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Italian Pages 247 [123] Year 1977
BIBLIOTECA
DI
RICERCHE
LINGUISTICHE
E
FILOLOGICHE
6
WALTER BELARDI
STUD! MITHRAICI E MAZDEI
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lSl'ITt 'tO 01 GLOTTOLOGlA DELLA UNIVERSITA' E CENTRO CULTURA·LE ITALO-IRANIANO
llOMA 1977
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alla nzemoria dei miei maestri di iranistica Giuseppe Messina e Antonino Pagliaro •
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. ricerc . he · 11·ngu1·stiche .e filologiche 'bli d1 . · iBi,_ oteca. , N· , 6 cura ·dt Walter Be1ardi ' ·' · . . r · 'laaLibreria Ed.i · He rder . resso . tr1ce I·n comm1ss1one P p· ' Montecitorio 117-120 iazza 00186 - Roma ,
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odd. del Bundahisn e grafico dei le,1 ari e dei tramonti •
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· ocaboli ,e degli autori moderni citati .
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l cors 0 delle mie ri,cerche sul >, ul > nel dirit o romano d I a prima ta re ubblicana (Superstitio, 76, . 45-76), un ichiamo,, a.nch inesatto, d I n t iste .al ·odiano, il quale sar·e bbe >, mi h .• alindagare il senso di certe simiglianze, finora passate inosservate, · ra ira11ico, arbitro e .r , ci to · fi ·, e le figur · del rex di >) e dell'arbite ac,tzoni f,z·nittm re undor · ura romana an · La pr cisa di. inzion di funzional1t · e · nze tra il > l' 1 . M· e , pure 1n . 1t·hr'a convergono }. M. ·. a a1meno . n · ·o ·a ,., . / · interdittale promossa simbolicamente da ~ith a · h a d ,. · _..,_' ·t to Non dive1· ,ain nte in · -,,, , I ia e di escatologia l'o era d. media ione di M·th . . ._. .. . .·. dQcume ti antichi medievali. ,n tale con · ~ · , ·r to antico di Mith.. kars ò.razah- ci offr l' I m _....... n 1~0 che ci permett · di v dere a · · mma . · olo ap,p arent m nt di t · -~-~-· > 1
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Premessa
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Premessa
La medianità arbitrale di Mithra, di questo >), oltre che d 11 . _azione e K20 d 11 . I "b ·1 e a versione in pàz d d 11 ' e a ss1 le pensare finalmente 1 bl an e a redazione indiana 1,111101·tante testo, sul quale fb:~ :m~ d~ll'ed!zione critica di quc~t , >V~1 to lavorare in condizioni di d og1a 1ran1~a fmo ad oggi ha sempr 1111lt1mo ~apitolo di questo libro h~cumentaz1~ne _insufficiente. Nel p v,1 l1 le linee di questo proble1na b cer~ato. d1 disegnare per la prima , rpta del testo, di non orand ' asan_ orni sperimentalmente su vari 111I r a fare luce sui ra;port~ e;ten;10~~ ma _tuttavia idonei - m.1 nza uno stemma d. g nea ?g1c1 fra 1 codici. 111111 dizione critica Lacod tcum non esiste fondamento filologico p ·I · . · ocumentazio 1 • r , lt Sl ~om1nci a parlare dello stemma d ~e ~t_t~ade consente final111c11t •11t avoro propongo su11'argom e1 co te~ el Bundahisn. Nel pt· • 11 lrn11no mettere alla prova G''en_tlofuna mia tesi, che studi fl1tt1r1' W . I . I nn1ng · debbano essere · appl· la 1 atto eh I · . e a cun1 > Il Il< i1t olla t . 1cat1 non come ·1 I ' s or1a manoscritta del B d h ·1 ' pensava 1 pt· f)(l• , , 1, indizio della impo1·tanza d llun a t ~t , ma ai tioi ant fatti l1lt11 111 ,., d" a qt, s11 11 ,,p 11 ice a questi sa i d" I . t (11111111 I i-nnl ma · . IV r l'rt cli I ) l' e la n e scienze morali 2• uova
