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Italian Pages [266]
GIANLUCA LOMBARDI STOCCHETTI è Professore associato presso il Dipartimento di Accounting dell’Università Bocconi. EMILIA PIERA MERLOTTI è dottore di ricerca in economia aziendale e Lecturer presso il Dipartimento di Accounting dell’Università Bocconi. PAOLA ALESSANDRA PARIS è Professore a contratto presso il Dipartimento di Accounting dell’Università Bocconi, Dottore commercialista e Revisore legale.
Lombardi Stocchetti - Merlotti - Paris LE VALUTAZIONI DI BILANCIO E IL BILANCIO CONSOLIDATO
Il volume contiene esercizi, ordinati secondo una logica crescente di complessità, aventi ad oggetto la redazione del bilancio d’esercizio secondo quanto previsto dal codice civile, in materia di principi di redazione e schemi di rappresentazione, e dai principi contabili nazionali, in materia di criteri valutativi dei principali valori stimati e congetturati di fine esercizio. Chiudono il volume alcuni esercizi aventi ad oggetto la redazione di un bilancio consolidato (limitandosi al solo primo esercizio di attività del gruppo).
Gianluca Lombardi Stocchetti Emilia Piera Merlotti Paola Alessandra Paris
LE VALUTAZIONI DI BILANCIO E IL BILANCIO CONSOLIDATO Esercizi
2a EDIZIONE
P +
Euro 24,00
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Gianluca Lombardi Stocchetti Emilia Merlotti Paola Alessandra Paris
LE VALUTAZIONI DI BILANCIO E IL BILANCIO CONSOLIDATO Esercizi
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Copyright © 2018, 2019 EGEA S.p.A. Via Salasco, 5 - 20136 Milano Tel. 02-58365751 - Fax 02-58365753 [email protected] - www.egeaeditore.it
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Seconda edizione: settembre 2019 ISBN 978-88-7534-190-9 ISBN ebook 978-88-238-1839-2 Impaginazione: Corpo4 Team
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Indice
Parte Prima. Le valutazioni di bilancio 1
Struttura e contenuto del bilancio destinato a pubblicazione
pag. 3
2 La valutazione delle rimanenze di magazzino
»
21
3 I ricavi e i crediti di funzionamento
»
57
4
I fondi rischi e oneri e i debiti
»
77
5
Le operazioni in valuta
»
89
6 Le imposte correnti, differite e anticipate
»
105
7 La valutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali
»
137
8 La valutazione delle attività finanziarie
»
169
9 Il bilancio consolidato
»
201
10 I principi contabili internazionali
»
251
Parte Seconda. Il bilancio consolidato
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Parte Prima Le valutazioni di bilancio
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1 Struttura e contenuto del bilancio destinato a pubblicazione
1
________________________________________
Esercizi Basic
________________________________________________
Esercizio 1 Sulla base di quanto disposto dagli artt. 2424 e 2425 del c.c. negli schemi di seguito presentati (riferiti ad imprese industriali), si classifichino le voci reddituali e patrimoniali nei raggruppamenti tipici riportati apponendo una X (o –X qualora la voce debba essere posta in detrazione dell’aggregato a cui appartiene) nella casella corrispondente alla risposta ritenuta corretta.
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I. Immateriali
A. Cediti vs soci
(1) Si tratta di oneri inerenti un contenzioso civile.
Prestiti obbligazionari Azionisti c/sottoscrizione Perdite portate a nuovo Costi per godimento beni di terzi Debiti per TFR Debiti vs/istituti previdenziali Trattamento Fine Rapporto Accantonamenti per rischi e oneri (1) Imposte su reddito Fondo svalutazione crediti Plusvalenze Rimanenze a magazzino di prodotti finiti Rimanenze iniziali MP Costruzioni in economia Fondo ammortamento brevetti Banche c/c Affitti attivi Ammortamento impianti
Voci del bilancio
D. Debiti
C. TFR
B. Fondi rischi e oneri
IV. Disponibilità liquide
III. Attività finanziarie non immobilizzate
II. Crediti
I. Rimanenze
III. Finanziarie
II. Materiali
Passivo C. Proventi e oneri finanziari
Conto Economico
B. Costo della produzione
Stato Patrimoniale Attivo B. Immobilizzazioni C. Attivo circolante D. Rettifiche valore attività/ passività finanziarie
Esercizio 1 a
4 Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
18/12/17 12:18
20) Imposte esercizio
A. Valore della produzione E. Ratei risconti passivi
A. Patrimonio netto
D. Ratei risconti attivi
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A. Cediti vs soci
Prestiti obbligazionari Azionisti c/sottoscrizione X Perdite portate a nuovo Costi per godimento beni di terzi Debiti per TFR Debiti vs/istituti previdenziali Trattamento Fine Rapporto Accantonamenti per rischi e oneri (1) Imposte su reddito Fondo svalutazione crediti Plusvalenze Rimanenze a magazzino di prodotti finiti Rimanenze iniziali MP Costruzioni in economia Fondo ammortamento brevetti Banche c/c Affitti attivi Ammortamento impianti
Voci del bilancio I. Immateriali (X)
I. Rimanenze X
II. Crediti (X)
IV. Disponibilità liquide X
A. Patrimonio netto (X)
C. TFR X
X
X
D. Debiti
B. Fondi rischi e oneri
III. Attività finanziarie non immobilizzate
III. Finanziarie
II. Materiali
Passivo A. Valore della produzione X
X
X
X
X
X X
X
C. Proventi e oneri finanziari
Conto Economico
B. Costo della produzione
Stato Patrimoniale Attivo B. Immobilizzazioni C. Attivo circolante D. Rettifiche valore attività/ passività finanziarie
Soluzione esercizio 1 a
20) Imposte esercizio X
1 Struttura e contenuto del bilancio destinato a pubblicazione 5
18/12/17 12:18
E. Ratei risconti passivi
D. Ratei risconti attivi
Concessioni, licenze e marchi Attrezzature Canoni di leasing Spese bancarie Partecipazioni Fornitori c/acconti Consulenze Fondo ammortamento fabbricati Fondo svalutazione crediti Riserva da sovrapprezzo azioni Mutui passivi Crediti verso clienti Noleggi Debiti tributari Interessi passivi Obbligazionisti c/interessi Ammortamento mobili e arredi
Voci del bilancio
D. Debiti
C. TFR
B. Fondi rischi e oneri
IV. Disponibilità liquide
III. Attività finanziarie non immobilizzate
III. Finanziarie
II. Materiali
I. Immateriali
Passivo D. Rettifiche valore attività/ passività finanziarie
C. Proventi e oneri finanziari
Conto Economico
B. Costo della produzione
Stato Patrimoniale Attivo B. Immobilizzazioni C. Attivo circolante
I. Rimanenze
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II. Crediti
Esercizio 1 b
6 Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
18/12/17 12:18
20) Imposte esercizio
A. Valore della produzione E. Ratei risconti passivi
A. Patrimonio netto
D. Ratei risconti attivi
A. Cediti vs soci
Concessioni, licenze e marchi Attrezzature Canoni di leasing Spese bancarie Partecipazioni Fornitori c/acconti Consulenze Fondo ammortamento fabbricati Fondo svalutazione crediti Riserva da sovrapprezzo azioni Mutui passivi Crediti verso clienti Noleggi Debiti tributari Interessi passivi Obbligazionisti c/interessi Ammortamento mobili e arredi
Voci del bilancio I. Immateriali X
II. Materiali (X)
X
III. Finanziarie X X
X
(X)
A. Patrimonio netto X
X
X
X
D. Debiti
C. TFR
B. Fondi rischi e oneri
IV. Disponibilità liquide
III. Attività finanziarie non immobilizzate
Passivo
X
X
X
X X
C. Proventi e oneri finanziari (X)
D. Rettifiche valore attività/ passività finanziarie
Conto Economico
B. Costo della produzione
Stato Patrimoniale Attivo B. Immobilizzazioni C. Attivo circolante
I. Rimanenze
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II. Crediti
Esercizio 1 b
1 Struttura e contenuto del bilancio destinato a pubblicazione 7
08/01/18 13:28
20) Imposte esercizio
A. Valore della produzione E. Ratei risconti passivi
D. Ratei risconti attivi
A. Cediti vs soci
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Fornitori impianti c/acconti Accantonamenti manutenzioni cicliche Fondo per imposte differite Capitale sociale Crediti per imposte anticipate Rimanenze a magazzino di merci Interessi attivi Svalutazione impianti Risconti passivi Salari e stipendi Riserva straordinaria Recupero spese insoluto Abbuoni attivi Svalutazione di immobilizzazioni finanziarie Ripristini di valore di immobilizzazioni finanziarie
Voci del bilancio
D. Debiti
C. TFR
B. Fondi rischi e oneri
IV. Disponibilità liquide
III. Attività finanziarie non immobilizzate
II. Crediti
I. Rimanenze
III. Finanziarie
II. Materiali
I. Immateriali
Passivo C. Proventi e oneri finanziari
Conto Economico
B. Costo della produzione
Stato Patrimoniale Attivo B. Immobilizzazioni C. Attivo circolante D. Rettifiche valore attività/ passività finanziarie
Esercizio 1 c
8 Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
18/12/17 12:18
20) Imposte esercizio
A. Valore della produzione E. Ratei risconti passivi
A. Patrimonio netto
D. Ratei risconti attivi
A. Cediti vs soci
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Fornitori impianti c/acconti Accantonamenti manutenzioni cicliche Fondo per imposte differite Capitale sociale Crediti per imposte anticipate Rimanenze a magazzino di merci Interessi attivi Svalutazione impianti Risconti passivi Salari e stipendi Riserva straordinaria Recupero spese insoluto Abbuoni attivi Svalutazione di immobilizzazioni finanziarie Ripristini di valore di immobilizzazioni finanziarie
Voci del bilancio II. Materiali X
I. Rimanenze X
II. Crediti X
A. Patrimonio netto X
X
B. Fondi rischi e oneri X
D. Debiti
C. TFR
IV. Disponibilità liquide
III. Attività finanziarie non immobilizzate
III. Finanziarie
I. Immateriali
Passivo
E. Ratei risconti passivi X
A. Valore della produzione X (X)
X
X
X
X
C. Proventi e oneri finanziari
Conto Economico
B. Costo della produzione
Stato Patrimoniale Attivo B. Immobilizzazioni C. Attivo circolante
X
(X)
D. Rettifiche valore attività/ passività finanziarie
Soluzione esercizio 1 c
1 Struttura e contenuto del bilancio destinato a pubblicazione 9
08/01/18 13:31
20) Imposte esercizio
D. Ratei risconti attivi
A. Cediti vs soci
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Titoli in portafoglio detenuti a garanzia Fondo svalutazione titoli a garanzia Costi di impianto e di ampliamento Fondo rischi garanzia prodotti Denaro e valori in cassa Titoli in portafoglio detenuti a fini speculativi Ratei attivi Riserva utili su cambi Fatture da ricevere Resi su vendite Sconti cassa passivi Azionisti c/decimi richiamati Assicurazioni Cambiali attive
Voci del bilancio
D. Debiti
C. TFR
B. Fondi rischi e oneri
IV. Disponibilità liquide
III. Attività finanziarie non immobilizzate
II. Crediti
I. Rimanenze
III. Finanziarie
II. Materiali
I. Immateriali
Passivo C. Proventi e oneri finanziari
Conto Economico
B. Costo della produzione
Stato Patrimoniale Attivo B. Immobilizzazioni C. Attivo circolante D. Rettifiche valore attività/ passività finanziarie
Esercizio 1 d
10 Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
18/12/17 12:18
20) Imposte esercizio
A. Valore della produzione E. Ratei risconti passivi
A. Patrimonio netto
D. Ratei risconti attivi
A. Cediti vs soci
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A. Cediti vs soci
Titoli in portafoglio detenuti a garanzia Fondo svalutazione titoli a garanzia Costi di impianto e di ampliamento Fondo rischi garanzia prodotti Denaro e valori in cassa Titoli in portafoglio detenuti a fini speculativi Ratei attivi Riserva utili su cambi Fatture da ricevere Resi su vendite Sconti cassa passivi Azionisti c/decimi richiamati X Assicurazioni Cambiali attive
Voci del bilancio I. Immateriali X
III. Finanziarie (X)
X
II. Crediti X
III. Attività finanziarie non immobilizzate X
IV. Disponibilità liquide X
D. Ratei risconti attivi X
A. Patrimonio netto X
B. Fondi rischi e oneri X
X
D. Debiti
C. TFR
I. Rimanenze
II. Materiali
Passivo A. Valore della produzione (X)
X
(X)
C. Proventi e oneri finanziari
Conto Economico
B. Costo della produzione
Stato Patrimoniale Attivo B. Immobilizzazioni C. Attivo circolante D. Rettifiche valore attività/ passività finanziarie
Soluzione esercizio 1 d
1 Struttura e contenuto del bilancio destinato a pubblicazione 11
08/01/18 13:32
20) Imposte esercizio
E. Ratei risconti passivi
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Fondo per contenzioso tributario Minusvalenze Rimanenze iniziali prodotti finiti Resi su acquisti Svalutazione crediti Svalutazione di immobilizzazioni finanziarie Spese telefoniche Fornitori c/acconti (servizi) Banche c/c vincolati Perdita esercizio precedente Risconti attivi Utili su cambi Rimanenze iniziali di merci Sconti incondizionati passivi Rimanenze finali di merci Fondi rischi legali
Voci del bilancio
D. Debiti
C. TFR
B. Fondi rischi e oneri
IV. Disponibilità liquide
III. Attività finanziarie non immobilizzate
II. Crediti
I. Rimanenze
III. Finanziarie
II. Materiali
I. Immateriali
Passivo C. Proventi e oneri finanziari
Conto Economico
B. Costo della produzione
Stato Patrimoniale Attivo B. Immobilizzazioni C. Attivo circolante D. Rettifiche valore attività/ passività finanziarie
Esercizio 1 e
12 Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
18/12/17 12:18
20) Imposte esercizio
A. Valore della produzione E. Ratei risconti passivi
A. Patrimonio netto
D. Ratei risconti attivi
A. Cediti vs soci
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Fondo per contenzioso tributario Minusvalenze Rimanenze iniziali prodotti finiti Resi su acquisti Svalutazione crediti Svalutazione di immobilizzazioni finanziarie Spese telefoniche Fornitori c/acconti (servizi) Banche c/c vincolati Perdita esercizio precedente Risconti attivi Utili su cambi Rimanenze iniziali di merci Sconti incondizionati passivi Rimanenze finali di merci Fondi rischi legali
Voci del bilancio
II. Crediti X
IV. Disponibilità liquide X
D. Ratei risconti attivi X
A. Patrimonio netto (X)
B. Fondi rischi e oneri X
X
D. Debiti
C. TFR
III. Attività finanziarie non immobilizzate
I. Rimanenze
III. Finanziarie
II. Materiali
I. Immateriali
Passivo A. Valore della produzione (X)
(X)
(X)
X
X
(X) X
X
X
C. Proventi e oneri finanziari
Conto Economico
B. Costo della produzione
Stato Patrimoniale Attivo B. Immobilizzazioni C. Attivo circolante
(X)
D. Rettifiche valore attività/ passività finanziarie
Soluzione esercizio 1 e
1 Struttura e contenuto del bilancio destinato a pubblicazione 13
18/12/17 12:18
20) Imposte esercizio
E. Ratei risconti passivi
A. Cediti vs soci
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Esercizio 2 a) Per i soli conti di reddito, si proceda ad indicare l’importo nell’aggregato del conto economico civilistico corretto. BILANCIO DI VERIFICA
Dare
Svalutazione crediti Affitti attivi Affitti passivi Ammortamento macchinari Banche c/c Capitale sociale Denaro e valori in cassa Salari e stipendi Fatture da emettere Crediti v/clienti Debiti per TFR Debiti tributari Debiti v/fornitori Debiti vs/istituti previdenziali Erario c/IVA Terreni Oneri sociali fiscalizzati Fondo amm.to macchinari Fondo svalutaz. crediti Macchinari Imposte correnti Interessi passivi Rimanenze a magazzino MP MP c/acquisti Mutui passivi Oneri sociali Plusvalenze Trattamento Fine Rapporto Ratei passivi Resi su vendite Sopravvenienze attive Prestazioni di servizi Rimanenze iniziali PF Rimanenze finali PF Rimanenze finali MP Rimanenze iniziali MP Risconti attivi Prodotti c/vendite Totale Risultato d’esercizio
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Avere
CONTO ECONOMICO CIVILISTICO A) Valore B) Costi C) Oneri della proventi della produzione produzione finanziari
D) Rettifiche valore attività/ pass.tà finanziarie
20) Imposte
100 300 600 1.000 1.190 8.000 200 5.000 2.000 6.000 2.400 100 2.200 200 200 3.300 200 2.000 500 6.000 100 300 3.500 5.000 5.000 2.300 1.000 500 120 130 600 2.000 1.000 2.000 1.500 1.500 200 40.120
12.000 40.120
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1 Struttura e contenuto del bilancio destinato a pubblicazione
15
b) Sulla base dei dati riportati nel precedente schema di CE si determini, quindi, il totale dei singoli aggregati: A) Valore della produzione: B) Costi della produzione: C) Oneri e proventi finanziari: D) Rettifiche di valore di attività finanziarie: 20) Imposte sul reddito:
__________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________
c) Infine, si determini il risultato netto di esercizio:__________________________
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18/12/17 12:18
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Soluzione esercizio 2 BILANCIO DI VERIFICA
Dare
Svalutazione crediti Affitti attivi Affitti passivi Ammortamento macchinari Banche c/c Capitale sociale Denaro e valori in cassa Salari e stipendi Fatture da emettere Crediti v/clienti Debiti per TFR Debiti tributari Debiti v/fornitori Debiti vs/istituti previdenziali Erario c/IVA Terreni Oneri sociali fiscalizzati Fondo amm.to macchinari Fondo svalutaz. crediti Macchinari Imposte correnti Interessi passivi Rimanenze a magazzino MP MP c/acquisti Mutui passivi Oneri sociali Plusvalenze Trattamento Fine Rapporto Ratei passivi Resi su vendite Sopravvenienze attive Prestazioni di servizi Rimanenze iniziali PF Rimanenze finali PF Rimanenze finali MP Rimanenze iniziali MP Risconti attivi Prodotti c/vendite Totale Risultato d’esercizio
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Avere
CONTO ECONOMICO CIVILISTICO A) Valore B) Costi C) Oneri della proventi della produzione produzione finanziari
100
D) Rettifiche valore attività/ pass.tà finanziarie
20) Imposte
100 300
300
600 1.000
600 1.000
1.190 8.000 200 5.000 2.000 6.000
5.000 2.400 100 2.200 200
200 3.300 200 2.000
(200)
500 6.000 100 300 3.500
100 (300)
5.000
5.000 5.000
2.300
2.300 1.000
1.000
500
500 120
130 600 2.000 1.000 2.000 1.500
(130) 600 2.000 (1.000) 2.000 (1.500) 1.500
1.500 200 40.120
12.000 40.120
12.000 16.770 2.070
14.300
(300)
0
100
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1 Struttura e contenuto del bilancio destinato a pubblicazione
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Esercizio 3 a) Sulla base di quanto disposto dagli artt. 2424 e 2425 si espongono, negli schemi sotto riportati, le macroclassi e le classi (prescindendo da voci e sottovoci) di Stato Patrimoniale e di Conto Economico prescritte dal Codice Civile. b) Inoltre, si riconducano a tali schemi le voci bilancio, di seguito indicate, relative ad un’impresa che produce e vende componenti elettronici: ELENCO VOCI 1 Crediti verso clienti (a breve scadenza)
11 Oneri sociali
2 Variazione positiva rimanenze prodotti finiti 12 Debiti verso fornitori 3 Partecipazioni in controllate e collegate
13 Proventi da partecipazioni (dividendi)
4 Debiti verso istituti previdenziali
14 Utili portati a nuovo
5 Minusvalenze da alienazione cespiti
15 Costi di acquisto materie prime
6 Fondo per rischi legali
16 Debiti per cambiali allo sconto
7 Fondo svalutazione partecipazioni in con- 17 Svalutazione partecipazioni in controllate trollate e collegate e collegate 8 Debiti per TFR
18 Fondo ammortamento impianti
9 Banche c/c (attivi)
19 Clienti c/acconti
10 Ratei passivi
20 Imposte differite
NB: Qualora una delle voci debba essere collocata a riduzione dell’aggregato di riferimento si indichi il numero di riferimento tra parentesi (X).
Stato Patrimoniale ATTIVITÀ
VOCI
PASSIVITÀ E PN
A) Crediti v/soci versamenti dovuti
A) Patrimonio Netto
B) Immobilizzazioni
B) Fondi Rischi e Oneri
I – Immateriali
C) TFR
II – Materiali
D) Debiti
III – Finanziarie
E) Ratei e risconti
VOCI
C) Attivo circolante I – Rimanenze II – Crediti III - Attività finanziarie IV - Disponibilità liquide D) Ratei e risconti
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Conto Economico
VOCI
A) Valore della produzione B) Costi della produzione Differenza A-B C) Proventi e oneri finanziari D) Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie 20) Imposte sul reddito dell’esercizio 21) Utile (perdita) dell’esercizio
Soluzione esercizio 3 Stato Patrimoniale ATTIVITÀ
PASSIVITÀ E Patrimonio netto
VOCI
VOCI
A) Crediti v/soci versamenti dovuti
A) Patrimonio Netto
14
B) Immobilizzazioni
B) Fondi Rischi e Oneri
6
I – Immateriali
C) TFR
II – Materiali
(18)
III – Finanziarie
3 e (7)
D) Debiti E) Ratei e risconti
8 4, 12, 16,19 10
C) Attivo circolante I – Rimanenze II – Crediti
1
III - Attività finanziarie IV - Disponibilità liquide
9
D) Ratei e risconti Conto Economico A) Valore della produzione B) Costi della produzione
VOCI 2 5, 11, 15
Differenza A-B C) Proventi e oneri finanziari
13
D) Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie
(17)
20) Imposte sul reddito dell’esercizio
20
21) Utile (perdita) dell’esercizio
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1 Struttura e contenuto del bilancio destinato a pubblicazione
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DOMANDE Esercizio 4 Si illustri in cosa consiste: a) il requisito della neutralità; b) il requisito della periodicità. Soluzione esercizio 4 a) Il bilancio deve essere neutrale rispetto alle specifiche attese dei destinatari. Non deve essere rivolto a soddisfare le esigenze conoscitive dell’una o dell’altra categoria di interessi convergenti nell’impresa, ma deve soddisfare le esigenze informative delle varie categorie di stakeholder. b) L’esigenza del controllo regolare dell’andamento economico della gestione comporta la misurazione periodica del risultato della combinazione produttiva svolta dall’impresa. L’intervallo prescelto è rappresentato dal periodo amministrativo.
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2 La valutazione delle rimanenze di magazzino
1
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Esercizi Basic
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Esercizio 1 L’impresa Delta alla data di chiusura del proprio bilancio (31/12/X) aveva in corso la produzione di un manufatto relativo a un importante ordine di acquisto ricevuto nell’ultimo mese dell’anno. Sapendo che: n n n
oneri sostenuti al 31/12/X: € 32 mln; costi stimati di vendita esercizio X+1: € 20 mln; prezzo di vendita stimato, al netto di abituali sconti: € 60 mln.
A. Si determini, arrotondando al primo decimale, il valore del manufatto in corso di lavorazione da iscrivere in bilancio ipotizzando l’adozione dei seguenti criteri relativi alle differenti ipotesi di correlazione costi-ricavi: a) costo; b) provento netto atteso; c) scissione del risultato in corso di formazione (in proporzione ai costi sostenuti). B. Si determini se e come varierebbe la valorizzazione del manufatto qualora il prezzo di vendita (al netto di abituali sconti e costi diretti di vendita) invece di € 60 mln fosse pari a € 48 mln. Soluzione esercizio 1 Domanda A a) COSTO: 32 Costi già sostenuti per prodotti in giacenza € 32 CE anno X Costi sostenuti
32 RF32
CE anno X+1 RI32 Ricavi60 Costi di vendita 20
Risultato di esercizio 0
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Risultato di esercizio 8
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22
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Il risultato dell’operazione emerge interamente nell’esercizio X+1 ossia quando i ricavi sono effettivamente conseguiti. b) PROVENTO NETTO ATTESO: 40 Ricavi attesi dalla vendita (€60) – costi vendita (ancora da sostenere € 20) CE anno X Costi sostenuti
CE anno X+1
32 RF(60-20)
RI40 Ricavi60 Costi di vendita 20
Risultato di esercizio 8
Risultato di esercizio 0
Il risultato dell’operazione emerge interamente nell’esercizio X anche se i ricavi non sono effettivamente conseguiti. c) SCISSIONE DEL RISULTATO IN CORSO DI FORMAZIONE: 36,9 n n n n n
costi già sostenuti: € 32 costi totali (sostenuti e da sostenere): € 32 + € 20 = € 52 margine: ricavi attesi dalla vendita – costi totali: € (60 – 52) = € 8 quota di margine di competenza dell’esercizio X: € 8 × (€ 32/€ 52) = € 4,9 valore rimanenza: costi sostenuti + quota parte margine: € (32 + 4,9)= 36,9 CE anno X
Costi sostenuti
32 RF
CE anno X+1 32 + 4,9
RI36,9 Ricavi60 Costi di vendita 20
Risultato di esercizio 4,9
Risultato di esercizio 3,1
Il risultato dell’operazione emerge parte nell’esercizio X e parte nell’X+1 in proporzione alla quota dei costi rilevati nei singoli esercizi. Domanda B a) COSTO: 32 Costi già sostenuti per prodotti in giacenza € 32 CE anno X Costi sostenuti
32 RF32
CE anno X+1 RI32 Ricavi48 Costi di vendita 20
Risultato di esercizio 0
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Risultato di esercizio –4
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2 La valutazione delle rimanenze di magazzino
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Il risultato negativo dell’operazione emerge interamente nell’esercizio X+1 ossia quando i ricavi sono effettivamente conseguiti. b) PROVENTO NETTO ATTESO: 28 Ricavi attesi dalla vendita (€48) – costi vendita (ancora da sostenere € 20) CE anno X Costi sostenuti
CE anno X+1
32 RF(48-20)
RI28 Ricavi
48
Costi di vendita 20 Risultato di esercizio – 4
Risultato di esercizio 0
Il risultato negativo dell’operazione emerge interamente nell’esercizio X anche se i ricavi non sono effettivamente conseguiti. c) SCISSIONE DEL RISULTATO IN CORSO DI FORMAZIONE: 29,5 n n n n n
costi già sostenuti: € 32 costi totali (sostenuti e da sostenere): € 32 + € 20 = € 52 margine: ricavi attesi dalla vendita – costi totali: 48 – (€ 32 + € 20) = € -4 quota di margine di competenza dell’esercizio X: € -4 × (€ 32/€ 52) = – € 2,5 valore rimanenza: costi sostenuti + quota parte margine: € (32 – 2,5)= 29,5 CE anno X
Costi sostenuti
32 RF
CE anno X+1 32 – 2,5
RI29,5 Ricavi48 Costi di vendita 20
Risultato di esercizio –2,5
Risultato di esercizio –1,5
Il risultato negativo dell’operazione emerge parte nell’esercizio X e parte nell’X+1 in proporzione alla quota dei costi rilevati nei singoli esercizi. Esercizio 2 La società Alfa S.r.l. ha cominciato ad operare nel corso dell’esercizio X. I movimenti della materia prima A sono riportati nella tabella seguente: DATA 30/03 6/04 30/04 10/05 1/09 3/09 12/12
QUANTITà ENTRATE (mt.) 20.000 50.000 35.000
COSTO UNITARIO D’ACQUISTO (€) 2,4 2,2 2
100.000
1,9
50.000
2,05
QUANTITà USCITE (mt.)
70.000
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80.000
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Si noti che: n
alla fine dell’esercizio X vi era stato un vero e proprio crollo del prezzo della materia prima A e che tale andamento trovava conferma anche nelle negoziazioni avvenute nei primi mesi dell’esercizio successivo. n il prezzo medio unitario registrato sui mercati tra la fine dell’esercizio X e l’inizio dell’esercizio X+1 si era stabilizzato su € 1,98. Sulla base delle informazioni sopra fornite si calcoli il valore delle giacenze della materia prima A da iscrivere nel bilancio al 31/12/X destinato a pubblicazione, redatto secondo i principi contabili nazionali, utilizzando le seguenti ipotesi sul flusso dei costi: n n
LIFO di periodo; FIFO.
Inoltre si indichi se i valori così ottenuti sono validi anche nel caso in cui l’azienda utilizzi nel proprio bilancio i principi contabili internazionali. Soluzione esercizio 2 Quantità in rimanenza = 105.000 unità Bilancio secondo principi contabili nazionali LIFO di periodo (20.000 × € 2,4) + (50.000 × € 2,2) + (35.000 × € 2) = 228.000 Valore di mercato: (€ 1,98 × 105.000) = € 207.900 A bilancio si iscrive il valore di mercato, in quanto inferiore al costo. FIFO (50.000 × € 2,05) + (55.000 × € 1,9) = € 207.000 Valore di mercato: (€ 1,98 × 105.000) = € 207.900 A bilancio si iscrive il valore di costo, in quanto inferiore al mercato. Bilancio secondo IAS/IFRS Secondo i principi contabili internazionali il LIFO non è una configurazione di costo accettabile. Si può iscrivere, dunque, solo il valore ottenuto con l’ipotesi FIFO (inferiore rispetto valore di mercato) pari a € 207.000.
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2 La valutazione delle rimanenze di magazzino
2
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Esercizi advanced
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Esercizio 3 La società Triangolo S.r.l. commercializza beni fungibili. Durante il suo primo periodo amministrativo (X) il magazzino è stato caratterizzato dalle seguenti movimentazioni: DATA
CARICHI
COSTO UNITARIO D’ACQUISTO (€)
10 febbraio
200
5
12 marzo
1.300
6
15 aprile
1.400
20 giugno
1.000
7
25 settembre
600
7,5
27 ottobre 15 dicembre
SCARICHI
1.500 300
8
Sulla base dei dati sopra riportati: A. Si proceda alla valutazione delle rimanenze di magazzino al 31/12/X secondo le seguenti ipotesi di movimentazione del magazzino: 1. costo medio ponderato d’acquisto; 2. FIFO; 3. LIFO di periodo; 4. LIFO continuo. B. Quale importo dovrebbe assumere il valore di mercato affinché tutti i valori delle rimanenze – determinate sulla base delle ipotesi precedenti – possano essere giudicati civilisticamente corretti? Soluzione esercizio 3 Domanda A: Quantità in rimanenza = 500 unità 1. COSTO MEDIO PONDERATO D’ACQUISTO Costo medio ponderato di acquisto unitario: (200 × 5) + (1.300 × 6) + (1.000 × 7) + (600 × 7,5) + (300 × 8) = € 6,6765 (200 + 1.300 + 1.000 + 600 + 300) Valore giacenze 31/12/X: (500 × € 6,6765) = € 3.338,25
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
2. FIFO Valore giacenze 31/12/X: (300 × 8) + (200 × 7,5) = € 3.900 3. LIFO DI PERIODO Valore giacenze 31/12/X: (200 × 5) + (300 × 6) = € 2.800 4. LIFO CONTINUO Valore giacenze 31/12/X: (100 × 5) + (100 × 7) + (300 × 8) = € 3.600 Domanda B: Affinché tutti i valori delle rimanenze possano essere iscritti a bilancio il valore di mercato dovrebbe essere maggiore o uguale a € 3.900. Esercizio 4 La società Regina del Prosecco S.p.A. commercializza in tutto il mondo, col proprio marchio, un prosecco acquistato in esclusiva da un fornitore italiano. I dati relativi agli acquisti e alle vendite per gli esercizi X e X+1 sono i seguenti. Esercizio X DATA
UNITà ACQUISTATE
22/01 05/02 22/03 16/04 07/06 14/07 16/08 30/10 05/12
100.000
PREZZO UNITARIO D’ACQUISTO (€) 6,00
UNITà VENDUTE
80.000 60.000 100.000
6,20
200.000
6,40
200.000
6,52
50.000 210.000 140.000
Esercizio X+1 Data 16/01 18/03 06/06 02/08 15/09 12/10 15/11 10/12 15/12
Unità acquistate
Prezzo unitario d’acquisto (€)
50.000
6,50
100.000
6,40
50.000
6,30
100.000
6,20
Unità vendute 80.000 50.000 90.000 60.000
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70.000
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2 La valutazione delle rimanenze di magazzino
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Si precisa che le quantità in giacenza di prosecco al 31 dicembre dell’esercizio X–1 ammontavano a 40.000 unità; il valore attribuibile a tali beni, sulla base delle diverse configurazioni di costo, è il seguente: Costo medio ponderato: FIFO: LIFO di periodo:
€ 5,70 × 40.000 = € 228.000 € 5,90 × 40.000 = € 236.000 € 5,60 × 40.000 = € 224.000
Sulla base dei dati e delle informazioni indicate si determini il valore delle giacenze di prosecco al 31/12/X e al 31/12/X+1 applicando le seguenti ipotesi di determinazione del costo: 1. Costo medio ponderato d’acquisto; 2. FIFO; 3. LIFO di periodo. Si ipotizzi, infine, che: n
il prezzo unitario a cui la società può rivendere il prosecco sia pari a € 7,00 a fine esercizio X ed a € 6,80 a fine esercizio X+1; n il costo complessivo (commerciale e distributivo) da sostenere per realizzare la vendita di ogni unità sia pari a € 0,50 a fine esercizio X ed a € 0,60 a fine esercizio X+1. A tali condizioni si indichi per ciascun anno quale o quali delle ipotesi di determinazione del costo conducono a quantificare le rimanenze finali ad un valore che non contrasti con le disposizioni previste dall’art. 2426 del codice civile e dai principi contabili nazionali. Unità in giacenza al 31/12/X–1: Unità acquistate nell’esercizio X : (100.000 + 100.000 + 200.000 + 200.000) Unità vendute nell’esercizio X: (80.000 + 60.000 + 50.000 + 210.000 + 140.000) Unità in giacenza al 31/12/X
40.000 600.000 (540.000) 100.000
Soluzione esercizio 4 Unità in giacenza al 31/12/X Unità acquistate nell’esercizio X+1: (50.000 + 100.000 + 50.000 + 100.000) Unità vendute nell’esercizio X+1: (80.000 + 50.000 + 90.000 + 60.000 + 70.000) Unità in giacenza al 31/12/X+1
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100.000 300.000 (350.000) 50.000
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
1. COSTO MEDIO PONDERATO DI ACQUISTO 31 dicembre X Costo medio ponderato di acquisto unitario: € (6 × 100.000 + 6,2 × 100.000 + 6,4 × 200.000 + 6,52 × 200.000) = 6,34 600.000 Valore Rimanenze finali: € 6,34 × 100.000 unità = € 634.000 31 dicembre X+1 Costo medio ponderato di acquisto unitario: € (6,5 × 50.000 + 6,4 × 100.000 + 6,3 × 50.000 + 6,2 × 100.000) = 6,333 300.000 Valore Rimanenze finali: € 6,333 × 50.000 unità = € 316.650 2. FIFO 31 dicembre X Valore Rimanenze finali: € 6,52 × 100.000 = € 652.000 31 dicembre X+1 Valore Rimanenze finali: € 6,2 × 50.000 = € 310.000 3. LIFO di periodo 31 dicembre X Valore Rimanenze finali:(€ 5,6 × 40.000) + (€ 6 × 60.000) = € 584.000 31 dicembre X+1 Valore Rimanenze finali: (€ 5,6 × 40.000) + (€ 6 × 10.000) = € 284.000 La valorizzazione delle giacenze al valore di mercato si determina nel modo seguente: – 31 dicembre X (€ 7 – € 0,50) × 100.000= € 650.000 – 31 dicembre X+1 (€ 6,80 – € 0,60) × 50.000= € 310.000 Confronto valore norme civilistiche – valore di mercato ANNO X configurazioni di costo
VALORE DI MERCATO
VALUTAZIONE ACCETTABILE SI
C.M.P di acquisto
634.000
650.000
FIFO
652.000
650.000
LIFO di periodo
584.000
650.000
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NO
X X X
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2 La valutazione delle rimanenze di magazzino
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ANNO X+1 configurazioni di costo
VALORE DI MERCATO
VALUTAZIONE ACCETTABILE SI
C.M.P di acquisto
316.650
NO
310.000
X
FIFO
310.000
310.000
X
LIFO di periodo
284.000
310.000
X
Esercizio 5 La società Eleganza S.p.A. opera nel settore della commercializzazione di capi d’abbigliamento. Nell’esercizio X la Società in parola ha iniziato con grande successo la commercializzazione di maglie in cachemire. I dati relativi agli acquisti e alle vendite di tale prodotto negli esercizi X e X+1 sono riportati nelle tabelle seguenti: Esercizio X DATA
OPERAZIONE
QUANTITÀ (n. maglie)
PREZZO UNITARIO (€)
2/2
Acquisto
200
150
5/4
Vendita
(100)
180
17/5
Acquisto
130
165
5/6
Acquisto
80
160
1/9
Vendita
(50)
165
10/11
Vendita
(45)
150
15/12
Acquisto
30
162
Esercizio X+1 DATA
OPERAZIONE
QUANTITÀ (n. maglie)
PREZZO UNITARIO (€)
15/1
Vendita
(70)
180
27/4
Acquisto
230
164
13/7
Vendita
(80)
120
25/10
Vendita
(100)
174
1/12
Acquisto
40
168
Sulla base delle informazioni sopra fornite, si determini il valore delle giacenze di magazzino delle maglie in cachemire al 31/12/X e al 31/12/X+1 (arrotondando i valori all’unità), utilizzando le seguenti configurazioni di costo: 1. Costo medio ponderato di acquisto; 2. FIFO.
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Si indichi inoltre quale (o quali) delle ipotesi precedenti conducano ad un valore delle giacenze civilisticamente corretto, ai fini della redazione del bilancio d’esercizio, sapendo che: n
alla data di chiusura dell’esercizio X, il prezzo di vendita di una maglia in cachemire è pari a euro 168 e la Società deve sostenere spese dirette di vendita per ciascuna maglia per euro 9; n alla data di chiusura dell’esercizio X+1, il prezzo di vendita di una maglia in cachemire è pari a euro 174 e la Società deve sostenere spese dirette di vendita per ciascuna maglia per euro 13. Soluzione esercizio 5 Esercizio X Quantità in rimanenza al 31/12/X: (200 – 100 + 130 + 80 – 50 – 45 + 30) = 245 1. COSTO MEDIO PONDERATO DI ACQUISTO (200 × 150 + 130 × 165 + 80 × 160 + 30 × 162) = (69.110 / 440) = C.M.P. unitario: (200 + 130 + 80+30) = 157,1 (≈ 157) Valorizzazione giacenza (245 × 157) € 38.465 2. FIFO Valorizzazione giacenza (30 × 162 + 80 × 160 + 130 × 165 + 5 × 150)
€ 38.955
VALORE DI MERCATO AL 31/12/X: [245 × (168-9)] IPOTESI DI DETERMINAZIONE DEL COSTO
€ 39.860
Valore accettabile ai fini civilistici? SÌ
Costo medio ponderato di acquisto
NO
X
FIFO
X
Esercizio X+1 Quantità in rimanenza al 31/12/X+1: (245 – 70 + 230 – 80 – 100 + 40) = 265 1. COSTO MEDIO PONDERATO DI ACQUISTO (230 × 164 + 40 × 168) = (44.440 /270) = 164,6 C.M.P. unitario: (230 + 40) Valorizzazione giacenza (265 × 164,6)
€ 43.619
2. FIFO Valorizzazione giacenza (40 × 168 + 225 × 164)
€ 43.620
Valore di mercato al 31/12/X+1: [265 × (174 – 13)]
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€ 42.665
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2 La valutazione delle rimanenze di magazzino
31
IPOTESI DI DETERMINAZIONE DEL COSTO
Valore accettabile ai fini civilistici? Sì
NO
Costo medio ponderato di acquisto
X
FIFO
X
Esercizio 6 La società Alfa Spa commercializza elettrodomestici. L’attività ha inizio nel periodo X. I dati relativi all’unica operazione di acquisto avvenuta nell’esercizio X sono di seguito riportati: n n n
quantità: n. 1.200 frigoriferi “modello ICE” prezzo di acquisto unitario: € 100 costi di trasporto complessivi per € 1.200.
Nell’esercizio X non si verificano operazioni di vendita. Di seguito, invece, si riportano i dati relativi ad acquisti/vendite di frigoriferi dell’esercizio X+1: DATA
OPERAZIONE
QUANTITÀ
COSTO ACQUISTO UNITARIO (TRASPORTO INCLUSO)
25/2
Vendita
–900
–
12/5
Acquisto
1.000
€ 110
2/9
Acquisto
300
€ 115
10/11
Vendita
–400
–
1/12
Acquisto
100
€ 120
20/12
Vendita
–300
–
Sulla base delle informazioni fornite, si proceda: A. alla valutazione, al costo, delle rimanenze al 31/12/X+1, utilizzando le seguenti configurazioni di costo: 1. LIFO di periodo 2. FIFO B. alla determinazione, per ciascuna configurazione di cui al punto precedente, del valore da assumere ai fini della redazione del bilancio, secondo quanto disposto dal Codice Civile sapendo che, a seguito dell’uscita del nuovo “modello FROZEN”, al 31/12/X+1 il valore di mercato del frigorifero “modello ICE”, desumibile dall’andamento delle vendite di fine anno, è pari a € 105.
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Soluzione esercizio 6 Domanda A Quantità in rimanenza finale al 31.12.X: 1.200 unità Costo di acquisto unitario rimanenza iniziale: € 100 + (€ 1200/1200) = € 101 Quantità in rimanenza finale al 31.12.X+1: 1.000 unità 1. LIFO DI PERIODO Valorizzazione giacenza (1000 × 101)
€ 101.000
2. FIFO Valorizzazione giacenza (100 × 120) + (300 × 115) + (600 × 110)
€ 112.500
Domanda B Valore di mercato: € 105 × 1.000 = € 105.000 1. LIFO DI PERIODO: il valore da assumere ai fini del bilancio è il valore di costo (€ 101.000) in quanto minore del valore di mercato (€ 105.000). 2. FIFO: il valore da assumere ai fini del bilancio è il valore di mercato (€ 105.000) in quanto minore del valore di costo (€ 112.500). Esercizio 7 La società Alfa S.p.A. commercializza articoli di profumeria. In particolare, con riguardo al profumo EXODUS, la società presenta la seguente situazione di magazzino:
(*)
PERIODI
COSTO MEDIO PONDERATO ANNUO (€)
RIMANENZE FINALI (QUANTITÀ)
Anno X(*)
5
100
Anno X+1
6
110
Anno X+2
8
90
Anno X+3
9
80
Anno X+4
10
120
1° esercizio attività
Sulla base delle informazioni fornite si determini il valore delle rimanenze finali di magazzino alla fine dell’esercizio X+4 ipotizzando di utilizzare il LIFO a scatti come ipotesi di movimentazione della merce.
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2 La valutazione delle rimanenze di magazzino
33
Soluzione esercizio 7 Utilizzando il metodo del LIFO a scatti le rimanenze finali al 31/12/X+4 ammontano a euro 800 PERIODI
C.M.P. ANNUO (€)
RIMANENZE FINALI (QUANTITÀ)
VALORIZZAZIONE (LIFO A SCATTI)
X
5
100
100 × 5 = 500
X+1
6
110
500 + (10 × 6) = 560
X+2
8
90
560 – (10 × 6) – (10 × 5)= 450
X+3
9
80
450 – (10 × 5)= 400
X+4
10
120
400 + (40 × 10)= 800
Esercizio 8 La società TENKA S.r.l., che commercializza il prodotto WOLF, presenta la seguente situazione di magazzino: PERIODI
COSTO MEDIO PONDERATO ANNUO (€)
RIMANENZE FINALI (QUANTITÀ)
X(*)
10
3.000
(*)
X+1
12
3.500
X+2
12,5
2.500
X+3
11
5.000
X+4
15
3.100
1° esercizio attività
Sulla base delle informazioni fornite si determini: A. il valore delle rimanenze finali di magazzino alla fine di ogni esercizio ipotizzando di utilizzare il LIFO a scatti come ipotesi di movimentazione della merce. B. il valore da assumere ai fini della redazione del bilancio chiuso al 31/12/X+4, secondo quanto disposto dal Codice Civile sapendo che, a seguito dell’uscita di un nuovo prodotto concorrente, il valore unitario di mercato del prodotto WOLF desumibile dall’andamento delle vendite verso la fine dell’anno X+4 è pari a euro 10,5.
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Soluzione esercizio 8 Domanda A PERIODI X X+1 X+2 X+3 X+4
C.M.P. ANNUO (€) 10 12 12,5 11 15
RIMANENZE FINALI (QUANTITÀ) 3.000 3.500 2.500 5.000 3.100
VALORIZZAZIONE (LIFO A SCATTI) 3.000 × 10 = 30.000 (3.000 × 10) + (500 × 12) = 36.000 (2.500 × 10) = 25.000 (2.500 × 10) + (2.500 × 11) = 52.500 (2.500 × 10) + (600 × 11)= 31.600
Domanda B VALORE AL 31/12/X+4 Valutazione LIFO A SCATTI Valore di mercato
31.600 3.100 × 10,5 = 32.550
Il valore da iscrivere in bilancio al 31/12/X+4 è € 31.600. Infatti, la valutazione delle rimanenze del prodotto WOLF deve avvenire al minore tra il costo (€ 31.600 in base al metodo del LIFO a SCATTI) ed il prezzo di mercato alla chiusura dell’esercizio (€ 32.550). Esercizio 9 La società Alfa ha acquistato nel corso dell’anno un solo tipo di materia prima il cui costo, a seguito della perdurante deflazione, è costantemente diminuito nel corso dell’anno. In base a questa informazione quale delle seguenti affermazioni è corretta: a. L’adozione del metodo di valorizzazione FIFO, secondo il quale le quantità acqui-
state meno di recente sono le prime ad uscire, conduce ad una valorizzazione del magazzino più modesta rispetto al metodo LIFO. b. L’adozione del metodo di valorizzazione del FIFO, secondo il quale le quantità acquistate più di recente sono le prime ad uscire, conduce ad una valorizzazione del magazzino più modesta rispetto al metodo LIFO. c. L’adozione del metodo di valorizzazione del FIFO, secondo il quale le quantità acquistate meno di recente sono le prime ad uscire, conduce ad una valorizzazione del magazzino maggiore rispetto al metodo LIFO. d. L’adozione del metodo di valorizzazione del FIFO, secondo il quale le quantità acquistate più di recente sono le prime ad uscire, conduce ad una valorizzazione del magazzino maggiore rispetto al metodo LIFO. Soluzione esercizio 9 La risposta corretta è la “a”.
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2 La valutazione delle rimanenze di magazzino
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Esercizi di Approfondimento
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Esercizio 10 La società Chip S.r.l. commercializza l’espansione di memoria per computer denominata CDX e un’ulteriore espansione denominata MMX, la quale si ottiene dopo aver effettuato alcune lavorazioni su di uno specifico semilavorato d’acquisto che la società reperisce direttamente sul mercato. Nel corso del primo esercizio di attività i due prodotti presentano le seguenti movimentazioni di magazzino: CDX DATA
CARICHI (in migliaia)
COSTO UNITARIO D’ACQUISTO (€)
10 maggio
100
0,40
14 luglio
300
0,30
21 settembre
300
0,25
5 ottobre
200
0,28
20 dicembre
100
0,20
Totale
1.000
30 luglio
SCARICHI (in migliaia)
100
10 novembre
300 400
MMX Data
CARICHI (in migliaia)
COSTO unitario d’acquisto (€)
5 febbraio
1.000
0,50
1 luglio
SCARICHI (in migliaia) 300
30 settembre
1.500
0,65
30 novembre
500
0,75
Totale
3.000
300
Si provveda a determinare le quantità dei prodotti CDX e MMX in giacenza al termine dell’esercizio, effettuandone la valorizzazione secondo le seguenti configurazioni di costo: 1. LIFO a scatti; 2. LIFO continuo per movimento; 3. LIFO di periodo; 4. FIFO. Si tenga inoltre presente che:
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
n
tutte le espansioni di memoria MMX acquistate nell’esercizio sono state oggetto di lavorazione e che il volume di lavorazione effettivo è stimato pari all’80% del livello medio normale ottenibile; n la valorizzazione del prodotto MMX è effettuata in base ad una configurazione di costo pieno; n la lavorazione sul prodotto MMX comporta il sostenimento di costi unitari per manodopera e forza motrice per € 0,05, costi generali complessivi di produzione per € 18.750 e costi totali di commercializzazione per € 20.000. Soluzione esercizio 10 (valori in migliaia) Valutazione delle RF del prodotto CDX Quantità in rimanenza: 1.000 – 400 = 600 Secondo le diverse configurazioni, il valore delle rimanenze finali sarà pari a: 1. LIFO A SCATTI NB: Per il primo anno di esercizio la valorizzazione delle rimanenze, applicando il criterio del lifo a scatti, coincide con la valorizzazione ottenuta applicando il costo medio ponderato di acquisto: (100 × 0,4) + (300 × 0,3) + (300 × 0,25) + (200 × 0,28) + (100 × 0,2) = 0,281 1.000 Valorizzazione giacenze MP: (600 × 0,281) = € 168,6 2. LIFO CONTINUO PER MOVIMENTO Valorizzazione giacenze MP: (100 × 0,4) + (200 × 0,3) + (200 × 0,25) + (100 × 0,2) = € 170 3. LIFO DI PERIODO Valorizzazione giacenze: (100 × 0,4) + (300 × 0,3) + (200 × 0,25) = € 180 4. FIFO Valorizzazione giacenze: (100 × 0,2) + (200 × 0,28) + (300 × 0,25) = € 151 Valutazione delle RF del prodotto MMX Quantità in rimanenza: 3.000 – 300 = 2.700 È prima di tutto necessario quantificare il costo che la società deve sostenere per le lavorazioni necessarie all’ottenimento del prodotto MMX: Costi MOD e forza motrice Costi di produzione generali (18.750/3.750.000 unità MMX mediamente lavorabili) Costo unitario di lavorazione
0,050 0,005 0,055
Secondo le diverse configurazioni di costo, il valore delle rimanenze finali sarà quindi pari a:
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1. LIFO A SCATTI NB: Per il primo anno di esercizio la valorizzazione delle rimanenze applicando il criterio del lifo a scatti coincide con la valorizzazione ottenuta applicando il costo medio ponderato di acquisto: (1.000 × 0,5) + (1.500 × 0,65) + (500 × 0,75) = 0,61667 (≈ 0,617) 3.000 Costo della MP (0,617 × 2.700) Costo di lavorazione (0,055 × 2.700) Valorizzazione giacenze
1.665,9 148,5 € 1.814,4
2. LIFO CONTINUO PER MOVIMENTO Costo della MP (700 × 0,5) + (1.500 × 0,65) + (500 × 0,75) Costo di lavorazione (0,055 × 2.700) Valorizzazione giacenze
1.700 148,5 € 1.848,5
3. LIFO DI PERIODO Costo della MP (1.000 × 0,5) + (1.500 × 0,65) + (200 × 0,75) Costo di lavorazione (0,055 x 2.700) Valorizzazione giacenze
1.625 148,5 € 1.773,5
4. FIFO Costo della MP (500 × 0,75) + (1.500 × 0,65) + (700 × 0,5) Costo di lavorazione (0,055 × 2.700) Valorizzazione giacenze
1.700 148,5 € 1.848,5
Osservazioni Sulla base di quanto disposto dalla normativa nazionale e dai principi contabili, le RF del prodotto CDX (600 unità), essendo dalla società Chip semplicemente acquistato e rivenduto, devono essere valorizzate al costo di acquisto ossia: prezzo effettivo di acquisto (al lordo degli sconti di cassa) + oneri accessori (spese trasporto, dogana, ecc.) – resi, sconti commerciali, abbuoni, premi La valutazione delle RF del prodotto MMX, invece, essendo quest’ultimo la risultante di un processo di lavorazione, deve avvenire al costo di produzione ossia:
costo di acquisto materia prima o semilavorato in esso contenuto + costi industriali (trasformazione) diretti + costi industriali(trasformazione) indiretti ragionevolmente imputabili + oneri finanziari (possibilità)
Pertanto, prima di arrivare alla determinazione del valore di rimanenza è necessario quantificare il costo che la società deve sostenere (0,055 euro cad.) per le lavorazioni che consentono di ottenere tale prodotto. Il volume di lavorazione medio normale è stato determinato come segue:
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
3.000.000 unità (totale unità MMX acquistate nell’esercizio e oggetto di lavorazione): 80% (le 3.000.000 unità effettivamente lavorate corrispondono all’80% del volume medio normale di lavorazione) = 3.750.000 unità. Esercizio 11 La Androide S.p.A. è un’azienda mono prodotto che opera da molti anni nel settore delle guarnizioni per auto. La società è dotata di una capacità produttiva normale pari a 100.000 unità. A fine periodo i responsabili della funzione programmazione e controllo procedono al controllo consuntivo e tra i dati emergono i seguenti: n n n n
produzione effettiva: 96.000 unità; costo mano d’opera diretta per unità di prodotto: € 1,15; costo materia prima per unità di prodotto: € 1,40; costi fissi generali industriali: € 40.000.
