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CENTRO DIFFUSIONE ORIGAMI Casella postale 28 27011 Belgioioso (PV) e-mail: [email protected] www.origami-cdo.it
QUADERNO DI QUADRATO MAGICO N° 59 Supplemento di QUADRATO MAGICO N° 117 Dire�ore Responsabile: Roberto Morassi Modelli e Diagrammi: Daniela Carboni Redazione: Oscar Orlandi Coper�na: Oscar Orlandi Autorizzazione del Tribunale di Firenze n° 2835 del 21/03/1980 ©C.D.O. 2016
Origami 2D di Daniela Carboni
INDICE 1.
Presentazione di Andrea Borsa .............................................................................6
2.
Introduzione..........................................................................................................8
3.
4.
2
2.1.
Il Quadrato, il simbolo dell’origami ..............................................................8
2.2.
Fare il quadrato ............................................................................................8
2.3.
Origami 2D....................................................................................................8
2.4.
Illustri precedenti .........................................................................................9
2.5.
Il modulo cinese ...........................................................................................9
Personaggi...........................................................................................................10 3.1.
Rosa ............................................................................................................13
3.2.
Maschera di Guy Fawkes ............................................................................14
3.3.
Mr. Kami .....................................................................................................16
3.4.
Ms. Kami.....................................................................................................17
3.5.
Angelo.........................................................................................................18
3.6.
Diavolo........................................................................................................20
3.7.
Alieno .........................................................................................................22
3.8.
Aliena..........................................................................................................24
3.9.
Alice & Co – Alice........................................................................................26
3.10.
Alice & Co – Cappellaio Matto....................................................................28
3.11.
Alice & Co – Bianconiglio ............................................................................30
3.13.
Alice & Co – Regina di cuori........................................................................32
3.14.
La Sirenetta.................................................................................................34
3.16.
Pinocchio & Co – Pinocchio ........................................................................36
3.17.
Pinocchio & Co – Il Gatto............................................................................38
3.18.
Pinocchio & Co – La Volpe ..........................................................................40
3.19.
Pinocchio & Co – Fatina dai capelli turchini ...............................................42
3.20.
Pinocchio & Co – Il Grillo Parlante..............................................................44
Simboli.................................................................................................................45 4.1.
Q come Quadrato .......................................................................................48
4.2.
Madre e Figlia .............................................................................................50
5.
4.3.
Simbolo della pace .....................................................................................52
4.4.
Yin e Yang ...................................................................................................54
4.5.
Fuga dell’Origami 3D ..................................................................................56
4.6.
�����- ���- Vacuità......................................................................................59
Il presepe.............................................................................................................60 5.1.
Bambino .....................................................................................................63
5.2.
Angelo.........................................................................................................64
5.3.
Maria ..........................................................................................................66
5.4.
Giuseppe.....................................................................................................68
5.5.
Bue..............................................................................................................70
5.6.
Asinello .......................................................................................................72
5.7.
Pecora.........................................................................................................76
5.8.
Stella cometa..............................................................................................78
5.9.
Re Magi – Gaspare......................................................................................80
5.10.
Re Magi – Melchiorre .................................................................................82
5.11.
Re Magi – Baldassarre ................................................................................84
5.12.
Cammello....................................................................................................86
5.13.
Pastore .......................................................................................................89
5.14.
Pastorella....................................................................................................90
5.15.
Pastore .......................................................................................................91
5.16.
Pastorella....................................................................................................92
6.
Conclusioni ..........................................................................................................93
7.
Riferimenti...........................................................................................................94
8.
Ringraziamenti ....................................................................................................95
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1. Presentazione di Andrea Borsa Nel mondo degli origamisti c’è posto per tutti. Per chi ama i modelli geometrici, per chi ama i modulari, per chi ama il figurativo o le tassellazioni. C’è posto per chi, come me, si dedica semplicemente a riprodurre e interpretare i modelli di altri e per chi invece si dedica alla creazione di nuovi modelli. Daniela fa sicuramente parte degli origamisti creativi. Raramente l’ho vista piegare modelli di altri autori, mentre quando un foglio di carta ha la fortuna di capitare tra le sue mani inizia un processo di genesi che lo porta alla nascita di qualcosa di nuovo e sorprendente. Una forma sconosciuta fino a quel momento al mondo della carta piegata e che, per nostra fortuna, si rileva grazie alla vulcanica creatività di Daniela. Gli origami della nostra autrice non sono mai supercomplessi e al tempo stesso non sono mai banali. Dietro ogni nuova figura c’è una storia, un perché. È il mondo interiore di Daniela che si fa strada verso l’esterno e diventa materia sotto forma di un foglio di carta piegato. A volte l’ispirazione arriva da un evento, una storia, un’idea che passa rapida tra cuore e cervello e viene colta al volo dalle mani. A volte è una ricerca tecnica o lo sviluppo di un tema, come in questo quaderno. Ricordo chiaramente, in un passato convegno, lo scambio di idee con Daniela e altri amici origamisti sul cosiddetto origami 3D. Non ce ne vogliano gli amanti di quel genere di pieghe, ma concordammo che non ci piaceva e che per noi aveva poco a che fare con l’idea di origami. Quantomeno con la nostra idea di origami. E così, per reazione a quell’invasione di modulini, chi se non Daniela Carboni poteva avere l’idea di quello che ribattezzò come origami 2D! Una serie di modelli nati con l’intento di celebrare il Quadrato, la forma geometrica più semplice e conosciuta tra gli origamisti di tutto il mondo. L’elemento di partenza di un’infinità di modelli dopo aver peregrinato tra valli e monti ricompare nella figura finale.
