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Italian Pages xv+337 [176] Year 1971
Vincenzo Di Benedetto
Euripide: teatro e societé
’eO Verso la riprodw to delruomo da part}: d1'una “Ia ta'eStema, illulsioni consolatorie e re-
zione della specie e 1 erotismo, a spinta verso , 1 k _ _IQPPQYMO Stata . . €= ligiose , l’arte , ecc . (e anche la proprieta prlvfltfl, e costituiscono guerre, ecc.) erano e sono delle realta‘ chlei costit'u_ivanoanche dame loro gran parte del1’es1stenza quotidiana deg Et’1O1111111, ente, sono -» ' ' ' ' ‘ e e con re Ch‘? mteressa pm lupghi Penocll Storm}-I C10 Si tratta di uI1’0Perazio-
dissociabrli solo per via di 8.S1I1‘3.Z1O1'1T.(3nC 31 Se Che V0 hone minimiz_ ne legittima e chiarificatrice, e sbag ifno co otroche Pargsta antico dava zarla come ovvia e laanale). In efIetti, 3 1‘15P°S 3 Sid‘ di wse _ Sentiamo agli stessi problemi che ancora. oggr - per nleces Ci rendiamo Como adecome attuali s1 puo intendere pienamente so 0 se \ guatamente del suo modo di porsi d1 fronte alla realta del suo tempo, u. ' ' ' . Anche uando L111 na realta che aveva una sua ben precrsa fiS1OI1OII1;§ldire ddlil Verité di
poeta antico filosofeggiava ed enunlciava }}>1er_Cq un male irreparabfle Caratmre generale esemplo Chede Ilvecc lam 6 s olo si_ per l’uomo), anche(per questo aspetto a sua opera \ astrattamente _ pL1O ‘ dissociare da una concreta (e ‘cont1ngente’) realta . . storicaz Hanche S1' . - 1 alcune a ermaz1o. - pd fare un esempm ch poeta filosofo dlqcuO momde il consenso del n1 sulla _ vita umana potrebbero trovare orse ancl e ngig icontesto di una lettore moderno - s1 intende com];(:1, Bulletin Supplement n. 5, London 19 57, p. 39: lo Handley mette in relazio-
ne, dubitativamente, il fr. 718 con il fr. 1066 e il fr. 716 0'1‘: 5’ slat’ o'tvo't'yx"g xoti. flsoiat ui] p.dt)(ou- xv)». e non esclude che il fr. 718 possa attribuirsi ad Ulisse. (Si avverte qui che, quando non 2: espressamente detto il contrario, i frammenti dei tragici greci si intendono citati secondo la seconda edizione del Nauck).
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avanti Fedra pur sospettando che la nutrice la possa tradire n
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quanto essa cerca di ridurge 11 S1gI11fiCflt.0\€ 1 11TIPf1'tan?*} adelfgente ai dad csterni hanno per l’u0m0 - Questa IP51 P Senz a no Pu} S rebbe ' h l concezione nietzschiana secondo cui ocratf 8V _
I I5i laC*ri5§‘I§P@¥ti-2stir1:12;:"$2.133.-;.§?".t";:.:.-irggrrlsz.
so. I teatro i I1r1P{ ’, .. - - ti persostruttura interna si puo ben definite intellettualistica , inteuetnaggi SOHO ¢flPa¢i di individuare Fen (?Str€mO' i1gO'rfl'ef Ito im ongono tuale il condizionamento che la situazione e i ati ,1 a b P a una d' 1 arrivando spesso a vedere la morte come 1 unico s occo ._
I I--Ii -iédtP@¥1&s~ P;Z€’Z,?.;2.3‘ifi'2.‘;i‘;‘i.’Z.i 2I.i.1*‘.1.‘?.E;’.1$22?i.§‘§.§‘l“‘;i24
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ldifdila gdgndgégiuta alla filosofia socratica. _ ht‘ /e 't in der griechischen .. 20.. Ch - '- K’ VON- FRITZ’ Tra‘gzSCbe1§Cb£l"l¢li' derne ragv 1-‘-’,ungefilifitlsggi . 3 $2916 ' ' blgttlfahnente il von Fritz I fl1£0d1¢’> 1“ Amzke. und mo ' ’I l 'to né ad EuriP1d@nun si riferisce specificamente ne all PPO 1
