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italian Pages 362 Year 1981
Biblioteca di astrologia
Marc Edmund Jones
ASTROLOGIA ORARIA
A
ARMENIA
J
K
\
EDITORE
Titolo originale: Horary Astrology Traduzione di Enzo Acampora Copyright © 1943, 1971 by Marc Edmund Jones by arrangement with Shambhala Pubblication, Inc. - 1 1 2 3 Spruce Street Boulder, Colorado 80302 Copyright © 1981 A R M E N I A Editore Viale Ca' Granda, 2 - Milano
Prefazione C'è... un tempo per custodire, e un tempo per gettar via. Ecclesiaste, 3:6
L'autore, si occupò per primo di astrologia oraria nell'inverno del 1913-14. I relativi meccanismi e il materiale di analisi erano in origine appannaggio di piccoli gruppi privati, poi ci fu un'evoluzione e le tecniche furono assoggettate a un continuo lavoro di controllo e rifinitura. I fogli ciclostilati sono stati distribuiti piuttosto in larga misura tra astrologi praticanti e studiosi, e l'attuale stesura di queste pagine fu preceduta da parecchi anni di intenso lavoro di classificazione, nell'intento di trovare la migliore presentazione dei principi relativi, sia dal punto di vista dell'insegnamento che di quello dell'apprendimento. Il materiale è presentato nel modo più interessante possibile, in un'esposizione graduale avente lo scopo di dare al libro una facile leggibilità, e le parti più difficili sono stampate in caratteri più piccoli nell'intento di incoraggiare i principianti o i lettori casuali a passare oltre, fino a quando non saranno pronti a entrare nell'ordine di idee di intraprendere uno studio metodico. Se il volume avesse avuto una dedica, essa sarebbe stata fatta a Dane Rudhyar, che tra i primi mostrò interesse al materiale ciclostilato e che ebbe fiducia nel dare alle stampe l'intero progetto di ricerca; e che perciò, involontariamente, violò l'anonimato che l'autore riteneva potesse meglio servire ai suoi progetti futuri. Dunque, è grazie soprattutto a Rudhyar, che attraverso gli anni è rimasto un amico, maturando come filosofo e come artista, che tutto quel materiale astrologico, giustamente classificato Sabian nella sua totalità, è stato portato all'attenzione di tutto il pubblico dell'astrologia. Un grato riconoscimento va anche indirizzato a Margaret Morrell e Mathilde Shapiro per l'indicibilmente generosa assi5
sterna editoriale precedentemente fornita in occasione dei due manuali preliminari. Elizabeth Aldrich e Joyce Mayday furono tanto gentili da leggere il manoscritto in chiave critica, e fornire suggerimenti. Miss Dale Adams eseguì gli schizzi- Il libro deve inoltre molto, nei suoi dettagli, alla coscienziosa attenzione della segretaria dell'autore, Miss Elsie Boy le.
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Prefazione all'edizione riveduta
Poche vicende, tra le cose umane, sono state tanto curiose q u a n t o il fatto che l'astrologia, giunta fino ai tempi moderni simile più a una superstizione medioevale, ed autoperpetuatasi per lo più come una particolare, affascinante forma di predizione, sia sopravvissuta, e che attualmente abbia raggiunto una pienissima seppur casuale rispettabilità. La ragione della sua accettazione sembra consistere nel fatto che, a dispetto di molte illogiche spiegazioni e gratuiti assunti, essa ha avuto successo assumendo un senso ben reale nella sua applicazione quotidiana. In verità, esiste un assieme di correlazioni, pacificamente dimostrabili, fornito dai suoi adepti più esperti. Il fatto più importante, comunque, è che, fruendo della divulgazione a opera dei pionieri della attuale immagine, insieme a una nuova e fondamentalmente valida investigazione, e raggiungendo il suo apice nell'attuale secolo, essa ha perduto molto dell'originaria aura magica che potrebbe solo dequalificarla nei moderni ambienti scientifici. Incompetenza e superficialità permangono il principale handicap al suo pieno riconoscimento, ma questi sono i fatti che impediscono il progresso in ogni c a m p o delle conoscenze umane. In definitiva, qualsiasi adeguata organizzazione di potenziali illimitati, tra cui la pur ancora nascente scienza astrologica, può certamente portar lontano in futuro. Quel che può esser fatto al presente, deve necessariamente essere sperimentale. Se in una più lontana prospettiva sarà provato che si è trattato solo di una pura e semplice speculazione, lo sforzo non sarà stato inferiore al contributo. Ecco l'unica valida giustificazione a questa serie di libri. In Le possibilità 1
della predizione astrologica fu necessario formulare un insieme di «principi essenziali» dal m o m e n t o che, senza di essi, come è spiegato nel presente volume, l'argomento non sarebbe stato messo a fuoco e, in ogni caso, effettivamente trattato a fondo. Ma, come peraltro suggerito, è necessario rendersi conto che tale formulazione p u ò essere un «tour de force», al solo scopo di servire al progetto originario. Allo stato attuale di contributo dell'autore allo studio dell'astrologia, può esser bene rammentare che lo schema fondamentale dell'operazione oroscopica, data la sua esposizione sotto forma di manuale di simbolismo, può esser considerato la linea di demarcazione che enfatizza la sorprendente relazione tra probabilità e certezza nella struttura di un oroscopo.
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Introduzione
1 Cos'è l'astrologia oraria
Alcuni anni fa, un u o m o sedeva davanti alla sua macchina da scrivere portatile, un sabato pomeriggio, in una stanza d'albergo del Midwest. Era un produttore cinematografico giunto da New York, senza preavviso, per produrre un certo numero di commedie. In quel m o m e n t o stava preparandosi il copione per il lavoro del mattino seguente, ma l'intrusione di un'indefinita sensazione nella sua coscienza interruppe il pacato fluire delle sue idee. Smise di scrivere, e guardò l'orologio. Stanco per le numerose ore di concentrazione forzata, interpretò tra sé e sé quest'incitamento come un desiderio di andare in chiesa, per la funzione della sera. Quel giorno, c'era ben poco da fare persino per un forestiero, ed erano parecchi mesi che egli non assisteva ad una funzione religiosa. Si rasò, si vestì, e si avviò lentamente verso un edificio dall'aspetto di cattedrale che aveva notato nelle vicinanze. Giunto di fronte all'edificio, però, avvertì una precisa riluttanza ad entrare. Senza dar molto peso a questa sensazione, e avendo notato in lontananza la guglia di un'altra chiesa, decise di recarsi là. Mentre superava i vari isolati, si sentì p e r ò , ancora una volta, n o n disposto ad entrare. O r a , queste bizzarrie della sua volontà, più che altro lo incuriosivano. Allorché superò un terzo luogo di culto, un p o ' più avanti dall'altra parte della strada, e di nuovo non si sentì disposto a entrare, finì col decidere che stava diventando capriccioso. Sarebbe stato meglio tornarsene in camera, e lavorare ancora un p o ' al suo copione. Prese a ritornare su i suoi passi, sempre a piedi. Mentre si avvicinava ad un albergo, a una cinquantina di passi dal suo ingresso, levò lo sguardo giusto in 11
tempo per notare u n ' a u t o con le targhe della California, proprio mentre stava fermandosi. Ne scesero due suoi vecchi amici ed egli era abbastanza vicino per chiamarli e così iniziò una serata interessante. Questo genere di cose, in un m o d o o in altro, capita a tutti, a intervalli abbastanza frequenti. Il produttore cinematografico, nel caso specifico, sapeva che i suoi amici avevano intenzione di recarsi in macchina da Los Angeles a New York, ma non sapeva q u a n d o . Gli amici, invece, contavano di incontrarlo al termine del loro viaggio, ma non avevano alcun sentore della sua presenza nel Middle West. L'unica relazione tra loro, fu che una del tutto tortuosa operazione della sua mente, lo p o r t ò a lasciare il proprio albergo e a vagare qua e là, più o m e n a a caso, fino al suo arrivo in un dato posto in un m o m e n t o che, per essere significativo, doveva essere esatto con un'approssimazione di sessanta secondi al massimo. Molte sono le spiegazioni offerte da un simile evento. P o trebbe trattarsi di coincidenza, ma ciò fornisce semplicemente un nome all'evento; non fornisce nessun indizio della sua natura. Della medesima natura è l'identificazione di esso quale intuizione, e lascia l'«intuizione» tuttora inspiegata. Gli occultisti possono accettare queste cose come l'evidenza di un « m o n d o astrale», ed altri ancora possono far ricorso a mezzi esplicativi che possono aver ben valore filosofico. C o m u n q u e , ogni suggelimento è un piccolo aiuto per il profano. L'estrapolare un qualcosa dalla realtà ordinaria non è certo d'aiuto q u a n d o p u ò invece consentirci l'uso migliore di questa realtà ordinaria. Nessuna confusione può sorgere intorno a queste manifestazioni «coincidentali» di relazioni, se viene compresa la natura del tempo, sia nella vita che pensando alla vita. Il tempo è la dinamica integrante nell'esperienza, ma ciò è dato di solito per scontato. Un u o m o va a prendere un treno, e lo considera come niente di particolarmente notevole se p u ò raggiungere la stazione pochi minuti prima che il treno parta. È vero, ha consultato un orario, ed ha regolato le sue azioni in funzione del movimento delle lancette sul quadrante del suo orologio, ma ciò significa soltanto che egli ha preso atto della particolare integrazione di eventi. L'individuo medio, come dato di fatto, effettua questo controllo sugli eventi durante la maggior parte delle sue ore di veglia. Pochi si rendono conto di quale vasta esperienza u m a n a sia costituita dalle convenzioni da cui sono deliberatamente organizzate, per m u t u a convenienza, azioni e reazioni 12
degli uomini. Per questo, il lavoro viene svolto, più o meno universalmente, nei giorni feriali, mentre il sabato è riservato al riposo. In quella branca di attività nelle quali il lavoro di uno diventa indispensabile per il riposo degli altri, come nel caso di vari pubblici servizi, abbiamo una semplice e tuttavia speciale eccezione a beneficio di coloro che devono lavorare mentre l'altra gente si diverte. Ciò può compiersi, senza difficoltà, attraverso una manipolazione del fattore tempo nella pratica. Non c'è nulla di misterioso in questo, col risultato che nessuno si trova impossibilitato, in misura apprezzabile, a organizzare il proprio lavoro. C'è un altro vasto settore dell'intera esperienza u m a n a nel quale l'organizzazione degli eventi nel tempo è ugualmente deliberata, ma più indiretta, e di solito priva di qualsiasi cosciente controllo delle circostanze. L'esempio è quello del romanzo. Il ragazzo e la ragazza si incontrano, e subito si scoprono intenti ad accelerare quel m u t u o interesse che culminerà in un'amicizia destinata a durare una vita. L'occasione di incontrarsi sembra loro molto eccitante, ma allo stato attuale costituisce un puro fatto di normale prospettiva nel tempo. Sono due individui che si trovano insieme in un contesto che offre loro un'adeguata profezia della loro capacità di mutua esperienza. Il grande m o mento iniziale è un semplice riflesso di questa potenzialità in una situazione che, a sua volta, riflette una scadenza nella vita di entrambi. Nella loro mente, l'evento comporta una sua conclusione nella maniera più brillante ed il semplice fatto di accorgersene sembra loro meraviglioso. È solo l'estremo caso di un riflesso di questa prospettiva nella nostra coscienza, cosa meno universalmente ritenuta come ordinaria parte di esperienza, che è comunemente interpretata e ritenuta come qualcosa di misterioso. Il fatto che una celebrità, sul punto di salire su un aereo, cambi idea improvvisamente e prenda il treno, potrebbe costituire una testimonianza nei confronti di una più grande o sconosciuta «realtà» nel caso in cui l'aereo cadesse, e dimostra che ha avuto salva la vita col seguire la propria intuizione. C o m u n q u e , trovare misteriosa la vita in casi di questo genere vuol dire semplicemente rinnegare qualsiasi opportunità di controllare gli eventi, dal m o m e n t o che il «reale» diventa vago e trascende l'umana conoscenza. Gli «improvvisamente» di questo genere sono attualmente un luogo comune e, per una sola persona che cambia i suoi piani, sfuggendo così al pericolo, ce ne sono innumerevoli centinaia che fanno 13
dietro-front in circostanze analoghe, con risultati per nulla significativi, o che addirittura si dimostrano svantaggiosi. Quel che accadde nel caso del personaggio in questione, fu che l'intero contesto di relazioni legato alla sua partenza in aereo per la destinazione prefissa, era alquanto incompleto nella sua generale integrazione, in qualche m o d o al di sotto del normale livello conscio, per causare un rifiuto al viaggio; un atto conscio ma tuttavia irrazionale. In questo buio c'è sempre pericolo di una risposta al senso di potenzialità di una situazione totale, ma non di meno questa istintiva sensibilità costituisce il fattore chiave di ogni giudizio conscio; nessuna persona ragionevole lo ignora sebbene abbia meno spesso occasione di recedere dai suoi propositi. Nessun individuo p u ò ottenere successo negli affari se non possiede l'intuitiva capacità di valutare le tendenze e le insospettate sfaccettature del suo ambiente attraverso il volubile e fluttuante caleidoscopio degli eventi. La vita è «organica» nel senso che avvengono continui ed estremamente complessi mutamenti delle situazioni in a t t o , la maggior parte dei quali ha luogo al di sotto del livello conscio. Quel che ne deriva non è un mistero, ma piuttosto un semplice fenomeno di selezione, o meglio l'espressione attraverso cui l'esistenza dà una comprensibile prospettiva alla realtà e guida così il filo di una data relazione attraverso la totalità di tutti i rapporti. L'intelligenza, nella più vasta definizione possibile è la sensitività verso questa individuale prospettiva delle cose, in primo luogo nel tempo e secondariamente nello spazio. L'unico approccio a una maggiore comprensione, sia per un solo individuo che per la totalità, è una maggiore cognizione dei fattori convergenti in un dato insieme di situazioni. Questo p u ò essere spiegato al di sotto del livello conscio come un'accresciuta sensitività, che raggiunge la sua dimostrazione spettacolare sotto forma di chiaroveggenza, ma ben altre meravigliose raffinatezze delle capacità umane vengono raggiunte nel corso della normale esperienza di ogni giorno. Sono questi i mezzi per utilizzare la comune persistenza delle relazioni tra gli eventi, e ciò p u ò essere controllato in prospettiva. Lo sviluppo della matematica, quale imparziale strumento di misura di qualsiasi rapporto di una data prospettiva esistenziale, ha fornito le fondamenta alla civiltà tecnologica dell'uomo, superando di gran lunga i poteri dell'istinto animale o l'intuito selvaggio. Affinché componenti meccanici possano essere lavorati con una precisione dell'ordine di un millesimo di pollice, 14
i tecnici devono essere in grado di programmare i processi di lavorazione che gli stessi devono subire, con la più assoluta precisione. Questo è più sorprendente di q u a n t o abbia mai fatto N o stradamus, dato che un migliaio di scolari possono essere presi a caso ed istruiti a produrre risultati ugualmente precisi. Per q u a n t o riguarda Nostradamus, egli rimane unico. L'interpretazione delle sue Centurie varia in una misura che offusca qualsiasi dubbio sulla sua abilità profetica. Per contrapposizione, le scienze fisiche nel loro insieme h a n n o collezionato una colossale quantità di fatti accuratamente verificabili al p u n t o che la persistente ramificazione delle caratteristiche della maggior parte delle sostanze conosciute p u ò essere documentata, esposta e utilizzata nei libri. La scienza biologica attuale è riuscita ad ottenere l'esatta misura del fenomeno delle cose viventi. La psicologia ha iniziato a portare questa stessa fiaccola di illuminismo scientifico verso lo studio delle probabilità delle azioni umane e verso la scoperta di metodi atti al controllo della vita cosciente e degli eventi sociali. Tra tutte le forme di psicologia che, nel corso della storia um a n a , si sono occupate del problema generale di stabilire una forma di controllo sugli eventi a livello sociale o nel campo della coscienza, l'astrologia si colloca a parte, in q u a n t o precede, con la sua antichità, tutte le altre scienze, e perché, nei suoi più alti metodi operativi, ha fatto quadrare le sue teorie con molti secoli di valide, anche se non sempre ben organizzate, verifiche. La pratica astrologica è passata attraverso tremende vicissitudini cariche di superstizione e di incompetenza, e ciò ha creato una barriera nei confronti di quelle pochissime menti scientifiche che sono riuscite a penetrarla. L'astrologia è sopravvissuta e sta effettivamente affermandosi, c o m u n q u e , in primo luogo perché fissa ogni cosa in termini di tempo; e poi stabilisce il punto focale sotto il quale le pertinenze latenti di un fenomeno si offrono meglio all'analisi. L'efficacia di questa procedura sarà ampiamente dimostrata nelle pagine seguenti. U n a particolare branca dell'astrologia si è specializzata nella previsione di fenomeni ordinari o giornalieri, sia improntati al caso sia ritenuti significativi o critici nei termini di un'immediata e pratica necessità u m a n a . Essa è chiamata astrologia «oraria», dalla radice latina « h o r a » , e il nome trova la sua origine nell'importanza di qualsiasi cosa possa essere identificata — o che abbia una sua prospettiva spazio-temporale suscettibile di essere ricavata, in generale, attraverso varie potenziali ramifica15
zioni — partendo dal m o m e n t o esatto in cui una fase di esperienza diventa pertinente nell'ambito di un contesto verificabile o quantificabile, o creando su questa meno ampia prospettiva di tempo le fondamenta di una più ampia analisi pronosticatrice. Ma cosa significa esattamente l'impiego di un «momento esatto» nei comuni termini quotidiani? Perché il tempo è più importante, in questo caso, dello spazio? La differenza principale tra i due modi di considerare la realtà è che il tempo è principalmente la misura di un'esistenza interiore, mentre lo spazio è per lo più la misura di un'attività esteriore. Mentre un «momento presente» è comune in qualche m o d o , a tutti e dovunque, il tempo, invece, oltre che costituire m o m e n t o presente è, distintamente, un fatto personale. La linea del passato e del futuro esiste sia nella memoria che nell'anticipazione; ovvero costituisce quel che, la storia da una parte e la potenzialità dall'altra, divengono nella coscienza individuale. Gli attuali rapporti di una persona con gli altri esistono tutti « o r a » , dal m o mento che ciò costituisce opzione a dimenticare o a ricordare, e a rifiutare o ad accettare la propria esperienza, sia passata che a venire, con una limitazione di gran lunga meno reale di quanto l'individuo medio non supponga. Il m o m e n t o presente è non solo la coincidenza di queste relazioni nella più precisa prospettiva possibile, ma è anche il punto della più reale interazione con la società e con l'andamento degli eventi. La raffigurazione oraria delle mappe celesti, al di là del significato di un m o m e n t o presente di questo tipo, non solo diventa focale prima di tutto nell'esperienza di un dato individuo, in relazione ai vari problemi cui egli si trova di fronte, quanto viene riscontrata significativamente fondamentale nella generale esperienza di tutti, in relazione al fatto che può esser di valido aiuto nell'illuminare l'astrologo nel poter, da parte sua, ritenere le indicazioni di essa come base per il suo giudizio. Tutta l'astrologia tende, fondamentalmente, a raffigurare i processi dai quali questi momenti significanti traggono le rispettive potenzialità e probabilità di esperienza, e la tecnica oraria assume un particolare valore in quanto normalmente lo fa in maniera del tutto indipendente da luogo, data ed ora di nascita, che sono gli indispensabili dati per il più familiare oroscopo natale. Ecco un esempio di carta oraria, nella forma più comunemente usata dagli astrologi professionisti.
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2 Sensitività significante
La caratteristica primordiale di ogni creatura u m a n a è la sensitività. Persino la più semplice cellula ha il potere di diventare consapevole dell'ambiente circostante, e di rispondere a vari stimoli. Ciò è estremamente necessario alla continuità organica. A m e n o che la vita non possa proteggere sé stessa con minacciosi aspetti da una parte, giungendo ad acquisire e ad a p prendere quel che le occorre dall'altra, il suo intero ciclo di esistenza risulta estremamente rischioso. Perciò si potrebbe dire che l ' u o m o , in tutta la sua complessità, è in fondo ancora sensitivo verso qualcos'altro. Questa caratteristica è abbastanza ovvia nel caso in cui un individuo vede arrivare u n ' a u t o , e si scansa dal suo cammino; o q u a n d o un senso di vuoto lo induce ad andare a pranzo. Quel che è meno evidente è che ben poca della sensitività u m a n a si rivela a livello conscio. La personalità esiste in un vasto e continuamente mutevole complesso di relazioni, attraverso un'infinità di risposte a vari fattori in ogni direzione della realtà. P u ò trattarsi di stimoli remoti, come nel caso della madre che sa «intuitivamente» q u a n d o succede qualcosa al suo bambino lontano mille miglia, o del ridicolo luogo comune per cui uno di noi prevede un cambiamento di tempo in base alla sensazione dei calli che ha ai piedi. P u ò trattarsi di stimoli diretti, come si verifica in special m o d o in un atto cosciente o in una scelta. In entrambi i casi l'intelligenza costituisce nient'altro che una collocazione di questi fattori di sensitività nell'ambito dell'esperienza, ed il loro impiego a beneficio dell'organismo. È altrettanto vero che l'impulso sensitivo, come spesso accade, è una risposta alle relazioni tra eventi presenti ed esperienza passata. 19
Quindi, un esperto di un qualsiasi campo di attività u m a n a è un individuo capace, al di là delle risorse della sua precedente conoscenza, di essere sensitivo o «intelligente» sotto u n o specifico o speciale p u n t o di vista. Un meccanico d'automobile saprà se qualcosa non va in un motore, mentre un automobilista medio potrebbe beatamente non accorgersene e danneggiarlo maggiormente. Ci sono innumerevoli modi in cui questa intelligente o intuitiva vigilanza di un organismo p u ò essere classificata, ma in nessun caso essa è sempre evidente, subconscia e diversa, a meno che non assommi ad un'indicazione di date relazioni nello spazio e nel t e m p o . L'astrologia oraria agisce sotto l'universale presenza di questi universali fattori spazio-temporali, in qualsiasi situazione richiedente un'azione conscia o una scelta, combinando queste cose in una scienza di giudizio logico. Diventa una vera «scienza» in quanto qualsiasi conoscenza scientifica costituisce in un m o d o o nell'altro una generalizzazione di esperienza, e l'astrologia oraria, per definizione esatta, è la generalizzazione della potenzialità astratta in un d a t o settore delle relazioni umane. Essa si fonda sulla semplice ma vera osservazione, attribuita al biblico Re Salomone, che c'è un tempo per tutte le cose, in relazione alla loro propria particolare natura e luogo. Se uno vuole prendere un treno, deve attenersi al suo orario di partenza. Salomone potrebbe ben aver detto che c'è un m o mento di partenza per tutti i treni. Ciò significherebbe che il movimento in una data direzione p u ò aversi allorché il veicolo di un simile movimento è pronto a muoversi. La moderna civiltà ha reso tale speculazione alquanto più complessa con lo sviluppo dell'automobile, ma ha anche fornito una migliore esemplificazione del principio. Il commesso viaggiatore, che un tempo dipendeva dai treni, e dal conseguente orario piuttosto rigid o , non perde attualmente qualcosa come una giornata per trovare la mezz'ora di tempo necessaria a concludere un affare col signor Smith. Oggi egli p u ò spostarsi in macchina dall'Est all'Ovest della città completamente a suo piacimento. C o m u n q u e , se sceglie u n ' o r a di punta del traffico, può trovare realmente problematico coprire un dato spazio in un dato lasso di t e m p o . In maniera altrettanto vera, benché alquanto complicata, esiste anche un «tempo» per spostarsi in auto dall'Est all'Ovest della città, tenendo presente che cosa questo «spostarsi» possa significare in termini di convenienza individuale. Il motto di Salomone «c'è un tempo per tutte le cose», co20
mincia perciò a identificarsi con la coincidenza tra le linee convergenti di relazione nelle situazioni u m a n e , giungendo a svelare il « m o m e n t o » come non solo pertinente nella data esperienza individuale ma come conveniente altresì per altri fattori del contesto vitale, molti dei quali del tutto insospettati. La vita rivela un m o n d o complesso ma unico, che p u ò risultare tendente ad agire secondo i desideri di una persona nel « m o m e n t o particolare» semplicemente perché le speciali necessità della sua esistenza possono venir fuori, in definitiva, in ordinata relazione alle particolari necessità di ciascun altro. Le differenze individuali sono reali. C o m u n q u e , esse costituiscono una parte della totalità delle cose, e quindi devono contribuire alla conveniente disposizione di molte fasi di realtà più di q u a n t o non faccia l'individualismo in questione. Se una giovane donna vuole diventare attrice, ciò avviene perché la sua fresca gioventù e il suo particolare talento arrecano piacere o costituiscono «gradimento» per il pubblico. Gli attori e gli spettatori rendono in un certo senso possibile ciò reciprocamente, richiedendo soltanto che la coincidenza in spazio e tempo sia strumentale in eventi comuni per entrambi. La «curva normale» statistica dimostra che il singolo fatto eccezionale trova il suo posto nella media della totalità. L'evento insolito ha una sua speciale pertinenza in tempo e spazio, anche se è solo questo che estende la possibilità di esperienza. Le cose accadono, in una notevole percentuale di casi, secondo le abituali aspettative e questo fatto costituisce «convenienza» in termine di ordine cosmico. Al tempo stesso l'insolito evento di «scarsa probabilità» dimostrerà nondimeno che queste nuove infinite ramificazioni dell'aspettativa si collocano in uno schema ordinato. Il tracciato della «curva normale» non raggiunge mai la base del grafico, e in tal m o d o non taglia mai fuori una seppur remota possibilità di scarto. L'universo è ordinato poiché ha fissato un posto per tutte le cose secondo le particolari esigenze di tempo e di spazio di tutte le generali specifiche relazioni messe insieme dall'esperienza; ciò fornisce una prospettiva in una situazione identificabile. L'astrologia oraria prende il m o m e n t o di un evento nell'ordinamento dell'universo, m o m e n t o determinato letteralmente per tutte le cose umane dal m o t o celeste della terra, e misura le relazioni di questi movimenti celesti con quell'orizzonte della superficie terrestre che è a sua volta determinato dal posto in cui ha luogo l'evento. Le stagioni, e la successione dei giorni, gene21
ralizzano le relazioni fondamentali tra l'esistenza u m a n a — come l'analogo fenomeno dello stesso ordine cosmico, che agisce senza un qualche «vostro permesso» sull'intelligenza dell'uomo — e i movimenti celesti che causano l'estate e l'inverno e la notte e il giorno e identificano altresì, nella tecnica astrologica, i potenziali di speciale significato tra molte variabili costanti di questa stessa esperienza umana, in ciascun caso particolare. Il tema astrologico offre di per se stesso solo astrazioni, o «aspettative» di probabilità statistica m a , nella misura in cui quel dato fatto in un d a t o complesso è conosciuro obbiettivamente e individualmente, altre relative e egualmente tangibili possibilità diventano intelligibilmente deducibili. Il potere dell'analisi astrologica è dovuto a u n o stretto uso dei movimenti celesti che, pur essendo indipendenti dalle cose u m a n e , sono tuttavia parte integrante del generale sistema di energia nel quale l'umanità esiste. N o n c'è nulla di misterioso nell'astrologia. La pratica oraria non è una formula magica, ma piuttosto un'arte di giudizio. La sua unica differenza rispetto alla capacità di giudizio di un u o m o d'affari — il quale è in grado di analizzare, dai documenti in suo possesso, i fattori pertinenti nel suo r a m o di lavoro e prevede con esattezza le quantità di un d a t o prodotto che gli saranno necessarie — consiste nel fatto che essa ha a che fare con delle potenzialità generali, di m o d o che p u ò essere applicata in un qualsiasi caso. Questo è possibile in quanto le radici di ogni cosa risalgono, astrologicamente parlando, all'attimo di tempo divenuto pertinente, e che pertanto costituisce una base di analisi. Il m o d o in cui il tempo può costituire la chiave di giudizio è illustrato dal caso di un tale, abile u o m o d'affari, preso in considerazione da un gruppo di amici impegnati neh'organizzare un'impresa su scala nazionale. Poiché egli è incline a chiacchierare t r o p p o , essi preferiscono tenerlo all'oscuro del progetto, almeno fino a q u a n d o non sono pronti a fargli una proposta. All'insaputa di costoro, la sorella di uno di essi lo incontra, durante un viaggio, nella sua stessa città, e parlando del più e del meno, lo mette al corrente del nuovo progetto con qualche dettaglio, senza sapere che suo fratello voleva tenerlo all'oscuro di t u t t o . In questa favorevole occasione, egli intravede per sé delle possibilità di migliorare sensibilmente il proprio attuale impiego, ma decide di non ammettere, nei suoi contatti sociali e di lavoro con gli altri, di essere al corrente di alcunché, pensando di poter ottenere un migliore risultato se non ne parla prematuramente, 22
o se n o n sembra t r o p p o impaziente. Si mette con calma a sorvegliare gli eventi, aspettando qualche indizio reale per passare all'azione. Q u a n d o riceve un telegramma per incontrare uno degli organizzatori in un albergo del posto, in relazione ad un differente argomento, e contemporaneamente viene avvertito con una lettera da un secondo m e m b r o del gruppo che quel tale sarà in città, «per caso», e che gli andrebbe a genio una riunione sociale, il m o m e n t o acquista significato. Il terzo organizzatore vive nella stessa città dell'uomo di affari, e il fatto che tutti e tre si trovino là in un medesimo tempo lascia supporre una qualche attività in relazione alla nuova impresa. Q u a n d o nessuno dei tre gliene parla, neppure per caso, o indirettamente, egli suppone che non sia stato compiuto alcun reale progresso e che le cose si trovino tuttora allo stadio preliminare. Base del suo giudizio è il punto nel tempo, con il suo particolare p u n t o focale dato dal piuttosto lungo ed intimo legame di amicizia tra i quattro uomini. L'astrologia oraria opera precisamente nello stesso m o d o , ma p u ò andare molto più lontano nelle sue deduzioni in quanto distribuisce le relazioni con una maggiore indipendenza dalle «casualità» di conoscenza cosciente pertinenti al particolare risultato. Nella vita tutte le cose traggono il loro significato dagli influssi che ricevono da qualcos'altro. È molto più facile raffigurare questi influssi in generale, come mezzo per una particolare deduzione, che non delinearli nel caso particolare, quali basi per un giudizio isolato. L'astrologia organizza il «due più due quattro» di ogni u m a n a deduzione illuminando lo specifico significato degli eventi nell'ambito di una struttura di rapporti generali, sul modello impiegato dalla vita stessa nel caso di innumerevoli esempi nei quali l'ordinaria semplicità della prospettiva di un m o m e n t o in certe relazioni è immensamente significativa, spesso senza alcuna analisi cosciente in ordine ad alcunché. U n a procace vedova si reca ad un party. La p a d r o n a di casa, benché di stampo piuttosto vittoriano, è felice di ricevere una persona così briosa. Fra gli ospiti c'è un autore di successo, noto specialmente per i suoi racconti sofisticati. La p a d r o n a di casa, parlando con lui, esprime ammirazione per le sue opere, ma al tempo stesso gli fa notare che non approva la sua maniera di descrivere la vita. Gli chiede se il q u a d r o che egli ne fa non sia alquanto irreale, una esagerazione narrativa. «Al con23
trario», egli replica, «la vita, al disotto delle apparenze, se pur ce ne sono, è peggiore di quanto io possa descriverla. In verità, q u a n d o venni la prima volta nell'Est, con un bagaglio di alti ideali, privo di quell'esperienza che mi desse un minimo di preparazione alla vita movimentata di una grande città, mi fu offerta ospitalità in una comunità di cui faceva parte mio padre. La prima cosa che pensai fu di trovarmi coinvolto nell'antico d r a m m a della moglie di Putifarre, e non avevo nessuna idea di come trattare con una donna ostinata e dissoluta». La padrona di casa, ancora alquanto incredula, ebbe m o d o di parlare un p o ' più tardi con la vivace vedova. La conversazione verteva int o r n o allo scrittore, e gli altri ridevano. «È un caro ragazzo! Q u a n d o venne la prima volta dall'Ovest, fu ospite in casa nostra. Suo padre e mio marito sono stati nel medesimo "colleg e " , ed io cercai energicamente di aiutarlo a dedicarsi a scrivere». Quel che adesso la padrona di casa apprende, non è un fatto nuovo per lei, ma è una conoscenza risultante da relazioni pertinenti rapportate ad una prospettiva nel tempo e nello spazio. Qualsiasi evento del genere serve a spiegare, in qualche m o d o , come i momenti diventano significativi. Nell'astrologia oraria, tutto dipende, fondamentalmente dalla corretta selezione di un punto pertinente nell'esperienza in termini di tempo e di spazio, quale base per l'analisi. Il fattore spazio assume di per sé più o meno importanza, comunque, per il fatto che fornisce semplicemente il luogo per il quale è eretta la carta oraria. Ciò spiana la via alla semplicità nell'identificare la prospettiva critica di una situazione, in quanto riduce ogni cosa al momento iniziale dell'identificazione del m o m e n t o specifico. Una branca dell'arte oraria evita, a questo p u n t o , ogni ulteriore difficoltà in quanto opera sulla base di un oroscopo eretto per il m o m e n t o di un evento reale, sulla falsariga di un oroscopo natale per la nascita di un b a m b i n o . Qualcuno apre un negozio, o si imbarca in un'avventura. Un astrologo, interessato al suo successo, prende accuratamente nota del minuto esatto in cui vengono aperti i battenti o ha inizio il viaggio, e prepara una carta astrologica per questo istante significativo. Questa tecnica è spesso particolarmente valida per i principianti, in quanto non c'è il problema del fattore orario, né della sua esattezza, né della sua attendibilità. Strettamente riferito alla procedura, ma richiedente maggiore abilità di quanta possa averne l'astrologo neofita, è esattamente l'applicazione alla rovescia di quest'analisi oraria di singoli e24
venti fissi, o quella che è chiamata astrologia di «elezioni». Qui un individuo incline all'astrologia, intenzionato ad aprire un negozio o ad intraprendere un'avventura, fa una d o m a n d a in anticipo in relazione alla più opportuna ora d'inizio, allo scopo di garantirsi un favorevole esito. L'astrologo erige degli oroscopi sperimentali o mette in conto varie possibilità di relazioni planetarie, fino a q u a n d o non trova il m o m e n t o più favorevole all'apertura dei battenti o all'inizio del viaggio. L'astrologia oraria è usata più comunemente, comunque, per ottenere una prospettiva reale su qualche progetto, di fronte alla necessità di esprimere un giudizio o raggiungere una decisione. Un cliente riceve una lettera o un telegramma, e la domanda che egli fa all'astrologo è se un'offerta sarà vantaggiosa o se farà bene a rispondere a una certa richiesta. Viene accuratamente presa nota dell'ora in cui arriva il messaggio, ed è eretto un grafico per questo m o m e n t o significativo per il luogo di ricezione, base necessaria per la specifica indicazione. Poiché pochi possono essere tanto precisi da annotare e riportare l'istante esatto di un evento in quanto sono maggiormente interessati al contenuto di un telegramma che non al minuto del suo arrivo, gli astrologi professionisti operano di solito partendo dal m o mento in cui il problema viene loro sottoposto o fanno uso dell'ora in cui esso diventa significante come quesito astrologico. Non fa nessuna differenza se un cliente fa la d o m a n d a personalmente, se la fa per telefono o la spedisce per telegramma o per posta. L ' o r a e il minuto in cui l'astrologo recepisce la circostanza costituiscono il punto d'impatto con la sua coscienza, nonché la base specifica per il grafico astrologico di cui farà uso nell'esprimere una soluzione per qualsiasi difficoltà. Quel che spesso crea imbarazzo agli studiosi più inesperti è il fatto che questo m o m e n t o di impatto, semplice frammento di comprensione nella mente di un profano, possa costituire una prospettiva significativa in un fatto da analizzare. Il reale avvio di un'impresa, in confronto, sembrerà tanto tangibile q u a n t o la nascita di una persona legata all'oroscopo natale per quanto riguarda la fortuna in qualcosa. Il m o m e n t o in cui una persona, che deve prendere una decisione o dedicarsi ad un'attività, riceve una proposta o una richiesta di agire, può sembrare quasi tangibile q u a n t o un simile evento, poiché la sua è una faccenda, in definitiva, personale; è qualcosa che gli è accaduto! Ma nel caso dell'astrologo il m o m e n t o assume significato attraverso quel che, al confronto, è semplicemente una relazione obliqua. 25
N o n vi è, qui, alcuna difficoltà reale, come è evidente se si considera l'esempio parallelo di un medico o di un avvocato. Il medico chiamato in caso di malattia è certamente un fattore in una ben tangibile concatenazione di eventi. Egli assumerà il controllo della situazione generale riguardante la cattiva salute. Non solo egli agirà in prima persona, ma darà anche delle direttive. Lo stesso risultato si ha, in maniera piuttosto ovvia, q u a n d o viene interpellato un avvocato in ordine a qualche disputa. Quel che deve essere compreso è che c'è proprio un «atto» strettamente decisivo o un movimento tangibile per un dato individuo attraverso una procura data tramite l'incidenza di un esperto in una data linea di azione, q u a n d o la consultazione è puramente intellettuale, o consultiva, in maniera più astratta. In tutti questi esempi, la controparte consultata per il giudizio, che presieda o no ad una reale supervisione, fa da partner nell'azione; per lo meno nella misura di un dato esito, che richieda un'immediata decisione o una soluzione decisiva. Sotto la generale economia di un m o n d o in cui gli eventi giungono a un determinato p u n t o di crisi, la consultazione è tanto significante in termini di tempo e luogo q u a n t o qualsiasi altro tipo di azione. L'astrologia oraria presenta una certa difficoltà nel caso in cui venga eretto un oroscopo di un individuo per guidare i giudizi della sua stessa mente. L'antica regola tradizionale vuole che un simile oroscopo sia stilato per l'ora ed il luogo di questo personale impulso a formulare la d o m a n d a , e questa è la procedura corretta, a patto che sia compresa nel giusto m o d o . U n a persona il cui pensiero è stato reso debitamente introspettivo grazie a qualcuna delle moderne discipline intellettuali, scientifiche o filosofiche e in particolare dalle molto discusse discipline psicologiche, è capace di un preciso o identificabile «impulso» in questo senso. La normale mente analitica, com u n q u e , si trova frequentemente in contrasto con se stessa q u a n d o l'impulso «è» sentito come tale. Ammesso che sia quest'ultimo a formulare la d o m a n d a , q u a n d ' è che esso realmente prende forma nella mente? Il m o m e n t o giusto per stilare una carta oraria è q u a n d o un individuo per primo si accorge che un dato fatto, o una fase di esso, è critica. Ciò si p u ò verificare in due m o d i . Il primo e il più semplice è q u a n d o prende forma nella coscienza un'indistinta e fino a quel m o m e n t o insospettata sensazione, che è abbastanza facile da identificare. È possibile usare sia il m o m e n t o di percezione cosciente q u a n t o il successivo m o m e n t o in cui l'individuo decide di im26
piegare la tecnica oraria. Per questo p u ò occorrere un giorno o più, ma di solito, nel caso di una persona astrologicamente preparata, è questione di minuti. Il secondo e, in definitiva, miglior metodo per identificare il significato nella prospettiva spazio-temporale, è quello di utilizzare il m o m e n t o di un definitivo sviluppo di un dato fatto, cioè di attendere fino a che non succeda qualcosa, in m o d o che la prospettiva temporale sia sempre un evento reale di tipo evidente per i nostri sensi esteriori. L'arte oraria è un meccanismo di giudizio. Questo vuol dire, in termini semplici, che quel che una carta oraria misura è il contenuto di una certa mente. Questo non vuol dire, comunque, che «quel contenuto mentale» è qualcosa di misteriosamente differente dal resto della vita. Si dice spesso che l'astrologia oraria dipenda dalla nascita di un'idea, il che semplicemente sintetizza il fatto che una coincidenza di relazioni è divenuta momentaneamente significativa, e che questa prospettiva temporale rende possibile la sua espressione grafica per una deduzione logica. U n a più elaborata spiegazione è piuttosto superflua, q u a n d o addirittura n o n genera confusione e ignoranza. Le attuali procedure dell'astrologia oraria risalgono al lavoro di William Lilly, un astrologo inglese che raggiunse la massima notorietà nella sua stessa epoca grazie all'aver formulato l'esatta predizione del grande incendio di Londra del 1666. Il suo primo lavoro, insieme ai pochissimi e spesso sorprendentemente slegati libri su questa materia, scritti fin dalla sua epoca e usati dalla recente generazione di astrologi, sono elencati nella breve bibliografia in appendice. In aggiunta a questo materiale al di fuori dell'astrologia oraria, sono compresi un certo numero di testi più generali, fra cui alcuni particolari corsi di istruzioni. La pratica della astrologia dai giorni di Lilly — e di J o h n Gadbury — suo principale discepolo — ha contribuito in misura considerevole a creare confusione tra l'oroscopo natale e l'arte strettamente oraria. La tendenza nei tempi moderni, comunque, è servita a focalizzare la distinzione, il che, nel complesso, costituisce una salutare tendenza. Poiché l'astrologia oraria è più un'applicazione della scienza astrologica ai contenuti della mente che all'esistenza definita, (cioè all'intero contesto dell'esperienza personale), deve essere fatta costante attenzione a particolari necessità psicologiche in m o d o da non entrare nell'analisi di un oroscopo ordinario. Cosa più importante è che la mente deve far uso della tecnica oraria quale mezzo per rifiutare, a livello inconscio, la 27
tendenza che essa mostra, a livello conscio, a rispecchiare dei limiti di superficie o a conformarsi a distorsioni temperamentali. In altre parole, l'intelletto deve mettere in atto il meccanismo per autoproteggersi dalla sua stessa b r a m a di credere. I mezzi con cui la mente è in grado di porsi nelle condizioni di una sensitività più profonda piuttosto che più superficiale sono stabiliti dalle cosiddette «considerazioni prima del giudizio». Se il m o mento identificato dalla mente conscia come significante non corrisponde a certe verifiche, ciò costituisce, a causa di una più profonda struttura di riferimenti, una indicazione che esso non è stato correttamente scelto e che qualsiasi tentativo di procedere condurrà a errore. L'altra particolare necessità psicologica nella pratica oraria è un mezzo per ottenere un più ampio riferimento. Q u a n d o il m o m e n t o scelto una prima volta non corrisponde alla verifica delle «considerazioni prima del giudizio», se ne deve scegliere un secondo. Molti astrologi chiedono ai clienti che si rivolgono loro per posta di specificare il m o m e n t o in cui completano una lettera prima della firma. Esso può essere adoperato per un oroscopo orario, dato che rappresenta il p u n t o focale di una conclusione stabilita nella mente del postulante, che l'astrologo p u ò assimilare e fare suo. Pur se ciò fornisce un ristretto punto di vista, il fatto può essere preso in considerazione in qualsiasi interpretazione. Nel caso in cui c'è un intervallo tra la ricezione di una lettera e il m o m e n t o in cui è possibile redigere una carta oraria, l'astrologo, nel caso in cui il primo m o m e n t o non sia accettabile può consultare l'orologio e dunque far uso ai fini dell'oroscopo, dell'ora e minuto in cui egli affronta il problem a . In ogni caso di questo genere, in cui vien preso un secondo m o m e n t o di scelta, subentra nella questione un fattore extra, e ciò costituisce ancor più fondamentalmente un'indicazione che il messaggio o la d o m a n d a implicano più ramificazioni in ordine al dato fatto di quante se ne potrebbe sospettare a prima vista. Il principiante deve essere straordinariamente accurato nella ricerca del m o m e n t o significativo. Sarà molto prudente per lui evitare di procedere in qualche caso, in cui il grafico non è conforme alle regole stabilite nelle «considerazioni prima del giudizio». Se egli vuole operare, deve aver già acquisito molta familiarità con i principi generali esposti fino a questo m o m e n t o . Detto più semplicemente, significa che il rifiuto della mente di formarsi un concetto integrato di un insieme di relazioni, sulla 28
base del problema così come presentato a livello conscio, è un'indicazione della sua sensitività ad una qualche necessaria, più profonda considerazione o fattore nascosto che devono poi esser tenuti in debito conto. Allorché ha luogo una variazione da una prima scelta di tempo a favore di una seconda, e si ha un risultato analogo, devono esser identificati eventuali fattori extra di considerare il caso, sia sotto forma di specifico m o d o di porre la d o m a n d a , che di un'accurata indagine o di altri mezzi. Se, come avviene in rare occasioni, è necessario recedere fino ad un terzo m o m e n t o significante, dev'essere delineato un secondo addizionale insieme di relazioni, e così via.
BIBLIOGRAFIA Lilly William: Introduzione all'astrologia (in «Astrologia Cristiana»), Londra, 1647; edito da Zadkiel (Richard James Morrison), Londra, 1852; edizione popolare, «Bohn's Scientific Library», Londra, 1865, ristampato da Dorothy Hughes, brossura, 1967. Simmonite William, Joseph: // pronostico astrologico, Londra, 1851; nuova edizione, Astrologia Oraria, di John Story, Sheffield, 1896; ristampato in brossura dalla American Federation of Astrologers, 1952. Raphael (Robert Cross): Astrologia Oraria, Londra, 1883. Leo Alan: Astrologia Oraria, Londra, 1907. Zain C.C. (Elbert Benjamine): Astrologia Oraria, tre lezioni manoscritte, Los Angeles, 1920; integrato con altro materiale ed edito in edizione rilegata, 1931. Jones Marc Edmund: Astrologia Divinatoria, sotto forma di lezioni ciclostilate, Hollywood, 1930-1931. DeLuce Robert: Astrologia Oraria, Los Angeles, 1932, edizione ampliata, 1942, disponibile in brossura. Davis Geraldine: Moderno trattato scientifico di Astrologia oraria, Los Angeles, 1942. Jones Marc Edmund: Problemi risolvibili con l'Astrologia Oraria, Filadelfia, 1943, attualmente rivenduto nella presente edizione. Goldstein-Jacobson Ivy M.: Astrologia Oraria semplificata, stampato in offset in edizione rilegata, 1960. 29
3 La determinazione del momento pertinente
Nel presente capitolo vengono esposte le responsabilità latenti della scienza matematica in relazione a ogni meraviglia della moderna civiltà. Non è un riferimento alla «matematica» come a un assieme di intricati calcoli — un ammasso di figure o una disperata complicazione di astratti simboli — ma piuttosto all'identificazione di un metodo per concepire la vita nei termini del suo ordine inflessibile, o di quel che, nell'esperienza, è assoluto nella sua attendibilità. L'astrologia oraria fa il suo ingresso nel regno della matematica allorché identifica il m o m e n t o significante nell'esperienza, e prosegue con il considerarlo come un particolare p u n t o spazio-temporale nel meccanismo celeste. L'identificazione di un simile « m o m e n t o significante» in termini di movimenti celesti è un m o d o per generalizzarlo, ovvero per estrapolarlo dall'esperienza di un individuo o di un singolo gruppo di persone, e considerarlo nella più ampia esperienza di og n u n o . Ogni predizione di probabilità dipende dal ravvisare una corrispondenza tra il caso particolare e la tendenza in generale, e l'astrologia — nella misura in cui lo fa — differisce di poco da qualsiasi altra forma di giudizio scientifico. Come un fatto di tecnicismo matematico, che il medio studioso di astrologia deve necessariamente comprendere quale puro e semplice principio, l'identificazione di un m o m e n t o significativo è, in termini astrologici, nient'altro che la collocazione della precisa posizione della Terra nei cieli in un dato attimo di t e m p o , nei termini di un'osservazione fatta da un punto dello spazio al di sopra della stessa superficie terrestre. Questa collocazione nel tempo e nello spazio viene poi comparata con equivalenti posizioni della Terra in altri momenti, dal medesimo p u n t o di osservazione o 31
da uno simile, sulla base delle correlazioni positive che sono state riscontrate tra i dettagli dell'esperienza u m a n a e le suddette fasi di posizioni celesti. Tali correlazioni positive h a n n o costituito il mezzo di qualsiasi deduzione astrologica, sia nell'astrologia oraria che in quella natale, q u a n t o in qualsiasi altra branca dell'arte stellare, attraverso tutte le età della storia. Lo spettro della necessità di conoscenze matematiche ha precluso le porte dell'astrologia a molte persone interessate, che l'oroscopo natale o la carta oraria avrebbero invece pienamente soddisfatto, e tutto ciò ha concorso a creare un'inutile apprensione. Le più difficili operazioni matematiche, senza eccezione alcuna, possono esser compiute con l'uso di speciali tavole, facilmente reperibili, illustrate, per i principianti, in particolari punti di questo libro. Nulla è realmente indispensabile, per la normale pratica oraria, se non la capacità di fare addizioni e sottrazioni. Comunque, ci sono molte spiegazioni di particolare valore tecnico per l'astrologo o il ricercatore, con vari riferimenti specialistici matematici e statistici, di dubbia utilità per il lettore medio o per il neofita. Esse sono stampate in caratteri più compatti, come questo paragrafo, cosicché possono essere saltate a piacere. Questa procedura sarà di aiuto al principiante per superare un eventuale scoraggiamento iniziale e non perderà niente di essenziale se ometterà di leggere queste sezioni. Un concetto fondamentale dell'astrologia è che la Terra si muove nei cieli, determinando le posizioni degli altri corpi celesti in rapporto a essa, tanto distanti quanto sono visti dalla superficie terrestre, e indipendentemente dal fatto che questi altri corpi hanno tutti un loro movimento proprio. Poiché l'osservatore è situato sulla Terra, quel corpo, nei termini del suo particolare rapporto, è anche fermo. I suoi movimenti talora si rendono visibili e vengono traslati, nella pratica reale, alla volta celeste. L'intero linguaggio astrologico è basato su questo semplice stato di cose. Come risultato, l'astrologia va molto più d'accordo con la pratica quotidiana che con l'usuale punto di vista astronomico, e di conseguenza, diventa molto più valida ai fini dell'analisi di un'esistenza ordinaria. Giustamente, gli astrologi identificano un movimento quotidiano di tutta la volta celeste, e sono soliti raffigurare il particolare moto di certi corpi celesti in contrasto con la relativa fissità della maggior parte delle stelle o di gruppi di stelle, in conformità agli apparenti mutamenti di posizione che questi corpi mostrano quando vengono osservati dalla terra. Il più importante dei movimenti celesti è il regolare sorgere e tramontare delle stelle e dei pianeti, perché ciò significa giorno e notte, e ricorre più frequentemente dei mutamenti stagionali causati dall'annuale rivoluzione del Sole attraverso lo Zodiaco. 32
L'«apparente» movimento giornaliero, in q u a n t o più legato ai più semplici fondamenti di questa materia, è considerato la base primaria dell'astrologia oraria; e lo è in misura sensibilmente inferiore per le altre branche dell'arte astrologica. Il m o m e n t o significativo di un evento, perciò, è innanzitutto raffigurato in relazione alla rotazione di ventiquattr'ore dell'intera sfera celeste. L'identificazione di un certo punto nel cielo è resa possibile dalla posizione delle cosiddette «stelle fisse», in q u a n t o esse possono essere adeguatamente distinte ad occhio n u d o in gruppi riconoscibili. La più conosciuta, forse, fra queste, è la Grande Orsa, familiare ad ognuno di noi nelle latitudini settentrionali. Il fatto che quest'artificioso raggruppamento sia anche conosciuto come Orsa Maggiore non è privo di relazione col fatto che è facilmente visibile nel cielo. Ci sono dodici gruppi di questo genere, di fondamentale interesse per gli astrologi, che sono eccezionalmente utili nel delimitare vari settori celesti, non solo allo scopo di indicare quale parte della grande sfera celeste si trovi qua o là, ma anche per rappresentare la specifica posizione dei corpi celesti che ruotano nel sistema solare; precisamente il Sole, la Luna e gli otto pianeti comunemente usati in astrologia. Questi dodici raggruppamenti di stelle sono chiamati, nel loro insieme, «Zodiaco», più tecnicamente «costellazioni dello Zodiaco», e talvolta, più impropriamente, semplicemente «costellazioni». I nemici dell'astrologia sostengono talora che non c'è niente di vero nella teoria astrologica, in quanto i raggruppamenti o costellazioni zodiacali, originariamente raffigurati sotto forma di figure arbitrariamente varie (1), non corrispondono più ai settori del cielo che un tempo designavano. Questa critica si riferisce alla precessione degli equinozi, un lentissimo movimento all'indietro dei punti di riferimento astronomici e matematici dovuto ai due principali movimenti della terra in relazione alle più distanti stelle fisse, così come queste sono viste dalla Terra. Ecco un tentativo di disputa su di un fatto esclusivamente tecnico, di minima importanza. È semplicemente più conveniente conservare gli antichi nomi delle trisezioni matematiche dei quadranti celesti, delimitati dai solstizi e dagli equinozi, che non raggruppare nuova-
(1) Per lo più di animali, da cui proviene la parola «Zodiaco» che significa «cerchio degli animali». 33
mente le stelle nella fascia zodiacale, e darsi a modificare un simbolismo affermatosi dovunque nella letteratura e nella poesia. Le attuali costellazioni sono servite a uno scopo utilissimo nelle epoche più remote, quando i libri erano costituiti da poco maneggevoli collezioni di tavolette d'argilla, o da costose pergamente e fragili papiri. Per le esigenze di calcolo improvvisato fu semplicemente necessario memorizzare questi gruppi di stelle, quindi recarsi all'aperto e levare lo sguardo verso il cielo, nell'intento di sapere dove fossero i pianeti o di determinare quali settori del cielo sorgessero o culminassero. Il punto centrale, nella descrizione astrologica di una prospettiva temporale non è che il cielo, di per se stesso, abbia un qualche particolare o misterioso potere, ma semplicemente che svariati momenti nell'esperienza umana sono comparabili l'uno all'altro attraverso il loro grado di mutua, positiva correlazione con i raggruppamenti di cicli e posizioni in un sistema cosmico di energia. In astrologia, il significato di ogni cosa proviene non dall'empireo blu o da qualche lontana rivelazione spirituale, ma scaturisce dall'esperienza umana. Gli eventi umani, simili tra loro in una quantità di particolari, hanno corrispondenza con modelli di energia cosmica che denotano altrettanta somiglianza. Qualsiasi forma di astrologia identifica i fattori celesti, non come una presunta manifestazione di causa ed effetto letterale, ma nelle loro correlazioni con le cose umane, tramite questa concordanza di attività parallele. Un oroscopo orario ha la sua più fondamentale origine in una semplice osservazione, che rivela come l'intera sfera celeste sia posta in relazione con il livello di una particolare esperienza. In altre parole, dov'è che il cielo entra in relazione con il piano di un d a t o evento? Più tecnicamente, dove si trova l'immediato orizzonte indicato in termini celesti? In epoca più remota, l'astrologo doveva recarsi all'aperto ed esaminare il cielo, guardarlo. Poiché le stelle sono invisibili durante le ore del giorno, e poiché maltempo e nuvole interferiscono nella visuale dell'osservatore per molte notti all'anno, fu necessario redigere tavole con le quali, invece di esaminare il cielo, fosse possibile osservarlo sulle pagine di un libro. Tale libro è conosciuto, ai nostri giorni, come «effemeride», (plurale, «effemeridi»). I dati circa le posizioni della volta celeste, relativi all'orizzonte, comprendono una singola ma importantissima colonna, consistente in una numerazione matematica per ogni giorno dell'anno. Questo è il primo fattore necessario per stilare un qualsiasi oroscopo, ed è identificato, alquanto sfortunatamente per chiunque è privo di conoscenze astronomiche, come «tempo siderale». È fornito giornalmente per chi si trova al 34
meridiano di Greenwich, per mezzanotte o per mezzogiorno, a seconda delle particolari tavole consultate (2). Sarà ovvio per ognuno considerare il fatto che redigere delle Tavole per ogni differente luogo del globo, per ogni differente ora del giorno, costituirebbe non solo un tremendo carico di lavoro, dal costo proibitivo, quanto sarebbe anche altamente inutile. Un gran numero di abili espedienti vengono usati per superare questa difficoltà. Il primo di questi tiene conto dell'aggiustamento dovuto alla forma sferica (in realtà sferoide) della Terra stessa. Quando l'orizzonte del luogo nel quale un momento diventa significante è rilevato in rapporto all'intera rotazione giornaliera del cielo, la latitudine geografica è il primo fattore da controllare. Questo è un semplice fenomeno noto a tutti, in quanto la crescente variazione tra notte e giorno dura la maggior parte dell'anno nei punti compresi tra l'equatore e i due poli. Nelle regioni artiche i giorni aumentano di lunghezza durante l'estate fino a quando, per un breve periodo, non c'è affatto oscurità, e un fenomeno esattamente opposto ha luogo in inverno, con la cosiddetta lunga notte. Gli astrologi evitano le maggiori complicazioni risultanti da quest'influenza della latitudine geografica, e un orizzonte in conseguenza variabile, calcolando la posizione del luogo o della sfera celeste in base al meridiano, o punto zenitale, piuttosto che in base all'«ascendente», che è il nome dato in astrologia all'orizzonte laddove esso corrisponde all'Est. Il meridiano non è interessato dalla posizione geografica Nord o Sud rispetto all'Equatore, e quindi è il medesimo in un dato momento del giorno per ogni luogo compreso tra i due Poli. Perciò ogni effemeride identifica la posizione della grande sfera relativa al «Medio Cielo», come gli astrologi chiamano il meridiano in un oroscopo, piuttosto che il più individualmente variabile Ascendente, o orizzonte orientale. In ordine alla necessità di determinare la posizione del pur importante Ascendente, relativo a un dato Medio Cielo, l'astrologo ricorre alle Tavole delle Case, di solito separate, che gli forniscono
(2) Le effemeridi di Raphael sono state pubblicate per gli anni dal 1800 in poi e calcolate per il mezzogiorno di Greenwich. Die Deutsche Ephemeride comprende gli anni dal 1850 in poi per il mezzogiorno di Greenwich fino al 1930 e per mezzanotte da quell'anno in poi. L'Effemeride scientifica semplificata della setta dei Rosacroce comprende gli anni dal 1900 in poi per il mezzogiorno di Greenwich ma non è adatta per un lavoro molto preciso. Una nuova Effemeride Golgge inizia dal 1961 ed è calcolata per la mezzanotte di Greenwich. Naturalmente mezzanotte significa l'ora 0 da cui inizia il giorno. Le più complete Tavole delle Case che si possono trovare in alcune effemeridi sono le American Astrology Tables of Houses di Hugh S. Rice (1944) e Spherical Basis of Astrology di Joseph G. Dalton (1893). 35
l'Ascendente per qualsiasi latitudine geografica richiesta, non appena nota la posizione del Medio Cielo. L'uso del «Tempo siderale» per identificare la posizione del cielo così come esso ruota dal giorno alla notte, è una tradizione abituale, originariamente radicata nell'idea di convenienza di alcuni astronomi. Ogni cerchio può essere rappresentato tanto accuratamente in ventiquattro ore quanto in 360°. L'unica difficoltà è che in quest'ultimo caso ore, minuti e secondi della divisione del cerchio sono conosciuti come «tempo». Qui il termine non è riferito ad alcun passaggio di eventi in sequenza, che è invece il significato del «tempo» indicato da un orologio, ma piuttosto identifica una misura di movimento in un sistema di energia. Perciò il tempo siderale usato per collocare il Medio Cielo in un grafico astrologico non ha niente a che fare con l'orologio, o con l'ordinaria misura di durata in qualsiasi senso proprio (3). Il giovane astrologo supera molti momenti imbarazzanti e difficili se rammenta nel giusto modo questo fatto. L'Effemeride, fornendo il «tempo siderale» per ogni giorno, sta dunque a indicare la posizione del Medio Cielo in un oroscopo a mappa astrologica per il meridiano geografico di Greenwich usato come punto di riferimento, sia per mezzanotte che per mezzogiorno, per una qualsiasi data del calendario. Per continuare da questo punto, quindi, nello studio e nell'uso dell'astrologia oraria, è necessaria un'effemeride per l'anno in corso, insieme a una Tavola delle Case comprendente la latitudine del luogo o dei luoghi per il quale gli oroscopi vengono eretti. Un secondo espediente pratico messo in atto dagli astrologi riguarda il «tempo» in ogni accezione del termine. Nello stesso modo in cui avrebbe un prezzo proibitivo rilevare il tempo siderale dell'orizzonte per ogni latitudine terrestre dall'Equatore ai Poli, altrettanto l'elencare le posizioni della sfera celeste per mezzanotte o per mezzogiorno, per ogni meridiano del globo in longitudine geografica, o addirittura per tutti i luoghi che hanno una differente ora locale, costituirebbe un dispendio ugualmente improbo. L'uomo civilizzato si accorse già molto tempo fa che era necessario avere un'agevole conciliazione delle differenze di orario nelle sue relazioni di ogni giorno, e per oltre mezzo secolo ha standardizzato l'ora dei suoi orologi in rapporto alle varie
(3) Tecnicamente il tempo siderale è l'esatto equivalente di «ascensione retta», che è la stessa misura della rotazione diurna del cielo espressa in gradi; questo naturalmente secondo il punto di vista astrologico e psicologico. Gli astronomi fissano un sistema di complete relazioni che richiede una netta distinzione tra la misura di durata e quella di distanza nell'arco, perciò «tempo» come durata in questo senso non ha implicazione pratica nella normale esperienza umana di ogni giorno. «L'orologio sidereo» degli astronomi è il mezzo per una misurazione altamente specializzata. 36
zone (4). Questo fu un passo reso particolarmente necessario dallo sviluppo delle ferrovie, dal momento che persino un fatto semplice come la pubblicazione di un orario ferroviario era impossibile se ogni città o paese operavano sulla base delle rispettive ore locali. Il tempo standard, comunque, cioè quello attualmente riportato da tutti gli orologi, non è di particolare aiuto all'astrologia, in quanto identifica le correlazioni celesti nient'affatto con precisione, eccetto che per quelle comunità fortuitamente situate su di un meridiano di tempo standard (5). In qualsiasi altro luogo, è necessario trasformare l'ora standard in ora «locale». Ogni volta che gli orologi sono spostati arbitrariamente, come nel caso dell'ora «legale», «estiva o di guerra», dev'essere fatta un'ulteriore messa a punto. Non c'è difficoltà a identificare l'esatto meridiano per l'ora indicata da un dato orologio, dato che viene di solito stabilito se sussiste una qualche possibilità di confusione, ma la correzione in ora locale produce un risultato che non è indicato da alcun orologio. Gli studiosi di astrologia si trovano talora, a questo punto, nel dubbio di decidere se la correzione debba esser fatta con un'addizione o una sottrazione. È facile da ricordare, comunque, che è sempre più tardi in quel luogo in cui il sole arriva prima, per esempio all'est. La comparazione, naturalmente, è tra il meridiano locale e quel particolare meridiano di tempo sul quale sono normalmente regolati gli orologi. Se il meridiano di tempo si trova verso ovest, l'ora locale va in ritardo. Poiché quindici gradi corrispondono a un'ora di tempo, ogni singolo grado di differenza comporta una differenza oraria di quattro minuti. Qualsiasi atlante, naturalmente, riporta latitudine e longitudine del luogo in cui l'astrologo è al lavoro, e per il quale calcolerà la sua carta oraria. L'espediente in questo campo, usato dai naviganti e dagli astronomi così come dagli astrologi, è un ulteriore sviluppo del concetto di meridiano standard, ed è l'uso di un singolo meridiano di base per tutto il globo, invece di uno per ogni quindici gradi di longitudine, come
(4) Comunemente stabilita sulla base dei meridiani est e ovest da Greenwich in multipli di 15 gradi, che corrispondono a orari uguali, benché ciò non sia universalmente valido. Negli Stati Uniti i meridiani orari sono regolati sui 75° di longitudine Ovest per l'ora standard dell'Est, cinque ore indietro rispetto a Londra; sui 90° gradi per l'ora standard centrale, sei ore indietro; e così via da 105° a 120° Ovest per l'ora standard del Pacifico e delle Mountain, rispettivamente sette e otto ore indietro. (5) Oltre al fatto che una comunità non potrebbe adoperare il presunto o più vicino meridiano per basare il proprio orario, come nel Michigan, dove l'ora standard dell'Est è stata gradualmente legalizzata e ratificata in tutto lo stato. 37
nell'ora legale. Questo singolo meridiano-effemeride fu in origine quello di Greenwich, visto che la stessa longitudine terrestre è indicata in termini di distanza in gradi dalla longitudine di Londra, ed è quindi diventato di uso comune effettuare ogni calcolo del Medio Cielo siderale, delle posizioni planetarie e degli altri dati relativi, nelle effemeridi astrologiche pubblicate, sulla base della longitudine 0° di questo meridiano universale di riferimento. Il risultato di tutto ciò è che un'identificazione giornaliera della posizione dell'intera sfera celeste è sufficiente, in astrologia, per qualsiasi latitudine geocentrica, poiché fornisce il tempo siderale del Medio Cielo anziché dell'orizzonte orientale; è altresì adatta, per lo stesso motivo, per qualsiasi longitudine terrestre del globo, se soltanto vengono effettuate le due necessarie rettifiche o correzioni; cioè, per la differenza in longitudine di un luogo di nascita diverso dal meridiano di Greenwich e per la differenza in ora e minuto di nascita, in termini di ora locale media, se la nascita non ha avuto luogo alla mezzanotte o al mezzogiorno, a seconda delle tavole usate. Qualsiasi differenza in latitudine terrestre, causando l'inclinazione dell'orizzonte in relazione al moto celeste, è espressa in fattori astrologici così come risultano dalle Tavole delle Case, ma le differenze in longitudine geocentrica sono esclusivamente un fatto di orario, e richiedono un calcolo semplicissimo da parte dell'astrologo. Un notevolissimo aumento dell'interesse per l'astrologia nel Nuovo Mondo condusse a un ambizioso ma vano risultato di far compilare un'effemeride per Philadelphia, cioè per 75° ovest. Contemporaneamente un nuovo cambiamento dal riferimento per mezzogiorno a quello per mezzanotte ha condotto a un'ampia accettazione della sua ragionevolezza, nonostante costituisse, all'inizio, fonte di confusione per molti studiosi. Per lunghi anni le posizioni per mezzogiorno sono state un luogo comune, probabilmente dovuto alla primaria necessità di operare, in navigazione, con l'ora solare apparente, nonostante che il mezzodì, come un punto divisorio, crei un'artificiosa divisione nell'ordinario scorrere del giorno. Le posizioni per mezzanotte cominciarono a essere gradualmente preferite, benché molte effemeridi astrologiche siano ancora rimaste legate al mezzogiorno perfino dopo che anche gli almanacchi nautici ebbero assunto la mezzanotte quale loro riferimento. Di quale delle due si faccia uso, non c'è comunque nessuna difficoltà se l'astrologo ricorda quale di esse sta usando. Per stilare un oroscopo, egli deve conoscere la distanza, in tempo siderale, che il cielo ha coperto tra la mezzanotte e il mezzogiorno, e l'ora locale media per la quale la carta oraria viene calcolata. Il cielo effettua una sola rotazione, approssimativamente, nello scorrere di un giorno. In considerazione del fatto che qualsiasi posizione dell'ambiente è identificabile in termini di ore e minuti di tempo siderale, e che la rotazione ha luogo, approssimativamente, in ventiquattr'ore di orologio, si rende semplice38
mente necessario adeguare il tempo siderale del Medio Cielo aggiungendo o sottraendo le ore e i minuti prima o dopo mezzogiorno o mezzanotte, se è il caso, allo scopo di trovare l'esatta posizione del cielo. Quindi, il calcolare la posizione di un luogo dovrebbe essere estremamente semplice, se non fosse per il fatto di dover fare alcune lievi correzioni. In confronto a ciò, l'aritmetica è cosa ben semplice. Le correzioni scaturiscono dal fatto che «mezzogiorno» o «mezzanotte» sono momenti stabili in rapporto alla posizione del Sole (6). Il Sole si muove nel cielo con un moto annuale che produce le stagioni, e ciò significa che, mentre il giorno è l'intervallo tra due successivi transiti del Sole sul meridiano più alto o più basso, l'intervallo non corrisponde a una completa rivoluzione del cielo poiché, in un certo senso, il Sole si è mosso incontro a se stesso. Esso si sposta attraverso lo Zodiaco di circa un grado al giorno, ma è anche dirottato e sballottato a causa della rotazione del cielo nelle ventiquattro ore, con il risultato che i quattro minuti richiesti per una rotazione di un grado non vengono considerati in alcun reale problema di durata o di tempo trascorso. Se viene eretto un oroscopo, per un qualsiasi momento diverso dalla mezzanotte o dal mezzogiorno delle tavole impiegate, le ore di differenza indicate da un orologio sono, per così dire, di differente lunghezza, e devono essere rettificate. Questa è chiamata, tecnicamente, «correzione da tempo medio a tempo siderale». Quel che ne consegue nella pratica, è che a ciascuna ora, o ore, di tempo medio devono essere sommati circa dieci secondi prima che ognuna di queste venga sommata o sottratta al tempo siderale rilevato dalle effemeridi allo scopo di identificare la posizione del Medio Cielo, dell'orizzonte e dell'intera sfera celeste (7).
(6) Per essere precisi, è quel che gli astronomi definiscono sole «medio». Il reale moto del sole durante l'anno non è del tutto uniforme, poiché esso precede o segue la sua fittizia controfigura con una deviazione dalla media, due volte nel corso dell'anno, limitata a quindici minuti. Costruire orologi atti a misurare il tempo così accuratamente da rilevare quest'oscillazione annuale sarebbe innanzitutto dispendioso e anche più o meno inutile. Non ci sarebbe niente da guadagnare nella maggior parte delle relazioni della nostra vita, sapendo che le dodici dell'orologio corrispondono esattamente all'attuale posizione del sole al meridiano. Il movimento del sole è rilevato nel suo valore medio, e l'ora è rilevata sulla base dell'intervallo da mezzanotte media a mezzanotte media, o da mezzogiorno medio a mezzogiorno medio, il che fornisce, quindi, un'ora di tempo di ugual lunghezza durante tutto l'anno. Il «tempo medio» è dunque l'unico che un individuo sia in grado di conteggiare, a meno che non faccia uso di una meridiana. (7) Nel caso di un lavoro molto accurato, questa correzione è di 9,86 secondi, invece che circa 10, e le migliori tavole delle Case forniscono una tabella che dà la correzione esattamente per ogni combinazione di ore e minuti per un'intera giornata. 39
Nel caso di una differente longitudine terrestre, tra il luogo per il quale è stilata la carta astrologica e il meridiano di Greenwich, c'è lo stesso problema della piccola differenza tra successive mezzenotti medie o mezzigiorni medi. In ogni effemeride, la colonna del tempo siderale mostra questo incremento da giorno a giorno. In altre parole, il cielo si trova in una posizione quando è mezzanotte o mezzodì a Greenwich, ma quando si è fatta mezzanotte o mezzodì cinque ore dopo a Philadelphia, l'indicazione di mezzanotte o mezzogiorno del cielo, data dalla posizione del sole medio, è alquanto differente poiché il sole, ovviamente, si è spostato un po' durante la rotazione celeste, in modo da segnare la sua mezzanotte o il suo mezzogiorno per Philadelphia invece che per Greenwich. La correzione qui, naturalmente, è la stessa di quella che si fa da tempo medio a tempo siderale, in quanto è causata dallo stesso fenomeno. Essa consiste in un'addizione per le località a ovest del meridiano fondamentale come può esser quello di Philadelphia, e di una sottrazione per le località situate ad est, poiché il sole in primo luogo ha un percorso da coprire, e secondariamente non è ancora giunto più in là. Nella pratica astrologica, questa «correzione di longitudine» viene di solito eseguita per prima, mentre la correzione per l'ora locale vien fatta dopo. Ecco un ulteriore espediente, o quasi un piccolo trucco, pressoché universalmente raccomandato agli studiosi di astrologia. La pratica dimostra che si addiviene sempre alla precisione e a una minor fatica se una serie di operazioni di routine può essere standardizzata, per cui, nel fare un oroscopo, è sempre meglio partire dalla mezzanotte o dal mezzogiorno precedenti una data ora di nascita o un quesito. Ciò fatto, la correzione da mezzanotte o mezzogiorno in tempo medio locale è sempre un'addizione. L'impiego della sottrazione, naturalmente, è semplice quanto preciso, ma in tal caso la correzione da tempo medio a tempo siderale deve essere sommata all'intervallo, espresso in ore, prima che esso, a sua volta, possa esser sottratto dal tempo siderale di base, il che può ingenerare confusione per il poco esperto matematico. Ciò è ritenuto più vero nei casi in cui egli debba sottrarre la correzione di longitudine o quando l'oroscopo è stilato per località ad est di Philadelphia o di Londra. Il primo passo per fare un oroscopo è quello di prendere l'esatto tempo siderale dalle effemeridi, correggerlo in ragione della differenza di longitudine dal meridiano effemeride, secondo le regole riportate in qualsiasi idonea Tavola delle Case, correggerlo ulteriormente in ragione dell'eventuale differenza tra l'ora locale media e il mezzogiorno e la mezzanotte dell'effemeride, secondo le stesse regole, e quindi tracciare le «Case» dell'oroscopo, così come sono indicate per la latitudine terrestre 40
nelle Tavole delle Case (8). La semplice posizione dell'ascendente, nel suo rapporto con l'intero cielo, fornisce il primo significato-chiave in una carta oraria. Perciò è possibile dar corso alla valutazione del momento significante già all'atto in cui esso viene determinato. È già stata posta attenzione sulla necessità di un certo qual meccanismo per proteggere il giudizio cosciente dell'astrologo dal fatto che il m o m e n t o significante, rispondendo a più profonde correlazioni, possa perdere di contenuto o addirittura invalidarsi, m a n c a n d o quindi di fornire un oroscopo valido. Le «considerazioni prima del giudizio» sono un importantissimo e di gran lunga fondamentale fattore in tutta l'astrologia oraria, e la prima di esse consiste nel determinare se un grafico astrologico è o no «radicale» o «adatto a essere giudicato, sulla base della forza del suo Ascendente. Se uno dei primi o degli ultimi tre gradi di un segno zodiacale è «sorgente» o corrisponde all'orizzonte orientale, il grafico orario è ritenuto inadatto in base a queste regole tradizionali, e può essere interpretato solo in casi estremamente eccezionali (9). Questo fatto di un «ascendente radicale» solleva subito tutta la questione dei segni e delle Case. Che cosa sono, e qual è la differenza tra le due cose? È stato spiegato che le costellazioni dello Zodiaco erano in origine un mezzo per identificare la posizione dell'intera volta celeste in rapporto alla Terra o per determinare la posizione dei pianeti del sistema solare così come erano visti dalla terra nelle loro correlazioni geocentriche tra di loro e rispetto all'ambiente circostante. Per u-
(8) Ciò può essere illustrato dal caso del grafico riportato come esempio a pag. 17, in cui i calcoli sono i seguenti:
Tempo siderale per 0°, tempo medio di Greenwich: Correzione di longitudine (da tempo medio a siderale) Correzione per il tempo medio dell'oroscopo: Sua correzione (da tempo medio a siderale): Tempo siderale del Medio Cielo dell'oroscopo
h
m
s
18
38
29
11
59 1
58
40
16
49
6
(9) Come quando un'evidentissima prematurità o un ovvio esaurimento di ogni potenziale sono, rispettivamente, il vero nocciolo della faccenda. 41
na felicissima combinazione, i satelliti del Sole ruotano tutti intorno a esso molto approssimativamente su di uno stesso piano. Le loro orbite, nel loro insieme, formano nel cielo una specie di gigantesco disco. Il calcolo delle loro posizioni è fatto quindi, per qualsiasi fine pratico, in due sole dimensioni, mentre, se le loro orbite fossero inclinate in misura apprezzabile l'una rispetto all'altra, la misura delle correlazioni diventerebbe così altamente complessa che neppure matematici eccezionalmente preparati potrebbero mai sperare di diventare astrologi. Con questi movimenti virtualmente su di un unico piano, esse possono essere rilevate negli stessi termini dell'orbita terrestre, come appunto vien fatto. In un più ampio ma ben preciso e pratico contesto, lo Zodiaco è l'orbita della Terra. Il Sole imita lo stesso moto della Terra, e ruota intorno allo Zodiaco regolarmente durante il giorno, dando luogo alle stagioni. Mentre la Luna ruota intorno alla Terra direttamente su una sua particolare orbita, il suo moto, tuttavia, è ampiamente simile a quello degli altri corpi nello Zodiaco, e i suoi cicli sono descritti in termini zodiacali né più né meno che come per i pianeti. Sotto un altro punto di vista, la rotazione diurna della Terra ha luogo su un piano del tutto diverso, inclinato, rispetto all'altro, secondo un angolo di circa ventitré gradi. Risultato finale è che i corpi celesti dell'astrologia ruotano su di una certa orbita, mentre l'intero cielo gira su di un'altra. Ciò significa che, nella sfera celeste, esistono due grandi cerchi primari. Quello in cui tutto il cielo ruota intorno alla Terra, in virtù della rotazione terrestre, è identificato con quel che è noto come equatore celeste, in quanto è, a tutti gli effetti, un'estensione dell'equatore terrestre. La posizione intorno a questo primo cerchio è misurata in tempo siderale e si fa riferimento a questo fattore equatoriale in tutte le identificazioni del meridiano o Medio Cielo dell'oroscopo e del suo orizzonte orientale o ascendente. L'altro cerchio è lo Zodiaco, rilevato matematicamente come circolare anziché ellittico. Risultato pratico dell'angolo tra questi due grandi cerchi è che l'orizzonte dell'oroscopo, formato sull'equatore celeste dalla rotazione diurna della Terra, non coincide con alcun punto fisso nella sua corrispondenza allo Zodiaco su cui i pianeti vengono a trovarsi, data l'abituale posizione inclinata rispetto alla superficie terrestre. Si è fatto riferimento a ciò, nel fare attenzione alla necessità di tener conto della latitudine geografica nell'erigere un oroscopo. Le conseguenze astrologiche di tale distorsione sono che la distanza del Medio Cielo all'Ascendente è costituita sempre da circa sei ore, o 90°, nell'Equatore celeste, ma quasi mai dai corrispondenti 90°, o esatto quarto di cerchio, nello Zodiaco. Ecco un'importante causa della pressoché infinita possibilità di variazioni nei grafici astrologici e il più vitale fondamento di effettiva differenza nelle indicazioni astrologiche. In astrologia, i fattori equatoriali, particolarmente l'Ascendente o orizzonte, sono le basi per valutare l'esperienza individuale contro 42
quella di gruppo, di cui presentano solo singole sfaccettature, mentre i cicli planetari nello Zodiaco costituiscono i fondamenti per qualsiasi determinazione astrologica dei potenziali di gruppo, cioè l'esperienza accumulata dalla razza, nei cui confronti qualsiasi stima dell'individuo è possibile. Uno dei due piani celesti delinea l'«uomo piccolo di ogni giorno», e l'altro l'«uomo grande», nel quale è rappresentata tutta l'umanità. Ecco due elementi differenti che devono essere considerati insieme in una qualche maniera pratica per l'uso corrente. O la posizione del cielo in termini di Equatore e di Ascendente deve essere fissata nello Zodiaco, oppure i punti zodiacali e il moto del Sole, della Luna e dei pianeti devono essere indicati nel circolo dell'Ascendente e Medio Cielo. Ciò significa che l'uno di questi due sistemi di correlazioni deve essere espresso nei termini dell'altro, allo scopo di erigere un oroscopo e rappresentarlo sulla carta. Poiché ci sono dieci pianeti che ruotano intorno allo Zodiaco, tutti in posizioni differenti e mutevoli, con una continua variabilità di relazioni fra loro, e poiché la struttura costituita da Medio Cielo e Ascendente, che l'astrologia conosce come «Case», è una semplice rappresentazione della stessa nel cosmo inteso come un tutto, è più facile tradurre il secondo nei termini del primo. Perciò l'astrologia può essere definita, nella sua forma pratica, come lo «zodiaco ragionato», e quindi portata a ritrovare le sue radici nei dodici segni, e nell'apparente moto geocentrico dei pianeti attraverso essi. U n a carta astrologica, sia per l'astrologia oraria che per quella natale, è stilata nella maniera mostrata a pag. 17, che è quella in genere usata attualmente da qualsiasi astrologo. Il Medio Cielo e l'Ascendente sono già tracciati o stampati sul foglio vergine usato per l'oroscopo, e la corrispondenza con lo Zodiaco di questi o altri punti nel grafico di base è espressa con il riportare l'equivalente segno zodiacale su ciascun punto rilevante, unitamente ai gradi e perfino ai minuti di corrispondenza. Questa intercorrelazione, naturalmente, è estremamente reale. In un certo senso, la prospettiva è la stessa che potrebbe avere qualcuno tanto lontano nel cielo da essere in grado di scorgere i pianeti così come essi ruotano contemporaneamente nei due grandi cerchi, e in che m o d o i due cerchi stessi sono reciprocamente disposti l'uno sull'altro. L'astrologo è legato alla necessità di conoscere i nomi e i simboli dei dodici segni in cui si divide lo Zodiaco, come pure l'ordine in cui essi si susseguono e le relazioni tra loro. In particolare, deve conoscere quali segni sono correlati in opposizione l'un l'altro, in q u a n t o le Tavole delle Case d a n n o solo la corrispondenza di sei di essi, con sei delle Case equatoriali, compre43
so Medio Cielo e Ascendente. Le altre corrispondenze sono esattamente le stesse, tranne che per i punti direttamente opposti nei grandi cerchi, per cui devono essere completate, peraltro in maniera semplice e senza calcoli. La posizione nello Zodiaco è indicata in gradi, ed è conosciuta come longitudine celeste. Invece di presentare questi gradi da 0° a 360°, come vien fatto nella pratica astronomica, gli astrologi trovano più conveniente adottare la divisione in dodici settori di trenta gradi ognuno, ed identificare o g n u n o di questi gruppi per mezzo delle costellazioni che in origine occupavano il medesimo settore celeste. I nomi e i simboli dei segni, riportati così come essi si trovano in opposizione l'uno all'altro, sono i seguenti: Ariete Toro Gemelli Cancro Leone Vergine
Bilancia Scorpione Sagittario Capricorno Acquario Pesci
Ognuna di queste divisioni dello Zodiaco in trenta gradi ha una sua particolare potenza, in quanto i settori celesti contrassegnano punti enfatizzati, nell'esperienza u m a n a , dalle quattro stagioni, unitamente al crescere e al decrescere dell'influsso stagionale. In astrologia oraria, il principale significato dei segni consiste nel fatto che, rappresentando o g n u n o di essi un settore celeste che p u ò essere impiegato per definire una particolare fase di esperienza, e dato che la tecnica oraria per prima cosa separa o unisce varie fasi di esperienza per una precisa analisi in r a p p o r t o a specifiche difficoltà, le loro linee di demarcazione posseggono un simbolismo altamente accresciuto. Diventerà dunque sempre più evidente che questa branca dell'arte delle stelle differisce ampiamente, nel suo accostarsi ai problemi umani, dall'oroscopo natale con le sue più marcate implicazioni nel complesso di un'intera vita. Il grafico orario è in special m o d o preciso e incisivo nei suoi metodi, come già riferito nelle precedenti «considerazioni prima del giudizio». Se l'Ascendente di un oroscopo cade nei primi o negli ultimi tre gradi di un segno zodiacale, il problema in argomento viene ritenuto non abbastanza centrato in una data area di esperienza, per fornire un giudizio attendibile. Gli astro44
logi, d o p o tre secoli di pratica nell'astrologia oraria, sono tutti concordi nel considerare l'ascendente nei primi tre gradi, o meno, di un segno, come indicazione di un fatto prematuro, o ancora privo di u n a forma definita, e negli ultimi tre gradi quale testimonianza di un proposito a lungo trascurato, o come una potenzialità che è man m a n o sminuita, e quindi ha perso la sua vitalità (10). Talora le condizioni indicate da una carta oraria, q u a n d o non è «radicale», si dimostrano essere un'accurata descrizione dello sbocco della situazione oggetto della d o m a n d a . I primi tre gradi di un segno possono aversi q u a n d o il problema è al di sopra di una nozione spontanea o q u a n d o la d o m a n d a riguarda un'impresa sul punto di essere iniziata, o un'idea che è stata appena lanciata. Invece, l'Ascendente p u ò capitare negli ultimi tre gradi di un segno q u a n d o un qualche cosa di ritardato o di interrotto o un fatto per lungo tempo rimuginato, vengono finalmente proposti all'esame. In simili circostanze, il grafico orario diventa «radicale» in un senso del tutto speciale. Quel che in altre occasioni sta a indicare un'impossibilità di tipo «inadatto ad essere giudicato», diventa una marcata conferma della sua pertinenza astrologica. Casi del genere dimostrano il principio più importante di tutta l'astrologia oraria, la cui essenza è che nulla deve esser sottoposto a un dato esame in un certo m o m e n t o , se non in q u a n t o «ha senso» in maniera definita o individuale. Ci sono serie di principi di base o fondamentali, in merito a questa prima «considerazione», ai quali di solito l'astrologo si attiene; e ci sono delle condizioni eccezionali che non solo gli consentono di procedere, q u a n t o effettivamente aggiungono significato all'oroscopo. Allorché è possibile andare avanti nell'analisi di un grafico, nonostante l'iniziale impossibilità di riscontrarvi gli speciali requisiti della pratica oraria, — come nel caso in cui il particolare aspetto di questa impossibilità lascia intravedere un certo esito — l'astrologo procede ugualmente, ma solo nella misura in cui può aggiungere un fattore addizionale alla considerazione, o può reperire un qualche ulteriore elemento, spesso insospettato, che sia importante in ordine al fatto sottoposto al suo esame.
(10) Ciò si riferisce, naturalmente, alla normale pratica oraria; non ad oroscopi eretti per eventi reali, per l'inizio di un'impresa o in vista di qualche progetto specifico. 45
Per ogni dettaglio addizionale di eccezionale significato scoperto nel grafico, è buona n o r m a identificare un'ulteriore sfaccettatura nelle circostanze fin qui riportate. Nel linguaggio della scienza moderna, ciò costituisce la misura dei «gradi di libertà» in un dato problema, ovvero la capacità espansionale di una situazione per modalità di variazione o nuove vie di sviluppo che possono essere conciliate, punto per punto, nell'interpretazione dell'oroscopo, in funzione di una regressione da una potenzialità di significato astrologico ad un'altra. La pratica oraria proposta in questo testo presenta un programma di semplici corrispondenze «una ad una» stabilite tra problema e domanda, e il relativo diagramma astrologico. Esso rileva, di norma, delle correlazioni dirette, tali da consentire immediati giudizi di «sì» o «no». È altresì valido per il progressivo incremento di fattori relativi all'intero contesto, identificati nelle correlazioni supplementari tra la situazione del consultante e il grafico oroscopico. Come conseguenza di questo approccio all'interpretazione dell'esperienza nella sua ristretta o immediata prospettiva momentanea, l'astrologia oraria può sembrare diametralmente opposta alle migliori tecniche impiegate nell'analisi natale. In quest'ultimo caso, è l'intero grafico che dev'essere tenuto in considerazione, con tutti i possibili fattori sottoposti ad una precisa sintesi, mentre l'astrologo orario deve fare correttamente attenzione soltanto a quelle indicazioni astrologiche che acquistano pertinenza grazie alla loro relazione con l'Ascendente o orizzonte orientale (11). L'astrologia, dunque, riflette l'importante differenza che si ritrova nella vita tra lo sviluppo di un momento, da analizzare più o meno secondo un modulo di linee rette di conseguenze e una personalità vitale da esaminare nella totalità delle sue ramificazioni all'interno del complesso sociale. C'è un altro metodo in cui la presenza dell'Ascendente orario nei primi gradi o in quelli finali di un segno p u ò essere significativo, e questo fu comunemente perfezionato, fino a un grado di normale probabilità, da molti astrologi della più recente generazione. Essi presero la posizione del segno Ascendente, ed il relativo grado, quale necessario duplicato del tema natale del cliente, per cui una persona con Ascendente a 2° Bilancia,
(11) Le derivazioni dell'arte oraria, comunque, presentate dai grafici per l'effettivo momento d'inizio di un'impresa, e così via, se considerate successivamente o stabilite in anticipo attraverso una «elezione», hanno una stretta affinità con l'astrologia natale in quanto richiedono una maggiore considerazione dell'intero grafico, come già precisato nella nota precedente. 46
avrebbe dovuto aspettare realmente di ritrovarseli in quell'ora del giorno in cui quel punto si trovava di nuovo all'orizzonte orientale. I limiti di questa procedura sono ovvii, poiché questo cliente avrebbe dovuto rinunciare a far ricorso all'astrologia in agosto e settembre, o magari porre le sue d o m a n d e in quelle «ristrettissime ore» prima dell'alba. C o m u n q u e , il più ovvio principio secondo il quale l'Ascendente orario debba rappresentare il consultante, o la persona che fa una d o m a n d a sui suoi problemi, è definitivamente valido in un più generale contesto. Il grado del Sole o della Luna di una persona, o un settore dello Zodiaco particolarmente significativo allo spostamento dei pianeti nel cielo, risulterà spesso sorgente all'Est al m o m e n t o di una d o m a n d a realmente importante. Q u a n d o i primi o gli ultimi tre gradi di un segno, presentandosi in questo m o d o , sono precisamente indicativi, l'astrologo va avanti con la sua analisi, ma ricorda, altresì, che questa particolare indicazione sulla personalità del cliente possiede un suo dinamico significato aggiuntivo, nel caso che si sta esaminando. Spesso la d o m a n d a si presenta, per i non astrologi, nella seguente formulazione pratica: come p u ò quest'insieme di banali avvenimenti esistenziali avere il suo riflesso nei cieli? La risposta sta tutta nella generale concordanza di eventi in un universo ordinato o in un sistema integrale di energia. D o p o tutto, l'astrologia oraria funziona in quanto riflette la consapevolezza di chi la pratica. Il grafico, nel caso in questione, riflette un fatto esistente nella mente di un individuo e il contenuto di questa mente è altresì racchiuso nel più generale complesso sociale — in compagnia di qualcos'altro ancora — e di qui la reale necessità di operare in armonia con l'ordine universale. Da ciò scaturisce la regola che chiunque pratichi l'astrologia oraria deve essere molto preciso in tutto quello che fa, e non esitare e esprimervi la sua individualità stessa. Ogni b u o n esperto effettua delle modifiche alle tecniche ancora in relazione alle proprie preferenze, poiché il suo personale universo di pensiero ha un suo m o d o particolare di ordinare le cose. Ciò ha luogo in armonia con la realtà generale, naturalmente, ma è anche necessariamente personale a tutti gli effetti. Ciò spiega il fatto per cui alcuni astrologi possono far sì che certe procedure orarie «funzionino» per loro, benché possano risultare di limitata utilità per altri. Naturalmente, esiste una ben più vasta possibilità di variazioni nelle associazioni di idee che non nell'esistenza sociale «anima e corpo» delle creature 47
tangibili analizzabili dall'astrologia natale. Anche nel caso di un manuale accuratamente allestito come questo, è necessario sottolineare che qualsiasi studioso effettui modifiche di qualsiasi natura, lo fa in rapporto alla sua personale maniera di pensare. Quel che è stato fatto qui, è l'essersi attenuti alle regole di più ampia convenienza; o adatte alla più ampia g a m m a di differenze temperamentali individuali, in q u a n t o sono nella maggior armonia possibile con le migliori concezioni della psicologia m o derna. Perciò, molte raccomandazioni positive o negative, comunque ampiamente giustificate in generale, possono risultare senz'alcuna validità in qualche caso particolare. Il saggio studioso di arte oraria sarà lui a stabilire, alla fine, le sue personali regole e standard. Quel che è esposto in forma concisa per tutti, può rimanere la migliore base a scopo di istruzione, o di esercitazione, ma può a malapena costituire u n a guida completa per un astrologo. In un m o d o o nell'altro, perciò, l'Ascendente di una carta oraria riflette sempre la persona che pone la d o m a n d a . Se l'orizzonte orientale è significante in special m o d o q u a n d o i primi o gli ultimi tre gradi di un segno sono ascendenti, ciò nondimeno fornisce, in ogni caso, un'iniziale conferma della natura radicale del grafico. Il realizzare questo r a p p o r t o tra il consultante e la carta astrologica costituisce il primo, necessario scalino per determinare il m o m e n t o significativo, e i segni zodiacali sono molto validi, a questo scopo, in q u a n t o rappresentano la portata funzionale dei pianeti che capitano in essi. Un efficace uso p u ò esser fatto, in questa sede, dell'«apparenza» astrologica comparata, indicata da segni e pianeti, riportata più precisamente in un successivo punto del testo (12), ma va ricordato che tali indicazioni esprimono il carattere allusivo dell'apparenza alla luce di un problema definito o immediato; in altre parole, la corrispondenza può essere estremamente significativa e, al tempo stesso, non del tutto corretta in senso fotograficamente letterale.
