Quanto ha pagato la Germania?: Le prestazioni tedesche a tutt’oggi in base al Trattato di Versaglia [Reprint 2020 ed.] 9783111473116, 9783111106267


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Quanto ha pagato la Germania?: Le prestazioni tedesche a tutt’oggi in base al Trattato di Versaglia [Reprint 2020 ed.]
 9783111473116, 9783111106267

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LUJO B R E N T A N O l[illll[ll[l¡ll]|lll]lll¡lllll[lllllllllllllllillll][llll!lllll!l]!llllllllll]llllllll!!llllllllllllllllllllinillllilllllllllll

Quanto ha pagato la Germania? Le prestazioni tedesche a tutt' oggi in base al Trattato di Versaglia

Berlino

W A L T E R

DE

e Lipsia

1924

G R U Y T E R

&

CO.

VORMALS G. J. GÖSCHEN'SCHE VERLAGSHANDLUNG — J. GUTTENTAG, VERLAGSBUCHHANDLUNG— GEORG REIMER - KARL J. TRÜBNER - VEIT Je COMP.

Prefazione. Non poche domande giuntemi dall' Inghilterra, dall' America dalla Francia m' hanno convinto che in quei paesi regna ancora una straordinaria ignoranza circa le prestazioni già compiute dalla Germania in conto riparazioni.

In alcune delle lettere

mi

che la

si chiedeva

persino

se era

avesse adempiuto fino ad

vero

ora- a nessuno

I discorsi agitatori di Poincaré

riprodotti

dei suoi

aderii

materiale

all' invito

qui riprodotto

fattomi

di

ha già compiuto a titolo riparazioni.

obblighi.

Ben volontieri

pubblicare

che dimostra

non

in t u t t o il mondo

diffondono sempre di nuovo un siffatto errore. perciò

Germania

ciò che la

l'eccellente Germania

Credo di poter garantire

completamente l'esattezza dei dati qui raccolti. P r i e n am C h i e m s e e , li 20 settembre 1923.

Lujo Brentano, Professore all' Università di Monaco.

Le prestazioni tedesche compiute finora in base al Trattato di Versaglia. L'affermazione che dalla conclusione della pace in poi la Germania praticamente non abbia fatto nulla per adempiere ai suoi obblighi rispetto alle riparazioni, appartiene notoriamente ad una delle armi preferite adoperate dai nemici della Germania. Particolarmente il signor Poincaré, da quasi due anni, non si lascia sfuggire una sola occasione per riaffermare, con ben simulata indignazione, che la Germania non ha effettivamente adempiuto a nessuno dei suoi obblighi e che per di più essa cerca con ogni mezzo di sottrarsi ai suoi impegni di pagamento. A ciò si potrebbe replicare chiedendo se sia veramente un segno di cattiva volontà l'aver spedito oltre il confino tedesco, dal settembre 1919 fino all' 11 gennaio 1923, giorno per giorno, con un intervallo di 15 minuti, un treno di 50 vagoni carico di carbone*), il quale senza compenso di sorta andò ad alimentare le industrie del Belgio, della Francia e dell' Italia! Ma queste forniture di carbone che ascendono a circa 54 milioni di tonnellate e rappresentano un valore di 2424 milioni di marchi oro, non sono che una parte insignificante di fronte all' enorme tributo che, dal giorno dell' armistizio fino al 31 dicembre 1922, la Germania ha pagato ai suoi ex-nemici. Il tributo da essa pagato durante questo periodo di tempo fu valutato come segue : 1. Secondo i dati ufficiali della Commissione delle Riparazioni 7,940 426 miliardi di marchi oro. 2. Secondo i calcoli del Professore d'Economia Nazionale francese Charles Gidc circa 14 miliardi di marchi oro. 3. Secondo i calcoli del corrispondente europeo del „New York Times", Charles H. Grasty**) 15,4 miliardi di marchi oro. *) Compreso il carbone per riparazioni trasportato agli stati creditori per le vie fluviali e marittime. **) Grasty riconosce che alcune partite, specialmente le forniture di merce, probabilmente possono avere un valore superiore e non comprendono i cavi e le colonie tedesche. Egli aggiunge: „1 submit that no person in possession of the facts and data from the Reparations Commission as herein set forth can subsciibe to the doctiir.e that Germany has come off scot-free from the War and is gleefully and successfully avoiding payment. That is a doctrine kept afloat to sustain hue and cry against the Germans and prevent the formation of fair and steady public opinion that would promote a businesslike settlement." „New York Times" a el 15 aprile 1923.

