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Italian Pages [447] Year 1933
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Prima di tracciare queste linee, ho voluto rileggere attentamente
pagina per pagina — questo volume che dev'essere
considerato fondamentale per tutti coloro — fascisti, afascisti, studiosi in genere
i quali vogliono comprendere i motivi
della Rivoluzione Fascista e seguirne lo sviluppo metodico, progressivo durante questi primi cinque anni di Regime. La prima raccolta delle decisioni del Gran Consiglio si fece « per materia » e non fu felice ; l'attuale, invece, apparentemente cronologica nella sua disposizione, offre, meglio della precedente, la possibilità di riabbracciare la storia del Fascismo diventato Regime e di intenderne il carattere e l'importanza. Niente di più interessante dal punto di vista della politica, e oserei dire, niente di più drammatico, dal punto di vista umano, di questa raccolta di ordini del giorno . Dietro le parole sta la documentazione ormai imperitura di uno sforzo sanguinoso e formidabile, teso alla demolizione del vecchio regime e alla creazione dell'ordine nuovo . Questi sono i veri e primi Annali del Fascismo : questo volume bi-
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sogna attentamente, quotidianamente studiare e consultare per comprendere come è nata e perchè si è affermata invincibile la Rivoluzione delle Camicie Nere. L'elaborazione dei principii dello Stato Fascista, non è stata rapida nè facile. Il Fascismo non aveva un programma bello e preparato da attuare. Se lo avesse avuto , a quest'ora il Fascismo avrebbe segnato il suo fallimento completo . Niente di più rovinoso dei partiti che hanno ben sistemata la loro valigia dottrinaria e si illudono che vi possa star dentro la grande e mutevole realtà della vita . Più che un programma di frasi il P. N. F. aveva una volontà di azione. Inoltre il programma nelle sue linee essenziali esisteva : si trattava di fare riguadagnare all'Italia tutto il tempo che essa aveva — politicamente ed economicamente
perduto. Basta leggere le de-
cisioni del Gran Consiglio dalla prima storica riunione del gennaio 1923 all'ultima non meno storica del 1 ° aprile 1927 , per vedere come la dottrina fascista sia uscita grado grado dal materiale storico vivente e come -→ invece di venir sigillata in ponderosi illeggibili volumi
sia diventata immediatamente
riforma concreta di istituti e di leggi, e quotidiana norma di vita. Questo spiega come la Rivoluzione Fascista sia ancora giovane e fresca, dopo cinque anni, nonchè dotata del dinamismo necessario per sviluppi ulteriori, mentre altre rivoluzioni, che pareva dovessero capovolgere l'universo , accusano segni manifesti di involuzione e di senilità. Tutte le grandi istituzioni del Regime sono sorte dal Gran Consiglio . In primo luogo , la Milizia . La creazione della Milizia è il fatto fondamentale, inesorabile, che poneva il Governo sopra un piano assolutamente diverso da tutti i pre-
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cedenti e ne faceva un Regime. Il Partito armato conduce al Regime totalitario. La notte del gennaio 1923 , durante la quale fu creata la Milizia , segnò la condanna a morte del vecchio Stato demo- liberale e cioè del suo giuoco costituzionale che consisteva nella vicenda dei Partiti al Governo della Nazione. Da allora il vecchio Stato demo - liberale non fece che attendere di essere sepolto : il che accadde con tutti gli onori, il 3 gennaio 1925. Lo Stato liberale era ammalato da almeno trent'anni, cioè dall'apparizione dei diversi socialismi : la sua agonia è stata relativamente breve. Oggi nessuno se ne ricorda più. E' straordinariamente lontano nello spazio e nel tempo . Non v'è
si può dire - sessione del Gran Consiglio
che non sia dedicata agli sviluppi, all'ordinamento , al perfezionamento della M. V. S. N. Ma quale progresso dalle prime Legioni del 1923 scaturite dalle formazioni squadristiche - che asdel 1922, alle odierne Legioni - solide, quadrate solvono, fra molti compiti delicatissimi, quello della pre-militare e della guardia al confine! Come sia stato innalzato pietra a pietra l'edificio gigantesco dello Stato Fascista , balza chiaro ed ammonitore, da queste pagine. Dopo il pilastro angolare della Milizia, ecco il P. N. F. oggetto delle assidue cure da parte del Gran Consiglio. Gli ordinamenti del Partito variano, si modificano, si perfezionano, per trovare il loro assetto definitivo nelle norme statutarie dettate da Augusto Turati nell'autunno del 1926 . Gli Alti Commissari politici scompaiono e i Fiduciari Provinciali anche. Alla elezione dei dirigenti dal basso, viene sostituita la scelta dall'alto . E' il Fascismo che prova e riprova i suoi strumenti, secondo le leggi dell'esperienza, delle quali gli uomini saggi devono fare e sanno fare tesoro . V'è una de-
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cisione del 13 ottobre 1923 che fissa
quattro anni in anti-
cipo sulla circolare famosa del 6 gennaio 1927 - il posto dei Prefetti nel Regime Fascista : « Le funzioni dei rappresentanti del Governo
i prefetti - e quelle dei rappresentanti del
P. N. F. sono nettamente distinte e differenziate . Il Prefetto è solo responsabile verso il Governo e deve perciò agire con assoluta libertà nei limiti segnati dalle leggi >>. Altro problema che il Gran Consiglio ha lentamente elaborato sino agli sviluppi grandiosi dello Stato Corporativo, è il problema dei sindacati , dei loro rapporti, anche nei confronti dello Stato . C'è una anticipazione dello Stato Corporativo in una dichiarazione del Gran Consiglio del luglio 1924 nella quale si affermava la necessità di « elaborare quegli istituti mediante i quali la Corporazione doveva essere riconosciuta giuridicamente e innalzata come una forza dello Stato ». Due anni di tempo sono stati sufficienti per realizzare in pieno questo postulato .
