Lineamenti di filosofia del diritto. Diritto naturale e scienza dello Stato [First ed.] 8845255948


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Lineamenti di filosofia del diritto. Diritto naturale e scienza dello Stato [First ed.]
 8845255948

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BOMPIANI TESTI A FRONTE

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Geo1·0 vVill1cl111 o F1·icd1·icl1 f--JecYel o Lineamenti di filosofia del Diritto

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TESTO INTEGRALE •

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I Lineamenti di filosofia del Diritto - pubblicati a Berlino nell'ottobre 1820 - rappresentano la summa del pensiero etico-politico di Hegel, l'ultima opera in volume da. lui pubblicata e quella che in definitiva ha più influito nella storia e nel pensiero politico europeo. Con il sottotitolo Diritto n.olurale e scienw dello Stato in compendi.a, Hegel stesso chiarisce e precisa il contenuto specifico di questo suo nuovo lavoro: un'esposizione sintetica delle linee fondamentali del processo dialettico di autodeter,,,inazione dell'Idea che ha lo scc>po "di comprendere concettualmente lo Stato e di esporlo come qualcosa di intimamente razionale". L'oggetto specifico di tale indagine è, appunto, l'autodete,,, ,inazione dell'Idea assoluta come Spirito oggettivo: cioè l'Idea del Diritto risulta essere la sfera in cui la stessa libertà, a partire dalla sua determinazione più elementare, si reali17a progressivamente come spiritualità oggettiva nella storia del mondo. Tre sono i principali stadi attraverso i quali si reali7711il Diritto: I) il Diritto astratto o fo,,,,ale (libertà in sé); 2) la Moralità (libertà per sé); !) l'Eticità (libertà in sé e per sé). Pieno compimento dello Spirito oggettivo è lo Stato, ultimo te1111inedella triade dell'Eticità composta anche da Famiglia e Società civile: esso risulta il fine ultimo, la suprema deter111ina1.ionedel Diritto e "l'immagine e la realtà della rgionedivina", così come la dialettica degli Stati costituisce il progredire della storia del mondo nella quale si manifesta Dio stesso.





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Diritto naturale e scienza dello Stato

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Testo tedesco a fronte i '

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Introduzione, traduzione, note e apparati di

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BOMPTANT TESTTAFRONTE



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Ciò che è razionaleè reale, e dò che è realeè razionale. I

G.W.F. Hcgd, U11ea1nenli di filosofiadel Diritto, p. ,9

Ii I La Filosofia è il propriotempo coltoin pensieri. Jbid.• p. 61





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Quando la Filosofia tinge il suo grigio sul grigio, allora una figura della vita è invecchiata, e con grigio su grigio non è possibile ringiovanirla, ma soltanto conoscerla: la civetta di Minerva comincia il suo volo soltanto sul far del crepuscolo .

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Quando si parla della Libertà, bisogna partire ... soltanto dall'essenza dell'autocoscienza. Lo sappia o no l'uomo, è in questa essenza che consiste la Libertà, ed es~a si realizza come potenza autonoma nella quale i singoli individui sono soltanto momenti ... È il cammino di Dio nel mondo a far sì che lo Stato sia. A far ciò è la potenza della Ragione realizzantesi come volontà.

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ISBN 88-452-5594-8

Hcgel. Lnio11idi filuso/i> fornisce però un'in· dicazione più precisa riguardo al contenuto dell'opera: Naturrecht und Staatswissenschaftim Grundrisse,vale a dire: Diritto naturale

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e scienzadelloStato in compendio. · -

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Diverse altre opere hegeliane (in parte edite dal filosofo, in parte pubblicate postume) hanno carattere giuridico· ed etico· politico, in un senso sia sistematico-speculativo 2 , sia relativo a situazioni politiche contingenti 3; inoltre, negli ultimi due decenni del nostro secolo è stata awiata in Germania la pubblicazione delle Nachschri/ten- cioè degli appunti trascritti da allievi e uditori - delle lezioni hegeliane sulla filosofia del Diritto, e questa operazione tuttora in corso ha notevolmente accresciuto la base _didocumenti biografici, storico-culturali e filosofici oggi a dispo· , sizione degli studiosi del pensiero politico di Hegel. Rispetto a tutto questo materiale di più e meno diretta deriva· zione hegeliana, però, la Filoso/iadel Diritto del 1820 mantiene una sua fisionomia originale e lo statuto di unità di misura della dottrina politica hegeliana: tutti gli altri sono certo documenti imprescindibili per la ricostruzione del processo di formazione di tale dottrina, per la determinazione delle sue pieghe o ,,svolte>>o possibili autocensure, ma assumono significatò solo in riferimen-

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I frontespizi del vol,,me recano però la data ciel 1821. La stesura dell'opera avvenne tra la seconda n1etàdel.1819 e la prima metà del 1820;la prefazione è datata 25 giugno 1820:: , , , .· ,, , :, , , , , 2 Si tratta degli scritti Sulle maniere di trattarescie11ti/icamente il diritto naturale(1802/3) e Sistema dell'eticità(1802/3, post.), . . . ' . ..J Sulle più recentivicende interne del Wiirltemberg(1798, post.); La costituzione della Germania (1801/2, post.); Valutazionedegli atti a sta1npadell'Assemblea dei deputati del regnodel Wiirtte"1bergnegli anni 1815e 1816(1817);Sul progetto , ,·, inglesedi r1Jor1na elettorale(1831). , , : , , ,

----------------------------INTRODUZIONE



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INTRODUZIONE

to ali' opera del 1820 - così come questa, a sua volta, acquista pieno senso unicamente in base alla sua collocazione all'interno del sistema speculativo di Hegel. Altri due elementi, stavolta: di ordine esteriore, contribuiscono a fare dei Lineamentiun'opera hegeliana unica nel suo genere. Innanzitutto, se non si tiene conto delle due nuove edizioni dell'Enciclopedia(1827 e 1830), essa è l'ultima opera in volume pubblicata da Hegel nella fase finale (berlinese: 1818-1831) della • sua vita. .. 4 . In secondo luogo, il testo della Filosofiadel Diritto del 1820 ha procurato ben presto a Hegel i titoli di /ilol·ofodi Stato del Regno Prussianoe di filosofo della Reazione,e per tutta la seconda metà del secolo scorso questi giudizi negativi sono stati unanimi presso i critici hegeliani (unica eccezione: Karl Marx). Anche se la tendenza attuale negli studi hegeliani, proprio alla luce della pubblicazione delle Nachschri/ten,è quella di capovolgere letteralmente questo giudizio mettendo in rilievo il carattere genuinamente liberale e della posizione politica di Hegel, è indubitabile che, sul piano dell'influsso storico-filosofico e della recezione del pensiero politico di Hegel, quest'opera ha un pri· mato considerevole su ogni altro testo di provenienza hegeliana. · .

