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Italian Pages 677 [702] Year 1977
LA STORIA DEL~ ARTE RACCONTATA DA E. H. GOMBRICH
EINAUDI
SAGGI
396
Titolo originale The Story of Art Copyright 1950 e© 1966, 1972, 1978, 1984 Phaidon Press Limited
© 1966 e 1987 Giulio Einaudi editore s. p. a., Torino Per le illustrazioni
© SIAE, Roma 1987: Picasso, Pissarro, Rodin, Kokoschka, Kandinskij, Bonnard, Matisse, Giacometti, Moore, Chagall, Dalf, Stael Traduzione di Maria Luisa Spaziani ISBN 88-06-20750-4
La storia dell'arte raccontata da E. H. Gombrich Nuova edizione riveduta e ampliata
Indice
p.
XLIII
Prefazione
La storia dell'arte raccontata da E. H. Gombrich 3
Introduzione I.
L'arte e gli artisti
Strani inizi Popoli preistorici e primitivi; l'America antica
43
II.
L'arte che sfida il tempo Egitto, Mesopotamia, Creta
63
III.
Il grande risveglio La Grecia, vn-v secolo a. C.
87
IV.
Il regno della bellezza La Grecia e il mondo greco;
ro5
V.
IV
secolo a. C. - I secolo d. C.
I conquistatori del mondo Romani, buddisti, ebrei e cristiani;
I2I
VI.
I-IV
secolo d. C.
La strada si biforca Roma e Bisanzio; v-xm secolo
r31
VII.
Guardando verso oriente Islam, Cina;
r45
VIII.
II-XIII
secolo
L'arte occidentale nel crogiolo di fusione L'Europa, v1-x1 secolo
161
IX.
La Chiesa militante Il secolo xn
Indice
VIII
p. 177
X.
La Chiesa trionfante Il secolo xm
201
XI.
Cortigiani e borghesi Il secolo XIV
217
XII.
La conquista della realtà Il primo Quattrocento
2 37
XIII.
Tradizione e rinnovamento: I Il tardo Quattrocento in Italia
261
XIV.
281
xv.
Tradizione e rinnovamento: II Il Quattrocento nordico
L'armonia raggiunta La Toscana e Roma; l'inizio del Cinquecento
3 19
XVI.
Luce e colore Venezia e l'Italia settentrionale nel primo Cinquecento
335
XVII.
Diffusione delle nuove conquiste culturali Germania e Paesi Bassi nel primo Cinquecento
357
XVIII.
Una crisi nell'arte
387
XIX.
Visione e visioni
Europa, tardo Cinquecento L'Europa cattolica, prima metà del Seicento 417
xx.
Lo specchio della natura L'Olanda nel Seicento
439
xxr.
Potenza e gloria: I Italia, tardo Seicento e Settecento
453
XXII.
Potenza e gloria: II Francia, Germania e Austria; tardo Seicento e primo Settecento
463
XXIII.
483
XXIV.
Il secolo della Ragione Inghilterra e Francia nel Settecento
La tradizione si spezza Inghilterra, America e Francia; tardo Settecento e primo Ottocento
507
xxv. La rivoluzione permanente L'Ottocento
545
xxvr. Alla ricerca di nuovi canoni Il tardo Ottocento
Indice xxvrr. L'arte sperimentale La prima metà del xx secolo 611
Postscriptum
631
Appendice Nuove scoperte
64 5
Tavole cronologiche
La scena cambia
IX
Elenco delle illustrazioni
Introduzione
L'arte e gli artisti.
1. Pieter Paul Rubens, Ritratto del figlio Nicola, c. 1620. Vienna, Albertina. 2.
Albrecht Diirer, Ritratto della madre, 1514. Berlino, Kupferstichkabinett. (Foto Bildarchiv Preussischer Kulturbesitz, Berlino).
3. Bartolomé Esteban Murillo, Monelli, c. 1670. Monaco, Alte Pinakothek.
4. Pieter de Hooch, Interno olandese, 1663. Londra, Wallace Collection. (Foto Archivi Alinari, Collezione Anderson, Firenze).
5. Melozzo da Forli, Angelo (frammento di un affresco), c. 1480. Roma, Pinacoteca Vaticana. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
6. Hans Memling, Angeli (particolare di un'anta d'organo), c. 1490. Anversa, Musée Royal des Beaux-Arts.
7. Guido Reni, Crocifissione (particolare), c. 1640. Londra, N ational Gallery. (Foto Archivi Alinari, Collezione Anderson, Firenze).
8. Maestro toscano, Crocifisso (particolare), c. 1270. Firenze, Uffizi. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
9. Albrecht Diirer, Lepre, 1502. Vienna, Albertina. 10.
Rembrandt, Elefante, 1637. Ibidem.
11. Pablo Picasso, Chioccia con i pulcini (illustrazione per l'edizione del-
1' Histoire naturelle di Georges-Louis de Buffon pubblicata nel 1942). (Foto Bibliothèque Nationale, Parigi).
12. Pablo Picasso, Galletto, 1938. Proprietà dell'artista. (Foto Jeanne Gérard, Parigi).
13. Jean-Louis-Théodore Géricault, Le corse a Epsom, 1821. Parigi, Louvre. (Foto Giraudon, Parigi).
Elenco delle illustrazioni
XII
14. Eadweard Muybridge, Cavallo al galoppo (cronofotografia), 1872. Kingston upon Thames, Museum, Eadweard Muybridge Collection.
15. Caravaggio, San Matteo, c. 1598. Già a Berlino, Kaiser-Friedrich Museum.
16. Caravaggio, San Matteo, c. 1600. Roma, San Luigi dei Francesi. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
17. Raffaello, La Madonna del prato, 1505. Vienna, Kunsthistorisches Museum.
18. Raffaello, Quattro studi per la Madonna del prato, 1505. Vienna, Albertina.
I.
Strani inizi.
19. Caverna con dipinti_preistorici, c. 15 ooo a. C. Lascaux (Francia).
20. Bisonte dipinto sulla roccia di una caverna, c. 15 ooo a. C. Altamira (Spagna). (Foto MAS, Barcellona). 2 1.
Animali dipinti sul soffitto della grotta di Lascaux. Lascaux (Francia).
22. Architrave in legno scolpito proveniente dall'abitazione di un capo
maon. Londra, British Museum. (Per gentile concessione dei Trustees of the British Museum).
23. Testa di negro in bronzo rinvenuta in Nigeria, c. 1500 (?). Ibidem.
24. Il dio della guerra Oro (feticcio proveniente da Tahiti). Ibidem.
25. Maschera rituale della Nuova Guinea, zona abitata dagli Elema (usata
dai membri di una società segreta). Ibidem.
26. Modello di abitazione di un capo pellerossa Haida. New York, American Museum of Natural History. (Per gentile concessione del Library Services Department, American Museum of Natural History). 2
7. Maschera rituale dell'Alaska che rappresenta un demone della montagna. Berlino, Museum fur Volkerkunde. (Foto Bildarchiv Preussischer Kulturbesitz, Berlino).
28. Calco della testa del dio della morte (da un altare maya rinvenuto a Copan, Honduras), c. 504. Londra, British Museum, Maudslay Collection. (Per gentile concessione dei Trustees of the British Museum).
Elenco delle illustrazioni
XIII
29. Vaso d'argilla a forma di testa d'uomo monocolo (rinvenuto nella valle di Chiama, Peni), c. 500. Londra, British Museum, Gaffron Collection. (Per gentile concessione dei Trustees of the British Museum).
30. Tlaloc, il dio della pioggia azteco, databile a periodo precedente la con-
quista spagnola. Berlino, Museum fiir Viilkerkunde. (Foto Bildarchiv Preussischer Kulturbesitz, Berlino).
31. Un aborigeno australiano disegna un opossum totemico sulla roccia. (Fotografia gentilmente concessa da C. P. Mountford, St Peter, Australia).
11.
L'arte che sfida il tempo.
32. La grande piramide di Giza, quarta dinastia, 272 3-2563 a. C. (Foto Giraudon, Parigi).
33. Testa in calcare rinvenuta in una tomba di Giza, c. 2700 a. C. Vienna, Kunsthistorisches Museum.
34. Raffigurazione di uno stagno (frammento di pittura murale proveniente da una tomba di Tebe), c. 1400 a. C. Londra, British Museum. (Per gentile concessione dei Trustees of the British Museum).
35. Ritratto di Hesire (particolare di una porta lignea della tomba di Hesire), c. 2700 a. C. Il Cairo, Museo Egizio. (Foto M. Hirmer, Monaco).
36. Chnemhotep a caccia e Chnemhotep a pesca, c. 1900 a. C. Dintorni di Beni Hasan, Tomba di Chnemhotep.
37. Uccelli su un albero (particolare di Chnemhotep a caccia), c. 1900 a. C. Ibidem.
38. Rilievo in calcare con la testa di Amenofi IV, c. 1370 a. C. Berlino, Àgyptische Abteilung.
39. Tutankhamon con la moglie (particolare del trono ligneo dorato e dipinto rinvenuto nella tomba di Tutankhamon), c. 13 50 a. C. Il Cairo, Museo Egizio.
40. Pugnale miceneo, c. 1600 a. C. Atene, Museo Nazionale.
41. Frammento ligneo dorato e intarsiato di arpa rinvenuto a Ur, c. 2800 a. C. Londra, British Museum. (Per gentile concessione dei Trustees of the British Museum).
42. Monumento al re Naram-sin rinvenuto a Susa, c. 2500 a. C. Parigi, Louvre. (Foto Giraudon, Parigi).
Elenco delle illustrazioni
XIV
43. Esercito assiro all'assedio di una fortezza (rilievo d'alabastro proveniente dal palazzo di Assurnazirpal II), c. 850 a. C. Londra, British Museum. (Per gentile concessione dei Trustees of the British Museum).
