L'animale parlante. Introduzione allo studio del linguaggio


212 121 10MB

Italian Pages 266 Year 2004

Report DMCA / Copyright

DOWNLOAD PDF FILE

Recommend Papers

L'animale parlante. Introduzione allo studio del linguaggio

  • 0 0 0
  • Like this paper and download? You can publish your own PDF file online for free in a few minutes! Sign Up
File loading please wait...
Citation preview

Indice

Prefazione

13

I.

Introduzione

15

2.

Parliamo perché pensiamo o pensiamo perché parliamo? Linguaggio e pensiero

19

Le basi biologiche del linguaggio · Indipendenza di linguaggio e pensiero Pensieri complessi e linguaggi semplici (o assenti) La relazione fra il lessico e il pensiero La relazione fra la sintassi e il pensiero Simultaneità e indipendenza di linguaggio e pensiero Conclusioni Ulteriori letture consigliate

19 21 22 24 25 26 26 27

2.I. 2.2. 2.3. 2+ 2.5. 2.6. 2,7.

Parte prima La competenza linguistica 3.

La forma dei suoni linguistici: fonetica

31

3.1. 3.2. 3.3. 3-4. 3.5. 3.6.

L'emissione del flusso d'aria Il percorso del flusso dell'aria e l'apparato fonatorio L'alfabeto fonetico Le vocali Le consonanti Le semivocali

32 34 37 38" 40 43·

L'ANIMALE PARLANTE

3.7. 3.8.

Una nota sulla percezione dei suoni linguistici Conclusioni Ulteriori letture consigliate

43 44 45



La struttura del messaggio slmoro: fonologia

47

4.I. 4.2. 4.3. 4-44.5. 4.6. 4.7.

Fenomeni fonologici Distinzioni segmentali Distinzioni soprasegmentali La sillaba La fonologia dell'intonazione Il ritmo linguistico Conclusioni Ulteriori letture consigliate

48 49 51 53 55 56 58 59

5.

La forma delle parole: morfologia

61

5.r. 5.2. 5.3. 5-45.5. 5.6. 5.7. 5.8. 5.9.

Introduzione Parole semplici e parole complesse Cos'è una parola? Parole derivate Parole composte Parole derivate e composte Flessione Radici consonantiche e morfologia vocalica Conclusioni Ulteriori letture consigliate

61 62 63 64 68 71 72 74 74 75

6.

La combinazione delle parole nei sintagmi e nelle frasi: sintassi

77

6.I. 6.2. 6.3. 6-46.5.

Introduzione Agrammaticalità sintattica I giudizi del parlante: grammatica descrittiva e grammatica normativa La competenza linguistica Varietà di strutture grammaticali 8

77

79 80 81 83

INDICE

85 (,

6.6. 6.7. ~.8. 6.9.

La struttura della frase e l'ordine delle parole Sottocategorizzazione La legittimazione e le funzioni grammaticali Conclusioni Ulteriori letture consigliate

7.

Il significato delle espressioni linguistiche: semantica

7.1. 7.2. 7.3. 7.4.

Pragmatica e semantica Il significato dei fonemi Il significato dei morfemi Il significato delle parole e dei sintagmi Correlazioni tra parole Correlazioni tra frasi La semantica e la logica Conclusioni Ulteriori letture consigliate

99 102 103 104 109

,8.

Tra lingua e musica: il metro poetico

119

8.r. 8.2. 8.3.

Il metro Le filastrocche Conclusioni Ulteriori letture consigliate

II9 125 128 128

7.5.

7.6. 7.7. 7.8.

90

94 96 97

99

III

113 II6 117

Parte seconda Linguaggio e scienze cognitive 9.

Lo sviluppo del sistema linguistico nei primi mesi di vita

9.1. 9.2. 9.3.

Noi e gli altri primati Language e speech Il "gene" del linguaggio Fissare il valore dei parametri Cosa sente un neonato? Come fa un neonato a segmentare il flusso continuo di suoni?

9+ 9.5.

9.6.

9

1 39

L'ANIMALE PARLANTE

9.7. 9.8.

9.9. 9.10.

Dalla prosodia alla sintassi L'inizio della produzione linguistica Età critiche Conclusioni Ulteriori letture consigliate

IO.

Disturbi del linguaggio: afasia e deficit congeniti

1 45

IO.I.

Lateralizzazione del linguaggio nell'emisfero sinistro Afasia e rappresentazioni grammaticali Specificità della facoltà del linguaggio Perdita di moduli grammaticali specifici Recupero di facoltà linguistiche e terapie specifiche Deficit congeniti specificamente linguistici N euroimmagini Conclusioni Ulteriori letture consigliate

146

Vedere il linguaggio: la lingua dei segni

1 57

Introduzione Gesti o segni? L'arbitrarietà delle parole e dei segni L'acquisizione della madrelingua, le patologie e lanascita del linguaggio Uno sguardo alla fonologia La rappresentazione della morfologia Aspetti sintattici e semantici: i classificatori, la negazione, l'ordine delle parole Esiste un corrispondente della prosodia nelle lingue dei segni? Conclusione per la teoria linguistica e per le scienze cognitive La situazione dei sordi nell'istruzione Quante lingue dei segni? Conclusioni Ulteriori letture consigliate

1 57

I0.2.

I0.3. I0,4,

10.5. I0.6. 10.7.

I0.8.

II.

II.I. I I.2.

rr.5. I I.6. rr.7. I

I.8.

II.IO. II.II. II.12.

IO

148 1 49 150 152

153 1 55 156

156

1 59

160 161

164 168

173 1 74 178

179 r8o

INDICE

12.

Codici circoscritti: la comunicazione animale

181

12.I.

Introduzione Linguaggio e comunicazione Le danze delle api Le canzoni degli uccelli Le canzoni dei mammiferi marini I primati Conclusioni e una nota sull'evoluzione del linguaggio Ulteriori letture consigliate

181

12.2. I2,3,

12+ 12.5. 12.6. 12.7.

183 185 187 189 19r 1 93 1 94

Parte terza Variazione linguistica Di generazione in generazione: il cambiamento linguistico 13.r.

13+

Introduzione Contatto fra lingue: i _pidgin e la creolizzazione Altri tipi di contatto fra lingue come causa di cambiamento Cambiamenti per ragioni interne alla comunità linguistica La ricostruzione linguistica Tipi di cambiamenti Conclusioni Ulteriori letture consigliate

La creazione del linguaggio: dai pidgin alle lingue creole 14.r. 14.2. 1 4·3· 14-4. 1 4·5·

I pidgin Le lingue creole La sintassi delle lingue creole La creazione della lingua dei segni nicaraguense Conclusioni Ulteriori letture consigliate II

1 97

200 203 207 212 214 215

217 217 220 221 223 224 225

L'ANIMALE PARLANTE

15.

Rappresentazioni visuali: sistemi di scrittura

227

15.I. 15.2. 1 5·315-415.5. 15.6. 15-715.8. 15.9.

Introduzione Il sistema alfabetico usato in italiano Gli ideogrammi e i caratteri I sistemi sillabici Altri sistemi alfabetici Sistema di scrittura e (an)alfabetismo Fattori politici, culturali, religiosi I sistemi misti Conclusioni Ulteriori letture consigliate

227 228 230 231 2 34 2 37 238 2 39 240 241

r6.

Ulteriori prospettive nelle scienze del linguaggio

2 43

16.I. 16.2. 16.3.

La percezione del linguaggio La produzione del linguaggio La madrelingua come filtro: l'apprendimento di lingue straniere Variazioni individuali e variazioni sociali: sociolinguistica La linguistica computazionale Ulteriori letture consigliate

2 43

Riferimenti bibliografici

2 53

Indice analitico

277

16-416.5.

Indice dei nomi

12

2 45

246 247 248 249

Prefazione

Questo libro contiene una breve introduzione alle scienze del linguaggio destinata sia a chi è curioso di conoscere i molti risvolti di questa facoltà prettamente umana, che la maggioranza di noi dà per scontata, sia agli studenti universitari di uno dei tanti corsi di laurea _che includono un insegnamento di Linguistica in varie facoltà umanistiche e scientifiche, sia, e forse soprattutto, ai giovani che non abbiano ancora deciso il proprio indirizzo di studio e siano interessati a scoprire i molteplici risvolti del, linguaggio. È un'introduzione nel senso letterale della paròla: senza nessuna pretesa di esaustività o di approfondimento ha l'intenzione di iniziare il lettore a un mondo complesso e di stimolare lo studente ad approfondire uno o più dei campi che vi sono trattati. Mentre tradizionalmente gli studi linguistici in Italia sono consi·derati letterari, si scoprirà in questo libretto che essi non necessariamente sono tali. Anzi, molte delle discipline linguistiche più all'avanguardia oggi sono idonee e potranno dare grande soddisfazione a chi sente di avere il "pallino della matematica". Queste vanno dalla psicologia cognitiva alla neuropsicologia, dalla linguistica formale all'informatica, dalle scienze dello sviluppo allo studio della comunicazione animale. L'esigenza di scrivere questo libro è nata appunto dal voler indicare diverse strade adatte a persone con interessi di base differenti, · per una comprensione più profonda di quella che è probabilmente la caratteristica che più di ogni altra distingue la nostra specie dalle altre del mondo animale. Ogni capitolo è leggibile indipendentemente dagli altri, anche se la prima parte sulla competenza linguistica forma la base per la maggiore comprensione del resto del libro.

13

L'ANIMALE PARLANTE

Ringraziamenti Diverse persone hanno contribuito in un modo o nell'altro alla realizzazione di questo piccolo libro sul linguaggio umano. Un ringraziamento particolare va a J acques Mehler per essere fonte di continua ispirazione ad investigare nel modo più rigoroso possibile gli aspetti cognitivi del linguaggio e, più materialmente, per aver contribuito alla scelta del titolo di questo libro: "l'animale parlante" è una sua idea. Vogliamo poi esprimere il nostro più sentito ringraziamento a Carlo Cecchetto che ha contribuito in modo essenziale al capitolo sulla semantica, e a Paola Monachesi per i suoi suggerimenti su temi di linguistica computazionale. Grazie poi a Laura Bafìle, Ivonne Bordelois, Maria Teresa Guasti e Andrea Moro per avere letto diversi capitoli di questo libro e avere offerto preziosi commenti. Ringraziamo inoltre Maria Grazia Marchionni per avere pensato con noi l'ultimo indice, Jeff Wu per aver disegnato le figure del capitolo sulle lingue dei segni, Camilla Berretta per la traduzione dall'inglese di una prima versione di alcuni capitoli e Barry Furrow per varie ragioni. Un ringraziamento particolare va a Maria Grazia Lovisolo per il suo accurato e tempestivo lavoro di uniformazione di stile e di redazione e a Chiara Lovisolo per avere curato i riferimenti bibliografici, l'indice analitico e l'indice dei nomi. Donna Jo Napoli è grata al Collegio di Swarthmore per un semestre sabbatico in cui ha potuto dedicarsi unicamente a questo libro. Marina Nespor è grata alla facoltà di Lettere e al dipartimento di Scienze Umane dell'Università di Ferrara per averle concesso un periodo di congedo per la stessa ragione e al laboratorio di Neuroscienze Cognitive della SISSA, a Trieste, per offrire un'ideale atmosfera di lavoro e in particolare a Luca Bonatti, Alessio Isaja e Mohinish Shuckla per la tempestiva e costante assistenza su questioni informatiche.