(12) Vedi la tabella alle pagg. 224-225. 48
Il fondamento dell'arte oraria
4 Facendo esperienza sul posto
Il fondamento di ogni interpretazione nell'astrologia oraria si basa sulle «Case» dell'oroscopo. Queste sono costituite dall'estensione dell'orizzonte (quello del luogo di un evento o di una situazione sulla superficie della terra) verso i più lontani limiti dell'universo, e proiettando il meridiano del Medio Cielo verso le stelle nel medesimo m o d o , con l'effetto di dividere l'intero cosmo conosciuto in quattro grandi quadranti, ognuno dei quali è a sua volta diviso in tre settori (1). Ciò significa che il piano dell'orizzonte è sempre ad angolo retto col piano del meridiano. Le linee rappresentanti questi due piani diventano gli assi fondamentali delle Case in qualsiasi tipo di astrologia, e costituiscono il mezzo con cui la generale esperienza dell'uomo p u ò fornire la sua più dettagliata rappresentazione nella generalizzazione del cielo, o sintesi universale, dalla quale l'astrologo fa derivare il suo giudizio. La forma convenzionale d'oroscopo, che mostra queste Case è stata presentata a pag. 17. Le dodici Case, che scaturiscono dalla trisezione dei quattro quadranti, sono correlate l'una all'altra, innanzitutto dal fatto che sono raggruppate nei triangoli regolari che possono essere tracciati da ognuno dei quattro punti indicati sull'equatore dall'orizzonte e dal Medio Cielo. Questi gruppi di tre, che saranno
(1) La divisione è data matematicamente dalla rotazione della Terra sul suo asse in modo che l'orizzonte all'est e all'ovest è concepito come un punto su di un cerchio, il quale, quando non è l'equatore stesso, si trova in un piano parallelo all'equatore, e quindi è identico a esso in quel dato movimento. 51
oggetto delle illustrazioni nonché di ulteriori spiegazioni tra poche pagine, sono il fondamento della più semplice tra le generalizzazioni astrologiche. Nonostante siano raffigurate soltanto in sezione piana q u a n d o il grafico è visto su di un foglio di carta, va ricordato che queste Case, nel loro insieme, comprendono l'intera estensione del cosmo, così come esso apparirebbe diviso se prendessimo la Terra come centro di osservazione. I dodici settori, tracciati attorno all'equatore celeste, possono essere paragonati a una specie di gigantesca arancia, cosicché ogni stella del cielo p u ò capitare nell'uno o nell'altro di essi, sia vicino al piano dell'equatore, q u a n t o più lontano, nella zona dei poli (2). Il vero grande problema iniziale, per comprendere l'astrologia oraria o qualsiasi altra astrologia, è l'apparente scarsità di qualsiasi reale o valido collegamento tra i fattori astrologici e gli eventi o situazioni con cui essi possono avere una relazione significativa. N o n c'è alcuna difficoltà nel notare che momenti in una certa misura similari possono avere una corrispondenza con eventi somiglianti a essi in qualche m o d o , ma come p u ò ciò essere espresso nei dettagli di un oroscopo? La risposta è semplice. I fattori astrologici acquistano significato esattamente alla stessa maniera dell'esperienza. La base di qualsiasi significato negli eventi è il terreno su cui sono sperimentati, il posto in cui h a n n o luogo nel tempo e nello spazio in relazione all'esperienza; e la fonte di qualsiasi significato astrologico parallelo agli eventi costituisce il terreno su cui p u ò essere stabilita una simile prospettiva spazio-temporale di relazioni oroscopiche. Questo «terreno» di correlazioni pertinenti, in astrologia è stato identificato con l'orizzonte, ed è stato stabilito che l'inclinazione del piano dell'orizzonte è un fattore fondamentale nel fornire l'individualità di un oroscopo, cioè nel rappresentare le individuali differenze degli uomini allo scopo di a-
(2) La divisione dello Zodiaco in dodici segni è esattamente la stessa cosa, tranne che la divisione dei cieli in quattro sezioni, e la trisezione di ognuno di questi quadrati, si situa sull'altro grande cerchio, costituito dalla rivoluzione annuale della Terra intorno al Sole. Perciò gli astrologi adottano una combinazione delle due suddivisioni in dodici parti della sfera cosmica. I due schemi di misura sono del tutto compenetrati l'uno all'altro, ed ogni stella nel cielo viene a trovarsi altresì nell'uno o nell'altro dei segni che, come le Case, appare solo in sezione piana allorché è raffigurato nel grafico oroscopico. In astrologia, perciò, lo Zodiaco non si limita alla tradizionale fascia di 16°. 52
nalizzarle. In conseguenza di ciò, l'orizzonte, alla sua estremità sorgente o «attiva», che nel grafico astrologico è la prima Casa o Ascendente, costituisce il fondamento di ogni altra cosa nell'arte oroscopica. Nell'astrologia natale, esso rappresenta la personalità, o l'individualità totale. Nell'arte oraria, svela l'intero fatto su cui si sta indagando o l'immediato stato di cose che caratterizzerà un dato risultato. Il Medio Cielo è il p u n t o , sul circolo delle Case, che incrocia il meridiano, passando direttamente sulla verticale di quel posto del globo in cui l'orizzonte del m o m e n t o diventa significativo. Sta a indicare un influsso pertinente generico, ed è, più semplicemente, il «superiore» nella vita. Esso p u ò essere lo stato o il governo e rappresenta l'aspettativa nei confronti del soggetto da parte della comunità in cui vive, o p u ò identificare la ditta per cui lavora, o qualsiasi individuo in posizione di dare ordini a qualcuno che vi si deve attenere, come un genitore, un insegnante, un supervisore. È non solo autorità che un individuo deve riconoscere, nonché ogni capacità, sottigliezza di ragionamento o talento sociale che lo mettono in grado di guadagnarsi e consolidare una posizione di superiorità tra gli altri con cui egli condivide la sua esperienza. Questa posizione p u ò essere consolidata come il risultato di uno speciale perfezionamento, come nel caso di una professione particolare, o essere semplicemente « u n a situazione fortunata», come il risultato di un'eredità, ampie risorse e simili. Così come l'Ascendente esprime lo stato presente di situazioni particolari, o il generale livello di esperienza in un dato contesto, il Medio Cielo fornisce il significato della particolare importanza in questo più ampio stato di cose. Tutti gli altri significati astrologici o significato delle Case scaturiscono da questi due fattori. A questo punto, una difficoltà filosofica sorge nella mente mediamente allenata, allorché incontra per la prima volta il meccanismo astrologico. Lo studioso che non sia acritico, in senso tecnico o scientifico, non ne viene per niente colpito, in quanto provvisto dei semplici criteri di dimostrazione o pratica. Egli scopre immediatamente che, se adoperata adeguatamente, l'astrologia «funziona». Il critico più accademicamente condizionato, comunque, si vede incapace di affrontare un certo «perché» metafisico. Egli non riesce a concepire il fatto di non esser altro che un uomo di paglia, o di trovarsi di fronte a un dilemma imperniato più sui suoi stessi presupposti che non su di una situazione di fatti reali. Egli salta alla conclusione che l'astrologia abbia a che fare con rapporti di causa ed effetto. In verità, trova molte spie53
gazioni di quest'arte presso quegli astrologi che tentano di giustificare il fondamento delle loro supposizioni nelle varie ipotesi dei fisici di ogni generazione, i quali cercano di ottenere una «regolarità» scientifica applicando in maniera non intelligente i metodi scientifici. Il grafico astrologico è uno strumento di misura psicologica, e quel che esso esprime è una concordanza negli eventi e non una specie di causa fisica o ancor meno qualcosa di simile a relazioni funzionali reali. Perciò, sulla base di un'idea di «causa», sarebbe estremamente difficile, se non grottesco, il ricercare un qualche modo per spiegare il motivo per cui il meridiano di una data ora e un dato luogo farà di un uomo un banchiere, o gli darà un parente dai capelli rossi, o il suo orizzonte stellare darà a una giovane donna la «carnagione che vi piace toccare». L'operazione di «concordanza» nell'universo è semplicemente la tendenza sommariamente espressa nella «sopravvivenza del più forte», evidente in campo psicologico attraverso la positiva correlazione di caratteristiche desiderabili. Non vi è «causa» nel fatto che certi fattori gravitano nell'ambito di complessi comuni ma semplicemente un fatto di convenienza. Se elementi desiderabili sono positivi nella loro convenienza reciproca per il semplice fatto che sono «desiderabili», o sono «desiderabili, per il fatto che sono convenienti, ciò è al massimo una questione metafisica. La vita offre aggregazioni di questo genere, e analoghi abbinamenti di elementi nei meccanismi celesti — che naturalmente esprimono un differente tipo di concordanza se osservati nei loro termini propri — forniscono accoppiamenti che hanno un parallelo di massima con i fattori dell'esperienza e quindi possono essere usati per rappresentarli. L'attendibilità di questo tipo di rappresentazione è alta in senso statistico, tuttavia non c'è maggiore certezza in una singola indicazione astrologica di quanta ve ne sia in una singola statistica.
In astrologia le Case sono numerate, al contrario dei segni dello Zodiaco conosciuti con nomi e simboli arbitrari. Mentre i segni sono fissi nel cielo, misurati sempre a partire dall'equinozio vernale e quindi in sincronia con le stelle nella rotazione diurna del cielo, le Case sono fisse in r a p p o r t o a un dato m o mento e luogo sulla superficie terrestre nonostante l'equatore celeste, in cui esse sono collocate, ruoti nella stessa direzione e nello stesso m o d o dello Zodiaco. Le Case sono identificate nei termini di questo secondo cerchio, o in gradi di longitudine celesti, facendo attenzione alla loro correlazione con i segni e i pianeti, e i loro numeri vanno consecutivamente dall'I al 12, a iniziare dall'Ascendente e ruotando in senso antiorario. Vengono considerate nello stesso ordine in cui i settori celesti e i corpi celesti più importanti coincidenti con esse, sorgono sull'orizzon54
te orientale nel corso delle ventiquattro ore. Ogni Casa rappresenta realmente u n a dodicesima parte dell'intero universo, con ogni corpo celeste diverso dalla Terra collocato nell'una o nell'altra di questi settori. O g n u n o di essi viene a essere costituito da circa trenta gradi di ascensione retta, o due ore di tempo siderale. C o m u n q u e , qualsiasi riferimento a una particolare Casa, o ogni considerazione sul suo significato — eccetto che nel determinare quali corpi celesti essa contiene — è preso dal suo primo limite superiore così come esso appare in senso orario o in base al m o t o del cielo grazie a cui esse sorgono all'Est e t r a m o n t a n o all'Ovest; cioè all'inverso della normale direzione del movimento planetario dello Zodiaco. Questo «margine superiore» di una Casa viene chiamato «cuspide». Adesso è identificato col grado e segno dello Zodiaco al quale corrisponde per proiezione al di là del circolo equatoriale sul quale è collocato, e non è neanche necessario, né usuale, che Case e segni corrispondano esattamente. In verità, trenta gradi di una Casa raramente equivalgono alla stessa estensione nell'altro. Le corrispondenze dei segni con le Case, perciò, sono prese sulla base di questi cuspidi, e mai delle intere Case. I principianti cadono talvolta in errore poiché la cuspide di una Casa viene identificata con l'ultimo grado di un segno, con il risultato che la Casa contiene parte di un altro segno — se non tutto, o ancor di più — e questo capita solo col segno col quale si ritiene essa abbia corrispondenza in minima misura. Non c'è nessuna difficoltà nel comprendere che la cuspide è come la facciata di un palazzo. Essa rappresenta il tutto, sia che un segno venga a cadere più interamente sulla facciata, o più interamente dietro. L'orizzonte non solo indica la cuspide della Casa in cui il cielo sorge alla sua intersezione orientale con l'equatore, ma taglia anche l'equatore dal lato discendente, segnando quel che gli astrologi chiamano talvolta «discendente»; una cuspide conosciuta in maniera molto più comune col nome della Casa, in questo caso la settima. Il riferimento astrologico dell'Ascendente ha esattamente lo stesso significato del riferimento alla «prima Casa», e in entrambi i casi l'indicazione può esser riferita alla cuspide o all'intero settore celeste. Allo stesso m o d o , i termini «Medio Cielo» e «decima Casa» — così come «Nadir» e « q u a r t a Casa» — sono equivalenti nell'uso astrologico corrente. « M . C . » e « I . C . » sono abbreviazioni dei termini latini per Me55
Schema delle case dio Cielo e Nadir, spesso usate per designare le cuspidi del circolo meridiano. Il prossimo passo nei significati astrologici che derivano dalle Case di un oroscopo è il considerare gli altri poli dell'asse fondamentale delle stesse, cioè il discendente e il Nadir. La prima Casa, Ascendente o orizzonte orientale, rappresenta il substrato dell'essere dal lato positivo della personalità, o sta a indicare l'emergere di vari fattori primordiali dell'esperienza così come si affacciano alla nostra attenzione al di sopra della soglia dell'identità cosciente, o come l'individuo esplica la sua iniziativa fondamentale nel suo primo, semplice e continuo fronteggiare la vita in ogni suo aspetto specifico. La settima Casa rappresenta il medesimo fondamentale substrato di esistenza sotto forma di una corrispondente e più negativa correlazione di individualità rispetto all'intero suo complesso, e vien meglio compresa se si tien presente il contrasto con l'Ascendente. Così il giorno ha inizio, in termini letterali, q u a n d o il Sole 56
sorge all'Est, e quindi un m o m e n t o diventa significativo q u a n d o certi potenziali sorgono all'orizzonte dell'esperienza. Questo fen o m e n o di «origine», come qualcosa che emerge tra relazioni pertinenti, costituisce il terreno positivo per qualsiasi cosa possa essere «oggetto di esperienza». Q u a n d o il Sole tramonta, al contrario, il giorno è finito, e q u a n d o , in un simbolismo descrittivo concordante, gli eventi cadono al di sotto dell'orizzonte, essi vengono devoluti, nel più ampio senso, ad altra responsabilità. Va fatta qui un'importante distinzione tra atto conscio o impulso positivo di vita, nel suo punto di impatto diretto ed incondizionato, ed il complementare tipo di azione relativamente indiretta, che nondimeno costituisce una fondamentale parte dell'esistenza. L'uomo possiede realmente un'iniziativa limitata in qualsiasi particolare settore di attività. Essa varia con l'individuo in relazione al particolare insieme di circostanze, e l'esperienza può dunque prender forma in base alla libertà evidente entro questo «limite», o in base alla costrizione che mantiene una simile «libertà» entro la convenienza dell'ordine cosmico. Né libertà né limitazione sono una realtà assoluta, ma ognuna delle due contribuisce con l'altra in un processo di dare-avere che crea la realtà cosciente. Quindi una persona può esser libera di fare una passeggiata di cinque miglia, per incontrare al club dei vecchi amici e fare una partita pomeridiana a scacchi, mentre un'altra, che ha esaurito la sua energia e non possiede i mezzi o l'abilità per proseguire, può percorrere solo un'area estremamente limitata, se pur ne è in grado, e deve dedicare le sue energie a chiedere aiuto o a studiare il modo di tirarsi fuori dalla sua condizione, invece di mettersi a competere con la prima. La seconda persona è comunque ugualmente «libera», nel modo più completo, di optare per la prima decisione nel suo stesso interesse. Potrà percorrere le cinque miglia un altro giorno. I suoi scacchi sono semplicemente spostati nel tempo. Dovrebbe apparire sempre più evidente il fatto che il simbolismo dell'astrologia è in verità molto semplice, o essenzialmente ingenuo. Quel che «avviene» nel cielo corrisponde a quel che avviene nell'esperienza, e così via attraverso relazioni che ai non astrologi talora sembra derivino dalla più impensabile allusività. Il simbolo, comunque, contiene un più profondo significato. La generale concordanza dell'universo non solo comprende, da un lato, l'ordine fisico dei moti celesti, ma anche i componenti e la struttura del linguaggio e del pensiero col quale si determina ogni parallelo tra essi, diventando il fondamento dell'analisi astrologica. La più incondizionata semplicità di queste distinzioni simboliche collega l'astrologia ai riferimenti universali sotto ogni punto di vista.
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Mentre la prima Casa, nel meccanismo dell'oroscopo, sta a indicare le potenzialità di azione, non indica, invece, l'estensione di essa, in quanto enfatizza la prevalenza dei vari fattori nell'esperienza, o rappresenta il loro profilarsi all'orizzonte della concezione obbiettiva e del pensiero cosciente. L'iniziativa è una cosa, ma l'effettiva cooperazione con l'iniziativa in una situazione più generale è qualcosa di diverso. In altre parole, esiste un livello di azione ed esiste anche un livello per la sua possibile continuità verso un certo grado di compimento. Quest'ultimo fattore è indicato più significativamente dalla settima Casa, o Discendente: cioè dall'enfasi dell'orizzonte al punto in cui l'esperienza diventa iniziativa diretta. La responsabilità è delegata ad altri, e l'attività può solo continuare attraverso delle relazioni cooperative. L ' u o m o ha dato il suo contributo, e gli eventi devono dimostrare la loro essenza. Come risultato, in astrologia oraria, la settima Casa, ancor più della prima, rappresenta il punto cruciale di qualsiasi giudizio. Essa contiene gli elementi del «tirare avanti» in qualsiasi caso particolare. Nell'astrologia natale, la settima Casa è importante quale indicatrice di legami o di quelle relazioni con altre persone che stanno a significare una limitazione piuttosto che un impulso relativamente a u t o n o m o o un libero atto, evidente dell'Ascendente. L ' u o m o vive in un contesto sociale, e perciò p u ò agire per conto proprio, o senza legame con altre persone o cose, soltanto in aree limitatissime. Il Discendente rappresenta la persona che egli sceglie, al di là del contesto della sua esistenza, per un'effettiva intimità nell'esperienza, che andrà a fare in special m o d o per se stesso. Nel suo significato primitivo, esso indica il compagno, un marito o una moglie. Nell'attuale organizzazione della società, p u ò significare un socio in affari o in qualsiasi altro tipo di impresa in società. Esso identifica, altresì, non solo associazioni già operanti di questo tipo, ma qualsiasi particolare persona con cui il soggetto pone in essere un momentaneo equilibrio in un determinato atto. P u ò quindi comprendere un avvocato o un medico, un accompagnatore o un socio, così come un avversario o un nemico; cioè chiunque con cui il soggetto interagisce in conflitto più che in una letterale «cooperazione». In astrologia oraria, perciò, l'orizzonte Discendente corrisponde a tutti quegli elementi della vita che possono essere portati a un punto di particolare cooperazione, o di diretta ed efficace opposizione, in relazione ad un dato atto o ad una data azione in progetto. In parole più semplici, è la fondamentale 58
correlazione tète-à-tète nell'esperienza; a esempio, un contatto di cooperazione senza alcuna subordinazione di un qualsivoglia fattore a un altro. La settima Casa viene descritta in m o d o più completo nell'astrologia natale quale significatrice di opportunità, o dell'esplicito «permesso» che presiede a questa fonte diretta di imparziale rapporto o contatto nella esperienza. L ' o p portunità p u ò scaturire dal possesso di specialissime tendenze personali. Queste creano le «belle arti», che sono sempre indicate da questa Casa, e che h a n n o la più grande possibilità di emergere q u a n d o è ancora significatrice delle fatiche e degli sforzi di una persona al di là di una riuscita immediata, ovvero di una quinta Casa. Più frequentemente, c o m u n q u e , l'effettiva influenza di quest'opportunità si ha con la personalità di altri che, in qualche m o d o , sono preposti a significare gli interessi del soggetto nella vita e nella propria attività. Il processo è illustrato nella maniera più perfetta nel «matrimonio ideale», o un legame improntato alla più totale comprensione, talora basato sugli affari. «Opportunità» è il momento «contagioso» di un desiderio individuale, non appena diventa un potenziale pratico nell'esperienza in maniera a u t o n o m a . È il grado di relazione che un u o m o p u ò stabilire con la vita o con la realtà cosmica intesa come un tutto. In astrologia oraria, è la più diretta indicazione d'immediata promessa, in un fatto o in una questione definita. Una curiosità chimica, fornita agli studenti da molto tempo nei laboratori scolastici, è costituita dalla cartina di tornasole, una sostanza che diventa rossa se messa a contatto con una soluzione avente un eccesso di acido, e blu se, al contrario, si tratta di una soluzione alcalina. Un gioco affascinante è quello di portare la soluzione a un preciso punto di equilibrio, e osservare come una sola goccia di acido o di alcale sia sufficiente a rendere reversibile la reazione. In astrologia, il punto di vista è sensibile come la cartina di tornasole nella sua capacità di mutamento e l'abilità astrologica è estremamente dipendente dalla bravura dell'esperto nell'intravedere relazioni in entrambe le direzioni, secondo la necessità del mutamento e senza creare confusione mentale. In modo più importante, questo è il concetto di una prospettiva in senso orario o antiorario (3). Tutti i movimenti individuali di significato astrologico nel cielo sono di quest'ultimo tipo — cioè procedendo nel normale ordine dello Zodiaco — mentre ogni attività di gruppo, o più ampia, superiore e trascendentale relazione, è misurata in senso orario, così come illustrato nella discussione sul significato generale
(3) Il punto di osservazione è quello dal Polo Nord celeste. 59
dell'orizzonte. Poiché la rotazione dell'intera sfera celeste è data dalla rotazione in senso antiorario della Terra sul suo asse, il movimento dell'ambiente risulta in senso orario. Di conseguenza, il simbolismo astrologico, è orario nella sua radice filosofica, esprimendo le fondamentali correlazioni stabilite da un orizzonte in accordo con una prospettiva oraria. Perciò si dice che l'orizzonte orientale dell'oroscopo simboleggia il regno «sulla Terra». La prima Casa, come settore del cielo, è dunque al di sotto, e la settima al di sopra, del piano in questione. Non ci sarà in seguito nessuna difficoltà se si ricorderà che l'emisfero al di sopra dell'orizzonte rappresenta l'area di esperienza affrontata o confrontata dalla personalità, che è indicata dall'Ascendente come tale. La personalità, vista esteriormente di per sé, come giudizio di un oroscopo, è soggettiva, — cioè concentrata entro se stessa e perciò avente una natura di realtà «sotterranea» — ma quando la personalità agisce o dà luogo ad iniziative, ovviamente deve muoversi da questo stare concentrata su se stessa verso il mondo aperto e libero dell'esperienza che si trova sopra la terra. Della stessa natura è l'intera area soggettiva di esperienza «sotterranea», che si trova in senso orario prima della settima Casa, e mostra la potenzialità generale di quei vantaggi che ugualmente sono amministrati più che altro dalle circostanze e dalle persone o da fattori che sono necessariamente stabiliti o identificati nel grande obiettivo o dall'area di esperienza «sopra la terra» in cui la casa stessa si trova. Il Medio Cielo, o decima Casa, rappresenta il punto zenitale nella vita dell'individuo, o il suo impatto con fattori autoritari pertinenti al m o m e n t o significativo. Il Nadir, o l'opposta quarta Casa, segna il corrispondente fattore inferiore nell'esperienza. Queste indicazioni valgono sia per l'astrologia natale che per quella oraria. Il concetto di quarta Casa come significatore di istituzioni, o di relazioni basilari latenti, è in contrasto con l'immediatezza di pubblico vantaggio o necessità, indicata al meridiano superiore. La più semplice relazione antitetica si ha qui tra l'esteriore, o contesto sociale, e l'interiore, o sfera privata della personalità. Quindi, il più familiare significato attribuito alla decima Casa è quello di «affari», e alla quarta è quello di «dimora». L'aspetto commerciale o professionale della vita è il contatto dell'individuo con l'intero suo gruppo, mentre l'intima e segreta enfasi è la sua attività nel contesto di quella parte dell'ambiente generale che egli ha fatto particolarmente sua. La quarta Casa corrisponde a tutte le ramificazioni soprattutto del privato universo di esperienza dell'uomo. Gli astrologi se ne servono per indicare l'anima, ovvero l'ancoraggio psicolo60
gico della vita in contrasto con la decima, che rivela essenzialmente la situazione pratica del soggetto nei confronti degli affari di ogni giorno in generale. La quarta Casa rappresenta un rifugio e un santuario, o il luogo in cui l'individuo si ritira alla fine del suo pubblico lavoro quotidiano. Per estensione, essa diventa la mèta finale, al termine del completo ciclo d'incarnazione, e perciò l'ultima dimora o la tomba. Prima e settima Casa, considerate insieme in quanto originate dall'orizzonte, h a n n o distintamente un personale riferim e n t o , e secondo gli astrologi stanno ad indicare l'individuale o essenzialmente u m a n o luogo di vita. Decima e quarta Casa, per contrasto, h a n n o un significato impersonale o sociale più remot o . Mentre i rapporti commerciali e professionali, sotto il dominio della decima Casa, possono certamente essere molto personali e immediati nei loro dettagli, quel che essi in effetti rivelano è il necessario conformarsi di una persona a delle esigenze di gruppo. La decima Casa identifica i superiori, o raffigura l'impostazione di esigenze da parte di un ampio complesso di realtà. Il Medio Cielo, è vero, indica la posizione del soggetto nella vita, e quindi fornisce un presagio dei suoi possibili traguardi e posizioni; ma in tutto il suo compimento, dimostra qui, semplicemente, il suo successo nell'adeguarsi alle funzioni di un gruppo. In m o d o simile, il privato della casa e la definitiva autorealizzazione dell'anima sembrano costituire un personalissimo campo di interesse fin q u a n d o non vien capito che ogni vera casa comprende un gruppo di individui saldati insieme in una genuina entità di gruppo, anche nelle correlazioni provvisorie e nell'apparente intimità di un hotel o di una pensione. L'«anim a » dell'uomo è sociale in questo stesso senso, poiché la sua vita interiore lo tiene sempre vincolato alla sua razza ed alla sua discendenza, con quelli tra i suoi intimi e con coloro che hanno condiviso i suoi valori o li h a n n o resi reali, nonché con Dio e con ogni esperienza di tipo spirituale che suddivide il suo gruppo o la sua esistenza sociale in invisibili piani. La quarta Casa rivela sempre la persistente integrità della famiglia o clan, e particolarmente indica gli averi e qualsiasi frutto di speciale privilegio e lusso, nel meglio e nel peggio; come parchi, suoli pubblici non meno che privati, e riserve, edifici di lusso e la «dimora» per ogni e qualsiasi fase di ampia esperienza, tanto di gruppo quanto di u n a singola persona. La distinzione tra gli assi formati dall'orizzonte da una par61
te, e dal meridiano del Medio Cielo dall'altra, pur fondamentalmente tra questi fatti direttamente personali e le più ramificate faccende di gruppo, è una maniera di differenziazione che raramente risulta ovvia nella esperienza ordinaria. Gli astrologi, di conseguenza, talvolta tracciano questa linea sulla base di una «semplicità», in contrapposizione con la «complessità», o sostengono perfino che l'asse dell'orizzonte indica i fattori fisici, e la linea «Medio Cielo-Nadir» gli elementi «spirituali» nella vita di tutti i giorni. Queste relazioni saranno riprese in più ampio dettaglio, con maggiori ulteriori spiegazioni. Le otto Case, oltre ai punti assiali, sono create dalla trisezione già spiegata, e i loro significati derivano dall'Ascendente, dal Discendente, dal Medio Cielo o dal Nadir. Le quattro Case principali rappresentano gli aspetti focali o «angolari» dell'esperienza. Quelle che si trovano dietro di esse nell'ordine del normale movimento dei pianeti attraverso lo Zodiaco, o che definiscono i settori celesti sorgenti immediatamente innanzi agli angoli, sono note come Case cadenti. Esse sono la terza, sesta, nona e dodicesima. Quelle che si trovano davanti agli angoli, in senso antiorario, e circoscrivono le aree celesti immediatamente dietro gli angoli secondo un punto di vista in senso orario, sono dette Case succedanee. Esse sono la seconda, la quinta, l'ottava e l'undicesima. I significati delle Case minori, così come tramandati dall'astrologia, traggono origine dalle loro relazioni in senso antiorario, e danno una comune espressione nella sequenza temporale della vita quotidiana. Quindi gli angoli rappresentano il m o mento presente, o i punti di crisi e relazioni critiche esistenti in origine all'orizzonte e al meridiano Medio Cielo. Le Case cadenti, trovandosi «dietro» gli angoli, rappresentano il passato (il significato è reso dalla parola «cadente»), mentre le succedanee, in maniera corrispondente, danno un'indicazione del futuro, o della dinamica immediata di promessa e potenzialità. Lo schematismo delle Case consiste di quattro gruppi di tre, in triangoli intrecciati. La filosofia dei numeri ha presentato un eccezionale fascino per la mente umana sin dai tempi di Pitagora ed ancor prima, con particolare riferimento ai Greci e ai moderni occultisti. Alcuni estremisti tra gli appassionati della speculazione numerologica hanno fatto, dei valori astratti dei numeri, delle entità irreali, tendenza peraltro riflessa nel tentativo di alcuni autori di spiegare varie relazioni astrologiche tramite il 62
presunto potere del «tre» o del «quattro» di «per se» (*). Strutture quadripartite si trovano abbastanza comunemente in natura, soprattutto per il fatto che l'intersezione di due qualsiasi linee di influenza dà luogo immediatamente a dei quadranti, e grazie a questa medesima combinazione di fatti reali, il «tre» è un luogo comune di pensiero, riflesso nel famoso processo dialettico sviluppatosi nell'ambito della filosofia greca e fondamentalmente implicito nell'atto di localizzare un punto di enfasi in una qualsiasi linea di sequenza. Questo processo è familiare a chiunque nel tempo, o nel «presente» in quanto correlato a un «passato» e a un «futuro». L'identificazione di spazio di Emanuele Kant è un senso esteriore, ed il tempo, essendo un senso interiore, enfatizza la ramificazione spaziale sia nelle due semplici dimensioni del «sé» e degli «altri», sia nel complesso, quadruplice modello della comune esperienza. L'azione del tempo nel tradurre l'esistenza in una più ristretta linea di esperienza personale, o di conseguenza individuali, è la radice dell'analoga ma meno letterale organizzazione tripartita della realtà. Da un punto di vista più ampio, il fatto generale dell'esperienza ha «esistenza» in una natura oggettiva e quadripartita.e una corrispondente realtà specifica nell'antitetica, soggettiva ed essenzialmente tripartita attività di un contesto personale. Come l'astrologia giunse per prima ad usare questa triade di differenziazione individuale, e a suddividere ogni quadrante celeste in tre settori, è sconosciuto alla storia. Attraverso molti secoli, ciò è rimasto un conveniente ed efficace mezzo per esprimere come l'esperienza possa essere «realizzata», o come le sue relazioni con lo spazio, — cioè con una vastissima generalizzazione cosmica — possano essere indagate in una qualche misura di manipolazione individuale in termini di scambio, scelta e possibilità. La trisezione astrologica del cielo raffigura i cicli degli eventi in un ritmo di «prima-ora-e-dopo» (4). Il «presente» di ciascun angolo è prolungato in un «passato» e in un «futuro» creato alle estremità opposte dell'asse con l'altra Casa. È questo il modo in cui ogni quadrante funziona nella pratica, e ha significato pratico in quanto subordina la sua stessa semplice antitesi al fatto di poter funzionare in cooperazione con l'altro assieme di opposte relazioni che si incrocia con esso. Ecco il processo astrologico attraverso il quale il «tre» rende attivo il «quattro». Nella loro relazione con l'Ascendente, la decima Casa dà luogo alla nona, e la quarta crea la quinta; un semplice modello psicologico, che si ripete per ciascun angolo. Il significato attribuito alle
(*) In latino nel testo (N.d.T.). (4) Attualmente l'astrologia è solo la raffigurazione dell'esperienza quotidiana così come questa presenta, in ogni suo punto di enfasi, una coincidenza di alcune linee sequenziali con l'esperienza altrui, ma il concetto di «tre» è più chiaro nel simbolismo del tempo. 63
Case può esser detto per sommi capi, e i nomi delle Case saranno dati in corsivo per evidenziare le correlazioni. Perciò la personalità (prima Casa) svela il suo passato attraverso la posizione nella vita, e il suo futuro attraverso i valori finali. Questi valori finali trovano il loro passato nella personalità, e il loro futuro nell'opportunità. Quest'opportunità dipende dal passato stabilito in valori finali, e viene incoraggiata per il futuro dalla posizione nella vita. La posizione nella vita si fonda sul passato che è stato opportunità e costituisce promessa per il futuro tramite la personalità. L'implicazione di questo schematismo è mostrata dalle frecce nei diagrammi per le quattro triadi, e dev'esser ricordato che le Case danno anche significato a quelle adiacenti, o acquistano significato da esse, al di sopra e al di sotto del primordiale significato derivante dai punti angolari.
La triade ascendente Il gruppo di Case focalizzate dall'Ascendente è particolarmente utile, in astrologia natale, per descrivere l'individuo e il suo semplice atto di essere, e in astrologia oraria per identificare la d o m a n d a o il consultante nonché per indicare il semplice fine e la natura dell'impresa o situazione che sono oggetto della d o m a n d a . L'Ascendente, o prima Casa, è già stato presentato quale significatore di qualsiasi progetto in generale. La nona è la Casa cadente correlata, che svela le influenze pertinenti al di fuori del passato. Nella tradizione astrologica, il significato chiave di questa nona Casa è un «più alto intellett o » , ovvero i veri processi del pensiero u m a n o insieme a tutti i suoi frutti, così come ogni possibilità di correlazione di un individuo con cose già distanti o remote nell'esperienza. Ecco perché si dice che questa Casa identifica la conoscenza; il linguaggio, che rende possibile il perpetuarsi della conoscenza; i libri, nei quali il pensiero vien t r a m a n d a t o e la conoscenza perpetuata; la scienza, quale processo organizzato per far uso del pensiero e ampliare la conoscenza; la religione, in quanto processo di pensiero applicato all'esame dell'universo e alla determinazione dei suoi significati: la coscienza, in q u a n t o applicazione di un concetto cosciente alla valutazione di giudizi in merito a un dato evento o situazione; i lunghi viaggi, distinti da quelli brevi o dagli spostamenti negli immediati dintorni per pratico e transitorio orientamento, e visti come una capacità intellettuale dell'individuo di collegare cose a una certa distanza; e così via, all'infinito. In tutte queste indicazioni, il riferimento è alla sem64
La triade ascendente plice esistenza dell'individuo, e ai dettagli del suo libero arbitrio di essere per conto proprio. La quinta, o Casa succedanea correlata, è il medesimo fattore di semplice individualità nella sua proiezione verso il futur o . Perciò essa svela, in primo luogo, il semplice emergere della personalità, ovvero la ricerca del piacere. Comprende anche l'espressione dissipatrice di quest'impulso, e quindi indica dissipazione nonché ogni possibile capacità di autosperpero. Indica talento in questo ingenuo, individuale significato, ed è ritenuta, quindi, significatrice di creatività in tutti i suoi più immediati o comuni e tangibili aspetti. È significatrice di future affermazioni nel c a m p o della vita intellettuale o è l'anticipazione complessiva di quel che, in nona Casa, costituisce conoscenza e saggezza; quindi comprende tutto quanto è connesso con le scuole, il processo di apprendimento o di studio, disciplina e simili, incluso l'insegnamento in tutti i suoi aspetti. Essa rappresenta questa proiezione della personalità in senso estremamente letterale o fisico, quindi identifica la discendenza, sia sotto forma di veri e propri figli q u a n t o di particolari opere o imprese di tipo esclusivamente privato. 65
Ogni particolare ramificazione di queste relazioni fondamentali è compresa nel significato generale della quinta Casa. Quindi essa indica corteggiamento, o anche relazione col potenziale partner di tutta la vita, fin nella misura in cui l'individuo si riserva ancora il diritto di ritirarsi e andarsene in cerca altrove. Essa significa festosità, non solo come divertimento ma come un effettivo corteggiamento di un potenziale socio in affari o in altro intimo legame. Comprende l'indulgenza verso il sesso in senso strettamente animale; a esempio, q u a n d o gli impulsi creativi vengono costretti al punto di semplice autoindulgeza o dissipazione. Comprende qualsiasi diretta organizzazione di divertimenti e sport, sia come effettiva partecipazione a essi o come un qualcosa connesso allo spettacolo. Mentre la ricerca, ovvero la rifinitura della conoscenza, è un fatto di analisi alla luce del passato, e va ascritta alla nona Casa, l'espressione sperimentale dell'/o o l'espansione dilettantesca della mente vi si ritrovano fino a q u a n d o i valori coinvolti sono attinenti al futuro, cioè fino a q u a n d o la personalità proietterà le sue energie latenti al di sotto, al di sopra e al di là della sua normale periferia dell'essere, allo scopo di raggiungere qualcosa che non fa ancora parte di sé. La triade del Medio Cielo Il gruppo di Case centrato sul Medio Cielo è particolarmente utile in astrologia natale per descrivere la collocazione sociale dell'individuo, o la sua generale relazione con il gruppo, e nel r a m o orario fornisce un generale indizio delle sue principali relazioni con la specifica comunità in cui egli è inserito, o entro la quale nasce la particolare d o m a n d a o problema. Le distinzioni, al contrario, possono esser viste più chiaramente attraverso l'astratta distinzione del tempo, con la decima Casa che rivela la situazione presente di uno specifico fatto nel suo generale contesto, con la sesta che analogamente rappresenta il passato o quello che circostanze distintamente contributorie rappresentano in una data relazione di gruppo, e con la seconda Casa indicante l'aspetto futuro sotto forma di un accumulo di risorse che si renderà disponibile, o quantificabile, nella soluzione di un particolare problema. La nona Casa, in astrologia oraria, rappresenta soprattutto l'autorità. P u ò trattarsi di un individuo che è nostro superiore in virtù di una data gerarchia, come un datore di lavoro o un 66
funzionario di grado più elevato in una ditta o in un'organizzazione. In un caso del genere, quest'individuo rappresenta l'interesse della comunità. La decima Casa indica particolarmente quest'elemento di autorità, nel m o d o in cui essa prende forma politica o di definibile comunità. Essa significa, quindi, governo sotto qualsiasi aspetto, e comprende città grandi o piccole, contee o parrocchie, stati o province, principati o nazioni in cui il soggetto o il consultante dimorano o a cui sono soggetti. Indica tanto le più ampie, quanto le più ristrette giurisdizioni. Più specificamente, rappresenta il «potere di polizia», la magistratura o altre istituzioni che stabiliscono o impongono disciplina in qualsiasi maniera. Perciò la Casa p u ò rappresentare il preside o il decano di una scuola o di un collegio e così via. Q u a n d o una d o m a n d a oraria riguarda il commercio, la Casa identifica l'affare dal quale trae origine la transazione o nasce la domanda, ovvero l'autorità economica prevalente. T u t t o ciò viene comunemente riassunto col dire che la decima Casa significa «affari», benché una d o m a n d a circa un dato o specifico affare sotto forma di progetto o fatto in embrione, in contrasto con il riconoscimento di un'autorità pertinente, andrebbe riferita soprattutto alla prima Casa. È essenziale ricordare, a questo punto, che i significati astrologici dipendono dalle cose che essi rappresentano o che fanno, e non dal nome che a queste si dà. Parole come «affari» hanno differenti implicazioni in situazioni differenti, ma l'astrologo inesperto non incontrerà alcuna difficoltà se si atterrà ai principi generali del significato astrologico, perfettamente chiari nella sua mente. Quando viene fatta una domanda su uno specifico «affare» si fa riferimento a un insieme di interessi e correlazioni che, nel loro insieme, costituiscono una specie di «entità» e vanno considerati come una persona — ad esempio una specifica attività di gruppo — per gli scopi dell'analisi oraria. La decima Casa è significatrice di affari come «contatti» quando la domanda riguarda le azioni di un individuo nel suo contesto di relazioni, ma non lo è mai quando l'affare viene considerato un tutto unico; cioè quando è considerato quale organismo integrato. Il grande potere dell'astrologia oraria sta nel fatto che l'astrologo vede la vita come essenzialmente organica in ogni punto della sua analisi. In altre parole, ogni organismo costituisce una parte di una più vasta entità, e al tempo stesso ne comprende innumerevoli altre nella sua totalità di apparenza. Le cellule viventi in un qualsiasi corpo fisico sono di per se stesse «organismi», e lo stesso corpo fisico è simile ad una più grande «cellula» di questo tipo nel contesto sociale che, a sua volta, possiede un'esistenza organica definita, come il corpo in que67
La trìade del Medio Cielo stione. L'ordine del mondo è continuamente evidente nel fatto che qualsiasi insieme di esistenza non solo funziona per proprio conto, ma costituisce un contesto per il funzionamento di minori fattori tra di loro e, in aggiunta, al tempo stesso, esplica attività utili o essenziali al maggiore complesso di relazioni che costituisce un insieme integrato sotto un altro e più ampio punto di vista. Una profonda analisi filosofica viene sfidata dalle gerarchie discendenti e ascendenti della natura. Indubbiamente qualsiasi speculazione sull'infinita potenzialità di considerazioni a catena è non solo priva di utilità quanto in contrasto con la ragione stessa. Fortunatamente, nella pratica, la vita porta l'individuo faccia a faccia con problemi che, in un significato giornaliero, lo riguardano da solo. La sua inquietudine può essere la necessità di ottenere o conservare un lavoro, il che rappresenta un fatto relativamente individuale, o la possibilità del pericolo che la ditta per la quale egli lavora possa non superare il corrente complesso di condizioni entro cui essa funziona come un'entità, cioè una definita crisi di gruppo. La moglie può essere ammalata, o difficoltà nella sua comunità o nella sua organizzazione sociale possono costituire un importante momento di impatto con la vita. Parimenti, e quasi simultaneamente, la città in cui egli risiede può fronteggiare una drastica riduzione nella fornitura di acqua o energia, o il governo può andare incontro a emergenze su scala sempre più vasta. L'astrologia oraria non è fatta per dimensioni di esperienze di que68
sto tipo. Essa colloca qualsiasi domanda venga fatta, nell'assieme delle Case sulla base della fondamentale entità che vi è coinvolta, e la decima Casa, insieme alle altre due ad essa correlate, indica innanzitutto la superiore struttura di riferimenti, ovvero il semplice e generale contesto nel quale si può incontrare una difficoltà. La prima Casa, insieme alla nona e alla quinta, costituisce una triade che svela l'immediato stato di cose in un dato problema, quale esso è visto in un punto di attività organica focalizzato, allo scopo, in un momento temporale critico. La decima Casa e le due ad essa correlate costituiscono una terna indicante le immediate nonché generali ed ampiamente totali circostanze della situazione o del problema, oppure svelano la prospettiva, in contrasto con il punto critico in termini di spazio. La distinzione è quella già fatta in termini di semplicità contro complessità. La decima Casa non solo corrisponde all'autorità esercitata su una persona da altri, ma anche a quella che essa è capace di stabilire su sé stessa, in virtù di speciali inclinazioni e capacità. La decima, in questo senso, viene detta significatrice della professione, e rappresenta i precisi obblighi cui, per questo motivo, l'individuo deve sottostare. Perciò il medico è soggetto a esser chiamato in qualsiasi ora della notte e cosi via. In un ampio significato sociale, questo fattore di «autorità» è legato ad obblighi meno tangibili, come nel caso di una persona che raggiunge una certa posizione di preminenza sui suoi simili. In conseguenza, la Casa è detta anche significatrice di onore e rappresenta i requisiti di attitudine e di azione che, pur non imposti letteralmente «dall'alto», costituiscono a tutti gli effetti una rigida limitazione sociale in quanto l'individuo diventa una personificazione vivente degli ideali più stimati dai suoi simili e deve agire in conformità alla regola che ha fatto propria per sé, che lo voglia o n o . Questa è semplicemente la dignità. La sesta Casa si collega alla decima quale supporto fornito dal passato ad una più vasta situazione generale. Poiché lo scopo di qualsiasi grafico astrologico è quello di rappresentare le potenzialità in un dato fatto, questo passato non è mai esaminato puramente per scoprire cosa è accaduto in qualche epoca precedente, ma piuttosto viene studiato per determinare in qual m o d o esso, o l'influsso di esso, agisca tuttora sul presente. Se la decima indica la situazione in generale, la sesta indica i processi attraverso cui questa situazione generale assume un suo particolare aspetto o direzione. Essa rappresenta le abitudini e le maniere di agire con cui si raggiunge un vantaggio sociale o di g r u p p o , nonché le tendenze all'impossibilità di agire, o di agire nel m o d o giusto, 69
che possono lasciare sfuggire i risultati sperati. È la Casa delle lotte, dei risultati e delle prospettive in tutta la realtà della vita, e nel m o m e n t o presente rappresenta innanzitutto la fatica o il lavoro pesante richiesto dalla particolare situazione. N o n implica, però, competizioni o contese. Più semplicemente, identifica lo scotto da pagare agli altri che occupano una migliore posizione nella vita, nonché lo stesso rispetto per la personalità che può essere preteso da chiunque occupi una posizione inferiore. T u t t o ciò rende, più comunemente, la sesta Casa significatrice di dipendenza e dipendenti, o di condizioni sociali nelle generali correlazioni della società in senso lato. La stessa idea di fondamentale orientamento sociale si collega con l'economia dell'individuo, che rappresenta l'attenzione che deve esser data a certe parti o funzioni dell'organismo, unitamente a quella cooperazione che può aversi da esse in una qualche misura, in un particolare m o m e n t o . Comunemente questo fatto significa malattia, indicando il contesto generale sotto il quale l'organismo non è più in armonia con la propria situazione generale e quindi richiede attenzione. Rappresenta anche le specifiche reazioni dell'individuo sotto stimoli insoliti o situazioni di emergenza. In un significato più ampio, la sesta Casa è il settore del grafico astrologico nel quale i problemi di un contesto generale vengono messi a fuoco nell'autocoscienza. Tali problemi comprendono ogni possibile relazione sociale che p u ò o deve agire attraverso una data disparità di rapporto non familiare, come nel trattare con superiori o inferiori come già detto. È forse soprattutto questo, poiché la Casa indica non solo malattia o insufficienze sociali in senso fisico, q u a n t o squilibrio di tipo strettamente psicologico. Questo include comunemente il lavoro, in alcune occasioni in cui una persona è completamente un pesce fuor d'acqua, o q u a n d o deve svolgere un lavoro che assolutamente disdegna. Sta a indicare sforzo in circostanze in cui l'individuo sia eccezionalmente impossibilitato a controllare le proprie azioni, con esempi lampanti nell'esercito e nella marina, e nel caso più comune qualsiasi impresa in cui egli si trova sotto la costante e minuziosa dipendenza dai superiori o in cui la disciplina è molto marcata. Questa Casa rappresenta anche l'agricoltura e la produzione di materie prime per cibo e vesti in ogni senso, poiché il lavoratore della terra deve costantemente adeguarsi al clima, al capriccio delle forze della natura e ad altri fattori per lo più tutti al di là del suo controllo. Ecco quindi un legame con la cucina, 70
il cucito ed altri servizi normalmente svolti dalla servitù, o da quelli socialmente sottoprivilegiati. Poiché i moderni mezzi scientifici possono mutare l'aspetto dell'agricoltura in quello di merce di scambio, non c'è alcuna difficoltà astrologica in ogni caso specifico, in quanto qualsiasi tipo di agricoltura su larga scala o altamente organizzata diventa un lavoro, ed è quindi ben diversa dall'individuo legato alla terra o rigorosamente tenuto alla cura dei suoi campi e del suo bestiame. Sono inclusi in questo i prodotti alimentari, sia piante che animali. Gli animali domestici utili, come i cani usati per sorvegliare uno stabile o aiutare a controllare il bestiame in una fattoria, sono anch'essi compresi, in quanto sono tutti i «piccoli animali» dei più antichi testi astrologici. Sono quindi le bestie che possono essere addomesticate o controllate nell'ambito di un'abitazione o di una fattoria, ed anche quegli animali che diventano semplici parassiti, poiché servono psicologicamente al loro padrone. Per contrasto, gli animali cui è consentito ampiamente il vagabondaggio, o quelli che devono essere trattati con speciali precauzioni in q u a n t o non si lasciano mai addomesticare del tutto, si trovano in dodicesima Casa, ma tutto q u a n t o riguarda il cibo e le sue fonti sotto controllo è collocato in sesta, poiché qualsiasi problema di viveri riguarda gli inferiori, sia lavoratori nel più ampio senso del termine, sia le specifiche funzioni di un organismo in senso più stretto. Un'altra importante distinzione va fatta tra i bambini, governati dalla quinta Casa, e gli altri collaboratori nell'ambito di un'economia strettamente familiare o agricola. Ragazzi e ragazze allevati in una fattoria h a n n o un carico di lavoro sconosciuto ai giovani di città, ed il lavoro che essi svolgono è proprio un fatto da sesta Casa, così come ogni altra fatica a essa attinente. E, poiché il lavoratore non ha relazioni con un d a t o fatto se non attraverso il suo lavoro, si ritrova, sia come funzione che come persona, in sesta Casa. La seconda Casa, anch'essa legata alla decima, rappresenta la potenzialità futura della posizione sociale dell'individuo nella vita. Nello stesso m o d o in cui qualsiasi analisi del passato è futile, se non come indicazione di una realtà presente, così l'esame di questo futuro svela semplicemente l'influsso, nello stesso presente, di una specifica libertà o di una possibilità pertinente. I potenziali generali di una data situazione sociale trovano espressione nelle risorse e nei capitali disponibili per un uso immediato, cosicché la seconda è soprattutto la Casa del d a n a r o o dei suoi equivalenti. 71
Tutte le tre Case focalizzate dal Medio Cielo rivelano il contesto in cui viene posta la d o m a n d a , o in cui la vita è vissuta, nei termini di un rapporto superiore-inferiore. Il d a n a r o , astrologicamente, è un agente di scambio sociale, o atto a manipolare i fattori pertinenti in un dato contesto, e ciò significa non solo possesso in senso statico, ma anche risorse, così come queste possono, in particolare, venir associate allo spostamento di un individuo su o giù lungo la scala sociale. Qui il d a n a r o è inteso come significatore dell'affermazione umana, in un flusso normalmente continuo. Questo concetto fu espresso dai più antichi astrologi q u a n d o dicevano che la seconda Casa significa perdita e guadagno, nonché il miglioramento o il peggioramento di una situazione negli ampi termini della sua totale potenzialità. La triade discendente Le Case focalizzate dal Discendente sono simili alle tre indicate dall'Ascendente, per l'ovvio motivo che le loro fondamenta si trovano sull'orizzonte, cioè sulla base fondamentale di un fatto specifico nel caso di un oroscopo. Più che indicare relazioni sociali o di g r u p p o , esse stanno ad indicare linee personali di azione e reazione, in relazione al triangolo dell'Ascendente. Quest'individualità non è autocentrata, comunque, come lo è all'orizzonte orientale, ma queste tre Case, al contrario, rivelano l'attività di unione tra l'individuo e il gruppo. Ecco la funzione di diretta cooperazione con un'altra individualità, come è già stato sottolineato sufficientemente. Dal punto di vista filosofico, esistono tre semplici stadi nella comprensione di un universo caratterizzato contemporaneamente da un libero arbitrio e da un ordine incompromissibile. Il primo, è quello di comprendere che ogni cosa ha esistenza nei suoi termini specifici attraverso il fondamentale perpetuarsi della sua natura. Questa fase di realtà è rappresentata, nell'astrologia, dalla prima Casa. Il secondo stadio di questa comprensione è il realizzare che ogni cosa esiste nei termini di qualcos'altro simile ad essa, ovvero tramite l'universale concordanza con quello che è in grado di essere quel che è, in relazioni definite di tempo e spazio. Ecco il fuoco della realtà di gruppo che l'oroscopo rivela al Medio Cielo. Il terzo stadio di comprensione richiede una valutazione del fatto che deve esistere un qualche legame attivo tra l'individuo e il gruppo o tra una persona e l'altra. Ecco la spiegazione filosofica del fenomeno per cui «l'esistenza» 72
diventa «esperienza». Quindi un uomo ha altri uomini attorno a sé, e arriva a conoscere se stesso, in senso cosciente, grazie alla sua attività cooperativa con essi. Egli può avere delle idee perché le può scambiare, confrontare, verificare, e così farle proprie. Egli scopre che alcune caratteristiche hanno valore, ed altre ne sono prive, nella misura in cui è in grado di estrinsecarle o riscontrarle negli altri e quindi diventa sempre più cosciente verso se stesso grazie a quest'immediata risposta da parte di quell'insieme di eventi in cui ha luogo la sua esistenza. La settima Casa governa principalmente la relazione cooperativa in un'associazione. Questi legami, comunque, a prescindere dalla loro durata o natura, sono più che un semplice insieme di fattori in una qualsiasi forma di interazione tète-à-tète. Sono sempre i mezzi per un'attività associata come un fatto di autoscoperta, o un incremento dell'effettiva dimensione della personalità. Quindi la settima Casa non indica fondamentalmente matrimoni, per esempio in senso fisico o di coppia, benché includa questo significato in ogni essenziale caratteristica. Piuttosto essa rappresenta la sfida fatta a un'entità o organismo allorché è obbligato a condividere la sua esperienza, o ad aggrapparsi alle sue possibilità per la continua autorealizzazione tra i propri simili, cioè tra persone di comparabile esperienza di capacità. Il «matrimonio» astrologico, di conseguenza, consiste talora in intime relazioni tra uomini e donne q u a n d o non c'è unione legale e, per lo stesso motivo, l'unione p u ò essere legale senza normali relazioni fisiche. Nei casi in cui un'intimità sessuale è l'esclusiva base del legame, anche q u a n d o sancita da effettive nozze, la condivisione di esperienza nel vero senso della parola è assente, e il risultato è un'autoindulgenza che sposta il fatto in quinta Casa. U n a semplice convenienza reciproca non è quindi mai un legame, il quale è invece una relazione basata sul tentativo di espandere la personalità più che di indulgere a essa. Questo principio è ben esemplificato dal caso di uno sforzo artistico tanto intenso nel corso dell'esistenza, che l'individuo diventa in un certo senso «sposato» alla sua arte. Mentre l'espressione creativa di solito è una semplice attività incentrata sulla personalità, rappresentata dalla quinta Casa anche se ben elevata come intuizione, un'intera vita p u ò tuttavia essere dedicata al perfezionamento di una certa bellezza o di particolari inclinazioni che devono per forza sfociare in un'eccezionale opportunità. Quando quel che è stato un privato interesse diventa una pubblica responsabilità, e q u a n d o un senso di maggiore legame estetico 73
La trìade discendente con l'intera tradizione culturale fornisce una nuova ed unica dimensione al talento dell'artista, risultato di ciò sono le «belle arti» sulle quali questa Casa ha avuto per lungo tempo significato. Mentre la decima Casa significa eccellenza nella professione, la settima indica il diretto lavoro di u n a persona che possiede speciali inclinazioni o capacità di questo tipo, sia sotto forma di consulente cui si ricorre per consiglio sia di un esperto scelto per ottenere guida o direttive nella soluzione di un problema. Tale Casa non comprende semplici lavoratori o agenti, ma significa generalmente «professione». Quindi la settima significa l'astrologo nell'arte oraria, ed ogni esperto che andrà a consultare questa Casa allo scopo di far luce sulla propria individuale competenza nel caso particolare; come anche per ottenere un indice delle probabilità che il suo consiglio sarà accettato e compreso. In tal m o d o egli riduce al minimo la possibilità di rimanere impigliato nell'«errore psicologico» (cioè di vedere i problemi di un altro attraverso la sua lente). La terza Casa è legata alla settima nei termini di quel contributo di generica esperienza passata r a p p o r t a t o al m o m e n t o presente. In una carta oraria, essa indica principalmente tutti gli 74
elementi che costituiscono un supporto incidentale o dato per scontato nei confronti dell'opportunità immediata. L'astrologia natale mette una minore enfasi nell'aspetto transitorio dei piccoli accorgimenti o di convenienze superficiali, mentre mette in risalto relazioni di tipo contributivo quali quelle costituite da fratelli, sorelle e da un retroterra familiare di legami di sangue. È la Casa dell'immediato ambiente, includendo il clima di opinione o consistenza di nozioni che hanno riscontro in un dato problema, ed è quindi indicatrice di tutto quel che è stato detto o portato all'attenzione in relazione ad uno specifico fatto, non escludendo i pettegolezzi o addirittura le false dichiarazioni. Quest'insieme comprende tutte le forme di comunicazione, dalla conversazione e dal discorso alle lettere, al telefono, al telegrafo, alla radio e così via. Ugualmente importante è il significato che ha su ogni pura e semplice strumentazione, e sui semplici mezzi, o su q u a n t o può essere utile in maniera immediata o banale per incrementare una qualsiasi opportunità. C'è qui un notevole contrasto tra queste utilità ed il contesto u m a n o , con le sue macchine di un'epoca industrializzata, o i mezzi tecnici, che sono necessità di effettiva fatica o di lavoro di «routine», indicate dalla sesta Casa. La terza rivela la banale manipolazione di persone e cose in circostanze in cui non è richiesta attenzione creativa, o in cui nessuna inclinazione specifica è richiesta nella personalità inconscia. Ciò significa generica attività di «routine» di tipo tale da non costituire mai un peso, e comprende il normale movimento nel proprio ambiente, così come qualsiasi tipo di viaggio nelle immediate vicinanze, che la tradizione astrologica descrive come «brevi viaggi». Le tre Case costruite partendo dal Discendente h a n n o , in astrologia natale, un'importanza specifica che è ugualmente vitale, benché meno palese, nell'arte oraria. Esse indicano lo scarico di responsabilità di un u o m o sull'altro in casi specifici di crescenti e dirette relazioni tra un individuo e coloro con i quali egli condivide la compagnia da simile a simile. La settima Casa indica tali relazioni sia fondamentalmente, durante il processo in cui diventano permanenti, sia q u a n d o iniziano a costituire base di altri legami. Perciò il matrimonio, a dispetto di quel che è spiritosamente definito dall'uomo m o d e r n o , come il contrario della poligamia, viene idealizzato come «voluto dal cielo». Per principio, innanzitutto, esso non può essere interrotto che dalla morte. Perfino le società d'affari hanno una ideale misura di permanenza. Un individuo si aspetta di trovare normalmente un 75
avvocato, un medico e così via. Ma nella continua evoluzione di qualsiasi carattere u m a n o , mutamenti sono inevitabili, e producono la crisi e una trasformazione che la settima Casa mostra più direttamente. La terza Casa indica queste relazioni così come esse si trovano allo stato di permanenza, o q u a n d o non è richiesta ad esse alcuna ulteriore responsabilità. Esse possono essere tranquillamente riferite a legame di sangue, specificamente a fratelli e sorelle, e a tutti i parenti in generale. In particolare, consanguinei o cugini e simili possono essere inclusi in altre Case dalla speciale tecnica oraria che sarà illustrata in un capitolo seguente — allorché i significati delle Case saranno forniti con una ben più ampia ramificazione di dettagli — ma sono sempre rappresentati anche qui. I soli parenti di sangue non rappresentati da questa Casa sono i figli e i genitori, dato che in tal caso esiste una disparità sociale o disciplinare oppure una ben definita e continuativa responsabilità che sposta il significato in quinta per la generazione inferiore, e in decima e quarta per la generazione direttamente superiore. L'undicesima Casa rappresenta l'illimitato potenziale di relazioni tète-à-tète, e quindi indica amici e conoscenze. Essi sono i «simili» nell'esperienza, q u a n d o la relazione è soprattutto sperimentale, o è del tutto un tentativo nei confronti di altri o un primo approccio. Come estensione di questa funzione, la Casa rappresenta gli obiettivi in generale — cioè la visualizzazione di essi — o quel che gli antichi astrologi definirono in ogni tempo come speranze e desideri. Fra tutte le dodici Case, essa si dimostra, di solito, la più facile da comprendere, in q u a n t o contiene la minore ramificazione di indicazioni. Essa non rappresenta l'opportunità confrontata immediatamente, o p p u r e quella specifica situazione indicata dalla settima Casa, ma piuttosto la possibilità remota o la potenzialità più generale. È questo il suo significato attuale sotto forma di piani, di dettagli abbozzati, di progetti e di intenzioni, nonché di coloro che cooperano con i vari aspetti della capacità umana di sognare ad occhi aperti. La Casa, perciò, indica le possibilità di esperienza strettamente sostitutiva, o il possibile uso sperimentale dell'immaginazione e di qualità analitiche nel fronteggiare un dato m o m e n t o dell'esperienza. È questo un uso incondizionato di fattori immaginari e soggettivi nella vita pratica di ogni giorno, ma non costituisce mai esperienza di queste realtà interiori o psichiche a se stanti, fenomeno questo da attribuirsi all'ottava Casa. L'un76
dicesima indica soprattutto l'ordinata anticipazione di esperienza, la programmazione di un atto conscio in vista dell'azione. Ecco un'importante quanto sottile distinzione tra undicesima e nona Casa, che non dovrebbe comportare, però, nessuna difficoltà in quanto quest'ultima indica l'insieme di conoscenze, saggezza e simili, unitamente a una sensitività del soggetto nei confronti di situazioni e azioni, laddove la prima indica la capacità di venire a capo dell'esperienza e di far luce su di essa attraverso un contesto di prove e di errori che ha luogo esclusivamente nell'immaginazione. Nel caso di pensieri o riflessioni in nona Casa, il riferimento è verso un contenuto di esperienze costruito nella personalità come conoscenza. In undicesima Casa, il significato è riferito a potenziali che prescindono dai reali limiti di una saggezza già acquisita. Per lo stesso motivo, c'è un'altra distinzione eccezionalmente precisa tra l'undicesima e la dodicesima Casa, che non crea dubbi poiché l'undicesima riguarda l'interiore manipolazione dell'esperienza sul lato sperimentale in quanto essa è sotto il continuo controllo della coscienza, mentre il processo di esperienza interiore e soggettiva, che è legato alla dodicesima Casa, è interamente, in questa posizione, fuori controllo, o è stato delegato a un fatto automatico. Deve esser compreso, in ordine a queste distinzioni, che nessuna Casa può essere trattata adeguatamente, o compresa, se isolata dalle altre. Va rilevato che il riferimento alle varie Case ha luogo sempre più sotto il dominio di altre e che i significati s'intrecciano, tracciando linee di relazioni e di distinzioni a tal punto che la particolare considerazione consente la massima chiarezza all'analisi generale. L'astrologia è un tutto organico, e non può esser compresa, o usata, senza una certa abilità, se il principiante cerca di approfondire gli elementi di cui è in possesso, separatamente o senza tener conto di tutti gli altri. Essi non possono esser messi insieme, come i mattoni di un edificio, in una costruzione puramente esteriore, poiché sono come le parti di un organismo. Derivano da un'integrazione interiore, che è un «tutto», anche in quel che può sembrare una costruzione preliminare.
La triade del Nadir Le tre Case indicate dal Nadir presentano lo stesso contrasto con la triade del Medio Cielo, evidente in qualsiasi comparazione del gruppo Discendente con quello Ascendente. Esse rappresentano il lavoro al di fuori delle relazioni di gruppo in una dimensione nuova, esattamente come terza, settima e undicesima Casa indicano l'espansione di responsabilità esibita dal fattore individuale (l'immediata situazione in un dato caso). Le Case 77
La triade del Nadir del gruppo del Nadir, comunque, presentano notevoli difficoltà per il profano o per un neofita appassionato, sia nell'astrologia natale che in quella oraria, in q u a n t o attinenti a cose per niente tangibili come lo sono quelle relative ai restanti nove settori celesti. U n a precedente generazione di astrologi fece di questa triade del Nadir un gran mistero, e molti antichi testi lasciano trasparire un istintivo timore per quanto in essa è riscontrabile; specialmente per q u a n t o riguarda l'ottava e la dodicesima Casa. Al confronto, le funzioni della settima e di quelle ad essa alleate sono facili da comprendere poiché trattano direttamente col semplice o specifico fatto individuale, analizzato dall'Ascendente, e rappresentano il generale adattamento che p u ò esser fatto ad una ampia opportunità momentanea, o alla cooperazione richiesta, dal punto di vista della personalità, da una particolare impresa. Il gruppo formato dalla quarta Casa non è difficile da capire se ci si ricorda che le tre Case indicano le necessità implicate da una serie di interessi di g r u p p o , cioè un diverso e indiretto tipo di cooperazione con il problema, o con la persona di cui si sta esaminando l'oroscopo. La triade del Nadir, più fondamentalmente, sta a significare il modello in base a cui la realtà generale, o l'impersonale assie78
me delle cose, può risultare utile agli sforzi e ai desideri dell'individuo, e di conseguenza uno dei più utili significati della quarta Casa è la fine del fatto. Sfortunatamente, in una copiosa letteratura astrologica, ciò assume una letterale e macabra accentuazione di significato come t o m b a , monumenti e fine fisica dell'esperienza di vita. Quindi, è stato a lungo osservato, in astrologia natale, che l'Ascendente ha un significato definito sul principio della vita e può quindi anche essere considerato indicatore dell'ambiente più prossimo, laddove la quarta Casa indica gli anni del declino e similari correlazioni di tarda età. Il concetto fondamentale della quarta Casa, al di là di ogni significato, è l'importanza dell'utilità di tutto il gruppo verso i suoi singoli membri da vivi. Più precisamente, è l'intimità o la sicurezza di un'esistenza individuale; ad esempio, la «casa» come luogo di residenza in senso fisico, nella misura in cui ci si ritira in essa per il riposo e la rigenerazione psicologica: e, più in generale, può significare le specifiche circostanze in cui un u o m o p u ò , effettivamente, svolgere il complesso della sua esistenza. Qui egli non viene ostacolato in m o d o da creargli fastidi se non dalla sua autogratificazione, poiché la totalità dell'universo sorregge il suo essere in un momento totale, e perciò gli fornisce una reale esperienza o conoscenza dell'anima come tale. Il concetto generale di pertinenza con cose remote quale significato fondamentale della quarta Casa può essere esteso a comprendere eredità, retaggio familiare, nonché tradizioni di clan o di razza. Il concetto di eredità si trova in questa Casa solo quando è in un certo senso obbligato, cioè quando la persona che la riceve deve sottostare all'obbligo di trasmetterla intatta a quelli che saranno a loro volta i suoi successori. Più che di una proprietà nel vero senso, si tratta, in termini legali, di un usufrutto. Nei testi astrologici, quest'idea è rappresentata da proprietà, terreni, riserve e simili, e la Casa la identifica non solo sotto forma di proprietà privata ma anche sotto forma di luoghi pubblici come parchi, edifici per comunità (5), musei e gallerie; nonché come cimiteri e qualsiasi altra area pubblica di destinazione specifica. La dodicesima Casa rappresenta il concetto di passato quale supporto all'intero contesto esistenziale dell'individuo, e quindi diventa, più semplicemente, la Casa delle istituzioni. Questo
(5) Da distinguere dagli «edifici» della terza Casa, interamente pubblici, per quanto riguarda assistenza o mantenimento, nonché in uso o in sovraintendenza, sia in titolo che di fatto. 79
termine significa di solito ospedali e supporti assistenziali come cliniche, ricoveri di emergenza costruiti in tempo di guerra contro attacchi aerei e simili. Perciò la dodicesima è la Casa della segregazione nel senso più stretto. È significatrice di luoghi in cui la libertà è limitata sia per il bene dell'individuo, che viene tenuto a freno, che per quello della società; come nel caso di penitenziari, carceri, ricoveri per malati di mente, riformatori, campi di concentramento nonché tutte quelle istituzioni di rieducazione coatta. Nella vasta accezione di questa funzione, il significato include l'aspetto di casa in senso prospettivo o involontario, come q u a n d o l'individuo è immaturo o incapace, o q u a n d o necessita in qualche m o d o di una vigilanza protettiva, identificando quindi orfanatrofi, case di detenzione per minori e così via. Più ottimisticamente sta ad indicare aiuto inatteso o assistenza nell'aspetto preparatorio a qualche cosa. Quest'ultima è un'indicazione purtroppo trascurata dagli antichi astrologi, che spesso ne scorgevano solo il lato distruttivo sotto forma di nemici segreti e disgrazie inattese. Quel che la dodicesima Casa realmente indica nella sua funzionalità distruttiva è il punto di fondamentale insufficienza nella vita dell'individuo o quello in cui l'iniziativa personale si smarrisce nella misura in cui la situazione generale deve costituire amministrazione o stimolo di eventi. La maniera in cui il controllo di un gruppo viene esercitato, non è fondamentalmente incompatibile con l'esistenza dell'individuo, ma piuttosto è disciplinata o regolamentata. Q u a n d o le istituzioni sono eventi rari di natura repressiva, ovviamente il loro scopo appare negativo per l'individuo, ma q u a n d o egli è sensibile agli elementi di disciplina, percepisce anche istintivamente il m o d o in cui p u ò essere protetto o guidato, e ciò si manifesta tramite la sua percezione subcosciente delle cose. Perciò, cosa più importante di qualsiasi altra, la dodicesima Casa rappresenta il fondamentale subconscio, ovvero quelle forze nascoste dell'esperienza con le quali una personalità è in grado di autoguidarsi, o di agire secondo il più alto grado di cooperazione sociale o di gruppo. La dodicesima Casa indica, di conseguenza, la coscienza, oppure la deliberata quanto inconsapevole o forzata delega di varie funzioni psicologiche a quell'automaticità con la quale la dinamica o il controllo sono stabiliti in fattori di gruppo piuttosto che individualmente. L'ottava Casa rappresenta l'aspetto futuro dei legami della situazione generale con l'attività individuale, e ciò si manifesta 80
in molti importanti dettagli della vita di ogni giorno. Prima di t u t t o , la Casa indica morte, ovvero il punto del completo, futuro compimento dell'individuo, ad esempio l'annullamento dell'individualità oggettiva. Questo significa raramente, nella pratica astrologica, morte nel senso letterale, ma più spesso sta a significare la completa cessazione di un ciclo o di una serie di relazioni. La Casa, come risultato, è anche il p u n t o della rigenerazione o del rinnovamento. Ciò p u ò esser riferito direttamente all'individuo, quanto a un particolare fatto in questione, e può anche indicare particolari fasi di cooperazione di un g r u p p o , in termini di risorse e potenzialità. Quindi l'ottava Casa significa eredità o lasciti di minore entità nel senso di doni o donazioni che vengono ad essere di effettivo aiuto all'opera dell'individuo. La quarta Casa è il diretto sbocco dell'accentuazione dell'attività individuale della decima in termini di gruppo, ovvero le dirette conseguenze dell'onore e della raggiunta eccellenza professionale. La decima è l'autorità nella vita, nei termini in cui essa è imposta all'individuo o in cui egli la impone su se stesso in vista di una particolare meta e la quarta è il puro godimento intimo del risultato e l'espressione finale del simbolo esteriore di quanto è stato raggiunto. Fino al m o m e n t o della maturità di un individuo, l'intima relazione tra il Medio Cielo e il Nadir è rappresentata dalla situazione dei genitori o della famiglia, per il fatto che egli non è in grado di crearsi un m o n d o tutto suo. Il b a m b i n o , durante i suoi primi anni, vive nella stessa casa dei genitori e qualsiasi lavoro o professione egli possa scegliere è aderente all'ambito del suo schema parentale di cose, e quindi sarà rappresentato dalla decima. La vita, come tale, ha inizio nel grembo materno, rappresentato dalla quarta, o del quale la Casa è il simbolo continuativo, dato che essa costituisce il miglior riparo ove mai si renda necessario rifugiarvisi. La direzione attiva, ovvero la costrizione della vita, rimane sempre al Medio Cielo, che normalmente rappresenta la m a d r e quale persona incaricata del mantenimento della casa per i bambini; per esempio, innanzitutto il grembo materno, poi la culla, e finalmente l'istituzione di cui ella è portatrice del diretto peso. Perciò l'astrologia identifica la decima col «genitore prossimo», di solito donna. Questo significato è consolidato nella tradizione astrologica, benché una recente generazione di astrologi abbia assimilato il concetto di la81
voro al padre, e quello di casa alla madre. La designazione contraria sarà riscontrata in molti testi. Non infrequentemente il vero padre sarà, la «madre» a tutti gli effetti e con la complessità della società moderna la distinzione o identificazione, a questo punto, non è così precisa in pratica quanto in teoria. Di conseguenza, in astrologia natale è necessario analizzare ciascun oroscopo separatamente. Nell'astrologia oraria, invece, il significato deve essere preciso. Mentre l'attribuzione inversa dei genitori funzionerà perfettamente nel caso in cui un astrologo l'avrà preferita — se resta opportunamente coerente attraverso la sua pratica (6) — l'identificazione tradizionale offre il vantaggio del beneficio di una lunga pratica, nonché una corretta giustificazione teorica. La quarta Casa indica la fine del fatto, cosa che ha particolare attinenza col padre, poiché normalmente è questi ad accollarsi il compito di mantenere la tradizione familiare, e ciò costituisce un m o m e n t o di rinnovamento nel riconoscimento sociale, o nel totale contesto di gruppo. Rispetto al b a m b i n o nel grembo materno, il padre è ben lontano, e più o meno egualmente lo è dall'età dell'allattamento o della culla. Il legame dell'individuo con la m a d r e ha una sua base fisica profondamente radicata e fondamentalmente reale. Il rispetto per il padre nasce dall'esperienza cosciente in una comune condivisione di valori familiari, e il ciclo ha il suo specifico compimento o la sua autentica completezza allorché l'individuo, ragazzo o ragazza, cresce fino al m o m e n t o in cui apprezza la reputazione della famiglia, o il valore dell'intera proprietà; e si dispone, a sua volta, a fornire il suo contributo e lo dà, se possibile, con accresciuta consapevolezza. Perciò si dice che la Casa significa genitore di «largo legame», di solito l ' u o m o . Ecco una certa possibilità di confusione, in astrologia oraria, tra la settima Casa quale sbocco immediato di un dato fatto, e la quarta, quale ultimo fine delle cose. Ciò può essere evitato se si tiene conto che la settima indica le dirette conseguenze di un atto individuale, mentre la quarta indica i più remoti risultati di un inflessibile dovere richiesto all'individuo da parte del gruppo. La domanda può ben essere formulata così: «Se la quarta Casa mostra un risultato inevitabile, come può la settima indicare un risultato che scaturisce dall'esercizio
(6) La funzione dell'adattamento psicologico, poiché la carta oraria riflette la mente dello studioso, fragile giunco che non dovrebbe esser piegato troppo bruscamente. 82
della scelta e dal libero arbitrio?» La risposta è che l'«inevitabilità» della quarta Casa è in funzione di quel che il gruppo o l'insieme delle cessità significano per l'individuo, mentre la settima mostra il contributo che l'individuo può fornire ai problemi di gruppo e quindi, tramite questo, a se stesso. Il generale modello di vita, lo scheletro dell'esistenza, non cambia, ma la carne non vi è messa sopra ed il significato conscio che esso assume, sono soggetti ad una continua alterazione e revisione. L'uomo torna a casa più presto o più tardi, nel senso che ritorna all'ancoraggio fondamentale del proprio ideale, ma deve farlo non senza il supporto di un effettivo contributo verso i suoi simili o, in mancanza di esso, nell'intento di raggiungere la salvezza ed il rafforzamento della sua autodeterminazione. La quarta Casa è sempre la più ampia struttura nella quale i fatti di un individuo prendono il loro assetto definitivo, ed in astrologia oraria essa fornisce un'appropriata, più ampia visione di qualsiasi dato fatto. Essa non annulla il libero arbitrio, ma rivela invece, per paradosso, il contesto nel quale il libero arbitrio è possibile. A questo punto, una difficoltà di comprensione può essere di tipo filosofico, senza alcun effettivo parallelo nella vita reale. L'astrologo principiante può evitare ogni possibilità di confusione tenendo presente che, nelle cose, c'è sempre una conseguenza immediata ed una remota. Che la settima Casa indica la considerazione immediata e la quarta quella remota. Sono entrambe necessarie, ed entrambe sono attendibili. Nella pratica, l'attenzione va concentrata sulla prima, mentre l'altra è adoperata allo scopo di tener conto, nel giudizio, di considerazioni occasionalmente più ampie.
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5 I pianeti
Un oroscopo, sia in astrologia natale quanto in quella oraria, sarebbe privo di significato se non vi fossero altri fattori oltre alla ripartizione del cielo in dodici settori. Questo m o d o di rappresentare l'esperienza u m a n a nello spazio celeste ha dato luogo alle Case, le cui implicazioni sono state esposte preliminarmente in notevole dettaglio; e q u a n d o si fa la stessa divisione sulla base del moto annuale della Terra invece che di quello giornaliero, il risultato è lo Zodiaco con i suoi dodici segni. Com u n q u e , anche con Case e segni messi insieme, l'oroscopo è incompleto, e quindi privo di effetto. Le Case distribuiscono le correlazioni celesti attorno all'orizzonte individuale di una persona, di un evento o di un problema, ed i segni attorno alle comuni o generiche necessità dell'esistenza — in altre parole, come già spiegato, i due cerchi danno una particolare prospettiva in contrasto con un'altra, universale — ma queste distribuzioni, di per se stesse, sono statiche e quindi non valide a fornire una prospettiva in un contesto vivente. Esse devono essere collegate in una correlazione dinamica, in un modello funzionale. Questa necessità crea il ruolo dei pianeti, e spiega il significato che ad essi vien dato nel meccanismo astrologico. L ' o r o s c o p o deve ora essere considerato come un mezzo per determinare gli eventi e controllarli in un sistema di incessante movimento e scambio. L'intero concetto di astrologia è che qualsiasi m o m e n t o specifico nel tempo e nello spazio possiede in sicuro significato se può essere identificato in maniera ricorrente tanto nelle vicende umane quanto nel movimento celeste. L'identificazione è più semplice sul piano celeste, poiché i complessi legami dell'uomo con i suoi simili e con il suo più immediato m o n d o di esperien85
za sono così infinitamente caleidoscopici in natura da non poter affatto essere analizzati se non attraverso la generalizzazione di importanti o riconoscibili caratteristiche. Le posizioni celesti, al contrario, sono sufficientemente semplici per cui qualsiasi ramificazione p u ò essere registrata senza difficoltà, e diventa quindi adatta allo scopo di scandagliare o classificare gli eventi umani. Base di questo processo di proiezione sono innanzitutto le Case, con l'aiuto dei segni, ma ciò è soltanto un preliminare statico, come è già stato chiarito. Le costanti nella corrispondenza tra gli eventi umani, considerati sotto una generalizzata «prospettiva del particolare» nell'esperienza e le varie enfasi di correlazioni celesti, sono state scoperte e descritte attraverso innumerevoli secoli di effettiva pratica astrologica. Il fatto che esisterebbero queste fondamentali corrispondenze non costituisce alcuna difficoltà filosofica o scientifica, dato che ogni cosa trae la sua origine da quel campo di energia autosufficiente che è il sistema solare. Quel che riguarda una certa cosa, in qualche m o d o deve riguardare anche qualcos'altro. Necessariamente, non è avanzata alcuna pretesa di causa o diretto influsso, benché più tentativi di spiegazione siano stati fatti in tal senso. Piuttosto, ogni condizione d'importanza, q u a n d o è particolarmente ricorrente, deve avere qualche generale concordanza con la ricorrenza di analoghi aspetti di accentuazione in tipiche aree più delimitate o in relazioni sussidiarie. Lo stato di cose nel generale sistema di energia è costituito dalla posizione, in tempo e spazio,' dei corpi che lo compongono, in senso fisico o oggettivo; cioè, il Sole e i suoi pianeti, con i satelliti circostanti, le comete, le meteore, e i frammenti. La Terra è solo uno di questi corpi celesti, ma le sue attività — vale a dire i suoi movimenti — sono nondimeno i soli mezzi con cui l'ambiente può essere diviso d a l l ' u o m o . La raffigurazione del cielo tramite le Case offre un primo ordinamento delle vicende dell'individuo in rapporto al modello cosmico di energie, ma resta una ramificazione di relazioni di una massa celeste considerata a parte dalle altre. Di uguale importanza sono le attività degli altri corpi celesti, poiché le loro relazioni spaziotemporali forniscono costanti dinamiche di tensione dal p u n t o di vista celeste, tali da esser d'aiuto in seguito nel rappresentare la situazione dell'individuo. Il significato astrologico di qualsiasi fatto sul quale nasce una d o m a n d a , o di qualsiasi altro evento, come la nascita di un individuo, è determinato dalla relazio86
ne dei fattori nella situazione vitale — così come vengono distribuiti dalla Terra tra le Case in primo luogo, e secondariamente nei segni — con una situazione parallela nel contesto celeste, ed è mostrato interamente dai pianeti tramite il loro ordinamento nello spazio e nel tempo nel loro legame reciproco. L'erezione di una carta astrologica, perciò, è un duplice problema. La prima parte consiste nel dividere il cielo sulla base di un dato evento, tramite l'orizzonte che identifica la sua sostanza di essere. E questa procedura è stata impiegata nei dettagli. L'altra consiste nel rappresentare la situazione generale di energia, così come essa è indicata dalla posizione dei vari corpi in relazione ad ogni altro. Sul sistema del meccanismo celeste, considerato da un punto inteso come momento dell'esperienza umana sulla Terra, è stata data ogni essenziale indicazione per la comprensione degli astrologi. La prospettiva pragmatica significa che le posizioni dei pianeti sono rappresentate in «longitudine geocentrica» celeste che è diversa dalla «longitudine eliocentrica» delle loro attuali posizioni nelle rispettive orbite (cioè come sono visti dal Sole). Un'effemeride astrologica fornisce sempre la longitudine geocentrica, e questa può agevolmente essere convertita in ascensione retta o nel corrispondente valore sull'equatore celeste, quando ciò si rende necessario. Un recente studio di tipo sperimentale — e probabilmente di definitiva e grande importanza — si basa sull'impiego dell'ascensione retta invece che sulla longitudine celeste, e c'è anche un ristretto gruppo di astrologi che ha continuato ad usare le posizioni eliocentriche, sia da sole che in combinazione con le posizioni geocentriche, fin dalla pubblicazione della Biologia solare di Hiram E. Butler, avvenuta nel 1887. Una contemporanea pratica in astrologia oraria ha avuto modesti per quanto effettivi rapporti con questi metodi eterodossi, in quanto essi offrono una differenza piuttosto che un supplemento o un'espansione dei potenziali analitici. In astrologia, le Case assumono particolare o personale significato a seconda dei pianeti che vi sono situati. Allo scopo di determinare quali pianeti si trovano in ciascuna di esse, è solo necessario trovare la loro posizione in longitudine celeste. Quindi se l'Ascendente o orizzonte orientale, come nel caso in esame, è situato al 10° Ariete, e il Sole si trova al 12° Ariete, il Sole è proprio al di sotto dell'Ascendente, e perciò si dice che è in prima Casa. Se il Sole, invece, è a 8° Ariete, esso si trova già sopra l'orizzonte, al di fuori della prima Casa, in ragione della rotazione della sfera celeste, e si dice, perciò, che è in dodicesima. 87
Ci sono qui due punti di vista, entrambi impiegati in astrologia, ed è molto facile, per il principiante, confonderli. Così, i pianeti si m u o v o n o attraverso lo Zodiaco come il Sole da 8° a 10° Ariete o a 12° Ariete nell'esempio precedente. Dunque si p u ò affermare che essi si spostano da una Casa all'altra, in senso antiorario, attraverso lo Zodiaco. C o m u n q u e , la rotazione della sfera celeste, in cui questi pianeti si m u o v o n o , costituisce un movimento più veloce, e più fondamentale per l'esperienza u m a n a , di m o d o che sotto molti aspetti è più corretto dire che sono le Case a collocare i pianeti nelle rispettive posizioni oroscopiche. Ciò significa che le Case, insieme ai segni, distribuiscono le indicazioni della dinamica planetaria. Trovare la posizione dei pianeti unitamente alla loro posizione nei segni, secondo la longitudine geocentrica, è molto semplice, poiché il momento di un dato evento o di una nascita rappresenta una frazione delle ventiquattr'ore da una mezzanotte all'altra, o da un mezzogiorno all'altro, nelle effemeridi che danno le posizioni planetarie. Ogni pianeta si sarà spostato di un settore proporzionato alla intera distanza che copre nelle ventiquattr'ore. La procedura per determinare ciò può essere illustrata con un esempio. Se un bambino nasce a Londra alle 4.00 antimeridiane, tempo medio di Greenwich (generalmente abbreviato G.M.T.) e se si usa un'effemeride che indica le posizioni planetarie per la mezzanotte di Greenwich, la formula di calcolo è la seguente: quattro ore stanno a ventiquattro come il movimento richiesto del pianeta sta al suo movimento totale. Se la nascita ha luogo in uno di quei pochi giorni dell'anno nei quali il moto del Sole è di sessanta minuti esatti, il calcolo per la posizione oroscopica di esso, tra i dieci pianeti, dipenderà dalla proporzione: 4 : 24 = x : 60 Poiché quattro ore costituiscono un sesto delle ventiquattro, il movimento del Sole, per giungere al suo posto nel grafico, è un sesto di sessanta, cioè dieci minuti di longitudine. Questi vanno sommati alla posizione del Sole data delle effemeridi per la mezzanotte dalla quale ha inizio quel dato giorno. Naturalmente, il rapporto non è sempre tanto semplice. Di conseguenza, è necessario conoscere come si usa una semplice proporzione o «regola del tre». Nell'esempio precedente, il prodotto della moltiplicazione dei dati all'esterno (cioè gli estremi) è sempre uguale al prodotto della moltiplicazione dei dati all'interno (i medi). Quando solo tre dei quattro dati sono disponibili, vanno moltiplicati i due che costituiscono coppia, siano essi i medi o gli estremi. Ciò darebbe anche il prodotto 88
degli altri due, uno dei quali è mancante, e perciò il dato mancante si trova dividendo il prodotto per il dato che è noto. Quindi, quattro volte sessanta fa duecentoquaranta che, diviso per ventiquattro, dà dieci. Se il G.M.T. di nascita o dell'evento è le 2.00 antimeridiane, la formula è: due sta a ventiquattro come X sta a sessanta. Sessanta per due fa centoventi che, diviso per ventiquattro, fa cinque. Ovviamente, due ore rispetto a ventiquattro sono un dodicesimo, e un dodicesimo di sessanta è il cinque, ottenuto dalla proporzione. Nel caso di effemeridi per mezzogiorno calcolate per il meridiano di Greenwich o di Londra, la proporzione è esattamente la stessa. Comunque, sia qui sia in ogni caso in cui l'ora indicata dagli orologi differisce dall'ora del meridiano usato per le effemeridi, si deve trasformare l'una nell'altra. Le 4.00 antimeridiane del tempo siderale effemeride (E.S.T.) sono le 9.00 antimeridiane del tempo medio di Greenwich (comunemente abbreviato G.M.T.) e le 2.00 antimeridiane E.S.T. sono le 7.00 antimeridiane G.M.T. (1). Se il G.M.T. o il momento significante segna le 3.00 pomeridiane, sono trascorse da mezzogiorno tre ore su ventiquattro, e poiché tre è un ottavo di ventiquattro, la risposta, nel caso di un Sole che si sposta di sessanta minuti al giorno sarà un ottavo di sessanta, cioè sette gradi e mezzo. La formula sarà così espressa in dati: 3 : 24 = X : 60 Tre volte sessanta fa centottanta, che diviso per ventiquattro fa sette e mezzo. Il calcolo, nel caso di fattori irregolari, sarà di certo un calcolo di ordinaria amministrazione, se fatto esattamente per mezzo di queste dirette proporzioni, ed al tempo stesso fonte di confusione per molti che o non sono inclini alla matematica o ne hanno dimenticato da tempo le regole fondamentali, lasciando la scuola con un sospiro di sollievo. Il problema può presentarsi particolarmente arduo nel caso della Luna, che si sposta in media di tredici gradi e dieci primi nelle ventiquattr'ore. Così una domanda potrebbe essere formulata alle 5.00 pomeridiane G.M.T., e la Luna potrebbe spostarsi alla velocità di dodici gradi e ventuno minuti nelle ventiquattr'ore (2). La formula è questa, se vengono impiegate le tavole per mezzanotte G.M.T.: 17h : 24h = X : 12° 27' La moltiplicazione per diciassette ore (nonché per un numero simile) di dodici gradi e ventisette primi fermerà a questo punto, nella sua
(1) Questa correzione dell'orario è stata discussa abbondantemente: vedi pag. 37 e segg. (2) Come nell'esempio fatto a pag. 17. 89
corsa, il principiante medio finora pieno di speranza. «Come posso mai fare ciò?» potrebbe ben chiedersi. Se si ritorna indietro, e si osservano i numerosi esempi dell'uso della «regola del tre» da parte di numerosi astrologi, laddove la formula è esposta in dati, si noterà che il fattore delle ventiquattr'ore compare sempre. La costante presenza di questo ventiquattro diede un'idea a un genio sconosciuto alcune generazioni fa. «C'è sempre da dividere per ventiquattro, non è vero?» «Necessariamente!» «Bene, supponiamo di avere a disposizione dei numeri speciali, ognuno dei quali, in un certo senso, è "prediviso" per ventiquattro. Dovreste in tal modo fare un'unica operazione — una moltiplicazione — per ottenere il risultato». «È giusto!» L'intraprendente benefattore dell'astrologia si diede dunque ad elaborare un sistema per calcolare queste relazioni con la massima semplicità, grazie a speciali logaritmi. I logaritmi forniscono il modo di moltiplicare addizionando, e di dividere sottraendo. Così, la formula di prima appariva come segue: 4 : 24 = X : 60. La moltiplicazione di 4 per 60, e la divisione del prodotto per 24, possono essere rifatte con un normale logaritmo (come esposto nelle Tavole Matematiche di Chamber e altri prontuari del genere) ben facilmente. Il logaritmo di 4 è 0,6020600, e quello di 60 è 1,7781513. La somma di essi è 2, 3802113, logaritmo di duecentoquaranta. Sottraendo il logaritmo di ventiquattro, che è 1,3802112, il risultato è 1,0000000, logaritmo di dieci, e cioè il risultato richiesto (la trascurabile differenza al settimo posto decimale scomparirà se sarà fatto uso di logaritmo a otto decimali). Questi nuovi e speciali logaritmi, che forniscono la «predivisione» di ogni numero per i ventiquattro fattori, sono conosciuti sotto il nome di «logaritmi proporzionali diurni» (3), e si trovano praticamente in tutte le effemeridi. Con l'impiego di essi, sarebbe stato soltanto necessario sommare il logaritmo di quattro ore al logaritmo di sessanta minuti, per ottenere quello di dieci minuti. Così, 0,77815 sommato a 1,38021, fa 2,15836 che corrisponde a dieci minuti secondo le tavole. Poiché ore e gradi sono entrambi divisibili in sessanta minuti, si può far uso dei logaritmi per entrambi, e anche per entrambi contemporaneamente. In tavole più antiche, essi sono riportati soltanto fino a quindici gradi (o ore) e cinquantanove minuti, allo scopo di coprire gli estremi del possibile movimento lunare, ma le effemeridi più moderne forniscono tutte le ventiquattr'ore e cinquantanove minuti che possono occorrere se si calcola a partire dal mezzogiorno o dalla mezzanotte precedente.
(3) La parola «diurni» si riferisce ai fattori delle ventiquattr'ore. 90
È forse uno spreco di tempo fare uso dei logaritmi in proporzioni semplici come quelle appena illustrate. Ma in qualche altro caso, con un intervallo di diciassette ore dalla mezzanotte, con la Luna che si sposta durante il giorno di dodici gradi e ventuno minuti, il metodo logaritmico è il più semplice di tutti. Il logaritmo per le ore dalla mezzanotte è 0,14976, e per il movimento diurno della Luna è 0,28504. Sommati, fanno 0,43480, che corrisponde a otto gradi e quarantanove minuti di moto lunare dalla sua posizione per mezzanotte a quella sul grafico astrologico. L'accuratezza del risultato ottenuto in questo modo con i logaritmi può sempre essere ricontrollata frazionariamente usando una semplice frazione, aumentata o diminuita di una frazione di se stessa, ma questo metodo può non corrispondere al grado di nozioni di cui è in possesso l'adulto medio. Egli dovrà ricorrere a una costante attenzione, nonché rifare i suoi calcoli, per avere la certezza del suo operato. Nel caso di pianeti che si muovono molto lentamente, come Saturno, che si sposta di quasi cinque minuti primi nelle ventiquattr'ore, o di Giove, quasi due volte più veloce, l'impiego della proporzione ordinaria, come illustrato nel caso del Sole, è certamente la tecnica più semplice. Il miglior metodo pratico per determinare le posizioni planetarie in una carta astrologica è quello di fare sempre uso dei logaritmi per la Luna, nonché per Mercurio, Venere, Sole e Marte quando la distanza proporzionale non può essere ottenuta senza incertezze. Questo grado di accuratezza è più che sufficiente per la normale interpretazione oraria. In realtà, la maggiore fonte di confusione per un principiante, o di uno che affronta la matematica di un oroscopo ad intervalli non frequenti, è la possibilità di non ricordare che il calcolo dell'oroscopo ha luogo direttamente dall'ora media locale, dopo che il tempo siderale è stato corretto in rapporto alla longitudine, mentre la determinazione delle posizioni planetarie richiede la trasformazione di ore e minuti locali, o standard, nel corrispondente tempo medio per Greenwich (4). I pianeti usati in astrologia sono in numero di dieci, cioè il Sole e la Luna insieme agli altri otto più noti satelliti del Sole, oltre alla stessa Terra. Essi h a n n o dei simboli, usati in tutti gli oroscopi, e sono considerati nell'ordine del particolare significato astrologico, basato soprattutto sulla loro relativa velocità di movimento.
(4) I calcoli sia da mezzogiorno che da mezzanotte, fatti per reciproco controllo, possono dare discordanze dovute al non uniforme moto lunare durante ogni dato giorno, oppure all'arrotondamento delle cifre nelle tavole, ma non comportano alcuna conseguenza. 91
I nomi ed i simboli impiegati sono i seguenti: Luna Mercurio Venere Sole Marte Giove Saturno Urano Nettuno Plutone
(5) Un pericolo possibile o certo, secondo l'astrologia popolare. 92
I segni dello Zodiaco non h a n n o un individuale peso immediato in astrologia oraria, nelle forme più semplici della sua pratica, ma invece identificano semplicemente le cuspidi delle Case, e le posizioni planetarie. C o m u n q u e , essi non solo forniscono queste posizioni in senso matematico, q u a n t o servono a distribuire il significato delle correlazioni tra i pianeti e le Case, in q u a n t o rendono i primi particolarmente significatori delle altre fondando sulla funzione latente dei pianeti quali signori dei segni. I significati planetari dei segni sono quelli indicati qui di seguito, e si noterà che, tranne nel caso del Sole e della Luna, ogni pianeta è messo in conto due volte. Cancro Gemelli Toro Ariete Pesci Acquario
Luna Sole Mercurio Venere Marte Giove Saturno
Leone Vergine Bilancia Scorpione Sagittario Capricorno (6)
Il pianeta che governa il segno in cui cade la cuspide della Casa è il signore di quella Casa. Ciò è valido sia nel caso in cui la cuspide cade nei gradi iniziali di un segno, q u a n t o in quelli centrali o in quelli finali, e sempre nella stessa misura. È già stata fatta attenzione al fatto che non sono il segno o i segni coincidenti con gli estremi di una casa ad assumere un maggiore significato in rapporto alla Casa in questione, ma è piuttosto quello tra essi in cui cade la cuspide stessa a costruire un fattore saliente di analisi.
(6) I pianeti recentemente scoperti, Urano, preso in considerazione dagli astrologi dal 1781 in poi, Nettuno che è stato localizzato nel 1846 e Plutone, che è stato identificato nel 1930, hanno avuto l'attribuzione dei seguenti significati: Urano-Acquario, Nettuno-Pesci, e PlutoneScorpione. Queste relazioni sono molto importanti nella astrologia natale, in rapporto a quelle fasi di esperienza umana parallela alla scoperta dei pianeti, e l'esperto studioso farà talora uso di questi significati nell'arte oraria. Comunque, il segreto del successo nell'impiego dell'arte oraria è l'uso assolutamente rigoroso dei significati e delle regole, poiché essa è interamente un'arte simbolica, e quindi si raccomanda al principiante, o al praticante occasionale, di tener presente in ogni caso i cosiddetti antichi significati Caldei, riportati in questa tavola. 93
Le attribuzioni delle Case, in astrologia oraria, sono per lo più, equamente distribuite in virtù delle relazioni tra esse, e ciò è dovuto ai pianeti signori di ognuna di esse. Quindi se il significatore dell'Ascendente, che sta a significare il consultante, è favorevolmente legato al signore della decima, indicante l'autorità sotto la quale il consultante agisce, l'indicazione sarà che i timori che egli nutre — fino al punto da poter perdere il suo lavoro — sono probabilmente del tutto infondati. L'interpretazione oraria p u ò raramente essere tanto semplice, in senso letterale, ma in un'apprezzabile percentuale dei casi può difficilmente essere considerata più difficoltosa. L'astrologia oraria richiede innanzitutto: 1) l'abilità nel calcolare il solo grafico, e successivamente 2) una fluida padronanza del significato e delle attribuzioni delle Case, accompagnata 3) dalla conoscenza dei pianeti quali significatori delle Case e 4) dalla dimestichezza con le particolari relazioni tra i dieci astri in questione. In astrologia, queste correlazioni planetarie sono note sotto il nome di aspetti. Cinque di essi sono normalmente usati nella pratica oraria, ma molti di più vengono usati in astrologia natale, e quindi svolgono talora un ruolo supplementare nelle più complesse procedure orarie. La congiunzione è il caso in cui due pianeti si trovano allo stesso punto dello Zodiaco. Ciò significa che essi h a n n o la stessa longitudine celeste, espressa in termini di segni, gradi e minuti. Dopo la congiunzione, l'aspetto maggiore più importante è l'opposizione, cioè q u a n d o due pianeti vengono a trovarsi esattamente l'uno di fronte all'altro attraverso lo Zodiaco. Gli altri tre aspetti utilizzati in ogni epoca dall'astrologia oraria sono dati dalle posizioni dei pianeti che diventano sensitivi l'uno in rapporto all'altro in quanto dividono il cerchio form a n d o le basi di figure equilatere inscritte. Perciò due pianeti si dicono in trigono q u a n d o si trovano in punti che dividono il cerchio in tre parti uguali, ovvero q u a n d o distano l'uno dall'altro centoventi gradi. Si dicono invece in q u a d r a t o q u a n d o segnano due dei quattro angoli di un quadrato regolare inscritto, ovvero distano novanta gradi l'uno dall'altro. Sono in sestile q u a n d o corrispondono ai due angoli adiacenti di un esagono regolare inscritto, ovvero distano sessanta gradi. Nella pratica effettiva, raramente un aspetto è esatto. Di qui nasce la questione delle orbite, particolarmente in astrologia natale. Q u a n t o distanti dagli esatti punti di un aspetto possono trovarsi due pianeti, e poter ancora esser ritenuti in relazione 94
tra loro? (7) Le orbite non entrano mai nel q u a d r o generale nella fase iniziale dell'analisi oraria, in q u a n t o ogni considerazione iniziale è quella dei movimenti planetari a prescindere da ogni correlazione. Il problema non è t a n t o la precisione dell'aspetto, q u a n t o il m o m e n t o del suo pieno compimento. Q u a n d o è che due pianeti d a n n o precisamente luogo alla correlazione? È questa l'importante indicazione del m o m e n t o significatore, in relazione a un dato problema o quesito, e perciò è questa la base della tavola oraria che sarà presentata successivamente. In astrologia oraria, l'opposizione ed il quadrato sono considerati «cattivi aspetti», comportando afflizioni nella carta oraria. Il trigono ed il sestile rappresentano «buoni aspetti» e sono quindi ritenuti in pari misura favorevoli. La congiunzione è considerata « b u o n a » anche nella pratica oraria; nella misura in cui i contenuti individuali dei pianeti diventano significanti, ed al m o m e n t o in cui la loro natura favorevole o sfavorevole è determinata dal caso particolare. Una regola fondamentale nell'astrologia oraria è quella secondo la quale nessun pianeta può esser spostato da un segno in un altro allo scopo di formare un aspetto significativo in rapporto a una data questione o fatto, per i quali è eretto il grafico. Questa regola dà origine alla seguente, ovvero alla terza, delle preliminari «considerazioni prima del giudizio». La Luna, data la sua rapidità di movimento, e quindi il suo conseguente significato nel fornire la prospettiva superficiale di un dato fatto, deve formare u n o tra gli aspetti maggiori con almeno uno degli altri pianeti, prima di lasciare il segno in cui si trova al m o m e n t o del fatto. Altrimenti la carta non è valida poiché la Luna è «priva di corsa» (8). C'è d u n q u e , nella situazione, una definita carenza di dinamica pertinente, e il giudizio sarà erroneo, a meno che la natura statica delle circostanze non abbia uno specifico significato nel caso in questione. È stato ben specificato che l'oroscopo non dovrebbe essere emesso se Saturno si trova in settima Casa. Molti esperti rifiutano anche di emettere un giudizio se Saturno affligge il signore della settima. Perciò
(7) La concessione più generosa è di 17° quando vi è compreso il Sole, 12° 30' se uno dei pianeti in aspetto è la Luna, e 10° negli altri casi. Una tradizione più conservatrice limita qualsiasi orbita di aspetto a 6°. (8) Un esempio di ciò è costituito dal grafico orario di pag. 17. 95
si può affermare che se Saturno si trova in settima, oppure in quadrato o in opposizione a un altro pianeta che diventa signore della Casa, esso non consentirà di procedere (9). Tre fattori addizionali, comunemente impiegati nell'arte oraria, e trattati a tutti gli effetti come pianeti, vengono spiegati più avanti nel testo, ma i loro nomi e relativi simboli sono i seguenti: P u n t o di F o r t u n a Testa del Drago Coda del Drago Il calcolo del primo di essi costituisce una tecnica a parte che sarà fornita unitamente alla sua spiegazione (10). La Testa del Drago è il N o d o Lunare Ascendente o Nord, che si trova nelle effemeridi, e la cui posizione va corretta nello stesso m o d o di quella degli altri pianeti. La C o d a corrisponde al punto zodiacale esattamente opposto alla Testa. Questi due nodi sono impiegati dagli astrologi orari nella regressione ai metodi natali (11).
