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Italian Pages 127 Year 1942
Novalis
lnni alla notte
A cum dell' Jstituto di Alta Cultura 1942- XX
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prcziosa
1 Inni
alla notte
di Novalis
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Gruppo Editoriale Domus Milano
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riduzione in versi italiani e introduzione di Vinccnzo
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per Adelchi Baralono
Mio caro Adelchi, consent1, dilettis&imo, ehe in grntitudine per la tua luminosa stimolnnte nmiciz-ia. io dedichi n Te que5ti novalisiani [n,ii alla notte nelln min riduzione 1talinna. Accoglili fraternnmente, dal mio cuore fraterno. Possa il loro ritmo suscilare in acree melodie di pensiero il ritmo profondo delle tue solitarie meditazioni di poeln-filosofo e di filosofo-poela! Vincenzo.
Orientamento degli lnni
alla lettura
alla notte
di
ovalis
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1.
per comprendcre lo stato d' nmmo da cui nacque 11 romnntic1gmc, tedesco (e del romanticismo tedesco, Novnlis, pseudon1mo di Friedrich von J-lardcnbcrg, fu il pill rapprcscntativo poetn; cosi come i :moi lnm alla TUJUe i1 testo lirico phi significo.t.ivo).io credo ehe nulla giou tnnto, quanto rileggere Je prime scene del Faust goetbia.no. Ricordnte? Dw-ante tutto il corso delln sun prima vitn, Faust s1 era 1mpegnnto a vincere Ja lotta dell' individuo contro il mondo e_.,;,tcnorc.con Pannn clelln ragione esercitata al trnvaglio dell' mdagine scientificn. Gia declinante in ctd, piega o.ra sotto il peso delle cognizioni ehe gh t{i nccumnlnno tumuJtuando ncl cerveUo. mentre il suo sptrito non ric!-CC.- n imporre loro, col proprio stnmpo. una qunl!ÜU-t forma m cui po~--a ncquietarsi nppngato. Allorche In Näturn gli si ri\lela, iu.fatti, nel segno del mncroco~mo. non come unn intema nppnrizione ncquisita nppunto ormn.i dallo ~pirito. mn come una nutonomn fantnsmngorin esterun, Faust t-e ne bca un attimo. Poi scuote il cnpo, ed escJnmn; Welch Schawpiel ! Aber ach! ein Schawpiel nur l Wo Ja.ss ich dich~ 11nendl1cheNatur? Euch Brilslt', u:o? Ihr Quelltn alltJ Ubens, An denen Himmtl und Erde hängt. Dahin die u:elke BtUJl sidi drüngtlhr quellt, ihr tränkt, und schmacht ,eh so 1 er~eben.s? (Qualc apctlacolol Ma, ahim~, uno apellat'olo !lohanto! Oove mo.i II aCCer~rb, 0 infinila Nalurn.? E \oi, scni de.lln Natura? Voi. fon11 della ,·ila unhcr;ta a cui prn. dono e ciclo c lcrra, mcnlrc ,'1 anda il cuorc inaridito? \'oi t1p;org11e,,oi di" aclalc; c io mi alruggo inulllmeotc?).
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Tu.ttavia, fig!io de! tracotante Slum, lU,d Dran~ ·· • uno scatto di orgoglioso -.,,, titanismo: p,u o1Ire, Faust si n.. soJjeva; e s ,.unpenna u, Und was tk, ganzen M,n.,cl,J,,it sugixtl, del!e potenze dial, i- b ' 10 ~- Oeta-filosofo de! romanticismo ledesco, F'u:hte e NovaJis, .banno incon,inciato a vivere da questo mon,ento •• \La intuendo e attnando una solnzione de! tutto diversa da quella di Faust.
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Se Faust_ cadutag1; Ja coppa dalle lDani, si fosse fern,a10 ad ascoJ. tare non Ja voce di .\lefistofele, a,a quella del proprio spicito soltanto: se ave.sse al proprio spirito soltanto richie,--u, nna nuova energia atta a imporre una forma aUa propria visione del mondo: se avesse .scientemente sviluppato in se quell'energia (rendendo inerti Je fucolta razionali; e operanti, invece, solo quelle intuith•e e fantasticbe) noi avremmo avuto in Juj iJ mitico rappresentante del romanficismo tedesco in snJ nascere Percbe iJ filosofo-poeta e iJ poeta-filosofo de) romanticismo tedesco in sul nascere, perche Fichte e Novalis, non chiesero la rivelazione de) mistero umano e universo durch Geist,esKraft und ,'!und, ne. in ae, aUa Ragione; ne, fuori di se,alla :\1agia o alle potenze diabo!iche. come Faust, Sibbene la chiesero: I' uno, iJ filosofo-poeta, aUa Imn,a,,oinazione; l'altro, il poeta-filoaofo. aUa Fantasia.