2 4. Secondo i calcoli dell' „Institut of Economics" di Washington nell' opera „Germany's capacity to p a y " . . . 25,8 miliardi di marchi oro. L'Istituto riconosce espressamente il diritto di una valutazione superiore. 5. Secondo gli ultimissimi calcoli tedeschi (si confronti la Ricapitolazione alla fine del libro) 41,6 miliardi di marchi oro. Senza tener conto dei cambiamenti sopravvenuti nella valutazione dell' oro, questa cifra supera più di 10 volte l'indennità di guerra pagata dalla Francia alla Germania dal 1871 al 1873, circa 20 volte l'ammontare dell' intera produzione annuale in carbone della Germania d'anteguerra, più di 14 volte l'ammontare della produzione annuale di carbon fossile e di lignite della Gran Brettagna d'anteguerra, più di 6 volte l'ammontare dell' importazione della Francia nel 1913, 4 volte circa l'esportazione in tempo di pace della Germania, dell' Inghilterra o degli Stati Uniti d'America, 4 volte l'importo dell' intera riserva aurea posseduta al principio del 1914 dalle Banche Centrali europee, emettitrici di biglietti di banca, quasi l'importo totale della produzione aurea di tutto il mondo a decorrere dal 1901 fino al 1920. Da parte tedesca non furono messe in conto che quelle prestazioni le quali, secondo il Trattato di Versaglia, possono essere segnate a titolo riparazioni. Escluse furono tutte quelle altre prestazioni che non possono segnarsi in detto conto, ma che pure impongono all' economia nazionale tedesca gli stessi gravi sacrifici come quelle da segnarsi a titolo riparazioni. Le prestazioni di questo genere che non vanno segnate affatto, ammontano a 14,3 miliardi di marchi oro (si confronti la Ricapitolazione alla fine del libro) cosicché le prestazioni totali dell' economia tedesca nei quattro anni dopo la guerra ammontano a circa 55,9 miliardi di marchi oro. In detta cifra non è compresa la perdita che la Germania ha subito colla cessione della proprietà del Reich e degli Stati Confederati in Alsazia-Lorena, nelle colonie tedesche e colla perdita stessa di questi e degli altri territori. Si tratta di altre somme gigantesche. Ad onta dell' invasione della Ruhr e quindi del gravissimo danno causato, la Germania fino all' 11 agosto 1923 adempì ai suoi obblighi verso le Nazioni che non parteciparono all' invasione, e ciò fino al proprio esaurimento, come lo dimostra chiaramente il cambio del dollaro che fu a quell' epoca di 7 milioni di marchi carta. Sebbene la Francia ed il Belgio si siano impossessate in Renania e nella Ruhr di immensi valori ed in tal modo abbiano causato alla Germania delle enormi perdite, le prestazioni in detto periodo di tempo poterono cionostante raggiungere finora i 255 milioni di marchi oro e la Germania si è impegnata contrattualmente a fornire delle merci per una somma presso a poco uguale.*) Se la Germania ha dovuto cessare per ora dal continuare le forniture in natura imposte dal Trattato di Versaglia e *) Inclusi circa 127 milioni di marchi oro pagati, o presumibilmente da pagarsi all' Inghilterra per tassa d'esportazione.



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eiò fintantoché misure radicali non abbiano stabilizzata la valuta germanica, un giudizio sereno non può per questo solo f a t t o mettere in dubbio la buona volontà posta dalla Germania nell'adempimento dei suoi obblighi. La colpa d e l l ' a t t u a l e etato di cose si deve piuttosto ascrivere al modo di procedere franco-belga; infatti la Francia ed il Belgio non curandosi delle disposizioni del T r a t t a t o di Versaglia, cercarono di prelevare per sè, dalla massa del fallimento tedesco, con pregiudizio degli altri creditori, quanto poterono e di conseguenza per un certo periodo di tempo gli altri creditori non potranno ricevere nulla. Nella storia mondiale non si trova l'esempio di un popolo al quale fossero imposti obblighi cosi enormi e che venissero adempiuti in maniera così ampia come lo furono dalla Germania nei quattro anni dal T r a t t a t o di Versaglia in poi. L'indennità di guerra pagata dalla Francia dal 1871 al 1873, a cui alludono cosi volontieri i francesi, non può che far risaltare maggiormente l'immenso sforzo compiuto dalla Germania. La grande riserva di metalli preziosi posseduta dalla Francia, che a m m o n t a v a complessivamente a 5 miliardi di franchi e la favorevolissima circostanza che la Francia poteva provvedere da sè al proprio nutrimento, contribuirono a mantenere stabile la valuta del franco francese, nonostante che la circolazione cartacea da 1470 milioni di franchi allo scoppio della guerra, fosse salita alla fine dei versamenti a circa 3000 milioni di franchi. Inoltre l ' i n d e n n i t à di guerra francese fu pagata mediante prestiti emessi all' interno ed all' estero. F u possibile evitare t a n t o la cessione diretta di p a r t e del patrimonio della popolazione, quanto una eccessiva imposizione di tasse e balzelli.*) La Francia, con un cambio che era disceso appena sotto la pari e con un credito assolutamente i n t a t t o , pagò in tre anni soltanto 4 miliardi di marchi oro, avvalendosi in parte di prestiti ottenuti all' estero ed anche in Germania. Ciò che facilitò in modo particolare il pagamento di tale importo — pur non tenendo conto delle riserve materiali esistenti — fu la circostanza che l'economia francese fin dal primo giorno della conclusione della pace seppe quale doveva essere la somma da pagare, perchè la Germania fin dal primo momento fissò senza equivocare l'importo dell'indennità di guerra; questo contrasta colla situazione Leggasi ii paragrafo ita della N o t a diretta dal Governo britannico ai Governi francese e belga in data d e l l ' l l agosto 1923, dove sta s c i i t t o : 39. Inoltre si deve rilevare d i e dopo la breve campagna del 1870/71 il pagamento di un' indennità die quattro miliardi di marchi oro, di cui una parte considerevole fu pagata immediatamente in oro e per la quale furono concessi dei crediti sull'importo della proprietà nei t e n i t o r i ceduti, di modo che ad eccezione dei pagamenti all' interno i quali servirono a risarcire i sudditi francesi espropriati, non ci furono veri sborsi di denaro dalla parte della Francia, veramente non si può paragonare all'indennità 33 volte maggiore pretesa da una nazione esausta finanziariamente, dopo una guerra di quattro anni c o m b a t t u t a accanitamente e dopo il blocco. La facilità nel pagaie l'indennità imposta nel 1871 fu d o v u t a in gran parte alle agevolazioni di ci edito coi; cesse alla Frar.cia. La Geimania, per contro, non avendo p o t u t o o t t e r e i e crediti d i s o r t a all'estero, ha m o l t o sofferto il clic si deve in modo speciale al lungo indugio messo nel fissare definitivamente i suri obblighi a titolo riparazioni e nell' incertezza diffusasi in t u t t o il mondo sulla capacità della Germania nell' adempierli. Sebbene il Governo di S. M. non sia affatto soddisfatto per le prestazioni, purtuttavia trova doveroso constatare che a titolo riparaziori ed in spese di mantenimento delle armate d'occupazione, la Germania ha pagato più del doppio di quanto essa chiese alla Francia nel 1871 e ohe in connessione cogli Uffici di Verifica e Compensazione ed altri svariati impegni contrattuali, essa versò altre somme considerevoli.



