Ai confini della realtà e oltre... Enciclopedia della fantascienza di Syfy, dalla tv al cinema 8817067644, 9788817067645

Un viaggio appassionante oltre lo spazio e il tempo alla scoperta dei misteriosi universi paralleli della fantascienza.

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Italian Pages 256 [264] Year 2023

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Ai confini della realtà e oltre... Enciclopedia della fantascienza di Syfy, dalla tv al cinema
 8817067644, 9788817067645

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Un viaggio appassionante

oltre lo spazio e il

tempo alla scoperta dei misteriosi universi paralleli della fantascienza.

Dai grandi capolavori del cinema lefilm

“cult” come

muto ai te-

Ai confini della

realtà, X-Files o Galactica fino ai mondi virtuali di Avatar, i film e i serial fantascientifici plasmano da oltre un secolo l'immaginario collettivo. Questo volume offre un repertorio completo e aggiornato dei temi e delle ossessioni ricorrenti in un genere sempre più

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popolare: incontri ravvicinati, buchi neri, viaggi nel tempo, spedizioni interplanetarie, mostri

alieni, realtà alternative, che, navi spaziali

tecnologie

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e mondi immaginari dove tut-

to è possibile. Strutturato

cronologicamente

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per

seguire

l'evoluzione del genere nel corso degli anni - e tematicamente

- per dimostrare come i film e

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i serial riflettano i disagi e le aspirazioni della

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loro epoca - questo volume riccamente illustrato è una guida imperdibile per tutti gli amanti

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della fantascienza.

Una miniera di informa-

zioni, curiosità e indiscrezioni sui classici del grande e del piccolo schermo, come &, Ultimatum alla Terra, L'invasione degli ultracorpi, Ai confini della realtà, Doctor

Who,

2001:

spazio,

Guerre

l’extra-terrestre,

Odissea

stellari, Alien,

nello E.T.

Star Trek, Termi-

nator, Stargate SG1 E anche film meno

e Battlestar. noti, che però

hanno esercitato un forte influsso:

5.0.5. Naufragio nello spazio, AgenCaution, Missione Alphaville e 2002: La seconda Odissea. te Lemmy

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CONFINI

DELLA.

REALTA E OLTRE... Enciclopedia della fantascienza di Syfy, dalla tv al cinema Introduzione di Thomas P. Vitale, Syfy Channel Testo di Michael Mallory

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-

PACRO *

Titolo originale: The Science Fiction Universe... and Beyond First published in the United States of America in 2012 by Universe Publishing, A Division of Rizzoli International Publications, Inc. 300 Park Avenue South New York, NY 10010 www.rizzoliusa.com © 2012 Universal Television Networks

All images appear courtesy of Photofest and Syfy Channel. Project Editors: Jim Muschett, Melissa Veronesi Book Design: Chris McDonnell Per l'edizione italiana: © 2013 RCS Libri S.p.A., Milano Tutti i diritti riservati www.rizzoli.eu Prima edizione: Rizzoli, settembre 2013 Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l'autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell'editore.

Traduzione: Giulio Lupieri Redazione e impaginazione: Daria Rescaldani/Ultreya

ISBN: 978-88-17-06764-5 Stampato in Cina

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SOMMARIO

Introduzione di Thomas P. Vitale, Syfy Channel 6 Ol Primi sogni, primi incubi 8 In primo piano: Serial