Roma, luglio 1976
2 _Nel corso del presente lav . 1111111 v.1cn, tutto uello h ' oro, nel riportare lettere 1 .. l,11 ,11ut o1·iginaleq Al c e e tratto da mss è qui riprod 't par~ e, fras_1 In scritturn 1111 I' ·rché conte~gon:~::~-to ~ale p~r ~li specimina dai::~, d~lt°,Bra~carr_iente'. n l ,1 (1ir111nto minuto è . I sui quali m1 sono soffermato più . uti ah,Jn, r1p r111il1l11vici poiché ' s_cr1ttura mia. Ho t·inunciato all' d ~mp111mcnte. Il r sto, i 1·11 di l'iproduques;1 non consentono sempre - n~l~o 1e1 ca:ott ri tip grt1fl I I' 11 1111 11 J mss :re edelmente la grande vari til dei a _oro l1n1lt111 zzo nt1111 , i111 lv I I n,' ~ndz~ sp~sso, negli adattanl n1i fl m nessi grafi I Il si rl •0111 in 1co in più J . l • • PJ' 1n sso div { ' IIC'//1· r1sp ltiv tt·, dL1iioni i uog, 1..• Nei f)11N 1 1111111 ivir! itdtì n ·ltl/J, _11 on t cl ,,11, 1111 •/1 '• s In e . ' ' nun, ii « orni, Il 1·111• IV l J . 1>1 . ,11 I 1111, 11 • ,,1,1 1111, • v . o,sivo - 11 • ,,1111 •,111• , ,1 1,,1,1l ,1, ,1,1 « 11r1n, 11 » nll • « N f I 11 111 1 ,11111 111 ,1c1 tt• 11 H 11 lf t• ull tl'u> . e1ger ( 19 3 4) : , dichiarano c11.1 ale sia l'uni\rerso giuridico-morale proprio dell'ideologia iranica antica. 4 È noto cl1e Krsaspa è, come Kr~i:ia, rl corrispondente orientale di Eracle. Il 1 mma esicl1iano .6.opcra\11). "
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1_1,'.1'.agr_a fi tradizio11ali, e11tro pare11tesi t1adre . . . . l:r.1on1 secondo la st1ddivisio11e di G Kql_ . 1 h11u_n1er1 che r1nv1ano alle singole 7 I G h . • 1ngensc mitt ' . ers ev1tcl1, The Ai1esta11 Hy11111 to M ' h .. ltoti sa1id Co111111e1itary, Cambriclge 1959 p. 2 1i ,ra, iuzth an Iiitrodztction, Tra11sla9
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~;~;fes teter , Le _Ze11cl-Avesta,
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1892: p. 388 l10 ta 17
Avesta, clie !Jeil. Rilr/Jci- (!t•r 1~,,r . ;. · 10 E. Benve nis te-L. Re1lOL1 V ·/rrt t'/ \ I I} Jt11, t.rossbl1rg 1910, l'· 207. 11,ll'1itie, l)aris 1934, p. 45 (k1rfr/ 1·,1~~1 '" ) I ,· 1'111111,1.- ,·,111d. tlr:: n1ythotogi• i11clrJ•irtt• 8 1 , · , · ' ' • ' • V I I llll lii lii i ,1 . · ,• 1ve111ste t11tentlc « ll ll l , 111 111111 • i 10 11 t1 11 1 11y x a111-, cl1• V •rs111n 111l11ng s1,r cl, ·11(1 > /I , ' ,11111 , 111111• Il ll11rl l1ol n1n • « 111 ,I •1· Il r ·o . ' 11 Il ll\1\1 1111 , 111 lllf 11111 ili ' ,• .. l1Cl1 ~,, •• ,11l ll •11 d11, /1•1 ,,111111111, i,/ /' 1 , 'u11 1111 1 I i•,111lv11 l1111111 , ·