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odierna della Germania. Se si considerano le sole prestazioni tedesche da segnarsi in conto riparazioni, la Germania, senza ottenere il benché minimo aiuto dall' estero, in quattro anni pagò l'enorme tributo di 41,6 miliardi di marchi oro, mentre la sua valuta dalla metà cadeva al 31 dicembre 1922 alla duemillesima parte. Le prestazioni della Germania compiute in forza del Trattato di Versaglia a favore degli Stati dell' Intesa sono quanto mai svariate ; oltre ai pagamenti effettuati in contanti, essa ha fornito le merci più diverse, come per esempio carbone, legname, navi, materiale ferroviario. Siccome sulla valutazione delle prestazioni suddette esistono dati molto contraddittori, così è quanto mai necessario che nel presente compendio siano indicate dettagliatamente tutte le prestazioni fatte dalla Germania. Le cifre riprodotte più sotto sono basate su calcoli molto accurati e furono sottoposte in ogni singolo caso ad un severo controllo. Gli eventuali errori incorsi in calcoli precedenti furono qui accuratamente eliminati.

I. Norme generali per la registrazione e valutazione delle prestazione. È un problema oltremodo difficile valutare dei beni. Già nella stima di un modesto podere variano sovente in modo considerevole le opinioni di vari esperti. Le difficoltà aumentano naturalmente col crescere dell' importanza e dell' estensione del podere. È logico quindi che nella valutazione delle prestazioni, che costituiscono il più vasto e più complicato trapasso di beni che mai un popolo abbia effettuato a favore di altri popoli, siano sorte innumerevoli difficoltà che ancor oggi non poterono essere completamente eliminate. Per la valutazione delle prestazioni della Germania serve di base il valore intrinseco. Sebbene il danno causato all' economia tedesca colla sottrazione senza compenso dei beni consegnati è in molti casi considerevolmente superiore; infatti colla consogna di certi beni, come per esempio della flotta commerciale. La Germania non solamente fu privata del valore intrinseco rappresentato dall' oggetto, ma l'intera economia tedesca soffre inoltre per non poter più disporre dei servizi di una propria flotta mercantile. Nel presente compendio non fu tenuto conto di quest' ulteriore danno patito, ma soltanto del valore intrinseco. Ciò vale particolarmente per la valutazione dei crediti da essa ceduti (pag. 12 paragrafo 25). L'importo segnato (valore nominale) rappresenta la perdita che la Germania ha subito tanto per il crollo dei suoi alleati, quanto per la cessione stessa. Non è possibile stabilire con precisione il valore concreto; attualmente, per esempio, esso è superiore che all'epoca della registrazione. Il valore di riscossione sarà sempre senza dubbio molto più basso del valore nominale. Ciononostante — astraendo del fatto che presentemente per esempio non è affatto possibile stabilire il valore d'incasso — nella valutazione di cui appresso s'è indicato il valore nominale, perchè solamente questo costituisce la base per un giudizio oggettivo, onde determinare ciò che la Germania ha effettivamente compiuto. Del resto anche gli Alleati procedono nella stessa maniera per il regolamento dei debiti interalleati. Un' altra circostanza merita d'essere rilevata. La Commissione delle Riparazioni che è incaricata dai vari Stati dell' Intesa di ricevere e di registrare quanto la Germania fornisce a scopo di riparazione, ha pubblicato un rendiconto. Una tale pubblicazione non può essere conforme al riassunto come dato qui appresso. La Commissione delle Riparazioni non può tener conto che delle prestazioni a scopo di „riparazione", cioè di quelle che in conformità alle disposizioni del Trattato di Versaglia vanno registrate in conto riparazioni. Delle intere prestazioni della Germania soltanto une certa parte va segnata in conto. In base alle speciali disposizioni di cui sopra altre prestazioni restano assolutamente escluse. Di conseguenza alcuni oggetti, per esempio i cavi di Stato, vengono consegnati gratuitamente. Per tale fatto, nessuno può affermare però che se i cavi non vengono accreditati alla Germania in conto riparazioni, tali prestazioni siano prive di valore e non debbano perciò essere enumerate fra le prestazioni della Germania. Quanto



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precede spiega come la lista delle totali prestazioni tedesche superi di molto il «onto pubblicato dalla Commissione delle Riparazioni. Per giudicare l'esposizione fatta dalla Commissione delle Riparazioni bisogna tener conto che certe forniture effettuate in conformità alle disposizioni del Trattato di Versaglia e che vanno perciò segnate a credito della Germania, in parte non furono ancora completamente accreditate; come per esempio le forniture di materiale ferroviario rotabile di cui all' art. 371 del Trattato di Versaglia. Finalmente esistono ancora divergenze d'opinione fra la Commissione delle Riparazioni ed il Governo germanico sulla valutazione di numerosi oggetti forniti a scopo di riparazione. Senza voler punto diminuire l'importanza del resoconto della Commissione delle Riparazioni, si può dire dunque che essa non può contenere che una parte delle prestazioni della Germania, cioè le prestazioni a solo scopo di riparazione. Il Trattato di Versaglia non s'è limitato però a chiedere alla Germania solamente delle forniture a copertura del conto riparazioni; le furono imposte contemporaneamente altri obblighi : per esempio quello di indennizzare tutte le persone private dogli Stati dell' Intesa che in Germania rimasero danneggiate da misure eccezionali di guerra; l'obbligo di pagare in oro i debiti privati tedeschi; di distruggere tutti gli impianti di carattere militare ; di consegnare i cavi di Stati tedeschi ed altro ancora. Tutti questi obblighi che impongono gravi sacrifici all' economia tedesca e che rappresentano perciò delle spese vive, non trovano posto nella lista della Commissione delle Riparazioni. Eliminarli però dal presente compendio sarebbe sbagliato, perchè è evidente che queste prestazioni della Germania eseguite in base al Trattato di Versaglia non possono mancare in una lista delle prestazioni totali, come non possono mancare nel conto delle riparazioni in versamenti in contanti e le forniture di merci. Per farsi un giusto concetto delle prestazioni totali della Germania, è necessario includere nel presente compendio tutte le prestazioni tedesche. Soltanto un completo riassunto come sopra indicato può dimostrare la buona volontà della Germania, messa sempre in dubbio dalla parte avversaria, nell' adempimento degli obblighi impostile ; inoltre lo sforzo compiuto dall' economia tedesca nell' eseguire le forniture stesse ; e in ultimo la debolezza che ne è risultata quale naturale conseguenza di dette prestazioni.