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Qui la creatività di Daniela trova campo libero per esprimersi giocando intorno a un tema, il quadrato, da sviluppare con un’accurata ricerca dei particolari. Niente di supercomplesso dicevamo, ma un’attenta valutazione di quegli elementi che permettono di caratterizzare un soggetto. Se a un gatto cambi due semplici pieghe ecco spuntare un furbesco muso di volpe. Un angelo quadrato deve avere le ali ovviamente, ma anche un’aureola… quadrata. Conoscendo Daniela credo che nel progettare questi modelli si sia molto divertita (forse un po’ meno nel disegnarne i diagrammi…), così come mi sono divertito io che ho avuto la fortuna di poterli piegare in anteprima. Mr e Mrs Kami sono ora sulla mensola a guardia dei miei libri di origami per ricordarmi di cercare sempre la via della semplicità e dell’eleganza. Nel mondo degli origamisti c’è posto per tutti e per fortuna ci sono anche autori che non finiranno mai di stupirci. Daniela è una di questi.
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2. Introduzione 2.1. Il Quadrato, il simbolo dell’origami Il quadrato è il formato di partenza più familiare che ci troviamo fra le dita quando cominciamo a piegare. Ogni appassionato di origami ha in casa da qualche centinaio a qualche migliaio di fogli di carta quadrati. Ma allora perché la prima cosa alla quale pensiamo è come fare a trasformare ed a nascondere questa forma di partenza? Lo pieghiamo lungo la diagonale, aggiungiamo orecchie di coniglio, pieghe a petalo, lo pieghettiamo a fisarmonica, gli diamo forma e volume con pieghe curve. È come se ci fosse una sorta di pudore a mostrare al mondo quattro lati e quattro angoli retti, il quadrato sembra essere quella cosa che tutti fanno, ma che nessuno dice. 2.2. Fare il quadrato Nel corso della prima edizione di Mountain Folding, proprio il primo giorno, per rompere il ghiaccio, Alessandra Lamio ha proposto un esercizio sulla creatività ideato da Paul Jackson per degli studenti di una scuola di design. Avevamo a disposizione un foglio bianco, il classico quadrato ricavato da un foglio A4 ed il compito assegnato era “fare un quadrato”, cioè piegare il foglio come volevamo purché ci fosse un quadrato visibile nel risultato finale. È un esercizio che rende molto evidenti le due condizioni estreme con le quali ogni origamista deve misurarsi: i ristretti limiti del foglio di carta e le infinite possibilità a disposizione. 2.3. Origami 2D In seguito a quell’esercizio mi è nata la voglia di giocare, sperimentare ed esaltare il quadrato: volevo utilizzare il quadrato come se fosse un attore, pronto ad interpretare molteplici ruoli, pur rimanendo riconoscibile come sé stesso. Questo voleva dire che dovevo scoprire quale fosse il numero minimo di elementi che era necessario aggiungere ad un quadrato per farlo diventare qualcuno o qualcosa. Ciò che ho chiamato “Origami 2D” è quindi: “Una famiglia di modelli origami, piegati possibilmente in modo semplice, che contengono nella loro forma finale un quadrato, corredato da un numero minimo di dettagli che permettono di riconoscerlo come la rappresentazione di un soggetto reale o di un concetto astratto.”
