Apocalisse gioiosa. Funghi sacri, UFO, realtà virtuale e tribale
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Non solo l'uomo tlist.•tnJt t/AIIt sdmmit. m� da scimmie dro­ gate. Qutsta potrtbbt 1""""'" unA bltttul4, o una provoca­ dont; ma tfU��ntlo 14/formaiont "'"'' corroborata da una va/Angli di tl.ti •rchtoklflci t storici. t t/4 una conoscenza minu.riosa Jtl "tno wpr.lt t 44/lt piantt psi(()attive, l'ipote­ d tht t'homo si- Jiwnlllto aapien• qUIIntiD nel/4 sua dieta, font un miliont di 11nni fo, tntrtlrono fimghi o ahre piante lll/udnol"'l, t/Jwnlll pitJ cht pldusibilt. /, fUntA chiave� tl'4 14JtrtJ, torntrtbbt ati assumtrt un stnso 11m:ht l'altrimenti incomprtnsibtll rwuonto biblico dt/111 caccillta di Adamo ed Ellll dAl partt.Jiso tmtstrt, con qutl misterioso frutto proibito colto dAI/altrtttAnlo migmatico 11/IHro del btne e del male. t chiAro cht una similt pouibilitA. punto tliparttnrA delle specu­ lazioni di Ttrtnet McKtnna, non puiJ cht mandare in bestia la vasta schiera lUi btmptNitnti, Mi mortdbti , dei burocrati delta scienza, tk//a rtllgiont t dillA politica, ttrroriuati all'idea di dovtr rinunci4rt ai loro lrtlnquilliaanti Jogmi. Ancorpiu se tak rikttura e/4114 storia titll'nHJIUJ&ioM non tlitM confinata in con� gni tra sptcialud, o .su ritJistt sclmtifichlptrpochi aJdmi ai btvo­ ri, wuz atlraVmO lilni, llrtittJIJ, con.fortnu, uit:ltocassette, semi111l­ ri, inttrvistt, 'lf"l'"l'tdtro �ilt" tli Jiwnttm senso comune e bastpwuna trlnca raJJcAJtdt/14socitM conttmporanea; edeisuoi pmuppom.· d�gli uùim/4000 .,,; tiJ storitl lkOumanita l

Terence McKenna, 52 anni� califo rniano di adozione) è ntlto a PtUJnia� in Colorado: 1500 anime tra bestiame e miniere di carbone. A Berkeley si è laureato in Ecologia. Conservazione delle Risorse e Sciamanesimo. Ora è un ex hippy mai pentito, etnobotanico, bardo psichedelico� grande esploratore dei mon­ di che si estendono oltre le porte della percezione, musicista, scrittore e conferenziere itinerante tra istituti scientifici� studi

televisivi, librerie. discoteche, giungle a mazzo niche e rovine maya. Nei suoi libri. da Il nutrimento degli dèi a Vere Allu­ cinazioni fino a The Archaic Revival, *racconta di come abbia potuto nascere e a./firmarsi, quattro millenni fa, una cultura autoritaria basata sul controllo e sulla paura di perderlo; di come sia mutato il rapporto che ci lega al pianeta, che da sim­ biotico è diventato parassitario, con conseguente progressiva distruzion e dell'ospite {e prima o poi. se non si cambia rapi­ damente rotta, del parassita); della feroce repressione scatena­ ta contro il principio femminile, contro la sessualità, e contro la possibilità di ognuno di accedere all'esperienza estatica. Negli ultimi 500 anni, con la benedizione di papi e re. si sono combattute guerreper l'oppio, il caffè, il cacao� il tè. Per lo zuc­ chero milioni di persone sono state ridotte in schiavitU, depor­ tate, torturate e uccise. Queste sono droghe a tutti gli effetti, danno assuefazione e dipendenza. In nome di che, dunque.

Terence McKenna, oltre a un gran numero di articoli, ha scritto anche The lnvisi­ bk LAndscape con il fratello Dennis, lria/ogues at the Edge of tht Wm con Ralph Abraham c Rupert Schddrakc, Synmhesiacon lim Ely e PriltJcyhin: 1"'" Magie Mush­ room Grower5 Guide firmata insieme al fratello con gli pseudonimi 0ss O.T.-Ocric 0.�. Ha inciso diversi CD con gruppi musicali come gli Shamem e i Zuvuya, in Inghilterra, e gli Space Time a San Francisco. •

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l'Occidente cristiano ha innaiZilltJ mghi ptr donne "armate>> di mandragora, datura, stramo nio, IJr/latiorma? Per quale moti­ vo non c'è alcun tipo di control/tJ su tllawl t tabacco, responsa­ bili in una maniera o nell'altra di an ti naia di migliaia di mor­ ti ogni anno, mentre si rischia la ga/tm ptr uno spinello o col­ tivando un "fonghetto" sul davanzale di casa? Domande imbarazzanti, che McKenna non si stanca di porre, e alle quali replica con dati scientifici, argomentazioni strin­ genti, razionalità e buon senso, ma senza negare alla fantasia il piacere di galoppare, all'immaginazione di fare mille ipote­ si e diecimila congetture. Cosi t p oss ibile imbattersi in inedite teorie sulla nascita de/linguaggio, incontrare folletti, gnomi, elfi, dischi volanti ed extraterrestri imprevisti, tornare a Eleu­ si nella notte dei Misteri per bere il "magico" kykeon, assag­ giare con uno sciamano siberiano un pezzetto di quel jùngo dal cappello rosso a pallini bianchi mangiato da Alice nel paese del­ le meraviglie, o trasportarsi all'anno 2012 per finire e rico­ minciare, come indicano antiche proftzit maya e alcune equa­ zioni matematiche elaborate da McKenna sulla base di un esa­ gramma dell'I Ching, il "Libro dei Mutamenti" cinese. Quando non è in giro per i mondi, Terence McKenna è di solito rintracciabile alle Hawaii, dove ha creato un orto botanico che concede rifugio a piante persèguitate t dichiaratejùorilegge. Ma è possibile incontrar/o anche in vari siti Internet pieni di imma­ gini parole e colori, a cominciare dal suo Giardino Alchemi co > sull'Orlo del Tempo (http://www.levity. com/eschatonlhyperpo­ rea.html), dove le sue idee si confrontano e si incrociano con quelle di altri intrepidi esploratori dell'infinito: Albert Hof mann, Aldous Huxley, Timothy Leary, Robert Gordon Wasson, Alan �tts e RobertAnton Wilson, per citarne solo alcuni. 4

Conferenza di McKenna Esalen, febbraio 1992

Gli psichedelici sono la fonte di quell'informazione che le gerar­ chie ecclesiastiche hanno sempre voluto controllare: l'informa­ zione circa la natura di Dio. Già la Riforma protestante volle rovesciare le tesi della chiesa cattolica sull'insufficienza della semplice preghiera quale canale d'accesso al divino; prima di Lutero, solo i teologi potevano interpretare le scritture e il dog­ ma cristiani, e soltanto loro potevano guidare il devoto alla giu­ sta comprensione dello spirito: il rapporto diretto era inammis­ sibile, e doveva cedere il posto alla mediazione degli esperti. È un fatto accertato che le sostanze psichedeliche rendono pos­ sibile l'accesso alla vera informazione; e poiché tutte le società si basano su una menzogna di qualche sorta, esse immancabil­ mente trasformano in dissidenti coloro che la rifiutano avendo contattato la realtà vera. Di qui nasce l'esigenza del controllo. E questo è esattamente ciò che accadde negli anni '60. Erano molti - anzi, troppi - quelli che alteravano il proprio stato di coscienza e poi, come conseguenza, rifuggivano i canoni uffi­ ciali della cultura. Fino a quando il fenomeno divenne allar5

mante. Vedete, ogni società riesce comunque a tollerare un cer­ to grado di dissidenza, ci sono sempre degli individui che deci­ dono di ritirarsi dal gioco; ma ciò che accadde in quegli anni è che fece la sua comparsa l'LSD, e l'LSD, diversamente da tut­ ti gli altri psichedelici, ha questo di peculiare: con 40.000 dq,l­ lari di attrezzatura, un chimico esperto può produrne, durante un fine settimana e in un piccolo appartamento, tra i quaranta e i sessanta milioni di dosi. Vi rendete conto, tra quaranta e ses­ saitta milionz1 È come puntare un'arma alla testa della società. Ho scritto un libro sulla coltivazione dei funghi, e anni fa ne coltivai personalmente un certo numero. Ebbene, vi posso assi­ curare che un esperto micofìlo, facendosi il culo per sei mesi, può produrne forse quattro-cinquemila dosi, sufficienti appe­ na a coprire il fabbisogno del vicinato: la cosa non sposta d'un millimetro gli indicatori che misurano i destini della società. Al contrario, con quaranta-sessanta milioni di dosi si entra a pie­ no titolo nella politica internazionale. Pochi amici hanno forse piu possibilità di influenzare i destini del mondo che non, ad esempio, il governo svizzero; beh, non proprio la Svizzera, loro hanno le banche. Di sicuro però la Finlandia. Ovviamente nes­ sun governo può tollerare una cosa del genere. C'è un lato nascosto in tutta questa faccenda . . . il governo cer­ ca sempre di spacciarsi per la chioccia amorevole in ansia per i suoi pulcini sperduti. Quindi, per evitare che tu ti sfracelli con­ tro un'auto o decida di saltar giu da un palazzo, è necessario controllare queste droghe. Di fatto, e noi lo sappiamo, la cosa è semplicemente assurda. Ci sono piu persone che muoiono di alcol che di tutte le sostanze illegali messe assieme in un solo anno. Di certo, il governo non è nostro amico in questa fac­ cenda, il suo reale interesse è quello di controllare la mente col6