(9) Quest'espansione di maleficità non è raccomandata nella moderna pratica. Essa rappresenta un concetto medioevale, che, nel peggiore dei casi, e quasi in istintiva compensazione con il più gran numero di pianeti scoperti e riscontrati importanti oggi ma sconosciuti e non importanti allora, si libra sempre sullo sfondo di indicazioni che regrediscono all'infinito. Tutto il concetto di «afflizione» e di «cattivi aspetti» è stato, per ora, riscontrato come una semplificazione di modesto aiuto nell'oroscopia di accezione più ampia. (10) Ved. pag. 220. (11) Ved. pag. 286. 96
6 Formulazione della domanda
L'astrologia oraria si è sviluppata innanzitutto allo scopo di fornire risposte a precise d o m a n d e — cioè per la diretta soluzione di problemi — benché sia ugualmente utile per ottenere una prospettiva sul probabile esito di eventi specifici, nonché per determinare, in anticipo, il m o m e n t o più vantaggioso per dare inizio ad una cosa. Queste diverse applicazioni della tecnica oraria h a n n o a che fare più con l'astrologia natale che con l'analisi dei quesiti, ma sono ben distinte da un oroscopo ordinario. Esse sono una branca naturale dell'arte oraria, che sarà abbozzata prima della fine di questo volume. Le procedure orarie trattano fondamentalmente i quesiti di persone che h a n n o problemi, e il passo più importante nel procedere ai dettagli interpretativi, perseguendo lo scopo d'indicare il m o m e n t o più adatto per l'erezione dell'oroscopo — argomento già ampiamente trattato — è quello di essere sicuri che la d o m a n d a sia correttamente formulata. Dunque, un romantico adolescente potrebbe rivolgere a un astrologo orario, poco esperto, la seguente domanda: «Maria mi a m a ? » . Questo neofita entusiasta guarderà l'orologio e procederà quindi a erigere un oroscopo per l'ora e il luogo in cui è fatta la d o m a n d a . Q u a n d o il grafico è p r o n t o , il successivo problema sarà quello di determinare il suo significato il che è in pratica impossibile, in q u a n t o non c'è alcuna configurazione astrologica che significhi sempre e specificamente «essere innam o r a t i » . Venere che in astrologia è stata concepita da tempo immemorabile sotto le sembianze di una dea, e simile ad Afrodite ha avuto legami particolarissimi con le avventure amorose, potrà mostrare l'aspetto di trigono con Giove che secondo 97
un'altrettanto venerabile tradizione, indica espansione. Ciò potrebbe suggerire incremento di amore, ma come potrebbe essere riferito a Maria? Il ragazzo che pone la d o m a n d a ha un problema di questo genere altrimenti la d o m a n d a n o n sarebbe stata fatta. Maria potrebbe essere «innamorata» poiché si presume che alla sua età stia attraversando una fase di sentimenti di una particolare normalità e varietà, ma quale p u ò essere la risposta dell'astrologo di fronte ad un'ardente aspettativa di questo tipo? È ovvio che innumerevoli domande non possono essere risolte da un oroscopo. Perciò il quesito «Qual è il prezzo dello zucchero?» oppure «Qual è il peso della mia automobile?» vanno completamente al di là dello scopo dell'arte stellare. Quel che resta irrisolto, dalla maggior parte degli esperti che h a n n o fatto uso dell'astrologia per molti anni, è che in fondo non p u ò essere fornita risposta a d o m a n d e concernenti semplici fatti statici. Un grafico astrologico agisce, dopo t u t t o , col dare una misura degli eventi umani paralleli ai movimenti dei corpi celesti. Poiché tale misura ci è fornita dal movimento, ciò che è misurato può essere, psicologicamente se non realmente, concepito come un fatto di movimento o azione. T u t t o ciò comporta in definitiva al fatto che quel che può essere determinato dall'astrologia oraria non è altro che il risultato di un'azione o decisione. Quindi, formulare la d o m a n d a «Qual è la situazione finanziaria del signor Smith?» è stupido; ma la d o m a n d a «Il signor Smith avrà fortuna in affari?» è legittima. Inoltre quest'ultima dom a n d a è qualcosa che può essere stabilito con la massima accuratezza se vengono osservate le regole. Il giovane che voleva sapere qualcosa sull'amore di Maria, desiderava in effetti conoscere se Maria sarebbe uscita con lui. Nella vita niente è incomprensibile in un significato attendibile o pratico eccetto che nella forma che l'azione assume o p u ò assumere. L'astrologia ha successo poiché si attiene a questo concetto fondamentale e quindi misura le cose nei termini sia di quel che sono sia di quel che potrebbero essere. Ciò è vero sia per l'astrologia natale che per quella oraria, poiché la valutazione di un'esistenza rappresentata dall'oroscopo natale è semplicemente una rappresentazione di quella progressione di azioni e decisioni che, considerate complessivamente, costituiscono la personalità. Perciò nell'astrologia oraria è essenziale assicurarsi che tutte le d o m a n d e siano concepite in termini di azione o movimento. 98
Fatto ciò, esplicitamente o implicitamente, solo allora è possibile interpretare il grafico. È vero che i più antichi astrologi non si preoccupavano di esporre questi fattori dinamici in parole, ma è ovvio che l'astrologo principiante non dovrebbe avere problemi del genere in quanto sarà in grado di interpretare l'oroscopo non appena è stilato. La più semplice e saggia regola dell'arte oraria, in relazione alla formulazione della d o m a n d a , è quella di pretendere che essa sia espressa secondo i seguenti schemi: quale sarà il risultato di fare così o così o di prendere l'una o l'altra decisione, o di scegliere o mantenere questa o quell'altra linea di condotta? Se necessario, la d o m a n d a dovrebbe essere ripetuta con altre parole, finché n o n sarà strettamente attinente alle conseguenze del fatto. U n a più generale espressione, sempre usata a questo scopo, è «Quale sarà il risultato di...?» In astrologia natale, l'analisi complessiva riguarda il risultato del concreto sforzo di un individuo nel portare avanti la sua esistenza. Ogni altra cosa è subordinata a questa fondamentale esigenza di vita, e le tecniche natali si basano su questo. Nelle forme subordinate di astrologia oraria — che h a n n o a che fare con il probabile esito di un'impresa già iniziata, o con un evento che già ha avuto luogo, o con l'elezione anticipata del momento più favorevole per fare qualcosa — non c'è nessun problema nella formulazione di una d o m a n d a . C o m u n q u e , questo è il presupposto se non l'espressa necessità di agire in un determinato m o d o . La più chiara analisi possibile, anche nel caso di un evento definitivamente compiuto, o di una situazione già precipitata, si ottiene q u a n d o il consultante affronta un fatto che lo riguardi sulla base dei risultati che p u ò aspettarsi dalle proprie conseguenti azioni o reazioni. Dunque un'attività è iniziata. Il grafico p u ò essere eretto per il m o m e n t o in cui vengono aperti i battenti per dare l'idea del probabile corso degli eventi, ma al tempo stesso un socio o il proprietario può fare in termini astrologici la seguente domanda: «Quali saranno gli effetti del nostro attuale p r o g r a m m a ? » o, in altri termini, «Quali saranno i risultati di un cambiamento dei nostri piani in questo o in altro m o d o ? » L'unica differenza tra l'affrontare un dato problema attraverso la fondamentale tecnica oraria o l'analisi della situazione attraverso eventi che realmente h a n n o avuto luogo, è che il primo metodo è più fluido. Esso fornisce un approccio ai problemi dell'esistenza soprattutto dal punto di vista che essi possono essere controllati grazie a specifiche decisioni. 99
L'oroscopo per una necessità definita è sempre valido, in q u a n t o dischiude la struttura di relazioni attraverso cui eventi conseguenti avranno luogo. Esso rientra nella stessa categoria dell'oroscopo natale in cui il fondamentale insieme della vita continua ed ha i suoi effetti, a prescindere da quello che il soggetto p u ò fare con le sue possibilità. Così un oroscopo natale rappresenta il modello del successo, ma q u a n d o l'individuo non possiede tale prerogativa esso presenta lo stesso generale insieme di relazioni di un modello ugualmente preciso di fallimento. L'oroscopo per un dato evento o addirittura quello per un m o mento scelto in anticipo, agisce nello stesso m o d o . Esso svela i significati che contrassegnano dall'inizio alla fine una catena di eventi, mentre quel che si può trarre da questi eventi rimane ancora un fatto di scelta. La vita concede sempre il libero arbitrio o dà luogo a differenze e questo serve a mantenere l'ordine universale. La fondamentale grande forza dell'arte oraria — l'analisi delle d o m a n d e — va perciò ricercata nel fatto che il particolare esito di scelte definite costituisce la guida neh'affrontare i problemi di qualsiasi situazione, fondati più sul libero arbitrio che sulla limitazione di esso. Tutto ciò sfocia nel più importante principio dell'astrologia oraria, che può ben essere riportato in corsivo per accentuare la sua importanza. « L o stato di cose indicato da una carta oraria è valido soltanto finché l'atto o la scelta, che esso analizza, rimangono immutati». In altre parole un u o m o può fare la d o m a n d a : «Quale sarà il risultato di ritirarmi dagli affari?» e il grafico astrologico p u ò indicare un periodo di due anni caratterizzato da grandi difficoltà finanziarie, disarmonie e frustrazioni generali. T u t t o ciò è legato, comunque, al fatto che attualmente continua ad andare avanti. Egli ha comunque la pari possibilità di recedere dal suo proposito, nel qual caso niente di quel che il grafico rivela sarà valido. La sola eccezione a ciò è un risultato di generale concordanza negli eventi umani, ovvero quel che più semplicemente può essere descritto come il fondamentale ordinamento dell'universo. Il fatto che un u o m o p u ò rimanere semplice spettatore di un simile evento dimostra che le sue stesse principali azioni o decisioni, insieme al suo modello di vita, lo h a n n o condotto alla soglia di questa possibilità. Ciò significa che una situazione generale di questo tipo ha raggiunto l'esteriorità della sue esperienza e deve a questo p u n t o , assumere una sua particolare forma. 100
Il vero problema dell'uomo è di scoprire come impiegare costruttivamente la generale evoluzione, o come dare significato alle sue azioni attraverso il conseguimento di quanto p u ò desiderare. Il fine ultimo dell'astrologia oraria — e quello di tutta l'astrologia a questo riguardo — è di assisterlo nell'ottenere ciò. La carta oraria è estremamente di aiuto poiché rivela le specifiche conclusioni di atti ed azioni ben definiti. Il fatto che rifletta anche il generale stato di cose in misura notevolissima, è pure importante, ma non costituisce mai il suo scopo principale. La determinazione di riflessi secondari nelle vicende del consultante è la base di molti dettagli risolti con questa tecnica, che però non sono attendibili se non nel ristretto contesto e non costituiscono in nessun caso sostituto dell'oroscopo natale. La principale indicazione sul problema immediato è, in ogni occasione, la prima considerazione, e ci si deve ora render conto che questa diretta implicazione di un oroscopo orario è interamente empirica, ovvero del tutto contingente al di .sopra del libero arbitrio e della libera scelta. È sotto questo p u n t o di vista che la vera figura oraria differisce più radicalmente dall'oroscopo natale. La carta oraria, nella sua forma più semplice e diretta, non solo risponde a qualsiasi quesito sotto forma di conseguenza di una azione o di una decisione, ma ciò avviene di n o r m a nel caso in cui il consultante fa una precisa scelta. Se egli gradisce le prospettive svelate dall'oroscopo, può ben andare avanti, mentre se quelle non gli aggradano p u ò astenersi dal procedere e quindi evitarle del tutto. In effetti, in astrologia oraria le domande possono essere divise in due gruppi decisamente distinti. Possono essere classificate come normali, ovvero « d o m a n d e di opzione» da una parte — q u a n d o cioè esiste un'assoluta libertà di agire o meno — e le meno comuni « d o m a n d e di orientament o » , nelle quali non c'è opzione nel vero senso della parola, ma il problema è piuttosto quello di condurre nel m o d o migliore le cose che già hanno assunto una particolare forma o fisionomia in funzione di azioni già avvenute o di decisioni già prese. Perciò la d o m a n d a : «Quale sarà il risultato se trascorro l'inverno in Florida?» È un semplice fatto di opzione. Se il trasferirsi in Florida apparirà poco vantaggioso, il consultante potrà recarsi in California, starsene a casa, o trovare una qualsiasi altra alternativa. U n a d o m a n d a di orientamento si ha nel caso in cui un consultante telefona al suo astrologo per dirgli, tutto eccitato: « H o perduto la calma ed ho lasciato il mio lavoro; dove 101
a n d r ò adesso?» Q u a n d o quest'ultima d o m a n d a è trasformata nella sua migliore forma, essa diventa: «Quale sarà il risultato dell'aver lasciato il mio posto?» In essa non c'è u n a diretta opzione, poiché nonostante si presagisca un esito negativo, l'individuo difficilmente può tornare sui suoi passi. Se gli dispiace di aver perduto la calma, ed è intenzionato a ritornare dal suo ex datore di lavoro, per fare la pace e riottenere il suo posto, allora la d o m a n d a è strettamente un'opzione, e dovrebbe assumere la forma: «Quali saranno le conseguenze se chiedo di nuovo il mio posto di lavoro?» Affrontando il problema in questo m o d o egli fa un'effettiva scelta perché p u ò non gradire i risultati del suo ripensamento, fors'anche il poter essere trattato differentemente a causa di un certo vantaggio psicologico perduto avendo seppellito il suo orgoglio o avendo mostrato prima la sua impulsività; e così decide di non farlo. In tutti quei casi in cui un individuo ha già agito o deciso, ma in cui ha una ben precisa idea di cosa dovrebbe fare ancora in aggiunta, — a esempio un'azione per sistemare le sue cose — la situazione implica realmente un quesito di opzione, e la d o m a n d a andrebbe posta in questa forma: la procedura oraria più efficace è quella di trasformare ogni quesito in forma di d o m a n d a , se possibile, e porre la d o m a n d a sulla base di un'opzione ogni qualvolta possa esser fatta. I vantaggi sono ovvii. Q u a n d o i probabili risultati appaiono negativi, l'azione progettata p u ò esser messa da parte e si p u ò stabilire un altro met o d o alternativo per superare la difficoltà. Q u a n d o una nuova ipotesi è ben definita in mente, p u ò esser fatta una nuova figura oraria per l'analisi delle sue possibilità. Tutta la conoscenza umana, alla base, deriva da un processo di tentativi ed errori. Solo quando l'esperienza è generalizzata, in modo che i principi possano diventare base di aspettativa, l'analisi astratta o il giudizio puramente intellettuale costituiscono una possibilità. Quasi sempre nella vita, la via per la saggezza è la sperimentazione. Ciò significa che, se si concepisce qualcosa, l'impulso umano è di sperimentarlo e di vedere cosa accade. Non solo è legittimo, ma precisamente attendibile usare l'astrologia oraria come un'aggiunta alla soluzione empirica dei problemi umani o agli sforzi sperimentali fatti per arricchire l'esistenza umana. Questo suggerisce che la domanda di opzione è la tecnica migliore all'origine. Lo scopo della carta oraria nel caso di domande di orientamento, non è rispondere «sì» o «no» allo svolgimento già progettato di un atto o di una scelta, ma quello di rilevare quali cambiamenti nella situazione 102
debbano essere utilizzati a beneficio del consultante. Il risultato adduce qualche differenza piuttosto precisa nella tecnica, che richiederà un'adeguata esposizione, ma per la maggior parte dei casi la considerazione può soffermarsi sull'aspetto opzionale della domanda, come la guida più efficace di comportamento nei problemi normali nella vita di tutti i giorni. Il prossimo passo, nell'impiego di questa semplice analisi di una libera scelta, è la classificazione delle varie forme possibili di opzione nell'esperienza. Ciò deve essere preceduto da un lungo e necessario capitolo introduttivo, che dia un profilo completo della distribuzione di tutta l'esperienza attraverso le Case.
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Localizzazione della domanda
In una carta oraria, ci sono due invariabili significati ai quali si è fatto riferimento. La prima Casa di un oroscopo stilato, rappresenta sempre la persona che pone la d o m a n d a , o la situazione generale attinente al problema; e la settima Casa, tra le sue altre funzioni, rappresenta sempre l'astrologo. Queste indicazioni devono essere ricordate, benché in molti casi pratici non sia possibile far diretto uso di esse. Talora, una persona in grado di erigere e di interpretare il proprio oroscopo vorrà porre la d o m a n d a e contemporaneamente rispondere a essa, e in tal caso troverà che il grafico fa riferimento a lui sotto due punti di vista. Come colui che pone la d o m a n d a , egli è indicato dalla prima Casa, e come colui che risponde a essa o emette il giudizio, viene rappresentato dalla settima. Ecco una delle singolarità dell'arte oraria. La maniera in cui qualsiasi considerazione p u ò essere ripartita o spezzettata dall'astrologia oraria, talora quasi all'infinito, è un importante fattore nel grandissimo potere di analisi dell'astrologo. La vita è un fenomeno straordinariamente complesso, a prescindere da come essa sia concepita sul piano filosofico, e qualsiasi problema che si presenti nel corso dell'esperienza deve esser visto convenientemente distinto da fenomeni circostanti o vicini, se si deve determinare appropriatamente il corso delle azioni. Alcune questioni possono avere un certo numero di differenti sfaccettature o fasi, ma queste possono essere tutte localizzate e risolte separatamente in una carta oraria. Comunque l'intero problema deve essere ben recepito, e deve esser visto nei termini della situazione sotto la quale agiscono sia il consultante q u a n t o l'astrologo, allo scopo di evitare di cadere nell'«errore 105
psicologico», cioè di pensare alle difficoltà di una persona dal punto di vista di un'altra. La prima e la settima Casa sono, in qualsiasi occasione, di significato fondamentale, benché, spesso, non palese. Una delle più valide regole procedurali dell'astrologia oraria, seguita, nella pratica, da molti esperti, è quella di evitare di mettere a fuoco il problema in prima Casa quando è possibile, ed evitare di collocarlo in qualsiasi altro angolo, se si può fare. L'eliminazione di tutti e quattro gli angoli è inattuabile in più della metà dei casi sottoposti ad un singolo astrologo, ma il tentativo di trasportare questo fuoco in Case subordinate costituisce un aiuto nell'ottenere la migliore distribuzione possibile di ogni problema non appena esso è sottoposto all'analisi. Probabilmente sarà bene, per un principiante, considerare la prima Casa come quella in cui si colloca una domanda solo quando non può essere localizzata altrove. Ciò dovrebbe rendere evidente il fatto che, quando una domanda è a fuoco all'Ascendente non tutti i fattori attinenti sono stati presi in considerazione; e ne deriva una fondamentale insufficienza di prospettiva. Il consultante, naturalmente, come persona, è indicato dalla prima Casa a prescindere dalla specifica domanda. Il primo passo in qualsiasi giudizio sulla base di u n a carta oraria è quello di localizzare la d o m a n d a , o il problema pertinente, nella Casa che rappresenta la sua potenzialità focale. A ben poco serve, di certo, considerare lo specifico problema come una specie di «persona» indicata all'Ascendente, e interpretare, quindi, il grafico alla maniera di un oroscopo natale; benché ci siano occasioni in cui il far ricorso a questa tecnica è molto efficace nelle mani di un esperto dotato di sufficiente bravura. La genialità dell'arte oraria, comunque, offre procedure molto più semplici, che d a n n o risultati precisi e spettacolari con molta minor fatica, nella grande maggioranza di possibili casi. Esse richiedono, innanzitutto, una accurata evidenziazione di quelle catene di relazioni da cui una data situazione ha tratto origine. Le leggi dell'arte oraria devono, a questo p u n t o , essere molto rigorose, ma possono essere formulate in diverse maniere; e bisogna riconoscere, francamente, che ci sono molti astrologi orari di b u o n a esperienza che si discosteranno dal punto di vista qui esposto, e che pure continueranno ad ottenere buoni risultati. Questo metodo, che ha in breve tempo incontrato il favore dell'ambiente astrologico, possiede il beneficio della semplicità iniziale, nonché una standardizzazione di tecnica che contribuisce alla sua accuratezza, alla facilità d'apprendimento 106
e ad un costante interscambio di risultati; cioè esso è più «scientifico» nel senso principale del termine. La principale scuola di pensiero, tra gli astrologi orari, che non adottano la distribuzione focale proposta dall'opera originale di Lilly, e ora ampliata nella tecnica presentata da questo testo, fa uso della generale sintesi mentale sviluppata dall'astrologia natale di una generazione precedente. Il fatto che questo metodo dominasse, nel campo orario, una generazione fa, e che esso dia buoni risultati, suggerisce la domanda: «Perché questa generale pratica non era riconosciuta, e i suoi canoni accettati da tutti?» La risposta è che le conclusioni risultanti da una sintesi completamente soggettiva, ovvero dalla «intuizione», si prestano ad essere irregolari, in quanto dipendenti da un insieme di intangibilità temperamentali. Per mettere la questione in altri termini, pur se si fa uso, alla base, di operazioni matematiche di pura astrologia, in questo metodo interviene un fattore psichico o intuitivo, il che significa che in tal modo l'arte oraria, in una misura variabile, si discosta dalla categoria delle scienze e costituisce più un'operazione intuitiva, trascendendo la possibilità di verifica scientifica. Per mantenere la pratica astrologica entro i limiti di una vera scienza, i cicli celesti devono essere considerati nient'altro che modelli atti alla misurazione di eventi sulla Terra. Una carta oraria è un insieme di correlazioni, identificato in, o attraverso, una persona o un fattore attivo precisamente attinente ad una particolare situazione. Nella misura in cui questa correlazione con il consultante, o con lo scopo per cui è eretto un oroscopo, può essere delineata attraverso la distribuzione delle Case, la carta oraria funzionerà scientificamente. A questo punto «scientificamente» significa semplicemente che qualsiasi investigatore competente — astrologo, studioso o critico — perverrà, praticamente, alla stessa conclusione di chiunque altro. La prima delle rigide regole di u n ' a r t e oraria adeguatamente «scientifica» è che un oroscopo non è attendibile q u a n d o è eretto per una d o m a n d a o un quesito sul quale il consultante o il proponente non ha alcuna responsabilità o diretto interesse. Perciò la persona eccessivamente entusiasta o speranzosa che erige un oroscopo per una d o m a n d a del tutto generica, tipo: «Quale sarà l'esito dell'attuale guerra?» deve esser considerato nella stessa maniera del medium che consulta una guida invisibile, dello spiritista che va in trance, o dell'indovino che usa qualche altro meccanismo psicologico quale fondamento per pronosticare l'esito di cose remote. Questo non significa rinnegare il valore di una genuina veggenza, o il rifiutare di ammettere la sua spettacolare validità nel caso sporadico, ma è la ne107
cessaria ammissione che l'astrologia oraria è qualcosa di natura ben diversa. Traslando il principio su uno scalino successivo, ciò significa che una carta oraria non p u ò essere considerata scientificamente attendibile q u a n d o è usata in relazione a qualsiasi problema nei cui confronti l'individuo è impossibilitato a fare qualcosa. Come è stato puntualizzato all'inizio, e non può esser ripetuto troppo spesso, l'astrologia funziona poiché trae vantaggio dalla generale armonia di un singolo e autosufficiente sistema di energia, cioè corrispondenze tra azione o movimento da una parte, e indipendente ma corrispondente azione o movimento dall'altra. In questo problema di esiti bellici — tipo di domanda ampiamente generalizzata che viene sempre in mente ai neofiti dell'astrologia — il principiante potrebbe, ben domandarsi: «Supporre che il governante di una nazione abbia piena libertà nel continuare o cessare le ostilità, rende valida una simile domanda?» L'astrologia oraria può così funzionare con successo e con precisione. Il quesito diventa: «Quale potrebbe essere il risultato se commetto quest'azione?» e le potenzialità dell'azione così come essa ha preso forma nell'esperienza di quel governante, saranno rivelate dal grafico che ne risulterà. Molte considerazioni sull'astrologia sono confuse in notevole misura, poiché le correlazioni tra atti e scelte prendono forma su un troppo specifico o letterale livello di fatti. Perciò una persona in difficoltà finanziarie potrebbe trovarsi nella condizione di dover essere sfrattata di casa e chiedere ad un astrologo quale sarebbe il risultato del suo ultimo tentativo di evitare una crisi del genere. L'interpretazione della carta oraria risultante dipende interamente dal significato degli eventi per il consultante. Se il suo problema è quello di far fronte alla impellenza di questa situazione, una proroga di tempo nella quale far fronte ai suoi impegni non sarebbe differente dal ricevere il danaro che lo metterebbe in grado di pagare l'importo dovuto o, a parte ciò, sufficiente a soddisfare l'immediata esigenza. Il vero risultato, tra uno dei possibili sviluppi di questa situazione, dovrebbe essere, precisamente, quello di far fronte all'impellenza. Da un altro canto, il centro d'interesse in questo caso potrebbe essere costituito interamente dalla soluzione definitiva della difficoltà. Inconsciamente, se non anche coscientemente, il consultante potrebbe desiderare di sfuggire a un complesso di cose che dà continuamente luogo a problemi di questo tipo. Allorché egli non si trova assillato, una soluzione valeva l'altra, e quindi l'attuale perdita della casa potrebbe costituire, nelle circostanze in cui avviene, il modo tortuoso di vedere realizzato il suo desiderio. Ciò significherebbe, naturalmente, una serie di eventi che lo lascerebbero sia senza casa quanto in cattive acque. 108
Perciò il suo acquisto della casa potrebbe essere avvenuto dopo aver considerato che la differenza tra l'effettivo ammontare che doveva pagare ogni mese in qualità di proprietario per l'acquisto o la manutenzione, ed il vero e proprio affitto che egli pagava in passato come semplice locatario, avrebbe potuto, alla lunga, esaurire le sue risorse economiche in contanti, esistenti quando divenne «proprietario». Se egli può ora recedere dal proposito senza affrontare una causa legale per inadempienza o un'ammenda, non perde in effetti nulla nel «perdere» la casa, ma guadagna invece una libertà psicologica che non aveva l'acume di comprendere. Semplicemente cedendo il suo «titolo», e considerando che ha pur pagato un affitto, di cui buona parte tutta in anticipo, viene a trovarsi nella stessa posizione che se avesse corrisposto il suo «affitto» in una lunga serie di somme mensili, il che avrebbe costituito la soluzione più semplice. Questo potrebbe essere un caso estremo, ma risponde al principio generale. Un'astrologia oraria che abbia sempre successo si basa su una precisa individuazione di queste linee di correlazione in un problema, in conformità della loro reale importanza o implicazione nella pratica. I significati fondamentali delle Case sono stati forniti nel quarto capitolo, e devono ora essere approfonditi in relazione alla loro potenziale ramificazione nei rapporti umani di ogni giorno. Ogni possibile linea di connessione, naturalmente, ha inizio dalla prima Casa, che sta ad indicare la persona che formula la d o m a n d a o la situazione che dà luogo a un problema o comporta una crisi. Se il consultante vuol sapere qualcosa circa la sua casa, la d o m a n d a viene localizzata in campo q u a r t o ; se vuol conoscere qualcosa su sua moglie, la considerazione viene centrata in settimo; o, se il quesito riguarda problemi inerenti la sua generale situazione di affari, la Casa pertinente sarà la decim a . Questi semplici riferimenti non c o m p o r t a n o difficoltà alcuna. U n a lettera viene localizzata in terza Casa, un bambino in quinta, un domestico in sesta, un amico in undicesima e così via. Molte reali correlazioni sono ben più complesse, comunque, e devono essere delineate gradatamente, grazie ad una semplice procedura che ha preso il suo nome da un vecchio gioco, il girotondo. (*) U n a tipica d o m a n d a , dunque, potrebbe essere: «Quale
(*) Traduzione letterale del termine «ring-around-a-rosy». Corrisponde a tutti gli effetti alla cosiddetta «Tecnica delle Case derivate», termine che sarà d'ora in poi adottato per indicare tale metodo (N.d.T.). 109
sarà il risultato dell'attuale cura per la malattia del b a m b i n o di mia cugina?», una d o m a n d a insolita che diventa pertinente poiché una linea di parentela di sangue ha comportato una considerevole intimità, ed una conseguente responsabilità. Per ottenere una risposta attendibile, è necessario, da parte del consultante, indicare con precisione i gradi di parentela. Perciò gli verrà chiesto: «Cosa intendi per cugina?» Egli spiegherà: «È la figlia della sorella di mio padre», il che costituisce il secondo passo nella localizzazione della d o m a n d a . Il consultante è collocato in prima Casa, perciò il padre del consultante si troverà in quarta. La sorella del padre è la terza dopo questa q u a r t a , cioè la sesta Casa del grafico originario. La figlia della sorella è la quinta di questa sesta, ovvero la decima Casa iniziale. Il b a m b i n o ammalato è la quinta di questa quinta, che corrisponde alla seconda della carta originaria. Il fattore malattia è la sesta di quest'ultima quinta, cioè la settima dell'oroscopo di base. Il problema di questa specifica malattia, perciò, è localizzato nella settima, invece che nella sesta Casa della figura primaria. C'è da notare, nel tracciare queste correlazioni di Case in astrologia, che tale calcolo è conforme più al metodo antico che a quello moderno, e che l'ultimo numero di ogni sequenza costituisce il primo della successiva. Perciò il padre del consultante è rappresentato dalla quarta Casa dopo la prima. Questa non è la quarta «dopo» quella ascendente, il che significherebbe la quinta. Analogamente, la sorella del padre era la terza di quella quarta, e non la terza a partire da essa, ovvero veniva considerata nella sesta e non nella settima. L'esempio più ampiamente familiare di questo metodo di calcolo si riscontra nella Bibbia in relazione alla crocifissione di Gesù, quando viene affermato che egli resuscitò da morte «il terzo giorno». La sua morte ebbe luogo di venerdì, e la sua resurrezione di sabato, per cui un moderno metodo d'interpretare tutto ciò sarebbe quello di dire che egli risorse il secondo invece che il terzo giorno. È estremamente importante, per il principiante, allenarsi ad usare la tecnica delle Case derivate per esser sicuro di non andare a trovarsi in una Casa troppo lontana, nell'uno o nell'altro di questi passaggi graduali. Lo scopo della tecnica delle Case derivate non è quello di mettere in grado l'astrologo di trattare casi bizzarri, ma piuttosto di fornirgli una procedura di orientamento grazie alla quale poter essere sicuro che ogni situazione si rifletta nei cicli celesti col maggior grado possibile di accuratezza. Se tanto la persona che pone la d o m a n d a , quanto la d o m a n d a stessa vengono a 110
trovarsi nello stesso settore, cioè in prima Casa, c'è difficilmente lo stesso grado di prospettiva o di ancoraggio psicologico nei cicli celesti, come q u a n d o invece capita di trovar indicato il consultante rappresentato in prima Casa e la d o m a n d a localizzata altrove. Q u a n d o una d o m a n d a offre parecchie angolature, vi si riscontrano implicate molteplici Case della carta oraria, sotto la localizzazione adeguata di ognuna di esse, e questa distribuzione fornisce un ulteriore grado di prospettiva nei grandi cicli; il che rafforza le potenzialità per un accurato giudizio astrologico. La d o m a n d a multipla, in considerazione di tutto ciò, è preferibile. Perciò, il cliente potrebbe chiedere all'astrologo: «Quale sarà il risultato se chiederò un posto di lavoro; se specifico io il salario che voglio invece di lasciare che mi sia fatta un'offerta; se invece di andare a parlare io in persona chiederò a un amico di interessarsi per me?» In questo caso il consultante dovrebbe trovarsi in prima Casa, ed il potenziale lavoro o l'opportunità in settima. La questione del salario, se deve esser ritenuta una caratteristica della d o m a n d a d'impiego, dovrebbe essere la seconda di quella settima, ovvero l'ottava Casa originaria. La questione di agire tramite un amico diventerebbe l'undicesima di quella stessa settima, ovvero la quinta originaria, il punto dinamico dell'opportunità. Un certo numero di dettagli importanti, si offre adesso all'esame, e diventa l'effettivo fondamento di questo capitolo, in contrasto col q u a r t o . Là, le Case sono viste, più o meno, nella loro semplice individualità, ma qui devono esser presentate nella loro capacità di rivelare la potenzialità individuale ed eccezionale, o le sfumature di correlazione di significato immediato. Il principiante p u ò ben chiedersi: «La d o m a n d a di prima riguardava un lavoro, e un lavoro è rappresentato dalla decima; perché vien fatto uso della settima?» È vero, la decima Casa rappresenta una situazione sociale dell'individuo nella vita, cioè significa professione, affari, posto di lavoro, ovvero ogni altra cosa diversa da una pura e semplice fatica o un comune lavoro pesante. C o m u n q u e , essa rappresenta questi vantaggi sociali così come essi vengono goduti. Q u a n d o si tratta di ottenere un posto, questo «posto» prima di essere ottenuto, non è una reale posizione sociale o una prerogativa, ma soltanto u n ' o p p o r t u n i t à e come tale va collocata in settima Casa. Analogamente, q u a n d o la persona che cerca un lavoro agisce tramite un amico, la dinamica, nel caso specifico, non è l'a111
mico (undicesima originaria), ma l'opportunità da sfruttare (settima originaria), in q u a n t o specificamente trasposta in un diverso speciale punto focale per mezzo della catena di relazioni delle Case derivate. L'undicesima Casa non solo significa amici nel senso statico di averne (l'undicesima originaria), ma significa anche l'uso di essi, ovvero lo sviluppo di procedure interamente empiriche che tendono ad incrementare nuovi o «amichevoli» legami o rapporti. In distinzioni di questo tipo, è soltanto necessario porre la semplice d o m a n d a : «Cosa viene prima, nel caso specifico?» L ' u o m o non va alla ricerca di un lavoro perché ha degli amici, ma si sta avvalendo di un amico perché va alla ricerca di un lavoro. Nell'esempio specifico, è letteralmente vero che l'amico non è tanto suo «amico», q u a n t o un amico importantissimo per il potenziale lavoro da ottenere. Ovviamente è impossibile, e non necessario, anticipare tutte le possibili ramificazioni di correlazione in questo m o d o , ma c'è molto che deve esser tralasciato, al di là della ricca tradizione di lodevole pratica nell'arte oraria, a favore di dettagliate e preziose indicazioni sul più specifico significato delle Case. La prima Casa La prima Casa è la situazione generale nel dato caso specifico, ovvero è l'insieme di tutto quel che non può essere delineato in maniera più definita, o «distribuito» in termini di problema pertinente in maniera immediata. È quindi, secondo la letteratura più antica, la «massa». Essa rappresenta tutte quelle cose su cui c'è una qualche apprezzabile incertezza o su cui c'è un reale interesse prioritario rispetto alla più definita localizzazione del fatto ed alle sue correlazioni, come un passo verso la comprensione; cioè, prima della risoluzione della difficoltà sotto forma di un'azione che può essere intrapresa o di una scelta che può esser fatta. Perciò la prima Casa non indica mai qualcosa su cui c'è una genuina certezza. Nell'interpretazione natale, essa significa la personalità, che non è un'entità statica o fissa e limitata, piuttosto una potenzialità vivente e mutevole, ovvero è il carattere u m a n o come fondamentalmente imprevedibile tranne che in quei pochi specifici o noti legami di relazioni che si offrono alla comune attenzione. In astrologia oraria, essa sta a significare il problema del m o m e n t o , ovvero quel punto focale di perplessità che rende possibile una carta oraria. 112
Uno dei più essenziali sviluppi nell'opinione astrologica durante il secolo scorso ha ricevuto fin troppo scarsa attenzione da parte di recenti autori e studiosi, col risultato che molti principianti affrontano queste tecniche con una del tutto errata interpretazione dei poteri e dei limiti dell'analisi oroscopica. Inoltre, i critici dell'astrologia si rifanno a quanto è, in effetti, vecchia paglia lasciata dalla mietitura di teorie astrologiche qualche generazione fa. Più fondamentalmente, si tratta della questione se l'arte stellare sia magia o scienza, e ciò porta all'altra questione se il suo normale impiego abbia lo scopo di apportare libertà o limitazioni all'esperienza quotidiana. Molti astrologi sosterranno ancora il concetto che il loro compito è quello di fornire il fattore determinante in qualsiasi giudizio, piuttosto che quell'elemento supplementare necessario per un atto o una scelta intelligenti in un caso particolare. Essi dimenticano di capire che il loro vero compito comincia con la comparsa di precisi problemi o crisi, tali da estendere le relazioni e i potenziali di un dato problema oltre ed al di là delle risorse della normale capacità intellettuale. La scienza risolve i problemi allo scopo di ampliare l'esperienza umana, ovvero di rendere possibile all'uomo il far fronte alle esigenze primarie, affidandole quasi interamente all'automaticità. La scienza è menzognera verso se stessa se costringe semplicemente l'uomo alla continua ripetizione di procedure condotte attraverso un'originale investigazione scientifica, ovvero se non lo libera costantemente col sottoporgli più ampie sfide, tali da espandere il suo interesse ed incrementare le sue inclinazioni. L'astrologia è definitivamente ascientifica se rende gli uomini schiavi delle sue routine, rendendoli timorosi di agire se non sotto gli influssi adatti. Rappresenta certamente una parte della moderna età intellettuale nel suo discendere dalle pratiche magiche — il senso della continua necessità di stipulare compromessi con l'ambiente in ogni gradino della vita — quando fornisce all'uomo una conoscenza di certo non dipendente dall'uso o dalla nozione di aspetti astrologici, in quelli che poi diventano i minori o automatici dettagli dell'esperienza. Se le più grandi imprese di una data carriera mostrano un effettivo ordinamento alla luce dei cicli cosmici, una piccola routine partecipa all'ordine universale per semplice necessità. L'uomo impara dall'esperienza, e un'astrologia che gli nega questo diritto di «crescere in saggezza» piuttosto di fargli consultare le stelle per quegli atti che ben rientrano nelle normali capacità di un semplice giudizio di ogni giorno, è pura magia, e pertanto molto lontana dagli ideali scientifici. Resta da sapere se uno studioso di astrologia aspetta di trovare le adatte «influenze planetarie» per mangiare, fare un bagno, o prendere l'autobus per andare al lavoro; certamente non per andare a dormire o per alzarsi dal letto. Nella vita primitiva, quando il cibo doveva essere cacciato e catturato, e queste fondamentali operazioni dell'esistenza comportavano il massimo rischio personale, l'astrologia avrebbe potuto essere di grande aiuto. Ma poiché un giudizio diventa più banale, 113
affrontando pochi o nessun elemento di pericolo in questo senso, diventa sempre più impossibile trovare una giusta guida nei grandi cicli celesti. Tutto il dramma dell'evoluzione umana è il fatto che gli organismi più evoluti siano riusciti a delegare le funzioni minori a uno stadio automatico, o nel rapportare il problema della scelta cosciente a un più ampio e più sociale insieme di rapporti. Questo principio è abbastanza chiaro quando è applicato ad azioni dell'esistenza come il fare un respiro, benché il respirare possa costituire un problema in caso di asma, o anche il dormire quando un individuo è afflitto da insonnia e così via. Quel che non è ancora svelato chiaramente nella letteratura astrologica è l'incredibilmente ingenuo scopo tuttora accettato da molti studiosi di astrologia, e precisamente il tentativo di fare uso delle posizioni e degli aspetti planetari quale guida nelle piccole cose comuni di ogni giorno. Perciò un uomo d'affari potrebbe chiedere di consultare le sue «direzioni» o di erigere un oroscopo orario in relazione ad ogni decisione di lavoro che è chiamato a prendere. Qui, la vera distinzione tra «magia» e «scienza» vien messa in evidenza. La prima si prefigge fondamentalmente di fornire una fuga dalla responsabilità, la seconda cerca di generalizzare l'esperienza e quindi di rendere possibile una maggiore accettazione e amministrazione di responsabilità. Se le pratiche magiche costituissero un sostituto del normale giudizio umano, l'astrologia divenuta fondamento per una simile sostituzione, costituirebbe un passo indietro verso la superstizione medioevale. Prova di ciò è il fatto che imprese condotte astrologicamente secondo queste modalità sono spesso notoriamente seguite da insuccesso. I difensori dei «vari» sistemi basati sull'astrologia, nel campo della speculazione, pare non diventino mai ricchi; in verità, neanche rispettabilmente agiati. Un uomo d'affari che cerca di far uso della astrologia oraria per le normali decisioni di tutti i giorni, fa continuamente torto alla sua personale capacità di giudizio, fino a quando, nonostante l'aiuto fornito alle sue decisioni dall'analisi planetaria, il continuo deprezzamento delle sue facoltà di giudizio avrà un risultato ancor meno apprezzabile di quello che avrebbe avuto se l'astrologo non si fosse affatto occupato del problema. Lo stesso risultato scaturirà da un incontrollato ricorso allo spiritismo, o a qualsiasi altra forma di guida che sminuisce la normale autoresponsabilità dell'uomo. L'astrologia esige una crisi nell'esperienza alla base di ogni possibilità di analisi oroscopica; in mancanza, tale crisi deve esser creata ai fini dell'analisi. Come risultato, una delineazione natale della vita è di scarso valore se questa vita, come un tutto, non è considerata in rapporto ad un potenziale di questo tipo. Questa necessità spiega l'eccezionale efficacia della reincarnazione, per esempio come ipotesi del significato della vita, dal momento che costituisce un substrato estremamente favorevole per l'indagine oroscopica. La presenza di un problema specifico è ancora più vitale in astrologia oraria, poiché non c'è la presenza essenzialmente critica di un continuum 114
vivente, costituita dalla delineazione della vita di un soggetto. Il saggio astrologo orario si rifiuta di procedere, a meno che non venga interpellato sulla base di un effettivo e critico problema del consultante. La prima Casa, perciò, nella maniera più importante, rappresenta questo consultante, come la fonte continua del problema trattato. All'inizio della d o m a n d a oraria, la prima Casa rappresenta il consultante, o la situazione di base del suo problema, in q u a n t o rappresenta l'intero insieme delle correlazioni supplementari di cui normalmente non deve esser tenuto conto. Essa mostra la sua più valida utilità nel determinare la competenza dell'oroscopo, e nell'armonizzare le procedure generali del giudizio orario. Essa è la prima Casa nel grafico eretto per il m o mento di una questione o azione significativa che trova, quindi, il suo fuoco su quest'Ascendente originario. L'effettiva o iniziale m a p p a astrologica è conosciuta, in astrologia oraria, come carta di crisi. Questa «carta di crisi» (1) è la normale figura impiegata da tutti gli astrologi sin dal tempo di William Lilly, immutata ed inalterata attraverso l'abituale pratica di tre secoli. Ha assunto il suo specifico nome allo scopo di accentuare la necessità di una concentrazione di linee di correlazioni nell'esperienza, come base per quell'insieme di correlazioni potenzialmente coordinate nei cieli celesti. La carta di crisi costituisce il generale terreno di giudizio da parte dell'astrologo, ma è completamente trascurata nei suoi propri termini e significati q u a n d o giunge alla sintesi specifica, ovvero alla conclusione pratica su uno o più problemi trattati. Le eccezioni a ciò sono solo apparenti, come nel raro caso di una d o m a n d a localizzata in prima Casa, o quello più frequente ma specifico dell'impiego dell'arte oraria per 1 determinare la conclusione di casi reali, o per 2 l'«elezione» di momenti propizi per agire o prendere una decisione. In questi ultimi casi, la procedura è la stessa di q u a n d o la Casa focale, in un normale giudizio orario, cade nella «prima» iniziale, o settore ascendente del cielo. Q u a n d o una d o m a n d a è localizzata, secondo i principi esposti in questo capitolo, la Casa che rappresenta lo specifico progetto o problema viene considerata la «prima» nel raro caso in
(1) Un termine migliore di «carta locativa», impiegato nel preliminare materiale ciclostilato pubblicato privatamente nel 1930-31. 115
cui si debba emettere un giudizio immediato. Ciò è esemplificato nel caso della malattia del b a m b i n o della cugina, localizzata, secondo la tecnica delle Case derivate, in settima invece che in sesta Casa della carta di crisi. Come conseguenza, in un sol grafico originario ci possono essere molte «prime» Case, e allo scopo di prevenire ogni confusione su queste distinzioni, il grafico di base così come esso si presenta, ma con la Casa rappresentante lo specifico problema ritenuta come Casa ascendente, viene considerato separatamente per ciascuna domanda, ovvero costituisce la «carta giudiziaria» (2) per l'esame di ogni specifico problema sottoposto al vaglio dell'astrologo. La numerazione delle Case, al riguardo del bambino della cugina, sarebbe perciò la seguente:
Si noterà che il grafico dell'oroscopo subordinato o giudiziario non è stato rovesciato per collocare l'Ascendente del fatto specifico nella familiare posizione sulla sinistra. Ciò significherebbe fare una copia dell'intero oroscopo. Spesso, un principiante potrà aiutarsi nella sua prospettiva se rovescerà il grafico, mettendo l'Ascendente secondario nella posizione solita, anche se dovrà poi esaminare le figure sottosopra. L'astrologia oraria presenta un duplicato di nomenclatura, con le Case numerate da uno a dodici in un grafico originario, nonché in ciascuna delle separate considerazioni per le quali viene impiegata la figu-
(2) Un termine migliore di «carta di distribuzione», impiegato nel materiale ciclostilato. 116
ra originaria. Perciò, la «prima» Casa della carta di crisi, nel caso del bambino della cugina, è anche la «settima» nella carta giudiziaria della malattia del bambino, e potrebbe essere una «quarta» in un problema riguardante affari e così via. Ciò non comporta, nell'effettiva pratica, alcuna particolare difficoltà. La distinzione è puramente nel riferimento, non in una reale suddivisione del cielo, dal momento che la tecnica delle Case derivate non richiede mai l'erezione di un grafico separato; cioè un vero orizzonte corrispondente alla cuspide di quella Casa in cui è localizzato un problema ed altre cuspidi in netta contraddizione con il contesto di crisi. Di conseguenza, i termini «prima Casa» e gli altri possono riferirsi a differenti settori equatoriali per un dato momento, ma il contesto identificherà sempre il riferimento. Nel presente capitolo, la descrizione delle Case è innanzitutto di quelle relative alla carta di crisi. È dato risalto al ruolo della prima Casa nella carta giudiziaria allo scopo di chiarire il principale significato di «fuoco» astrologico, che costituisce l'indicazione basilare di ogni prima Casa in qualsiasi altra posizione. Il meglio dei più recenti testi di astrologia oraria sembra dare molto più significato alla prima Casa della carta di crisi di q u a n t o non ne sia ammesso qui, ma qualsiasi differenza è superficiale, a causa del fatto che una più recente generazione di astrologi orari è maggiormente legata alle procedure natali m o dificate. Quindi, la d o m a n d a riguardante la «salute» è tradizionalmente assegnata alla prima Casa benché, q u a n d o il problema diventa specifico, cioè legato a un disturbo particolare, si trasforma subito in un fatto da sesta Casa. La «salute», in altri termini, si rivela non più della generale capacità di fare delle cose, o indulgere al desiderio, e perciò costituisce la sostanza di q u a n t o è stato oggetto di una di gran lunga più incisiva analisi nelle pagine precedenti. Problemi generali riguardanti la localizzazione tendono analogamente a collocarsi in quarta Casa o in decima (talora in n o n a o in terza), q u a n d o diventano specifici e più definiti. Il professionista ha di solito necessità di controllare la prima Casa solo per essere sicuro di n o n emettere giudizio su problemi che non sono ancora sufficientemente a fuoco nel loro p u n t o di crisi, o che non sono ancora adeguatamente impellenti nella loro pertinenza col consultante, garantendo una b u o n a dose di accuratezza scientifica nelle sue conclusioni. Una vasta tendenza, che prevale ampiamente tra gli astrologi all'epoca in cui è scritto questo libro è, sfortunatamente, quella di pretendere giudizi e procedure spettacolari, aventi a che fare più con la magia che con qualsiasi analisi scientifica di probabilità. Quando si fa uso 117
di statistiche adeguate su cui basare un verdetto su un qualche particolare problema, la probabilità sarà rispettata con notevole grado di precisione. Analogamente, quando il giudizio astrologico è basato su di una stima ugualmente accurata delle probabilità, pur entro i limiti dell'analisi, si otterrà una precisione di risultati ugualmente notevole. Comunque, così come un singolo caso non ha, statisticamente, alcuna attendibilità, così il caso specifico può costituire in astrologia, in qualche occasione, una completa eccezione rispetto all'aspettativa generale e l'astrologo saggio sa bene di non poter promettere nient'altro che una «probabilità». Egli può accrescere la sua ragionevole aspettativa con l'insistere su un effettivo problema come fondamento di un giudizio, dato che l'esistenza di una concatenazione di conseguenze nell'esperienza può, di solito, esser coordinata a più precise indicazioni astrologiche. Se egli, comunque, cercherà di soddisfare la pubblica aspettativa di magica onniscienza, si troverà indubbiamente in difficoltà, e quindi non apporterà alcun contributo al progresso della scienza oroscopica. Effettivamente, il fatto che i giudizi astrologici possano, occasionalmente, non «funzionare», costituisce l'evidenza della validità dell'astrologia come scienza delle probabilità piuttosto che il contrario, ed è forse la migliore di ogni possibile arma atta a scoraggiare le critiche. Ancora più seria, tra i problemi dell'astrologia nell'ottenere una maggiore considerazione da parte del pubblico, è la tendenza che molti manuali mostrano nel contribuire alla tentazione dell'esibizionismo da parte di praticanti ignoranti, sparsi qua e là. Perciò gli amanti della magia spesso pretendono che l'astrologo consulti la carta oraria e quindi convinca il consultante delle meraviglie della astrologia indovinando con successo la natura del problema sul quale è interpellato. La misura in cui ciò può in realtà esser fatto è una delle vere meraviglie della pratica astrologica, ma presenta soltanto un grado di probabilità, e quindi è attendibile in maniera eccezionalmente limitata. In quanto «astrologica», essa è la congettura, basata per metà su dati reali — cioè la semplice figura oroscopica senza tener conto alcuno della situazione entro cui essa acquista significato nel caso specifico del consultante — ed è una congettura particolarmente sfortunata a causa dei variabili significati delle parole e delle frasi a seconda delle differenti mentalità. L'astrologo che vuole scantonare nella ciarlataneria conseguente a questa fiera di magia dovrebbe ricordarsi che i suoi «insuccessi» sono trascurabili, e che i suoi «successi» costituiranno ben più di un compenso in relazione alla misura in cui egli sarà capace di ottenerli, ma il suo atteggiamento è quello del medico d'altri tempi e il suo contributo può andare a inscriversi in uno dei capitoli spiacevoli della movimentata carriera dell'astrologia.
L'astrologia oraria tradizionale ha attribuito i significati di «durata della vita», nonché «successo» o «valore personale» al118
la prima Casa. Ecco di nuovo delle considerazioni generali che, tramite l'identificazione di una crisi personale, tendono a confrontarsi nella specifica prospettiva delle altre Case. C'è una speciale tecnica per misurare la durata in anni di una vita, ma essa fa parte del metodo natale nell'arte oraria. Sarà perciò trattata nel capitolo tredicesimo. Diversamente, il concetto è lo stesso di «salute». Il problema del successo nella vita, ovvero delle capacità e dei talenti personali, si presta a un esame pratico nel contesto pertinente del m o m e n t o tramite l'oroscopo giudiziario, ma è anche possibile affrontare la dinamica personale in via generale mediante la valutazione statica offerta dal metodo natale; cioè da un esame generico dello stato di essere del consultante così come si focalizza all'Ascendente dell'oroscopo di crisi. Un altro tipo di d o m a n d a spesso assegnato alla prima Casa è se un individuo si trovi nella propria abitazione, se sia vivo, o dove possa esser trovato. Questi problemi diventano secondari rispetto alla principale esposizione di qualsiasi problema definito nella forma dinamica suggerita nel presente volume e qualsiasi informazione saliente si richieda, sarà data mediante opportuna precisazione delle linee di correlazione. Dopo tutto, il concetto non è se una persona si trovi qui o là, ma se essa possa esser considerata sotto un preciso p u n t o di vista. C o m u n q u e , esistono casi speciali in cui l'informazione è richiesta nella sua relazione più statica, e i dettagli possono essere ricavati tramite la metodologia natale, che sarà trattata più avanti nel testo per un ulteriore esame. Il maggior punto di confusione iniziale tra gli astrologi orari poco esperti nasce dalla loro scarsa abilità nel distinguere adeguatamente tra la prima Casa e le altre undici. A causa di ciò, scopo principale del presente capitolo è quello di evidenziare le relative teorie, in modo che nessuno studioso o professionista debba lasciarsi fuorviare da semplici parole o frasi. Al contrario, potrà sempre vedere la correlazione dinamica che l'astrologia in realtà misura, in qualsiasi momento ed in qualsiasi situazione; sia essa natale, oraria, mondiale o qualsiasi altra branca dell'arte stellare. Quindi la decima Casa rappresenta gli «affari», ma significa affari che riguardano un gruppo sociale, a esempio relazioni vitali e attive con altri individui che esercitano l'autorità e richiedono l'assunzione di responsabilità. Un «affare» interamente riferito al consultante, comunque, in qualsiasi caso che lo riguarda come singolo o in qualsiasi problema che non sia quello di amministrare autorità su altri, viene rappresentato dalla prima Casa. Ciò spiega perché 119
gli astrologi medioevali piazzavano qui una «nave in mare». Il concetto è lo stesso di qualsiasi impresa su cui ci si interroga, o che sia esaminata mediante qualsiasi oroscopo eretto per un momento inaugurale, mutamento politico e simili. La seconda Casa La seconda Casa rappresenta in generale le risorse stabili e quelle mutevoli del soggetto o del consultante, o della situazione in esame o del fatto su cui si indaga. Più comunemente, essa significa gli averi personali, come ricchezze, danaro e simili. P u ò indicare sia d a n a r o liquido e valori facilmente negoziabili, q u a n t o risorse più intangibili come diritti, utili, investimenti ed altri tipi di possesso legale o morale di qualsiasi cosa possa servire, in un m o d o o nell'altro, a produrre capitali — sia nel normale corso della vita quanto in casi di emergenza — e quindi creare o consolidare credito e mettere in grado di provvedere a spese o esborsi necessari o voluti. Essa non comprende proprietà immobiliari, affitti di terreni, diritti petroliferi e minerari, o qualsiasi altra cosa in cui il possesso è teoricamente permanente quanto interamente speculativo, nonostante che questa Casa indichi i fondi utilizzati per effettivi passaggi di proprietà e transazioni speculative. Soprattutto, essa rappresenta la liquidità momentanea delle finanze personali in generale e i mezzi individuali in ordine alla possibilità di acquisirli e farne uso o di perderli. Non esiste solo una seconda Casa originaria, ma ogni Casa dell'oroscopo è una «seconda» rispetto a quella che la precede e come tale indicherà le risorse essenziali o la potenzialità di riserva di qualsiasi cosa la Casa precedente possa significare. Quando i dettagli delle totali risorse di un individuo divengono specifici, è la speciale «seconda Casa», più che quella originaria, a fornire le indicazioni astrologiche. Un esempio di ciò, familiare a ogni studioso di astrologia, è l'attribuzione di «eredità» dell'ottava Casa; cioè danaro e finanze che essenzialmente provengono da un'altra persona. Più specificamente l'ottava, in questa relazione, indica lo stato delle sostanze di un partner, e ciò ha importanti conseguenze che possono essere ampliate quando si esamina in dettaglio quella Casa. Se le risorse più personali, come il danaro o degli interessi legali, appaiono focali in un dato problema, saranno localizzati nelle più specifiche Case che meglio descrivono le loro complete linee di relazione. È lo stesso principio per cui dei fatti focalizzati all'Ascendente vengono spostati, durante la distribuzione, in altri punti, 120
se si desidera un'analisi più approfondita. Perciò i diritti di proprietà letterarie dovrebbero trovarsi, per un'esatta analisi, in decima Casa, come «seconda» della nona — significatrice di libri e pubblicazioni — e così via. Poiché ogni Casa è la seconda di quella precedente, diventa possibile descrivere il significato di tutte le Case attraverso una semplice sequenza graduale attorno all'equatore, a partire sia dall'orizzonte orientale quanto dai quattro punti angolari. Ciò fornisce un'introduzione alle Case che, all'inizio, risulta più facile da capire che non la più importante triangolazione di relazioni presentata nel quarto capitolo del presente testo. Nelle più sottili ricercatezze dell'arte oraria, questo fattore di «risorsa potenziale», in quanto significato di qualsiasi Casa rispetto a quella che la precede, consente una pressoché illimitata ramificazione di qualsiasi problema o fatto, oggetto dell'oroscopo. Quindi, ogni dettaglio di danaro rimane in seconda Casa (tanto in una carta di crisi quanto in una giudiziaria), ma essa svelerà la questione in generale; e le precise potenzialità, con una più incisiva analisi del problema principale, potranno richiedere un'ulteriore distribuzione. Come caso ipotetico il consultante, trovando che la specifica situazione finanziaria è soddisfacente in riferimento al suo principale obiettivo, potrebbe voler conoscere se gli attuali contanti rimarranno disponibili o se dovrà finanziare, in futuro, qualche pagamento. Ciò fa subito sorgere il problema delle «risorse» sotto un differente aspetto, e a esso è data risposta dalla Casa successiva, ovvero dalla seconda Casa a partire dall'altra «seconda». In teoria la regressione potrebbe esser portata avanti indefinitamente, e come nell'ulteriore problema: «Alla fine il pagamento andrà bene, ma se esso avrà luogo in assegni, potrò incassarli senza difficoltà?», il che richiederà una seconda Casa dopo quella «seconda della seconda». Raramente l'astrologo orario incontra una simile accentuazione di precisi dettagli finanziari, ma dovrà talora affrontare delle difficoltà per il fatto che una particolare Casa, divenuta focale in un fatto in virtù della tecnica delle Case derivate, è già stata usata per un giudizio astrologico. Invece di presumere che un nuovo problema, debba, quindi, avere un'interpretazione identica a quella già localizzata in quella Casa, egli può ricorrere all'espediente di spostarsi sulla successiva Casa, o seconda, o perfino a una seconda o terza «successiva» non ancora utilizzata nell'analisi. Questa particolare procedura è di grande aiuto nell'esame delle domande multiple, trattate nel capitolo quattordicesimo. Gli astrologi medioevali riassumevano il significato pratico della seconda Casa, molto abilmente, nella frase «beni mobili», che fornisce un eccellente quadro dell'essenziale concetto di baratto che non solo si ricollega alla radice del significato della Casa ma rappresenta altresì il vero fondamento del « d a n a r o » 121
stesso come istituzione sociale. Proprietà o ricchezze consolidate possono sembrare, ad una mente moderna, la stessa cosa che denaro, soltanto perché denaro e risorse appaiono particolarmente stabili in un m o n d o industrializzato. C o m u n q u e , q u a n d o si constata che un'abitazione è un'abitazione e che una fattoria resta una fattoria — in condizioni sia di crisi q u a n t o di benessere, così come tra questi due estremi — mentre uno scambio finanziario è il riflesso di qualsiasi fluttuazione economica, molte delle difficoltà nel fare questa distinzione scompariranno. Fondamentalmente la seconda Casa, in qualsiasi m o m e n t o , indica cose di cui può esser fatto immediato uso. In ciò è compresa qualsiasi cosa possa essere inventariata, spedita, qua o là o commerciata: cioè stock di merci, provviste ed ogni tipo di semplici averi. Vi sono compresi perfino gli abiti, nella misura in cui acquistano significato di tipo sociale piuttosto che personale, ovvero rappresentano le disponibilità finanziarie; e particolarmente gli ornamenti, i gioielli e gli «effetti personali» nella familiare ma alquanto indefinita accezione del termine (3). Tutte queste cose costituiscono gli accessori di diretto autopotenziamento nella ordinaria, personale e giornaliera esperienza umana; sono, in definitiva, gli accessori pratici di una personalità operante. Ancora una volta la più antica astrologia fornisce un felice termine descrittivo q u a n d o afferma che la seconda Casa significa «assistenza», parola che può perfino sottintendere aiuti viventi, allorché vengano usati senza una decisione cosciente; cioè, in via del tutto impersonale, in quelle circostanze in cui non è richiesta alcuna supervisione o responsabilità. Cioè nella distinzione dalla servitù, indicata dalla sesta; da individui vincolati da una diretta o stretta cooperazione interpersonale, indicati dalla settima; da persone nate, allevate o diversamente significate in m o d o del tutto particolare, come bambini o ambasciatori, svelati dalla quinta, e così via. L'assistenza ricevuta dalla seconda Casa è sempre un aiuto nel senso strettamente letterale in cui d a n a r o , disponibilità liquide e simili sono categoricamente utili in una data situazione. A causa di questo suo
(3) Si noti, comunque, che gli «abiti» in qualsiasi senso utilitario, sono rappresentati dalla sesta Casa, e che gioielli o ornamenti quando assumono qualità di feticcio o talismano, o rappresentano, in particolar modo, la personalità — non solo per il valore intrinseco o di scambio — vengono rappresentati dalla quinta. 122
potenziale di «assistenza», allorché esso influisce efficacemente, alla seconda Casa è stato per lungo tempo attribuito il significato di libertà personale. Quest'ultima rappresenta il totale generale di quelle risorse che mettono in grado un individuo di scegliere o di agire o di mantenere e portare avanti la propria esistenza, senza fare affidamento su nessun altro, partecipe del contesto sociale in cui si ritrova. Sotto un punto di vista più profondo o filosofico, la seconda Casa rivela le «riserve» fondamentali, quali i mezzi di manovra alternativa o di selezione in una autoestrinsecazione da un dato contesto, ed è essenziale che questo fattore venga distinto da quegli elementi della vita che sono, più o meno, i mezzi o strumenti meccanici di azione e di decisione; cioè, che operano attraverso l'applicazione delle energie della personalità nei confronti delle altre cose o persone, o attraverso i «casi» di una più vasta situazione di un individuo tra la gente. Questi mezzi socio-meccanici vengono rappresentati dalla terza Casa quando sono inanimati, dalla sesta quando sono persone individualmente organiche, dalla nona quando sono strumentalità intellettuali e dalla dodicesima quando sono fasi del contesto sociale, o sono quel che è comunemente designato come fattori psichici e psicologici nella medesima generale categoria. La «strumentalità» in senso distaccato o mediato è perciò svelata dal concetto di Casa cadente, cioè dall'uso di esperienze del passato, mentre l'autorisorsa, nell'uno o nell'altro aspetto dei suoi non-mediati potenziali ai fini dell'esperienza, apparirà come il duraturo e fondamentale significato del gruppo di Case succedanee alle quali la seconda appartiene (4). La struttura economica artificiosa della civiltà moderna è responsabile di buona parte della confusione astrologica sul problema danaro, di modo che è più prudente evitare ogni forma descrittiva nella formulazione delle domande o nell'esposizione dei problemi che possa contribuire a rendere qualsiasi cosa di natura finanziaria una realtà per proprio conto. Perciò, una classica vecchia domanda tra gli indovini e i loro clienti è: «Diventerò ricco?» Si pone immediatamente il problema del significato. Che cosa comporta diventare «ricco»? Ovviamente nul-
(4) La distinzione di «passato» contro «futuro», usata per la definizione di cadente-succedanea dell'equivalente «strumentalità sociale» contro «autostrumentalità», è un concetto molto semplice e diventa così la base per una più generale esposizione. Presenta l'ulteriore vantaggio di non dar luogo ad alcuna confusione con la dicotomia tra individuo e gruppo così come viene usata per la «suddivisione di compiti» di tipo spaziale piuttosto che temporale, fornita rispettivamente dall'orizzonte e dal Medio Cielo nel meccanismo analitico delle Case considerate come un tutt'uno. 123
la di più di un insolito privilegio personale, una libertà economica che, pur essendo senza dubbio un fatto da seconda Casa, è tuttavia anche un concetto di reale significato individuale. L'astrologo orario può soddisfare il cliente trattando con precisione questi fatti di libertà psicologica e pronosticare il raggiungimento di essa in un breve periodo di tempo allorché l'oroscopo fornisce un'indicazione del genere. Egli potrebbe quindi essere perfettamente preciso, e tuttavia quello che appare come «ricchezze» secondo la prospettiva in una situazione di distinta limitazione può ben rivelarsi il contrario non appena il cliente raggiunge il grado di libertà promesso. Quando l'individuo inizia a raggiungere l'ulteriore autoespressione di quel che ha sognato, si ritrova con risorse del tutto inadeguate rispetto alla sua visione ampliata. L'astrologo ha avuto ragione superficialmente, o in senso strettamente verbale; ma torto, rispetto ad una qualsiasi concezione di mezzi relativamente illimitati. Maggiori difficoltà possono riscontrarsi in relazione al concetto di «debito». È necessario ricordare che debito significa credito, quand'anche allo stato più o meno potenziale e che, a prescindere da qual parte stia il debitore o il creditore, la situazione rappresenta un interesse congiunto in specifiche riprese. Ecco gli aspetti di implicazione finanziaria che assumono significato solo allorché vengono considerati in collegamento con le più fondamentali relazioni cui essi forniscono una strumentalità. Il concetto di danaro come tale, o di quanto può costituire suo equivalente per il momento, riguarda la seconda Casa della carta di crisi quando il problema immediato è un fatto di assistenza nell'azione o di supporto in una decisione; come nei casi di problemi sull'ammontare o sulla disponibilità di mezzi individuali o di ansia su qualche dettaglio nella fluttuazione, sia di valore quanto di pertinenza, al riguardo di proprietà personali o di beni mobili. Perciò l'intenzione di estinguere un obbligo finanziario, sia proprio verso terzi quanto viceversa, va messo in seconda Casa ogni qualvolta esso rappresenta in realtà il desiderio di liberarsi dalla costrizione, o di ottenere libertà attraverso una generale mobilitazione di risorse. Come già spiegato, comunque, la maggior parte delle transazioni in danaro vengono rappresentate dalla seconda Casa della carta giudiziaria. Quindi, il dare o il prendere in prestito del danaro costituisce una forma di compartecipazione, rappresentata dalla settima esattamente nella stessa maniera in cui essa costituisce contatto con ladri, e gli effettivi capitali sono quindi rappresentati dalla sua «seconda», cioè dall'ottava dell'oroscopo di crisi. Qualsiasi progetto speculativo cade nella quinta originaria, con i dettagli finanziari subordinati in sesta Casa e così via. La terza Casa La terza Casa rappresenta tutti gli elementi di pura strumentalità spersonalizzata nella vita, comprendendo movimento o 124
comunicazione in tutte le forme dirette, ogni tipo di diversi rapporti personali che fondamentalmente possono essere dati per scontati e l'insieme di quelle normali convenzioni esistenziali che possono essere indicate come «strumenti» automaticamente impiegati dal corpo o dalla coscienza. Come risultato, questa Casa assume significati di gran lunga più definiti o specifici di ognuna delle altre dodici, benché i principi da cui essi sono derivati non siano né molti né complessi. Di primaria importanza, a questo p u n t o , è la netta linea di distinzione da qualsiasi indicazione della seconda Casa. Le «risorse» di una data persona o situazione sono elementi che essenzialmente si estinguono col loro uso. Il danaro si spende e i valori vengono commerciati. Qualsiasi risparmio è fatto in vista di sviluppare un'accresciuta potenzialità per un successivo impiego. A prescindere dalla forma che possono assumere, le proprietà sono sempre una manifestazione di perdita e guadagno nel perseguire specifici fini o nel fronteggiare specifici obblighi, che si p o n g o n o in prima linea alla attenzione in una prospettiva da prima Casa. La terza Casa, al confronto, è adiacente all'angolo della quarta, ed ha la sua più diretta correlazione con contenuti finali, ovvero con l'accentuazione su un aspetto statico piuttosto che dinamico della persona o di un dato fatto. Essa mostra quel che può essere usato in funzione strumentale piuttosto che speso o manipolato sotto forma di danaro o proprietà; a esempio, quel che, di per sé, non è del tutto atto all'uso cui è destinato. Il termine più preciso che compendia tutte queste indicazioni è «ambiente», ovvero il semplice complesso in cui un qualcosa si verifica o capita. Ciò esclude tutto quel che assume un'importanza specifica ma svela il significante insieme di ogni altra cosa in una totalità di rapporto con la vita e con l'esperienza. La terza Casa, svelando questa generale matrice in cui un qualcosa trova espressione, rappresenta quel che gli scrittori medioevali h a n n o designato come «scambio in genere». Ciò sta a indicare tutto quel movimento che non è di notevole o specifico significato, e include tutto quel che è già stato definito come «brevi viaggi», insieme alle minori implicazioni che costituiscono la normale routine di vita e che rimangono nel sottofondo della consapevolezza in q u a n t o , di per se stesse, non costituiscono mai un problema critico. Si tratta delle occasioni continue che l'immediata costituzione dell'ambiente mette alla base di un problema, in maniera tale che le domande vengono localizzate qui non meno che nelle altre Case. C o m u n q u e , come in qual125
siasi d o m a n d a , il procedere all'analisi su di un p u n t o specifico p u ò tendere a far spostare il fuoco in un successivo punto attorno al grafico. I problemi localizzati qui s o n o , in particolare, i casi di insuccesso in operazioni di routine, delusioni in aspettative relativamente banali, e l'incapacità di svolgere funzioni normalmente date per scontate. Nella pratica generale, la semplice idea dinamica di strumenti con il più statico concetto di utilità, fornirà la più acuta definizione di «pura strumentalità» come significato della terza Casa. Essa sta a significare mezzi ovvii come martelli, seghe, matite, penne, recipienti, piatti, tavole, sedie, macchine da scrivere, congegni di ogni tipo, ventilatori, campanelli e q u a n t ' a l t r o ancora. Comprende anche cose personali come pettini, spazzole e accessori per il comfort fisico così come polveri o creme, scatole e bauli, e tutte le «comodità» universalmente impiegate dalla civiltà. Comprende carta e spago, arredi per il bagno, asciugamani e sapone, accessori elettrici, attrezzature per l'illuminazione, il riscaldamento e la ventilazione e praticamente qualsiasi particolare della Casa eccetto gli arredi pesanti e la Casa stessa. Include i servizi pubblici come acqua, gas, elettricità e telefono, il telegrafo e la radio, la stampa ed i periodici, e tutte quelle cose che sono ampiamente diffuse nell'uso comune, o che sono una caratteristica dell'ambiente in cui si rendono disponibili. Nella stessa categoria rientrano i trasporti ordinari, come t r a m , a u t o b u s , ferrovie e trasporti aerei — nella misura in cui possono esser considerati quali possibilità commerciali accessibili a tutti — nonché strade, superstrade, viali, scali e terminali di uso pubblico. All'estremo, anche indicati da questa Casa, ci sono i mezzi di trasporto privati, che sono del tutto dati per scontati quali comodità individuali, come automobili, biciclette, motociclette, barche, slitte e così via. Un'occasionale eccezione a ciò è costituita dalla motocicletta di un individuo, q u a n d o diventa personalizzata e costituisce un legame di particolare o intimo significato come l'interazione psicologica esistente tra un cavaliere e la sua cavalcatura. In un caso del genere un'automobile, così come un cavallo, sarà collocata in sesta. Una completa eccezione al significato della terza Casa per i meccanismi si ha nel caso di giocattoli, nelle attrezzature e negli accessori per il gioco, che vengono usati per articolare una definita autoespressione e diventano interamente simbolici in ogni significato pratico, e quindi sempre rappresentati dalla quinta. 126
La terza Casa comprende tutte le altre persone che partecip a n o alle attività in un dato contesto, ma che tuttavia non sono portate sufficientemente al fuoco dell'attenzione perché abbiano un effettivo personale significato nei confronti del consultante, o dell'immediato problema trattato. Perciò la terza non solo rappresenta le parentele di sangue diverse da genitori e figli come già specificato; ma sta a significare tutti i «vicini» nel senso degli altri abitanti dell'edificio, pensionanti nella casa, ospiti nell'albergo, locatari dell'appartamento e persino quelle persone che lavorano insieme nell'ufficio, passeggeri sul treno o sull'autobus ed esempi del genere, all'infinito. Comprende le particolari associazioni di persone sotto forma di sette, o il loro conformarsi a particolari abitudini sociali. In ogni caso, comunque, queste persone restano ombre, o semplici dettagli fuggevoli dell'ambiente generale, poiché non h a n n o un posto fisso nello sfondo domestico di un individuo attraverso legami di sangue. Devono quindi essere collocati in altre Case nel m o m e n t o in cui assumono importanza specifica, poiché la terza significa semplicemente opportunità di contatto, e mai la persona come tale (5). Spetta alla moderna «Gestalt» o psicologia organismica sottolineare il fatto che di solito un individuo permette alla maggior parte di fattori del suo generico ambiente di disperdersi nel generale contesto o campo della sua esperienza, lasciando in evidenza soltanto caratteristiche particolari o dettagli da sottoporre all'esame della sua attenzione, o alle reali circostanze della sua situazione. Quel che la media dei non-psicologi dimentica di tener presente è che i suoi eventuali consanguinei, innanzitutto fratelli e sorelle, e quindi le sue più larghe parentele con cugini, zii e zie, e simili sono ugualmente del tutto simili ad ombre, nel normale corso delle cose. Perciò un fratello è «insostituibile», rappresentando la fedeltà e la fiducia di un'altra persona nell'ambiente circostante, fintantoché è rappresentato dalla terza Casa. C'è sempre il contenuto permanente di questo lato passivo o «dato per scontato» della personalità, in questi stretti legami familiari i quali impediscono qualsiasi speciale affinamento dell'esperienza conosciuta, con altre persone in circostanze ugualmente intime. Ecco le particolari relazioni che vengono messe da parte nel generale contesto della personalità come un
(5) Quindi un fratello o una sorella, come datore di lavoro, si ritrova in decima in ogni rapporto datore-dipendente, e solo in terza nella misura in cui azione e risposta possono essere riferiti ad un carattere di strettamente «conveniente» fratellanza, e così via. 127
fattore contributivo nel conservare nella settima Casa i più attivi potenziali di «compagnia» e nell'estendere oltre, in undicesima, le possibilità di correnti legami di amicizia. La più importante funzione di un ambiente è quella di orchestrare le relazioni scambievoli delle sue varie convenzioni e ciò trova la sua forma più oggettiva nelle comunicazioni che comprendono il telefono, il telegrafo, la radio, i giornali e tutta la stampa periodica, nonché lettere, messaggi e tutte le altre maniere in cui l'informazione è condivisa ovvero esplica la sua utile e generale applicazione. Tutto q u a n t o è legato alla virtuale e più o meno automatica amministrazione di una civilizzazione dettagliata, fa capo qui, includendo consegna o trasporto, commercio o distribuzione e praticamente ogni minore ramificazione di affari; cioè, le operazioni che dal punto di vista di ogni oroscopo orario o natale sono interamente date per scontate. Archivi e sistemi di archiviazione, depositi e simili vi sono tutti inclusi, insieme ai cosiddetti «colletti bianchi» che non predomin a n o come individui, o stanno in secondo piano in questo generale ambiente di moderna vita commerciale. Nulla è certamente tanto straordinario, nella letteratura astrologica, quanto la confusione sui significati delle Case cadenti e particolarmente sulla sesta nella sua distinzione dalla terza. Qui la difficoltà sorge in una verbale tendenza letterale, che condensa strettamente ogni operazione pratica della società umana nelle nozioni di «servizio» e «servitù». Queste, unitamente a «malattia», sono i significati più comunemente accettati dalla sesta Casa, ma sono dei termini sempre più imprecisi rispetto alle sempre più piramidali specializzazioni della società moderna. «Servizio» come parola in sé indicava in origine la specifica assistenza di un inferiore verso un superiore in una semplice comunità di persone consapevoli l'una dell'altra, o che condividevano la propria esperienza attraverso una linea di demarcazione sociale. È questo il significato astrologico della parola, in relazione alla sesta Casa, che identifica sia il datore quanto il beneficiario di questo particolare tipo di lavoro. Con l'industrializzazione della società, comunque, è stato aggiunto alla parola il concetto di «utilità», invertendo alquanto i suoi contenuti, e facendo sì che essa significhi innanzitutto disponibilità o utilità di fattori pratici. Ciò offusca la fondamentale relazione per cui le circostanze possono articolare la permanente deferenza che una persona deve mostrare per l'altra nei più semplici livelli di esperienza, in un contrasto estremamente importante con gli immediati, «correnti» o critici rapporti con un superiore — o di un superiore nell'amministrazione 128
della sua autorità — che appartengono alla decima Casa. L'estremamente ampia funzione di utilità o «convenienza» nelle circostanze, esaltata da una cultura precipuamente commerciale, è in ogni caso una precisa designazione da terza Casa. La corretta attribuzione di significati rimarrà qui chiara se si ricorderà che la sesta Casa rappresenta l'elemento nelle circostanze di autorità, elemento che ha il suo fuoco al Medio Cielo, e che la terza costituisce un analogo supporto nelle cose contrassegnate dall'opportunità di un preciso esame dei problemi del momento, accentrati al Discendente. La sesta indica le operazioni di sottofondo implicate dal mantenere la distinzione dell'individuo tra gli altri e non svela nient'altro che una relazione di differenza di gruppo. Perfino la malattia, come dato di fatto, costituisce un'accentuazione del diritto di una persona a esigere un trattamento speciale da parte del suo prossimo. Al contrario, la terza rappresenta le latenti funzioni di fondo implicate in una automobilitazione per un'attività di autointegrazione e ciò non rappresenta mai altro che una del tutto opposta e completa subordinazione di tutte le distinzioni di gruppo ad una necessità immediata. La «servitù» della sesta Casa svolge il suo lavoro come un qualcosa di esclusivamente diretto ad un'«elevazione» dell'Io degli individui che essa serve, mentre il «servizio» che, nel senso di utilità o convenienza si ritrova in terza, offre un supporto nelle circostanze che non è mai una rassicurazione della personalità in senso socialmente cosciente ma, al contrario, significa assistenza data in un lavoro tendente ad un risultato momentaneo privo di implicazione sociale. Perciò, non è più possibile ammassare tutti i lavoratori in sesta casa, se scopo dell'astrologia è anche quello di riflettere l'attuale civiltà industriale in cui essa si ritrova. Si deve invece fare attenzione alla funzione svolta da ognuna di esse. Quando il contatto ha luogo attraverso differenti personalità, la subordinazione di un uomo all'altro è un fatto da sesta Casa, ma laddove questo rapporto umano è casuale, dato per scontato ovvero un semplice particolare delle ramificate convenzioni della vita moderna, la situazione di «inferiore» non ha significato astrologico nel caso diretto e il «servizio» è relativamente automatico, quindi da terza Casa. Gli impiegati sono sempre stati assegnati alla terza Casa a causa della loro occupazione «signorile», ovvero di una convenzione sociale che consentì di evitare i travagli sociali il giorno in cui la classe media salì al potere e creò il m o n d o degli uomini d'affari del diciottesimo e diciannovesimo secolo. Questo significato si conserva oggi solo nel senso che un impiegato svolge un ruolo di utilità. Come «lavoratore» che gode di «diritti» — il desiderio di unirsi in associazioni, di esigere una scala di salari ed ottenere delle prerogative stabilite — egli non differisce da 129
un fabbro o da un elettricista, collocati in sesta Casa con la loro fondamentale consapevolezza di discriminazione sociale, e di barriere individuali da superare in una società condivisa da altri. Le funzioni rappresentate dalla terza sono in ogni caso di sottomissione, di acquiescenza nel fondersi con l'ambiente e nel dissimulare ogni mancanza di distinzione nell'anonimato. È da questo punto di vista che le arti industriali sono state collocate qui piuttosto che in sesta insieme ai lavori manuali. Queste arti industriali rappresentano le migliori capacità della vita moderna; invece vengono respinte in un ruolo secondario e viene quindi negato loro qualsiasi riconoscimento di vera espressione della personalità. Esse comprendono il lavoro di precisione nell'uso di strumenti altamente perfezionati o di macchinari speciali, q u a n d o esso costituisce responsabilità artistica interamente indirizzata ai fini utilitari, cioè svuotata di ogni contenuto individuale. Mentre la tradizionale e netta linea di demarcazione tra «belle arti» e «mestieri» tende a scomparire nella vita attuale, con gli artisti migliori che attualmente si dedicano a fare cartelloni pubblicitari, copertine di riviste e illustrazioni di libri, qualsiasi lavoro di questo genere a livello di routine, come complesso di incarichi nella totale anonimità, rimane in terza Casa. I lavori di editoria e manoscritti vengono anche collocati qui, in conformità a quella che potrebbe sembrare una logica molto più ovvia, ma i principi sono esattamente gli stessi. Il significato si sposta in quinta (o in settima, in qualche caso davvero eccezionale), solamente q u a n d o il disegno, la pittura, il progettare, lo scrivere, l'incisione, o l'uso altamente specializzato di idee e strumenti nella produzione di risultati oggettivi vengono esercitati innanzitutto come espressione della propria personalità, ed esigono, di per se stessi, il riconoscimento del lavoro come creativo, ovvero come stimolante, piuttosto che utile agli altri. La terza Casa non solo governa questi fattori strumentali come dettagli separati, ma rappresenta, in senso ampiamente generale, l'intera attività dell'ambiente come tale. Ciò significa l'adempimento di tutte le funzioni di massa che potrebbero esser date per scontate o lasciate in secondo piano in un'esistenza civilizzata, come nel caso di tutti i ritmi di fondo della vita m o derna. Più specificamente, essa indica i luoghi normalmente disponibili per le normali attività di gruppo, incluse le sale di riunione, padiglioni, chiese, clubs nonché tutti quei luoghi di assemblea per il rafforzamento delle necessarie strumentalità so130
ciali (6). T u t t o ciò giunge ad includere non solo i partecipanti a una data esperienza non personale, ma anche il tipo di attività esercitata in queste normali possibilità di associarsi. Perciò gli antichi astrologi collocavano il canto in terza Casa. Essa non comprende, però, i migliori concerti, che vanno in settima, né le esuberanti espressioni della personalità, che vanno in quinta, ma piuttosto una partecipazione individuale ad un'attività di tipo comunitario-consapevole. I culti di gruppo, unitamente a cortei e festività che sopravvivono dall'antichità, vengono inclusi in quest'attività dell'ambiente, tranne q u a n d o si spostano in quinta, sotto forma di divertimento. C o m u n q u e , poiché le linee di demarcazione possono diventare molto sottili in casi del genere, è evidente che il medesimo evento p u ò avere differenti implicazioni rispetto a differenti partecipanti; di m o d o che un individuo potrà vivere un evento da terza Casa, mentre un altro accanto a lui si trova in un avvenimento da quinta Casa. È già stato sottolineato che l'astrologia fornisce in ogni occasione le indicazioni funzionali e che le attribuzioni nell'oroscopo vanno d'accordo con il significato degli eventi e delle correlazioni con il nativo o il consultante. Quindi, ogni identificazione personale della terza Casa è quella di «altra gente» e l'impiegato, come consultante, viene collocato necessariamente in prima, mentre il suo «lavoro» come stipendiato è governato, naturalmente, dalla sesta. Va ricordato, in questo paragone, che l'ambiente generale dell'uomo, è fondamentalmente integrativo in q u a n t o costituisce il mezzo con cui la sua esperienza viene vissuta nell'ambito di un'unità funzionale, per lo più automaticamente. Ciò vuol dire che la terza Casa rappresenta quelle cose che tendono a rendere intelligibili gli eventi, sia come risultato di un'informazione definita, sia come conseguenza indiretta di semplici attività di gruppo di routine. In altre parole, si dà significato ad ogni necessario fattore attinente al problema portato a uno specifico fuoco in un m o m e n t o particolare. L'oroscopo rappresenta l ' u o m o così come egli risponde alle mutevoli situazioni nelle quali viene a trovarsi o che sta vivendo e così come si conforma
(6) Essi non devono essere confusi con quei luoghi in cui viene condivisa l'individualità, o in cui il gruppo, come un tutto, è una convenzione sociale: nello specifico esempio, le scuole e le strutture per gli svaghi e gli sport, rappresentate dalla quinta. 131
al suo ambiente o cerca di correggerlo e perciò questa Casa, in astrologia natale, sta di solito a indicare la mente profonda che abbraccia l'intero campo delle abitudini, le reazioni automatiche e il giudizio al di sotto del livello dell'analisi ragionata. In astrologia oraria, perciò, essa rappresenta quei settori di attività che implicano cose o effetti di risposta abituale e reazione condizionata, a esempio comunicazioni, non solo sotto forma di lettere, telefono e così via, ma anche sotto forma di notizie trasmesse a prescindere dai mezzi di trasporto e indipendentemente dal loro significato. Ecco le «notizie» dei libri medioevali, o le «voci» tramite cui viene portata attenzione nell'una o nell'altra direzione a scopo di orientamento nell'ambiente. Una d o m a n d a comunissim a , che capita spesso in astrologia oraria, riguarda l'attendibilità di una parola o di un messaggio. «È vero?» In altre parole, quale sarà il risultato del ritenere valida una data informazione e dell'agire di conseguenza? Questo è interamente un legittimo problema da terza Casa poiché, nonostante la d o m a n d a sia vaga ed estremamente generica, le circostanze presentano tuttavia un problema; esso sorge in q u a n t o non è disponibile una base normale o definita per esercitare un atto o una scelta. La spesso scontata natura delle cose emerge nella d o m a n d a occasionale. Poiché la terza Casa rappresenta essenzialmente cose e mezzi, l'astrologo inesperto potrebbe focalizzare la sua analisi su di una realtà superficiale invece che su quella più profonda e cadere nell'errore cui già è stata dedicata notevole attenzione. Perciò una domanda semplice come: «La lettera è arrivata a destinazione?» rappresenta realmente il desiderio di conoscere quale potrà essere la risposta. Ovviamente, la lettera è stata ricevuta se alla sua spedizione sono legate dirette conseguenze mentre, se al fatto di averla inviata non è legato alcunché, il problema se sia stata ricevuta o meno è di minima importanza. Un qualsiasi problema di tipo accademico che manchi di rappresentare una linea di relazione reale rimane, in astrologia oraria, un dettaglio del tutto inattendibile. Quindi, l'analoga e familiare domanda: «Sono state esatte queste voci?» sembra affrontare il problema da una prospettiva di relazioni esteriori, e rimanere un tentativo fatto a vuoto di analizzare la realtà. Quel che il consultante vuole sapere, in effetti, non è la veridicità dell'informazione bensì la potenzialità di possibili cambiamenti in una data situazione. Se vorrà conoscere i risultati di un'azione che sta meditando in risposta alle «notizie», egli dovrà avere una guida sicura. In entrambi i casi, naturalmente, le domande restano in terza Casa ma devono essere più precise, cioè formulate in forma specifica. 132
La Casa non solo rappresenta la «comune consapevolezza» dell'ambiente che diventa fatto di interscambio o di comunicazione nell'ampio e sociale significato di ogni giorno; ma essendo anche conoscenza umana, accentua talora il suo significato in maniera specifica. Questo ricorda particolarmente manoscritti e libri come i fondamenti più o meno stabili della comunicazione e denota subito una ulteriore confusione al riguardo di quelli che in senso stretto sono i «trattati«, quali appendici alle abitudini scolastiche e ai processi di apprendimento rappresentati dalla quinta Casa, con quelli che sono i «libri» come semplice fondamento di un contenuto superficiale o semplicemente informativo. Essi possono rappresentare il lavoro creativo richiesto dalla loro preparazione e produzione — 1) come semplice autoespressione della stessa quinta Casa, 2) nelle «belle arti» della settima o 3) nella sintetica o scientifica organizzazione e filosofia della n o n a Casa — ma per la maggior parte sono degli aiuti inanimati. L'intero problema dei libri è abbastanza semplice se si tiene a mente che essi vengono rappresentati dalla terza Casa solo in quanto possono costituire vantaggi o possono esser considerati scontati. L'impiego di aiuti subordinati alla loro preparazione, come quello di una dattilografa — o perfino di una stenografa se essa resta abbastanza impersonale e simile ad una macchina — nonché del materiale fondamentale come carta e simili, è sempre indicato in terza Casa, ma qualsiasi attività personale, creativa o critica, va collocata, necessariamente, altrove. Gli aiuti psicologici, nella totalità degli individui, possono essere un fatto di «strumentalità» o di mezzi, oppure ben altro, in queste differenti categorie di terza Casa. Quindi è corretto attribuire ad essa il governo su ogni «attitudine» personale, così come qualsiasi pratica o abilità consiste nel conservare l'attitudine e quindi mantenerla sufficientemente sveglia da risultare «utile»; e quindi spontanea. Ovviamente, ogni simile pratica o ripetizione di capacità personale, quando è un particolare di genuina evoluzione e di apprendimento — o quando è una piacevole espressione della personalità, quand'anche non più di un'evoluzione psicologica — rimane in quinta Casa. Quel che la terza rappresenta, è la fondamentale «adeguatezza» della personalità come parte integrante di tutto il suo complesso. L'ambiente deve perciò apparire come un fenomeno di interazione, sotto ogni opportuno punto di vista e la terza Casa non solo svela quegli elementi esterni alla personalità sui quali la stessa può fare assegnamento in vari dettagli delle cose della vita di ogni giorno, ma anche 133
quelle capacità della personalità sulle quali l'ambiente esterno può nondimeno contare come costanti nell'individualità che esso costruisce all'interno di tutta la propria effettiva struttura. Tutti questi fattori vengono attribuiti in conformità al loro reale significato o secondo la modalità in cui agiscono, piuttosto che in rapporto ad una definizione o classificazione esteriore o astratta. Ogni singolo caso, di conseguenza, deve esser considerato sulla base del suo specifico valore. Perfino le relazioni tra parenti di sangue non devono essere delineate troppo letteralmente, secondo una regola inflessibile. Perciò fratelli e sorelle vengono considerati tali dal punto di vista del rapporto familiare e non da quello delle affinità legali o genetiche, a meno che la condizione di un preciso legame di sangue, di fronte alla legge, non costituisca un punto focale. In un caso simile, le precise relazioni possono esser tracciate secondo la tecnica delle case derivate, ma di solito fratellastri e sorellastre, o i fratelli di adozione, vengono considerati alla stessa stregua degli altri. Questo principio vale anche in rapporto alle distinzioni tra figli di matrimonio o di adozione e così via. Una comune ma del tutto inutile forzatura alla definizione è costituita dal problema dei «brevi viaggi». La regola più largamente diffusa è quella di mettere qualsiasi soggiorno per «più di una notte» in nona Casa come «lungo viaggio», ma essa viene spesso modificata, con il risultato di includere in terza tutti i viaggi che non superano i tre giorni. In effetti la distinzione si ha tra i viaggi abitudinari, come i viaggi dell'uomo di affari o del commesso viaggiatore, ed i viaggi che costituiscono un ampliamento dell'orizzonte: un cambiamento nell'ordinamento sistematico della vita, un'avventura che stimola l'immaginazione o un'assenza dall'abituale sfera di esperienza, di estensione o durata tale da rendere impossibile il prendere nuovi impegni. Nella scorsa generazione, l'astrologia oraria è stata probabilmente usata più spesso per il recupero di oggetti smarriti che per altri scopi, e ciò pone il problema di quella crisi, o di quella questione che non può essere adeguatamente localizzata in anticipo in una Casa, per il fatto che il consultante manca di informazioni adeguate. Se il tipo di d o m a n d a consente una scelta di Case nelle quali si possa collocare il suo fuoco, la scelta della localizzazione nella carta di crisi diventa il punto iniziale del giudizio orario, poiché la decisione dipende dalla misura in cui una sola, fra le varie Case, meglio si addice ai fatti per quanto noti. In altre parole, una sola, tra le possibili Case, p u ò avere una più precisa corrispondenza rispetto alle altre, in relazione a quegli elementi disponibili, e quetsa precisa corrispondenza costituisce il m o d o di far luce sul fatto. Si deve capire, prima di tutto, che un oggetto smarrito dif134
ferisce da una persona smarrita. Perciò un b a m b i n o smarritosi si troverà di solito in quinta Casa o in qualsiasi altra può dare indicazioni sul piccolo in questione, e un coniuge o un socio in affari dato per disperso è localizzato dalla settima e così via. Oggetti che possono essere «smarriti» sono innanzitutto gli arnesi o gli attrezzi rappresentati dalla terza, ed è sempre là che vengono localizzati fino a q u a n d o una qualche implicazione personale non sposterà altrove il significato. Fondamentalmente, la Casa rivela lo stare fuori posto di qualche cosa, in quanto dettaglio del grado di utilità, disponibilità e adeguatezza di quegli «strumenti» che essa innanzitutto simboleggia. Se la domanda al riguardo di un oggetto smarrito è localizzata in essa, la principale implicazione è che tale oggetto sia soltanto «fuori posto», cioè «smarrito» nel più semplice o comune significato. C o m u n q u e , se esso è stato nascosto — cioè se il consultante lo ha messo fuori posto per un motivo specifico — allora la dom a n d a si sposta in quarta Casa, la quale governa le «cose nascoste», o il «privato» di «per se» (*). Poiché una persona che tiene nascosto un oggetto dovrebbe essere sconosciuta al consultante, è necessario far ricorso a una generica localizzazione di queste cose nascoste; perciò l'indicazione viene attribuita alla quarta Casa fin quando n o n risulterà che un'altra persona abbia interesse a tenerne ancora privo il consultante. Ciò sarebbe vero se il motivo fosse uno scherzo, cattiveria o malignità. Com u n q u e , se l'oggetto è stato preso o nascosto da qualcuno con lo scopo di appropriarsene, o di farne uso per sé, allora la perdita diventa un problema di furto e va collocato in settima Casa. La seconda Casa sembra avere uno speciale significato nello stabilire una serie di relazioni attorno all'oroscopo; e per lo stesso motivo la particolare implicazione di ogni Casa come «terza» rispetto a quella precedente — esattamente così come lo è una seconda rispetto a quella contigua — è ancor più importante nelle interpretazioni astrologiche quotidiane. Il significato delle Case, ognuna delle quali è, in successione, la seconda di un'altra, è un concetto abbastanza semplice, e di aiuto nel comprendere i fondamentali significati di ognuna. Mentre le implicazioni fondamentali possono essere elaborate in modo similare in una successione di correlazioni «da terza Casa», questo concetto si ri-
(*) In latino nel testo (N.d.T.). 135
vela nient'affatto ovvio o utile a scopi puramente esplicativi, benché sia importante che vada compreso. È quindi relativamente facile vedere che la terza Casa originaria di un oroscopo, come «ambiente», è la più ampia manifestazione o interiore applicazione di «risorse» — ad esempio una «seconda derivata» rispetto ad un'effettiva seconda indica le risorse fondamentali della personalità estrinsecate in una più larga direzione — ma non è affatto ugualmente semplice concepire che la quarta Casa di un oroscopo è, per analogia, l'ambiente della seconda, cioè il particolare e scontato complesso in cui le risorse della personalità ben distinte dalla personalità stessa, fanno automaticamente uso di se stesse; cioè costistuiscono un «ambiente privato» o «dominio eminente» per quelle cose che la personalità può riscontrare contributive unicamente per la propria particolare autosufficienza. È questo un modo di indicare la Casa, cioè la quarta alle sue radici, ma è una nozione troppo interamente filosofica per il lettore medio. Comunque, l'idea di una sequenza di «terze» può difficilmente essere meglio espressa da questa identificazione del processo che dispone continuamente in catena specifici sistemi definiti di interesse, ovvero fornisce la successione di cose che possono esser ritenute scontate nella loro separazione l'una dall'altra, a dispetto delle correlazioni tra di loro. Il concetto è eccezionalmente arduo, ma è troppo valido perché sia ignorato da un vero studioso. Il fatto che i suoi fratelli e sorelle vivano in assoluta indipendenza dalla personalità del nativo, quand'anche in sua compagnia, costituisce un concetto di gran lunga più vitale che non l'accettazione metafisica di questi familiari come quelli con cui si è trovato in compagnia nel passato; e che attualmente contribuiscono semplicemente, ciascuno nel caso degli altri, alla possibilità di un analogo legame con persone ancora differenti nel futuro. Comunque entrambe le prospettive rivelano le funzioni della terza Casa a questo livello vivente come l'utilità di una personalità verso un'altra con mezzi indiretti, attraverso un equilibrio comunemente estrinsecato nel riserbo. Fratelli, sorelle, e tutte le parentele di sangue rappresentano qui aspetti di relazioni su cui più di ogni altra cosa si può contare nella loro contribuzione al benessere generale nell'immediato ambiente. T u t t o il concetto di sequenza di Case astrologiche può essere riassunto in termini estremamente semplici. Quindi, q u a n d o una considerazione viene collocata in una certa Casa, la Casa adiacente, nell'ordine, rivela i suoi successivi potenziali. Ogni terza Casa, rispetto alla prima, rappresenta sempre il più distante concetto di risorsa, ovvero quel che può esser dato per scontato in una regressione dal punto focale o dal problema. Ciò fornisce l'idea di sequenza tra cose o entità che h a n n o esistenza indi136
pendentemente per proprio conto — come fratelli e sorelle — e nella tecnica delle Case derivate l'associazione con la terza Casa fornisce quella serie di correlazioni di questo tipo di autoindipendenza. La Casa rappresenta fratelli e sorelle collettivamente, insieme ai vicini, ai parenti e simili. Ma talora è importante conoscere qualcosa in relazione agli specifici fratelli o sorelle, q u a n d o diventa necessario stabilire un ordine di precedenza tra essi. Gli antichi astrologi scoprirono, molto tempo fa, che la terza Casa significava di per sé il primo fratello o sorella, e quindi ogni successiva terza Casa rappresentava il successivo, nell'ordine, di questi fratelli e sorelle in questione. Quindi, il primo di questi si troverà in terza Casa della carta di crisi; il secondo in quinta; il terzo in settima; il quarto in nona; il quinto in undicesima; e il sesto in prima Casa. La particolare tecnica con cui è possibile identificare più di sei fratelli e sorelle in questo m o d o , è stata spiegata facendo ricorso alla seconda della terza, ovvero alla quarta Casa, per un settimo m e m b r o della serie, e così via (7). Se i membri di una serie sequenziale sono più di dodici, si rende necessaria u n a riduzione dell'intero campo d'esame, o un'eliminazione di fattori se necessario. C o m u n q u e , raramente s'incontrano fino a sei fattori d'importante significato. Quando ci sono sei fratelli e sorelle, il sesto è rappresentato dalla stessa Casa del consultante e ciò potrebbe richiedere un accomodamento. In realtà, il consultante è uno dei fratelli in sequenza, ed il punto di vista teoricamente corretto gli attribuirebbe una Casa tra le altre in opportuna successione. Ciò vuol dire che egli figurerebbe in due punti, nella sua duplice figura di consultante e di appartenente alla specifica sequenza, ed è possibile eliminarlo da quest'ultima esattamente come un fratello o una sorella deceduti possono essere ignorati nella sequenza. A questo punto la procedura dipende dal particolare significato delle relazioni, sia che il consultante consideri i consanguinei separatamente da se stesso sia che voglia includersi lui stesso nella prospettiva del m o m e n t o . Comunemente la terza Casa viene considerata per il fratello o la sorella più anziani, con quinta, settima e così via assegnate via via a quelli più giovani. Nei casi in cui non c'è possibilità di specificare l'età, o in cui l'ordine tra fratelli e sorelle non è conosciuto con esattezza, la terza
(7) Ved. pag. 121. 137
Casa viene riferita a quello di significato principale nel fatto specifico e gli altri collocati, quindi, nelle Case in conformità al loro ordine d'importanza. Se ciò non p u ò esser fatto, la disposizione di essi va fatta a seconda del loro legame con il problema specifico, cioè esaminando ognuno di essi allorché, a sua volta, capita nel q u a d r o generale. Quest'ultimo ordinamento può esser fatto sia secondo l'esperienza del consultante che secondo la conoscenza dell'astrologo. In pochi casi in cui sono presi in esame soltanto i fratelli, mentre le sorelle possono essere ignorate — o viceversa — e in cui la classificazione presenta delle difficoltà a causa di differenti tipi di correlazione, i parenti di sangue dovrebbero venire per primi, in ordine di relazione, seguiti da quelle parentele che sono risultato di matrimonio o adozione, in successione (8). Questi principi generali si riferiscono non solo ai fratelli, ma anche ai figli. Perciò la quinta Casa governa tutti i figli in un dato caso, collettivamente, q u a n d o non c'è ragione di distinguerli l'uno dall'altro, o uno specifico figlio allorché vengono presi in esame i problemi personali di quel figlio. Q u a n d o più figli sono coinvolti in un contrasto tra di loro, o q u a n d o è necessario delineare delle relazioni che facciano una distinzione tra essi, la quinta Casa rappresenta il primogenito, la settima il secondogenito, quindi la nona, l'undicesima, la prima e la terza. L'età cronologica è ancora il fattore determinante ideale, ma si può usare un ordine d'importanza esattamente come nel caso dei fratelli e sorelle. Qui, la questione di quelli che sono deceduti diventa un p o ' più importante in pratica, ma il principio migliore è quello di ignorarli completamente se non sono inclusi nel problema dal consultante stesso. In altre parole, se colui che ricorre all'astrologia oraria per la soluzione di un problema è legato agli altri membri della sequenza, allora questi devono esser rappresentati nella figura astrologica, e devono esser tenuti in debito conto. Talora i figli possono decedere prematuramente, o nascere morti, ma la procedura rimane semplice per il fatto che l'astrologo tiene conto del bambino solo se la madre lo considera nell'insieme della sua prole.
