Phronêsis - Prudentia - Klugheit: das Wissen des Klugen im Mittelalter, Renaissance und Neuzeit : Matthias Lutz-Bachmann zu seinem 60. Geburtstag 9782503549491, 2503549497

Klugheit, heute oftmals missverstanden als Cleverness oder Gerissenheit, gehört bis in die Frühe Neuzeit zu den Schlüsse

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Phronêsis - Prudentia - Klugheit: das Wissen des Klugen im Mittelalter, Renaissance und Neuzeit : Matthias Lutz-Bachmann zu seinem 60. Geburtstag
 9782503549491, 2503549497

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Premio de la FUNDACION ANA MARIA ALDAMA ROY DE ESTUDIOS LA TIN OS

(2011) La publicaci6n de este libro ha contado con la financiaci6n de la FUNDACION ANA MARIA ALDAMA ROY DE ESTUDIOS LATINOS, que tiene como fines la promoci6n y difusi6n de la investigaci6n en Filologia Latina, con especial atenci6n al estudio del latin cristiano, medieval y renacentista, asi como el fomento de los estudios latinos y Ja defensa y preservaci6n de! legado cultural latino y de la tradici6n clasica.

ANA MARIA ALDAMA ROY se licenci6 en Filologia Clasica en la Universidad de Barcelona, donde se doctor6 en 1983. Fue profesora de Filologia Latina de la Universidad de Zaragoza (1974-1982) y desde 1983 hasta 2009, afio en que nos dej6, Profesora Titular de Filologia Latina del Departamento de Filologia Latina de la Universidad Complutense de Madrid. Sus principales lineas de investigaci6n fueron el latin cristiano, el latin medieval, los florilegios latinos y los libros de emblemas.

Federation Internationale des Instituts d'Etudes Medievales TEXTES ET ETUDES DU MOYEN AGE, 67

LA BIBLIOTECA DI PIETRO CRINITO Manoscritti e libri a stampa della raccolta libraria di un umanista fiorentino

II Premio Internacional de Tesis Doctorales Fundaci6n Ana Maria Aldama Roy de Estudios Latinos

FEDERATION INTERNATIONALE DES INSTITUTS D'ETUDES MEDIEVALES

Presidents honoraires : L.E. BOYLE (t) (Biblioteca Apostolica Vaticana e Commissio Leonina, 1987-1999) L. HOLTZ (Institut de Recherche et d'Histoire des Textes, Paris, 1999-2003)

President: J. HAMESSE (Universite Catholique de Louvain, Louvain-la-Neuve) Vice-President : 0. MERISALO (University of Jyväskylä)

Secretaire : J. MEIRINHOS (Universidade do Porto)

Membres du Comite : 0. R. CONSTABLE (University ofNotre Dame)

G. DINKOVA BRUUN (Pontifical Institute of Mediaeval Studies,

Toronto) M. J. MuNOZ JIMENEZ (Universidad Complutense de Madrid) A. OLIVA (Commissio Leonina, Paris)

0. PECERE (Universita degli Studi di Cassino)

Federation Internationale des Instituts d'Etudes Medievales TEXTES ET ETUDES DU MOYEN AGE, 67

LA BIBLIOTECA DI PIETRO CRINITO MANOSCRITTI E LIBRI A STAMPA DELLA RACCOLTA LIBRARIA DI UN UMANISTA FIORENTINO

II Premio Internacional de Tesis Doctorales Fundaci6n Ana Maria Aldama Roy de Estudios Latinos

Michaelangiola MARCHIARO

Porto 2013

Le fotoriproduzioni contenute nel presente volume della Biblioteca Marucelliana, della Biblioteca Medicea Laurenziana, della Biblioteca Riccardiana e della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze sono pubblicate su concessione del Ministern per i Beni e le Attivita Culturali. Le fotoriproduzioni della Bayerische Staatsbibliothek sono pubblicate previa autorizzazione della Bayerische Staatsbibliothek. Di tutte le immagini e fatto divieto di ulteriore riproduzione o duplicazione con qualsiasi mezzo, anche parziale.

ISBN: 978-2-503-54949-1 All rights reserved. No part of this publication may be reproduced, stored in a retrieval system or transmitted, in any form or by any means, electronic, mechanical, photocopying, recording or otherwhise, without the prior permission of the publisher. © 2013 Federation Internationale des Instituts d'Etudes Medievales Federation Internationale des Instituts d'Etudes Medievales / Gabinete de Filosofia Medieval / Faculdade de Letras / P-4150-564 Porto.

INDICE INTRODUZIONE .................................................................................. 11 I. PIETRO CRINITO: NOTA BIOGRAFICA ...................................... 15 II. FORMAZIONE E CONSISTENZA DELLA BIBLIOTECA Dl PIETRO CRINITO ..... .. .. ... .. .. .. ..... .. .. .. ... .... .. ....... .. .. .. .. .. ..... .. .. ......... . 25 III. LA CULTURA GRAFICA DI PIETRO CRINITO ......................... 43 IV. CATALOGO ................................................................................... 71 V. MANOSCRITTI E INCUNABOLI SCARTATI ........................... 239 BIBLIOGRAFIA ................................................................................. 243 INDICI Manoscritti e incunaboli .................................................................. Autori anti chi, medievali e rinascimentali .. ....... .. .. .. .. .. ....... .. .. .... .. . Autori modemi ... .. .. .. ..... .. .. .............. .. ..... .. ......... .. ..... .. .. .. .. ..... .. .. ..... Nomi di persona ..............................................................................

275 279 283 287

TAVOLE ............................................................................................. 291

INTRODUZIONE

Questo libro e il frutto del progetto di rieerea realizzato nel eorso del dottorato in Storia e tradizione dei testi nel Medioevo e nel Rinascimento presso l'Universita degli Studi di Firenze. Seopo primo del lavoro eondotto e una rieognizione il piu possibile esaustiva degli autografi di Pietro Crinito (Firenze, 1474-1507) e dei suoi libri manoseritti e a stampa. A meta del N oveeento e in un reeente lavoro sono state nuovamente pubblieate due opere dell'umanista, il De honesta disciplina e i Pöematum libri 1, note solo attraverso edizioni del XVI seeolo2 , ehe hanno pennesso di mettere in luee ed approfondire la sua figura intellettuale e la sua attivita letteraria. La biblioteea privata del Crinito non e mai stata sottoposta ad indagini e a eomplessivi tentativi di rieostruzione; solo una parte della raeeolta libraria era eonoseiuta, in quanto in essa sono eonfluiti i materiali di lavoro e di studio di un piu importante umanista, Angelo Poliziano; il Crinito era dunque noto soprattutto per aver avuto il privilegio di ereditare e di eonservare parte delle earte del maestro. Partendo da una prima lista di volumi desumibili dagli studi riguardanti il Poliziano, e stata intrapresa un'indagine sistematiea per reperire gli autografi del Crinito e tutti i volumi manoseritti o a stampa ehe reeassero traeee della sua attivita o sue note di possesso ehe permettessero di rieostruire la raeeolta libraria ehe aeeompagno la vita intellettuale del Crinito. Questa rieerea si inserisee all'intemo di un'intensa stagione di studi su alcuni dei piu illustri intellettuali dell'eta laurenziana, sulle loro biblioteehe private e, in molti easi, sulle loro biblioteehe ideali, eioe sui libri effettivamente studiati3 . Questi lavori hanno visto il loro folgorante esordio eon la mostra eurata nel 1954 da Alessandro Perosa, in oeeasione

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Crinito, De honesta disciplina; Crinito, Pöemata. Per la lista delle edizioni si veda Crinito, Pöemata, pp. 297-303. 3 E' questa la proposta di lavoro di Augusto Campana, ehe nel suo contributo a proposito della biblioteca del Poliziano affermo l'importanza non solo della ricostruzione della sua biblioteca privata stricto iure, quanto di quella infinitamente piu estesa ehe comprendeva anche tutti i libri studiati, a prescindere dalla raccolta di appartenenza (CAMPANA, Contributi, pp. 175-176). 2

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MICHAELANGIOLA MARCHTARO

del Centenario dalla naseita del Poliziano, ehe ha permesso il reeupero di tanta parte della biblioteea dell'umanista4 in uno dei primi tentativi seientifiei di raeeogliere i suoi manoseritti autografi e quelli posseduti, le edizioni a stampa eon traeee del suo lavoro ma anehe i eodiei da lui utilizzati e testimonianze doeumentarie relative al Poliziano, alla sua attivita intellettuale e all'ambiente eulturale eui fu legato; questa prima rassegna, insieme alla generale rieognizione della Ma1er5, poeo posteriore, ha dato avvio a molti studi, legati alla figura di Perosa ed alcuni suoi allievi, eome Lueia Cesarini Martinelli, ehe hanno prodotto il reeupero, eedotieo ed esegetieo, delle prineipali apere del Poliziano, soprattutto delle apere latine e filologiehe 6 eontenute negli zibaldoni risultanti dall'aggregazione degli appunti manoseritti, degli excerpta, delle lezioni e delle eollazioni di mano dell'umanista o dei suoi familiares; ad esse si sono anehe aggiunte nuove identifieazioni di volumi eon traeee della lettura da parte di Crinito7 • Nella seia degli studi polizianei si sono inseriti altri lavori ehe hanno avuto per oggetto la figura intellettuale di altri umanisti, soprattutto fiorentini, e ehe hanno avviato rieognizioni simili a quelle effettuate per Poliziano: troviamo allora gli studi su Bartolomeo Fonzio eon l'analisi della sua biblioteea, dei manoseritti posseduti ed annotati aeeanto all'analisi dei testimoni autografi della sua produzione intellettuale e ai manoseritti legati al suo ambiente eulturale8 e quelli ehe esaminano la biblioteea e lo serittoio operante intomo alla figura di Marsilio Fieino e i eodiei da lui studiati 9 .

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Mostra del Poliziano. MAIER, Manuscrits. 6 Si vedano ad esempio Je edizioni del Commento inedito alle Selve di Stazio (a cura di Lucia Cesarini Martinelli) e del Commento inedito alle Satire di Persio (a cura di Lucia Cesarini Martinelli). Ovviamente va ricordata anche l'edizione della Centuria secunda dei Miscellanea a cura di Vittore Branca e Manlio Pastore Stocchi sulla base dell'autografo polizianeo (Venezia, Fondazione Cini, FGC 1), ehe ha arricchito notevolmente le conoscenze sull'umanista. 7 CESARINI MARTINELLI, Sesto Empirico; HUNT, Three new Jncunables; CESARINI MARTINELLI, Jncunabolo di Terenzio. 8 CAROTI - ZAMPONI, Scrittoio. 9 Marsilio Ficino e il ritorno di Platane; GENTILE, Scrittoio di Ficino; Marsilio Ficino e il ritorno di Ermete Trismegisto. 5

INTRODUZIONE

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Dal lavoro su Pietro Crinito e emersa una biblioteca privata di dimensioni modeste 10 per un totale di 34 volumi, per lo piu compositi, ehe contengono complessivamente 64 unita codicologiche e 23 edizioni a stampa. Dall'analisi della raccolta dei libri del Crinito, ehe non vuole essere un mero elenco dei titoli posseduti, emergono notizie biografiche, relazioni personali, interessi intellettuali; lo studio degli autografi ha permesso un'analisi diacronica della cultura grafica dell'umanista, influenzata dapprima dai modelli scolastici fiorentini ehe si rivelano piuttosto attardati rispetto alle tendenze grafiche presenti nello stesso periodo in Veneto e a Roma e ehe, in un secondo momento, aderisce ai modelli grafici praticati da eminenti esponenti del circolo culturale laurenziano. Ogni libro del Crinito e illustrato da una scheda catalografica ehe tiene conto delle singole unita codicologiche e mira, in casi di volumi compositi, a ricostruime i precedenti assetti. Ogni scheda si apre con l'indicazione degli autori e dei testi e prosegue con la descrizione codicologica (il piu possibile esaustiva per gli autografi del Crinito); segue poi un commento in cui si delinea la storia del volume o della singola unita e ehe mette in luce le note di lettura dell'umanista e l'uso ehe il Crinito fa nelle sue opere del testo descritto. Per tutti gli esemplari autografi e stata svolta una ricerca al fine di riconoscere l'antigrafo utilizzato o di stabilire la tradizione testuale di appartenenza. Nel lavoro di schedatura sono state riconosciuti interventi di mani finora non identificate (Bartolomeo Fonzio, Giovanni Pico della Mirandola e alcuni collaboratori di Angelo Poliziano). Completano la ricognizione due schede di manoscritti sicuramente estranei alla biblioteca di Pietro Crinito, ma ehe presentano alcuni marginalia ed interventi attribuibili alla sua mano, ed un elenco di nove volumi indicati erroneamente dalla tradizione come provenienti dalla biblioteca dell'umanista

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La consistenza esigua della biblioteca puo dipendere dalla possibilita ehe ebbe il Crinito di frequentare biblioteche pubbliche e private, dalla sua breve vita e dalle sue non larghissime sostanze.

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MICHAELANGIOLA MARCHIARO

Desidero innanzitutto ringraziare il prof. Stefano Zamponi ehe mi ha guidato con grande disponibilita lungo l'itinerario della ricerca e la prof.ssa Teresa De Robertis per i generosi consigli ehe mi ha fornito. La mia gratitudine alla Fundaci6n Ana Maria Aldama Roy de Estudios Latinos per avermi assegnato il II Premio Internacional de Tesis Doctorales, ehe mi ha permesso di approfondire e di pubblicare il mio lavoro. Colgo l' occasione per esprimere la mia gratitudine, inoltre, alla direzione e a tutto il personale della Biblioteca Marucelliana, della Biblioteca Medicea Laurenziana, della Biblioteca Nazionale Centrale e della Biblioteca Riccardiana di Firenze, della Biblioteca Apostolica Vaticana e della Bayerische Staatsbibliothek di Monaco ehe mi hanno accolto ed agevolato nel lavoro con profonda competenza e cortesia. Grazie anche agli amici Massimiliano Albanese, Giovanni Cascio, Irene Ceccherini, Coralba Colomba, Alessandro Daneloni, Giulia Sbraci e David Speranzi, per i preziosi suggerimenti. L'ultimo ringraziamento, infine, il piu personale e affettuoso, vorrei rivolgerlo ai miei genitori, ehe mi hanno sempre incoraggiata e sostenuta.

