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Italian Pages 346 [352] Year 1985
BEIHEFTE ZUR ZEITSCHRIFT FÜR ROMANISCHE PHILOLOGIE BEGRÜNDET VON GUSTAV GRÖBER FORTGEFÜHRT VON WALTHER VON WARTBURG HERAUSGEGEBEN VON KURT BALDINGER
Band 205
La versione franco-italiana della «Bataille d'Aliscans»: Codex Marcianus fr. VIII [=252] Testo con introduzione, note e glossario, a cura di
GÜNTER HOLTUS
MAX NIEMEYER VERLAG TÜBINGEN 1985
Ε. R.
Gedruckt mit Unterstützung der Deutschen Forschungsgemeinschaft CIP-Kurztitelaufnahme der Deutschen Bibliothek La versione franco-italiana della «Bataille d'Aliscans»: Codex Marcianus fr. VIII [ = 252] : testo con introduzione, note e glossario / a cura di Günter Holtus. — Tübingen : Niemeyer, 1985. (Beihefte zur Zeitschrift für romanische Philologie ; Bd. 205) Einheitssacht.: Aliscans (ital., franz.-ital.) NE: Holtus, Günter [Hrsg.]; Codex Marcianus fr. VIII [=252]; EST; Zeitschrift für romanische Philologie / Beihefte ISBN 3-484-52205-4 ISSN 0084-5396 © Max Niemeyer Verlag Tübingen 1985 Alle Rechte vorbehalten. Ohne Genehmigung des Verlages ist es nicht gestattet, dieses Buch oder Teile daraus photomechanisch zu vervielfältigen. Printed in Germany. Satz und Druck: Allgäuer Zeitungsverlag GmbH, Kempten (Allgäu). Einband: Heinrich Koch, Tübingen.
Premessa
Gli inizi di questo lavoro risalgono al 1971 quando il «Centro tedesco di studi veneziani» mi offri la possibilitä di trascorrere in Italia un periodo di studi: ringrazio pertanto il prof. H.-G. Beck (Monaco di Baviera) e il prof. A. Buck (Marburgo). Ε ringrazio la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia di aver facilitato in ogni modo questo mio lavoro permettendomi l'analisi diretta del manoscritto originale. Di preziosi suggerimenti per questo lavoro mi sono stati generosi i colleghi dell'Universitä di Padova, in particolare il prof. G. Folena, a cui rivolgo qui il mio ringraziamento; anche alia casa editrice Leo S. Olschki sono debitore di alcuni consigli circa l'edizione del testo. Determinanti per questa edizione le acute osservazioni che mi sono state fatte dal prof. Giuliano Gasca Queirazza di Torino, al quale va la mia profonda gratitudine; al prof. Max Pfister di Saarbrücken, che ha accompagnato col suo interesse questa edizione, il mio vivo ringraziamento. Inoltre mi sono giunti importanti suggerimenti da parte del mio collega di Magonza, prof. W. Th. Elwert, e del mio amico prof. G. Roques di Nancy. Per il non facile lavoro di versione in italiano dell'introduzione, delle note e del glossario ho avuto l'appoggio generoso del mio amico padovano, prof. Michele A. Cortelazzo. Una parte del lavoro redazionale e stata effettuata dai miei assistenti R. Engel e W. Schweickard che qui desidero ringraziare. Infine, per la realizzazione e la stampa di quest'opera la mia riconoscenza va alia Deutsche Forschungsgemeinschaft (Bonn), all'editore della collana dei Beihefte zur Zeitschrift für romanische Philologie, prof. Kurt Baldinger (Heidelberg), e alla casa editrice Max Niemeyer di Tubinga.
V
Indice
Premessa
V
Nota introduttiva
IX
Abbreviazioni
X
Dizionari
XI
Edizioni
XII
A. I N T R O D U Z I O N E
XV
I.
Scopi e funzione della presente edizione
II.
Criteri di edizione 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26.
Abbreviazioni Accenti Apostrofo Apparato Congiunzione e / ef Correzioni Dieresi Divisione delle parole lato Interpunzione Lacune Maiuscole Metrica nen Nomipropri Note Numeri Palatali Parentesi Particolaritä grafiche Punto in alto r s si simpura Vocali (e consonanti)
III. II manoscritto IV. Principali interventi correttivi sulla lezione del manoscritto 1. Distinzione di ο ed e 2. Distinzione di e, i, c, ret
XV XXII XXIII XXIV XXIV XXV XXV XXV XXVI XXVI XXVI XXVI XXVII XXVII XXVII XXVII XXVII XXVIII XXVIII XXVIII XXVIII XXVIII XXVIII XXIX XXIX XXIX XXIX XXIX XXX XXXV XXXV XXXV VII
3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.
Distinzione di i, u, m e η XXXV Distinzione di ί e / XXXVI II nesso cl XXXVI Integrazione di lettere probabilmente abbreviate XXXVI Divisione delle parole (problemi fondamentali) XXXVI Correzioni minori XXXVII Correzioni con conseguenze sulla morfologia ο sulla sintassi. X X X V I I I Interventi correttivi con conseguenze sul lessico ο sul contenuto XXXVIII 11. Bilancio XXXIX 12. Integrazioni tratte da WHR XXXIX
V.
Particolaritä metriche 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11.
Versi di nove sillabe Correzione di versi di nove sillabe Versi di undici sillabe Correzione di versi di undici sillabe Altri versi Fenomeni particolari Forme italiane in relazione al metro Cesura Iato Bilancio Quadro riassuntivo delle lasse
VI. Proprietä linguistiche del manoscritto 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
Osservazioni generali sull'influsso dell'italiano Analisi dei lemmi franco-italiani Problemi linguistici in relazione alia grafia Problemi fonetici Problemi morfologici Osservazioni sulla sintassi Ulteriori particolaritä lessicali e semantiche
VII. Bibliografia
B. TESTO C. E L E N C O DEI NOMI PROPRI D. GLOSSARIO
VIII
XL XL XLI XLI XLI XLI XLII XLII XLIII XLIII XLIV XLIV
XLVIII XLVIII LI LXI LXIII LXV LXVII LXVIII LXIX
1 229 241
Nota introduttiva
L'edizione di un testo italianizzante ο appartenente al cosiddetto francoitaliano (per la discussione di questo concetto non ancora pacifico cfr. EntreeH) comporta una serie di problemi fondamentali come verrä chiarito piü estesamente nell'introduzione. Mentre nell'edizione (tradizionale) di un testo francese antico puö servire, sia pure in misura diversa da caso a caso, la norma linguistica, per un testo come il nostro essa έ molto meno d'aiuto. Si tratta piuttosto di analizzare e ripetere il processo di riproduzione di un testo in lingua straniera da parte del rielaboratore; ciö significa che al centro dell'interesse linguistico stanno proprio le varianti che si allontanano dalle forme conosciute del francese antico. Quello che viene talvolta considerato «errore» e che — a seconda dell'intenzione del curatore — porta a un intervento correttivo della lezione del manoscritto, rappresenta per un testo franco-italiano ο per uno (piü ο meno) italianizzante il tratto caratterizzante che e necessario conservare quando e possibile, se si vogliono comprendere pienamente le proprietä linguistiche di simili prodotti (artistici) mistilingui. Possono darsi non pochi casi dubbi e non chiari nell'interpretazione dei fenomeni di interferenza linguistica che non avrebbe senso e scopo ignorare in un'edizione come questa. Nei casi nei quali il curatore non si e potuto decidere per una interpretazione definitiva, vengono fornite diverse spiegazioni, oppure il passo viene accompagnato da (prowisori) punti interrogativi, giustificati in un settore relativamente poco indagato come quello della lingua e della letteratura franco-italiane. In ogni singolo caso rimane comunque al lettore la possibilitä di formarsi un proprio giudizio sulla base della lezione esatta del manoscritto che viene sempre fornita e l'invito a proporre una piü adeguata interpretazione di ogni passo incerto.
IX
Abbreviazioni
a. = antico agg. = aggettivo art. = articolo a w . = awerbio c. = carta ca. = circa cap. = capitolo cfr. = confronta condiz. = condizionale cong. = congiunzione congiunt. = congiuntivo def. = definito dimostr. = dimostrativo f. = femminile fr. = francese fut. = futuro gall. = gallico gloss. = glossario ib. = ibidem imperat. = imperativo imperf. = imperfetto indef. = indefinito
inf. = infinito interiez. = interiezione interrog. = interrogativo intr. = intransitivo it. = italiano lat. = latino m. = maschile N. = nota nord. = nordico num. = numerale occit. = occitano p. = pagina pi. = plurale r - recto s. = sostantivo sec. = secolo seg. = seguente sing. = singolare tr. = transitivo ν = verso v. - verbo vol. - volume
Ulteriori abbreviazioni seguono il sistema del Lessico Etimologico
X
Italiano.
Dizionari
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XI
Edizioni
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XIII
MussafiaHschrSt = Adolf Mussafia, Handschriftliche Studien, II. Zu den altfranzösischen Handschriften der Markusbibliothek in Venedig, Sitzungsberichte der Philosophisch-Historischen Classe der K. Akademie der Wissenschaften 42, Wien 1863, 276-326. PassChristApresB = A . Boucherie, La Passion du Christ: poöme ecrit en dialecte franco-vinitien du XFVe siicle, R L a R 1 (1870), 18-39, 108-117, 208-231. PassChristNVC = Carlo Castellani, Sul fondo francese della Biblioteca Marciana, a proposito di un codice ad esso recentemente aggiunto: notizie storiche e bibliografiche, Atti del R. Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, s. 7, to. 5 (1893-94), 56-94. PassChristNVM = Robert Massart, Contribution ά Γ etude du vocabulaire de Nicolas de Virone, Melanges Delbouille, Gembloux (Duculot) 1964, I, 421-450. PharsaleW = Hermann Wahle, Die Pharsale des Nicola da Verona, Marburg (Elwert) 1888. PrisePampM = Adolf Mussafia, Altfranzösische Gedichte aus venezianischen Handschriften. I. La Prise de Pampelune, II. Macaire, Wien (Gerold) 1864, RainLesL = Anna Lomazzi, Rainaldo e Lesengrino, Firenze (Olschki) 1972. RenMontVT = Jacques Thomas, L'episode ardennais de Renaut de Montauban, edition synoptique des versions rimies, Brügge (De Tempel) 1962. Rolin = Gustav Rolin, Aliscans, mit Berücksichtigung von Wolframs von Eschenbach Willehalm ..., kritisch herausgegeben, Leipzig (Reisland) 1897; Wiesbaden (Sandig) 1967. RomvK = Adelbert Keller, Romvart, Beiträge zur Kunde mittelalterlicher Dichtung aus italienischen Bibliotheken, Mannheim (Bassermann) 1844. RolandinC = Carla Cremonesi, Berta e Milon. Rolandin. Codice Marciano XIII, Milano—Varese (Cisalpino—Goliardica) 1973. RolC/V7F = Wendelin Foerster, Das altfranzösische Rolandslied, Text von Chäteauroux und Venedig VII, Heilbronn (Henninger) 1883. RolV4G = Giuliano Gasca-Queirazza, La Chanson de Roland nel testo assonanzato franco-italiano, Torino (Rosenberg/Sellier) 1954. W H R = Erich Wienbeck / Wilhelm Hartnacke / Paul Rasch, Aliscans. Kritischer Text, Halle (Niemeyer) 1903. Per tutte le altre abbreviazioni particolari cfr. le mie Lexikalische Untersuchungen zur Interferenz: die franko-italienische «Entree d'Espagne», Tübingen (Niemeyer) 1979 [ = EntreeH]. Le ulteriori sigle corrispondono ai principi del D E A F e del LEI.
XIV
A . Introduzione
I.
Scopi e funzione della presente edizione
Alia lettura della versione franco-italiana della Bataille d'Aliscans, poi chiamata Aliscans, si pongono alcune questioni:
d'ora in
- che senso e che fine puö avere l'edizione separata di un testo tramandato in piu di un manoscritto? - le relazioni fra i manoscritti permettono un simile procedimento? - le edizioni giä pubblicate giustificano una tale nuova edizione? - esiste un fondato interesse linguistico per la presentazione del testo? - le caratteristiche filologiche e letterarie del manoscritto parlano a favore della pubblicazione di un solo settore della tradizione complessiva deXYAliscansl Queste domande verranno prese in considerazione nelle osservazioni seguenti che non hanno la pretesa di trattare per esteso i problemi fondamentali della ricerca sulVAliscans (al quale si e guardato negli ultimi vent'anni con crescente attenzione), ma di dare un'analisi dettagliata della versione italianizzante e delle sue proprietä linguistiche, della ampiezza delle interferenze dovute a un copista italiano (spesso definite «corrotta mescolanza linguistica»), al cui intervento va ricondotta in un certo senso la particolare attrattivitä di questo manoscritto. Con la pubblicazione nel 1967 del suo studio sulla Geste de Guillaume d'Orange dans les manuscrits cycliques, Madeleine Tyssens ha fornito un filo conduttore in grado di orientare tutte le ricerche successive relative alia tradizione manoscritta, ai rapporti reciproci delle diverse versioni del vers orphelin e a proposito dei problemi generali concernenti la chanson de geste Aliscans. L'opera έ tramandata nei dodici manoscritti: -
B.N.fr. 774 (A 1 ), B.N.fr. 1449 (A 2 ), B.N.fr. 368 (A 3 ), Milano Trivulzio 1025 (A 4 ), Royal Brit. Mus. 20 D XI (B 1 ), B.N.fr. 24369-24370 (B 2 ), XV
- Β.Ν.fr. 1448 (D), - Berna, Bibl. de la Ville 296 (E), - Boulogne-sur-Mer, Bibl. Munic. 192 (C), - Parigi, Arsenal 6562 (ars), - B.N.fr. 2494 (F), - Venezia Marciana fr. VIII [= 252] (M) oltre che nel ms. Sovile (As) perdu to; inoltre frammenti sono contenuti nei Fragments de Cambridge et de Moscow, una lassa e infine citata nel Roman de la Violette1. Secondo la Tyssens abbiamo di fronte tre tappe storiche de 11'Aliscans con tre diverse versioni: Aliscans ( . . . ) est l'une des plus belles chansons du cycle et celle qui connut sans aucun doute le plus grand succds: le nombre des copies en est le meilleur signe. En outre, eile fut remaniee plusieurs fois et les versions que nous en avons nous permettent de distinguer trois «6tats» du poöme: 1) une forme ancienne, dont les vers 1981 ss de la Chanson de Guillaume nous donnent une image assez alt6r6e; 2) un premier remaniement harmonieux et bien construit conservö par le ms. Μ et, dans une moindre mesure, par les mss B, D et F; 3) un texte, enfin, gate par de longues interpolations (notamment le röcit de combats interminables que Rainouart soutient contre toute une s6rie de pai'ens hideux) et qui est conservö dans la plupart des copies2.
Anche Jeanne Wathelet-Willem sottolinea il successo della chanson presso il pubblico medievale e i lettori contemporanei: La chanson d'Aliscans a incontestablement connu un trds grand succes; on n'en veut pour preuve que le nombre de mss. qui nous l'ont conserv£e: de toutes les chansons du groupe de Guillaume c'est celle qui nous est parvenue dans le plus grand nombre de manuscrits. Son succes a 6te tel qu'elle a vraisemblablement fait oublier son modele et I'autre ceuvre d6riv£e de celui-ci, G" [= la seconda parte della Chanson de Guillaume riscoperta nel 1903]. Ecrite vers 1185, ä une 6poque ou le roman, avec ses fictions amoureuses, commengait ä exercer son influence sur le genre epique, Aliscans a denature, pour introduire une intrigue amoureuse, la ligne psychologique de la peinture d'un des protagonistes, Rainouart. De surcroit des scribes indiscrete ont ä plaisir, dans certaines copies, multiplid les 6pisodes horrifiques oü le h6ros au tinel lutte contre des pai'ens de plus en plus hideux. Rainouart est ainsi devenu une sorte de fantoche, une baudruche redoutable qui, ä partir de son entröe en scene, dclipse de ses aventures burlesques ou grandguignolesques les vrais hdros du drame3.
