Miseria della filosofia

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Prefazione di Friedrich

·

Riuniti

III edizione: aprile 1969 Titolo

Misère de la pbìlosophie, Réponse à la philosophie de la misère

de M. Proudhon Traduzione di Franco Rodano

© Copyright by Editori Riuniti, Viale Regina Ma.rgl1tertta 290, 00198 Roma, 1950 Lo:tJeri:tna di Bruno Munari

Nota dell'editore

7 9 25 27

Premessa I

scoperta

1. Opposizione del

29

2. Il valore costituito

39

3. Applicazione della

68

A) La moneta

68

L'eccedenza I I L a m etafi.sica del!'economia politica 1.

77 89 89

Prima osservazione Seconda osservazione

94

osservazione Quarta osservazione

95

Quinta osservazione

97

Sesta osservazione

99

Settima ed ultima osservazione

2. La divisione del lavoro e

108

3.

122

4. La 5.

139

Indice

6

a

J:ìHHC:lll\.V

151

Discorso sulla questione Gray e i buoni di

179

a Schweitzer

183

dei nomi

191

Nota

volume è il 15 giugn,g

e

Réponse à M . Proudhon. Par Karl Marx.

Frank, 69, rue Richelieu. Bruxelles, C. G. Vogler, de la Madeleine, 1847). La presente traduzione è stata condotta sul testo dall'Istituto Marx-Engels-Lenin di Mosca, in J.urncwT

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Il produttore, dal momento ha prodotto in una società sulla divisione del e sugli scambi è LV'''·"·'v" - è costretto a vendere. Il il produttore è mezzi duzione ; ma dovrà pur convenire con noi che non certo arbitrio dipendono i suoi mezzi di produzione. C'è prodotti mezzi di produzione sono in gran parte dall'esterno e nella produzione egli non è nP1r.r.'"'"' libero di produrre la quantità che vuole. Il grado attuale forze produttrici l'obbliga a produrre su scala. consumatore non è pili libero del fonda · sui SìJ()i mezzi e sui detergiif};iti 4�lla sua posizione dall'organizzazione sodale suo che acquista delle patate e la mantenuta seguono e l'altra le loro diversità di queste si spiega attraverso che essi occupano nel mondo, la quale Vij'i''-'"'"' tasso naturale dei prezzi rispettivi di scambio resterà sempre qualunque sia d'altra parte la variazione nei salari e nel ,...,.,.,,;.,,,,_,,,, onta di tutti effetti dell'accumulazione del (vol. Abbiamo considerato il lavoro come la base del valore e la quantità di lavoro necessaria alla loro produzione come che determina le rispettive quantità di merci che devono ""a"rn"""'-"'altre; ma non abbiamo preteso negare che vi sia, prezzo corn�nt.e prezzo merci, qualche deviazione accidentale e transitoria da e naturale ( vol. I, p. 1 05, loc. cit. ) . I delle cose sono in ultima analisi, dalle spese di produzione, e non, come è stato affermato, dalla proporzione tra l'offerta e la domanda ( vol. pagina 253 ). '"'"�"�"'''"�

Lauderdale aveva sviluppato l e scambio secondo la legge dell'offerta e della e dell'abbondanza in relazione domanda. di una cosa può aumentare quando la ,..,,.,,.,t·1�" o domanda ne mento della o diminuzione della ao:rnana:ci. di una cosa può essere determinato da otto cause r11'"""'"c."" ossia da quattro cause agiscono sulle cose stesse agiscono danaro o su qualsiasi altra merce del valore. la confutazione di Ricardo: un privato o una scKietà oeter1ga la che Lord Lau.derdale m1nu1scono inproporzione alla quantità in cui uFnmnnr> "'""'"'"'""'v

1. Ricardo, com'è noto, determina il valore di una merce mediante la tità di lavoro necessaria per la sua produzione». Ma la forma di scambio do1nrnLante in ogni sistema di produzione fondato sulla produzione di merci, e quindi anche nel sistema di produzione capitalistico, comporta che questo valore non direttamente in quantità di lavoro, ma in quantità di un'altra merce. una merce, espresso in una quantità di altra merce (denaro o non) è chi.amato Ricardo il valore relativo della merce [Nota di Engels all'edizione tedesca del 1885].

