Studi glottologici filologici orientali


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Studi glottologici filologici orientali

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GIANCARLO BOLOGNESI

STUDI GLOTTOLOGICI FILOLOGICI ORIENTALI

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PA!DEIA EDITRICE BRESCIA

GIANCARLO BOLOGNESI

STUDI GLOTTOLOGICI FILOLOGICI ORIENTALI

PAIDEIA EDITRJCE BRESCIA

PREMESSA

Pubblicato con contributo del Consiglio Nazionale delle Ricerche Tuui i din'lli 1ono nServati @

PAlDEIA F.DITRICE. 81lt:SCIA 199()

Non è stato agevole pubblicare questo volume: non per problemi editoriali e organizzativi o per difficoltà .finanziarie, ma per le remore frapposte dall'Autore. L'opera di convinzione non è stata fatica di un giorno; alla fine hanno prevalso la stima e l'affetto degli amici e degli allievi che sono riusciti a vincere ogni resistenza. Con questo volume s'intende festeggiare il 6/' compleanno di Giancarlo Bolognesi: uno studioso, un maestro, un perso• naggio che ha occupato posti di alta responsabilità nella vita accademica dell'Università Cattolica e tuttora svolge /unzioni di prestigio in istituzioni scientifiche e culturali nel/a città che lo «ha visto nascere e crescere». Come studioso Bolognesi ha al suo attivo una copiosa e va• sta produzione scientifico; la serie dei suoi lavori si o"icchisce senza soste di nuovi titoli. Se noi sco"iamo l'elenco colpisce la molteplicità degli interessi o cui essi si iSpirono. La btbliografia dei suoi scritti che sto all'inizi() di questo volume indica gli ambiti di studio e di ricerca di Bolognes(· chi voglia seguire le tappe dell'itinerario scientifico da lui percorso ne è informato compiutame11te fino al dettaglio. Costante in tutti questi lavori è una caratteristica che ha sempre contraddistinto anche l'alto e fecondo magistero di Bolognesi~ cioè l'anelito di conciliare e armonizzare linguistico e filologia, perché anche per Bolognesi come per Meillet, «chaque progrès da11s la précision philologique permei un progrès nouveau pour le linguiste~. La tesi di laurea sul trattato dei dialetti greci di Gregorio di Corinto, elaborato sotto la guida di Vittore Pisam~ è stata il punto di par/e11za per ulteriori ricerche sull'opera del filologo

Giuseppe Restelli

bizantino e su altri compendi inediti di dialettologia greca. I risultati più significativi raggiunti in questo ambito sono stati pubblicati nella prima sezione di questo volume. Ben presto l'interesse per le lingue classiche fu affiancato da indagini condotte in campi che soprattutto allora avevano pochi cultori all'estero e quasi nessuno in Italia. M i riferisco all'attività di armeno/ago e di iranista svolta da Bolognesi a partire dagli anni immediatamente successivi alla laurea. La messe che ne raccolse, ricchissima di risultatz~ e la produzione scientifica costituita da numerosi titoli lo hanno consacrato studioso di fama internazionale, caposcuola e maestro. Un 'autorità in materia, Robert Godei, ha collocato Bolognesi accanto a H. Hii.bschmann ed a A . M eillet, i due massimi studiosi della lingua armena. Nei lavori sull'armeno Bolognesi ha considerato la lingua non come una realtà chiusa in se stessa, ma in una visione orizzontale e aperta. Continui sono i richiami e i riferimenti ad altre tradizioni linguistiche e culturali~ e in primo luogo a quella iranica. A Bolognesi va riconosciuto in particolare il merito di aver saputo dimostrare, meglio degli altri, l'interesse determinante dei prestiti armeni per meglio illustrare la storia linguistica iranica, della quale è giunto anche a ricostruire /orme lessicali altrimenti non recuperabili. Purtroppo l'economia complessiva del volume non ha consentito di ripubblicare lavori anche fondamentali e importanti in questo campo, e soprattutto quello sulle fonti dialettali degli impresti/i iranici in armeno. Si tratta di una monografia, largamente e favorevolmen te citata nella letteratura scientifica internazionale, che costituisce una novità assoluta; è un'opera prima e nuova, /rutto di indagini condotte in aree rimaste in ombra e fra le meno note della linguistica indeuropea. Ciò che colpisce in questo lavoro è la sagacia del pioniere che indagando e ricercando ha scoperto e percorso vie nuove; il modo con cui i fatti linguistici sono individuati e raccolti~ il rigore con cui sono ordinati e sistemati /anno pensare volta a volta allo spirito di avventura del/' esploratore e alla precisione metodica del catalogatore.

