Innocent Gentillet e la sua polemica antimachiavellica


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Innocent Gentillet e la sua polemica antimachiavellica

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Biblioteca di Cultura

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P. D. Ste1vart

Innocent Gentillet e la sua polemica antimachiavellica

La Nuova Italia Editrice Firenze

Premessa

© 1969 by « La Nuova Italia » Editrice, Firenze

Tutti i diritti riservati Printed in Italy Prima edizione: settembre 1969

Un'opera organica e veramente documentata su Gentillet non esiste. Tale non può dirsi il libro - l'unico che sia stato scritto su di lui - di Hans J osef Scbdjer: Innozenz Gentillet, sein Leben, und besonders sein « Antimachiavel » ( Koln 19 2 9). Lo Scbàjer ha lavorato di seconda mano, cercando di mettere insieme alla meglio le notizie che è riuscito a raccogliere, senza rintracciarne la fonte e senza esaminarla criticamente; e, quanto al contenuto dell'Anti-Machiavelli, non ha fatto che darne un riassunto, più ampio per la prima e la seconda parte, più breve e confuso per la terza, che è la più lunga e la più importante. Più utile, per quanto riguarda l'analisi del contenuto del libro, un articolo di C. Edward Rathé ( « Innocent Gentillet and the First Anti-Machiavel », Bibliothèque l'Humanisme et Renaissance, XXVII, 1965, 186-225) e l'introduzione dello stesso Rathé alla sua recente edizione dell'Anti-Machiavelli (Genève 1968). Ma lo studio migliore rimane forse ancor oggi quello che, nella prima metà del settecento, ne fece Johann Friedricb Cbrist, che al « principe degli avversari di Machiavelli», come egli lo chiama, dedicò buona parte dei suoi De Nicolao Machiavello libri tres ( Halles 17 31). A questo studio sono da aggiungere le poche pagine del Meinecke, nel suo libro sull'idea della ragion di stato (Miinchen 1924). Circa la vita di Gentillet e le edizioni dell'Anti-Machiavelli, nessuno ha comunque tentato un'indagine sistemaV

Premessa

I nnocent Gentillet

tica, e nel!'affrontarla oggi non è quindi possibile avvalersi, se non in piccola misura, dei risultati di studi precedenti. Un'indagine di questo genere difficilmente può pretendere alla completezza. Tuttavia nel corso di ripetute visite alla Biblioteca Nazionale di Firenze, alla Bibliotbèque Nationale di Parigi, al British Museum, alla Bodleiana, alle biblioteche dell'Università di Londra e di Cambridge, e alle biblioteche e agli archivi di Ginevra e del Delfinato, è stato possibile raccogliere materiale sufficiente circa la vita di Gentillet, le sue opere, e in particolare i Discours sur les moyens de bien gouverner et maintenir en bonne paix un Royaume ou autre Principauté ... Contre Nicolas Machiavel Florentin, cioè l' Antimachiavelli. I risultati di questa indagine sono esposti soprattutto nel primo e nel secondo capitolo di questo volume. Il terzo e il quarto capitolo sono dedicati all'analisi del contenuto dei Discours, sia per quanto riguarda la presentazione e il travisamento della dottrina di Machiavelli, sia per quanto riguarda il particolare momento storico in cui essi furono scritti e i rapporti che intercorrono fra la polemica di Gentillet e la pubblicistica ugonotta del tempo. Il quinto capitolo è dedicato al!' esame della « Déclaration de l'Auteur des Discours contre Machiavel », pubblicata a parte e poi aggiunta nella seconda edizione dell'opera ( 1577), e delle modifiche ed aggiunte apportate nel!' edizione del 1585. Nella conclusione si è cercato di dare un'idea dell'interesse suscitato dal libro presso i contemporanei e presso i posteri. Si è dato in appendice il testo della Déclaration ora citata e le composizioni in versi premesse o posposte al!' opera, nelle edizioni in francese e in latino. Seguono, infine, un elenco dei documenti relativi alla vita e alle opere di Gentillet, e la bibliografia. Quest'ultima si propone soprattutto di indicare le opere più importanti, che sono da consultare per ricostruire la complicata vicenda di verità e di errori che si è svolta non

soltanto intorno ai Discours, ma anche intorno agli altri scritti e alla vita di Gentillet. E mio dovere ringraziare i bibliotecari del Warburg Institute e della McGill University Library, che hanno notevolmente contribuito, con la loro cortesia, a semplificare il mio lavoro, nonché il personale degli archivi e delle biblioteche sopra menzionati e soprattutto il bibliotecario della Bibliothèque de la Ville de Grenoble e il signor Louis Binz degli Archives d'État di Ginevra. Vorrei ringraziare anche Pierre Caoard, che ha messo a mia disposizione la sua conoscenza degli archivi del Delfinato, Raymond Klibansky, per il suo costante aiuto e incoraggiamento, e Mario Casalini, per la sua pazienza e le sue inesauribili risorse di editore e di amico. Un rigraziamento particolare va ad Antonio D'Andrea, che mi ha suggerito l'idea di questo libro e mi è stato guida preziosa in tutte le ricerche e nell'interpretazione e organizzazione del materiale raccolto. Debbo, infine, aggiungere che non mi sarebbe forse stato possibile portare a termine il mio lavoro senza una sovvenzione della McGill University, che mi ha permesso di recarmi ancora una volta in Europa per mettere a punto la documentazione. P. D. Stewart

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Capitolo primo

La vita e le opere di Innocent Gentillet

I Fuori dai confini del Delfinato e della repubblica di Ginevra, Innocent Gentillet non era molto noto ai suoi contemporanei. Molti di essi certamente padano del suo libro contro Machiavelli o comunque, anche se non ne fanno menzione, mostrano di averlo letto e di essersi serviti di esso. Ma il libro fu pubblicato anonimo e non poteva, quindi, assicurare, almeno immediatamente, la notorietà dell'autore 1• Qualche notizia biografica, vera o falsa che sia, si può trovare nella Bibliothèque du Sieur de La Croix du Maine, pubblicata nel 1584, e in una lettera di un erudito tedesco, David Chytraeus, scritta probabilmente qualche anno più tardi. La Croix du Maine dice che Gentillet era nativo del Delfinato, che era presidente « en la chambre de l'Edit de Grenoble », che era autore di diversi libri sui quali non aveva messo il suo nome e probabilmente « du livre appellé vulgairement l'Antimachiavel », nonché di « quelques advertissements ou preceptes touchant la police »; e aggiunge infine: « Il florist ceste annee 1584 ». Ma lo chiama « François » invece di « Innocent » 2• Chytraeus dice di aver saputo che il libro contro Machiavelli era stato scritto « ab Innocentio Gentiletto Delphinate Iureconsulto, olim Tolosanae curiae advocato, nunc Reip. Genevensis syndico » 3• Inoltre, Antonio Possevino, senza però fare il nome di Gentillet, accenna al fatto che l'autore del 1 Si veda più avanti, pp, 4-5. 2 La bibliothèaue du sieur de La Croix du Maine, Paris 1584, p, 97. 3 Davidis Cbvtraei ... epistolae, Hanoviae 1615, pp. 269-270.

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Innocent Gentillet

libro contro Machiavelli era un calvinista e che era fuggito a Ginevra, dove appunto aveva pubblicato il libro: « Fuit ta­ men non ita pridem inter Calvinianos quidam, qui cum Ge­ nevam aufugisset, librum edidit, quem AntiMachiavellum, sup­ presso nomine inscripsit» 4. Una curiosa allusione, infine, al­ la cattiva fortuna e all'ingiustizia di cui sarebbe stato vittima Gentillet si trova nell'Histoire des histoires di La Popeli­ nière, dove, parlando dei pericolosi insegnamenti contenuti negli scritti di Machiavelli, è detto: Or puis que les Magistrats Chrestiens connivoient à si preju­ diciables escrits: Un gentil esprit se reveilla parmy les François, pour en confuter les erreurs & impietez qu'il jugeoit trop ouvertes & si favorisées, que pour ne se fonder qu'en auctoritez & assez mal propres exemples (dont les deux parties se peuvent ayder, & que le Florentin appelle ridicules) & se faire veoir desporveu de vives raisons qui sont les vrayes armes avec lesquelles il appelle tout le monde au combat: que le pauvre Autheur n'a sceu tirer pour recompense de tant de peines à defendre l'Estat, la Religion & le devoir de tous ensemble: qu'injures & menaces au lieu des honneurs & autres dignes salaires que merit,oit un tant affectionné & laborieux travail 5. Queste sono le notizie che i contemporanei di Gentillet ci hanno lasciato sulla sua vita. E non vi è motivo di ritenere che, al di fuori degli ambienti nei quali egli visse e svolse la sua attività, se ne sapesse molto di più. Notizie più ampie si trovano in opere di storia, di biogra­ fia e di bibliografia relative al Delfinato, scritte nel secolo successivo da eruditi locali (Videl, Chorier, Allard), i quali pe­ •ro non sempre sono d'accordo fra di loro: Gentillet era nato a Vienne; era stato uno dei principali collaboratori del duca di Lesdiguières, allora capo dei protestanti del Delfinato; era 4 Iudicium ... de Nicolao Machiavello, Romae 1952. Si veda anche dello stesso Possevino la Bibliotheca selecta, Romae 1593, p. 403. 5 La Popelinière, L'histoire des histoi/es, Paris 1599, pp. 405-406. Su questo passo si basa forse E. Meyer, ne! suo libro su Machiavelli and the Elizabethan Drama (Weimar 1897), per dire che Gentillet dedicà la sua confutazione di Machiavelli al duca d'Alençon, ma « received nothing but ridicule from him in return » (p. 7).