44. Un artista egizio lavora a una sfinge dorata (pittura murale proveniente da una tomba di Tebe), c. 1400 a. C. Ibidem. III.
Il grande risveglio.
45. Un tempio dorico: il Partenone sull'Acropoli di Atene, progettato da lctino, c. 450 a. C. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
46. Lamento funebre (particolare di una pittura vascolare greca in «stile· geometrico»), c. 700 a. C. Atene, Museo Nazionale. (Foto Deutsches Archaologisches Institut, Atene).
47. Polimede di Argo, Statua virile (presumibilmente uno dei fratelli Cleobi e Bitone), c. 580 a. C. Delfi, Museo. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
48. Exechia, Vaso greco «a figure nere» con Achille e Aiace che giocano ai dadi, c. 540 a. C. Roma, Musei Vaticani.
49. La partenza del guerriero (da un vaso greco «a figure rosse» a firma di Eutimide, c. 500 a. C.). Monaco, Antikensammlungen.
50. Atena Parthènos (copia romana in marmo della statua eseguita da Fidia per il Partenone tra il 447 e il 432 a. C.). Atene, Museo Nazionale. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
51. Ercole che regge il cielo (metopa del tempio di Zeus a Olimpia), c. 460 a. C. Olimpia, Museo. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
52. Auriga di Delfi (particolare), c. 470 a. C. Delfi, Museo. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
5 3. Il discobolo (copia romana in marmo della statua in bronzo di Miro ne,
c. 450 a. C.). Monaco, Glyptothek. (Foto Kaufmann, Monaco).
54. Auriga (particolare del fregio marmoreo del Partenone), c. 440 a. C. Londra, British Museum. (Per gentile concessione dei Trustees of the British Museum).
55. Cavaliere (particolare del fregio marmoreo del Partenone), c. 440 a. C. Ibidem.
Elenco delle illustrazioni
xv
56. Ulisse riconosciuto dalla nutrice (vaso greco «a figure rosse»), secolo v a. C. Chiusi, Museo etrusco.
57. Stele funeraria di Egèso, c. 420 a. C. Atene, Museo Nazionale. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
58. Bottega di uno scultore greco (coppa greca che raffigura a sinistra la fonderia del bronzo con schizzi alle pareti, e a destra un artista al lavoro su una statua acefala, la cui testa è appoggiata a terra), c. 480 a. C. Berlino, Staat!iche Museen.
rv.
Il regno della bellezza.
59. Un tempio ionico: l'Eretteo sull'Acropoli di Atene, posteriore al 420 a. C. (Foto Kersting, Londra).
60. Nike (particolare della balaustra del tempio di Atena Nike ad Atene), 408 a. C. Atene, Museo dell'Acropoli. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
61, 62. Prassitele, Ermete con Dioniso fanciullo, c. 350 a. C. Olimpia, Museo. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
6 3. Apollo del Belvedere (copia romana in marmo di una statua greca del
350 a. C. circa; le mani sono un'aggiunta moderna). Roma, Musei Vaticani.
64. Venere di Milo (probabile imitazione di un esemplare del secolo rv a. C.), secolo I a. C. Parigi, Louvre. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
65. Testa di Alessandro Magno (versione probabile di un ritratto di Lisippo, c. 330 a. C.). Istanbul, Museo Archeologico.
66. Capitello corinzio rinvenuto a Epidauro, c. 300 a. C. Epidauro, Museo.
67. La lotta tra gli dèi e i titani (particolare del!' Altare di Zeus a Pergamo), c. 170 a. C. Berlino, Antikensammlung.
68. Bottega di Agesandro, Atenodoro e Polidoro di Rodi, Laocoonte con i figli, c. 2 5 a. C. Roma, Musei Vaticani.
69. Fanciulla che coglie fiori (pittura murale di Stabia), secolo r. Napoli, Museo Nazionale. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
Elenco delle illustrazioni
XVI
70. Testa di fauno (particolare di una pittura murale di Ercolano, probabile copia di una pittura di Pergamo del secolo II a. C.). Ibidem.
71. Paesaggio, secolo I. Roma, Villa Albani. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
72. Scultore greco al lavoro (gemma del periodo ellenistico). New York, Metropolitan Museum of Art. (Foto Metropolitan Museum of Art, New York).
v.
I conquistatori del mondo.
73. Un anfiteatro romano: il Colosseo a Roma, c. 80. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
74. Arco trionfale di Tiberio (14-37). Orange (Francia meridionale). (Foto Giraudon, Parigi).
75. Giovanni Paolo Pannini, Interno del Pantheon a Roma. Washington, National Gallery.
76. L'imperatore Vespasiano (busto di dimensioni superiori al naturale), c. 70. Napoli, Museo Nazionale. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
77. Roma, Colonna Traiana, dedicata nel 114 (particolare). (Foto Archivi Alinari, Firenze).
78. Ritratto virile (da una mummia rinvenuta a Hawara in Egitto), c.
150.
Londra, British Museum (prestito della National Gallery). (Per gentile concessione dei Trustees).
79. Partenza del Gautama Budda (rilievo rinvenuto nel Gandhara, India settentrionale), c. secolo II. Calcutta, Museo Indiano.
80. Testa di Budda rinvenuta nel Gandhara (India settentrionale), c. se-
colo III. Londra, Victoria and Albert Museum. (Per gentile concessione del Victoria and Albert Museum).
81. Mosè fa scaturire acqua da una roccia (particolare di un affresco), 2 45-56. Dura-Euròpo, Sinagoga. (Per gentile concessione della Yale University Art Gallery, New Haven).
82. Cristo tra san Pietro e san Paolo (particolare del sarcofago di Giunio Basso, morto nel 359). Roma, Cripta di San Pietro. (Foto Archivi Alinari, Collezione Anderson, Firenze).
83. I tre ebrei nella fornace ardente, secolo III(?). Roma, Catacomba di Priscilla.
84. Ritratto di funzionario (proveniente da Afrodisio), c. 400. Istanbul, Museo Archeologico.
Elenco delle illustrazioni
XVII
8 5. Pittore di « ritratti funebri» nella sua bottega (particolare di un sarcofago rinvenuto in Crimea), c. roo.
vr.
La strada si biforca.
86. Una basilica paleocristiana: Sant' Apollinare in Classe a Ravenna, c. 530. (Foto Archivi Ali nari, Firenze).
87. Il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, c. 520. Ravenna, Sant'Apollinare Nuovo. (Foto Archivi Alinari, Collezione Anderson, Firenze).
88. Madonna con il Bambino in trono (dipinta probabilmente a Costantinopoli), c. 1280. Washington, National Gallery, Mellon Collection. (Foto National Gallery, Washington).
89. Cristo Pantocratore, Madonna con il Bambino e santi (mosaico absidale bizantino), c.1190. Monreale, Cattedrale. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
90. Un iconoclasta bizantino cancella un'immagine di Cristo (miniatura bizantina del Salterio Khludov), c. 900. Mosca, Museo Storico.
vrr.
Guardando verso oriente.
91. Un palazzo islamico: la Corte dei leoni nell' Alhambra di Granata, 13 77. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
92. Tappeto persiano tessuto intorno al 1600. Londra, Victoria and Albert Museum. (Per gentile concessione del Victoria and Albert Museum).
93. Incontro del principe persiano Humay con la principessa cinese Humayun (miniatura di un romanzo persiano), c. 1450. Parigi, Musée des Arts Décoratifs.
94. Un ricevimento (particolare di un rilievo), c. 150. Provincia di Shantung (Cina orientale), Tomba di Wu Liang-tse.
95. Leone alato sulla strada della tomba del principe Hsi~o Hsiu presso Nanchino, immediatamente posteriore al 500. 96. Marito che rimprovera la moglie (particolare di un rotolo di seta cinese, forse antica copia di un'opera di Ku K'ai-chi, morto nel 406). Londra, British Museum. (Per gentile concessione dei Trustees of the British Museum).
97. Testa di un Lohan (particolare di una statua smaltata rinvenuta a I-chou in Cina), c. rooo (?). Già a Francoforte, Collezione Fuld.
98. Ma Yuan, Paesaggio al chiaro di luna (pittura su seta), c. 1200. Taiwan, Museo Nazionale.
XVIII
Elenco delle illustrazioni 99, Kao K' o-kung, Paesaggio dopo la pioggia, 12 50-1300. Ibidem.
roo. Liu Ts'ai (?), Pesci (da un foglio d'album), 1300-1400. Filadelfia, Philadelphia Museum of Art.
r or. Hidenobu, Ragazzo che dipinge un ramo di bambu (xilografia a colori), inizio secolo xix(?). (Per gentile concessione del Victoria and Albert Museum, Londra).
VIII.
L'arte occidentale nel crogiolo di fusione.
102. Nave del tipo vichingo con polena a testa dì drago, usata nell'invasione normanna dell'Inghilterra (particolare della Tappezzeria di Bayeux), c. 1080. Bayeux, Musée de Peinture. (Foto Giraudon, Parigi).
103. Testa di drago (intaglio ligneo rinvenuto a Oseberg in Norvegia), c. 820. Oslo, Universitetets Oldsaksamling.
104. Torre sassone a imitazione delle costruzioni in legno: la chiesa di Earl's Bàrton nel N orthamptonshire in Inghilterra, c. 1ooo. (Foto National Buildings Record, Londra).
Pagina miniata dell'Evangeliario di Lindisfarne, lievemente anteriore al 700. Londra, British Museum. (Per gentile concessione dei Trustees of the British Library).
ro6. San Luca (miniatura di un Vangelo), c. 750. San Gallo, Stiftsbibliothek.
107. Interno della Cappella Palatina di Aquisgrana, consacrata nell'805. (Foto Bildarchiv, Marburgo).
ro8. San Matteo (miniatura di un Vangelo eseguito probabilmente ad Aquisgrana), c. 800. Vienna, Deutscher Orden-Schatzkammer.