PIETRO CRINITO: NOTA BIOGRAFICA*

Pietro di Bartolomeo di Antonio Del Riccio Baldi, meglio noto come 2 Pietro Crinito 1, nella forma latinizzata del suo nome, nacque a Firenze il 22 maggio 1474 da Bartolomeo e Lisa di Beltramone Tosinghi. Primo 3 maestro del Crinito fu, almeno dal 1486, Paolo Sassi da Ronciglione l'insegnamento del quale e testimoniato dai fogli iniziali del manoscritto Biblioteca Riccardiana, Ricc. 2621 (scheda nr. 16) ehe contengono alcuni esercizi grammaticali; l' educazione del Crinito prosegui poi sotto U golino Verino4 sotto il quale realizzo i manoscritti della Biblioteca Riccardiana, Ricc. 2621 (scheda nr. 16) e Ricc. 915 (scheda nr. 15), e

* La presente nota biografica non intende sostituire la voce curata da Ricciardi nel Dizionario biografico degli ltaliani (RICCIARDI, Pietro Dei Riccio Baldi), ma arricchirla con notizie desunte soprattutto dallo studio dei libri dell'umanista. 1 Alcune sottoscrizioni autografe e alcune note di possesso ci fomiscono anche un appellativo, Proculus, ehe Crinito introdusse dopo il suo nome dopo il 1486, anno in cui si sottoscrive con il solo nome nel ms. Biblioteca Riccardiana, Ricc. 2621; ad occuparsi dell'interpretazione di questo cognomen fu per primo il Perosa ehe, dopo aver rifiutato la lettura paleograficamente inaccettabile di Parvulus di Bandini (cfr. BANDINI, Catalogus, vol. II, c. 325 e vol. III, c. 439-440), propose Ja lettura Proculus (cfr. PEROSA, Studi sulla formazione, p. 135). Il termine potrebbe essere interpretato sulla scorta di Festo (Festus, De verborum significatu, p. 251, 11. 14-17): Proculum inter cognomina eum dicunt, qui natus est patre peregrinante a patria procul. Proculos sunt qui credant ideo dictos, quia patribus senibus quasi procul progressis aetate nati sunt; il soprannome quindi potrebbe essere allusivo alle circostanze della nascita dell'umanista (in assenza di padre o nato da padre anziano). Almeno fino all'ottobre del 1496 (cfr. München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 755, f. 27v; scheda nr. 29) Crinito si defini Proculus; dopo tale data ebbe cura di eliminare il cognomen dalle note di possesso e dalle sottoscrizioni (nel ms. München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 748 e ancora visibile al f. 83r; scheda nr. 27). 2 Apparteneva al popolo di San Felice in Piazza, quartiere di S. Spirito. 3 Notizie su Paolo Sassi da Ronciglione, insegnante dei chierici di Santa Reparata, docente di grammatica allo Studio fiorentino dal 1480 al 1483 e maestro di Michele Verino e di Machiavelli, in VERDE, Studio fiorentino, II, pp. 534-535. 4 Per Ugolino Verino si veda LAZZARI, Verino; il Crinito stesso ricorda in una sottoscrizione del ms. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 39.40, f. 1OOr: Quod opus scripsi admodum puer, cum essem turn Ugolini ipsius auditor.

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MICHAELANGIOLA MARCHIARO

Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 90 sup. 85 (scheda nr. 4) e il Pluteo 39.40 (scheda nr. 2); contemporaneamente alla permanenza presso la scuola del Verino (almeno fino al settembre 1491, anno di copia di una sezione del Pluteo 39.40), entro in contatto con illustri esponenti del circolo laurenziano, probabilmente attraverso la frequentazione della biblioteca di San Marco prima e dello Studio fiorentino in un momento successivo 6 . II De honesta disciplina, una delle opere dell'umanista, testimonia alcune di queste frequentazioni: incontriamo Pico della Mirandola di cui ricorda la ricca biblioteca7 , qualche aneddoto 8 e soprattutto le conversazioni con protagonisti della cultura del tempo (alle quali molto spesso partecipo lo stesso Crinito, e non solo nella veste di uditore) 9 ; conobbe Lorenzo Lorenzi, meglio noto come Laurentius Laurentianus 10 come testimoniano i ricordi delle conversazioni con Pico

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Da smentire la notizia dell'originalita delle glosse marginali inserite nel Pluteo 90 sup. 8 (Crinito, De honesta disciplina, pp. 7-8): esse derivano dall'antigrafo utilizzato da Crinito, il ms. Biblioteca Medicea Laurenziana, San Marco 554 (cfr. MARCHIARO, Manoscritto di Sidonio, p. 284 ein questo volume la scheda nr. 5). 6 Si veda a tal proposito la nota paleografica nel capitolo III ehe evidenzia le influenze, in ambito grafico, esercitate sul Crinito da parte di esponenti della cultura laurenziana gia durante gli anni scolastici. 7 Ostendebat instructam atque copiosam bibliothecam, librisque affatim omnigenis refertam (cfr. De honesta disciplina, II, cap. 2) 8 Tra cui il tentativo (vano) di inviare ad Ermolao Barbara, morente a Roma, alcuni farmaci contro la peste (cfr. De honesta disciplina, I, cap. 7). 9 De honesta disciplina, II, cap. 2: Factum est ut Picum Mirandulam nuper audirem de philosophia docte atque egregie disserentem ... ;II, cap. 12: Nuper cum Pico diem consumpsi... ; III, cap. 2: Johannes Picus Mirandula meipsum Laurentianumque sua oratione quocunque vellet perducere ... ; V, cap. 1: Egimus nuper ego et Laurentianus cum Johanne Pico Mirandula ... ; VIII, cap. 3: Versatus sum nuper cum Johannes Pico Mirandula ... cum nuper de antiquis scriptoribus iudicium faceret„.; XIII, cap. 12: ... de qua re copiose (quam sit gravissimum crimen nimia in homine insolentia) atque eleganter Picus Mirandula mecum disseruit; XXV, cap. 3: ... quae a Pico nuper Mirandula audierim. 10 Professore di filosofia presso lo Studio fiorentino da! 1490 al 1494, di medicina teorica da! 1495 al 1496 e di medicina pratica da! 1496 al 1501; mori suicida nel 1502 come ricorda lo stesso Crinito (cfr. De honesta disciplina, III, cap. 9); per un quadro biografico recente si veda PALUMBO, Lorenzo Lorenzi.

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NOTA BIOGRAFICA

della Mirandola ed alcune sottoscnz10m m manoscritti autografi ; e probabile ehe il Crinito abbia avuto la possibilita di conoscere il Lorenzi dal tempo in cui questi fu precettore di Michele Verino, figlio di Ugolino 12 . Ma soprattutto pote conoscere e frequentare Angelo Poliziano sia in San Marco 13 sia presso lo Studio 14 , dal momento ehe Crinito lo definisce in alcuni ricordi preceptor; purtroppo Crinito non offre alcuna notlZla specifica a proposito di corsi seguiti sotto Poliziano: verosimilmente avrebbe potuto seguire i corsi ehe l'umanista tenne presso lo Studio tra il 1490 eil 1494 15 , ma purtroppo, oltre a non rimanere alcun ricordo nell'opera del Crinito, non resta alcun tipo di annotazione riconducibile al Poliziano neanche all'interno dei volumi della sua biblioteca 16 . Il Crinito si trattenne a Firenze, anche dopo il 1494, anno della morte di Pico e Poliziano ed anno della cacciata dei Medici in seguito alla discesa di Carlo VIII in Italia 17 ; da rifiutare e pertanto l'idea di un esilio volontario da Firenze 18 come dimostrano molte sottoscrizioni autografe relative agli anni successivi al 1494 ehe riportano quasi sempre 11

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De honesta disciplina, III, cap. 2 e V, cap. 1. Lorenzi fu precettore di Michele dal 1485 al 1487; alcune epistole di Michele Verino testimoniano il magistero de! Lorenzi (cfr. V ERDE, Studio fiorentino, III/2, pp. 677-679, 686, 690, 694, 695, 697-700, 702, 704, 706-712); in esse si fanno accenni agli argomenti di alcune lezioni (Aristotele ed Euclide) e il Lorenzi e definito mathematicus. 13 De honesta disciplina, II, cap. 9: Factum nuper est, ut ego et Politianus in Marciana bibliotheca Florentiae sederemus ... habitus sermo est de aetate et imperio Constantii principis ... ; III, cap. 15: Sermo habitus est in Marciana bibliotheca a Pico Mirandula et Politiano. 14 Cfr. München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 754, f. 268v e Clm 756, f. 50r (schede nr. 28 e 30). 15 VERDE, Studio fiorentino, IV/2, pp. 945-948, 1043, 1087, 1129. 16 Si veda a tal proposito l'inattesa assenza di note di origine polizianea all'interno dell'incunabolo di Svetonio (Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, E.2.12, scheda nr. 10). 17 Un capitolo de! De honesta disciplina rievoca il dolore e lo sconforto de! Crinito (libro XV, cap. 9) in seguito alla morte di Pico e Poliziano e alla situazione politica di Firenze: Sed enim litterae ipsae ac studia bonarum artium simul cum Jtaliae libertate coeperunt paulatim extingui. 18 Crinito, De honesta disciplina, pp. 13-14. 12

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MICHAELANGIOLA MARCHIARO

l'indicazione del luogo di copia: Firenze o la tenuta di campagna presso San Casciano Val di Pesa 19 • Dopo la morte del Poliziano, Crinito entro in possesso di diversi autografi del maestro; l'umanista riusci a recuperare vari excerpta, lezioni e collazioni di mano del Poliziano e dei suoifamiliares, ehe si occupo di riordinare dando loro, per quanto possibile 20 , una fattizia omogeneita. In quegli anni continuarono i rapporti di familiarita col Lorenzi come attestano alcune sottoscrizioni21 e un passo del De honesta disciplina (III, cap. 9) dalle quali apprendiamo ehe il Crinito intraprese lo studio della filosofia proprio sotto il Lorenzi e ehe segui alcuni corsi da lui impartiti su Aristotele e su lppocrate 22 • Proprio questa familiarita tra il Crinito ed il Lorenzi potrebbe aver permesso a quest'ultimo di entrare in possesso dei materiali polizianei di cui si approprio e di cui tento il plagio; singolare e infatti la copia simultanea del De re coquinaria di Apicio e di alcune opere mediche ad opera del Crinito (München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 756) edel Lorenzi (Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 663 7) da volumi appartenuti al Poliziano23 .

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Si vedano le sottoscrizioni del ms. München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 748 dove Crinito narra di un soggiomo in alcuni suoi possedimenti nei pressi San Casciano Val di Pesa; il Crinito cita, altre San Casciano, anche un Parthenium flumen, da identificare con il torrente Virginia ehe scorre alle pendici occidentali del Castello di Petrojo (cfr. REPETTI, Dizionario, IV, pp. 156-157), antico possedimento dei Lotteringhi, famiglia da cui i Dei Riccio discendevano. 20 Per il passaggio dei libri de! Poliziano al Crinito si veda il capitolo II sulla biblioteca di Pietro Crinito. 21 Si veda ad esempio il ms. München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 756, f. 108r: Petrus Crinitus Proculus [Proculus cancellato] MCCCCLXXXXV maiis die XI qua quidem die philosophis sacris initiari coepi antistite Laurentiano meo, viro precellentis eruditionis, quod nobis faelix faustumque sit. 22 De honesta disciplina, III, cap. 9: Quod etiam max Laurentiano Florentino contigit, cuius ego academiam aliquando accessi eiusque disciplinae auditor interfui, cum Aristotelis opera atque Hippocratis commentarios magna eruditione exponeret. 23 Per il plagio si veda CAMPANA, Contributi, pp. 205-208. Perosa (cfr. PEROSA, Codici di Galeno) ipotizza addirittura ehe anche Ja stampa degli Aphorismi di Ippocrate con il commento di Galeno, tradotti da! Lorenzi e pubblicati a Firenze una ventina di giomi dopo la morte di Poliziano (16 ottobre 1494; GW 12477), siano in realta un plagio da materiale polizianeo. Se davvero avvenne questo passaggio da! Crinito al Lorenzi, da parte di Crinito non vi fu alcuna intenzione

NOTA BIOGRAFICA

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11 Crinito intraprese la earriera di professore ma in maniera privata, privatim, eome afferma lui stesso24 : nel 1495 tenne un eorso su Quintiliano (almeno da aprile a giugno) 25 , nel 1499 affronto le Commedie di Plauto e le Elegie di Tibullo26 , nel 1500 fu la volta del De oratore di Cieerone27 . Ebbe come diseepolo Giovanni Ugolini 28 , almeno dal 1496 al 1503 29 , ehe avvio agli studia humanitatis e ehe fu legato al Crinito anehe

ingannevole; l 'umanista, infatti, oltre a dichiarare sempre la fonte da cui trasse le sue copie, lamento spesso le dispersioni e gli scempi della biblioteca del maestro e la scomparsa della Secunda Centuria (cfr. De honesta disciplina, XI, cap. 12: De hoc a Politiano relatum est in Secunda centuria, sed eius Commentarii magna ex parte ab his retinentur atque occultantur, qui meliores litteras et antiquitatem impudentissime contemnunt). Un contributo recente di Christina Savino rifiuta l'ipotesi de! plagio da parte di Lorenzi (cf. SAVINO, Traduzione latina). 24 Vano un tentativo nel 1498 quando si propose per il pubblico insegnamento (cfr. München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 748, f. 59v: Excerpsi hactenus ego Petrus Crinitus idibus februariis Florentiae quo tempore Marcellus a secretis Palatii jlorentini creatus. Ego vero meis subindignissimis laboribus cogitare coepi de professione publicae lectionis; quod alias dictum commodius. Die 15 februarii 1498). 25 Cfr. München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 756, f. 149v: Petrus Crinitus Proculus [Proculus cancellato] MCCCCLXXXXV aprilibus cum privatim Quintilianum interpretarer; sempre nel ms. Bayerische Staatsbibliothek München, Clm 756 al f. 199v: Perscripsi Aesopi has fabulas die 30 iunii 1495 cum Fabium privatim interpretarer et grecis operam magis quam latinis impenderem. Petrus Crinitus Proculus [Proculus cancellato] Florentiae. 26 Cfr. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 34.50 (f. 124v): Excerpsi ego Petrus Crinitus Florentiae nonis augusti 1499 quo tempore Plautinas fabulas, et Tibulli elegias privatim profitebar, audientibus nobilissimis Florentinis iuvenibus. 27 Cfr. München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 756 (f. 279r): Non libuit plures excerpere; non bonum tempus ludicris et nugis collocavi. Ego Petrus Crinitus Florentinus V nonas decembris MD quo tempore in ecclesia Spiritu Sancti Ciceronem De oratore repetebam, audientibus iuvenibus Florentinis nobilissimis. 28 Per l'umanista fiorentino Giovanni Ugolini (1478-1507) si veda ZANATO, Giovanni Ugolini. 29 Con Giovanni Ugolini condivise alcuni soggiomi di studio (cfr. München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 748, f. 64r: ... sum id tempore cum Ugolino iuxta oppidum Cassianum ... Die XXI aprilis 1496; f. 65r: ... die XXI aprilis 1496 cum Ugolino ruri iuxta oppidum Cassianum; f. 91 v: ... die 23 maii 1496 cum essem ad oppidum Cassianum cum Ugolino amico et in studiis, diis volentibus,

