Io Vergine, tu Pesci?: I segni dell'amore - Guida zodiacale semiseria per innamorarsi della persona giusta 9788869184765

Alzino la mano quanti tra voi credono all’astrologia, e quanti la prendono veramente sul serio. Non importa: di sicuro t

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Table of contents :
Presentazione
Frontespizio

Introduzione
Nozioni di base
Ariete ovvero Grisù
Come funzionano
La loro proverbiale fama di conquistatori
Un po’ di serietà
Se Cupido scocca la freccia
Segno per segno
La pratica rende perfetti
Eloquenti esponenti del segno
Toro ovvero il Ruminante
Come funzionano
La loro proverbiale concretezza
Un po’ di serietà
Se Cupido scocca la freccia
Segno per segno
La pratica rende perfetti
Eloquenti esponenti del segno
Gemelli ovvero gli Inseparabili
Come funzionano
La loro proverbiale allegria
La loro proverbiale sincerità
Un po’ di serietà
Se Cupido scocca la freccia
Segno per segno
La pratica rende perfetti
Eloquenti esponenti del segno
Cancro ovvero... ho preso un Granchio?
Come funzionano
La loro proverbiale sensibilità
Un po’ di serietà
Se Cupido scocca la freccia
Segno per segno
La pratica rende perfetti
Eloquenti esponenti del segno
Leone ovvero... nella gabbia dei Leoni
Come funzionano
La loro proverbiale ansia
Un po’ di serietà
Se Cupido scocca la freccia
Segno per segno
La pratica rende perfetti
Eloquenti esponenti del segno
Vergine ovvero l’Ostrica
Come funzionano
La loro proverbiale razionalità
Un po’ di serietà
Se Cupido scocca la freccia
Segno per segno
La pratica rende perfetti
Eloquenti esponenti del segno
Bilancia ovvero il Cefalopode
Come funzionano
La loro proverbiale diplomazia
Un po’ di serietà
Se Cupido scocca la freccia
Segno per segno
La pratica rende perfetti
Eloquenti esponenti del segno
Scorpione ovvero Aracnidi e non
Come funzionano
La loro proverbiale vendicatività
Un po’ di serietà
Se Cupido scocca la freccia
Segno per segno
La pratica rende perfetti
Eloquenti esponenti del segno
Sagittario ovvero il Centauro
Come funzionano
La loro proverbiale operosità
Un po’ di serietà
Se Cupido scocca la freccia
Segno per segno
La pratica rende perfetti
Eloquenti esponenti del segno
Capricorno ovvero... la Tartaruga
Come funzionano
La loro proverbiale solidità
Un po’ di serietà
Se Cupido scocca la freccia
Segno per segno
La pratica rende perfetti
Eloquenti esponenti del segno
Acquario ovvero le Alici
Come funzionano
La loro proverbiale ampiezza di vedute
Un po’ di serietà
Se Cupido scocca la freccia
Segno per segno
La pratica rende perfetti
Eloquenti esponenti del segno
Pesci ovvero le Rondini
Come funzionano
La loro proverbiale bontà
Un po’ di serietà
Se Cupido scocca la freccia
Segno per segno
La pratica rende perfetti
Eloquenti esponenti del segno
Indice
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Io Vergine, tu Pesci?: I segni dell'amore - Guida zodiacale semiseria per innamorarsi della persona giusta
 9788869184765

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Present azione

«Avere a che fare con una Vergine non è la stessa cosa che avere fra le mani una Bilancia. Uscire dal letto di uno Scorpione non

è lo stesso che svegliarsi accanto a un Acquario. Sempre che l’Acquario ci sia ancora. Senza tralasciare voi, però. E i vostri

moventi. Perché avete posato gli occhi su quella persona? State sperimentand o finalmente un nuovo

modo di affrontare una storia? Oppure riproponete per l’ennesima volta gli stessi, disastrosi, schemi

amorosi di sempre?» Alzino la mano quanti tra voi credono all’astrologia, e quanti la prendono veramente sul

serio. Non importa: di sicuro tutti voi credete all’amore. Quello sognato, quello tormentato, quello pacifico

e basato sulla routine quotidiana, quello perso, quello focoso, e ancora quello ‘da una notte e via’. Questo libro fa per voi, che

siate alla ricerca costante di un Amore con la A maiuscola, oppure che stiate solo cercando di portare avanti in maniera

tranquilla la vostra vita di coppia. Perché, che ci crediate o meno, questa guida amorosa vi aiuterà a rintracciare i

‘tipi umani’ che si ripetono sempre uguali dietro a ogni singolo individuo, e vi insegnerà a porvi delle domande. Alla fin fine, infatti,

l’elemento determinante siete voi: che cosa state cercando? Che carattere mostrate nelle vostre storie d’amore? E soprattutto,

avete la tempra adatta per sopportare le manie di protagonismo di un Gemelli, la focosità di un Ariete o, ancora, l’ipersensibilità

di un Cancro, e via di seguito? Una volta che avrete ben chiaro in testa tutto quanto, troverete quindi in

questo libro la risposta alla fatidica domanda: «Cosa devo fare se mi sono innamorata/o di un...?». Con un po’ di

realismo, molta ironia, e un pizzico di ottimismo che non guasta mai. Giuseppe Sorgi, attore e autore, nasce

nel 1976 a Palermo, dove si laurea in Lettere; vive a Roma dal 2006. Debutta come autore teatrale nel 1998 in Un problema alla

volta, con la regia di Pippo Spicuzza. È autore televisivo per Rai e Mediaset (Zelig, Zelig Off, Stiamo tutti bene,

Maurizio Costanzo Show Tintoria).

e

www.salani.it

www.facebook.com/ Adriano-SalaniEditore

twitter.com/salaniedi tore

www.illibraio.it

Copertina: Progetto grafico Studio Dispari - Milano ISBN 978-88-6918869-5

Copyright © 2016 Adriano Salani Editore s.u.r.l.

Gruppo editoriale Mauri Spagnol Milano

Prima edizione digitale: maggio

2016 Quest’opera è protetta dalla Legge sul diritto d’autore. È vietata ogni duplicazione, anche parziale, non autorizzata.

Introduzi one

Parlare d’amore senza buonismi, coniugando l’astrologia con il sorriso. È questo il mio tentativo. Troppo

spesso si sorride dell’astrologia, come fosse una ‘faccenda seria’ mai presa sul serio fino in fondo. Fuorviata e fuorviante.

Sorridere attraverso l’astrologia è un’altra cosa. Così come sorridere per amore. Troppe lacrime, troppi struggimenti, troppi

sentimentalis mi, e pochi sentimenti. Un mix che tuttavia fa comodo – innanzitutto a noi stessi – e prospera come

un’erbaccia infestante nella vita di una società fatta di solitudine e di autostima bassa, che più bassa non si può. Almeno

così la penso io. Hai voglia a sentirci dire che valiamo, che ognuno deve essere se stesso e che l’apparenza non conta.

Oggi il fatto di apparire, bidimensionali , istantanei e piatti, sta diventando il movente primo dell’esistenza. ‘Cogito ergo

sum’? No: ‘Appaio, quindi esisto’. Comunque. Dovunque. In realtà soli come cani. E cosa c’entra tutto questo con

l’astrologia? C’entra eccome, perché a braccetto con la psicologia ci fornisce risposte tanto interessanti quanto

fastidiose. Soprattutto riguardo ai decantati sentimenti, nostri e altrui. Quindi questo è un libro serio? Serissimo!

L’applicazio ne dell’astrologia in ambito psicologico non è certo una novità, inizia con Jung e da lì prosegue fino

ai giorni nostri per una strada tempestata di infiniti scetticismi, sorrisini, puzze al naso e fastidi vari. Che possa essere proprio

questo testo a fornire qualche delucidazione in materia è già comico di suo. Tuttavia vale la pena ricordare che le due ‘Zitelle’,

come le chiamo io, ovvero astrologia e psicologia, hanno a che fare entrambe con gli archetipi, fra inconscio e

miti vari. E gli archetipi sono fastidiosi come le idee. Stanno lì, girano per l’aria e molto, moltissimo, dipende da come noi li

gestiamo, da come li vogliamo vivere. Per quanto riguarda l’amour, altrettanto fastidioso è l’approccio di

terapisti come Robin Norwood, che già negli anni Sessanta scardinava dalle fondamenta il problema delle relazioni

sofferte, parlando piuttosto di dipendenza e fornendo nuove e poco romantiche spiegazioni sul perché proviamo certi

rantoli distruttivi spacciati per ‘amore’. Se qualche titolato professorone dovesse quindi chiedermi

quali sono stati i miei riferimenti durante la stesura di questo mio alto testo, la risposta sarebbe, senza indugio:

Miss Marple. Dio, come vorrei essere lei! Sì, Jane Marple. La meravigliosa vecchietta che quel genio di Agatha Christie

inventò ispirandosi a sua zia. Zia Jane valuta infatti la nostra specie secondo ‘tipi umani’, osservando gli sconosciuti e

trovando in loro quei punti di somiglianza con gli individui che conosce personalment e. Con questo sistema, mentre

sferruzza, asciuga la vicenda giungendo all’essenza dei fatti. Scomoda zia Jane! Che poi in ognuno di noi

vi sia una scintilla di unicità, per me è fuori di dubbio, ma in tal caso dobbiamo fare i conti con la libertà.

Scomodissima ! Seguendo la stessa delirante logica, segno dopo segno, ho cercato di redigere una guida pratica

per affrontare e conoscere colui o colei che vi fa tanto palpitare il cuore. Avere a che fare con una Vergine non è la stessa cosa

che avere fra le mani una Bilancia. Uscire dal letto di uno Scorpione non è lo stesso che svegliarsi accanto a un Acquario.

Sempre che l’Acquario ci sia ancora. Senza tralasciare voi, però. E i vostri moventi. Perché avete posato gli occhi su

quella persona? State sperimentand o finalmente un nuovo modo di affrontare una storia? Oppure

riproponete per l’ennesima volta gli stessi, disastrosi, schemi amorosi di sempre? E io, perché ho scritto uno sproloquio

simile? Perché ci credo. Perché grazie anche a queste quattro sciocchezze mi sono lasciato alle spalle l’età dei

drammoni d’amore. In cambio dell’Amore con la A maiuscola.

Nozioni di base

I segni dello Zodiaco sono dodici e si dividono sulla base dei quattro elementi primari: Fuoco (Ariete, Leone,

Sagittario), Acqua (Cancro, Scorpione, Pesci), Terra (Vergine, Capricorno, Toro) e Aria (Gemelli, Bilancia,

Acquario). A ogni elemento corrispondono determinate caratteristiche e ciascun segno le incarna a modo proprio. È sfizioso

ricordare però che lo Zodiaco non è lineare, ma è un ciclo, e la sequenza dei segni, per i Sumeri, corrispondeva alle fasi della creazione. In

termini attuali suona così: Ariete, la creazione dal nulla, Toro, l’addensament o della materia, Gemelli, la comunicazion

e, Cancro, la percezione e la coscienza, Leone, la radiazione, Vergine, la conservazione dell’energia, Bilancia, la trasformazion

e dell’energia, Scorpione, l’espansione misteriosa, Sagittario, il conoscibile, Capricorno, il tempo, Acquario, la conoscenza,

Pesci, la dissoluzione e l’antimateria. Ci sarebbero poi da fare ulteriori distinzioni e sottocategorie , ma

significherebb e addentrarsi nello specifico, e qui di specifico c’è solo il vostro amore, no? No. Tutti gli innamorati

hanno da sempre ammorbato il prossimo con la presunzione che il loro sentimento fosse unico e irripetibile, quando invece

certe storie sono vecchie come il mondo. Sì, lo so, è poco romantico. Cicli e ricicli! Speriamo almeno che

siano in evoluzione. Più importante invece soffermarsi sull’ascendent e. Un dettaglio? Semplicement

e l’altra metà di un carattere, per di più la metà inerente la sfera privata. Tuttavia non è possibile scindere il segno

dall’ascendent e. Come due lenti sovrapposte davanti a un obiettivo, così noi catturiamo la realtà attraverso questi due

filtri. A volte falsandola, altre deformandola, qualche volta – sai spera – cogliendola veramente. Si aggiungono poi altri

elementi. Prendiamo Venere per esempio: la sua collocazione in una mappa astrale è determinante per il modo in

cui un soggetto si rapporta all’eros. Anche qui però valutare il dato a se stante serve a poco, semmai è un ulteriore

filtro che si aggiunge e interagisce con gli altri. Ma a proposito di mappa astrale, cos’è esattamente? In una

raccapricciant e sintesi, è la posizione dei pianeti al momento della nascita di una persona. Per tutta una serie di elementi,

che qui glisseremo alla grande, vi basti sapere che non possono esistere due mappe astrali identiche. Tipi umani, eppure

unici! Come il vostro amore, per alcuni aspetti unico e per molti altri, rassegnatevi, visto e rivisto. Ma può mai l’energia dell’universo

inficiare la costruzione di una personalità? Bah! Due geofisici della University of Austin in Texas hanno recentemente

rilevato l’esistenza di un intenso flusso di quark strange proveniente dalla costellazione del Cancro e strettamente

connesso con alcuni moti lunari. Che proprio la Luna governi il segno del Cancro sarà certo una sciocca coincidenza

da casalinghe sumere. Grazie alla fisica quantistica è comunque ormai assodato che esiste una vibrazione di

fondo, una rete energetica, definita entanglement, che collega tutto, come dimostrato dagli esperimenti

dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e del CERN (Centro Europeo per la Ricerca Nucleari). No,

un attimo, ma di che stiamo parlando? Quark strange, entanglement, CERN! Ma che roba è?! Voi siete qui semmai per il

buon vecchio CFSMAQS

(Cosa Fare Se Mi Attizza Quel Segno). E quindi? Quindi non sarà il segno o l’ascendente a rendere una

persona cretina o brillante, matura o immatura. Il cretino è cretino e non dipende certo dall’Astrologia. Piuttosto sarà

idiota in un certo modo. Così come un amore. Pertanto l’unica nozione di base pertinente resta quella

che distingue fra sano e insano: ciò che è insano è distruttivo, mentre sano è il suo opposto. Farcitelo come vi pare.

Certezza delle certezze: la gioia di vivere non è una colpa. Anzi rafforza il sistema immunitario! Attenzione a chi cerca di

sottrarcela (spesso noi stessi): qualunque sia il movente, non è amore.

Ariete ovvero Grisù

Se siete una persona riservata, precisa, ordinata,

razionale, in cerca di un partner dotato di pazienza e buonsenso con cui poter finalmente discutere in modo costruttivo e

pacato, e avete scelto questo eminente testo per scoprire come trasformare in Amore quella scintilla che avete provato

quando il vostro sguardo si è posato su un Ariete... bene, se così è, non perdete un istante di più. C’è soltanto una cosa da

fare: chiudere il libro e rincartarlo! Siete ancora in tempo per non sprecare i vostri soldi regalandolo a qualcuno.

Fatto ciò, estirpate radicalmente dalla vostra testa l’idea di potervi relazionare con un Ariete. Follia pura! La vostra unione

non è contemplata in natura. E se per caso la storia fra voi dovesse pur sbocciare, allora è solo questione di tempo e

scoppierà come una caffettiera dimenticata sul fuoco, trascinando entrambi all’ospedale, dopo liti furibonde in

cui vi sarete scannati come scimmie primitive. Ma perché farsi del male? La vita è tanto bella e lo Zodiaco tanto vario!

Se invece siete persone dalla formazione roussoiana, sostenitori quindi del ‘buon selvaggio’, nonché

amanti del primordiale, dell’istintivo e dell’irrazionale , se insomma vi piace animale, allora proseguite pure con fiducia nella

lettura. qualunque segno siate, non problema. L’Ariete onnivoro. Certo Gemelli e Scorpione

Di voi c’è è i lo

sono fra i più favoriti, l’uno per gioco, l’altro per sensualità e guerra, mentre Vergine e Capricorno i meno

avvantaggiati (ma non i meno graditi a letto). Ma non c’è da temere. Preoccupatevi piuttosto di appurare l’ascendente del vostro

Ariete per sapere in quale tipologia di cataclisma naturale vi siete imbattuti. Perché una cosa è certa: di cataclisma,

comunque, si tratta. Adesso però lasciate perdere tutti questi preliminari disfattisti. Resettate tutto. Forse ho

esagerato. Voi a buon diritto, da esperti turisti del cuore, volete partire per questo viaggio ardito e mozzafiato, noncuranti

che la località prescelta sia ad alto rischio di pericolosità. E fate bene, quanti allarmismi inutili! Che idiozia additare

sempre il pericolo nel posto più ovvio e poi magari meno probabile. Chi viaggia, viaggia e basta! Vi sfugge un

dettaglio però: voi non siete diretti nel luogo dell’imminente calamità, voi state partendo a braccetto con ‘la Calamità’!

Se a leggere infine siete voi Arieti, fate un regalo a chi vi ama: sedatevi.

Come funziona no

Premessa fondamen tale L’Ariete è come un cucciolo. Sì, ma di drago. Quando teneramente

fa il ruttino... incenerisce!

Vi ricordate di Grisù, quel cucciolo di drago

sputafuoco che da grande voleva fare il pompiere? Forse qualche ricordo affiorerà scartabellando fra gli scaffali della memoria

alla voce ‘bei cartoni animati di una volta’, tuttavia per i lettori più giovani o più smemorati risulterà indispensabile una ricerca su

YouTube. Non esiste infatti spiegazione astrologica, psicologica e nemmeno logica che possa risultare tanto esaustiva, per

comprendere la natura di questo segno, quanto una puntata di quel cartone. Infatti le vicende di un Ariete, uomo o donna che sia,

sono tali e quali a quelle del simpatico cucciolo di drago. È lui, spiccicato! (D’altronde nell’Oroscopo cinese l’Ariete è il Drago, e ci

sarà pure un motivo.) Vi pare azzardato e semplicistico? Tutt’altro! Con l’Ariete le cose non sono affatto semplici come

sembrano. Grisù è l’ultimo discendente di una stirpe di draghi incendiari, eppure con slancio irremovibile e

incrollabili ideali insegue ben altra vocazione: diventare un pompiere. Ma quando mai si è visto un drago sputafuoco

fare il pompiere? Non è logico. E il destino di Grisù infatti non sarà né logico né facile: ogniqualvolta tenterà di

rendersi utile, ci riuscirà sempre, solerte com’è; ma quando tutto sembrerà felicemente risolto, ecco che purtroppo, per un

qualche fiotto di incontenibile emotività, dalle fauci gli sfuggiranno fiamme incontrollate che ridurranno in cenere il

buon lavoro svolto. Vi ricorda qualcuno? Il vostro Ariete l’ha già fatto il ruttino? C’è un che di triste e ingenuo in

questa storia. Tranquilli, finisce bene (la storia, voi non lo so), ma la morale è chiara. Bisogna imparare a governare la

propria potenza, soprattutto quando è tanta e potrebbe risultare carbonizzante per sé e per gli altri.

Riassettare la propria scintilla energetica in modo costruttivo e non distruttivo è la difficile prova che ogni Ariete

deve affrontare per diventare se stesso. Alt! Fermi! Lo so a cosa state pensando. Levatevi subito dalla

testa quell’ipocrita smania salvifica tipica dei più nefasti innamorament i. Nauseabonda e devastante sindrome da

crocerossina! In amore nessuno salva nessuno. Nessuno educa nessuno. Se poi in voi il morbo assistenzialist

a è così radicato da non farvi desistere dal vostro amoroso soccorrere, be’, tanto peggio. In tal caso non vi

ritroverete più nemmeno le lacrime sufficienti per piagnucolare al telefono con i soliti amici, perché con un Ariete finirete letteralmente

in cenere! O in un reparto psichiatrico. A piacere vostro. Ma avete capito con chi avete a che fare? Oppure della favola di

Grisù avete carpito solo il vostro comodo? Stiamo parlando infatti del primo segno dello Zodiaco. Questo è un

dato semplice, apparentemen te ovvio, ma di estrema importanza. Segno di Fuoco, è il Fuoco del Principio. Ben diverso da

quello lussurioso del Leone o quello cattedratico del Sagittario. È la scarica di energia primordiale, la scintilla

iniziale, l’esplosione del Big Bang. Essere il primo pertanto è l’ineluttabile significato dell’Ariete, nel senso di ‘colui che dà l’avvio

al processo’. Nell’astrologia vedica difatti l’Ariete è chiamato anche ‘Aja’, ovvero ‘colui che non ha nascita’, destinato a

rappresentare l’autoesistente o meglio la causa autosufficiente al Tutto. Vi basta? Volete forse biasimarli se

tendono quindi alla dilatazione ipertrofica del proprio ego con annessi deliri di onnipotenza? Se non riescono a

pronunciare tre parole di fila senza inframmezzarl e con altrettanti ‘io’? Se tendono un poco, giusto un tantino, verso la

tirannide? Che volete che sia, disfunzione astrologica! La bestiolina in fondo è così affettuosa e tanto estroversa! D’altronde non

potrebbe essere altrimenti, in quanto l’energia dell’Ariete, da un punto di vista sia fisico che affettivo, è proiettata

interamente verso l’esterno, in una spinta disperata per differenziarsi e sfuggire al Nulla, di cui ha orrore. Insomma è

l’essere contro il non essere. Questo è il problema! Ariete Amleto? Ariete Grisù? Grisù Amleto? E voi? Siete

già impazziti come Ofelia? Eppure non bisogna dimenticare che proprio questo rozzo e adrenalinico animale per cui provate un

tale inspiegabile sconvolgiment o ormonale – perché diciamocelo, probabilmente di questo si tratta, ormone! –

nell’astrologia seria è indicato come il segno del ‘pensatore’. Chi, l’Ariete?! Ebbene sì. ‘Cogito ergo sum’: solo un Ariete come

Cartesio poteva pronunciare questa frase. D’altronde ogni principio non ha forse origine sul piano mentale?

Difatti il pensiero arietino va inteso proprio in tal senso: come un processo che precede l’azione, fulmineo e

sempre acceso dal sentimento, o meglio, dal desiderio! Un altro illustre Ariete, Leonardo da Vinci, sosteneva

infatti che ‘ogni nostra cognizione principia dai sentimenti’. Niente di più lontano dalla logica e dalla fredda razionalità.

Sono fatti così! Ma quante probabilità ci sono che abbiate incontrato un novello Cartesio, un redivivo

Leonardo o una Gioconda in carne e ossa? Diciamoci la verità, poche. È assai più probabile che vi siate imbattuti in

uno di quei soggetti che agiscono semplicement e senza pensare, perché quella scintilla non l’hanno mai avuta o

peggio ancora se la sono già bruciata! Ciò nonostante, in clamoroso contrasto con la tanto decantata estroversione

del segno, dovete sempre tenere a mente che il vostro draghetto vive le sue emozioni su uno sfondo di perenne

timidezza ed estrema fragilità. Qualcuno di voi a questo punto sbotterà: l’Ariete timido? Fragile? Dopo

tutto quel che si è detto?! Il fuoco è fragile, ricordatevelo. Figuriamoci un fuoco appena nato come quello del primo

segno. È un fuoco bambino, quello dell’Ariete. (Nella vita reale si direbbe ‘immaturo’, ma non si può

sempre scivolare nella bieca realtà.) Ciò implica un aspetto del segno spesso non facile da comprendere, perché effettivamente

poco visibile: l’Ariete soffre di ‘incomprensio ne’. ‘Uno può avere un focolare ardente nell’anima e

tuttavia nessuno viene mai a sedervisi accanto. I passanti vedono solo un filo di fumo che si alza dal camino e

continuano per la loro strada’ confessa van Gogh. Anche qui non vorrete far credere al mondo di aver incontrato un

povero artista incompreso? Per carità, soffocate ancora una volta i nefasti impeti terapeutici con i quali vorreste tanto aiutare

l’incompreso a comprendersi, e tacete tutte quelle balle. Sì, balle, proprio quelle che in nome dell’amore tutti abbiamo detto e a cui tutti

abbiamo ciecamente creduto, con conseguenze a dir poco disastrose. Meglio che cominciate prima di tutto a

comprendere voi stessi. Se avete incontrato il vostro Grisù, si vedrà. E se il vostro drago, grazie alla sua focosità,

diverrà pompiere, tanto meglio per voi, per noi, per tutti. Attenzione però a certi Arieti violenti e irascibili. Altro che scintilla

creatrice! Energia implosa e collassata, buchi neri devastanti. Hitler era Ariete (per l’esattezza, un curioso mix

Ariete/Toro). Ma è meglio ribadire che malvagità e violenza nulla hanno a che vedere con la bellezza del sesso e dell’amore.

Vanno lasciate marcire da sole: dar loro seguito in qualunque modo le alimenta. Fuggite via e cercate altrove il

vostro Grisù, lasciando i mostri al loro destino.

La loro proverbi ale fama di

conquist atori

Tanto tuonare, e poi? Sappiate che l’Ariete è il re delle gattemorte. Ebbene sì. Le fiuta con una precisione infallibile nel

raggio di chilometri e compie titaniche imprese nel tentativo di sedurle. E la gattamorta non chiede di meglio che

adescare un ingenuo come lui, per poi fuggire al momento opportuno sdegnata e ritrosa. È necessario tuttavia

approfondire un minimo il concetto di ‘gattamorta’, altrimenti non ci capiamo. Dicesi ‘gattamorta’ o ‘profumiera’ colei che ne fa

sentire l’odore, ma non la dà. Per opportunismo, per zoccolaggine liofilizzata, per turbe sessuali o più semplicement

e per aver qualcuno che le sbavi dietro. La gattamorta infatti (che i giovanissimi lo imparino presto!) è tendenzialmen te insicura e

inconcludente: languida, fragile e irrisolta, diventa però improvvisame nte e ‘casualmente’ risoluta davanti a

portafogli gonfi e cavalier serventi. Di base è quanto di più distante possa esserci dal concreto, disinteressato

e prepotente Ariete. Ma a un Ariete basta sentirsi dire un ‘no’ per infiammarsi, è cosa risaputa, e il ‘ni’ della profumiera lo

invasa! Si spenderà allora in modo ciclopico per dimostrarle i propri sentimenti, per convincerla che si tratta di

Amore, vero, immenso e imperituro. Ma la profumiera esiterà con fare da gattina mortaccina lasciando intendere: ‘No, non so... se

poi mi lasci? E poi sono confusa, è un momento così delicato della mia vita...’ (manipolatrice opportunista: nella vita basta dire ‘no’,

netto e chiaro). Non è affatto diverso il caso del ‘gattomorto’. Anzi, peggio! Quante povere disgraziate, fingendo

emancipazion e e indipendenza, stanno dietro a uomini, o presunti tali, la cui sindrome di Peter Pan è il minor disturbo

comportament ale diagnosticato? Paraculi e opportunisti. Ma l’Ariete, donna o uomo, ci casca sempre e racconterà a

se stesso e agli altri una profusione di cazzate pur di giustificare quell’ennesim o ripetuto grande Amore. È una tragedia

ripetitiva e inutile, tipica dell’Ariete ma non solo, ed è tutto tempo sprecato, rubato alla gioia. Ascoltatevi piuttosto

quella deliziosa canzoncina della colonna sonora di Polvere di stelle nella quale Monica Vitti e Alberto Sordi cantano:

‘L’amore è un treno, che fila sereno. Per monti e per vallate fermate non ha... Aver vent’anni, amar senza affanni!’ Se

l’amore in gioventù diventa troppo spesso un affanno gratuito, c’è qualcosa di autolesionistic o che non va. Che cosa e

perché? Rispondetevi e non fatevi fregare. Se invece siete adulti e vaccinati, e sperperate once di anni e container di

energia dietro a certi soggetti, vi chiedo: è adulto non aver niente di meglio da fare?

Un po’ di serietà

È il momento di occuparci dell’ascendent e del vostro Grisù. A seconda dell’elemento

che si aggiunge alla furia arietina, saprete quale tipologie di tempesta vi attende: tornado, tsunami, terremoto o

tempesta magnetica. Ma voi non temete, giusto? Siete sempre quegli impavidi lettoriviaggiatoriinnamorati

della prima pagina? Certo che sì! Non vi siete ancora scoraggiati e siete arrivati fin qui: auguri! Ariete con ascendente di

Terra Un vulcano bipede, magma puro deambulante, pronto a esplodere facendo tremare il

suolo mentre la lava e le ceneri seppelliranno voi, novella Pompei. Se il vostro Ariete avrà un ascendente Vergine

misurerete la vostra relazione sulla Scala Richter. Inoltre, ma è un’inezia, sarà un soggetto completament e scisso: tenterà di

razionalizzare e ordinare quella parte di sé che ratio e ordine mai vedrà. In caso di ascendente Capricorno il bipolarismo schizoide del

soggetto si manifesterà con urla prolungate alternate a protratti mutismi, insomma una capra affetta dal morbo

della mucca pazza. Decisamente meglio il mix con il Toro, che invita al buonsenso stemperando ma non inibendo il

tipico carattere arietino: sarà un Ariete che ama cucinare. Dopo però dovrete chiamare un’impresa di pulizie. O

meglio, abbandonate l’appartament o. Ariete con ascendente di Acqua

Oh, Signore! Un Don Chisciotte innamorato, un Don Giovanni in perenne stato di commozione, Ofelia in piena

sindrome premestruale, Clorinda in mistica menopausa. Cosa succede se mettete l’acqua sul fuoco? Prima bolle e poi

evapora. Ecco fatto. Tutto il sentimentalis mo dei segni di Acqua, tutta la loro proverbiale sensibilità, verrà surriscaldata,

enfatizzata ma, in sostanza, evaporata! Un Ariete ascendente Cancro è una devastante marea emotiva, con

picchi d’umore tanto inutili quanto snervanti. In caso di ascendente Pesci state attenti: è il paziente ideale per

arditi studi psichiatrici, mentre vi bacia potrebbe scappargli una testata. Così, per raptus! Oppure mentre fate

l’amore potrebbe lanciarsi in un infervorato comizio citando Che Guevara, Marx, il papa e Cavour. Con lo Scorpione

l’abbinata è nucleare. Un tumultuoso oceano sotterraneo, tanto potente quanto pericoloso. Ma il troppo stroppia e

spesso quelli che avete di fronte sono individui dalla spiccata indole autodistruttiva. Eros? Di più, molto di più!

Ariete con ascendente di Aria Il vento attizza il fuoco e il fuoco scalda il vento. Nel migliore dei casi si tratterà

di una tromba d’aria, sì, ma di scirocco! L’ascendente Gemelli fa dell’Ariete un festoso prestigiatore i cui trucchi vi divertiranno

da morire. Se depone male, infatti, potrebbe segarvi in due per correre dal nuovo amore. Con ascendente Acquario

avremo un battagliero figlio dei fiori o un’amazzone New Age. Libertà, guerra, pace e amore, da praticare tutti insieme, sotto

il sole, nudi e subito. Con una Bilancia in corpo invece l’Ariete convive a disagio: una parte troppo stucchevole in un’altra troppo

mascolina. Comunque sia, una pazza, insomma. Inflessibile e priva di sfumature, combinando i due segni più

drastici dello Zodiaco, sarà una logorroica dittatrice che invece della frusta impugnerà rasi e merletti.

Ariete con ascendente Fuoco Come fare un bagno rinfrescante, nell’ora della canicola, tuffandosi

nell’Etna! Con il Sagittario si genera un fuoco mistico, del tipo ‘S’i fosse foco, arderei ’l mondo’, in puro stile Cecco

Angiolieri; religioso o laico, fuori dal letto manterrà la distanza garantita dal podio o dalla cattedra su cui crede di vivere. Ariete

al cubo, strano a dirsi, non è il peggio che vi possa accadere: infantile, dispotico, collerico, ma paradossalme nte

esasperato e smussato, anche solo dalle testate che darà ovunque. In abbinata con il Leone, ecco il peggio che vi possa

accadere! Tutto sommato, però, è gestibile, basta smaterializzar si quando cominciano il loro tipico

monologo autocelebrativ o: il problema è che lo fanno talmente spesso che dovreste smaterializzar vi di continuo. Allora perché

stare con loro? Mettetegli accanto una sagoma e godetevi la vita!

Se Cupido scocca la freccia

E siamo al nocciolo della questione. Questa benedetta freccia vi ha proprio

colpito? Attingendo dalla sua faretra, Cupido vi ha trafitto come e dove? Trattasi di colpo di striscio o ha fatto centro?

Siate onesti con voi stessi. A costo di risultare ripetitivo, dovreste aver capito che qualunque possa essere il vostro

curriculum eroticosentimentale, con l’Ariete vi state catapultando dritti dalla padella alla brace. Se invece in voi

l’infuocato dardo d’amor arde con tale ardore da non intimidir l’ardire, allora nessun indugio. Indossate una tuta ignifuga,

impugnate un parafulmine e via! Male che vada finirete cremati. L’Ariete, coerente al suo temperamento , vive di colpi

di fulmine. L’attrazione è immediata, senza possibilità di equivoci o di ambiguità, e questo semplifica le cose almeno

nella fase iniziale. Gli attizzate subito o mai. ‘Il desiderio era in colei che lo provocava o non esisteva. C’era fin dal

primo sguardo o non era mai esistito. Era l’immediata intesa sessuale tra due persone’ così scrive in L’amante

Marguerite Duras, Ariete. Giocatevi allora questa partita in modo sfacciato! L’Ariete non aspetta altro e non aspetta

mai. Lanciate il guanto della sfida e lui prontamente lo coglierà, trascinandovi su un campo di battaglia fatto di gioco, guerra e

sesso. Lì potrete valutare di che stoffa è fatta la divisa del suo desiderio, se i galloni sono autentici o posticci, se è un vero

condottiero, un’indomita amazzone o un povero invasato che si crede Cleopatra o Napoleone, nei casi più gravi a fasi

alterne! Ma soprattutto potrete capire se fra voi arde solo un tizzone di brace attizzato d’attizzamento o qualcosa di più. E quando

si tratta di quel fatidico qualcosa di più, le cose spesso non sono mai così immediate. Dovete essere pazienti e usare un

pizzico di furbizia. Per conquistare un Ariete DOC bisogna farsi conquistare, e corteggiarlo significa fare in modo che

lui vi corteggi. Uomo o donna che sia, l’Ariete deve dissiparsi in mazzi di fiori, cene a lume di candela, passeggiate al tramonto,

versi in stile Cyrano de Bergerac (il cui autore, Edmond Rostand, era, manco a dirlo, Ariete!) e innumerevoli altre titaniche

imprese romantiche. Può anche darsi che arrivi a compiere le sue performance simultaneame nte, al punto da ridurre in

schegge il sistema nervoso, il suo e il vostro. Insomma, vuole esplodere di romanticismo – o di quel che spaccia per

tale – per convincervi (e convincersi) di amarvi alla follia e poi smontare il mondo nel nome di cotale amore. Se invece sarete

voi a fare tutto questo, gli sottrarreste il merito della creazione dell’universo e lui vi bollerà scocciato come uno di quei soggetti

mediocri, melensi e appiccicosi. Nel giro di pochi giorni sarete ben che dimenticati. È impareggiabile

infatti nel giurare amore eterno e una volta raggiunto lo scopo – nel senso più copulativo del termine – rigiurarlo una

settimana dopo al nuovo, travolgente, mirabolante amore di turno. Senza malizia però, con assoluto candore e

altrettanta sincera convinzione di amare intensamente. Un vero e proprio Casanova! E di che segno era, secondo

voi, Giacomo Casanova? Sedurlo significa quindi ribaltare il gioco della seduzione. Scordatevi tuttavia le

sofisticherie. Casanova stesso afferma: ‘Una bella donna è cento volte più attraente quando esce dal sonno che dopo una

toeletta’. Non affidatevi quindi alle sottigliezze, non le nota neppure; non puntate sull’intellettual e, si annoia; non sfoggiate

intimo griffato, lo strappa. Ma soprattutto non cercatelo! Più gli state dietro e meno sarete interessanti. Che fare allora?

Mollategli l’amo e poi tirate la canna. Fateci sesso una notte e sparite per una settimana. Concedetegli slanci di pura

passione e subito dopo freddatelo con la più elegante indifferenza. Negatevi lasciandovi dietro una scia intrisa di sufficienza

distratta e allettante di erotica sfida. Impazzirà per voi! Insomma, dovete essere proprio un po’ gattamorta, è solo così che abbocca. Se

invece diventate una certezza, l’interesse crolla con la stessa immediatezza con il quale era nato. ‘Voglio il

giocattolo, ce l’ho, non lo voglio più’: questa è l’elevatissima dinamica del tanto decantato ardore arietino.

Il meccanismo non è affatto diverso nel caso di una gentile donzella: fondamentalm ente una donna Ariete,

per quanto eterea possa apparire, nasconde l’appeal di un Marine. Anzi, non lo nasconde affatto! E spesso incorre

nel fatale errore di calarsi troppo nel ruolo del maschio cacciatore, con le dovute tipiche controindicazi oni, ovvero

finire zerbino di qualche inetto smidollato. Ma questo gioco del mordi e fuggi quanto può durare? Che vita è? Può

essere divertente e adrenalinico per un po’, ma a lungo andare, diciamocelo, risulta demenziale. Insomma se è

vero che ‘in amore vince chi fugge’, è altrettanto vero che a un certo punto bisognerà pur smettere, altrimenti fuggiasco e

inseguitore saranno più probabilmente affetti da seri disturbi comportament ali che da amore. E di disturbati in giro ce ne

sono tanti, lo sappiamo bene. Ma bisognerà pur essere positivi: ci sarà sempre la possibilità che abbiate

incontrato un Ariete decente? Assolutament e sì. In tal caso, cosa fare? Nulla. Assolutament e nulla. Niente calcoli, né

psicologia, tantomeno astrologia. Niente di niente. Pura spontaneità: regola magnifica in ogni caso ma perfetta se

riferita al nostro Ariete. Il vostro amore sarà allora tanto passionale, quanto naturale. Le cose andranno da

sé con una fluidità che vi stupirà. State bene? Vi volete bene? E allora dov’è il problema? Capisco che il concetto possa

sembrare fantascientific o, visti i chiari di luna a cui siamo abituati, ma così è. Insieme andrete ovunque, nei posti più

disparati: vi consegnerà le chiavi di casa, della macchina, il PIN del Bancomat. Sarete soci. Gianni e Pinotto!

Questa è la sua idea di coppia. Soltanto una è la cosa che non dovrete fare mai: freddare il suo entusiasmo. Vi perdonerà

la prima secchiata, giustificherà forse la seconda, ma alla terza basta. L’avrete perso. Perché un Ariete è così che vi

ama, con autentico entusiasmo. Nonostante questo, permarrà sempre fra voi una latente aria di sfida, perché

‘L’amore è lotta’, scrive l’Ariete Kundera nell’Insostenib ile leggerezza dell’essere, aggiungendo però che ‘Amore

significa rinunciare alla forza’. E se un Ariete riesce in questa impresa, allora potrete dire di aver incontrato

davvero il vostro Grisù! Certo la perfezione non esiste e chi nasce tondo non muore quadrato. Scendete

quindi da quelle nuvole su cui già stavate fluttuando e mettete in conto i difetti: un Ariete, quando litiga, lo sente tutto il

vicinato. Sbraita, urla, sbatte i pugni e lancia oggetti, ma soprattutto dalla bocca gli sfuggono lingue di fuoco sotto forma di

parole assai pesanti. In quei cinque minuti può dire proprio di tutto. Il più chic scade nello schifo. E non chiedetegli di

abbassare la voce, è peggio! Meglio non ascoltare e non applicare la razionalità, altrimenti la cosa più ovvia sarebbe

indignarsi o spaccargli la faccia. Piuttosto fatelo sbollire con assoluta indifferenza – ci vuole il carattere adatto però,

non ci si può improvvisare – e dopo cinque minuti esatti, dieci per i più ipertesi, la furia sarà passata. Anzi potrebbe persino

guardarvi sorpreso: perché, è successo qualcosa? A quel punto mortificatelo con classe e che non se ne parli più: è

infatti incapace di tenere il broncio e non comprende le ragioni dei silenzi. (Attenti a un Ariete silenzioso, quello morde.)

Risse a parte, non pretendete mai dal vostro drago lavori domestici di una qualche precisione, a meno che non desideriate

che il vostro bagno venga distrutto per riparare la semplice perdita di un rubinetto. Dio ci scampi poi da quelli fissati con il

bricolage! Devasteranno tutto costruendo pericolosi aborti ingegneristici. E poi gli Arieti non spiccano neanche per

pulizia: non dico che siano zozzi, ma sono di quelli che pensano che le mani sporche rinforzino le difese immunitarie.

(Quindi, massima attenzione agli Arieti fissati con l’igiene!) Per quanto riguarda il sesso poi, dimenticatevi i preliminari.

Che cosa sono? Si friggono? Il sesso sarà rapido e furioso, brutalizzante e a rischio di denuncia. Vi ritroverete

assaliti nell’impazienz a di raggiungere l’orgasmo e le pratiche tirate per le lunghe infastidiscono persino le esponenti

femminili del segno. Sesso immediato, giocoso e animale, questo è il loro stile. Per le dolcezze caso mai c’è tempo dopo. Infine,

per quanto riguarda la fedeltà l’Ariete tendenzialmen te è monogamo, ma un po’ Don Giovanni lo resta sempre, persino con il

passare degli anni. Quindi fatevi i conti, giunti a questo punto spetta a voi ammettere di che pasta siete fatti. Se siete di quelli che la casa

deve esser perfettina, i bambini compostissimi e non ci si può girare per strada a guardare un bel culo, allora lasciate stare:

non fa per voi. Vi prego, increduli scettici, non vi ostinate! Poi non dite che non vi avevo avvertito. Fatelo per il bene vostro,

dei vostri figli, dei vostri amici, dei vostri parenti, conoscenti e vicini di casa, per il bene di automobilisti e pedoni che transiteranno

per la vostra via durante le vostre liti, per i colleghi, per tutti insomma. Fatelo per il bene dell’umanità. Desistete! Ma chi si è spinto

nella lettura fino a questo punto, difficilmente desisterà. Teneteci allora aggiornati sui vostri spostamenti, almeno ci

terremo alla larga noi per poter sopravvivere!

Segno per segno

Ariete Strano a dirsi, ma può funzionare. Si tratterà però di Arieti molto

smussati, soggetti molto sfaccettati che possono risultare complementar i e trovare comune ardore nel quid arietino.

Sono coppie rare, ma esistono. Viceversa, due Arieti puri si annoiano fra loro. Non c’è gioco. Toro

Può funzionare. Meglio lui Ariete e lei Toro, però. Ogni tanto l’Ariete avrà qualche crisi di profonda insofferenza

per l’ottusità taurina, tuttavia se il Toro non esagera con la sedentarietà, tutto si risolverà presto. Il

pericolo vero sono i chili di troppo che entrambi metteranno su a dismisura. Gemelli

Sì! Per far sesso, parlare di come è stato farlo, di come rifarlo, raggiungere gli amici e mandarsi SMS hard durante la serata.

Insomma un allegro, perenne cinguettare di sesso. Non male come coppia! Peccato che potrebbe distrattamente

capitare che ognuno si metta a cinguettare con qualcun altro... Cancro

Mah, chissà... Luna e Sole. Un bel contrasto, decisamente erotico. Il problema è come reagisce il Cancro dinanzi alla

furia del partner. Si chiude a riccio? Si ritrae tipo anemone? Quanto gli dura lo stato di morte apparente? E

l’Ariete è disposto ad aspettare? E soprattutto, quanti sottili dettagli dell’altro è in grado di cogliere? Uno

su mille? Ce la fa? Leone Impossibile. La donna Ariete è troppo mascolina per

l’uomo Leone e la donna Leone troppo regale per l’uomo Ariete. Se tuttavia scatta la scintilla, mai dire mai, sarà

una guerra fra piromani. Vergine Difficilissimo, ma non impossibile. Le secchiate gelide della

Vergine sono insopportabili per un Ariete. A sua volta la Vergine rasenterà l’ischemia dinanzi alle performance animalesche

del partner. È una coppia difficile e per funzionare richiede personalità di un certo tipo, in grado di giocare il ménage sul

piano dell’ironico conflitto. Se ciò accade, è una coppia superba! Bilancia

Si ameranno finché non si uccideranno, uniti nell’intransige nza. Un Ariete alla fine potrebbe imbottire di tritolo i

guanciali in seta dell’amata Bilancia. Ma lei, come nei migliori film dell’orrore, continuerebbe a parlare

anche testa.

senza

Scorpione Un erotico, strepitoso braccio di ferro. Ma vince lo

Scorpione, perché gioca sporco. Meglio pertanto che si tratti soltanto di sesso, sarà fantastico. Viceversa un Ariete si

ritroverà con tutte le corna, di nome e di fatto, carbonizzate. Sagittario Ottimo. capiscono

Si

perfettamente: il Sagittario ammira l’indomito Ariete e l’Ariete adora la saggia e più illuminata passionalità del Sagittario.

Ognuno trova nell’altro un rimbalzo di entusiasmo. Unico problema la dispersività del Centauro contro

l’immediatezz a di Grisù. Capricorno Dipende. Se la donna Capricorno è del tipo comico, sarà

perfetta per un Ariete. Viceversa l’unione è quasi impossibile. Alla prima lite il Capricorno si chiuderà in un

impenetrabile silenzio incomprensibil e per il partner. Due mondi troppo diversi. Acquario

In teoria no. Sono opposti nelle questioni di fondo, in più l’egoismo naturopata dell’Acquario risulta troppo freddo per il caliente

egocentrismo dell’Ariete. Eppure si divertono molto insieme. Pertanto Ariete lui e Acquario lei, nella pratica, potrebbe

anche funzionare; al contrario è invece meno probabile. Pesci Un fisico

delirio, e

psichico. A meno che non si tratti di caratteri particolarment e ‘risolti’ – cosa rara – saremo di fronte a un perenne

rigurgito neurologico, con slanci di idealismo, fiotti di misticismo, sesso compulsivo e dipendenze varie. Nella

lista nozze dovrebbe essere inclusa la terapia familiare. Eppure, quando un amore simile funziona, è la meraviglia del

caos che sposa il caos, diverso e complementar e.

La pratica rende perfetti

Più che un mosaico di realtà, si tratta di lapilli scottanti di chi con un Ariete ha condiviso e

continua a condividere tanto, troppo! Solo i protagonisti possono testimoniare l’autenticità di quanto riportato.

Sono tutti sopravvissuti. E tutti insistono su un punto: ‘Com’è possibile?’

Da trent’anni moglie di un Ariete: «Quando gli prendono i cinque minuti, io spalanco la veranda e mi siedo sul terrazzino.

Appena finisce vado a farmi una passeggiata. Puntualmente mi chiede: ‘Dove vai?’ E io: ‘A ritirare i soldi degli spettatori!’»

Arietina invita in palestra la sua migliore amica per mostrargli il suo nuovo amore: Arietina (impaziente):

«Allora? Che te ne pare?» Amica: «È un’offesa alla tua intelligenza». Arietina: «Ma che dici?! Da cosa lo capisci,

scusa? Se non avete nemmeno parlato!» Amica: «Ma secondo te uno in tuta mimetica, con i capelli tinti biondo platino

e gonfio di Dio sa cosa, è forse Einstein?!» Arietina in vacanza con amici: «Partiamo insieme e poi?

Non capisco perché non dovete fare quello che dico io!» Socia di un Ariete: «Quando durante una

riunione vuole farmi capire qualcosa di nascosto, è un disastro! Se la gente normale in tali situazioni accenna impercettibili

movimenti, lui no. Strizza l’occhio in stile tic, storce la bocca con spasmi tipo ictus e accompagna il tutto con un movimento

oscillatorio ammiccante della spalla. Ma si può?!» Marito Ariete appassionato di giardinaggio:

«Non capisco che fastidio ti dia la terra per casa! In giardino non mangiamo con l’aiuola accanto al

tavolo? E ti fa forse schifo?!»

Eloquen ti esponen ti del segno

Per concludere, ecco alcuni poderosi crateri, in ordine sparso. Nomi celebri

per i motivi più svariati, sfolgoranti esempi di tutte le possibili sfaccettature del segno descritte fin qui. Esiste un dato che li

accomuna, oltre al segno, ma che il segno conferma. Un dettaglio che ritorna in ognuna di queste vite.

Sarah Jessica Parker, Mina, Dario Fo, Charlie Chaplin, Marlon Brando, Tinto Brass, Quentin Tarantino,

Serena Autieri, Benedetto XVI, Claudia Cardinale, Harry Houdini, Elena Sofia Ricci, Ewan McGregor, Gian Maria

Volonté, Gregory Peck, Alessandro Preziosi, Herbert von Karajan, Nilla Pizzi, Franco Battiato, Alcide De Gasperi,

Jean-Paul Belmondo, Alda Merini, Claudio Cecchetto, Caterina Caselli.

‘Il difficile non è raggiungere qualcosa, è liberarsi dalla condizione in cui si è.’ Marguerite Duras

Toro ovvero il Ruminante

Qualora la natura abbia stimolato in voi un amoroso

appetito verso questo massiccio esemplare dello Zodiaco, mai come in tal caso potete rilassarvi ed essere astrologicame

nte ottimisti: difatti il temperamento taurino, per lo più semplice e privo di senso della competizione, ben si accorda con tutti i

segni e rare sono le unioni sconsigliate. Ah, che bellezza! Contrariame nte ai restanti segni, quel che occorre davvero

approfondire è piuttosto il vostro temperamento . Quali sono le vostre inclinazioni? Quali i vostri ritmi, le vostre paranoie e

soprattutto le vostre aspettative sulla tanto abusata parola ‘amore’? Non fate i vaghi e siate onesti. Per caso siete

alla ricerca di avventure vorticose e struggenti passioni, o magari voli pindarici e languide carezze? Perfetto, allora

cambiate amore e cambiate segno. Non c’è nulla di più estraneo al romanzo d’amore della concretezza taurina.

Eppure gli esponenti di questo segno trasudano sensualità e godimento. Succosi e freschi come una fetta di anguria, buoni

e genuini come un piatto di fettuccine al ragù, succulenti come una superba bistecca al sangue. E voi

avete già l’acquolina in bocca, altrimenti non sareste tanto intenti a leggere, insistendo nell’approfondi re nozioni più

gastronomich e che affettive, più zoologiche che sentimentali. E allora che fare? Lungi dallo scoraggiarvi, l’invito è

quello di fare chiarezza con voi stessi. Un consiglio che è sempre opportuno ma che in questo caso diventa necessario, perché il Toro

questo esige: cose chiare, pratiche e concrete. Facciamo così: prima leggete il profilo del vostro segno – e del vostro

ascendente – e poi tornate qui. Tanto non si sposta. Il capitolo e il Ruminante. E attenti: il Toro in ascendente potrebbe

trasformare il più leggiadro dei segni in una libellula di piombo!

Come funziona no

Premessa fondamen tale Forse potete guidarli. Spingerli mai!

Il metabolismo di un Toro è basico. Mangia. Dorme. Si accoppia. Si accoppia.

Dorme. Mangia. Nella versione più ardita e pirotecnica può fare le tre cose contemporane amente. La ‘linearità’ del

Toro tuttavia non fa di questo soggetto una sorta di ameba priva di attività cognitiva. Non esageriamo. Non proprio

un’ameba: diciamo un’ameba intelligente. Suvvia, si scherza! Lo sanno tutti che gli animali hanno fior di neuroni e il

Toro è un animale, su questo non c’è dubbio. Ma di che tipo? L’andatura ciondolante, la stazza quasi mai esile, la mascella in

stato di placida e perenne masticazione, l’occhio tondo e lo sguardo acquoso. Tutto lascia pensare a un bue giulivo o a

una mucca alticcia. Manca solo la campana al collo e un muggito di tanto in tanto. Ma l’aspetto del Ruminante non deve

indurci a trarre semplicistiche conclusioni. Bisogna prima analizzare singolarmente ogni segmento del suo trifasico bioritmo e solo

allora emergeranno sconvolgenti sorprese che ci porteranno a rivoluzionare del tutto i nostri bovini preconcetti. Siete pronti?

Fase A. ‘A’ come ‘alimentazione ’. Il Toro mangia, sempre. Non si tratta di fame nervosa, ma di un

continuo appetito spalmato come paté sulle ore della giornata, ventiquattr’ore su ventiquattro. Non è raro

difatti che questi soggetti, in piena notte, si dirigano verso la cucina, aprano il frigo e consumino quel che sono soliti definire

un ‘piccolo spuntino’. Quelle due polpettine della sera prima, quel pezzettino di parmigiana di melanzane, quella fettina

di crostata... Che sarà mai?! Satolli, dopo aver trangugiato ciò che per molti equivale all’apporto calorico di un’intera

giornata, tornano a letto. E mentre noi, mammiferi apparentemen te più evoluti, soffriamo di reflussi, gastriti, ernie

iatali, bruciori, gonfiori e acidità varie ed eventuali, loro niente! Digeriscono pure le pietre e in fondo in fondo, soffritte e con un po’ di

sugo, mangerebbero anche quelle. Tuttavia il Toro non si limita semplicement e a mangiare. Generoso e conviviale

com’è, raggiunge il suo massimo godimento nel rimpinzare di cibo gli altri, e infatti adora cucinare. Ma una domanda si insinua

sibillina: come mai nessuno chef rinomato è del Toro? Errore astrologico? Tutt’altro! Il Ruminante è sì un soggetto che vive con

indiscussa passione l’arte culinaria, ma vi aggiunge purtroppo quella forfettaria, onnicomprensi va e spicciola inventiva,

tipica del segno, dando origine il più delle volte a delle vere e proprie mostruosità alimentari. Pietanze fuorviate,

trovate e impastoiate, servite come ricette impeccabili davanti alle facce allibite dei commensali. Nonostante

questo, fra ascendenti e altro, è astrologicame nte possibile impiattare di tutto e non si possono escludere quindi

miracolosi casi in cui i fornelli si trasformano in tele bianche nelle mani di un artista. Ne attendiamo ancora testimonianza.

Comunque vada, arte oppure obbrobrio, capolavoro o crosta, una cosa è certa: si mangia. E fra un pasto e

l’altro si dorme. Fase B. ‘B’ come ‘buonanotte’. Il sonno è salute. Ma la consequenzial ità tra la fase A e la fase B,

ovvia per chiunque, non è poi così scontata nel caso dei Tori. Il Ruminante in realtà non è affatto incapace di controllare il

sonno, al contrario su questo punto rivela capacità del tutto superiori a noi umani, riuscendo nell’incredibile esercizio del

cosiddetto ‘sonno a comando’. Cinque minuti di inattività? Click e si addormenta. A comando, appunto.