2. Il suo carattere di compendio speculativo . . •









I Lineamenti sono un c~inpendio ~peculativo di' fìlo·s;fi~-del · · · - ·- .... Diritto. Hegel aveva delineato concettualmente e realizzato siste.maticamente questo tipo di compendio già nell'Enciclopediadi Heidelberg (1817), articolata in paragrafi seguiti spesso da annotazioni esplicative e digressive (Anmerkungen)'. - · _.... Nella prefazione all'_opera del 1820 leggiamo al riguardo quanto segue (infra, pp. 39-41): > (infra, p. 39). La distinzione tra Parag!aphene Anmerkungen equivale in definitiva a quella tra esoterico ed essote• 9 rtco . . . Nell'Enciclopedia,l'oggetto della trattazione brachilogica è l'Idea assoluta (Dio l'Assoluto) nel suo intero processo di autodeterminazione du;ante il quale, attraversando i diversi stadi del proprio svilup~o necessario (Logica - Natura - Spirito), essa diviene l'Idea eterna essente in sé e per sé come Spirito assoluto. Nei Lineamenti, invece, l'oggetto è l'autodeterminazione dell'Idea assoluta come Spirito oggettivo: si tratta dello stadio eh~, intermedio tra lo Spirito soggettivo e lo Spirito assoluto, accogl1e ,

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tagora,335 A 3 e B 8, 343 B 5 (la brachilogia come «laconicità»); Gorgia,449 C 5 e 7; dr. inoltre Fedro,269 A 7, 272 A 4 (la brachilogia nei discorsi scritti); Leggi, I, 641 E 7 (proverbiale brachilogicità degli Spartani e dei Cretesi), X, 887 B 3 (brachilogia e discorso sugli dèi). . · 8 Cfr. per esempio le parole di Socrate in Protagora, 334 C 8 - D 5: «Protagora, ho la disgrazia di essere un poco smemorato, e se qualcuno mi parla a lungo mi dimentico dell'argomento del discorso. E allora..• poiché ti sei imbattuto in uno smemorato, troncami le risposte e abbreviale, se vuoi che ti stia dietro». · . 9 Cfr. per esempio la prefazione alla seconda èdizione (1827) dell'E11ciclopedia (tr.it. cit., p. 89): «Mi sono anche sforzato di attenuare e di diminuire il carat· tere formale dell'esposizione ed inoltre, mediante annotazioni essoteriche più àm: pie (durchweitliiu/igereexoteriicbeAnmerkungen),di avvicinare maggiormente I concetti astratti al modo comune di intenderli e a un modo più concreto di rap· presentarli».

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INTRODUZIONE



lo sviluppo della libertà dell'Idea assoluta, dalla sua volontà libera solo astrattamente fino alla sua esistenza libera e universale in sé e per sé: qui l'Idea (infra,p. 123). . ·· • Nell'Enciclopediaviene esposto l'intero sistema della scienza, la compiuta Pasquadella Resu"e1.ionespeculativa1°, mentre i Lineamenti sono l'esposizione di una parte del sistema- l'esposizione del corpodel Risorto,per cosi dire. . . •.



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4. I:autodeterminazionedell'Idea e la Logicacome presup-

postofondamentale dellaFilosofia del Diritto .

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Ma cos'è l'autodeterminazione sillogistico-dialettica dell'Idea . . · assoluta? Scrive Hegel in un'annotazione dei Lineamenti (ib.; p. 463): ' . In altra sede abbiamo già mostrato come il paradigma fondamentale della triadicità della dialettica hegeliana sia l'uni-trinità di Dio, e come il sillogismo universalità/determinazione(= particolarità)lsingolaritàsostenga l'impianto strutturale complessivo della Fenomenologiadello Spirito;a quelle pagine dunque rinviamo 11. · . . Qui vogliamo piuttosto sottolineare che la filosofia del Diritto, in quanto parte organica del sistema scientifico, ha di per sé un'autonomia soltanto relativa, mentre riceve il• suo vero significaro unicamente nel contesto sistematico globale e in conformità al posto che occupa in tale contesto. E ciò non implica semplicemente che nei Lineamenti Hegel abbia potuto tralasciare ,ma anche e soprattutto che l'opera del 1820 presuppone tutti · · gli stadi precedenti dello sviluppo dell'Idea. · · • In altre parole: lafilosofia del Diritto non detern1inada se stes•

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Per questa immagine concettuale cfr. la nostra Introduzione alla traduzione della Fenomenologiadello Spiritodi Hegel in questa stessa collana, Milano 1995, pp. 14·20, in pan. p. 16: «La Fenomenologiaè il necessario cammino filosofico lungo il quale si attua e si compie il Vener,n Santo spec,,lativo•, e p. 20: «Que· st'opera ..• prepara la scienza, cioè la Pasqua della Resurrczione·speculativa, il Sl · compiutamente intelligibile di Dio con se stesso». · . · 11 Cfr. ibid., pp. 18-19 e 27-29.