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Lavitae le opere di Innocent Gentillet

stato l'istigatore di una rivolta di contadini della regione; dopo l'« Edit de Réunion» (1585) si era ritirato a Ginevra; avrebbe avuto un figlio, di nome Vincent, con cui per altto qualcuno lo confonde; indicazioni approssimative vengono for­ nite circa la sua morte 6. Si tratta di notizie vaghe e comunque non documentate; e, trovandosi esse per di più in opere di interesse puramente locale, non è da meravigliarsi se furono del tutto o in gran parte trascurate. Placcius e Baillet ripetono Chytraeus, assicurandogli cosl no­ tevole fortuna pressa gli studiosi venuti dopo di loro, fino ai più recenti. Non manca pero l'occasione per nuove congetture più o meno arbitrarie. E corne se tre nomi diversi (Innocent, François, Vincent) non fossero abbastanza per crear confu­ sione, qualcuno ne aggiunge un quarto: Valentin 7• Ma intanto si forma e si rafforza sempre di più l'impressione che la sua vita sia avvolta nel mistero. Già Chorier, nella sua Histoire generale de Dauphiné 8, lamentava che « n'aiant point affecté d'immortaliser son nom, il est qu'il n'est pas aussi connu qu'il le meritoit». E nei primi anni del settecento, Bayle, che è il primo ad accorgersi dell'importanza delle indicazioni biografiche fornite dallo stesso Gentillet nel frontespizio e nell'epistola dedicatoria del Bureau du Concile de Trente (1586) e nel frontespizio dell'ultima edizione dell'Apologie, ou Defense pour les Chrestiens de France (1588), dopo aver esaminato attentamente le varie notizie di cui era a cono­ scenza - egli conosceva fra l'altro almeno una delle opere scritte sul Delfinato nel seicento, la Bibliothèque de Dauphiné di Guy Allard-, cosi conclude: 6 Si vedano, per esempio, le opere di Vide!, Chorier e Allard citate nella bi­ bliografia, alla fine di questo volume. Per la data della morte, l'indicazione di Chorier (« Il mourut quelque temps avant le Roi Henri III», op. cit., II, 733) è la più vicina alla verità (v. più avanti, p. 24), ma è stata trascurata dagli studiosi, che hanno, invece, insistito su una data più tarda: v. più avanti, p. 24, nota 58. È proprio Chorier, perà, che attribuisce a Gentillet il nome di Vincent (si veda il passo citato). Allard, invece, distingue due Gentillet, Inno­ cent e Vincent, padre e figlio, ma attribuisce al figlio alcune opere del padre, fra le quali proprio il libro contro Machiavelli: Bibliothèque de Dauphiné, pp. 173-174. 7 Si veda la Genet·al Biography (London 1803, IV, 371) e il Dictionnaire historique di Feller (5a edizione riveduta, Paris 1824, VI, 95-96). 8 II, 733.

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Innocent Gentil/et

J'admire que l'on trouve si peu de particularitez touchant la vie d'un homme qui se distingua par ses écrits, & par ses charges; & je ne saurois assez m'étonner que ceux mèmes qui ont composé la bibliothèque des Auteurs de sa Province n'aient pu remplir six lignes sur son sujet, & qu'ils y aient commis beaucoup de fautes 9•

E nella nuova edizione, pubblicata nel 1772- 7 3, delle Bibliotbèques [rançoises de La Croix du Maine et Du Verdier, rivista, corretta e aumentata con le annotazioni di vari eruditi, un annotatore, di fronte alla molteplicità di nomi attribuiti a Gentillet, se ne esce col dire: « Pour moi, je crois que tous ces Gentillet sont des rnasques, & que l'Auteur de l'Anti.M.achiavel n'est pas connu » 10• Non tutti certo si spingono fino a questo punto. Ormai, però, l'incertezza e la scarsità delle notizie sul conto di Gentillet, le « ténèbres épaisses » nelle quali è avvolta la sua vita, sono diventate il pezzo obbligato di ogni tentativo biografico, un luogo comune ripetuto con insistenza e spesso quasi con compiacimento. Lo si troverà, infatti, nella Histoire littéraire de Genèoe di Jean Senebier (1786), nella Biographie uniuerselle ancienne et moderne ( 1838 ), nella France protestante di Eugène et Emile Haag (1855) e nella Biographie du Daupbiné di Adolphe Rochas (1856) 11, che, in mancanza di meglio, utilizzano, in varia misura e con vario criterio, le opere di Videl, Chorier e Allard. In realtà, fino ad allora, oltre alle notizie contenute nelle due opere di Gentillet indicate da Bayle, la sola notizia biografica sicura era quella che si poteva ricavare dal solo documento fin allora noto indicato nella France protestante -, e cioè dal registro degli abitanti di Ginevra, nel quale, alla data del 23 ottobre 1572, figura il nome di Gentillet 12• 9 Bavle, Dictionnaire bistorique et critique, 2a edizione, Rotterdam 1702, II, 1327-1328. Per le indicazioni contenute nel Bureau du Concile de Trente e nelI'Apologie, v. più avanti, pp. 22, 25, 26. 10 I, 220-221. L'annotatore in questione è Bernard de La Monnove, che ha curato insieme ad altri questa edizione dell'opera. La Monnoye osserva che il cognome Gentillet si pronuncia con la l mouillée. 11 Per tutte queste opere si veda la Bibliografia, in fondo al volume. 12 Bisognerebbe forse aggiungere le memorie manoscritte di due fratelli, Thomas e Gaspard Gay, protestanti di Die, nel Delfinato, vissuti al tempo di Gentillet. Di esse, infatti, si servì largamente J. D. Long, nel suo libro su La

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La vita e le opere di Innocent Gentiflet

Soltanto dopo, nella seconda metà dell'ottocento o ancora più recentemente, sono emersi, e in numero notevole, altri documenti. Alcuni, relativi al soggiorno di Gentillet a Ginevra, sono stati indicati da A. Cartier, da H. Fazy, da Paul-F. Geisendorf e da A. D'Andrea 13• Altri sono menzionati da studiosi della storia del Delfinato, specialmente da Douglas, da J. Roman e da P. Cavard, i quali forniscono informazioni utili sull'attività di Gentillet nella regione, anche se non si occupano specificamente di lui 14. Il tema del mistero, in cui sarebbe avvolta la figura di Gentillet, è stato ripreso da H. J. Schafer e ancora più recentemente da C. Edward Rathé; in realtà, non si giustifica più 15• Certo nulla o quasi nulla Réforme et les guerres de la religion en Daupbiné (Paris 1856 ), senza però citarle specificamente come fonte delle sue informazioni su Gentillet. Queste memorie sono state pubblicate solo più tardi da Jules Chevalier: v. più avanti, nota 14. 13 A. Cartier, Les idées politiques de Théodore de Bèze, Genève 1900; A. Fazy, Genève, le parti buguenot et le traité de Soleure (1574 à 1579), Genève 1883, pp. 48°49; « L'Anti-Machiavel de Gentillet », Bulletin de I'Institut national geneuois , XXVIII (1888), 443-449. P. F. Geisendorf (ed.), Livre des babitants de Genève, 1957-1963, II, 45, 133. A. D'Andrea, « The Last Years of Innocent Gentillet », Renaissance Qunrterl», XX (1967), 12-16. Si veda anche E. Droz, « Fausses adresses typographiques », Bibliotbèque d'Humanisme et Renaissance, XXIII (1961), 574-583, per qualche informazione interessante ricavata dalla Correspondance de Bonaventura Vulcanius, a cura di H. de Vries de Heckelingen, La Haye 1923. 14 Douglas, Vie et poésies de Soffrey de Calignon, Grenoble 1874. Douglas e J. Roman, Actes et correspondance du Connétable de Lesdiguières, 3 voll., Grenoble 1878-1884. J. Roman, Documents sur la Réforme et !es zuerres de la religion au Daupbiné, Grenoble 1890. J. Chevalier, Mémoires des frères Gay de Die, pour servir à l'histoire des guerres de rellglon en Daupbiné et spécialement dans le Diois, Montbéliard 1888. P. Cavarci, La. Réforme et les guerres de religion à Vienne, Vienne 1950. Si veda, inoltre, J. Brun-Durand, « Essai historique sur la Chambre de l'Edit de Grenoble », e « Présidents en la Chambre de l'Edit », Bulletin de la Société départementale d'arcbéologie et de statistique de la Drome, VII (1873), 286 sgg., e 345 e sgg.; J. Loutchitsky, Docurnents inédits pour servir à l'bistoire de la Réforme et de la Ligue, Paris 1875; E. Arnaud, I-Iistoire des Protestants du Daupbiné au XVI•, XVII• et XVIII• siècles, Paris 1875; Bibliograpbie huguenote du Daupbiné pendant les trois derniers siècles, Grenoble 1894. 15 Quanto alla biografia di Gentillet, tentata da H. J. Schafer (Innozenz Gentillet, sein Leben, und besonders sein « Antimacbiavel », Inaugural-Dissertation Bonn, 1929, pp. 6-11), essa è un miscuglio di notizie non controllate e di congetture senza fondamento. La principale fonte dello Schafer è una congettura, interessante ma poco convincente (v. p. 28 nota 70), di L. Clément (Henri Estienne et son oeuvre française, Paris 1898, pp. 32-40 e 112-122). Questi aveva avanzato l'ipotesi che il Discours merveilleux de la vie, actions

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sappiamo della vita privata di Gentillet. Ma Ia sua vita pubblica si può ricostruire, almeno nelle linee essenziali, in modo soddisfacente. Una biografia di Gentillet è, dunque, possibile; a condizione, però, di tener nettamente distinto quanto è stato scritto su di lui nel passato, ivi comprese le testimonianze dei contemporanei, dalle notizie che possono ricavarsi dai documenti esistenti; e di basarsi soprattutto, se non unicamente, su questi ultimi. Essi sono in numero maggiore di quanto si sia finora ritenuto. Molti di quelli indicati dagli studiosi di storia del Delfinato sono, infatti, rimasti finora del tutto inutilizzati ai fini della biografia di Gentillet. E ad essi, come si vedrà, sono da aggiungerne ancora altri 16•

