

1 Forse invece di post capitula. 2 È la prima parte della parola sententiam che si trova, infatti, nel Migne, P . L ., t. 33, col. 774, r. 30. 8 Coniimgi f L ’ultima parte della parola è scritta male. 4 Per discwpertis. Nella p, manca il taglio per l’abbreviazione di or. 5 V. la nota prec.

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Oat. del (1464-90)

72)

361

Item unus liber Pastoralis Regule Gregorii pape, co-

pertus

de corio albo. P rim a

carta in cip it,

post

capitula:

« Pastoralis cure » et fin it: « appetunt »; penultim a vero in e .: «tradidit » et finit: « superbire ». (f. 6) 73) corio

Item albo.

unus

P rim a

veteribus libris »; et resuresimus ». 74)

4 ° 12 Evangeliorum ,

liber carta

in c .:

«In nomine»

copertus

de

«in

et fin it:

ultim a vero in c .: « ut eognovisent » et finit:

Item unus liber tratatus

loh a n n is C risostim i super

M archum , copertus de corio albo. P rim a carta in cipit, post

« Ecce mitto » et fin it: « credite »; « esse ablatum» et fin it: « de mondo ».

prologum : 75)

ultim a

in c .:

Item unus liber vite S . P a u li p rim i herem iti et alio­

rum Sanctorum P atrum , copertus de corio albo. P rim a carta in c .: « Inter multos » et finit: « supinus »; ultim a vero in e .:

pluviis » 2 et 76)

«in

fin it: « aliquando ».

Item unus liber Tnumeliarum A u g u stin i, qui vocatur

«Vo­ « promititur » et

Quinquaginta, copertus de corio albo. P rim a carta in c .:

cans »

« unde »; ultim a vero in e .: fin it: « bicamaratam». et fin it:

77)

Item

unus liber

Dialagorum

Gregorii,

copertus de

«Quadam die» et fin it: «nonnum­ « spacium» et finit: « et3 horam».

corio albo. P rim a carta in c .:

quam»; 78)

ultim a vero in e .: Item

unus liber E pistolarum

Cecilici C ipriani, cum

fondello albo lacerato, cuius prim a carta in c .: « Bene admones » et fin it:

«laverò»;

ultim a vero in c .:

«plus habeo»

et fin .:

«hora ». 1 Invece di 4or (quattuor), come si trova nel corrispondente n. 221 del cat. del 1464. 2 Era stato scritto: 'plumis che poi fu cancellato e vi fu scritto sopra, nell’interlinea: « pluviis ». 3 Per it, ultima parte di claus che doveva essere nella pag. prec.

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362

Oat. del (1464-90)

79)

Item

unus

Ie r o n im i x,

liber E pistolarum

copertus

« Pauci » et finit: « egressum»; penultim a vero in o .: « non12 fraudastis » et finit:

de

corio

albo,

cuius

prim a

carta

in c.:

«patrie ». 80)

Item unus liber super eo quod dicit P salm ista: « Quis

est homo qui vult vitam », sine alvis, cuius prim a carta in c:. « Vocans » et finit: « tempus »; ultim a vero in e.: « vir » et fin it: «in hoc seculo sepoator3. Arnen». 81)

Item

unus

liber

Jwmeliarum

Gregorii,

copertus

de

corio albo lacerato, cuius prim a carta in c .: « Reverendissimo » et fin it: « in

vinchulis;

ultim a vero in e .: « secum» 4 et finit:

«proconsul ». 82)

Item

unus

liber de Qualitate

et Quantitate

anim e,

« Quoniam» et fin it: « terre »; ultim a vero in e .: « timere » et fin it: « probatur ». cum fundello albo, cuius prim a carta in c.: 83)

Item unus liber de Generibus et Vitam monachorum ,

copertus de corio albo, cuius prim a carta in cipit, post capitula:

« Monachorum» et fin it: « disponendum»; ultim a vero in e.: «nobilitat » et finit: « imparciat ». 84)

Item

unus

liber

expositionis

Gregorii

super

lo b ,

copertus de corio albo, cuius prim a carta in cip it, post capitula:

« Adhortante » et fin it: « prosequemur »; ultim a vero in e.: «corpora » et fin it: « castigas ». 85) et

8.

