Copertina L’immagine Il libro L’autore Frontespizio Fascisti della parola Introduzione Vietato dire “negro”, eppure fino a qualche anno fa era termine ammesso e non offensivo Vietato dire “frocio” Giorgia Meloni e l’obbligo di definirsi “presidenta” Chiamare “zingaro” lo zingaro è da razzisti Proibito il termine “terrone” Se chiami “clandestino” il clandestino sei perseguito La sinistra vuole risolvere la crisi demografica importando extracomunitari, ma guai a parlare di “sostituzione etnica” “Patria” è un valore, non una parolaccia Se proferisci la parola “razza” vieni assimilato a Hitler Difendere la “famiglia tradizionale” è un delitto “Mamma” e “papà” sono diventati termini offensivi L’aggettivo scomodo: “vecchio” Il linguaggio genderista. Vogliamo una lingua senza genere e poi incriminiamo il maschile, che è pure neutro La mania del “linguaggio inclusivo” “Merito” è discriminatorio verso chi non è meritevole “Populista” è un improperio La “minaccia sovranista” si è rivelata infondata ma i “sovranisti” sono ancora considerati pericolosi I delitti di opinione andrebbero aboliti. Confliggono con la libertà di pensiero Sia lodato il turpiloquio Conclusioni Copyright