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se essi cinico è economici in borghesia. Riassumendo : il lavoro, essendo esso stesso una merce, come il misurato in base al tempo necessario lavoro-merce. E che cosa è necessario perché si merce ? Esattamente quel tanto di tempo di necessario a gli oggetti indispensabili al mantenimento costante del ossia a far vivere il lavoratore e a grado di "'"'...'"'"rl""""' la sua spede. naturale lavoro non è del salario Se prezzo corrente del salario si prezzo naturale è precisamente la del si trova posta come principio dal signor controbilanciata conseguenze delle variazioni rapporto e la domanda. tra Ma il minimo salario resta nondimeno il centro verso il quale gravitano i prezzi correnti del salario. Cosi i1 rivo, misurato in base al tempo lavoro, è mula della schiaviru moderna dell'operaio, invece essere, come vorrebbe il signor Proudhon, la « teoria rivoluzionaria » dell'eman­ cipazione del Vediamo ora in quanti casi del voro, come misura del valore, è incompatibile con tagonismo delle classi e con l'ineguale distribuzione fra il lavoratore immediato e il possessore del lavoro un prodotto qualunque, esempio la tela. come tale, ingloba una determinata quantità lm1r1a,�t-1n

»;

1 La tesi che il prezzo « naturale », cioè normale, della forza lavorativa coin­ cide con il salario minimo, cioè con l'equivalente di valore dei mezzi di sussistenza assolutamente necessari alla vita e alla riproduzione dell'operaio; questa tesi fu posta per la prima volta da me negli Umrisse zu einer Kritik der Nationalokonomìe [ Linee. di una critica dell'economia politica] (Deutsch-Franzosische ]ahrbiicher, Parigi, 1844) e nella Lage der arbeitenden Klasse in England [ Le condizioni della classe lavoratrice in Inghilterra] . Come qui si vede, Marx aveva accettato allora questa tesi. Lassalle la riprese da noi due. Ma anche se nella realtà il salario ha la tendenza costante ad avvicinarsi al suo minimo, la tesi sopra riportata è tuttavia etrata. Il fatto che la forza lavorativa di regola e in media è pagata al di sotto del suo valore, non può cambiare quest'ultimo. Nel Capitale Marx ha rettificato la tesi sopra riportata (sezione: Compra e vendita della forza lavorativa) e ha anche svilup­ pato (cap. XXIII, Legge generale dell'accumulazione capitalistica) le circostanze che permettono alla produzione capitalistica di abbassare sempre piu al di sotto del suo valore il prezzo della forza lavorativa [Nota dì Engels all'edizione tedesca del 1885].

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assume come conseguenza una supposizione gratuita. procediamo. n tempo del come misura siano equivalenti e che la giornata che le la di Caio? No. per un istante a tre giornate di un tessitore; ernJette gioielli in relazione ai tessuti, a meno passeggero delle oscillazioni della e deve avere sempre per causa una diminuzione o un aumento di lavoro impiegato da una parte o duzione. Supposto che le tre giornate di lavoro fra loro come 1, 2, 3, ogni dei loro prodotti sarà un cambiamento di 1 , 2, 3. Cosi è possibile misurare i valori in base lavoro, nonostante l'ineguaglianza del valore delle nate lavorative; ma per applicare una simile misura avere una scala comparativa delle diverse giornate è la concorrenza che la stabilisce. di lavoro di Tizio vale quella di Caio ? È una V'--'-"'";'" è ben lungi dal realizzarsi nella stessa pn:m