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Fichte non chiede ne' nllm Sc1enza ne all:s \l:,.gi:,,t moti,; de-1proprio ~.:.ere c 1a ~piq;uiooe del mondo. ~on h chiede a ~emn \lcfutofele~ Con una violenl.3 affermazione della per-onalit.i umana.. pone l"w a1 centro del non io. lmmagin3 anzi quello romc il protop~ma genetiro di que.slo. Coacepi"Ece. cie. lo 'ptrito um:mo come una onnipott.·n.za demiurgica e co-mica. come una ~pecie di fu.._--cio lumino'.'O. il qua]e. con r auo ste~--o con cui illumina il mondo. m~cam~nte lo crea.. L"es.i~tcnza autonomo del non io ri~ulta un.L immen:;a ~u~~tizione illuc:oriL ll suo uffic.io e di 5en'lr qualc ~tmmento a una progrc,,.'1,-a. rheLmoae detr io. fino a ehe qu~to. di, enuto con...'-0.odell.3 propna. onoipoten.za demiurgica e cosmica.. non ..., ,fa a ~e -te5~ compiuumente n,elnto. E la facoltä con cui m3¾ricamentc lo .;.pt.rito produce attorno a ~ runh·erso. e per Fichte r Immagioazionc. Egli dice infatti: '\ulla puö e.nt:rnre nell" intelletto se non per i tramiti delr immJ.!?.lruiziont" Que:-ta teoria. mentre n::-0hc, a d.i uo bto anelito fa~tiano llcl
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serie di e~perienze a cui si ~ottoponc 13 duplic-e , un di Fau-t. conte-
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pirito umano. E chi infatti. tra gli uommi. ri~c-e a fin~ere~ mrglio del Poeta. un mondo fnnta.,tico non :i.ntiletico alr in. ma ehe. proöottin Flehn und keine GaLe stillte ;
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E le stirpi adoravano CODCOrdi. con ingenua credenza.
nella tenera Fiamrna multiforme il Vertice de! mondo.
Solo uD pensiero, solo uD fantasma atroce, sopravveneDdo a quel coD\ivio lieto, di sfrenata paura i cuori avvolse. E i umi stessi uon sapeano come donar conforto all"anime sgomente. Per vie segrete era disceso il \lostro cui non placavaD De preci ne doni. Morte, il suo nome . . . E interruppe il festino con l' angoscia. le lagrime, il dolore.
Ora, in etemo disgiunto da tutto ehe i sensi accende di soave ebbrezza: strappato a suoi diletti. ehe rimangono in vano pianto al mondo e in lunga penn,
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Es war der Tod der dieses L • ' ustge1ag Mit Angst und Schmerz und T „ ranen lll]terbrach. Auf ewig nun von allem abgeschieden, Was hier das Herz in süsser Wollust regt, Getrennt , on den Geliebten, die hienieden Vergebne Selmsud1t, langes Weh bewegt, Schien matter Traum dem Toten nur beschieden, Ohnmächtiges Ringen nur ihm auferlegt. Zerbrochen war die Woge des Genusses Am Felsen des unendlichen Verdrusses. Mit kühnem Geist und hoher Sinnenglut Verschönte sich der Mensch die grause Larve, Ein sanfter Jüngling löscht das Licht und ruht Sanft wird das Ende, wie ein Webn der Harfe. Erinnrung schmilzt in kühler Schattenflut, So sang das Lied dem traurigen Bedarfe. Doch unenträtselt blieb die ewge Nacht, Das ernste Zeichen einer fernen Macht. Zu Ende neigte die alte Welt sich.
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un sogno scialho ed un imbelle anelito al defunto parean toccati in sorte. Infranti erano i flutti del Piacere contro la rupe di un Cordoglio immane.