(8) Altri parenti di sangue, come zii, zie, e cugini, allorché si renda necessario distinguerli, vengono identificati analogamente ma alquanto più elaboratamente, in funzione della reale parentela, come indicato a pagg. 109-110. 138
U n a differenziazione nella tecnica per stabilire delle sequenze è necessaria in quei casi in cui i membri di una sequenza possono successivamente rifare la loro comparsa, o laddove un successore prende il posto di un predecessore. In questo caso non c'è un comune legame in una separata autosufficienza, ma un vincolo personale diretto, del tipo che è già stato sottoposto ad un'accurata analisi in questo capitolo. C o m u n q u e , l'esposizione della relazione di sequenza risulta migliore qui, come eccezione alla regola generale per quei vincoli reciproci d'intimità, che non come la spiegazione dettagliata fornita ultimamente. Perciò il matrimonio in generale — sia nel caso di uno specifico individuo quanto di un primo, di un secondo o di un altro partner — è rappresentato dalla settima Casa. Ma q u a n d o un coniuge viene perduto a causa di morte o divorzio, e se ne trova un altro, in qualsiasi problema riguardante confronto o conflitto tra loro, la sequenza ha luogo spostandosi nella Casa opposta. Quindi la prima moglie è rappresentata dalla settima Casa, la seconda moglie dalla prima, la terza moglie di nuovo dalla settima o, in via di ripiego dall'ottava, e così via. Per lo stesso motivo, in un caso simile in cui è necessaria una differenziazione critica, una madre vera e propria è rappresentata dalla decima, una matrigna dalla quarta, ed una seconda matrigna dalla decima o, in via di ripiego, dall'undicesima. Si tratta, naturalmente, di una non necessaria e neppure probabile distinzione astrologica tra il risposarsi in seguito a un decesso del coniuge e un nuovo matrimonio conseguente a divorzio, benché quest'ultimo caso possa aver luogo senza l'approvazione ecclesiastica. La singolare e sorprendente variabilità tra questi principi potrebbe aversi in quei pochi punti del globo in cui è ammessa la poligamia, sia socialmente q u a n t o legalmente. In questi paesi, il tipo di sequenza sarebbe stabilito sul modello di quello dei fratelli e sorelle. La quarta Casa La quarta Casa identifica il potenziale ultimo o di riserva, o interiore, di una persona o di un fatto alla sua conclusione, in contrapposizione con l'Ascendente, che rappresenta il p u n t o esteriore o pratico di identità, di realizzazione e di crisi. Questo angolo del Nadir è perciò stato descritto come il punto di risorsa finale; esso rappresenta l ' u o m o così com'è, interamente integrato nel complesso sociale. Esso è il genitore cui si ricorre in 139
ultimo, di solito il padre. Nei termini più semplici, esso è la «casa», nel senso in cui essa costituisce luogo di sicurezza o rifugio. Rappresenta quel particolare aspetto della situazione generale che è diventato irrevocabilmente privato o «segreto». Non è né un reale né un immaginario distacco dall'esperienza, ma solo la massima possibilità di autorigenerazione in una fase della vita quotidiana. Sta ad indicare il sostegno sia conscio q u a n t o inconscio nei confronti di una situazione critica nelle sue radici irrealizzate e spesso segrete, che talora assume forma distruttiva come nella superstizione. Questa soggettiva o più fondamentalmente spirituale «posizione» di autocertezza, sia di un singolo individuo quanto di una situazione critica nella sua totalità, q u a n d o è vista dal lato pratico, costituisce un'interazione complementare giorno-dopo-giorno con le vere e proprie necessità sociali e le responsabilità indicate dal Medio Cielo. Così, nella tradizionale fraseologia degli antichi testi, la permanenza della risorsa o dell'espediente, che costituisce la «fine del fatto» è spiegata in due modi: cioè come rappresentante di un dato momento o di una particolare relazione che partecipano alla spiegazione del fatto finale dell'elemento, che però è suscettibile di cambiamento, e anche come rivelazione del carattere di tutte le relazioni in discussione, che è inevitabile in senso pratico o immediato. Più semplicemente, ciò sta a significare sia quelle cose che non cambieranno affatto, sia quelle che stanno già cambiando tanto da non poter più rendere controllabile il processo stesso di «cambiamento». La Casa si ritrova in entrambi i concetti, poiché essa fornisce sempre un indiscutibile rifugio e si contrappone ad ogni effettiva interruzione dell'evoluzione e della crescita. È la solidità del rapporto familiare, il sostegno di un retaggio di sangue, o di una tradizione consolidata nel «nome» piuttosto che nella più individuale o instabile «reputazione», indicata dalla decima. Un importante acume filosofico deve esser sfoggiato, a questo punto, nei confronti di qualsiasi accettazione di «immutabilità» o «inevitabilità» come qualcosa di relativo, al di fuori dell'immediato contesto. Così un uomo è «immutabile» come essere umano, in senso proprio, fin quando resta in vita. Diventa immediatamente qualcos'altro alla sua morte, comunque, in quanto «egli» può esser considerato come un corpo ormai lanciato in un processo di decadimento, come un'anima che inizia un'esistenza metafisica in «altri mondi» e così via. Per lo stesso motivo una caduta dalla sommità di un precipizio presenta P«inevitabilità» del cadere, ma solo fino a quando non se ne raggiunge il fondo. È possibile associare altri concetti all'idea di inevitabilità della quarta Casa, compreso quello di morte come vittima, e di lutto per i parenti di essa, ma il termine «inevitabile» diventa privo di significato, 140
una mera espressione accademica, non appena quel dato evento si è compiuto. Quel che tutto ciò implica, dal punto di vista astrologico, è che i fattori di certezza divengono «incerti» ogni qualvolta l'analisi viene sufficientemente estesa. D'altra parte, la comprensione del principio è un requisito essenziale della conoscenza dell'oroscopia, sia nell'arte oraria che in quella natale. L'angolo del Nadir rappresenta P«inevitabilità» come limite pratico dell'aspettativa nello specifico caso, ma mai come qualcosa di assoluto nei cui confronti nulla possa esser fatto attraverso una prospettiva correttamente ampliata. La quarta Casa è la «conclusione del fatto» nel senso che identifica qualsiasi cosa costituisca letteralmente una «costante» entro gli attuali limiti di un dato problema o di una data crisi nell'esperienza, e svolge la sua più importante funzione nell'interpretazione oraria, attraverso la tecnica delle Case derivate svelando certi aspetti pratici di questa «limitazione» finale. Così l'astrologo ha un indizio della necessità latente del problema che sta trattando q u a n d o mette a confronto l'angolo del Nadir con la settima Casa che, al contrario, rappresenta «l'opportunità» ovvero il più definito e immediato esito di un atto o di una scelta. È evidente che la tradizionale indicazione di «fine di cose» significa la loro subordinazione alla certezza, in analogia alla terza Casa che, più semplicemente, rappresenta qualsiasi comune opportunità sia stata o possa essere subordinata all'automaticità. In armonia con lo stesso genere di indicazione, la seconda Casa è una «subordinazione all'utilità», e la prima un'analoga «subordinazione» alla crisi, di significato momentaneo o specifico. Per la quarta Casa, la «subordinazione» ha una particolare attinenza con quanto è già stato fatto o constatat o , ma è errato permettere che un concetto di «passato» domini i significati assegnati ad essa. È vero, essa rappresenta cimiteri, monumenti, monumenti commemorativi, e tutti quei tributi permanenti fatti a persone o cose di ieri, ma questi sono soltanto un particolare del sentimento. Quel che è in realtà rappresentato, è l'ininterrotta influenza di questi vari elementi nel «presente». Molto più importante, a questo punto della panoramica, è il significato su parchi, giardini, terreni e su tutte quelle cose di «definitiva destinazione specifica» dell'ambiente in generale dalle quali un individuo con minore fortuna può attingere privilegi normalmente accessibili solo a quelli di grande ricchezza. La quarta Casa indica altresì queste cose q u a n d o esse sono di proprietà privata, poiché il loro valore pratico resta il medesimi
m o , ma l'astrologo non applicherà la sua arte a quelle persone la cui casa raggiunge dimensioni di «tenuta». L ' u o m o comune si trova in «casa propria», sotto questo aspetto, in parchi e luoghi pubblici. Perfino q u a n d o questi sono «semi-pubblici», richiedendo un pagamento per il loro uso; o di proprietà privata, benché generalmente accessibili; o del tutto privati, ma in un m o d o o nell'altro aperti per l'uso o il godimento del singolo, l'indicazione astrologica rimane invariata in q u a n t o l'oroscopo svelerà le cose così come esse agiscono o avvengono e non come potrebbero esistere in senso accademico, legale o teorico. La piena dimensione dei particolari sottintesi dal concetto di casa è determinata dal loro significato per l'individuo o per il gruppo cui la casa stessa si riferisce. Ogni cosa che ha luogo in questi posti privati e che è essenzialmente «sentimentale» viene indicata dalla quarta Casa, ma quel che è semplicemente «opportuno» e tranquillamente dato per scontato, si ritroverà nella terza. Qui, come in tutta la distribuzione dei significati astrologici, saranno la sensibilità e il modo di pensare del cliente principalmente, e in secondo luogo la comprensione di una situazione e dell'importanza dei suoi componenti da parte dell'astrologo a determinare la localizzazione. Molte contraddizioni apparenti svaniranno se si avrà cura di ragionare secondo questi schemi di relazioni. Perciò l'eccellente testo sull'arte oraria di Robert DeLuce, elencato nella bibliografia, collocherà le automobili in quarta Casa (9), mentre il presente manuale attribuisce loro la terza. Senza dubbio un'automobile potrebbe costituire, per un uomo, un fatto di risorsa finale in senso psicologico, senza alcuna necessità che egli viva effettivamente in una roulotte o in una «casa su ruote», ma la presente opera considera generalmente i veicoli a motore più come una necessità della vita moderna nel suo insieme che come mezzo per la distensione interiore e il rafforzamento spirituale di particolari individui. Non ci si può aspettare che due astrologi o studiosi vadano perfettamente d'accordo su tutti i punti di vista, e questo volume cerca solo di fornire delle indicazioni, quanto più ampie e numerose possibili, senza far torto al punto di vista di alcun esperto e perdendo quindi la sua reale utilità per i lettori. Comunque, andrebbe rilevato che, a prescindere dal genere di prospettiva adottato, le relazioni astrologiche rimangono consistenti entro la struttura dell'oroscopo. Se un significato viene attribuito secondo una precisa logica, il grafico lo rifletterà comunque.
(9) Per il fatto che i veicoli sono mezzi o strumenti di locomozione, e che la quarta Casa è la seconda della terza. 142
La quarta Casa, come significatrice di proprietà, indica fondamentalmente beni immobili e rappresenta qualsiasi «proprietà» sotto forma di eredità o consistenza finanziaria, ma non rappresenta in nessun caso beni mobili, riserve di d a n a r o o beni facilmente negoziabili. P u ò trattarsi di una proprietà appartenente al consultante o di qualcosa di cui egli ha soltanto l'uso. Quest'ultimo è più usuale nella vita moderna e quindi può indicare una casa di cui si è proprietari a tutti gli effetti o per la quale si paga un affitto. C o m u n q u e , la casa in affitto è rappresentata solo q u a n d o essa è luogo di residenza, ed il significato non include mai quelle parti di essa usate come ufficio, benché dei fabbricati di proprietà, comprendenti o no appartamenti a uso di abitazione, vengano anche attribuiti alla quarta Casa ove si tratti di «proprietà a scopo di rendita»; cioè q u a n d o costituiscono una rendita o una consistenza finanziaria di una persona. Immobili commerciali o industriali di per sé vengono rappresentati dalla terza Casa fintantoché costituiscono normali utilità — cioè non creati originariamente come parte del capitale commerciale — e i luoghi di divertimento, per lo stesso criterio e fintantoché sono destinati all'espressione della personalità, sono indicati dalla quinta. La semplice localizzazione di una data attività, nei casi in cui non è sottoposta ad analisi in un certo grado di distinzione da un'altra, viene rappresentata sempre dalla stessa Casa. Nel m o m e n t o in cui nasce la necessità di distinguere gli immobili dall'intero patrimonio essi devono esser considerati, ovviamente, come un tipo di strumentalità e assegnati alle Case relative al loro dato significato. Così, q u a n d o il luogo di residenza è forzato — ad esempio non è dipendente dalla volontà della persona che vi risiede, come un penitenziario, un ospedale o un'altra istituzione costituente un certo grado di isolamento — il significato del fabbricato o degli immobili, come fatto di ordinamento esteriore, va in dodicesima, benché la stanza o addirittura il letto che costituisce la risorsa o il rifugio dell'individuo resti tuttavia il fattore di «domicilio privato» indicato dalla quarta. La quarta Casa rappresenta l'effettiva proprietà q u a n d o implica maneggio o movimento di ricchezze stabili, ma lo sfruttamento di una vasta proprietà sotto forma di suddivisioni, nuove società, vendita di terreni in più lotti ed ogni analoga impresa speculativa sono principalmente fatti da quinta Casa. Notiamo, comunque, che l'effettiva proprietà, di per se stessa, a prescindere dai problemi del suo utilizzo, è sempre indicata dalla quar143
ta. U n a compravendita effettuata in funzione di un atteso aumento o ribasso di valore, sia di proprietà che di altre cose, è fondamentalmente un fatto speculativo e quindi ancora un fatto di quinta Casa. Q u a n d o si occupa un'abitazione pagando un affitto, il padrone di casa è collocato in decima, allo stesso m o do in cui, q u a n d o l'appartamento è di proprietà, la comunità sociale o l'ente a cui vanno pagate le tasse vengono indicati dal Medio Cielo. Q u a n d o la «casa» si trova in un'abitazione bifamiliare, un appartamento, un piano o persino in una stanza di una pensione, la rappresentazione di «casa» come tale è data dalla quarta, con il proprietario o il locatore situato in decima. Se l'esistenza individuale è altamente istituzionalizzata, come in un m o d e r n o hotel con le sue particolari ed esagerate comodità, qualsiasi reale limitazione proveniente dall'organizzazione su vasta scala sarà indicata dalla dodicesima, ma i molti servizi speciali non differiscono affatto da quelli forniti dai domestici in senso ordinario e quindi andranno sempre collocati in sesta. L'amministrazione di una proprietà da parte del proprietario è accentrata in decima Casa, fino a q u a n d o vi sono implicati dettagli della sua conduzione. Ciò tanto nel caso in cui il proprietario sia lo stesso consultante o meno, e sia che abbia una particolare relazione col consultante o n o . U n a semplice proprietà come fonte di reddito personale resta nell'angolo del Nadir, punto già esaminato, ma sarà la seconda Casa a governare ogni problema riguardante il tentativo di aumentare l'affitto, di far diminuire il numero di abitazioni sfitte o di produrre, con altri mezzi, un maggiore reddito finanziario. I locatari, dal canto loro, vengono collocati in sesta, a prescindere dall'uso per il quale occupano i locali, in quanto ne sono i conduttori, ovvero quelli che si sono assunti, in via subordinata, l'incarico di aver cura di essi; cioè di salvaguardarli dal deteriorarsi invece che di trarne profitto. Un importante dettaglio del significato della quarta Casa è quello di risorse naturali, come quelle minerali e tutte le altre disponibili allo stato naturale sul suolo e nel sottosuolo, comprese pietre preziose e metalli, torba e carbone, petrolio e gas, legname e quant'altro può esser scoperto per mezzo di prospezione o esplorazione; unitamente ai benefici giuridici che ne derivano, come diritti di accesso, sfruttamento e simili. La distinzione è tra cose commerciali e beni mobili da una parte, che vanno in seconda e l'attività di prospezione, sfruttamento e sviluppo dall'altra, indicata dalla quinta. Ipoteche, costituzioni di 144
società e certificazioni del titolo di proprietà cadono in quest'ultima Casa se la proprietà ha come scopo un uso specifico, sia di residenza che a scopo di rendita; ma devono esser messe in seconda se ottenute o acquisite a fini speculativi, cioè di profitto col farne commercio invece di usare la proprietà. Q u a n d o si ha la conoscenza certa di potenzialità latenti o di ricchezze geograficamente lontane, l'indicazione va riferita all'angolo del Nadir, dove il significato appare in uno stato di cose originario o interamente potenziale. È questa la Casa che indica «cose segrete in genere», ad esempio risorse instabili o del tutto inafferrabili così come riserve nascoste. Il termine «risorse naturali» include ogni cosa in questa categoria, che siano esse controllabili privatamente quanto di pubblico dominio. L'idea di «casa» ha sia un significato di gruppo quanto uno individuale, per cui l'angolo del Nadir sta ad indicare gli uomini e le loro abitazioni considerati collettivamente nonché intrinsecamente come comunità, ovvero come unità familiari tipo villaggi, città, paesi, in specifico contrasto con la provincia, lo stato o la nazione, rappresentati dal Medio Cielo. Quest'ultimo non solo significa «comunità» in senso statico, ma anche la condizione presente dei più essenziali eventi di gruppo dal punto di vista naturale o strettamente impersonale di realtà sociale il che, in pratica, identifica il tempo e tutte le specifiche manifestazioni delle forze della natura come eruzioni vulcaniche, terremoti, temporali, inondazioni e disastri di ogni genere. Qui, la «fine del fatto» arriva a comprendere ogni ampia devastazione o impoverimento di gruppo risultante da guerra e rivoluzione, nonché il caso eccezionale di profitto proveniente da una qualsiasi di queste cose. La quinta Casa La quinta Casa è stata considerata, fondamentalmente, il luogo dell'autorivelazione, ovvero quello in cui emerge la personalità. Ciò, dal lato costruttivo, sta a significare il piacere sotto ogni forma, incluso lo sviluppo ed il godimento dei propri talenti e, dal lato distruttivo, prodigo sperpero della personalità, dalla dissipazione alla speculazione. La fondamentale espansione dell'autorealizzazione traspare non solo in queste particolari modalità dell'espressione individuale, ma anche nell'intero processo di apprendimento, comprendente l'attività psicologica dell'acquisire conoscenza nonché l'intera struttura edu145
cativa sotto forma di insegnamenti, scuole e tutti i diritti accessori dell'istruzione. L'autorealizzazione comprende l'effettiva creatività, sia i «figli» in senso letterale q u a n t o la «discendenza» simbolica, come le invenzioni e i modelli tangibili o altri oggetti rappresentativi che un dato talento produce. Gli accessori particolarmente personali e le estrinsecazioni dell'espressione della personalità vengono collocati in questa Casa a partire dai «talismani» e «feticci» del conscio, costituiti nella infanzia da giocattoli e bambole o, nell'età adulta, da gioielli e ornamenti, fino alle attività di autoindulgenza; specialmente le relazioni sessuali al di fuori del matrimonio e qualsiasi altra forma di over-stimolazione dei sensi. La quinta Casa rappresenta le preferenze in un corteggiamento formale ed ogni tipo di azione tendente a persuadere gli altri ad un qualche genere di più definita acquiescenza. Le ramificazioni del piacere includono dilettanti e categorie professionali e quindi attività su larga scala o rese convenzionali, sia individuali e spontanee q u a n t o non organizzate e di gruppo. Vi sono compresi il divertimento e le distrazioni, insieme a tutti gli hobby di tipo ricreativo. In campo artistico, questo può significare tutte quelle cose prive di quella completa padronanza di un mezzo che, come appartenente alle «belle arti», andrebbe in settima Casa, o di quella routine commerciale e di uso non ispirato di talenti che andrebbero in terza. Il divertimento potrebbe del tutto essere sul piano mentale, nel dedicarsi al gioco delle carte, degli scacchi e simili, cosi come consistere nell'esercitare i muscoli o altre capacità nel nuot o , nel fare un'escursione, nel giocare al pallone, al golf, al tennis, al bowling, al biliardo, o in interessi similari. Vi sono altresì compresi gli svaghi interamente passivi, ovvero da spettatore, con riferimento al teatro ed allo stadio. Potrebbe riferirsi a una Casa differente la partecipazione in qualità di dilettante ad attività ricreative, dal gioco del baseball ai tentativi specifici per diventare campioni o raggiungere un piazzamento di preminenza nelle attività agonistiche individuali come la boxe, il nuoto, il tennis, il golf, le corse e simili. Il dedicarsi agli sport da professionista o da semiprofessionista, anche se il motivo fondamentale è la ricompensa, ed anche se l'effettiva fatica è quasi pari ad un lavoro molto pesante, va collocato in quinta a causa del necessario «richiamo del pubblico», che esso venga visto o meno; cioè del senso di speciale autosoddisfazione conseguente all'esibizione e al perfezionamento, davanti al m o n d o , di capa146
cita definitamente individuali, mostrate in una competizione aperta. Il significato si sposta in settima solo nel caso di «contese» definite, ovvero di opposizione specificamente da-persona-apersona, in cui viene sfidato l'intero «benessere» della personalità. Il c a m p o del divertimento professionale, preso nel termine più stretto, comprende il teatro, il cinema, la radio, l'opera, i concerti, il circo e le attività collettive in fiere, parchi di divertimento e luoghi similari. Qui, il significato della quinta Casa abbraccia sia coloro che si esibiscono di fronte al pubblico sia i produttori, gli autori e gli assistenti tecnici che svolgono, in definitiva, un lavoro creativo. C o m u n q u e , né il pubblico né i lavoratori vengono inclusi in queste attività o nell'organizzazione di gare sportive per dilettanti o professionisti allorché i loro incarichi sono di tipo già specificato come attinente ad altre Case. Macchinisti, trovarobe, elettricisti, controllori di biglietti, impiegati, uscieri, e tutti quei lavori strettamente aggiuntivi, non differiscono, in questo caso, dalle altre attività normali o relativamente di routine. L'attore, sia sul palcoscenico davanti alla macchina da presa, sia di fronte ad un microfono svolge, al contrario, una funzione di originalità creativa in occasione di ogni sua esibizione. Il musicista — così come il compositore, l'arrangiatore e il direttore d'orchestra — resta in ogni caso in questa categoria. Lo scenografo è considerato come un artista, esattamente come il creatore iniziale degli effetti speciali, sonori e artistici e così via. La quinta Casa, come indicatrice di speculazione, comprende il gioco d'azzardo in quanto investimento ad alto rischio; e qualsiasi d o m a n d a localizzata in essa in relazione al d a n a r o rischiato, se l'aspettativa è centrata su guadagni fuori dalla norma o più che facili, e se si accompagna alla consapevolezza conscia o inconscia delle forti possibilità di perdita o di nonguadagno. Le risorse segrete, del tipo di quelle rivelate dalla quarta Casa, specialmente oro e metalli preziosi o petrolio, non sono mai rappresentati dalla quinta di per se stesse m a , prospettando ricchezze nascoste di questo genere, sia sotto forma di viaggi in paesi sottosviluppati in appoggio ad altri in simili ricerche, sia finanziando scavi o perforazioni, rientrano sotto il concetto di speculazione. Ciò è vero perfino nel caso di quell'operatore tanto abile da dimenticare talora di denunziare i suoi redditi. Le più comuni o pulite forme di gioco d'azzardo rientrano in quell'area di attività comunemente nota come «investi147
menti». Q u a n d o il fattore sicurezza è subordinato all'idea di aumentare il proprio capitale con qualche espediente o con una data scommessa, l'investimento diventa speculativo. Qualsiasi possesso di «un'informazione proveniente dall'interno», che rende un'affare del genere praticamente certo, non m u t a la sua natura essenziale, né la Casa in cui esso deve esser collocato. Il principio, già esposto, è che q u a n d o il movente è un aumento dell'effettivo a m m o n t a r e delle proprie risorse, è la quinta Casa che governa il problema; ma q u a n d o lo scopo è quello della sicurezza, cioè semplicemente quello di un'intelligente amministrazione delle risorse, il problema rimane in seconda. L'«educazione» rappresentata dalla quinta è il processo di apprendimento già sperimentato e organizzato dalla società e quindi non include la «ricerca» nel senso di un'impresa specifica o istituzionalizzata, nonostante la Casa rappresenti ogni scoperta individuale creativa. Qui la distinzione è, innanzitutto, tra semplice intuizione, ovvero il puro genio creativo dell'uomo e la determinata soluzione di un dato problema, che riveste sempre la natura di semplice lavoro, indicato dalla sesta. Cosa più importante, comunque, la quinta Casa svela i benefici ottenuti dall'individuo stesso attraverso la sperimentazione e la crescita. La sesta, al confronto, rappresenta i vantaggi che egli si acquisisce tramite i corretti rapporti con persone e cose intorno a sé. Il concetto di continuo sforzo per assecondare le tendenze della personalità — a esempio la capacità u m a n a di tentare continuamente di estendersi oltre le sue personali potenzialità — rivela un curioso valore positivo che è espresso negli antichi testi, nel suo aspetto negativo come «capacità di resistenza». È questa un'abilità dell'individuo di proseguire la corsa nonostante che delle afflizioni lo spingano in un'altra direzione; ovvero quel che in termini più semplici è la fondamentale persistenza dei suoi primitivi desideri. La quinta Casa, dunque, rappresenta le particolari doti dell'individuo nel fare quelle cose interamente conformi alla sua dinamica privata, ovvero denota la misura in cui egli sarà sincero con se stesso. Perciò la sua tendenza è quella di assoggettare gli altri al suo volere, nonché di generare coloro che perpetueranno i suoi sforzi. Ciò vuol dire figli, e naturalmente tutta la prole simbolica della personalità, ma identifica anche quelle persone e quelle cose specifiche attraverso le quali una situazione è affrontata per procura. Si tratta degli ambasciatori nel senso letterale e di tutti quegli individui che agiscono esclusivamente come agenti o delegati per conto di un 148
altro. E vanno distinti dagli amministratori della sesta Casa che h a n n o precise responsabilità ed effettiva autonomia nel prendere decisioni, in quanto queste persone sono una manifestazione derivata di «figli» come essenzialmente replica o estensione dei genitori. Ogni bambino, in questo senso, è un ambasciatore. Gli antichi astrologi si interessarono molto alla questione della possibilità di avere bambini, con tutti i problemi connessi riguardanti una moglie o u n ' a m a n t e , a prescindere dal fatto che il desiderio potrebbe essere quello di avere dei bambini o di non averne. La maggior parte di questi problemi, nella più antica tecnica medioevale, richiedeva una condizione statica; cioè un tentativo di fare dell'astrologia oraria rivelava uno stato di fatto a parte dal suo contesto. Va ricordato, in relazione a qualsiasi problema di gravidanza, che il b a m b i n o , biologicamente parlando, è un organismo parassita, senza un diretto legame funzionale con la madre, nonostante l'intimità di unione. La non insolita d o m a n d a «Sono incinta?», nell'attuale pratica oraria è, di conseguenza, insufficiente. Il quesito, per avere attendibilità scientifica, deve basarsi sull'analisi dei risultati che ci si può aspettare nel caso di una data azione o decisione. A questo p u n t o , comunque, c'è un grande dettaglio addizionale d'interesse, ed è importante riconoscere i limiti nonché il potere dell'astrologia. Così, un antico astrologo si interessava, con gran confusione di dettagli a un p a r t o . Si sarebbe trattato di gemelli? Al fatto pratico, il problema è: che cosa significherebbe, per il consultante, la nascita di due gemelli. «I gemelli» sono una caratteristica ereditaria specifica nella genetica u m a n a e ogni giudizio astrologico dovrebbe in effetti avvalersi di una conoscenza delle caratteristiche familiari rappresentate dai due potenziali genitori, benché il meccanismo astrologico sia capace di rifletterla senza quelle limitazioni di significato del consultante. Del medesimo tipo sono le domande concernenti il sesso di un nascituro. Nell'epoca attuale, in cui gli elementi di mascolinità e femminilità sono così completamente frammisti tra i due sessi, i risultati di una media delle d o m a n d e saranno deludenti, semplicemente perché il significato di una nascita di un b a m b i n o invece di quella di una bambina o viceversa, non sarà un problema sufficiente a fornire terreno per un'analisi attendibile. La localizzazione di un bambino smarrito è stata identificata come un fatto specifico della quinta Casa, a proposito degli oggetti smarriti 149
sotto il governo della terza Casa. Ciò è stato un tipico esempio dei significati illustrati, prima dell'analisi dettagliata caso per caso, data più avanti nel testo. Ben poco si è guadagnato con una semplice ripetizione, perché il sommario delle indicazioni, per qualcuna delle Case, sia qui quanto nel capitolo quarto, possa essere completo. L'adattamento di questa esposizione è fatto allo scopo di trattare le dodici Case in tutta la loro implicazione funzionale, prima nei termini di quella generale distribuzione per sommi capi che si articola attraverso le relazioni di triangolazione (capitolo quarto), e successivamente alla luce della progressione sequenziale del concetto fondamentale da una casa all'altra attorno all'equatore (nel presente capitolo). La struttura eccezionalmente schematica del presente volume permette ad ogni studioso o ricercatore di trovare facilmente, nel corso dell'opera, tutti i possibili punti sotto uno specifico riferimento. Ogni tentativo di mettere insieme questo materiale secondo uno schema arbitrario o verbale, come il collocare qualche cosa che potrebbe esser detto sulla quinta Casa in un altro posto, non solo implicherebbe delle ripetizioni senza fine ma potrebbe anche contribuire ad aumentare la confusione. E questo è vero in quanto il significato delle Case, considerato come un semplice insieme di parole o frasi al di fuori di ogni particolare legame con l'esperienza, è spesso privo di contenuto in ogni senso pratico. È questo il punto debole del prospetto riepilogativo alla fine del capitolo. Probabilmente l'astrologia può esser definita come un linguaggio più fondamentale dell'inglese o di un altro mezzo di comunicazione usato dall'astrologo. La sesta Casa Si è visto che la sesta Casa ha il suo principale significato sugli adattamenti che devono esser fatti da ogni individuo non appena esso si crea la sua posizione sociale nella vita o non appena comincia a lavorare per mantenersi e migliorarsi. Ciò non solo indica il processo di riadattamento come tale, ma anche la necessità di esso, cioè il disadattamento in genere. Così, essa comprende ogni attività cui ciascuno prende parte, cosciente di essere come un pesce fuor d'acqua. Gli «affari» normalmente vengono focalizzati in decima, ma una situazione insoddisfacente o un'esperienza di disarmonia personale possono essere molto più reali che non l'effettivo contesto di relazioni pertinenti, e le attività diventano ingrate fatiche invece di costituire un'esaltazione della personalità in c a m p o professionale o commerciale. Quel che la decima Casa rappresenta sempre, a questo proposito, è il generale contesto del commercio organizzato, ovvero l'intera struttura sociale con cui un individuo p u ò coo150
perare per il proprio vantaggio. Il suo ruolo in qualsiasi amministrazione dei poteri di gruppo o in qualsiasi esercizio della propria posizione sociale, è indicato dall'angolo del Medio Cielo, ma la sua lotta in ogni particolare aspetto dei suoi rapporti con le necessità superiori è rappresentata dalla sesta. Distinti da questi problemi di adattamento sul piano della differenza sociale sono quegli individui o quelle particolari azioni e dettagli di commercio, cioè la conduzione m o m e n t o per m o m e n t o di rapporti d'affari di simili tra simili. Se non si tratta di semplice routine, data per scontata, né di un lavoro vero e proprio, diretto da altri o richiesto ad altri, essi si troveranno in settima Casa, come risposta all'opportunità. Quel che la sesta realmente indica, quindi, è la fondamentale disponibilità degli uomini a impegnarsi nella fatica di quell'avventura che è la vita e quindi si potrebbe dire, inizialmente, che la Casa comprende il lavoro pesante come tale, nonché la tensione eccessiva, l'inusuale o non particolarmente gratificante impiego delle proprie energie unitamente a tutte le conseguenze avverse. È qui che il significato giunge a comprendere la malattia che, in senso astrologico letterale, rappresenta la mobilitazione della personalità per una particolare o pressante necessità. Quel che di solito è conosciuto come «malattia» è in realtà un insieme di sintomi la cui natura cerca di trovare il suo equilibrio nell'organismo. Talora essi sono sufficientemente comuni, ovvero sperimentati ampiamente e abbastanza regolarmente da avere nomi specifici e si s o m m a n o , quindi, all'angoscia mentale o alle difficoltà in corso. Ne sono esempi gli ordinari fenomeni della fame, della sete e della stanchezza, ovvero quei fattori dell'esperienza che non richiedono analisi astrologica fino a q u a n d o una situazione non dà luogo a una precisa anormalità, o non crea un vero e proprio problema. Come è stato specificato, la sesta Casa rappresenta i prodotti alimentari in tutte quelle forme che non possono esser date per scontate, dalla fatica per la loro produzione fino al lavoro connesso con la loro preparazione e col servirli. Il cibo è l'istituzione del «mezzo di sostentamento» per i bisogni giornalieri dell'uomo, e ciò crea le linee di correlazione tra allevamenti e agricoltura, l'intera struttura della distribuzione in una miriade di frazionamenti e tutti i lavori individuali e le responsabilità che p o r t a n o i prodotti vegetali ed animali dal mercato al dettaglio fino a tavola. Ecco principalmente quelle contribuzioni organizzate per la continuazione dell'esistenza civile, che hanno a 151
che fare innanzitutto con problemi di continuo adattamento e che costituiscono la costante necessità di quel lavoro comunemente indicato come «pesante». Gli abiti, così come il cibo, sono compresi in questo processo. Servitù e servizi domestici vengono localizzati in sesta, a patto che non possano esser dati per scontati; cioè subordinati ad una comodità meccanica o ad un'automaticità psicologica. Così la p o m p a del fattore, nel suo uso specifico, potrebbe essere collocata in terza, mentre non lo possono le fasi del diretto processo di coltivazione. La sua casa si troverà in q u a r t a , ma n o n i suoi campi, se considerati a prescindere dalla sua proprietà legale; a meno che, in verità, egli non li dia in concessione per l'estrazione del petrolio, alterando così la loro funzione. La malattia è la rappresentazione tipica del «mezzo di sostentamento» della società in rapporto con i bisogni anomali delle persone e comprende non solo le incapacità individuali ma anche questo potrebbe caratterizzare un gruppo di una parte del paese come base per cambiamenti necessari da farsi. Questa categoria, nella sua più ampia designazione, sta a significare il «clima» di una data situazione nel tempo e nello spazio, non solo come comune caratteristica di una particolare combinazione di terra, aria e acqua — riscontrata ad una certa latitudine del globo, e costituente quindi un complesso di forze naturali di cui deve essere tenuto conto — ma anche come generale benessere di gruppo, unitamente allo sforzo per raggiungerlo attraverso la programmazione e i «progetti» sociali, ovvero il «clim a » di salute, di relazioni politiche e di realizzazione psicologica. La sesta Casa indica qui il terreno per la rivoluzione, il tumulto e tutti quegli analoghi potenziali o condizioni di disordine sociale, solamente prive di quell'aperta conflittualità rappresentata dalla settima. La sesta Casa indica anche le misure che la società deve prendere contro questi sintomi del disadattamento di g r u p p o , sotto forma di quelli che sono i «servizi di sicurezza». Questi comprendono le «forze armate» di ogni tipo, come l'esercito, la marina, l'aviazione, truppe da sbarco, guardia costiera, la milizia sia nazionale che locale, e quindi la polizia, i vigili del fuoco, i servizi sanitari e gli altri mezzi di assistenza alla comunità. Sono queste le occasioni in cui potrebbe sembrare difficile stabilire dei rapporti tra queste istituzioni e quei fattori scontati e in definitiva analoghi, governati dalla terza Casa, come forniture di acqua, gas, elettricità, telefono e simili, ma i servizi pub152
blici effettivamente dati per scontati rappresentano una scappatoia dalla responsabilità, mentre la sesta Casa indica principalmente l'accentuazione, nel caso di ciascun individuo, della sua necessità di tentare di affrontare una responsabilità da una parte o di tentare di dare un senso alla vita e al proprio lavoro dall'altra, per adattarsi a quelle limitazioni che la sua posizione sociale gli impone come un dovere. L'analisi di una malattia, in senso specifico o individuale, comporta molte particolari considerazioni cui deve essere dedicata ulteriore attenzione (10), nonostante le domande che non richiedono una diagnosi supplementare (del tipo che richieda conoscenze mediche in una certa misura) possano esser trattate, nell'arte oraria, alla stregua di qualsiasi altro problema. La Casa rappresenta sia i disturbi dell'organismo e i metodi di cura impiegati per superare la difficoltà, sia quelle misure che costituiscono un trattamento «medico» o di altro tipo. La specifica abilità o competenza del medico come individuo è governata dalla decima Casa, sia nel proprio oroscopo sia in un oroscopo orario nel quale sia messa in causa la sua bravura, ma l'atto di consultarlo, o di consultare qualsiasi altro professionista, viene localizzato in settima. La ricetta prescritta da un medico è indicata dalla sesta Casa, che rappresenta il paziente in tutti i casi in cui esso non corrisponde al consultante. Il beneficiario di una prestazione o di una consultazione professionale, così come chi viene «servito», viene collocato qui, negli oroscopi personali di qualsiasi consulente professionista, benché unicamente in rapporto con queste specifiche prestazioni. Un medico, un avvocato o un astrologo, che trattano con gli individui più disparati, determinano la localizzazione di costoro a seconda della natura del rapporto del momento. Così, quando il problema riguarda un contrasto personale, la Casa sarà la settima, e così via. La sesta indica ogni servizio strettamente sanitario, quindi nurse, radiologi, massaggiatori e per analogia tutti quei tecnici che operano sotto istruzioni professionali. Comprende tutto q u a n d o è utilizzato per salvaguardare la salute, in opposizione con le medicine. Ciò comprende il cibo, già esaminato, e specialmente i vestiti, considerati più come mezzo per coprirsi che come o r n a m e n t o . Le d o m a n d e sull'abbigliamento non sono frequenti, in quanto di solito esulano da un fatto pratico. Gli abiti vanno solo collocati in quinta allorché diventano strumento di vanità o addirittura favoriscono una salutare ripresa psicologi-
(10) Ved. cap. 17. 153
ca. Significati aggiuntivi della Casa, per q u a n t o riguarda oggetti meccanici, cioè quelle cose di aiuto quotidiano al benessere individuale che richiedono una dettagliata attenzione — e diventano la base di una necessaria attenzione a misura dell'utilità che offrono — rimangono in sesta Casa. La biancheria da tavola e da b a g n o , insieme a tutto quanto serve per il letto, è una cosa indispensabile della casa, che deve essere lavata, stirata, riparata e distribuita, ed è uno dei più importanti dettagli del lavoro domestico, secondo soltanto alla preparazione del cibo e alla cura degli abiti. I mobili pesanti come letti, tavoli e sedie in particolare, e quelle date cose che richiedono cura continua come stoviglie e fornelli, costituiscono un esempio di servizio, indicato dalla sesta, e sono ben distinti da quelle cose non indispensabili collocate in terza. Talora è difficile distinguere l'uno dall'altro i significati della sesta e della decima Casa, ma l'angolo del Medio Cielo indica sempre l'esercizio o il possesso di u n ' a u t o r i t à che è autoresponsabile e quindi non può essere rifiutata o demandata ad un più alto agente nel caso in questione, mentre la sesta indica sempre un servizio mediato, ovvero un'amministrazione di una necessità sociale in cui altri individui o gruppi h a n n o un ruolo ben definito e immediato. Così, la bambinaia con il b a m b i n o , nella sua funzione esclusiva, è rappresentata dalla decima Casa nell'oroscopo del piccolo per quel periodo durante il quale ella esercita, per procura, la normale autorità dei genitori; benché al tempo stesso, nei termini del generale rapporto con il suo incarico, ella è la domestica indicata dalla sesta. Il fatto acquisterebbe maggiore importanza se il bambino fosse affidato a questa d o n n a per alcuni anni e dunque sarebbe logico considerare la bambinaia come una «madre adottiva», ma lo stato di cose non è differente, benché temporaneo. Il concetto essenziale qui, è che la decima Casa, in un dato senso astrologico, non riflette la situazione «de facto». Se la nurse svolge il suo incarico in via temporanea, non può esser paragonata alla madre. Quindi un vicepresidente identificato dalla decima agisce in circostanze in cui il suo diretto superiore non ha alcunché da dire o da fare nella specifica occasione. « L ' a u t o r i t à » nella sesta Casa rappresenta l'agire in circostanze in cui una giurisdizione superiore è anche un fattore del caso, sia che essa venga esercitata quanto delegata; ed è il p u n t o saliente nell'indicazione di ammiratori, sovrintendenti, proprietari e simili. Qualsiasi lavoro viene svolto in un contesto che gli dà 154
valore con il condividere responsabilità; quindi il lavoro come tale non va mai in decima Casa, a meno che non sia, in un certo senso, pri\» i l i difficoltà in quanto del tutto a u t o n o m o o individualmente responsabilizzato. U n a distinzione tra la «fatica» e il «lavoro» di natura più creativa o meno definita esteriormente, è quella tra le attività che subordinano l'individuo alla società, e un'autoaffermazione che lo libera psicologicamente. La prima è localizzata in sesta, q u a n d o si svolge sul fronte della consapevolezza ed in terza q u a n d o è del tutto automatica, ovvero è semplicemente un fatto di «ambiente». N o n ci sono eccezioni a questo principio. Il lavoro creativo, dal canto suo, nella sua apparenza priva di organizzazione e per il tendere all'estrinsecazione della personalità, è indicato principalmente dalla quinta. Allorché assume rilevanza e comincia ad ottenere riconoscimento sociale e a richiedere consensi, esso diventa un diretto contrasto, in termini psicologici, tra personalità e non personalità. Ecco l'effettiva esperienza dei rapporti interpersonali in settima Casa. La bravura professionale, che di per sé non comporta alcun dispendio di fatica, e che è rappresentata dalla decima, richiede un abile impiego di energie al di là dello stadio di autoespressione della quinta, e quindi riflette quel che, necessariamente, è il concorso della settima Casa, meglio rappresentato dall'effettiva attività professionale del medico, dell'avvocato o dell'astrologo. Tutti i possibili significati della sesta Casa possono difficilmente esser elencati in una rigida classificazione, ma un elenco attendibile includerebbe il lavoro manuale al più basso grado della scala culturale, passando quindi ai lavoratori dell'industria e della meccanica di ogni genere, ai dipendenti di grandi aziende, e ai vari prestatori d'opera nell'insieme della comunità. P u ò trattarsi tanto di salariati quanto di lavoratori autonomi. Nel settore meno automatizzato o meccanizzato, può trattarsi di portinai, cuochi, camerieri, maggiordomi, custodi, giardinieri, portieri, fattorini e un interminabile numero di analoghi dipendenti delle classi medie e inferiori, unitamente a quelle persone preposte a svolgere un servizio strettamente personale come barbieri, parrucchieri, manicuristi, pedicuristi, massaggiatori, cucitrici, sarti, lavandaie e innumerevoli altri. Il significato tende a slittare in terza Casa q u a n d o tali operazioni sono date per scontate, e ciò avviene più in rapporto a lavori abituali, commercio o lavoro difficile, che non nell'industria, nelle fabbriche o in rapporti di lavoro privato. Mentre il lavoro degli impiegati, 155
dei venditori, dimostratori, indossatori, fattorini e altri incarichi di natura commerciale è meno strettamente «lavoro», le attività manuali e tutte quelle imprese più caratteristicamente portate avanti dal solo imprenditore, rappresentate dal droghiere, dal proprietario di un ristorante o di un bar, dal mereiaio, dal sarto, dal ciabattino, dal lustrascarpe, dal lavandaio, dal piccolo commerciante in genere e perfino il personale delle maggiori drogherie e di mercati e catene di negozi alimentari, rientrano per lo più sotto la sesta Casa. Questo non solo perché h a n n o a che fare con il cibo, i vestiti e le altre necessità vitali, ma perché il loro senso dell'utilità agli altri è immediato o quanto meno in primo piano nella loro coscienza. Il più automatico dei lavori di routine può essere molto personalizzato nel momento in cui viene svolto, e perciò va in sesta Casa; ma più fondamentalmente è ad essa che ne spetta il governo allorché nello svolgimento del lavoro è messo un certo amor proprio o un senso di gratificazione nel far piacere ad un'altra persona. Analogamente la donna che dà disposizioni ai domestici, li troverà sinceri nei suoi confronti, ovvero non li considererà in terza Casa soltanto per quella sua sensazione di gratificazione che le deriva dal loro lavoro. Nessun «domestico», comunque, può essere collocato, dall'arte oraria, in terza Casa, finché il vero nocciolo della domanda, o la correlazione personale, smentiscono ogni subordinazione all'autenticità, ovvero allo stato di una cosa. Il principio esposto in questo caso spiegherà perché in sesta Casa vengono compresi i «piccoli animali» e specialmente il cavallo, che un uomo cavalca e guida; il cane, di cui sfrutta le peculiari sensibilità in un'intimità particolare e così via. In un'opposta applicazione della medesima fondamentale correlazione, un individuo personalizzerà la propria automobile, o alcune parti dei macchinari che egli adopera, che fa diventare un vero e proprio «servo», e che andrà posta in questa Casa. Anche i macchinari pesanti impiegati nell'industria, e i lavoratori che ne fanno uso, vengono collocati in essa. Che il semplice lavoro della sesta Casa venga retribuito con un salario o una paga, o che sia un fatto di commissione, o che sia prestato senza remunerazione alcuna, si tratta di una distinzione che non comporta differenze nel significato astrologico, nonostante questi fattori potrebbero essere di vasta importanza in un dato problema. Il lavoro non remunerato in d a n a r o può esser rappresentato da altri punti dell'oroscopo, come la vanità o il vantaggio politico. Quando lo scopo è quello di ottenere il massimo rendimento con il minimo sforzo, o addirittura quello di ottenere i risultati assolutamente senza fatica, l'indicazione di 156
fatica come tale — o di quel che è proposto in sua vece — cade sempre in sesta. La più comune forma di questa energia sostitutiva si ritrova in quel che gli antichi testi definiscono «magia», ovvero quel che, in termini moderni, è per lo più la manipolazione del significato piuttosto che della sostanza delle cose. La vera magia occulta è raffigurata dalla sesta, includendo tutti i procedimenti della Nuova Scienza o salute metafisica, non meno che i giochi di prestigio della magia operativa di per se stessa. Nei poco frequenti casi in cui questo residuo di magia medioevale è efficace, e in quelli più numerosi nei quali è semplice formula magica, il problema è lo stesso, innanzitutto perché si ottiene per la via più breve il compimento di un particolare desiderio e poi perché lo sforzo è indirizzato nel senso di questa Casa. U n ' i m p o r t a n t e e moderna forma di «magia» è la pubblicità o la propaganda in genere e ciò va visto in distinzione dalle personali o disorganizzate lusinghe della quinta Casa, e dall'analogamente personale ma più diretto tentativo di consigliare gli altri, rappresentato dall'undicesima. Si è trattato di considerare questo metodo di promozione essenzialmente m o d e r n o come uno sviluppo della reputazione e della fama di alcuni determinati articoli e quindi di collocarlo in nona Casa, ma ciò sarebbe possibile soltanto nel caso di un oroscopo eretto per la merce reclamizzata o in relazione a qualche problema circa la sua denominazione commerciale. La «pubblicità», in quanto forma di lavoro o di fatica, è una tecnica per spingere gli altri a un'azione che non tiene conto dei meriti di un p r o d o t t o . Con quest'idea basilare da parte di un'inserzionista, che egli lo ammetta o n o , il risultato è quello di influenzare ogni naturale reazione che il pubblico potrebbe avere nel caso specifico. Quindi è impossibile sostenere che la pubblicità è una forma di comunicazione, governata perciò dalla terza, non essendoci i presupposti richiesti dai mezzi attinenti alla terza Casa. Essa funziona in ogni caso abbattendo qualsiasi attitudine spontanea, anche se in apparenza cerca di far predominare una cosa su un'altra come risultato finale. Nel campo pubblicitario, naturalmente, gli individui vengono considerati come qualsiasi altra persona, a seconda della natura del loro specifico lavoro. L'uso della forza, diretto o indiretto, per condizionare l'azione degli altri, nel momento in cui viene a scontrarsi con una controforza in un effettivo conflitto — si tratti di forze fisiche, 157
psicologiche o mentali — compendia le attività della sesta Casa all'estremo della loro funzione di «servi» piuttosto che di «servizio». Ciò trova espressione, dal lato costruttivo, nei sodalizi di lavoro e nelle associazioni protettive e, dal lato distruttivo, nella politica aggressiva e nella dittatura militare, nella repressione socio-economica o intellettuale per mezzo della propaganda o delle tecniche pubblicitarie della civiltà moderna, nonché in quell'addomesticamento o condizionamento di altre creature viventi con cui la civiltà ebbe i suoi veri inizi. Sono comprese fra queste tutte quelle creature viventi che l ' u o m o p u ò governare con le proprie mani e specificamente tutti gli animali domestici di ogni genere (11). Anche gli animali randagi vengono collocati in questa Casa. La settima Casa La settima Casa è importante perché sta a indicare le principali correlazioni, negli interessi comuni o di pari condizione, tra persone e cose coinvolte insieme in una diretta crisi o in un problema. Questo sta a significare tutte quelle relazioni e quei conflitti diretti, come nel matrimonio o negli affari, nonché il contatto ugualmente diretto nell'opposizione rappresentata da dispute, contese, guerre e conflitti di ogni tipo, sia nell'oscurità q u a n t o nell'amicizia. È il legame ravvicinato tra una cosa e l'altra, che rappresenta e anticipa o che impedisce e ostacola una data conclusione, sia in una situazione permanente che transitoria, sia che il risultato presagito sia auspicabile o m e n o . Così la Casa indica la conclusione diretta di qualsiasi azione o tentativo attraverso il risultato dello specifico impatto su individui, gruppi o anche fattori inanimati, la cui presenza, approvazione, attività o perfino sconfitta o eliminazione siano necessari per lo specifico compimento. L'idea fondamentale è la semplice cooperazione, la cui più comune manifestazione è data dal matrimonio, e il maggior numero di problemi attribuiti a questa Casa nell'arte oraria ha a che fare con le difficoltà matrimoniali. Essa identifica sia i fi-
(11) Comunque, gli uccelli diversi dagli animali da cortile, le anatre addomesticate, gli uccelli da canto in gabbia e simili, vengono normalmente piazzati in nona Casa, in ragione del loro muoversi liberamente. I piccioni viaggiatori sono rappresentati dalla terza. 158
danzati che gli sposi e riflette le condizioni in virtù delle quali uomini e donne porteranno o non porteranno a compimento la loro «unione celeste» in terra. Le associazioni d'affari dello stesso stretto genere vengono analizzate con l'identica tecnica e vi sono comprese quelle «relazioni» costituite dalla consultazione di professionisti o di esperti, nonché tutte quelle strumentalità di cooperazione legale, commerciale e personale come i contratti. Il significato si estende a comprendere le relazioni contrattuali tra entità sociali di tipo politico non meno che corporativo, come i trattati fra nazioni. In questo senso i paesi diventano «alleati» in forma di amicizia, ma non in una forma di subordinazione l'uno all'altro come nel caso di «assistenza» della seconda Casa (12). Nel suo aspetto distruttivo la settima Casa n o n è solo la prospettiva avversa nelle relazioni o nelle complicazioni di pertinenza momentanea, ma è anche la promessa di guai come una minaccia o un pericolo, cioè l'evento di un d a n n o in una relazione obliqua o totalmente oscura rispetto ai fatti in esame o un problema in atto. Così essa comprende ladri e furti ed indica gli oggetti rubati in q u a n t o descrive qualsiasi malfattore di cui il consultante sia vittima. Essa identifica stranieri così come fuggiaschi in senso generale, e svela il significato della loro comparsa, sia in bene che in male. La Casa perciò è imparziale nel riflettere le scambievoli attività della vita sia cooperative quanto poco amichevoli e nel mostrare i concorrenti e la concorrenza sia come minaccia e incentivo che come opportunità. Essa indica fondamentalmente la prospettiva critica di una potenzialità generica in un problema o in una crisi, ovvero il diretto legame di ogni altra cosa in genere con quel problema messo a fuoco in vista della consultazione e del responso. La settima Casa ha una grandissima importanza negli affari in q u a n t o rappresenta le comuni attività del «dare-avere» commerciale, cioè indica la natura e il valore di specifiche opportunità. Mentre la seconda indica perdita o guadagno, cioè il flusso e il riflusso nelle risorse, la settima rappresenta la compravendita a scopo di trarne profitto. Questo significa il commercio nel senso più generale, eccetto nei casi in cui le operazioni sono date per scontate. Comprende tutti i contatti diretti con la gente intesa come un t u t t o , piuttosto che individualmente, e racchiude
(12) Designata talora col ruolo di «alleato» e messa in seconda. 159
l'intero campo delle pubbliche relazioni, distinto dalla pubblicità. Per lo stesso motivo è la Casa che rappresenta la più generica influenza che una personalità eccezionale p u ò avere sugli altri, collettivamente come nel caso delle belle arti, ovvero quei risultati straordinari con cui certe personalità sono in grado di offrirsi ai propri simili in un legame estetico di apprezzamento e di ispirazione. La Casa rappresenta l'arte stessa nonché il talento q u a n t o il p r o d o t t o di esso, allorché raggiunge quell'insolito grado di eccellenza. Tutte le azioni legali vengono piazzate in settima, compresi gli avvocati d ' a m b o le parti, ma con il giudice considerato quale arbitro, e quindi collocato in decima, e con la giuria, se ce n ' è una, impiegata come organo consultivo per stabilire i fatti, assegnata all'undicesima in quanto speciale «risorsa» del magistrato o della giurisdizione legale. Q u a n d o il giudizio ha luogo senza l'intervento di un giudice — a esempio «fuori tribunale» per accordi tra le parti — la giurisdizione dello stato in decima Casa è semplicemente priva di effetto. Il giudizio, in q u a n t o rappresentato dal giudice, con o senza l'impiego della giuria, è un problema da settima Casa in tutti i casi in cui il «far causa» è un ricorso alle vie legali per un arbitrato in una contesa; cioè q u a n d o non si tratta di un caso in cui lo stato o la comunità ha agito per condurre l'individuo a render conto in qualche m o do.Nel raro caso in cui è necessario fare una differenza tra le parti per la parte attrice e il convenuto in una causa legale, la rappresentanza legale del consultante si ritrova in posizione normale in settima e l'avvocato o gli avvocati della parte avversa saranno identificati dalla prima. Nei casi in cui un consultante si trovi di fronte ad accuse mossegli per aver violato la legge o le regole sociali, è allora che è coinvolto lo stato. Se il fatto è portato in tribunale, il giudice si troverà in decima, e i giurati e il corpo consultivo in undicesima. U n a giuria con potere esecutivo detiene il potere giudiziario come rappresentante dello stato e, così come un giudice, viene collocata in decima. Il verdetto in cause penali, o in cause di lesione o danni in cui lo stato fa da parte attrice è localizzato in quarta Casa. Le parti restano in settima, oppure in settima e prima. L'aula del tribunale, come locale dell'edificio, è raffigurata in dodicesima, Casa dei fattori istituzionali o di quei mezzi peculiari dello stato, ma le procedure giudiziarie — o le pratiche e le consuetudini legali, come rappresentazione e amministrazione di moralità — saranno in nona Casa. La legge dei co160
dici, cioè le regole codificate della società, è indicata dall'undicesima: a esempio, il ricorso all'autorità razziale, ed il tentativo dell'uomo di influenzare la storia d a n d o forma agli obiettivi umani. Le due funzioni di «legge», del tutto separate all'origine, non sono chiaramente distinte nella mente dell'individuo medio. Il risultato è che il significato di consuetudini della nona Casa, cioè il conformare la vita all'esperienza passata, non viene nettamente distinto dalle indicazioni di traguardi sociali o di ideali dell'undicesima; cose, queste, che diventano fondamento della legge, o costituiscono un tentativo di migliorare il presente e plasmare il futuro. Quest'ultima Casa indica fondamentalmente l'attività conscia dell'uomo nell'esaminare i propri valori e nell'estendere la propria capacità di cooperare con gli altri esseri umani; l'altra, invece, rappresenta quegli obblighi verso le consuetudini e la tradizione di vita della razza, ai quali la vita, nei suoi aspetti più profondi, rimane legata. La «legge», come fatto di disciplina morale ed etica dell'individuo, è sempre un fatto da nona Casa, ma la «legislazione», ovvero lo sforzo consapevole della comunità per migliorare le sue risorse sociali mediante regole e norme, è un'attività che necessariamente riguarda l'undicesima. Quando il consultante è parte interessata in problemi legali, la settima rappresenta il fatto nel quale egli è coinvolto, e l'esito sarà determinato attenendosi alla tecnica abituale. Il cliente, comunque, come il paziente di un medico, è dato dalla sesta Casa perché, nel conscio dell'avvocato, che l'oroscopo di crisi riflette, il caso in questione rappresenta un progetto perseguito da quest'ultimo. Il fatto che ciò avvenga per gli interessi di un altro, non è pertinente. Tutti gli altri significati restano invariati, persino in una causa per violazione della legge. Nel raro caso in cui l'astrologo è consultato dal pubblico ministero, il difensore sarà naturalmente indicato in settima. Nessun'altra complicazione dei rapporti umani contiene tante possibilità di confusione quanto le relazioni legali, ma il principiante non troverà difficoltà alcuna se ricorderà che l'angolo Discendente focalizza il punto fondamentale dell'analisi, in quanto indica sia l'individuo che il gruppo, in opposizione al consultante, unitamente a ogni caratteristica di questi opposti interessi fondamentali e che, ove mai si rendesse necessario fare una distinzione tra le parti ed i loro rappresentanti legali, si farà ricorso a Case opposte — o anche, in ultima analisi, a Case adiacenti — esattamente come nella localizzazione di successivi coniugi o genitori. In ogni contesto, dagli sport comuni fatti per diletto fino allo sforzo totale necessario in guerra, e sia da parte d'individui quanto di gruppi, la settima Casa dell'oroscopo di crisi indica sempre la controparte o chiunque costituisca una minaccia per i 161
diritti, la posizione o gli scopi di un individuo o di un gruppo in maniera particolare. Questo è un normale punto di vista orario e deve esser tenuto separato dall'oroscopo «inaugurale» eretto per il m o m e n t o esatto di una sfida o di un evento che p u ò esser considerato tale. Così, in un oroscopo per il m o m e n t o in cui l'aspirante a un titolo sfida il campione, o in cui una nazione dichiara guerra, la prima Casa rappresenterà lo sfidante o l'aggressore. C o m u n que, laddove un consultante dell'astrologia oraria — q u a n d o avente legittimo diritto a porre una d o m a n d a in q u a n t o di preciso interesse nella catena degli eventi o in q u a n t o avente un'effettiva possibilità di prendere una decisione di una certa importanza in un fatto — desidera indagare sul probabile esito di un conflitto, la prima Casa rimane il punto di contatto o interesse personale, cioè la squadra che gioca in casa, lo sfidante locale o il paese natale, senza tener conto di chi abbia preso l'iniziativa, e la settima rappresenta l'avversario. L'ottava Casa L'ottava Casa è stata presentata nei suoi significati come la principale indicatrice delle potenzialità dell'anima o dell'aspetto interiore della vita, concetto che è di solito espresso dai testi più antichi come «rigenerazione». Questo sta a significare, più semplicemente, le risorse indipendenti dalle possibilità generiche presenti in una data crisi, ovvero il «bilancio» personale di un individuo o di un gruppo come risultato di un diretto contatto cooperativo con gli altri. Ciò indica, in maniera significante, la capacità dell'uomo di produrre, all'interno di se stesso, quei cambiamenti che lo mettono in grado di indirizzare i suoi più reconditi potenziali verso Pautorivelazione, nonché la sua ansietà o il suo interesse al problema. Così la Casa indica in che m o d o il consultante sarà in grado di soddisfare qualsiasi difficoltà gli venga richiesta di affrontare nello svolgersi di una certa opportunità. Mentre essa comprende, naturalmente, qualsiasi maniera di conformarsi a più ampi e pertinenti ideali e rappresenta le precise azioni o decisioni per le quali è possibile una realizzazione religiosa, tutto ciò racchiude, in effetti, nient'altro che l'ordinamento finale della personalità u m a n a secondo gli ideali a cui si tende, unitamente allo sforzo verso questo fine. Sta anche a indicare qualsiasi sconfitta in questo contesto, e qualsiasi tentativo di limitarsi a una minore autorealizzazione. 162
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Per questo viene detta la Casa della morte, nel senso di ogni totale perdita sia di realtà sia di quell'interiore e psicologica realizzazione di effettive ricompense nell'autodisciplina che, in pratica, è un tramontare di antiche limitazioni e un rinascere in una nuova e stimolante autoaspettativa: cioè il processo attraverso il quale la vita acquista un più ampio significato. Perciò si dice che essa svela «nuovi cicli». L'idea di rigenerazione non è molto ben compresa dall'individuo medio. Essa non è un fenomeno attraverso cui l'individuo diventa un uomo migliore di quello che era prima, dato che egli «è» quel che «è» in -ogni caso, se deve continuare a restare lo stesso «lui». Ogni vero cambiamento è semplicemente un fatto di migliore organizzazione o presentazione degli aspetti della personalità che certamente sono esistiti, e devono continuare a esistere, tanto messi a fuoco nel presente quanto respinti nella prolungata potenzialità del passato. La crescita è un'espansione dell'esperienza, non dell'«essere» senza condizioni, e un uomo «è rigenerato» quando comincia a vivere secondo il modello creato per lui dal popolo o dalle istituzioni, più che da se stesso. Così, la Chiesa lo accetta come «salvo» o «rigenerato» quando comincia a vivere secondo gli ideali morali su cui essa si regge. Al contrario, da un punto di vista laico o decisamente ateistico, sarebbe considerato come un naufrago in una confusione di «superstizione e credenze superate» se facesse il contrario e cominciasse a vivere secondo la moralità umanistica e collettivistica che si addice a una diversa epoca sociale. L'idea di «morte» richiede anche precisione per gli scopi dell'astrologia, in quanto essa non è un'esperienza della persona che muore, bensì la totale cancellazione della sua esistenza. Il decesso di un'altra persona non è un problema da ottava casa nell'originario oroscopo di crisi, e non c'è mai abbastanza differenza in questo completo mutamento di ciclo costituito dalla cessazione fisica dell'esistenza organica del corpo, finché l'oroscopo manca di un insieme di riferimenti cui attribuire questa cessazione come esperienza, per rendere la «morte» distinguibile in senso letterale in un qualsiasi momento. Perciò la morte non può essere predetta dai soli mezzi astrologici con scientifica attendibilità. L'ottava Casa, comunque, fornisce le relazioni di un «liberarsi» dalle opportunità della settima e perciò comprende tutta l'esperienza fatta sia nella normale dimensione della vita che al di là di essa, importante nei particolari casi in cui vengono sottoposti all'esame dell'astrologo i fenomeni dello spiritismo. In ciò va incluso ogni contatto diretto con gli «spiriti» o entità disincarnate ed in pratica ogni estensione «oltre la tomba» in ogni vera realtà di esperienza, in relazione con le delimitazioni della «morte».
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La Casa ottava diventa eccezionalmente importante in astrologia oraria come significatrice del d a n a r o altrui, ovvero delle finanze in generale in contrasto con le condizioni finanziarie di uno specifico individuo o situazione. Essa indica i rapporti economici con i concorrenti, così come le loro finanze in termini molto ampi. Include gli introiti provenienti da liquidazioni, cause legali e simili. Comprendendo il danaro altrui, essa rappresenta i lasciti o gli introiti del tutto indiretti, in contrasto con le normali o regolari entrate economiche. Sta a indicare testamenti, nonché tutte le pratiche legali riguardanti l'esborso o il maneggio di fondi inerenti un dato fatto, unitamente alle risorse finanziarie congelate o limitate, in contrasto con quelle liquide indicate dalla seconda Casa. Così comprende i fondi in custodia come forma di eredità limitata, o il controllo posto su d a n a r o o risorse dalla persona stessa o da altri. Le sole eccezioni a questi esborsi al di là del controllo del soggetto o del consultante sono le assicurazioni e le rendite, che vanno in nona Casa in quanto il reddito si basa su istituzioni attuariali invece che su capitale accantonato. L'ottava Casa rappresenta essenzialmente il danaro come mezzo sociale, il più potente nella storia dell'uomo, atto a condizionare convinzioni e azioni di un individuo secondo i desideri e i voleri degli altri, cioè come una specie di «rigenerazione» forzata. La nona Casa Il m o d o più semplice di comprendere la n o n a Casa è quello di tener presente che, quel che viene svelato dalla terza nell'aspetto oggettivo e dettagliato di tutti i giorni, lo rappresenta la n o n a in maniera più soggettiva o remota. Si potrebbe dunque dire che essa comprende tutto quel che può essere descritto come radicato nel comune concetto di esistenza, o dipendente da esso. Fondamentalmente, essa governa le azioni del raziocinio o dell'intelletto, processi del tutto astratti, ed ogni autoprotezione a distanza. È stata comunemente considerata come la Casa della mente, considerando la terza, al confronto, come significatrice di abitudine; ovvero la Casa della «mente superiore», in contrasto con la «mente inferiore» della terza. Comprende tutto quel che agisce direttamente o indirettamente in contesto con la generalizzazione al di fuori dell'esperienza, e quindi fornisce la prospettiva di atti e decisioni per delega. Questa capacità di creare un rapporto con la realtà remota, 164
complementare all'uso delle potenzialità della terza, che sono sempre a portata di m a n o , costituisce il tentativo di trattare con cose oggettivamente distanti, e quindi la nona mostra tutti i rapporti personali con paesi stranieri, i viaggi per terra o per mare in posti lontani, specialmente d'oltre oceano ed il superamento di qualsiasi distanza in termini di tempo e spazio: cioè il mettere ogni cosa al m o n d o al servizio di un dato interesse, grazie all'azione intellettuale o ad un ampliamento interiore o individuale dell'esperienza. Ecco anche la fondamentale funzione della scienza e dei libri, cioè dell'organizzazione della coscienza in m o d o che le parti che la c o m p o n g o n o siano suscettibili di scambio e quindi universalmente condivisibili. Quel che qui è implicato è ben più che la libreria o il laboratorio della terza Casa, strumenti fisici per l'esperienza immediata; è piuttosto la condivisione delle più ampie e illimitate relazioni dell'esperienza. Quindi il «libro» nel suo aspetto fisico di carta e inchiostro va in terza Casa, ma il suo contenuto va in n o n a . Lo scrivere, nel senso di buttar giù delle parole sulla carta, va in terza; l'organizzazione creativa di parole e frasi va in quinta; o magari in settima, nel caso di un talento fuori dell'ordinario; mentre l'ispirazione e la fondamentale o dinamica manipolazione di idee vanno in n o n a . La n o n a Casa, perciò, governa il m o n d o interiore della mente, ovvero quel che, generalmente, p u ò esser definito come coscienza. Ciò può significare una sensitività interiore verso il significato degli eventi, che è evidente come coscienza. P u ò essere la percezione di qualità, o di una piena partecipazione soggettiva nel sopportare il peso dell'esperienza. Significa quindi valori, moralità, ovvero senso della giustizia come quell'universale legge di fratellanza che predica la salvaguardia dei diritti umani e li rende superiori rispetto all'utilità di una classe o di un gruppo privilegiato. Così la coscienza domina il particolare assieme di norme che, nella loro forma più usuale, sono conosciute sotto il nome di religione. Mentre la terza Casa indica le chiese e tutte quelle comuni e pubbliche modalità di culto, la nona rappresenta la preghiera individuale, ovvero la fede, così come qualsiasi ritualizzazione dell'esperienza personale con particolari implicazioni etiche. Rivela patriottismo e quell'assimilazione di valori da parte di un individuo, conosciuta come fama. Si ha qui la distinzione dall'onore, che è la posizione nella vita e quindi è rappresentato dalla decima. La «fama» è la reputazione di una persona o quel che si dice su di essa, e dal lato co165
struttivo può essere la notorietà o una conoscenza molto effimera. La Casa rappresenta il clero e tutti i religiosi, nonché tutti coloro che sono interessati specificamente alla supervisione morale e alla guida della società, come agenti di giustizia, ispettori scolastici, e coloro che non sono i semplici poliziotti della sesta o gli investigatori e i detective della dodicesima. Perciò la nona rappresenta quel che ogni individuo deve affrontare tra i suoi simili, come conseguenze del passato della propria vita e come obblighi derivanti dalla precedente esperienza di gruppo, che prendono forma sotto il nome di «diritto consuetudinario». Così come la terza Casa rappresenta il semplice diffondersi di notizie o voci, la n o n a rappresenta qualsiasi pensiero ordinato su qualche cosa, e la presentazione di esso sotto forma di «scienza». Nel Medioevo essa fu ritenuta la Casa della conoscenza e della saggezza; cioè il pensiero positivo e personale che presiede alle attitudini, ai pregiudizi e ai presupposti di un individuo. Poiché tutto ciò comprende anche la sua sensibilità verso concetti più ampi o remoti, la nona sta a indicare ispirazione, visione, profezie, sogni e tutta la vita psichica nella sua forma più immediata dei contatti giornalieri. Il disadattamento, cioè qualsiasi condizione caotica e amorfa in questo regno interiore della sensibilità, è al contrario rappresentato dalla dodicesima, poiché esso è il risultato di un impulso esteriore, cioè del rifiut o , da parte della coscienza, di aderire a certi suggerimenti interiori. Confrontata con la terza Casa, che rappresenta mutamento in genere nei confronti di un obiettivo, la nona indica le specifiche idee circa il cambiamento o i progetti che effettivamente sono in corso di cambiamento. Così, non solo rappresenta il conformarsi ai valori, ma anche l'insufficienza di questa struttura di azione e decisione, cioè la tendenza alla non discriminazione, così come anche l'atto consapevole. Comprende, perciò, la predisposizione all'incidente, nonché quelle disgrazie di tipo puramente casuale che rappresentano la più interiore correlazione dell'uomo con fattori remoti o sconosciuti. Quest'elemento di casualità della nona casa, specialmente in relazione ai lunghi viaggi, implicava, nei tempi medioevali, molti rischi al giorno d'oggi ignoti o quanto meno inconcepibili, col risultato che molti antichi problemi inerenti fattori come il vento e la tempesta sono attualmente privi di significato. Inoltre, un quesito del genere può riguardare la quarta Casa, che rappresenta il più diretto o primitivo contatto dell'uomo con le forze naturali che, in un'epoca industriale, 166
costituiscono solo raramente una minaccia, o qualcosa legato al benessere umano o a livello personale. Il moderno mondo dell'esperienza è più controllato coscientemente, e la civiltà raggiunge i luoghi più lontani con mezzi artificiali. Tra questi, la società commerciale, ovvero un «corpo» o entità puramente legale è l'esempio più importante. Mentre una volta il favore della natura era considerato un aiuto nell'avvolgere il globo con i fili del commercio, attualmente la «compagnia» o società costituita serve a stabilire un controllo a lungo raggio nella vita e nel commercio. Qualsiasi rapporto con problemi corporativi, se non sotto forma di relazioni con un ente che è considerato o che agisca come individuo — cioè come un impiegato, un datore di lavoro, un agente o un socio e simili, — è indicato dalla quinta. I testi più antichi sono pieni di problemi inerenti fatti socioreligiosi e politici; come ad esempio il successo nell'ottenere un impiego, un beneficio laicale q u a n d o una posizione ecclesiastica dava sicurezza e stabilità sociale, o un incarico governativo che garantisse la medesima necessaria sinecura all'individuo medio con aspirazioni intellettuali, artistiche o scientifiche. In tempi moderni, quest'interesse è rappresentato da quei tipi di previdenza offerti da una società puramente commerciale, basata principalmente su schemi di assicurazione e godimento di pensione, ben distinti dai testamenti, donazioni e capitali sociali dell'ottava Casa. L'assicurazione sulla vita non deve essere concepita soprattutto come «risparmio», che dovrebbe essere rappresentato dalla seconda, o come capitale congelato non ipotecabile, competenza dell'ottava, ma piuttosto come un mezzo per dar valore finanziario o negoziabile all'esperienza passata o fornire un aumento extra di valore alla personalità. Qui è un fattore simile alle abitudini che, collocate in terza Casa, forniscono una retribuzione differenziata e simile alla conoscenza o alla saggezza, indicate dalla n o n a , che sono la base delle distinzioni salariali ad un più alto livello. L'assicurazione contro gli incendi o altro è un'ulteriore sottigliezza della funzione corporativa, grazie alla quale il rischio è trasferito a un'entità più vasta, il sicuro «ambiente degli altri». Qualsiasi somma introitata a titolo di assicurazione, o investita in assicurazione, è comunque un fatto da seconda Casa. Qualche generazione fa, sogni e visioni erano un importante dettaglio dei significati della nona, ma ogni interpretazione attuale della fantasia, sveglia o dormiente, richiede un'eccezionale abilità in quanto la sostanza del sogno è considerata molto alla leggera, tranne che dagli psicoanalisti. Di conseguenza, l'oggetto 167
dei sogni potrebbe presentare scarsa conformità ad un modello intelligibile a causa di questo diminuito interesse o aspettativa. Una compagnia editoriale è collocata in nona, essendo un mezzo per la generale diffusione di conoscenza, una necessità che evidenzia il fatto che la fondamentale distinzione tra terza e n o na Casa non è la distanza alla lettera, ma piuttosto il significato specifico in opposizione a quello generale. Così il pensiero abbraccia tutto il m o n d o , volente o nolente, mentre un libro di carta e cartone p u ò raggiungere una persona alla volta. Qui ha inizio l'ampliamento dell'apprendimento considerato come un tutto, ma non l'istruzione, neppure quella universitaria, dal m o m e n t o che essa richiede di attenersi a certe esigenze. Mentre l'insegnamento è governato dalla quinta, e il lavoro di propaganda dalla sesta, la divulgazione intellettuale in nuovi campi, da quello del leggere a quello dello scrivere, è speciale competenza della nona. Tutto il lavoro creativo interiore di una scienza rigidamente disciplinata, come la ricerca pianificata o l'investigazione teorica ed il suo retroterra di analisi intellettuale accuratamente organizzata, è un'indicazione di nona Casa. La decima Casa La decima Casa è stata identificata come la fondamentale manifestazione dell'onore, ovvero il generale riconoscimento da parte degli altri di qualsiasi individuo, gruppo o fatto cui venga attribuita una certa considerazione; nonché l'autorità pertinente o operante in una data area, inclusa l'amministrazione superiore del potere politico in città, stati e paesi, e di capi di qualsiasi specie di gruppo, dalle confraternite alle organizzazioni commerciali in servizio attivo. Quindi la Casa mostra l'aspetto pubblico di una cosa, ovvero la sua efficacia commerciale e industriale, in contrasto con un significato immediato a proposito di una crisi o di un problema (condizioni indicate dall'Ascendente). Se la prima Casa rappresenta la prospettiva personale di un fatto, la decima è l'interesse focale del gruppo. Ciò vuol dire che essa rivela quell'incoraggiamento che ci si potrebbe aspettare da un'autorità superiore o che potrebbe essere accettato in q u a n t o autorevole; quindi rappresenta buona volontà, credito ampio o consolidato, ed ogni possibile manifestazione di onorevole condizione nella società, nonché nella nobiltà o nella classe aristocratica, unitamente a tutti gli sforzi per acquisire prestigio e a ogni difficoltà nell'ottenerlo o nel mantenerlo. 168
La decima Casa è stata ritenuta atta ad identificare magistrati o ufficiali amministrativi, nel senso di quelli che rappresentano la volontà del gruppo nonché chiunque sia preposto a emettere disposizioni a cui l'individuo deve attenersi; ciò non solo in senso individuale, ma anche le entità socio politiche in rappresentanza delle quali essi parlano, cioè stati e provincie, corporazioni o associazioni e le altre «comunità» organizzate nelle quali l'individuo può trovarsi ad agire (13). La decima è stata ritenuta indicatrice di superiorità generale e quindi rappresenta il genitore cui il bambino fin dal principio mostra obbedienza, di solito la m a d r e . Essa rappresenta l'ambizione del nativo o del consultante, nonché il suo r a p p o r t o dinamico e diretto con i superiori, ovvero il contrasto con quella più soggettiva visualizzazione che si riscontra nell'undicesima. L'undicesima Casa L'undicesima Casa svela gli obiettivi generali, cioè quelle speranze e desideri della vita che l'uomo antepone alle sue opportunità in maniera empirica ed immaginaria, che perciò rendono valide le sue aspettative. Identifica anche coloro che portano assistenza a questo processo di autoscoperta con il m o strarsi ben disposti verso l'individuo in questione. Include quindi non solo gli amici, ma anche ogni dimostrazione di amicizia come un consiglio disinteressato e gratuito che anticipa quella consulenza organizzata o professionale indicata dalla settima. Ciò, per principio, compendia tutto il significato dell'undicesim a . Le importanti osservazioni dettagliate che vanno fatte sulle dodici Case sono sempre più scontate, in riferimento alle precedenti distinzioni, ed è necessario ricordare che solo un'attenta consultazione del volume potrà chiarire tutte le considerazioni più salienti inerenti a ognuna di esse. Il significato generale di «legislazione» dell'undicesima Casa è stato così spiegato. Esso comprende sia i processi quanto i loro effetti; indica il parlamento, legislature e consigli municipali, gruppi dirigenziali, assessori comunali e così via, unitamente ad associazioni e club, allorché svolgono la loro funzione autoamministrativa o deliberante, piuttosto che nel loro normale ruolo di quinta Casa. Quando un'unità di
(13) Da notare, qui, la distinzione con «società costituita», che è un fatto da nona casa. 169
questo genere rappresenta la più alta autorità locale, come la Camera dei Comuni a Londra, essa ha il suo ruolo amministrativo in decima Casa. Un parlamento bicamerale o una legislatura indicati dall'undicesima come un tutto unico, ha la sua aula e il suo potere di veto nella decima, insieme a qualsiasi problema riguardante deputati e senatori, membri del Parlamento e Lord, e simili da analizzare separatamente. La dodicesima Casa La dodicesima Casa è stata descritta come rappresentante le istituzioni, ovvero quell'organizzazione psicologica della vita che p u ò costituire sia costrizione che sostegno, di natura sia fisica che soggettiva È questo il terreno su cui l'individualità, rappresentata dall'Ascendente, è in grado di operare. Nel meglio o nel peggio, è la riserva da cui la prima Casa attinge inconsciamente o istintivamente, in contrasto con quelle risorse di cui la seconda fa direttamente uso. Quindi la dodicesima comprende tutti quei fattori segreti e insospettati o straordinari di immediata pertinenza in una situazione, rappresentando le possibilità di sfuggire alla schiavitù e le circostanze in cui un individuo può incorrere nelle proprie insufficienze psicologiche. C'è non solo una fuga letterale dalla prigione ma una vera e propria liberazione da parte delle autorità costituite, come la sospensione di una pena capitale, la scarcerazione sulla parola o la grazia. Nell'aspetto opposto rappresenta ogni situazione connessa a un prigioniero fuggito o un malfattore in libertà'e include il lavoro e la persona del detective. La dodicesima Casa rappresenta n o n solo le inimicizie segrete ma la particolare tendenza nascosta del temperamento, responsabile di esse, o che tende a metterle in evidenza nell'essere, e a rafforzarle. Gli antichi libri elencano tutte le cose distruttive — invidia, malizia, miseria abituale, impulsi criminali, tradimento, t u r b a m e n t o , preoccupazioni, lutti, dispiaceri, intenzioni suicide ed ogni arrendevolezza ai pensieri spaventosi ed autodistruttivi — ma dimenticano di sottolineare che queste sofferenze interiori contribuiscono al rafforzamento delle risorse spirituali della vita in quanto accrescono quella sensibilità a cui può sempre esser dato un migliore indirizzo. Qui l'individualità è istituzionalizzata, cioè subordinata a quell'automaticità fisica che sta alla radice del carattere u m a n o , e la dodicesima Casa mostra le potenzialità irrealizzate di qualsiasi cosa si trovi all'Ascendente. 170
La dodicesima rappresenta le agenzie investigative, unitamente alla possibilità di giungere alla vera radice di un problem a . Sta qui a indicare le indefinite conclusioni di una cosa, cioè quei fattori di cui n o n si p u ò venire a capo in maniera facile o immediata, come la figura segreta e la potenzialità dei nemici personali. Rappresenta gli animali che non possono essere normalmente controllati, di solito quelli grandi che l ' u o m o non p u ò guidare; ma anche tutte quelle creature selvagge che vanno catturate o uccise a causa del d a n n o che compiono. Due domande tradizionalmente oscure che ancora vengono fatte all'astrologo orario, vengono attribuite all'undicesima e alla dodicesima, se egli è disposto a trattarle. La prima è: «Realizzerò i miei desideri?» e la seconda: «Mi succederà quello che temo?» Debitamente riproposte, esse diventano, nell'ordine: «Quale sarà il risultato se agisco presumendo che i miei desideri si realizzino?» e «Quale sarà il risultato d'ignorare la paura che sto provando?». S O M M A R I O DEI S I G N I F I C A T I D E L L E C A S E Prima Casa Il consultante, la questione o il problema, la prospettiva delle cose Tutti quei progetti e imprese definite che possono stare alla base della d o m a n d a Ogni organizzazione, gruppo, società o entità legale che agisce come persona, o ritenuta in grado di agire sotto forma di unità per proprio conto Il continuum fondamentale di ogni cosa, la semplice individualità, la personalità o il substrato della personalità Gli «incidenti» come eventi in genere, il substrato dell'esperienza Le masse, la salute pubblica e il benessere in generale Ogni fatto indeterminato oggetto di d o m a n d a , dubbi o concetti astratti L'infanzia, i primi contatti con l'ambiente e l'immaturità della preadolescenza La presenza di una persona o il luogo in cui si trova La durata della vita come possibilità di realizzare le cose, il valore personale Nave in mare, e qualsiasi impresa con cui sia impossibile stabilire un contatto 171
Lo sfidante o l'aggressore in conflitti e contese, la squadra che gioca in casa, il campione locale, la città natale Seconda Casa D a n a r o liquido e disponibilità di risorse, contanti e ogni specie di beni commerciali, contratti di proprietà Averi personali in quanto simboli di perdita e guadagno, introiti ed esborsi, finanze personali, credito corrente, debiti Mezzi individuali come riserva di potenzialità, risorse personali, libertà nello spendere, condizione di ricchezza o povertà Diritti vari, diritti d'autore, compartecipazioni, interessi e investimenti non speculativi Aiuto diretto da parte di terzi: assistenti più che partner o inferiori, q u a n d o non comporta supervisione o responsabilità, alleati in questo senso Tentativi di incrementare entrate o redditi, libertà come indipendenza nell'agire Beni mobili, riserve disponibili, beni per il consumo o la vendita, tutte le modalità di scambio, il semplice baratto in contrapposizione alla compravendita a scopo di lucro Gioielli come ricchezza, abiti come disponibilità di d a n a r o o destinati al commercio Il secondo in un duello Terza Casa Tutti quei mezzi della vita moderna dati per scontati e relativamente comuni, come congegni, apparecchi elettrici, oggetti, al di là del loro valore economico Ambiente in generale, vicini di casa, uomini e donne nelle loro normali attività finché restano nell'ombra Fratelli, sorelle e tutti i parenti di sangue in genere, escluso genitori e figli Ogni tipo di comunicazione, la conversazione, lo scrivere non in veste di autore, lettere, telegrammi, cablogrammi, telefono, radio, stampa, periodici, libri come oggetti o strumenti di informazioni, fattorini, piccioni viaggiatori, manoscritti, librerie Notizie sotto forma di consapevolezza, voci, false dichiarazioni, pettegolezzi, chiacchiere inutili, qualsiasi informazione immediatamente pertinente, il clima di opinione in un dato momento nel tempo e nello spazio. Le comuni attività giornaliere che non richiedono attenzione 172
conscia, abitudini, reazioni, movimento abituale, cambiamento superficiale in genere, condizioni mentali oggettive, pregiudizi radicati, semplice ripetizione o pratica, ogni tipo di talento comune o personale Utilità sociali in genere, mezzi distinti dai servizi, elettricità, gas, acqua, vapore, trasporto di ogni tipo, mezzi di consegna compresa la posta e i corrieri, automobili e tutti gli accessori per il trasporto, trasporti privati Occasioni commerciali, arti utili più che creative, mezzi di tipo fisico o psicologico il cui uso è un fatto automatico, insuccesso in operazioni di routine, mancanza di comodità, semplici delusioni I luoghi dell'attività giornaliera come fatto scontato, appartamenti ad uso ufficio, sale di riunione, chiese, luoghi di vendita al m i n u t o , strade e vie, terminali e moli La mente inferiore, lavori editoriali, lavoro impiegatizio, impiegati, oggetti di uso non personale Funzioni di massa, canti di gruppo, ambienti culturali particolari, sette, imprese di comunità in generale Oggetti smarriti, spostamenti abituali, cambiamenti nell'ambito dell'attività solita, brevi viaggi Quarta Casa La propria casa, l'anima, la salvezza, il riposo, la privacy, i luoghi privati, il luogo di residenza o di domicilio, la tranquillità spirituale Cooperazione tra il gruppo e l'individuo, disponibilità di beni di g r u p p o , parchi e riserve, musei e gallerie, parchi e giardini pubblici e privati, strutture di uso pubblico in genere, particolari privilegi di tipo esclusivo, tutte le grandi infrastrutture pubbliche Fondazioni in genere, il grembo materno, onori e reputazioni familiari, ambiente e tradizione, radici familiari o razziali, cose antiche, conclusione del fatto, sepolcro o t o m b a , cimiteri, m o n u m e n t i , vecchiaia Eredità come proprietà a tutti gli effetti, usufrutto, immobili di proprietà o in uso, ricchezze naturali come minerali, petrolio, legname, cacciagione e tutte le risorse pionieristiche, riserve stabili o occulte, cose segrete in genere, contratti di proprietà come investimento, diritti di transito, diritti rivieraschi, ricchezze di gruppo e povertà collettiva Autoriabilitazione in contrasto con l'autorigenerazione, l'in173
tegrità della personalità, autoricarica, valori finali Prospettiva riservata o interiore di un fatto, esperienza esclusivamente privata, risorse finali, conseguenze remote, contributi alla riuscita, radici sentimentali nella vita, superstizione e credenze segrete La comunità più prossima, villaggi, città, paesi Tutta l'esperienza della comunità per quel che riguarda condizioni climatiche, terremoti, disastri, cataclismi e devastazioni in genere Il padre come genitore di secondaria importanza Il verdetto in una causa penale Quinta Casa Piacere, semplice autoespressione, prodigalità, dissipazione, spese per vivere, speculazione, gioco d'azzardo, autosperpero di qualsiasi tipo Creatività, semplici talenti, discendenza in ogni senso, bambini, nascite, invenzioni, modelli Disciplina personale, scuole, processo di apprendimento, insegnamento, libri di testo e il necessario per l'istruzione, sperimentazione personale, lavori da dilettante, approcci per tentativi verso un interesse immediato Divertimenti, opera lirica, sale da concerto, teatri, cinematografi, radio, come divertimento più che come mezzi di comunicazione, luoghi di divertimento, circhi, sfilate, fiere, riunioni estemporanee di persone, ricreazione, hobby, giochi, giocattoli, bambole Professionisti dello spettacolo, attori, musicisti, scrittori di professione, compositori, artisti, direttori d'orchestra, gente d'arte di ogni tipo, acrobati, nonché tutti quelli che si dilettano in questi campi Sport di ogni tipo al di fuori delle competizioni formali, comprese quelle gare cui si è liberi di partecipare o no, avvenimenti di atletica sia come spettatore che come partecipante, tutti gli attrezzi sportivi, luoghi degli avvenimenti sportivi, stadi e campi sportivi, giocatori professionisti e dilettanti Coscienza e autoperseveranza, forza di resistenza, dinamismo personale e desideri primordiali, rischio e temerarietà, immaturità durante o dopo l'adolescenza, autoscoperta Perdite e guadagni stravaganti, sfruttamento di terreni e risorse naturali, persone di fiducia e informatori, cercatori d ' o r o e loro emuli, speculatori in genere 174
Sensazioni semplici e istintive, oggetti simbolici come talismani e feticci, abiti e ornamenti per vanità ed appariscenza, corteggiamento, tributo pagato ad altri per ottenere il loro aiuto, relazioni sessuali promiscue o irresponsabili, amanti Ambasciatori, legati e rappresentanti personali come proiezione della personalità più che come amministratori o soci, autorizzazioni e diritti conferiti ad altri di esercitare una specifica funzione per conto dell'interessato, potere di procuratore, procure Sesta Casa Servizio e servitori sotto forma di lavoro di attendenti, lavoro di tutti i giorni come stimolo allo sforzo o come handicap per essere sopraffatto Malattia, disadattamento in genere, rapporto verso i superiori e gli inferiori attraverso le mutue responsabilità, fondamentale sforzo nell'adeguare sé stessi ad una situazione Irregimentazione o disciplina di gruppo, lavoro semplice o anche faticoso, lavoro con attrezzi pesanti o in condizioni di eccezionale rischio, eccessiva tensione, lotta per la posizione sociale, concessioni necessarie fatte alle circostanze pratiche nei compiti di tutti i giorni, disparità sociale come problema personale, problemi non pertinenti o attitudini non assecondate, scarsi privilegi sotto tutti gli aspetti, lavoro organizzato, iniziative per il benessere sociale Lavori manuali, personale d'ufficio secondario diverso dagli impiegati, tutti quei lavori di utilità personale, riparatori, meccanici Impiegati, clienti, pazienti, proprietari, amministratori, agenti, custodi, sorveglianti Qualsiasi attività terapeutica, la dieta durante la malattia, misure curative di ogni tipo, bambinaie, radiologi, massaggiatori, tecnici Dittatura militare e politica, esercito, flotta, marina, guardia costiera, milizia, polizia* -guardie armate di ogni tipo, vigili del fuoco e pubblici'ufficiali in, uniforme, autisti, camerieri Ciho .e vestiario s,òttr> l'aspetto dell'utilità, fattorie e agricoltura, distribuzione di merci deperibili, mercati e compravendita di alimentari, fiere nazionali e cittadine purché diverse da sfilate e dà avvenimenti sportivi, l'agricoltura in ogni sua accezione, animali addomesticati o «piccoli», animali domestici di ogni tipo,'animali randagi o,smarriti 175
Commercio all'ingrosso, distinto dalla vendita al dettaglio La cucina, il cucito, il lavoro domestico a giornata, operazioni personalizzate su macchine, arredamento essenziale e m o bilio, stoviglie, focolare, tovaglie, lenzuola, abiti come mezzi per coprirsi e di comfort Lavori di ricerca, rivoluzione, agitazioni, magia, propaganda, pubblicità Clima in generale, distinti dal tempo Settima Casa Cooperazione diretta con gli altri, compagnia di qualsiasi tipo, matrimonio, immediato contatto con i propri pari, attività associata, semplice condivisione di esperienza, opportunità, legami tra uomini e donne secondo le consuetudini legali, relazioni tra due persone in genere, tutti i contratti e i trattati L'astrologo, la consultazione professionale, avvocati ed azioni legali, il Pubblico Ministero o l'avvocato difensore, stranieri con cui si è in contatto Competizione diretta, sia amichevole che contro altri, titoli sportivi contesi, guerra, affari o commercio in ogni specifico caso o m o m e n t o critico, compravendita a scopo di lucro, ladri e furti, latitanti, oggetti rubati Lo sbocco immediato degli eventi, l'interesse particolareggiato, la sfera di azione, minacce e pericoli, prospettive di difficoltà, la controparte in una contestazione o disputa, l'individuo o lo stato sfidato o attaccato Le «belle arti», gli artisti di speciale rinomanza, ogni lavoro straordinariamente perfetto Ottava Casa Morte, tristezza, nuovi cicli, disadattamento verso se stessi, ristabilimento, rigenerazione Conformità verso gli ideali e le regole esteriori, autoperfezionamento soggettivo, potenzialità dell'anima, « k a r m a » come catalisi, ansietà, dispiacere La vita psichica nel suo isolamento soggettivo, spiritismo, spiriti, necromanzia, incantesimi, ossessione. Ultime volontà, testamenti, eredità minori, dotazioni personali in d a n a r o , le risorse indipendenti di u n ' o p p o r t u n i t à , finanza in generale, risorse congelate e fondi d'investimento diversi dall'assicurazione 176
Nona Casa La «mente superiore» dell'uomo, i pensieri e l'atto del pensare, ragione e raziocinio, conoscenza, scienza, linguaggio come forma di comprensione, conscio, coscienza, valori morali, consuetudini distinte dall'abitudine, senso etico, capacità di implicazione e di attribuzione, filosofia, religione, intuito coltivato e disciplinato, maturità come freno della personalità, generalizzazione e astrazione, idee spontanee, atti e decisioni per delega, visioni in quanto capacità psichica ordinata, manipolazione creativa delle idee, capacità metafisica, fondamentale visione del m o n d o , fede e aspettativa distinte dalle specifiche speranze e desideri, sogni, profezie, vita fisica nel suo ancoraggio obiettivo. Proiezione della personalità a distanza, lunghi viaggi, fama distinta dall'onore o come estensione della reputazione personale; notorietà, paesi e posti stranieri, libri come contenuto più che come oggetti, amicizia universalizzata, patriottismo Responsabilità morale: conseguenze individuali di azioni passate, tendenza agli incidenti, pericolo per causa di fenomeni naturali, intenzione e analisi cosciente di un cambiamento Il diritto consuetudinario, cioè la restrizione verso il gruppo in base al suo passato, processi e pratiche legali come consuetudine giuridica, agenti di giustizia con poteri discriminativi come gli esaminatori, il clero e gli ecclesiastici come amministratori discrezionali della legge spirituale, enti, associazioni o organizzazioni corporative come delimitazione della responsabilità di gruppo attraverso la legge Sicurezza organizzata tramite distribuzione di gruppo come nelle assicurazioni, godimento della pensione, sicurezza sociale di tipo governativo, assicurazioni di ogni tipo contro incendio e danni, convegni e manifestazioni Distribuzione su larga scala di beni intellettuali come nell'editoria, conferenze e mezzi di informazione distinti dal semplice insegnamento, pianificazione e direzione teorica delle ricerche, scienza pratica e scienziati, disciplina intellettuale soggettiva, scienza in generale Trasporto a distanza, di solito marittimo e in distinzione da quello terrestre Uccelli, diversi dagli animali domestici o dalle specie addomesticate
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Decima Casa Posizione sociale, onore, patrimonio, autorità, dignità Datore di lavoro, il principale, i funzionari di grado più elevato a qualsiasi livello di vita, i capi in un'impresa Unità governative a cui ciascuno è subordinato, sia la Nazione o lo Stato quanto le istituzioni inferiori; l'interesse di gruppo in generale; il potere della polizia e dello Stato in particolare, il giudice in tribunale, qualsiasi arbitro nella sua funzione, una giuria come corpo esecutivo, il potere sovrano come quello del parlamento, ogni corpo legislativo in relazione al suo potere di veto su di un altro corpo di grado inferiore Ambizione in genere, prestigio, credito consolidato in quanto potenziale in genere, nobiltà, aristocrazia, attitudine che distingue, professione, abilità esercitata ai più alti livelli di riconoscimento, capacità disciplinate di qualsiasi tipo essenzialmente superiore Supervisione della vita in genere, il più alto riferimento pertinente in qualsiasi problema, ispirazione, raffinatezze sociali, la madre come genitore di primaria importanza L'aspetto pubblico di cose, affari o commercio in genere, l'azione efficace in affari di gruppo, la b u o n a volontà e tutto quanto la spinge, lo zenit nell'esperienza, la situazione più fortunata. Amministratori di proprietà, proprietari, possidenti, proprietari terrieri, capi Undicesima Casa Amici, conoscenze, legami casuali con altri, esperienza a spese degli altri, potenzialità generalizzate, progetti idealizzati, esperienza in sostituzione di altri in contrasto con un intendimento preordinato, l'immaginazione q u a n d o non è disciplinata Obiettivi in generale, consigli e consiglieri, progetti che precedono l'azione, speranze e desideri di tipo tangibile e loro valutazione, tentativi in relazione a remote considerazioni, intenzioni di ogni genere, contingenze remote, pericolo e diffidenza per istinto, aiuto amichevole. Attività e strutture legislative, leggi decretate in contrasto con la legge tradizionale di uso e consuetudine, la giuria come organo di consultazione, il congresso, il parlamento, la legislar tura dello Stato e il consiglio comunale, staff direttoriali in generale 178
Dodicesima Casa Istituzionalizzazione della vita e del temperamento, ospedali, istituzioni assistenziali, municipali e statali, cliniche, ricoveri di emergenza, confino, detenzione, penitenziari, prigioni, galere, manicomi, riformatori, campi di concentramento, case di pena, istituti di riabilitazione, custodia preventiva, riscatto dalla schiavitù, sospensione di pene capitali, scarcerazione sulla parola, c o n d o n o , prigionieri fuggiti Potenzialità irrealizzate di qualsiasi cosa a portata di m a n o , automaticità fisica, cose nascoste in genere, disadattamento soggettivo, esperienza interiore incontrollata, insufficienze fondamentali della personalità, inquietudine interiore o psichica, la coscienza allo stato caotico Sostegno psicologico nonché restrizione, fattori generalmente segreti e irrealizzati o inattesi dall'esperienza, inibizioni e loro sopravvento, risorse spirituali, devozione inespressa, aiuto insospettato, indicazioni dell'inconscio Nemici e inimicizie segreti, invidia, malizia, miseria, impulsi criminali, tradimento, pianto, dispiaceri, suicidio, ansia sotto forma di tormento, sfortuna inattesa, paura in genere. Investigatori e aule di tribunale Creature selvagge in genere, animali che non possono essere tenuti a b a d a o che costituiscono minaccia o d a n n o , «grandi animali».
