Missione azienda - Volume unico
 9788824755344

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1° biennio Pietro Ghigini Clara Robecchi

MISSIONE

AZIENDA

PERCORSI DI ECONOMIA AZIENDALE

PERCORSI DI DIDATTICA INCLUSIVA MAPPE CONCETTUALI AD ALTA LEGGIBILITÀ

AUDIO DELLE SINTESI VERSIONE DIGITALE ACCESSIBILE

Pietro Ghigini Clara Robecchi

MISSIONE

AZIENDA

PERCORSI DI ECONOMIA AZIENDALE

© 2016 by Mondadori Education S.p.A., Milano Tutti i diritti riservati www.mondadorieducation.it

Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche. Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

Si ringrazia Marta Leoni per la preziosa consulenza didattica. Jennifer Santoro (duDAT Srl – Bologna), Liliana Mercati Fabio Fellini (duDAT Srl – Bologna), Alfredo La Posta duDAT Srl – Bologna 46xy studio Alfredo La Posta duDAT Srl – Bologna Fabio Fellini, Elena Manni (duDAT Srl – Bologna)

Redazione Progetto grafco Impaginazione Art direction del progetto grafco della copertina Realizzazione della copertina Realizzazione disegni ed infografche Ricerca iconografca Realizzazione approfondimenti e laboratori delle competenze

Fabio Fellini (duDAT Srl – Bologna)

Stesura esercizi

duDAT Srl – Bologna, Nicola Napolitano (collaboratore di www.fscoetasse.com)

Referenze iconografche

iStock, Getty Images, Simple Icon

Contenuti digitali Progettazione Redazione Realizzazione

Fabio Ferri, Francesca Canepari duDAT Srl (Bologna) duDAT Srl (Bologna), Immagina Srl, Nowhere, Mariarosa Legori

In copertina

iStock© Georgijevic

Font ad alta leggibilità

biancoenero® di Biancoenero Edizioni disegnata da Riccardo Lorusso e Umberto Mischi la font è gratuita per un uso non commerciale info su biancoeneroedizioni.com

I riferimenti a pacchetti software, nomi e marchi commerciali sono da intendersi sempre come riferimenti a marchi e prodotti registrati dalle rispettive società anche se, per semplicità di grafa, si è omessa la relativa indicazione. L’editore fornisce - per il tramite dei testi scolastici da esso pubblicati e attraverso i relativi supporti - link a siti di terze parti esclusivamente per fni didattici o perché indicati e consigliati da altri siti istituzionali. Pertanto l’editore non è responsabile, neppure indirettamente, del contenuto e delle immagini riprodotte su tali siti in data successiva a quella della pubblicazione, distribuzione e/o ristampa del presente testo scolastico. Per eventuali e comunque non volute omissioni e per gli aventi diritto tutelati dalla legge, l’editore dichiara la piena disponibilità. La realizzazione di un libro scolastico è un’attività complessa che comporta controlli di varia natura. Essi riguardano sia la correttezza dei contenuti che la coerenza tra testo, immagini, strumenti di esercitazione e applicazioni digitali. È pertanto possibile che, dopo la pubblicazione, siano riscontrabili errori e imprecisioni. Mondadori Education ringrazia fn da ora chi vorrà segnalarli a: Servizio Clienti Mondadori Education e-mail [email protected] numero verde 800 123 931

PRESENTAZIONE Questo nuovo corso di Economia aziendale per il primo biennio degli Istituti tecnici del settore economico, presenta una struttura tradizionale, è esplicativo e argomentativo ma si avvale di una didattica moderna, con forti e continue aperture sulla realtà. Il libro è suddiviso in moduli e capitoli. I moduli A B C sono indicativamente materia del primo anno; conseguentemente, i moduli D E F sono materia del secondo anno. Questa seconda parte è introdotta da una serie di schede con esercizi di ripasso sugli argomenti trattati nella classe prima. Il modulo A è dedicato agli strumenti operativi indispensabili per lo studio dell’economia aziendale. Il modulo B tratta l’attività economica in generale e dell’azienda in particolare, per affrontare poi i lineamenti generali dell’organizzazione aziendale. Nel modulo C si analizzano i contratti relativi agli scambi d’impresa, con particolare riferimento alla compravendita e ai documenti ad essa connessi. Il modulo D, in logica sequenza con quanto trattato nel modulo precedente, è dedicato allo studio degli strumenti di regolamento degli scambi. Nel modulo E si affronta la trattazione dei calcoli fnanziari e, infne, nel modulo F si prende in considerazione la gestione aziendale, il sistema informativo e il bilancio d’esercizio. Nel testo i concetti fondamentali sono spiegati con esempi concreti e con numerosi schemi e visualizzazioni grafche. Una sintesi testuale (con audio) per il ripasso del capitolo e una mappa ad alta leggibilità per una didattica inclusiva sono presenti a ogni fne capitolo. Il CLIL è proposto con brevi brani in inglese adattati al livello A2 (con audio) e corredati di domande di comprensione del testo; inoltre, tutta la trattazione è accompagnata da glossari di termini tecnici in italiano e in inglese. La didattica è sviluppata su più livelli: ◾ esercizi di verifca dei prerequisiti, da svolgere prima di iniziare lo studio del modulo (Per cominciare); ◾ brevi esercizi passo passo (Mettiti alla prova), che accompagnano l’esposizione teorica di ogni paragrafo; ◾ esercizi svolti, inerenti alle situazioni tipiche della pratica aziendale e commerciale (In pratica), seguiti da esercizi guidati (Ora prova tu) per un riscontro immediato della comprensione; ◾ verifche per l’autovalutazione (Fai la verifca e datti il voto); ◾ esercizi guidati e commentati, per aiutare lo studente nel percorso da compiere nella soluzione di svariati problemi, fornendo spesso risultati intermedi e varie considerazioni per consentirgli di proseguire nello svolgimento; ◾ prove strutturate, per accertare le conoscenze e le abilità, con una sezione di domande aperte in preparazione all’esposizione orale; ◾ laboratori per competenze di modulo, al fne di valutare le competenze disciplinari e di cittadinanza acquisite; ◾ esercizi di ripasso della classe prima, da svolgere prima di affrontare il programma della classe seconda. Il volume è infne arricchito da una notevole quantità di esercizi da svolgere, suddivisi per moduli e per argomenti, in ordine per grado di diffcoltà e, nella maggior parte dei casi, corredati di risultati. Gli autori

IL PROGETTO DIDATTICO TEORIA

PROBLEMI SVOLTI E GUIDATI

SINTESI E MAPPA

PROVA STRUTTURATA

LABORATORIO DELLE COMPETENZE

Teoria Un’esposizione chiara e sistematica ma molto visualizzata, con didattica in itinere puntuale in ogni paragrafo (Mettiti alla prova). Apri i tuoi orizzonti: una finestra sul mondo, con articoli di attualità legati alle tematiche sviluppate nel testo.

Problemi svolti e guidati In pratica: problemi svolti di situazioni tipiche della pratica aziendale, seguiti da Ora prova tu, problemi guidati, per mettere in pratica quanto appreso. Sintesi e mappa Sintesi testuale (con audio) per il ripasso del capitolo e mappa ad alta leggibilità per una didattica inclusiva.

Prova strutturata Per accertare le conoscenze e le abilità, con una sezione di domande aperte in preparazione all’esposizione orale. Laboratorio delle competenze Alla fine di ogni modulo, laboratori e prove di verifica per valutare le competenze disciplinari acquisite.

UN DIGITALE SOSTENIBILE I Contenuti Digitali Integrativi Il corso è arricchito da risorse multimediali, indicate dalle icone in pagina, che diventano cliccabili nella versione digitale. • Mappe concettuali modificabili e Audio con la sintesi di ogni capitolo, utili anche per la didattica inclusiva • Video e Videotutorial di Economia aziendale • Audio in inglese per la didattica CLIL • Laboratori Excel su esercitazioni svolte nel testo • Esercizi commentati, per ripassare la teoria necessaria e seguire passo passo lo svolgimento • Modulistica compilabile • Test interattivi e autocorrettivi per lo studente E in più, per il docente, Lezioni LIM personalizzabili, Test generator di Strumenti di matematica, Verifiche modificabili in Word e per la Classe virtuale.

MEbook + DVD-Rom Il MEbook Young è il nuovo libro digitale ricco di risorse (come il Devoto-Oli integrato) e di strumenti per la personalizzazione. È anche in versione accessibile grazie alla sintesi vocale e al carattere ad alta leggibilità bianconero®.

Disponibile per il docente il DVD-Rom con la versione offline completa di tutti i Contenuti Digitali Integrativi.

Campus + DVD-Rom Il Campus economico-giuridico, è il portale disciplinare dedicato ai docenti. Qui le risorse sono organizzate per argomento in modo da essere sempre facilmente accessibili. Numerosi sono poi i materiali e le indicazioni per un approccio

concreto alla didattica inclusiva. Inoltre, contributi aggiornati e sempre nuovi consentono di costruire lezioni stimolanti che sanno confrontarsi con il mondo esterno. Disponibile per il docente il DVD-Rom con una versione offline del Campus.

Per i docenti Se sei un docente richiedi al tuo agente di zona di attivare il Campus della tua disciplina.

È la piattaforma digitale Mondadori Education adatta a tutte le esigenze didattiche, che raccoglie e organizza i libri di testo in formato digitale, i MEbook; i Contenuti Digitali Integrativi; gli Strumenti per la creazione di risorse; la formazione LinkYou.

Il centro dell’ecosistema digitale Mondadori Education è il MEbook: la versione digitale del libro di testo. È fruibile online e offline attraverso l’apposita app di lettura.

Con gli Strumenti digitali presenti sulla piattaforma di apprendimento è possibile condividere, personalizzare e approfondire i contenuti: Google Drive e Classe Virtuale.

Per lezioni più coinvolgenti e efficaci il docente ha a disposizione LinkYou, il programma che prevede seminari per la didattica digitale, corsi, eventi e webinar.

ulteriori informazioni sul sito

www.mondadorieducation.it

IL LIBRO DI TESTO IN VERSIONE DIGITALE , RICCO DI CONTENUTI, VIDEO, AUDIO, ANIMAZIONI, ESERCIZI E TANTISSIMI ALTRI STRUMENTI. Come attivare il MEbook

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Collegati al sito mondadorieducation.it registrati oppure effettua il login È Accedi alla sezione e fai clic su Attiva MEbook È Compila il modulo Attiva MEbook inserendo negli appositi campi tutte le cifre tranne l’ultima dell’ISBN, stampato sul retro del tuo libro, il codice contrassegno e quello seriale, che trovi sul bollino argentato SIAE nella prima pagina dei nostri libri.

Puoi consultare il tuo MEbook anche in versione offline scaricandolo per intero o in singoli capitoli sul tuo dispositivo, seguendo questa semplice procedura: Scarica la app gratuita* che trovi sul sito mondadorieducation.it o sui principali store. È Effettua il login con Username e Password scelte all’atto della registrazione sul nostro sito. È Nella libreria è possibile ritrovare i libri attivati.

C. CONTRASSEGNO C. SERIALE

ISBN

È Fai clic sul pulsante Attiva MEbook

* Per sapere quale delle nostre app scaricare guarda quale dei loghi del MEbook è presente in alto a sinistra sulla copertina del tuo libro!

Per i docenti Se sei un docente richiedi al tuo agente di zona la copia saggio del libro che ti interessa e l’accesso ai relativi contenuti digitali docente.

SOMMARIO

CONTENUTI DIGITALI INTEGRATIVI

MODULO A Strumenti operativi per l’economia aziendale

Per cominciare: prerequisiti allo studio del modulo A

2

Video

CAPITOLO 1 Elementi di calcolo proporzionale e percentuale 1. I sistemi di misure 2. Le proporzioni

CLIL ECONOMICS IN ENGLISH • What is a ratio? 3. 4. 5. 6.

Il calcolo percentuale I riparti proporzionali L’euro e il cambio delle valute L’analisi dei grafci

Videotutorial

3 6 8 10 16 18 20

In pratica Misure complesse: riduzione, trasformazione e decimalizzazione 5; Ricerca del quarto proporzionale 7; Proporzionalità diretta e inversa 9; Calcolo del percento totale 11; Calcolo della quantità originaria e della ragione percentuale 12; Percentuali a scaglioni 13; Calcoli sopra cento e sotto cento 15; Riparto diretto semplice e composto 17; Calcoli con le valute estere 19; I diagrammi cartesiani 23 Apri i tuoi orizzonti L’Istat e l’infazione 22

In sintesi / A colpo d’occhio Esercizi guidati e commentati Prova strutturata

Audio CLIL

Laboratorio

Audio Sintesi

Mappa

Test

24 26 32

MODULO B L’attività economica e l’azienda

Per cominciare: prerequisiti allo studio del modulo B

36

CAPITOLO 1 L’attività economica e i suoi soggetti 1. L’attività economica e le sue fasi 2. La produzione 3. Lo scambio

CLIL ECONOMICS IN ENGLISH • What is a market? 4. Il consumo 5. Il risparmio e l’investimento 6. I soggetti dell’attività economica

Video

37 39 47 49 50 50 53

In pratica Il costo di produzione e le sue componenti 46; Reddito familiare e calcolo del risparmio 52 Apri i tuoi orizzonti I progressi tecnologici e l’evoluzione dell’economia 38; La convergenza di comunicazione, energia e trasporti 42

In sintesi / A colpo d’occhio Fai la verifca e datti il voto

Audio CLIL

Laboratorio

Audio Sintesi

Mappa

Test

58 60

CAPITOLO 2 Il sistema azienda e la sua organizzazione 1. 2. 3. 4. 5.

L’azienda e i suoi elementi costitutivi Le principali classifcazioni delle aziende I soggetti che operano nell’azienda L’organizzazione aziendale La struttura organizzativa

CLIL ECONOMICS IN ENGLISH • Types of organisation 6. I modelli organizzativi tradizionali

63 65 70 73 75 80 80

Audio CLIL

Audio Sintesi

In pratica Calcolo del risultato economico di un’azienda di produzione 67 Apri i tuoi orizzonti Struttura aziendale e poteri decisionali 72

In sintesi / A colpo d’occhio Fai la verifca e datti il voto Esercizi guidati e commentati Prova strutturata Laboratorio delle competenze

84 86 90 94 100

CONTENUTI DIGITALI INTEGRATIVI

Mappa Esercizio commentato Test

MODULO C Lo scambio economico e il suo contesto

Per cominciare: prerequisiti allo studio del modulo C

104

CAPITOLO 1 Gli scambi di impresa e la compravendita 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

L’azienda e i mercati Gli scambi d’impresa e il contratto di compravendita Le fasi della compravendita Gli elementi del contratto di compravendita Le clausole riguardanti la consegna Le clausole riguardanti l’imballaggio Le clausole riguardanti il pagamento

CLIL ECONOMICS IN ENGLISH • Pricing strategies 8. Il prezzo e la sua formazione

105 106 110 111 112 114 116 117 118

In pratica Determinazione del costo complessivo e del prezzo di vendita remuneratore 121 Apri i tuoi orizzonti Il diritto di recesso 109; Rompere le scatole 115

In sintesi / A colpo d’occhio Fai la verifca e datti il voto

Video

Audio CLIL

Audio Sintesi

Mappa

Test

122 124

CAPITOLO 2 I documenti della compravendita 1. 2. 3. 4. 5.

I documenti nelle fasi delle trattative e della stipulazione La fattura: funzioni e tipologie La struttura della fattura e del documento di trasporto L’Imposta sul valore aggiunto La base imponibile Iva e i suoi elementi

CLIL ECONOMICS IN ENGLISH • Invoicing 6. L’imponibile nelle fatture a più aliquote 7. Le note di variazione 8. La ricevuta fscale e lo scontrino fscale

127 130 132 138 145 148 149 152 153

In pratica I documenti della fase delle trattative e della stipulazione 129; Documento di trasporto e fattura differita 135; Scorporo dell’Iva da un corrispettivo lordo 141; Liquidazione dell’Iva di due mesi consecutivi 143; Fattura differita 147; Fattura a più aliquote con cessioni e prestazioni accessorie 150; Nota di variazione Iva per merci rese 153 Apri i tuoi orizzonti La fattura elettronica per le P.A. 134; L’anagrafe tributaria, il codice fscale e la partita Iva 136; Come si costruisce il codice fscale di una persona fsica 137

In sintesi / A colpo d’occhio Fai la verifca e datti il voto Esercizi guidati e commentati Prova strutturata

156 158 162 168

Videotutorial

Audio CLIL

Laboratorio Audio Sintesi

Mappa Esercizio commentato Lettura Moduli

Test

SOMMARIO

Laboratorio delle competenze

176

Soluzioni autoverifca moduli B-C

179

CONTENUTI DIGITALI INTEGRATIVI

ESERCIZI DI RIPASSO 1. SCHEDA 1

182

Calcolo proporzionale, calcolo percentuale e riparti 2. SCHEDA 2

186

L’attività economica e le sue fasi. L’azienda: classifcazioni e problemi organizzativi 3. SCHEDA 3

190

Il contratto di compravendita, la fatturazione e l’Imposta sul valore aggiunto

MODULO D Gli strumenti di regolamento degli scambi

Per cominciare: prerequisiti allo studio del modulo D

196

CAPITOLO 1 I mezzi di pagamento bancari 1. I rapporti creditizi e il loro regolamento 2. I titoli di credito: concetto e classifcazioni 3. I bonifci e i giroconti bancari

CLIL ECONOMICS IN ENGLISH • What is EFT? 4. 5. 6. 7. 8.

Le procedure elettroniche di incasso Le carte di credito e di debito L’assegno bancario L’assegno circolare Clausole particolari relative agli assegni

197 200 201 204 204 207 208 211 213

In pratica Cessione del credito 199; Un bonifco bancario con addebito in conto corrente 202; La ricevuta bancaria elettronica (Ri.Ba.) 206; L’assegno bancario 209 Apri i tuoi orizzonti Il futuro senza contanti con i pagamenti via smartphone: le sfde di una tecnologia in continua crescita 215

In sintesi / A colpo d’occhio Fai la verifca e datti il voto

216

Video

Videotutorial

Audio CLIL

Audio Sintesi

Mappa

Moduli

Test

218

CAPITOLO 2 La cambiale: il vaglia cambiario e la tratta 1. I titoli di credito cambiari

CLIL ECONOMICS IN ENGLISH • Promissory note 2. 3. 4. 5. 6. 7.

Il pagherò o vaglia cambiario La cambiale tratta Altri aspetti della cambiale: la scadenza, il bollo, l’avallo Il trasferimento della cambiale: la girata Lo smobilizzo dei crediti cambiari Il pagamento della cambiale

221 223 223 225 228 230 233 233

In pratica Pagherò cambiario e suoi elementi. Domiciliazione presso una banca 224; Tratta spiccata a favore di un terzo 227; Calcolo dei bolli sulle cambiali 229; Pagherò con girate proprie e improprie 232; Riscossione tramite banca di un effetto domiciliato presso un’altra banca 234

In sintesi / A colpo d’occhio

236

Audio CLIL

Laboratorio

Audio Sintesi

Mappa

Esercizio commentato

Fai la verifca e datti il voto Esercizi guidati e commentati Prova strutturata Laboratorio delle competenze

238 240 244 250

CONTENUTI DIGITALI INTEGRATIVI

Moduli

Test

MODULO E I calcoli fnanziari per l’Economia aziendale

Per cominciare: prerequisiti allo studio del modulo E

254

CAPITOLO 1 L’interesse e il montante, lo sconto e il valore attuale 1. Il fabbisogno fnanziario e il mercato dei capitali 2. L’interesse e i fattori che lo determinano

CLIL ECONOMICS IN ENGLISH • Creditors and debtors 3. 4. 5. 6. 7. 8.

Il calcolo dell’interesse semplice Problemi inversi di interesse Il montante: problemi diretti e inversi Il regolamento anticipato dei rapporti creditizi: generalità Lo sconto commerciale: problemi diretti e inversi Il valore attuale commerciale: calcoli diretti e inversi

255 256 258 259 262 266 270 272 275

In pratica Calcolo dell’interesse: vari casi 260; Procedimenti di calcolo dei giorni e degli interessi 261; Problemi inversi di interesse: ricerca del capitale impiegato, ricerca del tempo di impiego, ricerca del tasso di interesse e calcoli relativi agli interessi bancari 264; Calcolo del montante 267; Ricerca del capitale conoscendo il montante 268; Calcolo dello sconto mercantile 271; Sconto commerciale: tempo espresso in giorni o in mesi 273; Calcolo del tempo di anticipo 275; Calcolo del valore attuale commerciale 277 Apri i tuoi orizzonti La crisi irlandese del 2008, il programma ELA e le garanzie cambiarie 263; Le carte di credito revolving 269; L’Euribor 272

In sintesi / A colpo d’occhio Fai la verifca e datti il voto

Videotutorial

Audio CLIL

Laboratorio

Audio Sintesi

Mappa

Test

278 280

CAPITOLO 2 Il regolamento unifcato di più capitali 1. Rapporti creditizi fra gli stessi soggetti 2. La scadenza adeguata 3. Il trasferimento dei capitali nel tempo: un richiamo

CLIL ECONOMICS IN ENGLISH • Building a responsible payment culture 4. La scadenza comune 5. Il conto corrente di corrispondenza

283 284 286 287 287 295

In pratica Determinazione della scadenza adeguata 285; La scadenza comune anteriore alle scadenze di tutti i capitali 289; Scadenza comune posteriore alle scadenze di tutti i capitali 291; Scadenza comune intermedia 293; C/C di corrispondenza intestato a un commerciante 298 Apri i tuoi orizzonti Per il futuro, le banche puntano sulle app 294

In sintesi / A colpo d’occhio Fai la verifca e datti il voto Esercizi guidati e commentati Prova strutturata Laboratorio delle competenze

300 302 304 310 314

Audio CLIL

Laboratorio

Moduli

Audio Sintesi

Mappa

Esercizio commentato Test

SOMMARIO

CONTENUTI DIGITALI INTEGRATIVI

MODULO F La gestione, la rilevazione aziendale e gli schemi di bilancio

Per cominciare: prerequisiti allo studio del modulo F

318

CAPITOLO 1 La gestione e i suoi risultati 1. 2. 3. 4. 5.

La gestione aziendale: il fusso delle operazioni Gli investimenti e le fonti di fnanziamento Il prospetto del patrimonio aziendale I disinvestimenti Il risultato economico della gestione

CLIL ECONOMICS IN ENGLISH • Working capital

319 321 323 326 326 328

In pratica 1. Il patrimonio di costituzione 2. Il patrimonio in un momento successivo alla costituzione 324; La formazione del reddito d’impresa 327; Risultato economico globale: procedimento sintetico 330; Reddito d’esercizio: procedimento analitico 331

In sintesi / A colpo d’occhio Fai la verifca e datti il voto

Videotutorial

Audio CLIL

Audio Sintesi

Mappa Test

332 334

CAPITOLO 2 Il sistema informativo aziendale e il bilancio d’esercizio 1. 2. 3. 4.

Il sistema informativo aziendale La rilevazione: concetto e scopi La rappresentazione dei risultati della gestione: il bilancio Lo Stato patrimoniale e la sua struttura

CLIL ECONOMICS IN ENGLISH • Balance sheet 5. Il Conto economico 6. L’economicità della gestione aziendale

337 338 341 341 346 347 352

In pratica Una rilevazione statistica relativa alle vendite 340; Lo Stato patrimoniale di un’impresa mercantile all’ingrosso 345; Il Conto economico di un’impresa mercantile all’ingrosso 350; Valutazione dell’economicità della gestione 353

In sintesi / A colpo d’occhio Fai la verifca e datti il voto Esercizi guidati e commentati Prova strutturata Laboratorio delle competenze

354 356 358 364 368

Soluzioni schede di ripasso Soluzioni autoverifca moduli D-E-F

370 371

ESERCIZI DA SVOLGERE A-B-C

E-1

ESERCIZI DA SVOLGERE D-E-F

E-97

Videotutorial Audio CLIL

Audio Sintesi

Laboratorio

Mappa Esercizio commentato Test

MODULO A

Strumenti operativi per l’economia aziendale Che cosa sono le grandezze dipendenti? 1 kilogrammo di farina costa 1,20 euro. Quanti kilogrammi di farina puoi comprare con 13 euro?