II La vita di Innocent Gentillet è legata alle vicende politiche e religiose del Delfinato e, a quel che ci risulta, si svolse tutta tra il Delfinato e Ginevra. In questa città soggiornò a lungo a due riprese, dalla fine del 1572 al principio del 1578 e dal 1585 alla morte, avvenuta per apoplessia, nel 1588, all'età di cinquantasei anni 17• Il prenome, Innocent, circa il quale, come abbiamo visto, c'è stata nel passato qualche incertezza, risulta in modo inequivocabile da numerosi docu-

La vita e le o pere di I nnocent Gentillet

menti e anche dai frontespizi di alcune delle sue opere 18• Quanto al modo di scrivere il cognome, nei documenti manoscritti si trova ora la variante con due l ora quella con una sola l; ma dove appare stampato, nei frontespizi delle sue opere o alla fine di qualche epistola dedicatoria, è sempre scritto con due l: « Gentillet » o, in latino « Gentilletus » 19• La data della nascita - circa 1532 - si desume dall'annotazione relativa alla sua morte nel registro dei morti di Ginevra. Il suo nome è spesso seguito dalla qualifica di avvocato 20 0 giureconsulto del Delfinato • Videl, Chorier ed altri eruditi dopo di loro af.fermano che era nato a Vienne, nel Delfinato; ed è probabile che sia così: certo è che lo troviamo fra i notabili di quella città nel periodo dal 1561 al 1572. Il suo nome appare per la prima volta il 23 febbraio 1561 fra i nomi dei presenti ad un'assemblea, nella quale si trattava di nominare « ung principal au college de Vienne » 21• Un singolare episodio, di cui rimane traccia in una lettera, ci permette di stabilire che egli era in questi anni diacre della chiesa riformata di Vienne. Si tratta di una lettera indirizzata ai « ministres de la parolle de Dieu » di Ginevra da J acques du Plessis, in procinto di trasferirsi da Vienne a Blois, per diventare ministro della chiesa riformata di quella città: Messieurs, j'ay recu de vous il y a quelque tems lettres de vocation et tesmoignage pour m'eri aller a Bloys au service de Dieu en son Eglise. Or depuys m. gentilet diacre de ceste eglise de

& deportemens de Catherine de Medicis, Roine Mere (s.l. 1575) fosse il risul-

tato di una collaborazione fra Gentillet e Henri Estienne. Ora, in una lettera non firmata, aggiunta nella seconda edizione del Discours merueilleux (s.l. 1576), sono contenuti dei dati biografici che il Clément ritiene potrebbero riferirsi tanto a Estienne quanto a Gentillet. Lo Schafer, invece, non ha dubbi di sorta e attribuisce senz'altro a Gentillet tutte le informazioni contenute nella lettera, fondandosi anzi su di esse per ricavarne, di sua fantasia, delle altre. Tutto questo senza fermarsi per un momento a discutere la congettura del Clément. Purtroppo sullo Schafer si è basato largamente C. Edward Rathé nel suo articolo su « Innocent Gentillet and the first Anti-Machiavel » (Bibliothéque d'Humanisme et Renaissance, XXVII, 1965, 186-225, ma v. pp. 188-191). Più accurate le poche notizie biografiche fornite dal Rathé nell'introduzione alla sua recente edizione dell'Anti-Machiavelli (Genève 1968). 16 Si tratta di documenti da noi reperiti nel corso di ricerche negli archivi e nelle biblioteche di Ginevra e del Delfinato, in collaborazione con A. D'Andrea. Soltanto alcuni di essi sono stati utilizzati da quest'ultimo nell'articolo sopra citato (v. nota 13). 17 Si veda più avanti, a p. 24.

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18 Si veda sopra, pp. 1-4. Il prenome, Innocent, si trova nelle edizioni in latino e in francese dell'Apologia, pubblicate nel 1588; nelle edizioni in latino, in francese e in tedesco del libro sul Concilio di Trento; nel frontespizio dell'edizione in latino dell'Anti-Machiavelli, pubblicata nel 1590, e in quello dell'edizione in olandese del 1637; e nell'edizione del 1594 della Praxis aurea (v. più avanti, pp. 25, 26, 39, per altre notizie sulle opere e sulle edizioni qui indicate): e infine per citare soltanto qualche esempio, nei documenti 13, 15, 17, 24, 29, 59. 19 Per quanto riguarda le opere, a quelle indicate nella nota precedente è da aggiungere il frontespizio dell'edizione dell'Anti-Machiavelli pubblicata nel 1585 (su di essa si veda più avanti, p. 39), dove c'è soltanto il cognome. 20 Per esempio, nel libro degli abitanti di Ginevra ( documento 13) e nei frontespizi del Bureau du Conci/e de Trente (1586) e dell'Apologie pour /es Chrestiens de France, ecc. (edizione del 1588). 21 Archives municipales de Vienne, BB. 34, foglio 21v, 23 febbraio 1560 [1561].

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Innocent Gentillet

Vienne ou je suys maintenant alla geneve pour quelques affayres, et la aynsi que m'a escrit Monsieur le conterolleur Gervyn il debatit davant vous que j'apartenoys a ceste ville et proposa plusieurs choses ausquelles j'ay conneu m'estre besoing de respondre. Pour ce j'ay escrit de rechef audit Sr Conterolleur vous suppliant ou de l'ouyr de bouche en mon nom ou de voyr ce que je luy escry avec Ies plus affectionees lettres de messieurs de ceste ville que j'aye jamais receus, par lesquelles vous verres comment ilz m'ont aynsi voulu comme ilz pretendoyent seulement depuis que je suys ici et leur necessité. Ce pendant je vous prie en general estre asseures que M gentilet a produit contre moy toutes choses affectionnees et mensonges pour dyre Iibrement, excepté Ies lettres de moy que j'escrivoys de mon mouvement yl y a quelques tems sans aucune stipulation ny obligation, desquelles ilz n'ont fait ne mise ny recepte. Aussi avoit il charge seulement de montrer lesdites Iettres sans alleguer autre cas, et quant on la luy eust voulu bayller luy qui connoyssoit la verité n'eust deu l'accepter. Mays il l'a brigué de peu qu'il avoyt et y a adiousté beaucoup dadvantage, comme vous verres si il vous plaist par mes responses et comme je vous feroy paroir par aultres tesmoignages que j'en auray Dieu aydant en peu de tems. Vray est que cela est finy de leur part, mais il ne le sera de la mienne que leur Consistoyre ne m'ait satisfait a cela, c'est a dyre qu'il ne m'ait tesmoigné davant M gentilet quelle commission ilz luy avoyent donnee. Toutesfoys cela ne m'empeschera de m'eri aller a Bloys incontinent que j'auray receu response de Monsieur le conterolleur. Ou je ne fusse allé ayse ny en paix layssant telles fascheries que cecy derriere moy esperant de la bonté de Dieu que ce sera asses tost et asses bien. Et yci je me recommande a vos bonnes prieres desyrant de demeurer votre serviteur a tous et priant notre Dieu, Messieurs, experes qu'il vous maintienne en sa sainte grace 22. Non è possibile dire con certezza come stessero esattamente le cose. Pare, dunque, che Gentillet a Ginevra abbia mostrato delle lettere di du Plessis dalle quali risultava l'intenzione di quest'ultimo di lasciare Vienne e le abbia commentate sfavorevolmente per il pastore, probabilmente asserendo, fra l'altro, che egli si era comportato poco correttamente sul mettersi d'accordo con quelli di Blois per farsi 22 La lettera porta la data del 3 marzo, senza indicazione di anno. Roman (Documents, p. 69, nota 2) ritiene che sia del 1562.

La vita e le opere di Innocent Gentillet

chiamare in quella città. Difficoltà e complicazioni per assicurarsi dei ministri ben qualificati erano tutt'altro che rare fra i riformati. È chiaro comunque che Gentillet, membro laico della chiesa di Vienne ( tale era, infatti, il diacono), prendeva parte attiva alle vicende di essa, che si era recato a Ginevra ed era entrato in contatto con le autorità religiose ginevrine. La lettera fa anche intravvedere qualcosa del carattere di Gentillet: quello zelo un po' eccessivo e indiscreto, quella presunzione, quella petulanza avvocatesca, che ritroveremo più tardi nella sua polemica antimachiavellica, Nel maggio del 1562, la città di Vienne venne in mano agli ugonotti. Questi, benché fossero una piccola minoranza, riuscirono ad imporre la loro autorità con l'aiuto dei soldati del barone des Adrets, capo militare degli ugonotti del Delfinato. Le chiese furono devastate e la cattedrale fu chiusa. Ma pochi mesi dopo, alla fine di settembre, la città fu occupata dalle truppe cattoliche e la situazione si capovolse. Ai riformati venne negato il diritto di voto e fu loro impedito di partecipare alle assemblee cittadine. L'editto di Amboise del 12 marzo 1563 provocò l'annullamento di tali provvedimenti e riportò una certa pace tra le opposte tendenze. Ma alcuni degli ugonotti più in vista, che si erano allontanati dalla città, non vi fecero ritorno che alcuni mesi più tardi e presero parte ad un'assemblea generale soltanto il 21 febbraio del 1564, quando era in discussione una proposta del luogotenente generale del re nel Delfinato, Laurent de Maugiron, per garantire l'applicazione imparziale della giustizia e assicurare la concordia. Ed è appunto fra i nomi dei presenti a questa assemblea che ritroviamo, per la prima volta dopo la sconfitta dei riformati, il nome di Gentillet 23 • Il 29 settembre del 1567, in vista di nuovi disordini che minacciano la città, cattolici e protestanti si mettono d'accordo 23 Archives municipales de Vienne, BB. 37, foglio 43v, 21 febbraio 1563 [ 1564]. Prima del settembre 1562, la presenza di Gentillet a varie assemblee di notabili risulta, oltre che dal documento citato sopra (nota 21 ), dai seguenti documenti: Archives municipales de Vienne, BB. 34, foglio 118r, 18 novembre 1561; BB. 35, foglio 18v, 2 febbraio 1561 [1562]; BB. 35; foglio 26r, 27 febbraio 1561 [1562]; BB. 35, foglio 47v, 12 aprile 1562; BB. 35, foglio 243r, 3 agosto 1562.