È un classico vederli dormire prima ancora che l’aereo decolli. Chi soffre l’aereo li odia, non parliamo poi di chi

soffre d’insonnia! Dormono in macchina, in pullman, sugli scogli, in spiaggia sotto il sole rovente e in mare distesi su un

materassino, ovviamente al cinema; infine, a teatro, alcuni eccelsi esemplari possono raggiungere stati di morte apparente,

scongiurati talvolta solo dal loro russare tuonante. Sarà forse in conseguenza di questa continua

ricarica che dispongono di una riserva illimitata di energia? Fra cibo e sonno, può darsi. Ma un dato è certo: posseggono

una tempra fisica eccezionale che, abbinata a una martellante insistenza caratteriale, li rende inarrestabili

laddove gli altri crollano, sul lavoro come in famiglia. Feste varie, matrimoni, Natale o Capodanno... più le ore

trascorrono, più loro si ricaricano. E quando tutti gli altri si accasceranno qua e là, buttati sui divani, riversi negli angoli o

collassati su ogni improvvisato giaciglio, un Toro che si rispetti proporrà alle sei del mattino: «Che si fa, ci

facciamo due spaghetti?» Al solo udire questa frase qualcuno avrà i conati, ma c’è sempre qualcun altro dell’umana fattoria che

accetterà la proposta. Sarà così che molto probabilmente nascerà il vostro amore. E a proposito di amore, eccoci

giunti alla Fase C. ‘C’ come ‘copulazione’. Consideran do il movente intellettuale che vi spinge nella lettura, vi interesserà

sapere che ciò su cui i Tori trionfano per possanza, dulcis in fundo, è proprio il sesso! Ebbene sì: Tori di nome e

di fatto! Al femminile ‘Vacca’ suona male, quindi le definiremo delle ‘Torere’ nell’arena dell’eros. Al maschile o al femminile,

comunque sia, si tratta di goliardici ed epicurei professionisti dell’ars amandi. E qui ogni ironia si sopisce, semmai sulle

labbra compare un sorriso malizioso, mentre l’acquolina viene pensando a ben altro...

Il Toro infatti, con l’Ariete e lo Scorpione, si pone nella triade dei segni più ‘sessuosi’ dello Zodiaco, ma si

distingue dai due colleghi per resistenza e modalità: il sesso per lui è puro piacere. Come il cibo. Insomma, in un tentativo di serietà

psicologica, il Toro si potrebbe freudianament e definire un segno ‘orale’, in ogni senso. Ma che avete capito?! Qui si sta parlando

sul serio e infatti, sorpresa delle sorprese, udite udite, rullo di tamburi e fiato alle trombe, di che segno era secondo voi

Freud? Per la precisione, in un arrestabile moto di professionalità astrologica, il padre della psicanalisi era un Toro ascendente

Scorpione, e non poteva essere altrimenti. Lo Scorpione equivale agli abissi del sesso, mentre il Toro nello Zodiaco ‘fissa

i valori di ciò che si forma e si sviluppa’, per usare la definizione di André Barbault. E cosa ha fatto Freud con la

sessualità, se non questo? Eccoci al punto: quella stessa energia che nel Big Bang dell’Ariete era ancora caotica, nel

successivo segno di Terra perde la sua libertà, per condensarsi nella materia. La materia va stabilizzata, regolata e in un certo

senso ‘delimitata’. Il Ruminante incarna proprio questo processo, abbinando la solidità fisica alla praticità del pensiero.

E persino quando la natura della sua mente è speculativa e filosofica, non perde mai quella matrice di concreta organizzazion

e della realtà: basti pensare al materialismo storico di Marx e alle ‘categorie’ di Kant, ovviamente due Tori.

Attenti, però: se il Toro è comunemente considerato un segno positivo, basta girare di poco la polarità di questa

energia terrena e vitale per arrivare all’opposto. Se solo la necessità di ‘recintare’ degenera, la bramosia del

Toro potrebbe diventare patologica e distruttiva, fino a raggiungere mortifere aberrazioni. Hitler era un particolare mix Toro/Ariete,

una bestiale macchina di distruzione. Anche in una sede sciocca come questa, meglio ricordare. Poi la memoria è una delle

caratteristiche del segno, non siamo affatto fuori tema. I Ruminanti ricordano tutto. Non si tratta di una memoria

selettiva o creativa, bensì metodica e ripetitiva, strettamente connessa con la loro cocciutaggine che rende impossibile

piegarli al volere degli altri, ma solo alle regole. In quelle sì, ci danno dentro con piacere. Quasi fossero bulldozer viventi,

avanzano con passo cadenzato e inesorabile con una voce che è il motore di un trattore, un martello pneumatico,

almeno finché non ottengono quello che vogliono, cogliendo l’altro per sfinimento. E se per caso vi danno un consiglio che

voi non coglierete ma che con il senno di poi si rivelerà sciaguratame nte opportuno? «Io te l’avevo detto!»:

sentirete questa frase pronunciata incessanteme nte, ripetuta di continuo, finché non crollerete. Una volta finito di

leggere questo capitolo, attenti quindi a non ascoltare certi consigli insistendo nel fare di testa vostra: probabilmente

, più che un Toro, conquisterete un tangibile, concreto esaurimento nervoso. E solo a quel punto un’esile vocina

potrebbe uscire dal libro dicendo: «Io ve l’avevo detto!»

La loro proverbi ale concrete zza

Sul fatto che siano persone concrete, non c’è dubbio. È un concetto assodato, detto e

stradetto. E fin qui niente di male, ben venga anzi. Il dato drammatico subentra non appena si tenta di coniugare tale

loro ‘virtù’ con un altro concetto, quello di ‘verità’. Allora scolpite a caratteri cubitali sul muro della vostra cucina

queste parole: qualsiasi cosa possiate dirgli, il Toro avrà sempre e soltanto la sua verità soggettiva, quella oggettiva non

rientra nella sua concretezza. Partendo da questo presupposto, potete scornarvi fino alla consunzione;

potete disperarvi, strapparvi i capelli e le vesti adducendo prove inconfutabili delle vostre ragioni.

Niente! Il mulo quella strada conosce e solo quella percorre. Non sono contemplate altre possibilità. Nemmeno

l’evidenza può indurli a prendere in considerazion e altre verità, anche se parzialmente coincidenti con le loro. Non parliamo

poi dell’astrazione ! Che cos’è, si mangia? Saranno anche concreti, scusate, ma sono altrettanto

ottusi! Sì, ottusi, ma di un’ottusità così ottusa da portarvi all’esasperazi one! Piantano i piedi come un asino inchiodato al

suolo e nulla li smuove: c’è gente a cui sono venuti i tic e gli attacchi di panico a forza di subire l’ottusità taurina! Ma

loro continuano, ruminando la loro verità e il vostro sistema nervoso. E se persino il Padre Eterno squarciasse le nubi e

indicasse con un Suo Dito la Verità, un Toro potrebbe alzare lo sguardo bovino, osservare il Buon Dio e continuare per

la sua strada, poco convinto della ragionevolezz a della Sua indicazione. Come se non bastasse, in nome della loro tanto

lodevole concretezza, sono poi capaci di un’altra irritante abitudine, che si riassume nel motto ‘Massimo

rendimento, con il minimo sforzo’. Per spiegare il concetto, non è il caso di scomodare complesse analisi di economia: si

tratta semplicement e di un concentrato, raccapricciant e e paradossale, di pigrizia e operosità, finalizzato a

rifuggire qualsiasi variante in grado di sottrarre tempo ed energia al loro trifasico ciclo vitale.

Per concludere questo avvincente paragrafo, un dubbio: la loro altrettanto proverbiale fedeltà è autentica, o

forse è figlia della loro ‘concretezza’? In pratica, non tradiscono per amore o per pigrizia?

Un po’ di serietà

Non si può certo dire che finora tutta la faccenda sia stata affrontata in modo poco

serio. Partendo proprio dalla realtà biologica del soggetto di cui ci stiamo occupando, sono stati riportati

comportament i, abitudini e dinamiche ben precisi. Con altrettanta precisione, adesso è il momento di approfondire l’ascendente

del nostro Ruminante, in modo da valutare con esattezza quale tipo di erbivoro potreste trovarvi dinanzi.

Comunque sia, una cosa è certa, è sempre un animale! Toro con ascendente di Acqua

Divoratori emotivi, c’è solo da sperare che non divorino voi. L’emotività cancerina nel corpo taurino enfatizza la

sfera sensoriale: tatto, odori e gusto verranno esasperati, mentre la vista di una carbonara ben fatta potrebbe

commuoverli. Se volete mettere su famiglia, il Toro ascendente Cancro è uno dei migliori profili dello Zodiaco, ma

attenti, non è mai il caso di far loro tagliare cipolle: piangeranno per un paio di mesi. Toro/Scorpi one è invece

una creatura nata per donare godimento sessuale oltre ogni limite e aspettativa. Qualunque amante in confronto vi

sembrerà un merluzzo scipito, e persino il più navigato attore porno potrebbe confondersi e scambiare il sesso per

amore. Ma se è amore, beati voi! State però attenti alla possibile tendenza autodistruttiva di questi soggetti, incentrata

proprio sull’alimentazi one. Con ascendente Pesci il Ruminante soffrirà di una leggera, appena

accennata, scissione fra reale e irreale, vero e immaginato; sarà una sorta di ronzino, e un ronzino ruminante potrebbe

essere proprio Ronzinante, in cerca del suo Don Chisciotte o di Sancho Panza. Toro con ascendente di Aria

Alleggerire la dieta non guasta, ma a volte devasta! In caso di abbinata con l’Acquario, si crea una personalità eclettica, priva

di passionalità, ma con una spiccata fame di conoscenza; magari un turista enogastronom ico, un

viaggiatore cerca nutrimenti fisici mentali, bilico fra bisogno assoluta stabilità quello

in di e in il di e di

perenne libertà: insomma, una zebra con problemi di tiroide. Con l’ascendente Gemelli, qualunque sia

l’animale, avremo il potenziale profilo del perfetto bigamo: tutto solido, concreto e doppio. Toro/Bilancia

potrebbe essere una sorta di cinciallegra di duecento chili, fisici e psicologici, in grado di portarvi alla pazzia;

appassionata nel realizzare torte particolarment e decorate, le sfornerà doppie: una da mangiare, l’altra da contemplare.

Toro con ascendente di Fuoco Sangue nelle vene e ipertensione arteriosa. Con l’ascendente Leone, il Toro

diventa un affamato di lussuria e desiderio, lievemente, ma giusto un tantino, possessivo e geloso, e talmente

egocentrico che nell’arena pretenderà di indossare costume e mantiglia, griffati ovviamente. In connubio con il

Sagittario potrebbe venirne fuori un dietologo, reale o metaforico, di quelli che sanno tutto e che a tavola vi correggono su

ogni cosa, dispensando preziose nozioni e validi consigli che però si guarderanno bene dal seguire. Il mix Toro/Ariete lo

si riconosce facilmente per la pressione minima a 240 e la massima intorno ai 300350; eccessivo e infantile, meglio stargli

alla larga quando comincia a vedere rosso e fumare dalle narici. Toro con ascendente di Terra

Ovvero Ruminante ascendente altri ruminanti. Conferma ogni caratteristica del segno, in nome di una coerenza

direttamente proporzionale alla pesantezza e all’impossibilit à di cambiamenti. Meglio con ascendente Vergine, così il

mulo avrà un’anima razionale, o presunta tale. Con un Toro/Capricor no ci troviamo dinanzi a una sorta di gnu affetto da

incomunicabili tà e ossessioni varie. Infine Toro ascendente Toro: soltanto a nominarli c’è bisogno

dell’omeprazol o!

Se Cupido scocca la freccia

Come si è detto in apertura, se fra voi e il Ruminante si sono smossi certi appetiti,

che si tratti di languorino o di fame atavica, a nulla servirà agitarsi o elaborare tattiche, sempre fuorvianti e in

questo caso del tutto inutili. Con il Toro infatti fareste meglio a rimanere placidi e tranquilli, aspettando che gli eventi

facciano il loro corso, con naturalezza e senza forzature. Ma non vi pare meraviglioso? Fosse sempre così...

Attenti però ai numerosi casi di ‘mucca pazza’, i cui sintomi sono facilmente diagnosticabili grazie a comportament i tutt’altro che

amorevoli e naturali. In tali circostanze scappate via lontani anni luce. Se invece restate, bisognerebbe prima capire da quale

morbo siete affetti voi per subire tali tipi di attrazione. Curatevi. Tuttavia questo è un paragrafo dal titolo ottimistico nel

quale, nel vostro interesse e in onore alla genuina bellezza del segno, verranno presi in considerazion

e solo casi di sana e robusta costituzione, affettiva e mentale. Quasi un’utopia in tempi di sessualità

plastificata, virtuale e con pochi e scadenti fatti, mentre un Ruminante DOC proprio questo pretende: fatti.

Concreti e tangibili. L’attrazione taurina funziona in modo prettamente sensoriale: si accende con l’olfatto e con

il tatto, e persino la loro vista è in grado di annusare e toccare. Non aspettatevi però moti intellettuali, afflati mistici e

colpi di fulmine. Il Toro è sensuale ma non sensibile, appassionato ma non passionale. Intuisce, ma con la pancia – ma dai! –

poiché non è né emotivo, né cerebrale. Simpatico e socievole, se gli gustate vi soppeserà: starà lì e vi guarderà allegrotto.

Certo avrà pensato subito al sesso, difatti la prima cosa che di voi avrà soppesato, che siate uomo o donna,

saranno proprio le vostre cosce e il vostro culo (sedere, scusate, sarebbe ipocrita). Ciò non significa che il

Ruminante reprima i suoi istinti mettendo in atto contorti meccanismi di dissimulazion e. Al contrario, è schietto e diretto, ma

diffidente e pragmatico: ‘Ogni cosa a suo tempo’, ecco un altro suo tipico motto. Sulla tempistica erotica del

Toro tuttavia è necessaria una precisazione: in certe occasioni è abbastanza facile che questi stessi soggetti

finiscano a letto con voi la stessa sera in cui vi siete conosciuti. Forse non fa parte anche questo della ‘naturalezza delle cose’,

del sano e piacevole modo di concludere una altrettanto piacevole serata? Tuttavia a una simile ouverture il

Ruminante darà un valore approssimativ o: anche se è stato eccezionalme nte bene con voi, non farà come un Ariete o un

Cancro, pronti l’indomani a giurare amore imperituro; lui prenderà la cosa per ciò che è, buon sesso, e difficilmente cambierà idea

sulla presunta serietà della vicenda, che probabilmente così seria non è. Insomma, per il Toro una scopata è una scopata! (Mi scuso ancora

per la crudezza, ma il Ruminante si esprimerebbe esattamente così, per cui mi attengo alla professionalità astrologica.)

È bene ricordare sempre che vi siete imbattuti nell’unico segno dello Zodiaco che in amore non si fa film. Se siete voi a

farveli, non fugge, si limita a scacciarvi con la coda come mosche fastidiose, finché non vi assesta un calcio!

È più opportuno quindi che, tra un aperitivo fra colleghi e una cenetta con amici, l’atmosfera si riscaldi da sé. State molto

attenti al linguaggio del corpo: quella toccatina della mano, la spalla accanto alla spalla, quel massaggino, quella

carezza, tutti segnali che un Toro coglie e ricambia, fino a giungere a un abbraccio che scivola sulla schiena fino a lambire la natica.

Mano decisa e risoluta, niente mano morta! E dopo? Non spererete di cavarvela con una banale palpatina? Se volete conquistare

un Toro lo dovete ghermire con semplicità. E secondo voi, va preso per le corna o per la gola? Molte donne del segno

replicheranno la solita solfa, che loro vanno prese per la testa... ma quando mai! Mettetegli davanti un bel ‘manzo’ e sono cotte!

Altra ipotesi potrebbe essere prenderle al lazo, tipo cowboy. Ma a meno che non siate esperti mandriani, meglio

affidarsi a una sontuosa e abbondante cena. (Mi sento sazio solo a sentir parlare ancora di cibo, ma non c’è niente da fare.)

Desistete dal farvi venire in mente guizzi culturali come una mostra, un cinema o chissà che altro... sì, bello, ma il loro pensiero

sarà uno, duplice nella forma e unico nella sostanza: quando e dove si mangia? Se decidete per il ristorante,

allora scartate quelli New Age, nouvelle cuisine o comunque alternativi; anche il cinese non va. La migliore trattoria

casereccia del centro farà di certo al caso vostro. Qualora optiate invece per un invito a casa, non vi azzardate a servire una

cenetta risicata su una tavola apparecchiata in modo mediocre: anche un sex symbol verrebbe cassato.

Una volta a tavola, preparatevi a mangiare: tutto e di gusto. Ogni boccone assaporato con goduria sarà una

freccia di Cupido. Se siete fissate con la linea o palestrati con proteine e carboidrati contati, gettate la maschera e

arrendetevi: una donna che non mangia per il Ruminante è frigida, malata e non sarà mai una buona madre; mentre un

uomo attento alla linea è tirchio, finto e represso. Durante la cena guardateli dritti negli occhi ma soprattutto,

prima di stramazzare al suolo, ingurgitate ogni tipo di digestivo e litri di caffè, perché adesso vi aspetta il

momento fatidico. Vi ricordate del trifasico bioritmo su cui ci siamo dettagliatame nte soffermati?

Fase C, e non si discute. Se con qualunque altro segno a questo punto è sempre bene valutare, ponderare magari –

forse, dipende, anche perché sto per vomitare o mi verrà un infarto – con un Toro ci dovete provare per

non venire accusati di essere asessuati. Tutt’al più vi concederà una seconda possibilità, ma alla terza vi bollerà come

profumiera o impotente. Quindi datevi da fare, e bene! Niente roba scaduta o di seconda scelta. Niente succedanei. Niente brodini.

Giunti fra le lenzuola il banchetto sarà ancora più abbondante, traboccante di piacere e sensualità. Tranne rare

eccezioni, sarete travolti da amanti in grado di coniugare forza e tenerezza, resistenza e coccole. Un distillato di

goliardia e godimento, nel ricevere e nel dare piacere (ogni dettaglio è fuori luogo in questa sede). E quando infine sarete

troppo ebbri per continuare a bere alla coppa dell’Amore, chi fuma si conceda una sigaretta, perché poi si ripassa alla

fase A oppure B, per poi ritornare alla C. Avete capito di che stazza dovete essere fatti? Non ci si può improvvisare.

L’indomani, se non siete al pronto soccorso per una lavanda gastrica o in ortopedia per altre conseguenze, si parlerà

chiaramente di quello che c’è o non c’è fra voi. Le sue carte e le vostre lastre saranno sul tavolo ben scoperte, e il Toro

pretenderà da parte vostra assoluta chiarezza: o si gioca o si fa sul serio. Basta saperlo. Se decantate quindi

l’esigenza di assaporare un amore dal carattere corposo e compatto, inutile poi lamentarsi dell’assenza di bollicine,

così come non sarà l’effervescenz a dello champagne a farvi digerire due quintali di carne. Nella placidità taurina si

nasconde, poi nemmeno tanto, il seme della monotonia. Siete davvero portati per questa vita? Basta la consapevolez

za, come vi ho ribadito con ruminante insistenza fin dal primo rigo. Anche il Toro farà le sue valutazioni, e fra gli elementi

che terrà maggiormente in considerazion e ci sarà la vostra disponibilità economica. È raro che si leghino a

qualcuno per interesse, ma è altrettanto raro che si scelgano un partner spiantato o figlio dei fiori. ‘Due cuori e una capanna’

non è storiella per un Toro, e il fattore soldo è fondamentale nella buona conduzione della fazenda. Non a caso sono

considerati i ‘banchieri dello Zodiaco’. Sulla fedeltà, nemmeno a dirlo, non si transige. Un tradimento viene vissuto dal Ruminante

come la negazione di sé e della propria importanza nella vita del partner. Tutto chiaro? Nessuno vuole sapere

se giungerete a pronunciare il fatidico sì (fosse solo per non dover pensare al banchetto nuziale!), ma è molto probabile che

ci andrete vicino. Se dovesse accadere sarà ancora più probabile che sarete felici, perché vi sarete scelti in modo

spontaneo, fisiologicamen te predisposti l’uno all’altro, e la gioia di vivere sarà al primo posto. Avrete accanto una delle poche

persone capaci ancora di svegliarsi al mattino felici per il solo gusto di stare al mondo. Il piangersi addosso non è contemplato

e, quando il Toro soffre, lo fa in silenzio. Lavoratore caparbio, generoso e disponibile, magari possessivo e parsimonioso

nell’esternare i sentimenti più intimi, tuttavia dice sempre quello che pensa, altrimenti tace. Infine una caratteristica su tutte: il Toro

non ha paura. Il coraggio forse lo si può imparare, l’assenza di paura no. È una condizione, ben lontana dall’incoscienz

a, che nasce nello spirito di chi ne è capace, altrimenti niente. Dietro l’apparente ironia della taurina vita quotidiana, si

celano difatti persone capaci di una forza e di una potenza di sentimento che va ben oltre la semplice sensibilità. Un

amore solido, di roccia. Tenero, come la carezza di un padre. Inamovibile come il pensiero di una madre. E

qui non si ride, si ama!

Segno per segno

Può darsi. In fondo in natura sono affini. Ma in astrologia un Ariete non è un Ruminante,

per cui se un esemplare più calmo trova un torello vivace, potrebbero compensarsi bene. Viceversa sarà la volta

buona che l’Ariete le corna se le smussa a dovere. Toro Rarissimo. L’istinto vitale

li preserva dal diabete e da ogni tipo di occlusione vascolare. Gemelli Possibile. L’attrazione

c’è, ma per una storia seria non basta. Meglio se il Gemelli possiede un ascendente di Terra e il Toro uno di Aria. Allora avremo

un bovino che trasporta sulla schiena uno di quei volatili in grado di levargli i parassiti di dosso. Cancro

Assai probabile, se il Granchio è lei e lui Toro. Mamma e Papà. E non si lasceranno mai. Bisogna capire tuttavia quanto la

moglie ideale ammorbi il marito perfetto con lacrime, turbamenti ed emotività indicibili. La famiglia ‘da Mulino Bianco’ potrebbe

somigliare a una rancida zuppa di cozze. Leone Potrebbe scattare, con più probabilità

se lei rumina e lui si pavoneggia. Ma in genere non dura, la Torella non sa che farsene del fumo senza arrosto.

Vergine L’idillio! Non so come facciano, ma si riconoscono lontano un miglio. Le messi e la mietitura. Il

grano e il granaio. Il bue e l’asinello. E la Vergine, dopo aver torturato l’umanità con i suoi cerebrali amori dalle bibliche

lungaggini, si lascerà impanare proprio da un Toro, per poi farsi friggere in quattro e quattr’otto! Bilancia

Se esiste una coppia simile, è suo dovere farsi dedicare una puntata di Superquark. Soprattutto se il Ruminante è lui. Appena la Bilancina

comincia a ronzare con il suo logorroico imperversare fra fiocchetti e civetterie, un Toro che si rispetti la incorna con una testata

che la sbalza dall’arena. Ma lei continuerà a parlare pure in volo! Scorpione In questo caso sì, siamo nella

magia. Coda di serpente e sangue di bue, un corpo e un’anima solo per noi due! Sono coppie straordinarie, indissolubili e

complesse, dove l’erotismo, o meglio quel che noi comuni mortali definiamo tale, gioca un ruolo importantissim o.

Sagittario Si ignorano placidamente. In caso di soggetti DOC, infatti, l’uno non sopporta la pesantezza dell’altro. Il

Toro non vuole che niente gli sia spiegato, mentre il centauro rifugge dalla basicità taurina.

Capricorno È strano, alla carta dovrebbe funzionare. Eppure non se ne vedono molte di coppie così.

Forse il comune malumore del Capricorno mal si coniuga con la quotidiana bonarietà taurina, e la pesantezza

non sceglie la pesantezza. Comunque entrambi sono ruminanti, quindi chissà. Acquario

Stessa anomalia di cui sopra, stessa contraddizione fra teoria e pratica. In caso di esito positivo saranno l’uno

la compensazion e dell’altro, in nome di ciò che spacciano per rispetto e stabilità. Se non si tratta di una forzatura,

potrebbe funzionare. Pesci Impossibile. In questo caso riaprite gli XFiles. Che i Pesciolini

possano subire l’attrazione della Terra può darsi, ma qui nessuno è la ‘Sirenetta’, e le magie antropomorfic

he non sono contemplate.

La pratica rende perfetti

In nome della ‘praticità’ un Ruminante può lasciarvi di stucco. E anche se i panni sporchi

si lavano in famiglia, qualcuno di questi va però sciorinato anche qui... Matura e massiccia zia

del Toro, al mare con la famiglia: «Oggi pomeriggio è stato faticoso in canoa. Non ho più l’età!» «Zia, ma se non hai fatto

niente?! Ti sei messa sul materassino e con la cordicella ti sei legata alla canoa!» «Sì, ma vedendo remare tuo

zio, credimi, mi sono stancata!» Cena natalizia in casa di una Ruminante: Ospite: «Non si respira! Io mi

sento soffocare! A me prude tutta la gola!» Ruminante: «Esagerati. Non è che avete qualche allergia alimentare?»

Ospite: «Ma quando mai! È qualcosa nell’aria. A me lacrimano gli occhi!» (La serata prosegue in modo drammatico;

un asmatico è costretto a fuggire mentre gli altri cenano al gelo con balconi e finestre spalancate. Finché un

attento osservatore...) Ospite: «Ma questa neve artificiale sull’albero di Natale, che cos’è?!» Ruminante: «Ah, non è

carina?! Ci sta un amore». Ospite: «Sì, ma cos’è? Sembra bambagia, però...» Ruminante: «No, che

bambagia. Sono peli!» Ospite: «Peliiiiiii?!» Ruminante: «Sì, di Hegel!» La Ruminante aveva

spazzolato il suo candido persiano, riciclando i peli sull’albero. Due vecchie amiche, una Toro e l’altra

Vergine, in vacanza ad Alcalá de Henares in attesa dell’autobus: Toro: «Devi fumare per forza?! Mi

arriva in faccia». Vergine: «Sono all’aperto e posso fumare». Toro: «Non capisco perché devo

respirare il tuo fumo!» Vergine: «Ti sposti». Toro: «Se tu vuoi morire, io no». Vergine: «Appunto,

muovi il culo e ti sposti». Toro: «Comunque sappi che anche da un punto di vista di organizzazion e sociale, se ti

ammali diventi un peso per la sanità e le tasse del tuo tumore le pago anche io!» Vergine (incredula, sbotta

furibonda): «Che cosa?! Un peso io?! Ma guarda le tue cosce e il tuo culo, quello è il peso! Non fai altro che mangiare! E

quando ti verrà il diabete, chi lo paga il tuo diabete? Chi lo paga?!!» Marito Toro accompagna la moglie al

pronto soccorso per una slogatura: «Meno male che prima di uscire ho mangiato quelle due fettine di tacchino che

erano rimaste. Stasera chissà a che ora ceneremo!» Telefonata fra due mamme di Tori:

Mamma uno: «Mia figlia si è lasciata con il ragazzo. Piange tutto il giorno e non mangia!» Mamma due: «Non mi

dire niente! Mia figlia ha la gastrite per l’esame all’università e mangia pastina». Mamma uno: «Ma dico, noi non

eravamo fatte di un’altra pasta?» Mamma due: «Non lo so, però credimi, passa il piacere di cucinare!»

Eloquen ti esponen ti del segno

Ogni commento è fuori luogo. Nella maggior parte dei casi risulterebbe riduttivo e

irriverente, in qualche altro sprecato. Niccolò Machiavelli, Søren Kierkegaard, Guglielmo Marconi,

Rodolfo Valentino, Duke Ellington, Salvador Dalí, Henry Fonda, Katharine Hepburn, Indro Montanelli,

Orson Welles, Rita LeviMontalcini, Anthony Quinn, Mario Monicelli, Ella Fitzgerald, Evita Perón, Giovanni Paolo II (Karol

Wojtyła), Raimondo Vianello, Audrey Hepburn, Marco Pannella, Gianni Boncompagni, Jack

Nicholson, Gianni Minà, Al Pacino, Barbra Streisand, Giampiero Galeazzi, Valeria Marini, Michele Placido,

Massimo Ranieri, Claudio Baglioni, Laura Pausini, Tony Blair, Pierce Brosnan, Serena Dandini,

Ornella Muti, Lars von Trier, Fiorello, George Clooney, Claudia Koll, Enrico Brignano, Gabriele Muccino, Uma

Thurman, Stefania Rocca, Vittorio Sgarbi, Ambra Angiolini. ‘O si ha il coraggio delle proprie idee

fino in fondo o è meglio non averne.’ Ettore Scola

Gemelli ovvero gli Inseparabil i

Eh sì, ne siete rimasti incantati, inebriati! Quel sorriso

radioso, quegli occhi lucenti, il gesto lieve ma sicuro, il piglio deciso, il viso luminoso e accattivante. Simpatici e leggeri. Poi, parlandoci, vi

siete resi conto che non sono affatto stupidi! Se anche voi siete un segno d’Aria tuttavia conoscete talmente bene

il segreto della ‘levitazione’ da non restarne stupiti, e difatti, fra simili, spesso vi sorvolate. Ma tutti gli altri ne rimangono

letteralmente rapiti, affascinati dal portento di cotanta energia. Come potrebbe essere altrimenti? Fra

le complicazioni e le pesantezze del vivere, ecco finalmente qualcuno in grado di regalare once

di spensieratezz a, qualcuno che vi porta in giro a braccetto con allegria, qualcuno per cui le cose luccicano di

vitalità, con ritmo incalzante ma senza ansia. Qualcuno in grado di farvi ridere, di vivere senza perdere un’opportunità

. Una persona eccezionale insomma. Quasi due. Ma non era una? Quante sono ora? E adesso dov’è?! Ah, eccola lì. No,

eccola là! Ma sono Gemelli?! E che ci fanno nella stanza questi pappagallini svolazzanti? Non vi preoccupate,

a tempo debito tutte le domande non troveranno risposta. Tuttavia, che si tratti del gioco di un flirt o di giochi d’artificio, vale

la pena iniziare questa partita. Come finirà? E chi può dirlo, chissà! Bisogna essere ottimisti, e non so perché mi

suona nelle orecchie quella vecchia canzoncina... come faceva? ‘Chissà se va, chissà se va, chissà se va, se va...’ Ve la ricordate?

Come continuava?

Come funziona no

Premessa fondamen tale I Gemelli non sono doppi. Sono al cubo.

A prima vista potrebbero essere paragonati a un’intramonta bile sigla di Raffaella

Carrà. Una canzonetta leggera, ‘sciocca’ per i più intellettuali, ma non troppo, visto che quel motivetto ha

saputo resistere impavido all’usura del tempo e al grigiore della tv. ‘Ballo, ballo, ballo, da capogiro! Ballo, ballo,

ballo, senza respiro...’ e già si avverte un briciolo di spensieratezz a e due coriandoli di buonumore. Come mai? Forse dietro

non c’erano Beethoven o Bach, ma comunque dei professionisti. E oggi? Inutile lasciarsi prendere dalla nostalgia,

questo non è proprio il segno adatto; qui il paragone è funzionale solo ad affrontare un punto, anzi il punto

fondamentale dei Gemelli: la leggerezza. Singolare elemento. Un dono impalpabile, difficile da spiegare. Ma la leggerezza

è poi così leggera? ‘Curioso quanto sia faticoso e quanto costi raggiungere la “leggerezza”, ma sono contenta

comunque di aver dato, con pregi e difetti, un’impronta personale a quella che (alcuni) chiamano “La Carrà”’ scrive in Raffica

Raffaella Pelloni, ovviamente Gemelli. Ecco che inaspettatame nte la vicenda si complica, i nomi si sdoppiano e il

peso del vissuto affiora, mentre il doppio filo gemellare, passando dal Tuca Tuca alla Divina Commedia, lega in modo

inaspettato personaggi in apparenza opposti, come Durante di Alighiero degli Alighieri e Norma Jean, Giuseppe Balsamo e

Robert Zimmerman. Chi sono? Dante Alighieri e Marilyn Monroe, il Conte di Cagliostro e Bob Dylan. Tutti Gemelli

purissimi, molto più simili tra loro di quanto possiate immaginare. Una provocazione? Affatto.

Tutto è doppio, tutto è una commedia, tutto è un viaggio, e il biglietto da pagare è doppiamente alto.

D’altronde vite Gemelli parlano chiaro, percorsi umani tutt’altro leggiadri. come

le dei con che Ma

spiegare a Beatrice che Dante sta fra Marilyn e la Carrà? Bisognerà trovare argomentazio ni più che convincenti

perché le parole, quelle stesse parole di cui il Gemelli è un imbattibile acrobata, in questo caso non bastano. Meglio

pertanto limitarsi e attenersi ai fatti. È il segno della matura primavera che scintillante segna i giorni più lunghi

dell’anno, mentre un venticello ruffiano, odoroso dell’estate alle porte, tutto stuzzica e facilmente seduce.

Astrologicame nte si tratta dello stesso venticello prodotto dalle alette di Mercurio che, svolazzando, domina i Gemelli

proprio come la Vergine. I due segni, infatti, comunemente giudicati opposti, presentano invece il medesimo

DNA

mercuriale, portatore sano di tutto ciò che è mentale. E se nella Vergine il dio alato si radica al suolo scavando nel

significato, nei Gemelli sfarfalla senza mai toccare terra preferendo il significante. Tuttavia, per entrambi, tutto passa dalla

mente, e dalla mente passa loro di tutto! Il motto dei Gemelli infatti è ‘Io penso’. Ma anche ‘Io mi diverto’. Puntualmente due. Doppio.

Ormai è chiaro, quando si ha a che fare con loro bisogna sempre fare i conti con l’elemento ‘doppiezza’: un dato ovvio,

di cui però si parla e si straparla con altrettanta ovvietà travisando un concetto che invece va affrontato con matematica

precisione, perché la solita solfa che i Gemelli abbiano due facce non è vera, o meglio non spiega affatto la specifica

natura della loro duplicità. Il doppio di uno è due, il doppio di due quattro, ma anche due al quadrato fa quattro, e per un

matematico il risultato di un’addizione, seppure identico nella cifra, non è concettualmen te uguale a quello di una moltiplicazion

e. Il Gemelli poi è fissato coi numeri! Di targa, di telefono, ricorrenti, fortunati. Sto delirando? Spero di no, almeno nelle

intenzioni. In ogni modo, prima di un trattamento sanitario obbligatorio a cui la frequentazion e assidua di un Gemelli

prima o poi conduce, forse è il caso di richiedere il pronto soccorso della mitologia. Il mito corrispondent e al segno è

quello dei Dioscuri, due gemelli, ovvero Càstore e Pollùce, figli di Leda, regina di Sparta. E fin qui tutto normale,

direte voi, un doppio regale e regolare. Invece no. Infatti i due gemelli hanno due padri diversi. Impossibile? Non per gli

dei! La leggenda vuole che Leda si sia unita in amoroso amplesso lo stesso giorno con il marito Tindaro e

subito dopo con Zeus, il quale pare l’abbia concupita raggirandola sotto le false sembianze di un cigno. E una tizia fa

sesso con un cigno?! Mah... Evitando a questo punto etologiche allusioni e doppi sensi tipici dei Gemelli, tutta la vicenda

assume i contorni di una delle loro tipiche tresche infiocchettate di bugie, e torna in mente un’altra sigla della Carrà: ‘E la faccia di

bronzo ha il coraggio di dire che sentendosi male ha chiamato il dottore, che gli disse di stare ben coperto di

sera e lasciò un’infermiera per tranquillità. Ahi ahi ahi che dolor!’ Che la Pelloni sia la Carrà e la Carrà l’Oracolo di

Delfi? Comunque sia Leda mise al mondo non due, bensì quattro figli: due coppie di Gemelli. Due immortali e due mortali:

Elena e Pollùce, figli di Zeus, Càstore e Clitemnestra, figli di Tindaro. Càstore e Pollùce crebbero però inseparabili,

finché un giorno Càstore morì. Condoglianze. Morte naturale? Troppo ovvio, morte gemellare: il gemello viene

difatti ucciso durante un duello contro un’altra coppia di gemelli, acerrimi rivali in amore. Zeus però, avendo pietà del dolore

straziante del figlio Pollùce, riporta in vita Càstore e lo rende immortale, concedendo ai due di vivere eternamente insieme sei

mesi sulla Terra e sei sull’Olimpo. Qui e là. Benedetta mitologia, più infallibile della matematica! Nella confusione del

gioco del due, vi è chiaro quindi che vi trovate dinanzi non al doppio, bensì al quadrato? O meglio, al quadrato al quadrato? Vi

ritroverete dinanzi a due lavori, due case, due città, due cerchie di amici, due famiglie e, naturalmente, due

personalità, il tutto a sua volta elevato al cubo, con conseguenze assai onerose, sia sul piano economico che psicologico.

Non ci vuole quindi Freud per capire che questi individui vivono un dissidio interiore fra unità e dualità e quindi fra

forma e contenuto, fra morale e immorale, terreno e divino. Aggiungete il fardello della separazione, di cui però

non riescono a fare a meno in nome della libertà, e avrete un quadro abbastanza completo della loro contorta e leggiadra

semplicità. Piume al titanio!

Il tutto sintetizzato nel simbolo che li rappresenta, due linee parallele verticali, racchiuse da altre due linee

parallele orizzontali. Le prime indicano le due polarità dell’energia, le altre il tempo e lo spazio. E qui bisognerebbe approfondire,

ci sarebbero altri significati, altri risvolti, ma come si fa? Non si può, troppo pesante! È meglio abbozzare e sorvolare,

proprio come farebbe un Gemelli, che direbbe: ‘D’altra parte non è che nella vita si può sempre scavare...

Bisogna alleggerire!’ Che dire? C’è da invidiare una simile capacità! I Gemelli riescono infatti a voltar

pagina in modo imperturbabile . Cancellano. Resettano. E le residue tracce di ricordi vengono trasformate a

loro uso e consumo, trattenendo solo ciò che conviene loro. Come fanno? Non è dato sapere. Va da sé che non

dovrete aspettarvi alcuna introspezione, ci mancherebbe! La rifuggono come un morbo pestifero,

preferendo piuttosto riversare nel sociale la prerogativa di confermare la loro personalità; una personalità

non insicura, bensì liquida come il mercurio fuori dal termometro. E il mondo è il termometro dei Gemelli! Dal mondo

sono rapiti e nel mondo riversano tutta la loro energia, in una dialettica perenne, in una comunicazion e forse

superficiale ma irresistibile. Libertà e cambiamento, nemmeno a dirlo, sono le parole d’ordine, tuttavia

anch’esse roteanti come i giri di un valzer, che ruota e volteggia, avendo però un centro, rendendo così il tutto meno

libero e cangiante di quanto possa sembrare a prima vista. Provate però a spiegare tutto questo a un Gemelli! ‘Le

persone cambiano perché tu possa imparare a lasciarle andare via...’ vi avrebbe risposto Marilyn,

mentre Bob Dylan avrebbe aggiunto: ‘Niente è più certo del cambiamento’. E sareste liquidati, anzi evaporati.

E voi, in quale Gemelli vi siete imbattuti? In quale dei due, anzi dei quattro? Anzi, dei quarantaquattr o in fila per tre

col resto di... due? Cercate di scoprirlo, e in fretta. Se non ci riuscite con queste mie quattro cubiche scemenze, chiedete aiuto

a un vero investigatore, magari al bipolare Sherlock Holmes, il cui autore Conan Doyle era Gemelli. Ma fate presto,

prima che tutto cambi! Soltanto la bruna Norma Jean è diventata la bionda e immortale certezza del rutilante ballo

dell’effimero. Nemmeno Beatrice è giunta a tanto.

La loro proverbi ale allegria

Finché un Gemelli sta fuori, sul palcoscenico della vita sociale, non c’è ombra di

dubbio che trasmetterà allegria a fior di pelle. Ma quando la porta di casa si chiuderà, et voilà, cambio! Vi ritroverete a chiedervi

annichiliti e sgomenti se sul divano avete l’altro gemello o un pazzo in preda a repentini raptus depressivi.

Per trovare una risposta esaustiva al dilemma, non c’è bisogno di scomodare l’astrologia, la mitologia, la psicologia o la neurologia,

basta citare mia zia: ‘Spassu i fuori e trivu di rintra’, un vecchio detto palermitano che tradotto significa: ‘Spassoso

fuori e cupo in casa’. Ma ‘trivu’ vuol dire anche insofferente, lamentoso e contratto. La zia sosteneva infatti che questi

soggetti, nel suo caso la madre e il marito, dismessi gli abiti da imbattibili intrattenitori indossati per amici e

colleghi, riservassero ai familiari quelli di ‘scocca di camurria’: questa volta però la trasposizione dal dialetto è meno

semplice, poiché la traduzione letteralmente sarebbe ‘fiocco di scocciatura’, quindi ‘scocciatura con il fiocco’,

una traduzione riduttiva in quanto tale espressione si usa per indicare qualcosa o qualcuno che, in modo

incessante, martellante e persistente, colpisce sugli zebedei. Insomma, ‘frantuma palle’! (Scusate, ma la traduzione

in italiano forbito non rende e la zia merita il suo riscatto.) Insomma, un Gemelli dentro casa questo è: una gigantesca

scocca di camurria! Di una pignoleria, di un fastidioso, di un pretenzioso senza pari! Permaloso e polemico. Tipo

martello pneumatico. Critico e sputasentenze al punto che la Vergine, in confronto, sembra un docile

barboncino ammaestrato. Ma non è tutto! Per rendere ancor più giulivo il privato ambiente domestico, quando la

musica è finita e gli amici se ne vanno, oltre a sprofondare in uno dei suoi tipici abissi depressivi sconosciuti al mondo

esterno, la vostra dolce metà potrebbe rivelarvi qualche catastrofe imminente fino a quel momento taciuta.

D’altronde, a forza di ironizzare e sorvolare, il problema rimane lì e, quando un Gemelli non può più rimandarlo, gli

piomba addosso come un macigno, che però schiaccia voi! Allora il suo mento verrà scosso da un lieve tremore, gli occhi si

riempiranno di lacrime e le riflessioni si faranno profonde come un tuffo nel bagnasciuga. Dopo squillerà il telefono: una

doccia e via, si riprende il volo! Voi rimarrete lì, con il sistema nervoso ridotto in schegge e il problema tutto da risolvere.

Parlando di certe cose tuttavia si rischia sempre di esagerare: ovviamente esistono anche Gemelli briosi in famiglia e

persino responsabili. Ma sì! Bugia tipica del segno? Forse, ma le meraviglie in natura esistono e disperarsi non

aiuta certo a riconoscerle. In amore e nella vita ci vuole buonumore. Vi ricordate il motto del buon Mike? ‘Allegriaaa!!’ E

di che segno era, secondo voi, Mike Bongiorno?

La loro proverbi ale sincerità

La tentazione di un doppio paragrafo era irresistibile, oltre che necessaria per

approfondire un altro tipico aspetto di queste leggiadre creature, la tanto discussa veridicità delle loro affermazioni.

Pur avendo già accennato a una certa tendenza alla frottola, questa non è affatto sufficiente per calunniarli e definirli

bugiardi, perché in fondo il Gemelli è sincero! Mi dispiace ma in questo va difeso a spada tratta. Se infatti mentire

significa affermare o tacere qualcosa, sapendo che questo non è conforme al vero, allora loro disconoscono

la macchia della menzogna. Semmai, affermano le cose con una tale convinzione, credono così tanto nella

balla che vi stanno propinando che non è possibile considerarla falsità. Capite, siamo oltre la fandonia! Da insuperabili

attori, si immedesiman o a tal punto nella finzione da renderla vera, da viverla in ogni virgola. Quale altro partner riesce a

lasciarvi convincendovi che non solo è la scelta migliore, ma addirittura un favore? Chi può persuadervi che,

nonostante nella loro vita non contiate nulla, proprio per questo dovete restare? Chi è capace di far sesso con voi, giurarvi amore

assoluto e un istante dopo chattare con qualche ex o con la nuova fiamma? I più spericolati, poi, riescono a farlo persino durante!

Scusate, ma liquidarli con il bollo di bugiardi è ingiusto e riduttivo del loro talento: questa è vera e propria arte. Che poi sia

usata per lo più a vantaggio loro, è un dettaglio. ‘Il mio essere spirituale vive la sua eterna esistenza e, se

immergendom i nel pensiero risalgo il corso delle età [...] divengo colui che desidero’ scrive di sé Cagliostro, personaggio ambiguo e

assai discutibile, ma che di certo si spacciò per chiunque gli passasse per la testa. Questo per voi significa mentire?

Quanto siete pesanti! Tutt’al più alterare la verità in virtù di una mente duttile e vivace, dall’attenzione acuta, dal lampo

immediato, dal gesto morbido e dalla parola ricamata, balbettata, evasa e fantasticata. Che la ‘verità’ di un Gemelli sia

disinteressata è provato poi dal fatto che gradisce mentire – se proprio volete usare questo termine – anche gratis; adora difatti le

piccole ‘bugie’ dette così, ‘tanto per’, come i piccoli furti innocenti che si diletta a commettere rubando cose del tutto inutili.

È il metodo Stanislavskij! In questa nuova e ariosa prospettiva cambiano molte valutazioni. Innanzitutto va

ridimensionata la loro inattendibilità, contestualizza ta ogni nevrosi e giustificato il modo maniacale di ordinare l’inconsistente

. Ma fermiamoci qui, perché se continuiamo ad allinearci sulla loro frequenza, non solo loro diventeranno sinceri, ma

volete vedere che i bugiardi alla fine saremo noi?

Un po’ di serietà

Come avrete notato, affrontando questo segno accade che si inizi con un argomento

frivolo e si finisca con il parlare sul serio, mentre parlando seriamente si finisce per cazzeggiare. Il titolo del paragrafo

quindi non garantisce la benché minima dignità al doveroso approfondime nto sulle possibili combinazioni con

l’ascendente. Ciononostante , fra tavole algebriche e radici quadrate, bisogna risolvere questa

astrologica equazione. Gemelli con ascendente di Terra Ben venga se l’ombrellone è piantato

saldamente a terra, ma quando vola fa una strage! Un Gemelli con ascendente Toro è inseparabile dal cibo e la

sua vita sociale ruoterà attorno a ristoranti, aperitivi e corsi di cucina: per ogni ricetta un flirt e ogni due

flirt un amore, ma mai troppo cotto. A braccetto con il Capricorno i pennuti non volano, razzolano, in compenso

però potrebbero dispiegare le loro pesanti ali in schizofreniche perversioni. Una persona normale che invece ha in

sé Gemelli e Vergine, di certo normale non è: è pazza! Bisogna capire se si tratta di una pazzia pericolosa o

allegra, ma potrebbe essere anche allegramente pericolosa. Gemelli con ascendente di Acqua

Un’aria sensibile. E i vostri problemi saranno aria fritta! La dolcissima sensibilità cancerina trasforma il

volatile in un tenero pulcino. Di cuculo: parassita del vostro nido e di chissà quante altre case! Un Gemelli con

ascendente Scorpione giocherà d’azzardo anche nel sesso, coinvolgendov i in tornei di ‘guardie e ladri’ dove loro

saranno le guardie e voi e molti altri i ladri, da ammanettare, cornificare e torturare. Due Gemelli moltiplicati per due Pesci

infine fanno un branco di commossi piranha avventati sul vostro sistema nervoso: buttategli in pasto altre

vittime fuggite!

e

Gemelli con ascendente di Fuoco Una passione ventilata, Via col vento

insomma, e la battuta finale immancabilme nte sarà: ‘Francamente me ne infischio!’ Due pennuti e un Ariete equivalgono a

una classe di liceali in viaggio d’istruzione. Sono individui che potrebbero innamorarsi sette, otto, nove volte al

giorno, provando un sincero amore, eterno per la durata di non più di venti minuti. Pennuto/Leon e diventa un pavone;

esibizionista, spavaldo e multimediale, non sarà fedele mai e geloso sempre. Il Sagittario al fondo di un Gemelli

invece accende la curiosità in mille interessi, ma mai che ne approfondisse uno... Sessualmente vivrà un solare

e zingaresco disordine o una nomade, escatologica, castità. Gemelli con ascendente di Aria

C’è da confondersi soltanto a immaginare che tipo di vita possano avere. Nella peggiore delle ipotesi la

migliore abbinata è proprio quella con il Gemelli stesso, almeno si tratta di una sorta di YouTube vivente in

perenne condivisione di link: nella sua incoerenza una coerenza c’è. Nel caso di ascendente Acquario avremo

dinanzi soggetti tanto simpatici quanto algidi, con una passionalità pari allo zero, ma in compenso sarà doppia la

libertà, loro e vostra. Con la Bilancia siamo nel panico: l’espressione ‘due pesi e due misure’ è un pallido tentativo per definire il

modus vivendi di questa vaporosa e inarrestabile creatura, dalle mille trasformazioni e dai mille palcoscenici,

con un solo centro: lei!

Se Cupido scocca la freccia

È fuori di dubbio che in tale circostanza Cupido abbia dimenticato arco e faretra

e, sprovvisto di dardi, vada in giro armato di caschetto e paillettes cantando: ‘Se per caso cadesse il mondo io mi sposto un po’

più in là, sono un cuore vagabondo che di regole non ne ha’. In tutta la Divina Commedia non esistono versi che

possano rendere in modo più preciso lo stile amoroso di un Gemelli. Sarà pure irriverente, ma così è. E il discorso

potrebbe pure ritenersi concluso. Eppure voi insistete nel voler sapere cosa fare qualora questo Cupido vi coinvolga

nelle vorticose danze dell’amore, oppure nel caso in cui vogliate coinvolgere lui, lei, loro. E sia. Ma tutto quello che

leggerete è solo una giostra di parole i cui cavallini, immobili come verità, restano sempre gli ineguagliabili versi del

‘sacro’ testo sopracitato. Fatene il vostro mantra! Accorgersi di piacere a un Gemelli è semplice, vi ritroverete sotto un

bombardamen to di telefonate e messaggi, corredati da scherzi, ammiccamenti , allusioni e doppi sensi. La voce e le

parole sono i suoi strumenti di corteggiament o, tecnologicame nte enfatizzati dal web e dai social network. È

questo il suo regno e, se siete vulnerabili al tipo di seduzione 2.0, arrendetevi in partenza, perché sono imbattibili.

Così, in un cinguettare perenne sulle tastiere, il vostro flirt diventerà qualcosa di più, ma non per questo qualcosa di

più serio. Per loro il gioco è il mezzo e il fine il divertimento, non scordatelo mai. Per catturare la

loro attenzione dovrete usare le stesse armi, ma senza essere opprimenti: iPhone alla mano, sorriso sulle labbra,

nessun esistenzialism o e un’unica condizione, ovvero che fisicamente siate già stati apprezzati. Non illudetevi nemmeno per

un secondo di poterli sedurre intellettualmen te, niente di più impossibile. Quella mente è un’altalena fra significato e significante,

gioco e ruolo, ma è tutt’altro che interessata ad approfondire; galleggia invece in un intellettualism o materiale, pratico e al

tempo stesso frivolo, di cui l’immagine, per la natura della sua immediatezza, diviene il primo, e a volte unico,

referente esterno. In parole povere dovete essere sempre ‘in tiro’, palestra e lampada, trucco e parrucco, alla

moda e griffati. Al tempo stesso dovete avere – sono loro a dirlo – una vostra semplicità. Cosa intendano con

ciò non è chiaro, probabilmente si tratta di una delle loro verità plasmate sulla menzogna. Di certo significa che dovete

camminare un passo indietro, perché l’Inseparabile predilige un partner appariscente, ma sottomesso.

Al maschile o al femminile le regole del gioco non cambiano molto. Forse se il tavolo verde è rosa, la pura civetteria di

certe esponenti del segno tenderà maggiormente al bluff e la pappagallina, divenuta ochetta, sarà dominata più dal capriccio

che dal peccato in sé. State attenti a questo tipo di pennuta, può infatti risultare affetta da rare nevrosi, insicura da far pena e

capace di alternare una frenetica attività sessuale (forse virtuale) alla pressoché totale castità. Parlando, parlando,

siamo arrivati al sesso, ed è proprio quello che capita sempre con un Gemelli. Ma quando vi proporranno – probabilmente dopo una

mitragliata di messaggi – di passare dalle parole ai fatti, allora bando alle ciance: se questo è ciò che anche voi desiderate, non siate

ipocriti e non lasciate passare un solo istante. Cotta e mangiata, lì e subito, dovunque voi siate. Peraltro il letto è in

genere il luogo meno usato da un Gemelli per il sesso. Istantanei e giocosi anche in questo, lo farete al lavoro, nella

toilette del ristorante, in auto, in ascensore, dove capita insomma, per puro divertissement . E se non importa il

quando, il dove e il perché, preoccupatevi invece del come e di cosa indossare: un intimo mozzafiato è

indispensabile per un Gemelli. Nel caso in cui non foste attrezzati, fiondatevi nel primo negozio e scegliete mutandine di

pizzo o boxer griffati, poi fate entrare il Gemelli in camerino e chiedetegli come vi stanno. Consumerete

al momento stesso. E i preliminari? Per un Gemelli, uomo o donna, sono solo chiacchiere, nel senso

letterale del termine, mentre ciò che vela i vostri genitali è quasi più importante del contenuto e del portatore stesso.

Altra fissazione ricorrente per gli uomini sono le scarpe: molti adorano consumare il rapporto mentre la

propria partner, nuda, indossa solo tacchi vertiginosi; le donne invece impazziscono per scarpe da tennis, cravatte e

cinture dei pantaloni. Arditi luminari sostengono che sia un modo per esteriorizzare e sottolineare l’identità sessuale

dell’altro, quando la propria è pallida o ambigua. Non approfondiam o. Feticisti? Hard? Acquetta rispetto a uno

Scorpione. Di che si tratta allora? Diciamo che siamo in bilico fra una partita a burraco e un game show, un tressette e un varietà. La

curiosità li accende e il gioco li distrae. Tutto ciò vi appare poco romantico? Difetta di sentimento? Spiacenti, ma

con i pappagallini dimenticatevi la passione. Dinanzi a questa affermazione in genere molti esemplari si

sollevano subito in una sonora rivolta. Ma come, loro poco passionali?! No. Semplicement e disconoscono

la passionalità. Ed è logico, la passione, se autentica, è profonda, travolge e inchioda: attività per cui un Gemelli

nutre un profondo, travolgente disinteresse. Magari conoscerà l’abnegazione professionale oppure la dipendenza

dal gioco, anche erotico, ma la passione intesa come rapimento sentimentale è una parola assente dal suo nutrito

vocabolario. Nel caso in cui la relazione dovesse assumere certi toni, allora ne prenderanno le distanze. Si tratta infatti di

soggetti che non si lasciano incastrare, partner disponibili a provare qualsiasi esperienza fuorché le

responsabilità. Non parliamo poi di impegni seri o di convivenza! Paradossalme nte alcuni preferiranno il matrimonio, in quanto tappa

borghese dell’umana fiction di cui non intendono perdersi nemmeno una puntata. Volete mettere la festa, le chiacchiere, il

video e le foto su Facebook? Tanto dopo si ricomincia, andando a letto con la cognata, con il cugino o con entrambi. La fedeltà infatti è

un concetto vago, ma attenzione: un Gemelli, pur nella sua vaghezza, resta molto più vigile di quanto pensiate!