Nella cronistoria del Gran Consiglio altre pagine sono dedicate alle decisioni che l'organo supremo della Rivoluzione Fascista ha adottato
a volta a volta
nei riguardi di
problemi minori, ma non meno importanti , come i Fasci all'Estero, la Cooperazione, il Movimento Giovanile, l'attività parlamentare e amministrativa, i rapporti coi Mutilati ei Combattenti, le vicende del secondo semestre del 1924 e relativo Aventino . Vale la pena di rileggere oggi compiuti
ad eventi
le dichiarazioni di Mussolini in data 22 luglio
1924, e la sua polemica sulla « Normalizzazione » nonchè la certezza preannunciata che l'antifascismo non sarebbe mai uscito dai suoi ripari cartacei per attaccare sulle piazze il Regime. Il secondo semestre del 1924 fu un periodo di difficoltà
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che non bisogna esagerare e che hanno saggiato in maniera brillante la forza del Regime. Anche allora non mancavano gli stolti e i superficiali che profetizzavano il crollo del Regime. Vecchio gioco che si ripete monotono . Quando nell'estate del 1926 la sterlina toccò la quotazione di 154 si disse che i giorni del Regime erano contati. Le stesse sciocche profezie si fanno -in taluni ambienti stranieri
oggi che
la sterlina è a 90. Intanto i giorni - uno dopo l'altro - formano già il rispettabile totale di cinque anni, e attorno ai profeti di sventura cresce la fama della loro monumentale stupidità. Un Regime che in cinque anni ha creato uno Stato , ed ha organizzato forze formidabili a sua difesa , un Regime che raccoglie milioni di aderenti quasi tutti giovani i quali , nella loro enorme maggioranza , sono stati sempre solidamente nei ranghi, pronti ad ogni appello , un Regime che ha compiuto opere e risolto problemi che le popolazioni attendevano da secoli, un Regime che vuole e sa durare, sfida impunemente il tempo e i suoi nemici di ogni luogo e di ogni stirpe. Coloro che scorreranno questo libro troveranno i nomi di uomini che sono scomparsi, di altri pochi che sono passati al nemico . I loro nomi sono stati conservati per dimostrare che gli uomini sono oramai trascurabili di fronte alla maestà dell'opera e per stabilire inoltre che la quasi totalità di coloro che impegnarono le prime battaglie sono rimasti fedelissimi nei ranghi e meritano perciò il titolo glorioso di « veterani » . Questo è il libro della fede. Tutti i fascisti, e specialmente quelli che hanno nel Regime funzioni e responsabilità di comando, devono considerarlo come l'insuperabile viatico della loro vita, come la bussola infallibilmente orientatrice della
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loro attività. Grandi compiti attendono ancora il Regime. Fortunatamente! Ma il passato, così come rivive in queste pagine, è certezza per il futuro. Tutto il XX secolo in Italia non avrà altro nome che questo : Fascismo !