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La polemica con Socrate
Razionalismo e senso del tragico nel teatro euripideo
d' ' ' ~ edra. 1\1€%C118COI‘SO ellaUno pres;ilg1§l$tS1uEZ)61;;l)1(')11a§, 11 C11SCO1’SO ' ' ' csp1‘1lT1611d€S1C1€1‘10 _ _ _ ,, d Che O nuna . . - -' se ent1s11nunmo0 8 __ 111 =11-t1co1a uimluna ser1e.d111;:1:)11nai1n;i:11;11sO Ci; non lascia ad esse la posslbk uccessrva . 111 1 org . . centro - ben 1defimto; ' 1 battuta ei 1'm\p e VH0’. - bb' di disperazione al1’interno dell~i|-razionalita del suo sc0PP11v
3voto'z‘)ou. 2115111181-:'1Iv a1’16otl.p.ovotg, v. 1030 éuéxfiouv xotl. xoz.-ti-:E,dtv1‘}'nv vtévotg, ecc. E natural1c"lnente Ign é casuale l’uso non infrequente di aggettivi che sottolineano Pinfelicita della on na ( r. 1022 ot57u'.otv, ’ v. 1032 11 560'1."r1vog, v. 1037 — con ridondanza enfatica - luttpbv Bndtfiw Bfiorov &7»'ys1vév 1." €p.0i.), cosi come non 1:1 casuale che questa sezione del dialogo sia interrotta da un’interiezione che occupa un verso intero: cfr. v. 1028 63 5uo'"cdt)»ou.vot "tfig épffig ott’n°)ot5l.ag. Quando Medea riflette (e questo avviene pifi di una volta, come abbiamo visto, nel corso della tragedia) si esprime in un modo ben diverso.
Alcesti e Medea
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' 'dita che se_ re-_ ' ' >>. Allora Medea scopre 1n0rr1 wulc sguardo de1- bamb1n1 ‘ Per‘)‘ due volte tanto: . ' la sua sc1agura sara - s1gn11 Iwm dolore a G1ason61 , . 1 e. espressa ne Ha forma d1 una do. ‘ azlone In slllv£l111€I1t€ questa consider 1 la fine del mono 0g0 . . que’ fi S1-""""l“ Che Medea UV-O l e a se stessa. ' ' E verso 1 iano delle sensaz1on1 11 11 alletto materno s1 r1vela add1r1ttura S11 P . ddla ene e I la del1catezza P S 01 0 ‘I“': M6 d ea Sen t e l a dolcezza ' dell’abbracc10, ' ' dis erata li fa allontanare. I" *~'"flVit5 d‘_31reSpm.)1de1 S‘i1l;:11;i)i>1iiae1 mliao parere vedere la traccia d1 ul v. 1058, 1n tutto 1 mon '
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_ M d uesto 1a1_gOmentO : arte d1 e ea su q _ .
nu atteggiamento r1fless%1\; nel 1929, con il ‘programmatico' titolo Euripides the Irratiomzlist. Abbiamo gia visto che 1’interprctazione che il Dodds, e con lui molti altri studiosi, danno delle parole (11 Medea e di Fedra nei due passi citati non sembra corrispondere del tutto alle intenzioni di Euripide. Ma a proposito della tesi di un Euripil1L‘ Puma C - e 6 a POSS, ' ' in ' d'isso lubilmente in Polisseocia _ Ma questa ricerca dell onore S1 ass _ _ on la COnS1dera_ ' ' ' sulla sua situazione e C ha una duphlce _ mi con una riflessione 1I1'1P1';EE:8.La necessité della morte "-“me. Che. a morte ~ 6 necess '
' otivazione ' "interna ' da mettere in re a|l\nl‘lVaZ1OI'1€‘. C’e anizitiitto un? Igdi POHSSena- ella si rende conto che se viunc con la cultura aristopiiie incontro ad una some intouerabile If]; riuscisse a sopravvivere an _ di Schiava le fa desi e_
' di' Priamo ' stesso le Che la form Sta dalla una figlia e a fferma che _ il nome \ ’ te Polissena e consapeVO . rare la morte. D altra par _ _ .11 Glare Ella nfiuta ‘ ' le contrastare i oro v . pm-re dei Greci eche e 1II1pOSf1b1 6 ella aflflma Che é G necessar10 » Se_ In proposito ogni illusione. a v. 34 ' Cf . 1 Cf?
.