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INTRODUZIONE

INTRODUZIONE

sa i propriconcettifondamentali,bensl li mutua dalle sfere ftlosofiche sistematicamente anteriori e, in primo luogo,dallaLogica,la del sistemastesso12. · · quale è laprotofi'gurazione Cosi si spiegano i frequenti rinvii alla Logica presenti nei Lineamenti,si tratti poi di rimandi alla Scien1.ll dellaLogicain quan11• · · to tale o alla prima parte dell'Enetclopedia ·' · La dipendenza della filosofia dd Diritto dalle sfere sistematiche precedenti è tale che essa deve presupporre come già dimostrato persino il suo oggetto specifico, cioè l'idea del Diritto com~ Spirito oggettivo: («Jahrbiicher fiir wissenschaftliche Kritik,,), che viene considerato l'organo ufficiale dello hegdismo; tra gli altri, vi collaborano Goethe, i due fratelli Humboldt, il classicista P.A. Boeckh e l'archeologo A. Hirt; la prima recensione hegeliana riguarda l'opera di W. von Humboldt Sul/'episosodiodel Mahabharata Ìtotocol nome di Bhagavad-Gita (Ober die unter dem Namen Bhagavad-Gitabekannte Episode des Mahabharata,Berlin 1826). Alla metà di agosto si mette in viaggio verso Parigi, accogliendo finalmente l'insistente invito di Cousin; ha a disposizione lo studio e la biblioteca di quest'ultimo, e, ,ome già durante il soggiorno a Vienna, va regola1111entea teatro. Sulla via del ritorno, il 18 ottobre avviene il famoso incontro con Goethe a Weimer (il dialogo è tramandato da J.P. Eckermann nei suoi Colloqui • •

ron Goethe). .

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1828 Nei primi mesi dell'anno, a causa di un fastidioso «mal di petto», deve interrompere le lezioni per un èerto tempo; il medico gli co11sigliauna cura te,11,ale. Escono negli «Annali» le sue recensioni agli Scritti postumi (Nachgelassene Schri/ten,Leipzig 1826) di K.W.F. Solger e agli ' Scritti CSchri/ten, Berlin 1821-25) diJ.G. Hamann. Verso la fine di nove11,bre riceve la tesi di laurea De rationeuna, universali,infinita di un giovane bavarese, il quale nella lettera di accompagnamento riassume le proprie vedute sulla religione: si tratta dd ventiquattrenne Ludwig Feuerbach; non è sicuro che Hegel abbia letto la dissenazione e la let· tera allegata. · · · • · ' · ·· ·: 1829 Escono, sempre negli «A.'!Rali», le sue recensioni.a tre opere.appena pubblicate: Aforismi sul non-saperee sul sapereassoluto(Aphorismen

. . iiber Nichtwissenund absolutesWissenim Verhiiltnissezur christlichen , Glaubenserkenntniss,Berlin 1829), di C.F. Goschd; Sulla dottrina hegeli4na ovvero sapereassolutoe panteismo mode,-no(Ober die Hegelsche Lehre oder absolutesWissen und modeiner Pantheismus,Lcipzig 1829), di un anonimo; S_ullafiloso/i4 in generalee sull'Enciclopedia hegeli4na in particolare(Ober Philosophieiiberhauptund Hegels Enzyclopiidie der philosophischen Wissenscha/ten insbesondere, Berlin 1829), di K.E. Schubarth e L.A. Carganico. Alla fine di agosto si reca alle terme di Karlsbad, e qui incontra casualmente Schelling: nonostante il profondo dissidio filosofico fra i due, l'incontro è per entram· bi cordiale e perfino piacevole. In ottobre Hcgd viene detto rettore dell'università di Berlino, e durerà in carica fino all'ottobre successivo; , . nella sua prolusione tenuta in latino il 18 ottobre, egli cdebra l'accordo tra la legge dello Stato e la libcnà accademica di insegnamento e di apprendimento. ._ ..

1830 Le rivoluzioni liberali in Francia e in Belgio lo riempiono di orrore, ma a Berlino riesce a tenere lontane dall'università tutte le agitazioni politiche: egli si attiene ancora scrupolosamente ai Decreti di Karlsbad, i decreti statali che hanno stabilito lo scioglimento delle corporazioni studentesche, la censura sulla stampa e il controllo sulle università. Il 25 giugno pronuncia il discorso commemorativo del terzo centenario della Confessione di Augusta (A11gsburgische Konfession), la «carta costituzionale» della Chiesa protestante. In settembre si ammala ed è costretto a letto, ma è di nuovo in forze al momento di inaugurare il semestre invernale. 1831 Escono negli «Annali» le recensioni ai volumi di A.L.J. Ohlert, Z:1aealrealis1no (DerIdealrealis,nus,Neustadt 1830), e di J. Gorres, Sul

/onda,nento, la struttura e la successionedelle epochedella storia del mondo (Ober die Grundlage,Gliederungund Zeiten/olgeder Weltgeschichte, Breslau 1830). In aprile, la «Gazzetta ufficiale dello Stato prussiano» («Allgemeine Preussische Staacszeitung») pubblica una parte dell'ultimo scritto di Hegel, il saggio S,,I progettoinglesedi riforma elettorale (Ober die englischeRe/ormbill), in cui egli polemizza contro il costituzionalismo e il parlamentarismo liberale. Finisce di rielaborare il primo tomo della Scienzadella logica(che uscirà postumo nel 1832), e termina di scrivere la prefazione alla seconda edizione dell'opera il 7 novembre. Il 14 novembre si spegne in poche ore, vittima di un'epidemia di colera - come risulta dagli acti - o di un disturbo gastrico - come sostiene la moglie.