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Il quadro delle interprett\Zioni si articola sostnnzinlmcntc in due parti, secondo che karsa- sia assunto nel senso di « solco. 1>0rca, linea di confine », oppure nel senso di « territorio, regione, distretto, cantone », e -razah- rispettivamente nel senso di « che traccia » ovvero « che governa o detta legge ». Da un lato Windischmann, Geldner, Lommel e Gershevitch sono sostanzialmente d'accordo. Hertel si avvicina molto al loro punto di vista, per non dire che concorda del tutto, se si ammette che « solcare i campi >> diverge soltanto per quel che riguarda la prima parte del composto avestico. In questo gruppo, due autori, Geldner e Gershevitch, sottolineano in particolare la nozione del regolare il solco, quale linea di confine, e Windischmann e Geldner la nozione della dirittura del solco o della traccia. Dall'altro lato, mentre l'attenzione di Spiegel è evidentemente influenzata dall'adiacente vyaxana- e dal contesto di Videvdat 9, 10-12 (vedi oltre), Darmesteter, Bartholomae, Geiger, Benveniste, DuchesneGuillemin attribuiscono a karsa- il valore di « terra, territorio, regione » . Se la connessione di ka,•sa- con il greco 'tÉÀ.crov è tanto suggestiva quanto incerta, il suo accostamento al sanscrito karfti- « solco», kar~ati « tira, trascina, ara » è fuori di dubbio; perciò il senso di « terra, regione», se pure è da riconoscere nella documentazione, non è certo originario. Per altro, tale valore è appena testimoniato nel Frahang citato, cioè in un centone bilingue di parole isolate e di frammenti testuali, e in un oscuro luogo di Yt. 4,9; invece _il senso di « FurcheT Furchstrich1 Furchstreifen (auf dem Erdboden) >>, anche con riferimento ad atti di 12 purificazione ( vedi oltre), è bene e sicuramente attestato • Pertanto, la critica di I . Gershevitch risulta giustificata. Il contenuto della strofe dell,inno a Mithra, purtroppo, non ci aiuta nell'intendimento di karso.razah-, poiché in essa si ha soltanto un elenco di epiteti e di qualifiche attribuite al dio. Né gli studi di teologia mithraica hanno mai dato grande rilievo a questo epiteto, che cosl resta 13 relegato in sottordine. Solo Jafarey recentemente ha trovato l 'occasione per ricordare che in Iran Mithra > bensl quello di ka i . /k .., n e~ e e avestico kar!a1' r j va, - 01 svan- notoria.men te "_r ognuna delle sette regioni della terra o « cantine . nome comune c1t., 5 [282]: hapta karsvam h /t k·" I ntJ. » (cf. Frahaffg il quale risale anch'esso a· Jkarax tsvar > . • canto a kisvar, pur attraverso la di~::'! ,e oscura_. D1 _fatto, kilva,z n 111za avestica karsvan-/kars"va . Es1taBsemant1ca, ricorda l'alterr-, su cui env · o ·· d f 11·111. des no~s en indo-européen, Paris 19]5, pp~n~~te,92 r~g;;es e la " 'l ' con -w-, a parer mio di 'l ' · -La graf1a k yswc in tlat;;var etc., si trova anche nel Frahan . ' - :gamento, come '>, e dal partico kysf'1i (in 11 5,14; F.C. Andreas-W. Henning, Mitteliranische Manichaica aus ChinesisclJ-T urkestar1, III, Berlin 19 34 [ >, I, , -. a pahlavica di karso raz h •ver1vat:, ~ assai poco persuasiva 111 ~si u11 ·''k,•sv v1-1·a-d o m 1·. a - con kzsvar vzrad, quando ci saremmo eg 10 ancora u ,:•k k .., - I f ,1 ti, n11cl1e la resa di .razah- con vira~ ts zstar. n certa misura, in011 ,ir,istiir, non agevola l'inte d' ,dcollsl fcome nel c~so precedente n imento e a orma avestica.