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Il metodo dell'interpretazione oraria
8 La tecnica del sì-e-del-no
Gli elementi più importanti di un'astrologia oraria che davvero dia successo, sia che venga praticata dal professionista q u a n t o dal dilettante, sono la celerità e la precisione neh'operare. Ciò è vero soprattutto nel caso in cui si analizza un problema per conto di qualcuno che è presente di persona. L'individuo medio è impaziente, e non a m a star lì ad aspettare mentre l'esperto è alle prese con i grafici, o si perde in tenebrosi studi. Ogni adepto dell'arte oraria ha imparato a iniziare la diagnosi di una data situazione per lo più immediatamente, anche se all'inizio deve restarsene sulle generali. Il fatto dell'impressione psicologica esercitata sul cliente, com u n q u e , è il motivo meno importante dell'uso di metodi veloci e definiti con precisione. La mente u m a n a è essenzialmente fluida: sposta continuamente la sua attenzione qua e là, e il responso che scaturisce da un oroscopo orario, che per sua natura deve essere eccezionalmente specifico, può tendere invece a divenire ben incerto se si dà alla mente troppa opportunità di esitare, o se il responso è poco pertinente e le conclusioni illogiche. Quel che ha luogo nell'analisi oraria è simile alla fotografia, allorché l'impressione delle immagini sul negativo, in funzione degli oggetti che si muovono davanti alla macchina fotografica è data da una concentrazione di raggi luminosi che passano attraverso l'obiettivo in un tempo estremamente breve, consentendo alla fotografia di essere nitida. La tecnica oraria più efficace consiste in una serie definita di procedure invariabili, e le successive possibilità per delle risposte più rapide e più incisive vengono esaminate per prime. Eventuali complicazioni vengono affrontate nell'ordine della loro complessità, e vengono ritenute 183
\ significative non appena si presentano. L'astrologo non si ritroverà mai a dibattersi nelle ambigue difficoltà di una particolare situazione. Piuttosto egli affronterà una procedura in m o d o graduale poiché il non procedere affatto è sempre una scelta infruttuosa. U n a differenziazione ben precisa deve esser fatta tra l'astrologia naturale e quella oraria, poiché la riluttanza ad accettare quest'ultima costituisce il maggiore ostacolo a un'effettiva b u o na competenza in quest'arte. Nulla qui implica che questa seconda forma di analisi sia un tipo di astrologia a parte, o che le stelle e i pianeti, e il movimento della Terra e dei corpi celesti siano considerati da differenti punti di vista da una delle due branche rispetto all'altra. Quel che rende distinti i due sistemi di studio è il fatto che l'analisi natale riguarda essenzialmente un insieme di fattori nel caso individuale — e la sua potenza si ha sull'intera vita del nativo, anche esaminando un problema specifico — mentre l'analisi oraria ha luogo secondo una prospettiva specifica o critica di relazioni così come essa appare in netta distinzione dalla totalità delle cose, cioè come un punto critico nell'esperienza che si chiarifica nel proprio immediato contorno di eventi. L'astrologia oraria esamina in via momentanea dei potenziali indipendenti, come aiuto ad una scelta o ad un'azione consapevole, e pone la sua presenza sulla situazione invece che sull'individuo. Essa contribuisce con reale efficacia alla soluzione di un problema, restringendo la prospettiva di relazioni rispetto ad un punto critico sul fronte dell'esperienza. William Lilly dimostrò la tecnica essenziale di qualsiasi giudizio su un oroscopo orario, ma gli astrologi successivi che si basarono sul suo lavoro assimilarono sempre più i metodi natali alle precise procedure che egli introdusse, e questa confusione finì col dominare la letteratura sull'argomento. In verità, lui stesso mancò di fare una distinzione abbastanza precisa a beneficio di quelli che avrebbero potuto non vedere al di là dei suoi aforismi letterari per apprezzare la stupefacente originalità e il genio dei suoi studi. Come risultato, il presente volume ne sottolinea al massimo i principi fondamentali, allo scopo di renderli chiari e di mostrare il loro significato nei suoi termini basilari. Questa necessità è responsabile di quello che, a qualcuno, può sembrare un'esagerata intenzione di spiegare e distinguere la procedura passo per passo. C o m u n q u e , la presentazione è uno stretto ritorno a Lilly, nel senso di una fedele ricostruzione in termini moderni del suo notevole «metodo logico» per l'ana184
lisi e la soluzione dei problemi di tutti i giorni. Il primo passo in quest'arte oraria è l'impiego di quella che ha finito per essere conosciuta come la «tecnica del sì-e-del-no», una procedura grazie alla quale una b u o n a metà delle possibili d o m a n d e in questa branca dell'astrologia possono trovare una risposta per lo più immediata, e con una notevole accuratezza di predizione. Essa mette in grado il professionista di operare con velocità fulminea. Fornisce al dilettante o al principiante il mezzo per trattare problemi abbastanza reali nell'effettiva pratica nonostante egli sia all'inizio dei suoi studi, per «imparare lavorando». Egli p u ò quindi aumentare la fiducia in se stesso e nei poteri dell'analisi astrologica, ben prima di aver necessità di familiarizzare con dettagli più complicati, o di trovarsi di fronte ai più difficili problemi che si presentano al professionista. L'essenza della tecnica del si-e-del-no è la semplicità stessa. Se i significatori di un'azione desiderata o pianificata o di una decisione da un lato, e delle immediate conseguenze di tale azione o decisione dall'altro — cioè i pianeti che governano le due case in questione, nel caso più semplice una di esse e la sua opposta — formano tra loro un aspetto favorevole, la risposta è «sì». Se al contrario questi significatori formano tra loro un aspetto negativo, la risposta è «no». Se non formano alcun aspetto, sia favorevole che sfavorevole, la risposta è superficialmente indeterminata, ed in tal caso è necessario proseguire ulteriormente nell'analisi: cioè al problema dev'esser data risposta da un «sì» o da un «no» diretto. Q u a n d o si fa uso di questa tecnica, congiunzione, sestile e trigono vengono considerati come «sì», mentre quadrato e o p posizione come « n o » . Solo questi cinque, tra i sei aspetti identificati da Claudio Tolomeo (II secolo d . C ) , vengono normalmente usati nell'arte oraria, così come è stato già detto. Il sesto, il parallelo di declinazione, ha un impiego speciale, al quale è dedicato uno dei capitoli successivi (1). Come già spiegato, questi aspetti non sono mai considerati originariamente alla maniera di un oroscopo natale — come si trovano cioè nel m o mento per il quale viene eretto un oroscopo, sia esatti sia «entro u n ' o r b i t a » — ma invece vengono considerati solo in quanto ogni dato pianeta p u ò spostarsi nello Zodiaco (a esempio in direzione antioraria) senza oltrepassare la linea di demarcazione
(1)
Ved. cap.
15.
185
con il segno successivo, e formare aspetto esatto con un altro pianeta (e non con l'Ascendente, il Meridiano, la cuspide di una Casa, un n o d o planetario o uno dei punti Arabi in questa fase della procedura). P u ò trattarsi, nel caso estremo, di uno spostamento di circa trenta gradi, ed esso è sempre antiorario anche q u a n d o il pianeta è in m o t o retrogrado (per il fatto che, a questo p u n t o , è interessato l'intero moto della volta celeste, non il reale « m o t o » planetario (2) ). Nella formulazione raccomandata di una d o m a n d a oraria, la forma di esposizione è sempre stata «Quale sarà il risultato di...» una definita azione o di una scelta. È ovvio, perciò, che le parole «sì» e « n o » non debbano essere considerate alla lettera. Se un cliente chiede a un astrologo «Quale sarà il risultato se farò un viaggio in C a n a d a ? » , il «sì» significa un risultato favorevole, ed il «no» un risultato sfavorevole. Ecco fin dove il dilettante o il principiante sono in grado di arrivare. Nella realtà della pratica, naturalmente, si pretenderanno maggiori informazioni che non il semplice fatto di sapere se il viaggio in proposito sarà b u o n o o cattivo. C o m u n q u e , è indubbiamente vantaggioso conoscere anche la semplice circostanza che il problema oggetto della d o m a n d a dia «semaforo verde» o «rosso». Dettagli extra vengono stabiliti in base a procedure supplementari attraverso le quali viene espresso un giudizio su problemi più complessi, o che vengono adottate nei casi in cui l'indicazione principale è meno precisa. È necessario dedicare a esse, a m a n o a m a n o , nel corso dell'esposizione che segue nelle prossime pagine, la necessaria attenzione. Q u a n d o la d o m a n d a è posta in riferimento a una Casa, secondo quei principi per l'attribuzione del significato esposti nel capitolo precedente, il signore di quella Casa viene considerato quale significatore della domanda, ed il signore della Casa opposta come significatore corrispondente della conseguenza immediata. Questo, naturalmente, significa la prima e la settima dell'oroscopo giudiziario in contrasto con l'oroscopo di crisi, ma non si rende necessario fare una distinzione tra questi due oroscopi q u a n d o l'accurata tecnica del sì-e-del-no fornisce la soluzione richiesta per un dato problema. Spesso, l'aspetto form a t o da questi due pianeti fornirà tutto q u a n t o è necessario a
(2) Come spiegato più avanti, a pag. 188. 186
dar risposta a un quesito secondo questa prima e più semplice tra le procedure orarie (3). Così, problemi di danaro richiedono raramente più di una semplice risposta in termini di «sì» o « n o » , in quanto tutto quel che si richiede è la conoscenza del potenziale favorevole o sfavorevole. Se il consultante chiede «Quali saranno i risultati se investo i miei risparmi in titoli?», e la risposta è «sì», la persona è incoraggiata a procedere e ad agire in quel dato m o d o . Se la risposta è « n o » , sarà spinta a trovare una migliore destinazione per i suoi risparmi. Inoltre, in problemi del genere, fa poca differenza quale dei due significatori sia quello che va a completare l'aspetto in questione. In altre parole, il significatore del problema può spostarsi verso il pianeta significatore dell'esito, o viceversa, senza che ciò costituisca importante distinzione: fatto che non è del tutto vero in situazioni più complicate. È essenziale ricordare che gli avvenimenti non sono predestinati o irrevocabilmente stabiliti tanto in anticipo da poter essere «predetti», eccetto che nella misura in cui il «momento presente», nel più ampio senso possibile, si estende su di un considerevole lasso di tempo. Così, tutta la vita di un individuo è un presente di questo genere, con caratteristiche fissate che predicono con precisione le conseguenze di un'azione. Nella vita, ogni normale giudizio è basato su questo fatto. Il cosiddetto burlone che si prende gioco di un uomo di temperamento collerico, realmente «sa» che questi perderà la calma. L'individuo che dimentica un anniversario importante non sarà in alcun modo «sorpreso» quando la moglie iperemotiva o sentimentale si offende, e scoppia dall'ira. Tutte le cose della vita partecipano, in varia misura, a quella che potrebbe forse esser meglio definita «estensione del momento presente», ovvero quelle potenzialità di moto o tendenze mostrate dalle cose già all'inizio, da poter essere attendibili. L'astrologia oraria funziona, come una precisa scienza di valutazione, fornendo un meccanismo per rappresentare la sensitività della mente umana rispetto a queste attendibilità dell'esperienza. L'analisi oraria indica particolarmente la prospettiva del complesso o della crisi «presente», poiché è fondamentalmente «un'astrologia
(3) Nell'esempio riportato alla fine del capitolo (pag. 206) la risposta alla domanda di prima, circa il viaggio in Canada, è «sì». Ogni ipotetico caso esposto nelle pagine immediatamente seguenti è rappresentato in maniera simile e in dettaglio, a beneficio del principiante e del dilettante, nelle spiegazioni che seguono immediatamente questo oroscopo esemplificativo. 187
delle Case». Essa funziona innanzitutto attraverso una distribuzione di correlazioni nell'equatore celeste, ovvero nel cielo così come esso si presenta in base alla rotazione della Terra nel suo asse. Entrambi i movimenti della Terra sono necessari in ogni branca dell'astrologia; ma un oroscopo natale, che riguarda la vita umana in termini di anni, si sviluppa principalmente sulla base del moto annuale della Terra; mentre la tecnica oraria, avendo a che fare con eventi più immediati di durata più breve, si basa sulla rotazione della stessa nelle ventiquattr'ore. Quindi, il movimento reale dei pianeti attraverso lo Zodiaco è del tutto privo di importanza, eccetto che i metodi secondari. Quel che in effetti ha luogo quando i pianeti formano, come si dice, un aspetto nella normale analisi oraria, è che la sfera celeste sposta la posizione di un pianeta nel posto di un altro. In altre parole, il movimento della sfera celeste ripartisce la momentanea immobilità che ha ottenuto nella prospettiva di una data crisi. Il pianeta dall'influenza più dinamica è quello che stabilisce una data correlazione dal posto verso cui «si muove», ovvero dal settore celeste che ruota verso il punto occupato dal pianeta al momento della domanda o della crisi. Letteralmente, il grado zodiacale in cui l'aspetto è esatto gira in senso orario verso il luogo in cui si trova il pianeta significativo, ma è certamente più facile parlare del pianeta che «si sposta», in quella che poi diventa la sua normale direzione di marcia attraverso lo Zodiaco, in senso antiorario dal primo punto dell'Ariete e attraverso questo segno nel Toro e così via lungo il cerchio zodiacale. Analogamente, le posizioni dei pianeti, più accuratamente misurate in ascensione retta in rapporto a questa rotazione equatoriale della sfera celeste, vengono indicate in longitudine celeste geocentrica; sempre perché è più facile. Le trascurabili differenze in un movimento anche di trenta gradi non sono significative se non nel lavoro più accurato, non ancora intrapreso dagli astrologi orari. Nel tempo, l'impiego dell'ascensione retta invece che dalla longitudine potrebbe diventare universale per l'oroscopo orario, ma la relazione tra pianeti e Case resta una mediazione zodiacale, poiché questi corpi celesti si muovono nel circolo dell'eclittica. L'astrologia oraria non elimina i fattori zodiacali, ma li subordina alla distribuzione e al moto equatoriali; come illustrato nel caso in cui retrogradazione ed intercettazione vengono ignorate in qualsiasi tecnica primitiva.
Il fatto che un pianeta sia retrogrado è significativo, ma solo in senso aggiuntivo. Così, nella tecnica del sì-e-del-no la risposta è ancora «sì» o «no», sia che un pianeta sia retrogrado, intercettato o in cattivo aspetto con altri pianeti: o che sia in m o t o diretto, ben piazzato e in buon aspetto in tutti i sensi. In verità, è giunto il m o m e n t o , probabilmente, di fornire in corsi188
vo la più importante fra tutte le regole pratiche dell'astrologia oraria (4): In un oroscopo orario, nulla dev'essere preso in considerazione se non è pertinente alla domanda immediata. Nel grafico, i fattori vanno interpretati soltanto se sono necessari al problema. Nella maggior parte dei casi del sì-e-del-no, non è necessario fare attenzione a ognuno tra i vari pianeti, o alle altre correlazioni del grafico. Nei casi in cui si desidera una informazione supplementare, quest'ultima fa diventare subito pertinenti gli altri fattori: ma essi non devono obbligatoriamente esser sempre considerati come portatori di qualche indicazione in ogni senso, modificando così il giudizio originale del sì-e-deln o . Questa precisione di giudizio, sepolta sotto le ultraspecifiche formule degli aforismi dei più antichi testi, anche dello stesso William Lilly, è nondimeno il vero segreto dello stesso genio orario di Lilly, e quello di chiunque abbia effettivamente compreso il suo metodo ed uguagliato i suoi risultati. Probabilmente niente è più difficile per un astrologo quanto il concepire, se ha già conseguito una buona conoscenza dell'oroscopo natale, quell'importante applicazione oraria filosofica nota come «rasoio di Occam» (*). Si tratta del fondamentale principio logico secondo il quale è semplicemente da incompetente presumere di esaminare dei fattori di analisi prima che essi diventino necessari. Così un topografo farà uso di un albero attraverso un fiume come punto di riferimento, e a questo scopo lo stato dell'albero è del tutto privo d'importanza, a condizione che la sua generale apparenza sia tale da poter essere chiaramente individuata. Ma se un cavo dev'esser teso attraverso il corso d'acqua, quell'albero dovrà essere considerato come qualcosa che può sopportare una tensione o resistere a un peso, dando la sicurezza che non è un tronco morto quello che viene fuori dal terreno, o che non si tratta di un alberello che potrebbe spezzarsi, ma piuttosto di un robusto tronco fornito di buone radici. La sua condizione, quindi, diventa una conoscenza necessaria. Se è richiesta un'effettiva stabilità, come ancoraggio fisso per sospendere a esso qualcosa, un albero è probabilmente di nessuna utilità, e al posto occupato da esso potrebbero essere necessari un macigno o delle fondamenta concrete.
(4) Essa dovrebbe esser considerata unitamente al principio generale esposto in corsivo a pag. 100. (*) «occam's razor» nel testo originale. Regola filosofica secondo la quale entità logiche non andrebbero moltiplicate senza necessità. Riferimento al sistema filosofico di concettualismo elaborato da Guglielmo di Occam (1300-1349?) (N.d.T). 189
Questo parallelo con una situazione astrologica è difficilmente esatto, ma può servire a chiarire in che modo un pianeta, nella più semplice forma di giudizio secondo la tecnica del sì-e-del-no è nient'altro che un «punto di riferimento», per indicare dove il significato di una certa Casa si focalizza in un dato sistema di relazioni. Che il pianeta sia diretto o retrogrado, esso costituisce sempre il contrassegno di questo fuoco, né più e né meno. Lo stesso «rasoio di Occam» deve essere usato in base a tutti i dettagli astrologici. Corrispondendo all'insieme planetario, la situazione vitale rappresentata dall'oroscopo orario deve essere trattata con la stessa competente precisione di analisi in un'economia di correlazioni. Così il problema dei fondi da investire servirà di nuovo da esempio. Il «sì-o-no» è un fatto di risultati favorevoli o sfavorevoli da aspettarsi come esito di un dato atto o investimento o ope* razione economica, e potrebbe essere ugualmente «favorevole» se il danaro è tutto quello di cui il consultante può disporre a suo piacimento, se è legato a certe restrizioni di qualsiasi tipo, o se implicato in una miriade di maniere più remote. L'astrologia natale risolve tutti i problemi di questo tipo, il che è al tempo stesso la sua debolezza e la sua forza. L'arte oraria è anch'essa avvantaggiata e handicappata a seconda che le sue tecniche siano adeguatamente applicate o meno, poiché per contrasto essa non indica o riflette con precisione qualsiasi cosa si trovi al di là dell'immediato centro d'interesse, ovvero del punto di crisi rigorosamente ristretto. Tutto ciò, dunque, filosoficamente e psicologicamente è solo l'essenziale distinzione tra un approccio alla vita dalla parte della prospettiva annuale o più ordinata, distinta dal punto di vista quotidiano, ovvero del tutto transitorio e per lo più interamente incondizionato. Mentre è assurdo presumere che ogni evento della vita, umana possa essere omesso dalla totalità della sua esperienza o della sua individualità permanente, è ugualmente privo di senso negare o trascurare la facoltà posseduta da ogni creatura cosciente di separare l'esperienza del momento da ogni altra cosa, e viverla interamente nei suoi termini specifici. Questa è creatività di per sé, cioè la diretta esperienza del libero arbitrio. L'astrologia natale rappresenta la prima di queste prospettive essenziali, quella della totalità nel potenziale, come un approccio alla padronanza psicologica della vita, e l'astrologia oraria la seconda. La classificazione delle domande Una notevole modifica alla tecnica del sì-e-del-no è data dalla differenza tra le varie domande che possono venir poste, o da problemi ed eventi dissimili sottoposti all'analisi dell'astrologo. Ciò rende necessario classificare i vari tipi di d o m a n d e a seconda di certi dettagli, e fornisce una prima classificazione sulla 190
base di una distinzione tra un proposito di opzione e uno di non opzione (5). U n a d o m a n d a di opzione è la semplice e fondamentale forma di d o m a n d a in cui un individuo è capace di proseguire «secondo i suoi piani», se viene incoraggiato: oppure di evitare di procedere, senza peraltro alcuna conseguenza, se l'esito è sfavorevole. È già stato sottolineato che, quel che è svelato da un oroscopo orario, risulta valido o attendibile fintantoché rimangono valide le condizioni della d o m a n d a . Queste condizioni, nel caso di una effettiva opzione, sono teoriche, o sono critiche dal punto di vista del consultante, e perciò non si è in grado di dedurre alcunché dai dettagli di un simile oroscop o , q u a n d o l'opzione non è più attuale. La tecnica del sì-e-del-no funziona q u a n d o la d o m a n d a rientra nella categoria di non-opzione, ma in maniera modificata. È la situazione in cui un consultante ha già agito, o preso la sua decisione, come nel caso della d o m a n d a «Quali saranno le conseguenze del contratto firmato ieri?». In effetti, c'è una notevole differenza di opinione su questo tipo di d o m a n d a , se non viene trattata con la tecnica elettiva, con un giudizio emesso sulla base di un oroscopo eretto per l'effettivo m o m e n t o della firma, o per q u a n d o si è deciso di firmare. Tale procedura non è necessaria, quand'anche fosse noto il m o m e n t o esatto. Ovviamente, il solo normale metodo orario è quello attendibile se non è stata presa nota di quel m o m e n t o . A causa della struttura psicologica della mente stessa, non si dovrebbe fare uso di entrambe le tecniche per il medesimo caso, e perciò nessuna dom a n d a dovrebbe costituire la base di più di un solo oroscopo orario, a meno che un qualche cambiamento della situazione non giustifichi un nuovo esame. Allo stesso m o d o in cui il codice non consente allo stato di processare due volte un u o m o per lo stesso reato, analogamente «il codice» psicologico rende estremamente contrario all'etica tormentare la mente col richiedere un semplice giudizio confirmatorio, il quale pregiudicherebbe la precisione della sensitività della mente stessa. Non c'è alcuna difficoltà nel caso di una d o m a n d a di non opzione se la risposta è «si», poiché in questo caso l'azione o la decisione è approvata, e al consultante è concesso quel che egli
(5) Ciò che è stato oggetto di un'esposizione preliminare nel capitolo sesto, nel quale si è dato attenzione alla domanda di non opzione come problema di orientamento. 191
più desidera, cioè una rassicurazione che gli consenta di portare avanti le decisioni prese con un massimo di autofiducia. Quando la risposta è « n o » , il problema è invece ben reale, poiché l'iniziativa pertinente rimane nel passato. Quel che ne risulta, quindi, è la necessità di far cambiare l'intera situazione esamin a n d o il problema, se possibile, in una differente struttura di riferimenti. Ovviamente l'oroscopo orario mostra la sua validità in questi problemi di non opzione in maniera ben più definita che non q u a n d o la diretta iniziativa resta nelle mani del consultante. Esso assume una momentanea ma notevole somiglianza con l'oroscopo natale per il fatto che, mentre il modello della situazione viene rappresentato come definitivamente statico, ovvero d o p o un cambiamento già avvenuto nei suoi dettagli o nel suo complesso, l'uso che se ne può fare consente ampie variazioni. Le necessarie procedure specifiche nel variare un generico insieme di riferimenti vengono fornite da modalità supplementari o subordinate dell'interpretazione oraria, come spiegato più avanti. Al dilettante alle prese con una non-opzione « n o » , a questo punto ci sarà solo da suggerire un accurato riesame della situazione per ogni consultante, con una nuova modalità di considerare il problema e la sua soluzione e forse un'ulteriore d o m a n d a oraria come risultato. U n ' a l t r a classificazione di d o m a n d e si ha tra problemi di iniziativa o non-iniziativa, che non devono mai essere confusi con la distribuzione di opzione e non-opzione. Questa seconda classificazione p u ò essere esemplificata da una d o m a n d a del tipo «Otterrò quel posto se mi verrà offerto?». Si tratta di un'opzione, per cui la tecnica del sì-e-del-no resta semplice, ma l'opzione dipende da quel che un altro farà. L'astrologia oraria non indica mai i potenziali di una remota contingenza con una certa attendibilità, eccetto che attraverso l'effetto di un più immediato insieme di relazioni. Questo fatto rende impossibile trattare un problema del genere come un'ordinaria d o m a n d a di opzione, o di ottenere una risposta in termini di «sì» o « n o » , senza tener conto da una parte del m o m e n t o contingente, e dall'altra della necessità di agire o fare una scelta, se ne scaturisce un risultato. In effetti la possibilità che nasca un problema, e che esso provochi una decisione, è già un fatto di crisi nell'esperienza del m o m e n t o . Esso richiede un posto nella coscienza, che sarà un'anticipazione abbastanza adeguata del risultato di creare un adattamento nella comprensione, t a n t o intelligente q u a n t o soddisfacente. Quel che rende la d o m a n d a importante 192
per il consultante è la possibilità che gli venga offerta una data opportunità, con un qualche grado di immediato scompiglio o ribaltamento di prospettive, e l'oroscopo rappresenterà fondamentalmente la potenzialità di auto-orientamento come un evento appartenente all'esperienza immediata. Questo trovarsi di fronte alle possibilità richiede una scelta, a prescindere dal fatto che il risultato finale possa essere un'azione o una tendenza, una convinzione oggettiva o soggettiva. Tale tecnica non presenta difficoltà, nonostante il fatto che una nuova dimensione si venga ad aggiungere alle relazioni del sì e del n o . L'indicazione affermativa o negativa svela ancora il risultato dell'azione svolta, cioè le conseguenze di aver esercitato o meno l'opzione, ma in aggiunta c'è il fattore dell'iniziativa, cioè il problema che il consultante avrà l'opportunità di esercitare o meno la particolare opzione. Ciò è svelato dalla distinzione tra i due pianeti, nell'aspetto del sì-o-no, a seconda che siano in «avvicinamento» o in «allontanamento». Quello dei due che si muove nello Zodiaco a formare un aspetto esatto «si muove» verso l'altro in linguaggio astrologico, e diventa d'importanza dinamica o primaria. Q u a n d o il signore della Casa che governa il problema è questo pianeta in avvicinamento, l'iniziativa si riferisce al consultante. Q u a n d o è il signore della Casa opposta a muoversi, l'iniziativa rimane nelle mani degli altri. Se un problema ricade in questa classificazione, l'astrologo è subito in grado di dare un consiglio di maggiore consistenza, risultando di maggiore utilità che non nel caso di un'opzione più diretta o semplice. Q u a n d o ne risulta un «sì», con l'iniziativa nelle mani del consultante, costui dovrebbe non solo accettare il posto che gli viene offerto, ma anche regolarsi in m o d o da affrettare l'offerta che gli vien fatta: cioè egli dovrebbe dimostrare il suo interesse affidandosi ad una persona-chiave, svolgendo in qualche m o d o lavori preliminari, e muovendosi in tutti i m o di possibili per stringere e portare a termine la situazione in progetto. Al contrario quando la risposta è «sì», ma l'iniziativa non permane dalla parte del consultante, costui dovrebbe essere consigliato ad accettare il posto se gli viene offerto, ma dovrebbe anche essere spinto, molto decisamente, a non focalizzarsi troppo sul suo proposito, all'astenersi dal «pungolare il can che dorme», o portare fretta in qualsiasi m o d o alle persone-chiave. Ciò non significa mostrare un completo disinteresse, ma una rigorosa cura nel non prendere la prima iniziativa che capita. 193
Il giudizio «sì» nella d o m a n d a di semplice opzione, e il giudizio «no» in quei problemi di opzione in cui si deve tener conto del punto di iniziativa rappresentano le indicazioni più precise che si possono trovare nell'arte oraria. Il primo è un generico «semaforo verde», senza alcun'altra informazione necessaria o valutabile, mentre l'altro è un preciso «semaforo rosso», che sta a indicare che il problema dovrebbe essere stato risolto o del tutto allontanato dalla mente. Ciò è facile da fare se l'iniziativa resta dalla parte del consultante. Se la possibilità di agire, com u n q u e , resta ad altre persone allora il consultante deve convincersi a rifiutare qualsiasi proposta, o a controbilanciare qualsiasi mancanza d'iniziativa della controparte, in m o d o tale da non creare situazioni sgradevoli e da non incoraggiare complicazioni inutili. La terza grande classificazione delle d o m a n d e orarie include i problemi che, piuttosto che un progetto di semplice scelta relativa a una certa precisa opzione ad agire o a decidere, o a una ugualmente semplice scelta contingente a un'iniziativa non ancora esercitata, costituiscono sempre una scelta tra due opzioni ben distinte. Si tratta di quel ben importante genere di d o m a n d e formulate nei termini «o-o» (*). P u ò essere un esempio la dom a n d a « A n d r ò in Florida per una vacanza, o resterò qui a organizzare quella nuova campagna di affari?». L'astrologo dilettante deve fare uso di un'eccezionale attenzione nel distinguere tra questo tipo di d o m a n d a e la stretta opzione in cui si trasforma un apparente problema di tipo alternativo, allorché l'alternativa non si presenta positiva all'esame. In verità, non è una cattiva abitudine insistere sul fatto che entrambe le linee di azione progettata vengano ritenute di uguale importanza dal consultante, se una di esse non deve essere scartata come un puro espediente per evidenziare la negazione dell'altra. Così un u o m o potrebbe pensare di passare l'inverno in California, e chiedere «Andrò nell'Ovest, o resterò a lavorare?» Il restare a lavorare, è di per sé stesso un dettaglio privo d'importanza, in quanto fa ben poca differenza, per il suo lavoro, che egli p a r t a o n o . Nella sua mente esso rappresenta quel che egli tralascia di fare, la sua risorsa se deciderà di preferire il viaggio. Un successivo esame del consultante intenzionato a recarsi
(*) Traduzione letterale. Si tratta in effetti dell'«alternativa», termine che sarà usato d'ora in poi nella traduzione. (N.d.T.) 194
in California potrebbe rivelare che tutto il suo interesse è in realtà per la salute, e il problema non è quello di decidere quale di queste due cose fare, ma piuttosto quello di determinare i probabili risultati dell'unica scelta che rappresenterebbe u n ' a zione positiva. Restarsene a casa, in questo caso, significa semplicemente non far niente per la sua salute, in q u a n t o ha esaurito le sue idee in ordine alle cure da farsi nel suo ambiente normale o abituale. Nell'altro esempio, il consultante è realmente indeciso tra due possibilità. Ci sono precise ragioni per raggiungere la famiglia al sud, come ha sempre fatto, e ci sono motivi egualmente validi per dedicare la sua attenzione agli importanti sviluppi del suo lavoro. C o m u n q u e , nel dubbio, la tecnica migliore è quella di trattare un qualsiasi problema del genere come una precisa opzione piuttosto che come una d o m a n d a di tipo alternativo. L'altra deve essere applicata sempre in una situazione che pone un individuo di fronte agli inconfondibili corni di un dilemma. La tecnica del sì-e-del-no, in una d o m a n d a di tipo alternativo, è estremamente semplice se vien fuori l'indicazione del «sì». La decisione tra le due opzioni è data, così, da quello tra due pianeti che si appresta a formare con l'altro un aspetto favorevole. C o m e signore di una delle due Case interessate — cioè di due Case opposte — il pianeta in avvicinamento rappresenta la migliore alternativa tra le due possibilità che le due Case stanno ad indicare. Quel che adesso diventa un fatto di tecnica più avanzata o complessa, è la localizzazione di due differenti problemi nelle rispettive Case significanti. È ovvio che il piazzare le opzioni nell'oroscopo di crisi l'una indipendentemente dall'altra significherebbe ignorare la relazione esistente tra esse, e quindi invalidare il fondamento di un giudizio in termini di sì o no. Problemi di questo tipo possono essere trattati separatamente, sottoponendo ognuno di essi a un'analisi e a un giudizio sulla base del rispettivo valore; e con l'aiuto del consultante per fare una scelta tra essi, sulla base della concezione psicologica che egli ha dei vantaggi e degli svantaggi forniti da ognuno dei due problemi. Nelle domande «multiple» la procedura è simile, ma non c'è lo stesso aiuto diretto che una domanda alternativa, nella tecnica del sì-e-del-no, fornisce all'individuo che sta affrontando un effettivo dilemma. Solo quando l'oroscopo orario preclude l'indicazione di sì o di no, è giusto ritenere che il dilemma in questione è più apparente che reale. Così il far ricorso ad altri metodi di analisi è del tutto appropriato. Qui il problema astrologico è la localizzazione di linee di azione di195
vergenti, come le possibilità di una scelta, nelle Case opposte che devono essere identificate per il principale giudizio di sì e no. Nella maggior parte dei casi non vi sono difficoltà, in quanto la mente umana esprime di solito le sue «alternative» in termini tali per cui una costituisce la negazione dell'altra. Nei due esempi formulati poco prima, le alternative sono Florida e California o lo starsene a casa, e il contrasto non è ovvio. Ciò è anche vero in quesiti del tipo «andrò a pescare con mia moglie o costruirò il riparo per la barca insieme a mio figlio?» — una tipica banalità da fine settimana — e «sarebbe meglio farmi quell'operazione, o mi arrischierò a fare la parte di Nora nel revival di Casa di Bambola!». Un'opposizione vera e propria si ha tra le Case allorché l'alternativa diventa un vero problema nell'esperienza, e l'astrologo esperto è sempre in grado di delinearla. Così, nel caso delle attività estive nel paragrafo precedente, la base fondamentale del significato non è né l'alternativa della compagnia né la differenza nel dispendio di energie, ma piuttosto la maniera di divertirsi durante la vacanza, ovvero una distinzione tra quinta e undicesima Casa, mentre il conflitto tra salute e affari nella vita dell'attrice è fondamentalmente l'impedimento che una delle due cose costituisce verso l'altra, e quindi richiede una consapevolezza della particolare urgenza che farà precipitare la crisi (6). Per amore di precisione nell'interpretazione oraria, perciò, queste sottigliezze di esempi fuori dell'ordinario possono rientrare in regole pratiche che serviranno al dilettante o al principiante allorché non è in grado di identificare le più profonde linee di connessione di sua piena soddisfazione. P r i m a di tutto, in una d o m a n d a alternativa, l'opzione formulata per prima è la base per la localizzazione della Casa, a meno che non ci siano precise ragioni per renderla subordinata. In altre parole l'astrologo, q u a n d o è in dubbio, segue la struttura mentale del consultante. Secondariamente, la base è 1) l'opzione che richiede l'azione più positiva oppure 2) quella che, se accettata, costituirà la soluzione più ovvia nelle circostanze immediate, o 3) quella tra le due che sembra richiedere più imperiosamente una decisione. « C o m e p u ò il lavoro trovarsi in terza Casa, in opposizione al lungo viaggio in Florida?», potrebbe chiedere un principiante. In questo caso il consultante si trova di fronte a un cambiamento nelle relazioni pertinenti da fattori vicini a fattori remoti, cambiamento che è alla base del conflitto nella sua mente, e il significato di «affari» della terza
(6) Maggiori dettagli seguiranno a pag. 207 e segg. 196
Casa è corretto perché, in questo speciale contrasto, il problema rientra nella categoria di quelli «dati per scontati». Il significato delle Case nell'analisi alternativa non è mai rappresentativo dei risultati così come essi saranno, ognuna nei suoi termini specifici, ma lo è sempre delle caratteristiche di ognuna di esse, considerata momentaneamente in opposizione nell'esperienza del consultante. Nell'arte oraria è estremamente importante ricordare che le indicazioni si h a n n o sempre secondo la specifica struttura del significato del m o m e n t o . Tutto dipende dall'importanza data alla d o m a n d a stessa unitamente a qualsiasi informazione supplementare disponibile. Così l'uomo che deve andare in Florida, nonostante chieda «Dovrò andare nel Sud, o starmene qui a lavorare?», potrebbe in effetti avere in mente «Quale sarà il risultato di mandare a monte i progetti di mia moglie per l'estate a Miami Beach, se io rimango qui tutto preso dai nuovi affari che vanno a gonfie vele?» Inizialmente, il fuoco della domanda si trova in decima Casa con la Florida rappresentata, nel più vero senso della parola, come un problema di starsene a casa, cioè di quarta. Se gli affari sono un'opportunità, e quindi localizzati in settima in quanto non ancora consolidati in decima, l'impegno della Florida diventa un problema personale di indecisione focalizzato all'Ascendente, in parallelo con l'accentuazione più direttamente personale del problema, rappresentata in settima Casa. L'abilità nel fare correttamente queste distinzioni crea la differenza tra il principiante e l'esperto in astrologia oraria, ma lo studioso occasionale o il dilettante possono superare ogni difficoltà, ed evitare ogni possibilità di false interpretazioni, se avranno cura di formulare le loro domande nel modo adatto. Nei paragrafi precedenti, i quesiti sono stati lasciati nella loro forma naturale, per metterne in evidenza le caratteristiche di alternativa, ma prima di ogni analisi ognuno di essi dovrà essere trasformato nella formula «Quale sarà il risultato di...», che renderà subito più facile la localizzazione delle due Case dell'alternativa. Mentre le opzioni devono avere un peso eguale nella mente del consultante, una di esse sarà sempre riscontrata dominante nel suo interrogativo in ordine alla decisione, ovvero nella misura in cui essa costituisce un'idea di cambiamento e differenza, o rappresenta l'iniziativa nel dar luogo al dilemma. La d o m a n d a alternativa nella tecnica del sì-e-del-no è valida soltanto q u a n d o ne risulta un «sì». Nel caso di un aspetto malefico, formato dai signori delle due case opposte, che rappresentano le alternative dell'opzione, l'indicazione primaria è il diniego di entrambe le alternative come consigliabili. C o m u n 197
que, a questo p u n t o , nasce una distinzione importantissima. Innanzitutto, un « n o » in questa forma di d o m a n d a significa non tanto che una o entrambe le possibili vie di azione devono essere ritenute come essenzialmente cattive, ma piuttosto che nella specifica situazione di alternativa è rappresentata un'insufficienza di prospettiva o di giudizio. P u ò accadere che un successivo o più dettagliato giudizio renda entrambi i consigli non attendibili, ma ciò non deve succedere obbligatoriamente: e non deve mai essere ritenuto come un'opinione definitiva. Quel che risulta in caso di una risposta «no» in questa tecnica, è che qualcosa è sbagliato nell'alternativa. Il consultante deve essere rimandato indietro, a rimuginare di nuovo il suo problema. Così un u o m o che si accorge di essere indeciso tra la vacanza in Florida e gli obblighi dei suoi affari, può diventare un martire di se stesso. Probabilmente egli farà tutte e due le cose, recandosi in Florida un p o ' prima o un p o ' d o p o , o facendo la spola avanti e indietro. La d o m a n d a di opzione sequenziale è la forma meno semplice della tecnica del sì-e-del-no, estremamente rara nella pratica, e da distinguere ben nettamente dall'analisi delle d o m a n d e multiple. Si tratta naturalmente della circostanza in cui si h a n n o più di due opzioni, ma solo q u a n d o c'è da parte del consultante una parità sia d'importanza che di auspicabilità nella realizzazione dei loro potenziali — tale da creare il necessario trilemma, o un tetralemma, e così via — nonché la medesima diretta o immediata relazione tra esse che costituisce la validità delle più semplici d o m a n d e alternative. A esempio, un uomo d'affari ha alle sue dipendenze quattro venditori, tra cui deve promuovere uno in posizione di capo-vendite. Egli ritiene di non essere in grado di effettuare un oculato lavoro di selezione poiché, mentre uno di essi ottiene splendidi risultati nel suo lavoro ed è portato al commercio, è tuttavia, in qualche modo, antagonista degli altri. Il secondo individuo è un bell'uomo sotto tutti gli aspetti, ma presenta una debolezza emotiva che lo mette in condizioni, di tanto in tanto, di trovarsi coinvolto in serie difficoltà. Il terzo candidato è un dirigente ideale, e sarebbe in grado di guidare la forza di vendita in maniera eccellente, ma i suoi risultati personali sono scarsi, per cui, pur potendo essere il preferito, le sue opinioni e i suoi consigli non vengono tenuti in considerazione. Il quarto individuo, contiene, invece, un non meno complesso insieme di fattori a favore e contro, essendo capriccioso in una maniera che sconcerta chiunque. L'uomo d'affari, in questo tetralemma non può peraltro rivolgersi 198
ai suoi soci per un consiglio, poiché sa che essi fanno politica, e non considererebbero i quattro per i loro soli meriti. Alla lunga, egli consulta l'astrologo. Le quattro opzioni vengono distribuite sul grafico. I venditori vengono rappresentati dalla sesta Casa, e così anche quelli che possono diventare capi-vendite quando vengono considerati come impiegati in via di promozione da parte dei superiori, e i quattro vengono piazzati col solito sistema in sequenza di sesta-ottava-decima-dodicesima nel loro oroscopo di crisi, come già spiegato nel capitolo precedente. Poiché non si possono distribuire più di due fattori in base ai due termini di una correlazione del sì-e-del-no, quel che si rende necessario è stabilire a cosa equivalgono le quattro semplici domande di opzione esattamente simili: «Quale sarà il risultato di promuovere questo o quell'altro a capo delle vendite?». La sesta Casa e quella a essa opposta forniscono il «sì» o «no» rispetto al primo uomo preso in considerazione, l'ottava e la sua opposta rispetto al secondo uomo, la decima e la sua opposta rispetto al terzo, e infine la dodicesima e la sua opposta rispetto al quarto. L'ordine in cui i quattro uomini sono messi segue le regole delle sequenze di questo tipo; in questo caso, probabilmente, la successione in cui il consultante li presenta (che potrebbe essere il modo in cui essi gli vengono in mente, o la loro anzianità nella ditta, o un qualsiasi altro criterio appropriato). In questo approccio al metodo del giudizio multiplo, la grande precisione della normale tecnica del sì-e-del-no va perduta; poiché il giudizio finale dipende da un equilibrio di particolari minori, derivati separatamente. Quando appare un «sì» per un uomo solo, non c'è alcuna difficoltà, e costui è quello raccomandato. Se ne risulta un «sì» per più di uno, allora il più raccomandabile sarà quello indicato dall'aspetto più forte. Quando uno qualsiasi di questi aspetti è formato da un pianeta che si sposta meno di tre gradi e mezzo, l'aspetto «più forte» è quello che richiede il movimento più breve, sia un trigono o un sestile che una congiunzione; quando gli aspetti sono formati da pianeti che si spostano più di tre gradi e mezzo, il più forte tra essi sarà un trigono, quindi verrà il sestile e infine la congiunzione, a prescindere dalla distinzione che il pianeta in avvicinamento ha da percorrere. Una stessa coppia di pianeti può essere l'indicatore di due dei candidati, nel qual caso l'uomo indicato dal pianeta in avvicinamento è ritenuto come la scelta migliore. Nel caso estremamente raro in cui gli indicatori risultano di uguale forza in base a queste regole, viene considerato più debole quello che è retrogrado o intercettato. L'intercettazione, in astrologia oraria, è un'indicazione di maggior debolezza di quanto non lo sia la retrogradazione; ma nessuno di questi fattori possiede un qualche ulteriore significato a questo punto dell'analisi. In mancanza di ogni altra differenza, sono i pianeti stessi ad assumere un ordine di importanza oraria, così come segue: Saturno, Giove, Marte, Venere, Mercurio, Sole e Luna.
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Nella spiegazione delle questioni orarie nel corso di questo capitolo, si è partiti dalla possibilità di una completa libertà di azione da parte del consultante. C'è un'ultima classe di d o m a n de che scaturisce da una situazione conflittuale, ovvero da quei casi in cui un conflitto di interessi tra un individuo e un altro — o tra un individuo e un gruppo — è tale che il reciproco coinvolgimento non lascia alcuna delle due parti libera di agire, se non entro stretti limiti, e tranne che in cooperazione l'una con l'altra. Si tratta dell'opzione reciproca. È per molti aspetti il più difficile tra tutti i problemi cui l'astrologo orario p u ò dare un contributo, ma tuttavia non così complicato come le opzioni sequenziali. Se il consultante dimostra di essere interessato soltanto alle limitazioni che ha, in una scelta reale, allora la maniera più semplice di trattare il problema è quella di concentrare l'attenzione su qualche fase a esso pertinente, sulla quale egli è in grado di agire, convertendo così la d o m a n d a in un'opzione ordinaria di tipo di quelle già esaminate. Occasionalmente, l'iniziativa in una data crisi sembrerà risiedere del tutto nelle mani di un'altra persona, e se c'è un'adeguata correlazione per giustificare ampiamente, da parte del consultante, il ricorso all'oroscopo orario, il problema può essere affrontato in maniera inversa, sotto forma di un esame dell'opzione da parte dell'altra persona, secondo i procedimenti abituali. Questa persona, perciò, viene considerata come antagonista in quel dato insieme di circostanze, e identificata fondamentalmente con la settima Casa. C o m u n q u e , questo metodo di analisi attraverso un antagonista è una tra le procedure meno consigliabili, per parecchi importanti motivi. Innanzitutto, esiste il pericolo di una falsa interpretazione. Nel caso di un «sì», l'effetto è lo stesso di un « n o » , perché si tratta di un «sì» per l'altra persona, e viceversa. Inoltre, non si può avere la certezza che l'azione o il proposito di uno che detiene un potere di scelta in un contesto che, di per se stesso, costituisce una precisa limitazione alla libertà del consultante, siano immutabilmente antagonistici alla radice, tanto da costituire una perenne opposizione ad un qualsiasi cambiamento nella situazione e così fornire un'attendibilità astrologica. Un fattore psicologico che funziona contro ogni vera attendibilità, in questi tentativi di fornire attraverso l'astrologia oraria indicazioni su fatti di interesse insufficientemente diretto per il consultante, costituisce anche, più precisamente, un handicap in qualsiasi tentativo di ana200
lizzare una data situazione attraverso un'altra persona con cui il rapporto è di antagonismo o generalmente ostile. Si tratta del «desiderio latente» che deve necessariamente dare la sua impronta a qualsiasi problema. È psicologicamente impossibile fare una domanda al di fuori di un contesto definitivo diverso dal puro interesse personale, anche se questo è minimizzato dalle convenienze sociali. L'elemento del desiderio latente, nel corso di normali domande di opzione, costituisce un vantaggio, in quanto è un importante fattore di energia che contribuisce alla soluzione del problema. Comunque, quando la curiosità è estranea ad ogni immediata o pratica correlazione con la personalità, l'associata o insospettata «forza» mentale fa presa sull'intera macchina dell'intelletto dal lato di un desiderio soggettivo o astratto, e il giudizio tende di solito a riflettere questa propensione interiore. È questa tutta la base dalla psicoanalisi, nonché tutto lo spettacolare lavoro di indagine fatto con le tecniche psicologiche, e dunque, ovviamente, l'unica più importante ragione per evitare qualsiasi analisi secondo il punto di vista o la scelta di chiunque i cui interessi siano momentaneamente o permanentemente contrari a quelli del consultante.
La d o m a n d a di opzione reciproca, nella sua formulazione e struttura generale, rassomiglia vagamente alla stretta opzione e alla sua normale indicazione di sì-e-no. Ne sono esempio «Quali saranno i risultati del mio incontro per il titolo contro il campione?» oppure «Quale sarà l'esito della mia d o m a n d a per ottenere il diritto di attingere acqua?». Queste d o m a n d e sono diverse, c o m u n q u e , dai quesiti di non opzione poiché, pur mentre un'azione preliminare è stata già compiuta in maniera irrevocabile, tuttavia il risultato reale è ancora da venire, e rappresenta l'attività congiunta di due controparti. Allorché molti problemi di questo tipo non vengono esaminati in base al m o m e n t o dell'effettivo avvenimento — la firma di un contratto, l'inoltro di una d o m a n d a , l'inizio di ostilità in una guerra e così via, in base alla tecnica collegata alle «elezioni» — l'interpretazione ha luogo sulla falsariga della d o m a n d a alternativa, poiché vi sono coinvolte due distinte persone o parti; però con quelle specifiche modifiche di giudizio necessarie nel tener conto della mancanza di un'effettiva opzione da parte sia del consultante che del suo antagonista. È questo il tipo di d o m a n d a idealmente rappresentato da molte gare di atletica che si svolgono secondo precise regole e che non possono essere evitate da nessuna delle singole parti se non con la perdita del titolo che potrebbe esser conquistato o con altre serie conseguenze. Mentre la partecipazione nella 201
maggior parte di gare, tornei e simili, in contrasto con una competizione tra due avversari, lascia la possibilità di ritirarsi senza quasi nessuna penalità, avvenimenti del genere non presentano nessuna analogia con i problemi classificabili come opzioni reciproche. Cause legali e guerre, comunque, rappresentano l'altro e importante estremo in cui la parte in grado di decidere rinuncia ai suoi diritti se non addirittura alla sua libertà senza battersi, e così affronta quel tipo di azione imprevedibile che difficilmente rappresenta un'opzione. Questa forma di concetto pratico viene riscontrata dall'arte oraria nel divorzio, nelle questioni personali di vario tipo, negli antagonismi ereditari e in tutti quegli strani o «intimi» legami della malignità umana. Un «sì» a favore del consultante, in una questione di opzione reciproca — cioè quando il pianeta che indica i suoi interessi, secondo la procedura dell'interpretazione alternativa, si sposta favorevolmente verso il pianeta degli interessi opposti, — significa successo nel tentativo di veder realizzato un desiderio, e costituisce un valido incoraggiamento, mentre un «sì» per il suo antagonista significa che ci si potrebbe attendere una sconfitta o una disfatta. Il « n o » per se stessi è un p o ' più promettente di un «sì» per l'avversario, poiché indica una situazione più probabilmente suscettibile di un cambiamento, o di una nuova dinamica. C o m u n q u e , esso rivela un probabile proseguire delle difficoltà, o di tutto lo stato di cose insoddisfacente, fino a q u a n d o non verrà fatto, in merito, qualcosa di tipo creativo. Il «sì» dell'antagonista è, per contrasto, una precisa sfida e, come nel caso della non-opzione negativa, invita al tentativo di modificare l'intero complesso di relazioni, indebolendo o invalidand o , così, l'opzione avversa rilevata contro l'interesse del consultante. C'è qui un problema molto più difficile che non nel caso della non opzione diretta, in quanto là i fattori avversi sono costituiti, in genere, da condizioni inerti di un ambiente sociale o economico, mentre in questa situazione c'è un effettivo avversario o nemico che cerca di danneggiare il consultante, indirettamente o direttamente. Analizzare le strutture delle relazioni che concorrono ad annullare la libera opzione di un individuo è, nel m o d o più semplice, una procedura disarmante, come il far la pace ricercando e proponendo un qualsiasi tipo di compromesso accettabile, o come lo scoprire e l'impiegare una n u o va forza da contrapporre alle possibilità che un avversario ha a 202
suo favore. Talora si può abbandonare la lotta ad un certo p u n t o , nell'intento di proseguirla successivamente con miglior fortuna, nonostante ciò possa rivelarsi una procedura rischiosa. Occasionalmente è possibile accattivarsi il favore di altre persone, in base all'opinabile principio: «Se non puoi batterlo, fattelo amico!» Più fondamentalmente, in problemi di questo tip o , lo scopo è quello di un tentativo indiretto di riordinare l'intera situazione vitale allorché essa si presenta critica per il consultante. Costui deve ricercare altre risorse, e in genere cerca di vincere l'opzione a suo favore capovolgendo, n o n appena ne è in g r a d o , tutto il complesso che la sorregge. In astrologia oraria, le procedure supplementari cui si p u ò ricorrere appropriatamente per ulteriori indicazioni in ogni caso di questo genere, forniranno le indicazioni definitive per la procedura di tutti i giorni. Una persona di elevata sensibilità morale non riconosce il diritto di un individuo a esaminare la situazione altrui come mezzo per migliorare la propria. Essa lo rifiuta, poiché equivale alla legge del più forte. L'astrologia rifiuta l'importante detto «Fatevi i fatti vostri!». Nessuna indagine oroscopica può spaziare dalle relazioni effettivamente pertinenti fino all'immediata conseguenza nella vita di un nativo. In un certo senso, questo è un corollario del giuramento di Ippocrate per un buon astrologo. Il problema è se la consapevolezza interiore fornita da un oroscopo debba essere impiegata a danno di un altro, quand'anche di un nemico. La necessità di capovolgere una situazione sfavorevole può giustificare l'uso deliberato di una forza distruttiva? La risposta, naturalmente, è negativa. Quel che si richiede non è la necessaria imposizione di particolari risultati nell'esistenza altrui, ma soltanto un cambiamento nell'importanza di un complesso di relazioni; prima di tutto nel significato e nella potenzialità, e solo dopo negli eventuali sviluppi che devono per forza seguire a questa transizione. Il fatto che altri possano esser coinvolti in questo cambiamento di situazione, con risultati sia distruttivi che costruttivi, dimostra semplicemente che il fatto di «trovarsi coinvolti» costituisce una necessità della loro personale esperienza ed evoluzione, n consultante cerca di venir fuori da quello che, di nessuna utilità per lui alla luce dei suoi desideri coscienti, gli svela il suo più sfortunato valore nell'insospettato grado di ampiezza in cui vi si trova irretito. Egli cerca di eliminare un fattore del genere nelle relazioni con i suoi problemi, ma non necessariamente isolato rispetto ad altri, ed è la sua capacità dr ottenere questo risultato in un contesto variabile a essere particolarmente svelata dall'oroscopo.
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Indicazioni alternative di sì-e-no Q u a n d o i due pianeti significatori di un problema e della sua conclusione non formano un maggiore aspetto nell'oroscop o , si è soliti ricorrere generalmente a tecniche subordinate, ovvero a modalità d'interpretazione che progressivamente si orientano verso un esame dell'intero grafico piuttosto che di precise e definite relazioni di specifico interesse. Ciò significa che l'arte oraria, q u a n d o si rivela inadeguata in particolari casi, si trasforma e infine si sovrappone all'oroscopo natale. T r a le molte tecniche di uso secondario, ce ne sono due che ricadono interamente nella classe dei giudizi in termini di sì-e-no. Sono entrambe essenzialmente tecniche orarie, in q u a n t o si distinguono dai precisi metodi dell'oroscopia natale. Nella prima, partendo dal fatto che, in un dato problema, la Casa opposta indica il «risultato immediato», e che la quarta Casa a partire dal significatore della d o m a n d a indica, per analogia, la più remota «conclusione del fatto» — cioè il potenziale della situazione in generale piuttosto che in particolare — il significatore della d o m a n d a potrebbe esser considerato come significatore di questo definitivo riavvicinamento per un più indiretto «sì-o-no», esattamente come nei casi più lampanti considerati da Case opposte. La grande ed importante differenza è che ciò che ne è indicato è meno personale: è più un fatto di accomodamento o trasformazione più lenta e graduale, che consente al problema del m o m e n t o di sfociare in un più ampio contesto. Questo giudizio ha significato solo q u a n d o non c'è una normale indicazione del «sì» e « n o » , secondo i principi del «rasoio di Occam».(7) La seconda interpretazione secondaria del si-e-no è possibile q u a n d o la d o m a n d a non è angolare (più esattamente q u a n d o la Casa significatrice della d o m a n d a non è né ascendente né discendente, e quando la quarta Casa del problema, in base alla tecnica delle Case derivate, non si trova all'Ascendente). Un'indicazione ancor più generica del sì-e-no può esser fornita dalla relazione tra il pianeta che rappresenta il consultante e quello che governa la d o m a n d a . Un «sì» significa che colui che fa la d o m a n d a è in grado di affrontare il problema, benché la sua
(7) Si veda l'analisi delle Case quarta e settima, nella loro differenza su questo punto, alle pagg. 141-142. 204
procedura o il suo metodo di farlo si presenti inadeguato o scarsamente proficuo. Un «no» significa che egli non è in grado di affrontare il problema senza disporre di maggiori informazioni, o senza alterare irrimediabilmente la situazione in cui egli si ritrova rispetto allo stesso. Questa tecnica affronta il problema del consultante da una prospettiva ritenuta di generica o definitiva possibilità per realizzare i suoi desideri, e talora costituisce un potentissimo meccanismo di analisi. In verità essa ha costituito spesso la base di approccio a tutti i problemi che si presentano in astrologia oraria, nel qual caso la tecnica delle Case opposte diventa la prima risorsa, e quella di una Casa e della sua quarta il secondo espediente. Quando si opera così, naturalmente, le domande in Casa angolare sono incluse, e qualsiasi ripetizione di possibili aspetti viene esaminata in altre tecniche di ripiego. Quel che è svelato da questo metodo è meno diretto alla luce del problema immediato, e perciò non costituisce un metodo preciso di astrologia oraria inteso come tale (8). Qualsiasi giudizio del sì-e-no attraverso l'aspetto formato dai signori delle Case e di quelle ad esse opposte, dipende dalla relazione tra Marte e Venere nel caso di due coppie, di Giove e Mercurio nel caso di più di due, e di Saturno col Sole o la Luna in caso di altri due. Q u a n d o c'è un ripiego sull'esame della relazione tra una Casa e la sua quarta, o un ulteriore ricorso agli aspetti formati dal pianeta che rappresenta il consultante e quello significatore della domanda, è possibile qualsiasi combinazione tra i sette pianeti Caldei. Ciò significa che lo stesso astro può essere signore sia del consultante q u a n t o della domanda, senza alcun reale aspetto possibile, nonostante la situazione equivalga ad una congiunzione. Un simile risultato fornisce un «sì» di tipo estremamente negativo. Esso è favorevole ma in circostanze in cui il consultante non ha alcuna reale prospettiva del problema, e quindi non può sfruttare le possibilità che vi sono racchiuse. Egli non trarrà abbastanza profitto dalla sua azione diretta, come da un generale miglioramento della sua m o rale o come da un generale consolidamento della situazione pertinente. Sarà così necessaria un'ulteriore analisi, in più accurati dettagli, a meno che questa avversità indefinita non abbia un effettivo significato.
(8) Un esempio di questo metodo si trova alle pagg. 93-94-95. 205
Esempio di Carta del cielo in cui sono espressi i casi-tipo illustrati ii questo capitolo.
Un viaggio in Canada (pag. 187). È un semplice problema di nona Casa, poiché non c'è nulla che giustifichi il significato nella terza (a esempio la possibilità di attraversare un ponte, come da Detroit a Windsor) e perciò Giove, come governatore della nona, è considerato, nella sua relazione con Mercurio, signore della settima dell'oroscopo giudiziario (Casa opposta). Mercurio va a formare trigono con Giove, e ciò costituisce un «sì» inequivocabile, in quanto non si dà alcuna importanza, a questo stadio delle conclusioni del sì-e-no, al fatto che Mercurio è retrogrado. Investimento di risparmi (pag. 187). Ecco una domanda senz'altro da seconda Casa. Il Sole e Saturno in base alla tecnica del sì-e-no, con un trigono, indicano un «sì»; e il fatto che il Sole sia il pianeta che completa l'aspetto è un fatto privo di importanza. Firma di un contratto (pag. 191). Poiché è un problema da settima Casa, Saturno e la Luna diventano suoi significatori. Essi sono in trigono; dunque il cliente può ottenere l'assicurazione di cui ha bisogno. 206
Ancora una volta il fatto che la Luna sia il pianeta in movimento, non ha significato. Ottenimento di un posto (pag. 192). Come spiegato a pag. I l i , è un problema da settima Casa. L'aspetto Luna-Saturno costituisce un «sì». Poiché questa è un'opzione contingente (ad esempio un problema d'iniziativa), si deve tener conto di più fattori. Poiché la Luna, come significatrice del risultato, è il pianeta che va a formare aspetto, il consultante deve attendere che l'opportunità gli si presenti senza alcun intervento o interferenza da parte sua. È stata fatta la domanda «Quali saranno i risultati, se mi sarà offerta una scrittura teatrale?», e la localizzazione in quinta Casa presenta Marte e Venere come significatori, perciò un «No». In quel caso, il pianeta signore del risultato andrà a formare quadrato. Sia che l'opportunità di lavoro non si fosse presentata del tutto, sia che essa fosse stata offerta ma non vantaggiosamente, sarebbe necessario rifiutarla in modo da evitare future contrarietà o inimicizie. Viaggio in Florida contro affari importanti (pag. 194). Ciò comporta, per prima cosa, l'alternativa di un viaggio a distanza contro un prosieguo di eventi scontati, cioè un problema di nona-terza Casa, con Giove e Mercurio interessati. Il dilemma alternativo, è valido per il fatto che i pianeti sono in trigono e, dato che Mercurio è in movimento, il verdetto è per il rimanersene a casa a pensare agli affari. Come nel caso precedente, non ha alcuna importanza il fatto che il pianeta sia retrogrado. In una successiva analisi comunque, risultò che l'indecisione del cliente verteva sul fatto che la cura dei suoi affari penalizzava le ambizioni sociali della moglie. Mentre costei veniva ben ultima nei suoi interessi, il senso del dovere verso di lei era ugualmente forte quanto la dedizione al suo lavoro. Mettendo il lavoro in decima, e la Florida, come «domicilio» in quella data stagione, i pianeti interessati sono Marte e Venere e il loro quadrato suggerisce che non c'è un'idea ben chiara sul problema come già sottolineato in precedenza. Comunque, se l'ulteriore indicazione è che gli affari comportino delle novità, come qualche opportunità che potrebbe andar perduta se trascurata, si considereranno la settima e la prima Casa, col trigono Saturno-Luna dominante il giudizio; e il movimento di quest'ultima, indicante che la prima attenzione del cliente è per la moglie, e che sarà meglio rischiare l'opportunità, in modo da tenere bene in vista i propri interessi. Visita in California contro affari (pag. 194). In un certo senso, questo non differisce dal problema della Florida. Comunque, costituisce effettivamente un problema di salute, e quindi un puro e semplice fatto di opzione. Giove e Mercurio sono i pianeti della sesta e della Casa ad essa opposta, e danno un «sì», quindi il viaggio sarà buono. Pesca contro carpenteria (pag. 196). Nel corso del capitolo è stato identificato come un dilemma di quinta-undicesima, perciò significa una relazione Marte-Venere e un «No». Ancora una volta ne risulta un'insufficienza di prospettiva, e il cliente deve essere invitato a riesa207
minare dal suo punto di vista le alternative che gli si offrono. Probabilmente può accontentare la moglie, e realizzare anche il riparo per la sua barca, in occasione di differenti e migliori progetti. Operazione contro importante scrittura (pag. 196). Ecco un esempio estremo dei conflitti interiori dell'indecisione umana. Se il problema chirurgico viene considerato quello principale — in quanto è menzionato per primo dall'attrice, o per il fatto che rappresenta la decisione più reale o critica, o poiché potrebbe sconvolgere interamente la sua vita, sesta e dodicesima Casa, governate da Giove e Mercurio, forniranno l'indicazione del sì-o-no. L'avvicinamento di Mercurio, che governa la Casa opposta, spingerà dunque ad accettare la parte e a posporre l'intervento medico. In caso contrario, se un più accurato modo di esporre il problema da parte della donna porta l'astrologo a dare precedenza all'opportunità teatrale, che come un dettaglio di lavoro creativo sul palcoscenico dovrebbe necessariamente cadere in quinta Casa, il dilemma sarà localizzato sotto il quadrato Marte-Venere, e il suo «no» lo spingerà a richiedere un nuovo modo di considerare i fatti da parte di lei. Un problema incidentale per molti studiosi principianti sarà l'analisi attraverso cui la dodicesima Casa, in prima istanza, può governare il personaggio della Nora di Ibsen, e come la undicesima, quale possibilità alternativa, possa indicare l'operazione chirurgica. Come già è stato sottolineato alle pagg. 134-135, la scelta della localizzazione di un dato problema costituisce il fondamento di un giudizio orario. La dodicesima Casa è il sostegno soggettivo della personalità di per se stessa, e nella mente di quest'attrice un successo nel revival della famosa parte fornirebbe apparentemente una base psicologica a tutto quanto ha fatto. Probabilmente l'operazione chirurgica in programma rappresenta un'autogiustificazione, «un'elevazione dell'io» che controbilancia il suo ricovero in ospedale sull'equilibrio della sua stima interiore. In maniera analoga l'undicesima Casa, svelando degli obiettivi generici, indicherebbe i «desideri latenti» del consultante in relazione alla sua condizione psichica. La dicotomia che ella crea qui nella sua mente mostra il previsto ricovero in ospedale come una richiesta di aiuto amichevole, una maniera di cominciare a muoversi sotto una guida più attiva e obiettiva per raggiungere i suoi scopi. Il punto non è che queste implicazioni non possono mai essere forzate nelle Case, come una «tecnica calzatoio», ma piuttosto che il legame di alternative tra persone nella loro esperienza reale — rappresentato attraverso il meccanismo delle Case — costituisce uno specifico modo di far luce sul reale significato dei vari problemi affrontati. / quattro venditori (pag. 198). Nell'oroscopo di esempio, il terzo viene subito eliminato, poiché la decima e la sua opposta, governate da Marte-Venere forniscono un «no» tramite il quadrato di questi pianeti. Il primo e il quarto uomo, in sesta e in dodicesima Casa, sono indicati da una coppia identica — Giove e Mercurio — e quindi da un sì, ma 208
in base ai significati dei due pianeti, la scelta tra i due è data da Mercurio, come pianeta in avvicinamento e signore della dodicesima di crisi. Perciò il quarto uomo è identificato come una possibilità favorevole. Il secondo candidato è rappresentato da Saturno e dal Sole, pianeti che forniscono un «sì». Ciò restringe la lotta al secondo e al quarto venditore, poiché il primo, allorché è eliminato dal quarto, è anche privo di qualsiasi possibilità di competere con gli altri. Il «sì» fornito da Mercurio e Giove da un lato, e dal Sole e Saturno dall'altro, è rappresentato da un trigono, ma il rapporto Mercurio-Giove, richiede uno spostamento inferiore a un grado per completare l'aspetto, contro i circa diciannove gradi nell'altro caso. La retrogradazione di Mercurio, naturalmente, è un fatto di gran lunga meno negativo che non diciannove gradi di differenza nell'esattezza originaria dell'aspetto. Perciò il candidato raccomandato è il quarto. L'incontro per il titolo e la domanda per lo sfruttamento dell'acqua (pag. 201). Astrologicamente queste domande sono identiche, poiché sono entrambe problemi di settima Casa, come conflitto diretto o opzione reciproca. Saturno e la Luna sono in trigono, con la Luna in avvicinamento di modo che il consultante è favorito e potrebbe essere incoraggiato ad aspettarsi il successo in entrambi i casi.
SOMMARIO DEI POSSIBILI TIPI DI DOMANDE Opzioni strette Opzioni contingenti Opzioni alternative Opzioni sequenziali Opzioni reciproche Orientamenti non opzionali
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9 Verifica della grana di un oroscopo
L'accuratezza scientifica, tranne che nei ristretti campi della matematica, della fisica e della chimica, n o n è un fatto di quantità o di relazioni fisse, di tipo tale da poter esser definite giuste o errate. È, piuttosto, un grado di approssimazione alla previsione. Ciò significa che è una via di approccio a un assoluto di attendibilità che non solo non viene mai raggiunto, q u a n t o non esiste realmente. Le scienze biologiche, unitamente alle branche puramente speculative o metafisiche della conoscenza, non trattano tanto con dei «bianchi» o dei «neri», quanto con dei «grigi». Esse forniscono la misura e l'analisi di cose che si riscontrano mutevoli o variabili in continuazione, e quindi non devono esser considerate come fisse o statiche eccetto che in qualche contesto estremamente fugace. L'astrologia, come qualsiasi forma di psicologia o scienza atta a delineare e a interpretare azioni e reazioni caratteristiche dell'uomo in un ambiente fisico e sociale, è fondamentalmente statica, poiché p u ò soltanto mettere insieme e confrontare le indicazioni di un mutamento nell'esperienza. In altre parole non possiede, per sua n o r m a , una inalterabilità di base. Qualsiasi asserzione in contrario rimane un presupposto filosofico, a prescindere da quale appagamento mentale possa fornire. Ne risulta che, nelle tecniche astrologiche, una vera «attendibilità scientifica», nel tentativo di raggiungere la maggiore precisione possibile di probabilità, si ottiene solo in parte attraverso un'accurata misura o stima dei fattori che contribuiscono a una data prospettiva di relazioni. Occorre anche trovare dei mezzi per ottenere un chiaro indice del grado stesso di certezza, tale da caratterizzare l'analisi nel dato caso. Perciò, in astrolo211
già, l'indicazione è una cosa, e la precisione dell'indicazione un'altra. L'insufficienza di molte interpretazioni dei problemi dell'esistenza da parte dell'arte delle stelle è dovuta all'incompetenza degli studiosi nel capirla. N o n è sufficiente riscontrare che u n o specifico oroscopo mostra eccellenti possibilità di un proficuo risultato in campo finanziario; è altrettanto importante conoscere se la previsione possiede un basso o un alto grado di probabile attendibilità. Sfortunatamente, ci sono alcuni astrologi che non si preoccupano affatto di quest'aspetto del problema. È questo il concetto espresso nel linguaggio astrologico di ogni giorno q u a n d o si dice che un oroscopo «funziona» meglio in certi momenti anziché in certi altri. Il significato di ciò è che le indicazioni scaturite interamente dal grafico astrologico e relative a un dato problema h a n n o un grado variabile di corrispondenza una-a-una con gli avvenimenti reali della vita, e che la correttezza della loro importanza astrologica, riflettendo condizioni di esistenza, n o n implica necessariamente una pari accuratezza nel predire sviluppi a venire. Un metodo per determinare, in anticipo, la misura in cui ci si può aspettare che un oroscopo funzioni, è fornito in astrologia oraria, un p o ' dal lato negativo della normale pratica, dalle quattro «considerazioni prima del giudizio»; delle quali tre sono state già presentate, e una discussa in via preliminare (1). Nulla di quello che sarà detto ora deve essere considerato in alcun m o d o come un dispregio del loro valore, benché esse siano di gran lunga i mezzi più artificiosi o meccanici per indicare l'attendibilità dell'oroscopo (in contrasto con la capacità di esso di stabilire la corrispondenza tra i fattori astrologici e gli avvenimenti paralleli della vita). La loro principale utilità è di minore importanza per il praticante, ma esse non devono esser mai ignorate dall'esperto. C o m u n q u e , come il famoso «dàimon» di Socrate, che potrebbe solo essergli d'aiuto dicendogli « n o » nei momenti critici della vita, esse sono del tutto cautelative — tranne naturalmente q u a n d o costituiscono le basi per procedere in un contesto di specifica considerazione — e di conseguenza sono per lo più un mezzo per fare a meno della figura oraria q u a n d o la sua diretta correlazione con gli avvenimenti è, in misura significante, priva di attendibilità.
(1) Ved. pag. 42 e segg. 212
È un errore logico, dalle conseguenze estremamente sfortunate, il fatto che queste «considerazioni prima del giudizio» vengono ritenute come un qualcosa svelato principalmente dal grafico stesso, o del tutto simili al tipo di indicazione fornita quando il pianeta signore del problema va a formare un trigono con il pianeta significatore della sua conclusione. Quel che esse indicano, piuttosto, è che il tentativo di identificare un momento significativo nell'ambito di un dato problema si risolve senza successo per il fatto che, nel contesto di quella generale concordanza di eventi che caratterizza l'universo dell'esperienza come un tutt'uno, l'oroscopo orario che ne risulta possiede una correlazione non adeguata al complesso in cui l'atto della scelta e della decisione deve esser compiuto (o, se compiuto, considerato nella sua diretta potenzialità). Il concetto è esattamente parallelo alla limitazione che si ha in astrologia natale quando l'indispensabile dato di nascita non è disponibile. La carenza non sta nel grafico orario, poiché, in circostanze appropriate, è possibile procedere. Quel che è sbagliato è il momento in cui si decide di dare inizio all'analisi astrologica. Non esistono un «tempo e uno spazio» prestabiliti per un oroscopo, e ciò non è colpa del grafico planetario o dei dettagli della scienza stellare, ma piuttosto della particolare messa a fuoco del problema nella situazione generale. L'accuratezza scientifica in ogni possibile campo della conoscenza umana si fonda, in ultima analisi, su un concetto semplicissimo. Se un certo insieme di eventi, o una descrizione di correlazioni, rivelano un'insignificante deviazione rispetto a una norma consolidatasi nel passato, allora l'aspettativa in ordine ad una futura conformità alla norma è alta. Se un dato individuo tende a corrispondere precisamente a una aspettativa, è probabile che continuerà a farlo. Quindi l'esperienza passata, costituita da «testimonianze» e «referenze», è il criterio con cui uomini e donne sono considerati nel mondo sociale e in quello del lavoro. Analogamente, se un individuo o i suoi problemi mostrano una chiara rispondenza a uno standard conosciuto, che è stato generalizzato nel passato dal carattere e dall'esperienza di tutti, la probabilità che questa conformità continui è alta. Allo stesso modo, modelli attendibili di comportamento costituiscono la base di ogni perfezionamento di inclinazioni tra gli individui, nella maniera più ampia, sia nelle arti e nelle industrie quanto nella normale attività sociale; e quindi sostituiscono il fondamento per una valutazione psicologica. Va comunque di nuovo sottolineato che la verifica delle probabilità, ovvero la misura in cui si può ritenere che un oroscopo «funzioni», non è data dalle indicazioni risultanti dal grafico, ma è fornita sempre dalle corrispondenze una-ad-una tra quel che esso mostra e quel che accade nel caso individuale. L'astrologia non indica o identifica delle «norme», ma è di per sé stessa una forma di «norma» da usare nel giudizio psicologico. Di conseguenza, le «considerazioni prima del giudizio» sono un vero tipo di analisi contributiva da utilizzare a questo punto nell'interpretazione poiché, richiedono una significativa «perspicacia». 213
Da un punto di vista estremamente pratico, le «considerazioni prima del giudizio» tendono a proteggere l'astrologo dal raggiro, dalla malignità, dalla curiosità a vuoto e dalla semplice incompetenza. La normale necessità di più di tre o meno di ventisette gradi del segno sorgente all'Ascendente, che indicano se un grafico orario è «radicale» o n o , è stata considerata come un'indicazione del m o m e n t o giusto per fare una d o m a n d a . La presenza di Saturno in settima Casa, presentata come la seconda di queste «considerazioni» ma ritenuta comunemente come la quarta (una posizione planetaria che sta a indicare un impedimento al giudizio dell'astrologo), non può essere esposta in maggiori dettagli fino a q u a n d o , nella regressione ai metodi natali, i pianeti saranno visti nel loro significato più che come signori delle Case; cioè non come i distributori di una relazione pertinente tra i problemi in via di analisi. La seconda in ordine di importanza (e la terza in ordine di esposizione) di queste regole preliminari richiede che la Luna formi un maggior aspetto longitudinale, o tolemaico, prima di lasciare il segno nel quale si trova in quel m o m e n t o specifico per cui è eretto l'oroscopo. L'implicazione iniziale in esso, una precisa mancanza di dinamica pertinente nella d o m a n d a , non p u ò essere estesa in tutta la sua importanza. C o m u n q u e la restante «considerazione» deve innanzitutto essere spiegata. Quella che di solito è considerata al terzo posto tra i criteri preliminari per un valido oroscopo orario, è la regola secondo la quale nessun giudizio può essere emesso, e neppure nessuna considerazione aggiuntiva può esser fatta in relazione ad un dato problema, allorché la Luna è nella «via combusta», cioè q u a n d o si trova in quel punto dello Zodiaco compreso tra 15° Bilancia e 15° Scorpione (2). Questo settore celeste, conosciuto dagli antichi come «via combusta», è attualmente di 30° in via del tutto arbitraria. La spiegazione convenzionale di questa maledizione in quest'arco dello Zodiaco, cioè la presenza di certe stelle fisse malefiche, è un'ipotesi inadeguata, poiché ci sono altri settori celesti che potrebbero, a ragion veduta, essere considerati a parte secondo questo criterio (3), e poiché l'influenza
(2) Cioè subito dopo 14°0' Bilancia fino a 14°59' Scorpione e non oltre, e considerata precisamente come un fatto simbolico. (3) Così Alan Leo include tutto il Capricorno {Astrologia oraria), pag. 137. 214
delle «stelle fisse» in astrologia è piuttosto un concetto secondario se non addirittura opinabile, quanto meno sulla base della più m o d e r n a esperienza. U n a geniale e recente ipotesi, per la quale nessuna dimostrazione sembra però attendibile, è che la «via combusta» rappresentava una specie di ottava Casa zodiacale nell'epoca in cui gli Arabi cominciavano a dare il loro grande contributo all'astrologia, epoca in cui gli equinozi, a causa della loro precessione, avrebbero potuto farle ritenere collocate approssimativamente a metà strada tra Pesci e Vergine (determinando così l'esatta corrispondenza dei veri segni zodiacali con le arbitrarie o familiari costellazioni al tempo di Ipparco). Essa implicherebbe un luogo di morte spirituale o di distruzione universale, ma l'idea rimane altamente speculativa. In realtà la spiegazione è illogica, per il fatto che tale convinzione è consolidata. Essa ha la sua utilità come quella interruzione forzata del ritmo generale di vita che è necessaria in tutte le attività legate a un potenziale creativo. La «via combusta» è un fatto simbolico piuttosto che reale, e di conseguenza un concetto utile soltanto in quel tipo di astrologia più puramente simbolica come l'arte oraria. Essa non è mai impiegata nell'oroscopo natale. Rappresentando soprattutto un intervallo sabatico (*) di rifiuto del normale corso dell'esperienza, suggerisce per lo più una specie di caotico rimescolamento nell'aggregazione psicologica della personalità, ovvero una specie di fluttuazione cosmica. Il significato pratico della Luna in via combusta è uno stato di cose instabile che si oppone ad un giudizio, ed implica una perversa autosoddisfazione di questa confusione. Se la questione o il problema può essere considerato, tramite una regressione di prospettiva, come un tentativo di volgere in vantaggio delle condizioni caotiche, o di fare un qualche uso di uno sconcertante adeguamento alla situazione generale del m o m e n t o in cui le relazioni di specifica influenza sembrano sul punto di poter essere identificate, allora è possibile procedere. Problemi del genere riguarderebbero la misteriosa perdita di morale in un ufficio o in una organizzazione, oppure lo stato di una persona che pur essendo completamente insoddisfatta delle circostanze esistenziali della propria vita, è tuttavia priva di qualsiasi idea di
(*) Intervallo nel quale, presso gli Ebrei, ogni sette anni si lasciavano a riposo le terre (N.d.T.). 215
quello che desidera, o di quello che le piacerebbe fare. Ci sono anche casi in cui qualcosa di simile a questa momentanea o anche persistente mancanza di integrazione esiste in maniera latente, e sarà verificata attraverso un'indagine, ma si tratta di casi in cui il consultante è del tutto inconsapevole della propria esistenza. Il test del Ciclo Lunare La principale procedura nell'analisi oraria, conseguente alla necessaria attenzione rivolta alle «considerazioni prima del giudizio», fa uso delle più precise indicazioni costituite dagli aspetti della Luna. Essa è conosciuta come «test del ciclo lunare», e rappresenta una più vasta applicazione del concetto di «via di corsa», in cui si trasforma una delle più precise tecniche di tutta l'astrologia (in verità molto simile alle procedure del sì-e-del-no nella loro più precisa applicazione). La cosa più importante è tener presente che questo test non è propriamente un dettaglio nella interpretazione del problema, ma che piuttosto esso indica — principalmente ed in ogni occasione — l'adeguatezza del fondamento di qualsiasi giudizio astrologico. U n a volta che una d o m a n d a è stata ritenuta valida, in base alle quattro «considerazioni», l'uso di questo test fornisce una reale indicazione del rapporto tra l'oroscopo orario e il problema individuale del consultante. Colpa inveterata dell'astrologia medioevale fu la persistenza con cui scrittori autorevoli ed esperti insistettero su fattori di analisi che si confondevano l'uno con l'altro, fino al punto che i dettagli dell'oroscopo divennero complessi come la vita stessa. Perciò il giudizio ne risulta privo di principi salienti, come prima che il grafico venisse eretto. Ogni fallimento nel fissare le precise distinzioni che l'astrologia rende possibili, rappresenta un ostacolo alla sua comprensione. L'unico espediente, perciò, è il fare ricorso all'«intuizione» che, nella terminologia del moderno spiritismo, significa poco più che psicometria, nonostante essa si svolga nella mente e faccia uso del grafico e del linguaggio dell'astrologo. Qualsiasi tentativo di mascherare questo processo sotto il manto della religione, se non un sotterfugio per evitare complicazioni legali, è un modo per giustificare una dipendenza da un invisibile o remoto ed ignoto principio informatore. Nessuna interpretazione ottenuta in questo modo, sia di precisione spettacolare quanto pietosamente inesatta, è mai «scientifica», poiché i relativi processi non sono coscienti. Essi non possono essere messi per iscritto per amore di 216
precisione e non possono essere controllati. Nessun errore ha potuto tanto consolidarsi nel pensiero contemporaneo quanto l'idea che un maggior numero di fattori, o un incremento di elementi contributivi, possa costituire un aiuto ad aumentare la comprensione. «Se ne sapessi di più su un fatto, potrei giungere ad una conclusione più intelligente», dichiarerà la persona irriflessiva. Ciò può esser vero in un contesto abbastanza semplice, o in un riferimento immediato, ma quando i fatti si sviluppano in un clima di confusione, ne risulta non una chiarificazione ma una perplessità confusa. Infine, le scuole hanno insegnato che aggiungere «conoscenza» in una persona senza alcuna capacità di comprensione, significa semplicemente creare un «ignorante educato». In astrologia, un voluminoso gergo di configurazioni e significatori, di signori disposti qua e là, di segni rafforzati e indeboliti, di pianeti dagli influssi benefici o malefici, può denotare un'erudizione astrologica con uno scarso o del tutto assente senso comune. Quest'ultimo bagaglio è il principio essenziale della vita a qualsiasi livello di intelligenza, e in astrologia esso consente di operare nella maniera più efficace e proficua di modo che l'oroscopo fornisca i pochi fatti realmente pertinenti di particolare significato in un dato schema di domanda. Una fonte di giudizio estremamente complessa nella pratica oraria è il ritenere la Luna quale «co-significatore» di una questione o di un problema. Pur se questo insegnamento presenta un'importante verità, esso è tuttavia un'eccessiva accentuazione della funzione della Luna. Ogni pianeta, in un certo senso, è un co-significatore di qualcosa in cui esso influisce, per cui la relazione ha un suo fondamentale significato, ma il fissare due o più significatori di pari importanza in un problema orario significa annullare la prospettiva fondamentale dell'analisi. Il risultato è simile alla condizione di uno che va da due medici, e può ritenersi ben fortunato se li trova ragionevolmente d'accordo. Al di là di questa e di tutte le altre «suddivisioni» delle indicazioni astrologiche, c'è il desiderio psicologico dell'individuo disorientato di sfuggire alla propria responsabilità. L'astrologo insicuro, simile ad un bambino che gioca ora con la madre, ora con il padre, desidera riservarsi due opposte vie di ripiego in caso di difficoltà. In generale, la funzione della Luna è aggiuntiva piuttosto che correlativa. Il pianeta ha una speciale importanza in astrologia oraria — ed una ancora più grande in quella natale o in altre branche di essa — come lo specifico distributore delle più futili indicazioni in un dato contesto; ad esempio, l'ambiente in generale, l'esperienza in genere. Il fatto è che la sua maggiore velocità di rivoluzione la fa spostare nei segni dello Zodiaco almeno dodici volte più rapidamente di ogni altro pianeta. In astrologia direzionale, cioè nell'analisi progressiva delle influenze natali attraverso lo spazio di una vita, essa rappresenta opportunamente gli sviluppi giorno per giorno. Al di là di ogni altra cosa, comunque, nell'arte oraria la Luna indica la particolare enfasi di quel 217
che, pur essendo pertinente, è essenzialmente banale. Ciò comprende le attività normalmente necessarie, il contatto passeggero con altre persone collettivamente, il flusso e riflusso delle emozioni, i riflessi e le reazioni psicologiche al ritmo generale del mondo. L'importanza di questi elementi banali o relativamente non importanti nell'esperienza è il loro contribuire alla prospettiva. Quale che sia il risultato immediato, esso è esaltato nelle sue correlazioni, e quest'accentuazione è ovviamente una forza e una debolezza al tempo stesso. Così l'indicazione di qualsiasi essenziale orientamento della vita passa attraverso fattori relativamente meno importanti, poiché è qui che l'uomo è di più se stesso. Egli è rilassato, indifeso e «diverso». Per contrasto, ognuno è un eroe, o si conforma ad un modello standard, se il risultato lo vale; o se il fatto assume abbastanza significato per lui. La Luna rappresenta l'orientamento generale esteriore e più importante, piuttosto che quello specifico di un consultante e dei suoi problemi in relazione alla data situazione. A meno che questo pianeta non formi un importante aspetto prima di lasciare il segno nel quale si trova, il consultante o la persona-chiave del problema viene indicato come non completamente o «sinceramente» partecipe del problema trattato. Nell'oroscopo non c'è un'indicazione dinamica principale poiché, in un senso o nell'altro, egli sta giocando con la vita. Poiché sta giocando con la realtà, è estremamente difficile aiutarlo. «Il test del ciclo lunare» indica in particolare quello che la Luna — nell'altalena delle sue funzioni, piuttosto che come «via di corsa» — indica realmente in generale, e cioè il fatto che un dato individuo è effettivamente o dinamicamente interessato da un certo fatto. Esso è l'evidenza dell'attendibilità della previsione in un oroscopo orario. L'essenza del test consiste nel fatto che l'ultimo maggiore aspetto longitudinale o tolemaico formato dalla Luna, dopo essere entrata nel segno in cui si trova, unitamente a quello che andrà a formare prima di lasciare questo segno, serve a misurare due eventi — rispettivamente nel passato e nel futuro — che il consultante sarà in grado di riconoscere. La correttezza di questa indicazione, rispetto all'evento passato come testimonianza immediata, e all'altro come riferimento successivo, rende l'oroscopo di alta attendibilità; così come una scarsità di correttezza sta a indicare che i dettagli della previsione sono meno attendibili (benché in ogni caso le delineazioni generali dell'oroscopo rimarranno ugualmente e normalmente significative). Ancora una volta, quel che un oroscopo orario rivela è una cosa, e la misura in cui si può ritenere che «funzioni» è un'altra. Ciò di cui si deve tener conto è che gli avvenimenti identifi218
cati dal «test del ciclo lunare» sono, per lo più, essenzialmente indiretti, data la fondamentale natura lunare, e che possono avere poco o nessun legame con il problema t r a t t a t o . La loro precisione è dovuta alla mancanza di qualsiasi legame diretto con l'interrogativo focale che dà origine all'oroscopo, e la Luna è in grado di rappresentarli poiché l'insieme di conseguenze in cui essi hanno parte è stabile e riguarda l'aspetto esteriore dell'esperienza. In altre parole, essi non h a n n o luogo per il fatto di esser governati dalla Luna. H a n n o importanza in q u a n t o la dimostrazione di un preciso rapporto (con il passato, per lo meno) ha l'effetto di pretendere una notevole attenzione da parte del consultante, o di spingerlo piuttosto a far ricorso ad una sua reale cooperazione in rapporto all'analisi del principale problema trattato. La descrizione dettagliata di questi avvenimenti si ottiene, naturalmente, da elementi di indicazione astrologica non ancora esposti nel presente testo, e rispetto ai quali queste osservazioni devono necessariamente rimanere preliminari. A questo punto è necessaria una specifica terminologia per distinguere tra gli oroscopi sulla base della loro probabile capacità di «funzionare» esattamente, in un senso piuttosto letterale, contro la loro opposta tendenza, come nel caso di molti di essi, a rivelare soltanto indicazioni generali aventi scarsa attendibilità immediata in una specifica previsione o predizione. In termini di linguaggio fotografico, il primo potrebbe appropriatamente esser definito «a grana fine», ed il secondo «a grana grossa». È importante essere in grado di riconoscere o identificare gli oroscopi che presenteranno talora una corrispondenza spettacolare ed impressionante tra indicazioni astrologiche ed avvenimenti della vita, e trarre vantaggio da questa «trama fine» dall'eccezionale precisione in ogni particolare. È ugualmente importante tener presente che, q u a n d o un oroscopo orario rientra nella categoria di quelli «a grana grossa», non è che sia impossibile fornire aiuto al consultante, o trovare la soluzione di un problema, ma solo che l'interpretazione si ha sulla base di indicazioni generali più ampie, cioè autorizza a più ampie deviazioni individuali dalla normale previsione. In verità, la tecnica del sìe-del-no, e tutte le altre procedure orarie, funzionano in m o d o preciso e soddisfacente sia in un caso che in un altro. Se vengono rispettate le quattro considerazioni prima del giudizio, sia nel m o d o semplice sia facendo ricorso a speciali indicazioni di notevole significato, e se il «test del ciclo lunare» identifica un avvenimento del passato avente riferimento preci219
so, q u a n d o anche indiretto, con il problema in esame, e lo fa con precisione, l'oroscopo che ne risulta è di quelli a «grana fine». È possibile, così, procedere oltre, passando all'esame di elementi aggiuntivi tramite i quali un oroscopo può essere collocato in quella data classe con certezza. Il fattore predominantte, subito d o p o il ciclo lunare, nella verifica della grana di un oroscopo orario, discende dall'astrologia Araba.ed è conosciuto come P u n t o di Fortuna. Tra molti «punti», esso è ampiamente usato dagli astrologi contemporanei negli oroscopi natali, e costituisce un orizzonte supplementare, che rivela il punto di impatto personale diretto con il problema fondamentale della vita. Esso è talora definito come «soglia del successo». Il Punto di Fortuna Tecnicamente, anzi matematicamente, il P u n t o di Fortuna è quel punto dello Zodiaco che dista dall'Ascendente, procedendo in senso antiorario cioè nell'ordine normale dei segni, q u a n t o la Luna dista dal Sole, procedendo nello stesso m o d o . Il metodo più facile per calcolare questo «punto» richiede che tutti i fattori siano espressi in segni, gradi e minuti di longitudine celeste. Perciò 6°20' Toro corrisponderà a l 6° 2 0 ' , poiché vi è compreso tutto l'Ariete, insieme ai 6°20' del T o r o . Si somma poi la longitudine della Luna a quella dell'Ascendente, e si sottrarrà al totale ottenuto la longitudine del Sole, ottenendo così la posizione del P u n t o di Fortuna (4). Poiché gli astrologi hanno familiarità con i segni zodiacali nei termini del loro ordine numerico, di solito è più semplice esprimere i segni secondo il loro numero in ogni caso. Così, 29°48' Gemelli può essere espresso come 3 29° 4 8 ' , e così via. I risultati sono ugualmente esatti, s
S
(4) Il calcolo per l'esempio indicato a pag. 17 è il seguente: Longitudine della Luna: Più la longitudine dell'Ascendente: Meno la longitudine del Sole:
2s 6s 8s 3s 5s
29° 8° 37° 10° 27°
48' 3* 51' 24' 27'
Il risultato è 27°27' Vergine, come nel grafico di pag. 17. Essendo i segni in numero di 12, tale numero deve essere addizionato, o sottratto quando necessario. Nel presente esempio ciò non è necessario. 220
in q u a n t o ciò non è altro che il sommare «1» a ogni termine per comodità di calcolo. Ognuno degli specifici significati delle Case p u ò talora fornire sorprendenti indicazioni in base alla posizione del P u n t o di Fortuna, come nel caso di un imprenditore in decima, un inquilino nella sesta e così via. Per lo stesso motivo, la tecnica delle Case derivate può fornire indizi specificamente adatti a identificare uno zio o una zia particolari, o a localizzare una specifica eredità in ottava Casa. La collocazione del « P u n t o di Fortuna» nell'oroscopo giudiziario, in contrasto con l'oroscopo di crisi, può essere particolarmente significativa. Nell'insieme, comunque, la stessa limitazione deve essere considerata qui come secondo quell'ottimale requisito, in voga un secolo fa o più, per cui il segno e il grado natale di un consultante dovessero essere sorgenti allorché costui poneva la d o m a n d a oraria. È già stato sottolineato che ciò può avvenire soltanto una volta al giorno, e magari in una ora che sarebbe estremamente inopportuna. Così il P u n t o di Fortuna è sempre in prima Casa mentre la Luna si sposta dalla posizione di lunazione in congiunzione col Sole, cioè per più di due giorni; e così via attraverso le altre Case praticamente per tutto l'oroscopo. Le eccezioni ad una uniformità di posizione si h a n n o nei casi in cui i Segni h a n n o una particolare distorsione sulle cuspidi delle Case — a causa della latitudine geografica notevolmente settentrionale o meridionale rispetto all'equatore, specialmente q u a n d o i solstizi si trovano sull'orizzonte o in prossimità di esso — ma ciò non dovrebbe fare molta differenza per un astrologo. Ovviamente, è impossibile, per problemi riguardanti, ad esempio, un matrimonio, rispondere ad una d o m a n d a solo in alcuni giorni del mese. In più, il professionista difficilmente può chiudere il suo studio durante tutto il periodo di tempo in cui, ogni quattro settimane, la Luna è in «via combusta». Quel che il P u n t o di Fortuna indica realmente è il contesto generale di interesse corrente nel quale l'individuo svolge la sua esistenza. Q u a n d o un problema diventa più o meno socialmente significativo, o diventa di «grana più o meno fine» nell'oroscopo orario, questo riferimento al «tempo e luogo per tutte le cose» di Salomone risulta accentuato.