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II. Le singole prestazioni.*) A. Le prestazioni a scopo di riparazione, eicè le prestazioni che in conformità al Trattato di Versaglia sono accreditate alla Germania in conto riparazioni. a) Parimenti in contanti. 1. Divise pagate noli' agosto 1921, in conformità al memorandum di Londra 2. Pagamenti in divise effettuali dal gennaio al luglio dell' anno 1922, in base alla deliberazione di Cannes (13 gennaio 1922) e della moratoria del 21 marzo 1922 3. Effetto emesso dal tesoro a favore del Belgio riscattato in divise in conformità alla Nota della Commissione delle Riparazioni, in data del 31 agosto 1922 4. Importo in marchi-carta (proventi delle dogane e della tassa d'esportazione) consegnato fra il 15 ottobre et il 31 dicembre 1921 al comitato di garanzia, e mutato poi in divise . . . . 5. Introiti doganali effettuati in Renania dal marzo al settembre 1921 in base a sanzioni speciali : marchi-carta 1 3 7 9 000 000, calcolati al cambio al momento dell' incasso

M 1 001 613 715

368 036 002

254 030 719

76 036 771

75 999 936

6. Diversi piccoli accreditamenti in contanti per: a) spese sostenute dalla Germania per gli uffici istituiti dall' Intesa per il collaudo delle merci destinate alle riparazioni 3 230 660 b) versamenti per il fondo di riserva della Commissione delle Riparazioni c) saldo a favore della Germania nel bilancio postale germano-francese e germano-belga . . . d) varie

.

526 211 476 717 65 725

4 299 313

A d a ) : Pagamenti in contanti (da 1 à 6) totale . . .

1 780 016 456

b) Forniture in natura. 7. C a r b o n e e c o c k . Fino al 31 dicembre 1922 la Germania ha fornito complessivamente in cifra tonda 54 milioni di tonnellate di carbone e di cock (cock calcolato in carbone nel rapporto di 1 a l 1 /^) ciò che rappresenta secondo il prezzo del mercato mondiale (prezzo f o b inglese) un importo di 2 424 400 000 M La Commissione delle Riparazioni segna a credito della Germania il prezzo considerevolmente più basso in rigore all' interno della Germania. Colle forniture di carbone l'economia tedesca soffre però effetivamente una perdita che corrisponde al prezzo del mercato mondiale. Inoltre la Germania per il carbone largamente importato dall' estero in sostituzione di quello fornito, deve pagare il prezzo del mercato mondiale. *) T u t t i i valori sono segnati in marchi oro (si confr. la Ricapitolazione alla fine dell' opuscolo). Il compendio va fino al 31 dicembre 1922.



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8. P r o d o t t i r i c a v a t i d a l c a r b o n e (benzolo,catrame,ammoniaca)forniti alle Francia, al Belgio ed all' Italia (prezzi del mercato mondiale) . 43 000 000 M Anche per questi prodotti alla Germania viene accreditato soltanto il prezzo più basso valido all' interno. 9. M a t e r i e coloranti e prodotti farmaceutici d'ogni g e n e r e . Secondo il prezzo del mercato mondiale per queste forniture d'alto valore comprendenti le merci più svariate dell' Industria chimica tedesca, l'importo viene stimato dagli esperti circa 200 000 000 M In seguito alle disposizioni speciali del Trattato di Versaglia anche qui viene segnato un importo molto inferiore. 10. B e s t i a m e . Furono forniti : 101 310 cavalli, 174 758 buoi e vacche, 231 589 pecore, 21 441 capre, 245 700 capi di pollame. Si tratta qui di bestiame di altissimo valore e di qualità speciale, acquistato per la maggior parte all'estero, perchè specialmente rispetto alle vacche da latte, la Germania non ha posseduto in quantità sufficiente animali di tanto valore. Il giusto prezzo per tale bestiame importa 274194 000 M La Commissione delle Riparazioni intende invece segnare in conto alla Germania il prezzo di preferenza a cui i Governi francese e belga cedettero tale bestiame ai loro sudditi. 11. M a c c h i n e a g r i c o l e d ' o g n i g e n e r e 31 040000 M 12. F o r n i t u r e p e r l e r i c o s t r u z i o n i . Si t r a t t a qui delle innumerevoli merci chieste dai vari Stati dell' Intesa a scopo di ricostruzione dei territori distrutti e per sviluppare maggiormente le loro industrie. È impossibile specificare singolarmente tutte queste merci; dalla carta da giornali, dalle lampadine elettriche e dallo zucchero, la lista s'estende su tutti i campi della produzione industriale per raggiungere i laminatoi completi e le fabbriche dotate di tutto il macchinario ; sopratutto vanno menzionate le forniture di legname, a) Per la più gran parte le forniture furono effettuate dal Governo tedesco direttamente agli Stati ricevitori (cosidetto traffico diretto). Il valore di dette merci ammonta a 283 300 000 M b) Oltracciò in base agli accordi Cuntze-Bemelmans e Ruppel-Gillet le persone private degli Stati dell' Intesa potevono rivolgersi direttamente ai produttori Le forniture nel cosidetto tedeschi e fare in tal modo i loro acquisti. t r a f f i c o l i b e r o ammontano a 7 386 794 M 13. Forniture di libri e manoscritti alla b i b l i o t e c a dell'Università di L o v a n i o. come pure di pregevoli quadri artistici al Belgio ' 13 758 585 M 14. N a v i . a) N a v i p e r s e r v i z i o m a r i t t i m o . La Germania non ha soltanto consegnato tutte le grandi navi mercantili che alla fine della guerra si trovarano nei porti tedeschi, ma dovette costruirne gran numero di nuove per gli Stati dell' Intesa. Inoltre in conformità al Trattato di Versaglia essa dovette cedere agli Stati dell' Intesa la proprietà di tutte le navi sequestrate nei loro porti. Finalmente in seguito alle sanzioni stabilite nella Nota di ScapaFlow dovette consegnare una considerevole quantità di materiale portuario e di bacini galleggianti. Tali consegne e forniture ammontano a :



