La dissociazione. I cinque sintomi fondamentali 8860300282

Può capitare di non riconoscersi allo specchio o di sentirsi come se si stessero guardando le sequenze del film della pr

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Italian Pages 311 Year 2006

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La dissociazione. I cinque sintomi fondamentali
 8860300282

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Marlene Steinberg, Maxine Schnall

LA DISSOCIAZIONE I cinque sintomi fondamentali A cura di Monica Luci

gl Raffaello Cortina Editore

www.raffaellocortina.it

Titolo originale The Stranger in the Mirror. Dissociation -The Hidden Epidemie © 2001, Published by arrangement with Harper Collins Traduzione di Monica Luci Copertina Studio CReE ISBN 88-6030-028-2

© 2006 Raffaello Cortina Editore Milano, via Rossini 4 Prima edizione: 2006

Indice /

Ringraziamenti Introduzione

VII IX

Parte prima La dissociazione. Cos'è e cosa non è

1. Usando le loro parole

3

2. Una difesa sana fallita

7

3. Miti da sfatare

19

Parte seconda Riconoscere i segni e valutare i sintomi dissociativi

4. I cinque sintomi fondamentali

35

5. Il buco nero dei ricordi perduti

41

6. Guardarsi da lontano

55

7. Una visita nella terra di Oz

69

8. Quando non sai chi sei

83

9. Una persona, molti sé

101

10. Gli uomini, l'abuso e i disturbi dissociativi

119

Parte terza Tre storie interiori

11. Nancy L.: la "combinaguai"

129

12. Linda A.: una passione ferita

167

13. Jean W.: visioni da incubo

203

V

INDICE

Parte quarta

Diventare amici dell'estraneo 14. L'approccio delle quattro "C"

253

15. Gli alieni degli spazi interiori: rapimenti ufo, vite passate ed esperienze di pre-morte

277

16. Sprechi inutili

297

Per saperne di più on-line

301

Indice analitico

303

VI

Ringraziamenti

Sono profondamente grata alle tante persone che mi hanno raccontato le loro vite e i loro eroici viaggi di sopravvivenza. A centinaia, generosamente, mi hanno autorizzata a pubblicare le loro storie, con la speranza che altri non debbano patire le loro stesse sofferenze. In particolare, ringrazio tre pazienti - "Nancy", "Linda" e "Jean" - le cui storie vengono narrate dettagliatamente in questo libro. Vorrei anche ringraziare le mie amiche e colleghe di sempre, Pamela e Olivia Hall, che mi hanno incoraggiata a rendere pubblico il mio lavoro. Molti altri amici, la mia famiglia e i colleghi mi hanno sostenuta nelle fasi iniziali, spronandomi a fidarmi delle mie intuizioni e ad avventurarmi per strade inesplorate. Sono Elizabeth Bowman, Domenic Cicchetti, Phil Coons, Jildy Gross, Richard Kluft, Marie Matheson, Diane e Alan Sholomskas, J an Simpson, Annie Steinberg, Robert Miller, Bruce Rounsaville, e Moshe Torem. Speciali ringraziamenti vanno a Steve Dickinson per il suo continuo sostegno e i suoi saggi consigli. Vorrei anche ringraziare Diane Reverand dell'Harper Collins Publishers, la cui guida è stata fondamentale per questo progetto, e J anet Dery per l'eccellente assistenza editoriale. Grazie anche al mio coautore Maxine Schnall, il cui straordinario talento per la scrittura mi ha aiutata a sintetizzare diciotto anni di ricerca e lavoro clinico in questo libro, e al nostro agente Mary Tahan. Infine, vorrei ringraziare il National lnstitute of Mental Health, il cui supporto ha reso possibile questa ricerca e che spero continuerà a incrementare le prospettive di guarigione dal trauma.

VII

Introduzione

Durante gli studi di medicina si apprendono nozioni che richiedono il resto della vita per essere disimparate. La mia avventura nell'acquisizione di questa consapevolezza è iniziata nel 1982, mentre ero al primo anno della specializzazione in psichiatria al Jacobi Hospital, una succursale dell' Albert Einstein School of Medicine di New York. A quel tempo la dissociazione - termine con cui intendo uno stato di coscienza frammentato che implica amnesia, senso di irrealtà e sensazione di essere distaccati da se stessi o