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Questa definizione non è da intendersi come una legge inderogabile, piegare la carta è un bel gioco. In questo QQM l’aspetto della maggior parte dei modelli è essenziale, anche se in alcuni casi le cose non sono andate di pari passo con la semplicità del procedimento di piegatura. Talvolta nei modelli finiti il quadrato non lo troverete, perché pur di completare dei gruppi di modelli ho preferito mantenere uno stile ed un processo di piegatura semplici. A volte i soggetti rappresentati saranno evidenti a prima vista, a volte ci sarà la necessità di spiegare l’interpretazione, a volte invece sarà l’accostamento di più modelli che li renderà identificabili. Fa tutto parte del gioco, il fascino dell’origami dopotutto sta anche nella pareidolia, quella tendenza che abbiamo noi esseri umani di riconoscere strutture e forme ordinate come ad esempio volti, animali, figure umane, in elementi del tutto casuali quali nuvole, stelle, rocce, elementi di punteggiatura… ;-) 2.4. Illustri precedenti L’idea di celebrare il quadrato nei modelli origami non è nuova né originale, ci sono infatti illustri precedenti, fra questi: Alexander Kurth, con “The stealer of the last geometry”, Jeremy Shafer con il suo “Folding the bird base” e naturalmente Eric Joisel con “The self made man”. 2.5. Il modulo cinese Il nome “Origami 2D” nasce da uno scherzo a proposito di quei moduli triangolari di origine cinese, noti anche con il nome di “Origami 3D”. So che quanto sto per scrivere non piacerà a qualcuno, perciò premetto che sono mie opinioni personali. Il modulino cinese non mi piace. Non riesco ad appassionarmi al concetto di piegare migliaia di moduli tutti uguali, con la sola variante del colore, di assemblarli con l’ausilio di colla e di ottenere forme dal valore estetico discutibile, talvolta definitivamente compromesso dall’applicazione di occhietti adesivi. Ma ciò che più mi turba è la definizione di “Origami 3D”, perché credo che sia fuorviante, in quanto induce i profani a pensare che tutto il resto dell’Origami consista nello schiacciare della carta su un tavolo. Ovviamente non mi sognerei mai di impedire a chi ci prova gusto di farlo e di chiamarlo come vuole: il mondo è grande e c’è posto per tutti. E comunque, alla fine, anch’io devo riconoscere un merito al modulino cinese ed è quello di avermi suggerito il nome per questa ricerca estetica sul quadrato. 9
3. Personaggi Qualche tempo fa avevo visto delle fotografie che facevano parte della campagna pubblicitaria di una catena di supermercati. La serie di immagini era intitolata “Frutti Famosi” e presentava frutta, verdura ed altri generi alimentari “truccati” in modo da richiamare alla mente dei personaggi famosi. C’erano, fra gli altri: John Lemon (un limone con gli occhialetti tondi), Fico della Mirandola (un fico con un cappello floscio rinascimentale), Aglio ed Olio (una testa d’aglio ed un’ampolla con dell’olio con degli eleganti cappelli a bombetta). Quando ho cominciato a sviluppare il concetto di Origami 2D una delle idee che mi stuzzicava era quella di realizzare qualcosa di simile con il Quadrato. I personaggi che presento in questo capitolo sono una scelta di quelli che ho realizzato nel corso degli ultimi due anni. Rosa e Maschera di Guy Fawkes Da quando è uscito nelle sale il film “V per Vendetta” basato sul fumetto di Alan Moore, la maschera di Guy Fawkes è diventata un’icona diffusa ed utilizzata in tutto il mondo, in particolare dal gruppo di attivisti informatici Anonymous. Questo soggetto è stato rappresentato più volte in origami, la versione più dettagliata che io conosca è quella realizzata da Brian Chan nel 2006. Io ne volevo piegare una versione semplice. Il particolare che mi piace di più di questo modello è l’uso della punta della base girandola per ottenere l’occhio ed il sopracciglio. Non può esserci una maschera di “V per Vendetta” senza una rosa ad accompagnarla, fa parte della storia. Qui pubblico i diagrammi di un modello di Rosa che avevo piegato anni fa, molto tempo prima di pensare all’Origami 2D. Lo stesso modello è stato creato più o meno in contemporanea da Carmen Sprung, che ne ha scoperto le proprietà di girandola: se si mette una biglia di vetro nel centro e si soffia dall’alto, la rosa gira su sé stessa. La struttura di base del modello in realtà è precedente perché era stata utilizzata da Nilva Fina Pillan per il suo “Portacandelina”. Questi sono i corsi e ricorsi cui si va incontro ogni volta in cui si realizza un modello semplice. Mr. Kami e Ms. Kami Ho piegato Mr. e Ms. Kami, il Signore e la Signora Carta, perché desideravo avere due figure umane, maschio e femmina, molto stilizzate, come quelle che si trovano sulle porte dei bagni per intenderci. 10
Mrs. Kami non è proprio un esempio ortodosso di Origami 2D, perché non presenta quadrati evidenti nel modello finito. Però sarebbe stato triste lasciare Mr. Kami da solo. Non è l’unico modello a derogare dalla regola del quadrato, ma se è vero che i limiti ci aiutano a crescere è anche vero che imparare quando questi limiti si possono oltrepassare ci rende più umani e più vivi. Mr. e Ms. Kami richiamano giustamente alla memoria le scolarette giapponesi di Eric Kennaway. Angelo e Diavolo Nel QQM “Origami in ordine sparso”, che avevo preparato dieci anni fa, c’erano due modelli che rappresentavano un Angelo ed un Diavolo, pensati per essere usati come burattini da dito per mettere in scena i dilemmi di coscienza. Spesso realizzo delle rappresentazioni del dualismo con i miei modelli, sono decisamente affascinata dagli opposti: sole e luna, maschio e femmina, angeli e demoni. Il primo dei due modelli che ho piegato è stato il Diavolo 2D. Si tratta di una raffigurazione vista di fronte e quindi poco compatibile con l’angelo che avevo creato per il presepe. Mi sono quindi sentita stimolata a creare un Angelo 2D visto di fronte, provvisto di ali morbide e di un’aureola, ovviamente, quadrata. Alieno ed Aliena Questi due modelli sono ispirati all’iconografia degli alieni nella fantascienza degli anni ’50: pelle verde, orecchie appuntite, strani vestiti, squame, occhi gialli con pupille verticali. Alice nel paese delle Meraviglie Alice ed i suoi comprimari sono una bella banda colorata e divertente: mi sono divertita un sacco ad immaginare come realizzare questi personaggi nella versione Origami 2D. Ovviamente per una combriccola di matti come questi, le deroghe dalla regola del quadrato nel modello finito si sono sprecate. Alice ha la testa smussata, il passaggio finale del Bianconiglio contiene un rettangolo che fa finta di essere un quadrato, il Cappellaio Matto è realizzato a partire da un foglio rettangolare.