― 10 luSono passati oltre cinque anni, dal giorno glio 1927 - in cui dettai la prefazione alla raccolta degli atti e documenti del Gran Consiglio nei suoi primi sei anni di vita. Colla pubblicazione odierna, il ciclo che si riferisce alla attività decennale del Gran Consiglio è compiuto. Nella prefazione di allora, spiegavo come qualmente la Rivoluzione Fascista fosse ancora giovane e fresca; oggi, dopo cinque anni, non solo posso confermare quelle parole, ma, dopo le celebrazioni dell'ottobre X, potrei portarle al superlativo e dire che dopo dieci anni la Rivoluzione Fascista è giovanissima e freschissima, cioè in pieno possesso di tutte le sue energie e pienamente sicura del suo domanı . Il cammino percorso in questi ultimi cinque anni
cammino di cui le tappe sono
segnate dalle sessioni primaverili e autunnali del Gran Consiglio — è stato rapido e vittorioso. Dal '27 ad oggi, quale progresso ad esempio nella Milizia V. S. N. , in questa potente organizzazione armata che tutte le CC. NN. devono amare e difendere. Oggi, accanto alle Legioni, ci sono i Battaglioni di CC. NN. che formano parte integrante delle Divisioni di fanteria, con uomini sempre più selezionati dal punto di vista fisico e morale, uomini che domani, sul campo di battaglia
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daranno - ne sono certo
un rendimento superbo, poichè
saranno infiammati dal dovere e dalla fede. Le vecchie norme statutarie del P. N. F. del 1927 sono state aggiornate, proprio all'inizio dell'anno XI , durante tre laboriose sedute del Gran Consiglio, durante le quali ogni articolo dello Statuto fu sottoposto ad una disamina minuta e diligente, poichè il nuovo Statuto deve servire ad inquadrare ed orientare masse ancora più imponenti di fascisti, superiori di gran lunga a quelle del 1926. Nelle sessioni del Gran Consiglio del '26 e del '27 furono gettate le basi dello Stato Corporativo , che fu perfezionato negli anni successivi, con il Consiglio Nazionale delle Corporazioni; con il Comitato Corporativo Centrale; con i Consigli Provinciali dell'Economia Corporativa; col funzionamento della Magistratura del Lavoro; colla elaborazione delle prime > 114 115 116 >> >>> >>
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La XLII riunione. Il Congresso nazionale del Partito • La XLIII riunione. Il carovita . Situazione del Partito .
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ANNO III
La XLIV riunione. Un plauso alle Medaglie d'Oro, ai Volontari , agli Arditi Solidarietà coi Combattenti . La XLV riunione. Ancora sulla politica generale. La XLVI riunione. Convocazioni politiche regionali La XLVII riunione. Azione del Partito
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La XLVIII riunione. Convocazione del Consiglio Nazionale - Per le famiglie dei Caduti Fascisti - Ordine dei lavori del Con• gresso Nazionale . Saluto alle Corporazioni La La La La
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XLIX riunione. Opere assistenziali - Fasci femminili - Stampa . L riunione. Saluto - Gruppi regionali dei Deputati Fascisti LI riunione. Saluto . .
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LII riunione. Situazione sindacale .
La LIII riunione. Celebrazione del 23 Marzo - L'attività elettoralistica non deve distrarre il Partito . La LIV riunione. Azione sindacale .
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La LV riunione. Esempio di disciplina L'opera di S. E. De Vecchi . L'on. Farinacci Segretario Generale
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La LVI riunione. Movimento giovanile - Stampa - Gruppi Universitari - Enti Autarchici La LVII riunione. Saluto ai Caduti .
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La LX riunione. Situazione generale del Partito . La LXI riunione. In 40 Nazioni del mondo esistono movimenti d'indole fascista . La LXII riunione. Il lavoro della Commissione dei 18 Il saluto del Duce a De Pinedo . La LXIII riunione. Situazione interna della Nazione e del Partito - Le cerimonie per il III Anniversario della Marcia su Roma La LXIV riunione. L'istituzione del Dicastero della Presidenza . Riconoscimento giuridico dei Sindacati - La Magistratura del Lavoro.
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La LVIII riunione. Situazione generale del Partito Il Direttorio delle Corporazioni Sindacali . La LIX riunione. L'efficienza delle Corporazioni Programmi .
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La LXV riunione. L'ordinamento corporativo dello Stato . La LXVI riunione. Riforma del Senato e rappresentanza corporativa . La situazione del Partito . Il movimento cooperativo .