lcttiva. E poi c'è la marijuana; mio Dio, hanno speso milioni e milioni di dollari per dimostrare in tutti i modi possibili e im maginabili che la cannabis fa male: ma non fa male. È la dro­ ga p iu studiata nella storia, e quel che son riusciti a tirar fuori sono le cose piu improbabili in assoluto: una veramente carina è che se la fumi ti crescono le tette. Ma per favore! Poi ti dico­ no che «non sei piu motivato nel lavoro». Come se il tuo lavo­ ro fosse il parametro assoluto su cui misurare tutto il resto. E credo che alcuni di noi si dimostrino ingenui tutte le volte che se ne escono con frasi del tipo: «Dobbiamo solo convincerli che è innocua». Ma non è innocua! È come una lama puntata al cuore dei valori dominanti. Le moderne linee di montaggio industriali, le fedeltà di partito, il culto dell'immagine del macho, sono tutti inganni ampiamente svelati dalla cannabis. E non si fermerebbero di fronte a nulla per estirparla. Guarda­ te il budget della DEA, cosa stanno facendo? 1165 o/o dei fondi viene destinato alla distruzione della cannabis, il 20 °/o a quella dell'eroina e il resto riguarda la coca. È evidentemente assurdo il modo in cui viene speso il denaro, a meno che non ci sia sot­ to un piano segreto. Se questo piano consiste nel sopprimere lo sviluppo di atteggiamenti sociali non graditi, si capisce, allora, perché ce l'abbiano cosi tanto con la cannabis. Prendiamo, per esempio, questo Martinez, il nuovo capo della lotta contro la droga. In un'intervista ha detto: «Abbiamo spinto il prezzo di un'oncia di cannabis al di sopra di quello dell'oro. Ed è nostra intenzione non farlo piu scendere» . Non si parla di estirpazio­ ne, ma di tenere i prezzi alti. Il fatto che rifiutino di tassarla quando sono cosf affamati di entrate dimostra l'esistenza di un piano segreto. Altrimenti la cosa non avrebbe senso. Ad esempio, io sono un grande aficionado dell'hashish. Accad7

de che verso la fine degli anni settanta la sua reperibilità negli Stati Uniti divenne molto scarsa. Ma non appena i russi inva­ sero l'Mghanistan, apparvero d'improvviso grosse quantità di ottimo afgano a prezzi che nessuno aveva mai visto da quindi­ ci anni. Beh, il motivo era che la CIA voleva trovare i soldi per finanziare la lotta dei mujaheddin, e cosi organizzò una vera e propria vendita all'ingrosso. E tutto avveniva alla luce del sole. «Ma quali traffici nascosti!» mi son sentito rispondere piu vol­ te, «lo scaricano al molo 39, blocchi d'hashish di 500 libbre, a decine di migliaia!». E quando fini la guerra in Mghanistan? Smontarono questa loro rete di traffici mediante una vasta ope­ razione di polizia. Quando Khomeini rovesciò il potere dello scià, il business del­ l' eroina iraniana passò sotto il controllo dei mullah, e subito la cocaina fece la sua comparsa negli Stati Uniti. Il fatto era che il governo americano non voleva piu dipendere dall'eroina ira­ niana perché non aveva alcuna intenzione di dipendere da quei bizzosi fanatici islamici. Quindi decise di rivolgersi alle com­ pagnie dell'Honduras, dell'Ecuador e della Colombia. Vera­ mente cinico! Sono passati 1 20 anni dalla cosiddetta guerra dell'oppio. Pochi sanno quale fosse la vera natura di quella guerra. Il governo bri­ tannico voleva vendere l'oppio in Cina, ma l'Imperatore cine­ se si era opposto. Gli inglesi andarono su tutte le furie, spedi­ rono la loro flotta e assediarono svariate città, fino a quando la corte imperiale fu costretta ad accettare che gli inglesi scaricas­ sero tutto l'oppio che volevano nel porto di Shanghai. Quando i giapponesi invasero la Manciuria nella seconda guer­ ra mondiale, cominciarono subito a produrre grosse quantità di eroina e oppio, non per motivi economici, ma come strategia 8

per indebolire il popolo cinese attraverso la tossicodipendenza. l governi hanno sempre manipolato le droghe, perciò quelle

flmzionali al capitalismo sono economiche e liberamente ven­ dute, mentre quelle che intaccano i valori dominanti e fan si. che la gente si ponga delle domande sono selvaggiamente sop­ presse. (:ome possiamo vincere se facciamo uso di psichedelici? Credo che possiamo farlo divenendo noi stessi un modello. Sapete, nell'l Ching si dice che non bisogna mai lottare direttamente contro il male, perché esso prima o poi imparerebbe a difen­ dersi. Gli hippy non sono stati di certo una minaccia per il governo in quanto forza militare, ma come modello, come esempio per gli altri, perciò hanno seminato il panico tra le isti­ tuzioni. Queste sarebbero state assai piu felici se si fossero tra­ sformati in lanciatori di molotov, perché la violenza fa parte del loro linguaggio. Ma i fiori nelle canne dei loro fucili significa­ vano rovina e disfatta, e lo sapevano. Il fatto che qui si parli di un'esperienza ineffabile, su cui è impossibile prendere e confrontare appunti, rende difficile tro­ vare un punto di partenza comune. La gente ha idee comple­ tamente diverse su ciò che si intende quando si parla di "espe­ rienza psichedelicà'. Quasi tutti hanno vissuto un'esperienza di droga: c'è chi si è scolata un'intera bottiglia di sciroppo per la tosse, o chi, dovendo subire un piccolo intervento chirurgico, è stato anestetizzato . . . voglio dire, è difficile non aver mai avu­ to nel corso della vita, in un modo o in un altro, un' alterazio­ ne mentale. A questo punto vale la pena di spendere due paro­ le sugli stati di coscienza alterati e le loro diverse gradazioni. Uno stato alterato è qualsiasi stato che sia diverso da quello in 9

cui ci troviamo adesso. Se bevete due espressi entrate in uno sta­ to alterato. Se scalate una montagna in tre minuti, entrate in uno stato alterato. Se nuotate nell'acqua fredda, altro stato alte­ rato. E ce ne sono migliaia, un'infinità di questi stati. Senza tali alterazioni la vita sarebbe piuttosto noiosa. Ogni singola espe­ rienza emotiva è un'esperienza d'alterazione: sono arrapato, ho sonno, sono incazzato . . . sono tutti stati alterati. Dopodiché si arriva alle droghe psicoattive. Niente tuffi nell' ac­ qua fredda, niente scalate di montagne, stiamo entrando nel regno delle droghe, delle sostanze di qualsiasi tipo; compreso il cibo. Sapete cos'è la sindrome del ristorante cinese? È uno stato alterato provocato dal glutammato di sodio preso in quantità eccessive. Qualunque cosa possa cambiare la nostra mente può diventare, con l'abuso, una droga. Il jalapefio è un peperoncino usato in molte comunità sciamaniche a dosi massicce perché, dicono, serve ad accumulare il calore interno che fa guarire. Poi ci sono gli stati psicoattivi piu tradizionali: gli stati di tran­ quillità causati dagli ansiolitici - valium, halcion, ecc. - e gli stati di agitazione stimolati dalla metedrina, dall'amfetamina, dallo zucchero bianco, dalla caffeina, dalla teobromina - un alcaloide contenuto nei semi di cacao e di cola - . . . ognuna di queste sostanze provoca stati emotivi diversi. Ma quando si arriva a. . . beh, prima di parlare degli psichedeli­ ci . . . ci sono delle droghe che agiscono sulla mente ma che io non considero affatto psichedeliche. La mia definizione di psi­ chedelico è molto piu circoscritta di quella di molti altri. Pren­ diamo il caso della datura. La datura è una pianta ornamenta­ le con ampi fiori a campana. Se fai un tè con le foglie, le radi­ ci, i fiori o i semi e te lo bevi, ti perdi del tutto. Voglio dire, è un'esperienza veramente stramba, con tanto di perdita di 10