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1. Navi consegnate (comprese le nuove costruzioni) 625 navi con 2 595 752 tonnellate pel valore di 3 326 479 353 M 2. Navi sequestrate cadute agli Stati Alleati, 191 navi con un tonnellaggio lordo di registro di 817 763 tonnellate del valore di 1 245 250 000 M 3. Bacini galleggianti, draghe, gru, rimorchiatori ecc., circa 220 000 tonnellate pel valore di . . . 72 474 000 M Totale . . . 4 644 203 353 Ai La Germania chiede d'essere accreditata in conto riparazioni per le navi consegnate. La lista delle perdite di navi mercantili subite dalla Germania in seguito al Trattato di Versaglia, non è con ciò finita. Bisogna tener conto che gli Stati Uniti d'America trattenneio 96 navi tedesche con un tonnellaggio brutto di registro di 580 085 tonnellate, del valore di marcili oro 1 250 700 000. La valutazione delle navi cedute fu calcolata per ogni nave ili base al suo valore d'anteguerra, con queir aumento generale del valore che s'era verificato al momento in cui fu effettuata la consegna (fattore di svalutamento dell' oro). La Commissione delle Riparazioni fece una stima molto inferiore delle navi tedesche, sebbene nel calcolo presentato alla Germania per le navi nemiche da lei affondate, abbia posto una valutazione che supera persino quella che non vuole ammettere per la Germania per navi di uguale valore ; così l'Inghilterra, nel calcolo fatto per la sua indennità di guerra, corrispondentemente 7 745 654 t (tonnellaggio brutto) di navi perdute fissò Lst. 527 889 000 = cioè più di IO1/» miliardi di marchi oro. b ) N a v i p e r la n a v i g a z i o n e interna. 1. Navi per la navigazione interna lasciate nei territori occupati 2. Navi come sopra e materiale portuario tolti dagli effettivi tedeschi, stimati in base ai prezzi stabiliti da periti speciali designati dalla Commissione delle Riparazioni Totale . . .

78 000 000 M

31 237 715 M 109 237 715 M

15. M a t e r i a l e f e r r o v i a r i o . a) La G rmania ha fornito materiale ferroviario già prima della conclusione del Trattato di Versaglia, e più precisamente in base ai patti d'armistizio. Le forniture tolte dalle consistenze tedesche ascendono, secondo un calcolo da parte germanica, a 1 122 535 908 M P. r addivenire ad un accordo fra il calcolo tedesco e la valutazione da parte della Commissione delle Riparazioni che ha calcolato ascendere il valore del materiale ferroviario consegnato a soli marchi oro 829 266 050, sono in corso trattative colla Commissione suddetta. b) Corrispondentemente all' articolo 371 del Trattato di Versaglia la Germania ha fornito inoltre materiale ferroviario per la dotazione dei tronchi nei t e r r i t o r i d a e s s a c e d u t i . Il valore di questo matrriala ammonta a 805 407 866 M

— 10 — Di questo materiale (80 538 vagoni e 2955 locomotive) la Commissione delle Riparazioni ha preso in considerazione soltanto una parte e più precisamente soli 5663 vagoni e 2387 locomotive. 16. C a m i o n s. Il valore dei camions, che in numero di 5000 dovettero esser forniti in base al trattato d'armistizio, ascende alla somma di 115 673 853 J Í La Commissione delle Riparazioni intende accreditare una somma infinitamente più piccola, accampando il pretesto che i camions forniti, sebbene in ottimo stato e completamente equipaggiati, non potevano valore più di 3500 marchi l ' u n o . 17. M a t e r i a l e da g u e r r a tedesco venduto dalla Commissione delle Riparazioni (ricavato dalla vendita dei rottami). Il materiale da guerra che doveva esser consegnato in base al Trattato di Versaglia, è stato anzitutto reso inservibile dalla Germania. Questo materiale distrutto (precipuamente rottami) fu consegnato alla Commissione delle Riparazioni che lo ha venduto. Stando alla perizia degli esperti il valore di questo materiale è di \ . 200 000 000 M 18. V e r s a m e n t i i n I n g h i l t e r r a a t i t o l o r i p a r a z i o n i . Di tutte le merci tedesche importate in Inghilterra, il destinatario inglese deve versare allo Stato britannico il 26 % del prezzo d'acquisto in base al R e p a r a t i o n R e c o v e r y A c t s dell' aprile 1921. Questa percentuale egli la defalca al fornitore tedesco al quale vien restituita poi dal Governo tedesco. Ciò significa che il 26 % di tutte le merci esportate dalla Germania in Inghilterra vien fornito gratuitamente a t i t o l o r i p a r a z i o n i . Il valore delle merci fornite gratuitamente ammonta a . . . 163160182 Ji 19. M a t e r i a l e n o n m i l i t a r e l a s c i a t o a l f r o n t e o c c i d e n t a l e . In questo calcolo sono stati presi in considerazione soltanto i valori mobili. Sarebbe impossibile riportarli qui tutti, data la grande diversità di essi. Merita di esser menzionato in modo speciale il moltissimo materiale ferroviario e di trasporto. Il valore di questo materiale calcolato sui prezzi in vigore a] momento della consegna ascende a 1 891 150 387 M Ora la Commissione delle Riparazioni intende accreditare la Germania n o n d e l v a l o r e r e a l e del materiale che sopra, ma del solo ricavato dalla vendita del materiale stesso. In tal caso andrebbero ai danni della Germania le perdite dovute ai fui ti, alle incuranze, alle vendite sottoprezzo, ecc., avvenute dopo che le truppe germaniche ebbero abbandonato il territorio. 20. C a v i p r i v a t i . I cavi privati ceduti corrispondono ad un valore di almeno 77 800 000 M Sul conteggio definitivo sono tuttora in corso trattative colla Commissione delle Riparazioni. 21. E f f e t t i . Sitratta a) delle Azioni della Banca di Stato del Marocco cedute per il valore di

642 671 M



11



b) e dei diritti c delle partecipazioni di sudditi tedeschi a tutte le imprese pubbliche e concessioni in Russia, Cina, Austria, Ungheria, Bulgaria, Turchia e loro Colonie; diritti ceduti in base all' articolo 260 del Trattato di Versaglia. Il valore nominale degli effetti consegnati ammonta a * ) . . . Totale".