Item

unus

Ieron im u s

oraticule 6 28,

in

liber ex D ictionibus N u m eros

copertus

de

explicite

corio

albo.

Addam anti sunt P rim a

qui

tractatum 5 carta

in c.:

1 Manca: « s u p e r E p is t o l a s P a u l i » che ei trova nel corrispondente η. 79 del cat. del 1464. 2 Questa parola è poco leggibile. 3 Invece di r e p a r a to r . 4 Era stato scritto: « s e c u la », con il segno, in fine, a forma di 3; e quindi si doveva leggere seculam. Poi fu cancellata la parte finale e rimase soltanto s e c u , con il segno dell’abbreviazione della m sulla u . 5 « Q u i — tra c ta tu m »: non va il senso nè la grammatica. Inoltre, questo trattato è di Origene e non di S. Girolamo. 8 Porse per o r a tiu n e u le .

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363

Oat. del (1464-90)

«Ut verbis» «Christi ».

et fin it:

«est»;

penultim a in c .:

«sunt»

et fin it:1

(f. 6V ) 86)

Item unus liber Sm aragdi de diversis V irtutibus, n o­

m inatus D iadem a m onacorum , copertus de corio albo. carta in cip it, post capitula: « Hoc

est »

P rim a

et fin it: « humanis »;

ultim a vero in o .: « foris » et fin it: « inimici ». 87)

Item unus Uber vite P atrum , cum alvis discopertis.

P rim a carta, post capitula, in e .: « Benedictus » et fin it: « intenc-

tione »; 88)

ultim a vero in e .: « nonne » et fin it: « de Item

igne ».

unus liber de Claustro corporis et anim e, co­

pertus de corio albo. P rim a carta in c .: « Rogasti » et fin it:

«temporalium»; ultim a vero in e .: « omnibus » et fin it: « Arnen». 89)

Item unus liber tractatus S . R em igii su per P sa lm is,

copenus de corio albo. Secunda carta in c .: « Non solum» et finit:

«vocentur»; 90) duos

ultim a vero in e .:

Item

«placere» et

finit:

«concludit».

unus liber su per eo quod quidam

creatores

sine

principio

credunt,

cum

Caterorum

fundello

albo;

«De divissione» et fin it: «potestatem». « adhuc » et fin it: « monstratur ».

P rim a carta in c .: ultim a in e .: 91)

Item unus liber expositionis A ym o n is su per Isa ya m ,

copertus de corio albo. P rim a carta in c .: « Isayas » et finit:

« precipiuntur »;

penultim a

vero

in c .:

« dicatur » et finit:

«liberatione ». 92)

Item unus liber expositionis D am asi super 40r E va n ­

gelistas, copertus de corio nigro. P rim a carta in c .: « Beato » et fin it: « Iohannes »; ultim a vero in e .: « significans » et finit:

«libros ». 93)

Item

unus

liber

S.

A u g u stin i

super

alvis discopertis. P rim a carta in e .: « Omnis

« et

comodo »;

ultim a vero in e .: « autem» et

G enesi,

cum

divina » et finit: fin it: « nomina ».

1 Vi sono cancellate le parole: « humanis·, ultima vero in cipit ».

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364

Cat. del (1464-90)

94)

Item

unus

liber

A u g u stin i,

H yp on esticon 1 contra

Pelagianos hereticos, oopertus de corio albo. P rim a carta in c,:

« Adversarii » et finit: « moriturum

«Paulus » 95)

fuisse »;

penultim a in c.:

et fin it: « Apostolus »2.