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1. Sull'edizioneI/ting dellaFilosofia 'dd. Diritto





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Delle quattro opere fondamentali edite da Hegel in vita, la Filosofiadel Diritto è l'unic~ a non essere stata ancora pubblicata in edizione critica nei Gesam1nelteWerke (abbr. GW), curati dallo Hegel-Archiv di Bochum e pubblicati dalla Felix Meiner di Amburgo. L'opera, che dovrà costituire il XIV volume dei GW, non è neppure in preparazione, tanto che presso la Felix Meiner, nella collana «Philosophische Bibliothek» (PhB 483), è appena uscita una nuova edizione riveduta del testo. critico stabilito da Johannes Hoff. meister nel 1955:: . . . · . · Data questa situazione, abbiamo deciso di effettuare la traduzione dei Lineamenti tenendo presenti tutte le edizioni· precedenti, ma ispirandoci soprattutto a quella che, a nostro awiso, è la migliore attualmente disponibile: Die "Rechtsphilosophie" von 1820.Mit Hegels Vorlesungsnotizen1821-1825,a cura di K.-H. Ilting, Frommann-Holzboog, Stuttgart-Bad Cannstatt 1974, II voi. dell'opera: G.W.F. Hegel, Vorlesungen iiber Rechtsphilosophie 18181831,4 voli., ivi, 1973-74. · · ·. . La fatica di Karl-Heinz Ilting è, nella sua impostazione, un vero modello di edizione ermeneutica per un'opera filosofica moderna - e a maggior ragione per un'opera hegeliana. Essa merita che se ne riassumino qui le caratteristiche fondamentali:-· · .. . . · · · a) il testo stabilito è quello della prima· edizione del 1820, con la trasformazione dei caratteri gotici in caratteri latini (antiqua);si tiene però conto anche di alcune correzioni e inserzioni fatte da Hegel stesso nel suo esemplare personale, e tutto ciò viene debitamente segnalato in apparato; b) i numeri di pagina dell'originale del 1820 sono indicati a margine, ciascuno in corrispondenza di una sbarra verticale inserita nd còrpo del testo; c) lo spaziato viene trasformato in corsivo, ed è mantenuto solo in quelle citazioni (da Aulo Gellio, Pascal, ecc.) che nell'originale sono in caratteri lati. ni - questi ultimi, a loro volta; 'vengono tutti quanti corsivizzati; d) gli appunti manoscritti di Hegel per le sue lezioni sulla filosofia del Diritto (1821-25) vengono affiancati ai relativi paragrafi delle Grundlinien(il testo è sulla pagina destra, gli appunti su quella sinistra), consentendo cosl un immediato raffronto; nell'edizione Hoffmeister, invece,· tali appunti (che coprono i primi 181 paragrafi dell'opera) sono relegati alla fine .del volume con il titolo di Randbe1nerkungen; . ·. e) le variaelectionesdi Gans, Bolland, Lasson e Hoffmeister (v. infra, Sigle e Bibliografia) vengono riportate in apparato solo quando sono rilevanti per il significato del testo; . . . . '· , ' f) le emendazioni dello stesso llting, unite alle integrazioni racchiuse tra virgolette a caporale (« ...»), mirano a una chiarezza il più possibile completa della base linguistica del testo, e in questo senso sono di gran lunga più numerose di quelle dei suoi predecessori; ·

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NOTA EDITORIALE

. g) nelle ~~erse "?notazioni di _Hcgelai singoli paragrafi vengono aperti de~ ~a~vers1 1n cornspondenza di nuovi periodi che, nell'originale e nelle ediZ1orusuccessive, sono separati da ciò che precede solo mediante un trattino lungo; n,ei ~ casi in cui viei:ieaperto un capoverso al quale non corrisponde nell onginale nessun trattino lungo, allora la capoversazione viene segnalata da un obelur (t); h) tutti i paragrafi e i nuovi capoversi delle annotazioni - e le nuove suddivisioni ii:i~o.tte _frale l?ar~, le s:,zioni,le sottosezioni e i paragrafi - vengono murun di btol1 racchi?~!anch essi tra virgolette a caporale, ricavati non so_ltantod~ conten~to _espliotodel testo, ma anche dalle corrispondenze con gli appunn personali di Hcgel per le lezioni e con le trascrizioni degli uditori. '

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2. ·Le caratte,istiche del testo tedesco n"port~to nel presente volume . . -

Nel complesso, dunque, il testo da noi curato si presenta come un'edizione dalla fisionomia peculiare e ben precisa, ma non è e non vuole essere non vengoun'edizione criticanel senso filologicodel termine - per ese111pio, no riportati in apparato tutti gli errori di stampa dell' editio princeps,né vi sono registrate tutte le varianti operate nelle edizioni successive. , ' li nostro obiettivo principale era quello di restituire l'opera hegeliana del 1820, non certo però _in un'edizione diplomatica o meccanica, bensl sotto una luce che, pur dopo la modernizzazione dell'ortografia e della veste editoriale, pur dopo l'emendazione dei numerosi refusi, delle molteplici carenze espressivo-formali, della disorganica punteggiatura, ecc., ne lasciasse comunque trasparire tutte le fattezze originarie: se e nella misura in cui siamo riusciti a raggiungere questo obiettivo, allora si potrà guardare alla presente edizione come a un palinsesto la cui scriptioin/erior,malgrado abrasioni candeggi e reimpieghi iterati, è ancora perfettamente e integralmente leggibile...

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-: ,Dicevamo ~rò di ~crei soltanto ispiratiali'edizione Ilting- un' edizi~Ò.e tutt altro che diplom_auca,?la.senz'altro degna di ammirazione e ingiustame~te snbb~ta ?agli ~cg~1arudello Hegel-Archiv (in primo luogo dai pur · · · · mentevol1 Fr1edrich N1col1ne Otto Poggeler). . .Rispetto a quello di _Dting,_infatt~, il testo qui ·riprodotto presenta notevoli differenze, ~he elenchiamo di segwto punto per punto:.. · . . a) come già avvenuto per il testo originale della Fenomenologial' ortografia è modernizzata e adeguata al tedesco attuale; . '. ·· b) i numeri di pagina della prima edizione del 1820 sono collocati nelle testatine in alto, racchiusi tra parentesi quadra e in caratteri più piccoli a destra_d':1 ~ume~o di pagina dell'edizione italiana (nel corpo del testo le' interruZ1orudi pagina _so~osegnalate, come in Ilting, da una sbarra verticale); c) I~ ~n~taz1oru _(Anmerkungen)di Hegel, che nell'originale del 1820 e nelle edizioni successive sono distinte dai paragrafi solo mediante ·00 rientro d~ capoversi (~ quin•, così la medesima cos~ va detta riguardo allo Stato. Come la Ragione non si accontenta del!' ~ppros~imazione, la quale non è né fredda né calda e viene perc10 vom1tata 32, altrettanto poco si accontenta della fredda disperazione: quest'ultima ammette, sì, che nella vita temporale le