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SIGNIFICATO DEL PUNTO DI FORTUNA IN ASTROLOGIA ORARIA Prima Casa. Comprende autointeresse, come minaccia nel prosieguo del benessere o una scelta necessaria tra linee di responsabilità divergenti. Seconda Casa. Comprende decisioni da prendersi in ordine agli averi, ovvero un assestamento necessario nella fondamentale sicurezza economica. Terza Casa. Comprende l'utilità delle cose, cambiamenti superficiali, o il peso di parenti e problemi connessi. Quarta Casa. Comprende problemi domestici, il padre, o le responsabilità finali, compreso le proprietà nonché le potenzialità segrete. Quinta Casa. Comprende autoespressione diretta e speculativa, problemi di bambini, talento, divertimenti organizzati. Sesta Casa. Comprende il contesto pratico e mondano, include la malattia e tutti quei servizi personali dati o ricevuti. Settima Casa. Comprende relazioni dirette, transitorie o permanenti, con situazioni e persone, nel bene e nel male. Ottava Casa. Comprende il tentativo o la necessità di fuggire da un complesso di esperienza ad un'altro. Nona Casa. Comprende problemi semplici ma remoti e astratti, come il domandare, il decidere, il crescere. Decima Casa. Comprende il raggiungimento o il consolidamento di una posizione nella vita, inclusi i problemi professionali e questioni critiche di autorità, dei superiori o della madre. Undicesima Casa. Comprende obiettivi irrealizzati, o associazioni e legami casuali o sperimentali. Dodicesima Casa. Comprende problemi di libertà o di limitazioni esteriori, indecisioni tormentose della personalità, o ostacoli e necessità segrete. La più importante corrispondenza, comunque, è simbolica o obliqua, e contribuisce a un oroscopo a «grana fine» nello stesso modo del «test del ciclo lunare». Il ritmo generale nella vita di ogni giorno non può essere rinnegato. Mentre i problemi proseguono secondo il loro ritmo regolare ogni settimana, e il meccanismo deve funzionare imparzialmente in tutte le ore, c'è nondimeno quest'oscillazione delle lunazioni, e le variazioni nell'esperienza rappresentate dalle stagioni e dai cicli dei grandi pianeti. Sempre di più, quest'ultimo ritmo è quello «significante» in rapporto all'esteriore e ordinaria routine della vita, e l'astrologo orario arriva a scoprire, non appena affina la sua abilità analitica, che esiste un'invariabile e latente caratteristica nelle domande fatte nei primi giorni della Luna nuova, e che il Punto di Fortuna indica le più profonde implicazioni psicologiche del problema che possono ben avere una caratteristica differente per il consultante. Il risultato è 222
che egli può spesso non essere in grado di invitare il profano a guardare il Punto di Fortuna e ad esclamare: «Avete problemi con vostra moglie!» — a meno che non intenda sensibilizzare qualche dote di ordine psichico ed entrare apertamente nel ruolo di ciarlatano, cioè diventare quel tipo di indovino che intende spaventare e spillar danaro invece di incoraggiare ed aiutare i suoi clienti — ma farà bene altre e spettacolari cose.
Corrispondenze di grana fine La «grana fine» di un oroscopo è indicata ulteriormente da una pressoché infinita ramificazione di dettagli in cui le corrispondenze tra i fattori astrologici e quelli della vita possono essere ben precise, e in effetti non c'è un m e t o d o adeguato per dare a queste possibilità una scala di importanza. La maggior parte di esse non vengono mai menzionate nel corso del presente testo. Esse possono includere le coincidenze tra le caratteristiche salienti di oroscopi eretti in epoche differenti per persone particolarmente legate l'una all'altra, o accomunate in qualche specifica esperienza; o p p u r e il ripetersi di significative configurazioni dell'oroscopo natale in quello orario, come un quadrato dominante o un'oppposizione analogamente importante, o l'accentuazione dello stesso grado dominante in entrambi i grafici. Naturalmente la determinazione di testimonianze di questo generico tipo deve rimanere un proposito individuale, dipendente dalla particolare abilità dell'astrologo, così come il suo acume nell'osservazione e nel confronto. Quel che resta da trattare nel presente capitolo sono quei punti speciali di significato astrologico che h a n n o una più ampia o generica utilità, e che quindi possono essere sintetizzati per il principiante o il dilettante, e ampliati per lo studioso o il praticante più esperti. È stata già data attenzione alla necessità che l'Ascendente orario, in una certa misura, deve rappresentare il consultante o il problema. Si è visto che, per lo più, esso non dev'essere una copia dell'oroscopo natale, ma soltanto un'indicazione adeguata tale da mettere in grado chiunque di riconoscere la persona in questione attraverso le indicazioni del grafico orario. I segni forniscono indicazioni generiche o marcate allorché possiamo trovarli all'orizzonte, ma indicazioni più attendibili sono fornite dai pianeti, per il fatto che uno di essi p u ò risultare significatore del consultante e cadere in un altro segno. Inoltre nella maggior parte dell'astrologia oraria i pianeti, attraverso le loro 223
specifiche indicazioni nonché la loro posizione nei segni, forniranno anche le indicazioni relative ad altri individui importanti nel contesto di un dato fatto. Quindi le tabelle che seguono possono essere usate per entrambi gli scopi. Laddove le corrispondenze tendono ad essere esatte o notevoli, costituiranno un'ulteriore testimonianza dell'accuratezza dell'oroscopo. Queste indicazioni danno soltanto tendenze, cioè il tipo più ampio di generalità. Una generazione fa, una concentrazione di astrologi in Inghilterra, e in una parte dell'America ampiamente dominata dalla cultura britannica, rese possibile far diventare più specifici questi significati. Le «descrizioni», come figurano nei più antichi testi, sono di uso limitato in un'epoca in cui le distinzioni razziali e di sangue sono state superate da ogni generazione, specialmente grazie agli ultimi sviluppi della storia mondiale. Dal lato simbolico dell'indicazione, come nell'arte oraria, ogni via di approccio standardizzato a problemi che si ritrovano generalmente in un contesto sociale ibrido deve passare attraverso qualche millennio di assestamento nel contesto della genetica umana. Non ci può essere un'altra situazione comparabile all'epoca e alla terra di William Lilly. La necessità di almeno una generalizzazione si riscontra in ogni settore della descrizione benché, in certi punti, in grado minore. La designazione può semplicemente essere ritenuta come riferita ai concetti e alla terminologia tradizionali così come rimangono nella pratica.
DESCRIZIONI GENERALI DEI SEGNI Ariete: Magro, vigoroso, bruno Toro: Corto, pieno, bruno Gemelli: Grosso, alto, sanguigno Cancro: Basso, tondeggiante, pallido Leone: Largo, pieno, roseo Vergine: Snello, quadrato, chiaro Bilancia: Grosso, alto, sanguigno Scorpione: Tozzo, corpulento, scuro Sagittario: Pieno, grasso, rubicondo Capricorno: Asciutto, magro, scuro Acquario: Tozzo, squadrato, chiaro Pesci: Corto, robusto, pallido DESCRIZIONI GENERALI DEI PIANETI Marte: Più alto, più attivo Venere: Più corto, più tenero 224
Mercurio: Più sottile, più meticoloso Sole: Più pieno, più egoista Luna: Più sottile, più triste Giove: Più pieno, più aperto Saturno: Più alto, più triste Urano: Più alto, eccentrico Nettuno: Più piccolo, anormale Plutone: Più sottile, imponente Alcune osservazioni generali si possono fare in base a indicazioni supplementari e generali fornite dai pianeti allorché diventano gli indicatori di vari individui in un oroscopo orario. Talvolta il Sole e la L u n a , insieme a Marte, Venere e Mercurio, indicheranno una persona giovane, e i pianeti Giove, Saturno, U r a n o , Nettuno e Plutone una persona anziana. La scala di età più esatta è indicata principalmente dall'ordine delle orbite planetarie, con il Sole che prende il posto della Terra in quarta posizione e la Luna considerata per prima e quindi impiegata per rappresentare il centro delle cose, ovvero la posizione reale del Sole nel sistema solare (5). Questi dettagli non devono mai esser confusi con le normali indicazioni astrologiche dei pianeti, ma possono essere usate soltanto q u a n d o i pianeti sono significatori di individui nella tecnica del sì-e-del-no dell'arte oraria, oppure in dirette varianti di essa. Le distinzioni di sesso sono meno precise di quelle dell'età, in q u a n t o un'indicazione di tipo maschile potrebbe identificare una d o n n a che agisce in un ruolo maschile o dominante, e viceversa. Q u a n d o una simile indicazione è valida, i pianeti maschili sono il Sole, Marte, Giove, Saturno e U r a n o , mentre quelli femminili sono la Luna, Venere e Nettuno. Mercurio e Plutone sono indefiniti o ermafroditi, un'indicazione che in astrologia ha raramente significato patologico — cioè riferimento ad un effettivo possesso anomalo di caratteristiche sia maschili che femminili — ma piuttosto tende a mostrare t a n t o u n ' i m m a t u rità q u a n t o un tipo di universalità androgina. Il pragmatismo americano ha reso popolare il concetto che un u o m o «è» quello che fa, ed è senz'altro vero il fatto che uno dei mezzi più semplici per identificare un individuo o per descriverlo in m o d o che possa distinguersi in un gruppo o in un contesto e quindi rive-
(5) È questo il cosiddetto «ordine Caldeo». 225
larsi in un aspetto particolare della sua importanza, è quello di avere qualche indicazione sulla sua normale attività professionale. Le tavole che seguono sono utili allorché, nella pratica oraria, un pianeta diventa il significatore di una speciale persona. L'indicazione planetaria è di solito quella principale, nonostante il segno possa essere il fattore più significativo allorché si è agenti passivi. Le Case che in questa sede si riferiscono solo all'oroscopo di crisi, e mai ad un oroscopo giudiziario, costituiscono comunque un'indicazione subordinata e contributiva.
SIGNIFICATI PROFESSIONALI PER L'ASTROLOGIA ORARIA Tavola Prima Marte: Pionierismo, comando, finanza, costruzioni Venere: Sostentamento pratico della vita, bellezza Mercurio: Lavoro creativo, tutti i tipi di trasmissioni Sole: Ogni superiorità di nascita, opportunità ereditarie Luna: Servizio e relazioni pubbliche, normale routine Giove: Talento professionale, reputazione conquistata Saturno: Pubblica amministrazione, sfruttamento dell'esperienza Urano: Valorizzazione della personalità, reputazione affrettata Nettuno: Sfruttamento del pubblico, esaltazione della fantasia Plutone: Sfruttamento del popolo, imprese utopistiche Tavola Seconda Ariete: Comando, esplorazione, raggiungimento attraverso la conquista Toro: Manifattura, costruzione, forniture di generi di prima necessità Gemelli: Commercio e tutte le espressioni artistiche commerciali Cancro: Consigli, insegnamento e istruzione, artigianato domestico Leone: Amministrazione, disciplina, esercizio dell'autorità Vergine: Inclinazione per i lavori manuali, dettagli di routine, ricerca Bilancia: Uffici e servizi pubblici, politica, estetica Scorpione: Analisi ed ispezioni, abilità tecnica, meccanica Sagittario: Espressione mentale o professionale, attività pubbliche Capricorno: Contrattazioni, assemblee, organizzazioni, lavoro istituzionale Acquario: Scienza astratta, educazione specialistica, pianificazione Pesci: Letteratura, interpretazioni, incoraggiamento, religione Tavola Terza Prima Casa: Promozione; successo attraverso gli ideali Seconda Casa: Finanza; successo attraverso la consapevolezza 226
Terza Casa: Contabilità; successo attraverso i dettagli Quarta Casa: Domesticità; successo attraverso l'integrità Quinta Casa: Arte; successo attraverso il piacere Sesta Casa: Lavoro; successo attraverso lo sforzo Settima Casa: Opportunismo; successo attraverso la vigilanza Ottava Casa: Scienza; successo attraverso l'analisi Nona Casa: Pubblicazioni; successo attraverso la conoscenza Decima Casa: Amministrazione; successo attraverso la vita pubblica Undicesima Casa: Politica; successo attraverso le alleanze Dodicesima Casa: Investigazione; successo attraverso l'obbedienza
SIGNIFICATO CONVENZIONALE DELLE AREE GEOGRAFICHE Ariete: Inghilterra (in generale), Galles, Germania, Danimarca, Siria Toro: Irlanda, Polonia, Unione Sovietica, Persia, Afghanistan, Irak Gemelli: Stati Uniti, Africa non francese, Inghilterra industrializzata, Belgio. Cancro: Tutti i Tropici, Scozia, Olanda, Australasia, Isole del Pacifico Leone: Francia, Africa francese, Italia, Cecoslovacchia, Artide e Antartide Vergine: Anatolia, Stati Balcanici, Grecia, Svizzera, Isole dell'Atlantico, Gerusalemme Bilancia: Cina, Giappone, Tibet, Siberia non abitabile, Siam, Indocina Scorpione: Norvegia, minoranze razziali assoggettate, Ebrei, «Dominions» britannici Sagittario: Arabia, Ungheria, Iugoslavia, Spagna, America Latina (esclusi Messico e Brasile) Capricorno: India, Birmania, gruppi nazionali minori, Stati del Baltico Acquario: Svezia, Finlandia, Slavi germanizzati, nomadi, meticci liberi Pesci: Portogallo, Brasile, Apolidi ovunque residenti, colonizzazioni In astrologia, nulla è tanto logicamente insoddisfacente quanto la tradizionale tabella delle corrispondenze geografiche (6), ma ci sono, tuttavia, occasioni in cui le indicazioni sono precise, e in astrologia mondiale perfino stupefacenti; e non esiste un sostituto adeguato, che non sia l'ancor più teorica distribuzione del significato zodiacale, attorno al globo, in bande geografiche determinate dalla longitudine terrestre. Allorché si ha una sovrapposizione di significati, l'indicatore dell'area più piccola o «contenuta» sarà quello prevalente. Talora Tin-
to) Per peggiorare le cose, per tutto il XIX e il XX secolo c'è stato un diffuso disaccordo su queste attribuzioni dettagliate. Nella forma qui esposta, esse rappresentano un tentativo di riconciliazione dei vari punti di vista. 227
dicazione sarà rigorosamente allusiva, come nel caso in cui la collocazione di un pianeta in Vergine fornisce la netta conferma di qualcosa avente a che fare con la Bermuda, o magari con la Staten Island di New York City. Più indirettamente, il governo della Vergine sulla Grecia potrebbe costituire un indizio, ben preciso, in un contesto artistico o filosofico. Analogamente, indagini connesse a bulbi di tulipani o a caucciù potrebbero essere simboleggiate dal Cancro. Un produttore teatrale che abbia in mente la realizzazione di un fantasioso lavoro ambientato in Arabia troverà la collocazione di un pianeta significativo in Sagittario, analogamente rappresentativo, e così via. Di tanto in tanto un'indicazione oraria fornirà l'indizio del nome di una persona importante. Di solito ciò si riferisce al nome di battesimo, o a uno dei nomi con cui si è abitualmente chiamati. Alcuni esperti possono non tener conto dell'ultima tabella di questo capitolo, durante tutta la loro carriera, ma essa rappresenta una parte interessante di tutto il contesto dell'astrologia oraria.
SIGNIFICATO PLANETARIO DEI NOMI MASCHILI E FEMMINILI Marte: Generalmente un preciso nome di tipo latino o neolatino, breve Venere: Generalmente un nome musicale o complicato di tipo greco, più lungo Mercurio: Generalmente un nome convenzionale, comune nella famiglia o nella nazione Sole: Generalmente un nome preso dalla natura, indizio di vitalità Luna: Generalmente un nome di significato specifico, di contenuto magico Giove: Generalmente un nome specificamente regale, di carattere universale Saturno: Generalmente un nome di grande dignità, anglosassone o eroico Urano: Generalmente un nome molto suggestivo ed estremamente sorprendente Nettuno: Generalmente una variante o una distorsione di un nome anch'esso familiare Plutone: Generalmente un nome impersonale che identifica una correlazione di gruppo
228
10 La misura del tempo
Qualsiasi determinazione astrologica della natura e della probabilità degli avvenimenti a venire sarebbe incompleta senza un'indicazione dell'epoca in cui possiamo aspettarceli. In un oroscopo natale la misura del tempo si basa fondamentalmente su uno o più tra parecchi sistemi di «direzioni», o «progressioni». Essi sono il risultato di una corrispondenza per la quale un grado in un tipo di moto corrisponde a un grado in un altro, sia in maniera esatta che approssimata. Così, un giorno sta per un a n n o , corrispondendo a soli quattro minuti dell'orologio (1). Oltre a ciò, ci sono i «transiti», cioè un calcolo dell'epoca degli eventi fatto attraverso la correlazione tra l'attuale posizione dei pianeti nei cieli e le loro posizioni al m o m e n t o della nascita, come indicate dall'oroscopo. Il «ritorno» del Sole o di altri pianeti alle loro posizioni originarie nell'oroscopo assume un suo significato, e tutte queste varie misurazioni h a n n o delle specifiche ramificazioni che indicano il m o m e n t o di un evento attraverso il corrispondente compimento di una relazione planetaria. La misura del tempo, nell'astrologia oraria, è normalmente di tipo completamente differente, poiché non si basa sul movimento di alcuno dei dieci pianeti, bensì dipende interamente dalla rotazione del cielo attorno alla Terra ogni ventiquattr'ore. In questo, c'è una lontana somiglianza con le «direzioni» primarie, che sono esclusivamente un fatto di movimento diurno nell'astrologia natale, ma nell'arte oraria l'avvenimento non è
( 1 ) Esattamente a 3'56,5" (N.d.T.) 229
segnato da una corrispondenza tra due compimenti di cicli come nelle direzioni, bensì dalla caratteristica assunta dal «moto» di un pianeta attraverso la sua posizione nell'oroscopo orario. Si tratta di una graduazione delle potenzialità psicologiche in un d a t o periodo di tempo, con i vari tipi di esperienza rappresentati da differenti unità di tempo. Anche nella vita è un fatto ben semplice. Un riferimento più intricato nella realtà significa una più lunga continuità in un dato insieme di relazioni. È questo il fattore di stabilità pertinente, o «durata» che viene posto in primo piano nell'analisi oraria. Il fatto è che, a causa di questa simbolica o «creativa» misura del tempo in astrologia oraria, che rappresenta la forza di un dato proposito o momento negli eventi, mostrata come una proiezione futura in una fase autosufficiente dell'esperienza, alcune regole di procedimento sono assolutamente essenziali per ottenere risultati attendibili. È stato sottolineato che l'oroscopo orario costituisce una valida base di analisi fintantoché la situazione originaria rimane immutata, o finché il consultante conserva quella concezione e quell'atteggiamento mentale da cui la domanda ha avuto origine. La misura del tempo è dunque un'indicazione di potenzialità, e non la manifestazione di una realtà che deve essere affrontata per necessità, come nel caso di un oroscopo natale. Questo potenziale, ovvero «l'epoca in cui», è reale finché viene accettato e trasposto nell'esperienza; ma, prima di un'azione o di una decisione, esso non è altro che il «giorno» nella mente di un uomo quando sogna di andare a pesca, in quanto può anche non giungere mai; o può anche essere «l'anno» allorché si propone di firmare un contratto d'affitto se deve cambiare residenza. Egli può andare al lavoro allegramente invece di prendersi un giorno di vacanza, e perciò significare una settimana nella realtà pertinente, e così via. Le unità di tempo, in una rappresentazione del potenziale puro o in quell'analisi dell'esperienza dal punto di vista rappresentativo piuttosto che reale, non sono più artificiali di quelle che contraddistinguono la vita di ogni giorno per mezzo dell'orologio o del calendario, ma sono sempre indicazioni di possibile libera scelta in un fatto; e mai la rivelazione dell'intera situazione circostante che esse diventeranno, finché sono irrevocabilmente inserite nel reale flusso degli eventi. Esse anticipano una realtà di «tempo a venire», se l'oroscopo è di grana abbastanza fine, ma solo per il fatto che il potenziale possiede un «valore di tempo», e mai perché le ore, i giorni, le settimane e così via costituiscono una realtà di per se stessa, cioè un'esistenza senza riferimento alle oggettività dell'esperienza. Il fatto che l'astrologo orario insista sempre particolarmente nel disporre dell'intero contenuto di un problema sotto forma di domanda prima di identificare il momento focale in base al suo orologio ed erigere il suo grafico astrologico, significa ac230
centuare questa più dinamica o creativa natura del tempo. È per questa ragione che il saggio praticante non si dà ad interpretare dei fatti espressi sotto forma di riflessioni, a meno che non siano palesemente inerenti al problema fondamentale. Questo spiega la necessità di base dell'analisi oraria, che varie fasi del problema originario siano localizzate in Case differenti, di modo che ognuna di esse, in base ad un giudizio separato nella tecnica generale, possa essere resa comprensibile dai suoi stessi potenziali di durata.
La misura oraria del tempo consiste di due elementi, l'unità della misura stessa e il numero di queste unità. Entrambi derivano interamente dagli aspetti, ovvero dal m o t o simbolico di un significatore verso il punto di precisa correlazione con il caso particolare. Il numero di gradi coperto da questo movimento costituisce il numero in interi e frazioni di queste unità. Il posto del pianeta finché è in movimento, in termini di Casa e segno, determina la natura delle unità in questione. Talvolta il pianeta può sconfinare in un'altra Casa mentre completa questo movimento, ma quella che viene considerata è la sua posizione originaria. Esso non p u ò , naturalmente, lasciare quel segno. Se esso è un significatore in base a più di una correlazione, di m o d o che la Casa altera le sue prerogative da un oroscopo giudiziario all'altro, analogamente cambierà il valore dell'unità in questione. Qualsiasi problema, in altre parole, risiede sui suoi fondamenti specifici, e la classificazione viene fatta invariabilmente sulla base dell'oroscopo giudiziario piuttosto che su quello di crisi. È qui, naturalmente, che il fatto del particolare pianeta che va a formare aspetto con un altro diventa di non indifferente importanza. Le Case sono classificate in senso antiorario, ovvero nella direzione di visuale «pratica», passando in successione attraverso ritmi angolari, succedanei e cadenti che, nella teoria dell'analisi oraria, rappresentano una progressione da considerazioni più transitorie e superficiali verso un potenziale più complesso; cioè in direzione di un potenziale meno facile da alterare secondo l'opportunità individuale. I segni sono collocati analogamente in sequenza, ma in senso orario, per dare un riflesso complementare di direzione più generica o teorica nella prospettiva, passando in successione attraverso ritmi cardinali, mutevoli e fissi che mostrano a t u r n o l'implicazione sempre più profonda di un potenziale nelle fondamentali convenzioni razziali o 231
di gruppo (2). Le unità di tempo sono quelle familiari all'esperienza u m a n a degli eventi reali. I secondi e i minuti sono troppo brevi per avere abbastanza significato in singoli problemi di durata, perciò non se ne tiene conto. Si è redatta la seguente tabella per mostrare il significato congiunto di Case e segni: TABELLA DEL TEMPO IN ASTROLOGIA ORARIA
Case angolari Case succedanee Case cadenti
Segni cardinali
Segni mutevoli
Segni fissi
Giorni Settimane Mesi
Settimane Mesi Anni
Mesi Anni Infinito
L'uso di questa tabella comporta poche o nessuna difficoltà, a patto che l'astrologo ricordi che i valori delle Case sono sempre determinati dall'oroscopo giudiziario piuttosto che da quello di crisi. Il primo caso ipotetico nel capitolo precedente è il viaggio in C a n a d a (3). Poiché esso è un problema di opzione semplice, la n o n a Casa originaria diventa la prima focale. Il «sì» è fornito da Mercurio, che si trova in terza Casa di crisi ma in settima giudiziaria, cioè in posizione di «opportunità» per q u a n t o riguarda il problema in esame. Questo pianeta deve spostarsi meno di un grado per completare il suo trigono con Giove, e dato che la sua posizione è in una combinazione di Casa angolare con segno mutevole, il tempo per iniziare il viaggio è indicato in poco meno di una settimana. Ciò confermerebbe significativamente i progetti del consultante, se egli aveva intenzione di partire intorno a quell'epoca oppure costituirebbe un dettaglio addizionale di suggerimento per una migliore riuscita se egli fosse stato intenzionato ad affrettarsi eccessivamente o a indugiare troppo a lungo.
(2) È questa la distinzione tra i segni secondo la «quadratura», illustrata a pag. 276. I principianti che non sono ancora pratici della distribuzione dei segni grazie a una familiarità con l'astrologia natale avrebbero bisogno di questa classificazione allo scopo di fare uso della tabella oraria: Segni cardinali: Ariete, Capricorno, Bilancia, Cancro Segni mutevoli: Pesci, Sagittario, Vergine, Gemelli Segni fissi: Acquario, Scorpione, Leone, Toro (3) Ved. pag. 186. 232
Piuttosto frequentemente, in astrologia oraria, l'indicazione del tempo costituisce un'indicazione figurativa o direttamente simbolica, invece che letterale. Il successivo esempio fornito nel testo, la questione circa l'affidabilità di un investimento in una data assicurazione (4), fornisce un «sì» tramite il trigono che il Sole, significatore della seconda di crisi, va a formare con Saturno, signore della Casa opposta. La posizione del Sole, nel particolare grafico giudiziario è in terza Casa, e costituisce un'unità di tempo cadente-cardinale. Dovrebbe spostarsi più di diciannove gradi, il che, secondo la tabella, significherebbe mesi. C'è qui un periodo di circa due anni, per cui il curioso risultato fornito dall'aver introdotto il fattore di durata è che il giudizio dell'astrologo risulta quasi del tutto opposto. In altre parole, sarà una buona iniziativa fare quel particolare investimento, ma in diciannove mesi! Comunque non ne traspare alcuna insufficienza dell'arte oraria, bensì i suoi eccezionali poteri di analisi; che realmente dipendono da questa fluidità di significato, o dalle molteplici vie in cui possono diramarsi le sue implicazioni. L'equazione di tempo deve essere considerata alla lettera solo quando essa «ha un senso», ovvero un valore immediato e pratico. Nel problema riguardante l'investimento le indicazioni di una iniziativa favorevole sono abbastanza chiare e corrette da ogni principale punto di vista. Perciò, pur essendo i risultati abbastanza soddisfacenti, essi mancano tuttavia di una ragionevole attendibilità. Così potrebbe succedere che i fondi, pur essendo al sicuro, potrebbero rimanere bloccati, e che degli effettivi guadagni potrebbero anche richiedere un'attesa di due anni. Ecco un eccellente esempio dell'informazione supplementare che un oroscopo orario rivela immancabilmente nelle mani di un esperto praticante. Non fa nessuna differenza, naturalmente, che egli dica al cliente «È un buon investimento se lo fate in diciannove mesi», oppure «È una buona iniziativa, ma i fondi rimarranno bloccati, e dovrete aspettare quasi due anni per averne un utile», poiché l'essenza dell'aiuto fornito al consultante in entrambi i casi consiste nell'assicurarlo che è sulla buona strada, nonostante che non stia ancora operando nel proprio interesse nella miglior maniera possibile. In astrologia oraria, un «sì» non è dissimile dall'espressione «Fuoco, fuoco!» usata dai bambini che giocano quando colui che sta cercando si muove in una direzione promettente. Le tecniche più precise nel ripartire o ampliare in tal modo l'indicazione affermativa senza andare a finire troppo lontano dalla considerazione pertinente, si sviluppano con l'esperienza. Tali deduzioni supplementari non sono mai un fatto di effettiva modifica o contraddizione, ma sono piuttosto un ampliamento del giudizio del sì-e-del-no in uno dei suoi aspetti più fondamentali. Benché
(4) Ved. pag. 187. 233
presentate in un capitolo separato, esse costituiscono parte essenziale della tecnica stessa. Il successivo sviluppo dell'indicazione pratica del tempo si ha in rapporto ai quesiti di non opzione, come nel caso dell'esempio dell'uomo che firma un contratto e consulta l'astrologo solo dopo essersi impegnato (5). L'assicurazione costituita dalla Luna, che va a formare un preciso trigono con Saturno in poco più di dieci gradi, rappresentando così dieci anni in base alla sua posizione succedanea-fissa nell'oroscopo giudiziario, rappresenta semplicemente il fatto che le conseguenze favorevoli del contratto possono aspettarsi entro un decennio o poco più. Così, se accadesse che questo termine di dieci anni comunque avesse, per il consultante, un particolare significato, il fatto denoterebbe l'importanza del giudizio, poiché l'interpretazione oraria — qui come sempre — notevolmente differente dall'oroscopo natale, come già spiegato dettagliatamente, è in ogni caso indirizzata secondo le reali attività o i fattori dinamici. In problemi di tipo opzione-contingente, il significato del fattore tempo è determinato ancor più precisamente dai fatti esteriori della situazione in esame. Così, l'esempio del problema di quel consultante curioso di sapere se otterrà un posto, qualora dovesse venirgliene offerto uno (6), indicherà gli stessi dieci anni dell'esempio precedente. Il periodo, comunque, ha qui un significato del tutto differente, con un'importanza probabilmente psicologica piuttosto che letterale. L'astrologo dovrà far presente ed cliente che egli ha troppa fretta, o che dà troppo per scontato il tutto. «Sarete saggio se vi comporterete come se l'offerta vi sarà fatta fra dieci anni». In altre parole, la possibilità di trascurare delle opportunità e delle responsabilità provvisorie potrebbe anche sortire l'effetto di annullare la reale possibilità di occasioni favorevoli in arrivo per il consultante. La certezza della conclusione che egli desidera potrebbe essergli di danno, spingendolo a credere di avere già la volpe nel sacco, e a sconvolgere tutto il contesto di consapevolezza dal quale l'astrologia oraria dipende. Ciò costituisce una netta dimostrazione del compito cui l'astrologo orario si trova di fronte, nel fare uso del buon senso come sostituto scientifico e attendibile di ogni puro e semplice psichismo che potrebbe trovarsi, eventualmente, al di là del suo controllo conscio. Il fattore di controllo si usa con risultati ugualmente chiarificatori nelle domande alternative. Dunque il caso delle alternative, rappresentato dal viaggio in Florida o dal rimanere in città a far fronte alle necessità degli affari (7), presenta la stessa indicazione nona-terza Casa del problema riguardante il viaggio in Canada, e così mostra il fattore
(5) Ved. pag. 191. (6) Ved. pag. 192. (7) Ved. pag. 194. 234
tempo pari a poco meno di una settimana. In altre parole, il succo del problema, in una simile situazione astrologica, sarebbe: «Prendete subito la vostra decisione; cercate di non tenere nessuno sulle spine, e di non vivere nell'inquietudine». Comunque, se l'interpretazione fosse centrata sugli affari, allo scopo di dare al dilemma un'identificazione decima-quarta Casa, il «no» di Marte e Venere significherebbe undici anni, e costituirebbe tanto più un fatto in cui un lasso di tempo piuttosto privo di significato preciso rappresenterà una condizione statica che deve essere esaminata dal nuovo punto di vista; e perciò suffragherebbe la conclusione già ottenuta in base al giudizio «No». Al contrario, se il problema dimostra di essere un fatto da trarre un adeguato vantaggio da un'opportunità, allora l'indicazione settima-prima Casa di un pressoché equivalente periodo di dieci anni conferma semplicemente il giudizio scaturito, per altre vie, dalla relazione sì-e-no, per cui «quest'opportunità sarà per lungo tempo sospesa e non avrete niente da perdere se rifiuterete di sacrificare la vostra pace personale a vantaggio di profitti extra che sperate di ottenere». Quando l'analogo dilemma tra il viaggio in California e i problemi d'affari è considerato in sesta Casa, come suggerito dall'analisi (8), lo spostamento di Mercurio verso Giove, ancora una volta in una combinazione angolare-mutevole, dà luogo a quel «meno di una settimana» che spedirà questo cliente senza indugi per la sua strada sulla Costa Occidentale. L'indicazione di dieci mesi e mezzo nell'esempio della domanda eccezionalmente banale, il dilemma dell'uomo che non sa se andare a pesca o darsi alla costruzione di un riparo per la sua barca (9), rappresenta un caso in cui l'elemento tempo diventa semplicemente «di durata indeterminata». È ancora una volta un indizio che conferma l'insufficiente significato di realtà presenti o immediate. L'esempio dell'attrice (10), se considerato dal punto di vista della salute, fornisce un tempo di «meno di una settimana», che le suggerirebbe di accettare prontamente la parte offertale. Se l'indicazione quinta-undicesima Casa è accettata, il risultato «no» fornisce l'indicazione, ancora una volta, di un momento non adatto e, come nel precedente paragrafo, la necessità di esaminare nuovamente l'intero problema. Il caso ipotetico di un fatto di opzione sequenziale, costituita dal problema di promuovere un venditore alla posizione di dirigente (11), fa un uso appropriato della misura del tempo soltanto per il quarto uomo, in base al principio del «rasoio di Occam» già spiegato detta-
(8) Ved. pag. 194. (9) Ved. pag. 196. (10) Ved. pag. 196. (11) Ved. pag. 198. 235
gliatamente. L'indicazione di «meno di una settimana» suggerisce di agire immediatamente come nel caso di parecchi esempi forniti nei paragrafi precedenti. I quesiti astrologici di tipo simile, quando si muovono i primi passi nel giudizio del sì-e-del-no — cioè l'incontro per il titolo e la domanda per i diritti di sfruttamento dell'acqua — rivelano la loro essenziale differenza nella ramificazione dettagliata di interpretazione costituita dall'indicazione del tempo, poiché i «dieci anni» nel caso di un evento o di una data fissa sono una implicazione della stabilità o dei risultati durevoli da aspettarsi, seguendo l'evento, laddove lo stesso decennio, nell'esempio della causa legale, costituisce per il consultante un avvertimento del fatto che, mentre le cose lavorano in suo favore, la sua azione non è abbastanza decisiva o energica nelle circostanze precedenti tanto da assicurargli una conclusione immediata o decisamente positiva. In quest'ultimo caso il fattore «lungo termine» significherà successo in una specifica fase attuale della contesa, senza però escludere la possibilità che il problema possa dover essere affrontato una seconda volta. Analogamente i dieci anni potrebbero significare un ritardo, vantaggioso per il consultante ora, mentre il problema potrà avere un'effettiva conclusione positiva nel futuro. II t e m p o , in astrologia oraria, è in ogni caso un fattore simbolico q u a n d o non estremamente fortuito ed incidentale. Questo potrebbe esser logico, poiché esso rappresenta il significato di una sequenza degli eventi e non dei vuoti cicli di esistenza a parte da ogni contesto pertinente. Esso rappresenta la capacità di sopportare lo specifico insieme di relazioni, ovvero il m o mento preciso di una situazione particolare. In altre parole, esso è un'approssimazione o una corrispondenza psicologica. Quindi, i grafici per gli eventi reali — gli oroscopi «inaugurali» eretti per il m o m e n t o di un avvenimento piuttosto che per il m o m e n t o di una d o m a n d a , cioè le «elezioni» grazie alle quali si possono stabilire in anticipo momenti favorevoli — non possono mai fare uso di questo tipo di misura del tempo. Essi funzionano non in base alle approssimazioni creative del giudizio stesso, ma attraverso la più letterale matrice di esperienza in cui prevalgono i metodi natali.
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11 Dinamiche planetarie
La «prima regola di logica» in un giudizio orario è che nulla, a b u o n diritto, può esser preso in considerazione, se non attraverso una tangibile linea di correlazione con qualcosa che abbia già un definito legame con il postulante o con il problem a . Ciò significa una regressione graduale dall'Ascendente originario, ma solo q u a n d o sorge la specifica necessità di far fronte a qualche particolare insufficienza dei fattori disponibili per l'analisi. Non si p u ò fare ricorso ad altre Case diverse dalla prima o dalla settima; alla posizione di un segno sulla cuspide di una Casa; alla posizione di qualsiasi pianeta, punto simbolico o n o d o in un dato segno o in una data Casa; agli aspetti tra pianeti o gruppi di pianeti diversi dalla fondamentale indicazione del sì-o-no, o ad elementi astrologici aggiuntivi di qualsiasi tipo se non q u a n d o qualche fatto pertinente al problema in esame p u ò essere identificato con ciascun dettaglio del contesto. È assolutamente necessario evitare, nelle decisioni orarie, gratuiti assunti, ed una rigorosa aderenza alla regola della progressione logica renderà ciò più facile da farsi. Si potrebbe obiettare che tutto il processo di determinare la finezza di grana di un oroscopo orario rappresenta una violazione di questo principio. Le «considerazioni prima del giudizio» e il «test del ciclo lunare» possono sembrare un m o d o di dare estrema importanza alla posizione dei luminari e a ciò che ne deriva. Qui la difficoltà è in contraddizione puramente superficiale e priva di importanza, poiché il rapporto con alcuni fattori nella «prospettiva di precisione» è un problema di procedure da affinare, non di analisi diretta o di predizione nel contesto del problema. C o m u n q u e , gli stessi elementi astrologici 237
che sono di tanta utilità nella stima della precisione di un oroscopo, sono estremamente validi in problemi di maggiore ampiezza, allorché la tecnica del sì-e-del-no si rivela inadeguata. Fino a questo m o m e n t o , i pianeti sono apparsi soltanto come significatori, senza che nessuna distinzione sia stata fatta tra essi sulla base del loro preciso o tradizionale significato astrologico. Uniche eccezioni a ciò sono costituite dal riconoscimento di Saturno come avente un'influenza avversa nell'analisi dell'astrologo, allorché si trova afflitto in settima Casa e dall'uso dei pianeti insieme ai segni nel fornire descrizioni suggestive o multiformi dei particolari individui che essi possono indicare nella loro funzione di significatori. È quest'ultima funzione, che ora andiamo ad illustrare più specificamente, ad avere tanta larga parte nel determinare la grana di un oroscopo. Allorché è necessario, nelle delineazioni più dettagliate di un oroscopo orario, retrocedere dalla semplice tecnica del sì-e-deln o , i dieci pianeti assumono immediatamente un più ampio grado di distinzione caratteristica. Nondimeno, anche nei primi passi nell'uso dei metodi natali, essi sono di per se stessi neutrali — restano principalmente significatori — poiché quel che mostrano qui attraverso la loro specifica natura astrologica, è interamente un fatto di indicazione supplementare. In altre parole, ogni pianeta viene preso in considerazione in q u a n t o esso è il signore o significatore di una certa Casa benché, con l'espansione dell'arte interpretativa, esso descriva anche una persona che è una figura-chiave nei significati di quella Casa, oppure che amministra o controlla il corpo di quel r a m o di eventi nella reale situazione vitale del consultante. Di questo ruolo dei pianeti è già stato fornito un completo q u a n t o preliminare schizzo nel capitolo n o n o . A questo punto dell'analisi, gli aspetti planetari assumono anche un carattere individuale, come nell'oroscopo natale. L'arte oraria limita in ogni occasione le sue analisi alle sei relazioni tolemaiche, e tra esse ci si è riservati di trattare il parallelo per ultimo, date le differenti modalità con cui esso si forma ed è misurato; ed è del tutto supplementare a questo punto nell'esposizione delle procedure. Le altre cinque sono state definite, ma non si è assegnato loro altro significato che quello della semplice indicazione «favorevole» della congiunzione, del sestile e del trigono, e quello contrariamente «sfavorevole» del quadrato e dell'opposizione. Quando l'astrologia perviene a relazioni contributive verso i problemi umani — in cui non è rap238
presentata alcuna singola linea di azione diretta e conseguente — esse necessariamente assumono implicazioni che le rendono ben distinte le une dalle altre. Esse rappresentano attualmente le attività dell'uomo in quanto «differente nel carattere», poiché esprimono le modalità della cooperazione funzionale nella vita. N o n sono tanto essenzialmente buone o cattive, cioè distinte semplicemente tra cooperative e non cooperative nella maniera superficiale di un giudizio di sì o n o . La seguente tabella mostra il significato fondamentale di tutti i sei maggiori aspetti, sia nelle ramificazioni natali che in quelle orarie dell'arte stellare (1). Il primo aspetto formato da un pianeta significativo è la normale base di un giudizio (tranne naturalmente nella tecnica del sì-e-del-no, nonché in quei casi in cui si possono identificare altri aspetti in relazioni contributorie). IL SIGNIFICATO DEGLI ASPETTI MAGGIORI Congiunzione 0°: Enfasi, oppure cooperazione in un problema semplice Parallelo 0°: Idem (più soggettivo, misurato differentemente) Sestile 60°: Incoraggiamento, oppure cooperazione nella cordialità Quadrato 90°: Costruzione, oppure cooperazione sotto compulsioni Trigono 120°: Momento, oppure cooperazione in una visione comune Opposizione 180°: Consapevolezza, oppure cooperazione in rivalità diretta La principale procedura nella regressione dal semplice giudizio del sì-e-no si ha q u a n d o un « n o » , fornito da quel tipo di analisi, richiede un'ulteriore deduzione ed elementi dettagliati aggiuntivi sulla base di un dato oroscopo. Questo può essere illustrato da due degli esempi descritti nel capitolo ottavo. Cosi l'occupazione desiderata dal consultante (pag. 192) se classificata come «teatrale», colloca la prospettiva in quinta Casa e fa diventare Venere il fondamentale significatore in base al qua-
(1) Con la distinzione che, come già detto, nell'oroscopo natale gli aspetti sono considerati tra i pianeti in questione entro le rispettive orbite nel momento per cui si erige il grafico; mentre nella tecnica oraria gli aspetti sono considerati secondo il punto di vista di un pianeta che può spostarsi nello Zodiaco in senso antiorario verso un preciso punto, senza però attraversare la linea di demarcazione di un segno.
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drato che va a formare con Marte. Questo significa che quest'ultimo pianeta, in Sagittario ed in seconda Casa dell'oroscopo giudiziario, indica una persona di rilevante importanza per il consultante in relazione al problema. Secondo le tabelle date nel capitolo n o n o (2), il Sagittario indicherebbe un individuo di grosse proporzioni, incline ad essere piuttosto robusto e rubic o n d o , ma Marte lo renderà più snello ed attivo di q u a n t o non ci si possa aspettare in base al segno. In base alle tre tabelle professionali, egli potrebbe ben essere identificato come un finanziere impegnato in un'impresa avente a che fare col teatro, con il risultato che la chiave di tutte le difficoltà potrebbe trovarsi in c a m p o affari piuttosto che in quello artistico. Naturalmente è impossibile trasporre queste analogie, con un certo vantaggio, in una situazione puramente ipotetica — al di là di ogni relazione con i fatti che il consultante potrebbe normalmente fornire nella sua precisa identificazione delle implicazioni orarie — ma almeno si può vedere che il problema, in questa eventualità ipotetica, potrebbe essere quello della paga richiesta dall'attore, e sarebbe possibile per lui ottenere che il suo agente, come risultato dell'indagine astrologica, faccia un'offerta più modesta o suggerisca qualche altra concessione per impedire le sue dimissioni come una possibilità, conclusione indicata dal preciso «no» nella tecnica originaria. Questo tipo di intervento di fattori latenti, non del tutto evidenti alla superficie di un dato problema, costituisce il genio particolare dell'abilità oraria. In questo ipotetico caso, l'attore potrebbe avere un certo incoraggiamento da parte del direttore, dell'autore o degli amici che avrebbero dovuto tenergli del tutto nascoste le difficoltà sorte dietro le quinte per quanto riguardava la parte economica. Lo stesso «no» è dato da Venere e Marte nel caso dell'uomo che è atteso in Florida, e ne risulta un « n o » per gli sviluppi degli affari, ma l'aspetto viene considerato in maniera differente in q u a n t o Marte si trova in nona Casa dell'oroscopo giudiziario. La descrizione fondamentale della persona importante sarebbe la stessa, per quanto segno e pianeta la riguardano — e queste, naturalmente sono delle generalità che devono essere dettagliate dal consultante — ma ora la posizione in n o n a Casa suggerisce un individuo contraddistinto da una funzione «edito-
(2) Ved. pag. 226 e segg. 240
riale» o «scientifica» piuttosto che «finanziaria». Potrebbe conseguirne che il consultante si fosse ingannato, o fatto sviare da prospettive lontane e remote, venendo meno non solo verso sua moglie ma verso i suoi doveri sociali, a n d a n d o incontro così a una delusione e perfino a una definitiva perdita secondo gli esatti potenziali che avrebbe dovuto modificare in base alle indicazioni astrologiche. In questi due casi il primo maggiore aspetto formato da Venere è il quadrato con Marte, che è anche la base del «no» giudiziario. In molti casi questo non dovrebbe accadere, col risultato che l'individuo chiave dovrebbe essere indicato dal primo aspetto che il pianeta va a formare. Se questo fosse una congiunzione, un sestile o un trigono, ciò significherebbe qualcuno in grado di essere d'aiuto nel capovolgere la situazione invece della persona che in realtà rappresenta l'ostacolo nel fatto specifico. Più di una relazione planetaria può essere impiegata in questo modo quando una seconda che sta per formarsi risulta d'importanza secondaria, e così nell'ordine. La regressione attraverso le tecniche natali diventa molto più importante nei casi in cui l'oroscopo orario non indica né un «sì» né un « n o » . L'oroscopo tipo a pag. 206 non presenta possibili casi del genere, ma l'esempio rappresentato qui di seguito è fatto in m o d o che la tecnica del sì-e-del-no è in grado di funzionare, secondo tutte le procedure fondamentali, a prescindere dal tipo di d o m a n d a presa a scopo di esempio. Così un consultante potrebbe fare una d o m a n d a attorno ai risultati di un viaggio in Argentina. Saturno, come signore della decima, e il Sole, come significatore della Casa opposta, non sono in grado di formare uno dei cinque maggiori aspetti impiegati nel giudizio del sì-e-del-no. Saturno, comunque, va a formare sestile con Venere, situata in quarta Casa della carta giudiziaria, in T o r o . Ciò identifica un individuo importante, corto, grosso, e brun o , semmai dalla statura esageratamente breve e tozza. Egli probabilmente avrà a che fare con la fornitura pratica di beni di consumo di ordinaria necessità, sia su larga che su piccola scala. Il sestile indica che sarà di aiuto in un certo fatto, e se si vuole si può fare uso della tabella oraria — in questo dettaglio interpretativo come in qualsiasi altra vera tecnica oraria — per ottenere un'idea del probabile m o m e n t o della conclusione. Qui Saturno, il significatore, è in sesta Casa della carta giudiziaria, in Cancro, e perciò tale aspetto sta a indicare sei settimane (un mese e mezzo), come il tempo entro il quale si p u ò ottenere il 241
miglior contatto con la persona chiave, un fatto che può ben costituire un suggerimento per la giusta epoca del viaggio stesso (3). Così i primi passi, nel passaggio dai metodi strettamente orari a quelli natali, sono un uso continuo dei pianeti come significatori, ma nel loro rapporto con gli altri pianeti, in maniera molto simile al tipo di procedure indicate per il test del ciclo lunare (4). È richiesta una conoscenza sempre maggiore di elementi astrologici, poiché essi forniscono le delucidazioni perti-
(3) Si noti attentamente che il pianeta in movimento indica l'epoca, e quello verso cui esso si sposta fornisce le indicazioni. (4) Ved. pag. 218 e segg. 242
nenti ai problemi orari allorché il giudizio del sì-e-del-no e le sue varianti si dimostrano insufficienti. A questo punto diventa vantaggioso controllare se un pianeta, diventando significatore o indicando una qualche particolare persona o un fatto, sia retrogrado nello Zodiaco, oppure sia collocato in un segno intercettato dalle Case. La retrogradazione è un fenomeno prodotto dal fatto che i pianeti si trovano in un oroscopo, non come visti dal centro del sistema solare — ovvero nella loro «corretta» posizione secondo l'astratta matematica celeste — bensì come visti dalla Terra o secondo il loro reale movimento dal p u n t o di vista dell'esperienza u m a n a (5). Poiché la Terra si muove anche lungo la propria orbita, il che è un fatto naturale, essa «sorpassa» talora gli altri corpi celesti, se così può dirsi, e fa quindi in m o d o che essi, se considerati dal nostro globo, si m u o v a n o all'indietro nello Zodiaco. In genere, la circostanza che un pianeta sia retrogrado significa, sia nell'astrologia natale che in quella oraria, che la sua azione è più indiretta o soggettiva. Q u a n d o il significatore di un d a t o problema non fornisce un giudizio in sì-o-no, il fatto che esso sia anche retrogrado costituisce un'indicazione che l'azione da intraprendere, sotto gli auspici ricavati con questa regressione ad altri metodi, deve essere più sensibile alle spinte latenti della situazione generale, e deve avere una maggiore simpatia per le sensibilità di altre persone coinvolte. Diversamente, qualsiasi conclusione sarà ostacolata dalla sua stessa intempestività. Nell'esempio rappresentato a pag. 242, Mercurio risulta retrogrado, e ciò non è raro in un caso in cui il giudizio del sì-e-no diventi impossibile, dato che il pianeta rappresenta il consultante a prescindere dalla domanda che possa esser stata fatta, ed indica a quest'ultimo che non è adeguatamente coerente nei suoi sforzi e non sensibile nel giusto modo alle condizioni circostanti. Qualora la domanda riguardasse i risultati dell'apertura di un locale di divertimenti, Mercurio è anche significatore di un tale progetto. Nessun rapporto può essere stabilito con Giove, signore della Casa opposta, ed il primo aspetto formato con qualche altro pianeta, è un quadrato con Marte. Quest'ultimo indicherebbe, così, un individuo importante, quasi certamente la persona-chiave che si oppone al progetto. Il suo aspetto fisico verrebbe indicato dalla combinazione tra Ariete e Marte, ed il suo posto nella vita,
(5) La spiegazione di ciò è stata presentata a pag. 32 e segg. 243
oltre che da questi due fattori, anche dal significato aggiuntivo fornito dalla loro posizione in settima Casa dell'oroscopo giudiziario. La posizione retrograda di Mercurio indicherebbe che il problema stesso si presentava senza una reale valutazione delle circostanze nelle quali si sarebbe sviluppato, ovvero con una scarsissima sicurezza e avvedutezza nel progetto e nella sua realizzazione. Il consultante, avvertito da questi fattori, dovrebbe dunque essere in grado di affrontare l'eventualità di cambiare radicalmente il proprio campo di affari, e magari essere aiutato a scegliere una via più sicura verso un definitivo successo. Nell'arte oraria, la posizione di un pianeta in un segno intercettato assume un'importanza di gran lunga minore, dato che la sua posizione in base soltanto a una Casa è molto più significativa che non nell'astrologia natale. In parole più semplici, un segno è «intercettato» q u a n d o non corrisponde alla cuspide di nessuna Casa, cioè q u a n d o esso è interamente compreso entro una Casa e non ha alcun contatto con nessuna delle due linee di demarcazione. Ciò significa che la sua funzione, unitamente a quella del suo signore rispetto ad essa — nonché le funzioni di quei pianeti che esso può contenere — sono talora completamente subordinate ai maggiori risultati del dato problema. Un'azione fatta, o una decisione presa, sotto la signoria di un pianeta in simili condizioni, devono essere accuratamente esaminate per essere sicuri che i fattori coinvolti siano correttamente capiti o che vengano adeguatamente e sinceramente rappresentati. Nell'analisi oraria, ogni persona indicata da un pianeta in un segno intercettato è la più adatta ad essere riscontrata come la più legata ai suoi pregiudizi ed alle sue conoscenze preconcette, o come essenzialmente inaffidabile nel particolare insieme di circostanze. Nell'oroscopo illustrato a pag. 242, Marte risulta intercettato, per cui l'individuo ostile, nell'esempio ipotetico già descritto, dovrebbe rimanere ben saldo nel suo personale modo di pensare e quindi non facilmente disponibile a prestare ascolto a una ragionevole presentazione dei fatti. Se Marte è stato il significatore della domanda, come in qualche problema di malattia, in questo particolare oroscopo di esempio — quando naturalmente non è possibile alcuna indicazione di sì-e-no — la situazione andrebbe considerata come frutto di confusione, mancanza di un ordinato svolgimento della vita in genere, e magari tendenza prevalentemente distruttiva. Un primo consiglio da parte dell'astrologo, in un esempio del genere, potrebbe essere quello di adottare un atteggiamento più fermo, un tentativo più determinato di risolvere il problema e trovare un agente terapeutico che abbia effetto. Poiché il primo a244
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spetto formato da Marte è, in quest'oroscopo, il sestile formato col Sole, un eventuale problema di sesta Casa riceverebbe l'incoraggiamento di un individuo indicato dalla combinazione Gemelli-Sole, con le indicazioni supplementari della settima Casa, e ciò costituirebbe una vantaggiosa influenza da un punto di vista reciproco. Talvolta, nel corso dei complessi sviluppi della tecnica oraria, quando le chiare e precise linee della tecnica del sì-e-del-no cedono sempre più il passo ai metodi di sintesi generica, che caratterizzano sempre l'oroscopia natale, il dilettante o neofita comincia a meravigliarsi se non si addentra in un groviglio di ramificazioni potenziali di gran lunga al di là della sua immediata competenza. A questo punto l'astrologo orario si avvale di tutta la pratica della sua lunga esperienza con ogni tipo di oroscopo, ben al di là delle possibilità di una persona di modesta preparazione astrologica. Comunque, l'esposizione graduale adottata nel presente testo fornirà anche al principiante una guida maggiore di quanto avrebbe potuto aspettarsi. La natura della deduzione oraria è tale che perfino il materiale illimitato dell'analisi genetliaca può essere separato o selezionato secondo un ordine di utilità e impiegato nel contesto piuttosto logico della considerazione al momento della crisi pertinente. Tutto quel che è stato aggiunto al metodo del sì-e-del-no, nel complesso, è il mezzo per indicare persone e attività tra quelle che hanno una relazione contributoria con il problema in esame, attraverso la considerazione 1) del segno contenente il pianeta reso significativo da un aspetto, 2) la natura del pianeta col quale va a formarsi l'aspetto, 3) l'implicazione dell'aspetto stesso, 4) retrogradazione e intercettazione, unitamente a 5) indicazioni aggiuntive riguardanti età, sesso, occupazione, collocazione geografica e tipo di nome. Questo tipo di informazioni alquanto specifiche diventano possibili quando le linee di relazione diretta vengono tracciate, attraverso le dinamiche planetarie, da una deduzione logica di tipo graduale, di modo che ciascun dettaglio viene reso valido a turno, e tutta la situazione pertinente può essere così svelata attraverso la sua specifica consistenza.
Indicazioni di implicazione personale Il passo successivo in questa più complessa analisi oraria è l'uso dei pianeti per identificare non persone o caratteri, ma piuttosto potenzialità di azione. Qui l'oroscopo mostra specifiche linee di condotta, tali che aiuteranno il consultante nel realizzare i suoi desideri. In questo ampliamento di indicazioni, ci sono due fattori, basati il primo sull'interpretazione aggiuntiva fornita dal pianeta che è significatore del problema, e il secondo sull'indicazione dell'altro pianeta — o pianeti, a seconda dell'occasione — con cui esso forma aspetto. Qualora la tecnica 245
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del sì-e-del-no sia inadeguata, e l'indicazione di persone implicate nel dato fatto sia un'insufficiente indicazione dei mezzi per ottenere un dato risultato, i pianeti possono ulteriormente essere resi adatti a indicare al consultante quel che si p u ò fare in base alla propria attitudine e comprensione. Qui l'oroscopo orario diventa il «piccolo oroscopo» del m o m e n t o in una maniera estremamente significativa. Giove e Saturno in genere rappresentano sempre i legami con altre persone sulla base di uguaglianza, oppure l'associazione con propri simili nella normale esperienza. Giove ha un influsso protettore e Saturno un influsso provocatore, per cui Giove costituisce la guardia del corpo, e Saturno può essere sia il criminale sia quella persona che, pur «nei limiti della legge» è tuttavia una minaccia nei confronti di qualche particolare desiderio o progetto. Al contrario, nello stesso senso generico, Saturno è la legge, ovvero chiama in causa la giustizia o l'esser portato di fronte a essa in conseguenza di un fallo, laddove Giove significa libertà, ovvero il poter evitare la punizione, unitamente alle apparentemente immeritate ricompense della vita. Queste correlazioni riassumono le due funzioni quando si esprimono in dati individui nella loro forma oggettiva più semplice. Giove, principalmente, è sempre l'amico, e Saturno sempre il nemico. // Sole e la Luna in genere rappresentano sempre legami con altre persone su una base di ineguaglianza o di effettiva differenza, cioè rapporti con superiori ed inferiori nella vita di ogni giorno. Il Sole è il significatore, il magistrato, il governatore o signore, il dirigente d'affari e così via, mentre la Luna è l'impiegato, il domestico, l'uomo delle riparazioni, il bambino e simili. Il Sole è sempre rappresentativo di fama da una parte e di ostentazione o apparenza dall'altra; o di coloro che esaltano l'individuo o lo spingono a prender coscienza del particolare valore di qualcun altro. La Luna è la persona inferiore che provvede ai suoi «superiori», o che tenta di disprezzarli, così come anche l'individuo dotato di buon senso, che cerca di esprimerlo o giustificarlo. Se il Sole comporta la fama, la Luna è apportatrice sia di notorietà quanto di anonimità. Gli altri sei pianeti, in contrasto con questi quattro — per i quali la condizione pratica di un individuo è più o meno problematica, o per i quali la valutazione della personalità e del senso di valore individuale, stima e potere è sempre in questione — indicano i rapporti più impersonali o transitori con le persone, specialmente quando l'identità individuale ha scarso o nessun significato. Marte e Venere in genere rappresentano sempre l'associazione con altre persone in maniera casuale o momentaneamente conveniente. Marte indica forza, e perciò attività, virilità o potenza di ogni tipo; nonché un individuo che manifesta queste tendenze e ne fa uso. Esso 246
implica la personalità, ma «personalità» di per se stessa subordinata alle conseguenze sociali di una data attività. Venere rivela amore; idillio, e tutto quanto dà soddisfazione ai sensi, e ciò particolarmente si accentua nel caso di persone importanti; ma solo per quanto riguarda qualcuno concepito in forma idealizzata. Mentre Marte e Venere, nella più antica tradizione astrologica, indicavano sempre gli individui in rapporto al sesso — Marte un uomo, Venere una donna — il fatto che Marte rappresenti aggressività o azione, e Venere recettività o reazione ed emozione, costituisce ovviamente un'interpretazione estremamente letterale. L'indicazione di idillio o di intimità di legami, in astrologia oraria, si ha tramite le Case, non tramite i pianeti, e queste indicazioni planetarie, nei dettagli subordinati o derivati dell'analisi oraria, mostrano il contributo essenziale del luogo piuttosto che delle principali correlazioni. Marte identifica una persona che concorre agli eventi in maniera fattiva, e Venere una persona che si sta ritraendo dall'iniziativa degli altri, allorché essi sono coinvolti nel problema per soddisfarli, calmarli o volgere il loro interesse in altre direzioni. Urano e Nettuno in genere non vanno considerati, in astrologia oraria, come fondamentali indicatori di persone, benché l'uno e l'altro, talora, possano risultare molto significativi nel descrivere individui che sono del tutto estranei alla data situazione. Urano identifica una persona eccentrica, oppure uno dal temperamento o dalle concezioni anarchiche, e che agisce nel totale disprezzo degli altri. Nettuno rivela una persona che, scriteriatamente o malignamente, tenta di sopraffare o scoraggiare ogni individualità reale, e ridurre così la personalità umana a un comune denominatore voluto da se stesso. Mercurio e Plutone in genere sono pianeti mentali che, quando in astrologia oraria indicano individui, di solito identificano persone non del tutto direttamente connesse con il consultante o con la situazione critica. Essi rappresentano piuttosto sia un controinteresse indiretto sia, anche, un contesto intellettuale astratto che deve essere, in qualche modo, adeguato agli obiettivi principali. Plutone, come Urano e Nettuno, è naturalmente solo in casi eccezionali indicatore di persone reali. Nell'esempio riportato a pag. 242, un problema riguardante un investimento avrà per significatore la Luna. L'aspetto iniziale del pianeta è un sestile con Plutone. Questa Luna, così come l'Io profondo, suggerisce uno sforzo da parte del consultante di tenere il passo con chi gli è superiore sul piano sociale, mentre il sestile indica che egli sta cercando di ottenere assistenza, cioè «cooperazioni nella cordialità», da parte di fattori che in base a Plutone si rivelano del tutto disinteressati, o sono inutilmente incoraggianti. Ecco una più dettagliata conferma del giudizio sulla situazione in base alla mancanza di indicazioni di sìo-no, dunque più superficialmente descritta come priva di fondamento adeguato. Se il problema riguardasse i risultati di un previsto cambia247
mento in politica, il significatore sarebbe Saturno, ed il suo primo aspetto sarebbe il sestile con Venere, di cui già si è detto nell'altro esempio. La natura della domanda non riflette il Saturno dell'oroscopo giudiziario. Il significato del sestile circa il tentativo del consultante di ricevere aiuto in un certo progetto, suggerisce piuttosto che ciò che egli ha in mente è, inconsapevolmente se non altrimenti, una specie di precisa abitudine. Venere, il suo potenziale d'aiuto, sarebbe così un fattore di disturbo che gli farebbe cambiare direzione interamente per il suo bene. Queste sono interpretazioni ipotetiche, come spesso ne abbiamo viste in precedenza, ma servono da esempio al procedimento, e mostrano come esso sia fondamentalmente semplice per quelli che sono già padroni di elementi di astrologia. Indicazioni di strumentalità specifica I pianeti, essendo in qualche occasione indicatori di cose anziché di persone, svelano la strumentalità di certi specifici meccanismi, o organismi, che agiscono come persone a tutti gli effetti. Così Marte potrebbe identificare una macchina, come una macchina da scrivere o un'automobile, e Venere può rappresentare le merci sullo scaffale di un negozio. Marte indica gli strumenti che possono essere impiegati per superare degli ostacoli, tagliare il n o d o di Gordio e rendere varie cose disponibili per un uso immediato. Venere mostra quelle cose che corrispondono alle risorse interiori della personalità, cioè, cosa più importante, questo pianeta è il fondamentale indicatore del denaro, in senso laterale quanto simbolico. In verità questo specifico ruolo di Venere è l'indicazione più importante, separatamente, di qualsiasi altro pianeta in tutta l'astrologia. Giove, per lo più, indica cose che sono dinamiche, incoraggianti, e inclini a rafforzare salute e volontà, mentre Saturno rappresenta oggetti ed entità statici, scoraggianti, e inclini a dissipare energia a vuoto. // Sole indica quelle cose della vita per mezzo delle quali la personalità è in grado di sentirsi stabile, o di conservare i propri interessi senza diretto interessamento. La Luna, al contrario, indica ogni possibile fase delle maree oppure le instabilità dell'esperienza, nonché qualsiasi tendenza della personalità ad alimentare e a rafforzare la propria sostanza. Urano indica gli ostacoli inattesi, sia nel loro aspetto scoraggiante che in quello stimolante, mentre Nettuno indica quelle cose che minacciano di sopraffare gli interessi della personalità, sia di tipo benefico che negativo. 248
Mercurio rappresenta quegli ostacoli intellettuali o fisici che impediscono il tranquillo svolgersi delle cose, dando luogo a turbamento esteriore o superficiale, e Plutone indica quelle cose di importanza governativa e comunitaria che dirottano gli sforzi individuali in direzioni sbagliate. Indicazioni di eventi contributivi In astrologia oraria è importante fare una netta distinzione tra gli individui identificati e descritti dai pianeti, nonché quei fatti più generali e quegli oggetti inanimati e concreti, significatori in un dato contesto, e gli eventi reali o le situazioni specifiche di tipo subordinato, benché definitivamente contributivi al principale problema trattato. Qui, la tecnica regressiva dell'analisi oraria si affianca esattamente alla procedura del «test del ciclo lunare», e le considerazioni forniscono i fattori occorrenti per un completo impiego dei metodi che sono stati oggetto di una esposizione preliminare nel capitolo decimo e non h a n n o , a questo p u n t o , bisogno di un'ulteriore spiegazione. Giove indica qualsiasi evento che costituisce soprattutto una opportunità, con l'interesse di gruppo che si rivela identico a quello del singolo individuo; mentre Saturno rappresenta un evento nel quale questo stesso interesse di gruppo opera a svantaggio dell'individuo e lo spinge alla ricerca di un sistema per fronteggiarlo. // Sole indica un evento nel quale l'individuo deve ben darsi da fare se vuole trarne giovamento, mentre la Luna rappresenta un evento in cui egli ottiene pubblicità e prevale sugli altri, a prescindere che la sua condotta sia buona o no. Marte indica un evento in cui c'è probabilità di incidenti; e Venere un evento senza certezza di soddisfazioni o di buon esito. Urano indica un evento che incoraggia o sostiene un'azione originale e intelligente; e Nettuno un qualcosa che richiede un conformarsi riluttante ad una precisa necessità di gruppo. Mercurio indica un evento di tipo sgradevole o spiacevole; e Plutone un individuo tradito nei propri interessi. Indicazioni di direzione generica P u r entro limiti ben precisi, che restringono il dettaglio tecnico a oroscopi di grana troppo fine perché abbiano una reale attendibilità, il compasso delle direzioni astrologiche costituisce uno tra i vari tipi di generale indicazione planetaria con un 249
importante e valido posto nell'astrologia oraria. Il compasso delle direzioni astrologiche è valido innanzitutto per ritrovare oggetti perduti, animali smarriti e simili, ma talora, q u a n d o la grana dell'oroscopo lo renda possibile, le indicazioni sfociano nel «test del ciclo lunare». IL COMPASSO ASTROLOGICO Case
Direzione
Segni
Direzione
Prima Seconda Terza Quarta Quinta Sesta Settima Ottava Nona Decima Undicesima Dodicesima
EST E.N.E. N.N.E. NORD N.N.O. O.N.O. OVEST O.S.O. S.S.O. SUD S.S.E. E.S.E.
Ariete Toro Gemelli Cancro Leone Vergine Bilancia Scorpione Sagittario Capricorno Acquario Pesci
EST SUD per EST OVEST per SUD NORD EST per NORD SUD per OVEST OVEST NORD per EST EST per SUD SUD OVEST per NORD NORD per OVEST
Queste tradizionali indicazioni sono giunte fino all'astrologia moderna attraverso parecchi secoli di uso, e costituiscono un altro esempio di quel principio, nei significati usati dai pionieri medioevali, per cui, q u a n d o l'insieme di relazioni si proietta in un senso attraverso le Case, deve essere considerato in un altro senso attraverso i segni. La semplice inversione nella direzione della sequenza, riscontrata nella tabella oraria, assume qui, in confronto alla semplice progressione nelle punte del compasso attraverso le Case, una «localizzazione geografica», che ha effetto nei segni tramite una triangolazione, ovvero una accentuazione della triplicità come sostanzialmente una più profonda indicazione dell'esistenza stessa. Così tutti i segni di fuoco partecipano alla natura dell'«Est», modificata, in ciascun caso subordinato, dagli assi che formano q u a d r a t o e così via. Lo schematismo complicato rende queste direzioni del compasso difficili da capire. Poiché se ne fa un uso poco frequente, pochi astrologi trovano utile impararle. Quel che dovrebbe essere compreso è che le direzioni delle Case h a n n o la loro fondamentale o letterale applicazione in eventi reali, mentre i segni forniscono un'indicazione più simbolica o psicologica. 250
La difficoltà pratica, q u a n d o si fa uso di entrambe le tabelle, è che un pianeta in prima Casa p u ò trovarsi solo occasionalmente in Ariete. Così, facendo ancora una volta riferimento all'esempio riportato a pag. 242, sarebbe auspicabile sapere dove un certo superiore, indicato dal Sole, potrebbe trovarsi in termini di posizione geografica in relazione al consultante. Questo pianeta è in dodicesima Casa dell'oroscopo di crisi in Gemelli, e dire al cliente che questo si trova in E . S . E . , Ovest da Sud, sarebbe q u a n t o meno un semplice nonsenso. Se l'indicazione della Casa, comunque, è presa alla lettera, ed il segno è indicazione esclusiva psicologica, il significato della contraddizione diventa «A Est, in direzione Sud e non molto lontano».
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12 L'oroscopo giudiziario
P u ò esser bene sottolineare di nuovo che la caratteristica peculiare dell'astrologia oraria, rispetto alle altre branche della scienza delle stelle, è la sua fondamentale dipendenza, nella valutazione degli eventi, dalla distribuzione delle circostanze attraverso le Case. Per la maggior parte i pianeti, eccetto che nella regressione ai metodi natali, sono soltanto significativi in maniera estremamente neutra come signori delle Case; cioè di dati fatti sottoposti ad un esame astrologico, o sottoposti ad u n ' a nalisi in base alla loro collocazione delle Case. I segni, data la loro enfasi, rimangono talora più neutri, costituendo poco più che mezzi adatti a rappresentare le posizioni reciproche dei pianeti, delle cuspidi delle Case dei vari punti o nodi nell'oroscop o . Eccezioni a questo principio fondamentale — trattate per lo più genericamente nelle «considerazioni prima del giudizio», nel «test del ciclo lunare», nella «misura del tempo» e nella spiegazione del «compasso delle direzioni» — costituiscono un problema di ricorso a fattori addizionali di orientamento in un giudizio.
I «principi informatori» in ogni vera scienza hanno valore non perché raggiungono un'intelligente sottigliezza; in verità il fatto più significativo della natura è l'ampia manifestazione di «sport» ed «eccezioni alla regola». Quando una struttura di comprensione, una presunta «legge di natura», funziona senza deviazione di qualsiasi tipo, subito gli scienziati sospettano di essa. Quindi, in astrologia, la rigorosa delimitazione delle tecniche si ha non perché queste separazioni hanno importanza di per se stesse, o in quanto sono «reali» in senso astratto o filosofico, ma perché sono utili nello sviluppare tanto una migliore 253
comprensione quanto una effettiva precisione nella pratica e nell'esposizione astrologica. Ogni ramo della psicologia stellare fa uso di metodi frutto del genio di un altro, ed è interessante notare che la modalità di analisi sommariamente esposta in questo capitolo è stato il rilevante contributo del metodo orario all'interpretazione natale. L'importanza della posizione in cui si trova il signore di una data Casa — innanzitutto in quella Casa e successivamente in ciascuna delle altre undici a turno — è la base di quelle tabelle che erano eccezionalmente popolari durante il primo quarto del secolo attuale. La fondamentale tecnica oraria fornisce un giudizio fondato sulle conseguenze logiche di relazioni mutevoli tra le Case, determinate in ciascun caso specifico, dagli aspetti formati dai signori di esse. Questo diventa la procedura del sì-e-del-no, con varianti che, nella regressione ai metodi natali, h a n n o il loro culmine nelle «dinamiche planetarie» del capitolo precedente. Il punto di vista nella delineazione graduale delle procedure è essenzialmente positivo attraverso questi sviluppi di un modello a titolo di analisi, poiché le conclusioni raggiunte sono quasi sempre fondate sui movimenti di un pianeta in una distribuzione dinamica del suo significato. La prospettiva negativa corrispondente — nella misura in cui essa costituisce un esame di condizioni globali da considerare più o meno nella loro totalità pertinente — è una ben precisa adozione delle prospettive natali. C o m u n q u e , poiché i fattori sono sempre i pianeti come significatori, che agiscono interamente nella loro neutrale o vera funzione oraria, la determinazione dei potenziali «statici» o inerti di un particolare quesito o problema è per lo più una procedura oraria originale, cioè non regressiva, così come la stessa tecnica del sì-e-del-no. A questo punto ci sono due stadi nella rappresentazione delle interrelazioni tra le Case. Il più familiare per l'astrologo generico — nonché quello che svela la situazione pertinente di cose nella maniera più pratica, e quindi diventa il più utile — è l'esame del luogo come Casa del significatore nel dato problem a . Q u a n d o una Casa contiene il proprio significatore, tale testimonianza diventa ideale in astrologia oraria, in quanto si può affermare che il consultante ha il pieno controllo della situazione. Il germe della soluzione del problema è disponibile e valido nella situazione stessa e attraverso essa. La posizione del significatore di un fatto in una Casa diversa da quella che rappresenta la d o m a n d a vuol dire che quest'altra Casa controlla l'am254
biente prossimo del consultante, oppure la difficoltà in corso, e che in una maniera o nell'altra dev'esser fatto appello a qualsiasi persona o insieme di circostanze sia identificato a questo punto. Quel che viene svelato qui in contrasto con un giudizio di sìo-no — ma valido solamente q u a n d o l'oroscopo orario per la particolare d o m a n d a manca di fornire un'adeguata indicazione di sì o no — è una precisa limitazione cui si deve far fronte. Qui vi sono condizioni di affrontare, sia un ostacolo q u a n t o anche una potenzialità da cui dover trarre vantaggio. In altre parole, quel che non è mostrato come efficace da un preciso aspetto tra significatori, viene necessariamente reso attivo da un'altra dinamica, sostanzialmente estranea; e le conseguenze sono esattamente le stesse che nel caso di una diretta indicazione di « n o » in un problema di non-opzione, cioè la necessità di affrontare l'intero insieme di cose e di stabilire le circostanze pertinenti in un'efficace e soddisfacente struttura di riferimenti. L'analisi della statica di un dato fatto fornisce l'indizio essenziale di ogni possibile adeguamento alla situazione generale della vita; rappresenta un'importante e proficua maniera di regredire a un esame più ampio. Ci sono due modi di procedere in questo primo tra i due stadi nell'interpretazione «statica» delle interrelazioni tra le Case. U n o si ha mediante l'uso dell'oroscopo di crisi, e l'altro facendo riferimento all'oroscopo giudiziario. Così, il signore di una d o m a n d a concernente una qualche azione meditata nei confronti di un figlio, problema da quinta Casa, che si ritrova nella prima originaria nell'oroscopo esemplificativo a pag. 242 — in un caso ipotetico in cui non esiste aspetto di sì-o-no, e in cui la settima Casa identifica un coniuge con cui il consultante ha dei problemi — indica che i problemi del ragazzo sono tranquillamente sotto il controllo del genitore che sta ponendo la domanda. Ecco come l'analisi attraverso l'oroscopo di crisi dà informazioni che indicano quel che si può ottenere senza pericolo opponendosi a una dinamica che comporta effetti avversi nella sua conclusione. Il consultante può tener d u r o . Per lo stesso motivo il significatore del ragazzo, in termini di oroscopo giudiziario, si trova nella n o n a Casa di questo e, in riferimento alle tabelle che seguono, si può presumere che la difficoltà potrebbe risiedere, in larga misura, nelle motivazioni e nelle capacità intellettuali del ragazzo. Peraltro il giovane è t r o p p o incline al so255
lipsismo (*), convinto che la sua immatura coscienza sia la sua sola guida; egli può contare più su criteri remoti e fantastici che non immediati e pratici. Tra questi due oroscopi orari esiste una certa stabilità di relazioni, dato che essi sono realmente le stesse Case dello stesso grafico in senso matematico o astronomico. Quando si fa una domanda da quinta Casa, la posizione del significatore nella prima dell'uno vuol dire che esso è anche sempre nella nona dell'altro. Più che un conflitto di relazioni in qualche modo, costanti di questo genere sono una conferma dell'universale concordanza dell'esperienza. Un'analisi filosofica del caso preso ad esempio sarà la dimostrazione di ciò, in quanto, allorché Fautoespressione è dominata dalla dinamica di un'autorealizzazione focale nella generale visione di una crisi, il risultato è che quest'autoespressione nel giudizio specifico si trova sempre sotto la necessità di un'interazione particolarmente precisa con il proprio passato o con l'esperienza moralizzata e intellettualizzata. L'accentuata distinzione qui fatta tra oroscopo di crisi e giudiziario vuol fornire un'organizzazione alla logica del problema, mettendo a disposizione del praticante o dello studioso un insieme di indicazioni per le Case, in ogni specifica interrelazione. Questo non dovrebbe essere un fatto da biasimare. Abitualmente la vita fa cambiare i nomi in base a una reale differenza nelle funzioni, per cui il postino in una categoria professionale è il diacono in chiesa, e il «custode» in una «loggia» (*). Mentre egli è «il signor Smith» per la maggior parte delle persone, per i più intimi sarà «Bill», «babbo» per i figli e «caro» per la moglie. È solo quando queste convenzionali e mutevoli designazioni diventano realtà metafisiche, e non vengono più considerate dinamicamente nella loro origine, che ognuno può essere confuso. Il tra le gnuna gnore
secondo dei due stadi nel rappresentare le interrelazioni Case consiste nel tener conto dei pianeti contenuti da odelle Case nell'ordine. Quando uno di questi pianeti è sidella Casa in questione, il significato si ha a parte da
(*) Solipsismo: forma estrema di idealismo; posto che il mondo esteriore non è altro che la rappresentazione stessa che è in noi, posto che l'esistenza dei corpi si riduce al loro essere percepiti, ne consegue che il soggetto pensante non può affermare alcuna esistenza fuori della sua esistenza personale, e che anche gli altri soggetti pensanti non esistano se non in quanto sono in lui rappresentati e rappresentabili. Il solipsista nega quindi non la sola materialità, ma anche ogni personalità che non sia un fatto della sua coscienza (N.d.T.). (*) Riferimento alla simbologia massonica (N.d.T.). 256
qualsiasi rapporto Casa-contro-Casa; perché è già stato specificato che questo fatto rivela un pertinente ed efficace potenziale di integrazione nelle cose governate da quella Casa. In ogni altro caso l'indicazione, come corollario naturale della più fondamentale prospettiva già esposta, è che la Casa controlla, o p u ò controllare, gli affari di quelle altre di cui quei pianeti sono i governatori. Naturalmente ciò riguarda contribuzioni al problema in esame, o fattori subordinati di cui si p u ò fare uso; mai, però, la statica fondamentale della Casa focale (1). Un esempio della procedura p u ò aversi nell'ipotetica d o m a n d a da quinta Casa circa i risultati di un'azione meditata nei confronti del figlio di genitori separati, usata per l'esempio precedente. Dato che tre pianeti si trovano nelle Case da essi governate, Mercurio in nona giudiziaria, Giove in terza e Venere in ottava (2), l'importanza dell'attitudine mentale da nona Casa del ragazzo, o «motivazione», è di nuovo accentuata, e la «discrezione» pratica o opportunistica indicata dalla terza secondo le tabelle che seguono, unitamente all'ampia «accettabilità» del progetto sotto forma di nuovo ciclo nella vita del ragazzo rivelata dall'Ottava, sono rafforzate rispetto alle altre nove Case. N o n solo il problema si trova sotto il controllo del consultante, in base alla posizione del signore della d o m a n d a simile a quella dell'oroscopo di crisi, ma le tre Case enfatizzate affermano anche, nell'oroscopo giudiziario, la convenienza di qualsiasi fattore contributivo superficiale possa esser necessario, e la forza e l'utilizzabilità del nuovo orientamento progettato. Le Case diverse da queste menzionate, e la prima focale, sono di significato minore, ma devono comunque esser considerate nell'analisi con un certo profitto. Il significatore della fluidità o delle risorse del problema (seconda) si trova nel luogo di pertinenza o opportunità dell'oroscopo giudiziario (settima), indicando che queste risorse possono essere impiegate con successo solo perché contribuiscono direttamente all'esecuzione dei progetti fatti. Il signore di questa pertinenza si trova
(1) Quindi un caso di «ricezione reciproca», quando ognuna tra due Case contiene il governatore dell'altra, non altera l'enfasi pertinente del problema in esame; benché riveli un reciproco interesse subordinato di possibile valore, che potrebbe essere utilizzato vantaggiosamente. (2) Si noti che Mercurio si trova in una Casa governata da esso, non in un segno, e che Marte è in un segno di cui è signore, non in una Casa. 257
nella Casa della discrezione (terza), ovvero è l'indicazione rafforzata della convenienza delle capacità di ogni giorno nell'impresa. La forza ovvero «fine del problema» (quarta) in termini di oroscopo giudiziario, trova il suo significatore in decima giudiziaria, per cui il prestigio ravvisato nel cambiamento previsto per il ragazzo deve essere fermamente perseguito per assicurare il positivo esito del problema. Poiché Saturno governa anche la versatilità (quinta) e la distribuzione (sesta) del progetto, ogni risorsa personale nel fatto deve essere analogamente conformata al più ampio e generale punto di vista che conferisce una reale dignità al progetto, così come a ogni specifico sforzo fatto per un accomodamento pratico delle necessità dell'impresa. Il signore del prestigio (decima), che controlla in questo modo tre Case, si trova nell'undicesima giudiziaria, per cui un concetto ampliato o una visione più ampia del futuro del ragazzo, ovvero la percezione di misure necessarie a sviluppare i suoi maggiori potenziali, dipendono da una promessa reale, ovvero da un ben definito progetto e da un insieme di obiettivi. Questa Casa, a sua volta, insieme al luogo della dipendenza, ovvero dall'unità psicologica latente e dell'organizzazione della personalità, è subordinata all'ottava giudiziaria, ovvero all'accettabilità che fornisce quell'importante ed enfatizzata indicazione del nuovo ciclo in progetto per il ragazzo. Nella misura in cui la vasta tecnica giudiziaria in base alle interrelazioni tra le Case (alla cui spiegazione è dedicato questo capitolo) può risultare chiara per quanto possibile, l'esposizione è stata limitata all'uso dei pianeti nella loro semplice funzione di significatori. Comunque, è ovvio che le «dinamiche planetarie» presentate in relazione con la finezza di grana di un oroscopo, e trattate specificamente nel capitolo precedente, possono essere implicate come fattori supplementari nell'oroscopo giudiziario. Gli stessi principi si applicano nell'oroscopo di crisi — nel cui caso essi sono stati semplicemente abbozzati — e per l'astrologo orario è soltanto necessario mantenere le sue linee di significato chiaramente definito.
Significato delle Case nell'oroscopo giudiziario Fuoco: la prima Casa dell'oroscopo giudiziario indica il fuoco del problema. In sostanza esso è poco più della localizzazione di un dato problema o di una domanda nella sua matrice generica, per cui il più importante ruolo di questa Casa è quello di dare una speciale importanza subordinata agli altri fattori quando i loro particolari significatori si trovano qui. Fluidità: la seconda Casa dell'oroscopo giudiziario indica la fluidità del problema, ovvero quel che fondamentalmente è il possesso di quegli elementi che risultano estremamente focali nella domanda. In pratica, ciò vuol dire la quantità di energie a disposizione, ovvero la parti258
colare disponibilità di risorse su cui fare specifico affidamento. È la misura della mancanza di inibizione su cui contare, quando e se il consultante o l'individuo-chiave sono diretti verso la soluzione del problema. Discrezione: la terza Casa dell'oroscopo giudiziario indica la discrezione del problema, cioè la capacità generica di reazione intellettuale o proficua alle necessità del caso specifico. Ciò non vuol dire attingere a riserve interiori o personali, cioè la fluidità di azione e comprensione svelate dalla Casa precedente, bensì l'impiego esclusivamente pratico e magari opportunistico di qualunque cosa si abbia a portata di mano. Ecco la possibilità di evitare un coinvolgimento poco conveniente in cose non essenziali, per quanto utili al tempo stesso, e di volgere a proprio vantaggio il momento in cui si presenta uno scopo da perseguire. Forza: la quarta Casa dell'oroscopo giudiziario indica la forza del problema. Essa è l'abilità del consultante o dell'individuo-chiave ad ancorarsi alla propria tradizione o all'ambiente in qualsiasi momento 'della crisi. È qui che egli si accorge di avere la sicurezza dell'attitudine latente, ovvero il senso di valori definitivi, e saranno tanto profondamente radicati da servirgli da base in qualsiasi mutamento di politica o in qualsiasi nuovo orientamento dei suoi sforzi, allorché ce ne sarà necessità nella soluzione di un dato problema. La Casa rivela quell'influenza della vita interiore, che lo rende degno di fiducia in qualsiasi momento, in un mondo che cambia. Versatilità: la quinta Casa dell'oroscopo giudiziario indica la versatilità nel problema, ovvero le sue potenzialità per continuare sulla propria strada nonostante le influenze estranee. Essa è la pura e semplice pienezza di risorse dell'individualità, non nel significato di attingere alle riserve interiori ma come abilità nel riscontrare in ogni fase dello sviluppo degli eventi un mezzo per la scoperta e l'esercizio di nuove possibilità secondo una data linea di condotta. Ecco la fertilità, la capacità creativa, o la generale importanza di tutto quanto ha a che fare con il risultato focale; e non un semplice uso delle cose per quello che esse sono. Distribuzione: la sesta Casa dell'oroscopo giudiziario indica la distribuzione del problema, ovvero la capacità del consultante di dirigere i suoi sforzi direttamente verso i propri fini; e di bilanciare le necessità immediate con gli obblighi pertinenti. A questo punto le personalità chiave della domanda vengono svelate a seconda del loro talento per l'interesse del ruolo svolto nel compito in questione, per l'abilità di ottenere un fedele rispetto dei doveri da parte degli altri, e per la disponibilità a fare sacrifici per contribuire al risultato del momento. È qui che le semplici differenze individuali vengono messe in contrasto, e riscontrate valide come esperienza diretta. Pertinenza: la settima Casa dell'oroscopo giudiziario indica la pertinenza del problema, cioè il suo grado di relazione diretta e immediata 259
con la situazione generale in cui esso è sorto, o in cui è stato concepito il particolare progetto. Rappresenta la dirittura morale attraverso cui si può ottenere un massimo di cooperazione, e rappresenta particolarmente un agire determinato, tale che rifiuta di compromettersi cedendo ad opposte influenze. Il grado di reale identità di qualcosa in diretto e saliente contatto con qualcos'altro, ovvero la reale pertinenza di qualcosa in una correlazione critica reciproca, è mostrato da questa Casa. Accettabilità: l'ottava Casa dell'oroscopo giudiziario indica l'accettabilità del fatto, ovvero quel significato che l'azione o la decisione del consultante, o uno specifico problema emergente, possono acquistare per gli altri in genere. Ecco anche i contributi alla soluzione di una data difficoltà, come quelli che si attende dagli altri o dalla vita in genere, oppure la più ampia potenzialità di orientamento, o un nuovo ciclo delle cose tale da rappresentare un nuovo rafforzamento della situazione più ampia in cui il problema si è inasprito. Motivazione: la nona Casa dell'oroscopo giudiziario indica la motivazione del problema, in risposta alle idee di massa o di gruppo che contribuiscono al fatto critico. Essa indica il grado in cui il consultante può pensare lucidamente, o in cui i personaggi centrali della situazione possono avere una giusta panoramica delle cose. È qui che diventa possibile sfuggire alle convinzioni o alla confusione, e sviluppare una concezione ordinata del più ampio contesto di riferimenti e delle sue possibilità. Prestigio: la decima Casa dell'oroscopo giudiziario indica il prestigio del problema, ovvero il suo potere di conservare un vantaggio e trarre giovamento dalla reputazione e dal rispetto umano. Essa indica la misura in cui si può pretendere uno sforzo di gruppo, o in cui l'autorità necessaria ad agire può essere indirizzata da coloro che ne hanno potere nel dato caso. È la capacità della persona-chiave in una situazione critica di far fronte agli ordini di qualsiasi suo superiore. Promessa: l'undicesima Casa dell'oroscopo giudiziario indica la promessa del problema, ovvero la sua potenzialità immaginativa. Essa mostra tanto la possibilità di un godimento o utilizzo continuo di una posizione preferenziale nella data crisi, nonché la misura della effettiva visione utilizzabile come incoraggiamento a continuare nel tentativo di superare la difficoltà. In essa c'è energia morale proveniente dal rendersi conto dell'approvazione altrui o dall'ottenere buoni consigli. Dipendenza: la dodicesima Casa dell'oroscopo giudiziario indica la dipendenza del problema; soprattutto l'unità psicologica latente dei fattori pertinenti in un dato caso, come sostegno organico dello stato d'animo e della momentanea espressione della personalità. Essa rivela gli elementi intangibili di cooperazione in una situazione critica, unitamente alle tendenze nascoste ad oscurare le intenzioni più chiare nel corso di un problema. È l'inconscio «bagaglio eccessivo» della mente, l'altamente valida «intuizione obliqua» cui deve esser talvolta portata attenzione prima che la difficoltà sia del tutto superata. 260
È importante notare che tutte le indicazioni di queste Case nell'oroscopo giudiziario sono state fornite dal punto di vista positivo, poiché esse assumono significato solo in quanto la presenza o il governo di un dato pianeta conferisce loro una marcata dinamica. Comunque, l'accentuazione di qualsiasi particolare aspetto di circostanze ha luogo, ovviamente, in termini di «più o meno», e quest'ultima potenzialità può essere sufficientemente affinata nella coscienza per apparire fondamentale, o più «reale» che non l'effettiva potenzialità. Ciò è particolarmente vero quando un pianeta esce dalla sua neutralità, nella regressione alle tecniche natali, per esprimere una funzione privativa. In un caso del genere, Saturno, che nell'oroscopo di pag. 242 ha una posizione di seconda Casa, potrebbe indicare la situazione di perdita o inadeguatezza di risorse non meno che l'effettivo possesso ed utilizzo di esse. «Fluidità» è proprio il caso in cui il flusso di questi potenziali letterali e immediati agisce momentaneamente contro gli interessi della personalità. Una simile interpretazione, naturalmente, è un fatto di ulteriore regressione nell'analisi, giustificato dai dettagli di un esame sempre più ampio. La n a t u r a altamente soggettiva dell'oroscopo giudiziario deve essere in ogni m o m e n t o tenuta presente, ogni qualvolta viene usata nell'analisi. La prospettiva specifica del problema, che essa fornisce, si ottiene attraverso il distinto insieme di potenziale del problema stesso. È valida soltanto q u a n d o è usata per delineare le procedure definitive da impiegare da parte del consultante, cioè della persona o del gruppo chiave del particolare problema, in un esame di quel generico complesso sociale che, per una ragione o per l'altra, è riuscito sia a fossilizzare in un blocco ostile un progetto o un desiderio, sia a strumentalizzare o a rafforzare una precisa opposizione. Ciò non significa che questi elementi psicologici siano del tutto intangibili, ma soltanto che essi sono interamente creati e sostenuti, nella loro potenzialità, in bene o in male, dalle attività e dagli interessi umani, che q u a n d o assumono una dimensione critica costituiscono la base di un oroscopo orario. Procedure supplementari L'oroscopo giudiziario, in una regressione ai metodi natali, p u ò essere impiegato per una completa delineazione del problema sul modello di un'analisi della vita, e un tentativo favorevole in questa direzione può esser fatto da un esperto, come già suggerito; ma tutto dipende dalla misura in cui questi è in gra261
do di ottenere risultati attendibili. Q u a n d o un supplementare P u n t o di F o r t u n a è usato nell'oroscopo giudiziario, esso deve essere calcolato in m o d o speciale; cioè, la longitudine della Luna deve essere sommata a quella della cuspide della Casa «focale» invece che a quella dell'Ascendente originario, allo scopo di ottenere il totale da cui sottrarre la longitudine del Sole per ottenere la posizione del P u n t o di F o r t u n a . Un'innovazione moderna, che si dimostra stranamente efficace, talora, tanto in astrologia natale q u a n t o in quella oraria, p u ò essere aggiunta a queste tecniche come un altro mezzo per analizzare la statica di un dato problema (sia tramite l'oroscopo di crisi che quello giudiziario). Nello stesso m o d o in cui i signori delle Case rivelano i punti dello Zodiaco in cui i significati di ogni Casa vengono, a turno specificamente delineati, cosi la direzione in cui gli agenti per il loro controllo devono essere considerati — i pianeti «esaltati» nelle Case (cioè, naturalmente, nei segni sulle loro cuspidi) — riveleranno, al contrario, in maniera direttamente opposta, come (attraverso una più soggettiva o interiore magia delle circostanze rappresentate) ogni Casa contenente un pianeta possa rappresentare sia uno specifico sbocco ai propri interessi sia una particolare cooperazione latente con i suoi fini, in quell'area di esperienza descritta dalla Casa in cui il pianeta è esaltato. Le possibilità di questa correlazione aggiuntiva tra le Case, si affiancano ed interpretano in m o d o particolare la molteplice attività della civiltà industrializzata, con la sua struttura sociale altamente stratificata, e di conseguenza in questa tecnica si fa uso dei tre nuovi pianeti, unitamente alla Testa e alla Coda del Drago nonché ai nodi lunari che, seguendo la linea di espansione graduale a d o t t a t a in questo testo saranno trattati nel capitolo seguente (3).