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J~ 'vidcnte che
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d • d. ,I r 'E "'r . disporre . . - e un er1vato 1 raz- etc co:, i7otor1am~~te connesso con il sanscrito rdji- « linea' ' ., greco op yw e con il 1at. rego 22. Il Bartholoma~ --==--==-
1•.C. 1\ndreas-Kaj Barr, Bruchstiicke . . p J,1/11111, Bc1lin 193.3 («SPAW» h'J1 -h' K c111et ehlevi-Obersetzu11g dr.r ,,1111 lr. ir1111. P/Jilol., I, l , p. 283 _p · tSL l.), P· 46 (134). Su -éàr/-1.,ir e(. j
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2( I O), rinvio a Unvala op. cii J> 87 n t· Il 0 I11 JI' I cl.1 G ' .r' . I o. ,l ~ < e, · • Messina Rorn,, 1939 I Il111 I r. M n « !'ic1ninurc » (2kar1, ) gi~ '' . \I. 1• • I. anc1c 1•r r11Jwàsa; cf. Nyberg, Die Religionen, p. 83), ed è facile im1,110111;11c come l'atmosfera (cf. pahl. andar-vai letteralmente « H ' vài' hl è in nlezzo ») possa essere stata concepita come il « luogo» in cui I, 111u1,el>rC sono la manifestazione della lotta tra la divinità buona e I 1 , 11111\ 1. Ma la regione dei venti se può apparire quasi come terni di 111 11110, c.1uim.Ji rii di là del Bene e del Mole (Nybcrg, cit., p. 1,)i pub , • 1 ,111chc facilrnente spartilo in c.l11c zone di influenza dislinte (cf. I 1hl 11,11 1 L1éb e voi i vauar, il « vni hnuno t• il c11trivo), conti! 1•it
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cornc una valutazione teologica cli un dato oggettivamente cosmico e meteorologico, perfino suddivisibile, piuttosto che di una funzione universale, quale è invece quella di Mithrn come risulta da rutta la documen1mdonc iranico e collaterale. In altri termini, Vayu personifica una collocazione intermedia di 11n elemento dell'universo; Mithra svolge attivamente la funzione della mediazione. Quando studieremo la struttura originaria del calendario zoroastriano toccheremo con mano come questa funzione della mediazione e la funzione creatrice di Ahuramazda siano i cardini della concezione del pantheon mazdeo-mithraico, mentre il Vento (Vata) figura soltanto come uno degli angeli al seguito di Mithra. Darmesteter subordinava il resto di Plutarco allo scopo primario di uno ricostruzione religiosa paleoiranica e indoiranica, noi crediamo di dovere accettare invece quel testo come una testimonianza per la storia delle correnti religiose iraniche da studiare parallelamente alle molte oltre testimonianze sull'argomento. L'eventualità che nelle competenze di Mithra, custode del contratto e :trbitro, sia stata a un certo punto inglobata la nozione della centralità di Vayu, che anche la cultura vedica pone insieme con Indra tra il celeste e il terrestre, non restringe la sfera di Mithra alla morale e alla morte, come invece pensava Darmesteter, né legittima la tesi che l'appellativo di ~C'l-n,c; sia stato da Mithra usurpato. Anzi, questa capa• cità di « espansione » testimonia che la funzione mediatrice di Mithra è antica e dominante.
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Le fonti iraniche e para.iraniche, per quanto non ci offrano l'egl!.ivalente iranico esatto di I.LEa-l-n,c; ..,, tunavia ci presentano in più occasioni Mithra che svolge questa sua funzione arbitrale ora sul piano CO· smologico: Mithra sorveglia che il patto di coesistenza tra lo Spirito del bene e lo Spirito del male sia rispettato nei suoi termini cronologici; ora sul piano escaLologico individuale: Mithra, insieme con i suoi assi• stenti (che sorgono come ipostasi di caratteristiche connesse con Mithra), esamina meriti e dcmcrili dell'anima, dopo la morte del corpo (sul piano escatologico ecumenico, Mi thra è il Salvatore); ora, infine, sul piano ontropologico societario: Mithra arbitra i rapporti possessod intercorrcnti trn le parti in causa. ~
Cf. E. lknvcnistc, Tbe Pers,a11 Religion Accordi11g lo tbc Chic/ Greek frxtr , Por1s 1929, p 73.