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MICHAELANGIOLA MARCHIARO

da vincoli di amicizia e dal tragico destino ehe li vide scomparire a tre mesi l'uno dall'altro. Il loro rapporto, oltre ehe da alcune sottoscrizioni del Crinito, e testimoniato anche da alcune lettere di Neri de' Nerli (Firenze, Biblioteca Moreniana, Fondo Moreni, 220) ehe testimoniano il magistero dell'Ugolini sotto il Crinito30 e la richiesta ehe l'Ugolini fece al Nerli per ottenere il Columellam ... per Angelum Politianum emendatum (ora Paris, Bibliotheque Nationale de France, Res. S.439), forse dietro consiglio del Crinito31 . Contemporaneamente all'esercizio dell'attivita di insegnante, euro l' edizione dell' opera omnia del Poliziano, edizione dapprima patrocinata da Gian Francesco Pico 32 come si evince da una sottoscrizione del Crinito e da una lettera sempre del Crinito del 1 aprile 1497 a Gian Francesco ehe accompagna l'invio dei manoscritti da mandare in stampa; l'impresa poi passo ad un secondo gruppo di redattori tra cui, sempre a fianco del Crinito, furono il Mainardi, il Sarti, Aldo Manuzio e Marin Sanudo 33 . Conobbe Bartolomeo Scala ehe pubblico due lettere del Crinito come introduttive alla Apologia contra vituperatores urbis Florentiae

nostris). Dall'Ugolini prese anche in prestito volumi: cfr. Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 34.50, f. 85r: Incidi in libellum in qua versiculi quidam inerant; adnotabo si qui excerpendi videbuntur ex libro Johannis Ugolini [segue una parola non restituibile] ad rem; die 14 ianuarii 1497, hora noctis 2, Florentiae. 30 In una lettera al Crinito del 1503 (Firenze, Biblioteca Moreniana, Fondo Moreni 220, f. 2lr): (Ugolinum) quem litteris familiariter instruis. A Neri de' Nerli Crinito consegno un epigramma del Marullo (Fondo Moreni 220, f. 26v): Bellum, elegans, scitumque epigramma Marulli de aura mentita Phileroim, Crinitus, amicus noster, ad me detulit; qua argumento, antiquo de marmore sumpto mirifice delectatus. L'epigramma, sulla base delle indicazioni, non appare tra quelli del Tarcaniota (cfr. Marullo, Carmina). 31 ZANATO, Giovanni Ugolini, pp. 68-70. 32 Come si evince da una sottoscrizione nel ms. München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 755 al f. 43v (Exscripsi ego Petrus Crinitus Florentinus, die 26 ianuarii 1497 Florentiae, qua tempore cum Ioanne Ferrariensi fueram, qui a secretis Mirandulani principis, et cum eo egeram de impressione librorum Politiani et dicatura ad Joannem Franciscum principem Mirandulanum) e da alcune lettere del Crinito a Giovan Francesco Pico (cfr. COTTON, Sarti e Poliziano, pp. 236-237). 33 Per la storia della genesi dell'edizione Aldina del 1498 si veda COTTON, Sarti e Poliziano, pp. 235-240.

NOTA BIOGRAFICA

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(1496; GW M40747)3 4 e, una volta divenuto frequentatore degli Orti Oricellari, ubi de honestis litteris optimisque disciplinis saepe et copiose agitur35 , strinse rapporti con Bemardo Rucellai3 6 , Francesco Cattani da Diacceto il N ero 37 (Lacetius Niger come lo ricorda lo stesso Crinito), Giovanni Corsi 38 e Giovanni Canacci39 • Ricorda un suo soggiomo a Venezia in un capitolo del De honesta 40 disciplina, dove ripropone un dialogo con alcuni medici veneziani ; a 41 Venezia pote leggere il Satyricon di Petronio insieme a Iohannes V enetus, da identificare probabilmente con Giovanni Lorenzi, bibliotecario della Vaticana fino al 1491 42 . Nel 1503 fu a Roma dove conobbe i principali letterati del tempo tra cui Tommaso Fusco, Lucio 'Fosforo' Fazzini, Bemardo Carafa, destinatari di alcuni componimenti nei Pöemata 43 . Del Crinito restano, altre ad alcune lettere, il De honesta disciplina, il De pöetis e i Pöemata: la prima, un'ampia raccolta enciclopedica in 25 libri, sulla scia dei Miscellanea polizianei44 , in cui sono elencate questioni varie per lo piU di natura filologica ed antiquaria45 , vide la luce nel 1504 presso Filippo Giunta. Ad essa segui, nel 1505, sempre presso Filippo Giunta, il De pöetis latinis, una breve storia della letteratura latina in 5

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Cfr. München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 755, f. 27v: Excripsi [sie] hactenus ego Petrus Crinitus Proculus [Proculus cancellato] pridie nonas octobris 1496 Florentiae in edibus qua tempore Petrus Caponius civis Florentinus, ut relatum, Pisis est interfectus. Ego vero in musarum sacris epistulam quoque ad Scalae nostri apologiam de urbe Florentia apposui quod me rogavit. 35 De honesta disciplina, II, cap. 14. 36 Jbid„ IV, cap. 9 e XXI, cap. 4. 37 Jbid., XI, cap. 12. 38 Jbid., X, cap. 12 e XI, cap. 12. 39 Ibid., I, cap. 16 e XXV, cap. 9. 40 Jbid., XXV, cap. 7 41 Jbid., IV, cap. 13. 42 CERESA, Giovanni Lorenzi. 43 Rispettivamente Pöemata, II, 9; II, 4, 8, 21; I, 22 e II, 6. 44 Definite "mortificanti imitazioni" in Poliziano, Miscellaneorum centuria secunda, p. 65. 45 II Crinito stesso descrive la raccolta nella dedica a Bemardo Carafa: multa in his comperies quae ad ius civile et pontificium faciunt, alia rursus quae ad institutiones veterum et humaniores disciiplinas pertinent.

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libri, in eui si sueeedono biografie di poeti latini da Livio Andronieo a Sidonio Apollinare. I Pöematum libri II infine, pubblieati postumi tra il 1507 eil 1509, raeeolgono 58 eomponimenti ehe prendono ispirazione da Orazio, Catullo e Stazio. Dalla lettura delle tre opere superstiti sembra ehe il Crinito abbia eomposto altre opere, ora perse, ehe non videro mai le stampe46 : tra esse un'opera dal titolo Bibliotheca47 , il De sacris theorematis 48 , i Parthenicorum sermonum et poematum libri49 e gli Epistolicarum responsionum libri50 ; alcune di esse sono addirittura annuneiate eome di imminente pubblieazione nella lettera di Benedetto Rieeardini a Seipione F orteguerri pubblieata nella eoronide dell' edizione del De honesta disciplina del 1504. Nel febbraio 1507, poehi mesi prima della morte, divenne professore di retoriea e poetiea presso lo Studio51 : mori il 5 luglio 1507 (Arehivio di Stato di Firenze, Obituari dell'Arte dei mediei e speziali, reg. 248, f. 19v: A di 5 luglio 1507, Piero di Bartolomeo d'Antonio de! Riccio Baldi recato in S. Felice in Piazza) in seguito ad una lunga malattia, rieordata dallo stesso Crinito nel eomponimento De sua aegritudine et imminienti obitu (Pöemata II, 34). Crinito non laseio eredi; dopo la sua seomparsa, i suoi volumi passarono a Benedetto Varehi 52 (forse attraverso il eenaeolo

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Probabilmente lasciate incompiute a causa della morte sopraggiunta anzitempo. Per la lista completa si veda Crinito, De honesta disciplina, p. 48. 47 Cfr. Firenze, Biblioteca Medieca Laurenziana, Pluteo 34.50, f. 76r: Scripsi ego Petrus Crinitus Proculus nonis ianuaris 1496, quo tempore conabar magna quaedam et X librorum myriades componere designavi. Sicut in ephemeride scriptum, ubi acta vitae nostrae; quamvis hoc idem feram in Bibliotheca (sie enim librum inscripsimus), in quo quicquid sub omni celi [sie] scriptum sit, contineri debetur. 48 De honesta disciplina, XIV, cap. 3: sed hoc totum commodius in sacris Theorematis explicavimus; XXIV, cap. 3: sed haec multo copiosius presequimur in nostris Theorematis. 49 Ricorda alcuni versi in De honesta disciplina, XXIV, cap. 1. 50 De honesta disciplina, VI, cap. 7: Sicut copiose in Epistolicis exposui; si trattava probabilmente di altre trattazioni brevi di vario argomento: XXIII, cap. l: de Fortunae viribus, honore et nominibus apud Romanis ... de quibus in Epistolicis scripsimus; XXIII, cap. 10: quod in Epistolicis diligenter disseruimus (sul filosofo Porfirio ). 51 Cfr. VERDE, Studio fiorentino, III/2, pp. 792. 52 SIEKIERA, Benedetto Varchi.

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NOTA BIOGRAFICA

53 degli Orti Oricellari cui il Varchi appartenne) e a Pier Vettori , e dopo di lui ai suoi eredi; in seguito alla morte di Francesco Vettori (1770), pronipote di Piero, e all'acquisto della biblioteca degli eredi Vettori (1778) da parte dell'Elettore Palatino Karl Theodor, anche i libri del 54 Crinito entrarono nella Biblioteca del Regno di Baviera , oggi Bayerische Staatsbibliotek di Monaco di Baviera.

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Piero Vettori. Per il passaggio dei volumi a Karl Theodor si veda Poliziano, pp. 96-97. 54

MüUREN,

ARNOLD,

Angela

FORMAZIONE E CONSISTENZA DELLA BIBLIOTECA DI PIETRO CRINITO

In assenza di inventari e di disposizioni testamentarie riguardanti la biblioteca di Pietro Crinito, la ricerca dei libri appartenuti all'umanista o con tracce del suo passaggio e stata svolta innanzitutto a partire dalle edizioni di due sue opere, il De honesta disciplina e i Pöematum libri 1, e dallo spoglio esaustivo della bibliografia su Angelo Poliziano e sul circolo laurenziano cui Crinito fu legato. E' stato poi effettuato lo spoglio dei cataloghi a stampa e digitali dei manoscritti e degli incunaboli delle principali biblioteche di conservazione in Europa e in America; per gli incunaboli, dove possibile, in relazione alla sede di conservazione e in relazione alla concreta fattibilita, lo spoglio dei cataloghi e stato accompagnato dalla consultazione diretta dei singoli volumi2 . Infine ripercorrendo le tracce della dispersione della biblioteca del Crinito, sono stati consultati tutti gli incunaboli appartenuti a Pier Vettori conservati presso la Bayerische Staatsbibliothek di Monaco 3 e tutti gli incunaboli e gli stampati entro il 1507 appartenuti a Benedetto Varchi conservati nelle sedi fiorentine 4 . Di seguito l'elenco dei volumi appartenuti all'umanista: 1. 2. 3. 4.

Cambridge, Harvard College Library, Houghton Library, Inc. 1473 Citta del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 3368 Firenze, Biblioteca Marucelliana, C.346 Firenze, Biblioteca Marucelliana, R.A.447

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Crinito, De honesta disciplina; Crinito, Pöemata. Sono stati esaminati, grazie alla cortese collaborazione del personale dipendente, tutti gli incunaboli della Biblioteca Riccardiana e della Biblioteca Marucelliana di Firenze, dai cui fondi sono emersi volumi appartenuti al Crinito sinora sconosciuti; per la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenz~ ho avuto la possibilita di consultare il catalogo degli incunaboli, in corso di pubblicazione, curato da Piero Scapecchi, ehe ringrazio per la disponibilita. 3 BSB-Ink. 4 SIEKIERA, Benedetto Varchi. 2

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5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34.

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Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 34.50 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 39.40 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 90 inf. 17 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 90 sup. 8 Firenze, Biblioteca N azionale Centrale, Magl. VII. l 087 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, A.3.21 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, B.R.97 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, C.4.35 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, E.2.12 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, K.6.77 Firenze, Biblioteca Riccardiana, Ricc. 121 Firenze, Biblioteca Riccardiana, Ricc. 382 Firenze, Biblioteca Riccardiana, Ricc. 786 Firenze, Biblioteca Riccardiana, Ricc. 915 Firenze, Biblioteca Riccardiana, Ricc. 2621 Firenze, Biblioteca Riccardiana, Ed. Rare 72 Firenze, Biblioteca Riccardiana, Ed. Rare 296 Firenze, Biblioteca Riccardiana, Ed. Rare 538 Firenze, Biblioteca Riccardiana, Ed. Rare 568 Firenze, Biblioteca Riccardiana, Ed. Rare 581 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 748 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 754 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 755 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 756 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 766 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 798 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 807 München, Bayerische Staatsbibliothek, Cod.graec. 182 München, Bayerische Staatsbibliothek, 2 Inc.c.a.467 Oxford, Bodleian Library, Bywater M.6.7

Non appartenuti al Crinito ma ehe presentano fogli di sua mano o postille marginali: 35. Citta del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Barb. lat. 2028 36. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, San Marco 554

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Non stupisce anzitutto la presenza di 23 edizioni a stampa (alcune di queste riunite sotto un'unica coperta) nella biblioteca personale del Crinito: gli umanisti furono grandi fruitori di volumi a stampa e talora, 5 proprio come nel caso di Crinito, promotori e curatori di edizioni • Sulla base di alcune sottoscrizioni in manoscritti autografi e dalla lettura delle tavole del contenuto ehe il Crinito era solito accludere all'inizio dei suoi libri possono essere attribuiti alla sua biblioteca, beuche non ci siano tracce materiali di essi, anche i seguenti testi: l'Iliade nella traduzione di Lorenzo Valla, ehe seguiva l' opera di Lorenzo Lorenzi nell'attuale incunabolo della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, A.3.21 (scheda nr. 8), uno stampato con testi agiografici come si evince dalla sottoscrizione del Crinito apposta al f. 130v del manoscritto München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 748 (scheda nr. 27), I'Egloga di Teodulo e dei Carmina con commento attribuiti a Giovanni Crisostomo sulla base della tavola del contenuto del manoscritto Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl.VII. l 087 (scheda nr. 6), la Summa astrologiae iudicialis di Giovanni di Eschenden (per cui si veda il codice München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 755, scheda nr. 29) ed infine un volume contenente il De astrologia di Guido Bonatti e il Libellus isagogicus di Alcabizio accompagnato dal commento di Giovanni di Sassonia, come dimostra un foglio, ora conservato nel manoscritto München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 748 (scheda nr. 27), ma proveniente da un volume ehe conteneva questi testi.