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Sulla Regina di Cuori non si può dire nulla, anche perché ha affermato con veemenza che se provo a proferire verbo mi farà mozzare il capo. La Sirenetta La storia della Sirenetta, così come ce la racconta Andersen è una fiaba tristissima: la protagonista per amore rinuncia a tutto ciò che ha di bello, alla sua forte coda di pesce, alla vita in fondo al mare, all’affetto della famiglia, perfino ad una meravigliosa voce. Alla fine il sacrificio diventa così grande che la Sirenetta arriva a perdere completamente sé stessa, trasformandosi in spuma di mare. Quando ero bambina ricordo che la faccenda mi aveva intristita molto e che non capivo perché la fiaba dovesse andare a finire così male. Anche se la mia parte razionale fa sempre del suo meglio per ricordarmi che non è una cosa sana e nemmeno consigliabile, una volta cresciuta ho imparato mio malgrado che non c’è niente di più facile che perdere sé stessi per amore. Pinocchio & Co La storia di Pinocchio offre infiniti spunti di interpretazione. I personaggi così colorati e caratteristici sembrano fatti apposta per essere rappresentati in origami 2D. Nella realizzazione di questi modelli avevo in mente la versione in rima della storia di Pinocchio, scritta da Gianni Rodari ed illustrata da Raul Verdini, uno dei miei libri preferiti di quando ero bambina. Devo ammettere che sono molto soddisfatta dalla bocca sorridente di quei due bricconi del Gatto e della Volpe e dalla semplicità che sono riuscita a mettere nel modello del Grillo Parlante.
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4. Simboli Realizzare dei simboli in origami è un’impresa affascinante ma ardua. Il simbolo è una forma in grado di evocare un significato. Il collegamento tra simbolo e significato nasce nella mente di chi osserva, per cui ci possono essere due casi: o esiste una convenzione sociale che ha stabilito questo legame, oppure risulta evidente a prima vista l’analogia fra il simbolo stesso ed il concetto che si vuole rappresentare. Nel primo caso l’origami dovrà essere il più aderente possibile alla forma convenzionale del simbolo, per i modelli di questo QQM vige il limite aggiuntivo di contenere un quadrato. Nel secondo caso c’è una maggiore libertà di giocare con la forma, le proporzioni ed i colori, ma lo stile di piegatura deve comunque essere pulito e senza sbavature. Q come Quadrato La lettera Q è l’iniziale del Quadrato, l’oggetto di culto degli origamisti, l’oggetto di questo libro. È anche il titolo di uno dei miei romanzi preferiti, “Q” del collettivo di scrittori che allora si firmavano Luther Blisset ed ora pubblicano sotto il nome di Wu Ming. Una “Q” quadrata non poteva mancare in questo QQM. Madre e Figlia Il 10 maggio 2015 era il giorno della Festa della Mamma. Era anche una domenica. Non ricordo bene perché, ma la sera prima mi ero addormentata sul divano. È probabile che avessi fatto bisboccia. Nel momento in cui ho aperto gli occhi avevo in mente l’idea di base per piegare questo modello. Ogni tanto succede, il cervello lavora nel sonno, elabora concetti, esperienze e sentimenti ed al mattino (o in piena notte quando va meno bene) trovo una sorpresa ad aspettarmi: l’idea di un nuovo modello pronta per essere piegata. Simbolo della pace Questo è un modello che nasce dall’idea di delineare una figura utilizzando i i bordi del quadrato. Jeremy Shafer dà alcuni ottimi esempi di questa tecnica nel suo primo libro “Origami to astonish and to amuse”, con un simbolo della pace e con una