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ANNO IV
La LXVII riunione. Un monito ai fascisti Un plauso ai Deputati e Senatori fascisti - Per i negoziati di Londra . Saluto alle forze armate dello Stato - Per le inscrizioni al Partito . La seduta del Gran Consiglio sospesa in segno di lutto . La XVIII riunione. Riforme. • La riforma del Senato - Un organo del Governo per le Corporazioni Le dimissioni dell'on. Farinacci • I nuovi dirigenti . L'on. Turati, Segretario Generale . La LXIX riunione. La relazione dell'on. Turati . Norme . La LXX riunione. La legge Sindacale
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La LXXI riunione. Ancora sui Sindacati . La LXXII riunione. Il regolamento sulla legge sindacale . La LXXIII riunione. L'opera del Direttorio Nazionale . 28 Ottobre 31 Ottobre . La LXXIV riunione. La discussione sullo Statuto del Partito . Saluto al Duce - Lo Statuto del Partito . Il IV Annuale della Marcia su Roma Spirito dello Statuto .
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ANNO V
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La LXXV riunione. Dopo l'attentato al Duce . La LXXVI riunione. La situazione e l'organizzazione del Partito La Leva Fascista Il giuramento Le cerimonie del Partito . Per i bimbi poveri - La relazione del Segretario Generale del Partito. La LXXVII riunione. La relazione del Duce - Plauso al Segretario Generale La Carta del Lavoro · La LXXVIII riunione. La creazione dello Stato Corporativo Stato corporativo . Contratto di lavoro . Uffici di Collocamento Previdenza ed istruzione Gli ordini del giorno .
ANNO VI La LXXIX riunione. Efficienza del Partito e i suoi còmpiti avvenire Balilla, Milizia, Fasci all'Estero, Cooperazione . La LXXX riunione. L'alto elogio del Duce al Segretario del Partito . Situazione e còmpiti del Partito . Avanguardia e Balilla - Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale . Fasci all'Estero - Cooperazione fascista . La LXXXI riunione. La Scuola fascista.
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La LXXXII riunione. L'opera del Ministero delle Corporazioni La discussione . · La LXXXIII riunione. Per il XIV anniversario della fondazione de « Il Popolo d'Italia >> • La discussione sulle Corporazioni La LXXXIV riunione. Sindacati e Corporazioni e loro nuovi còmpiti • La LXXXV riunione. La situazione giornalistica Plauso alla stampa fascista . La LXXXVI riunione. Il progetto di riforma della rappresentanza nazionale • · La LXXXII riunione. Ancora del progetto di riforma della rappresentanza nazionale La LXXXIII riunione. La costituzionalizzazione del Gran Consiglio . La riforma del Senato . La Seconda Leva Fascista . Celebrazione del IX Annuale dei Fasci La LXXXIX riunione " Il piano dell'attività politica del Regime negli anni VI -VII La XC riunione. La Mostra del Fascismo . La costituzionalizzazione del Gran Consiglio La XCI riunione. L'efficienza dell'O. N .. B. . La discussione sulla riforma dei Codici La XCII riunione. L'attività del Partito - Plauso ai Segretari Federali Lo sviluppo della Milizia delle Camicie Nere · L'impiego della Milizia in guerra La XCIII riunione . Una storica seduta del Gran Consiglio . Articoli di legge per l'attuazione integrale della Carta del Lavoro La situazione economica nazionale Il Ministero delle Corporazioni in atto Il movimento cooperativo Per la Rivoluzione nel nome del Duce
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ANNO VII La XCIV riunione. Saluto al Re, ai Caduti, a tutti gregari . Relazione del Duce sugli accordi col Vaticano .
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La XCV riunione. Il Duce riferisce sulla politica interna ed estera La XCVI riunione. Approvazione della lista dei candidati politici • La XCVII riunione. Aspetti della situazione economica italiana . La XCVIII riunione . Relazione del Segretario del Partito - Plauso alla sua opera . La XCIX riunione. Riforma del Consiglio Nazionale delle Corporazioni e sistemazione giuridica dei Comitati Intersindacali in corporazioni provinciali . . La C riunione. L'adesione del popolo italiano al Regime . Sul regolamento della nuova Camera Per la III Leva Fascista . La CI riunione. La relazione Bottai sulla riforma del Consiglio Nazionale delle Corporazioni . Il Regolameno del Gran Consiglio La CII riunione. Un'esposizione del Duce sulla riforma dell'Alto Consesso e sull'ordinamento del Partito .
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ANNO VIII La CIII riunione. L'esame dello Statuto del Partito . La CIV riunione. L'esame dello statuto del Partito . La CV riunione. Il Gran Consiglio approva lo Statuto del Partito Un invito perentorio agl'iscritti La CVI riunione. I Sansepolcristi al posto d'onore I rappresentanti dei G. U. F. nei direttorii provinciali - Allogeni ammessi nel Partito . La CVII riunione. La situazione interna ed internazionale esaminata dal Duce Plauso all'opera dei Delegati Italiani alla Conferenza Navale di Londra La CVIII riunione. Il Gran Consiglio esaurisce l'esame della situazione interna .