5 Si veda a tal proposito BIANCA, Libri a stampa, pp. 23-31; l'autrice fomisce i dettagli riguardo alla consistenza di molte biblioteche private di fine Quattrocento: per tutte le raccolte prese in esame e segnalata la forte presenza di volumi a stampa ehe raggiunge talora la meta dell'intera collezione.

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München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 748 (foglio sciolto) Sempre grazie ad alcune sottoscrizioni autografe contenenti notizie sui corsi tenuti da Crinito si possono attribuire alla biblioteca dell'umanista i seguenti testi: l'Institutio orataria di Quintiliano 6 , le Commedie di Plauto, le Elegie di Tibullo7 eil De oratore di Cicerone8. Una prima considerazione riguarda alcune assenze all'intemo del corpus di volumi finora individuati: manca qualunque tipo di autografo delle opere e delle lettere del Crinito. Probabilmente per il De honesta disciplina e il De pöetis latinis, opere elaborate sotto forma di schede autonome, struttura tipica delle adnotationes e delle lucubrationes tardoquattrocentesche, pubblicate nel 1504 e nel 1505, dopo un lavoro ehe abbraccio un arco temporale ampio 9 , Crinito si servi di fogli o fascicoli

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Cfr. München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 756, f. 199v: Perscripsi Aesopi has fabulas die 30 iunii 1495 cum Fabium privatim interpretarer ... (scheda nr. 30). 7 Cfr. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 34.50, f. 124v: Excerpsi ego Petrus Crinitus Florentiae nonis augusti 1499 quo tempore Plautinas fabulas, et Tibulli elegias privatim profitebar, audientibus nobilissimis Florentinis iuvenibus (scheda nr. 1). 8 Cfr. München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 756, f. 279v: Ego Petrus Crinitus Florentinus V nonas decembris MD quo tempore in ecclesia Spiritu Sancti Ciceronem De oratore repetebam, audientibus iuvenibus Florentinis nobilissimis. 9 Crinito elaboro alcune sezioni de! De honesta disciplina almeno dal 1495, come dimostra Ja nota al f. 80r del ms. München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 756 (MCCCC95 ianuariis. Petrus Crinitus Proculus [Proculus cancellato] quo tempore lucubrationum libros aliquot concinnabam„. ), e si dedico alla stesura di alcune biografie del De pöetis almeno fin dal 1496, come dimostra il manoscritto

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seiolti in modo da poter integrare agevolmente le notizie eon l'aggiunta di nuovi testi; probabilmente questo tipo di materiale di lavoro, aeereseiutosi nel eorso del tempo, e forse mai dotato di una legatura stabile fu inviato in tipografia dove, una volta utilizzato, ando disperso; le lettere verosimilmente eondivisero la stessa sorte. Un'altra assenza degna di nota e quella di manoseritti autografi dopo l'anno 1500 ehe potrebbe trovare una giustifieazione eon l'ipotesi dell'umanista impegnato esclusivamente nella stesura finale del De honesta disciplina e del De pöetis. Tomando inveee alla lista dei volumi reperiti, grazie alle sottoserizioni autografe ehe eontengono la data di traserizione, alla presenza o alla maneanza dell'appellativo Proculus nella formula della nota di possesso 10 , all'evoluzione della serittura nei manoseritti autografi e alla presenza di volumi a stampa datati o databili, e possibile ripereorrere parzialmente l' evoluzione della biblioteea dell 'umanista e seguire l'ingresso della maggior parte dei volumi. I primi manoseritti sono quelli realizzati dallo stesso Crinito exercitationis causa, nelle seuole di Paolo Sassi e di U golino Verino. Si tratta di due eodiei della Biblioteea Rieeardiana di Firenze, il Riee. 915 (II sezione; seheda nr. 15) eil Riee. 2621 (seheda nr. 16), esemplati quasi eontemporaneamente dal giovane Crinito in un periodo tra gli anni 1486 e 1490; i ff. 2r-39v del Riee. 2621 eontengono le esereitazioni seolastiehe del Crinito presso la seuola di Paolo Sassi (1486-1487); queste esereitazioni rientrano nella eategoria dei themata 11 , brevi frasi, talora in

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 34.50 dove, al f. 65r, Crinito scrive: Exscribebam Petrus Crinitus idibus decembris 1496 Florentiae, quo tempore pöetarum libros urgebam. 10 L'ultima occorrenza in una sottoscrizione dell'appellativo Proculus all'intemo del corpus e quella di f. 27v del ms. München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 755 ehe riporta la data 4 ottobre 1496; la prima occorrenza del nome privo dell'appellativo e del 13 novembre 1496 (cfr. München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 754, f. 268v; scheda nr. 28). 11 Si veda Rrzzo, Ricerche, pp. 136-13 7 con alcuni esempi di manoscritti contenenti tali esercizi. Si traducevano per lo piu lettere fittizie ma anche lettere reali (di autori antichi o coevi) al fine di poter apprendere a comporre in proprio; la scelta del genere epistolare era dettata dal fatto ehe le lettere erano giudicate piu facili perche appartenenti allo stile umile; un esempio illustre sono i Latini di Angelo Poliziano per Piero de' Medici (Poliziano, Latini).

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forma epistolare, da tradurre dal latino in volgare o dal volgare in latino, esemplificanti determinate regole e ripartite sotto diverse categorie grammaticali. Lo stesso tipo di componimenti ehe troviamo anche sotto il magistero di Ugolino Verino, l'insegnamento del quale e testimoniato dai ff. 44r-23lv del Ricc. 2621 e dalla II sezione del Ricc. 915 (ff. 37-208), latori dell'Epistolario di Ugolino e Michele Verino, intervallato da alcune epistole ciceroniane, nella versione latina (Ricc. 915) e nella versione volgare (Ricc. 2621) 12 ; i due codici furono realizzati contemporaneamente come dimostrano la successione delle filigrane e l'evoluzione della scrittura del Crinito. Sempre in ambito scolastico e sempre all'interno della scuola del Verino, da un esemplare di mano del maestro (Citta del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Barb. lat. 2028, scheda nr. 25), il Crinito realizzo il manoscritto della Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 39.40 (scheda nr. 2) con gli Epigrammi eil Paradysus del Verino. 11 primo manoscritto copiato al di fuori dell'ambito scolastico e legato alla frequentazione della biblioteca domenicana di San Marco, teatro di molte conversazioni rievocate nel De honesta disciplina tra Pico, Poliziano, Savonarola, Lorenzi e Crinito 13 ; si tratta del manoscritto laurenziano Pluteo 90 sup. 8 (scheda nr. 4), codice databile al 1491 sulla base della scrittura e delle filigrane, esemplato da un codice allora conservato nella biblioteca di San Marco (l'attuale Biblioteca Medicea Laurenziana, San Marco 554, scheda nr. 5), contenente le Epistole ed i Carmina di Sidonio Apollinare ed alcuni testi di carattere astrologico; la scelta di copiare le opere di Sidonio non sembra casuale, dal momento ehe poco tempo prima il Crinito aveva inserito dei versi sidoniani nel

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Non si tratta di mere traduzioni dal latino al volgare o viceversa; il volgare non e mai a servizio de! latino e presenta spesso sintassi e forme ehe si allontanano dalla versione latina; le due versioni sono state edite da S. MüRRONE, De epistolis ab discreto et excellentissimo pöeta Ugolino traditis, Tesi di dottorato, Universita di Firenze, 2010. 13 De honesta disciplina, II, cap. 9: Factum nuper est, ut ego et Politianus in Marciana bibliotheca Florentiae sederemus, cumque alii non indocti viri adessent „.; III, cap. 2: Nuper autem consedimus in Marciana academia apud Hieronymum Savonarolam; III, cap. 15: Sermo habitus est in Marciana bibliotheca a Pico Mirandula et Politiano de quibusdam hereticis „.; VIII, cap. 3: Haec mecum Mirandula in Marciana bibliotheca Florentiae disseruit.

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manoseritto autografo degli Epigrammi di Verino (Citta del Vatieano, Biblioteea Apostoliea Vatieana, Barb. lat. 2028). Il Pluteo 90 sup. 8, interamente di mano di Crinito, e rieeo di notabilia, inseriti in piu tempi, ehe testimoniano una lettura eoeva alla realizzazione del manoseritto e ehe si protrae anehe negli anni sueeessivi; una lettura 'eontinua' ehe pero non ha un riseontro eon riprese sidoniane (molto rare) nelle opere del Crinito e ehe, talora, non derivano nemmeno dal Pluteo 90 sup. 8 (si veda a tal proposito la seheda nr. 4) 14 • Databili agli anni 1493-1494 sono due sezioni del Riee. 915, entrambi di mano di Crinito. La I sezione eontiene il III libro degli Epigrammi del Marullo ehe si presenta, nella prima fase di eopia, privo degli epigrammi eontro Poliziano (In Ecnomum) 15 ; la III sezione, inveee, reea una selezione di eomponimenti poetiei del Campano, di Guarino, di Calderini, del Quarquagli ehe talora si presentano in forme redazionali 'preparatorie' tali da far pensare ad una eireolazione ristretta di questi materiali, probabilmente eoneessi dagli stessi autori. Sempre a questi anni risalgono i primi aequisti di volumi a stampa tra i quali le Vitae XII Caesarum di Svetonio aeeompagnate dal eommento di Filippo Beroaldo (seheda nr. 10), le Antiquitates di Dionigi d' Alieamasso e le Historiae de imperio post Marcum di Erodiano nella traduzione latina eurata da Poliziano (seheda nr. 9) ehe mostrano il forte interesse del Crinito per la storia romana, dall'eta areaiea fino al periodo tardo-imperiale; i volumi presentano notabilia attribuibili agli anni 1493-1494 ed interventi sueeessivi, segno di una eostante lettura e eonsultazione di questi testi (soprattutto Svetonio) ehe si riflettera in molti eapitoli del De honesta disciplina 16 ; per l'ineunabolo di Svetonio pero oeeorre osservare ehe nessuno dei passi evidenziati o aeeompagnati da notabilia trovano diretto riseontro nel De honesta disciplina eosi eome l'emendamento della

Forse la scarsa ripresa dell'opera sidoniana e legata ad un giudizio di Pico della Mirandola di cui e testimone il Crinito nel De honesta disciplina (VIII, cap. 3): l'umanista ricorda una sua conversazione con Pico a proposito dei tre livelli di stile nella letteratura latina e riporta un giudizio di Pico: De Gallicis ingeniis non loquendum, ut de Cassiodoro, Apollinar ... quorum commentariis aspiciendi sunt, non probandi. 15 Crinito aggiungera in un secondo momento gli epigrammi contro Poliziano. 16 Moltissimi i capitoli dedicati a personaggi della Roma antica e ad avvenimenti della storia romana. 14

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depravata vox svetoniana, argomento del cap. 6 del XVII libro non e segnalato nel volume in suo possesso, anzi il termine e proposto a margine nella versione scorretta (si veda il commento alla scheda nr. 12). I due incunaboli di Dionigi ed Erodiano, riuniti per volere del Crinito in un unico volume, come dimostra la numerazione continua, sembrano celare, al di la di un interesse per i testi, latori di notizie antiquarie e storiche, anche un lavoro preparatorio per un nuovo assetto di stampa come dimostrerebbero le continue correzioni dei marginalia a stampa e l'inserimento di nuovi. Altri due stampati, riuniti sempre per volere del Crinito sotto un'unica coperta, furono acquistati prima del 1496: si tratta delle Satyrae di Giovenale e Persio (scheda nr. 23), ehe presentano notabilia e qualche correzione effettuata nel testo sulla base dei commenti ehe corredavano i testi o correzioni di banali errori di stampa; ho riscontrato solo un caso di correzione non dipendente dal commento o non riconducibile ad un errore di stampa: nel testo di Giovenale a c. h6r (Satyra VI, v. 46) Crinito corregge la lezione mediam in nimiam, senza purtroppo lasciare alcuna indicazione sulla fonte da lui consultata. Probabilmente un acquisto avvenuto in vista delle lezioni ehe il Crinito tenne in forma privata (prima del 1496) e l'attuale Magl.VIl.1087 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, manoscritto composito, allestito nella forma attuale dallo stesso Crinito, ehe presenta alcuni degli auctores maiores e minores della tradizione scolastica medievale ed umanistica: tra i cosiddetti auctores maiores abbiamo le Epistole di Orazio e tra i minores l'Achilleide di Stazio, l'Egloga di Teodulo, la Vita scholastica di Bonvesin de la Riva e l'Ilias latina; l'interesse ehe il Crinito dimostra per questa selezione di autori, legati soprattutto alla tradizione scolastica medievale, conferma ehe gli auctores minores non erano spariti del tutto dalla scuola umanistica 17 ; sempre legati all'ambito scolastico, in vista di lezioni, ma realizzati negli anni successivi (tra il 1496 e il 1500) sono le copie delle Fabulae di Esopo e gli estratti delle Fabulae di Aviano nel manoscritto München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 756 e il De diversitate fortunae di Arrigo da Settimello, giudicato ineptus et plane britannicus (Pluteo 34.50, f. 120r).

17 Per gli autori letti nelle scuole si veda BLACK, Humanism and Education, pp. 173 e sgg.

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Aneora, prima del 1496 troviamo i trattati zoologici di Aristotele (seheda nr. 18), la eui lettura forse gli fu suggerita da Lorenzo Lorenzi ehe il Crinito rieorda nel De honesta disciplina: Quod etiam mox Laurentiano Florentino contigit, cuius ego academiam aliquando accessi eiusque disciplinae auditor interfui, cum Aristotelis opera atque Hippocratis commentarios magna eruditione exponeret (III, eap. 9). Sempre al Lorenzi e legato un rieordo datato maggio 1495 (Clm 756, f. 108r): Petrus Crinitus Proculus [Proculus eaneellato] MCCCCLXXXXV maiis die XI qua quidem die philosophis sacris initiari coepi antistite Laurentiano meo viro precellentis eruditionis quod nobis faelix faustumque sit. Al rapporto eon il Lorenzi possiamo attribuire l'aequisto dei testi seientifiei di Dioseoride e Nieandro (seheda nr. 17), l'ineunabolo eon le opere di Nieeforo Blemmide, Galeno, Aristotele, Rasis unito all'opera del Lorenzi In librum Aristotelis De elocutione (seheda nr. 8) e trattati filosofiei quali il De anima di Alessandro d'Afrodisia (seheda nr. 20)18. Ma l'ineremento piu signifieativo al patrimonio bibliografieo del Crinito avvenne in seguito all'ingresso di alcuni volumi del Poliziano, dopo la sua morte avvenuta il 28 settembre del 1494. II Poliziano non aveva laseiato disposizioni testamentarie; i libri dopo la sua seomparsa furono in parte dispersi o trafugati ed in parte eonfiseati 19 : del 28 ottobre 1495 e il verbale di sequestro di alcuni libri del Poliziano, eompilato da Giano Lasearis (per eui si veda PICCOLOMINI, Medicea privata, 106-108), ehe elenea 35 volumi, di materia filosofiea e mediea, rinvenuti tra i libri dell'umanista ma ehe in realta appartenevano alla Medieea privata20 e ehe si trovavano in easa del Poliziano ehe li aveva ottenuti in prestito. La dispersione della biblioteea e testimoniata da alcune note all'intemo di

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Sicuramente derivo da! Lorenzi la particolare attenzione per argomenti di natura medica e per la nomenclatura medica, in latino e in greco (si veda ad esempio De honesta disciplina, IV, cap. 8; VII, cap. 13; XI, cap. 13; XVII, cap. 16; XXV cap. 1; XXV, cap. 7). 19 Si veda a tal proposito MAIER, Manuscrits, pp. 5-10 e Poliziano, Miscellaneorum centuria secunda, pp. 65-68. 20 All'intemo di questo elenco, solo un volume descritto come Quaedam recollecta a domino Angela Politiano in pueritia sua, in papyro, in latino, et ligata simul in quadam cartha membrana, 31 apparteneva alla biblioteca personale dell'umanista (cfr. MAIER, Manuscrits, p. 6).