.

392 000 000 M 392 642 671 M

22. L e m i n i e r e d e l l a S a r r e. I giacimenti carboniferi già dischiusi sono stati calcolati in base all' utile netto dell' anteguerra. Gli estesissimi campi di riserva sono stati conteggiati pel valore di pochi centesimi la tonnellata, come si usa fare per giacimenti non ancora dischiusi. Risulta così, basandosi sul valore del luglio 1914: per le miniere in esercizio, la somma di 442 000 000 M 574 000 000 M per i giacimenti carboniferi di riserva, la somma di . . Totale".

. 1 016 000 000 M

L'aumento di tutto quanto il livello dei prezzi nel mercato mondiale, determinato dalla diminuita forza d'acquisto del danaro, non è stato qui preso in considerazione. Si debbono poi citare gli attivi che l'amministrazione mineraria ha dovuto cedere all' amministrazione francese la quale li ha realizzati. Si tratta comunque di 1 126 890 marchi oro i quali, aggiunti alla somma che sopra danno un totale di 1 017126 890 M 23. P r o p r i e t à d e l R e i c h e d e g l i S t a t i c o n f e d e r a t i ,

ceduta.

a) Le proprietà sia dell' Impero germanico sia dello Stato di Prussia nei territori dovuti cedere alla Danimarca, Polonia, Lituania (Memel), CecoSlovacchia e al libero Stato di Danzica, sono di varia natura. Di importanza speciale sono i numerosi fondi e edifici dell' amministrazione dell' Esercito e della Marina (caserme, aerodromi, ecc.) tutti quanti gli edifici e gli impianti dell' amministrazione postale e ferroviaria, tribunali e carceri, le grandi proprietà dell' amministrazione interna e della Finanza, nonché le chiese e le scuole. Valutiamo prudentemente queste proprietà a . . . 4 960 915 293 M sebbene il lor valore effettivo sia molto ma molto superiore, non essendo stato considerato l'aumento del livello generale dei prezzi nel mercato mondiale. La Commissione delle Riparazioni non ha ancora completato i suoi calcoli nei riguardi di queste cessioni; manca per esempio la zona del Memel e dell' Alta Slesia. Le cifre da essa pubblicate non possono esser considerate quindi come definitive. b) Si aggiunga poi il valore dei ponti sul Reno ceduti dalla Germania alla Francia, ossia la somma di 9 610 690 M *) Cifra provvisoria. In seguito a divergenze colla Commissione delle Riparazioni pende una causa dinanzi ad un giudice arbitrale, il quali dovrà decidere definitivamente sulla entità delle consegne di cui sopra.



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-

c) e quello delle proprietà dell' Impero tedesco all' estero (Schameen, Schanghai, Kiautschou) per una somma di Totale . . .

61 580 049 M 5 032106 032 M

24. P a r t e c i p a z i o n e a l d e b i t o p u b b l i c o d e l K e i c h e d e g l i S t a t i c o n f e d e r a t i n e i t e r r i t o r i c e d u t i . Secondo il diritto delle genti, lo Stato al quale un altro Stato cede una parte del suo territorio, deve assumersi una parte del debito pubblico corrispondente alla grandezza del territorio ricevuto. A questo principio debbono conformarsi anche gli Stati che hanno ricevuto zone di territorio tedesco dalla Germania in forza del Trattato di Versaglia ; però la Francia ne è stata esplicitamente dispensata. Il Trattato di Versaglia stabilisce infatti che i diritti della Germania derivati dalla sua forzata cessione di zone di territorio ad altri paesi non siano corrisposti mediante pagamenti alla Germania stessa. Se pagamenti vi saranno questi dovranno esser fatti alla Commissione che li accrediterà alla Germania a conto riparazioni. Le parti del debito pubblico che andrebbero'ripartite fra il Belgio la Danimarca, Danzica, Polonia, Lituania e Ceco-Slovacchia ammontano alla cifra di 644 414 415 M Questa somma è stata fissata dalla Commissione per le riparazioni in 483 011 500 M ; il resto va distribuito fra la Alta Slesia, lo Schleswig e la zona del Memel che non erano stati presi in considerazione dalla Commissione quando fissò la somma che sopra. L'Alsazia-Lorena non è stata considerata affatto. 25. C r e d i t i d e l l a G e r m a n i a v e r s o i s u o i e x a l l e a t i , c e d u t i a l l ' I n t e s a . Corrispondentemente all' articolo 261 del Trattato di Versaglia la Germania ha dovuto cedere tutti i suoi crediti verso le sue ex alleate, alle Potenze alleate e associate. Questi crediti ammontano complessivamente a ben 9146 000 000 J Ì . Da essi debbono però esser detratti i crediti delle alleate; crediti che per l'Austria-Ungheria ammontano alla somma di 546 000 000 M, mentre per la Bulgaria e la Turchia non sono stati ancora fissati. Con riserva quindi di diminuzione per l'ammontare dei crediti di questi ultimi due Stati, il valore dei crediti che debbono essere allibrati a favore della Germania è di 8 600 000 000 M Si deve considerare altresì che pure i nuovi Stati sorti ai danni delle vecchie alleate della Germania dovrebbero sopportare, in base al diritto delle genti, la loro parte di debito pubblico. Tutti questi crediti della Germania f o r m a n o un p a r a l l e l o con q u e i d e b i t i interalleati f r a P o t e n z e a l l e a t e ed a s s o c i a t e di c u i c o n t i n u a m e n t e si p a r l a . 26. P r o p r i e t à privata tedesca all'estero soggetta a l i q u i d a z i o n e . In forza del Trattato di Versaglia tutte le proprietà p r i v a t e tedesche nei territori degli Stati dell' Intesa sono soggette alla liquidazione anche dopo la conclusione della pace. Il valore di questa proprietà privata, consistente di numerosissime singole proprietà, ascende, secondo un calcolo molto cauto, a 11 740 000 000 M