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per firmare una dichiarazione comune « pour pouvoyr aux troubles qui samblent se présenter et conserver le repos public dans la présente cité ». Il nome di Gentillet è fra quelli dei firmatari 24. Nella seconda metà del 1568, gli abitanti di Vienne furono invitati a prestare giuramento di fedeltà a Carlo IX. Riformati e cattolici dovevano giurare separatamente sulla base di due testi diversi. Il 15 agosto, i riformati vennero convocati dal governatore di Vienne, Annet de Maugiron, signore di Leyssins, che lesse loro la formula del giuramento. Essi dovevano, in sostanza, rinunciare ad ogni attività politica che non fosse espressamente autorizzata dal re; impegnarsi a non abbandonare la città, « quelque nécessité de trouble qui puisse advenir »; e dichiarare di avere verso i cattolici « une sincère et fraternelle affection, attendans qu'il plaise à Dieu mettre fin à tout trouble; à quoy nous espérons que cette réconciliation sera une heureuse entrée ». I riformati, il cui numero complessivo era poco più di un centinaio, reagirono in vario modo. Alcuni aderirono all'invito lo stesso giorno, altri si presentarono per firmare nei giorni successivi o anche più tardi. Pochi dichiararono di rientrare nel seno della chiesa di Roma. Altri, infine, più ribelli ed ostinati quarantuno in tutto - non si presentarono per nulla e i loro nomi sono elencati subito dopo la formula del giuramento in un documento che porta la data del 26 novembre 1568: « s'ensuivent les noms et surnoms de ceulx de ladite Religion de la cité de Vienne qui n'ont daigne comparoir et prester le serment ». Il nome di Gentillet è il trentanovesimo in questa lista 25• Alcuni mesi prima dell'agosto del 1572, la sera dell'8 marzo di quello stesso anno, ben lontani dall'immaginare quel che sarebbe accaduto fra non molto, Gentillet e altri esponenti della chiesa riformata di Vienne si presentavano al governatore per chiedere che venisse riconosciuto al nobile J acques Costaing di Belvey il diritto di stabilire il culto protestante su un fondo, del quale il Costaing aveva acquistato soltanto il rac24 Archives municipales de Vienne, BB. 40, foglio 162v, 29 settembre 1567. 25 Archives municipales de Vienne, GG. 51, fogli 429r sgg., 26 novembre 1568.

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olto. La richiesta era cavillosamente motivata in base ad ~n'ordinanza del re, con la quale si riconosceva ai nobili il diritto dell'esercizio del culto sulle terre di loro proprietà, e venne naturalmente respinta 26• Tutto per altro sembrava tranquillo in città, quando improvvisamente il 27 agosto arrivò con tre giorni di ritardo, la notizia della strage 27• Irnmedi;tamente le autorità presero delle misure preventive per assicurare l'ordine: Monsieur de Leyssins bally du Viennoys acompagne de messieurs les consulz bally et garin et de Me b ... son greffier a esté es maisons de messieurs de belvey, gentillet, argoud, lambert et aultres de la religion pour leur inhiber sortir de la ville et les remues de maison a aultre avec caution 28• Qualche mese dopo, il 23 ottobre 1572, « Innocent Gentillet de daulphiné advocat » risulta iscritto nel registro degli abitanti di Ginevra, dove evidentemente era riuscito a trasferirsi 29• Ma il 10 aprile dell'anno successivo, un contadinello di Vaugelas, vicino a Vienne, racconta di aver visto in un bosco il giudice Gabet e Gentillet « a cheval avec grand trouppe de cavalliers et gens de pied », e che Gentillet gli avrebbe dato due monete, « deux testons », perché avvertisse due riformati di Vienne, Antoine Pra e Philibert Lambert, che l'attacco alla città avrebbe avuto luogo quella sera stessa o il giorno dopo: A este arreste en ceste ville ung petit peysan de Vaugelas, lequel a dict avoyr veu dans ung bois prest Vaugellas rnessieurs le juge gabet et gentillet a cheval avec grand trouppe de cavalliers et gens de pied. Lequel gentillet avoit donne luy pour soy deux testons pour venyr dire a anthoine Pra et philibert Larnbert que lesdits gabet et gentillet venoyent avec leur trouppe donner une 26 Archives municipales de Vienne, BB. 45, foglio 14v, 9 marzo 1572. 27 Si veda Cavard, pp. 162-163. 28 Archives municipales de Vienne, BB. 45, foglio 53r, 28 [29] agosto 1572; la data 28 agosto è un evidente errore dovuto al fatto che i due giorni precedenti portano entrambi la data 27 agosto. 29 Archives d'Etat de Genève, Habitation A 2; v. Geisendorf, II, 45; v. anche Droz, « Fausses adresses typographiques », Bibliothèque d'Humanisme et Renaissance, XXIII (1961), 574-575.

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Innocent Genti[!et

alarme a Vienne Samedy ou vendredy 'au soyr. Et a este examine par mons. le vibally 30_

La vita e le o pere di Innocent Gentillet •nfatti, egli aveva cercato di ottenere il permesso di far starnare un suo libro contro l'esposizione della dichiarazione fatta ~al duca d'Alençon; ma i magistrati ginevrini, probabilmente preoccupati ~i ~ossibili c~1:'1plicazioni con la Francia, avevano cautamente rinviato la decisione: 1

La città si preparò all'attacco, che, però, non ebbe luogo. Qualche settimana dopo, il giudice Gabet, « faisant entreprinse de se saisir de ceste ville de Vienne, fut prins par les soldats de ceste ville de le vingt-cinquième apvril et, se voulant rebeller, en l'amenant fut tué par les soldats à coups d'arquebusades, au grand contentement des habitants de ceste ville, tous loyaux serviteurs du roy » 31• Gentil1et trovò modo di far ritorno a Ginevra. Gli anni trascorsi nel rifugio calvinista di Ginevra furono densi di polemiche e di libri. Il 21 ottobre 1575 ottenne dalle autorità il permesso di far stampare il suo libro contro Machiavelli: Gentillet A faict presenter certaine response qu'il a faicte au livre de machiavelli laquelle comme on atteste a este veue par mr de beze. A este arreste qu'on luy permette de l'imprimer suyvant sa requeste 32.

Il 27 dicembre dello stesso anno, fu autorizzato, dietro sua richiesta, a far stampare una dichiarazione del duca d'Alençon a nome dei cattolici « politiques » e degli ugonotti ad essi alleati, fatta pervenire a Ginevra dal principe di Condé: Gentillet Ayant represente la declaration de la proteste de mr le due d'alancon et icelle ayant este veue par mr de beze Areste qu'on permet de la faire imprimer sans mettre le lieu dc l'impression ny de l'imprimeur 33• La dichiarazione del duca d' Alençon era stata oggetto di una precedente richiesta da parte di Gentillet; il primo dicembre, 30 Archives municipales de Vienne, BE. 46, fogli 59v-60r, 1 marzo 1573. 31 Si veda Cavard, p. 167. 32 Archives d'Etat de Genève, Registres du Conseil, 21 ottobre 1575, foglio 166r. Questo documento è stato indicato (a quel che sembra, per la prima volta) da A. Cartier, nel suo libro su Th. de Bèze, pubblicato nel 1900. 33 Archives d'Etat de Genève, Registres du Conseil, 27 dicembre 1575, foglio 197r. Il Fazy cita questo documento (Genève, le parti huguenot, ecc., p. 49, nota 2), e riporta più oltre (p. 159) anche la lettera del principe di Condé ai magistrati ginevrini.

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Gentilet Sur ce qu'il a faict requerir luy permettre de faire imprimer certain livre contre une exposition de la declaration faicte par mr le due d'alancon. Arreste pour la consequence qu'on • encor 34 . y a d vise Si tratta quasi certamente della Brieve remonstrance a la no-

blesse de France sur le faict de la Declaration de Monseigneur te due d'Alençon, pubblicata, insieme alla dichiarazione del duca, nel 1576, in un volume in cui è preceduta da un'altra

remonstrance, del 1574, che potrebbe esser anch'essa opera di Gentillet ed anzi addirittura la sua prima opera a stampa 35. Il 1° agosto 1576, fu proposto dal duca d'Alençon per la carica di consigliere della camera « mi-pattie» - e cioè composta per metà di cattolici e per metà di ugonotti -, che doveva esser istituita presso il parlamento di Grenoble, in base alle clausole dell'editto di Beaulieu (maggio 1576): Au Jourdhuy premier jour d'Aoust l'an mil ve. soixante seize, Monseigneur filz de France, frere unique du Roy, estant a Bourges, suivant le pouvoir a luy donne par Sa Majesté de luy nommer aux offices de Presidens, conseillers et aultres officiers des Chambres miparties establyes en chascun Parlement de ce Royaume par le dernier Eedict de paciffication, a nomme et presente a Sa Majeste M 0' Anthoyne Decolle, sieur de la Magdeleyne en Provence, Jacques Finnet, Innocent de Gentillet, Jehan de Gavat, Pierre de Marce! et Souffré de Collignon, pour estre pourveus, Assavoir, ledit Decolle de l'office de President, et Ies aultres de ceux de conseillers en la Chambre mipartie du Parlement de Daulphiné. Supplyant ledict seigneur treshumblement Sa Majeste volIoir a ceste sienne nomination pourveoir Ies dessusdictz d'iceulx offices et Ieur en fere expedier Ies lettres et provisions necessaires. 34 Archives d'Etat de Genève, Registres du Conseil, 1 dicembre 1575, foglia 186v. 35 Si veda più avanti, pp. 27-28.