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stens mittelmaBig zugehe, [daB) • aber eben in ihr nichts besseres• zu haben und nur darum Frieden mit der Wirklichkeit zu halten sei; es ist ein warmerer Friede mit ihr, den die Erkenntnis ver' · · schafft. Um noch iiber das Belehren,wie die Welt sein soli, ein Wort zu sagen, so kommt dazu ohnehin die Philosophie immer zu spat. Als der Gedanke der I Welt erscheint sie,erst in der Zeit, .nachde~ die Wirklichkeit ihren BildungsprozeB vollendet und s1ch fert1g gemacht hat. Dies, was der Begriff lehrt, zeigt notwendig ebenso die Geschichte, daB erst in der Reife der Wirklichkeit das Ideale dem Realen gegeniiber erscheint und jenes sich dieselbe Welt, in ihrer Substanz erfaBt, in Gestalt eines intellektuellen Reichs erbaut; Wenn die Philosophie ihr Grau in Grau malt, dann ist eine Gestalt des Lebens alt geworden, und mit Grau in Grau laBt sie sich nicht verjiingen, sondern nur erkennen; die Eule der Minerva beginnt • ·· erst mit der einbrechenden Dammerung ihren Flug. · Doch es ist Zeit, diesesw Vorwort zu schlieBen; als Vorwort kam ihm ohnehin nur zu, auBerlich und subjektiv von dem Standpunkt der Schrift, der es vorangeschickt ist, zu sprechen. Soli philosophisch von einem Inhalte gesprochen werden, so vertragt er nur eine wissenschaftliche, objektive Behandlung, wie denn auch dem Verfasser Widerrede anderer Art als eine wissenschaftliche Abhandlung der Sache selbst, nur fiir ein subjektives Nachwort und beliebige Versicherung gelten und ihm gleichgiiltig sein muB. · .

·.

Berlin, den 25. Juni 1820. •

cose vadano male o, al massimo, mediocremente, ma è convinta che in questa vita non si possa comunque avere nulla di meglio e che, pertanto, non si debba far altro che stare in pace con la Realtà. Quella che viene procurata dalla conoscenza, invece, è una rappacificazione più calda con la Realtà. •



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Per spendere ancora qualche parola riguardo alla pretesa di istruire su come dev'essere il mondo, và detto che, in proposito, la Filosofia giunge in ogni caso sempre troppo tardi. In quanto è il pensiero che pensa il mondo, essa si manifesta nel tempo solo dopo che la Realtà ha completato il proprio processo di for111a· zione e si è ben assestata. Anche la storia. mostra necessariamente ciò che il Concetto insegna, cioè: l'idealità appare davanti alla realità soltanto nella maturità della Realtà, e allora l'idealità si costruisce il medesimo mondo, colto nella sua sostanza, nella figura di un regno intellet· · tuale. . Quando la Filosofia tinge il suo grigio sul grigio JJ, allora una figura della vita è invecchiata, e con grigio su grigio non è possibile ringiovanirla, ma soltanto conoscerla: la civetta di Minerva , . ., inizia il suo volo soltanto sul far del crepuscolo.

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8. Osservazione conclusiv'a

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Ma è tempo, ormai, di chiudere questa prefazione. In quanto prefazione, d'altra parte, il suo compito era soltanto quello di parlare in modo esteriore e soggettivo del punto di vista dello . .. · . . .. " scritto al quale è preposta. · . · , . Q~ando si d~ve parlare.filosoficamente di un contenuto, questo esige esclusivamente una trattazione scientifica, oggettiva; an_alo~amente, una confutazione di tipo diverso dalla trattazione sc1~nt1ficade!la Cosa stessa, deve avere per l'autore semplicemente 11valore d1 conclusione soggettiva e di asserzione arbitraria e ' dev'essergli indifferente. ·



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Berlino, 25 giugno 1820, •





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7. La Filosofia come «volo notturno»

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[XXIII-XXIV)65

PREFAZIONE

FILOSOFIADELDIRl1TO

64 [XXlll·XXIV]

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SOMMARIO.-

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Vorrede.

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Prefazione.



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Einleitung. Begriff der Philosophie des Rechts, des Willens, der Freiheit und_des Rechts. § 1-32. Einteilung. §33.- ·,_,. . ,,·. ,. ·' -· . . . . ,--

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Erster Teil Das abstrakte Recht § 34-104 ,.

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Introduzione. Concetto della filosofia del Dirit~o.. Concet.

to della volontà, della Libertà e del Diritto. §§ 1-32. · Partizione. § 33 ·

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· ----- Parte prima · Il Diritto astratto ·. · • §§ 34-104

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ErsterAbschnitt.Das Eigentum. § 41-71.

Sezioneprima.La proprietà.§§ 41-71.

a) Besitznahme;§ 54-58. •, . b) Gebrauch der Sache. § 59-64. c) EntauBerungdes Eigentums.§ 65-70. -_ Obergangvom Eigentumzum Vertrag.§ 71. ZweiterAbschnitt.Der Vertrag. § 72-80. DritterAbschnitt.Das Unrecht. § 82-104. a) Unbefarigenes(Zivil-)Unrecht.§ 84-86. . .. b) Betrug. § 87-89. , -. _ • c) Zwang und Verbrechen.§ 90-103 · · · ·· . · Obergangvom Recht zur Moralitat.§ 104.. · .

A. Presa di possesso.§§ 54-58. B. Uso della cosa. §§ 59-64. · • C. Alienazionedella proprietà. §§ 65-70. '--· Passaggiodalla proprietà al contratto: § 71. Sezioneseconda.Il contratto. §§ 72-80. · Sezioneterza.L'illecito. §§ 82-104. A. Illecito senza dolo (o illecitocivile).§§ 84-86. B. Dolo.§§ 87-89. C. Coercizionee delitto. §§ 90-103. · ' Passaggiodal Diritto astratto alla Moralità:.§104.

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Sezionepritna.Il proposito e la colpa. §§ 105-118. ' Sezioneseconda.L'intenzione e il benessere.§§ 119-128. J Sezioneterza.Il Bene e la Coscienza.§§ 129-141.

