Storia di Milano nell'epoca di Carlo V

Nel riprendere lo studio del Milanese nel Cinquecento per la grande Storia di Milano edita dalla Fondazione Treccani, Ch

260 40 33MB

Italian Pages 467 Year 1971

Report DMCA / Copyright

DOWNLOAD PDF FILE

Recommend Papers

Storia di Milano nell'epoca di Carlo V

  • 0 0 0
  • Like this paper and download? You can publish your own PDF file online for free in a few minutes! Sign Up
File loading please wait...
Citation preview

Federico Chabod

Storia di Milano nell'epoca di Carlo V

Giulio Einaudi editore

Copyright © 1961 Fondazione Treccani degli Alfieri Questo volume è stato pubblicato come contributo al IX tomo della Storia di Milano, edita dalla Fondazione Treccani degli Alfieri, che qui si ringrazia per la gentile concessione.

Indice

p. XI

Elenco delle abbreviazioni

Storia di Milano nell'epoca di Carlo V [Storia di Milano] L'epoca di Carlo V (z535-59) 5

I. Milano contesa e Milano spagnola La successione dell'ultimo Sforza (p. 5). Il De Leyva luogotenente: la consegna del Castello e la varietà delle opinioni (p. 7). Il luogotenente rinnova il Consiglio dei sessanta. Le petizioni a Carlo V (p. 10). Facile liquidazione del passato ed inquietanti pronostici. Morte di Gian Paolo Sforza (p. 13). 11. I precedenti della questione del Milanese nei politici del Cinquecento e il progressivo realizzarsi delle mire di Carlo V (p. 19). III. Venezia e Roma contro la soluzione asburgica (p. 27). Le candidature fallite e il peso della lotta per la preponderanza in Europa (p. 29). IV. La condanna del Maraviglia e le mire francesi (p. 37). La vittoria di Tu­ nisi e le minacce di guerra in Italia (p. 40). Milano« vaso di Pandora» della storia europea (p. 45). Le diffidenze di Carlo V verso la Francia e i principi italiani (p. 47). v. Il dibattito tra i consiglieri di Carlo V intorno al compromesso con la Francia sul Milanese (p. 49). Moventi politici ed economici del tempo­ reggiare (p. 58). L'aspirazione alla pace con la Francia e i contrastanti impulsi della politica imperiale (p. 61). Il destino di Milano sospeso, tra progetti di alleanze dinastiche (p. 69). VI. Francia e impero alla ricerca di posizioni di forza (p. 72). Gravezze per la guerra in Piemonte e appelli per la pace (p. 79). Il collasso finanziario e l'offerta del Farnese di finanziare Milano (p. 83). vu. Il trattato di Crépy e la cessione di Milano (p. 87). Dubbi sull'esecuzio­ ne del trattato da parte di entrambi i rivali (p. 91). La morte di Carlo d'Orléans e l'alternativa tra le Fiandre e Milano (p. 94). La tesi casti­ gliana per la cessione di Milano (p. 96). Hurtado propugna il doininio su Milano (p. 100). Milano nella visione politica del duca d'Alba (p. 103). L'incertezza del Cardinale di Siviglia e del Cobos (p. 106). Il contrasto tra i consiglieri di Carlo V e lo scontro di due visioni politiche (p. 108).

I.

Indice

VIII

VIII. L'importanza del Piemonte per lo stato di Milano (p. 113). L'investitura di Milano a Filippo di Spagna (p. 116). IX. Ferrante Gonzaga governatore: l'uomo e la sua politica (p. 121). Il pro­ getto del Gonzaga per uno scambio tra Piemonte e Paesi Bassi (p. 125). Il programma tutto spagnolo del Gonzaga (p. 129). La politica imperiale si concentra sull'Italia (p. 134). x. Difficoltà e rovesci: la tregua del 1552 (p. 139). Le crisi dell'impero di Carlo V (p. 143). p. 150