Item unus liber A u g u stin i super Graciarum A ctiones

et divinis O fficiis, copertus de corio albo. P rim a carta in c.:

« Gloriosissime » et finit: « die sabbati »; ultim a vero in o.: «eum multis » et fin it: « imponere ». 96)

Item

discopertis,

unus

cuius

liber

prim a

hom eliarum

Gregorii,

cum

alvis

«In illo tempore» et in e .: « componit » et finit:

carta in c.:

fin it: « cognoverunt »; ultim a vero

« dignetur ». 97)

Item im us liber F u lgen tii de Veritate P redestinationis,

copertus de corio albo. P rim a carta in c.: « Acipimus » et finit:

«ut ipsum»; ultim a vero 98)

in e .: « ita enim» et fin it: « revelabit ».

Item unus liber dom ini E berti, archiepiscopi Eburaci

civitatis, de P en iten d a , cum fondello albo. P rim a carta in c.:

«Institutio »

et finit: « propter »; ultim a vero in e .: « iustos »

et fin it: « semper ».

(f. 7) 99)

Item

unus

liber expositionis B ede super

Salam onis, copertus de corio

bole» et fin it: «numero»; «Deo gratias ». 100)

Parabolas

albo. P rim a carta in c.: « Para­

ultim a in e .:

«quoniam»

et finit:

Item unus liber expositionis A m b rosii super E p isto­

las P a u li ad R om anos, copertus de corio albo. P rim a carta in c .:

«Paulus»

et finit:

«que»;

ultim a vero in e.:

«esto»

et

fin it: « agerent ». 101)

Item unus liber qui vocatur Questionalis secundum

A u gu stin u m ,

corp ertu s 3 de

corio albo. Secanda carta in c,:

1 Per Rypom neslicon. 2 « Epistolam », nel corrispondente n. 7 del cat. del 1331. 3 Sic.

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Cat. del (1464-90)

« Qui

non » et fin it: « ecce »; « Yhesu Christi ».

fin it:

102)

365

penultim a in c .: « non

est »

et

Item unus liber expositionis A u g u stin i su per A m o s

prolieta, copertus de corio albo. T er d a carta in e .: « Permiteret»1

« esse »; penultim a in e .: « et

et fin it:

convertam»

et finit:

«montes et colles ». 103)

Item

corio

albo. P rim a

de

principio »

unus liber

104)

carta

et fin it: « ab

« defunctus

et finit:

Item

losep lii

historiographi,

in cipit,

uno »;

post

copertus

prohem ium :

ultim a carta in c .: « et

« In qui »

est ».

unus liber

expositionis

su per

G enesi,

cum

« Etiam » et fin it: « conversionis »; ultim a in c .: « fecisse » et finit: « ho­ una

alva

tantum .

P rim a

carta

in teg ra 23 in c .:

minum». 105)

Item unus liber expositionis A u gu stin i super E p i­

«Pau­ « de centurio »

stolas P a u li, copertus de corio albo. P rim a carta in c .:

lus » 3

et fin it: « et

et fin it:

videns »; « esse positis ».

106)

Item

unus liber

ultim a vero in c .: textus

G enexis et

copertus de corio nigro. Secunda carta in c .:

A p p oca lip sis,

« Ut

et fin it: « spiritum»; ultim a in c .: « degebant » et fin it: 107)

possint » « Arnen ».

Item unus liber tractatus A u g u stin i su per psalm o 119,

copertus de corio nigro. P rim a carta in cipit, in n igro: « Quem

modo » et et fin it: 108)

«plorationis »; « cum primitivis ». fin it:

penultim a vero in e .:

«lucerna»

Item unus liber expositionis Oreginis super G enesim ,

cum fondello albo. P rim a carta in c .: « In

«velluti»; 109)

ultim a

in c .:

principio » et finit: « sequitur » et fin it: « parentibus ».