I

Introduzione

Questo libro è destinato a chi si è chiesto, o desidera cercare di capire, perché noi parliamo, mentre non parlano gli animali intorno a noi, che pure sembrano essere capaci di trasmettere alcune informazioni e con i quali siamo in grado di comunicare alcune intenzioni. Il volume è una prima esplorazione nel mondo del linguaggio, una delle principali facoltà che distinguono gli esseri umani dagli altri esseri del mondo animale. Tratta dell'abilità, che accomuna gli uomini, a comu·nicare i loro messaggi in un modo sorprendentemente preciso e naturale. Abbiamo definito "naturale" tale comunicazione perché si sviluppa negli esseri umani a contatto tra loro senza alcuna istruzione esplicita fin dal primo giorno della loro vita. Il fatto che solo gli esseri umani esposti al linguaggio lo acquisiscano, rende il linguaggio una caratteristica biologica della nostra specie. E il fatto che una lingua si impari perfettamente e senza sforzi nei primi anni di vita, e mai in maniera perfetta, nonostante i grandi sforzi, da adulti, fa del linguaggio una disposizione genetica che sparisce ad un certo punto dello -sviluppo, come spariscono i denti da latte. Questo viaggio esplorativo nel mondo del linguaggio non si soffermerà perciò solo sui diversi aspetti della grammatica delle lingue naturali, ma anche su come questi aspetti si acquisiscano da bambini. Tratta cioè dell'inevitabilità dell'acquisizione del linguaggio in bambini senza deficit specifici esposti ad una lingua naturale e delle tracce che tale lingua lascia nel nostro cervello e che si manifestano chiaramente nel cosiddetto "accento straniero" quando impariamo una nuova lingua da adulti. Dato che sul nostro pianeta vengono parlaté: circa seimila lingue diverse, è chiaro che non ci può essere nulla di necessario nella relazione tra suoni e significati: essi sono infatti arbitrari. Il linguaggio specifico cui si è esposti_v:a.p~rciò imparato. Ma questo apprendimento awiene senza che ce ne rendiamo conto nei primi anni di vita. Le lingue non differiscono tra loro solo per il lessico, ma anche per ave15

L'ANIMALE PARLANTE

re strutture grammaticali diverse: chi imparasse tutte le parole dell'inglese ma tentasse di disporle secondo la sintassi e la fonologia dell'italiano, otterrebbe un sistema che potremmo chiamare "inglese maccheronico". Una lingua infatti è costituita sia dal lessico sia da strutture precise che ne formano la grammatica, ed un essere umano venendo al mondo deve imparare queste due componenti del linguaggio cui è esposto. Sotto le grandi differenze superficiali che si possono notare tra lingue diverse, le strutture grammaticali sono simili se analizzate in modo sufficientemente astratto: dei principi universali le governano, sia che si tratti di struttura interna alle parole o alle frasi, sia che si tratti di struttura che governa i suoni o i significati. La grammatica è infatti un sistema formale in cui alcune strutture sono ammesse e altre no. Una lingua può cioè "scegliere" determinate strutture grammaticali solo tra quelle universalmente possibili. Data la numerosità delle lingue del mondo si può assumere che una grammatica non attestata in nessuna lingua sia una grammatica impossibile da apprendere per un cervello umano dotato dell'anatomia e della fisiologia attuali. Si fa cioè l'assunzione che i principi validi per tutte le lingue siano universali e che non possano esistere lingue che li violano. Va notato che questa teoria della grammatica non nasce da una necessità logica, ma presi{ppone un metodo scientifico che ci permette di fare Ipotesi falsificabili. L'approccio della linguistica moderna, dovuto alla rivoluzione nel modo di pensare il linguaggio iniziata da Noam Chomsky, consiste nel fare le massime generalizzazioni possibili che siano coerenti con i dati a disposizione. Se si trovano lingue che rappresentano controesempi all'ipotesi, si farà un'ipotesi di portata inferiore. Se invece non si trovano controesempi, si sarà fatto un grande passo avanti nella comprensione del meccanismo del linguaggio. Lo studio approfondito dei sistemi grammaticali ci offre perciò uno strumento prezioso per capire molteplici aspetti della mente umana. Una caratteristica della competenza grammaticale della madrelingua, su cui ci soffermeremo, consiste nel fatto che non possediamo tale competenza in modo cosciente. Tutti sappiamo, per esempio, come usare la parola ne in italiano. Ma se, senza essere linguisti, proviamo a spiegare a una persona che non sa l'italiano come usarla, ci accorgiamo che non ne siamo in grado. La conoscenza che abbiamo della parola ne, e di gran parte della grammatica, è pertanto una conoscenza particolare, in quanto non siamo consapevoli di come la usiamo: impariamo a parlare come impariamo a vedere o a camminare: senza essere consapevoli dei meccanismi che governano le varie competenze che acquisiamo. 16

I, INTRODUZIONE

Nel percorso che seguiremo in questo libro considereremo quasi esclusivamente la lingua orale, e il suo corrispondente nella modalità manuale usata nelle lingue dei segni. La lingua scritta, invece, non è un'espressione naturale nel senso in cui lo sono la lingua orale e la lingua dei segni. infatti determinata da una convenzione sociale che va appresa con un'apposita istruzione esplicita di durata variabile: da un anno nel caso della scrittura alfabetica, che viene usata per esempio in italiano, a cinque anni, nel caso della scrittura che usa caratteri, usata per esempio in cinese. Inoltre la _forma scritta non accomuna tutti gli esseri umani, ma piuttosto una sottoclasse di questi, che consiste di persone adulte e partecipi di una cultura scritta: quindi un sottoinsieme naturale - gli adulti - che appartiene ad un sottoinsieme culturale - coloro che hanno appreso la grafi.a. La lingua orale accomuna invece tutte le persone udenti e senza deficit specifici, indipendentemente dalla loro cultura. Abbiamo detto "persone udenti" perché per poter acquisire la capacità di parlare, senza istruzioni esplicite, bisogna sentire la parlata di altri. Non esistono i sordomuti, o meglio, i sordi non sono in genere anche muti: chi non impara a parlare, generalmente non impara esclusivamente perché non sente. Essi acquisiscono però un altro linguaggio se esposti ad esso: il linguaggio dei segni, che condivide molte caratteristiche strutturali col linguaggio orale, ma non, ovviamente, la modalità. È, però, un linguaggio naturale, nel senso che viene appreso, in modo del tutto simile al linguaggio orale, e con tappe del tutto analoghe, da bimbi esposti ad un ambiente in cui i segni siano il mezzo espressivo usato. Che si possa pronunciare solo quello che si sente, possiamo dedurlo anche dall'accento straniero: se, essendo parlanti nativi dell'italiano, omettiamo il suono aspirato all'inizio di parole inglesi come bear o harbour è perché non lo sentiamo. Anche le persone udenti hanno infatti un tipo di "sordità", limitata alle lingue straniere. Non solo gli esseri umani hanno un modo di comunicare tra loro (con suoni o con segni): anche altri animali hanno il modo di scambiarsi informazioni di vario tipo. La loro comunicazione, che prende forme assai differenti nelle diverse specie, è però sempre limitata ad un numero fisso di messaggi. Non ha cioè la caratteristica principale che definisce il linguaggio umano, che consiste nella capacità di formare frasi nuove e forse mai sentite. Infatti il linguaggio umano è creativo e la creatività si basa su un meccanismo computazionale che è assente dalla comunicazione animale e che ha invece molti aspetti

t

L'ANIMALE PARLANTE

in comune con la nostra abilità matematica. Il linguaggio umano è perciò un sistema formale che ha una base biologica. La base biologica del linguaggio è chiaramente osservabile in persone con deficit specifici del linguaggio, sia genetici sia acquisiti. È infatti noto che bambini con un livello di intelligenza nella norma possano avere problemi nello sviluppo linguistico tendenti a manifestarsi in modo simile, come la difficoltà ad imparare la struttura morfosintattica. La recente scoperta di una famiglia in cui diversi membri avevano questo tipo di deficit ha portato alla rivelazione di un gene del lingl!_aggio. Inoltre casi di afasià, cioè di deficit linguistici acquisiti, hanno portato alla localizzazione di alcune aree del cervello specificamente preposte al controllo linguistico, localizzazione che arriva a identificare livelli di specializzazione sorprendenti come è stato grazie a un paziente che dopo un ictus ha avuto disturbi fonologici che riguardavano quasi unicamente le vocali, e in quello di un altro paziente che in seguito a un ictus, in una zona lievemente diversa, ha avuto disturbi quasi unicamente riguardo alle consonanti. La localizzazione di aspetti specifici del linguaggio diventa sempre più precisa anche grazie alle moderne tecniche non invasive di neuroimmagine, che ci permettono di vedere quali aree si attivano durante compiti linguistici specifici. Le lingue umane sono sistemi in costante modificazione e i cambiamenti che subiscono sono messi in moto dall'uso. _Una lingua _parlata in una comunità linguistica la cui grammatica e il cui lessico rimangano immutati non esiste: anche. se molti parlanti resistono alle innovazioni nella loro madrelingua, questa continuerà il suo processo. Se il processo non ci fosse, non avremmo spiegazione del fatto che tutte le lingue romanze hanno caratteristiche grammaticali e lessicali diverse da quelle del progenitore comune: il latino. I cambiamenti che portano a variazioni linguistiche sono sempre dello stesso tipo: sia che avvengano nel corso della storia, sia che distinguano due varietà regionali della stessa lingua, sia che facciano parte della competenza di un singolo parlante in un dato momento. Questo libro avrà raggiunto il suo scopo se avrà suggerito che_ il linguaggio è un fenomeno merayiglioso e per molti versi misterioso, la cui investigazione può - e deve - partire da campi scientifici diversi: solo la convergenza di dati ottenuti con metodologie diverse ci può portare a veri progressi nella sua comprensione.

18

2

.

Parliamo perché pensiamo o pensiamo perché parliamo? Linguaggio e pensiero

_ll rapporto

tra linguaggio e pensiero.. è un tema complesso e affascinante che è stato, e tuttora è, al centro di molti dibattiti. In questo capitolo prendiamo in considerazione due temi. Il primo riguarda l' e~ sistenza di un' ~t•mnh11rl• \'c,i;d I19821. 1i.

I

di(lidli d11 imp:mm· in u1111 linHu11 .i.1ru11h:r11, almeno se 1'111w~ndln1Clb co non com1>or1:1 is1ru;iio11i csplidt~ ·•.