109. San Matteo (miniatura di un Vangelo eseguito probabilmente a Reims), c. 830. Epernay, Bibliothèque Municipale. (Foto Giraudon, Parigi).
r ro. Cristo lava i piedi agli apostoli (dall'Evangeliario di Ottone III), c. 1000. Monaco, Staatsbibliothek.
r r 1. Il peccato originale (particolare delle porte bronzee terminate nel I or 5). Hildesheim, Cattedrale. (Foto Bildarchiv, Marburgo).
r r 2, r r 3. Re Aroldo presta giuramento al duca Guglielmo di Normandia e riparte per l'Inghilterra (particolari della Tappezzeria di Bayeux), c. 1080. Bayeux, Musée de Peinture. (Foto Giraudon, Parigi).
Elenco delle illustrazioni
XIX
114. Il monaco Rufillo, con accanto il tavolo con i colori e il raschietto, minia la lettera R (particolare di un manoscritto), inizio del secolo XIII. Sigmaringen, Hofbibliothek.
La Chiesa militante.
IX.
115. Una chiesa romanica: resti dell'abbaziale di Murbach in Alsazia, c. l 160. (Foto Candelier-Brumaire).
1 16. La chiesa nella città medievale: la cattedrale di Tournai in Belgio (la navata fu completata nel 1171, le torri campanarie probabilmente nel 1213). 117. Un interno normanno: la cattedrale di Durham, ro93-rr28 (la volta fu terminata successivamente secondo il progetto originale). (Foto Kersting, Londra).
118, 119. Arles, Saint-Trophime. Lunetta del portale e particolare della facciata, c.1180. (Foto Giraudon, Parigi).
120. Candelabro in bronzo dorato eseguito per la cattedrale di Gloucester, l 104-13. Londra, Victoria and Albert Museum. (Per gentile concessione del Victoria and Albert Museum).
12 r. Renier de Huy, Fonte battesimale, 1107-18. Liegi, Saint-Barthélemy. (Foto ACL, Bruxelles).
122. Annunciazione (miniatura di un Vangelo svevo), c. 1150. Stoccarda, Wiirttembergische Landesbibliothek.
123. San Villimaro e san Gallo; martirio di san Gereone e dei compagni; martirio di sant'Orsola e delle undicimila vergini (pagina di un Martirologio), 1137-47. Ibidem.
124. La balena rigetta Giona sulla terraferma (particolare di una vetrata policroma), e, 1280. Colonia, Cattedrale.
125. Artisti al lavoro su un manoscritto e su un pannello (da un Repertorio del convento di Reun), c. 1200. Vienna, Nationalbibliothek.
x.
La Chiesa trionfante.
126. Una cattedrale gotica: Notre-Dame a Parigi, 1163-1250. (Foto Giraudon, Parigi).
12 7. Veduta aerea di Notre-Dame a Parigi che mostra la forma a croce del]' edificio e gli archi rampanti.
xx
Elenco delle illustrazioni 128. Un interno gotico: la cattedrale di Amiens (la navata fu costruita da Robert de Luzarches, 1218-36; l'abside fu portata a termine nel 1247). (foto Bildarchiv, Marburgo).
129. Vetrate di chiesa gotica: la Sainte-Chapelle di Parigi, terminata nel 1250. 130. Melchisedec, Abramo e Mosè (portale del transetto settentrionale, iniziato probabilmente nel 1194). Chartres, Cattedrale. (Foto Bildarchiv, Marburgo).
13 I. Morte della Vergine (portale del transetto meridionale), c. 12 30. Strasburgo, Cattedrale. (Foto Bildarchiv, Marburgo).
132. Ekkehart e Uta (dalla serie dei «fondatori» posta nel coro), c. 1260. Naumburg, Cattedrale. (Foto Bildarchiv, Marburgo).
l 33· Sepoltura di Cristo (da un Salterio proveniente da Bonmont miniato probabilmente tra il 1250 e il 1300). Besançon, Bibliothèque Municipale.
1 34- Matthew Paris, Un elefante con il guardiano, 1255. Cambridge, Corpus Christi College. (Per gentile concessione dei Master and Fellows of Corpus Christi College).
135- Nicola Pisano, Annunciazione, Natività e Annuncio ai pastori (particolare del pulpito marmoreo), terminato nel 1260. Pisa, Battistero. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
136. Giotto, La Fede, affresco terminato presumibilmente nel 1306. Padova, Cappella degli Scrovegni. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
13 7, 138. Giotto, Compianto sul Cristo morto, terminato probabilmente nel 1306. Ibidem.
139. Matthew Paris (?), Re Offa a St Albans: re Offa, insieme all'architetto
munito di compasso e regolo, visita il cantiere di una cattedrale (da un manoscritto inglese sulla vita di sant' Albano), c. 1260. Dublino, Trinity College.
XI.
Cortigiani e borghesi.
140. Gotico «fiorito»: la facciata occidentale della cattedrale di Exeter, c. 1350-1400. (Foto Kersting, Londra).
141. Venezia, Palazzo Ducale, iniziato nel 1309. (Foto Archivi Alinari, Collezione Anderson, Firenze).
142. Vergine diJeanne d'Evreux, 1339. Parigi, Louvre. (Foto Bulloz, Parigi).
Elenco delle illustrazioni
XXI
143. Disputa nel Tempio e Caccia con il falco (miniatura del Salterio della regina Maria), c. 13 IO. Londra, British Museum. (Per gentile concessione dei Trustees of the British Library).
144. Simone Martini e Lippo Memmi, Annunciazione, 1333. Firenze, Uffizi. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
145. Peter Parler il Giovane, Autoritratto, 1379-86. Praga, Cattedrale.
146. Dittico di Wilton House: san Giovanni Battista, Edoardo il Confessore e sant'Edmondo intercedono per Riccardo II, c. 1400. Londra, National Gallery. (Foto National Gallery. Per gentile concessione dei Trustees).
14 7. Poi e Jean de Limbourg, Il mese di maggio (miniatura delle Très Riches Heures du Due de Berry), c. 1410. Chantilly, Musée Condé. (Foto Giraudon, Parigi).
148. Pisanello, Studi di scimmia in atteggiamenti diversi (foglio d'album); c. 1430. Parigi, Louvre. (Foto Giraudon, Parigi).
149. Andrea Pisano, La bottega dello scultore, c. 1340. Firenze, Campanile del Duomo. (Foto Archivi Alinari, Collezione Brogi, Firenze).
xn.
La conquista della realtà.
150. Una chiesa dell'inizio del Rinascimento: la Cappella dei Pazzi a Firenze, progettata da Filippo Brunelleschi, c. 1430. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
151. Filippo Brunelleschi, La cupola del Duomo di Firenze, c. 1420-36. 15 2. Filippo Brunelleschi, Interno della Cappella dei Pazzi a Firenze. (Foto Archivi Alinari, Collezione Brogi, Firenze).
153. Masaccio, La Santissima Trinità, la Vergine, san Giovanni e donatori, c. 1427. Firenze, Santa Maria Novella. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
154. Donatello, San Giorgio (statua marmorea proveniente dalla chiesa di Orsammichele), c. 1416. Firenze, Bargello. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
15 5. Donatello, Il festino di Erode (rilievo in bronzo dorato, particolare di un fonte battesimale), 1427. Siena, Battistero. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
156. Claus Sluter, I profeti Daniele e Isaia (particolare del Pozzo di Mosè), 1393-1402. Digione, Certosa di Champmol.
XXII
Elenco delle illustrazioni 157. Jan van Eyck, I giudici giusti e I cavalieri di Cristo (sportelli del Polittico dell'Agnello mistico terminato nel 1432). Gand, San Bavone. (Foto Giraudon, Parigi).
158, 159. Jan van Eyck, Gli sposi Arnolfini, 1434. Londra, National Gallery. (Per gentile concessione dei Trustees).
160. Konrad Witz, La pesca miracolosa, 1444. Ginevra, Musée d'Art et d'Histoire. (Foto Musée d'Art et d'Histoire, Ginevra).
161. Nanni di Banco, Tagliapietre e scultori al lavoro (dalla base di un gruppo), c. 1408. Firenze, Orsammichele. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
XIII.
Tradizione e rinnovamento: I.
162. Una chiesa rinascimentale: Sant' Andrea a Mantova di Leon Battista Alberti, c. 1460. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
163. Leon Battista Alberti, Palazzo Rucellai a Firenze, c. 1460. Ibidem.
164. Lorenzo Ghiberti, Battesimo di Cristo (rilievo in bronzo dorato, particolare di un fonte battesimale), 142 7. Siena, Battistero. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
165. Beato Angelico, Annunciazione, c. 1440. Firenze, Convento di San Marco. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
166. Paolo Uccello, La battaglia di San Romano, c. 1450. Londra, National Gallery. (Foto Archivi Alinari, Collezione Anderson, Firenze).
167. Benozzo Gozzoli, Viaggio dei Magi verso Betlemme, 1459-63. Firenze, Palazzo Medici-Riccardi. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
168. Andrea Mantegna, San Giacomo si avvia al supplizio, terminato nel 1455· Già a Padova, Chiesa degli Eremitani. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
169. Piero della Francesca, Sogno di Costantino, c. 1460. Arezzo, San Francesco. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
170. Antonio Pollaiolo, Martirio di san Sebastiano, 1475. Londra, National Gallery. (Foto Archivi Alinari, Collezione Anderson, Firenze).
171, 17 2. Sandro Botticelli, Nascita di Venere (dipinta per la villa di Lorenzo di Pierfrancesco de' Medici), c. 1485. Firenze, Uffizi. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
173. Gherardo di Giovanni, Annunciazione ed episodi della Divina Commedia (pagina di un Messale), 1474-76. Firenze, Bargello. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
Elenco delle illustrazioni
xxm
174. Pittura ad affresco e preparazione dei colori (da una stampa fiorentina sulle attività dei nati sotto Mercurio), c. 1465. Londra, British Museum.