ErsterAbschnitt.Der Vorsatz und die Schuld. § 105-118. ZweiterAbschnitt.Die Absicht und das Wohl. § 119-128. I DritterAbschnitt.Das Gute und das Gewissen. § 129-141.

For~e morali del Male: ipocrisia,probabilismo,buona intenzione; convinzione, ironia, annot. al § 140. Passaggio dalla Moralitàall'Eticità. § 141.

MoralischeFormen des Bosen. Heuchelei, Probabilismus, •• •• gute Absicht. Uberzeugung,Ironie Anm. zu § 140. Uber· gang der Moralitatzur Sittlichkeit.§ 141.



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SOMMARIO

FILOSOFIADELDIRIITO

[XXVI)

Parteterza . L'Eticità §§ 142-360

Dritter Teil x Die Sittlichkeit § 142-360Y Erster Abschnitt. Die Familie. § 158-181.

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Sezioneprima. La famiglia.§§ 158-181.

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A. Il matrimonio. §§ 161-169. • B. Il patrimonio della famiglia.§§ 170-172. C. L'educazione dei figli e la dissoluzione della famiglia. §§

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A. Die Ehe. § 161-169. .. B. Das Vermogen der Familiè. § 170-172. ' C. Die Erziehung der Kinder und die Auflosung der Familie. '

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173-181.

§ 173-181.

Sezione seconda.La società civile. §§ 182-256.

Zweiter Abschnitt. Die biirgerliche Gesellschaft. § 182-256.

A. Il sistema dei bisogni. §§ 189-208. a) La specie del bisogno e dell'appagamento.§§ 190-195. b) La specie del lavoro. §§ 19~198. c) Il patrimonio e i ceti sociali. §§ 199-208.

A. Das System der Bediirfnisse. § 189-208. a) Die Art des Bediirfnisses und der Befriedigung. § 190-195. b) Die Art der Arbeit. § 19~198. • e) Das Vermogen und die Stande. § 199-208. . .·· . B. Die Rechtspflege. § 209-229 .. a) Das Recht als Gesetz. S 211-214. b) Das Dasein des Gesetzes. § 215.-218. e) Das Gericht. S 219-229. . · . . . ' .

B. L'amministrazione della giustizia. § § 209-229. a) Il Diritto in quanto legge.§§ 211-214. b) L'esistenza della legge. SS 215-218. c) Il giudizio del tribunale.§§ 219-229.

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C. Die Polizei und Korporation. § 230-256.

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a) Die Polizei. § 231-249. b) Die Korporation. § 250-256.

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C. La polizia e la corporazione. §§ 230-256.

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a) La polizia. §§ 231-249. b) La corporazione. §§ 250-256.

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Sezione terza. Lo Stato. §§ 257-360 .



Dritter Abschnitt. Der Staàt. § 257-360.

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A. Il diritto statuale interno. §§ 260-329. I. La costituzione interna per sé. §§ 272-320 a) Il potere sovrano. §§ 275-286. b) Il potere governativo.§§ 287-297. c) Il potere legislativo. §§ 298-320. II. La sovranità all'esterno. §§ 321-329.



A. Das innere Staatsrecht. § 260-329. . • I. Innere Verfassung fiir sich. § 272-320 • a) Die fiirstliche Gewalt. S 275-286. b) Die Regierungs-Ge\\•alt.§ 287-297. c) Die gesetzgebende Gewalt. § 298-320. Il. Die Souveranitat gegen auB~n..§ 321-329. .



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B. Il diritto s'catuale esterno. §§ 330-340.

B. Das auBere Staatsrecht. § 330-340.

C. Die Weltgeschichte. § 341~360. I

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C. La storia del mondo.§§ 341-360.

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La scienzafilosofica del Diritto ha per oggetto l'Idea del Diritto, cioè il concetto del Diritto e la realizzazione di questo concetto. ·, , I due momenti essenziali dell'Idea in generale: il Concetto e la sua realizzazione. La Filosofia ha a che fare con Idee, e, pertanto, non con quelli che in genere si chiamanomericoncetti.Di questi ultimi, piuttosto, essa mostra l'unilateralitàe la non-verità,e mostra pure che soltanto il Concetto- non ciò che si sente spesso chiamarecosì e che è semplicementeuna determinazioneastratta dell'intelletto- è ciò che ha Realtà, e ce l'ha, precisamente, nel senso che il Concetto si conferiscela Realtà ' · · da se stesso. · Tutto ciò che non è questa Realtà posta dal Concetto stesso, invece,è esistenzatranseunte, accidentalitàesteriore,opinione, fenomeno privo di essenza,non-verità,illusione,ecc. ·· ·· La figurazioneche il Concetto si conferiscenella propria realizzazione, infine, costituisce, per la conoscenzadel Concettostesso, l'altro momento essenzialedell'Idea, il quale è differente dallaforma semplicemen· te concettuale.: ._ .· . · , · ·· · · .

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§ 1. L'oggetto'della filosofia del Diritto .

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Die philosophische Rechtswissenscha/that die Idee des Rechts, den Begriff des Rechts ùnd dessen Verwirklichung[,] • zum Gegenstande. Die Philosophie hat es mit ldeen, und darum nicht mit dem, was man blo/JeBegri/fezu heillen pflegt, zu tun, sie zeigt vielmehrderen Einb (nicht das, seitigkeit und Unwahrheit auf, sowie dall• der Begri/1[[,]] was man oft so nennen hort, aber nur eine abstrakte Verstandesbestim- ' mung ist) allein es ist, was Wirklichkeithat und Z\\•arso, dall er sich diese selbst gibt. Alles, was nicht diese durch den Begriff selbst gesetzte Wirklichkeit ist, ist voriibergehendes Dasein,aullerliche Zufalligkeit, Meinung, wesenloseErscheinung, Unwahrheit, Tiiuschungusf. Die Gestaltung,welchesich der Begriffin seiner Verwirklichunggibt, ist[,]< zur Erkenntnis des Begri/fsselbst, das andere[,]d von der Form,nur als Begri/1zu sein, unterschiedenewesentlicheMomenteder Idee.