Prerm:ssa

Xl

Per la stessa ragione si sono dovuti a malincuore tralasciare quei lavori che testimoniano un altro aspetto pur rilevante de/l'attività scientifica di Bolognesi, cioè quella rivolta a recuperare dalle antiche traduzioni armene, elementi preziosi~ e a volte insostituibilt~ per la ricostruzione dell'originaria redazione del testo greco ad esse sotteso. In molti casi la traduzione armena offre a Bolognesi la possibilità di indzvzduare e ristabilire l'esatta lezione greca che si era alterata nel corso della tradizione manoscritta. li procedimento si /onda sul raffronto puntuale e rigoroso tra il testo e la traduzione armena e sulla constatazione della reciproca estraneità semantica fra voci greche e armene che invece dovrebbero corrispondersi nel significato. Attraverso stringenti argomentazioni Bolognesi recupera l'esatta lezione greca dimostrando nello stesso tempo la fedeltà della traduzione armena all'originale greco e le deviazioni da questo subite nel corso della sua trasmissione manoscritta. In questo modo l'armenologo diventa filologo classico che dà un contributo decisivo alla ricostruzione del testo greco basandosi non su ipotesi e congetture seppure brillanti ma su equivalenze linguistiche che attengono pitì alla scienza esatta che a certezze di ordine morale. In questo campo Bolognesi ha veramente aperto una nuova via che è apparsa subito particolarmente interessante e promettente, tanto che, sulle sue orme, stanno oggi muovendosi qualificati studiosi nella stessa Armenia e in vari paesi europei e d'oltreoceano. All'attività del filologo classico, dell'iranista, deltarmenologo si affianca quella del germanista che ha prodotto una monografia sulla grammatica latina di /E,lfric e una serie di lavori filologico-linguistici sulle prime manz/estazioni letterarie de/I'anglosassone e dell'alto tedesco antico. A queste ricerche ha /atto da stimolo l'insegnamento della Filologù1 Germanù:a che Bolognesi da lunghi anni impartisce agli studenti del corso di laurea in lingue e letterature straniere. Il magistero e l'attività scientifica di Bolognesi hanno susa"tato l'interesse di una folta schiera di allievi che ne hanno seguito le orme e hanno trovato in lui il maestro e il modello da imitare, la guzda discreta e sicura che è intervenuta al mo-

Xli

Giuseppe Resleili

mento opportuno. Parecchi suoi allievi hanno raggiunto il traguardo della cattedra universitaria, altri ne stanno percorrendo la strada difficile e impervia. Accanto a questi e' è uno stuolo numeroso di discepoli che, pur non avendo mai avuto ambii.io-

ni di carriera universitaria, sono diventati i portavoce del suo insegnamento e diffondono, nei campi della loro attività pro-

fessionale, la scienza e le conoscenze da lui apprese nel corso dei loro studi universitari. Guardando a coloro che sono umti dalla scuola di Bolognesi si può dire che i rapporti fondati sulla humanitas non sono meno profondi di quelli fondati sull'attività scientzfica; se questi incidono sulla mente e sull'intelligenza e ne soddisfano il

bisogno di sapere, quelli ingenerano il rapporto di una paternità nuova destinata a perpetuarsi nel tempo. Bolognesi non è mai stato un isolato; la sua attività scientifica non è stato un fatto esclusivo e personale, non ha /atto solo da modello ai suoi discepoli> e55a rivive in coloro che si sono formati al suo insegnamento dentro e fuori la scuola e hanno l'ambizione di continuarla nei diversi campi di specializzazione. Al primo incontro, e per chi lo conosce solo superficialmente, Bolognesi può apparire un personaggio dall'aspetto a/fa bile e bonario, disinteressato, estraneo e distaccato da ciò che nel mondo accademico spesso diventa oggetto di aspri contrastz> ma al di là delle _apparenze, c'è sempre una presenza attenta, attiva ed efficace, un rigore scientifico intransigente ed inderogabile che nulla concede alla p1griz1a e non deflette dall'ardua via della ricerca. Bolognesi non ha formato soltanto delle intelligenze impegnate nella ricerca della verità; ha creato attorno a sé un cenacolo di uomini legati da vincoli di amici'zia e alieni dalle contese e dalle competz'zioni esasperate; lui ne è l'ispiratore comune che ha sempre suggerito moderazione e unità di intenti. Quanto abbiamo detto di Bolognesi riguarda la sua attività di studioso e di maestro; questa gli è stata solennemente riconosciuta anche ne1/'Armjanskaja Sovetskaya Enciklopedija, e gli ha meritato il conferimento della medaglia d'oro riservata dal Ministro della Pubblica Istruzione ai benemeriti della cultura. Ma questi pubblici riconoscimenti non rappresentano

Premeno

XIII

compiutamente la sua figura. Bolognesi non è soltanto mente e intelligenza, la sua attività non si limita all'insegnamento e alla produzione scientifica; non si è chiuso in uno splendido isolamento senza occhi e orecchi per la realtà in cui vive. È stato presidente dell'ISU dell'Università Cattolica; alle lunghe e defatiganti sedute del Consiglio di Amministrazione ha partecipato con fedeltà e pazienza certosina portando sempre contributi di idee, di saggezza, di equilibrio, e ha dimostrato insospettate capacità manageriali con la realizzazione di una nuova mensa e di nuovi collegi universitari. Per lunghi anni/u Pro-Rettore durante zl prestigioso, e non sempre facile, rettorato di Giuseppe Lazzatz~· più che una carica onorifica fu un fardello che Bolognesi si addossò consapevole dei delù:ati problemi e delle responsabilità che quell'incarico comportava. In questa veste compì lunghi e numerosi vitlggi che lo portarono a rappresentare l'Università Cattolica di Milano nei congressi e in convegni dove si discutevano problemi accademici a cui l'Università Cattolica era interessata. Subentrò a Vittore Pisani come presidente del «Sodalz'zio Glottologico Milanese» che Bolognesi dirige con l'autorevolez• za che quell'istituzione merita. Sotto la sua presidenza fu organz'zzato il VII Convegno Internazionale di Linguisti (12-14 settembre 1984) che vide la partecipazione di nomi illustri e prestigiosi della linguistica . Le relazioni ufficiali e le comunicazioni lette nel corso del Convegno sono raccolte in un grosso volume di alto valore scientifico, Linguistica e Filologia, titolo che enuncia il tema del Convegno. Bolognesi è al sesto anno di presidenza dell'Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere. Chi conosce l'antica e gloriosa tradt'zione di questa istituzione in campo letterario e scientifico non può non guardare con rispetto a chi la dirige e fa parte della schiera di coloro che hanno contribuito a tenerne alta la /ama e il prestigio. Inoltre da parecchi anni Bolognesi assolve con competenza e intelligenza il compito di membro del «Collegio dei Conservatori» della Biblioteca Ambrosiana, della quale è attualmente in corso di realz'zzazione una fondamentale ristrutturazione