4-6

Il ritmo lingui.-;rico Non so!o la mdodi.1, 111.1 am:hc il ritmo può differire dnoru aolo e Ji om1,1.1to per l'idro. Ndlc lingue in cui IJ funzione nominale è m:ucata Ja un .tfti:~so llcssivo i due m>mi .l\'tc:>bcro invece una fo1·mi1 diversa. In httino, ild esempio. in un11 frase Ccr 1d111t11rc le parole nlln s1rutcuro simunica in rui appaiono. Possediamo cioè. ndln nostrn compctcn1~1 gnimmmicnlc, dei meccanismi che ci permettono di formare parole, un po' come i meccanismi sinl'attici ci danno In possihilitÌI Ji gcncmrc frasi. C'è rutavia un'asimmctrh1 tra la formazione Jclk~ parok e la formmdonc dcl'.c frusi: mentre la morfo!ogia può generare parole che. pur esSl:RS0:--1

C:umbrldr.c IM,\),

m. (1993), Morpbo,'(,g_v b.,· fot:f: Slcms a11J fojlt·dio11c1I Clmst•s, Mll Press, CnmbrlJgc (~1,,: UAl:lil< M. c. '2001 ), 11.,,. l\lomJ r,f l.n11i11agspons:1hilc di un tipo di fenomeno spccilico. Ogni modulo conricne un,l teoria rdativa II un :L'ifXUO p:trtkolarc ,id .1cquisirl:1 dopo la pubertà. Se si acquisisce una lingua Jopo 1111c periodo, si può parl.1rl11 e (.'.lpirla hcnissim,l, ma, a p:mc casi cç(.~1.ion,Lli, essa non dh:cnccm m,1i la propria mad;clingua. Qu(!sti argomenti verranno discussi più in profondità nel l>AR. 9. rn, dedicato all'acqlrisi1.ionc della madrelingua. La conrn,c~ni'.d che i p.1rlanti himno Jdl:: propria mariu dcllu sint11ssi. G sono, 1uttu\'i11, molti iùtri uspcui riguurdnnti l'anLllisi della struttura del sintugma e della f rnsc in irnliano e i problemi aumcrficiulc che t.-Ssc prendono sin cusl divcrsn. E ht rispostn è ovvinmcntc d1c dò è dovuto alla prcscn1.u dei parametri nel sistema grammaticale. Ma perché ci sono i parametri? Ossia: pcrl'hé le lingue sono cosl diverse? Si potrebbe dire che la lorc, &,.crsità e dcwutu nl fono che sono usate e trasmesse da una gcncmzione all'alcrn e che come qt:alsiasi altro sistema che è anche sociale e~ non po~,;ono rimanere jJl\'ariutc. Se ci convinciamo

  • no infatti molti in cui, ,1d un ~mt'po di ~,l.11111 11Jll\'Ì dcll'in~l~c ank.'~:l'llll, wno shllt' prci.cn:111.: Juc 11.-ro!c lnl·cn1111c. ,un, bcd,~ 11\-cnli li i-cn~l•
  • m.1Ìu4eo!e per rom'\.-n1.ior.c.

    103

    ddle parole che contengono una /s/. Tornitndo a y/orlt111uld111e111e, dopo il prefisso ~- :.cgue il morfem1t rt1dù:e /orltm•, il cui signliiouo è

    connesso a.ll'idc~ di buona som~ 5 • Oopo la mscritm attraverso il suo ruolo di capit,tlc della repubblica ituliun.a, nd secondo caso è descritta come la ~.Jc di un n11x1lavoro architrnonìco, Il mocrciò tre gruppi cli cui due sono inclusi nel tCl'1.0. Ma non nhhiamo ncssun2 informazione sulla relmdone- (se ne esiste una) fru i due insiemi più piccoli.

    7.8 Conclusioni Il citmpo di studio dcllll semnmka è pii'1 cliflicilc da circoscrivere di llUcllo ddlc altre componenti della gnunmatirn perché il significato non fo pane soltunto della ~rammatica dcllc lingue natumli, mn indude gli :,spetti prngmatid ddl'nno comunicaùvo. In quL'Sto c.1pi1olo inI roduttivo :tbhiamo perciò ccm1to innanzinmo di scparnrc pragn:iitirn e semantica ritencnensa alle molte lilasu·ocche, come quclfa in ( 13), che \'l!llgono usacc con Jiacc• re Jai bambini nonostante il loro scns sia l'Omplctamcmc oscuro. (13)

    A liulè che Cdn:u:Sè che 111 pnatima '.usinghi!

    mlilcm blcm bhun 111lilcm hlcm hlum

    Gli esempi in (1_.) :nosmmo come, in caso di tensione, il metro prc• vnl, camhianrr,s(N./ic Hù.•rt1rch,\· in .\tc-ter, in P. Kipun.ky, G. Yo11rn1ms 1ublishers, Dordrecht, pp. 207-44. ID. (1997), Prosodie Word.,, HIL Dissertations 34, Academic Graphics, The Hague. PEPPERBERG r. M. (1998), Talking with Alex: Logie and Speeeh in Parrots, in "Scientific American Presents: Exploring Intelligence", 9, 4, pp. 60-5. PERLMUTTER D. M, (1992), Sonority and Syllable Strueture in American Sign Language, in "Linguistic Inquiry", 23, 3, pp. 407-22. PETITTO L. A. (1999), The Acquisition o/ Natural Signed Languages, in C. Chamberlain, J. Morford, R Mayberry (eds.), Language Acquisition by Eye, Lawrence Erlbaum, Mahwah (NJ), pp. 41-50. PETITTO L. A., MARENTETTE P. (1991), Babbling in the Manual Mode: Evidenee /or the Ontogeny o/ Language, in "Science", 251, pp. 1483-96. PIATTELLI PALMARINI M. (2003), I Ùnguaggi della scienza, Mondadori, Milano. PIGLIACAMPO R. (1983), Lo stato e la diversità, Armando, Roma. ID. (1998), Lingua e linguaggio nel sordo, Armando, Roma. PIKE K. L. (1945), The Intonation o/ American English, University of Michigan Press, Ann Arbor (MI). PINKER s. (1993), The Language Instinet: How the Mind Creates Language, William Morrow, New York (Penguin Press, New York 1994) (traci. it. L'istinto del linguaggio, Mondadori, Milano 1997). ID. (1995), Language Acquisition, in L. R Gleitman, M. Liberman, D. N. Osherson (eds.), An Invitation to Cognitive Seienee, voi. 1, Language, MIT Press, Cambridge (MA). ID. (1997), How the Mind Works, Penguin, New York. ID. (1999), Words and Rules: The Ingredients o/ Language, Basic Books, New York. ID. (2002), The Blank Slate: The Modern Denial o/ Human Nature, Penguin Books, London.

    RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

    Iconicity and Transparency in Sign Languages.· A Cross-cultura! View, i[l K. Emmorey, H. Lane (eds.), The Signs o/ Language Revisited: An Anthology to Honor Ursula Bellugi and Edward Klima, Lawrence Erlbaum, Mahwak (NJ), pp. 261-86. POIZNER H., KLIMA E. s., BELLUGI u. (1987), What the Hands Reveal Ahout the Brain, MIT Press, Cambridge (MA). PORTNER P. 1-1., PARTEE B. H. (eds.) (2002), Forma! Semantics: The Essential Readings, Blackwell, London. P(')SER w. (2001), Phonological Writing and Phonological Representation, unpublished ms., University of British Columbia. PREMACK A. J., PREMACK D. (1972), Teaching Language to an Ape, in "Scientific American", 227, 4, pp. 92-9. PULLUM G. K. (1991), The Great Eskimo Vocabulary Hoax and Other Irreverent Essays on the Study o/ Language, University of Chicago Press, Chicago. rOTZ M., VERSPOOR M. (eds.) (2000), Explorations in Linguistic Relativity, John Benjamins, Amsterdam-Philadelphia. RABBINER L. (1999), Speech Recognition in Machines, in R. A. Wilson, F. Keil · (eds.), The MIT Encyclopedia o/ the Cognitive Sciences, MIT Press, Cambridge (MA). RAMUS F. (2001), Dislexia. Talk o/Two Theories, in "Nature", 412, 6845, pp.

    PIZZUTO E., VOLTERRA v. (2000),

    393-5. ID. (2003),

    Developmental Dislexia: Specific Phonological Deficit of Genera! Sensorimotor Dysfunction ?, in "Current Opinion in Neurobiology", 13, pp. 1-7. RAMUS F., 1-IAUSER M. D., MILLER c., MORRIS D., MEJILER J. (2000), Language Discrimination by Human Newborns and by Cotton-Top Tamarzn Monkeys, in "Science", 288, pp. 349-51. RAMUS F., NESPOR M., MEI-ILER J. (1999), Correlates o/ Linguistic Rhythm in the Speech Signa!, in "Cognition", 73, 3, pp. 265-92. RENfREW c. (1987), Archaeology and Language: The Puzzle o/ Indo-Eumpean Origins, Penguin Books, London (trad. it. Archeologia e linguaggio, Laterza, Roma-Bari 1989). ID. ( 1994), World Linguistic Diversity, in "Scientific American", 270, 1, pp. 104-10.

    J. E., WELLS R. s., EIDE s. o. (2000), The Bottlenose Dolphin: Biology and Conservation, University Press of Florida, Tallahassee (FL). RICE M. L., WEXLER K. (1996), Toward Tense as a Clinica! Marker o/ Specific Language Impairment in English-speaking Children, in "Journal of Speech and Hearing Research", 39, pp. 1239-57. RINGE o., WARNOW T., TAYLOR A. (2002), Indo-european and Computational Cladùtics, in "Transactions of the Philological Society", roo, r, pp.

    REYNOLDS

    59-129.

    Issues in Italian Syntax, Foris Publications, Dordrecht. A Forma! Approach to 'Grammaticalization', in "Linguistics", 37, pp. 1011-41.

    RIZZI L. (1982),

    ROBERTS 1., Roussou A. (1999),

    L'ANIMALE PARLANTE

    J., KAPLAN G. (2000), Songs, Roars, and Rituals: Communication in Birds, Mammals, and Other Animals, Harvard University Press, Cambridge (MA). ROHLFS G. (1966-1969), Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti. Fonetica. Morfologia. Sintassi e formazione delle parole (3 voll.), Einaudi, Torino. ROMAINE s. (1988), Pidgin and Creole Languages, Longman, New York. ID. (1989), Bilingualism, Basil BlàckwelI, Oxford. ID. (1994), Language in Society: An Introduction to Sociolinguistics, Oxford University Press, Oxford. ROMEO o. (1991), Dizionario dei segni. La lingua dei segni in I.400 immagini, Zanichelli, Bologna. ID. (1997), Grammatica dei segni. La Lingua dei segni in IJ.ooo immagini e I 50 frasi, Zanichelli, Bologna. ROOT A. r. (1980), The ABC and XYZ of Bee Culture: An Encyclopedia Pertaining to Scient.ifzc and Pratica! Culture of Bees, The AI Root Company, Medina (oH). ROSS E., MESULAM M. (1979), Dominant Language Functions of the Right Hemisphere? Prosody and Emotional Gesturing, in "Archives of Neurology", 36, 3, pp. 144-8. RUHLEN M. (1994), The Origin of Language: Tracing the Evolution o/ the Mother Tongue, John Wiley and Sons Inc., New York. RUMELHART D. E., MCCLELLAND J. L., THE PDP RESEARCH GROUP (1986), Paraflef Distributed Processing, vol. 1, MIT Press, Cambridge (MA). RUTHERFORD w. E. (1982), Markedness in Second Language Acquisition, in "Language Learning", 32, 1, pp. 85-ro8. SACKS o. (1989), Seeing Voices. A Journey into the World of the Dea/, University of California Press, Berkeley (CA) (trad. it. Vedere voci. Un viaggio nel mondo dei sordi, Adelphi, Milano 1991). SAFFRAN J. R., ASLIN R. N., NEWPORT E. L. (1996), Statzstical Learning by 8-monts-old In/ants, in "Science", 274, pp. 1926-8. SAFFRAN J. R., JOHNSON E. K., ASLIN R. N., NEWPORT E. L. (1996), Statistica! Learning of Tane Sequences by Human Infants and Adults, in "Cognition", 70, pp. 27-52. SAFFRAN J. R., NEWPORT E. L., ASLIN R. N. (1996), Word Segmentation: The Role of Distributional Cues, in "Journal of Memory and Language", 35, pp. 606-21. SAMPSON G. (1985), Writz'ng Systems: A Linguistic Introduction, Stanford University Press, Stanford. SANDLER w. (1995), One Phonology or Two, Sign Language and Phonological Theory, in "Glot International", 1, 3, pp. 3-8. SANDLER w., LILLO-MARTIN D. (in press), Sign Language and Linguistic Universals, Cambridge University Press, Cambridge. SANSAVINI A., BERTONCINI J., GIOVANELLI G. (1997), Newborns Discriminate the Rhythm o/ Multisyllabic Stressed Word, in "Developmental Psychology", 33, PP- 3-rr. ROGERS L.