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paletta ammazza-omini ottenuti attraverso un cambio di colore dato dal piegare una sottile striscia ai lati del foglio.. In questo caso non ho voluto utilizzare un cambio di colore perché ho puntato sulla semplicità del modello e quindi alcuni dei tratti del simbolo non sono adiacenti al bordo del foglio. Yin e Yang Questo modello è una rielaborazione del “menko”, modello tradizionale giapponese, che sfrutta la divisione in tre parti per rendere disponibili su uno stesso lato del modello i colori delle due facce del foglio. Spesso in un modello origami c’è molto di più di quanto non si noti a prima vista. In questo modello, tanto per cominciare, c’è la sfida lanciata da mia mamma circa un anno fa, quando le ho parlato per la prima volta del progetto “Origami 2D”: mi ha proposto di realizzare il simbolo del Tao quadrato anziché rotondo. Ci sono poi i discorsi sul lato oscuro e sul lato luminoso, scambiati con una persona cara. Yin e Yang, contrapposti ma inscindibili, in perenne mutamento. Nello splendore del bianco fa ombra un piccolo quadrato nero, nell’oscurità del nero riluce un piccolo quadrato bianco. Ci sono poi tutte le prove e gli errori. Fin dall’inizio avevo piuttosto chiaro in mente quale dovesse essere l’aspetto del modello finito. Come spesso accade l’avevo disegnato sul mio quaderno di appunti. A volte però le idee devono essere lasciate a riposo per qualche tempo prima di lavorarci sopra e soprattutto è necessario provare, fallire ma non scoraggiarsi mai, nemmeno quando sembra di avere finito. All’inizio ho sperimentato con la divisione in 4 del foglio, scontrandomi con il cambio di colore. In seguito sono arrivata ad applicare una divisione in 6, con risultati discreti, ma anche con tanta carta stratificata. In mancanza di meglio ho iniziato a disegnare i diagrammi, sebbene con un pizzico di rassegnazione, perché sentivo che la soluzione non era ancora quella buona. Alla fine sono approdata alla divisione in 3 del foglio, guidata dall’istinto e dal ricordo vago delle illustrazioni sull’“iso-area folding” in “Origami for the connoisseur” di Kasahara e Takahama. In effetti era proprio l’idea buona, quella che non permette di fare o pensare ad altro fino a quando non viene portata dal mondo del possibile a quello degli oggetti concreti, facendo lavorare assieme, come fossero un’unica cosa, mani, mente, cuore e carta.
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Fuga dell’Origami 3D L’omino che scappa dal foglio nasce da un reale desiderio di fuga. Un giorno al lavoro avevo il compito di seguire una riunione in teleconferenza. Tradotto in pratica significava restare bloccata per ore davanti ad un telefono con il viva-voce ad ascoltare delle persone che discutevano in inglese delle modifiche alle procedure di funzionamento di un comitato. I miei interventi nella discussione erano sporadici, più che altro dovevo ascoltare e stare attenta. Non mi ci è voluto molto per arrivare ad uno stato di noia assoluta. Quasi senza pensare ho allungato la mano verso un foglio del blocco che usavo per gli appunti ed ho cominciato a piegare. Mi aiutava a restare sveglia. Il mio subconscio a volte si impossessa delle mani e mi manda dei messaggi, in questo caso quello che mi voleva comunicare era molto chiaro: “Scappa, finché sei in tempo!” Alla fine ho deciso di tenere per buono il concetto della fuga espresso dal modello, ma di rivolgerlo verso l’Origami 3D. �����- K� - Vacuità L' "Enso" è un segno che appartiene alla pratica della calligrafia giapponese. Si tratta di un cerchio tracciato con un solo tratto, in modo del tutto spontaneo. Nella simbologia del Buddhismo Zen l'���� indica sia l'universo si la vacuità. Chi si accosta al Buddismo Zen deve infatti misurarsi con il concetto di “k�” che può essere tradotto con “vacuità” anche se non bisogna cedere alla tentazione di sovrapporlo al “non-essere” della tradizione greca. Nello Zen non esiste una dicotomia fra ciò che è e ciò che non è: “I fenomeni ������������������������������������������������������. Mentre disegnavo i diagrammi per questo QQM ho realizzato che il modello della “rosa” ed il modello “���� – K��– Vacuità” hanno esattamente la stessa struttura, la differenza sta nei due passaggi finali e nel lato dal quale si presenta il modello. Fino a quel momento guardavo ai due modelli come a due oggetti distinti ed �������������������, la Vacuità ed il Fenomeno, erano la stessa cosa, soltanto guardata da angolazioni differenti. La distinzione era solo nella mia mente. Non c’è molto altro da spiegare perché ogni parola spesa sullo zen è superflua: “Fermati! Fermati! Non parlare. La verità ultima non va neppure pensata.”