XIV

Giuseppe Reste/li

che prevede, insieme con la realiV.azione di nuovi e più efficienti serv/7.t~ un ammodernamento delle attrexz.ature in linea

con l'attuale progresso tecnologico e scientifico, per soddisfare le sempre più esigenti richieste degli utenti. Questi che ho delineato sono solo alcuni tratti della figura

di Bolognesz~· sono consapevole di essere incorso in molte omissiom~ di non essere riuscito a mettere nella giusta luce al-

ami aspetti della sua ricca e complessa personalità. Ne risulta un'immagine adombrata, /orse un po' sminuita e dai toni smorzati, più in chiaroscuro che in una luminosità abbagliante; noi la preferiamo così perché la sentiamo più vicina. Nel presentare la sua attività di studioso e di maestro ho usato di proposito un tono' dimesso quale si conviene quando si discorre di amici; nel nostro caso l'intonazione solenne ed elogiativa avrebbe avuto risonanze retoriche e stonate. li volume che gli presentiamo come Festschrift contiene i lavori che Bolognesi ha giudicato fra i più significativi della sua produzione scientifica, vivi e validi nonostante il tempo passato dalla loro primitiva elaborazione; sono quelli in cui la scoperta scientifica conserva intatto il suo valore ed è sempre attuale. Attorno al volume potremmo mettere una fascetta con la scritta: «Chi tocca questo libro tocca un uomo», parole scritte dal poeta americano Walt Whitman nel presentare il suo capolavoro Foglie d'erba. Ed è giunto il momento degli auguri e dei ringraziamenti. I primi vanno principalmente a Bolognesi che festeggia un lungo periodo di attività accademica che gli auguritlmo duratura e ricca di soddisfazioni~· c'è ancora molto tempo e spazio per altre opere. Gli auguri si estendono anche a coloro che ne hanno seguito e ne stanno seguendo le orme: non siano l'ombra e l'immagine sfocata del Maestro, ma facciano rivivere in sé, nel loro lavoro la parte più viva e vitale della sua attività. 1 ringraziamenti vanno anzitutto al comune Maestro Vittore Pisam~ che di buon grado ha patrocinato questa iniziativa intesa ad onorare il suo degno discepolo, e a tutti coloro che hanno inviato la loro adesione, si tratti di persone illustri e meno illustrz~ di colleghi, amia~ allievi: di istituzioni culturali e

PremeSJa

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scientifiche, di Biblioteche italiane ed estere. L 'alto numero delle soltoscriz.ioni è un chiaro indizio della stima e deli'af/etlo che circondano il festeggiato. Non posso chiudere queste righe senza esprimere il debito di riconoscenza che ho verso le dottoresse Rosa Bianca Finau.i e Paola Tornaghi a cui spetta soprattutto il merito del/'nrganiuazione. La dottoressa Ludo Innocente si è sobbarcata la fatica della correzione delle bozze e quella ancora pitì gravosa de/l'elaborazione degli indici senza i quali l'immensa dottrina contenuta nel volume non avrebbe avuto ,1 giusto risalto. A quesle tre collaboratrici e al loro inlelligenle lavoro vanno i miei ringraziamenli con l'assicurazione che senza il loro prezioso aiulo questo librq non avrebbe mai visto la luce. Infine mi faccio interprete di un desiderio che immagino rivolto dall'Autore a queslo suo libro: Quisiera que mi libro fuese, como es e/ cielo por la noche, tolo verdad presenle, sin storia (Jim énez). GtUSEPPE RESTELLI

TABULA GRATULATORIA

Card. CARLO MARIA MARTIN I, Arcivescovo di Milano On. Prof. GERARDO B1ANCO, Roma Sen. Prof. CARLO Bo, Milano Sen. Prof. AMINTORE FANFANI, Roma On. Prof. GIUSEPPE GAI.ASSO, Napoli Scn . Prof. G1ovANNI SPADOLJNI, Roma EDUARD B. AGHAYAN, Accademia delle Scienze, Ercvan (URSS) ROBERTO AJELLO, Università, Pisa FEDERICO ALBANO LEONI, Università, Napoli VIITORIO ENZO ALFIERI, Università, Pavia CESARE ALZATI, Università Cattolica, Milano VYTAUTAS AMBRAZAS, Direttore dell'lstitutO di Lingua e Letteratura Lituana dell'Accademia delle Scienze, Vilnius, Lituania (URSS) RICCARDO AMBROSINI, Università, Pisa ANNAMARIA AMBROSIONI, Università Cattolica, Milano Lu1 c 1 AMERIO, Politecnico, Mila no ADA ANNONI, Università degli Studi, Milano MARIA GIOVANNA ARCAMONE, Università, Pisa SEN SuRENI AREFSATIAN, Direttore del «Matenadaran», Erevan (URSS) RENATO ARENA, Università degli Studi, Milano ERMANNO ARSLAN, Direttore delle Civiche Raccolte Archeologiche e Num ismatiche, M ilano jENS. E. AsMUSSEN, Università, Copenhagen FRANCESCO ASPESI, Università degli Studi, Milano MARIO BAGGIO, Università Cattolica, Milano Sir HAROLD WALTER BA ILEY, Queen's College, Cambridge (United Kingdom) Lu1c1 BANn, Università degli Studi, M ilano ARMIDA BATONI, Diretto re della Bib lioteca Nazionale Braidense, Milano ADRIANO BAUSOLA, Rettore dell'Università Canolica, Milano ERIDANO BAZZARELU, Università degli Studi, MiJano \'(!ALTER BELARDI, Università «La Sapien za», Roma MARINA BENEDEITI, Università della Basilfrata, Potenza