    272

    RIFERIMENTI BlllLlOGRI\FIC:I

    (1929), A Study in Phonetic Symbolism, in "Journal of Experimemal Psychology", 12, pp. 225-39. SARNO M. T., LEVITI\ E. (1971), Natural Course o/ Recovery in Severe Aphasia, in "Archives of Physical Medicine and Rehabilitation", 52, 4, pp. 175-8 SI\VAGE-RUMBAUGH s., LEWIN R. (1996), Kanzi.· the Ape at the Brink of the Human Mind, John Wiley and Sons Inc., New York. SAVI\GE-RUMB;\UGH s., SHANKER s. G., TAYLOR T. J. (1998), Apes, Language, and the Human Mind, Oxford University Press, New York. SCALISE s. (1994) M01fologia, il Mulino, Bologna. SCHMANDT-BESSERAT D. (1992), Be/ore Writing, University of Texas Press. Austin. SCOLLON R., SCOLLON s. w. (1995), Intercultural Communication. A Discourse Approach, in P. Trudgill (ed.), Language in Society, voi. 21, Blackwell, Oxford. SEARLE J. (1969), Speech Acts, Cambridge University Press, Cambridge. SEBBA M. (1997), Contact Languages: Pidgms and Creoles, St. Martin's Press, New York. SEBEOK T. A., ROSENTHAL R. (eds.) (1981), The Clever [--Ians Phenome11011. Communication with Horses, Whales, Apes, and People, in "Annals of the New York Academy of Sciences ", 364, New York Academy of Sciences, New York. SEELEY T. (1995), The Wisdom of the Hive: The Socia! Physiology of Honey Bee Colonies, Harvard University Press, Cambridge (MA). SELKIRK E. o. (1984a), On the Major Class Features and Syllable Theory, in M. Aronoff, R. T. Oehrle (eds.), Language Sound Structure, MIT Press, Cambridge (MA), pp. ro7-36. ID. (19846), Phonology and Syntax. The Relation between Sound and Structure, MIT Press, Cambridge (MA). SHETTLEWORTH s. J. (1998), Cognition, Evolution and Behavior, Oxford University Press, New York. SIMONE R. (1990), Fondamenti' di Linguistica, Laterza, Roma-Bari. SLATER P. J. B., CATCHPOI.E c. K. (1995), Bird Song: Biologica! Themes and Varzàtions, Cambridge University Press, Cambridge. SLOBIN D. I. (1996), From "Thought and Language" to "Thinking /or Speaking", in J. Gumperz, S. C. Levinson (eds.), Rethinkmg Linguistic Relativity, Cambridge University Press, Cambridge. SMTTH G. w. (1991), Computers and Human Language, Oxford University Prcss, Oxford. SMITH N. v., TSIMPLJ 1.-M. (1995), The Mimi o/ a Savcmt: Language Leaming and Modularity, Blackwell, Oxford. SNOWLING M. J. (2000), Dyslexzà, Blackwell, Oxford. SORi"lICOLA R. ( 1981), Sul parlato, il Mulino, Bologna. SPENCER A, (1991), Morphological Theory. An Introductio11 to ì)(/ord Structure in Generative Grammar, Blackwell, Oxford. SPERBER D., WILSON D. (1986), Re!evance: Communication and Cognition, Blackwell, Oxford (trad. it. La pertinenza, Anabasi, Milano r993).

    SAPIR E.

    273

    L'ANIMALE PARLANTE

    Pragmatics, Modularity and Mind Reading, in "Mind and Language", I7, pp. 3-33. SPROAT R. (ed.) (1997), Multilingua! Text-to-Speech Synthesis: The Bel! Labs Approach, Kluwer, Dordrecht. STEVENS K. N. (1998), Acoustic Phonetics, MIT Press, Cambridge (MA). STEVENS K. N., HOUSE A. s. (1972), Speech Perception, in J. Tobias (ed.), Foundations o/ Modern Auditory Theory, vol. 2, Academic Press, New York. STOCK o. (2000), Natural Langùage Processing and Intelligent Inter/aces, in "Annals of Mathematics and Artificial Intelligence", 28, 1-4, pp. 39-41. STOKOE w. c. (1960), Sign Language Structure: An Outline o/ Visual Communication Systems o/ the American Dea/, Linstok Press, Silver Spring IDD. (2002),

    (MD).

    Language Perception o/ 2-Months Old In/ants Shows Ef/ects o/ Both Innate Mechanisms and Experience, in "Nature", 259, pp.

    STREETER L. A. (1976), 39-4r. STROZER J. (1994),

    Language Acquisition a/ter Puberty, Georgetown University Press, Washington DC. SYLVAIN s. (1936), Le créole hai'tién, De Meester, Wetteren (Belgium). TABOSSI P. (1999), Il Linguaggio, il Mulino, Bologna. TAGLIAVINI c. (1949), Le origini delle lingue neolatine. Introduzione alla filologia romanza, Patron, Bologna. TAMBURRINI G. (2002), I matematici e le macchine intelligenti, Bruno Mondadori, Milano. TAUTZ J. (1996), Honeybee Waggle Dance: Recruitment Success Depends on the Dance Floor, in "The Journal of Experimental Biology", 199, pp. 13 7 5-8 I. TODD L. (1990),

    Pidgins and Creoles, Routledge and Kegan Paul, London. Language Change, Routledge and Kegan Paul, London. ID. (1996), Historical Linguistics, Arnold, London. TRUBECKOJ N. s. (1939), Grundziige der Fonologie, Travaux du Circle Linguistique de Prague vrr, Prague (Vandenhoecke e Ruprecht, Gottingen 1958) (trad. it. Fondamenti di Fonologia, a cura di G. Mazzuoli Porru, Einaudi, Torino 1971). TURENNOUT M. VAN, HAGOORT P., BROWN c. M. (1998), Brain Activity during Speaking: From Syntax to Phonology in 40 milliseconds, in "Science", 280, pp, 572-4. TURING A. (1968), Intelligent Machinery, in C. R. Evans, A. D. J. Robertson (eds.), Cybernetics: Key Papers, University Park Press, Baltimore, pp.

    TRASK R. L. (1994),

    3-23. UYECHI L. A. N. (1996),

    The Geometry o/ Visual Phonology, The University of Chicago Press, Chicago. VALLI c., LUCAS c. (2000), Linguistics o/ American Sign Language: An Introduction, Gallaudet University Press, Washington DC. VAN CLEVE J. v. (ed.) (1987), Gallaudet Encyclopedia o/ Dea/ People aml Deaf ness, McGraw-Hill, New York.

    2

    74

    RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

    A Grammatica! Specific Language Impairment in Children: An Autosomal Dominant Inheritance.?, in "Brain and Language", 52, 3, pp. 484-504. VAN RIEMSDIJK H. (1978), A Case Study in Syntactic Markedness: The Binding Nature o/ Prepositional Phrases, Foris Publications, Dordrecht. VAN TURENNOUT M., HAGOORT P., BROWN C. M. (1998), Brain Activity during Speaking: From Syntax to Phonology in 40 Milliseconds, in "Science", 280, pp. 572-4. VELLUTINO F. R. (1979), Dyslexia: Research and Theory, MIT Press, Cambridge

    VAN DER LELY H. K. J., STOLLWERCK L. (1996),

    (MA).

    La sillaba come unità fonologica, Zanichelli, Bologna. v. (a cura di) ( 1987 ), La lingua italiana dei segni. La comunicazione visivo-gestuale dei sordi, il Mulino, Bologna (2" ed. 1995). WALKER R. (1987), Cunei/orm, British Museum Press, London. \'i!EBER-FOX c. M., NEVILLE H. J. (1996), Maturational Constraints on Functional Speàalà.atzons /or Language Processing: ERP and Behavzòral Evidence in Bilingual Speakers, in "Journal of Cognitive Neuroscience", 8, 3, pp. VOGEL I. (1982), VOLTERRA

    231-56.

    Functional Neural Subsystems Are Dif/erentially Af/ected by Delays in Second-Language Immersion.· ERP and Behavioml Evidence in Bilingual Speakers, in D. Birdsong (ed.), New Perspectives on the Critica! Perzod /or Second Language Acqulsition, Lawrence Erlbaum, Hillsdale (NJ), pp. 23-38. WEINREICH u. (1953), Languages in Contaci: Findùigs and Problems, Mouton, The Hague. WENNER A. M. (1962), Sound Production during the Waggle Dance o/ the Honey Bee, in "Animai Behaviour", ro, 1-2, pp. 79-95. WENNER A. M., \\'lELLS P. (1990), Anatomy o/ a Controversy. The Question o/ a Language among Bees, Columbia University Press, New York. WERKER J. F., TEES R. c. (1984), Cross-linguistic Speech Perception: Evidence /or Perceptual Reorganization in the First Year o/ Lz/e, in "Infant Behavior and Development", 7, pp. 49-63. WHALEN D. H., LEVITT A. G., WANG Q. (1991), Intonational Dzf/erences bet. ween the Reduplicative Babbling o/ French - and English - Learning Infants, in "Journal of Child Language", 18, pp. 501-6. WHORF B. L. (1940), Science and Linguistics, in "Technology Review", 42, 6, pp. 229-31, MIT Press, Cambridge (MA) (traci. it. in Linguaggio, pemiero, e realtà, Boringhieri, Torino 1970). WILBUR R. B. ( 1990), An Experimental Investigation o/ Stressec{ Sign Production, in "International Journal of Sign Linguistics", 1, pp. 41-59. WITTGENSTEIN L. (1922), Tractatus Logico-philosophicus, Routledge and Kegan Paul, London (traci. it. Tractatus logico-philosophicus, a cura di A. G. Conte, Einaudi, Torino r964). ZAUZICH K. (1992), Hieroglyphs without Mystery: An Introductzòn to /J17cient Egyptian Writing, University of Texas Press, Austin.