XIV.
Tradizione e rinnovamento: II.
175. Gotico «flamboyant»: la corte del Palazzo di Giustizia (già Tesoreria) a Rouen, c. 1482. (Foto Giraudon, Parigi). 1 76.
Stile «perpendicolare»: la cappella del King' s College a Cambridge, iniziata nel 1446. (Foto Kersting, Londra).
177. Stephan Lochner, Madonna del roseto, c. 1440. Colonia, Wallraf-Richartz Museum. (Foto Rheinisches Bildarchiv, Colonia).
178. Jean le Tavernier, Pagina dedicatoria delle Chroniques et conquetes de Charlemagne, c. 1460. Bruxelles, Bibliothèque Royale.
179. Jean Fouquet, Estienne Chevalier, tesoriere di Carlo VII di Francia, con santo Stefano (parte di un dittico), c. 1450. Berlino-Dahlem, Gemaldegalerie. (Foto Bildarchiv Preussischer Kulturbesitz, Berlino).
180. Rogier van der Weyden, Deposizione, c. 1435. Madrid, Prado. (Foto Archivi Alinari, Collezione Anderson, Firenze).
181. Hugo van der Goes, Morte della Vergine, c. 1480. Bruges, Musée Communal. (Foto Giraudon, Parigi).
182, 183. Veit Stoss, Altare ligneo con la Morte e le Sette consolazioni della Vergine, 1477-89. Cracovia, Santa Maria.
184. L'agonia del giusto (xilografia dell'Arte di ben morire stampata a Ulm nel 1470). 185. Martin Schongauer, Natività (incisione), c. 1475. · 186. Jean Colombe, Gli scalpellini e il re (particolare di una miniatura della Histoire de la destruction de Troie la grande), c. 1464. Berlino, Kupferstichkabinett. (Foto Bildarchiv Preussischer Kulturbesitz, Berlino).
xv.
L'armonia raggiunta.
187. Una cappella del Rinascimento maturo: il Tempietto di San Pietro in Montorio a Roma di Donato Bramante, 1502. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
xxiv
Elenco delle illustrazioni 188. Andrea del Verrocchio, Monumento a Bartolomeo Colleoni a Venezia, iniziato nel 1479. Ibidem.
189. Leonardo da Vinci, Studi anatomici: laringe e gamba, 1510. Windsor, Royal Library. (Per graziosa concessione di Sua Maestà la Regina).
190. Il refettorio di Santa Maria delle Grazie a Milano. 191. Leonardo da Vinci, L'ultima Cena, 1495-98. /vlilano, Santa Maria delle Grazie. (Foto Archivi Alinari, Collezione Anderson, Firenze).
192. Leonardo da Vinci, Monna Lisa (La Gioconda), c. 1502. Parigi, Louvrc. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
193. Domenico Ghirlandaio, Nascita della Vergine, terminata nel 1491. Firenze, Santa Maria Novella. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
194. Michelangelo, Sezione della volta della Cappella Sistina, 1508- 1 2. Roma, Palazzi Vaticani. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
195. Michelangelo, Studio per una delle sibille della volta della Cappella Si-
stina. New York, Metropolitan Museum of Art. (Foto Metropolitan Museum of Art, New York).
196. Michelangelo, Creazione di Adamo (particolare della volta della Cap-
pella Sistina). Roma, Palazzi Vaticani. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
197. Michelangelo, Schiavo morente (statua marmorea destinata alla tomba di Giulio Il), c. 1516. Parigi, Louvre. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
198. Pietro Perugino, La Vergine appare a san Bernardo, c. 1490. Monaco, Alte Pinakothek.
199. Raffaello, Madonna del Granduca, c. 1505. Firenze, l'alatto Pitti. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
200. Raffaello, La ninfa Galatea, c. 1514. Roma, Villa della Farnesina. (Foto Archivi /\li nari, Firenze).
201. Raffaello, La ninfa Galatea (particolare). Roma, Villa della Farnesina. (Foto Archivi Alinari, Collezione Anderson, Firenze).
202. Raffaello, Leone X con due cardinali, 1518. Firenze, Uffizi. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
203. Aiuti della bottega di Raffaello lavorano nelle Logge Vaticane, c. 1518. Roma, Logge Vaticane.
Elenco delle illustrazioni
XVI.
xxv
Luce e colore.
204. Edificio del Rinascimento maturo: la «Libreria» di Jacopo Sansovino a Venezia, 1536. (Foto Archivi Alinari, Collezione Anderson, Firenze).
205. Giovanni Bellini, Madonna con santi, terminata nel 1505. Venezia, San Zaccaria. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
206. Giorgione, La tempesta, c. 1508. Venezia, Gallerie dell'Accademia. (Foto Archivi Alinari, Collezione Anderson, Firenze).
207, 208. Tiziano, Madonna con santi e membri della famiglia Pesaro, iniziata nel 1519 e terminata nel 1528. Venezia, Santa Maria dei Frari. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
209, 21 o. Tiziano, Il giovane inglese, c. 1540. Firenze, Palazzo Pitti. (Foto Archivi J\linari, Firenze).
211. Tiziano, Papa Paolo III con Alessandro e Ottavio Farnese, 1546. Napoli, Galleria Nazionale.
212. Correggio, Natività, c. 1530. Dresda, Gemiildegalerie. (Foto Archivi Alinari. Firenze).
213. Correggio, San Giovanni Battista (studio per affresco), c. 1526. Vienna, Albertina. 2
14. Paolo Veronese, Orchestra di pittori veneti: Tiziano con la viola da
gamba, Tintoretto con la lira da braccio o violino, Jacopo Bassano con il corno acuto e Paolo Veronese con la viola tenore (particolare delle Nozze di Cana), 1563. Parigi, Louvre. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
XVII.
Diffusione delle nuove conquiste culturali.
215. Rinascimento nordico: la vecchia Cancelleria di Bruges («Le Greffe») diJan Wallot e Christian Sixdeniers, 1535-37. (Foto Bildarchiv, Marburgo).
216. Gotico riformato: il coro di Saint-Pierre a Caen di Pierre Sohier, iniziato nel 1518, terminato nel 1545 circa. Ibidem.
217. Albrecht Diirer, San Michele e il drago (dalla serie di xilografie dell' Apocalisse), 1498. 218. Albrecht Diirer, Zolla erbosa, 1502. Vienna, Albertina.
xxvr
Elenco delle illustrazioni 219. Albrecht Diirer, Natività (incisione), 1504. 220. Albrecht Diirer, Adamo ed Eva (incisione), 1504. 221. Griinewald, Crocifissione (parte dell'Altare di Isenheim), terminato probabilmente nel 1515. Colmar, Musée d'Unterlinden. (Foto Giraudon, Parigi).
222. Griinewald, Resurrezione (parte dell'Altare di Isenheim), terminato probabilmente nel 1515. Ibidem.
223. Lucas Cranach, Riposo durante la fuga in Egitto, 1504. Berlino-Dahlem, Gemaldegalerie. (Foto Bildarchiv Preussischer Kulturbesitz, Berlino).
224. Albrecht Altdorfer, Paesaggio, c. 1532. Monaco, Alte Pinakothek.
225. Jan Gossaert, San Luca ritrae la Vergine, c. 1515. Praga, Narodni Galerie.
226. Hieronymus Bosch, Paradiso e Inferno (sportelli di un trittico), c. 1510. Madrid, Prado. 22
7. Hieronymus Bosch, Inferno (particolare). Ibidem.
228. Albrecht Diirer, Il pittore studia le leggi della prospettiva (da Untenoeisung der Messung, N iirnberg 152 5). XVIII.
Una crisi nell'arte.
229. Una villa italiana del Cinquecento: « La Rotonda» di Andrea Palladio presso Vicenza, 1550. (Foto Ferrini, Vicenza).
230. Federico Zuccari, Una finestra di palazzo Zuccari a Roma, 1592. (Foto Archivi Alinari, Collezione Anderson, Firenze). 2 3 1.
Benvenuto Cellini, Saliera in oro cesellato e smalto su base in ebano (eseguita per Francesco I di Francia), 1543. Vienna, Kunsthistorisches Museum. (Foto Kunsthistorisches Museum, Vienna).
2 3 2. Parmigianino, Madonna dal collo lungo, iniziata nel 15 3 2 e rimasta incompleta alla morte dell'artista nel 1540. Firenze, Palazw Pitti. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
233. Giambologna, Mercurio, 1567. Firenze, Bargello. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
234. Tintoretto, Ritrovamento dei resti di san Marco, c. 1562. Milano, Brera. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
Elenco delle illustrazioni
XXVII
235. Tintoretto, San Giorgio e il drago, c. 1555. Londra, National Gallery. (Foto Archivi Alinari, Collezione Anderson, Firenze).
236. El Greco, L'apertura del quinto sigillo, c. 1610. New York, Metropolitan Museum of Art. (Foto Metropolitan Museum of Art, New York).
2 3 7. El Greco, Hortensio Felix Paravicino, c. 1609. Boston, Museum of Fine Arts. (Per gentile concessione del Museum of Fine Arts).
238. Hans Holbein il Giovane, La Vergine con la famiglia del borgomastro Meyer, c. 1528. Darmstadt, Castello.
239. Hans Holbein il Giovane, Anna Cresacre, nuora di Thomas More, 1528. Windsor, Royal Library. (Per graziosa concessione di Sua Maestà la Regina).
240. Hans Holbein il Giovane, Sir Richard Southwell, 1536. Firenze, Uffizi.
241. Hans Holbein il Giovane, Georg Gisze, mercante tedesco a Londra, 1532. Berlino-Dahlem, Gemaldegalerie. (Foto Bildarchiv Preussischer Kulturbesitz, Berlino).
242. Nicholas Hilliard, Ritratto virile, c. 1590. Londra, Victoria and Albert Museum. (Per gentile concessione del Victoria and Albert Museum).