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Tabula gratulatoria

Rocco BERARDI, Bitonto PIER MARCO BERTlNETTO, Scuola Normale Superiore, Pisa Gumo BEZZOLA, Università degli Studi, Milano ADELE BIANCHI RollBIATI, Cancelliere d eU'lstituto Lombardo, Milano EMILIO BIGI, Università degli Studi, Milano GrnsEPPE B1LLANOVICH , Università Cattolica, Milano ATTILIO BoANO, Università, Verona GIULIANO BOCCALI, Università deg li Studi, Milano TRISTANO BOLELLI, Università, Pisa GIULIA BOLOGNA, Direttore della Biblioteca Trivulziana, Milano MARIA PATRIZIA BOLOGNA, Università, Pisa RAFFAELLA BOMBI, Università, Udine GIORGIO BoNAZZOLI, Università Cattolica, Milano G1ULIANO BONFANTE, Università, Torino t GuSTAVO BoNTADINI, Università Cattolica, Milano OSCAR Bon·o, Università, Torino MARY BOYCE, School of Oriemal and African Studies, London REMO BRACCHI, Pontificia Università Salesiana, Roma PAOLO BRANCA, Università Cattolica, Milano VrrroRE BRANCA, Università, Venezia lLsEMARIE BRANDMAIR DALLERA, Università Cattolica, Milano MARIAGRAZIA BRUNO TrntLETTI, Università, Bologna GEORG ABELIJ BRUTIAN, Accademia delle Scienze, Erevan (URSS) CHRISTOPH BuRCHARD, Università, Heidelberg ROBERTO BuSA S.]., Index Thomisticus, CAEL, Aloisianum, Gallarate (Varese) LUIGI CAGNI, Istituto Universitario Orientale, Napoli MARIA LUISA CANEDI, Università degli Studi, Milano MARIO CAPALDO, Università, Salerno VINCENZO CAPPELLETTI, Università «La Sapiema», Roma PIERO CAPPONI, Milano ENZO CARAMASCHI, Università, Firenze PASQUALE CARATÙ, Università, Bari ANTONIO CARILE, Università, Bologna CARLO CARO'TTI, Biblioteca Braidense, Milano ANNA MARIA CARPI, Università, Venezia ONOFRIO CARRUBA, Università, Pavia LUIGI CASTAGNA, Università Cattolica, Milano FAUSTO CERCIGNANI, Università degli Studi, Milano LucrA CERU'rn VrAN, Università Cattolica, Milano ALBERTO CHIARI, Università Cattolica, Milano SERGIO CrGADA, Università Cattolica, Milano ERGISTO CLERICI, Istituto Universitario di Lingue Moderne, Milano LISA CLERICI, Milano

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Coco, Università, Bologna t GIANFRANCO CoNTTNt, Università, Firenze MANLIO CoRTELAzzo, Università, Padova EUGENIO CosERIU, Università, Tiibingen UMBERTO Cozzou, Università «La Sapienza», Roma ANDREA CsIJ.LAGHY, Università, Udine Lu1G1 DADDA, Politecnico, Milano MARIA AMALIA D'ARONCO, Università, Udine PATRIZIA DE BERNARDO STEMPEL, Università, Bonn RAFFAELE DE CESARE, Università Cattolica, Milano EMIDIO DE FELICE, Università, Genova MARCELLO DE GIOVANNI, Università, Chieti MARIO D'ELIA, Università, Lecce CARLO DELLA CASA, Università degli Studi, Milano ALBERTO DELL'ACQUA, Università Cattolica, Milano FRANCESCO DELLA CORTE, Università, Genova FRANCESCO

LORETTA DEI. Turro PALMA, Università, Urbino VALENTINO DE MARCHI, Università degli Scudi, Milano TULLIO DE MAURO, Università «La Sapienza», Roma ROMOLO DEOTTO, Università degli Scudi, Milano NERSES DER NERSESSIAN, Accademia di San Lazzaro, Venezia AGNJA DESNICKAJA, Istituto di Linguistica, Leningrad {URSS) PAOLO D1 GIOVINE, Università della Basilicata, Potenza ANGELA D10LETTA, Università Cattolica, Milano GEORG BEGLARI DJAHUKIJAN, Accademia delle Scienze, Erevan (URSS) VITTORIA DOLCETTI CORAZZA, Università, Torino ]ACQUES DucHESNE-GUlLLEMIN, Università, Liège MARCELLO DURANTE, Università «La Sapienza», Roma RAINER EcKERT, Accademia delle Scienze, Berlin THEODOR ELWERT, Università, Mainz · MARIO ENRIETTI, Università, Torino MICHEL VAN ESBROECK, Università, Mi.inchen GrusEPPE FERMEGLIA, Università degli Studi, Milano MIRELLA FERRARI, Università Cattolica, Milano FRÉDÉRIC FEYOIT, Insricut des Langues Oriemales, Paris ROSA BIANCA FtNAZZI, Università Cattolica, Milano ANNA MARIA flNOLI, Università degli Studi, Milano VALERIA fIORANI PIACENTINI, Università Cattolica, Milano TINO FoFl'ANO, Direttore della Biblioteca, Università Cattolica, Milano TEMISTOCLE fRANCESCHI, Università, Firenze GIUSEPPE FRASSON, Ateneo Veneto, Venezia GIOVANNI FRAU, Università, Udine P ELIO FRONZAROLI, Università, Firenze EMILIO GABBA, Università, Pavia