~ " Sé. d 0 SE8-'"P°1T°”"'E“EL?a"' ‘ rti- si- corr1spon_0n0 3;-7 ggg, 'Itp(.0"C(I. iiév... éitairrot... itpooiisbq 55 L3 due Pa -
- periodare ' do che il acquista un ritmo |\lIt‘1\C nel fatto che tutte _e C111? ,51 Chlyclorig 1.?vH§)55-56 con l’iminagine della g10Vflne Che. ' I -v i1 frasfigglflfe 51 fa P1“ aml-310' ‘:7 ' '1" mortalita era uguale agh ‘mi mgofi Sguardi in mezzo ana altra fancmuei a pzllytil e_ 11};/£'CC1’1Cl0l"1O si aggiunge un nllmivag " 161 C51e eimaic . .. . e alla descrizione AM, (.‘ d altra parte vl\f_- 321;£51331? qualche sqhiavo comprato chi sa dove che contaminera 11 im era ritenuta _ _ _ ulu t mi-=c tocco I _ fiecon una volta degna d_1. vivere da sovran a_ _aZiOne della decision‘: '“"' Mm‘ C " In L-h._C1Hm 368 ou’ 5"q'coi, a Cu i se gue asindeticamente lenunci
,--EGTL . us Lvow" ’ o 6vx't7v. um ‘W33, C Med_ 339 sgg. oust
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Razionalismo e senso del tra ic 1 g 0 ne teatro euripideo
guire Ulisse e ai vv. 370-71 allontana da sé con piena consapevolezza ogn1 speranza in un fut uro cambiamento ' ' ' della situazione. Per questo aspetto Polissena si contrappone es li it p c amente alla madre e la invita a — non é av 8é_ mhm,queSta"pOSSfli1iit;ir m|pC1‘atO dal momento SL1 _ _ 1 tt , 11=amb1to d1 una precrsa aspe o articolazione 11'1t€II19.> pwrc COS1, pur 1'l€ . ' rte wcdomlnantei 1' ' a che Cassandra canta a1 vv. 308-34 301° He paan_ La monodla me d 11 visione profetica. Nell’/lgamennone ass. rlcntm n@1l°.S°hen3a 6' ? dc’ i1 mostruoso banchetto d1 Tieste e guilltlra nel del1r1o del1estas1 ve a morte: dei {am reah, ap‘Eu 1,assassinio di Agamennoni: fe la sua _sters;entan0 a lei Con l,immedia_ -
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1‘*"'tengan0 eSS.1.a1 paSd2'uc(:)u1»ella 2- attonita $P¢ttamCe' Nelle Trauma d1 l‘-""23 Ch una V1S1One’- 1 ' ulla scena e celebra le sue n0Z,Z6 con ' ' ‘bracci0 con il figlio, il cui volto ella rivede dopo lungo
tempo e dopo innumerevole serie di giorni, e reso secondo moduli espressivi dove l’en£atica preziosita dello stile sembra corrispondere a una forte tensione interna. Non a caso il ricordo degli abbracci di un tempo di cui la madre godeva e sopraflatto dalla rievocazione del lungo esilio tli Polinice, >. Un analogo uso dell’anafora E: fatto ai vv. 339-40 per rendere il
ncnso immediato del fatto che suo figlio e entrato in una casa straniera e ni é legato a una parentela straniera. E anche certe espressioni tipiche della lamentazione funebre sono utilizzate ai vv. 322 sgg. per descrivere ll miserando e luttuoso aspetto della donna. Appare chiaro, anche da questi sommari accenni, come Euripide intenda volutamente sottolineare l’aspett0 emotivo e patetico della situazione in cui Giocasta attualmente si trova. Senonché e la stessa Giocasta che poco pin avanti nel corso della tragedia _si informa della sorte del fi-
glio attraverso una lunga e pacata sticomitia, dove spesso ella interviene con riflessioni generalizzanti che rivelano un atteggiamento tutt’altr0 I
the emotivo di fronte alla realta; ed e la stessa Giocasta che, nello scon-
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Razionalismo e senso del tragico nel teatro euripideo
tro successivo dei due fratelli, interviene 3° con la consapevolezza di p ., sagg1o . de1. g1ovan1 . . figh. e pr0nunz1a . una ltmg a e d at 31 are m un modo p1u gomentata r/aesis, tutta tesa alla dimostrazione della superiorita del pr’ 1
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cipio dell’uguaglianza di fronte alla tirannide e all’ambizi0ne Sembr11'! re bb e dunque che Giocasta r1entr1 nel modello d1 personaggio. che st1a@ mo seguendo. Ma solo in parte. In realta, il momento del passaggio dalI, . . . , .
attegg1amento emot1vo-pass1onale all attegglamento raziocinante si ha 1n una breve battuta ai vv. 379 sgg ..-