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En tesmoing dequoy, ledict seigneur a signe de sa main le present brevet et icelluy faict contresigner par moy, secretaire de ses finances. Ainsy signe: Françoys, et plus bas Aubelin. Collationne à l'original par moy, notaire et secretaire du Roy. Delaluce 36• Questa designazione, che rimase lettera morta, poiché le camere « mi-parties » non entrarono mai in funzione, non sembra che abbia indotto Gentillet a trasferirsi in Francia. Il 28 agosto 1576, ebbe dal Consiglio della città di Ginevra il permesso di far stampare un libro di diritto civile di un giurista italiano del XIV secolo: Innocent gentilet A faict presenter requeste tendante a luy perrnettre de faire imprimer la practique du droit civil de Jean Pierre de Ferrariis avec quelques corrections qu'il y faict. Arreste qu'on le luy permet 37• Ma intanto la pubblicazione del suo libro contro Machiavelli aveva dato luogo al vivo risentimento degl'italiani di Ginevra, che, il 14 maggio 1576 e poi ancora il giorno dopo, protestarono presso il Consiglio della città. Né servì veramente a chiudere la polemica, la pubblicazione della Declaration de l' auteur des Discours con tre Machiavel, pour satisfaire aux plaintijs d'aucuns Italiens. L'animosità degl'italiani verso di lui esplose anzi più violenta l'anno successivo, con un clamoroso incidente, del quale si parlerà in seguito 38• La sua presenza a Ginevra risulta ancora alla data del 24 gennaio 1578, e si tratta nuovamente del permesso di stampare un altro libro, !'Apologie, ou dejense pour les cbrestiens de France: 36 Designazione di un presidente e di cinque consiglieri per la camera mipartie del Delfinato, in data 1 ° agosto 1576, pub bi. in Douglas, Vie et poésies de Soffre)' de Calignon, p. 307. Sull'istituzione e le funzioni delle camere mi-parties e dei parlamenti (che erano delle corti di giustizia), si veda R. Doucet, Les institutions de la France au XVJe siècle, Paris 1848, I, 167-187, 211-223. Per quanto riguarda l'adesione di Gentillet alla presa d'armi degli ugonotti e dei « politiques » e i suoi rapporti col duca d'Alençon, si veda quel che è eletto più avanti, a pp, 35, 94-100. 37 Archives d'Etat de Genève, Registres du Conseil, 28 agosto 1576, foglio ll9r. Per quanto riguarda l'edizione della Practica di Giovanni Pietro de Ferrariis curata da Gentillet, si veda più avanti, p. 26. 38 Si veda più avanti, pp. 114-118.

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Innocent Gentilet A presente requeste afin de luy permettre d'' uprimer ung petit traite contre le pape tire des canons des pa39 11 Ayant este veu par mr de beze arreste qu'on le y consente • pes. Neglì archivi di G~ne~ra_ :imane anche traccia di ~n episodi~ di per se stesso Insignificante ~ ma c_erto cuno~o, _quasi rottesco - della vita privata d1 Gentillet. Lo riferiremo g erché così poco si sa di lui sotto questo aspetto. Il 15 ~arzo 1576, una donna di cattiva reputazione viene interrodalle autorità religiose della città. Essa è stata accusata, l'altro, di essersi ingegnata per farsi vedere da M. Gentillet « en estat de chemise »: veuve de Jaques Chappelle demeurant chez un tisdist avoir par luy este injuriée jusques a la faire appellcr et dict qu'il luy dict qu'il faille qu'elle couchast avecque quoy elle luy respondit qu'elle voulloit pas faire un bordeau de sa maison. A confesse luy avoir dict qu'elle avoyt 25 pistolets qui luy avoient este ostez. A dict qu'elle est fiancee a ung lequel elle n'a pas voullu espouser parce qu'il n'estoyt pas de la religion. Nye s'estre ingeniee de se presenter a M. gentillet en estat de chemise ny avoir faict les lictz en ceste facon. Confesse bien luy avoir couppe les ongles a m. gentillet des doigs et des piedz et qu'elle luy tinst les propos susdicts.

I ministri della « parolle de Dieu », che la interrogavano, decisero senz'altro « de la remectre a Messieurs », e cioè di deferire il caso al potere civile 40• , Ritornato nel Delfinato - non è possibile dire con esattezza quando, ma probabilmente nella prima metà del 1578 e messosi al seguito del duca di Lesdiguières, capo dei protestanti della regione, si trovò coinvolto nei conflitti politici e religiosi locali. Una nuova nomina, questa volta a presidente della camera « tri-partie » - composta per due terzi di cattolici e per un terzo di protestanti, istituita, in sostituzione di quella «mi-pattie», presso il parlamento di Grenoble, in virtù dell'editto di Poitiers (settembre 1577), non 39 Archives d'Etat de Genève, Registres du Conseil, 24 maggio 1578, foglio 22r. 40 Archives d'Etat de Genève, Registres du Consistoire, 15 marzo 1576, fogli 27v-28r.

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rimase senza effetto come la precedente; ma non fu esente da interminabili peripezie, dovute alla lentezza con cui venivano eseguite le disposizioni degli editti ed all'accanita opposizione contro di lui, all'interno dello stesso partito dei riformati, da parte della corrente dei cosiddetti désunis, avversi a Lesdiguières. Nel 1581, diversi anni dopo la nomina, la questione non era stata ancora regolata, e Lesdiguières, in un memoriale indirizzato al re di Navarra, per metterlo al corrente della situazione nel Delfinato, se ne lamentava col re: Lesdicts Désunis tachent aussi de s'opposer à la reception de deux personnaiges en ladicte chambre dont l'un est le sieur Gentillet, esleu président par toutes les assemblées des églises, confirmé par le roy de Navarre, pourveu par le Roy et despuys appelé de Genève, ou il estoyt, par lesdictes églises pour accomplir ladicte charge, homme de grande piété et d'érudition singulière, comme ses escris le tesmoignent mesmes une appologie chrestienne dedyée au roy de Navarre. L'aultre c'est le sieur Calignon ... Sur quoy ledict sieur des Diguieres supplie très humblement sa Majesté de croire qu'il est du tout necessaire pour le bien des églises de Daulphiné qu'elle déclaire ne voulloir fére aultres nominations desdicts officiers de la chambre que celle que par cy devant il luy a pleu fere, aultrement ledict sieur des Diguieres l'asseure sur son honneur et conscience et à peyne de n'estre jamais tenu pour homme affectionné au bien et avancement des églises qu'il en adviendra de deux choses l'une; ou que sur la diversité des nominations, si sadicte Majesté en faict une nouvelle, ceulx de la religion prandront occasion de se particulariser et les catholiques de supprimer ladicte chambre soubz pretexte qu'on n'en sera pas d'accord, ou bien que pour accorder lesdicts de la relligion on leur en baillera une telle que celle qui fut érigée par les Razats et Carcistes en Provence, c'est-à dire qu'on les frustrerà de l'ecdict 41• 41 MSS. francesi della Bibliothèque Nationale, voi. 4047, p. 166, pubbl. in Douglas e Roman, Lesdiguières, III, 173-184; il passo citato è a pp. 183-184. Stando a quanto è detto in questo passo l'invito a Gentillet di far ritorno nel Delfinato e il suo ritorno difficilmente avrebbero potuto aver luogo prima del settembre 1577, data dell'editto di Poitiers, in base al quale avrebbe dovuto essere istituita la camera tripartita di Grenoble: v. R. Doucet, I, 216. Se poi si tien conto del tempo necessario per procedere alla nomina dei suoi membri si dovranno aggiungere alcuni mesi. Arriviamo così, facilmente, al gennaio-febbraio del 1578, e siamo quindi portati a concludere che il suo ritorno nel Delfinato avvenne dopo il 24 gennaio 1578, data della richiesta fatta da Gen-

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Comunque, nonostante le d~fficoltà a cu~ an~ò ~nc~ntro la su~ ina a presidente, Gentillet fu fra 1 principali esponenti nom . del movimento protesta?te nel D:l~111ato,_ :d ebbe una ~arte di primo piano nelle vicende politico-religiose della regione. 11 4 luglio 1578, essendo stato delegato, insieme a Cugie e a D'Estables, a rappresenta.re la ?ar.te prote~tant~ all'assemble_a degli Stati a Gren~ble, firma, 111sieme_ agli altri due,_ u~a diI1 iarazione conclusiva concordata con i rappresentanti di par~ cattolica, in cui si afferma la comune volontà di rispettare pace 42• 28 dello stesso_ ~ese, a La ~ure; « en l',as~emblée des gentilshommes, des mrrustres et deputes des églises réformées du pays de Daulphiné » è lui, « maitre Innocent Gentillet, avocat de Vienne », che, dopo il discorso di apertura di Lesdiguières, fa la relazione di ciò che è stato discusso e concluso a Grenoble e propone che gli accordi raggiunti vengano approvati e ratificati dall'assemblea:

1:

Il

rillet al Consiglio di Ginevra per ottenere il permesso di stampare l' Apologie, dedicata appunto al re di Navarra. La sua presenza nel Delfinato è chiaramente documentata a partire dal principio di luglio dell'anno 1578: v. qui di seguito. Brun-Durand («Essai historique sur la Chambre de l'Edit de Grenoble », p. 287) e Arnaud tHistoire des protestants, p. 357) fanno risalire _la designazione di Gentillet al principio del 1578, ma egli sarebbe stato effettivamente nominato soltanto in data 20 gennaio 1579. La sua accettazione da parte del Parlement di Grenoble avrebbe, però, avuto luogo soltanto il 13 novembre 1582: « finalment la Chambre tri-partie ayant été organisée à Grenoble, il présenta au Parlement de cette ville des lettres royales, en date du 20 janvier 1579, qui lui conféraient la présidance: mais le Parlement refusa de I'accepter, et, pour couper court à toutes instances, rendit le 18 mai 1582 un arrèt, déclarant qu'après avoir examiné Gentillet tant sur loi que sur la pratique, la Cour ne le trouve point suffisant pour exercer la cbarge et estat de président, Une question politìque se mèlant à ce refus Henri III, affamé de paix, lui donna, le 28 juillet suivant, de nouvelles lettres intimant au Parlement l'ordre de le recevoir; ce qui eu lieu le 13 novembre de la méme année ( 1582) ». (BrunDurand « Présidents », p. 348; ma si veda anche dello stesso, « Essai historique sur la Chambre de l'Edit de Grenoble », p. 299). L'antipatia fra Gentillet e Cugie, capo dei désunis, era reciproca. E infatti, sempre nel 1581, Gentillet - come risulta da una lettera di Cugie ai sindaci di Ginevra in data 19 maggio 1581 (Archives d'Etat de Genève, 24 marzo-19 maggio 1581, n. 2036) aveva scritto contro Cugie a qualche persona influente di Ginevra, probabilmente a Bèze. Sui désunis, v. Douglas e Roman, Lesdiguières, I, xxvi-xxxi. Su Calignon, v. più avanti, pp. 24-25. Per quanto riguarda la situazione in Provenza, v. Jean H. Mariéjol, La Réforme et la Ligue - l'Edit de Nantes, nella Histoire de France di Lavisse, Paris 1911, VI, Parte prima, pp. 194, 197. 42 Archives municipales de Briançon, Livre du Roy, pubbl. in Roman, Documents, ecc., pp. 271-272.