Sulla base delle informazioni fornite: A. si valuti la scorta finale di prodotti, quantificata in 1.000 unità, al costo pieno di produzione (sulla base della capacità produttiva normale). B. si verifichi se (e come) cambierebbe il valore delle rimanenze di magazzino utilizzando il livello di produzione effettiva. Soluzione esercizio 11 Domanda A: VALUTAZIONE RIMANENZE FINALI A COSTI EFFETTIVI (CAPACITÀ PRODUTTIVA NORMALE) Materie prime Mano d’opera diretta Quota unitaria costi fissi generali industriali (40.000/100.000) Costo pieno di produzione
1,40 1,15 0,40 2,95
Valore rimanenza
2.950
Domanda B: VALUTAZIONE RIMANENZE FINALI AL COSTO EFFETTIVO PRODOTTI OTTENUTI (LIVELLO DI PRODUZIONE EFFETTIVO) Materie prime 1,40 Mano d’opera diretta 1,15 Quota unitaria costi fissi generali industriali (40.000/96.000) 0,42* Costo pieno di produzione 2,97 *
valore arrotondato
Valore rimanenza
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2.970
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Osservazioni: Secondo la normativa nazionale, integrata dai principi contabili, la valutazione preferibile è quella effettuata, sub. A, considerando la capacità produttiva normale. In particolare, l’OIC 13, in merito all’imputazione dei costi industriali indiretti, stabilisce che possa avvenire: n
sulla base di determinazioni preventive, “usando percentuali prefissate basate su un previsto volume di spese relative ad un livello normale di produzione”; in tal caso occorre verificare che spese e volumi di produzione previsti siano realistici. n sulla base di dati consuntivi, “tenendo presente la capacità produttiva normale degli impianti” nel qual caso, per evitare di imputare alle rimanenze costi anomali come quelli relativi a inattività degli impianti, scioperi ecc., occorre considerare un normale carico di spese di produzione (depurate dai costi inerenti gli eventi anomali) e una capacità produttiva appunto normale. Esercizio 12 Il 31/12/X la società Alfa, al primo anno di attività, ha in magazzino kg 1.000 di prodotto Y. Considerando che: 1. nel corso dell’esercizio X la società Alfa ha proceduto all’acquisto di kg 10.000 di materie prime X al prezzo di € 10 al kg; 2. durante l’esercizio il costo del lavoro sostenuto è ammontato a € 300.000, di cui € 70.000 inerenti all’attività amministrativa e € 30.000 relativi all’attività commerciale; la parte residua di tale costo è da considerarsi afferente alle attività di produzione; 3. per produrre kg 1 di Y vengono utilizzati kg 1 di X; 4. nel corso dell’esercizio X si sono prodotti kg 10.000 di Y, pari al volume di capacità produttiva ritenuto medio-normale, di cui 9.000 risultano venduti; 5. i costi di futuro sostenimento necessari per la vendita dei prodotti finiti in rimanenza, ammontano a € 5 al kg; 6. il ricavo unitario previsto dalla vendita, nel futuro esercizio, dei prodotti in rimanenza ammonta € 42 al kg. Si proceda, esplicitando i singoli passaggi, alla valutazione delle rimanenze di prodotto finito Y, utilizzando i seguenti criteri relativi alle differenti ipotesi di correlazione costi-ricavi: a) costo; b) provento netto atteso; c) scissione del risultato in corso di formazione, sulla base del rapporto fra i costi
sostenuti e i costi di complessivo sostenimento per l’intero ciclo economico.
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Soluzione esercizio 12 a) COSTO: n n
costo medio M.P. X per unità di prodotto Y: € 10 per kg costo del lavoro per ogni unità di M.P. X lavorata: € 20 (300.000 – 70.000 – 30.000) = € 200.000 (costo per attività produttiva) € 200.000/10.000 kg = € 20 costo del lavoro unitario (€ per kg di M.P.) Costo per unità di prodotto Y: € 10 (M.P.) + € 20 (lavoro)= € 30 Valutazione delle rimanenze di prodotto Y: € 30 × 1.000 = € 30.000
b) PROVENTO NETTO ATTESO Ricavi unitari attesi dalla vendita – costi di vendita € 42 – € 5 = € 37 Valutazione delle rimanenze di prodotto Y: € 37 × 1.000 = € 37.000 c) SCISSIONE DEL RISULTATO IN CORSO DI FORMAZIONE: n costi costi n
(M.P. + lavoro) già sostenuti per unità di prodotto Y in giacenza € 30 totali (sostenuti e da sostenere) per una unità di prodotto: € 30 + € 5 = € 35 n margine unitario: provento atteso – costi totali (sostenuti e da sostenere): € 42 – € 35 = € 7 n quota del margine unitario di competenza dell’esercizio X: € 7 × (€ 30/€ 35) = € 6 n valore unitario della rimanenza: costi sostenuti + quota parte margine maturata: € 30 + € 6 = € 36 Valutazione delle rimanenze di prodotto Y: € 36 × 1.000 = € 36.000 Esercizio 13 La società Eta S.r.l., il cui periodo amministrativo coincide con l’anno solare, attua una produzione su commessa. In data 01/01/X essa ha iniziato la realizzazione di un’opera della durata di due anni. Il prezzo pattuito è di € 6.000.000. I costi previsti per l’esercizio X sono pari ad € 1.000.000 e quelli previsti per l’esercizio X + 1 sono pari ad € 2.000.000. Il responsabile amministrativo della società vuole conoscere l’impatto sul risultato degli esercizi X e X + 1 della commessa nel caso si applichi: a) il criterio della commessa completata; b) il criterio della percentuale di completamento.
Per valutare l’avanzamento dell’attività produttiva, sulla base dei dati a disposizione dell’azienda, si utilizza il rapporto tra costi sostenuti e costi totali da sostenere (metodologia cost to cost).
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2 La valutazione delle rimanenze di magazzino
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Soluzione esercizio 13 a) Criterio della commessa completata Esercizio X CE Costi sostenuti 1.000 RF
SP 1.000
RF
*1.000
Risultato di esercizio 0 *
Le rimanenze finali, pari a 1.000, sono da classificare nella Macroclasse C (Attivo Circolante), classe I (Rimanenze), voce 3 (Lavori in corso su ordinazione).
Esercizio X+1 CE
SP
RI1.000 Ricavi6.000 Costi sostenuti 2.000 Risultato di esercizio 3.000 NB: le rimanenze finali nell’esercizio di completamento della commessa sono pari a 0.
b) Criterio della percentuale di completamento Per valutare l’avanzamento dell’attività produttiva si utilizza il rapporto tra costi sostenuti e costi totali da sostenere (metodologia cost to cost). Nel caso specifico significa mettere in rapporto i costi previsti per l’esercizio X (1.000) con il totale dei costi previsti per la commessa (3.000). Percentuale di completamento esercizio X
33,3%
Margine complessivo (euro/000)
3.000
Margine esercizio X (euro/000)
1.000
Margine esercizio X + 1 (euro/000)
2.000
Esercizio X CE Costi sostenuti1.000 RF
SP 2.000
RF2.000
Risultato di esercizio 1.000 NB: le rimanenze finali sono pari a 2.000: costi sostenuti esercizio X (1.000) + quota parte margine esercizio X (1.000). Nello stato patrimoniale sono da classificare nella Macroclasse C (Attivo Circolante), classe I (Rimanenze), voce 3 (Lavori in corso su ordinazione).
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Esercizio X+1 CE RI2.000 Ricavi
SP 6.000
Costi sostenuti2.000 Risultato di esercizio 2.000 NB: le rimanenze finali nell’esercizio di completamento della commessa sono pari a 0.
Esercizio 14 In data 01/01/X la società Bernardinis S.p.A. stipula un contratto per la fornitura di una commessa pluriennale che dovrà essere realizzata in tre esercizi (X, X+1 e X+2). La Bernardinis S.p.A. procederà alla realizzazione dell’opera per un corrispettivo che viene pattuito per l’intera durata della commessa in € 1.600. Il budget di commessa prevede che i costi direttamente attribuibili alla commessa saranno sostenuti nel primo esercizio (anno X) per un ammontare pari ad € 600, mentre quelli sostenuti nel secondo esercizio (X+1) saranno pari ad € 240 ed infine quelli relativi al terzo esercizio saranno pari ad € 360. Si proceda alla determinazione del valore della voce “Rimanenze di lavori in corso su ordinazione” (Stato Patrimoniale – C) Attivo Circolante – 3) alla fine del secondo esercizio (X+1), utilizzando il metodo della percentuale di completamento, determinato secondo la metodologia del “cost to cost”. Soluzione esercizio 14 euro/000
X+1
Totale costi sostenuti per la commessa (esercizio X e X+1)
600+240=840 (840/1.200) = 70%
% di completamento al termine esercizio X+1 (costi complessivi sostenuti / totale costi) Margine di commessa
1.600 – (600 + 240 + 360) = 400
Al 31.12.X+1 il valore della commessa sarà determinato da: n n
costi consuntivi dell’anno X ed X+1 pari a (600 + 240) = € 840 margine prodotto dagli esercizi X e X+1= 70% x 400 = € 280.
Il valore dei lavori in corso su ordinazione al 31.12.X+1 è così pari a (840 + 280) € 1.120.
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Esercizio 15 All’inizio dell’esercizio X l’impresa SNCF S.p.A. ha ricevuto da un committente l’ordine per la costruzione di un termovalorizzatore, secondo le specifiche tecniche definite alla stipula del contratto. Il corrispettivo concordato è di € 20.000, da saldare alla consegna dell’impianto funzionante, prevista per la fine del X+2. Durante l’esercizio X l’impresa sostiene costi per l’esecuzione della commessa (manodopera, materiali ed altri costi di fabbricazione) per un ammontare complessivo di € 7.200. Si stima che i costi ancora da sostenere per il completamento della commessa saranno pari a € 5.400 nell’esercizio X+1 e a € 5.400 nell’esercizio X+2. Il CFO della società vuole individuare e stimare l’impatto della commessa sul risultato degli esercizi X, X+1 e X+2 nel caso vengano applicati i seguenti metodi: a) il metodo della commessa completata b) il metodo della percentuale di completamento (metodologia “cost to cost”) Soluzione esercizio 15 Totale corrispettivi Costi X Costi X+1 Costi X+2 Totale Costi
20.000 7.200 5.400 5.400 18.000
Margine commessa totale
2.000
a) Metodo della commessa completata Esercizio X Costi esercizio X Rimanenze finali esercizio X
(7.200) 7.200
Ricavi esercizio X
0
Risultato esercizio X
0
Esercizio X+1 Rimanenze iniziali esercizio X+1
(7.200)
Costi esercizio X+1
(5.400)
Rimanenze finali esercizio X+1
12.600
Ricavi esercizio X+1
0
Risultato esercizio X+1
0
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Esercizio X+2 Rimanenze iniziali esercizio X+2
(12.600)
Costi esercizio X+2
(5.400)
Rimanenze finali esercizio X+2
0
Ricavi esercizio X+2
20.000
Risultato esercizio X+2
2.000
b) Metodo della percentuale di completamento Il corrispettivo contrattuale maturato viene determinato in base al costo sostenuto al termine di ogni esercizio: Esercizio X costi esercizio X: totale dei costi: % di completamento:
7.200 18.000 40%
Margine di commessa al 31.12. X: 2.000 × 40% = € 800 Costi esercizio X RF esercizio X (costi + margine esercizio X) Ricavi esercizio X Risultato esercizio X
(7.200) 7.200 + 800 0 800
Esercizio X+1 costi esercizio X e X+1: totale dei costi: % di completamento:
12.600 18.000 70%
Margine di commessa al 31.12.X+1: 2.000 × 70% = € 1.400 RI esercizio X+1
(8.000)
Costi esercizio X+1
(5.400)
RF esercizio X+1(costi X e X+1 +margine in corso di formazione) Ricavi esercizio X+1 Risultato esercizio X+1
12.600 + 1.400 0 600
Esercizio X+2 RI esercizio X+2
(14.000)
Costi esercizio X+2
(5.400)
RF esercizio X+2 Ricavi esercizio X+2 Risultato esercizio X+2
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0 20.000 600
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Esercizio 16 In data 15 gennaio dell’esercizio X la società Airone S.p.A. inizia la costruzione su commessa di un parcheggio sotterraneo per il quale sono stimati i seguenti costi per ciascuno degli esercizi inclusi nel periodo di lavorazione (valori in migliaia di euro): X
X+1
X+2
Materiali
150
183
41
Manodopera di cantiere
320
360
72
Ammortamento macchinari specifici
66
85
14
Premi di assicurazione riferibili alla commessa
9
9
4
Altri costi per funzione cantiere (quota costi generali)
40
48
9
Totale
585
685
140
TOTALE
1.410
I costi generali amministrativi preventivati nei tre esercizi ammontano a: Costi generali amministrativi
X
X+1
X+2
Totale
50
180
170
400
Il corrispettivo pattuito con l’azienda committente è di 2.450.000. All’inizio dell’esercizio X+1 il committente richiede una variante al progetto iniziale che comporta un incremento dei costi della commessa nello stesso esercizio di 100.000 e nell’esercizio successivo di 50.000. I maggiori ricavi derivanti dalla variante richiesta dal committente ammontano a 250.000. Al 5 marzo dell’esercizio X + 2 la costruzione del parcheggio è ultimata. Sulla base delle informazioni fornite si provveda, al termine di ciascuno degli esercizi: a) al calcolo del valore della commessa (arrotondamento percentuali e risultati al
primo decimale) utilizzando il metodo della percentuale di completamento, metodologia cost to cost; b) alla rilevazione, a libro mastro, dell’effetto che questa operazione di valutazione genera; c) al completamento dello schema civilistico (di solo Conto Economico) sotto riportato con i valori generati dal processo valutativo: A) Valore della produzione: 3) variazioni dei lavori in corso su ordinazione B) Costi della produzione: 6) per materie prime, sussidiarie, di consumo, merci; 7) per servizi; 8) per godimento di beni di terzi; 9) per il personale; 10) ammortamenti e svalutazioni; ……14) oneri diversi di gestione Differenza tra valore e costi della produzione (A – B)
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Soluzione esercizio 16 €/000 Totale costi sostenuti per commessa
X
X+1
X+2
585
585+(685+100) =1.370
585+785+(140+50)= 1.560
87,8%
100%
% di completamento al termi- 41,5% ne di ogni esercizio (costi complessivi sostenuti / totale costi) Determinazione % di completamento (€/000) ESERCIZIO X
ESERCIZIO X+1
ESERCIZIO X+2
585/1.410 = 41,5%
(585+785)/1.560 = 87,8%
100%
ESERCIZIO X (valori €/000) a) Nell’esercizio X, prima della revisione dei prezzi, il margine dell’intera commessa risulta di € 1.040: Ricavi di commessa stimati 2.450 Costi di commessa stimati (1.410) Margine della commessa 1.040 Le rimanenze dei lavori in corso su ordinazione (commessa) alla fine dell’esercizio X sono la somma dei costi sostenuti nell’esercizio X + quota parte del margine in corso formazione nell’esercizio. Il valore delle rimanenze è pari, quindi, a: 585 + (1.040 × 41,5%) = 1.016,6. b)
LIBRO MASTRO Rimanenze Lco (SP) 1.017
c)
Rimanenze Finali Lco (CE) 1.017
Costi di produzione (CE) 585
BILANCIO CIVILISTICO
A) Valore della produzione: 3) variazioni dei lavori in corso su ordinazione (RF 1.017- RI 0)
1.017
B) Costi della produzione: 6) per materie prime, sussidiarie, di consumo, merci; 7) per servizi; 8) per godimento di beni di terzi; 9) per il personale; 10) ammortamenti e svalutazioni; ……14) oneri diversi di gestione
585
Differenza tra valore e costi della produzione (A – B)
432
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2 La valutazione delle rimanenze di magazzino
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ESERCIZIO X+1 a) All’inizio dell’esercizio X+1, dopo la revisione dei prezzi, il margine dell’intera commessa è il seguente: Ricavi di commessa stimati 2.700 Costi di commessa stimati (1.560) Margine della commessa 1.140 Il valore della commessa alla fine dell’esercizio X+1 è pari a: 1.370 + (1.140 × 87,8 %) = 2.370,9. b)
LIBRO MASTRO Rimanenze Iniziali Lco (CE)
Rimanenze Finali Lco (CE)
1.017
2.371
Rimanenze Lco (SP)
Costi di produzione (CE)
2.371
c)
785
BILANCIO CIVILISTICO
A) Valore della produzione: 3) variazioni dei lavori in corso su ordinazione (RF 2.371 – RI 1.017)
1.354
B) Costi della produzione: 6) per materie prime, sussidiarie, di consumo, merci; 7) per servizi; 8) per godimento di beni di terzi; 9) per il personale; 10) ammortamenti e svalutazioni; ………14) oneri diversi di gestione
785
Differenza tra valore e costi della produzione (A – B)
569
ESERCIZIO X+2 a) Nell’esercizio X+2 la commessa viene completata. Non ci sono rimanenze finali. A Conto Economico andranno rilevati i soli ricavi derivanti dalla consegna della commessa. b) Ultimata la lavorazione si rileva il ricavo pattuito. LIBRO MASTRO Rimanenze Iniziali Lco (CE)
Rimanenze Finali Lco (CE)
2.371
0
Ricavi delle vendite e prestazioni (CE) 2.700
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Costi di produzione (CE) 190
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
c)
BILANCIO CIVILISTICO
A) Valore della produzione: 1) ricavi delle vendite e delle prestazioni
2.700
3) variazioni dei lavori in corso su ordinazione (RF 0 – RI 2.371)
(2.371)
B) Costi della produzione: 6) per materie prime, sussidiarie, di consumo, merci; 7) per servizi; 8) per godimento di beni di terzi; 9) per il personale; 10) ammortamenti e svalutazioni; …………14) oneri diversi di gestione
190
Differenza tra valore e costi della produzione (A – B)
139
Osservazioni Adottando il criterio della percentuale di completamento (scissione del margine in corso di formazione), il risultato (margine) della commessa in corso di formazione viene ripartito tra i diversi esercizi che concorrono alla sua determinazione sulla base di ipotesi ragionevoli che consentono di quantificare il contributo offerto dai singoli periodi. In particolare, l’adozione del metodo cost to cost ai fini della determinazione della percentuale di avanzamento dei lavori presuppone che il contributo di ciascun esercizio venga determinato sulla base del rapporto tra i costi sostenuti nell’esercizio e il totale dei costi stimati per la realizzazione della commessa. Al termine di ciascun esercizio, il valore delle rimanenze di lavori in corso su ordinazione è pari alla somma dei costi sostenuti per la commessa fino a quel momento e del margine in corso di formazione, ottenuto moltiplicando la relativa percentuale di avanzamento dei lavori per il margine di commessa. Esercizio 17 La Costruzioni Verona S.p.A., nel corso dell’anno X, allo scopo di acquisire un cliente di tutto rilievo, accetta di completare per lo stesso una commessa per la quale si prevede un corrispettivo che non garantisce la copertura dei costi da sostenere. In particolare, la Costruzioni Verona S.p.A. prevede di sostenere i seguenti costi (in decine di migliaia di euro): n
1° anno: 40; 2° anno: 30; 3° anno: 90.
Il corrispettivo pattuito per la commessa ammonta a 150. Durante l’esecuzione della commessa si percepiscono i seguenti acconti: n
1° anno: 20; 2° anno: 20.
Sulla base delle informazioni fornite si provveda a determinare il valore delle rimanenze dei lavori in corso su ordinazione nei tre esercizi della commessa iscrivendo a libro mastro (indicando, per ogni conto, lo schema di afferenza – CE o SP) e negli schemi di bilancio destinato a pubblicazione sotto riportati i conti movimentati.
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2 La valutazione delle rimanenze di magazzino
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ATTIVO C)I.3) Rimanenze lavori in corso su ordinazione C)IV.3) Cassa PASSIVO D)6) Acconti A) Valore della produzione: 3) variazioni dei lavori in corso su ordinazione B) Costi della produzione: 6) per materie prime, sussidiarie, di consumo, merci; 7) per servizi; 8) per godimento di beni di terzi; 9) per il personale; 10) ammortamenti e svalutazioni; …………14) oneri diversi di gestione Differenza tra valore e costi della produzione (A – B)
Soluzione esercizio 17 NB: I valori riportati sono tutti in decine di migliaia di euro: ESERCIZIO X Valore commessa al 31 dicembre X costi di produzione sostenuti 40 perdita di competenza dell’esercizio (10) Valore rimanenza 30 Per il principio di prudenza, la presunta perdita su commessa deve trovare immediata rappresentazione per l’intero suo ammontare. Pertanto la presunta perdita (–10) deve essere riconosciuta interamente nell’esercizio X. LIBRO MASTRO Rimanenze Lco (SP) 30
Cassa (SP) 20
Rimanenze Finali Lco (CE) 30
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Clienti c/acconti (SP) 20
Costi di produzione (CE) 40
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50
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi BILANCIO CIVILISTICO Stato Patrimoniale X
ATTIVO C)I.3) Rimanenze lavori in corso su ordinazione (40-10)
30
C)IV.3) Cassa
20
PASSIVO D)6) Acconti
20 Conto Economico X
A) Valore della produzione: 3) variazioni dei lavori in corso su ordinazione (RF 30 – RI 0)
30
B) Costi della produzione: 6) per materie prime, sussidiarie, di consumo, merci; 7) per servizi; 8) per godimento di beni di terzi; 9) per il personale; 10) ammortamenti e svalutazioni; …….14) oneri diversi di gestione
40
Differenza tra valore e costi della produzione (A – B)
(10)
ESERCIZIO X+1 Nel Bilancio dell’esercizio X+1 si terrà conto della perdite di competenza già attribuita, per rispettare il principio di prudenza, al Conto Economico civilistico dell’esercizio X, secondo quanto specificato di seguito: Valore commessa al 31 dicembre X+1 costi di produzione sostenuti in X e X+1: perdita già imputata anno X Valore rimanenza
40+30 (10) 60
LIBRO MASTRO Rimanenze Lco (SP) 60
Cassa (SP)
Clienti c/acconti (SP)
20
Rimanenze Finali Lco (CE) 60
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Rimanenze Iniziali Lco (CE) 30
20+20 Costi di produzione (CE) 30
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2 La valutazione delle rimanenze di magazzino
51
BILANCIO CIVILISTICO Stato Patrimoniale X+1 ATTIVO C)I.3) Rimanenze lavori in corso su ordinazione (40 +30 – 10)
60
C)IV.3) Cassa
20
PASSIVO D)6) Acconti
40 Conto Economico X+1
A) Valore della produzione: 3) variazioni dei lavori in corso su ordinazione (RF 60 – RI 30)
30
B) Costi della produzione: 6) per materie prime, sussidiarie, di consumo, merci; 7) per servizi; 8) per godimento di beni di terzi; 9) per il personale; 10) ammortamenti e svalutazioni; ………14) oneri diversi di gestione
30
Differenza tra valore e costi della produzione (A – B)
0
ESERCIZIO X+2 Valore commessa al 31 dicembre X+2 Nel Bilancio del X+2 la commessa si chiude e si rileva il corrispettivo relativo (inferiore ai costi sostenuti), secondo quanto evidenziato di seguito: LIBRO MASTRO Rimanenze Lco (SP) 0
Cassa (SP)
Ricavi delle vendite (CE)
110
Rimanenze Finali Lco (CE) 0
Rimanenze Iniziali Lco (CE) 60
150 Costi di produzione (CE) 90
BILANCIO CIVILISTICO Stato Patrimoniale X+2 ATTIVO C)I.3) Rimanenze lavori in corso su ordinazione
0
C)IV.3) Cassa (150 – 40 acconti)
110
PASSIVO D)6) Acconti
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi Conto Economico X+2
A) Valore della produzione: 1) Ricavi delle vendite 3) variazioni dei lavori in corso su ordinazione (RF 0 – RI 60) B) Costi della produzione: 6) per materie prime, sussidiarie, di consumo, merci; 7) per servizi; 8) per godimento di beni di terzi; 9) per il personale; 10) ammortamenti e svalutazioni; ……14) oneri diversi di gestione Differenza tra valore e costi della produzione (A – B)
150 (60) 90
0
Osservazioni La commessa accettata dalla Costruzioni Verona S.p.A. prevede un corrispettivo inferiore al totale dei costi che la stessa azienda si troverà a sostenere nel corso dei tre esercizi lungo i quali si prevede il completamento della stessa. La determinazione della percentuale di completamento porta in tal caso ad identificare una quota di margine “negativo” e, quindi, la quota di perdita di competenza di ciascuno dei tre esercizi di durata della commessa. Ragioni di prudenza inducono, tuttavia, ad imputare nel primo esercizio in cui si ha conoscenza che la commessa è “in perdita”, tutta la perdita prevista, anticipando così anche le perdite di competenza economica degli esercizi futuri. La determinazione della percentuale di completamento lavori, ai fini della determinazione del valore delle rimanenze di commessa, risulta, pertanto, in questo caso superflua. Infatti, il margine (negativo) in corso di formazione è già stato integralmente imputato nel primo anno. Come si evince dalla lettura combinata dei Conti Economici relativi ai tre esercizi considerati, la perdita in effetti grava solo sul primo esercizio, in ossequio al principio di prudenza. Esercizio 18 La società Acca S.r.l. svolge un’attività industriale prevalentemente con commesse pluriennali. In data 01/01/X essa ha assunto l’appalto per la produzione di una grande opera che dovrà essere consegnata entro il 31/12/X + 3. I ricavi e i costi di commessa, previsti a inizio lavori, sono indicati di seguito: Corrispettivo (ricavo di commessa ad inizio lavori) Costi di commessa (stimati ad inizio lavori): Esercizio X Esercizio X + 1 Esercizio X + 2 Esercizio X + 3 Totale costi
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euro/000 1.000 200 200 150 150 700
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2 La valutazione delle rimanenze di magazzino
53
euro/000
Stime Iniziali
Post Revisione
1.000
1.100
Esercizio X
200
200
Esercizio X + 1
200
200
Esercizio X + 2
150
250
Esercizio X + 3
150
250
Totale costi
700
900
Corrispettivo (ricavo di commessa a inizio lavoro) Costi di commessa (stimati ad inizio lavori):
Si tenga inoltre conto che nel corso dell’esercizio X + 2 la società ha definito con il committente una maggiorazione del corrispettivo pari al 10% e ha rivisto al rialzo le stime dei costi per il terzo (X + 2) e per il quarto esercizio (X + 3) portandole a 250.000 euro per ciascuno dei due esercizi: Tenendo conto delle revisioni dei prezzi e dei costi, si proceda a calcolare il valore della commessa in ciascun esercizio, applicando il metodo della percentuale di completamento (con la metodologia del cost to cost). A tal fine si arrotondino le percentuali ed i risultati al primo decimale. Soluzione esercizio 18 Stato avanzamento lavori (S.a.l. %) VALORI IN PERCENTUALE
POST REVISIONE
Esercizio X (200/700)
28,57%
Esercizio X + 1 (400/700)
57,14%
Esercizio X + 2 (650/900)
72,22%
Esercizio X + 3
100,0%
Valutazione Commessa (considerando revisioni 3° e 4° esercizio) euro/000
TOT. COSTI DI COMMESSA (A)
Esercizio X
MARGINE IN CORSO DI FORMAZIONE (B)
VALORE RIMANENZE FINALI (A+B)
200
28,57% (1000-700) =85,71
285,71
Esercizio X + 1
200+200
57,14% (1000-700) =171,42
571,42
Esercizio X + 2
400+250
72,22% (1100-900) =144,44
794,44
Esercizio X + 3
(*)
(*)
0
(*)
Nell’esercizio X+3 non ci sono più rimanenze finali a Conto Economico, ma i ricavi (pari a 1.100) per la conclusione della commessa: a Conto Economico nell’X+3 si avranno, quindi, rimanenze iniziali per 794,44, costi per 250 e ricavi per 1.100.
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Osservazioni Con il criterio della percentuale di completamento (scissione del margine in corso di formazione), l’utile della commessa viene ripartito tra i diversi esercizi che concorrono alla sua determinazione sulla base di ipotesi ragionevoli (p.e. metodo del cost to cost) che consentono di quantificare il contributo offerto dai singoli periodi. Nello specifico, nell’esercizio X+2 vi è stata una revisione delle stime iniziali dei prezzi e dei costi: pertanto, con riferimento agli esercizi X e X+1 ai fini del calcolo dello stato avanzamento lavori valgono le ipotesi iniziali, mentre la valorizzazione delle rimanenze per l’esercizio X+2 recepisce l’effetto dell’avvenuta revisione delle stime. Le rimanenze possono essere altresì calcolate in modo analitico isolando la componente di costo e di quota margine di competenza di ogni singolo esercizio: Esercizio X CE Costi sostenuti 200
SP RF 200 + 85,71
RF
285,71
Risultato di esercizio 85,71
NB: le rimanenze finali sono pari a 285,71: costi sostenuti esercizio X (200) + quota parte margine esercizio X (85,71). Nello stato patrimoniale sono da classificare nella Macroclasse C (Attivo Circolante), classe I (Rimanenze), voce 3 (Lavori in corso su ordinazione). Esercizio X+1 CE
SP
RI285,71
RF 285,71 + 200
Costi sostenuti 200
+ 85,71
RF
571,42
Risultato di esercizio 85,71
NB: le rimanenze finali sono pari a 571,42: RI 285,71 + costi sostenuti esercizio X+1 (200) + quota parte margine esercizio X+1 (85,71). Nello stato patrimoniale sono da classificare nella Macroclasse C (Attivo Circolante), classe I (Rimanenze), voce 3 (Lavori in corso su ordinazione).
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2 La valutazione delle rimanenze di magazzino
55
Esercizio X+2 (post revisione) CE
SP
RI571,42 RF571,42 Costi sostenuti 250
RF
794,44
+250 – 26,98
Risultato di esercizio –(26,98)
NB: le rimanenze finali sono pari a 794,44: RI 571,42 + costi sostenuti esercizio X+2 (250) + quota parte margine esercizio X+2 (26,98). Tale margine è dato da: – – – –
percentuale avanzamento dell’esercizio X+2 (S.a.l): 72,22% – 57,14% = 15,08% margine di commessa maturato nell’esercizio X+2: 15,08 × 200 = 30,16 minor margine di commessa riconosciuto alla fine esercizio X+1: a seguito della revisione di costi e ricavi di commessa: 57,14% del margine di commessa prerevisione 57,14% × 300 = 171,42 57,1% del margine di commessa post revisione 57,14% × 200 = 114,28 riduzione margine di commessa 57,14 margine di commessa dell’esercizio X+2: 30,16 – 57,14 = (26,98)
Nello stato patrimoniale sono da classificare nella Macroclasse C (Attivo Circolante), classe I (Rimanenze), voce 3 (Lavori in corso su ordinazione). Esercizio X+3 CE RI794,44 Ricavi1.100
SP RF0
Costi sostenuti 250 Risultato di esercizio 144,44
NB: le rimanenze finali nell’esercizio di completamento della commessa sono pari a 0.
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3 I ricavi e i crediti di funzionamento
1
________________________________________
Esercizi Basic
________________________________________________
Esercizio 1 Il Bilancio della Delonais S.p.A. presenta al 31.12.X-1 un saldo del fondo svalutazione crediti (FSC) di € 14.000. Nel corso dell’esercizio X, rivedendo le posizioni creditorie della società, gli amministratori decidono di stralciare € 12.000 di crediti verso clienti dei quali € 7.300 sorti in esercizi precedenti e € 4.700 sorti nell’esercizio X. Al 31.12.X gli amministratori giudicano necessario un accantonamento al fondo svalutazione crediti di € 5.000 a fronte di presunte perdite su crediti sorti nello stesso esercizio. Sapendo che gli accadimenti descritti sono gli unici rilevanti ai fini dei quesiti che seguono, si determinino: n n
gli utilizzi o le diminuzioni del fondo svalutazione crediti relativi all’anno X; l’ammontare del fondo svalutazione crediti (FSC) al 31.12.X.
Si proceda altresì alla rilevazione, a libro giornale e a libro mastro delle correlate scritture contabili esplicitando, per ciascun conto, lo schema contabile di appartenenza (SP o CE). Soluzione esercizio 1 I crediti stralciati nell’esercizio X+1 sono pari a € 12.000, di cui solo € 7.300 relativi a crediti sorti negli esercizi precedenti, per i quali, dunque, può essere utilizzato il fondo svalutazione crediti in essere al 31.12.X. Si noti, inoltre, che il fondo risulta capiente, in quanto superiore alla perdita (€ 14.000 il FSC, a fronte di una perdita di € 7.300). L’accantonamento relativo all’esercizio X+1 è pari a € 5.000; il fondo al 31.12.X+1 può essere così quantificato: FSC al 31.12.X-1 – Utilizzo X FSC + Accantonamento X FSC al 31.12.X
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14.000 –7.300 5.000 11.700
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi LIBRO GIORNALE
Perdite su crediti F.do svalutazione crediti Svalutazione crediti
Esercizio X a Crediti vs/clienti a Perdite su crediti a Fondo svalutazione crediti
12.000 12.000 7.300 7.300 5.000 5.000
LIBRO MASTRO Crediti vs/clienti (SP) 12.000
Fondo svalutazione crediti (SP) 7.300
14.000
Perdite su crediti (CE) 12.000
7.300
5.000 Svalutazione crediti (CE) 5.000
Esercizio 2 Il saldo del fondo svalutazione crediti (FSC) al 31.12.X della Degas S.p.A. è pari a € 200.000. Alla fine dell’esercizio X+1 vengono stralciati crediti per complessivi € 150.000, di cui € 80.000 sorti nel corso dell’esercizio X+1 e € 70.000 sorti nel corso di esercizi precedenti. Al 31.12.X+1 il fondo risulta congruo per coprire le posizioni già in essere al 31.12.X, mentre si stima necessario un accantonamento di € 90.000 a fronte delle perdite presunte su crediti sorti nell’esercizio X+1. Sapendo che gli accadimenti descritti, sono gli unici rilevanti ai fini della determinazione dell’ammontare del fondo svalutazione crediti al 31.12.X+1, si proceda a detta determinazione, esplicitando i calcoli effettuati. Si proceda altresì alla rilevazione, a libro giornale e a libro mastro delle correlate scritture contabili esplicitando, per ciascun conto, lo schema contabile di appartenenza (SP o CE). Soluzione esercizio 2 Il fondo in essere al 31.12.X, viene diminuito a seguito dello stralcio per crediti in essere al 31.12.X, pari a 70.000. Si noti che il fondo è capiente, in quanto esso è pari a € 200.000 a fronte di crediti stralciati, relativi ad esercizi precedenti l’esercizio X+1, per € 70.000. Di seguito si riporta la determinazione analitica del fondo in essere al 31.12.X+1. FSC al 31.12.X – Utilizzo X+1 FSC + Accantonamento X+1 FSC al 31.12.X+1
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200.000 –70.000 90.000 220.000
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3 I ricavi e i crediti di funzionamento
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LIBRO GIORNALE Perdite su crediti F.do svalutazione crediti Svalutazione crediti
Esercizio X+1 a Crediti vs/clienti a Perdite su crediti a
150.000 150.000 70.000 70.000
Fondo svalutazione crediti
90.000
90.000
LIBRO MASTRO Crediti vs/clienti (SP) 150.000
Fondo svalutazione crediti (SP) 70.000
200.000
Perdite su crediti (CE) 150.000
70.000
90.000 Svalutazione crediti (CE) 90.000
Esercizio 3 Al 31.12.X il bilancio della società Kandinsky SpA presenta un saldo del fondo svalutazione crediti (FSC) pari a € 40.000. Nel corso dell’esercizio X+1 sono stralciati crediti per € 50.000 di cui € 20.000 sorti nel corso dell’esercizio e € 30.000 sorti nel corso di esercizi precedenti. Per fare fronte alle future perdite su crediti gli amministratori decidono, in vista della composizione del bilancio dell’esercizio X+1, di incrementare il fondo svalutazione crediti per € 40.000. Sapendo che gli avvenimenti descritti sono gli unici rilevanti ai fini della determinazione del fondo svalutazione crediti, si determino la consistenza e gli utilizzi del fondo svalutazione crediti al 31.12.X+1. Soluzione esercizio 3 FSC al 31.12.X – Utilizzo X+1 FSC + Accantonamento X+1 FSC al 31.12.X+1
40.000 –30.000 40.000 50.000
Esercizio 4 La società Veneziani SpA in data 31.12.X presenta un saldo del fondo svalutazione crediti pari a € 60.000. In data 31.12.X+1 i crediti della società ammontano a:
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60 n n
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
crediti commerciali non scaduti € 350.000 crediti commerciali scaduti € 40.000
Fra i crediti commerciali non scaduti, vi è un credito verso la Pellini S.r.l. di € 50.000, di cui € 27.000 sorti nel corso dell’esercizio X+1. Dopo avere assunto informazioni sull’esigibilità del credito commerciale non scaduto e dopo avere scoperto che la stessa è stata dichiarata fallita, gli amministratori procedono con lo stralcio dello stesso. Dopo lo stralcio della citata posizione, gli amministratori stimano incassabile il 97% dei “crediti commerciali non scaduti” e il 93% dei “crediti commerciali scaduti” e stabiliscono di adeguare, conseguentemente, il fondo svalutazione crediti. Si determinino l’utilizzo e l’ammontare del fondo svalutazione crediti al 31.12. X+1 esplicitando analiticamente i calcoli effettuati. Soluzione esercizio 4 Utilizzi X+1 FSC = FSC al 31.12.X+1 = (€ 60.000 – € 23.000 + € 11.800) = dove: FSC al 31.12.X = Utilizzi X+1 FSC = Accantonamento X+1 FSC = (€ 350.000 – € 50.000) × 3% + (€ 40.000) × 7% =
€ 23.000 € 48.800 € 60.000 € 23.000 € 11.800
Esercizio 5 La società Tiziano Srl presenta un fondo svalutazione crediti al 31.12.X pari a € 30.000. Al 31/12/X+1: n n
i crediti di funzionamento esistenti sono pari a € 95.000; l’amministratore unico decide di stralciare crediti per € 10.000, di cui € 7.000 sorti nel corso dell’esercizio precedente; n la società decide di aumentare il fondo svalutazione crediti del 5% dei crediti in essere, considerando tale ammontare congruo per la copertura delle future perdite stimate. Si determinino l’utilizzo del fondo svalutazione crediti al 31.12.X+1 e il suo importo calcolando la variazione in aumento o in diminuzione necessaria per portare il fondo svalutazione crediti all’importo congruo. Soluzione esercizio 5 FSC al 31.12.X 30.000 – Utilizzo X+1 FSC –7.000 + Accantonamento X+1 4.250 FSC al 31.12.X+1 27.250
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3 I ricavi e i crediti di funzionamento
dove: Accantonamento X+1 Crediti esistenti al 31.12.X+1 – Crediti stralciati Crediti al 31.12.X+1 Accantonamento forfettario al FSC (85.000 × 5%)
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95.000 –10.000 85.000 4.250
Esercizio 6 In data 31/12/X la società Milano Costruzioni S.r.l. presenta un saldo del fondo svalutazione crediti pari a 40.000 euro. In data 31/12/X+1 i crediti vantati dalla società ammontano a: n n
crediti commerciali non scaduti per euro 300.000 crediti commerciali scaduti per euro 150.000.
Tra i crediti commerciali scaduti è iscritto il credito verso la società Solar S.p.A.. Gli amministratori, dopo aver scoperto che la Solar S.p.A. è stata dichiarata fallita decidono di stralciare il credito verso la stessa che ammonta a euro 60.000, di cui 20.000 euro sorti nel corso dell’esercizio X+1. In seguito allo stralcio della citata posizione creditoria, gli amministratori stimano incassabile il 98% dei “crediti commerciali non scaduti” e il 95% dei “crediti commerciali scaduti”. Si determinino l’utilizzo e l’ammontare del fondo svalutazione crediti al 31/12/ X+1. Soluzione esercizio 6 FSC al 31.12.X 40.000 – Utilizzo X+1 FSC –40.000 + Accantonamento X+1 10.500 FSC al 31.12.X+1 10.500 dove: Accantonamento X+1: (4.500 +6.000)
10.500
Crediti scaduti esistenti al 31.12.X+1 150.000 Crediti stralciati –60.000 Crediti scaduti al 31.12.X+1 90.000 Accantonamento forfettario al FSC (90.000 × 5% ) 4.500 Crediti non scaduti esistenti al 31.12.X+1 Accantonamento forfettario al FSC (300.000 × 2% )
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300.000 6.000
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Esercizio 7 La Vinicola S.p.A. è una delle più importanti cantine presenti nella ricca area della Franciacorta gestita da giovani imprenditori decisi a far conoscere e apprezzare il proprio prodotto sui principali mercati mondiali. A tal fine si avvale della Bottle-Cup S.p.A. che, attraverso la propria piattaforma, gestisce in esclusiva il marketing e la vendita on –line dell’intera produzione. Il compenso pattuito per tale attività ammonta al 9% del prezzo di vendita delle bottiglie. Nell’esercizio X la Vinicola S.p.A. vende 50.000 bottiglie al prezzo unitario di 10 euro. Domanda A: A quanto ammonterà il ricavo che Bottle-Cup S.p.A. potrà contabilizzare in bilancio al 31/12/X? a. 500.000 b. 45.000 c. 545.000 Domanda B: Quale sarà, invece, il ricavo lordo iscritto nel bilancio di Vinicola S.p.A. al 31/12/XX? a. 500.000 b. 45.000 c. 455.000 Soluzione esercizio 7 Domanda A: la risposta corretta è la lettera “b” Domanda B: la risposta corretta è la lettera “a”
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3 I ricavi e i crediti di funzionamento
2
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Esercizi advanced
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Esercizio 8 Nel bilancio al 31.12.X della Renoir S.r.l. il saldo del fondo svalutazione crediti (FSC) ammonta a € 1.350 e quello del conto crediti verso clienti a € 21.500. Le uniche operazioni compiute dalla società nell’esercizio X+1 indicati sono le seguenti: n in data 6.05.X+1 gli amministratori provvedono a stralciare crediti, relativi all’esercizio X, verso la società Colori S.r.l., dichiarata fallita, per € 3.540; n a seguito di un ordine urgente inoltrato da parte di un cliente, si provvede in data 27 dicembre a consegnare la merce richiesta al prezzo di € 4.400 + IVA 20%. La relativa fattura è emessa in data 10/01/X+2. Al 31.12.X+1 gli amministratori della Renoir adottano, per la determinazione della quota da accantonare al fondo svalutazione crediti, una metodologia semplificata che prevede un accantonamento forfettario del 5% dei crediti in essere a tale data. Sapendo che il periodo amministrativo della Renoir coincide con l’anno solare, si determinino, esplicitando analiticamente i calcoli effettuati: a. utilizzi o diminuzioni del fondo svalutazione crediti relativi all’esercizio X+1; b. accantonamento a fondo svalutazione crediti dell’esercizio X+1; c. ammontare del fondo svalutazione crediti al 31/12/X+1; Si proceda altresì alla rilevazione in partita doppia, solo a libro giornale, delle correlate scritture contabili relative all’esercizio X+1. Soluzione esercizio 8 a. Al 6.05.X+1 il fondo svalutazione crediti era pari a € 1.350. In relazione al fallimento della Colori S.r.l., che comporta una stralcio dei crediti vantati dalla Renoir per € 3.540, è possibile, trattandosi di crediti relativi all’esercizio X, utilizzare il fondo svalutazione crediti in essere solo per € 1.350. b. L’accantonamento relativo all’esercizio X+1 è così determinato: Crediti al 31.12.X 21.500 – Crediti stralciati –3.540 + Crediti per fatture da emettere 5.280 Crediti al 31.12.X+1 23.240 Accantonamento forfettario al FSC (5% crediti ) 1.162 c. Il fondo svalutazione crediti al 31.12.X+1 è pari a: FSC al 31.12.X 1.350 – Utilizzo X+1 FSC –1.350 + Accantonamento X+1 1.162 FSC al 31.12.X+1 1.162
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi LIBRO GIORNALE (X+1)
Perdite su crediti (CE) Fondo svalutazione crediti (SP)
Fatture da emettere (SP)
Svalutazione crediti (CE)
6/05 a Crediti vs/clienti (SP) d.d. a Perdite su crediti (CE) 31/12 a diversi Ricavi per fatture da emettere (CE) Erario c/IVA (SP) d.d. a Fondo svalutazione crediti (SP)
3.540
3.540
1.350
1.350
5.280 4.400 880 1.162
1.162
Esercizio 9 Si proceda ad identificare, tra quelle proposte, la risposta ritenuta corretta: 1. Per i soggetti che devono redigere il bilancio in forma abbreviata e per le microimprese, i crediti verso clienti in essere alla fine dell’esercizio devono essere valutati: a. al valore nominale degli stessi; b. al valore di presunto realizzo al termine dell’esercizio considerando le perdite per inesigibilità; c. al valore nominale degli stessi, al netto di una svalutazione pari allo 0,50% del loro valore nominale; d. alternativamente al valore di presunto realizzo o al valore nominale, a scelta del redattore del bilancio. 2. Nel bilancio redatto a norma del codice civile, il fondo svalutazione crediti è iscritto: a. tra le riserve del patrimonio netto in quanto fondo rischi generico; b. tra i fondi rischi nel passivo dello stato patrimoniale; c. tra i fondi per oneri nel passivo dello stato patrimoniale; d. a riduzione dei crediti iscritti nell’attivo dello stato patrimoniale. 3. In base ai principi contabili nazionali (OIC 15) i ricavi devono essere riconosciuti in base al principio della competenza quando: a. il processo produttivo dei beni o dei servizi è stato completato e lo scambio è avvenuto determinando il passaggio (sostanziale e non formale) della proprietà sul bene; b. il processo produttivo dei beni o dei servizi è stato completato e lo scambio si è formalizzato mediante la redazione del contratto di vendita o di prestazione del servizio; c. tra le parti viene raggiunto l’accordo per la cessione del bene o la prestazione del servizio ma solo se il processo produttivo è stato completato; d. tra le parti viene raggiunto l’accordo per la cessione del bene o la prestazione del servizio anche se il processo produttivo non è stato completato. 4. I ricavi da abbonamenti alla stagione teatrale posta a cavallo di due esercizi, rile-
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3 I ricavi e i crediti di funzionamento
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vati nel periodo amministrativo in chiusura ma relativi al periodo amministrativo successivo, determinano la rilevazione di: a. ratei passivi; b. risconti attivi; c. risconti passivi; d. ratei attivi. 5. I crediti di finanziamento originano da: a. operazioni aventi ad oggetto merci o servizi; b. variazioni nelle parti ideali di capitale netto; c. scambi numerari; d. operazioni aventi ad oggetto moneta o credito. 6. Le perdite presunte su crediti devono: a. essere calcolate secondo percentuali prestabilite dal codice civile; b. essere calcolate in funzione del presunto valore di realizzo dei crediti in essere a fine esercizio; c. essere calcolate secondo le disposizioni impartite dal legislatore fiscale; d. essere calcolate secondo le disposizioni impartite dal legislatore fiscale in proporzione ai crediti dell’esercizio precedente. 7. Nel caso di cessioni di beni “in conto vendita” con l’opzione di riacquisto della merce invenduta, il venditore potrà contabilizzare i propri ricavi: a. interamente al momento della stipula del contratto di vendita; b. interamente al momento della consegna dei beni all’acquirente; c. al momento della consegna dei beni all’acquirente, sulla base della miglior stima disponibile delle quantità che saranno oggetto di effettiva cessione; d. solo al momento in cui vi sarà certezza dell’effettivo quantitativo di prodotti ceduti e soltanto per i prodotti oggetto di effettiva cessione. 8. Secondo le disposizioni del codice civile, i ricavi devono essere iscritti a bilancio: a. al lordo delle poste rettificative e delle imposte direttamente connesse con la vendita dei prodotti e la prestazione dei servizi; b. al netto delle poste rettificative e delle imposte direttamente connesse con la vendita dei prodotti e la prestazione dei servizi; c. al lordo delle poste rettificative e al netto delle imposte direttamente connesse con la vendita dei prodotti e la prestazione dei servizi; d. al netto delle poste rettificative e al lordo delle imposte direttamente connesse con la vendita dei prodotti e la prestazione dei servizi.