— 13 — In questa somma non è stata presa in considerazione la proprietà dei tedeschi negli Stati Uniti d'America, Russia, Brasile e Cuba, perchè ancora non si sa nulla di certo sulla loro definitiva sistemazione. (Perchè si possano stabilire confronti. sui vari trattamenti, osserviamo che la Francia nel conto danni di guerra presentato alla Germania, chiede un indennizzo-di Fr. 1125 000 000 per la sola proprietà privata francese perduta nella Turchia durante le ostilità!) I ricavati delle liquidazioni sono stati adoperati in prima linea per compensare i danni che sudditi degli Stati alleati hanno avuto in Germania, e questo seguendo il cosidetto processo dei compensi ; il resto vien accreditato sul conto riparazioni. A quanto ammonti il resto non si può stabilire al momento. L'entità della somma, comunque, ha solo valore in quanto che vien defalcata dal conto delle riparazioni, perchè essa in un modo o in un altro significa per la Germania una somma di beni d e f i n i t i v a m e n t e p e r d u t i , sia che siano devoluti a titolo riparazioni di sudditi alleati per danni riportati in Germania durante la guerra, sia che vengano accreditati dalla Commissione a titolo di riparazioni. È vero che anche la proprietà nemica in Germania era sottoposta ugualmente alla liquidazione durante la guerra; la Germania però è tenuta in base all' articolo 297 e del Trattato di Versaglia, di rifondere tutti i danni derivati dalla liquidazione stessa. Ne risulta quindi che, mentre gli Stati alleati, oltre alle riparazioni vere e proprie, vengono ad esser pagati ad u ura mediante le liquidazioni di tutti i danni risentiti, la G rmania non ha il diritto di presentare il conto delle sue rifusioni, anzi nemmeno quello di protestare contro la dilapidazione evidentissima della proprietà privata tedesca che vien venduta per cinque laddove essa vale più di cento. (Laggasi l'articolo 297 del Trattato di Versaglia.) Alla lettera b): Prestazioni in natura (7 à 26) totale Le

prestazioni complessive ammontano quindi:

a

titolo

I. Prestazioni in contanti, a II. Prestazioni in natura, a

39 832 538 651 J i riparazioni 1 780 016 456 M

. . . . . . .

39 832 538 651 M

Totale . . .

41 612 555107 M

B. Prestazioni che non vengono accreditate a titolo riparazioni. Per una gran quantità di prestazioni gravosissime per il popolo germanico, derivate dal Trattato di Versaglia o dall' interpretazione arbitraria di esso, non si accredita somma alcuna alla Germania da parte della Commissione delle Riparazioni, e questo ad onta che siffatti gravami incombano sulla economia tedesca in modo ugualmente schiacciante come le prestazioni vere e proprie a titoli riparazioni. 27. C a v i

di

Stato

ceduti

1 609 744 M

— 14 — 28. P r o p r i e t à d e l R e i c k e d e g l i S t a t i c o n f e d e r a t i noi d i s t r e t t i di E u p e n e M a 1 m e d y 150 000 000 M Prescrizioni speciali del Trattato di Versaglia impongono che alla Germania non siano accreditati a titolo riparazioni i valori di queste proprietà. 29. R e s t i t u z i o n i e s o s t i t u z i o n i , cioè a dire la restituzione degli oggetti requisiti negli ex territori di occupazione, nonché speciali forniture a titolo delle requisizioni come sopra dalle consistenze tedesche. Il valore di tali forniture ammonta a 446 250 000 M Queste forniture comprendono macchine, attrezzi agricoli, bestiame, navi, mezzi di trasporto ed altro ancora. Sono stati forniti fra l'altro 1000 vagoni ferroviari per il trasporto dei passeggeri, 39 000 vagoni-merci, 118 000 capi di bestiame grosso, 300000 tonnellate di macchine. 30. S p e s e p e r l e f o r z e d ' o c c u p a z i o n e i n G e r m a n i a ( o c c u p a z i o n e i n t e r n a ) . Le spese per il mantenimento dell' armata d'occupazione ammontano alla somma complessiva d i q u a t t r o miliardi e m e z z o d i m a r c h i o r o ! La maggior parte di questa somma è stata pagata così: la Potenze d'occupazione hanno ottenuto per le somme da essi spese (spese d'occupazione esterna) dalla Commissione delle Riparazioni le somme che la Germania ha pagato via via a titolo di riparazioni (vedasi alla lettera A). Una certa parte di queste spese però è stata versata dalla Germania direttamente alle Potenze d'occupazione (spese d'occupazione interne). Si tratta in questo caso precipuamente di anticipi in marchi carta che le Potenze occupanti hanno ricevuto direttamente dalla Germania, e di prestazioni in natura (per esempio caserme, acquartieramenti, aerodromi, ecc., ecc.), che la Germania ha messo direttamente a disposizione. Queste ultime spese (spese d'occupazione interne) ammontano alla cifra di . . . 895 000 000 Jli 31. S p e s e p e r l e c o m m i s s i o n i i n t e r a l l e a t e . Queste spese che la Germania è costretta a sopportare in base al Trattato di Versaglia, ammontano a 94 000 000 M 32. C o n s e g n a d i n a v i d a g u e r r a . Il valore delle navi da guerra consegnate in base agli articoli 184, 185 e 188 del Trattato di Versaglia (senza contare le navi internate a Scapa-Flow) ammonta, compiesi gli impianti di marina a Tsingtau dovuti cedere al Giappone, alla somma complessiva di 1 417 000 000 M 33. M a t e r i a l e d i c a r a t t e r e n o n m i l i t a r e l a s c i a t o a l f r o n t e orientale. Questo materiale lasciato dagli eserciti tedeschi in Polonia, nella Rumenia e nella Serbia, ma non avente nessunissimo carattere militare, ammonta alla somma rotonda di 1050 000 000 M 34. D i s a r m o m i l i t a r e e i n d u s t r i a l e . a) D i s a r m o m i l i t a r e . In base al Trattato di pace tutto quanto il materiale bellico tedesco (esercito, marina, flotta aerea), quando non serva per l'equipaggiamento dei 100 000 uomini lasciati alla Germania, e le poche navi, deve esser consegnato all' Intesa. Tutti quanti gli impianti meccanici adibiti alla fabbricazione di armi e di materiale bellico hanno dovuto esser distrutti. In tal modo sono stati rasi al suolo ben 600 edifici di proprietà del Reich e distrutte oltre 20 000 macchine. Lo smantellamento delle fortezze