    IDD. (1999),

    2 75

    Indice analitico

    accadico, 232 accento, 40, 43, 49, 51-2, 56-7, 70-1, 87, 120, 122-3, 125, 131, 139-40, 168, 171, 173, 201 debole vs forte, 140- 1 di parola, 69-71, 123, 125, 139, 141, 150, 168 frasale, 141, 149

    linguistico, 126 primario vs accento secondario, 120

    acquisizione vs. apprendimento, 32, 62, 133-4, 142, 155, 221, 246-7

    acronimi, 239 afasia, 21, 145-54, 163, 245 di Broca, 146-7, 149, 151-2 di conduzione, 147, 149 di Wernicke, 147, 151 nel linguaggio dei segni, 163 affisso, 63-8, 219 flessivo, 73 morfologico, 224 àfrikaans, 2 r 2 aggettivo, 66, 70, 72-3, 83-4, 86-7, 92-3, ro4, 149, 169

    agrammatismo, 147, 163 albero strutturale, 87-9, 111 alfabeto, 228, 232, 234, 237, 239 antico aramaico, 234 arabo o arabico, 234, 237, 239 armeno, 234 cirillico, 234, 237, 239 devanagari, 2 34

    etrusco, 234 greco, 234 hangul, 234, 238 irlandese, 2 3 4 manciù, 234 mongolo, 2 34 romano o latino, 234, 237, 239 somalo, 2 34 alfabeto fonetico, dr. IPA allofoni, 50, 243 allungamento compensatorio, z 13 altaico, 2 34 alternanza, 123-4, 127 amanco, 234 Amoy, dialetto di, 157 ampiezza del segno, 172 analogia, 198, 204, 2 1 3 antonimi, r ro, r 12 apparato fonatorio, 34-6, 47, 132-3, 141, 174-5, 245

    bronchi, 34 cavità nasale, 36-7, 175 cavità orale, 36-9, 132, 137-8, 168, 173 corde vocali, 34-6, 41, 51, 174-5 laringe, 34 trachea, 34 apparato orale, cfr. fonatorio apparato vocale, cfr. fonatorio apprendimento per selezione, 13 7 arabo, 31, 74, 200, 227, 234-6 arbitrarietà, 15, 61, 74, 160-1, 181, 183, 185-6, 188, 190, 192, 212

    277

    L'ANIMALE PARLANTE

    cfr. anche liguaggio, caratteristiche armeno, 15 articolatori della cavità orale, 39, 41 lingua, 39, 41, 175, 244 labbra, 39, 42, 138, 175, 244 denti superiori, 39, 175 palato, 39 cfr. anche apparato fonatorio articolatori manuali, 167 articoli, 66, 73, 86, 93, 146, 149, 236

    assimilazione, 212 astrazione, capacità di, 181, 18 5, 187-90, cfr. anche linguaggio caratteristiche atomi universali del linguaggio, 96 atti linguistici, 181, 245 Aveyron, ragazzo selvaggio, 19-20 avverbio, 40, 83-6, 92, 104 azero, 239

    balbettio linguistico, 141 gestuale, 141, 161 orale, 161 basco, 58, 135, 171, 212 dialetti del, 212 base empirica della ricerca linguistica, 77, 85 bengali, 55, 135 bilinguismo, 81, 162, 246 blocco del gesto, 172 Broca, area di, cfr. afasia e cervello

    caso morfologico, 78, 92 catalano, 203 catanese, 22 categorie lessicali, 72, 86-7, 163 morfologiche, 84-5, 87 cervello, 79, 132, 145-8, 151-3, 155, 162, 164, 227

    area di Broca, 146 area di Wernicke, 146-7 aree specifiche responsabili del linguaggio, 18, 145, 162 emisfero destro, 153, 155, 162 emisfero sinistro, 21, 155, 162-3 lateralizzazione del linguaggio a sinistra, 145-6, 152, 162 lesione all'emisfero destro vs. all'emisfero s1mstro, 145, 152-3, 155, 162-3

    chat rooms, 239, cfr. anche sistemi di scrittura, misto cmese, 17, 31, 122, 131, 157, 207, 232, 237, 240

    antico vs. moderno, 213 dialetti del, 203 dialetti settentrionali del, 213 classe/i naturale, 48-9, 211 aperte vs. chiuse, 66, 87, 149 ritmiche, 57 tonali nel verso cinese, 122 obliqua vs. uniforme, 122 classificatori, nella lingua dei segni, 169-71

    cambiamento

    linguistico, 18, 44, 197-200, 202-3, 205-8, 2rr-5, 247 fonologico, 204, 213 morfologico, 213-4 semantico, 204, 213 sintattico, 204-5 cantonese, 52, 157 caratteri, 230-2, 237, 239 cinesi, 230 cfr. anche ideogrammi

    coarticolazione, 244 coda sillabica, 5 3-4 competenza linguistica,

    81-3, 99, 124, 143, 148, 152, 162-3, 181, 217, 225, 246 fonologica, 124, 143, 245 grammaticale, 16, 74, 101, rr9, 136, 154 metrica o della versificazione, 119, 124, 128 sintattica, 131

    INDICE ANAL!TlCO

    acquisizione dei canti, 124, 188 periodo critico di, 188 canzoni degli, 182, 187-9, 191 dialetti, 187, 188 temi melodici, 188 struttura delle, 1 88 insegnamento dell'inglese a Alex, pappagallo grigio africano, 189 policantori, r 87 configurazione della mano, cfr. parametri /ormazionali confini degli emistichi, r 2 r delle unità fonologiche, 244 connettivi, 11 3 congiunzione, 66, 94, r r 3, 115,

    complementi, 87, 89, 93, 96, 135, 140, 172

    componenti/e, 77, 141, 151, 212, 215

    fonologico, 148, r 5 r composizione, 68-72 dotta, 71 frasale, 201 processo di, 68 composto, 68, 70-1 nominale, 69 comunicazione animale, 17, 181 -2, 185, 187, 193

    api, danza delle, 182, 185-7 danza circolare, 185 danza dell'addome, 185 delfini (codici di comunicazione dei), 190 fischio del tursiope, 190 insegnamento per l'interpretazione di un codice gestuale ai, 190 mammiferi marini, canzoni dei,

    146, 149

    disgiunzione, 113-4 consonanti, 18, 31, 35, 37-8, 40-4, 48, 51-4, 57, 74, 137, 142, 151-2, 168, 205, 208-10, 213, 229, 233-6, 2

    megattere, temi melodici, 189 primati, 131-4, 182, 191-3 bonobo, 182, 191-2 insegnamento di lessigrammi mediante una tastiera a Kanzi, 192 gorilla, 182, 191-2 insegnamento della ASL a Koko, 192 scimpanzé (codici di comunicazione degli), 182, 191 insegnamento della ASL a Loulis, 192 Vicky, 192 Washoe, 132, 191 insegnamento dell'inglese a Vicky, 132 insegnamento di un codice di simboli VISIVI a Sarah, 1 32-3

    uccelli, 182

    2

    44

    affricate, 41-2 errori nella pronuncia delle, 18,

    182, 189-91

    151-2

    fricative, 41-2, 141, 210, 212-3, 236

    occlusive, 41-2, 48-50, 54, 141 210-3

    omorganiche, 209 sonore, 40-2, 48, 210, 212-3 sorde, 40-2, 48-50, 54, 210, 212-3 sonoranti, 42, 54, 168, 211 liquide, 41-2, 141, 213 nasali, 41-2, 141, 208, 213 spirantizzate, 48 contorno accentuale, 69 intonativo, 55, 141 tonale, 122 contraddizione, 112-4 conversazione/i, 100-1, 104, r 14, cfr. anche massima e principio di cooperazione

    79

    L'ANIMALE PARLANTE

    denotazione, concetto di, ro6-8 coppia minima, 50-1 di parole, 50-2, 167 derivazione, 65-8, 71 determinanti, 86 di segni, 167 nominali, 87 copto, 234 diacritici, 2 34 coreano, 103, 234 diacronico, studio, 197 corpus/corpora, 124, 211, 248 corrispondenza biunivoca tra dialetti, 203, 206, 247 - geografici, 206 lettera/suono, 228-30 sociali, 206 posizione/suono, 124 DSL, disturbi specifici del linguaggio, segno/suono, 38 simbolo/consonante, 2 34 22, 146, 153, 155, 245 dislessia, 146, 154 simbolo/parola, 237, 239 disprosodie, 152 simbolo/sillaba, 233, 237, 239 dissimilazione, 212 simbolo/suono, 231-2, 239, 241 distintivi, 50, 166 vocale/sillaba, 53 costituente/i dittongo, 43, 233 analisi in, 69-70, 87 frasale, 57 linguistico, 82 ebraico, 74, 228, 234, 236, 238 creatività, 17, 133, 182, 184-5, 187, elaborazione dei linguaggi naturali 188, 190, 191-2, cfr. anche lin(NLP), 248 guaggio caratteristiche emistichio, 121 cree, 234 endecasillabo, 120, 122-4 creolizzazione, processo di, 198-9, a minore vs. a maiore, 121 220-1 perfetto, 124 nelle lingue dei segni, 164, 178, schema astratto, 120, 122, 124, 223-4

    creolo, 136, 158, 164, 178, 198-200, 212, 217, 220-l, 223

    caratteristiche, 22 3 creolo di Haiti, 221 cuneiforme, 2 32, cfr. anche sistemi di scrittura

    danese, 203 dattilologia, 176-7 decapentesillabo, 122 deficit, 17-9, 21, 77, 80, 145-50, 153-6, 163, 176, 184, 245-6

    dell'udito o acusia, 23, 177 fonologico, 149, 154 linguistici acquisiti, cfr. afasia linguistici congeniti, cfr. DSL morfosintattico, 149

    127

    deviazioni dallo, 124 enfasi, 214 eschirno-aleutino yupik, 232 esecuzione, 82, 245 espressione facciale, r 5 9, 168-9, 17 r, 1 74

    negli animali, 182, 191, 193 estrazione, 249 etiope, 234 ewe, 221

    falsificabilità, 16, 78, 136 famiglia linguistica, 6 r, r 97, 2 r r kwa, 22111 romanza, 203 farsi, 234, 239 fenomeno linguistico, 48-9, 82, 2 r r

    280

    INDICE ANALITICO

    fonologico, 42, 48-9, 82 morfologico, 82 sintattico, 78, 82 filastrocche, 125-8 schema astratto, 125-6 filtro dei casi, 92 finlandese, 5 1, 139 flessione, 66, 7 2-3 nella lingua dei segni, 169 flusso d'aria, 32-7, 39-41 flusso continuo di suoni, 136, 138, 140, 243 focus, 58, 68 largo, 172 ristretto, 17 3 fonema, 50, 102-3, 138, 151, 167, 181, 209, 213, 243 fonestema, 103 fonetica, 3 1, 77 acustica, 45 articolatoria, 45 fongbe, 13 foni, 50, 53, 82, 244 fonologia, 16, 47, 77, 125, 128, 133, 140, 142, 158, 162, 164-5, 168, 179, 197-8, 204, 207 deH'intonazione, 5 5 frasale, 58 FOÀ'P2, 21, 154 francese, 31, 51, 66, 135, 139, 199-203, 206-ro, 221 standard, 206 frase, 16, 25-6, 47, 55, 58, 70, 73-4, 77-96, 99, 101, lII-4, 135, 141, 152, 154, 159, 163, 170, 172-3, 184, 199, 213-4, 219, 245, 247 agrammaticale vs. grammaticale, 77-81, 83-4, 89-94, 96, 136, I40, 2 I 8, 222 an1bigua, r r 1

    implicata/implicazione, 113 incassnra, 95 ordine delle parole nella, 85-90, 94, I 31, 170-2, 183, 20I, 214, 218-20, 224

    semanticamente malformata, 77, 80 sintatticamente malformata, 77, 79-80, 85 funzioni grammaticali (FG), 94-6

    Genie, 20, 2 3, 26 gerarchia strutturale sintattica, 87-9 gergo, 101, 199, 218-9 germaniche, lingue, 61, 69, 201-2 geroglifici egiziani, 231, 239, cfr. anche sistemi di scrittura, misto gesti, 141, 158-9, 170, 174, 190, 22 3-4, 2 45 articolatori, 244 negli animali, 191, 193 giambi, r 20, 125 giapponese, 22, 50, 56-8, 88-9, 135, 160,

    I7I,

    207,

    2I/ 1

    219,

    221,

    232-3 antico vs. moderno, 213, cfr. anche sistemi si!labic1; misto gorgia toscana, 48 grafema, 37 grammatica, 15-6, 18, 20, 77, 79, 82-5, 91, rr6, 123, 132-4, 136, 143, 148-9, 157, 164, 170, 174, 179, 181, 183-88, 190, 197-9, 217, 219-21, 224-5, 235, 245 componenti della, 78, 2 r 2, 214-5 default, 2 2 3 descrittiva vs. normativa, 80-2 nella lingua dei segni, 157-8, 164, 1 74 parametri, 79, 183, 187, 222-3 principi, 78, 150, 164, 183, 247 Grammatica Universale, 97, 123, 164, 172, 198, 214, 220-2, 227-8 grarnrnaticalità, 6411, 83, 164 giudizi di, 77, 80 principi univers81i di. r 36 gramrnatic2.lìzzazione, 204, 220 greco, 31, 56-8, 66. 70, 7111, r22, 127, 135, 139, I7I, 234 antico vs. moderno, 227