ESALTAZIONI PLANETARIE Ariete Toro Gemelli Cancro
Sole Luna Testa del Drago Gicve
(3) Ved. pag. 282. 262
Leone Vergine Bilancia Scorpione
Nettuno Mercurio Saturno Plutone
Sagittario Capricorno Acquario Pesci
Coda del Drago Marte Urano Venere
Le ramificazioni dell'arte oraria
13 L'uso dei metodi natali
La caratteristica distintiva dell'astrologia natale, in contrasto con le procedure strettamente orarie è il suo prevalente fondamento sui pianeti invece che sulle Case. Perciò la base dell'analisi è costituita dai reali movimenti geocentrici di questi dieci corpi celesti nello Zodiaco, invece che dal loro simbolico «movimento» nell'equatore celeste in conseguenza della rotazione terrestre. Mentre l'astrologia oraria restringe l'analisi ad una linea più o meno retta di azione e di conseguenza, l'oroscopia natale allarga fondamentalmente il suo esame alla scoperta e all'indicazione delle principali possibilità di un'intera vita. Ciò equivale a un più diretto legame con differenti tipi o fasi di forza cosmica, che tutti insieme costituiscono il sistema solare. Le energie celesti si manifestano in ogni dettaglio di esistenza fisica o psicologica, ed il compito dell'astrologia nel suo insieme è quello di rappresentarle nel loro significato nei confronti della personalità u m a n a . Che i pianeti in se stessi siano la fonte delle forze celesti in maggiore o in minor misura, o che siano semplicemente dei corpi che, simili ad oggetti fluttuanti in oceano, indicano il corso delle correnti di energia — cioè le forze e le tensioni entro un sistema chiuso di attività cosmica — è sempre una questione metafisica, e perciò priva d'importanza immediata in un oroscopo. L'interazione continua di relazioni dinamiche nel vasto campo dell'essere è la base di qualsiasi m o dello di esperienza intesa come un tutto, e la delimitazione di esso in un oroscopo natale, in base ai dieci «pianeti» dell'astrologia, fornisce una struttura intelligibile per ogni identità individuale, permettendo a sua volta una previsione altamente attendibile di probabilità negli affari umani. 265
La rivelazione astrologica dell'intero potenziale di una vita trova il suo orientamento, in ogni interpretazione competente di un tema di nascita, nell'uso dei pianeti tutti e dieci insieme, per determinare il «temperamento-tipo». Essi vengono quindi considerati singolarmente o separatamente come passo successivo, e usati per delineare le correlazioni del temperamento latente con i dettagli dell'esperienza. Le Case e i segni costituiscono due livelli di analisi, che mostrano rispettivamente i rapporti particolari e quelli generali che legano il singolo con gli altri e con il suo m o n d o di eventi. Le «dinamiche planetarie» dell'arte natale dipendono dalle fondamentali differenze fra questi corpi celesti. In altre parole, i legami intrinsechi di o g n u n o di essi con gli altri — che saranno poi il riflesso di sistemi subordinati di energia nell'uomo stesso — diventano i fattori distintivi nella valutazione psicologica e creano i «dipartimenti planetari» (1). Le Case costituiscono una completa differenziazione di quelle complessità che formano l'immediata esperienza dell'uomo. Di conseguenza, esse costituiscono in gran parte l'intera struttura dell'astrologia oraria. I segni, in quanto livelli corrispondenti di potenzialità generale o relativamente assoluta, h a n n o , al confronto, un'importanza minima, non solo in questioni e problemi del m o m e n t o , ma anche q u a n d o si fa uso dei metodi natali nell'interpretazione oraria. Essi rivelano i punti in cui vari elementi di stabilità latente diventano importanti in qualche caso particolare. Ciò non avviene attraverso le interrelazioni dinamiche tra essi, sul modello delle indicazioni delle Case, ma attraverso lo specifico significato contributivo in rapporto ai pianeti e alle cuspidi delle Case.
(1) Essi consistono nel Sole e nella Luna come vitalità o integrità organica; Giove e Saturno come anima o autosufficienza psicologica; Marte e Venere (insieme a Mercurio) come istinto socioeconomico di autoprotezione e di accrescimento superficiale; e Urano e Nettuno (insieme a Plutone) come capacità condizionata di corrispondenza ai valori della comunità e agli obiettivi di gruppo. Queste suddivisioni sono state impiegate senza essere definite come tali per sottolineare il significato dei pianeti nelle «dinamiche» orarie alle pagg. 245 e segg. Una completa descrizione e dimostrazione dei metodi natali, trattata qui, necessariamente per sommi capi, è stata oggetto del precedente manuale dell'autore Guida all'interpretazione dell'oroscopo e del più ampio volume collegato nella serie maggiore di testi, Essenzialità dell'analisi astrologica. 266
Ovviamente è impossibile presentare una panoramica adeguata di astrologia natale in questo singolo capitolo di un libro dedicato ad un'altra branca dell'arte stellare, per cui il lettore privo di esperienza nella pratica genetliaca deve necessariamente, a questo punto, approfondire il suo studio facendo ricorso ad altri testi. Qui, lo scopo di quest'accenno è duplice. Il primo obiettivo è quello di guidare il professionista nell'adattare la sua pratica con gli oroscopi natali alle esigenze dell'interpretazione oraria. Il secondo scopo è quello di tracciare la via per il neofita o il dilettante di modo che egli possa conformare il suo eccessivo studio e la sua pratica al vantaggio costituito dall'avere una chiara idea, in anticipo, dei principi di cui farà uso, non appena la sua bravura glielo permetterà e le necessità del momento glielo richiederanno. Nel frattempo egli potrà astenersi dallo spingere qualsiasi giudizio oltre quel punto in cui non si sentirà in grado di proseguire nelle sue potenzialità astrologiche. Il primo passo nella regressione ai metodi natali nell'analisi di una d o m a n d a , o del problema di un consultante, consiste nel determinare il modello fondamentale, cioè il «temperamento-tipo» di un dato oroscopo. Qui, la somiglianza con il punto di vista orario è ancora molto accentuata poiché i pianeti restano del tutto neutrali; in altre parole, l'indicazione è identica a prescindere da quale, fra i dieci corpi celesti, p u ò costituire la configurazione.
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U n a distinzione tecnica deve esser fatta tra tutto l'insieme di un oroscopo, che rivela i «tipi» generici di classificazione, e i «determinatori focali» che, per contrasto, svelano le differenze individuali salienti nella miriade di possibili combinazioni planetarie. C o m e semplice fatto di convenzione grafica un esempio di questi ultimi costituisce la migliore introduzione a tutta la filosofia dei primi. T r a questi c'è il piuttosto comune «stellium», cioè il raggruppamento di quattro o più pianeti in una singola Casa o in un singolo segno dell'oroscopo (2). Esso è una configurazione che conferisce una speciale enfasi a quella particolare Casa o segno, o a entrambi, a prescindere dalle indicazioni dei singoli pianeti attraverso le rispettive posizioni nelle Case e nei segni. Il caso più familiare agli astrologi è l'oroscopo di Luigi Pasteur, un esempio classico. Qui ovviamente la concentrazione di influenze in un unico settore dell'oroscopo, e la generale accentuazione che ne conseguiva, erano riflesse dal suo temperamento. I principali modelli di temperamento L'astrologo orario, nell'uso delle procedure natali, deve tener conto che esistono due principali maniere in cui i pianeti (3) possono essere distribuiti attorno al grafico astrologico. Questo fatto suddivide tutti gli oroscopi in due grandi classi. Lo specifico significato di ognuno di essi dipende prima di tutto dalla classe a cui appartiene, dunque dal suo carattere distintivo come m e m b r o di quella classe. In altre parole, due fattori principali intervengono nella determinazione del «temperamento ti-
(2) Almeno due tra questi devono essere diversi da Sole, Mercurio e Venere. La moda sempre più diffusa del termine alternativo «satellitium» è alquanto sfortunata, per i motivi specificati dall'autore nella Guida all'interpretazione dell'oroscopo. (3) Può essere utile precisare di nuovo che, per «pianeti» si intendono, nel corso di tutto questo testo, i dieci corpi celesti le cui posizioni si trovano nelle varie effemeridi. Nel riconoscere sia gli effettivi cicli orari sia quei fondamentali modelli di qualsiasi figura oroscopica, non va tenuto alcun conto dei nodi planetari, dei Punti Arabi e delle cuspidi delle Case. Essi sono fattori supplementari dell'analisi astrologica, e la procedura può sembrare logica quando si tiene conto che le configurazioni cui è necessario dare importanza sono quelle che hanno una reale corrispondenza dei cieli, cioè che rappresentano complessi reali in un sistema definito di energia. 268
p o » , e il primo di essi è il grado di semplice concentrazione, ovvero di ampia e costante distribuzione, mostrato dalle posizioni planetarie attorno allo Zodiaco. Q u a n d o i pianeti sono ripartiti più o meno regolarmente att o r n o all'oroscopo, o presentano un'analoga distribuzione abbastanza costante in un settore dell'intero circolo — come anche su due terzi, una metà o un terzo — il problema o la questione è caratterizzata da una fondamentale unicità di direzioni; il problema trattato si dimostra come funzionalmente autosufficiente nella sua capacità di agire e reagire a seconda della propria natura privata. È questo il più semplice e, generalmente, il più usuale stato di cose, illustrato dai tre oroscopi orari di e-
sempio di pag. 17, 206 e 242. Il primo di questi ha i pianeti abbastanza uniformemente ripartiti in un settore di circa due terzi dell'oroscopo, e gli altri due denotano una relativa uniformità di posizioni planetarie intorno all'intero Zodiaco. L'astrologia natale ha ritenuto utile ciò nello stabilire quattro fondamentali differenziazioni su questa scala di valutazione, illustrate dagli oroscopi di Teodoro Roosevelt, Henry Ford, Helen Keller e William James, come una distribuzione, nell'ordine, sull'intero oroscopo, su due terzi di esso, su di una metà o su di un settore di un terzo. Essi sono, rispettivamente, i tipi di delineazione na269
tale «frizzante», «locomotiva», «massiccio» e «tutto nervi» (4). Dal politico al filosofo, attraverso gli stadi intermedi costituiti dall'industriale e dalla coraggiosa d o n n a cieca, i successivi passi da un palese coinvolgimento in affari di ogni genere fino ad un sempre più specifico e personale interesse in particolari e ristretti problemi, sono una tra le più valide graduazioni di significato globale. Il secondo dei due fattori principali che concorrono alla determinazione del «temperamento tipo» è il m e n o semplice stato di cose, distinzione molto più difficile da tenere in conto e da capire. La più incondizionata o «singola» via di approccio alla vita indicata dall'uniforme ripartizione dei pianeti nei singoli settori dello Zodiaco (il cui insieme, naturalmente, costituisce un t u t t ' u n o ) deve essere accettata come il normale stato di cose, poiché ogni altra cosa è essenzialmente una deviazione, e questo «stato normale» dovrà essere presunto allorché all'astrologo
(4) Analizzati a fondo con altri sei esempi per ogni tipo, unitamente alle sette spiegazioni per ognuno degli altri tre tipi da citare, in Guida all'interpretazione dell'oroscopo; nel quale anche l'influenza per ogni specifico oroscopo viene trattata. 270
m a n c a l'esperienza o l'intuito per guardare tra le potenzialità di un più complicato insieme psicologico di relazioni. La «non singola» e più condizionata situazione in una vita o in un fatto al suo esito, è indicata q u a n d o 1) i pianeti sono divisi in gruppi facilmente riconoscibili o nettamente definiti, o q u a n d o 2) non seguono alcuna regolarità di distanza in qualsiasi settore o settori della Zodiaco essi si trovino. Ciò rivela la fondamentale dipendenza di qualcosa dalle sue relazioni o legami con elementi di natura estranea, e costituisce, in astrologia oraria, un indizio di un'opportunità o di un incoraggiamento specificamente estraneo all'interesse focale e originario. Gli estremi della possibile disposizione planetaria, nella seconda delle due grandi classificazioni, vanno dalla simmetria fino all'asimmetria, e sono rappresentate su una scala di differenziazione costituita dagli oroscopi di Carlo Marx, Lewis Carroll, e Algernon Swinburne come esempi di tipi «fluttuante», «frettoloso», e «ridondante» nella tecnica natale. Il tipo più semplice di combinazione è la divisione delle posizioni planetarie in due gruppi opposti, che è simmetrica, in q u a n t o esse tendono ad essere uguali per numero e a trovarsi in punti perfettamente contrapposti dello Zodiaco — mostrando 271
un libero legame di cooperazione funzionale tra una certa fase di vita ed un'altra, sia compiuta quanto inflessibilmente richiesta — e asimmetrica in quanto le posizioni sono, al contrario, sempre più ineguali nel numero e non principalmente in settori opposti del circolo. Poiché in questa classificazione concorrono due criteri, 1) la progressiva disuguaglianza numerica, e 2) la tendenza a non formare precise linee di opposizione, essi agiscono di concerto ma separatamente come indizio di una ben ridotta fluidità di capacità nell'espressione della pertinente generica capacità del gruppo e anche come indizio di una sempre maggiore ed importante accentuazione sullo sviluppo e sulla espressione di una potenzialità estremamente originale e più specifica. Perciò Marx fu di gran lunga il prodotto di tendenze prevalenti in filosofia ed economia più che un pioniere in senso strettamente creativo, mentre Swinburne fu il risultato finale di m o deste più che anarchiche tendenze del proprio inconscio. Quel che va comunemente tenuto presente è che entrambi, e con essi Carroll — se considerati in contrasto con il resto del gruppo — non erano per niente, sia direttamente o singolarmente quanto individualmente, liberi nella loro vita e nella loro attività. 272
I modelli di differenza individuale I determinatori dell'età di importanza focale, attraverso i quali gli astrologi natali h a n n o riconosciuto e incoraggiato le capacità individuali degli uomini, sono stati introdotti in questo capitolo con lo stellium, di cui si trovano altri esempi negli oroscopi di William James (5), Lewis Carroll (6) e Algernon Swinburne (7). Ci sono parecchi altri di questi «determinatori focali» che possono essere presentati in un breve sommario, ma quelli principali possono essere identificati, a vantaggio di
(5) Questo è un oroscopo «solare» con la posizione del Sole considerata come orizzonte e le Case semplicemente come una divisione del cielo in dodici settori in luogo delle vere Case equatoriali; un espediente comune tra gli astrologi quando l'ora di nascita è sconosciuta. Impossibile perciò affermare se si tratta di uno stellium nelle Case così come nei segni, come nel caso di Pasteur. (6) Nelle Case, non nei segni. (7) Efficace nella sua influenza passata nel non-corso della vita, poiché per dar luogo ad uno stellium è necessaria la presenza di Plutone. 273
52° N - O ' O , 5 APRILE I83T, ORE. iqAl
qualche principiante, appartenente a quella speciale categoria di fanatici dell'astrologia (8). Va dunque n o t a t o , nell'oroscopo di Lewis Carroll che uno solo dei pianeti si trova nell'emisfero meridionale. Ecco una fase di quell'importante «accentuazione di emisfero» che può essere usata tanto efficacemente come trampolino per il primo tuffo del principiante nelle acque dell'oroscopo (9), e che ancora una volta è il riconoscimento dei pianeti nelle loro funzioni neutrali. Q u a n d o tutti e dieci si trovano sopra l'orizzonte, l'indicazione è quella di una situazione «sopra la Terra», con un significato contrario nel caso opposto. Q u a n d o essi si trovano tutti all'Est, per lo stesso motivo gli eventi tendono ad essere «sorgenti», ovvero più soggetti all'iniziativa del nativo o del consultante, mentre una concentrazione nell'emisfero occidenta-
(8) Oggetto di una completa esposizione in Essenzialità dell'analisi astrologica come già detto prima, e di un'esauriente trattazione di analisi oroscopica ragionata in Astrologia, come e perché funziona, dello stesso autore. (9) Vedi: Come imparare l'astrologia. 274
le indica una più generica e necessaria dipendenza dalle incidentalità del m o m e n t o , tendenza che si riscontra nei casi di evoluzione (10). Ognuno di questi q u a t t r o emisferi risulta enfatizzato in egual misura dalla posizione in esso di un solo pianeta, che perciò è n o t o come «solitario», come nel caso di Saturno per Lewis Carroll (11). Ciò costituisce sempre una particolare tensione di eventi nel dato emisfero; in particolare accordo con il genio del singolo pianeta. Carroll si conquistò una vastissima reputazione da tipo «sopra l'orizzonte», ma c'era una tendenza stranamente saturnina che aveva una certa ripercussione sulla sua vita personale che era quella di un serio matematico e che fece della sua Alice un ritratto notevolmente critico ed incisivo, dal p u n t o di vista satirico, della sua epoca e della società di essa. Ecco, di conseguenza, un'altra maniera in cui un pianeta può avere u n ' i m p o r t a n z a focale in un oroscopo orario; richiedendo però di esser tenuto in debito conto nelle dinamiche planetarie supplementari. Un singolo pianeta può anche diventare determinatore focale, e richiedere questa considerazione preferenziale nell'analisi oraria, in base alla sua posizione nel proprio segno in quelle circostanze in cui un settore dello Zodiaco di cui esso è signore si troverà a racchiudere anche tutti gli altri pianeti, o magari quelli tra gli altri che, nella loro successione — di volta in volta se necessario — sono governatori dei restanti corpi celesti. Ecco il «solitario in disposizione» mostrato dall'oroscopo orario di esempio raffigurato alle pagg. 17 e 242, e dall'oroscopo di William James e Henry Ford. Nell'ultimo di questi quattro casi, il Sole intercetta Marte e Mercurio in Leone con se stesso. Marte, come signore dell'Ariete, «dispone» di Nettuno. I segni di Mercurio (*) contengono Venere ed U r a n o , ed i segni di Venere (**), a loro volta, vigilano su Saturno, Giove e Plutone. Saturno, al termine di questa catena, chiama in causa la Luna. L'enfasi di
(10) Helen Keller rappresenta un drammatico caso di quest'ultima possibilità. (11) Questo equilibrio di influenze costituirà perplessità per i principianti, i quali dimenticano che è «la pecorella smarrita» e non il gregge a costituire in ogni caso il fuoco d'attenzione della vita in genere. (*) Gemelli e Vergine (N.d.T.). (**) Toro e Bilancia (N.d.T.). 275
un dato pianeta è qui molto più forte che nell'emisfero solitario della struttura delle Case, poiché la vita viene stimolata nel suo insieme anziché in settori parziali. Gli altri determinatori di accentuazione focale, nel particolare gruppo di quelli di primaria importanza in qualsiasi ricorso dai metodi natali a quelli orari, costituiscono nello Zodiaco una tensione funzionale — cioè i pianeti stessi sono del tutto neutri — e devono essere esaminati più a fondo in rapporto con un più vasto significato orario dei segni stessi. Indicazioni speciali dei segni La fondamentale distribuzione dei fattori zodiacali in tutta l'astrologia ha luogo sulla base di quadratura e triplicità. L'origine di queste distinzioni si fonda sul rapporto del circolo delle Case con l'eclittica (12). Iniziando dalle tre « q u a d r a t u r e » , i quattro segni cardinali, che costituiscono il primo g r u p p o , sono quelli formati dall'impatto — positivamente diretto o in senso antiorario — del punto di vista delle Case nello Zodiaco. Essi sono i quattro più pratici tra i dodici, ed indicano sempre una relazione fondamentale con il problema trattato. Analogamente i segni mutevoli, quelli in cui cadono gli equinozi ed i solstizi — cioè la direzione negativa e oraria dell'impatto delle Case — h a n n o più a che fare, inversamente o soggettivamente, con problemi pratici. Ciò rende, questi quattro tra i dodici, quelli più personali, in quanto rivelano sempre un interesse fondamentale tra persone e nei rapporti umani. I segni fissi, ben lontani dal contatto con le Case, sono i quattro che h a n n o soltanto un rap-
(12) I segni dello Zodiaco, per il fatto di avere un certo significato diretto in astrologia oraria, sono stati identificati, a pag. 44, esclusivamente come un'espressione dell'esperienza umana in rapporto alle stagioni dell'anno. Più tecnicamente, i due punti in cui l'equatore celeste interseca l'eclittica, sono rispettivamente l'equinozio di primavera, conosciuto in astrologia come 0° Ariete, e l'equinozio d'autunno, analogamente conosciuto come 0° Bilancia. I punti di massima distanza tra i due circoli sono il solstizio d'estate, cioè 0° Cancro, e il corrispondente solstizio d'inverno, pari a 0° Capricorno. I segni coincidono con questi quattro punti focali allo stesso modo delle Case, cioè secondo una quadruplice triangolazione in uno schema di quadranti, suddivisi ognuno in tre settori. La posizione relativa a questi punti è la «quadratura» mentre ogni triade di segni costituisce una «triplicità». 276
porto teorico con la vita di tutti i giorni; per cui rivelano sempre un'attività centrata su concetti e valori. Deve comunque restar chiaro che, pur in base a tutto ciò, queste distinzioni rappresentano degli estremi, cioè la possibilità di tendenze o attitudini. N o n si può pertanto affermare che una persona nata il quindici novembre — con il Sole in Scorpione, segno fisso — è soltanto u n ' « i d e a » , o che è in qualche m o d o incapace di un rapporto estremamente pratico con quel che succede intorno ad essa; inoltre, il Sole è soltanto u n o dei dieci pianeti. Le triplicità, in r a p p o r t o alle quadrature, differenziano un tipo di reazioni umane caratteristicamente interiore o soggettivo, piuttosto che esteriore o oggettivo. I segni di fuoco indicano un fondamentale interesse nell'identità della personalità, cioè lo sforzo dell'individualità concentrato nell'assecondare i propri obiettivi. I segni d'acqua identificano una risposta di base ai fattori universali, cioè all'aspetto universale delle cose. I segni d'aria, che, come quelli di fuoco, sono equinoziali nella loro origine, rivelano una certa disponibilità dell'uomo a dare forma, validità e giustificazione ai propri interessi. I segni di terra che sono solstiziali come quelli d'acqua, indicano tendenza sostanzialmente pratica a perseguire l'immediata disponibilità di ogni cosa; ad esercitare il diritto a usare, a condividere e a esaurire le risorse dell'umanità in tutti i modi. L'astrologia natale, nei suoi approcci con una visione generica d'analisi, conferisce a giusta ragione una notevole importanza ai «determinatori focali», in q u a n t o essi forniscono un preciso ed altamente accurato quadro della tendenza predominante del carattere del nativo, che trova la sua espressione negli affatto generici «tipi di temperamento». La semplice preponderanza di pianeti in una quadratura o in una triplicità, sei o più nell'una e cinque o più nell'altra, svela un'eccezionale prospettiva delle tendenze caratteristiche di reazione. Nessuno dei tre oroscopi orari presi come esempio mostra questo fenomeno, dato che essi sono stati fatti in m o d o da mettere in evidenza la più ampia distribuzione possibile di relazioni tra le Case. L ' o r o scopo di Algernon Swinburne, comunque, mostra sette pianeti in segni di fuoco, quello di Luigi Pasteur otto in segni di terra, e quello di William James sei pianeti anche in segni di terra, mentre gli ultimi due, per concludere, forniscono un esempio di q u a d r a t u r a predominante, con sette pianeti cardinali ciascuno. Per q u a n t o riguarda la triplicità, un notevole significato p u ò attribuirsi all'assenza di pianeti in uno qualsiasi dei quattro e277
lementi. Gli oroscopi citati in precedenza n o n costituiscono degli esempi, ma Luigi Pasteur, Lewis Carroll e Henry F o r d sono caratterizzati da mancanza di pianeti in segni d'acqua; Algernon Swinburne, dalla mancanza di pianeti in segni di terra, ed Helen Keller dalla mancanza di pianeti in segni d'aria. Ciò significa che, per queste persone, la vita è stata caratterizzata, nelle rispettive coscienze, da un'effettiva esigenza di sviluppare o manifestare la reazione tipica dell'elemento in questione. Quest'enfasi negativa della triplicità, in un oroscopo orario, avrebbe la stessa indicazione in u n o specifico riferimento alla d o m a n d a posta, o al problema trattato, sia su base personale q u a n t o del tutto impersonale. Talvolta due o più pianeti in opposizione l'uno all'altro si troveranno in quadrato con un altro o con più pianeti, creando la croce cosmica del tipo «T» ed occasionalmente il pianeta o i pianeti in quadrato possono anche essere opposti in m o d o da formare la croce a « X » o grande q u a d r a t o . Ciò costituisce un'accentuazione di q u a d r a t u r a , esattamente come il corrispondente grande trigono, con tre o più pianeti, collocati intorno al circolo ad intervalli di 120°, rappresenta un'accentuasione di triplicità. L'oroscopo orario di pag. 17 ha una croce a « T » nei segni fissi, e quello a pag. 206 non solo ha un'altra voce in segni fissi a «T», ma anche ciò che potrebbe esser considerato funzionalmente il medesimo determinatore focale in segni prevalentemente cardinali, se Giove è visto in funzione di pianeta che va a completare i necessari aspetti dal Sagittario al Capricorno. C o m u n q u e , questo tipo di configurazione è privo di significato in astrologia oraria, poiché nessun pianeta p u ò esser preso in considerazione attraversando la linea di un segno. Inoltre, ha poca importanza come determinatore focale in astrologia natale poiché qualsiasi accentuazione di quadratura o triplicità di questo genere risulta sminuita. Esempi della croce a «T» in segni fissi si trovano negli oroscopi di Algernon Swinburne, Henry Ford e Teodoro Roosevelt; e in quest'ultimo caso c'è anche una croce a «T» in segni mutevoli. L'oroscopo di Henry Ford mostra un grande trigono in segni d'aria. L'ulteriore applicazione di questa «preponderanza» oroscopica è di scarsa importanza per la pratica oraria poiché rappresenta un grado di raffinatezza troppo elevato nell'ambito di indicazioni di massima; ciò tende ad oscurare le più dirette linee di immediato significato con cui l'astrologo deve affrontare il 278
problema che gli viene sottoposto. L'importanza oraria dei segni, di conseguenza — a prescindere da qualità ed elementi — scaturisce dalle loro precise indicazioni individuali. Queste sono state tradizionalmente espresse attraverso i simboli tramite i quali sono conosciute, come il m o n t o n e nel caso dell'Ariete. Ciò n o n vuol dire che una persona con il Sole o l'Ascendente in quel segno sarà necessariamente simile a un Ariete (anche quando l'immaginazione dell'astrologo è buona), ma che il temperamento è simbolicamente improntato a questo animale aggressivo e testardo. In tempi moderni gli astrologi h a n n o trovato sempre più valido esprimere le caratteristiche tramite tratti di carattere o tendenze prevalenti del temperamento, specialmente q u a n d o si giunse a considerare i pianeti diversi dal Sole in base alla loro posizione nei segni. Ciò ha portato allo sviluppo di una specifica serie di parole-chiave, in cui «aspirazione» piuttosto che il «battersi in prima linea» (o letteralmente l'«essere pionieri») è rappresentato dall'Ariete e così via per tutti e dodici. Molti esperti incontrano un'effettiva difficoltà nell'impiego di queste ed altre parole chiave, poiché non riescono a capire che un termine, per avere un significato funzionale, non deve necessariamente implicare un concetto di lavoro o azione, cioè essere «verbalmente dinamico». Il linguaggio potrebbe essere più efficace se avesse parole per tutte le varie sfumature nella continua distinzione soggetto-oggetto della vita, ma allora il dizionario sarebbe decisamente ridondante, e soltanto i pedanti sarebbero in grado di parlare, per lo meno correttamente. Un esempio calzante è «l'equilibrio» per la Bilancia, che sembra a prima vista una nozione del tutto statica. Comunque, richiede molta più energia, e condizioni più difficili di fatica, sostenere la personalità nel suo variabile complesso all'equinozio autunnale che scontrarsi con la spavalda libertà dell'Ariete poiché l'Ariete ha poca necessità di mantenere una posizione di fermezza in un rapporto. Nessun insieme di parole-chiave può essere perfetto perfino dal più ristretto punto di vista, e infine una visione astrologica dà loro più significato del dizionario. Primariamente, queste tipicizzazioni funzionali o psicologiche dei segni hanno lo scopo di esprimere l'idea della fondamentale flessibilità di significato in ogni potenziale contesto per un dato pianeta. U n a delle distinzioni addizionali tra i segni, occasionalmente chiarificatrice nell'interpretazione oraria, è la differenza tra quelli di corta ascensione, da Capricorno a Gemelli, e quelli di lunga ascensione, da Cancro a Sagittario, così classificati a cau279
sa dello scarto dei segni invernali in confronto a quelli estivi, e dovuto agli stessi fattori che producono le stagioni (cioè che elevano lo Zodiaco sull'orizzonte a velocità maggiore o minore nonostante la rotazione della Terra rimanga costante) (13). Ogni accentuazione del secondo gruppo — cioè Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario — è indice di sviluppi di natura più solida e spontanea, non affrettati ma pur sempre soggetti a cambiamenti, mentre gli altri sei segni, considerati collettivamente, denotano un aspetto delle cose più artificiale e rapido; spesso mal considerate, che vanno avanti per metà, con cocciutaggine e senza possibilità di essere aggiustate in qualche m o d o . Così gli antichi astrologi del X I X secolo insegnavano che le cose comprate sotto l'influsso dei segni di lunga ascensione, cioè quelli dal Cancro al Sagittario, saranno tranquillamente vendute o commerciate vantaggiosamente.
CORRISPONDENZE FRA I SEGNI DELLO ZODIACO ARIETE TORO GEMELLI CANCRO LEONE VERGINE BILANCIA SCORPIONE SAGITTARIO CAPRICORNO ACQUARIO PESCI
Montone Bue Gemelli Granchio Leone Vergine Bilancia Scorpione Arciere Capro P o r t a t o r e d'acqua Pesci
Cardinale Fisso Mutevole Cardinale Fisso Mutevole Cardinale Fisso Mutevole Cardinale Fisso Mutevole
Fuoco Terra Aria Acqua Fuoco Terra Aria Acqua Fuoco Terra Aria Acqua
Aspirazione Virilità Vivificazione Espansione Sicurezza Assimilazione Equivalenza Creatività Amministrazione Discriminazione Fedeltà Simpatia
Ci sono molte «qualità» speciali convenzionali e tradizionali dei segni, di valore non costante e spesso molto incerto. Le più importanti di esse appaiono nella seguente tabella, tratta del Dizionario Wilson (14):
(13) Si noti che questa distinzione dovrebbe risultare inversa negli oroscopi orari eretti per località a Sud dell'Equatore, nonostante il significato generale dei Segni resti invariato dato che — dal punto di vista psicologico pratico — l'esperienza di individui in Argentina, Australia e così via risulta essenzialmente da «emisfero settentrionale» nei suoi concetti e nel suo modo di affrontare i problemi della vita. (14) James Wilson, A complete Dictionary of Astrology, Londra, 1819; ristampato a Boston, A.H. Roffe & Co., 1885. 280
Maschile, Fortunato, Diurno Femminile, Sfortunato, Notturno Dominante, o Settentrionale Obbediente, o Meridionale Incostante Bestiale o quadrupede(15) Dannoso Violento Sonoro (16) Rauco Bicorporeo
U m a n o (16) Fertile o Silenzioso Corporeo duplice (o Bicorporeo) Dolce, o Intero Sterile Forte Debole Amaro Contorto Ruminante Brutale, o Ferale (15) Lussurioso
Un diverso tipo di distinzione per « q u a d r a t u r a » , è costituito dalla posizione dei segni negli effettivi quadrati dello Zodiaco, con un influsso generale indicato nella seguente tabella: NATURA STAGIONALE DEI SEGNI Segni primaverili: Ariete, Toro e Gemelli - Mentale Segni estivi: Cancro, Leone e Vergine - Domestico Segni autunnali: Bilancia, Scorpione e Sagittario - Produttivo Segni invernali: Capricorno, Acquario e Pesci - Servizievole Indicazioni speciali dei pianeti I pianeti non solo h a n n o la loro implicazione fissa, cioè il significato che si addice a ognuno di essi, in ogni appropriata connessione, ma anche una «natura acquisita», in contrasto con il «significato» stesso, cioè un'indicazione al di sopra e al di sotto di quel che essi possono svelare come significatori pertinenti, o che possono fornire tramite le loro posizioni focali in ogni determinato modello di oroscopo. Questa natura puramente artificiale o speciale è conosciuta come «dignità planetaria», ed è un dettaglio astrologico che fu immensamente popolare att o r n o alla fine del secolo, cioè fino all'inizio di quella che si fece subito chiamare «astrologia m o d e r n a » . Le nature planetarie
(15) Solo per la seconda metà del Sagittario. (16) Solo per la prima metà del Sagittario. 281
acquisite sono di due specie. Quelle che sono il risultato della posizione dei corpi celesti nei vari segni, conosciute, come «dignità essenziali», e quelle risultanti dalle posizioni dei pianeti l'uno rispetto all'altro, nonché rispetto alle Case, conosciute come «dignità accidentali». La più importante fra le dignità essenziali si ha q u a n d o un pianeta si trova nel segno di cui è signore, in base alla tavola dei significati fornita a pag. 93. Si dice quindi che esso è nel suo «domicilio» (un improprio ma consolidato uso del termine, dato che qui «domicilio» si riferisce a un segno). Q u a n d o un pianeta si trova in un segno opposto a quello che esso governa si dice che è in «esilio». Tra i segni di cui i pianeti sono signori, uno conferisce maggiore dignità di un altro, quindi viene detto «gioia» del suo significatore. Nel caso del Sole e della Luna, che h a n n o soltanto un «domicilio» ciascuno, il singolo segno viene considerato anche, per entrambi, segno di «gioia». Le gioie degli altri cinque pianeti sono Mercurio in Vergine, Venere in T o r o , Marte in Scorpione, Giove in Sagittario e Saturno in Acquario. Q u a n d o il «domicilio» di un pianeta contiene un altro pianeta, esso è detto «dispositore» di questo secondo pianeta, e quindi accresce la sua dignità a spese dell'altro, p u n t o di occasionale importanza nel comparare la forza di due corpi celesti, e di valore costante nel considerare un «solitario in disposizione». Talvolta due pianeti si troveranno ognuno in un segno governato dall'altro. Questa «reciproca ricezione» li dignifica entrambi. La seconda tra le dignità essenziali più importanti è la posizione di un pianeta nel segno in cui è in esaltazione. Queste esaltazioni sono state indicate a pag. 262, e sono degli elementi che servono ad una designazione di dubbia importanza in casi eccezionali. Se un pianeta occupa un segno opposto alla sua esaltazione, si dice che si trova in «caduta». La terza dignità essenziale, nell'antica gerarchia astrologica, è la posizione di un pianeta in una triplicità con cui ha particolare simpatia. Il Sole e Giove governano i segni di fuoco, Marte è responsabile di quelli d'acqua, Saturno e Mercurio sono associati ai segni d'aria, e Venere, insieme alla Luna, è legata ai segni di terra. Le ulteriori dignità essenziali dell'astrologia medioevale sono quelle per cui i pianeti hanno una specifica relazione con le cinque parti irregolari di un segno definite come «termini», e con le tre parti regolari conosciute come «facce» o «decanati». Eccone una tabella, ed è incerto se le distinzioni hanno una qualche validità. Una moderna revi282
sione delle facce, che precedeva la definizione di «decanato» nella letteratura astrologica più recente, ha incontrato sempre maggior favore, senza fornire una spiegazione realmente più adeguata al significato che può esser dato per esaltazione, triplicità «come dignità», termine o faccia secondo il senso più tradizionale. Gli astrologi medioevali consideravano un pianeta privo di qualsiasi dignità come «peregrino», cioè del tutto incapace di influenzare con qualche efficacia. TABELLA DELLE DIGNITÀ ESSENZIALI MINORI
Triplicità Giorno Notte Ariete Toro Gemelli Cancro Leone Vergine Bilancia Scorpione Sagittario Capricorno Acquario Pesci
0 9 3 0 9
* O 9 i? 3
ti 5 S
ti J>
è u
D 5 S
0
U6 98 «7 36 *6 57 *6 3°
3 B U 9
G D 3 9 U \ 0 9
» *
9 1?
0 J 3
ti
3 O 9 S D 1? U 3 O 9 T) U 3
Questa dottrina di «dignità» rappresenta il tentativo dell'astrologia, durante i periodi della sua più profonda superstizione, di stabilire un sistema di correlazione attraverso il quale giudicare il valore compara-
(17) I gradi identificano la fine del settore governato dal pianeta; così Giove governa da 0° a 6° Ariete inclusi, e così via. Questi sono i termini adottati dal Raphael originale (R.C. Smith) e da coloro che, più recentemente, vi si sono rifatti. I termini «Secondo gli Egizi» variano notevolmente, ma il concetto generale e la struttura essenziale sono gli stessi. (18) Il più moderno sistema di «decanati» preso dall'astrologia indiana assegna il primo terzo di ogni segno a se stesso, il successivo settore al segno seguente di pari triplicità, e il terzo all'altro membro dello stesso gruppo. Così l'Ariete dovrebbe essere considerato come Ariete-Ariete, Ariete-Leone e Ariete-Sagittario nel suo significato, e così via. 283
tivo dei corpi celesti. In effetti ebbe lo scopo di ottenere quel che oggi è disponibile in forma molto più soddisfacente, attraverso l'analisi a campione e i determinatori focali. Nulla giustifica il completo abbandono di metodi scomodi, poiché si deve ricordare che essi possono comunque produrre dei risultati. Attualmente, di rado un astrologo fa uso delle dignità essenziali e delle debilità planetarie — salvo il domicilio e l'esaltazione da una parte, e l'esilio e la caduta dall'altra — ma è bene che le conosca tutte. Le dignità accidentali non sono mai state definite con precisione come le altre, e non esiste un'effettiva concordanza in base alla quale considerarle — o in base a cui dar loro un ordine di importanza — poiché sono usate raramente. La pratica attuale dà sempre uno speciale significato 1) al pianeta elevato, cioè a queilo fra i dieci più vicino alla cuspide della decima Casa da una parte e dall'altra, e 2) al pianeta sorgente, cioè quello che, pur trovandosi al di sotto dell'Ascendente (tra l'Ascendente e la cuspide della quartta Casa) è più vicino all'orizzonte. Ulteriori «dignità accidentali» sono ammesse dagli astrologi di più vecchia scuola q u a n d o 1) un pianeta gode di aspetti prevalentemente favorevoli, quando 2) si trova in Casa angolare, q u a n d o 3) è orientale, cioè si trova sul lato orientale dell'oroscopo; q u a n d o 4) è rapido nel suo m o t o e q u a n d o 5) ha una grande declinazione. Un tale pianeta è rapido nel suo m o t o q u a n d o , nel m o m e n t o dell'analisi oraria, si muove ad una velocità superiore a quella media nelle ventiquattr'ore. Ciò si p u ò determinare (nel caso di pianeti il cui movimento è abbastanza apprezzabile da consentire l'esame di una dignità del genere) confrontando la tabella che segue. Per grande declinazione si intende una posizione Sud o Nord superiore ai 17°. MOVIMENTO MEDIO DEI PIANETI Luna Mercurio Venere Sole Marte
13 0 0 0 0
10 59 59 59 30
34 36 36 12 48
I pianeti acquistano un'importante dignità accidentale secondo la più moderna concezione, allorché sono dominanti nella determinazione focale dell'oroscopo. Ciò è particolarmente 284
vero q u a n d o uno di essi risulta solitario in un emisfero. Quando tendono ad aggregarsi in gruppi compatti, o a formare delle coppie intorno al grafico, risultano dignificati nella misura in cui la loro disposizione in simili gruppi c o m p o r t a degli aspetti abbastanza esatti. Dall'altra parte del q u a d r o , ci sono le «debilità accidentali», q u a n d o cioè un pianeta è retrogrado o intercettato. Un caso importante è quello in cui un pianeta è «combusto», cioè si trova entro una distanza di 8°30' dal Sole (19). Secondo gli antichi, la combustione significava che una data attività risultava deviata nell'ambito del quadro generale o del più profondo legame con il problema del momento. C o m u n q u e , in questa tradizione, se il pianeta è «nel cuore del Sole» o a meno di 17' di congiunzione esatta, esso è «cazimi» e perciò estremamente rafforzato. Qualcosa di simile alle «debilità» sono gli specifici impedimenti a formare aspetti desiderabili, cosa di cui l'astrologia oraria tiene conto allorché ricorre al moto zodiacale dei pianeti o fa interamente uso delle procedure natali. Cosi è necessario per un pianeta formare un certo aspetto con un altro, allo scopo di conferire significato a una data correlazione, ma esso andrà invece a formare, prima, un altro aspetto; o, nel frattempo, un terzo pianeta potrà completare un differente aspetto con il secondo, e così interferire nel processo in maniera differente. Dal punto di vista delle prospettive zodiacali, questa è una precisa indicazione di interruzione o distrazione, tale da poter essere di solito delineata o identificata abbastanza in dettaglio. Essa non esclude necessariamente il risultato sperato ma denota molte difficoltà. Di gran lunga più sfavorevole è la situazione in cui un pianeta si trova sul punto di formare un aspetto desiderabile ma, invece di completarlo, diventa retrogrado, senza più completare quell'aspetto. È la «refrenatio» (*) degli astrologi medioevali (20). Essa pronostica il totale collasso di un progetto o il fallimento di uno sforzo, a causa soprattutto della mancanza di un'adeguata preparazione.
(19) Eccetto, comunque, Mercurio, nella tradizionale pratica oraria. (*) L'A. fa uso del termine «refranation»: «mancato compimento di una spetto planetario previsto, dovuto al fatto che uno dei pianeti diventa retrogrado» (Cfr. Webster's International Dictionary) (N.d.T.). (20) Gli astrologi medioevali identificavano e sfruttavano molte di queste particolari possibilità, come «ascissione di luce», «distruzione», «frustrazione», «proibizione» e, tra quelle costruttive, «delazione». 285
Il valore pratico di queste dignità, sia di quelle essenziali che di quelle accidentali — nella moderna pratica astrologica, tanto oraria q u a n t o natale — si ha nel raro caso in cui indicazioni rendono difficile stabilire in altri modi quale di due pianeti sia il più forte, e quale fattore vitale è più a d a t t o a prevalere in un effettivo contrasto di interessi, o in una situazione di maggior conflitto. Dignità e debilità di ciascun tipo h a n n o efficacia rispettivamente nell'ordine in cui sono state presentate. Indicazioni planetarie supplementari L'astrologia natale, nella familiare pratica di tutti i giorni, possiede un suo più vasto scopo che non quella oraria, per il fatto che essa comprende più fattori planetari; e precisamente, i Punti Arabi, i vari Nodi, gli aspetti minori e i gradi significativi. I «Punti» sono orizzonti secondari, creati col prendere, partendo dall'Ascendente, una qualsiasi distanza esista tra due pianeti, cuspidi o punti in relazione pertinente tra loro, procedendo sempre in senso antiorario nello Zodiaco. Tra essi, il p u n t o di Fortuna (o Pars Fortunae; ma non semplicemente Fortuna) è quello più universalmente usato, e la sua utilità è stata dimostrata alquanto in dettaglio (21). I nodi, analogamente, sono punti secondari dell'eclittica creati dall'intersezione dell'orbita della Terra con quella dei pianeti. Solo due di essi si ritrovano negli oroscopi normali. Il N o d o Lunare «Nord» o Ascendente, conosciuto anche come Testa del Drago (o Caput), e il punto ad esso opposto «Sud» o Discendente, o Coda del Drago (o C a u d a ) . Il primo è un punto di preciso aiuto, ovunque esso si trovi. Sta a indicare una precisa cooperazione tra gli individui o le cose governate dalla Casa in cui si trova. Riflette, necessariamente, la funzione della Luna. La C o d a , invece, in astrologia oraria, è un impedimento preciso che indica principalmente una prospettiva o una conseguenza di autodistruzione, sconsideratezza, mancanza di b u o n senso. Tutti i pianeti formano dei nodi, che possono essere usati in maniera analoga, secondo il significato che ad essi va d a t o . Sono stati trattati a fondo nell'opera Mundane Perspectives in Astrology.
(21) Ved. pag. 220 e segg. 286
La maggiore raffinatezza delle indicazioni planetarie si ritrova, per lo più, nell'uso dei più importanti aspetti non-tolemaici, una tabella dei quali viene data qui di seguito, con i relativi gradi di esattezza ed un significato generale per ognuno di essi. I PRINCIPALI ASPETTI MINORI Semisestile: 30° - Stessa influenza del sestile, ma più debole Semiquintile: 36° - Stessa influenza del quintile, ma più debole Semiquadrato: 45° - Stessa influenza del quadrato, ma più debole Septile: 51°26' - Aspetto di speciale obbligo o fatalità Quintile: 72° - Aspetto di speciale talento o arte Sesquiquadrato: 135° - Stessa influenza del quadrato, ma più incerta Biquintile: 144° - Stessa influenza del quintile, ma più incerta Quinconce: 150° - Stessa influenza del sestile, ma più incerta Alcuni astrologi orari, nel ricorrere all'impiego di metodi puramente natali — tra cui il movimento zodiacale dei pianeti — continuano a fare uso del medioevale «aspetto assistito», nelle sue due forme comuni. La «traslazione di luce» è il caso in cui due pianeti, che non formano legittimamente un aspetto tra loro data l'ampia orbita o la posizione in segni che non presentano uno specifico legame, sono portati in stretto aspetto da un terzo pianeta, che in un certo senso conferisce, così, un effettivo significato alla correlazione più importante. Un tale pianeta mediatore starebbe ad indicare persone o condizioni che possono portare a conclusioni diverse da quelle sperate. La «collezione» è una situazione analoga, in cui due significatori non formano alcun aspetto tra loro, o non sono in grado di formarne uno, ma entrambi vanno a formare un successivo efficace legame con un terzo pianeta. In tal caso la mediazione è passiva, mentre gli altri due pianeti costituiscono il fattore attivo, e l'aiuto proviene dallo scoprire qualche altra persona o qualche altro fattore di significato pertinente o attendibile. Alcune sottili ed estreme minuzie di distinzioni astrologiche, aventi un reale corrispondente riscontro nella situazione esistenziale, si ottengono attraverso l'esame dei gradi di speciale significato. La tradizione medioevale ci t r a m a n d a le «affezioni» di certi gradi particolari, come una misura più accurata di quanto non lo siano i «termini»; eccone una tabella nella pagina seguente:
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Queste «affezioni e significati», forniti da Wilson nel suo Dizionario, ma da lui non raccomandate, vengono spiegate come segue: «Nella colonna dell'Ariete si trovano 8, 15 e 30 nella riga dei maschili, e 9 e 22 nella riga dei femminili: ciò significa che i primi otto gradi dell'Ariete sono maschili, il nono grado è femminile, da qui fino al quindicesimo sono maschili; dal quindicesimo grado al ventiduesimo grado sono femminili, e da qui al trentesimo grado maschili; analogamente, i primi tre gradi sono tenebrosi, da qui fino all'ottavo grado sono luminosi, da questo al sedicesimo grado sono tenebrosi, e da qui al ventesimo grado sono luminosi. Il ventinovesimo grado è anch'esso un grado luminoso, i restanti sono indifferenti. Nell'Ariete non ci sono gradi fumosi. Il ventiquattresimo grado e il trentesimo grado sono gradi vuoti, il sesto, l'undicesimo, il sedicesimo, il ventitreesimo e il ventinovesimo sono gradi butterati o infernali. Non ci sono gradi azimene, e il diciannovesimo grado è fortunato. «Se l'Ascendente o il signore di esso si trova in uno di questi gradi in un tema di nascita, si vuole che denoti qualcosa nella fortuna o nell'aspetto del nativo; così, se esso cade in un grado maschile, egli o ella sarà più maschile: se in un grado femminile, sarà più femminile. Se in un grado luminoso o scuro, sarà biondo o bruno; e se cade in un grado fumoso, sarà più scuro in volto e bruno, dall'intelligenza ottusa. I gradi vuoti rendono il nativo vuoto e di scarsa conoscenza. I gradi infernali o butterati assoggetteranno il nativo a profondi segni di vaiolo 0 cicatrici, ecc., o a seconda che si tratti di sapienti gentiluomini, causeranno impedimento del parlare, problemi e dispute in cui essi affonderanno come in un abisso. I gradi azimene li renderanno deformi, zoppicanti o curvi, a seconda della natura del segno e della parte del corpo da esso governata, e si dice che questa sia una regola inflessibile. 1 gradi fortunati, se coincidono con la cuspide della seconda Casa, o se il signore della seconda si trova in uno di quei gradi, o se Giove cade in un grado fortunato, apporteranno al nativo grandi ricchezze ed onore; una assurdità del genere non merita alcun commento» (22). U n a recente impresa dalle ricche prospettive, tuttora in corso, e che impegna un considerevole numero di eminenti astrologi, sia in Inghilterra che in America, è una tabulazione delle caratteristiche dei gradi in base all'eccezionale frequenza di vari tipi di eventi in corrispondenza con essi. A questa ricerca è correlato l'esame delle stelle fisse, il che equivale a riconoscere che le principali tra esse h a n n o talora un'importanza considerevole, tanto nell'analisi oraria quanto in quella natale.
(22) Dizionario di astrologia, pag. 25-26. 289
D'importanza ben più immediata nel progetto generale di cui questo libro è una parte — impresa che ancora una volta affonda le sue radici nella tradizione medioevale — sono i gradi simbolici. Ve ne sono parecchi tipi, dalla validità estremamente eterogenea. Quelli del Charubel si sono dimostrati eccezionalmente suggestivi (23). I simboli Sabian per i gradi zodiacali costituiscono un contributo del tutto originale ed indipendente, ed un fatto nuovo piuttosto spettacolare che, prima della pubblicazione, è passato attraverso una lunga ed elaborata fase di verifica (24). Considerazioni speciali di vita e di morte Un fatto spesso non considerato attinente con la sfera etica dell'arte oraria è la durata della vita, cioè le probabilità di morte; e qualsiasi maniera di considerare un problema di questo genere richiede una considerevole regressione ai metodi natali. T u t t ' a l più, un'analisi della durata della vita è un pericoloso dettaglio dell'arte astrologica, in quanto permette sia di spaventare sia di rassicurare eccessivamente una persona al punto di causargli un d a n n o irreversibile. Inoltre, nessuna cosa che riguarda il ciclo della vita è già fissato in senso fatalistico, come perfino Lilly teneva a precisare nel 1646. C o m u n q u e , l'astrologo con sufficiente abilità e preparazione è in grado di ricavare un'indicazione attendibile; e se intende tenersela per sé, p u ò farne indirettamente uso in maniera tale da poter essere di valido aiuto agli altri. In un oroscopo orario, la determinazione della durata della vita si fonda sull'ipotesi che gli eventi di essa sono rappresentati attraverso le Case in senso orario, cioè a ritroso partendo dall'Ascendente rappresentando ogni Casa un dodicesimo del tutto. Una precedente generazione di astrologi faceva corrispondere cinque anni a una Casa, mentre l'attuale durata attendibile della vita ne suggerisce sei; ma un metodo
(23) Charubel (John Thomas), The degrees of the Zodiac Symbolized, Londra, L.N. Fowler, 1898. (24) The Sabian Symbols in Astrology, di Marc Edmund Jones, volume appartenente a questa serie di manuali. Contiene una spiegazione completa del fondamento logico di questo tipo di simbolismo, con un accenno alle origini di esso ed un'esposizione delle ramificazioni di significato. 290
più accurato è quello di fare la media degli anni di vita dei parenti più stretti deceduti (ignorando i decessi per incidenti e quelli in età infantile) dividendola poi per dodici per ottenere il numero di anni da assegnare a ciascuna Casa. Una maggiore precisione si ottiene considerando la madre, con i rispettivi fratelli e sorelle per un uomo; ed il padre, con i rispettivi fratelli e sorelle, per la generazione precedente, e così via, procedendo all'inverso quando si tratta di una donna. Considerando così le Case, per la giusta unità di tempo, e facendo le proporzioni, se necessario, delle frazioni di ogni Casa, i punti di afflizione da parte dei pianeti nei confronti del signore dell'Ascendente nonché nei confronti del Sole e della Luna, a seconda della loro posizione nell'oroscopo orario, indicheranno i periodi critici della vita. Quando i signori della quarta e dell'ottava Casa, o comunque Saturno, entrano a far parte di queste afflizioni, se ne ricava l'indicazione di un punto di possibile o probabile termine della vita. La domanda sulla durata della vita resta in prima Casa, come già spiegato, mentre lo specifico esame di ciascun potenziale di morte come tale, viene collocato in ottava. Di solito, una domanda sull'argomento riguarderà la natura della morte; ovvero i fattori che potrebbero far precipitare una situazione, o aggiungersi al rischio, e che possono forse essere eliminati. La morte, sotto forma di evento, non viene realmente vissuta dalla persona che muore e essendo un fatto al di là dell'esperienza immediata, non può essere attendibilmente riflessa in un oroscopo. Le concomitanze pertinenti della morte sono svelate in maniera più precisa dalla natura di quei pianeti più direttamente implicati nel problema in virtù della loro posizione o del loro aspetto. Così, Giove, Venere, il Sole e la Luna sono «buoni», mentre Mercurio può essere tanto «buono» quanto «cattivo». Giove sarà causa di una morte felice o tranquilla, Venere di una morte non spiacevole, il Sole causa di un decesso seguito da onori; la Luna causerà una morte preceduta da notevole agitazione, e Mercurio un trapasso «secondo le aspettative». Dall'altra parte del quadro, Marte comporterà una morte violenta o inaspettata, e Saturno sta ad indicare una penosa e spesso lunga agonia prima della morte. Questi due pianeti costituiscono i fattori particolarmente letali dell'astrologia. Urano indica una morte accidentale e improvvisa, e probabilmente di tipo singolare; Nettuno una morte generalmente misteriosa o vergognosa e Plutone una morte che può essere individualmente insignificante, o simile ad un sacrificio per il più ampio interesse di gruppo.
Implicazioni regressive di tempo In astrologia oraria, il fattore tempo è fondamentalmente un fatto di misura simbolica, ovvero la previsione di un intervallo tra eventi in base alle relazioni create dalla rotazione diurna 291
della Terra sul proprio asse. Con la regressione alle tecniche natali, esso diventa alquanto inattendibile, per cui gli astrologi fanno ricorso al movimento zodiacale e, in alcuni casi, includono nell'analisi oraria, perfino le direzioni o le progressioni del tema natale. Le direzioni primarie tradizionali, esclusivamente diurne in natura, sono del tutto prive di valore in q u a n t o quattro minuti corrispondono a un a n n o , mentre d o m a n d e o problemi riguardanti la vita di ogni giorno devono avere una risposta alquanto immediata, se si vuole che il ricorso all'astrologo risulti di una certa utilità. Per lo stesso motivo, l'uso delle direzioni secondarie di un oroscopo orario difficilmente risulta più soddisfacente data la brevità del moto zodiacale su cui si fond a n o , anche nel caso della Luna, per fornire un certo coordinamento con le immediate prospettive di un problema. U n a scala sincopata è stata proposta per questi cicli secondari, come la corrispondenza di un giorno ad un mese invece che a un a n n o , ma essa risulta del tutto artificiosa, e priva di qualsiasi giustificazione teorica. Un espediente efficace è quello di ricorrere ai transiti, e una procedura cardinale connessa alle tecniche elettive — e a tutti gli altri metodi orari in cui la normale tabella oraria è inadatta — è quella di fondare ogni giudizio sulla base di reali movimenti dei pianeti nei cieli. I pianeti transitanti vengono utilizzati in due modi, da una parte e dall'altra della loro posizione nell'oroscopo orario. Il principale fra i due non richiede spiegazioni particolari. N o n è altro che la normale comparazione del movimento dei pianeti a seconda delle loro posizioni nell'oroscopo orario, precisamente sul modello della direzione natale ordinaria. Poiché questi pianeti transitanti formano, in un oroscopo, degli aspetti con dei luoghi planetari, essi vengono analizzati in base a 1) questi aspetti, 2) ai significatori interessati, e 3) alle condizioni generali del problema. T u t t o ciò fornisce u n ' e p o c a per gli eventi da prevedere, che viene rilevata dalle effemeridi senza alcuna modifica; e non comporta alcuna difficoltà in quanto l'interpretazione avviene sulla base delle possibilità generali svelate dall'oroscopo. Un uso meno chiaro di queste posizioni reali dei corpi celesti nel m o m e n t o in cui viene posta una d o m a n d a oraria — allorché non si p u ò fare uso di un giudizio di sì o n o , o q u a n d o esso si dimostra inadeguato a fornire l'informazione richiesta — viene fatto allo scopo di far luce su un problema tramite la comparazione del m o m e n t o in cui esso si presenta, con le condizioni ce292
lesti del m o m e n t o , valutando in base a essa la precisione dell'oroscopo; ottenendo in questo m o d o una più vasta panoramica sul significato degli eventi, non solo in base all'oroscopo stesso q u a n t o anche in base alle generali tendenze planetarie. Questa procedura potrebbe essere definita la speciale «considerazione prima del giudizio» allorché si fa uso dei metodi natali, ed essa sfrutta fenomeni molto semplici. Così ogni astrologo può contare sul fatto che, in genere, i problemi capitano in un complesso che ha un importante significato nella propria esperienza. Egli osserverà la tendenza di certe difficoltà ad aggregarsi, per cui in uno stesso giorno tre o quattro di esse in successione riguarderanno le finanze, mentre in un altro giorno si presenterà un'equivalente serie di difficoltà sentimentali. In un m o m e n t o in cui il danaro appare dominante nella mente di tutti quelli che chiedono consigli, è facile supporre che un elemento riguardante lo stato delle finanze potrebbe rimanere latente nel fondo della coscienza nel caso di qualcuno che è in ansia per un matrimonio o un divorzio. Ecco «la dominante immediata» nella pratica oraria, ed essa può essere una guida ben precisa e importante per assicurarsi che all'oroscopo sia data un'esatta interpretazione, e che qualsiasi consiglio sia fornito in maniera chiara e pertinente. L'astrologo professionista si prepara a riconoscere e a fare uso di questa mutevole «dominante immediata» attraverso il suo contatto giornaliero con le effemeridi, nonché attraverso la sua esperienza settimana per settimana e mese per mese con il mutevole insieme delle forze planetarie. In aggiunta a ciò, egli terrà spesso conto della natura del giorno e dell'ora. I giorni della settimana sono governati dai pianeti dai quali prendono nome, direttamente o indirettamente, nella maggior parte delle lingue moderne; ad esempio la Domenica è governata dal Sole, il Lunedì dalla Luna, il Martedì da Marte, il Mercoledì da Mercurio, il Giovedì da Giove, il Venerdì da Venere, il Sabato da Saturno. Le ore planetarie, comunque, sono forse di maggiore importanza, poiché cambiano rapidamente, costituendo momenti superficiali della esperienza, e poiché rappresentano l'impatto delle differenti enfasi del cielo attraverso il corso della giornata. Si trovano in commercio le relative tavole, oppure l'astrologo p u ò calcolarle da sé. Esse funzionano dall'alba al t r a m o n t o , e dal t r a m o n t o all'alba, con ciascuno di questi intervalli diviso in dodici periodi di eguale durata, ma quasi sempre più o meno in293
torno ai sessanta minuti. La prima ora d o p o l'alba è governata sempre dallo stesso pianeta che governa il giorno. Le altre, nell'ordine, sono dedicate ai pianeti in base alla sequenza dell'«ordine Caldeo» — cioè Saturno, Giove, Marte, Sole, Venere, Mercurio, Luna — che si ripete in continuazione. Nelle ventiq u a t t r ' o r e questa sequenza di sette, d o p o essersi ripetuta tre volte, si completa con i successivi tre pianeti, per ripartire, il giorno d o p o , dalla quarta posizione. Quindi il Sabato è governato da S a t u r n o , e inizia con l'ora di Saturno; la Domenica è governata dal Sole, e la sua prima ora è al quarto posto nella sequenza delle ore di Saturno. Il Lunedi è governato dalla Luna, che occupa il q u a r t o posto nella seuqenza del Sole. La tabella fondamentale della settimana è fornita alla pagina seguente. Problemi che iniziano in giorni particolari tendono a m o strare una simpatia latente con il significato del giorno, come fondamento della dominante immediata. La Domenica, che il / m o n d o cristiano considera come giornata sacra, o come Pasqua settimanale, è un punto di partenza, corrispondente a quel nucleo centrale di cose rappresentato dal Sole; sia nel suo significato di riposo e rilassamento da una parte q u a n t o di autorigenerazione dall'altra. Il Lunedì, governato dalla Luna, è legato alla necessità di riprendere il filo delle cose, e solitamente richiama l'atmosfera di un interesse ampiamente generale sui dettagli di affari, come beni di prima necessità e simili. Il Martedì comporta una netta dominante di Marte, con un ampliamento di prospettiva e talora una certa manifestazione di spirito pionieristico. Il Mercoledì, a metà settimana, mostra sempre una più marcata tendenza all'introspezione alquanto fondamentale nel contesto della civiltà. Il Giovedì, sotto il dominio di Giove, è la giornata fortemente espansiva, che sviluppa il senso di una settimana che si avvia al suo culmine, ed è qui che la dominante troverà la sua maggior espansione generale. Il Venerdì, governato da Venere, comincia ad esprimere il concetto di fine settim a n a , e a dare una sensazione di culminazione, concretezza, soddisfazione e realizzazione estetica. Saturno conclude il ciclo, ed è prevalentemente un giorno di competizione nel senso di sport, competizioni e simili; oppure del relax nel suo più ampio significato. Le ore planetarie sono sempre molto più precise dei giorni, ma riferite a cose estremamente banali o minori. Pur sotto certi aspetti non dissimili dai giorni planetari, le ore svelano per lo 294
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più le basi di preconcetto o di motivi interiori e segreti che port a n o la d o m a n d a a trovare una risposta, il problema ad essere giudicato. Saturno rappresenta le cose in un passaggio critico; Giove si identifica con un irresistibile senso di opportunità; Marte dà luogo agli impulsi nel decidere o nell'agire; il Sole rappresenta la dignità della personalità che si afferma; Venere rivela l'insistente necessità di soddisfazione o giustificazione; Mercurio accentua qualsiasi incertezza, oppure favorisce qualsiasi inquietudine nei rapporti; e la Luna rappresenta l'esaltazione attraverso la quale l'esperienza amplifica in qualche m o d o la propria dimensione. Appendice di terminologia Molti termini strani nel sorpassato vocabolario dell'astrologia medioevale sussistono nei libri e negli scritti moderni, soprattutto a causa di una prosaica scopiazzatura di antichi scritti. Alcuni di questi sono altresì troppo oscuri per giustificare elenchi e definizioni, mentre altri sono del tutto scontati; oppure sono termini validi dal punto di vista letterario quantunque di uso non corrente come «mattutino» per l'alba e «vespertino» per la sera. Pochi di essi, comunque, sono utili a chi desidera una conoscenza generale e appropriata di astrologia oraria. Il diagramma astrologico dei cieli, di per se stesso, è conosciuto non solo come oroscopo o carta — definizioni più comuni — ma anche «natività», «figura», «mappa», «rondella», «schema», «tema», «genitura» e, naturalmente, «diagramma». Gli aspetti figurano talora come barocche «configurazioni», o come raffinate «familiarità». Il movimento di un pianeta sarà la sua «inclinazione», in riferimento al luogo verso cui si muove. Il «promettitore» è il significatore di un dato fatto nei termini di quel che esso promette, e le parole sono praticamente sinonimi; il «prorogatore» e l'«afeta» sono l'«Hyleg», cioè il promettitore di vita nello stesso modo in cui l'«anareta» è il corrispondente significatore di morte. I pianeti non in aspetto sono «incongiunti» (benché, in certa letteratura, per una strana estensione, il termine è diventato anche sinonimo del quinconce). Quando un aspetto è esatto (in longitudine, e talvolta anche in latitudine), esso è «partile» e quando è molto largo viene detto «platico». In astrologia oraria esiste un «consultante», e anche un «quesito», cioè la persona o la cosa su cui si indaga. Un oroscopo eretto per il momento in cui un nativo si mette a letto ammalato è una «decubitura». I pianeti in aspetto sono «legati» in ogni caso l'uno all'altro — non solo per quanto riguarda la congiunzione — e se uno di essi forma una congiunzione malefica si dice «impedito». Data la loro speciale importanza, il Sole, la Luna, la decima Casa e l'Ascendente sono stati 296
identificati come «moderatori», e poiché le «luci» o «luminari» — cioè il Sole e la Luna — prendevano il loro colorito dai segni secondo la tradizione medioevale, venivano talvolta chiamati «stelle passive».Il pianeta più forte dell'oroscopo, in base a tutti i tipi di «dignità» rapportati insieme, è l'«almuten». Per quanto riguarda movimenti planetari e aspetti, il novilunio e il plenilunio sono «sizigie», termine che ha anche raggiunto un certo tipo di familiarità. I luoghi in cui un pianeta cambia direzione sono detti «stazioni», e qualsiasi corpo celeste entro 17° dal Sole, quando non è effettivamente combusto, viene detto «sotto i raggi del Sole».
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14 Domande multiple
Il primo passo in u n ' a p p r o p r i a t a procedura oraria è quello di focalizzare il problema trattato sotto un singolo punto di vista non appena è possibile, e così portare tutte quelle considerazioni aggiuntive o non essenziali in u n o schema ordinato di correlazioni. Tutta l'analisi delle Case, in rapporto alla localizzazione iniziale di una data d o m a n d a , è diretta ad aiutare il praticante e lo studioso nel raggiungere questo scopo. La tecnica delle Case derivate lo mette di solito in grado di ordinare dettagli di particolare difficoltà in una specie di sequenza logica, come base per valutare e soppesare delle probabilità; in m o d o che possa poi procedere ad un intelligente lavoro di previsione e consiglio. È ovvio, comunque, che ci sono molti casi in cui problemi differenti giungono contemporaneamente, nella realtà, ad un p u n t o di crisi e sembrano non avere immediate o autentiche relazioni tra loro. Certamente un u o m o p u ò avere gravi difficoltà nel cambiare radicalmente le proprie abitudini di vita nello stesso m o m e n t o in cui deve affrontare una riorganizzazione del suo lavoro. P r o babilmente quest'accavallarsi di problemi avrà un denominatore comune, ma l'astrologo non ha alcun diritto di fare uso della pura immaginazione, o di ricorrere alle congetture, per identificare questo denominatore. A questo p u n t o , la tecnica necessaria è quella di trattare ciascun problema nettamente separabile come una d o m a n d a ben distinta, alla quale fornire risposta o giudizio separatamente. Ogni problema dovrebbe essere specificato chiaramente, o magari anche scritto a parte, prima di prendere l'ora per l'intera combinazione. Va ricordato che nessun dettaglio di d o m a n d a può essere aggiunto d o p o che il m o m e n t o è 299
stato accettato come significativo qualora ci fosse un «ripensamento»; cioè se tale dettaglio non è u n a diretta e necessaria precisazione di un fattore già in corso di esame. Il rispetto di questa regola mantiene la d o m a n d a aderente al singolo soggetto anche q u a n d o , per così dire, esistono parecchie facce del problema. La tecnica \elle domande multiple può essere illustrata dal caso di una persona che chiede 1) «Quale sarà il risultato della campagna elettorale di mia moglie per diventare presidente del Garden Club?», 2) «Cosa succederà se tolgo l'incarico a X e promuovo Y al suo posto?», 3) «Quali saranno le conseguenze se vado in Canada la prossima settimana, come ho intenzione di fare?», 4) «Quali saranno le probabilità che tutto vada bene se mi metto in società con Fred per diecimila dollari?». Pur essendo problemi del tutto distinti, fanno comunque tutti parte dell'ambiente generale in cui il consultante agisce, benché privi di una matrice comune identificabile nel corso dell'analisi. Così, la moglie potrebbe avere successo ed ottenere le preferenze sufficienti, insistendo nel sostenere le sue opinioni; ed egli si ritrova senza una reale base di giudizio. La prospettiva di X per quest'anno è cattiva, ma è un problema di stato d'animo generale. È capitato che quest'uomo d'affari ha avuto un notevolissimo successo per la maniera in cui tratta quelli che lavorano per lui. X ha dato un'ottima prova durante la stagione precedente, e può ben prevedere una riconferma. Per quanto riguarda il viaggio in Canada, esso si ripaga da solo semplicemente per le nuove prospettive che offre; ma considerazioni più generali suggeriscono che potrebbe esser meglio restarsene al lavoro, finché delle decisioni impellenti non diventeranno sempre più improrogabili. Ci sono tutte le ragioni per andare incontro a Fred, ma diecimila dollari rappresentano un notevole salasso nei contanti disponibili, e gli esperti di economia insistono sul fatto che ci sarà una crisi nello specifico settore per quasi un anno o due a venire, per cui qualsiasi risorsa potrebbe risultare necessaria. Sarebbe l'ideale che un cliente andasse da un astrologo con problemi del genere non appena si presentano, uno per volta; ma se glieli sottopone tutti insieme, l'astrologo deve essere in possesso delle tecniche con cui poterli risolvere. Le domande multiple comportano una differente coppia di Case, a seconda dell'uno o dell'altro dei modelli di analisi del sì-e-del-no, e quindi una differente carta giudiziaria per ognuna di esse. Nella pratica oraria non si può battere troppo sul fatto che la coincidenza di due o più problemi trattati per lo stesso momento e lo stesso luogo, dovuta ad una combinazione di circostanze, non può mai giustificare una risposta identica per ognuna di esse, a meno che un reale denominatore comune non venga effettivamente identificato, facendo sì che all'anali300
si di quel fattore primario faccia seguito un'identità di giudizio. Tutto quello che, nella pratica, presenta differenze, deve essere valutato attraverso una corrispondente distinzione astrologica. Nel capitolo precedente sono stati presentati i metodi precisi per salvaguardare una distinzione del genere, allorché due relazioni pertinenti trovano un'ovvia, fondamentale e primaria identificazione nella stessa Casa, e la procedura è la stessa tanto nelle domande multiple quanto in quelle semplici (1). Continuando con l'esempio, il progetto riguardante il club della moglie può essere considerato semplicemente come un fatto da settima Casa; cioè considerando l'attività della moglie a prescindere dalla sua natura. Comunque, problemi di tipo professionale inerenti un club vanno in quinta Casa, e la quinta dopo la settima li farà trovare in undicesima dell'oroscopo di crisi. La disciplina di un impiegato va in sesta Casa, esempio estremamente semplice di come va localizzato un fatto. Quel che è importante qui è tener presente che si tratta di un problema alternativo, poiché non è tanto la conferma o la dimissione di X, quanto la scelta tra il riconfermare X o sostituirlo con Y. Il problema è quale dei due impiegati darà certi necessari risultati, e quale sarà l'effetto sugli altri impiegati se si fa un cambiamento in circostanze in cui il prò e il contro sono entrambi importanti. Il viaggio in Canada è un problema da focalizzare in nona Casa, non ancora usata, finora, in questo particolare oroscopo. Le possibili combinazioni per localizzare queste domande multiple sono state settima-prima o undicesima-quinta, sesta-dodicesima ed ora nona-terza (2).
(1) Ved. pag. 121. (2) L'oroscopo specifico rappresenta graficamente le alternative, con le frecce in neretto che indicano il luogo finale di ogni domanda, e quelle tratteggiate le altre possibilità. 301
Quando si giunge all'opportunità di investire del denaro nell'impresa di un amico, l'asse seconda-ottava è attendibile, unitamente alla decima-quarta e ad una qualsiasi delle combinazioni settima-prima o undicesima-quinta, se non ancora usate per l'elezione al Club. Non c'è difficoltà se lo si considera esclusivamente un problema di danaro, quindi seconda-ottava, ma ciò ovviamente non è esatto. Il danaro prestato agli amici difficilmente si rivela un investimento proficuo, ma presenta una speculazione (quinta) o una dimostrazione di amicizia (undicesima), se non una tacita partecipazione in una data opportunità 0 impresa (settima). Cosa viene prima qui? Naturalmente il rapporto con Fred piuttosto che qualsiasi progetto di proficuo investimento dei diecimila dollari. Una normale localizzazione porterebbe a identificare Fred con l'undicesima Casa. Questa Casa può essere già stata usata per la campagna elettorale della moglie. Retrocedere a quella successiva metterebbe a fuoco il problema nella dodicesima originaria, che ha già diritto di prelazione per la faccenda X-Y. Comunque, la domanda inerente il Garden Club potrebbe diventare di settima-prima come suggerito, lasciando libera l'undicesima-quinta, per il quarto quesito il che sarebbe la soluzione più semplice.
La ricollocazione della d o m a n d a , procedura tra le più semplici nel caso in cui è già stato focalizzato un altro problema nella stessa Casa dell'oroscopo di crisi, è la tecnica oraria che diventa più precisa in margine ad un reale pericolo psicologico. 1 migliori esperti, del tutto inconsapevolmente, sono sempre inclini, a questo p u n t o , ad avanzare un responso secondo le proprie personali convinzioni; facendo sì che, in definitiva, un oroscopo rifletta il verdetto predeterminato dal loro proprio parere interiore. Q u a n d o capita di giostrare t r o p p o a caso con delle correlazioni, allora l'oroscopo perde, col t e m p o , ogni significato reale; l'arte oraria diventa incompetente e stupida. Di conseguenza, si deve comprendere come ogni tentativo di ricollocazione sia giustificato soltanto se si aggiunge un nuovo fattore a tutto l'insieme, secondo il fondamentale principio astrologico per cui ogni nuova risorsa aggiunta al giudizio deve contribuire sotto forma di necessario e pertinente dettaglio legato al problema. C'è, inoltre, una legge parallela di psicologia generale. Il fatto stesso che una d o m a n d a possa essere formulata rappresenta la promessa di una risposta in definitiva soddisfacente. L'astrologo orario di una certa bravura non ammetterà mai che le sue risorse siano insufficienti, q u a n d o poi esse gli sono neces302
sarie. È sempre impossibile, perciò, se la tecnica del sì-e-del-no non lo consente, ricorrere a questa ricollocazione del problema. C o m u n q u e , è qui che un'augurabile razionalizzazione può rivelarsi ingegnosa e non sospetta, ma tale espediente non si raccom a n d a nel caso di d o m a n d e singole, se non come dettaglio di normale prassi per evitare un fuoco in Casa angolare nell'oroscopo di crisi (3). La procedura diventa del tutto essenziale, talora, nei casi di d o m a n d e multiple, q u a n d o c'è sempre necessità di un ancoraggio del dato fattore trattato in una più ampia struttura di riferimenti. Ritornando all'esempio, l'astrologo interroga ulteriormente il suo cliente su quell'investimento nell'impresa di Fred, e scopre che in realtà non è tanto un fatto di non voler venir meno a un rapporto d'amicizia, nel significato comune del termine, quanto una precisa concezione di reciprocità, cioè un conformarsi al codice di certi ambienti d'affari. Ci fu un momento, alcuni anni addietro, in cui Fred gli venne in aiuto, generosamente e con un certo sacrificio. Ne consegue un puro senso di obbligo che non è tanto un fatto di danaro quanto di prestigio sociale. Fred può rivolgersi a Jack e ottenere ventimila dollari. Vengono alla luce altri elementi, ed appare subito ovvio che si tratta di un fatto di «politica commerciale» da decima Casa, e che non c'è da scegliere in quanto si tratta di danaro. Il cliente deve tirar fuori il danaro, o «perdere la faccia», e in quest'ultimo caso sacrificherebbe i vantaggi che ha guadagnato. Quel che è realmente in gioco è se egli può continuare a «essere uno di loro» per quanto riguarda il gruppo, rispettando le esigenze dello stare in società con quelli le cui risorse sono, di gran lunga, maggiori delle sue. Con la domanda formulata in modo nuovo e ricollocata in decima, l'astrologo è in condizione di essere di effettivo aiuto al cliente. 11 fatto che sia stato costretto a scavare più in profondità rappresenta la ricerca del denominatore comune, cioè di quella concordanza latente di eventi che tendono in ogni occasione a esigere un corretto ordinamento degli stessi. Le domande multiple si limitano, nei casi ordinari, a sei punti, non essendoci più di altrettante coppie di Case. Qualora, ipotesi veramente unica, ci fosse un maggior numero di quesiti, la regressione deve assumere una forma speciale. U n a Casa p u ò essere adoperata una seconda volta se le sue correlazioni vengono modificate. Quella che andiamo adesso a spiegare è la procedura per i casi in cui le coppie sì e no sono già impegnate, e
(3) Ved. pag. 106. 303
inoltre le Case disponibili non sono idonee. La sostanza dell'espediente è abbastanza semplice, e consiste o nel far ricorso ai metodi natali nella seconda analisi di ogni Casa, che risulta in questo m o d o duplicata come focale nei problemi trattati — tecnica che non necessita di ulteriori spiegazioni — o nell'impiego di differenti significati planetari^ Questi signori alternativi sono U r a n o , Nettuno Plutone; rispettivamente per Acquario, Pesci e Scorpione. In questo caso, vuol dire che l'analisi deve esser posta su un livello di significato strettamente m o d e r n o , a giustificazione dell'aver dovuto includere questi nuovi pianeti in un potenziale da sì-e-no; ma è quasi sempre possibile far fronte a quest'esigenza. Un ulteriore ricorso a significati alternativi — poco giustificato, invece, se non in caso di complicazioni psicologiche realmente fuori dall'ordinario — consiste nel fare uso delle esaltazioni invece che dei signori dei segni. In aggiunta alla possibilità piuttosto comune di domande multiple fatte nello stesso momento da un medesimo individuo, c'è il caso piuttosto eccezionale in cui capita che due o più persone facciano una domanda nello stesso identico momento. Una possibilità del genere pare sempre spaventare il profano, nonché chi si dedica da poco all'arte oraria. Essa non comporta particolare difficoltà, ma gli insegnanti di astrologia forniscono talora la risposta ai dubbi in merito alla generale concordanza di tutta l'esperienza in una maniera che accentua, abilmente, la misura in cui le cose della vita, apparentemente non collegate, si riconciliano ancora una volta interamente nell'ordine cosmico. Agli allievi di una classe si consentirà di fare varie domande, che vengono scritte sulla lavagna, e quindi si erigerà un oroscopo orario per l'insieme di esse. I risultati possono presentare una singolare precisione finché l'interesse di fondo dei partecipanti all'esperimento, nel momento in cui sono formulate le domande, è effettivamente diretto ai problemi che hanno formato l'oggetto della domanda; cioè quando ai presenti non è consentito distrarsi con quella che potrebbe essere una «trovata» pedagogica, e ancor più inattendibile quando degenera in un'esibizione. È quindi necessario che il maestro mantenga la classe libera da qualsiasi «preconcetto mentale» o da qualsiasi aspettativa, ed avrà i migliori risultati se la sua dimostrazione costituirà una sorpresa. L'astrologo professionista, naturalmente, può usare con successo la stessa tecnica quando, in un'unica lettera, gli giungono più domande contemporaneamente.
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15 Paralleli di declinazione
C o m e uno tra i sei aspetti maggiori o tolemaici, i paralleli di declinazione h a n n o , in astrologia, un'importanza in teoria uguale agli altri, ma nella pratica attuale vengono del tutto trascurati. Di conseguenza, l'uso dei paralleli non è frequente nell'arte oraria (1). C o m u n q u e , essi sono ben validi, così come ogni altro espediente, nella regressione del giudizio del sì-e-del-no alle tecniche natali, e certamente se ne dovrebbe tener conto allorché l'oroscopo è esaminato da una prospettiva globale, o q u a n d o si fa un'analisi completa per i cinque aspetti più comuni. Essi integrano le indicazioni degli altri, ma n o n dovrebbero mai soppiantarle, o esser considerati più importanti, se non q u a n d o il problema che si sta esaminando — o il particolare insieme dei riferimenti nel quale un oroscopo va considerato — presenta una corrispondenza nettamente identificabile con la specifica natura di essi. Questo «parallelo» tra pianeti ha luogo q u a n d o la loro posizione «obliquamente», in contrasto con quella «in senso circolare» in longitudine celeste o ascensione retta — nei termini dell'inclinazione sui piani delle rispettive orbite in rapporto al piano dell'equatore celeste — è un'espressione di simile accentuazione in questa particolare deviazione. Meno tecnicamente, è la situazione in cui due pianeti si presentano nelle Case allo stesso grado di declinazione; così come un frenatore su un treno merci che si sporge da un lato o dall'altro, per q u a n t o glielo consente la lunghezza delle braccia, per vederci meglio mentre guida un
(1) Ved. pag. 239. 305
carro ad andare a posto sugli scambi. Per questo i paralleli rappresentano una simile condizione nella riuscita di una specifica prospettiva nella vita, e quel che conta è la misura in cui i pianeti «si presentano»; che sta ad indicare la capacità pertinente per un più ampio e profondo intuito nella particolare relazione. Questo grado di declinazione si accentua, formando un aspetto, q u a n d o è comune a due pianeti; o q u a n d o essi presentano un identico grado di escursione, da un lato e dall'altro. In linguaggio astrologico, si tratta della posizione nel medesimo grado di declinazione, Nord o Sud, e così come avviene per gli altri aspetti, non deve necessariamente essere esatto perché abbia influenza (2). La massima orbita consentita è di un grado e mezzo, e non più di un grado ai fini più pratici. Nessun dettaglio di pratica astrologica è più complicato o scomodo per l'astronomo, o per un critico dell'astrologia esperto in matematica, dell'apparentemente strano accoppiamento di misure non coordinate di longitudine celeste da una parte e di declinazione dall'altra. «Perché non fate uso della latitudine per la deviazione di un pianeta dal suo piano di movimento, visto che indicate il suo moto e identificate gli altri maggiori aspetti con la longitudine?». Qui la difficoltà non è una reale incompatibilità, ma piuttosto l'incapacità della maggior parte degli astrologi a capire il significato della distinzione che c'è fra esse. Il parallelo di declinazione possiede una sua efficacia in astrologia per il semplice fatto di appartenere a un differente sistema di coordinate. Esso fa luce su un problema rappresentando l'equilibrio accidentale dei pianeti in relazione al piano su cui si allineano le Case, e svela l'esperienza come rafforzata in una specie di scorciatoia di potenziale. Quelle relazioni zodiacali tra i pianeti che trovano espressione negli altri aspetti, o si misurano nel circolo rappresentante il loro reale movimento rispetto alla Terra, raffigurano il modello latente di attività vitali in base al criterio di correlazione esposto nei capitoli precedenti. E questo è un fatto. Le personali relazioni equatoriali dei pianeti, così come trovano espressione attraverso le Case, possono naturalmente essere indicate in ascensione retta come integrazione a tutto ciò, ma corrisponderebbero a non più di una traslazione delle apparenti posizioni zodiacali, e avrebbero un significato aggiuntivo ben scarso se non in speciali e particolarissime analisi del tipo rappresentato dalle direzioni primarie. Per ottenere la necessaria luce incrociata su un dato problema, nell'uso delle coordinate equatoriali, è necessario disporre di diffe-
(2) È naturalmente un punto di vista di astrologia natale, e si basa sulle effemeridi più che sul moto simbolico di cui a pag. 238 e segg. 306
renze apprezzabili in misura tale da avere un significato astrologico. La declinazione serve a questo scopo. Qui non è soltanto la questione di ottenere la prospettiva rappresentata da un «punto» di vista, poiché la latitudine celeste serve a quello scopo, ed è inoltre coordinata con la longitudine zodiacale nel sistema eclittico. La latitudine ha scarsa importanza poiché le sue deviazioni sono minime, quasi insignificanti, e non esiste latitudine celeste nel caso del Sole. La declinazione, invece, riflette il ritmo della grande oscillazione nord o sud di quel piano in cui le Case dell'oroscopo si riflettono nel cielo. Questo ritmo costituisce la base pratica per un significato astrologico. In aggiunta, le possibilità di far valere un sistema di misura come controllo delle indicazioni dell'altro, è la giustificazione di gran lunga più importante di quest'aspetto, e la reale indicazione del suo specifico significato. È perché i paralleli sono sia «latitudinali» quanto «equatoriali», che essi offrono il massimo contrasto con gli altri aspetti — che sono «longitudinali» ed «eclittici» — e che, in conseguenza, rivelano una fase addizionale di immediato riferimento col substrato dell'esperienza, e quindi rappresentano una particolare dinamica della coscienza. Ecco quel che assume una forma fondamentale nel tentativo dell'individuo di raggiungere uno spazio psicologico o «spazio vitale» nella sua esistenza. Nella tecnica usuale, non viene fatta alcuna distinzione tra i paralleli sulla base della loro forza. Ovviamente, sono tanto più forti q u a n t o più sono esatti ma, data l'orbita ammissibile talmente ridotta, si è rivelato privo di valore il dare una qualsiasi attenzione al grado di esattezza. C o m u n q u e , c'è sempre più la tendenza a considerarli assimilabili, nel loro effetto, ad una congiunzione, q u a n d o entrambi i pianeti si trovano in declinazione Nord o Sud, come può capitare; e più simili all'opposizione q u a n d o uno di essi è a Nord e l'altro a Sud. Questo indica, in primo luogo, un accentuato stimolo ad azioni e decisioni positive e, in secondo luogo, l'impulso ad una preparazione altrettanto decisa in vista di possibili successive soluzioni. Si può inoltre ricavare qualche minuzia di dettagli significativi — come il vedere quale pianeta si muove per formare il parallelo, tenendo presenti i frequenti casi in cui entrambi concorrono alla configurazione, e trarre conclusioni 1) dal significato del pianeta che è più dinamico (3) in questo senso e 2) dal fatto che la loro posizione sia Nord o
(3) Quando due pianeti si muovono insieme a formare un aspetto, il più veloce è considerato come quello più forte. 307
Sud — ma nessuna di queste raffinatezze è affatto usata, e le loro indicazioni non sono normalmente di importanza tale da giustificare le distinzioni. Una recente tendenza a trovare un'implicazione più^iratica o personale quando un parallelo ha luogo a Nord — o risulta enfatizzato in quell'emisfero equatoriale celeste — e un corrispondente significato di gruppo, alquanto più teorico e remoto quando esso ha luogo a Sud o trova lì il suo fuoco dinamico, costituisce un giudizio valido soltanto in caso di analisi estremamente approfondita. Il punto esatto in cui i paralleli di declinazione dovrebbero essere presi in considerazione dall'astrologo orario, q u a n d o ricorre ai fattori natali, è in definitiva un fatto di scelta, dato che essi forniscono un punto di vista del tutto obliquo, che andrebbe bene in qualsiasi situazione di cose. Essi possono essere impiegati nel caso in cui i pianeti significanti in una relazione di sì-e-no, non essendo in grado di formare nessuno degli altri maggiori aspetti, formano tuttavia un parallelo. La regola sarebbe quindi che il «movimento» in declinazione oraria dovrebbe avvenire soltanto da un grado minore verso uno maggiore di declinazione, tanto Nord q u a n t o Sud, mentre il pianeta che si «avvia» a formare l'aspetto completo non andrebbe considerat o , nella declinazione, attraverso una distanza maggiore della sua effettiva escursione q u a n d o resta entro il segno nel quale si trova per longitudine (4). In tutti gli altri casi il metodo interpretativo dovrebbe essere usato d'accordo con le abituali procedure natali, modificate per l'uso orario così come qualsiasi altra tecnica generale.