La grande diffusione de\VAliscans rende difficile il chiarimento dei rapporti reciproci dei singoli manoscritti: La tradition manuscrite de cette chanson est incontestablement plus touffue que celle de tous les autres poemes de la geste et les rapports qui unissent les 1 2 3
Cfr. Tyssens, La geste, 39—45. Ib., 249. Wathelet-Willem, Le personnage, 176—7. XVI
difförentes versions sont ä ce point inextricables que la critique a proposd jusqu'ici plusieurs syst£mes absolument difförents et que les derniers 6diteurs du po£me [= W H R ] n'ont pu se mettre d'accord ä ce propos 4 .
In questa sede e sufficiente limitare le ulteriori informazioni alia posizione di M, la versione franco-italiana della Marciana. Mentre P. Lorenz afferma ancora: «Der Text von Μ steht dem Original am nächsten, obgleich er italianisiert und seine Wort- und Flexionsformen oft bis zur Sinnlosigkeit verunstaltet sind»5 ed aggiunge che rispetto a tutti gli altri manoscritti il testo di Μ forma una redazione a parte6, questa opinione e stata in parte modificata dalla Tyssens: «Persuade de la precellence de Μ, P. Lorenz a plaide avec beaucoup trop de chaleur et en utilisant n'importe quels arguments une cause qui — au demeurant — n'ötait pourtant pas mauvaise»7. Essa richiama l'attenzione sulla «övidente parente de D et Μ d'une part, de F et Β de l'autre»8 e giunge ai seguenti risultati: Certains manuscrits d'Aliscans auraient fait sauter ces 616ments disparates [= il matrimonio di Rainouart e Aelis] mais Μ et D seraient restes plus prös de l'ancienne tradition. Μ aurait ensuite combin6 la tradition d'Aliscans, avec celle du Rainouart, dont il avait connaissance par ailleurs. Ainsi, ce n'est pas le seul manuscrit M, mais aussi le manuscrit D qu'il faut opposer ä tous les autres. [...] Ces deux manuscrits ont d'ailleurs toute une serie de Ιεςοηβ communes et leur parente n'est pas douteuse. Disons encore que le meilleur argument en faveur de Γ excellence de la tradition de Μ est qu'il est le seul, avec les manuscrits Β 1 B2, ä ne pas ins6rer dans la 4
5 6
7 8
Tyssens, La geste, 247; cfr. ib., 261 e Tyssens, Aliscans, 152: «rien n'est simple dans la tradition d'Aliscans». Lorenz, Das Handschriftenverhältnis, 392 (spaziato nell'originale). Ib., 392 —407 e in particolare i seguenti passi: «Aber da Μ nun einmal die dominierende Stellung erhalten hat, ist man wohl zu der Annahme berechtigt, daß der Schluß der Chanson nicht in der Redaktion M, sondern in derjenigen der anderen Hss. eine Umarbeitung ist, zumal letztere Redaktion schon für w . 8153—8321 verantwortlich gemacht worden ist» (405); «Zum Schlüsse möchte ich nicht versäumen, darauf hinzuweisen, daß Μ unter den erhaltenen Hss. auch dadurch eine Sonderstellung einnimmt, daß sie allein nur den -Text bringt, ja daß Μ die einzige Hs. ist, die außerhalb der zyklischen Überlieferung der Geste de Guillaume d'Orange steht» (406); «(...) aber immerhin liegt die Vermutung nahe, daß eine dem Original nicht zu fern stehende, nur und vielleicht noch enthaltene Abschrift verhältnismäßig früh (um 1200) nach Italien gebracht, hier einmal, wahrscheinlich mehrmals wörtlich abgeschrieben und dabei italianisiert und stark entstellt worden ist. Grade so ist es recht gut denkbar, daß der Text bis ins 14. Jahrh. hinein, aus dem der Codex Marcianus stammt, verhältnismäßig treu und unverfälscht blieb, da er hier in Italien am besten geschützt war vor Berührung mit der in Frankreich selbst umgestalteten Überlieferung» (406); «Eingreifende Veränderungen, wie wir sie zahlreich bei den Hss. m, C, e, d, LV, a [= C, E, D, F, Β1, B2, ars\ feststellen können, haben sich die italienischen Abschreiber, denen wir Μ verdanken, nicht erlaubt» (407). Tyssens, La geste, 258. Ib., 257. XVII
deuxieme bataille d'Aliscans le long recit des combats de Rainouart contre Agrapart, Crucados, etc. 9 . In questo quadro v a n n o citati in particolare i punti 2 e 3 delle sue d i e d piü importanti conclusioni sulla tradizione de\YAliscans\ 2) les mss M e t D sont apparentes; 3) dans ces deux groupes [= Β e F, Μ e D], les mss Μ et Β derivent plus directement de la version ancienne, qui ignore le recit des combats de Rainouart avec toute une serie de pai'ens redoutables, mais le prototype Β a considerablement remanie le texte de cette version10. La v e r s i o n e franco-italiana assume poi una particolare importanza anche in c o n f r o n t o c o n gli altri manoscritti: Au sein de ce groupe [= D, F, Β1, B2\, Μ occupe une place excellente. S'il ne peut pas etre question de le prendre comme base d'une edition critique — ni de voir en lui une copie exceptionnellement fidele —, il n'en reste pas moins qu'il nous permet souvent de contröler l'eventail des lemons offertes par les autres copies et meme, comme on l'a vu, de remettre en question les rapports du Guillaume et d'Aliscans. II est, ainsi, malgre ses legons incomprehensibles, malgre sa metrique ddsorganisee, un temoin extremement precieux11. D i fronte a queste affermazioni sul rapporto c o n gli altri manoscritti e sull'importanza generale di M, l'attenzione c h e si e finora prestata al carattere linguistico della versione franco-italiana, e stata secondaria. Cosi W i e n b e c k / H a r t n a c k e / R a s c h si s o f f e r m a n o s o l o b r e v e m e n t e sulle caratteristiche di M : «Im übrigen ist Μ eine H s . , deren Schreiber nicht einmal des Französischen mächtig war. Er m u ß Italiener g e w e s e n sein und hat geradezu Wortmonstra o h n e j e d e s Verständnis hingeschrieben. D a ß eine solche H s . w o h l d e m Text nach, keinesfalls aber d e n F o r m e n nach brauchbar ist, sollte selbstverständlich sein» 1 2 . La Tyssens entra un po' piü diffusamente in merito all'influsso italiano in Μ: A propos de ce dernier manuscrit, il faut signaler qu'il est sans aucun doute l'oeuvre d'un copiste italien. Cependant sa version est moins italianisee que celle de beaucoup d'autres manuscrits executes dans la p£ninsule. Si l'adaptation de la langue des textes fran^ais aux exigences d'un public italien a ete progressive, le ms. Μ nous permet certainement d'apercevoir une des premiöres dtapes de cette adaptation. II est meme assez vraisemblable que les graphies italiennes, dispersees gä et lä dans le texte parmi les graphies frangaises des memes mots, ne sont pas le fruit d'un travail systematique, mais qu'elles ont en quelque sorte echappe au copiste. L'e muet final est parfois remplace par a, tres rarement par ο; la voyelle prosthetique disparait frequemment; on trouve quelques rares formes plus typiquement italiennes ( pour , pour ) ou simplement archai'ques. Bien entendu, ces modifications entrainent une impor9 10 11 12
Ib., 2 6 3 - 4 . Ib., 264. Tyssens, Aliscans, WHR, XXVII. XVIII
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tante alteration de la metrique et comme, de plus, le scribe saute ou intervertit frequemment des mots, 861 vers, sur les 7778 que compte le manuscrit, sont faux, soit plus de 11%13. La mancanza di analisi piü dettagliate va evidentemente ricondotta al fatto che fino a oggi non e stata pubblicata nessuna presentazione esatta della versione franco-italiana 14 . Le edizioni a disposizione trattano Μ in maniera diversa. Jonckbloet prende in considerazione i manoscritti A1, A3, B2, ars. Nell'edizione di Guessard-Montaiglon Μ appartiene a quei manoscritti che sono stati coscientemente tralasciati ο che non erano disponibili: «Ainsi nous avons fait servir ä notre edition six des douze manuscrits de la chanson d'Aliscans. Voici l'indication de ceux que nous avons cru pouvoir negliger, ou qu'il nous etait impossible d'utiliser: [ . . . ] VI. Manuscrit de la Bibliotheque de Saint-Marc, ä Venise, VIII (frangais), CIV, 5»15. Rolin infine offre alcune notevoli varianti di M, ma rimane impossibile un'analisi linguistica del testo franco-italiano su questa base 16 . L'edizione critica di Wienbeck/Hartnacke/Rasch apparsa nel 1903 rappresenta indubbiamente il piü grande progresso. Che non si tratti, nonostante l'indiscutibile valore filologico, di una collazione completa, fu presto riconosciuto. R. Weeks p.es. da il seguente giudizio nella sua recensione: [...] nous sommes tellement eloignes de posseder avec exactitude les legons des mss. que ce ne serait pas la peine d'etablir une nouvelle numerotation pour une edition qui ne saurait etre definitive. [...] 3. A la p. 20 de sa these sous sa premiere forme (Halle, 1901), M. W. dit qu'on ne pourra etablir un texte vraiment critique ni une filiation satisfaisante des mss. qu'apres une nouvelle et exacte collation de tous les mss. II ne croyait peut-etre pas si bien dire. [...] Quoiqu'il y ait un grand nombre de passages ou on serait porte ä suggerer une autre Ιεςοη que celle adoptee par les editeurs, le texte est en general correct et satisfaisant. On ne peut pas en dire autant des variantes. Si Ton examine soigneusement les variantes, en les comparant avec les mss., on constate qu'elles sont loin d'etre au complet, et qu'elles renferment bien des erreurs. [...] Les jeunes editeurs ont abord6, un peu ä la 16gere peut-etre, une des plus lourdes täches qui s'imposent ä un öditeur de po£mes en ancien frangais. Si leur attente reste un peu desue, la faute en est, pour une part, ä autrui, car ils ont peche par un exces de confiance dans les collations qu'ils n'avaient pas faites eux-memes. En somme, le travail des trois editeurs, malgre les imperfections que nous avons dü y relever, temoigne en faveur de leur zele, de leur diligence et de leur bonne foi17. Da questo punto di vista Lorenz non si discosta sostanzialmente da Weeks: «Auch eine Anschrift von Μ hat er [— Wienbeck] offenbar einge13 14 15 16 17
Tyssens, La geste, 248—9; cfr. Tyssens, Aliscans, 148. Cfr. Tyssens, La geste, 247 N.3. Guessard-Montaiglon, Aliscans, XCII e XCVI. Su tutte e tre le edizioni cfr. WHR VII—IX e le recensioni citate in bibliografia. Weeks, rec. a WHR, 309, 310, 311-2, 316. XIX
sehen, denn er gibt die M-Varianten mit größerer Vollständigkeit als Röhn, aber immer noch nicht ganz erschöpfend» 18 . La Tyssens parla di «une varia lectio ä peu pres complete» 19 . Se qui di seguito vengono dati 20 esempi che documentano discordanze e disaccordi fra WHR e M, questi non mirano in nessun modo a sminuire il valore fondamentale di questa edizione; piuttosto si tratta di indicare la difficoltä ovvero l'impossibilitä di formarsi un quadro chiaro dei problemi dei testi franco-italiani e delle loro proprietä linguistiche con l'aiuto delle edizioni a nostra disposizione. Riguardo alla relativamente alta percentuale di versi con differenze fra la lezione di Μ in WHR e quella dell'originale (ad esempio i versi 350, 509, 831, 1440, 1446,1504,1545-6, 1559,1876-7, 1966, 2018, 2076, 2276, 2533, 3010, 3236, 3381, 4028-32, 5888, 7330 - giä da questi numeri ci si puö rendere conto che i tre curatori riproducono le varianti in misura molto diversa), si deve considerare che, come si legge nell'introduzione 20 , i curatori avevano a disposizione solo una copia di M: 350 Mais tot Ii orerat deschase lo matin [abbreviazioni in corsivo, accenti e segni di interpunzione dell'editore] — WHR 335 Mes tot Ii eurent desquasse Ii mastin, Μ [sempre nell'apparato] Mas, porfendu, lo matin 509 Corn e busines menent tel taborie — WHR 450e Cors et boisines meinent tel taborie, Μ fehlt [sie] 831 Or vos voi mor§, tant je sui plus dolans — WHR 742 Or vos voi mort par dales ces estans, Μ Or te v. m. p. d. c. arcans 1440 Li cons Guillelmes Ii hurte, en vers l'[a] abatu — WHR 1306 Enpaint le bien, envers Γ a abatu, Μ Guill. (also Alex.) [preceduto da: bA Li cuens le hurte] 1446 De ton servixe ais gi'erdon eü — WHR 1308 [nessuna indicazione sulla resa di questo verso in M] 1504 Ne nesun home qe de mere soit neg — WHR lassa XLI [nessuna indicazione sulla resa di questo verso in M] 1545—6 D'armes pai'nes fu mult adobez; / Estragnement fu grande sa fiertez — WHR 1379a-b D'armes paienes iert molt bien adoubes, / Estrangement iert grande sa fiertes, «st. nur ABb» 1559 Dex Ii secore e Ii saint de Bertagne — WHR 1390 b Diex les secore et Ii sains de Bretaigne, Μ qi est rois soveraine 1875—7 Ε je sui sols, ne m'en doit [on] blasmer. / Guilldmes I'oit, n'ot en lui qe irer, / L'aume deslace, lait la ventayle aler — WHR 1660—1 Chaiens sui seule, ne m'en doit on blasmer. / Ot le li quens, lait la ventaille aler, «Ab zieht den Vers [1661] auseinander zu ...» 18 19 20
Lorenz, Das Handschriftenverhältnis, Tyssens, La geste, 29. WHR, VI. XX
387.