Item unus liber Cronice E u seb ii episcopi cum gene­

rationibus B ib lie, cum fondello albo. P rim a carta in c .:

«Dei

1 Forse invece di prom itteret. 2 Questa parola « integra » fa capire elle i ff. prece, dovevano essere logori o lacerati. 3 Per Faustus (v. le oss. di questo n. 105).

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Oat. del (1464-90)

366

omnipotentis » et fin it: et finit: «Amen». 110)

Item

« in regno »; ultim a in e ,: « omnibus »

unus Uber explanationum Isa y e prophète se­

cundum Ieron im u m , copertus de corio albo. P rim a carta in c.:

«Variis moletis»1et finit: «florum» (?)2; et fin it: « nescient ». 111)

ultim a in c.:

«fortium»

Item unus liber explanationis leron im i super Iere-

m ia , copertus de corio albo. P rim a carta in c.: « Post

tionis »

et finit: « prophétie »;

ultim a

explana­ « na ex ipsa »

in c.:

et fin it: « comprehenduntur ». 112)

Item unus liber Istoriarum

Isid ori

cum

alvis di-

scopertis. P rim a carta, post capitula,34 : «Et cappiflos» et finit:

templo »; (f.

ultim a in e .:

«DominumDeum» et finit:

«in « disiplinis».

T)

113)

Item unus liber expositionis A u gu stin i de Vera R e ­

ligione, cum fondello albo. P rim a carta in c.: « Tunc » et finit:

«predicare »; 114)

penultim a in c.:

« et

Urbis »

« fato ».

Item unus liber hom eliarum A u gu stin i num ero 5 0 a.

P rim a carta in c.: « Vocans » et fin it: « qui

«patet » et 115)

et finit:

est »;

ultim a in e.:

fin it: « maxillam», cum alvis discopertis.

Item

unus Uber L ucidarii et Serm onum , parvolus,

copertus de n ig ro .. P rim a carta inc,: « Sepius » et finit: « ab

utroque»; 116)

ultim a in c.:

«vidit»

et finit:

«homine».

Item unus liber expositionis leron im i adversus lo v i-

«Pauci» et finit: finit: « susceperunt ».

n ia n u m i, cum una diva. P rim a carta in c.:

«urus »;

ultim a in e .: « paradisum» et

1 Per m olestiis. 3 È scritto: « f l o r », con il prolungamento della r attorcigliato. Forse invece di p r o n u m , come si trova nella parte ultima dello stesso trattato. Cfr. Migne, P. L ., t. 24, col. 325, r. 39. 3 Manca: « i/ncipit ». 4 Era stato scritto: « I e m i n ia n u m », ma poi, nell’interlinea, fu scritto da mano posteriore: « I o v i n ia n u m ».

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367

Oat. del (1464-90)

117)

Item unus liber A u gu stin i de Civitate D e i et sunt

7 libri, cum

alvis discopertis, disquinternatus. P rim a carta

in e .: «Gloriosissimam» et fin it: «sunt»; «faceret » et fin it: « Pompilio ». 118)

ultim a vero in e .:

Item unus liber A u g u stin i de Civitate D e i contra P a ­

«ÏTunc» et fin it: finit: «expediant».

ganos, copertus de corio albo. P rim a carta in c .:

«gracia»; 119)

ultim a in c .: Item

unus

«voluntatis»1 et

liber

C onfessionum

A u gu stin i

et vite

Sancte P au le et serm onum A m b roxii, lero n im i, A u gu stin i, et Regule patris B a silii, cum alvis discopertis. P rim a in e .:

«Nucie» et finit: « seculorum. Amen.»; multiplicetur » et fin it: « peccatorum». 120)

penultim a in e .:

Item unus liber M a rtilo g ii 2 sancti leron im i, copertus

de corio albo. P rim a carta, post capitula, in e .:

patris » 3 et fin it: « excolleantur » 4 fin it: « hec sunt ». 121)

«eius

ultim a in e.:

«In civitate « penitus » et

Item unus liber Ioh ann is C risostim i su per M archum

et M atheum , cum fondello albo. P rim a carta in c .: « Omnis »