memoria, confusione nella sequenza delle immagini, idee fisse, proiezione di fantasie, e via dicendo. A mio parere non è uno psichedelico. Lo definirei piuttosto un deliriogeno. Ricordo che una volta . . . finisco sempre per raccontare questa storia . . . ebbene, anni fa, quando vivevo in Nepal, avevo un ami­ co inglese con cui sperimentavo ogni tipo di droga. Mi trova­ vo al mercato per comprare patate e pomodori - le uniche due cose che riuscivi a trovare a Bodina in quegli anni. Incontro questo tipo e cominciamo a parlare; nel corso· della conversa­ zione mi accorgo che lui pensa che siamo nel suo appartatll:en­ to. Era talmente perso in quella roba da non rendersi conto che eravamo al mercato. Nessuno ha bisogno di sconvolgersi al pun­ to di non sapere piu cosa accade, nel vero senso della parola. Gli psichedelici possono essere definiti chimicamente - con pochissime eccezioni - come sostanze indoliche. Tra le ecce­ zioni c'è la mescalina. La mescalina non è un indolo, è una feni­ letilammina. Non nutro una particolare simpatia per questa sostanza; per raggiungere i livelli psichedelici devi prenderne talmente tanta che alla fine ti ritrovi a pezzi. È pesante, e lo è anche il giorno dopo. E quando parli con i devoti del peyote [cactus che contiene mescalina. N.d.T.] ti accorgi che amano prenderlo non tanto per la qualità delle visioni quanto per tut­ ta una serie di cose che a me paiono un po' deprimenti: lo fan­ no perché gli piace andare nel sudovest, starsene con i nativi americani, suonare i tamburi tutta la notte e fare cerimonie di ogni tipo. Questo non significa che la mescalina non provochi visioni, sicuramente lo fa. Se si leggono i primi resoconti - vedi Heinrich Cluvere, S. Weir Mitchell, Havelock Ellis - non si può non accorgersi che sono delle stupende descrizioni di stati psi­ chedelici completi. Ma quei pionieri usavano mescalina pura a 11

dosi vicine al grammo, che è una quantità eccessiva. La mag­ gior parte dei consumatori ne assume una quantità inferiore a quella che clinicamente è considerata la dose efficace, cioè 750 milligrammi, tre quarti di grammo di alcaloide! Sono vera­ mente pochi quelli che ci arrivano. E con questo tocchiamo un altro aspetto legato agli psichede­ lici. C'è in giro un sacco di gente che si ritiene esperta in mate­ ria, senza averne presa la dose sufficiente. Perché, se si vuole dav­ vero sapere di che si tratta, se ne deve prendere una quantità incredibile. Persone che hanno assunto 50 o l 00 microgrammi di LSD o due grammi di funghi, tanto per fare un esempio, non sono qualificate per dissertare sull'esperienza psichedelica. Quelle dosi ti fanno solo accedere ai margini dell'esperienza: processi mentali accelerati, una sorta di profondità e ricchezza cognitiva, capacità di analizzare situazioni da prospettive inu­ suali o di raggiungere conclusioni inaspettate. Ho notato la stessa riluttanza a provare la totale esperienza psi­ chedelica persino tra gli sciamani dell'Amazzonia. Voglio dire, la gente è restia a coprire l'intera distanza. Una volta . . . eravamo con gli sciamani in Peni - quelli che fanno uso di ayahuasca e mi accorsi che c'era un miscuglio di piante piu forte di quel­ lo che usavamo. Quindi chiesi al tipo: «Perché non lo facciamo anche noi?». Di primo acchito mi rispose che non era adatto per i cristiani, cosa tra l'altro strana perché era sempre pronto a criticarli. Ma insistetti e alla fine mi disse: «Noi non lo fac­ ciamo in quella maniera». E io: «Perché no?». «Perché è mali biza"o.» [ride] Capito? E io: «Non è quello che stiamo cercan­ do?». A quanto pareva, no. Uno sciamano guaritore vuole esse­ re nelle condizioni di poter praticare la sua arte. Non si conce­ pisce come un Magellano della dimensione fenomenologica, 12

pronto a circumnavigare l'universo mentale in una sera. E poi d sono le differenze fisiologiche tra individuo e individuo. Noi tutti siamo geneticamente diversi per quanto concerne i neu­ rorc:cettori, ed è anche possibile, benché la cosa appaia un po' nipto-fascista, che ci siano lignaggi sciamanici, famiglie, persi­ no razze, piu o meno inclini a questo tipo d'esperienza. Vede­ te:, lo stereotipo dell'irlandese è quello di una persona che ha una forte affinità con l'ebbrezza e con le piccole creature del mondo invisibile. Non do molto credito a queste voci, anche se: per me è difficile dare un giudizio perché posso solo verifì­ l.:arlo su di me, e io sono irlandese, sebbene fermentato con geni siciliani che mi impediscono di andare oltre il seminato. Quindi, ciò che si deve fare quando si comincia a esplorare con gli psichedelici è capire quale sia il centro del mandala. Di cosa parla la gente? Cosa accade quando si arriva al punto? Ora, secondo me il composto piu adatto allo scopo è il DMT, che è il piu potente tra gli allucinogeni. Immancabilmente, quando sono sotto l'effetto di questa sostanza dico a me stesso: «Mio Dio, piu di cosi non lo sopporterei». È vero, è il piu potente in assoluto. Ed è anche quello ad azione piu breve. Se fumato, dopo dieci minuti gli effetti intensi svaniscono. Ora, chi pensa che non ci sia nulla al di là di ciò che vede potrebbe perlome­ no investire dieci minuti del proprio tempo per scoprire come stanno le cose . . . un viaggio di dieci minuti con il DMT vale piu di vent'anni di farmacologia accademica, di storia dell'arte, di psicologia e di tutto il resto messo assieme. Altro aspetto mol­ to interessante del DMT è che si trova nel cervello umano in forma naturale. Ehi, ma che succede qui? - direbbe qualcuno - vuoi dire che la droga piu potente e ad azione piu rapida è anche la piu naturale? Certo, non è necessario prendere il 313

idrossi-4-peridal-vattelappesca per accedere a dimensioni eso­ tiche. Un semplice metabolita umano è la sostanza piu poten­ te in assoluto. Ma cosa vuoi dire "potente"? Cos'è un potente psichedelico? Beh, è una faccenda molto personale, come voi sapete. Quello che accade con il DMT sconcerta la maggior parte della gente. Nulla a che vedere con ingressi nelle dimensioni luminose in compagnia della divinità o cose del genere. Con il DMT non succede niente di tutto questo. Già ne ho parlato questa matti­ na: un gruppo di elfi butta giu la porta del tuo appartamento a bordo del veicolo ultraterreno, ti presenta il conto e poi se ne fugge via. [ride] Ed è un'irruzione nel vero senso della parola. Si, perché l'unione con la chiara luce è una cosa che si può maneggiare, ma l'invasione del tuo appartamento da parte di palle da basket ingioiellate provenienti dall'iperspazio, che si auto-dribblano e che parlano greco demotico, non rientra nel­ le tue aspettative. Talvolta mi vien chiesto se il DMT sia peri­ coloso. La mia risposta è «solo se hai paura di morire per lo stu­ pore». [ride] Una cosa che mi piace del DMT è che non sembra influire sulla mente. In altre parole, non cambi, non diventi una persona piu gentile, né ti perdi nel filo di saliva che ti scende dall'angolo del­ la bocca mentre te ne stai seduto. Tu non cambi. È il mondo che viene completamente sostituito, istantaneamente, al l OOo/o; E ciò che lo sostituisce non ha nulla a che vedere, proprio nulla, con questo mondo. È un cambiamento radicale e completo, incluso il venir meno dello spazio tridimensionale e del tempo lineare. Non è come andare in una qualche località esotica, tipo Marocco o Nuova Guinea; questa realtà viene barattata con qualcos' altro, e se provi a spiegare di che si tratta, ti accorgi di 14

• omr r

il linguaggio sia nato e si sia sviluppato in questo mondo,

!iitt in utilizzabile per descriverne altri, se non, forse, dopo anni

di pnatica. Quello che stai osservando è, nel vero senso della paml�t, l'indicibile. Sei avvolto da ciò che non può esser descrit­ to.

In illtre parole, sei H, sovraccarico, e cerchi di spiegare a te

. Quindi comincian o a danzare, a saltare, balzandoti addosso e poi di nuovo fuggen­ dosene via, e intanto ti fanno omaggio dei loro doni. E ti ama­ no, perdipiu. Te lo dicono persino: «Ti amiamo, son cosf rare le tue visite, ma ora eccoti qui, finalmente. Benvenuto, benve­ nuto tra noi». .

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.

E poi ti presentano i loro doni, oggetti di tutti i tipi. E ricorda che non sei affatto cambiato, sei esattamente la stessa persona

di pochi minuti fa. Non sei né esaltato né depresso, cerchi solo di dare un senso a tutto ciò. Gli oggetti che ti offrono sono come pezzi di ingranaggio finemente lavorati e smaltati, ma non han­ no contorni rigidi. Sono vivi in qualche modo, in continua tra­ sformazione e mutazione. Perciò, quando queste creature te ne fanno dono, ne rimani incantato, e immediatamente capisci: "Mio Dio, se potessi riportare nel mio mondo queste cose, la storia non sarebbe piu la stessa. I.:intera mia realtà ne uscireb­ be sconvolta. Forse quello che mi stanno mostrando è uno spa1.io minuscolo dove i miracoli vengono resi irriconoscibili" . Di fatto, quegli oggetti vengono creati dalle loro vòci: cantan­ doli danno loro vita, e ti invitano poi a fare altrettanto: «Fà quello che facciamo noi. Puoi farlo. FALLO!». Diventano pure piuttosto insistenti. «Suvvia, FALLO!» E tu di rimando ccbu . . . bu . . . bu . . . bu . . . ». E ancora: «No, FALLO! Fallo ADESSO! FALLO!». Ma tu continui, c>. E poi continua: «Non è irragionevole supporre che extraterrestri a bordo di UFO, se esistono, si daranno appuntamento sulla terra per indagare il fenomeno, o meglio, per indagar/o in anticipo. Si suppone inoltre che il bombardamento diparticelle tachioni causerà effètti bizzarri sul sistema nervoso umano - visioni e cose delgenere - eprovocherà 70