    L'ANIMALE PARLANTE

    hangul, 238, cfr. anche alfabeto hanun6o, 234 hawaiano, 54 hindi, 234 hiragana, 2 32

    IPA, 37-8, 43-4, 230 iponimia, no, 113

    isocronismo, 56-7 istinto/istintività, 181,185, r87-8, 190, 224-5, cfr. anche linguaggio, caratteristiche istruzione dei sordi, storia, 176-8 iconico, 230-1, 240, cfr. anche segni -- italiano, 22, 24-5, 31-2, 37, 41-4, iconici 48-54, 56-8, 6r, 66-7, 69-70, 73, ideogramma/i, 230-2, 240, cfr. anche 7811, 79-81, 83-6, 88, 90, 92-3, 96, sistemi di scrittura 103, 10411, 120, 122-3, 127, 135, idioletto, 247 l 37-9, 141, 143, 146, 150, 160, ijo, 223 168-9, 171-2, r74-6, 184, 200-1, immigrazioni, 200- 1 203-4, 207-9, 212-4, 218-9, 221-3, incipit sillabico, 53-4 227-31, 236-7 indigene, lingue, 199, 201 standard, 35, 38, 85 dei segni, 179 infissazione, 68 informazione segmentale, 9 katakana, 2 32 inglese, 16-7, 35, 38, 48-50, 55-8, 61, 66, 69-70, 73, 85, 102, 132, 135, 138, 142, 150, 153, 160, 171, 192, 199-202, 204, 206, 214, 217, 221-2, 230, 239-40 medio vs. moderno, 213 varietà o dialetti dell', 202 inglese australiano standard, 202

    inglese britannico standard, 55, 202

    inglese

    americano

    standard,

    10211, 202

    inizializzazione prosodica del linguaggio, 140, 244 innato, sistema, cfr. linguaggio input, 20, 23, 175, 220, 222, 249 inserzione consonantica, 13 Intelligenza Artificiale (AI), 248 intenzioni comunicative, 245 interfaccia uomo macchina, 249 intonazione, 40, 55-6, 58, 101, 140, 162, 171, 174

    emotiva, r52 grammaticale, 15 2 piatta, 152 inuktitut, 24, 234 invasioni, 200

    language, 133 vs. speech, 133-4 lapsus linguae, 82, 152, 245 latino, 18, 51, 70, 73, 81, 204, 207, 212-4, 219, 227, 230, 244

    classico vs. volgare, 203-4, 211 protoromanzo, 203 legge giambico-trocaica, 127 leggere le labbra, 175, 177 lenizione, 2 13 lessico, 15-6, 18, 20, 24-5, 61-2, 70, 74, 132-3, 150, 191-2, 198, 200-3, 207, 211-2, 219-22, 235 lessico mentale, 245 lessigramma, 192

    limite di parola, 139, 244 di un sintagma, 172 lingua, 96, 134-6, 160, 164, 197, 200, 202, 205, 211, 214~, 217, 219, 221, 223-5, 227-8, 235, 240-1 conservatrice, 208 franca, 217

    INDICE ANALITICO

    letteraria, 206 madre o progenitrice, 178, 193, 197, 208-10, 212

    naturale, 15, 36, 47, 69, 74, 77, 96, II6, 136, 152, 157, 163, 174, 199, 205, 219-21, 225 dei segni, 17, 23, 133-4, 157-79, 2

    45

    orale, 17, 47, 131, 133-4, 207, 227

    orale vs. dei segni, 17, 157-65, 167-8, 170-2, ricorsiva a destra, 171-2,

    1 5 3,

    225

    cfr. anche ricorsività ricorsiva a sinistra, 171 standard, 202, 206, 215, 247 straniera, 62, 131, 136, 243, 246, cfr. anche L2 e lingue seconde lingua americana dei segni, ASL, 103, 132, 169-70, 172, 177-9, 191-2 lingua britannica dei segni BSL, 179 lingua francese dei segni, LSF, 176-9 l_ingua italiana dei segni, us, 165, 170, 174, 179 lingua israeliana dei segni, 172-4 lingua nicaraguense dei segni, 163, 223 lingua svizzera dei segni, 162 linguaggio, 15, 17-23, 25-6, 32, 40, 47, 77-9, 96, lOl, 131-5, 143, 145, 147-9, 152-4, 156, 164, 172, 179, 181-2, 192-4, 205-6, 217, 221, 225, 227, 248 caratteristiche del, 15, 181, 18 3- 5, 187 definizione del, 157 modulo del, 19-20, 153-5, 158, 162, 173-4, 221, 223-4

    potenzialità innata a sviluppare il, 162, 185, 189, 224

    vs. pensiero, 21-6 cfr. anche pensiero lingue seconde, L2, 81, 247 apprendimento delle, 32, 44, 142, 150, 162, 221, 246-7

    linguistica, 101, 104, 156 comparativa, 212 computazionale, 243, 248-9 storica, 193 livelli del lessico diacronico, 1 3 smcronico, r 3 logica, r 13, 1 r 5 !orna, 232 lugodorese, 203 lunghezza, 5 1 segmentale, 12 3 consonantica, 51-2, 123 vocalica, 5 1, 1 2 3 sillabica, 1 2 3 luogo, cfr. parametri /ormazionali

    madrelingua, L1 o prima lingua, 16, 18, 20, 31, 49, 62, 77, 80-2, 85, 132, 138, 150, 158, 161-2, 164, 198-9, 202, 217, 219, 243, acquisizione della, 20, 26-7, 131, 143, 146, 152-3, 158, 172, 221, 243, 246-7 manciù, 234 mandarino, 52, 157, 168, 213 marathi, 2 34

    marca, 7 3, cfr. anche marcatezza marcatezza, concetto di, 142, 208-9, 213, 244

    accento marcato, 150 consonante marcata, 208 parola marcata morfologicamente, 73, 86, 219

    sillaba marcata, 2 32 valore/ordine non marcato marcato, 170, 208-9, 222-3 vocale marcata, 13 massima del modo, 101, 114 di qualità, 100 di quantità, 100 di relazione, 100

    vs.

    L'ANIMALE PARLANTE

    cfr. anche conversazione e princi-

    nepali, 234 pio di cooperazione nessi consonantici, 53-4, 57, 102, meccanismo biologico per l'acquisi205,209 zione del linguaggio, 16, 20-2, neuroimmagi.ni (imaging), 18, 148, 78-9, 134, 162, 179, 189, 200, cfr. 155, 200, 246n anche linguaggio, modulo del neurolinguistica, 156 melodia, 55-6, 142, 146, 148, 152, nigero-congolese bamoum, 2 32 178 ·-nodi, 87-8, r r r mende, 232 nome, 66, 68-70, 72-3, 81, 83-7, metatesi, 213 92-3, 95, 104n, 105-7, III, 135, metodo comparativo, 13, 193, 197 169, 201, 213, 218-9, 231 metodo statistico, 248 normanno, 202 metro poetico, u9, 121-6, r28 norvegese, 201, 203 astratto, 124, 126 nucleo, 54 giambico, 125 sillabico, 43, 53, r51-2 trocaico, 12 6 vocalico, 53, 168 regole del, 12 3 modalità, 162-4, 173-4, 179 orale, 158 oggetto manuale/dei segni, 158-9 visuale, 170 diretto, 93, 95-6, 213 modelli computazionali, 16 indiretto, 9 5, 2 14 modificatori, 87, 95 ojibwa, 234 awerbiali, 90 olandese, 31, 54, 56-7, 61, 135n, 212, nominali, 70, 201 223 modo di articolazione, 41-2, 44 olandese berbice, 223 mohawk, 86 omofono, 232, 240 mongolo, 15 omografi, 109 mora, 56 omonimi, 109-11 morfemi, 62, 67, 99, 104, 154, 181, online, 245 236 onomatopee, 61, 160 aumentativo vs. diminutivo, 102, organo del linguaggio, cfr. modulo derivazionali, 7 4, 16 3 del linguaggio flessivi, 74, 146, 163 orientamento del palmo, cfr. parameindoeuropeo, 103 tri /ormazionali inflessionale, 204 output, 78, 249 negativo, 64 superlativo, 64 morfologia, 61, 67, 73-4, 77, 84, 86, palermitano, 22 104, 133, 158, 168-9, 179, 197-8, papiamentu, 22 3 214, 218-20, 222-3, 235 paradigma linguistico, 204 derivazionale, 169 parafrasi, 112 vocalica, 74 movimento, cfr. parametri formazioparagrammatismo, 147, 163 nali parametri, 79, 96-7, 135, 172, 187-8 mutua incomprensibilità, 217 binari, 79, 135

    TNDICE ANALITICO

    formazionali nella lingua dei segni,

    metodo di preferenza visiva, 139 metodo di suzione non nutritiva, 138-9

    167-8

    configurazione della mano, 165-7, 169-70 luogo, ro3, 166, 168, 171-2 movimento, 103, 165, 167-9, 171 orientamento del palmo, 165,

    perdita, di un segmento, 142-3, 162, 188, 246

    di acquisizione della madrelingua, 20, 32, 81

    167

    grammaticali, 135 sintattici, 88-9, 135, 140-1, 171 nella lingua dei segni, 172 parasintetici, 65 parentela genetica, 2 11 parigino, dialetto, 206 parola/e, 24-7, 31, 33 e n, 37, 40, ·48, 52-3, 61-75, 77, 79, 83, 85-6, 88-9, 92, 96, 99, ro1-4, ro9-r1, 124-5, 131-2, 135-8, 141, 158, 160, 169, 175-6, 181, 204, 207, 212, 215, 217, 219, 230-1, 237, 240, 243-4, 2 47-8 benformata, 65 composte, 62-3, 68-72, 168, 201 derivate, 63-8, 70, 71-2, errori o perdita delle, 146-7, 149-51, 163 funzionali, 146-7, 149, 151, 163, 218 lessicali, 147, 218 monosillabiche, 85, 87, 120, 168, 232 piana, 120 plurisillabiche, 168, 171 sdrucciola, 120 semplici vs. complesse, 62-6, 68, 74

    tronca, 120 pausa del segno, 172 pensiero, 21-3, 25-6, 47, 133 lessico/pensiero, relazione, 24, cfr. anche linguaggio percezione del linguaggio, 131, 138.