1966 Por amor deu qe en crois fu pene t 23 volte (enramee > entamee, 273, trameron > trameton, 402, rasir > tasir, 699, ecc.); — r > i 13 volte (paran > paian, 489, pors > pois, 925, hart > hait, 1271, ecc.); — i > r 6 volte (Apies > Apres, 27, fasais > fausars, 271, estiain > estrain, 963, ecc.); — casi particolari delle lettere finora trattate 59 volte (ir > u, 80, ch> t, 325, ecc.). 3. Distinzione di i, u, m e η La differenziazione fra le lettere i, u, m e n, soprattutto unite fra di loro, e in molti casi una questione di interpretazione, perche le diversitä nella scrittura sono minime. In particolare il tratto che unisce i due segni verticali della u e della η e in generale debole, cosicche spesso έ solo la lettura dell'intera parola ο della riga che permette di prendere una decisione. Vanno considerate le seguenti correzioni: XXXV
— η > u (ο ν) 29 volte (Henes > Heues, 7, Anceber > Auceber, 158, 160, ecc.); — u > η 21 volte («OS > «OS, 246, caus > cans, 752, ÜSIIASI > Einsi, 1362, ecc.); — casi particolari di i, u, m, η 76 volte (nu > un, 279, 2966, 5061, ui > m, 886, um > in, 911, ecc.). 4. Distinzione di s e / La grafia di / si distingue dal segno usato per la s all'inizio ο all'interno di parola (£•) solo per il proseguimento a sinistra del tratto orizzontale. In particolare sono state apportate le seguenti correzioni: — s > f 14 volte (rasice > rafice, 69, malsie > malfie, 125, su > fu, 794, ecc.); — f > s 12 volte (profier > prosier, 140, uoi fin > voisin, 345, fieut > sieut, 1894, ecc.); — casi particolari (p. es. u > f , 3443). 5. II nesso cl Nella successione di c e /, le due lettere sono spesso (in totale 21 volte) saldate in un unico segno simile a d: Ondes invece di Oncles, 129, onde invece di oncle, 194, 204, ecc. 6. Integrazione di lettere probabilmente abbreviate In alcune parole mancano, per un totale di 129 casi, una ο piü lettere, che possono essere integrate con l'aggiunta di un segno di abbreviazione (compendio), per lo piü sulla vocale precedente. Sono state corrette le seguenti forme: — η 86 volte (co«[n]), 217, Mai[n]t, 222, 242, ecc.); — m l volta (e[m]ploier, 7705); — u 4 volte (ma[u], 1485, M[u]/f, 3585, va[u]t, 3725, ecc.); — r 21 volte (ce[r]s, 597, p[r]ingue, 719, laisse[r], 1007, ecc.); — st 7 volte (e[st], 499, 1031, 1820, ecc.; oppure e, italianismo); — er 4 volte (dev[&r]s, 611, arb[er]gant, 4104, s[er]viray, 6725, ecc.); — i 1 volta (naq[i]stes, 622, oppure: naq[m\stes)\ — es 1 volta (Guillelm[es\, 478); — g 3 volte (Gibor[g], 2737, 7510, 7701); — ra 1 volta (g[ra]ni, 7634). 7. Divisione delle parole (problemi fondamentali) La questione della divisione delle parole si rivela difficile perche il copista si comporta irregolarmente a questo proposito, in particolare nel trattaXXXVI
mento delle enclitiche e delle proclitiche. Le irregolaritä rendono difficile, quando non impossibile, una linea di condotta unitaria nella soluzione di questo problema. Ci si e allontanati solo raramente dal principio generale dell'edizione di modificare il meno possibile la lezione del manoscritto; soprattutto la sequenza del davanti a sostantivo iniziante per vocale έ stata sciolta in de + Γ (29 occorrenze, 65 , 87, 301, ecc.); analogamente si e operato per altre sequenze per un totale di 28 casi: qil (320, 3323, 3461, ecc.), Aysil (601), nel (1205, 2313, 2580, ecc.), al (1918), dele (2221, 6474), el (2632, 3187, 4016), qel (3139, 3535, 5164), sil (3491, 6687, 7308), des ο del (4491), dela (4748), sila (6703), silen (6733). Per i restanti 167 casi si tratta di: — contesti nei quali la costruzione sintattica non sarebbe spiegabile senza l'intervento correttivo; — costruzioni nelle quali la forma dell'articolo indefinito (un ο une) muta il genere del sostantivo senza che al curatore siano noti simili scarti in altri testi (franco-italiani); — correzioni richieste dal contenuto; — nomi propri che nel testo ricorrono prevalentemente (secondo il principio di maggioranza) nella forma corretta; — aferesi che, secondo l'esperienza del curatore, non sono correnti in altri testi antico-francesi compresi i franco-italiani; — contesti nei quali, oltre a uno dei motivi citati, si verifica una irregolaritä metrica35. 8. Correzioni minori Si tratta di 110 casi di diverse piccole correzioni che non toccano ne le particolaritä grafiche del manoscritto indicate finora ne causano conseguenze morfologiche ο lessicali, come mutamenti della persona, del numero ο del tempo, modificazioni della costruzione sintattica ο della divisione 35
Cfr. i versi 18, 24, 35, 41, 128, (532, 1113, 1900, 5258, 5579, 5920, 247, 287, 368, 412, 542 (1121, 1131, 1429, 1912, 2185, 2221, 2350, 3104, 3975 , 4580, 4601, 5009, 5185, 5200, 5892, 5913, 6641, 6673, 845, 884, 937, 947, 994, 1003, 1009, 1072, 1258, 1409, 1588, 1621, 1641, 1643, 1646, 1657, 1755, 1803, 1894, 1920, 1953, 1992, 1998, 2045, 2046, 2055, 2105, 2141, 2231, 2255 (2296, 5146, 7756), 2304, 2501, 2508, 2517, 2548, 2704, 2737, 2777 (4020), 2827, 2967, 2978, 3205, 3221, 3226, 3441, 3519, 3603, 3653, 3836 (4134, 6522, 7365), 3942, 3966, 4109, 4164, 4371, 4535, 4651, 4660, 4699, 4791, 4909, 5011, 5022, 5087, 5161, 5162, 5175, 5224, 5225, 5228, 5251, 5434, 5664, 5763, 5791, 5822, 5840, 5841, 5880, 5886, 5896, 6117, 6474, 6558, 6611, 6624, 6632, 6634, 6679, 6686, 6741, 6761, 6847, 6935, 7097, 7122, 7242, 7426, 7594, 7653, 7655, 7692, 7733.
6488), 246, 2352, 3080, 6888), 764, 1628, 1636, 2012, 2042, 2366, 2480, 3141, 3165, 3897, 3938, 4918 , 5003, 5504, 5658, 6536, 6538, 6956, 6963,
XXXVII
delle parole, variazioni semantiche ο contenutistiche: 21, 55, 57, 93, 101, 104, 123, 288, 295, 330, ecc. (cfr. l'apparato). 9. Correzioni con conseguenze sulla morfologia ο sulla sintassi I fenomeni trattati in questa rubrica si possono distinguere in tre gruppi, senza tuttavia che fra di essi si possano tracciare confini netti: — correzioni con possibili effetti sulla morfologia, in quanto il mutamento della forma di una parola puö riflettersi sul tempo, sul modo, sul numero ο sulla persona; — correzioni con effetti sulla costruzione di una frase senza tuttavia che la sua struttura risulti fondamentalmente modificata; — correzioni con effetti sulla grammatica, nel senso che il cambiamento di un'espressione lessicale provoca un nuovo tipo di costruzione nella frase (ad esempio il cambio di caso nell'oggetto); appartengono a questo gruppo anche possibili cambi di genere di sostantivi ο pronomi (con eccezione di quelle correzioni riguardanti la divisione delle parole giä trattate al punto 7). Questi tre gruppi sono stati presentati secondo un ordine crescente di complessitä; negli elenchi che seguiranno gli esempi che si riferiscono a piü di uno di questi gruppi saranno citati nel gruppo piü complesso. Interventi correttivi con conseguenze morfologiche si trovano in 278 versi: soife] (208), i[l] (233), vei'seg (invece di vesieg, 254), perdra(i) (340), fustfes] (427), ecc. 36 . Gli interventi riconducibili alia seconda categoria (modificazioni di una frase che non ne intaccano la struttura) riguardano 239 versi: qe tot [a] a bayler (150), n'est mais [hom] (197), [e] (251), e lor cors tot sanglant (invece di lor el c. t. s., 462), S'estre poeg a Orence (me) meneg (589), catre foig (invece d i / . c., 596), ecc. 37 . Del terzo gruppo di correzioni (con conseguenze grammaticali) fanno parte 93 casi: Mais Vivian teing je [au] plus ardi (226), s'ot la brace qaree (invece di si I'ot la brace qaree, 292), lo jeta a[u] baron (393), Vient [en] I'Archant (441), Pis de[s] glotons qi les ont engendrez (578), A[u] duel q'il meine (807), ecc. 38 . 10. Interventi correttivi con conseguenze sul lessico ο sul contenuto In una serie di casi l'introduzione di una correzione comporta un mutamento lessicale ο contenutistico, ο perche con il cambio di una lettera si da alia 36 37 38
Cfr. l'apparato e le note al testo. Cfr. l'apparato e le note al testo. Cfr. l'apparato e le note al testo.
XXXVIII
forma un altro significato ο perche con la sostituzione di un'intera parola ο di una costruzione si introduce un'espressione completamente nuova richiesta dal contesto. Va da se che il numero di questi interventi deve essere il piü ristretto possibile; nondimeno si contano in totale 271 casi, oltre a 4 correzioni giä apportate dal copista (1724, 2452, 7535, 7762) e 2 spostamenti dell'ordine dei versi dovuti alla successione narrativa (1760—1, 7322—9): lo [sens] cuida marir (48), Entre paiens se vait ademetant (invece di Entre ses mains se vait a deu jetant, 70), qant je aifoi'tant (invece di tint je cifo'itant, 94), ecc. 39 . 11. Bilancio La maggior parte delle correzioni apportate dal curatore sono interventi sulle particolaritä grafiche del manoscritto ο del copista; a fronte di 645 interventi puramente grafici stanno 521 correzioni con effetti sulla morfologia ο sulla sintassi e solo 271 con effetti sul lessico ο sul contenuto. I problemi della divisione delle parole conducono in 224 casi a irregolaritä che non possono essere considerate senz'altro caratteristiche del copista (p.es. ese, 10, sa testa, 91) e che perciö non sono state sommate ad esse. Se ne deduce una percentuale del 21,4% di correzioni (quasi 1660 versi su 7773), fatta eccezione delle integrazioni di interi versi trattate nel prossimo paragrafo. In altre parole il curatore si e visto costretto a discostarsi dalla lezione del manoscritto quasi ogni cinque versi. 12. Integrazioni tratte da WHR I versi stampati in corsivo e con rientro sono stati introdotti nel testo secondo la versione di WHR quando e apparsa evidente una lacuna nella sequenza narrativa ο nella successione sintattica. In totale sono stati inseriti 29 versi tratti da WHR in 24 luoghi; di questi 10 sono dovuti a motivi sia sintattici sia contenutistici (29, 217, 457, 582, 3319, 3359, 3 8 3 5 a - d , 4005, 4218, 4827), 14 a motivi prevalentemente contenutistici, nel senso che la struttura della fräse corrisponde ad una normale costruzione francese anche senza l'aggiunta, che risulta rilevante piuttosto dal punto di vista del significato (324, 666, 1460, 1657, 1807, 2372, 2699, 4407, 4921 a - b , 5 1 0 2 a - b , 5730, 5815, 6031, 7636). In 7 casi l'integrazione da WHR contribuisce notevolmente alla comprensione del passo, ma non risulta indispensabile ne per la sintassi ne per 11 contenuto; e parso perciö corretto introdurre il verso solo nelle note (1415, 2842a—c, 2943, 5 1 6 2 a - g , 6010, 6504 ed inoltre 7 7 0 5 a - c al posto di un unico verso del manoscritto).
39
Cfr. l'apparato e le note al testo. XXXIX
Rimangono 11 passi che senza un intervento integrative), sostitutivo ο correttivo sulla base di WHR sarebbero incompleti ο privi di significato: 2660 2675 4081 5373 5468 5759 5760 5815 6479 6984 6986
in parte corretto e integrato in parte integrato sostituito il primo emistichio in parte corretto in parte corretto integrate sette sillabe integrate otto sillabe integrato il secondo emistichio corretto il secondo emistichio corretto il secondo emistichio corretto il primo emistichio.
V. Particolaritä metriche II metro regolare del manoscritto e il decasillabo francese (decasyllabe) che, nella sua veste regolare, compare con la cesura dopo la 4a sillaba; l'accento nel primo emistichio si trova per lo piü sulla seconda sillaba, mentre il ritmo del secondo emistichio e analogo a quello dell'alessandrino. Poiche la terminologia italiana (novenario, endecasillabo, ecc.) non puö essere applicata nel caso di Aliscans, i versi ipometri e i versi ipermetri possono essere interpretati e definiti solo come deformazioni del decasillabo francese, cioe come decasillabi difettivi di nove ο di undici sillabe. Non si puö escludere che le irregolaritä del metro risultino dalla recitazione del testo; sottolineano perciö la tradizione orale del Cod.Marc.fr. VIII. Nell'esame delle proprietä metriche del manoscritto si sono trattati innanzitutto i versi la cui lunghezza si discosta da quella consueta nel testo, il decasillabo francese; sono inoltre presi in considerazione lo iato e le particolaritä che derivano dall'introduzione di forme italiane, soprattutto a proposito della cesura. Di regola le deviazioni dal decasillabo francese non valgono come argomento decisivo per un intervento nella lezione del manoscritto; comunque tutti i casi di deviazione sono segnalati nelle note dove e data, quando possibile, la forma che permetterebbe la regolaritä del verso, dedotta dal confronto con gli altri manoscritti (cfr. i criteri di edizione). La parte finale e un quadro riassuntivo delle lasse. 1. Versi di nove sillabe La deviazione piü frequente dal decasillabo francese e costituita dal verso di nove sillabe: in 529 casi non viene raggiunta la misura piena del verso; in questo numero sono compresi quei versi che risulterebbero decasillabi XL
francesi solo supponendo uno iato fra una -e finale e la vocale iniziale della parola successiva (cfr. il paragrafo sullo iato e le note): 1, 3, 43, 72, 83, 90, 130, 137, 172, 180, 192, 214, ecc.
2. Correzione di versi di nove sillabe Spesso un verso raggiunge la misura del decasillabo francese solo attraverso una correzione del curatore resa necessaria da motivi linguistici; per la caratterizzazione della metrica del manoscritto tuttavia questi versi vanno considerati come devianti dalla misura regolare. Si tratta di 157 casi: 150, 167, 197, 208, 226, 359, 411, 412, 422, 427, 488, 579, ecc. Sommando questi versi a quelli trattati nella rubrica precedente si arriva ad una percentuale dell' 8 , 8 % (686 su 7773), cioe circa un verso ogni undici e un verso di nove sillabe.
3. Versi di undici sillabe Al secondo posto delle deviazioni metriche si trova il verso di undici sillabe; si tratta in totale di 310 versi prescindendo da quelli con forme italiane nella cesura ο davanti a parola iniziante per vocale (cfr. piü avanti): 26, 112, 190, 198, 247, 263, 346, 353, 357, 414, 421, 440, ecc.
4. Correzione di versi di undici sillabe Come per i versi di nove sillabe, anche per questi versi la misura regolare deriva solo da un intervento correttivo nella lezione del manoscritto; si contano 112 versi: 52, 386, 392, 397, 443, 497, 575, 584, 589, 670, 704, 730, ecc. In totale circa un verso ogni 19 risulta nel manoscritto verso di undici sillabe (percentuale del 5 , 4 % , pari a 422 casi su 7773).