,

LE

G

Qual è la distanza reale di due città situate a 15 centimetri su una carta in scala 1 : 8.000?

O O IG D E RD G FO A P N Che cos’è il calcolo percentuale? RY STA R LA A A A E TIC A Un paio di scarpe costa 90 euro, ma nei saldi puoi EM SI TEM N I A comprarlo a 63 euro. Che sconto applica il negozio? RE N M I O AT EA D N UR O A Che cosa signifca rappresentare un dato in forma grafca? ,F L N NA I R U B A EY H

RG

SE

Sapresti esprimere con un grafco la percentuale di maschi e di femmine nella tua classe?

ABILITÀ

CONOSCENZE ■ Misure decimali e misure complesse ■ Fondamenti di calcolo proporzionale e di

calcolo percentuale ■ Concetto di grandezze direttamente e inversamente proporzionali ■ Concetto e procedure per il calcolo dei riparti diretti ■ Rappresentazione grafca dei dati

■ Eseguire equivalenze con le misure

■ ■ ■

■ ■

decimali e con le misure complesse relative alla grandezza tempo Risolvere problemi che implichino l’utilizzo del calcolo proporzionale Applicare correttamente i calcoli sopra cento e sotto cento Riconoscere casi concreti di proporzionalità diretta e di proporzionalità inversa Eseguire i calcoli relativi ai riparti diretti semplici e composti Analizzare e interpretare alcuni semplici grafci

COMPETENZE ■ Utilizzare i fondamentali strumenti di

calcolo per la soluzione di vari problemi di carattere economico ■ Comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative usando la rappresentazione grafca e simbolica

VIDEO

Che cos’è l’economia aziendale? Guarda il video per scoprirlo

MODULO A Strumenti operativi per l’economia aziendale

Per cominciare PREREQUISITI ALLO STUDIO DEL MODULO A Saper eseguire correttamente le quattro operazioni aritmetiche con i numeri interi, con i numeri decimali e con le frazioni. Saper eseguire correttamente le equivalenze con le misure di lunghezza, di peso e di capacità. Saper valutare la coerenza dei risultati rispetto ai dati di calcolo.

1

2

Esegui mentalmente i seguenti calcoli aritmetici: A (25 # 8) = ………………… B (12,60 # 20) = ………………… C (4.000 # 25) = ………………… D (250 + 750 + 2.500) = ………………… E (120 # 500 : 4) = ………………… F (2.400 # 11) = ………………… Senza utilizzare la calcolatrice, esegui le seguenti operazioni aritmetiche: A (12,7 + 59,45 + 950 + 6,135) = ………………… B (31,55 # 10.000 : 25) = ………………… C (72,4 : 100 # 22,50) = ………………… D (148,9 : 1.000 # 5) = ………………… E (7.520,45 # 10,2) = ………………… F (0,478 # 1.000.000) = …………………

3

Esegui i seguenti calcoli con numeri interi, decimali e frazionari: 3 7 11 1 A 5+ + + = ………………… 8 12 8 4 4.500 238 # = ………………… B 1 4 5 3 135 + + + 5 15 9 10 3 ^ = …………… C 0, 05 # 0, 007 # 200 h + 140 + 5 21 3 D 0, 12 + + 0, 20 - b 2 - l = ………………… 5 8

4

Trasforma i seguenti numeri decimali in frazioni: A 0,75 = ………………… B

2

1,268 = …………………

5

C

0,0135 = …………………

D

0,008 = …………………

E

0,67 = …………………

Individua se le seguenti relazioni sono vere (V) oppure false (F): A B C D

1, 25 >

125 105

83 > 0, 083 100 138 1, 38 = 1.000 2.512 25, 120 > 1.000

V F V F V F V F

6

Esegui le seguenti equivalenze: A km 12,71 = dm ………………… B mm 8.320 = hm ………………… C hm 460,8 = cm ………………… D hg 8.460 = t ………………… E dag 3.958 = kg ………………… F kg 910,65 = g ………………… G l 5.480,2 = hl ………………… H dal 412,5 = dl ………………… I ml 12.450 = l …………………

7

Risolvi mentalmente le seguenti equazioni di 1° grado: A 8x – 5 = 19 x = ………………… B 12 + 4x = 10x – 18 x = ………………… C 150.000x = 4.500.000 x = …………………

Capitolo 1 Elementi di calcolo proporzionale e percentuale 1

I SISTEMI DI MISURE

E1 E2 E3

L’Economia aziendale studia le condizioni di esistenza delle aziende e le operazioni che esse compiono per svilupparsi e durare nel tempo. Questo studio richiede la conoscenza di alcuni strumenti matematici di base, che consentano la misurazione e il calcolo relativi a determinate grandezze economiche (quantità di beni acquistati o venduti, costi d’acquisto, ricavi di vendita, utili e perdite, ecc.).

Grandezze e sistemi di misure La misurazione di una grandezza richiede che sia scelta una opportuna unità di misura, cioè una quantità convenzionale che viene assunta come termine di confronto. Quindi misurare una grandezza signifca determinare quante volte essa contiene l’unità di misura. Per esempio, dire che una vasca ha una capacità di 8.000 litri signifca che contiene 8.000 volte l’unità convenzionale di misura, cioè il litro. Ogni unità di misura ha: multipli (che contengono l’unità di misura un certo numero di volte) e sottomultipli (che sono contenuti un certo numero di volte nell’unità di misura). Il più diffuso sistema di misure è il Sistema metrico decimale (S.M.D.). È caratterizzato dal fatto che il rapporto fra ciascuna unità di misura del sistema e i suoi multipli o sottomultipli è sempre pari a 10 o a una potenza di 10. Le unità di misura del Sistema metrico decimale sono: ■ il metro, per le misure di lunghezza; ■ il kilogrammo, per le misure di peso; ■ il litro, per le misure di capacità.

Misure di lunghezza Mm miriametro = 10.000 m km kilometro = 1.000 m Multipli

hm

ettometro = 100 m dam decametro = 10 m

Unità di misura Sottomultipli

m

metro dm decimetro = 0,1 m cm

centimetro = 0,01 m mm millimetro = 0,001 m

MODULO

A STRUMENTI OPERATIVI PER L’ECONOMIA AZIENDALE 3

E1

Misure di peso t

METTITI ALLA PROVA Indica se le seguenti misure sono multipli (1) o sottomultipli (2) delle rispettive unità di misura. a. ettolitro 1 2 b. kilometro 1 2 c. ettogrammo 1 2 d. miriagrammo 1 2 e. centimetro 1 2 f. decimetro 1 2 g. decalitro 1 2 h. tonnellata 1 2

Multipli

tonnellata metrica = 1.000 kg q quintale* = 100 kg Mg miriagrammo = 10 kg kg

Unità di misura

kilogrammo = 1.000 g hg

ettogrammo = 100 g dag decagrammo = 10 g g grammo

Sottomultipli Sottomultipli del grammo

dg

decigrammo = 0,1 g cg centigrammo = 0,01 g mg milligrammo = 0,001 g

* Non previsto dal Sistema Internazionale di misure, è ancora usato in Europa soprattutto per i prodotti agricoli.

Misure di capacità kl

kilolitro = 1.000 litri = 1 m3

Multipli

hl

ettolitro = 100 litri = 0,1 m3 dal

Unità di misura

decalitro = 10 litri = 0,01 m3 l

litro = 1 dm3 dl

decilitro = 0,1 litri

Sottomultipli

cl

centilitro = 0,01 litri ml

millilitro = 0,001 litri

E2 METTITI ALLA PROVA Esegui le seguenti equivalenze. a. cm 10.485 = km ................ b. dal 812,5 = cl ................ c. hm 123,78 = dm ................ d. dag 9.875 = Mg ................ e. cl 4.975 = hl ................ f. dm 695 = hm ................ g. t 12,758 = hg ................ h. kg 8.950 = t ................

Misure non decimali o complesse Un esempio di misura complessa è la misura del tempo. Nell’anno commerciale esiste la suddivisione in 12 mesi, ciascuno dei quali è parifcato a 30 giorni. L’anno commerciale quindi è di 360 giorni. Per effettuare calcoli con le misure complesse è talvolta necessario: ■ ridurre un numero complesso in unità di ordine inferiore; ■ trasformare unità di ordine inferiore in un numero complesso; ■ decimalizzare un numero complesso.

Misure di tempo 1 anno = 365 giorni 1 giorno = 24 ore 1 ora = 60 minuti 1 minuto = 60 secondi

L’arrotondamento dei decimali

E3 METTITI ALLA PROVA Luigi fa il pieno alla sua auto, prelevando alla pompa 39,78 litri di benzina, il cui prezzo è di 1,4365 euro il litro. La somma spesa da Luigi è: A B C D

57,1439 euro 57,1440 euro 57,14 euro 57,15 euro

I risultati dei calcoli possono spesso contenere molte cifre decimali, per cui il più delle volte occorre eseguire un arrotondamento, che avviene: ■ per difetto, se la cifra decimale successiva è inferiore a 5; ■ per eccesso, se la cifra decimale successiva è uguale o superiore a 5. Nei calcoli con l’euro, può accadere che i prezzi unitari di certi beni o il risultato di alcuni calcoli intermedi contengano più cifre decimali. Le regole però stabiliscono che gli importi da pagare, da riscuotere o da registrare (costi d’acquisto, ricavi di vendita, totali di fatture, ecc.) vanno arrotondati al centesimo di euro. Pertanto, l’arrotondamento sarà: ■ per difetto, se la terza cifra decimale è inferiore a 5; ■ per eccesso, se la terza cifra decimale è uguale o superiore a 5.

4 CAPITOLO 1 - ELEMENTI DI CALCOLO PROPORZIONALE E PERCENTUALE

IN PRATICA Misure complesse: riduzione, trasformazione e decimalizzazione 1 Un imprenditore che possedeva una certa somma di denaro ha iniziato un’operazione fnanziaria 2 anni e 75 giorni fa.

Qual è, a oggi, la durata in giorni di quella operazione? Il calcolo è molto semplice: si trasformano i 2 anni in giorni, moltiplicando per 365, e poi si aggiungono 75 giorni: anni 2 × 365 giorni 730 + 75

= =

giorni 730 giorni 805 durata dell’operazione

2 Il signor Roberto Vitale ha impiegato una notevole somma di denaro per un periodo di 868 giorni.

Determiniamo per quanti anni e quanti giorni è durata l’operazione. giorni 868 : 365 resto 138 giorni

= anni 2 (pari a 365 # 2 = 730 giorni)

Quindi, l’operazione ha una durata di 2 anni e 138 giorni, che si scrive anni 2. 138.

3 Per la progettazione e la direzione lavori di una ristrutturazione immobiliare è stato stabilito a favore dell’architetto incaricato un compenso annuo di 18.750 euro. La realizzazione dei lavori ha richiesto 2 anni e 127 giorni.

Calcoliamo il compenso dovuto al professionista. In questo caso, si deve trasformare il tempo in un numero decimale per potere poi eseguire la moltiplicazione per il compenso annuo: 127 = anni 2 + 0,3479 = anni 2,3479 anni 2. 127 = anni 2 + 365 € (18.750 × 2,3479) = € 44.023,125 che si arrotonda a € 44.023,13 compenso totale

ORA PROVA TU 1 Calcola qual è, a oggi, la durata in giorni di un prestito ottenuto 3 anni e 15 giorni fa. anni 3 × ……… = giorni ………., giorni ……… + ……… = giorni ……… durata del prestito

2 La costruzione della nuova stazione dell’Alta velocità di Reggio Emilia è durata 1.180 giorni. Calcola la durata in anni commerciali. giorni 1.180 : 30 = mesi ……… resto ……… giorni

mesi ……… : 12 = anni ……… resto ……… mesi

La stazione dell’Alta velocità di Reggio Emilia è stata costruita in …… anni, 3 mesi e ……… giorni. In anni commerciali questo risultato si scrive: anni ……… 3. ………

3 Un commercialista ha stipulato con l’azienda Emphasis S.r.l. un contratto di consulenza per cinque anni con un compenso annuo di 12.500 euro. Il contratto è stato però risolto anticipatamente di comune accordo tra le parti dopo 3 anni e 90 giorni. Qual è il compenso totale dovuto dalla Emphasis S.r.l. al commercialista? anni ……..…… = anni 3 +

........ ........

= anni 3 + …………. = anni ………….

€ (12.500 × …………) = € ……………… compenso totale spettante al commercialista

MODULO

A STRUMENTI OPERATIVI PER L’ECONOMIA AZIENDALE 5

E4 E5

2

LE PROPORZIONI

Numerosi problemi commerciali e fnanziari si risolvono applicando alcune regole del calcolo proporzionale, del quale vediamo qui di seguito gli elementi essenziali, cominciando dal concetto di rapporto.

Il concetto di rapporto Il rapporto fra le grandezze a e b può essere scritto come segue: a a : b oppure b Per esempio, se gli allievi di un istituto tecnico sono complessivamente 840 e quelli che vivono in una località diversa da quella della scuola sono 630, il grado di pendolarismo che caratterizza quell’istituto è dato da 630 allievi su 840, cioè dal seguente rapporto di pendolarismo: 630 = 0,75 840

ovvero

630 : 840 = 0,75

Le proporzioni Come è noto, la forma generale con cui si scrive una proporzione è: a:b=c:d I termini a e c si dicono antecedenti, in quanto rappresentano il 1° termine di ciascuno dei due rapporti, mentre i termini b e d si dicono conseguenti. Inoltre i termini b e c, cioè quelli che occupano le due posizioni centrali, si dicono medi, mentre i termini a e d si dicono estremi.

E4 METTITI ALLA PROVA Risolvi le seguenti proporzioni determinando il valore di x. a. x : 100 = 1.750 : 2.000 x = ……………………… b. 7,5 : 15 = x : 48

x = ……………………… c. 16 : 4 = 1.000 : x

x = ……………………… d. 2 : x = 60 : 30

Le proprietà delle proporzioni Le proporzioni hanno, tra le altre, le seguenti proprietà. ■ Proprietà fondamentale: in ogni proporzione, il prodotto dei medi è uguale al prodotto degli estremi. ■ Proprietà del comporre: in una proporzione la somma del primo e del secondo termine sta al primo o al secondo termine come la somma del terzo e del quarto termine sta al terzo o al quarto. ■ Proprietà dello scomporre: in una proporzione la differenza tra il primo e il secondo termine sta al primo o al secondo termine come la differenza tra il terzo e il quarto termine sta al terzo o al quarto.

3

x = ………………………

La proprietà fondamentale è molto utile per determinare il termine incognito di una proporzione (detto anche quarto proporzionale), quando siano noti gli altri tre. Infatti, riprendendo la proporzione generale a:b=c:d la proprietà fondamentale porta a scrivere la seguente uguaglianza: b#c=a#d dalla quale si può ricavare ciascun termine, se sono noti tutti gli altri. Per ricercare gli estremi di una proporzione è suffciente applicare le seguenti formule:

6 CAPITOLO 1 - ELEMENTI DI CALCOLO PROPORZIONALE E PERCENTUALE

a=

b#c d

e

d=

b#c a

Per ricercare i medi, invece, basta applicare le seguenti regole: b=

a#d c

e

c=

a#d b

Si può allora concludere dando la seguente regola: ■ per trovare un medio, si divide il prodotto degli estremi per il medio conosciuto; ■ per trovare un estremo si divide il prodotto dei medi per l’estremo conosciuto.

IN PRATICA Ricerca del quarto proporzionale un medio e poi un estremo.

Vediamo come ricavarli. Se il medio incognito è il secondo termine della proporzione, avremo: 24 # 10 =6 24 : x = 40 : 10 da cui x = 40 Se l’estremo incognito è il quarto termine della proporzione, allora avremo: 6 # 40 = 10 24 : 6 = 40 : x da cui x = 24

ORA PROVA TU 1 Calcola il medio incognito nella seguente proporzione: 110 : x = 44 : 2

da cui il valore del medio incognito è x =

110 # ............ = ............ ............

2 Calcola l’estremo incognito nella seguente proporzione: x : 122 = 1.200 : 1.464

da cui il valore dell’estremo incognito è x =

122 # ............ = ............ ............

E5 Spesso due grandezze sono dipendenti, nel senso che ai valori assunti da una corrispondono determinati valori dell’altra, secondo una relazione di proporzionalità diretta o inversa. Cioè si possono avere grandezze: direttamente proporzionali e inversamente proporzionali. Sono grandezze direttamente proporzionali: la quantità di merce venduta e il ricavo; il numero di ore lavorate e lo stipendio; la quantità di farina usata e il numero di panini sfornati. È invece un caso di proporzionalità inversa, per esempio, il rapporto fra la velocità di una macchina e il tempo impiegato per compiere un tragitto. I problemi di proporzionalità diretta possono essere risolti impostando una proporzione. MODULO

METTITI ALLA PROVA Indica se la proporzionalità tra le seguenti grandezze è diretta (1) o inversa (2). a. Velocità e distanza percorsa in un certo 1 2 tempo b. Quantità di merce acquistata e costo 1 2 totale c. Numero di operai e 1 2 tempo A STRUMENTI OPERATIVI PER L’ECONOMIA AZIENDALE 7

Più precisamente, detti a e b i valori della prima grandezza e A e B i corrispondenti valori della seconda, la proporzione da impostare è: a:b=A:B I problemi che coinvolgono due grandezze inversamente proporzionali si risolvono con una proporzione che uguaglia il rapporto tra due valori della prima grandezza al rapporto inverso di due corrispondenti valori della seconda: a:b=B:A

Risoluzione dei problemi di proporzionalità diretta 1a grandezza

Risoluzione dei problemi di proporzionalità inversa 1a grandezza

2a grandezza

a b

A B

a b

Le due grandezze variano in senso opposto, come si vede dalle frecce dello schema – una discendente e l’altra ascendente – che indicano come impostare la proporzione.

Economics in English • What is a ratio? Read the text below, and answer the questions. A ratio is a way to compare amounts of something. Sometimes recipes are given as ratios, for example, to make pastry you may need to mix 2 parts four to 1 part fat. This means the ratio of four to fat is 2:1. If pastry is 2 parts four to 1 part fat, then there are 3 parts (2 + 1) altogether. Two thirds of the pastry is four and one third fat. Ratios are similar to fractions; they can both be simplifed by fnding common factors/denominators. Always try to divide by the highest common factor/denominator. If two quantities are in direct proportion, as one increases, the other increases by the same percentage. A simple example of two things that are in the same proportion is the amount of apples you might buy and the amount you pay for them. If you buy twice as many apples as your friend, you pay twice as much. Inverse proportion is when one value increases as the other value decreases. A simple example of inversely proportional quantities is the lengths

8 CAPITOLO 1 - ELEMENTI DI CALCOLO PROPORZIONALE E PERCENTUALE

A B a:b=B:A

a:b=A:B Le due grandezze variano nello stesso senso (vedi le due frecce dello schema, entrambe discendenti, che indicano anche come va impostata la proporzione risolutiva).

2a grandezza

CLIL

and widths of rectangles with the same area. As the length of one side doubles, the width has to be halved for the area to stay the same. Adaptation from “Ratio” GCSE Bitesize http://www.bbc.co.uk/schools/gcsebitesize/

1. There are 15 girls and 12 boys in a class. What is the ratio of girls to boys? ……………………………………………………… ……………………………………………………… 2. Sam does a scale drawing of his kitchen. He uses a scale of 1:100. He measures the length of the kitchen as 5.9 m. How long is the kitchen on the scale drawing? Give your answer in mm: ……………………………………………………… ……………………………………………………… 3. Twelve pencils cost 72p. How much do 30 pencils cost? A £1.30 B £1.80 C £1.60

IN PRATICA Proporzionalità diretta e inversa 1 Un’impresa ha acquistato 35 tonnellate di mattoni e ha speso 28.000 euro.

Quale costo avrebbe sostenuto l’impresa acquistando 50 tonnellate di mattoni? Poiché se raddoppia la quantità acquistata raddoppia anche il costo, siamo di fronte a grandezze direttamente proporzionali e il problema si può schematizzare così:

Quantità

Costo

tonnellate

35

28.000

euro

tonnellate

50

x

euro

Si può allora impostare la seguente proporzione (procedendo secondo il verso delle frecce): 35 : 50 = 28.000 : x

da cui si ottiene: x =

28.000 # 50 = € 40.000 costo di 50 tonnellate 35

2 Una squadra di 12 operai esegue un certo lavoro in 480 ore.

Quante ore impiegherebbe per svolgere lo stesso lavoro una squadra di 18 operai? Le due grandezze (n° di operai e ore impiegate) sono inversamente proporzionali: infatti, se raddoppia il numero degli operai si dimezza il tempo impiegato per compiere il lavoro. N° operai

Ore impiegate

12

480

18

x

La proporzione da impostare, seguendo l’ordine delle frecce, è pertanto la seguente: 12 : 18 = x : 480

da cui: x =

12 # 480 = 320 ore che si impiegherebbero con 18 operai 18

ORA PROVA TU 1 Cinque tonnellate di mangime per animali costano 113 euro. Quanto costano 7 tonnellate? Si tratta di un caso di proporzionalità ……………………… perché, all’aumentare della quantità 5 : 7 = 113 : x

x=

7 # ......... = € ............... .........

2 100 kilometri all’ora.

Quante ore impiegheresti, se viaggiassi a 130 km/h? Si tratta di un caso di proporzionalità ……………………… perché, all’aumentare della velocità oraria, il tempo impiegato ……………………… nella stessa proporzione. Quindi: 100 : 130 = x : 7

x=

100 # ......... = ........................... .........

3 Per costruire un nuovo edifcio ecocompatibile servono 20 operai per 18 mesi. Quanti mesi impiegherebbero 15 operai a svolgere lo stesso lavoro? 20 : ……… = ……… : ………

x=

20 # ......... = ........ mesi .........

MODULO

A STRUMENTI OPERATIVI PER L’ECONOMIA AZIENDALE 9

3

E6 E7 E8

E6 METTITI ALLA PROVA Risolvi i seguenti problemi applicando le formule per il calcolo percentuale. a. Un paio di pantaloni costa 108 euro: calcola quanto costa con uno sconto del 30%. costo scontato = …………… b. Una confezione in plastica di prosciutto pesa 250 grammi e la tara è il 5% del peso complessivo: calcola il peso netto del prosciutto. peso netto = …………………

IL CALCOLO PERCENTUALE

Il calcolo percentuale è un’applicazione del calcolo proporzionale. Nella pratica di ogni giorno è frequente che molti fenomeni commerciali, bancari, fnanziari, ecc. siano espressi con riferimento a 100 unità di una certa grandezza. Per esempio, se acquistando una data merce si ottiene uno sconto di 5 euro ogni 100 euro di costo, si dice che lo sconto è il 5 per cento del costo, entità che rappresenta una percentuale e che si scrive 5%. Il calcolo percentuale, coinvolgendo sempre due grandezze legate fra loro da una relazione di proporzionalità diretta, si riconduce all’impostazione di opportune proporzioni, nelle quali: ■ il primo rapporto esprime il problema in termini percentuali, cioè con riferimento alla base 100; ■ il secondo esprime il problema con riferimento ai valori globali. Se assumiamo i simboli qui di seguito indicati: r = ragione percentuale, ■ S = quantità originaria o base su cui va calcolata la percentuale, ■ P = percento totale, cioè valore globale della grandezza che corrisponde alla ragione percentuale, ■

la proporzione fondamentale del calcolo percentuale è la seguente: 100 : r = S : P Da essa, conoscendo due dei tre termini r, S e P, è possibile ricavare immediatamente quello incognito. Le formule da applicare sono quindi le seguenti: Calcolo del percento totale (P)

P=

S#r 100

Calcolo della ragione percentuale (r)

r=

100 # P S

Calcolo della quantità originaria (S)

S=

100 # P r

Pluralità di percentuali

LESSICO ECONOMICO

Nella pratica operativa si presentano talvolta dei problemi in cui sono coinvolte più percentuali che possono essere applicate: ■ tutte alla stessa quantità base; ■ su quantità diverse e successive; ■ su diversi scaglioni nei quali viene suddivisa una certa grandezza.