243. Pieter Brueghel il Vecchio, Il pittore e l'acquirente, c. 1565. Vienna, Albertina.
244,245. Pieter Brueghel il Vecchio, Nozze contadine, c. 1565. Vienna, Kunsthistorisches Museum.
246. Jean Goujon, Ninfe (particolare della Fontana degli Innocenti), 15471549· Parigi, Louvre. (Foto Giraudon, Parigi).
24 7. J acques Callot, Due personaggi della Commedia dell'Arte (dalla serie dei Balli di Sfessania), 1622. 248. Federico Zuccari, Fantasticherie del pittore manierista, c. 1590. Vienna, Albertina.
xix.
Visione e visioni.
249. Una chiesa del primo barocco: il «Gesu» di Giacomo della Porta a Roma, c. 1575. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
250. Annibale Carracci, Pietà, 1599-1600. Napoli, Galleria Nazionale. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
251. Caravaggio, Incredulità di san Tommaso, c. 1600. Potsdam-Sanssouci, Bildergalerie.
XXVIII
Elenco delle illustrazioni
252. Guido Reni, L'Aurora, 1613. Roma, Casino Rospigliosi. (Foto Archivi Alinari, I'irenze).
253. Nicolas Poussin, Et in Arcadia ego, c. 1655. Parigi, Louvre. (Foto Giraudon, Parigi).
254. Claude Lorrain, Paesaggio con sacrificio al Tempio di Apollo, 1662. Anglesey Abbey (© The National Trust).
255. Pieter Paul Rubens, Sposalizio mistico di santa Caterina (bozzetto per una pala d'altare), c. 1628. Berlino-Dahlem, Gemiildegalerie.
256. Pieter Paul Rubens, Testa di bimba (probabilmente Clara Serena, figlia maggiore dell'artista), c. 161 5. Vaduz, Furst Liechtensteinische Gemiildegalerie.
257. Pieter Paul Rubens, Autoritratto, c. 1639. Vienna, Kunsthistorisches Museum. ffoto
ACI.,
Bruxelles).
258, 259. Pieter Paul Rubens, Allegoria dei benefici della pace, c. 1630. Londra, National Gallery. (Foto National Gallery, Londra. Per gentile concessione dei Trustees).
260. Anton van Dyck, Carlo I d'Inghilterra, c. 1635. Parigi, Louvre. (foto Archivi Alinari, Firenze).
261. Anton van Dyck, LordJohn e lord Bernard Stuart, c. 1638. Londra, Collezione privata.
262. Diego Velazquez, L'acquaiolo di Siviglia, c. 1620. Londra, Wellington Museum, Apsley Ilouse. (Per gentile concessione del Victoria and Albert Museum).
263. Diego Velazquez, Papa Innocenzo X, 1650. Roma, Palazzo Daria Pamphili.
264. Diego Velazquez, Las Meninas, 1656. Madrid, Prado. (Foto Archivi Alinari, Collezione Anderson, Firenze).
265. Diego Velazquez, Il principe Filippo Prospero di Spagna, c. 1660. Vienna, Kunsthistorisches Museum.
266. Pieter van Laar, Un'osteria d'artisti nella Roma secentesca con caricature sulla parete. Berlino, Kupferstichkabinett.
xx.
Lo specchio della natura.
267. Un edificio pubblico olandese del Seicento: il «Castello» (già Municipio) diJakob van Kampen ad Amsterdam, 1648. (['oto Kersting, Londra).
268. Frans Hals, Pieter van der Broecke, 1633. Londra, Kenwood, lveagh Bequest.
Elenco delle illustrazioni
xxrx
269. Simon Vlieger, Estuario, c. 1640. Londra, National Gallery. (Per gentile concessione dei Trustees).
270. Jan van Goyen, Mulino sul fiume, 1642. Ibidem.
271. Rembrandt, Autoritratto, c. 1666. Vienna, Kunsthistorisches Museum.
272. Rembrandt,Jan Six, maggiorente di Amsterdam, 1654. Amsterdam, Collezione Six.
273. Rembrandt, La parabola del servo malvagio, c. 1655. Parigi, Louvre, Lascito Bonnat. (Foto Giraudon, Parigi).
274. Rembrandt, Riconciliazione di Davide e Assalonne, 1642. Leningrado, Ermitage.
275. Rembrandt, Predica di Cristo (acquaforte), c. 1652. 276. Jan Steen, Festa per un battesimo, 1664. Londra, Wallace Collection. (Per gentile concessione dei Trustees of the Wallace Collection).
277. Jacob van Ruisdael, Stagno circondato da alberi, c. 1660. Londra, National Gallery. (Per gentile concessione dei Trustees).
278. Willem Kalff, Natura morta con corno per bere, della gilda degli arcieri di San Sebastiano, aragosta e bicchieri, c. 1653. Ibidem.
279. Jan Vermeer van Delft, La cuoca, c. 1660. Amsterdam, Rijksmuseum. (Foto Rijksmuseum, Amsterdam).
280. Pieter Bloot, Il pittore povero nella sua soffitta, c. 1640. Londra, British Museum. (Per gentile concessione dei Trustees of the British Museum).
xxr.
Potenza e gloria: I.
281. Una chiesa del barocco maturo romano: Sant'Agnese a piazza Navona di Francesco Borromini e Carlo Rainaldi, 1653. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
282. Roma, Sant'Agnese a piazza Navona. Interno, terminato nel 1663 circa. Ibidem.
283. Gian Lorenzo Bernini, Costanza Bonarelli, c. 1635. Firenze, Bargello. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
284. Gian Lorenzo Bernini, Estasi di santa Teresa, 1644-47. Roma, Santa Maria della Vittoria. (Foto Archivi Alinari, Collezione Anderson, Firenze).
xxx
Elenco delle illustrazioni 285. Gian Lorenzo Bernini, Estasi di santa Teresa (particolare). Roma, Santa Maria della Vittoria. (Foto Archivi Alinari, Firenze) .
. 286. Giovanni Battista Gaulli, Adorazione del Sacro Nome di Gesu, 16701683. Roma, Chiesa del Ges1i (Foto Archivi Alinari, Firenze).
287. Giovanni Battista Tiepolo, Convito di Antonio e Cleopatra, c. 1750. Venezia, Palazzo Labia. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
288. Francesco Guardi, San Giorgio Maggiore a Venezia, 1775-80. Londra, Wallace Collection. (Per gentile concessione dei Trustees of the Wallace Collection).
289. Pier Leone Ghezzi, Intenditori e collezionisti a Roma, c. 1710. Vienna, Albertina.
XXII.
Potenza e gloria: II.
290. Veduta aerea di Versailles. 291. Il castello barocco: Versailles, facciata verso il parco di Louis Le Vau e Jules Hardouin-Mansart, 1655-82. (Foto Giraudon, Parigi).
292. Lucas von Hildebrandt, Il palazzo del Belvedere a Vienna, 1720-24. (Foto Bildarchiv der Òsterreichischen Nationalbibliothek, Vienna).
293. Atrio e scalone del palazzo del Belvedere a Vienna progettato da Lucas von Hildebrandt nel 1724 (da un'incisione del secolo xvm). (Foto Schroll Verlag, Vienna).
294. Lucas von Hildebrandt e Johann Dientzenhofer, Scalone del castello di Pommersfelden, 1713-14. 295. Jakob Prandtauer, Il monastero di Melk sul Danubio, 1702. (Foto Kersting, Londra).
296. Monastero di Melk, Interno della chiesa, terminato nel 1738 circa su
progetti diJakob Prandtauer, Antonio Maria Beduzzi eJosef Munggenast. (Foto Bildarchiv, Marburgo).
297. Antoine Watteau, Festa in un parco, c. 1718. Londra, Wallace Collection. (Per gentile concessione dei Trustees of the Wallace Collection).
298. L'arte sotto il patronato regale: Luigi XIV visita la Manufacture Roya-
le des Gobelins (arazzo del secolo xvn). (Foto Giraudon, Parigi).
Elenco delle illustrazioni
XXIII.
xxxr
Il secolo della Ragione.
299. Una cattedrale del secolo Wren, r675-r7ro.
XVII:
San Paolo a Londra di Christopher
(Foto Angelo Hornak Photograph Library, Londra).
300. Christopher Wren, Interno di St Stephen Walbrook, a Londra, 1672. 3or. Londra, Chiswick House, progettata da Richard Boyle conte di Burlington e da William Kent, c. r725; le ali, aggiunte daJames Wyatt nel 1788, sono state rimosse. (Foto Kersting, Londra).
302. I giardini di Stourhead nel Wi!tshire, progettati a partirè dal r 74r. Ibidem.
303. William Hogarth, La carriera del libertino: Il libertino a Bedlam, r735. Londra, Soane Museum.
304. Joshua Reynolds, Ritratto di Giuseppe Baretti, r774. Collezione privata.
305. Joshua Reynolds, Miss Bowles con il suo cane, r 775. Londra, Wallace Collection. (Foto Archivi Alinari, Collezione Anderson, Firenze).
306. Thomas Gainsborough, Miss Haverfield, c. r780. Ibidem.
307. Thomas Gainsborough, Scena campestre, c. 1786. Londra, Victoria and Albert Museum. (Per gentile concessione del Victoria and Albert Museum).
308. Jean-Siméon Chardin, Il Benedicite, 1739. Parigi, Louvre. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
309. Jean-Antoine Houdon, Busto di Voltaire, r778, Londra, Victoria and Albert Museum. (Per gentile concessione del Victoria and Albert Museum).
310. Jean-Honoré Fragonard, Il parco di Villa d'Este a Tivoli, c. r 760. Besançon, Musée des Beaux-Arts.
3 r r. Johann Zoffany, Scuola dal vero della Royal Academy (sono ritratti artisti di primo piano tra cuiJoshua Reynolds, con il cornetto acustico), 177r. Windsor, Castello. (Per graziosa concessione di Sua Maestà la Regina).