    213

    periodo/età critico, 20, 81-2, 131,

    di apprendimento di una seconda lingua, 32, 81 per imparare una lingua dei segni, 162, 224

    pianificazione, 245 pidgin, 136, 158, 164, 178, 198-9, 202, 117-21

    pidgin del Ghana, 14 piedi, 120-2, 125 plurilinguismo, 217 polisemia, r ro-r polmoni, 33-4 portoghese, 203 pos1z1oni, 120-4, 126, 139 forti vs. deboli, 120-5 posposizione, 88, 135 pragmatica, 99, 101, r 14 predicato, 96 classificatore nella lingua dei segm, 170 prefisso, 64-7, 103-4, 218, 243 prelessicale, stadio, 140-1 preposizione, 66-7, 85-8, 91-3, 95, I

    35, 140, 146, 149, 201, 214

    transitiva, 91 prestito linguistico, 54, 200-2, 214 primitivi, 244 principi universali, 16, 79, 152, 164, 179, 181, 198, 205, 220, 227-8, 247, cfr. anche Grammatica Universale principio di cooperazione, 104, ro 1. cfr. anche conversazione e massima

    143, 243-4

    probabilità di transizione trn sillabe.

    acustica vs. visiva, r 41, 17 3 esperimenti con i bambini sulla,

    processo fonologico, cfr. /e11ome110

    138-9

    2

    44

    fonologico

    L'ANIMALE PARLANTE

    produzione linguistica, 175, 244-5 progenitore, 193, cfr. anche lingua madre

    prominenza, 120, 127, 141, 171-2 iniziale vs. finale, 127 relativa dei segni, 172 pronome, 78, 170, 213, 221-2 prosodia, 40, 55-6, 58, 89, 124, 140-1, 171, 244-5

    nella lingua dei segni, 171-2 punti di articolazione, 41-4, 208-9, 213

    arcata alveolare, 41-2, 55 labbra, 42 palato molle, 42, cfr. anche apparato fonatorio

    romanze, lingue, 18, 81, 201-2, 204-5, 207-8, 210-l, 213-4

    ruoli tematici, 78, 93, 95-6 rumeno, 203 russo, 26, 234, 238-9 antico vs. moderno, 213

    salienza percettiva, 168 sanscrito, 2 34 sardo, dialetto, 207-9 scala di sonorità, 42, 54 scandinave, lingue, 202 schwa, 35 scuole biculturali per sordi, 178 scuole orali per sordi, 175, 177 segmentazione nel parlato, 137-8, 140, 244

    radice, 25, 6411, 74, 84, 104 consonantica, 7 4, 2 34 come morfema, 104 nominale, 104 rafforzamento, 213 rami, 87-9 recupero dell'informazione, 249 reduplicazione del segno, 169, 172 registri del parlato, 247 relazione genetica, 203, 207 rianalisi, 198, 204, 213 riconoscimento del linguaggio, 249 ricorsività, 5811, 94, 171, 184, 187, 189-90, 193-4

    ricostruzione linguistica, 197, 207, 211, 228

    riferimento a distanza, 181, 184-5, 187-91, cfr. anche linguaggio, caratteristiche

    risonanza magnetica (FMRI), 16, 155 ritmo, 55-8, 121, 123-4, 126-8, 140-1, 162, 171, 174, 178

    astratto, u9 frasale, 58, 141, 172 giambico, 58, 120, 127, 141, 171 trocaico, 58, 127, 141, 171 valore ritmico, 120 romansch, 207 e n, 208-9

    segmenti, 34-5, 40, 43-4, 47-8, 5 2 -3, 56-8, 123, 151-2, 162, 174, 208, 212-3, 240, 244 distintivi, 50 segni, linguaggio dei, 17, 47, 157-79, 224 segni, 132-3, 153, 157-79, 192 iconici, 158-9, 161, 170, 174 orali vs. manuali, 157, 173 VS. gesti, 15 8-9, 170 segno/significato, 15 7 semantica, 77-9, 104, 113, 116, 158, 179, 198, 204 frasale, 117 lessicale, 117 semiconsonante, 2 13 semiparole, 70-1 semitiche, lingue, 74 semivocali, 42-3, 141 semplificazione, 205 serbo-croato, 5 3 settenario, 122 siciliano, 22, 203 significato, 15-6, 31-2, 49-50, 79, 99, 101-14, u9, 126, 132-3, 137, 157, 159, 167, 173-4, 181, 183, 212, 219, 247 del fonema, 102-3

    286

    INDICE ,\NALITJC:0

    della frase, 101, 106-7, 111-4, II6 del morfema, 103-4 della parola, 102- r r, 11 6 del sintagma, 104, 107-9, II6 in relazione al contesto, 101 come combinazione di denotazione e senso, 108-9 sillaba, 40-3, 48-9, 52-7, 71, 82, 120-6, 139, 141-2, 151-2, 167-8, 171, 201, 205, 211, 231, 237, 240, 2 44

    accentata, 49-51, 120, 123-4, 139 aperta vs. chiusa, 51, 12 3 atona vs. tonica, 49, 120, 122-3, 168

    benformata, 5 3-4, r68 CV, 54, 57, 142 · leggera vs. pesante, 51, 150, 232-4 nella lingua dei segni, r 68 peso, 233 sillabario, 232-3, 237 sillogismo, II 5-6 conclusione, 115 premesse, 115-_6 valido, 115 sinalefe, 124-5 sincronico, studio, 197 sinonimo, 63, 109-10, 1 r 2 sintagma, 67, 70, 77, 86-90, 94, 96, 99, 1 35, 139, 149, 181

    133, 135, 140, 150, 179, 191-2, 198, 201-2, 204, 214

    184,

    della us, 15 8 delle lingue creole, 221-3 interpretazione, 79 modulare, 78 sintesi del linguaggio, 249 sistema consonantico, 2 ro fonologico, 47, 58, 99, 122, 128, 142-3, 154, 174, 201

    intonativo, 152 morfologico, 74, 99, 214 vocalico, 209, 223 sistema computazionale, 181, 193-4 sistema intenzionale concettuale, 181, 193

    sistema senso-motorio, 181, 19 3 sistemi di scrittura, 157, 211, 227-41 alfabetico, 37, 157, 227-8, 230, 232, 237-8, 240-1

    italiano, 228-30 cuneiforme, 2 32 di caratteri, 2 30, 2 3 7, 240 di ideogrammi, 157, 230-1, 237 ICOnICO, 230 misto, 231-2, 239-40 sillabico, 231, 233, 237

    sistemi sintattici specifici, 79 slave, lingue, 2 34 SU,

    cfr.

    DSL

    aggettivale, 86, 89, 93, 96 avverbiale, 86 fonologico, 58, 140-1, 171 nella lingua dei segni, 17 2 intonativo, 58, 171 nella lingua dei segni, 172 . legittimato, 94-6 nominale, 24, 86, 89-90, 92, 94-6,

    sociolinguistica, So, 247 somalo, 234 sonorità della sillaba, 168 soprasegmenti, 5 r sostrato, 199-200, 219 sottocategorie del verbo, 9 r, 94 spagnolo, 31, 56-7, 66, r 35, 200,

    107-8, 140, 159 preposizionale, 86, 88-9, 93, 95-6,

    spazio vocalico, 39, cfr. anche apparato fonatorio specifìcatori, 87

    III

    verbale, 86, 89-90, 96, 1 ro, 112, 173

    sintassi, 16, 24-5, 63-4, 67, 70, 73-4, 77-80, 83, 85, 87, 90, 96, 131,

    203, 207, 209,

    ZII,

    223

    speech, cfr. language stile, 2 r 4 stringa, 48, 140, 142, 151, r68, 244 continua, r 37, 244

    L'ANIMALE PARLANTE

    strutture soprasegmentali vs. segmentali, 141 suffisso, 62, 64-7, 73, 88, 104, 2I8-9, 236 incoativo, 204 sumero, 230 suoni linguistici, 31-45, 47, 49, 133, 137-8, 151, 175, 244-5, 247 nasali vs. orali, 36 percezione, 43-4, 134, 137, 140, 148 produzione, 33-7, 39-44, 132, 141, 148 sonori vs. sordi, 35 suono/significato, 31, 157, 160, 212 superstrato, 199-200, 219 Suzhou, dialetto di, 157 swahili, 131

    tagalog, 68, 2 11 tagico, 234 tedesco, 25, 56, 61, 73, 135n, 168, 200 tensione del verso, 123-6 teoria degli insiemi, 106-7 dei casi, 92-4 dei temi, 96 motoria della percezione, 244 X-barra, 87-9, 94 testa del sintagma, 58n, 86-90, 135, 140-1 172 thai, 50, 175 tok pisin, 200 torna, 232 tomografia ad emissione di positroni (PET), 155 tono, 40, 51-2, 122, 162 alto vs. basso, 52 ascendente vs discendente, 52 topografia ottica (oT), 155 toscano, 22, 49-50 varietà toscane, 48 traduzione automatica, 249

    tratti, l 67, 24 3 distintivi, 165, 244 trochei, 124-5 turco, 31, 58, 66-7, 73, 131, 135, 139, 141, 171, 234, 239 antico vs. moderno, 213 ungherese, 51, 139 usbeco, 234 valore comunicativo, ro1 varietà linguistica, 80, 85, 137, 178, 202-3, 206, 230, 247 velum, 210 Venn, diagramma di, rr5 verbo, 26, 62, 66, 69, 72, 82, 85-7, 90-3, 95-6, 103, IIO, 135, 154, 168-9, 171-2, 204, 214, 218-9, 223 intransitivo, 91 transitivo, 91 verso regolato cinese, 122 vocabolario, 24, 62, 132, 161, 189, 192, 223 vocali/e, 18, 31, 35, 37-40, 42-3, 48, 51-4, 57, 73-4, 102, 123, 127, 138, 141-2, 151-2, 168, 205, 208, 211, 2 34-5 accentate o toniche, 40, 5 1, 12 3 atone, 35 breve vs. lunga, 123, 127, 232, 236 erron nella pronuncia delle, r 8, 15 I nasalizzata vs. orale, 2 09 tematica, 204 vocalizzare, 23, 174-5, 177 Wenzhou, dialetto di, 157 Wernicke, area di, cfr. afasia e cervello Williams, sindrome di, 150 yupik, 234

    288

    Indice dei nom1

    Abbé de l'Epée, 176 Abercrombie D., 56 Allen J. F., 248 Ambrosini R., 215 Anderson S. R., 75, 143, 194 Anshen R., 20 Arcadi A., 194 Archibald J., 250 Arends J., 199-200, 223 Argenti A.-M., 246 Adotto A., 213, 2 32 Armstrong E., 188 Aronoff M., 75 Ataturk, 227 Austin J. L., ro1

    Baker M. C., 75, 86, 96 Barbujani G., 228 Barwise J., ro8n Basso A., 149, 151 Battistella E. L., 209 Bell A. G., 177 Belletti A., 88 Bellini A., 176 Bellugi U., 150, 173 Benton A. L., 145 Bertinetto P. M., 128 Bertoncini J., 249, 139 Bickerton D., 220, 222-3 Bishop D. V. M., 153 Boccaccio G., 206 Bolinger D. L., 5911

    Bolton T., 125 Bonet J. P., 176 Borghi A. M., 251 Bornstein H., 175 Bottari P., 156 Boucher J., 20 Bouvet D., 180 Boyes-Braem P., 162 Boysson-Bardies B. de, 143 Brady S. D., 155 Brainard M. S., 188 Brentari D., 168 Bright M., 185 Bright W., 228, 23411, 239 Braca P. P., 145-7, 151-2, 162 Brown C., 209 Brown C. M., 250 Budge E. A. W., 231, 239 Burling R., 125 Burt M., 250 Burzio L., 97

    Campbell R., 161 Camperio Ciani A., 182 Caplan D., 156 Cappa S., 150 Caramazza A., 250 Carey S., 194 Carnap R., ro9n Carrion M. R de, 176 Carruthers P., 20, 27 Casalegno P., 99