Costo primo

È dato dal costo di una merce all’origine aumentato degli oneri accessori (trasporto, assicurazione, carico, scarico, ecc.). Purchase cost.

1

Percentuali applicate alla stessa base Quando sono da calcolare su un’unica base, cioè su una medesima quantità originaria, le varie percentuali si possono sommare algebricamente fra loro per determinare la ragione complessiva che va applicata alla grandezza data. Così, se per esempio si vuole calcolare il costo primo di una mer-

10 CAPITOLO 1 - ELEMENTI DI CALCOLO PROPORZIONALE E PERCENTUALE

LESSICO ECONOMICO

ce, conoscendone il costo all’origine e sapendo che a questo vanno aggiunti costi di trasporto pari al 10% e altri oneri accessori del 4%, mentre deve essere sottratto un abbuono del 2% (tutte le percentuali vanno calcolate sul costo d’origine), la ragione complessiva da applicare al costo d’origine sarà:

Abbuono

Riduzione del prezzo di una merce per modeste imperfezioni qualitative, o per lievi differenze nella quantità consegnata. Deduction.

10% + 4% – 2% = 12% ragione percentuale in aumento del costo d’origine

2

Percentuali successive (applicate a basi variabili) Quando le diverse percentuali sono da applicare a una base variabile, che risulta da quella precedente aumentata o diminuita in una certa misura, occorre determinare progressivamente le varie basi e calcolare su di esse le rispettive ragioni percentuali.

3

Percentuali a scaglioni Si parla di percentuali a scaglioni quando l’importo della quantità base va suddiviso in varie fasce o scaglioni per applicare a ciascuno di questi una sua specifca ragione percentuale. Il risultato fnale è dato dalla somma dei diversi percento calcolati sui vari scaglioni.

IN PRATICA Calcolo del percento totale al 4% del valore del fabbricato venduto.

Determiniamo l’ammontare della mediazione percepita dall’agenzia. postando poi una proporzione per la ricerca del termine incognito x:

Prezzo del bene (base)

Valori percentuali 100

Valori globali 320.000

4

P=x

Mediazione 100 : 4 = 320.000 : x

da cui x =

320.000 # 4 = € 12.800 importo della mediazione 100

ORA PROVA TU Un rappresentante di commercio ha diritto a una provvigione del 4% sul prezzo delle merci vendute in nome e per conto della SkinProduct S.p.A. Nel corso dell’anno 20n, il rappresentante ha concluso vendite per complessivi 540.000 euro.

Determina l’importo delle provvigioni percepite dal rappresentante.

Importo delle vendite (base) Provvigione …… : 4 = 540.000 : ……

Valori percentuali ………

Valori globali 540.000

4

………

da cui x =

.......... # .................... = € .................... 100

MODULO

A STRUMENTI OPERATIVI PER L’ECONOMIA AZIENDALE 11

IN PRATICA Calcolo della quantità originaria e della ragione percentuale 1 Per importare dagli Stati Uniti una partita di merce soggetta al pagamento di un dazio del 9%, la ditta Mario De Paoli ha dovuto versare dazi doganali per 4.095 euro.

Qual è il valore della merce sul quale tale importo è stato calcolato? In questo caso, l’incognita è la grandezza base, cioè quella su cui si applica la ragione percentuale, e quindi lo schema del problema è il seguente:

Valore della merce (base)

Valori percentuali 100

Valori globali x

9

4.095

Dazi doganali

da cui x =

100 : 9 = x : 4.095

100 # 4.095 = € 45.500 valore della merce in dogana 9

2 La ditta Fratelli Bricca ha venduto una partita di grano che le era costata 8.750 euro, ottenendo un guadagno di euro 2.100.

Quale è stata la misura percentuale del guadagno rispetto al costo? In questo problema si deve trovare la ragione percentuale, conoscendo la grandezza base e il percento totale. Quindi: Valori percentuali Costo della merce (base) 100 Guadagno

Valori globali 8.750

r=x

100 : x = 8.750 : 2.100

da cui x =

2.100

100 # 2.100 = 24% guadagno percentuale rispetto al costo 8.750

ORA PROVA TU tonnellate ha subito una riduzione del peso pari all’8%. (per segatura e pezzi di scarto) pari al 5% del peso del legno stagionato.

Determina: a. quanti kilogrammi pesava la partita di legname dopo la stagionatura; b. il peso, sempre in kilogrammi, delle tavole di legno ottenute.

non si possono ……………… Il calo di stagionatura è pari a: P =

260 # ......... = t 20, 80 100 tura

Il calo di lavorazione è pari a : P =

................. # 5 = kg ................. .........

12 CAPITOLO 1 - ELEMENTI DI CALCOLO PROPORZIONALE E PERCENTUALE

IN PRATICA Percentuali a scaglioni Per i redditi relativi all’anno 2015 percepiti dalle persone fsiche, le norme fscali prevedevano una tassazione sulla base di aliquote progressive (crescenti) per scaglioni di reddito imponibile: SCAGLIONE

ALIQUOTA

per la parte di reddito fno a 15.000 euro

23%

per la parte di reddito da 15.001 a 28.000 euro

27%

per la parte di reddito da 28.001 a 55.000 euro

38%

per la parte di reddito da 55.001 a 75.000 euro

41%

per la parte di reddito oltre 75.000 euro

43%

Il reddito imponibile del signor Gastaldi per l’anno 2015 è stato pari a 58.930 euro.

A quanto ammonta l’Imposta sul reddito delle persone fsiche (IRPEF) a carico del signor Gastaldi? L’imposta lorda a carico del signor Gastaldi si determina scomponendo il reddito imponibile in base agli importi dei diversi scaglioni, fno a raggiungere il totale di 58.930 euro. Gli importi dell’IRPEF vanno poi arrotondati alle unità di euro. Quindi: sui primi 15.000 euro si applica l’aliquota del 23% = € 3.450,00 sul 2° scaglione, pari a 13.000 euro, si applica il 27% = € 3.510,00 sul 3° scaglione, pari a 27.000 euro, si applica il 38% = € 10.260,00 su (58.930 – 55.000) = euro 3.930 si applica il 41% = € 1.611,30 totale IRPEF lorda € 18.831,30 Secondo le regole di arrotondamento, nella dichiarazione dei redditi tale importo sarà inserito per 18.831 euro.

ORA PROVA TU Un rappresentante di prodotti per parrucchieri ha concordato con la Osmo Vivo S.r.l. un compenso sotto forma di provvigioni, così graduato: ■ provvigione del 2% sulle vendite fno a 60.000 euro; ■ provvigione del 3% sui successivi 90.000 euro di vendite; ■ provvigione del 4% per le vendite oltre l’importo dei primi due scaglioni. Nel corso dell’anno 20n il rappresentante ha concluso vendite per complessivi 396.000 euro.

Determina l’ammontare delle provvigioni spettanti al rappresentante. Il totale delle vendite va scomposto nei diversi scaglioni, calcolando su ciascun importo la rispettiva percentuale. Quindi si ottiene che: SCAGLIONE

PROVVIGIONE

provvigione del 2 % sui primi ………… euro

€   ……………

+

provvigione del 3% sui successivi ………… euro

€   ……………

+

provvigione del 4% sui restanti …………… euro *

€        9.840,00

Totale provvigioni spettanti al rappresentante

€    13.740,00

* L’importo delle vendite del terzo scaglione è dato dalla seguente differenza: € (396.000 – …………… – ……………..) = € ………………….

MODULO

A STRUMENTI OPERATIVI PER L’ECONOMIA AZIENDALE 13

E7 METTITI ALLA PROVA Dopo un aumento del 10%, il prezzo unitario di una merce è di 2.200 euro. Quindi: A

B

C

D

E F

in termini percentuali il prezzo originario era pari a 100 in termini percentuali il prezzo originario era pari a (100 – 10) in termini percentuali il nuovo prezzo è uguale a 100 in termini percentuali il nuovo prezzo è uguale a (100 + 10) l’aumento di prezzo è pari a 200 euro l’aumento è stato calcolato su un prezzo unitario di 2.000 euro

I problemi sopra cento e sotto cento Accade spesso, in molti problemi commerciali, fscali, fnanziari, ecc., che il percento totale (P) sia da aggiungere o da sottrarre dalla grandezza base (S) per ottenere una terza grandezza (S + P) oppure (S – P). Ci troviamo allora di fronte a problemi: ■ sopra cento; sotto cento. I problemi sopra cento si risolvono applicando la proprietà del comporre alla proporzione fondamentale: 100 : r = S : P dalla quale si ottengono le seguenti altre due proporzioni: (100 + r) : 100 = (S + P) : S

(100 + r) : r = (S + P) : P

Quando l’incognita è (S + P) si ha un problema diretto, se invece sono incognite S, P o r, il problema è inverso. Per risolvere i problemi sotto cento si applica la proprietà dello scomporre alla proporzione fondamentale del calcolo percentuale, ottenendo: (100 – r) : 100 = (S – P) : S

E8 METTITI ALLA PROVA Risolvi il seguente problema applicando le formule per il calcolo percentuale. Un’automobile costa 23.850 euro dopo uno sconto del 10% applicato dal rivenditore: calcola il prezzo di listino. Prezzo di listino = ………………

(100 – r) : r = (S – P) : P

Per capire se un problema è sopra cento oppure sotto cento, occorre: individuare la grandezza base (S), che è quella su cui va applicata la percentuale (tara 3% del peso netto: grandezza base = peso netto); ■ porre tale grandezza percentualmente pari a 100; ■ considerare la relazione matematica che lega le grandezze coinvolte nel problema, come negli esempi sotto riportati. ■

PROBLEMI SOPRA CENTO S

S+P

P

Peso netto

+

Tara

=

Peso lordo

Costo d’origine

+

Spese accessorie d’acquisto

=

Costo primo

Costo primo

+

Costi commerciali, amministrativi, ecc.

=

Costo complessivo

Costo complessivo

+

Utile conseguito

=

Ricavo di vendita

Ricavo di vendita

+

Perdita subita

=

Costo complessivo

PROBLEMI SOTTO CENTO S

S–P

P

Ricavo di vendita



Utile conseguito

=

Costo complessivo

Prezzo di listino



Sconto

=

Prezzo scontato

Peso alla partenza



Calo di viaggio

=

Peso all’arrivo

Peso lordo



Tara

=

Peso netto

Retribuzione lorda



Trattenute

=

Retribuzione netta

14 CAPITOLO 1 - ELEMENTI DI CALCOLO PROPORZIONALE E PERCENTUALE

IN PRATICA Calcoli sopra cento e sotto cento 1 Un’azienda vende un proprio prodotto al prezzo di 720 euro, ottenendo in tal modo un guadagno pari al 20% del costo complessivo.

Determiniamo l’ammontare di tale costo e quello del guadagno realizzato. La grandezza base è il costo complessivo, che non è noto, e perciò si dovrà ricorrere a una proporzione sopra cento, secondo lo schema: Valori % Valori globali costo complessivo (base) 100 x guadagno o utile 20 prezzo di vendita o ricavo 120 720 100 : 120 = x : 720

da cui x =

720 # 100 = € 600 costo complessivo 120

L’ammontare del guadagno realizzato si può ora ottenere per differenza, oppure calcolando il 20% del costo complessivo appena determinato. Infatti: 20 € (720 – 600) = € 120 € b 600 # l = € 120 100

2 Una libreria ha acquistato da una casa editrice un certo numero di copie di un libro d’arte che ha un prezzo di copertina di 60 euro, ottenendo uno sconto del 25% su tale prezzo.

Determiniamo il prezzo pagato dalla libreria. Dal momento che è nota la grandezza base – che è il prezzo di copertina – è possibile risolvere il problema in due modi: a. calcolando il percento totale e sottraendolo dal prezzo di listino, avremo: prezzo di copertina – sconto 60 # 25 100 = prezzo scontato pagato dalla libreria

€ 60,00 € 15,00 € 45,00

b. applicando una proporzione sotto cento, in quanto si sta ricercando direttamente (S – P), si procederà invece così: Valori % 100 25 75

prezzo di copertina sconto librerie prezzo scontato 100 : 75 = 60 : x

da cui x =

Valori globali 60 x

60 # 75 = € 45 prezzo pagato dalla libreria 100

ORA PROVA TU Il signor Luigi Carlon ha ritirato 59,20 euro per interessi netti maturati sul suo conto corrente bancario; la banca ha trattenuto il 26% degli interessi lordi a titolo di ritenuta fscale.

Determina l’ammontare degli interessi lordi e della ritenuta fscale. Dato che la ritenuta fscale è calcolata sugli interessi .........., questi in percentuale sono da porre pari a 100. Gli interessi netti sono dunque pari a: (100 – …………) = ………….

interessi lordi – ritenuta sugli interessi lordi interessi netti

Valori % ……… ……… ………

100 : ……… = ……… : ………

da cui x =

Valori in euro x 59,20 .......... # 100 = € 80 .........

La ritenuta fscale è pari a € (80 – ………) = € ………

MODULO

A STRUMENTI OPERATIVI PER L’ECONOMIA AZIENDALE 15

4

E9

LESSICO ECONOMICO Condominio

Edifcio in comproprietà fra diverse persone. Oltre alle parti di proprietà individuale, vi sono alcune parti comuni che appartengono all’insieme dei comproprietari (condomini): le spese relative a queste parti sono da dividere tra i vari comproprietari in base ad appropriati criteri. Condo, apartment building.

E9

Molte attività economiche sono compiute congiuntamente da un insieme di persone e perciò accade spesso che una spesa sostenuta nell’interesse comune o un utile conseguito tramite una certa attività siano da ripartire fra diversi soggetti. Per esempio: le spese di riscaldamento e le spese di pulizia e di manutenzione delle parti comuni di un condominio devono essere ripartite fra le famiglie che vi abitano; gli utili conseguiti da una società devono essere divisi fra i soci; ecc. In questi casi, e negli altri che si presentano nella pratica commerciale e amministrativa, si devono risolvere dei calcoli di riparto. Naturalmente, la somma delle quote ottenute dal riparto deve essere uguale al valore della grandezza da ripartire. I riparti si distinguono in: riparti semplici e riparti composti, a seconda che la ripartizione sia da fare in proporzione a una sola oppure a più grandezze; ■ riparti diretti e riparti inversi, a seconda della relazione di proporzionalità che lega la grandezza da ripartire a quella (o a quelle) in base alle quali va eseguito il riparto. A noi interessano soltanto i riparti diretti sia semplici sia composti. ■

1

METTITI ALLA PROVA Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). a. Il riparto dell’utile tra i soci in base alle quote di capitale da essi versate è un riparto diretto semplice V F b. Nei riparti diretti semplici il coeffciente di riparto è N (a1 + a2 + a3 + ...) V F c. Nei riparti semplici la quantità da ripartire viene suddivisa in parti uguali V F d. Il riparto dell’utile in base alle quote di capitale dei soci e alle giornate di lavoro che ciascuno di essi ha prestato nella società è un riparto diretto composto V F e. Il riparto delle spese di riscaldamento in base ai volumi degli appartamenti è un riparto inverso V F

I RIPARTI PROPORZIONALI

I riparti semplici sono quelli nei quali la grandezza da ripartire viene suddivisa in quote proporzionali a una sola altra grandezza. Nei riparti diretti semplici il valore di una grandezza N viene ripartito in quote (x, y, z, ...) direttamente proporzionali ai valori (a1, a2, a3, ...) assunti dalla grandezza in base alla quale viene effettuato il riparto. La formula dei riparti diretti semplici è la seguente: a1 = x N # a2 = y a1 + a2 + a3 a3 = z

*

Il quoziente

2

N prende il nome di coeffciente di riparto. a1 + a2 + a3

I riparti composti sono quelli in cui la quantità da ripartire va suddivisa in quote proporzionali ai valori assunti da due o più altre grandezze considerate congiuntamente. Nei riparti diretti composti il valore di una grandezza N viene ripartito in quote (x, y, z, ...) direttamente proporzionali ai valori assunti da tutte le grandezze in base alle quali si effettua il riparto (a1, a2, a3, ...; b1, b2, b3, ...). In questo caso, il riparto è fatto in parti direttamente proporzionali ai prodotti dei valori assunti dalle due grandezze, e cioè: a1 # b1 ; a2 # b2 ; a3 # b3 ; ... Le quote del riparto – pertanto – vengono determinate come segue:

16 CAPITOLO 1 - ELEMENTI DI CALCOLO PROPORZIONALE E PERCENTUALE

*

a1 # b1 = x N # a2 # b2 = y a1 # b1 + a2 # b2 + a3 # b3 a3 # b3 = z

IN PRATICA Riparto diretto semplice e composto 1 In una società, i cui soci sono Arsi, Boni e Colli, è risultato – al termine di un certo periodo di gestione – un utile di 61.920 euro, che deve essere ripartito in proporzione alle quote di capitale conferite, le quali sono: ■ Arsi: 170.000 euro; Boni: 100.000 euro; Colli: 90.000 euro.

Determiniamo le quote di utile spettanti a ciascuno dei soci. Si tratta di un riparto diretto semplice perché l’utile viene diviso i base ai valori assunti da una sola grandezza (il capitale conferito) e tra questi valori e le quote da calcolare deve esistere un rapporto di proporzionalità diretta (a una quota maggiore di capitale corrisponderà una quota proporzionalmente maggiore di utile conseguito). Ora, essendo: N = 61.920 a1 = 170.000 a2 = 100.000 a3 = 90.000, 61.920 l = 0, 172 170.000 + 100.000 + 90.000 Il risultato indica che per ogni euro di capitale conferito spettano 0,172 euro di utile. Quindi, moltiplicando il coeffciente per le singole quote di capitale apportato, troviamo: € (0,172 × 170.000) = € 29.240 quota spettante ad Arsi € (0,172 × 100.000) = € 17.200 quota spettante a Boni € (0,172 × 90.000) = € 15.480 quota spettante a Colli

si ha: coeffciente di riparto =

b

Naturalmente € (29.240 + 17.200 + 15.480) = € 61.920 che corrisponde al totale dell’utile.

2 Tre commercianti – Borghi, Melzi e Bassi – hanno affttato un magazzino pagando un canone di 24.330 euro da ripartire in proporzione al quantitativo di merce depositato da ciascuno di essi e alla durata del deposito. Sappiamo che: ■ Borghi ha utilizzato il magazzino per 120 giorni, depositandovi 150 tonnellate di merce; ■ Melzi ha utilizzato il magazzino per 85 giorni, depositandovi 130 tonnellate di merce; ■ Bassi ha utilizzato il magazzino per 100 giorni, depositandovi 115 tonnellate di merce.

Determiniamo la quota di afftto a carico di ciascun commerciante. Si tratta di un riparto composto perché il canone di afftto è da suddividere in base ai valori assunti da due grandezze (la quantità di merce depositata e la durata del deposito). Inoltre si tratta di un riparto diretto in quanto ciascun commerciante dovrà pagare una quota di afftto tanto maggiore quanto più elevata è la quantità di merce depositata e quanto maggiore è la durata del deposito. Il coeffciente di riparto diretto composto è dato da: coeffciente di riparto =

24.330 24.330 = = 0, 6 120 # 150 + 85 # 130 + 100 # 115 18.000 + 11.050 + 11.500

Si ha quindi: € (0,6 × 18.000) = € 10.800 quota canone a carico di Borghi € (0,6 × 11.050) = € 6.630 quota canone a carico di Melzi € (0,6 × 11.500) = € 6.900 quota canone a carico di Bassi Il totale € (10.800 + 6.630 + 6.900) = € 24.330 corrisponde al canone da ripartire.

ORA PROVA TU A una cena in pizzeria fra amici, Laura ha invitato 12 persone, Maria ne ha invitate 15 e Fabiana ne ha invitate 8. Il conto fnale della cena è 840 euro, che le tre amiche decidono di dividersi proporzionalmente al numero degli invitati di ciascuna.

Determina la spesa di ciascuna delle tre amiche. Coeffciente di riparto:

840 840 = = ...... . ........ + ........ + ........ ........

Spesa di Laura: € (....... × 12) = € ........... Spesa di Maria: € (....... × 15) = € ........... Spesa di Fabiana: € (....... × .......) = € ...........

MODULO

A STRUMENTI OPERATIVI PER L’ECONOMIA AZIENDALE 17

E10

LESSICO ECONOMICO Cambio

Rapporto secondo cui la moneta di un paese si scambia con la moneta di un altro paese. Exchange.

Valuta

Monete in circolazione nei vari paesi. Currency.

5

L’EURO E IL CAMBIO DELLE VALUTE

L’euro è la moneta dei paesi europei aderenti all’UEM, l’organizzazione nata con lo scopo di promuovere l’integrazione fra i paesi membri. Questa moneta determina una comunanza di interessi, favorisce gli scambi commerciali, contribuisce a uniformare le regole e, in prospettiva, spinge verso la realizzazione di un’unione politica e istituzionale. I rapporti di conversione tra l’euro e le monete dei paesi dell’Unione (lira italiana, franco francese, marco tedesco, ecc.) sono stati stabiliti irrevocabilmente il 31 dicembre 1998 e, quindi, sono rapporti fssi. Per esempio, per la conversione tra la lira e l’euro è stato stabilito il seguente rapporto: 1 euro = 1.936,27 lire italiane Dal 1° marzo 2002, la lira ha cessato di avere corso legale e, da quel giorno, i prezzi dei beni, gli stipendi, le pensioni, ecc., sono espressi nella moneta comune, e così l’euro è diventato veramente la moneta unica degli europei.

Il cambio delle valute Un’importante applicazione del calcolo proporzionale è rappresentata dai conteggi riguardanti il cambio delle valute, cioè la trasformazione di un valore espresso in una moneta nel corrispondente valore espresso in una moneta diversa. Così, per esempio, se un euro viene scambiato contro 1,1045 dollari e voglio sapere quanti dollari posso ottenere con 2.000 euro, dovrò risolvere la seguente proporzione: € 1

E10

da cui:

METTITI ALLA PROVA Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). a. Un importo in yen giapponesi si trasforma in euro moltiplicandolo per il cambio V F b. Se in un importo in euro il terzo decimale è superiore a 5, si esegue un arrotondamento per difetto V F c. Il rapporto di cambio tra l’euro e le altre valute si riferisce sempre a 1 euro V F

x=

$ :

1,1045

1, 1045 # 2.000 1

€ =

2.000

$ :

x

= $ 2.209

Il rapporto di cambio tra l’euro e le altre valute è espresso indicando sempre la quantità di valuta estera che corrisponde a 1 euro. Ne consegue che: ■ un importo in euro si trasforma in valuta estera moltiplicandolo per il cambio; ■ un importo in valuta estera si trasforma in euro dividendolo per il cambio. Per esempio, dato un cambio dell’euro contro yen di 132,7755 (cioè 1 euro corrisponde a 132,7755 yen giapponesi), si ha che 4.000 euro sono pari a: 4.000 # 132,7755 = 531.102 yen Corrispondentemente, se si devono convertire 1.062.200 yen in euro, si ha:

18 CAPITOLO 1 - ELEMENTI DI CALCOLO PROPORZIONALE E PERCENTUALE

1.062.200 : 132,7755 = 7.999,97 euro

IN PRATICA Calcoli con le valute estere 1

Determiniamo l’importo in euro addebitato dalla banca. In base al rapporto di cambio dato impostiamo la seguente proporzione: €

CHF

1 da cui

x=

:



1,0865

=

CHF

:

x

1.500

1 # 1.500 = € 1.380, 58 importo addebitato dalla banca 1, 0865

2 Un’automobile americana costa 24.500 dollari USA. Il rapporto di cambio è di 1,1045 dollari per 1 euro.

Determiniamo il suo prezzo in euro. Sulla base del rapporto euro/dollaro, impostiamo e risolviamo la seguente proporzione: €

$

1 da cui

x=

:



1,1045

=

$

:

x

24.500

1 # 24.500 = € 22.181, 98 prezzo dell’automobile americana 1, 1045

ORA PROVA TU Durante l’estate Paolo andrà in vacanza prima in Inghilterra e poi in Danimarca. Il budget di cui dispone per l’intera vacanza ammonta a 2.300 euro. Sappiamo che: ■ il cambio euro/sterlina inglese (GBP = Great Britain Pound) è pari a 0,7206; ■ il cambio euro/corona danese (DKK = Danish Krone) è pari a 7,46; ■ il cambio sterlina/corona danese è pari a 10,37.