XXXII
Elenco delle illustrazioni
XXIV.
La tradizione si spezza.
312. Villa neogotica: Strawberry Hill a Twickenham di Horace Walpole, John Francis Bentley e John Chute, c. 1750-75. (Per gentile concessione di «Country Life»).
313. Facciata dell'epoca della reggenza: Dorset House a Cheltenham di John B. Papworth, c. 1825. (Foto National Buildings Record).
314. John Soane, Progetto per una casa di campagna (da Sketches in Architecture, 1798). (Per gentile concessione del Victoria and Alberi Museum).
315. Thomas Jefferson, Monticello in Virginia, 1796-1806. (Foto Edward Teitelman, Camden [N.J.]).
316. John Singleton Copley, Carlo I chiede la consegna di cinque deputati, l 785. Boston, Boston Public Library. (Per gentile concessione dei Trustees of the Boston Public Library).
317. Jacques-Louis David, L'assassinio di Marat, 1793. Bruxelles, Musée des Beaux-Arts. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
318. Francisco Goya, Gruppo su un balcone, c. 1810-15. New York, Metropolitan Museum of Art. (Foto Mctropolitan Museum of Art, New York).
319, 320. Francisco Goya, Ferdinando VII di Spagna, 1814. Madrid, Prado. (Foto Archivi Alinari, Collezione Anderson, Firenze).
321. Francisco Goya, Il gigante (acquaforte), c. 1820. 322. William Blake, L'Antico dei giorni (incisione.in metallo con colori all'acquerello), 1794. Londra, British Museum. (Foto British Museum, Londra).
323. Joseph Mallord William Turner, Fondazione di Cartagine, 1815. Londra, National Gallery. (Foto Archivi Alinari, Collezione Anderson, Firenze).
324. Joseph Mallord William Turner, Bastimento nella tempesta, 1842. Londra, Tate Gallery.
325. John Constable, Studio di tronchi (bozzetto a olio), 182 r. Londra, Victoria and Albert Museum. (Per gentile concessione del Victoria and Albert Museum).
326. John Constable, Il carro di fieno, 182 r. Londra, National Gallery. (Per gentile concessione dei Trustees).
327. Caspar David Friedrich, Paesaggio montano in Slesia, c. 1815-20. Monaco, Neue Pinakothek.
328. François-Joseph Heim, Carlo X distribuisce i premi al «Salon» parigino del 1824. Parigi, Louvre. (Foto Giraudon, Parigi).
Elenco delle illustrazioni
XXV.
XXXIII
La rivoluzione permanente.
329. Un edificio pubblico dell'Ottocento: il Parlamento a Londra di Charles Barry e Augustus W. N. Pugin, 1835. (Foto National Buildings Record).
3 30. Jean-Auguste-Dominique Ingres, Bagnante, 1808. Parigi, Louvre. (Foto Archivi Alinari, Firenze). ·
3 3 r. Eugène Delacroix, Fantasia araba (esposta per la prima volta al« Salon » parigino del 183 4). Montpellier, Musée Fabre.
332. François Millet, Le spigolatrici, 1857. Parigi, Musée d'Orsay. (Foto Giraudon, Parigi).
333. Gustave Courbet, Bonjour, Monsieur Courbet, 1854. Montpellier, Musée Fabre. (Foto Giraudon, Parigi).
334. Dante Gabriele Rossetti, Ecce Ancilla Domini, 1849-50. Londra, Tate Gallery.
335. Edouard Manet, Il balcone (esposto per la prima volta al «Salon» parigino del 1869). Parigi, Musée d'Orsay. (Foto Giraudon, Parigi).
336. Edouard Manet, Le corse di Longchamp (litografia), c. 1872. 337. William Powell Frith, Il giorno del Derby, 1856-58. Londra, Tate Gallery.
338. Edouard Manet, Monet in barca mentre dipinge, 1874. Monaco, Neue Pinakothek.
339. Claude Monet, La stazione Saint-Lazare a Parigi, 1877. Parigi, Musée d'Orsay. (Foto Giraudon, Parigi).
340. Auguste Renoir, Ballo al Moulin de la Gaiette, 1876. Ibidem.
341. Camille Pissarro, Boulevard des Italiens, 1897. Washington, National Gallery of Art, Chester Dale Collection. (Per gentile concessione della National Gallery of Art).
342. Hokusai, Il Fujiyama visto dietro una cisterna (xilografia a colori dalle Cento vedute del Fujiyama), 1834. 343. Utamaro, L'ufficio (xilografia a colori), c. 1800. Londra, Victoria and Albert Museum. (Per gentile concessione del Victoria and Albert Museum).
344. Edgar Degas, Zio e nipote, c. 1875. Chicago, Chicago Art lnstitutc. (Per gentile concessione del Chicago Art lnstitute).
XXXIV
Elenco delle illustrazioni
345. Edgar Degas, In attesa del segnale d'inizio (pastello), 1879. New York, Collezione privata.
346. Auguste Rodin, Lo scultoreJules Dalou, 1883. Parigi, Musée Rodin.
347. Auguste Rodin, La mano di Dio, c. 1898. Ibidem.
348. James McNeill Whistler, Composizione in grigio e nero (Ritratto della madre dell'artista), 1871. Parigi, Musée d'Orsay. (Foto Giraudon, Parigi).
349. James McNeill Whistler, Notturno in azzurro e argento: il vecchio ponte di Battersea, c. 1872-75. Londra, Tate Gallery.
350. Honoré Daumier, Satira della nuova scuola «realista» (il pittore escluso dalla mostra esclama: Mi hanno respinto questo ... gli ignoranti!! ... ), 1859. Parigi, Bibliothèque Nationale. (Per gentile concessione della Bibliothèque Nationale).
XXVI.
Alla ricerca di nuovi canoni.
3 51. Vie tor Horta, Scala della casa di rue de Turin a Bruxelles, 189 3. 352. Aubrey Beardsley, Illustrazione della Salomé di Oscar Wilde, 1894. 353. Henri de Toulouse-Lautrec, Aristide Bruant (litografia a colori), 1892. (Foto Giraudon, Parigi).
354. Paul Cézanne, La montagna Sainte-Victoire vista da Bellevue, c. 1885. Merion, Pennsylvania, Barnes Foundation. (Foto Barnes Foundation, Merion, Pennsylvania).
355. Paul Cézanne, Paesaggio roccioso nei pressi di Aix-en-Provence, c. 1886. Londra, National Gallery. (Foto National Gallery, Londra).
356. Paul Cézanne, La moglie dell'artista, c. 1885. Filadelfia, Collezione H. P. Mcllhenny.
357. Paul Cézanne, Natura morta, c. 1878. Parigi, Collezione Lecomte.
358. Georges Seurat, Ponte a Courbevoie, 1886. Londra, Courtauld lnstitute Galleries.
359. Vincent Van Gogh, Paesaggio con cipressi vicino ad Arles, 1889. Londra, National Gallery. (Per gentile concessione dei Trustees).
360. Vincent Van Gogh, Veduta di Saintes-Maries, 1888. Winterthur, Collezione Oskar Reinhart.
Elenco delle illustrazioni
xxxv
361. Vincent Van Gogh, La stanza dell'artista ad Arles, 1889. Parigi, Musée d'Orsay. (Foto Giraudon, Parigi).
362. Paul Gauguin, Due donne tahitiane, 1897. Londra, Courtauld Institute Galleries.
363. Paul Gauguin, Vincent Van Gogh dipinge i girasoli, 1888. Amsterdam, Rijksmuseum Vincent van Gogh.
XXVII.
L'arte sperimentale.
364. Lo stile architettonico moderno: il Centro Rockefeller a New York City, progettato da Reinhard & Hofmeister; Còrbett, Harrison & MacMurray; Hood & Fouilhoux; Harrison & Fouilhoux, iniziato nel 1931. (Foto Esto Photographics !ne., Mamaroneck [N.Y.]).
365. Una casa senza «stile»: 540 Fairoaks Avenue, Oak Park, Illinois, di Frank Lloyd Wright, 1902. 366. Walter Gropius, La Bauhaus a Dessau, 1923. (Per gentile concessione del Museum of Modem Art di New York).
367. Maschera tribale Dan (Africa occidentale). Zurigo, Rietberg Museum, Collezione Von der Heydt.
368. Edvard Munch, L'urlo (litografia), 1895. (Foto O. Voering).
369. Ernst Barlach, Pietà! (scultura lignea), 1919. New York, Collezione Lisa Amhold.
3 70. Oscar Kokoschka, Bambini che giocano, 1909. Duisburg, Kunstmuseum.
371. Vasilij Kandinskij, Abbozzo per composizione IV (battaglia), 1910. Londra, Tate Gallery.
372. Ferdinand Hodler, Il lago di Thun, 1905. Ginevra, Musée d'Art et d'Histoire.
3 7 3. Pierre Bonnard, A tavola, 1899. Zurigo, Fondazione Buhrle.
374. Henri Matisse, La Desserte, 1908. Mosca, Museo d'Arte Occidentale.
375. Pablo Picasso, Natura morta con violino, 1912. New York, Museum of Modem Art.
376. Pablo Picasso, Testa (litografia), 1945. 377. Pablo Picasso, Testa, 1928. New York, Collezione J. J. Sweeney.
378. Pablo Picasso, Ceramica, esposta per la prima volta nel 1948. (Per gentile concessione di French Copyright Ltd).
XXXVI
Elenco delle illustrazioni
379. Paul Klee, La breve favola del nano, 1925. Collezione privata.
380. Lyonel Feininger, Barche a vela, 1929. Detroit, Detroit lnstitute of Art.
381. Alberto Giacometti, Testa, c. 1928. Amsterdam, Stedelijk Museum. (Foto Mare Vaux, Parigi).
382. Piet Mondrian, Composizione in rosso, nero, blu, giallo e grigio, 1920. Amsterdam, Stedelijk Museum.
383. Alexander Calder, Un universo (mobile a motore), 1934. New York, Museum of Modem Art.
384. Henry Moore, Figura sdraiata, 1938. Londra, Tate Gallery.
385. Henri Rousseau,Joseph Brummer, 1909. Collezione privata. (In prestito al Kunstmuscum di Basilea).
386. Mare Chagall, Il musicante, 1912-13. Laren, Collezione P. A. Ragnoult.
387. Grant Wood, Risveglio primaverile, 1936. Collezione privata.
388. Salvador Dali, Apparizione di un volto e di una fruttiera su una spiaggia, 1938. llartford (Conn.); Wadsworth Atheneum. (Per gentile concessione del Wadsworth Atheneum).
