Studi [Studj] su Dante [First ed.]


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Italian Pages 212 Year 1900

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Studi [Studj] su Dante [First ed.]

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,,, \ r .,,.. RAFFAELLO FORNACIARI

STUDJ SU DANTE PRIMAEDIZIONEFIOREN11INA RIYEDUTA E ACCRESCIUTA

IN ]'IRENZE G. C. SANSONI, EDITORE

1900

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1 Il Lubin rispose lungamente alle mie ragioni e a quelle, non dissimili, del prof. D'Ovidio,· col suo libro Dante spiegato con Dante. Polemiche di'l:erse, Trieste, 1884. Vedi anche del medesimo Lubin, Dante e gli astronomi italiani. Dante e la donna gentile. Trieste 1895. Quivi egli prova che gli antichi 11011 conoscevano. la rivoluzione siderale di Venere intorno al sole, che si compie in 2i,t giorni; ma soltanto quella del suo epiciclo, riferita da Tolomeo é da Almagesto, che faecasi in 584: giorni; onde, l'apparizione della Donna gentile non sarebbe pit.i da mettersi, come credeva il Todeschini, nel settembre del 1291, cioè poco piti di un anno dopo la morte di Beatrice; ma nell'agosto del 1293; quando dunque la giovenM, di Dante era già. cominciata da quasi tre anni. Ma nella Vita nuoi•a (cap. 36) si dice espressamente che la gentil donna fu vista dal poeta alquanto tempo dopo che si era compiuto l'anno dalla morte di Beatrice. Come potrebbe quell' alquanto tempo estendersi a piti di due anni? È vero che il Poeta nel Convito (u, 13) chiama piccol tempo un periodo di circa trenta mesi; ma, dato ancora che si debba legger cosi e non tre mesi, come da alcuno si crede, il caso è assai diverso; perché il picciol tempo è una espressione relativa all'effetto dell'innamoramento

LA TRILOGI.\ D.\~TESC.\

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Xuorn. come ci pare irrepngnabile, indica tutto il li1,retto. il Poeta stesso ( Com:ito, Tratt. 11, c. 13) ci narra di :n-erlo composto mentre si dani o si era dato a leg-gere Boezio e Tullio; quando (egli dice) per un poco d1'.mio ingegno molte cose, quasi come sognando, f/itt 1:edea: siccome nella Vita nuoYa si può 'cedere: do,·e il già ci rimanda ad un tempo decorso; dunque a muti che passassero quei trenta mesi di studio, che mh-er capo alla canzone Voi che intendendo, ecc. Xe è di gran peso l'obiezione, che le cose dette nella prosa della rifa Xuom appaiono frutto di studj filosofici e teologici, perché si sa che il Poeta la sua puerizia con istwlio contin01:o diede alle hberali arti, e 1:n quelle mirabilmente dil:enne espeì-to (BOCCACCIO,Y.ita di Don te): e che non solamente a litteratura ma a clegli oltri studi liberali si diede (ARETI~O, Y.ita di Danteì: ad ogni modo 1 se alcuni anni prima era stato capace di comporre canzoni sublimi come quella: Donne che a rete intelletto cl'amore; doveva già conoscere pit.i.che a hlrnstanza la rettorica e la filosofia, per quanto non a ,·esse fatto di quest'ultima uno studio ex professo. Infine. per riferire al 1300 il pellegrinaggio accennato negli ultimi capitoli della Vita Xuorn, poco vrornno le parole In quel tempo che molta gente andara per ntlPre quell' ùnnwgine benedetta, ecc. poiché quasi tutti i codici sono