Stabilisci se per Paolo è più conveniente cambiare 2.300 euro in sterline e poi cambiare metà sterline in corone danesi, o cambiare 1.150 euro in sterline e 1.150 euro in corone danesi. a. Paolo cambia in sterline l’intero importo disponibile in euro (cambio euro/sterline) €

GBP

1

:



…………

=

GBP

2.300

:

x

x=

................. # 2.300 = GBP ................. sterline ottenute 1

b. Paolo cambia metà sterline in corone danesi (cambio sterline/corone danesi) GBP

1

DKK

:

………

GBP

=

828,69

DKK

:

x

x=

.......... # 828, 69 1

= DKK ................. corone ottenute

c. Paolo cambia 1.150 euro in corone danesi (cambio euro/corone danesi) €

1

DKK

:

7,46



=

………

DKK

:

x

x=

7, 46 # ......... 1

= DKK ............. corone ottenute

Quindi: 1. se cambia in corone danesi metà delle sterline inglesi ottenute cambiando tutti gli euro del suo budget, Paolo ottiene …………… DKK; 2. se cambia in corone danesi la metà del suo budget, cioè 1.150 euro, Paolo ottiene ………… DKK. In conclusione, a Paolo conviene cambiare in corone danesi …………………………………………………………… …………………………………………

MODULO

A STRUMENTI OPERATIVI PER L’ECONOMIA AZIENDALE 19

6

E11

L’ANALISI DEI GRAFICI

Molti fenomeni economici, sociali, demografci, politici, ecc. possono essere rappresentati mediante grafci, cioè con particolari strumenti statistici che ne evidenziano visivamente l’intensità e gli andamenti.

I grafci: funzioni e tipologie

E11 METTITI ALLA PROVA Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). a. Negli istogrammi i dati sono rappresentati da icone V F b. I grafci cartesiani sono costruiti su assi ortogonali V F c. I grafci a torta sono degli areogrammi V F d. Gli istogrammi non possono essere tridimensionali V F

I grafci: ■ consentono una percezione immediata delle manifestazioni quantitative dei fenomeni, facilitandone la lettura e la comprensione; infatti, anche se più approssimativa, la conoscenza che deriva da una rappresentazione grafca è molto più immediata di quella che deriva da una tabella numerica; ■ facilitano, insieme all’esame delle tabelle, l’interpretazione della realtà e, quindi, aiutano chi deve prendere decisioni; ■ consentono di prevedere le evoluzioni future di certi fenomeni, osservandone gli andamenti passati e facendone proiezioni nel tempo. La rappresentazione dei fenomeni può essere fatta attraverso vari tipi di grafci, i principali dei quali sono: ■ i diagrammi cartesiani; ■ gli areogrammi; ■ gli ideogrammi; ■ i cartogrammi.

I diagrammi cartesiani I diagrammi cartesiani sono grafci in cui i dati di un certo fenomeno sono rappresentati da coppie di valori, ciascuna delle quali individua le coordinate di un punto ben preciso nel piano cartesiano. Questo è formato da due rette perpendicolari uscenti da un punto, chiamato origine: la retta orizzontale è l’asse delle ascisse (o asse delle x), quella verticale è l’asse delle ordinate (o asse delle y). Unendo i diversi punti che i dati disponibili permettono di individuare, si ottiene un grafco che mostra l’andamento del fenomeno rappresentato sull’asse y, in corrispondenza dei valori posti sull’asse x. Spesso, su questo asse si indica il tempo, cioè una successione di anni, mesi, trimestri, ecc.

Diagramma cartesiano

Previsioni della popolazione residente Anni 2020-2065, migliaia, dati al 1° gennaio

63.889 63.750

63.846 63.546

63.483 63.081

62.964

62.497 62.169

61.305

Fonte Istat, Italia in cifre 2015 ▶

2020

2025

20 CAPITOLO 1 - ELEMENTI DI CALCOLO PROPORZIONALE E PERCENTUALE

2030

2035

2040

2045

2050

2055

2060

2065

Gli areogrammi Gli areogrammi si avvalgono di fgure geometriche le cui aree o i cui volumi variano in proporzione ai valori dei dati da rappresentare. ■ Gli istogrammi sono areogrammi a forma rettangolare, costituiti da rettangoli con base fssa e altezze proporzionali ai dati da rappresentare (aree proporzionali alle altezze). Possono anche avere un aspetto tridimensionale e allora sono costituiti da parallelepipedi a base quadrata costante (volumi proporzionali alle altezze). ■ I grafci a torta sono areogrammi circolari, costituiti da un cerchio diviso in diversi settori, ciascuno dei quali indica una quota percentuale del valore totale del fenomeno che si vuole rappresentare.

Istogramma Spesa media sostenuta dalle famiglie per servizi di istruzione Anno 2014, valori in euro

Nord Centro Mezzogiorno Italia

893 707

696

492

455 360

391 309 222

Tasse scolastiche e rette universitarie

Lezioni private

212

170

208

Trasporto scolastico

Grafco a torta Popolazione di 15 anni e oltre per titolo di studio e sesso Anno 2014, composizioni percentuali

Laurea 11,9%

Laurea 13,5%

Licenza elementare 15,8%

Diploma 4-5 anni 31,1%

Licenza media 35,2%

Diploma 2-3 anni 6,0%

Maschi

Licenza elementare 23,8%

Diploma 4-5 anni 28,7%

Licenza media 28,6%

Diploma 2-3 anni 5,4%

Femmine

Fonte Istat, Italia in cifre 2015

MODULO

A STRUMENTI OPERATIVI PER L’ECONOMIA AZIENDALE 21

APRI I TUOI ORIZZONTI

L’ISTAT E L’INFLAZIONE L’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) è un ente pubblico, costituito nel 1926, che ha il compito di effettuare rilevazioni statistiche cruciali in diversi settori. L’Istat, fra le altre cose, si occupa di: ■ effettuare il censimento della popolazione (come in tutti i paesi europei, il censimento si fa una volta ogni 10 anni, l’ultimo è stato effettuato nel 2011); ■ realizzare indagini statistiche nei settori della produzione (industria, agricoltura, ecc.); ■ investigare secondo campionamento le abitudini delle famiglie (stile di vita, consumi, lavoro, salute, tempo libero); ■ fotografare l’assetto economico del nostro Paese su larga scala (per esempio in relazione alla crisi economica, all’andamento dei mercati, ecc). Infne – e questa è una delle attività più importanti – l’Istat si occupa di determinare il tasso di infazione, mediante la realizzazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI). Si defnisce infazione l’aumento progressivo del livello medio generale dei prezzi. Per calcolare l’infazione, l’Istat costituisce un paniere di beni, cioè un insieme di prodotti signifcativi, da tenere sotto osservazione. Il paniere Istat è formato da oltre 1.400 prodotti e servizi di largo consumo: ogni anno l’Istat aggiorna il paniere, inserendo nuovi prodotti ed eliminandone altri che non sono più rilevanti per il calcolo dei prezzi al consumo. Nel 2015, per esempio, sono entrati nel paniere i biscotti senza glutine, i mezzi di trasporto in condivisione (car sharing e bike sharing) e le bevande al distributore automatico, mentre sono usciti i navigatori satellitari, gli impianti HiFi, i registratori DVD e i corsi di informatica.

Una volta individuato il paniere, l’Istat rileva ogni mese i cambiamenti dei prezzi per i prodotti che lo compongono. L’infazione annua è misurata dalla variazione percentuale dell’indice di prezzo relativo a un certo anno rispetto a quello dell’anno precedente, tenendo come base, fatta pari a 100, il dato del primo dei due anni considerati. Il seguente esempio mostra come viene calcolata l’infazione annua su un ipotetico paniere composto da quattro prodotti. Prodotto

Prezzo anno 1

Prezzo anno 2

Prezzo anno 3

1 kilo di pane

€ 2,50

€ 2,45

€ 2,70

1 kilo di caffè

€ 16,40

€ 16,40

€ 15,70

1 taglio di capelli

€ 20,00

€ 22,00

€ 23,00

1 giacca

€ 145,00

€ 156,00

€ 160,00

Costo del paniere

€ 183,90

€ 196,85

€ 201,40

Indice di prezzo

100,00%

Tasso di infazione

107,04%

109,52%

+ 7,04%

+ 2,32%

L’indice di prezzo è dato dal rapporto percentuale tra il costo del paniere di ciascun anno e quello dell’anno base. Per esempio, per l’anno 3, l’indice è dato da: 201, 40 # 100 = 109, 52% indice di prezzo dell’anno 3 183, 90 Il tasso annuo di infazione si ottiene come differenza percentuale (in aumento o in diminuzione) tra gli indici di prezzo di due anni consecutivi. Per esempio, il tasso di infazione dell’anno 3 è pari a: 109, 52 - 107, 04 # 100 = 2, 32% tasso di infazione 107, 04

Gli ideogrammi e i cartogrammi Gli ideogrammi sono la più intuitiva rappresentazione dei dati statistici. Mostrano un determinato fenomeno mediante una serie di fgure o icone che lo richiamano visivamente e le cui dimensioni sono indicative dei dati da rappresentare. Per esempio, per la produzione di uve da vino di una successione di anni, si può allineare una serie di grappoli d’uva, ciascuno con un’altezza proporzionata al dato da rappresentare. I cartogrammi, infne, evidenziano la distribuzione territoriale di un certo fenomeno e sono costituiti da mappe o carte geografche suddivise in aree (per esempio, le varie Province di una Regione), colorate con intensità crescente via via che aumenta il valore del dato da rappresentare. 22 CAPITOLO 1 - ELEMENTI DI CALCOLO PROPORZIONALE E PERCENTUALE

Ideogramma e cartogramma Abitanti delle principali città italiane

Densità della popolazione al 1/1/2015

Anno 2014

Abitanti per kilometro quadrato Fino a 100 Da 101 a 200 Da 201 a 300 Oltre 300

70

ROMA

2.627.000

87

39 419

268

174

MILANO

156

198

1.251.000

292 163

165 106

NAPOLI

960.079

123 342 70

TORINO

870.702

209

429 57 69

MEDIA ITALIA: 201 130

197

Fonte Istat, Italia in cifre 2015

IN PRATICA I diagrammi cartesiani Nel cinquantennio 1960-2010 la popolazione mondiale ha avuto il seguente andamento (dati arrotondati al milione): 1960

1970

1980

1990

2000

2010

3.024.000.000

3.697.000.000

4.442.000.000

5.280.000.000

6.086.000.000

6.843.000.000

Rappresentiamo il fenomeno di cui sopra mediante un diagramma cartesiano e calcoliamo poi: l’incremento percentuale complessivo della popolazione verifcatosi nel periodo considerato; l’incremento medio annuo.

■ ■

Popolazione mondiale anni 1960-2010 8.000 milioni di abitanti

6.843 6.086 6.000

5.280 4.442

4.000

3.697 3.024

2.000

’60

’70

’80

’90

’00

’10

Dal 1960 al 2010 la popolazione mondiale ha avuto una continua crescita, passando da 3.024 milioni a 6.843 milioni, con un incremento, nei 50 anni considerati, pari a: (6.843 – 3.024) = 3.819 milioni incremento Ora, se si pone uguale a 100 il dato di partenza, si avrà: 3.024 : 3.819 = 100 : x da cui: x = 126,29% incremento percentuale complessivo Quindi: (126,29% : 50) = 2,53% tasso medio annuo di incremento

anni

ORA PROVA TU Produzione di uve da vino in Italia negli anni 2004-2007 (dati arrotondati al migliaio di t)

2004

2005

2006

2007

7.274.000

6.892.000

6.823.000

6.032.000

Il dato 2007 era così distribuito: Nord 2.791.000 t; Centro 916.000 t; Mezzogiorno 2.325.000 t.

Rappresenta: ■ ■

l’andamento della produzione di uve da vino con un istogramma a barre; la distribuzione geografca della produzione 2007 con un grafco a torta e un ideogramma.

MODULO

A STRUMENTI OPERATIVI PER L’ECONOMIA AZIENDALE 23

Capitolo 1

IN SINTESI I SISTEMI DI MISURA Misurare signifca confrontare una grandezza sconosciuta, per esempio il peso di un sacco di farina o la lunghezza di una strada, con una grandezza conosciuta, per esempio il kilogrammo o il metro, che sono dette unità di misura. Il più diffuso sistema di misure è il Sistema metrico decimale in cui il rapporto fra le unità di misura e i suoi multipli o sottomultipli è 10 o una potenza di 10. Esistono anche misure complesse, come il tempo, i cui ordini di grandezza non sono decimalizzati: per esempio in un giorno ci sono 24 ore, e in un anno commerciale 12 mesi di 30 giorni l’uno. LE PROPORZIONI Si dice rapporto fra due numeri il quoziente della loro divisione. Dati due valori – a e b, entrambi diversi da 0 – il rapporto fra essi può essere indicato con: a a : b oppure b Una proporzione è l’uguaglianza di due rapporti. Perciò, quattro numeri o valori – a, b, c, d – presi in un certo ordine, formano una proporzione se il rapporto fra il primo e il secondo è uguale al rapporto fra il terzo e il quarto. Si può scrivere a : b = c : d e si leggerà: «a sta a b come c sta a d». Le principali proprietà delle proporzioni sono: ■ la proprietà fondamentale: il prodotto dei medi, cioè (b × c), è uguale al prodotto degli estremi (a × d); ■ la proprietà del comporre: la somma (a + b) sta ad a oppure a b come la somma (c + d) sta a c oppure a d; ■ la proprietà dello scomporre: la differenza (a – b) sta ad a oppure a b come la differenza (c – d) sta a c oppure a d. Date due grandezze A e B, se all’aumentare dei valori di A aumentano proporzionalmente i valori di B, allora tra le due grandezze vi è una relazione di proporzionalità diretta. Se invece all’aumentare dei valori assunti da A i valori di B diminuiscono proporzionalmente, tra le due grandezze vi è una relazione di proporzionalità inversa. IL CALCOLO PERCENTUALE Il calcolo percentuale è una applicazione del calcolo proporzionale. Una percentuale, infatti, indica quante unità di una certa grandezza corrispondono a 100 unità di un’altra grandezza, direttamente proporzionale alla prima. La proporzione fondamentale del calcolo percentuale è: 100 : r = S : P dove: r = ragione percentuale; S = quantità base su cui va calcolata la percentuale; P = percento totale, cioè valore della grandezza che corrisponde alla ragione percentuale. 24 CAPITOLO 1 - ELEMENTI DI CALCOLO PROPORZIONALE E PERCENTUALE

Elementi di calcolo proporzionale e percentuale

Quando occorre sommare o sottrarre il percento totale alla grandezza base, si parla di problemi sopra cento o sotto cento. ■ I problemi sopra cento (per esempio S = peso netto, P = tara, S + P = peso lordo) si risolvono applicando la proprietà del comporre. ■ I problemi sotto cento (per esempio S = costo originario, P = sconto, S – P = prezzo scontato) si risolvono applicando la proprietà dello scomporre. I RIPARTI I riparti sono operazioni matematiche che consentono la suddivisione di una grandezza nota in quote, sulla base di un rapporto proporzionale rispetto a elementi noti. Per esempio, alcune spese condominiali sono ripartite in proporzione alla dimensione degli appartamenti di proprietà di ciascuno dei condomini, per cui chi possiede un appartamento più grande pagherà più di chi possiede un appartamento più piccolo. I riparti sono: ■ semplici, quando la grandezza da ripartire viene suddivisa in quote proporzionali a una sola altra grandezza; ■ composti, quando la quantità da ripartire viene suddivisa in quote proporzionali ai valori congiuntamente assunti da due o più altre grandezze considerate. L’EURO E IL CAMBIO DELLE VALUTE Il cambio delle valute è un’altra applicazione del calcolo proporzionale. Il cambio dell’euro con le altre valute esprime sempre la quantità di valuta estera corrispondente a 1 euro. Perciò: ■ un importo in euro si converte in valuta estera (per esempio in dollari USA) moltiplicandolo per il cambio; ■ un importo in valuta estera (per esempio in franchi svizzeri) si converte in euro dividendolo per il cambio. L’ANALISI DEI GRAFICI È possibile rappresentare dati economici e statistici usando i grafci. L’uso di rappresentazioni grafche: ■ consente una percezione visiva più immediata dei fenomeni; ■ facilita l’interpretazione dei dati; ■ consente di prevedere gli andamenti dei fenomeni rappresentati. I principali grafci usati sono: i diagrammi cartesiani, che rappresentano i dati su un piano cartesiano; ■ gli areogrammi, cioè gli istogrammi e i grafci a torta, che rappresentano i dati sfruttando le aree; ■ gli ideogrammi, che rappresentano i dati sfruttando icone e fgure; ■ i cartogrammi, che rappresentano i dati geografci, evidenziando la distribuzione territoriale di un fenomeno. ■

A COLPO D’OCCHIO Misure decimali e complesse

SISTEMI DI MISURE

Proporzionalità diretta

CALCOLO PROPORZIONALE

Proporzionalità inversa

Calcoli sopra cento STRUMENTI OPERATIVI

CALCOLO PERCENTUALE Calcoli sotto cento

Riparti semplici RIPARTI DIRETTI Riparti composti

Varie tipologie

GRAFICI

MODULO

A STRUMENTI OPERATIVI PER L’ECONOMIA AZIENDALE 25

ESERCIZI GUIDATI E COMMENTATI 1 EQUIVALENZE Esegui le seguenti equivalenze come nell’esempio proposto:

Si va da una misura inferiore a una superiore.

cm 873 = m 8,73 8

7

cm

m

dm

cm

3

8,

7

3

kg 3,7 = dg …………

Si va da una misura …………… a una ……………

kg 3,

kg







dg

3





0

0

7

ml 615 = l ………… 6

1

Si va da una misura …………… a una ……………

ml







ml

5

0,





5

t 8,42 = kg …………

Si va da una misura …………… a una ……………

t 8,

2 CALCOLI CON

MISURE NON DECIMALI

Esprimi in giorni la durata di un investimento, che è stata fssata in 2 anni commerciali, 7 mesi e 24 giorni.

3 PROPORZIONI Un’industria tessile ha venduto 15 tonnellate di flati di cotone e ha ricavato complessivamente 45.000 euro. Quale ricavo avrebbe conseguito se avesse venduto 60 tonnellate di prodotto?

26

2







kg









Il conteggio si può eseguire in due modi: anni 2 × 360 = …… giorni mesi 7 × 30 = 210 giorni giorni 720 + …… + 24 = giorni 954 durata dell’investimento Oppure: anni

RICORDA In un anno commerciale ci sono 12 mesi di 30 giorni ciascuno. L’anno è quindi composto da 360 giorni.

4

2 × 12 = +

24

mesi

7

mesi

..........

mesi × 30 =

durata dell’investimento

..........

giorni

+

24

giorni

=

954

giorni

Impostata la seguente proporzione: quantità

15

quantità

:

si ricava: x =

60

ricavo

=

45.000

ricavo

:

x

45.000 # .......... = € 180.000 ricavo di 60 tonnellate ..........

RICORDA In un rapporto tra grandezze dipendenti, se raddoppiando una raddoppia anche l’altra, si ha un rapporto di proporzionalità diretta. Se invece al raddoppiare della prima l’altra si dimezza, si ha un rapporto di proporzionalità inversa.

Il nostro è un caso di proporzionalità diretta e può così schematizzarsi: Quantità (tonnellate)

Ricavo (euro)

15 60

.............. x

Una partita di pesce spada del peso di 810 kilogrammi costa 36.450 euro. Qual è il costo di una partita di 900 kilogrammi? Si tratta di un problema di proporzionalità ………………………… in quanto se raddoppia la quantità acquistata raddoppia il ………………………… di acquisto.

4 PROPORZIONI Risolvi il problema.

Per determinare il costo di 900 kg di pesce spada, possiamo disegnare uno schema utilizzando due frecce parallele nello stesso verso.

Peso (kg)

Costo (€)

810

…………

………

x

Quindi abbiamo la seguente proporzione: peso

costo

810

da cui:

x=

:

peso

…………

=

costo

………

:

………

................ # .......... = € 40.500 costo di 900 kilogrammi di pesce spada ..........

Un paio di jeans che avevano un prezzo di listino di 70 euro vengono venduti in saldo con uno sconto del 40%. Determina l’importo dello sconto. Si tratta di un problema di applicazione diretta del calcolo percentuale. Dato che lo sconto è calcolato sul …………………………, questo va fatto percentualmente pari a 100. Valori in % prezzo di listino sconto

100

70

………

………

100

da cui:

x=

sconto in %

:

………

prezzo in €

=

70

sconto in €

:

………

.......... # .......... = € 28 importo dello sconto ..........

prezzo di listino in %

100

x=

Risolvi il problema.

RICORDA Il calcolo percentuale è sempre un calcolo di proporzionalità diretta fra due grandezze, delle quali si considerano due valori globali e i due corrispondenti valori percentuali.

Si tratta di un problema di applicazione inversa del calcolo percentuale, perché conosciamo lo sconto e dobbiamo ricavare il prezzo sul quale è stato calcolato. Quindi avremo:

da cui:

PERCENTUALE

Valori in €

Quindi avremo: prezzo in %

5 CALCOLO

prezzo di listino in €

sconto in %

:

10

=

………

sconto in €

:

………

.......... # .......... = € 600 prezzo di listino del tablet .......... MODULO

6 CALCOLO PERCENTUALE Un tablet di ultima generazione viene venduto con uno sconto di 60 euro, che corrisponde al 10% del prezzo di listino. Determina il prezzo di listino.

A STRUMENTI OPERATIVI PER L’ECONOMIA AZIENDALE 27

ESERCIZI GUIDATI E COMMENTATI 7 CALCOLO PERCENTUALE Esamina il caso e svolgi l’attività proposta.

Il peso in partenza di una partita di patate è di 1,34 tonnellate; durante il trasporto si verifca un calo di peso del 3%. Determina il calo esprimendo il risultato in kilogrammi. Poiché il calo è calcolato sul …………… in partenza, questo va fatto percentualmente pari a 100. Iniziamo convertendo le tonnellate in kilogrammi: t 1,34 = kg …………… Valori in % peso alla partenza

Valori in kg

………

………

3

………

calo Quindi avremo: peso in partenza %

100

da cui:

8 CALCOLI SOPRA CENTO Risolvi il problema.

RICORDA Per la corretta impostazione dei problemi con le percentuali, è di vitale importanza individuare la grandezza base, cioè quella sulla quale va applicata la ragione percentuale. Questa grandezza va posta uguale a 100.

x=

peso in partenza in kg

calo in %

:

………

=

calo in kg

:

………

………

.......... # .......... = kg 40, 2 calo di viaggio ..........