anche apparizioni fisiche, insoliti mutamenti e chissà cos'altro. . . tutto quello che tu attribuisci all'acceleramento potrebbe trovare qui la sua spiegazione». Giunti a questo punto, potrei anche esser d'accordo. Terence, ti rubo ancora del tempo perché voglio leggerti un fax che penso ti possa interessare. È di Steve da Wichita ed è ben argo­ mentato. Ecco cosa dice: «Art, non sono sicuro che tu possa equi­ parare il nuovo con l'accelerazione e la complessità. La natura è sempre stata innovatrice, soprattutto se si considerano gli inizi del­ la storia delpianeta. Visto che il90% di tutte le speciefinora appar­ se sulla terra è estinto, sembrerebbe che la novità sia un dato certo. Ora, però, perprodurre dei risultati è necessario anche che essa ceda il posto ad altro, quando diventa un impedimento. L'accelerazio­ ne potrebbe essere un fenomeno dovuto alla densità di popolazio­ ne; vorrei far notare, infatti, che tutti i problemi sociali con cui ci confrontiamo oggi sono stati sperimentati anni fa in alcune ricer­ che sui ratti. Le nuove invenzioni di questo secolo hanno soltanto permesso di accorciare in maniera artificiale le distanze e il tem­ po, grazie ai sistemi di comunicazione e ai viaggi. Motivi di pro­ fitto hanno diretto e limitato come non mai i processi d'innova­ zione nella nostra civiltà, che adesso stanno diventando sempre piu un problema. Piu alta è la densità di popolazione, maggiore sem .. bra essere l'acceleramento: si confrontino ad esempio i casi della pic­ cola città di provincia e della grande metropoli con i suoi milioni di abitanti e i problemi che ne conseguono, accelerati dallo stress e da ragioni di profitto». Questo fax è di Steve di Wichita. Che ne pensi, Terence? T.M.: Beh, non respingo in blocco le sue tesi . . . credo ci siano stati flussi e riflussi di novità nel XX secolo. Ma penso che il

negare che questo sia uno dei periodi piu innovativi nella sto71

ria sia una tesi ardua da dimostrare. Il problema è se la novità rappresenti un qualcosa che riguarda semplicemente dinami­ che statistiche, o se rappresenti invece una reale direzione ver­ so cui stiamo andando, come io sostengo. Credo sia sbagliato affermare che la vita sul pianeta oggi sia meno innovativa che in passato. Vi sono state indubbiamente forme nuove di vita andate estinte, ma la proliferazione dell'essere umano, che riu­ nisce in sé l'animale avanzato e la creatura produttrice di cul­ tura, indica che siamo giunti a un livello d'innovazione mai conosciuto prima d'ora. Certo, è un'opinione discutibile, per­ ché la storia - con cui raffrontiamo le onde di cui parlavamo non è una cosa quantificabile . . . voglio dire, com'è possibile paragonare la "guerra dei Roses" con la "guerra della regina Anna"? Eppure, benché sia impossibile quantificare la storia, tutti gli storici sono convinti che eventi quali il Rinascimento, l'età d'oro della Grecia e il XX secolo siano periodi in cui si con­ centra un gran numero d'innovazioni sociali e tecnologiche.

A.B.: � bene, inserisci allora nel computer un programma che sia in grado di rilevare i flussi e riflussi di questo processo d'innova­ zione, dopodiché rintraccia gli eventi storici piu importanti. Potrebbero verificarsi deifallimenti nel modello, o saresti in grado di azzeccare tutti i momenti piu rilevanti nella storia? T.M.: Beh, in base a questa teoria è impossibile che si verifi­

chino fallimenti. In altre parole, non si tratta di una teoria sta­ tistica dove è ammesso un margine d'errore.

A.B.: Quindi affermi che è impossibile fallire. T.M.: La mia tesi, che vorrei sottoporre alla verifica di tutti, è

questa: l'onda temporale che indica con la sua terminazione la data del 2 1 dicembre 20 12 descrive con la maggiore accuratez72

za possibile le alterne vicissitudini di novità/abitudine nella sto­ ria umana e naturale.

A.B.: Terence, hai mai pensato di pubblicare la tua tesi su qualche rivista scientifica? T.M. : [ho sottoposta all'attenzione di alcuni matematici, ed è

in corso un serrato dibattito in Internet. Vorrei tuttavia spen­ dere due parole sulla scienza e sul perché le sia di fatto impos­ sibile muovere obiezioni hlla teoria dell'onda temporale. Tu hai accennato alla ripetibilità. . . la ripetibilità è l'idea che sta alla base del metodo scientifico, alla base dell'esperimento. È ciò che si chiama "ripristino della condizione iniziai( . Ciò che sostiene la teoria dell'onda è invece l'unicità di ciascun evento tempo­ rale.

A.B.: È unico e non si ripeterà, giusto. Ma ciò che stai suggerendo è la possibilità di rilevare tutti i momenti di massima innovazio­ ne nel corso della storia. T.M.: Si, è possibile farlo, e non c'entra affatto il calcolo delle

probabilità. Anzi, quando comprendi filosoficamente ciò che dice la teoria dell'onda temporale, ti accorgi come essa sferri un potente attacco alla teoria probabilistica. Tu sai qual è il modo d'operare della scienza: se vuoi sapere quanta energia scorre lun­ go un filo, fai un migliaio di rilevamenti, li sommi e poi dividi per mille. Implicito in tutto questo è il non prendere affatto in considerazione il fattore temporale dei singoli rilevamenti. Ora, la scienza opera perlopiu in questo modo, perciò, volendo ride­ finirla, dico che essa è lo studio di fenomeni talmente grossola­ ni da non essere affatto influenzati dal tempo in cui accadono. Fenomeni che tengon fuori la storia, l'amore, le lotte corpora­ tive, la nascita di imperi; tutto ciò che riguarda il mondo urna73

no è troppo fragile, troppo avviluppato nel suo contesto tem­ porale per esser contemplato da questo modello scientifico.

A.B.: Sono solo gli eventi molto piccoli e imign ificanti a rimane­ refoori dai tuoi rilevamenti su larga scala di questo flusso e riflus. so, gzusto.? T.M. : Beh, ad esempio, se in un dato giorno il grafico eviden­

zia un picco di novità, sicuramente da qualche parte nel mon­ do ci sarà qualcuno che vivrà una giornata molto ordinaria. Quando l'onda prevede una grande novità, la maggior parte degli individui e dei sistemi ne farà esperienza, ma ovviamente ci saranno alcuni che ne saranno esenti . . . Vedi, se studi statisti­ ca la prima cosa che ti insegnano è che quando lanci una mone­ ta hai il 50% di probabilità che esca testa o croce. Ora, se ciò fosse vero, la moneta cadrebbe fermandosi sul bordo a ogni lan­ cio, solo che tra tutti i risultati questo è il piu raro in assoluto. Perciò, di fatto, sarebbero quelli che si chiamano fattori secon­ dari o terziari a far si che esca testa o croce. Io non sono d' ac­ cordo; secondo me, ci sono zone nel tempo in cui testa è favo­ rita e altre in cui la favorita è croce. :Lidea che il tempo possa esser descritto come una superficie perfettamente liscia e affron­ tato dal punto di vista statistico ha origine nell'idealismo gre­ co; un attento esame della natura mostra quanto quest'idea sia inadeguata, nello stesso modo in cui il cerchio perfetto si è dimostrato inadeguato per descrivere il movimento planetario .

A.B.: Quindi tu dici che la scienza ufficiale non ha e non potrà avere, dato il suo attuale indirizzo, un'adeguata comprensione del tempo? T.M.: Proprio cosi. . . la scienza ritiene infatti che possa essere

analizzato mediante la statistica, il che appiattisce e nega la dif74

ferenza tra i vari tempi e i generi di tempo. A.B. : Terence, da T.M. : Dal 1 97 1 .

quanto è che lavori su questa teoria?

A.B. :

Hai detto che sei originario del Colorado. . . poi alla fine te ne sei andato. . .

T.M.: Si, è cosi, mi sono iscritto all'Università della California

a Berkeley nel periodo dei movimenti pacifisti e della ribellione giovanile . . . era come se un bambino entrasse in un negozio di caramelle . . . ho studiato filosofia, arte, storia, e poi me ne sono andato in Asia, frequentando i guru e i luoghi in cui si fumava hashish. I...: hashish andava bene, ma non i guru, che volevano solo spillarmi quattrini, cosi mi sono trasferito in Sudamerica, ed è stato li che lo sciamanesimo mi ha completamente cattu­ rato. A.B.:

In quale parte del Sudamerica?