Con menle audace e con accesi sensi, l'uomo abbelliva quell' orrenda larva. Spenge la torcia un bello Efebo, e dorme. La morte e dolce come un soffio d'arpa. La memoria si stempra in flutti d 'ombra. Cosi, nel canto redimeva il Fato. Ma un enigma resto la Notte eterna, di remota Potenza infausto se,,ano.
Ed ora si avvio, lento. al tramonto il vecchio mondo. Appassiva il giardino di delizie, beato asilo alla progenie nuova. Gli uomini, non piu bimbi, nel fatale crcscer degli anni,
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Des jungen Geschlechts Lustgarten venvelkte. Hinauf in den freieren, wüsten Raum strebten die unkindlichen, wachsenden Menschen. Die Götter verschwanden mit ihrem Gefolge. Einsam und leblos stand die Natur. Mit eiserner Kette band sie die dürre Zahl und das strenge Mass. Wie in Staub und Lüfte zerfiel in dunkle Worte die unermessliche Blüte des Lebens. EntHobn war der beschwörende Glauben, und die allverwandelnde, all verschwisternde Himmelsgenossin, die Phantasie. Unfreundlich blies
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di salire anelavano d' un balzo in piu !iberi spazii e piu deserti·. Scomparsi i Numi coi loro cortcggi. inanimala e sola
La Natura restö. Lego con ferrea catena, stretti, il Numero ed il Ritmo : arido l' uno e l'altro inesorabile. In pulvi eolo aereo di parole oscure al senso, eaclde giu dissolto lo smisurato fiore della Vita. Seomparsa era Ja Fede, ehe da! nulla suseita i mondi; seomparsa la divina Fantasia. ehe tutti li lrasforma e li affratella. lafe to, un boreal venlo soffiarn sui earnpi assiderati ; e la terra stupenda, intirizzita. per l' etere svani. I remoti del cielo immensi spazii lulli di fulgenti stelle.
s empiron
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ein kalter Nordwind über die erstarrte Flur; und die erstarrte Wunderheimat verflog in den Äther. Des Himmels Fernen füllten mit leuchtenden Wehen sieb. Ins tiefre Heiligtum, in des Gemüts höbem Raum zog mit ihren Mächten die Seele der Welt, zu walten dort bis zum Anbruch der tagenden Weltherrlichkeit. Nicht mehr war das Liebt der Götter Aufenthalt und himmlisches Zeichen den Schleier der Nacht warfen sie über sich. Die Nacht ward der Offenbarungen mächtiger Schoss. In ilm kehrten die Götter zurück, schlummerten ein,
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In pi6 profondo santuario, in cima alle piu alte vette dello Spirito. l'anima della Vita si ritrasse con le potenze sue, per dominare quivi in sino all' alba de! tempo nuovo, in cui risorgerebbe lo splendore de! mondo. Non pi6 la Luce era soggiorno eletto dai Numi in terra: non piU, divino segno. Di un velame notturno, Essi. si cinsero. E da quest· attimo, fu la Notte il possente alvo capace delle Rivelazioni. Quivi gli Dei tornarono, cadendo in un presago sonno. a uscirne in nuove e piu splendenti forme sul rinnovato mondo.
. . . Ed ecco : in mezzo al popolo ehe, a tulli inviso, s'era fatto adulto
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um in neuen herrlichem Gestalten auszugehn über die veränderte Welt. Im Volk, das vor allen verachtet zu früh reif und der seligen Unschuld der Jugend trotzig fremd geworden war, erschien mit niegesehenem Angesicht die neue Welt. In der Armut dichterischer Hütte, ein Sohn der ersten Jungfrau und MutteF. Geheimnisvoller Umammng unendliche Frucht. Des Morgenlands ahnende, blütenreiche Weisheit erkannte zuerst der neuen Zeit Beginn.
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precocemente in estraniato sdegno contro i beali sogni del giovanil candore, con v6lto non mai visto apparve. adesso, il Nuovo Monde ... Nella capanna della Povertii, immateriale asilo. TI Figlio della prima Vergine e Madre insieme ! Misterioso amplesso. ed infinite Frutto ! La florida sapienza d' Oriente. prima d'ogni altra, ravvisö, presaga. l' alba del Nuovo Tempo. Un astro Je insegnö la buona ,ia alla dimessa culla de! piu potente Re. E nel nome dei secoli a venire. giunse 1' offerta a Lui d' oro d' incenso e mirra; Fulgore e Olezzo : i massimi doni della Natura.