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manoscritti della Biblioteca di San Marco 21 e da testimonianze del Crinito, di Aldo Manuzio e di Pier Vettori. Famose sono le due missive del Crinito ad Alessandro Sarti ehe, fino al 1961, anno del ritrovamento del manoscritto autografo della Centuria secunda del Poliziano (oggi Venezia, Biblioteca della Fondazione Giorgio Cini, FGC 1), hanno rappresentato la piu importante testimonianza indiretta della Centuria secunda22 ; nelle due lettere il Crinito, durante il suo lavoro di reperimento e preparazione del materiale manoscritto per l'edizione delle opere del Poliziano, lamenta le dispersioni dei volumi e sopratutto i tentativi di plagio delle apere dell'umanista23 . Aldo Manuzio nella prefazione dell'edizione del 1498 scrive: ... prodiissent et illa in publicum profutura hominibus, quae (ut audio) quidam Florentiae occultant, ut edant pro suis, sed stulte quidem. Infine Pier Vettori in una lettera a Fulvio Orsini del marzo 1567: Messer Angela Politiano haveva in que' tempi . .. malte gran commodita di avere buoni libri . .. Ma alla morte sua eglino andarono in mille mani, et chi n 'hebbe uno e chi un altro; de quali se ne rivende qua/eh 'uno alcuna volta a questi librai, et a me ne e venuto alle mani tre o quattro, come dire Quintiliano, il Terentio

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Note apposte nei eodiei Firenze, Biblioteea Medieea Laurenziana, Pluteo 35.29, San Mareo 303 e San Mareo 314 e in un ineunabolo di Ovidio (Oxford, Bodleian Library, Auet. P.II.2); i volumi furono reeuperati in data 19 gennaio 1497 a eompenso dei eodiei di San Mareo ehe erano in possesso del Poliziano e ehe si perdettero dopo la sua morte (efr. Firenze, Biblioteea Medieea Laurenziana, San Mareo 303 f. lr: Liber ... habitus in compensatione librorum quos sibi commodatus Angelus Politianus perdidit; Firenze, Biblioteea Medieea Laurenziana, Pluteo 35.29, f. Illv: Liber ... habitus ... pro libris quos sibi ab eodem conventu commodatos Angelus Politianus amisit seu qui in morte Angeli Politiani amissi sunt). 22 Le lettere, del 15 marzo e del 1 aprile 1497, pubblieate per la prima volta nell'editio prineeps dell'Opera ornnia del Poliziano del 1498 (Epistole, XII, 21 e 22) sono state pubblieate e eommentate nell'edizione della Centuria secunda (Poliziano, Miscellaneorum centuria, pp. 59-68); un altro studio approfondito (sulla loro reale attendibilita) e quello di Lo MONACO, Prehistory, pp. 52-70. 23 Si veda anehe a tal proposito il De honesta disciplina, XI, eap. 12 dove Crinito affronta la questione del signifieato del termine sororiantes: De hoc a Politiano relatum est in Secunda centuria, sed eius Commentarii magna ex parte ab his retinentur atque occultantur, qui meliores litteras et antiquitatem impudentissime contemnunt.

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rivisto con quel di mons.re Bembo, il Suetonio, et non so ehe altro (DE NOLHAC, Correspondance, 99-100).

Ad eccezione di due incunaboli, gli attuali Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, B.R.97 (scheda nr. 7) e München, Bayerische Staatsbibliothek, 2° Inc.c.a. 467 (scheda nr. 35), il materiale di Poliziano passato al Crinito 24 si presentava nella forma di quademi e fogli sciolti, per lo piu autografi, contenenti appunti relativi agli anni dell'insegnamento universitario, estratti da vari autori ed appunti di studio 25 ; il Crinito si preoccupo, nel corso degli anni, di riordinare tutto il materiale ehe era riuscito a procurarsi, come dimostrano le tavole del contenuto apposte all'inizio degli zibaldoni e la numerazione di sua mano; il riordino del materiale polizianeo avvenne sulla base dell'argomento o, piu banalmente, in base al formato dei fogli, talora rispettando la facies originale (si veda per esempio il codice München, Bayerische Staatsbibliothek Cod.graec. 182, scheda nr. 34), talora sconvolgendo l'ordine dei fogli 26 , talora cercando di riordinare i fogli senza successo come si puo verificare nella III sezione (ff. 59-126) del

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Si tratta, oltre ai due incunaboli, dei seguenti manoscritti: München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 748, Clm 755, Clm 756, Clm 766, Clm 798, Clm 807 e Cod.graec. 182. Questo gruppo di volumi presenta Ja nota di possesso nella forma Petri Criniti et amicorum, senza l'appellativo Proculus, ehe permette di datare Ja lettura eil riordinamento di questo materiale dopo il 1496. 25 II rapporto tra Poliziano e Crinito e stato probabilmente sopravvalutato (ANGELERI, Poliziano e Crinito, pp. 119-129): sicuramente Crinito conobbe il Poliziano ed ebbe modo di incontrarlo e conversare con lui (presso lo Studio e presso Ja biblioteca di San Marco); ma insospettisce ehe Crinito non sia mai citato nell'epistolario de! Poliziano e ehe non lo si ritrovi tra i familiares dell'umanista (Pier Matteo Uberti, Iacopo Modesti, Francesco Pucci, Lorenzo Ciatti ad esempio ), Je cui mani si avvicendano con quelle de! maestro in molti manoscritti autografi; non ho poi trovato alcuna traccia dell'insegnamento de! Poliziano nei volumi de! Crinito; il caso piu singolare e l'incunabolo di Svetonio (scheda nr. 10), privo di appunti di origine polizianea (Poliziano nel 1490-1491 aveva tenuto un corso su Svetonio presso lo Studio fiorentino); ancora, l'influenza di Poliziano sul Crinito per alcuni cambiamenti nella scrittura e posteriore Ja morte dell'umanista e puo essere quindi messa in relazione all'uso dei suoi antigrafi piuttosto ehe ad una sua influenza diretta. 26 Ordine ehe, anche se mutato, avrebbe potuto ricreare sulla base della numerazione de! Poliziano (si veda il manoscritto München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 798, scheda nr. 32).

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manoscritto München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 755, talora spostando, in base all'argomento, alcuni fogli di mano di Poliziano all'intemo di materiale di sua mano (si veda la V sezione del codice München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 748). Molto probabilmente il Crinito entro in possesso anche di altri fogli e volumi del maestro come dimostrano gli apografi desunti da materiale polizianeo, esemplati negli anni 1495-1496; e probabilmente i materiali da cui trasse copia furono i primi ad essere consultati ed utilizzati per essere poi ceduti ad altri. Purtroppo non ho trovato alcun riferimento esplicito, nell'opera di Crinito o nei suoi volumi, al momento del passaggio dei libri di Poliziano e alla modalita di tali acquisizioni; ma analizzando i manoscritti autografi del Crinito, la prima traccia ehe riconduce con certezza all'uso di materiale proveniente da Poliziano edel marzo 1495, momento in cui Crinito copio il De re coquinaria di Apicio ab exemplari Angeli Politiani preceptoris quem ipse diligentissime emendaverat cum codice alio Nicoli Perotti tum et aliis (München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 756, f. 50r). Ma prima di copiare Apicio, nel gennaio 1495 Crinito copio i testi degli agrimensori ehe derivavano dalla tradizione testuale del laurenziano Pluteo 29.32, manoscritto ehe aveva suscitato l'interesse del Poliziano e da cui l'umanista probabilmente trasse o fece trarre copia27 ; copia ehe potrebbe essere passata al Crinito ehe, per la prima volta, tra i suoi autografi, introduce l'uso delle abbreviazioni insulare per est e per enim, utilizzate da Poliziano e dalla sua cerchia28 • Sempre grazie all'analisi paleografica possono essere considerati coevi alla copia di Apicio i trattati di ginecologia della I sezione del Clm 756 ehe presentano l'abbreviazione insulare per est e il modo di segnalare gli excerpta alla maniera di

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Poliziano nella seconda lettera del I libro delle Epistolae scrive a Piero di Lorenzo de' Medici a proposito delle origini di Firenze dimostrando di conoscere il codice: quod ego aud Iulium Frontinum reperio ... in libro de agrorum mensuris quem tu librum habes, Petre Medices, vetustissimum; per l'utilizzo del codice da parte di Poliziano si veda RUBINSTEIN, Origini di Firenze, pp. 105-107. 28 Non si puo far derivare l'uso di questo tipo di abbreviazione dalla visione diretta del manoscritto oggi Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 29.32 ehe non presenta mai questo segno abbreviativo; inoltre alcune varianti testuali e l'impossibilita di una sua consultazione del Pluteo 29.32 obbligano a credere all'esistenza di un testimone intermedio (si veda la scheda nr. 30).

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Poliziano (due linee parallele alla fine di ciascun passo)2 9 . Seguono, tra il marzo e l'aprile del 1495, i Panegyrici latini e, a maggio, i trattati retorici di Fortunaziano ed Agostino ehe recano sempre l'uso delle due abbreviazioni di origine insulare (si veda ad esempio il f. 133r del codice Clm 756). Nel gennaio del 1496 il Crinito inserira la g di tradizione antiquaria (f. 72v del codice Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 34.50), tipica del Poliziano, e nel febbraio dello stesso anno l'uso del cp per la sequenza ph (f. 29v del manoscritto München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 755). Nel 1496 novembre e la copia delle considerazioni di Poliziano In Adnotationes Beroaldi e di alcuni appunti di mano di Poliziano datati 1489 il cui originale e andato perduto (IV sezione del manoscritto München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 754). Contemporaneamente all'utilizzo, allo studio e al riordino del materiale di Poliziano30 , Crinito continuo a copiare la poesia latina di autori coevi, apere talora caratterizzate dalla particolarita di essere testimoni unici di redazioni precedenti la definitiva: databile al 1496 e la copia di parte dell' Urania e dei Meteorum libri del Pontano (II sezione del codice Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 34.50); nel dicembre del 1496 da uno stesso manoscritto (l'attuale manoscritto Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 91 sup. 43) realizza la copia dei Carmina di Giano Pannonio, dell'Angelinetum del Marrasio e di altri Carmina del Beccadelli, del Porcellio e di altri autori, offrendo una diversa sistemazione di tali componimenti rispetto all'antigrafo, quasi a voler creare delle sezioni poetiche autonome (uso di diversi fascicoli e riunione dei Carmina di uno stesso autore ehe si presentavano divisi (si vedano le sezioni IV e VI del lamenziano Pluteo 34.50). Sempre

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Questi testi medici derivano dalla tradizione manoscritta del laurenziano Pluteo 73.1, altro codice consultato e studiato da Poliziano da cui deriva la collazione ehe Pier Matteo Uberti fece per conto di Poliziano su un esemplare di Celso a stampa. Anche in questo caso per la copia di Crinito occorre postulare l'esistenza di un apografo derivato dal Pluteo 73.l (si veda la scheda nr. 30). 30 Accanto al riordino del materiale di Poliziano, Crinito si dedico anche al riordino dei suoi materiali autografi come dimostrano le tavole del contenuto apposte all'inizio dei suoi zibaldoni (cfr. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 34.50 e München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 748 ad esempio), frutto di un processo di selezione del suo materiale e di nuovi ordinamenti.