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FRANCESCO GABRIELI , Vice Presidente dell'Accademia Nazionale dei Lincei, Roma ENRICO GALBIATI, Dottore emerito della Biblioteca Ambrosiana, Milano PATR IZIA GALEAZZO, Padova TttOMAS V. GAM KREJ.IDZE, Accademia delle Scienze, Tbilisi (URSS) GIUSEPPE GANDOLFI, Università, Pavia NINA G. GARSO"iAN , Columb ia University, New York ALBINO GARZETTI, Università, Genova RENATO GENDRE, Università, Torino ILJA GERSHEVITCH, Jesus College, Cambridge (United K ingdom) GIUSEPPE G tHBERTI, Università Cattolica, M ilano ALESSANDRO GH JSALOERTI , Università Cattolica, Milano GABRIELLA GIACOMELJ.I, Universi tà, Firenze ROBERTO G 1ACOMELL I, Università degli Studi, Milano MARCEI.L0 GIGANTE, Università, Napoli ENZO Not G 1RARDI, Università Cattolica, M ilano ANNA G 1RAUDO GANNON, Camb ridge (United Ki ngdom) GrnsEPPE GrROTTI , Università Cattolica, Milano GHERAR DO GNOLI , Istituto Universitario Orientale, Napo li GIOVANN I GoBBER, Università Cattolica, Milano SANTE GRACIOTI I, Università «La Sapienza», Roma GIUSEPPE GRADILONE, Università «L a Sapienza», Roma G 10RGIO GRAFFI , Università, Pavia T uLLIO GREGORY, Università «La Sapienza», Roma J o HN GREPPIN, Università, C leveland, Ohio (USA) ALBERTO GRILLI , Università degli Studi, Milano l sABEI.LA GuALANDRI ÙRLANDI , Università degli Studi, Milano M ICHELE GUIDI, Varese ROBERTO GusMAN I, Università, Udine ANTONINO GuzzETTA, Università, Palermo E RIC P. H AMP, U n iversilà, Chicago, lUinois (USA) C HRISTIAN H ANN ICK, Università, T rier GIOVANNI l AMARTI NO, Università Cattolica, Mila no L UCIA l NNOCENTE, Un iversità, Udine ABGAR RUBENI !OANNISSIAN, Accademia delle Scienze, E revan (URSS) LAMBERT l sE.BAERT, Università, Namur VJAtESLAV V. l vANOV, lstituto di Linguistica, Moskva (URSS) N INA KAUCHTSC HI SCHWIU , Un iversità, Bergamo JEAN KELLENS, Un iversità, Liègc JOHAN K NOBLOC H, Università, Bonn VADAR~AK ARZUMAN KosSIAN, Università, E revan (URSS) JITKA KRESALKOVA, Università, Berga mo C HARJ.ES DE LAMBERTERI E, Università, P aris

Tabula gratulatoria

XXUI

Guv LAFONTAINE, Un iversità, Louvain- la-Neuve ITALO LANA, Università, Torino D ORA LANDI, Universi tà, Salerno ROMANO LAZZERONI, Università, Pisa Giuu o L EPSC HY, Un iversità, Reading (United Kin gdom) PATR IZIA LENDINARA, U niversità, Palermo t MAURICE LEROY, Académie Royale, Bru xclJes F REDR IK Orro L!NDEMANN, Università, Oslo F ERDINANDO L uCIANI, Università Cattolica, M ilano L UIGI MAGAROTTO, Università, Venezia MAURO MAGGI, Milano GrOVAN BATTISTA MANCARELLA, Università, Lecce MARCO MANCINI, Un iversità della Tuscia, Viterbo AGOPIK MANOUK IAN, Milano P AOLO MANTEGAZZA, Rettore dell'Università degli Sludi, Mi lano G IANGU IDO MANZELLI , Università, Pavia ANTON IO MANZO, Università Cattolica, Milano ANTONIO MAROSCIA, Università Cattolica, Milano t ARNALDO MAso-rn , Po litecnico, M ilano E MILIO MASSA, Reu o rc del Politecnico, Milano GIOVANNA MASSARIELLO M ERZAGORA, Universi tà, Udine CAR LO ALBERTO MASTRELLI, Un iversità, F irenze FRANCESCO MATTES INI, Universi tà Cattolica, Milano F RANCINE MAWET, Università, Bruxelles MANFRED MAY RH OFER, Università, W ien VYTAUTAS MA1:iuus, Accad emia delle Scienze, Viln ius, L ituan ia (URSS) GrnI.IA MAZZUOLI PORRU, Università, Firenze Lucio MELAZZO, Un iversità, Palermo MIC HELE MELILLO, Università, Bari Gumo MICJ-IEL INI, Un iversità della Bas ilicata, Potenza ALESSANDRO M tGLIAZZA, D irettore dell'Istituto Un iversita rio di Lingue Moderne, M ilano CELESTINA M ILANI, Università, Verona MARTIROS M1NASSIAN , Università, Genève ALBERTO MIONI, Un iversità, Padova M ARIO M IRABELLA ROBERTI , Università, Trieste MAR IA VtTIORIA MOLI NARI, Università, Pad ova ~aR~~ MONTI, Rettore d ell'Università Commerciale L. Bocconi, M iMORENO MORAN I, Università, Catania ENRICO MO RANO, Un iversità, Torino ANNA MORPURGO D AV IES, Università, Oxford SABATINO MOSCATI, Università «La Sapienza», Roma FRANCO Mos 1NO, Regg io Calab ria