5. Altri versi Versi con meno di nove sillabe si incontrano piü raramente. Si hanno otto sillabe ai versi 187, 676, 1193, 1221, 1601, 1713, 1980, 2123, 2143, 2367, 2464, 3151, ecc. A questi 38 versi di otto sillabe si aggiungono 5 versi di sette sillabe: 517, 4356, 7046, 7253, 7551, In 46 casi la misura regolare viene oltrepassata di due ο piü sillabe; risultano di dodici sillabe 43 versi: 531, 646, 734, 1283, 1817, 2046, 2374, 2382, 2484, 2510, 2540, 2560, ecc. Di tredici sillabe sono i versi 864, 1916, 4813. XLI
6. Fenomeni particolari Ulteriori deviazioni sono rappresentate da quei versi che nonostante una correzione non raggiungono la misura regolare ο da quelli che sono diventati decasillabi francesi solo in seguito a un intervento del curatore (a parte i giä citati versi di nove e undici sillabe nel manoscritto). Al primo gruppo appartengono 16 versi: 856, 960, 1237, 1530, 2135, 2512, 2714, 4359, 5373, 5544, 5712, 5860, 5948, 6136, 6326, 6843; al secondo 21: 296, 502, 887, 1440, 2344, 2608, 2675, 3507, 3545, 4029, 4045, 4363, 4771, 5759, 5760, 5815, 5838, 6692, 7079, 7526. Solo rinunciando alia scrittura, altrimenti consueta, con dieresi possono risultare regolari i seguenti 8 versi: 164, 264, 360, 1317, 1579, 2255, 2777, 3076. In tre casi il vocativo del nome proprio Guillelme(s) in forma abbreviata e sciolto senza -s davanti ad una parola iniziante per vocale, in modo da raggiungere la misura normale: 650, 1936, 7694. I versi 986, 1709, 2430, 2493, 2927, 3123, 3757, 4578, 4950, 7217 presentano particolaritä di vario genere (proparossitone nella cesura, correzioni senza mutamento del metro, sequenze vocaliche poco chiare). Un gruppo a se formano quei versi che nel manoscritto appaiono come decasillabi francesi, ma la cui costruzione linguistica esige una correzione che porta a irregolaritä metriche. Si tratta dei versi: 65, 1725, 2053, 2685, 3132, 3212, 3676, 3898, 4647, 4722, 4992, 5681, 6049, 6584, 7517. 7. Forme italiane in relazione al metro Ricadono in questa sezione quattro gruppi di versi; in primo luogo si tratta di forme verbali della 3a persona singolare della l a coniugazione in cesura, che per la loro forma (-a finale) potrebbero essere considerate dei passi simple, tanto piu quando nel contesto ricorrono altri tempi del passato (p.es. 3247, 7554). Nel caso di una loro interpretazione come forme italiane (parossitone, del presente) rimane conservata la regolarita del verso; se le si considera invece come forme di passi simple, allora 49 versi vanno ricondotti tra le deviazioni della misura regolare del verso: 35, 44, 48, 128, 156, ecc. 40 . Fuori della cesura si pone il problema se si tratti di una forma italiana di a 3 persona singolare presente ο di una forma francese di 3a persona singolare passi simple anche davanti a parola che inizia per vocale, se in questa maniera il mantenimento della -a finale comporterebbe un verso di undici sillabe: 166, 992, 1052, 3210, 3868, 6221, 7117, 7390. 40
Inoltre i versi 261, 302, 917, 972, 1050, 1224, 1349, 1367, 1432,1433, 1477,1482, 1511, 1688, 1846, 1928, 2483, 3058, 3059, 3218, 3247, 3526, 3795, 3820, 3966, 4016, 4036, 4162, 4185, 4552, 4586, 4696, 5033, 5076, 5194, 5522, 5753, 5937, 6772, 6827, 6885, 7209, 7271, 7554.
XLII
Sorprende che in alcuni versi invece dell'attesa terminazione in -a del passi simple stia nella cesura una -e, per cui la forma va considerata un presente; si tratta probabilmente di forme ipercorrette nelle quali la -a finale viene vista come presente italiano e viene percio evitata, sicche il verso risulta composto di sole nove sillabe: 2544, 2613, 3834, 5170, 5718, 6882, 7535. Meno problematici risultano quei casi nei quali sostantivi (o aggettivi) che precedono una parola iniziante per vocale terminano con -a, perche qui l'accento della parola non muta e non risulta alcuna difficoltä di interpretazione; la parola ricorre in cesura nei versi 159, 161, 6356, 6429, 6527, 6747, in altre posizioni nei versi 1471, 2199, 3123, 3206, 3469, 7580. I seguenti versi presentano particolaritä di diverso genere legate alle forme italiane (p.es. numero delle sillabe in ogni caso irregolare, cesura dopo la 3a ο la 5 a sillaba, forme di congiuntivo ο di imperativo, pronomi in -i): 1579, 1929, 2692, 3148, 3294, 3305, 3333, 3874, 4656, 4691, 5101, 5119, 5802, 5940, 7057. 8. Cesura Di regola, nei decasillabi francesi del manoscritto la cesura compare dopo la 4a sillaba; a parte le irregolarita metriche sopra trattate, anche nei decasillabi francesi si riscontrano alcune particolaritä. Cosi la divisione del verso puö seguire anche gli schemi 6 + 4 (1288, 1411, 2388, 3861, 6405, 6889, 7501), 5 + 5 (1203, 1235, 3329, 4474, 5101, 5783, 5905, (5940), 5996, 6563, 6870, 7438, 7451) ο 3 + 7 (536, 629, 896, 2692, 2980, 3043, 3099, 3942, 4331, 5393, 5455, 5535, 5678, 5944). 9. lato L'incontro di una parola terminante in vocale con un'altra parola iniziante essa stessa per vocale compare spesso nei manoscritto. Nella maggior parte dei casi non e possibile decidere se si tratta realmente di iato, poiche la -e finale di un polisillabo che precede una parola iniziante per vocale puö essere elisa ο unita per sinalefe, nonostante che la mancanza di una sillaba dia luogo a un verso di nove sillabe (cfr. 1.). Si possono distinguere 4 gruppi: -e finale di un monosillabo davanti a vocale; -e atona finale di un polisillabo davanti a vocale (formante eventualmente un verso di nove sillabe); -e finale non elisa di un monosillabo davanti a vocale (che comunque non puö essere contata nei computo delle sillabe, a meno che non si voglia interpretare il verso come verso di undici sillabe); infine altre vocali in fine di parola davanti alia vocale iniziale della parola successiva. Nei primo gruppo ricadono le parole qe, je, se (cong. e pron.), ne, le, de, ce, me e jusque (2863, 5103, 6327, 7339, ma 7655) in 189 versi: 85, 94, 109, 196, 249, 356, 362, 492, 517, 559, 598, 621, 647, 694, 696, ecc. XLIII
Come documentazione del secondo gruppo possono essere ricordati 68 versi (nella maggior parte dei casi e indicata nelle note la versione di WHR ο e proposta una correzione): 883, 991,1061,1349,1451, 1569, 1799,1836, 1900, 1934, 1990, 2053, ecc. II terzo gruppo abbraccia 32 versi: 481, 1858, 2462, 2681, 2823, 2933, 3060, 3080, 3176, 3212, 3401, 3487, ecc. Infine vocali finali diverse da -e si trovano ai versi 357, 434, 579, 2130, 3156, 3235 (-a) e 3307, 3329, 4394 (-i). Ulteriori problemi (in seguito a correzioni, per numero delle sillabe superiore al consueto ο per elisione di vocale diversa da -e) si presentano altresi nei versi 1139, 2939, 3235, 4394, 4502, 5563, 6009, 6732. Sorprendente il processo inverso a quello descritto nel terzo gruppo riscontrato al verso 6247, nel quale invece di qe il si trova q'il, cosicche il verso presenta solo nove sillabe. Per il trattamento di -e davanti a parole inizianti con h- v. le osservazioni sulla lingua del manoscritto. 10. Bilancio Dall'analisi appena presentata si deduce che in 1244 casi il numero delle sillabe si discosta dalla misura regolare del verso (cioe circa un verso ogni sei). Se si aggiungono a questa percentuale del 16% le deviazioni dovute ad interventi correttivi indispensabili con effetti sul numero delle sillabe (cap. 6), nonche i versi con possibili forme verbali italiane nella cesura, la percentuale totale aumenta leggermente. 11. Quadro riassuntivo delle lasse I seguenti due elenchi presentano uno il numero corrispondente di ogni lassa nell'edizione WHR, l'inizio e la fine delle lasse, la loro lunghezza, la rima, le eventuali varianti in rima oltre ad osservazioni particolari; l'altro un quadro della distribuzione delle rime nell'intero testo (cfr. anche le osservazioni sul manoscritto, cap. III).
nr. 1 2 3 4 5 6 7 8
WHR
da—a
versi
rima
varianti
1 2 3 4 5 6 7 8
1-21 22-44 45-64 65-98 99-118 119-159 160-199 200-222
21 23 20 34 20 41 40 23
ang or ir ant ir er ir
anz
XLIV
ler er, mil., oir an§
note
nr. 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25
WHR da—a
versi
rima
varianti
9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 20 21 22 23 24 25 26
39 35 36 24 58 56 22 68 47 29 37 32 60 43 28 20 9
i ee u in on ant or ie e? al ere ir βς ant ans eile eles
ir ue
223-261 262-296 297-332 333-356 357-414 415-470 471-492 493-560 561-607 608-636 637-673 674-705 706-765 766-808 809-836 837-856 857-865
26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45
27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 38 39 40 41 42 42 43 44 45 46
866-945 947-967 968-1015 1016-1057 1058-1075 1076-1085 1086-1218 1219-1243 1244-1301 1302-1331 1332-1365 1366-1427 1428-1465 1466-1550 1551-1559 1560-1575 1576-1619 1620-1648 1649-1664 1665-1752
81 21 48 42 18 10 133 25 58 30 34 62 38 85 9 16 44 29 16 88
€
46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58
47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59
1753-1804 1805-1856 1857-1935 1936-2018 2019-2069 2070-2113 2114-2153 2154-2177 2178-2200 2201-2303 2304-2325 2316-2376 2377-2432
52 52 79 83 51 44 40 24 23 103 12 61 56
ier eg er ες ee an^ is ie ant ee aie ie a
ain er er a ir έ ait u ir ent a u ez agne agne in ere ise έ
note
i, yn ion, om anc, ans ior ee, ye, yne ez, 6s erre, iere, eire ier έ§, ez, els ang, angs, ances elmes, elles ermes, aumes, ertes, 6(e) ein, aim ir ier, e[r], eir ia ίέ at
ya, ia βς ange anie, ane, aine, ange, aigne uin iere ile, isse, iese, ie, isie 1 [= spazio di una riga] er ez, elz ier ez, iez έ anz, an§ ins, ys, ils anz e, e(r)e ace, arge, age, aye eyle, έ ia, ya XLV
versi
rima
2472 2508 2542 2578 2668 2714 2786 2814 2869 2945 3101 3197 3247 3301 3417 3509 3600 3735 3775 3890 3979 4054 4109 4160 4192 4219 4241 4311 4334
40 36 34 36 90 46 72 28 55 76 156 96 50 54 116 92 91 135 40 115 89 75 55 51 32 27 22 70 23
u ie er on eg er er uz is ant ee ie er on er e er ez as er a ee ant ez is ant as er ir
•4446 •4483 •4545 4620 •4647 4751 4806 4910 4937 4962 4999 •5022
112 37 62 75 27 104 55 104 27 25 37 23
eg ine er er as er ee er is a ez agne
•5073 5095 •5152 •5170 -5198 -5268 -5277 -5379
51 22 57 18 28 70 9 102
6 ie ee in er is ayle ες
varianti
note
ise, ee ier ez, e[z] ier ier ug, u§ ils
ο ier / er
ee(ee), 6 ee, ue ier orn, un uer, ier i6 ες, ίβς, 6§ ars, ais, az, a(n)s ya e iant, anz, ont ες ils, ίς anz es, ans, ars senza lettera iniziale grande
oir, yr
ez, 6s ie, igne, yne ier ier ars ier, yer, (eer)
ο ier / er 1 1
1 1 1 1
ier ia, ya ες, ίες igne, aye, aygne
e(r) ier ils ez, ίες
eigne,
egne, 1 1 1 1 1 1 1 1
varianti
nr.
WHR da—a
versi
rima
108 109 110 111 112 113
112 113 114 115 116 118
5380-5478 5479-5541 5542-5587 5588-5648 5649-5733 5734-5815
99 63 46 61 85 82
ant έ on er ent έ
114 119
5816-5866
51
uz
ug
115 116 117 118 119 120 121 122
5867-5911 5912-5938 5939-5950 5951-5982 5983-6009 6010-6195 6196-6247 6248-6330
45 27 12 32 27 186 52 83
ant er art el ere eg u έ
iant ier ars, at
6331-6347 6348-6415 6416-6495 6496-6611 6612-6649 6650-6665 6666-6688 6689-6752 6753 - 6 8 4 6 6847-6952 6953-6997 6998-7033 7034-7080 7081-7118 7119-7202 7203-7290 7291-7332 7333-7424 7425 - 7 4 4 4 7445 - 7462 7463-7522 7523-7571 7572-7583 7584-7693 7694-7747 7748-7772 +1
17 68 80 116 38 16 23 64 94 106 45 36 47 38 84 88 42 92 20 18 60 49 12 110 54 25
ere βς έ on ee ie i έ e? er u ees is er eg er e er a§e ir έ er ard eg er ee
iere ez eg, ie (ion) ie, έ ee, έ
123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148
120 120a 120b 121 121a 121b 121c 166167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 179a 180 181 182 183 184 184a 184b 184c 184d 184e 188 189 189a
note
ion ier enz, ant 3 versi interrotti senza lettera iniziale grande; spazio di due righe
iere, ee ez, eug, (ie?) (al)
ez (ols) eves, eres, ers ins, iz ez ier, yer ier agie, aie, arche, ; yr ier ars, arc, arz, arg ez, έ§ ier, yer 6, er
XLVII
Le vocali in rima si suddividono come segue: 32 volte a, 72 volte e, 29 volte i, 1 volte o, 8 volte u\ in dettaglio si ha il seguente quadro (i numeri si riferiscono ai numeri delle lasse): -a 30, 37, 58, 79, 97 -age 141 -agne 40, 41, 99 -aie 56 -ain 27 -ait 33 -al 18 -ans 1, 8, 51 -ans 23 -ant 4, 14, 22, 54, 68, 81, 84, 108, 115 -ard 145 -art 117 -as 77, 85, 92 -ayle 106 -e 26, 32, 45, 74, 100, 109,113,122,125, 130, 139, 143 (cfr. -ίέ) -ες (cfr. -ez) 17, 21, 47, 49, 63, 88, 107, 120, 124, 131, 137, 146 -ee 10, 50, 55, 69, 80, 94, 102, 127, 148 -ees 134 -el 118 -eles 25
-elle 24 -ent 36, 112 -er (cfr. -ier) 6, 28, 29, 48, 61, 64, 65, 71, 73, 75, 78, 86, 90, 91, 93, 95,104, 111, 116, 132, 136, 138, 140, 144, 147 -ere 19, 43, 119, 123 -ez (cfr. -ες) 39, 76, 82, 98 -i 9, 129 -ie 16, 53, 57, 60, 70, 101 -ie 128 (cfr. -e) -ier (cfr. -er) 46 -in 12, 42, 103 -ine 89 -ir 3, 5, 7, 20, 31, 35, 87, 142 -is 52, 67, 83, 96, 105, 135 -ise 44 -on 13, 62, 72, 110, 126 -or 2, 15 -u 11, 34, 38, 59, 121, 133 -uz 66, 114.