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nell'ambito della poesia poehi anni dopo incrementera le sue raceolte poetiche con l'acquisto di stampati con le opere del Marullo, del Pontano, del Filelfo, poeti molto ripresi nei Pöematum libri. Tra il 1496 eil 1498 si nota un'intensa attivita di eopia sulla base di eodici ottenuti in prestito dalla biblioteca di San Marco: le Decretali dello pseudo Isidoro Mercatore (dal manoseritto Firenze, Biblioteca Nazionale centrale, Conv. Soppr. J.III.18 ehe il Crinito ei informa essere seritto litteris vetustissimis )31 , il De excidio Hierosolymitano dello pseudo Egesippo dal manoseritto Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, San Marco 508 32 , la collezione di epistole di vari autori (tra cui Paolino da Nola e lo pseudo Ignazio di Antioehia) da un eodice di San Mareo deperdito 33 e, probabilmente dal manoscritto Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, San Mareo 190 (ora privo di tale testo ma testimoniato dal catalogo della biblioteca), il testo del De minutiis di Albaldo. Altri manoscritti gli furono concessi in prestito da privati: da Andrea Martelli ottenne il codice eon il commento virgiliano di Tiberio Donato (si veda la scheda nr. 29), da Cosimo Sassetti il manoscritto con Aratore, A viano, Persio e Beda (si veda la seheda nr. 30), da Carlo Benini trasse gli excerpta di Arrigo da Settimello e da Giovanni Ugolini i Carmina di Antonio Beeeadelli (sezioni II e VII del Pluteo 34.50). Altri aequisti successivi al 1496 per la presenza della nota di possesso priva dell'appellativo Proculus e per la serittura dei notabilia ehe si presenta assimilata a quella del Poliziano sono: una particolare raccolta epistolare del Petrarca (seheda nr. 3), gli Scriptores illustres linguae latinae di Sicco Polenton, uno dei modelli per il De pöetis34 (seheda nr. 12), i Dialogi contra Pelagianos di Girolamo (scheda nr. 13), una raeeolta di lettere della cancelleria fiorentina (scheda nr. 14), le prolusioni ai corsi

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I sezione del ms. München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 748. II sezione del ms. München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 748. 33 III sezione del ms. München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 748. 34 Poche le annotazioni all'intemo del volume ehe trovano riscontro nelle trattazioni del Crinito: la notizia annotata a margine de! f. 22v del manoscritto Firenze, Biblioteca Riccardiana, Ricc. 121 (Ovidius pöeta, Livius historicus eodem anno peribant) e riportata nel cap. 46 del De pöetis; nel cap. 57, nella biografia di Lucano, Crinito ricorda l' epigrafe marmorea dedicata al poeta presso la basilica di San Paolo a Roma, probabilmente rifacendosi al testo di Sicco; nel codice Firenze, Biblioteca Riccardiana, Ricc. 121, al f. 37r, l'umanista annota: ellogium de Lucano. 32

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universitari di Bartolomeo Fonzio e del Beroaldo (schede nr. 11 e 19) e una collezione degli epistolografi greci (scheda nr. 36)35 • Da questa rapida rassegna si evince un profondo e continuo interesse per il genere epistolare e per la poesia di autori contemporanei e una volonta di possedere alcuni testi fondamentali per reperire notizie storiche, scientifiche e giuridiche (e forse non e un caso ehe questi siano i tre principali argomenti affrontati nei diversi capitoli del De honesta disciplina) ed altri testi per un uso scolastico; altri acquisti poi sono da attribuire alle influenze dei personaggi ehe gli furono accanto (come ad esempio il Lorenzi). Singolare e la presenza di autori ehe il Crinito critica aspramente come Antonio da Rho 36 , Tiberio Claudio Donato definito non enim omnino doctus, Aviano parum cretus, doctus et diligens 37 ed altri autori la copia della cui opera e giudicata una perdita di tempo 38 . All'intemo dei volumi superstiti, quello ehe stupisce e lo scarso utilizzo dei testi per la stesura delle sue lucubrationes almeno a giudicare dai segni di lettura; l'unico volume ehe rappresenta un'eccezione e l'incunabolo, proveniente dalla biblioteca del Poliziano, con il De legibus e il De natura deorum di Cicerone (scheda nr. 35), ricco di interventi marginali del Crinito; quasi tutti i notabilia trovano corrispondenza nel De honesta disciplina, cosi come le correzioni del testo ciceroniano di mano del Poliziano ehe aveva collazionato alcuni testi all'intemo del suo volume a stampa sulla base di un manoscritto di San Marco (l 'attuale Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, San Marco 257). I volumi del Crinito non presentano mai tracce di note di studio o di collazione39 ; tutti gli interventi sono limitati alla trascrizione di termini rari desunti dal testo, all'annotazione di nomi di personaggi, di luoghi, di eventi, di proverbia.

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Tutti questi volumi presentano rari notabilia. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 34.50 (f. 109v): r$}.o~. Tandem exscripsi versus turpissimos hominis impudentissimi et puduit, sed scripsi in eius contumeliam. 37 Cfr. München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 756, f. 200v. 38 Come accade in molti capitoli dei testi medici di argomento ginecologico (München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 756) e per alcuni poeti copiati nel codice della Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 34.50. 39 Le uniche varianti, frutto di collazione, presenti nei manoscritti di sua mano sono quelle copiate dai suoi antigrafi. 36

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Sicuramente Crinito si servi, per la stesura delle sue apere, di biblioteche fiorentine come quella di San Marco (quae Florentiae admodum nobilis est), da cui ottenne anche in prestito dei volumi40 , quella di San Salvatore a Settimo e quella della Badia Fiorentina come e attestato da alcune sottoscrizioni41 e da alcuni capitoli del De honesta disciplina 42 . E molto probabilmente in queste sedi consulto gli auctores e i testi di cui fa esplicita menzione nelle sue apere: la Naturalis historia di Plinio43 , le biografie imperiali degli Scriptores historiae augustae, Orazio, modello indiscusso per i Pöemata, Tertulliano, Agostino, Macrobio44 , il lessico Suda45 ( citato spessissimo nel De honesta disciplina a conferma di quanto afferma Crinito con la nota formulare: ut Suida in collectaneis), Gellio, Ammiano Marcellino, Eusebio. Ampio fu poi l'uso dei grammatici come Asconio Pediano, Varrone, Pesto (ehe possedeva, parzialmente, nella copia del Poliziano, oggi BAV, Vat. lat. 3368; scheda nr. 26) e dei poeti arcaici come Accio, Ennio e Pacuvio46 ; proprio ad essi il Crinito si rivolge per spiegare alcuni termini: molto spesso l'etimologia e il significato di una parola sono illustrati alla luce

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N ella biblioteca di San Marco utilizzo l 'antiquissimum codicem, latore del De re rustica di Varrone, per emendare l'incipit del testo varroniano (si veda il cap. 7 del libro XVIII del De honesta disciplina); la lezione del codice, ora perduto, e recuperabile sulla base di un suo apografo (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 51.4). 41 Nella VI sezione del manoscritto München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 748 Crinito ricorda di aver consultato un codex perantiqus della Badia Fiorentina da cui trasse estratti. 42 Da un pervetusto codice ... ex bibliotheca Septimiana (cfr. De honesta disciplina, XVII, cap. 1) trasse alcuni versi sugli inventori dell'alfabeto. 43 Vir in considerandis atque cognoscendis naturae viribus praecipue accuratus (De honesta disciplina, VIII, cap. 12). 44 Crinito possedeva i Saturnalia di Macrobio, in forma di estratti, di mano di Poliziano (München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 798); il testo non contiene alcun notabile di Crinito nonostante Macrobio sia una fonte molto citata. 45 Accompagnato da notabilia di mano di Crinito nel manoscritto München, Bayerische Staatsbibliothek, Cod.graec. 182, di mano di Poliziano (scheda nr. 34). 46 Prediletti dal Crinito e quasi assenti in Poliziano.

FORMAZIONE E CONSISTENZA DELLA BIBLIOTECA

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dell'uso ehe di essa fanno i vari auctores 47 e talora i veteres auctores fomiscono le basi su cui costruisce alcune correzioni48 .

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Si veda ad esempio, nel De honesta disciplina, Ja spiegazione dei termini indigitare (I, cap. 18) ex multis auctoribus, scimpodium (II, cap. 3) ex veterum auctoritate, tricones (XXIV, cap. 15) e muginari (XVIII, cap. 5) apud veteres. 48 Ne! De honesta disciplina, XVIII, cap. 2, Crinito corregge, in un verso virgiliano, Ja lezione aquae in aquai grazie alle testimonianze di Servio e Comuto.

LA CULTURA GRAFICA DI PIETRO CRINITO

I manoscritti autografi di Pietro Crinito abbracciano un arco temporale dal 1486 al 1500, un periodo breve ma significativo dal momento ehe permettono di analizzare l'evoluzione della scrittura dell'umanista dagli anni scolastici fino alla prima maturita. Le forme grafiche adottate dal Crinito rientrano in quelle della tradizione corsiva umanistica dell'ultimo quarto del XV secolo 1 : una scrittura eseguita con una penna a punta sottile ehe presenta un divario marcato tra corpo delle lettere e le aste discendenti ed ascendenti e con alcune lettere tipiche della tradizione corsiva: la a di forma semplificata, le lettere f ed s ehe scendono sotto il rigo, l'uso di s tonda in fine di parola. Negli autografi dell'umanista si possono distinguere due esiti grafici, ehe, pur appartenendo al medesimo sistema (quello della corsiva umanistica appunto ), divergono tra di loro a seconda della rapidita di esecuzione, piu lenta o piu veloce. L'apprendimento grafico del giovane Crinito puo essere esaminato e seguito attraverso quattro manoscritti, il Ricc. 2621 (scheda nr. 16) eil Ricc. 915 (scheda nr. 15) della Biblioteca Riccardiana di Firenze e il Pluteo 39.40 (scheda nr. 2) e il Pluteo 90 sup. 8 (scheda nr. 4) della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, realizzati durante gli anni in cui l'umanista frequento la scuola di Paolo Sassi da Ronciglione e quella di U golino Verino (1486-1491) ed inizio ad avere i primi contatti con gli esponenti di rilievo della cultura laurenziana, come Angela Poliziano, Giovanni Pico della Mirandola e Lorenzo Lorenzi. 1 ff. 2r-39v del Ricc. 2621, i primi in ordine di tempo, sono stati vergati presso la scuola di Paolo Sassi prima maestro dell'umanista; il manoscritto al f. 1r riporta la nota di possesso del giovane Pietro: Hie liber est mei Petri Bartolomei de Ricciis anno Domini MCCCCLXXXVI; la data del 1486 puo essere

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Per un quadro del panorama grafico in ltalia nella seconda meta de! XV secolo: CASAMASSIMA, Literulae latinae e ZAMPONI, Scrittura umanistica, pp. 481484.

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assunta eome data di inizio della eopia dei fogli 2 . 1 ff. 44r-231 v aeeolgono inveee i testi eopiati sotto il magistero di Ugolino Verino e sono eoineidenti eronologieamente eon la II sezione (ff. 37-208) dell'altro manoseritto rieeardiano, il Riee. 915, di eui rappresentano la versione volgare3 . Propria l'analisi della serittura all'intemo di questi due manoseritti permette di apprezzare l' evoluzione grafiea del Crinito ehe risente dapprima dell' edueazione seolastiea per aderire sueeessivamente e gradualmente a modelli grafiei suggeriti, al di fuori dell' ambito seolastieo, da alti esponenti della cultura fiorentina e dalla lettura dei manoscritti conservati nelle biblioteehe fiorentine del tempo; da forme grafiehe sempliei e tradizionali, il Crinito adottera dapprima una serittura eorsiva piuttosto ealligrafiea, ehe si arrieehira nel eorso del tempo di alcune varianti di lettera ehe poi saranno abbandonate in

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All'intemo di questi quattro codici il Crinito offre, al termine di molte sezioni, alcune indicazioni cronologiche ehe purtroppo non possono essere quasi mai assunte come date di trascrizione; si tratta, nella maggior parte dei casi, di aggiunte posteriori ehe non si rivelano attendibili se non addirittura palesemente erronee: si veda ad esempio il Ricc. 915 ehe, nella I sezione, al f. 13r riporta Ja data, ovviamente impossibile, MCCCC43 (in questo caso e palese l'omissione di un numerale, L), nella II sezione, al f. 37v, presenta l'indicazione inverosimile MCCCC811 (nel 1482 Crinito aveva solo 8 anni) ed infine, nella III sezione, al f. 254r ha Ja data MCCCC91; impossibile anche quest'ultima indicazione cronologica ehe accompagna un componimento poetico per Ja nascita di Lorenzo di Piero de' Medici avvenuta il 9 settembre 1492. Verosimili sono solamente Je date apposte in corso d'opera come quella di f. lr del Ricc. 2621 e quella di f. 81 v de! Pluteo 39.40, date ehe, in seguito, il Crinito tento di cancellare e di correggere, probabilmente nel momento in cui, in una fase di revisione e di ordinamento dei fascicoli, appose alcune sottoscrizioni, forse affidandosi alla memoria o con il reale intento di retrodatare i suoi primi manoscritti autografi. La tendenza de! Crinito a retrodatare i suoi manoscritti autografi e stata messa gia in evidenza da Perosa (cfr. Studi sulla formazione, pp. 134-136) e da Bausi (cfr. Verino, Epigrammi, pp. 152-155). 3 Che Crinito abbia realizzato contemporaneamente i due manoscritti lo dimostrano Ja sequenza identica delle filigrane, il numero di fogli per fascicoli e, soprattutto, Ja scrittura ehe procede parallelamente con l'introduzione di nuovi elementi grafici.

LA CULTURA GRAFICA DI PIETRO CRINITO

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funzione della realizzazione di una corsiva molto veloce4 . Si analizzano di seguito le testimonianze autografe relative agli anni 1486-1487 (Ricc. 2621, ff. 2r-39v; figg. 1-3).

fig. 1 - Firenze, Biblioteca Riccardiana, Ricc. 2621, f. 4r

fig. 2 - Firenze Biblioteca Riccardiana, Ricc. 2621, f. 6v

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Gli esiti della scrittura piu rapida rasentano l'illeggibilita; Rand giudico la mano del Crinito "abominable'', Mommsen "schwer zu lesen" (RAND, Virgil's Birthplace, p. 129).

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fig. 3 - Firenze, Biblioteea Rieeardiana, Riee. 2621, f. 18r

La serittura si presenta talora ineerta e male allineata. Le aste sia diseendenti ehe aseendenti sono piuttosto pronuneiate; le lettere dotate di aste aseendenti (b, d, h, l) presentano talora un trattino di attaeeo da sinistra verso destra, le aste diseendenti (/, p, q, s) sono per lo piu sempliei, raramente provviste di ritoeehi verso sinistra5 . La lettera a si presenta per lo piu nella forma semplifieata (fig. 4), tipiea della tradizione eorsiva, di norma realizzata in un tempo solo; nella eatena grafiea, a seeonda della forma della lettera ehe preeede, puo essere legata dall'alto (t, s) oppure dal basso (d, i, h); posteriormente lega dal basso mediante il prolungamento della virgula di staeeo; in

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Le aste discendenti presenteranno il ritocco verso sinistra quasi costantemente a partire da! f. 24r.

LA CULTURA GRAFICA DI PIETRO CRINITO

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posizione finale talora l'ultimo tratto si presenta sospeso rispetto alla base di serittura (fig. 5).

fig. 4 La lettera d si presenta nella variante dritta e nella variante eon oeehiello, traeeiato eon movimento destrogiro; in alcuni easi (piuttosto rari) si presenta eon l' asta aseendente dotata di un trattino di attaeeo da sinistra verso destra. 1 tre tratti eostitutivi della lettera e sono traeeiati in due tempi (fig. 6) e l'ultimo tratto e prolungato in orizzontale al fine di legare eon la lettera sueeessiva; in posizione finale, e prolungato verso l'alto a seopo meramente deeorativo (fig. 7). E' presente anehe l' e traeeiata in un tempo solo seeondo una forma simile ad un 8 ehe permette di legare a destra e a sinistra (fig. 8)6.

fig.8

La lettera h presenta l 'ultimo tratto, prolungato sotto la linea di serittura, ehe piega a sinistra; nel eompendio ch(e) l'asta della lettera e tagliata da un tratto orizzontale, ondulato alle estremita (fig. 9); nelle soluzioni piu veloei dello stesso eompendio, questo tratto e realizzato di seguito al tratto di h diseendente sotto il rigo, ehe ritoma verso l'alto eon movimento destrogiro (fig. 10); nella eatena grafiea la lettera h lega dal basso eon la lettera sueeessiva attraverso il prolungamento del tratto diseendente verso destra (figg. 11-12); questo modo di legare non sara mai abbandonato dal Crinito.