Dimentica tutto, tranne quello che gli conviene, e soprattutto quel che vi deve, perché un Gemelli che si rispetti non deve

niente a nessuno. Nonostante questa campagna di terrorismo psicologico antigemellare, non dovete affatto essere

intimoriti. Perché poi, cosa è stato mai detto di così terribile?! Basta essere onesti con se stessi e capire se l’oggetto del vostro

desiderio vi piace in quanto parte del nutrito stormo di ochette e pappagallini, o piuttosto perché se ne distingue.

Se è autentico Inseparabile, allora tira tutta un’altra aria! Certo le cose non sono mai così bianche o così nere, gli esseri umani sono

complessi e i Gemelli ne sono la prova, ma certi magnifici esponenti del segno sono capaci di vivere il rapporto di

coppia con nobiltà estrema, sancita nel nome dell’amicizia. Voi sarete i loro soci, colleghi, amici, complici

e amanti. Inseparabili! Ma coppia istituzionale, mai. E forse è un bene. Un antidoto contro la noia e tante ipocrisie. La

vostra unione sarà così basata su una vivacissima intesa mentale e fisica, nutrita di stima e ricca di stimoli; probabilmente

non conoscerà la passione ‘romantica’, difetterà magari della capacità di totale abbandono... e vabbè,

l’Inseparabile però porterà in dote la gioia di vivere! Vi pare poco?! Non pensate però di cambiarlo: sbattereste la faccia contro un muro di

gomma. Vi siete scelti l’adolescente dello Zodiaco e, per fortuna, tale rimarrà per sempre. Questo tipo di Gemelli, infatti, non

invecchia mai, conservando intatto il suo spirito giovanile, il suo modo di essere e il suo approccio alla vita, con quel tanto di

sanamente superficiale. E quando l’amarezza di certe giornate rischia di togliere il fiato e far mancare il terreno sotto i piedi,

l’Inseparabile sarà il vero amico, vi prenderà sottobraccio, vi strizzerà l’occhio e vi canterà, oggi come allora: ‘Se per caso

cadesse il mondo, io mi sposto un po’ più in là...’ La sua leggerezza è un salvagente a forma di cuore. Non

affonda mai. E vi salva.

Segno per segno

Colpo di fulmine! Una coppia di impuniti ragazzini: tutto, subito e alla luce del

sole! La maturità sarà un optional e la vita, fra liti e battibecchi, una festa. In caso contrario, della festa rimarranno

soltanto i piatti sporchi e i bicchieri da lavare: tranquilli, nessuno dei due provvederà. Toro

Se il bovino non è troppo sedentario e il pappagallino troppo svolazzante, l’unione può funzionare. In perenne preparazione

di pranzi e cene, inviteranno a casa tutti, conosciuti e sconosciuti, pur di far numero. Gemelli

Matematicam ente impossibile: chi sta con chi? Il quadrato di lui con la radice di lei? Qualora si verificasse, si tratterà

comunque di un errore di calcolo. Cancro Quasi impossibile. Non c’è nulla che li unisca.

Qualora poi l’amore fosse così guercio, il Gemelli finirà distrattamente per avvelenare la suocera, andando a letto con il

cognato o la cognata o tutti e due insieme! Leone Chi è di scena? Esibizionistici e sfavillanti

animali di società, l’uno sarà il vanto dell’altro. Se dovesse durare, allora non mancheranno sfuriate di leonina

gelosia per l’eccessiva socievolezza del partner. Vergine Per pietà, che tutti gli dei facciano sì

che si ignorino! E per fortuna, in genere, è quel che succede. L’uno difatti invidia all’altro la peggiore versione di sé. Ma sono affini,

e quando si prendono innescano un gioco al massacro le cui regole sono tutte mentali, sì, ma di menti malate!

Bilancia Potrebbero. Concreti come due rondoni che trascorrono gran parte della loro vita in volo, dove

cacciano, si accoppiano e dormono senza mai toccare terra. Attenti: se presi singolarmente cinguettano un’inquietante

quantità di parole, insieme potrebbero essere usati come arma di tortura di massa. Scorpione

Se lo Scorpione è lui e lei Gemelli, le possibilità di un grande amore sono alte: la pennuta ha trovato difatti il

più esperto e ‘sessuoso’ costruttore di gabbie. In caso contrario una pantera nera non si accontenta certo di un pappagallino,

al massimo lo inizia ai misteri del sesso e poi lo divora. Sagittario Si piacciono comunque, si

accoppiano dovunque. Unica eccezione nel caso del Sagittario misticocastrante: ma dinanzi a un individuo

simile Gemelli sfarfallerà altrove.

il

Capricorno Arduo. serietà genere

La in

snobba la frivolezza. Eppure non sarebbe male, una smusserebbe l’altra. Ma il più delle volte è un disastro annunciato, in

genere abortito partenza.

in

Acquario Non è da escludere che funzioni, soprattutto se

la piumosa è lei. Il problema si porrà in caso di convivenza: trascorrere la vita nello stesso spazio, nello stesso tempo e con

la stessa persona è una violenza contro natura! Esistono tuttavia ariose soluzioni di cui entrambi sono esperti e, se

funzionano, beati loro. Pesci Difficile! Trattasi di due doppiezze di natura del tutto diversa:

la prima, emotiva e delirante, l’altra frivola e critica. In comune hanno solo l’elemento nevrotico. Ma fra ascendenti

e quant’altro tutto può accadere. In tal caso regalate alla coppia uno splendido soggiorno in una bella casa di cura.

La pratica rende perfetti

Come piumette perse qua e là fra gli svolazzamenti della vita, ecco raccolti

aneddoti, stralci di conversazione e perle di leggiadra saggezza, il tutto restituito il più fedelmente possibile:

testimonianza inconfutabile di cosa significhi condividere il trespolo con questi pennuti.

Verginella ex di un Gemelli: «Quando dovevamo vederci, mi chiedeva tramite SMS: ‘Che gioiello mi porti stasera?’ e io

partivo per andare da lui con la borsa piena di scarpe. Dopo un anno e mezzo un’anta del suo armadio era stracolma dei

miei sandali e delle mie décolleté. Il dramma è stato quando è finita. Per le scarpe, ovviamente. Ma le ho recuperate

tutte, compreso un paio che non aveva mai toccato terra!» Nonno Gemelli ascendente Vergine:

«Nella vita la testa fa il gioco!» Lui Ariete e lei Gemelli, ormai felicemente sposati da anni, entrando in albergo

durante il viaggio di nozze: Lui: «Io non capisco perché quando si parla a un certo punto dici ‘Chi?’»

Lei: «La vuoi smettere di prendermi in giro?» Lui: «Ma è vero! Mentre si sta facendo un discorso, tu te ne esci con ‘Chi?’»

Lei: «Sei scemo!» (Nel frattempo giungono alla reception.) Lui: «Amore, come si dice chiave?»

Lei: «Chi». Lui: «La chiave della stanza, in inglese, come si dice?» Lei: «Chi!» Lui: «Chiave, la chiave, ma

capisci?! Come si dice chiave in inglese?» Lei: «Chiiiiiii!» Lui: «Ma sei normale?!» Lei: «Io sì! Chiave in

inglese si dice ‘chi’, scritto ‘Ke-y’! Lo vedi che sei tu che non mi capisci quando ti parlo?» Gemellina 2.0 in evoluzione:

«Ci siamo conosciuti via chat, ci vedevamo via Skype e ci siamo lasciati per SMS. Mai più!»

Pedagogico dialogo fra una madre, ex moglie di un Gemelli, e le figlie: «Vostro padre è stato sempre un porco, porco e

‘comodista’! Ma come si fa a tradirmi per dieci anni con quella che abitava sul nostro stesso pianerottolo?! »

Aristocratica nonna novantenne, Gemelli ascendente Bilancia: «La fedeltà è una cortesia, ma la troppa

cortesia è da cafoni: si pone l’altro nella necessità di ricambiare».

Eloquen ti esponen ti del segno

Una sventagliata di illustri esponenti della più scatenata arte giocoliera, un

lancio di dadi sul tavolo verde della vita, una pioggia di versi, di note, parole e coriandoli. Qualche pappagallo

c’è, se non lo riconoscete... Paul Gauguin, Isadora Duncan, Igor Stravinskij, Fernando Pessoa, Federico

García Lorca, John F. Kennedy, Alberto Sordi, Judy Garland, Margherita Hack, Che Guevara, Clint Eastwood, Gene Wilder,

Pippo Baudo, Morgan Freeman, Bruno Vespa, Emma, Ken Follett, Gianna Nannini, Rupert Everett, Paolo Bonolis,

Johnny Depp, Nicole Kidman, Paolo Sorrentino, Angelina Jolie. ‘Via dalle certezze, dalle tue carezze

che anche adesso mi bloccano al muro e non volo più.’ Troppo vento, Fabio Concato

Cancro ovvero... ho preso un Granchio?

Il cuore vi batte per questa delicata, tormentata e

tormentante creatura? Se siete uno Scorpione, non leggete oltre, non ce n’è alcun bisogno. Perché perdere

tempo? Nessuna tattica, nessuna domanda, nessun dubbio: a tempo debito piombate sulla vittima e...

zac! Iniziatela, come solo voi sapete fare, ai misteri dell’amore di cui siete maestri. La vittima nutrirà piena riconoscenza.

Scorpione a parte, di qualunque altro segno voi siate, armatevi invece di tanta leggerezza, pazienza e naturalmente tonnellate di

fazzolettini per i fiumi di lacrime che il Cancro verserà sempre e comunque, prima, durante e dopo. Ascoltando e

ignorando, asciugando ed esorcizzando, accarezzando e stroncando, dovete essere in grado di gestire i deliri umorali della vostra dolce

metà. Non avete proprio niente di meglio da fare? È veramente questo che volete? Se così è, sarete privilegiati se

riuscirete ad abbinare leggerezza e praticità, due elementi che, giocando con l’astrologia, si possono ritrovare combinati in

vari profili. Ma attenti a non sopravvalutarv i! Nel caso in cui il vostro temperamento sia un altro, desistete, altrimenti vi ritroverete

impantanati in un letale impasto di lacrime e miele, più risucchiante delle sabbie mobili. E se per caso a

leggere siete proprio voi ‘Granchietti’, siate autocritici e confessate a voi stessi e a chi vi sta accanto come siete fatti. E

almeno per una volta, senza piangere, rideteci su! Allerta massima all’ascendente Cancro: è in grado di

farcire di caldo cioccolato la crosta di pane più dura o magari di ricoprire di glassa il fiele. Poi, come sempre,

occhio anche a Venere. A questo punto, che dirvi? Buona fortuna! Che queste pagine vi possano aiutare a capire se

avete incontrato l’amore o se... avete preso un Granchio!

Come funziona no

Premessa fondamen tale State attenti, molto attenti. Il Cancro non è un mondo di emozioni:

è un clistere di emotività!

Ricostruire il ‘caso Cancro’ è come ripercorrere le

indagini di un delitto misterioso, uno di quei casi in cui l’investigatore si imbatte nelle tracce più disparate, disseminate

volutamente dall’assassino, per poi scoprire che la verità era assai più semplice. Mi viene in mente un’avventura dell’investigat

ore Poirot in cui il colpevole aveva commesso una serie di omicidi del tutto casuali, solo per sviare l’attenzione dall’ultimo

premeditato crimine. Qui sarà anche peggio: forse l’assassino è la vittima? Oppure la vittima è l’assassino? D’altronde il

Cancro adora il ruolo della vittima innocente e la recita in modo ineguagliabile. Ma non voglio svelarvi il finale. Mai come in

questo caso bisogna innanzitutto smontare ogni alibi, perché il Cancro proprio di alibi vive! Un’infinità di specchietti per

le allodole abilmente piazzati per distrarre e depistare, in un inesauribile baluginio di rifrazioni. Mettiamo quindi da

parte l’emotività e la sensibilità, tanto sbandierate da questi cari soggetti, e usiamo piuttosto le ‘cellule grigie’,

come dice sempre Poirot, affinché non resti un solo punto che il Cancro possa spacciare per esistenziale nodo irrisolto e usare come

paravento per la verità. Soltanto così riusciremo a trovare il bandolo di questa cancerina matassa

sapientement e imbrogliata. . Luna. Mamma. Ecco i tre indizi fondamentali, i tre elementi decisivi per risolvere il caso.

. È il simbolo del segno. Rappresenta l’alternanza, la perenne dualità in un ciclo continuo. Bisogna tenere

presente che il Cancro ha inizio in concomitanza con il solstizio d’estate, il giorno più lungo seguito dalla notte più breve

dell’anno. Dopo tale data i pomeriggi cominceranno ad accorciarsi e la notte mordicchierà tempo al giorno. Un tempo rubato,

rimpianto e perduto... Alla ricerca del tempo perduto. E di che segno era Proust, secondo voi? Mon Dieu!

In un parallelismo psicologico, è il tempo in cui l’inconscio ruba spazio all’Io cosciente, in cui i ricordi scaturiscono

da un fatto involontario, da un’‘intermitten za del cuore’, come la definisce Proust nel suo capolavoro. Inzuppando

nel tè una madeleine, il protagonista rievoca le merende che gli offriva una zia, e da qui prende inizio la sua recherche,

che lo conduce a ritrovare non solo persone care, spesso scomparse, ma tutto un mondo interiore ‘fatto di impressioni,

sensazioni, spesso lievi, evanescenti, una frase, un profumo, uno stato d’animo, un qualcosa di vaghissimo ma importante’,

citando il suo biografo Marc Tadié. Ecco, è questo il tempo del Cancro. Come le maree, ritirandosi, lasciano

scorgere fondali prima sommersi, per poi inondarli e celarli nuovamente, così funziona il nostro segno: il sommerso

affiora e scompare. L’acqua si sottrae e poi... vi subissa! E da cosa sono determinate le maree se non dall’attrazione gravitazionale

esercitata dalla Luna sulla Terra? Et voilà! Ecco il secondo tassello del puzzle, la Luna.

Dalla Luna il Cancro è astrologicame nte governato. La Luna, delicata e potente, messaggera dell’eterno ritorno, fonte

di memoria e luogo di cose perdute, laddove Astolfo recupera il senno smarrito da Orlando. Viaggi letterari

a parte, in tutte le antiche civiltà la Luna è connessa al processo di nascita, vita, morte, rinascita. Cicli, ovvero . E il Cancro vive di

cicli (e di ciclo, in perenne fase mestruale, maschio o donna che sia). Tuttavia la Luna rivela un altro importante

elemento: la duplicità insita nel segno. E certo, il Cancro è un segno doppio! Duplice è l’alternanza giorno/notte; duplice la

marea, alta e bassa; duplici le fasi lunari crescente/cala ntepiena/assente. Ancora più raffinata è la duplicità della luce lunare:

illumina la notte, ma è solo luce riflessa del Sole. In questa dualità, in questo doppio gioco, in questo

girotondo alterno ed eterno, risiede la chiave di lettura del Cancro. Ricordatevi tuttavia che della Luna vediamo solo

una faccia, l’altra ci è negata... Ma cosa collega la Luna al terzo indizio? Nelle antiche culture mediterranee la Luna era

identificata con il culto della Grande Madre e infatti in Astrologia la Luna è la Madre. Ecco quindi l’ultimo tassello: la mamma!

Dove c’è Cancro, c’è mamma. Anzi, Mamma. Anzi, MAMMA. Non esiste essere umano di questo segno per cui la figura materna

non giochi un ruolo totalizzante nella propria vita. I modi possono essere i più svariati. La adora, la venera, la

fugge, la teme, la perde, la odia, la supplica, la cerca, la imita. Ma Mamma è il centro, il fulcro, e la vita del Cancro appare come

lo srotolarsi di un chilometrico cordone ombelicale mai reciso, che tutto unisce e a cui tutto si relaziona. Non

bisogna giungere però a facili conclusioni, immaginando che il complesso di Edipo stia alla base del DNA cancerino.

Peggio, ogni Cancro è Edipo! No, scherzo. (Ma quando mai...) Comunque sia il mito di Edipo, guarda caso, è strettamente

connesso al segno e coglierne il senso significa comprendere il come e il perché la delicata creatura

cancerina risulta incastrata con la cara mammina. A questo punto però è opportuno spostarci dallo psicanalista –

tanto prima o poi il Granchio vi ci porta – per rispolverare qualche nozione di base affinché il povero Edipo non

resti, buttato lì a caso, un complessato fine a se stesso. Su, stendetevi sul lettino e rilassatevi. Quando si parla di

complesso di Edipo, la più diffusa interpretazion e rimanda a Freud e alla sua teoria sullo sviluppo psicosessuale del bambino,

caratterizzato da un insieme di desideri sessuali nei confronti dei genitori: possesso esclusivo nei confronti del genitore del

sesso opposto e sostituzione/m orte del genitore dello stesso sesso. Per quanto concerne questa umile sede, direi che

è il caso di non andare oltre e di cominciare invece a introdurre l’interpretazion e del mito. E che cosa racconta la

vicenda di Edipo? In modo brutalmente sintetico, è la storia dell’unione incestuosa di un figlio con la propria madre.

Questo il primo significato, questa la matrice utilizzata da Freud. Ma vi è una seconda lettura: Edipo infatti non sa

che la moglie Giocasta in realtà è sua madre, né lei sospetta che lo sposo le è figlio. Detta così sembrerebbe uno degli

ultimi morbosi sviluppi della vita sentimentale di Brooke in Beautiful, ma la mitologia è un tantino più strutturata della sfiancata

e sfiancante sceneggiatura di una soap e, per evitare confusioni, forse è meglio riferire qualche dettaglio in più sulla vicenda.

Laio, sovrano di Tebe e sposo di Giocasta, apprende dall’Oracolo che sarebbe morto per mano del proprio figlio, il

quale successivame nte avrebbe sposato sua madre. Per salvarsi e scongiurare il compimento della profezia, trafigge

amorevolment e mani e piedi del figlio neonato e lo getta nel fiume; ma il bimbo viene ritrovato dal re di Corinto, che lo cresce

come fosse figlio proprio, dandogli il nome di Edipo. Quando un giorno Edipo si scontrerà con Laio, uccidendolo,

non ha idea che quell’uomo è suo padre. Quando sposerà Giocasta, non immagina si tratti della madre.

Scoperta la verità, Edipo si acceca. Senza nulla togliere alla sfera sessuale, ecco che l’unione incestuosa fra

madre e figlio assume però un significato più ampio. È il sotterraneo e inconscio scorrere degli eventi a condurre Edipo da

Giocasta, mentre al contrario è determinante l’operato di Laio che, nel tentativo di sottrarsi al proprio destino, ne

accende invece la miccia, innescando inesorabilment e la storia. Edipo quindi, prima di essere colpevole di

incesto, è un figlio non voluto, massacrato dal padre, abbandonato dalla madre, che successivame nte lo

riaccoglie, sì, ma come amante, non come figlio. Prima vittima e poi assassino, quando infine il dolore lo travolge, non

si suicida (sarebbe un gesto troppo risolutivo per un Cancro!) ma si acceca per non vedere la realtà, trafiggendosi

gli occhi con la spilla della moglie-madre e vagando errante fino alla fine dei suoi giorni. Vi ricorda qualcuno?

Ecco, tutto torna, anzi ritorna. Il caso, almeno per il momento, è chiuso.

La loro proverbi ale sensibilit à

Sul fatto che siano sensibili non c’è dubbio. Anzi, ipersensibili. Saranno la Luna, le

maree, il sommerso, l’inconscio e tutto il bla bla bla, ma almeno questo glielo si deve riconoscere: la loro sensibilità

è estrema. Per meglio dire, sono ‘simpatici’, nell’accezione greca di ‘pathos reciproco’, e ‘passivi’, nel senso di

‘ricettivi’, quasi avessero sulla pelle sofisticati sensori capaci di cogliere vibrazioni ignote ai più. Sul fatto, invece, che questa

sensibilità possa essere funzionale ai vostri bisogni, ebbene, potete pure morire: scordatevi che spendano un solo atomo di

ciò che ‘percepiscono’ per risolvere mezzo dei vostri problemi, a meno che questi non garantiscano maggiore

lustro al loro teatrino emotivo. Dietro a tanta dolcezza, delicatezza e sensibilità, i drammi sono

soltanto i Voi siete avete risorse risolvere vostri problemi. poi, problemi avete?

loro. forti, mille per i Ma che Le

sofferenze emotive sono solo prerogativa loro, e noi comuni, aridi mortali non possiamo comprenderle. Soffrono. Ma

insomma, lo volete capire sì o no?! Tutto questo, però, con alle spalle qualcuno che si becca il lavoro sporco.

Ecco che l’emotività cancerina, indiscussa e indiscutibile, non soltanto è fonte di infiniti alibi, ma risulta anche una scelta

astuta, abilmente utilizzata per manipolare gli altri. Sono maestri in quest’arte! Deboli? Ma quando mai! Il Cancro è uno

dei due segni ‘dominanti’ dello Zodiaco, insieme al Leone! Guarda caso, la lacrimevole e sensibile creatura la ritroviamo poi

capacissima di destreggiarsi da sola nelle circostanze più ardite e di fare esattamente ciò che gli pare.

In tutta sincerità va però detto che la loro sensibilità assorbe tutto e necessita quindi di un argine, altrimenti il

carico emotivo potrebbe davvero essere eccessivo. Tale argine viene per lo più descritto come una sorta di guscio

protettivo nel quale i nostri Granchi si rifugiano: metafora sentita e strasentita. Si tratta piuttosto di una spiccata

capacità di attivare un meccanismo di autodifesa che consiste nel tracciare una linea di demarcazione invalicabile fra se stessi e il

mondo. È logico che fra difesa di sé o dei propri comodi il passo sia breve. Che questa tattica difensiva venga perciò

usata in modo onesto o disonesto, genuino o ‘paraculo’, spetta poi alla singola persona, alla sua coerenza, alla sua

maturità e al suo rispetto degli altri. Comunque sia, riguardo a queste sofisticate manovre di cancerina difesa, state

pur certi di un fatto: la cavia sarete voi!

Un po’ di serietà

Vi è un’infinità di soggetti cancerini apparentemen te opposti negli eccessi e in fondo

tanto simili. D’altronde il troppo e il troppo poco, si sa, sono facce della stessa medaglia, e quegli eccessi fanno parte

del bluff che abbiamo già sgamato. Una classificazione in base all’ascendente risulta pertanto utile, ma la distinzione da

fare è a monte e l’astrologia non c’entra: una cosa sono i sentimentalis mi, un’altra i sentimenti. Tuttavia sono certo che il

seguente specchietto possa aiutarvi a capire... sì, capire che al peggio non c’è fine! Cancro con ascendente di

Terra Riporta il Granchio a una dimensione più concreta e meno emotiva, tuttavia... che

pesantezza! Meglio se ascendente Toro, si tratterà di una giocosa personalità sensibile e dedita ai piaceri della

tavola. Quando sarà depressa, giacerà riversa a letto o sul tavolo della cucina, ingozzandosi di cibo e piangendo

sulla Nutella. Nel caso di un ascendente Vergine avremo a che fare con una pazza in preda a crisi alterne di ansia e di

abbandono, perennemente con il mocio in mano; oppure con un maniacale e introverso capofamiglia in realtà comandato a

bacchetta dalla moglie, dalla mamma e dalla suocera: un bijou! L’ascendente Capricorno aggraverà molto

l’introversione: tipo mummia. In caso di lite si darà al mutismo assoluto per giorni e giorni, disteso a letto in uno stato di semiparesi o

di morte apparente. Cancro con ascendente di Aria Una casa con porte e finestre

spalancate: certo le porte sbattono, ma almeno si respira, mentre la concretezza va a farsi benedire. Con ascendente

Gemelli sarà un delizioso casino. Anche la proverbiale – mica tanto – fedeltà cancerina verrà dribblata a favore di una serie di

situazioni, accorate ma cangianti. L’ascendente Acquario farà dell’uomo o della donna Granchio dei divertenti e impareggiabili

egoisti. Il loro motto sarà ‘se posso’, e non potranno mai. Ma il top arriva con la Bilancia: donne cinguettanti, capaci di

commuoversi perché i fiori che le avete regalato richiamano quelli della carta igienica che ha appena comprato! E

uomini teneri e virili come koala, dandy abortiti che in casa ciabatteranno fra la stanza da letto, il divano e la

cucina (il tutto coordinato). Cancro con ascendente di Fuoco Ravviva di certo la situazione, ma

a discapito di veri e proprio isterismi. Come può il fuoco convivere con l’acqua? Nel caso di ascendente Ariete si

tratterà di una natura psicotica o quantomeno bipolare. Passerà dall’irruenza incontenibile alla languidezza

esasperante, dalla rozza brutalità al romanticismo più rarefatto. Insomma, quando si dice una persona equilibrata. Con

ascendente Leone affiorerà una leggera, ma proprio leggera, tendenza al comando e al lusso. Ovviamente

dissimulata e spacciata per chissà cosa, ma quella è. L’ascendente Sagittario invece calza meglio, accende il giusto senza

fare danni. Ottimi insegnanti! Peccato che però il senso dell’umorismo non si possa insegnare...

Cancro ascendente di Acqua Cancro/Cancr o, a dispetto di facili interpretazioni , sarà un profilo dalle

caratteristiche attenuate, ‘annacquate’ nel senso più spicciolo del termine. Narcolettici e passivi. Unica cosa enfatizzata: la

mamma! Sarà una sorta di gigantesco e terribile totem al centro di casa vostra. Con l’ascendente Pesci avremo un totale,

completo scollamento dalla realtà. Amanti dell’alcol e di droghe leggere, saranno innamorati del mondo o

irrimediabilme nte vittime della società, o entrambi, a fase alterne. Con l’ascendente Scorpione si crea un mix fatale.

Creature dotate di un fascino incredibile: magnetismo, dolcezza, passionalità e sensualità mixate alla perfezione.

Meglio esserne amanti che coniugi, però. Vi distruggerann o: corna garantite e ricatti emotivi da brivido.

Se Cupido scocca la freccia

Vi ricordate la premessa fondamentale ? Rileggetela. Come si fa un clistere? Dove si introduce?

Scusate, non voglio risultare volgare, ma state attenti, perché nessuno – e dico nessuno – fra una lacrima e una carezza, è

capace di mettervela in quel posto come il Cancro! Quando si sarà preso ciò che voleva o quando voi sarete

diventati dei partner indelicati per le vostre inopportune sollecitazioni a crescere, allora se ne andrà, piangendo e

soffrendo, in realtà del tutto incurante di avervi perforato e abbandonato su un cuscino antiemorroidi. Che se lo riprenda

quella stronza, megera, arpia della madre! Non siate teneri con certi soggetti: non fateli tornare, perché tornano

sempre. (Ma quando lo faranno non riuscirete a dir di no a quegli occhioni dolci, e allora vai di clistere!) Che persona è?

Chissà se vuole essere adulta o no: caratteristica rara oggigiorno, ma è questo il dato che più di ogni altro dovete saper

valutare non appena cominciate a provare qualcosa per un Granchio. Che un Gemelli o un Ariete siano immaturi, be’,

con un pizzico di sopportazione , tutto sommato ci sta. Ma un Cancro non è semplicement e immaturo, è un feto a

mollo nel liquido amniotico che risucchierà tutte le vostre energie tramite il suo cordone ombelicale, andandosene

solo quando le avrete esaurite per cercare un altro utero. A tale proposito la lettura che l’astrologa Daria Mueller fa del

cancerino Kafka risulta illuminante: come i personaggi kafkiani si ritrovano sempre ‘impossibilitati a intervenire

nello sviluppo delle cose, esprimendo la condizione di vittime innocenti’, così scorre la vita privata del loro autore. Amò tre

donne: Felice Bauer, Milena Jesenská e Dora Diamant. Alla prima dedicò il racconto La condanna, in cui un padre istiga il figlio al

suicidio quando quest’ultimo gli rivela l’intenzione di sposarsi. Poi c’è Milena, o meglio ‘Mamma Milena’ come

la chiamava Kafka, la quale avrebbe tanto voluto dare consistenza al loro rapporto, mentre l’autore ribadiva una

sofferta ‘incapacità e impossibilità’ a procedere. Infine Dora, con cui visse ‘la purezza dell’ebraismo originale’, come fossero

fratello e sorella. Et voilà! Felice, donna non bella ma positiva di nome e di fatto, lo mollò; ‘Mamma Milena’ invece

gli stette dietro, invano, troppo. Dora incarnò invece la purezza e lo accudì finché non fu ucciso dalla tubercolosi. Chi volete

essere: Felice, Milena o Dora? E se finora è stato tracciato un profilo spiccatamente maschile, considerate

che al femminile il meccanismo non cambia. Una donna giocherà la parte della povera gattina da proteggere – e

mantenere! – oppure della mammina solerte; va da sé che, per convenzione sociale, passerà più inosservata dell’uomo,

anzi potrebbe addirittura essere additata come modello di angelo del focolare. Ma gli alibi sono gli stessi, e dietro a essi

c’è una fanciulla che non rinuncia a portarsi appresso tutto il bagaglio infantile dell’amore, accessoriato di paure e

moine. Ansiosa di indossare l’abito bianco, in alcuni casi riesce a fidanzarsi con qualcuno senza che quel qualcuno

nemmeno lo sappia. Basta un commento su Facebook, una parola detta per caso, e la fanciulla in questione starà già

provvedendo a scegliere il vestito e prenotare la chiesa. La cosa incredibile è che, dolce dolce, ci riesce, e voi

diventerete solo quell’accessor io che ha permesso loro di avere la fede al dito ed essere ingravidate.

A questo punto il lettore è stato adeguatament e sensibilizzato sulla prevenzione da adottare riguardo a

certi tipi di Cancro. Suona strano detto così, ma in qualunque senso lo vogliate intendere, male non fa. Certo non si

può vivere una vita aspettandosi il peggio. Forse là fuori qualche Granchio più o meno ‘risolto’ esiste pure.

Per consolarvi, sappiate che non è difficile capire se avete fatto colpo su un valido esponente del segno. Anche

dopo una mezza serata fra amici, se qualcosa è scattato vi guardano con occhi a forma di cuore sfoggiando un timido ma

eloquente sorriso. Non aspettatevi tuttavia grandi iniziative o chissà quali gesta. Sono schivi e certo non vi chiederanno il

numero di telefono, per cui quel mezzo passo in più dovrete farlo voi. Ma, a dispetto di ogni luogo comune, detestano le

cose tirate per le lunghe. Forse perché conoscono l’inconcludenz a, a volte cercano di evitarla. Invitateli quindi a cena

il prima possibile: in un ristorante a lume di candela, magari in riva al mare se la stagione lo consente, ma che sia

comunque un locale chic, caldo e raffinato, niente di pacchiano. Sono tipi da Colazione da Tiffany, per intenderci.

Una volta a tavola, non vi dovete affannare nel cercare una conversazione brillante. I silenzi sono più importanti. Per carità, non

dico che amino il mortorio, ma non li conquisterete certo con il chiacchiericcio . Detestano chi li inonda di parole. Chi

parla troppo li disturba, come li disturba il troppo rumore del mondo circostante. Vi ascolteranno difatti non con le orecchie,

ma con la pelle, una pelle che è un radar sofisticato dalla potenza inaudita. Se la serata è andata bene, ci

potreste provare anche alla prima uscita, non disdegnano. Tuttavia è sempre meglio evitare, soprattutto se avete

intenzioni serie. Continuate piuttosto a guadagnarvi la loro complicità. Non temete, sono degli ‘innamorati

dell’amore’ e non aspettano altro che cascarvi fra le braccia, ma hanno i loro ipocriti perbenismi. Il loro stile amoroso è

simbiotico ma al tempo stesso discorde, e in questa discordia – anche con loro stessi – trovano il loro equilibrio.

Quindi polso fermo, dolcezza e mix di praticità e leggerezza, di cui si è detto prima. Presto giungerà il fatidico

momento della cenetta, ma questa volta in casa! Se vi invitano da loro potete prenotare la chiesa, se invece la casa prescelta è la

vostra, acquistate l’anello di fidanzamento (la Granchia ci tiene). Varcata la soglia il protocollo da rispettare è lo stesso,

invariato da secoli, e prevede: a) luci soffuse (odiano la luce diretta); b) musica di sottofondo; c) cena semplice,

raffinata, e del buon vino, meglio se champagne. Casualmente lo avrete a portata di mano... Lo bevete sempre, no?

Poi si passa sul divano e, sotto una calda coperta, anche a Ferragosto, si guarda insieme una bella commedia,

romantica e commovente (se non vi piace, simulate intensa e profonda emozione). Durante la commedia

sarà il momento delle carezze. E quando scorreranno i titoli di coda, solo allora comincerà il vero show! Adorano

indugiare sul divano con lunghi preliminari per poi essere guidati, non appena la situazione si farà scottante, verso il luogo

che più amano: il letto! Lì scoprirete una forza della natura! Ma quale timida creatura delicata e sensibile...

Se il Cancro irrisolto accuserà a letto svariati problemucci, la versione risolta è un portento! Il tutto sempre in nome

dell’amore, perché loro non fanno sesso – che non si dica! – fanno l’amore. Comunque quando avrete finito di scopare...

ops, scusate, di fare l’amore, se proprio volete incantarli del tutto, lanciatevi di nuovo in lunghe carezze,

massaggi e grattini. Quando vi sembrerà che sia troppo, sarà ancora troppo poco. Continuate! Anche se vi si stanca il

braccio, continuate, pure a costo di farvi venire una tendinite. Caso mai mettetevi una protesi, chiamate aiuto, ma

continuate! Saranno vostri. E dal momento esatto in cui uscirete da quel letto attiveranno l’impostazione ‘coppia’,

ovviamente negandolo al mondo e a loro stessi. Se questo è anche il vostro desiderio, ben presto vi chiederete stupefatti chi è

quella creatura che guida spericolata un’auto potente mentre, indomita e novella MacGyver, è

pronta a fronteggiare ogni insidia al vostro fianco. Il problema del Cancro, cominciata la storia, non è il ménage di coppia; il

problema è se la coppia finisce. Afflitti da una congenita sindrome di abbandono, non si faranno lasciare, né lasceranno

mai. Resteranno agganciati con le loro ‘chele’ e non molleranno la presa, a discapito di ogni buonsenso.

‘Anche se sono infelici, voi siete infelici, le vostre famiglie sono infelici’ afferma Hazel Dixon-Cooper, ‘si atteggeranno

a Madre coraggio e continueranno in modo estenuante.’ Persino in caso di separazione riusciranno a trascinare la

situazione in eterno, non giungendo mai a un concreto divorzio. Tranquilli quindi, male che vada sarete sempre

nei loro pensieri. Sempre. Sempre. Sempre. Bello, no?

Segno per segno

Ariete Colpo fulmine. ragioni diverse, entrambi

di Per

passano la vita a innamorarsi. Invano. L’Ariete fuggirà l’‘appiccicume’ del Cancro e il Granchio rimarrà

atterrito dalle esplosioni di una ‘mamma’ Rambo. Toro Perfetti! Un idillio fatto di cibo, di letto e

di cibo a letto. Speriamo che si tratti di una coppia intellettualmen te vivace, altrimenti scambieranno l’orizzonte della vita per

quello del materasso. Gemelli Difficile. Forse, se la Granchietta è carina: il Gemelli non

nega mai una manche a nessuno. Ma, al contrario, a una Gemellina difficilmente fregherà qualcosa delle lacrime del

Cancro e della suocera arpia. Cancro Raro. Senza il carnefice che gusto c’è? In caso, più che un grande

amore, probabilmente sarà un grande bluff! E il fallo di casa sarà quello di entrambe le suocere, la vera coppia

omosessuale della famiglia. Leone Mah, fra ascendenti e altro, potrebbe essere. Di certo sarà una

gara fra primi attori: il protagonismo del Leone cercherà l’ammirazione, quello del Cancro il pietismo! Il denaro poi,

per un verso o per l’altro, sarà determinante: non si tratta certo di una coppia da ‘pane, amore e fantasia’.

Vergine Possibile. Se lui è Vergine e lei Cancro i loro istinti ‘mammiferi’ si incastrano a dovere. Viceversa

l’assistenzialis mo della Vergine non si sposa con l’incontinenza emotiva del Granchio. Bilancia

E vissero felici e contenti in una casetta di cioccolato, con le finestre di zucchero e il camino di marzapane. E mentre preparano

ciambelle per Cappuccetto Rosso, la nonnina si scopa cacciatore e lupo! Scorpione

Pozione infallibile: carnefice e vittima uniti. L’uno trova nell’altro la possibilità di interpretare il suo perfetto ruolo,

psicologicame nte, emotivamente ed eroticamente. E infatti, a meno che lo Scorpione non trovi degno compare,

finisce male... La realtà è eloquente: Carlo è Scorpione. Camilla, Cancro. Lady Diana, Cancro.

Sagittario Un amore magistrale, nel senso letterale del termine. Il Sagittario insegnerà in eterno al Cancro a

vivere. O quel che si spaccia per tale. E il Cancro non vede l’ora che un altro viva al posto suo. Capricorno

Un disastro di indissolubilità. Prima o poi saranno l’uno la pietra al collo dell’altro. Unica chance nel caso di un Capricorno allegro, in

grado di gestire la lacrimevole creatura. Ma resterà? Acquario Può darsi, con maggiore

probabilità se l’Acquario è lei. Saranno un mammo e una figlia dei fiori concentrati sull’educazion e della prole. Siparietti di

impareggiabile egoismo saranno ben celati da buoni propositi e sempre in nome della libertà! Pesci

Allontanate i diabetici e munite comunque di insulina i più sani. Zucchero filato scollato dalla realtà come in un

luna park o in un film. Per loro è amore. Peccato che, aprendo la porta di casa, c’è la realtà. E allora lacrime, alcol e psicofarmaci.

Se nasce loro un figlio Vergine, chiamerà da solo i servizi sociali!

La pratica rende perfetti

Prima che risalga la marea, ecco alcuni microscopici ma illuminanti tasselli

trafugati dalla realtà. Stralci di quotidianità riportati il più fedelmente possibile: solo i protagonisti sanno quanto sono veri!

Un Cancro e un amico, al telefono per farsi gli auguri natalizi: Cancro: «Eh, come sto... è un periodo pesante. Poco

lavoro, pochi soldi e poi la fine dell’ultima storia è stata davvero difficile per me». Amico: «Capisco. E

per le feste che fai?» Cancro: «La voglio raggiungere». Amico: «Ma non vi siete lasciati?» Cancro: «No, non

parlo della mia ex. Ho conosciuto una ragazza in aereo rientrando a Roma. Fa l’hostess e per una settimana rimane ai

Caraibi e io la raggiungo. Mi ospita pure». Amico: «Scusa, praticamente ti passi il Natale ai Caraibi?»

Cancro: «Sì, ma credimi, per me è molto difficile». Biglietto d’auguri per un quarantesimo

compleanno. La sorella minore Vergine così scrive alla maggiore Cancro: «Giunta a questo traguardo,

dovresti ammettere di essere una pervertita emozionale. Infatti se per ‘pervertito’ si intende un maniaco porco che

sbava su un paio di mutandine usate, allora tu, capace di piangere mezz’ora su un biglietto del cinema ritrovato in

tasca, sei a tutti gli effetti una pervertita emozionale!» Una mamma Cancro, parlando con un’amica:

«Sì, mia figlia si è sposata. È giusto, crescono. Devono sganciarsi. Adesso si deve godere i primi anni di

matrimonio e concentrarsi sul lavoro. Il mio compito, dove posso, è alleggerirla. Per questo le ho comprato casa nel palazzo di

fronte. Mio figlio? No, è piccolo, vive ancora con me. Ha trentacinque anni».

Eloquen ti esponen ti del segno

In ultimo, una caleidoscopic a e multiforme sequenza di note espressioni della creatività

cancerina. Non so se siete d’accordo, ma le tracce del Granchio sono assai riconoscibili anche se diverso è il

terreno e diversi i moventi. La sequenza in ordine alfabetico crea adiacenze surreali e imbarazzanti...

Eleonora Abbagnato, Renzo Arbore, Gino Bartali, Alessandro Bergonzoni, Giorgio de Chirico, Jean Cocteau, Edgar Degas,

Vittorio De Sica, Oriana Fallaci, Beppe Grillo, William Hanna, Ernest Hemingway, Hermann Hesse, Cindy Lauper, Jean de La

Fontaine, Ignazio Russa, Giacomo Leopardi, Vladimir Luxuria, Gustav Mahler, Nelson

La

Mandela, Fioretta Mari, Giuseppe Mazzini, Angela Merkel, George Michael, Amedeo Modigliani,

Pablo Neruda, Luigi Pirandello, Franca Rame, Carlos Santana, Toquinho, Roberto Vecchioni.

‘Una natura ha bisogno di ali, un’altra di catene.’ Jean-Jacques Rousseau

Leone ovvero... nella gabbia dei Leoni

Non c’è dubbio, vi siete presi proprio una bella cotta!

Anzi, in questo caso è più probabile che si tratti di una scottatura, d’altronde stando sotto il solleone può succedere. O

forse si tratta addirittura di insolazione? Potrebbe darsi, in fondo i sintomi li avete: delirate. Tuttavia, se anche voi

siete un segno di Fuoco, non c’è nulla di che preoccuparsi, delirate spesso e disponete già di tutta quella gamma di

follia piromane necessaria per accendere questa liaison che, nella più fresca delle varianti, somiglierà al vecchio film L’inferno di

cristallo. E mentre voi innamorati arderete nel grattacielo del vostro amore, tutti gli altri – parenti, amici, conoscenti, colleghi e

condomini – arderanno e basta, e soffriranno. Le pene dell’inferno. Di qualunque altro segno voi siate, invece,

dovreste prendere alcune precauzioni indispensabili per avere a che fare con questo leonino portento: tute ignifughe,

biancheria intima in PVC termoresistent e (che non è comoda ma potrebbe salvarvi), occhiali da sole antiradiazioni

e naturalmente litri di creme protettive, idratanti e doposole, da spalmare copiose in ogni dove. Inoltre vi

risulterà indispensabile una pinzetta. Sì, avete capito bene, una pinzetta. È opportuno infatti prelevare il prima

possibile un campione di pelo dalla chioma del gattone, per accertarsi che sia una criniera autentica e non piuttosto

un sintetico pellicciotto Made in China. Trattasi di testa regale o di squallida pantegana tinta e cotonata? Se morire per

amore azzannati da un leone è già stupido, crepare per leptospirosi da morso di ratto travestito da gattone, be’, è proprio da

sfigati, ne converrete anche voi! Ma voi non siete così ingenui: quale innamorato lo è mai?! Voi volete un amore vero,

un amore come quello dei film, roboante, ardente e accecante. L’avete sperato, cercato, voluto,

bramato, spasimato e adesso che ruggisce dinanzi a voi dovreste tirarvi indietro? Mai! Voi volete accendervi! E

accendetevi pure. A distanza però.

Come funziona no

Premessa fondamen tale Una cosa è bruciare di passione, un’altra essere cremati. Vivi!

Chi li conosce sa bene che si potrebbero riempire tonnellate di pagine con i racconti delle

loro scenate, indugiare per mesi sulla loro boria e soffermarsi per anni sulle loro smanie di ammirazione e protagonismo.

Si potrebbe, ma già lo fanno i nostri Leoni, e in modo ineguagliabile. Non sarebbe allora più proficuo concentrarsi

sul perché di performance di tale livello, e cercare di comprendere le dinamiche dell’ipertrofico ego della bestiola in questione?

Per riuscirci però è bene abbandonare la strada fin troppo battuta della passionalità, comodo alibi nonché gettonata

sfaccettatura caratteriale in grado di celare innumerevoli magagne, e avventurarci piuttosto per un sentiero più scomodo e

disseminato di ‘perché’. Cosa c’è difatti di più spiazzante, per un’indole irrazionale, che assestarle un paio di ben

piazzati ‘perché’? Un Ariete i ‘perché’ li prende di testa, il Sagittario li spiega agli altri ma non a se stesso, il

terzo segno di Fuoco invece li evita imponendoli alla corte dei suoi sudditi. Se poi è proprio costretto a simulare un

dialogo paritario, allora infilerà una dopo l’altra tante belle parole, forbite e altisonanti, nel tentativo di dissimulare la

malcelata rabbia per non poter imporre il proprio diktat. Questo è il fatto. Ma qual è la causa? Perché? Perché? E

ancora, perché? Perché devono essere migliori. Perché devono essere ammirati.

i

E

perché devono comandare, dominare. È questo il verbo astrologicame nte più consono. Lo Zodiaco ha infatti solo due

segni ‘dominanti’: il Cancro, guidato dalla Luna, e il Leone, governato non da un pianeta bensì da una stella, e che

stella: il Sole. E non è forse questo che si credono? Soli risplendenti. E come tali, noi tutti dobbiamo ruotargli e gravitargli attorno,

ammirati e riconoscenti dei raggi che ogni giorno ci vengono elargiti. Grazie. Anche no. Con somma delusione di

certi nativi del segno, bisogna ricordare loro che il Sole non è poi una stella così grande, anzi in astronomia è catalogata

come ‘nana gialla’. Lesa maestà? Può darsi. Napoleone non ci avrebbe perdonato certo un’ironia simile,

tantomeno Mussolini, entrambi leoncini. E se il primo, per annientarci, avrebbe detto: ‘Signore dà forza al mio nemico e fallo

vivere a lungo, affinché possa assistere al mio trionfo’, l’altro ci avrebbe intimato di ‘Credere. Obbedire. Combattere’,

ovviamente a lui e per lui. E nel caso di una lei? Magari si ispirerà a un esempio più consono alla propria femminilità,

come Louise Veronica Ciccone, colei che ha scelto il nome d’arte Madonna semplicement e perché, come ha affermato

umilmente lei stessa, ‘non sarò felice finché non sarò famosa come Dio’. Che mestizia! Spero quindi che il vostro cuore

non batta per un matto che si crede Napoleone, un folle redivivo Mussolini o una pazza convinta di essere Madonna. Ma

quando si parla d’amore, di matti in giro ce ne stanno tanti. Di questa tipologia, poi... Presunte superstar, così uguali le une

alle altre: troppo gelose, troppo passionali, troppo magnificenti, troppo avare, troppo egocentriche, troppo

esibizioniste, troppo narcisiste, troppo innamorate, troppo ambiziose. ‘Malate di un sentimento vendicativo di

inferiorità’, per citare la definizione formulata da una Leonessa di tutt’altra elevazione, Elsa Morante. E infine, forse

troppo complessate? Comunque sia, sempre e solo troppo. E il troppo stroppia. Soprattutto il troppo amore: letale. Un

concetto difficile da digerire, ma è necessario riconoscere che le relazioni con troppo ‘amore’ sono patologiche,

stelle malate che finiscono per collassare, trasformandos i in giganteschi buchi neri dai quali si viene risucchiati e

annientati. Perché? Chi persiste in certi ‘amori’ prima o poi deve chiederselo. E quel perché riguarda soltanto se

stessi, non il partner. Non tiriamo in ballo i sentimenti, lasciamo stare i segni zodiacali e non scomodiamo l’amore.

‘Quando amiamo troppo, in realtà non amiamo affatto perché siamo dominate dalla paura: paura di restare

sole, paura di non essere degne d’amore, paura di essere abbandonate o ignorate.’ E amare con paura

significherebb e soprattutto attaccarsi morbosament e a qualcuno che si considera indispensabile , mettendo in atto tutta una

serie di strategie di controllo per legare l’altro a noi, spiega Robin Norwood, psicologa e Leonessa, nel suo Donne

che amano troppo. Non è certo questa la sede adatta per fare della seria psicologia: tuttavia, per spiegare quest’amoros

a mania ciarlando di astrologia, si può tutt’al più fare ricorso alla mitologia... nella nostra fattoria! A voi il jingle.

Il mito connesso al Leone è la prima fatica di Ercole. L’eroe, obbligato a combattere contro un leone invulnerabile,

sul punto di essere sconfitto trascina l’animale nell’antro utilizzato dalla belva come tana, ne chiude ogni

uscita e finalmente riesce a ucciderla schiacciandon e il plesso solare con il peso di tutto il proprio corpo. Senza

bisogno di ardite esegesi, si riesce a cogliere il senso del mito: soltanto attraverso se stessi, calandosi nel proprio

profondo e lasciandosi alle spalle ogni alibi, il Leone può sconfiggere quanto di distruttivo e bestiale vi è

nella propria natura. Riorganizza re la propria enorme energia: è questa la sfida che ogni esponente del segno deve

affrontare prima che gli anni facciano il loro gioco, seppellendo il meglio ed esasperando il peggio di ogni carattere. Come l’Ariete

deve orientare il suo Big Bang, così il Leone deve dare senso al proprio Sole, senza mortificarlo nella banale, e talvolta

volgare, smania di essere il ‘migliore’. Le tecniche da adottare possono essere tante, ma le migliori restano l’ironia

e l’autoironia, come insegna la leonina Franca Valeri. Si potrebbe citare la sua celebre Signorina Snob: ‘Stasera no,

stellin, ho la Scala, e neanche alle cinque, perché ho il cocktail...’ o la signorotta rapita che, per salvare le apparenze di

un marito che non la rivuole indietro, simula con il rapitore un riscatto maggiorato. Ma parlando di amore egocentrico,

nulla raggiunge gli apici della stalker da lei interpretata, felina e conquistatrice: ‘È innamorato pazzo, pazzo... e io

sono di un crudele! La donna, che buffa bestiolina! A farlo soffrire mi diverto. Gli telefono tutti i giorni, tutti, e lui è talmente

timido, si turba talmente che mi fa sempre rispondere che non c’è. La sera lo aspetto sulle scale, anche al portone, lui mi vede, fa

finta di non vedermi, se ne va tutto dritto. Non mi ha mai rivolto la parola, mi sfugge. [...] Povero ragazzo, mi fa una gran

pena... ma cosa avrò io per far soffrire tutti gli uomini?’ Si potrebbe continuare a oltranza, ma ancora non basterebbe a

rendere omaggio a questa grande Leonessa dello spettacolo italiano, che con mezza battuta è già stata in grado

di farci comprendere tutto. Potenza della comicità! E voi? Con che Leone avete a che fare? Riuscirà a placare con un sorriso la

sua sete di approvazione ? Sarà in grado di stemperare certi eccessi di gelosia ironizzando sull’amore? Baratterà una

scenata con una risata? Chissà! Magari le sbarre di quella gabbia cederanno, liberando il nostro Leone e tutti quelli

che ci aveva tenuti imprigionati.

La loro proverbi ale ansia

Delle loro tante e magnifiche caratteristiche, forse non vi aspettavate che vi

indicassi proprio questa: l’ansia. Chi li frequenta sa di cosa sto parlando, chi non li conosce aguzzi la vista

e osservi bene i loro movimenti: non si rilassano mai, non allentano mai la presa. E non si tratta dell’instancabil e operosità

della Vergine sempre intenta a mantenere intatto il proprio alveare. Qui si tratta di stress da ape regina!

Essere il migliore o la migliore costa una fatica inaudita e un incessante impiego di energia. Loro dissimulano, palestra,

sorrisi sbiancati e lampada abbronzante, ma dietro c’è un lavoro pazzesco. E se persino nella savana l’animale

sfiancato dalla caccia si rilassa schiacciando un pisolino, l’umano no. Nervi tesi e sonno agitato. Ansia da prestazione?

Probabile. Eppure, a ben guardare, la stanchezza accumulata per assicurarsi la luccicante corona non basta a spiegare la

causa di tanto logorio. Che l’ansia sia forse una conseguenza? E di che? Magari insicurezza? Insicu... che?! Insicurezza.

Chi ha detto insicurezza? Qualcuno ha scritto insicurezza? Se a leggere per caso siete voi Leoni, si tratta di un errore di

stampa. Saltate il paragrafo, è zeppo di errori. Per tutti gli altri: Codice Rosso. Non leggete ad alta voce e

strappate la pagina entro trenta secondi. Ebbene sì, il Leone non è affatto un segno sicuro di sé. Tende ad ‘amare

troppo’, lo si è detto, e ciò, per forza di cose, lo rende insicuro e vulnerabile. Ma adesso viene il bello. Non stiamo parlando

infatti di un eccessivo darsi in nome dell’amore oppure dell’incertezza dell’essere amati a sufficienza. Qui il nodo è

molto più intricato: si tratta dell’insicurezz a nella propria capacità di amare. Come fosse un Sole che ogni giorno si

chiede ‘Scalderò abbastanza?’, così un Leone si domanda se splenderà tanto da essere amato (o ammirato, per i meno

evoluti). ‘Sarò all’altezza? Sono stato all’altezza?’: Sua Altezza non lo ammetterà mai, ma questo è il dubbio che lo

tormenta. E, più frequentement e di quanto possiate immaginare, si risponde con un secco: ‘No!’

Ecco perché i Leoni non si rilassano mai, ecco perché le vostre rassicurazioni sono così importanti, ed ecco perché

sono così gelosi. D’altronde ansia, gelosia e insicurezza sono tre zitelle che vanno a braccetto. Se frequentarle è dannoso per

chiunque, figuriamoci nel caso di soggetti tutt’altro che amorevoli e regali! È il disastro assoluto. La

miseria affettiva. Tuttavia bisogna essere ottimisti. Qualcosa forse vi spinge a non esserlo?

Suvvia! In media basta munirsi di quintali di ammirazione, oltre a consistenti scorte di valeriana, fiori di Bach,

passiflora, melatonina, il tutto frullato in litri di camomilla, senza disprezzare l’aggiunta al bisogno di miorilassanti,

tranquillanti e ansiolitici assortiti. Per i momenti critici, procuratevi invece delle cartucce narcotizzanti come quelle

che si sparano nelle riserve naturali per addormentare gli animali. Sarete a posto. Così accessoriati con il vostro Leone potrete

andare ovunque!

Un po’ di serietà

Conoscendo bene la permalosità e l’alterigia dei soggetti in questione, non si può

non affrontare più che seriamente il consueto approfondime nto sugli ascendenti. Tuttavia la tentazione di vederli

diventare rossi paonazzi è forte! Poter ammirare, dipinta sul loro muso, quella tipica espressione di irritazione collegata alla

fastidiosa sensazione di venire contraddetti, è una tentazione alla quale sarà difficile resistere.