XXIV

Tabula gratulatoria

LUISA MuCCIANTE, Un iversità, Chieti ZARKO MuLJA 8 che più precisamemc altrove (Herodian ., de pro1., GG, I , 400, 29-30; Id., CG, 11, 911, 9; Sophr., ex Char., CC. IV', 390, 22 ; Scho/. Arùtoph. Acb., 871) è rite nuto beotico. Cfr. quanto abbiamo den o sopra a proposito di dor. òw'tjv, Ò'J"(6v. ,7. Cfr. Greg. Cor., aro/., S 23. .58. C fr. Greg. Cor., aeol., S 27. 59. Cfr. Greg. Cor., aeol., S 29.

Gùmca,/o Bologn~si

29. Qlj'C'Ot -ra.tç dç 'tÒ

w ÀrrroUcra.tç,

ÒO'ttxa.iç où 1tpocrypci~O!JQ'l

t.'° 30. "Aptoç

Òtà. -roù Oµtx.poU xÀfvoucrt. '" 31. Tò•, Épw'!a Epov 1tpooq,Époo.Ja"t òtà -roU O tJ,txçoU ànò -riJç Epoç tù.Sdcxç x.Àtvoµ.Évl')c; dç 0U. 6' 32. Al Èça.tpÉcrEtç -roU "t où 1-'-0vov -rWv 'A-r-rtxWv xa.l .6.wptÉw•,, à):>,à. xcxl -roU'!wv e:lalv· hcipwv yàp ÀÉyouatv. 61 ,33· ~~-ro; ~civ-ra. 't,,à. O'U!J-~,ww1 Òt1t~a.~t~~ouaw tTd -rWv ~pa.Y._twv· ~5 ;o Ev~tr.c,, cvvl'), x~woç , ~a.t ;,cx ?!J-Ota. .'4 , , 34. 1 o fpwat x,u yuvat~t xotvov , l pwtaat xcxt ytNatxtaa t ypcicpouatv, &.1tò -rYjç dç ~ tù-Sda.ç 't'W•, 7tÀl')·.9uv-rtxWv 1tpoa-8·~xTI 'toU a xal t 7tOWÙV'tEç '!à.ç Òo-rtxàç -rWv 7tÀl')-8UV't'LXùJV. OU'twç xcxl Alciv-rtaat xaì Aaz~-r:tarn, xcxl i1tì 't'Wv 1tcxpcx1tÀl')aÌwv. 6' 35 . Tàç dç OU Àr,yoUaaç ytvtxà.ç Òtà. 'toU EU ÈxcpÉpouatv· A~a.x~~w yà~ 'I wvtx~ ç, xal Atax!òtw 'A-t'ttXWç, ol ÒÈ: AtoÀtiç Atax.totu ypcxq;ioucrtv. 36. MÉaov yàp Òuotv cpw•rl}Énwv 'tt-8Éaat -rò U· -rò yà.p à:~p a~~p ÀÉ,youat, x~l -rò !wç a !Jwç. Oi'.hwç xa'i -rò xiw "X,EIJw, xal 1 -8tw -8tuw, XGtt vtw vtuw. 67 37. Toùç òtà Òuotv ari h cpepoµ.Évouç Èvta-rW-raç òtà. "toU 1tpo~cpÉpou;3T -rò y~p ,È~1tciaa~ È!J-itdtw ÀÉyoucrt, xal -rò ÈT:tnÀ~aaw E7tmÀct~w, xa t 'ta O!J-(ltct .

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1. Wc; J ofov b; :-;lr.ll~) liyt:1 , -:ò add. b; 2. 0.flfl,tc;] iiwcc; ab scd dr. Mccrm .', aeol. S 43 et Aldum B'; a.f'-1',cc;] liytt add. h; 3. Or.r:ll":lll Ò!":~ll h: >,iy,1 om. b; 4 . -t0] -tÒ ,ah; i~1~i?_ri:mJ i r.,t9ip1t"t"~1 ~;.~~ add.,~; ~ptr:l)p .- ~~ I -:ò P,ir.'tjp ~pir.'tjp ypaçm Xllt ,:o ;aW>c; ~?llX'>I; xa: 't'O pw,v ~ ,v b; ,. -:1,1.~J xtu anu:pon. h; ò1:upti xail x,i.Ì om. h; ::p:19ip1-:ll1 om. h; oi°" - i:r.1-:1),>.oiuvtiwv) o!ov i,.wo-Wv l,l"J'J7.iW\I

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6o. Cfr. Grcg. Cor., aeol,, S 30. 61. Cfr. Greg. Cor., aeol., S 31. 62. Cfr. Greg. Cor., aeol., S 32. 63. Cfr. Greg. Cor., aeol., S 33. 64. Cfr. Grcg. Cor., aeol., S 34. 6,. Cfr. Greg. Cor., aeol., S 3,. 66. Cfr. Grcg. Cor., aeol., S 36, ma Aì1,1.xfòtw e Aì(uiòti., sono due forme ioniche. 67. Cfr. G rcg. Cor., aeol. , S 37. 68. Cfr. Grcg. Cor., aeul. , S 38.