La stessa variante di lettera e presente negli autografi di Bartolomeo Fonzio (cfr. CAROTI - ZAMPONI, Scrittoio, p. 26 e tav . II). 6

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---~ fig.9

La lettera g e tracciata con due occhielli separati da un trattino piuttosto allungato sotto il rigo (fig. 13); talora presenta l'occhiello inferiore aperto (fig. 14); Crinito utilizza anche la variante corsiva, in un tempo solo, ehe nella forma e nell' esecuzione e identica alla cosiddetta g ad alambicco della mercantesca (fig. 15).

-

La lettera i, sempre provvista di segno diacritico, e realizzata, in posizione finale, con una forma allungata sotto la base di scrittura, talora con un ritocco versa sinistra. I1 segno diacritico sara sempre presente sulla lettera i; in queste prime esperienze grafiche il segno e posto al di sopra della lettera i, negli esempi successivi si presentera posposto alla i.

LA CULTURA GRAFICA DI PIETRO CRINITO

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La lettera s e di forma sempre dritta e nella eatena grafiea lega dall'alto (ad esempio eon le lettere a, o e nella classiea legatura eon la 7 lettera t); talora si presenta eon l'asta diseendente raddoppiata . La lettera z e realizzata eon la c 'eedigliata' (fig. 16) o eon la forma minuseola (la eosiddetta forma a tre) (fig. 17).

La eongiunzione et si presenta sempre eome sueeessione di e e t legati (fig. 18); uniea eeeezione al f. 32v dove, per la prima volta, eompare in legatura (fig. 19).

Molto raro l'uso di abbreviazioni; se presente, la p tagliata da un trattino orizzontale parallelo al rigo di serittura vale p(er) e p(r) 8; la nasale e realizzata eon il titulus (eon tratto piu o meno ondulato) ehe si presenta talora realizzato in legatura eon la lettera ehe preeede (fig. 20) e eon quella ehe segue, in legatura dall'alto (fig. 21).

fig.20

7

II Ricc. 2621 ospita testi in volgare: manca la lettera s desunta dall'alfabeto maiuscolo, ehe, come variante di posizione, inizia a comparire dapprima solo in posizione finale nel Ricc. 915 e successivamente anche all'intemo della parola grafica. 8 Rari i casi in cui il segno per il compendio per p(r) e tracciato nella forma ehe sara utilizzata poi per p(ro) ; per un esempio di questa realizzazione si veda fig. 3, riga 3: p(r)eceptore.

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Saranno analizzati qui di seguito i primi fogli della sezione ehe ospita l'epistolario veriniano del Ricc. 915 (II sezione, ff. 37-208; fig. 22) e i corrispondenti fogli del Ricc. 2621 (ff. 44r-231 v; fig. 23). Essi presentano le stesse caratteristiche analizzate in precedenza con alcune introduzioni di nuove varianti di lettera. Con il procedere della copia la scrittura si fa piu equilibrata, piu calligrafica e piu allineata; le aste ascendenti (b, h, l) continuano a presentare un trattino di attacco da sinistra a destra, le aste discendenti (j, p, q, s) sono semplici o piegano verso sinistra, talora chiudendo ad occhiello.

fig. 22 - Firenze, Biblioteca Riccardiana, Ricc. 915, f. 40r

LA CULTURA GRAFICA DI PIETRO CRINITO

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fig. 23 - Firenze, Biblioteea Rieeardiana, Riee. 2621, f. 72r La d e sempre realizzata nella forma dritta e in quella provvista di oeehiello; eompare pero in questa sezione anehe una variante eon asta piu o meno inclinata ehe non sembra assimilabile ad una ripresa di modelli oneiali (fig. 24).

J

. fig. 24

Come nella sezione preeedente, la g e realizzata sia nella forma provvista di due oeehielli autonomi uniti da un tratto variamente prolungato, da destra verso sinistra o in vertieale, sia nella forma desunta dalla tradizione mereantesea (eome variante di posizione, utilizzata ad inizio di parola o davanti alla liquida l, ehe permette la legatura dall'alto

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eon le lettere ehe seguono) sia nella forma eon l'oeehiello inferiore aperto; aeeanto a queste tre figurae, Crinito impiega una g ehe lega eon la lettera sueeessiva piegando il tratto diseendente verso destra e quindi risalendo verso l'alto (f. 39v; fig. 25); da segnalare anehe ehe questa legatura puo generare una forma di g eon oeehiello aperto verso destra (fig. 26).

fig.25 La m, sein posizione finale, presenta l'ultimo tratto desinente verso il basso eon un ripiegamento a sinistra (fig. 27).

La lettera s eontinua ad essere realizzata nella variante dritta ehe non lega o ehe lega dall'alto; aeeanto ad essa eompare las maiuseola, eome variante di posizione, in fine di parola grafiea. II dittongo ae e espresso mediante e eaudata (rarissimi i easi di ae in nesso ). Inizia a eomparire piu frequentemente la earatteristiea legatura et, sovramodulata e spostata verso il basso rispetto alle altre lettere 9 (fig. 28). La legatura et e realizzata tradizionalmente dall'alto (fig. 29).

9

La legatura per Ja congiunzione compare per la prima volta al f. Slr de! Ricc. 915 e al f. 32v nel Ricc. 2621; una presenza ehe, dapprima in concorrenza con Ja forma sciolta, diventera poi esclusiva.

LA CULTURA GRAFICA DI PIETRO CRINITO

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fig. 28 Tra le abbreviazioni si segnalano il titulus, identieo per la nasale e per le eontrazioni, ehe talora lega eon la lettera ehe preeede e eon quella ehe segue, e il segno abbreviativo per con/com (fig. 30); i modi per realizzare p(er) e p(ro) si differenziano; eompare l'uso del eompendio r(um) (fig. 31); talora si riseontra l'uso del segno 'per - (us) finale sopra l'ultima lettera della parola .

...----... '"i~ ----od-1 :;

fig. 30

fig. 31

fig. 32 - Firenze, Biblioteea Rieeardiana, Riee. 915, f. 200r

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La serittura dei due manoseritti testimonia inoltre, eon il proeedere della eopia, primi episodi di imitazione e di assunzione dei modelli grafiei desunti al di fuori dell'ambito seolastieo; inizia a delinearsi una serittura rieea di earatteri distintivi; eompaiono dapprima alcuni areaismi grafiei eome la C e la Q maiuseola in funzione di minuseole. I fogli finali della seeonda sezione del Riee. 915 (figg. 32-33), quelli finali del Riee. 2621 e i manoseritti della Biblioteea Medieea Laurenziana, Pluteo 39.40 (datato 1491) e Pluteo 90 sup. 8 (fig. 34) rappresentano l'esito finale di una "metamorfosi" grafiea eon le seguenti novita: l'inserimento della a oneiale, di grande modulo dapprima utilizzata in posizione iniziale e poi anehe in posizione finale (eon il prolungamento della virgula di staeeo), la A eapitale senza traversa, la C della tradizione antiquaria (alla greea) ehe raeehiude al suo intemo la lettera seguente, la e esemplata in forma di epsilon greea utilizzata sia eome maiuseola ehe eome minuseola ehe lega dal basso, in entrambe le realizzazioni, eon la lettera ehe segue, la Q maiuseola in funzione di minuseola il eui ultimo tratto abbraeeia alcune lettere sueeessive, la T, realizzata in un solo tempo, di tradizione greea in funzione di minuseola; altre lettere sono poi desunte dall'alfabeto maiuseolo ed usate eome minuseole.

fig. 33 - Firenze, Biblioteea Rieeardiana, Riee. 915, f. 199r

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fig. 34 - Firenze, Biblioteea Medieea Laurenziana, Pluteo 90 sup. 8, f. l 50v Le aste vertieali si presentano, oltre ehe nelle forme deseritte preeedentemente, anehe eon il tratto aseendente ehe ripiega verso destra; le aste diseendenti eontinuano ad essere sempliei o desinenti a sinistra. Una variante earatteristiea e quella in eui lag presenta due oeehielli separati, di eui quello inferiore, sehiaeeiato, sporge a destra parallelo al rigo di serittura; le due sezioni sono eollegate da un trattino inclinato da destra verso sinistra (fig. 35). In un'altra variante la forma della lettera e semplifieata, eon la sezione inferiore traeeiata in un tempo solo ehe risale verso l'alto per legare eon la lettera sueeessiva. Seompaiono le varianti osservate nei primi fogli della seeonda sezione del Riee. 915, quella della tradizione mereantesea (fig. 15) e quella ehe proeedeva piegando il tratto diseendente verso destra per risalire verso l'alto (figg. 25-26).

fig.35

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L'ultimo tratto della m, prima quasi esclusivamente versa il bassa, inverte la direzione e si presenta desinente versa l'alto 10 (fig. 36).

- - - - - fig. 36 La z si presenta nella forma maiuscola ehe si arresta sul rigo di scrittura (fig. 37).

- - - - - fig. 37 Continua ad essere usato l' et in legatura e il suo uso si amplia anche all'intemo della parola grafica. Nella legatura et l'incontro tra l'ultimo tratto di c e il prima di t e realizzato in forma di ricciolo (fig. 38).

Il titulus piu o meno ondulato, altre l'assenza di una nasale, indica anche una contrazione (fig. 39); la contrazione e anche segnalata da un segno simile ad un ricciolo. Il titulus se seguito dalla lettera t si presenta legato dall'alto ad essa, creando una forma di T alla greca.

fig.39 Talora sono presenti le abbreviazioni per q(ui) (fig. 40), p(er) (fig. 41) e p(ro) (fig. 42) e -us finale (fig. 43); q(ue) finale si presenta abbreviato (fig. 44).

10

La variante della m con !'ultimo tratto discendente non scomparira de! tutto .

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fig. 43

fig.40

„/.

'fig. 44

Le maiuscole, infine, presentano la E di forma onciale (accanto a quella di tradizione capitale e a quella a forma di epsilon greca), la 1 tagliata nel mezzo da un trattino orizzontale, la P spesso con un tratto inferiore orizzontale ehe corre sulla linea di scrittura, la Q ehe termina con un tratto ricurvo a destra ehe comprende le lettere successive (uguale alla variante utilizzata come minuscola). Malte delle introduzioni grafiche descritte sono caratteristiche desunte dalla tradizione antiquaria ehe dalla meta del Quattrocento venne diffondendosi dal Veneto; non sembra possibile ehe il Crinito abbia assunto tali abitudini grafiche alla scuola del Verino dal momento ehe dall'analisi dei manoscritti autografi del maestro non si evidenziano mai tali recuperi 11 . Tutte queste caratteristiche sono invece presenti nelle realizzazioni grafiche della maggior parte degli illustri esponenti della cultura laurenziana come Poliziano 12 , Marsilio Ficino e i suoi copisti 13 ,

11

Si vedano Je riproduzioni della scrittura di U golino Verino in DE MARINIS PEROSA, Nuovi documenti, tav. 10 e FORTUNA - LUNGHETTI, Autografi, tav. LXIX e Verino, Epigrammi, tav. II. 12 Elementi comuni: T alla greca, Ja C maiuscola e Ja e a forma di epsilon; per Ja scrittura di Poliziano si veda SUPINO, Scrittura di Poliziano. 13 Ad esempio Luca Fabiani e Sebastiano Salvini con cui condivide l'uso della C sovramodulata ehe ospita al suo intemo Ja lettera successiva, della Q maiuscola il cui ultimo tratto abbraccia alcune lettere successive, della e in forma di epsilon, Ja a onciale di grande modulo; per Je caratteristiche grafiche dello "scrittoio" de! Ficino si veda GENTILE, Scrittoio di Ficino.

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Pico 14 , Lorenzo Lorenzi 15 , personaggi con i quali il Crinito inizio ad avere contatti proprio in quegli anni grazie alla frequentazione dello Studio fiorentino e dell'Accademia Marciana, cosi come era chiamata la biblioteca di San Marco a Firenze 16 •

Gli anni 1492-1494 ci restituiscono alcuni esempi della scrittura piu calligrafica del Crinito (si veda ad esempio la III sezione del codice della Biblioteca Riccardiana, Ricc. 915 con le stesse caratteristiche degli autografi appena descritti, fig. 45) e, contemporaneamente, i primi esempi della manus velox dell'umanista precedenti all'influenza diretta degli autografi del Poliziano e alla conseguente adesione a tale modello grafico; in questi ultimi si riscontra una forte semplificazione delle varianti di lettera finora utilizzate.

14

Pico utilizza correntemente la T alla greca e la C sovramodulata (cfr. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, San Marco 554, f. lr; Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Il.III.48, f. 107r). 15 In Lorenzi e presente la C sovramodulata (cfr. Citta de! Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 6637, ff. lr-39r). 16 Giovanni U golini, allievo ed amico del Crinito, presentera, nella sua elegante scrittura, la a di tradizione onciale e la C maiuscola (cfr. Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl.VII.684).

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fig. 45 - Firenze, Biblioteca Riccardiana, Ricc. 915, f. 254r

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La corsiva realizzata piu velocemente e presente nella I sezione del Ricc. 915 (datata gennaio 1493) (fig. 46) e in alcuni interventi all'intemo di volumi a stampa come l'incunabolo di Svetonio (Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, E.2.12, scheda nr. 10; fig. 47) o quelli di Persio e Giovenale (Firenze, Biblioteca Marucelliana, R.A.447, scheda nr. 23).

fig. 46 - Firenze, Biblioteca Riccardiana, Ricc. 915, f. 8r

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fig. 47 - Firenze, Biblioteea Nazionale Centrale, E.2.12, f. Ilv Permangono alcuni earatteri distintivi, funzionali innanzitutto alla realizzazione di legature e a eriteri di leggibilita, quali la a oneiale eome variante di posizione, la e in forma di epsilon ehe permette di legare dal basso, la i dalla forma allungata in posizione finale, la T alla greea. Si riseontra una forte semplifieazione della materia grafiea: seompare la g eon i due oeehielli separati a vantaggio esclusivo della variante eorsiva, la d e traeeiata solo nella forma dritta; permane la e a forma di 8 ehe si disartieola in una forma aneora piu semplifieata aperta, realizzata in un tempo solo (fig. 48).

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Alcune lettere sono tracciate eon ductus innovato, funzionale alla legatura 17 : la p talora e traeeiata dal bassa, in un tempo solo, eon l'inversione dei tratti costitutivi, e lega dall'alto (fig. 49); la b ehe prima non originava legature, ehiudendo l'oeehiello, lega ora eon la lettera seguente tramite 1' oechiello aperto ehe termina con una piceola protesi grafiea (fig. 50).

. fig. 50 Da questo momento e possibile riseontrare la legatura et realizzata dal bassa in eui la lettera c e traeeiata in un tempo solo eon il seeondo tratto eseguito in eontinuita eon il prima (fig. 51).