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Soluzione esercizio 9
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DOMANDA
RISPOSTA
1
B
2
D
3
A
4
C
5
D
6
B
7
D
8
B
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3 I ricavi e i crediti di funzionamento
________________________
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Esercizi di Approfondimento
_______________________
Esercizio 10 In data 01.01.X la Societa’ Chair SpA vende e consegna sedie da cucina ad un cliente italiano per €1.000 + IVA (20%), con contestuale emissione della relativa fattura. Generalmente le condizioni di vendita praticate dalla società, in linea con la prassi di settore, prevedono l’incasso dei crediti a “30 giorni fine mese data fattura”. Per venire incontro alle esigenze finanziarie del cliente, la società vende le merci con condizioni di incasso dilazionato al 31.12.X+1 senza l’indicazione di interessi espliciti. Il tasso di interesse di mercato è pari al 5%. Come dovrà essere contabilizzata l’operazione? Soluzione esercizio 10 L’esercizio fa riferimento ad una vendita di merci soggetta ad Iva in assenza di interessi espliciti. Il valore nominale del credito è pari a € 1.200 (€ 1.000 + € 200) Il tasso di interesse desumibile dalle condizioni contrattuali è assente; si è in presenza di tasso di interesse pari allo 0%. Tale tasso risulta essere significativamente inferiore al tasso di interesse di mercato (5%). Occorre verificare se vi siano effetti rilevanti sul valore del credito, poiché il tasso di interesse desumibile dalle condizioni contrattuali e il tasso di interesse di mercato sono diversi. Se vi sono effetti rilevanti: 1. occorre calcolare il valore attuale dei flussi finanziari futuri utilizzando il tasso di interesse di mercato; 2. al valore attuale così ottenuto, aggiungere i costi di transazione (€ 0 nel presente esempio) per ottenere il valore di iscrizione iniziale del credito; 3. calcolare il tasso interno di rendimento (T.I.R.) e utilizzarlo per le valutazioni successive del credito al costo ammortizzato. Questa fase è omessa nel presente esercizio, in quanto in assenza di costi di transazione il T.I.R. coincide con il tasso di interessi mercato. 1. Valore attuale del credito = Valore del credito a scadenza x (1+i)-2 Valore attuale del credito: € 1.200 x (1+5%)- 2= € 1.088,44 2. Al valore attuale di € 1.088,44 , aggiungere i costi di transazione , che nel presente esercizio sono pari a € 0; pertanto il valore iniziale di iscrizione del credito è € 1.088,44 3. Calcolare il T.I.R. che risulta diverso dal tasso di interesse di mercato quando vi sono costi di transazione; in questo caso: T.I.R. = tasso di interesse di mercato = 5%
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
La componente finanziaria implicita (interessi attivi) è: (€ 1.200 – € 1.088,44) = € 111,56 Sapendo che il valore di € 1.088,44 è formato da: – Ricavo cessione per € 907,03 (€1.088,44/1,2) – Iva per € 181,41 (€ 907,03 x 20%), anche la componente finanziaria implicita (€ 111,56) è formata da: – € 92,97 (€ 1.000 – € 907,03), pari al minor valore del credito corrispondente al minor ricavo per effetto dell’attualizzazione; – € 18,59 (€ 200 – € 181,41), pari al minor valore del credito corrispondente all’effetto dell’attualizzazione sull’Iva addebitata al cliente e non riscossa. LIBRO GIORNALE (ESERCIZIO X)
All’01/01/X in sede di rilevazione iniziale dell’operazione di vendita: Crediti vs/Clienti
(SP)
01/01/X a
diversi Merci c/vendite Erario c/Iva
(CE) (SP)
1.200
1.000 200
In medesima data occorre evidenziare in modo separato la quota di interessi impliciti prodotti dalla lunga dilazione di pagamento concessa al cliente; Merci c/vendite (1.200 – 1.088,44)
(CE)
01/01/X a
Interessi attivi (1.200 – 1.088,44)
(CE)
111,56
111,56
Al 31.12.X si procede al riconoscimento della parte di interessi attivi di competenza dell’esercizio X, attraverso la tecnica del risconto: Interessi attivi (111,56-54,42)
(CE)
31/12/X a
Risconto passivo (a rettifica del credito)
(SP)
57,14
57,14
Come è possibile notare, in data 31.12.X è necessario contabilizzare un “Risconto Passivo su interessi attivi” il cui significato è duplice: – da un lato permette di stornare dal conto economico la quota parte di interessi attivi di competenza dell’esercizio X+1 di € 57,14; – dall’ altro permette di rappresentare il credito al costo ammortizzato poiché riduce il valore nominale del credito (€ 1.200) per la parte di natura finanziaria non ancora maturata nell’esercizio X (€ 57,14). La rappresentazione del credito in bilancio secondo tale criterio avviene dunque tramite la seguente riclassificazione: A) valore nominale del credito al 31.12.X € 1.200,00 – B) parte del credito relativo al finanziamento,
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3 I ricavi e i crediti di funzionamento
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non maturato nell’esercizio X, ma che maturerà nell’ esercizio X+1 € 57,14 = (A-B) valore del credito secondo il criterio del costo ammortizzato nell’esercizio X: € 1.142,86 LIBRO MASTRO (ESERCIZIO X) Crediti vs/Clienti
Merci c/vendite
Interessi attivi
1.200
111,56
Risconto Passivo
1.000
57,14
111,56
Erario c/Iva 57,14
200
Ad ogni fine esercizio, il credito viene incrementato degli interessi che sono maturati fino a quella data. In questo modo, oltre al credito per il bene o servizio ceduto, viene considerata la parte del credito già maturata per la remunerazione del finanziamento concesso. In dettaglio si procede come segue. LIBRO GIORNALE (ESERCIZIO X+1)
In data 01.01.X+1 il saldo del conto “Risconto Passivo” (€ 57,14) è girato al conto “Interessi Attivi Risconto passivo
(SP)
01/01/X+1 a Interessi attivi
(CE)
(CE)
57,14
57,14
Al 31/12/X+1 si rileva l’incasso del credito (SP)
Banche c/c
31/12/X+1 a Crediti vs/clienti
1.200
1.200
LIBRO MASTRO (ESERCIZIO X+1) Crediti vs/Clienti (X) 1200
Risconto Passivo 1200
57,14
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57,14 (X)
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Banche c/c
Interessi attivi
1.200
57,14
Esercizio 11 In data 01.01.X la società Pippo S.r.l. vende e consegna ad un cliente estero fumetti per € 20.000, con contestuale emissione della relativa fattura senza applicazione dell’Iva. Generalmente le condizioni di vendita praticate dalla società, in linea con la prassi di settore, prevedono l’incasso dei crediti a “30 giorni fine mese data fattura”. Per venire incontro alle esigenze finanziarie del cliente, la società vende le merci con condizioni di incasso dilazionato a 24 mesi, con l’applicazione di un interesse di dilazione al tasso nominale esplicito semestrale posticipato dell’1%,. Il tasso di interesse di mercato risulta essee del 3%. Sulla base delle informazioni sopra riportate si applichi il criterio del costo ammortizzato per la valutazione del credito estero e si proceda alla rilevazione delle scritture contabili (a libro giornale e a libro mastro) per ogni esercizio fino alla scadenza del credito. Soluzione esercizio 11 L’esercizio fa riferimento ad una vendita di merci in presenza di interessi espliciti e soggetti ad attualizzazione Il tasso di interesse desumibile dalle condizioni contrattuali, nel caso pari all’1%, è significativamente diverso dal tasso di mercato, che si assume pari al 3% semestrale posticipato. Se gli effetti sono rilevanti ai sensi dell’art. 2423 comma 4 del codice civile, in sede di rilevazione iniziale occorre: 1) calcolare il valore attuale dei flussi finanziari futuri utilizzando il tasso di interesse di mercato del 3%; 2) al valore attuale così ottenuto aggiungere i costi di transazione, che nel caso di specie sono pari a zero; 3) calcolare il tasso di interesse effettivo e utilizzarlo per le valutazioni successive del credito al costo ammortizzato. Questa fase può essere omessa nel caso di specie in quanto, in assenza di costi di transazione non è necessario calcolare il tasso di interesse effettivo, in quanto esso è pari al tasso di interesse di mercato del 3%. 1. Il calcolo del valore attuale dei flussi finanziari futuri è il seguente:
Quindi: € 200 × (1+3%)-1 + € 200 × (1+3%)-2 + € 200 × (1+3%)-3 + € 200 × (1+3%)-4 + € 20.000 × (1+3%)-4 = € 18.513,16
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3 I ricavi e i crediti di funzionamento
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N.B.: € 194,17+ € 188,52 + € 183,03 + € 177,70 + € 17.769,74= € 18.513,16 1. Al valore attuale (€18.513,16) occorre aggiungere i costi di transazione sostenuti,
nel caso pari a zero, per ottenere il valore di iscrizione iniziale del credito a seguito dell’attualizzazione: € 18.513,16 2. Determinato il valore di iscrizione iniziale di € 18.513,16 occorre calcolare il tasso di interesse effettivo, che risulta diverso dal tasso di mercato quando vi sono costi di transazione da aggiungere al valore attuale. Poiché in questo caso non vi sono costi di transazione, il tasso di interesse effettivo coincide con il tasso di mercato. La tabella che segue fornisce informazioni circa il costo ammortizzato, gli interessi attivi e i flussi finanziari del credito in ogni periodo di riferimento:
01/01/X
Valore contabile del credito all’inizio del periodo
Interessi attivi calcolati al tasso di mercato
Flussi Finanziari per interessi attivi espliciti al tasso nominale
Flussi finanziario in entrata linea capitale
Valore contabile del credito alla fine dell’esercizio
(A)
(B)
(C)
(D)
18.513,16
30/06/X
18.513,16
555,39
200
18.868,55
31/12/X
18.868,55
566,06
200
19.234,61
30/06/X+1
19.234,61
577,04
200
19.611,65
31/12/X+1
19.611,65
588,35
200
20.000
0,00
LIBRO GIORNALE (ESERCIZIO X)
All’01/01/X in sede di rilevazione iniziale dell’operazione di vendita: Crediti vs/Clienti
(SP)
01/01/X a
Ricavi delle vendite
(CE)
20.000
20.000
In medesima data occorre evidenziare in modo separato la quota di interessi prodotti dalla lunga dilazione di pagamento concessa al Cliente: Ricavi delle vendite (20.000 – 18.513,16)
(CE)
01/01/X a
Interessi attivi (20.000 – 18.513,16)
(CE)
1.486,84
1.486,84
Rilevazione e incasso degli interessi attivi semestrali al tasso nominale: Crediti vs/Clienti
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(SP)
30/06/X a
Interessi attivi
(CE)
200
200
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72
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Banche c/c
(SP)
Crediti vs/Clienti
(SP)
Crediti vs/Clienti
Banche c/c
30/06/X a
Crediti vs/Clienti
(SP)
200
200
31/12/X a
Interessi attivi
(CE)
200
200
(SP)
31/12/X a
Interessi attivi
(CE)
200
200
(SP)
31/12/X a
Crediti vs/Clienti
(SP)
200
200
Al 31.12.X si procede al riconoscimento della parte di interessi attivi di competenza dell’esercizio X, attraverso la tecnica del risconto: Interessi attivi (1.486,84– 555,39+200– 566,06+200)
(CE)
31/12/X a
Risconto passivo
(SP)
765,39
765,39
Come è possibile notare, in data 31.12.X è necessario contabilizzare un “Risconto Passivo su interessi attivi” il cui significato è duplice: 1. da un lato permette di stornare dal conto economico la quota parte di interessi attivi di competenza degli esercizi X+1 € 765,39 2. dall’ altro permette di rappresentare il credito al costo ammortizzato poiché riduce il valore nominale del credito (€ 20.000) per la parte di natura finanziaria non ancora maturata nell’esercizio X (€ 765,39). La rappresentazione del credito in bilancio secondo tale criterio avviene dunque tramite la seguente riclassificazione: A) valore nominale del credito al 31.12.X € 20.000– B) parte del credito relativo al finanziamento, non maturato nell’esercizio X, ma che maturerà nell’ esercizio X+1 € 765,39 = (A-B) valore del credito secondo il criterio del costo ammortizzato nell’esercizio X € 19.234,61
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3 I ricavi e i crediti di funzionamento
73
LIBRO GIORNALE (ESERCIZIO X+1)
In data 01.01.X+1 il saldo del conto “Risconto Passivo” (€ 765,39 è girato al conto “Interessi Attivi”. Risconto passivo
(SP)
01/01/X+1 a Interessi attivi
(CE)
765,39
765,39
Crediti vs/Clienti
(SP)
30/06/X+1 a Interessi attivi
(CE)
200
200
Banche c/c
(SP)
30/06/X+1 a Crediti vs/Clienti
(CE)
200
200
Crediti vs/Clienti
(SP)
31/12/X+1 a Interessi attivi
(CE)
200
200
Banche c/c
(SP)
31/12/X+1 a Crediti vs/Clienti
(CE)
200
200
(CE)
20.000
20.000
Al 31/12/X+1 si rileva l’incasso del credito: Banche c/c
(SP)
31/12/X+1 a Crediti vs/Clienti
Esercizio 12 In data 01.01.X la società Sofà Srl vende e consegna divani in vera pelle ad un cliente estero per € 15.000 con contestuale emissione della relativa fattura senza l’applicazione dell’Iva. Generalmente le condizioni di vendita praticate dalla società, in linea con la prassi di settore, prevedono l’incasso dei crediti a “30 giorni fine mese data fattura”. Per venire incontro alle esigenze finanziarie del cliente, la società vende le merci con condizioni di incasso dilazionato a 24 mesi, con l’applicazione di un interesse di dilazione al tasso nominale esplicito semestrale posticipato dell’1%,. Il tasso di interesse di mercato è pari all’1% . Soluzione esercizio12 L’esercizio fa riferimento ad una vendita di merci in presenza di interessi espliciti e non soggetti ad attualizzazione.
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74
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Il tasso di interesse desumibile dalle condizioni contrattuali è allineato al tasso di mercato: il valore di iscrizione iniziale del credito è pari a € 15.000, pari al suo valore nominale, poiché non vi sono costi di transazione né differenze tra valore iniziale e valore a scadenza da ammortizzare lungo la durata del credito. Il tasso di interesse effettivo è in tal caso pari al tasso di interesse nominale, esso è infatti il tasso interno di rendimento che attualizza esattamente gli incassi futuri nel periodo di durata del credito al valore contabile netto rilevato in sede di rilevazione iniziale pari a € 15.000: Valore contabile del credito all’inizio del periodo
Flussi Finanziari per interessi attivi espliciti al tasso nominale
Flussi finanziario in entrata linea capitale
(A)
(B)
(C)
15.000
01/01/X 30/06/X
150
31/12/X
150
30/06/X+1
150
31/12/X+1
150
15.000
Quindi: € 15.000 = € 150 × (1+1%)-1 + € 150 × (1+1%)-2 +€ 150 × (1+1%)-3 + € 150 × (1+1%)-4 + € 15.000 × (1+1%)-4 N.B. . € 15.000 = € 148,51 + € 147,04 + € 145,59 + €144,15 + € 14.414,71 LIBRO GIORNALE (ESERCIZIO X)
Rilevazione iniziale dell’operazione di vendita di merci: Crediti vs/Clienti
(SP)
01/01/X a
Ricavi delle vendite
(CE)
15.000
15.000
Rilevazione e incasso degli interessi attivi semestrali: Crediti vs/Clienti
(SP)
30/06/X a
Interessi attivi
(CE)
150
150
Banche c/c
(SP)
30/06/X a
Crediti vs/Clienti
(SP)
150
150
Crediti vs/Clienti
(SP)
31/12/X a
Interessi attivi
(SP)
150
150
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3 I ricavi e i crediti di funzionamento
Banche c/c
(SP)
31/12/X a
75
Crediti vs/Clienti
(SP)
150
150
LIBRO GIORNALE (ESERCIZIO X+1) Crediti vs/Clienti
(SP)
30/06/X+1 a Interessi attivi
(CE)
150
150
Banche c/c
(SP)
30/06/X+1 a Crediti vs/Clienti
(SP)
150
150
Crediti vs/Clienti
(SP)
31/12/X+1 a Interessi attivi
(CE)
150
150
Banche c/c
(SP)
31/12/X+1 a Crediti vs/Clienti
(CE)
150
150
15.000
15.000
Incasso del credito vs/cliente alla scadenza (linea capitale): Banche c/c
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(SP)
31/12/X+1 a Crediti vs/Clienti
(SP)
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4 I fondi rischi e oneri e i debiti
1
________________________________________
Esercizi Basic
________________________________________________
Esercizio 1 La Perfect S.p.A. ha ricevuto nella prima settimana di dicembre una cartella esattoriale della Guardia di finanza relativa ad un accertamento svolto due mesi prima presso la sede della società. Dal verbale emerge la contestazione di maggiori imposte dirette e indirette a carico della società per un totale di 600.000 €. Nel dubbio su come procedere relativamente a tale fatto nella redazione del bilancio d’esercizio, l’amministratore della Perfect S.p.A si rivolge al professionista con il quale collabora chiedendogli se ritenga probabile che la società debba far fronte alle contestazioni mosse ed in caso affermativo per quale importo. Il consulente fiscale, sulla base dell’orientamento giurisprudenziale in casi analoghi, ritiene fondate le contestazioni mosse dalla GdF che stima in un importo pari a 450.000 €. Sulla scorta di tali informazioni l’amministratore dovrà procedere ad un accantonamento ad un fondo nel bilancio della Perfect, e se sì per che importo? Soluzione esercizio 1 Nel bilancio della Perfect Spa l’amministratore dovrà procedere ad uno stanziamento ad un fondo rischi su contenzioso tributario per 450.000. Si precisa che tale fondo in sede di redazione del bilancio di esercizio destinato a pubblicazione dovrà essere classificato nello Stato Patrimoniale Passivo, Macroclasse B (Fondo per rischi e oneri), Voce 2 (Fondo per imposte anche differite). Esercizio 2 La società Alfa Spa produce e vende biciclette in titanio. Le condizioni contrattuali prevedono una garanzia di 12 mesi che consiste nella sostituzione di parti difettose. Nel corso dell’esercizio X le vendite di biciclette ammontano a 25.000 euro. L’andamento storico delle vendite e dei relativi interventi in garanzia svolti negli anni precedenti è la seguente:
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Fatturato dell’anno Costo di sostituzione dei pezzi difettosi sostenuto nell’anno successivo alla vendita
X-3
X-2
X-1
20.000
22.000
24.000
500
550
600
Alla luce delle informazioni fornite, nel bilancio al 31.12.X Alfa: a) è tenuta a stanziare un fondo garanzia prodotti per l’importo di euro 250; b) è tenuta a stanziare un fondo garanzia prodotti per l’importo di euro 375; c) è tenuta a stanziare un fondo garanzia prodotti per l’importo di euro 625; d) non è tenuta a stanziare un fondo garanzia prodotti in quanto la probabilità che siano richiesti interventi di sostituzione dei pezzi difettosi è remota; e) non è tenuta a stanziare un fondo garanzia prodotti in quanto la probabilità che siano richiesti interventi di sostituzione dei pezzi difettosi è remota ma è tenuta a darne adeguata informativa nella Nota Integrativa. Soluzione esercizio 2 La risposta corretta è la lettera “c”. Considerato che l’evidenza storica mostra un costo medio per interventi in garanzia pari al 2,5% circa del fatturato di ciascun anno: n n n
X-1: 600/24.000; X-2: 550/22.000; X-3: 500/20.000
nell’esercizio X l’accantonamento da effettuare ammonta a: 25.000 × 2,5% = 625; Esercizio 3 La società Carions S.p.A. produce e vende lettori MP3 di ultima generazione. Fatturato annuo
X-5
X-4
X-3
X-2
X-1
7.000
8.000
8.900
9.200
9.500
Costo interventi 1° anno garanzia
90
110
120
124
130
Costo interventi 2° anno garanzia
121
132
143
150
157
Le condizioni contrattuali di vendita prevedono una garanzia biennale su ciascun lettore. Tale garanzia consiste nell’assistenza gratuita per la manutenzione e nella sostituzione dei prodotti difettosi. Nel corso dell’esercizio X, le vendite di lettori ammontano a 10.000. L’andamento storico delle vendite e dei relativi interventi in garanzia nei 5 anni precedenti è riportata nella tabella che segue. Sulla base delle informazioni disponibili si risponda alle seguenti domande:
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4 I fondi rischi e oneri e i debiti
79
1. secondo la normativa italiana, la Carions è tenuta all’iscrizione di un fondo garanzia prodotti relativamente alle vendite dell’esercizio X? 2. se sì, a quanto ammonta l’accantonamento da effettuare relativamente a tali vendite a fine esercizio X? 3. qualora nell’anno X i prodotti della Carions subiscano un miglioramento tecnologico tale da far ridurre le previsioni di interventi in garanzia da effettuare nei due anni di copertura contrattuale, la società dovrebbe modificare l’accantonamento calcolato al punto 2? Soluzione esercizio 3 1. Sì, la società è tenuta all’iscrizione di un fondo garanzia prodotti; 2. Considerato che l’evidenza statistica mostra mediamente un costo per interventi in garanzia pari al 3% circa del fatturato di ciascun anno, (X-5: (90+121)/7.000; X-4: (110+132)/8.000; X-3: (120+143)/8.900; X-2: (124+150)/9.200; X-1: (130+157)/9.500), relativamente all’esercizio X l’accantonamento da effettuare ammonta a:10.000 × 3% = € 300; 3. Sì, la Carions dovrebbe rivedere la propria stima dell’accantonamento relativo alle vendite dell’esercizio X. Esercizio 4 Nell’esercizio X+1 la Ghedo S.p.A. sostiene costi per la manutenzione ciclica triennale programmata di un proprio impianto per € 24.000+IVA 20%. Tale impianto era stato acquistato in data 2/1/X-2. Nei precedenti periodi (X-2 e X-1 e X), la Ghedo ha costituito, in ossequio al principio della competenza economica, un apposito fondo manutenzione ciclica tramite accantonamenti a quote costanti dell’onere complessivo concordato con il fornitore sin dalla data di acquisto dell’impianto. Con riferimento agli accadimenti riportati, si effettuino (a libro giornale e mastro) le scritture relative all’esercizio X+1. Soluzione esercizio 4 LIBRO GIORNALE …/…/X+1 Diversi Manutenzioni e riparazioni Erario c/IVA
a
Debiti v/fornitori
28.800 24.000 4.800
…/…/X+1 Fondo manutenzioni programmate
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a
Manutenzioni e riparazioni
24.000
24.000
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi LIBRO MASTRO
Manutenzioni e riparazioni (CE) 24.000
24.000
Erario c/IVA (SP) 4.800
Debiti v/fornitori (SP) 28.800
F.do manut. programmate (SP) 24.000
Osservazioni L’ammontare del fondo esistente alla data dell’intervento di manutenzione ciclica programmata nell’esercizio X+1 è pari a € 24.000 ottenuto come somma di: n n n
8.000 accantonamento anno X-2 8.000 accantonamento anno X-1 8.000 accantonamento anno X
Esercizio 5 La Lattes S.p.A. è un’impresa che produce e vende latte fresco. Al fine di fidelizzare la propria clientela, la Lattes offre la possibilità ai propri clienti di raccogliere punti sui prodotti acquistati. Al raggiungimento della soglia dei 100 punti, i clienti hanno diritto a un regalo costituito da un set di bicchieri. Nel corso dell’esercizio X, la Lattes vende 250.000 unità di prodotto. Ogni unità venduta dà diritto a un punto. L’esperienza passata induce a ritenere che soltanto il 20% delle unità vendute saranno oggetto di raccolta punti, con raggiungimento della soglia regalo. Considerato che il costo di ciascun set di bicchieri è pari a € 3 e che le spese di trasporto per ciascun set ammontano a € 2, si determini l’accantonamento al fondo concorsi a premio da effettuare al termine dell’esercizio X. Soluzione esercizio 5 250.000 × 20% = 50.000 (numero di unità vendute oggetto di raccolta punti con raggiungimento della soglia regalo). 50.000/100 = 500 (numero di regali che si prevede di consegnare). 500 × (3+2) = € 2.500 (Accantonamento fondo concorsi a premi al 31/12/X).
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4 I fondi rischi e oneri e i debiti
2
_________________________________
81
Esercizi advanced
_________________________________________
Esercizio 6 La società Beta opera nel campo chimico e nell’esercizio della propria attività essa causa danni ambientali. L’ente pubblico preposto alla regolamentazione del settore obbliga, a partire dal 01.01.200X, a ripristinare lo status dei luoghi con cadenza triennale. Al termine dell’esercizio X, l’Amministratore Delegato di Beta richiede ad una società specializzata una stima dei costi legati alla bonifica dei terreni su cui sorge l’impianto. La valutazione di tali costi è pari a € 300.000, da sostenere all’inizio dell’anno X+3 e la società opta di utilizzare un criterio di accantonamento proporzionale alle unità prodotte nel triennio. In particolare, la società stima una produzione di: n n
Scenario 1: produzione costante di 30.000 unità in tutti e tre gli esercizi; Scenario 2: 20.000 unità nell’esercizio X, 30.000 in X+1 e 50.000 in X+2.
Sulla base delle informazioni disponibili si presenti il piano di accantonamento al fondo recupero ambientale nei due scenari ipotizzati utilizzando, se ritenute utili, le tabelle di seguito riportate: SCENARIO 1 Esercizio
Accantonamento (CE)
Fondo (SP al 31.12)
31.12.X 31.12.X+1 31.12.X+2 SCENARIO 2 Esercizio
Unità prodotte
% accantonamento
Accantonamento (CE)
Fondo (SP al 31.12)
31.12.X 31.12.X+1 31.12.X+2
Soluzione esercizio 6 SCENARIO 1 Esercizio
Accantonamento (CE)
Fondo (SP al 31.12)
31.12.X
100.000
100.000
31.12.X+1
100.000
200.000
31.12.X+2
100.000
300.000
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi SCENARIO 2 Esercizio
Unità prodotte
% accantonamento
Accantonamento (CE)
Fondo (SP al 31.12)
31.12.X
20.000
20%
300.000 × 20% = 60.000
60.000
31.12.X+1
30.000
30%
300.000 × 30% = 90.000
150.000
31.12.X+2
50.000
50%
300.000 × 50% = 150.000
300.000
Esercizio 7 Nell’anno X la Società Ester S.r.l. aveva accantonato in un apposito fondo rischi euro 250.000 a fronte di una richiesta danni pervenuta da un cliente. In data 30/5/X+3 la sentenza del Tribunale condanna la società al pagamento di euro 260.000. L’importo viene pagato con bonifico bancario in data 12/06/X+3. Si proceda, a libro giornale, alle rilevazioni contabili (comprese le eventuali scritture di assestamento) relative all’esercizio X+3. Soluzione esercizio 7 LIBRO GIORNALE (ESERCIZIO X+3) Costi contenzioso civile (CE) Diversi Fondo rischi contenzioso civile (SP) Sopravvenienze passive (CE) Debiti diversi (SP)
30/5 a d.d. a 12/06 a
Debiti diversi (SP)
260.000 260.000
Costi contenzioso civile (CE) 250.000 260.000 10.000 Banche c/c (SP)
260.000 260.000
Osservazioni In base a quanto stabilito dalle disposizioni normative vigenti in Italia (OIC 31, par. 45), nel caso l’importo accantonato a fondo risulti inferiore all’onere effettivamente sostenuto al manifestarsi dell’evento (€ 10.000), tale differenza sarà da classificare nel bilancio destinato a pubblicazione in Conto Economico in base alla natura della passività a fronte della quale si è effettuato l’accantonamento a fondo. Con riferimento a tale differenza si precisa che è da intendersi corretta anche la scrittura contabile che non ne prevede la rilevazione in una specifica componente negativa di reddito (sopravvenienza passiva) bensì la diretta imputazione a Conto Economico nella voce di costo rilevata in sede di manifestazione dell’evento ed eccedente il fondo del passivo (insufficiente) esistente. In particolare, in tal caso, le scritture contabili sarebbero le seguenti:
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4 I fondi rischi e oneri e i debiti
83
LIBRO GIORNALE (ESERCIZIO X+3) 30/5 Costi contenzioso civile (CE)
a
Fondo rischi contenzioso civile (SP) Debiti diversi (SP)
d.d. a 12/06 a
Debiti diversi (SP)
260.000 260.000
Costi contenzioso civile (CE) 250.000 250.000 Banche c/c (SP)
260.000 260.000
Esercizio 8 Nel corso dell’esercizio X, la società Furbi S.p.A. è citata per danni da un cliente, che ha chiesto un risarcimento di € 7.000 per inadempienze contrattuali. La Furbi si rivolge al proprio avvocato che ritiene probabile una sentenza sfavorevole per la società. Lo stesso avvocato, tenuto conto di casi analoghi verificatisi nel passato presso il medesimo tribunale, stima che il risarcimento ammonterà a € 5.000. In aggiunta, la società dovrà pagare spese processuali per € 300. Nel corso dell’esercizio X+1 il giudice definisce un risarcimento complessivo pari a € 4.500. Le spese processuali ammontano, come previsto, a € 300. Con riferimento agli accadimenti descritti, si effettuino (a libro giornale e mastro) le scritture contabili relative agli esercizi X e X+1 (a tal fine si consideri che nel corso dell’esercizio X+1 si stima che non vi siano costi simili da coprire in futuro). Soluzione esercizio 8 LIBRO GIORNALE Acc.to f.do rischi contenzioso civile Spese per contenzioso civile F.do rischi contenzioso civile
Esercizio X a F.do rischi contenzioso civile 5.300 5.300 Esercizio X+1 a Debiti diversi 4.800 4.800 a Diversi 5.300 Spese per contenzioso civile 4.800 Sopravvenienze attive 500
LIBRO MASTRO ANNO X Accantonamento fondo rischi contenzioso civile (CE) 5.300
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Fondo rischi contenzioso civile (SP) 5.300
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi LIBRO MASTRO ANNO X+1 Fondo rischi contenzioso civile (SP) 5.300 5.300 (X)
Spese per contenzioso civile (CE) 4.800 4.800
Sopravvenienze attive (CE) 500
Debiti diversi (SP) 4.800
Osservazioni In base a quanto stabilito dalle disposizioni normative vigenti in Italia (OIC 31, par. 46 e 47) quando l’importo accantonato a fondo eccede l’ammontare effettivamente utilizzato al manifestarsi dell’evento, tale eccedenza deve trovare contropartita in un componente di reddito positivo appartenente alla stessa area (caratteristica, accessoria, finanziaria o straordinaria) dell’originario accantonamento. Esercizio 9 Nell’anno X la società Alfa Spa ha iniziato a operare nella commercializzazione al dettaglio di prodotti dolciari da forno. Per promuovere le proprie vendite la società indice una straordinaria operazione a premio, promuovendo una campagna promozionale di raccolta punti stampati sulle confezioni dei propri prodotti. Per la realizzazione del progetto la Società stima di dover sostenere i seguenti costi: n n n
stampa delle nuove confezioni con i punti: € 25.000; spese legali per la verifica delle operazioni correlate alla raccolta punti: € 20.000; premi stimati da riconoscere ai consumatori partecipanti all’operazione: € 20.000.
Al 31/12/X+1, a seguito della revisione di stima operata dalla società, il fondo operazioni a premio risulta essere sovradimensionato per € 20.000. Nell’esercizio X+2, al termine dell’operazione promozionale di raccolta punti (in data 01/02/X+2) i costi effettivamente sostenuti dalla società sono: n n n
stampa delle nuove confezioni con i punti: € 25.000; spese legali per la verifica delle operazioni correlate alla raccolta: € 20.000; premi stimati da riconoscere ai consumatori: € 25.000.
Si rilevino a libro giornale le scritture contabili relative agli accadimenti descritti, avendo cura di indicare, per ogni conto, le tavole destinate ad accoglierne i saldi.
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4 I fondi rischi e oneri e i debiti
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Soluzione esercizio 9 LIBRO GIORNALE 31/12/X a F.do operazioni a premio (SP) 31/12/X+1 F.do operazioni a premio a Adeguamento fondo del passivo (SP) (CE) 01/02/X+2 Costi operazione a premio (CE) a Debiti diversi (SP) d.d Diversi a Costi operazione premio (CE) F.do operazioni a premio (SP) Sopravvenienze passive (CE) Acc.to f.do operaz. premio (CE)
65.000 65.000 20.000 20.000
70.000 70.000 70.000 45.000 25.000
Osservazioni Per l’esercizio X+1 la nuova stima porta a un valore di fondo eccedente la copertura di una passività potenziale (o del previsto onere); il correlato necessario adeguamento dovrà originare un componente positivo di reddito inatteso da riclassificare, poi, nel Conto Economico seguendo il medesimo criterio di classificazione adottato per l’accantonamento iniziale. In sede di manifestazione dell’evento nell’esercizio X+2 sarà necessario rilevare un componente negativo di reddito inatteso (cfr. Osservazioni esercizio n. 7). Esercizio 10 In data 30/09/X, la società chimica Erga S.p.A., proprietaria di un impianto di raffinazione, riceve un atto di citazione per danni ambientali arrecati ad aree limitrofe alla raffineria. La società ritiene probabile che, a seguito dell’atto di citazione ricevuto, sarà obbligata ad effettuare un intervento di ripristino ambientale, il cui costo è stimato in euro € 500. Nel corso dell’esercizio successivo Erga in data 30/11/X+1 sostiene costi di ripristino ambientale per complessivi € 600 + IVA 20%, che provvede a regolare dopo 30 giorni tramite bonifico bancario. Si effettuino a libro giornale le scritture relative all’esercizio X e all’ esercizio X+1 di Erga S.p.A, avendo cura di indicare, per ogni singolo conto, le tavole di sintesi (CE o SP) destinate ad accoglierne i saldi.
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Soluzione esercizio 10 LIBRO GIORNALE Acc.to f.do ripristino ambientale (CE) diversi Oneri ripristino ambientale(CE) Erario c/IVA(SP) Diversi F.do ripristino ambientale (SP) Sopravvenienze passive (CE) Debiti diversi (SP)
31/12/X a F.do ripristino ambientale (SP) 30/11/X+1 a Debiti diversi (SP) d.d. a
500
500 720
600 120 Oneri ripristino ambientale(CE)
600 500 100
30/12/X+1 a Banca c/c (SP)
720
720
Per la rilevazione contabile del 30/11/X+1 relativa alla manifestazione dell’evento a fronte del quale si era costituito il Fondo, si legga quanto contenuto nelle osservazioni dell’esercizio n.7 Esercizio 11 L’impresa Gamma fabbrica e vende, tra gli altri prodotti, caldaie per riscaldamento autonomo, con garanzia a 1 anno. Qualora si manifestano guasti non dovuti all’incuria del cliente, l’impresa interviene gratuitamente per ripristinare l’efficienza. Sulla base di analisi statistiche svolte dalla società, detti interventi in un anno sono pari al 2% del numero delle caldaie vendute. Al 01.01.X il “fondo garanzia prodotti per interventi di manutenzione gratuita” della Gamma presentava un saldo di apertura pari a € 96.000. Nel corso del X la Gamma: n n
vende e installa 150.000 caldaie; effettua 2.800 interventi (1.000 relativi a caldaie vendute nel X-1 e i restanti a caldaie vendute nel X) sostenendo costi medi unitari di € 80; n stima che il costo medio per intervento aumenterà nel 200X+1 del 5%. Sulla base delle informazioni disponibili si proceda alla determinazione del saldo del “fondo garanzia prodotti per interventi di manutenzione gratuita” al 31.12.X. Soluzione esercizio 11 ANNO X Fondo al 1.01.X: - Utilizzo fondo: + Accantonamento fondo: Saldo fondo garanzia prodotti 31.12.X
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€ 96.000 € (80.000) € 100.800 € 116.800
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4 I fondi rischi e oneri e i debiti
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Osservazioni Per l’accantonamento del fondo: n numero di interventi stimati anno X: 2% × 150.000 (caldaie vendute anno X) = 3.000 n numero interventi caldaie vendute anno X già effettuati: 2.800 – 1.000 = 1.800 n numero interventi stimati caldaie vendute anno X: 3.000 – 1.800 = 1.200 n accantonamento al Fondo: 1.200 X € 80 × 1,05 = 100.800 Esercizio 12 La società Alfa Spa produce e vende monitor per computer. Nonostante le condizioni contrattuali prevedano la garanzia di assistenza gratuita (manutenzione o sostituzione di prodotti difettosi) per i 2 anni successivi alla cessione dei beni, nel bilancio della società Alfa non è stanziato un fondo garanzia prodotti. Nel corso dell’esercizio X Alfa ha venduto 3.000 monitor. La statistica degli interventi in garanzia relativa agli esercizi precedenti mostra che: n
nel primo anno successivo alla vendita, gli interventi in garanzia sono pari al 4% delle quantità vendute; n nel secondo anno successivo alla vendita gli interventi in garanzia sono pari al 2% delle quantità vendute. Si prevede che il costo medio unitario degli interventi in garanzia sia paria 175 euro per l’anno X+1 e a 125 euro per l’anno X+2. Sulla base delle informazioni sopra riportate si risponda alle seguenti domande: (a) è corretto il comportamento dell’azienda, che non stanzia il fondo garanzia prodotti argomentando che i costi per interventi in garanzia devono essere imputati agli esercizi in cui sono sostenuti? Si giustifichi brevemente la risposta data. (b) in base alla risposta fornita al punto (a), con riferimento unicamente alle vendite effettuate nell’esercizio X, quale dei seguenti importi appare congruo accantonare nell’esercizio: a. 0; b. 21.000; c. 7.500; d. 28.500. (c) ipotizzando che, in sede di chiusura di bilancio al 31.12.X+1: n i monitor venduti nell’esercizio X abbiano subito miglioramenti tecnologici tali da far ragionevolmente ritenere che gli interventi in garanzia subiranno una sensibile riduzione rispetto a quelli effettuati sui monitor venduti negli anni precedenti;
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
n
gli interventi a garanzia svolti nell’anno X+1 (primo anno successivo alla vendita) siano pari alla metà di quelli eseguiti negli anni precedenti;
si identifichi quale delle seguenti risposte è ritenuta corretta (sempre con riferimento alle sole vendite dell’anno X): a. è necessario rettificare l’importo accantonato nel fondo garanzia prodotti. b. non è necessario modificare l’importo accantonato nel fondo perché c’è incertezza. c. non è necessario modificare l’importo accantonato nel fondo per rispettare il principio di prudenza. d. non avendo costituito il fondo garanzia prodotti, l’informazione è irrilevante. Soluzione esercizio 12 (a) No, la scelta della società non è corretta. In tal modo, infatti, il principio di competenza economica non viene rispettato. (b) La risposta corretta è la lettera D. In particolare: X Vendite
X+1
X+2
3.000
N. interventi Costo Valore fondo garanzia prodotti al 31/12/X
(4%) = 120
(2%) = 60
(€ 175/cad.) = 21.000
(€ 125/cad.) = 7.500 28.500
(c) La risposta corretta è la lettera “a”
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5 Le operazioni in valuta
1
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Esercizi Basic
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Esercizio 1 Negli ultimi giorni del mese di marzo dell’esercizio X+1 il rag. Contini, responsabile amministrativo della Alfa S.r.l., sta completando la predisposizione della bozza di bilancio chiuso al 31/12/X. L’ultimo problema da risolvere riguarda la valutazione di alcuni crediti sorti in valuta estera, relativamente ai quali il ragioniere dispone delle seguenti informazioni: 1. credito di dollari ($) 100.000, rilevato in data 15/12/X e scadente in data 15/04/X+1; nel giorno in cui è avvenuta la transazione (15/12/X) il cambio era pari a € 1 = $ 1,38 mentre il 31/12/X era pari a € 1 =$ 1,31; nei primi tre mesi dell’esercizio X+1 il tasso di cambio si è mantenuto sui valori intorno a € 1 = $ 1,30; 2. credito di Yen (¥) 8.000.000, rilevato in data 10/12/X e scadente in data 10/04/X+1; nel giorno in cui è avvenuta la transazione (10/12/X) il cambio era pari a € 1 = ¥ 120 mentre il 31/12/X era pari a € 1 = ¥ 132; nei primi tre mesi dell’esercizio X+1, in seguito ad eventi economici di natura eccezionale che hanno colpito il Giappone, il tasso di cambio è giunto a € 1 = ¥ 134. Sulla base delle informazioni disponibili e alla luce di quanto disposto dalla normativa nazionale si aiuti il rag. Contini nella valutazione dei suddetti crediti e nella rilevazione, al 31/12/X a libro giornale, delle correlate scritture contabili. Soluzione esercizio 1 VALUTAZIONE CREDITO IN DOLLARI n 15/12/X: $ 100.000 / 1,38= € 72.463,77 n 31/12/X: $ 100.000 / 1,31= € 76.335,88 n 31/12/X: 76.335,88-72.463,77=3.872,11 (differenza cambi presunta-utile) VALUTAZIONE CREDITO IN YEN 10/12/X: ¥ 8 Mln/120= € 66.666,67 31/12/X: ¥ 8Mln / 132= €60.606,06 31/12/X: 60.606,06 - 66.666,67= (6.060,61) (differenza cambi presunta-perdita)
n n n
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Al 31/12/X si avranno le seguenti rilevazioni: LIBRO GIORNALE Crediti v/clienti esteri (SP) Perdite presunte su cambi (CE)
31/12 a d.d. a
Utili presunti su cambi (CE)
3.872,11 3.872,11
Crediti v/clienti esteri (SP)
6.060,61 6.060,61
La voce C. 17-bis del Conto Economico accoglierà una perdita netta (presunta) su cambi pari a € 2.188,50 (3.872,11 - 6.060,61). Esercizio 2 In data 20/03/X+1 il dott. Somma, direttore amministrativo della Beta S.p.A., è alle prese con gli ultimi problemi di valutazione riferiti alla bozza di bilancio chiuso al 31/12/X, da consegnare per l’approvazione all’organo amministrativo. Uno dei problemi ancora aperti riguarda la valutazione di crediti e debiti sorti in valuta estera, relativamente ai quali il dott. Somma dispone delle seguenti informazioni: 1. credito di dollari ($) 1.000.000, rilevato in data 15/06/X e scadente integralmente in data 15/06/X+1. Il credito è stato rilevato in contabilità per € 751.880 utilizzando il cambio di € 1 = $ 1,33 (cambio del 15/06/X); il 31/12/X il cambio era pari a € 1 = $ 1,30; 2. debito di sterline (£) 500.000, sorto in data 20/09/X e scadente integralmente in data 20/09/X+1. Il debito è stato rilevato in contabilità per € 735.294 utilizzando il cambio € 1 = £ 0,68 (cambio del 20/09/X); il 31/12/X il cambio era pari a € 1 = £ 0,72. Si aiuti il dott. Somma nella valutazione delle suddette operazioni in valuta e nella rilevazione, esclusivamente a libro giornale, delle scritture contabili. A tal fine si tenga presente che: n n n
l’utile d’esercizio relativo all’anno X è pari a euro 70.000; al 31/12/X la riserva per utili su cambi era pari a euro 0; nell’esercizio X+1 non vi sono operazioni commerciali con soggetti extra UEM.
Soluzione esercizio 2 VALUTAZIONE CREDITO IN DOLLARI n 15/06/X: € 751.880 n 31/12/X: $ 100.000.000 / 1,30= € 769.231 n 31/12/X: 769.231 - 751.880 = 17.351 (differenza cambi presunta -utile) VALUTAZIONE DEBITO IN STERLINE n 10/12/X: € 735.294 n 31/12/X: £ 500.000 / 0,72= € 694.444 n 31/12/X: 694.444 – 735.294 = (40.850) (differenza cambi presunta - utile)
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5 Le operazioni in valuta
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La riduzione del valore nominale del debito determina una differenza cambi positiva (utile). Al 31/12/X si avranno le seguenti rilevazioni: LIBRO GIORNALE X Crediti v/clienti esteri (SP) Debiti v/fornitori esteri (SP)
31/12 a d.d. a
Utili presunti su cambi (CE)
17.351
17.351
Utili presunti su cambi (CE)
40.850
40.850
La posizione netta presunta su cambi presenta un utile complessivo di € 58.201. Nell’esercizio X+1, in sede di destinazione del risultato dell’esercizio X, dopo aver attribuito il 5% a riserva legale, è pertanto obbligatorio far confluire in una riserva non distribuibile (Riserva per utili su cambi) l’esistente utile netto presunto su cambi. In contabilità si dovrebbe, quindi, effettuare la seguente scrittura: LIBRO GIORNALE X+1 Utile esercizio X (SP)
30/04 a
diversi Riserva legale (SP) Riserva per utili su cambi (SP) Soci c/dividendi (SP)
70.000 3.500 58.201 8.299
Esercizio 3 Si riprendano i dati dell’esercizio precedente e si indichi come sarebbero mutate le rilevazioni di fine esercizio qualora, ferme restando tutte le altre condizioni, il cambio al 31/12/X fosse stato pari a € 1 = £ 0,63. Soluzione esercizio 3 VALUTAZIONE DEBITO IN STERLINE n 10/12/X: € 735.294 n 31/12/X: £ 500.000 / 0,63= € 793.651 n 31/12/X: 793.651 – 735.294 = 58.357 (differenza cambi presunta - perdita) L’aumento del valore nominale del debito determina una differenza cambi negativa (perdita). Al 31/12/X si avrebbero le seguenti rilevazioni: LIBRO GIORNALE X Crediti v/clienti esteri (SP) Perdite presunte su cambi (CE)
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31/12 a d.d. a
Utili presunti su cambi (CE)
17.351
17.351
Debiti v/fornitori esteri (SP)
58.357
58.357
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Rimanendo immutati i valori relativi al credito in dollari, la posizione netta presunta su cambi al 31/12/X presenterebbe una perdita pari a € 41.006. Nell’esercizio X+1, in sede di destinazione del risultato dell’esercizio X, nessuna riserva dovrà, pertanto, essere costituita.
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5 Le operazioni in valuta
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Esercizi advanced
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Esercizio 4 In data 30 marzo X+1, nel preparare la bozza di bilancio chiuso al 31/12/X, relativamente alla valutazione delle operazioni in valuta estera a breve termine, il responsabile amministrativo della società Gamma S.p.A. dispone delle seguenti informazioni: 1. debito di dollari ($) 50.000, rilevato in data 15/12/X e scadente il 15/4/X+1; il giorno dell’operazione il cambio era pari a € 1 = $ 1,28; il 31/12/X il cambio era pari a € 1 = $ 1,30; 2. credito di Yen (¥) 16.000.000, rilevato in data 10/10/X, scadente il 10/11/X per ¥ 10.000.000 e il 10/4/X+1 per la parte restante; il giorno dell’operazione (10/10/X) il cambio era pari a € 1 = ¥ 130; il 10/11/X il cambio era pari a € 1 = ¥ 132; il 31/12/X il cambio era pari a € 1 = ¥ 137. Si consideri, inoltre, che nei primi tre mesi dell’esercizio X+1 il tasso di cambio presentava una quotazione stabilmente superiore a € 1 = ¥ 145. Sulla base delle informazioni disponibili e alla luce di quanto disposto dalla normativa nazionale si proceda: a) alla valutazione delle citate poste in valuta; b) alla rilevazione, esclusivamente a libro giornale, delle scritture contabili dell’anno X; c) all’identificazione delle voci e dei valori movimentati nel bilancio d’esercizio chiuso al 31/12/X; Soluzione esercizio 4 a) valutazione crediti/debiti valuta al 31/12/X (valori arrotondati a unità): 1. Il debito in dollari deve essere valutato al tasso di cambio di 1,30. Si origina una differenza positiva su cambi di € 601: Debito al cambio storico $ 50.000/1,28 = Debito al cambio corrente $ 50.000/1,30 = Utile su cambi presunto
€ 39.062 € 38.461 € 601
2. Il credito in Yen regolamentato in data 10/11/X ha originato una differenza negativa su cambi da realizzo di € 1.165: Credito al cambio storico ¥ 10.000.000/130 = € 76.923 Credito al cambio del 10/11/X ¥ 10.000.000/132 = € 75.758 Perdita su cambi realizzata € 1.165 Il credito in Yen ancora esistente al 31/12/X deve essere valutato al tasso di cambio di 137. Si origina una differenza negativa su cambi presunta di € 2.358: Credito al cambio storico ¥ 6.000.000/130 = € 46.154 Credito al cambio corrente ¥ 6.000.000/137 = € 43.796 Perdita su cambi presunta € 2.358
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
b) scritture contabili esercizio X: LIBRO GIORNALE Credito v/clienti esteri (SP) diversi Banca c/c (SP) Perdita su cambi (CE) Merci c/acquisti (CE) Debiti v/fornitori esteri (SP) Perdita presunta su cambi (CE)
10/10 a 10/11 a 15/12 a 31/12 a d.d.
Merci c/vendite (CE)
123.077 123.077
Credito v/clienti esteri (SP)
76.923
Debiti v/fornitori esteri (SP)
75.758 1.165 39.062
39.062
Utili presunti su cambi (CE)
601
601
2.358
2.358
Crediti v/clienti esteri (SP)
c) voci e valori nel bilancio d’esercizio al 31/12/X: Stato Patrimoniale: voce C.II.1: crediti vs/clienti esigibili entro l’esercizio successivo (comprendono crediti vs/clienti giapponesi per € 43.796); voce D.7 debiti vs/fornitori esigibili entro l’esercizio successivo (comprendono debiti vs/fornitori USA per € 38.461). Conto Economico: voce C 17-bis: perdita netta (presunta) su cambi di € 1.757 (2.358 – 601) e una perdita su cambi realizzata di 1.165. Osservazioni In nota integrativa andrà indicato anche l’effetto significativo della variazione nel cambio €/¥ verificatosi successivamente alla chiusura dell’esercizio. Esercizio 5 La società Epsilon S.p.A. presenta al 31 dicembre X crediti e debiti commerciali sorti in valute estere. Nella tabella di seguito riportata, sono esposte le singole poste in valuta con i rispettivi cambi storici e correnti alla data di chiusura dell’esercizio.
Crediti verso clienti USA Crediti verso clienti inglesi Debiti verso fornitori USA Debiti verso fornitori giapponesi
Importo $ 90.000 £ 40.000 $ 60.000 ¥ 30.000.000
Cambio storico € 1 = 1,23 $ € 1= 0,65 £ € 1 = 1,23 $ € 1 = ¥ 130
Cambio chiusura 1€ = 1,31 $ 1€ = 0,72 £ 1€ = 1,31 $ 1€ = ¥ 137
Ipotizzando che si tratti del primo esercizio in cui si sono effettuate operazioni in valuta, utilizzando la seguente tabella, si determini:
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5 Le operazioni in valuta
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1. i valori tradotti ai cambi storici e ai cambi correnti; 2. i valori delle differenze cambi presunti al 31/12/X e la posizione netta presunta su cambi. Importo in valuta Crediti vs/ clienti USA $ 90.000 Crediti vs/ clienti inglesi £ 40.000 Debiti vs/ fornitori USA $ 60.000 Debiti vs/fornitori giapponesi ¥ 30.000.000 Posizione netta presunta su cambi
Valori a cambi Valori a cambi storici (€) correnti (€)
Differenza cambi
Valori a cambi Valori a cambi storici (€) correnti (€) 73.170,73 68.702,29 61.538,46 55.555,56 48.780,49 45.801,53 230.769,23 218.978,10
Differenza cambi - 4.468,44 - 5.982,90 2.978,96 11.791,13 4.318,75
Soluzione esercizio 5 TABELLA DI SOLUZIONE Importo in valuta Crediti vs/ clienti USA $ 90.000 Crediti vs/ clienti inglesi £ 40.000 Debiti vs/ fornitori USA $ 60.000 Debiti vs/fornitori giapponesi ¥ 30.000.000 Posizione netta presunta su cambi
Osservazioni Si ricorda che in base a quanto disposto dalla normativa nazionale vigente, in sede di destinazione dell’eventuale risultato di esercizio positivo (in caso di risultato negativo tale previsione non è applicabile) dopo aver destinato, obbligatoriamente il 5% a riserva legale, qualora il minimo di legge non fosse ancora stato raggiunto, si dovrà costituire una riserva non distribuibile corrispondente al valore della posizione netta presunta su cambi positiva (€ 4.318,75). Esercizio 6 Si riprendano i dati dell’esercizio 5. Sapendo che: n n n
il risultato dell’esercizio X è pari a € 10.000; la riserva legale non ha ancora raggiunto il valore minimo prescritto dalla legge; nell’esercizio X+1 non vi sono altre operazioni concluse con soggetti extra UEM.
si determinino i valori generati in data 20/04/X+1, in sede di destinazione del risultato dell’esercizio X.
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Se ritenuto di utilità si utilizzi, a tal fine, la seguente tabella: TABELLA DI SOLUZIONE Destinazione utile a riserva legale (5%) Costituzione della Riserva per utili su cambi Utile distribuibile
Soluzione esercizio 6 TABELLA DI SOLUZIONE
Destinazione utile a riserva legale (5%) Costituzione della Riserva per utili su cambi Utile distribuibile
€ 500,00 € 4.318,74 € 5.181,26
Osservazioni La riserva per utili presunti su cambi potrà essere costituita solo dopo aver destinato l’utile dell’esercizio precedente a riserva legale per la quota prescritta per legge (5%). Esercizio 7 Si riprendano i dati dell’esercizio 5. Sapendo che: n n n
il risultato dell’esercizio X è pari a € 4.000; la riserva legale non ha ancora raggiunto il valore minimo prescritto dalla legge; nell’esercizio X+1 non vi sono altre operazioni concluse con soggetti extra UEM.
si determinino i valori generati in data 20/04/X+1, in sede di destinazione del risultato dell’esercizio X. Se ritenuto di utilità si utilizzi, a tal fine, la seguente tabella TABELLA DI SOLUZIONE Destinazione utile a riserva legale (5%) Costituzione della Riserva per utili su cambi Utile distribuibile
Soluzione esercizio 7 TABELLA DI SOLUZIONE Destinazione utile a riserva legale (5%) Costituzione della Riserva per utili su cambi Utile distribuibile
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€ 200,00 € 3.800,00 € 0,00
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5 Le operazioni in valuta
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Osservazioni Se, come in questo caso, il risultato di esercizio (€ 4.000) è inferiore al valore della posizione netta presunta su cambi (€ 4.318,75), il rispetto del principio di prudenza avviene destinando a Riserva per utili su cambi l’intero ammontare dell’utile di esercizio che residua (€ 3.800) dopo l’eventuale accantonamento alla riserva legale (€ 200). Esercizio 8 Si riprendano i dati dell’esercizio 5. Sapendo che: n n n
il risultato dell’esercizio X è pari a € (600) - perdita; la riserva legale non ha ancora raggiunto il valore minimo prescritto dalla legge; nell’esercizio X+1 non vi sono altre operazioni concluse con soggetti extra UEM.
si determinino i valori generati in data 20/04/X+1, in sede di destinazione del risultato dell’esercizio X. Se ritenuto di utilità si utilizzi, a tal fine, la seguente tabella TABELLA DI SOLUZIONE Destinazione utile a riserva legale (5%) Costituzione della riserva per utili su cambi Utile distribuibile
Soluzione esercizio 8 TABELLA DI SOLUZIONE Destinazione utile a riserva legale (5%) Costituzione della riserva per utili su cambi Utile distribuibile
€ 0,00 € 0,00 € 0,00
Osservazioni Se, come in questo caso, il risultato di esercizio è una perdita, non è necessario prevedere la costituzione della Riserva per utili su cambi. Tale riserva, infatti, ha il solo fine di non consentire la distribuzione ai soci di un provento (in questo esercizio non presente avendo una perdita) non ancora materialmente realizzato. Esercizio 9 In data 15/11/X la società Cupcake S.p.A. acquista prodotti dolciari da un fornitore statunitense per complessivi $ 10.000. Il contratto prevede il regolamento con bonifico bancario per il 50% del debito in data 15/12/X e per la parte restante nell’esercizio X+1.