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5. Il presepe Il nucleo principale di modelli del presepe è stato realizzato per il concorso del convegno del CDO del 2014. Presentare ad un concorso una composizione di quadratini di carta, pretendendo che sia vista come un presepe, è un gesto che non saprei se definire folle od eroico. Quello che è sicuro è che è un gesto destinato ad essere capito da pochi. Ma andava fatto. Un ulteriore livello di difficoltà è stato aggiunto dalla decisione di realizzare i modelli con la carta coreana, fragile, facile ad ammaccarsi, con il colore che si crepa se la strapazzi troppo. Alcuni dei modelli che seguono sono già stati pubblicati. I primi nove fanno parte della versione che era stata presentata al concorso del convegno CDO 2014, pubblicati sugli atti del convegno del CDO del 2015. I Re magi ed il Cammello sono stati già disegnati da Pere Olivella e pubblicati sulla rivista dell’AEP “Pajarita N°133”. Qui trovate la mia versione dei diagrammi, con alcune migliorie del procedimento di piegatura. Come racconto di seguito, tutto il pensiero relativo all’Origami 2D è nato con il presepe, mi sembrava giusto pubblicarlo per intero in questo QQM. Bambino Il bambinello, è rappresentato da un quadratino rosa con un pannolino bianco. Alcuni modelli del presepe potrebbero non essere riconoscibili se fossero presi singolarmente, mentre acquisiscono significato se inseriti nel giusto contesto. In un contesto molto differente, questo modello potrebbe essere presentato come il “Quadrato con le mutande”. Solo di recente, durante la stesura di questo QQM sono riuscita a piegare un “Quadrato in canottiera”. Ma non è di certo questa la sede per pubblicarlo. Angelo L’intuizione originale per il Presepe 2D e per l’Origami 2D in genere, mi è venuta agli inizi di novembre 2014. Ero a Lione al convegno dell’OORA, stavo chiacchierando con degli amici e nel frattempo giocavo distrattamente con una base quadrata. All’improvviso ho riconosciuto nella forma che avevo in mano un “quadrato con le ali”. Ho cominciato ad immaginare quale interpretazione si potesse dare di quella enigmatica figura: poteva essere l’anima di un quadrato buono che stava volando in paradiso? Ma allora come poteva essere fatta l’anima di un 60
quadrato cattivo? Poteva essere un Icaro quadrato, nel qual caso avrei dovuto dotarlo di un casco per farlo volare (questa la capiranno in pochi ma buoni). Alla fine ho visto la luce ed ho deciso che sarebbe stato un angelo, l’angelo di un presepe in cui i le figure sarebbero state tutte in qualche modo quadrate. È curioso che l’idea originale di tutto questo QQM mi sia arrivata tramite il modello di un angelo, un portatore di messaggi. Chissà qual è il messaggio che la carta ha voluto mandarmi. Maria e Giuseppe La rappresentazione di Maria e Giuseppe è un ottimo esempio per esaminare il concetto di riconoscibilità di un modello. Basta un velo azzurro attorno al quadrato per rendere l’idea di una madonna? Bastano un caffetano marrone ed un bastone per rendere l’idea di Giuseppe? Forse non è sufficiente se si presentano i modelli da soli, ma nel contesto del Presepe 2D la Madonna e San Giuseppe sono perfettamente riconoscibili. Bue ed Asinello Gli animali del Presepe 2D nascono tutti da un’idea comune: una testa riconoscibile posizionata su un corpo quadrato. Una nota tecnica: il Bue ha bisogno di essere messo in forma stringendo le pieghe del collo con una molletta per almeno una notte. L’asinello non è proprio facile da piegare, con tutte quelle pieghe preparatorie ed i sink chiusi. Però può essere una bella sfida da affrontare dopo essersi sgranchiti le dita con modelli più semplici. Pecora Nella versione del presepe che avevo presentato al concorso del convegno CDO 2014 non c’erano molti personaggi oltre alla Sacra Famiglia. Gli unici spettatori della natività erano delle pecorelle. In mezzo al gregge di pecore bianche tutte rivolte verso la capanna per assistere alla nascita del Bambino ce n’era una nera che guardava dall’altra parte. Io mi identifico nella pecora nera. Se si aggiungono poche pieghe di arrotondamento, le Pecore 2D si trasformano in un modello abbastanza godibile. Il 2015 è stato l’anno della Pecora ed io l’ho iniziato sfoggiando orecchini a forma di pecora, uno bianco ed uno nero.
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Stella cometa La stella cometa è un modello capace di esprimere sé stesso. Non è comune vedere stelle quadrate, ma non c’è bisogno di spiegare a nessuno cosa rappresenti questo modello. Nel corso del mese di dicembre 2014 una stella cometa quadrata è stata la decorazione natalizia della mia lampada da tavolo in ufficio. Re Magi Nella tradizione spagnola la festa dell’Epifania equivale a quella del Natale da noi: le famiglie si riuniscono per festeggiare ed i Re Magi, anzi, Baldassarre, il Re Magio Moro, porta i regali ai bambini. Prima di insegnare questi modelli al convegno dell’AEP 2015 a Barcellona mi ero documentata sulla faccenda. Cammello La realizzazione del cammello richiede un foglio di lato doppio rispetto a quello adoperato per gli altri personaggi. Il Cammello è un modello che mi ha dato la soddisfazione di essere riconoscibile, anche se presentato al di fuori del contesto del presepe ed al di fuori della comunità degli origamisti. Lo so che avendo una gobba sola, il titolo del modello dovrebbe essere “Dromedario”. Volendo realizzare due gobbe si potrebbe introdurre un sink al centro della gobba esistente, ma il processo di piegatura mi sembrava già abbastanza complesso. Alla fine, dopo aver constatato che il nome scientifico è “Camelus Dromedarius”, ho deciso di lasciare Cammello come nome del modello, fa rima ed è molto più simpatico. Pastori Piegare i pastori è stato un esercizio di ricerca della varietà, accompagnato dal tentativo di mantenere semplice il procedimento di piegatura. Mi incuriosisce il pensiero di tutti i modelli che potranno essere realizzati aggiungendo le proprie personali modifiche rispetto a quelli pubblicati su questo QQM.