II costo di acquisto di una partita di rame all’origine è di 6.000 euro la tonnellata. Le spese di trasporto corrispondono al 12% del costo originario. Calcola il costo, comprensivo delle spese di trasporto, che si sostiene per l’acquisto di 3,5 tonnellate di rame. In questo caso, la grandezza base è il costo originario e, poiché questo è un dato noto, il problema potrebbe essere risolto calcolando il 12% del costo originario e poi sommandolo. In casi come questo, però, l’uso del calcolo sopra cento consente di accelerare la soluzione del problema. Vediamo in dettaglio: costo originario spese di trasporto costo originario + spese

Valori % 100 12 ………

Valori in euro 6.000 ………

La proporzione è quindi da impostare tra il costo originario – che è la grandezza nota – e il costo aumentato delle spese, che è l’incognita. Quindi: costo originario in %

100

da cui:

x=

costo + spese in %

:

………

costo originario in €

=

………

costo + spese in €

:

………

6.000 # .......... = € 6.720 costo di 1 t di rame, compreso trasporto 100

E allora il costo totale della partita di 3,5 tonnellate di rame risulta: € (………… × 3,5) = € ………… costo + trasporto della partita di rame

28

Sapendo che il prezzo di un computer portatile, pari a 800 euro, ha subito un aumento del 5%, determina il nuovo prezzo. Si tratta di un problema di calcolo sopra cento, perché il percento totale (P = il rincaro) si aggiunge alla grandezza base (S = il prezzo base) per ottenere la grandezza (S + P = il nuovo prezzo). Valori % 100 5 ………

vecchio prezzo aumento di prezzo nuovo prezzo

9 CALCOLI SOPRA CENTO Esamina il caso e svolgi l’attività proposta.

Valori in euro ……… ………

La proporzione da impostare per determinare il nuovo prezzo è la seguente: vecchio prezzo in %

nuovo prezzo in %

100

da cui risulta:

x=

:

………

vecchio prezzo in €

=

nuovo prezzo in €

:

………

………

.......... # .......... = € 840 nuovo prezzo del computer ..........

La Italiafruit S.p.A. ha inviato a un cliente americano una partita di pomodori San Marzano. All’arrivo dei container a New York, i pomodori pesavano 634 tonnellate, essendosi verifcato un calo di viaggio pari al 3% del peso originario. Determina il peso dei pomodori alla partenza. In questo caso, la grandezza base è il peso in partenza (S), che è il valore che dobbiamo determinare, mentre si conosce il peso all’arrivo, che è al netto del calo e rappresenta (S – P). Quindi, la soluzione richiede un calcolo sotto cento. La schematizzazione del problema è la seguente:

peso alla partenza calo di viaggio peso all’arrivo

Valori % 100 3 ………

10 CALCOLI

SOTTO CENTO

Esamina il caso e svolgi l’attività proposta.

Valori globali x 634

Si deve pertanto impostare una proporzione tra il peso alla partenza, che è l’incognita del problema, e il peso all’arrivo, che è la grandezza conosciuta. Quindi: peso alla partenza in %

100

da cui risulta:

x=

peso all’arrivo in %

:

97

peso alla partenza in t

=

x

peso all’arrivo in t

:

………

634 # 100 = t 653, 61 peso alla partenza ..........

MODULO

A STRUMENTI OPERATIVI PER L’ECONOMIA AZIENDALE 29

ESERCIZI GUIDATI E COMMENTATI 11 CALCOLI

SOPRA CENTO E SOTTO CENTO

Risolvi il problema.

La banca Intesa Sanpaolo accredita sul conto corrente del signor Paolo Pietrangeli gli interessi maturati sui titoli di Stato in deposito presso di essa. L’importo netto accreditato è di 656,25 euro. La banca ha operato la prevista ritenuta fscale del 12,50%. A quanto ammontavano gli interessi lordi e la relativa ritenuta? Dato che la ritenuta è calcolata sugli interessi ………………, questi in percentuale sono fatti pari a 100. Gli interessi netti sono dunque pari a 100 – …………… = 87,50. Quindi avremo: Valori % ……… ……… ………

interessi lordi ritenuta fscale interessi netti

Valori globali x 656,25

Impostiamo la proporzione:

RICORDA A questo punto, per controllare se i conti tornano, puoi calcolare la ritenuta fscale partendo dagli interessi lordi. In questo caso otterrai: € (750 × 12,50%) = 93,75

12 RIPARTO

DIRETTO SEMPLICE

Esamina il caso e risolvi il problema.

interessi lordi (%)

100

interessi netti (%)

:

87,50

Interessi ……………… x =

interessi lordi (€)

=

x

interessi netti (€)

:

…………

.......... # ............. = € 750 ..........

La ritenuta fiscale è pari a € (750 – ………………) = € 93,75

Un premio di 5.000 euro viene suddiviso fra 3 studenti meritevoli, Bianchi, Rossi e Verdi. Determina le quote di premio spettanti a ciascuno di essi, sapendo che la ripartizione avviene in proporzione diretta rispetto alla media dei voti riportati da ciascuno di essi alla fne dell’anno scolastico (Bianchi: media del 9; Rossi: media dell’8,5; Verdi: media del 7,5). Si tratta di un problema di riparto diretto semplice, nel quale i dati in base ai quali effettuare il riparto sono i seguenti: N = 5.000

a1 = 9

a2 = 8,5

a3 = 7,5

dove a1 corrisponde alla media dei voti di Bianchi, a2 corrisponde a quella di Rossi e a3 corrisponde alla media di Verdi. Le quote di premio spettanti a ciascuno dei tre studenti si possono determinare calcolando il coeffciente di riparto e risolvendo le seguenti operazioni: .......... = 200 coeffciente di riparto 9 + 8, 5 + 7, 5

*

30

9, 0 = € ............. quota di premio spettante a Bianchi

.......... # 8, 5 = € 1.700

quota di premio spettante a Rossi

7, 5 = € 1.500

quota di premio spettante a Verdi

13 CAMBIO DI

Posto un cambio euro/yen giapponese di 132,45: 1. spiega il signifcato del cambio; 2. converti 10.000 euro in yen; 3. converti 1.000.000 di yen in euro.

VALUTE

1

Un cambio euro/yen pari a 132,45 signifca che un euro è scambiato con …………………………………………………………………

2

Per convertire 10.000 euro in yen giapponesi si imposta la seguente proporzione: euro

yen

1

:

da cui: x =

3

euro

132,45

=

…………

RICORDA Quando esegui calcoli con l’euro devi arrotondare gli importi al centesimo di euro: ■ per difetto, se la terza cifra decimale è inferiore a 5; ■ per eccesso, se la terza cifra decimale è uguale o superiore a 5.

yen

:

………

.............. # 10.000 = yen ................. . 1

Per convertire 1.000.000 di yen in euro si imposta la seguente proporzione: euro

yen

1

:

da cui: x =

euro

…………

=

………

RICORDA Per convertire un importo in euro in un’altra valuta si moltiplica l’importo per il cambio; invece per convertire un importo in un’altra valuta in euro si divide l’importo per il cambio.

yen

:

………………

.................... # 1 = € .................... 132, 45

Data la seguente tabella, che indica il numero di pizze da asporto vendute nell’anno dalla PizzaPiù S.r.l., costruisci il diagramma cartesiano che rappresenta l’andamento delle vendite e il corrispondente istogramma.

14 GRAFICI Esamina i dati presentati e svolgi le attività proposte.

Vendite di pizze da asporto Anni Vendite

2010

2011

2012

2013

2014

2015

140.000

150.000

160.000

170.000

175.000

190.000

190

190

185

185

180

180

175

175

Vendite (migliaia di unità)

Vendite (migliaia di unità)

Vendite di pizze 2010-2015

170 165 160 155 150 145 140

170 165 160 155 150 145 140

135

135

130

130 125

125 2010

2011

2012

2013

2014

2015

2010

2011

MODULO

2012

2013

2014

2015

A STRUMENTI OPERATIVI PER L’ECONOMIA AZIENDALE 31

Puoi svolgere gli esercizi sul tuo MEbook

PROVA STRUTTURATA

7 La ripartizione di un premio di produzione tra gli operai in base ai giorni lavorati è: A

Verifca delle tue conoscenze

B C

un riparto diretto composto un riparto semplice inverso un riparto semplice diretto

1 Indica quali tra le seguenti sono misure di: lunghezza (1), capacità (2), peso (3), tempo (4). a. b. c. d. e. f. g. h.

litro ora centigrammo ettolitro minuto decametro kilometro ettogrammo

8 Il cambio euro/dollaro è 1,10035. Un euro:

1 2 3 4 1 2 3 4

A

1 2 3 4

B

1 2 3 4

C

1 2 3 4 1 2 3 4

9 Per conoscere il valore in corone danesi di una

1 2 3 4

somma in euro occorre:

1 2 3 4

A B

2 ll decilitro: A B C

C

è un’unità di misura di capacità è un multiplo del litro è un sottomultiplo del litro

3 L’operazione di decimalizzazione consiste:

B C

A B C

nella trasformazione di un numero complesso in numero decimale nella trasformazione di un numero decimale in numero complesso nell’effettuare equivalenze all’interno del S.M.D.

ne appartenenti alla categoria: A C D

4 In un anno commerciale:

11 Indica quali tra le seguenti equivalenze sono

ci sono 365 giorni ci sono 360 giorni ci sono 364 giorni

corrette.

5 Un rapporto:

A B D E

B C

è il prodotto fra due numeri è il quoziente fra due numeri è l’uguaglianza fra due quozienti

6 Per calcolare il medio incognito in una proporzione: A B C

32

degli istogrammi tridimensionali dei diagrammi cartesiani degli areogrammi degli ideogrammi

Verifca delle tue abilità

C

A

dividere la somma in euro per il tasso di cambio moltiplicare la somma in euro per il tasso di cambio moltiplicare la somma in euro per il cambio e dividere il risultato per 100

10 I grafci a torta sono forme di rappresentazio-

B A

vale più di un dollaro vale come un dollaro vale meno di un dollaro

si divide il medio conosciuto per il prodotto degli estremi si divide il prodotto degli estremi per il medio noto si moltiplica il medio noto per il prodotto degli estremi

F

l 367 = hl 3,67 m 42,7 = dm 4,27 m3 0,0032 = cm3 32 kg 72 = t 7.200 dm2 72.846,32 = m2 728,4632 t 856 = kg 0,856

12 Esegui le seguenti equivalenze: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

cm 867.555 km 150,87 t 675 t 65 cg 659 dal 157 cl 750,84

= = = = = = =

hm dam hg kg g dl l

………………………… ………………………… ………………………… ………………………… ………………………… ………………………… …………………………

8. mm 42.376 9. l 102 10. g 100.000

= m = kl = q

………………………… ………………………… …………………………

13 Indica quali tra le seguenti sono misure deci-

17

Una fabbrica tessile ottiene una partita di seta pregiata impiegando 10 macchine flatrici per complessive 34 ore. In quante ore si potrebbe ottenere la stessa quantità di seta, se si impiegassero 8 macchine dello stesso tipo?

mali (1) e quali sono misure complesse (2). a. b. c. d. e. f.

145 litri 12.05 ore 52.30 minuti 2.500 metri angolo di 70° 180 grammi

ore ……… e minuti ……… 1 2 1 2 1 2 1 2

VALUTA

QUOTAZIONE PER 1 EURO

1 2

Dollaro americano

1,10035

Yen

132,595

Franco svizzero

1,08664

1 2

14

Esegui le seguenti operazioni di trasformazione e decimalizzazione.

1. 2. 3. 4. 5.

18 Osserva la seguente tabella.

4 anni e 18 giorni = giorni ……… 675 giorni = anni ……… e giorni ……… 25 mesi = anni commerciali ……… e mesi ……… anni 3. 2. 8 = giorni ……… 5 anni e 67 giorni = anni 5, ………

Calcola: 1. quanti dollari e quanti yen si possono ottenere con 2.000 euro USD ………… yen ………… 2. quanti euro servono per pagare un debito di 5.000 dollari euro ………………… 3. quanti euro si ricavano cedendo 21.700 franchi svizzeri euro …………………

15

Calcola il termine incognito nelle seguenti proporzioni.

1. 6 : x = 7 : 21 2 8 : =x: 3 12 18 1 : =x: 3. 40 6 2.

x = ………………… 20 36 20 5

x = …………………

euro ………………… x = …………………

4. 3 : 15 = 3,14 : x

x = …………………

3 = 20 : 60 4

x = …………………

5. x :

19 Lo stipendio lordo mensile di un dipendente è di 2.200 euro e le trattenute per contributi sociali e imposte sono pari al 28%. A quanto ammonterà lo stipendio netto percepito dal dipendente?

16 Dalla vendita di una partita di 800 t-shirt di cotone elasticizzato l’azienda Fringe Dress S.p.A. ha ricavato 8.400 euro. Determina: 1. il ricavo che si conseguirebbe vendendo 1.200 t-shirt allo stesso prezzo unitario euro ………………… 2. quante t-shirt si dovrebbero vendere per ottenere un ricavo totale di 25.200 euro n° ………………… 3. qual è il costo delle t-shirt, considerando che dalla vendita delle 800 magliette la Fringe Dress S.p.A. ha ottenuto un guadagno del 40% del costo euro …………………

20

Una partita di merluzzo atlantico ha un peso lordo di 903 kilogrammi. Sapendo che il peso dell’imballaggio risulta pari al 5% del peso netto, determina il peso netto del merluzzo all’origine. Sapendo poi che, durante il trasporto, la merce subisce un calo del 4%, determina il peso netto in tonnellate del merluzzo all’arrivo. Peso netto all’origine: kg ……………… Peso netto all’arrivo: t …………………

21 La banca Carisbo accredita sul conto corrente del signor Carlo Angeli gli interessi maturati sui titoli di Stato in deposito presso di essa. L’importo netto accreditato è di 831,25 euro. La banca ha operato la ritenuta fscale del 12,50%. A quanto ammontavano gli interessi lordi e la relativa ritenuta? Interessi lordi: euro ……………… Ritenuta fscale: euro ……………… MODULO

A STRUMENTI OPERATIVI PER L’ECONOMIA AZIENDALE 33

PROVA STRUTTURATA 22

Un commerciante di marmi ha comprato 500 metri quadrati di travertino in lastre grezze (spessore 1 cm) al prezzo di 30 euro al metro quadro. Successivamente, il commerciante ha rivenduto 450 metri quadrati di travertino con un guadagno del 14% e i restanti 50 metri quadrati con una perdita del 3%.

25 Nel 2012 le prime otto posizioni tra i paesi produttori di oro erano le seguenti: 1. 2. 3. 4.

Cina Australia USA Russia

t 403 t 250 t 230 t 205

5. 6. 7. 8.

Sud Africa t 170 Perù t 165 Canada t 102 Indonesia t 95

Qual è il guadagno fnale del commerciante? Rappresenta i dati con un istogramma. euro ………………… 500 450

23

La società Pegaso ripartisce l’utile dell’anno n in base alle quote di capitale apportate 1 2 dai soci La ditta Magri imputa le spese di trasporto a tre clienti in base alla loro distanza dalla ditta 1 2 e al volume della merce trasportata

a.

b.

400

tonnellate

Abbina le situazioni di seguito proposte al corrispondente tipo di riparto: riparto semplice diretto (1), riparto composto diretto (2).

350 300 250 200 150 100 50

26 24 Una squadra di calcio effettua il riparto di un premio di 30.000 euro fra i suoi tre migliori giocatori in proporzione alle reti segnate nella stagione e al numero di partite che hanno disputato.

Osserva la seguente rappresentazione grafca, che illustra l’andamento dei consumi dei principali componenti della dieta mediterranea. Usando gli stessi dati, rappresenta i fenomeni descritti usando un ideogramma.

Calcola le quote di premio spettanti ai tre calciatori, conoscendo i seguenti dati:

Persone che consumano particolari alimenti almeno una volta al giorno Anni 2005 e 2014, per 100 persone di 3 anni e più

1. calciatore A: reti 20, partite 27 euro ………………… 2. calciatore B: reti 12, partite 25 euro ………………… 3. calciatore C: reti 12, partite 30 euro …………………

87,1

81,5

77,3 60,7

Pane, pasta e riso

55,9

Latte

48,9

73,6

52,1

Verdure

2005 2014

Frutta

Preparati all’esposizione orale ■ ■ ■ ■ ■ ■

34

Che cosa sono le grandezze inversamente proporzionali? Fai almeno tre esempi. Illustra la proporzione fondamentale del calcolo percentuale 100 : r = S : P. Come si risolvono i problemi in cui il percento totale P si deve aggiungere o sottrarre a una base S? Illustra la proprietà del comporre. Che cosa signifca che 1 euro vale 0,71 sterline britanniche? Perché si usano le rappresentazioni grafche per descrivere i dati statistici?

MODULO B

L’attività economica e l’azienda Quali sono le fasi dell’attività economica? Che cosa sono i settori della produzione? Sai distinguere fra beni e servizi? Sai dare una defnizione di mercato e di consumatori? Che cos’è un’azienda e quali tipi di azienda esistono? K

O

O

B CE

A IF

RE

Sai dire con precisione qual è lo scopo di un’azienda?

D

O AT

D

N

L

,I

FO

G

ER

Quali sono gli elementi costitutivi di un’azienda?

B ER

CK

K AR

ZU

M

Perché gli esseri umani sono risorse dell’azienda?

Ha più potere il Consiglio di amministrazione o la Direzione generale?

ABILITÀ

CONOSCENZE ◾ ◾ ◾ ◾ ◾ ◾ ◾ ◾ ◾ ◾

Il concetto di attività economica Le fasi evolutive e storiche dell’attività economica I diversi settori della produzione e le attività che li caratterizzano I soggetti dell’attività economica Gli elementi che costituiscono il sistema azienda Le classifcazioni delle aziende Le risorse umane Le fondamentali funzioni presenti nell’ambito del sistema azienda I concetti base relativi al sistema organizzativo aziendale I principali modelli organizzativi

◾ ◾ ◾



◾ ◾

Indicare le caratteristiche dei vari momenti dell’attività economica Individuare le principali tipologie di fattori produttivi Individuare i fussi reali e i fussi monetari tra i soggetti dell’attività economica Classifcare le aziende in relazione ai vari criteri con cui possono essere raggruppate Riconoscere le varie categorie di soggetti operanti nell’azienda Individuare i compiti che vengono svolti nell’ambito delle varie funzioni aziendali

COMPETENZE ◾

Riconoscere i caratteri essenziali dell’attività economica e dei soggetti che ne sono protagonisti come elementi del sistema socio-economico ◾ Individuare le caratteristiche di base del sistema aziendale come premessa alla conoscenza del più ampio sistema socio-economico

VIDEO

Che cos’è un’azienda e perché è defnita un sistema? Come si apre e si gestisce un’attività? Guarda i video per scoprirlo

MODULO B L’attività economica e l’azienda

Per cominciare PREREQUISITI ALLO STUDIO DEL MODULO B Conoscere a livello empirico il signifcato di alcuni termini economici quali: bene, bisogno, consumo, risparmio. Avere la capacità di riconoscere nella realtà del proprio vissuto alcune situazioni che rifettono i concetti di cui sopra. Aver acquisito una certa capacità di astrazione.

1

In ciascuno dei tre gruppi seguenti scarta l’elemento che risulta estraneo e individua qual è la caratteristica che accomuna i restanti. GRUPPO 1 A dissetarsi B

viaggiare

GRUPPO 2 A panino imbottito B

sfamarsi

GRUPPO 3 A grappolo d’uva B

2

3

4

36

automobile

A B

5 ripararsi dal freddo D maglione di lana C

C D

televisore bibita

scarpe D lavastoviglie C

Individua in quale delle seguenti situazioni si ha, secondo te, la formazione di risparmio. A Lucia ha utilizzato tutta la paghetta settimanale per acquistare un abito a prezzo scontato B Claudio ha speso solo la metà della mancia ricevuta dal nonno C Elena ha speso tutto il suo stipendio senza sprecare neanche un euro per divertirsi D L’azienda agricola del signor Restivo ha venduto tutto il frumento prodotto Una merce è stata acquistata a 230 euro e poi è stata venduta a 287. La differenza di 57 euro rappresenta:

il costo D la perdita C

Paolo e Marco lavorano entrambi presso Microsoft Italia. Per recarsi al lavoro Paolo utilizza la sua automobile, mentre Marco si serve del treno. Alla fne del mese di settembre hanno percepito ciascuno uno stipendio di 1.850 euro. Marco ha speso i 4/5 dello stipendio e ha depositato il resto in banca, mentre Paolo ha utilizzato il suo per sostenere le seguenti spese: • •

Indica in quale caso il verbo “investire” ha, secondo te, un signifcato economico. A Il direttore ha investito il ragionier Bianchi della carica di responsabile amministrativo B La mamma investì Paolo, che era rientrato in ritardo, con domande assillanti C Mario è stato investito da un’automobile che viaggiava ad alta velocità D Il signor Rossi ha investito una notevole somma di denaro per acquistare una villa al mare

il ricavo il guadagno

• • •

720 euro per spese di vitto; 77,50 euro per spese telefoniche e per altri consumi domestici; 480 euro per pagare la rata del prestito ottenuto dalla banca; 160 euro per comprarsi un paio di scarpe; 250 euro per comprare i libri scolastici al fglio.

Dopo aver analizzato la situazione descritta, completa le seguenti affermazioni. A Per recarsi al lavoro ………………… si serve di un bene B Per recarsi al lavoro ………………… utilizza un servizio C Marco ha risparmiato ………………… euro D Paolo ha risparmiato ………………… euro pari al ……………% del suo stipendio

6

Calcola l’incognita x nelle seguenti proporzioni: A 3:x=2:6 x = …………… B 1.850 : 1.500 = x : 3.000 x = …………… C 1.935 : 2.361 = 1.218 : x x = …………… D x : 2.100 = 330 : 4.950 x = ……………

Capitolo 1 L’attività economica e i suoi soggetti

L’ATTIVITÀ ECONOMICA E LE SUE FASI

1

E1

L’attività economica è l’attività svolta dall’uomo per procurarsi i mezzi necessari a soddisfare i propri bisogni. In origine, l’uomo soddisfaceva i propri bisogni pescando, cacciando e raccogliendo i frutti della terra: la sua, quindi, era esclusivamente una economia raccoglitrice. Quando però comprese che i beni che la natura gli offriva erano riproducibili, l’uomo iniziò un’attività di produzione, dedicandosi all’agricoltura e all’allevamento. In un primo tempo, le quantità prodotte o raccolte venivano destinate ai componenti della comunità o delle famiglie: questi erano quindi gruppi pienamente autosuffcienti (fase autarchica). In seguito, ciascun gruppo familiare o clan o tribù cominciò a dedicarsi a una o poche produzioni ma in quantità superiori alle proprie necessità. Le eccedenze divennero oggetto di baratto fra i diversi gruppi. 1

2

3

ECONOMIA RACCOGLITRICE

PRODUZIONE

SCAMBIO

L’uomo impara a riprodurre i beni

La produzione si specializza

L’ampliarsi dei contatti fra i diversi gruppi, la crescente tendenza a concentrarsi su una specifca produzione e le diffcoltà dello scambio in natura portarono all’introduzione della moneta e dello scambio monetario. Nel corso del tempo, l’incremento della popolazione, lo sviluppo delle tecnologie produttive, la scoperta di nuove fonti di energia, ecc. modifcarono i bisogni rendendoli più complessi, numerosi e diffusi. Fu così che la produzione attuata nell’ambito dei gruppi familiari diventò insuffciente non solo a soddisfare i bisogni interni delle famiglie, ma anche ad alimentare scambi con altri soggetti. Sorsero perciò degli organismi specializzati nella produzione destinata ad essere scambiata sul mercato, i quali presero il nome di aziende di produzione. MODULO

B L’ATTIVITÀ ECONOMICA E L’AZIENDA 37

APRI I TUOI ORIZZONTI

I PROGRESSI TECNOLOGICI E L’EVOLUZIONE DELL’ECONOMIA L’immagine illustra su una linea del tempo quali invenzioni hanno dato maggiore impulso all’evoluzione dell’economia. Tutti i passaggi storici da un’era all’altra sono stati determinati da un progresso tecnologico talmente importante da imprimere un salto epocale all’intera umanità. L’aratro trainato da animali ha aumentato in modo radicale la produttività agricola e con essa la qualità della vita dell’uomo, che si è nutrito meglio ed è divenuto più ricco e ha conosciuto il mondo grazie agli scambi commerciali. Fino a quando l’umanità ha prodotto essenzialmente beni materiali, sono emerse come tecnologie vincenti quelle in grado di far realizzare una maggiore quantità in senso fsico. Negli ultimi cento anni, invece, da quando l’aumento della produzione di beni materiali ha iniziato a fare i conti con la carenza delle risorse naturali e con la globalizzazione dei mercati e delle culture, le tecnologie dell’informazione sono emerse come i nuovi fattori di svolta dell’evoluzione dell’economia.

Uso degli animali per arare la terra

Caccia e pesca 3500 a.C.