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98
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Il cambio alla data dell’operazione di acquisto è pari a € 1 = $ 1,30. Il cambio al 15/12/X è pari a € 1 = $ 1,45. Il cambio al 31/12/X è pari a € 1 = $ 1,40. Sulla base delle informazioni sopra riportate: a. arrotondando gli importi all’unità e prescindendo dalle problematiche IVA, si effettuino le rilevazioni a libro giornale relative all’anno X. b. inoltre, sapendo che: n l’utile netto dell’esercizio X è pari a € 1.000; n negli esercizi X e X+1 non vi sono altre operazioni concluse con soggetti extra UEM; n la riserva legale ha raggiunto il 20% del capitale sociale e non si intende superare tale limite; n è già presente in bilancio una Riserva per utili su cambi non realizzati pari a € 100 sorta in sede di destinazione dell’utile dell’esercizio X-1; n l’eventuale utile netto d’esercizio disponibile deve essere distribuito interamente agli azionisti (si prescinda a tal fine dagli effetti fiscali), in data 24/04/X+1 si proceda a rilevare a solo libro giornale la destinazione dell’utile relativo all’esercizio X. Soluzione esercizio 9 Domanda a) LIBRO GIORNALE X Merci c/acquisti (CE) Debiti v/fornitori esteri (SP)
Debiti v/fornitori esteri (SP)
15/11 a 15/12 a
31/12 a
Debiti v/fornitori esteri (SP)
7.692
diversi Banca c/c (SP) Utili su cambi (CE)
3.846
Utili presunti su cambi (CE)
7.692
3.448 398 275
275
Domanda b) LIBRO GIORNALE X+1 Utile esercizio X (SP)
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24/04 a
diversi Riserva per utili su cambi (SP) Azionisti c/dividendi (SP)
1.000 175 825
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5 Le operazioni in valuta
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Osservazioni VALUTAZIONE DEBITO IN DOLLARI n 15/11/X: $10.000/1,30= € 7.692 n 15/12/X: $(10.000/2)/1,30= € 3.846 (debito al cambio storico) n 15/12/X: $(10.000/2)/1,45= € 3.448 (debito cambio data regolamento ) n 15/12/X: € (3.846-3.448) = € 398 (utile su cambi certo) n 31/12/X: $(10.000/2)/1,40= € 3.571 (debito cambio corrente chiusura) n 31/12/X: € (3.846-3.571) = € 275 (utile su cambi presunto) Esercizio 10 In data 15/11/X la società International S.p.A. vende prodotti a un fornitore statunitense per complessivi 25.000 USD. Il regolamento è previsto, con bonifico bancario il 15/5/X+1. Il cambio alla data della vendita è pari a € 1 = $ 1,40. Al 31/12/X il rapporto di cambio è di € 1 = $ 1,30. Sulla base delle informazioni sopra riportate: a. si effettuino le rilevazioni a libro giornale relative all’anno X; b. inoltre, sapendo che: n nel bilancio al 31/12/X della International S.p.A. vi è unicamente un’altra posta contabile sorta all’origine in valuta diversa dall’euro con riferimento alla quale è già stata contabilizzata una perdita presunta su cambi pari a € 200; n l’utile netto dell’esercizio X di International S.p.A. è pari a € 2.000; n è necessario accantonare a riserva statutaria il 5% dell’utile d’esercizio; n la riserva legale ha raggiunto il 20% del capitale sociale e non si intende superare tale limite; n è presente nel bilancio chiuso al 31/12/X una riserva per utili su cambi non realizzati pari a € 300 sorta in sede di destinazione dell’utile del precedente esercizio (X-1); n l’eventuale residuo utile netto dell’esercizio X deve essere distribuito interamente agli azionisti, in data 24/04/X+1 si proceda a rilevare a solo libro giornale la destinazione dell’utile relativo all’esercizio X. Soluzione esercizio 10 Domanda a) LIBRO GIORNALE X Crediti v/clienti esteri (SP) Crediti v/clienti esteri (SP)
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15/11 a 31/12
Merci c/vendite (CE) Utili presunti su cambi (CE)
17.857
7.857
1.374
1.374
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100
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Domanda b) LIBRO GIORNALE X+1 Utili esercizio X(SP)
24/04 a
diversi Riserva per utili su cambi (SP) Riserva statutaria (SP) Azionisti c/dividendi (SP)
2.000 874 100 1.026
Osservazioni VALUTAZIONE CREDITO IN DOLLARI n 15/11/X: $ 25.000/1,40 = € 17.857 n 31/12/X: $ 25.000/1,30 = € 19.231 (credito cambio corrente chiusura) n 31/12/X: € (19.231 – 17.857) = € 1.374 (utile su cambi presunto) DESTINAZIONE UTILE ESERCIZIO X n Posizione netta su cambi: € (1.374 - 200) = € 1.174 (utile netto presunto) n Accantonamento riserva per utili su cambi € (1.174 – 300) = € 874 n Accantonamento riserva statutaria € (2.000 × 5%) = € 100 n Utile esercizio X distribuibile ai soci € (2.000 -100 - 874) = € 1.026 Esercizio 11 La società Beta SPA rileva: n al 04/02/X un debito verso fornitori in valuta per 10.000 dollari relativo all’acquisto di merci; il tasso di cambio alla data dell’operazione è pari a 1 euro = 0,98 dollari; n al 09/10/X un credito verso clienti in valuta per 20.000 dollari relativo alla vendita di merci; il tasso di cambio alla data dell’operazione è pari a 1 euro = 1,21 dollari. Al termine dell’esercizio X, il debito non è stato pagato ed il credito non è stato incassato. Il tasso di cambio corrente di chiusura al 31/12/X è di 1 euro = 1,28 dollari. Sulla base delle informazioni sopra fornite: a. si effettuino le rilevazioni a libro giornale relative all’esercizio X; b. inoltre, sapendo che: n l’utile netto dell’esercizio X è pari a euro 2.500; n non vi sono a bilancio altre poste contabili sorte da operazioni concluse con soggetti extra UEM; n la riserva legale ha raggiunto il 20% del capitale sociale e non si intende superare tale limite; n è presente in bilancio una riserva per utili su cambi non realizzati pari a euro 800 sorta in sede di destinazione dell’utile del precedente esercizio (X-1); n l’eventuale utile netto d’esercizio disponibile deve essere distribuito interamente agli azionisti e, agli stessi, pagato in pari data (si prescinda a tal fine dagli effetti fiscali)
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5 Le operazioni in valuta
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si proceda in data 24/04/X+1 a rilevare a libro giornale la destinazione del risultato dell’esercizio X. Soluzione esercizio 11 Domanda a) LIBRO GIORNALE X Merci c/acquisti (CE) Crediti verso clienti esteri (SP) Debiti verso fornitori esteri (SP) Perdite presunte su cambi (CE)
04/02 a 09/10 a 31/12 a d.d. a
Debiti verso fornitori esteri (SP)
10.204
10.204
Merci c/vendite (CE)
16.529
16.529
2.391
2.391
904
904
Utili presunti su cambi (CE) Crediti verso clienti esteri (SP)
Domanda b) LIBRO GIORNALE X+1 Utile esercizio X (SP)
24/04 a
diversi Riserva per utili su cambi(SP) Azionisti c/dividendi (SP)
2.500 687 1.813
Osservazioni I valori di utile certo/presunto su cambi sono il risultato della seguente valutazione: Debito al cambio storico 4/02/X $ 10.000/0,98= € 10.204 Credito al cambio storico 9/10/X $ 20.000/1,21= € 16.529 Debito al cambio corrente 31/12/X $ 10.000/1.28= € 7.813 Credito al cambio corrente 31/12/X $ 20.000/1,28= € 15.625 Posizione netta su cambi al 31/12/X: – posizioni di debito: € (10.204 – 7.813) = € 2.391 (utile presunto su cambi) – posizione di credito € (16.529 – 15.625) = € 904(perdita presunta su cambi) Utile netto presunto su cambi esercizio X: € (2.391 – 904) = € 1.487 In sede di destinazione dell’utile X, pertanto, si rende necessario integrare la riserva già esistente in bilancio, pari a € 800, per € (1.487 - 800) = € 687. Esercizio 12 Il 23 settembre X la Alfa SpA ha venduto merci ad un cliente statunitense per complessivi 40.000 USD. Il cambio alla data della cessione è 1 EUR = 1,15 USD. In data 10 ottobre X il cliente paga una parte del debito e precisamente 10.000 USD. Il cambio a tale data era 1 EUR = 1,09 USD.
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Inoltre, in data 12 ottobre X Alfa SpA ha acquistato materie prime da un fornitore svizzero per 25.000 CHF. Il cambio alla data dell’acquisto è 1 EUR = 0,96 CHF. In sede di chiusura del bilancio al 31 dicembre X, sia il credito residuo che il debito in valuta risultano ancora aperti. I cambi al tasso di chiusura sono: n n
1 EUR = 1,19 USD 1 EUR = 1,05 CHF
Sulla base delle informazioni sopra riportate: a. si rilevino a libro giornale le operazioni in valuta relative all’esercizio X; b. inoltre, sapendo che: n il risultato dell’esercizio X è una perdita pari a euro 7.500; n non vi sono a bilancio altre poste contabili sorte da operazioni concluse con soggetti extra UEM; n la riserva legale ha raggiunto il tetto previsto dalla legge; n è presente in bilancio una riserva per utili su cambi non realizzati pari a euro 900 sorta in sede di destinazione dell’utile del precedente esercizio (X-1), si rilevi a libro giornale la destinazione del risultato dell’esercizio X. Soluzione esercizio 12 Domanda a) LIBRO GIORNALE X Crediti verso clienti esteri (SP) Merci c/acquisti (CE) Banche c/c (SP)
Perdite presunte su cambi (CE) Debiti verso fornitori esteri (SP)
23/09 a 12/10 a 10/11 a
31/12 a d.d. a
Merci c/vendite (CE)
34.783
34.783
Debiti verso fornitori esteri (SP)
26.042
26.042
diversi Crediti verso clienti esteri (SP) Utile su cambi realizzati (CE)
9.174
Crediti verso clienti esteri (SP)
877
877
2.232
2.232
900
900
Utili presunti su cambi (CE)
8.696 478
Domanda b) LIBRO GIORNALE X+1 Riserva per utili presunti su cambi (SP)
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31/12 a
Riserva straordinaria (SP)
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5 Le operazioni in valuta
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Osservazioni VALUTAZIONE POSTE IN VALUTA Credito al cambio storico 23/09/X: Debito al cambio storico 12/10/X: Credito ($ 10.000) al cambio storico (10.000/1,15): Credito ($10.000) al cambio dell’incasso 10/11(10.000/1,09): Utile su cambi realizzato (9.174 - 8.696): Credito ($ 30.000) al cambio storico (30.000 / 1,15): Credito ($ 30.000) al cambio di fine anno (30.000 / 1,19): Perdite su cambi presunte (25.210 - 26.087): Debito (25.000 CHF) al cambio storico (25.000 / 0,96): Debito (25.000 CHF) al cambio di fine anno (25.000/1,05): Utile su cambi presunto (26.042 - 23.810):
$ 40.000/1,15= € 34.783 $ 25.000/0,96= € 26.042 € 8.696 € 9.174 € 478 € 26.087 € 25.210 € 877 € 26.042 € 23.810 € 2.232
Nell’esercizio X+1 il risultato è una perdita. Nonostante la società abbia generato un risultato su cambi netto positivo (utile su cambi presunto netto di 1.355) non si dovrà, quindi, incrementare la riserva su cambi per utili non realizzati a tale maggior valore ma, piuttosto, liberare quella esistente per l’intero suo importo.
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6 Le imposte correnti, differite e anticipate
1
________________________________________
Esercizi Basic
________________________________________________
Esercizio 1 Dal conto economico della società IMPOST S.p.A. al 31/12/X, redatto sulla base delle disposizioni di natura civilistica, emerge un risultato ante imposte pari ad € 5.000. Si proceda a determinare reddito imponibile, imposte correnti ed eventuali imposte differite/anticipate della società per l’esercizio X e X+1, tenendo in considerazione le seguenti informazioni: n
n n n
nell’esercizio X la società IMPOST Spa ha conseguito fra i propri ricavi una plusvalenza pari a € 1.000 per effetto dell’alienazione di cespiti posseduti da più di tre anni. Dal punto di vista fiscale la società opta per la rateizzazione della stessa in 5 esercizi; dal conto economico al 31/12/X+1, redatto sulla base delle disposizioni di natura civilistica, emerge un risultato ante imposte pari ad € 3.000; nell’esercizio X+1 tutti i componenti negativi di reddito rilevati del periodo sono interamente deducibili e i componenti positivi di reddito imponibili ai fini fiscali; l’aliquota in vigore è del 27,5%.
Si redigano inoltre a libro giornale e a libro mastro le scritture contabili relative alle imposte di competenza (correnti e/o differite e/o anticipate e/o riversamenti di esercizi precedenti), avendo cura di indicare, per ogni singolo conto movimentato, le tavole di sintesi (CE per il Conto Economico, SP per lo Stato Patrimoniale) destinate ad accoglierne i saldi.
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Soluzione esercizio 1 Esercizio X Importi Casi di variazioni con relativi segni in aumento o in diminuzione RAI
Conseguenze in tema di imposte correnti, differite o anticipate con relativi segni
Importi delle imposte di competenza con relativi segni
/
/
5.000
VARIAZIONI IN AUMENTO Permanenti
/
/
Temporanee
/
/
/
/
Riversamenti (ricavi imponibili nell’esercizio non tassati negli esercizi precedenti in cui si sono originati)
/
/
/
/
VARIAZIONI IN DIMINUZIONE Permanenti
/
/
/
/
Temporanee
-4/5 Plusvalenze
-800
+Imposte differite
+220
/
/
/
/
4.200
Imposte correnti
Riversamenti (costi deducibili nell’esercizio non dedotti negli esercizi precedenti in cui si sono originati) RI
1.155
Imposte di competenza
1.375
Da verificare con: (RAI-RICAVI ESENTI + COSTI SEMPRE INDEDUCIBILI) × 27,5% (5.000) × 27,5%
1.375
LIBRO GIORNALE Imposte correnti Imposte differite
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31/12 a Debiti tributari d.d. a Fondo per imposte differite
1.155
1.155
220
220
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6 Le imposte correnti, differite e anticipate
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LIBRO MASTRO Imposte correnti (CE) 1.155
Debiti tributari (SP) 1.155
Imposte differite (CE) 220
Fondo per imposte differite (SP) 220
Esercizio X+1 Importi Casi di variazioni in con relativi segni aumento o in diminuzione
RAI VARIAZIONI IN AUMENTO Permanenti / Temporanee / Riversamenti +Riversamento (ricavi imponibili per 1/5 nell’esercizio non tassati negli plusvalenze esercizi precedenti in cui si esercizi sono originati) precedenti VARIAZIONI IN DIMINUZIONE Permanenti / Temporanee / / Riversamenti (costi deducibili nell’esercizio non dedotti negli esercizi precedenti in cui si sono originati)
3.000
RI
Importi Conseguenze delle imposte in tema di imposte di competenza con relativi correnti, segni differite o anticipate con relativi segni
/ / +200
/ / Riversamento imposte differite
/ / -55
/ / /
/ / /
/ / /
3.200
Imposte correnti
880
Imposte di competenza Da verificare con: (RAI-RICAVI ESENTI + COSTI SEMPRE INDEDUCIBILI) × 27,5% (3.000) × 27,5%
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825
825
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi LIBRO GIORNALE
Imposte correnti Fondo per imposte differite
31/12 a Debiti tributari d.d. a Riversamento imposte differite
880
880
55
55
LIBRO MASTRO Imposte correnti (CE) 880
Debiti tributari (SP) 880
Riversamento imposte differite (CE) 55
Fondo per imposte differite (SP) 55
Esercizio 2 Dal conto economico della società ANT Spa al 31/12/X, redatto sulla base delle disposizioni di natura civilistica, emerge un risultato ante imposte pari ad € 10.000; nell’esercizio X+1 a € 5.000. Si proceda a determinare reddito imponibile, imposte correnti ed eventuali imposte differite/anticipate della società per gli esercizi X e X+1, tenendo in considerazione le seguenti informazioni: n n
l’aliquota in vigore è del 27,5%; nell’esercizio X la società rileva a conto economico civilistico l’ultima quota di ammortamento di € 2.500 relativa ad un impianto. Dal punto di vista fiscale la quota deducibile è di € 2.000. Nell’esercizio X+1 la differenza di 500 risulta fiscalmente deducibile; n nell’anno X e nel successivo non ci sono altre variazioni fiscali. Si redigano inoltre a libro giornale e a libro mastro le scritture contabili relative alle imposte di competenza (correnti e/o differite e/o anticipate e/o riversamenti di esercizi precedenti), avendo cura di indicare, per ogni singolo conto movimentato, le tavole di sintesi (CE per il Conto Economico, SP per lo Stato Patrimoniale) destinate ad accoglierne i saldi.
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6 Le imposte correnti, differite e anticipate
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Soluzione esercizio 2 Esercizio X Casi di variazioni in aumento o in diminuzione
Importi con relativi segni
RAI VARIAZIONI IN AUMENTO Permanenti / Temporanee +Amm. non deducibili / Riversamenti (ricavi imponibili nell’esercizio non tassati negli esercizi precedenti in cui si sono originati) VARIAZIONI IN DIMINUZIONE Permanenti / Temporanee / / Riversamenti (costi deducibili nell’esercizio non dedotti negli esercizi precedenti in cui si sono originati)
10.000
RI
/ +500
Importi Conseguenze delle imposte in tema di imposte di competenza con relativi correnti, segni differite o anticipate con relativi segni
/ -137,5
/
/ -Imposte anticipate /
/ / /
/ / /
/ / /
10.500
Imposte correnti
2.887,5
/
Imposte di competenza
2.750
Da verificare con: (RAI-RICAVI ESENTI + COSTI SEMPRE INDEDUCIBILI) × 27,5% (10.000) × 27,5%
2.750
LIBRO GIORNALE Imposte correnti Crediti per imposte anticipate
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31/12 a Debiti tributari d.d. a Imposte anticipate
2.887,5 2.887,5 137,5
137,5
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi LIBRO MASTRO Imposte correnti (CE)
Debiti tributari (SP)
2.887,5
2.887,5
Crediti per imposte anticipate (SP) 137,5
Imposte anticipate (CE) 137,5
Esercizio X+1 Casi di variazioni in aumento o in diminuzione
Importi con relativi segni
RAI VARIAZIONI IN AUMENTO Permanenti / Temporanee / / Riversamenti (ricavi imponibili nell’esercizio non tassati negli esercizi precedenti in cui si sono originati) VARIAZIONI IN DIMINUZIONE Permanenti / Temporanee / -Riversamento Riversamenti per (costi deducibili nell’esercizio non dedotti negli esercizi ammortamenti precedenti in cui si sono non dedotti originati) in esercizi precedenti
5.000
RI
Conseguenze Importi delle imposte di in tema competenza di imposte con relativi correnti, segni differite o anticipate con relativi segni
/ / /
/ / /
/ / /
/ / -500
/ / + Riversamento imposte anticipate
/ / +137,5
4.500
Imposte correnti
1.237,5
Imposte di competenza
1.375
Da verificare con: (RAI-RICAVI ESENTI + COSTI SEMPRE INDEDUCIBILI) × 27,5% (5.000) × 27,5%
1.375
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6 Le imposte correnti, differite e anticipate
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LIBRO GIORNALE Imposte correnti Riversamento imposte anticipate
31/12 a Debiti tributari d.d. a Crediti per imposte anticipate
1.237,5 1.237,5 137,5
137,5
LIBRO MASTRO Imposte correnti (CE) 1.237,5
Debiti tributari (SP) 1.237,5
Crediti per imposte anticipate (SP) 137,5
Riversamento imposte anticipate (CE) 137,5
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
_________________________________
Esercizi advanced
_________________________________________
Esercizio 3 Dal conto economico della società Mela S.p.A. al 31/12/X, redatto sulla base delle disposizioni di natura civilistica, emerge un risultato ante imposte pari ad € 120.000. Si proceda a determinare reddito imponibile, imposte correnti ed eventuali imposte differite/anticipate della società per l’esercizio X, tenendo in considerazione le seguenti informazioni (aliquota fiscale 30%): n
n
n
n n
la società ha rilevato quali componenti positivi di reddito del periodo in esame dividendi per complessivi € 100.000. Gli stessi, ai fini fiscali sono da considerarsi esenti al 95%; la società ha acquistato nell’esercizio un nuovo impianto per € 20.000. Con riferimento allo stesso, in ottemperanza alla normativa civilistica, la società ha rilevato tra i componenti negativi di reddito ammortamenti per € 10.000. La normativa fiscale considera deducibile solo la metà di tale importo; a seguito della cessione a titolo oneroso di un macchinario, la società ha realizzato una plusvalenza pari ad € 5.000. Gli amministratori, ricorrendone i presupposti di legge, optano per la tassazione rateizzata a quote costanti nell’esercizio in chiusura e nei quattro successivi; la società ha rilevato tra i componenti negativi di reddito una sanzione pari ad € 3.000; la stessa è da considerarsi interamente indeducibile ai fini fiscali; la società ha rilevato, tra i costi per servizi spese telefoniche pari ad € 35.000. Ai fini fiscali tale componente negativo di reddito è da considerarsi deducibile in misura non superiore all’80%.
Nell’esercizio in chiusura al 31/12/X+1 dalla contabilità generale della società Mela S.p.A. emerge un reddito ante imposte pari ad € 100.000. Si proceda a determinare reddito imponibile, imposte correnti ed eventuali imposte differite/anticipate della società per l’esercizio in parola tenendo in considerazione le seguenti informazioni: n
la società, in seguito ad un incendio che ha danneggiato irreversibilmente delle macchine d’ufficio, ha rilevato tra i componenti negativi di reddito una sopravvenienza passiva per € 15.000. La stessa non è da considerarsi deducibile ai fini fiscali; n la società ha contabilizzato ricavi esenti per € 2.500. Nell’esercizio in chiusura al 31/12/X+2 dal conto economico della società Mela S.p.A., redatto sulla base di criteri di valutazione civilistici, emerge un risultato ante imposte pari ad € 25.000. Si proceda a determinare reddito imponibile, imposte correnti ed eventuali imposte differite/anticipate della società per l’esercizio in esame, considerando che tutti i componenti negativi di reddito rilevati del periodo sono interamente deducibili e che tutti i componenti positivi di reddito sono imponibili ai fini fiscali.
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6 Le imposte correnti, differite e anticipate
113
Si redigano inoltre a libro giornale e a libro mastro le scritture contabili relative alle imposte di competenza (correnti e/o differite e/o anticipate e/o riversamenti di esercizi precedenti) degli esercizi X, X+1 e X+2, avendo cura di indicare, per ogni singolo conto movimentato, le tavole di sintesi (CE per il Conto Economico, SP per lo Stato Patrimoniale) destinate ad accoglierne i saldi. Soluzione esercizio 3 Esercizio X Casi di variazioni in aumento o in diminuzione
RAI VARIAZIONI IN AUMENTO Permanenti + Sanzioni
Temporanee
+Spese telefoniche + Ammortamenti non deducibili /
Riversamenti (ricavi imponibili nell’esercizio non tassati negli esercizi precedenti in cui si sono originati) VARIAZIONI IN DIMINUZIONE Permanenti -Dividendi esenti Temporanee -4/5 Plusvalenze / Riversamenti (costi deducibili nell’esercizio non dedotti negli esercizi precedenti in cui si sono originati) RI Imposte di competenza
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Importi con relativi segni
Conseguenze Importi delle imposte di in tema competenza di imposte con relativi correnti, segni differite o anticipate con relativi segni
120.000 +3.000
/
/
+5.000
-Imposte anticipate
-1.500
/
/
/
-95.000
/
/
-4.000
+Imposte differite /
+1.200
Imposte correnti
10.800
+7.000
/
36.000
/
10.500
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114
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Da verificare con: (RAI-RICAVI ESENTI + COSTI SEMPRE INDEDUCIBILI) × 30% (120.000 + 10.000 – 95.000) × 30%
10.500
LIBRO GIORNALE Imposte correnti Imposte differite Crediti per imposte anticipate
31/12 a Debiti tributari d.d. a Fondo per imposte differite d.d. a Imposte anticipate
10.800
10.800
1.200
1.200
1.500
1.500
LIBRO MASTRO Imposte correnti (CE) 10.800
Fondo per imposte differite (SP) 1.200
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Debiti tributari (SP) 10.800
Crediti per imposte anticipate (SP) 1.500
Imposte differite (CE) 1.200
Imposte anticipate (CE) 1.500
18/12/17 12:20
6 Le imposte correnti, differite e anticipate
115
Esercizio X+1 Casi di variazioni in aumento o in diminuzione
Importi con relativi segni
RAI VARIAZIONI IN AUMENTO Permanenti +Sopravven. passive Temporanee / Riversamenti +Riversamento (ricavi imponibili 1/5 nell’esercizio non tassati negli plusvalenze esercizi precedenti in cui si di esercizi sono originati) precedenti VARIAZIONI IN DIMINUZIONE Permanenti -Ricavi esenti Temporanee / / Riversamenti (costi deducibili nell’esercizio non dedotti negli esercizi precedenti in cui si sono originati)
100.000
RI
Conseguenze Importi delle imposte di in tema competenza di imposte con relativi correnti, segni differite o anticipate con relativi segni
+15.000
/
/
/ +1.000
/ Riversamento imposte differite
/ -300
-2.500 / /
/ / /
/ / /
113.500
Imposte correnti
34.050
Imposte di competenza
33.750
Da verificare con: (RAI-RICAVI ESENTI + COSTI SEMPRE INDEDUCIBILI) × 30% (100.000 – 2.500 – 15.000) × 30%
33.750
LIBRO GIORNALE Imposte correnti Fondo per imposte differite
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31/12 a Debiti tributari d.d. a Riversamento imposte differite
34.050
34.050
300
300
18/12/17 12:20
116
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi LIBRO MASTRO Imposte correnti (CE)
Debiti tributari(SP)
34.050
Riversamento imposte differite (CE) 300
34.050
Fondo per imposte differite (SP) 300
Esercizio X+2 Casi di variazioni in aumento o in diminuzione
Importi con relativi segni
RAI VARIAZIONI IN AUMENTO Permanenti / Temporanee / Riversamenti +Riversamento (ricavi imponibili 1/5 nell’esercizio non tassati negli plusvalenze esercizi precedenti in cui si di esercizi sono originati) precedenti VARIAZIONI IN DIMINUZIONE Permanenti / Temporanee / -Riversamento Riversamenti per (costi deducibili nell’esercizio non dedotti negli esercizi ammortamenti precedenti in cui si sono non dedotti originati) in esercizi precedenti
25.000
RI
Conseguenze Importi delle imposte di in tema competenza di imposte con relativi correnti, segni differite o anticipate con relativi segni
/ / +1.000
/ / Riversamento imposte differite
/ / -300
/ / -5.000
/ / + Riversamento imposte anticipate
/ / +1.500
21.000
Imposte correnti
6.300
Imposte di competenza
7.500
Da verificare con: (RAI-RICAVI ESENTI + COSTI SEMPRE INDEDUCIBILI) × 30% (25.000) × 30%
7.500
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6 Le imposte correnti, differite e anticipate
117
LIBRO GIORNALE Imposte correnti Fondo per imposte differite Riversamento imposte anticipate
31/12 a Debiti tributari d.d. a Riversamento imposte differite d.d. a Crediti per imposte anticipate
6.300
6.300
300
300
1.500
1.500
LIBRO MASTRO Imposte correnti (CE) 6.300
Fondo per imposte differite (SP) 5300
Debiti tributari (SP) 6.300
Riversamento imposte differite (CE) 300
Crediti per imposte anticipate (SP) 1.500
Riversamento imposte anticipate (CE) 1.500
Esercizio 4 Dal conto economico della società Omega S.r.l. al 31/12/X, redatto in base a criteri civilistici, emerge un risultato ante imposte pari ad € 30.000. Si proceda a determinare reddito imponibile, imposte correnti ed eventuali imposte differite/anticipate della società per l’esercizio X, tenendo in considerazione le seguenti informazioni (aliquota fiscale 30%): n n n
vi sono costi indeducibili (non inerenti all’attività d’impresa) per € 800; si sono rilevati ricavi esenti per € 1.000; si è rilevato un accantonamento di € 700 al fondo contenzioso clienti; Tale accantonamento risulterà deducibile solo nell’esercizio in cui l’onere per contenzioso sarà effettivamente sostenuto; n si sostengono costi di manutenzione per € 400, dei quali 100 deducibili fiscalmente nell’esercizio e 300 deducibili solo nei futuri cinque periodi per quote costanti di € 60; n per quanto attiene al calcolo del reddito imponibile, tutti gli altri componenti negativi di reddito sono deducibili, e tutti gli altri componenti positivi di reddito sono imponibili; Si redigano inoltre a libro giornale e a libro mastro le scritture contabili relative alle imposte di competenza (correnti e/o differite e/o anticipate e/o riversamenti di esercizi precedenti) e agli acconti di imposta sapendo che, in data 10/06/X e 11/11/X, si sono corrisposti due acconti IRES di € 1.000 ciascuno, i quali figurano tra i crediti tributari.
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Soluzione esercizio 4 Casi di variazioni in aumento o in diminuzione
Importi con relativi segni
RAI VARIAZIONI IN AUMENTO Permanenti +Costi non inerenti Temporanee +Accanton. non deducibili nell’esercizio +Spese di manutenzione non deducibili nell’esercizio / Riversamenti (ricavi imponibili nell’esercizio non tassati negli esercizi precedenti in cui si sono originati) VARIAZIONI IN DIMINUZIONE Permanenti -Ricavi esenti Temporanee / / Riversamenti (costi deducibili nell’esercizio non dedotti negli esercizi precedenti in cui si sono originati)
30.000
RI
Conseguenze Importi delle imposte di in tema competenza di imposte con relativi correnti, segni differite o anticipate con relativi segni
+800
/
/
+700
-Imposte anticipate
-210
+300
-90
/
-Imposte anticipate /
/
-1.000 / /
/ / /
/ / /
30.800
Imposte correnti
9.240
Imposte di competenza
8.940
Da verificare con: (RAI-RICAVI ESENTI + COSTI SEMPRE INDEDUCIBILI) × 30% (30.000 – 1.000 + 800) × 30%
8.940
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6 Le imposte correnti, differite e anticipate
119
LIBRO GIORNALE Crediti tributari Crediti tributari Imposte correnti Debiti tributari Crediti per imposte anticipate
10/06 a 10/11 a 31/12 a d.d. a d.d. a
Banche c/c
1.000
1.000
Banche c/c
1.000
1.000
Debiti tributari
9.240
9.240
Crediti tributari
2.000
2.000
300
300
Imposte anticipate
LIBRO MASTRO Imposte correnti (CE) 9.240
Debiti tributari (SP) 2.000 9.240
Banche c/c attivi (SP) 1.000 1.000
Imposte anticipate (CE) 300
Crediti tributari (SP) 1.000 2.000 1.000
Crediti per imposte anticipate (SP) 300
Esercizio 5 Dal conto economico della società Emerson S.p.A. al 31/12/X, redatto sulla base di quanto disposto dalla normativa civilistica, emerge un risultato ante imposte (RAI) pari a € 26.000. Si proceda a determinare il reddito imponibile, le imposte correnti, eventuali imposte differite/anticipate della società ed eventuali riversamenti di esercizi precedenti (con conseguente determinazione delle imposte di competenza) per l’esercizio X, tenendo in considerazione le seguenti informazioni: n n n
n n
la società ha contabilizzato costi non inerenti all’attività d’impresa (quindi indeducibili anche negli esercizi successivi) per € 3.000; la società ha rilevato costi di manutenzione per € 1.400, dei quali € 400 immediatamente deducibili e € 1.000 deducibili in cinque quote costanti a partire dall’esercizio X+1; nell’anno X-2, fra i componenti positivi di reddito era stata iscritta una plusvalenza relativa alla cessione di un cespite per € 6.300, a fronte della quale – poiché ne ricorrevano le condizioni – gli amministratori avevano optato per la tassazione in 3 anni a quote costanti a partire dallo stesso esercizio X-2; nel corso dell’esercizio X diventa deducibile quota parte di un ammortamento civilistico superiore a quanto previsto fiscalmente. La quota ora deducibile è pari a € 500; l’aliquota in vigore è del 30%.
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Si redigano inoltre a libro giornale e a libro mastro le scritture contabili relative alle imposte di competenza (correnti e/o differite e/o anticipate e/o riversamenti di esercizi precedenti), avendo cura di indicare, per ogni singolo conto movimentato, le tavole di sintesi (CE per il Conto Economico, SP per lo Stato Patrimoniale) destinate ad accoglierne i saldi. Soluzione esercizio 5 Casi di variazioni in aumento o in diminuzione
RAI VARIAZIONI IN AUMENTO Permanenti Temporanee
Importi con relativi segni
Conseguenze Importi delle imposte di in tema competenza di imposte con relativi correnti, segni differite o anticipate con relativi segni
+ 26.000 Costi indeducibili Costi di manutenzione 1/3 Plusvalenza anno X-2
+3.000
/
/
+1.000
Imposte Anticipate (-) Riversamento imposte Differite (-)
-300
Riversamenti (ricavi imponibili nell’esercizio non tassati negli esercizi precedenti in cui si sono originati) VARIAZIONI IN DIMINUZIONE Permanenti / Temporanee / Quota Riversamenti (costi deducibili nell’esercizio ammortamento non dedotti negli esercizi esercizio X-1 precedenti in cui si sono originati)
+2.100
-630
/ / -500
/ / Riversamento imposte Anticipate (+)
/ / +150
RI
31.600
Imposte Correnti
9.480
Imposte di competenza
8.700
Da verificare con: (RAI-RICAVI ESENTI + COSTI SEMPRE INDEDUCIBILI) × 30% (26.000 + 3.000 + 800) = 29.000 × 30% =
8.940
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6 Le imposte correnti, differite e anticipate
121
LIBRO GIORNALE 31/12 a d.d. Crediti per imposte anticipate (SP) a d.d. Fondo per imposte differite (SP) a d.d Riversamento imposte anticipate (CE) a
Imposte correnti (CE)
Debiti tributari (SP)
9.480 9.480
Imposte Anticipate (CE)
300
300
Riversamento imposte differite (CE)
630
630
Crediti per imposte anticipate (SP)
150
150
LIBRO MASTRO Imposte correnti (CE)
Debiti tributari (SP)
9.480
9.480
Imposte anticipate (CE) 300
Fondo imposte differite (SP) 630
Crediti per imposte anticipate (SP) 300 150
Riversamento imposte differite (SP) 630
Riversamento imposte anticipate (CE) 150
Esercizio 6 Dal Conto Economico della società TWC S.p.A. al 31/12/X, redatto sulla base di quanto disposto dalla normativa civilistica, emerge un risultato ante imposte pari ad euro 16.000. Sono inoltre disponibili le seguenti informazioni: 1. tra i costi presenti nel Conto Economico dell’esercizio X vi sono costi indeducibili per euro 900; 2. la società ha contabilizzato ricavi esenti per euro 500; 3. sono stati contabilizzati costi di manutenzione per euro 1.200, deducibili nell’anno solo per euro 1.000; la parte restante diverrà deducibile nell’esercizio X+1 e nei quattro successivi a quote costanti; 4. sono stati contabilizzati ricavi pari a euro 1.000, imponibili per una percentuale del 70%; la parte restante diverrà imponibile nell’esercizio X+2; 5. nell’anno X-1, fra i componenti positivi di reddito, era iscritta una plusvalenza relativa alla cessione di un cespite pari a euro 5.000, a fronte della quale – poiché ne ricorrevano le condizioni – gli amministratori avevano optato per la tassazione in 5 anni a quote costanti a partire dallo stesso esercizio X-1;
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
6. nel corso dell’esercizio X è divenuta fiscalmente deducibile una quota di ammortamento, imputata a Conto Economico in un esercizio precedente, pari a euro 800; Considerando un’aliquota pari al 30% si calcolino: n
il reddito imponibile utilizzando lo schema di raccordo fra Reddito Ante Imposte (RAI) e Reddito Imponibile (RI); n l’imposta liquidata; n le imposte correnti, differite ed anticipate, rilevando contabilmente le stesse a libro giornale e a libro mastro, specificando in corrispondenza di ciascun conto l’afferenza al sottosistema del reddito (CE) o del patrimonio (SP). Soluzione esercizio 6 Casi di variazioni in aumento o in diminuzione
RAI VARIAZIONI IN AUMENTO Permanenti Temporanee
RI Imposte di competenza
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Conseguenze Importi delle imposte di in tema competenza di imposte con relativi correnti, segni differite o anticipate con relativi segni
+ 16.000 Costi indeducibili Costi di manutenzione 1/3 Plusvalenza anno X-2
Riversamenti (ricavi imponibili nell’esercizio non tassati negli esercizi precedenti in cui si sono originati) VARIAZIONI IN DIMINUZIONE Permanenti ricavi esenti Temporanee ricavi 70% Riversamenti (costi deducibili nell’esercizio non dedotti negli esercizi precedenti in cui si sono originati)
Importi con relativi segni
Quota ammortamento
+900
/
/
+ 200
Imposte Anticipate Riversamento imposte Differite (-)
- 60
+1.000
- 500 - 300 -800
16.500
/ Imposte differite Riversamento imposte Anticipate (+)
Imposte Correnti
-300
/ 90 +240
4.950 4.920
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6 Le imposte correnti, differite e anticipate
123
Da verificare con: (RAI-RICAVI ESENTI + COSTI SEMPRE INDEDUCIBILI) × 30% (16.000 – 500 + 900) = 16.400 × 30% =
4.920
LIBRO GIORNALE 31/12 a Debiti tributari (SP) 4.950 4.950 d.d. Crediti per imposte anticipate (SP) a Imposte anticipate (CE) 60 60 d.d. Imposte differite (CE) Fondo per imposte differite (SP) 90 90 d.d. Fondo imposte differite (SP) a Riversamento imposte differite 300 300 d.d (CE) Riversamento imposte anticipate (CE) a Crediti per imposte anticipate (SP) 240 240 Imposte correnti (CE)
LIBRO MASTRO Imposte correnti (CE)
Debiti tributari (SP)
4.950
4.950
Imposte anticipate (CE) 60
Riversamento imposte anticipate (CE) 240
Fondo per imposte differite (SP)
300
90
Crediti per imposte anticipate (SP)
60
240
Imposte differite (SP) 90
Riversamento imposte differite (CE) 300
Esercizio 7 Dal conto economico della società Fiore S.r.l. al 31/12/X, redatto sulla base di quanto disposto dalla normativa civilistica, emerge un risultato ante imposte pari ad € 95.000. Si proceda a determinare reddito imponibile, imposte correnti ed eventuali imposte differite/anticipate della società per l’esercizio X, tenendo in considerazione le seguenti informazioni (aliquota fiscale 20%): n
durante l’esercizio X-2 era stato acquisito un impianto per € 20.000. Lo stesso civilisticamente è stato ammortizzato in soli due esercizi (X-2 e X-1). Ai fini fiscali nel primo esercizio di possesso si era proceduto ad un ammortamento dimezzato rispetto a quello civilistico (quest’ultimo pari ad € 10.000 ). Di conseguenza era
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124
n
n n n
n
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
stata effettuata una variazione in aumento del RAI per € 5.000 e si erano rilevate le corrispondenti imposte anticipate; durante l’esercizio X-2 per procedere all’acquisto dell’impianto di cui sopra si era dato in permuta un vecchio impianto realizzando una plusvalenza di € 2.000 che gli amministratori hanno deciso di sottoporre a tassazione in 5 anni; vi sono costi indeducibili (poiché non inerenti all’attività d’impresa) per € 1.500; si sono incassati dividendi per € 50.000, gli stessi ai fini fiscali sono esenti al 95%; è stato effettuato un accantonamento a un fondo rischi per € 4.000. Ai fini fiscali l’accantonamento è deducibile al 50% nell’esercizio in chiusura e per la restante parte nei successivi 5 esercizi; per quanto attiene al calcolo del reddito imponibile, tutti gli altri componenti negativi di reddito sono deducibili, e tutti gli altri componenti positivi di reddito sono imponibili.
Si redigano inoltre a libro giornale e a libro mastro le scritture contabili relative alle imposte di competenza (correnti e/o differite e/o anticipate e/o riversamenti di esercizi precedenti) e agli acconti d’imposta IRES versato nell’esercizio per complessivi € 5.000, avendo cura di indicare, per ogni singolo conto movimentato, le tavole di sintesi (CE per il Conto Economico, SP per lo Stato Patrimoniale) destinate ad accoglierne i saldi. Soluzione esercizio 7 Casi di variazioni in aumento o in diminuzione RAI VARIAZIONI IN AUMENTO Permanenti Temporanee
95.000 +Costi non inerenti +Accantonamenti non deducibili nell’esercizio +Riversamento per 1/5 plusvalenze di esercizi precedenti
Riversamenti (ricavi imponibili nell’esercizio non tassati negli esercizi precedenti in cui si sono originati) VARIAZIONI IN DIMINUZIONE Permanenti -Dividenti esenti Temporanee / - Riversamenti per Riversamenti ammortamenti non dedotti (costi deducibili nell’esercizio non in esercizi precedenti dedotti negli esercizi precedenti in cui si sono originati) RI
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Importi con relativi segni
+1.500 +2.000 +400
-47.500 / -5.000
46.400
18/12/17 12:20
6 Le imposte correnti, differite e anticipate
125
Calcolo imposte di competenza CALCOLO
TOTALI
Imposte correnti
46.400 × 20%
9.280
Imposte differite
/
/
2.000 × 20%
- 400
Imposte anticipate Riversamento imposte differite Riversamento imposte anticipate
400 × 20%
-80
5.000 × 20%
+1.000
TOTALE IMPOSTE DI COMPETENZA
9.800
Da verificare con: (RAI - RICAVI ESENTI + COSTI SEMPRE INDEDUCIBILI) × 20% (95.000 – 47.500 + 1.500) × 20%
9.800
LIBRO GIORNALE Imposte correnti Debiti tributari Crediti per imposte anticipate Riversamento imposte anticipate Fondo per imposte differite
31/12 a d.d. a d.d a d.d. a d.d. a
Debiti tributari
9.280
9.280
Crediti tributari
5.000
5.000
400
400
1.000
1.000
80
80
Imposte anticipate Crediti per imposte anticipate Riversamento imposte differite
LIBRO MASTRO Imposte correnti (CE) 9.280
Riversamento imposte differite (CE) 80
Fondo per imposte differite (SP) 80
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Debiti tributari (SP) 5.000 9.280
Imposte anticipate (CE) 400
Crediti tributari (SP) 5.000
Crediti per imposte anticipate (SP) 400 1.000
Riversamento imposte anticipate (CE) 1.000
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Esercizio 8 Il Reddito Ante Imposte nel Bilancio d’Esercizio della Bassi S.r.l. chiuso al 31.12.X è pari a € 100 (valore in migliaia di euro). Nella compilazione della dichiarazione dei redditi, ai fini di un corretto calcolo del Reddito Imponibile dell’esercizio X, occorre considerare quanto segue (valori in migliaia di euro): 1. fra costi presenti nel Conto Economico figura l’I.M.U. (Imposta Municipale Unica) su immobili civili per €20; tale imposta è indeducibile dal reddito d’impresa; 2. nel corso dell’esercizio X viene corrisposta l’indennità di cessazione del rapporto di agenzia ad un agente di commercio in seguito allo scioglimento del contratto di lavoro, pari a € 10. Tale indennità era stata iscritta nel conto economico come accantonamento al Fondo per Indennità di Cessazione del Rapporto di Agenzia nell’anno X-1. Essendo in quell’esercizio indeducibile, era stata portata in aumento al reddito imponibile di X-1; 3. fra i componenti positivi di reddito risulta iscritta nel conto economico una plusvalenza per cessione di un cespite detenuto dall’esercizio X-4, per €5; si opta per la tassazione in 5 anni a quote costanti, a partire dall’esercizio X; 4. fra i costi presenti nel Conto Economico risulta la voce “Costi per Carburanti Autovetture” per €10, fiscalmente deducibile per un importo pari al 20% di quello iscritto in Bilancio; 5. si incassano proventi finanziari relativi a dividendi imputati per competenza nel conto economico dell’esercizio X-1, che in bilancio erano iscritti per €20; la quota fiscalmente imponibile di tali proventi finanziari è del 5% ; 6. nel corso dell’esercizio X sono stati versati acconti d’imposta IRES pari a €2. Considerando che l’aliquota IRES è pari al 27,50% si calcolino: n
il reddito imponibile utilizzando lo schema di raccordo fra Reddito Ante Imposte (RAI) e Reddito Imponibile (RI); n l’imposta liquidata; n l’imposta da versare a saldo e si rilevi il relativo versamento all’Erario; n le imposte correnti, differite ed anticipate, rilevando contabilmente le stesse a libro giornale e a libro mastro, specificando in corrispondenza di ciascun conto l’afferenza al sottosistema del reddito (CE) o del patrimonio (SP).
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18/12/17 12:20
6 Le imposte correnti, differite e anticipate
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Soluzione esercizio 8 Casi di variazioni in aumento o in diminuzione
Importi con relativi segni
RAI
100
VARIAZIONI IN AUMENTO Permanenti
+ IMU
+20
+ Costi carburanti auto
+8
Temporanee Riversamenti (ricavi imponibili nell’esercizio non tassati negli esercizi precedenti in cui si sono originati)
/
/
+ Riversamento dividendi di esercizi precedenti
+1
VARIAZIONI IN DIMINUZIONE Permanenti
/
/
Temporanee
-4/5 Plusvalenze
-4
- Riversamento per indennità di cessazione rapporto di agenzia
-10
Riversamenti (costi deducibili nell’esercizio non dedotti negli esercizi precedenti in cui si sono originati) RI
115
Calcolo imposte di competenza CALCOLO
TOTALI
Imposte correnti
115 × 27,5%
31,625
Imposte differite
4 × 27,5%
+1,1
Imposte anticipate
/
/
Riversamento imposte differite
1 × 27,5%
-0,275
Riversamento imposte anticipate
10 × 27,5%
+2,75
TOTALE IMPOSTE DI COMPETENZA
35,2
Da verificare con: (RAI - RICAVI ESENTI + COSTI SEMPRE INDEDUCIBILI) × 27,5% (100+28) × 27,5%
35,2
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi LIBRO GIORNALE
Imposte correnti Debiti tributari Fondo per imposte differite Imposte differite Riversamento imposte anticipate
31/12 a d.d a d.d. a d.d. a d.d. a
Debiti tributari
31,625
31,625
2,00
2,00
0,275
0,275
Fondo per imposte differite
1,10
1,10
Crediti per imposte anticipate
2,75
2,75
Crediti tributari Riversamento imposte differite
LIBRO MASTRO Imposte correnti (CE) 31,625
Debiti tributari (SP) 2,00 31,625
Crediti tributari (SP) 2,00
Riversamento imposte anticipate (CE) 2,75
Fondo per imposte differite (SP) 0,275 1,10
Crediti per imposte anticipate (SP) 2,75
Imposte differite (CE)
Riversamento imposte differite (CE) 0,275
1,10
Osservazioni Con riferimento alle variazioni apportate al RAI si tenga presente quanto segue: 1. Dal 2013 l’imposta Municipale Unica è deducibile dal reddito d’impresa per il 30% se riferita ad immobili strumentali. Nell’esercizio, invece, l’imposta municipale è relativa ad immobili civili e, pertanto, la quota di competenza economica dell’anno X resta indeducibile. Si origina, quindi, una differenza permanente negativa fra RAI e RI, ossia una variazione in aumento pari a €20. 2. La quota accantonata al Fondo per Indennità di Cessazione del rapporto di Agenzia nell’esercizio X-1 pari a € 10, nella Dichiarazione dei Redditi dell’esercizio X-1 era stata oggetto di variazione in aumento temporanee, poiché, anche se costo di competenza economica dell’esercizio X-1, la normativa tributaria non ne ammetteva la deducibilità, in quanto non effettivamente erogata. Nell’esercizio X l’effettiva corresponsione dell’Indennità produce la deducibilità di tale importo ai fini fiscali. Lo sfasamento temporale fra competenza tributaria e competenza economica originatasi nell’esercizio X-1 ed esauritasi nell’esercizio X, produce il cosiddetto “riversamento”, ossia una conseguente variazione in diminuzione temporale di “storno”.
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6 Le imposte correnti, differite e anticipate
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3. Dato che il bene oggetto di cessione è stato detenuto per un periodo non inferiore a tre anni (dall’esercizio X-4), la normativa tributaria permette l’opzione della tassazione della relativa plusvalenza realizzata in sede di cessione, in quote costanti nell’esercizio stesso e in quelli successivi, ma non oltre il quarto. La competenza tributaria della plusvalenza pari a € 5 sarà pari a € 1 per ciascun esercizio fra gli esercizi X e X+4. Lo sfasamento temporale fra competenza tributaria e competenza economica produce nell’esercizio X una differenza positiva, ossia una variazione temporale in diminuzione, pari a € 4 (ossia le quote di plusvalenza da non considerare “fiscalmente” nell’esercizio X). 4. La voce “Costi per Carburanti Autovetture” per € 10, di competenza economica dell’anno X, è considerata indeducibile dalla normativa tributaria per l’80% dell’importo sostenuto. Si origina, pertanto, una differenza permanente negativa fra RAI e RI, ossia una variazione in aumento permanente pari a € 8. 5. La normativa tributaria attribuisce in modo complesso la competenza tributaria alla voce Dividendi: la componente positiva di reddito “Dividendi” è imponibile solo per il 5% dell’importo ed è di competenza tributaria solo dell’esercizio in cui vi è l’effettivo incasso dell’importo. Nell’esercizio X-1 la voce dividendi di competenza economica era pari a € 20 pertanto la quota del 95% dell’importo (€ 19) risultava nelle variazioni in diminuzione permanenti (poiché non imponibile in modo definitivo). La quota del 5% (€ 1) risultava, invece, nelle variazioni in diminuzione temporali. Nell’esercizio X, quando avviene l’effettivo incasso del dividendo, la quota del 5% diventa imponibile. La competenza tributaria all’esercizio X azzera l’asincronia temporale fra competenza economica e competenza tributaria della voce Dividendi fra l’esercizio X e l’esercizio X-1, attraverso il riversamento, ossia la variazione in aumento temporale “di storno”. Per sinteticità espositiva si fa riferimento alla sola Dichiarazione dei Redditi ai fini della liquidazione dell’IRES, ma si tenga presente che tutte le considerazioni fatte possono essere applicate, con alcune opportune integrazioni, anche alla Dichiarazione IRAP ai fini della liquidazione della relativa imposta. Esercizio 9 Il Reddito Ante Imposte nel Bilancio d’Esercizio della Società Girasole S.p.A. dell’esercizio X è pari a €2.677.000; nella compilazione della dichiarazione dei Redditi dell’anno X, ai fini di un corretto calcolo del Reddito Imponibile dell’esercizio X , occorre considerare quanto segue (valori migliaia di euro): 1. nel corso dell’esercizio X sono stati versati acconti d’imposta per € 225; 2. fra i costi presenti nel Conto Economico dell’esercizio X risulta la voce “Costi per Utenze Telefoniche” per €40, fiscalmente deducibile per un importo pari all’80% di quello iscritto in Bilancio; 3. fra i componenti negativi di reddito risulta iscritta nel conto economico la voce “Spese relative a Studi e Ricerche” pari a €150: il Consiglio di Amministrazione, in conformità alla normativa fiscale vigente, decide la deducibilità di tale spesa al 50% nell’esercizio X e al 50% nell’esercizio successivo X+1;
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
4. nel conto economico risultano iscritte “Spese di Manutenzione” per € 1000; il 5% del costo di tutti i beni ammortizzabili, quale risulta dall’apposito registro all’inizio dell’esercizio, è pari a €750; la differenza fra dette spese e il limite del 5% è deducibile in quote costanti nei 5 esercizi successivi; 5. nell’esercizio X-3 fra i componenti positivi di reddito compariva la voce relativa a “Plusvalenza da cessioni di beni” realizzata in tale esercizio, pari a €500; era stata decisa la tassazione in cinque quote costanti a partire dall’esercizio X-3; 6. si sono incassati dividendi fiscalmente esenti per un valore di €110. Considerando che l’aliquota IRES è pari al 27,50% si calcolino: n
il reddito imponibile utilizzando lo schema di raccordo fra Reddito Ante Imposte (RAI) e Reddito Imponibile (RI); n l’imposta liquidata; n le imposte correnti, differite ed anticipate, rilevando contabilmente le stesse a libro giornale e a libro mastro, specificando in corrispondenza di ciascun conto l’afferenza al sottosistema del reddito (CE) o del patrimonio (SP). Soluzione esercizio 9 (valori €/000)
Casi di variazioni in aumento o in diminuzione
RAI
Importi con relativi segni 2.677
VARIAZIONI IN AUMENTO Permanenti
+ Spese telefoniche
+8
Temporanee
+ Spese studi e ricerche
+ 75 +250
+ Spese di manutenzione non deducibili nell’esercizio Riversamenti (ricavi imponibili nell’esercizio non tassati negli esercizi precedenti in cui si sono originati)
+ Riversamento per 1/5 plusvalenze di esercizi precedenti
+100
VARIAZIONI IN DIMINUZIONE Permanenti
-Dividendi esenti
-110
Temporanee
/
/
Riversamenti (costi deducibili nell’esercizio non dedotti negli esercizi precedenti in cui si sono originati)
/
/
RI
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3.000
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6 Le imposte correnti, differite e anticipate
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Calcolo imposte di competenza CALCOLO
TOTALI
Imposte correnti
3.000 × 27,5%
825
Imposte differite
/
/
Imposte anticipate
325 × 27,5%
-89,375
Riversamento imposte differite
100 × 27,5%
-27,50
/
/
Riversamento imposte anticipate TOTALE IMPOSTE DI COMPETENZA
708,125
Da verificare con: (RAI - RICAVI ESENTI + COSTI SEMPRE INDEDUCIBILI) × 27,5% (2.677 + 8 – 110) × 27,5%
708,125
LIBRO GIORNALE Imposte correnti Debiti tributari
31/12 a Debiti tributari d a Crediti tributari
Fondo per imposte differite
a
Riversamento imposte differite
Crediti per imposte ancipite
a
Imposte anticipate
825
825
225
225
27,5
27,5
89,375
89,375
LIBRO MASTRO Imposte correnti (CE) 825
Debiti tributari(SP) 225 825
Crediti tributari (SP) 225
Riversamento imposte differite (CE) 27,5
Imposte anticipate (CE)
Crediti per imposte anticipate (SP) 89,375
89,375
Fondo per imposte differite (SP) 27,5
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Osservazioni Con riferimento alle variazioni apportate al RAI si tenga presente quanto segue: n
n
n
n
La voce “Costi per Utenze Telefoniche” per €40, di competenza economica dell’anno X, è considerata indeducibile dalla normativa tributaria per il 20% dell’importo sostenuto; pertanto si origina una differenza permanente negativa fra RAI e RI, ossia una variazione in aumento permanente pari a €8. La normativa tributaria permette varie opzioni in merito alla deduzione delle Spese relative a Studi e Ricerche. Fra le opzioni disponibili la società Girasole Spa ha scelto la deducibilità di tali spese di competenza economica dell’esercizio X (€150) in due esercizi: il 50 % nella dichiarazione dei redditi dell’anno X e il rimanente 50% nell’anno X+1. La competenza tributaria nell’anno X del costo “Spese relative a Studi e Ricerche” è solo di €75. Tale asincronia fra competenza tributaria e competenza economica produce nell’esercizio X una differenza negativa fra RAI e RI ossia una variazione temporanee in aumento pari a €75 (ossia la quota di costo da considerare “fiscalmente” nell’esercizio X+1). Le spese per Manutenzione Ordinaria (non straordinaria, ossia non portate ad incremento del costo dei beni) relative a beni di proprietà (€ 1.000) sono fiscalmente deducibili nel limite del 5% del costo di tutti i beni ammortizzabili dall’inizio dell’esercizio X (pari a € 750). La differenza fra dette spese e il limite del 5% (ossia € 250) è deducibile in quote costanti nei 5 esercizi successivi (ossia da X+1 a X+5), indipendentemente dall’eventuale alienazione del bene. Pertanto l’asincronia fra la competenza economica del costo pari a € 250 dell’anno X e la sua competenza tributaria, che ne esclude completamente la deducibilità nell’anno X, rimandandola ai 5 esercizi successivi, origina una differenza negativa fra RAI e RI, ossia una variazione temporanea in aumento, pari a € 250. Nell’esercizio X-3 la normativa tributaria permetteva l’opzione della tassazione della plusvalenza realizzata in sede di cessione di un bene (pari a €500) in quote costanti nell’esercizio stesso e in quelli successivi ma non oltre il quarto. Pertanto l’imponibilità della componente positiva di reddito di competenza economica dell’esercizio X-3, poteva subire una suddivisione temporale in cinque esercizi in quote costanti: nell’esercizio X-3 si è deciso che la competenza tributaria della plusvalenza pari a €500 fosse pari a €100 per gli esercizi: X-3, X-2, X-1, X, X+1. Tale asincronia fra competenza tributaria e competenza economica produsse nell’esercizio X-3 una differenza positiva fra RAI e RI, ossia una variazione temporanea in diminuzione, pari a €400 (ossia le quote di plusvalenza da non considerare “fiscalmente” nell’esercizio X-3). Nell’esercizio X l’asincronia temporale fra competenza tributaria e competenza economica originatasi nell’esercizio X-3, produce il cosiddetto “riversamento”, ossia una conseguente variazione in aumento temporale di “storno” pari a €100.