Leone con ascendente di Terra Macchine da lavoro in nome del potere temporale. In caso di

ascendente Capricorno si profilano due ipotesi opposte: un torturatore esibizionista oppure un gaudente appassionato

della vita. L’ascendente Toro invece potrebbe spingere gli istinti verso i piaceri più basici, o piuttosto voi dentro una

gabbia dorata. Con la Vergine ecco la protagonista di uno spot: ore 7:00 casa splendente, 7:15 arrivo in cucina dei

bambini bellissimi, educatissimi, sorridentissimi , 7:24 apparizione del Deus Marito bello, ricco, potente e fedele, un

minuto di solenne adorazione, 7:25 ecco pronta la foto del giorno da pubblicare su Facebook, 7:26 sana colazione,

7:50 saluto della splendida famiglia sulla regale soglia. Il tutto truccata, ingioiellata e con capello appena

sistemato. Peccato che quando si chiuderà quella porta, solo lei conoscerà le miserie nascoste

dietro a tanto splendore. Leone con ascendente di Acqua Amore ed emozione... fino

all’evaporazio ne. Con un ascendente Scorpione le possibilità che vi siano fedeli sono una su un milione: quel singolo caso è il

vostro? Tuttavia non azzardatevi nemmeno a guardare altrove: ogni vostro respiro è controllato e gli appartiene, pena la morte,

sempre dopo sontuosa tortura. La fusione con il Cancro dà vita, uomo o donna che sia, all’eroina del più tormentato film d’amore;

e in quanto eroina sarà drogata, di se stessa, e ossessionata dai sentimenti fino alla tomba (anche questa da condividere,

ovviamente). In caso di ascendente Pesci potremmo essere dinanzi al profilo del potenziale fondatore di una qualche

setta o ancora di una miliardaria rockstar con slanci di presunto, redditizio, misticismo.

Leone con ascendente di Aria E soffia il vento sull’incendio. Con l’ascendente Acquario la

sete di conoscenza sposerà la voglia di fama e ammirazione, con un egoismo che sfiderà la forza di

gravità. Con il Leone/Bilanci a saremo davvero a corte! Di Giustizia oppure reale, comunque fra specchi, drappi,

mantelli, damigelle, paggi e paggetti. I Gemelli dentro un Leone alleggeriscono senz’altro, soprattutto il portafoglio: è

probabile che dovranno provvedere al mantenimento di svariate famiglie, ex o parallele: comunicatori e affabulatori come

nessuno, saranno capaci di spacciare il piombo per oro al più scafato gioielliere, peccato che nel frattempo

si saranno giocati anche il piombo! Leone con ascendente di Fuoco La torcia umana. In

abbinata con il Sagittario potremmo imbatterci in un professorone, un folle esploratore, un principe del foro, un ex

giudice dell’Inquisizion e reincarnato, una devota segretaria che sposerà il capo (per amore, ovviamente) e molti altri casi:

ma la saccente arroganza, dissimulata o meno, sarà sempre impareggiabile . Leone ascendente

Leone è tosta, però meno di quanto si immagini. Mettiamola così: le due belve sono talmente impegnate a lottare fra loro,

che il soggetto si supererà donando il meglio di sé oppure si autosbranerà, coinvolgendo comunque gli altri. Con ascendente

Ariete la situazione è semplice: vanno sedati, privati di ogni diritto decisionale e tenuti in celle frigorifere.

Se Cupido scocca la freccia

Nemmeno a dirlo, trattasi di dardo infuocato. Eravate stati avvisati, non cascate dalle

nuvole. E se il vostro cuore è già brace, si spera almeno che non si tratti di un barbecue dei vostri sentimenti in onore di un

furioso despota o di una sfavillante dittatrice. In tal caso rintracciate la Norwood e fatevi consigliare un

buon analista in zona. Attenzione però: oltre al più diffuso tipo despota megalomane, vi è poi un altro raro esemplare,

ovvero lo splendido arrivista, abbagliante e formalmente impeccabile: Bel-Ami. ‘Non vedeva per quali vie avrebbe

potuto arrampicarsi a quelle altezze in cui avrebbe potuto trovare considerazion e e denaro.’ Soltanto un Leone come Guy de

Maupassant poteva permettersi il lusso di scuoiare cotale bestiolina. Attenzione e ancora attenzione! A

costo di risultare molesto, non dimenticatevi della pantegana cotonata. Se il maschio (o pseudo tale) di questa

variante è facilmente riconoscibile, la femmina invece si camuffa abilmente schermandosi dietro a una serie di

collaudati stereotipi sociali: la brava moglie, la brava mamma, la stoica vittima che non piange ma ruggisce e

numerose altre tipologie di donna che, sempre in nome dell’amore, soffrono e si adoperano. Tutta scena. Non lasciatevi

fregare e usate la pinzetta. Appurate l’autenticità del pelo! Le pantegane cotonate sono terribili: se non riescono ad

avere i riflettori addosso accoppiandosi con il maschio dominante, giocheranno la carta del sacro fuoco domestico

mettendosi accanto uomini più deboli, i cui difetti saranno funzionali a lasciare in mano loro, poverine, lo scettro. Tutto

studiato per comandare ed essere ammirate. Regine su un trono Ikea. Ma se la mediocrità annoia, le mediocri

manie di grandezza causano collassi da tedio. Basta con questo strazio laccato! Basta con i falsi, anche se

d’autore! Basta con i pidocchi megalomani che si credono pantera. Siamo qui per parlare d’amore e, seppur con

qualche umano difetto, un autentico e ardito Cuor di Leone è assolutamente capace di concedersi al vero amore. In tal caso che

tutto bruci: niente alibi, niente paure e niente prudenza. Lanciatevi nel safari più avvincente, nella notte più calda

dell’estate, sotto il più stellato cielo d’agosto. E se dal firmamento dovesse cadere una stella, allora chiudete gli

occhi ed esprimete non uno, ma due, cento, mille desideri! Quelli del Leone, naturalmente, non certo i vostri.

Niente paura, corteggiare un Leone non è difficile, preoccupatevi piuttosto di quanto sia economicame nte

dispendioso: il meglio del meglio, servito su di un piatto d’argento. Non fraintendetemi , i Leoncini non si lasciano

comprare, tuttavia misurano in gesti eclatanti il vostro interessament o. Per esempio un mazzo di sontuose rose

rosse dal gambo lunghissimo. Uomo o donna, andrà in visibilio. Dirà ad amici e parenti che non gliene frega nulla

delle rose e tanto meno di voi, eppure i fiori resteranno lì in bella mostra. Perché buttarli?! Aggiungerà

però che lui/lei preferisce un mazzetto di fiori di campo: peccato che prima di quel mazzetto dovrete farvi un mazzo così!

Vanno bene inoltre serenate, poesie d’amore, ritratti adoranti, cene a lume di candela, caviale,

ostriche e champagne, dediche e regali. Non vi limitate, non pensate mai che sia troppo, non guasta nemmeno un

aereo che volteggia sul mare trascinando il loro nome seguito da un ‘Ti amo’, mentre loro sonnecchiano beati sulla

battigia di una caletta poco affollata. Il sistema tuttavia risulta infallibile e prima o poi una breccia nel loro cuore, o nel loro ego,

si apre. Certo non potrete limitarvi al fatuo spendere, altrimenti vi bolleranno come cafoni. Volgari e ruffiani sudditi:

il sentimento resta al primo posto. Amare è la cosa fondamentale! ‘Amore è una breve parola, che però abbraccia tutte le altre,

perché comprende il corpo, l’anima, la vita e tutto l’essere. Noi lo percepiamo così come avvertiamo il caldo del sangue, lo

scopriamo come l’aria, lo portiamo in noi stessi come i nostri pensieri. Per noi null’altro esiste di più importante’, così

Maupassant descriveva se stesso. Questo palpitare tuttavia non ha nulla a che vedere né con il sentimentalis

mo del Cancro né con le simbiosi estetiche della Bilancia, e neppure con le smanie di conquista arietina. Qui si tratta di

incessante combustione, in perenne e corrisposta vittoria. Un gioco pericoloso? Non c’è dubbio, come d’altronde lo è

giocare con il fuoco. Ma adesso ci siamo inoltrati in un’altra sceneggiatura ed è previsto, se non proprio il lieto fine del tipo ‘... e

vissero per sempre felici e contenti’, almeno un finale appagante e dignitoso. Quando sentite che la brace è

pronta, senza fretta e senza indugio, prenotate allora un fine settimana in un albergo, non meno di quattro stelle. Non eccedete

mai nelle richieste e assolvetele tutte alla grande. Colazione in camera e baci a profusione, passeggiate a cavallo e

grandi focosità. Tornati in città, ancora un mazzo di rose, stavolta bianche per il ‘candore’ che avete scoperto nei

più intimi momenti trascorsi insieme, e dopo qualche giorno un altro ancora, giallo, per la gelosia lacerante che vi strazia da

quando vi siete separati. Li avrete al guinzaglio! Per poco, poi il guinzaglio lo avrete voi al collo. Pazienza, che sarà mai...

forse in amore può esistere libertà? Veramente sì, ma non quando si ha a che fare con il Leone. Vi esibiranno in

pubblico, tirati a lucido per l’occasione. Senza farlo intendere, si capisce, come si addice alla vera nobiltà. E voi dovete essere

all’altezza di Sua Altezza. È impegnativo, non c’è dubbio: o siete tagliati per questa vita o niente. E se non avete il

portafoglio adatto? Il vero Leone saprà guardare ben oltre. Nel senso che guarderà proprio oltre voi. No, si scherza.

L’amore non si compra, si noleggia semmai. Il protocollo resta del tutto invariato nel caso in cui siate voi l’oggetto delle

lusinghe di un Leone. Dovrete ricambiare con slancio irrefrenabile prima, durante e dopo i fatti. E i patti? Chiari e

impudicizia lunga. Niente stipsi emotive. Niente brodini. Niente assenze. Farsi desiderare non guasta, ma il detto ‘In amore vince

chi fugge’ con questi soggetti non funziona. Questo amore in stile Impero tuttavia ha i suoi vantaggi. Infatti, per le stesse

motivazioni finora esposte, il Leone non ama avere relazioni clandestine. Potete rilassarvi. Non è fedele, che

sia chiaro. Quindi non rilassatevi troppo, altrimenti vi ritroverete incoronati da un bel paio di corna. Eppure è incapace di

tirare alla lunga amori sottobanco. Perché? Semplice, non gli interessano. Tutto deve essere esibito e, se vi

dovesse rottamare per una più splendente carrozzeria, state certi che ci andrà in giro in lungo e in largo mostrandola

al mondo. Così come i suoi difetti, tutti in bella mostra, alla luce del sole anch’essi. Ebbene, adesso in teoria sapete

tutto. In pratica, qualora vogliate ufficializzare il vostro rapporto, allora non c’è altro da fare, vi tocca

andare in gioielleria: un diamante è per sempre! Non penserete di cavarvela con una pulce... L’anello s’ha da vedere,

proprio come la fede al dito, che è uno status symbol necessario al Leone. E dopo? Chi può dirlo. A un Leone in genere

servono almeno un paio di matrimoni per collaudarne uno. Una cosa è certa, e vi stupirà: capace di

annaspare in un bicchiere d’acqua, vi sorprenderete per la forza con cui il Leone saprà attraversare gli oceani durante la

peggiore bufera. Allora vi renderete conto che avete accanto una persona di eccezionale vigore ed energia. Farà il suo dovere

fino in fondo, con forza titanica. E quando il peggio sarà passato, vi stupirete ancor di più nel cogliere nei suoi occhi

quella gioia e quella vitalità innata che nemmeno il dolore più terribile ha potuto offuscare. Si rialzerà. Ferito, ma si

rialzerà. Allo strazio di certi colpi bassi tirati dalla vita, risponde in nome della vita stessa. In fondo il Sole muore in un emisfero e

risorge nell’altro, no? E alla fine, a dispetto dei titoli, delle apparenze, del prestigio, della prosopopea e del danaro,

non c’è niente da fare, la regola resta sempre una: Signori (e Leoni) si nasce!

Segno per segno

Ariete Comunque vada, divamperà. Potrebbe essere un

grande amore con tanto di giochi d’artificio oppure un bel falò di Ferragosto, di cui il giorno dopo resteranno

solo ceneri e qualche ciocco bruciacchiato. Toro Chissà. Nel caso di un Toro avviato

imprenditore può darsi. Ma il dominio per il regno della cucina sarà sempre un problema e, quando litigheranno, non voleranno

semplicement e i piatti, ma fior di pietanze! Gemelli Lo sfavillante Gemelli è irresistibile per

il felino avido di mondanità. Le amicizie saranno tante, finché non diventeranno troppe e troppo confidenziali. Il Leone allora

imporrà il coprifuoco, controllerà mail e cellulare e, scoperta la magagna, esploderà. Se è amore, diplomazia e

sesso faranno il loro corso. Altrimenti sarà una guerra lampo e ognuno a casa sua. Cancro

Peggio! Scene melodrammati che da entrambe le parti, ma su registri diversi, uno piangendo, l’altro tuonando.

Con lo stesso fine: avere sempre i riflettori addosso. Con questi due soggetti, tuttavia, danaro e potere

possono a volte quel che l’amore non può... Leone Si attirano. Per dare vita a un teatrino

‘alla Rossella e Red’, in versione nostrana e alternandosi i ruoli. Se solo sapessero che a nessuno frega niente del loro

kolossal, colossalmente ripetitivo e palloso... Vergine Per carità! Una coppia infernale di

facciate borghesi e corna esponenziali. O peggio ancora, la noia mortifera. La Vergine è troppo critica e il Leone è

troppo borioso. Esiste un’unica eccezione per questa coppia ed è racchiusa nel detto: ‘Dietro un grande uomo,

c’è sempre una grande donna’. Bilancia In genere si ignorano: due prime donne dal repertorio

differente ma non opposto. Oppure un grande amore, grande come un pallone aerostatico. Un dirigibile gonfio di lussuria,

mondanità ed eleganza. Scorpione Intrighi di lussuria. È lui l’unico vero domatore che non ha

bisogno di frustino; i frustini semmai li userà a letto. Se non dura sarà il Leone a fuggire: troppo controllo e

poche gratificazioni (fuori dal letto). Sagittario Può darsi, anche se il Leone si stufa

di doversi sorbire la lezioncina del Centauro né gradisce la sua inconcludenza . Di contro il Sagittario non è tipo da

incensare il partner. Eccezion fatta per i Centauri del tipo ‘gloria al coniuge come escatologico fine di vita’: in tal caso il

Leone sguazza cornifica.

ci e

Capricorno Chissà. Unione complementar e nel caso di

evoluti esponenti delle rispettive specie. Di schiavitù reciproca si tratterà invece se l’abbinata verte su esemplari

meno brillanti. Ma in questo caso si attraggono di rado: le calde esigenze leonine non trovano adeguato appagamento

nel distacco capricornino. Acquario Difficile, quasi impossibile. Di rado un Acquario spende le

proprie risorse per blandire chicchessia. Se il felino è maschio potrebbe forse incapricciarsi per il gusto della sfida, ma lei non sarà

mai suddita della passione. E questa è un’offesa irreparabile. Pesci

Attrazione letale. Una coppia da deliri nervosi, distonie neurovegetati ve, coliti, pianti e scenate varie. I Pesci

metteranno a dura prova il furente sistema nervoso del Leone, e il Leone metterà le corna ai Pesci.

La pratica rende perfetti

Più che di frammenti di vita vissuta, qui si tratta di cocci. Pezzi sparsi, postumi di

scenate e frantumi di liti, quasi sempre deflagrate per gelosia. Ma non saranno certo i Leoni a parlarvi di ciò. Come gatti, ne gireranno alla

larga alteri e sdegnosi. Provate però a chiedere alle vittime o ai testimoni involontari. Tuttavia, fra una scenata e l’altra resta

tempo anche per altro... È un’affermazio ne o una domanda? Durante pranzo Natale

un di una

coppia di nonni, entrambi Leone, cattura come al solito l’attenzione dei commensali con il racconto di

romanticissimi episodi del loro amore. Ma un innocente nipote chiede: «Nonna, è vero che una volta, quando papà era

piccolo, siete tornati a casa e il nonno aveva distrutto tutto il salotto perché tu lo volevi lasciare?» La nonna, fulminando

con lo sguardo figlio e nuora: «Sì, tesoro, ma poi abbiamo fatto pace, quando nonna ha strappato tutti i quadri dipinti dal nonno».

Telefonata fra due fidanzati, lei Leone, lui Gemelli: Lei: «Amore, sicuro che non è un problema se domani

dormo da Luciana?» Lui: «Tranquilla. E poi lo preferisco, non mi va che torni sola da Rieti a Roma di notte».

Lei (cominciando ad alterarsi): «Ah, lo preferisci?!» Lui: «Sì». Lei: «E perché lo preferisci?

Quindi non sei geloso?» Lui: «Ma di chi? Di Luciana?!» Lei: «E se incontro qualcuno?» Lui: «Ma chi?»

Lei (ormai in pieno delirio): «Chi?!! Io per te potrei dormire fuori quando voglio! Non te ne frega niente! E tu? Che cosa ti sei

organizzato? Qualche uscitina? Qualche partitina? Evviva la libertà!» In campeggio. Tardo

pomeriggio di qualche anno e tante estati fa. Due amici, lei Leone, lui Bilancia, entrano nella tenda canadese in costume da

bagno e ne escono poco dopo, lei in abito lungo e lui in smoking: «Ci vediamo ragazzi, abbiamo una

cena lavoro!»

di

Lite furibonda fra un marito Leone e una moglie Scorpione, a casa di parenti:

Moglie: «Cosa ci facevi ieri pomeriggio in un taxi?» Marito: «Sei pazza, ero in studio. E tu, cosa ci facevi stamattina in

pieno centro?» Moglie: «Sei pazzo, ero in negozio!» Marito: «E no, cara, io ti ho seguito!» Moglie: «Anche io!»

Entrambi dicevano la verità, ma avevano seguito la persona sbagliata. Novantunenne Leonessa,

rifacendosi il trucco dice alla figlia: «Questa nuova badante non va bene, mi guarda in modo voluttuoso.

Non sarà mica... come si dice?»

Eloquen ti esponen ti del segno

... Sotto un cielo trapunto di stelle! Probabilmente qualcuna di loro avrebbe gradito i flash

tutti per sé, qualcun’altra invece si sarebbe defilata. Eppure tutte star, molte autentiche, qualcuna di plastica,

alcune illuminanti, altre accecate e accecanti. Al di là delle personali opinioni, è comunque d’obbligo il red carpet!

Simón Bolívar, Alexandre Dumas padre e figlio, Camillo Benso Conte di Cavour, George Bernard Shaw, Claude

Debussy, Coco Chanel, Dino Campana, Enzo Biagi, Salvatore Quasimodo, Alfred Hitchcock, Giorgio

Strehler, Fidel Castro, Blake Edwards, Stanley Kubrick, Andy Warhol, Lina Wertmüller, Peter O’Toole, Roman Polanski, Yves

Saint-Laurent, Mogol, Carla Fracci, Dustin Hoffman, Robert Redford, Riccardo Muti, Giancarlo Giannini, Isabel

Allende, Robert De Niro, Laura Biagiotti, Gianfranco Ferré, Bill Clinton, Ron, Domenico Dolce, Barack Obama,

Melanie Griffith, Whitney Houston, Sandra Bullock, Arisa, Antonio Banderas, Sean Penn, Lorella

Cuccarini, Jennifer Lopez, Maria Grazia Cucinotta, Raoul Bova, Ben Affleck, Fernando Alonso,

Alessandra Amoroso. ‘Dove l’amore impera, non c’è desiderio di potere, e dove il potere predomina,

manca l’amore. L’uno è l’ombra dell’altro.’ Carl Gustav Jung

Vergine ovvero l’Ostrica

Come fare per districarsi in questa impresa? Se siete un segno

di Terra non c’è alcun bisogno di leggere oltre: avete già nel vostro innato codice comportament ale gli elementi per

stabilire un’intesa fertile e duratura con i nati nel segno della Vergine. Privilegiato in assoluto è il Toro. I sodalizi Toro/Vergine

sono fra i più duraturi, stimolanti e vivaci dello Zodiaco. I Capricorni e le Vergini che si scelgono fra loro finiscono per costruire

invece quanto di più mostruosame nte solido e palloso ci sia: talmente solido da finire poi per infima gelosia o crollo

depressivo di uno dei due. Vergine/Vergin e... meglio un calcio nelle palle. Visti dal di fuori sono agghiaccianti. Se invece a leggere siete

voi Verginini e, nonostante il vostro spirito critico, scoprirete fra le righe qualcosa di effettivamente valido, magari potete far

leggere tutto questo a qualcuno che vi sta a cuore, quasi fosse un libretto delle istruzioni. Sarebbe già un passo avanti!

Ma più che altro questo capitolo è dedicato, anima e corpo, a tutti gli altri segni, ‘extraterrestri’, a cui il mondo

virgineo risulta incomprensibil e. Aria, Acqua, Fuoco, a qualunque di questi elementi apparteniate, vi sarete ritrovati con

animo pio o impetuoso, tormentato o sgomento, romantico o spietato dinanzi all’apparente mente acida e

inamovibile Vergine. Attenzione! Occhio all’ascendente Vergine o a Venere in Vergine: un morbo pestifero

capace di verginizzare il più dinamico e solare dei segni! Ma se proprio vi batte il cuore per l’Ostrica, allora buona fortuna!

Speriamo solo che la perla non vi vada di traverso.

Come funziona no

Premessa fondamen tale Siete in tempo per fuggire. La Vergine non è un imprinting caratteriale,

bensì un disturbo comportame ntale.

È il segno corrispondent

e alla fine dell’estate e all’inizio dell’autunno. Il raccolto e la sua conservazione sono metaforicame nte connessi a

ogni loro più intima pulsione. La paura di ritrovarsi senza le ‘scorte’ necessarie, tanto materiali quanto

emotive, per affrontare l’inverno della vita, è la forza che agita e guida sempre le loro scelte. Trovarsi con il granaio/cuore vuoto è

impensabile. Significa morire di fame e di stenti nei giganteschi e imponderabili gorghi dell’esistenza, e questo rappresenta il

loro peggior incubo. Raccolto e conservazione , quindi: dove per conservazione s’intende non solo lo stipamento

materiale, ma anche e soprattutto la protezione delle preziose spighe mietute da ogni avversità, sorpresa o comunque da

tutte le mutevoli circostanze della vita. E questo vale ancora di più per i sentimenti. Come uno scoiattolo che

si affanna a fare provviste di noci e ghiande, o come un possente promontorio sul mare in costante lotta con il rischio

dell’erosione, così la Vergine, da infaticabile accuditrice, è pronta a lavorare fino alla consunzione per evitare la

dispersione del proprio patrimonio. Immobilità terrena, sottrazione al tempo, all’usura inesorabile, alla fine. E al

tempo stesso vita: un bel paradosso! Mi viene in mente il prologo del dottor Hinkfuss nel pirandelliano Questa sera si

recita a soggetto: ‘Se la vita si muovesse sempre, non consisterebbe mai: se consistesse per sempre, non si

muoverebbe più. E la vita bisogna che consista e che si muova’. Impossibile cristallizzare la vita. Eppure questo è il sogno più

recondito di ogni Vergine. Costruiscono la propria esistenza con impegno assoluto, ne soffrono quando non possono farlo.

‘Ciascuno di noi cerca di creare se stesso e la propria vita’ prosegue Hinkfuss ‘con quelle stesse facoltà dello spirito con cui

il poeta crea la sua opera d’arte. E difatti, chi più ne è dotato e meglio sa adoperarle, riesce a raggiungere un più alto

stato e a farlo consistere più durevolmente. ’ Ma questa creazione è destinata comunque a deperire nel tempo e inoltre,

‘esposta a tutti i casi imprevedibili, rischia continuament e di essere contrariata, deviata, deformata’.

Questo li strugge. Di conseguenza è ben comprensibile come il concetto di morte sia per loro ingestibile.

Che siano atei o credenti, agnostici o fanatici dell’aldilà, possono giungere a novant’anni senza accettare in

alcun modo l’idea che un giorno si debba morire. D’altronde sono vitali come la terra, caldo grembo che si rigenera, e

quindi non possono accettare il contrario. Da ciò nasce, nella spicciola vita quotidiana, una certa propensione

per le abitudini e una conseguente avversità al cambiamento. Solo così si sentono più ancorati. Strettament e connesso a

ciò, vi è un altro dei più profondi nodi della Vergine: la difficoltà nel metabolizzare la gioia. ‘Il giorno del mio quinto compleanno’

racconta Agatha Christie nella sua autobiografia ‘mi regalarono un cane. Era la cosa più straordinaria che mi fosse

mai capitata e l’emozione fu tale che non riuscii a spiccicare parola. Il luogo comune “rimanere senza parole” non è che una

semplice constatazione di fatto. Io lo sperimentai di persona in quell’occasion e, e con tale intensità che non riuscii nemmeno a

ringraziare. Non osavo quasi guardare il mio splendido cane, anzi, finii per ignorarlo, tale era il bisogno di stare da

sola per assimilare tale incredibile felicità.’ Eloquente, autocritica compresa. E in questo l’universo virgineo ci

consegna un insegnamento importante. La gioia è infatti forse più destabilizzant e del dolore: il dolore lo puoi accettare stoicamente,

lo puoi sublimare, rimuovere, urlare, soffocare, ti ci puoi crogiolare, può farti crescere, può ucciderti. La

gioia no. Se è gioia pura non puoi esibirla, evaporerebbe. Non puoi reprimerla, collasserebbe. La gioia sta lì, sulle gote e negli occhi,

esiste nella sua pienezza, semplicement e. Può risultare incomprensibil e a personalità espansive e più in

generale a una società come la nostra, emotivamente esibizionista e volgarmente sentimentale. Ma la dignità della Vergine,

il suo pudore, il suo riserbo, il suo tempo di metabolizzazi one è direttamente proporzionale all’intensità e alla solidità dei loro

sentimenti! E ci ricorda che la pienezza del sentimento è cosa ben diversa dall’idiozia di un sentimentalis mo. Certo, in

caso di persone umanamente mediocri è facile che tutto questo ‘pudore’ sprofondi in incomunicabili tà, anaffettività

o in una rigidità fatta di regole stupide e inutili, il tutto condito dalla mania del controllo. In quel caso non si tratta di difficoltà nel

metabolizzare la gioia, ma di assoluta incapacità nel provarla, tipica degli esseri umani inariditi e implosi. In tal caso, augurategli

buona fortuna e girate alla larga.

La loro proverbi ale razionali tà

Se per razionalità si intende l’attitudine ad analizzare logicamente i fatti per

elaborare un’azione chiara e lineare, dettata dal buonsenso, questo è quanto di più lontano vi sia dalla

‘razionalità’ della Vergine. Sfatiamo questo mito: le Vergini non sono affatto razionali. Hanno bisogno di metodo e di

ordine, ma avere bisogno d’acqua non vuol dire essere un pesce. Sono come uno scienziato che mette in atto esperimenti

per dimostrare la veridicità di una teoria. Se poi l’esperimento riesce, ma la teoria confermata è troppo destabilizzant

e, allora continueranno a ripetere gli stessi esperimenti dichiarando che le suddette prove non erano ancora

del tutto attendibili, finché non riusciranno a dimostrare l’opposto! Questa è razionalità?! Sono razionali nella

misura e con le modalità in cui lo può essere una natura umana, minimalista ed essenziale ma al tempo stesso contorta. Un

controsenso in se stesso. Sono spesso atei affascinati dalle sedute spiritiche; sobri e spartani, eppure pazzi

per gioielli e pietre dure; professionisti dell’ordine domestico, con armadi e stipetti straripanti delle cose più inutili.

Non è vero nemmeno che comprendono in modo razionale: forse nello studio o in ogni attività che richiede l’applicazione

dell’intelligenz a nella sua accezione più cerebrale, in quello sì; ma nelle faccende della vita capiscono in modo intuitivo, immediato e

viscerale. Hanno dei radar sotterranei, come sciamani o streghe. Comprendono come la terra comprende il

seme. Assolutament e. Pienamente. Subito (ma nella giusta stagione). Con la mente poi analizzano, sfaccettano,

sezionano, catalogano, spostano, contestualizza no, controllano, in un certo senso amano. Ma capiscono con la pancia,

il grembo, la Terra Madre. Insomma, come spiegare a un’indole apparentemen te razionale di essere invece

logicamente illogica?

Un po’ di serietà

A questo punto è necessario un minuscolo approfondime nto astrologico, da

effettuarsi con pignoleria virginea. È importante infatti sapere quali combinazioni segnoascendente enfatizzano o

contraddicono gli aspetti di una natura già così critica. In un caso o nell’altro è comunque un castigo! Fatevi coraggio.

Vergine con ascendente di Acqua Può essere un casino, ma può anche essere il modo più naturale per irrigare la

Terra. Una Vergine/Scorpi one è una potenza della natura. Magnetica e manipolatrice, essenziale e potentissima, ma troppo

gelosa e incline a un controllo davvero eccessivo; sessualmente coniuga l’animo di un pornodivo con i modi di una

vecchia signora inglese. Nel caso del Cancro, avremo invece una sorta di martire vivente consacrata

alla famiglia: accudirà tutto e tutti, pure la suocera della vicina di casa, se glielo chiede in modo da farla sentire necessaria.

Vergine con ascendente Pesci: chiamate direttamente il neurologo. Impossibile, una sorta di cortocircuito. Il Pesci,

traboccante di utopico amore idealizzato, coi piedi sempre staccati da terra, in preda ai fumi dell’alcol o di chissà quale

stupefacente, come può convivere dentro la Vergine? Non può. L’uno tenterà sempre di sfrattare l’altra.

Vergine con ascendente di Aria Un po’ di leggerezza non guasta, ma basta che sia misurata, altrimenti la

Vergine sarà severissima nei confronti del lato frivolo che cova dentro di sé, sterminandolo ! Vergine/Bilanc ia si può

anche fare, una certa schizofrenia certo ci sarà e comporterà fasi altalenanti di mutismo e logorrea, ma tutto sommato risulta un

profilo interessante, molto femminile. Nel caso dell’Acquario, immaginate dei figli dei fiori con zaino in spalla, ma

dentro lo zaino un minigeneratore elettrico con caldaia incorporata, aspirapolvere e dettagliato diario di viaggio. In

combinazione con i Gemelli avviene una cosa strana: entrambi i segni sono dominati da Mercurio, e tutti e due, Vergine e

Gemelli in un unico corpo, Mercurio non li regge! Possono essere individui bipolari, un saltimbanco in società, un

becchino mortifero in casa, comunque insicuri e dipendenti dal giudizio degli altri; solo di rado può trattarsi di

persone straordinariam ente divertenti, stabili e al tempo stesso briose, dall’umorismo acutissimo e trascinante. Di

rado appunto, non sarà il vostro caso. Vergine con ascendente di Fuoco Accende smuove,

e

mette voglie e fa carburare, a discapito di qualche impercettibile contrasto interiore. L’impulsività dei segni di Fuoco infatti è

destabilizzant e per l’Ostrica, che tenderà a controllare quella ‘pericolosissim a’ parte di sé. In caso di ascendente Ariete sarà

soltanto l’esplosione primordiale dentro la terra, ordine e caos in un unico corpo. Chiamate un esorcista. La Vergine/Leone

sarà pervasa invece da un eterno conflitto: sobrietà o lussuria? Peccato o virtù? Risparmio o magnificenze?

E soprattutto, come sedare quegli attacchi di shopping compulsivo? Con il Sagittario forse abbiamo il miglior abbinamento.

Scalda quanto basta, ma quanto criticherà! E che arie da maestrina... Se solo pensasse ai suoi problemi con il sesso:

un lieve conflitto fra mente e corpo, fra ideale e carnale, sarà il suo minore disturbo.

Vergine con ascendente di Terra Tendenzialme nte avvalora la stabilità del segno e comunque crea un

quadro coerente. Meglio se Toro: alleggerisce, aggiunge goliardia, tuttavia l’ottusità raggiunge

livelli pari a quelli del mulo! Nel caso del Capricorno avremo una situazione molto compatta, compatta

come il più plumbeo cielo di Londra. Quasi inclini all’incomunica bilità, emotivamente d’acciaio fuori, burro zincato dentro, capaci

di bugie inimmaginabili per difendere il proprio orgoglio, e il cuore dal collasso. Vergine/Vergin e, mi rifiuto di approfondire.

Se Cupido scocca la freccia

Innanzitutto è necessario sfatare un inflazionato luogo comune: non è vero che le

Vergini disdegnano il sesso fine a se stesso. Lo fanno semmai con metodo, con una deontologia propria, con un

aristocratico protocollo personale, e persino gli esponenti più ‘sessuosi’ del segno manifestano un distinto atteggiamento

old England, distante anni luce dalla volgarità. Depravati metodici! Sciupafem mine i maschietti, hanno l’aria di

ragazzi dai sani principi, fra i quali annoverano, giustamente, anche quello di divertirsi in abbondanza, con garbo e riservatezza.

Indomite e tenaci le fanciulle: generalesse le più elevate della specie, gattemorte le meno brillanti. Tutte comunque, un

po’ per borghesismo, un po’ perché se la tirano, regine indiscusse del ‘vorrei ma non posso’, e se proprio le intrigate

sessualmente, il concetto sottaciuto prosegue così: ‘... però se mi sbatti con rude violenza e io ho tutti gli alibi per poter

dimostrare che non volevo... ci sto!’ Per entrambi i sessi c’è poi la categoria degli ‘assolutament e bloccati’. Il sesso, troppo

destabilizzant e, viene visto da lontano. Cosa facciano, come suppliscano, non so e non lo voglio sapere.

A qualunque tipologia appartenga, la Vergine tuttavia confonderà assai difficilmente l’attrazione

fisica con l’amore. Quando si tratta di Amore, viaggiano completament e su un’altra lunghezza d’onda.

Va da sé che un soggetto simile, se prova qualcosa, si aggira decisamente alla larga dall’oggetto

del suo interesse. Non scappa, ben inteso, sta alla larga. Vi segue con l’angolo della coda dell’occhio. Sono quelli

che mentre sorseggiano un drink chiacchierand o fittamente con gli amici vi osservano, vi scrutano, proprio voi che siete dalla

parte opposta del locale! Come fanno, non lo so. Sfidano la fisiologia del bulbo oculare. E mentre voi nemmeno immaginate di

avere fatto colpo, loro sono già su Facebook a carpire informazioni su di voi, o su Google Maps per contestualizza

re il quartiere di casa vostra. Sono spie nate, agenti della CIA! Sapranno di voi cose che nemmeno voi stessi sapete, ma quando vi

incontreranno, sempre che vi salutino, ovviamente sarete all’oscuro di tutto. Un po’ di chiarezza, però: la loro non è una

fuga. C’è una sottile differenza. Il loro atteggiamento psicologico verso qualcuno che smuove il loro sentimento è

pressoché riassumibile in questo concetto: ‘Chi sei tu, bipede insetto, mammifero subumano, per mettere in discussione la

mia stabilità, causando una variazione emotiva in me? Pussa via!’ Chiaro, no? Sono malati? Sì. Una loro frase proverbiale: è

‘Lasciatemi stare!’ Soltanto la prima volta che vi conosceranno saranno loquaci e salottieri, sempre che il

contesto lo permetta (sul lavoro il protocollo professionale prevede sempre un margine di ciarleria pari allo zero). Se

quando vi rincontrerete loro saranno rilassati, sorridenti e loquaci, tremate: non avete speranza. Attenzione

però, non cadete nell’errore eccessivo di valutare il loro disinteresse sempre e comunque come una prova

d’amore, rischiereste di costruirvi un film tutto vostro, mentre magari la Vergine in questione vi ignora sul serio. Quindi,

sempre buonsenso. Dovete stare molto attenti, carpire l’impossibile, per sincerarvi se fanno finta di non vedervi perché

qualcosa è scattato o se semplicement e non esistete sulla faccia della Terra. E ricordatevi anche delle numerose ‘gattemorte’

del segno: quelle fingono di fingere! Se invece la scintilla si accende sia in voi che nella ‘razionalissim a’ Vergine, allora non

preoccupatevi del loro segno, ma fatevi piuttosto il segno della croce! La cosa sarà lenta e ricca di paradossi. Se fate le cose

troppo in fretta, scappano, bollandovi come vermetti in preda a mediocri entusiasmi passeggeri; se invece siete

troppo lenti, ve la soffierà qualcuno a cui avete preparato il terreno. Cosa fare? Poco e costantement e.

Nel caso in cui abbiate modo di rivedervi tramite amici comuni, in palestra, anche sul lavoro o in un qualunque

altro contesto che vi permetta di evitare un invito diretto, allora lasciate fare alla vita o al massimo, dopo tre o quattro

incontri, mandate loro un messaggio: conciso, ironico e futile. Niente complimenti. Niente smancerie. Niente

galanterie affettate. Perdereste punti. Non osate mandare un mazzo di rose. Non vi azzardate a decantare la

bellezza dei loro occhi. Può funzionare con un Leone, ma con la Vergine siamo sul pianeta opposto. Vi bollerebbe

come deficienti. Se ne siete capaci, fategli capire quanto quegli occhi siano belli senza bisogno di complimenti e

svenevolezze: apprezzerann o moltissimo. Come un complimento, così un regalo. Che nemmeno vi sfiori l’idea di un regalo

esagerato, costoso e ruffiano. Se durante una conversazione qualsiasi vi diranno di essere appassionati di pittura

oppure di giardinaggio, e magari si stanno documentand o su un determinato artista o su quel particolare

ibiscus, allora regalate loro un libro sull’argomento , con una dedica essenziale e affettuosa. Gli avrete regalato un

diamante! È importante che, pian piano, capiscano che li pensiate, con attenzione e concretezza: questo è il punto.

Quando fra voi le telefonate – le vostre! – si infittiranno, allora potrete cominciare a pensare che qualcosa si sia acceso

davvero. La proporzione tra le loro e le vostre telefonate, comunque, resterà sempre di uno a cento. E quell’unica

che faranno, sarà solo per un motivo pratico e necessario. È così. Ma guai se voi non chiamate! Sono malati? Sì, lo abbiamo

detto. E nella loro patologia manifestano un pessimo rapporto con le telefonate in uscita. Non riescono proprio, è più forte di loro.

Una sorta di fobia. Se invece ricevono una telefonata stanno lì a parlare e parlare per ore. Una mia amica, con

una nonna verginissima, una volta mi disse: «So che mia nonna mi ama in modo assoluto. Ma se da lei ricevo una

telefonata al mese è tanto, e solo se c’è un motivo. Se però non le telefono per un solo giorno, l’indomani avrà un

impegno inderogabile e mi liquida sgarbatament e in quattro e quattr’otto. Dopo una settimana, chiamando sempre io, si

torna alla normalità». Quando percepirete che la situazione è ormai matura, invitateli. Mai e poi mai, come primo

invito, lanciatevi in una cena a lume di candela! Meglio un concerto, una mostra, una festa da amici, un viaggio,

persino un’asta! Ma mai la cenetta a due. Inoltre non fissate voi il giorno. Fate fare a loro. Dite che avete due biglietti open per

quell’evento e che, quando loro preferiscono, sarebbe un piacere andare insieme. Scolpitelo sui muri di casa,

incidetevelo in fronte, tatuatevelo a vita: forse – dico forse – potrete a volte decidere il come e il perché delle cose, ma mai

e poi mai il quando! Il quando, no! No e no!! Il quando è un loro diritto indiscusso, concessogli per investitura divina! È ovvio

che ciò scaturisce da una forma di insicurezza e dalla necessità di avere il controllo della situazione.

Ovviamente tutto ciò vale a maggior ragione per il primo approccio fisico. Non siate irruenti e frettolosi, ma decisi.

Quando vi avranno fatto capire – e mai in modo palese – che potete fare il passo, inchiodateli con garbo. Non

prendetevi il dito con tutto il braccio però, limitatevi. Fate vedere che sapete benissimo controllarvi e, in un certo senso, fatevi

desiderare. A questo punto dovete focalizzare che tipo di Vergine avete dinanzi: c’è differenza fra una Vergine combattuta

ma sotto sotto focosa e un’altra inesorabilment e bloccata o, peggio, gattamorta. Attenti e ancora attenti, un errore di

valutazione potrebbe essere catastrofico. Di certo comunque ci vorrà un po’ di tempo e via via che il rapporto si

andrà cementando non mancheranno critiche, rimbrotti, mugugni, frecciatine e un sottile, meraviglioso

sorriso sotto i baffi... o sotto il rossetto! È corretto puntualizzare che esistono anche casi di Vergine che in sei mesi hanno

conosciuto il loro partner, si sono sposati e sono vissuti felici e contenti, ma solo in precise condizioni reciproche: età matura,

condizioni economiche solide e indipendenti, comprovata capacità del partner di affrontare e superare le durezze della

vita. Allora sì. Sulla fedeltà però non si transige, non per moralismo, semmai per serietà e coerenza. Tenete

presente che sono molto gelosi, ma di una gelosia strana: quella nei confronti della vostra famiglia di origine. La percentuale di

donne Vergine inviperita gratuitamente contro suocere e cognate è altissima, probabilmente in virtù di quell’insicurez

za e dell’impossibili tà di tenere sotto controllo l’affetto del partner verso la famiglia di origine. Malati? Ne

dubitate ancora? Sì!! Ricordatevi inoltre che sono esseri borghesissimi e conformisti, ma al tempo stesso con un animo velato

di anarchia, rispettosissimi della disciplina ma sotto sotto insofferenti nei confronti dell’autorità, intrigati da un’intelligente irriverenza:

amano in voi l’arguta, indomita, elegante e costruttiva trasgressione di cui loro, da soli, non sono capaci. Ma non ve lo

confesserann o mai. Cerebrali, al tempo stesso terreni e viscerali, in loro è la mente che deve valutare la vostra

mente, mentre il corpo sente come sente la terra, in grado di accogliere e nutrire il seme. La nobile Vergine si camuffa ma è

un’Ostrica che, da un misero granello di sabbia trasportato dalla corrente, costruisce una perla. Con lavoro,

impegno, fatica e passione. Quella perla è il suo amore. E si chiuderà per difenderlo; se ne nutrirà, centellinando parsimoniosa

frammenti di esso. Non lo mostrerà, non lo esibirà! In un certo senso, quella perla esiste a prescindere da voi. Voi ne avete

innescato solo il processo creativo. Il bello è che dopo tutto questo sproloquio non c’è nulla da fare: con loro non

esistono tattiche perché non si lasciano truffare. Potete usare tutte le strategie, abboccherann o fino a un

certo punto. Appena emergerete ‘al naturale’, vi spediranno a quel paese con un calcio nel sedere, disposti anche a soffrire per

questo. Uno degli straordinari meriti della Vergine sta proprio nel fatto di saper misurare, seppure in modo

discutibile, il reale peso di una persona. Non scambieranno mai un idiota per una persona in gamba, e viceversa. In

un certo senso sono una sorta di cartina al tornasole, di prova del nove: per loro siete ciò che siete, esattamente e

nettamente, non quel che potreste essere o fare. Di conseguenza se scatta l’amore (o la vera amicizia), questo si basa

sul reale peso della vostra persona, e su una stima autentica di quello che avete fatto e che sostenete con coerenza, di ciò che

siete, del vostro DNA. Ed è bellissimo, perché non ci sono alibi e doppi fondi. Se volete nella vostra vita qualcuno

che vi ami per quel che siete, allora trovatevi una Vergine. Qualche piccolo segreto domestico per sé lo tengono, ma sono

sciocchezze, come il gatto che gioca a nascondere le sue prede. Fateglielo fare, un po’ felini sono, con l’amore assoluto di un

cane. Voi non siete certo il padrone, ma i beneficiari del loro enorme amore. Infatti l’indipendenza , intesa come assoluta autosufficienz

a e primaria condizione di dignità, è uno dei loro comandament i. Eppure, altro loro paradosso, sono i re e le regine

dell’accudime nto. Se vi amano, devono accudirvi. Anzi amare è accudire, senza smancerie e fiocchetti, ma

come una brontolona Mary Poppins. E lo fanno in modo unico. Accanto a loro, senza svenevolezze, sarete allora in un paradiso

terreno. O meglio, nella più bella vita concreta che possiate mai immaginare.

Segno per segno

Ariete Allertate il 118. I pompieri, i NAS, la Forestale e la

Protezione Civile. Se i due innamorati usciranno incolumi dalle loro pacate liti, allora una possibilità c’è: l’uno deve

arrendersi all’altra riconoscendo nel partner la compensazion e di sé. È difficile, ma se accade saranno una gran bella

coppia! Tuttavia, quando litigheranno, evacuate la zona. Toro

L’idillio, ma devono avere entrambi un pizzico di genialità, altrimenti saranno sì felici ma un po’ troppo monotoni.

Casa, cibo, lavoro, casa. La lettura più ardita sarà un libro di ricette di cucina! Gemelli

La Vergine sdegna le vanità effimere di un Gemelli. Potrà rimanere colpita dalla sua dialettica, ma a meno che non sia

una Vergine molto arieggiata, non lo reputerà mai degno di fede al dito. Cancro

No. Non si può. Come può l’essere più esigente di dolcezza e tenerezza comprendere il linguaggio della Vergine? Lei magari si

struggerà per amore e il Cancro crederà di non esser minimamente ricambiato. Se scatta, però, la Vergine farà da mamma!

Leone Mah, difficile davvero. La vanità leonina, il suo bisogno di primeggiare, la sua boriosa insicurezza,

sono un disvalore innato per la Vergine. Nature troppo diverse. Forse uomo Vergine e donna Leone. Ma, per carità, fra

ascendenti e altro, mai dire mai. Vergine Vergine + Vergine: fatelo per il bene del pianeta,

almeno sterilizzatevi. Bilancia Difficile, molto difficile. Per la donna Vergine l’uomo Bilancia è un

rammollito, poco maschio, indeciso e banalmente vizioso: praticamente ‘acquetta’. Per l’uomo Vergine la donna

Bilancia è una povera pazza logorroica il cui unico scopo nella vita è coordinare le tende di casa con l’elastico

delle mutande. Scorpione Si spartiranno il dominio: lo Scorpione comanderà sul sommerso,

la Vergine sull’organizza zione pratica. Una spia della CIA sposata a una del KGB. Gelosia e controllo totale.

Sagittario Potrebbe essere. Ma il Centauro deve abbandonare la sua inconcludenza , dare peso

pratico alle cose, soprattutto al soldo, e dimenticarsi il ruolo del Gran Maestro. Altrimenti la Vergine lo imbalsamerà.

Capricorno Ottima intesa. Peccato che per uno dei due sia solo questione di tempo e cadrà in depressione!

È difatti la pesantezza che sceglie la pesantezza: poveri figli! Acquario Se riesce, e dico se,

potrebbe essere un bel connubio. Illuminante, vasta e olistica coppia. Lui mette le idee, lei le organizza.

L’importante è che l’Acquario abbia ogni tanto un posto dove fuggire. Pesci Altra combinazione

impensabile. Il Pesci sclera con una Vergine accanto e la Vergine andrà in cortocircuito. Evitate: perché farsi

del male? Provate semmai come esperienza di gioventù, giusto per capire quanto è vario il mondo, e poi basta. Se

proprio dovete, andate in terapia preventiva.

La pratica rende perfetti

Ecco piccoli frammenti di storie realmente accadute, briciole eloquenti che

le Vergini in questione hanno lasciato sulla tovaglia della vita e non sono riuscite a spazzare via dalla memoria

di parenti amici.

e

Lei Vergine ritrosa, corteggiatissi ma da lui, focoso Leone. Lei chiama lui:

Lei: «Scusa, devo aver sbagliato a digitare il nome sulla rubrica!» Lui: «Be’, allora sbaglia più spesso...»

Lei: «Non ripeto mai i miei errori». Lei, bella Vergine, telefona spesso a un amico Ariete per sfogarsi di

un amore mai cominciato. Un giorno lui sbotta: «Senti, ma questo qua, se non è impegnato e non è frocio, deve essere

proprio scemo! Solo un cretino non si accorgerebbe che sei cotta di lui!» E lei: «Ma non hai ancora capito

che cretino tu?»

quel sei

Consiglio di un’anziana mamma Vergine: «Un vaso di gerani

casualmente caduto dal balcone resta il miglior modo per dissuadere futuri indesiderati generi».

Attempato marito Vergine: «Chi guida?» «La mamma!» rispondono i figli, in

adorazione materna. E lui: «Io vado in macchina con mio genero». Vergine psicologa:

«L’ho lasciato perché gli ho regalato una cravatta e non se la metteva mai». Vergine falsaria:

«Non gli ho detto una bugia! Non mi amava e allora mi sono inventata di aver conosciuto uno e di avere iniziato una

storia. Certo! Nei minimi dettagli, doveva essere credibile». Vergine stoico: «Il fatto che l’abbia

lasciata e che da sei mesi passi le notti a piangere, non significa che la amo!» Scambio SMS fra languido

di un

Cancro e una Vergine DOC: «Ciao. Passeggiavo in riva al mare e ti pensavo. Tu che fai?» Risposta: «Ti ignoro».

Lei, Vergine, ha una storia estiva con lui, Pesci sognatore, straniero in vacanza. Ma l’estate finisce... e alla fine lei lo

accompagna al porto e tranquilla lo saluta. Lui non ha mai saputo che lei in auto ha seguito la nave finché la strada lo permettesse e

poi, non disponendo di un mezzo anfibio, è rimasta a piangere in macchina, finché la nave non è

scomparsa all’orizzonte. Lui, Ariete sensibile innamorato di lei, Vergine imperiosa. Lei chiama lui:

Lui: «Pronto?» Lei: «Che cosa vuoi?» Lui: «Ma... io non ti ho chiamato». Lei: «Appunto.

Che vuoi?»

cosa

Eloquen ti esponen ti del segno

Le caratteristiche del segno, con le dovute differenze, le potete ritrovare qua e

là in questo breve elenco di personalità, nelle loro opere, nel loro vissuto. Percorsi a prima vista così diversi fra loro, ma uniti

da quel sottile quid virgineo, a uno sguardo più attento. Tutti personaggi più che meritatamente celebri, tranne qualche caso

banalmente noto. Ma servono anche quelli, per declinare tutte le varianti di questo fantomatico quid e per delineare, in

conclusione, i due fondamentali tipi di Ostrica: la regina operaia e la pragmatica gattamorta. La prima, infaticabile, le

perle le costruisce; la seconda, indefessa, se le fa regalare. Dario Argento, Lauren Bacall, Loredana Bertè,

Umberto Bossi, Andrea Camilleri, Elisabetta Canalis, Maurizio Costanzo, Sean Connery, Gabriella

Ferri, Colin Firth, Greta Garbo, Vittorio Gassman, Johann Wolfgang von Goethe, Hugh Grant, Jeremy Irons, Michael Jackson,

Stephen King, Virna Lisi, Sophia Loren, Mia Martini, Mariangela Melato, Freddie Mercury, Sandra Mondaini,

Cesare Pavese, Renzo Piano, il cardinale Richelieu, Belén Rodríguez, Peter Sellers, Lev Tolstoj,

Amy Winehouse. ‘E del mio cuore, cosa ne faccio? Di quest’umida

perla, sono la conchiglia. Su questa barca piccina che ha visto l’alto mare e chiede di tornare...’ E del mio cuore, Ornella

Vanoni

Bilancia ovvero il Cefalopod e

È giunta finalmente la stagione di indossare un amore su

misura, che vi calzi a pennello, come un abito confezionato per voi da un’eccelsa sartoria e cucito attorno al vostro

corpo per vanificare i difetti ed esaltare al meglio la vostra persona. Che meraviglia! Con la Bilancia siete

appunto capitati nella più squisita sartoria dell’Amore. Che maestria nell’arte del taglio e del cucito, quale

impareggiabile eleganza, che vocazione, che abilità! Non c’è che dire, siete proprio in ottime mani. Ma sono mani o

tentacoli? Guardando bene, la vostra sarta sembra un cefalopode. È possibile? Si sta trasformando o lo era già?

Ma perché poi? Se il Cappellaio Matto non ha trovato risposta al suo famoso indovinello ‘Perché un corvo è uno

scrittoio?’, nel nostro caso necessitiamo invece di risposte ben precise per evitare di ritrovarci sprovvisti del kit di

istruzioni, o di sopravvivenza , necessario ad affrontare le opzioni (tante!) che si presentano quando si ha a che fare con

un esponente del segno. Tuttavia siate spensierati, leggeri come la Bilancia, e non preoccupatevi di nulla, tanto

meno del vostro segno. Poco importa, una brava sarta è in grado di vestirlo a dovere qualunque esso sia. Gli

aspetti importanti di una relazione sono ben altri: primo fra tutti il vostro partner. La Bilancia ha infatti un estro particolare per

gli amori già impegnati, mostrando una particolare propensione nello scucire le altre coppie. Fa parte delle abilità

sartoriali. Dovrete preoccuparvi solo se è più interessata al vostro lui o alla vostra lei, piuttosto che a voi. Sarebbe spiacevole. O

liberatorio, dipende. Qui tutto è un’altalena. Adesso basta, quante chiacchiere! Come se la Bilancia non facesse altro

che parlare! Qui si lavora! Filate subito in camerino a prendere le misure. Le vostre? Ma no, le loro!

Come funziona no

Premessa fondamen tale Taglia e cuci.

E taglia e cuci e fai l’orlo e imbastisci, asola, filo, merletto e ritaglia e ricuci, chiffon, e la fodera e raso, tulle, georgette,

doppiopetto, mantello e velluto, lo scollo profondo, non troppo, e da dietro più giù, più giù, più giù... sì, così, così! No! Non

si può! Ma mi ami? Sì?! Ah, meno male, perché io non lo so. E allora ricuci e ritaglia! Macramè, cretonne e batista e

mussola! Mussola a chi?! Sono un tipo serio, semmai di fustagno! Ma se attacco bottone, lo infili nell’asola?

Asola! Ah, sola, sono sola! Aridaje di taglia e di cuci, facciamo di tweed, sotto il ginocchio, non troppo, ma il giusto, vai su, va’ più

su, un po’ più su... sì, così, così!! No! Non si può! È pura! Lana, mi prude, calda, oh, quanto è calda! Troppo. Scuci e ritaglia, di

puro cotone semmai, se è lino stropiccialo un po’, solo un po’, ancora un po’... non si può? Perché no? Tuo marito ti ama?

Secondo me ama me e te no! Arifacce di taglia e di cuci, plissetta e ricama, ricama, ricama, merletto, già te l’ho detto?

Tu non mi ascolti! Scuci e ritaglia! Perfetto! Ricuci. Sono euforica adesso, Dio mio che allegria! Di piume,

paillettes e una pioggia di strass! Adesso sono triste, lo stress lo avverto di colpo. Se ti amo?! Ma certo! Guarda, è proprio un

amore! Magari ti chiamerò ‘trottolino amoroso dududù, dadadà’, taffetà, taffetà, non ricordo il tuo nome, un dettaglio, è un

po’ lungo, accorcialo, il nome, il resto va bene, lungo mi piace, lo strascico, ampio, sontuoso, sobrio e

severo, tesa, la falda, larga è la via, lascia tua moglie e prendi la mia! Allora taglia e cuci e imbastisci di pizzo e di crêpe o di

pizza e di crêpes, sono molto golosa, prenota la chiesa! O forse mi sbaglio, sono confusa, molto indecisa! Ma mi ascolti?