T.M.: Sud della Colombia e bacino del fiume Cutamayo. E

sono state le piante psichedeliche che mi hanno affascinato, per­ ché . . . prima parlavi di ripetibilità . . . ecco una tecnologia, una tecnica che ti fa viaggiare ripetutamente e con relativa affidabi­ lità in mondi alieni popolati di forme aliene d'intelligenza. Ed è l'unica cosa che ti permette di far questo; per esempio, ho con­ dotto delle ricerche sui dischi volanti, sui crop eire/es [misterio­ si disegni geometrici apparsi sui campi coltivati. N.d.T.] e cose del genere, ma non mi hanno altrettanto entusiasmato. A.B. : A proposito di crop eire/es,

moltissime persone sostengono che hanno natura .frattale, e tu in Internet avrai senz'altro visto alcu­ ne foto davvero sorprendenti. Sembrano proprio dei .frattali. Che ne pensi? 75

T.M.: Beh, stavo pensando, vedi . . . non so se è stato pubblica­

to negli Stati Uniti, ma c'è uno stupendo libro di Jim Schnabel intitolato Attorno in cerchi che sputtana l'intera faccenda dei crop circles. . . tu e io, Art, potremmo passare tutta la sera a discu­ tere del rapporto tra i mass-media, la psiche umana e il modo in cui la gente reagisce di fronte a certe testimonianze, e . . . per­ ché io credo veramente che la comunità psichedelica abbia pro­ ve da offrire su questa storia del paranormale, prove che non sono mai state prese in seria considerazione perché la società nel suo insieme, automaticamente, ritiene inaffidabili coloro che usano sostanze psichedeliche. Il fatto, però, è che non riuscire­ mo mai a cavare un ragno dal buco in storie come quelle dei rapimenti UFO e cose simili, a meno che non riconosciamo l'e­ videnza psichedelica. Qualora la riconoscessimo, l'intera fac­ cenda apparirebbe in maniera molto diversa:

A.B.: Okay, Terence, io non la rifiuto. Ho avuto altri ospiti in linea che l'hanno invece respinta, anche se in maniera "politicamente corretta':· non è necessaria per raggiungere certi stati - dicono - lo si può fare da soli, e non rifiuto neppure quest'idea, ma ora vorrei sentire la tua opinione sugli psichedelici come mezzi per aprire le porte di cui parli. Come dimostreresti la validità della tua tesi? T.M. : Ho la sensazione che tu voglia mettere sullo stesso piano

tecniche spirituali come lo yoga, la,preghiera, la meditazione . . . ma non sono sicuro che vi sia un legame; certo, il fatto di esse­ re persone spirituali è di grande aiuto quando si tratta di assu­ mere psichedelici; per esempio, la sostanza che piu mi ha affa­ scinato è il DMT (dimetiltriptamina) . Non è una sostanza mol­ to conosciUta . . .

A.B.: No, non lo è . . di che si tratta? .

76

T.M.: La si trova in alcune piante diffuse in tutto il mondo; vie­

ne utilizzata da certi popoli nativi e assunta in forma pura estrat­ ta in laboratorio; quando fumi il DMT ti ritrovi dentro quei dischi volanti per cui va pazza tutta questa gente disorientata. Solo che ti ci ritrovi grazie a un atto compiuto volontariamen­ te, cioè grazie alla ripetibilità. E dopo aver trascorso tre minu­ ti circa in mezzo a macchine elfiche in continuo mutamento, vieni ridepositato nel tuo appartamento quasi senza recare i segni dell'avventura. Ora, perché non diamo questa roba ai per­ sonaggi di spicco della comunità ufologica o a chiunque abbia un interesse in fenomeni psicologici inconsueti e nel paranor­ male . . .

A.B.: Scusami, dobbiamo fare un'altra pausa... A.B.: Dalle Hawaii abbiamo in linea un personaggio insolito... Terence McKenna. Terence, ti voglio chiedere una cosa ... hai mai visto Star Trek? T.M.: Oh, certamente . . .

A.B.: Conosci allora la regola principale. . . T.M.: Uhm, credo che sia "non devi interferire" . A.B. :

Ora, quello che dici è un affare talmente serio e ampiamen­ te rivelatorio che potrebbe darsi il caso che tu stia violando, in un certo semo, la regola principale, non ti sembra?

T.M.: Beh, sai, è ormai un secolo che questi strumenti hanno

fatto la loro comparsa nel mondo occidentale. Il primo fu il cac­ tus peyote, da cui, nel 1 888, venne estratta la mescalina. Cre­ do non sia privo di implicazioni il fatto che proprio in questo momento di massima crisi culturale, quando stiamo distrug­ gendo l'ambiente, le foreste tropicali, ecc., da queste stesse fore77

ste provenga un qualcosa che, se affrontato correttamente, sfer­ ra un duro colpo alla nostra idea di realtà . . . A.B.:

E se lo perdiamo? Cosa succede se alla fine bruceremo tanta di quella foresta tropicale, che quell'unica pianta che avremmo potuto usare andrà perduta? T.M.: Potrebbe essere già accaduto, nel senso che ci sono mol­

ti casi noti di persone che hanno raccolto delle piante promet­ tenti da un'unica area e che poi, ritornando dopo alcuni mesi, hanno trovato tutto distrutto . A.B.:

Ho capito. Ecco ora una domanda da un ascoltatore: «Mol­ to interessante, Terence descrive uno scenario possibile. Ma la mia domanda al riguardo è questa: si tratta di un processo universale o di un fenomeno localizzato? Credo che una delle teorie della fisica moderna sostenga che l'osservazione influenza ilprocesso o la cosa osservata. Èpossibile che certi dati, come pure il lancio casuale dei bastoncini cinesi, vengano in un certo qual modo pregiudicati da quello che abbiamo definito come tempo? Tutti sanno che il tempo può esser percepito in maniera rallentata a seconda, per esempio, dellafrequenza con cui si guarda l'orologio. I cuochi notano lo stes­ so effetto con l'acqua che bolle. L'accelerazionepuò esser causata dal fotto che si cominciano a osservare certi eventi epoi li notiamo sem­ pre piu a mano a mano che il tempo passa. In altre parole, faccia­ mo in modo che ilprocesso accada, perlomeno dal nostro punto di vista». T.M. : Si, beh, credo sia una specie di profezia che si auto-avvera.

E credo che noi stiamo contribuendo al suo avveramento a mano a mano che la rinveniamo in noi stessi. Qualcosa ci sta chiaman­ do a sé, e nell'avvicinarci diventiamo piu simili ad essa. C'è un qualcosa che sta scolpendo, dal primate antico di milioni di 78

anni, un genere di creatura completamente diverso. Nell'andare incontro a questa cosa, che io chiamo il mistero trascendentale alla fine del tempo, ne assumiamo sempre piu le caratteristiche - la possenza divina, la capacità di abbracciare simultaneamente lo spazio e il tempo. E quando finalmente la raggiungeremo, cre­ do che avverrà la fusione e il riconoscimento. A.B. : Indicatori stradali lungo la via: vita su Marte, forse su Euro­

pa, clonazione. . . T.M. : Crescita di Internet, realtà virtuale, nanotecnologia, for­

se manufatti alieni, tutto questo e ancor di piu. Pensandoci mi viene in mente un'immagine, Art . . . hai presente quelle sfere con gli specchietti che si trovano nelle discoteche e che proiettano lampi di luce in movimento sulle pareti? . . . Beh, quei lampi di luce sono le distorsioni della sfera . . . allo stesso modo, piu ci avviciniamo all'oggetto trascendentale alla fine del tempo, piu eclatante sarà il crollo della realtà ordinaria e maggiore la distor­ sione degli scenari attuali. A.B. : Non

c'è dubbio che sia un processo già in corso. . .

T.M.: Si, e la gente, vuoi con le paure, le religioni o le speran­

ze, cerca di proiettare . . . che cos'è? Che cos'è? La paura e l'in­ certezza aumentano. Io non temo questa cosa, mi piacerebbe . . . uno degli aspetti grandiosi degli alieni psichedelici è che non hanno nulla da spartire con le ambigue e inconsistenti dicerie dei mass-media. . . quello che avviene attraverso la pianta è un tipo di contatto alieno piu gioioso e vitale. A.B. :

Questa pianta o droga di cui parli. . . DMT.. . non so cosa sia. . . uhm. . .

T.M.: Beh, ciò che la rende interessante in una discussione come 79

questa, Art, è che si tratta di una delle piu potenti sostanze psi­ chedeliche, i cui effetti durano solo cinque minuti . . .

A.B.: Cinque minuti... T.M.: Cinque minuti. Perciò chi ha sempre denigrato gli psi­

chedelici o nega l'esistenza del paranormale potrebbe perlome­ no investire cinque minuti del proprio tempo. Non si è mai per­ duto nessuno, dopo non fai che alzarti e ritornare ai tuoi affa­ ri . . .

A.B.: Potresti descriverne gli effetti ai miei ascoltatori, che credo già conoscano quelli dell'LSD e dei funghi? T.M.: Sono molto diversi. L'LSD è una sorta di autoanalisi psi­

cologica, con tanto di intuizioni e processi mentali insoliti. Con il DMT si avverte la netta sensazione di essere andati in un luo­ go particolare . . . in altre parole, gli effetti si fanno sentire dopo circa 1 5 secondi e d'improvviso ti ritrovi in un luogo, e questo luogo è pieno di quelle che io chiamo palle ingioiellate che si autodribblano, creature a loro modo intelligenti . . . sono come dei rottweiler male addestrati, vengono innanzi saltellando e impartiscono una specie di insegnamento linguistico, perché, di fatto, possiedono un linguaggio e tu lo puoi vedere. Ecco, questo è l'unico modo in cui te lo posso spiegare.