238

11. Politica imperiale, interessi milanesi e progetti del Gonzaga 1. Incertezze ed inquietudini locali nella prospettiva di un abbandono del Milanese (p. 150). Tendenze francofile nel clero e nella nobiltà (p. 153). Perdurare di vecchi scontenti contro gli Spagnoli e sopravvivenza ideale dello stato di Milano (p. 157). n. Politica verso la Svizzera in funzione antifrancese (p. 162). I legami com­ merciali e le pretese degli Svizzeri (p. 166). I rapporti coi cantoni prote­ stanti (p. 172). Gli interessi di Milano e il patto del 1552 (p. 174). L'a­ zione del Gonzaga per il ricupero della Valtellina (p. 178). L'approccio ai Grigioni per evitare l'azione di forza (p. 181). Il piano del Medeghino per un colpo sulla Valtellina (p. 185). Il Gonzagn favorevole a trattative separate con le Leghe Grigie (p. 187). L'importanza della Valtellina e di Bellinzona pei Milanesi (p. 189). Diffidenze svizzere nei confronti del Gonzaga (p. 192). III. La perdita di Parma e Piacenza e gli attriti trn Milano e il Farnese (p. 196). Stimoli al riacquisto di Piacenza (p. 200). Previsioni di un inter­ vento armato e investitura papale a Pier Luigi (p. 204). Motivi del preci­ pitare della situazione. L'occupazione di Piacenza (p. 207). I milanesi pa­ gano le ingenti spese dell'acquisto di Piacenza (p. 2n). IV. Necessità di controllar Genova senza urtare il Doria ed i banchieri geno­ vesi (p. 214). Il confine orientale con Venezia e le mire su Bergamo e Brescia (p. 217). v. I piani di reintegrazione dell'antico stato sforzesco ostacolati dalla discon­ tinuità delle direttive di Carlo V (p. 221). Rinunzia ai progetti su Geno­ va, sulla Valtellina, su Piacenza e vittoria diplomatica degli Svizzeri (p. 230). Gli interessi di singole parti minacciano l'unità dell'immenso im­ pero di Carlo V (p. 235). 111.

Oro di Milano, oro di Castiglia, oro d'America 1. II mito della ricchezza milanese (p. 238). La realtà all'indomani di un pe­ riodo rovinoso (p. 240). Il carico degli alloggiamenti di truppe spagnole (p. 240). La preoccupante situazione finanziaria del 1532 (p. 245). n. Le effimere illusioni del 1536 (p. 248). Precedenza alle spese militari (p. 251). Nuove spese ed espedienti per fronteggiarle (p. 254). Gli ammuti­ namenti conseguenza della tragica condizione della Tesoreria (p. 257). Il governatore tenta invano di difendere i contribuenti milanesi (p. 259). Inefficaci interventi del Caracciolo contro gli abusi degli eserciti (p. 269). 111. La condotta delle soldatesche annulla i vantaggi della tregua (p. 273). Del Vasto tenta di fronteggiare la situazione vendendo censi e giurisdizioni (p. 275). Profitti di mercanti e riscatti di comunità mentre da Spagna scarseggia l'oro americano (p. 278). Le ripercussioni finanziarie del disa­ stro di Algeri (p. 282). L'allegra finanza del Del Vasto e le sperequazioni dei carichi (p. 284). Tentativi di riordinare le stremate finanze milanesi