«invicem»; «non priius ».

et fin it: 122)

Item

unus

ultim a in e .: « intelligenciam» et finit: liberi R abani

M a io r i 3 5 comentariorum 4

in G enesios, copertus de corio albo. P rim a carta in cipit, post

«In principio» et fin it: «dicens»; «commendare» et fin it: «Arnen».

capitula: 123)

ultim a

in e.:

Item unus liber Y sid ori de D ivin is Offitiis, copertus

de corio albo. P rim a carta, post capitula: « Tonsure » et fin ii:

« acepit »; ultim a in e .: « presbitero » et fin it: « lavare pedes ». 124)

Item

unus alius liber Y sid ori de Offitiis,

copertus

de corio nigro lacerato. P rim a carta, post capitula, in e .: « T on -

1 Forse invece di voluntate. 2 Per m artyrologii. 3 Per P a risiem i (v. le oss. per Vine, dei n. 63 del cat. del 1331). 4 Per extollecmtur ( = extollantur). 5 Per M auri.

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Oat. del (1464-90)

368

sure » et patre ».

fin it: « apostolum»; ultim a in c .: « est » et finit: « a

125)

Item unus liber, quintus Istoriarum secundum lo s e -

phum , copertus de corio albo. P rim a carta, post capitula, in c .:

« Predictum» et finit: « vocatur »; ultim a vero in o.: « Iudeorum» et fin it: « defuntus est ». 126)

Item unus liber, qui dicitur Sm aradus, in exposi­

tione E pistolarum et Evangeliorum per totum annum , copertus de corio albo. P rim a carta, post capitula, in c .: « Cernens

ecclesia »

et finit: « ambos

duos »;

in « dum enim»

ultim a in c .:

et fin it: « mater ». 127)

Item

unus liber A ctuu m A postolorum , copertus de

«Primum qui­ in e .: «immutatio»

corio nigro . P rim a carta, post capitula in e .:

dem»

«Galilei sunt»; « gravidam ».

et finit:

et fin it:

ultim a

(f. 8) 128)

Item

unus

P rim a ,

liber Ecclesiastice Istorie,

corio

albo.

post

fin it:

« vetustissimus »;

capitula,

ultim a

copertus de

« Sucessiones » et « implevit » et finit:

in e .:

in e .:

«ducuntur ». 129)

Item unus liber Ecclesiastice Regule sanctorum A p o ­

stolorum , prolate per Clem entem papam , copertus de corio albo. P rim a carta in c .: « Dompnus

septimus»; virorum».

penultim a in c .:

130)

unus

Item

alphabetum,

cum

«Diligenter» et fin it: « Isdrael ». 131)

Item

liber

alvis finit:

unus

Petrus » et finit: « dies decimus «honestate» et fin it: «sanctorum alphabeti

discopertis.

«de quo»; liber

seu Secunda

ultim a

notabilis

signatus

in e .:

Cronice

per

carta

in c .:

«ficata»

P er ic i

ducis,

copertus de corio albo. P rim a carta in c .: « Domino finit:

«summe obediencie»;

ultim a

in e .:

et

suo » «conventum»

fin it: « episcopo ».

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et et

369

Oat. del (1464-90)

Item unus liber E en eh en ii B r itti 1, episcopi, copertus

132)

de corio albo. P rim a carta in c .: « Domino » et fin it: « admi­

randis »;

ultim a in c .: « quod » et fin it: « super

133)

Item

unus liber, in

eum».

quo est vita sancti Silvestri,

sanctorum m artirum S en exii et T eopotii atque A d ria n i pape. P rim a carta in e: « In ilio tempore » et fin it: « tibi, ultim a in e .: « finientur » et fin it: « et 134)

cetera ».