02 L'esplorazione dello spazio 24 In primo piano: Il pianeta delle scimmie

03 Che cosa abbiamo fatto? 48 In primo piano: Ai confini della realtà

04 Viaggi nello spazio e nel tempo 76 In primo piano: 2001: Odissea nello spazio

05 Scenari di società future 98 In primo piano: Star Trek

06 Una nuova era 130 In primo piano: Guerre stellari

07 Tempi paralleli, realtà alternative 164 In primo piano: Doctor Who

08 Gli alieni sono fra noi 192 In primo piano: Supereroi in missione

09 Il genere della fantascienza 222 Appendice: film e serie televisive 249

Indice analitico 252

SOMMARIO

5

INTRODUZIONE Introduzione di Thomas P. Vitale, vicepresidente, produttore esecutivo, responsabile della programmazione e dei film originali di Syfy Channel a fantascienza è importante. In realtà, può essere considerata il genere più importante di tutta la letteratura, la televisione e il cinema. Attraverso la fantascienza, come con ogni altro genere, possiamo esplorare tutti gli aspetti della condizione umana. Ma la fantascienza ha il valore aggiunto di stimolare l'intelletto e l'immaginazione e al tempo stesso divertirci, appassionarci e commuoverci. Nel corso degli anni la fantascienza è diventata uno dei generi più popolari, con nuovi film, serial televisivi e romanzi che hanno sbancato il botteghino e scalato gli indici di ascolto e le classifiche dei libri più venduti. Tuttavia, nonostante il suo successo e la sua popolarità (o forse proprio a causa di questi), se interrogate dieci appassionati di fan-

tascienza, ognuno di loro ve ne darà una definizione diversa. lo stesso sono un grande fan del genere fantascientifico e fantastico, ma sono sicuro che la mia definizione personale della fantascienza non coincide con la vostra. Prima di scrivere questo libro, abbiamo trascorso ore a discutere con l’autore e l’editore su quali film e serial dovevano essere inclusi in queste pagine e quali invece potevano essere esclusi. Superman è un alieno o un eroe? | supereroi sono personaggi della fantascienza? Frankenstein è una creatura fantascientifica o un mostro scacciato con le forche dagli abitanti del suo villaggio? Alien di Ridley Scott è un film di fantascienza - su un gruppo di astronauti intrappolati in una nave spaziale con un alieno - o un horror - su un gruppo di persone rinchiuse in un luogo isolato con un assassino? Molti anni fa, a una convention, uno spettatore di Syfy Channel dichiarò che 2001: Odissea nello spazio era l'unico film di fantascienza “pura” che fosse mai stato prodotto. In tutte le altre opere del genere c’erano infatti esplosioni nello spazio, il che era scientificamente inesatto poiché in assenza di gravità non possono esserci né suono né fuoco, e questi film sarebbero quindi ascrivibilial genere fantasy e non alla fantascienza. Secondo la definizione di quello spettatore, nemmeno Star Trek e Guerre stellari erano “veri film di fantascienza” e non potevano essere trasmessi da Syfy Channel. lo sorrisi e risposi che se 2001 era l'unico vero film di fantascienza, non ci sarebbe rimasto molto da trasmettere sul nostro canale.

Naturalmente, quello che ci piace guardare, leggere, discutere e immaginare è al di là di qualsiasi “definizione” e può inglobare altri generi. Dipende tutto dalle nostre scelte personali, che ovviamente sono diverse. Ma quando si deve decidere la programmazione di una rete televisiva 0 scegliere il contenuto di un libro, le scelte personali devono misurarsi con i gusti del pubblico. Fin dalla sua nascita, nel settembre 1992, Sufy ha deciso di non inserire nel palinsesto soltanto fantascienza, ma anche horror e fantasy, insieme a documentari e reality riconducibili a questi generi. Le ragioni che hanno dettato questa decisione sono molteplici. Innanzitutto, se ci fossimo limitati alla fantascienza “pura”, avremmo dovuto affrontare una miriade di questioni interpretative. La maggior parte degli spettatori definirebbe sicuramente Alien un film di fantascienza (anche se con un tocco horror), ma come interpreterebbe Frankenstein? Discutere sulla definizione del genere può essere un'occupazione divertente e interessante, ma all’atto pratico, una rete televisiva deve soprattutto fornire agli spettatori un flusso costante d'intrattenimento di qualità. Nel corso degli anni abbiamo scoperto che per alcuni spettatori la “fantascienza” è un genere incentrato soltanto sullo spazio e sugli alieni. Ma se da un lato è vero che la maggior parte di questi film è ambientata nello spazio e ha per protagonisti degli alieni, il genere ingloba anche altre aree, dalle macchine del tempo alla storia alternativa, le società e le tecnologie del futuro, le dimensioni parallele e altro ancora.