Cosa? Stai morendo?! Dio mio, ma è orrendo! Che gusto cafone, ti pare il momento? Non sono il tuo cane. Mi spiace, ho

deciso, è tutto finito! Eccola, la Bilancia. Praticamente è tutto sintetizzato qui, possiamo passare al

prossimo segno. No, non è corretto. Bisogna affrontare il problema e non svicolare come farebbe la Bilancia. Ma

se si entra nello specifico è difficile. Dobbiamo analizzare un Cefalopode o una sarta? Si trasformano? Comunque sia sono alieni,

mutanti in ogni senso! Tenetelo in mente e ricominciamo. Come funzionano. E due. Ancora prima di

esservi interessati alla sarta pazza o al Cappellaio Matto, da tempo qualcuno della Bilancia si è già appropriato di

un pezzo della vostra vita, legandolo a sé e condizionando la vostra esistenza. Com’è possibile? Chi? Ci

arriveremo. Forse il vostro amore, mentre voi leggete queste righe, si sta già installando cheto e leggero fra le pieghe del

vostro cuore, del vostro letto, della vostra tovaglia, del vostro accappatoio, della vostra carta igienica. Soltanto lo

Scorpione li sgama subito e li uccide; tutti gli altri, ignari, ci cascano. E quando ve ne accorgerete sarà troppo tardi. I

tentacoli saranno già in azione. Un continuo smottamento ormonale, un’oscillazione costante in nome della leggerezza,

che tuttavia di leggero non ha proprio nulla. Più pesante e inamovibile di un macigno, la Bilancia è sì leggera, ma come un

venticello in grado di erodere tutto! Ed è questo che fa la vostra Bilancina, soffiando sul vostro sistema nervoso in

modo inesorabile e incessante, cambiando verso, di qua, poi di là, poi di nuovo di qua, di scatto a zigzag, come un cefalopode

in mare. Di voi non resta nulla. Il tutto sempre con dolcezza, ma una dolcezza terribile: non sentimentale come quella

del Cancro o dei Pesci, ma di natura diversa, incendiaria, dotata di un fair play tutto proprio, martellante, implacabile e

irremovibile. Rigida e intransigente, la Bilancia altro che di Aria, è di ferro! Un ferro verniciato però con le buone

maniere e con il savoir faire al quale non rinuncia mai in pubblico: femminile sempre, una vera Lady. E infatti la Lady di ferro

Margaret Thatcher era Bilancia! Ma la Thatcher, direte voi, per quanto abbia segnato un’epoca, era troppo diversa dal nostro

inconfondibile Made in Italy. È vero, noi siamo di tutt’altra pasta, e allora di nostrano e maschile vi propongo il Bilancia

ascendente Bilancia Silvio Berlusconi, oppure Pier Luigi Bersani! Questo o quello, anzi questo e quello, come d’altronde è la

Bilancia. Ma non parliamo di politica, il Galateo lo sconsiglia e la Bilancia alla forma ci tiene. Una canzone forse fa forse al caso nostro;

è leggera e, da buoni italiani, ci cambia la giornata, Magari di Renato Zero? Altro Bilancia ascendente Bilancia. Ma

se di politica è poco educato parlare, anche la religione è un argomento sconsigliato, e quella dei ‘Sorcini’ è quasi una fede. Allora

Jovanotti? Pure lui è Bilancia. Lo vedete, che li amiate o meno, fan o no, elettori o oppositori, ve li ritrovate ovunque! E se

la realtà non vi basta, la Bilancia, zitta zitta e dolce dolce, sbuca persino da quella finzione scenica di cui è maestra, attraversa il

video e ve la ritrovate lì, sul divano di casa, ormai imparentata con voi. Impossibile? No, tutti noi abbiamo una cefalopode zia

Bilancia: zia Jessica! Sto delirando? Affatto! Che mi dite allora di Jessica Fletcher, ovvero la Signora in giallo? E di

che segno è Angela Lansbury? Bilancia! Ma è l’attrice, direte voi. Non importa, tanto rispetto per la Lansbury, ma da grande

attrice avrà modellato sul proprio segno zodiacale anche il suo personaggio. No, non ci siamo, qui si rischia uno sbilanciament

o da Bilancia, bisogna recuperare una rotta precisa e soprattutto l’imparzialità, in nome di quella par condicio che

la tanto equa Bilancia, per un verso o per un altro, osanna sempre. È necessario pertanto appellarsi con rigore a

quanto il segno, perlomeno nei testi seri, rappresenta. è il simbolo della Bilancia. L’unico simbolo dello Zodiaco

costituito da due tratti del tutto distinti. Due. La Bilancia infatti è un segno doppio, in maniera inequivocabile , ma al tempo

stesso è unico nella sua doppiezza. Paradossale, sfuggente gioco di parole, che tuttavia calza a pennello per questo segno.

E cosa indicano i due tratti del simbolo? Due linee parallele: la prima in alto, sormontata da un semicerchio,

veniva usata dagli alchimisti per indicare le operazioni di distillazione e sublimazione della materia, mentre la seconda, in basso, ne

designava il processo contrario, ovvero la precipitazione. La materia e il suo opposto: non in semplice contraddizione

, semmai in divenire. Siamo infatti di fronte all’evaporazio ne della materia verso un ideale o, al contrario, a un precipitare

dell’ideale verso la materia. Oppure ancora, e forse più correttamente, con la Bilancia siamo dinanzi al processo

della sublimazione estetica. ‘L’uomo è una fune tesa tra il bruto e il superuomo’ afferma il Bilancia Nietzsche in

Così parlò Zarathustra, mentre anche solo il titolo di un’altra sua opera risulta eloquente in merito: Ecce homo. Come

si diventa ciò che si è. Di contro san Francesco, Bilancia anche lui, affermava: ‘Ciò che mi sembrava amaro mi fu

cambiato in dolcezza d’animo e di corpo’. Spetta al soggetto incarnare questa trasformazion e, viverla a

suo modo, secondo le proprie inclinazioni e la propria volontà, affrontarne i processi subendone in ogni caso le

oscillazioni, fuori e dentro sé. Processi su processi. Non c’è che fare, una Bilancia i processi li deve affrontare!

Calandoci nel ruolo dei bravi astrologi, questo stesso dualismo lo ritroviamo nei due pianeti che influenzano il segno,

Saturno e Venere, i due piatti della nostra Bilancia. Su un piatto il senso del dovere, l’abnegazione, la costanza, la

severità e la concretezza; sull’altro la bellezza, il piacere, la frivolezza, lo smarrimento e l’estasi. Ma anche qui non si tratta di una

semplice contrapposizio ne. In questo doppio permane qualcosa di molto più complesso, soprattutto in relazione ai

sentimenti. E se di amore dobbiamo parlare, il mito corrispondent e al segno della Bilancia è eloquente: Eros e Psiche.

In brutale sintesi – che gli dei ci perdonino! – Eros, dio dell’Amore, inizialmente incaricato di punire Psiche, umana

bellissima, finisce invece per innamorarsen e. Zeus acconsente a questo contradditorio amore, ma solo a patto

che i due amanti si incontrino in un luogo oscuro, dove uno non possa distinguere i tratti dell’altro. Ma una notte

Psiche non resiste e con una lampada a olio, la lampada della conoscenza, si accosta al suo amato per vederne il meraviglioso

volto. Per questo Psiche verrà punita, costretta a un lungo e doloroso errare che la condurrà negli inferi. Eros però, mosso a

pietà, implora Zeus e ottiene il permesso di salvarla, conducendola sull’Olimpo dove verrà resa divina e immortale e dove

finalmente verrà celebrato il matrimonio con Eros. E vissero felici e contenti, loro. Per noi invece è un po’ diverso. E per

la Bilancia? In linea con la doppiezza del segno vi è un secondo mito, quello del bellissimo Adone che, indeciso fra l’amore di

Venere e quello di Proserpina, trascorrerà per volere di Zeus sei mesi sulla Terra con una e sei mesi negli Inferi con l’altra. Adesso

siete indecisi fra i due miti? Comunque sia, avete una vaga idea del perché, del come e del quanto indossino la doppiezza?

Sono trasformisti per eccellenza, in tutti i sensi, come testimoniano il trasformista Bilancino Arturo

Brachetti o lo stesso Zero. Ma anche il trasformismo necessita di rigore e metodo, di un esercizio severo quanto le discipline

circensi. Non potrebbe essere altrimenti, e una Bilancia lo sa bene. Straordinaria manager di se stessa, se oscilla troppo

è persa, ma al tempo stesso vive scollata dalla realtà. Sdoppiata in sé in un unicum perfettamente omogeneo. ‘Io mi perdo e mi

ritrovo, vecchio e nuovo, usato mai. Mi sbiadisco e mi coloro, sono di me l’altra metà. Strano!’: Naturalmente

strano, scrive Renato Zero. E dove sta la verità? Dove bisogna guardare? Dov’è il bianco e dove il nero? Quale carta, questa

vince e questa perde? Si tratta di un cefalopode o di una sarta? E il Cappellaio Matto? Qual è la risposta al suo indovinello?

Perché un corvo può essere uno scrittoio? La risposta allora potrebbe essere: ‘Perché no?’ Forse non c’è nessun

indovinello. L’errore sta nel tentare di distinguere e di scindere la finzione dalla realtà. ‘Datemi una maschera e vi dirò la verità’:

Oscar Wilde, Bilancia per eccellenza.

La loro proverbi ale diploma zia

Che la diplomazia sia un talento, non c’è dubbio: è l’arte per eccellenza di

risolvere i problemi per mezzo del dialogo, in virtù di un interesse comune. Peccato però che nel caso della Bilancia i

problemi non vengano mai risolti, perché mai affrontati. Ci si svolazza sopra e tutt’al più li si fa risolvere agli altri, delegando.

Ah, in questo sì che la Bilancia eccelle! Non fraintendete, qui non si tratta di semplice superficialità, piuttosto è

una conseguenza di uno specifico DNA mutante, che permette attività impensabili e riassumibili in un vecchio

proverbio siciliano: ‘L’acqua li bagna e il vento li asciuga’. Ogni Bilancia difatti è come un colorato

impermeabile su cui tutto scivola. E via: come cavalli lanciati al galoppo in una corsa a ostacoli, quando l’ostacolo è

scomodo lo aggirano con ineguagliabile faccia tosta! Certo un atteggiamento simile non è sempre possibile, e qualche volta

la vita ci pone dinanzi i problemi in modo ineluttabile. A noi. Nel loro caso niente da fare, potranno anche soffrire della

situazione ma pazienza, se la vita ha posto il problema, sarà la vita a risolverlo... o qualcuno da lei incaricato.

Le crisi vengono a noi, a voi. Non a loro. Se si fa però riferimento alla loro propensione al dialogo, non

vi è alcun dubbio: oscillano sì, ma dal discorsivo al logorroico. C’è gente che, accompagnan do una

Bilancia a casa la sera, è stata ritrovata morta sul sedile dell’auto giorni dopo, mentre lei ancora parlava. Strettamente

connesso a questa ‘lieve’ attitudine alla conversazione vi è un altro loro talento diplomatico, ovvero l’estrema socievolezza.

Gli altri! Con gli altri, per agli altri e in nome degli altri, organizzano, fanno e dicono. Ma la domanda è: gli altri

gliel’hanno chiesto? Non importa, il motto della Bilancia è ‘condividere’: tutto, ma proprio tutto, soprattutto il vostro partner.

Ah, come vogliono condividervi quello! Non tutte le Bilancia ovvio, ma molte di quelle sulla piazza di sicuro.

Ma anche in questo caso forse siamo noi a pensare male; in fondo, in astrologia, il motto di questo segno è ‘Noi’, anzi

‘Noi siamo’. Che male c’è se nel loro caso il ‘Noi’ diventa un plurale maiestatis? Insomma, in nome della democrazia e

della diplomazia il ‘Noi’ include voi. Ma voi, cioè noi, siamo inclusi in quel ‘Noi? Mi sto confondendo,

lasciamo stare. Comunque sia, la verità è che si può delegare quasi tutto: responsabilità, lavoro, ma sì... anche la

coppia, e per certi versi persino il sesso. Su qualcosa però proprio non si può: i sentimenti. Che li provi o no, quelli non

si possono delegare. E qui casca l’asino, anzi il Cefalopode. Ma come può cadere in acqua, se già fluttua in mare? Siate

comprensivi: sarete voi a cadere, alla fine, per delega.

Un po’ di serietà

Sebbene in apertura il lettore sia stato invitato a evitare qualsiasi preoccupazion

e, avrà ormai capito che invece c’è da preoccuparsi, eccome. Sono quindi costretto a ritrattare, per rispetto nei vostri confronti

e per rispetto al segno stesso che, senza nemmeno mezza ritrattazione, non si sente a proprio agio. Pertanto,

leggeri e impalpabili, scivoleremo sulle possibili e preoccupanti combinazioni che renderanno la vostra Bilancia

più o meno riflessiva, più o più ancora vanitosa, meno e sempre meno acciuffabile. Bilancia con ascendente di

Terra Zavorra di certo il segno, donandogli maggiore concretezza, tuttavia i sacchetti di sabbia non

bastano ad ancorare una mongolfiera. Il mix peggiore è con la Vergine, sommando la pignoleria al perfezionismo, ma con finalità

opposte: una tragedia. Con il Capricorno otterremo invece un profilo in cui le opzioni bilancine diverranno paratie che si

aprono e si chiudono a compartimenti stagni, dentro una fantasia iperbolica, noir e forse un po’ perversa. Con l’ascendente Toro la

concretezza incontra il dubbio: bello in teoria, e in pratica? Bilancia con ascendente di Acqua

Be’, i cefalopodi in fondo vivono in acqua, di mare però. E la sarta? Annega! L’ascendente Pesci è il migliore; si

tratterà di soggetti che abiteranno un mondo assai distante dal nostro, probabilmente mai esistito: i casi ‘sani’ potrebbero

anche conoscere la leggerezza della felicità; ma sono più diffusi i casi ‘patologici’. La convivenza di un’anima Scorpione e

un corpo Bilancia è ardua: l’uno è allergico all’altro e la distruttività scorpionesca avrà spesso la meglio, umiliando la

Bilancia sul campo dell’accettazio ne fisica: la farà sentire un ‘cesso’, quando magari non lo è affatto. Ascendente

Cancro, vi prego, non ce la posso fare: un perenne reflusso esofageo di miele e melassa, in nome di un opportunismo

che non conosce limiti e varianti; e a proposito di varianti, quelle umorali saranno da record!

Bilancia con ascendente di Fuoco Piromani che appiccano il fuoco con due paroline dolci. Con un ascendente

Leone la vanità e il protagonismo saranno portati agli estremi (e i partner degli altri portati a letto). Con l’ascendente

Sagittario prende vita un tipo bizzarro: una sorta di esperto e raffinato giurista che di notte sfila in toga e tacchi a spillo, oppure

una professoressa di educazione fisica che si fa in quattro, o meglio in cinque: si fa il preside, il vicepreside, il bidello, il

genitore di un alunno e il fratello maggiorenne dell’alunno. La coesistenza di Bilancia e Ariete genera invece un cortocircuito:

due opposti dittatori; il maschile e il femminile, il caos e l’equilibrio, l’io e il noi. E voi? L’esaurimento e la follia!

Bilancia con ascendente di Aria È come tentare di acciuffare il vento con un retino per farfalle. In

combutta con l’ascendente Gemelli, fra le chiacchiere, gli SMS, i messaggi su Facebook e Twitter, la vita sarà condivisa con chiunque.

Ma mai quella reale, e mai con voi. Tuttavia l’allegria sarà indiscutibilme nte di casa. In quale? In caso di ascendente Acquario

invece avremo un convinto pacifista che, in nome della non violenza, potrebbe essere capace di incredibili rivoluzioni: che siano a

buon fine, si spera. Bilancia ascendente Bilancia: pare che nell’Area 51 ve ne fossero alcuni esemplari. Si ritiene infatti

che siano alieni, oppure umani costruiti con tecnologie aliene. In merito all’ascendente in Bilancia, è doverosa una nota seria. Si

tratta di un ascendente particolare, che potrebbe disporre in modo sfalsato tutta la mappa astrale del soggetto, rendendolo un

diverso, nel bene o nel male, quasi per necessità. Gli esperti comprenderan no e mi spiegheranno meglio; i curiosi

potranno approfondire.

Se Cupido scocca la freccia

È ormai chiaro che in questo caso, piuttosto che una freccia, Cupido ha indossato la

muta, si è trasformato in sub e ha usato un arpione oppure, nella versione meno cruenta, una rete. Ma che cosa ha

pescato per voi? Alla famiglia dei cefalopodi infatti appartengono varie specie ed è giunto il momento di scendere nello

specifico per capire nei dettagli in quale frittura vi state impelagando. Potrebbe trattarsi infatti di una Bilancina

seppiolina, tenera e minimalista: ne esistono eccome! Oppure di una seppia più corposa, pronta a cambiare in

un solo istante la sua gamma cromatica. Potrebbe essere un polipo, un moscardino, oppure un totano o un calamaro: i più

succulenti sono quelli ripieni, ma attenti che non siano troppo ripieni di sé, o di voi, dopo avervi fagocitato. Potrebbe

trattarsi anche di una piovra! O peggio, del terribile calamaro gigante, superato nelle dimensioni solamente dal calamaro

colossale Mesonychoteu this hamiltoni. Per dovere scientifico va detto che alcuni cefalopodi, come il vampiromorfo

cretaceo Tusoteuthis, potevano raggiungere dimensioni persino maggiori. Purtroppo si sono estinti. Ma siate

fiduciosi, grazie alla vostra buona stella, fra i 300 e 3000 metri di profondità potreste esservi imbattuti nell’unico

vampiromorfo ancora esistente, il rarissimo Vampyroteuthi s infernalis. E poi non dite di non essere fortunati in amore!

Comunque vada, il concetto ormai è chiaro: al maschile o al femminile, per amore o per appolpamento , la Bilancia ha

i tentacoli. Non c’è niente da fare. E voi quell’appolpa mento lo volete, volete che quei tentacoli vi cingano in ogni dove!

Affinché ciò avvenga è necessario innanzitutto che siate di bella presenza. Nonostante la Bilancia debba far

credere a tutti i costi che l’aspetto ‘cerebrale’ conti più di ogni altra cosa, specialmente se è donna, in realtà si

preoccupa solo dell’aspetto fisico, apprezzando una certa ricercatezza nei modi e nell’abbigliam ento. Per

piacere dovete avere una certa noblesse oblige, che sia vera o posticcia dipende dai gusti. Se così è, allora vi

punteranno subito. Viceversa non c’è amore che tenga. Insomma, se non siete sufficientemen te belli per loro non

dovreste nemmeno esistere, figuriamoci essere amati. Sono predatori che giocano il ruolo della preda

provocante: l’uomo vi corteggerà come un gran cerimoniere, un diplomatico adulatore; la donna invece adora fare la femmina, in

ogni sua accezione, e non aspetta altro che la portiate nel posto più chic della città, sempre sotto il falso pretesto di un qualche

evento culturale o artistico. Ricordatevi che per questi soggetti, Cefalopode o sarta, la scena è più importante del

fatto in sé. Curate quindi ogni dettaglio: il profumo, la luce, l’arredo, il cibo, persino la Luna.Frivoli? Non lo so, ma se volete

conquistarli dovete fare scena, saperla reggere, allestire e, soprattutto, non levargliela: non sia mai! Il famigerato

equilibro di una Bilancia, il suo voler stare al centro, è anche questo: stare al centro dell’attenzione . Lo adora!

Ama piacere: ne trae linfa vitale. Che sia poi conseguenza o degenerazion e del suo bisogno di

essere ‘amata’, è una considerazion e opinabile e soggettiva. Ma c’è di più: la Bilancia vive del consenso altrui. Dispone infatti di

un’autostima pigra, né alta né bassa, e la delega in toto agli altri. Pertanto non risparmiatele galanti complimenti, funzioneranno

alla grande. Ma ribadite anche quanto ammiriate, del vostro Cefalopode, la capacità professionale di essersi fatto da sé. Vero o

falso che sia, lo farà gongolare. A proposito di pigrizia, il Cefalopode ha un lato clamorosame nte svogliato, anch’esso

truccato ad arte, e per agevolare l’opera di Cupido dovrete a volte assecondare questa indolenza e

altre stuzzicarla offrendo uno straordinario campionario di quelli che loro definiscono ‘stimoli’: culturali, turistici,

gastronomici, estetici, sessuali. Insomma, di tutto un po’: tutte cazzate, che però a lui piacciono tanto! Sceglierà,

facendovi credere di averlo fatto insieme a voi: è il prezzo che dovete pagare per il vostro amore! Che volete, le cose belle si

pagano, no? E la Bilancia è bella, a volte eccentrica, ma di classe a modo suo. Il suo sogno romantico, infatti, oscilla fra una cena

in ambasciata e il Fantastico mondo di Amélie. ‘Tenerosi’ quanto il Cancro, tuttavia sono ben distanti da quell’ipersensi

bilità introversa; la sarta è sfacciata ed estroversa, ma anche più schizzinosa della Vergine. Una sarta maestrina,

insomma, formale, dolce, perfezionista, conformista e trasgressiva, dalla penna rosa, gialla, rossa, verde, azzurra,

argento... e zozza! Infatti la maestrina, sotto sotto, desidera essere poeticamente sbattuta sulla cattedra dal

bullo più tamarro e dal bidello più trucido! Ebbene sì, doppia anche in questo: dopo tante menate sull’eleganza,

la forma, le buone maniere e l’amore e la poesia e trallallà, alla Bilancia attizzano l’Armalo o la Smandrappat

a! Scusate i termini poco aulici, ma inutile circumnavigar e. L’importante è che siano fisicamente... splendidi!

Forse in nome di un briciolo di coerenza involontaria imposteranno il vostro rapporto sul filo del ‘non so se mi piaci,

forse è sesso, forse amore, ho bisogno di libertà, ma tu devi stare al guinzaglio’. Non siate ingenui. Attuate, con la dovuta

eleganza del caso, il buon vecchio motto ‘In amore vince chi fugge’ e li avrete nella rete. Ma gli amori tattici alla fine non

sono amori, e il problema si pone sia che fuggiate sia che restiate: quei tentacoli sono d’acciaio. Patirete tormenti pari

solo a quelli dei loro amici, che avranno le orecchie sanguinanti per l’inarrestabile racconto del vostro amore. Ma qui non si

tratta solo di inseguimenti fra amanti. Nella complessa e dualistica natura di queste creature c’è un nodo che,

fra le righe, è già emerso: la paura. Il lato severo e austero della loro indole li mette in guardia contro l’amore,

troppo destabilizzant e. L’equilibrio, più o meno raggiunto, potrebbe essere seriamente messo a repentaglio da

un sentimento autentico. Il senso del dovere impone quindi una rigida condotta. Finché si gioca è un conto, ma

l’amore è un’altra cosa. Persino la sartina più licenziosa lo sa. Per loro Amore è condivisione profonda, anelata da

sempre, un ideale supremo intimamente nutrito con abnegazione, dove l’altro è la realizzazione di sé.

Allo stesso modo c’è chi dell’amore ne ha fatto un movente di vita. ‘Senza l’amore sarei solo un ciarlatano, come una

barca che non esce mai dal porto. Considerando che l’amore non ha prezzo, sono disposto a tutto per averne un po’.

Considerando che l’amore non ha prezzo, lo pagherò offrendo tutto l’amore, tutto l’amore che ho’, citando il

Bilancino Jovanotti. Tuttavia nella vita quotidiana, fuori da una canzone, le sfumature possono essere tante,

contraddittorie e contrastanti, eppure autentiche, umane e reali. E se nella realtà aveste incontrato una Bilancia più o meno

equilibrata, i cui naturali disequilibri verranno resi fertili dall’affetto e dalla fantasia? Non è forse una trasformazion

e anche questa? Cefalopode o sarta, avrà certo i suoi alieni difetti, ma vi ritroverete su un altro pianeta, dove

condivisione e rispetto saranno le parole d’ordine. Donne femminili come nessuna, presenti,

inamovibili come massi, con la leggerezza di una carezza. Uomini dalle maniere vecchio stampo e tutt’altro che

mummie in doppiopetto. Compagni fantastici, amici distanti e lontani mai. Nonni da favola. Se vi siete imbattuti in un incontro

ravvicinato di questo tipo, siete fortunati. Da quei tentacoli lasciatevi abbracciare, sono braccia forti che vi sosterranno

senza che ve ne accorgiate. Vi accudiranno con leggerezza e vi contempleran no con amore, mettendovi al

centro di un’altra, infinita possibilità, continuament e reinventata con rara coerenza. Quando tutte le taglienti

spigolature della vita feriranno, quando peserà la mancanza di dolcezza, tranquilli, ci sono loro e per loro sarete

in eterno il sogno più bello dopo il risveglio più radioso. Come sempre è molto facile ironizzare e scherzare sui

difetti di un segno. Quando invece si parla di autentica tenerezza, ognuno ha i suoi ricordi e le sue Bilance, e le parole

rischiano di essere troppe e poco opportune. Meglio tacere, ci penseranno loro a mettere sempre quelle due paroline in più, che

saranno perfette.

Segno per segno

Ariete Raro ma possibile e, in quel caso, stupendo. Solo però se

la Bilancia è donna: lei avrà un maschio, lui una femmina. Netti. Viceversa un’amazzone non sa che farsene di un

Cefalopode, giusto un’insalata di mare! Toro Va bene, sempre bene. Finché il Toro

non assesta una di quelle testate che tramortiscono la Bilancia! In caso di Cefalopode sopportabile, la loro vita sarà invece

come la preparazione di una magnifica torta. Il Toro però la torta vuole mangiarla ancor prima di decorarla, la

Bilancia invece non la mangia affatto, vuole solo contemplarla! Gemelli

Più che una famiglia un condominio. Ma chi ci abita? Sono in tanti o sempre gli stessi, travestiti in modo diverso? Una

cosa è certa, se dura si divertiranno e se si lasciano non se ne accorgeranno nemmeno. Cancro

Si piacciono, ma non è coppia dalle solide fondamenta, qui le fondamenta saranno di marzapane. Se vivono nel

bosco, vicini di Biancaneve, allora potrebbe andar bene. Ma nella giungla metropolitana è un po’ diverso.

Leone Potrebbe accadere. Specchio, specchio delle mie brame, chi sarà fra i due il più bello del reame?

Condividerann o molti interessi: parrucchiere, boutique, palestra e centro estetico. Dietro la facciata

potrebbe esserci sostanza, oppure la realtà la saprà solo quello specchio. Al mattino, appena svegli, però.

Vergine Potrebbero equilibrarsi. Se la Vergine è lui, la coppia ne risulterà più avvantaggiata. Al contrario

l’uomo Cefalopode, con le sue atmosfere dandy, è poco virile per una solida donna Vergine. Bilancia

Un idillio, in comunione di intenti, gusti e stravaganze. Tutto sommato accoppiarsi fra di loro è una scelta saggia, per loro e per

noi. Quando prolificherann o vi mostreranno la culla con la copertina ricamata e il bebè con indosso camicine di

pizzo e bavaglini con le iniziali. Sarà un bambolotto, nel senso materiale del termine. Il neonato vero potrebbe

essere nascosto, sporcherebbe troppo. Scorpione A letto con il nemico la Bilancia può

andarci, ma, se ne esce viva, esce pazza. Lo Scorpione lo ammazza come certi pescatori fanno con i polipi: con un

morso in testa! Dopotutto è logico: come possono dividere casa se uno coltiva l’idea della perfetta bellezza

neoclassica, e l’altro è nemico giurato di quella fredda perfezione? Sagittario

Due professori di estetica oppure due musicisti, o forse una danzatrice e un coreografo. Comunque sia, nell’aria si respirerà un

certo cattedratico perfezionismo. In caso di figlio Ariete, in preda a un raptus liberatorio, potrebbero insegnargli

con il fango cos’è la pittura astratta sui muri di casa! Capricorno Mah, se si tratta di una Bilancia più

austera può darsi. Magari intraprenderan no un business legato alla moda, chissà. Certo è che la Bilancia, a meno che non

abbia a che fare con il raro esemplare di Capricorno allegro, mal sopporterà certe pesantezze. Acquario

In teoria si tratta della leggerezza che sceglie la leggerezza, l’effimero che gironzola con l’astratto. Tuttavia alla lunga non

dura. Un Acquario che si rispetti non si lascia soffocare dai tentacoli del Cefalopode, né quest’ultimo gradisce un

partner algido e distante. Pesci Le possibilità di amore duraturo ci sono eccome. Se il

Cefalopode non si mangia i pesciolini, potrebbe essere felicità! Questa tipologia di coppia farebbe meglio ad

abitare in un bell’appartam ento, ampio e luminoso, ad Atlantide però. La realtà per loro sarebbe troppo prosaica.

La pratica rende perfetti

Se passiamo da Padova e ci soffermiamo ad ammirare il magnifico orologio astronomico

realizzato da Giovanni Dondi nel XIII secolo, ci accorgiamo con sommo stupore che la Bilancia non c’è. Al suo posto

campeggia uno Scorpione che si estende per 60 gradi. Errore del Dondi? No. E se a questo punto vi dicessi che la

Bilancia non esiste? La Bilancia diventa segno zodiacale soltanto nel I secolo a.C. per opera dei Romani che, per così dire,

tagliano le chele alla costellazione dello Scorpione e ne fanno due piatti posti in mano al segno precedente, la

Vergine (per loro Dike, la dea della giustizia). Viene creato così l’unico segno ‘materico’. Gli altri undici segni infatti si

riferiscono, in un modo o nell’altro, a esseri viventi. Se si fa riferimento alla tradizione ellenica, invece, la Bilancia non

esiste. Non c’è niente da fare, con la Bilancia c’è sempre un cambio di scena. Tuttavia pare che presso i Sumeri, ben

prima della cultura greca, una porzione del cielo fosse già denominata ‘Bilancia del Cielo’.

Pare. Sembra. Dipende. Una sola cosa è certa, insomma: quello che dobbiamo vivere sulla nostra pelle!

Dialogo fra due giovani fidanzati, lui Cancro, lei Bilancia: Lei: «Io non capisco perché mi devi stare sempre appiccicato,

mi manca l’aria!» Lui: «Ma se sei tu che mi hai detto di passarti a prendere?!» Lei: «Sì, ma il film comincia alle ventuno e

non sono nemmeno le otto e mezzo!» Lui: «Appunto, sbrigati. Dai, andiamo!» Lei: «Comunque

non andiamo al cinema insieme». Lui: «Ah, no?» Lei: «Cioè sì, ma tu in una sala con Laura, Valentina e

Giancarlo, e io nell’altra». Lui: «E con chi?» Lei: «Ma che ne so! Ora una deve sempre sapere chi avrà seduto

accanto cinema?»

al

Un parroco a una Cefalopode sua parrocchiana: «Lei è il dittatore più

democratico che abbia mai conosciuto». Gruppo di amici, una Gemelli riceve la telefonata di un’amica Bilancia:

Gemelli: «Ciao!! Come stai? Dimmi tutto, solo un secondo che mi metto l’auricolare...» (Prende il telefono e lo

rimette in borsa.) E tutti: «Ma che fai?!» Gemelli: «No, tranquilli, basta che ogni quindici minuti le dica un ‘ah ah’, ‘certo,

certo’, e fine proprio ragione!’ Poverina, deve parlare qualcuno, no?»

alla ‘hai

pur con

Lei, trentenne Bilancia ascendente Scorpione, in lacrime per una delusione amorosa: «Io so che non troverò mai quello

giusto. Sapete come sono fatta! Vorrei entrare in un bar ed essere sbattuta al muro da un barista malavitoso bello e

brutale, che dopo mi recita delle poesie di Rimbaud mentre guardiamo l’alba».

Eloquen ti esponen ti del segno

Ecco una sfilata di celebri modelli di Bilancia. Tagli unici, per un verso o per un altro.

Accostati in modo casuale, come nella passerella della vita. Sono tutti della stessa stoffa?

Giuseppe Verdi, Michael Douglas, Zucchero, Giorgio Panariello, Enzo Bearzot, Olivia NewtonJohn, Grazia Deledda, Avril

Lavigne, Marcello Mastroianni, Catherine Deneuve, Anita Ekberg, Caravaggio, Brigitte Bardot, Loretta Goggi,

Antonio Di Pietro, Julie Andrews, Sting, Milly Carlucci, Lapo Elkann, Marco Travaglio, Mara Venier, Samuele Bersani,

Romina Power, Eleonora Duse, Sandro Pertini, Antonio Albanese, John Lennon, Vladimir Putin, Catherine

Zeta-Jones, Pedro Almodóvar, Tintoretto, Luca Carboni, Eugenio Montale, Neffa, Michel Foucault, Piero Fassino,

Rita Hayworth, Arthur Miller, Fabri Fibra, Dario Franceschini, Edmondo De Amicis.

‘Un flirt è come una medicina, nessuno può prevedere i suoi effetti secondari.’ Catherine Denueve

Scorpio ne ovvero Aracnidi e non

Se non avete il fegato – anzi scusate, le palle – per accostarvi a

uno Scorpione, lasciate stare. Non fatelo. Nessuno ve lo ha chiesto, tantomeno lo Scorpione stesso. Lui o lei vivono

benissimo senza di voi e se vi vogliono, di qualunque segno voi siate, vi prendono. Anzi, vi hanno già preso, e voi lo

volevate! Lo avete voluto fin dal primo momento. Non fate quindi la parte della povera vittima fra le grinfie del crudele: avete

supplicato per essere fra quelle grinfie. Adesso, se non siete capaci di stare al gioco quando le regole non sono quelle

quattro scemenze che supponevate, sono spiacente ma non dovevate intavolare una partita con uno Scorpione.

Azzardo distillato, puro e sopraffino! Pertanto, se nelle prossime pagine cercate i tanto chiacchierati luoghi comuni su questo

segno, non continuate, vi prego. Altrimenti resterete assai delusi, oltre che offesi, prendendovel a proprio sul

personale, perché sul personale verrete toccati. Finora si è tentato di rendere questo astrologico

luogo irreverente e controcorrente , due aggettivi ormai usurati. Eppure, esorcizzando gli ipocriti buonismi e gli stomachevoli

sentimentalis mi di alcuni segni e tirando uno sgambetto alla tanto decantata solidità di altri, si è provato a osservare

certi aspetti caratteriali non come cause, ma come reazioni a qualcosa di più profondo. Proprio questo ‘profondo’ è intimamente

connesso con lo Scorpione. Si potrebbe anzi dire: è lo Scorpione stesso. Pertanto se il tentativo è riuscito anche in modo

sporadico, grazie quanto Scorpione insegna. Attenti quindi tripudio ovvietà sbandierate

è a lo

al di

su questo segno: l’intento è quello di farvele ingoiare tutte. Continuate a leggere solo se volete che le vostre

tremolanti fondamenta vengano divelte. E qualunque cosa lo Scorpione vi farà o vi abbia fatto in amore,

per voi non c’è pietà, perché – ribadisco – lo volevate! È una posizione sfacciata e apparentemen te imparziale. Azzardata,

come lo Scorpione. Dimenticavo : un ascendente Scorpione può essere più caratteristico del segno vero e proprio.

Tutto è al contrario. Tutto è sottosopra. Benvenuti nel suo regno!

Come funziona no

Premessa fondamen tale O sono angeli o sono crudeli... e voi, o siete in paradiso o siete fottuti.

In questo caso, più che un’affermazio ne, dovrebbe essere una domanda. E che domanda!

Per rispondere bisognerebbe creare una commissione speciale composta dal gotha dei più eminenti psicologi,

medium, esorcisti, santi, anime dannate, pazzi, comici, poeti e attori porno. E comunque anche tutti insieme non

sarebbero in grado di formulare una risposta esaustiva. Non sperate quindi di rintracciarla in questa misera sede. Quel

che qui si può tentare è snocciolare, in modo più o meno lineare, alcuni elementi di una natura di per sé imperscrutabil

e, il cui motto è ‘Io nascondo’, mostrandovi una serie di tracce che spetta a voi riconoscere, ma non certo ordinare.

Impossibile. Come mai? Siamo di fronte al Tutto. (E alla sua distruzione.) Lo Scorpione ha l’indole passionale e

dittatoriale dell’Ariete, senza averne l’infantile immediatezza; possiede la giocosità e l’arguzia dei Gemelli, ma il gioco si fa

duro; il godimento del Toro, senza i paraocchi della concretezza; il misticismo onirico dei Pesci, privo di deliri; il

protagonismo e la lussuria del Leone, esenti dagli isterici ruggiti e dagli spasmi di ammirazione; possiede l’ipersensibilità

del Cancro, tuttavia non se ne difende, la cavalca semmai – e vi cavalca – poi la azzanna e vi azzanna; è libero come l’Acquario, ma

in valigia porta con sé sentimenti pesanti come catene e sex toys; surclassa la noiosa perfezione estetica della

Bilancia, perché avverte che il divino è imperfetto come la natura; ha la sapienza del Sagittario, scevra della

sua noiosa mania di docenza; la volontà del Capricorno, emancipata dal tormento di capire e spregiudicata nel capire

come tormentarvi; infine l’operosità e la razionalità della Vergine, affrancata dal suo angoscioso opporsi al

destino e alla morte. Con il destino e la morte lo Scorpione gioca a dadi.

Lo Scorpione è abisso, profondità inesplorabile, gigantesca fluttuazione di un sottosuolo liquido e imperscrutabil

e. Va ben oltre il vostro inconscio, che già tanto temete! Per alcuni potrebbe somigliare all’infernale Stige, per altri

a una sorta di brodo primordiale, torbido perché fertile e pregno di vita. è infatti il simbolo dell’acqua primordiale:

allungando la seconda gamba in una freccia rientrante verso l’interno, avremo il simbolo dello Scorpione. E su quella

freccia rivolta contro se stesso si gioca buona parte dell’esistenza del soggetto. Legato al processo di morte e

rinascita, lo Scorpione è Vita. Dirompente. Ardente. Pulsante. Desiderante. Quindi è Eros. Ma dove c’è Eros c’è

Thánatos, dove c’è vita c’è morte: questo binomio inscindibile vive dentro lo Scorpione scatenando un conflitto

che non trova né fine né pace. Una dialettica ininterrotta, una guerra che lo Scorpione vivrà dal primo all’ultimo dei

suoi giorni. E non se ne sottrarrà, mai. Per comprendere meglio è necessario scavare dentro questo conflitto:

d’altronde ‘lo Scorpione è dentro. È viaggio verticale che spia, investiga, trivella, perfora, scandaglia ciò

che agli occhi abbagliati di troppa luce degli umani risulta negato’, come afferma l’astrologo Marco Pesatori.

Bisogna partire dal presupposto che siamo al cospetto di una natura tanto istintiva quanto razionale. La carica

propulsiva, potente e prepotente, non intende cedere il passo al dominio cerebrale, ma al tempo stesso ne

viene costantement e filtrata in nome di una ratio sopraffina. ‘Ho interrogato la mia ragione; le ho

domandato cosa essa sia: questa domanda l’ha sempre confusa’ scrisse Voltaire. Scorpione, ovviamente.

È uno scontro faccia a faccia, drammatico e implacabile, inevitabilment e ironico, in cui l’erotismo raggiunge un culmine

esasperato perché il desiderio ardente si misura con il più algido distacco in un goduto tormento infinito. Un

groviglio interno inestricabile. Forse adesso risulta più comprensibile perché lo Scorpione non possieda semplicement

e un erotismo spinto, ma sia l’Erotismo stesso a essere Scorpione. Pertanto la personalità dello Scorpione non

può che essere sovversiva, anzi eversiva, proprio come l’Eros. Sente il bisogno insopprimibile di ribellarsi, ma in un

modo tutto suo: una ribellione quotidiana, ragionata, intima e privata, come una marachella rigirata ad arte

alla faccia di chi detta le regole. ‘“Hai le mani di ricotta” mi diceva mia madre, e la cosa non mi offendeva. La

ricotta mi piace moltissimo. Anche l’idea di potermi mangiare le mani mi piaceva, anzi mi piace ancora. Le

intingerei nel caffè’. Sette sottane, l’autobiografia di Monica Vitti, intitolata così perché da piccola per il freddo la costringevano

a indossare sette sottane e ‘quando veniva qualcuno a trovarci dicevo: “Vede, io ho sette sottane: una, due, tre,

quattro...” Mia madre non mi faceva mai arrivare alla settima perché diceva che era vergogna tirarsi su le gonnelline’.

Ogni Scorpione che si rispetti fa proprio questo. Impunito, alza quelle sottane e intinge le mani nel caffè! Anna

Marchesini, collega anche astrologica della Vitti, nel Terrazzino dei gerani timidi definisce certi episodi della sua difficile infanzia ‘i fiori

della disobbedienza ’. Una disobbedienza sofferta e coraggiosa, proprio come quella della Vitti, al secolo Maria Luisa

Ceccarelli: ‘La frase ricorrente di mio padre era: le donne dovrebbero fare i figli e poi morire; così a casa io ero esclusivament

e addetta ai lavori domestici. [...] Non dovevo giocare, non dovevo parlare o ascoltare, né capire, né giudicare. Non

dovevo e basta [...] e quando a 14 anni e mezzo avevo quasi deciso di smettere di vivere, ho capito che potevo farcela

a continuare, solo fingendo di essere un’altra, facendo ridere il più possibile. Scoprire di far ridere è stato come scoprire

di essere la figlia del re’. Grazie infinite a questi Scorpioni, in grado di stravolgere con ironia, passione e

acutezza il tanto infelice mondo del ‘si fa così’ perché ‘così è giusto’. Grazie per quella pernacchia acuta, precisa, preparata con

arte e mestiere, studiata, puntuale e terribile come un cuneo che, una volta trovato il punto, scardina dalle

fondamenta le regole. Un’operazione che lo Scorpione può fare proprio perché le regole le conosce, a differenza di

quanti non le rispettano per ignoranza e cafoneria. Non è un caso che Anna Marchesini e Monica Vitti abbiano studiato

all’Accademia d’Arte Drammatica e poi insegnato in quella stessa istituzione che inizialmente le aveva respinte.

Il prezzo che lo Scorpione paga per la sua rivoluzione tuttavia è altissimo. Se ne frega della punizione

altrui, ma si punisce da sé. Si condanna, ma non si odia. Si ama, ma non si perdona. È fiero della sua stranezza, ma non fa pace

con quel qualcosa di ‘mostruoso’ che sente dentro e che avverte fin dalla prima infanzia, un qualcosa che lo rende

diverso e ‘insano’ rispetto agli altri. Ma questo è il bello! ‘Sono due i principali ostacoli alla conoscenza delle cose: la

vergogna che offusca l’animo, e la paura che, alla vista del pericolo, distoglie dalle imprese. La follia libera da entrambe.

Non vergognarsi mai e osare tutto: pochissimi sanno quale messi di vantaggi ne derivi’ afferma lo Scorpione

Erasmo da Rotterdam nel suo Elogio alla follia. Follia? Se anche fosse, grazie a Dio! D’altronde Dio c’entra eccome con

questo segno, in un rapporto intimo e conflittuale, di cui il trasgressivo Scorpione sant’Agostino ne è esempio:

‘Se infatti sbaglio, sono’. Insomma, avete capito chi avete incontrato? Uno Scorpione stravolge, ironizza,

rivoluziona, scandaglia, inabissa, innalza. Prosegue tenace e tormentato. E voi? Voi sapete dove siete diretti?

Gli altri segni, chi per un verso chi per un altro, vi portano dallo psicanalista. Lo Scorpione no, incarna già ciò che ogni

psicanalista tenta di sviscerare. Reggerete a tanto? Volete compagnia per questo viaggio nel profondo? Forse è il

caso. D’altronde lo stesso Dante ebbe bisogno di Virgilio per attraversare l’Inferno. Ma Dante era Gemelli. Uno Scorpione

l’Inferno lo attraversa da solo.

La loro proverbi ale vendicat ività

Inutile girarci attorno: sono vendicativi. Se la legano al dito? Fanno un nodo al fazzoletto?

Semmai vi tagliano il dito e se lo legano al fazzoletto per ricordarsi di farvela pagare! Delitto e castigo, adottando l’esemplificativ

o titolo dello Scorpione Dostoevskij. Eppure loro vorrebbero dimenticare, darebbero chissà cosa per dimenticare,

voi e tante altre cose della vita. Ma non ci riescono. È un fatto. Tuttavia non è una spiegazione esauriente, soprattutto nel

caso di una vendetta che può assumere innumerevoli e opposte sfumature: lo Scorpione può essere infernale o celestiale. Un

Angelo vendicatore che con la sua spada fende le tenebre, oppure una creatura luciferina. D’altronde Lucifero (da

lux, ‘luce’, e fero, ‘portare’) era l’angelo che provò invidia nei confronti di Dio e che, una volta punito, a Dio giurò vendetta.

Argomenti tosti. Ma è fra questi due estremi che oscilla la vendicatività dello Scorpione. Come venga vissuta e

come venga espressa è strettamente connesso al tipo di persona e al modo in cui reagisce alla vita. Insomma, siamo di

fronte alla scelta fra bene e male, ma qualche volta il male serve al bene e altre volte dal bene scaturisce il male. Non

possiamo incartarci in un argomento simile, bisognerebbe parlarne con sant’Agostino e non credo sia la sede adatta.

Qui possiamo solo tentare di spiegare un punto. Sotto l’autocontrollo dello Scorpione si cela la collera. Ben diversa

da quella dell’Ariete che si gonfia e si spegne fulminea, in questo caso si tratta piuttosto di un atteggiamento mentale.

Dietro la collera c’è la violenza, che se non controllata sfocia scioccamente in perdita di controllo, indice di

vulnerabilità. Lo Scorpione lo sa bene e allora, indiretto e soggiogatore, preferisce misurarla. Quindi la domina. Dopo

la distilla. Infine la centellina. Goccia a goccia. Una dose di sadismo è implicita, e il confine con la crudeltà

sottilissimo. Se a ciò aggiungete una sensibilità acuta e pronta a cogliere il punto debole in cui colpire l’avversario, il gioco è fatto.

Un gioco pericolosissim o dalla scala cromatica ampia, che va dalla cattiveria pura alla pura comicità. Forse la comicità non è

la più fertile delle vendette? ‘Cosa c’è di più comico dell’infelicità?’ chiede la Marchesini puntualizzand o poi che

‘l’umorismo è diabolico, perché vede attraverso i muri’. Ma è anche un potente esorcista, perché in una risata libera,

fa pace, ama. ‘È stata una gran sorpresa per me la prima volta che ho fatto ridere a crepapelle. Mi sono anche spaventata

per gli applausi e le risate. Ne ero felice: ridendo stavo più insieme alla gente, al pubblico. Li guardavo sorpresa, me

li sarei abbracciati tutti’ rivela la Vitti. Tuttavia non tutti gli Scorpioni sono dotati di tanto cuore e ironia: ci sono

pur sempre gli Aracnidi, e alcuni Aracnidi possono essere molto velenosi! Nel loro caso di questo si tratta, parliamoci

chiaro: veleno. Veleno iniettato fuori o introiettato dentro di loro, distruttivo o autodistruttivo, se mai esiste una differenza. I

casi più terribili poi sono quelli di invidia esistenziale, verso la felicità degli altri o della vita in sé. È terribile, livore

che tracima e viene sputato, oppure inghiottito e trasudato dai pori; comunque vada corrode tutto. Che Dio ce ne liberi, e

che sant’Agostino ci aiuti! Il vero Scorpione ha invece saputo trasformare quel veleno in un antidoto, come un

chimico eccelso o un grande medico. In medicina non si segue forse la stessa procedura? E Marie Curie, secondo voi,

di che segno era?

Un po’ di serietà

Secondo la norma sovvertita con cui è stato affrontato questo sovversivo

segno, la parentesi dedicata all’ascendente dovrebbe essere serissima invece che tendente come sempre

alla farsa. Ma anche in questo caso sarebbe una mossa prevedibile, indegna del segno di cui ci stiamo occupando.

Allora facciamo così: non ci occuperemo dell’ascendent e dello Scorpione, ma dello Scorpione in ascendente.

Atto utile e sovversivo. Eppure, fidatevi, uno Scorpione avrebbe fatto di meglio! Terra

Un segno di Terra abbinato allo Scorpione è proprio il sottosuolo. Troverete di tutto: tesori, tombe, fognature e petrolio. La

miglior abbinata è con il Toro: si completano, generando in modo naturale una profonda spaccatura nella roccia, come una

gola immensa, insomma un’immensa gola profonda. Con il Capricorno avremo il perfetto protagonista di un film

sull’incomunic abilità, dai risvolti noir e sadomaso, realizzato da Antonioni insieme a Tinto Brass e a Dario Argento. Nel

caso di una creatura mezza Vergine e mezza Scorpione saremo dinanzi a una razionale e metodica

pornodiva oppure a un’operosa, mancata suora, in perenne fustigazione della carne, avvelenata

però dagli altrui amori. Aria Gli scheletri negli armadi prendono aria, ma in questo caso gli

armadi avranno doppi fondi e passaggi segreti. Insieme a un Gemelli dimenticatevi per sempre di poter

appurare un solo frammento di verità... e mentre il gioco si farà duro, persino certi duri smetteranno di giocare!

Scorpione e Bilancia, invece, se costretti a condividere un corpo si detestano, in accordo soltanto nel fregare i

partner ad amici e parenti. In coabitazione con l’Acquario si tratterà di una sorta di divertente killer glaciale, con parecchi

amori altrettante stranezze sessuali.

e

Fuoco Lava che esce dalle più profonde falde

oceaniche. Mixato all’Ariete, lo Scorpione è davvero troppo: troppo comando, troppa passione, troppa

violenza. Molto rara la calma senza la solita meravigliosa flebo di tranquillanti, stavolta nelle dosi previste per ovini

schizofrenici. Nel caso di altra faccia della medaglia leonina, potremmo trovarci dinanzi a un amministrator e di

condominio che si crede Cleopatra e che impone una quota per la costruzione di una piramide in portineria, oppure a una

vecchia del tipo sofisticato/pos seduto, un po’ medium, fumatrice incallita, giocatrice accanita, con il marito

chiuso in una botola della cantina. Una personalità mezza Scorpione e mezza Sagittario, invece, o sarà una mistica,

docente di teologia e canonizzata già in vita, oppure un’eminente sessuologa in stile Merope Generosa, perennemente

in giro per congressi, seminari, consulenze, terapie eppure... ‘ne avessi trovato uno che mi ha sc... che mi abbia... dato

una... fatto... Niente!! Oh scusate, scusate, scusate, che dico!!’ Acqua

In perenne ebollizione, ma al fondo dell’Inconscio dell’Inconscio. Fondendo il Cancro con lo Scorpione si genera una mente

telepatica in grado di carpire ogni vostro pensiero anche a chilometri di distanza, radar umani che la NASA

ancora sta studiando: se scatta l’amore state pur certi che giungerà con voi fino all’altare, sacrificale però! Nel caso in cui nello

scorpiooceano nuotino i Pesci, si trasformerann o allora in serpenti di mare, pericolosi, mitici e irreali.

Raffinatissimi visionari nel senso più elevato del termine, per loro la parola equilibrio equivarrà a delirio e una flebo di

sedativi in dose cetacea risulterà necessaria al benessere del soggetto e soprattutto alla sopravvivenza del partner.

Scorpione elevato a se stesso: a noi umani non è dato capire.

Se Cupido scocca la freccia

Se siete voi a nutrire interesse per uno Scorpione mentre lui non vi ha nemmeno

degnato di uno sguardo, ‘Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate’. Niente da fare. Qualora invece Cupido stia tendendo

il suo arco verso entrambi, la cosa allora è diversa e c’è da valutare. Cosa fare in questo caso? Nulla. Come nulla farà

Cupido, perché occuperà tutto Scorpione. Arrendetevi basta; gustatevi puro godimento.

si di lo e il

Non chiedetevi se sarà una notte o una storia. Non chiedeteglielo mai, è del tutto inutile. Nel migliore dei casi vi

servirà una mezza risposta che crederete rivelatrice, mentre in realtà non vi ha rifilato che briciole. Saprete solo

uscendo da quel letto, quando raccoglierete ciò che resta dei vostri giudiziosi pensieri, e saprete solo quel che siete

in grado di capire da soli. Lo Scorpione non spiega niente a nessuno. Qualcosa cercheremo di spiegarlo qui, ma sarà

equivalente a carta straccia. Fidatevi. Certe cose si fanno e non si dicono. L’amore, per lo Scorpione, è indissolubilme

nte legato al sesso. Nel suo caso, Sesso. Chiedo scusa, SESSO. Bisogna chiarire il prima possibile che non si tratta di

una semplice e banale propensione ai piaceri della carne: qui è di più, è molto di più! Per cercare di capire quanto, la vicenda va

vista da una prospettiva del tutto diversa: lo Scorpione conosce attraverso il Sesso, in senso prettamente cognitivo e

gnoseologico! Paroloni? No. È qualcosa di difficile da comprendere, per cui gli esponenti del segno vengono spesso

fraintesi. Attribuire al Sesso la capacità di conoscere il partner è un concetto ormai masticato, assegnargli il

ruolo di specchietto per le allodole e sfruttarlo per controbilanciar e una bassa autostima e la solitudine imperante è invece un

gioco redditizio e ormai scontato. Eppure fare del Sesso lo strumento conoscitivo della realtà tutta è

considerato ancora tabù. Perché? Perché è troppo: troppo trasgressivo, troppo destabilizzant e, troppo scandaloso.