VI. Proprietä linguistiche del manoscritto Compito di questo capitolo non e di offrire una descrizione dettagliata della lingua deWAliscans (cfr. su questo p.es. Gade); le seguenti osservazioni si propongono piuttosto di trattare le proprietä della versione francoitaliana, cioe le forme e le costruzioni definite talvolta come «erronee» perche devianti dalla lingua antico-francese della tradizione di questa epopea. L'attenzione e diretta soprattutto alle forme, grafie, costruzioni e significati influenzati dall'italiano che vengono analizzati nel secondo paragrafo dopo alcune osservazioni sull'influsso dell'italiano sull'inizio e la terminazione delle parole. Seguono paragrafi riguardanti problemi della grafia, della fonetica, della morfologia, della sintassi e della semantica. 1. Osservazioni generali sull'influsso dell'italiano L'influsso italiano e visibile soprattutto nell'inizio e nella terminazione delle parole; la sintesi che segue informa sul numero di parole che finiscono per -a, sulla conservazione di -a- all'intemo di parola nonche il trattamento di s impura. Escluse le terminazioni correnti della 3a persona del passe simple e del futuro, -a finale rimane conservata in 115 casi (cui va aggiunta nela 5276); XLVIII
di questi 72 sono sostantivi (compresi 13 nomi propri), 14 aggettivi, 3 awerbi, 2 pronomi, preposizioni e articoli (indefiniti), 5 numerali e 15 verbi (di cui 3 alia 3a persona del presente, 7 al congiuntivo presente, 4 all'imperativo e uno all'imperfetto): sostantivi: barba 3030, bocha 1376, cambra 3058, cervella 437, coisa 1471, colpa 984, compagna 159, 161, conosscanga 644, corona 4946, cusina 3482, faga 3103, fenestra 2690, garda 6356, guisa 6586, haga 288, maga 5676, nega 7580, ραοτα 3019, porta 4598, 7086, presa 5276, regina 2825, 3096, 3698, terra 2068, 5752, tera 3336, terra 147, 245, 1328, 1374, 1691, 2044, 3019, 3052, 3339, 3503, 4036, 5203, 5917, 6429, 6527, 6672, 1414, testa 731, 1898, 1913, 2021, 2227, 2256, 2706, 2951, 3012, 3076, 3123, 6747, testera 2242, tornella 1809, Franga 2199, 3206, Giborga 1833, 1846, 2656, 1822, Gironda 2373, Nerbona 3954, Roma 1853, Spagna 3526, 4134, 7724, Susana 6602; aggettivi: autra 1373, mala 1306, ραϊηα 5649, richa 2160, 5800, seinta 7585, santa 6355, soa 261,1218, siia 5824, awerbi: Enscembla 3469, mi'a 894, Tota 3017; pronomi: Ella 4598, cesta 4536; preposizioni: oltra 1170, 2150; articoli indefiniti: una 2193, 3363; numerali: doa 7129, Trenta 2009, Cinquanta 3653, milia verbi: rescembla 1817, scembla 4605, 1579, era 7476, 3966, /assa 3148, Remembra 2274, crescha 2308, fayla mefa 4586, penda 3294, per da 7057, iraya 3966.
soxncXa 924, 1548, vestra 1697,1699;
1678, qarta 2004; Entra 6221, Faga 5802, garda 1387,
In 35 casi si trovano forme devianti dal normale esito antico-francese per la presenza di -a- all'interno di parola; di questi 11 sono sostantivi, 3 aggettivi ed awerbi, 18 verbi. sostantivi: bagalier 1885, bachaler 3869, bachalirez 4118, caminee 2992, 4766, casam&rit 5658, cavaler 128, cevalarie 2159, comandament 1348, 1361, encantament 1343; aggettivi: malaguree 2061, 3056, malaüreg 3717; awerbi: angoisosament 5711, laydamcnt 548, malament 2405; verbi: achaminer 4868, achaminee 2302, achamineg 1956, achaminez 3694, accamineg 1937, entramaslee 2950, entraconti 1708, farai 3172, fara 1923 , 2013 , 2786, faron 3260, fareg 723, 1962, 2659, farez 3730, 4156, faroit 4332. In 151 casi si riscontra la 5 impura senza la e prostetica, il che stupisce soprattutto quando la parola έ preceduta dalla forma lo dell'articolo (lo scu 2468 ed inoltre 5842, 3435, ecc.). Queste attestazioni si suddividono in 117 sostantivi, 4 aggettivi e 30 verbi; come nesso iniziale compare 36 volte sc-, una volta sm-, 65 volte sp- e 49 volte st-. XLIX
sc-: scambexge 4582, Sclavon 376, scu 319, 1131, 1142, 1367, 1436, 1907, 2468, 4020, 5605, schu 1451, scug 1146, 1197, scuz 112, 1109, 1785, 2103, 5014, 5511, 5836, 5842, 5924, 6515, schus 5205, 3648, schuz 1419, scüer 2671, 3435, 3674, 4487; scandeler 6947, schiva 3958, scrie 1964, scrient 1046, scrie 1113; sm-: smarigon 3273; sp-: Spagne 598, 1557, 3635, 3887, 4927, 5002, 5015, 5853, 6102, 6722, Spagna 3526, 4134, 7724, spales 50, 7570, spee 275, 552, 1325, 1385, 1394, 1447, 1723, 2022, 2041, 2258, 2529, 2849, 2947, 3010, 3015, 3991, 4019, 4606, 4758, 5101, 5390, 5433, 6622, 7160, 7643, 7703, spie 3158, spees 533, spexon 405, 1625, spexons 7628, spexver 4660, 7275, spexvexe 656, speu 2265, spie 2328, spie 6252, 6854, 7253, splie 5520, 5847, sposee 2031; spirital 620; spandre 3389, 3825, spant 4033, sparna 2412, spaxnerai 5727, spaxneront 2364, sparpayle 5276, spega 1367; st-: stable 605, 3676, 3772, 3796, 4112, staches 7675, static 6879, stoldie 3193, stor 22, 475, 480, 517, 4561, 5253, 6009, 6058, 6375, stors 4503, 5278, 5734, 5867, 5939, 6191, 6248, 6930, stors 6196, storme 1817, Straenor 33, strier 4676; stragne 2206, stretot 95, stroite 667; stäche 2546, stancheg 7657, ste/if 1353, standi 436, sio/i 494, 2836, sfc'ef 820, storbez 7185, stoxdie 2486, stoxdis 7046, strape 5489, stretorn(a)e 653, stropez 7140, stuit 3527, 2775, sioiue* 3558, siwis.se 1306. Vanno considerate grafie influenzate dall'italiano ch- nei pronomi relativi che (3729), ch' (1557), chi (6257) e nella congiunzione che (7302) e -znella forma comenza (3394). Due volte la 3a persona singolare del passe simple finisce in -ot: arestot (2314), raot (4977). Una serie di forme mostra tratti che in maniera diversa vanno ricondotti a un influsso italiano. In ascolter (3888, 7532, 2986) la fonetica si avvicina all'italiano ascoltare. La -i- di cominga (166, 1052, 2692, 2722) richiama cominciare. In cugine si riscontra la grafia con -g- tanto nel significato di 'nipote, cugina' (4475) quanto in quello di 'cucina' (4114). Le forme eser (6390), esser (6823), son (2437, 3051, l a persona) e era (7476, l a persona dell'imperfetto) sono evidentemente in relazione con essere, sono, era. Due volte il pronome personale di l a persona singolare suona eu (6665, 7399). La grafia dell'awerbio gia (2129, 3474) rimanda all'italiano giä. All'inizio di parola si trova spesso in- invece di en-, ad esempio nelle forme di intrer (7531, 1857, 3039, 7488, 6970, 2015, cfr. anche in 621, 716, 4431, 6818, 7101, 841 e per ulteriori forme il glossario). — In mar (1653, 2254, 2958) e tal (307, 1447) e mantenuta la -a- all'interno di parola. - La contrazione nela (5276) e influenzata dall'italiano come l'intero emistichio: nelapresa lo sparpayle [Renoard la mazza]. — In regine (3161, 4013, 4477, regina 2825, 3096, 3698) la forma con -g- assomiglia all'italiano regina\ la stessa grafia si trova per il significato 'redine' (531). L
Con queste brevi note si e giä iniziato ad affrontare il punto centrale della caratterizzazione linguistica di questa versione delVAliscans e precisamente il ruolo che svolge alPinterno della letteratura franco-italiana.
2. Analisi dei lemmi franco-italiani Scopo delle seguenti osservazioni e di raccogliere tutte le attestazioni devianti dalla lingua antico-francese corrente non ancora trattate, che ricorrono anche nella restante letteratura franco-italiana. Sono le forme che andrebbero prese in considerazione per una dettagliata valutazione dell'intero corpus franco-italiano e della sua lingua. acoroner v.tr. 'incoronare', lat. CORONA: AliscM 5807 acorone part.pass., Gdf 1, 79a, FEW 22, 1209b, corrisponde alia forma semplice fr.a. con il prefisso verbale α-, corrente nel fr.-it.; rare le attestazioni nel gallo-romanzo; cfr. AliscM s.v. alacer, atuer ed inoltre le forme abaloya, abrancha, abroce, abrusee, aclar'ier, afumi, aravise, arecuΙέ, asachiez; come fenomeno opposto manca la attesa a- nei verbi cesne, deser, dobe, ed anche nei sostantivi bai'e, han, hang, loe, Qitagne, Rabie\ cfr. ancora virοπέ e voyre con aferesi di altri prefissi; astese e asturmelez presentano la a- al posto di e-\ per altri confronti fr.-it. v. EntreeH. acrimen^ / agrement s.m. 'inchiostro', lat. ATRAMENTUM: AliscM 4398, 5670, Gdf 1, 407, la forma con -er- ο -gr- non e conosciuta nel gallo-romanzo ed e influita dall'it. agremento, tratto dall'occit.a. (DEI 95a); -cr- potrebbe essere una neoformazione ipercorretta; ulteriori forme fr.-it. con -gr- e -g- in EntreeH. adester v.tr. c procurare', francone *HAIST: AliscM 4250, probabilmente Variante del fr.a. ahaster, cfr. REW 3990, EWFS 520; su -d- cfr. FEW 16, 123b N. 3, Β s.v. adastare, per altre mescolanze lessicali in rapporto con questa famiglia v. EntreeH; altre forme con -de- in EnfOgerC 914, ChevOgerC 840, MacaireM 1066. a'irer v.intr. 'adirarsi', lat. *ADIRARE: AliscM 2779, 7376, con faire in AliscM 3392, 3782, 4882, Gdf 1, 195, utilizzato nel gallo-romanzo prevalentemente come tr. e rifl., TL 1, 255, FEW 241, 142b, in it. anche intr., cfr. Batt 1, 170 (ant.); per altri (rari) usi intr. nel fr.-it. cfr. EntreeH. alacierv.tr. 'allacciare', lat. LAQUEARE: AliscM 4577, in fr.a., sec. XIII, con prefisso a- solo nel significato 'tromper', FEW 5, 177b, con influsso dell'it. allacciare, Batt 1, 310; altrimenti nel gallo-romanzo nella forma semplice lacier, TL 5, 36; per altre forme fr.-it. v. EntreeH. LI
aluminer v.tr. 'illuminare', lat. ILLUMINARE: AliscM 3306, corrente nel fr.-it., raro nel gallo-romanzo; cambio di prefisso da enluminer a aluminer (FEW 4, 560a) ο sviluppo del fr.-it. luminer mediante il prefisso a-, con influsso dell'it. alluminare (Batt 1, 339, dal lat.volg. ADLUMINARE); cfr. EntreeH. angle s.m. 'angelo', lat. ANGELUS: AliscM 353, 438, 694, 698, 991, 3235; TL 1, 388 cita come forme principali del fr.a. angele e angre, ma rimanda s.v. angle ad angele, cfr. GdfC 8, 121 (anche angle·, FEW 1, 95b fr.a. angele, angre·, Batt 1, 469 ängelo); in fr.-it. e corrente la Variante con conservazione della -I- (probabile influsso del lat. della chiesa) e sincope della penultima atona, cfr. EntreeH. apormein a w . 'subito', lat. MANE: AliscM 2978, in fr.a. solo aparmain, cfr. TL 1, 428, Gdf 1, 323, FEW 61, 181b (con rinvio alia forma con -o- in EntreeT); con -o- anche nella forma senza a-, pormain, cfr. EntreeH. arbor s.m. 'albero', lat. ARBOR: AliscM 5665 arbores, Variante del fr.a. arbre, abre e aubre (FEW 1, 124b, TL 1, 496) per influsso dell'it. ärbore, arboro, älbero, Batt 1, 613, 614, 291, 298, corrente in fr.-it., non solo in rima, cfr. EntreeH. areisteson s.f. 'arresto', lat. * ARREST ARE: AliscM 409, AliscM 6599 aristison, derivato dal fr.a. arest, arester con il suffisso derivazionale attestato frequentemente nel fr.-it. -eson (cfr. EntreeH e AliscM 6536 amendeson, AliscM 6581 asiieson); singole attestazioni nel fr.a., cfr. FEW 1, 145b, TL 1, 516, rimando al Gdf 1, 394; it. arrestazione s.f. disus. argoilosement a w . "orgogliosamente', francone *URGULI: AliscM 1358, Variante del fr.a. orgoillos, TL 6, 1262, Gdf 5, 635, FEW 17, 415a; nel fr.-it. sono note diverse varianti con mutamento della vocale davanti a -r-, cfr. EntreeH; nel gallo-romanzo solo rari esempi con er-, in particolare occit.a. ergolh, cfr. Levy 5, 519; probabilmente rifacimento sulla forma it.a. con arg-, cfr. Monaci. aroter v.intr. 'mettersi in movimento, raggrupparsi', lat. RUMPERE: AliscM 4823 , 6885, in costruzione intr., mentre nel gallo-romanzo sono correnti solo usi tr. e rifl., cfr. FEW 10, 565b; aroter e nel fr.-it. intr. anche in Attilas XIV-3072. asaucier v.tr. 'esaltare', lat. *EXALTIARE: AliscM 1902, AliscM 6108 ausacie part.pass.f., AliscM 3232 eusatier, AliscM 1119 eusautier, Variante delle forme con e- iniziale diffuse nel fr.a., cfr. TL 3, 1293, Gdf 3, 565, FEW 3, 257a; nel fr.-it. si trovano attestazioni con a- ed anche forme con aferesi, saucer, cfr. EntreeH. LII
aseter v.rifl. 'sedersi', lat. SEDERE: AliscM 4141 asetez part.pass., forma corrente in fr.-it., influenzata dall'it. assettare (DEI 331, lat.volg. *asseditare), cfr. EntreeH s.v. sige e FEW 11, 392b, Gdf 1, 440. atisse s.f. 'stizza', lat. TITIO: AliscM 1652, deverbale dal fr. atisier, aticier, cfr. TL 1, 643, Gdf 1, 478, FEW 131, 358a; nel gallo-romanzo sono piü diffusi i derivati in -ison, aatison, atison e atision; cfr. anche fr.-it. atisement s.m. EstVenL 2 - 1 6 4 - 5 , EntreeH. atiier v.tr. 'uccidere', lat. TUTARI: AliscM 391 atüe part.pass., Variante del fr.a. tuer con il prefisso verbale ausuale nel fr.-it. (cfr. EntreeH); nel gallo-romanzo e nell'it. solo nella forma base ο come composto, ma con altro significato, cfr. Gdf 1, 492, FEW 132, 448a, LevyP 32b e Batt 1, 838 attutare, nel fr.-it. con numerose attestazioni. auberger v.rifl. e dimorare', germ.occ. *HARIBERGÖN: AliscM 2693, AliscM 4104 arbergant part.pres., varianti del fr.a. herbergier (TL 4, 1063, Gdf 4, 455, FEW 16, 159b), riccamente documentate nel fr.it., con l'influsso dell'it. albergare, Batt 1, 287 (anche occit.a. albergar, Levy 1, 48), cfr. FEW 16, 161b Ν. 1, EntreeH; fra i derivati herbergarie AliscM 2317, erbergarie AliscM 2504, herbergaie AliscM 2311. aumansor s.m. 'principe saraceno', ar. ALMANSÜR: AliscM 24, AliscM 5058, TL 1, 670, Gdf 1, 226, FEW 19, 3b, Variante del fr.a. aumagor con conservazione di η davanti a s, per influsso dell'it. almansore che, secondo Batt 1, 343, e documentato solo a partire da Boiardo; probabilmente le forme gallo-romanze si sono diffuse nell'it. attraverso il fr.-it.; rintracciabile con frequenza nel fr.-it., cfr. EntreeH. avrir v.tr. 'aprire', lat. APERIRE: AliscM 4481, avre 3a pres., nel fr.a. conosciuto solo raramente in questa forma; per lo piü si ha obrir, ovrir, ouvrir, cfr. TL 1, 782, FEW 252, 5b e N. 1, influsso dell'it. aprire, Batt 1, 597, nell'it. sett, anche avrir con labiodentale come in fr.; cfr. EntreeH. balestere s.m. 'balestra; balestriere', lat. BALLISTA: AliscM 648, nel fr.a. in genere balestre e baleste s.f., Gdf 1, 564, anche s.m., FEW 1, 222b, e fr.a. balestree s.f., accanto ai piü diffusi continuatori del lat. ARCUBALLISTA; nel fr.-it. ulteriori attestazioni come s.f. ed anche balistriers PrisePampM 117 (cfr. EntreeH); in posizione di rima; cfr. ancora baletrer AttilaS XV-4511 e balitrer AttilaS VII-414. LIII
brusir v.tr. 'bruciare', gall. *BRÜSIARE: AliscM 2507 brusie part.pass.f., la forma dell'infinito non e sicura; ven.a. e it.sett.a. bruzar, brusar, cfr. FEW 14, 76a, lat.med. brusare (Batt 2, 399); anche occit.a. bruzar, FEW 14, 82a N. 26, cfr. ib. 81b sull'origine della parola; altrimenti in fr.a. solo bruller, brusler, cfr. ulteriori attestazioni in EntreeH, e con prefisso a- in AliscM 4769 abrusee part.pass.f. coifle s.f. 'corazza', lat. COFIA: AliscM 6433, AliscM 4573 e 7387 coyfle, AliscM 1292 e 5889 e 6231 cofle, AliscM 2252 e 5183 coflie; l'origine di -/- e poco chiara, nel fr.a. altrimenti coife, cfr. TL 2, 531, Gdf 2, 171, FEW 21, 836a; nel fr.-it. anche cofie per influsso dell'it. cuffia, it.a. cufia (Batt 3, 1035), cfr. EntreeH; Bertoni nel glossario di AttilaB da anche la forma chuifle. conqir v.tr. / conqister v.tr. e conquistare', lat. CONQUIRERE: AliscM 4641 conqiras 2a fut., AliscM 5528 conquisti part.pass., AliscM 5112 e 5133 conquistee part.pass.f., AliscM 7593 conqisteg part.pass.; l'infinito conqir e ricostruito secondo conquir EntreeT 5956, 7926 e altre attestazioni, cfr. EntreeH; degne di nota sono le varianti fr.-it. con -i- nella radice, influsso del part.pass, conquis ο delle forme usuali in it. di conquistare (Batt 3, 579); in fr.a. conquerre e fr.med. conquister vicino al piü corrente conquester, cfr. FEW 22, 1058ab; occit.a. anche conquistar (Levy 1, 330). cresti'enite s.f. 5 cristianita'. lat. CHRISTIANUS: AliscM 3487, AliscM 3434 crestinite; le forme pentasillabiche e la terminazione -ite non sono tanto diffuse quanto cristienti e crestientä, cfr. TL 2, 1038, Gdf 2, 130, FEW 21, 655; in considerazione del numero delle sillabe e presente un influsso dell'it. cristianita (Batt 3, 983), ma le vocali corrispondono alle forme fr.a; cfr. EntreeH. da prep. e da', lat. DE (AB): AliscM 1250, 1518, 1536, 4366, 5239, 7176, anche nella forma con articolo contratto dau, AliscM 1133, 1524, 2665, 4128, 4648, 6211, 6861, 7519, proviene dall'it. da (Batt 3, 1085); anche occit.a. da (Levy 2, 1), fr.a. solo de, cfr. FEW 3, 21a; nel fr.-it. molto frequente, cfr. EntreeH. dimi agg. 'mezzo', lat. DIMIDIUS: AliscM 4517 e 4765 dimie agg.f., Variante usuale nel fr.-it. del fr.a. demi (TL 2, 1374, GdfC 9, 299, FEW 3, 80b) con assimilazione alia vocale della sillaba successiva (cfr. EntreeH). doplentin agg. ccon una corazza a doppio strato'. lat. DUPLUS: AliscM 348, AliscM 1599 dopletin, AliscM 2510 doplentoner; il mantenimento di -p- va ricondotto all'influsso dell'it. doppiere, doppio (Batt 4, 957 e 956), in AliscM anche dople 7631, dopier 4509 e 5183, doplers 7027, LIV
doplee 2252, 2978, 6637 (cfr. EntreeH); nel fr.a. solo doblentin, TL 2, 1974, Gdf 2, 756, FEW 3, 187a.