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Die Rechtswissenschaft ist ein Teil der Philosophie. Sie hat daher die Idee, als welche die Verjnunft eines Gegenstandes ist, aus dem Begriffe zu entwickeln, oder, was dasselbe ist, der eigenen immanenten Entwicklung der Sache selbst zuzusehen. Als Teil hat sie einen bestimmten An/angspunkt, welcher das Resultat und die Wahrheit von dem ist, was vorhergeht, und was den soge· nannten Beweis desselben ausmacht. Der Begriff des Rechts fallt daher seinem Werden nach auBerhalb der Wissenschaft des Rechts, seine Deduktion ìst hier vorausgesetzt und • er ist als gegeben aufzunehmen. Nach der formellen, nicht philosophischen Methode der Wissenschaften wird zuerst die Definition,wenigstensum der iiullerenwissen· schaftlichen Form wegen, gesucht und verlangt. Der positiven Rechtswissenschaftkann es iibrigens auch darum nicht sehr zu tun sein, da sie ·

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§ 2. I presupposti della filosofia del Diritto . .

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La scienza del Diritto è una parte della Filosofia. Essa pertanto, a partire dal Concetto, deve sviluppare l'Idea >è violato 36• Altrettanto pericolosa, per molti aspetti, apparirebbe la definizione di proprietà e di proprietario. Le definizioni dei concetti nelle_, scienze «formalistiche» e nella conoscenza filosofica. · La deduzione formale della definizione - per esempio, a partire dall'etimologia - viene condotta principalmente facendo astrazione dai casi particolari, e ponendo quindi a fondamento il sentimento e l'attività rappresentativa degli uomini. La correttezza della definizione viene poi riposta nell'accordo con le rappresentazioni date. Ora, con questo metodo si mettono da parte proprio gli unici elementi scientificamente essenziali, cioè si trascurano, (1) rispetto al conte· nuto, la necessitàdella Cosain sé e per sé - nel nostro caso: la necessità del Diritto -, (2) rispetto alla forma, invece, la natura del Concetto. Nella conoscenza filosofica, al contrario, la cosa principale è la necessità di un concetto, e la dimostrazione e deduzione di tale concetto è il movimento mediante cui il risultatoè divenuto tale. Una volta stabilito che il contenuto del concetto è, per sé, necessario, la seconda cosa consiste nel guardarsi intorno per scorgere che cosa gli corrisponda nelle rappresentazioni e nella lingua. Il modo in cui questo concetto è per sé nella sua verità, però, non solo può essere diverso dal modo in cui esso è nella rappresentazione,ma, per forma e figura, tale diversità gli deve anche spettare necessariamente. Tuttavia, se la rappresentazione non è falsa pure secondo il suo contenuto, allora il concetto può ben essere mostrato come contenuto da essa e come dato in essa secondo la propria essenza; e ciò vale a dire: la rappresentazione può essere elevata alla forma concettuale. In ogni caso, la rappresentazione è così poco misura e criterio del concetto per se stesso necessario e vero, che è essa, piuttosto, a dover prendere la propria verità dal concetto, a doversi correggere e conoscere a partire da esso. Sulla pretesa di fondare la dottrina del Diritto direttamente sui «fat· ti di coscienza». · Ora, da un lato, quel modo di conoscere, con tutti i suoi formalismi definitori, sillogistici, dimostrativi, ccc., è più o meno scomparso. Dal!' altro lato, però, esso ha trovato un pessimo sostituto in un'altra maniera di procedere, la quale consiste nell'afferrare e affer11,are le Idee in genere - quindi anche quella del Diritto e delle sue ulteriori · determinazioni - come fatti di coscienza, e nel costituire a fonte del dirit..

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FILOSOFIADELDIRITIO

76 C.,-7]

INTRODUZIONE

C.,-7]77



gesteigertes Gefiihl, die eigeneBrustund die Begeisterung zur Quelle ~es Rechts zu machen. Wenn diese Methode die beIquemste unter allen 1st, so ist sie zugleich die unphilosophischste, - andere Seiten solcher Ansicht hier nicht zu erwahnen, die nicht bloB auf das Erkennen; sondern unmittelbar auf das Handeln Beziehung hat. _We?n dic. erste. ~ar for· mdle Methode doch noch die Formdes Begr1ffs 1n der Defin111on,und im Beweise die Formeiner Notwendigkeitdes Erkennens fordert, so macht die Manier des unmittelbaren BewuBtseins und. G~fiihls die Subjektivitat, Zufalligkeit und Willkiir des _Wissen_szum Pr1n~1p.-:-Wor· in das wissenschaftliche Verfahren der Ph1losoph1e bestehe, 1st h1er aus der philosophischen Logik vorauszusetzen. '

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Das Recht ist positiv iiberhaupt a) dure~ die Form,_ ~inem Staate Giiltigkeit zu haben, und diese gesetzl1che Autor1tat 1st das Prinzip fiir die Kenntnis desselben, die positive Rechtswissenscha/t. b) Dem lnhalte nach erhalt dies Recht ein_ positives Ele~ent a) durch den besonderen Nationalcharaktere1nes Volkes, d1e Stufe seiner geschichtlichenEntwicklung und. den_ Zusam~enhang aller der Verhliltnisse, die der Naturnotwendzgkeztangehoren, ~) dur~h die Notwendigkeit, daB ein System eines gesetzlichen Rechts d1e Anwendung des allgemeinen B~griffs auf die ~esondere ~on Au· fteni sich gebende Beschaffenhe1t der Gegenstande und ~alle ent· halten muB,- eine Anwendung, die nicht mehr spekulat1ves Den· ken und Entwicklung dcs Begriffs, sondem S~bsumtio? d~s Ve~standes ist; y) durch die fiir die Entscheidung 1n der W1rk.11chke1t erforderlichen letzten Bestimmungen. · ··

.' Wenn dem positiven Rechte und den Gesetz~n das Gefiihl des H~rkann es wen1gzens, Neigung und Willkiir ent Igegengesetzt w1rd, .s?.

stens nicht die Philosophie sein, welche solche Autor1taten anerkennt. DaB Gewalt und Tyrannei ein Element des P?sitiven Rech!s sei~-kan?, · ist demselben zufallig und geht seine Natur n1cht an. Es \\'lr? _spaterh1n (§ 211-214) diek Stelle aufgezeigt werden, wo das Recht pos1t1vwerden muB. Hier sind die daselbst sich ergeben werdenden Bestimmungen nur angefiihrt worden, um die Grenze des philosophischen Rechts zu bezeichnen, und ùm sogleich die etwaige Vorstellung oder gar forderung .