Locomotiva a vapore

Agricoltura XIX sec.

Internet

Era industriale fne XX sec.

New Economy

Social network XXI sec.

Economia delle connessioni

Il ciclo produzione-consumo

E1 METTITI ALLA PROVA Riordina, numerandole dalla più antica alla più recente, le principali fasi dell’evoluzione dell’attività economica. a. Fase autarchica b. Attività di produzione c. Economia raccoglitrice d. Scambio monetario e. Baratto

Non tutti i beni, così come si trovano in natura, sono adatti al soddisfacimento dei bisogni: molti devono essere trasformati (attraverso il lavoro) per diventare utili o più utili sottoponendoli a un processo di produzione. Il focco di cotone, così come si trova sulla pianta, non può essere direttamente utilizzato, ma deve essere trasformato in flato e poi in tessuto perché possa soddisfare il bisogno dell’uomo di coprirsi. Da questo esempio è evidente che nell’attività economica si possono individuare due momenti fondamentali: la produzione e il consumo. Produzione e consumo sono due attività fra loro complementari. Infatti, i beni che vengono consumati sono di solito beni che in precedenza sono stati prodotti e, allo stesso modo, ha senso produrre una cosa solo se successivamente quella cosa sarà consumata. A partire dal momento in cui è nato il baratto, la produzione e il consumo sono diventati attività nettamente separate, che possono coinvolgere persone diverse. Tra produzione e consumo si inserisce quindi lo scambio, con cui gli individui ottengono beni da consumare cedendo beni da essi prodotti.

PRODUZIONE

38 CAPITOLO 1 - L’ATTIVITÀ ECONOMICA E I SUOI SOGGETTI

SCAMBIO

CONSUMO

Inoltre una parte dei beni prodotti non viene immediatamente consumata, ma viene risparmiata per soddisfare bisogni futuri o per ottenere in futuro una maggiore quantità di beni (diciamo quindi che una parte di ciò che viene prodotto viene destinata all’investimento).

2

LA PRODUZIONE

E2 E3 E4 E5

La produzione è l’insieme di attività con le quali i beni vengono trasformati e modifcati (con l’impiego di energie umane e materiali), in modo da renderli utili o più utili, cioè capaci di soddisfare i bisogni. Per esempio, il pane, ottenuto dalla trasformazione della farina, del lievito e degli altri ingredienti, ha un’utilità maggiore rispetto a quella degli ingredienti usati per produrlo. La produzione, intesa in senso economico, comprende: ■ la trasformazione materiale o fsico-tecnica di beni in altri beni (dal legno al mobile) e la prestazione di servizi (una visita medica, uno spettacolo teatrale); ■ il trasferimento dei beni nello spazio, cioè dal luogo di produzione al luogo di consumo o di impiego; ■ il trasferimento nel tempo, attraverso lo stoccaggio e la conservazione, per rendere i beni disponibili per il consumo nel momento più opportuno; ■ l’adattamento quantitativo, che consiste nel riunire piccole partite di beni o nel suddividere grandi quantitativi di prodotti per soddisfare le esigenze specifche dei consumatori o degli utilizzatori.

LESSICO ECONOMICO Investimento

Operazione con cui un soggetto impiega il proprio risparmio per ottenere in futuro una maggiore quantità di denaro o di beni. Nelle imprese, invece, gli investimenti sono i fattori produttivi comprati usando i mezzi fnanziari disponibili. Investment. Stoccaggio

Conservazione di beni in un luogo di deposito (magazzino), generalmente per un tempo non lungo e in quantità suffciente per una periodica immissione sul mercato. Storage.

1

2

3

4

TRASFORMAZIONE MATERIALE

TRASFERIMENTO DEI BENI NELLO SPAZIO

TRASFERIMENTO DEI BENI NEL TEMPO

ADATTAMENTO QUANTITATIVO

Realizzare salsa di pomodoro usando pomodori, sale, ecc.

Trasferire la salsa dallo stabilimento ai negozi

Stoccare in magazzino la salsa prodotta in estate fno all’inverno

Raggruppare la salsa in confezioni da tre barattoli ciascuna

Quando si ha una trasformazione materiale si parla di produzione diretta, negli altri casi si parla di produzione indiretta. La produzione è un’attività che oggi viene svolta principalmente dalle aziende. Beni Diretta

Trasformazione fsico-tecnica

Servizi

PRODUZIONE Trasferimento nello spazio Indiretta

Trasferimento nel tempo Adattamento quantitativo

MODULO

B L’ATTIVITÀ ECONOMICA E L’AZIENDA 39

I settori dell’attività di produzione

LESSICO ECONOMICO Home banking

Insieme di servizi bancari avanzati accessibili via computer, tablet o smartphone, che consentono a ogni utente di ordinare operazioni (bonifci, pagamento tasse, ecc.) ed effettuare la consultazione dei propri conti collegandosi on line alla propria banca.

Attualmente l’attività di produzione si suddivide in quattro settori, storicamente nati in periodi successivi con l’evolversi dell’attività umana in campo economico. Il settore primario è anche quello più antico. Progressivamente l’evoluzione tecnologica (con la possibilità di fare più cose, più velocemente e meglio) e lo sviluppo sociale e culturale (che portò a produrre beni in maggiore quantità e di migliore qualità) hanno dato impulso alla nascita degli altri settori. Il terziario avanzato, che è il settore più moderno, è nato nella seconda metà del secolo scorso. I settori si distinguono per il tipo di prodotti realizzati (dal grano alla grafca 3D) e per il modo in cui viene attuata la produzione (dalla coltivazione a mano della terra ai servizi di home banking digitali). Nell’ambito dell’attività di produzione si distinguono: ■ il settore primario; ■ il settore secondario; ■ il settore terziario; ■ il settore terziario avanzato.

E2 METTITI ALLA PROVA Indica negli appositi spazi il tipo di trasformazione − fsicotecnica (1), nello spazio (2), nel tempo (3) − a cui sono correlate le seguenti attività. a. Vendita di componenti elettronici in Germania b. Importazione di gas naturale dall’Algeria c. Surgelazione di verdure d. Produzione di calzature e. Trasporto ferroviario

40 CAPITOLO 1 - L’ATTIVITÀ ECONOMICA E I sUOI sOggETTI

1

Il settore primario comprende le attività di coltivazione della terra, l’allevamento del bestiame, la pesca, la caccia e l’attività di estrazione dal suolo (cave, miniere, ecc.). Questo settore dunque utilizza le risorse fornite dalla natura, senza trasformarle in modo radicale. Esso comprende cioè le forme di attività produttiva più anticamente praticate dall’uomo, quelle rivolte a ottenere i beni che servono per soddisfare i bisogni primari: mangiare (vegetali coltivati o animali cacciati) e ripararsi dal freddo (coprendosi di pelli prima e di tessuti molto semplici dopo, bruciando la legna per tenere acceso il fuoco, costruendo case, prima di legno e poi di pietra e infne di mattoni).

2

Il settore secondario è costituito dall’attività di trasformazione materiale delle risorse naturali in beni di consumo o in beni da impiegare nella fabbricazione di altri beni. Si è sviluppato a partire dalla seconda metà del ’700, in seguito alle invenzioni che diedero l’avvio alla rivoluzione industriale (telaio meccanico, macchina a vapore, ecc.) e grazie alla disponibilità di risorse naturali, quali il carbone e il ferro: è proprio di questo periodo la nascita dell’industria. La disponibilità di nuova tecnologia ha quindi dato impulso alla creazione di un modello produttivo in grado di realizzare non più il tessuto prodotto da una madre di famiglia per sé e per i suoi fgli, ma migliaia e migliaia di metri di stoffa, impiegando anche molto meno tempo. Il settore secondario comprende attività molto diversifcate (industrie meccaniche, tessili, edili, cantieristiche, editoriali, aerospaziali, chimiche, alimentari, ecc.) che sono caratterizzate da un elevato grado di meccanizzazione e di automazione. A differenza di quello primario, il settore secondario si caratterizza essenzialmente per la capacità di trasformare in modo radicale le

materie prime in prodotti fniti complessi o in semilavorati e per la capacità di assemblarli.

3

Il settore terziario comprende la produzione indiretta di beni e la fornitura di servizi. Appartengono al settore terziario: ■ il commercio e il trasporto; ■ le attività bancarie e assicurative; ■ le attività turistiche e alberghiere; ■ le attività di consulenza; ■ le attività di comunicazione. L’importanza dei servizi è aumentata con lo sviluppo economico. Molti si sono resi necessari per la crescita delle attività del settore primario e di quello secondario: per esempio, il commercio anticamente era limitato allo scambio di beni fra persone che si trovavano sostanzialmente nello stesso luogo, mentre oggi richiede la presenza di aziende di trasporto per far arrivare le merci in mercati sempre più lontani, così come occorrono altre aziende che si occupino della vendita al pubblico, dell’assistenza sul prodotto, e così via. Alcuni servizi sono invece legati al sorgere dei bisogni tipici delle società del benessere: turismo, spettacolo, tempo libero, ecc.

4

Il terziario avanzato è costituito da una serie di attività e di servizi non tradizionali basati sullo sviluppo e sull’utilizzo delle nuove tecnologie, soprattutto nel campo dell’informatica e della telematica. Queste attività, che richiedono l’impiego di personale altamente specializzato (dall’informatica alle biotecnologie), costituiscono praticamente un quarto settore della produzione. In particolare, questo settore comprende le attività di produzione di hardware e di software, nonché i servizi specializzati alle imprese e alle famiglie (dalla ricerca di personale alla ricerca scientifca, alla consulenza legale, fscale, ecc.).

LESSICO ECONOMICO Semilavorati

Prodotti industriali che necessitano di ulteriori lavorazioni prima di diventare prodotti fnali. I semilavorati, quindi, non hanno altra funzione se non la loro successiva lavorazione. Un esempio di semilavorato è, in edilizia, la piastrella. Intermediate goods, producer goods, semi-fnished products.

E3 METTITI ALLA PROVA Indica quali delle seguenti aziende appartengono al settore terziario. A B C D E F G H

Industria meccanica Roversi Azienda agricola i Girasoli Banca Sella Data PC Consulting Supermercato Esselunga Filati & Tessuti Valle Mosso Tessilmoda Ingrosso Abbigliamento Avicola Salentina

Occupati per settore di attività Anni 2003-2008-2013, composizioni percentuali

Agricoltura 4,3%

Agricoltura 3,8% Industria 29,7%

Industria 30,7%

Agricoltura 3,6% Industria 27,3%

Servizi 65%

Servizi 66,5%

Servizi 69,1%

ANNO 2003

ANNO 2008

ANNO 2013

I dati Istat (Italia in cifre 2014) mostrano che in Italia la distribuzione dei lavoratori per settore di attività è in lento ma inesorabile spostamento verso il settore dei servizi, che in dieci anni (dal 2003 al 2013) ha guadagnato oltre quattro punti percentuali, mentre l’industria ne ha persi più di tre.

MODULO

B L’ATTIVITÀ ECONOMICA E L’AZIENDA 41

Nei paesi sottosviluppati l’agricoltura rimane ancora l’attività produttiva più importante perché buona parte della produzione è destinata a soddisfare i bisogni primari, soprattutto alimentari.

Primario

Agricoltura, caccia e pesca, estrazione di minerali

Secondario

Trasformazione delle materie prime in beni di consumo o in semilavorati per altre industrie (meccaniche, tessili, alimentari)

Terziario

Produzione indiretta di beni ed erogazione di servizi (settore pubblico, commercio, banche, assicurazioni, turismo)

Terziario avanzato

Servizi basati sull’uso delle tecnologie informatiche (produzione di software, app per smartphone e tablet, e-commerce)

SETTORI DELLA PRODUZIONE

Nel seguente articolo, uscito a fne 2014 sul quotidiano britannico The Guardian, si parla delle probabili evoluzioni delle industrie dell’energia e dei trasporti. Secondo l’economista americano Jeremy Rifkin, le aziende che operano in questo settore si trasformeranno presto in industrie del terziario avanzato.

LA CONVERGENZA DI COMUNICAZIONE, ENERGIA E TRASPORTI Ogni sistema economico, sostiene l’economista Jeremy Rifkin, ha da sempre fatto affdamento, per il suo successo, su tre pilastri: comunicazione, energia e trasporti. Ma ciò che rende la nostra epoca veramente unica è che comunicazione, energia e trasporti stanno fondendosi per creare una Super Internet. Se i cambiamenti nella comunicazione sono radicali e già ben noti, Rifkin sostiene che una rivoluzione nel settore dei trasporti è dietro l’angolo. “Avremo automobili create con stampanti 3D entro 10 o 15 anni. Se ci aggiungiamo navigatori satellitari intelligenti e veicoli senza guidatore, è probabile che assisteremo alla nascita di una Internet della logistica che porterà a un netto calo dei costi di trasporto.” Rifkin guarda anche alla produzione di energia elettrica verde: i dati mostrano che entro pochi anni i pannelli solari costeranno meno di un cellulare e sarà facile

42 CAPITOLO 1 - L’ATTIVITÀ ECONOMICA E I SUOI SOGGETTI

Jeremy Rifkin 2009 by Stephan Röhl

APRI I TUOI ORIZZONTI

ed economico creare la propria energia elettrica e condividere il surplus attraverso una app sullo smartphone. È quello che Rifkin chiama la Internet dell’energia. L’azienda energetica tedesca E.ON ha già riconosciuto che il tradizionale modello di industria energetica sta per scomparire e le aziende del settore si stanno trasformando in fornitori di servizi, per la gestione dei fussi di energia verde prodotta dalle reti emergenti aggregate. Traduzione e adattamento da Jo Confno “Radical new economic system will emerge from collapse of capitalism” The Guardian, 7/11/2014

Le risorse e i fattori produttivi I beni, ma anche le energie umane e materiali che vengono immessi nell’attività di produzione, prendono il nome di fattori produttivi. Gli economisti raggruppano i fattori della produzione in cinque categorie: risorse naturali, lavoro, capitale, organizzazione e infrastrutture.

1

Le risorse naturali. Sono costituite dall’insieme dei beni disponibili così come sono in natura (i giacimenti minerari e petroliferi, il sole, il vento, l’acqua dei fumi, il legname, la terra, e così via). Alcune di queste risorse (come le foreste, l’acqua, l’ossigeno, la fertilità del terreno) si riproducono senza l’intervento dell’uomo, ma se il loro sfruttamento non tiene conto dei ritmi di riproduzione possono anche esaurirsi. Altre risorse naturali, come i giacimenti minerari e petroliferi, non sono riproducibili, e quindi sono esauribili. Le risorse naturali sono distribuite sul nostro pianeta, richiedono l’intervento dell’uomo per essere sfruttate e diffcilmente sono utilizzabili allo stato puro in cui si trovano: per esempio, per sfruttare l’energia solare servono specifci impianti.

2

Il lavoro. È l’attività umana manuale e intellettuale che viene svolta per produrre. Possiamo distinguere il lavoro in: ■ lavoro dipendente: quando è svolto in modo subordinato, cioè alle dipendenze e sotto la direzione di un’altra persona (l’imprenditore); è lavoro dipendente quello degli operai, degli impiegati e anche dei dirigenti; ■ lavoro autonomo: quando è svolto senza vincoli di subordinazione; è il lavoro degli artigiani, degli artisti, degli avvocati, dei commercianti.

La classifcazione delle risorse naturali RISORSE PERMANENTI

Energia solare

RISORSE NON PERMANENTI

Risorse non rinnovabili

Risorse rinnovabili

Petrolio

Foreste

Le risorse naturali sono permanenti o non permanenti a seconda che diminuiscano nel tempo, naturalmente o in conseguenza dello sfruttamento da parte dell’uomo. Le risorse non permanenti si dividono in risorse non rinnovabili, che non possono essere riprodotte in nessun modo, e risorse rinnovabili, che si riproducono naturalmente. Anche le risorse rinnovabili possono esaurirsi, se il loro sfruttamento è superiore al loro tasso di rigenerazione. MODULO

B L’ATTIVITÀ ECONOMICA E L’AZIENDA 43

E4

3

METTITI ALLA PROVA Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). a. Tutte le risorse naturali sono rinnovabili V F b. Quello svolto da un artigiano è lavoro autonomo V F c. Le materie prime e le scorte in genere sono beni a utilizzo singolo V F d. I prodotti ottenuti sono input dei processi produttivi V F e. Nelle produzioni capital intensive prevale il fattore lavoro V F f. I furgoni e gli autocarri fanno parte del capitale circolante V F

LESSICO ECONOMICO Enti pubblici

Organismi (Comuni, Province, Regioni, Istituti di previdenza, ecc.) ai quali lo Stato ha affdato il compito di fornire alle imprese e alle famiglie alcuni servizi e prestazioni. Public authorities.

Il capitale. È l’insieme dei beni impiegati nella produzione. In questo senso il capitale si dice capitale reale e si suddivide in: ■ capitale circolante, formato dai beni di produzione a utilizzo singolo, come le materie prime, i semilavorati e le scorte in genere; ■ capitale fsso costituito dai beni utilizzati in modo durevole, come i fabbricati, gli impianti, i macchinari, i brevetti e così via. Un altro elemento del capitale che assume sempre più importanza nell’economia moderna è costituito dalle nuove tecnologie, cioè l’insieme di conoscenze tecnologiche e i relativi strumenti, che da qualche decennio hanno ormai un ruolo sempre più centrale nelle attività produttive. Va considerato infne anche l’insieme dei mezzi monetari (denaro, depositi bancari, crediti, ecc.) necessari all’acquisto dei beni di produzione: si tratta in questo caso di capitale monetario. CAPITALE REALE

CAPITALE MONETARIO

Capitale circolante

Capitale fsso

Materie prime, semilavorati, scorte

Fabbricati, impianti, macchinari, ecc.

Denaro, depositi bancari, crediti, ecc.

4

L’organizzazione. È il fattore produttivo che coordina gli altri.

5

Le infrastrutture. Sono l’insieme di opere pubbliche (ponti, ferrovie, strade, ecc.) fornite dallo Stato e dagli Enti pubblici, che permettono e favoriscono lo sviluppo dell’attività economica.

I fattori produttivi partecipano in modo diverso alla produzione e la loro importanza varia a seconda del grado di sviluppo dell’economia. In un ambiente economicamente arretrato predominano il lavoro e le risorse naturali, nelle società industrializzate il capitale è preminente sugli altri fattori. I fattori impiegati sono gli input di un processo produttivo, il risultato o output dello stesso processo è il prodotto. Tecnicamente, un certo prodotto può essere ottenuto mediante differenti combinazioni produttive, cioè impiegando lavoro, capitale e risorse naturali in proporzioni diverse, oppure usando fattori produttivi differenti. In alcune di queste combinazioni prevale il fattore lavoro rispetto al capitale reale, e allora si hanno produzioni labour intensive; in altre, invece,

44 CAPITOLO 1 - L’ATTIVITÀ ECONOMICA E I SUOI SOGGETTI

prevale il fattore capitale (soprattutto impianti, macchinari, ecc.) e, pertanto, si parla di produzioni capital intensive. Evidentemente, la combinazione produttiva più conveniente è quella che permette di ottenere la stessa quantità di prodotto con il minor consumo di fattori produttivi.

Il costo di produzione

E5

L’acquisizione di fattori produttivi comporta generalmente il sostenimento di oneri (di solito monetari) che chiamiamo costi.

Il costo di produzione è dato dalla somma dei costi dei fattori impiegati per ottenere un certo bene. In rapporto alla quantità prodotta, poi, i costi dei fattori produttivi possono essere costi variabili o costi fssi. I costi variabili sono quelli sostenuti per dotarsi dei fattori produttivi che vengono interamente utilizzati e trasformati durante la produzione. I beni a utilizzo singolo (come la farina e gli altri ingredienti per fare il pane), il lavoro, l’energia e gli altri servizi in genere danno luogo a costi variabili perché aumentano o diminuiscono se aumenta o diminuisce la quantità prodotta. Questi costi vengono considerati nel calcolo del costo di produzione per il loro intero ammontare. Infatti, se spendo 100 euro in farina e la uso per la produzione del pane di oggi, tutti i 100 euro che ho speso fanno parte del costo della produzione di pane che ho realizzato oggi.

METTITI ALLA PROVA Un’azienda che produce armadi spende 1,50 euro in bulloni per ogni armadio che produce. Tale spesa: A B

C

fa parte del ricavo di vendita dell’armadio rientra per intero nel costo di produzione di ogni singolo armadio va ripartita per quote per ottenere l’incidenza del costo dei bulloni sul costo di produzione

I costi fssi sono quelli sostenuti per dotarsi dei fattori produttivi che si consumano gradualmente (beni di produzione a utilizzo ripetuto o fattori produttivi a lento ciclo di utilizzo). Sono tali perché il loro ammontare non varia al variare entro certi limiti della quantità prodotta. Sono di questo tipo i costi relativi ai beni a utilizzo ripetuto, come per esempio i fabbricati, gli impianti, i macchinari, i mobili, i brevetti, ecc. Se compro un forno per produrre pane, posso usarlo più volte; ma il costo che ho sostenuto per acquistarlo rimane identico, sia che io usi il forno una sola volta, sia che lo usi ogni giorno per molti anni. I costi dei fattori che si consumano gradualmente non concorrono a formare il costo di produzione per intero, ma per quote, che esprimono il consumo di questi fattori nel processo produttivo. Ciascuna di tali quote si dice quota di ammortamento. Infatti, se spendo 1.000 euro per comprare il forno in cui cuocio il pane, solo una parte di questi 1.000 euro deve essere considerata nel costo del pane che ho prodotto oggi, perché al contrario della farina, il forno viene usato più volte, per la produzione del pane di molti giorni. Quindi: COSTO DI PRODUZIONE

=

COSTI VARIABILI

+

QUOTA DI COSTI FISSI

MODULO

B L’ATTIVITÀ ECONOMICA E L’AZIENDA 45

IN PRATICA Il costo di produzione e le sue componenti Supponiamo che per produrre 400 skateboard si impieghino i seguenti fattori produttivi: ■ 400 tavole da 2 euro l’una; ■ 800 coppie di ruote da 2,50 euro la coppia; ■ 30 ore di lavoro a 20 euro l’ora; ■ macchinari per il montaggio e altre attrezzature per la serigrafa, il cui consumo è stimato in 300 euro.

Il costo totale di produzione dei beni ottenuti è dato da:

+ + = +

costo delle tavole: € (2 # 400) = costo delle ruote: € (2,50 # 800) = costo del lavoro: € (20 # 30) = totale dei costi variabili ammortamento (costi fssi) totale costo di produzione

€ 800,00 € 2.000,00 € 600,00 € 3.400,00 € 300,00 € 3.700,00

E allora il costo unitario di produzione, cioè il costo di uno skateboard, è dato da: € (3.700 : 400) = € 9,25

ORA PROVA TU La società Artilamp è un’impresa che si occupa della fabbricazione, tra gli altri, del prodotto FA-002, che è un paralume per lampade a terra. Per questa produzione sono noti i seguenti dati: ■ quantità di paralumi FA-002 prodotta annualmente n° 10.000 unità ■ consumo di pannelli di cartone per un articolo FA-002 n° 5 unità ■ costo unitario dei pannelli di cartone 2,50 euro ■ consumo di telai per un articolo FA-002 n° 3 unità ■ costo unitario dei telai 3,10 euro ■ consumo di vernice per un articolo FA-002 g 360 ■ costo unitario della vernice 15 euro al kilogrammo ■ impiego di mano d’opera per un articolo FA-002 24 minuti ■ costo orario della mano d’opera 28,50 euro ■ consumo di fattori a utilizzo ripetuto e altri costi fssi da imputare alla produzione dell’articolo FA-002 42.000 euro

Calcola il costo di produzione delle 10.000 unità del paralume e il relativo costo unitario. Calcolo del costo di produzione di 10.000 unità

+ + + = +

costo dei pannelli di cartone: costo dei telai: costo della vernice: costo della mano d’opera: totale dei costi variabili costi fssi totale costo di produzione

* g 360 = kg ...........