È per questo che Sufy si occupa di immaginazione in senso lato. Vogliamo invitare i nostri spettatori a “immaginare in grande” e abbiamo deciso che la programmazione doveva celebrare le meraviglie e il potere della fantasia. Questa filosofia ci ha consentito di ampliare il nostro raggio d'azione. | serial Battlestar

che

trasmettiamo

Galactica,

vincitore

vanno del

da pre-

stigioso premio Peabody, al supercult Farscape, dal popolarissimo Stargate alla commedia Tripping the Rift fino ai più recenti e fortunati Eureka, Warehouse 13 e Alphas e a molti altri ancora. Nel 2013 Sufy esplorerà nuovi territori con il rivoluzionario “transmedia” Defiance, un serial tv che fungerà anche da multipiattaforma di gioco.

GANN

DELCAREACFAE

Sopra: Christopher Reeve nei panni del più celebre alieno della cultura popolare, Kal-El di

Krypton, alias Superman. Pagina a fianco: ll “Bambino delle stelle” di 2001:

Odissea nello spazio di Stanley Kubrick.

O IRRES

I serial

di Syfy

sono

stati ambientati

nel passato, nel presente e nel futuro. Hanno esplorato il nostro pianeta, mondi

alieni, dimensioni parallele, la politica, la religione, la scienza, la famiglia e il cuore umano. Come tutte le grandi storie, i nostri serial sono incentrati su dei personaggi, ma contrariamente a quelli degli altri telefilm, essi affrontano situazioni diverse da quelle che sperimentiamo nella realtà quotidiana, perché la loro vita si svolge nel regno dell’'immaginazione. Nei nostri reality andiamo a caccia di fantasmi (Ghost Hunters), ci burliamo di amici e familiari ricreando scene ispirate al cinema e riprendendoli con una telecamera nascosta (Score Tactics) e assistiamo a sorpren-

denti trasformazioni (Face Off). Questi e altri reality di Syfy vogliono essere un tributo all'immaginazione. Tutti noi cerchiamo delle risposte, e gli eterni interrogativi su quello che accade dopo la morte, sulle possibilità di vita in altri mondi e sulla magia di Hollywood sono al centro della nostra esplorazione. Nelle miniserie abbiamo adattato grandi romanzi (Dune di Frank Herbert, La leggenda

di Earthsea), scandagliato alcuni meravigliosi misteri del nostro mondo (fl triangolo delle Bermude), presentato nuove trasposizioni

e riunito alcuni esperti per approfondire i misteri del calendario maya. Queste inchieste possono essere uno dei modi migliori per accendere la scintilla dell’immaginazione, presente in ognuno di noi. Il sabato sera invitiamo i nostri spettatori a sedersi, ordinare una pizza, aprire una lattina della loro bevanda preferita e guardare i nostri grandi classici da “drive in”. Questi film vanno dalla pura fantascienza ai mostri, dagli horror soprannaturali al filone catastrofico (da noi ribattezzato “disastri innaturali”). Finora abbiamo trasmesso oltre 200 film del sabato sera, tra i quali Sharktopus, MosquitoMan - Una nuova razza di predatori, Ice Twisters - Il demone dei ghiacci, Crimson Force, Cyclops, Swamp Volcano, Yeti, Alien Apocalypse, Pterodactyl e Lake Placid 2 e 3. Sufy non ha trascurato nemmeno le radici della fantascienza, e oltre alle produzioni più recenti abbiamo sempre trasmesso film e serial classici. Tra questi, sono fiero di aver presentato al pubblico due maratone dedicate al mitico Ai confini della realtà una la notte dell'ultimo dell’anno e l’altra il 4

luglio. Secondo molti, Ai confini della realtà non è soltanto la miglior serie di fantascienza mai realizzata, ma la miglior serie televisiva

di storie classiche (Tin Man, Alice nel paese

in assoluto.