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Après cela ledict Gentillet, l'un desdicts députés, a remonstré que suivant la charge qui fut baillé à Dye audict sieur de Cugie et à luy, ils se transportérent à Grenoble au jour assigné pour la convocation desdicts estats, et treuvans illec le sieur d'Estables qui ne faisoit que retourner de la cour pour les affaires qui avoient esté traittés audict jarrie, ils l'adjoignirent à Ieur légation et se représentérent tous trois en ladicte assemblée desdicts trois estats, ou ils remonstrèrent la bonne volunté qu'ont tous ceulx de ce pays qui font profession de ladicte religion réformée à recevoir et observer de poinct en poinct et inviolablement ledict édict de pacification, veu mesmes que ces misérables guerres civiles ne peuvent continuer sans péril évident de subversion de cette belle monarchie de France, par ce que jamais telles guerres intestines ne se peuvent terminer que par une bonne paix ou par entière évercion de l'estat publiq, comme les histoires de notre propre nation françoise et des autres nations étrangères nous en rendent ampie temoignage, et comme tout homme de jugement le peult voir à l'oeil en considérant le cours de nos calamités passées, qui durent encor, et la confusion et désordre ou elles nous ont ramené. L'assemblea approva e ratifica gli accordi e Gentillet è di nuovo scelto insieme ad altri per assistere il duca di Lesdiguières nella condotta degli affari 43• Al principio del mese di marzo del 1580, fu incaricato da Lesdiguières di presiedere all'amministrazione della giustizia nella città di Die, sempre nel Delfinato: Au commenssement de mars 1580, se tint a Dye sinode provinssial et assamblée d'Estat, la convoqués par le Roy de Navarre, ou un sien ministre et cancelhier, nonmé le sieur de Vaulx, assista avec le president de Gentillet et aultres gents de marque ... Après l'assemblée tenue, le sieur Desdiguières laisse monsieur le president de Gentillet pour estre superintendant sur la justice, et par ce moyen sustenir la justice et tenir la ville en polke. Nell'aprile del 1580, fallito un tentativo di impadronirsi della città da parte dei désunis, Gentillet fece gettare i corpi di alcuni assalitori, morti nel combattimento, in una fossa e 43 « Procès-verbal de l' Assemblée des protestants à la Mure », Bibliothèque de Toulouse, MSS. 10, n. 78, pubbl. in Roman, Documents, ecc., pp. 273-277.

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f e metter su una scritta che li indicava come traditori della ;~ patria e della loro religione: 1 0 M sieur le president de Gentillet, seant a la place de la vili on u fust prononcé par sentance que le corps du capitenne Cone, :est assavoyr Guilhaume Marie, orfevre, et loachim Ralhon, te, ' du 1·ieu ou 1·1 s avoient . ' jusque . cordeur, seroient traynes este' tues au r u ou l'ambusquade avoit esté fete, et ilec leurs corps getez te ts une fosse, puis ung pillier seroit dressé sur icele contre leden . . et requel auroit en escript te 1 s NN etc., traistres a' 1 eur patrie 44 ligion , Ma non tenteremo di seguire le traccie di Gentillet nel gro45 viglio delle vicente politiche e religiose del Delfinato • Ci limiteremo ad accennare a quello che fu forse l'episodio più importante della sua carriera politica: il suo incontro con Caterina dei Medici, durante il soggiorno di questa nel Delfinato dalla metà di luglio alla metà di settembre del 1579. Caterina si era recata nella regione sperando di ristabilirvi l'ordine e di ottenere, tanto da parte protestante quanto da parte cattolica, il rispetto e l'applicazione delle clausole dell'editto di Poitiers, Le istruzioni date ai delegati dei protestanti per trattare con Caterina erano tali che difficilmente avrebbero potuto portare ad un accordo; cominciavano in questi termini: Premierement protesteront très humblement que nous n'entendons capituler avec sa Majesté, ains seullement luy remonstrer en toute humilité nos raisons & luy demander justice ... 46 • 44 J. Chevalier, Mémoires des [rères Gay de Die, pp, 175, 179. Sull'attività di Gentillet a Die, si veda anche Long (pp. 168, 173-174), Brun-Durand (« Présidents », pp. 347-349), Arnaud (Histoire des protestants, I, 381), che si basano tutti, direttamente o indirettamente, sulle memorie dei fratelli Gay qui citate, accessibili, ancora prima di esser pubblicate da Chevalier, nel manoscritto originale. 45 Numerosi documenti qui non utilizzati circa l'attività di Gentillet nel Delfinato si trovano in Douglas e Roman, Lesdiguières, ecc., e in Roman, Docuinents, ecc. Sulla base di un passo di Videl (Histoire du Connestable de Lesdiguières, Paris 1638, p. 38), Chorier (p. 697), Long (p. 171), Brun-Durand ( « Présidents », p. 347) e altri affermano che Gentillet, nel 1580, istigò una sommossa di contadini nel Viennois contro i proprietari di terre. Cavarci (p. 233, nota 1) contesta, con buoni argomenti, l'attendibilità della notizia. 46 Queste istruzioni sono contenute in un documento, in data 11 agosto 1579 - Bibliothèque Nationale, MSS. francesi 15561, p. 70 -, pubblicato

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E continuavano su questo tono. Caterina fu irritata dalle richieste, secondo lei, irragionevoli, e dal contegno dei delegati, e in particolare dal contegno di uno di essi: il nostro Gentillet. La sua irritazione contro di lui traspare dalle lettere al re, suo figlio. In una lettera del 15 agosto, essa così si esprime: Monsieur men fils, j'oys hier matin, comme vous avés peu entendre du sieur de Lésignan, avant la reception de ceste lettre, les députés de ceulx de la relligion prétendue reforrnée de ce pais, entre lesquels estoit ung nomrné le président Gentillet, qui porte la parolle et me présente les articles dont je vous envoye le double, qui sont tant esloignés de la raison qu'il faut que je vous die que je n'ay poinct encore trouvé de gens de leur condition qui m'aient tant despleu que ceux icy. Aussi leur fey je bien congnoistre par ma responce le deplaisir qu'ils me faisoient et la grande menée que je congnoissais en eulx, pour n'oublier rien de ce que leur falloit dire, en sorte que je les estonnay fort, cornme ils monstrèrent en leurs visaiges ...

47•

E in un'altra lettera, del 18 agosto, sempre al figlio, ritorna sul punto e deplora l'untuosità, l'affettazione, il finto ossequio di quei delegati e soprattutto di Gentillet: J'ay oy, estant en conseil, particullièrement les députés de ceulx de la relligion prétendue refformée de ce pais, qui sont tousjours les plus opiniastres et malaisés qu'aultres que j'ai poinct encores veus ... mais ce sont gens qui font la chatternitte, principallement le président Gentillet, qui est le grand confident dudict Lesdiguières, et me doubte qu'ils veuillent fère couller et gaigner le ternps, jusques ad ce que les neiges soient aux montaignes et qu'il n'y est plus de moien pour cette année de les contraindre par la force d'exécuter ce qu'ils ont promis ... 48• Caterina non si sbagliava molto circa le intenzioni dei suoi interlocutori. Le trattative continuarono ancora per qualche in Douglas e Roman, Lesdiguières , I, 33-36. Per quanto riguarda il soggiorno di Caterina, nel Delfinato; si veda l'introduzione a questa stessa opera, pp, xxviii-xxix. 47 Bibliothèque Nationale, MSS. francesi, 3, 319, pubbl. in Roman, Docunzents, pp. 349-350. 48 Bibliothèque Nationale, MSS. francesi, 3, 319, pubbl, in Roman, Documents, pp. 350,351.