Indice

IX

(p. 285). Il disavanzo del 1543 e le nuove gravezze tra guerra e inonda­ zioni (p. 290). Le vendite abusive non servono a risanare la situazione (p. 295). Milano tratta con Carlo V l'abolizione di alcune gravezze (p. 298). Proteste milanesi per le pensioni a personaggi eminenti (p. 301). L'ap­ pello a Cesare per lo sgravio di Milano nel testamento del Del Vasto (p. 302). Nuove pressioni milanesi presso Carlo V (p. 303). Crisi generale dell'impero e crisi milanese (p. 313). Anticipazione di bilancio e contra­ zione del credito (p. 316). I preventivi del '53 e del '54 e la necessità di contrarre nuovi prestiti e di imporre un focatico ai Milanesi (p. 320). Malcontento per le richieste del duca d'Alba e recriminazioni per la po­ litica di Carlo V (p. 326). Milano esausta invia ambasciatori a Filippo II (p. 332). Gettito nominale e gettito effettivo delle imposte tra il 1548 e 1559 (p. 336). I difetti del sistema fiscale e la necessità di ricorrere ai banchieri (p. 340). La realtà della pressione fiscale (p. 341). La lotta con­ tro l'estimo e il gravame delle imposte sul consumo. Le esenzioni (p. 343). Milano e i finanzieri genovesi (p. 344). Grandi e piccoli banchieri milanesi si affiancano ai genovesi (p. 350). I banchieri e la corte (p. 354). Lo stato di Milano sovvenuto da altre parti del dominio (p. 356). Napoli aiuta Milano sotto il governatorato del duca d'Alba (p. 368). L'oro e l'ar­ gento delle Indie e la loro distribuzione (p. 372). I cambi sulle rendite d'India e di Castiglia e le anticipazioni dei banchieri (p. 377). Le preoc­ cupazioni di Carlo V pel gravame dei cambi e i suoi scrupoli religiosi resi vani dalla necessità (p. 381). Il contributo della Spagna per la guerra di Piemonte (p. 387). La proporzione tra Spagna e Milano nelle spese per la guerra in Piemonte (p. 391). La drastica diminuzione del contributo spagnolo tra il 1538 e il 1551 (p. 393). Le sovvenzioni spagnole nel 1552 (p. 397). Intervento finanziario di Carlo V per Milano nel 1554 (p. 401). Il duca d'Alba mette mano alle sue ricchezze personali e chiede aiuto in Spagna (p. 403). Il costo della difesa del Milanese e l'onere per la Casti­ glia (p. 406). La sproporzione tra i fini e i mezzi di Carlo V (p. 409). La diretta ingerenza spagnola nell'amministrazione del Milanese (p. 411 ). p. 412

rv. Legislazione e amministrazione del Milanese I.

·143

Le nuove costituzioni del 1541 e la continuità legislativa (p. 412). Fisio­ nomia giuridica distinta di ogni stato (p. 413). Le riforme proposte dal Lope de Soria (p. 415). Riforme mancate ed ispanizzazione dell'apparato amministrativo (p. 418). Consejo de Italia e ispezioni (p. 421). La colla­ borazione tra il Granvelle e il Gonzaga (p. 423). L'influenza dei favoriti Granvelle figlio e Cobos (p. 425). Francisco de Erasso e Diego de Vargas, suo sostituto nelle questioni milanesi (p. 428). La prevalenza della volon­ tà del sovrano (p. 431). Il Gonzaga e la nomina dei senatori (p. 435). Le conseguenze dannose dell'accentramento spagnolo (p. 439).

Indice dei nomi

Elenco delle abbreviazioni. ACR AGB AGS ANP ASCM ASM ASV BNM CMCV HHSW

Archivio Caetani, Roma. Archives Générales du Royaume, Bruxelles. Archivo Generai, Simancas. Archives Nationales, Paris. Archivio Storico Civico, Milano. Archivio di Stato, Milano. Archivio di Stato, Venezia. Biblioteca Nacional, Madrid. Civico Museo Correr, Venezia. Haus- Hof- und Staatsarchiv, Wien.

Storia di Milano nell'epoca di Carlo V

[Storia di Milano] L'epoca di Carlo V (1535-59)

Capitolo primo Milano contesa e Milano spagnola

I.

La notte dal 1• al 2 novembre 1 5 3 5, nel castello di porta Giovia, mo­ riva senza eredi Francesco II Sforza, ultimo duca di Milano 1• Quaran­ tenne appena; ma l'assai cagionevole salute, da gran tempo e quasi in continuità, ne aveva fatto predire prossima la morte e l'aveva perciò re­ so oggetto di ancor piu vigile e inquieta attenzione da parte delle corti italiane ed europee. Le sorti dello stato di Milano, anche nei momenti di tregua d'armi, erano apparse sempre incerte per la« complessione... de­ bole» del duca, che poteva « mancare facilmente di morte naturale » 2 riaprendo il grave problema politico della successione: e già nel 1525 i sospetti e i timori del papa e dei Veneziani e degli altri stati italiani, « putantes Cesarem potius ad italie usurpationem quam ad quietem et liberationem tendere», avevan trovato nuovo alimento nella malattia 1m, da Anversa, 27 ottobre (AGS, Estado, 499, f. 92); cfr. l'istruzione del 4 luglio all'nmhnscintorc II Roma, Ca/c11