delle meraviglie, Neverland) e reinterpretato antiche leggende, vincendo un Emmy Award (Steven Spielberg presenta Taken). Nel corso degli anni, le miniserie sono state i nostri programmi più popolari. Per quanto concerne i documentari, abbiamo lavorato con archeologi che hanno condotto scavi a Roswell, nel New Mexico, dov'era stato segnalato l'atterraggio di una nave spaziale aliena, inviato l’autorevole giornalista Lester Holt a investigare sulle anomalie nel Triangolo delle Bermude

sui tempi e ha affrontato in modo avvincente e con straordinaria capacità di immaginazione una vastissima gamma di temi umani e sociali. Spero apprezzerete le pagine che abbiamo dedicato a questa mitica serie. Infine, Syfy ha sempre prestato molta attenzione alle produzioni più originali degli altri paesi del mondo, dai serial inglesi Doctor Who e Merlin al canadese Lost Girl, ai classici del cinema horror italiano e ai celebri mostri giapponesi. E il mondo presta sempre più attenzione all'originale palinsesto di Sufy,

Era incredibilmente

INTRO

DRIUZIONIE

in anticipo

che oggi è presente in oltre 70 paesi, inclusi alcuni stati dell'America latina e dell'Asia e i principali mercati europei, come la Francia, la Gran Bretagna e la Germania. Questo mi riporta al contenuto del presente volume. Mentre una rete televisiva ha a sua disposizione 365 giorni all'anno per testare nuovi programmi, arricchirli, modificarli o (sfortunatamente) cancellarli a seconda delle reazioni del pubblico e dell’audience (solitamente sulla base dell'indice

Nielsen o di altri parametri), un libro è un oggetto più finito. Se avessimo incluso tutto ciò che Sufy è stata e sarà, per portare a casa questo libro vi sarebbe servito un carrello elevatore. Ci siamo concentrati pertanto sulla fantascienza: il nucleo della nostra programmazione. Ciò non significa tuttavia che tutti concorderanno con la nostra definizione del genere e con le nostre scelte e le nostre esclusioni, ma questo fa parte del gioco. Godetevi quindi il testo e le immagini, e che il dibattito abbia inizio!

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onsiderata da sempre il più moderno dei generi cinematografici, la fantascienza è nata oltre un secolo fa. Prima che Edwin S. Porter inaugurasse il fortunato genere western con Assalto

al treno (1903) e che i fratelli Wright dimostrassero

che una

macchina

più pesante dell’aria poteva volare, il cinema faceva già viaggiare il pubblico nello spazio. L''astronauta” che realizzò questo sogno fu l'illusionista parigino Georges Méliès, che per primo intravide le straordinarie possibilità del nuovo medium cinematografico.

Il viaggio nella Luna Georges Méliès si appassionò al cinema negli anni '90 dell'Ottocento e scoprì casualmente che poteva manipolarlo per creare effetti fantastici quando la sua macchina da presa si inceppò momentaneamente e sullo schermo un oggetto sembrò trasformarsi all'improvviso in un altro. Usando una combinazione di trucchi con la cinepresa e di illusioni scenografiche, Méliès realizzò una serie di film originali ed estremamente creativi. Dopo aver presentato una luna vorace con i tratti di Humpty Dumpty nel cortometraggio del 1898 Il sogno dell’astronomo, nel 1902 Méliès girò il suo film più famoso: Il viaggio nella Luna. Il cortometraggio di 14 minuti (una durata epica a quei tempi) narra l'impresa di un gruppo di astronomi, guidati dal professor Barbenfouillis, che si lanciano nello spazio in una capsula a forma di proiettile sparata da un cannone, un'idea presa a prestito dal romanzo di Jules Verne Dalla Terra alla Luna (1865). In una delle immagini più celebri della storia del cinema, la cap-

sula spaziale si conficca nell'occhio destro dell'Uomo nella Luna. Dopo l'atterraggio gli astronomi vengono investiti da una tempesta di neve proveniente dal pianeta Saturno e si rifugiano