dobletin,
dovoir v. 'dovere', lat. DEBERE: AliscM 4500 e 4662 doveg 5a pres., infinito ricostruito sulla base di EntreeT, con influsso dell'it. dovere (Batt 4, 986), corrente nel fr.-it., cfr. EntreeH; la radice delle forme fr.a. e sempre dev-, TL 2, 1885, Gdf 2, 705, FEW 3, 21a. du num. 'due', lat. DUO: AliscM 1244, 5034, 5037, 7306, 7635, anche do AliscM 5279 e doa AliscM 7129; Variante del fr.a. deus, TL 2, 1844, Gdf 2, 693, nel fr.a. raramente anche du, cfr. FEW 3, 181a (182a: ver. du, άό, cfr. EntreeH). encontrere s.f. 'incontro, scontro', lat. CONTRA: AliscM 5993, 6343, in rima; in fr.a. solo derivati in -ee, -ie, cfr. TL 2, 236, Gdf 3, 114, FEW 22, 1111a; per il fr.-it. cfr. EntreeH, comunque senza altre attestazioni in -ere. encoroner v.tr. 'incoronare'. lat. CORONA: AliscM 3007 encoronee part.pass.f., cfr. sopra anche acoroner; proviene dall'it. incoronare (Batt 7, 741), cfr. FEW 22, 1211a N. 7; nel gallo-romanzo solo singole testimonianze con en- (Levy 2, 451b), cfr. TL 3, 253, Gdf 3, 118; cfr. EntreeH. engombrer s.m./v. 'ingombrare, ostacolare', gall. *COMBOROS: AliscM frequente in diverse forme, cfr. il glossario; inoltre gombreς AliscM 707 e gombrez part.pass. AliscM 6153; le forme con -g- caratteristiche del fr.-it. (cfr. EntreeH) rimandano all'influsso dell'it. ingombrare (Batt 7, 1054); nel fr.a. solo encombrer, encombrier, TL 3, 224, Gdf 3,110, FEW 22, 938b (cfr. 939b N. 6). ensir v.intr. 'uscire', lat. EXIRE: AliscM frequente, cfr. il glossario; le forme con η epentetica si incontrano spesso nei testi fr.-it. (cfr. EntreeH), per influsso del lomb.ven. ensir (cfr. Batt 8, 123), it.a. anche insire, inscire; nel fr.a. solo eissir, issir, istre, TL 4, 1480, Gdf 3, 18, FEW 3, 295b, nell'occit.a. anche ensir (Levy 2, 342). esple s.m. 'spiedo', francone *SPEOT: AliscM 67 e 229, AliscM 5070 e 6117 esplie, AliscM 5520 e 5847 splie, AliscM 5164 e 5290 espleg, AliscM 6151 espleig, AliscM 5849 espliz, AliscM 537 e 1280, 1283, 5016, 5455 esplee, AliscM 5221 esplees\ le forme caratteristiche del fr.-it. con inserimento di una -/- (cfr. EntreeH) derivano da una metatesi del fr.a. espiel ο sono una neo-formazione ipercorretta sull'it. spiedo (DEI 3590), cfr. TL 3, 1219, Gdf 3, 536 (solo testi fr.-it.), altrimenti fr.a. e med. espiel ( FEW 17, 178b). LV
fant s.m. 'bambino', fantis agg. cdi bambino', lat. INFANS: AliscM 463 e 4937, con aferesi della sillaba iniziale per influsso dell'it. fante (Batt 5, 654), corrente nel fr.-it., cfr. EntreeH; fr.a. solo enfant (FEW 4, 658b). finiment s.m. 'morte', lat. FINIRE: AliscM 5687, influenzata nella forma dall'it. finimento (Batt 5, 1040), nel fr.a. prevalentemente finement, cfr. TL 3, 1873, Gdf 4, 9 e 11, FEW 3, 558a (cfr. EntreeH). front s.f. 'fronte', lat. FRONS: AliscM 4654, influenzato nel genere dall'it. fronte s.f. (Batt 6, 383, ant. e lett. anche s.m. come in retorom., lomb.a., cat., gallo-rom., FEW 3, 819a), fr.a. front s.m., TL 3, 2304, GdfC 9, 668 (probabilmente per errore di stampa s.f.); ulteriori attestazioni fr.-it. quale s.f. in EntreeH. gabarie s.f. 'scherzo', nord.a. GABB: AliscM 2340, notevole il mantenimento di -a-, corrispondente all'it. gabbaria (accanto a gabberia, Batt 6, 517), cfr. FEW 16, 4a e le forme in -ise, -ixe del fr.-it. in EntreeH. gierdon s.m. 'ricompensa', francone *WIDARLÖN: AliscM 1298 e 1446, 6539, geerdon AliscM 7385, gaerdon AliscM 1253, anche geerdonee part.pass.f. AliscM 2977 e gierdonez AliscM 3662; in fr.it. sono note diverse varianti (cfr. EntreeH) delle forme fr.a. correnti guerredon, guerredoner, cfr. TL 4, 748, Gdf 4, 377, FEW 17, 577a e b; it. guiderdone ecc. (Batt 7, 168). glotir v.tr. 'inghiottire', lat. GLUTTIRE: AliscM 3556, documentata alcune volte nel fr.-it. nella forma semplice, cfr. EntreeH, sotto l'influsso dell'it.sett.a. (FEW 4, 172a), solo raramente nel fr.a., TL 4, 389, Gdf 4, 295. gresle s.f. 'tromba', lat. GRACILIS: AliscM 5582, in fr.a. di regola s.m. (TL 4, 526, Gdf 4, 330 s.m. e f., ma il genere non e determinabile dal contesto, come anche in Greimas s.v.; nessuna specificazione del genere in FEW 4, 201b); il cambio di genere puö essere dovuto alia terminazione -e non univoca per il genere e alia somiglianza formale di -esle, -aile, -aille con il suffisso femminile di forma analoga, cfr. EntreeH con ulteriori testimonianze fr.-it. al femminile. irer v.intr. 'adirarsi', lat. IRA: AliscM 3390 e 3401, 3863, anche faire irer in AliscM 1921 e 2786, 6866; in fr.a. raro in costruzioni intr., per lo piü tr. ο rifl., cfr. TL 4, 1453, Gdf 4, 609, FEW 4, 812a, it. irare per lo piü rifl., ma anche intr. (Batt 8, 523); ulteriori attestazioni fr.-it. in EntreeH. LVI
isbarater v.tr. c sbaragliare\ ign. (nord.a. BARATTA): AliscM 263 isbaratee part.pass.f., nel gallo-romanzo prevalgono le forme col prefisso des-, cfr. TL 2, 1478 (anche 3, 794 'betrügen'), Gdf 2, 543; per le forme in es- ο s- attestate piü volte in fr.-it. έ probabile un influsso dall'it. sbarattare (DEI 3352), cfr. EntreeH. je a w . 'gia', lat. JAM: AliscM diverse attestazioni, cfr. il glossario; la forma con -e e documentata in fr. in singole attestazioni dialettali (FEW 5, 25a e b), altrimenti ja (TL4, 1515, Gdf 4, 624); nel fr.-it. invece piü volte in -e, cfr. EntreeH (it.a. anche giae, Monaci). legue s.f. c lega', gall, LEUCA: AliscM 510 e 1680, 4765, 7295, legues AliscM 1758 e 5057, 5115, lengues AliscM 258; la conservazione frequente nel fr.-it. di -g- proviene dall'influsso dell'it. lega (DEI 2193, cfr. EntreeH), a sua volta dall'occit.a. lega (Levy 4, 351); in fr.a. invece forme senza g, cfr. TL 5, 431, GdfC 10, 81, FEW 5, 262a; la forma con -n- e nota altrove solo nel fr.-it. Ungues RolV7 339/10. li a w .