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Zu des Königs demütiger • 1ege Wies ihr ein Stern den Weg. In der weiten Zukunft Namen huldigten sie ihm mit Glanz und Duft, den höchsten Wundern der Natu~. Einsam entfaltete das himmlische Herz sich zu einem Blütenkelch allmächtiger Liehe des Vaters hohem Antlitz zugewandt und ruhend an dem ahndungsselgen Busen der liehHch ernsten Mutter. Mit vergötternder Inbrunst schaute das weissagende Auge des blühenden Kindes auf die Tage der Zukunft, nach seinen Geliebten, den Sprossen seines Götterstamms, unbekümmert über seiner Tage irdisches Schicksal. Bald sammelten die kindlichsten Gemüter von inniger Liebe
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11 suo divino solitario cuore in un florido calice si apri d' onnipotentc Amore.
II Pargolo celcste al nobil v6lto si protendea dcl Padre, riposando tranquillo, Egli. nel grembc, preveggente e bento della sua t.ladre sorridente e nustera. Con profctico sgnardo. si affissava, pei secoli venturi. nei diletti germogli del uo tronco, noncuranle di i!. della un propria sorte terrena.
Subitamente, i piu candidi spmt1. affascinati dal profondo amore. gli si strin ero nttorno. E accanto a Lm. siccome la campagna n prima,ern. germinava fiorendo unn novella non mni comparsn \ita. Parole inesauribili di giocondi messaggi,
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wudersam ergriffen sich um ihn her. Wie Blumen keimte ein neues, fremdes Leben in seiner Nähe. Unerschöpfliche Worte und der Botschaften fröhlichste fielen wie Funken eines göttlichen Geistes von seinen freundlichen Lippen. Von ferner Küste, unter Hellas heiterm Himmel geboren, kam ein Sänger nach Palästina und ergab sein ganzes Herz dem Wunderkinde : « Der Jüngling bist du, der seit langer Zeit Auf unsern Gräbern steht in tiefem Sinnen ; Ein tröstlich Zeichen in der Dunkelheit Der höhern Menschheit freudiges Beginnen.
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come fovillc d' un mondo celeste. cadevan via dalle amorose labbra. Nato laggiu, sotto il cielo sereno dell' Ellade felice, dalle coste lontane, in Palestina venne un Araldo. Ed al Fanciullo prodigioso. tutto donava egli il suo cuore:
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« Sei tu, l'Efebo ehe da lungo tempo stava• pensoso sulle nostre tombe. il Segno consolante nella Tenebra. !'Alba cli una pi(, alta Umanita. Quel ehe c' immer e in un lutto profondo, in un soave anelilo c' innalza. Nella Morle, appari Ja Vita elerna; E la Morte sei tu, - ehe ci guari ce •.
Verso l'lndostan, poi, trasse l'Araldo. Di un dolce amor gli lraboccava il cuore.
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Was z· j ie lt
uns gesenkt iu tiefe Traurigk . • eit, uns m1t süsser Sehnsucht . nun Im Tode ward das ewge Leben k von d hinnen. un, Du bist der ,Tod und machst uns erst g cl esun . »
Der Sänger zog voll Freudigkeit nach Indostan, das Herz von süsser Liebe trunken ; und schüttete in feurigen Gesängen es unter jenem milden Himmel aus, dass tausend Herzen sich zu ihm neigten, und die fröhliche Botschaft tausendzweigig emporwuchs. Bald nach des Sängers Abschied ward das köstliche Leben ein Opfer des menschlichen tiefen Verfalls. Er starb in jungen Jahren, weggerissen
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Ed in focosi canti egli cosi sotto quei miti cieli lo riversava,
ehe mille e mille cuori innanzi a Lui piegaron proni. E la Buona Novella suhito rameggiil, crescendo in alto. Scomparve, quindi. E la preziosa vita de! rivelato Jddio subitamenle s' immolava, offerla al rovinar della progenie umana.
Mori, giovane d" anoi, slrappato via dalla diletta terra. dalla sua Madre in lagrime, dai Fedeli sgomenti. Un tenebroso calice vuotava d'inaudite sofferenze, quell' amorosa bocca. Terrificante angoscia, !'Alba gli s'appressil dell'Era nuova. Duramenle, .lottil conlro i terrori
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von der geliebten Welt von der weinenden Mu;ter und seinen zagenden Freunden. Der unsäglichen Lei.Jen dunkeln Kelch
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