Troppo scomodo. Mettiamola così: c’è chi conosce se stesso e gli altri osservando, chi parlando, chi

ascoltando, chi intuendo, chi riflettendo o leggendo. Lo Scorpione scopando. Sì. Questa creatura unifica tutte le esperienze

sensoriali, le collega al cervello, con passione le trasforma in emozioni, quindi le occulta. E poi? Non le vive, bensì le

incarna! È chiaro quindi che non si tratta di un sesso mentale o fisico, cupo oppure giocoso, spinto, carnale,

platonico, chimico. No. Qui si sta parlando di ciò che è il Sesso in sé. Sesso. Costruttore e distruttore, potente e viscerale,

sensualità allo stato puro. Non è forse questo che avete bramato appena avete incontrato quegli occhi? Non fate gli ipocriti. Inutile

che ci giriate attorno e che mentiate in un modo tanto disperato quanto patetico. SESSO. Sapete forse decodificare

cosa vi trasmettono? SESSO. Provate a dirlo. Dalla bocca vi esce un balbettio di ovvietà, perché finora, per quanto

possiate essere stati degli amanti smaliziati, avete fatto del sesso. Qui invece si parla di SESSO, che vi rivolta come vuole

mettendo a soqquadro stanze dell’anima che nemmeno sapevate di avere. E del mondo esterno rimane solo

una noiosa didascalia. Esistono tattiche? Nessuna. Questa insondabile creatura adora le vittime. Ma a recitare la

parte della martire non provateci nemmeno! Vi molla per vendetta l’istante prima che l’orgasmo venga raggiunto:

altro che coitus interruptus, vi crea un trauma! Lo Scorpione DOC chiede per sé la vittima

autentica, vulnerabile non perché debole o remissiva ma perché pervasa dalla paura di essere deflorata,

stravolta, strappata alla purezza e gettata nel mondo reale. Si tratta di un particolare candore che si ha o non si ha. Che siate

caste o mignotte, virtuosi o puttanieri, non c’entra. Ecco perché fingere non serve ed ecco perché la vittima prediletta in

genere è il Cancro. Detto ciò, se nasce una storia state pur certi che uno Scorpione avrà compreso di voi in soli due

giorni quello che fior fiori di ex non hanno capito in anni di devota unione. Non lasciatevi incantare però. Spetta sempre e solo

a voi valutare che tipo umano avete davanti; e qui non si scherza, perché le forze in gioco sono enormi. Va da sé che

un profilo simile potrebbe risultare altamente distruttivo, e sarete distruttivi voi stessi se state al suo gioco.

In tal caso, come sempre, non è questione di segni, piuttosto di amore e di autostima. Voi vi amate? Non c’entra lo

Zodiaco. L’amore, se è Amore, è vitale, fertile, costruttivo, seppure nei modi più paradossali. Tutto il resto non c’entra.

Perché proviate certe smanie scambiandole per amore è una domanda che dovete porvi il prima possibile. Tuttavia

abbiamo iniziato il capitolo con una sorta di manifesto in difesa dello Scorpione, e pertanto tratteremo solo dei

magnifici esemplari del segno, lasciando gli altri alla loro sorte. Avete mai fatto sesso con uno Scorpione?

Scusate, non è che voglia esser morboso o farmi i fatti vostri, ma fa parte della terapia clinica su cui si basa questo testo.

Prima di interessarvi al lui o alla lei ai quali state pensando mentre leggete queste righe, avete mai praticato l’ars

amatoria con un esponente della specie? No? Male. Per rapportarvi in modo corretto al soggetto, dovreste prima trovare uno Scorpione

personal sexual trainer, e dopo fare il passo. Non fraintendete, non si tratta di mero allenamento, nessuno dubita delle

vostre doti; qui è un fatto psicologico ed emotivo. Rischiate infatti di compiere il più antico degli errori, ovvero scambiare il

sesso per amore: in tal caso vi ritroverete con piedi e mani legati a un letto vuoto. Pazienza. Bisogna però essere

preparati anche nel caso in cui lo Scorpione si innamori. Finirete sempre legati a un letto, ma prima lui manifesterà

dei segni strani: una tenerezza, piccola, accennata, eppure corposa. Troverete magari bigliettini qua

e là, nulla di romantico in senso comune, piuttosto indizi di una misteriosa caccia al tesoro in cui il tesoro siete

voi. Un girarvi intorno alla lontana, tutt’altro che indiretto ma al contrario magnetico: mentre gli occhi vi inchiodano – e

che occhi! – le dita vi cercano con finti calcolatissimi pretesti, tessendo la trama di un intrigo di cui siete e sarete i soli

protagonisti e i soli sopravvissuti. Quelle dita hanno un modo unico di toccare, di raggiungervi, così come il suo silenzio,

che è sia passione taciuta che arma per stanare l’altro. E quando vi avvolgerà, sarà un abbraccio

assoluto in cui tutto si fonde. Dimenticate vi però il concetto di fedeltà, almeno per come vi è stato inculcato. La

fedeltà dello Scorpione è paradossale. Potrà esservi fedele in modo assoluto, ma anche eternamente infedele in

quei meandri della mente sconosciuti a chiunque; oppure potrà esservi infedele, nel modo più osceno e condannabile,

senza tradire mai la purezza ineguagliabile dell’Amore che egli prova per voi. È difficile, davvero difficile da comprendere

e accettare, finché sul tavolo si gioca secondo le più comuni regole dell’amore borghese e del rispetto reciproco. Sani principi

che possono celare una banale possessività. Forse lo Scorpione conosce talmente bene il possesso che non ha

bisogno di rispettarlo e come al suo solito deve stravolgerlo. Sarete amanti, allora, un po’ clandestini anche dopo anni di

matrimonio. E lui avrà i suoi (tanti) segreti. Ma una cosa è certa: se uno Scorpione vi ama, vi Ama. Uomo o donna che sia,

vi penetra nel senso esistenziale della parola, e vi ama con una profondità insondabile. Non è detto che possiate comprendere

ciò che prova. È così tanto, forse troppo! Ricordatevi però che non ha bisogno di voi. Se uno Scorpione vi ha scelto è per restare al

mondo, come un’anima dannata che proprio in voi ha trovato la salvezza.

Segno per segno

Ariete Colpo di fulmine. Di quelli da sesso sfrenato subito e per

tre giorni di seguito. Il problema è fuori dal letto. Due galli in un pollaio non possono stare, nemmeno se gay, e il Gallo

Nero sconfiggerà sempre l’ingenuo pollastro, rigirato sullo spiedo. Unica possibilità in caso di soggetti

illuminati. Ma non è di certo il vostro caso. Toro La perfezione. Il godimento materiale che incontra il

godimento mentale. La Carne che incontra l’Eros. Mentre la vitalità scaccerà superflui fantasmi, il desiderio

accenderà una stabilità altrimenti ottusa. Insomma, sono una bella coppia. Inutile dire che lui verrà preso più volte in

giro, mentre lei verrà presa, più volte. Gemelli Che inizino i giochi, fetish e sadomaso.

Che si aprano le danze: di un erotico ballo in maschera. Con il volto coperto i due danzeranno, fra loro e chissà... di certo con

tanti. E quelle piume insanguinate? Cancro Ecco. Dulcis in fundo, sotto un candore lunare,

delicata e fortissima, pura e onirica, appare la vittima designata. Si completano, si rispecchiano. Uno gira nell’altro la

chiave del proprio erotismo. Il Cancro non vuole nascere, lo Scorpione vuole morire, per rinascere. Amore? Non è dato sapere.

Ribadisco: Carlo è Scorpione. Camilla è Cancro. Lady Diana era Cancro. Leone

Sì, sì... soffocati dai gemiti. Appagata la lussuria, domata la passione, addomesticata la forza. Se fossimo al

circo, lo Scorpione sarebbe il domatore, però un vero Leone dentro una gabbia non ci sa stare, e quindi

il circo viene smontato. Vergine Abbinata bella e sfibrante. Un agente della CIA che sposa uno dell’FBI.

Perfetti per spionaggio e controspionag gio! La privacy? Nemmeno al cesso! Dozzine di microspie anche lì.

Bilancia Rarissimo, praticamente impossibile. Nel timore che sia logorroica anche da morta, uno Scorpione la

seppellisce viva, incatenata e imbavagliata ovviamente. Una possibilità su un miliardo in caso di Bilancino.

Scorpione Può accadere, ma nulla ne sapremo. E niente ne vogliamo sapere. Sagittario

No, no e no. Un Sagittario DOC non gioca sporco. Non gli interessa. Non è ‘giusto’ e dove non c’è giustizia non è un luogo degno. Se

resta è soltanto perché muore dalla voglia di convertire (e scopare) lo Scorpione, che di contro resterà soltanto finché

il Sagittario non muore. Dopo tortura, ovviamente. Capricorno ‘Io domino in silenzio’ contro ‘Io

impongo e nascondo’. Chi vince? In caso di lite, rassicurate la prole: mamma e papà non sono poi così spietati, la collezione di

veleni nell’armadietto del bagno è solo a fine scientifico e quel cadavere sezionato in frigo non è della nonna.

Acquario Forse per un fine settimana. Toh, facciamo due se lo Scorpione comprasse due biglietti per un

weekend all’estero. Ma in senso ‘stabile’, difficilmente l’Acquario accetta un partner così possessivo.

Pesci Possibile grande amore, siamo quasi vicini al profilo della ‘vittima’ ideale. Tuttavia uno Scorpione che

si fissa con un Pesci in genere lo sceglie malato, per controllarlo e distruggerlo. I Pesci sani nuotano liberi! Mediocri

esemplari di entrambe le specie danno vita a coppie incomprensibil i per noi mammiferi.

La pratica rende perfetti

In questo caso non posso concludere nel modo consueto con il solito capitoletto

finale. Per due motivi: primo, si tratterebbe di trasferire sulla pagina il senso di una frase smozzicata, due parole e anche meno,

silenzi che suggellano un intero antefatto. Insomma, è impossibile o forse io non ne sono capace. Secondo, e

non è un alibi, non credo che gli amici dello Scorpione gradirebbero. Il privato è privato. Anche lo scherzo, l’aneddoto, è una

confidenza donata. Pertanto dovrei tradire loro oppure truffare voi con aneddoti finti. Si potrebbe parlare degli

Aracnidi? Ma no, li abbiamo ignorati fino a ora e così sarà. E allora come ovviare? Quel che si può fare è riportare dei momenti di

vita vissuti insieme. Sì, proprio con voi! Frammenti autentici. Quali? Eravamo insieme e non lo sapevamo.

Io avevo quindici anni, non so voi, e per la prima volta vidi a teatro il Trio. Era lo spettacolo Allacciate le cinture.

Ricordo quando sul palco prese vita Il giardino dei ciliegi di Čechov. Il dialogo fra Ljuba, Anna Marchesini, e Leonid,

Massimo Lopez, scorreva drammatico e impeccabile in ogni sfumatura, e quando il dramma stava

per toccare il suo culmine... Ljuba: «Oh, mio caro, caro, caro, caro fratellino! È meraviglioso fuori il giardino. È

tutto bianco. Oh, Leonid, prendetevi pure gioco di me, sì lo so, sono una sciocca, ma sono così felice... Il sole si è già levato

non fa freddo, Dio mio che aria! Come cantano gli stormi! Ma Leonid caro, che avete? Fratellino caro, caro,

caro, perché non parlate?» Leonid: «Mi sento svuotato, sorellina. Ho un peso immenso qui sul cuore, come non

potete neanche immaginare. L’anima mia trema a ogni suono. Ho paura. E non so che cosa fare».

Ljuba: «Fatevi una canna, Leonid! Vi farà bene!» Così riportato forse offende la loro bravura. Ma

quanti ricordi! Quanti i coriandoli che esplodono dalle maniche della Marchesini alla fine dello spettacolo Cirino e

Marilda non si può fare. E di Monica Vitti? Cosa scegliere? Da quale film? Quale spettacolo? Lasciamo stare. C’è

però un breve monologo, dove Monica risponde alla domanda ‘Che cos’è un’attrice?’ È sul web, dategli un’occhiata.

Ditemi poi se vi va di firmare una petizione con la quale obbligare buona parte delle attuali ‘attrici’ a vederlo tre volte al giorno,

e poi chiedere scusa alla Vitti, alla Marchesini e a tutti noi!

Eloquen ti esponen ti del segno

Spiacente, sono stato parziale fin dall’inizio, pertanto nell’elenco successivo

non troverete menzionati Aracnidi, ma solo Scorpioni. A detta dei familiari, tuttavia, qualcuno di loro nel

privato era spietato e privo di affettività. Chissà. Per noi, soltanto sogni appesi a un cielo blu notte, silenziosi,

sfacciati, divertenti, irriverenti, erotici, terribili: sogni... di autentica realtà. E voi, alla fine, avete cambiato idea su questo

segno? Anzi, sullo Scorpione? Bryan Adams, Biagio Antonacci, Lello Arena, Vincenzo Bellini,

Roberto Benigni, George Bizet, Charles Bronson, Antonio Canova, Hillary Clinton, Ajsha Conti, Massimo

d’Azeglio, Alain Delon, Danny DeVito, Leonardo DiCaprio, Dracula (ovvero il suo autore, Bram Stoker), Aldo Fabrizi,

Rossella Falk, Angela Finocchiaro, Indira Gandhi, Whoopi Goldberg, Scarlett Johansson, il Dott. Jekyll (e il suo ideatore

Robert Louis Stevenson), John Keats, Grace Kelly, Luciana Littizzetto, Nanni Loy, Diego Armando Maradona,

Claude Monet, Tazio Nuvolari, Niccolò Paganini, Pablo Picasso, Gigi Proietti, Eros Ramazzotti, Julia Roberts,

José Saramago, Riccardo Scamarcio, Pippo Spicuzza, Johann Strauss, Luca Zingaretti.

‘Dicono che il mondo è di chi si alza presto. Non è vero. Il mondo è di chi è felice di alzarsi.’ Il letto è una rosa, Monica Vitti

Sagittari o ovvero il Centauro

Il fatto stesso che vi siate perdutamente innamorati o soltanto

invaghiti di una creatura dal corpo equino e dal busto umano è già indicativo delle vostre gravi problematiche

psicologiche e delle relative turbe sessuali. Che dire? Trovatevi un bravo analista. Di contro, refrattari a ogni ‘trattamento’

sono proprio i Sagittari. Tuttavia, per bontà della Divina Provvidenza, in amore sono naturalmente predisposti l’uno all’altro

e, mai come in questo segno, l’unione fra simili risulta auspicabile: funzionano alla grande e dispensano gli altri dall’averli

come partner. Grazie! I rimanenti undici segni dovranno meditare. Può un destriero accoppiarsi con un koala? Un Frisone

con un felino? Un Mustang con una capra? Uno stallone con un barboncino e una giumenta con un pettirosso? Per quanto

possa risultare imbarazzante, ebbene sì, in astrologia purtroppo è possibile. Ma vi è abbastanza chiaro che quel koala,

quel felino, quella capra, quel barboncino e quel pettirosso siete proprio voi? Su come sia possibile concretizzare

simili unioni, troverete istruzioni dettagliate nelle successive, strambe, ma oneste, pagine. Sul perché, invece

si rimanda alle vostre turbe. Tutto il resto ve lo spiegherà e rispiegherà e ancora spiegherà il vostro ‘docente’

Sagittario. Dovete applicarvi! Ne vale la pena? Questo è il punto. C’è chi ringrazia, c’è chi fugge e c’è chi è ancora in analisi.

In ogni modo, prima di lasciarvi al vostro destino, vi invito con amore disinteressato a documentarvi sull’ascendent

e del vostro Centauro: sarà la ‘materia’ della sua ‘cattedra’. Se infine siete proprio voi Sagittari a leggere... Aaaah!

Finalmente in queste pagine si renderà giustizia ai vostri partner, amici, parenti e conoscenti, martiri indiscussi delle vostre

infinite lezioni. Sarà per me come prendere di peso qualcuno che con le sue illuminanti delucidazioni ha annoiato fino alla

consunzione, costringerlo fra i banchi, e con la stessa insopportabile saccenza spiegargli con precisione in che misura ha agito il suo

indottrinament o. E adesso suoni la campanella. Tutti in classe!

Come funziona no

Premessa fondamen tale Dalle stalle alle stelle o dalle stelle alle stalle?

Nonostante la facciata calma e conciliante, il Sagittario è un segno di Fuoco, il terzo per la

precisione dopo l’Ariete e il Leone, e l’indole è quella: ego obeso e ipertrofico con spiccata vocazione al comando. Ma

chi, il Sagittario? Quella placida e pacifista creatura? Rispetto alle vampate incontenibili dei suoi due colleghi, si

tratta infatti di un fuoco dalla fiamma in apparenza più ‘saggia’ e ‘sapientement e’ controllata. Così il tono che il Centauro

assume per formulare i suoi imperativi risulta al primo ascolto più morbido, quasi caustico, come fosse un maestro che

insegna giusti comandament i senza imporre nulla. Meno arrogante? Non direi. L’Ariete ha bisogno di avversari, il

Leone di sudditi, il Sagittario di discepoli. Ci troviamo quindi dinanzi a una tipologia di autoritarismo fra le più

temibili, educata e manierosa ma tanto più pericolosa quanto più convinta di essere depositaria del vero assoluto.

Terribile. Ma è sicuro che stiamo parlando proprio dei Centauri? Magari c’è un errore di stampa? Non sono forse

loro i filosofi, i pii e i giusti dello Zodiaco? Nessun errore: potranno anche credersi pii e probi, e qualche volta

lo saranno pure, ma di certo impongono e dispongono. ‘Fa parte della mia felicità l’adoperarmi perché molti pensino come

me e il loro intelletto e i loro desideri si accordino perfettamente con il mio intelletto e con i miei desideri.’ Baruch

Spinoza, ovviamente Sagittario. In queste due righe c’è tutto. Una sorta di manifesto del segno. Nulla contro Spinoza, nei

confronti del quale ci genuflettiamo proni, ma non vi pare un’affermazio ne un tantino poco democratica? Dietro la bontà

dell’esposizion e e la generosità delle intenzioni, non vi sembra traspaia una sorta di ‘illuminata’ dittatura?

Proprio come ci inviterebbe a fare un Sagittario, rileggiamo attentamente. ‘Fa parte della mia felicità l’adoperarmi perché molti

pensino come me e il loro intelletto e i loro desideri si accordino perfettamente con il mio intelletto e con i miei desideri.’ E

no, qui non traspare e non traspira. Questa è dittatura! Ma perché devo pensare come te? Perché ti devi adoperare

affinché il tuo pensiero e il tuo desiderio diventino i miei? E se io non voglio? Come la mettiamo? Non sarà il caso di

Spinoza, ma il confine fra condivisione e imposizione qui si fa davvero sottile. Così come quello fra esortazione

alla conoscenza, nel senso di ecumenica diffusione delle idee, e lavaggio del cervello. Dipende da quali idee si

intendono veicolare e dal perché. E purtroppo per ogni saggio illuminato in grado di apportare benefici all’umanità, vi

sono altri diecimila spostati da interdire, ne converrete anche voi! E il Centauro cammina come un funambolo su

questa mistica equazione, sorretto dall’equilibrio della sua fede. Qualsiasi essa sia: religiosa, filosofica, politica, artistica,

professionale. Qualunque strada scelga, la Verità è del Sagittario. Ma il Sagittario è nella Verità? Chi li conosce sa bene che

possono parlare per ore di argomenti di cui non hanno che una pallida infarinatura, dispensando consigli e

somministrand o salvifici suggerimenti. Potreste imbattervi così in esperte sessuologhe ancora vergini, naturopati

incapaci di distinguere la foglia della valeriana da quella della marijuana e autodidatti in materia fiscale per cui l’IVA e l’imposta al

valore aggiunto non sono poi la stessa cosa. E se per caso provate a contraddirli, loro vi risponderanno pacati e

irremovibili: ‘No’ (sono spesso soprannomina ti ‘Signor No’) e aggiungerann o semmai un ‘Documentiam oci prima’,

pronti a colmare una vostra lacuna e dimostrare il vostro errore. Come finisce? Qualsivoglia argomento possiate opporre alla

loro opinione, non verrà preso in alcuna considerazion e, alla meglio verrà ritenuto una risposta temporanea e perciò non

esaustiva. Vi logoreranno! Ma neanche quello li farà desistere e allora, amorevoli, vi spiegheranno perché tremate dai

nervi, suggerendovi come ovviare al problema. Se solo capissero che il problema sono loro! Se chiamano

l’elettricista, vorranno insegnargli come si fa un impianto, se arriva il tappezziere gli spiegano come tappezzare,

se vanno in lavanderia consigliano come smacchiare. Ma dinanzi ai medici superano loro stessi! Un Sagittario è in

grado di scendere a tu per tu con il più incontrastato luminare, lanciandosi in un paritario confronto clinico fino a

prescrivere farmaci al Professore! Loro possono. Questo e altro. Perché loro sanno. Come una sorta di bugiardino

vivente issato al vento della conoscenza e della correttezza! Ma non gli basta, il loro più intimo bisogno difatti è quello di

essere missionari, apostoli del proprio credo, e in tal senso vi devono ‘salvare’ portandovi quella Verità che non

conoscete. E se cotanta radiosa verità non fa per voi? Se preferite piuttosto rimanere nella vostra meravigliosa

giungla incontaminata ? Torniamo di nuovo al punto: non vi è concesso. Nella migliore delle ipotesi vi guarderanno con la pia

indulgenza del virtuoso nei confronti del peccatore, del sapiente verso l’ostinato cultore della propria ignoranza.

C’è un ultimo, disgraziato caso: quello in cui un Sagittario abbia realmente una conoscenza approfondita

su un qualche argomento. È la fine. Non salirà in cattedra. Sarà la cattedra dentro cui verrete seppelliti voi!

Ma a proposito di spiegazioni, quali sono quelle astrologiche su cui poggia una simile soave natura?

è

il simbolo del segno. Una freccia all’insù con un tratto che ne incide perpendicolar mente l’asta. Che significa? Innanzitutto,

sagitta in latino vuol dire ‘freccia’. La direzione ascendente indica il superamento della condizione contingente in

uno slancio verso l’assoluto, ovvero la trasformazion e spirituale dell’uomo attraverso la conoscenza, mentre il

segmento è come un appunto da non dimenticare: la doppiezza. Ebbene sì, il Centauro è un segno doppio. L’avreste mai

detto? Eppure è così evidente! Corpo equino e busto umano. Istinto e ratio. Sacro e profano. Scissi e tuttavia

terribilmente incollati. Che culo! Tutto ciò è riassunto nella rappresentazi one grafica del segno, ossia un centauro

nell’atto di scoccare una freccia, quella con cui ogni Sagittario si impone di fare centro. Ecco che la natura del Centauro, duplice nella

forma, diventa addirittura triplice nella sostanza: istinto, pensiero e slancio conoscitivo. Viaggio fisico, mentale e

spirituale. ‘Io vado più lontano’, questo è il suo motto. Dove li mandereste voi potrebbe essere un altro discorso.

Decisament e più pertinente è invece il mito corrispondent e al segno, quello del centauro Chirone. Krònos, il

Tempo, incapricciatosi di Filira, bella e inghirlandata figlia di Oceano, per possedere la vogliosa fanciulla si

trasformò in uno stallone. Qui viene quasi il dubbio che la mitologia sfiori la realtà passando per certe leggende sulla

pornodiva Ilona Staller, ovviamente Sagittario. Che Cicciolina sia Filira? La ghirlanda in testa la portava. Che il Tempo abbia

bisogno di brutalizzare gli umani per esser compreso? Sacro e profano si mischiano ancora. Comunque

sia, da quell’unione nacque Chirone, per metà umano e per metà equino, il quale, nonostante il suo aspetto,

divenne un medico talmente sapiente da scoprire la ‘Panacea’, la pianta miracolosa guaritrice di tutti i mali.

Cogliete forse una vaga assonanza con il carattere in questione? Eh, la potenza del mito! Se la pornografia svela tutto, la

mitologia è tutta da svelare! E a proposito di sentimenti? Anche lì, mi spiace ma per poter approcciare i

cari Centauri necessitate di una vera e propria Educazione sentimentale, che soltanto un divino Sagittario come Flaubert

poteva scrivere! (Peccato però che la sua vita privata fu un disastroso deserto.) Tuttavia forse è preferibile cominciare

con qualcosa di più fiabesco, per esempio Pinocchio, dove voi sarete il burattino e il vostro Sagittario, uno

e trino, Mastro Geppetto, il Grillo Parlante e la Fata Turchina. Oppure con un romanzo, magari Orgoglio e pregiudizio,

grazie al quale anche voi, novelle Lizzie, potrete dichiarare: ‘Soltanto il vero amore potrà condurmi al matrimonio,

ragion per cui rimarrò zitella!’ Altrimenti possiamo osare con Per amore e per forza, l’autobiografia di Ilona Staller, la

quale, decisamente con più orgasmi e meno pregiudizi di Jane Austen, dichiara tuttavia: ‘Sono ancora alla

ricerca dell’uomo perfetto, se esiste’, fino a valicare tutti i confini dell’hard con I viaggi di Gulliver, da considerarsi la

massima espressione dell’autentica libido di un Sagittario: ‘A pensarci bene, avevo sempre maggiore ragione

d’ammirare la bravura di quei minuscoli mortali, i quali si avventuravan o a salire sul mio corpo e a percorrerlo, nonostante

fosse libera una dalle mie mani, senza che tremassero al solo vedere la creatura tanto prodigiosa che dovevo sembrar loro’.

Ma, dico, avete letto? La matrice orgiasticoonanisticomisticomegalomane tipica del segno è evidente.

Ovviamente le opere citate sono tutte scoccate dall’arco dei Centauri, e molte altre sarebbero da elencare. Per il momento

basta così. Avete di che studiare, cari miei! E quando avrete finito, vedremo se sarete pronti a superare l’esame.

Chissà che voto prenderete con il Centauro. O magari prenderete direttamente i voti!

La loro proverbi ale operosit à

Il nostro Centauro è un segno laborioso, su questo non ci piove. Bisogna

riconoscergli l’impegno. Solerte e zelante si adopera, cerca di risolvere problemi, sposa giuste cause, adotta

cani randagi – che poi accudirete voi – ed è sempre pronto, novello Robin Hood, a sguainare il suo arco per rubare ai

ricchi e dare ai poveri. In teoria. In pratica, però, la beneficenza la fa con le vostre tasche. E voi non potete opporvi, ma

portare sulle vostre spalle il peso e le conseguenze della loro bontà. Capitalista della roba propria, diventa

socialista con quella altrui. O meglio, quel che è suo può anche prestarlo, ma quel che è ‘tuo’ è ‘nostro’. Alcuni sono solo degli

snob radical chic, intenti nell’organizzar e cene di beneficenza in circoli esclusivi o che spacciano per tali, altri dei minimalisti

rivoluzionari pseudo alternativi, tuttavia persino quelli più ribelli da giovani diventano poi sostenitori di un ordine

costituito. Ne sceglieranno uno e non si tocca: l’importante è che garantisca loro i margini per esercitare il ‘magistrale’ ruolo e che

non scalfisca la loro indiscutibile libertà. La vostra invece, ormai è chiaro, va acculturata e redenta.

Ma l’operosità tipica di questo segno, nonché la sua sollecitudine, presenta un’altra lieve, millimetrica falla:

un’inconclude nza direttamente proporzionale alla buona volontà. Il Sagittario non quaglia! Quando riesce in un

obiettivo è quasi sempre alto, centrando il bersaglio con precisione assoluta, ma tutto il resto vaga nel più totale irrisolto.

Nella vita quotidiana potete assistere quindi a ritardi colossali, disordini inspiegabili, smarrimenti incredibili e

ritrovamenti epici. Entropica immobilità. E montagne di sacchetti. Ah, i sacchetti! Perché li amano tanto? Dinanzi a un

sacchetto rimangono incantati, i più sofisticati dinanzi a scatole e cassetti. La loro vita potrebbe apparire come

un cassetto pieno di sacchetti! Chissà, magari un giorno eminenti psicologi e pionieristici neuropsichiatri

riusciranno a spiegare l’arcano mistero. Quel che a oggi è certo è che il Sagittario si adopera, si gira e si rigira,

pensa, sposta, organizza, ma il suo cerchio non si chiude mai, fino a ridurvi nevrastenici nell’attesa che qualcosa, almeno una,

venga conclusa. Ma non lo sarà. Be’, se questo significa essere operosi, scusate, evviva l’ozio. Sarà pure il

padre dei vizi, ma nella sua paternità almeno conclude!

Un po’ di serietà

Per quanto modalità e contenuti possano essere discutibili, non si può certo

dire che finora non ci si sia applicati nel cercare di comprendere il soggetto in questione. Pertanto, addentrandoci nella materia

astrologica quasi che questa fosse un’autentica pubblicazione del settore, è giunto il momento di valutare quale variante del

Centauro potreste avere davanti in conseguenza della combinazione con l’ascendente.

Sagittario con ascendente di Terra Gli zoccoli sono ben saldi al suolo, ma spiccare il volo sarà più difficile. Con

ascendente Toro avremo un Centauro più disinibito, basico e concreto, una sorta di filosofo devoto a Epicuro, in nome del

quale fonderà cellule terroristiche armate di cibo. Con la Vergine la presunta razionalità e la pudicizia prenderanno il

sopravvento, castigando il lato primitivo o, peggio, serializzandol o con metodo, mentre il mondo sarà governato da potenti divinità

punitive! L’abbinata con il Capricorno in fondo è coerente: capre e cavalli vanno d’accordo e la parte umana farà da

pastore; il tutto, però, a scapito dell’elasticità mentale e del buonumore. Sagittario con ascendente di Acqua

Oro, incenso e mirra. Misticismo e sentimento. E finché si credono i Re Magi tutto sommato può andare bene, il problema si

pone quando si credono la Stella cometa, se non di più! Con ascendente Cancro il nostro Centauro avrà una e una

sola divinità: la Mamma, e voi sarete la perpetua o il chierichetto che li assisterà nel culto della Dea Suocera

(in genere potente arpia). Un Sagittario/Sco rpione è temibile. È l’autentico profilo di chi sa comandare:

gesto calmo e pugno di ferro. Vocati al bene oppure al male, lo perseguiranno con il fascino e il mistero di un antico sacerdote

egizio, mentre voi a letto sarete fra le braccia di Iside o di Osiride. Ma il vero inferno arriva nel caso del Centauro ascendente

Pesci! Non è escluso che possano avere visioni mistiche di stampo fantozziano, sentano voci e siano in comunicazion

e con entità astratte, mentre voi potreste ridurvi disperati a tal punto da assoldare gli UFO per rapirli e catapultarli

su un sistema solare!

altro

Sagittario con ascendente di Aria All’aria aperta il Centauro è

nel suo ambiente naturale e sarà difficile metterlo in gabbia. Il Sagittario/Ge melli è un politeista compulsivo, in

ogni aspetto della sua vita, con dono dell’ubiquità e buonumore garantito. Nel caso di un Sagittario ascendente Acquario è

certo che vivrà con la valigia in mano: nessun domicilio, niente abitudini né legami. Unica passione: la conoscenza.

L’ascendente Bilancia è invece il meno adatto: enfatizza la drasticità, esaspera la ricerca del bello e della perfezione e

rende fin troppo schioccante la lingua, che si abbatterà come una frusta sulle vostre sinapsi.

Sagittario con ascendente di Fuoco Fiamme alle fiamme per un despota che tenterà di camuffare la realtà in nome

della verità: la sua arroganza! Sagittario con ascendente Sagittario potrebbe essere un autentico spirito

illuminato o una piaga biblica di rara inconcludenza . In abbinata con il Leone avremo un Centauro narciso e insicuro, che

si innamorerà ripetutamente alla ricerca del ‘vero amore’, mentre tutti noi dovremmo adorare la nuova fiamma come fonte

indiscussa di luce perpetua. Con l’ascendente Ariete viene fuori il tipo di Sagittario meno dotato di self control; probabilmente

ingenuo e ‘candido’ come un bimbo, in quanto tale sarà del tutto privo di esperienza e responsabilità, esperto

tuttavia nello sbraitare e sbattere gli zoccoli appena le cose non vanno per il suo verso.

Se Cupido scocca la freccia

In questo caso Cupido depone la faretra, si siede comodamente e assiste

divertito alle gesta del Sagittario che, con il proprio arco e le proprie frecce, tenterà di far breccia nel vostro cuore. Al maschile o

al femminile sono loro infatti che partiranno alla conquista. Voi inizialmente dovrete fare ben poco. Siete il bersaglio!

Le attrazioni a cui va incontro il nostro animale, per quanto tenti di dissimularle ergendo mentali o spirituali

paraventi, sono per lo più immediate. Vive di colpi di fulmine. Sui quali però deve poi ragionare. D’altronde lo si è capito

ormai: la sua è un’indole razionale che poggia però più sull’istinto che sulla logica. Tuttavia ha ben poco su cui

scervellarsi, è la sua parte istintiva quella che subisce per prima il richiamo. Se non scatta, nessun afflato mistico potrà mai forzarla.

Nell’ipotesi più fortunata in cui il dardo scintilli al sole puntando dritto verso di voi, più che sedurre il vostro Sagittario

dovrete piuttosto aiutarlo a gestire l’attrazione che prova per voi. Auguri! Non si incontra dietro l’angolo un

Flaubert in grado di scrivere Madame Bovary e dichiarare con onestà e consapevolez za ‘Madame Bovary c’est

moi’. È più facile di questi tempi imbattersi in numerose Mesdames irrisolte e altrettanti confusi Messieurs.

Il Centauro in genere viene dipinto come un tipo disinibito, dalle mille avventure sessuali consumate con gioia ed

estrema spontaneità. Una sorta di zingaresco rubacuori, vita in pugno, zaino in spalla e preservativi in tasca. Questa

versione, seppure esistente e piacevole da immaginare, corrisponde però solo di rado alla realtà. Nella spicciola vita

quotidiana è più facile infatti incappare nel Centauro misticocastrante. Che culo! Forse perché viviamo in una

società dove il sesso è tanto chiacchierato, molto strumentalizza to e in realtà poco vissuto. O forse c’entrano i sensi di colpa

e gli ancestrali rigori religiosi a cui il Sagittario, anche il più ateo fra di loro, è comunque sensibile. Chi può dirlo.

Tuttavia l’esperienza spicciola induce a pensare che per il Centauro il sesso non sia una cosa così semplice. La

chimica lo rapisce, ma non lo esalta. Lo spirito lo inebria, ma non lo sazia. E il sesso... peccato che sia peccato!

Il problema del Centauro, tenetelo bene a mente, non è la passione in sé, ma la carnalità. Vive con estremo scetticismo l’ardore di cui

è capace, una pulsione primitiva, ignorante, da ‘acculturare’, umanizzare, altrimenti potrebbe offuscare la verità del

Sentimento ostacolare ‘giusta’ crescita spirituale. come se nostro ‘animale’ avesse vergogna

e la È il

della parte inferiore del proprio corpo e, attraverso l’anima e la ragione, tentasse di domare la sua metà equina, senza però

riuscirvi. L’unica soluzione possibile sarà quindi castrare quella parte di sé raccontandosi la bugia di

voler elevare il sentimento su di un piano spirituale. In tal senso, nella sua necessità di trascendenza, il Sagittario ha bisogno di

purificare la passione dalle sue scorie sessuali, divinizzandola , rendendola fisica ma onesta allo stesso tempo. Persino i più

miscredenti tenderanno a relegare la chimica dei corpi su di un piano separato, se non inferiore, rischiando di scindere il

sesso dal sentimento. E torna prepotenteme nte in ballo la doppiezza del segno. Per farla breve, questi soggetti devono

infiocchettare il loro lato animalesco con tanta filosofia. E stop. Che palle: si poteva evitare il ‘pippone’ riassumendo il

tutto in due battute di Io e Annie del Centauro Woody Allen: ‘Ma tu mi ami? Amore è un termine troppo debole per... Ecco io ti

straamo, ti Adamo, ti Abramo!’, ma in fondo ‘adoro essere ridotta a uno stereotipo culturale!’ Insomma, al Sagittario

dovete attizzare. Attizzamento puro e semplice. Poi però dovrete incarnare tre ruoli in uno: alunni, professori e

colleghi. A loro, ovviamente, la parte del preside. Ma non tralasciate mai di indossare a giorni alterni l’aureola.

Lasciate quindi stare ogni tipo di corteggiament o e appena avrete la certezza che vi osservi smanioso tentando di

controllare la sua muscolatura inferiore, chiedetegli piuttosto di spiegarvi qualcosa. Non scherzo. Basta un

dozzinale libretto di istruzioni. Va bene anche quello di un tostapane. L’ardita esegesi del bugiardino della

Tachipirina potrebbe causargli sconvolgiment i ormonali! Se invece volete andare direttamente sul pesante, chiedete allora

delucidazioni sull’argomento trattato in quell’ultima lezione che, guarda caso, voi non avete ben chiaro e invece loro di certo potranno

illustrarvi con ampia sollecitudine. Oppure potreste stuzzicarli invitandoli a mostrarvi quella mossa di karate

(adorano le arti marziali, con le quali sublimano l’aggressività in qualcosa di più ‘colto’) o quella posizione yoga (con la

quale camuffano invece il Kamasutra sempre presente nella loro testa). Nel frattempo fateli ‘meditare’

sull’abbondan za della vostra scollatura o dei vostri bicipiti (o di entrambi). Quando li vedrete sudare per l’impazienza e

la paura di cadere in tentazione, annientateli simulando l’impellente bisogno di essere iniziati ai segreti della loro

professione o del loro hobby preferito, dandogli così la possibilità di sciorinare tutto il loro sapere sugli argomenti prediletti. Che

Dio vi assista! Molti non ce l’hanno fatta. Se resisterete, li avrete conquistati. Finita la lezione, sarà il Sagittario a

spingervi fra le lenzuola per darvi un ripassino riguardo una certa materia... Giunti lì, speriamo a questo punto

che siano loro a essere ‘preparati’. Valutate voi se bocciare, rimandare o promuovere a pieni voti il candidato. In genere vi

stupirà con numeri da trapezista, fantasie ardimentose e posizioni al limite dell’inverosimil e, ma ce n’è sempre

qualcuno fissato con la posizione del ‘missionario’. In ogni modo, se è amore, dopo il godimento comincerà per voi una vera e

propria crociata. Il Sagittario infatti vuole sentirsi conquistato come il Santo Graal per mano dei

Templari! Espugnato! E qui, come sempre, ogni tattica giunge al capolinea. O siete fatti della stessa pasta o non

c’è nulla da fare. E se la Divina Provvidenza proprio vi unisce? Lo farà sotto il sole, nello scintillio del

mare e al vento delle idee. Liberi. In una libertà che il Centauro pretende ma lascia ampiamente anche al

partner. Non tollera infatti la possessività e il controllo. Ma anche su questo argomento c’è un doppio fondo. La reciproca

emancipazion e su cui il Sagittario spesso basa la sua idea di coppia potrebbe risultare invece una gran

paraculata – perdonate il termine – studiata per esentarsi dalle responsabilità della coppia stessa. Il Centauro è infatti uno dei

segni più refrattari alle incombenze familiari nei confronti del coniuge. E dietro la presunta libertà che concede ed

erge a vessillo di apertura mentale, si cela la sua latitanza. Non c’è. Serafico e bonario, è sempre altrove. Tranne

quando il suo ruolo salvifico lo richiama alla vocazione originaria. Fedele poi lo è troppo o troppo poco. Insomma, io tento di darvi

una speranza e mi rendo conto che finisco per raggelarvi. Cerco di mettervi in guardia, ma naturalmente anche questo

segno ha una sua particolare bellezza! Non so quindi quanto possano esservi state d’aiuto queste istruzioni.

Forse bisogna sforzarsi di andare oltre, proprio come ci insegnano i grandi Sagittari, evitando di prendersi

troppo sul serio. ‘Se un uomo vuole occuparsi incessanteme nte di cose serie e non abbandonarsi ogni tanto allo

scherzo, senza accorgersene, diventa pazzo o idiota.’ Probabilmente non avrete incontrato Erodoto, ma di Sagittari

strepitosi, divertenti e illuminanti ce ne sono e vi offriranno molto di più di un amoruccio romantico. Quel che un autentico

Centauro è in grado di donarvi è il senso del crescere: rendersi conto dei propri errori e cambiare, pur rimanendo se

stessi. Vi sembra poco? Si resta sbalorditi dinanzi alle tante persone di questo segno che, seppure anziane,

riescono a essere a tal punto autocritiche da mettere in discussione aspetti del proprio carattere che i più

lascerebbero fossilizzare. In questo senso risultano assai scomodi! Sarà la loro fame di conoscenza, ma a quella voglia di crescere e

comprendere non rinunciano. Costi quello che costi. Con educata e onesta irriverenza, in nome dell’inviolabile

libertà di essere se stessi. Questi Centauri infine sanno bene che siamo tutti peccatori, e non giudicano affatto,

lottando semmai con forza contro ogni ingiustizia figlia dell’ignoranza. Quando qualcuno è in grado di

insegnare questo, mignotta o devota, fedele o eretico, che gli venga allora assegnata ogni cattedra. Che possa

insegnare per le strade e nelle piazze! E a quel Sagittario, con riconoscenza e affetto, vada sempre il nostro grazie.

Segno per segno

Ariete Colpo di fulmine, anzi tempesta di folgori! Ma il fuoco arietino

durerà? E quello morigerato del Sagittario sarà in grado di appagare il più impetuoso dei segni? Se così fosse, sarà una

coppia magnifica. Il Centauro troverà l’amico migliore, mentre l’Ariete quel pizzico di ponderatezza di cui ha bisogno.

Toro Difficile. Il Toro si annoia di tanta filosofia, la sua fede è concreta, ma se il Sagittario è meno dispersivo del

solito potrebbero compensarsi. Ottimi commensali. Gemelli Ottimi amanti e pessima

coppia. Il bersaglio si sposta continuament e e il Sagittario non saprà dove mirare, mentre al Gemelli poco

interesserà approfondire le accademiche argomentazio ni del partner. Nel caso però di rari esemplari potrebbe

verificarsi una bella unione, dalla vita circense e dal sesso trapezista. Cancro

No, non dura. E se dura è sfortuna! Un Sagittario prima o poi si stufa di certe zuppe emotive. Questa coppia funziona solo

nel caso di una Centaura giustiziera devota alla causa umanitaria di una sanguisuga emozionale di presunto

sesso maschile. Leone Alquanto improbabile. Potere temporale e potere

spirituale in medievale conflitto. Con stile diverso l’uno accuserà l’altro di fanatico e inconcludente egocentrismo.

Vergine Perché no. Due tipi di rigidità diversa. Il fuoco pacato del Sagittario riscalda la Vergine senza

eccessiva irruenza, mentre l’analitica concretezza virginea evita al Centauro abnormi inconcludenze . Soltanto i figli

però potranno spiegarci le miserie di una casa fondata su tanto buonsenso! Bilancia

Amore a parole. Il drastico perfezionismo della Bilancia mal si sposa con la parte animalesca del Centauro, mentre

quest’ultimo gradisce assai poco i suoi giudizi estetici sulla natura delle cose. Entrambi tuttavia sono accomunati dalla smania

di trascendere ed elevare. Scorpione Impossibile. Il concetto di ‘peccato’ li divide in modo drastico: la

contorta e oscura passionalità scorpionesca non chiede per sé redenzioni. Di contro il Sagittario tutto sopporta

tranne gli intrighi e i misteri. L’attrazione potrebbe scattare, ben inteso, anzi ci sta pure, ma il Centauro ne esce distrutto.

Sagittario La perfezione. All’unisono vanno al trotto, al galoppo o al passo, nutrendosi di conoscenze e

nozioni a noi, per fortuna, negate. Peccato che la vita, oltre che spiegata, vada anche vissuta! Capricorno

Può darsi. Basta che si tratti di una capra non troppo misantropa e di un centauro non troppo bizzarro. Allora la

concretezza darebbe slancio all’operosità. Il Tempo sarà però il loro problema, dilatato fino all’aberrazione o scandito con

maniacale parsimonia. Acquario Liberté, égalité, fraternité! Una coppia meravigliosa

che metterà al primo posto i diritti. I loro. E i vostri? Utopie! Pesci Ma sì! Fonderanno

movimenti pseudoreligios i, raduni di agnostici metafisici oppure, male che vada, si accontenteran no di trasformare le

riunioni di condominio in gruppi di ascolto misticoecumenici. Esenti dalle umane coordinate spazio-

temporali, potrebbero scoprire dopo anni che il gatto in realtà è uno dei figli della vicina dimenticato a casa loro

chissà quando.

La pratica rende perfetti

Secondo arditi studi teosofici, un quotidiano esercizio spirituale accanto a un Sagittario

equivale, per ogni anno in vita, a un bonus doppio in Purgatorio. Sopportate, quindi, sopportate! La pazienza è la virtù dei forti.

Alcuni dei protagonisti delle storie qui riportate avrebbero però preferito l’Inferno piuttosto che un Centauro accanto!

Dottore in visita a una paziente, moglie di un Sagittario: Sagittario (concludendo la propria anamnesi): «E

questo è tutto, dottore». Dottore: «Non capisco perché mi avete chiamato. Il medico già c’è».

(E senza farsi pagare, se ne va.) Dialogo fra due amiche riguardo a una terza amica Sagittario:

«A che ora dico a Giorgia?» «Calcola che è sempre in ritardo...» «Le dico un’ora prima. In fondo nei

suoi ritardi è precisa.» Il marito Sagittario di cui sopra, litigando con la cognata che aveva inviato lo specialista:

Sagittario: «La verità è che i medici non accettano mai un confronto!» Cognata: «E si dovrebbero confrontare

con te che sei geometra? Sei cretino! Sei sempre stato cretino, ed è vent’anni che te lo volevo dire!» La moglie, guarita,

pronuncia poi la celebre frase: «Se mi dovessi ammalare, ricoverate mio marito!» in serie di un Sagittario: SMS

«Ti aspetto martedì sera dopo cena a casa mia per festeggiare il mio trentacinquesi mo compleanno. Niente regali

ma donazioni in busta per associazione umanitaria.» Commento di un’amica: «Di nuovo?! Per i quarant’anni finirà per

organizzare la raccolta del sangue con donazione degli organi! Quelli degli altri però... lui nemmeno la cena offre!»

Anziana viaggiatrice Centaura: «Io quando viaggio rinasco. È un’altra vita! Meglio morire in viaggio che in ospedale!»

Agguerrito dialogo fra due sorelle, una Sagittario, l’altra Vergine, riguardo alla discutibile condotta della collaboratrice

appena assunta: Sagittario: «Il fatto che si sia appropriata di qualcosa non vuol dire che tu la debba giudicare!»

Vergine: «Non la giudico, ma se permetti la licenzio!» Sagittario: «E perché?» Vergine: «Perchéééé?»

Sagittario: «Non ha rubato! Semplicement e non ha saputo resistere a una tentazione!»

Magnifico nonno Centauro: «Tutto quello che ti sembra serio, ti accorgi poi che è solo una fissazione. Bisogna farlo

in tempo però».

Eloquen ti esponen ti del segno

Ecco una schiera di Centuari da restare basiti. Ognuno con il proprio arco e le relative

peculiari frecce, non certo simili o paragonabili. Eppure, sarà forse per autosuggestio ne da libello demenziale, sembrerebbe

esserci un modus, un sottile imprinting sagittariano che, geniale o meno, potrebbe accomunare personaggi

così diversi, coniugando le caratteristiche tanto discusse in una moltitudine altrettanto polimorfa.

Orazio, Nerone, Nostradamus, Maria De Filippi, Antonella Clerici, Friedrich Engels, Mark Twain, Gian

Lorenzo Bernini, Ludwig van Beethoven, Italo Svevo, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Jonathan Swift, Carlo

Collodi, Vasilij Kandinskij, Alberto Moravia, Joseph Conrad, Louise May Alcott, Walt Disney, Frank Sinatra,

Cristina di Svezia, Winston Churchill, Iosif Stalin, Maria Callas, Jacques Chirac, Tina Turner, Anna Mazzamauro,

Steven Spielberg, Gianni Morandi, Gianni Versace, Amerigo Vespucci, Jurij Gagarin, Giorgio Faletti,

Pier Ferdinando Casini, John Malkovich, Gad Lerner, Maurizio Crozza, Paola Cortellesi, Sergio Rubini, Brad Pitt,

Fabio Fazio, Vincent Cassel, Christina Aguilera, Britney Spears.

‘Ci sono simpatiche le persone che dicono francamente quello che pensano, a condizione che pensino lo stesso di noi.’

Mark Twain

Capricor no ovvero... la Tartaruga o la TorturUga?

Non c’è che dire, siete in un momento della vostra vita in cui

avete scelto la ‘leggerezza’. Ma d’altronde è giusto. Dopo stagioni di aria irrespirabile, giornate e giornate gravate dai pensieri,

zavorrate dagli impegni, inchiodate a sentimenti forse plumbei, in questa primavera della vostra vita che tanto aspettavate vi

siete invaghiti finalmente di qualcuno, e questo qualcuno è del segno del Capricorno. Complimenti! Una cosa è certa: non è

primavera. Si tratta forse di un raggio di sole che ‘fa dire a dicembre l’estate è già qui’. Magari si tratta di un barlume di

vitalità in voi sopravvissuta, che sta cercando semplicement e la strada migliore per estinguersi del tutto. Non fateci troppo

caso: è il colpo di grazia che temevate da tempo e che adesso vi state dando da soli. Tutto qui. La Vergine è il segno per

eccellenza vocato a questa unione impalpabile ‘qual piuma al vento’, e come due colibrì di piombo i due si voleranno incontro. Al

secondo posto lo Scorpione che, strutturato come le profondità degli abissi, è capace di accogliere con self control

giganteschi monoliti dal peso inaudito. ‘Tutto il resto è noia!’, Califano docet. E se le citazioni sono attinte dalla musica

leggera, di leggero, per tutti gli altri segni, non resta nulla. Subirete pertanto l’attrazione del Capricorno in modo

direttamente proporzionale a quanto Madre Natura vi abbia caratterialmen te castigato murando in voi le necessarie,

ariose, goliardiche aperture dello spirito. Capisco che non è proprio quello che volevate sentirvi dire in apertura e mi

sembra doveroso lasciarvi almeno un briciolo di speranza: il Capricorno è un segno in cui l’universo maschile e

quello femminile si differenziano per significative sfumature. Ma siccome i due universi sono ormai assai confusi e di

sfumature comunque si tratta, spiacenti: speranza stroncata. L’ascendent e Capricorno poi, è forse peggio! Cova

sotto, agisce dall’interno zavorrando lo spirito più libero. Tuttavia l’Amore può tutto, no? E sia. Ne riparleremo fra

un po’ di pagine o un po’ di anni.

Come funziona no

Premessa fondamen tale Il Capricorno è solido come un blocco di marmo. Ed esige che lo portiate

sempre al collo come un ciondolo.

Se avete superato la prima pagina

e vi state spingendo oltre, vuol dire che siete persone tenaci e questo è un dato più che positivo: qualità molto

apprezzata dal Capricorno. Ma che siano fatti e non sogni da realizzare! Nel caso in cui la vostra determinazion

e sia figlia di un certo slancio utopistico, per loro si tratterà infatti di una forma di delirio poco costruttiva, instabile nel

migliore dei casi perché non incentrata sulla realtà. Questa è la loro parola d’ordine: Realtà! Da non intendersi come la più

tangibile delle possibilità o la più saggia delle ipotesi, ma come l’unico piano sul quale è possibile agire. E agire, per il

Capricorno, significa lavorare sul quotidiano, con concretezza, costanza e un pizzico di sano pessimismo.

‘Si nasce sempre sotto il segno sbagliato e stare al mondo in modo dignitoso vuol dire correggere

giorno per giorno il proprio oroscopo’, così, una citazione a caso del Capricorno Umberto Eco. Un fatto è

certo però: questo indefesso lavorio quotidiano sulla propria realtà è inevitabilment e sottoposto alle regole

della realtà stessa. Ma le regole della realtà sono uguali a quelle del Capricorno? Ci avviciniamo a un punto nevralgico.

Per continuare in modo logico e ponderato, come piace al Capricorno, ci giunge in soccorso di nuovo Eco: ‘L’umanità non

sopporta il pensiero che il mondo sia nato per caso, per sbaglio, solo perché quattro atomi scriteriati si sono tamponati

sull’autostrada bagnata. E allora occorre trovare un complotto cosmico, Dio, gli angeli o diavoli’. Senza entrare nel merito di

argomenti di fede, né tantomeno correggere Eco, mi viene da pensare che forse, più che all’umanità, il caso sia

insopportabile al Capricorno. L’idea che gli eventi possano essere modificati per pura casualità, e che tanta logica

laboriosità possa essere annientata da un quid imponderabile , sortisce in loro lo stesso effetto di una secchiata d’acqua su

una centralina elettrica. È un qualcosa che manda in tilt il loro cervello! Si tratta di un cortocircuito simile a quello a cui è soggetta la

Vergine. Tuttavia se per entrambi i segni ‘le avversità cedono alla diligenza’, quando la diligenza non basta, allora

nei rispettivi comportament i vi è una piccola differenza dalle opposte conseguenze: la Vergine più è vitale e più nel lavoro

trova un’arma per non pensare. Il Capricorno invece lavora, ma con il cervello. Pensa, troppo. Rimugina e rimugina. E

inciampa sempre sullo stesso punto: crollano i castelli di sabbia, ma una solida roccaforte costruita con precisione e

pazienza come può essere abbattuta da un casuale e insignificante terremoto? In sintesi, in che modo il concreto può

scomparire? È irreale! Così il pensiero del Capricorno si fissa, contorcendosi, sul nodo interiore che dilania e

caratterizza questo segno: lo scontro fra reale e irreale. ‘Mi pareva di essere vicino a capire, senza riuscire però a capire, come capita di

essere vicini a ricordare e non riuscire a ricordare’ scrive Edgar Allan Poe. La mente resta inchiodata al confine fra sogno e

realtà. Un baratro inconcepibile. ‘Che è mai la vita? Una frenesia. Che è mai la vita? Un’illusione, un’ombra, una finzione. E il

più grande dei beni è poi ben poca cosa, perché tutta la vita è sogno, e gli stessi sogni son sogni!’ scrive invece Pedro Calderón de la

Barca. E secondo voi di che segno erano Poe e Calderón de la Barca? Bravi, indovinato! Ma se il sogno si incupisce e la

malinconia scivola verso la paura, ecco che il sogno diventa incubo. E Poe è maestro degli incubi e della paura, anzi della

paura di avere paura. Senza effetti speciali. Solo con il ‘desiderio dell’anima di tormentar se stessa, di far violenza alla sua stessa

natura’, come scrive nel Gatto nero. Nei racconti di Poe, infatti, non vi è nulla di soprannatural e: è il pensiero che crea tutto.

La fissazione. La perversione. E se i racconti dell’autore possono venire additati come estremi e irreali, risulta ancora più

eloquente quanto Poe scrive di se stesso: ‘Fantasticare infaticabilment e per lunghe ore con l’attenzione fissa su

qualche frivolo fregio marginale, o su qualche anomalia tipografica di un libro; incantarmi durante quasi un’intera

giornata estiva nello studio di un’ombra insolita cadente di sghimbescio sulla tappezzeria o sull’uscio; perdermi per

notti intere a contemplare la ferma fiamma di una lampada, o le braci del camino’. Senza giungere a certi eccessi,

trovate un Capricorno che non si identifichi in queste righe. Se non lo fa, perdonate la presunzione, mente! E mentirà con la

forza della sua inossidabile volontà. Il Capricorno, infatti, con la volontà vorrebbe ottenere tutto. In nome della volontà crea,

distrugge, afferma, nega, ama, odia. ‘Volli, e volli sempre, e fortissimament e volli!’ disse di sé il Capricorno Vittorio Alfieri.

A questo punto la vostra innamorata volontà come sta? Vi siete scoraggiati? No? Vi scoraggerete adesso.