€ (2,50 × 5) × ...................... = € (.......... × ..........) # 10.000 = € (.......... × ..........*) # 10.000 = € (28,50 × .......**) # ...................... =

€ € € € € € €

...................... ..................... ..................... 114.000,00 386.000,00 42.000,00 428.000,00

** minuti 24 = ore (24 : ...........) = ore ...........

Calcolo del costo unitario Il costo unitario di ogni paralume risulta, pertanto, pari a: € (...................... : ......................) = € 42,80.

46 CAPITOLO 1 - L’ATTIVITÀ ECONOMICA E I SUOI SOGGETTI

3

LO SCAMBIO

E6

Abbiamo già visto che l’anello di congiunzione tra la produzione e il consumo è lo scambio, cioè la fase dell’attività economica che è iniziata quando il lavoro si è specializzato e le attività produttive si sono diversifcate: in quel momento è venuta meno l’autonomia produttiva del singolo individuo (della sua famiglia o del suo gruppo), che ha iniziato a cedere parte di quello che produceva in eccesso in cambio di quello che gli mancava.

Lo scambio è la libera cessione di un bene o di un servizio da parte di un soggetto economico a un altro in cambio di un diverso bene o servizio. Nel tempo, gli atti di scambio si sono svolti secondo diverse modalità: la prima forma è stata il baratto, sostituito poi dallo scambio monetario.

Il baratto Il baratto consiste nella cessione di beni in cambio di altri beni. È una forma di scambio tipica delle società primitive, ma che esiste ancora in certe parti del mondo. Perché il baratto avvenga, occorre che si verifchino determinate condizioni. Supponiamo, per esempio, che un allevatore abbia più buoi di quanti gliene servano e che nello stesso tempo abbia bisogno di riso: deve trovare un agricoltore che abbia riso da cedere e bisogno di buoi. L’agricoltore e l’allevatore devono stabilire il rapporto di scambio (quante tonnellate di riso cedere in cambio di un bue), cioè il valore di un bue calcolato in tonnellate di riso. Questo valore dipende dall’utilità che ciascuno dei soggetti attribuisce ai beni ed è quindi un valore soggettivo. Il baratto, quindi, avviene se si verifcano le seguenti condizioni: ■ che il soggetto che ha disponibilità del bene A (buoi) e necessità del bene B (riso) incontri un soggetto che ha disponibilità del bene B (riso) e necessità del bene A (buoi); ■ che i soggetti trovino un accordo sul rapporto di scambio dei beni; ■ che i beni siano divisibili (non è possibile scambiare un sacco di riso con un pezzo di bue vivo). Come è facile intuire, queste condizioni erano di ostacolo agli scambi e ciò spiega come mai il baratto sia stato rimpiazzato da una forma più evoluta di scambio: lo scambio monetario.

Lo scambio monetario I limiti del baratto spinsero alla ricerca di uno o più beni che, per le loro caratteristiche di divisibilità, di conservabilità e di generale apprezzamento, potessero essere accettati da tutti in cambio di ogni tipo di bene: a questi particolari beni, che assumevano la funzione di mezzo intermediario negli scambi, si diede il nome di moneta.

E6 METTITI ALLA PROVA Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). a. Con lo scambio l’individuo cede beni che ritiene poco utili in cambio di beni più adatti a soddisfare i suoi bisogni V F b. Lo scambio di beni in eccesso contro moneta si denomina baratto V F c. Quando il pagamento del prezzo avviene in un’epoca successiva alla cessione del bene si ha uno scambio creditizio V F d. Il mercato del cotone è l’insieme degli scambi relativi al cotone V F e. Sul mercato si incontrano gli offerenti e i richiedenti dei beni e dei servizi V F

MODULO

B L’ATTIVITÀ ECONOMICA E L’AZIENDA 47

I beni scelti per essere utilizzati come moneta furono diversi nelle varie epoche storiche e nei diversi contesti geografci. Anticamente vennero usati come moneta vari tipi di beni: pecore e altri animali, pelli, sale, grano, pesce essiccato, ecc. Gradualmente si passò poi ai metalli comuni (ferro, rame, bronzo) e, infne, ai metalli preziosi (oro e argento), perché sono facilmente trasferibili e facilmente divisibili, inalterabili e omogenei. Con l’introduzione della moneta cambiò la fsionomia dello scambio, che divenne scambio monetario, cioè cessione di beni e di servizi contro moneta: nasceva così la compravendita.

La quantità di moneta necessaria per ottenere un determinato bene rappresenta il valore del bene in termini monetari, cioè ne rappresenta il prezzo. Possiamo anche dire che il prezzo di un bene è il rapporto di scambio fra quel bene e la moneta. Per chi cede il bene (venditore), il prezzo rappresenta il ricavo di vendita; per chi ottiene in cambio il bene (compratore), invece, il prezzo pagato è il costo di acquisto. In conclusione, la moneta assolve a numerose funzioni: ■ è il mezzo intermediario degli scambi; ■ è la misura del valore dei beni: oggi, quando defniamo il valore di un oggetto, diciamo quanto vale in quantità di moneta; ■ è il mezzo legale di pagamento, che deve essere accettato da tutti; ■ è mezzo di trasferimento dei valori nello spazio (da un luogo a un altro); ■ è mezzo di trasferimento dei valori nel tempo, nel senso che la moneta non spesa può essere impiegata in un tempo successivo. Questo è possibile perché la moneta ha un proprio valore, costituito dal suo potere d’acquisto, cioè dalla quantità di beni acquistabili con una data quantità di moneta, che si conserva nel tempo.

MONETA

100 monete

10 monete

5 monete

48 CAPITOLO 1 - L’ATTIVITÀ ECONOMICA E I SUOI SOGGETTI

BENE

1 bue

2 sacchi di riso

1 sacco di farina

CLIL

Economics in English • What is a market? Read the text below, and answer the questions. A shop is an example of a market. Businesses sell to customers in markets. A market is a place where buyers and sellers meet because they want to buy and sell products. A market could be a real shop or a web site. Any company in a marketplace can be in competition with other companies that offer similar products. Successful products are the ones which meet customer needs better than others. Markets are dynamic. This means that they are always changing. Companies must know market trends. Companies should also know that the customers’ requirements change because of new fashions or new economic conditions.

1. What are the two types of markets? ..................................................................................... ..................................................................................... 2. True (T) or false (F)? a. A buyer purchases products b. Market never changes c. Successful products are what customers want

T F T F T F

3. Why do customer’s requirements change? A Because fashion doesn’t change over time B Because new fashions rise and economic conditions change C Because economic conditions are always the same

Adaptation from “Market research” GCSE Bitesize http://www.bbc.co.uk/schools/gcsebitesize/

Lo scambio creditizio Molto spesso nella realtà economica il bene e la moneta non vengono scambiati contemporaneamente, nel senso che il pagamento del prezzo avviene in un momento successivo rispetto a quello in cui viene ceduto il bene: in questo caso si ha uno scambio creditizio. Chi cede il bene diventa creditore di colui che lo ha acquistato e ne ha rinviato il pagamento. Chi acquista il bene e lo paga successivamente diventa debitore nei confronti del venditore.

Il mercato Lo scambio avviene quando chi offre beni e servizi (il venditore) si incontra con chi domanda gli stessi beni e gli stessi servizi (il compratore). Il luogo dove tale incontro avviene si chiama mercato. Tuttavia il mercato non è necessariamente un luogo fsico: come accade spesso, l’accordo fra le parti che si scambiano beni o servizi può avvenire anche a distanza.

Per mercato si intende l’insieme degli scambi che avvengono fra offerenti e richiedenti di determinati beni o servizi, indipendentemente dal luogo in cui si svolgono le contrattazioni. Per esempio, quando si parla del mercato dell’oro si fa riferimento al totale degli acquisti e delle vendite di oro (effettuati in un certo periodo di tempo), senza fare riferimento ai luoghi di scambio.

MODULO

B L’ATTIVITÀ ECONOMICA E L’AZIENDA 49

E7

E7 METTITI ALLA PROVA Indica a quale tipologia appartengono i seguenti beni: di consumo immediato (1); di consumo durevole (2); di produzione a uso singolo (3); di produzione a uso ripetuto (4). a. Tavolo da cucina b. Assi di legno c. Torta di mele d. Lamiere di acciaio e. Cemento f. Ombrello g. Gas per uso domestico h. Betoniera i. Legna da ardere j. Forno per la fusione di metalli

E8

4

IL CONSUMO

Il consumo è la fase dell’attività economica nella quale l’uomo utilizza i beni e i servizi, che si è procurato attraverso la produzione e lo scambio, per soddisfare i propri bisogni. Alcuni beni possono essere utilizzati nello stato in cui si trovano: si parla in questo caso di consumo diretto. Inoltre, a seconda che la loro utilità si esaurisca in uno oppure in più atti di consumo, si distinguono i beni di consumo immediato (per esempio, un hamburger o una bevanda) e i beni di consumo durevole (per esempio, un’automobile, un cappotto o un computer). Alcuni beni vengono invece usati per produrre altri beni dotati di maggiore utilità: si parla in questo caso di consumo indiretto; tali beni, allora, diventano fattori produttivi. Per esempio, è un consumo indiretto l’utilizzo di tavole di legno per la produzione di un armadio o di una scrivania. Anche nel caso del consumo indiretto esistono beni che vengono utilizzati una sola volta (come la farina nella produzione del pane) e altri che sono utilizzati più volte, come il forno usato per cuocere il pane. I primi si dicono fattori produttivi a utilizzo singolo, mentre i secondi sono fattori produttivi a utilizzo ripetuto.

5

IL RISPARMIO E L’INVESTIMENTO

Non tutti i beni prodotti vengono destinati al consumo immediato. L’uomo, infatti, si preoccupa non solo dei bisogni attuali, ma anche di quelli futuri, e per questo motivo rinuncia a consumare immediatamente tutti i beni di cui dispone e ne destina una parte ai bisogni futuri, svolgendo così una attività di risparmio.

RISPARMIO

E8 METTITI ALLA PROVA Completa le seguenti espressioni o defnizioni. a. Consumo + risparmio = .............................................. b. Reddito – consumo = .............................................. c. Consumo = reddito – ..............................................

50 CAPITOLO 1 - L’ATTIVITÀ ECONOMICA E I sUOI sOggETTI

=

REDDITO



CONSUMO

Il risparmio consiste quindi nella rinuncia al consumo immediato di una parte dei beni a disposizione, nella previsione di poterli consumare più utilmente in futuro. Per esempio, una tribù la cui attività principale è la pesca può decidere di non consumare immediatamente tutto il pesce che ha pescato, ma di essiccarlo e conservarlo per il periodo in cui non sarà più possibile pescarne. Il risparmio viene attuato a volte per ottenere in futuro una maggiore quantità di beni. È quello che fa per esempio l’agricoltore che non consuma tutto il gra-

no raccolto ma ne risparmia una parte per la nuova semina. In questo caso, il grano risparmiato è destinato all’investimento, cioè impiegato per produrre altro grano e in maggiore quantità. Nelle economie moderne non si risparmiano solo beni, ma si attua soprattutto il risparmio monetario, che consiste nel non spendere una parte del reddito prodotto. Il lavoratore, per esempio, può utilizzare una parte della retribuzione che percepisce (cioè del suo reddito) per acquistare beni, e destinarne una parte al risparmio. L’importo che si risparmia dipende soprattutto dal reddito a disposizione: se è molto basso, sarà appena suffciente a soddisfare i bisogni immediati e il risparmio sarà nullo. Gli individui sono portati a risparmiare per diversi motivi: si risparmia per garantirsi una vecchiaia più serena (quando il reddito certamente si ridurrà), per assicurare un avvenire migliore ai fgli (per esempio, spendendo denaro nella loro formazione scolastica o nel fnanziamento di una loro attività economica), per fronteggiare necessità future (per esempio, una spesa improvvisa per sostituire l’automobile in caso di gravi incidenti, un trasloco inaspettato per via di un trasferimento della sede di lavoro). In realtà, si risparmia anche semplicemente per godere dei frutti che derivano dall’investimento del risparmio stesso. Spesso, infatti, il reddito risparmiato viene depositato presso una banca che, alla scadenza di un tempo convenuto, corrisponde un compenso sotto forma di interessi. A sua volta, la banca usa i risparmi depositati presso di essa per concedere prestiti alle unità produttive (imprese), che li utilizzano per svolgere la propria attività.

LESSICO ECONOMICO Reddito

Insieme delle entrate che un soggetto percepisce in un certo periodo di tempo per aver svolto un lavoro, per aver impiegato un capitale o per aver ceduto a terzi il godimento di beni di sua proprietà. Earnings, income. Interessi

Compensi che spettano a coloro che danno in prestito una somma di denaro. Gli interessi sono proporzionali all’ammontare del capitale prestato, alla durata del prestito e al tasso di interesse. Questo è generalmente un tasso percentuale, nel senso che rappresenta il compenso spettante su 100 euro di capitale dato in prestito per un certo tempo. Interests. Imprese

Complessi di persone e di beni, organizzati per la produzione di beni e servizi da immettere sul mercato al fne di ottenere un guadagno. Enterprise, frm, business, concern.

Privati, banche e imprese

Risparmi

Interessi RICEVERE

DARE

PRIVATO

BANCA

Prestiti

Interessi

IMPRESA

Il reddito risparmiato dal lavoratore si trasforma, grazie all’intervento della banca, in investimenti in fattori produttivi necessari alle imprese per continuare o ampliare l’attività di produzione. MODULO

B L’ATTIVITÀ ECONOMICA E L’AZIENDA 51

IN PRATICA Reddito familiare e calcolo del risparmio Il reddito della famiglia di Marco è composto dallo stipendio della mamma e da quello del papà. La mamma di Marco guadagna 1.450 euro al mese, il padre 1.600 euro al mese. La famiglia risparmia mediamente il 15% del suo reddito mensile. In occasione delle vacanze estive però, la famiglia ha esaurito il suo risparmio per pagare un viaggio. A settembre la famiglia riprende a risparmiare come al solito parte del reddito. Nel mese di dicembre Marco deve mettere l’apparecchio per i denti, che costa 850 euro e che viene pagato con i risparmi accumulati dalla famiglia durante l’autunno.

A quanto ammontano i risparmi della famiglia di Marco dopo quest’ultima spesa? Reddito mensile: € (1.600 + 1.450) = € 3.050 Risparmio mensile: € (3.050 × 15%) = € 457,50 Risparmio accumulato in autunno (cioè a settembre, ottobre e novembre): € (457,50 × 3) = € 1.372,50 Risparmio rimanente dopo l’acquisto dell’apparecchio per i denti di Marco: € (1.372,50 – 850) = € 522,50

ORA PROVA TU Il reddito della famiglia di Laura è composto dallo stipendio della mamma di Laura e da quello del papà. La mamma di Laura guadagna 1.650 euro al mese, il padre 1.700 euro al mese. La famiglia risparmia

1.250 euro.

biglietti, si potrà usufruire di uno sconto del 15%.

Reddito mensile: € (1.650 + ......................) = € ...................... Risparmio mensile: € (...................... × ......%) = € 569,50 Risparmio accumulato da gennaio a maggio: € (...................... × 5) = € ...................... Risparmio dopo il pagamento del corso di Laura: € (...................... – 1.250) = € ...................... Costo della crociera prima dello sconto: € (1.370 × 2) = € ...................... Totale sconto: € (...................... × ......%) = € ...................... Costo della crociera dopo lo sconto: € (...................... – ..............) = € ...................... Quindi: i risparmi disponibili dopo il pagamento del corso d’inglese ammontano a …………………… euro; ■ il costo dei due biglietti per la crociera nel Mediterraneo ammonta a ………………….. euro. ■

Ne deriva che con i risparmi rimasti i genitori di Laura potranno / non potranno pagare la crociera.

52 CAPITOLO 1 - L’ATTIVITÀ ECONOMICA E I SUOI SOGGETTI

6

I SOGGETTI DELL’ATTIVITÀ ECONOMICA

E9 E10

L’attività economica ha per protagonisti, come consumatori o come produttori di beni e servizi, varie categorie di soggetti: ■ le famiglie; ■ le imprese; ■ lo Stato e la Pubblica Amministrazione; ■ le economie degli altri paesi (o resto del mondo).

Le famiglie Le famiglie (intese sia come singoli individui sia come nuclei familiari costituiti da più persone) sono essenzialmente unità di consumo, nel senso che la loro attività economica tipica consiste nel procurarsi i mezzi necessari e nell’utilizzarli per soddisfare i bisogni dei singoli componenti. In quale modo gli individui e le famiglie si procurano tali mezzi? Innanzitutto essi forniscono al sistema della produzione il fattore lavoro, ricevendo in cambio una retribuzione (generalmente rappresentata da una somma di denaro), che può essere impiegata per acquistare beni e servizi. In questo modo, i redditi percepiti dalle famiglie (salari e stipendi) ritornano alle imprese sotto forma di pagamento del prezzo dei beni e dei servizi da queste prodotti. Si realizzano così, fra le famiglie e le imprese, due fussi reali (di energie, beni e servizi) e due fussi monetari (redditi e prezzi), che sono collegati tra loro.

LESSICO ECONOMICO Retribuzione

Compenso in denaro e/o in natura che spetta al lavoratore dipendente per la prestazione lavorativa da lui fornita. Tecnicamente la retribuzione degli operai si dice salario, mentre quella degli impiegati si chiama stipendio. Pay, salary, wage.

Flussi reali Flussi monetari Prestazioni di lavoro Salari e stipendi

FAMIGLIE

IMPRESE

Pagamento di beni e servizi Beni e servizi

I redditi di lavoro percepiti dagli individui e dalle famiglie, però, non vengono interamente spesi per acquistare beni e servizi da consumare; una parte viene risparmiata e viene impiegata investendola in vari modi. MODULO

B L’ATTIVITÀ ECONOMICA E L’AZIENDA 53

Il reddito risparmiato può essere impiegato: ■ acquistando beni da reddito (un terreno, un fabbricato, ecc.); ■ acquistando quote di partecipazione in una società; ■ concedendolo in prestito, direttamente o attraverso l’intervento di appositi intermediari (come le banche), per lo svolgimento di attività produttive. Così, i capitali che le famiglie sottraggono al consumo immediato rifuiscono in gran parte alle imprese, le quali pagheranno in cambio specifche remunerazioni (quote di utili, interessi, ecc.), come mostra il seguente schema. Capitali

FAMIGLIE

E9

IMPRESE

Interessi e utili

METTITI ALLA PROVA Completa le seguenti frasi inserendo i termini corretti. Tra i soggetti dell’................... economica si instaura una serie di relazioni che generano fussi reali (come l’acquisto di prodotti e servizi) e fussi monetari:

a. le ......................... forniscono lavoro alle imprese, allo Stato e alla Pubblica ............................ e ricevono in cambio ................., cioè salari e ..............................; b. le ................... cedono alle famiglie i beni e i servizi prodotti e ottengono in contropartita il pagamento del ...................; c. le imprese cedono i capitali allo .............. e alla ................. ............................. e in cambio ottengono gli interessi; anche le famiglie forniscono ................... alle imprese e ottengono in cambio una remunerazione sotto forma di ........................... o di utili; d. lo Stato e la Pubblica Amministrazione forniscono alle .............. e alle ................ i ................... pubblici in cambio del pagamento dei ................... (ovvero ................... e tasse).

54 CAPITOLO 1 - L’ATTIVITÀ ECONOMICA E I SUOI SOGGETTI

È anche facile notare, e questo vale in generale, che ai fussi reali in uscita si accompagnano fussi monetari in entrata e che ai fussi reali in entrata si accompagnano fussi monetari in uscita. In pratica: ■ agli output reali corrispondono input monetari; ■ agli input reali corrispondono output monetari. Flussi reali Flussi monetari Lavoro e capitali Salari e stipendi. Interessi e utili

FAMIGLIE

IMPRESE

Pagamento di beni e servizi Beni e servizi

Gli individui e le famiglie hanno rapporti economici anche con lo Stato e la Pubblica Amministrazione in genere, con cui instaurano relazioni che per molti versi sono assai simili a quelle che intercorrono fra essi e le imprese. Infatti, le energie di lavoro e i capitali derivanti dal risparmio vengono in parte ceduti allo Stato, che li utilizza per svolgere la sua attività e per

corrispondere le relative remunerazioni (salari e stipendi ai dipendenti pubblici, interessi sui prestiti ottenuti, ecc.). Gli individui e le famiglie ottengono dallo Stato la prestazione di svariati servizi pubblici (istruzione, difesa, ordine interno, amministrazione della giustizia, ecc.), per i quali pagano diversi tipi di corrispettivi, che nel loro insieme si chiamano tributi.

Le imprese Le imprese sono organismi economici il cui compito consiste nella produzione di beni e di servizi per i consumatori. L’obiettivo fondamentale delle imprese è quello di svolgere la loro attività ottenendo un risultato economico positivo, cioè creando una quantità di ricchezza maggiore di quella consumata. Questa situazione si verifca quando i ricavi derivanti dalla vendita della produzione sono maggiori dei costi sostenuti per l’acquisizione dei fattori produttivi che sono stati necessari per ottenerla. Tra i fattori consumati nella produzione sono da comprendere anche i servizi pubblici forniti dallo Stato e da altri enti della Pubblica Amministrazione, per i quali anche le imprese sono tenute a pagare tributi. Il margine positivo che scaturisce dalla differenza tra i ricavi della produzione e i costi dei fattori consumati è l’utile dell’impresa e rappresenta il compenso spettante al proprietario o ai proprietari della stessa.

RICAVI DELLA PRODUZIONE

Stipendi e salari

Costi di materie e servizi

E10 METTITI ALLA PROVA Nel corso del 2015 la ditta Lilly Bijoux, che produce braccialetti in gomma fuorescente, ha ottenuto ricavi di vendita per 2.543.238 euro e ha sostenuto nel complesso costi per i fattori produttivi consumati nella produzione dei braccialetti venduti per 2.444.348 euro. Qual è stato il margine di utile dell’impresa? Il margine di utile è dato dalla differenza tra i …………………… e i …………………… In questo caso è pari a: € (……………… – ………………) = € ………………

COSTI DEI FATTORI

Interessi

MARGINE DI UTILE

Afftti

Imposte

Lo Stato e la Pubblica Amministrazione Lo Stato e la Pubblica Amministrazione, oltre a stabilire regole e creare condizioni ambientali favorevoli allo sviluppo economico, hanno il compito di fornire le opere e i servizi pubblici di cui le imprese e le famiglie hanno bisogno (strade, scuole, ospedali, servizi di polizia e di difesa, amministrazione della giustizia, ecc.). Lo Stato si procura i mezzi fnanziari necessari a sostenere i costi dei servizi pubblici: ■ imponendo tributi alle persone (quindi alle famiglie) e alle imprese; ■ attingendo al risparmio privato, cioè ottenendo prestiti dalle persone e dalle imprese (generalmente tramite le banche), sui quali corrisponde degli interessi.

LESSICO ECONOMICO Tributi

Prelievi obbligatori di ricchezza che lo Stato e gli Enti locali effettuano nei confronti di persone e imprese allo scopo di raccogliere i mezzi necessari per il proprio funzionamento e per fornire i servizi pubblici alla collettività. Taxes, tribute, toll.

MODULO

B L’ATTIVITÀ ECONOMICA E L’AZIENDA 55

Si manifestano, anche per questi rapporti, fussi reali e fussi monetari. La Pubblica Amministrazione interagisce con le famiglie e le imprese.

Flussi reali Flussi monetari Capitali dati a prestito Interessi sui prestiti pubblici

FAMIGLIE E IMPRESE

STATO

Tributi (imposte e tasse) Servizi pubblici

Oltre a quelli che abbiamo già descritto, si instaurano altri rapporti. Per svolgere la loro attività, lo Stato e i vari Enti pubblici devono avvalersi del lavoro di numerosi dipendenti, corrispondendo loro delle retribuzioni che affuiranno alle famiglie. Inoltre, questi soggetti pubblici hanno bisogno di molteplici beni e servizi prodotti dalle imprese, alle quali essi dovranno pagare i relativi prezzi. Lo Stato, poi, può intervenire nell’economia del paese anche in modo diretto, cioè in qualità di imprenditore: ■ gestendo in proprio determinate iniziative produttive, in condizioni di monopolio, cioè escludendo da esse ogni altro operatore; ■ operando a fanco dei privati, con la costituzione di imprese pubbliche oppure con l’acquisto della qualità di socio in imprese private, che in tal modo diventano imprese a partecipazione statale.