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6. Conclusioni In passato mi sono state mosse osservazioni rispetto al livello di difficoltà dei miei modelli: “Perché non crei qualcosa di più semplice?”, mi sono sentita chiedere. All’inizio questa richiesta mi aveva fatta arrabbiare, perché l’avevo presa come una critica personale. Ragionandoci poi con calma ho capito che invece la domanda poteva essere letta in un altro modo. La persona che me l’aveva posta (Enrica Pellissero) aveva il desiderio di piegare qualcosa creato da me ma che non richiedesse competenze avanzate di piegatura o di modellazione, come la maggior parte dei miei modelli. Rinunciare alla complessità, lavorare con le linee semplici, ridurre i dettagli, riportarsi all’essenziale, queste sono state le parole d’ordine alla base di questo QQM. Volevo davvero realizzare dei modelli che fossero miei, che avessero carattere, ma che al tempo stesso fossero anche accessibili a tutti. Non in tutti i casi ci sono riuscita, ma spero che abbiate pazienza e che vi divertiate lo stesso a piegarli, così come mi sono divertita io a crearli. Con questa ricerca sul quadrato ammetto di avere recuperato il piacere di piegare in modo semplice, senza troppi fronzoli. In tutta questa semplicità però c’è stata una sorpresa: anche se lo spirito di partenza era legato al gioco ed al divertimento, in certi casi mi sono trovata a raggiungere profondità di significato del tutto inattese. In alcuni modelli di questo QQM ci sono davvero i miei pensieri, i miei sentimenti e le mie emozioni. In parte li ho voluti raccontare e condividere, per questo oltre ai diagrammi trovate anche una buona dose di parole. Anche se spesso, per darmi una ridimensionata, mi ripeto che “è solo un pezzo di carta piegata”, un modello origami, anche un modello semplice, non è mai solo un pezzetto di carta piegata. Auguro buone pieghe a tutti.
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7. Riferimenti Libri di origami: “Origami Facile”, K. Kasahara “Origami for the connoisseur”, di K. Kasahara e T. Takahama “Origami to Astonish and to Amuse”, J. Shafer “Creating Origami”, J.C. Nolan Altri testi: “Pinocchio”, di C. Collodi. “La filastrocca di Pinocchio”, testo in rima G. Rodari, disegni di R. Verdini. “V per Vendetta”, fumetto di A. Moore “Alice nel Paese delle meraviglie”, di L. Carrol “Fiabe”, di H.C. Andersen “Q”, di Luther Blisset “Il canto dell’immediato Satori”, di Yoka Daishi, commento di T. Deshimaru. Mi corre l’obbligo di citare “Flatlandia” di C. Abbot, perché è una storia di fantasia che ha come protagonista un quadrato, ma lo faccio davvero di malavoglia perché l’ho sempre trovato un libro profondamente sessista e classista. Link: “Icaro”, modello di F. Scalambra - http://tinyurl.com/hw57xsz Informazioni di contatto:
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8. Ringraziamenti Un libro, anche un libriccino come questo, non è mai il lavoro di una persona sola. Per me disegnare diagrammi è una lotta costante perché devo combattere la pigrizia, devo definire e fissare una sequenza di piegatura, in contrasto con la mia propensione a maneggiare la carta in modo istintivo, devo svicolare fra mille occasioni di distrazione e per finire devo tenere a bada quella terribile compulsione che mi porta a mollare la presa sul mouse e sulla tastiera, ad allungare la mano verso il pezzo di carta più vicino per cominciare a piegarlo. Insomma, da sola non ce l’avrei mai fatta. Per tornare seria: disegnare diagrammi è un modo di offrire qualcosa di me agli altri e quindi di lasciare una traccia di ciò che sono. Esco da anni faticosi, tristi, difficili, ma ho capito che il seme della rinascita è sempre lì a disposizione, bisogna raddrizzare la schiena, rimboccarsi le maniche e prendersene cura. Grazie al CDO, per l’opera di divulgazione e sostegno all’origami in Italia, per continuare ad essere un importante punto di riferimento. Grazie all’AEP per avermi invitata come ospite ad un convegno per la prima volta nella mia vita e per avermi dato l’occasione di mettere in forma scritta e raccontare in pubblico una parte di quei pensieri sull’origami che fino ad ora avevo condiviso solo con qualche amico piegatore. Grazie alla Dottoressa Busso, per il percorso fatto assieme, prendendoci cura delle mie ferite dell’anima, per avere colto il fatto che la carta piegata può essere un tramite con il subconscio, proprio come i sogni. Grazie ai miei valenti beta tester: Alessandro Beber, Andrea Borsa, Willie Crespo, Alessandra Lamio, Sonia Pillan per aver controllato i diagrammi con pazienza, per tutti i consigli che mi hanno aiutata a migliorare e per gli apprezzamenti che mi hanno dato l’energia giusta per proseguire e terminare il lavoro. Per finire vorrei ringraziare tre uomini, con i quali in questi ultimi anni ho condiviso un tratto di cammino. Grazie a Roby, per essermi stato vicino ed avermi fatto compagnia mentre attraversavo tempi bui. Grazie a Carlo, ovunque si trovi ora, per essere entrato con gentilezza nella mia vita e per avermi traghettato verso un nuovo inizio. Grazie a Vittorio, per avermi riportato la leggerezza ed il sorriso, per avermi mostrato cosa vuole dire avere determinazione nel perseguire i propri obiettivi ed infine perché i nuovi inizi, come molte reazioni chimiche, in presenza del giusto catalizzatore prendono il via in modo straordinariamente veloce.