A.B.: Qual è la fonte del DMT? È una droga di laboratorio? T.M.: Anche . . . ma la sua fonte si trova in natura, in piante come

la Psicotrio viridis, il Desmenthacellanoianthus, esiste un intero gruppo di queste insalate latine. Perlopiu sono piante sudame­ ricane, ma le puoi rintracciare in tutti gli ecosistemi. Persino il cervello umano produce DMT. Il perché non lo sappiamo, ma credo ci siano dei forti indizi. Ecco una sostanza che permette 80

di vedere piccole creature e che al tempo stesso è presente nel cervello umano. Ora, non voglio dire che in questo risieda la risposta al fenomeno UFO, ma quante persone hanno seria­ mente indagato la cosa?

A.B.: Voglioforti questa domanda. . . uhm, ci sono alcuni che sosten­ gono di esser stati rapiti, e se il DMT è una sostanza prodotta dal cervello, la tua teoria potrebbe esser verificata misurandone i livel­ li nel cervello di costoro. Pensi che sarebbe scientificamente possi­ bile procedere a un simile rilevamento? T.M.: Beh, ricordati che ho detto che dura solo cinque minuti.

Perciò, quantità in usuali nel corpo vengono rapidamente ripor­ tate al livello base. È una delle sostanze p ili fugaci che siano mai state osservate nel corpo umano . . . Ora, quando si tratta di rile­ varne la presenza, si analizza il fluido cerebrospinale, ebbene, hanno scoperto che il DMT raggiunge qui la sua massima con­ centrazione fra le tre e le quattro del mattino. Questo è il perio­ do in cui di solito avviene il sogno REM . . . vedi, gli aborigeni australiani parlano di tempo del sogno, e credo che se mettiamo assieme il tempo del sogno, la chimica del DMT, le storie dei rapimenti UFO e la confusione creata dai media nella testa del­ la gente, siamo finalmente in grado di parlare del fenomeno "alieni". lo penso che gli alieni esistano, ma penso anche che ci possano raggiungere soltanto attraverso le nostre menti. Non viaggiano per l'universo con astronavi di titanio, né proiettano o lo grammi di sé stessi nell'aria. In tutte le culture di tutti i tem­ pi e luoghi, esclusa l'Europa occidentale degli ultimi due secoli, la mente umana è sempre stata ossessionata da folletti, gnomi, elfi . . . quindi penso che il fenomeno UFO non sia altro che la versione piu recente di questa nostra misteriosa relazione con 81

menti disincarnate, attraverso l'immaginazione. Alcuni potreb­ bero dire che il mio è puro riduzionismo psicologico. No, perché quando parlo di immaginazione umana non mi riferisco a una qualche spregevole funzione psicologica; penso che essa rappre­ senti la nostra parte piu nobile, destinata a ricoprire il ruolo piu importante nella futura storia umana.

A.B.: Come viene accolta questa tesi dalla maggior parte di colo­ ro che ti ascoltano? Proprio adesso sto ricevendo moltissimi fax, Terence, e buona parte di essi concorda con te, eppure credo ci sia­ no anche molti che non sono affatto d'accordo, non è cosi? T.M.: Beh, sf, in questo gioco la posta in palio è alta. Accenna­

vo alla scienza e alla necessità di rivedere la teoria della proba­ bilità; ci sono molti interessi dietro a certe versioni del feno­ meno UFO, ma, vedi, la mia intenzione in tutta questa fac­ cenda, e parlo anche a nome della comunità psichedelica, non è quella di aggiungere altre chiacchiere o di raccontare un'altra panzana, ma di comunicare un messaggio.

A.B.: Quello che suggerisci, allora, è che gli avvistamenti UFO, i racconti di rapimenti da parte di alieni ecc. siano dovuti a per­ produzioni di DMT, e che se tu ti trovassi sulposto potendone misu­ rare i livelli sicuramente ne avresti la conferma? T.M.: Credo proprio di sf. E credo che anche durante la mor­

te abbia luogo quest'iperproduzione. Penso che al momento della morte faremo tutti quanti un viaggio dimetiltriptamini­ co, e credo pure che ogni notte, durante gli stati profondi del sogno, probabilmente accediamo a dimensioni di cui a fatica ricordiamo qualcosa.

A.B.: E questo è un altro momento in cui potremmo rilevare un 82

innalzamento ne/ livello di DMT. T.M.: Stai parlando della morte? A.B. : No,

no, cioè si, sto parlando di entrambi i casi da te citati. . . il sonno REM e la morte. . .

T.M.: Beh, è già stato confermato nel sonno REM . . . condurre

ricerche su persone che stanno morendo implica dei grossissi­ mi problemi etici . . . A.B. :

Capisco. . . ma tu dici che è stato confermato. . . sai dove?

T.M.: Ti riferisci al sonno REM? A.B. : No,

voglio dire, in quale istituto è stato confermato. .

.

T.M. : All'Università del Mississippi, alcuni anni fa, in una ricer­

ca condotta dal gruppo di un certo Christian . . . tutti gli artico­ li sono apparsi nella letteratura scientifica, chiunque sia inte­ ressato deve solo cercare la voce DMT in Internet e ne rimarrà sbalordito . . . A.B.: Non

ne sapevo nulla, ma la tua linea argomentativa è mol­ to sensata. Ora, parliamo un secondo di eventi paranormali. Avvi­ cinandoci all'onda temporale zero, tu sostieni che vi sarà un incre­ mento difenomeni paranormali -fantasmi, poltergeist, ecc.; que­ sto vuoi dire, credo, che i livelli di DMT si innalzeranno. . . giusto? T.M.: È un modo come un altro di presentare la cosa; il DMT è sempre piu conosciuto, adesso è quasi di moda localizzare k piante nel proprio habitat ed estrarne la quantità necessaria.

A.B.:

Ci sono già delle leggi contro il DMT?

T.M.: La cosa è interessante . . . abbiamo un neurotrasmettitore

presente in ciascuno di noi, eppure è tra le sostanze piu illegali . . . A.B.:

Ha un posto preminente. 83

T.M. :

È un paradosso legale . . . ci voglio,no tenere in pugno, Art.

A.B. : A giudicare da come vanno le cose verremo tutti quanti sbat­

tuti in galera. T.M.: Credo fosse questa la cacciata di Adamo . . . A.B. :

Prima hai detto qualcosa di molto interessante. . . ti avevo chiesto dove sarebbero i viaggiatori se cifossero i viaggi nel tempo. . . mi hai risposto che non ci sarebbero finché non venisse inventata la prima macchina del tempo, e questo perché, affermavi, non si può ritornare in un passato precedente a tale invenzione. Come non si può viaggiare là dove non ci sono strade, cosi, continuavi, è impossibile andare dove non ci sono strade nelpassato. Se nel20 12 il tempo come noi lo conosciamo giungerà allafine, quando pensi verrà scoperta una simile macchina, da qui a quel giorno? T.M. : Non credo che avverrà in quest'arco di tempo . . . piutto­

sto alla fine del tempo. In altre parole, se l'onda temporale zero . indica che gli eventi possono esser descritti in maniera lineare a mo' di grafico, e che improvvisamente nel 20 1 2, per qualche motivo imperscrutabile, questo non può piu esser fatto, è per­ ché nel 20 1 2 il tempo cessa di essere lineare. E il motivo di ciò risiede nella scoperta di una tecnologia che fa si che il tempo perda questa sua caratteristica. Questa tecnologia non può che essere la macchina del tempo. A.B. :

E tu credi che in quel momento, d'improvviso, salteranno fuori decine di migliaia o forse milioni di viaggiatori nel tempo? T.M. : Beh, di fatto questa è la mia idea moderata di ciò che

potrebbe accadere. Contro di essa . . . son sicuro che ne hai sen­ tito parlare . . . vien fatto valere il famoso paradosso del padre, secondo cui è impossibile viaggiare a ritroso nel tempo perché 84

potresti anche uccidere tuo padre. Solo che una volta inventa­ ta la prima macchina del tempo la storia universale si acquieta istantaneamente, quindi il paradosso viene meno. A.B.:

In altre parole, la linearità termina in quell'istante. . .

T.M.: E la storia universale si arresta nel giro di pochi millise­

condi.

È il momento, dunque, in cui la razza umana si unisce a coloro che adesso incontriamo solo con il DMT?

A.B.:

T.M. : O il momento in cui la razza umana si unisce a coloro

che sono passati nel Grande Altrove. A.B.:

Sono le stesse creature, secondo te?