È chiaro che una natura di questo tipo disconosce la leggerezza e, nel senso più letterale, la spensieratezz a. Ma quel

che è peggio, tanto più sarà incapace di gestire la propria indole di fronte ai mille avvenimenti che la sua volontà non

può controllare, quanto più sarà facile che cada in depressione. E che depressione! Pura, assoluta incomunicabili

tà e immobilità, poiché perde di fatto il ‘controllo’. Ed è questo il punto del Capricorno: ‘controllare’, nel senso di

‘dominare’. Infatti il suo motto è ‘Io domino’. Dominare se stessi e la realtà lo si può fare, è virtuoso, ma solo fino a un

certo punto. Poi diventa insano e, a seconda di quel che alberga nell’animo, può degenerare fino a

scivolare nel patologico e nel pericoloso. Per se stessi e per gli altri. In questa necessità di dominio potreste essere

coinvolti voi, in modo drammatico. Adesso non si può certo generalizzare affermando che tutti i Capricorni siano tiranni e

depressi, ovvio che no: ci saranno anche sprazzi di allegria e gioia (quando?), ma un fondo di tristezza resta sempre. Più

che emotiva, cerebrale, solida come una specie di pietruzza interna, insomma una sorta di grosso mentale

calcolo renale che loro hanno... ma fanno espellere a voi! Simpatico, no? Dal punto di vista astrologico,

tutto quanto descritto finora è connesso a Saturno, che i Capricorni non hanno contro, ma nemmeno pro. Ce l’hanno e

basta! Infatti è il pianeta dominante del segno. Inflessibile, rigoroso e severo. Ma c’è di più. Tenete vicino qualcosa per

rianimarvi! Saturno è connesso al Capricorno, anche dal punto di vista mitologico. Il mito corrispondent e al segno,

infatti, è quello di Crono, il Tempo. E il Saturno dei Romani, mutuato dalla cultura greca, altri non è che Crono, di

nuovo. Doppietta! La vicenda di questo mito è densissima di significati e difficile da sintetizzare, tuttavia un accenno è

doveroso. Se volete approfondire, però, non resterete affatto delusi. Crono, ovvero il Tempo, nato dall’unione del Cielo con la

Terra, ovvero Uranio e Gea, divorava sistematicame nte i propri figli appena nati, finché la moglie Rea lo ingannò porgendogli

un sasso in fasce: il figlio salvato era Zeus che successivame nte punì il padre, finché questo non rinsavì.

Da qualunque lato vogliate valutare la cosa, il Capricorno è strettamente, inevitabilment e, visceralmente,

drammaticam ente, insomma tutto ciò che finisce in -mente, connesso con il tempo! Cosa sottrae le cose e le persone all’esistenza?

Cosa, scorrendo, porta alla morte? Cosa, per quanto ci si possa scervellare, non si ferma? Il tempo. E cosa implica

fissarsi su qualcosa e incantarsi come le puntine su un solco dei vecchi vinili? E ancora, su cosa gioca la tortura e il

torturarsi, se non il tempo? Ma c’è un’altra lettura. Crono, una volta rinsavito, diventa simbolo di tutto ciò che

matura con pazienza e consapevolez za. In quest’ottica cambia tutto. È il raggiungiment o della pienezza. Del

senso del dovere e della responsabilità. Della rinuncia e del sacrificio di sé. È un tempo con cui abbiamo fatto pace, che ci torna amico,

che sa aspettare. ‘La verità prima di sera è una maniera di far pace con l’età. E il tempo sai che ci misura, che ci fa uomini o

soltanto frenesia’, per tornare alla musica leggera con una canzone di Renato Zero. Ma Zero è Bilancia. Un Capricorno

forse non ce la fa a esternare certi sentimenti. Ne paga certo il prezzo, ma saprà consegnarne i frutti con

ferma generosità. E dopo tanto urtare contro questo pietrone, eccolo là... Amore assoluto, incorruttibile e

indissolubile. Anche il tempo deve arrendersi all’amore di un Capricorno DOC. È eterno.

La loro proverbi ale solidità

Se per solidità si intende ‘resistenza agli agenti esterni’, connessa con ‘robustezza’

ed ‘elasticità di impatto’, quella del Capricorno allora è pari a zero. Come mai? Provate a spiegare a un ingegnere quanto sia

solida un’auto che, in caso di urto, non ammortizza il colpo accartocciand o la carrozzeria ma al contrario

impatta opponendo dura massa statica. Oppure convincetelo, usando le argomentazio ni del Capricorno,

che un ponte tanto più è solido quanto più è consistente, noncurante del vento, della corrente e della

dilatazione termica. Basta con questo mito della solidità del Capricorno. Quante volte la nostra vaghezza è

stata paragonata alla loro saggia, infallibile e stoica consistenza! Ma quale consistenza? Non sono

solidi, sono pesanti! Compatti forse, se proprio vogliamo essere magnanimi. Infatti quasi sempre

soffrono di stitichezza. Avanzano come una tartaruga dal guscio blindato, noncuranti di qualsiasi fattore esterno

e dell’evoluzion e, e come la tartaruga, se li mettete sotto sopra, si dimenano incapaci di rigirarsi dal verso giusto.

Infatti gli individui del Capricorno sono impareggiabili nell’arte di cadere in piedi! Per loro è vitale. Quando gli

assestate una critica o un appunto palesemente corretto, con poche parole vi rigirano la frittata ricadendo a filo a piombo.

Menzogneri nati! E leviamoci pure il piacere di mandare all’aria quest’altro inviolabile mito. Non si tratta di bugie

in stile Gemelli, che coprono la verità: le loro balle annientano la verità, come solenni cardinali della Santa

Inquisizione, infallibili nel condannare ogni Giordano Bruno. E poi loro, emblema di misura e parsimonia, sono anche smodatament

e ambiziosi! Ecco, è tutto. Ogni Capricorno che legge si sarà già offeso, colpito nel suo ipertrofico orgoglio.

Pazienza, si chiuderà in uno dei suoi silenzi. Noi, anime nonsolide, ci siamo tolte finalmente lo sfizio!

Voi, tribolanti lettori innamorati o soltanto invaghiti di tali meraviglie, state in allerta e cercate di distinguere una stupenda

Tartaruga da una temibile Tortur-Uga. Chiusa nel guscio, questa si tortura e vi tortura. E se tutto questo ciarlare vi sembra poco

attendibile, allora vi ricordo che astrologicame nte il Capricorno è raffigurato come una creatura mezza capra

e mezza pesce. Voi pensavate di avere pescato una sirena? Invece è la capra. E pure muta come un pesce, depresso!

Un po’ di serietà

In nome del serioso Capricorno, è giunto il momento della parentesi meno seria di

questa speleologica avventura. Muniti di casco e luce in fronte cercheremo di scendere in profondità e capire cosa

c’è sotto la terra. Che tipo di sottosuolo sarà? Vulcanico o fluviale? Calcareo o argilloso? Che sia una caverna, un

pozzo o un antro, comunque di un buco nero si tratta. Capricorno con ascendente di Acqua

Un pozzo, dei desideri, o una cavità profonda nella quale verrete gettati. L’abbinata con lo Scorpione è pericolosa: sesso

tendente al sadico. Qualora questa inclinazione dovesse essere assente, saranno invece

macchine del piacere! Certo nella vita di ogni giorno non saranno di compagnia, ombrosi e di pochissime parole come sono. Ma voi

non ci dovete parlare... Capricorno/Ca ncro è un bel contrasto. Tuttavia, a discapito di implosive crisi isteriche, verrà aggiunta

un’oncia di tenerezza – o finta tale – che aiuterà non poco il Capricorno. Portatori sani di ansia, ogni legame sarà un abbraccio

serrato tendente all’asfittico. Ascendente Pesci, sarete dinanzi a una personalità multipla il cui sogno erotico oscilla fra Karl

Marx e una Madre badessa! Misticismo e materialismo saranno compresenti, altalenanti e deliranti. In

una parola: disturbati. Capricorno ascendente di Aria Fa bene prendere aria. Questi

soggetti funzioneranno come un ‘mulino a vento’: macine sul lavoro, che sfruttano l’energia di Eolo. Ottimo l’ascendente

Gemelli. Seppure il Capricorno tenterà in ogni modo di frenare inchiodando i piedi, non c’è niente da fare, il giocoso e

sbarazzino Gemelli alleggerisce eccome! In caso negativo, si torturerà perennemente incerto se provare il deltaplano o

buttarsi (con voi) nel burrone. Con l’ascendente Acquario si accentuano le difficoltà con i sentimenti. Li provano certo, ma a modo

loro, e manifestarli è difficile. La Bilancia invece stride nel corpo di un essenziale Capricorno. Troppi fronzoli,

troppe parole, troppe manie estetiche. Eppure anche la Bilancia è maestra di inflessibilità, ma affetta da cronica indecisione.

Potrebbe trattarsi del profilo di una ‘pazza arredatrice’: con precisione maniacale abbina, stravolge, cambia. Il

problema è che poi cambia di nuovo e poi di nuovo e poi di nuovo... per torturarsi e torturarvi.

Capricorno con ascendente di Fuoco In un certo senso risulta complementar e, riscalda sì, ma chissà se

accendendo con brio o attizzando la tendenza dispotica. Peggio del peggio l’ascendente Ariete. Sarà celebre per le

sue liti soavemente punteggiate da raptus di violenza e alternate a settimane di assoluto mutismo. Con l’ascendente

Leone avremo invece una lieve inclinazione alla gelosia, ma robetta: potreste ritrovarvi in una bella gabbia, però

ampia, ben arredata e tutta dorata! Il rapporto con il danaro sarà poi un tutt’uno con l’eros, nel bisogno di sentire il fruscio delle

banconote e il tintinnio delle monete. Con il Sagittario potrebbe andare bene, accenderebbe il giusto se non fosse perennemente

in cattedra intento nella spiegazione, lenta, meticolosa e maniacale, di qualcosa di cui a voi non frega

assolutamente nulla! Capricorno con ascendente di Terra Coerente è coerente, ma

la struttura è monoblocco. Un Capricorno/To ro vi dominerà per mezzo del cibo e del sesso. Promette bene, ma se si

tratta di psicopatici, saranno come dei cupi e tirannici chef: voi sarete gli ingredienti e sempre voi le pietanze. Con ascendente

Vergine siamo di fronte a un geode: fuori dura pietra, dentro rilucente minerale. Ma arrivarci, a vedere il dentro!

Quando una metà avrà finito di soppesarvi, l’altra vi criticherà rimandandovi alla prima: un esame infinito.

Ascendente Capricorno: in genere non sopravvivono, muoiono schiacciati dal loro stesso peso.

Se Cupido scocca la freccia

In questo caso deve trattarsi di una freccia con la punta in piombo, metallo corrispondent

e al segno del Capricorno. Ma no, chi l’avrebbe mai detto?! Comunque sia, se questa freccia vi ha trapassato il cuore,

dobbiamo agire: sì, con un trapianto. Non di cuore, ma di precise coordinate. Ormai dovreste avere ben capito che c’è

da valutare innanzitutto che tipo di Capricorno avete davanti. Ne esistono di tre tipi. Il primo è il cosiddetto ‘Castigo di Dio

in Terra’. Non cambia, non matura, non si evolve. Semmai peggiora. Scappate a gambe levate. Ma in realtà non lo farete,

perché provate tanto amore, e finirete schiacciati da un’incudine! Il secondo è il modello ‘Blocco di marmo’.

Apparenteme nte freddo, è tuttavia incline ad accettare la mano di un artista che sappia svelarne le passionali forme (ma a

colpi di scalpello reciproco). Il terzo è il modello ‘Terra terra’. Tutt’altro che basico, è invece la tipologia più

evoluta di Capricorno: ha vissuto, ha attraversato fatti e misfatti, e sa che opporre troppa resistenza è inutile. Va da

sé che non potrà essere certo giovanissimo. In compenso, del modello ‘Blocco di marmo’ e ‘Terra terra’ c’è anche la

versione deluxe, dotata di innata ironia e genetica comicità! Ebbene sì, esiste. E le risate che questo raro esemplare di

Capricorno è in grado di farvi fare, anche nelle situazioni più drammatiche, sono impareggiabili! Comicità pura, perché

conosce il dramma. Per correttezza, tuttavia, va precisato che sono più spesso le donne a incarnare questo

portento della natura, piuttosto che gli uomini. Sarà qualcosa legato alla femminilità, non so, ma la percentuale è più alta.

A questo punto è necessario che anche voi facciate della sana autocritica perché, come vi è stato detto fin dall’inizio,

se siete persone ‘leggere’ non c’è speranza. Lasciate stare. Sul serio, non esiste possibilità alcuna. Qualora

invece abbiate un vostro considerevole peso specifico, vale la pena cimentarsi. Perché di questo si tratta con un

Capricorno: un vero e proprio cimento! Volete realmente intraprendere questa titanica impresa? Come vi è

stato consigliato già per la Vergine, lasciate stare il segno e fatevi piuttosto il segno della croce. Se fra voi è scattato

qualcosa, il Capricorno vi soppesa. A differenza della Vergine, però, non vi mette alla prova e non vi critica. Vi prende le

misure. In tutto, di tutto e per tutto. La consistenza economica è la prima cosa: non dovete essere certo ricchi per mantenerli, la

loro indipendenza non si tocca, ma non potete essere nemmeno sognatori squattrinati. Il soldo è importante,

indice di tante cose. Ovviamente il vostro deve essere un soldo solido, sobrio, ben ottenuto e ben conservato. Se lo

spendete con eccessiva prodigalità, sarà peggio che non averne! ‘Il valore è figlio della prudenza, non della

temerarietà’, sempre per citare il buon Pedro. L’ideale è frequentarsi in un contesto lavorativo, questo garantisce

distacco e al tempo stesso la possibilità di incontrarsi con costanza. Ma soprattutto permette loro di studiarvi e quindi valutare la vostra

serietà professionale, direttamente proporzionale a quanto sarete capaci di amarli. Vi chiederete se si tratta di corteggiament

o o di formazione aziendale: la seconda. Pertanto meglio se siete colleghi di pari grado; la gerarchia, qualunque

siano i rispettivi ruoli, è preferibile non entri in gioco quando si ha a che fare con ‘Io domino’. A questo punto lasciate fare

all’agenda lavorativa. Brevi, assidui incontri. Un caffè, due chiacchere (non tre, sono troppe e poco professionali). Non

esagerate con l’umorismo, non vi allargate, restate nei ranghi. Vitalità, sì, fa bene al rendimento, esuberanza

no, è indice di inaffidabilità. Buonumore sì, ridarella no. Barzellette idiote e sarete considerati inetti. Se non siete colleghi

dovete inventarvi qualcosa che renda possibile la medesima dinamica. Certo non è semplice, ma il loro

scetticismo è tosto. Quindi scervellatevi e fatevi venire un’idea. Passo dopo passo, incontro dopo incontro, vi accorgerete

che qualcosa sotto la pietra si sta scaldando... Probabilmente così è stato fin da subito, ma nulla va soppesato quanto un

colpo di fulmine! Quando avrete la certezza di avere superato con ampia sufficienza il primo esame,

allora bisogna in qualche modo passare al secondo livello, ovvero valicare il limite del professionale e varcare la soglia del

privato. Scordatevi l’idea di una cena a casa vostra o a casa loro, seppure con altre persone. Non esiste per nulla al

mondo! E allora che fare? Una cena fuori? Un cinema? Può darsi, ma dovete condurre la serata in modo a dir

poco impeccabile perché usciranno di casa già certi di potervi bocciare, soprattutto se l’esaminatrice in questione è

una donna. Meglio evitare. E quindi? Seguite la regola più vecchia del mondo. Il vostro istinto? Ma quando mai, con loro

è fallace! La regola è un’altra: fate fare a loro. Certo non aspettatevi un invitino o una qualunque iniziativa diretta. Troppo

orgogliosi. Lanceranno piuttosto un sottile input, siate sagaci e coglietelo al volo. Altrimenti vorrà dire che non siete

mentalmente all’altezza e verrete bollati! Se ce la fate a superare l’esame, apriti sesamo, comincerete a frequentarvi privatamente.

Non vi azzardate a farne menzione sul posto di lavoro o sarete cancellati con un click. Quando sarà giunta

l’occasione, da calendario e non prima, fategli un regalo, magari qualcosa che riguarda il tempo trascorso insieme, e poi

aspettate. Non c’è altra strada. (Con il tempo hanno proprio un rapporto strano. Persino Celentano, Capricorno,

prima di molleggiare faceva l’orologiaio!) Il bello è che più diventerete intimi e più si sentiranno inadeguati.

Surreale? Perverso! A un certo punto gli si aziona il complesso d’inferiorità, affettiva, economica, sociale, sessuale.

‘Come si opera si giudica’ e così scatta la terza e più terribile fase, in cui i Capricorni sono vittime del loro stesso metro. Non ne

faranno parola con anima viva e alzeranno un crescente muro fra voi e loro, fatto di mastodontiche bugie. Tutta insicurezza.

Fate finta di nulla, qualunque cosa accada o non accada. Date solo un impercettibile, microscopico segnale che avete capito, e

al tempo stesso che con voi sono al sicuro. L’attrazione fisica finalmente farà il suo gioco e, essendo

anche loro di carne e ossa, si concederanno . Scoprirete allora un mondo di erotismo insospettabile!

Ma le prove non sono finite. Pensate forse che la montagna sia stata espugnata e la vetta conquistata? Sciocchi

romantici! L’ostacolo definitivo ancora deve arrivare. Quando capiranno che si sono innamorati, in quel preciso

istante si scatena l’operazione ‘prova inconfutabile’, ed è senza pietà. Più o meno coscientement e devono

stroncarvi. Freddi e irremovibili. Sarete la persona sbagliata e si chiuderanno nel silenzio e nell’attesa di non si sa

cosa. Non vi muovete di lì! Ma non fate pressione. Siate pronti a incassare secchi colpi bassi. Vi lasceranno. Forse più di

una volta. Saranno pesanti, ma davvero pesanti! Se è Amore, voi misteriosamen te sarete rimasti al

vostro posto, dimostrando cosa vuol dire essere solidi... È arrivato il momento di prenotare la Chiesa! E dopo? Qui non ci

occupiamo di corsi prematrimonia li. L’unico vero corso prematrimonia le è il primo matrimonio. Tenete presente che

se un Capricorno in gamba vi ha scelto, siete il solido edificio su cui costruire, e al tempo stesso la sola persona in

grado di tirare fuori quel calore che da solo non riesce a far sgorgare. Siete quella stupenda canzone di Mia Martini:

‘Tu che sei diverso, almeno tu nell’universo un punto sei, che non ruota mai intorno a me. Un sole che splende

per me soltanto...’

Segno per segno

Ariete L’attrazione scatta eccome, soprattutto se lei è

Capricorno e lui Ariete. Il problema sta nel far durare una coppia simile. Si tratta pur sempre di due autocrati, prepotenti in

modo opposto. Se dura, poveri figli! Toro Potrebbe funzionare bene. Peccato

che non si scelgono spesso. Preferiscono entrambi la Vergine. Sul perché bisognerebbe dedicare uno studio a parte.

Gemelli Può darsi. Una partner svolazzante per il bel tenebroso. Al contrario la leggerezza di un Gemelli

viene vista con una certa diffidenza da una Capricornina purosangue. Cancro

Mah! Difficile. Il sentimentalis mo e l’emotività cancerina non trovano riscontro nell’aplomb di un partner

apparentemen te freddo. Il Capricorno a sua volta, di fronte all’ennesimo pianto del partner, la invia da uno specialista in

ghiandole lacrimali. Leone La donna Capricorno non trova per nulla attraente la boria

leonina, la annoia. Invertendo i sessi invece può funzionare, ma solo se il Capricorno è della versione deluxe. Alla

Leonessa il lusso piace ed è ben cosciente di essersi accalappiata una rarità! Vergine

L’accoppiata è perfetta. Parlano la stessa lingua, si completano nelle ansie, si compenetrano nelle paure e si perfezionano

nella pesantezza. Tutto sotto controllo. Loro sì che sono una coppia solida! Felice? Bilancia

Davvero arduo. Non si capiscono, non si attraggono, non si parlano. O meglio la Bilancia parla, ma quale

Capricorno la ascolta? No, non c’è storia. Se scatta godetevela come puro gioco di sesso senza impegno e senza

rimpianti. Se invece è amore, tutto può accadere, entrambi dovete riuscire ad ammettere che l’altro possiede ciò

che a manca.

voi

Scorpione Una coppia sex machine dalla resistenza ineguagliabile.

I comuni mortali durano un decimo del loro medio rendimento. Su chi comanda fra i due è una bella sfida. Se è amore si

alterneranno lo scettro. Altrimenti forse vince lo Scorpione. Ma non è detto, trova pane per i suoi denti. Sagittario

Oh! Una di quelle coppie che potrebbero durare. L’uno abilmente farà risplendere al sole il vessillo della più totale correttezza

dell’altro. Delle scorrettezze non sapremo mai, ma ci sono! Altrimenti non si sarebbero scelti. Tuttavia è un modo

ammirevole per far durare una coppia in tempi come questi. Capricorno Rarissimo. I Capricorni non

si accoppiano fra loro: in nome della solidità scelgono una Vergine o un Toro, semmai. Qualora dovesse accadere è un

disastro annunciato. L’ossessione che sceglie l’ossessione. Acquario Non nulla

hanno in

comune, se non un certo problemino con i sentimenti. Quindi in nome di cosa dovrebbero unirsi? Della stitichezza

emotiva? Meglio del buon, sincero sesso, e ognuno per la sua strada. Pesci

Impossibile. Il delirio neurologico, vago e irreale dei Pesci, contrapposto all’incantarsi monotòno e ossessivo del Capricorno.

Ottimi compagni di merende a base di pane burro e psicofarmaci.

La pratica rende perfetti

E adesso un po’ di fatterelli concreti, come concreto è il Capricorno. Sassolini nella scarpa, tegole

in testa o vere e proprie frane. Autentiche però. Episodi anche divertenti con il senno di poi, i cui protagonisti

mai avrebbero pensato di finire qui. A quanti si sono spinti a leggere fino a questo punto, che la testimonianza dei ‘superstiti’

possa esser illuminante più di ogni spiegazione. Anziano genero di una titanica suocera

Capricorno ascendente Capricorno: «Quando giungeva la notizia che quel fine settimana mia suocera non avrebbe

raggiunto il resto della famiglia nella casa di villeggiatura, per qualche istante si stava zitti, tutti imbarazzati. Figli, nuore,

generi, nipoti tentavamo di dissimulare la gioia. Ma era troppa! Era la liberazione!» Dopo giorni di silenzio, un Capricorno

ascendente Capricorno telefona a un amico: «Non ne ho voluto parlare con nessuno, ma a te devo dirlo. Ecco, mi sono

innamorato. E lei pure, mi ricambia. È drammatico, io non ci sono abituato». Dialogo fra giovani figli di Capricorno:

«Mio padre è nella fase di mutismo assoluto». «Mia madre ha cominciato ieri, ma considerando che la prossima

settimana è Natale dovrebbe riacquistare la parola dopo l’Epifania». «E la fa quella cosa di spostare in avanti il piatto

a tavola e rimanere immobile durante il pranzo?» «Sì, mia madre è specializzata. Ormai ha un

tocco speciale». «Ma è depressione? » «La loro non so, ma quella che fanno venire agli altri sì».

Autoironico Capricorno: «Sì, gli antidepressivi li prendo. Ma si deprimono, dentro di me». Matura donna Capricorno:

«Durante tutto il liceo ero innamorata di un mio compagno di classe. Lui ricambiava. Per dissimulare

però mi sono prima autoinviata lettere d’amore di un fantomatico fidanzato della Seconda E, e poi mi sono fidanzata con

uno della Terza B. Che cretina, quanta vita repressa!» Ex moglie Toro di un Capricorno, al

telefono con un’amica: «Quando il mio ex marito dormiva gli dava fastidio persino il rumore dello sciacquone del water».

«E quindi non andavi in bagno?!» «No, altrimenti era una tragedia». «Ma avevate il bagno in camera e

sentiva il rumore?» «No, il bagno era nel corridoio. Un giorno però si è svegliato e io non ero in casa. Da allora non ci

siamo visti mai più». «E non vi siete mai detti nulla?» «Mai, però io gli ho lasciato una cosa».

«Una lettera?» «No. Uno stronzo sul pavimento della cucina!»

Eloquen ti esponen ti del segno

Omettendo gli scrittori già citati, ecco una slavina di talenti e celebrità che sono quasi

tutti da ringraziare per quello che ci hanno trasmesso. Anche stavolta menzionati a caso, ruzzolano

come gemme in una miniera. Le incastonature che si vengono a creare, non so a voi, ma mi lasciano sempre

sbalordito. Qualche sasso c’è: serve per far risplendere ancora di più i prodigi del Capricorno!

Cicerone, Giovanni Keplero, Giovanna d’Arco, Christian De Sica, Isaac Newton, Giacomo Puccini, Henri

Matisse, Cassius Clay, Paola Borbone, Giulio Andreotti, Giovanni Pascoli, Mao Tse-tung, Dino Risi,

Humphrey Bogart, Cary Grant, Piero Angela, Sergio Leone, Anthony Hopkins, Maggie Smith, Paolo Conte, Dalida, Leo

Gullotta, David Bowie, Annie Lennox, Alessandra Mussolini, Giuliano Ferrara, Gianfranco Vissani, Massimo

Lopez, Enrico Mentana, Mel Gibson, Katia Ricciarelli, Giovanni Veronesi, Marco Pantani, Margherita Buy, Gennaro

Ivan Gattuso, Louis Pasteur, Jim Carrey, Nicolas Cage, Giuseppe Bergomi, Michael Schumacher, Matteo Renzi, Jude Law,

Marco Mengoni, Paolo Villaggio, Marlene Dietrich. ‘E dopo tre mesi di letture

maledette, Fantozzi vide la verità. E si turbò leggermente. O meglio, s’incazzò come una bestia!’

Il secondo tragico Fantozzi, Paolo Villaggio

Acquari o ovvero le Alici

Perché avete quella faccia? Cosa vi è mai successo? Forse vi siete

ritrovati a osservare incantati un nativo del segno dell’Acquario? Pausa. Bocca aperta, occhio vibrante e sbalordito.

Allora? Rinnovato stupore con bagliori di elettrica incredulità. Pausa. Lunga pausa. Ma cosa mi state dicendo?

Enorme e incontenibile stupore. Siete sicuri? Sì, sì, sìììì! Sì!!! E ancora sì! Piroettando fra la cucina, il balcone e il gabinetto, vi

chiedete confusi come mai non vi siete accorti prima dell’Acquario. Dov’era? Dove eravate voi? Con che occhi

guardavate il mondo? Com’è possibile che prima non vedevate, non sentivate, non...? Non c’è dubbio,

presentate i sintomi tipici di chi subisce l’attrazione di questo segno. Fra tutti, sappiate infatti che vi siete andati a scegliere

quello più libero. Il più anticonvenzio nale. Il più irriverente e distaccato. Ma soprattutto, il più imprendibile.

Bravi, riuscite sempre a sorprendermi con i vostri azzeccati innamorament i. Ma si resta di certo

altrettanto sbigottiti di fronte alle performance dell’Acquario, alle quali nessuno degli altri segni è mai riuscito a fornire una

spiegazione. C’è chi resta spiazzato, chi irritato, chi basito, chi sconvolto, qualcuno perplesso e qualcun altro sdegnato o

addirittura scandalizzato. Qualcuno, come voi, stregato. Proprio come in una favola. D’altronde l’Acquario ha un aplomb

principesco, anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, è un tantino ‘principino’. Ma noi abbiamo smesso da

tempo di credere alla fuorviante storiella di Cenerentola, dietro la quale vi era in realtà solo un principe feticista

desideroso di aggiudicarsi l’altra scarpa. E allora che storia è? Forse siete Alice e loro il Paese delle meraviglie? Se così fosse,

questo capitolo potrebbe essere la chiave di una porticina segreta che permette di accedere a un mondo

fantastico e lanciarsi alla conquista di un amoroso tesoro nell’Isola che non c’è. Ma se non c’è l’isola, nel forziere che c’è? La

questione è tutta da risolvere. Sul contenuto effettivo i dubbi sono tanti. Dipende tutto dal significato che vi attribuite.

Gemme preziose o sassolini di fiume? Perle rare o conchiglie raccolte su una spiaggia? Alice o alici? Voi

sopravvalutate o sottovalutate? In ogni modo, se partite per questo viaggio, vento in poppa, positività

assoluta e buona, ottima fortuna! Spedite una cartolina quando arrivate e magari una mail per fornirci

qualche informazione in più. Ricordate che i posteri attendono il vostro contributo. Nel frattempo mettete in

valigia questi deliranti appunti, nella speranza che vi possano essere d’aiuto. L’ascendent e? Che v’importa, qui si elude tutto.

Soprattutto l’astrologia.

Come funziona no

Premessa fondamen tale L’elettrolisi consiste nella conversione dell’energia elettrica in energia

chimica. Ma che c’entra?

Ogni Acquario ha dentro di sé qualcosa di Alice, più o

meno residente, persa, allucinata, immigrata o sfrattata dal Paese delle meraviglie. Ma quel regno è poi così

stupefacente? Gatti ghignanti, sadiche regine cartacee, incantesimi di primo acchito fiabeschi e poi tanto perversi. È un sogno o

un incubo? A guardare bene sembra più il Paese degli orrori! Curioso come anche la vita di Lewis Carroll, Acquario e

autore della fiaba, sia stranamente in bilico fra tutte queste sfumature, avvolta da reticenze ed elusioni. Biografie a

parte, si potrebbe azzardare nel definire Alice il volto noir dell’Acquario, incipriato di fiaba. Esiste però un’altra Alice,

più limpida e briosa: d’altronde l’Acquario è un segno strepitosamen te doppio. ‘I nati sotto questo segno ricordano la

versione umana del plancton fosforescente, che galleggia perso nel suo mondo a meno che non venga scosso dall’increspatu

ra di un’emozione passeggera; allora scoppia in un bagliore verdognolo volto a respingere qualunque cosa gli si

avvicini’, per citare Hazel Dixon-Cooper. Ma la letteratura risulta ancor più illuminante, soprattutto se sgorga dalla

fonte dell’Acquario Corrado Augias: ‘Giovanni si considerava un uomo del tutto normale, non fosse stato per il

fatto di sentire a volte che una seconda vita viveva dentro di lui, non altrimenti avvertita che nell’improvvis o desiderio di essere

altrove. Si chiedeva se non fosse in questi sporadici bagliori la sua più intima verità. Nessuno si conosce,

pensava, fino a quando è soltanto se stesso e non allo stesso tempo anche un altro’. Questo è il profilo del protagonista

del Fazzoletto azzurro. E questo è il carattere delle vostre Alici, terzo segno di Aria e primo e unico depositario di alcune

caratteristiche in tutto lo Zodiaco. Quali? Adesso bisognerebbe spiegarsi meglio, ma gli Acquari non lo farebbero mai;

pertanto ci adeguiamo alle loro strategie e, sovvertendo completament e l’ordine dei paragrafi, cerchiamo di scoprire le

caratteristiche del segno sciorinando alcuni celebri esponenti. Charles Darwin, Galileo Galilei, Charles Dickens,

Franz Schubert, Georges Simenon, Stendhal, Thomas Edison, Christian Dior, Krishnamurti, Maximilien

Robespierre, Vasco Rossi, Fabrizio De André, James Dean, Virginia Woolf, James Joyce, Boris Pasternak, Jacques Prévert, ma

anche Eva Braun e... e basta, altrimenti alla fine mancherà un paragrafo e nessun Acquario ci aiuterà a

scriverne un altro. Mi pare tuttavia una lista sufficientemen te ampia per comprendere di quanto fosforo siano

dotate le nostre Alici, che d’altronde sono anche pesci, no? E prima non si parlava di plancton? Infatti l’acqua del nostro

Acquario è viva, salata, iodata, increspata, ondosa e a volte pericolosa. Un momento. Ma non si era

detto che si trattava di un segno di Aria? Sì, perché? E che c’entra l’Acqua? C’entra! Allora la coerenza ce la siamo bevuta? No,

ma rispetto agli altri segni bisogna vedere le cose con una prospettiva diversa, più ampia, evitando di conformarsi

alle solite regole. Ho capito, però non si può evitare sempre tutto! Perché no? Perché il nodo viene al pettine.

Affatto, per eludere bisogna avere un’arte speciale, che si ha o non si ha. E Alice ce l’ha? Che cosa? L’arte. Quale arte?

Come quale arte? Semmai quale Alice! C’è pure l’altra Alice?! Sempre!! E che fa??! Alice guarda i gatti e i gatti stanno sopra i

tetti. Perché De Gregori è dell’Acquario? No, Ariete. E allora che c’entra?! Ai gatti non piacciono le alici? Sì, cioè no! Ma

insomma stiamo diventando pazzi?!!! Con calma. Innanzitutto bisogna debellare questa astrologica

‘sindrome di Stendhal’ altrimenti si rischia la schizofrenia. Per scongiurare l’internamento è opportuno quindi

riprendere le redini del libello in modo più tradizionale, cercando di rimanere se stessi e utilizzando il bagliore

verdognolo del nostro plancton solo e soltanto per illuminare la conoscenza del segno. Riguardo alla schizofrenia poi, tranquilli,

non verrà tralasciata, una delle due Alici vi ci porta di sicuro. L’Acquario è un segno di Aria. Su questo non ci piove. Eppure,

a dispetto della sua natura ariosa, ha molto a che fare con l’acqua, e qui non ci piove. No, scusate, stiamo ricominciando.

La sindrome è in agguato. Bisogna stare attenti ed essere molto chiari. L’Acquario è un segno di Aria la cui raffigurazione

astrologica è quella di un uomo che regge un vaso versando dell’acqua da esso. Oh, ci siamo! Si può quindi tranquillament

e affermare che, già dal nome, l’Acquario è completament e dissociato. Il fatto di essere l’unico segno rappresentato

da una figura umana è un’altra particolarità delle Alici. Un dettaglio? Non direi. È come se nello Zodiaco, una volta arrivati

all’undicesimo tassello, sia stata ormai raggiunta una certa centralità dell’essere umano, una sorta di umanesimo di

cui l’Acquario si fa garante, rivolgendosi a ogni particella dell’universo affinché micro e macro vengano connessi. Voi, in tutto

questo, verrete invece sconnessi. Nel portatore d’acqua bisogna vedere quindi colui che dispensa agli assetati la

conoscenza, senza dogmi né accademismi. È un’acqua immateriale che disseta l’anima, non il corpo; irrora l’intelletto, non

la ragione; nutre lo spirito e non i sentimenti, povera di sodio e ricca di sodalizi. L’acqua della sorgente della vita. Fonte

Celeste: Acqua e Cielo. Doppio. Doppia pausa. Doppio stupore. Doppio è anche il simbolo del segno. Due

linee ondulate, una sotto e una sopra, a zigzag: acque superiori e acque inferiori, così come nella Genesi vengono

descritte le acque pure e quelle torbide. Tuttavia il simbolo viene decodificato anche in un modo più intrigante: la linea

superiore rappresentere bbe le nubi, e quella inferiore il mare. Acqua che evapora e che si trasforma in nuvola, un

concetto molto vicino al motto del segno: ‘Io eludo’. Pausa. Lunga pausa. Imbarazzante pausa. A seguire le tipiche frasi intrise di

sbigottimento. ‘Ma che cosa mi stai dicendo? Sono senza parole!’ Meno male, direi, perché incombe infatti una terza

sorpresa. Un’altra? Ebbene sì. Secondo la mitologia greca, il mito corrispondent e al segno dell’Acquario è quello di

Ganimede, l’unico amore omosessuale di Zeus. Pare che quel vecchio porcone del re dell’Olimpo, annoiato delle femminelle

che concupiva qua e là, si fosse incapricciato di un adolescente di rara bellezza, Ganimede appunto, figlio del re di Troia

e quindi umano e principino. Zeus, è risaputo, non sentiva ragioni per i suoi innamorament i e inoltre aveva la

ricorrente fantasia erotica di trasformarsi ogni volta in un animale diverso, sotto le cui mentite spoglie seduceva

l’oggetto del suo desiderio, lo rapiva e infine, svelata la sua identità, lo possedeva con pieno compiaciment o della vittima. Nel caso di

Ganimede, in quale animale ci si poteva trasformare? Il padre degli dei scelse di diventare il più regale e poderoso fra gli uccelli:

l’aquila. (Tappatevi la bocca e zittite i pensieri.) Calò quindi in picchiata sopra il fanciullo, lo ghermì con i suoi artigli e,

senza lasciare alcun indizio, lo condusse sull’Olimpo. Toltosi lo sfizio, per camuffare la liaison, Zeus rese immortale

Ganimede e lo insignì del compito di riempire i divini calici al banchetto degli dei. Adesso sì, potete stupirvi! Nel frattempo,

però, notate quanti rimandi? Impossibile spiegarli tutti, ci vorrebbe un testo a parte e per giunta serio. Ma qualcosa

dell’indole dell’Acquario comunque affiora. Rapace e rapito. Vecchio porco e adolescente innocente. Diverso e

unico nella sua diversità. Forte, ma al tempo stesso ‘evaporato’. Non è un caso, pertanto, che le Alici siano astrologicame

nte opposte al Leone, lontane dal suo ego dispotico e passionale. Fino a sfiorare l’atteggiament o opposto: una certa

allegra e stralunata ‘freddezza’. Stupore? No: giunti fin qui non ci si stupisce più di nulla. L’Acquario con i

sentimenti ha un problema, e pure un problema serio! Il linguaggio si fa anaffettivo, la tenerezza foriera di cortocircuiti e

il dolore capace di provocare veri e propri blackout psicofisici. Come mai? Stiamo arrivando al dunque: Alice

non ha una natura emotiva ma nemmeno pratica. La sua è un’indole puramente elettrica. E qui torniamo al

carattere dissociato del segno e ai due elementi, Aria e Acqua, di cui è intriso: in astrologia tutto ciò che è ‘Acqua’ riguarda i

sentimenti, ma ciò che è elettrico, se si bagna, salta! E così, mentre un’Alice versa lieta l’acqua del suo vaso, l’altra Alice non può

bagnarsi con altrettanta semplicità. Bel paradosso! Risolvibile? Mettiamola così: ‘L’Anguilla’ sarebbe stato un titolo

altrettanto opportuno per questo capitolo. Sfuggente, sgusciante e perennemente in ‘tensione’, proprio come loro. E noi?

Sappiamo che i sentimenti sono gestiti dal sistema nervoso anche come scariche di energia, ma non possiamo certo ridurli a

questo. L’affettività è ben altro. Tuttavia ogni affetto è un legame e per le Alici ogni legame è un problema: ‘Convennero

di interrompere i loro rapporti: “ogni legame – disse lui – è un legame di dolore”’ scrive Joyce nell’Ulisse. Il discorso si è

fatto serio, forse troppo, ma chiunque abbia avuto a che fare con un Acquario ne intende benissimo il senso.

Sorprende invece quanto il loro idealismo, sdoganato da qualunque vincolo e irriverente fino allo scandalo, possa essere

lucido e critico. Forse il segreto sta proprio nella capacità di creare il ‘contatto’, mantenendo però quel distacco che

garantisce alla poesia una nitidezza e una tenerezza che altri temperamenti più ‘sentimentali’ non hanno. Ogni canzone

di Vasco Rossi o di Fabrizio De André ne rappresenta un esempio. C’è solo l’imbarazzo della scelta. E fra le due

Sally composte dai due cantautori apparentemen te così distanti, ci sono Jenny e Marinella. Ed ecco che Alice si sdoppia

ancora, con indiscutibile coerenza, moltiplicandos i in mille canzoni, dilatandosi in uno spazio assoluto e contraendosi

nel microcosmo del quotidiano, dove confessa stanca: ‘Sono un’altra da me stessa, sono un vuoto a perdere. Sono diventata

questa senza neanche accorgermene ed ora sono qui che guardo, che mi guardo crescere la mia cellulite e le mie nuove

consapevolez ze’ (Vuoto a perdere, Noemi con testo di Vasco Rossi: entrambi Acquari...). I poeti sanno cantare

l’incanto e il disincanto, liberi persino dalle catene degli ideali. E parlare dell’Acquario significa parlare di libertà. Ma

come si fa a definirla? Chi la vive non ne parla. E chi se ne riempie la bocca molto spesso, con le sue azioni, la nega agli altri. L’Acquario la

incarna, in tutte le sue possibili declinazioni e contraddizioni: scabrosa, dignitosa, persa, anelata, concessa,

falsificata, rubata. Se autentica, addirittura sconveniente. Il disagio della libertà, ispirandoci all’emblematic o titolo di un

magnifico saggio di Augias, il cui sottotitolo è Perché gli italiani hanno bisogno di un padrone. Pausa. Stupore.

Meraviglia. Disorientamen to. Sdegno, forse, per la direzione che il discorso ha finito per prendere. Ma qui non si doveva

parlare d’amore? Purtroppo non è il segno più adatto. Ma in che senso? Per eludere la domanda si potrebbero tirare in ballo

Saturno e Urano, i due pianeti dominanti del segno. Magari certe divagazioni sono conseguenza del loro

altalenarsi. Infatti, a seconda di quale dei due prevale, avremo un’Alice saturnina dal carattere più austero e

un’altra uraniana, rivoluzionaria ed estroversa. È molto più probabile però che le due convivano nello stesso corpo,

predominando su aspetti diversi e confermando ancora una volta che le Alici sono due. Due pazze! Spetta al singolo

soggetto trovare il proprio equilibrio, in base al buonsenso e all’affetto di cui è capace. Che ve ne pare? Ah sì!

Che sagge e leggere parole, che meraviglia quando di ogni situazione si riesce a evitare il peggio e

prendere il meglio! Positivi e fiduciosi: evviva Alice! Piano con gli entusiasmi, dietro l’angolo c’è il peggio. Sì, il peggio

del peggio del segno. A questo punto le Alici protesteranno vivacemente e cercheranno di dire la loro, ma bisogna

metterle a tacere una volta per tutte. L’autore esige assoluta libertà di espressione, assumendosi ogni responsabilità

al fine di informare fino in fondo il lettore sull’argomento .

La loro proverbi ale ampiezz

a di vedute

Un Acquario che si rispetti, se per certi versi è perennemente stupito, al tempo stesso non si stupirà mai di nulla. Che si tratti di

contraddizione o di ambivalenza, non è dato sapere. Ma nessuna abitudine, comportament o o stile di vita, per

quanto diverso dal suo, potrà mai scandalizzarlo e diventare fonte di giudizio o di critica. Le stranezze degli altri, se

tirate in ballo, verranno sempre accolte da un laconico: ‘E quindi?’ Se poi insistete nel definire ‘anormale’ la vicina di casa

che vive in ascensore vestita da dea Kali, allora si lanceranno in una battaglia a favore del diritto di fare ciò che si vuole nella

vita privata. Perché giudicare gli altri? Danno un qualche fastidio? Gli altri esistono? Ecco il punto: dato che il prossimo

viene ignorato, non esistendo può fare quello che vuole! Provate ad applicare certi karmici principi New Age al vostro

ménage quotidiano, e scoprirete allora che la loro famigerata ampiezza di vedute è direttamente proporzionale

alla totale indifferenza verso i vostri bisogni! Potete fare quello che volete, a patto che non intacchiate seppur

minimamente la loro struttura quotidiana e, ben inteso, che siate sempre e comunque autonomi. State male?

Curatevi. Siete tristi? Succede. State morendo? Chiamate il prete. Avete bisogno di aiuto? Eh no, dipende. Non

è che una persona può sottrarre energia alla propria vita per stare dietro ai vostri bisogni! E se quell’energia uno non ce

l’ha? Non è che potete pretendere che la gente si immoli per voi! La difesa del loro ‘bagaglio energetico’, ovvero dei

propri comodi, viene prima di ogni altra cosa, e non si schioderanno di un pelo per venire incontro a qualsiasi vostra

necessità. Le loro priorità sono sacre. In nome della loro autonomia non cambieranno nemmeno una virgola della

loro giornata, dalla punteggiatura peraltro rigida e inflessibile. Esiste un solo caso in cui vedrete un Acquario calato nel

ruolo salvifico della crocerossina o del missionario: quando questa assistenza gli è strumentale per eludere le

proprie responsabilità e i propri doveri. Allora sì! Perché non correre subito in soccorso di quell’anima buona in nome della

comunione e della fratellanza universale?! Perché non portare al dolore un sorriso? Può trattarsi dell’amica del

cugino della vicina di casa della sorella della zia della tizia incontrata per strada a cui è morto il cane, oppure del fidanzato del collega

della moglie del cognato dell’ex marito di quell’amica che non hanno mai conosciuto, ma che ha problemi di eiaculazione

precoce. Tutto, pur di eludere, sfuggire e... evitare. Così la loro tanto decantata ampiezza di vedute acquisisce un

angolo strano: ottuso su di loro, acuto su di voi, e retto quando gli pare. E tanta bella filosofia, in certi Acquari, si risolve nella

solita paraculata, mentre voi scoprirete che le loro vedute sono vaste sì, quanto è vasto il loro opportunismo!

Un po’ di serietà

In apertura si è glissato in modo spudorato sull’argomento ascendente. Ma il

problema va affrontato, ponendo fine una volta per tutte a ogni scappatoia. Bisogna appurare che tipo di filo governa il

vostro aquilone, per sapere quale cielo vi aspetta (o quale caduta in picchiata). Sarete rapiti, rapitori o rapinati? O

fulminati, se il filo è scoperto? Acquario con ascendente di Terra Positivo, negativo... ma

in un impianto elettrico serve anche la messa a terra. L’ascendente Vergine tuttavia non è il più adatto, troppo rigoroso e

punitivo contro le libere divagazioni delle Alici, mentre i sentimenti si fanno ancora più difficili da manifestare. Con

l’ascendente Capricorno avremo un profilo più compatto del previsto: una sorta di capra sbarazzina con la coda da sirena, dove il

luccichio delle squame servirà a camuffare, finché possibile, le nevrosi incalzanti. La migliore abbinata

avviene con il Toro, unendo i piaceri basici all’energia di un opportunismo cosmico. Unico conflitto: il sesso! A dieta

o all’ingrasso? Basico o mentale? Acquario con ascendente di Fuoco Una miccia alla base del

filo brilla, si accende, e prende fuoco l’aquilone! L’ascendent e Sagittario è forse il più adatto: aggiunge un pizzico di

passione a discapito però della più assoluta intolleranza a qualsivoglia responsabilità. Possibile maniacalità in merito alla

‘scalata’ della conoscenza. Nel caso di ascendente Leone, fra reconditi desideri di fuga e bisogno di protezione, le

due Alici litigheranno per chi dovrà guidare l’aquilone: l’io contro il noi. E voi? Non esistete. La peggiore combinazione

si verifica con l’ascendente Ariete, determinando un sovraccarico energetico da cortocircuito esplosivo; potrebbe

trattarsi di un soggetto in grado di veri e propri colpi di fulmine, nel senso che vi lascia secchi sul colpo e inceneriti, mentre loro

svolazzeranno più in là, scaricati e felici, eterni adolescenti dall’egoismo universale. Acquario con ascendente di

Acqua Le Alici nell’acqua affogano, in fondo sono fatte di aria! Nel mare profondo dello Scorpione è la

fine, l’Acquario viene trascinato in tempeste a lui estranee; un pirata e un signore? Può darsi, oppure un pirata che

ama travestirsi da Alice per andare a fare una passeggiata al cimitero. Apparenteme nte più calme e adatte, le acque dei

Pesci sono però troppo dolci, troppo romantiche e, soprattutto, troppo deliranti: in questo caso Alice vede le meraviglie

perché assume funghi allucinogeni! Con un ascendente Cancro, invece, sul vaso da cui l’Acquario versa l’acqua

sarà inciso a caratteri cubitali: ‘MAMMA!’ E Alice tornerà sempre dalla mammina (o dal papino, dipende), ogniqualvolta

l’altra Alice le avrà fatto fare troppo tardi per far volare più in là il suo aquilone. Acquario con ascendente di Aria

Forse il troppo stroppia, ma il problema è più vostro che loro. Nell’ipotesi di un ascendente Gemelli saremo

dinanzi a un moto perpetuo ed entropico dove, per ogni via d’accesso, vi saranno dieci vie di fuga e cento alternative vissute

contemporane amente. L’Acquario/Bil ancia potrebbe essere una sorta di Venere del Botticelli, per caso al centro

dell’attenzione , per caso servita e riverita, per caso con una delega sempre pronta, pure per andare al cesso!

Acquario con ascendente Acquario, perché parlarne? Tanto rimarrà del tutto indifferente. E voi scioccati!

Se Cupido scocca la freccia

Avvertite per caso palpitazioni, sudori, tremori e problemi allo stomaco?

Questi per un Acquario sono i sintomi della malaria. Pertanto, se li manifestate, non vi prenderanno mai in considerazion

e come partner, semmai vi porteranno al pronto soccorso e lì vi lasceranno. E non appena salta fuori che si tratta di

semplice virus amoroso, scomparirann o del tutto dalla vostra vita. Lo temono più della malaria! Levatevi perciò dalla

testa ogni forma di corteggiament o mirato a sedurre o convincere l’altro del vostro amore: con le Alici è del tutto

inutile, se non addirittura dannoso. Sono loro e soltanto loro che decidono con chi, come, dove e quando avere un flirt,

figuriamoci una storia! Forse rimane un margine di trattativa sul perché, spesso non ‘sentimentale’. State quindi molto attenti a

non scambiare quel loro tipico atteggiamento da cittadini del mondo per disinvolta confidenza. Potreste avere

pessime sorprese! Accedere alla sfera privata di un Acquario significa di fatto entrare in una vasta radura,

apparentemen te libera e sconfinata e invece delimitata da una recinzione a bassa tensione, che diventa altissima

all’occorrenza. Zac! Una scossa elettrica e sarete sbalzati fuori. Refrattari a ogni legame, sono specializzati

come nessuno nelle storie a distanza, meglio se internazionali, spacciando così per atteggiamento ‘cosmopolita’ la necessità di

tenere il partner a debita distanza. Nel loro universo infatti sono poco contemplati ardori e bramosie,

gelosie e possessività, rapimenti dell’anima e del corpo. Gli alieni rapiscono. Non c’è alcun bisogno che l’amore e il

sesso siano altrettanto invadenti. Se siete quindi soggetti sconquassati da raptus erotici e scenate di gelosia, allora

chiudete il libro e riapritelo a casaccio finché non vi spunta il capitolo del Leone o dell’Ariete, tutt’al più dello

Scorpione. Ma levatevi dalla testa un Acquario. Non c’è speranza. E se mai ce ne fosse, sarebbe anche peggio! Prima o poi

finirete KO. Mentre credete di essere immersi in un caldo bagno d’amore in compagnia di un’Alice, a un tratto l’altra si

stuferà, uscirà dalla vasca e, asciugandosi i capelli, distrattamente lascerà cadere il phon accesso nella vasca. Ops! Stupore

mortale. Insomma, siete stati messi in guardia. ‘Io so dire t’amo, ma amare non so’ scrisse Prévert.

Ma adesso basta con le favole dal retrogusto amaro, che il sogno si accenda! Che luce sia! D’altronde l’elettricità può

anche avere effetti piacevoli... In questo secondo caso, il vostro amore illuminerà radioso il cielo, e non

come un banale sole ruffiano ma nemmeno come una stanca e pallida luna. Siamo ben lontani da questi

stereotipi: l’ardente sentimento sarà come una lampada da campeggio. Una lampara a mare. Una lucciola.

Come la lampada di Aladino. Come la fantasia. ‘Oh fantasia, inestinguibile fonte dalla quale bevono

l’artista e lo scienziato! Vivi presso di noi, anche se sei riconosciuta e onorata da pochi, per preservarci dalla

cosiddetta ragione, da quel fantasma senza carne e senza sangue’ scrive Franz Schubert. Fatevi avanti e proponete al

vostro Acquario quella conferenza sull’energia universale al vostro Acquario. Parlategli poi di quel nuovo

ristorante super alternativo, caraibico, vegano, himalayano o tibetano. E perché non dirlo anche ad altri amici?

Fategli credere che a decidere siano loro. Potrebbero avere schizofrenici problemi nel gestire subito una cena a

due, scatenando il tipico fluorescente bagliore isterico e respingente. Fate conto di essere sempre in

compagnia di una frizzante amicizia (che resterà tale anche nel caso in cui finirete per festeggiare le nozze d’oro), e bandite ogni

sfumatura sentimentale. Sicuri, sorridenti, strani e sbarazzini! E poi? Non arginate la dialettica della vostra Alice e

interagite vivaci con lei su qualsiasi argomento. Dovete essere preparati sui temi più allucinanti, dalla

depressione post partum delle foche monache alla pubblicazione dei testi di quel monaco gay buddhista e calvinista, fingendovi

sempre pronti al dibattito. Fra una risata e un trasalimento, verrete sottoposti a un’analisi al microscopio degna di

Darwin, alla fine della quale dovrete risultare interessanti, abbinando brio e acutezza, positività e stravaganza,

oltre a un’originale ma raffinata eleganza su tutta la vostra persona. Christian Dior diceva: ‘Il segreto della bellezza

consiste nell’essere interessante; nessun tipo di bellezza può essere attraente senza essere interessante’.

Ma cosa rende una persona interessante? Perché qualcuno lo è e qualcun altro no? Attenti a non farvi

risucchiare nel vortice dei ‘perché’. Le Alici adorano questo gioco, con regole tutte loro e tutt’altro che sensate, in nome della

provocazione e dell’impertinen za. Perché dici questo? Perché fai quello? Perché la tal cosa è così? Perché non

colà? Perché? Perché? Perché? In tal caso dovete dare un taglio netto e chiudere il discorso. Vi ameranno o vi odieranno.

Non siate però altrettanto intransigenti se l’argomento si fa hard. Mai e poi mai azzardatevi a pronunciare

un giudizio limitante verso una qualunque stranezza, gusto, gioco o variante sessuale, altrimenti agli occhi della

vostra Alice rischiate di scivolare su una buccia di ‘banana’ e precipitare al fondo della scala evolutiva.

‘Ognuno a letto fa quello che vuole, basta che in quel letto ci sia rispetto, gioia e felicità!’: giocatevi questa frase.