c
l i ' , l a t . ILLIC:
AliscM 2766, derivato dall'it. li (Batt 8, 1003), corrente nel fr.-it. (cfr. EntreeH); fr.a. la, TL 5, 11, Gdf 4, 685, occit.a. anche li, FEW 4, 559a, Levy 4, 329. Iigerv.tr. c legare', lat. LIGARE: AliscM 1887, anche desliger AliscM 1933 e religer AliscM 7227, con conservazione della -g- intervocalica per influsso dell'it. legare, ligare (DEI 2193 e 2228), non testimoniato in questa forma nel fr.a., TL 5, 459, GdfC 10, 81, FEW 5, 319a (cfr. EntreeH). ligiers agg. 'leggero', lat. *LEVIARIUS: AliscM 5346, si trova frequentemente nel fr.-it. con la grafia lig- (cfr. EntreeH), mentre in fr.a. e vivo cosi solo in singole forme, TL 5, 309, Gdf 4, 756, FEW 5, 287 (fr.med. anche lig-). lumener v. 'illuminare, scaldare', lat. LUMINARE: AliscM 2963 lumenee part.pass.f., attestato solo raramente nel gallo-romanzo, cfr. TL 5, 730, Gdf 5, 52, FEW 5 , 444b, si incontra invece piü frequentemente nel fr.-it. (cfr. EntreeH), per influsso dell'it. luminare (DEI 2283, venez.a. luminar, Stussi). maitine s.f. e mattutino, funzione religiosa del mattino', lat. MATUTINUS: AliscM 909, in questo significato utilizzato per lo piü al pi., cfr. TL 5,1268, FEW 61, 540a, nel fr.-it. attestato in singoli casi anche al sing., cfr. EntreeH. LVII
oc prep, 'con', lat. APUD/AB + HOC: AliscM 3337, Variante conosciuta nel fr.-it. che probabilmente deriva da una contrazione di ovec ο da avoc (cfr. EntreeH), nel fr.a. non corrente in questa forma (TL 6, 923, Gdf 5, 569, FEW 1, 114a, 5b, 4, 441b). oncir v.tr. 'uccidere', lat. OCCIDERE: AliscM diverse attestazioni (cfr. il glossario), in fr.a. di regola senza inserimento della η epentetica, TL 6, 974, FEW 7, 298b; influenzato dall'it. ancidere (Batt 1, 445), molto diffuso nel fr.-it., anche nella forma ancir, cfr. EntreeH. paganie s.f. 'terra dei pagani', lat. PAGANUS: AliscM 375, 554, 3487, anche AliscM 29 e 473 paganor e inoltre paian con numerose attestazioni, cfr. il glossario; il mantenimento della -g- intervocaIica risale all'influsso delFit. pagano (DEI 2720), pagania, cosi come la -adopo palatale; forma corrente nel fr.-it., cfr. EntreeH, in fr.a. invece prevalentemente paien, paienie, TL 7, 17, Gdf 5, 687, FEW 7, 466a. partie s.f. 'partenza, separazione', lat. PARTIRE: AliscM 540, 2492, raro in questo significato in fr.a., dove si ha per lo piü 'parte', cfr. TL 7, 373-9, Gdf 6, 8, FEW 7, 687b solo fr. med. dal sec. XVI; nel fr.-it. probabilmente influsso dell'it. partita 'partenza', sec. XIV, DEI 2786; cfr. EntreeH. pint part.pass./agg. 'dipinto', lat. PINGERE: AliscM 3435, la vocale i nella radice rimanda ad un influsso dell'it. pinto, DEI 2930; corrente nel fr.-it. in questa forma (cfr. EntreeH), mentre nel fr.a. prevale peint (TL 7, 552-4, FEW 8, 525b Ν. 1). preison s.f. 'prigione', lat. PREHENSIO: AliscM 374, 3288, anche AliscM 4252 despresoner 'liberare dalla prigione'; le forme con -e- correnti in fr.-it. (cfr. EntreeH) rimandano all'influsso dell'it., it.sett.a. pregione, presort, cfr. DEI 3078 e 3059; nel fr.a. prevalgono le forme con -i- per influsso del part.pass, pris, cfr. TL 7, 1896, Gdf 6, 414, FEW 9, 354a, 356a N. 2, occit.a. anche preizon, prez- (Levy 6, 501). prest s.m. 'prete', lat. PRESBYTER: AliscM 929, degne di nota le forme senza -re finale ο senza vocale d'appoggio (fr.a. prestre, preste, TL 7, 1824, GdfC 10, 414, FEW 9, 357a, Levy 6, 528), anche fuori dalla rima, che presentano probabilmente un'interferenza dell'it. prete (DEI 3073), lat. PRAEBYTER, che senza gruppo consonantico -st- non ha bisogno di una vocale d'appoggio. primians agg. 'primo', lat. PRIMUS/PRIMARIUS: AliscM 1382, attestato nel fr.-it. in diverse varianti, cfr. EntreeH, fr.a. per lo piü premerain ecc., TL 7, 1723, Gdf 6, 379, FEW 9, 378b, it. primerano (DEI 3080). LVIIII
reqerre v.tr. 'richiedere, cercare', lat. QUAERERE: AliscM 253 riqirent 3a pi.pass.rem., nel fr.-it. spesso con i nella radice anche in altre forme, cfr. quirir (EntreeH), FEW 22, 1408, influsso del perfetto. sail s.m. 'sole', lat. SOL: AliscM 6320, non sicuro, rappresenta una Variante del fr.-it. sol(e), cfr. EntreeH, per influsso dell'it. sole (DEI 3532), solo raramente in fr.a., TL 9, 786, FEW 12, 23b, anche occit.a. sa'ite s.f. Cfreccia', lat. SAGITTA: AliscM 280, 2356, 6264, con caduta della e come alcune volte in testi fr.-it. (HuonAuvTRe c. 137v; AttilaS XV-3167; PrisePampM 4780 dove la correzione non e necessaria); forme verbali analoghe in EntreeH sai'ter; cfr. TL 9, 56, Gdf 7, 285, FEW 11, 58b, DEI 3308. santisime agg. 'santissimo', lat. SANCTISSIMUS: AliscM 6584, Variante corrente nel fr.-it. del fr.a. saintisme, TL 9, 77, Gdf 7, 291, FEW 11, 148b (cfr. EntreeH), per influsso dell'it. santissimo (DEI 3335) ο in contesto latinizzante. sedüant agg. c seduttore, mascalzone', lat. SUBDUCERE/SEDUCERE: AliscM 80 e 4079, AliscM 458 e 2892 sesdüant, AliscM 19 sedüang, nel fr.it. le forme con se-, per influsso dell'it. sedurre (DEI 3440), sono piu frequenti (EntreeH), mentre nel fr.a. prevalgono quelle con -u-, -o-, -ou(TL 9, 321, FEW 12, 331b fr.med. e mod.). signor s.m. 'signore', lat. SENIOR: AliscM 6209, influenzato dall'it. signore (DEI 3493), riccamente documentato nel fr.-it. (EntreeH); rara nel gallo-romanzo la forma con -i-, cfr. TL 9, 336, FEW 11, 449a. so pron.poss. e suo', lat. suus: AliscM piü volte (cfr. il glossario); inoltre se AliscM 6612 e 7535, to AliscM 6607, me piü volte (cfr. il glossario); la caduta della consonante finale di so va ricondotta all'influsso dell'it. suo e so (DEI 3521, soprattutto it.sett., cfr. Rohlfs § 428); cfr. EntreeH, sconosciuto in questa forma nel fr.a. (TL 9, 1059, Gdf 7, 419, FEW 12, 481a). soraie s.m. 'cognato', lat. SORATICUS: AliscM 2145, soraye AliscM 7514, Variante corrente nel fr.-it. del fr.a. sororge, serorge (lat. SORORIUS), TL 9, 535, Gdf 7, 394, FEW 12, 118b, cfr. EntreeH; probabilmente si tratta di uno scambio di -orge, erroneamente interpretato come suffisso aggiunto a soeur, con il corrente -age·, non in posizione di rima. LIX
sot prep. c sotto', lat. SUBTUS: AliscM 151 e 1688, 7168, inoltre desot AliscM 459, 1664, 4159; Variante fr.it. corrente del fr.a. soz, sos ecc. ( T L 9 , 1 0 3 5 , F E W 12, 369b), per influsso dell'it. sotto ( D E I 3566); cfr. EntreeH. sovre prep, 'sopra', lat.
SUPER:
AliscM 1024, 5416, 5821, fr.a. sor (TL 9, 854, Gdf 7, 518, F E W 12, 430b) riccamente documentato nel fr.-it. (cfr. EntreeH), influenzato dall'it. sopra ο meglio dall'it.sett, sovra ( D E I 3546 e 3571) con sonorizzazione e sviluppo successivo della occlusiva a fricativa. storme s.m. 'combattimento, lotta', francone *STURM: AliscM 1817, frequente nel fr.-it. (cfr. EntreeH) con -m ο -me finali per influsso dell'it. stormo ( D E I 3643); fr.a. per lo piü estor (FEW 17, 266b); inoltre caduta della vocale prostetica. stretorner v. 'schivare, rovesciare', lat. TORNARE: AliscM 653, scambio di prefisso per influsso dell'it. stra-, piuttosto frequente nel fr.-it. (cfr. EntreeH), probabilmente anche metatesi di -s-, cfr. anche F E W 13 2 , 78b; fr.a. trestorner, cfr. Gdf 8, 63, F E W 132 , 75a; cfr. inoltre stretot AliscM 95 al posto del corrente fr.a. trestot. tambor s.m. c tamburo', pers. TABIR: AliscM 5640 tambors, frequente nel fr.-it. (cfr. EntreeH) con mantenimento della nasale, corrispondente all'it. tamburo ( D E I 3708, da Dante), cfr. F E W 19, 177b; fr.a. tabor, tabour, T L 10, 18, Gdf 7, 618, GdfC 10, 737. termen s.m. 'termine, momento', lat TERMINUS: AliscM 2470, 4381, nella forma parossitona probabile influsso dell'it. termine ( D E I 3759), cfr. EntreeH; nel fr.a. piü corrente terme ο termin, cfr. T L 10, 249 seg., Gdf 7, 687, F E W 131, 239b. tinir v.tr. 'tenere', lat. TENERE: AliscM 6534 tines 2 a pi.pres., inoltre AliscM 5474 retinir e AliscM 5610 continent csi comportano'; le forme con -i- si spiegano per analogia con le forme del perfetto; corrente nel fr.-it.., cfr. EntreeH; nel fr.a. di regola con ten-, v. anche it. tenere ( D E I 3750). tra'ite s.m. 'traditore', lat. TRADITOR: AliscM 1618 e 1793, 5707, AliscM 5877 trayte, nel fr.-it. frequente nella forma del retto senza -r- (cfr. EntreeH), nel fr.a. traitre (GdfC 10, 797, F E W 13 2 , 152b, anche traite). trasüer v.intr. 'sudare', lat. SUDARE: AliscM 2722 e 3820, 6131, forma fr.-it. frequente con tra- iniziale per influsso dell'it. trasudare ( D E I 3872, anche occit.a. trasuzar, trasuar, Levy 8, 398); fr.a. tresuer (Gdf 8, 62, F E W 12, 394b; EntreeH). LX
ventrayle s.f. 'budelle', lat. VENTER: AliscM 6003, attestazione incerta; nel fr.a. utilizzata per lo piü al plurale e solo piü tardi riferita anche a essere umani (FEW 24, 249a, cfr. Gdf 8, 178); nel fr.-it. anche singolare e riferita a uomini, cfr. EntreeH (it. ventraia 'pancia' Dante). vie s.f. cvia', lat. VIA: AliscM 2302, corrente nel fr.-it., per influsso dell'it. via (DEI 4044), solo raramente in fr.a., per lo piü con dittongazione (veie, voie, GdfC 10, 833, FEW 14, 371; cfr. EntreeH). vinir/venir v.intr. 'venire; diventare', lat. VENIRE: AliscM piü volte in diverse forme, cfr. il glossario; notevoli le attestazioni con -i- nella radice, derivante dal perfetto, e quelle col significato assai frequente nel fr.-it. 'diventare' (DEI 4011 it. venire, cfr. FEW 14, 246a N. 8 e EntreeH); fr.a. venir Gdf 8, 172, nel significato 'devenir' solo fr.med. (dal 1405, FEW 14, 240b); nelle forme del futuro con caduta della nasale davanti a r (AliscM 3764, 7145, 3271) come nell'it. (ν eras, ν ereg, verez).
3. Problemi linguistici in relazione alia grafia II nucleo di questo capitolo e costituito dalla discussione delle grafie t e c , delle consonanti doppie e dell'/ι aspirata. L'interpretazione del grafema c (cfr. anche il panorama delle correzioni) porta in alcuni casi a delle difficoltä poiche dalla forma non si riesce sempre a dedurre in maniera inequivocabile la possibile realizzazione fonica. E' quello che awiene nei seguenti casi nei quali ci si sarebbe aspettati piuttosto g mentre si riscontra una c davanti a vocale velare ο in fine di parola: canglez 1976, recut 2880, civalcant 2930, trencant 3688, 5433, 5455, civalca 3892, menacant 4096, civalcant 4202, comenca 6885, Oncois 7129, pecoir 7713, nuc 1224, toe 1973, cic 2322, Qinc 2893, benoi'c 6107, croic 6410, devec 7151, Croyc 7767; con queste forme vanno confrontate le tre attestazioni con q: qere 493, qier 1923, saqeg 2581. In alcuni casi tor sono state corrette in ς davanti a velare e in fine di parola: porgoient 1022, cerchieg 3710, oreg 4910; la grafia -ti- per l'affricata [tsi] ο [tsj] vience invece mantenuta: eusautier 1119, glatier 1778, glatie 2352, nontier 2531, eusatier 3232, anutier 4748 (cfr. anche gratias 7773). In *entier da encier, 4527, si dovrebbe trattare di un errore del copista (c per t, cfr. gli interventi correttivi sulla lezione del manoscritto; ζ in enchaza sta per -s- ο -ss-, 6302). Solo in singoli casi si incontra giä nel manoscritto una consonante doppia davanti a un'altra consonante all'interno di parola ο davanti a vocale all'inizio di parola: Alisscang 2, fosschere 657, Alisschans 836, au fferir 3595. LXI
Piü spesso un tale nesso (anche in fine di parola) risulta come conseguenza di un intervento correttivo dell'editore: D'esscuz (da Des scuz) 18, essperons (da es sperons) 216, L'esscuz (da Les scuz) 753, ill α (da ilia) 2181, a ssa (da assa) 2320, l'esstrova (da les strovä) 4791, l'esstors (da les stors) 5251. E' notevole la divisione delle parole del manoscritto nei casi au ssege (o aussege) 2460 e Mau sseit (o Mausseit oppure ancora η invece di i nel manoscritto) 4798. Un accenno sul trattamento di h nel manoscritto: accanto a numerosi casi nei quali la h iniziale ha valore puramente grafico (cfr. il glossario) ve ne sono altri da osservare piü da vicino, in quanto, a causa della -e finale atona della parola precedente, entrano in gioco questioni metriche, cioe la realizzazione ο meno della sinalefe fra la -e terminale e l'inizio della parola seguente. D'altra parte la h iniziale manca in alcune forme di origine germanica, cosicche la h aspirata (del francese) che normalmente provoca la divisione delle sillabe in parte ha perso la sua qualitä, in parte mantiene ancora la sua efficacia di suono iniziale di parola. In generale si puö dire che la differenza fra la h iniziale puramente grafica e la h aspirata non έ piü mantenuta nel manoscritto. II fenomeno e documentato dalle seguenti attestazioni: — manca la h aspirata senza conseguenze per il numero delle sillabe: aster 4484, 7081, aste ς 4980, asterai 3541, aste ς 1812, 3733, astez 1832, 1967, 2601, 7613, Astes 960, astant4216, astant 5448, *aste 5527, astez 1805,4417, aut 1811, 2521, 2568, 2851, 2979, 3294, 3459,4979,5212,5314,5544,6052, 6552, 6659, 6775, 7212, 7639, 7654, 7749, aute 1487, 1695, 1777, 1929, 2726, 4859, auz 3287, autes 353, autement 1891, 3903, autement 2404, 3318, 5882, autement 5591, 7214, 7332, 7354; in un luogo la -e finale davanti a aut e elisa: d'aut 7432; — manca la h aspirata dopo -e (o anche -a, -/) finale che mantiene il suo valore sillabico: une ace 284, vestre ardement 793, 817, se urta 849, se urtent 1362, si asta 1399, Ii ardis 2122, terre ahie 2162, chiere ardie 2374, ni onte 3174, mestre urter 3823, testa urupee 2951, voye astee 3980, de aute 4130, le uz 5821, dariere osterel 5970 (incerto); — manca la h aspirata davanti a at dopo e finale, che deve essere unita per sinalefe alla sillaba seguente per raggiungere la misura del decasillabo: qere ardie 493 (cfr. 7432); — e mantenuta la h aspirata dopo -e finale, che mantiene il suo valore sillabico: de haster 3779, lo hüa 3901, se herberga 3934, estre honis 5250, 5257, raostre hernois 6867; — h con valore puramente grafico: la vocale seguente e la -e finale precedente sono unite per sinalefe: deüsse honorer 1006, qe Hernaug 2473, fresce herbe 2747, Dame Hermengarde 2920, Dame Hermengard 3094, Dame Hermengard 3142, vestre hon 3270, entende hon 3301, Dame Hermengard 3955, pelice hermine 4454, terre honoree 4756, nulle home 5010, terre honoLXII