T.M.: Forse . . . spesso mi so n chiesto chi fossero queste creature

dimetiltriptaminiche. L'unica risposta che riesco a darmi è "ani­ me" . Ho cercato di oppormi a quest'idea, ma potrebbe anche darsi che gli sciamani utilizzino le piante per sbirciare nel gran­ de altrove e che H vi sia una sorta di ecologia delle anime. Quan­ do interroghi uno sciamano al riguardo, ti risponde: «Non hai ascoltato . . . ti avevo detto che lo si fa con la magia degli ante­ nati». E tu di rimando: «Oh, capisco . . . un antenato è in realtà una persona morta». (PAUSA) A.B. : E ora

abbiamo i nostri ascoltatori in linea; la cosa potrebbe esser già interessante di per sé. Prima però tu hai accennato alle anime, ebbene, ho un paio di domande da forti. La prima è que­ sta: ci jù una ricerca medica che si era proposta di dimostrare che l'anima può essere misurata, e che al momento della morte - ho scaricato l'intero resoconto medico nel mio sito web - il corpo uma85

no perde circa tre quarti d'oncia. . . tutto questo dovuto non ai gas o cose del genere come vien naturale immaginarsi. . . Uhm, che ne pensi? T.M.: Beh, osservando la cosa attraverso la teoria della novità,

credo che la natura sia molto riluttante ad abbandonare una struttura complessa, una volta raggiunta. La differenza tra gli organismi viventi e gli oggetti inanimati come sedie e tavoli è che questi ultimi sono privi di metabolismo. In un certo senso l'anima è un qualcosa che si manifesta nel tempo . è come se gli organismi possedessero un'iperdimensione . . . ci sono cose che hanno il tempo avviluppato dentro sé stesse, e al momen­ to della morte pare che questo complesso campo morfogeneti­ co, chiamiamolo cosi, ritorni semplicemente a quella dimen­ sione superiore da cui è originariamente scaturito. Non si sbri­ ciola né si dissolve, si ritira solo dalla materìa di cui si era rive­ stito per alcuni decenni. Quindi non va distrutto . . . questo è ciò che penso. .

.

A.B.:

Sono d'accordo con te, ma stando alla tua descrizione par­ rebbe impossibile che ci sia un peso fisico associato a esso.

T.M.: In realtà potrebbe esserci . . . non sappiamo quale sia la sua

natura. È molto difficile acquisire dati in materia per via del­ l' atteggiamento sociale e delle diverse interpretazioni dell'etica medica.

A.B. :

Capisco. . . Parlando di dati, vorrei sapere se hai la televisio­ ne lassu in montagna dove vivi. . .

T.M. : Sf, l'abbiamo, ma non ci facciamo un granché. A.B. :

Beh, circa una settimana fa alla tv hanno fatto vedere una cosa molto intereressante forse ne hai sentito parlare durante il ..•

86

mio programma. . . hanno parlato del caso di una donna di 57 anni a cui avevano trapiantato il cuore e i polmoni di un adolescente. Quando si è svegliata dall'operazione, ha cominciato ad avvertire i tipici desideri dell'adolescente, e non solo. . . in una delle notti suc­ cessive ha sognato il nome del donatore. Ora, questo fotto ci ripor­ ta alproblema della natura dell'anima, perché è evidente che una parte dell'essenza del ragazzo si è trasferita nella donna, sebbene qui si tratti solo di organi corporei. E non è l'unico caso del gene­ re. Qual è il tuo parere? T.M.: Beh, sai, noi abbiamo dei ricordi e pensiamo che siano

localizzati nel cervello, benché non ne abbiamo le prove. Il mio amico Rupert Sheldrake, il fisico britannico, crede che tutte le cose abbiano una sorta di memoria - oggetti, organi, ideologie - che le circonda a mo' di aura e le segue nel tempo. Ma non possiamo trasferire un cuore o un organo da un corpo all'altro senza - possiamo dirlo? - il karma che vi è associato. Non vedo come potrebbe essere altrimenti. A. B. : Certo chepossiamo dirlo. . .

epenso che la cosa sia affascinante. Quindi, di nuovo questo ci riporta al problema dell'esistenza del­ l'anima, sebbene abbia dei dubbi che sia questo il termine appro­ priato per descrivere quel tipo di trasferimento; il fotto indica comunque come la nostra anima o il nostro essere non abbia una sede centrale ma comprenda la totalità di noi. Giusto? T.M. : Assolutamente. A.B. : va bene,

c'è ora un ascoltatore che vorrebbeforti una doman­

da. . . Ascoltatore: Ciao, Terence; a proposito della destinazione del­

l' anima, sei d'accordo che l'energia elettrochimica del cervello debba trasferirsi altrove dopo la morte? 87

T.M.: Si, è cio che dicevamo. In certo qual modo, essa si ritira

in quello che io chiamo iperspazio. Potremmo anche dire che il corpo è una frazione dimensionale della piu ampia realtà che è il complesso anima!corpo. A.B. :

Un'altra telefonata in arrivo . . . da dove chiami?

Ascoltatore: Buon giorno Terence, sono Robert e chiamo dal­

la San Joaquin Valley in California. Mi hanno sempre detto che tutti noi sogniamo. Io però non mi ricordo di nessun sogno, e otto anni fa è stato pubblicato un articolo scientifico che affer­ mava che circa il 5o/o della popolazione non sogna. Un'ultima cosa, il signor Beli ha avuto un ospite, il veggente a distanza Ed Dames, che diceva di non riuscire a vedere oltre il 20 1 2. I cri­ stiani parlano inoltre di rapimento estatico. Mi stavo chieden­ do qual è la tua posizione al riguardo. . . A.B. :

Uhm, hai toccato due argomenti interessanti. Iniziamo dal primo: i sogni. Non sono al corrente di nessuna ricerca che sosten­ ga che il 5% della popolazione non sogna; forse il 5% non se lo ricorda. Parlavamo prima di sogni in riferimento al DMT.. . secon­ do te, Terence, potrebbero esserci delle persone che non sognano affatto, e che quindi non hanno picchi dimetiltriptaminici? T.M. : Beh, è interessante . . . avrei pensato anch'io che tutti

sognano e che forse alcuni non se lo ricordano, ma è anche vero che un individuo su venti non risponde al DMT. È un fatto sconcertante . . . semplicemente non reagisce alla sua azione. E ovviamente, data l'illegalità della sostanza, nessuno ha mai con­ dotto delle ricerche in merito. Potrebbe darsi inoltre che l'atti­ vità onirica sia una conquista recente nell'evoluzione umana e non un qualcosa che dobbiamo dare per scontato. 88

A.B.: Quindi dovremmo presumere che chi non sogna non si sia sufficientemente evoluto? T.M.: Beh, non la metterei in questo modo . . . tutti hanno carat­

teristiche genetiche diverse, forse costoro sono molto piu len­ ti . . . non lo so . . . A.B. :

O magari sono coloro che si sono evoluti senza ricorrere neces­ sariamente all'attività onirica. (PAUSA)

A.B.: Secondo te, qual è la dimensione in cui operano i veggenti a distanza? È la stessa dimensione che possiamo raggiungere grazie a metodi particolari, compreso quello di cui parlavi? .

T.M. : Sono certo che tu hai sentito parlare del teorema di Beli

sulla non-località e dell'idea d'informazione non-locale nella fisica quantistica. Penso che ciò con cui avremo a che fare in futuro sia la possibilità di accedere a tutte le informazioni attra­ verso lo spazio e il tempo in virtu della facoltà immaginativa. Il corpo è in grado di localizzare la coscienza perché essa è nata e si è sviluppata quale strumento per proteggerlo dalle minacce. Ora, l'immaginazione, che noi tendiamo a considerare come un qualcosa a posteriori, in realtà credo sia ci� entro cui siamo avvi­ luppati, e qualora riuscissimo sufficientemente a filtrare i rumo­ ri di fondo, avrebbe luogo quella che si chiama visione a distan­ za. . . nelle comunità sciamaniche e psichedeliche questi feno­ meni sono all'ordine del giorno.

A.B.: Ma al di là di queste. . . quando dico visione a distanza, mi riferisco a una tecnica utilizzata dai servizi segretiper scopi di spio­ naggio. Ovviamente, i servizi segreti la usano per motivi militari, quindifanno di tutto per tenere lontana l'immaginazione, assicu89

randosi della veridicità dell'informazione ricevuta. T.M.: Beh, l'immaginazione di cui parli è una proiezione indi­

viduale del segnale proveniente dal grande altrove, dal grande "qualunque cosa sià', e, certo, penso che un veggente di talen­ to sia una persona quasi immune da proiezioni, tanto da poter avvertire o intuire il segnale d'arrivo nella sua purezza. Credo che sia una cosa molto complessa da fare, ma credo anche che sia possibile sapere quando riesce bene, e son sicuro che molte persone ne sarebbero in grado. Come già ho accennato, siamo p i ti prigionieri delle nostre idee culturali che non delle leggi del­ la fisica.

A.B.: Capisco. . . C'è un'altra chiamata. . . da dove telefona? Ascoltatore: Mi chiamo Richard e sono di St. Peters in Mis­

souri. Il signor McKenna mi ha stimolato alcune idee. Da tem­ po utilizzo un metodo divinatorio chiamato geomanzia, che consiste nel generare delle figure fatte di punti; per farlo impie­ go i dadi. Una volta create le figure, dalla loro combinazione leggo gli eventi futuri. Sono tre anni che ci lavoro, e alla fine ho escogitato un sistema di lettura autoprogrammabile. Concen­ trando l'attenzione sui dadi, i miei clienti creano il modello, attraverso cui riesco a vedere quali cose accadranno loro e quan­ do, e la cosa funziona. Ora, io credo che la coscienza, con un semplice atto di concentrazione sui dadi, possa viaggiare attra­ verso il tempo. E penso sia questo ciò di cui parla il signor McKenna.

A.B.: Beh, forse si, forse no. L'idea è la stessa o perlomeno sembra tale; Terence? T.M.: In tutto il mondo ci sono diversi metodi divinatori . . . la

geomanzia cinese, i tarocchi . . . i maya lanciavano cristalli e sas90

solini. Io credo che la diffusione di questi sistemi - che sem­ brano funzionare ma non lo vogliamo ammettere perché man­ ca una ratifica scientifica che ne garantisca il funzionamento ­ indichi che l'universo è in realtà piu complesso di quello che la nostra scienza è disposta a concedere.

