Wilhelm Kroll [First ed.]

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LA SINrf ASSISCIENTIF~ICA

NELL'INSEGNAlv1ENTO DELLA1 :INO

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GIAPPICHf.LLI - EDITORE - TORI~-;o

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ALLA RISTAMPA

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L'operetta

  • .. usso di l - I l ge nitivo con eg cre . d. eone ucit . . ' e zn tgcre b . . . di not n1,1 e era certament e e · ton, e, I . . ·1 'd · · d octrst · opus, quae dz"ssz'gnatasin! et acta nequzter, SI egge r vrrr tranquille cuncta ut prove,:iant et sine malo « per ques~o occorre un uomo astuto ... » ( esempi più tardi sono citati dal Ge1sau Indg. Forsch. 36 p. 253, e dal 11arx comm. a Lucil. 334). Ma già nel latino arcaico prevale nettamente l'ablativo, frequente per es. quid opus! z:erbis?, singolare la congiunzione col participio perfetto come in Catone agr. 38, 2 cum cinere eruto opus erit « quando sarà necessario tirar fuori la cenere ». Entrambi si trovano anche con opus est: Plaut. Asin. 89 viginti iam usus! /ilio argenti ,ninis. Bacch. 706 militi nummis ducentis iam usus 1

    Delbruck, Grundri_B 3, 2-i9 vede nell'ablativo latino c . antico strumentale, perchè questo si trova nel Veda in ~n potzor un più frequente accusativo (git:stissimo, vedi sopra p. 4 ) Pf)e accanto al f. L?x. 3, 335_ ~a risalir~ il. ge~iti _vo con potiri all'influen~a ~~gen, .~rch. fierz. - Frmgr e affine ail anr1co :::d1:rno bhuj- « godere di qual partrcrpevr · h.1, e' 1egato a 11o stru~~nta Je o a11' accusativo· quindi cosa » che fin d 31· tempi · ant1c ' . I . . . . , tanto l'abI r· quanto l accus:ìt!\ ·o con rmgz, non sono ongrnar1. Wackernagel I 68 H f a Ivo, = Cfr. Kauer recensione allo studio del Bennett, T;an~ mann 435. Amer. Association 36 (1905) 76 annovera il caso fra gli ese~c ~on. of the tivo; senza voler risolvere ra:-duo problema, vorrei dire c/: 1 ~ 1 sociariaJe da lui apportato, per la maggior parte, non è probante 11 matefra i verbi di accompagnamento e di unione non vi sono citaz·e. _Per es. riori ad Orazio (epod. 2, 9 adulta vitium propagine alias marit I~ni Postee tra categorie che si possono documentare per mezzo dell'an~i Popu!os) monjo linguistico, alcune \·anno certamente interpretate dive co Patrirsarn (per es. mutare, !ud ere). ente

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    §

    12.

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    Osservazioni sul!' ablativo

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    39

    est pro Bacchùle e Pseud. 50 rt, pena dare quest'ultima informazione, tanto più on vale quasi la difficile la spiegazione storica del costrutto anzichè ~'1· es~a rende più da Juv c.151anrla. La completa mescolanza dei due verbi è mostrata I l . . 123 n . . . . sane d rscrrmrne re ert, quo gestu epores et quo gallina sec ~ . ;e n1111ùno Vorl. I, 65 sg. l!u, · \\ élckernagd

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    ' Esempi in Kilhner-Stegmann I, 460. s Cfr. sopra a p. 8 sg. Schmalz p. 368. Bahrens Glott 1 dignus \'edi Skutsch, Schr. 384 . Ma Sall. Hist. 4,14 1\1. scalas a X 172. Per · · t a d'1 sca! as al trtudine · " zocnu · ,,,-1 · d'rne e' una cos t ruz10ne aI trtu m1s mo Pares . moenibus altitudine pares; anche simi!is col genitivo potre~':;um e scalas fluito. Ut se aequomst Plaut . Rud. 47 per es. interpretato er: aver inda Ussing. onean1ente

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    § I}·

    Osservazioni sul genitivo 4r

    Una parola soltanto su p I on( o sp ,· I Si tratta dell'ablativo di po { ' · ~eia mente frcqu. . . . . d f1( us, -dz che ' ente in Livio soppiantato a pondus -eris Q e stato com ,1• · 1 c tarncnte . d. 1· . . ' . ucsto s·1 . ablativo 1 1m1taz1onc in . ' trova, 10 ori g,i . . . ' casi carne· Pl ne, co me prscuan ulla,n unc1an1 hodie p i · aut. Ruip neque libram pondo diluunt· tale e I · scu