Per sinteticità espositiva si fa riferimento alla sola Dichiarazione dei Redditi ai fini della liquidazione dell’IRES ma si tenga presente che tutte le considerazioni fatte possono essere applicate, con alcune opportune integrazioni, anche alla Dichiarazione IRAP ai fini della liquidazione della relativa imposta.
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6 Le imposte correnti, differite e anticipate
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Esercizio 10 Il Reddito Ante Imposte nel Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.X (redatto sulla base di quanto disposto dalla normativa civilistica) della Frilly S.p.a. è pari a 142.500 (valori in migliaia di euro). Sapendo che: n n n
n
n n
si sono incassati dividendi per 75.000 esenti, ai fini fiscali, al 90% del loro valore; sono stati contabilizzati costi indeducibili (poiché non inerenti all’attività d’impresa) per € 2.250; in base alla valutazione (civilistica) dei crediti dell’esercizio ritenuti inesigibili è stato fatto un prudenziale accantonamento a fondo svalutazione crediti per euro 6.000. La quota fiscalmente deducibile è, invece, pari a euro 3.000; nel febbraio X-1, a seguito della cessione a titolo oneroso di un’attrezzatura industriale, la società aveva realizzato una plusvalenza di 3.000. Gli amministratori, ricorrendone i presupposti di legge, hanno optato per differire la tassazione su 5 anni; tutti gli altri componenti negativi di reddito sono deducibili, e tutti gli altri componenti positivi di reddito sono imponibili; nel corso dell’esercizio X, si sono complessivamente già corrisposti acconti d’imposta per € 12.500. Considerando che l’aliquota IRES è pari al 30% si calcolino:
n
il reddito imponibile utilizzando lo schema di raccordo fra Reddito Ante Imposte (RAI) e Reddito Imponibile (RI); n l’imposta liquidata; n le imposte correnti, differite ed anticipate, rilevando contabilmente le stesse a libro giornale e a libro mastro, specificando in corrispondenza di ciascun conto l’afferenza al sottosistema del reddito (CE) o del patrimonio (SP).
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Soluzione esercizio 10 (valori €/000)
Casi di variazioni in aumento o in diminuzione
Importi con relativi segni
RAI
142.500
VARIAZIONI IN AUMENTO Permanenti Temporanee Riversamenti (ricavi imponibili nell’esercizio non tassati negli esercizi precedenti in cui si sono originati)
+ Costi non inerenti
+ 2.250
+ Accantonamenti non deducibili nell’esercizio
3.000
+ Riversamento per 1/5 plusvalenze di esercizi precedenti
+600
VARIAZIONI IN DIMINUZIONE Permanenti
-Dividendi esenti
- 67.500
Temporanee
/
/
Riversamenti (costi deducibili nell’esercizio non dedotti negli esercizi precedenti in cui si sono originati)
/
/
RI
80.850
Calcolo imposte di competenza CALCOLO
TOTALI
Imposte correnti
80.850 × 30%
24.255
Imposte differite
/
/
3.000 × 30%
- 900
600 × 30%
- 180
/
/
Imposte anticipate Riversamento imposte differite Riversamento imposte anticipate TOTALE IMPOSTE DI COMPETENZA
23.175
Da verificare con: (RAI - RICAVI ESENTI + COSTI SEMPRE INDEDUCIBILI) × 30% (142.500 – 67.500 + 2.250) × 30%
23.175
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6 Le imposte correnti, differite e anticipate
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LIBRO GIORNALE Imposte correnti Debiti tributari Fondo per imposte differite Crediti per imposte ancipite
31/12 a d.d. a d.d. a d.d. a
Debiti tributari
24.255
24.255
Crediti tributari
12.500 12.500
Riversamento imposte differite
180
180
Imposte anticipate
900
900
LIBRO MASTRO Imposte correnti (CE) 24.255
Debiti tributari(SP) 12.500 24.255
Crediti tributari (SP) 12.500
Fondo per imposte differite (SP) 180
Imposte anticipate (CE)
Crediti per imposte anticipate (SP) 900
900
Riversamento imposte differite (CE) 180
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7 La valutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali
1
________________________________________
Esercizi Basic
________________________________________________
Esercizio 1 Nel corso dell’esercizio X la società Alfa S.p.A. ha iniziato e concluso la costruzione in economia di un impianto. Al 31/12/X si stima di poter riferire all’impianto in questione i seguenti costi, già registrati nel corso dell’esercizio: a) Mano d’opera diretta
€ 225.000
b) Progettazione
€ 50.000
c) Materie prime
€ 175.000
d) Messa in opera
€ 15.000
e) Altri costi diretti alla costruzione dell’impianto
€ 55.000
f) Costi generali/amministrativi
€ 28.000
Si indichi quali dei costi sopra citati possono essere imputati all’impianto costruito in economia. Si determini, poi, il valore da iscrivere nel bilancio d’esercizio, tenendo presente che sul mercato è possibile acquistare un impianto con le stesse caratteristiche di quello costruito dall’Alfa S.p.A., compresa la messa in opera, per € 485.500 + IVA 20%. Soluzione esercizio 1 I costi correttamente imputabili sono: a) Mano d’opera diretta
€ 225.000
b) Progettazione
€ 50.000
c) Materie prime
€ 175.000
d) Messa in opera
€ 15.000
e) Altri costi diretti alla costruzione dell’impianto
€ 55.000
Totale
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€ 520.000
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Osservazioni Conformemente alle raccomandazioni del rinnovato documento OIC n. 16 dei principi contabili, “Il costo di produzione comprende i costi diretti (materiale e mano d’opera diretta, costi di progettazione, forniture esterne, ecc.) e i costi generali di produzione, per la quota ragionevolmente imputabile al cespite per il periodo della sua fabbricazione fino al momento in cui il cespite è pronto per l’uso” Pertanto, sono esclusi i costi generali/amministrativi. Inoltre, tale valore deve essere confrontato, già in sede di prima iscrizione, con il valore recuperabile dello stesso. Il costo di produzione sostenuto per l’immobilizzazione non può eccedere il valore recuperabile (ossia il maggiore tra valore d’uso e il valore di mercato). Nel caso proposto, quindi, il valore di iscrizione in bilancio è pari a € 485.500. Esercizio 2 Nel corso dell’esercizio X la società Malta s.r.l. ha iniziato e concluso la costruzione in economia di un impianto. Si stima al 31/12/X di poter riferire all’impianto in questione i seguenti costi, già registrati nel corso dell’esercizio: a) Mano d’opera diretta b) Lavorazione esterna c) Materie prime d) Messa in opera e) Altri costi diretti di fabbricazione f) Costi generali/amministrativi
€ 145.000 € 20.000 € 120.000 € 19.500 € 45.000 € 32.000
Si indichi quali dei costi sopra citati possono essere imputati all’impianto costruito in economia. Si determini, poi, il valore da iscrivere nel bilancio d’esercizio, tenendo presente che sul mercato è possibile acquistare un impianto con le stesse caratteristiche di quello costruito dalla Malta s.r.l., esclusa la messa in opera, per € 348.000 + IVA 20%. Il costo della messa in opera sul mercato è praticamente invariato rispetto a quello della costruzione interna. Soluzione esercizio 2 I costi correttamente imputabili sono: a) Mano d’opera diretta b) Lavorazione esterna c) Materie prime d) Messa in opera e) Altri costi diretti di fabbricazione Totale
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€ 145.000 € 20.000 € 120.000 € 19.500 € 45.000 € 349.500
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7 La valutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali
139
Osservazioni L’impianto rinvenibile sul mercato presenterebbe un costo complessivo, inclusa la messa in opera, pari a € 367.500 (ovvero € 348.000 + € 19.500): si tratta quindi di un importo superiore rispetto a quello sostenuto dalla Malta s.r.l. per la realizzazione dell’opera in economia. Conformemente alle raccomandazioni dei principi contabili (OIC 16), quindi, il valore di iscrizione in bilancio sarà pari a € 349.500.
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140
2
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
_________________________________
Esercizi advanced
_________________________________________
Esercizio 3 La società Pippo S.r.l. inizia nel mese di novembre dell’anno X la costruzione in economia di un impianto che ultimerà nel corso dell’esercizio successivo. In relazione a questo impianto la società sostiene i seguenti costi: n
in data 3 novembre acquista materie prime e contestualmente riceve fattura per € 25.000 + IVA 20%, con pagamento immediato tramite bonifico bancario per la metà e il restante tramite effetto cambiario; n in data 18 novembre perviene una fattura della società Welcome S.r.l. relativa a lavorazioni esterne per € 6.000 + IVA 20%; il regolamento avviene a 60 giorni; n in data 30 novembre si liquidano retribuzioni lorde ed oneri sociali a carico dell’azienda rispettivamente per € 150.000 e € 80.000, da pagare ai dipendenti nei primi giorni di dicembre. Il costo per la forza lavoro attribuibile alla costruzione dell’impianto è pari al 38% del costo complessivo. Le quote di ammortamento, già proporzionate alla durata della costruzione, relative ai beni strumentali utilizzati per la costruzione dell’impianto, ammontano a € 3.800. In relazione alla costruzione dell’impianto si stimano per l’esercizio X costi generali/ amministrativi pari a € 8.000. Nel corso dell’esercizio X+1 l’impianto è ultimato ed immesso nel processo produttivo. I costi sostenuti in tale esercizio per il completamento dell’impianto sono: n n n n
materie prime € 32.500; costi di manodopera € 250.000; lavorazioni esterne € 67.000; quota di ammortamenti bene strumentale per la costruzione dell’impianto: € 25.000.
Si indichi quali dei costi precedentemente citati possono essere imputati all’impianto costruito in economia al 31/12/X e al 31/12/X+1. Si determini, poi, la quota di ammortamento, calcolata a quote costanti, da iscrivere nel bilancio d’esercizio sapendo che l’impianto è pronto per l’uso il 01/08/X+1 e che si stima una vita economica utile pari a 50 mesi. Soluzione esercizio 3 Valore impianto al 31/12/X: € 25.000 + € 6.000 + [(€ 150.000 + € 80.000) × 38%] + € 3.800 = € 122.200 Non possono essere inclusi i costi generali/amministrativi indicati nel testo. Valore impianto al 31/12/X+1: €122.200 +€ 32.500 + € 250.000 + € 67.000 + € 25.000 = € 496.700 Quota di ammortamento da iscrivere nel bilancio al 31/12/X+1: € (496.700/50) × 5 = € 49.670
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7 La valutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali
141
Osservazioni Si precisa che l’ammortamento deve esser rilevato a partire dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto per l’uso (1/08/X+1) e non dal momento in cui esso entra, effettivamente, in funzione (1/09/X+1). Esercizio 4 In data 1° giugno X Epsilon S.p.A. ha concluso la costruzione in economia di un macchinario per il confezionamento dei suoi prodotti. I costi direttamente riferibili alla produzione sono: n n n n n
costi di manodopera industriale: € 25.000; servizi di consulenza progettuale (esterna): € 12.500; materiali: € 230.300; altri costi diretti di fabbricazione: € 12.400; costi generali e amministrativi: € 22.000.
Alla data di conclusione della costruzione, il macchinario è pronto per l’utilizzo. Inoltre, la sua vita utile attesa è pari a 5 anni. Sulla base di tali informazioni: 1. Si indichi quali dei costi sopra menzionati debbano essere considerati ai fini della determinazione del valore di iscrizione in contabilità del macchinario in questione, a norma del principio contabile OIC 16; 2. Si calcoli la quota di ammortamento per l’esercizio X. Soluzione esercizio 4 1. A norma del principio contabile OIC n. 16 (par. 39), i costi imputabili sono tutti quelli menzionati nel testo dell’esercizio, ad eccezione di quelli generali e amministrativi. Il costo totale è quindi pari a: Costi di manodopera industriale
€ 25.000
Servizi di consulenza progettuale (esterna)
€ 12.500
Materiali Altri costi diretti di fabbricazione Totale
€ 230.300 € 12.400 € 280.200
2. Il valore della quota di ammortamento annua è pari al valore di iscrizione in bilancio del bene suddiviso per gli anni di vita utile attesa: € 280.200 / 5 = € 56.040. Tenuto conto che il macchinario è pronto per l’uso in data 1/06/X occorre calcolare pro quota la quota di ammortamento annua: € 56.040 × 7/12 = € 32.690.
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Esercizio 5 In data 1/5/X la società Verdi S.p.A. acquista un nuovo macchinario necessario per la produzione. Relativamente a tale macchinario, si dispone delle informazioni di seguito riportate: n n n n n
costo di acquisto: euro 3.000.000; spese di trasporto: euro 15.000; spese di installazione: euro 5.000; oneri per collaudo: euro 3.000; vita utile stimata in 10 anni.
In data 1/1/X è stato ottenuto un prestito di euro 2.000.000 da rimborsare integralmente il 31/12/X+1 al tasso di interesse annuo del 12%. Tale finanziamento è stato specificatamente contratto per finanziare l’acquisto del macchinario in parola. Nello specifico, lo stesso è stato utilizzato per inviare, in data 1/2/X, un acconto di euro 2.000.000 al fornitore del macchinario. Il macchinario è pronto per essere utilizzato il 1/6/X. Sulla base delle informazioni disponibili si determini il valore netto contabile del macchinario nel bilancio al 31/12/X. A tal fine si tenga altresì presente che la società intende, se ciò è consentito dai principi contabili, capitalizzare gli oneri finanziari. Soluzione esercizio 5 DETERMINAZIONE DEL VALORE NETTO CONTABILE AL 31/12/X Costo di acquisto
3.000.000
Spese di trasporto
15.000
Spese di installazione
5.000
Oneri per collaudo
3.000
Interessi passivi da capitalizzare Si capitalizzano gli interessi relativi al periodo intercorrente tra il 1/2/X (data dell’invio dell’acconto al fornitore) e il 1/6/X (data in cui il macchinario è pronto per l’uso): 2.000.000 × 12% × 4/12 TOTALE COSTO DA AMMORTIZZARE Ammortamento esercizio X L’ammortamento del primo esercizio è calcolato pro-quota per i mesi in cui il macchinario è disponibile per l’uso (dal 1/6/X al 31/12/X): 3.103.000 × 10% × 7/12 VALORE NETTO CONTABILE AL 31/12/X
80.000
3.103.000 –181.008
2.921.992
Esercizio 6 La società ABC S.r.l., nel corso dell’anno X, costruisce in economia un macchinario che utilizza per la produzione. A parziale copertura dei costi relativi alla costruzione interna, viene richiesto e concesso un finanziamento bancario di cinque anni.
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7 La valutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali
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I dati relativi a tale operazione sono i seguenti: n n n n
data inizio costruzione macchinario: 1/2/X; data concessione finanziamento bancario: 1/4/X; importo finanziato: euro 1.000.000; restituzione capitale: 5 rate annue posticipate scadenti il 31/3 di ogni anno, a partire dal 31/3/X+1; n tasso di interesse annuo: 8%; n utilizzo del finanziamento: pagamenti di acconti effettuati ai fornitori per la costruzione nel corso dell’esercizio X di € 500.000 in data 1/7/X. Il macchinario in questione è pronto per l’uso in data 1/12/X. Si proceda alla determinazione degli interessi passivi capitalizzabili al 31/12/X. Soluzione esercizio 6 CALCOLO INTERESSI PASSIVI CAPITALIZZABILI Periodo di costruzione (dal pagamento acconto al fornitore alla Da 1/7/X a 1/12/X: (5 mesi) data in cui il macchinario è pronto per l’uso) Interessi capitalizzabili
500.000 × 8% × 5/12 = 16.667
Osservazioni La capitalizzazione degli oneri finanziari nelle costruzioni in economia è ammessa a condizione che gli importi siano specificatamente presi a prestito per il finanziamento della costruzione stessa e con esclusivo riferimento agli interessi maturati durante il periodo di costruzione (periodo intercorso dal primo pagamento ai fornitori al momento in cui il cespite è pronto per l’uso). Esercizio 7 Nel mese di ottobre X la società Alfa S.r.l. inizia la costruzione in economia di un impianto sostenendo i seguenti costi: n n n n n n n
costi di progettazione per € 8.000 + IVA 20%; costi per l’acquisto di materie prime per € 30.000 + IVA 20%; costi di mano d’opera complessivi di € 100.000 per retribuzioni ed € 40.000 per oneri sociali, di cui il 10% attribuibili alla costruzione dell’impianto; quota TFR accantonata per € 10.000 di cui il 10% attribuibile alla costruzione dell’impianto; lavorazioni esterne per la costruzione dell’impianto per € 25.000 + IVA 20%; costi generali amministrativi per la realizzazione dell’impianto € 3.000; quote di ammortamento relative ai beni strumentali utilizzati per la realizzazione dell’impianto e attribuibili allo stesso per € 5.000.
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Nel corso dell’esercizio X+1 l’impianto viene completato ed è pronto per l’uso. I costi sostenuti per l’ultimazione dell’impianto sono i seguenti: n n n n n n
costi per acquisto materie prime: € 16.000 + IVA 20%; costi mano d’opera: € 250.000 per retribuzioni ed € 80.000 per oneri sociali; solo il 20% attribuibili alla costruzione dell’impianto; quota TFR accantonata: € 15.000 di cui il 20% attribuibile alla costruzione dell’impianto; costi generali ed amministrativi attribuibili alla realizzazione dell’impianto: € 5.000; quote di ammortamento dei beni strumentali utilizzati per la realizzazione dell’impianto e attribuibili allo stesso: € 8.000; costi messa in opera: € 9.000 + IVA 20%.
Si proceda alla valorizzazione della costruzione in economia al termine dell’esercizio X e X+1, tenendo presente che sul mercato è possibile acquistare un impianto con le stesse caratteristiche di quello costruito internamente dalla società Alfa S.r.l. per un valore di € 180.000 + IVA 20% oltre spese di messa in opera per € 9.000 + IVA 20%. Si provveda, inoltre, alla rilevazione a libro giornale dei valori relativi alla costruzione in economia e si determini la quota di ammortamento, calcolata a quote costanti, da iscrivere nel bilancio X+1 sapendo che: n n n
l’impianto è pronto per l’uso in data 1.7.X+1; la vita economica utile stimata è di 50 mesi; il valore residuo al termine della vita economica utile è pari a zero.
Soluzione esercizio 7 Costi imputati all’impianto al 31.12.X: € 83.000 (8.000 + 30.000 + [(100.000 + 40.000) × 10%] + (10.000 × 10%) + 25.000 + 5.000) Costi imputati all’impianto al 31.12.X+1: € 102.000 (16.000 + [(250.000 + 80.000) × 20%] + 15.000 × 20% + 8.000 + 9.000) Valore dell’impianto al 31.12.X+1: € 185.000 (83.000 + 102.000). L’iscrizione dei cespiti costruiti in economia deve avvenire nel limite del valore recuperabile del bene (ex. par. 32, OIC 16). Nel caso in esame il valore di mercato (€ 189.000 = € 180.000 + € 9.000) è superiore al costo (€ 185.000) e, pertanto, l’impianto sarà iscritto in bilancio al costo (€ 185.000).
Immobilizzazioni materiali in corso (SP) Immobilizzazioni materiali in corso (SP) Impianti (SP)
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LIBRO GIORNALE 31/12/X a Costruzioni in economia (CE)
83.000
83.000
1/7/X+1 a Costruzioni in economia (CE) 102.000 102.000 1/7/X+1 Immobilizzazioni materiali in 185.000 185.000 a corso (SP)
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7 La valutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali
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Osservazioni La quota di ammortamento da iscrivere in bilancio al 31.12.X+1 è così determinata: – valore da ammortare: € 185.000; – quota ammortamento mensile: € 3.700 (185.000/50); – quota di ammortamento da imputare in bilancio: € 22.200 (3.700 x 6). Esercizio 8 In data 1/6/X la società ALFA S.p.A., nell’ambito di un progetto di espansione dell’attività produttiva, ha acquistato un impianto. Successivamente, in data 31/12/X, il responsabile della contabilità generale ha predisposto le seguenti informazioni per il direttore amministrativo ai fini della determinazione del valore dell’impianto, al netto del relativo fondo rettificativo: n n n n n n
costo di acquisto: spese di trasporto: spese di installazione: oneri per collaudo: spese generali amministrative: vita economica utile:
€ 4.000.000; € 40.000; € 24.000; € 16.000; € 100.000; 5 anni.
Sono inoltre disponibili le seguenti informazioni supplementari: 1. in data 1/1/X, è stato ottenuto un prestito di euro 3.000.000 da rimborsare integralmente il 31/12/X+1 al tasso di interesse annuo del 12%. Tale finanziamento è stato specificatamente richiesto per l’acquisto dell’impianto. Nella stessa data (1/1/X), è stato utilizzato tale finanziamento per inviare un anticipo di euro 2.000.000 al fornitore dell’impianto; 2. l’impianto risulta essere pronto per l’uso in data 1/7/X; 3. si tratta del primo esercizio di entrata in funzione dell’impianto. Domanda A: si aiuti il direttore amministrativo di ALFA S.p.A. a determinare il valore netto dell’impianto al 31/12/X. Si tenga, inoltre, presente che il direttore amministrativo è intenzionato a capitalizzare gli interessi, sempre che, sulla base delle informazioni disponibili, ciò risulti consentito dai principi contabili. In data 1° gennaio X+2 la società sostiene i seguenti costi: n n
costi di manutenzione straordinaria: costi di manutenzione ordinaria:
€ 200.000 € 30.000
Si precisa che i costi di manutenzione straordinaria determinano un incremento significativo della produttività dell’impianto ma non una modifica della vita utile residua del bene. Domanda B: si aiuti il direttore amministrativo di ALFA S.p.A. a determinare il valore netto dell’impianto al 31/12/X+2.
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Soluzione esercizio 8 Domanda A: Valore netto dell’impianto al 31/12/X: costo di acquisto
4.000.000
spese di trasporto
40.000
spese di installazione
24.000
oneri per collaudo
16.000
interessi passivi da capitalizzare: (2.000.000 × 12% × 6/12) TOTALE VALORE DA AMMORTIZZARE
120.000 4.200.000
Ammortamento (4.200.000 × 20% × 6/12)
(420.000)
TOTALE VALORE NETTO AL 31/12/X
3.780.000
Domanda B: Valore netto dell’impianto al 31/12/X+2: Valore originario da ammortizzare
4.200.000
Costi di miglioramento TOTALE VALORE DA AMMORTARE dall’esercizio X+2
200.000 4.400.000
QUOTE DI AMMORTAMENTO nei diversi esercizi Ammortamento dell’esercizio X: (4.200.000 x 20% x 6/12)
420.000
Ammortamento dell’esercizio X +1: (4.200.000 x 20 %)
840.000
Ammortamento dell’esercizio X +2: (4.200.000 x 20 % + 200.000 x 12/42)
897.143
VALORE DA AMMORTARE nell’esercizio X
4.200.000
– Ammortamento dell’esercizio X
(420.000)
TOTALE VALORE NETTO AL 31/12/X
3.780.000
– Ammortamento dell’esercizio X +1
(840.000)
TOTALE VALORE NETTO AL 31/12/X+1
2.940.000
+ Costi di miglioramento
+200.000
– Ammortamento dell’esercizio X + 2: (4.200.000 × 20 % + 200.000 × 12/42)
(897.143)
TOTALE VALORE NETTO AL 31/12/X+2
2.242.857
Osservazioni L’ammortamento spese di manutenzione è applicato in base ai mesi residui: n n
mesi di vita economica utile: 60; mesi di utilizzo precedenti la manutenzione straordinaria: 18 (6 mesi esercizio X + 12 mesi esercizio X+1); n mesi residui di utilizzo: 42 (60 – 18).
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7 La valutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali
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Esercizio 9 La compagnia aerea Happy Flight acquista in data 01.01.X un nuovo Boeing 747. La società ha concordato con il fornitore del velivolo un intervento di revisione ciclica ogni 6 anni. Il costo per tale intervento di manutenzione è pari a € 1.200.000 + IVA 20%. Si rilevino le scritture contabili relative alle sole attività di manutenzione del primo e terzo esercizio e quelle relative all’anno di sostenimento dell’attività di revisione. Soluzione esercizio 9 LIBRO GIORNALE (valori in Euro/000) 31/12/X a F.do manutenzioni cicliche (SP) 31/12/ X+2 Acc.to f.do manut. ciclica (CE) a F.do manutenzioni cicliche (SP) 1/1/X+6 diversi a Debiti vs fornitori (SP) Manutenzioni (CE) Erario c/Iva (SP) d.d. F.do manutenzioni cicliche (SP) Manutenzioni (CE) Acc.to f.do manut. ciclica (CE)
200
200
200
200 1.440
1.200 240 1.200
1.200
LIBRO MASTRO ANNO X Acc.to f.do manut. cicliche (CE) 200
F.do manutenzioni cicliche (SP) 200
LIBRO MASTRO ANNO X+2 Acc.to f.do manut. cicliche (CE) 200
F.do manutenzioni cicliche (SP) 200
LIBRO MASTRO X+6 Manutenzioni (CE) 1.200 1.200
Erario c/Iva (SP) 240
Debiti vs fornitori (SP) 1.440
F.do manutenzioni cicliche (SP) 1.200 200 (anno X) 200 (anno X+1) 200 (anno X+2) 200 (anno X+3) 200 (anno X+4) 200 (anno X+5)
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Osservazioni Il conto «accantonamento fondo manutenzioni cicliche» accoglie la quota di costo per manutenzione ritenuta di competenza del singolo esercizio; Il «fondo manutenzioni cicliche» accoglie il correlato «debito presunto» verso l’esercizio successivo. Esercizio 10 In data 28/12/X la «Naomi S.p.a.» sostiene i seguenti costi: n
per l’incremento della capacità produttiva e della sicurezza sul lavoro di un impianto, spese di manutenzione per € 20.000 + IVA 20%; n per la manutenzione ciclica programmata dei propri forni, effettuata per la prima volta alla data indicata, € 12.000 + IVA 20%. Si consideri, inoltre, che: n n
la manutenzione ciclica si riferisce a cespiti acquistati in data 1 gennaio X–3; nei precedenti periodi (X–3, X–2, X–1) si è costituito un apposito fondo manutenzioni cicliche programmate, tramite accantonamenti di quote costanti dell’onere complessivo (pari ad € 12.000) che è stato concordato con il fornitore sin dalla data d’acquisto dei suddetti cespiti.
Soluzione esercizio 10 LIBRO GIORNALE 28/12 a Debiti v/fornitori
diversi Impianti Erario c/IVA
24.000 20.000 4.000
d.d. a
diversi Manutenzioni Erario c/IVA
Debiti v/fornitori
14.400 12.000 2.400
Fondo manutenzioni cicliche
d.d. a
Manutenzioni
9.000
9.000
LIBRO MASTRO Impianti (SP) 20.000
Manutenzioni (CE) 12.000
9.000
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Erario c/IVA (SP) 4.000 2.400
Debiti v/fornitori (SP) 24.000 14.400
Fondo manutenzioni cicliche (SP) 9.000
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7 La valutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali
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Esercizio 11 In data 1/01/X, la società Alfa S.r.l. ha stipulato un contratto di leasing finanziario per l’acquisto di un macchinario impiegato nella sua attività produttiva. I dati relativi all’operazione sono i seguenti: n n n n
valore di mercato del bene in leasing: € 15.000; vita economica utile stimata del bene: 10 anni; ammortamento: a quote costanti; canone annuale posticipato del contratto: € 2.500 + IVA 20%.
Il 31/12/X la società riceve, e contestualmente paga, la fattura della società di leasing contenente il canone annuale che, alla medesima data, è composto da: a)quota capitale € 1.750; b) quota interessi: € 750. Si proceda alla contabilizzazione dell’operazione secondo il metodo finanziario, relativamente all’esercizio X (incluse eventuali scritture di assestamento). Soluzione esercizio 11 LIBRO GIORNALE Beni in leasing diversi Finanziamento beni in leasing Interessi passivi
01/01 a Finanziamento beni in leasing 31/12 a Debiti v/fornitori
15.000
3.000 1.750 750 500
d.d. Erario c/IVA Debiti v/fornitori Ammortamento beni in leasing
a d.d. a
15.000
Banche c/c
3.000
3.000
F.do amm.to beni in leasing
1.500
1.500
LIBRO MASTRO Beni in leasing (SP) 15.000
Finanziamenti beni in leasing (SP) 1.750 15.000
Erario c/IVA (SP) 500
Interessi passivi (CE) 750
Ammortamento beni in leasing (CE) 1.500
Fondo ammortamento beni in leasing (SP) 1.500
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Debiti v/fornitori (SP) 3.000
3.000
Banche c/c (SP) 3.000
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Esercizio 12 In data 1/10/X la Pocket S.p.a. sottoscrive un contratto di leasing operativo per un macchinario. Il contratto di leasing prevede: 1. pagamento maxicanone di € 3.600 + IVA 20% alla data di sottoscrizione; 2. corresponsione canoni mensili anticipati di € 250 + IVA 20%, per un totale di 18 rate, a partire dal 01/10/X. Soluzione esercizio 12 LIBRO GIORNALE diversi Canoni di leasing Erario c/IVA Debiti v/fornitori diversi Canoni di leasing Erario c/IVA Debiti v/ fornitori diversi Canoni di leasing Erario c/IVA Debiti v/ fornitori diversi Canoni di leasing Erario c/IVA Debiti v/ fornitori Risconti attivi
01/10 a Debiti v/fornitori d.d. a d.d a
Banche c/c
4.320 3.600 720 4.320
4.320
Debiti v/fornitori
300 250 50
d.d a Banche c/c 01/11 a Debiti v/ fornitori
300
300 300
250 50 d.d a Banche c/c 01/12 a Debiti v/ fornitori d.d a Banche c/c 31/12 Canoni di leasing
300
300 300
250 50 300
300
3.000
3.000
LIBRO MASTRO Canoni di leasing (CE) 3.600 3.000 250 250 250
Debiti v/ fornitori (SP) 4.320 4.320 300 300 300 300 300 300
Risconti attivi (SP) 3.000
Erario c/IVA(SP) 720 50 50 50
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Banche c/c (SP) 4.320 300 300 300
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7 La valutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali
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Esercizio 13 In data 1/1/X la società Lombarda Costruzioni S.p.a., operativa nel settore dell’edilizia, stipula un contratto di leasing per l’acquisto di una gru. Le caratteristiche del contratto sono di seguito riportate: n n n n n n
decorrenza: dal 1/1/X al 31/12/X+4 (5 anni); rata periodica annuale anticipata (da pagare al 1/1 di ciascun anno): € 9.400, di cui € 1.400 per interessi e € 8.000 di quota capitale; valore di riscatto: € 10.000; valore di mercato del cespite alla sottoscrizione del contratto: € 40.000; vita utile del cespite: 10 anni; metodo di contabilizzazione: finanziario.
Prescindendo dalla contabilizzazione dell’IVA, si proceda alle rilevazioni contabili (comprese le scritture di assestamento) relative al solo esercizio X. Soluzione esercizio 13 LIBRO GIORNALE Beni in leasing diversi Finanziamento beni in leasing Interessi passivi Debiti v/fornitori Ammortamento beni in leasing
1/1 a d.d. a
Finanziamento beni in leasing
40.000 40.000
Debiti v/fornitori
9.400 8.000 1.400
d.d. a Banche c/c 31/12 a F.do amm.to beni in leasing
9.400
9.400
4.000
4.000
LIBRO MASTRO Beni in leasing (SP) 40.000
Interessi passivi (CE) 1.400
Finanziamento beni in leasing (SP) 8.000 40.000
Debiti v/fornitori (SP) 9.400
9.400
Banche c/c (SP) 9.400 F.do amm.to beni in leasing (SP) 4.000
Amm.to beni in leasing (CE) 4.000
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Esercizio 14 In data 01/01/X la società Lira stipula con una società di leasing un contratto di locazione finanziaria avente le seguenti caratteristiche: n n n n n n n n n n n
Data di decorrenza Maxicanone Rata periodica annuale posticipata (31/12) Numero di rate annuali Valore di riscatto al 01/01/X+3 Vita economica utile del bene: Piano di ammortamento Tasso di interesse Valore di mercato del bene Oneri finanziari totali impliciti (48.000 – 40.158) Quota di ammortamento annuo
01/01/X €0 € 14.400 3 € 4.800 4 anni quote costanti 9% € 40.158 € 7.843 € 10.039,5
Oltre alle rilevazioni dell’anno X si proceda, solo a libro giornale, alla rilevazione delle scritture per l’anno X+1; X+2 e X+3 prescindendo da qualsiasi problematica di natura fiscale (IVA). Soluzione esercizio 14 PROSPETTO DINAMICHE FINANZIARIE ESERCIZIO
RATA ANNUALE
QUOTA CAPITALE
INTERESSI PASSIVI
01.01.X (stipula)
DEBITO EFFETTIVO RESIDUO 40.158
31.12.X
14.400
10.786
3.614
29.371
31.12.X+1
14.400
11.757
2.643
17.614
31.12.X+2
14.400
12.815
1.585
4.800
01.01.X+3
4.800
---
NOTE: Il valore di mercato del bene alla date dell’01/01/X è pari al valore attuale dei pagamenti richiesti dal contratto stesso (canoni periodici Euro 14.400 x 3 e prezzo di riscatto finale Euro 4.800). Nel caso di specie: 40.158 = 14.400/1.09 + 14.400/(1.09)2 + 14.400/(1.09)3 + 4.800/(1.09)3; Interessi effettivi: Debito residuo es. precedente × 9% (ex. interessi 31.12.X+1: 29.371 × 9%); Quota capitale: Rata periodica annuale – interessi effettivi (ex. quota X+1: 14.400 – 2.643); Debito effettivo residuo: Debito residuo es. precedente – quota capitale esercizio: (ex. debito 31/12/X+1: 29.371 – 11.757).
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7 La valutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali
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LIBRO GIORNALE X Beni in leasing diversi Finanziamento beni in leasing Interessi passivi Debiti v/fornitori Amm. beni in leasing
1/1 a Finanziamento beni in leasing 31/12 a Debiti v/fornitori d.d. a d.d. a
Banche c/c F.do amm.to beni in leasing
40.158
40.158 14.400
10.786 3.614 14.400
14.400
10.039,5 10.039,5
LIBRO GIORNALE X+1 diversi Finanziamento beni in leasing Interessi passivi
31/12 a Debiti v/fornitori
d.d. a d.d. a
Debiti v/fornitori Amm. beni in leasing
14.400 11.757 2.643
Banche c/c F.do amm.to beni in leasing
14.400
14.400
10.039,5 10.039,5
LIBRO GIORNALE X+2 diversi Finanziamento beni in leasing Interessi passivi
31/12 a Debiti v/fornitori
d.d. a d.d. a
Debiti v/fornitori Amm. beni in leasing
14.400 12.815 1.585
Banche c/c F.do amm.to beni in leasing
14.400
14.400
10.039,5 10.039,5
LIBRO GIORNALE X+3
Finanziamento beni in leasing Debiti v/fornitori Amm. beni in leasing
1/1 a Debiti v/fornitori d.d a Banche c/c 31/12 a F.do amm.to beni in leasing
4.800
4.800
4.800
4.800
10.039,5 10.039,5
LIBRO MASTRO ANNI X + X+1 / X+2 / X+3 Beni in leasing (SP) 40.158
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Interessi passivi (CE) 3.614 2.643 1.585
Banche c/c (SP) 14.400 14.400 14.400 4.800
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Finanziamento beni in leasing (SP) 10.786 40.158 11.757 12.815 4.800
Debiti v/fornitori (SP) 14.400 14.400 14.400 4.800
14.400 14.400 14.400 4.800
Amm. beni in leasing (CE) 10.039,5 10.039,5 10.039,5 10.039,5
F.do amm.to beni in leasing (SP) 10.039,5 10.039,5 10.039,5 10.039,5
Esercizio 15 In data 1° settembre X la società Alpha S.p.A. subisce un incendio nei propri locali di produzione. A seguito di tale incendio si appura che un impianto di imballaggio è stato danneggiato irreparabilmente e, pertanto, dovrà essere eliminato dal processo produttivo. I dati contabili relativi all’immobilizzazione sono i seguenti: n n n
valore di iscrizione iniziale: € 33.000; data di acquisto: 1° gennaio X-2; vita utile attesa: 6 anni.
La società risulta coperta da una polizza assicurativa che prevede l’indennizzo per la perdita subìta, al netto di una franchigia contrattuale pari a € 1.000. L’indennizzo è stato corrisposto alla società in data 3 novembre X. Si rilevino le scritture contabili degli accadimenti sopra riportati sia a libro giornale che e a libro mastro. Soluzione esercizio 15 Alla data dell’incendio, i valori contabili riferiti all’impianto erano i seguenti: n n
valore iscrizione: € 33.000 nel conto “Impianti”; valore fondo ammortamento alla data del 1° gennaio X (dopo 2 anni di utilizzo): € 11.000 (€ 5.500 quota annua di ammortamento x 2 anni).
In contabilità, alla luce degli accadimenti descritti, occorre rilevare: n
la quota di ammortamento riferita all’anno X non ancora iscritta, relativa all’utilizzo dell’impianto nel periodo 1.1.X –30.8.X: € 5.500 x 8/12= € 3.667; n la chiusura dei conti “Impianti”, “Fondo ammortamento impianti” e rilevazione della “Sopravvenienza passiva”; n la “Sopravvenienza attiva” connessa all’indennizzo assicurativo al netto della franchigia prevista. mettere nota
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LIBRO GIORNALE Ammortamento impianti
diversi Sopravvenienze passive Fondo ammortamento impianti
30/08 a Fondo ammortamento impianti 01/09 a Impianti
3.667
33.000 18.333 14.667
03/11 a Sopravvenienze attive
Banche c/c
3.667
17.333
17.333
LIBRO MASTRO Impianti (SP) (X-2) 33.000
33.000
Sopravvenienze passive (CE) 18.333
Fondo ammortamento impianti (SP) 14.667 5.500 (X-1) 5.500 (X-2) 3.667 Sopravvenienze attive (CE) 17.333
Ammortamento impianti (CE) 3.667
Banche c/c (SP) 17.333
Osservazioni Le voci di sopravvenienza passiva e attiva rilevate a libro giornale, quali componente straordinari negativi e positivi di reddito, nell’attuale schema di CE (post riforma 2015) non sono più destinate ad una specifica sezione. In sede di classificazione dei valori negli schemi di bilancio l’importo di tali sopravvenienze dovrà essere ricondotto alla gestione operativa mentre in NI, dovranno essere fornite le informazioni sufficienti per comprenderne la reale natura (straordinaria). Esercizio 16 A causa del terremoto verificatosi a fine maggio X, risulta irrimediabilmente danneggiato il macchinario per la produzione del parmigiano della società Parmabuono Spa. I dati relativi al macchinario sono i seguenti: n n n n
data di acquisto: 1/1/X-6; prezzo di acquisto: € 150.000(+ IVA 20%); valore residuo (stimato alla data di acquisto): € 30.000; vita utile stimata: 10 anni.
Si calcoli il valore del macchinario al momento dell’eliminazione (involontaria) e si effettuino, solo a libro giornale, le relative scritture.
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Soluzione esercizio 16 Per calcolare il valore netto contabile del macchinario al momento dell’eliminazione, occorre determinare:
a. il valore originario di iscrizione in bilancio (costo storico): in questo caso tale valore è pari al semplice “costo d’acquisto” non essendovi “oneri accessori”: € 150.000; b. il valore del fondo ammortamento al momento della dismissione. A tal fine è necessario determinare: n il valore da ammortare: costo d’acquisto al netto del valore residuo: € (150.000 – 30.000) = € 120.000 n il numero di mesi di ammortamento corrispondenti alla vita utile: 10 anni × 12 mesi = 120 mesi; n il numero di mesi trascorsi dall’inizio dell’ammortamento al momento della dismissione. A fini civilistici l’ammortamento inizia nel momento in cui il bene è disponibile e pronto all’uso (1/1/X-6 – 31/05/X = 77 mesi); n il valore del fondo ammortamento è pari a: valore da ammortare × = € 77.000
n. mesi di ammortamento effettuato = € 120.000 × 77 / 120 n. mesi ammortamento totale
Considerato che il macchinario ha un valore netto contabile di € 73.000 (€ 150.000 – € 77.000) e che, a causa del terremoto, tale macchinario è diventato inutilizzabile, la Società deve registrare in CE una “sopravvenienza passiva” pari al valore netto contabile del macchinario stesso. LIBRO GIORNALE Diversi F.do amm.to macchinari (SP) Sopravvenienze passive (CE)
31/05 a Macchinari (SP)
150.000 77.000 73.000
Esercizio 17 L’azienda Aviotec dispone di un impianto altamente specializzato per la produzione di componenti elettronici destinati all’industria aeronautica militare: n n n n n
data di acquisto: 1/1/X-3; prezzo di acquisto: € 100 milioni (+ IVA 20%); valore residuo (stimato alla data di acquisto): € 0; vita utile stimata: 8 anni (ammortamento a quote costanti). valore netto contabile al 31/12/X: € 50 milioni (costo storico – fondo ammortamento);
All’inizio dell’anno X+1 una sanzione internazionale ha imposto forti restrizioni nelle importazioni di uno dei principali Paesi ai quali è venduta la maggior parte della produzione dei componenti elettronici della Aviotec.
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Il valore recuperabile tramite l’uso dell’impianto è stimato in € 40 milioni a causa della prevista flessione delle vendite degli esercizi futuri. Domanda A: Sulla base delle informazioni fornite, si spieghi brevemente come deve essere valutato l’impianto al 31/12/X e si svolgano, a solo libro giornale, le relative scritture di assestamento indicando per ogni singolo conto, le tavole di sintesi (CE o SP) destinate ad accoglierne i saldi. Non sono da effettuare le scritture di chiusura e apertura dei conti. Domanda B: Sulla base delle informazioni precedentemente fornite si calcoli la quota di ammortamento del cespite in oggetto relativamente all’anno X+1. Soluzione esercizio 17 Domanda A: Il VNC dell’immobilizzazione (€ 50 milioni) non può superare il valore recuperabile tramite l’alienazione o l’uso (€ 40 milioni). Al 31/12/X si rende, pertanto, necessaria una svalutazione pari a 10 milioni di euro. LIBRO GIORNALE (€/000) Svalutazione impianti (CE)
31/12 a Fondo svalutazione impianti(SP)
10
10
Domanda B: Il valore netto contabile “post svalutazione” (100 – 50 -10) dovrà essere recuperato nei restanti 4 esercizi di vita utile. La quota di ammortamento per l’esercizio X+1 sarà, quindi, pari a (40 milioni di euro x 1/ 4) = 10 milioni di euro. Esercizio 18 Nell’esercizio X-1, a seguito della variazione della domanda di mercato, la società Ferrox era stata costretta a ridurre significativamente l’impiego di un macchinario di produzione iscritto in bilancio al costo storico di € 100.000 (vita utile: 10 anni; ammortamento a quote costanti). Al 31/12/X-1 si era, pertanto, provveduto ad una svalutazione di € 30.000 così da allineare il valore netto contabile del bene al suo valore recuperabile tramite l’uso (€ 50.000). Al termine dell’esercizio X, grazie alla conversione del macchinario alla produzione di un nuovo prodotto, i motivi della svalutazione sono venuti meno: il valore recuperabile dell’impianto è ora stimato in € 70.000. Sulla base delle informazioni fornite, si spieghi brevemente come deve essere valutato l’impianto al 31/12/X e si svolgano, a solo libro giornale, le relative scritture di assestamento indicando, per ogni singolo conto, le tavole di sintesi (CE o SP) destinate ad accoglierne i saldi. Non sono da effettuare le scritture di chiusura e apertura dei conti.
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Soluzione esercizio 18 Al 31/12/X-1 il VNC del macchinario, a seguito della svalutazione, è pari a € 50.000 ottenuto come differenza tra costo storico (€ 100.000) fondo ammortamento già rilevato (€ 20.000) e svalutazione resasi necessaria dal mancato utilizzo del bene stesso per cambiamenti nella domanda di mercato (€ 30.000). Nell’anno X la società dovrà ammortare, pertanto, questo nuovo valore sulla base della vita utile residua (8 anni) del bene imputando a bilancio una quota pari a € 6.250. Il VNC post ammortamento al 31/12/X sarà, quindi, pari a € 43.750. Essendo il valore recuperabile dell’impianto pari a € 70.000, al 31/12/X si renderà necessaria una rivalutazione per ripristino di valore pari a € 26.250 (70.000 – 43.750). LIBRO GIORNALE Fondo svalutazione imm. materiali (SP)
31/12 a Rivalutazione per ripristino di valore di imm. materiali (CE)
26.250
26.250
Esercizio 19 In data 1/1/X la società Elettra S.p.A., operante nel settore della produzione di energia elettrica, acquista un impianto termoelettrico al prezzo di € 1.200.000. In fattura sono inoltre esposte spese di trasporto, montaggio e collaudo per complessivi € 300.000. La vita utile economica di tale impianto è stimata in 15 anni ed il valore residuo dello stesso al termine del periodo di ammortamento è stimato pari a zero. In data 31/12/X+1, a seguito dei ribassi registrati nei prezzi dell’energia elettrica, il valore recuperabile tramite l’uso dell’impianto è determinato in € 910.000, mentre il relativo valore di realizzo sul mercato ammonta ad € 880.000. In data 31/12/X+2, a seguito della rideterminazione al rialzo dei prezzi dell’energia da parte dell’Autorità competente, viene meno la causa della svalutazione e il valore recuperabile dell’impianto è determinato in € 1.250.000. In base alle informazioni disponibili si rilevino, solo a libro giornale, gli importi degli ammortamenti, delle eventuali svalutazioni e degli eventuali ripristini di valore che la società dovrà rilevare negli esercizi X, X+1 e X+2.
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Soluzione esercizio 19 ANNO X Costo impianto (comprensivo oneri accessori) Quota ammortamento X (1.500.000/15) VNC al 31/12/X ANNO X+1 Quota ammortamento X+1 (1.500.000/15) VNC al 31/12/X+1 Valore recuperabile (> tra v. d’uso: 910.000 e v. di realizzo sul mercato: 880.000) Svalutazione (1.300.000 – 910.000) VNC al 31/12/X+1 post svalutazione ANNO X+2 Quota ammortamento X+2 post svalutazione (910.000/13) VNC al 31/12/X+2 (910.000-70.000) VNC al 31/12/X+2 in assenza svalutazione (1.500.000-(100.000x3)) Ripristino di valore (1.200.000 – 840.000) VNC al 31/12/X+2 post ripristino di valore
1.500.000 100.000 1.400.000 100.000 1.300.000 910.000 390.000 910.000 70.000 840.000 1.200.000 360.000 1.200.000
LIBRO GIORNALE X Ammortamento impianti (CE)
31/12 a Fondo amm.to impianti (SP)
100.000 100.000
LIBRO GIORNALE X+1 31/12 a Fondo amm.to impianti (SP) d.d. Svalutazione imm. materiali (CE) a Fondo svalutazione imm. materiali (SP) Ammortamento impianti (CE)
100.000 100.000 390.000 390.000
LIBRO GIORNALE X+2 31/12 a Fondo amm.to impianti (SP) 70.000 70.000 d.d. Fondo svalutazione imm. matea Rivalutazione per ripristino di valo- 360.000 360.000 riali (SP) re di imm. materiali (CE) Ammortamento impianti (CE)
Esercizio 20 Nel gennaio dell’esercizio X i Sig.ri Bianchi e Verdi decidono di avviare una start up volta allo creazione di un’applicazione che permetta, all’interno degli stati di calcio, agli spettatori di ordinare e, poi, di ricevere cibo e bevande direttamente al proprio posto. I costi sostenuti sono pari a:
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
consulenza legale per la fattibilità del progetto: € 20.000; costi di progettazione: € 50.000; costi di sviluppo della piattaforma tecnologica: € 60.000; costi generali e amministrativi: € 10.000.
Sulla base delle informazioni soprariportate si valuti la possibilità di iscrizione nell’attivo dello stato patrimoniale dei costi sostenuti e si proceda alla rilevazione a libro giornale dell’operazione di capitalizzazione dei costi. Soluzione esercizio 20 Costi capitalizzabili: € (20.000 + 50.000 + 60.000) = € 130.000 LIBRO GIORNALE 31/12 Costi di impianto e ampliamen- a Capitalizzazione costi di impianto e 130.000 130.000 to (SP) ampliamento (CE)
Osservazioni Si precisa che, in base a quanto riportato nell’OIC 24 (par. 40), gli oneri pluriennali possono essere iscritti nell’attivo dello stato patrimoniale solo se: n n n
è dimostrata la loro utilità futura; esiste una correlazione oggettiva con i relativi benefici futuri di cui godrà la società; è stimabile con ragionevole certezza la loro recuperabilità. Essendo la recuperabilità caratterizzata da alta aleatorietà, essa va stimata dando prevalenza al principio della prudenza.