(4) Dato che le distinzioni tra segno e Casa sono fattori «longitudinali», la tabella oraria non può essere usata. 308
16 Oroscopi inaugurali
L'astrologia oraria comprende un'importantissima branca di analisi che — trattando con eventi reali invece che con quesiti o d o m a n d e nell'ambito di particolari problemi o situazioni — sembra essere, di primo acchito, per lo più identica alla pratica natale. La distinzione tra queste due grandi suddivisioni della «scienza delle stelle» ha luogo, comunque, non sulla base delle tecniche impiegate, ma è fornita dal fatto oggetto di indagine. L'astrologia natale è sempre la misura di un organismo vivente, e la carta oraria, per contrasto, è una rappresentazione di potenziali in un delimitato complesso di esperienza. La vita, di per se stessa, deve proseguire come p u ò , che si voglia o n o , mentre la partecipazione di un individuo in una serie di eventi è più o meno voluta. U n a prospettiva natale opera in un riferimento di necessità relativa, ma un punto di vista orario — nella misura in cui è valido — ha a che fare soltanto con una scelta. Gli schemi non possono mai apparire nettamente definiti, ma sono ben reali. Dunque, un soggetto può facilmente isolarsi dalla vita, ma le sue correlazioni esistono, al di là delle apparenze. Egli si adegua alle circostanze e influenza il proprio destino, il che può comportare uno stravagante grado di cambiamento e di crescita, ma alla fin fine egli costituisce una continuità che non può mai, realmente, distaccare da se stesso. Egli espande costantemente la propria natura, ed esaurisce il proprio potenziale in una miriade di modi — così come, attraverso un'azione intelligente, trasforma il modo nel tipo di posto che maggiormente gli aggrada — ma non sfugge in alcun caso al proseguire inevitabile di quelle esperienze a catena che lo forgiano. Così, l'astrologia natale tratta con l'universo sotto forma di realtà irresistibile in cui 309
varie concessioni possono essere bilanciate da richieste compensatorie, ma nella quale non è possibile una netta separazione tra il Sé e il Tutto. Ecco il malefico «fato» medioevale trasformato nel miracoloso «carattere» della psicologia moderna. A questo punto, l'astroanalisi comprende l'astrologia mondiale, cioè la misura d'influenze operanti e di potenzialità attendibili su scala mondiale, semplicemente perché l'individuo, nel suo destino nazionale e razziale, affronta l'esistenza attraverso l'effettiva totalità dei suoi obblighi e delle sue permissività su scala più vasta. Precisamente nello stesso modo in cui un nativo non può prescindere dal proprio temperamento, pur senza tener conto delle molteplici vie in cui può estrinsecarlo — e trasformarlo in veicolo di enorme successo e felicità — così non può tenersi estraneo dall'effettiva interazione con la realtà del suo complessivo ambiente sociale, nazionale e razziale. Lo studio delle guerre, dei cicli economici e di tutti i dettagli dell'astrologia mondiale non è altro che un oroscopo individuale amplificato alle dimensioni del destino di gruppo, e di conseguenza l'analisi mondiale — unitamente a quella medica e a ogni altra tecnica altamente specializzata per rappresentare l'organismo umano come un tutto funzionante, in una persona e in una società, o come «microcosmo» e «macrocosmo», nei due termini di Paracelso — è l'astrologia natale. L'arte oraria tira dritto attraverso la necessaria realtà di tutta l'esperienza, il che è al tempo stesso la sua spiegazione e la sua giustificazione. Dato che essa rivela fondamentalmente i potenziali di un dato atto o di una decisione, piuttosto che una necessaria tendenza ad agire in una direzione progettata, essa è stata presentata nel corso di questo volume come la misura di una realtà vicaria o empirica. Si è visto che l'essenza dell'abilità nel farne uso risiede nell'esaminare le situazioni nonché complessi di relazioni che possono essere adottati o messi interamente da parte allorché si presentano convenienti e auspicabili. Ciò è ancor più vero se l'azione o la decisione affondano nel passato, poiché l'esperienza non è affrontata qui nella sua totalità, quanto nella sua possibilità immediata; di cui non cambia affatto le conseguenze di semplice scelta. Ciò significa che l'analisi oraria è analisi di problemi, progetti e materiale quotidiano di esperienza. La modalità di giudizio ha luogo attraverso l'accettazione di un risultato innanzitutto come opportunità di scelta, attraverso quella che, nella sua forma più semplice, è la domanda precisa; cioè un'indagine intorno ad un problema in cui gli obblighi ad agire o a decidere non abbiano ancora comportato, per il momento, una scelta irrevocabile. Meno semplicemente all'esperto può essere richiesto di trovare un modo vantaggioso di sfruttare le conseguenze di un qualcosa già fatto — piuttosto che suggerire cosa vada fatto ex novo — ma il quesito essenziale è dello stesso ordine. Nell'arte oraria, i problemi scaturiscono n o n solo da casi di indecisione in una scelta, e dalla necessità di trovare accomoda310
menti conseguenti ad azioni o decisioni passate, ma anche da eventi che comprendono occasioni e oggetti di scelte umane. Ecco così l'approccio a un problema non appena un cliente gli dà forma e sostanza nella sua mente — procedura oraria fra le più comuni — e l'affrontare gli elementi di esso come egli li pone tra le cose reali dell'esperienza quotidiana. Ecco la speciale tecnica con cui gli oroscopi per eventi oggettivi sono eretti e giudicati. Si forma una nuova società, si firma un contratto o si fonda un'associazione. Va presa e annotata l'ora precisa di un evento del genere, ed è questa a fornire la m a p p a astrologica del fatto. Poiché è difficile poter dire q u a n d o un organismo vivente è «nato» in senso biologico, ma lo si può per un'entità sociale o economica che deve restare stabile nell'esperienza transitoria, un tale grafico è detto «oroscopo inaugurale» per distinguerlo da uno natale. È ciò che gli astrologi antichi conoscevano come «carta per un evento». Poiché gli eventi h a n n o degli oroscopi in questo m o d o , e poiché questi oroscopi forniscono essenzialmente, talora, un'efficace guida, non passò molto tempo dall'inizio dell'astrologia prima che qualche genio si rendesse conto che il destino di un'impresa avrebbe potuto essere determinato in anticipo, ed efficacemente, col semplice espediente di selezionare un oroscopo favorevole, e dare l'avvio nel m o m e n t o in cui si sarebbe presentato quel dato cielo. Ecco quell'affascinante branca dell'astrologia oraria per lungo tempo identificata come astrologia di «elezione». L'oroscopo inaugurale, di conseguenza, può essere giudicato prima o d o p o l'evento reale, e va interpretato esattamente nello stesso m o d o in entrambi i casi, in quanto gli si richiede lo stesso tipo di informazione. La principale differenza fra i due è che un evento può risultare più favorevole q u a n d o il m o m e n t o inaugurale è «eletto», in q u a n t o una scelta preliminare di un m o m e n t o può essere scartata a favore di uno migliore. L'oroscopo di elezione è l'astrologia alla rovescia, e un astrologo più inesperto può trovarsi nella necessità di procedere attraverso prove ed errori. Così, un gruppo di persone decide di riunirsi un certo martedì sera per discutere della centrale elettrica municipale, ed è intenzione del presidente indire la riunione per le otto. Comunque, un oroscopo eretto per il luogo e l'ora precisi mostra una grande quantità di inutili difficoltà. Il successivo passo logico è quello di vedere quale miglioramento può derivarne al gruppo se si riunisce più tardi, o magari più presto. Ciò può far cambiare, probabilmente, il segno ascendente, dato che ne sorge uno nuovo quasi ogni due ore, alterando così l'inte311
ro quadro. Gli aspetti planetari, ovviamente, restano immutati, trattandosi del breve spazio di una serata, ma il significato degli angoli e l'importanza delle Case sono soggetti a un cambiamento radicale. In mancanza di soddisfacenti indicazioni in base a cui è possibile un cambiamento di orario, la riunione può essere spostata ad un'altra sera, o trasformata in un breve incontro preliminare da aggiornare, poi, a data più favorevole. Nel caso di voler a tutti i costi scegliere un «momento migliore», la limitazione più importante è di solito l'impossibilità materiale di certe condizioni favorevoli. Se un'associazione può essere fondata soltanto di notte, e solo in quel preciso venerdì sera, e se la sua organizzazione deve essere completata entro un termine di un mese o di sei settimane al massimo, il campo di scelta è ristretto. La questione, tutte le volte che si ricorre ad un oroscopo d'elezione, non è trovare un momento ideale — ammesso che sia possibile — ma piuttosto scegliere un momento favorevole per iniziare, tra numerose possibilità di cui nessuna potrebbe essere buona del tutto. La tecnica del sì-e-del-no funziona soddisfacendo la necessità di rispondere a una data d o m a n d a , o fornendo la soluzione di una crisi immediata, in quanto stabilisce una singola linea di azione e conseguenza che è di guida in una decisione relativamente semplice. La procedura oraria sotto forma di d o m a n d a è preferibile q u a n d o si vuol conoscere il risultato di un quesito. La d o m a n d a assume, così, significato poiché fornisce una netta eliminazione di ogni conclusione per il m o m e n t o . L'oroscopo inaugurale, tuttavia, risponde a un'esigenza ben differente. Esso fornisce risposta alla d o m a n d a per una situazione il cui q u a d r o è più completo e ramificato, e richiede un'immediata e completa regressione ai metodi natali già esposti alquanto in dettaglio. In conseguenza di questa diversità nelle modalità di approccio, è importante che, da parte dell'esperto, i due tipi di d o m a n d a siano compresi perfettamente. Ecco il tipo di differenza illustrata nel caso di quell'uomo che per prima cosa voleva conoscere quale sarebbe stato il risultato se avesse messo su una drogheria: e poi voleva sapere le conseguenze dello specifico progetto che aveva in mente. Così, ci sono occasioni della vita in cui l'azione si analizza meglio in embrione, e altre in cui è più proficuo scendere nel complesso dei dettagli. D a t o che l'oroscopo per un quesito e quello inaugurale non dovrebbero mai essere usati insieme per le ragioni già dette (1), è bene vedere quale
(1) Ved. pag. 191. 312
sarà più utile in un dato caso, q u a n d o i dati necessari sono disponibili per entrambi e la scelta tra i due si rende possibile. In un oroscopo inaugurale si dovrebbero in ogni caso impiegare i significati orari delle Case piuttosto che quelli natali, per la ragione ovvia che un evento o un'impresa n o n sono un organismo biologico. I pianeti e i segni andrebbero considerati in maniera analoga secondo la metodologia natale, ma con una implicazione oraria, come ampiamente illustrato in parecchi capitoli precedenti. La misura del tempo è stata discussa a fondo, e le ragioni fornite per l'impiego dei transiti in maniera sufficientemente completa per valutare qualsiasi sviluppo futuro (2). P u r se la tecnica delle Case derivate e la tabella oraria sono state talora applicate agli oroscopi inaugurali, raramente i risultati sono stati soddisfacenti in quanto qui la base dell'analisi non è la capacità fluida o creativa della mente u m a n a , come invece avviene nell'interpretazione di una d o m a n d a . Per l'oroscopo d'elezione è necessaria molta più abilità che non per il normale oroscopo inaugurale, semplicemente perché la responsabilità è maggiore. Se un evento ha avuto luogo, il grafico indica l'insieme di potenziali ed essi sono tutti là; ma nella scelta anticipata di un m o m e n t o , è necessario mettere in gioco le possibilità migliori, e qualsiasi errore in questo senso comporta precise conseguenze nell'esperienza. L'astrologia della generazione precedente assegnava dunque una notevole attenzione ai principi generali da tener presenti in questa forma di indicazione astrologica. La procedura più semplice è quella di erigere un grafico con l'equivalente di un preciso aspetto «sì», privo di qualsiasi impedimento contributivo. Essa non corrisponde alla localizzazione di un problema con la tecnica delle Case derivate nell'oroscopo di un evento; quindi significa che la prima Casa non dovrebbe contenere nessun pianeta indesiderato, che possibilmente essa dovrebbe contenerne di benefici, e che il suo signore dovrebbe essere in posizione tale da dare un'impronta soddisfacente all'intera impresa su due fronti; cioè, 1) in base alla sua posizione nelle Case e 2) al suo favorevole aspetto col signore di ogni altra Casa in cui c'è un'importante enfasi (3). Si deve anche fare attenzione all'aspetto inverso di questi requisiti, evitando, se è possibile, o-
(2) Ved. pag. 191 e segg. (3) Con riferimento all'orbita precisa in posizione zodiacale, non al moto simbolico come nella tecnica del sì-e-del-no. 313
gni afflizione nei confronti del signore della prima Casa o dei pianeti che essa contiene. Allorché ciò può esser fatto, come successivo passo, si esaminerà la decima Casa secondo gli stessi punti di vista, ma le necessità di essa devono rimanere subordinate all'Ascendente. Quando dei pianeti sfavorevoli sono inevitabilmente presenti in luoghi chiave, è necessario assicurarsi che le condizioni potranno far trarre vantaggio da questo fatto. Se Saturno è dominante, tutto deve esser considerato più filosoficamente; cioè con maggiore comprensione, sensibilità e saggezza. Se è presente Marte, deve esserci un adeguato sbocco per le energie umane, come scontri di opinioni, divergenze di interessi e compromessi in situazioni salutari ma semplici. Urano, Nettuno e Plutone non sono benefici, sia per la loro presenza in una Casa chiave, quanto per un loro maggiore aspetto con il significatore di essa o con i pianeti che essa contiene. Quando c'entra Urano, l'impresa, per aver successo, deve mostrare una forte originalità. Quando Nettuno è dominante, deve esserci una definitiva accettazione di certe importanti responsabilità sociali; cioè il peso della vita, volente o nolente, deve reggersi sulle spalle dell'impresa. Se Plutone è forte, i problemi di pubbliche relazioni saranno oggetto di grande attenzione, e ogni persona interessata deve essere continuamente sensibile alle tendenze dell'opinione pubblica. La Coda del Drago non dovrebbe trovarsi in prima Casa in certe circostanze, e il signore dell'Ascendente non dovrebbe trovarsi congiunto ad essa entro due gradi. Differenti soluzioni potranno essere necessarie, fin dall'inizio, per un'eventuale riorganizzazione o ristrutturazione dell'intera impresa. I pianeti all'Ascendente sono dignificati per il fatto che sono sorgenti, e per lo stesso motivo quelli al Medio Cielo risultano rafforzati essendo elevati. Nella costruzione di un oroscopo di elezione, se ci sono pianeti in decima Casa quelli in nona possono essere ignorati in misura considerevole. Comunque, con una decima vuota, un pianeta in nona Casa sarà quello che dominerà il Medio Cielo, e deve esser tenuto in debito conto. La maggiore indicazione singola di un successo pubblico gratificante è una buona decima Casa, e la presenza di pianeti benefici in posizioni elevate o sorgenti è quasi sempre una precisa indicazione in tal senso. Il Sole, o il signore dell'Ascendente, risultano particolarmente favorevoli in questo senso. Il successivo, nell'ordine generale, è la Luna, ma molto dipende dalla natura dell'impresa e dalle relazioni dei dieci corpi celesti nei loro ruoli di determinatori focali e come governatori delle varie Case. Giove e Venere sono pianeti eccellenti quando sono sorgenti o elevati, benché il primo può influenzare qualsiasi tentativo verso l'esagerazione, e il secondo può rendere qualsiasi progetto troppo autosufficiente o troppo tendente alla esclusività o al conservatorismo. Più genericamente, in un oroscopo di elezione, i luoghi e i pianeti nelle divisioni equatoriali sono d'influenza fondamentale. Le Case che li contengono sveleranno le circostanze che ci si può aspettare nella fa314
sè iniziale in una situazione. La posizione e i rapporti di questi corpi celesti come signori dei vari dipartimenti rappresenteranno le possibilità di controllo consapevole e di direzione in un'impresa. Gli aspetti e i raggruppamenti planetari indicheranno il substrato o il «carattere» del progetto come un insieme integrale. Così la tecnica più efficace è quella di considerare tutto l'insieme degli aspetti celesti, dato che ben poco può cambiare in un breve periodo di tempo, riportandolo nell'oroscopo in modo tale che le Case abbiano la voluta accentuazione. Quindi, l'oroscopo così suggerito può essere controllato attraverso le indicazioni dei signori delle Case. L'astrologia delle «elezioni» sotto certi aspetti è soltanto lina mezza arte, un meccanismo sincopato, se non si fa anche attenzione ai temi natali delle persone-chiave coinvolte nell'impresa. Un consiglio astrologico professionale presuppone l'uso dell'oroscopo natale q u a n d o esso è disponibile, e nella maggior misura possibile, in qualsiasi problema che riguardi il destino di un'esistenza. L'arte oraria è attendibile in senso reale per previsioni immediate ma relativamente banali nell'esperienza, ma deve essere usata solo con cautela come reale sostituto di un oroscopo natale. Così gli oroscopi di persone di primo piano in un problema di elezione dovrebbero essere esaminati esattamente allo stesso m o d o di quelli dei leaders internazionali, come già vien fatto in astrologia mondiale.
315
17 Campi speciali di giudizio
La nota fondamentale della moderna vita civilizzata è la specializzazione, e sta diventando sempre più difficile per una persona, essere davvero competente in un più che limitatissimo numero di campi differenti. A causa di questo fatto gli astrologi devono far fronte a difficoltà maggiori di qualsiasi altro consigliere professionale, poiché si richiede loro di guidare atti e decisioni di individui le cui specifiche aree di esperienza sono spesso del tutto estranee a quanto essi abbiano mai potuto incontrare nel corso della propria formazione culturale. I responsi astrologici h a n n o una applicazione universale, ma ogni schema intelligibile della loro specifica indicazione dipende da una reale conoscenza della natura e delle condizioni che caratterizzano l'ambiente del nativo e del consultante. In questi mutevoli settori di vita, le stelle non cambiano, ma cambia il linguaggio, unitamente ad una naturale comprensione, in una misura di cui spesso lo studioso medio non si rende conto. Questo non vuol dire che l'astrologo non sia in grado di consigliare un carpentiere per q u a n t o riguarda un problema di carpenteria, ma diventa necessario per lui dover trattare con certi aspetti tecnici del lavoro del legno in base a certe generalità astrologiche. Egli deve esporre le fondamentali relazioni inerenti quel momentaneo problema u m a n o , e consentire al cliente di ravvisare il loro esatto significato in quel particolare c a m p o . La difficoltà nel fare uso di questa generalizzazione è che l'astrologo è armato solo a metà. Non ha alcun mezzo per verificare la risposta del cliente, o per conoscere se il suo suggerimento, nell'esperienza altrui, possieda un significato che soddisfi le necessità oroscopiche. Egli getta così tutt'insieme troppa 317
responsabilità sulle spalle dell'individuo che gli chiede aiuto. A meno che non adotti il «linguaggio» dell'altro, egli risulta distante, «astratto» e talora perfino pericolosamente lontano dalla realtà. Le sue indicazioni generiche assumeranno una qualche forma concreta nella mente della persona cui sono state fornite, e se non è in grado di controllare le implicazioni essenziali del suo consiglio, può diventare causa di un serio disorientamento. Ciò è specialmente vero se egli asseconda la persistente richiesta del pubblico per un'esibizione tecnica, che richiede all'esperto di operare senza quel senso comune di cooperazione che invece vien data al medico, all'avvocato e al consigliere spirituale come un fatto naturale. Il problema è qui illustrato dalla difficoltà che un esperto curatore di testi si trova ad affrontare q u a n d o gli viene richiesto di lavorare su un manoscritto tecnico che tratta un argomento specifico del tutto estraneo alla sua preparazione personale. Egli ha la piena disponibilità di testi autorevoli, di dizionario e di buon senso, ma è inevitabilmente handicappato dal fatto che non conosce nessuna delle sottili sfumature di parole e di termini, e come risultato presenterà delle piccole lacune che risultano immediatamente ovvie allo specialista. L'astrologo realmente competente non è soltanto un «esperto» nel fare oroscopi, ma possiede anche u n ' a m p i a esperienza in quei campi in cui gli possono venir fatte la maggior parte delle d o m a n d e o in cui possono sorgere la maggior parte dei problemi. Ogni nuovo problema di disarmonia coniugale rappresenta una vecchia storia nella maggior parte dei dettagli e ciò si dimostra ugualmente vero per q u a n t o riguarda una lunga serie di difficoltà economiche, gelosie politiche, miglioramenti professionali e per le complicazioni sociali più comuni. C o m u n q u e , certi campi di rapporti umani, che entrano frequentemente nella pratica astrologica, sono al tempo stesso troppo tecnici per la conoscenza pratica da parte di uno non in grado di dedicare tutto il suo tempo e la sua energia alle difficoltà che gli si presentano. I due problemi più importanti sono la legge da una parte, e la medicina, nel senso più vasto, dall'altra. Nei termini più semplici, ciò significa che l'esperto non deve mai permettersi di emettere un giudizio definitivo su un problema riguardante l'opportunità di un'azione legale, o di una decisione morale con potenziali conseguenze legali, senza consultarsi con un avvocato. È vero che egli potrebbe acquisire un profondo istinto legale, attraverso una completa conoscenza dei 318
principi giuridici generali, ma le leggi cambiano in maniera tremenda in ognuno dei quarantotto Stati; e subiscono continuamente un processo di cambiamento, con altrettanto continue interpretazioni e reinterpretazioni da parte dei tribunali (1). Per quanto riguarda un consiglio di tipo medico, la difficoltà è di gran lunga maggiore, dato che include la possibilità di complicazioni legali e psicologiche di natura molto seria. Praticamente ogni Stato dell'Unione possiede un suo codice penale relativo all'esercizio della professione medica, che prevede reali misure — cioè pene eccezionalmente pesanti — dovute ampiamente all'indole prevalente dell'opinione pubblica e al tradizionale concetto della professione medica in base alle sue prerogative. L'esperto medio e l'appassionato di astrologia n o n riconoscono, a questo p u n t o la portata delle limitazioni da imporsi. È generalmente illegale, per uno di loro, fornire persino il più semplice consiglio se questo può essere considerato come misura terapeutica; per cui in realtà non deve mai neanche suggerire a un cliente una dieta a base di succo di arancia e latte, di prendere vitamine, di bere più acqua, di fare un bagno turco per rilassarsi o qualsiasi altra cosa del genere. È inevitabile che astrologia e medicina, per lungo tempo divise, p o t r a n n o lavorare di nuovo insieme in stretta cooperazione, grazie alla specializzazione attualmente diffusa tra i medici, che sta cominciando a caratterizzare il lavoro oroscopico. Per adesso, l'insieme di conoscenza e di pratica richiesto a un medico, preclude del tutto all'astrologo o a un altro profano la pratica della medicina ortodossa; e i requisiti legali per l'osteopatia e la chiropratica cominciano appena ora a diventare meno severi. La terapia senza medicinali, compresa la naturopatia e l'erboristeria, trovano notevole consenso in certe parti del paese, ma in parecchi Stati in quelle branche della medicina di minore necessità è proibito fare operazioni, prendere parti o svolgere funzioni interamente curative. Pur se restrizioni di questo tipo sono spesso contrabbandate sotto il m a n t o della religione — e specifiche sanzioni vengono comminate per aver prescritto diete o per aver esercitato o fatto uso di varie specifiche forme nell'arte della guarigione — ciò costituisce poco più di un sotterfugio, di nessun valore per la pratica astrologica. Q u a e là i medi-
ci) Questo riferimento agli Stati Uniti è soprattutto un fatto di semplice convenienza. Le relative applicazioni sono ovvie dappertutto. 319
ci stanno cominciando a riconoscere il valore dell'astrologia, e un astrologo praticante dovrebbe essere in g r a d o , in una comunità, di trovare un individuo competente, laureato in medicina e con conoscenze in un buon ospedale, disposto a cooperare nell'esercizio di cure indicate da un oroscopo. L'astrologia medica è una branca di quella natale, e forse la più esatta e complessa fra tutte. Lo scopo della d o m a n d a oraria non è quello di fornire una qualche diagnosi generica, per la quale il tema di nascita è una necessità assoluta, ma piuttosto quello di ottenere una percezione attendibile dei sintomi immediati o generali come fattori di una situazione nella quale l'azione o la decisione sono particolarmente vitali. L'oroscopo natale svela la natura e il significato di un disturbo fisico e psicologico in tutto l'insieme di un individuo, mentre la carta oraria fornisce quella ristretta ma precisa informazione che può costituire una guida efficace in problemi pratici come i cambiamenti da farsi nei progetti relativi a una certa situazione che è il risultato della malattia, come la scelta di un medico o la modalità di cura, come la determinazione delle soluzioni alternative necessarie q u a n d o la malattia è un fattore indiretto di un dato problema, e così via. Perciò, il principio stabilito per la diagnosi oraria di una malattia non è quello di fare dei tentativi per identificare o descrivere la condizione fisica della persona interessata, in senso medico, bensì è quello che il tentativo deve essere inteso a trovare delle dirette conseguenze della condizione stessa, così come esse prendono forma nelle attività dell'individuo in questione e sono legate a lui nel problema. I metodi orari non vanno in alcun modo cambiati quando si ha a che fare con una malattia. La domanda viene normalmente focalizzata in sesta Casa dell'oroscopo di crisi. Un oroscopo può essere eretto per il momento in cui «ci si mette a letto» — optando per i metodi natali poiché esso è la rappresentazione di un evento — ma il momento della domanda sarà usato con migliore vantaggio se fornisce un aspetto di sì e no, indicando così la durata della malattia nonché le possibilità di cura, il ritorno al lavoro e così via. La realtà della malattia — dettaglio importante, dato che ci sono molte simulazioni e autosuggestioni connesse a sintomi somatici — viene mostrata dalla forza della sesta Casa, dal signore di essa e dai pianeti che essa contiene. Quando si fa ricorso ai metodi natali, ne risulta indicazione di rischio o pericolo connesso a malattia se i significatori della prima e della sesta di crisi, o entrambi, si trovano in quarta, sesta o ottava; e assenza di un'indicazione in tal senso se queste condizioni non si presentano. 320
In astrologia natale, un fattore è di sufficiente importanza generale tale da esser tenuto in conto in ogni occasione in qualsiasi analisi oraria di disturbi fisici o psicologici; esso è il luogo della Luna di transito; cioè il luogo in cui essa si trova nell'oroscopo orario, e dove si ritroverà, in base al suo moto effimero, o secondo la sua posizione reale, in una data epoca futura. In genere, non ci si dovrebbe sottoporre a nessuna operazione chirurgica e a nessun cambiamento di cura medica quando la Luna si trova nel segno che governa la parte del corpo afflitta dalla malattia (2). Questi i significati tradizionali: L'UOMO ZODIACALE CONVENZIONALE Ariete: Testa e volto, cervello Toro: Collo e gola, cervelletto Gemelli: Spalle e braccia, polmoni Cancro: Torace e seni, stomaco Leone: Schiena e spina dorsale, cuore Vergine: Addome, intestini Bilancia: Bassa schiena, reni Scorpione: Organi escretori e sessuali Sagittario: Cosce e fianchi, tessuti in genere Capricorno: Ginocchia e pelle, secrezioni in genere Acquario: Caviglie e polpacci, circolazione Pesci: Piedi e dita dei piedi, fegato Quando si fa uso dei metodi natali, la posizione degli altri pianeti in rapporto alla Luna, la loro presenza nelle Case prima, quarta, sesta ed ottava dell'oroscopo di crisi, e la loro distribuzione su tutte le dodici Case dell'oroscopo giudiziario, assumono significato, per lo più, alla luce delle generali nature fisiologiche dei pianeti. Perciò i «luminari» (Sole e Luna) hanno per lo più a che fare con gli organi, il Sole indicando la possibilità di tensione e la Luna il potenziale di esaurimento. Marte, Venere e Mercurio indicano una tendenza al difettoso funzionamento del sistema nervoso, con Marte riferito a febbri, Venere a infezioni e Mercurio a infiammazioni nervose. Giove e Saturno denotano spesso disturbi glandolari, Giove per iperattività e Saturno per ipoattività. Urano, Nettuno e Plutone sono spesso collegati a disturbi mentali, con Urano che comporta una confusione psicologica o un senso di oppressione che conducono a una certa impulsività e violenze; Nettuno che si identifica con paure e illusione; e Plutone che rivela un'inclinazione a una dipendenza dannosa o esagerata da stimoli estranei o esteriori, cioè dall'eccitazione provocata dal malcontento sociale, dalla propaganda utopistica e simili.
(2) Alcuni astrologi sconsigliano l'intervento se la Luna si trova nel segno opposto. 321
18 Il metodo dei pianeti di nascita
L'astrologo professionista affronta notevolissime difficoltà astrologiche e psicologiche allorché deve sperimentare un continuo impatto con problemi da risolvere. Se le d o m a n d e o i problemi gli venissero sottoposti con una certa intermittenza, essi quadrerebbero con il preciso modello della sua esperienza, sia come persona che come consigliere; ed egli farebbe egregiamente luce su di essi. Gli sarebbe d'aiuto il fare uso della generale concordanza di eventi come u n ' o r d i n a t a a r m a t u r a per i suoi servigi. Sfortunatamente, la vera natura della sua professione cospira contro di lui. Se il giudizio astrologico fosse esclusivamente fisico, egli n o n avrebbe alcun problema. Così come un dentista p u ò esaminare denti per tutto il giorno, e un medico visitare gole a migliaia. Invece, l'analisi psicologica è creativa. La mente u m a n a n o n p u ò far fronte alla d o m a n d a di un'incessante nuova ricostruzione di situazioni esistenziali. Mentre passano le ore, l'ispirazione sembra venir meno. Perfino il normale intuito di ogni giorno può diventare indistinto o offuscato. Un saggio astrologo cerca di superare in qualche m o d o questo esaurirsi della creatività con una vita personale quanto più ricca possibile; specialmente con la profondità di pensiero e la sincerità di interessi nei casi che gli si presentano. Così la vita si rivela come un d r a m m a tremendamente affascinante, ed egli si affretta a qualsiasi cambiamento q u a n d o il sipario sta per rivelargli un nuovo aspetto dell'esistenza u m a n a . Le stesse procedure astrologiche comunque non gli sono gran che di aiuto se egli dipende esclusivamente dalle indicazioni orarie, in q u a n t o i suoi oroscopi indicheranno solo modesti cambiamenti nel corso di semplici ore. U n a intera giornata di lavoro p u ò corrispondere 323
soltanto a una differenza di quasi cinque segni ascendenti, unitamente a una mezza dozzina di gradi di moto lunare tutt'al più. Mentre un'esperienza generica basata principalmente sugli oroscopi natali risolverà molte di queste difficoltà, il giudizio di certi temi natali in maniera adeguata non quadra facilmente con le necessità del pubblico nel corso dell'attività giornaliera del suo studio. Inoltre, un coscienzioso ma affrettato esame di temi natali è più logorante di un oroscopo orario e comporta una fatica mentale molto più grossa. Per queste ragioni gli astrologi a m m e t t o n o che per avere un effettivo successo devono fare uso sia delle tecniche natali che di quelle orarie. Sarebbe inevitabile che una lunga esperienza con entrambi questi tipi di oroscopi portasse col tempo a un metodo per fondere le loro indicazioni, facendo fronte alle necessità della pratica professionale; e che i risultati di ciò, in termini di arte oraria, si riflettessero nelle pagine precedenti. Quel che resta da esaminare è un vero e proprio oroscopo combinato, di natura sia oraria che natale, tale da costituire una specifica e definitiva risorsa per ogni studioso e ogni dilettante nonché per l'astrologo professionista. Il fatto interessante è che già un certo numero di eminenti astrologi americani sta sviluppando indipendentemente questo metodo, e lo sta usando, prima ancora che Evangeline A d a m s gli desse pubblicità. L'essenza di questa tecnica consiste nel mettere i pianeti natali del cliente nelle Case orarie, che si ricavano secondo la prassi usuale. I pianeti sono impiegati secondo le loro posizioni corrette, se il tema di nascita è stato calcolato ed è disponibile. Nel caso contrario si prendono direttamente dalle effemeridi le posizioni per il mezzogiorno, con la possibile posizione della Luna riportata come in un oroscopo solare o di equilibrio (1). Una variante comunissima alla procedura è quella di inserire anche i pianeti orari, sulla falsariga della comune pratica per cui le posizioni natali, progressive e di transito, sono indicate in circoli separati sul grafico di un oroscopo natale. In genere ciò non è di aiuto in quanto produce un'inutile moltiplicazione di fattori e rappresenta quindi una violazione del principio del rasoio di Occam. Se si fa uso di entrambi i gruppi di pianeti, essi devono essere separatamente significativi, cioè
(1) Questo tipo di «natività» è illustrata nell'oroscopo di William James nel capitolo 13. 324
devono costituire una rettifica reciproca più che un contributo alla confusione. Il grande vantaggio nell'uso orario dei pianeti natali è che tutti gli oroscopi di una data giornata di studio (o di interpretazioni per posta) sono non solo molto differenti, per quanto il modello dinamico di ogni oroscopo natale, mostrato interamente dai pianeti in ogni Casa, diventa un fattore di analisi immediata. Le Case orarie continuano a fornire quella minuzia di distribuzione nelle relazioni giornaliere che è di specifico valore nel consigliare, ed è la vera spina dorsale di un oroscopo orario. Inoltre le «considerazioni prima del giudizio» non sono più significative in questo metodo combinato, per cui ogni grafico di questo tipo è «pronto per essere giudicato». Per lo stesso motivo, «il test del ciclo lunare», diventa inefficace. La grana dell'oroscopo, cioè la rassicurazione della sua validità per lo studioso, viene perciò determinata interamente in base al grado della sua idoneità alla luce del problema trattato. Allorché si giunge all'interpretazione, le regole si usano esattamente così come sono stabilite per il normale oroscopo orario, in ogni particolare. Si può ottenere un certo vantaggio con la tecnica del sì-e-del-no. Si fa uso della tabella oraria. Ogni altro dettaglio di metodologia è stato esposto, q u a n d o necessario, nel punto adatto.
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Piccolo manuale di simbolismo
Piccolo manuale di simbolismo
Come funzionano i simboli? La più nota forma di simbolismo, universalmente usata dall'umanità fin dalla notte dei tempi e virtualmente data per scontata da tutti, è il linguaggio. Per consentire il funzionamento dell'esistenza cosciente è necessario a) che ad ogni cosa di tangibile o intangibile composizione, oggetto della nostra attenzione, sia dato un nome, ed inoltre b) questo deve essere lo stesso, ed usato nello stesso m o d o , dalla maggior parte degli individui che vivono in una comunità. I verbi, in quanto distinti dai sostantivi, devono tuttavia avere dei nomi che nel loro caso identificano la causalità o l'azione di potenziali di analoga natura, seguendo gli schemi del significato essenzialmente funzionale di tutte le parti del discorso. I gruppi umani possono essere classificati a seconda della famiglia, tribù, comunità, nazione, ed anche dell'appartenenza ad un qualsiasi insieme casuale di persone, ristretto o allargato che sia, tanto in una associazione di tipo banale quanto in una di tipo essenziale. Essendo una necessità nell'uso del linguaggio, la grammatica stabilisce la necessaria differenziazione di riferimento tra varie cose come principalmente nominali, o verbali in prospettiva. Essa è la base di ogni concetto efficace, essenzialmente sotto forma di realtà o di vitalità, e l'astrologia può essere convenientemente spiegata come una specie di grammatica psicologica. I nomi sono i simboli della più semplice manifestazione dell'esistenza. Nondimeno il semplice n u m e r o , è la forma di simbolismo ugualmente comune e di uso universale nella vita umana anche di tipo molto primitivo, e in definitiva in grado di af329
fascinare e quindi di sconvolgere la conoscenza grazie al suo più sofisticato sviluppo. La numerazione permette alla mente di impegnarsi in conteggi e calcoli dei quali o g n u n o si fida nel m o d o più completo, per q u a n t o forse inconsciamente, anche nelle cose pratiche e in quelle complicate degli affari di ogni giorno, e questa fiducia spazia a) dalle cose familiari come il fare scambi o il controllare l'ora, fino b) a tutte le più urgenti necessità dell'esistenza nelle predette conseguenze di un'azione o di una decisione e, spesso, in verità, nel comprendere ed eseguire le più intricate operazioni. Questo tipo di simbolismo puramente quantitativo e qualitativo, attraverso la realtà in generale, ha la sua origine nel fenomeno del più e del m e n o . Un'interrelazione ben diretta tra l ' u n o e il nessuno, o tra il più o il meno, è l'inevitabile fatto di fondo di tutta l'esperienza. Queste differenze quantitative e qualitative, e nient'altro, son quel che in realtà rende possibile l'astrologia. Ecco, in un certo senso, la prospettiva dinamica o verbale in contrasto con quella statica o nominale. I numeri sono i simboli per la più semplice manipolazione dell'esistenza. La più vitale forma di simbolismo, q u a n d o perviene ad un ruolo di individualità a) identificandosi o riconoscendosi e b) conservandosi o progredendo e migliorandosi tra varie altre forme, è nel suo caso così data per scontata che la gente, generalmente, non ha nozione alcuna della sua funzione. Di conseguenza, normalmente, si può essere del tutto inconsapevoli di ciò che, di necessità, determina ogni marcata pertinenza nel pensiero. È un fenomeno che può essere identificato, controllato e portato notevolmente al servizio dell'uomo nello sviluppo della sua caratteristica individuale verso una migliore auto-realizzazione, insieme al più definito mantenimento del carattere, che stabilisce la sua particolare identità tra i suoi simili. Ecco, in realtà, quell'importante simbologia come il nome e il numero, che nella forma di consapevolezza cosciente, rappresenta quell'importante fattore del significato comune di q u a n t o accade all'improvviso da essere pertinente nell'esperienza. È lo specifico significato di tutte le cose, così come quello di ciascuna di esse, che può attrarre l'attenzione in una data situazione e in particolari momenti. I significati identificano i rapporti diretti della realtà con la quale l'astrologia deve avere a che fare come prima cosa, se deve essere di un qualche valore pratico. Si ve330
drà come molte difficoltà incontrate dall'astrologo privo di sufficiente esperienza, nella sua analisi dell'oroscopo, si basino su questo p u n t o . Egli deve capire che il significato di ogni cosa, nella vita e nell'esperienza, è quello che p u ò essere attribuito, spesso in maniera per lo più spontanea, agli elementi caleidoscopici della realtà di ogni giorno. Ciò risulta vero sempre ed in tutte le circostanze. Fondamentalmente, i significati rappresent a n o un contributo di particolare pertinenza, e di conseguenza possono essere estremamente effimeri. In altre parole, non hanno nessuna possibilità di essere legati a qualcosa per sempre. Essi n o n possono rappresentare un'indicazione assoluta, dal m o m e n t o che non c'è posto per degli «assoluti» definitivi in un universo illimitato. Nessuna implicazione specifica può mai essere conservata oggettivamente in un significato costante del linguaggio o preservata, più di quanto non lo possa il semplice simbolo. In verità, e piuttosto ovviamente, l'esistenza stessa non è mai fissata o stabilita una volta e per sempre in una generale e puramente ipotetica realtà di tempo e di spazio. Così, ciò che ogni cosa rappresenta è simbologia non meno di q u a n t o lo siano il nome e il numero coi quali il significato non cessa mai di essere congiunto. La mente umana, senza dubbio e a causa della sua fondamentale struttura, deve sostenere, nella propria astrazione, un vasto a p p a r a t o di realtà costanti, come necessaria impalcatura per il suo intuito. L'individuo pensante deve comunque riconoscere tale costanza come nient'altro che una n o r m a di convenienza, sulla base della quale valutare o giudicare le mutevoli realizzazioni dell'esperienza um a n a , che continuamente diventano pertinenti nella sua coscienza. È attraverso questa operazione mentale che egli è in grado di comprendere le differenti fasi a) di situazione e b) di possibilità, per la sua efficace autorealizzazione e autodirezione. Perciò, in un certo senso, la personalità si costruisce il proprio m o n d o , e deve necessariamente continuare a farlo sempre più nel dare forma alla sua personale autocontinuazione. I significati sono i simboli per la più semplice personalizzazione dell'esistenza. Ogni qualvolta si perviene all'uso delle parole per a) l'esame di queste stesse o di concetti simili che h a n n o una loro accettazione giornaliera in un particolare linguaggio, in b) quel che diventa una specifica analisi della struttura e della condizione di questo impiego comune, la procedura può convenientemente i331
dentificarsi come un ricorso al metalinguaggio. Quel che si identifica in una dimensione extra del processo pensante, e con qualcosa di molto simile a esso, è rappresentato nella precedente triplice esposizione preliminare del simbolismo. C o m u n q u e una simile struttura mentale di prospettiva generica ha raggiunto per adesso il suo scopo, e non necessita di essere usata ulteriormente. Così, qualsiasi diretto riferimento al concetto di significato non dovrebbe avere in realtà scopo alcuno, dato che, in un certo senso nient'altro meriterebbe ora una qualche attenzione. Il fine di qualsiasi interpretazione astrologica è a) identificare ed applicare il variabile significato di tutte le cose nelle loro svariate correlazioni con b) una particolare persona o un'eventualità. Più semplicemente, si tratta del problema di quello che esse possono arrivare a significare con specificità informativa in ciascuna o in tutte le possibili pertinenze dell'esperienza u m a n a . Naturalmente, i nomi dimostreranno continuamente di avere u n ' e n o r m e importanza, ma in tutta una vita ciò avverrà, relativamente in via incidentale o formale, a causa di quel che essi possono designare in qualche particolare pertinente nel contesto oroscopico. Essi diventano gli strumenti mentali dell'astrologo nel determinare la natura del significato di dati elementi in m o menti specifici dell'esistenza. Al contrario, i numeri si presentano forse come l'intera base di ogni possibile comprensione dell'astrologia, e in un certo senso questo è già stato detto. La meccanica astrologica della previsione si fonda e si perfeziona esclusivamente sulla sequenza o sulla successione identificata come prima cosa tra i moti o i movimenti in una combinazione universale e eternamente ordinata dei componenti di una manifestazione cosmica, che trova nelle permutazioni relativamente infinite una sua stabilità funzionale che la mente può osservare e a cui p u ò strettamente aderire. C o n l'aiuto del precedente esame dei fondamenti tripartiti dell'astrologia, analizzati in un metalinguaggio di maniera, si può forse fare adesso attenzione in maniera più incisiva alla specificità fondamentale della simbologia oroscopica della vita affrontata nelle realtà personali.
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Che cos'è l'astrologia? L'astrologia è la tecnica atta a fornire un significato oroscopico o personalizzato sulla base della prevedibilità relativa dei movimenti celesti della Terra e della Luna e dei maggiori pianeti del sistema solare. In questo m o d o essa è stata per lungo tempo in grado di fornire una visuale ed un ordinamento del tutto imparziali delle vite umane e degli eventi terrestri che 1) h a n n o una loro specifica e pertinente esistenza nel singolo, totale e forse quasi del tutto autosufficiente complesso di energia cosmica, e che di conseguenza 2) partecipano all'inevitabile intreccio dei fattori macrocosmici e microcosmici implicati in ogni fase della realtà pertinente dell'uomo. È scontato poter presumere che, nelle loro differenziazioni, queste vite e questi eventi esistano individualmente, ma si manifestano in un parallelo significato con o in conformità delle infinitamente variabili interrelazioni nella posizione dei corpi celesti. Ciò succede perché questi ultimi si trovano nella medesima necessità di continuare ad esistere in quell'unico, fondamentalmente autoperpetuantesi campo gravitazionale del Sole. Qualsiasi spiegazione di questo genere è naturalmente una pura ipotesi, ma è del tutto priva di complicazioni, dato che l'immaginario microcosmo dell'uomo e il macrocosmo dell'universo di cui egli è parte, possono esser tenuti separati in ogni senso possibile. È una rigida separazione quella che preserva l'incisività di una prospettiva fondamentale. Qui, comunque, si tratta di realtà simboliche che possono essere identificate soltanto nel loro reciproco equilibrio funzionale, e con un'operazione puramente mentale. Ciò nondimeno, un tutto ed una parte si ritrovano, in questo m o d o , in una rivelazione reciproca più efficace e dettagliata dell'uno nei confronti dell'altra. E questo, dal punto di vista terrestre della polarità, p u ò fornire una precisa rappresentazione analitica della vita e delle sue eventualità, e perciò contribuire ad inestimabili suggerimenti. In realtà, ci sono state innumerevoli spiegazioni, ipotetiche e complicate, circa la possibilità della correlazione dei movimenti celesti con gli eventi umani dell'esistenza quotidiana, e così come è vero per tutte le speculazioni metafisiche, esse hanno potuto servire di sostegno alla mente nella sua analisi pratica, e tutt'al più logica, delle stravaganze dell'esperienza u m a n a . Ma tutte le teorie, da sole, non provano niente, anche q u a n d o danno sostanza alla comprensione e aiutano l'individuo, in maggio333
re o minor misura, ad organizzare il proprio intuito. Q u a n d o si arriva all'astrologia, il fenomeno innegabile, che non si p u ò mai spiegare a fondo, è che cosa, in genere, funziona. P u r se la sua validità è scarsa o poco convincente nelle mani del dilettante che procede meccanicamente, o nelle mani di esperti scarsamente abili in un'analisi disciplinata e logica, c'è tuttavia in essa u n ' a m p i a indicazione di un potenziale validissim o . Di conseguenza, le inevitabili superficialità e le barbare pretese, che nel corso della storia h a n n o ostacolato il perfezionamento di tutte le maggiori scienze, nel caso dell'astrologia possono essere, per la maggior parte, ignorate. U n a dettagliata spiegazione dei fattori che sono emersi e sono diventati i componenti fondamentali della scienza oroscopica di oggi, basata sull'ipotesi di un'origine e di una crescita relativamente graduali e interamente empiriche, ha dato luogo al volume L'astrologia, come e perché funziona dello stesso autore, volume fondamentale e collegato al presente testo in questa serie di manuali. L'astrologia, come qualsiasi altra forma di analisi logica, fa uso di nomi specifici come convinzione essenziale di un linguaggio tecnico. Nel suo caso esiste un alfabeto di simboli che soddisfa qualsiasi comunicazione oroscopica. Esso consiste in a) dodici Case dell'oroscopo, b) dodici segni zodiacali che comprendono c) quattro triplicità e d) tre quadrature, e) dieci pianeti comunemente usati uno dei quali è il Sole che agisce come sostituto della Terra, e un altro è il satellite della terra, f) sei aspetti maggiori uno dei quali è il parallelo di declinazione, quasi del tutto ignorato dagli astrologi moderni e g) otto aspetti minori particolari. Questi cinquantacinque fattori fondamentali di indicazioni, unitamente a una considerazione alquanto simile di altri fattori astronomici necessari per i calcoli numerici, devono essere imparati dal principiante non meno necessariamente della padronanza giornaliera dei caratteri alfabetici o delle lettere della madre lingua, come condizione per poter essere in grado di leggere e scrivere. D o v ' è che entrano i numeri? L'astrologia è sotto ogni aspetto una manipolazione dell'esistenza attraverso i numeri. Così, a prescindere da quale forma p u ò assumere quella manipolazione nelle procedure pratiche, l'operazione è sempre, fondamentalmente, un caso a) di comprensioni mentali o logiche o di concettualizzazione di un d a t o 334
stato di interconnessioni numeriche che diventano di specifica pertinenza in relazione a una particolare d o m a n d a , in ordine b) a rappresentare un cambiamento conseguente e significativo o una possibile variazione nel particolareggiato contesto di relazioni con le varie parti o il tutto di ogni altra cosa collettivamente. Ciò dà luogo al tentativo di «più e meno» come primo passo in tutta la logica astrologica. Dell'altro sarebbe insufficiente o intrusivo. L'ipotetico concetto di realtà, che deve esser compiuto nel corso dell'ordinamento della mente, facilita prontamente l'effettiva simbolizzazione di tutte le complesse relazioni e conseguenze dell'immediatezza pertinente. Tanto da sconfinare, per definizione, nel metalinguaggio. Nella vita di tutti i giorni, la procedura diventa banale come il fare la spesa in un supermercato. Il prezzo di un particolare articolo desiderato è di cinquecento lire, e il quantitativo scelto a m m o n t a , sulla bilancia, a circa sei mila lire. La mente si concentra sul tipo da cinquecento lire, per verificare con una semplice moltiplicazione se il contenuto del portafogli può affrontare il problema o se forse, al m o m e n t o , non p u ò spendere più di tremila lire. Questo tipo di concetto è soltanto più difficile, per un'immaginazione non allenata, allorché i fattori numerici sono rappresentati dagli opportuni ma pressoché indispensabili simboli pittorici dell'analisi oroscopica. Potrebbe qui sorgere una d o m a n d a . Perché esprimere il processo con una tale sovrabbondanza di termini, oltrepassando così, i limiti del metalinguaggio? La risposta è che la mente deve sottoporre alla ricognizione continua delle procedure logiche latenti l'uso di qualsiasi simbolizzazione di natura esclusivamente tecnica, tanto nell'astrologia quanto in qualsiasi procedimento scientifico, in questo c'è molto di più della semplice tiritera cui potrebbe somigliare all'inizio, una spiegazione. C o m u n q u e , a questo punto c'è una diversa, per q u a n t o minore, difficoltà. La si p u ò superare tipograficamente, forse, stampando il fondamentale numero uno in maiuscolo, ovvero come U N O , per indicare q u a n d o si fa riferimento al simbolo tecnico dell'unità perfetta piuttosto che all'identificazione dell'unità fondamentale nel far di conto o a una semplice differenziazione numerica. L'uso specializzato del numero, che costituisce l'astrologia, ha una necessaria origine in un'identificazione di una data unità positiva, che diventa di pertinenza individuale nell'esistenza, e una consapevolezza che esso rappresenta un caso di U N I T À 335
prende realmente forma nella coscienza grazie ad un'operazione mentale. Ecco un U N O che, emergendo così nella pertinenza, fornisce una costante per l'individuazione logica. Al che, e necessariamente, esso continua ad essere quel che è, malgrado le sue specifiche correlazioni di significato con la sua non-esistenza, precedente alla concezione di esso nel processo pensante. È attraverso la potenziale assenza di se stesso che diventa concepibile. Così, nell'apparente tiritera della logica, esiste una completezza di un m o m e n t o , fondamentale in qualsiasi unità, ovvero l ' U N O , identificato attraverso il più, ovvero la più ovvia o tangibile concezione della possibilità di esso. L ' u o m o in generale non esiste, ma è una realtà immaginaria rappresentata da ogni individuo che si avvale di un'esistenza e perciò diventa logicamente identificabile. L ' U N O , se congelato nella logica della comprensibilità, rende possibile l'esame di qualsiasi U N O particolarizzato o rappresentativo. Per ogni cosa c'è un archetipo che rappresenta la misura del potenziale. Così l'astrologia misura dei potenziali, in una ramificazione infinita di U N I T À inalterabile, ma ne deduce soltanto delle probabilità di realizzazione. Non c'è bisogno di complicazione reale nel processo intellettuale. Il fatto che il genio inventivo debba capire un'esigenza per fornire ad essa una risposta, è un concetto banale. Il contrib u t o creativo è la permutazione di un meno in un più, ma quel che lo studioso di logica rivela, e che l'astrologia accentua, è il fatto che il meno persiste come un'astrazione della sua realizzazione pratica. Quel che era necessario non fu eliminato, ma piuttosto fu soddisfatto, e il concetto di necessità costituisce il sostegno della soddisfazione. Il potenziale non svanisce nel reale, ma continua, in un fatto logico, a nutrire la realtà. Di conseguenza, nell'oroscopia, ogni cosa non solo significa quel che essa significa, ma continua a significarlo. U n a progressione non nega nessuna indicazione natale. P u ò ben essere ricordato che la potenzialità rappresenta il grembo materno della realtà. Così q u a n d o nasce un bambino, avviene che il suo particolare meno prima della nascita diventa la data realtà di esso successivamente, e la sua nascita in nessun m o d o a) disturba P U N I T A dell'illimitabilità cosmica nel cui mezzo esso emerge come un U N O tangibile per proprio conto così come un altro della sua razza, ma b) in nessun senso rappresenta un qualcosa di aggiuntivo, rispetto a quel tutto generico in cui la sua realtà si culla. Il più e il meno sono essenzialmente la sostanza della vitalità e il correttivo della realtà. 336
Un ragionamento superficiale è spesso indebitamente ossessionato dal fenomeno di causa ed effetto, ed un astrologo inesperto, nel fare un oroscopo, è portato a considerare il nativo come tutta una conseguenza di quei fattori esterni o estranei agli elementi costitutivi della sua specifica struttura, che ora convergono a produrre l'evento natale. Secondo questo m o d o di pensare, quel che è le causa nel caso particolare è l'effetto, o il prodotto di una causa, dietro la quale, a sua volta, c'è stato un effetto di una causa più lontana nel tempo, e così via a ritroso in u n a sequenza senza fine. Inoltre, la causa non è mai una singola linea in quello che, altrimenti, è un vuoto. Una coppia di genitori discende da quattro nonni che discendono, a loro volta, da otto nonni. La regressione all'infinito in una sequenza causale sfuma ben presto nella mancanza di significato, e la mente perde qualsiasi incisività nel vano assoggettarsi alle complessità in cui si trova implicata. In una più efficace comprensione, ogni potenzialità è vista come opportuna piuttosto che come coercitiva, o fondamentalmente come un'incondizionata concordanza con il possibile, invece che come una cieca accettazione di quel che tende ad avvicinarsi all'inevitabile. L'universalità negativa o l'imparzialità assoluta del cosmo, rispetto a tutte le ampiamente mutevoli manifestazioni di ogni definita individualità che esso riesce ad abbracciare, rappresenta la garanzia che il potenziale del b a m b i n o , nella sua neonata UN I T À , è ugualmente illimitato in tutte le possibilità di pertinenza, a prescindere, nel suo caso, da come esse possano essere latenti all'inizio. L'auto-totalità complementare del bambino, che nel suo caso è il «meno», ovvero il libero potenziale, rimane la base invulnerabile di un microcosmo di ordine non minore di un'autoidentità macrocosmica. Il piccolo U N O e il grande U N O sono identici in questa fondamentale generalità della loro esistenza. Tranne che nelle prospettive infinitamente regressive di spazio e tempo, in cui le differenze, a prescindere da come sono suddivise, sono soltanto permutazioni dell'una con l'altra, non ci può essere differenza tra U N O e U N O . L'individualità attraverso l'indicazione astrologica può essere esaltata nella sua stessa immediatezza, ma alla fine può guidare invece che subire il perfezionamento di se stessa. Ecco, così, l'oroscopo come simbolizzazione totale o universale in un'intransigente attinenza personale. Più fondamentalmente, esso esprime un'assoluta somiglianza o conciliazione dell'universo, e quel segmento dell'universo rappresentato dal337
l ' u o m o lo esprime così come è concepito o realizzato nella mente u m a n a , e quindi delimita questo segmento in una struttura a maglia spazio-temporale di esperienza conscia, che si culla, in ultima analisi, nella matrice cosmica. Bambino e m o n d o sono considerati come funzionalmente identici nel mutevole fuoco dell'attimo natale, dato che il circoscritto «meno» e l'evolvente «più» sono, in quel m o m e n t o , in perfetto equilibrio, e la localizzazione simbolica dell'evento in un punto matematico del meccanismo celeste crea contemporaneamente un orizzonte sulla terra e costituisce perciò la soglia o il terreno di un'esistenza personale appena lanciatasi nella sua esperienza, nelle relazioni spazio-temporali necessarie alla sua autocoscienza. Nella logica, quello che è anteriore e conseguente a un evento in una o in tutte le forme di relazione con esso, necessariamente rappresenta uno spostarsi lungo il concetto di quella data possibilità e quindi è come un contribuire alla confusione nell'analisi se essa non è ben tenuta a freno nel pensiero. Quindi, la gestazione è vista come la prova generale dei processi naturali nel mobilitare una potenzialità o nel mettere il potenziale generico al servizio immediato della realtà specifica. Quel che qui è uno spostarsi nella correlazione, è una necessità nel significato, e, al di là di quest'insieme di circostanze, diventa l'ordinamento di priorità varie o la conferma dell'ampiezza dell'enfasi nella tecnica oroscopica. Quel che è più vicino al m o m e n t o di UN I T À virtualmente pura alla nascita, è considerato nei mutevoli aspetti delle sue delimitazioni dirette o indirette di spazio e di t e m p o . Tutto ciò dovrà essere dettagliatamente esaminato. L'illimitabile e eterna realtà di tutto ciò che è, di cui spazio e tempo sono una manifestazione piuttosto che, di per se stessi, una qualche sorta di agente creativo responsabile dell'esistenza cosmica, è in termini pratici un caleidoscopio di inevitabile movimento. Niente è mai immobile, a meno che non sia portato ad un'immobilità teorica o ad una stabilità inerte, da parte di una mente, in un processo di analisi o di giudizio. Il moto in se stesso, comunque, in casi infinitamente variabili, p u ò essere sottoposto alla pertinenza o subordinato alle sue esigenze con una quasi simile facilità. L ' u o m o p u ò dormire, e poi svegliarsi e ripartire daccapo nell'affrontare i problemi della sua individualità nelle loro immediate necessità. Nella misura dei giorni e degli anni egli riconoscerà una progressione, i cui dettagli sono meglio rappresentati nelle simbolizzazioni dei numeri in base ad un o p p o r t u n o inizio o ad una nuova ripresa nella sua compren338
sione. Egli può inoltre farsi avanti o ritrarsi dal costituire il centro dell'individualità in tutto quello che fa, e ciò gli è più comprensibile in termini di meno o più, sia per q u a n t o riguarda i figli che i dollari o per qualsiasi altra cosa nelle varie sfere d'influenza della sua responsabilità. La struttura della forma generalmente accettata di un m o derno oroscopo è resa possibile dal fatto che la terra, come pianeta solare, ha fondamentalmente due principali e concomitanti movimenti. Essi sono di indiscutibile, se n o n sempre, ovviamente, pari importanza, per la presenza della vita cosciente sul globo. Essi sono abbastanza familiari attraverso il ritmo del giorno e della notte e attraverso l'alternanrsi delle stagioni tra estate e inverno, risultanti rispettivamente dalla rotazione diurna della Terra sul suo asse da una parte, e dal suo annuale pellegrinaggio celeste intorno alla sua orbita nel suo legame col sole. Questa circostanza celeste fornisce all'astrologo una coppia di fattori di cui egli può fare uso a d o p e r a n d o l'indicazione del primo in un rapporto momentanemente fisso con quello che egli cerca di conoscere o di valutare allo scopo di stabilire il secondo in maniera più dinamica come suo fondamentale strumento logico di esame e di analisi. Tutto quello che egli fa, comunque indirettamente, è un uso o una variante di questa procedura fondamentale del congelamento logico della mente ad uno dei poli di una relazione dualistica. Qui, più semplicemente, appare la dicotomia del carattere e delle circostanze, continuamente alla ricerca di un equilibrio reciproco. C o m e l'equilibrio fra più e meno, nella pertinenza di un LINO contro un U N O , nell'efficace simbolizzazione del n u m e r o , si intersechi nella struttura di un oroscopo di volta in volta, applicandone e perfezionandone la tecnica, è trattato in forma essenzialmente preliminare nel volume L'astrologia, come e perché funziona dello stesso autore. Nelle sue pagine si è anche tenuto conto delle evoluzioni numerologiche dell'astrologia nelle simbologie delle funzioni del D U E , del T R E e del Q U A T T R O , comprese nella familiare distribuzione nei dodici settori. Insieme a ciò, viene il frazionamento del cerchio per creare gli aspetti planetari come fasi distributive dell'UNITÀ della congiunzione nei contrastanti aspetti di opposizione, trigono, quad r a t o , sestile e così via.
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Dov'è che entrano i nomi? In astrologia, il ruolo dei nomi per colui che procede all'analisi, è un efficace ancoraggio o un posto nella propria esperienza per qualsiasi pertinenza allorché, nel corso di un'analisi oroscopica, è necessario raggiungere e mantenere un rapporto attendibile con la realtà delle circostanze come mezzo per arrivare a un giudizio intelligente. Il fondamento delle principali definizioni degli elementi nell'erezione e nell'interpretazione di un oroscopo, ha un suo logico inizio nei due movimenti della Terra già identificati come quel fenomeno che fornisce la familiare struttura oroscopica; e, all'inizio, quasi necessariamente, nella rotazione assiale che determina il movimento più veloce, che è anche quello più immediato nella percezione quotidiana. La proiezione di questo movimento del globo nei cieli col risultato apparente di causare la rotazione della volta celeste su se stessa, dà luogo alle Case, ovvero le Case equatoriali del grafico astrologico. Questi dodici settori dell'intera sfera cosmica non vengono chiamati in nessuna maniera usuale, ma sono conosciuti semplicemente per mezzo di un n u m e r o . Questo fatto aiuta a simboleggiare l'importantissimo e specifico allineamento del loro significato oroscopico con il più semplice e giornaliero intreccio di fattori puramente esistenziali o casuali nel comune corso della vita u m a n a . Il numero fondamentale è, quindi, non solo considerato sul piano dell'attenzione per indicare lo scopo prevalente dei potenziali più fugacemente transitori di una realtà personale, ma anche per mostrare le illimitate possibilità di una specifica relazione attraverso la sequenza semplice, che è l'essenza di tutta l'esperienza cosciente. Il riconoscere che cosa è secondo, rispetto ad un qualcosa di precedente considerato come primo, p u ò essere portato avanti all'infinito, come lo può anche qualsiasi altra cosa che abbia un rapporto di numero ordinale come terzo o quarto. Nelle Case dell'oroscopo questo potenziale di sequenza fornisce un'inestimabile misura delle circostanze nella loro incondizionata distribuzione caleidoscopica di auto-manifestazione individuale. La prima Casa rappresenta la personalità, ma sapere se si tratta di un essere u m a n o , o di un animale, o di un progetto, o di un problema, non fa parte di quello che può essere svelato attraverso questo primo settore dell'equatore celeste. Esso è stabilito dall'orizzonte totalmente esclusivo di un'auto-esistenza distinta e assoluta, ovvero è delineato da 340
un'entità reale o simbolica nel punto in cui il cielo inizia a sorgere al m o m e n t o di una nascita o di un evento, per identificare l'istante e per emergere in una realtà che resterà indiscutibilmente privata ed efficace d'ora in poi. I nomi astrologici certamente più familiari al vasto pubblico sono i segni dello Zodiaco, cioè quelle divisioni simili a Case sul piano dell'eclittica, create dalla rivoluzione annuale della Terra intorno al Sole, e vengono identificate nei cieli per mezzo di dodici tra le ottantotto costellazioni o ammassi di stelle così come sono universalmente conosciute. Le suddivisioni dei segni oroscopici h a n n o gli stessi nomi dei raggruppamenti stellari che occupavano una posizione celeste essenzialmente identica più o meno al tempo dell'astronomo greco Ipparco, cioè circa ventuno secoli fa. I raggruppamenti sono creati in base alla prospettiva vista dal sistema solare, e naturalmente possono essere molto differenti se visti da un altro punto del cosmo. Astronomicamente essi sono mezzi pittoreschi per rappresentare l'eclittica o il segno piuttosto che la posizione equatoriale o delle Case nel cielo, e astrologicamente, pur non essendo in alcun m o d o entità reali, possono tuttavia, in base alla loro sequenza numerica celeste o specifica, essere usate praticamente per esprimere la funzione individualmente dinamica dell'uomo come organis m o . Ecco il m o t o meno immediato della Terra, e qui esso può esser visto come rappresentante dell'uomo nella sua più generale individualità. Come il mammifero che egli continua a essere nella sua esistenza fisica, egli costituisce una delle maggiori corrispondenze con quell'uomo archetipo o generalizzato rappresentato dalla prospettiva astrologica. I segni zodiacali sono simboli speciali di grande importanza così come le Case dell'oroscopo, in quanto forniscono un significato essenzialmente individuale che p u ò essere usato come una specie di specchio riflettente logico o simbolico della manifestazione caleidoscopica di rapporti diretti di probabilità, valutati o rappresentati dal loro complemento equatoriale. Essi rivelano l'entità ben dissociata dalle sue immediate circostanze. Nella pratica, nessuna delle due modalità di valutazione è, in ultima analisi, efficace in assenza dell'altra, considerata come l'indispensabile correttivo in qualsiasi giudizio definitivo o conclusivo. Le funzioni dell'uomo come organismo vivente rappresentato nello Zodiaco sono quelle che consentono la sua esperienza circostanziale nella sua forma più strettamente individuale, e sono naturalmente le circostanze a facilitare l'amplificazione o 341
il perfezionamento del suo funzionamento organico, sia fisicamente che psicologicamente, nell'espressione del carattere personale. Quello che, della struttura del temperamento e delle tendenze, viene così simbolizzato nello Zodiaco, si identifica fondamentalmente negli affari umani così come viene rispecchiato simbolicamente nel contesto pratico che permette la manifestazione degli elementi costitutivi. I simboli stessi discendono dall'antichità, e così come sono sopravvissuti, non sono oggi altrettanto suggestivi se non in q u a n t o h a n n o senza dubbio assunto u n o specifico significato astrologico. La tendenza u m a n a a chiamare lupo un uomo o serpente una d o n n a rappresenta l'abitudine probabilmente consueta che nella mente degli antichi doveva caratterizzare una simile attitudine. In una differenziazione oroscopica, il carattere può essere epitomizzato in misura considerevole per u n ' o p p o r t u n i t à esclusivamente interpretativa. Nella differenziazione zodiacale le relative costanti dell'individualità u m a n a sono fondamentalmente delineate, così come ogni data persona dà loro espressione, e simultaneamente affronta le onde delle probabilità e delle circostanze rappresentate dalle Case, in un continuo interscambio di relazioni comunemente noto come esperienza cosmica. La possibilità di rappresentare l'interrelazione dei fenomeni cosmici distinti che costituiscono così la possibilità esclusivamente personale, nasce principalmente dal fatto che l'equatore celeste della Terra, in cui trovano posto le divisioni in Case di un tema natale, serve a distribuire nello Zodiaco i significati astrologici paralleli, creando nel cielo i punti equinoziali da cui i segni fondamentalmente h a n n o origine. E questo corrisponde con il m o d o in cui l'orizzonte personale o particolare determina le differenziazioni oroscopiche delle Case per quanto riguarda l'equatore. Le due misure, comunque si distinguono notevolmente l'una dall'altra, senza una necessaria implicazione della prima Casa in Ariete e senza alcuna caratteristica arietina particolare implicata nell'Ascendente o analogamente intorno ai due grandi cerchi. D o v ' è che entrano i pianeti? Nei loro movimenti, i pianeti impiegati dall'astrologia forniscono una necessaria differenziazione delle operazioni fondamentali nell'ordine cosmico, che ha la sua misura nei grandi cerchi creati dai due maggiori movimenti della Terra nel cielo, e che astrologicamente è rappresentata come un generico U N O 342
col quale ogni individuo deve coesistere in logico equilibrio. Perciò, i pianeti possono essere impiegati per rappresentare le attività generate sia dalla loro naturale o persistente funzione q u a n t o da quella quotidiana e sempre mutevole circostanza di pertinenza più particolare nell'inevitabile ma del tutto casuale relazione che essi h a n n o l'uno con l'altro. Così, grazie al loro corso nel c a m p o gravitazionale, i corpi celesti nelle loro orbite svolgono una funzione adatta all'indicazione oroscopica a) dei potenziali dinamici della personalità, che perpetua la propria esistenza attraverso l'esperienza b) delle direzioni degli influssi ripetitivi e caratteristici, o momenti, nell'eterno ribollire di quei generici e continui componenti che possono avere una momentanea e particolare importanza per l'individualità nel m o n d o familiare del t e m p o e dello spazio. I nomi di quelli che ben presto furono riconosciuti come corpi che si muovevano nel cielo, sono derivati per lo più da quelli degli dei della mitologia antica, e forniscono attualmente solo una minima indicazione dei reali ruoli oroscopici da essi identificati. Inoltre, e ciò talora non è gran che di aiuto, si confondevano i termini greci Cronus e Chronos rispettivamente con la deità Titana di Saturno e il fenomeno del t e m p o , in una confusa associazione di idee che portava una superficiale astrologia a conferire all'iniziativa di Marte un'inutile implicazione guerriera. C o m e simboli astrologici, i pianeti forniscono un'agevole rappresentazione di distinte differenziazioni pertinenti dell'attività u m a n a , come il distinguere l'iniziativa dall'entusiasmo o un'attitudine di base da un'esigenza naturale. Questa differenziazione costituisce l'aspetto operativo dell'astrologia, attraverso il quale l'individuo, nella sua esistenza abituale, può essere sezionato psicologicamente allo scopo di determinare quali fattori di individualità potenziale sono o possono essere portati al livello della realtà personale in differenti punti e momenti. Da una parte, ciò p u ò esprimere una necessità in essenza dell'irrequietezza cosmica o della caleidoscopica illimitabilità di ogni cosa attraverso le circostanze, o, dall'altra parte, e quasi contemporaneamente, una ripetizione o un rafforzamento di una fase o di fasi pertinenti dell'inimitabile capacità di autoaffermazione, o di quel che, sempre in essenza, è stata o può essere la manifestazione quotidiana dell'individualità cosciente. L'analisi p u ò proseguire in questo m o d o dal microcosmo dell'unità personale o, al contrario, dal macrocosmo, come q u a n d o , in un'astrologia popolare o più superficiale, il concetto 343
è quello dell'uomo schiaffeggiato dal corso degli eventi in maniera più impersonale se non meno simpatica, ma l'una o l'altra di queste prospettive analitiche deve essere mantenuta rigorosamente. Il vantaggio della prima è quello di portare, grazie alla sua maggiore precisione, ad un'indicazione più incisiva di comprensione dinamica e di azione da parte della personalità, nel proprio interesse. In entrambe le maniere di fare un oroscopo, comunque, andrebbe ricordato che, di necessità, la fondamentale arbitrarietà di qualsiasi simbologia della realtà significa che qualsiasi struttura di pensiero logicamente ordinata esiste sempre in funzione di servire alla mente e di facilitare il giudizio um a n o , piuttosto che portare a rappresentare delle realtà estranee alla pertinente e infinitamente variabile esperienza. Nell'astrologia moderna, la struttura fondamentale del simbolismo planetario comprende tre pianeti scoperti dagli astronomi prima della fine del diciottesimo secolo. L ' u s o speciale di questi dieci significatori nel rappresentare le dinamiche fondamentali della personalità nella sua civiltà pura e semplice, ovvero relativa all'incessante affermazione, nell'esistenza, dell'entità cosciente non appena essa emerge nella sua autonomia fisica al m o m e n t o della nascita, è il concetto fondamentale esposto nel volume Lo scopo della predizione astrologica dello stesso autore. Quel che i tre pianeti ultimi arrivati nello schematismo ampliato dell'astrologia h a n n o reso possibile oggi, in una società sempre più globale e individualizzata, è un'effettiva e generale simbologia dell'esperienza di base dell'intera razza u m a n a in termini grafici inusuali. Era naturalmente alquanto difficile affrontare una cosa di tale portata con gli originari sette significatori Caldei. Il fondamento del particolare approfondimento del simbolismo planetario che caratterizza questa serie di testi di astrologia è l'aver considerato i quattro fondamentali dipartimenti planetari come la più importante applicazione del principio di «pari tra pari» in un'organizzazione logica tipo immagini successive a specchio, ovvero la dicotomia attraverso cui l'intero sviluppo di simboli astrologici viene alla luce. Così gli antichi astrologi, che forse, all'inizio, erano soprattutto veri e propri astronomi, furono notevolmente colpiti dal contrasto tra a) i due luminari, cioè il Sole e la Luna considerati insieme, e b) le stelle in generale. Fra queste ultime, essi dettero attenzione a quelle che conoscevano come mobili a quei tempi, cioè i cinque pianeti originari dei quali cominciavano 344
lentamente a prendere nozione in una oroscopia definita, nettamente distinta dall'astronomia in quanto essenzialmente scienza simbolica, in contrapposizione a quella fisica o naturale. U n a differenza osservabile con una regolarità annuale in contrasto con un p u n t o di vista casualmente geocentrico portò successivamente alla designazione dei due più esterni tra i cinque come più importanti in significato, in rapporto con i tre più interni, formando così c) un gruppo specifico dello stesso ordine dei luminari, e distinto d) dai tre considerati di minore dignità nel precedente schema. I nomi degli aspetti formati dai pianeti in astrologia, sono puramente descrittivi. Essi identificano importanti simboli oroscopia di relazione dinamica come tipi di accentuazione o equilibrio gravitazionali tra i corpi celesti, indicati dalle loro posizioni orbitali che h a n n o di volta in volta pertinenza geocentrica sul piano dell'eclittica o Zodiaco. C o m u n q u e , dei puri e semplici nomi, considerati soltanto nelle variabili ramificazioni terminologiche, possono rappresentare non più di un'utile simbologia oroscopica. Ciò è vero sia nel caso delle comuni designazioni usate per i pianeti, sia per quelle usate per le Case e i segni nonché per tutti i fattori tecnici della procedura oroscopica. Quindi non sono affatto importanti le differenze come quella tra Hershel e U r a n o nel caso dei pianeti, e come quella tra Casa ascendente e prima Casa, o tra quadruplicità e q u a d r a t u r a , o tra tema natale e carta o simili per indicare l'oroscopo, e così via all'infinito. Forse, a questo punto la maniera più semplice per render chiaro il tutto, è tener presente che nella scienza oroscopica, così come in qualsiasi scienza in cui le astrazioni diventano essenziali in base alle rispettive funzioni, un vero e proprio linguaggio, distinto e a u t o n o m o , si sviluppa tra la struttura e la necessità del gergo usato dagli esponenti o dagli specialisti di essa. Com'è che i simboli diventano significati-chiave? Un principio cardinale stabilito per lo sviluppo di queste tecniche, e che trova la sua esposizione in questi manuali, con l'effetto che l'astrologia risulta approfondita come una scienza più genuinamente rigorosa, fu che ogni indicazione oroscopica, senza eccezione alcuna, dovrebbe significare né più né meno quel che con precisione si ritiene debba significare. Quindi la 345
sua testimonianza non dovrebbe in alcun m o d o esser mai contraddetta, o addirittura estesa a significati impropri. I simboli funzionano aprendo la mente verso concetti di portata o pertinenza più grande di quanta possa esservene nel puro e semplice potere descrittivo del linguaggio convenzionale, ma possono talora sembrare imprecisi come una semplice descrizione disordinata o spontanea. Cosi, caratterizzare un u o m o come un lupo, o una donna come un serpente, potrebbe essere un puro pregiudizio, un giudizio privo di qualsiasi fondamento, e portare alla conclusione che la possibilità di esercitare certe capacità professionali richiede un possesso di un imparziale b u o n senso, che potrebbe talora portare a conseguenze molto spiacevoli. Nel tentativo di aumentare la scrupolosità di questi testi, un considerevole numero di termini simbolici è stato ritenuto come base dei significati-chiave. Ciò vuol dire che questi simboli, per q u a n t o è possibile, devono essere usati soltanto con una limitazione in base alla quale essi devono avere un singolo e del tutto invariabile significato in ogni e qualsiasi contesto oroscopico. Ovviamente un simile ideale non p u ò essere mai raggiunto in pieno, ma con apprezzabile approssimazione si può raggiungere una maggiore attendibilità e incisività nel delineare sia il tema di nascita q u a n t o i suoi progressivi potenziali. La maggiore difficoltà nell'approfondire la tecnica del significato chiave consiste nell'evitare qualsiasi indebito uso delle stesse parole nel loro significato più preciso o comune, preservando in tal m o d o la propria distintività funzionale in una mente che comincia a conformarsi all'inevitabile complessità del giudizio astrologico. L'aver coniato un vocabolario genuinamente unico per lo specifico scopo fin qui illustrato, non avrebbe comunque avuto nessuna giustificazione pratica. Inoltre, man m a n o che la procedura viene compresa, le difficoltà nel rispettarla tendono a scomparire. Il concetto di significato-chiave che emerge attualmente non è affatto nuovo, ma ha avuto solo un'accettazione parziale, in q u a n t o , nel campo dell'astrologia, ha a che fare con lo Zodiaco in via più generale. Se viene in mente il termine Ariete, al praticante esperto viene subito in mente qualcosa come una enciclopedica distesa di possibili significati, ma a causa della sua esperienza estremamente piramidale, si aggiunge a ciò una singola e fondamentale generalità che domina realmente il suo pensiero e così puntualizza l'intero complesso di varianti e focalizza il suo giudizio su quella che è solo e soltanto, ed irrevocabilmente, 346
l'essenza del simbolo che gli è familiare. Perciò la sua logica trova in un nome un significato attendibile rispetto alla sua procedura razionale, e ciò costituisce per lui un fenomeno del tutto comune. Ma q u a n d o si giunge a toccare il contenuto profondo del linguaggio di tutti i giorni, sia per sé che per gli altri, ecco dimostrata l'impossibilità già sottolineata di questo e di tutti gli altri trattati astrologici, nella presentazione dei segni zodiacali in maniera non simbolica, cioè nella superficialità caratteristica di qualsiasi fredda descrizione verbale. Il semplice nome dell'Ariete identifica solo il concetto oroscopico estremamente generico. Qual è lo scopo dell'oroscopo? L ' o r o s c o p o è una struttura interamente matematica di un simbolismo illimitato e universale divenuto pertinente in un dato m o m e n t o e in un particolare complesso di eventi. Attraverso vari modi di manipolare il numero, esso fa uso dei simboli mettendoli a fondamento dei significati astrologici e fornisce a) un immutabile e fondamentalmente attendibile modello del carattere o della struttura individuale, ampiamente variabile dell'uomo nella sua realtà possibile e nel suo potenziale latente, nonché b) un altrettanto possibile ed essenzialmente illimitato modello di quell'aprirsi e affinarsi nei confronti di ogni variabile manifestazione dettagliata della potenzialità totale nel corso di un'esistenza e di una personale esperienza cosciente. Ecco rispettivamente l'oroscopia di base e quella dinamica cui sono dedicati questi manuali. Tutti quegli inevitabili componenti di un'esistenza vivente sono soggetti a poter essere identificati in base al significato-chiave o al nome particolarmente simbolico che p u ò esser loro dato in ogni e qualsiasi contesto di significato immediato o remoto, così come può essere suggerito dal verificarsi di un fatto o di una possibilità, e di conseguenza tali componenti possono contribuire alla comprensione e a un'intelligente maniera di strutturare azioni e attitudini. Lo schematismo oroscopico generale può esser forse meglio messo in evidenza con un diagramma (vedi alla pagina seguente). Nella manipolazione del n u m e r o , ovvero di quel che è nell'insieme l'essenza di un'astrologia efficace, o nel contesto di operazioni mentali che scaturiscono da un'identificazione di pertinenza e dal riconoscere quelle possibili o reali interrelazioni tra esse, e così via fino ad una comprensione effettiva e a un giudi347
Struttura fondamentale della mente
Struttura fondamentale della mente
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IMMAGINAZIONE
zio, nella mente deve sempre esserci una fondamentale struttura di dicotomia. Essa si accentua q u a n d o viene sottolineato che ogni analisi è più semplicemente un rifiuto arbitrario di qualsiasi cambiamento nei confronti di qualche fattore del particolare contesto attraverso il congelarlo, in un certo senso, nella mente, allo scopo di contemplare quale altro singolo fattore analogamente distinto nei suoi mutamenti o variazioni al di dentro o al di fuori della pertinenza in qualsiasi evento o situazione, abbia messo in allarme la consapevolezza cosciente o fatto scattare l'attenzione. Perciò è assolutamente necessario, in ogni fondamentale schema di operazione oroscopica, un modello adeguatamente flessibile di orientamento razionale nei confronti di dicotomie significative tra queste quasi illimitate possibilità del pensiero pratico o attendibile. Specialmente se esse forniscono momentaneamente un o p p o r t u n o elemento di ancoraggio nell'operazione mentale, in ogni m o m e n t o in cui essa tratta in maniera intelligente con le dinamiche di significato transitorio o durevole che possono essere portate a un equilibrio funzionale con questo ancoraggio. In questa presentazione di un simbolismo universale, l'intero nucleo di concetto astrologico si fonda sull'interscambio di indicazione in quella cooperazione positivo-negativo costituitasi tra i due principali movimenti del pianeta su cui si è sviluppata la razza u m a n a . Da questa polarità di significato cosmico e irrevocabilmente primordiale, così riconosciuta, proviene l'importantissima e insopprimibile distinzione tra segni dello Zodiaco e Case dell'oroscopo, cioè di quelli che nella loro totale indipendenza reciproca possono contribuire insieme a simboleggiare in dettaglio la realtà paradossale di un'individualità um a n a consapevole. L'abilità u m a n a nel pensare, a prescindere da qualsiasi contesto astrologico o particolare, presenta una dicotomia del tutto primitiva, innata nella sua realtà. Essa è un fare affidamento sull'autosufficienza nel processo pensante, ovvero il fenomeno della logica da un lato, e la creatività autorinnovantesi in un uso del tutto contrastante della immaginazione. Queste sfaccettature della mente corrispondono rispettivamente all'ordine cosmico e al flusso cosmico, e quindi in armonia con la dicotomia generale di tutta la consapevolezza cosciente forse meglio identificata come conseguenza della certezza, in equilibrio con la probabilità o l'illimitabilità. Si tratta naturalmente di simbolizzazioni tecniche di astrazioni estremamente generali o di concet349
ti essenzialmente metafisici che, in questa presentazione di evoluzioni simboliche, costituiscono dei precisi significati-chiave. Nell'utilità di fornire un diagramma dello schematismo dell'operazione oroscopica si può vedere come, alla radice, nello specifico senso di queste pagine, ci sia un'immagine speculare ovvero un equilibrio continuamente variabile che fissa il carattere, o la funzione e le circostanze individuali, o il coinvolgimento individuale, in una continua e complessa pertinenza reciproca. In tutta questa distribuzione schematica di pertinenze significative, si vede come il simbolismo oroscopico serva a due scopi ben distinti. Per lo studioso serio e l'investigatore competente, esso dovrebbe aiutare a svelare la logica fondamentale delle procedure astrologiche nei termini delle necessità psicologiche che concorrono a crearle. Potrebbe trattarsi qui, di un efficace contributo ad una più pratica comprensione dell'argomento. La cosa più importante, è l'esposizione dei vari sistemi nei quali, attraverso l'astrologia, si p u ò riscontrare un prosieguo dei tentativi che l'individuo fa per capire e apprezzare se stesso, e dunque affinare le sue inclinazioni e sviluppare le sue capacità verso la migliore e più duratura autogratificazione che possa desiderare. In verità, ciò porta molto più lontano che non a leggere l'oroscopo in maniera superficiale tale da presumere di ricavare da esso tutti i segreti del carattere in base agli affascinanti significati di una rondella e ai suoi curiosi simboli disegnati su un foglio di carta, o di predire gli eventi del futuro in un insieme di convinzioni fatalistiche. Un tema natale rappresenta l'individuo così come emerge in una specifica realtà che affonda le sue principali radici in un ordine cosmico i cui cicli celesti sono fondamentalmente una manifestazione, e quel che esso esprime più di ogni altra cosa è il potenziale di un ordinamento perfetto che colui che si affaccia alla vita p u ò , nel corso di essa, esprimere in maniera ugualmente fondamentale per il piccolo m o n d o privato della sua personale esistenza cosciente.
Come viene simboleggiato l'uomo? L ' u o m o è un animale che si autosimboleggia, il che significa che ogni individuo possiede non solo una definita unicità, riscontrabile nelle impronte digitali, e che così egli è soltanto un singolo membro nell'illimitato numero di quelli della sua specie, 350
ma il fatto più importante è che, grazie all'enorme portata dell'individualismo u m a n o , egli può soprattutto diventare una manifestazione ampiamente mutevole di se stesso verso se stesso e verso gli altri, a seconda che, in differenti occasioni ciò gli venga preteso o richiesto. Alla nascita, egli è un complesso indifeso di potenziali del tutto indifferenziati che si estendono all'infinito nella loro possibilità, ed in questo egli riflette la fondamentale caratteristica del cosmo stesso, in un'illimitabilità circoscritta. La precisa identità del grande U N O e del piccolo U N O è già stata riscontrata nel fenomeno della nascita u m a n a , nel quale la dicotomia meno-più rappresenta la necessità della manifestazione della specifica U N I T À del b a m b i n o , e di conseguenza crea l'oroscopo che simboleggia le possibilità divenute possibili attraverso l'esistenza consapevole dell'entità emergente. La dicotomia può perciò assumere una diversa forma nella metafora della mente, e venir concepita sia come un irreprensibile ordine cosmico che si contrappone ad un corrispondente flusso cosmico — sostegno di una proliferazione dell'inimitabile unità di tutta l'esistenza, q u a n d o questa è vista in maniera più fondamentale o sotto un aspetto generale, o come conseguenza essenzialmente imparziale e onnipresente — sia, dal punto di vista cosmico, come certezza a sostegno del fenomeno di probabilità o illimitabilità nella manifestazione individuale. Mentre invece la familiare realtà quotidiana, nella quale ogni attualizzazione di esperienza u m a n a vivente diventa possibile, deve essere sottoposta ad un'eventuale analisi secondo la struttura di un estremo di stabilità o di limpidezza che non può mai essere del tutto esemplificato. Nel caso di una persona specifica, il necessario ancoraggio della mente astrologica nella sua staticità logica di riferimenti deve, per necessità, basarsi almeno sulla fissità del macrocosmo come il più semplice estremismo da identificare nel ragionamento pratico. Per l'individuo medio, il cosmo rappresenta un ordine indiscusso, e per innumerevoli anni l'umanità lo ha simboleggiato come la rappresentazione di un Dio o di un potere divino da riconoscere come supremo in ogni religione o sostituto di essa, sotto forma di un onnipotente ordinamento naturale delle cose. L ' u o m o ha sempre idolatrato o venerato una super-realtà di un certo tipo, e in genere continua a farlo, procurandosi così un ancoraggio mentale sicuro, importantissimo per l'equilibrio della personalità. Se nella realtà gli elementi infinitamente differenziati del macrocosmo presentano tutti delle differenze definite, nella giu351
stificazione teorica della suprema U N I T À l ' u o m o desidera sentirsi in qualche luogo nel substrato delle cose, ed è felice di trarre vantaggio dal fenomeno parallelo del flusso cosmico, ovvero della facoltà illimitata o della fondamentale armonia di differenze nella propria esistenza cosciente. Ma mentre la sua mente trae ogni libertà di funzione nel trattare con le realtà della vita sul piano personale o microcosmico, non è di minore importanza pratica per lui il fatto che il microcosmo, di cui lui stesso fa parte nella sua totalità personale, debba avere, nelle dimensioni della propria particolarità, e non meno del cosmo, una fondamentale U N I T À in quell'estremo logico di ordine definito. Nello schematismo oroscopico, questa unità della personalità si esprime nei termini del carattere individuale, ovvero nella funzione pura e semplice di un'entità cosciente e autonoma, o nell'eventualità indipendente. In base a quest'equilibrio con l'identità teorica nel rapporto di dicotomia, si h a n n o le circostanze, cioè quei coinvolgimenti incontestabilmente individuali in ogni e qualsiasi fase o tipo di relazioni pratiche. Su questo livello dell'esperienza u m a n a di ogni giorno, il processo di analisi p u ò esser messo in atto tra i due estremi della dicotomia, attraverso i simboli costituiti dai segni, come espressione fondamentale della sua personalità, e dalle Case come problemi pratici e familiari. L ' u n o e l'altro estremo, comunque, devono essere tenuti presenti sul piano della logica. Sotto l'impulso psicologico, l'eventualità transitoria tende a prender cura di se stessa, e con azioni puramente pragmatiche verso la soluzione dei problemi giornalieri l'adattamento personale dell'individuo è in grado di continuare per lo più inosservato. Nelle società primitive l'uomo simboleggia se stesso quasi esclusivamente attraverso il linguaggio e quasi altrettanto automaticamente e universalmente esso continua ad essere la base di partenza per quanto riguarda il b a m b i n o . Un bambino comincia a scoprire la propria personalità allorché la sua risposta all'attenzione gli porta una ricompensa, e comincia così a coltivare una prima e debole motivazione. Il fatto che b u o n a parte di tutto ciò possa apparire istintivo, non altera la realtà stessa. L'imitazione è forse il primo degli spunti acquisiti. In seno alla famiglia, o alla tribù, o alla comunità, o alla nazione, o alla scuola, o al lavoro e così via all'infinito, l ' u o m o designa o identifica e caratterizza se stesso continuamente, e perciò agisce a seconda del suo progresso per cui può essere talora incorag352
giato, talora penalizzato. Mentre invece l'ereditarietà e l'ambiente si intrecciano costantemente l'una all'altro nel corso della sua crescita. Il contributo del particolare gergo usato da gruppi stranamente esclusivi ben rappresenta il fenomeno dell'autosufficienza verbale, dal dialetto di una generazione precedente di ragazzi fino alla terminologia continuamente mutevole attualmente in uso presso i teen-ager. C o m u n q u e , con la civilizzazione, e specialmente nelle sue forme industrializzate e con la comunicazione per lo più istantanea e globale, l'ordinamento della personalità non è nient'affatto semplice o facile per una specifica persona che potrebbe voler dar forma alle sue ambizioni e all'autogratificazione in una maniera più remunerativa per il tipo di individualità emergente in una grande era nuovamente in evoluzione dell'umanità. Un individuo p u ò trovarsi preso, forse infelicemente, negli inevitabili limiti della più antica cultura e del retaggio di essa, che assomma a due o tre millenni, più di q u a n t o p u ò immaginare. Le distinzioni di classe e gli stupidi pregiudizi sono tuttavia ancora oggi un fattore della gestazione naturale e della formazione primordiale della natura umana. In realtà il simbolismo può essere asservito all'insufficienza così come alla capacità dinamica, come q u a n d o qualcuno di notevole ego e di conseguenti qualità resta cieco nei confronti di un'incompetenza ugualmente notevole. Questo stato ovviamente inadeguato dell'autoamministrazione individuale è troppo spesso un preciso blocco verso un efficace consiglio oroscopico, perché nessuno è più cieco di colui che non vuol vedere. Nondimeno un problema di questo genere p u ò facilmente esser compreso dall'astrologo, il quale può quindi mettere in atto gli specifici accorgimenti nel trattarlo, tenendo presente che una caratteristica di ogni natura è quella di rifarsi al modello più diffuso in qualsiasi cosa ci sia da fare, se essa p u ò esser fatta. A causa di questa tendenza, nel m o n d o della natura è stato possibile delineare il corso dell'evoluzione attraverso gli incalcolabili eoni dello sviluppo. E proprio recentemente in occasione dei trapianti cardiaci il pubblico in genere si è familiarizzato con la testarda determinazione della natura a non sopportare alcuna fondamentale interferenza con i suoi processi come, in questo caso, attraverso il fenomeno di rigetto insito nel tessuto u m a n o . In casi normali il tessuto di un dato individuo non accetterà trapianti, o non coopererà mai per il bene del'organismo con un altro tessuto estraneo alla sua natura. Ma quel che p o 353
chissime persone realizzano, è che esiste un parallelo fenomeno di rigetto della mente, e che anch'esso non è trattabile. Nessuno è disposto a lasciare che un pregiudizio superficiale rimanga non approfondito q u a n d o è ravvisato, ma l'astrologo deve essere particolarmente vigile nei confronti di una pura incapacità mentale di un cliente o di chiunque altro, per reagire intelligentemente a tutto quanto limita, distorce o indebolisce la sua struttura logica o le sue radicate convinzioni. Come si può disciplinare lo studio dell'astrologia? L'astrologia giudiziaria, cioè l'analisi dell'oroscopo personale, in tempi medioevali veniva studiata come una normale materia d'insegnamento, così come la maggior parte delle materie di quell'epoca, ed i sistemi di allora rimangono, nella loro essenza, i più efficaci anche al giorno d'oggi. In quel tempo, era ancora necessario che il neofita vivesse col maestro, e che magari pagasse per il proprio mantenimento e la propria istruzione, sobbarcandosi anche a parte dei lavori pesanti come persona di famiglia. In ogni caso sarebbe diventato capace di fare l'oroscopo suo e quello dei suoi familiari, nonché, gradatamente, quello di regolari clienti, e quest'ultimo con la massima accuratezza. Probabilmente avrebbe cominciato con l'occuparsi di tutti i calcoli e di tutte le osservazioni quotidiane, e solo alla fine avrebbe preso parte in pieno a tutto il lavoro. Naturalmente, avrebbe dovuto badare per prima cosa all'esattezza delle sue prognosi e agli errori di esse. Cominciando a ragionare, partendo dal proprio oroscopo come base, la sua mente avrebbe dovuto formarsi in un definitivo aumento della capacità di emettere un giudizio in base a delle variabili di cui, a questo scopo, avrebbe potuto man m a n o tener conto. Egli, generalmente, avrebbe fatto ricorso, nella sua memoria, a quelle realtà che aveva ben assimilato, e che sono analoghe ai variabili fattori astrologici che aveva da poco preso in esame, per cui, partendo da interpretazioni continuamente convalidate in q u a n t o familiari, sarebbe stato spesso in grado di espandere il suo intuito con sufficiente precisione, tanto da poter trattare anche dettagli di interpretazioni poco usuali. Così lo studio dell'astrologia sarebbe risultato per lui disciplinato quasi senza fatica. Adesso sapeva bene come si poteva simboleggiare l ' u o m o . Al giorno d'oggi, il metodo panoramico di analisi oroscopica si affianca ai tipi di tecniche meno recenti costituendo, senza 354
alcun riferimento ai quasi innumerevoli esempi, un fondamento a conoscenze relativamente sicure e attendibilmente tipiche su cui costruire, con una certa logica, valide conclusioni oroscopiche. Così, l'identificazione dei temperamenti-tipi in sette categorie principali distinte l'una dall'altra o comparata, è diventata molto popolare. La tecnica dei determinatori focali fornisce delle categorie definite di conoscenze simboliche o di significato inconfondibile negli aggregati generali di diversità distintiva di gruppo. Vengono forniti, così, anche degli strumenti d'analisi di gran lunga più utili alla mente di q u a n t o non lo sia la differenziazione in dodici posizioni diverse del luogo zodiacale di un singolo pianeta nel suo normale corso attraverso i segni dello Zodiaco, tradizionalmente accettata ma di utilità indiscutibilmente superficiale. Per lo stesso motivo, i differenti aspetti delle attività della personalità nell'oroscopia dinamica rappresentano un analogo aiuto nell'analisi progressiva tramite quei canali di differenziazione caratteristica dell'esperienza u m a n a , e la struttura più panoramica e riepilogativa delle numerose possibilità di valutazione dell'evoluzione u m a n a attraverso prospettive mutevoli è raffigurata nel diagramma delle pagine precedenti, ed è stata oggetto di u n o studio più approfondito nel manuale Le prospettive della predizione astrologica appartenente a questa stessa serie di manuali. I temperamenti-tipo e i determinatori focali, nonché l'intero schema dell'organizzazione generale dei fondamenti interpretativi dell'astrologia natale, sono stati trattati a fondo nel volume Essenzialità dell'Analisi Astrologica. In un'astrologia indisciplinata, il problema comune a troppi studiosi ed esperti è l'apparente esigenza, per lo più ad ogni livello dell'oroscopia, che la mente debba sintetizzare una pressoché impossibile moltitudine di distinte indicazioni. E che inoltre queste ultime sono spesso considerate tanto superficialmente da modificarsi l'una con l'altra se non addirittura contraddirsi reciprocamente. Dunque il ruolo della mente sarebbe qualcosa che solo il più sofisticato dei computers potrebbe fare, ammesso che fosse possibile. Ciò che aiuta a superare queste difficoltà è l'approccio graduale attraverso realtà ravvisabili, come attraverso il sistema di studio, attualmente superato, degli astrologi medioevali, o la riscoperta di oggi della sua efficacia, avallata dai metodi presentati in questi testi. Dal p u n t o di vista pratico, si rende necessario un preciso sistema prioritario per quegli elementi da prendere in esame in 355
qualsiasi m o m e n t o . C o m u n q u e , una procedura del genere deve essere elaborata dallo stesso astrologo, in m o d o da soddisfare innanzitutto il suo m o d o di pensare, ma deve essere abbastanza scorrevole da presentare un'efficace e o p p o r t u n a adattabilità a qualsiasi caso palesemente insolito in cui si possa imbattere l'esperto. Egli dovrebbe seguire l'esempio della natura stessa operando sempre, per q u a n t o è possibile, secondo quei criteri che ha fatto suoi. Ma dovrebbe innanzitutto sapere con precisione se il suo metodo d'approccio dovrà essere quello basato sul criterio di ordine cosmico, mettendo a fuoco lo specifico individuo in base al tema di nascita, oppure quello basato sul flusso cosmico, che viene espresso forse più caratteristicamente dall'astrologia oraria. Il diagrammatico Schema fondamentale dell'operazione oroscopica potrebbe essergli di particolare aiuto nel determinare i dettagli che saranno in seguito necessari. Dal p u n t o di vista diagrammatico, il suo contenuto è sempre a metà strada tra gli esatti estremi della prospettiva, rappresentata dal grafico astrologico che identifica un nativo alla nascita o nel m o m e n t o di una crisi. Come tema di nascita, viene considerato nella parte sinistra e più attendibile dello schematismo, ovvero detiene una priorità nei termini dell'ordine cosmico rappresentato dai segni, benché questo sia distribuito verso destra, cioè verso quella probabilità delle circostanze particolarmente rappresentata dalle Case. A pag. 46 di questo testo è stata fornita un'esposizione dei gradi di libertà nella realtà, mentre qui viene fatta, per sommi capi, un'analoga graduatoria di considerazioni oroscopiche supplementari, con fattori aggiuntivi di cui si deve tenere necessariamente conto nei dettagli dell'oroscopo. Nella logica, questo è un fatto di portata notevole, cioè l'asserzione a titolo di esempio che il basarsi sulla distribuzione del carattere nell'esperienza reale è un cambiar p u n t o di vista in un ragionamento. Nella procedura oroscopica, l'ordine di priorità appare essenzialmente o attraverso il diagramma dello schematismo suggerito dall'esposizione del simbolismo astrologico generale, o attraverso lo spostamento verso gli estremi della prospettiva che possono essere considerati alla base delle modalità caratteristiche della simbologia oroscopica fondamentale. Così, i gradi simbolici dello Zodiaco si fondano esclusivamente sull'uso dell'immaginazione p u r a , e i cicli del Sole e della Luna sono una pura ricapitolazione di un originario ordinamento-tipo nei Segni, ma del tutto indipendente dalle Case ugualmente originarie nel loro preciso allineamento al di là di 356
quest'ordine. Si p u ò osservare che i transiti rappresentano un duplicato del tema di nascita, grazie alla loro indicazione della probabilità transitoria nelle circostanze, e quindi dovrebbero avere una minore priorità di quanta non ne abbia il ricorrere alle direzioni secondarie, in cui i pianeti natali non si spostano se non in maniera simbolica perché abbiano un'efficacia nell'oroscopo. Nelle direzioni primarie, i movimenti planetari usati per trarne indicazioni sono arbitrari così come lo sono nelle indicazioni di tempo dell'astrologia oraria, e perciò queste modalità di valutazione derivano dal tema di nascita, ma dal lato della probabilità nei suoi aspetti di utilità incondizionata. Questo tipo di esposizione sotto forma di diagramma è naturalmente teorico o metafisico, e poiché agisce nel campo delle ipotesi, deve essere considerato in partenza come il maggior aiuto ai processi razionali dell'uomo, senza però costituire nulla di assoluto o di indiscutibile o di esclusivamente valido. Ancora una volta deve essere sottolineato che l'astrologo deve non solo fornire un criterio a se stesso, quanto deve anche stabilire la validità dell'astrologia di cui si serve. La sua giustificazione resta inevitabilmente l'attendibilità di cui potrà dare dimostrazione nei termini pratici di ogni giorno.
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Indice
Prefazione Prefazione all'edizione riveduta
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Introduzione 1 C o s ' è l'astrologia oraria 2 Sensitività significante 3 La determinazione del m o m e n t o pertinente
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11 19 31
D 4 5 6 7
pag. 51 pag. 85 pag. 97 pag. 105
fondamento dell'arte oraria Facendo esperienza sul posto I pianeti Formulazione della d o m a n d a Localizzazione della d o m a n d a
11 8 9 10 11 12
metodo dell'interpretazione oraria La tecnica del-sì-e-del-no Verifica della grana di un oroscopo La misura del tempo Dinamiche planetarie L'oroscopo giudiziario
pag. pag. pag. pag. pag.
183 211 229 237 253
Le 13 14 15 16 17 18
ramificazioni dell'arte oraria L'uso dei metodi natali D o m a n d e multiple Paralleli di declinazione Oroscopi inaugurali Campi speciali di giudizio II metodo dei pianeti di nascita
pag. pag. pag. pag. pag. pag.
265 299 305 309 317 323
Piccolo manuale di simbolismo
pag. 329
FINITO DI S T A M P A R E N E L M E S E D I D I C E M B R E 1981 DALLE ARTI G R A F I C H E TIMEC - ALBAIRATE ( M I )