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§ 3. Diritto nat_urale e diritto positivo

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to il sentimenio naturale o un sentimento esaltato, ciò che batte nel propriopetto e l'entusiasmoJ7• · · · · Se tale metodo è certo I il più comodo di tutti, esso è a un tempo il più antifilosofico - per non parlare qui degli altri aspetti di questo punto di vista, il quale si rapporta non soltanto al conoscere, ma anche diretta· : ·. ·. . ·· · · mente all'agire .. · . ' · Se il primo metodo, indubbiamente: fo1111alistico,implica nondime~o ancora la /ormaconcettuale nella definizione, ed esige, nella dimostrazione, la /orma di una necessitàdella conoscenza, con la maniera della co· scienza immediata e del sentimento; invece, si eleva a principio il lato ·· · soggettivo, accidentale e arbitrario del sapere. · La Logica come dottrina del metodo. Per quanto riguarda il procedimento scientifico della Filosofia, esso viene qui presupposto come · già noto a partire dalla Logica filosofica..Js.



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In generale, il Diritto è positivo a) per la forma di essere in vigore in uno Stato; e questa. autorità legale è il principio della cognizione del diritto, cioè il princi· ·. pio della scienzapositiva del diritto; b) quanto al contenuto, questo diritto riceve un elemento positivo a) dal particolare caratterenazionale di un popolo, dal grado del suo sviluppo storico e dalla connessione di tutti i rap· · porti che appartengono alla necessitànaturale; ~) dalla necessità che un sistema giuridico-legale contenga l'applicazione del concetto generale alla conformazione particolare - esternamente data - degli oggetti e dei casi; questa applicazione non è più pensiero speculativo e svi. luppo del Concetto, bensì sussunzione operata dall'intel. .. , . . · letto; · · . -y) dalle determinazioni ultime richieste, nella realtà, per la -IO . . . .. . deczszone . .,

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Contro la svalutazione irrazionalistica del diritto positivo. Quan· do al diritto positivo e alle leggi si contrappone il sentimento del cuore, l'inclinazione e l'arbitrio, allora non può certo essere la Filosofia a rico· ·· · . · . nascere tali autorità.

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Limiti di una dottrina filosofica del Diritto. · Il fatto che violenza e tirannide possano essere un elemento del diritto positivo, è, per quest'ultimo, accidentale e non riguarda la sua natura. Più avanti (SS211-214) si mostrerà in quale contesto il Diritto deve divenire positivo. Nel presente paragrafo sono state addotte semplice· mente le determinazioni che risulteranno in quella stessa sede, e ciò è stato fatto sia per segnare il limite del Diritto filosofico, sia per accanto· nare subito l'eventuale rappresentazione, o addirittura la pretesa, che at· •





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FILOSOFIADELDIRl1TO

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traverso lo sviluppo sistematico di questo Diritto debba prodursi un codice positivo, cioè quel tipo di codice di cui ha bisogno lo Stato reale. ' Non. c'è opposizione tra Diritto naturale e diritto positivo: Il Diritto naturale, cioè il Diritto filosofico 4 1, è certo diverso dal diritto positi· vo. Tale diversità sarebbe però gravemente fraintesa se si dicesse che essi sono contrapposti e si contraddicono l'un l'altro. Piuttosto, il Diritto naturale sta al diritto positivo come le Istituzioni alle Pandette 42• · · . Storicità del Diritto. Per quanto riguarda l'elemento citato per primo nel paragrafo, cioè l'elemento storico, è stato Montesquieu a mostrare che la vera visione storica, il genuino punto· di vista filosofico, consiste nel considerare la legislazione in generale e le sue determinazioni particolari non isolatamente e astrattamente, bensì, piuttosto, come momento dipendente di un'unica totalità, in connessione con tutte le altre determinazioni che costituiscono il carattere di una nazione e di un'epoca 4J, È in questa connessione che esse ricevono tanto il loro vero signifi: cato, quanto anche, con ciò, la loro giustificazione. · ConSpiegazione storica e comprensione filosofica del Diritto 44• siderare, nella sua manifestazionetemporale,il sorgere e svilupparsi di determinazioni giuridiche .:_questo sforzo puramentestorico-, come pure conoscerè là loro consequenzialità sul piano intellettivo - consequenzialità che emerge dal confronto di tali determinazioni con rapporti giuridici già dati -, tutto· ciò ha, nella sua propria sfera, il suo merito e la sua Idignità. · · · · . . · . Un tale modo di procedere rimane tuttavia fuori del rapporto con la considerazione filosofica; lo sviluppo da fondamenti storici, infatti, non va scambiato con lo sviluppo dal Concetto, e alla spiegazione e giustificazione storica non bisogna dare il significato di una giustificazione vali-

zu beseitigen, als ob durch dessen systematische Entwic~ung ein positives Gesetzbuch, d.i. ein solches, wie der wirkliche Staat e1nes bedarf, herauskommen solle. - DaB das Naturrecht oder das philosophi~ch~ Recht vom positiven verschieden ist, dies darein zu ver~ehren, daB S)e e1n3?.der entgegengesetzt und wi~erstreite.nd sind'.. wa.re em gro~ _M1Bverstandnis; jenes ist zu diesem v1elmehr 1m Verhaltn1s von lnst1tu~1on~nzu Pandekten. - In Ansehung des im § zuerst genannten gesch1chtl1~hen_Elements im positiven Rechte hat Montesquieu die wahrhafte ~1stor1sche Ansicht, den echt philosophischen Standpunkt: angegeben, _d1e