389. Pablo Picasso, Il pittore e la modella (illustrazione per l'edizione di Le Chef-d'ceuvre inconnu di Honoré de Balzac pubblicata da Ambroise Vollard a Parigi nel 1931). (Foto Jeanne Gérard, Parigi).
Postscriptum
La scena cambia.
390. Kurt Schwitters, Inchiostro invisibile (collage), 1947. Proprietà dell'artista. (Foto Marlborough-Gerson Gallcrv, New York).
391. Jackson Pollock, N. 14, 1948. Westpnrt (Conn.), Collezione K. Ordway.
392. Franz Kline, Forme bianche, 1955. New York, Collezione PhilipJohnson. (Foto Geoffrey Clements, New York).
393. Pierre Soulages, 3 aprile 1954. Buffalo (N.Y.), Alhright-Knox Art Gallery.
394. Zoltan Kemeny, Fluttuazioni, 1959. Milano, Collezione Lorenzin. (Foto Editions du Griffon, Neuchatel).
395. Nicolas de Stael, Agrigento, 195 3. Zurigo, Kunsthaus.
Elenco delle illustrazioni
XXXVII
396. Marino Marini, Uomo a cavallo, 1947. Londra, Tate Gallery.
397. Stan Hunt, «Perché fai l'anticonformista come tutti gli altri?» (dal « New Yorker» del 28 giugno 1958).
Appendice
Nuove scoperte.
398. Pescatore. Affresco rinvenuto a Santorini, l'antica Tera, c. 1500 a. C. Atene, Museo Archeologico Nazionale.
399-400. Statue in bronzo a grandezza naturale, raffiguranti probabilmente eroi
o atleti, c. secolo v, ripescate in mare di fronte alla spiaggia di Riace. Reggio Calabria, Museo Archeologico. (Foto Archivi Alinari, Firenze).
401. Te sta in bronzo (particolare della figura 400). Ibidem.
402. Il ratto di Persefone. Sezione centrale di un affresco, c. 336 a. C., in
una tomba a Vergina nel nord della Grecia. (Foto Bastias, Atene).
403. Parte dell' «esercito di terracotta» dell'imperatore Qin Shi Huangdi, ri-
trovato presso la città di Hsian, nella Cina del nord, c.
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r o a. C.
404. Testa di soldato (particolare della figura 403). 405-6. I Re dell'Antico Testamento. Frammenti originariamente sulla facciata di Notre-Dame a Parigi, c. 12 30. Parigi, Musée de Cluny. (Foto Giraudon, Parigi).
Prefazione alla dodicesima edizione
Questo libro era stato ideato inizialmente per raccontare la storia dell'arte con parole e con immagini, in modo da consentire il piu possibile al lettore di avere sotto gli occhi l'illustrazione analizzata nel testo, senza dover voltare la pagina. Ricordo ancora come Bela Horovitz e Ludwig Goldscheider, i fondatori della Phaidon Press, in maniera non convenzionale e piena di risorse hanno raggiunto lo scopo nel 1949, facendomi scrivere un altro paragrafo qui o aggiungere una illustrazione là. Il risultato ottenuto in quelle settimane di intensa collaborazione dimostra la validità di tale procedimento, ma l'equilibrio raggiunto era talmente sottile che non si poteva prevedere nessuna correzione importante finché si manteneva l'impaginazione originale. Solamente gli ultimi capitoli vennero leggermente modificati per l'undicesima edizione, alla quale fu aggiunto un poscritto, ma il grosso del volume rimase tale e quale. Pertanto la decisione degli editori di presentare il libro in una veste nuova, piu consona ai metodi di produzione moderni, offriva nuove possibilità ma poneva anche problemi nuovi. Le pagine della Storia dell'arte, nel suo lungo percorso, erano diventate familiari a molta piu gente di quanto io avessi mai creduto possibile. Anche le dodici edizioni in lingua straniera avevano, in maggioranza, seguito l'impaginazione originale. In questa situazione mi sembrava sbagliato abolire passi o figure che i lettori avrebbero potuto cercare. Non vi è niente di piu irritante che scoprire, quando ci si aspetta di trovare qualcosa in un libro, che è stata tralasciata proprio nella edizione che si ha sottomano. Pertanto, pur approfittando della possibilità di mostrare in figure di piu ampie dimensioni alcune delle opere esaminate, non ho eliminato niente e ho solo cambiato alcuni esempi per ragioni tecniche o di forza maggiore. D'altra parte il poter aumentare il numero delle opere da analiz-
XL
Prefazione alla dodicesima edizione
zare e illustrare era insieme un'occasione da cogliere e una tentazione a cui resistere. Evidentemente il trasformare questo libro in un pesante volumone ne avrebbe sciupato il carattere e distrutto lo scopo. In conclusione decisi di aggiungere quattordici esempi che mi sembravano non solo interessanti in sé - quale opera d'arte non lo è? - ma tali da costituire un certo numero di punti di riferimento che arricchiscono la struttura del discorso. Dopo tutto è il discorso che fa di questo libro una storia anziché un'antologia. Se di nuovo lo si può leggere e, spero, godere senza distrarsi a cercare le illustrazioni che accompagnano il testo, lo si deve all'aiuto datomi in vari modi da Elwyn Blacker, I. Grafe e Keith Roberts. E.H.G. Novembre r97r.
Prefazione alla tredicesima edizione
L'aggiunta di quattordici illustrazioni e l'introduzione delle tavole cronologiche rappresentano le novità piu rilevanti della presente edizione. L'osservazione dei punti di riferimento indicati-nel vasto panorama della storia aiuterà il lettore a contrapporsi alla prospettiva illusoria che dà preminenza maggiore agli sviluppi recenti a scapito di un piu lontano passato. Le tavole cronologiche dunque, in queste appassionanti riflessioni sulla suddivisione in periodi della storia dell'arte, assolveranno lo stesso compito per il quale fu progettato questo volume circa trent'anni fa. Rimando quindi il lettore alle parole che aprono la prefazione. Luglio r 977.
Prefazione alla quattordicesima edizione
«I libri hanno una vita propria». Il poeta latino che scrisse questo verso non avrebbe potuto immaginare che le sue parole sarebbero state tramandate per secoli e che quasi duemila anni piu tardi avremmo potuto trovarle sugli scaffali delle nostre biblioteche. Seguendo questo metro possiamo dire che questo libro è un giovinetto, la sua data di nascita è annotata sul retro del frontespizio, e comunque mentre lo scrivevo non ho fantasticato sulla sua vita futura. Nelle prefazioni alla dodicesima e alla tredicesima edizione parlo dei cambiamenti che il volume ha subito. Le variazioni apportate sono state mantenute, tuttavia ho aggiunto un'appendice sulle Nuove scoperte che, fornendo un breve sguardo retrospettivo sui ritrovamenti archeologici, ricorda al lettore che la storia passata è sempre in qualche misura sottoposta a revisione ed è quindi passibile di insospettati arricchimenti.