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rnpo ma non portarono a nulla. Gentillet non è più nomite 11 to dopo il 18 agosto e non sembra che abbia avuto altre \asioni per incontrarsi con la regina madre. Egli forse non f:ceva più parte della delegazione. Certo l'au~~re dell':1-~tiMachiavelli, avversario accanito del potere politico degli italiani alla corte di Francia, era la persona meno adatta per trattare con Caterina de' Medici 49, Nel 1585 è di nuovo a Ginevra. Il 31 maggio, _aven~o eg~i domandato il permesso di far ristampare l'Antzmachzavellz, il Consiglio della città decide di far vedere il libro a Jacques Lect: Innocent Gentillet A presente requeste tendante a luy. perm~:tre de reimprimer son livre d'Antimachiavel avec la revision qu 11 y a faicte. A este arreste qu'on le face veoir a mr Lect 50• Il 15 giugno riceve il permesso richiesto: Sur sa requeste a fin de luy permettre de faire reimprimer son livre intitule antimachiavel lequel il a revise a este arreste ayant este ouy le rapport de mr Lect qui l'a veu et trouve qu'il peult estre imprime moyennant quelques corrections a este arreste qu'on le luy permet en le corrigeant comme sera advise par mr de beze et ledict mr Lect 51. Si tratta dell'edizione: « corrigée et augmentée de plus de la moitié », pubblicata col nome dell'autore nel 1585 52. Intanto la situazione in Francia diventava sempre più difficile per 49 Nelle lettere di Lesdiguières e altri alla regina madre del 22 e del ~4 agosto non si parla più di delegati, ma di un solo delegato, il signor di Cugie: v. Douglas e Roman, Lesdiguières, I, 38-39, 41-42. Circa l'atteggiamento d1 Gentillet verso gli italiani, si veda più avanti, pp. 85-86, 9?·,94, 109-117; circa il suo silenzio polemico nei riguardi di Caterina de' Medici, PP, 97-98; circa l'attacco contro di questa contenuto nell'epistola dedicatoria premessa all'edizione latina dell'Anti-Machiavelli, pp. 41-44. Per i documenti relativi alle trattative fra Caterina e i protestanti del Delfinato, v. Douglas e Roman, Lesdiguières, I, 33-34, e Roman, Documents, pp, 33_7-368. . . 50 Archives d'Etat de Genève, Registres du Conseil, 31 maggio 1585, foglio 76v· v. D'Andrea « The last years of Innocent Gentillet », p. 14. jacques Lec; (1560-1611), 'giureconsulto e professore di diritto a Ginevra, era diventato membro del Consiglio nel 1584. 51 Archives d'Etat de Genève, Registres du Conseil, 15 giugno 1585, foglio 83r; v. D'Andrea, p. 14. 52 Su questa edizione, v. più avanti, pp. 39, 118-124.

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i riformati. L'editto del 18 luglio 1585, che seguiva di pochi giorni il trattato di Nemours fra Enrico III e i « ligueurs », revocava, infatti, tutte le disposizioni a favore dei protestanti contenute negli editti precedenti. I ministri del culto dovevano abbandonare la Francia entro un mese, i fedeli dovevano convertirsi entro tre mesi, a meno che non preferissero anch'essi l'esilio 53• A questo editto, appunto, allude Gentillet, nell'epistola dedicatoria al re di Navarra, premessa al Bureau du Concile de Trente, scritto a Ginevra, per impiegare « le loisir, dont I'Edict qu'on appelle de reunion me fait jouyr en exil ». L'epistola porta in fondo la data del 12 luglio 1586 e il nome di Gentillet 54• Il permesso di stampare il libro gli era stato dato il 30 maggio 1586: A presente requeste tendante a luy permettre d'imprimer ung Iivre qu'il a compose pcur soustenir la purete de la doctrine chrestienne contre les decisions du Concile de Trente Lequel il a faict voir par mr de beze qui l'atteste ainsy au pied de ladite requeste. A este arreste qu'on luy oultroie 55• Gentillet si era evidentemente stabilito a Ginevra. Il 12 ottobre dell'anno precedente, vi aveva, infatti, preso in affitto un'abitazione: L'an mil cinq cens huictante cinq en le douziesme jour d'octobre Estably en sa personne honnestehomme Lazare ragache bourgeoys de geneve Lequel pour luy et les siens loue et maintient promet a nous Sr Innocent gentillet docteur es droictz present assavoir quatte chambres de plain pied deux sur le devant et autres deux sur le derrier de la maison dudit ragache situee en ceste rue en la cité jouxte ses confins avec un galatas estant sur les deux chambres de derrier et la moytie de la cave ascavoyr ceste la que ledit Locateur s'estoit reservee ainsy lesdits membres se comportent (X) avec aussi les meubles et utenssilles estanz en icelles chambres lesquels seront mis par Inventaire entre eulx. Et c'est pour le temps promis d'ung an entier commencant le dernier jour 53 Si veda Jean H. Mariéiol, La Réforme et la Ligue - l'Edit de Nantes, nella Histoire de France di Lavisse, VI, Parte prima, p. 248. 54 Su quest'opera si veda più avanti, p. 26. 55 Archives d'Etat de Genève, Registres du Conseil, 30 maggio 1586, foglio lllv.

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de ce present moys d'octobre et semblable jour finissant. Et pour le pris et sus la ferme pour lesdits autres de trente escus de troys Iivres tournoises part payables quinze escus contans et lesquels ledit Iocateur a receu reallement et les autres quinze au vingt cinquiesme jour de decembre prochainement venant a payer de tous despens. Et c'est moyennans les promesses obligations submissions Renonciations et clausules ... faict audit geneve en ladite maison et chambre devant sus loues en presence de mr Loys diraud clerc habitant et honnestehomme Vincent cornallie mesnuisier habitant audit geneve tesmoings (X) avec la commodite des prives et avec une glef et des deux esgallierz servantz audites chambres ut supra 56•

Da Ginevra è datata una lettera, scritta nell'agosto del 1586 a « Monsieur de saint André, Conseiller du Roy, Et president au parlement du Dauphiné », nell'inviargli un libro, probabilmente l'ultimo pubblicato, il Bureau du Concile de Trente 57: Monsieur, I'amitié dont il vous a pleu cy devant m'honnerer m'a incité de vous faire un present du livre cy joinct, m'asseurant que vous le recevrez en bonne part camme venant d'un qui vous est affectionné serviteur, comme je desirerois en faire demonstration en plus grand chose. Je vous prieray, monsieur, au reciproque de mon affection me conserver tousjours en Vostre bonne grace et amitie. Et sur ce apres vous avoir bien humblement salué, je prie le Createur qu'il vous donne, Monsieur, en tresheureuse prosperite bonne et longue vye. De Geneve ce xxiiij d'Aoust selon l'ancien Calendrier 1586. Vostre bien humble serviteur I. Gentillet 56 Archives d'Etat de Genève, Notaire Benoist Mantelier, vol. I, foglio 130r-v; menzionato in D'Andrea, p, 14. 57 Bibliothèque de la ville dc Grenoble, MSS. R. 5659; v. D'Andrea, p, 15. Artus Prunier de Saint-André, consigliere e poi presidente del Parlamento di Grenoble, fu tra gli uomini più notevoli del Delfinato. Cattolico moderato, si adoperò, dopo la morte di Enrico III nel 1589, per far trionfare la causa di Enrico di Navarra. Ricoprì varie cariche. Su di lui, v. Rochas, Biographie du Daupbiné e Douglas, Calignon, p. 417. Una biografia di lui, scritta da Nicolas Chorier nel seicento e mai pubblicata, si trova nella collezione di manoscritti della Bibliothèque de la ville de Grenoble (MSS., R. 8884). Secondo il nuovo calendario, quello adottato da Gregorio XIII nel 1582, la lettera avrebbe dovuto portare la data del 3 settembre.

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Morì qualche anno dopo, nel giugno del 1588: Item noble Innocent Gentillet abitant est mort d'une Apoplexie age d'environs 56 ans ce 23 Juing 1588 en la Rue Scaint Christopfle 58• Cadono cosi tutte le congetture circa la data della sua morte, collocata di solito più tardi (nel 1591, 1592, 1595), e l'attività che avrebbe svolto nel Delfinato negli ultimi anni della sua vita, dopo un suo supposto ritorno a Ginevra 59• Al principio del mese di marzo del 1590, Enrico di Navarra, di. venuto te di Francia, prendendo atto della motte di Gentillet, procedette alla nomina del suo successore alla presidenza della camera tripartita - la carica che era costata tanti affanni a Gentillet - nella persona di Soffrey de Calignon, un vecchio militante del partito ugonotto del Delfinato: Au Jourdhuy iij Jour de Mars, L'an milcinq cens quatre vingtz dix, le Roy, estant au Camp devant Dreux, cognoissant avec quelle fidelité Me Soffrey Calignon, docteur es droitz, s'est dignement aquité des charges qui luy ont cy devant esté commises, et ou Il a esté employé tant au dedans que hors ce Royaume en ses affaires de plus d'Importance, au maniement desquelles, avec la preuve qu'il a rendu de sa suffisance, Il a laissé a Sa Majesté toute occasion de contentement; Au moyen dequoy, le voulant recognoistre selon que par sesdicts services Il s'est acquis de merite et de recommandation en son endroict, Sur l'advis qu'elle a eu du deceds avenu de Me Inocent Gentillet, en son vivant pourveu à l'office de president en la Chambre tripartie, cree et establye par eedict du feu Roy, dernier decedé, d'heureuse memorie, en la court de parlement de Dauphiné, au corps de laquelle les officiers de ladicte chambre auroient depuis, par autre eedict, esté incorporez, & voulant pourvoir audict office de personaige qui puisse et sa58 Archives d'Etat de Genève, Etat Civil, Morts, 19, p. 67, 23 giugno 1588; v. D'Andrea, p. 14. 59 Per la data del 1591, v., per esempio, Brun-Durand, « Présidents », p. 348; Douglas, Calignon, p. 458. Per la data del 1592, v. Rochas, Biograpbie du Daupbiné; G. de Rivoire de la Bàtie, Armorial de Daupbiné, Lvon 1867, p. 271. Per la data del 1595, v. H. Fazy, « L'Anti-Machiavel de Gentillet », Bulletin de l'Institut national genevois, XXVIII (1888), 445; A. Cioranescu, Bibliographie de la littérature française du XVI• siècle, Paris 1959, p. 337. L'unico che abbia dato un'indicazione vicina alla verità è stato Chorier (v. sopra, p. 3, nota 6), ma non ha avuto successo.