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Quaderni di Quadrato Magico Pubblica� QQM1
Dieci bellissimi origami / Autori vari
QQM30 Voglia di cielo / Pasquale D’Auria
QQM2
La fisarmonica / Autori vari
QQM31 Variazioni sul modulo / Pietro Macchi
QQM3
Origami superstars / Autori vari
QQM32 Storie... fra le pieghe / F. Decio, A. Graniero, L. Petino, M.G. Zordan
QQM4
Origami senza frontiere / Autori vari
QQM33 Origami semplici / autori vari
QQM5
Presepe / Luigi Leonardi
QQM34 Origami in ordine sparso / Daniela Carboni
QQM6
Origami di casa nostra / Autori vari
QQM35 Un fiore per Nilva / Autori vari
QQM7
Origami tra le stelle / Luigi Leonardi
QQM36 Di piega in piega / Francesco Decio
QQM8
Origami per gioco / Autori vari
QQM37 Voglia di scatole / Pasquale D’auria
QQM9
Origami in fiore / Nilva Fina Pillan
QQM38 Dodecaedri e... dintorni / Silvana Betti Mamino
QQM10 L’origami dalla A alla Z / Paolo Bascetta
QQM39 Origami dal Vesuvio / Andrea Russo
QQM11 Modelli di Natale Fietta / Natale Fietta
QQM40 Pieghe nel tempo / Nicola Bandoni
QQM12 Modelli biblioteca / Autori vari
QQM41 Da stelle a ninfee / Mauro Pucci
QQM13 Modelli di Roberto Morassi / Roberto Morassi
QQM42 I fiori di Nilva / a cura di F. Decio e P. Macchi
QQM14 Origami contromossa / Autori vari
QQM43 Vietato tagliare / Francesco Miglionico
QQM15 Modelli biblioteca / Autori vari
QQM44 Voglia di griglie / Pasquale D’Auria
QQM16 Cuori di carta / Autori vari
QQM45 Origami nel cassetto - Baby Zoo / Luciano Petino
QQM17 Le mille e una piega / Luigi Leonardi
QQM46 Origami semplici... ma non facili / Federico Scalambra
QQM18 Modelli di Pasquale D’Auria / Pasquale D’Auria
QQM47 Modulandia / Enrica Dray
QQM19 Le farfalle di Alfredo Giunta / Alfredo Giunta
QQM48 Scatole Modulari / Franco Pavarin
QQM20 Modelli di Franco Pavarin / Franco Pavarin
QQM49 Origami a 360° ... e oltre / Roberto Gretter
QQM21 Modelli di Katia Violi / Katia Violi
QQM50 Gioca, Studia, Piega / Francesco Decio
QQM22 Calendariorigami di Angela Crosta / Angela Crosta
QQM51 Mancinerie / Origami a mod...ulo mio / Francesco Mancini
QQM23 Le mille e una piega n°2 / Luigi Leonardi
QQM52 Piega, Ripiega, Ripeti / Alessandro Beber
QQM24 L’origami per David / David Derudas
QQM53 Un origami per... / Riccardo Colletto
QQM25 La carta viva, viva la carta / Maria Grazia Zordan
QQM54 Maschere Elmi e Copricapi / Franco Pavarin
QQM26 Scacchi / L. Leonardi, R. Leonardi, P. Macchi, L. Vitagliano
QQM55 LIBRI in un MINUTO / Luisa Canovi
QQM27 Origiochi / Angela Crosta
QQM56 LEGORIGAMI - vol.1 / Franco Pavarin
QQM28 Origami utili / Autori vari
QQM57 Origamload / Francesco Miglionico
QQM29 Voglia di mare / Pasquale D’Auria
QQM58 Pieghe Colorate / Patrizia Porzio e Enrica Dray QQM59 Origami 2D / Daniela Carboni
“Vieni via con noi e staremo allegri!”
CENTRO DIFFUSIONE ORIGAMI Casella postale 28 27011 Belgioioso (PV) e-mail: [email protected] web: www.origami-cdo.it