L’utilità pluriennale è giustificabile solo in seguito al verificarsi di determinate condizioni gestionali, produttive, di mercato che al momento della rilevazione iniziale dei costi devono risultare da un piano economico della società. I costi di impianto e di ampliamento ed i costi di sviluppo sono iscrivibili solo con il consenso del Collegio sindacale, ove esistente. Esercizio 21 Nel corso dell’esercizio X-1 la società Spot.Lime S.r.l. decide di realizzare un software applicativo per uso interno di utilità pluriennale, tutelato dal diritto d’autore. Lo sviluppo del software viene iniziato nel mese di novembre X-1 e completato nel corso dell’esercizio X. Sapendo che: n
al termine dell’esercizio X-1 si erano sostenuti per la realizzazione del software costi diretti per € 5.500 (iscritti in conto economico) e che la società era ragionevolmente certa del completamento del software e dell’idoneità all’uso atteso dallo stesso a partire dall’esercizio X;
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n
il 20 febbraio X Spot.Lime S.r.l. riceve e paga contestualmente una fattura per ulteriori costi (sostenuti in X) relativi allo sviluppo del software pari ad € 2.500 + IVA 20%; n il 1° marzo X il software è pronto per l’uso; n l’aliquota di ammortamento prevista per tale attività immateriale è pari al 12% annuo; Limitatamente agli accadimenti descritti si redigano (a libro giornale e a libro mastro) le scritture di assestamento per l’esercizio X-1 e le scritture d’esercizio e di assestamento relative all’esercizio X. Non sono da effettuare le scritture di chiusura e apertura dei conti. Soluzione esercizio 21 LIBRO GIORNALE X-1 Immobilizzazioni immateriali in corso
31/12 a Costruzioni in economia
5.500
5.500
LIBRO GIORNALE X Diversi Sviluppo software Erario c/IVA Debiti v/fornitori Software
Ammortamento software
20/01 a Debiti v/fornitori
3.000 2.500 500 3.000
d.d. a Banche c/c 28/02 a diversi Immob. immateriali in corso Costruzioni in economia 31/12 a Fondo amm.to software
3.000
8.000 5.500 2.500 800
800
LIBRO MASTRO X-1 Immobilizzazioni immateriali in corso (SP) 5.500
Costruzioni in economia (CE) 5.500
LIBRO MASTRO X Immobilizzazioni immateriali in corso (SP) 5.500 (X-1) 5.500
Costruzioni in economia (CE) 2.500
Erario c/IVA (SP) 500
Debiti v/fornitori (SP) 3.000 3.000
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Sviluppo software (CE) 2.500 Banche c/c (SP) 3.000
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Software (SP)
Ammortamento software (CE) 800
8.000
Fondo amm.to software (SP) 800
Esercizio 22 Nel bilancio della società PIPPO S.r.l relativo all’esercizio X, tra le immobilizzazioni immateriali è iscritto un brevetto che, dopo lo stanziamento dell’ammortamento di competenza dell’esercizio, ha un valore netto contabile pari a Euro 70.000. La vita utile residua al 31/12/X è pari a 4 anni. Il valore di realizzo sul mercato dell’immobilizzazione immateriale, derivante dall’analisi dalle più recenti transazioni comparabili tra parti indipendenti e relative ad aziende operanti nel medesimo settore di PIPPO S.r.l., è pari ad Euro 80.000. Gli eventuali costi diretti di cessione del brevetto, rappresentati principalmente da costi legali ed imposte, ammontano ad Euro 20.000. I flussi di cassa prospettici derivanti dall’utilizzo del brevetto per i prossimi 4 anni ammontano ad Euro 25.000 all’anno. Il tasso d’attualizzazione è pari al 5%. La tabella seguente riepiloga il valore attuale dei flussi di cassa prospettici, determinabile alla luce delle suddette informazioni. X+1
X+2
X+3
X+4
25.000
25.000
25.000
25.000
Tasso di attualizzazione (i)
5%
5%
5%
5%
Periodo di attualizzazione (n)
1,0
2,0
3,0
4,0
0,95
0,91
0,86
0,82
23.809,5
22.675,7
21.595,9
20.567,6
Flussi di cassa (F)
Fattore di attualizzazione (a=1/(1+i)
n
Valore attuale flussi di cassa (VAn=F*a)
Sulla base delle informazioni sopra riportate, si determini al 31/12/X il presumibile valore di realizzo (tramite alienazione) dell’immobilizzazione ed il valore recuperabile tramite l’uso. Si svolga inoltre l’impairment test e si determini – se necessario – il valore della svalutazione da apportare. Soluzione esercizio 22 Valore netto contabile = € 70.000 Valore recuperabile tramite l’uso = € 88.649 (23.809,5 + 22.675,7 + 21.595,9 + 20.567,6) Il valore recuperabile tramite l’uso (o valore d’uso o value in use) è pari al valore attuale dei flussi di cassa attesi nel futuro derivanti dall’utilizzo continuativo del brevetto. Valore recuperabile tramite alienazione = € 60.000 (80.000 – 20.000) Il valore realizzabile tramite alienazione (o valore corrente, valore equo o fair value)
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è l’ammontare che può essere ricavato dalla cessione dell’immobilizzazione in una vendita contrattata a prezzi normali di mercato tra parti bene informate e interessate, al netto degli oneri diretti da sostenere per la cessione stessa (realizzo dell’immobilizzazione “in via diretta”). Il valore recuperabile è pari al maggiore tra (i) il valore d’uso e (ii) il valore realizzabile dall’alienazione al netto dei costi diretti di vendita (“fair value less cost to sell”). Il valore recuperabile è quindi pari a € 88.649. Poiché il valore recuperabile è superiore al valore netto contabile dell’attività, non è necessaria alcuna svalutazione. Qualora fosse stato inferiore, e tale riduzione di valore fosse stata durevole, si sarebbe dovuto operare una svalutazione (impairment) dell’immobilizzazione allineandone il valore netto contabile all’importo del valore recuperabile.
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domande
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Esercizio 23 Si proceda ad identificare, tra quelle proposte, la risposta ritenuta corretta: 1. I beni immateriali trovano iscrizione nell’attivo dello stato patrimoniale solo se: a) sono beni individualmente identificabili, privi di consistenza fisica e solitamente rappresentati da diritti giuridicamente tutelati; il loro costo è stimabile con sufficiente attendibilità e la società acquisisce il potere di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dal loro utilizzo; b) l’iscrizione è autorizzata dal Consiglio di amministrazione e avvallata dal Collegio Sindacale; c) hanno determinato un esborso monetario; d) è possibile dimostrare la congruenza e il rapporto causa-effetto tra i costi in questione ed il beneficio (futura utilità) che dagli stessi l’impresa si attende. 2. Il signor Rossi, proprietario della società Sole SpA, ha ricevuto un’offerta di acquisto della totalità delle azioni di sua proprietà per un valore di €1.500.000. Considerato, che da una recente perizia effettuata da un esperto, è emerso che il valore corrente del patrimonio netto della società, è pari a 1.200.000€ il Sig. Rossi, che ha deciso di non cedere le azioni, ritiene che la differenza di prezzo offerta sia attribuibile alla capacità dell’azienda di produrre un reddito superiore al normale. Per tale ragione: a) Il sig. Rossi può iscrivere il valore dell’avviamento, calcolato come differenza tra il prezzo offerto e il valore corrente del patrimonio netto, tra le immobilizzazioni immateriali; b) Il sig. Rossi può iscrivere il valore dell’avviamento, calcolato come differenza tra il prezzo offerto e il valore corrente del patrimonio netto, tra le immobilizzazioni immateriali, previo consenso del collegio sindacale; c) Il sig. Rossi non può iscrivere il valore dell’avviamento tra le immobilizzazioni immateriali perché trattasi di avviamento generato internamento quindi non acquisito a titolo oneroso. d) Il sig. Rossi decide, in base alle opzioni prospettate dal Collegio Sindacale, di non iscrivere il valore dell’avviamento tra le immobilizzazioni immateriali. 3. Determinare il prezzo a cui è stato ceduto un impianto conoscendo i seguenti valori: costo storico = 2.200, fondo ammortamento = 1.400, plusvalenza realizzata = 400. a) 200 b) 1.200 c) 1.800 d) 2.600 4. Determinare il valore netto contabile delle immobilizzazioni tecniche alla fine dell’esercizio sapendo che: costo all’inizio dell’esercizio = 110, fondo ammortamento all’inizio dell’esercizio = 60, acquisizioni dell’esercizio = 60, ammortamenti
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7 La valutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali
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dell’esercizio = 30, manutenzioni straordinarie = 15, manutenzioni ordinarie = 10; svalutazioni = 8. a) 72 b) 87 c) 95 d) 97 5. Determinare il prezzo a cui è stato ceduto un impianto conoscendo i seguenti valori: costo storico = 2.500, fondo ammortamento = 1.000, minusvalenza realizzata = 400. a) 1.100 b) 1.900 c) 2.100 d) Nessuna delle precedenti 6. Si determini la quota di ammortamento a fine esercizio degli impianti conoscendo i seguenti valori: n Impianti all’inizio dell’esercizio = 1.000 n Fondo ammortamento all’inizio dell’esercizio = 600 n Piano di ammortamento a quote costanti n Valore residuo degli impianti al termine del vita economica utile = 100 n Vita economica utile residua = 6 anni n Non ci sono stati nel corso dell’esercizio né acquisti né cessioni di impianti a) 50,00 b) 66,66 c) 150,00 d) 166,66 7. Nel corso dell’esercizio X, sono stati acquistati impianti per euro 85.000 + IVA 20%. Sono inoltre state sostenute spese di montaggio e collaudo per € 25.000 + IVA 20%. Sempre nell’esercizio X a causa di una rottura imprevista dell’impianto di cui sopra sono state sostenute spese di riparazione per € 5.000 + IVA 20%. A quale valore risulterà iscritto l’impianto al 31.12.X? a) € 85.000 b) € 100.000 c) € 110.000 d) € 132.000 8. La svalutazione delle immobilizzazioni si rende necessaria quando: a) gli amministratori ritengono più prudente sottostimare il patrimonio netto; b) fattori di mercato e prospettive di utilizzo evidenziano perdite durevoli di valore rispetto all’importo iscritto in bilancio; c) il conto economico si chiude in perdita; d) le immobilizzazioni sono state acquistate da numerosi anni e risentono dell’effetto dell’inflazione. 9. La società Card S.r.l. il 1/1/X-3 ha stipulato con la Text S.p.A. un contratto di locazione per un immobile della durata totale di 8 anni. Nell’anno X, quarto anno di contratto, per soddisfare le nuove esigenze produttive ha sostenuto costi straordinari di manutenzione dell’immobile pari a € 150.000. Sapendo che tali costi non sono separabili
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
dal bene stesso, che l’utilità futura dei costi è pari a 8 anni e che la durata residua del contratto di locazione è di 4 anni, l’ammortamento di tali spese dovrà essere pari a: a) 37.500; b) 18.750; c) 75.000; d) 0, essendo destinati a CE nell’anno in cui vengono sostenuti i costi. 10. La società ALFA si rivolge al proprio fornitore in quanto è insoddisfatta del funzionamento dell’impianto di condizionamento. Il fornitore provvede a pulire i filtri dalla polvere che li ostruiva. Con l’accordo di ALFA il fornitore cambia anche la ventola del compressore; con la nuova ventola la capacità di raffreddamento dell’impianto aumenta del 20%. Il fornitore fattura € 4.000 + IVA 20% per la pulizia dei filtri ed € 6.000 + IVA 20% per l’installazione della nuova ventola. Che valori contabilizza la società ALFA? a) costi per manutenzione ordinaria per €10.000 b) costi per manutenzione ordinaria per € 4.000 e costi di manutenzione straordinaria (immobilizzazioni immateriali) per € 6.000 c) costi per manutenzione ordinaria per € 4.800 e costi per manutenzione straordinaria, quale maggior valore dell’impianto, per € 7.200 d) costi per manutenzione ordinaria per € 4.000 e costi per manutenzione straordinaria, quale maggior valore dell’impianto, per € 6.000 Soluzione esercizio 23 1. La risposta corretta è la “a”, OIC 24 – par. 9 e 50 2. La risposta corretta è la “c”, IIC 24 – par. 54 e seguenti 3. La risposta corretta è la “b”. Il prezzo di vendita è pari al valore netto contabile (costo storico – fondo ammortamento) + plusvalenza (oppure – minusvalenza). In questo caso è pari a 2.200 – 1.400 + 400 = 1.200. 4. La risposta corretta è la “b”. Posto che le manutenzioni ordinarie non possono essere capitalizzate, la soluzione è pari a 110 – 60 + 60 – 30 + 15 – 8 = 87. 5. La risposta corretta è la “a”. Il prezzo di vendita è pari al valore netto contabile (costo storico – fondo ammortamento) + plusvalenza (oppure – minusvalenza). In questo caso è pari a 2.500 – 1.000 – 400 = 1.100. 6. La risposta corretta è la “a”. Non conoscendo l’aliquota di ammortamento annua, la quote di ammortamento può essere calcolata ripartendo il valore ancora da ammortizzare (valore netto contabile – valore residuo al termine del periodo di ammortamento) secondo la vita economica utile residua. Il valore ancora da ammortizzare è pari a: 1.000 – 600 – 100 = 300. La quota di ammortamento annua sarà pertanto pari a: 300 / 6 anni = 50. 7. La risposta corretta è la “c”.
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7 La valutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali
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Le spese di montaggio e collaudo possono essere capitalizzate sul valore del cespite. Le spese di riparazione costituiscono invece costi d’esercizio. L’impianto al 31.12.X è pertanto iscritto al valore di 110.000 (85.000 + 25.000). 8. La risposta corretta è la “b”, OIC 16 – par. 73 e OIC 24, par. 78 9. La risposta corretta è la “a”: (150.000/4) = 37.500. 10. La risposta corretta è la “d”. Esercizio 24 Si identifichi se le seguenti affermazioni sono vere o false: AFFERMAZIONE
VERO
FALSO
La cessione di una immobilizzazione materiale (ad esempio un impianto) origina una plusvalenza (ricavo) quando il prezzo di vendita è superiore al valore netto contabile. Gli ammortamenti possono essere calcolati solamente con il criterio delle quote costati allo scopo di non alterare la variabilità del reddito nei diversi esercizi in cui sono utilizzate le immobilizzazioni materiali. La cessione di una immobilizzazione materiale (ad esempio un impianto) origina una plusvalenza (ricavo) quando il prezzo di vendita è superiore al costo storico d’acquisto. Gli ammortamenti devono essere sempre calcolati sul costo storico dell’immobilizzazione; al termine del periodo di ammortamento il valore netto contabile deve pertanto essere sempre pari a zero. Il valore netto contabile delle immobilizzazioni materiali è costituito dal costo storico al netto del fondo ammortamento e di un eventuale fondo svalutazione. Secondo la normativa nazionale le immobilizzazioni immateriali possono essere iscritte a bilancio indipendentemente che siano state realizzate internamente, acquisite da terze economie (a titolo di proprietà o di godimento) o a titolo gratuito. La società di ingegneria Tecno S.r.l. ha partecipato nel corso dell’esercizio ad una gara d’appalto per l’assegnazione della direzione lavori di un cantiere, avente ad oggetto la realizzazione di un nuovo tratto ferroviario. La società, per partecipare a tale gara ha dovuto realizzare un progetto preliminare e ha sostenuto costi pari a € 50.000. Premesso che tali costi sono recuperabili tramite il margine generato dalla commessa, se la società Tecno S.r.l. si aggiudica il bando entro la fine dell’esercizio, può iscrivere tali costi tra le immobilizzazioni immateriali. Secondo la normativa fiscale gli ammortamenti sono sempre determinati, nel primo esercizio, in base al 50% dell’aliquota prevista, indipendentemente dalla data di entrata in funzione del cespite.
Soluzione esercizio 24 1: Vero; 2: Falso; 3: Falso; 4: Falso; 5: Vero; 6: Falso; 7: Vero; 8: Vero.
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8 La valutazione delle attività finanziarie
1
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Esercizi Basic
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Esercizio 1 In data 1° gennaio X la società Madre S.p.A. acquista una partecipazione del 75% nel capitale della società Figlia, sua fedele cliente, la cui situazione patrimoniale come da bilancio al 31/12/X–1 è la seguente: SITUAZIONE PATRIMONIALE ATTIVITÀ Banche c/c
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 12.000 Fornitori
54.000
Titoli
10.000 TFR
20.000
Crediti
20.000 Finanziamenti
12.000
Magazzino
12.000 Capitale sociale
20.000
Impianti
30.000 Riserve
18.000
Immobili
50.000 Utile d’esercizio
10.000
Totale
134.000 Totale
134.000
Le attività sono indicate al netto dei relativi fondi rettificativi. Il prezzo concordato per l’acquisto della suddetta quota è pari ad € 78.500. Tale prezzo è stato determinato in funzione delle seguenti circostanze, riferite alla data di acquisto della partecipazione: 1. il valore corrente e la vita residua (per i beni immobilizzati) degli elementi dell’attivo sono i seguenti: Banche c/c Titoli Crediti Magazzino Impianti Immobili Brevetti
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Valore corrente 12.000 18.000 20.000 12.000 40.000 60.000 12.000
Vita utile _ _ _ _ 10 anni 20 anni 5 anni
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
2. L’eventuale avviamento deve essere ammortizzato in 5 anni. 3. L’effetto fiscale latente sui plusvalori, pari alla differenza tra valori correnti e valori di bilancio, è stato stimato con l’aliquota pari al 25%. Nel corso dell’esercizio X si sono verificati, tra gli altri, i seguenti accadimenti: n la società Figlia ha distribuito dividendi, a valere sull’utile dell’esercizio X–1, per € 8.000; n la società Figlia ha deliberato un aumento di capitale sociale per totali € 20.000, integralmente sottoscritto da Madre S.p.A. per la quota di pertinenza, di cui per € 15.000 mediante versamento in denaro ed il residuo mediante trasferimento di riserve a capitale sociale; n la società Figlia ha realizzato un utile netto di € 5.000; n la società Figlia ha venduto i titoli in portafoglio. Sulla base delle informazioni e dei dati sopra riportati si proceda alla valutazione della partecipazione alla data del 31/12/X sulla base del metodo del costo rettificato. Soluzione esercizio 1 Valutazione della partecipazione con il metodo del costo rettificato Valore della partecipazione al 01/01/X 78.500 € Aumento del capitale sociale a pagamento (€ 15.000 × 75%) 11.250 € Valore della partecipazione al 31/12/X 89.750 € Osservazioni La valutazione di una partecipazione con il metodo del costo rettificato prevede la rettifica del costo storico di acquisto in relazione ad aumenti di capitale sociale a pagamento o di perdite durevoli di valore. Nel presente esercizio, quindi, è stato considerato esclusivamente l’aumento di capitale a pagamento. L’aumento gratuito, non producendo variazioni nel costo di acquisto della partecipazione (si tratta, infatti, di un passaggio da riserve a capitale) non viene considerato. Esercizio 2 In data 1 gennaio X la società Testa S.p.A. acquista una partecipazione del 25% nel capitale della società Croce S.p.A. al prezzo di € 110.000. Il patrimonio netto di Croce è costituito da un capitale sociale di € 200.000 e riserve di utili per € 120.000. La partecipazione è destinata a rimanere durevolmente in azienda in quanto ritenuta strategica per l’acquirente. Nel corso dell’esercizio X condizioni avverse di mercato hanno determinato una contrazione significativa del giro d’affari di Croce, generando una perdita d’esercizio di € 30.000. Gli amministratori di Testa ritengono che la situazione di difficoltà economico-finanziaria sia, tuttavia, transitoria. Nel corso dell’esercizio X+1 si verificano i seguenti accadimenti:
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8 La valutazione delle attività finanziarie
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n n
In data 30/04/X Croce ha realizzato un utile netto di esercizio di € 50.000; In data 30/04/X Croce ha distribuito dividendi su utili di precedenti esercizi per complessivi € 10.000. Con riferimento agli accadimenti appena descritti, si operino le rilevazioni a libro giornale per l’esercizio X e per l’esercizio X+1 della partecipante Testa S.p.A. Soluzione esercizio 2
Partecipazioni (SP)
LIBRO GIORNALE ANNO X 01/01 a Banca c/c (SP)
110.000 110.000
LIBRO GIORNALE ANNO X+1 Banca c/c (SP)
30/04/X a Dividendi (CE)
2.500
2.500
Esercizio 3 In data 1 gennaio X la società Elle S.p.A. acquista una partecipazione del 100% nel capitale della società Acca S.p.A., la cui situazione patrimoniale come da bilancio al 31/12/X–1 è la seguente: SITUAZIONE PATRIMONIALE ATTIVITÀ Banche c/c Titoli Crediti Magazzino Partecipazioni Impianti Totale
10.000 20.000 35.000 15.000 25.000 20.000 125.000
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO Fornitori TFR Finanziamenti Capitale sociale Riserve Utile d’esercizio Totale
32.000 16.000 34.000 15.000 18.000 10.000 125.000
Le voci sono indicate al netto dei relativi fondi rettificativi. Il prezzo d’acquisto è pari a € 55.500 ed è stato pattuito sulla base delle seguenti considerazioni: 1. il valore corrente e la vita residua (per i beni immobilizzati) degli elementi dell’attivo sono i seguenti: Valore corrente Banche c/c Titoli Crediti Magazzino Partecipazioni Impianti Brevetti
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Vita utile 10.000 25.000 35.000 18.000 23.000 25.000 3.000
_ _ _ _ 10 anni 5 anni
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
2. l’eventuale avviamento deve essere ammortizzato in 5 anni. 3. l’effetto fiscale latente sui plusvalori pari alla differenza tra valori correnti e valori di bilancio, è stato stimato con aliquota pari al 25%. Nel corso dell’esercizio X si sono verificati, tra gli altri, i seguenti accadimenti: n n
la società Acca ha distribuito dividendi, sull’utile dell’esercizio X–1, per € 2.000; la società Acca ha realizzato un utile netto di € 5.000.
Nel corso dell’esercizio X+1 si sono verificati, tra gli altri, i seguenti accadimenti: n n n
la società Acca ha realizzato un utile netto di € 1.000; la società Acca ha venduto le partecipazioni in portafoglio; la società Acca ha proceduto ad una riduzione del capitale con rimborso ai soci per € 5.000.
Sulla base delle informazioni e dei dati sopra riportati si proceda alla valutazione della partecipazione alla data del 31/12/X e del 31/12/X+1 sulla base del metodo del costo rettificato. Soluzione esercizio 3 Valutazione della partecipazione al 31/12/X Valore della partecipazione al 01/01/X
€ 55.500
Valutazione della partecipazione al 31/12/X+1 Valore della partecipazione al 01/01/X+1 Riduzione con rimborso del capitale sociale Valore della partecipazione al 31/12/X+1
€ 55.500 € (5.000) € 50.500
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8 La valutazione delle attività finanziarie
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Esercizi advanced
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Esercizio 4 La Motorway SpA decide di acquistare il 100%, della società Travel Srl. Il bilancio della Travel, alla data di cessione è il seguente: SITUAZIONE PATRIMONIALE ATTIVITÀ Impianti Clienti Merci in rimanenza Totale attivo
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 110.000 Fornitori
45.000
70.000 Fondo TFR
55.000
50.000 Patrimonio Netto
130.000
230.000 Totale passivo
230.000
Il prezzo di cessione concordato tra le parti è pari a € 250.000. I valori correnti delle poste di bilancio della Travel sono i seguenti: Impianti 130.000 Clienti 70.000 Merci in rimanenza 70.000 Sulla base delle informazioni sopra riportate si determini l’eventuale avviamento generato dall’operazione, prescindendo (per semplicità) da qualsiasi problematica di natura fiscale. Soluzione esercizio 4 Costo di acquisizione della partecipazione Patrimonio netto (100%) Plusvalore impianti (100%: 130.000-110.000) Plusvalore merci in rimanenza (100%: 70.000-50.000) Avviamento
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€ 250.000 (€ 130.000) (€ 20.000) (€ 20.000) € 80.000
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Esercizio 5 In data 1 gennaio X la società Emme S.p.A. acquista una partecipazione del 100% nel capitale della società Effe S.p.A., sua usuale fornitrice di materie prime, la cui situazione patrimoniale come da bilancio al 31/12/X–1 è la seguente: SITUAZIONE PATRIMONIALE ATTIVITÀ Banche c/c
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 5.000 Fornitori
35.000
Titoli
20.000 TFR
16.000
Crediti
22.500 Finanziamenti
32.000
Magazzino
13.500 Capitale sociale
15.000
Impianti
25.000 Riserve
18.000
Immobili
40.000 Utile d’esercizio
10.000
Totale
126.000 Totale
126.000
Le voci sono indicate al netto dei relativi fondi rettificativi. Il prezzo d’acquisto è pari a € 70.000 ed è stato pattuito sulla base delle seguenti considerazioni: 1. Il valore corrente e la vita residua (per beni immobilizzati) degli elementi dell’attivo sono i seguenti: Valore corrente Banche c/c
Vita utile
5.000
–
Titoli
26.000
–
Crediti
22.500
–
Magazzino
18.500
–
Impianti
30.000
10 anni
Immobili
50.000
20 anni
2. L’eventuale avviamento deve essere ammortizzato in 5 anni. 3. L’effetto fiscale latente sui plusvalori pari alla differenza tra valori correnti e valori di bilancio, è stato stimato con aliquota pari al 25%. 4. La società ha chiuso i due esercizi precedenti in perdita. Nel corso dell’esercizio X si sono verificati, tra gli altri, i seguenti accadimenti: n n
la società Effe ha realizzato una perdita netta di € 5.000; gli istituti di credito hanno chiesto il rimborso del finanziamento in essere provocando un grave squilibrio sulla struttura finanziaria di Effe; n la società Effe ha deliberato un aumento di capitale sociale complessivo di € 10.000, integralmente sottoscritto in denaro da Emme.
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8 La valutazione delle attività finanziarie
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Nel corso dell’esercizio X+1 si sono verificati, tra gli altri, i seguenti accadimenti: n n n
la società Effe ha realizzato una perdita di € 15.000; la società Effe ha venduto i titoli in portafoglio; la società Emme S.p.A., esaminando i risultati di Effe S.p.A., realizza che vi sono reali condizioni di deterioramento della situazione economico-finanziaria di Effe S.p.A., tali da provocare una perdita durevole di valore della partecipazione di € 20.000.
Gli amministratori della società Effe, fortemente convinti della solidità del proprio business, nel corso dei tre esercizi successivi (X+2, X+3 e X+4), decidono nonostante la significativa difficoltà finanziaria in cui versa la società, di avviare un ingente piano di risanamento per razionalizzare e modernizzare il processo produttivo. Questi interventi hanno gradualmente prodotto effetti positivi riportando la Effe in utile già dall’esercizio X+3. Nel corso dell’esercizio X+5, alla luce dei positivi risultati raggiunti da Effe i motivi che avevano indotto gli amministratori di Emme ad effettuare la svalutazione della partecipazione si ritengono cessati. Sulla base delle informazioni e dei dati sopra riportati si proceda a effettuare la valutazione della partecipazione alla data di chiusura di ciascuno degli esercizi considerati (da X a X+5) sulla base del metodo del costo rettificato. Soluzione esercizio 5 Valore della partecipazione al 31/12/X: Costo di acquisizione della partecipazione Aumento del capitale sociale Valore della partecipazione al 31/12/X Valore della partecipazione al 31/12/X+1: Valore della partecipazione al 01/01/X+1 Svalutazione per perdita durevole di valore Valore della partecipazione al 31/12/X+1
70.000 10.000 80.000 80.000 (20.000) 60.000
Non essendo intervenuti eventi legati al capitale sociale di Effe e non essendosi manifestate ulteriori perdite durevoli di valore, il valore della partecipazione in Effe negli esercizi X+2, X+3 e X+4 rimane invariato e, quindi, pari a € 60.000. Gli interventi di risanamento posti in essere dagli amministratori di Effe durante il triennio, infatti, pur generando effetti positivi non hanno conseguenze sul valore della partecipazione iscritto nel bilancio di Emme. Valore della partecipazione al 31/12/X+5 Valore della partecipazione al 01/01/X+5 Ripristino valore Valore della partecipazione al 31/12/X+5
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60.000 20.000 80.000
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Osservazioni Affinché la perdita venga qualificata come durevole, la situazione negativa dell’impresa deve perdurare per un arco temporale non breve. In questo senso, il nuovo principio contabile OIC 21 precisa che: ”la perdita durevole di valore è determinata confrontando il valore di iscrizione in bilancio della partecipazione con il suo valore recuperabile, determinato in base ai benefici futuri che si prevede affluiranno all’economia della partecipante. La prima fase del processo valutativo che conduce alla determinazione del valore recuperabile è costituita da un’analisi delle condizioni economico-finanziarie della partecipata volta ad accertare se le perdite di valore sofferte dalla partecipata non siano episodiche o temporanee, bensì strutturali e capaci di intaccarne la consistenza patrimoniale. Tali perdite sono riconducibili a situazioni negative interne alla società stessa o esterne ad essa, oppure ad una combinazione di fattori interni ed esterni.” Qualora vengano meno i motivi che hanno portato gli amministratori ad effettuare la svalutazione, il ripristino del valore della partecipazione non può eccedere il costo originario. Al nuovo paragrafo 42 si afferma che: “nel caso in cui vengano meno le ragioni che avevano indotto l’organo amministrativo ad abbandonare il criterio del costo per assumere nella valutazione delle partecipazioni immobilizzate un valore inferiore, si incrementa il valore del titolo fino alla concorrenza, al massimo, del costo originario. Il ripristino di valore può essere parziale o totale rispetto al valore precedentemente iscritto in bilancio, con la conseguenza che, qualora le ragioni dell’originaria svalutazione vengano meno, anziché per intero in un unico momento, gradualmente in più esercizi successivi, il ripristino di valore è attuato per l’ammontare corrispondente.” Esercizio 6 Il giorno 1/1/X la Marelli S.p.A. acquista l’80% delle azioni rappresentanti il capitale sociale della Tognetti S.p.A. sostenendo un costo di € 5.000.000. Il patrimonio netto contabile della Tognetti S.p.A. al 1/1/X ammonta a € 4.400.000.
VITA RESIDUA (ANNI)
EFFETTO FISCALE LATENTE (%)
VALORE CORRENTE
VALORE CONTABILE
PLUSVALORE
In data 1/1/X una perizia contabile sul bilancio della Tognetti S.p.A. evidenzia i seguenti valori (€/000):
Immobile
6.000
4.800
1.200
15%
30
Impianti e macchinari
8.400
8.100
300
35%
8
100
0
100
40%
5
Marchio Avviamento Totale
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–
–
–
–
5
14.500
12.900
1.600
–
–
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8 La valutazione delle attività finanziarie
177
L’utile dell’esercizio X della Tognetti S.p.A. è pari a € 600.000. Nel corso dell’esercizio X+1 la Tognetti S.p.A. distribuisce dividendi per € 500.000 e consegue un utile di bilancio al 31/12/X+1 pari a € 1.400.000. Inoltre, si segnala che nel corso dell’esercizio X+1 la Tognetti S.p.A. vende l’immobile il cui valore corrente d’uso di perizia era pari a € 6.000.000. Si valuti la partecipazione nella Tognetti S.p.A. con il metodo del patrimonio netto al 31/12/X e al 31/12/X+1. Si risponda, inoltre, alle seguenti domande:
a) Qual è il valore della «riserva non distribuibile» derivante dall’applicazione del metodo del patrimonio netto al 31/12/X? b) Qualora si fosse adottato il criterio del costo rettificato, quale sarebbe stato il valore della partecipazione al 31/12/X+1? Soluzione esercizio 6 NB: Tutti i valori sono espressi in (€/000) SCOMPOSIZIONE DEL PREZZO DI ACQUISTO DELLA PARTECIPAZIONE P.N. contabile
80% di 4.400
Plusvalore su immobile
80% di 1.200
960
15% di 960
(144)
Plusvalore su impianti e macchinari
80% di 300
240
Effetto fiscale latente
35% di 240
(84)
Plusvalore su marchio
80% di 100
80
Effetto fiscale latente
40% di 80
(32)
Effetto fiscale latente
3.520
Plusvalore netto su immobile
816
Plusvalore netto su impianti e macchinari
156
Plusvalore netto su marchio
48
Avviamento
460
Prezzo pagato l’1/01/X dalla Marelli per acquistare la partecipazione 80%
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226.500
5.000
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178
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi VALUTAZIONE DELLA PARTECIPAZIONE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO
Valore della partecipazione all’1/01/X Utile d’esercizio X (600 × 80%)
5.000 480
Ammortamento plusvalore su immobile (816 / 30 anni)
(27,2)
Ammortamento plusvalore impianti e macchinari (156 / 8 anni)
(19,5)
Ammortamento plusvalore marchio (48 / 5 anni)
(9,6)
Ammortamento avviamento (460 / 5 anni)
(92)
Utili/perdite rettificati
331,7
Valore della partecipazione al 31.12.X Utile esercizio X+1 (1.400 × 80%) Storno plusvalore su immobile (816 – 27,2) Ammortamento plusvalore impianti e macchinari
5.331,7 1.120 (788,8) (19,5)
Ammortamento plusvalore marchio
(9,6)
Ammortamento avviamento
(92)
Utili/perdite rettificati
210,1
Dividendi (500 × 80%)
(400)
Valore della partecipazione al 31/12/X+1
5.141,8
a) Valore della riserva non distribuibile L’art. 2426 c.c., n. 4, ultimo comma, dispone che: «negli esercizi successivi le plusvalenze, derivanti dall’applicazione del metodo del patrimonio netto, rispetto al valore indicato nel bilancio dell’esercizio precedente sono iscritte in una riserva indisponibile». Il valore della «riserva non distribuibile» (ossia, indisponibile) al 31/12/X è pari a 331,7 (migliaia di €), e cioè all’incremento di valore della partecipazione dall’1/01/X al 31/12/X (5.331,7 – 5.000). b) Valore della partecipazione al 31/12/X+1 col metodo del costo rettificato Se si fosse adottato il criterio del costo, il valore della partecipazione al 31/12/X+1 sarebbe stato pari a € 5.000.000 ovvero al costo sostenuto originariamente (1/01/X) per l’acquisto della partecipazione in parola. Osservazioni A seguito della cessione dell’immobile nell’esercizio X+1 il plusvalore riconosciuto in sede di acquisto della partecipazione (anno X) non ha più ragione di esistere ed è per questo che in sede di valutazione nel secondo esercizio (X+1) si procede al suo storno (816) al netto della quota di ammortamento (27,2) già imputata in sede di valutazione della partecipazione nell’anno X.
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8 La valutazione delle attività finanziarie
179
Esercizio 7 In data 1° gennaio X la società Mauri S.p.A. acquista al prezzo di € 237.000 una partecipazione dell’80% nella società Perry S.p.A., la cui situazione patrimoniale come da bilancio al 31 dicembre X–1 è la seguente: SITUAZIONE PATRIMONIALE ATTIVITÀ
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Cassa e banche
24.000
Debiti v/fornitori
Crediti v/clienti
16.000
Debiti tributari
Magazzino
6.000
75.000 1.000
TFR
170.000
Fabbricati civili
200.000
Mutui
250.000
Fabbricati industriali
180.000
Capitale sociale
200.000
Impianti
250.000
Riserve
Macchinari
10.000
Mobili e arredi
60.000
Totale
746.000
48.000
Utile di esercizio
2.000
Totale
746.000
Il valore delle attività è indicato al netto dei relativi fondi rettificativi. Il prezzo concordato per l’acquisto della partecipazione è stato pattuito sulla base delle seguenti considerazioni: 1. Il valore corrente e la vita residua (per i solo beni ammortizzabili) degli elementi dell’attivo sono i seguenti: Valore corrente
Vita utile
Cassa e banche
24.000
Crediti v/clienti
16.000
–
6.000
–
Fabbricati civili
210.000
–
Fabbricati industriali
200.000
20 anni
Impianti
280.000
10 anni
Macchinari
15.000
1 anno
Mobili e arredi
60.000
5 anni
Magazzino
–
2. L’eventuale avviamento deve essere ammortizzato in 5 anni. 3. L’effetto fiscale latente sui plusvalori, pari alla differenza tra valori correnti e valori di bilancio, è stato stimato con aliquota pari al 30%.
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180
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Nel corso dell’esercizio X si sono verificati, tra gli altri, i seguenti accadimenti: n
la società Perry S.p.A. ha distribuito, sotto forma di dividendi, l’utile dell’esercizio X–1; n la società Perry ha venduto tutti gli immobili civili iscritti in bilancio, realizzando una plusvalenza di € 15.000; n la società Perry ha conseguito un utile d’esercizio pari a € 2.500. Nel corso del X+1 si sono verificati, tra gli altri, i seguenti accadimenti: n
n
n n
la società Mauri ha acquistato n. 300 beni sul mercato al prezzo unitario di € 20. Essa ha venduto alla società Perry n. 200 unità dei suddetti beni al prezzo di € 25 ciascuno. Quest’ultima ne ha collocati sul mercato solo il 50%, realizzando un margine unitario di € 7; la società partecipata ha deliberato un aumento di capitale sociale per € 20.000, di cui 10.000 a titolo gratuito e 10.000 a pagamento, integralmente sottoscritto dalla Mauri per la propria quota dell’80%; la società Perry ha distribuito alla partecipante Mauri dividendi per € 200, relativi all’esercizio X; la partecipata ha conseguito un utile di € 3.000.
Sulla base delle informazioni fornite, si proceda a: a) scomporre il prezzo di acquisto della partecipazione in Perry S.p.A., pari all’80% del capitale della stessa; b) determinare il valore della partecipazione al 31/12/X sulla base dei criteri: 1) patrimonio netto; 2) costo rettificato. c) determinare altresì il valore della partecipazione al 31/12/X+1 sulla base dei criteri: 1) patrimonio netto; 2) costo rettificato. Soluzione esercizio 7 a) Scomposizione del prezzo di acquisto della partecipazione in data 01/01/X 80% Patrimonio netto contabile Perry in data 31/12/X–1 Plusvalore su fabbricati civili competenza Mauri (210.000 – 200.000) × 80% Imposte latenti sulle plusvalenze fabbricati civili (8.000 × 30%) Plusvalore sui fabbricati ind.li competenza Mauri (200.000 – 180.000) × 80% Imposte latenti sul plusvalore fabbricati industriali (16.000 × 30%) Plusvalore sugli impianti competenza Mauri (280.000 – 250.000) × 80% Imposte latenti sul plusvalore impianti (24.000 × 30%) Plusvalore sui macchinari competenza Mauri (15.000 – 10.000) × 80% Imposte latenti sul plusvalore macchinari (4.000 × 30%) Avviamento (per differenza) Prezzo pagato l’1/01/X dalla Mauri per acquistare partecipazione 80%
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200.000 8.000 (2.400) 16.000 (4.800) 24.000 (7.200) 4.000 (1.200)
5.600 11.200 16.800 2.800 600 237.000
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8 La valutazione delle attività finanziarie
181
b1) Valutazione partecipazione al 31/12/X con il metodo del patrimonio netto Valore della partecipazione all’1/01/X Ammortamento plusvalore fabbricati industriali (11.200 × 5%) Ammortamento plusvalore impianti (16.800 × 10%) Ammortamento plusvalore macchinari (2.800 × 100%) Ammortamento avviamento (600 × 20%) Storno plusvalore sui fabbricati civili ceduti * Utile di es. di Perry di competenza di Mauri (2.500 × 80%) Utili/perdite rettificati Dividendi (2.000 × 80%) Valore della partecipazione al 31/12/X
237.000 (560) (1.680) (2.800) (120) (5.600) 2.000 (8.760) (1.600) 226.640
b2) Valutazione partecipazione al 31/12/X con il metodo del costo Coincide con il prezzo di acquisto, pari ad € 237.000. c1) Valutazione partecipazione al 31/12/X +1 con il metodo del patrimonio netto Valore della partecipazione all’1/01/X + 1 Ammortamento plusvalore fabbricati industriali (11.200 × 5%) Ammortamento plusvalore impianti (16.800 × 10%) Ammortamento avviamento (600 × 20%)
226.640 (560) (1.680) (120)
Utile infragruppo non realizzato al netto effetto fiscale **
(350)
Utile di es. di Perry di competenza di Mauri (3.000 × 80%)
2.400
Utili/perdite rettificati
(310)
Aumento di capitale sociale a pagamento (10.000 × 80%)
8.000
Dividendi di pertinenza
(200)
Valore della partecipazione al 31/12/X + 1
234.130
c2) Valutazione partecipazione al 31/12/X+1 con il metodo del costo rettificato Valore della partecipazione al 31/12/X € 237.000 Aumento di capitale sociale a pagamento € 8.000 Valore della partecipazione al 31/12/X+1 € 245.000 Osservazioni * Si ricorda che i fabbricati civili, anche ove non fossero ceduti nel corso dell’esercizio, non sarebbero soggetti ad ammortamento. ** L’utile infragruppo è stato così calcolato: 100 unità (sono quelle rimaste in magazzino della Perry) × 5 (margine infragruppo dato dalla differenza tra 25 e 20) = 500 € Si è considerato poi l’effetto fiscale latente con aliquota pari al 30%; pertanto il margine infragruppo netto è pari ad € 350. Essendo in questo caso la capogruppo che vende alla controllata, tale utile non realizzato deve essere rettificato al 100%, indipendentemente dalla % di partecipazione detenuta dalla controllante.
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182
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Esercizio 8 In data 01/01/X la società Leonardo Spa ha acquistato, per € 750.000, una partecipazione del 75% nel capitale della società Michelangelo Spa, la cui situazione patrimoniale come da bilancio al 31/12/X–1 è la seguente: SITUAZIONE PATRIMONIALE ATTIVITÀ Banche c/c
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 70.000 Debiti v/fornitori
Titoli
290.000 TFR
Crediti netti v/clienti
170.000 Debiti per finanziamenti
Magazzino
175.000 60.000 220.000
65.000 Capitale sociale
280.000
Impianti
230.000 Riserve
150.000
Immobili
100.000 Utile d’esercizio
Totale
925.000 Totale
40.000 925.000
Il prezzo di acquisto della partecipazione è stato pattuito sulla base delle seguenti considerazioni: 1. il valore degli elementi dell’attivo è già esposto al netto delle eventuali relative voci rettificative; 2. i valori correnti stimati per gli elementi compresi nell’attivo patrimoniale sono evidenziati nella tabella seguente: Valore corrente Banche c/c
70.000
Vita utile –
Titoli
350.000
–
Crediti netti v/clienti
170.000
–
65.000
–
Magazzino Impianti
230.000
10 anni
Immobili
340.000
20 anni
3. gli eventuali oneri/benefici fiscali latenti sono da determinare considerando un’aliquota stimata forfetariamente pari al 40%; 4. l’eventuale avviamento riconosciuto nel prezzo di acquisto deve essere ammortizzato in cinque anni. Nel corso dell’esercizio X si sono verificati, tra gli altri, i seguenti accadimenti rilevanti ai fini della valutazione della partecipazione in parola: n
la società Michelangelo ha distribuito dividendi sull’utile dell’esercizio X–1, per complessivi € 30.000; n la società Michelangelo ha realizzato un utile netto complessivo di € 65.000; n la società Michelangelo ha venduto tutti i titoli in portafoglio.
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8 La valutazione delle attività finanziarie
183
Sulla base delle informazioni fornite si proceda a:
a. scomporre il prezzo di acquisto della partecipazione della società Leonardo nella società Michelangelo, nelle singole componenti alla data di acquisto della partecipazione; b. effettuare la valutazione della partecipazione detenuta nella società Michelangelo alla data del 31/12/X sulla base del metodo: 1) del patrimonio netto; 2) del costo rettificato. Soluzione esercizio 8
PLUSVALORE LORDO
PLUSVALORE LORDO (75%)
70.000 290.000 170.000 65.000 230.000 100.000
– 60.000 – – – 240.000
– 45.000 – – – 180.000
Totale plusvalore netto Patrimonio netto al 31/12/X–1 (75%) Avviamento Prezzo pagato
– 18.000 – – – 72.000
PLUSVALORE NETTO
VALORE CONTABILE
70.000 350.000 170.000 65.000 230.000 340.000
Banche c/c Titoli Crediti Magazzino Impianti Immobili Totale plusvalore
EFFETTO F ISCA L E (40%)
VALORE CORRENTE
a) Scomposizione del prezzo di acquisto della partecipazione (75%) nella Michelangelo S.p.A.
– 27.000 – – – 108.000 135.000
135.000 352.500 262.500 750.000
b1) Determinazione valore della partecipazione nella società Michelangelo S.p.A. al 31/12/X con il metodo del patrimonio netto: Valore della partecipazione in data 01/01/X Utile netto esercizio X (75% di € 65.000) Storno plusvalore su titoli Ammortamento immobili (5% di 108.000) Ammortamento avviamento (20% di 262.500) Utili/perdite rettificati Dividendi distribuiti sull’utile dell’esercizio X–1 (75% di € 30.000) Valore della partecipazione al 31/12/X
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750.000 48.750 (27.000) (5.400) (52.500) (36.150) (22.500) 691.350
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
b2) Determinazione valore della partecipazione nella società Michelangelo S.p.A. al 31/12/X con il metodo del costo rettificato: Valore della partecipazione al 31/12/X
€ 750.000
Esercizio 9 In data 01/01/X la società Ezio Spa ha acquistato, per € 1.000.000, una partecipazione del 85% nel capitale della società Monet Spa, la cui situazione patrimoniale come da bilancio al 31/12/X–1 è la seguente: SITUAZIONE PATRIMONIALE ATTIVITÀ Banche c/c Titoli
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 85.000 Debiti v/fornitori
175.000
70.000 TFR
60.000
Crediti netti v/clienti
285.000 Debiti per finanziamenti
150.000
Magazzino
184.000 Capitale sociale
320.000
Impianti
156.000 Riserve
250.000
Immobili
260.000 Utile d’esercizio
Totale
85.000
1.040.000 Totale
1.040.000
Il prezzo di acquisto della partecipazione è stato pattuito sulla base delle seguenti considerazioni: 1. il valore degli elementi dell’attivo è già esposto al netto delle eventuali relative voci rettificative; 2. i valori correnti stimati per gli elementi compresi nell’attivo patrimoniale sono evidenziati nella tabella seguente: Valore corrente
Vita utile
Banche c/c
85.000
–
Titoli
70.000
–
Crediti netti v/clienti
285.000
–
Magazzino
184.000
–
Impianti
195.000
2 anni
Immobili
480.000
20 anni
3. gli eventuali oneri/benefici fiscali latenti sono da determinare considerando un’aliquota stimata forfetariamente pari al 35%; 4. l’eventuale avviamento riconosciuto nel prezzo di acquisto deve essere ammortizzato in cinque anni.
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8 La valutazione delle attività finanziarie
185
Nel corso dell’esercizio X si sono verificati, tra gli altri, i seguenti accadimenti rilevanti ai fini della valutazione della partecipazione in parola: n
la società Monet Spa ha distribuito dividendi sull’utile dell’esercizio X–1, per complessivi € 70.000. n la società Monet Spa ha realizzato un utile netto complessivo di € 105.000. n la società Monet Spa nell’esercizio X ha venduto tutti gli impianti realizzando una plusvalenza pari ad € 45.000. Sulla base delle informazioni fornite si proceda a:
a. scomporre il prezzo di acquisto della partecipazione di Ezio nella società Monet, nelle singole componenti alla data di acquisto della partecipazione; b. effettuare la valutazione della partecipazione detenuta nella società Monet alla data del 31/12/X sulla base del metodo: 1) del patrimonio netto; 2) del costo rettificato.
PLUSVALORE NETTO
EFFETTO FISCALE (35%)
PLUSVALORE LORDO (85%)
PLUSVALORE LORDO
VALORE CONTABILE
VALORE CORRENTE
Soluzione esercizio 9
Banche c/c
85.000
85.000
–
–
–
–
Titoli
70.000
70.000
–
–
–
–
Crediti
285.000
285.000
–
–
–
–
Magazzino
184.000
184.000
–
–
–
–
Impianti
195.000
156.000
39.000,0
33.150,0
11.602,5
21.547,5
Immobili
480.000
260.000
220.000,0
187.000,0
65.450,0
Totale plusvalore
121.550,0 143.097,5
a) Scomposizione del prezzo di acquisto della partecipazione (85%) nella società Monet Totale plusvalore netto Patrimonio netto al 31/12/X–1 (85%) Avviamento Prezzo pagato
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143.097,5 556.750,0 300.152,5 1.000.000,0
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186
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
b1) Determinazione valore della partecipazione nella società Monet al 31/12/X con il metodo del patrimonio netto Valore della partecipazione in data 01/01/X Utile netto esercizio X (85% di € 105.000)
1.000.000,0 89.250,0
Storno plusvalore impianti
(21.547,5)
Ammortamento immobili (5% di 121.550)
(6.077,5)
Ammortamento avviamento (20% di 300.152,5) Utili/perdite rettificati
(60.030,5) 1.594,5
Dividendi distribuiti sull’utile dell’esercizio X–1 (85% di € 70.000)
(59.500,0)
Valore della partecipazione al 31/12/X
942.094,5
b2) Determinazione valore della partecipazione nella società Monet al 31/12/X con il metodo del costo rettificato Valore della partecipazione al 31/12/X
€ 1.000.000
Esercizio 10 In data 01/01/X la società Nives Spa ha acquistato, per € 800.000, una partecipazione del 90% nel capitale della società Vivaldi Spa, la cui situazione patrimoniale al 31/12/ X–1 è la seguente: SITUAZIONE PATRIMONIALE ATTIVITÀ Banche c/c
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 14.000 Debiti v/fornitori
Titoli
165.000 TFR
Crediti netti v/clienti
356.000 Debiti per finanziamenti
175.000 48.000 150.000
Magazzino
74.000 Capitale sociale
170.000
Impianti
79.000 Riserve
110.000
Utile d’esercizio Totale
688.000 Totale
35.000 688.000
Il prezzo di acquisto della partecipazione è stato pattuito sulla base delle seguenti considerazioni: 1. il valore degli elementi dell’attivo è già esposto al netto delle eventuali relative voci rettificative; 2. i valori correnti stimati per gli elementi compresi nell’attivo patrimoniale sono evidenziati nella tabella seguente:
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8 La valutazione delle attività finanziarie
187
VALORE CORRENTE
VITA UTILE
Banche c/c
14.000
–
Titoli
165.000
–
Crediti netti v/clienti
356.000
–
Magazzino
74.000
–
Impianti
196.000
5 anni
3. gli eventuali oneri/benefici fiscali latenti sono da determinare considerando un’aliquota stimata forfetariamente pari al 37,5%; 4. l’eventuale avviamento riconosciuto nel prezzo di acquisto deve essere ammortizzato in cinque anni. Nel corso dell’esercizio X si sono verificati, tra gli altri, i seguenti accadimenti rilevanti ai fini della valutazione della partecipazione in parola: n n
la società Vivaldi Spa ha realizzato un utile netto complessivo di € 45.000; la società Vivaldi Spa, nell’esercizio X, ha venduto alla controllante n. 10.000 beni.
I dati rilevanti relativamente a tale operazione sono i seguenti: – costi di acquisto unitario per Vivaldi Spa: € 2,5; – prezzo di vendita unitario di Vivaldi Spa a Nives Spa: € 5; – Nives Spa a fine esercizio ha ancora in magazzino il 45% dei prodotti acquistati dalla controllata Vivaldi Spa. Sulla base delle informazioni fornite si proceda a: a. scomporre il prezzo di acquisto della partecipazione della società Nives nella società Vivaldi, nelle singole componenti alla data di acquisto della partecipazione; b. effettuare la valutazione della partecipazione detenuta nella società Vivaldi alla data del 31/12/X sulla base del metodo: 1) del patrimonio netto; 2) del costo rettificato.
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188
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Soluzione esercizio 10
Banche c/c
14.000
PLUSVALORE NETTO
EFFETTO FISCALE (37,5%)
PLUSVALORE LORDO (90%)
PLUSVALORE LORDO
VALORE CONTABILE
VALORE CORRENTE
a) Scomposizione del prezzo di acquisto della partecipazione al 90% nella società Vivaldi
14.000
–
–
–
–
Titoli
165.000
165.000
–
–
–
–
Crediti
356.000
356.000
–
–
–
–
74.000
74.000
–
–
–
–
196.000
79.000
117.000
105.300
39.487,5
Magazzino Impianti Totale plusvalore
Totale plusvalore netto Patrimonio netto al 31/12/X–1 (90%) Avviamento Prezzo pagato
65.812,5 65.812,5
65.812,5 283.500 450.687,5 800.000
b1) Determinazione del valore della partecipazione nella società Vivaldi al 31/12/X con il metodo del patrimonio netto: Valore della partecipazione in data 01/01/X Utile netto esercizio X (90% di € 45.000) Storno utile infragruppo non realizzato Fiscalità latente su utile infragruppo (aliquota del 37,5%)
800.000 40.500 (10.125) 3.796,9
Ammortamento impianti (20% di 65.812,50)
(13.162,5)
Ammortamento avviamento (20% di 450.687,50)
(90.137,5)
Utili/perdite rettificati
(69.128,1)
Valore della partecipazione al 31/12/X
730.871,9
Determinazione dell’utile infragruppo da stornare nell’esercizio X: Utile realizzato da controllata [10.000 × (€ 5 – € 2,5)] 25.000 Quota di utile non realizzato con terze economie 45% Utile infragruppo non realizzato con terze economie (€ 25.000 × 45%) 11.250 % di partecipazione 90% Utile infragruppo da stornare (€11.250 × 90%) 10.125 b2) Determinazione del valore della partecipazione nella società Vivaldi al 31/12/X con il metodo del costo rettificato Valore della partecipazione al 31/12/X 800.000
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8 La valutazione delle attività finanziarie
189
Osservazioni Essendo in questo caso la controllata che vende alla capogruppo, tale utile infragruppo non realizzato deve essere rettificato non al 100%, ma in base alla % di partecipazione detenuta dalla controllante. Esercizio 11 In data 01/01/X la società Anna Spa ha acquistato, per € 350.000, una partecipazione del 60% nel capitale della società Chopin Spa, la cui situazione patrimoniale come da bilancio al 31/12/X–1 è la seguente: SITUAZIONE PATRIMONIALE ATTIVITÀ Banche c/c
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 12.000 Debiti v/fornitori
Titoli
156.000 TFR
Crediti netti v/clienti
145.500 Debiti per finanziamenti
125.000 68.000 130.000
Magazzino
64.500 Capitale sociale
125.000
Impianti
47.000 Riserve
145.000
Macchine ufficio
195.000 Utile d’esercizio
Totale
620.000 Totale
27.000 620.000
Il prezzo di acquisto della partecipazione è stato pattuito sulla base delle seguenti considerazioni: 1. i valori dell’attivo sono già esposti al netto di eventuali voci rettificative; 2. i valori correnti stimati per gli elementi compresi nell’attivo patrimoniale sono evidenziati nella tabella seguente:
Banche c/c Titoli Crediti netti v/clienti Magazzino Impianti Macchine ufficio
VALORE CORRENTE 12.000 189.000 145.500 64.500 85.000 270.000
VITA UTILE – – – – 5 anni 5 anni
3. gli eventuali oneri/benefici fiscali latenti sono da determinare considerando un’aliquota stimata forfetariamente pari al 30%; 4. l’eventuale avviamento riconosciuto nel prezzo di acquisto deve essere ammortizzato in cinque anni.