Prefazione
Questo libro è rivolto a tutti coloro che sentono la necessità di un primo orientamento nel mondo singolare e affascinante dell'arte. Vuole mostrare al principiante il panorama generale senza confonderlo con i particolari; spera di metterlo in grado di far fronte senza smarrirsi all'abbondanza di nomi, periodi e stili che affollano le pagine delle opere piu ambiziose, dandogli in tal modo la possibilità di consultare libri piu specializzati. I lettori che ho avuto soprattutto presenti sono stati i ragazzi e le ragazze al disotto dei vent'anni, quelli che hanno appena scoperto il mondo dell'arte. Ma credo necessario che i libri per la gioventu debbano essere diversi dai libri per adulti solo perché in essi bisogna fare i conti con la piu esigente categoria di critici che esista, critici lesti a scoprire ogni traccia di gergo pretenzioso o di sentimento spurio e ad adombrarsene. So per esperienza che sono questi i difetti passibili di mettere in sospetto per tutto il resto della vita nei riguardi di qualsiasi scritto sull'arte. Mi sono sinceramente sforzato di evitare tali trabocchetti e ho usato un linguaggio semplice, affrontando il rischio di sembrare sciatto o troppo elementare. Spero che nessun lettore vorrà attribuire la mia decisione di servirmi di quel minimo di termini convenzionali propri dello storico d'arte al desiderio da parte mia di «parlargli dall'alto in basso». Non sono piuttosto quelli che abusano del linguaggio «scientifico», non per illuminare ma per impressionare il lettore, a « parlare dall'alto in basso», dalle nuvole? Tranne la decisione di limitare il numero dei termini tecnici, scrivendo questo libro ho tentato di seguire un certo numero di regole particolari che mi sono imposto, regole che se come autore mi hanno reso la vita piu difficile, potranno peraltro renderla un po' piu facile al lettore. La prima di queste regole è stata quella di non parlare di opere che
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Prefazione
non potessi mostrare nelle illustrazioni; non volevo che il testo degenerasse in elenchi di nomi piu o meno oscuri a quanti non conoscevano le opere in questione, e superflue per chi invece ne era a conoscenza. Tale regola ha automaticamente limitato allo spazio disponibile per le illustrazioni il numero degli artisti e delle opere da discutere, obbligandomi a una raddoppiata severità nella scelta di ciò che doveva venire accolto ed escluso. Ed eccomi alla seconda regola, che è stata quella di limitarmi ad autentiche opere d'arte, eliminando tutto quanto fosse solo interessante come esempio di gusto o di moda. La decisione ha implicato un notevole sacrificio di effetti letterari perché la lode è molto piu noiosa della critica e l'inclusione di qualche divertente mostruosità avrebbe potuto alleggerire l'insieme. Ma a ragione il lettore mi avrebbe allora domandato come mai un'opera a mio giudizio discutibile venisse ammessa in un libro dedicato all'arte e non alla non-arte, tanto piu se ciò implicava l'esclusione di un capolavoro. Cosicché, pur senza pretendere che tutte le opere illustrate tocchino il massimo livello di perfezione, mi sono sforzato di non includere nulla che considerassi privo di un particolare pregio. La terza regola richiedeva anch'essa un lieve sacrificio. Mi impegnai a respingere ogni tentazione di originalità nella mia scelta, affinché capolavori conosciutissimi non fossero esclusi per far posto alle mie predilezioni personali. Questo libro, dopo tutto, non mira ad essere soltanto un'antologia di cose belle: è indirizzato a coloro che ceròno orientamenti in un campo nuovo, e per i quali l'aspetto familiare di esempi apparentemente «dozzinali» può ben servire come utile punto di riferimento. Inoltre le opere piu famose sono veramente e per molteplici ragioni le migliori; e se aiuterà i lettori a vederle con occhi nuovi, questo libro potrà risultare piu utile che se le avesse trascurate a favore di capolavori meno noti. Anche cosi, il numero di opere di maestri famosi che ho dovuto escludere è piuttosto cospicuo. Tanto vale che confessi di non aver trovato posto per l'arte indu o etrusca, o per maestri del valore di Jacopo della Quercia, Signorelli o Carpaccio, di Peter Vischer, Brouwer, Terborch, Canaletto, Corot, e uno stuolo di altri che pure mi interessano profondamente. Per includerli avrei dovuto raddoppiare o triplicare la lunghezza del libro, riducendo con ciò, credo, il suo valore di guida ini-
Prefazione
XLV
ziale all'arte. Una regola ancora ho seguito in questo spinoso compito selettivo. Nel dubbio, ho preferito sempre discutere un'opera vista nel1' originale piuttosto di quella che mi era nota solo attraverso fotografie. Mi sarebbe piaciuto farne una regola assoluta, ma non volevo che il lettore risentisse delle difficoltà dovute alla limitazione dei viaggi che in questi ultimi quindici anni è stata la croce dell'amatore d'arte. La mia ultima regola è stata, inoltre, quella di non attenermi ad alcuna norma assoluta, ma di derogare a volte da quelle che mi ero proposto, lasciando al lettore il divertimento di scoprirmi in contraddizione. Ecco, dunque, quali sono state le regole negative da me adottate. Gli intenti positivi dovrebbero balzare evidenti dal libro stesso. Esso mira a raccontare ancora una volta la vecchia storia dell'arte in linguaggio semplice, permettendo al lettore di scoprirne le connessioni. Dovrebbe guidarlo nei suoi giudizi, non tanto valendosi di descrizioni entusiastiche, quanto piuttosto fornendogli le indicazioni atte a chiarire i probabili intenti dell'artista. Con questo metodo dovrebbero almeno ridursi le cause piu frequenti di equivoco, evitando quel genere di critica che perde del tutto di vista la vera essenza dell'opera d'arte. Il libro ha, inoltre, un fine lievemente piu ambizioso. Esso vuole situare nella loro prospettiva storica le opere discusse, portando cosi alla comprensione degli intenti artistici del maestro. Ogni generazione è a un certo momento in rivolta contro i canoni dei predecessori; ogni opera d'arte fa appello ai contemporanei non solo per ciò che fa, ma anche per ciò che lascia da fare. Arrivando a Parigi, il giovane Mozart notò- come scrisse al padre - che tutte le sinfonie alla moda chiudevano con un finale affrettato; cosi pensò di sorprendere l'uditorio con una lenta introduzione all'ultimo movimento. È un esempio banale, ma mostra la direttiva che deve informare un giudizio storico dell'arte. L'esigenza di essere diverso può non essere l'elemento piu alto o piu profondo del bagaglio dell'artista, ma è raro che manchi del tutto. E cogliere questa differenza intenzionale schiude spesso la via piu facile alla comprensione dell'arte del passato. Ho tentato di fare di questo continuo mutamento di intenti il fulcro della mia narrazione, mostrando come ogni opera sia in rapporto di imitazione o di contraddizione con ciò che prima era in voga. Anche a rischio di essere noioso mi sono riferito, a scopo comparativo, a opere che indicano la distanza posta dagli artisti tra sé e i loro
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Prefazione
predecessori. C'è, in un simile metodo di esporre, un trabocchetto che spero di aver evitato, ma che non deve passare sotto silenzio. Si tratta dell'ingenua, errata credenza che il costante mutamento nell'arte rappresenti un progresso continuo. È vero che ogni artista sente di aver superato la generazione precedente ed è vero che, dal suo punto di vista, ha realizzato un progresso rispetto a tutto quanto era prima conosciuto. Non possiamo sperare di comprendere un'opera d'arte se non siamo in grado di immedesimarci in quel sentimento di liberazione e di trionfo che l'artista deve aver provato di fronte all'opera compiuta. Ricordiamo, però, che ogni guadagno o progresso in una direzione implica una perdita in un'altra, e che, nonostante la sua importanza, a questo progresso soggettivo non corrisponde un incremento oggettivo dei valori artistici. Tutto ciò può forse disorientare quando viene espresso in forma astratta. Ma il libro, spero, lo chiarirà. Ancora una parola sullo spazio dedicato alle varie arti. Ad alcuni parrà che la pittura sia stata indebitamente favorita in confronto alla scultura e all'architettura. Una delle ragioni di tale preferenza sta nel fatto che si perde meno nell'illustrazione di una pittura che in quella di una scultura a tutto tondo, per non dire di una costruzione monumentale. Non ho avuto l'intenzione, comunque, di competere con le molte e ottime storie che trattano gli stili architettonici. D'altro lato la storia dell'arte, cosi come è qui concepita, non potrebbe sussistere senza un riferimento all'architettura. Dovendomi limitare a discutere lo stile di uno o due edifici per periodo, ho tentato di ristabilire l'equilibrio a favore dell'architettura dando in ogni capitolo a tali esempi la posizione di maggior rilievo. Ciò può aiutare il lettore a coordinare in modo organico la propria conoscenza di ciascun periodo e a vederlo nel suo insieme. Come appendice ai singoli capitoli, ho scelto una rappresentazione atta a caratterizzare la vita e il mondo dell'artista nel periodo esaminato. Insieme al frontespizio di questo libro, tali immagini formano una piccola serie a sé che illustra il mutare della posizione sociale dell'artista e del suo pubblico. Anche quando il loro merito artistico non è molto alto, questi documenti pittorici possono aiutarci a ricostruire nella nostra mente un quadro concreto dell'ambiente in cui nacque l'arte del passato.
Prefazione
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Questo libro non sarebbe mai stato scritto senza l'incoraggiamento cordiale di Elizabeth Senior, la cui morte prematura durante un'incursione aerea su Londra fu una grave perdita per quanti l'avevano conosciuta. Sono anche riconoscente al dottor Leopold Ettlinger, alla dottoressa Edith Hoffmann, al dottor Otto Kurz, alla signora Olive Renier, alla signora Edna Sweetman, a mia moglie e a mio figlio Richard, per l'aiuto e i consigli preziosi, e alla Phaidon Press per la parte avuta nella presentazione di quest'opera.
La storia dell'arte raccontata da E. H. Gombrich
Introduzione
L'arte e gli artisti
Non esiste in realtà una cosa chiamata arte. Esistono solo gli artisti: uomini che un tempo con terra colorata tracciavano alla meglio le forme del bisonte sulla parete di una caverna e oggi comprano i colori e disegnano gli affissi pubblicitari per le stazioni della metropolitana, e nel corso dei secoli fecero parecchie altre cose. Non c'è alcun male a definire arte tutte codeste attività, purché si tenga presente che qt1esta parola può significare cose assai diverse a seconda del tempo e del luogo, e ci si renda conto che non esiste l'Arte con I' A maiuscola, quell'Arte con I' A maiuscola che è oggi diventata una specie di spauracchio o di feticcio. Si può rovinare un artista sostenendo che la sua opera è ottima a modo suo, ma non è «Arte», e si può confondere chiunque abbia trovato bello un quadro dicendogli che non si trattava di Arte ma di qualcos'altro. Io non credo veramente che esistano modi sbagliati di godere un quadro o una statua. A uno piacerà un paesaggio perché gli ricorda la sua casa, a un altro un ritratto perché gli ricorda un amico: in questo non c'è alcun male. Tutti noi, vedendo un quadro, siamo indotti aricordare mille cose capaci di influire sulle nostre reazioni. Fin tanto che tali reminiscenze ci aiutano a godere ciò che vediamo, non c'è da preoccuparsi. Ma quando qualche reminiscenza di scarso valore diventa un pregiudizio, quando istintivamente ci scostiamo da un mirabile quadro di soggetto alpino solo perché non apprezziamo l'alpinismo, allora abbiamo il dovere di frugare nella nostra mente per scoprire la ragione di un'avversione capace di neutralizzare un piacere che altrimenti avremmo avuto. Ci sono ragioni sbagliate per non godere un'opera d'arte. Molti desiderano vedere nei quadri ciò che amano nella realtà: è una preferenza naturalissima. A noi tutti piace la bellezza della natura, e sia-
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Introduzione lS'.I-4-
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