nel sottosuolo, dove sono assaliti dalla popolazione locale, i Seleniti (un nome mutuato dal romanzo di H.G. Wells / primi uomini sulla Luna del 1901), che svaniscono in una nuvola di fumo quando gli astronomi li colpiscono con i loro ombrelli magici. Dopo aver sconfitto il re dei Seleniti, gli esploratori tornano sulla Terra in caduta libera e atterrano sull'oceano. La navicella viene quindi rimorchiata in un porto, dove gli astronomi sono portati in trionfo. Nel film non ci sono didascalie perché originariamente era accompagnato da una voce narrante. La pellicola era stata colorata a mano, fotogramma per fotogramma, per rendere gli effetti speciali ancora più suggestivi. Per molti anni si è creduto che tutte le copie colorizzate del Viaggio nella Luna fossero andate perdute, perché i negativi della maggior parte dei film di Méliès erano stati fusi per ricavarne i componenti chimici. Ma nel 1993, un secolo dopo la sua realizzazione, fu rinvenuta una copia in pessimo stato di conservazione. Il restauro, iniziato nel 2002, è stato portato a termine nel 2010 e nel 2011 la versione restaurata è stata proiettata al Festival di Cannes. Anche se per gli standard odierni (e persino per quelli degli anni '30) il film è rudimentale, il pubblico dell’epoca rimase sbalordito e ammirato dagli ingegnosi effetti speciali, che includevano doppie esposizioni e falsi raccordi. Méliès può essere considerato a buon diritto il James Cameron della sua era (o forse è vero il contrario): un autentico auteur, che non soio scriveva, produceva e dirigeva i suoi film, ma disegnava anche le scenografie e curava il montaggio, oltre a recitare alcune parti (nel Viaggio nella Luna indossa i panni del professor

P/RIMIESI®GINITPBRIMINNGOBI

Sopra: Georges Méliès all’inizio della sua carriera

cinematografica. Pagina a fianco: Il bozzetto originale di Georges

Méliès per i Seleniti, gli alieni del Viaggio nella Luna.

Barbenfouillis). Purtroppo, Méliès fu anche la prima vittima della rapacità dell'industria cinematografica. Nel 1913 il pirataggio dei suoi film in America lo costrinse alla bancarotta e trascorse gli ultimi anni della sua vita vendendo giocattoli in una stazione ferroviaria. Nel 2011 la storia di Méliès è stata raccontata nel film Hugo Cabret di Martin Scorsese, incentrato sul personaggio del grande regista francese.

Sopra: Dal Viaggio nella Luna il “proiettile spaziale” si conficca nell'occhio dell'Uomo

nella Luna. Una delle immagini più famose di tutta la storia del cinema.

Metropolis “Costruiremo una torre che toccherà il cielo!” Metropolis (1927), il capolavoro espressionista di Fritz Lang sui conflitti sociali nel mondo

del 2026, ha richiesto quasi un anno di riprese, dal 1925 al 1926. Il suo immaginario è diven-

tato iconico: dalla visione di una futuristica città art déco con strade sospese al classico laboratorio dello scienziato pazzo e alle orde di lavoratori che ondeggiano come sonnambuli mentre si avviano verso turni di lavoro alienanti. Ma l'immagine simbolo del film è il sensuale Maschinenmensch, il robot di Metropolis. Scritto da Thea von Harbou, che all'epoca era la moglie del regista, Metropolis ci mostra un mondo dove i ricchi industriali e i manager, la classe privilegiata, vivono sopra il livello del suolo, in una moderna torre di Babele, e i lavoratori, ridotti al rango di schiavi, sgobbano nel sottosuolo.

Mentre nelle fabbriche sotterranee ferve l’attività, Freder (Gustav Fròhlich),

il ampollo del fondatore della città, Joh Frederson, prende coscienza delle condizioni di vita degli operai grazie alla splendida Maria, che auspica l'avvento di un mediatore, una figura messianica capace di portare la pace e l'armonia tra le genti. E naturalmente, il destino di Freder sarà quello di diventare il mediatore.

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A destra: Il poster americano di Metropolis

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LANG

con la versione robotica della protagonista.

A sinistra: Fritz Lang (al centro) dirige Brigitte

Helm e Gustav Fréhlich sul set di Metropolis.

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