3. llfithra e la mediai.iolle
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Sulla prima funzione ci inform lO z .d I. siddetto Bahman y alt), ed. Anklesari a an Vah;Jman Y asn (il cono. l) DH 127 10 13 K20 a, 7,32-33 (secondo Zaehoer p 102 ' · - ; 275.20-276.3. ' . In esso si dice che Mithra al1 S .. ~ato ..a ~sprimersi, risponde che'« 9~~~os~el :~~stelo ~ve:7a prov_o1 dusden u Fràsyap j Tiir u A1ak d . P _ _ _ art ta nun Dahak kustikàn deva.o j vicàrt-vars 1000 s~ - ar _1 _Hro°:ayik u ave.san davàlyjh kart » « cli questi novemila annis ~ avam ves ~ac patmào xvatàad ora Dahak dalla cattiv li . ~ patto che egli aveva fatto, fino Greco e quei demoni dalla gtc;:;e, :asyj. il Tur:m~, Alessandro il Anni di tempo oltre il contratto ::eva~uo10 e a1.cap~ ~scriminati mille olio scadere del termine M'thr . .o tenuto J1 donun10 ». E pertanto, dcU'ordine e con il Fato 'ucci~ àa ins1emle con Zu~iin, con lo Spi,:ito , er tutte e creature di Ahr' (M- -,. _ -.;rat, 8,15, ed. Snnjana p. 22 _16_18). unan enoll!e Tale dottrina sulla funz.• b. . . hcne e iJ Principio del male 1~:e ~ l~rale d, Mithta tra il Principio del nella forma in cui Mith è _c1 r enta anche da Eznik, che la conosce 'h ra impersonato dal Sol ( _..J: • ,,,, r ~ sole »). Eznik vuol if . . e mwio- e neopersrnno . e r erl.l'e un nuto sulJa . dl I e scnve nel suo E/e alandoc' 2 9 (3a diz V . creazione e so e « Arhmnn, asen zOrmizd i 'c:ai koc' e • ., enezta 1926, p. 154 e sg.): ztasn owtel, et•i oc' nax ordik'n noc:a0 e~ .~e~ O~m.z~ c'kamec'ow Arhmeni zorclin Orm.zdi xndir d d o,v1c ~- ,v J xet keJ ordwoyn 11rarin zaregakn, zi lic'i ~oc'a data:~ atawort ew oc: gtin;. apa afeal tni:1.d a un pranzo· e venuto O _o~» « ArJun~n, dicono, invitò Or-.c prima i loro t/gJi ' non s1· f' rmJZ nobn vol~va mangiare H pranzo, . ossero com attuti E a d .1 fi 1. d' 1\ rhm.>n incornato 45 il figli di . d . · ven o t g io , O rm1z > essi cercarono un giudice o e non
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ropruunente in armeno xet'kel val d . ' 0 n le corna· p1,noerc » po' . e « or di cozzo contro; colpire o foritt I I . ' --o • t, genericamente « pen:uot I . ( . . n1 oro e le s1 sono adoperati a ir~dur •b ere, co pire, enrc •· ruui . .. rano honno prefertto • rendere xfll'krl ,nn un s1gnif1ca10 generico· V" L re questo . 1 l'~lrm!nie, II, Paris 1869, ~ 380· n«nf:1;:, Coflect. fes hislor. anr:, et ,11od. Jr tntll .. •: M. Schmid Des i'rta,d;pet E • Arhmen ayanc terrossé lo fils d'Or. 1900, p. 110: « Und' da dcr Sohn Kolb lVider d1e !ckte11, \~1l'tt hlug... »; E. Bcnvenis1c Tbe p · R . . cn Sohn des Ormi,:J zu lxitlrn t•1,g1011 p 89· Th 1,,1v Ing overcomc thc sons, o( O crsum . I . RC • . . « e sons of Arhmcn !'"' !lon of Ahriman hnd viutqu:~:;:; •o~ 2;;hncr'. op, cii., p. 443: « \V/hc11 11wrc,• che 1:7.nik nbbiu hrmll.ld ... ». ? 111nho pt,1b11hllr, 11., 010 il v,••111 , ~•,c,c au e d en \Vandfl.iichtt • 111 1 ,1111 ~c-nso • .,,. ·tfr' lJ tC' ~ In1·v111t 11111 111 I' ..., I r'l Cù. • • Ch ='='..J'~" çl 'l'lilll .,11, 11llr ..,.ho . t 111p1 . • B,1ttholo1n111• Altlr1t11 \\ I I h I ,. uu •• pr ul •1111 • • ,, ' I li I ,. Il • u111,1v11 • ,,,1110 ~11.1ale 11111!1