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190
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Nel corso dell’esercizio X si sono verificati, tra gli altri, i seguenti accadimenti rilevanti ai fini della valutazione della partecipazione in parola: n n
la società Chopin Spa ha realizzato una perdita complessiva di € 15.000; la società Chopin Spa ha venduto alla controllante n. 1.000 beni. I dati relativi a tale operazione sono i seguenti: – costi di acquisto unitario per Chopin Spa: € 25; – prezzo di vendita unitario di Chopin Spa ad Anna Spa: € 45; – Anna Spa a fine esercizio ha ancora in magazzino il 20% dei prodotti acquistati dalla controllata Chopin Spa; n la Chopin Spa ha venduto tutti i titoli in portafoglio; n la Chopin Spa ha venduto le macchine d’ufficio realizzando una plusvalenza pari ad € 45.000. Sulla base delle informazioni fornite si proceda a:
a. scomporre il prezzo di acquisto della partecipazione della società Anna nella società Chopin, nelle singole componenti alla data di acquisto della partecipazione; b. effettuare la valutazione della partecipazione detenuta nella società Chopin alla data del 31/12/X sulla base del metodo: 1) del patrimonio netto; 2) del costo rettificato. Soluzione esercizio 11
Banche c/c
PLUSVALORE NETTO
EFFETTO FISCALE (30%)
PLUSVALORE LORDO (60%)
PLUSVALORE LORDO
VALORE CONTABILE
VALORE CORRENTE
a) Scomposizione del prezzo di acquisto della partecipazione al 60% nella società Chopin
12.000
12.000
–
–
–
–
Titoli
189.000
156.000
33.000
19.800
5.940
13.860
Crediti
145.000
145.000
–
–
–
Magazzino
64.500
64.500
–
–
–
Impianti
85.000
47.000
38.000
22.800
6.840
270.000
195.000
75.000
45.000
13.500
Macchine d’ufficio Totale plusvalore
Totale plusvalore netto Patrimonio netto al 31/12/X–1 (60%) Avviamento Prezzo pagato
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15.960 31.500 61.320
61.320 178.200 110.480 350.000
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8 La valutazione delle attività finanziarie
191
b1) Determinazione del valore della partecipazione nella società Chopin al 31/12/X con il metodo del patrimonio netto Valore della partecipazione in data 01/01/X Perdita esercizio X (60% di € 15.000)
350.000 (9.000)
Storno plusvalore titoli
(13.860)
Storno utile infragruppo non realizzato
(2.400)
Fiscalità latente su utile infragruppo (aliquota del 30%) Storno plusvalore macchine ufficio
720 (31.500)
Ammortamento impianti (20% di 15.960)
(3.192)
Ammortamento avviamento (20% di 110.480)
(22.096)
Utili/perdite rettificati
(81.328)
Valore della partecipazione al 31/12/X
268.672
Determinazione dell’utile infragruppo da stornare nell’esercizio X Utile realizzato da controllata [1.000 × (€ 45 – € 25)] 20.000 Quota di utile non realizzato con terze economie 20% Utile infragruppo non realizzato con terze economie (€ 20.000 × 20%) 4.000 % di partecipazione 60% Utile infragruppo da stornare (€ 4.000 × 60%) 2.400 b2) Determinazione del valore della partecipazione nella società Chopin al 31/12/X con il metodo del costo rettificato Valore della partecipazione al 31/12/X
350.000
Esercizio 12 In data 01/01/X la società Botticelli Spa ha acquistato, per € 600.000, una partecipazione del 65% nel capitale della società Caravaggio Spa, la cui situazione patrimoniale come da bilancio al 31/12/X–1 è la seguente: SITUAZIONE PATRIMONIALE ATTIVITÀ Banche c/c
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 25.000 Debiti v/fornitori
125.000
Titoli
286.000 TFR
72.000
Crediti netti v/clienti
152.000 Debiti per finanziamenti
176.000
Magazzino Impianti Immobili Totale
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85.500 Capitale sociale 141.500 Riserve 80.000 Utile d’esercizio 770.000 Totale
225.000 145.000 27.000 770.000
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192
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Il prezzo di acquisto della partecipazione è stato pattuito sulla base delle seguenti considerazioni: 1. il valore degli elementi dell’attivo è già esposto al netto delle eventuali relative voci rettificative; VALORE CORRENTE Banche c/c
VITA UTILE
25.000
–
Titoli
356.000
–
Crediti netti v/clienti
152.000
–
85.500
–
Magazzino Impianti
205.000
10 anni
Immobili
158.000
20 anni
2. i valori correnti stimati per gli elementi compresi nell’attivo patrimoniale sono evidenziati nella tabella seguente: 3. gli eventuali oneri/benefici fiscali latenti sono da determinare considerando un’aliquota stimata forfetariamente pari al 40%; 4. l’eventuale avviamento riconosciuto nel prezzo di acquisto deve essere ammortizzato in cinque anni. Nel corso dell’esercizio X si sono verificati, tra gli altri, i seguenti accadimenti rilevanti ai fini della valutazione della partecipazione in parola: n
la società Caravaggio ha distribuito dividendi sull’utile dell’esercizio X–1, per complessivi € 20.000; n la società Caravaggio ha realizzato un utile netto complessivo di € 165.000; n la società Caravaggio ha venduto tutti i titoli in portafoglio; n la società Caravaggio ha deliberato un aumento di capitale sociale per € 250.000, di cui 50.000 tramite passaggio di riserve e 200.000 a pagamento, sottoscritto dalla società Botticelli Spa per la propria quota. Sulla base delle informazioni fornite si proceda a:
a. scomporre il prezzo di acquisto della partecipazione della società Botticelli in Caravaggio, nelle singole componenti alla data di acquisto della partecipazione; b. valutare la partecipazione detenuta nella società Caravaggio alla data del 31/12/X sulla base del metodo: 1) del patrimonio netto; 2) del costo rettificato. Soluzione esercizio 12 a) Scomposizione del prezzo di acquisto della partecipazione (65%) nella società Caravaggio
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Banche c/c
PLUSVALORE NETTO
PLUSVALORE LORDO (65%)
EFFETTO FISCALE (40%)
193
PLUSVALORE LORDO
VALORE CONTABILE
VALORE CORRENTE
8 La valutazione delle attività finanziarie
25.000
25.000
–
–
–
–
Titoli
356.000
286.000
70.000
45.500
18.200
27.300
Crediti
152.000
152.000
–
–
–
–
85.500
85.500
–
–
–
–
Impianti
Magazzino
205.000
141.500
63.500
41.275
16.510
24.765
Immobili
158.000
80.000
78.000
50.700
20.280
30.420
Totale plusvalore
Totale plusvalore netto Patrimonio netto al 31/12/X–1 (65%) Avviamento Prezzo pagato
82.485
82.485 258.050 259.465 600.000
b1) Determinazione valore della partecipazione nella Caravaggio Spa al 31/12/X con il metodo del patrimonio netto: Valore della partecipazione in data 01/01/X
600.000
Utile netto esercizio X (65% di € 165.000)
107.250
Storno plusvalore titoli
(27.300)
Ammortamento immobili (5% di € 30.420)
(1.521)
Ammortamento impianti (10% di € 24.765)
(2.476,5)
Ammortamento avviamento (20% di 259.465)
(51.893)
Utili/perdite rettificati
24.059,5
Aumento di capitale a pagamento (65% di € 200.000)
130.000
Dividendi distribuiti sull’utile dell’esercizio X–1 (65% di € 20.000)
(13.000)
Valore della partecipazione al 31/12/X
741.059,5
b2) Determinazione valore della partecipazione nella Caravaggio Spa al 31/12/X con il metodo del costo rettificato: Valore della partecipazione in data 01/01/X
600.000
Aumento di capitale a pagamento (65% di € 200.000)
130.000
Valore della partecipazione al 31/12/X
730.000
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194
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Esercizio 13 In data 01/01/X la società Alfa S.p.A. acquista una partecipazione del 60% nella società Beta S.p.A. pagando un prezzo di € 50.000. Lo stato patrimoniale della società controllata alla data d’acquisto era così composto: SITUAZIONE PATRIMONIALE ATTIVITÀ Terreni
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 30.000 Passività
60.000
Impianti
30.000 Patrimonio netto:
Crediti
20.000 Capitale sociale
30.000
Altre attività
20.000 Riserve
10.000
Totale
100.000 Totale
100.000
Secondo una perizia riferita alla data di acquisto, la differenza tra il costo di acquisto della partecipazione e la corrispondente frazione di patrimonio netto contabile della società Beta si giustifica con i seguenti plusvalori/minusvalori già riferiti al 60% della partecipazione acquistata: PLUSVALORI (MINUSVALORI) PRO-QUOTA
VITA UTILE RESIDUA
Terreni
20.000
-
Impianti
6.000
10 anni
I plusvalori/minusvalori sono al lordo dell’effetto fiscale. L’ulteriore differenza è considerata come avviamento e ammortata in 5 anni. Nel corso dell’esercizio X si verificano i seguenti accadimenti rilevanti ai fini della valutazione della partecipazione: n
Beta ha venduto merci ad Alfa per complessivi € 8.000 + IVA 20%. Gli utili infragruppo relativi ai beni ancora in magazzino ammontano a € 1.000, al lordo dell’effetto fiscale; n Beta ha conseguito un utile pari a € 20.000. Le eventuali imposte differite attive e passive sono conteggiate sulla base di un’aliquota del 40%. Sulla base delle informazioni fornite si proceda a:
a) scomporre il prezzo di acquisto della partecipazione della società Alfa nella società Beta, nelle singole componenti alla data di acquisto della partecipazione (all’ 01/01/X); b) effettuare la valutazione della partecipazione detenuta nella società Beta alla data del 31/12/X applicando il metodo del patrimonio netto;
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8 La valutazione delle attività finanziarie
195
c) effettuare le scritture contabili (solo a libro giornale) relative al conto “Partecipazioni”. Soluzione esercizio 13 a) Scomposizione del prezzo di acquisto della partecipazione P.N. contabile 60% di 40.000 Plusvalore su terreni Effetto fiscale latente 40% Plusvalore netto su terreno Plusvalore su impianti Effetto fiscale latente 40% Plusvalore netto su impianti Avviamento Costo della partecipazione al 1/1/X
24.000 20.000 –8.000 12.000 6.000 –2.400 3.600 10.400 50.000
b) Valutazione con il metodo del patrimonio netto Valore della partecipazione in data 01/01/X Utile d’esercizio X (20.0000 × 60%)
50.000 12.000
Ammortamento plusvalore impianti (3.600 × 10%) Ammortamento avviamento (10.400 × 20%) Storno utile infragruppo (60% x 1.000) Fiscalità latente su utile infragruppo (40%) Utili/perdite rettificati
(360) (2.080) (600) 240 9.200
Valore della partecipazione al 31/12/X
59.200
c) Scritture contabili LIBRO GIORNALE Partecipazione (SP)
31/12/X a Utili su partecipazioni (CE)
9.200 9.200
Esercizio 14 In data 01/01/X la società Sicilfert S.p.A. ha acquistato una partecipazione del 60% nel capitale sociale della società Apulia S.p.A. al prezzo di 730.000 euro. Al 31/12/X1 la partecipata presentava la seguente situazione patrimoniale.
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi SITUAZIONE PATRIMONIALE ATTIVITÀ
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Banche c/c
100.000 Debiti v/fornitori
195.000
Titoli
320.000 TFR
100.000
Crediti netti v/clienti
200.000 Debiti per finanziamenti
250.000
Magazzino
95.000 Capitale sociale
Impianti
260.000 Riserve
Immobili
130.000 Utile d’esercizio
Totale
310.000 180.000 70.000
1.105.000 Totale
1.105.000
Il prezzo di acquisto della partecipazione è stato pattuito sulla base delle seguenti considerazioni: 1. i valori dell’attivo sono già esposti al netto di eventuali voci rettificative; 2. i valori correnti stimati per gli elementi compresi nell’attivo patrimoniale sono evidenziati nella tabella seguente: VALORE CONTABILE
VALORE CORRENTE
VITA UTILE
Titoli
320.000
370.000
–
Impianti
260.000
390.000
10 anni
Immobili
130.000
340.000
10 anni
–
25.000
–
Fondo rischi
N.B.: i valori, sia contabili che correnti, nella seguente tabella si riferiscono al 100% di ciascun elemento patrimoniale della Apulia S.p.A. Il prezzo di acquisto della partecipazione è stato pattuito sulla base delle seguenti considerazioni: n
gli eventuali oneri/benefici fiscali latenti sono da determinare considerando un’aliquota stimata forfetariamente in misura pari al 30%; n l’eventuale avviamento riconosciuto nel prezzo di acquisto deve essere ammortato in cinque anni. Durante l’esercizio X si sono verificati, tra gli altri, i seguenti accadimenti rilevanti ai fini della valutazione della partecipazione in parola: n
la società Apulia S.p.A. ha distribuito dividendi sull’utile dell’esercizio X-1, per complessivi euro 50.000; n la società Apulia S.p.A. ha realizzato un utile netto complessivo di euro 100.000; n la società Apulia S.p.A. ha venduto tutti i titoli in portafoglio. Sulla base delle informazioni si proceda a:
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8 La valutazione delle attività finanziarie
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a) scomporre il prezzo di acquisto della partecipazione della società Sicilfert S.p.A. nella società Apulia S.p.A., nelle singole componenti alla data di acquisto della partecipazione (all’1/01/X); b) effettuare la valutazione della partecipazione detenuta nella società Apulia S.p.A. alla data del 31/12/X applicando il metodo del patrimonio netto; c) effettuare le scritture contabili (solo a libro giornale) relative al conto “Partecipazioni”. Soluzione esercizio 14
PLUSVALORE NETTO
EFFETTO FISCALE (30%)
PLUSVALORE LORDO (60%)
PLUSVALORE LORDO
VALORE CONTABILE
VALORE CORRENTE
a) Scomposizione del prezzo di acquisto della partecipazione
Titoli
370.000
320.000
50.000
30.000
9.000
21.000
Impianti
390.000
260.000
130.000
78.000
23.400
54.600
Immobili
340.000
130.000
210.000
126.000
37.800
88.200
25.000
–
(25.000)
(15.000)
(4.500)
Fondo rischi
Totale plusvalore/minusvalore
Totale plusvalore netto Patrimonio netto al 31/12/X–1 (60%) Avviamento Prezzo pagato
(10.500) 153.300
153.300 336.000 240.700 730.000
b) Valutazione con il metodo del patrimonio netto Valore della partecipazione in data 01/01/X Utile d’esercizio X (100.0000 × 60%) Storno plusvalori su titoli venduti da Apulia (60%)
730.000 60.000 (21.000)
Ammortamento plusvalore impianti (54.600 / 10 anni)
(5.460)
Ammortamento plusvalore immobili (88.200 / 10 anni)
(8.820)
Ammortamento avviamento (240.700 / 5 anni)
(48.140)
Utili/perdite rettificati
(23.420)
Dividendi distribuiti pro-quota (50.000 x 60%)
(30.000)
Valore della partecipazione al 31/12/X
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676.580
18/12/17 12:21
198
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
c) Scritture contabili LIBRO GIORNALE Svalutazione partecipazioni (CE)
31/12/X a
Partecipazioni (SP)
23.420
23.420
Si tenga presente che in sede di incasso dei dividendi la società ha svolto la seguente rilevazione: Crediti x dividendi vs/Apulia (SP)
Banche c/c (SP)
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gg/mm/X a Partecipazioni (SP)
30.000 30.000
gg/mm/X a Crediti x dividendi vs/Apulia (SP) 30.000 30.000
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Parte Seconda Il bilancio consolidato
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18/12/17 12:21
00470753416501_VOLAIT@0205-0256#.indd 200
18/12/17 12:21
9 Il bilancio consolidato
1
________________________________________
Esercizi Basic
________________________________________________
Esercizio 1 In data 1 gennaio X la società Sic S.p.A. acquista una partecipazione del 60% nella società Apa S.p.A. pagando un prezzo di euro 387.000. Lo stato patrimoniale della società controllata alla data d’acquisto era così composto (valori in migliaia di euro): Stato Patrimoniale Apa al 01/01/X ATTIVITÀ
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Immobili
130.000
Fondi rischi (altri)
Impianti
260.000
Altre passività
Titoli
320.000
45.000 500.000
Rimanenze
95.000
Capitale sociale
310.000
Altre attività
300.000
Riserve
250.000
1.105.000
Totale
1.105.000
Totale
In base alla perizia effettuata alla data di acquisto, la differenza tra il costo di acquisto della partecipazione e la corrispondente frazione di patrimonio netto contabile della società Apa si giustifica come segue: Valori correnti al 100% e lordi dell’effetto fiscale
Vita utile
Immobili
140.000
10 anni
Impianti
290.000
10 anni
Attività/Passività
Titoli
370.000
Fondi rischi (altri)
65.000
L’ulteriore differenza è considerata come avviamento e ammortata in 5 anni. Nel corso dell’esercizio X si verificano i seguenti accadimenti rilevanti ai fini della costruzione del bilancio consolidato (valori in migliaia di euro):
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202
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
n n
Sic distribuisce dividendi per un ammontare totale di 10.000; Sic ha acquistato da Apa merci per complessivi 60.000 e gli utili intragruppo relativi ai beni ancora in magazzino ammontano a 6.000; n al 31.12.X, con riferimento a tali transazioni, Apa vanta un credito verso Sic pari a 45.000. Tenendo conto dei bilanci di esercizio delle società Sic e Apa riportati nel foglio di lavoro allegato: a) si rediga il bilancio consolidato al 31.12.X secondo il metodo integrale nella teoria della capogruppo effettuando le scritture contabili di rettifica e commentando, sinteticamente, le rettifiche operate; b) si valuti la partecipazione in Apa con il metodo del patrimonio netto, verificando altresì la quadratura tra il risultato d’esercizio di Sic nel caso di valutazione della partecipazione con il metodo del patrimonio netto e il risultato d’esercizio della capogruppo nel caso di redazione del bilancio consolidato. A tal fine, si tenga inoltre presente che le eventuali imposte differite attive e passive vanno conteggiate sulla base di un’aliquota del 30%.
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SIC 31/12/X
APA 31/12/X Aggregato
CONTO ECONOMICO Valore della produzione –132.000 –120.000 –252.000 Costi operativi 78.000 87.500 165.500 Ammortamenti 0 Proventi e oneri finanziari 8.500 –10.000 –1.500 Imposte sul reddito 23.000 20.000 43.000 Utile delle minoranze Risultato d’esercizio 22.500 22.500 45.000 STATO PATRIMONIALE Immobili 100.000 110.000 210.000 Impianti 200.000 210.000 410.000 Titoli 320.000 320.000 Avviamento 0 Partecipazioni 387.000 387.000 Rimanenze 140.000 120.000 260.000 Altre attività (inclusi crediti 97.000 98.000 195.000 per imposte anticipate) TOTALE ATTIVO 924.000 858.000 1.782.000 Fondo imposte differite 0 Altri fondi rischi –35.000 –45.000 –80.000 Altre passività 18.500 –230.500 –212.000 Capitale sociale –600.000 –310.000 –910.000 Riserve –285.000 –250.000 –535.000 Risultato d’esercizio –22.500 –22.500 –45.000 Cap. e Riserve minoranze 0 Utile delle minoranze 0 TOTALE PASSIVO E NETTO –924.000 –858.000 –1.782.000
1
2
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3
4
5
6
RIPORTO DELTA CE
Bilancio Consolidato
9 Il bilancio consolidato 203
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SIC 31/12/X
APA 31/12/X Aggregato
1
2
3
4
5
CONTO ECONOMICO Valore della produzione –132.000 –120.000 –252.000 60.000 Costi operativi 78.000 87.500 165.500 –60.000 6.000 Ammortamenti 0 6.720 Proventi e oneri finanziari 8.500 –10.000 –1.500 Imposte sul reddito 23.000 20.000 43.000 –720 –1.800 Utile delle minoranze Risultato d’esercizio 22.500 22.500 45.000 STATO PATRIMONIALE Immobili 100.000 110.000 210.000 6.000 –600 Impianti 200.000 210.000 410.000 18.000 –1.800 Titoli 320.000 320.000 30.000 Avviamento 0 21.600 –4.320 Partecipazioni 387.000 387.000 –387.000 Rimanenze 140.000 120.000 260.000 –6.000 Altre attività (inclusi crediti per 97.000 98.000 195.000 3.600 –45.000 1.800 imposte anticipate) TOTALE ATTIVO 924.000 858.000 1.782.000 Fondo imposte differite 0 –16.200 720 Altri fondi rischi –35.000 –45.000 –80.000 –12.000 Altre passività 18.500 –230.500 –212.000 45.000 Capitale sociale –600.000 –310.000 –910.000 186.000 124.000 Riserve –285.000 –250.000 –535.000 150.000 100.000 Risultato d’esercizio –22.500 –22.500 –45.000 Cap. e Riserve minoranze 0 –224.000 Utile delle minoranze 0 TOTALE PASSIVO E NETTO –924.000 –858.000 –1.782.000
Soluzione esercizio 1 – a) BILANCIO CONSOLIDATO
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155.400
–192.000 111.500 6.720 –1.500 40.480 7.320 27.480 215.400 426.200 350.000 17.280 0 254.000
Bilancio Consolidato
1.418.280 –15.480 –92.000 –167.000 –600.000 –285.000 17.520 –27.480 –224.000 –7.320 –1.418.280
–7.320
–17.520
RIPORTO DELTA CE
7.320
6
204 Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
18/12/17 12:21
9 Il bilancio consolidato
205
SCOMPOSIZIONE DEL VALORE DELLA PARTECIPAZIONE Patrimonio netto al 1/1/X (60%):
336.000
Plusvalore assegnato a immobili
6.000
Plusvalore assegnato a impianti
18.000
Plusvalore assegnato a titoli
30.000
– Fondo Imposte differite
–16.200
– Minusvalori altri fondi rischi
–12.000
+ Crediti per imposte anticipate
+3.600 365.400
Totale Avviamento
21.600
Prezzo pagato da Alfa
387.000
SCRITTURE (RETTIFICHE DI CONSOLIDAMENTO ANNO X) (1) Diversi Immobili (SP) Impianti (SP) Titoli (SP) Avviamento (SP) Capitale Sociale (SP) Riserve (SP) Crediti imposte anticipate (SP)
31/12 a Diversi 6.000 18.000 30.000 21.600 186.000 150.000 3.600 387.000 12.000 16.200
Partecipazioni (SP) Altri Fondi rischi (SP) F.do imposte differite (SP) (2) Diversi Capitale sociale (SP) Riserve (SP) (3) Diversi Amm.to immobili (CE) Amm.to impianti (CE) Amm.to avviamento (CE) Fondo Imposte differite (SP)
31/12 a Interessi di minoranza (SP)
224.000 124.000 100.000
31/12 a Diversi 600 1.800 4.320 720 600 1.800 4.320 720
Immobili (SP) Impianti (SP) Avviamento (SP) Imposte differite (CE) (4) 31/12 Altre passività (debiti intragrupAltre attività (crediti intragrupa po) (SP) po) (SP) Valore della produzione (CE) Costi operativi (CE)
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45.000
45.000
60.000
60.000
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206
(5) Diversi Costi operativi (CE) Crediti imposte anticipate (SP)
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
31/12 a Diversi 6.000 1.800 Rimanenze (SP) Imposte anticipate (CE)
(6) Utile delle minoranze (CE)
31/12 a Utile delle minoranze (SP)
6.000 1.800 7.320
7.320
COMMENTO ALLE RETTIFICHE
1. elisione del valore della partecipazione; 2. attribuzione ai soci di minoranza della quota di PN loro spettante (40%); 3. ammortamento dei plusvalori (al netto delle imposte differite), dei minusvalori (al netto delle imposte anticipate) e, per differenza, dell’avviamento; 4. eliminazione costi/ricavi e crediti/debiti intragruppo; 5. eliminazione utili intragruppo; 6. attribuzione del risultato di esercizio ai soci di minoranza: [22.500 – (6.000 – 1.800)] × 40% = 7.320. N.B. la distribuzione di dividendi da parte della controllante non ha alcun effetto sulla costruzione del bilancio consolidato. b) METODO DEL PATRIMONIO NETTO Valore della partecipazione in Apa all’1/1/X Risultato d’esercizio di Apa (22.500 × 60%)
387.000 13.500
Ammortamento plusvalore netto immobili [(10.000/10) – (10.000 / 10) x 30%] x 60%
–420
Ammortamento plusvalore netto impianti [(30.000/10) – (30.000 / 10) x 30%] x 60%
–1.260
Ammortamento avviamento (21.600 / 5)
–4.320
Rettifica utili netti intragruppo [(6.000 – (6.000 x 30%] x 60%
–2.520
Risultato d’esercizio di Apa rettificato Valore della partecipazione in Apa al 31/12/X
4.980 391.980
QUADRATURA TRA BILANCIO CONSOLIDATO E METODO DEL PATRIMONIO NETTO Risultato d’esercizio consolidato di pertinenza della capogruppo Risultato d’esercizio di Sic (bilancio separato) Risultato d’esercizio di Apa rettificato Risultato d’esercizio di Sic con metodo del patrimonio netto
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27.480 22.500 4.980 27.480
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9 Il bilancio consolidato
2
_________________________________
207
Esercizi advanced
_________________________________________
Esercizio 2 In data 1 gennaio X la società Alfa S.p.A. acquista una partecipazione dell’80% nella società Beta S.p.A. pagando un prezzo di euro 180.000. Lo stato patrimoniale della società controllata alla data d’acquisto era così composto (valori in migliaia di euro): Stato Patrimoniale Beta al 01/01/X ATTIVITÀ Immobilizzazioni immateriali Impianti
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 12.500 Passività
15.800
145.000 Capitale sociale
123.000
Titoli
12.000 Riserve
Altre attività (incluse intragruppo)
38.300 Utile d’esercizio precedente
Totale
64.000 5.000
207.800 Totale
207.800
In base alla perizia effettuata alla data di acquisto, la differenza tra il costo di acquisto della partecipazione e la corrispondente frazione di patrimonio netto contabile della società Beta si giustifica come segue: Attività/Passività
Plusvalore
Vita utile
Immobilizzazioni immateriali
20.000
5 anni
Impianti
16.000
20 anni
Titoli
4.000
N.B. i plusvalori sono pro quota e al lordo del relativo effetto fiscale (40%). L’ulteriore differenza è considerata avviamento e ammortata in 5 anni. Nel corso dell’esercizio X si verificano i seguenti accadimenti (euro/000): • Alfa acquista da Beta al prezzo di 10.000 partecipazioni, iscritte nel bilancio di Beta nella voce “altre attività” per 8.000. Al 31.12.X tali partecipazioni non sono ancora vendute a terzi e sono quindi iscritte nel bilancio di Alfa; • Alfa eroga a Beta un finanziamento di durata decennale per 10.000; • Beta registra affitti passivi per 5.000+IVA 20% da pagare ad Alfa per l’occupazione temporanea di un deposito merci. Anche Alfa ha rilevato detti affitti e il relativo credito. Al 31.12.X il debito risulta ancora da saldare; • Alfa incassa dividendi distribuiti da Beta per un importo pari a 500. Tenendo conto dei bilanci di esercizio di Alfa e Beta riportati nel foglio di lavoro seguente:
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208
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
a) si rediga il bilancio consolidato al 31.12.X secondo il metodo integrale nella teoria della capogruppo effettuando anche le scritture contabili di rettifica e commentando, sinteticamente, le rettifiche operate; b) si valuti la partecipazione in Beta con il metodo del patrimonio netto, verificando la quadratura tra il risultato d’esercizio di Alfa nel caso di valutazione della partecipazione con metodo del patrimonio netto e il risultato d’esercizio della capogruppo nel caso di redazione del bilancio consolidato.
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ALFA 31/12/X
BETA 31/12/X Aggregato
CONTO ECONOMICO Valore della produzione –78.500 –148.000 –226.500 Costi operativi 32.800 135.000 167.800 Ammortamenti 0 Proventi e oneri finanziari –15.080 10.000 –5.080 Imposte sul reddito 30.000 1.500 31.500 Utile delle minoranze Risultato d’esercizio 30.780 1.500 32.280 STATO PATRIMONIALE Immob. Immateriali Nette 2.000 15.000 17.000 Impianti 10.000 145.000 155.000 Titoli 500 28.000 28.500 Avviamento 0 Partecipazioni 190.000 190.000 Rimanenze 7.500 200 7.700 Altre attività (inclusi crediti per 12.000 44.000 56.000 imposte anticipate) TOTALE ATTIVO 222.000 232.200 454.200 Passività (incluso fondo impo–27.220 –39.325 –66.545 ste differite) Capitale sociale –80.000 –123.000 –203.000 Riserve –84.000 –68.375 –152.375 Risultato d’esercizio –30.780 –1.500 –32.280 Cap. e Riserve minoranze 0 Utile delle minoranze 0 TOTALE PASSIVO E NETTO –222.000 –232.200 –454.200
1
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RIPORTO DELTA CE
Bilancio Consolidato
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ALFA 31/12/X
BETA 31/12/X Aggregato
1
2
3
4
5
6
7
CONTO ECONOMICO Valore della produzione –78.500 –148.000 –226.500 5.000 Costi operativi 32.800 135.000 167.800 –5.000 Ammortamenti 0 5.280 Proventi e oneri finanziari –15.080 10.000 –5.080 2.000 Imposte sul reddito 30.000 1.500 31.500 –1.920 –800 Utile delle minoranze Risultato d’esercizio 30.780 1.500 32.280 STATO PATRIMONIALE Immob. Immateriali Nette 2.000 15.000 17.000 20.000 –4.000 Impianti 10.000 145.000 155.000 16.000 –800 Titoli 500 28.000 28.500 4.000 Avviamento 0 2.400 –480 –2.000 Partecipazioni 190.000 190.000 –180.000 Rimanenze 7.500 200 7.700 Altre attività (inclusi crediti per 12.000 44.000 56.000 800 –10.000 –6.000 imposte anticipate) TOTALE ATTIVO 222.000 232.200 454.200 Passività (incluso fondo impo–27.220 –39.325 –66.545 –16.000 1.920 10.000 6.000 ste differite) Capitale sociale –80.000 –123.000 –203.000 98.400 24.600 Riserve –84.000 –68.375 –152.375 55.200 13.800 Risultato d’esercizio –30.780 –1.500 –32.280 Cap. e Riserve minoranze 0 –38.400 Utile delle minoranze 0 TOTALE PASSIVO E NETTO –222.000 –232.200 –454.200
Soluzione esercizio 2 – a) BILANCIO CONSOLIDATO
60 –60
–625 125
9
500
8
5.120
–5.120
RIPORTO DELTA CE
–80.000 –84.000 –27.160 –38.275 –60 –294.120
–64.625
294.120
40.800
–221.500 162.800 5.280 –2.580 28.780 60 27.160 33.000 170.200 32.500 1.920 8.000 7.700
Bilancio Consolidato
9 Il bilancio consolidato
211
SCOMPOSIZIONE DEL VALORE DELLA PARTECIPAZIONE Patrimonio netto al 1/1/X (80%):
153.600
Plusvalore assegnato ai titoli
4.000
Plusvalore assegnato a imm. immateriali
20.000
Plusvalore assegnato a impianti
16.000
Fondo Imposte differite
–16.000
Totale
177.600
Avviamento
2.400
Prezzo pagato da Alfa
180.000
SCRITTURE (RETTIFICHE DI CONSOLIDAMENTO ANNO X) (1) Diversi Immob. immateriali (SP) Impianti (SP) Titoli (SP) Avviamento (SP) Capitale Sociale (SP) Riserve (SP)
31/12 a Diversi 20.000 16.000 4.000 2.400 98.400 55.200 180.000 16.000
Partecipazioni (SP) Fondo imposte differite (SP) (2) Diversi Capitale sociale (SP) Riserve (SP) (3) Diversi Amm.to imm. Immateriali (CE) Amm.to impianti (CE) Amm.to avviamento (CE) Fondo Imposte differite (SP)
31/12 a Interessi di minoranza (SP)
31/12 a Diversi 4.000 800 480 1.920 4.000 800 480 1.920
Imm. Immateriali (SP) Impianti (SP) Avviamento (SP) Imposte differite (CE)
(4) 31/12 Diversi a Diversi Proventi e oneri finanziari (CE) Crediti per imposte anticipate (SP) Partecipazioni (SP) Imposte anticipate (CE) (5) 31/12 Passività (debiti intragruppo) (SP) a Altre attività (crediti intragruppo) (SP)
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38.400 24.600 13.800
2.000 800 2.000 800 10.000
10.000
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212
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
(6) 31/12 Valore della produzione (CE) a Costi operativi (CE) (7) 31/12 Passività (debiti intragruppo) (SP) a Altre attività (crediti intragruppo) (SP) (8) 31/12 Diversi a Riserve (SP) Proventi ed oneri finanziari (CE) Interessi di minoranza (SP) (9) 31/12 Utile delle minoranze (CE) a Utile delle minoranze (SP)
5.000
5.000
6.000
6.000
625 500 125 60
60
COMMENTO ALLE RETTIFICHE
1. elisione del valore della partecipazione; 2. attribuzione ai soci di minoranza della quota di PN loro spettante (20%); 3. ammortamento plusvalori (al netto delle imposte latenti) e avviamento; 4. eliminazione utile intragruppo su cessione partecipazione; 5. eliminazione finanziamento intragruppo (10.000); 6. eliminazione affitti intragruppo (5.000); 7. eliminazione crediti/debiti intragruppo (6.000); 8. eliminazione dividendi intragruppo e calcolo quota di pertinenza terzi; 9. attribuzione del risultato di esercizio ai soci di minoranza: (1.500 – 1.200) × 20% = 60. b) METODO DEL PATRIMONIO NETTO Valore della partecipazione in Beta all’1/1/X Risultato d’esercizio di Beta (1.500 × 80%) Ammortamento plusvalore netto immob. immateriali [(20.000 / 5) – (20.000/5 x 40%)]
180.000 1.200 –2.400
Ammortamento plusvalore netto immob. materiali [(16.000 / 20) – (16.000/20 x 40%)]
–480
Ammortamento avviamento (2.400/ 5)
–480
Rettifica utili netti intragruppo [2.000 – (2.000 × 40%)] × 80%
–960
Risultato d’esercizio di Beta rettificato
–3.120
Dividendi distribuiti da Beta pro-quota
–500
Valore della partecipazione in Beta al 31/12/X
176.380
QUADRATURA TRA BILANCIO CONSOLIDATO E METODO DEL PATRIMONIO NETTO Risultato d’esercizio consolidato di pertinenza della capogruppo Risultato d’esercizio di Alfa (bilancio separato) Dividendi distribuiti da Beta pro-quota
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27.160 30.780 –500
18/12/17 12:21
9 Il bilancio consolidato
213
Risultato d’esercizio di Beta rettificato
–3.120
Risultato d’esercizio di Alfa con metodo del patrimonio netto
27.160
Esercizio 3 In data 1 gennaio X la società Alfa S.p.A. acquista una partecipazione dell’80% nella società Beta S.p.A. pagando un prezzo di euro 4.800. Lo stato patrimoniale della società controllata alla data d’acquisto era così composto (valori in migliaia di euro): Stato Patrimoniale Beta al 01/01/X ATTIVITÀ
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Immobilizzazioni immateriali
2.400 Passività
Impianti
7.800 Capitale sociale
Titoli
20.920 3.000
120 Riserve
800
Altre attività
14.600 Utile d’esercizio precedente
Totale
24.920 Totale
200 24.920
In base alla perizia effettuata alla data di acquisto, la differenza tra il costo di acquisto della partecipazione e la corrispondente frazione di patrimonio netto contabile della società Beta si giustifica come segue: Attività/Passività Titoli Impianti Imm. immateriali
Plusvalore
Vita utile
160 1.400
10 anni
200
5 anni
N.B. i plusvalori sono pro quota e al lordo del relativo effetto fiscale.
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
L’ulteriore differenza viene considerata come avviamento e ammortata in 5 anni. Nel corso dell’esercizio X si verificano i seguenti accadimenti rilevanti ai fini della costruzione del bilancio consolidato (valori in migliaia di euro): • Beta distribuisce dividendi per un ammontare totale di € 100 (per semplicità si prescinda dagli aspetti fiscali inerenti tale operazione); • Alfa ha acquistato da Beta merci per complessivi € 600 e gli utili intragruppo relativi ai beni ancora in magazzino ammontano a € 120; • al 31.12.X, con riferimento alle suddette transazioni, Beta vanta un credito verso Alfa pari a € 450. Tenendo conto dei bilanci di esercizio delle società Alfa e Beta riportati nel foglio di lavoro allegato: a) si rediga il bilancio consolidato al 31.12.X secondo il metodo integrale nella teoria della capogruppo, effettuando le scritture contabili di rettifica e commentando, sinteticamente, le rettifiche/integrazioni operate; b) si valuti la partecipazione in Beta con il metodo del patrimonio netto, verificando altresì la quadratura tra il risultato d’esercizio di Alfa nel caso di valutazione della partecipazione con il metodo del patrimonio netto e il risultato d’esercizio della capogruppo nel caso di redazione del bilancio consolidato. A tal fine, si tenga inoltre presente che le eventuali imposte differite attive e passive vanno conteggiate sulla base di un’aliquota del 40%.
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CONTO ECONOMICO Valore della produzione Costi operativi Ammortamenti Proventi e oneri finanziari Imposte sul reddito Utile delle minoranze Risultato d’esercizio STATO PATRIMONIALE Immob. Immateriali Nette Impianti Titoli Avviamento Partecipazioni Rimanenze Altre attività (inclusi crediti per imposte anticipate) TOTALE ATTIVO Passività (incluso fondo imposte differite) Capitale sociale Riserve Risultato d’esercizio Cap. e Riserve minoranze Utile delle minoranze TOTALE PASSIVO E NETTO
–12.000 8.750 –1.000 2.400 1.850 2.400 7.680 120 2.400 9.500 22.100 –16.350 –3.000 –900 –1.850 –22.100
12.000
40.300
–5.150
–25.000 –8.500 –1.650 –40.300
BETA 31/12/X
–32.000 28.000 850 1.500 1.650 3.000 14.000 0 4.800 6.500
ALFA 31/12/X
–28.000 –9.400 –3.500 0 0 –62.400
–21.500
62.400
21.500
–44.000 36.750 0 –150 3.900 3.500 5.400 21.680 120 0 4.800 8.900
Aggregato
1
2
3
4
5
6
7
8
RIPORTO DELTA CE
Bilancio Consolidato
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CONTO ECONOMICO Valore della produzione Costi operativi Ammortamenti Proventi e oneri finanziari Imposte sul reddito Utile delle minoranze Risultato d’esercizio STATO PATRIMONIALE Immob. Immateriali Nette Impianti Titoli Avviamento Partecipazioni Rimanenze Altre attività (inclusi crediti per imposte anticipate) TOTALE ATTIVO Passività (incluso fondo imposte differite) Capitale sociale Riserve Risultato d’esercizio Cap. e Riserve minoranze Utile delle minoranze TOTALE PASSIVO E NETTO
–12.000 8.750 –1.000 2.400 1.850 2.400 7.680 120 2.400 9.500 22.100 –16.350 –3.000 –900 –1.850 –22.100
12.000
40.300
–5.150
–25.000 –8.500 –1.650 –40.300
BETA 31/12/X
–32.000 28.000 850 1.500 1.650 3.000 14.000 0 4.800 6.500
ALFA 31/12/X 1
–28.000 –9.400 –3.500 0 0 –62.400
–21.500
62.400
21.500
2.400,0 800,0
–704,0
–44.000 36.750 0 –150 3.900 3.500 5.400 200,0 21.680 1.400,0 120 160,0 0 544,0 4.800 –4.800,0 8.900
Aggregato
Soluzione esercizio 3 – a) BILANCIO CONSOLIDATO
600,0 200,0 –800,0
2
72,0
288,8 –72,0 –40,0 –140,0 –108,8
3
–100,0 20,0
80,0
4
600,0 –600,0
5
48,0
120,0 –48,0 –120,0
6
450,0
–450,0
7
–355,6
724,4
RIPORTO DELTA CE 355,6 –724,4 8
–25.000,0 –8.500,0 –2.775,6 –780,0 –355,6 –59.093,2
–21.682,0
59.093,2
21.098,0
Bilancio Consolidato –43.400,0 36.270,0 288,8 –70,0 3.780,0 355,6 2.775,6 5.560,0 22.940,0 280,0 435,2 0,0 8.780,0
9 Il bilancio consolidato
217
SCOMPOSIZIONE DEL VALORE DELLA PARTECIPAZIONE Patrimonio netto al 1/1/X (80%):
3.200
Plusvalore assegnato ai titoli
160
Plusvalore assegnato a impianti
1.400
Plusvalore assegnato a imm. immateriali
200
Fondo Imposte differite
–704
Totale
4.256
Avviamento
544
Prezzo pagato da Alfa
4.800
SCRITTURE (RETTIFICHE DI CONSOLIDAMENTO ANNO X – Arrotondate unità euro) (1) Diversi Immob. immateriali (SP) Impianti (SP) Titoli (SP) Avviamento (SP) Capitale Sociale (SP) Riserve (SP)
31/12 a Diversi 200 1.400 160 544 2.400 800 4.800 704
Partecipazioni (SP) Fondo Imposte differite (SP) (2) Diversi Capitale sociale (SP) Riserve (SP) (3) Diversi Amm.to imm. Immateriali (CE) Amm.to impianti (CE) Amm.to avviamento (CE) Fondo Imposte differite (SP)
31/12 a Interessi di minoranza (SP)
800 600 200
31/12 a Diversi 40 140 109 72 40 140 109 72
Imm. Immateriali (SP) Impianti (SP) Avviamento (SP) Imposte differite (CE) (4) Diversi Proventi e oneri finanziari (CE) Interessi di minoranza (SP) (5) Valore della produzione (CE)
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31/12 a Riserve (SP)
100 80 20
31/12 a Costi operativi (CE)
600
600
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218
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
(6) 31/12 a Diversi Diversi Costi operativi (CE) Crediti per imposte anticipate (SP) Imposte anticipate (CE) Rimanenze (SP) (7) 31/12 Passività (debiti intragruppo) (SP) a Altre attività (crediti intragruppo) (SP) (8) 31/12 Utile delle minoranze (CE) a Utile delle minoranze (SP)
120 48 48 120 450
450
356
356
COMMENTO ALLE RETTIFICHE
1. elisione del valore della partecipazione; 2. attribuzione ai soci di minoranza della quota di PN loro spettante (20%); 3. ammortamento plusvalori (con riversamento fiscalità differita 40%) e avviamento; 4. eliminazione dividendi intragruppo e calcolo quota di pertinenza dei terzi; 5. storno costi/ricavi intragruppo; 6. storno utili intragruppo nelle rimanenze e calcolo effetto fiscale; 7. storno crediti/debiti intragruppo; 8. attribuzione del risultato d’esercizio ai soci di minoranza (1.850 – 72) × 20% = 355,6 arrotondato a 356. b) METODO DEL PATRIMONIO NETTO Valore della partecipazione in Beta all’1/1/X
4.800
Risultato d’esercizio di Beta (1.850 × 80%)
1.480
Ammortamento plusvalore netto impianti [(1.400 / 10) – (1400/10 × 40%)] Ammortamento plusvalore netto immob. immateriali [(200 / 5)– (200 / 5 × 40%)] Ammortamento avviamento (544 / 5) Rettifica utili netti intragruppo [120 – (120 × 40%)] × 80% Risultato d’esercizio di Beta rettificato Dividendi distribuiti da Beta pro-quota (100 × 80%) Valore della partecipazione in Beta al 31/12/X
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–84 –24 –108,8 –57,6 1.205,6 –80 5.925,6
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9 Il bilancio consolidato
219
QUADRATURA TRA BILANCIO CONSOLIDATO E METODO DEL PATRIMONIO NETTO Risultato d’esercizio consolidato di pertinenza della capogruppo
2.775,6
Risultato d’esercizio di Alfa (bilancio separato)
1.650
Dividendi distribuiti da Beta pro-quota (100 x 80%)
–80
Risultato d’esercizio di Beta rettificato
1.205,6
Risultato d’esercizio di Alfa con metodo del patrimonio netto
2.775,6
Esercizio 4 In data 1 gennaio X la società Mum S.p.A. acquista una partecipazione del 60% nella società Fil S.p.A. pagando un prezzo di euro 80.000. Lo stato patrimoniale della società controllata alla data d’acquisto era così composto (valori in migliaia di euro): Stato Patrimoniale Fil al 01/01/X ATTIVITà Immobilizzazioni immateriali
PASSIVITà E PATRIMONIO NETTO 5.000 Passività
13.600
Immobilizzazioni materiali
65.000
Rimanenze
15.000 Capitale sociale
80.000
Altre attività (incluso intragruppo)
28.600 Riserve
20.000
Totale
113.600 Totale
113.600
In base alla perizia effettuata alla data di acquisto, la differenza tra il costo di acquisto della partecipazione e la corrispondente frazione di patrimonio netto contabile della società Beta si giustifica come segue: Attività/Passività
Plusvalori
Vita utile residua
Imm. immateriali
4.000
5 anni
Imm. materiali
10.000
20 anni
I plusvalori si intendono già in quota parte e al lordo del relativo effetto fiscale.
L’ulteriore differenza è considerata come avviamento e ammortata in 5 anni. Nel corso dell’esercizio X si verificano i seguenti accadimenti rilevanti ai fini della costruzione del bilancio consolidato (valori in migliaia di euro): – Fil ha acquistato in contanti da Mum al prezzo di 10.000 fabbricati, iscritti nel bilancio di Mum per 8.000 (si prescinda dalle problematiche relative agli ammortamenti); – Fil ha erogato a Mum un finanziamento di durata decennale per 20.000, con riferimento al quale nel corso dell’anno sono stati registrati da entrambe le società interessi per 1.000; – Mum ha incassato dividendi distribuiti da Fil per un importo pari a 1.200.
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Tenendo conto dei bilanci di esercizio di Mum e Fil riportati nel foglio di lavoro seguente e che le eventuali imposte differite attive e passive vanno conteggiate sulla base di un’aliquota del 30%: a) si rediga il bilancio consolidato al 31.12.X secondo il metodo integrale nella teoria della capogruppo, effettuando le scritture contabili di rettifica e commentando, sinteticamente, le rettifiche/integrazioni operate (si presti particolare attenzione ai segni algebrici, avendo cura di verificare la quadratura del prospetto); b) si valuti la partecipazione in Fil con il metodo del patrimonio netto, verificando altresì la quadratura tra il risultato d’esercizio di Mum nel caso di valutazione della partecipazione con il metodo del patrimonio netto e il risultato d’esercizio della capogruppo nel caso di redazione del bilancio consolidato.
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MUM 31/12/X
FIL 31/12/X Aggregato
CONTO ECONOMICO Valore della produzione –300.000 –200.000 –500.000 Costi operativi 282.000 190.000 472.000 Ammortamenti 0 Proventi e oneri finanziari 3.000 6.000 9.000 Imposte sul reddito 7.500 2.000 9.500 Utile delle minoranze Risultato d’esercizio 7.500 2.000 9.500 STATO PATRIMONIALE Immob. Immateriali Nette 0 5.000 5.000 Immob. Materiali Nette 16.400 75.000 91.400 Titoli 0 Avviamento 0 Partecipazioni 80.000 80.000 Rimanenze 7.200 18.000 25.200 Liquidità 1.000 800 1.800 Altre attività (inclusi crediti per 29.000 36.000 65.000 imposte anticipate) TOTALE ATTIVO 133.600 134.800 268.400 Passività (incluso fondo impo–39.100 –34.800 –73.900 ste differite) Capitale sociale –70.000 –80.000 –150.000 Riserve –17.000 –18.000 –35.000 Risultato d’esercizio –7.500 –2.000 –9.500 Cap. e Riserve minoranze 0 Utile delle minoranze 0 TOTALE PASSIVO E NETTO –133.600 –134.800 –268.400
1
2
3
4
5
6
7
8
RIPORTO DELTA CE
Bilancio Consolidato
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MUM 31/12/X
FIL 31/12/X Aggregato
1
2
3
4
5
CONTO ECONOMICO Valore della produzione –300.000 –200.000 –500.000 2.000 Costi operativi 282.000 190.000 472.000 Ammortamenti 0 3.340 Proventi e oneri finanziari 3.000 6.000 9.000 Imposte sul reddito 7.500 2.000 9.500 –390 –600 Utile delle minoranze Risultato d’esercizio 7.500 2.000 9.500 STATO PATRIMONIALE Immob. Immateriali Nette 0 5.000 5.000 4.000 –800 Immob. Materiali Nette 16.400 75.000 91.400 10.000 –500 –2.000 Titoli 0 Avviamento 0 10.200 –2.040 Partecipazioni 80.000 80.000 –80.000 Rimanenze 7.200 18.000 25.200 Liquidità 1.000 800 1.800 Altre attività (inclusi crediti per 29.000 36.000 65.000 600 –20.000 imposte anticipate) TOTALE ATTIVO 133.600 134.800 268.400 Passività (incluso fondo impo–39.100 –34.800 –73.900 –4.200 390 20.000 ste differite) Capitale sociale –70.000 –80.000 –150.000 48.000 32.000 Riserve –17.000 –18.000 –35.000 12.000 8.000 Risultato d’esercizio –7.500 –2.000 –9.500 Cap. e Riserve minoranze 0 –40.000 Utile delle minoranze 0 TOTALE PASSIVO E NETTO –133.600 –134.800 –268.400
Soluzione esercizio 4 - a) BILANCIO CONSOLIDATO 6
1.200 –2.000 800
0
7
800
–800
8
6.350
–6.350
RIPORTO DELTA CE
–70.000 –17.000 –3.150 –39.200 –800 –187.860
–57.710
187.860
45.600
–498.000 472.000 3.340 10.200 8.510 800 3.150 8.200 98.900 0 8.160 0 25.200 1.800
Bilancio Consolidato
9 Il bilancio consolidato
223
SCOMPOSIZIONE DEL VALORE DELLA PARTECIPAZIONE Capitale sociale all’1/1/X (60%):
48.000
Riserve e utili all’1/1/X (60%):
12.000
Plusvalore imm. immateriali
4.000
Plusvalore imm. materiali
10.000
– Fondo imposte differite
–4.200
Totale
69.800
Avviamento Prezzo pagato da Mum
10.200
SCRITTURE (RETTIFICHE DI CONSOLIDAMENTO ANNO X) (1) 31/12 a Diversi Diversi Immob. immateriali (SP) Immob. materiali (SP) Avviamento (SP) Capitale Sociale (SP) Riserve (SP) Partecipazioni (SP) Fondo Imposte differite (SP) (2) 31/12 a Interessi di minoranza (SP) Diversi Capitale sociale (SP) Riserve (SP) (3) 31/12 a Diversi Diversi Amm.to imm. immateriali (CE) Amm.to imm. materiali (CE) Amm.to avviamento (CE) Fondo Imposte differite (SP) Imm. immateriali (SP) Imm. materiali (SP) Avviamento (SP) Imposte differite (CE) (4) 31/12 Diversi a Diversi Valore della produzione (CE) Crediti per imposte anticipate (SP) Imm. materiali (SP) Imposte anticipate (CE) (5) 31/12 Passività (debiti intragruppo) (SP) a Altre attività (crediti intragruppo) (SP) (6) 31/12 Proventi finanziari (CE) a Oneri finanziari (CE)
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80.000
4.000 10.000 10.200 48.000 12.000 80.000 4.200 40.000 32.000 8.000
800 500 2.040 390 800 500 2.040 390
2.000 600 2.000 600 20.000
20.000
1.000
1.000
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(7) Diversi Proventi finanziari (CE) Interessi di minoranza (SP) (8) Utile delle minoranze (CE)
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
31/12 a Riserve (SP)
2.000 1.200 800
31/12 a Utile delle minoranze (SP)
800
800
COMMENTO ALLE RETTIFICHE
1. elisione del valore della partecipazione; 2. attribuzione ai soci di minoranza della quota di PN loro spettante; 3. ammortamento dei plusvalori e dell’avviamento; 4. storno della plusvalenza intragruppo al netto dell’effetto fiscale; 5. storno crediti/debiti intragruppo (prestito); 6. storno proventi/oneri finanziari (l’operazione non ha impatto fiscale); 7. eliminazione dei dividendi intragruppo; 8. attribuzione risultato d’esercizio soci di minoranza (2.000 x 40%) = 800. NB: poiché la partecipante ha venduto i fabbricati alla partecipata, la plusvalenza da stornare è registrata nel bilancio di Mum. Tale operazione è quindi ininfluente nell’attribuzione dell’utile ai soci di minoranza. b) METODO DEL PATRIMONIO NETTO Valore della partecipazione in Fil all’1/1/X
80.000
Risultato d’esercizio di Fil (2.000 × 60%)
1.200
Ammortamento plusvalore netto immob. immateriali [(4.000/5) – (4.000 / 5) x 30%]
–560
Ammortamento plusvalore netto immob. materiali [(10.000/20) – (10.000 / 20) x 30%]
–350
Ammortamento avviamento (10.200 / 5)
–2.040
Rettifica utili netti intragruppo [2.000 – (2.000 x 30%)]
–1.400
Risultato d’esercizio di Fil rettificato
–3.150
Dividendi distribuiti da Fil pro-quota
–1.200
Valore della partecipazione in Fil al 31/12/X
75.650
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9 Il bilancio consolidato
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QUADRATURA TRA BILANCIO CONSOLIDATO E METODO DEL PATRIMONIO NETTO Risultato d’esercizio consolidato di pertinenza della capogruppo
3.150
Risultato d’esercizio di Mum (bilancio separato)
7.500
Dividendi distribuiti da Fil pro-quota
–1.200
Risultato d’esercizio di Fil rettificato
–3.150
Risultato d’esercizio di Mum con metodo del patrimonio netto
3.150
Esercizio 5 In data 1° gennaio X la società Alfa S.p.A. acquista una partecipazione del 70% nella società Beta S.p.A. pagando un prezzo di euro 100.000. Lo stato patrimoniale della società controllata alla data d’acquisto era così composto (valori in migliaia di euro): Stato Patrimoniale Beta al 01/01/X ATTIVITÀ Imm. immateriali
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 23.500 Passività
Imm. materiali
75.000
Titoli
10.000 Capitale sociale
Altre attività Totale
24.200 80.000
15.700 Riserve
20.000
124.200 Totale
124.200
In base alla perizia effettuata alla data di acquisto, la differenza tra il costo di acquisto della partecipazione e la corrispondente frazione di patrimonio netto contabile della società Beta si giustifica come segue: Attività/Passività
Plusvalore
Titoli
1.400
Vita utile
Imm. materiali
30.000
10 anni
Imm. immateriali
10.000
5 anni
N.B. i plusvalori sono pro quota e al lordo del relativo effetto fiscale. L’ulteriore differenza è considerata come avviamento e ammortata in 3 anni. Nel corso dell’esercizio X si verificano i seguenti accadimenti rilevanti ai fini della costruzione del bilancio consolidato (valori in migliaia di €): – Beta vende ai terzi tutti i titoli in portafoglio realizzando una plusvalenza di 1.000. – Alfa ha acquistato da Beta merci per complessivi 8.500 e gli utili intragruppo relativi ai beni ancora in magazzino ammontano a 1.800.