Schema generale delle relazioni tra i soggetti economici Fra le categorie di soggetti economici di cui abbiamo parlato intercorrono rapporti reciproci tramite i quali ciascuna di esse: ■ offre o domanda energie di lavoro, risorse naturali, beni o servizi; ■ riscuote o paga una remunerazione oppure un prezzo. Normalmente, questi rapporti danno luogo a un complesso di negoziazioni che costituisce quello che gli economisti chiamano mercato e dal quale scaturisce il prezzo. Così si hanno, per esempio: ■ il mercato del lavoro, che ha per oggetto lo scambio di energie di lavoro (manuale o intellettuale) contro salari e stipendi; ■ il mercato delle materie prime, che ha per oggetto gli scambi di materie prime contro pagamento dei relativi prezzi; 56 CAPITOLO 1 - L’ATTIVITÀ ECONOMICA E I SUOI SOGGETTI



il mercato dei capitali, in cui si scambia la disponibilità temporanea del risparmio contro una remunerazione, rappresentata da interessi o da una partecipazione agli utili.

Queste cose non valgono, ovviamente, per una parte considerevole dei servizi pubblici, per i quali non si ha generalmente un mercato. Infatti, molti servizi pubblici sono prestati alla collettività nel suo complesso, senza che i singoli ne facciano espressa domanda per un utilizzo individuale (per fare un esempio, la gestione della sicurezza). Per questi servizi non si paga un prezzo, ma una contribuzione obbligatoria, rappresentata dalle imposte.

Flussi reali Lavoro e capitali Lavoro, risorse naturali e capitali

FAMIGLIE

Beni e servizi prodotti

Capitali

IMPRESE

Beni e servizi prodotti

STATO

Servizi pubblici

Flussi monetari Retribuzioni e interessi Retribuzioni interessi e utili

FAMIGLIE

Prezzo dei beni e dei servizi

Interessi

IMPRESE

Prezzo dei beni e dei servizi

STATO

Tributi (imposte e tasse)

MODULO

B L’ATTIVITÀ ECONOMICA E L’AZIENDA 57

IN SINTESI L’ATTIVITÀ ECONOMICA L’attività economica è l’attività che l’uomo svolge per procurarsi beni e servizi idonei a soddisfare i suoi bisogni. I MOMENTI DELL’ATTIVITÀ ECONOMICA I momenti fondamentali dell’attività economica sono: la produzione; ■ lo scambio; ■ il consumo; ■ il risparmio e l’investimento. ■

LA PRODUZIONE La produzione è l’insieme di operazioni con le quali i beni vengono trasformati e modifcati, con l’impiego di energie umane e materiali, per renderli adatti a soddisfare i bisogni umani. Essa è: ■ diretta quando si ha trasformazione materiale o fsico-tecnica dei beni; ■ indiretta se si effettua il trasferimento dei beni nel tempo o nello spazio o il loro adattamento quantitativo. Nell’attività di produzione si distinguono quattro settori: il settore primario (agricoltura, allevamento e attività estrattive); ■ il settore secondario (industria); ■ il settore terziario (servizi tradizionali, commercio, attività bancarie, assicurazioni, ecc.); ■ il settore terziario avanzato (informatica e telematica). ■

I fattori produttivi (le risorse naturali, il lavoro, il capitale, le infrastrutture e l’organizzazione) costituiscono gli input dei processi produttivi; il loro output è il prodotto. Il costo di produzione è dato dalla somma dei costi dei fattori impiegati per attuare una certa produzione. I costi sostenuti per i fattori produttivi utilizzati una sola volta si chiamano costi variabili; i costi relativi ai fattori produttivi utilizzati più volte si chiamano costi fssi. LO SCAMBIO Lo scambio è la libera cessione di un bene o di un servizio fatta da un soggetto economico a un altro in cambio di un diverso bene o servizio. La prima forma di scambio fu il baratto, che è stato sostituito dallo scambio monetario, cioè dalla cessione di beni e servizi contro moneta. Quando la cessione della moneta (pagamento) avviene in un tempo successivo alla cessione del bene si realizza uno scambio creditizio. Il prezzo è la quantità di moneta necessaria per ottenere un determinato bene. Il prezzo di scambio di un bene rappresenta per il venditore il ricavo e per il compratore il costo di quel bene. 58 CAPITOLO 1 - L’ATTIVITÀ ECONOMICA E I SUOI SOGGETTI

Capitolo 1 L’attività economica e i suoi soggetti

Il mercato è l’insieme degli scambi che avvengono tra coloro che offrono e coloro che richiedono determinati beni o servizi. Con il termine mercato si intende anche il luogo, non necessariamente fsico, dove si incontrano domanda e offerta di beni. IL CONSUMO Il consumo è il momento dell’attività economica nel quale l’uomo utilizza i beni e i servizi per soddisfare i suoi bisogni. Si parla di: ■ consumo diretto quando il bene destinato a soddisfare un bisogno è impiegato nello stato in cui si trova; può essere immediato o differito; ■ consumo indiretto quando il bene viene destinato a produrre altri beni più utili. IL RISPARMIO E L’INVESTIMENTO Il risparmio consiste nella rinuncia al consumo immediato di beni in previsione di bisogni futuri o per ottenere in futuro una maggiore quantità di beni. Si ha investimento quando i beni o i capitali monetari risparmiati vengono impiegati in nuovi processi produttivi per ottenere altri beni. I SOGGETTI DELL’ATTIVITÀ ECONOMICA I soggetti, cioè le diverse categorie di operatori che intervengono nell’attività economica, sono: ■ le famiglie; ■ le imprese; ■ lo Stato e, in generale, la Pubblica Amministrazione; ■ le economie degli altri paesi o resto del mondo. LE FAMIGLIE Le famiglie sono le unità di consumo. Offrono lavoro e capitali alle imprese e allo Stato, ricevendone in cambio salari e stipendi, interessi e quote di utili. Le famiglie acquistano dalle imprese beni e servizi, pagandone il relativo prezzo, e ottengono dallo Stato la prestazione di servizi pubblici per i quali pagano vari tipi di tributi. LE IMPRESE Le imprese sono le unità di produzione. Acquistano i fattori produttivi e li trasformano in beni e servizi da cedere ai consumatori o agli utilizzatori in cambio di un prezzo. Il loro obiettivo fondamentale è il conseguimento di un margine di utile. LO STATO Lo Stato è l’organizzazione socio-politica di un popolo su un determinato territorio. Lo Stato provvede alla prestazione dei servizi pubblici e, nelle moderne economie, svolge anche più o meno ampie funzioni in vari settori produttivi.

A COLPO D’OCCHIO I BISOGNI

I MOMENTI

L’ATTIVITÀ ECONOMICA

BENI E SERVIZI

La produzione

Lo scambio

Il consumo

Il risparmio

L’investimento I SETTORI PRODUTTIVI

I SOGGETTI

Individui/Famiglie

Settore primario

Imprese

Settore secondario

Stato

Settore terziario

Economie degli altri paesi

Settore terziario avanzato MODULO

B L’ATTIVITÀ ECONOMICA E L’AZIENDA 59

Puoi svolgere gli esercizi sul tuo MEbook

FAI LA VERIFICA E DATTI IL VOTO 1 Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V)

2 Individua in quali dei seguenti casi si ha produzione diretta (1) e in quali produzione indiretta (2).

oppure false (F) e, qualora siano false, motiva la tua risposta. a.

L’attività economica dell’uomo è sempre stata un’attività di produzione di beni per il mercato

a.

V F …………………………………………………… ………………………………………………………… b.

Le unità specializzate che offrono beni e servizi sul mercato si chiamano aziende di produzione V F …………………………………………………… …………………………………………………………

b.

c.

La produzione rende i beni più utili per il soddisfacimento dei bisogni umani V F …………………………………………………… …………………………………………………………

c.

d.

Il lavoro è una fase dell’attività economica V F …………………………………………………… …………………………………………………………

e.

f.

g.

Gli artigiani e i professionisti svolgono un’attività di lavoro subordinato V F …………………………………………………… ………………………………………………………… Il capitale fsso è costituito dai beni che sono utilizzati più volte nei processi produttivi V F …………………………………………………… …………………………………………………………

d.

e.

f.

Tra i fattori produttivi è compreso anche il fattore “organizzazione” V F …………………………………………………… …………………………………………………………

h.

Con la specializzazione delle attività produttive nacque il baratto V F …………………………………………………… …………………………………………………………

i.

L’uso di arance per la spremuta è una forma di consumo indiretto V F …………………………………………………… …………………………………………………………

a.

La produzione indiretta consiste nella rinuncia a consumare subito una parte dei beni disponibili per ottenere maggiori quantità di beni in futuro

e.

j.

V F ……………………………………………………

…………………………………………………………

2

2

2

2

2

2

3 Indica se le seguenti attività produttive appartengono al settore primario (1), secondario (2), terziario (3) oppure terziario avanzato (4). b. c. d. f. g. h. i. j.

60 CAPITOLO 1 - L’ATTIVITÀ ECONOMICA E I SUOI SOGGETTI

La Agrifruit di Torino, grossista di frutta e verdura, acquista da produttori pugliesi varie partite di uva da tavola, da rivendere a negozi 1 del Piemonte Il complesso “I Gabbiani” prepara un concerto di musica rock, da tenere nel periodo estivo in varie località italiane di 1 villeggiatura L’Azienda Agricola “La Gioiosa” coltiva in serra fragole e altri frutti di bosco. Le fragole sono per la maggior parte utilizzate per produrre marmellate confezionate in vasi di vetro di diverse dimensioni, da vendere a 1 privati e ad alcuni supermercati locali Il negozio di abbigliamento “Feeling” di Tarquinia acquista dal maglifcio “Tre Erre” di Carpi una partita di pullover di cotone da 1 vendere ai propri clienti Il ragionier Felice Ansaldi di Treviso svolge un’attività di consulenza fscale nei confronti 1 di privati e di piccole aziende della zona La società Edilcom utilizza cemento, calce, mattoni, ferro, legno e altri materiali nella costruzione di una serie di villette a schiera da 1 vendere a privati

Estrazione di carbone da una miniera Allevamento di bovini Produzione di mobili Servizio automobilistico di linea Riparazione di elettrodomestici Pubblicazione di riviste e quotidiani Costruzione di fabbricati Assistenza sanitaria Produzione di software Coltivazione di vigneti

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4

4 Il costo di produzione di un bene: A B C D

non varia al variare dei fattori produttivi impiegati è dato dalla somma dei costi variabili è dato dalla somma dei costi relativi ai fattori produttivi impiegati nella produzione si ottiene sommando ai costi dei fattori a utilizzo graduale una quota dei costi relativi ai fattori a utilizzo singolo

f.

5

g.

Individua, fra le seguenti, l’affermazione che non defnisce il prezzo di un bene.

A

Valore di un bene in termini monetari

B

Ricavo di vendita di un bene Aumento di valore subito dai beni per effetto della produzione Costo di acquisto di un bene

C D

e.

L’utilizzo dell’automobile per fare una gita è un atto di consumo indiretto Termine errato:

Termine corretto: …………………………………… Con il consumo l’uomo si procura beni e servizi utili a soddisfare i propri bisogni Termine errato:

La trasformazione delle materie prime in prodotti fniti è un atto di produzione indiretta Termine errato:

B C D

acquista i frullatori e li paga immediatamente acquista i frullatori e li paga successivamente vende i frullatori e riscuote il prezzo in un tempo successivo vende i frullatori avendo riscosso anticipatamente il prezzo

……………………………………

Termine corretto: …………………………………… h.

6 Nello scambio di una partita di frullatori tra la A

……………………………………

Termine corretto: ……………………………………

Il risparmio è la fase dell’attività economica in cui i beni non consumati sono impiegati nella produzione di altri beni Termine errato:

sir s.r.l. e la giromix s.r.l., sir è il debitore se:

……………………………………

……………………………………

Termine corretto: …………………………………… i.

I pagamenti delle imposte allo Stato determinano fussi reali Termine errato:

……………………………………

Termine corretto: …………………………………… j.

Le attività agricole svolte con strumenti tecnologici moderni appartengono al settore terziario avanzato Termine errato:

7 Individua nelle seguenti frasi il termine errato

……………………………………

Termine corretto: ……………………………………

e indica quello corretto. a.

I fattori produttivi costituiscono l’output del processo produttivo Termine errato:

I costi variabili sono sostenuti per i fattori produttivi che si consumano gradualmente Termine errato:

……………………………………

Termine corretto: …………………………………… c.

Le attività del turismo e dello spettacolo appartengono al settore secondario Termine errato:

Lo scambio di beni in eccesso contro moneta si denomina baratto Termine errato:

a. b. c. d. e. f. g.

……………………………………

Termine corretto: …………………………………… d.

Indica quali delle seguenti operazioni danno luogo a fussi reali (1) e quali, invece, determinano fussi monetari (2).

……………………………………

Termine corretto: …………………………………… b.

8

……………………………………

h. i. j.

Prestazioni di lavoro alle imprese e alla P.A. Cessione in uso a terzi di terreni e altre risorse naturali Corresponsione di salari e stipendi Vendita di prodotti alle famiglie Prestazione di servizi pubblici Pagamento di imposte Pagamento del prezzo dei prodotti alle imprese Corresponsione degli interessi su capitali presi a prestito Cessione di beni alla P.A. Riscossione di interessi corrisposti dallo Stato

1 2 1 2 1 2 1 2 1 2 1 2 1 2 1 2 1 2 1 2

Termine corretto: …………………………………… MODULO

B L’ATTIVITÀ ECONOMICA E L’AZIENDA 61

FAI LA VERIFICA E DATTI IL VOTO 9 Il compenso che viene corrisposto dalle imprese e dallo stato sui capitali presi a prestito si chiama: A B C D

dividendo interesse reddito fondiario contributo

11 Nell’anno 20n, un pastifcio artigianale ha ottenuto ricavi per la vendita di paste alimentari per 645.000 euro e per servizi di trasporto per 5.000 euro. Ha inoltre sostenuto costi per un importo complessivo di 610.000 euro. Il risultato economico è stato: A B C

10 Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) oppure false (F) e, qualora siano false, motiva la tua risposta. a.

b.

c.

d.

e.

I soggetti dell’attività economica sono solo le famiglie e le imprese V F …………………………………………………… …………………………………………………………

■ Valutazione della verifca

Le famiglie sono principalmente unità di consumo V F …………………………………………………… …………………………………………………………

Esercizi

N° richieste

Punti per risposta

Risposte esatte

Punti ottenuti

1

10

2

..........

..........

Le famiglie cedono il fattore lavoro in cambio di un reddito, detto interesse V F …………………………………………………… …………………………………………………………

2

6

1,50

..........

..........

3

10

1

..........

..........

4

1

2

..........

..........

5

1

2

..........

..........

6

1

2

..........

..........

7

10

2,50

..........

..........

8

10

1

..........

..........

9

1

2

..........

..........

10

8

2

..........

..........

11

1

2

..........

..........

Il reddito che viene sottratto al consumo immediato si dice risparmio V F …………………………………………………… ………………………………………………………… Poiché sono il corrispettivo dei servizi pubblici, i tributi sono pagati solo dalle famiglie V F …………………………………………………… …………………………………………………………

f.

Lo Stato fnanzia la sua attività esclusivamente imponendo tributi V F …………………………………………………… …………………………………………………………

g.

Le imprese consumano fattori produttivi per ottenere beni e servizi da cedere sul mercato V F …………………………………………………… …………………………………………………………

h.

D

un utile di 35.000 euro una perdita di 40.000 euro un utile di 40.000 euro un utile di 30.000 euro

I rapporti tra le famiglie e le imprese generano solamente fussi monetari V F …………………………………………………… …………………………………………………………

TOTALE

........ /100

■ Fasce di valutazione Livelli

Punteggio

Giudizio

Livello 1

da 0 a 40 punti

Gravemente insuffciente

Livello 2

da 41 a 60 punti

Insuffciente

Livello 3

da 61 a 70 punti

Suffciente

Livello 4

da 71 a 85 punti

Buono

Livello 5

da 86 a 100 punti

Ottimo

Soluzioni a pagina 179-180

62 CAPITOLO 1 - L’ATTIVITÀ ECONOMICA E I sUOI sOggETTI

Capitolo 2 Il sistema azienda e la sua organizzazione

1

L’AZIENDA E I SUOI ELEMENTI COSTITUTIVI

E11

La produzione e il consumo sono le due fasi fondamentali dell’attività economica, cioè quelle attraverso le quali l’uomo si procura e utilizza i beni e i servizi che sono necessari a soddisfare i suoi bisogni. Nel tempo però i bisogni umani sono cresciuti, diventando anche più complessi, e l’uomo da solo non è più stato in grado di procurarsi tutti i beni e i servizi che gli erano necessari. Sono così sorti dei complessi organizzati, capaci di svolgere un’attività economica che va ben al di là delle possibilità dei singoli individui: a tali complessi si dà il nome di aziende.

L’azienda è un’organizzazione di persone e di beni economici che ha come obiettivo quello di soddisfare i bisogni umani, attraverso una serie di operazioni tra loro coordinate. Sono aziende la famiglia, lo Stato, le banche, i negozi, le compagnie di assicurazione, le grandi industrie, ecc. Le aziende possono avere dimensioni diverse, svolgere attività differenziate, ma hanno tutte in comune alcuni elementi costitutivi: ■ una struttura organizzativa, che coordina le risorse umane e materiali, la quale è fatta per durare nel tempo, perché la funzione economica dell’azienda è proiettata nel futuro; ■ le persone che operano nell’azienda, fornendo le proprie energie lavorative o altre risorse necessarie allo svolgimento dell’attività; ■ i beni economici, materiali o immateriali, che vengono impiegati nei processi di produzione o di consumo; ■ le operazioni, compiute dalle persone utilizzando i beni per conseguire il fne dell’azienda; ■ il fne da raggiungere, che è il soddisfacimento diretto o indiretto dei bisogni umani.

Il soggetto giuridico e il soggetto economico Nell’azienda vanno distinti il soggetto giuridico e il soggetto economico.

Il soggetto giuridico è la persona o l’insieme di persone che assume i diritti e gli obblighi che derivano dall’attività aziendale. Le operazioni compiute nell’ambito dell’attività aziendale generano in MODULO

B L’ATTIVITÀ ECONOMICA E L’AZIENDA 63

molti casi rapporti con operatori esterni, nei confronti dei quali sorgono per l’azienda diritti e obblighi.

LESSICO ECONOMICO Ordinamento giuridico

È l’insieme coordinato di norme che disciplinano l’organizzazione e il funzionamento di una data comunità, allo scopo di garantire la pacifca convivenza fra i singoli individui e fra i gruppi che la compongono. Legal system, national law.

Per esempio, una vendita di beni con pagamento a due mesi fa sorgere un credito, cioè il diritto di riscuotere una certa somma, per il venditore, e un debito, cioè l’obbligo di pagare la stessa somma, per il compratore. Tutti i diritti e gli obblighi che derivano dall’attività aziendale fanno capo al suo soggetto giuridico, che può essere: ■ una persona fsica, cioè un singolo individuo; ■ una pluralità di persone fsiche; ■ una persona giuridica, cioè un complesso organizzato di persone e di beni destinati a uno scopo, cui l’ordinamento giuridico attribuisce la qualità di soggetto di diritto. Non sempre chi si assume i diritti e gli obblighi relativi all’azienda detiene il potere di gestirla, cioè non sempre ne è anche il soggetto economico.

Il soggetto economico è la persona o il gruppo di persone che di fatto domina l’azienda, che ne indirizza la gestione e prende le decisioni rilevanti. Nelle aziende individuali il soggetto giuridico e il soggetto economico coincidono in una stessa persona, il proprietario. Nelle aziende collettive (società), invece, il potere decisionale spetta al socio o al gruppo di soci che possono far prevalere la loro volontà.

E11 METTITI ALLA PROVA Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). a. Il fne perseguito è uno degli elementi costitutivi dell’azienda V F b. Nelle aziende individuali il soggetto giuridico e il soggetto economico non coincidono mai V F c. L’azienda è un sistema chiuso perché non è soggetta a cambiamenti V F d. L’azienda ha in sé i meccanismi per controllare il suo modo di operare e per adottare eventuali azioni correttive V F e. Tutte le aziende hanno come scopo il soddisfacimento diretto dei bisogni umani V F f. Nelle aziende collettive il soggetto economico è il gruppo di soci che è in grado di assumere le decisioni fondamentali V F

Impresa individuale

Titolare

Società

Soci con più quote di capitale

SOGGETTO ECONOMICO

I caratteri del sistema azienda L’azienda è un sistema perché i suoi elementi sono collegati e coordinati tra loro per raggiungere uno scopo ben preciso. Il sistema azienda ha le seguenti caratteristiche: ■ è un sistema aperto, perché l’azienda è parte di un macrosistema, l’ambiente esterno, con cui ha continui rapporti di scambio. Essa, infatti, entra in relazione sia con i mercati dei fattori produttivi, sui quali acquista i beni e i servizi necessari per produrre, sia con i mercati di sbocco, sui quali vende i beni e i servizi ottenuti. Inoltre, l’azienda opera in un preciso contesto politico, economico, sociale, giuridico e culturale che ne condiziona l’attività. Al tempo stesso l’azienda, con la sua azione, condiziona l’ambiente esterno; ■ è un sistema dinamico, perché per sopravvivere deve continuamente adattarsi ai cambiamenti che intervengono nell’ambiente esterno; ■ è un sistema cibernetico, perché è dotato di meccanismi di controllo. Questi meccanismi servono per verifcare che le operazioni siano svolte secondo le modalità previste e secondo i fni da raggiungere, in modo da poter intervenire in caso di errori, problemi o difetti.

64 CAPITOLO 2 - IL SISTEMA AZIENDA E LA SUA ORGANIZZAZIONE

I rapporti tra l’azienda e l’ambiente

AL

E

Mercato dei materiali

C BIE N T E TE

Mercato dei prodotti

CIO-C U

AM

Mercato del lavoro

R LTU

MA TE S I S

AMBIEN TE SO CIOPOL ITIC O

GIA I ENER NTI D O F LE DEL

L

O

EN

NO

TE

SO

AZIENDA

Mercato GI CO delle tecnologie -EC OL OG ICO

Mercato dei capitali

BI AM

Mercato dell’energia

LE AMBIEN TE ECONOMICO-COMMERCIA

2

LE PRINCIPALI CLASSIFICAZIONI DELLE AZIENDE

E12 E13 E14 E15

Le aziende sono classifcate in base a diversi criteri, ciascuno dei quali rifette alcuni aspetti particolari del loro modo di essere e di operare.

Classifcazione secondo il fne Le aziende possono essere distinte secondo il fne che perseguono. Sotto questo aspetto si hanno aziende di produzione e aziende di consumo.

1

Le aziende di produzione sono quelle che realizzano beni e servizi da mettere a disposizione dei consumatori o di altre aziende. Queste aziende soddisfano indirettamente i bisogni umani perché i beni e i servizi prodotti, una volta ceduti ai consumatori, possono essere usati per soddisfare i bisogni. Di norma hanno come obiettivo il conseguimento di un utile e perciò si dicono aziende proft oriented.

L’utile è il divario positivo tra i ricavi conseguiti con la vendita dei beni e dei servizi prodotti, e i costi sostenuti per i fattori produttivi utilizzati per ottenerli.

LESSICO ECONOMICO Proft oriented

Sono le aziende orientate al proftto. Si defniscono così tutte le aziende che hanno come scopo il lucro, cioè il guadagno, attraverso lo scambio dei beni e dei servizi che producono.

Talvolta, però, i ricavi possono risultare inferiori ai costi: si ha allora una differenza negativa, cioè una perdita. Quindi:

RICAVI



>0

UTILE