ree 5134, perde has 5806, redote home 6029, vestre hon 6521, qe hom 7255, qe hom 7503, verge honoree 7754; — h puramente grafica all'inizio di parola ed -e atona precedente rimangono divise; -e deve mantenere il valore di sillaba per raggiungere la misura normale del verso (iato): vestre hostal 621, qe hom 2330, qe Hernaug 2501, qe hom 3395, corone hosier 3533, 2781, Qe hom 5905 (incerto), qe hom 6324, 6721, cofie hoste 6747 (incerto), qe hom 7429, Qe hom 7434; cfr. la possibile estensione in contesto senza h-: appelle on 6570. Non ricadono in questa casistica gli esempi seguenti, nei quali l'aggettivo interrogativo qe non έ sillaba atona: qe hom 2391, Qe hom 4286. In questo quadro si notino anche le seguenti grafie: x: dex 532, 594, 597, 600, 1030, 1328, 3000, 5404, 4420, 504, 7632, dextre 290, 2291, scrvixe 836, 1446, 3923, *servixe 1298, *xes 454; ζ: ζ a 3925, zo 2207; v: minuscola giä nel manoscritto, νος 6810, voiς 6660 (cfr. nota). 4. Problemi fonetici Anche in questo capitolo e possibile accennare solo ad alcuni problemi particolari che sono apparsi insoliti alia lettura del testo e che si incontrano raramente ο addirittura mai in testi comparabili. In totale sono trattati cinque diversi punti: dopo la discussione di alcuni nessi vocalici verranno trattati i piü notevoli gruppi consonantici; alle osservazioni sul problema delle consonanti di transizione e dell'assimilazione fonosintattica si aggiungono diverse questioni singole. Fra i nessi vocalici va ricordato in particolare il gruppo -oe-, poiche accanto al suo valore bisillabico acquista in singoli casi quello monosillabico. Come esempi del primo caso si vedano i seguenti: 811, 852 (soef), 1204 (boel), 1316 (poez), 1510, 1709, 1878, 2541, 2940, 3802, 4225, 4255, 4446, 5130, 5140, 5359, 5374, 5925, 6140, 6141, 6167, 6169, 6195, 6464, 6697, 6699, 6910, 6922, 6948, 7136, 7258, 7273, 7294, 7304, 7383, 7414, 7479, 7523, 7654, 7670, 7672, 7713, 7715, 7752. -Oe- risulta monosillabo nei versi 3836 (voet), 4794 (voest), 5046 (coer), 5645 (poeble), 5860 (roes), 6335 (soere), 6448 (toesse), 6985 (soef); per ottenere la consueta misura metrica -oe- dovrebbe essere monosillabo anche in ο est e froesa nei versi 6019, 6376 e 6545 (cfr. anche v(o)enons 7217). Nell'emistichio Oez do diable (4985), Oez sarebbe da considerarsi egualmente monosillabo nel caso della consueta scrittura di diable con dieresi. II nesso vocalico -ae- dovrebbe essere bisillabo nei versi 1656 (Maegilse) e 3438 (osaent) per raggiungere la misura regolare. Vanno infine ricordate le seguenti testimonianze con nesso vocalico monosillabico: beneoite 1442 (ma cfr. 2268), meog 4578, neuele 4950, Veuz 4982, veoir 5394, leiure 6358, veoit 7760 e anche -eau- in peaus 2629, heaumes 3646, boeaus 5597 (cfr. anche bieaus 2394). LXIII
L'omissione della e prostetica davanti a s impura (cfr. il primo paragrafo di questo capitolo) porta in 8 casi alia successione di 4 ο addirittura 5 consonanti. Quando grazie alia correzione si puö giungere anche alia regolaritä metrica del verso, sono stati apportati interventi sul testo del manoscritto: A son col pen son fort [e]scu letrez (1533), Au meylor home qi anc censist [e]spee (3042), Li ost s'espant aval celle contree (4024), Ε des mauves sescuns s'est [ejsprove? (5300), Si a quintaine est mis cops [e]sproveg (7687; cfr. anche 4694). Invece l'incontro di consonanti rimane immutato in versi giä decasillabi: Avec Bertram dont me cor est smaris (4178), Ε R enoars Γ a si do fust strape (5489). II verso 5544 e stato egualmente corretto sebbene qui i gruppi consonantici siano divisi dalla cesura: Ε Renoars [e]scrie en aut ton (cfr. anche la nota). Le consonanti di transizione sono in generale segnate: *amendray 7135, *tendre[n]t 6648, tendrai 3269, 4539, tendra 250, 1412, 4885, 6825, tendroit 1492, Vendrai 6814, vendra 108, 2146, vendrunt 1745, dampledex 784, damplidex 953, dampnede 560, 2124, dampnede 7270, dampnide 1891, 2129, 5004, dampnidie 494, dempnideu 1658. Solo in due casi, nei quali ci si sarebbe aspettati una consonante di transizione -d-, questa manca: remanrai 153, tenrez 2332. La fonetica sintattica entra in gioco nell'assimilazione di η > m finali davanti a parola iniziante per bilabiale: tarn belle 3114, um brin 1615. In un passo en + le vengono contratti in il, ma potrebbe anche trattarsi di scambio di vocale con il pronome relativo precedente (qi)\ Tant qe Guillelmes vendra a sepelir, Qe il Archant se combat por air (108—9). Anche nei seguenti casi potrebbe essere stato decisivo l'influsso di una -i- nelle forme li, il: Li uns en la grope, li autre il coste (1203), O'il n'ert il mond si bone fors Durindra (1411), Li cons Guillelmes est il palais montez (4110). Non e invece il caso dei seguenti esempi: Ε il nom Yesu, le roy de maieste (941), Lasie l'avons il nom del vif maufe (7313). LXIV
Nonostante l'accento tonico, le forme singolari del presente di amer qualche volta non vengono dittongate: am 5255, ame 4410. In un caso si trova una -t- intervocalica (ateser 4306) invece di -d- (adeser). In agironi (5758) si tratta probabilmente di una riduzione della ν bilabiale a -gu- ο -g-. Elenchiamo infine una serie di forme notevoli dovute a — metatesi: afluber 7561, aflubeς 7587, atende 1200, claper 1926, conesu 6240, dras 6152, dercier 3227, durmons 2101, durari 7440, Fros 6277, pleber 5631, qocler 3226, reveler 5601, reveleg 6784, ter/4964; — assimilazione: confonons 569; — aferesi: hang 3 (cfr. VI—2, acorone); — epentesi/anaptissi: *abevereς 7155 (it. abbeverato), enstagner 136 e altrove (cfr. VI—2, ensir). 5. Problemi morfologici Dalla massa di forme insolite del manoscritto franco-italiano sono state scelte alcune particolaritä morfologiche spesso ricorrenti che riguardano i settori delle forme verbali, dei pronomi personali, dei pronomi relativi, oltre a diversi problemi singoli. A proposito delle forme verbali vanno sottolineati due fenomeni: da una parte la mancanza di una -i finale nella l a persona sing., dall'altra la terminazione -ai nella 2a persona. Le forme della l a persona compaiono in questa veste sia nel manoscritto sia come conseguenza di un intervento correttivo: aura 6665, do ( < DEBEO) 3372, 4305, 4554, 4879, ira 6720, *su 2048, sera 6664, lasa 2126, vera 1852, *a je 1026, 1498, 2926, 2934, *do je 1901, *fera je 1634, *o je 4864, *sa je(s) 2438, *saura je 2608, su 6727, 6179, *su je 2033, 2269, 3374, *sera je 211, *vo je 487, 512, 1326, 1330, *vo ye 3810 (cfr. anche le forme *Cu il 1211, 5743 e quelle del pronome personale di 3 a persona sing., lu 1900, 1905, 3071, 4767, 7254). Forme simili sono conosciute giä dall'EntreeT: cro je (EntreeT 6808), sa je (EntreeT 6390, 7524), so je (EntreeT 6871), su je (EntreeT 9223, 9227). Nelle attestazioni della 2 a persona sing, con la terminazione -ai non έ sempre chiaro se, invece di un influsso dell'italiano, si possa ipotizzare uno scambio con la l a persona: Or en irai en France la loee (2202), Laysse ma targie si ferai cortoysie (2337), Se de mon fust tu ai un poc recovr6 (6465), Fai(t) le, cosin, mult fereai qe prodon (6528), Por moy aurai de Spagne lo regne (6722), Mar doterai ne roy ni amire (6726). Le forme della 3 a persona pi. mostrano talvolta la terminazione -ont, forse per l'accostamento alia terminazione italiana -ono (cfr. i versi 195, 405, 692, 1173, 1364, 1571, 2015, 3165, 3254, 3316, 3786, 7486). LXV
Le irregolaritä nei pronomi personali vanno ricondotte in prima linea ad una confusione delle grafie e e i; non e sempre determinabile dal contesto se si tratta di un'altra forma di un determinato caso ο di un cambiamento di reggenza in certe costruzioni (cfr. in dettaglio i versi 253, 780, 865, 2548, 3497, 3600, 4210, 5615, 5730, 5915, 6186, 6897, 7043; sui pronomi personali anche i versi 1174, 6897, 7019). Analogo e il caso dei pronomi relativi; anche qui l'alternanza di e e i crea difficoltä di interpretazione. Va notata particolarmente la frequente utilizzazione della forma del francese Orientale ο occidentale qe nel nominativo (che coincide con l'uso italiano): 218, 356, 1387, 2576, 2615, 3046, 4431, 4717, 4722, 4792, 4811, 4881, 4908, 4934, 4958, 5210, 5284, 5285, 5317, 5366, 5418, 5836, 5848, 5913, 5969, 5998, 6044, 6070, 6396, 6492, 6593, 6793, 6209, 6808, 6818, 7012, 7396, 7427, 7455, e ancora 278, 370, 2881, 3250, 4940, 6372. La parte finale di questo capitolo e formata da alcune osservazioni su diversi problemi particolari riguardanti singole parti del discorso. II sostantivo cont ricorre 7 volte senza la -e finale (200, 318, 664, 1399, 1467, 1679, 5704). L'articolo maschile suona a volte el (155, 325 (pi.))» a volte il (417 (pi.), 5057 (pi.), 5986); a e le si contraggono in ao (1820); uns al verso 2647 dovrebbe stare per nus: Mort sunt mi home, n'en est uns escampez. In aggiunta alle forme pronominali giä segnalate sopra, ricordiamo: ce accentato (Por ce est bons ... 695), e ugualmente je (Qant je a Termes ... 878); qi funge da pronome interrogativo neutro (qi porai devenir? 1321); cele dovrebbe aver preso il posto di qele nel verso 1394 (cele spee ci a!), se non e tele; in due passi il pronome riflessivo di 3a persona si presenta, probabilmente per influsso italiano, come si (2667, 6863; cfr. anche 4242, 4277, 4594, 4744, 4805, 5188); il pronome personale obliquo plurale puö terminare in -ς: leg 4823; Dex le maudie (5403) si riferisce ad un plurale (.L. Nubi'ant); mi έ piuttosto un dativo del pronome personale che una forma accorciata per mien (Je gart les feves, mi en sunt Ii treü, 6964); l'indefinito on presenta una gamma di forme diverse: hom 61, hon 3301, um 2175, 3286, 3374, 3431, en 353, 679, am 4745. Tra le particolaritä riguardanti avverbi, aggettivi e congiunzioni vanno citate ni ... ne (737) e la forma positiva di grand al posto dell'atteso comparativo sintetico graindre: De lui est grant un grant pie mesure (6487), De lui fu gran? un plein pie mesure (6750). Analogamente alio scambio i / e nei pronomi relativi si incontra anche nella congiunzione qui ο qi invece di qe: LXVI
Plus tost seroit une eygue tresnoe? Qi uns peisons ne seroit retorneg (1494—5), Ε de paien(t) si grant ost aünee Qi grant sis leues en est terre poblee (4782—3), Mes gardes b i e n qe vos ne me mentez; Qi por eel deo q'in croys fu penez, Je η'en seroy en eel pais troves, Qe η en fussez de trayson reste$ (6817—20), Dame Giborg i a fet aregner Qi n'i osoit senz [Ii] li cons aler (7336—7). Rimane da osservare a proposito dei verbi: vaut (6336) come forma di aler (forse e errore per attrazione di saut), vait (14, 1292) invece di valoir\ la differenziazione fra il presente e l'imperfetto del congiuntivo poust non e sempre possibile (193; cfr. anche il glossario); prefisso e radice dei composti benedis (2125), maledir (193) e maledie sono conservati nella loro completezza; eüs rimane 3a persona nonostante la mancanza della -t finale (O il n'eüs .M. Saracin arme§, 710) ed infine al verso 2224 dovrebbe trattarsi di uno scambio fra Vint e Dist: Vint li cons: «Dame, ne soieg esgaree!» 6. Osservazioni sulla sintassi In questo paragrafo verrä posta l'attenzione su alcuni problemi delle forme verbali e dell'accordo, del genitivo, dell'articolo partitivo e della costruzione della frase, oltre ad altre questioni di tipo diverso. Come in altri manoscritti fr.-it. si trova la 3a persona sing, del verbo con un soggetto al plurale: Qar cent en ist des ηες e des calanc (15), Ε eil lo ferient des mages por air, Par mi l'aubergs li fait le sane sailir (103—4), Ja n'en aura onte mi ancesor (490; cfr. inoltre 555, 1671, 1881, 1886, 3643, 4931, 5310, 5732, 6197, 6283, 6792, 6996, 6999, 7722). Al contrario in 2 versi si incontra la 3a persona pi. invece della 3a sing.: Q'il m'invoient de sa civalerie (2484), Troy cent furent, seschuns ont geceranz (4198). Un fenomeno analogo tocca i pronomi: Renoard cuident tog jor ο lui ester (7290; per lo scambio nella persona del verbo cfr. 4 2 5 - 6 , 8 4 3 - 4 , 1837-8, 6081). In generale non sono stati corretti dal curatore quei versi nei quali l'accordo (di numero e genere) non era stato osservato dal copista; si tratta dei versi 292, 363, 2023, 2026, 2034, 2036, 2223, 2226, 2239, 2284, 2303. LXVII
Per la costruzione del genitivo senza preposizione si vedano i seguenti esempi: la gient Gorant 83, li enfant Naymeri 242, L'esscuz goisi Vivien I'aloseg 753, la geng I'auvcrser 1786, la genz I'auverser 3217, lipai'n Β aus das 4232, li tines cest maufeg 6042 (cfr. anche 4342: Ε Ii colps est Äenoard avalez; cfr. inoltre i versi 74, 238, 2268, 2489, 3143, 3256, 3540, 4521, 5143, 5154, 5508). Nelle preposizioni articolate e nell'articolo partitivo si danno alcuni casi insoliti che in parte sono stati modificati da un intervento correttivo, ma per la maggior parte sono stati mantenuti inalterati: D'esscuz 18 (sulla base del seguente d'armes), As nos nes 401, Des sane des cors 534, Mais del baron n'imt il mie ateri 1098, Des plains esles 1196, Ne conuit mie del maxchis au vis fer 1782, des mes brag 4667, Dex grant coroies 5404. Ricordiamo infine alcune particolaritä: dopo convenir Tinfinito non e preceduto da particelle ο preposizioni (Mais grant dolor li convient sofrir 180); infinito e participio perfetto si mescolano nei versi 254—6; la congiunzione et puö mancare fra elementi della fräse della stessa natura {De suz un arbre qi fui folug, rameg, 757); l'inserimento della particella negativa ne risulterebbe poco chiaro al verso 1303 (Tel dol en n'a, de sen cuida marir: enn a) \ essa manca invece nel verso 6492 (N'i a celui qeforment a jure) ; in un passo il passe compose di aler e formato con l'ausiliare avoir (Roys Looys ot a un saint ale, 7491).
7. Ulteriori particolaritä lessicali e semantiche Viene qui trattata una serie di singoli problemi lessicali e semantici non esaminati nel secondo paragrafo. Asentir presenta uno slittamento semantico da 'incontrare' a 'assalire' (171, 4331, 5476, 4926, 1455). Perdre viene usato transitivamente con agente personale nel significato di 'guastare, rovinare' (France perdrons, a vog oil i verez, 6388). Arester si presenta senza pronome riflessivo (epesegetico) nel senso di 'fermarsi' come a volte nel fr.a. nei tempi composti (Devant I'enfant est li cons ares teg, 764). Al contrario il pronome riflessivo appare in un contesto inaspettato ai versi 2703 e 6641: Se je me puis en eel palais monter . . . Seschuns d'ols se porte tote nue s'espee. In froisir (56, 112) compare un cambio di suffisso ο una contaminazione dei verbi croissir e froissier. Al verso 4300 si tratta evidentemente di una variazione della locuzione ne pas se faire prier (Ε Renoars ne s'i fist pas boter). LXVIII
La mancanza di ne e visibile nel verso 6950 anche nel numero delle sillabe ( A t a n t s'en toxne, veut plus demorer; probabilmente aplografia di (tor)ne ne). II verso 5686 offre una testimonianza dell'aggettivo dimostrativo est al posto del prevalente cest (Cum est maufeg me mene ma/emeni). Mentre caple al verso 5907 — anche per la regolaritä del verso possibile con une — va considerato femminile, il genere di cevos (6760) non appare del tutto chiaro (cfr. anche le irregolaritä degli accordi grammaticali al § 6): Lors recomencent une caple mult grant . . . Le[s] cevos noyres plws qe carbon triblez.
VII.
Bibliografia (per i dizionari e le edizioni cfr. sopra, Abbreviazioni
bibliografiche)
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