    L'ANIMALE PARLANTE

    De Saussure F., 61, 181 Caselli M. C., r6r, r78 Catchpole C. K., r88 De Waal F. B. M., 191 Di Girolamo C., 128 Catford J. C., 45 Cavalli Sforza L. L., 2.rr, 228 Donati C., 59, 78n, 2.22n Cecchetto C., 78n, ro8n Doupe A. J., 188 Charnberlain C., r62 Dresher B. E., 135 Changeux J. P., r37 _ Dulay H., 250 Chen M. Y., r22 Dupoux E., ro5, 137, 139-40, 249 Chierchia G., 99, rr2 Dyer F. C., 186 Chilosi A. M., r56 Chornsky N., r6, 20, 59, 78-9, 134, r8r-2., r93-4 Eades D. M., 202 Christophe A., r43 Eckrnan F., 209 Cinque G., 97 Eide S. D., 190 Cipriani P., r56 Eilers R. E., 141 Clahsen H., r54 Eimas P. D., 138-9 Clark E. V., 44n Ekman P., 188 Clark H. H., 44n El Mudo, 176 Clerc L., 177 Elbro C., 155 Comrie B., ro3n Ellis A., 250 Conrad R., 178 Ellis R., 2.50 Conte M., 180 Emmorey K., 180 Cooper G., 12.7 Enard W., 21 Cooper R., ro8n Evans C., 194 Coppola M., 136, 164, 220, 224 Evans C. R., 252 Corina D. P., 153, 163 Evans L., 194 Coulmas F., 234 Cristoforo S., 215 Curtiss S., 20, 135, 142 Cutler A., 249 Fabbro F., 22, 153 Fadiga L., 244 Fasold R., 251 Fauconnier G., 25 Damasio H., 147 Fele G., 247 Daniels P. T., 228, 234n, 239 Fernald T., ro3 Dante Alighieri, 206 Filippo II di Spagna, 176 Darwin C., 193 Firth J. R., ro3 Davis S., 204 Fisher S. D., 173 Deacon T. W., 228 Fisher S. E., 21 De Dorninicis A., 2 15 Fitch W. T., r82, 193-4 Deese J., 250 Fodor J., 1 r7 De Graff M., 225 Fouts R., 191 Dehaene-Larnbertz G., 137 Frege G., ro8 e n, ro9n Dell G. S., 245, 250 Frisch K. von, 185, 187 De Luce J., 191 Fromkin V. A., 82, 245 De Mauro T., 203, 251

    INDICE DEI NOMI

    Gagnon D. A., 250 Galaburda A. M, 146, 156 Gallaudet T. H., 177 Gambarara D., 99 Gardner B. T., 132, 192 Gardner R. A., 132, 192 Garrett M. F., 245, 250 Gazdar G., ro1 Gelman R., 194 Gerken L.-A., 140 Geschwind N., 146-7, 156 Giacalone Ramat A., 215 Giglioli P. P., 247 Gilligan G., 67 Giorgi A., 88 Giovanelli G., 139 Gleitman L. R., ro5 Glinert L., 228n Goad H., 154 Goldin-Meadow S., 180, 224 Goldsmith J ., 15 1 Golinkoff R. M., 143 Gopnik M., 154 Gordon C. H., 231 Graffì G., 7811, 88 Greenberg J. H., 67, 209 Grice H. P., roo-1 Grodzinsky Y., 148 Guasti M.-T., 59, 140, 143 Guberi11a P., 178 Gumperz J. J., 24, 250

    Haegema11 L., 78n Hagoort P., 250 Halle M., 59, 128 Hauser M. D., 182, 193-4 Hawkins J. A., 67 Hayes B., 5511, 127 Hayes C., 132, 192 Heim I., 117 Herma11 L. M., 182, 190 Hersche11sohn J., 250 Hirsh-Pasek K., 143, 19011 Hock H. H, 197, 205, 207 Holder M. D., 190

    Holm J., 199, 223 Hooper J. B., 5411 House A. S., 244, 250 Hurst J. A., 21

    Iachi11i T., 25 1 Ippocrate, 145 Isard S., 249 Itard J.-M., 20

    J acke11doff R. S., 92 Jackso11 J. H., 162 Jakobso11 R., 102, 123, 137, 148-9, 152 Jannedy S., 251 Jeffrey R., r15 Jellis R., 187 Job R., 27 Johnso11 J. S., 131, 250 Joseph B. D., 205, 207 Joshi A., 251 Jusczyk P. W., 137, 139-40, 244

    Kager R., 59 Kapla11 G., 185 Kaye J., 59, 205 Kay11e R., 97, 22211 Kean M.-L., 148 Keating P., 45 Kegl J., 136, 164, 220, 224 Kenstowicz M., 59 Kessler B., 251 Keyser S. J., 128 King M., 251 Kiparsky P., 123, 128 Klima E. S., 164, 173 Konishi M., 182 Krashen S., 246-7, 250 Kratzer A., 1 r 7 Kuczaj S. A., 190 Kuhl P. K., 138

    L'ANIMALE PARLANTE

    Kuhn T. S., 78 Kyle J., 179

    Manzini M. R, 75, 97 Marentette P., 161 Marler P., 188, 194 Marotta G., 59 Marshall R C., 15 3 Labov W., 248, 251 Marslen-Wilson W. D., 249-50 Ladd D. R, 59 _Martin N., 250 Ladefoged P., 45, 56 Massieu J., 177 Lahiri A., 55n Matthews P. H., ro4 Lai C. S. L., 21 Mattingly L G., 244 Lambert S., 26 Mayberry R., 162 Landau B., ro5 Mazuka R., 140 Landauer T., 251 McCarthy J., 103, 235, 252 Lane H., 176-7, 180 McCarthy R. A., 156 Lecours A. R, 156 McC!elland J. L., 250 Lee H. H. B., 238 McConnell-Ginet S., 99 Lefebvre C., 199, 225 Mehler J., 57, ro5, 134-5, 139, 142, Lehmann W. P., 197 Lenneberg E. H., 20, 22, 25, 32, 155, 246, 249 Meier R P., 173 131, 142, 224 Leonard L. B., 22 Meillet A., 207 Meisel J., 251 Leopardi G., 124 Messing L. S., 161 Lepschy A. L., 206, 251 Mesulam M., 152 Lepschy G. C., 206, 251 Meyer A. S., 250 Levelt W. J. M., 250 Meyer L., 127 Levinson S. C., 24, 250 Michener C. D., 185 Levita E., 153 Migliarini B., 203, 206, 212 Lewin R, 192 Miller C., 134 Lhermitte F., 147 Miller G. A., 62 Liberman A. M., 244 Millikan R, 27 Lieber R, 67 Lightfoot D. W., 79, 88, 135, 143, Miozzo M., 250 Moravcsic E. A., 209 214, 222 Lilli-Martin D., 180 Morford J., 162 Moro A., 78n, 88 Longobardi G., 88, 97, 205 Lanzi L., 148 Morris D., 134 Lorenzo de' Medici, r2 3 Morton E. S., 185 Lucas C., 168, 180 Morton J., 143 Lucy J. A., 27 Muljaçic Z., 203 Luzzatti C., 148 Muysken P., 222-3 Mylander C., 224 Maddieson I., 59 Mair V. H., 157 Mandel D. R., 140 Mann J., 189

    Napoli D. J., 19n, 22n, 64n, 84, 92, ro3, 204 Negri M., 251

    INDICE DEI NOMI

    Nespor M., 44n, 49n, 5211, 5411, 57, 58 e n, 71, 13111, 140, 151, 155, 171-2, 246 Nèville H. J., 8m, 153, 24611 Newman A. J., 162 Newport E. L., 131,250 Nicol J., 246 Norris D., 249

    O'Grady W., 251 Ohala J., 45 Qller D. K., 141

    Paabo S., 259 Page J., 185 Page R., 241 Pallier C., 142, 246 Parisi D., 251 Partee B. H., 117 Pena M., 140, l 5 5 Peperkamp S., 6411, 142 Pepperberg I. M., 182, 189 Perlmutter D. M., 168 Petitto L. A., 161 Petrarca F., 206 Pfanner L., 156 Phillips D. S., 153 Piattelli Palmarini M., 249 Pigliacampo R., 180 Pike K. L., 56 Pinker S., 22, 27, 75, 97, 181, 185 Pizzuto E., 180 Platone, 56 Poizner H., 173 Paletto R., 251 Ponce de Leon P., 176 Partner P. H., 117 Poser W., 233 Premack A. J., 133 Premack D., 133 Przeworski M., 21 Pullum G. K., 24 Putz M., 27

    Rabbiner L., 249 Ralli A., 71 Ramat P., 251 Ramus F., 57, 134, 154 Renfrew C., 215, 228 Reynolds J. E., 190 Rice M. L., 154 Richards D. G., 182 Ringe D., 251 Rizzi L., 97 Roberts I., 204 Robertson A. D. J., 252 Roelofs A., 250 Rogers L. J., 185 Rohlfs G., 203 Romaine S., 199, 251 Romeo O., 16511, 170 Root A. I., 185 Rosenthal R., 193 Ross E., 152 Roussou A., 204 Ruhlen M., 212 Rumelhart D. E., 250 Rumiati R., 27 Rutherford W. E., 251

    Sacks O., 176 Saffran E. M., 250 Saffran J. R., 140, 244 Sampson G., 241 Sandler W., 167, 172, 180 Sansavini A., 139 Sapir E., 102 Samo M. T., 153 Savage-Rumbaugh E. S., 182, 192 Savoia L., 7 5 Scalise S., 6311, 6411, 104 Schmandt-Besserat D., 241 Schwartz M. F., 2 50 Scollon R., mo Scollon S. W., mo Searle J., 101 Sebastian-Gallés N., 101, 142, 155, 246 Sebba M., 198

    2

    93

    L'ANIMALE PARLANTE

    Sebeok T. A., 193 Seeley T., 186 Segui J., 249 Selkirk E. O., 54n, 59 Senghas A., 136, 164, 220, 224 Shakespeare W., 206 Shanker S. G., 182, 192 Shettleworth S. J., 194 Sicard R.-A., 177 Simone R., 75 Siqueland E. R., 139 Slater P. J. B., 188 Slobin D. I., 250 Smith A., 156 Smith G. W., 251 Smith N., 199-200, 223 Smith N. V., 150 Snowling M. J., 154 Sornicola R., 251 Spencer A., 68 Sperber D., roo Sproat R., 249 Stevens K. N., 45, 244, 25o Stock O., 248 Stokoe W. C., 164, 167 Stollwerck L., 154 Streeter L. A., 137 Strozer J., 131, 142 Sylvain S., 22rn

    Tagliavini C., ro4n, 203, 2II Tamburrini G., 252 Tautz J., 186 Taylor A., 251 Taylor T. J., 182, 192 Tees R. C., 138 Tiziano Vecellio, 176 Tobias J., 250 Todd L., 199, 218 Trask R. L., 19 8, 200, 202, 206, 2u, 213 Trubeckoj N. S., 142 Tsimpli I.-M., 150 Tukel Mills S., 191 Turing A., 252

    Tyler L. K., 249, 250 Uyechi L. A. N., 173 Valli C., 168 Van Cantford T. E., 132, 192 -- Van Cleve J. V., 178n Van der Lely H. K. J., 154 Van Riemsdijk H., 92 Van Turennout M., 250 Vellutino F. R., 154 Verspoor M., 27 Vigorito J., 139 Vogel I., 49, 54n, 58, 64n, 17 1 Volterra V., 167, 180 Wahlen D. H., 244 Walker R., 241 Warnow T., 251 Warrington E. K., 156 Waugh L. R., 102 Weber-Fox C. M., 8rn, 246 Weinreich U., 197, 218, 247 Weldon T., 251 Wells P. H., 186 Wells R. S., 190 Wenner A. M., 186 Werker J. F., 138 Wernicke C., 146-7, r 5 r Wexler K., 154 Whalen D. H., r4r Whorf B. L., 24 Wilbur R., 172 Wilder H., r9r Williams K. A., 150 Wilson D., roo, rr7 Wirth J. R., 209 Witkowski S., 209 Wittgenstein L., 106-7 Woll B., 179 Woltz J. P., 182 Youmans G., 128 Zauzich K., 241

    294