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C.ompendi i"edili di dialetlologiil greca

ix9wvci. KllÌ ' l•la (oòoc;· TTì,T)'illòwv ·A--:>.a.ytv!Zwv h-:1--:d,'l!,L(\ll,lwv b; È!":t~t},Ì,,Q\J.lv!Zwv l i-:-:1ttì,oiuwiwv a; 6. "l'LV?j,ltva.1) y,VOj,Uva.t ah; 7. d.,-ivJ ofo.., add. b; 8. è:::ì om. a; ct,ivl ofo.., ,ò add . h; 1,i1.11tv-:c.11tc;J --:oic; iiì.>.otc; b; Ò1lllix-:'l1c;] ò1iiJ,,Etv a; olo.., - f~o1i'i] !3-xitc; [3o2.ic; xllÌ ~tç j3oa.c; a; 16. ':'à.c; - ix,;iwvtiJ X11Ì i-:ì -tà.c; xì,1-:1xà.c; IJ'VO'tiìJ.t i i:Wv iv1x,:~.., 1'Wv dc; wv Àl)yOV~wv livf}1t!Z~tvv· olov 1~ ' Aylly.cy.vo.,,, W "Ar.oì,,),r;v xllÌ --:à. ({flc; h; 17. /J'Vy.1'wvov] ofo.., add. b; iiH,,i,,c;] /lv,:Ì ·:-oU add. b; ll~Xllioc;J xe.tì add. b; 'td,,ir./loç ] i:ÌV'l: Ì ,f}u add. h: -:à. om. a; J8. ,:Ò T.J ~ Ò\I ::: a; -:ò :: - r.p1»9C~.;a1v ] iaÌ ooJ't'ot i.:1c; (ii 1w\ltc; Ò:v~Ì 'tO'j r. -:h x r.po?9il:pw0'1 h; li"!',;,.,.,1v l ì.C"fO'.;aL h; 19. --:ò -yà.p} XllÌ "I'~ --:Ò h; 20. òévòpcovl li"fO'JO't add. b ; 22 . i:pér.?V.cc;J "t"pl:=.m a; l3. 'tÒ 'Tf} xa.ì aniepon. h; x,i.l o-J't''lL om. b; 24. ~;ir.01.1'7Lv] ~pér.ou:n ofo.., h; 2,. -:-ìivl i-:t ÒÌ: xaì ":'T).., h; ì.iyou0"1 om. b; l6. xctÌ -:O Ei,;ioc;] é~t xaì ~ò Ei;ioc; b; 27. xa.ì O'V\1/J.IF-")'J'l":] awa.1?W'7t ar: b; ' A?"ftÌOI 'A?yé.l'l,] 'Anét,,1 ' Anti'>1 b; f3=1lfi {3:x171/,,i} [v,-.a1>,ii ~.,1ì.fi a; Xl.lÌ à.r.ì - fhG"1• lcij x,:zÌ -:à i-:1p2. b; 28. xpWr.lltj xix,pwv-:11: a ; 'Pwy..:,;lf.11} ~1c; add. b; 29. ckrnt) iv add. h; 3,. "Ap,,;c; - x),lv0'..1'7t) "A,:iYj; "A?t'-l (cfr. lesb. òiiµzyrÉÀ·()v, beoc. li wyévEt'>, cipr. à-reì,:fìv; Sapph. à~i:ixriv , ȵq,É;:rriv, CÌ~Àci.~11v; Alc. -vodò·fjv ecc.). liua1.1.Évav e xuxÀon:pav sono quindi da considerare come ipereolismi; cfr. del resto Choerob., sebo!. in Theodos. can. nom.: d ÒÈ ò~Uv e't'a.t Tj eù-9t:~a, ~a.pl.Jvov't'at òtà 't'Ò 't'oÙç AloÀdç x.e1.,p7jcr-i9at 't'al.J't'atç 't'atç al't'ta-rtxa'i"ç· òucrµÉV"fl'' yàp ÀÉyouat xal xux),o't' Ép·tjv xal e:ÙpuvÉcpl)v "t'Wv eù-8etWv 6çuvo1-1-e'.vwv, o!ov O Òuaµ.ev~ç, 6

xuxÀonp~,,

o, òpuv,q,~, (GG, 1v', 384, 1-4).

-,6. Cfr . Greg. Cor., aro!., S 19 e ScheUer., aeol. , 676, 24-26 che ci confermano l'introduzione d i i,i.~. mancante, oltre che in V, anche in Meerm .', aeol., S 13, Vat.', aeol., p. 691 e Aldus B'. Anche Augus1., aeo/., 5 13 non ha I-'-~, ma giustamente invece di (ruf.1,;iwvc,v ha ;iwvY)t'I. 77. Lo stesso in Et. M , 7'2, 12; Et. Gud., ,:26, 3. Per il nom . sing. eol. ·d-?tx6µ.Y)v &mx6µ.·11v, èupdÀov àne:~Àov, per comprendere come qualcuno abbia voluto aggiungere qui il verso di Sofocle, con relativo scolio, dove appare la forma à·m:iÀWv, senza accorgersi che à.7te:tÀWv, essendo genitivo plur. di àr.et),fi, non ha nulla a che vedere con àneiÀo\l, forma ionica di àq:idÀov, da àqiatpéw. Questo equivoco e il fatto che lo scolio non si riferisce ad i:ir.e:t),Wv ma solo a Yjµ.e:~e:I.Jaoµ.e:\l, tradiscono chiaramente l'interpolazione. In un altro punto AB C correggono Laur. ', precisamente nel § 34 così edito da Garin: Ttj".l 7t à_,r,l -roù X. x_pi)-rai, ofov OxO't'e: bm:Yte: xal 't'Ò 1toù xoù Ài:.ye:!, xal

't'Ò

6m5aoç 6x0aoç 91

In A B C invece più esattamente: 92. Cfr. Sophocl., El., 787. 93. li passo corrispondente di August., ion., 5 11 presenta una lacuna iniziale: T .. :r,:ifr:t-:cu, ofo-, Oxr.Ya Or.ir.t xitl --rò r.oU xoii ì..iytt xitÌ. -:Ò r'.m:oio,; Oxoio,;.