Item unus liber B ede de N atura rerum et N atione

tem porum ,

copertus de corio

n igro: « De

«feria »

Domine »;

natura rerum» « 1330 ».

albo. P rim a

carta in cipit, in

et fin it: « negotio »; ultim a in c.:

et fin it:

135)

Item

unus

liber

ex cep ta 2 ex

rum P ontificum , copertus de corio albo.

«Quoniam» et finit: «cupit»; carta gorius » et fin it: « quorum mens ». 136)

D ecretis

R om ano­

P rim a carta in c.:

penultim a in c .:

«Gre­

Item unus liber B ede de Gestis A nglorum seu Istoria ,

« Gloriosissimo » et fin it: « extiterit »; ultim a in e .: « pontificis » et finit: « vacopertus

de corio

albo. P rim a

carta in e .:

litudini ». 137)

Item unus liber, in quo continentur libri Locatio­

num 34A u gu stin i, Questionum retractatio et libri L oca tion u m i, copertus

de corio

et fin it: « in

albo.

medio »;

«Septem libro» « scriptum est » et finit:

P rim a carta in c.:

ultim a in e .:

«Arnen». 138) de

corio

Item unus liber A u gu stin i de Civitate D ei, copertus nigro.

«conte5 nature»; « sacramentis ».

P rim a ultim a

carta in c .:

«Est que» «debellabantur»

in c .:

et

finit:

et

finit:

1 Per B ucherii. Kiguardo a « B ritti » - che dev’essere una parola errata non siamo riusciti a sapere cosa potesse significare o ad indovinare la parola corretta. 2 Per excerpta. Però dovrebbe esservi: excerptorum. 3 Per Locutionum. 4 « e t — Locationum » è ripetizione delle stesse parole precedenti. 6 Per cuncte. G . G u l l o t t a - 24.

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Oat. del (1464-90)

370

139)

Item unus liber de Potestate et prim atu A ppostoliee

S ed is, patriarcharum

ceterorumque prim atu, copertus de corio

albo. P rim a carta, post capitula, in e .: « In

«ordinarii»;

ultim a in e .:

140)

unus

Item

tione 1 23 et cum

quid

alvis

novo » et finit: «secreta» (?)x et finit: «letabuntur».

liber

inter

de

ipsam

discopertis,

et

Item

unus

activam

disquinternatus.

«diua multumque » 3 et finit: «neque» et fin it: «Amen». 141)

Proprietate

liber

vite

contem pla­

vitam ,

et reliqua, carta

in c.:

« contendunt »; ultim a

in e .:

B ede

de

P rim a

Com puto,

corio albo. P rim a carta, post capitula, in c.:

ragione»4*et fin it: «coronam»; « distinguit ». 142)

Item

unus

ultim a in e .:

liber E pistolarum

copertus

de

«De temporum «quas» et finit:

P a u li

14,

copertus

de corio albo. P rim a carta in e .: « Cum Dei adiutorio » et finit:

«cotidie»; potest ». 143)

penultim a

in e .:

«unusquisque»

et

fin it:

«non

Item unus liber super E pistolas P a u li, cum alvis

discopertis. P rim a carta in c.: « In

« passus est »; ultim a in c.:

montem Domini » et finit: « hoc signo t » 5 et finit: « Amen ».

(f. 8") 144)

Item unus liber de Gestis Rom anorum , copertus de

«Quoniam bellum» et finit: «fuerat» et finit: « contexturam» 6.

corio albo. P rim a carta in c.:

«habent»; 145)

ultim a in c.:

Item

unus

expositionis

Cassiodori,

a psalm o

74

usque ad 100, copertus de corio albo. Secunda carta in c.:

1 Sembra scritto: s e d e r a o s e c r e ta . 2 Per c o n te m p la tiv e . 3 Per d i n m u ltu m q u e . 4 Per r a tio n e . 8 Invece della t, doveva esservi, nell’originale, un segno di croce che l’autore del cat. prese per una t. Infatti, il contesto vuole le parole: h o c s ig n o c r u c is .

6 Per

c o n te c tu r a m .

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