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è già compiuto per la maggior parte, il porto e gli impianti portuali di Helgoland distrutti. Il valore di queste prestazioni e lavori (detratto l'ammontare dei rottami accreditato alla Germania — vedasi al Nr. 17 — ) ammonta alla somma di 6 250 000 000 M b) D i s a r m o i n d u s t r i a l e . Oltre al disarmo di carattere prettamente militare, la Commissione Interalleata di controllo ha richiesto ed ottenuto la distruzione delle macchine e degli impianti che hanno contribuito alla fabbricazione di materiale per l'esercito, fra cui una gran quantità di macchine utensili che avrebbero potuto, con lievi cambiamenti, essere utilmente adoperate per l'economia di pace. 11 valore complessivo degli impianti distrutti non si può fissare esattamente in cifre. Gli esperti Io fanno però ascendere alla somma di almeno 2 700 000 000 M 35. P a g a m e n t i i n b a s e a l p r o c e s s o d e i c o m p e n s i . In forza dell' articolo 296 del Trattato di Versaglia la Germania è obbligata di rispondere, mediante il processo dei cosiddetti compensi, del pagamento di debiti e al corso dell' oro, che privati tedeschi potevano avere con e x sudditi nemici. I pagamenti che la Germania ha dovuto pagare in contanti in base al processo dei compensi, ammontano alla somma di . . 615 000 000 M 36.

Varie. Restituzione di somme che alcuni comuni dell' Alsazia-Lorena avevano speso durante la guerra per conto del Reich. Pagamento di pensioni tanto civili che militari ad alsaziano-lorenesi divenuti frattanto francesi; — spese improduttive derivate alla Germania per l'esecuzione del Trattato di pace (spese per i plebisciti, per la regolazione dei confini, sussidi ai fuggiaschi e simili); — corrispettivo del 25 % del valore dell' esportazione germanica dal 15 ottobre al 31 dicembre pagato al Comitato delle Garanzie quali prestazioni di sicurtà. Totale

. . .

Prestazioni non accreditate (27 à 3 6 ) ; complessivamente

685 895 000 M 14 304 754 744 M

Nella lista che segue son contenute soltanto le prestazioni dirette della Germania. Tutti i danni indiretti causati alla economia tedesca dal Trattato di Versaglia non sono stati presi in considerazione. Non è stato poi preso in considerazione il valore puramente economico dei territori ceduti, sebbene questo valore, data la grande estensione dei territori e l'importanza economica addirittura incommensurabile, sia grandissimo. B a s t a tener presente che i territori ceduti nella sola Europa sono più grandi di tutto il Belgio, l'Olanda e il Lussenburgo insieme, e che le Colonie tedesche erano cinque volte e mezzo più grandi di tutto quanto l'Impero germanico. Ma anche senza considerare questi valori, basta dare uno sguardo alla ricapitolazione che segue per vedere quanto è grande il carico già portato dalla Germania e come deve essersi indebolita l'economia tedesca in seguito alle prestazioni imposte dal Trattato di Versaglia e già soddisfatte dal popolo tedesco.



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L a Germania h a proposto p i ù volte di sottoporre le prestazioni tedesche ad un Collegio imparziale e internazionale di periti perchè giudichi sulla loro e n t i t à . L a G e r m a n i a r i n n u o v a questa sua p r o p o s t a , e s s e n d o persuasa che gli e s p e r t i n o n f a r a n n o a l t r o che c o n f e r m a r e i v a l o r i qui r i p o r t a t i in b a s e a c a l c o l i accuratissimi.

Ricapitolazione delle p r e s t a z i o n i tedesche. No. 1—6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26.

A. Prestazioni a t i t o l o riparazioni.

Marchi ore Versamenti in contanti 1 780 016456 Carbone e koke 2 424 400 000 Sottoprodotti del carbone 43 000 000 Colori ed prodotti farmaceutici 200 000 000 Bestiame 274 194 000 Macchine agricole 31040 000 Forniture per la ricostruzione 290 686 794 Ripristinamente dell' Università di Lovanio 13 768 585 Navi per la navigazione marittima ed interna 4 753 441 068 Materiale ferroviario 1 927 943 774 Camions 115 673 853 Materiale da guerra venduto (ricavato dalla vendita dei rottami) 200 000 000 Versamenti in Inghilterra a titolo riparazioni 163160182 Materiale non militare abbandonato al fronte occidentale . . . 1 891160 387 Cavi privati 77 800 000 Effetti consegnati 392 642 671 Miniere della Sarre 1 017126 890 Proprietà del Reich e degli Stati confederati ceduta 5 032 106 032 Partecipazione al debito pubblico del Reich e degli Stati Confederati 644 414 416 Crediti ceduti all' Intesa 8 600 000 000 Proprietà privata tedesca all' estero sogetta a liquidazione . . 11 740 000 000 41 612 555107 B . Prestazioni che non Tengono accreditate a titolo riparazioni.

27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35.

Cavi di Stato Proprietà del Reich e degli Stati confederati a Eupon-Malmedy . Restituzioni e sostituzioni Spese per l'occupazione interna Spese per le Commissioni Interalleate Navi da guerra consegnate Materiale di carattere non militare lasciato al fronte orientale. . Disarmo militare e industriale Pagamenti in base al processo dei compensi

36.

Varie

1 609 160 000 446 260 895 000 94 000 1 417 000 1 060 000 8 950 000 615 000

744 000 000 000 000 000 000 000 000

686 895 000 14 304 754 744 T o t a l e . . .

55 917 309 851