A.B.: Quindi il nostro ascoltatore è sulla pista giusta. . . T.M.: Certo. Tutti i metodi di divinazione vengono sviluppati

a partire da un gruppo determinato di elementi, siano essi esa­ grammi, carte, pietre o altro, su cui poi si opera in maniera casuale, vuoi con il lancio, il mescolamento, la scelta o qualco­ s' altro di simile; dopodiché l'immaginazione umana fa si che avvengano delle proiezioni associative, che sono sempre stra­ namente esatte. E questo fatto indica, secondo me, che c'è una risonanza tra la psiche e il mondo di cui l'ego non è a cono­ scenza, e che si rende manifesta solo raggirandolo attraverso un procedimento casuale come il lanciare i dadi o il prendere le carte.

A.B.: Mi sembra che tu abbia escogitato un procedimento piu raf finato, ma ho colto l'analogia. Okay, altro ascoltatore in linea. . .

Ascoltatore: Salve . . . Terence, da quel che ho capito sei ovvia­

mente un discepolo di Satana, e vorrei sapere perché nessuno scienziato abbia mai confutato la resurrezione di Cristo.

A.B.: Okay, Terence, voglio dire, discepolo di Satana. . .

Ascoltatore: Si, è un discepolo del demonio . .

.

T.M.: Beh, sicuramente sono un eretico. Ascoltatore: Non sei un eretico . . . sei raggirato . . . sei raggir�to

da Satana. Quando morirai, saprai che Gesu Cristo è Dio. T.M.: Beh, è possibile . . . la mia posizione al riguardo è che noi 91

non esistiamo in questo mondo per scegliere tra buone e catti­ ve ideologie; penso che questa sorta di . . . beh, oltre che giunge­ re all'età matura sono anche giunto alla conclusione che tutte le ideologie sono nemiche della libertà umana; non abbiamo mai fatto progressi scegliendo l'esistenzialismo invece del cri­ stianesimo, o qualsiasi altra cosa invece di un'altra. La vera maturità comincia quando ti accorgi che tutte le ideologie non sono altro che mobilia culturale. Ascoltatore:

Vuoi dire che Gesu Cristo era un bugiardo. . .

T.M.: No, no . . . era un pezzo di mobilia culturale dentro la

civiltà occidentale. Ma ora vorrei parlare del problema della resurrezione, che trovo un po' piu interessante . . . non ricordo in quale vangelo venga riportato . . . forse ce lo può dire l'ascoltato­ re . . . riguarda l'episodio delle due Marie che vanno alla tomba. il mattino dopo la resurrezione e lf incontrano il Cristo, che vedendole avvicinarsi dice loro: «Donne, non toccatemi, per­ ché non ho ancora pienamente la natura del Padre». Non ho mai incontrato un cristiano entusiasta di discutere il vero signi­ ficato di questa frase. È un'affermazione che ha dello straordi­ nario. Ecco il Cristo risorto, colui che ha sconfitto la morte, vivo al lato del sepolcro, affermare: «Non ho ancora pienamente la natura del Padre» . lo credo che qui abbiamo a che fare con una sorta di processo criptobiologico. Non penso che la scien­ za possa dimostrare o confutare la resurrezione, perché essa non tratta mai eventi unici. Se ci fossero migliaia di resurrezioni, potremmo esaminarle statisticamente e avanzare delle ipotesi, tuttavia questi episodi singolari sono perlopiu materia di ricer­ che storiche.

A.B.: Guardando indietro nella storia per mettere a punto il tuo 92

modello, giunto al tempo di Cristo che tipo di picco hai osservato? T.M. : Domanda interessante . . . In quel punto dell'onda osservi

un segno particolare che non è presente in nessun'altra parte di essa. Questo fatto indica che la vita di Cristo è stata in un cer­ to senso incredibilmente unica. Ma ricòrdati anche che l'onda temporale non dice che cosa accadrà, dice solo dove guardare. Se il riferimento a Cristo è problematico è perché egli visse al tempo di Cesare Augusto: infatti la storia della nascita di Gesu accenna all'esodo di Giuseppe e Maria dovuto al censimento indetto da Cesare. Ebbene Cesare Augusto fu uno dei piu gran­ di geni militari e politici di tutti i tempi, quindi lo ritroviamo insieme al Cristo nella stessa parte dell'onda temporale. Non so come separarli, ma posso certamente dirti che l'onda indica che il periodo compreso fra il 1 5 a.C. e il 40 d.C. fu estremameJ;l­ te innovativo.

A.B.: Ho parlato con numerosi veggenti a distanza, e molti affer­ mano che la loro capacità di visione si forma pressoché al 20 12, è come se incontrassero un muro, e oltre non vedono nulla. L'unica cosa che vedono e descrivono è un gigantesco evento spirituale di cui non sono in gradò di discernere la natura. T.M. : Penso che stiamo andando incontro a tutto ciò che pos­

siamo immaginare: la resurrezione e la vita, il superamento dd­ lo spazio/tempo tridimensionale, i viaggi nel tempo, l'immor­ talità, la coscienza telepatica planetaria extra-corporea . . . tutto questo ci verrà consegnato dall'immaginazione umana su sug­ gerimento degli dèi, delle entità e delle potenze dell'inconscio umano. Ascoltatore:

Chiamo da Prince George nella Columbia Britan­ nica,· in Canada. Questi strani cristiani mi hanno un po' scorag93

giato, ma non è questo che ora mi interessa. Volevo chiedere a Teren­ ce se ha mai letto Castaneda. T.M.: Certamente . . . ho letto tutti i suoi primi libri. Ascoltatore:

Una delle sue ultime opere, Il fuoco dal profondo, tratta esattamente di quello che è stato discussofinora; non sei d'ac­ cordo, Terence?

T.M.: Non ho mai letto quel libro . . . solo le prime cose di Casta­

neda, che penso siano le piu vere nel descrivere il messaggio. In altre parole, il dichiarare di poter accedere regolarmente e in maniera efficace a quelle dimensioni senza il ricorso a stati modificati di coscienza mi trova alquanto scettico. E pensare che nei suoi primi libri Castaneda parla molto di datura, di peyote, ecc., per poi concentrarsi, successivamente, su tecniche e cose di sapore yogico.

A.B.: Ma perché non sarebbe possibile, Terence, una volta intro­ dotti per via chimica in queste realtà alternative, scoprire un sen­ tiero senza ricorrere a essa? T.M.: In principio sarebbe possibile. È che semplicemente, dopo aver trascorso una vita alla ricerca di vie alternative, non l'ho mai trovata una che mi convincesse. Vorrei particolarmen­ te sottolineare che l'esperienza psichedelica non è come la medi­ tazione . . . è diversa da qualsiasi altra cosa. La meditazione è cari­ na . . . sai, nessuno va all' ashram al mattino con le ginocchia che gli tremano per il terrore di venire sopraffatto da forze ignote . . . Ascoltatore:

Castaneda parla di immagazzinare e incanalare

energta. . . T.M.: Beh, se riesci a farlo senza l'aiuto della pianta alleata, tan­

to di cappello. Se a me succedesse una cosa del genere senza l'in­ tervento di questo alleato, mi agiterei moltissimo. Non mi pia94

. . ce raggmngere questi statl m mamera spontanea ... sono troppo alieni e strani . . . .

.

.

''

.

,,

A.B.:

Oh, interessante. . . stai dicendo che ti trovi a tuo agio con la via chimica, perché in altro modo la cosa sarebbe troppo sconcer­ tante e potrebbe mettere a repentaglio la tua salute psichica? T.M. : Esatto. I..: h ai detta giusta, Art. È cosi bello avere il con­ trollo della cosa! No, non verrò rapito stanotte, a meno che non lo decida io.

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C ontro il comune senso del pudore , contro l a moral e codificata, controcorrente. Questa nuova collana vuole abbattere i muri e ditoriali che ancora separano e nascondono coloro che non banno voce. Siano i muri di un carcere o quelli, ancora ph\ invalicabili e resistenti, della vergogna e del conformismo. dire zio ne edit orial e

1\larce Ilo Baragh in i

N.2 3 TERENCE l\I(�KENNA AP O (�ALI S SE GI O I O SA 1,u11gh i s acri ufo real t à v i rtual e e tribal e -

a cura

di

traduzione

-

1\lassimo De }'"eo Roberto }'"edel i

copertina di

1\latteo Guarnaccia

finito d i stampare nel mese d i giugno presso l a tipografia Graffiti via Diomede 1\l arvasi 1 2 / 1 4 Roma

19 98

T r e inc ontri c o n Terence 1\lcKenna, etnob o t ani c o , scri t t ore · di cul t o , " ero e" u nderground del l a c u l tura p s ichedel ica. Un vi agg i o a c allofi t to dal g i ardino d el l ' E den al l a g i o i o sa Ap ocal i s s e del t erzo m i l l enni o , dal l e giungl e del l ' Amazz onia al l e u l t ime front i ere del l a s c i e nz a , inc o nt rando sciamani , funghi mag ic i , e s t asi , orge ed ext rat erre stri , sul l a sci a del ]l ensiero visi onar i o di Al d o u s Huxl ev ... e T imothy Leary. ·

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I S B N 88-7226- 427-8



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