Compendi inediti di dialettologia greca

Ttj:> ~ ~nl 't'où ,n ;t.~iJ;at· ~Io~ OxO't'e: Ò-.\l'tl itOÙ

73 't'OÙ

Or.O-re:, xo:l -rò

x.ou Àe:ye:t, xai -ro onoaoç oxoa-o::;

--rÉ.pe:'t"at, invece di npoq:iÉpouaw di August., alt.,§ 2. A B À7Jyol.Jaaç variante corretta di )d1yov't"a::; di August., ott., § 14. B 't"Ò p variante scorretta di 't"0 p di A e August., att., § 17. B om. TÒ di TÒ i'yxÀ~µa (August., alt., § 18).

Polat. gr. 2r5; Urb. gr. 140.

= Palat. gr.

215 (secolo xv), come premessa alle storie di Erodoto, ha una introduzione di carattere generale sui vari dialetti (foll. zr, 1-w, 6), seguìta da un IIepi 'Iaòòç (foll. w, 6-3v fine)

a

Giancarlo Bolognesi

74

~

~ Urb.

gr. 140 (secolo xrv) in fol. 225v, r sotto il titolo:

llEpl -rWv àta}, ix-rwvJ ;r()-!J&v -rClc; xÀ 'ì'jO'rn; lcry_o·J ha la stessa introduzione generale di o:, seguita da una breve trattazione llE,oi

Compendi inediti di dialettologia greca

75

Dori, 97 allude giustamente, a mio giudizio, ad interne varietà etniche e locali doriche (cfr. le U1toÒiatpÉcre: tc; -ro1tuaf del dorico secondo Aldus -f'i,, Greg._ Cor.,, do;. , § II I , ~eer1!1.', dar., § 9; o le !J.E:'to:1t-rwcre:tc; 1tÀe:tcr'!o:t ou µ.o,, ov xo:'!o: 1t0Àe:tç aÀÀà xo:l xa't"àf8,rfJ secondo Leid., dar.,§ n), contro la fantastica spiegazione di Apollon. ap. schol. Hom. Od. (o 177): ,bò -:où àfocro1J-raç xal Èmcre:iov-raç -ràc; xOµ.aç È1J -r·(l 7t'E:j.nxe:i:paÀa[Cf 1toÀE IJ-E:~'', Wo1J '!~- «xopW~txt»,.,s dr. anche Eus,t~th., , Od., 1861, 16-18: "t'ptx_atxe::; ... -rouç 1t0Àquxouc; ? {X.crt xo:ll oµ.oto'!'fj'!a 1

Y.0!'1-f;ç.

L'introduzione di a ~' indubbiamente la più ampia tra quelle tramandateci dai trattati finora noti, è una circostanziata descrizione delle mitologiche origini delle tribù elleniche alle qual.i è connessa la fondamentale distinzione tra dialetti ionici, attici, dorici ed eolici. Negli scolii londinesi (AE) alla grammatica di D ionisio Trace troviamo un passo che coincide perfettamente con questa introduzione (GG, III, 462, 37463, 30). In alcuni punti però~ (più scorretto appare o:) presenta lezion i più corrette di AE: ~ &1totxtcrJÉ1J"t'oç invece di à1twxtcr-i9É1J'toç AE a ~ Aty ([J.iou 9 invece di AiytiJ-OU AE a ~ 6.wp,Éwv invece di 6.wpwv AE ~ Notevole è poi l'esatta paternità -roU K0ò?ou data in ~ a Neleo, sotto cui sarebbe avvenuta la colonizzazione ionica delle coste dell'Asia Minore (la dodecapoli ionica) in perfetta concordanza con le fonti più antiche, 96 contro quella "t'oU aWpou di AE a. Da un testo simile non c'è da attendersi elementi linguistici di rilievo: esso interessa prevaJentemente le antichità e la mitologia classica. Però i dati relativi alla colonizzazione eolica della Tessaglia e di Lesbo, la colonizzazione dorica del Peleponneso con le conseguenti derivazioni di colonie corinzie a Siracusa e argive a Rodi , la colonizzazione ionica dell'A sia Minore, ecc. trovano piena conferma nei dati li nguistici f?~nitici dalle iscrizioni e dalle fonti letterarie a nostra dispos1z10ne. Inoltre l'interpretazione h "t'pLWv 0pµ.)1 8É1J'tE:ç 1t0ÀE:wv del discusso epiteto -rpix,i:itxe:c;, da Omero (-r 177) attribuito ai j

95. Cosl è indicata la paternità di Dymas e Pamphilos anche in altre fonti: cfr. Apollod., 11, 8, 3, 5; Paus., 11, 28, 6; Id., vu , t7, 6; Schol. Pind. Pyth., 1, 121, v, 92; Tzctz ., Lycophr., 1388; Stcph. Byz., s.v. _1.,~v; Eustath. Od., 1644, 20. 96. Cfr. Pseudoplmarch., de vita el poes. Hom., 1, 3; Plutarch., de exd., 10; Aelian., var. hisl., v111 , 5, ecc.

1

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