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che dignement deservir ladicte charge, scachant ne pouvoir fere meilleure eslection que de la personne dudict Me Soffrey Calignon; Sadicte Majesté, pour les considerations susdictes, luy a accordé ledict office de president ... 60 . Tale decisione è confermata a più riprese da altri documenti dello stesso anno e dell'anno successivo 61•

III Fra le opere che sono state attribuite a Gentillet, a parre i Discours ... Contre Nicolas Machiavel Florentin e la Declaration ... pour satisfaire aux plaintifs d' aucuns I taliens 62, sono certamente di lui: - Apologie, ou defense pour les chrestiens de France, qui sont de la religion evangelique ou rejormee. Quest'opera fu pubblicata per la prima volta a Ginevra, « Pour Antoine Chuppin », nel 1578, senza il nome dell'autore. Anche l'epistola dedicatoria al re di Navarra è anonima. Ma il nome di Gentillet è nel frontespizio e alla fine della dedica nell'edizione in francese, rivista e aumentata, pubblicata nel 1588, senza indicazione del luogo di stampa e senza il nome dello stampatore; e nel frontespizio delle due edizioni in latino, pubblicate nello stesso anno, entrambe presso Iacobus Stoer, senza indicazione di luogo di stampa. Il permesso di stampa fu richiesto da Gentillet alle autorità ginevrine e ottenuto il 24 gennaio 1578 63• 60 Nomina di Soffrey de Calignon, in data 3 marzo 1590, al posto di presidente della camera tripartita presso il parlamento di Grenoble, vacante in seguito alla morte di Gentillet, pubbl. in Douglas, Calignon, pp. 318-319. È singolare che lo stesso Douglas, che pure cita questo documento, non se ne serva nella notizia biografica che egli dà su Gentillet (pp. 457-458) e dia come data della morte di lui l'anno successivo, il 1591. 61 Il 26 dicembre 1590, Calignon aveva riuncìato alla carica a favore di un altro; ma la sua rinuncia non ebbe seguito e la sua nomina fu riconfermata. Si vedano i documenti 61, 62, 63, 64, 65. 62 Si vedano, più avanti, i capitoli II e V. 63 Per il permesso di stampa, v. sopra, p. 14. Il titolo delle edizioni in latino è Apologia pro Christianis Gallis Religionis Evangelicae, seu Reformatae. Del testo del 1578 si hanno altre edizioni in francese (nel 1584, presso A. Chuppin, a Ginevra, e nello stesso anno, sempre a Ginevra, presso P. Marceau)

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- ~e Bureau du Concile de Trente. Quest'opera, anch'essa dedicata al re di Navarra, fu pubblicata, tanto in francese che i~ latino, nel 1586, con il nome dell'autore nel frontespizio e alla fine della dedica. Ne esistono almeno due edizioni diverse, tutt'e due del 1586, in francese: una stampata « Par Denis Preud'homme » e un'altra « Par Elie Viollier », entrambe senza l'indicazione del luogo di stampa, ma quasi certamente stampate a Ginevra. L'edizione latina dello stesso anno ha nella sottoscrizione: « Genevae, Per Dionysium Probum, & Heliam Viollier ». Il permesso di stampa fu richiesto da Gentillet alle autorità ginevrine, e ottenuto, il 30 maggio 1586 64 • - L'edizione e la revisione della Pratica di Giovanni Pietro de Ferrariis, per la quale, come si è visto, Gentillet ottenne il permesso di stampa dal Consiglio della città di Ginevra il 28 agosto 1586. Di quest'opera, completamente sfuggita all'attenzione degli studiosi, esiste, nella Bibliothèque de la Ville di Grenoble e nella Edinburgh University Library u~'edizione datata Ginevra 1594, « Apud haeredes Eustathij Vignon », che reca nel frontespizio il nome di Gentillet: Praxis_ aurea celeberrimi et antiqui iuris utriusque doctoris, Ioannis Petri de Ferrariis papiensis ... Opus ab Innocentio Gentilleto Iurisconsulto Delphinensi concinnatum, amplissime Sumrnariis auctum, infinitisque mendis, quibus antea scatebat, repurgatum 65• e u~a traduzione inglese: An Apology

01· Dejence far the Christians oi Fraunce iobicb are_ of the Evangelicall or reformed religion, translated by Sir Jherom

Bowes, prmted by John Day, London 1579. 64 Per il permesso di stampa, v. sopra, p. 22. Il titolo dell'edizione latina è Examen Conci/ii Tridentini. Sempre in latino ne esiste un'edizione del 1578 (Gorinchemi, Ex_ officina Cornelii Lever), Una traduzione tedesca fu pubblicata ?el 1587 a Basilea, « durch Huldericum Frolìch », col titolo: Examen, das 1st, Ergrundunge und widerlegunge des Tridentischen Conciliums. Il nome del traduttore tedesco è Nicola Honigern. 65 Giovanni Pietro de Ferrariis fu professore a Pavia nel 1389. Su di lui: F. K. de Savigny, Historie du droit romain au Moyen-Age, trad. francese, Paris 1839, IV, 273; J. Brissaud, Manuel d'histoire du droit [rançais Paris 1898 p. 220;_ R:· Stintzing, Geschichte der deutscben Rechtswissensch~ft, Miinche~ und Leipzig 1898, I, 86. Il Savigny dice che « il suo libro, intitolato Practica - raccolta di formule giuridiche accompagnate da un commento - fu stampato, per la prima volta, nel 1473 ». Con lo stesso titolo, ne furono pubblicate, nel cinquecento, varie edizioni: per esempio, a Lyon, nel 1558 ( esemplare

queste opere è quasi certamente da aggiungere la Brieve a la noblesse de France sur le le faict de la Dede Monseigneur le Due d'Alençon, faicte le 18. de 1575, pubblicata anonima nel 1576. A quest'opeinfatti, sembra che si riferisca il permesso di stampa da richiesto, il primo dicembre 1576, alle autorità ginevrine ottenuto poi il 27 dello stesso mese, a condizione di non né il nome dello stampatore né l'indicazione del luodi stampa 66• È probabilmente anche di lui la Remonstrance roy tres-chrestien Henry III. de ce nom, roy de France de Pologne, sur le faict des deux Edicts de sa Majesté à Lyon, l'un du X. de Septembre & l'autre du XIII. dernier passé, presente année 1574. touchant la de paix, & moyens de la faire, pubblicata anonima, nome dello stampatore con l'indicazione: « A Frane1574 » 67• Questa Remonstrance si conclude con l'anda parte dell'autore, della sua intenzione di trattare in altra occasione della perfidia, della « bestise >: dei « Machiavellistes »: nation de Machiavel est douee de ces belles parties, les garde avec les advis de ce sien gentil docteur, qui a le plus grand Atheiste qui Iut jamais, avec son compagnon comme leurs escrits le monstrent ouvertement. Et que disciples ne viennent point embrouiller et entacher nostre Françoise de leurs vices abominables. Mais je reserve à une fois qu'il viendra mieux à propos de parler plus amplement Seigneuries de ces messieurs les Machiavellistes, et leur monque toute leur suffisance n'est qu'une pure bestise et ignoranaccompagnees d'un meschant cueur et vouloir, et qu'ils ne leujamais les bons Historiens Grecs, Latins, ne François, ou s'ils ont leus, qu'ils n'y entendirent jamais que le baud Alemand. Edinburgh University Library), e a Francoforte sul Meno, nel 1570 (esemplare nella Zentralbibliothek di Zurigo) e nel 1581 (esemplare nella EdinUniversity Library ). Si veda sopra, pp. 12-13. Sembra che questa indicazione sia falsa e che il libro sia stato stampato a Ginevra: v. Genava - Bulletin du Musée d'art et d'bistoire de Genève Nouvelle série, VII (1959), 296. Il 21 dicembre 1574, il Consiglio della città aveva autorizzato la stampa di una Remonstrance faicte au roy sur les troubles de son royaume, a condizione di non mettere il nome di Ginevra sul frontespizio.

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Innocent Gentillet

Queste due remonstrances furono pubblicate insieme in uno stesso volume, con l'indicazione: « A Aygenstain. Par Gabriel Jason. M.D.LXXVI » 68• È stata attribuita a Gentillet la traduzione francese dei De republica Helvetiorum libri duo di Josias Simler, pubblicata con il titolo La republique des Suisses , nel 1577: « Pour A. Chuppin, & F. le Preux », senza indicazione di luogo di stampa 69• Ma non c'è motivo di ritenere che sia di lui. E non sono certamente di lui altre opere, che pure gli sono state attribuite tutte pubblicate dopo la sua morte, come quelle che vanno sotto il nome di Ioachìmus Ursinus e qualche altra, la cui attribuzione è priva di qualunque fondamento 70 •

68 Questa indicazione è probabilmente altrettanto poco attendibile quanto la precedente. Il passo contro « la nation de Machiavel » e i « Machiavellistes » si trova a p. 131-132 di questa edizione. 69 Si veda, per esempio, la Bibliothèque du Sieur de la Croix du Maine, p. 97; Haag, La France protestante; Allard, Dictionnaire du Deupbiné. Si veda anche l'introduzione di C. Edward Rathé alla sua edizione dell'Anti-Machiavel, p, 8, nota 17. 70 Il primo ad attribuire a Gentillet le opere che vanno sotto il nome di Ioachimus Ursinus fu Placcius (De scriptis & scriptoribus anonvmis atque pseudonymis svntagma, Hamburgi 1674, p. 61), seguito poi da altri, come Baillet, Marchand, Sénebier, Barbier ( v. la Bibliografia alla fine di questo volume). Il Weiss, nella voce su Gentillet della Biograpbie universelle anclenne et moderne (Supplément, Paris 1834-1862, LXV, 236-237), dice che queste opere sono di Joachim Bering, « jurisconsulte allemand, qui n'a point voulu déguiser son nom, mais qui, suivant I'usage de son temps, l'a traduit en latin par Ursinus ». Quanto alla congettura del Clément, alla quale si è già accennato ( v. sopra, p. 5, nota 15), che Gentillet avrebbe collaborato alla redazione del Discours merueilleux, è da osservare che il Clément si basa soprattutto su considerazioni stilistiche, che sono di poca utilità quando si tratta di decidere di una questione di fatto (soprattutto se non si tratta di un grande scrittore che abbia uno stile molto personale) e che, nel caso in questione, sono per di più molto generiche: si veda, in particolare, quel che egli dice, a pp, 112122 del suo libro.

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Capitolo secondo

Le edizioni dell'