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226
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
– al 31.12.X con riferimento alle suddette transazioni, Beta e Alfa vantano crediti/ debiti pari a 4.500. Tenendo conto dei bilanci di esercizio di Alfa e Beta riportati nel foglio di lavoro seguente e che le eventuali imposte differite attive e passive vanno conteggiate sulla base di un’aliquota del 50%: a) si rediga il bilancio consolidato al 31.12.X secondo il metodo integrale nella teoria della capogruppo, commentando, sinteticamente, le rettifiche/integrazioni operate (si raccomanda di prestare particolare attenzione ai segni algebrici, avendo cura di verificare la quadratura del prospetto); b) si valuti la partecipazione in Beta con il metodo del patrimonio netto, verificando altresì la quadratura tra il risultato d’esercizio di Alfa nel caso di valutazione della partecipazione con il metodo del patrimonio netto e il risultato d’esercizio della capogruppo nel caso di redazione del bilancio consolidato.
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ALFA 31/12/X
BETA 31/12/X Aggregato
CONTO ECONOMICO Valore della produzione –42.000 –12.000 –54.000 Costi operativi 28.000 8.750 36.750 Ammortamenti 0 Proventi e oneri finanziari 850 –1.000 –150 Imposte sul reddito 1.500 2.400 3.900 Utile delle minoranze Risultato d’esercizio 11.650 1.850 13.500 STATO PATRIMONIALE Immob. Immateriali Nette 13.000 22.400 35.400 Immob. Materiali Nette 125.600 76.800 202.400 Titoli 34.000 0 34.000 Avviamento 0 Partecipazioni 100.000 100.000 Rimanenze 15.600 32.400 48.000 Altre attività (inclusi crediti per 112.000 19.800 131.800 imposte anticipate) TOTALE ATTIVO 400.200 151.400 551.600 Passività (incluso fondo impo–140.050 –49.550 –189.600 ste differite) Capitale sociale –200.000 –80.000 –280.000 Riserve –48.500 –20.000 –68.500 Risultato d’esercizio –11.650 –1.850 –13.500 Cap. e Riserve minoranze 0 Utile delle minoranze 0 TOTALE PASSIVO E NETTO –400.200 –151.400 –551.600
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RIPORTO DELTA CE
Bilancio Consolidato
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ALFA 31/12/X
BETA 31/12/X Aggregato
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CONTO ECONOMICO Valore della produzione –42.000 –12.000 –54.000 8.500 Costi operativi 28.000 8.750 36.750 –8.500 1.800 Ammortamenti 0 8.100 Proventi e oneri finanziari 850 –1.000 –150 1.400 Imposte sul reddito 1.500 2.400 3.900 –2.500 –700 –900 Utile delle minoranze Risultato d’esercizio 11.650 1.850 13.500 STATO PATRIMONIALE Immob. Immateriali Nette 13.000 22.400 35.400 10.000 –2.000 Immob. Materiali Nette 125.600 76.800 202.400 30.000 –3.000 Titoli 34.000 0 34.000 1.400 –1.400 Avviamento 0 9.300 –3.100 Partecipazioni 100.000 100.000 –100.000 Rimanenze 15.600 32.400 48.000 –1.800 Altre attività (inclusi crediti per 112.000 19.800 131.800 900 –4.500 imposte anticipate) TOTALE ATTIVO 400.200 151.400 551.600 Passività (incluso fondo impo–140.050 –49.550 –189.600 –20.700 2.500 700 4.500 ste differite) Capitale sociale –200.000 –80.000 –280.000 56.000 24.000 Riserve –48.500 –20.000 –68.500 14.000 6.000 Risultato d’esercizio –11.650 –1.850 –13.500 Cap. e Riserve minoranze 0 –30.000 Utile delle minoranze 0 TOTALE PASSIVO E NETTO –400.200 –151.400 –551.600
Soluzione esercizio 5 a) BILANCIO CONSOLIDATO
–7.485 7.485
–285
RIPORTO DELTA CE 285
8
–200.000 –48.500 –6.015 –30.000 –285 –487.400
–202.600
487.400
128.200
–45.500 30.050 8.100 1.250 –200 285 6.015 43.400 229.400 34.000 6.200 0 46.200
Bilancio Consolidato
9 Il bilancio consolidato
229
SCOMPOSIZIONE DEL VALORE DELLA PARTECIPAZIONE Patrimonio netto al 1/1/X (70%):
70.000
Plusvalore assegnato ai titoli
1.400
Plusvalore assegnato a imm. materiali
30.000
Plusvalore assegnato a imm. immateriali.
10.000
Fondo imposte differite
–20.700
Totale
90.700
Avviamento Prezzo pagato da Alfa
9.300
100.000
SCRITTURE (RETTIFICHE DI CONSOLIDAMENTO ANNO X) (1) Diversi Immob. immateriali (SP) Immob. materiali (SP) Titoli (SP) Avviamento (SP) Capitale Sociale (SP) Riserve (SP)
31/12 a Diversi 10.000 30.000 1.400 9.300 56.000 14.000 100.000 20.700
Partecipazioni (SP) Fondo Imposte differite (SP) (2) Diversi Capitale sociale (SP) Riserve (SP) (3) Diversi Amm.to imm. immateriali (CE) Amm.to imm. materiali (CE) Amm.to avviamento (CE) Fondo Imposte differite (SP)
31/12 a Interessi di minoranza (SP)
30.000 24.000 6.000
31/12 a Diversi 2.000 3.000 3.100 2.500 2.000 3.000 3.100 2.500
Imm. immateriali (SP) Imm. materiali (SP) Avviamento (SP) Imposte differite (CE) (4) Diversi Proventi finanziari (CE) Fondo imposte differite (SP)
31/12 a Diversi 1.400 700 1.400 700
Titoli (SP) Imposte differite (CE) (5) Valore della produzione (CE)
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31/12 a Costi operativi (CE)
8.500
8.500
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(6) Diversi Costi operativi (CE) Crediti imposte anticipate (SP)
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
31/12 a Diversi 1.800 900 1.800 900
Rimanenze (SP) Imposte anticipate (CE) (7) 31/12 Passività (debiti intragruppo) (SP) a Altre attività (crediti intragruppo) (SP) (8) 31/12 Utile delle minoranze (CE) a Utile delle minoranze (SP)
4.500
4.500
285
285
COMMENTO ALLE RETTIFICHE
1. elisione del valore della partecipazione; 2. attribuzione ai soci di minoranza della quota di PN loro spettante ; 3. ammortamento dei plusvalori e dell’avviamento; 4. eliminazione del plusvalore su titoli maturato in sede di acquisto della partecipazione e del correlato effetto fiscale; 5. storno costi/ricavi intragruppo (commerciali); 6. storno utili intragruppo nelle rimanenze e calcolo effetto fiscale; 7. storno crediti/debiti intragruppo; 8. attribuzione risultato d’esercizio ai soci di minoranza: (1.850 – 900 ) × 30% = 285. b) METODO DEL PATRIMONIO NETTO Valore della partecipazione in Beta all’1/1/X Risultato d’esercizio di Beta (1.850 × 70%)
100.000 1.295
Ammortamento plusvalore netto imm. materiali (30.000 / 10 x 50%)
–1.500
Ammortamento plusvalore netto imm. immateriali (10.000 / 5 x 50%)
–1.000
Ammortamento avviamento (9.300 / 3)
–3.100
Eliminazione plusvalenza netta su titoli (1.400 x 50%) Rettifica utili netti intragruppo (1.800 x 50% x 70%)
–700 –630
Risultato d’esercizio di Beta rettificato
–5.635
Dividendi distribuiti da Beta pro-quota
0
Valore della partecipazione in Beta al 31/12/X
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9 Il bilancio consolidato
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QUADRATURA TRA BILANCIO CONSOLIDATO E METODO DEL PATRIMONIO NETTO Risultato d’esercizio consolidato di pertinenza della capogruppo
6.015
Risultato d’esercizio di Alfa (bilancio separato)
11.650
Risultato d’esercizio di Beta rettificato
–5.635
Risultato d’esercizio di Alfa con metodo del patrimonio netto
6.015
Esercizio 6 In data 1 gennaio X la società Alfa S.p.A. acquista una partecipazione dell’80% nella società Beta S.p.A. pagando un prezzo di euro 52.800. Lo stato patrimoniale della società controllata alla data d’acquisto era così composto (valori in migliaia di euro): Stato Patrimoniale Beta al 01/01/X ATTIVITÀ
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Imm. immateriali
35.000 Passività
Imm. materiali
84.000
Titoli
25.000 Capitale sociale
40.000
Altre attività
31.000 Riserve
11.000
Totale
124.000
175.000 Totale
175.000
In base alla perizia effettuata alla data di acquisto, la differenza tra il costo di acquisto della partecipazione e la corrispondente frazione di patrimonio netto contabile della società Beta si giustifica come segue: Plusvalore
Vita utile
Imm. immateriali
Attività/Passività
4.000
5 anni
Imm. materiali
8.000
20 anni
Titoli
10.000
N.B. i plusvalori sono pro quota e al lordo del relativo effetto fiscale. L’ulteriore differenza è considerata come avviamento e ammortata in 5 anni. Nel corso dell’esercizio X si verificano i seguenti accadimenti rilevanti ai fini della costruzione del bilancio consolidato (valori in migliaia di euro): – Beta ha venduto a terzi i titoli in portafoglio al 01/01/X al prezzo di 30.000. – Alfa ha erogato a Beta un finanziamento di durata decennale per 20.000, con riferimento al quale nel corso dell’anno sono stati registrati da entrambe le società interessi per 1.500. – Alfa ha venduto un terreno a Beta realizzando una minusvalenza di euro 300. – Alfa ha incassato dividendi distribuiti da Beta per un importo pari a 800.
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Tenendo conto dei bilanci di esercizio di Alfa e Beta riportati nel foglio di lavoro seguente e che le eventuali imposte differite attive e passive vanno conteggiate sulla base di un’aliquota del 50%: a) si rediga il bilancio consolidato al 31.12.X secondo il metodo integrale nella teoria della capogruppo, commentando, sinteticamente, le rettifiche/integrazioni operate (si presti particolare attenzione ai segni algebrici, avendo cura di verificare la quadratura del prospetto); b) si valuti la partecipazione in Beta con il metodo del patrimonio netto, verificando altresì la quadratura tra il risultato d’esercizio di Alfa nel caso di valutazione della partecipazione con il metodo del patrimonio netto e il risultato d’esercizio della capogruppo nel caso di redazione del bilancio consolidato.
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ALFA 31/12/X
BETA 31/12/X Aggregato
CONTO ECONOMICO Valore della produzione –78.500 –143.000 –221.500 Costi operativi 48.900 145.000 193.900 Ammortamenti 0 Proventi e oneri finanziari –15.080 –5.000 –20.080 Imposte sul reddito 30.000 1.500 31.500 Utile delle minoranze Risultato d’esercizio 14.680 1.500 16.180 STATO PATRIMONIALE Immob. Immateriali Nette 12.000 60.000 72.000 Immob. Materiali Nette 68.000 90.000 158.000 Titoli 0 Avviamento 0 Partecipazioni 52.800 52.800 Liquidità 500 19.000 19.500 Altre attività (inclusi crediti per 35.000 52.000 87.000 imposte anticipate) TOTALE ATTIVO 168.300 221.000 389.300 Passività (incluso fondo impo–59.620 –169.500 –229.120 ste differite) Capitale sociale –80.000 –40.000 –120.000 Riserve –14.000 –10.000 –24.000 Risultato d’esercizio –14.680 –1.500 –16.180 Cap. e Riserve minoranze 0 Utile delle minoranze 0 TOTALE PASSIVO E NETTO –168.300 –221.000 –389.300
1
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3
4
5
6
7
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9
RIPORTO DELTA CE
Bilancio Consolidato
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ALFA 31/12/X
BETA 31/12/X Aggregato
1
2
3
4
5
CONTO ECONOMICO Valore della produzione –78.500 –143.000 –221.500 Costi operativi 48.900 145.000 193.900 Ammortamenti 0 1.400 Proventi e oneri finanziari –15.080 –5.000 –20.080 10.000 Imposte sul reddito 30.000 1.500 31.500 –600 –5.000 Utile delle minoranze Risultato d’esercizio 14.680 1.500 16.180 STATO PATRIMONIALE Immob. Immateriali Nette 12.000 60.000 72.000 4.000 –800 Immob. Materiali Nette 68.000 90.000 158.000 8.000 –400 Titoli 0 10.000 –10.000 Avviamento 0 1.000 –200 Partecipazioni 52.800 52.800 –52.800 Liquidità 500 19.000 19.500 Altre attività (inclusi crediti per 35.000 52.000 87.000 –20.000 imposte anticipate) TOTALE ATTIVO 168.300 221.000 389.300 Passività (incluso fondo impo–59.620 –169.500 –229.120 –11.000 600 5.000 20.000 ste differite) Capitale sociale –80.000 –40.000 –120.000 32.000 8.000 Riserve –14.000 –10.000 –24.000 8.800 2.200 Risultato d’esercizio –14.680 –1.500 –16.180 Cap. e Riserve minoranze 0 –10.200 Utile delle minoranze 0 TOTALE PASSIVO E NETTO –168.300 –221.000 –389.300
Soluzione esercizio 6 – a) BILANCIO CONSOLIDATO 6
–300 150 300 –150
0
7
–1.000 200
800
8
–300
300
9
6.750
–80.000 –14.000 –9.430 –10.000 –300 –328.400
–214.670
328.400
67.000
RIPORBilancio TO DEL- ConsoliTA CE dato –221.500 193.600 1.400 –9.280 26.050 300 –6.750 9.430 75.200 165.900 0 800 0 19.500
9 Il bilancio consolidato
235
SCOMPOSIZIONE DEL VALORE DELLA PARTECIPAZIONE Capitale sociale al 1/1/X (80%):
32.000
Riserve e utili al 1/1/X (80%):
8.800
Plusvalore assegnato a imm. immateriali
4.000
Plusvalore assegnato a imm. materiali
8.000
Plusvalore assegnato a titoli
10.000
Fondo imposte differite
–11.000
Totale
51.800
Avviamento Prezzo pagato da Alfa
1.000
52.800
SCRITTURE (RETTIFICHE DI CONSOLIDAMENTO ANNO X) (1) Diversi Immob. immateriali (SP) Immob. materiali (SP) Titoli (SP) Avviamento (SP) Capitale Sociale (SP) Riserve (SP)
31/12 a Diversi 4.000 8.000 10.000 1.000 32.000 8.800 52.800 11.000
Partecipazioni (SP) Fondo Imposte differite (SP) (2) Diversi Capitale sociale (SP) Riserve (SP) (3) Diversi Amm.to imm. immateriali (CE) Amm.to imm. materiali (CE) Amm.to avviamento (CE) Fondo Imposte differite (SP)
31/12 a Interessi di minoranza (SP)
10.200 8.000 2.200
31/12 a Diversi 800 400 200 600 800 400 200 600
Imm. immateriali (SP) Imm. materiali (SP) Avviamento (SP) Imposte differite (CE) (4) Diversi Proventi finanziari (CE) Fondo imposte differite (SP)
31/12 a Diversi 10.000 5.000 10.000 5.000
Titoli (SP) Imposte differite (CE) (5) 31/12 Passività (debiti intragruppo) (SP) a Altre attività (crediti intragruppo) (SP)
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20.000
20.000
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(6) Proventi finanziari (CE) (7) Diversi Immobilizzazioni materiali (SP) Imposte differite (CE)
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
31/12 a Oneri finanziari (CE) 31/12 a Diversi
1.500
300 150 300 150
Costi operativi (CE) Fondo Imposte differite (SP) (8) Diversi Proventi ed oneri finanziari (CE) Interessi di minoranza (SP) (9) Utile delle minoranze (CE)
1.500
31/12 a Riserve (SP)
1.000 800 200
31/12 a Utile delle minoranze (SP)
300
300
COMMENTO ALLE RETTIFICHE
1. elisione del valore della partecipazione; 2. attribuzione ai soci di minoranza della quota di PN loro spettante ; 3. ammortamento dei plusvalori e dell’avviamento; 4. storno della plusvalenza sui titoli (e del relativo effetto fiscale); 5. storno prestito intragruppo; 6. storno proventi/oneri finanziari (+1500 – 1500); 7. ripristino minusvalenza intercompany del relativo effetto fiscale; 8. eliminazione dei dividendi intragruppo; 9. attribuzione risultato d’esercizio ai soci di minoranza 1.500 x 20% = 300. b) METODO DEL PATRIMONIO NETTO Valore della partecipazione in Beta all’1/1/X
52.800
Risultato d’esercizio di Beta (1.500 × 80%)
1.200
Ammortamento plusvalore netto immob. immateriali (4.000 / 5 × 50%)
–400
Ammortamento plusvalore netto immob. materiali (8.000 / 20 × 50%)
–200
Ammortamento avviamento (1.000 / 5)
–200
Eliminazione plusvalenza netta su titoli (10.000 × 50%) Rettifica perdita netta intragruppo (–300 × 50%) Risultato d’esercizio di Beta rettificato Dividendi distribuiti da Beta pro-quota Valore della partecipazione in Beta al 31/12/X
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–5.000 150 –4.450 –800 47.550
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9 Il bilancio consolidato
237
QUADRATURA TRA BILANCIO CONSOLIDATO E METODO DEL PATRIMONIO NETTO Risultato d’esercizio consolidato di pertinenza della capogruppo
9.430
Risultato d’esercizio di Alfa (bilancio separato)
14.680
Dividendi distribuiti da Beta pro-quota
–800
Risultato d’esercizio di Beta rettificato
–4.450
Risultato d’esercizio di Alfa con metodo del patrimonio netto
9.430
Esercizio 7 In data 1 gennaio X la società Alfa S.p.A. acquista una partecipazione del 75% nella società Beta S.p.A. pagando un prezzo di euro 216.000. Lo stato patrimoniale della società controllata alla data d’acquisto era così composto (valori in migliaia di euro): Stato Patrimoniale Beta al 01/01/X ATTIVITÀ Imm. immateriali Imm. materiali Terreni
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 42.000 Passività
127.000
120.000 25.000 Capitale sociale
130.000
Altre attività
164.000 Riserve
94.000
Totale
351.000 Totale
351.000
In base alla perizia effettuata alla data di acquisto, la differenza tra il costo di acquisto della partecipazione e la corrispondente frazione di patrimonio netto contabile della società Beta si giustifica come segue: Plusvalore
Vita utile
Imm. immateriali
Attività/Passività
2.000
5 anni
Imm. materiali
6.000
10 anni
Terreni
30.000
N.B. i plusvalori sono al 100% e al lordo del relativo effetto fiscale. L’ulteriore differenza è considerata come avviamento e ammortata in 5 anni. Nel corso dell’esercizio X si verificano i seguenti accadimenti rilevanti ai fini della costruzione del bilancio consolidato (valori in migliaia di euro): – Alfa ha acquistato prodotti finiti da Beta al prezzo di 10.000. Beta aveva sostenuto per tali prodotti un costo di 12.000. A fine esercizio il 10% di tali beni è ancora nel magazzino di Alfa. – A fine esercizio i crediti /debiti intragruppo ammontano a 5.000. – Alfa ha incassato dividendi distribuiti da Beta per un importo pari a 7.500.
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Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Tenendo conto dei bilanci di esercizio di Alfa e Beta riportati nel foglio di lavoro seguente e che le eventuali imposte differite attive e passive vanno conteggiate sulla base di un’aliquota del 10%: a) si rediga il bilancio consolidato al 31.12.X secondo il metodo integrale nella teoria della capogruppo, commentando, sinteticamente, le rettifiche/integrazioni operate (si raccomanda di prestare particolare attenzione ai segni algebrici, avendo cura di verificare la quadratura del prospetto); b) si valuti la partecipazione in Beta con il metodo del patrimonio netto, verificando altresì la quadratura tra il risultato d’esercizio di Alfa nel caso di valutazione della partecipazione con il metodo del patrimonio netto e il risultato d’esercizio della capogruppo nel caso di redazione del bilancio consolidato..
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ALFA 31/12/X
BETA 31/12/X Aggregato
CONTO ECONOMICO Valore della produzione –278.500 –143.000 –421.500 Costi operativi 248.900 145.000 393.900 Ammortamenti 0 Proventi e oneri finanziari –15.080 1.500 –13.580 Imposte sul reddito 30.000 1.500 31.500 Utile delle minoranze Risultato d'esercizio 14.680 –5.000 9.680 STATO PATRIMONIALE Immob. Immateriali Nette 212.000 42.000 254.000 Immob. Materiali Nette 68.000 220.000 288.000 Terreni 25.000 25.000 Avviamento 0 Partecipazioni 216.000 216.000 Rimanenze 500 3.000 3.500 Altre attività (inclusi crediti per 25.000 71.000 96.000 imposte anticipate) TOTALE ATTIVO 521.500 361.000 882.500 Passività (incluso fondo impo–112.820 –152.000 –264.820 ste differite) Capitale sociale –380.000 –130.000 –510.000 Riserve –14.000 –84.000 –98.000 Risultato d'esercizio –14.680 5.000 –9.680 Cap. e Riserve minoranze 0 Utile delle minoranze 0 TOTALE PASSIVO E NETTO –521.500 –361.000 –882.500
1
2
3
4
5
6
7
RIPORTO DELTA CE
Bilancio Consolidato
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CONTO ECONOMICO Valore della produzione Costi operativi Ammortamenti Proventi e oneri finanziari Imposte sul reddito Utile delle minoranze Risultato d'esercizio STATO PATRIMONIALE Immob. Immateriali Nette Immob. Materiali Nette Terreni Avviamento Partecipazioni Rimanenze Altre attività (inclusi crediti per imposte anticipate) TOTALE ATTIVO Passività (incluso fondo imposte differite) Capitale sociale Riserve Risultato d'esercizio Cap. e Riserve minoranze Utile delle minoranze TOTALE PASSIVO E NETTO
71.000 361.000 –152.000 –130.000 –84.000 5.000
–361.000
521.500
–112.820
–380.000 –14.000 –14.680
–521.500
42.000 220.000 25.000
212.000 68.000
25.000
–5.000
14.680
3.000
1.500 1.500
–15.080 30.000
216.000 500
–143.000 145.000
BETA 31/12/X
–278.500 248.900
ALFA 31/12/X
–510.000 –98.000 –9.680 0 0 –882.500
–264.820
882.500
96.000
254.000 288.000 25.000 0 216.000 3.500
9.680
–421.500 393.900 0 –13.580 31.500
Aggregato
Soluzione esercizio 7 – a) BILANCIO CONSOLIDATO
97.500 70.500
–2.850
1.500 4.500 22.500 22.350 –216.000
1
7.500
6
2.500
–20
200
20
–200
5
–56.000
5.000
–5.000
10.000 –10.000
4
–10.000
75
–4.470
–300 –450
–75
5.220
3
32.500 23.500
2
1.205
–1.205
7
11.260
–11.260
RIPORTO DELTA CE
–380.000 –14.000 1.580 –53.500 1.205 –707.330
–262.615
707.330
91.000
255.200 292.050 47.500 17.880 0 3.700
Bilancio Consolidato –411.700 383.900 5.220 –6.080 31.445 –1.205 –1.580
9 Il bilancio consolidato
241
SCOMPOSIZIONE DEL VALORE DELLA PARTECIPAZIONE Patrimonio netto contabile al 1/1/X (75%):
168.000
Plusvalore assegnato a immob. immateriali
1.500
Plusvalore assegnato a immob. materiali
4.500
Plusvalore assegnato a terreni
22.500
Fondo imposte differite
–2.850
Totale
193.650
Avviamento
22.350
Prezzo pagato da Alfa
216.000
SCRITTURE (RETTIFICHE DI CONSOLIDAMENTO ANNO X) (1) Diversi Immob. immateriali (SP) Immob. materiali (SP) Terreni (SP) Avviamento (SP) Capitale Sociale (SP) Riserve (SP)
31/12 a Diversi 1.500 4.500 22.500 22.350 97.500 70.500 216.000 2.850
Partecipazioni (SP) Fondo Imposte differite (SP) (2) Diversi Capitale sociale (SP) Riserve (SP) (3) Diversi Amm.to imm. immateriali (CE) Amm.to imm. materiali (CE) Amm.to avviamento (CE) Fondo Imposte differite (SP)
31/12 a Interessi di minoranza (SP)
56.000 32.500 23.500
31/12 a Diversi 300 450 4.470 75 300 450 4.470 75
Imm. immateriali (SP) Imm. materiali (SP) Avviamento (SP) Imposte differite (CE) (4) 31/12 Valore della produzione (CE) a Costi operativi (CE) Passività (debiti intragruppo) (SP) Altre attività (crediti intragruppo) (SP) (5) 31/12 Diversi a Diversi Rimanenze (SP) Imposte differite (CE) Valore della produzione (CE) Fondo Imposte differite (SP)
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10.000 5.000
10.000 5.000
200 20 200 20
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242
(6) Diversi Proventi e oneri finanziari (CE) Interessi di minoranza (SP) (7) Perdita delle minoranze (SP)
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
31/12 a Riserve (SP)
10.000 7.500 2.500
31/12 a Perdita delle minoranze (CE)
1.205
1.205
COMMENTO ALLE RETTIFICHE
1. elisione del valore della partecipazione; 2. attribuzione ai soci di minoranza della quota di PN loro spettante; 3. ammortamento dei plusvalori e dell’avviamento; 4. storno costi/ricavi e crediti/debiti intragruppo; 5. ripristino perdita intragruppo e effetto fiscale; 6. eliminazione dei dividendi intragruppo e calcolo quota di pertinenza terzi; 7. attribuzione del risultato d’esercizio negativo ai soci di minoranza: (–5000 + 180) × 25% = –1.205. b) METODO DEL PATRIMONIO NETTO Valore della partecipazione in Beta all’1/1/X Risultato d’esercizio di Beta (5.000 × 75%)
216.000 –3.750
Ammortamento plusvalore netto immob. immateriali [(2.000/5) – (2.000 / 5) × 10%] × 75%
–270
Ammortamento plusvalore netto immob. materiali [(6.000/10) – (6.000 / 10) x 10%] × 75%
–405
Ammortamento avviamento (22.350 / 5) Rettifica perdita netta intragruppo [200 – (–200 × 10%)] × 75%
–4.470 +135
Risultato d’esercizio di Beta rettificato
–8.760
Dividendi distribuiti da Beta pro-quota
–7.500
Valore della partecipazione in Beta al 31/12/X
199.740
QUADRATURA TRA BILANCIO CONSOLIDATO E METODO DEL PATRIMONIO NETTO Risultato d’esercizio consolidato di pertinenza della capogruppo Risultato d’esercizio di Alfa (bilancio separato)
–1.580 14.680
Dividendi distribuiti da Beta pro-quota
–7.500
Risultato d’esercizio di Beta rettificato
–8.760
Risultato d’esercizio di Alfa con metodo del patrimonio netto
–1.580
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9 Il bilancio consolidato
243
Esercizio 8 In data 1/1/X la società Romolo S.p.A. acquista una partecipazione del 70% nella società Remo S.p.A. pagando un prezzo di euro 10.500 (valori espressi sempre in migliaia di euro). Lo Stato Patrimoniale della Remo S.p.A. alla data d’acquisto era così composto: Stato Patrimoniale Beta al 01/01/X ATTIVITÀ
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Impianti
10.100 Passività
Fabbricati industriali
10.000
Titoli detenuti a m/l Rimanenze Crediti intragruppo Altre attività Totale
25.650
900 1.500 Capitale sociale
2.500
0 Riserve
1.850
7.500 30.000 Totale
30.000
Il prezzo concordato per l’acquisto della partecipazione è stato determinato tenendo conto che il valore corrente e la vita utile residua (per i soli beni ammortizzabili) degli elementi dell’attivo di Remo sono i seguenti: Attività e Passività
Plusvalori
Vita utile residua
6.000
20 anni
Impianti
900
10 anni
Titoli
600
–
Fabbricati industriali
N.B. i plusvalori sono pro quota e al lordo del relativo effetto fiscale. Si tenga inoltre conto delle seguenti informazioni: 1. L’eventuale avviamento deve essere ammortato in 5 anni. 2. L’effetto fiscale latente è stato stimato con aliquota pari al 10%. 3. Nell’esercizio X, Remo ha realizzato un utile di euro 2.350. 4. Nel corso dell’esercizio X Romolo ha venduto a Remo merci per complessivi euro 1.200; gli utili complessivi intragruppo relativi a beni ancora nel magazzino di Remo ammontano al 50% del suddetto ammontare, al lordo dell’effetto fiscale latente. 5. Al 31/12/X, con riferimento alla vendita di cui sopra e ad altre transazioni, Romolo vanta un credito verso Remo pari a euro 2.000, cui corrisponde un debito di quest’ultima di pari importo. 6. In data 30/04/X Remo ha distribuito dividendi per un ammontare totale di euro 250 (si prescinda dagli aspetti fiscali inerenti tale operazione).
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244
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Tenendo conto dei bilanci di esercizio delle società Romolo S.p.A. e Remo S.p.A. riportati nel foglio di lavoro allegato, del bilancio di Remo S.p.A. alla data di acquisto della partecipazione e delle altre informazioni esposte in precedenza: a) si scomponga il prezzo di acquisto della partecipazione in Remo S.p.A., acquistata al 70%, nelle sue determinanti; b) si valuti la partecipazione in Remo S.p.A. iscritta nel bilancio di Romolo S.p.A. al 31/12/X secondo il metodo del patrimonio netto, riportando altresì le scritture contabili relative alla contabilizzazione dei dividendi incassati da Romolo S.p.A. e dell’eventuale utile/perdita sulla partecipazione in Remo S.p.A. da effettuarsi in data 31/12/X; c) si rediga il bilancio consolidato al 31/12/X secondo il metodo integrale nella teoria della capogruppo (si raccomanda di prestare particolare attenzione ai segni algebrici, avendo cura di verificare la quadratura del prospetto), commentando, sinteticamente, le rettifiche/integrazioni operate e redigendo altresì le scritture contabili di consolidamento.
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Conto Economico Valore della produzione Costi operativi Proventi finanziari Oneri finanziari Imposte sul reddito Utile delle minoranze Risultato d’esercizio Stato Patrimoniale Impianti Fabbricati industriali Titoli Avviamento Partecipazioni Rimanenze Crediti intragruppo Crediti x imposte anticipate Altre attività TOTALE ATTIVO Debiti intragruppo Fondo Imposte differite Altri debiti Capitale sociale e riserve Risultato d’esercizio Cap. e Riserve minoranze Utile delle minoranze TOTALE PASSIVO E NETTO
–48.000 40.000 –175 1.395 2.275 4.505 4.500 21.000 0 10.500 9.750 2.000 14.055 61.805 0 0 –7.050 –50.250 –4.505 –61.805
ROMOLO 31/12/X –20.050 17.500 –1.400 0 1.600 2.350 4.500 19.500 750 2.000 0 6.550 33.300 –2.000 –24.850 –4.100 –2.350 –33.300
REMO 31/12/X –68.050 57.500 –1.575 1.395 3.875 6.855 9.000 40.500 750 0 10.500 11.750 2.000 0 20.605 95.105 –2.000 0 –31.900 –54.350 –6.855 0 0 –95.105
Aggregato
1
2
3
4
5
6
7
8
RIPORTO DELTA CE
Bilancio Consolidato
246
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
Soluzione esercizio 8 a) SCOMPOSIZIONE DEL VALORE DELLA PARTECIPAZIONE Patrimonio netto al 1/1/X (70%)
3.045
Plusvalore assegnato ai titoli
600
Plusvalore assegnato agli impianti
900
Plusvalore assegnato ai fabbricati industriali
6.000
Fondo imposte differite
(750)
Totale
9.795
Avviamento
705
Prezzo pagato da Romolo
10.500
b) METODO DEL PATRIMONIO NETTO Valore della partecipazione in Remo all’1/1/X
10.500
Risultato d’esercizio di Remo (2.350 × 70%)
1.645
Ammortamento plusvalore fabbricati industriali (6.000/20)
(300)
Ammortamento plusvalore impianti (900/10)
(90)
Riversamento imposte differite [(6000/20) + (900/10)] × 10%
39
Ammortamento avviamento (705/5)
(141)
Rettifica utile intragruppo [600 – (600 × 10%)]
(540)
Risultato d’esercizio rettificato
613
Dividendi distribuiti (250 × 70%)
(175)
Valore della partecipazione in Beta al 31/12/X Attività/Passività
10.938
Plusvalore 70%
Vita utile
Amm.to
Riversamento fiscalità
Amm.to netto
6.000
20 anni
300
30
270
Impianti
900
10 anni
90
9
81
Titoli
600
–
–
–
–
Avviamento
705
5 anni
141
–
141
Fabbricati industriali
N.B. i plusvalori sono pro quota e al lordo del relativo effetto fiscale.
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9 Il bilancio consolidato
Banca c/c (SP)
247
30/04 a Partecipazioni (SP)
175
175
613
613
Storno del dividendo ricevuto da Remo 31/12 Partecipazioni (SP) a Utili su partecipazione (CE) Contabilizzazione da parte di Romolo degli utili (rettificati) realizzati da Remo:
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CONTO ECONOMICO Valore della produzione Costi operativi Proventi finanziari Oneri finanziari Imposte sul reddito Utile delle minoranze Risultato d’esercizio STATO PATRIMONIALE Impianti Fabbricati industriali Titoli Avviamento Partecipazioni Rimanenze Crediti intragruppo Crediti x imposte anticipate Altre attività TOTALE ATTIVO Debiti intragruppo Fondo Imposte differite Altri debiti Capitale sociale e riserve Risultato d’esercizio Cap. e Riserve minoranze Utile delle minoranze TOTALE PASSIVO E NETTO
–48.000 40.000 –175 1.395 2.275 4.505 4.500 21.000 0 10.500 9.750 2.000 14.055 61.805 0 0 –7.050 –50.250 –4.505 –61.805
ROMOLO 31/12/X
c) BILANCIO CONSOLIDATO
–20.050 17.500 –1.400 0 1.600 2.350 4.500 19.500 750 2.000 0 6.550 33.300 –2.000 –24.850 –4.100 –2.350 –33.300
REMO 31/12/X –68.050 57.500 –1.575 1.395 3.875 6.855 9.000 40.500 750 0 10.500 11.750 2.000 0 20.605 95.105 –2.000 0 –31.900 –54.350 –6.855 0 0 –95.105
Aggregato 900 6.000 600 705 –10.500 –750 3.045
1 1.305 –1.305
2 531 –39 –90 –300 –141 39
3 175 –250 75
4 1.200 –1.200
5 600 –60 –600 60
6 –2.000 2.000
7 705 –705
8
–1.912 1.912
RIPORTO DELTA CE
–66.850 57.431 –1.400 1.395 3.776 705 4.943 9.810 46.200 1.350 564 0 11.150 0 60 20.605 89.739 0 –711 –31.900 –50.250 –4.943 –1.230 –705 –89.739
Bilancio Consolidato
9 Il bilancio consolidato
SCRITTURE CONTABILI (1) Diversi Fabbricati industriali (SP) Impianti (SP) Titoli (SP) Avviamento (SP) Capitale Sociale e Riserve (SP)
249
01/01 a Diversi 6.000 900 600 705 3.045
10.500 Partecipazioni (SP) 750 Fondo Imposte differite (SP) Per riconoscere i plusvalori sorti in sede di acquisizione e per eliminare la partecipazione di Romolo in Remo con conseguente rilevazione della fiscalità latente. (2) 01/01 Capitale sociale e Riserve (SP) a Interessi di minoranza (SP) Per riconoscere la quota parte di patrimonio netto alle minoranze di Remo (3) Diversi Amm.to fabbricati industriali (CE) Amm.to impianti (CE) Amm.to avviamento (CE) Fondo Imposte differite (SP)
1.305
1.305
31/12 a
Diversi 300 90 141 39
F.do amm. fabbricati industria300 li (SP) 90 F.do amm. impianti (SP) 141 Avviamento (SP) 39 Riversamento Imposte differite (CE) Per riconoscere a fine esercizio l’ammortamento dei plusvalori riconosciuti in sede di acquisizione, con conseguente riversamento della fiscalità latente
(4) 31/12 Diversi a Riserve (SP) Proventi finanziari (CE) Interessi di minoranza (SP) Eliminazione dei dividendi intragruppo distribuiti da Remo durante l’esercizio
250 175 75
(5) 31/12 Valore della produzione (CE) a Costi operativi (CE) 1.200 1.200 Per eliminare costi e ricavi intragruppo dell’esercizio a seguito della vendita di merci da parte di Romolo a Remo
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250
Le valutazioni di bilancio e il bilancio consolidato. Esercizi
(6) 31/12 a Diversi Diversi 600 Costi operativi (CE) 60 Crediti per imposte anticipate 600 (SP) Rimanenze (SP) 60 Imposte anticipate (CE) Per eliminare utile su merci vendute da Romolo a Remo e ancora invendute, nette effetto fiscale (7) 31/12 Debiti intragruppo (SP) a Crediti intragruppo (SP) 2.000 Per eliminare crediti e debiti intragruppo sorti durante l’esercizio fra Romolo e Remo (8) 31/12 Utile delle minoranze (CE) a Utile delle minoranze (SP) Per riconoscere la quota parte di utili di Remo alle minoranze
705
2.000
705
COMMENTO ALLE RETTIFICHE
1. Elisione del valore della partecipazione di Romolo in Remo. 2. Attribuzione alle minoranze della Remo della quota di PN loro spettante (30%). 3. Ammortamento dei plusvalori (con riversamento della relativa fiscalità differita) e ammortamento dell’avviamento. 4. Eliminazione dei dividendi intragruppo e della quota di dividendi di pertinenza delle minoranze. 5. Storno dei costi/ricavi intragruppo. 6. Storno degli utili intragruppo nelle rimanenze invendute e calcolo del relativo riversamento dell’effetto fiscale latente. 7. Storno dei crediti/debiti intragruppo. 8. Attribuzione del risultato d’esercizio della Remo alle minoranze: euro 2.350 × 30 % = euro 705. Per fare in modo che nella tabella emerga il risultato di esercizio di gruppo (5.648 euro), poi scomposto nella parte della capogruppo (4.943 euro) e delle minoranze (705 euro), è necessario riportare nell’apposita colonna “Riporto Delta CE” le variazioni che le diverse rettifiche di consolidamento hanno generato sull’utile: + 531 – 39 + 175 + 600 – 60 + 705 = 1.912
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10 I principi contabili internazionali
1
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Esercizi Basic
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Esercizio 1 Si proceda ad identificare, tra quelle proposte, la risposta ritenuta corretta: 1. La Società Alfa S.p.A acquista un impianto ad un costo iniziale di € 1.000. Il presumibile valore di realizzo al termine della vita utile, stimata in 8 anni, è pari a 0. Si ritiene che l’impianto verrà ammortato in modo costante nel tempo. Al termine del primo esercizio, però, il valore residuo risulta essere pari a € 925. In base al revaluation model Alfa: a) ridurrà il valore del cespite (SP) e iscriverà una sopravvenienza passiva (CE) pari a 75; b) incrementerà il valore del cespite (SP) e iscriverà una sopravvenienza attiva (CE) pari a 75; c) incrementerà il valore del cespite (SP) e iscriverà una riserva (SP) pari a 50; d) incrementerà il valore del cespite (SP) e iscriverà una sopravvenienza attiva (CE) pari a 50. 2. Le caratteristiche di rinforzo delle informazioni contenute nel bilancio sono: a) rilevanza, comparabilità, fedele rappresentazione ed attendibilità; b) rilevanza, comparabilità, verificabilità ed attendibilità; c) comparabilità, verificabilità, tempestività e comprensibilità; d) comparabilità, verificabilità, tempestività e attendibilità. 3. Un pacchetto di beni è composto dai prodotti A, B e C. Il valore del pacchetto è pari a € 1.000. Se venduti separatamente, invece, i beni hanno i seguenti valori: A= 600, B= 300 e C= 300. Il cliente Alfa vende a Beta l’intero pacchetto. Come si contabilizza il ricavo? a) Clienti (SP) 1.200 a Diversi (CE) Ricavi A =600 Ricavi B =300 Ricavi C = 300; b) Clienti (SP) 1.000 a Diversi Ricavi A=500 Ricavi B =250 Ricavi C =250; c) Clienti (SP) 1.000 a Ricavi (CE) 1.000;
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d) Clienti (SP) 1.200 a Diversi Ricavi (CE) 1.000 Sopravvenienza attiva (CE) 200. 4. Il rendiconto finanziario: a) è un documento obbligatorio per i principi internazionali, mentre “fortemente consigliato” per i principi OIC; b) è un documento obbligatorio sia per principi nazionali applicati dalle imprese che redigono il bilancio in forma ordinaria, che per i principi internazionali; c) non è un documento obbligatorio né per i principi nazionali, né per gli IAS/ IFRS; d) è un documento obbligatorio per i principi OIC, ma non per gli IAS/IFRS. 5. All’inizio del periodo t = X viene acquistato un immobile del valore di € 2.000. Questo ha vita utile pari a 10 anni e la sua contabilizzazione segue il Revaluation Model. Si ritiene che l’immobile verrà ammortato in modo costante nel tempo. Al termine del periodo X+2 il valore recuperabile stimato è pari a € 1.200. Come deve essere contabilizzato tale delta? a) Cespite netto (SP) a Rivalutazione cespite (CE) per € 800; b) Cespite netto (SP) a Riserva da rivalutazione (SP) per € 200; c) Svalutazione cespite (CE) a Cespite netto (SP) per € 200; d) Riserva da rivalutazione (SP) a Cespite netto (SP) per € 200. 6. Beta S.p.A acquista un impianto all’inizio del periodo X ad un costo pari a € 4.000. La vita utile è stimata pari a 5 anni e l’ammortamento è costante nel tempo. Durante i periodi X e X+1 il valore d’uso coincide con quello recuperabile, mentre al termine di X+2 è pari a € 1.500. Qual è la scrittura contabile necessaria al termine di X+3? a) Cespite netto (SP) a Riserva da rivalutazione (SP) per € 2.500; b) Perdita di valore su cespite (CE) a Cespite netto (SP) per € 2.500; c) Perdita di valore su cespite (CE) a Cespite netto (SP) per € 100; d) Ammortamento (CE) a Fondo ammortamento (SP) per € 750. 7. La rilevazione della cessione di “Bundled products” prevede che: a) sia opportuno iscrivere un solo conto di ricavo, poiché l’operazione di cessione è unitaria; b) sia opportuno iscrivere i ricavi scomponendoli quando le differenti componenti della transazione siano gestite da soggetti diversi all’interno della società; c) sia opportuno iscriverei ricavi scomponendoliper tener conto delle diverse componenti dell’operazione di cessione, identificando la parte relativa al servizio prestato; d) nessuna delle precedenti. 8. La classificazione delle poste reddituali come straordinarie, secondo gli IAS/IFRS: a) è sempre consentita; b) non è mai consentita; c) è consentita nel caso in cui esista evidenza documentale della straordinarietà dell’operazione che l’ha generata; d) nessuna delle precedenti.
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9. La società Alfa S.p.A acquista in data 01/01/200X un immobile con vita utile 10 anni al costo di € 40.000. Si stima altresì che il valore attuale dei costi di smantellamento al termine della vita utile del bene sia pari a € 4.000.Il 31/12/200X+1 il fondo ammortamento sarà pari a: a) € 4.000; b) € 4.400; c) € 8.800; d) € 8.000. 10. I costi di ricerca applicata: a) sono imputabili a Conto Economico o Stato Patrimoniale; b) devono essere imputati a Stato Patrimoniale; c) devono essere imputati a Conto Economico; d) non possono mai essere iscritti a bilancio. 11. Se ad una rivalutazione di un’immobilizzazione materiale, segue una svalutazione, nel Revaluation Model: a) la svalutazione deve essere immediatamente rilevata come componente negativo di reddito; b) la svalutazione deve accantonata in un Fondo Svalutazione Immobilizzazioni Materiali; c) la svalutazione deve essere addebitata al patrimonio netto inriduzionedella riserva precedentemente rilevata e per la parte restante deve essere imputata a conto economico; d) non occorre fare nulla. 12. Secondo lo IAS 17: a) i canoni di leasing finanziario sono iscrivibili nel Conto Economico onello Stato Patrimoniale; b) i canoni di leasing finanziario devono essere scomposti in quota capitale e interessi; c) i canoni di leasing finanziario sono necessariamente a quote costanti; d) i canoni di leasing finanziario devono ridurre il debito di finanziamento acceso vs la società di leasing. 13. La rilevazione iniziale di una immobilizzazione immateriale può avvenire se (sono possibili più risposte esatte): a) l’impresa è in grado di controllare i benefici economici della stessa; b) i benefici economici che produrrà sono altamente probabili; c) il costo dell’attività può essere determinato attendibilmente; d) l’immobilizzazione è parte integrante del complesso aziendale. 14. In data 01/06/200X la Società Alfa S.p.A, in veste di locatore, stipula un contratto di locazione con Beta S.p.A. La disponibilità del bene è concessa per 48 mesi, mentre la vita sua utile è 5 anni. Beta può decidere se acquistare il bene dopo 4 anni. Al contrario, se Beta decide invece di risolvere il contratto anticipatamente dovrà sostenere ogni onere. Alla luce di queste considerazioni: a) la locazione ha le caratteristiche di leasing operativo; b) la locazione ha le caratteristiche di leasing finanziario;
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c) la locazione ha le caratteristiche di leasing finanziario o operativo a discrezione delle parti; d) nessuna delle precedenti. 15. Le immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita: a) non possono essere sottoposte ad impairment; b) non possono essere sottoposte ad ammortamento; c) possono essere sottoposte ad impairment o ammortamento; d) richiedono che venga stilata una perizia di stima della propria vita utile. 16. Il leasing finanziario: a) prevede che il locatore iscriva solo gli interessi tra le poste reddituali durante l’intera durata del contratto; b) prevede che il locatore iscriva solo poste patrimoniali durante l’intera durata del contratto; c) prevede che il locatore iscriva anche gli interessi tra le poste reddituali durante la durata del contratto; d) prevede che il locatario iscriva solo poste patrimoniali durante l’intera durata del contratto. 17. Secondo lo IAS 18 i crediti verso i soci per i versamento ancora dovuti: a) devono essere riclassificatifra i crediti finanziari; b) devono riclassificati fra i crediti commerciali ; c) devono essere sottratti dal capitale sociale, che quindi risulta esposto solo per l’ammontare completamente versato. d) devono essere sottratti dalle riserve; 18. Lo IAS 11: a) prevede la distinzione tra commesse pluriennali e commesse infrannuali; b) prevede che le commesse pluriennali siano valutate con il metodo della percentuale di completamento; c) prevede che le commesse infrannuali siano valutate con il metodo della commessa completata; d) prevede che le commesse pluriennali siano valutate con il metodo della commessa completata. 19. La società Alfa gestisce uno stabilimento che si serve di impianti altamente inquinanti. Un cittadino che abita accanto allo stabilimento ha chiesto il risarcimento danni alla società ritenendola responsabile per una malattia che ha contratto. I legali di Alfa ritengono che sia probabile che la società sarà ritenuta non responsabile. Il 31/12 Alfa, in base a quanto prescritto dallo IAS 37: a) deve iscrivere il costo potenziale tra i componenti negativi di reddito b) deve procedere ad accantonare l’ammontare stimato del risarcimento; c) non deve procedere ad accantonare l’ammontare stimato del risarcimento; d) nessuna delle precedenti. 20. Lo IAS 37 prevede che l’attualizzazione degli accantonamenti delle provisions: a) sia effettuata ad un tasso di interesse determinato al netto di imposta; b) sia effettuata qualora l’effetto del valore temporale (tra la data di imputazione di Conto Economico e quella di manifestazione monetaria della passività) sia rilevante.
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c) sia effettuata ad un tasso che rifletta valutazioni storiche del valore di mercato; d) sia effettuata ad un tasso che rifletta i rischi per i quali le stime dei flussi finanziari futuri sono già state rettificate. 21. Il differimento del corrispettivo di un ricavo: a) non ha impatti a livello contabile; b) implica che il fair value del corrispettivo da contabilizzare in sede di rilevazione iniziale possa risultare maggiore rispetto all’ammontare delle disponibilità liquide spettanti; c) comporta l’attualizzazione dell’importo del credito, al tasso Euribor a 3 mesi, quando l’operazione ha carattere finanziario; d) comporta la quantificazione e rilevazione della quota del credito relativo agli interessiper la dilazione concessa. Soluzione esercizio 1
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DOMANDA
RISPOSTA
1
C
2
C
3
B
4
B
5
C
6
D
7
C
8
B
9
C
10
C
11
C
12
B
13
AeC
14
B
15
B
16
A
17
C
18
B
19
C
20
B
21
D
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Esercizio 2 Si identifichi se le seguenti affermazioni sono vere o false: AFFERMAZIONE
VERO
FALSO
Secondo gli IAS le rimanenze di magazzino possono essere valutate al costo medio, a LIFO o a FIFO. L’oggetto di analisi prescelto per la redazione del rendiconto finanziario è la liquidità, intesa quale moneta e suoi sostituti più immediati. Gli IAS/IFRS hanno un’impostazione principle-based. Secondo gli IAS, obiettivo del bilancio è tutelare i portatori di interessi istituzionali. L’impairment test consiste nel confrontare il valore contabile dell’attività con il suo valore recuperabile (cioè con il valore più alto tra il valore realizzabile dalla alienazione e il valore d’uso rappresentato dalla attualizzazione dei flussi di cassa attesi). Secondo gli IFRS, vi è la possibilità di capitalizzare ( e quindi ammortare lungo la vita utile del bene) nel valore originario del cespite anche la stima inziale dei costi di smantellamento/rimozione del bene e bonifica del sito su cui insiste. Secondo gli IAS/IFRS, le immobilizzazioni materiali possono essere valutate secondo il revaluation model (valutazione al fair value) in alternativa al criterio del costo; tale criterio va applicato per classi omogenee di immobilizzazioni. Secondo gli IAS/IFRS, l’ammortamento di un impianto deve avvenire separatamente per le componenti dell’impianto che possiedono una vita utile diversa, anche se l’impianto è stato oggetto di acquisto in un unico momento (una sola fattura di acquisto dal fornitore). Secondo gli IFRS, ai fini dell’impairment test, il valore d’uso va calcolato attualizzando i flussi di cassa futuri generati da una specifica cash generating unit.
Soluzione esercizio 2 1: Falso; 2: Vero; 3: Vero; 4: Falso; 5: Vero; 6: Vero; 7: Vero 8: Vero; 9: Vero.
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GIANLUCA LOMBARDI STOCCHETTI è Professore associato presso il Dipartimento di Accounting dell’Università Bocconi. EMILIA PIERA MERLOTTI è dottore di ricerca in economia aziendale e Lecturer presso il Dipartimento di Accounting dell’Università Bocconi. PAOLA ALESSANDRA PARIS è Professore a contratto presso il Dipartimento di Accounting dell’Università Bocconi, Dottore commercialista e Revisore legale.
Lombardi Stocchetti - Merlotti - Paris LE VALUTAZIONI DI BILANCIO E IL BILANCIO CONSOLIDATO
Il volume contiene esercizi, ordinati secondo una logica crescente di complessità, aventi ad oggetto la redazione del bilancio d’esercizio secondo quanto previsto dal codice civile, in materia di principi di redazione e schemi di rappresentazione, e dai principi contabili nazionali, in materia di criteri valutativi dei principali valori stimati e congetturati di fine esercizio. Chiudono il volume alcuni esercizi aventi ad oggetto la redazione di un bilancio consolidato (limitandosi al solo primo esercizio di attività del gruppo).
Gianluca Lombardi Stocchetti Emilia Piera Merlotti Paola Alessandra Paris
LE VALUTAZIONI DI BILANCIO E IL BILANCIO CONSOLIDATO Esercizi
2a EDIZIONE
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