Una citazione celebre? Ma quando mai, una cazzata che ho inventato io! Vi assicuro però che funziona, soprattutto se

accompagnat a da un lieve sorriso e da uno sguardo fisso nei loro elettrici occhi. Un bagliore li pervaderà! Certo, poi bisognerà

capire quanto siete compatibili a letto. Ma l’occasione, strano a dirsi, potrebbe capitare prima di quanto pensiate,

basta che immaginino le vostre lenzuola fresche e disimpegnate. Buoni amici! È questo il loro slogan. E dopo l’amore,

infatti, sarete amici come prima. Ma sessualmente, questo amore com’è? Davvero così freddino? Qualcuno dice

sì. Qualcuno no. A ognuno la propria testimonianza. ‘Da quale stella siete mai caduta affinché ci potessimo incontrare

qui?’ scrisse Nietzsche a Lou Salomé, mentre la sua Alice lo coinvolse prima in un platonico triangolo con l’altro suo

amante virtuale, per poi lasciarlo e sposare Friedrich Andreas, in un matrimonio bianco durato ben quarantatré

anni , punteggiato tuttavia da numerose evasioni con uomini ben più giovani di lei, tra cui il poeta Rilke! Di contro Paul

Newman, bellissimo fra i bellissimi, pare fu fedele alla moglie per ben cinquant’anni di matrimonio. Da un estremo

all’altro, da un’Alice all’altra. Una cosa è certa: di rado le Alici saranno protagoniste di lamentosi polpettoni sentimentali

(semmai si lanciano in porno biologici). Per queste dovete aspettare, prima di parlare di storia.

Buoni amici... Ne siete capaci? Qui casca l’asino. E fugge l’Acquario. Qualora invece Alice resti, più vi

frequenterete e più sarete avvezzi a ogni stranezza: quelle telefonate senza inizio (al ‘pronto’ già parlano senza un avvio

logico), quei fulminei cali d’interesse, quelle urla dinanzi a una pattuglia della polizia oppure quell’amore/fo bia per gli UFO. Senza

stupirvi, punteggiate il tutto con qualche regalo, sempre casuale, poco romantico, strano, mai per ricorrenze

precise e, perché no, dispendioso ma non appariscente. Una crema particolare, una tisana rara, un libro introvabile,

una pianta strana (anche se la pianta è già un legame!), un viaggio. Tutto, basta che accenda la sua mente e vi renda originali

ai loro occhi. E poi? Ancora con questo ‘e poi’! E poi siamo alle solite, qui si cazzeggia e nessuno ha la sfera di cristallo.

Potrebbe andare bene. Benino. Benissimo. E se fosse amore? Mai come in questo caso sarà arioso e gioioso: avrete

incontrato una persona tanto risoluta e controcorrente da opporsi agli stereotipi del nostro tempo, tutelandovi da un ‘ti amo’ piatto come

uno spot pubblicitario e da un sesso logoro, strumentalizza to, troppo chiacchierato e poco praticato. E chissà, forse

scoprirete che, a modo suo, la vostra Alice quel sesso lo vivrà più e meglio degli altri! Così, dopo tante stranezze,

non c’è altro da fare; ancora una volta tocca a voi stupirvi, increduli nell’avere accanto qualcuno in grado di

reinventare la coppia. Dato che quella classica, tanto anelata e decantata, pare faccia acqua da tutte le parti, ebbene, un

buon Acquario possiede Aria e Acqua in abbondanza, per se stesso, per la coppia, per voi e per tutti noi! Pausa.

Stupore massimo. Zac!

Segno per segno

Ariete Fulmine e parafulmine! Alla lunga, però, l’Acquario

potrebbe risultare freddino per l’ardente Ariete, mentre quest’ultimo troppo coinvolto agli occhi dell’altro.

Ottime probabilità se le Alici vengono cotte con il peperoncino di un ascendente di Fuoco. Allora sì! In tal caso

potrebbe essere un amore tosto, leale, amichevole e sbarazzino. Toro

Raro, e solo in caso di un Acquario con ascendente di Terra. Viceversa ogni Alice resta sconvolta davanti a un

partner dal bioritmo talmente basico: quel modo di mangiare, di dormire, di accoppiarsi... giurassico!

Gemelli Possibilissimo . Probabilmente saranno ottimi amici di letto oppure amanti sbarazzini lontani da

qualunque progetto matrimoniale. E se il Gemelli nell’altra vita parallela si sposa? Meglio! Ognuno deve avere la

libertà di fare ciò che vuole, soprattutto se ciò esenta l’Acquario da ogni legame ufficiale. Cancro

Prima o poi si mollano, o meglio è l’Acquario a mollare, tagliando corto in un secondo tutte le paranoie del partner. La

madre del Cancro sarà comunque la regina di cuori! Leone L’attrazione c’è. Gli

opposti si attraggono, ma si bastano? Il Leone non troverà sufficienti conferme alle sue plateali necessità,

mentre per l’Acquario rimarranno un mistero insondabile quelle bizzarre e imprevedibili scenate di... come si dice? Gelosia? Se

dura, uno dei due evade spudoratamen te. Vergine No, mai! Si osservano reciprocament

e come due anomalie dell’ordine naturale delle cose. Il terrestre e l’extraterrestre . Poi, per carità, tutto è possibile. Ma

in questo caso, speriamo di no per il bene dell’umanità. Procreerebber o mutanti! Bilancia

Teoricamente probabile, concretament e possibile, durevolmente impossibile. La fragile necessità di condivisione della Bilancia

è diametralment e opposta all’indipenden za necessaria a un Acquario. Scorpione

Impossibile, se non per una notte di sesso sfrenato in cui si divertiranno a giocare con sottili catene d’argento ai polsi e alle

caviglie. Ma l’Acquario è troppo libero e poco vittima, per lo Scorpione. Sagittario

Libero amore in libero mondo. Si capiscono e si compenetrano . Ma si accoppiano? Chissà. Di certo non si sposeranno

mai e se si sposano è un bluff! I figli? Quali figli? Forse li avranno dimenticati a scuola giurando poi di non averne

mai avuti; oppure li educheranno in modo maniacale, ossessionand oli con ideali di giustizia, libertà, salutismo e

bene cosmico, mentre quei ragazzini vorrebbero solo essere liberi... Capricorno

Sono molto più compatibili di quanto si pensi. Diversi certo, però basta che l’Acquario sia ben zavorrato e il Capricorno meno pesante

(i miracoli esistono) e allora ecco che potrebbe sortire una coppia azzeccata, paranoica e duratura.

Acquario La spina e la presa. La lampadina e l’interruttore. I Chakra e la Kundalini. Insomma, si amano per

tutta la vita. Talmente tanto che spesso alla fine si ignorano, ma con calma e senza drammi.

Pesci Fantascienza. Pur riscontrando similitudini nei loro rispettivi impianti elettrici, i Pesci vivono

di emozioni e sentimento (o quello che spacciano per tale), cose che le Alici invece rifuggono, soprattutto in una versione

così eccessiva e delirante.

La pratica rende perfetti

Fatterelli fosforescenti, tanto da risultare illuminanti sulla natura delle nostre

Alici. Alcuni dei protagonisti, rileggendosi, hanno commentato: «Sì, adesso ricordo... ma sai che proprio non ci

pensavo più!» Eloquente. Ultime battute dell’ultima telefonata fra un lui Cancro e una lei Alice:

Lui: «Tu non capisci. Io non ti lascio perché non ci riesco». Lei: «Ma io sì. Ciao». (E chiuse il telefono e la storia.)

Squilibrata e divertita Alice trentenne telefona a un amico: Alice: «Ah! Ti devo dire una cosa!» Amico: «Che è

successo?» Alice: «Sai quei disturbi al fegato, quelli per cui ho fatto tutti gli esami e non se ne capiva nulla?»

Amico: «Sì, e allora?» Alice (Ridendo di gusto): «Finalmente si è scoperta la causa: il deodorante!»

Amico: «Il deodorante?!» Alice: «Sì!!! Io prendo sempre le gocce di mirtillo. L’erborista non chiedeva, io non

specificavo, e così da un anno bevo essenza di mirtillo deodorante per ambienti! Ma lo capisci? Stupendo!!!»

Scambio di SMS fra un giovane Acquario e un suo amico: Acquario: «Ti chiamo appena arrivo, non prende.

Sono sul treno». Amico: «Ma che ci fai sul treno?!» Acquario: «Vado da Gianluca per dirgli che è finita. Per

telefono non mi andava. Stasera mi devo vedere con Mattia e io cose di nascosto non ne faccio». Amico: «Incredibile. In

due anni hai lasciato tre volte Gianluca con lo stesso sistema!» Acquario: «Sei la persona più pesante e negativa che

io conosca! Sai solo giudicare! Io sono corretto e vivo. Tu sei vecchio o morto». Amico: «E Gianluca è un coglione».

Giovane sorella Toro di un giovane Acquario: «Mio fratello invita le amiche a dormire a casa, poi se ne dimentica,

parte e se ne va! E queste con chi restano? Con me! Invitasse maschi almeno!» Anziana, navigatissima

Alice: «Un marito? È un carnefice riconosciuto dalla legge!»

Eloquen ti esponen ti del segno

Ecco una tale quantità di stimoli per le nostre sinapsi da rasentare il tilt elettrolitico. Neuroni,

protoni ed elettroni volteggiano a velocità supersoniche, per illuminare la mente e lo spirito. Eppure qualche cellula

impazzita in fondo c’è sempre, persino nel segno più pacifista. Alessandro Volta, Wolfgang

Amadeus Mozart, Ugo Foscolo, Jules Verne, Thomas Edison, Bertolt Brecht, Totò ovvero il principe Antonio de

Curtis, Enzo Ferrari, Federico Fellini, Franco Zeffirelli, Jack Lemmon, Leslie Nielsen, Gene Hackman, François

Truffaut, Kim Novak, Burt Reynolds, Uto Ughi, Bob Marley, Mia Farrow, Peter Gabriel, Heather Parisi, Daria Bignardi, Axl

Rose, Francesca Neri, Stephanie di Monaco, Michelle Hunziker, Valentino Rossi, Alicia Keys, Noemi,

Malika Ayane, Nick Nolte, Yoko Ono. ‘M’illumino d’immenso.’ Mattina, Giuseppe Ungaretti

Pesci ovvero le Rondini

Che ne siate consapevoli o meno, siete saliti su un tram,

chiamato desiderio o forse no, senza conducente, senza rotaie, senza carrozze, senza freni. Diretto in un

non luogo. Quando, non si sa. Perché? Questo è l’unico dato certo: per amore! In suo nome qui si può tutto e il contrario di

tutto. Se condividete questa filosofia di vita allora continuate pure a leggere. In caso contrario,

chiudete il libro. Ora. Telefonate a qualcuno, uscite, andate a fare shopping, partite, fatevi rapire, fatevi fare una

lobotomia, tutto pur di levarvi dalla testa quella rondinella che vi svolazza fra i pensieri e lo stomaco. Non è cosa per voi.

Ma come sempre, quando si parla di questioni di cuore, è matematicam ente certo che nessun consiglio verrà

ascoltato; e mentre la rondinella rimpiangerà quell’amore che fra voi non fu mai com’ella anelò, voi rimpiangerete

neurologicam ente quella parte di voi stessi che fu e non sarà mai più! Perché un Pesci vi disintegra, anzi vi dissolve nel

suo grande, immenso mare d’amore. ‘Come può uno scoglio arginare il mare?’ si chiedeva la Rondine Battisti. Infatti,

non può. Così la maggior parte dei segni non sono dighe sufficienti a contenere e incanalare quella trasbordante,

liquida, dispersa, vibrante, oceanica, tumultuosa e a volte disastrosa massa emotiva proveniente

da una dimensione ‘altra’ denominata Pesci. Può assolvere il compito, forse, un ingovernabile Ariete o un

mistico Sagittario; potrebbe riuscirvi anche un magnetico e ipnotico Scorpione. Ma difficilmente un segno di Aria, e mai e

poi mai un segno di Terra. È impossibile! Nel caso siate proprio voi Pesciolini a sbirciare fra queste pagine,

potreste allora cogliere l’occasione per far capolino nel mondo di qua, quello reale. Per tutti comunque, massima

allerta, codice rosso, allarme assoluto e libere espressioni di panico nel caso di ascendente o Venere in Pesci:

scollano dalla realtà il carattere più verista, e persino i personaggi di Verga potrebbero trasformarsi nei

protagonisti di Liala! E di che segno era, secondo voi, Liala? Anomalia finale

L’esperienza ‘Pesci’ è molto più complessa di quanto possiate immaginare. Esplorare questo segno è una sorta di viaggio nel

profondo e fra le nuvole. Bisogna essere un po’ speleologi e un po’ astronauti. Il tutto su quello strano tram.

Logico, no? No. Quasi sicuramente siete sprovvisti dell’equipaggi amento necessario per questa

missione, e pertanto mi sono permesso di portare per voi un casco dotato di lampada fendinebbia, una corda

lunga e resistente, e un mocio. Tranquilli, è tutto incluso nel prezzo. Indossate il casco e accendete la luce. Poi

allacciatevi alla corda e legate l’altra cima alle poche certezze che avete affinché, mal che vada, abbiate sempre un

appiglio con la realtà utile per venire fuori da quell’universo parallelo in cui volano Pesci e nuotano Rondini. Qualcuno è riuscito a

tornare. Qualcuno è felicemente rimasto. Innumerevoli i dispersi. Ma siete proprio sicuri di voler correre il rischio? Tutto

tace. Il tram prosegue. E il mocio? A suo tempo. Per il momento è necessario capire dove siamo. Orientarsi è difficile. La

bussola non serve. Ci muoviamo, infatti, nel regno di un’emozione talmente intensa ed espansa da confonderci

del tutto, fino a farci perdere ogni riferimento che non sia l’emozione stessa. E quando si parla di emozioni, il

buonismo imperante crea una serie di equivoci pericolosi, deliranti proprio come i Pesci. La forza di un’emozione o

di un sentimento infatti non è prova della sua integrità. Anche l’odio per sua natura è potente, persino la noia. Ne

vogliamo fare delle belle emozioni? Bisogna rimanere lucidi, perché con i Pesci abbiamo a che fare con visioni, fumi,

miraggi, allucinazioni, vaneggiamenti , baratri, assenze, illusioni, e una forza di gravità inversamente proporzionale

alla realtà delle cose. Tuttavia, se troppa emotività confonde, bisogna però riconoscere che a volte intuisce, vede

oltre e comprende. E noi, privati dei parametri utilizzabili nella nostra dimensione reale, rischiamo di ritrovarci

dinanzi ai Pesci quasi fossero fughe di scale bagnate su cui, salendo e scendendo, è facile scivolare e sfracellarsi.

Ecco l’importanza del mocio, da usare per asciugare questo oceano di emozioni! Ed ecco perché la necessità di

un paragrafo a sé, anomalo rispetto agli altri capitoli. I Pesci sono l’ultimo segno dello Zodiaco. Punto primo e prima stranezza. La

posizione difatti è di per sé complessa e contraddittoria . Le Rondini chiudono un cerchio, concludendo il percorso

astrale cominciato dall’Ariete, e al tempo stesso precedono l’Ariete preparandone l’incipit. Se per un verso

rappresentano quindi la dissoluzione assoluta prima dell’inizio, per un altro verso sono la preparazione di quell’inizio. Come se

l’oceano dei Pesci fosse l’indefinito indefinibile che viene prima del Big Bang, ovvero quel mistero inconoscibile precedente

all’Essere. Viene da pensare al noumeno di Schopenhauer , una realtà inconscia, irrazionale e senza causa prima. Alt!

Stiamo divagando in modo vergognoso. Mocio in mano e piedi per terra. Ma secondo voi, di che segno era

Schopenhauer ? Il simbolo corrispondent e al segno risulta eloquente, una chiusura e un’apertura unite da un

tassello. La fine e il principio congiunte da una ‘fune’, sulla quale ogni Pesci vive in bilico, ‘in un mondo impreciso,

senza forme definite e senza frontiere ben delimitate, in uno spaziotempo che è terra di nessuno’, citando

l’astrologo André Barbault. Evaporano così le certezze, si dissolvono i confini fra vero e falso e tutto viene

plasmato in nome di una relatività assoluta che travolge persino le leggi della matematica e della fisica. Basti pensare

a Einstein e al modo in cui sovvertì vecchie certezze aprendo le porte alla fisica quantistica.

Ma cosa raffigurano di preciso i tre elementi che compongono il simbolo? Due code e un nodo. Prima che mi accusiate di

soffrire di allucinazioni, è meglio puntualizzare che la costellazione dei Pesci presso i Sumeri portava il

nome di Kun.mes, ovvero ‘code’. E code di che? Di due pesci? Ovviamente no! Troppo logico. Per i Sumeri si

trattava infatti della coda di un pesce e quella di una rondine, legate fra loro da un ‘nodo’, il terzo elemento del simbolo. Ma

quell’insignific ante trattino sulla carta in cielo corrisponde a una stella, per l’esattezza ad Alfa Piscium, mentre le due code

raffigurano i due agglomerati di stelle da cui è composta la costellazione. I Sumeri infatti indicavano Alfa Piscium con un altro

nome, ovvero Al Rischa, che guarda caso vuol dire... ‘corda’. Eh sì! Una corda per annodare due parti di una costellazione: magari è la

stessa che lega noi alla realtà e con la quale ci potremmo forse impiccare se provassimo a spiegare tutti i passaggi che

hanno mutato nei millenni il nome della costellazione da Kun.mes in Pesci. Pertanto meglio tagliare corto, piuttosto di

tagliare la corda! È necessaria tuttavia una precisazione: Alfa Piscium è una stella binaria, ovvero un

sistema stellare formato da due stelle orbitanti fra loro. Notazione indegna per questa sede. Eppure molti

esponenti del segno non gravitano forse attorno al nulla? Il fatto poi che una stella doppia faccia da nodo a due parti distinte di

una costellazione dovrebbe farvi venire qualche sospetto. Ebbene, il PesceRondine è un segno strepitosamen

te doppio! E come potrebbe non esserlo? Nel paragrafo successivo tenteremo una spiegazione di questa atipica, assurda,

tragica, onnicomprensi va doppiezza. Per il momento limitiamoci al fatto in sé, aggiungendo semmai alcuni dati tecnici.

Due sono i pianeti che governano i Pesci, Giove e Nettuno, e due i motti del segno: ‘Io credo’ e ‘Io fuggo’. Il nostro rimane

invece ‘Io asciugo’. Giungiamo così all’ultima certificabile anomalia del PesceRondine, ovvero il mito a esso

corrispondent e. Se per tutti gli altri segni la mitologia si profonde in amori, tresche, rapimenti, travestimenti, amplessi,

sesso, droga e rock and roll, qui no. Ma come?! Non dovrebbe essere questo il segno dell’Amore Assoluto? Ci si

aspetterebbe pertanto la più palpitante love story colma di indicibile e divino sentimento. E invece niente. Abbiamo a che fare con

un’antichissim a storia, terribile e allucinata. Il mito racconta che, ancor prima dell’Olimpo, sulla Terra regnavano i

Titani, generati da Gea e Uranio, ovvero la Madre Terra e il Cielo. Saltando varie puntate della soap, altrimenti ci

impicchiamo alla solita corda, Zeus sconfisse i suoi predecessori e li rinchiuse nell’Ade. Ma Gea giurò vendetta e

fecondata da Tartaro, signore della zona più profonda degli Inferi, partorì Tifeo, un mostro potentissimo dalle cui cento

bocche uscivano sia latrati che suoni soavissimi. Tifeo, il cui nome in greco vuol dire ‘fare fumo’ (arte nella quale i

Pesciolini sono insuperabili), si scagliò contro l’Olimpo con una tale ferocia da far vacillare persino lo

stesso Zeus. Tutti gli dei furono costretti a fuggire, ma Venere ed Eros furono sul punto di essere catturati dal

mostro e allora si lanciarono in un fiume trasformandos i in pesci e sfuggendo così alla furia distruttrice.

Quanti precisi simbolismi nella buona vecchia mitologia: Amore, nella sua duplice veste, che fugge dal figlio

mostruoso generato dalla Terra e dagli Inferi. Una fuga non d’amore, bensì per salvare l’Idea dell’Amore da una realtà

potente e distruttiva. Di romantico, insomma, c’è ben poco. Sarà forse in conseguenza di questo trauma che i

Pesci provano un ‘lievissimo’ bisogno d’amore? Ed è forse a causa della loro doppiezza che tale bisogno viene poi vissuto in

modo – diciamo – un po’ contraddittorio , in una tenue, impercettibile oscillazione fra desiderio, delirio e platonico

distacco? Chissà. I fatti terminano qui e qui restano. Con casco e mocio. Dalla pagina successiva soltanto interpretazioni

soggettive, sottoposte alla relatività più assoluta. Si tenterà tuttavia di rimanere allacciati alla corda della coerenza, per

capirci almeno qualcosa ed evitare smarrimenti. Ma se dovessimo perderci, poco male, siamo alla fine del libro. Caso

mai ci ritroveremo all’indice, magari all’Indice dei libri proibiti. Giustamente condannati per

abominevole cazzeggio!

Come funziona no

Premessa fondamen tale Se una Rondine non fa primavera, un calo di zuccheri non è né un ictus né amore!

‘A Trastevere io sono Nannarella, quella vera, sboccata e trasandata. Tra gli aromi e

i sapori delle trattorie trovo il mio duplice volto, in perenne altalena tra le lacrime inconsolabili e le risate irrefrenabili’

diceva Anna Magnani. In questa dichiarazione è sintetizzata tutta la particolarissim a doppiezza del segno.

Quelle lacrime e quelle risate hanno il medesimo slancio vitale, viscerale e sognante, incantato e distrutto. Sono

due punti opposti di un diametro, di cui i Pesci sono la circonferenza e l’amore il centro. E dentro, un’anima

tormentata. ‘Ho capito che ero nata attrice. Avevo deciso di diventarlo nella culla, tra una lacrima di troppo e una carezza di

meno. Per tutta la vita ho urlato con tutta me stessa per questa lacrima, ho implorato questa carezza. Se

oggi dovessi morire, sappiate che ci ho rinunciato. Ma mi ci sono voluti tanti anni, tanti errori.’ Non tutti però

hanno la forza e la verità della Magnani. E non tutti sono Lucio Dalla: ‘Anch’io da bambino quante volte ho chiesto aiuto, quante

volte da solo mi sono perduto, quante volte ho pianto e sono caduto. Guardando le stelle ho chiesto di capire, come

entrare nel mondo dei grandi, senza paura, paura di morire. [...] Adesso Sonny Boy e la sua donna Fortuna saranno a metà strada

tra Ferrara e la Luna!’ Il PesceRondine nuota in profondità e galleggia su una nuvola. Dissolto nel tutto, confuso, al tempo

stesso estraniato, estraniante e diverso. Diverso, sì, perché ogni esponente del segno, persino il meno

brillante, è un dato anomalo che incarna la diversità. Bisogna vedere come, però. Se fieramente, così da cantare ‘a

modo mio, quel che sono l’ho voluto io’, oppure sconfitto e ingabbiato. Tuttavia persino la diversità con questo segno

diventa diversa: ‘Cos’è insomma la Diversità, quando essa stessa non divenga diversa da sé, se non puro

termine di negazione della norma? E quindi parte della norma stessa?’ scriveva Pier Paolo Pasolini. Non è il caso di

azzardare risposte, sarebbe delirante. Eppure, in tempi di trasgressione preconfeziona ta e attimi fuggenti

affidati a un selfie, viene in mente il testo di un’altra canzone di Dalla, Ribot: ‘Oggi apparentemen te non c’è bisogno di

pensare, anzi viviamo senza niente, stiamo zitti ad ascoltare, cercando di esser nuovi, per vedere di esser visti, come libri da

sfogliare. Per evitare di esser tristi, giochiamo a ricordare!’ Pesci profetici! È una loro caratteristica, sapete, stare

prima e stare oltre! Con un colpo di coda, di rondine o di pesce, saltiamo giù dal nostro tram. Ebbene sì! Il sogno

scende per strada. I soggetti in questione, infatti, qualunque sia la loro sfumatura caratteriale, subiscono in

modo incredibile il fascino dei vicoli e lo coniugano, di caso in caso, in tutte le sue possibili sfumature, dal genuino al

tossico, dal campagnolo al metropolitano, fino al rozzo, al trucido e al degradato. Persino la Rondinella più snob vi scioccherà

con certi gusti da lasciar di ghiaccio, del tutto inappropriati a quel suo stile trasognato. Magari il ‘grezzo’ li attira proprio

perché compensa tanta utopia, o forse fa parte della loro doppiezza. Chissà. Comunque li attizza. Questo è

certo, eccome se li attizza! Poi in fondo ‘elevazione e degradazione’ è un altro implicito significato del simbolo del segno: difatti il

PesceRondine potete trovarlo sulla sua nuvola, distante ed eterea, e poco dopo nel baratro della più oscura

disperazione, infognato nelle situazioni più torbide, fra lacrime e alcol, o psicofarmaci per i più scientifici.

È opportuno chiarire però che questa indole bifasica (bipolare, in alcuni casi) non è un atteggiamento , ma fa parte proprio del

loro bioritmo naturale. Che bella notizia! Un esemplare del segno, infatti, è acceso oppure spento. Quando è on

la sua capacità recettiva è altissima e vive tutto con un’intensità vertiginosa, in fase off cade in una sorta di coma

catatonico, una specie di sonno vegetativo o letargo mentale che può assumere le caratteristiche di una pigrizia

dilatata fino alla noia cosmica. Un’ameba sfatta! Ovviamente tutto ciò, riflettendosi nella sfera affettiva,

determina un metabolismo emotivo particolare che li induce a vivere gli stati d’animo con un tale eccesso da risultare poi

insostenibile, collassando in uno sfinimento del sistema nervoso. Il disastro. (In cui però, va detto, ci sguazzano come

pesciolini nel laghetto!) Ad aggravare la situazione si aggiunge poi un’altra infausta caratteristica del segno: la

spiccata propensione alla dipendenza dalle emozioni, qualsiasi esse siano. I Pesci, se provano qualcosa di

‘forte’, non riescono a smettere. La loro soglia di dipendenza è bassissima e, rapiti dal brivido dell’intensità, seppure

astratta, ne finiscono drogati. Sono insomma dei tossici dell’amore, e d’amore si intossicano. Ma tutto ciò che intossica

non è amore. Basta con questa balla! È piuttosto una vuota parola dentro cui nascondiamo abilmente una serie di

problematiche che non vogliamo risolvere, per continuare a ripetere il pericoloso e triste gioco a cui ci hanno e ci siamo

abituati. E questo non è certo un problema soltanto dei Pesci o delle Rondini; semmai, grazie a loro, risalta ai nostri

occhi con una tale evidenza da aiutarci a superarlo. Come? Magari rivolgendo lo sguardo altrove. Ecco che il

relativismo del segno si rivela propizio, stravolgendo persino il concetto di amore e offrendo finalmente una serie di

prospettive diverse. ‘La sofferenza in amore è un vuoto a perdere: nessuno ci può guadagnare tranne i

cantautori che ci fanno le canzoni’, Massimo Troisi. E Gabriel García Marquez: ‘Si può essere innamorati di diverse

persone per volta, e di tutte con lo stesso dolore, senza tradirne nessuna, il cuore ha più stanze di un bordello’, oppure ‘Se c’è

una cosa per cui il giorno del Giudizio Universale dovranno condannarti è che hai avuto l’amore in casa e non hai

saputo riconoscerlo’. Tanto amore. Infinito amore, infinitamente scomodo. Perché il sogno, se autentico,

sega le gambe ai convenzionali teatrini sentimentali. Che dire... la cosa più incredibile è che giunti fin qui, fra alti e

bassi, sovvertimenti e slanci, corda e mocio, un dubbio ancora prevale su tutto. Uno?! Sì, uno e uno soltanto!

Che Pesci prendere?!

La loro proverbi ale bontà

Se finora si è tentato di mediare fra gli opposti universi in cui fluttuano questi

particolari individui, l’argomento in questione non consente margini di trattativa. Bisogna essere chiari. Esistono

difatti, come per ogni segno, persone capaci di autentica bontà e altre meno. Nel caso di alcuni rari Pesci,

questa grandezza d’animo viene vissuta con particolare profondità e dolcezza. E fin qui tutto bene, il tono è diplomatico.

Ma dal rigo successivo si rischia la querela. Con la maggior parte dei Pesci infatti ci troviamo dinanzi ai massimi

professionisti di quell’altra, diffusissima forma di bontà, quella espressa, scusate la poesia, ‘con il culo degli altri’. Ebbene

sì: querela, diffida, scomunica, sono pronto a tutto! Altro che bontà, le Rondinelle superano persino il

Sagittario e il Cancro – ed è tutto dire! – nella capacità di provare tenerissimi e pietosissimi sentimenti che però saranno gli altri a

pagare. Scoprirete così che sono specializzati nell’arte del soccorso, con il loro amore e i vostri soldi. Si commuoveran

no per le disgrazie altrui, ma a piangerle sarete voi. Accoglieranno la disperazione dell’altro, ma a casa vostra.

Perché loro amano! Quando si ama davvero, cosa volete che siano i sacrifici? E che importa se quei sacrifici

dovrete farli voi? Loro tenderanno sempre una mano all’amore, peccato che sarete voi a fratturarvi dita, polso, braccio

e omero. E allora? Volete chiudere il vostro cuore ai sentimenti? Siete così aridi? Se a ciò aggiungete la melliflua tattica di

raggiungere lo scopo attraverso una via indiretta, be’, siamo al top del pericolo! Diffidate quando fanno qualcosa per

amore vostro. Diffidate e diffidate, sotto c’è il trucco. Il movente? Sempre il loro comodo. Opportunisti nati! E quando si vedranno

smascherati, nonché osteggiati in qualche dolce progetto che guarda caso implicava la vostra devastazione, allora le

zuccherine creature si trasformerann o in barracuda senza pietà! Attaccano, eccome! Usando una dialettica strepitosa e

culminando infine con le loro solite armi: lacrime, sofferenza, incomprension e e svenimenti. E sia! Quel che

non uccide, fortifica. Per terminare questo amorevole e rassicurante quadretto, dimenticatevi ovviamente

tutti i vostri bisogni: già dire che non contano significa attribuirvi eccessiva importanza. Ed è troppo. Voi non avete

necessità alcuna. Voi non soffrite. La pietà esiste per chiunque, eccetto che per voi. Persino se siete morti e sepolti, sarete

pure stati male, ma mai quanto loro, svenuti nel loro letto di lamento e tragedia! Quanto sono buoni!

Un po’ di serietà

Nel tentativo di recuperare un approccio attendibile, è doveroso a questo punto approfondire il

tema dell’ascendent e. Sarà così possibile distinguere, seppure in modo approssimativ o, le principali varianti

astrologiche della nostra surreale creatura. Nonostante il registro linguistico inviti a una certa dignità professionale,

la sostanza però non cambia: siamo persi! Pesci con ascendente di Terra

Un ancoraggio non guasta di certo, ma bisogna capire di che sostanza è fatta l’ancora, dove è stata gettata e perché. I

danni potrebbero essere superiori ai vantaggi. Il Pesci con ascendente Toro è l’unico esponente della specie a

unire in sé amore ideale e amore reale, vivendo il tutto come un autentico nutrimento: meraviglioso, se non vi riduce a un

bolo. Un Pesci/Capricor no potenzialment e dispone di una riserva infinita di fantasia e abnegazione; che poi la usi

per torturarsi e torturarvi in nome di una delirante incomunicabili tà, è la gioiosa scoperta da fare in coppia! Ma il paradosso è il

Pesci/Vergine: astrologicame nte parlando, ritroviamo in un unico corpo il simbolo della fine spirituale e quello della fine materiale,

per sancire la fine totale: la vostra! In pratica avete a che fare con una sorta di strana scienziata, a tratti svampita e a tratti

pignola e paranoica, oppure con un qualche tipo di esaltato viaggiatore, un po’ zingaro e un po’ cartografo ossessivo-

compulsivo. Auguri! Pesci con ascendente di Aria Difficilmente una rete li potrà mai

pescare, ma abboccherann o sempre all’amo che gli tenderà il proprio doppio. In presenza di un Pesci ascendente

Gemelli avrete l’ascetico privilegio di assistere alla ‘moltiplicazion e dei Pesci’, ovvero dei loro amori, delle loro case e delle loro

famiglie, in nome di un’assoluta sincerità: un soggetto simile infatti non mente mai, dice ‘altre’ verità! Un

Pesci/Bilancia sarà invece una sorta di roseo cetaceo affetto da squilibri psichici, manie estetiche e logorrea

cronica; curioso però quanto possa esser lucido ed essenziale nell’innamorar si perdutamente dei partner altrui. Con un

Pesci/Acquari o, infine, di prevedibile c’è solo il gioco di parole; tutto il resto sarà imprevisto come un sentimento inatteso che

prova assoluto timore di sé. Pesci con ascendente di Fuoco Nella mia fine è il mio principio è il

titolo di un giallo di Agatha Christie, che ben si addice ai nostri soggetti. E finché si attengono a questa politica

di autonomia... Il problema si pone quando il loro principio è la vostra fine. Nel caso del Pesci con ascendente Sagittario

avremo un predicatore, nonché detentore, di una qualche verità assoluta, alla quale voi dovete essere iniziati e forse

immolati. Al caos erotico provvede invece il Pesci ascendente Ariete, in grado di lanciarsi con ardore ineguagliabile

verso autentici miraggi sentimentali, per crollare poi nel baratro dello sconforto più assoluto. Ripetutamente . Se quando si innamora

assumesse calmanti, vivrebbe meglio e amerebbe di più. Infine, con il Pesci/Leone, sfociamo nella piena dittatura sentimentale:

non avranno consapevolez za alcuna di ciò che proveranno per voi, ma decideranno tutto ciò che deve o non deve

transitare dal vostro cuore. Pesci con ascendente di Acqua Una vorticosa marea di sentimenti

capace di subissare tutto e tutti. Il Pesci con ascendente Scorpione è una sorta di stregonerabdomante in grado di

gestire a piacimento misteriose correnti sotterranee, in senso positivo ma anche fortemente autodistruttivo. Di un

Pesci/Pesci è inutile scrivere, non esiste parola che possa spiegare; fatevi una ricca insalata di funghi allucinogeni,

beveteci sopra una bottiglia di rum e capirete quello che provano, quando sono calmi. Ma il pericolo numero uno, la disgrazia

assoluta, il castigo divino, è il Pesci ascendente Cancro! Difficilmente, in tutti gli universi possibili, potrà esistere una

creatura altrettanto abile nei ricatti emotivi, esperta nei sensi di colpa e specializzata in lacrime a comando dalla

precisione infallibile. Fuggite!

Se Cupido scocca la freccia

Cupido qui ha ben poco da fare, perché è in fuga da Tifeo. Perciò i Pesci faranno tutto da sé.

Infatti sono specializzati nel farsi certi film! Tuttavia più della pellicola a loro interessa la colonna sonora. Scusate, ma

senza musica persino la scena più emozionante diventa piatta, no? Chiedono quindi quel crescendo di violini su quel bacio,

quell’accordo di pianoforte su quella carezza, quella sinfonia quando fanno l’amore e quelle note tragiche quando

soffrono. Capirete bene che non si può certo vivere con un’orchestra filarmonica in tasca, pronti a far eseguire quella tal aria

in quel tal momento. Tutt’al più un iPod. Ma non rende. E allora che si fa? Si immagina. Ed è questo il pericolo numero uno in

un rapporto con un PesceRondine: quella musica se la immagina, se la canta e se la suona da solo. E voi?

Partendo dall’ormai consolidato presupposto che hanno una predilezione per i ‘casi umani’ – in particolare

reietti, complessati, falliti cronici, psicopatici, idioti, viscidi approfittatori e scaltri derelitti, sperando che voi non apparteniate a

nessuna di queste categorie – dovete fare innanzitutto una cosa: impietosirli. Assumete pertanto un’aria afflitta

e trasognata. Appena possibile sciorinate il vostro più commovente repertorio di disgrazie e sospirate al pensiero di

quanto siete stati incompresi. Crisi familiari e sciagure varranno un bonus! Insistete sul fatto che la sofferenza vi

ha piegato ma l’amore vi ha risollevato. Sussurrate che l’unica cosa che ha senso nella vita è essere amati, socchiudete

gli occhi in modo dolcissimo e ogni tanto smarrite lo sguardo lontano. Come se l’orchestra di cui sopra stesse

suonando. Ci vuole un’arte tutta speciale! Quando fra voi sarà scattata la scintilla, telefonatine, messaggi e incontri si

infittiranno fino a tessere un velo lieve come il tulle. Non lesinate coccole e dolcezze. Non incazzatevi se vi sveglieranno

con la telefonata della buona notte alle tre del mattino. Ma soprattutto non mettete scadenze al sesso: i Pesci prima hanno

bisogno di far passare l’erotismo dal cuore (tacciano i lettori più scettici e maliziosi). A sentir parlare i Pesciolini,

persino i più promiscui hanno bisogno del ‘sentimento’. Rinnegato, taciuto, inventato, riciclato, comunque

necessario per poter dar sfogo alla loro parte hard. Che c’è eccome, ma di cui persino i più smaliziati hanno una sorta di finto

pudore; tanto che alcuni preferiscono fantasticare piuttosto che fare, sublimando l’erotismo e spostandolo su un terreno

sì elegante e cerebrale, ma altrettanto privo di esperienza... Insomma, l’esperienza gliela dovete far fare voi!

Quando il loro sguardo vi ammirerà incantato, invitateli. Dovunque. Va bene un ristorante, un chiosco per strada, un

camioncino che vende panini sul lungomare, tutto purché sia ‘romantico’. Ogni dettaglio deve apparire come un

prodigioso segnale del vostro amore, sia la luce di una candela, una cartaccia che svolazza per strada o un cane che defeca.

L’importante è l’atmosfera! Dovete saperla creare, con qualche trucco e immaginifico incanto. E mentre voi predisponete

lo sfondo, al resto penseranno loro. Non preoccupatevi affatto di cosa dire o non dire, basta che quel che dite lo diciate

con sentimento. Potreste elencare la lista della spesa o ripetere le tabelline, non se ne accorgerebber

o nemmeno. Sentono quel che vogliono sentire! Ridicolo? Questo è il dilemma, nonché il problema che pone loro in

una condizione di comico svantaggio e voi nella tentazione di prenderli in giro. Il raggiro tuttavia può essere mutuo:

‘Recitare non è poi così difficile. È come mentire bene, e io mi sono esercitato per la maggior parte dell’età adulta’

confessa il Pesci Bruce Willis. Ma la vita è fatta di esperienze. Come voi siete qui per avere qualche esca da

mettere all’amo, il Pesci dovrebbe sforzarsi di non abboccare sempre all’amo di un ‘Ti amo’. Ma

nemmeno schivare l’amore in nome di un assoluto disincanto, come spesso accade ad alcuni di loro. Se vi

imbattete in una Rondine ferita, la paura di soffrire potrebbe esasperare a tal punto le caratteristiche del segno da spingere la

persona a chiudersi in un mondo d’amore senza amore. In questo caso dovete avere molta pazienza. Attenti però:

alcuni di questi soggetti potrebbero tenervi sulla corda all’infinito solo per l’incapacità di tornare nel mondo reale,

e purtroppo non sarà il vostro amore a poterli guarire. Non è un film! Se invece c’è da festeggiare, allora vino a

profusione! Forse birra o champagne, magari un mojito o un Cuba libre, comunque bere gli gusta. (Un Pesci astemio è

complessato.) Fateli letteralmente inebriare, questo chiedono! Purtroppo, fra loro e l’alcol, alla fine quelli a cui girerà la

testa sarete voi. Cercate pertanto di rimanere lucidi, e al momento opportuno spingeteli con dolcezza sul divano o su

una panchina. E lì giù con sussurri, baci e carezze, carezze, baci e sussurri. Se poi possedete la sofisticata arte di dischiudere le

labbra e accennare qualcosa lasciando l’altro nel dubbio, be’, tremeranno di desiderio. E qui viene il bello! Cos’è il

sesso per loro? Rapimento. Assoluta fusione. Due corpi e un’anima. Però vogliono essere guidati, in quanto

passivamente lascivi. In questo senso gli esponenti maschili del segno hanno una sessualità più ‘femminile’ e tormentata, mentre le

fanciulle, senza cadere in luoghi comuni, risultano avvantaggiate. Sognano di esser ghermite con forza e

dolcezza, diciamo pure schiantate sul pavimento, in nome dell’amore. Ricordate in apertura l’accenno a Liala? Et voilà!

Entrino aitanti Ufficiali, possenti Capitani, vigorosi Comandanti e nobili stallieri, fra struggimenti, palpiti, sospiri,

addii, mentre le tende svolazzano al vento della passione! ‘Un vero amore è come un fuoco a fiamma perenne: una

fiamma che si eleva al cielo e non si spegne mai, qualunque sia il vento che le passa accanto’ affermò la scrittrice. E

aggiunse: ‘Se si potessero spiegare le ragioni di un folle amore, si troverebbe il rimedio al gran male d’amore’.

Non per contraddire, però qualche spiegazione c’è, e pure comprovata. Basta leggere il già citato Donne che amano troppo

di Robin Norwood. È forse una lettura scomoda? Meglio il romanzetto? Romanzetto o meno, sta di fatto che

Amalia Liana Negretti Odescalchi Cambiasi ha venduto milioni di libri, e sebbene sia stata per lo più snobbata dalla critica

letteraria fu Gabriele D’Annunzio a coniare per lei lo pseudonimo di Liala ‘perché ci sia sempre un’ala nel tuo nome’. E di che

segno era D’Annunzio? ‘Io sono nel vostro sangue e nella vostra anima; io mi sento in ogni palpito delle vostre arterie; io non vi tocco

eppure mi mescolo con voi come se vi tenessi di continuo tra le mie braccia, sulla mia bocca, sul mio cuore’, da Il piacere.

Sarà, ma in amore a volte bisognerebbe avere ben altra filosofia. Troisi docet! Eppure frequentando la vostra Rondine

potreste sorprendervi nel vivere una tenerezza finora sconosciuta. Non camuffate il vostro stupore, rendetela

partecipe, ne sarà felice. Trattenete invece lo sbalordimento dinanzi al disordine di cui sono capaci molti esponenti del

segno. Magari troverete un paio di mutande in frigorifero, il telecomando nella lavatrice e le scarpe sul lampadario, mentre loro

scattano una foto al gattino addormentato fra le tende del salotto, usate come coperte. Perché, c’è qualcosa di anormale?

Com’è normale che portino gli occhiali da sole in casa, mangino dove e quando capita e schiaccino un pisolino nel

momento più impensato. Possono disorientarvi in tutto, passando dalla genialità alla stupidità, ed eccellendo talmente in

talune attività da farvi chiedere com’è possibile che siano così negati in altre. Ma proprio lì sopraggiunget e voi! L’amore

non è anche questo? Mutuo soccorso, e voi siete lì. E loro dove sono? Altrove. È questa la loro parola

magica, altrove! Sotto questo aspetto la storia con un Pesci presenta un’incomprens ibilità di fondo: più vi sono

vicini, più il loro cuore potrebbe essere altrove, da un qualche amore mitizzato e trasognato.

E in ambito coniugale? Peggio! La vita di ogni giorno sta lì, con le sue scocciature e le sue rogne. A loro non sta bene e, in un

modo o nell’altro, se la svignano. D’altronde il desiderio di vivere in un perenne stato di innamorament o mal si

coniuga con il quotidiano, quindi bisogna inventarsi una fuga. Sono infedeli? È da capire. Possono avere molti eterni amori

nel corso della loro vita. La Rondine Liz Taylor, per esempio, si sposò ben otto volte, di cui due con Richard Burton. Ma se

le vicende coniugali della Taylor vi lasciano perplessi, che dire della dissoluta vita sessuale di Einstein e della sua

crudeltà nel ruolo di marito? Eppure tutto fa parte di quel nomadismo, fisico e mentale, a cui non riescono

a rinunciare. ‘Non sono mai appartenuto con tutto il cuore a nessun Paese o Stato, a nessuna cerchia di amici,

neanche alla mia famiglia’ dichiarò Einstein, il quale infine divorziò per sposare una delle sue tante, e pare poco

intelligenti, amanti. Comunque sia, estremi e non, ogni caso è un caso a sé. E voi dovete mettere a fuoco il vostro.

Cogliere il nucleo, la molecola base di quel gas liquido ed evanescente, lacrimogeno e allucinogeno, di cui è composto il

PesceRondine, e rapportarlo poi alla specifica persona che avete davanti. Quindi lasciate stare ogni generalizzazio

ne e confrontatevi con quel Pesci e con quella Rondine. E soprattutto confrontatevi con le vostre consapevolez ze e con il

vostro senso della realtà. Mai come in questo caso sono fondamentali!

Segno per segno

Ariete Potrebbe essere un grande amore, dipende. Se i due partner

riusciranno a tenere viva l’illusione di inseguire la propria chimera, allora sì. Se invece verranno destati dal

sogno, per l’Ariete l’incanto proseguirà nel letto della prossima conquista, e sulla successiva nuvola

passeggera per i Pesci. Toro Arduo. Come può la concretezza andare a braccetto con

l’astrazione? La carnalità con il platonico? Se dovesse accadere sarebbe una bella coppia, decisamente complementar

e. Purtroppo in genere un Toro che si rispetti il pesce lo mangia fritto! Gemelli

Può darsi, se il Gemelli è lui. Viceversa è difficile che funzioni. Poi, per carità, fra ascendenti e sdoppiamenti tutto può accadere.

Comunque sarà una coppia con una ‘leggerezza’ tutta sua, la testa altrove e i piedi dovunque

fuorché terra.

per

Cancro In genere si ignorano. Due vittime si annoiano, bramano il

carnefice. Se invece decidono di accompagnar si, sarà una sorta di blob mucoso astutamente ricamato di strazi e

tormenti per dar senso alle loro ‘vite’ e devastare in un raggio di chilometri quelle altrui. Leone

L’attrazione sarà fatale, ma altrettanto la devastazione. E non è detto che sia la Rondinella a lasciarci le penne: chi ha

la smania di sentirsi un ‘sole’ viene annientato da un universo senza centro e troppe lune. Non è escluso quindi che alla fine il Leone

preferisca la reclusione in uno zoo. Almeno sarà lui la star! Vergine Impossibile in teoria,

possibile in pratica. Sono l’uno l’opposto dell’altro, ma hanno in comune il senso della fine. Potrebbe essere una coppia molto

interessante, oppure una banale unione fra pupo e puparo; chi muova i fili non è poi così ovvio. Bilancia

Possibilissimo , altroché, ma su un altro pianeta. Sul nostro dovrebbe essere proibito dalla legge in quanto

crimine contro l’umanità. Una coppia bipolare, dal moto umorale perpetuo, emotivamente esibizionista, zuccherina, indecisa e

logorroica. Le certezze cosa sono? Malattie? Scorpione La perfezione! Il Pesci trova finalmente

argini invalicabili dentro cui far scorrere tutto il suo amore. E lo Scorpione non chiede altro! Tuttavia il Pesci potrebbe

anche essere il condannato ideale di un boia spietato, come non mancano casi di Rondini, mute come un pesce, che manipolano a

dovere Scorpioni dall’aculeo moscio. Comunque sia, Dio li fa e poi li accoppia. Sagittario

Possibili anime gemelle in uno sforzo reciproco di mistica ascesi! Più che una coppia, una fede! Uno funge da sacerdote,

l’altro da divinità, e noi tutti da discepoli. Capricorno Inizialmente può anche funzionare,

ma non dura, e se dura è sventura! In un’epopea infinita di assoluta incomprension e. Avvincente, no?

Acquario Difficile, molto difficile! Già l’Acquario mal sopporta di essere ammorbato dai propri sentimenti,

figuriamoci da quelli altrui, veri o presunti, e comunque ingombranti, come nel caso dei Pesci. Pesci

Potenziali anime gemelle che spesso si ignorano. Viene meno il gioco al massacro, la possibilità di dipingere l’altro come il

mostro privo di sentimento, e tutto il tragico corredo di emarginazion e emotiva di cui la Rondinella così spesso si

gloria. Peccato! Loro sarebbero felici e noi esentati dal loro dramma.

La pratica rende perfetti

Qui di seguito troverete una serie di fatti, circostanze e situazioni che hanno tutta l’aria di essere

frutto della più fervida immaginazion e. Nient’affatto! Verità, tutta verità e nient’altro che verità. Purtroppo mai

come in questo caso, se quelli che sembrano pazzi sono i Pesci protagonisti, alla fine però quelli finiti in cura sono i

rispettivi coniugi, amici e parenti stretti, devastati da logoranti, tragicomiche vicende.

Moglie Rondine: «Amo fare il bagno di notte. Quando posso mi tuffo dalla barca e nuoto finché non perdo l’orientamento

nel buio assoluto intorno a me. È meraviglioso, mi sento persa! Mio marito non capisce».

Marito Capricorno: «Ma che devo capire? A me nel frattempo, a bordo, vengono attacchi di panico!»

Due coinquiline, una Rondine e l’altra Scorpione: Scorpioncin a (Rientrando a casa infuriata): «Scusa, per

caso ieri hanno chiamato a casa dall’università ?» Rondinella (Placida e soave): «Sì certo! Per dire

che ti avevano spostato l’esame». Scorpioncin a: «E perché non me l’hai detto?!» Rondinella: «Perché, non lo sapevi?»

... La Rondine la pagò cara e non lo seppe mai! Attempata nuora di un Pesci, illustre medico:

«Quando annunciammo la data del mio matrimonio, mio suocero mi abbracciò e fra le lacrime mi disse: ‘Sono felice!! Ma non credo

ci arriverò...’ E io, sconvolta: ‘Ma perché?! Che ha?’ ‘Ho un cancro!’ disse singhiozzando , e dopo si eclissò per il

resto del pranzo. «Mia suocera però, prendendomi sotto braccio: ‘Non preoccuparti, quando si sposò mia

figlia si diagnosticò due infarti e una pancreatite’». Scambio

di SMS fra un’amica e una Vergine,

psicologa ed ex di un Pesciolino: Amica: «Lo hai lasciato? E perché?» Vergine: «Quel che in lui credevo fosse

romanticismo, in realtà è pura nevrosi!» Ricordi di una vacanza romana. Una Leonessa a proposito di un Pesci:

«Una volta mi disse: ‘Se io ho il mio zaino, ho tutto. Ma io stasera ho te!’ Peccato che nello zaino avesse moglie

e due bambini». Madre Toro e figlia Rondine. Frammento di una lite per la scelta dell’abito da sposa:

Figlia: «Mamma, non capisci! Il mio abito deve essere speciale! Ampio, romantico! È il giorno della mia favola!»

Madre: «Allora cambia marito, quel tappo alcolizzato come principe azzurro fa pena!»

Attempato Pesci sposa un’attempata Pesci. Parlando a un amico il giorno prima delle nozze: «Se penso alla cerimonia,

l’unica cosa che m’imbarazza è che sia i miei figli che i suoi sono tutti separati».

Eloquen ti esponen ti del segno

Ecco una nebulosa di Pesciolini d’oro, ancor più magici e strani di quelli che realizzava

Aureliano Buendía a Macondo. Ognuno di voi avrà le sue preferenze, scegliete pure. Ma consumata la lista, cestinate

queste pagine sceme e, se non lo avete fatto, leggete Cent’anni di solitudine. Qualora la scempiaggine del presente libello

riuscisse in questo invito, almeno avrebbe un senso. Beppe Fenoglio, Frédéric Chopin, Liza

Minnelli, Pierre Renoir, Gioacchino Rossini, Alessandro Manzoni, Johann Sebastian Bach, Rudolf Nureyev,

Niccolò Copernico, Michelangelo Buonarroti, George Washington, Henrik Ibsen, Robert Altman, Jerry Lewis, Sidney

Poitier, Michail Gorbaciov, Luca Ronconi, Tomas Milian, Shirley MacLaine, Sandra Milo, Johnny Dorelli, Bruno Pizzul, Piera

Degli Esposti, Oliviero Toscani, Teo Teocoli, Bigas Luna, Athina Cenci, Riccardo Cocciante, Ron Howard, Pino Daniele,

Stefano Accorsi, John Bon Jovi, Alessandro Gassman, Luc Besson, Antonello Venditti, Aldo Busi, Paolo Mieli, Jack

Kerouac, Ennio Flaiano. ‘Pazza. Irrimediabilme nte pazza. Persa e fottuta oltre l’orlo sdrucito del

panico. Anni luce dalle geometrie spigolose della prudenza. La sedia e la frusta a dire ai fantasmi su

che sgabello saltare.’ La neve se ne frega, Luciano Ligabue

Indice

Presentazione Frontespizio Pagina di copyright

Introduzione Nozioni di base Ariete ovvero Grisù Come funzionano La loro proverbiale fama di conquistatori Un po’ di serietà

Se Cupido scocca la freccia Segno per segno La pratica rende perfetti Eloquenti esponenti del segno Toro ovvero il Ruminante

Come funzionano La loro proverbiale concretezza Un po’ di serietà Se Cupido scocca la freccia Segno per segno

La pratica rende perfetti Eloquenti esponenti del segno Gemelli ovvero gli Inseparabili Come funzionano La loro proverbiale allegria

La loro proverbiale sincerità Un po’ di serietà Se Cupido scocca la freccia Segno per segno La pratica rende perfetti

Eloquenti esponenti del segno Cancro ovvero... ho preso un Granchio? Come funzionano La loro proverbiale sensibilità

Un po’ di serietà Se Cupido scocca la freccia Segno per segno La pratica rende perfetti Eloquenti esponenti del segno

Leone ovvero... nella gabbia dei Leoni Come funzionano La loro proverbiale ansia Un po’ di serietà Se Cupido scocca la freccia

Segno per segno La pratica rende perfetti Eloquenti esponenti del segno Vergine ovvero l’Ostrica Come funzionano

La loro proverbiale razionalità Un po’ di serietà Se Cupido scocca la freccia Segno per segno La pratica rende perfetti

Eloquenti esponenti del segno Bilancia ovvero il Cefalopode Come funzionano La loro proverbiale diplomazia Un po’ di serietà

Se Cupido scocca la freccia Segno per segno La pratica rende perfetti Eloquenti esponenti del segno Scorpione ovvero Aracnidi e non

Come funzionano La loro proverbiale vendicatività Un po’ di serietà Se Cupido scocca la freccia Segno per segno

La pratica rende perfetti Eloquenti esponenti del segno Sagittario ovvero il Centauro Come funzionano La loro proverbiale operosità

Un po’ di serietà Se Cupido scocca la freccia Segno per segno La pratica rende perfetti Eloquenti esponenti del segno

Capricorno ovvero... la Tartaruga o la Tortur-Uga? Come funzionano La loro proverbiale solidità Un po’ di serietà Se Cupido scocca la freccia

Segno per segno La pratica rende perfetti Eloquenti esponenti del segno Acquario ovvero le Alici Come funzionano

La loro proverbiale ampiezza di vedute Un po’ di serietà Se Cupido scocca la freccia Segno per segno La pratica rende perfetti

Eloquenti esponenti del segno Pesci ovvero le Rondini Come funzionano La loro proverbiale bontà Un po’ di serietà

Se Cupido scocca la freccia Segno per segno La pratica rende perfetti Eloquenti esponenti del segno Seguici su Il Libraio

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