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La CIX riunione. Decisioni sui problemi del bracciantato della Valle Padana L'elevata attività industriale nel 1929 - La discussione sulle ulteriori misure per la fascistizzazione della Scuola .
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La CX riunione. Il Gran Consiglio per l'ulteriore fascistizzazione della Scuola Plauso al Segretario del Partito per l'organizzazione studentesca universitaria - I Rettori alla direzione dei Gruppi Professori ed Assistenti - Appello ai giovani studiosi, « maestri fascisti di domani » .
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La CXI riunione. Relazione dell'on . Teruzzi sulla Milizia - Elogio alla sua opera Il moschetto a 300 mila Camicie Nere Lo stato giuridico delle prime Coorti-battaglioni - Gli ufficiali fuori quadro eliminati dal ruolo - Istituzione del ruolo degli ufficiali della riserva .
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La CXII riunione. Il carattere marinaro della quarta Leva Fascista Il giuramento delle reclute - I problemi sindacali e corporativi - Una vibrante acclamazione a S. E. Bottai La CXIII riunione. L'esame della situazione sindacale corporativa .
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La CXIV riunione . Un'interessante mozione sulla situazione sindacale corporativa e sui suoi ulteriori svolgimenti .. La CXV riunione. Saluto a Guglielmo Marconi - Cambio della Guardia al Partito . La CXVI riunione. Saluto a Re Boris di Bulgaria - Costituzione dei Fasci Giovanili di Combattimento Relazione del Ministro Grandi sulla politica estera .
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La CXVII riunione. Discussione sull'introduzione della pena di morte nel nuovo codice penale
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La CXVIII riunione. Il Gran Consiglio inizia la discussione sui Battaglioni-coorti decennali e sullo stato giuridico della Milizia .
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La CXIX riunione. Battaglioni -coorti decennali e stato giuridico della Milizia . La CXX riunione. Elogio ai battaglioni di guerra delle Camicie Nere L'attività sportiva femminile - Saluto ai fascisti all'estero caduti vittime della criminalità antifascista . .
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La CXXI riunione. Corporazioni provinciali . Deliberazioni sulle celebrazione dell'annuale della Marcia su Roma
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La CXXII riunione . I Consigli provinciali delle corporazioni .
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ANNO IX
La CXXIII riunione. S. E. Giuriati riferisce sull'attività del Partito . La CXXIV riunone . Il Partito e le sue Istituzioni - L'accordo navale .
La CXXV riunione. La situazione sindacale · Inquadramento dei F. G. C. ed organizzazione dei G. U. F. Il movimento giovanile . . La CXXVI riunione. I reati politici, contemplati nel nuovo codice, di competenza del Tribunale Speciale Adunate dei F.G.C. per la celebrazione dell'anniversario dei Fasci di Combattimento . La CXXVII riunione. Il plauso alla politica monetaria del Governo Le forze del Partito Le Associazioni dipendenti dal Partito L'attività del Partito in tutti i campi . La CXXVIII riunione. Relazione del Duce ed o. d. g. sulla situazione interna ed internazionale L'opera di Giuriati, Grandi e Bottai approvata all'unanimità. La CXXIX riunione. Sviluppo del movimento giovanile - Relazione sulla Milizia - Preparazione del Decennale .
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ANNO X La CXXX riunione. La situazione interna ed internazionale nella parola del Duce Starace riferisce sull'opera assistenziale del Partito
La CXXXI riunione. Il prestito plebiscitario Saluto a Marconi Disciplina e solidarietà Nazionale Situazione politica ed economica internazionale Conferenza sul disarmo • La CXXXII riunione. Saluto al Duce e alle forze della rivoluzione .
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ANNO XI
La CXXXIII riunione. Elogio all'on. Starace, al Direttorio del Partito e ai Segretari Federali La CXXXIV riunione. Le forze inquadrate nel Partito Esame dello Statuto del P. N. F. . . La CXXXV riunione. Esame dello Statuto del P. N. F. Accordo italo- egiziano per la delimitazione dei confini fra la Cirenaica e l'Egitto . La CXXXVI riunione. Esame della situazione interna e internazionale La CXXXVII riunione. Ancora della situazione interna ed internazionale. La CXXXVIII riunione. La soluzione del « colpo di spugna » auspicata in Gran Consiglio - Debiti di guerra e riparazioni La rata del 15 dicembre - La riforma della Corte dei Conti . La CXXXIX riunione La nostra politica rurale - Tariffe doganali . ·
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Finito di stampare il giorno 7 Gennaio XI E.
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nello
Stabilimento Tipografico dell'Editrice