La forma di et in legatura si semplifiea (fig. 52).

fig.52

17

Permangono ovviamente le legature utilizzate finora come il titulus ehe lega con la lettera seguente.

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Sono usate correntemente le abbreviazioni per q(uae), q(ui), q(uod) e p(er) in cui la lineetta dei compendi lega con la lettera successiva (fig. 53); p(re) e scritto con il segno abbreviativo ehe, partendo dal tratto finale di p e andando verso l'alto, permette di legare con la lettera successiva (fig. 54).

Nel compedio r(um) il segno per il compendio all'ultimo tratto della r (fig. 55). I

e tracciato di seguito



r-"f,..P ( ._,...,

1

.

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 34.50, f. 114v

CATALOGO

VII. ff. 120-125

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1499 agosto 5, Firenze

De diversitate fortunae et philosophiae consolatione (f. 120r), estratti GUALTIERO DI CHÄTILLON, Alexandreis (ff. 120v-124v), estratti

ARRIGO DA SETTIMELLO,

ff. 6; bianchi i ff. 121r-v, 125r-v; numerazione autografa da 416 a 422 (secondo cui l'attuale f. 121 va collocato dopo il f. 124) con salto da 419 a 422 (caduti i ff. 420 e 421 ); 16 ; filigrana del tipo cloche non assimilabile a quelle repertoriate; 285 x 218; assente lo specchio rigato; la ripartizione approssimativa dello schema di impaginazione e: 12 [265] 8 x 50 [168] 0, rr. 0/11. 32 variabili (f. 123r). Mano di Crinito. Alf. 120r: Explicit Henrici liber qui Samariensis materiam miseram quam fuit arte sequens. Perlegi Henricum, in quo apere tempus perditum, quod carmen ineptum et plane britannicum, ex libro Carli Benini. Al f. 124v: Excerpsi ego Petrus Crinitus Florentiae nonis augusti 1499 quo tempore Plautinas fabulas, et Tibulli elegias privatim profitebar, audientibus nobilissimis Florentinis iuvenibus. Dopo l'argomento del libro I dell'Alexandreis: Pauca excribam: non nimium temporem [sie] in his teram.

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 34.50, f. 124v

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2

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 39.40 Composito. Cart.; ff. IV, 143 (138), IV; numerazione modema ehe eomputa 1OOa- lOOe einque fogli dopo il nr. 100; in-folio; 273 x 212. Legatura medieea eon eatena e eartellino. 11 manoseritto si eompone di 4 sezioni: I (ff. 1-1 OOe) UGOLINO VERINO, Epigrammata e Paradysus II (ff. 101-120) MAFFEO VEGIO, Astyanax e Vellum Aureum III (ff. 121-134) MAFFEO VEGIO, Distieha IV (ff. 135-138) MATTEO RONTO, Esametra La sezione I e autografa di Pietro Crinito. 11 manoseritto, assemblato da Pietro Crinito era, seeondo il progetto originario dell'umanista, unito all'attuale manoseritto Firenze, Biblioteea Medieea Laurenziana, Pluteo 34.50 eome dimostra la tavola del eontenuto apposta all'inizio del Pluteo 34.50 ehe elenea anehe le opere presenti nel Pluteo 39.40. Al Crinito si deve la eopia della sezione I ehe ospita le opere del Verino, la eartulazione, talora doppia, dell' intero manoseritto (136-331, eon alcuni salti) e l'apposizione dei titoli eorrenti su eiaseun foglio. I faseieoli ehe formano oggi il Pluteo 39.40 erano eolloeati al eentro del Pluteo 34.50 (seheda 1), del quale dividevano l'attuale IV sezione dalla V, eome si deduee dalla eartulazione e dalla numerazione dei fascieoli: la IV sezione del Pluteo 34.50 termina infatti eon il numero 134 e la V inizia eon il numero 3343 mentre la numerazione dei faseieoli salta da 8 a 20. Sono presenti nel volume due

3

Il foglio numerato 135 deve essere eaduto eome si puo dedurre dal primo faseieolo del Pluteo 39.40 ehe manea del primo foglio; per i fogli numerati 332 e 333 si puo postulare un intervento dello stesso Crinito ehe, dopo averli numerati, li avrebbe eliminati perehe bianehi.

CATALOGO

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numerazioni di mano del Crinito: l'unica restituibile e quella nel margine inferiore esterno ehe ne sostituisce una precedente inserita al centro del margine inferiore del foglio (caduta a causa della rifilatura: tracce ai ff. 23r, 64r, 80r, 11 lr, 137r) e cancellata dello stesso Crinito (restano tracce di rosso sui numeri in alcuni fogli; si veda ad esempio il f. 64r). BANDINI, Catalogus, II, c. 317-326; LAZZARI, Verino, pp. 5 n. 1 e 2, 65 n. 5, 190 n. 2; BOTTIGLIONI, Lirica latina, p. 155 n. 2; PEROSA, Miscellanea, p. 926; PEROSA, Studi sullaformazione, p. 135 n. 2; Mostra de! Poliziano, pp. 162-163 nr. 235; MAIER, Manuscrits, pp. 382 n. 3, 388389; CSAPODI, Corvinian Library, p. 385; TANTURLI, Biografie d'artisti, p. 292 n. 69; MARTELLI, Libro delle epistole, p. 238 n. 105; TAGLIABUE, Biografia, pp. 183, 187; HANKINS, Myth ofthe Platonic Academy, p. 469; All'ombra de! lauro, p. 39 nr. 2.9 (scheda di I.G. RAo); Firenze e la scoperta dell'America, p. 156; Lorenzo dopo Lorenzo, p. 35; BAUSi, Epica, p. 362; Verino, Epigrammi, pp. 36, 46, 145, 147-155, 158, 164168, 183, 185, 190, 192, 198-199, 205-206, 208-209, 215, 217, 221, 223224, 228-229, 233, 239, 241, 248, 251, 255-256, 259, 261-263, 265-268, 270, 282-284, 290, 295, 300-301, 304, 307' 310-311, 317' 319, 329-330, 332-333, 338-341,357, 359, 365, 367, 371, 384,388-389,391,394,402, 405, 414, 416-417, 425, 427-428, 432-436, 443-444, 469, 477, 479, 483, 485,487,497,502,507,510,515,523-524,526-527,534-535,542,547548, 551-555, 559, 564, 574, 577, 582, 584, 586, 590-592, 595; Verino, Paradisus, p. 7-8; COPPINI - VITI, Produzione latina, p. 426; ZAGGIA, Versione dantesca, p. 213; FOJAS - HANKINS, Checklist, pp. 266 n. 4 (citato erroneamente come 29.40), 269 nr. 10; Crinito, Pöemata, p. 3 n. 16; Maffeo Vegio, Short Epics, p. 170; MARCHIARO, Manoscritto di Sidonio, pp. 284, 285. Tavv. 4-5

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1. ff. 1-lOOe 1491settembre5 UGOLINO VERINO, Epigrammata (ff. lr-81 v) UGOLINO VERINO, Paradysus (ff. 82r-1 OOr)

ff. 105; bianchi i ff. 1OOv-1 OOe; numerazione di mano del Crinito 13 6-199 visibile fino all' attuale f. 64 (la seguente e caduta a causa della rifilatura); 115 , 2-6 16 , ?1°; il prima fascicolo e un ottemo privo del foglio iniziale; richiami verticali; filigrane: ff. 1-81: filigrana del tipo fleur de lis simile al nr. 6890 del Briquet (Lucca, 1491 ); ff. 82-1 OOe: filigrana del tipo fleur en forme de tulipe simile al nr. 6661 del Briquet (Lucca, 1495); 273 x 212; sono tracciate solo le righe di testa e di piede; i fogli presentano una doppia piegatura perpendicolarmente al lato corto per delimitare lo specchio di scrittura; la ripartizione approssimativa dello Schema di impaginazione e la Seguente: 24 [199) 50 X 53 [109) 50 (f. 8r), rr. 2 / 11. 29 (var., f. 8r); rigatura a mina di piombo. Mano di Crinito; notabilia, note marginali e correzioni di Crinito in inchiostro rosso e bruno coevi alla stesura del testo. Titoli in rosso; titoli correnti con indicazione del numero del libro o del titolo; spazi riservati per le iniziali dei singoli epigrammi (letterina guida nel margine). Al f. 81 v in rosso: TE'Aoi;. Absolutus nonis septembris MCCCCLXXXXI. La data presenta sulle ultime lettere una macchia di inchiostro ehe comunque non impedisce la lettura; sotto, in inchiostro bruno: Anno MCCCC88 iuliis Petrus Crinitus Proculus [Proculus cassato con un tratto di matita rossa].

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 39.40, f. 81v

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Al f. l OOr: ,fA.oc;. MCCCC89 iuniis Petrus Crinitus Proculus [Proculus eassato eon un tratto di matita rossa]; sotto, in inehiostro piu seuro (assimilabile all'inehiostro della tavola dei eapitoli del 34.50): Quod opus scripsi admodum puer, cum essem turn Ugolini ipsius auditor, quo quidem tempore Musarum sacris candidari accepi, avi haud arbitror fusca. Sed hoc, ut caetera, exitus approbabit. "t"EAoc;.

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Firenze, Biblioteea Medieea Laurenziana, Pluteo 39.40, f. lOOr La eopia della sezione ehe ospita gli Epigrammi (ff. lr-81v) dipende dal manoseritto Biblioteea Apostoliea Vatieana, Barb. lat. 2028, autografo del Verino (per eui si veda Verino, Epigrammi, pp. 145-147). La data indieata nella sottoserizione di f. 81 v (5 settembre 1491) e ehe il Crinito eaneello in un seeondo momento puo essere assunta eome data di eonfezione del eodiee; a giudieare dal eolore dell'inehiostro, essa sembra essere stata apposta dal Crinito in eorso d' opera; le altre date dei ff. 81 v e lOOr (1488 e 1489) sono state inserite in un momento sueeessivo e non sembrano verosimili dal momento ehe proprio alla primavera-estate del 1491 risalirebbe la stesura definitiva degli Epigrammi, di eui il Pluteo 39.40 rappresenta la eopia diretta (per la datazione dell'opera del Verino efr. Verino, Epigrammi, pp. 45-46). Non ei sono eehi degli Epigrammi e del Paradysus nell 'opera poetiea del Crinito.

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MICHAELANGIOL A MARCHIARO

II. ff. 101-120

sec. XV meta

MAFFEO VEGIO, Astyanax (ff. 101r-105v) MAFFEO VEGIO, Vellum aureum (ff. 106r-120v),

mutilo (IV libro, v.

192) ff. 20; 1-2 10 ; tracce di numerazione di mano di Crinito nel margine inferiore al centro non restituibile a causa della rifilatura; richiami; filigrana del tipo monts non identificabile con nessuna variante specifica; 274 x 215 = 23 [200] 51 x 24 / 5 [118] 6/62, rr. 32 / II. 32 (f. 107r); rigatura a secco. Littera textualis semplificata; titoli correnti di mano del Crinito. Iniziali di penna.

III. ff. 121-134

sec. XV meta

MAFFEO VEGIO, Disticha (ff. 122r-134r) CARLO MARSUPPINI, Responsio (f. 135r)

ff. 14; bianco il f. 134v; 114 ; numerazione di mano del Crinito 314327 nel margine inferiore estemo e tracce di un'altra numerazione autografa nel margine inferiore al centro non restituibile; filigrana del tipo.fleur enforme de tulipe simile al nr. 6644 del Briquet (Roma, 14431447; Firenze, 1444-1446); 274 x 215 = 32 [176] 66 x 29 [130] 56, rr. 2 / 11. 33 (f. 129r); rigatura a colore. Lettern bastarda; titoli correnti di mano del Crinito.

Al f. 121r: 12. Liber disticorum Maffei Landensis 63 [cassato] probabilmente segnatura precedente l'ingresso nella biblioteca del Crinito. Altro numero cassato nel margine superiore: 73.

CATALOGO

IV. ff. 135-138

91

sec. XV meta

MATTEO RONTO, Commedia, prologo ed excerpta dalle tre cantiche

(ff. 135r-137r) MATTEO RONTO, Apostropha (f. 137r-v) MATTEO RONTO, Marchilogium (ff. 137v-138r) MATTEO RONTO, Commedia, Inferno XXXII vv. 25-30 (f. 138r)

ff. 4; bianco il f. 138v; numerazione di mano del Crinito 328-331 nel margine inferiore esterno e tracce di un'altra numerazione autografa nel margine inferiore al centro non restituibile; 14 ; filigrana del tipo etoile non identificabile con nessuna variante specifica; 274 x 215 = 32 [186] 56 x 42 [105] 69, rr. 2/11. 36 (f. 137r); rigatura a colore. Littera textualis semplificata; titoli correnti di mano di Crinito sul recto e verso di ogni foglio; notabilia di Crinito al f. 135r. Iniziali di penna in rosso; rubriche.

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MICHAELANGIOL A MARCHIARO

3

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 90 inf. 17 prima meta

sec. XV

Opera Familiari XXIV, 2-I2 (ff. Ir-29v), precede l'elenco delle epistole (f. Ir) Senili, X, I (ff. 29v-4Iv) Psalmi penitentiales (ff. 4Iv-47v) Orationes contra tempestates (ff. 47v-50r) Senili, XVII, 3 (ff. 50r-62v)

FRANCESCO PETRARCA,

Cart.; ff. II, 62, II; fogli di guardia II e I' membranacei coevi; numerazione di mano del Crinito 1-61 nel margine inferiore con salto di un foglio dopo il nr. 5 I; I-6 10 , 72 ; tracce di segnatura a registro; richiami; in-4°; filigrana del tipo monts molto simile al nr. l I689 del Briquet (Firenze, I411-I421); 217 x I43 = I 7 [I44] 56 x I 7 [89] 37, rr. 26/11. 25 (f. 16r); rigatura a colore. Littera textualis semplificata di una sola mano; note marginali del possessore ehe si sottoscrive al f. 62v (sec. XV prima meta); notabilia di mano del Crinito ai ff. 1v, 2v, Sv, I 5r, e I 5v; titoli correnti di mano di Crinito; numerazione sempre di mano di Crinito delle epistole al f. Ir. Al f. Ir iniziale decorata su fondo oro con code omate con motivi vegetali e fiorati e globi d'oro; iniziali filigranate altemativamente in rosso e blu; iniziali minori in rosso e blu. Legatura di restauro (sec. XX); nel contropiatto posteriore e incollato un cartellino con indicazione dell'autore e del titolo (sec. XVII). Sul taglio davanti probabilmente di mano di Crinito: Petrarce Epistolae. II codice presenta la particolarita di presentare, separatamente